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Era presto,
molto presto... Un ragazzo si stava allenando nel giardino di casa sua con il
suo bey... Doveva assolutamente trovare qualche nuova strategia vincente se
voleva arrivare quanto meno alle semifinale del torneo Giapponese! Dopo
quell'incontro perso contro Max, si sentiva sopraffatto: con le sue solite
vecchie strategie di gioco non sarebbe andato molto lontano! Doveva per forza
darsi da fare per trovare qualcosa di nuovo, per potere vincere un ipotetico
nuovo incontro con Max e per affrontare blader anche più in gamba di lui! Non
poteva di certo permettersi di fare una figuraccia davanti a tutto il
Giappone... no, quello mai!
Così da
quel giorno, il nostro ragazzo si decise ad alzarsi prestissimo ogni mattina
per poter allenarsi in santa pace, come meglio poteva. E quel giorno,
nonostante avesse ancora gli occhi mezzi chiusi dal sonno, fu il suo giorno
fortunato:
-Evvvvaaaiii!!!!
Con questo lancio, caro Max, ti batterò... hihihi, ne sono sicuro!!-...
Soddisfatto
della sua impresa, il ragazzo richiamò il suo bey e si preparò per un nuovo
lancio:
-3..2..1..
Prontiiii...LANCIO!!-...
Purtroppo
però, il suo nuovo lancio aveva ancora bisogno di qualche perfezionamento,
infatti, dopo qualche istante, si accorse che il suo bey non era nel suo
giardino..
-Hey ma...
che fine ha fatto??-..
CRASHH!!!!
Spaventato,
si girò, con titubanza, verso il posto da cui sentì provenire qual rumore...
ormai forse un po' troppo conosciuto..
-Ahi..
questo...rumore...non mi piace...per niente..!-..
Infatti..
-TAKAOOOOO!!!-...
Takao
allora alzò la testa, fino allora tenuta bassa, per guardare alla finestra
della casa di fronte alla sua, quella di Keiko, la sua "sorellona"..
-SONO
ARCISTUFA DI QUESTA STORIA!!!! POSSIBILE CHE IN 2 SETTIMANE TU MI ABBIA ROTTO 4
VOLTE IL VETRO DELLA CAMERA??? ANDATE A QUEL PAESE TU E IL TUO MALEDETTISSIMO
BEY!!!-KEIKO
Keiko
teneva Dragoon stretto in un pugno della mano destra, quasi volesse romperlo,
mentre con l'altra si teneva stretto un lembo di pigiama cercando di stare
calma..
-Ehm..Keky...
scusa.. sai, il mio nuovo lancio non è ancora così perfetto...-TAKAO
-SI, MA IL
PROBLEMA E' CHE NON ERA PERFETTO NEMMENO QUELLO PRECEDENTE!! E NEMMENO QUELLO
PRECEDENTE ANCORA!!!-KEIKO
-Scusami...Keky...-TAKAO
Takao
l'aveva da sempre chiamata Keky, sin dalla tenera età...
FLASHBACK
Due
bambini erano davanti al televisore a casa di Nonno Jay; lui era impegnato
nelle sue arti marziali, come suo solito, mentre i due bambini, una femmina di
nome Keiko, di 4 anni, e un bambino di nome Takao, di appena 1 anno, stavano
guardando il loro cartone preferito...D'un tratto il bambino la prese per il
vestitino e la fece abbassare, fino a che sussurrò:
-Ke...ky.-TAKAO
Keiko
fece un salto sul divano e corse da Nonno Jay a dargli la brillante notizia:
-Nonno,
nonno!!!-KEIKO
-Hey,
che c'è Keiko, qualcosa non va?-NONNO JAY
-Kaky
ha parlato!!-KEIKO
-Davvero???
E dimmi, che ha detto?? Per caso "pappa"?...-NONNO JAY
-Hihihi..
no... lui.. ha detto KEKY..-KEIKO
FINE FLASHBACK
-Hey ma non
stringerlo così, povero Dragoon, rischi di romperlo!!-TAKAO
-SAI COSA
RISCHIA DI ROMPERSI SE NON LA SMETTI?? LA TUA TESTA!! E adesso rimprenditi il
tuo Dragoon..-KEIKO
Così
dicendo la ragazza gli lanciò il suo Dragoon e rimase in silenzio a guardarlo
un attimo, mentre Takao controllava che il suo bey non si fosse ammaccato..
-Tzè...
vedo con piacere che ti interessa di più vedere come sta il tuo bey piuttosto
che sapere come sta la tua Keky che se lo è beccato in testa...-KEIKO
Takao fissò
per terra per un attimo, fino a che disse:
-Scusami
Keky, davvero..-TAKAO
-Stai
tranquillo Kaky, però la prossima volta non allenarti davanti a casa mia.. perchè
non vai al parco?-KEIKO
-Ok, anzi
ci vado subito...e scusami ancora..-TAKAO
Keiko si
limtò a sorridere, poi, mentre Takao correva verso il parco, si girò per
raccogliere le ultime schegge rimaste sul letto della sua camera: Kaky era
davvero una peste... ma in fondo era sempre il suo Kaky.. Già, il suo Kaky, il
suo fratellino! Un po' le dispiaceva averlo trattato in quel modo, si vedeva
che ci era rimasto male per la sua reazione, ma di certo non poteva andare
avanti a romperle il vetro della stanza fino a che non sarebbe finito il torneo
Giapponese!
Ormai i
loro soprannomi erano quelli, si chiamavano con i loro veri nomi solo quando
erano arrabbiati l'uno con l'altra, come in quella occasione! Non c'era che
dire: ormai tra loro c'era un rapporto strano: non erano amici, ma nemmeno
fidanzati.. erano fratello e sorella, erano un'unica grande famiglia! La
famiglia di Keiko e quella di Takao era stata legata da una grande amicizia,
sin da quando i loro nonni erano bambini ed andavano a scuola insieme.. Takao e
Keiko erano cresciuti insieme, ed erano sempre insieme, si poteva dire che
vivevano l'uno a casa dell'altra; ormai Keiko era abituata ad avere due nonni,
di fatti chiamava NONNO sia il nonno di Takao che il suo, mentre Takao chiamava
MAMMA la mamma di Keiko...
Keiko aveva
3 anni in più di Takao e, da brava sorellona maggiore, cercava sempre di
raddrizzare il fratellino ogni volta che cercava di prendere una strada
sbagliata! Era una ragazza un po' strana, a dire il vero, ogni tanto Takao le
diceva che secondo lui era misteriosa e che si arrabbiava troppo spesso, ma in
fondo tutti i suoi amici, compreso il suo fratellino, sapevano che,se la si
conosceva in fondo, era una ragazza eccezionale, pronta a dare sempre una mano
a chi ne avesse bisogno.. Aveva subìto molte delusioni in passato, e forse era
anche per questo che si era formata questo carattere, quasi come uno scudo
difensivo.
Aveva quasi
finito di rimettere tutto a posto, quando, aprendo un cassetto per tirarne
fuori la sua bandana ed i suoi guanti, trovò una vecchia foto: rappresentava
lei e Kaky, seduti sul divano addormentati a casa di Nonno Jay.. Ripensò alla
sua prima parola..KEKY.. Ancora non ci credeva.. questo per lei voleva dire
tanto, perchè ciò voleva dire che kaky la sentiva molto vicina a lui!
"Keky..
non riusciva a dire Keiko, per questo mi chiamava Keky.. per lui era più
facile.."KEIKO
Dragoon
schizzò come una freccia impazzita all'interno del campo del parco comunale:
era incredibile, solo quando si trovava a casa sua riusciva a sbagliare e a
centrare immancabilmente il vetro di Keky!
Dopo circa
5 minuti pieni Takao fece tornare il suo Dragoon, e guardandolo disse:
-Amico,
saremo imbattibili!!.. Certo che però hai rischiato grosso oggi con keky,
avrebbe potuto lanciarti a terra e farti andare in mille pezzi!..-TAKAO
Rimase un
attimo a fissare nel vuoto quando disse:
-Già, era
proprio arrabbiata oggi, anche se non si può dire che abbiamo litigato... beh,
non certo come quella volta..
FLASHBACK TAKAO
Aveva
all'incirca 5 anni, mentre Keky ne aveva 8; erano in camera di Takao e
stavano giocando con i soldatini di piombo regalati da Nonno Jay..
-Pam!!
Ammazzato, mi disp Kaky!-KEIKO
-No,
non è vero non mi hai ammazzato!!-TAKAO
-Guarda
che ti ho sparato, quindi sei morto!!-KEIKO
-No,
non sono morto!!-TAKAO
-E
invece si!!-KEIKO
Takao
si mise lentamente a piangere, fino a che non ebbe uno scatto di rabbia:
-Sei
proprio una sorella antipatica!! Non ti voglio più!!-TAKAO
Così
dicendo si avventò contro Keiko e si mise a tirarle i capelli come un
disperato. Al che lei lo prese e cercò di allontanarlo, mentre lui gridava come
un matto:
-SEI
CATTIVA, SEI UNA SORELLA CATTIVA!!! PERCHE' DEVO AVERE UNA SORELLA
CATTIVA!!!???-TAKAO
Keiko,
vedendo che il fratello non mollava la presa, decise di passare anche lei
all'attacco prendendogli i capelli come stava facendo lui. Andarono avanti a
gridare e a tirarsi i capelli come due dannati fino a che le loro grida non
interruppero la meditazione di Nonno Jay, che accorse subito nella camera del
nipote e li separò prendendoli dal colletto della maglia:
-Vergognatevi,
tutti e due!!-NONNO JAY
Takao
continuava a piangere, mentre Keiko cercava di spiegare cosa era successo,
mentre aveva ancora nelle mani un po' di capelli del fratellino:
-Adesso
basta!!! Tu Takao smettila di piangere, e tu Keiko vergognati più di lui!! Sei
più grande, e sai che con quelli più piccoli ci vuole pazienza!!-NONNO JAY
-Ma
lui..-KEIKO
-Ma lui
niente! Vergognatevi, litigare per delle certe stupidaggini..-NONNO JAY
FINE FLASHBACK
-E già..
litigare per delle certe stupidaggini..-TAKAO
Non sapeva
come mai, ma quel momento gli era rimasto impresso nella mente, anche se al
tempo era ancora molto piccolo.. Forse perchè la tirata di capelli che Keky gli
aveva dato aveva fatto talmente tanto male che la sua cute ancora ogni tanto ne
sentiva il dolore! Beh, i litigi capitavano, come in tutte le
"famiglie", però quello.. ahia!!
-Quella
isterica, pensa Dragoon che mi ha strappato dei capelli tanto tirava..!-TAKAO
Ad un certo
punto sentì una voce..
-Che fai,
marmocchio, parli con il tuo bey?-...
-Che ci fai
qui Kei???-TAKAO
-Sono
venuto a respirare un po' di aria fresca... e a vedere certa gente strana che
parla con un bey..-KEI
Quanto non
poteva vedere quel ragazzo, Takao.. Sembrava ancora più scorbutico di sua
sorella!
-Non ti
deve interessare quello che faccio col mio bey, carino..-TAKAO
-Oh..
carino... non sapevo fossi anche dell'altra sponda!!-KEI
-Si fa per
dire idiota!!-TAKAO
-Mai idiota
come uno che parla con un oggetto..-KEI
Takao
iniziò a diventare tutto rosso dalla rabbia che aveva dentro:
-E va bene,
ci vedremo al torneo, così ti farò pagare per quello che hai detto!!-TAKAO
-Oh, che
paura, perchè non mi fai pagare adesso se ne hai il coraggio??-KEI
-Ci sto..-TAKAO
Erano
entrambi in posizione: Takao era sicuro di vincere, col suo nuovo super lancio,
quando:
-Kaky, vedo
che hai seguito il mio consiglio! Bravo fratellino..-KEIKO
"Fratellino??"KEI
-Hey Keky,
ciao! ma non è un po' troppo presto per te?-TAKAO
-Guarda che
il sole è già sorto da un bel pezzo, e..-KEIKO
Poi vide
che i due blader erano in posizione, probabilmente stavano per combattere...
-Oh
scusate, ho forse interrotto qualcosa?-KEIKO
-Si..-KEI
-Oh beh
allora me ne vado... hey Kaky stai attento a non rompere un altro..-KEIKO
Nemmeno
fece in tempo a finire la frase che Takao la fulminò con uno sguardo assassino=
TACIIII!!!
-Ehm.. stai
attento fratellino!-KEIKO
-Hey,
aspetta, perchè non rimani a guardare il nostro incontro?-TAKAO
-Semplice,
perchè mi sembra che al tuo amico non ispiri tanto l'idea..-KEIKO
-Infatti..
ci vediamo Takao..-KEI
Kei mise in
tasca il suo bey e si allontanò di fretta...
-Ecco, lo
sapevo, sono un danno..-KEIKO
-No, è lui
che è scorbutico..-TAKAO
Takao si
sedette vicino ad un albero, aspettando che anche la sua sorellona arrivasse.
Quando finalmente furono vicini, Keiko gli lanciò una gomitata:
-Hey kaky,
niente male il tuo amico..-KEIKO
-Keky per
favore... e cmq non è mio amico..-TAKAO
-ma dico sul
serio.. non è che me lo presenteresti?..-KEIKO
-Non dirlo
nemmeno per scherzo!!-TAKAO
-E
perchè..?-KEIKO
-Perchè non
è un ragazzo, è un igloo tanto è freddo.. e cmq non siamo amici..-TAKAO
Rimasero
entrambi in silenzio per qualche minuto, fino a quando Takao si alzò dicendo:
-Lascialo
perdere, non sarebbe cmq il tuo tipo, ti farebbe solo soffrire.. e tu hai già
sofferto abbastanza..-TAKAO
-Oh
Kaky..-KEIKO
Keiko
rimase commossa dalle parole del suo fratellino: si vedeva che le voleva bene,
e che stava solo cercando di proteggerla da altre eventuali delusioni.. Però
quel ragazzo l'attirava, c'era qualcosa nel suo sguardo a cui non poteva
resistere..
-Kaky
ascolta.. potrebbe anche non essere il mio tipo, ma cosa mi costa conoscerlo e
basta..? Poi saprò valutare io la situazione!-KEIKO
-Certo,
come sapevi anche valutare la situazione dei tuoi ex che ti hanno
tradita..Anche se a dire la verità.. siete entrambi scorbutici, magari potreste
andare d'accordo..hihihi!!-TAKAO
-Smettila
kaky, io non sono scorbutica, lo sai il perchè di questo mio carattere..-KEIKO
-Certo che
lo so, ed è per questo che voglio che tu gli stia alla larga.. Lascia stare,
Keiko!-TAKAO
Il fatto
che l'avesse chiamata Keiko voleva dire che Takao si stava scaldando, quindi
decise che era meglio lasciar perdere.. Avrebbe affrontato il discorso più
avanti!
Dal canto
suo, Takao tornò ad allenarsi col suo bey, cercando di capire come avesse fatto
un ragazzo come Kei ad attirare l'attenzione della sua sorellona.. Forse perchè
ancora non l'aveva conosciuto, e diceva che gli piaceva solo perchè lo
considerava carino.. o forse davvero perchè avevano lo stesso carattere.. Nah,
Keky era scorbutica ogni tanto, ma Kei era di uno scorbutico diverso..
Keiko lo
osservava allenarsi... Ogni tanto nel guardarlo gli veniva un brivido: lo aveva
visto nascere e crescere sotto i suoi occhi, lo aveva visto trasformarsi nel
ragazzo che era giorno dopo giorno... E ogni tanto, rivedeva nei suoi occhi
quello sguardo che aveva anche da bambino...
FLASHBACK KEIKO
-E'
nato!!!-DOTTORE
Nonno
Jay, Keiko e sua madre balzarono in piedi dalla sedia... Finalmente era nato!!
La
madre del nuovo arrivato venne subito dopo portata in una camera a parte,
mentre, poco più di mezzora dopo, le venne portato anche il bambino, il suo
bambino..
-Keiko,
va prima tu a salutarla..-NONNO JAY
-Ok
nonno..-KEIKO
Keiko
aveva solo 3 anni, ma era già una bambina molto sveglia; entrò nella camera
d'ospedale e rimase a fissare quella soave visione per qualche secondo: il
bambino era in braccio alla madre che gli faceva mille carezze..
-Vieni
Keiko!-MAMMA TAKAO
Keiko
si avvicinò al letto lentamente e si appoggò al comodino..
-Allora,
ti piace il "fratellino"?-MAMMA TAKAO
-Si.. è
piccolo..-KEIKO
-Certo,
è appena venuto al mondo..-MAMMA TAKAO
Keiko
allungò la sua manina e toccò quella del bambino..
-Come
lo chiami?-KEIKO
-Come
lo chiamo.. Lo chiamo TAKAO-MAMMA TAKAO
-Kaky..-KEIKO
-Che
carino.. si, so che per te non è un nome facile da dire.. ma vedra che poi ti
riuscirà.. anche se penso che questo soprannome gli piacerà, vero Takao?-MAMMA
TAKAO
Keiko
rimase a guardare quella creatura indifesa nella braccia di sua madre, ma non
avrebbe mai potuto immaginare che solo 6 anni dopo.. lei sarebbe..scomparsa,
lasciando il povero Takao..Ma Takao non era solo, non lo era mai stato.. c'era
lei, e c'era sua madre, che ormai anche per lui era una madre..Le loro famiglie
erano cresciute insieme da 2 generazioni, compresa la loro, da quando i loro
nonni andavano a scuola insieme; poi toccò alle madri crescere come due
sorelle..e ora a loro..Averlo reso felice la riempiva di gioia..
FINE FLASHBACK
Ora Takao
era un ragazzo di 14 anni: era incredibile come fosse volato via il tempo,
portandosi via tutto il dolore che entrambi avevano provato.. A volte il
destino era stato davvero duro per entrambi, ma mai quanto per lui..Una lacrima
le scese dal viso, ma fece in tempo ad asciugarsela prima che Takao, una volta
richiamato il suo Dragoon, si girasse..
-Tutto ok,
sorellona?-TAKAO
-Certo
Kaky, tutto a posto!-KEIKO
-Allora
andiamo a casa... mia si intende! E anche tua..-TAKAO
Mentre camminavano per la via che li avrebbe condotti a casa, Takao vide
negli occhi di Keiko uno sguardo assente
Mentre
camminavano per la via che li avrebbe condotti a casa, Takao vide negli occhi
di Keiko uno sguardo assente...Probabilmente stava ancora pensando a quel
ragazzo.. Già, Kei.. Chissà se sapeva cosa voleva dire voler bene a qualcuno,
chissà.. Quasi sicuramente no! E il solo pensiero che sua sorella fosse
caduta in una trappola di ghiaccio, lo faceva star male; ecco cos'era Kei, era
ghiaccio, ghiaccio senz'anima, senza cuore...
-Hey a cosa
pensi?-TAKAO
-Io..? A
niente-KEIKO
Keiko
abbassò lo sguardo, per non far vedere il lume di desolazione che c'era nei
suoi occhi..
-Guarda che
non sono stupido, ti conosco troppo bene.. dimmi qual è il problema..-TAKAO
-Beh ecco..
vedi..quel tuo amico..-KEIKO
-Amico? Ti
ho già detto che non è un amico, anzi.. è una persona da evitare..-TAKAO
Keiko
rimase in silenzio, mentre Takao era sommerso da più svariati pensieri... Non
bastavano il problema e l'agitazione del torneo ormai vicinissimo, ma ci si
metteva anche questo dannatissimo ragazzo a complicargli la vita.. Certo, la
sua di vita, non quella di Keky, o quanto meno, non solo.. Takao sapeva
benissimo che finchè sua sorella non avesse conosciuto quel ragazzo non si
sarebbe data pace, ma cmq era sempre meglio non darsi pace che soffrire.. No,
non gliel'avrebbe permesso, non avrebbe permesso a Kei di farla soffrire, non
ancora! Certo, perchè solo quello sapeva fare, lui... Ma cosa ci trovava di
tanto divertente nell'essere così freddo e staccato?
Ma vedere
Keky in quello stato lo faceva stare male...
Arrivarono
finalmente a casa di Takao:
-Hey ciao
ragazzi! Ciao Keiko, tutto a posto?-NONNO JAY
-Si, a
parte un vetro di una finestra rotto..-KEIKO
Nonno Jay
si rivolse a Takao:
-Ancora..?-NONNO
JAY
-Nonno, che
ci vuoi fare...-TAKAO
-Ma non
importa.. lui è il mio fratellino e io lo perdono!-KEIKO
Nonno Jay
fece un sorriso ammiccante e poi disse a Keiko:
-Rimani qua
a pranzo?-NONNO JAY
Ma Keiko
non fece in tempo a rispondere che:
-Certo che
rimane qua! Vero Keky?-TAKAO
Keiko annuì
silenziosamente ma con un grande sorriso..
"Finalmente
un sorriso.."TAKAO
-Kaky
mangia piano!!!-KEIKO
-Umh... che
c'è adesso? Non sono nemmeno libero di mangiare come mi pare??-TAKAO
-Si certo
ma..-KEIKO
Keiko si
bloccò per un attimo e rimase a guardare il suo Kaky negli occhi..
"Non
cambierà mai.."KEIKO
FLASHBACK KEIKO
Era
quasi mezzogiorno.. Takao e Keiko stavano seduti sul tappeto a giocare con
alcuni blocchi di Lego.. Strano che il suo fratellino ancora non desse segni di
appetito, ma a quanto pare aveva parlato troppo presto... Kaky le si aggrappò
al vestitino, tirandoglielo.. Si mise un dito in bocca e fece finta di
ciucciare: segno inconfondibile che aveva fame!
Allora
Keiko gridò al nonno:
-Nonno!!
Takao ha fame!!-KEIKO
Nonno
Jay si presentò subito agitando un biberon con dentro il latte..
-E tu
hai fame Keiko?-NONNO JAY
-No..
posso aspettare..-KEIKO
Poi
guardò il nonno con aria supplichevole:
-Posso..
posso dare io il latte a.. a Kaky?-KEIKO
Nonno
Jay la guardò sorridendo: aveva solo 4 anni, ma sapeva già occuparsi molto
bene del fratellino..
-Certo,
tesoro.. eccoti il biberon..-NONNO JAY
Keiko
corse felice col biberon dal suo Kaky, mentre il nonno lo metteva sul divano in
soggiorno; Keiko allora gli si mise di fianco e, mentre con un braccio gli
reggeva la testa, con l'altro gli dava il latte.. Era così veloce a berlo!
-Nonno!!
Ha finito!!-KEIKO
-Caspita,
di già!-NONNO JAY
Keiko
diede il biberon al nonno, mentre guardava il fratellino prender sonno
lentamente, per poi svegliarsi di soprassalto dopo solo 15 minuti e tirare
ancora il vestitino della bambina..
-Hai
ancora fame???-KEIKO
FINE FLASHBACK
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Dopo aver
pranzato, i due si misero al loro solito posto: sul divano con la tele accesa,
solo che non fecero nemmeno in tempo a capire cosa c'era in TV che qualcuno
bussò alla porta:
-Vado io,
nonno!!-TAKAO
Appena aprì
la porta si trovò davanti Max e il Prof K
-Hey, ciao
ragazzi! Come mai qua?-TAKAO
-Niente,
volevamo venire a trovarti per vedere i progressi che hai fatto col tuo
Dragoon!-MAX
-Eheheh, ne
vedrete delle belle! Hey però, tu Max ancora non conosci..KEKY!!!!!-TAKAO
-Si, che
c'è?-KEIKO
-Vieni alla
porta!!-TAKAO
Max guardò
Takao con aria interrogativa...
-Spero sia
una cosa importante, perchè stavo per prendere sonno!!-KEIKO
-Non farci
caso, Max.. Quando la si sveglia è sempre nervosa..-TAKAO
-Hihihihi..!!-PROF
K
Keiko
arrivò alla porta con andatura lenta..
-Che
c'è?-KEIKO
-Voglio
presentarti il mio amico Max!-TAKAO
-Oh,
piacere Max! Scusa, ma mi stavo addormentando..-KEIKO
-No
problem!-MAX
-Ma perchè
parli inglese?-KEIKO
-Perchè è
mezzo americano..-TAKAO
-Penso che
Max sappia parlare anche da solo, Takao..-PROF K
-Gne
gne..-TAKAO
-Beh allora
vado a prendere il mio Dragoon! Aspettatemi in giardino..-TAKAO
-Come in
giardino??? Dimentichi qualcosa??-KEIKO
-E dai..
sono migliorato!!-TAKAO
Così, Max,
il Prof K e Keiko rimasero da soli..
-Beh ehm..
sei la sua ragazza?-MAX
-No.. per
niente.. siamo ecco... fratello e sorella!-KEIKO
-Come??
Takao non mi aveva detto che aveva una sorella più grande.. sei più grande,
giusto? Quanti anni hai?-MAX
-17.. cmq non
è che siamo davvero fratello e sorella.. le nostre famiglie si conoscono da 2
generazioni e io e Kaky siamo cresciuti insieme... e ora siamo come ti ho detto
prima..-KEIKO
-Wonderful!!
E perchè lo chiami Kaky?-MAX
-Perchè
quando eravamo piccoli non riuscivamo a dire i nostri nomi..-KEIKO
-Che storia
strana, vero?-PROF K
-Tu lo
sapevi già?-MAX
-Si.. ormai
da parecchio tempo..-PROF K
Max e Takao
rimasero a combattere per una buona mezzora: stranamente Dragoon non andò a
finire in casa sua! Poi, quando Max e il Prof K se ne andarono..
-Bravo,
fratellino, sei migliorato!-KEIKO
-ke ti
avevo detto, Keky..-TAKAO
Ma Keiko
non rispose.. Takao la guardò in faccia, e rivide quello sguardo perso di
prima...
-E no,
adesso basta Keiko!!-TAKAO
Ecco, di
nuovo Takao si stava scaldando un po' troppo..
-Ti ho già
detto che te lo devi togliere dalla testa!!-TAKAO
-Ma devi
decidere tu con chi devo o vorrei stare???-KEIKO
-Non ti sto
dicendo questo!!-TAKAO
-E si,
invece, caro Takao, tu mi stai proprio dicendo questo!! perchè non sono libera
di fare quello che mi pare??-KEIKO
-Ti sto
solo dando un consiglio!! Quel ragazzo lo conosco, ti farebbe stare male per
l'ennesima volta!!-TAKAO
-Ma come
fai a dire di conoscere un ragazzo dopo un incontro di bey???-KEIKO
-Tu non ti
preoccupare! Da un incontro possono venire fuori cose che nemmeno te le
aspetti! ma tu che ne sai, tu non giochi..-TAKAO
-Cosa
c'entra..?-KEIKO
-Ascolta,
keky.. ci sono miliardi di ragazzi in giro, perchè proprio lui??-TAKAO
-Non lo
so... quel suo sguardo mi ha attirato..-KEIKO
Quello
sguardo?? Quello sguardo da serial killer?? Ma come faceva??
-Non ti
piace Max..?-TAKAO
-.....-KEIKO
-Guarda che
è un bravo ragazzo.. è simpaticissimo.. lui sarebbe il tipo per te...-TAKAO
-Takao, per
favore..-KEIKO
-Keiko!!!!
Perchè non lo capisci??? Io non voglio!!-TAKAO
-Non vuoi
cosa???-KEIKO
-NON VOGLIO
VEDERTI SOFFRIRE!!!! NON VOGLIO PIU' AVERE QUELLA PAURA..-TAKAO
FLASHBACK TAKAO
Keiko
entrò di corsa nella camera di takao e si lanciò tra le sue braccia, mentre
mille lacrime le rigavano il volto.. Solo poche parole, ma sufficienti per far
capire tutto:
-Kaky..
Kaky... MI HA TRADITA!!!-KEIKO
Takao
sentì stringersi un nodo alla gola..
-Keky...
ti prego non piangere.. ti prego..-TAKAO
Takao
non poteva sopportare tutto quello.. Non poteva sentire le lacrime di keky che
lentamente gli bagnavano la maglietta.. E tutto quello che poteva fare era dire
"SCUSA".. Scusa, perchè lui avrebbe dovuto capire che quel ragazzo
non faceva per lei.. e in qualche modo l'aveva capito, ma lei sembrava così
felice che decise di non dire niente.. quando invece avrebbe dovuto parlare..
Certo, avrebbe litigato, ma quanto meno non avrebbe avuto nessun rimpianto.. le
parole della ragazza uscivano tremolanti:
-Mi
ha...tradita...Diceva di..amarmi..-KEIKO
Il
dolore di keiko era troppo forte.. arrivò a decisione tacita di suicidarsi,
lasciando solo un bigliettino:
"ALLA
MIA GRANDE FAMIGLIA..E AL MIO KAKY.. VI VOGLIO BENE.. ADDIO-KEIKO"
La
salvarono per un pelo: aveva ingurgitato ogni medicina possibile, ogni sostanza
nociva che aveva trovato.. e tutto per colpa di un ragazzo che diceva di amarla
e del quale lei era innamorata persa... e per colpa sua.. che era rimasto zitto
per non turbare la sua felicità.. Aveva avuto paura di perderla.. La stava
perdendo.. La sua sorellona! Niente e nessuno poteva portargliela via, nemmeno
la morte...
FINE FLASHBACK
-...LA
PAURA DI POTERTI PERDERE PER SEMPRE!!!-TAKAO
Takao si
buttò tra le braccia della sorellona piangendo come un bambino.. keiko si
commosse a tal punto da inziare a piangere anche lei...Rimasero così per 10
minuti, fino a che Takao, che sembrava essersi calmato, alzò la testa e la
guardò negli occhi:
-Ti prego,
Keky... non lasciarmi..-TAKAO
Keiko non
sapeva più che rispondere: no, non l'avrebbe lasciato.. ma quel ragazzo...
-Kaky, io
ti voglio un mondo di bene... ma è giusto che anche io faccia la mia esperienza
no..?-KEIKO
-Si ma...
non con lui.. sono sicuro che... non è come sembra a te..-TAKAO
-Stai
tranquillo, ti prometto che appena vedrò qualcosa che non va, me ne staccherò
subito, ok?-KEIKO
-Keky.. per
favore.. stai attenta.. non ho il diritto di comandare la tua vita, ma voglio
solo darti questo consiglio..-TAKAO
Keiko
sorrise...
Takao non
era sicuro di aver detto la cosa giusta.. o forse si? Certo, non poteva davvero
comandare la vita di Keky ma.. sperava con tutto il cuore che Kei la
respingesse, o che cmq Keky non si fosse affezionata troppo a lui... Si sentiva
egoista, ma quella paura.. quell'atroce paura..
-Io ora
vado a fare un giro... ho.. ho bisogno di stare un po' da sola..-KEIKO
-Come
mai?-TAKAO
-Ecco
vedi... sto riflettendo su quello che mi hai appena detto... Non so più cosa
fare..-KEIKO
Che il suo
Kaky avesse davvero ragione..? Forse Kei era davvero come diceva lui, e
ripensare a quel momento le metteva solo confusione ,sempre di più..
FLASHBACK KEIKO
Appena
arrivò al parco quella mattina, Keiko scorse quasi immediatamente il ragazzo
che stava per combattere con suo fratello.. Non poteva fare a meno di
continuare a guardarlo, anche se furtivamente; i suoi occhi e la sua
postura erano quelli di un ragazzo forte e fiero, senza contare che era anche
davvero carino! Quando finalmente il ragazzo parlò, potè guardarlo dritto negli
occhi, anche se lui non la degnò minimamente di uno sguardo: si limtava a
guardare Takao e per terra, quasi come se Keiko non fosse stata lì con loro..
Il suo
atteggiamento era distaccato, e di certo non si sprecava in parole..
Era un
tipo strano, quasi sicuramente un tipo a cui piaceva stare sulle sue...
Che
quel suo sguardo forte e fiero nascondesse in realtà un animo freddo, come le
aveva detto il suo fratellino?
FINE FLASHBACK
"Basta
Keiko, piantala!! Stai solo cercando di autoconvincerti che Takao abbia detto
la verità... ma lui non può conoscerlo così bene come dice.. non
può!"KEIKO
Takao
abbassò lo sguardo, prima di risponderle:
-Non sarò
di certo io a dirti quello che devi fare, anche perchè so che non mi
ascolteresti, cocciuta come sei... Sappi solo che io sono contrario a questa
tua fissazione..-TAKAO
Keiko si
limitò a fare un mezzo sorrisetto, prima di uscire dalla casa di Kaky..
"Io so
dove stai andando, sorellona.."TAKAO
______________________________________________
Keiko
camminava con le mani in tasca e con il lettore cd nelle orecchie, cercando di
togliersi quel pensiero fisso dalla testa, ma senza risultati..
Takao...
era solo per colpa sua se si stava montando la testa con inutili pensieri e
supposizioni non vere sul quel ragazzo: era uno come tanti altri alla fine... E
invece Takao con i suoi discorsi le aveva messo solo una grandissima confusione
in testa.. Certo, Kei le era sembrato piuttosto distaccato, ma poteva anche
essere normale, dal momento che per colpa sua avevano dovuto interrompere
l'incontro.. senza contare che lui nemmeno la conosceva!
"Quello
non è un ragazzo, è un igloo..."TAKAO
"Aaaahhh,
basta!!"KEIKO
Le parole
di Kaky continuavano a risuonargli nella testa, non c'era modo di mandarle via!
E più le risuonavano nella mente, più si sentiva insicura.. Una cosa era certa,
Kaky sicuramente lo conosceva di più di lei, che praticamente poteva dire di
non conoscerlo, però...
"Dai,
assurdo... non si può conoscere una persona dopo un incontro di
bey.."KEIKO
Ma in fondo
Takao non aveva nessuna colpa: stava solo cercando di proteggere la sua
sorellona,e lei questo lo sapeva benissimo.. Solo lui sapeva di quanto aveva
sofferto per quel ragazzo.. già, quel ragazzo,quel dannatissimo ragazzo.. Kaky
non voleva più vederla soffrire, e in qualche modo lei si sentiva di tradirlo,
non ascoltandolo...
"No
Kaky, stai tranquillo... la tua sorellona è forte, e saprà benissimo come
cavarsela.. Non ti farò soffrire, te lo prometto"KEIKO
Finalmente
arrivò al parco, e si sdraiò sotto un albero per proteggersi dai raggi del
sole, appoggiando la schiena al tronco e distendendo le gambe in segno di
rilassamento.. Si era rimessa sotto lo stesso albero dove la stessa mattina lei
e Kaky avevano avuto quella discussione, su..
"Keiko,
per favore, adesso basta! Rilassati e non pensarci più..Ormai la situazione
l'hai trovata.."KEIKO
Chiuse gli
occhi per qualche istante e le vennero in mente innumerevoli ricordi..
"Il
mio Kaky.. ha sempre avuto paura del buio.."KEIKO
FLASHBACK KEIKO
-Su,
adesso andate a letto bambini!!-MAMMA KEIKO
Takao e
Keiko schizzarono su per le scale e si intrufolarono nel letto matrimoniale,
tirandosi le coperte fino al collo per il freddo..
-Kaky,
spengo la luce ok?-KEIKO
-Ehm..no..-TAKAO
-Hey,
non vorrai mica tenerla accesa tutta la notte, peste!!-KEIKO
Takao
rimase zitto e chiuse gli occhi, così Keiko spense la luce e si mise comoda a
pancia in su..
Dopo
pochi istanti sentì una manina toccalre la pancia, al che lei sobbalzò.. Si
girò e vide che il suo fratellino stava appoggiando la testa su di lei e la
stringeva..
-Keky..
ho paura.. stammi vicina..-TAKAO
-Certo
fratellino.. ti sto vicina..-KEIKO
"Ti
sono sempre vicina"KEIKO
FINE FLASHBACK
I suoi
pensieri fuorono interrotti da dei passi.. Subito Keiko aprì gli occhi e vide
che, appoggiato all'albero quasi di fianco al suo, c'era quel ragazzo,
Kei..All'improvviso Keiko si sentì nervosa, anche se non sapeva se era per la
sua presenza o per il fatto che non sapeva che fare, ora che se lo trovava
davanti...
Aveva
un'aria seria, e teneva gli occhi chiusi e le braccia conserte..
Decise di
dirgli un..
-Ciao..-KEIKO
Il ragazzo
aprì gli occhi e fissò la ragazza, sempre con fare serio.. Keiko si sentì
morire..Quegli occhi così.. così.. profondi, ma allo stesso tempo distaccati..
-Ciao..-KEI
La
discussione sembrava morta lì, in quanto il ragazzo tornò a chiudere gli occhi
e a guardare per terra, fino a quando keiko, prendendo fiato, gli disse:
-Tu sei
quello di stamattina, giusto..?-KEIKO
Il ragazzo
si limitò a risponderle con un:
-Si..-KEI
-Ah sai,
pensavo di aver sbagliato persona, eheheh..-KEIKO
Kei rimase
serio, come se keiko non avesse detto niente..
"Caspita,
mi sa che ha ragione Takao.. è un tipo davvero strano.. ma magari è solo
timido..."KEIKO
La ragazza
stava per lasciar perdere il discorso, pensando che almeno Kaky fosse stato
contento, quando lui le chiese:
-Sei
sorella di Takao?-KEI
Keiko lo
guardò, ma lui teneva sempre la testa bassa..
-Si.. anzi
no.. diciamo che... siamo come fratello e sorella..-KEIKO
Kei lanciò
un mezzo sorrisetto e guardandola disse:
-Beh,
allora digli che al torneo lo aspetto per una sfida..-KEI
Keiko capì
che non era la sola cosa che voleva dire, perchè il ragazzo rimase ancora
immobile a fissare il vuoto per qualche istante, prima si sbiasciare un
"Ciao" alla ragazza...Prima che Kei potesse scomparire la ragazza gli
gridò:
-Hey, non
mi hai nemmeno detto come ti chiami!!-KEIKO
Il ragazzo
rispose, ma senza fermarsi:
-Kei!-KEI
Dopodichè
sparì nel parco..
Keiko stava
per rimettersi a pensare.. Che quel Kei fosse davvero freddo come diceva
Kaky..? No.. a lei non sembrava così tanto freddo...
"Si
Keiko.. sarà solo timido"KEIKO
-Hey tu! Ho
visto!-...
Keiko si
girò di scatto dalla parte opposta all'albero dove stava prima Kei..
-kaky??-KEIKO
-Già.. ho
visto tutto...Ho visto che hai parlato con Kei..-TAKAO
-No aspetta
mi hai seguita? e poi che c'è di male a parlare con lui?-KEIKO
-Primo: non
ti ho seguita, so che vieni sempre qua quando sei giù.. secondo:... beh, ti ho
già detto quello che penso.. ma non l'ho fatto per tenerti d'occhio.. ho
cercato di convincermi che,dopo tutte le esperienze che hai fatto, ormai sarai
vaccinata..-TAKAO
Quanto gli
costò quella frase..
keiko
sorrise al fratellino: era contenta che anche lui la pensasse così..
-Cmq Kei
non mi sembrava così.. freddo come dici tu..-KEIKO
takaò si
limitò a dire:
-Sarà..
però a me non convince.. dai, non parliamone più e fammi ascoltare un po' di
musica, scorbutica..!-TAKAO
Takao, in
fondo, nel suo piccolo, sperava di aver fatto la scelta giusta con sua sorella:
la stava abbandonando al suo destino, ma non poteva obbligarla a fare ciò che
voleva lui.. No, non l'avrebbe mai abbandonata, lui gli sarebbe sempre stato
accanto..Anche se era totalmente contrario a tutto ciò che stava succedendo..
Ormai aveva capito di che pasta era fatto Kei: avrebbe voluto portarla via, in
un paese lontano, per non farglielo vedere.. ma purtroppo non poteva, e tutto
quello che poteva fare era consigliarla..
"keky,
sei una ragazza forte, e so che te la saprai cavare sorellona.."TAKAO
Sperò con
tutta la sua forza che Keky non avesse più sofferto così tanto, lo sperò con
tutto il suo cuore..
Con questo
pensiero, takao chiuse gli occhi, ed entrambi stavano per appisolarsi sotto
l'albero, quando Keky gli disse:
-Kaky, Kei
mi ha detto di dirti che ti aspetta al torneo per una sfida..-KEIKO
-Lo so, ho
sentito le sue ultime parole..-TAKAO
-E perchè
non ti sei fatto vedere?-KEIKO
-Semplice
sorellona.. se mi fossi fatto vedere, mi avrebbe costretto a combattere, e
così, per sconfiggerlo, o quanto meno per dimostrarmi più forte, avrei dovuto
usare il mio nuovo lancio.. così lui ne sarebbe venuto a conoscenza.. già Max
lo conosce.. ma Max è diverso, vedi..-TAKAO
Si girò a
guardare la sorellona e vide che.. si era addormentata!!
Finalmente
il giorno dell'inzio del torneo Giapponese era arrivato.. Il giorno precedente,
Takao e Max, avevano passato l'intero pomeriggio ad allenarsi insieme sotto gli
occhi del Prof K, che cercava di raccogliere più informazioni possibili, per
poter migliorare Dragoon.. Keiko si divertiva a farlo arrabbiare, approfittando
di ogni sua minima distrazione per sbirciargli i file privati del suo adorato
Dizzy..
-Keiko,
smettila!!-PROF K
-E dai..
sto solo curiosando.. hihihi-KEIKO
-Sono cose
private, lascia stare il mio Dizzy!!-PROF K
-Dizzy..?
Quell'aggeggio ha anche un nome??-KEIKO
-Certo,
cosa pensi?? E adesso lasciami lavorare in santa pace!!-PROF K
Dopo 5
minuti di adorata tranquillità, Keiko tornava all'attacco:
-HO DETTO
DI PIANTARLA!!!!-PROF K
-Hey,
perchè ti scaldi così tanto...? Dì la verità, hai qualche foto un po'...
diciamo.. Vietata ai minori?? Guarda che non mi scandalizzo...-KEIKO
Keiko
strizzò l'occhiolino al Prof che andò su tutte le furie:
-MA COME TI
PERMETTI???-PROF K
-Ahahah!!
Sei buffo quando ti arrabbi!!-KEIKO
Il litigio
tra i due attirò l'attenzione dei due blader:
-Hey che
succede??-MAX
-Che
succede??? KEIKO NON MI LASCIA STARE!!!-PROF K
-Keky,
lascia stare il prof, deve lavorarci con quel coso..-TAKAO
-Primo,
quel coso è un computer, secondo.. NON LA SOPPORTO +!!! E' ARRIVATA A DIRMI CHE
TENGO DELLE FOTO P***O LI' SOPRA!!-PROF K
-Keky...
Non ho parole..-TAKAO
-E tu che
ne sai, magari è vero.. eheheh-MAX
-BASTA!!!
ANDATE A QUEL PAESE TUTTI QUANTI!!-PROF K
Il prof
fece per alzarsi, ma Keiko lo tenne per la maglietta:
-Hey, Prof,
stavo scherzando, non ti inkazzare dai.. la smetto..-KEIKO
-Lo spero
tanto...-PROF K
Fu una
giornata movimentato, non c'era che dire...
_____________________________________________
-TAKAOOOOO!!!!!
SVEGLIATI!!!!-KEIKO
-Umh..?
Keky che c'è.. è ancora presto.. Hai anche interrotto il mio sogno
prelibato..-TAKAO
Takao si
passò la lingua sulle labbra, pensando a quella montagna di patatine fritte
cosparsa di ketchup che aveva appena sognato..
Keiko
afferrò Dragoon e glielo spiaccicò in faccia:
-Sono le
10.30 Takao!! IL TORNEO INIZIA TRA MEZZ'ORA!! ALZATI!!!!-KEIKO
-Tra
mezz'ora..? Ah...-TAKAO
Takao
afferrò il concetto solo dopo: si rizzò in piedi sul letto e..
-TRA
MEZZ'ORA!!!???? LARGOOOO!!!-TAKAO
Travolse
Keiko e si precipitò in bagno, prendendo i primi vestiti che gli capitarono
sotto mano:
-Aspettami
giù, arrivo tra pochissimo!!-TAKAO
-Si, ma
vedi di sbrigarti! Ci vogliono 10 minuti per arrivare allo stadio, hai
esattamente 20 minuti di tempo se non meno!!-KEIKO
-Ok ok!!
Ascolta, intanto fammi un panino con burro e marmellata!!!-TAKAO
"Bleah,
ma come fa a mangiarsi certe cose appena sveglio??"KEIKO
-Keky,
perchè non mi ha svegliato prima???-TAKAO
-Perchè
sono appena arrivata e pensavo sinceramente che tu fossi già pronto!! Basta
parlare, SBRIGATI!!!-KEIKO
Così, Keiko
andò giù in cucina a preparare al fratellino quello che le aveva chiesto: pensò
bene di far 2 panini al posto di uno.. ormai lo conosceva fin troppo bene,
quell'abbuffone.. Prese lo zainetto di Kaky e gli mise dentro i due panini,
Dragoon e il suo dispositivo di lancio, e il cellulare: sicuramente se li
sarebbe dimenticati, dalla fretta che aveva...
"Che
brutto vizio!!"KEIKO
Dopo
qualche istante vide Kaky precipitarsi giù dalle scale e, afferrando al volo lo
zainetto, disse:
-Preso,
andiamo!!-TAKAO
Kaky prese
per un braccio la sorellona e si mise a correre come un pazzo...
-Uff...
Kaky.. uff... non ti dimentichi qualcosa?-KEIKO
-Cosa
dovrei dimenticarmi?-TAKAO
-Non so...
uff.. tipo qualcosa che "potrebbe" servirti al torneo..-KEIKO
Takao si
fermò di scatto:
-Oh no,
DRAGOON!!-TAKAO
-Visto, sei
un disastro..-KEIKO
Keiko prese
lo zainetto del fratellino e lo aprì, facendogli vedere il contenuto:
-Ho preso
tutto io, sapevo che se fosse stato per te.. HEY!!-KEIKO
Takao
abbracciò Keky:
-Grazie
grazie sorellona!! Sei la sorella più brava e premurosa di questo mondo!!
Grazie grazie!! Ma adesso andiamo!!-TAKAO
-Anche se
non mi tiri per un braccio, riesco a correre da sola!!-KEIKO
Arrivarono
finalmente allo stadio, anche se il primo giro delle fasi eliminatorie, il
girone A, era già cominciato:
-LARGO!!!!!-TAKAO
Takao,
seguito da Keiko, entrò di corsa nel camerino, e travolse proprio Kei, che
stava per uscire:
-Scusa,
scusa, ero di fretta e..-TAKAO
Ancora non
aveva fatto in tempo a vedere chi fosse la povera vittima, quando Keiko sbucò
da dietro, altrettanto di corsa, finendo sopra la pigna che già si era formata
con i due ragazzi a terra:
-AHIA!!!
Che male porco d**z!!-KEIKO
-E cosa
dovrei dire io che sono sotto...?-...
Keiko e
Takao guardarono il povero ragazzo che era stato sommerso dai loro pesi e
videro che era KEI!!
-Keky
alzati immediatamente!-TAKAO
Keiko seguì
gli ordini del fratellino, che anche lui cercò di alzarsi al più presto...
-Grazie..
mi avete letteralmente tolto un peso..-KEI
Kei passò
per la porta, incrociando prima lo sguardo sconvolto di Takao e poi quello di..
di... accidenti, come si chiamava quella ragazza?? Fece qualche passo avanti
per il corridoio, fino a che sentì Takao entrare nel camerino.. Si girò un
istante, per vedere se la ragazza era ancora sulla porta: le sue previsioni
erano giuste, era lì impalata ancora con lo guardo dispiaciuto:
"Ecco,
brava Keiko, adesso sicuramente dopo questa figura non ti guarderà nemmeno più
in faccia"KEIKO
-Hey tu,
ragazza..-KEI
"Oh
mio Dio... Oh mio Dio.. cosa vorrà adesso?? Speriamo non faccia qualche
battutina!!"KEIKO
Kei girò
solo la testa e lievemente le spalle: Keiko lo guardava esasiata... da in fondo
al corridoio proveniva il bagliore delle luci della parte centrale dello
stadio, e facevano apparire il profilo di Kei ancora più perfetto.. Rimase
imbambolata per un attimo, fino a che decise di parlare:
-"Ragazza"..
io ho un nome..-KEIKO
"Oddio,
ma cosa sto dicendo?? Keiko stai calma!! Takao ha ragione, sono troppo
scorbutica e mi innervosisco sempre per niente.."KEIKO
Non sapeva
perchè avesse detto quella frase: forse perchè lo guardo del ragazzo non era di
certo dei più dolci, e voleva, prima ancora che lui potesse magari dirle
qualcosa di "cattivello" nei suoi confronti, fargli capire che con
lei non si scherzava..
-Appunto
perchè hai un nome.. te lo sto chiedendo..-KEI
Keiko
arrossì all'istante, ma cercò di essere il più disinvolta possibile:
-Mi chiamo
Keiko..-KEIKO
Kei si girò
di spalle, e, prima di riprendere il suo cammino verso gli spalti, dove avrebbe
seguito le prime fasi eliminatorie, le disse:
-Piacere..-KEI
Keiko andò
in camerino con l'aria stralunata: non ci poteva credere, le aveva chiesto il
suo nome..
-Keky!!
Fantastico, Max ha appena superato questa prima fase, quindi è in semifinale!!
Ora tocca a me giocare!! Farò del mio meglio!! Voglio sfidarlo in
semifinale!!-TAKAO
Takao era
entusiasta, ma la sorella aveva altro per la testa... Non aveva notato la
presenza del Prof K..
-Hey, non
si saluta più??-PROF K
-Oh, ciao
Prof..! Eheheh, scusa..-KEIKO
Takao prese
Keiko da parte e le disse:
-Kei ti ha
parlato, vero? Ti si legge in faccia..-TAKAO
keiko annuì
con un sorriso, mentre Takao sospirò profondamente, prima di accennare un
sorriso abbastanza sforzato..
"Stai
attenta sorellona.."TAKAO
-Takao,
tocca a te!! Sbrigati, raggiungi l'arena!!-PROF K
Takao si
svegliò dai suoi pensieri:
-Ok,
corro!! Hey Keky, vieni a vedermi??-TAKAO
-Certo, che
domande!! Arrivo!!-KEIKO
Ancora
correndo per i corridoi, incrociarono Max:
-Ciao
campione!! Ci vediamo in semifinale!!-TAKAO
-Ciao
ragazzi!! I'm very happy!!! Ahahahah!! A dopo campione!!-MAX
Max corse
negli spogliatoi saltando dalla felicità!
Takao
intanto raggiunse l'arena, mentre Keiko cercava un posto da dove poterlo vedere
bene.. Senza nemmeno farlo apposta, capitò proprio di fianco alla fila dove si
trovava lui, Kei, che però sembrava solo interessato a quello che stava
succedendo in campo.. C'erano tre posti, di cui 2 liberi, infatti Kei sedeva in
mezzo a questi due..
"Coraggio
Keiko..."KEIKO
Con un fil
di voce, gli disse:
-Ciao Kei,
posso sedermi vicino a te?-KEIKO
Kei
sobbalzò nel vedere la ragazza e le fece cenno con la testa di accomodarsi..
-Sempre che
io non disturbi..-KEIKO
-Tranquilla..-KEI
DjMan
ancora non aveva dato il segno di inzio della gara, così Keiko cercò di
accalappiare la prima scusa che le venne in mente per parlare con Kei...
-Ehm..
quelli che hai sulle guance sono tatuaggi?-KEIKO
Kei si girò
verso la ragazza, involontariamente spostandosi di pochi centimetri verso di
lei: sentì il suo braccio che sfiorava il suo, mentre un calore, ma allo stesso
tempo, un freddo inspiegabile, la sorprendevano..
-Si, sono
tatuaggi..-KEI
-Ti hanno
fatto male?-KEIKO
-Abbastanza..-KEI
-però è
strano come posto..-KEIKO
-Per questo
mi piacciono, perchè sono particolari..-KEI
Kei accennò
un mezzo sorrisetto e tornò a guardare la sfida.. Stavolta DjMan aveva appena
finito il conto alla rovescia e Keiko vide il bey del suo fratellino schizzare
forte e deciso nell'arena..
"Vai
fratellino, io credo in te.."KEIKO
FLASHBACK KEIKO
-Keky!
Guarda cosa mi ha regalato il nonno!!-TAKAO
-E cosa
sarebbe?-KEIKO
-Mi ha
detto che è un bey.. e devo trovargli un nome..-TAKAO
-Umh,
vediamo kaky.. guarda, sembra che qua sopra ci sia disegnato un drago!-KEIKO
Takao,
che all'epoca aveva appena 6 anni, prese in mano il suo bey per guardare il
drago che vi era rappresentato sopra...
-Hey,
forse ho trovato..-TAKAO
-Dimmi..-KEIKO
-Lo
chiamerò DRAGOON!! Che ne pensi sorellona?-TAKAO
-Niente
male come nome! Devo dire che le pesti hanno una bella fantasia!-KEIKO
Takao
le fece la linguaccia e filò dritto a giocare col suo bey..
-Sai
già come si usa?-KEIKO
-Certo,
me l'ha spiegato il nonno.. però mi ha anche detto che, se voglio diventare in
gamba a giocarci, devo allenarmi tanto.. sembra che ci sia un sport vero e
proprio che usa queste trottole, e il nonno mi ha detto che si chiama
Beyblade..-TAKAO
-E tu
diventarai un campione di Beyblade?-KEIKO
-Certo!
Lo diventerò! Mi sto già affezionando a questa trottolina.. -TAKAO
FINE FLASHBACK
Già dalla
tenerà età Kaky aveva le idee chiare su ciò che voleva diventare, e da quel
momento Keiko continuò ad ammirare il fratellino sempre di più, per la sua
forza di volontà... Quel bey era diventato la sua vita, e keiko, dentro di se,
sapeva che sarebbe diventato un campione: lui l'aveva nel sangue!
Ma al tempo
ancora il piccolo kaky non sapeva del potere che quel bey racchiudeva... ancora
no..
I suoi
pensieri furono interrotti da uno strano presentimento... il presentimento di
essere osservata.. Guardò con la coda dell'occhio Kei e non potè credere ai
suoi occhi quando vide che il ragazzo, al posto di interessarsi alla sfida,
aveva gli occhi bassi fissi sulle gambe della ragazza.. Keiko arrossì, ma fece
finta di niente..Avrebbe voluto che quel momento durasse per ore... ma DjMan
annunciò la fine della sfida e gridò il nome del vincitore del girone B..
-TAKAO!!!!
LO SAPEVO FRATELLINO!! KAKY SEI GRANDE!!!-KEIKO
Kei, alle
urla della ragazza, si svegliò dal suo coma e si mise a fissare Takao:
"Ci
vediamo alle semifinali, spero, Takao.."KEI
-Hey Kei,
vado a salutare il mio fratellino.. Magari, se non ti disturbo, torno
dopo..-KEIKO
Ma Kei si
alzò dicendo:
-Vengo con
te nei camerini.. ho voglia di stare un po' da solo...-KEI
Così i due
ragazzi si incamminarono..
Intanto
Takao era già sulla porta del camerino, aspettando l'arrivo di sua sorella..
Era impazientissimo di abbracciarla.. Ma quando la vide arrivare insieme a Kei,
una parte della sua felicità svanì.. Non ci sarebbe mai stato niente da fare,
non l'avrebbe mai accettato.. non ci sarebbe mai riuscito..
Quando i
due ragazzi arrivarono alla porta del camerino, Keiko si buttò tra le braccia
del suo kaky:
-BRAVO
FRATELLINO!!! SEI IL MIGLIORE!!!-KEIKO
"Grazie
dell'abbraccio, Keky, mi serviva.."TAKAO
-Grazie
sorellona.. Siamo solo all'inizio.. ma io arriverò fino in fondo, te lo
prometto!!-TAKAO
Prima che
Keiko potesse dire qualcosa, si fece avanti Kei, che era rimasto serio a
guardare la scena:
-Allora,
ciò vuol dire che ci vedremo, Takao.. Ti aspetto..-KEI
-Sbruffone,
non hai ancora nemmeno passato le fasi inziali..-TAKAO
Ma Kei si
era già ritirato in un altro camerino, per stare solo...
-Dai, Kaky,
entriamo!-KEIKO
Takao e
Keiko andarono da Max e il Prof:
-Il mio
fratellino è il migliore!!-KEIKO
-Eheheh..
modestamente.. so di essere bravo..-TAKAO
-Ehm..-MAX
-Hihihihi-KEIKO
-Ma
Keiko... tu non giochi a Beyblade..?-MAX
-No.. una
volta Kaky voleva insegnarmi, ma io non ho voluto.. questo sport mi piace, ma sento
di non essere portata per certe cose..-KEIKO
-Dovresti
almeno provare..-MAX
-Diglielo
te.. è cocciuta..-TAKAO
-Tu stai
zitto.. cmq no.. non mi interessa giocarci..-KEIKO
-Ma Takao
potrebbe sempre insegnarti, se qualche giorno ti venisse l'ispirazione..-PROF K
-Giusto!!
Che onore, allenata da un campione!!!-TAKAO
Keiko fece
una mezza risatina e gli rispose per le rime:
-Cosa mi
insegni?? A rompere i vetri di casa??-KEIKO
Max e il
Prof K guardarono Takao con aria interrogativa..
-Vi spiego
io.. il mio caro fratellino ha rotto, con i suoi super-mega lanci, il vetro
della finestra della mia camera ben 4 volte in 2 settimane!!!-KEIKO
Takao
diventò tutto rosso e abbassò la testa, mentre Max disse:
-Alla
faccia del lancio perfetto...-MAX
-Ecco cosa
mi insegnerebbe, a rompere i vetri.. ehehehe!! Il campione!!-KEIKO
keiko
guardò il fratellino, che aveva ancora la testa bassa.. Forse aveva
esagerato... ma lei stava solo scherzando, non voleva offenderlo.. povero kaky,
le piangeva il cuore..
"Keiko,
sei sempre più stupida!"KEIKO
-Avanti,
Kaky, sto scherzando.. dai, facciamo la pace??-KEIKO
-Stammi
lontana..-TAKAO
La voce di
takao non era seria, aveva tra l'ironico e l'arrabbiaticello.. Meno male!
-Dai
fratellino..-KEIKO
Keiko
abbracciò il fratellino e gli sussurrò nell'orecchio:
-Guarda che
stavo solo scherzando..-KEIKO
Ma Takao
non dava segni di pace accordata, voleva probabilmente fare il duro.. Le parole
della sorella non lo avevano ferito così tanto in realtà, di sbagliare
capita a tutti, ma voleva fargliela pagare per la figura..
Al
che Keiko si girò verso gli altri e disse:
-Io stavo
scherzando.. il mio fratellino ha passato 8 anni ad allenarsi con Dragoon.. e
sono sicura che ce la farà, perchè ho fiducia in lui.. E aver passato le prime fasi
vuol dire già tanto..-KEIKO
Keiko
sorrise poi ritornò a sussurrare al fratellino:
-Kaky.. sei
un campione.. ce la farai vedrai..sai che credo in te...-KEIKO
Takao alzò
lo sguardo e la guardò negli occhi: vide nel suo sguardo dispiacere, per quello
che aveva detto e che aveva fatto, mentre i suoi occhi cominciavano a diventare
lucidi..
-Mi
dispiace, non pensavo di offenderti così..-KEIKO
-Sai
Keky... non so se perdonarti..eheh-TAKAO
Poi Takao
alzò la testa del tutto e le disse con un sorriso:
-Perdontata..
sei la mia sorellona..-TAKAO
-Scusami
ancora, fratellino..-KEIKO
-Lo so
quello che pensi di me.. Anche se a volte non lo dici o mi fai battutine
strane..-TAKAO
Takao
stampò un bacione sulla gancia alla sorellona, mentre Max e il Prof stavano lì
a guardarli..
-Che
carini.. che bella scenetta..-MAX
-Già, che
teneri..-PROF K
Il rapporto
che c'era tra di loro era fantastico, e il Prof lo sapeva bene..Guardarli
faceva salire un sentimento di tenerezza, si vedeva chiaramente che si volevano
bene e non avevano paura di mostrarlo a nessuno..
Keiko si
staccò da Takao e disse:
-Ora vado a
fare un giro, ho bisogno di sgranchirmi le gambe..-KEIKO
Ma Kaky
sapeva che non era affatto così.. Guardò il vuoto e disse a bassa voce:
-Vai da Kei?-TAKAO
-No che non
vado da Kei... ho visto un ragazzo passare prima nel corridoio che andava verso
gli spalti, mentre stavamo parlando, e quindi penso che sia il suo turno di
affrontare le semifinali.. io vado solo per il corridoio a farmi un
giro..-KEIKO
In parte
Keiko aveva detto la verità: aveva davvero visto passare un ragazzo per il
corridoio, e quindi pensava che Kei non fosse più nell'altro camerino da solo,
ma lei non voleva andarsene per sgranchirsi le gambe, o quanto meno, non solo..
aveva voglia di stare per i fatti suoi a pensare.. A pensare alla semifinale
che il suo Kaky avrebbe dovuto affrontare e.. a Kei..In quel camerino dove si
trovava al momento c'era troppo chiasso per ragionare..
Takao non
sapeva se credere alla sorella.. Aveva visto anche lui la sagoma di un ragazzo
passare, quindi Keiko aveva detto la verità, però quelle parole non riuscivano
a convincerlo.. Ma non voleva sapere altro, erano fatti di Keiko e lui, sebbene
fosse il suo Kaky, non voleva immischiarsi troppo e fare la sanguisuga,
tralasciando il fatto che lei si sarebbe arrabbiata.. Si limitò a dirle:
-Sappi che
se hai bisogno di una mano, di un consiglio, o solamente del tuo fratellino per
parlare, io sono qui..-TAKAO
-Grazie
Kaky..-KEIKO
Keiko
sorrise e uscì dal camerino, questa volta chiudendo la porta..
Max e il
Prof avevano ascoltato tutto il loro discorso, e avevano anche visto la strana
espressione dipinta sul volto di Takao..
-Hey Takao,
che succede con Keiko?-MAX
Takao li
guardò serio prima di confessare tutto:
-Io.. penso
che.. anzi.. dico con sicurezza che.. è attratta da Kei..-TAKAO
-Kei??-MAX
& KAPPA
-Già..
guarda un po' te.. Non si rende conto che si ritroverà a soffrire un'altra
volta.. e io non voglio tutto questo..-TAKAO
-Senti
Takao.. non tutto è perduto.. magari Kei non è veramente come pensi tu, come
pensiamo noi.. che ne sai che..anche se mi chiedo ancora come faccia a farsi
piacere un tizio del genere..ma magari..-MAX
-Nah, non
penso Max.. anche se non mi resta che sperare che sia come dici tu.. le ho già
detto che io non mi immischierò più di tanto: ne ha fatte di brutte esperienze,
e penso le siano servite da lezione.. Ho provato in tutti i modi a farle
cambiare idea, ma niente..-TAKAO
La voce di
Takao si fece sempre più tremante..
-.. Ha
ragione lei, non posso decidere della sua vita, posso solo darle consigli..
Anche se non mi perdonerei mai di sapere che si ritroverà a soffrire
un'altra volta mentre io non.. non ho fatto niente, non sono riuscito a
salvarla..Mi sentirei morire..Mi mangerei le mani e il mio Dragoon al pensiero
che avrei dovuto insistere e farla ragionare, mentre mi sono solo limitato a
darle dei consigli..-TAKAO
A Takao
vennero gli occhi lucidi.. Max gli si avvicinò e gli mise un mano sulla
spalla..
-Capisco
che quella ragazza conti tanto per te, ma se davvero ha fatto così tante brutte
esperienza, questa volta se la saprà cavare, non trovi?-MAX
Takao annuì
lievemente con la testa..
-E non
avere rimpianti: tu il tuo dovere lo stai facendo, la stai consigliando come
meglio puoi.. e cmq sono d'accordo anche io con lei, non puoi comandare la sua
vita..-PROF K
-Si
ma..-TAKAO
Takao stava
per dire:
"Non
voglio avere ancora paura di perderla, perchè questa volta ne sarei davvero uno
dei colpevoli.."TAKAO
Ma rimase
zitto.. non voleva svelare, non ancora, agli altri quei segreti e dolenti
fantasmi del loro passato.. ancora no..
-Dai
Takao.. il Prof ha ragione.. stai tranquillo, se la caverà..Senza contare,
ripeto, che anche Kei secondo me, dentro dentro, ha un cuore come ogni essere
umano..-MAX
Keiko,
appena uscita dalla porta del camerino dove si trovavano gli altri, pensò bene
di andare in quello dove prima si trovava Kei.. il solo pensiero che stava per
entrare in un luogo chiuso e ristretto dove prima c'era lui, la estasiava.. Era
proprio un caso disperato: pensava di poterci trovare ancora almeno il suo
profumo, o la sua sciarpa, o.. qualcosa di suo, anche se, quando sarebbe
tornato, si sarebbe arrabbiato vedendola lì, magari anche con in mano la sua
sciarpa.. Ma no, cosa aveva da arrabbiarsi: i camerini sono un luogo pubblico,
chi le vietava di entrare? Non c'era mica un cartello appeso alla porta con
scritto: VIETATO L'ACCESSO..
Rimase
davanti a quella porta per qualche istante, col cuore che le batteva a mille,
sperando di trovare qualcosa di Kei.. Afferrò la maniglia con decisione e aprì
la porta, trovandosi davanti qualcosa di più che "qualcosa" di suo..
"Oh
mio Dio!!"KEIKO
Keiko
rimase paralizzata a quella visione, le uniche parole che le uscirono dalla
bocca furono:
-Kei..Che
ci fa qua?-KEIKO
Il giovane
russo si spaventò un attimo: era assorto nei suoi pensieri e nel silenzio
totale fino a qualche attimo prima..
-Che
domande.. l'avevo anche detto che sarei venuto qua per stare un po' da
solo..-KEI
Keiko era
confusa, ma felice di trovarlo lì.. ma allo stesso tempo si vergognava anche..
come una ladra..
-Ma allora
chi era il ragazzo che ho visto passare prima? Ho visto la sagoma di un ragazzo
e sembravi tu, e andava verso gli spalti..-KEIKO
Kei la
fissò un attimo perplesso, ma mantenendo cmq quella sua epressione tipica degli
occhi..
-Non ne ho
la più pallida idea.. io sono sempre stato qua..-KEI
"Che
gaff assurda..."KEIKO
-Beh ma..
tu non combatti nelle eliminazioni dirette?-KEIKO
-Si, sono
nell'ultimo girone, il girone D.. e adesso stanno solo per cominciare il
C..-KEI
-Ah..capito..-KEIKO
Keiko
cominciò a sentirsi di troppo, così decise di andarsene, prima che gliel'avesse
detto lui in modo schietto e magari anche poco educato..
-Beh
allora, io vado sugli spalti..-KEIKO
Kei si girò
di scatto:
-No
aspetta!-KEI
Keiko si
bloccò, diventando paonazza.. "No, aspetta!"???
-Cioè..
aspetta.. se vuoi puoi anche stare..-KEI
keiko si
girò verso Kei, ancora non credeva alle sue orecchie.. E i suoi occhi probabilmente
lasciavano trasparire un po' troppo la felicità immensa di quella frase detta
dal ragazzo che sognava.. Kei la notò, e per non smentire il suo personaggio
duro e aggressivo, aggiunse, a testa bassa..
-.. puoi
stare, tanto tra poco toccherà a me..-KEI
Allora la
ragazza gli si avvicinò lentamente e si sedette di fianco a lui: si vedeva
chiaramente che quella frase era di funzione "riparatoria"... Kei
infatti teneva testa e sguardo bassi, evitando che la ragazza di
guardasse nei suoi occhi..
Fu Keiko,
come al solito, ad avviare il discorso..
-Ascolta,
volevo chiederti scusa per prima.. quando ti sono caduta addosso..-KEIKO
-Di
niente..-KEI
-Ti sei
fatto male?-KEIKO
-No, per
niente...-KEI
-E volevo
chiederti scusa anche per il fatto successo appena dopo.. quando mi hai chiesto
il nome..-KEIKO
Kei fece un
mezzo sorrisetto malizioso e finalmente guardò negli occhi la ragazza, alla
quale prese un brivido gelido per qualche secondo..Rimasero qualche istante in
silenzio e, mentre Keiko era intenta a preoccuparsi pensando che Kei non avesse
accettato le sue scuse, lui era intento a farne un'altra di cosa: a guardarla,
cercando di mascherare bene quel suo da farsi.. La ragazza al suo fianco aveva
dei grandi occhi neri a mandorla e un viso minuto..I capelli le scendevano
lunghi e neri sulle spalle, raggiungendo quasi la fine della sua schiena.. Era
piuttosto scura di carnagione, probabilmente, pensò, aveva origini particolari,
magari del sud.. Le sue labbra e questa sua carnagione erano messe in risalto
da un lucidalabbra chiaro, color oro, che illuminava tutta la sua immagine..
Quegli
istanti sembrarono un'eternità per entrambi: Keiko vide che la luce degli occhi
del ragazzo sembrava cambiare.. o forse era solo una sua impressione? No, non
lo era.. Mai avrebbe voluto interrompere quel suo sguardo, ma il silenzio che
ormai era piombato nella stanza, con lui che la fissava serio, la
imbarazzavano, così decise di rompere tutto, a malincuore:
-Hey ci
sei?-KEIKO
Come
previsto, il ragazzo interruppe quel sogno, tornando al suo sguardo di sempre,
facendo finta di niente, tenendosi tutte quelle riflessioni sulla ragazza
dentro di sè..
-Si..-KEI
-Allora..accetti
le mie scuse?-KEIKO
-Certo..
tranquilla..-KEI
Sulle
labbra del ragazzo ricomparve ancora quel sorrisetto strano..
-Però hai
un bel caratterino..-KEI
Keiko
sorrise...
-Si, anche
kaky.. cioè.. Takao, me lo dice sempre..-KEIKO
-Allora non
è stata solo una mia impressione..-KEI
-Lo
ammetto, ho il mio bel caratterino.. e Kaky.. cioè, volevo dire Takao, mi dice
che sono scorbutica.. Ma non è vero..Penso...-KEIKO
-Posso
farti una domanda?-KEI
-Certo..-KEIKO
-Perchè lo
chiami KAKY?-KEI
Keiko
arrossì all'improvviso: non se la sentiva ancora di dirgli tutta la loro
storia, quello che avevano passato insieme.. Così rimase molto sul vago:
-Perchè
siamo cresciuti insieme, e quando eravamo piccoli, i nostri nomi, per noi,
erano ancora troppo difficili da pronunciare.. tutto qua-KEIKO
Kei capì al
volo che la ragazza non voleva andare oltre, quindi decise di chiudere lì la
questione, tornando a fissare il vuoto..
Keiko
intanto pensava.. Alla prima impressione, Kei poteva veramente sembrare un
ragazzo duro e distaccato, o, come diceva Kaky, "freddo.. un
igloo.."... ma c'era qualcosa nei suoi occhi.. qualcosa o qualcuno che
probabilmente cercava di nascondere.. Non sapeva cosa le avesse dato
quell'impressione: forse il suo sguardo, forse quegli occhi tanto distaccati
quanto profondi e luminosi..E se Kei fosse diventato così a causa di qualche
brutta esperienza, di qualche delusione..? Una delusione che lo avrebbe portato
a chiudersi in se stesso, a non voler più voler a che fare col mondo intero..
Un po' come lei.. Anche lei dopo tante delusioni si era ormai creata quel
carattere a volte nervoso e scorbutico, come per difendersi.. Kei non era
così.. dentro a quel muro di ghiaccio esterno, teneva dentro un'altra persona,
probabilmente ormai stanca del passato, che aveva deciso di rintanarsi per non
usicire mai più.. Ma MAI DIRE MAI.. Un giorno quel suo IO interiore sarebbe
uscito.. prima o poi.. Non poteva andare avanti a nasconderlo dietro una
maschera di ghiaccio... Perchè Kei non era ghiaccio, non era un igloo, caro
Kaky..Le persone veramente di ghiaccio, maligne, non avrebbero mai saputo
cambiare il loro sguardo glaciale in uno sguardo come quello di Kei nel momento
in cui la fissava.. MAI.. o, se proprio voleva metterla più semplice, non
avrebbero accettato così pacamente le sue scuse, non l'avrebbero fatta rimanere
lì, al loro fianco.. l'avrebbero rimandata da dove era venuta... E Kei, sebbene
provasse con tutte le sue forze a nascondersi, a volte il suo vero IO usciva
lentamente, come un fantasma.. Era visibile che quello che mostrava agli altri
non era veramente lui.. Ma allora.. perchè..?
"Perchè..
Kei.. dimmi perchè ti comporti così.. Anche se in fondo.. penso di capirti.. ma
se è come la penso io, stai esagerando, ragazzo mio.."KEIKO
Kei, dal
canto suo, pensava cosa fosse di così particolare da tenerlo lì, seduto al
fianco di quella ragazza, silenziosa quanto lui.. Non stavano parlando... e
allora, lui cosa ci faceva lì? C'era qualcosa che lo teneva fermo, mentre una
vocina dal profondo della sua anima, gli stava dicendo che quel momento non
sarebbe mai dovuto finire.. No, zitta, voce maledetta, rimani dove sei, tanto
non ti ascolto.. Ma quella vocina continuava a tartassarlo, con le stesse
parole..
Tutto d'un
tratto, la voce di DjMan e gli applausi del pubblico, gli fecero capire che il
girone C era terminato.. Kei quindi si alzò, seguito da Keiko:
-Allora,
buona fortuna Kei..-KEIKO
Kei, rifece
per la terza volta quel suo sorrisetto e la fissò ancora una volta, facendola
sciogliere:
-Grazie..-KEI
Stava per
avvicinarsi alla porta del camerino, mentre Keiko gli era ancora dietro, ma
prima di aprirla del tutto, le disse:
-Sai.. sei
silenziosa quanto me..-KEI
Dopo quella
frase uscì del tutto..
Keiko, dopo
essersi ripresa dallo shock, andò da Kaky e gli altri, che le avrebbero saputo
dire chi aveva vinto il girone C...
-Hey Keky!!
Hai sentito chi è stato a vincere??-TAKAO
-Veramente..no..-KEIKO
-Bah, è un
tizio cinese che si chiama Rei.. Ha un bit incredibile, una tigre bianca.. Il
suo attacco è micidiale..-TAKAO
-Beh,
allora speriamo che tu non sia in semifinale con lui..-KEIKO
-Io spero
di essere con Max, ma Rei non mi fa paura.. anzi, non ci fa paura, vero
Dragoon?-TAKAO
Takao prese
il suo Dragoon dalla tasca e lo guardò sorridendo..
-Sai, Keiko,
penso che il ragazzo che avevi visto passare prima fosse stato quel tipo
cinese..-MAX
-Si era
lui..-PROF K
-Non lo so,
ragazzi, non l'ho visto in faccia al momento, non so se era lui... cmq.. beh..
non era Kei..-KEIKO
Takao
sobbalzò a quelle parole:
-E come fa
a dire che non era Kei?-TAKAO
-Perchè..
ecco... io pensando che fosse stato lui ad uscire, sono andata a fare un giro
nell'altro camerino, e invece... me lo sono ritrovato davanti..-KEIKO
Takao
rimase immobile..
-Vuoi dire
che lo hai fatto apposta?? Tu sapevi che non era lui.. per questo sei andata di
là!! Lo sapevo che non mi stavi dicendo la verità!-TAKAO
-No, invece
ti ho detto la verità!! Non l'avevo riconosciuto, pensavo fosse lui a
passare!!-KEIKO
-Quindi,
Keiko, fammi capire, sei rimasta tutto questo tempo in camerino con lui??-MAX
-Max, non
rigirare il coltello nella piaga.. si sono rimasta con lui, ma abbiamo solo
parlato..-KEIKO
-Beh ci
mancherebbe..-TAKAO
-E cmq
perchè ti scaldi tanto?? Non l'avevamo mica chiarita questa storia??-KEIKO
-Non mi sto
scaldando per il fatto che sei stata con Kei, ormai non so più cosa dirti, mi
sto inkazzando perchè non mi ha detto la verità!!-TAKAO
-Ma io ti
ho detto la verità!!-KEIKO
-Hey
ragazzi, basta litigare qua.. Ci stanno guardando tutti..-PROF K
-Ok..
Keiko.. ne parliamo dopo a casa..-TAKAO
-Umpf..-KEIKO
Ancora la
voce di DjMan...
-Ma quello
non sta mai zitto??-KEIKO
-Keiko.. è
il suo lavoro..-MAX
DjMan
annunciò il vincitore del girone D: KEI!
-Ci avrei
scommesso..-TAKAO
-Dovresti
essere contento.. magari riuscirai a sfidarlo e a dargli la rivincita alle
semifinali..-PROF K
-Non ho
detto che non sono contento, ho solo detto che me l'aspettavo..-TAKAO
-Hey
calmino..-PROF K
Takao
guardò intensamente Keiko:
"Beh
allora, che fai?? Non vai a fargli i complimenti?? Hai paura che ti mangia?? O
hai paura che ti mangi io??"TAKAO
Ma cosa
stava pensando?? Forse Keiko aveva ragione: non gli stava bruciando solo il
fatto che la sua sorellona gli avesse probabilmente mentito, anche se lei
affermava il contrario, ma anche il fatto che non voleva vederla con Kei.. Non
per gelosia, quello mai, ma perchè era sempre più convinto del caratteraccio di
Kei, e sapere che la sua Keky ormai ci era cascata in pieno, lo faceva
tremare.. tremare di paura.. Basta!! Avevano ragione Max e il Prof, lui
il suo dovere lo stava fecando, e se lei non voleva ascoltarlo.. beh
allora ciò voleva dire che sapeva ormai cosa era giusto e cosa sbagliato..
Tanto valeva continuare a litigare perchè lei non accettava i suoi consigli,
tanto non avrebbe risolto niente..
Takao la
prese per un braccio:
-Keky, ti
ricordi quello che ti ho detto prima, riguardo a me..?-TAKAO
-Si Kaky..
perchè?-KEIKO
-Beh
ecco..-TAKAO
La fece
avvicinare e le sussurrò nell'orecchio..
-Se mi vuoi
bene, NON SOFFIRE..-TAKAO
-Kaky.. non
ti farò star male.. perchè ti voglio bene..-KEIKO
Takao
sapeva benissimo di essere abbastanza monotono su quest'argomento, ma non
gliene importava un fico secco: più avrebbe insistito, più si sarebbe sentito
sicuro..
Keiko,
appena uscita dalla porta del camerino dove si trovavano gli altri, pensò bene
di andare in quello dove prima si trovava Kei.. il solo pensiero che stava per
entrare in un luogo chiuso e ristretto dove prima c'era lui, la estasiava.. Era
proprio un caso disperato: pensava di poterci trovare ancora almeno il suo
profumo, o la sua sciarpa, o.. qualcosa di suo, anche se, quando sarebbe
tornato, si sarebbe arrabbiato vedendola lì, magari anche con in mano la sua
sciarpa.. Ma no, cosa aveva da arrabbiarsi: i camerini sono un luogo pubblico,
chi le vietava di entrare? Non c'era mica un cartello appeso alla porta con
scritto: VIETATO L'ACCESSO..
Rimase
davanti a quella porta per qualche istante, col cuore che le batteva a mille,
sperando di trovare qualcosa di Kei.. Afferrò la maniglia con decisione e aprì
la porta, trovandosi davanti qualcosa di più che "qualcosa" di suo..
"Oh
mio Dio!!"KEIKO
Keiko
rimase paralizzata a quella visione, le uniche parole che le uscirono dalla
bocca furono:
-Kei..Che
ci fa qua?-KEIKO
Il giovane
russo si spaventò un attimo: era assorto nei suoi pensieri e nel silenzio
totale fino a qualche attimo prima..
-Che
domande.. l'avevo anche detto che sarei venuto qua per stare un po' da
solo..-KEI
Keiko era
confusa, ma felice di trovarlo lì.. ma allo stesso tempo si vergognava anche..
come una ladra..
-Ma allora
chi era il ragazzo che ho visto passare prima? Ho visto la sagoma di un ragazzo
e sembravi tu, e andava verso gli spalti..-KEIKO
Kei la
fissò un attimo perplesso, ma mantenendo cmq quella sua epressione tipica degli
occhi..
-Non ne ho
la più pallida idea.. io sono sempre stato qua..-KEI
"Che
gaff assurda..."KEIKO
-Beh ma..
tu non combatti nelle eliminazioni dirette?-KEIKO
-Si, sono
nell'ultimo girone, il girone D.. e adesso stanno solo per cominciare il
C..-KEI
-Ah..capito..-KEIKO
Keiko
cominciò a sentirsi di troppo, così decise di andarsene, prima che gliel'avesse
detto lui in modo schietto e magari anche poco educato..
-Beh
allora, io vado sugli spalti..-KEIKO
Kei si girò
di scatto:
-No
aspetta!-KEI
Keiko si
bloccò, diventando paonazza.. "No, aspetta!"???
-Cioè..
aspetta.. se vuoi puoi anche stare..-KEI
keiko si
girò verso Kei, ancora non credeva alle sue orecchie.. E i suoi occhi probabilmente
lasciavano trasparire un po' troppo la felicità immensa di quella frase detta
dal ragazzo che sognava.. Kei la notò, e per non smentire il suo personaggio
duro e aggressivo, aggiunse, a testa bassa..
-.. puoi
stare, tanto tra poco toccherà a me..-KEI
Allora la
ragazza gli si avvicinò lentamente e si sedette di fianco a lui: si vedeva
chiaramente che quella frase era di funzione "riparatoria"... Kei
infatti teneva testa e sguardo bassi, evitando che la ragazza di
guardasse nei suoi occhi..
Fu Keiko,
come al solito, ad avviare il discorso..
-Ascolta,
volevo chiederti scusa per prima.. quando ti sono caduta addosso..-KEIKO
-Di
niente..-KEI
-Ti sei
fatto male?-KEIKO
-No, per
niente...-KEI
-E volevo
chiederti scusa anche per il fatto successo appena dopo.. quando mi hai chiesto
il nome..-KEIKO
Kei fece un
mezzo sorrisetto malizioso e finalmente guardò negli occhi la ragazza, alla
quale prese un brivido gelido per qualche secondo..Rimasero qualche istante in
silenzio e, mentre Keiko era intenta a preoccuparsi pensando che Kei non avesse
accettato le sue scuse, lui era intento a farne un'altra di cosa: a guardarla,
cercando di mascherare bene quel suo da farsi.. La ragazza al suo fianco aveva
dei grandi occhi neri a mandorla e un viso minuto..I capelli le scendevano
lunghi e neri sulle spalle, raggiungendo quasi la fine della sua schiena.. Era
piuttosto scura di carnagione, probabilmente, pensò, aveva origini particolari,
magari del sud.. Le sue labbra e questa sua carnagione erano messe in risalto
da un lucidalabbra chiaro, color oro, che illuminava tutta la sua immagine..
Quegli
istanti sembrarono un'eternità per entrambi: Keiko vide che la luce degli occhi
del ragazzo sembrava cambiare.. o forse era solo una sua impressione? No, non
lo era.. Mai avrebbe voluto interrompere quel suo sguardo, ma il silenzio che
ormai era piombato nella stanza, con lui che la fissava serio, la
imbarazzavano, così decise di rompere tutto, a malincuore:
-Hey ci
sei?-KEIKO
Come
previsto, il ragazzo interruppe quel sogno, tornando al suo sguardo di sempre,
facendo finta di niente, tenendosi tutte quelle riflessioni sulla ragazza
dentro di sè..
-Si..-KEI
-Allora..accetti
le mie scuse?-KEIKO
-Certo..
tranquilla..-KEI
Sulle
labbra del ragazzo ricomparve ancora quel sorrisetto strano..
-Però hai
un bel caratterino..-KEI
Keiko
sorrise...
-Si, anche
kaky.. cioè.. Takao, me lo dice sempre..-KEIKO
-Allora non
è stata solo una mia impressione..-KEI
-Lo
ammetto, ho il mio bel caratterino.. e Kaky.. cioè, volevo dire Takao, mi dice
che sono scorbutica.. Ma non è vero..Penso...-KEIKO
-Posso
farti una domanda?-KEI
-Certo..-KEIKO
-Perchè lo
chiami KAKY?-KEI
Keiko
arrossì all'improvviso: non se la sentiva ancora di dirgli tutta la loro
storia, quello che avevano passato insieme.. Così rimase molto sul vago:
-Perchè
siamo cresciuti insieme, e quando eravamo piccoli, i nostri nomi, per noi,
erano ancora troppo difficili da pronunciare.. tutto qua-KEIKO
Kei capì al
volo che la ragazza non voleva andare oltre, quindi decise di chiudere lì la
questione, tornando a fissare il vuoto..
Keiko
intanto pensava.. Alla prima impressione, Kei poteva veramente sembrare un
ragazzo duro e distaccato, o, come diceva Kaky, "freddo.. un
igloo.."... ma c'era qualcosa nei suoi occhi.. qualcosa o qualcuno che
probabilmente cercava di nascondere.. Non sapeva cosa le avesse dato
quell'impressione: forse il suo sguardo, forse quegli occhi tanto distaccati
quanto profondi e luminosi..E se Kei fosse diventato così a causa di qualche
brutta esperienza, di qualche delusione..? Una delusione che lo avrebbe portato
a chiudersi in se stesso, a non voler più voler a che fare col mondo intero..
Un po' come lei.. Anche lei dopo tante delusioni si era ormai creata quel
carattere a volte nervoso e scorbutico, come per difendersi.. Kei non era
così.. dentro a quel muro di ghiaccio esterno, teneva dentro un'altra persona,
probabilmente ormai stanca del passato, che aveva deciso di rintanarsi per non
usicire mai più.. Ma MAI DIRE MAI.. Un giorno quel suo IO interiore sarebbe
uscito.. prima o poi.. Non poteva andare avanti a nasconderlo dietro una
maschera di ghiaccio... Perchè Kei non era ghiaccio, non era un igloo, caro
Kaky..Le persone veramente di ghiaccio, maligne, non avrebbero mai saputo
cambiare il loro sguardo glaciale in uno sguardo come quello di Kei nel momento
in cui la fissava.. MAI.. o, se proprio voleva metterla più semplice, non
avrebbero accettato così pacamente le sue scuse, non l'avrebbero fatta rimanere
lì, al loro fianco.. l'avrebbero rimandata da dove era venuta... E Kei, sebbene
provasse con tutte le sue forze a nascondersi, a volte il suo vero IO usciva
lentamente, come un fantasma.. Era visibile che quello che mostrava agli altri
non era veramente lui.. Ma allora.. perchè..?
"Perchè..
Kei.. dimmi perchè ti comporti così.. Anche se in fondo.. penso di capirti.. ma
se è come la penso io, stai esagerando, ragazzo mio.."KEIKO
Kei, dal
canto suo, pensava cosa fosse di così particolare da tenerlo lì, seduto al
fianco di quella ragazza, silenziosa quanto lui.. Non stavano parlando... e
allora, lui cosa ci faceva lì? C'era qualcosa che lo teneva fermo, mentre una
vocina dal profondo della sua anima, gli stava dicendo che quel momento non
sarebbe mai dovuto finire.. No, zitta, voce maledetta, rimani dove sei, tanto
non ti ascolto.. Ma quella vocina continuava a tartassarlo, con le stesse
parole..
Tutto d'un
tratto, la voce di DjMan e gli applausi del pubblico, gli fecero capire che il
girone C era terminato.. Kei quindi si alzò, seguito da Keiko:
-Allora,
buona fortuna Kei..-KEIKO
Kei, rifece
per la terza volta quel suo sorrisetto e la fissò ancora una volta, facendola
sciogliere:
-Grazie..-KEI
Stava per
avvicinarsi alla porta del camerino, mentre Keiko gli era ancora dietro, ma
prima di aprirla del tutto, le disse:
-Sai.. sei
silenziosa quanto me..-KEI
Dopo quella
frase uscì del tutto..
Keiko, dopo
essersi ripresa dallo shock, andò da Kaky e gli altri, che le avrebbero saputo
dire chi aveva vinto il girone C...
-Hey Keky!!
Hai sentito chi è stato a vincere??-TAKAO
-Veramente..no..-KEIKO
-Bah, è un
tizio cinese che si chiama Rei.. Ha un bit incredibile, una tigre bianca.. Il
suo attacco è micidiale..-TAKAO
-Beh,
allora speriamo che tu non sia in semifinale con lui..-KEIKO
-Io spero
di essere con Max, ma Rei non mi fa paura.. anzi, non ci fa paura, vero
Dragoon?-TAKAO
Takao prese
il suo Dragoon dalla tasca e lo guardò sorridendo..
-Sai, Keiko,
penso che il ragazzo che avevi visto passare prima fosse stato quel tipo
cinese..-MAX
-Si era
lui..-PROF K
-Non lo so,
ragazzi, non l'ho visto in faccia al momento, non so se era lui... cmq.. beh..
non era Kei..-KEIKO
Takao
sobbalzò a quelle parole:
-E come fa
a dire che non era Kei?-TAKAO
-Perchè..
ecco... io pensando che fosse stato lui ad uscire, sono andata a fare un giro
nell'altro camerino, e invece... me lo sono ritrovato davanti..-KEIKO
Takao
rimase immobile..
-Vuoi dire
che lo hai fatto apposta?? Tu sapevi che non era lui.. per questo sei andata di
là!! Lo sapevo che non mi stavi dicendo la verità!-TAKAO
-No, invece
ti ho detto la verità!! Non l'avevo riconosciuto, pensavo fosse lui a
passare!!-KEIKO
-Quindi,
Keiko, fammi capire, sei rimasta tutto questo tempo in camerino con lui??-MAX
-Max, non
rigirare il coltello nella piaga.. si sono rimasta con lui, ma abbiamo solo
parlato..-KEIKO
-Beh ci
mancherebbe..-TAKAO
-E cmq
perchè ti scaldi tanto?? Non l'avevamo mica chiarita questa storia??-KEIKO
-Non mi sto
scaldando per il fatto che sei stata con Kei, ormai non so più cosa dirti, mi
sto inkazzando perchè non mi ha detto la verità!!-TAKAO
-Ma io ti
ho detto la verità!!-KEIKO
-Hey
ragazzi, basta litigare qua.. Ci stanno guardando tutti..-PROF K
-Ok..
Keiko.. ne parliamo dopo a casa..-TAKAO
-Umpf..-KEIKO
Ancora la
voce di DjMan...
-Ma quello
non sta mai zitto??-KEIKO
-Keiko.. è
il suo lavoro..-MAX
DjMan
annunciò il vincitore del girone D: KEI!
-Ci avrei
scommesso..-TAKAO
-Dovresti
essere contento.. magari riuscirai a sfidarlo e a dargli la rivincita alle
semifinali..-PROF K
-Non ho
detto che non sono contento, ho solo detto che me l'aspettavo..-TAKAO
-Hey
calmino..-PROF K
Takao
guardò intensamente Keiko:
"Beh
allora, che fai?? Non vai a fargli i complimenti?? Hai paura che ti mangia?? O
hai paura che ti mangi io??"TAKAO
Ma cosa
stava pensando?? Forse Keiko aveva ragione: non gli stava bruciando solo il
fatto che la sua sorellona gli avesse probabilmente mentito, anche se lei
affermava il contrario, ma anche il fatto che non voleva vederla con Kei.. Non
per gelosia, quello mai, ma perchè era sempre più convinto del caratteraccio di
Kei, e sapere che la sua Keky ormai ci era cascata in pieno, lo faceva
tremare.. tremare di paura.. Basta!! Avevano ragione Max e il Prof, lui
il suo dovere lo stava fecando, e se lei non voleva ascoltarlo.. beh
allora ciò voleva dire che sapeva ormai cosa era giusto e cosa sbagliato..
Tanto valeva continuare a litigare perchè lei non accettava i suoi consigli,
tanto non avrebbe risolto niente..
Takao la
prese per un braccio:
-Keky, ti
ricordi quello che ti ho detto prima, riguardo a me..?-TAKAO
-Si Kaky..
perchè?-KEIKO
-Beh
ecco..-TAKAO
La fece
avvicinare e le sussurrò nell'orecchio..
-Se mi vuoi
bene, NON SOFFIRE..-TAKAO
-Kaky.. non
ti farò star male.. perchè ti voglio bene..-KEIKO
Takao
sapeva benissimo di essere abbastanza monotono su quest'argomento, ma non
gliene importava un fico secco: più avrebbe insistito, più si sarebbe sentito
sicuro..
-Le
semifinali saranno organizzate in questo modo: Max contro Kei e Takao contro
Rei! Inoltre, ci dispiace avvisarvi che le battaglie di semifinale dovranno
essere rimandate alla settimana prossima, in quanto i nostri tecnici stanno
lavorando per creare dei campi da gioco ancora più formidabili! Ci scusiamo
ancora per questo imprevisto.. Beh, vorrà dire che i nostri 4 semifinalisti
avranno ancora una settimana libera da dedicare all'allenamento!-DJMAN
-Cooosaaa???-MAX
-Ma è
uscito di testa?? Questo torneo ha proprio un'organizzazione del cavolo!!-TAKAO
-Già.. però
ha ragione DjMan, dovrete approfittare di questo tempo per migliorare le vostre
tattiche di gioco.. Alla fine non mi sembra tanto brutto come imprevisto..-PROF
K
-Si hai
ragione prof..-TAKAO
In quel
momento la porta del camerino si aprì e un ragazzo dai capelli corvini con una
benda in testa col simbolo dello ying-yang fece la sua comparsa tra i ragazzi..
-Salve a
tutti..-...
-Hey ma
quello non è il cinese??-KEIKO
-Shh..
Keiko non gridare..-MAX
Ma il
cinese si voltò, sentendo le parole della ragazza:
-Si, sono
quello che tu hai appena chiamato "il cinese"..-...
-Scusala,
non voleva offenderti..-MAX
-No, non mi
ha offeso, è la pura verità.. cmq piacere ragazzi, mi chiamo Rei!-REI
Max, Takao,
il Prof e Keiko si presentarono al ragazzo, che sembrava essere una persona
molto socievole e aperta alle nuove conoscienze..
"Tutto
il contrario di qualcun'altro.."TAKAO
-Hey ma...
tu in quale girone eri? Non mi è sembrato di averti visto..-REI
La domanda
era rivolta a Keiko, la quale con un mezzo sorrisetto rispose:
-Non ero in
nessun girone, io non gioco, sono solo venuta a vedere i vari incontri..-KEIKO
-E allora
come mai sei nei camerini?-REI
-Perchè...
è una storia lunga..-KEIKO
-Perchè è
la mia sorellona!-TAKAO
-Beh non
proprio.. cmq in parte si, io e Takao siamo come fratello e sorella, ma è una
storia troppo lunga da spiegare..-KEIKO
-Ah
capisco..-REI
-Beh, ora
voi che fate? Io e Keky ce ne andiamo a casa..-TAKAO
Era
evidente che Takao non vedeva l'ora di parlare con Keiko riguardo la
discussione avuta precedentemente, e lei capì al volo la situazione..
-Non so..
io penso di rimanere ancora un po' qua a mettere a posto gli ultimi dati..-PROF
K
-..umh.. e
io allora gli farò compagnia!-MAX
-No.. mi
dispiace ragazzi, ma io devo andare... Mi attendono duri allenamenti.. ci
vediamo!-REI
Rei sparì
di corsa dalla porta del camerino..
-Beh,
allora noi andiamo.. Ciao!!-TAKAO
-Ciao
ragazzi! E prof, non sclerare troppo davanti al computer!-KEIKO
-Umpf..-PROF
K
-Ehehehe..-MAX
I due
ragazzi erano ormai prossimi all'uscita dello stadio: camminavano in silenzio,
Takao per la stanchezza del torneo, e Keiko per il pensiero della discussione
che avrebbe avuto di lì a poco con il suo fratellino..Era stanca di tutto
quello che stava succedendo, e pensare che erano solo gli inizi.. Se Kaky aveva
intenzione di tartassarla per ancora molto tempo si sbagliava di grosso... Non
potevano avere discussioni ogni volta che la vedeva con Kei! Non le seriviva di
certo una balia che le stesse dietro! Certe volte era proprio insopportabile, e
tutto quel casino era cominciato da quando quel ragazzo dai capelli
blu-azzorrognoli era entrato nella sua vita.. Ma non era colpa di Kei, era solo
colpa di Takao, che se la prendeva troppo per ogni minima cosa..In quel momento
era parecchio nervosa, e tutto quello che avrebbe voluto era stendersi sul suo
letto e addormentarsi, per lasciare, almeno per un attimo, tutto
quell'inferno..
Tutto d'un
tratto, una voce fece loro alzare la testa:
-Mi
dispiace non combattere contro di te alle semifinali, Takao.. vorrà dire
che ci vedremo in finale allora, sempre che tu riesca a battere Rei..-...
-Ancora
tu!!! Io non ti sopporto più!!-TAKAO
Il ragazzo,
che stava appoggiato allo stipite della porta, lanciò una risatina...
-Nervosetto
a quanto pare.. Ti do' un consiglio, perchè voglio combattere con te in finale:
non sottovalutare Rei..Mi dispiace solo che il nostro incontro sarà rimandato
tra più di una settimana..-...
Detto
questo, si staccò dallo stipite e andò incontro ai due ragazzi..
-Ci
vediamo, Takao..-...
Takao aveva
i nervi a fior di pelle..
-Sparisci
Kei!!-TAKAO
Kei non se
lo fece dire due volte..Passò di fianco al ragazzo, seguito dallo sguardo di
Keiko, e, appena lo ebbe sorpassato, girò la testa in direzione della ragazza,
facendole uno dei suoi soliti sorrisi e dicendole:
-Ciao
Keiko..-KEI
La ragazza
riuscì solamente dire un "Ciao..", un po' tremolante, accompagnato da
un sorrisetto: avrebbe voluto dirgli altre mille cose, fargli mille
complimenti.. ma non se la sentiva.. Forse se Takao non fosse stato così
nervoso.. Era sicura che, se solo avesse osato dirgli un "Bravo", il
fratellino le sarebbe saltato addosso, ammazzandola di parole..
Takao, come
un veggente, riuscì a a percepire le intenzioni non portate a termine della
sorella.. non compiute perchè c'era lì LUI, a darle fastidio...Dare fastidio a
sua sorella?? No, come avrebbe potuto darle fastidio?? Eppure qualcosa gli
diceva che era proprio così..
-Andiamo
Keky-TAKAO
Sembrava
essersi calmato, ma la realtà era che quel pensiero fisso lo tartassava, gli
impediva di pensare ad altro.. Tutta colpa di Kei.. Ma che aveva fatto alla sua
sorellona?? L'aveva ipnotizzata?? Le aveva fatto bere qualcosa di strano? E poi
il fatto del suo saluto.."Ciao Keiko".. che aveva intenzione di fare
adesso?
"Basta,
la smetto di pensare.. potrebbe farmi diventare matto..."TAKAO
Era una
situazione troppo imbarazzante per essere vera, troppo strana.. Possibile che
un ragazzo riuscisse a portare così tanti problemi nella sua vita,anche se
indirettamente? La verità era, forse, che si preoccupava troppo per
l'avvenire.. avrebbe dovuto far scorrere tutto come veniva..Ormai non capiva
più niente, non capiva se quelli erano davvero problemi o cose che si inventava
lui dalla troppa preoccupazione.. Doveva smetterla, o ne sarebbe uscito pazzo..
Keiko
intanto era intenta a pensare a come mai Kei trattasse in modo così
punzecchiatorio Takao.. Probabilmente, pensò, faceva parte della sua
"maschera", della persona che si era creato.. Con lei non era così, e
le situazioni a questo punto erano due: o il vero Kei era davvero come si
presentava a tutti, compreso il suo fratellino, oppure quella era solo una
maschera che solo lei sapeva scovare.. No, Kei non era così... Le ritornarono
in mente le sue riflessioni fatte quando era al suo fianco, il suo sguardo, i
suoi modi.. Ma allora perchè? Quella domanda era ormai frequente nella sua
testa: doveva solamente trattarsi del passato, di qualcosa che era successo
molto prima... Quanto le sarebbe piaciuto saperlo..E magari anche aiutarlo..
Takao e
Keiko fecero tutta la strada in un silenzio tombale, rotto solamente ogni tanto
dal rumore che faceva un sassolino calciato nervosamente dal suo fratellino..
Poi,
finalmente a casa..
-Kaky,
vieni da me, non ci sono i miei, potremmo parlare con tranquillità...-KEIKO
-Ok..-TAKAO
I due
entrarono lentamente in casa..
-Hai
sete?-KEIKO
-No
grazie..-TAKAO
-Fame?-KEIKO
-No..ho
ancora la pancia piena dai due panini..-TAKAO
-Visto che
ho fatto bene a fartene due? Ti conosco troppo bene caro fratellino..-KEIKO
-In
effetti..-TAKAO
Il ragazzo,
che era seduto sul divano, decise che era il momento di avviare il discorso:
non avrebbe resistito un attimo di più..
-Potevi
anche fargli i complimenti, nessuno te lo impediva, specialmente io...-TAKAO
-Scusa ma
che stai dicendo?-KEIKO
-Keiko, non
fare la finta tonta, lo sai che mi da fastidio.. anche se probabilmente prima
ero io a darti fastidio..-TAKAO
-Takao,
smettila di fare l'enigmatico, non ti esce bene, sputa il rospo..-KEIKO
-Odio
quanto mi menti.. come stai facendo adesso... e come probabilmente hai fatto
anche prima..-TAKAO
-Insomma,
cosa vuoi sapere??-KEIKO
-Keiko, sto
parlando di quello è successo oggi... mi è piombata addosso un pigna di massi
pesanti da sopportare senza che tu ti accorgessi di niente!!-TAKAO
-Oh mio
Dio.. se ti riferisci ancora al fatto che secondo te ti ho mentito..-KEIKO
-Esatto, mi
riferisco a quello e non solo..-TAKAO
-Allora a
cos'altro?? Dai spara!!-KEIKO
-A Kei,
tesoro, a lui mi riferisco..-TAKAO
-Basta!!!
Non sopporto più queste scenate.. mi sembrava che la cosa fosse ormai
chiarita!!-KEIKO
-E' duro
accettare che la mia adorata sorellina ora sia così distante..-TAKAO
-Insomma,
non parlare in arabo.. e cmq io non sono mai stata distante, tanto meno
oggi!!-KEIKO
-Beh..
diciamolo allora in un altro modo... quando abbiamo visto Kei per l'ultima
volta, ho visto il tuo sguardo.. ho visto che avresti quanto meno voluto fargli
un complimento, ma non l'hai fatto, perchè c'ero io a intralciare tutto.. Ero
lì a darti fastidio..-TAKAO
Keiko sentì
i suoi occhi riempirsi di lacrime..
-Ma..cosa...
stai dicendo? Tu non mi hai mai dato fastidio..-KEIKO
-E allora
spiegami come mai non gli hai detto quello che volevi dirgli.. Mi nascondi
forse qualcosa?-TAKAO
-Lo vuoi
sapere davvero?? Non gli ho fatto nessun complimento perchè eri nervoso, e non
volevo peggiorare le cose, tutto qua!! Cosa ti aspettavi??-KEIKO
-Tutto
qua..? Nah, non mi convince..-TAKAO
-Ah si??
Prova a ripensare un attimo alla scena: eri tanto nervoso che ti si
vedevano persino i nervi sul collo, sembravi un gambero da quanto eri rosso..
Gli hai detto di sparire alla svelta perchè non volevi più vederlo.. Come
avresti reagito se io lo avessi fermato dicendogli: "oh, bravo Kei, sei
stato davvero grande!!".. Ora forse non te ne rendi nemmeno conto, ma
prova a metterti nei panni del Takao furibondo che eri prima.. cosa avresti
fatto??-KEIKO
Takao
rimase un attimo in silenzio: in effetti, gli avrebbe dato fastidio una frase
del genere detta dalla persona a cui teneva di più al ragazzo che lo aveva appena
punzecchiato..Se forse non gli avesse detto quelle cose...Non c'era niente da
dire, Keiko lo conosceva troppo bene, solo che in quel preciso instante si
accorse di aver forse un po' troppo esagerato, forse perchè ancora preso dalla
rabbia...
-Allora che
mi dici?-TAKAO
-Beh ecco..
Ti dico che.. ok, mi avrebbe dato fastidio, ma solo perchè ero nervoso...ma per
favore, promettimi una cosa..-TAKAO
-Dimmi
tutto..-KEIKO
-Promettimi
che non lo farai più.. promettimi che sarai sempre sincera con me, e non farti
problemi a dire a Kei quello che vuoi dirgli quando ci sono anche io con
voi..Anche se tutto ciò mi rende nervoso.. beh preferisco essere nervoso per i
fatti miei piuttosto che non sapere niente ma sapendoti non sincera nei
miei confronti..-TAKAO
-Ma perchè
ti preoccupa tanto tutto questo? Perchè ti tormenti in questo modo..?-KEIKO
-Te l'ho
già detto perchè..-TAKAO
-Ma mi
sembra che fossimo giunti ad un accordo..-KEIKO
-Si, lo
so...lo so benissimo, ma è più forte di me... non voglio sentirmi colpevole per
la secondo volta, nel caso che qualcosa dovesse accadere di nuovo..-TAKAO
-Kaky... ti
riferisci ancora a quel fatto là..?-KEIKO
-Keky, io
non l'ho mai dimenticato, e non lo dimenticherò mai.. la paura di non averti
più al mio fianco è stata troppo forte..-TAKAO
-Ma..
perchè?... perchè..colpevole?-KEIKO
-Perchè..
io.. avrei dovuto dirtelo che avevo capito che quel ragazzo non era per te..
Avrei dovuto farlo, ma per non turbare il tuo sogno di felicità non l'ho
fatto.. e mi sono sentito colpevole.. Avrei preferito litigare
come adesso che.. vederti in un letto d'ospedale.. conciata in.. in quel
modo..-TAKAO
-Perchè non
me l'hai mai detto..?-KEIKO
-Perchè
pensavo che.. che l'avresti presa male...-TAKAO
Ci fu un
attimo di silenzio: l'unico rumore percepibile erano i singhiozzi di Takao, che
si confondevano con le gocce d'acqua del rubinetto della cucina che perdeva..
-Kaky..-KEIKO
-Io..
Keky.. fammi parlare un attimo.. Io.. preferirei litigare, litigare e litigare
ancora, perchè cmq ti avrei sempre qua con me, che sentirmi ancora una volta
colpevole di tutto quello che potrebbe succedere se le cose andassero male.. E
che questo accada, ci sono il 50 su 100 di possibilità, esattamente la metà,
perchè tu non lo conosci bene, non puoi sapere... E io, vorrei evitarti tutto
questo...-TAKAO
-Ma cosa
vuoi dirmi..? Forse che non posso più avere nessun altro per la sola paura di
sbagliare?-KEIKO
-No... non
ti sto dicendo questo.. è solo ke.. Kei è un ragazzo strano..-TAKAO
-Kaky...
anche se dovesse succedere qualcosa di sbagliato, saprò uscirne vedrai.. ormai
ci sono abituata a queste cose.. e cmq non dovrai mai sentirti
colpevole..-KEIKO
Con queste
parole, Keiko abbracciò il fratellino... Era bruttissimo sentire le sue lacrime
sul suo braccio, ma allo stesso tempo dolcissimo...
-... non
dovrai mai sentirti colpevole perchè tu mi stai aiutando, mi stai
consigliando.. Fai già tanto per me..-KEIKO
-Si ma..
penso non sia abbastanza..-TAKAO
-E invece
stai già facendo tanto, anzi troppo per evitarmi di soffrire... Scusa per tutto
Kaky... a volte non mi rendo conto di quello che fai per me..Ma ti ho già detto
e ti ripeto che saprò cavarmela...-KEIKO
Keiko si
pentì immediatamente di tutte quelle cose orribili che aveva pensato prima,
strada facendo, sul conto del suo Kaky.. come aveva potuto pensare certe cose
nei confronti della persona più importante della sua vita?
"Scusami..
scusami tanto"KEIKO
Dal canto
suo, Takao ripensò anche lui a quello che aveva detto in precedenza... Si
preoccupava troppo per l'avvenire..? beh forse.. Forse si stava facendo troppi
problemi..ma la dura realtà era che non sapeva più cosa fare, dove andare o
sbattere la testa..
-Tu
continua a darmi i tuoi preziosi consigli... quelli sono sempre ben accetti..
ma... ti ripeto, non puoi comandare la mia vita..-KEIKO
Takao,
singhiozzando, disse:
-Lo so
Keky.. lo so... ma tu.. promettimi che sarai sempre sincera..-TAKAO
-Te l'ho
già promesso..-KEIKO
-Promettimelo
ancora per favore..-TAKAO
-Ok, kaky,
te lo prometto.. sarò sempre sincera con te, perchè ti voglio bene e non voglio
vederti piangere.. e ti prometto anche che, ogni volta che avrò bisogno di
qualche consiglio, verrò da te, perchè solo tu sai capirmi fino in
fondo..-KEIKO
Takao
sorrise e abbracciò forte la sorellona..
-Hey, però
anche tu mi devi promettere alcune cosette...-KEIKO
-Umh?..-TAKAO
-Mi devi
promettere che non vedrò più quel faccino triste ogni volta che sono con Kei,
chiaro..?-KEIKO
-Sarà dura
ma.. accetto..-TAKAO
-Secondo me
lui non è come dici tu...Non devi farti tutti questi problemi, Kaky...secondo
me ti stai solo facendo delle idee sbagliatissime sul quel ragazzo...
-KEIKO
-Lo
spero...-TAKAO
-Poi mi
devi promettere che non ti tormenterai più con questa storia, ok? Pensa al tuo
sogno,alla tua semifinale.. Ti ho già promesso che verrò da te ogni volta che
mi servirà un consiglio, un aiuto... Quindi non ci pensare più ok?-KEIKO
Takao annuì
con la testa, prima di gettarsi, ancora una volta, nelle braccia della sorella:
-TI VOGLIO
BENE KEKY... GRAZIE..-TAKAO
-Hey,
grazie di cosa..? lo sai che anche io TI VOGLIO BENE, KAKY-KEIKO
"Sei
salvo Kei, solo grazie a lei...ma NON OSARE MAI FARLA SOFFRIRE!"TAKAO
Il
pomeriggio passò in modo tranquillo... Keiko e Takao, dopo quella movimentata
discussione, decisero che la cosa migliore in quel momento era il riposo,
nient'altro che un bel pomeriggio passato sdraiati sul letto a fissare i
deboli raggi di luce che dolcemente irrompevano nella camera della ragazza.. Si
addormentarono e tirarono la tarda sera... I loro nervi avevano assolutamente
bisogno di distendersi, e quella era la giornata ideale: un leggero fil di vento
soffiava per la finestra, addolcendo i loro sogni, e l'unico rumore molesto era
quello di qualche motorino che passava giù in strada..
-KEIKO
SVEGLIATI!! SONO TORNATA!!-MAMMA KEIKO
-Eh..
cosa..?..-KEIKO
La voce di
sua madre le fece capire che era finalmente tornata dalla lunga visita che
aveva deciso di fare ad una sua cara amica.. Guardò fuori dalla finestra e vide
che il sole stava ormai tramontando..
-Mio Dio,
ma quanto abbiamo dormito Kaky?..Kaky..?-KEIKO
Come al
solito, Takao stava ancora ronfando alla grande: lo prese per un braccio e
cominciò a scuoterlo:
-Kaky,
svegliati!-KEIKO
-Uffaaaa,
che c'è? E' ancora presto, non vedi che è ancora buio? Il torneo inzia alle
11..-TAKAO
-Ma che
ca...spita c'entra! Takao è sera, svegliati! Abbiamo dormito tutto il
pomeriggio!-KEIKO
Takao aprì
finalmente gli occhi:
-Sera?
Tutto il pomeriggio? Ma che ore sono??-TAKAO
Keiko diede
un'occhiata alla sua fedele sveglia sul comodino:
-Sono le
7..-KEIKO
-Acc... il
nonno sarà in pensiero! Devo tornare subito a casa!-TAKAO
Senza
nemmeno lasciare a Keiko il tempo di dire una sola parola, si lanciò giù dal
letto e si mise le scarpe, precipitandosi verso le scale..
-Oh ehm.. ciao ma'!-TAKAO
Il ragazzo
vide che la mamma di Keiko era già tornata.. La gentile signora rispose subito
al ragazzo:
-Ciao
Takao! Allora come è andato il torneo?-MAMMA KEIKO
-Bene
grazie! Sono in semifinale!!-MAMMA KEIKO
Gli occhi
castani della donna si riempirono di felicità:
-Bravissimo
Takao! Lo sapevo che non sarebbe stato un problema per te passare il primo
girone! E a quando le semifinali?-MAMMA KEIKO
-Beh..-TAKAO
-La
settimana prossima.. c'è stato un imprevisto, se così possiamo
chiamarlo..-KEIKO
-Ah ciao
Keiko.. Dalle vostre facce assonnate direi che avete dormito..-MAMMA KEIKO
-Beh, io
direi che si vede più dalla mia.. quella di kaky è sempre così...-KEIKO
-Grrrrrrrr...-TAKAO
La madre
sorrise guardando Takao:
-Ma che gli
dai corda??-TAKAO
-La mamma è
sempre dalla mia parte..-KEIKO
-Su
ragazzi... tra poco ceneremo.. Takao, spero tu rimanga con noi, vero?-MAMMA
KEIKO
-Beh, prima
però dovrei avvertire il nonno..-TAKAO
-Non è un
problema.. vai a dirglielo e torna subito..-MAMMA KEIKO
-Ok,
volo!-TAKAO
I tre
cenarono due ore dopo.. Keiko cercò di far rimanere da lei il suo fratellino per
la notte, ma Takao preferì tornare a casa, visto che era praticamente dalla
mattina che non vedeva suo nonno.. Keiko non se la prese, in fondo aveva
ragione..
-Se vuoi
domani mattina puoi venire a vedermi mentre mi alleno, ci saranno anche Max e
il Prof..-TAKAO
-Chi,
l'insetto quattr'occhi?-KEIKO
-Poverinooo..-TAKAO
-Ma stavo
scherzando... cmq ok, avvertimi appena esci di casa.. tanto, conoscendoti,
prima delle 11 non ti sveglierai..-KEIKO
-Antipatica!!
Ok, allora facciamo che ti avvertirò lanciandoti Dragoon in camera..-TAKAO
Erano ormai
le 11.30, e lei non riusciva proprio a prendere sonno.. Sua madre si era ormai
addormentata da parecchio tempo, mentre lei, sebbene si sentisse ancora molto
sbattuta e con lo stomaco pieno, non riusciva a stare un attimo ferma.. Decise
di andare a farsi un giro: in fondo, le era sempre piaciuta la notte, le
portava una grande ispirazione.. E poi quel giorno erano successe così tante
cose..!
Si alzò,
prese il suo cellulare, e si allontanò per la stradina che portava al solito
parco, ormai posto abituale per lei e per il suo fratellino..
-Hey
Keiko!-...
La ragazza
si girò un attimo spaventata: non c'era anima viva intorno, e se
fosse stato qualche criminale, non ci sarebbe stato nessuno ad aiutarla!
Lentamente si girò verso quella voce.. La notte era molto buia, e lei non
riconobbe subito la persona che stava avanzando verso di lei..
-Hey.. ti
sei spaventata?-...
Solo allora
riconobbe il ragazzo:
-Odddioooo!!
Non farlo mai più Rei!!!-KEIKO
-Oh..
scusami.. non volevo..-REI
-No
figurati... solo.. lasciami calmare un attimo!-KEIKO
La ragazza
si portò una mano al petto respirando profondamente: si era presa proprio un
bello spavento! Quando Rei vide che si stava finalmente calmando, le chiese:
-Sono così
brutto..?-REI
-No, è
che... sai, di notte.. gira di quella gente..-KEIKO
-Hai
ragione, per questo tu dovresti essere in casa! Che ci fai in giro a
quest'ora?-REI
-Non riesco
a dormire...-KEIKO
-Oh beh,
pretesto più che valido per uscire a farsi violentare da qualcuno!!-REI
-Finiscila
di fare il pessimista e il porta iella! Guarda che se questa notte qualcuno mi
violenta veramente, appena ti vedo te la faccio pagare!! E poi so difendermi da
sola!!-KEIKO
-Oh certo,
si è visto.. appena hai visto un'ombra ti sei immobilizzata!-REI
I due
rimasero pochissimi secondi in silenzio, fino a che Rei scoppiò in una sonora
risata..
-Che hai da
ridere adesso?-KEIKO
-Hai un
certo caratterino...eheheh-REI
-Umpf... tu
piuttosto, che ci fai in giro?-KEIKO
-Umh..
direi niente, mi piace girare... sono appena arrivato in città e ho voglia
di conoscerla..-REI
-Oh beh,
pretesto più che valido per stare in giro in piena notte...-KEIKO
-Umpf... io
sono un ragazzo, per me le cose stanno diversamente..-REI
-Odio
quelli che fanno così tanta differenza tra donne e uomini.. sei un
maschilista..-KEIKO
-Certo
certo.. Ma che dici? E' vero, per me è diverso...-REI
-Si si va
beh...-KEIKO
Rei la
fissò per un attimo, prima di chiederle molto schietto:
-Mi spieghi
meglio quella storia che c'è tra te e Takao?-REI
-Allora,
prima di tutto tra noi non c'è nessuna storia.. siamo cresciuti insieme, in
pratica ci conosciamo da una vita.. Siamo cresciuti come fratello e sorella, e
tra noi c'è questo rapporto particolare..-KEIKO
-E.. ecco..
non ti è mai capitato di provare un po' di più di una semplice amicizia nei
suoi confronti?-REI
-Noi siamo
già più di amici.. te l'ho appena detto..-KEIKO
-ma non in
quel senso, capiscimi...-REI
Keiko
diventò rossa: oddio...non riusciva nemmeno a concepire l'idea di una cosa
simile.. lei e il suo fratellino.. bah!!
-Ma che
dici, Rei! Non ci riuscirei mai! E' come se facesse parte della mia famiglia!
Per non dire che ormai è di famiglia! E poi come mai questa domanda?-KEIKO
-Perchè di
solito da una grande amicizia nasce sempre qualcosa di più...-REI
-Non
sempre.. e cmq ti ho già detto che non siamo solo amici..-KEIKO
-Si si ho
capito..-REI
"Ma
quanto è curioso?? E questa confidenza...??"KEIKO
-Bene.. ne
sono contenta..Ora dove vai?-KEIKO
-Vado in
albergo, comincio ad avere sonno... Ma prima ti accompagno a casa, prima che ti
succeda qualcosa!!-REI
-E
smettila!! Io vado a farmi un giro, tanto in casa non riesco a stare..
quando sarò stanca tornerò..-KEIKO
-Fai come
ti pare, ma sta attenta.. sei stata tu la prima a dire che non gira bella gente
di notte..-REI
-Tranquillo..-KEIKO
-Beh,
allora ciao!-REI
-Ciao Rei..
Buona notte..-KEIKO
Mentre il
ragazzo stava già camminando, si voltò verso Keiko per dirle un'ultima cosa:
-Dì a Takao
che non vedo l'ora di sfidarlo!-REI
-Sarà
fatto! ma non sperare di vincere contro di lui..-KEIKO
Rei tornò
di nuovo a camminare, senza dare alcuna risposta..
"Che
caratterino.."REI
"Tutta
questa confidenza, curiosità e protezionismo dopo solo una volta che ci siamo
visti e l'ho anche.. diciamo.. offeso... quello si che è un ragazzo strano, più
di Kei!"KEIKO
Keiko
arrivò finalmente al parco, dopo aver camminato per circa mezz'ora.. Non aveva
voglia di sedersi sotto il suo solito albero, preferì invece appoggiarsi alla
ringhiera del piccolo laghetto che si trovava al centro di quella enorme
distesa verde: mamma anatra stava dormendo con un'ala leggermente alzata per
potreggere i suoi piccoli, anche loro addormentati... Le rane spuntavano ogni
tanto qua e là, poggiandosi su enormi foglie all'interno del lago..Il riflesso
lucente della luna sembrava dare a tutto un colore argenteo, mentre un cielo
sereno, tempestato da miriadi di stelle, faceva da sfondo là in alto.. Una
leggera brezza, che soffiava sin dal pomeriggio, rompeva l'afa quasi
insopportabile di quei giorni estivi, donandole un senso di libertà..
Guardando
questo magnifico panorama notturno, Keiko si commosse: tutto era così dolce e
così soave, sembrava esserci una pace fuori dal mondo! Sarebbe volentieri
rimasta lì tutta la notte..Niente le faceva più paura della notte, si dimenticò
di botto di tutto quello che le disse Rei..
Ad un
tratto, sentì qualcuno avvicinarsi: forse aveva parlato troppo presto... Di
nuovo venne colta da quel senso di paura improvvisa.. Riuscì solo a distinguere
la sagoma di un ragazzo abbastanza muscoloso, con i capelli in piedi, che si
avvicinava a lei con passo tranquillo... Ad un certo punto..
-Keiko...?-...
La ragazza
rimase pietrificata, fino a che riuscì ad emettere un suono, più che una
parola..
-Si..?-KEIKO
Il ragazzo
riprese ad avvicinarsi a lei, fino a che, uscito dalla ombra degli alberi, un
raggio di luna illuminò il suo viso..Il cuore di Keiko si bloccò di colpo: il
suo splendido volto sembrava essere totalmente in armonia con tutto il
paesaggio che gli faceva da sfondo, anzi, sembrava rendere tutto ancora più
soave e poetico, nonostante quella sua espressione seria.. Avrebbe voluto
catturare quel momento magico.. La luna continuava a splendere su quella
incantevole visione, mano a mano che si avvicinava lentamente a lei, dando ai
suoi occhi un'ombra strana ma bellissima, mentre le brezza gli faceva
lievemente svolazzare i ciuffi azzurri che gli cadevano sulla fronte..
Improvvisamente tutta la sua paura svanì: si sentiva al sicuro e, soprattutto
felice! Keiko pensò che probabilmente doveva essere un sogno, un sogno che mai
avrebbe voluto interrompere.. Ma il ragazzo, dopo essersi avvicinato a lei, si
appoggiò anche lui alla ringhiera, fissò in silenzio per un attimo il lago, per
poi girarsi verso la ragazza, ancora pietrificata...
-E' tutto
ok?-...
keiko, dopo
aver respirato dopo qualche istante di apnea, disse:
-Si.. mi..
mi hai spaventata..Ma.. che ci fai qua, KEI?-KEIKO
Non le
sembrava vero averlo vicino.. la magica atmosfera che regnava intorno rendeva
tutto ancora più fantastico: Keiko non riusciva a distogliere lo sguardo da
quel meraviglioso profilo, illuminato ora dal riflesso della luna sull'acqua
del lago...
Kei si girò
verso di lei rimanendo ancora per un attimo in silezio, finchè rispose alla
domanda che gli aveva fatto la ragazza:
-Mi piace
girare di notte.. e questo posto è.. è..-KEI
-...Fantastico...-KEIKO
Il ragazzo
annuì con la testa, tornando a guardare il lago..
-Anche io
penso che sia fantastico, rimarrei qua a guardarlo per ore..-KEIKO
Kei sorrise
lievemente, riempiendo il cuore della ragazza di un'emozione strana: non era
vera e proprio felicità, ma nemmeno malinconia.. Quei lineamenti le apparivano
perfetti, in ogni loro espressione, mentre le lievi ombre della notte
sembravano posarsi proprio nei punti giusti del sui viso, donandogli una luce
strana e angelica..
-Tu non
dovresti essere qua, sai..?-KEI
-Eh?..
Cosa? E perchè?-KEIKO
-La notte
non è sicura..-KEI
-Lo so, ma
non riuscivo a dormire..-KEIKO
-Capisco,
anche a me capita spesso..-KEI
Entrambi
tornarono a guardare il lago con sguardo perso.. Kei contemplava quel magnifico
silenzio, silenzio che probabilmente doveva piacere anche a lei.. già lei..
così silenziosa... I suoi occhi, sebbene persi nel riflesso del lago,
sembravano essere così espressivi, sembravano catturare ogni minima cosa che
passava loro davanti.. Chissà perchè non parlava? Probabilmente chissà quanti
pensieri le stavano girando per la testa, e chissà se uno di questi era per
lui.. Ma cosa stava pensando? Da dove era uscita quella frase? Che fosse la
stessa vocina che anche quella mattina aveva sentito dentro di se?
-Kei..-KEIKO
Il ragazzo
si girò di scatto, mentre ancora quella vocina gli rompeva l'anima.. e il cuore
ricoperto di ghiaccio..
-Volevo..
farti i complimenti per oggi..Non ho visto la sfida, ma devo dire che ci hai
messo davvero poco a sconfiggere i tuoi avversari...-KEIKO
Kei rispose
fiero di sè..
-Si, in
effetti il mio beyblade è davvero forte..-KEI
"Modesto
il ragazzo.."KEIKO
Kei tirò
fuori dalla tasca il suo bey, portandoselo all'altezza del petto: stette un
attimo a fissarlo con aria seria, prima di chiuderlo in un pugno e
avvicinarselo al torace, chiudendo gli occhi..
-Anche il
tuo bey ha un nome?-KEIKO
-Certo,
tutti ne hanno uno..-KEI
-E il tuo..
come si chiama?-KEIKO
-Dranzer..Io
e lui siamo invincibili..-KEI
Detto
questo il ragazzo rimise il suo amato bey in tasca: chissà se anche il suo,
come quello di Takao, nascondeva al suo interno un animale sacro.. Le sarebbe
piaciuto saperlo, ma in quel momento parlare di beyblade non era la cosa che
più l'attirava..
-Kei..
parlami un po' di te..-KEIKO
Kei
sussultò..
-E.. cosa
vorresti sapere?-KEI
-Non so..
in generale..-KEIKO
Quella
domanda sembrò riempire il cuore di Kei di gioia: la ragazza che aveva messo in
scompiglio la sua anima interiore gli aveva chiesto di parlargli di se stesso,
non gli pareva vero.. Eppure c'era ancora qualcosa che lo bloccava.. quel muro
di ghiaccio era difficile da sciogliere, e quel tepore interno ancora non
riusciva a scioglierlo del tutto, ma solo in minima parte.. Dal suo profondo
continuava a sentire quella maledetta vocina:
"Lasciati
andare.. parla... dille quello che pensi.."...
Ma per un'
inspiegabile motivo continuava a rinnegarla.. Una battaglia stava scoppiando
dentro di lui: a cosa doveva dare ascolto.. a CHI?
Stette a
contemplare quella magnifica visione che aveva davanti agli occhi: la ragazza
lo guardava con i suoi bellissimi occhi a mandorla, tanto profondi che
sembravano guardare oltre i suoi occhi, che sembravano entrargli dentro, quasi
come se sapessero leggere un linguaggio invisibile, oltre all'apparenza..
Svelto cercò di distogliere lo sguardo..
-Non so
cosa dire..-KEI
Keiko
sospirò profondamente, tornando a fissare mamma anatra e i suoi piccoli, fino a
che cominciò lei a parlare...
-Kei.. ti
conosco da appena un giorno, ma ho già capito che sei un ragazzo con tantissima
fiducia in te stesso..Ci ho azzeccato?-KEIKO
-Da.. cosa
l'hai capito?-KEI
-Beh, da
come parlavi del tuo bey.. ci credi fermamente, e credimi.. questo è molto
importante.. la fiducia in se stessi è una cosa findamentale nella vita e, a
volte, ci porta a fare cose che mai ci saremmo aspettati di riuscire a fare..
Mai abbandonarla, anche se a volte ci sentiamo spaesati o ci sembra che il
mondo ci crolli addosso..La fiducia è quella cosa che ci aiuta a vivere, che ci
fa dire "se vuoi, PUOI"!..-KEIKO
Ci fu un attimo
di silenzio.. Keiko allora si girò verso Kei e continuò a parlare:
-Tu pensa
alla vita come una corsa a ostacoli.. Se abbiamo fiducia in noi stessi, anche
se all'apparenza alcuni di loro possono sembrare troppo alti per le nostre
gambe, per noi, questo sentimento ti dà la carica di affrontarli, perchè tu
credi in te stesso, pensi che se vuoi puoi farcela.. Se invece non ne
hai.. non ce la farai mai a superarli.. Pensi che in un certo senso siano
troppo grandi per te e un sentimento negativo ti pervade, facendoti abbandonare
ogni speranza e zittendo le tue capacità.. Può sembrare strano, ma il non avere
fiducia fa davvero brutti scherzi.. E non sarai altro che un perdente..-KEIKO
Kei rimase
molto colpito dalle parole della ragazza:aveva perfettamente ragione... lui la
fiducia in se stesso non l'aveva mai abbandonata, e mai lo avrebbe fatto..
Quella ragazza lo aveva stupito: era riuscita a capire un lato del suo
carattere da pochissime sue parole.. Avrebbe voluto dirle mille cose, chiederle
come ci era riuscita, ma la sola cosa che riuscì a dire fu:
-E tu hai
fiducia in te stessa?-KEI
-Certo,
altrimenti non ti avrei fatto tutto questo discorso.. ho tantissima fiducia in
me stessa, come ho anche un obbiettivo..-KEIKO
Non sapeva
da dove le erano uscite quelle ultime parole, non sapeva come mai lo avesse
detto.. semplicemente aveva voglia di dirlo, di dirlo a lui..
Kei allora
rispose schietto, guardandola negli occhi:
-E quale
sarebbe questo tuo obbiettivo?-KEI
La ragazza
abbassò lo sguardo, rompendo così il contatto visivo che si era creato tra lei
e Kei, senza saperne il motivo..
-Beh ecco
io.. ho un grande sogno.. vorrei fare la cantante..-KEIKO
Lei
arrossì, mostrando al ragazzo solo una minima parte di quel rossore che era
apparso sulle sue guance, quella parte visibile solo al chiaro di luna.. Kei
sorrise:
-Perchè te
ne vergogni?-KEI
-Io..non me
ne vergogno.. è solo che.. è strano come sogno..-KEIKO
-Allora
perchè me l'hai detto..?-KEI
keiko tornò
a guardarlo negli occhi, per poi abbassare ancora subito lo sguardo... Bella
domanda quella..:
-Perchè..
non lo so..-KEIKO
-Dì la
verità, ti imbarazza dire agli altri il tuo sogno..-KEI
Subito la
ragazza tornò a guardarlo negli occhi:
-No, non mi
imbarazza!-KEIKO
Kei rimase
di marmo: il tono di voce di Keiko cambiò in un decimo di secondo:
-Non mi
imbarazza perchè avere un obbiettivo nella vita è una delle cose più belle che
si possano avere! L'obbiettivo è quella cosa che ti spinge ad andare avanti,
che dà un senso ai tuoi giorni!-KEIKO
Dopo quelle
parole, la voce della ragazza tornò ad essere quella di prima..
-Tu pensa
ad una vita senza averne uno: i giorni ti sembrerebbero tutti uguali, e, nei
casi peggiori, te li sentiresti pesare come dei mattoni.. perchè non sai cosa
fartene della tua vita.. sei lì, che vivi come un vegetale, aspettando
praticamente niente! Se invece ne hai uno vivi ogni giorno nella speranza che
questo tuo sogno si avveri, lavorando e faticando per realizzarlo..Ti spinge ad
andare avanti perchè sai che un giorno il tuo sogno si avvererà, se ci metti
costanza e tutto te stesso! Hai un motivo per vivere, un motivo che a volte
vale di più di qualsiasi altra cosa!..-KEIKO
Dopo
un'attimo di pausa, durante il quale Kei continuava a guardarla estasiato, la
ragazza riprese:
-... E
ricorda che nessun sogno è tanto ambizioso da non essere realizzato! Se ci
metti anima e corpo ce la farai, quel fatidico giorno arriverà, e finalmente
potrai sentirti fiero di dire: "ce l'ho fatta.. ho dovuto faticare, ma ora
ce l'ho fatta", e potrai finalmente dire di non aver vissuto i tuoi giorni
invano, senza un senso..E quando un giorno lascerai questo mondo, sarai sicuro
di lasciarlo da vincitore, perchè sei riuscito a raggiungere quello per cui
tutta la vita hai lavorato e creduto, e sarai soddisfatto di te stesso.. Cosa
pensi? Le persone che non hanno sogni saranno solo pentiti, alla fine di tutto,
di aver vissuto una vita vaga, strisciandosi giorno dopo giorno per tirare
avanti quella vita senza senso..-KEIKO
Kei continuava
a guardarla, senza riuscir a togliere quello sguardo da quegli occhi tanto
dolci, ma che allo stesso tempo esprimevano una grande forza d'animo..Si
ritrovava sempre di più in quello che gli stava dicendo, e ogni sua parola
sembrava colpirlo dentro..Si sentiva strano, e non riuscì a spiaccicare una
parola, mentre le sue.. erano così profonde.. si sentì un po' imbarazzato per
questo..
-Tu hai un
obbiettivo Kei?-KEIKO
Mentre
glielo chiese, Keiko tornò a guardare il lago, come se volesse far apparire quella
domanda come una delle domande più semplici e innocenti della storia, anche se
in realtà era mirata a farlo aprire, a farlo a parlare.. chissà, magari avrebbe
scoperto cosa lo turbava..
-Si, ne ho
uno..-KEI
La ragazza
girò lo sguardo verso di lui con fare interrogativo: era evidente che la
risposta non le bastava.. ma Kei stette molto sul vago: si limitò a toccare la
tasca dei pantaloni dove teneva orgogliosamente il suo bey, per poi sorridere
come solo lui sapeva fare.. Keiko cercò di interpretare quei gesti: era
evidente che non voleva dirglielo apertamente, ma di sicuro sarebbe voluto
diventare un campione di beyblade..
-Allora ti
meriti solo rispetto, Kei..-KEIKO
La ragazza
gli sorrise, facendo segretamente accellerare i suoi battiti cardiaci..Cosa gli
stava succedendo?? Ad un certo punto un brivido gli percorse la schiena
facendolo fremere.. non gli era mai capitato di incontrare un ragazza così, una
ragazza che la pensasse come lui e che, in qualche senso, riusciva, come un
laser, a trapassare quel muro di ghiaccio che lo ricopriva.. No, non era
possibile, probabilmente era solo una sua impressione.. però, quegli occhi,
quel sorriso..
Tutto d'un
tratto Kei abbassò di nuovo lo sguardo, assumendo un'aria seria ma triste e
malinconica, il che non sfuggì a Keiko:
-Hey.. che
succede? Ho detto qualcosa che non va?-KEIKO
Kei rimase
ancora qualche secondo in silenzio prima di risponderle:
-No, anzi..
mi ha fatto piacere, ma vedi.. non tutti la pensano come te purtroppo..-KEI
-Cosa
intendi dire?-KEIKO
-Che.. tu
mi ha detto che merito solo rispetto.. ma penso tu sia l'unica persona al mondo
che la pensi così..-KEI
-Kei..
spiegati meglio..-KEIKO
Kei chiuse
gli occhi prima di iniziare a parlare:
-Non so
nemmeno io precisamente perchè, ma.. vedi.. Tutte le persone che ho conosciuto
fin ora, a parte te, mi hanno sempre guardato male.. e penso sia a causa del
mio carattere.. a volte penso di aver davvero un carattere pessimo, ma
purtroppo, che ci posso fare?-KEI
Keiko gli
mise una mano sulla spalla, facendolo sussultare..
-Kei, tu
non hai un carattere pessimo, e quelli che la pensano così è perchè non
vogliono guardarti fino in fondo..Guardami in faccia..-KEIKO
Lentamente
lui si girò e aprì gli occhi.. Keiko lo fissò intensamente per un attimo,
facendo attenzione a non lasciarsi scappare ogni minimo movimento del suo
sguardo.. Kei si sentì ancora più in imbarazzo di prima, anche se cercò di non
farlo trasparire troppo.. Ma purtroppo Keiko aveva un grande dono, quello di
saper leggere negli occhi, e quelle ipotesi formulate prima da lui riguardo al
suo sguardo, risultarono vere:
-Tu devi
avere un carattere forte e fiero, Kei.. te lo si legge negli occhi.. e sai, a
volte sono proprio loro a far trasparire quello che sei dentro..-KEIKO
La ragazza
fece un piccola e lieve risatina, cercando di non mollare il suo sguardo.. Kei
si spaventò: che avesse capito tutto? Che avesse capito quello che lui stava
realmente pensando? Che fosse riuscita a scovare quella battaglia interiore?
No, non era possibile, come poteva..? Ma per sicurezza fece finta di guardare
da un'altra parte, assumendo ancora una volta il suo sguardo serio.. Keiko rise
di nuovo: era inutile nascondersi ancora per molto dietro quella maschera di
ghiaccio, caro Kei..
Kei non
sapeva come mai si stesse così lasciando andare.. forse stava sbagliando,
quella ragazza aveva capito molto di più di quanto lui volesse.. Era come se
gli facesse male, molto male, ma in fondo quella cosa non gli dispiaceva..
-Tuo
fratello è una di quelle persone..-KEI
-Come?-KEIKO
-E' una di
quelle persone che mi disprezzano.. e molto probabilmente ti avrà anche detto
di starmi alla larga..-KEI
Questa
volta fu keiko a sussultare:
-Come vedi
anche io riesco a leggere nei tuoi occhi..-KEI
Lei abbassò
lo sguardo: non poteva confermare tutto.. anche se ormai l'aveva capito, non
avrebbe detto niente riguardo a quel fatto, ma bensì disse:
-Kei, non
ti deve importare nulla di quello che gli altri pensano di te.. sono
persone che giudicano una persona senza averla conosciuta veramente, e devo
ammettere che anche Takao ci casca ogni tanto, anche se gli dico sempre che non
è giusto.. Fai come me: io non ascolto quelli che mi criticano, non mi
interessa quello che dice la gente.. Mi piace il mio carattere e sto bene con
me stessa, e questa è una cosa importante.. Non lo cambio per piacere agli
altri.. Se stai bene con te stesso, non ti deve importare di quello che
pensano...-KEIKO
-Keiko.. ma
come si può criticare il tuo carattere?-KEI
-Ci sono
ancora tante cose che devi sapere su di me, ragazzo mio..-KEIKO
Al sentire
quelle parole, "ragazzo mio", Kei non riuscì a trattenere un lieve
rossore, che lo portò ad abbassare la testa...
-Ti ricordi
quando stamattina ti ho detto che Takao mi dice che sono scorbutica..? beh, in
un certo senso forse ha ragione.. ma non è colpa mia, Kei..-KEIKO
Gli occhi
della ragazza diventarono improvvisamente tristi e lucidi, il che non scappò a
Kei:
-Ma..?-KEI
Keiko non
gli diede nemmeno il tempo di parlare.. ormai il discorso era venuto a galla e
aveva bisogno di sfogarsi.. Se le sue supposizioni su Kei erano giuste, sarebbe
riuscito a capirla.. E probabilmente si sarebbe aperto ancora di più..
-Io non ero
così una volta..-KEIKO
-Così
come?-KEI
-Così..
così.. chiusa.. così.. con un certo caratterino.. Ero una ragazza debole,
debole di carattere, davo la mia fiducia a tutti, perchè pensavo di essere
circondata da amici che mi volessero veramente bene e che..soprattutto..
fossero amici veri, che sarebbero stati pronti ad aiutarmi in ogni momento di
difficoltà.. E invece.. ho scoperto di essere circondata solo da persone
false.. invidiose...di cosa poi, non lo so nemmeno io..Ho provato sulla mia
pelle cosa volesse dire dar la propria fiducia a persone che non se la
meritavano.. e nonostante tutto, continuavo a perdonarli, perchè ero troppo
buona Kei.. Ero dannatamente troppo buona con tutti, con persone che non si
meritavano altro che essere lasciate sole! Ho visto trasformarsi quelli che io
chiamavo amici in veri nemici.. e da quel giorno sono diventata diffidente...
mi ero promessa che a nessuno, dico a nessuno, avrei più dato la mia
fiducia..Tranne che a Takao.. ma lui non è mio amico, non c'entra.. è mio
fratello..-KEIKO
-Keiko..-KEI
-E non è
tutto.. io..io.. sono stata molto male per un ragazzo.. un ragazzo che amavo la
follia, che valeva per me più della mia stessa vita.. sarei stata pronta a dare
me stessa per lui.. Lui... lui diceva di amarmi pazzamente, di volere solo
me... fino a quando non feci la più brutta delle scoperte che avessi mai potuto
fare..-KEIKO
La ragazza
si fermò per un istante, lasciando il tempo alle prime lacrime di cadere dai
suoi bellissimi occhi, togliendo il fiato a Kei..Non sapeva perchè gli stesse
dicendo tutte quelle cose.. Ma non gliene importava più di tanto! Voleva
dirgliele!
Dal canto
suo Kei si sentiva sempre più sconvolto: era incredibile come quelle parole gli
toccassero sempre più in fondo all'anima, alla sua persona.. Arrivò ad un punto
tale che avrebbe voluto scappare via per un'inspiegabile ragione: forse quelle
parole gli stavano toccando un po' troppo dentro, e ascoltarle era come se gli
facesse in un certo senso paura.. Ma no, non voleva scappare.. c'era qualcosa
che lo teneva lì, davanti a lei, proprio come quella mattina..
Keiko fissò
Kei dopo essersi asciugata le lacrime:
-Scusa.. mi
sa che ti sto annoiando..-KEIKO
-Ti prego..
vai avanti..-KEI
Una
risposta alquanto masochista da parte sua, ma fu sempre quella sua vocina
interiore a suggerirgli la risposta... piano piano cominciava a darle ascolto..
-Io...
Kei.. mi aveva tradita!! Mi aveva tradita ti rendi conto?? Lui, che diceva di
amarmi.. che diceva che... io ero tutto per lui! Io.. non riuscivo ad andare
avanti e.. decisi.. di farla finita..-KEIKO
Kei sbarrò
gli occhi e la prese per le braccia:
-Tu
scherzi, vero?? Non prendermi in giro..-KEI
Chissà come
mai glielo aveva detto.. chissà.. ma ormai quello che era fatto non si poteva
più cambiare:
-No, kei..
io non scherzo.. io.. l'ho fatto veramente! Mi hanno salvata giusto in tempo...
ma io non avevo più voglia di vivere..! Ormai la mia vita senza di lui non
voleva dire più niente.. Fino a che un giorno mi resi conto di quello che stava
succedendo.. Stavo sacrificando la mia vita per lui?? per lui che solo che male
non mi aveva fatto..? ma chi era lui per farmi questo? nessuno... non era
nessuno..La mia vita doveva andare avanti... io gli avrei dimostrato che ero
più forte di lui..-KEIKO
Lo sguardo
della ragazza si fece lentamente più fermo e forte, fino a che Kei la lasciò,
tornando a fissarla serio e confuso allo stesso tempo..
-Devo
soprattutto ringraziare takao se ne sono uscita.. ma non dimentico mai di
ringraziare me stessa.. io ero più forte, e glielo avrei dimostrato.. Ce ne
erano e ci sono ancora tante ragioni per vivere.. e tra queste c'è il mio
sogno.. Da allora ho capito e mi sono promessa che nessuna, e dico nessuna,
delusione avrebbe più intralciato il mio cammino, perchè io sono forte..Ho
imparato ad affrontarle a testa alta ma... nonostante tutto mi sono anche
chiusa in me stessa.. formandomi questo carattere a scopo.. difensivo..Ho paura
di soffrire ancora Kei.. Ho tanta paura.. e questo è il motivo del mio
carattere piuttosto aggressivo, anche se non tutti lo notano.. ma io, in fondo,
sono pronta ad amare ancora.. anche se con paura..-KEIKO
Keiko fece
un'altra pausa, e, dopo un lungo respiro, continuò..
-Takao le
sa benissimo queste cose.. anzi.. lo ringrazio per essermi stato sempre
vicino.. io.. gli voglio bene.. al mio fratellino..-KEIKO
Kei si
sentì pervadere da una strana sensazione.. gelosia? No, come poteva essere
gelosia..? Eppure quelle parole gli dettero fastidio.. Ma si in fondo, era il
suo fratellino, Takao, come poteva non volergli bene? E poi.. ma che razza di
problemi si stava facendo??
Il ragazzo
afferrò ancora keiko per le braccia, dicendole:
-Tu non
devi avere paura di un bel niente!! Sei forte Keiko, e dimostralo senza paura!
hai appena detto che hai imparato ad affrontare le delusioni a testa alta, o mi
sbaglio? Quindi non devi avere paura!-KEI
Kei
l'abbracciò e la strinse forte a se, lasciandola come in trance, fino a che,
dopo essersi ripresa da quello shock che quasi gli sembrava impossibile, gli
disse:
-Parli bene
Kei.. ma penso che queste parole dovresti fartele valere anche per te..-KEIKO
Subito Kei
si staccò e la fissò con gli occhi spalancati..
-Cosa...
cosa vuoi dire?-KEI
-Voglio
dire che... ho visto bene la tua faccia mentre raccontavo queste mie brutte
esperienze, che mi hanno portato ad avere questo carattere.. e mi è sembrato
come.. come se tu riuscissi a rispecchiarti nelle mie parole.. come se anche tu
AVESSI VISSUTO QUALCOSA DEL GENERE.. che ti ha portato ad essere così..-KEIKO
No.. No..
Non poteva essere!! Quel ghiaccio che lo proteggeva tutto d'un tratto si ruppe,
come trafitto da una lama tagliente.. la sua lama tagliente, quella di keiko..
quella ragazza capiva troppe cose.. come ci era riuscita? kei prese a tremare e
si appoggiò alla ringhiera con gli occhi chiusi...
-Kei, dimmi
la verità.. perchè fai cosi? E' da stamattina che l'ho capito, anche se non ne
ero sicura.. ma adesso ne ho la conferma.. TU NON SEI COSI'.. Probabilmente
stai solo cercando di difenderti, un po' come me.. ma da cosa kei? Da cosa ti
nascondi..?L'unica cosa che non nascondi è il tuo carattere forte e fiero, che
io apprezzo molto..-KEIKO
Non glielo
avrebbe detto...Anzi si... no.. ancora no..
-Kei... i
tuoi occhi parlano..-KEIKO
Keiko
afferrò Kei per una spalla, facendolo sollevare dalla ringhiera: non sapeva più
nemmeno lui cosa stesse provando, se rabbia o tristezza, o cosa avrebbe voluto
dire..
Ma chi era
lei? Chi era per farlo sentire così..? Mai nessuno era riuscito a colpirlo così
in fondo.. la sua barriera era da sempre stata impenetrabile.. ma non per lei!
Non per quella ragazza dagli occhi neri mandorlati e profondi, dai capelli
tanto setosi che svolazzavano ad ogni minima folata di venticello, dalla pelle
che sembrava una pesca scura..Cosa succedeva?
-Come hai
fatto..?-KEI
Quel suo
comportamento e quella sua domanda ne erano un'altra più schiacciante
conferma..
-Te l'ho
detto prima.. ho un grande dono.. e poi, anche se non te ne accorgi, chi ti sa
guardare bene vede quel fantasma uscire dai tuoi occhi ogni tanto..-KEIKO
Kei si
accorse di essersi auto-incastrato...
-Kei..
dimmi cosa ti turba..-KEIKO
A quel
punto Kei ebbe uno scatto di rabbia e malinconia messi insieme:
-E anche se
fosse?? Anche se fosse come dici tu?? Penso che siamo pari!! Quindi non vedo la
ragione di queste tue prediche!!-KEI
-Hai
ragione, siamo pari.. Cmq, prima di tutto penso che quello che mi hai detto
prima dovrebbe valere anche per te... e poi.. Kei, stai esagerando..-KEIKO
-Cosa stai
cercando di dirmi?-KEI
-Che.. ok,
è vero, anche io mi sono chiusa in me stessa.. ma non come hai fatto tu.. hai
esagerato kei..-KEIKO
-Ma sto
bene con me stesso ok?? Sei stata tu la prima a dire che la cosa più importante
è stare bene con se stessi..-KEI
-ma a me
non sembra che tu stia bene..Prima ti sei lamentato..-KEIKO
Era
incredibile come quella ragazza fosse riuscito a smascherarlo.. Nessuno ci era
mai riuscito..
Kei cercò
di calmarsi e le disse:
-Sai.. sei
una persona incredibile.. non mi disprezzi.. e va bene lo ammetto...-KEI
Lui stesso
non capì la ragione di quella sua stessa frase.. si lasciò andare come niente,
come mai successo.. ma ormai era tutto chiaro per lei..
-Seguirai i
tuoi stessi consigli?-KEIKO
Kei non
rispose alla domanda, ma si limitò a dire:
-Takao è
fortunato.. a.. ad avere una sorella così..-KEI
Keiko si
sentì morire, mentre Kei cominciava ad apprezzare quella ragazza, che come
nessun'altro era riuscita a dirgli che lo rispettava.. Anche se si vergognò di
quella frase detta forse un po' troppo spontaneamente..
Rimasero
ancora a fissarsi per un po', a rimirarsi da capo ai piedi, fino a che Keiko
disse:
-Comincio
ad avere freddo..-KEIKO
-Ti accompagno
a casa..-KEI
Così i due
si incamminarono per la lunga via... Tuttavia keiko ancora non aveva scoperto
cosa fosse esattamente a turbarlo del suo passato.. evidente che lui non voleva
dirglielo.. fecero tutta la strada in silenzio: Kei era ancora assorto nei suoi
mille pensieri.. Erano molto simili, lui e Keiko, e il solo pensiero che fosse
riuscita a capirlo in così poco tempo, gli provocava un brivido.. Si pentì di
essersi arrabbiato prima con lei, in fondo, cosa aveva fatto di male? Era
solamente riuscita ad apprezzarlo, ad apprezzare il suo carattere forte e
deciso, e a capirlo.. era riuscita a capirlo.. e lui si era arrabbiato con
lei...
Arrivarono
davanti a casa di Keiko, e Kei si sentì in dovere di dire alcune cosette..
-Keiko..-KEI
-Dimmi tutto kei..-KEIKO
Kei abbassò
la testa e disse:
-Io.. non
volevo arrabbiarmi con te.. è solo che...-KEI
-Ti capisco
benissimo Kei..non c'è bisogno che dici altro..-KEIKO
Non c'era
che dire... erano similissimi, non simili..
Rimasero
ancora in silenzio, fino a che Keiko gli disse:
-Beh.. ora
io vado..-KEIKO
-Ok..-KEI
-E.. grazie per avermi accompagnato..-KEIKO
Kei annuì
con la testa, prima di salutarla e svoltare l'angolo.. Non era riuscito a dire
altro: quella ragazza gli toglieva il respiro, e ogni volta che lo fissava lo
faceva sentire strano.. come d'altronde era strana la situazione..
Appena si
trovò dietro l'angolo bisbigliò:
-Spero di
vederti domani..-KEI
Decise che
non era il caso di nasconderle più niente... era stata la prima a rompere
quel muro che aveva dentro, e ancora si chiedeva come avesse fatto..Perchè
avrebbe ancora dovuto fingere con lei? Quelle sue parole lo avevano
troppo colpito, come tutto il suo discorso sulla vita.. La apprezzava, ecco
cosa c'era.. mentre pensava a queste cose sentì uno strano sentimento crescersi
dentro..
Intanto
Keiko stette imbambolata davanti alla porta di casa ancora un po', giusto il
tempo di sentire i suoi passi allontanarsi..
"Spero
mi ascolterai.. anzi... ti ascolterai.."KEIKO
Stava per
entrare quando:
-Sorellloooonaaaaa!!-...
Keiko si
girò a grande velocità.. Nel cortile di fronte a casa sua c'era Kaky, il
suo fratellino..
-Takao!!
Che ci fai sveglio?? Va a letto!!-KEIKO
-Vieni
qua...-TAKAO
Keiko andò
nel suo cortile..chissà cosa voleva dirle, anche se ormai se lo immaginava..
-Che
c'è?-KEIKO
-Eravate
teneri...-TAKAO
-Cosaaa??-KEIKO
Takao le
sorrise:
-Si...
eravate teneri...-TAKAO
-Mi stai
prendendo in giro per caso?-KEIKO
-Per
niente...-TAKAO
-So che non
lo pensi... quindi sputa il rospo..-KEIKO
-Beh.. da
come vi guardavate eravate davvero teneri.. non ti sto prendendo in giro
credimi..-TAKAO
-Ti da
fastidio vero?-KEIKO
-Ti ricordo
la nostra discussione avuta oggi pomeriggio.. ok, può darmi fastidio, perchè la
mia immagine di Kei non è buona.. Però.. Il nostro accordo..-TAKAO
-Già..-KEIKO
-E cmq
ricordati le nostre promesse reciproche.. Te ne ricordo in particolare una: se
c'è qualche problema, io sono qua..ma dalla tua aria felice vedo che non ci
sono stati problemi..-TAKAO
-Infatti..
anzi... devi confessarti un paio di cose..-KEIKO
-ah
si..?-TAKAO
-Si... che
confermano le mie supposizioni..-KEIKO
-Ah...Beh
vieni in casa e raccontami..-TAKAO
-Hey
aspetta! devo anche confessarti un'altra cosa..-KEIKO
-Cosa?..-KEIKO
-Beh.. io..
gli ho confessato... dei.. ehm.. della mia brutta esperienza..-KEIKO
Takao
rimase di sasso...
-Come..
s..scusa?..-TAKAO
-Si.. mi
sentivo di dirglielo, e qualcosa mi dice che non ho fatto male..-KEIKO
-Come hai
potuto? Ti sembra tanto bella da ricordare?..-TAKAO
-Andiamo in
casa e fammi spiegare con calma.. detta così... vedrai, anche tu sarai
d'accordo con me..-KEIKO
Keiko prese
il fratellino e lo trascinò in casa senza far rumore, pronta a spiegargli tutto
quello che era successo, mentre Takao ormai aveva perso ogni senso..
-Ohi ohi..
ma è colpa mia se sono volato dalle scale??-TAKAO
-Alzati e
sali..-KEIKO
-Insensibile..-TAKAO
I due
salirono le scale con passo felpato e andarono in camera di Takao; Keiko si
buttò sul letto mentre il suo fratellino stava diritto davanti a lei con le
braccia incrociate...
-Che ci
facevi ancora alzata?.. Anzi che ci fai.. E dove siete andati?-TAKAO
-La prima
domanda vale anche per te.. mentre per la seconda dammi tempo e ti spiego
tutto!-KEIKO
-Umpf..
Allora avanti ti ascolto..-TAKAO
Kaky si
sedette sul letto di fianco alla sorellona, pronto ad ascoltare le sue
confessioni: era curioso di sapere come era andata, anche se doveva ammettere
che aveva in un certo senso "paura" di ascoltare quello che Keky
gli stava per dire..
-No
aspetta... cioè.. devo prepararmi.. non è che tu e Kei..?-TAKAO
-Ma per chi
mi hai presa?? No, abbiamo solo parlato..-KEIKO
-Ahahah!!
Bella questa!! Scommetto che parlavi da sola!! Mhuahahah!!-TAKAO
Keiko gli
tirò un ceffone sulla nuca prima di zittirlo:
-Parla
piano!! E finiscila di giudicarlo male!! e infine.. FAMMI PARLARE!!!-KEIKO
-Ssshhh..
adesso parla piano tu...-TAKAO
-Penso proprio
che cambierai opinione su di lui appena ti avrò spiegato tutto..-KEIKO
-Umpf..lo
spero..-TAKAO
Keiko
strinse i pugni per evitare di stampargli una cinquina in faccia.. dopodichè,
iniziò a parlare..
-Ci siamo
messi sulla riva del lago, dove c'è la ringhiera in legno.. era tutto così
fantastico... e lui era soave..-KEIKO
-Ce ne
vuole per farlo quanto meno "sembrare" soave..-TAKAO
Keiko fece
finta di non sentire...
-Poi ci
siamo messi a parlare del più e del meno.. siamo entrati in
discorsi..diciamo..esistenziali.. ho capito che è un ragazzo forte e fiero, con
un obbiettivo della vita... e gli ho detto che, grazie a questo, dovrebbe
essere solo rispettato dagli altri..-KEIKO
-Si
si...-TAKAO
-E vedi,
dopo quella frase, lui ha cominciato a cambiare atteggiamento.. il suo sguardo
è diventato triste.. e mi ha confessato che molte persone lo giudicano male per
quel suo carattere, e che io ero l'unica persona in grado di
apprezzarlo..-KEIKO
-Su questo
ci metto la mano sul fuoco..-TAKAO
-Io ho
apertamente detto che lui non ha un carattere pessimo, è solo che "CERTE
PERSONE" lo giudicano male ancora prima di averlo conosciuto, e dei
commenti di certa gente non deve farsene niente..-KEIKO
-Ti
riferisci a me, per caso??-TAKAO
-Sarò
sincera.. ho semplicemente detto che anche tu ci caschi ogni tanto...-KEIKO
-Grrrrrr..-TAKAO
-Alla fine
è vero, Kaky..-KIEKO
-Come fai a
dire che è vero??-TAKAO
-Perchè??
Te lo dico subito! Mi sono messa a parlare delle mie esperienze, quelle che,
come tu ben sai, mi hanno portato ad essere così.. e mentre gliene parlavo
lui... aveva un atteggiamento strano.. Sembrava come se riuscisse a
rispecchiarsi in quelle parole.. Gliel'ho detto kaky.. Ho detto quello che
pensavo, e lui.. ha cominciato a tremare dopo essersi appoggiato alla
ringhiera.. Stava soffrendo, ne sono sicura.. Gli ho detto che lui non era
così, gli ho chiesto come mai si comportasse in quel modo così freddo e da che
cosa stava cercando di nascondersi.. Ma lui non mi ha risposto, mi ha
semplicemente chiesto da cosa lo avevo capito fino a che.. si è lasciato in
parte andare..-KEIKO
-In che
senso..?-TAKAO
-Nel senso
che non mi ha detto da cosa stesse cercando di nascondersi ma.. anche se
indirettamente, a sguardi, a movimenti, ma soprattutto a parole, mi ha fatto
capire che era così.. Kaky, è come la pensavo io..Lui non è così, e gli ho
anche detto che, senza rendersene conto, fa uscire il suo vero IO attraverso lo
sguardo.. ma bisogna saper guardare per carpirlo..-KEIKO
Takao
deglutì sonoramente..
-Ma.. cosa
ti ha detto esattamente?-TAKAO
-Beh, mi ha
detto che, se anche fosse stato come la pensavo io, eravamo pari..-KEIKO
-Hey hey
aspetta.. anche "se fosse stato", non ha detto che "è" come
dici tu..-TAKAO
-Ma perchè
sei così cocciuto?? Detto a parole forse tutto può sembrarti non tanto convincente..
saresti dovuto essere là... vedere il modo in cui tremava, vedere il suo
sguardo che lentamente cambiava, vederlo così colpito da quello che dicevo..
una persona che non avrebbe vissuto quanto meno una storia simile a quella che
ho raccontato, non avrebbe reagito come ha fatto lui Kaky..-KEIKO
Keiko
abbassò lo sguardo con fare triste e pensieroso, quasi come cercasse di
immedesimarsi ancora nella persona che era poco prima, quando lo vide in quello
stato, fino a che un brivido la percosse e delle lacrime cominciarono a
scendere dal suo viso..
-Keky.. che
hai?-TAKAO
-Tu non
capisci, Takao.. non riesci.. la tua immagine di Kei è troppo dura ormai per
te.. ma perchè non usi gli occhi per guardare, oltre che per vedere?.. Lui..
Quando gli ho confessato tutto, gli ho anche detto di.. di essere pronta ad
amare, anche se con paura..Ma io voglio amare ancora.. E lui.. lui, Kaky, mi ha
abbracciata, mi ha strinta forte a se, dicendomi che non devo avere paura,
perchè sono forte..-KEIKO
Takao era
confuso, maledettamente confuso.. Stava sbagliando tutto: forse quel ragazzo,
in fondo, non era poi così crudele...Ripensò al momento in cui uscì di casa e
li vide così, uno davanti all'altra, a guardarsi.. Kei l'aveva accompagnata a
casa, si era preoccupato per lei...Kei preoccuparsi? ma quando mai.. Eppure
quel pensiero lo fece fremere: Keiko aveva ragione, cacchio se aveva ragione..
come faceva a dire lui che Kei non avrebbe saputo preoccuparsi per nessuno?
Come? Si rese conto che lo stava giudicando.. lo stava giudicando, ed era
presto per farlo..
Quasi come
se la sua sorellona potesse leggergli nel pensiero, lo guardò in faccia e
disse:
-Non
giudicare le persone alla loro apparenza.. non farlo più kaky.. Tu non sai
ancora niente di quel ragazzo..-KEIKO
Takao
l'abbracciò forte, cercando di scusarsi in tutti i modi che gli venivano in
mente mentre ricomponeva come un puzzle le parole di Keiko: l'aveva abbracciata
stringendola a sè, si era preoccupato per lei accompagnandola a casa.. eppure
quel ragazzo nei suoi confronti si mostrava cmq freddo.. ma non gli importava
più di tanto: l'importante era che sua sorella fosse riuscita a capirlo, a
scoprire come era veramente.. l'importante era che non fosse stato freddo con
lei come lo era con lui, e che si fosse comportato con quell'IO interiore che
teneva nascosto.. nascosto.. già, forse anche lui, come gli aveva detto Keiko,
lo teneva nascosto per difendersi, per non soffrire più.. Eppure era strano
parlare di Kei in quel modo, di certo non l'avrebbe mai pensato capace di certe
cose.. Ma si sbagliava.. Forse, disprezzandolo, aveva solo accentuato e
peggiorato la situazione che si era creata tra lui e quel ragazzo, mentre
Keiko, apprezzandolo e colpendolo nella sua anima, era riuscita a farlo
sciogliere..La speranza di un Kei diverso cominciava a farsi sentire..
Già,
forse..
"L'ho
giudicato troppo presto.."-TAKAO
-Scusami
ancora Keky..-TAKAO
La
sorellona si staccò dolcemente dal fratellino, mentre il suo sguardo,
inaspettatamente, cambiava, fino a che sulle sue labbra non comparve un
sorriso..
-Sei
veramente sicuro di quello che hai detto?-KEIKO
-Si.. penso
di esserlo.. forse.. l'ho davvero giudicato male quando.. non sapevo
niente..-TAKAO
Keiko
sorrise..
-Anche
se..Keky.. non vorrei che fosse questa la sua vera maschera.. quella che sta
usando con te..-TAKAO
-E a che
scopo dovrebbe farlo, scusa..?-KEIKO
-Infatti..
a che scopo..?-TAKAO
-No, sono
convinta che questa non sia una maschera, ma quello che lui è veramente, quella
persona forse ormai un po' troppo sofferente per affrontare il mondo..Gliel'ho
letto negli occhi, Kaky.. e gli occhi, per quanto noi possiamo cercare di
mentire a loro, loro non mentono mai a noi, come agli altri.. Devo ammettere
che però lui sapeva mentire bene anche con lo sguardo, ma non sempre Kaky.. Gli
occhi sono e rimarranno sempre lo specchio della nostra anima..e poi, quei suoi
atteggiamenti, che lui cercava di nascondere, ma che io ho scoperto..-KEIKO
Keky
sorrise lievemente, mentre il suo fratellino si stava ormai convincendo di quello
che era veramente Kei: forse davvero un ragazzo stanco di tutto e di tutti.. E
in qualche modo provava anche un po' di compassione per lui.. Bene o male
anche sua sorella era diventata così, ma lei aveva sempre con chi parlare, cioè
lui, il suo Kaky, ma lui.. lui chi aveva? Forse da quel giorno avrebbe solo
avuto Keky..
-Kei sta
esagerando, e io gliel'ho detto... Ma io lo aiuterò kaky..-KEIKO
Takao
sorrise: era vero, Kei ormai gli appariva come una persona da capire e
ascoltare, e non da disprezzare, come aveva sempre fatto lui.. E si convinse
ancora di più che quella freddezza e ostilità nei suoi confronti era un po'
come uno specchio: lui lo disprezzava e lui, per non essere da meno, lo
punzecchiava.. Anche se il fatto che Kei non avesse nessuno e non riuscisse a
legare con gli altri lo faceva un po' pensare.. ma alla fine oguno aveva i suoi
metodi per chiudersi in se stesso..
Ci fu un
attimo di silenzio fino a che..
-Ahioo!!!
Ma sei pazza!!??-TAKAO
-Questo è
per tutte le cattiverie che dicevi prima su kei mentre parlavo!! pensavi non ti
stessi nemmeno ad ascoltare, eh??-KEIKO
Takao si
passò la mano sulla guancia dolorante dove erano ancora visibili le cinque dita
lasciate dalla sorellona, mentre Keiko lo fissava con aria inkazzosa..
-Uff... ma
mi hai fatto male..-TAKAO
-Quelle tue
frasi hanno dimostrato quanto sei cocciuto!..-KEIKO
-Ahio..-TAKAO
-Smettila
di lamentarti.. piuttosto, prima di vedere Kei, ho visto Rei..-KEIKO
-Unh? Ti ha
detto qualcosa?-TAKAO
-Si, voleva
costringermi a tutti i costi a tornare a casa, perchè "una ragazza non
dovrebbe stare in giro la notte, un attacco di insonnia non è un buon motivo
per uscire a farsi violentare da qualcuno, e io sono un maschio, per me le cose
stanno diversamente, e devi tornare a casa"... Uff, che impertinente..e
che maschilista..-KEIKO
-Ahahah!!
Ma dai.. l'ha detto per te..-TAKAO
-Umpf,
sarà.. ma non capisco questa confidenza..-KEIKO
-ma si, si
è visto subito che è un tipo socievole..! E ti ha detto qualcos'altro?-TAKAO
-Si, mi ha
detto che non vede l'ora di sfidarti..Ma io gli ho detto di non sperare di
vincere contro di te!-KEIKO
Takao balzò
in piedi sul letto sbraitando:
-CERTO CHE
NON VINCERA'!!! Batterlo sarà un gioco da ragazzi per me e Dragoon!!
Ahiaa!!!-TAKAO
Keiko gli
diede una bella pacca sonora sul sedere:
-Ma vuoi
abbassare la voce??-KEIKO
-Antipatica
e str***a!! Adesso esageri!!Non devi prenderci gusto...-TAKAO
-Dai,
kaky.. calmati e facciamo la pace, ok?-KEIKO
Keky si
avvicinò al fratellino, ora seduto sul letto con una mano sul sedere ancora
dolorante e con la faccia imbronciata, con fare da gattino e si mise a
coccolarlo, fino a che Kaky sorrise e le disse...
-E va
bene... ma solo perchè sei tu!-TAKAO
keiko fece
finta di fare le fusa facendo ridere Takao, per poi dirgli:
-Dai, forse
è ora che andiamo a letto, se no domani mattina.. addio allenamenti..-KEIKO
-hai
ragione..-TAKAO
Keiko fece
per alzarsi e dirigersi verso la porta, quando Kaky la richiamò:
-Dove pensi
di andare?-TAKAO
-beh, a
casa..-KEIKO
-Neanche
per sogno, sveglieresti tua madre e poi puoi benissimo dormire qui...-TAKAO
-E ma.. non
ho il pigiama..-KEIKO
-Beh che
c'è di male..? Non è la prima volta che dormiamo insieme e tu non hai il
pigiama..-TAKAO
-Si, ma ti
ricordo che l'ultima volta che è successo avevo 10-12 anni..-KEIKO
-Capirai,
cosa vuoi che sia cambiato in 5 anni?-TAKAO
Keiko
arrossì.. beh, qualcosa era cambiato, specialmente nella zona dei pettorali..
Takao capì al volo, ma rimase quasi impassbile..
-Beh, cosa
credi? Che io mi scandalizzi..? Hihihihi!!-TAKAO
-Non fare
quella risata da maniaco!-KEIKO
-Dai
keky... sei la mia sorellona.. dicendomi così è come se ti stessi staccando da
me, lo sai..?-TAKAO
-Ma non mi
sto staccando, ti sto solo dicendo che le cose sono leggermente cambiate, non
siamo più bambini..-KEIKO
-Vedi.. le
cose sono cambiate.. e invece non dovranno cambiare mai..si parte da cose
piccole fino ad arrivare a cose più grandi.. io voglio avere questo rapporto
con te per sempre.. spero che anche tu lo voglia.. per favore, dimmi che non lo
pensavi veramente..-TAKAO
Ma no che
le cose non erano cambiate.. però i loro fisici si!
-Ti senti
in imbarazzo davanti al tuo fratellino..?-TAKAO
Keiko
sorrise: ma si, era sempre lui, il suo kaky.. avevano sempre dormito insieme,
anche senza pigiama.. perchè ora no? Chi se ne importava dei loro fisici, erano
sempre loro due, e lo sarebbero sempre stati..
-No Kaky..
le cose non sono cambiate..-KEIKO
Si rese
conto che in effetti quello che Takao aveva detto prima aveva un fondo di
verità: quello che sentiva era imbarazzo.. ma imbarazzo per cosa? Per il suo
fisico solo un po' più formoso? Ma andiamo.. Imbarazzo nei confronti di colui
che l'aveva da sempre vista così come era..
Keiko si
sedette sul letto togliendosi i vestiti..
-...però il
mio fisico è cambiato..-KEIKO
-Ma dai..
cosa vuoi che me ne importi?-TAKAO
La ragazza
rimase in biancheria intima e si infilò sotto le coperte col fratellino, che
spense la luce..
-Buona
notte kaky..-KEIKO
-Non
dimentichi qualcosa?-TAKAO
-ma
no..-KEIKO
Keky si
avvicinò al fratellino dandogli il bacino della buona notte, mentre lui si
sporse per riceverlo..
-Takao!!-KEIKO
-Ehm, scusa
scusa.. ehehe.. non volevo.. ma sai, queste protuberanze non c'erano una volta,
ero più libero di muovermi..e poi abbiamo sempre dormito nel tuo letto in
questi periodi, che è matrimoniale...è + grande..-TAKAO
Involontariamente
Takao, sporgendosi per avere il bacino, era andato a sbattere contro
"qualcosa", diventando bordeaux..
-Non l'ho
fatto apposta!-TAKAO
-Ma si, lo
so..'notte kaky..-KEIKO
-Notte
sore!-TAKAO
I rumori,
come previsto, svegliarono Nonno Jay, che andò a controllare cosa stava
succedendo in camera del nipote.. La luce era spenta, ma tuttavia decise
di aprire la porta lentamente, per vedere la situazione...
I suoi
occhi assonnati cambiarono completamente espressione quando vide i due ragazzi
dormire beatamente come fossero ancora bambini... Da quanto tempo non dormivano
più insieme in quel letto..
FLASHBACK NONNO JAY
Erano
già abbastanza grandicelli, ma in fin dei conti, Takao era ancora un bambino di
9 anni e Keiko era una ragazzina piccola di appena 12..
-Nonno,
noi andiamo a dormire..-TAKAO
-Ok..
vengo con voi a mettervi a posto il letto!-NONNO JAY
I tre
salirono insieme le scale e,dopo che il nonno mise a posto il letto, li aiutò a
rimboccarsi le coperte..
-Nonno,
puoi spegnere la luce per favore..?-KEIKO
-Certo!..-NONNO
JAY
Il
nonno uscì, chiuse la porta alle sue spalle e spense la luce, ma delle voci lo
fermarono..
-Keky,
ho paura..-TAKAO
-Ma
possibile che a 9 anni tu abbia ancora paura del buio??-KEIKO
-Si...-TAKAO
-Sei
una cosa incredibile, kaky..Dai vieni qua..-KEIKO
Keky
prese il fratellino sotto braccio e lo fece appoggiare vicino a lei..
-non
mollarmi Keky..-TAKAO
-Tranquilla,
peste..-KEIKO
Nonno
Jay sorrise e aprì la porta: Takao e Keiko erano quasi l'uno abbracciato
all'altra e sembravano due angeli assonnati..
FINE FLASHBACK
L'espressione
dei loro volti era quella di una volta, era tutto come una volta, ed era sicuro
che sarebbe sempre stato così.. con una sola differenza però: Takao non aveva
più paura del buio! Ed era anche ora, sinceramente! Era così bello vederli
dormire che quasi si commosse: dopo tanto tempo ancora in quel letto insieme..
Forse era un po' troppo sentimentale.. alla fine stavano solo dormendo.. Ma era
così bello vederli così..
Lentamente
tornò nella sua camera e, con quella immagine ancora impressa nella mente, si
addormentò..
Tutto
d'un tratto vi staccate, e vi girate verso di me... Mi avete scoperto.. o
almeno penso.. mi fissate entrambi, con un sorriso sulle labbra: non devo più
avere paura, scusa Kei per tutto quello che ho pensato e detto su di te.. Ho
visto i tuoi occhi trasformarsi, Kei, li ho visti sorridenti e luminosi per la
prima volta.. perchè c'era lei con te, il tuo angelo ribelle..la mia
scorbutica! Finalmente la vedo felice.. vorrei corrervi incontro, abbracciare
te, Keky, e ringraziare Kei.. vorrei quanto meno sorridere e chiedere scusa, ma
non riesco.. Non riesco a muovermi.. Cosa succede? C'è qualcosa che mi tiene
fermo.. Vorrei parlare, ma la voce sembra essere sparita.. non riesco nemmeno a
muovere le labbra..
Improvvisamente
vedo una luce abbagliante, talmente forte che quasi non riesco a tenere gli
occhi aperti, ma devo farlo.. voglio vedere cosa sta succedendo.. La luce
comparsa dietro di voi mi nasconde i vostri sgaurdi, i vostri volti.. fino a
farvi scomparire.. Beh, di certo la luce è un segno positivo, non devo temere..
ma.. un attimo! Ora sta scomparendo piano piano.. si sta lentamente
trasformando in ombra.. Ora riesco a vedervi e... Riesco a vedere lui! Si, lui
ti ha circondata con un braccio stringendoti forte a sè, ma purtroppo
quell'abbraccio non è dolce, ma bensì possessivo.. Alzo gli occhi: ormai
l'ombra si è impossessata di voi, facendo scomparire non solo il sole e la sua
luce, ma anche tutto il magnifico paesaggio che vi circondava.. Ora c'era solo
buio intorno a voi e, probabilmente, anche intorno a me.. Ho paura, cosa fai
Kei?? Guardo pauroso i tuoi occhi: quello sguardo felice si è tramutato in
cattivo, quasi diabolico.. penso di non avertene mai visto uno simile! Cosa
vuoi fare?? Vorrei chiedertelo, gridartelo, ma non riesco!! Sposto il mio
sguardo su di lei: è ancora felice, sembra non accorgersi di niente.. ma quella
sua luminosità si è spenta, portata via dall'ombra... Keky stai attenta!!
Guardalo!! Guarda il suo sguardo!! Niente da fare... continuo ad essere una
statua di pietra..
La
sua presa si sta facendo sempre più possessiva e crudele, e il suo sorriso è
ormai un ghigno, i suoi lineamenti si inaspriscono.. Kei mi fai paura!! Keky,
ma come fai a non accorgetene?? Come riesci a sorridere ancora in quella sua
presa??
La
figura di kei sembra essere ogni secondo più scura, fino a che..
-Mi
dispiace.. ma lei ora è mia!!-KEI
No,
non è vero!! Tu non le farai niente!! Non puoi!! Lei non è solo tua!!
-Che
ci fai lì immobile, hai forse paura??-KEI
No!!
ma che paura!! Avrei voluto saltargli addosso, separarlo da Keky, mentre lei
continuava a sorridere beata.. Ma possibile che non te ne accorgi??
Cosa
farai kei?? Ti prego dimmelo!! Improvvisamente sento i miei battiti
cardiaci salire, ma allo stesso tempo mi sento impassibile.. Cosa posso
fare?? Niente, non posso fare niente!!
-Mi
dispiace..-KEI
No!!
Lasciala stare!! Noooo!!!...>>
-Noooo!!-TAKAO
"Dove
sono?? Dov'è la mia sorellona?? E' ancora tutto buio ma non c'è
nessuno.."TAKAO
Ma..
qualcosa non quadrava: ora si trovava seduto sul qualcosa di morbido.. Toccò
con la mano: era un letto... Allungò la sua mano ancora tremante, mentre gocce
di sudore gli ricoprivano il volto, quando sentì qualcosa.. Si girò di scatto..
era Keky, che stava dormeno beata.. ma allora.. era tutto un sogno!
Si girò e
accese la piccola lampada che teneva sul comodino, illuminando lievemente la
stanza.. Ma si, era un sogno.. ora era tutto chiaro! Guardò ancora per un
attimo sua sorella che giaceva addormentata di fianco a lui, e fece un lungo
respiro cercando di calmarsi.. ma invano.. Il suo cuore continuava a battere
all'impazzata, e il suo corpo a tremare.. Ma perchè??
Decise di
andare di sotto, in cucina, a prendere un bicchiere d'acqua.. aveva la gola
secca, non riusciva nemmeno a deglutire.. Così, facendo attenzione a non
svegliare Keky, andò in cucina.. Aprì il frigor e ne tirò fuori una bottiglia
di acqua gassata, sperando che almeno quelle bollicine gli avrebbero dato un
po' di conforto.. Non riusciva a togliersi dalla mente quel sogno, mentre si
sedeva sulla sedia e poggiava il bicchere colmo d'acqua sul tavolo.. Stette per
un attimo a fissarlo con gli occhi sbarrati, per poi berlo tutto d'un sorso..
Niente da fare, il suo cuore continuava a battere come un dannato..
Si prese la
testa fra le mani poggiando i gomiti sul tavolo.. Ma cosa diavolo era quel
sogno?? E perchè lo stava tormentando così tanto?? Che volesse dirgli qualcosa?
Potrebbe anche essere stato così.. ma che cosa, diamine??
Nonostante
facesse mille sforzi per toglierselo dalla testa, alcune immagini di quel
dannato incubo si susseguivano velocemente e quesi istericamente nella sua
testa.. Si strinse forte i capelli: ma cosa gli stava succedendo? Ma si,
probabilmente era solo un semplice incubo, come tanti altri... si sarebbe solo
dovuto calmare un attimo.. Poggiò la testa sul tavolo, cercando di rilassarsi,
eppure una parte del suo cervello cercava in ogni modo di convincerlo a trovare
un significato..
Così, a
fatica, alzò lo sguardo e cominciò a pensare..
"Il
fatto che Kei la stringesse in quel modo ed io ero immobile...Non riuscivo a
reagire, a dire a Keky di stargli lontano.. Non riuscivo a salvarla..
Salvarla??"TAKAO
Kaky si
alzò improvvisamente con fare isterico dal tavolo.. quella situazione non gli
era nuova!
"Io..
non l'ho salvata... non ho fatto niente...E' già successo..!"TAKAO
Fissò per
qualche secondo il suo bicchiere ormai vuoto con sguardo rabbioso.. Che fosse
quello il significato del sogno? Quell'ombra poteva essere la sofferenza.. Kei,
con quello sguardo, non poteva che essere il traditore.. Eppure Keky aveva lo
sguardo felice.. ma certo, felice perchè non sapeva cosa lui stesse tramando
alle sue spalle.. E lui? Lui cos'era?
Takao tornò
a sedersi, mentre gli occhi gli si facevano lucidi e amari..
Lui.. era
colui che non era riuscito a salvarla.. ecco chi era.. Il colpevole di tutto
quello...
Poggiò la
testa tra le braccia incrociate sul tavolo e inziò a piangere.. Pianse per
qualche secondo, o forse minuto, fino a che d'improvviso smise..Alzò la testa
fissando il vuoto, avendo come un'illuminazione..No, ma come era possibile..?
"Takao,
cerca di ragionare.. è stato solo un incubo, niente di più.. un
sogno.."TAKAO
Già, solo
un sogno.. Voleva talmente bene a sua sorella che si preoccupava per ogni
minima cosa,anche senza senso, come appunto il sogno.. E fu proprio il pensiero
di aver vissuto già quell'esperienza che lo stava lentamente
portando ancora alla ragione.. Non poteva altro che essere un ricordo.. già, il
pensiero di quella brutta esperienza lo aveva talmente tartassato in quegli ultimi
giorni che se lo era persino sognato, anche se, con un personaggio diverso e in
modo molto allegorico.. e in più, tutte le supposizioni sbagliate che si era
fatto su Kei lo avevano spinto alla "scelta del personaggio
principale"..
Nonostante
tutto, dovette ammettere a se stesso che, dentro di lui, una piccola parte di
paura c'era, anche se ben nascosta..
Abbassò di
nuovo lo sguardo, cercando di farla tacere: non era paura, era solamente ancora
un po' sconvolto per quel maledetto incubo.. e poi Kei non era così, come
appariva a lui..Keiko gliene aveva dato la conferma..Anche lui nascondeva
qualcuno dentro di sè, qualcuno che aveva già sofferto abbastanza.. quindi
sapeva cosa voleva dire "soffrire"...
Il suo
cuore smise di battere all'impazzata: quella era la verità, nient'altro che un
brutto ricordo..Ma certo, ne era sicurissimo..Così, dopo aver fatto ancora un
lungo e profondo respiro, si calmò...
Si alzò
lentamente, mise il bicchiere nel lavandino e salì senza far rumore le scale:
non voleva disturbare il sonno di Keky.. La convinzione di un sogno premonitore
era ormai sparita: dentro di lui era rimasto solo un lieve spavento, ma, ora
che era riuscito a dare la spiegazione più logica a tutto, anche quest'ultimo
stava scomparendo piano piano..
"Deve
essere assolutamente un ricordo.. ne sono sicuro.."TAKAO
Si rimise
sotto le coperte, augurandosi di fare un sogno migliore.. Stava per spegnere la
luce, quando si sentì di guardare la sua sorellona, senza un preciso motivo:
dormiva come un angelo, e sicuramente, dall'espressione del suo volto, non
giravano incubi per la sua mente.. Kaky si commosse, senza nemmeno sapere
perchè... Si abbassò sulla sua guancia e le diede un bacino, facendola
sussultare:
-Kaky...?-KEIKO
Stava
ancora dormendo, fortunatamente non l'aveva svegliata..kaky disse a bassa voce:
-hey, sono
io quello che parla nel sonno.. E cmq si, sono io.. Ho avuto paura Keky.. ma
devi stare tranquilla.. non è successo niente e non succederà.. ho solo ancora
brutti ricordi che mi girano per la testa.. ma se ne andranno presto..-TAKAO
La fissò
ancora per un attimo: no, non sarebbe successo un'altra volta!
Finalmente
sulle labbra del ragazzo comparve un sorriso: per quanto tempo l'aveva
aspettato..
Si girò e
tornò a dormire, puntando la sveglia, che in quel momento segnava le 4 del
mattino, per le 10.30... 6 ore gli sarebbero state sufficienti per riposare..
Poi spense la luce immergendosi di nuovo nel sonno, sperando che nessun ricordo
maligno lo avrebbe ancora disturbato..
Dal momento
in cui la notte precedente si addormentò, dormì di gran gusto, senza che
quell'incubo gli torturasse ancora la mente..
Takao si
svegliò, quasi dimenticandosi la paura che aveva avuto...
-Caspita...
chissà quanto ho dormito.. e chissà che ore sono..-TAKAO
Il
ragazzo si girò e, con suo grande stupore, si trovò da solo nel letto...Gli
venne un terribile presentimento: guardò la sveglia e...
-Cooosaa???
E' già mezzogiorno???-TAKAO
Con un balzo
scese da letto e si vestì in fretta e furia, tanto che si dimenticò di mettersi
a posto i capelli tutti scompigliati; prese Dragoon e il suo dispositivo di
lancio prima di affrontare le scale di corsa saltando di 3 gradini per volta!
Dannata sveglia che non aveva suonato!! O.. dannato lui che non l'aveva nemmeno
sentita??
Andò in
cucina di corsa spalancando talmente forte la porta da farla sbattere contro il
muro... facendo sobbalzare tutti..
-TAKAO!!!-KEIKO
-Oh ciao
Keky.. scusa ma sono di fretta e..-TAKAO
Non si era
nemmeno accorto della presenza di altre due persone..
-Takao! Ben
svagliato!-PROF K
-Ce ne hai
messo di tempo eh?-MAX
-Oh.. ma..
che ci fate qua?-TAKAO
-Li ho
invitati io a stare, nell'attesa che tu ti svegliassi..-KEIKO
-E perchè
non mi hai svegliato subito??-TAKAO
-Perchè
sembravi molto stanco.. Così ho deciso di lasciarti dormire, mi dispiaceva
svegliarti.. Eri talmente stanco che non hai nemmeno sentito la sveglia..Ma hai
dormito stanotte?-KEIKO
-Umh..
ecco.. si e no... mi sono svegliato ad un certo punto..-TAKAO
-Come
mai?-KEIKO
-bah,
niente... ho avuto un incubo e mi sono svegliato..ma niente di
particolare..-TAKAO
Non voleva
dirle niente, sicuramente, se le avesse detto di tutta la sua pena per
quell'incubo, gli avrebbe risposto in tono dicendo che si faceva troppi
problemi.. e poi non voleva spaventarla, anche se era solo un incubo, e per di
più che non si era nemmeno ripetuto.. Un incubo causato dai suoi più svariati
ricordi..
-Ah... Ma
allora me l'hai veramente dato il bacio sulla guancia..? O me lo sono sognato
io?-KEIKO
-Ooohhhh,
che cariniiiii!!-MAX
-Taci!!-KEIKO
-Oh
scusa..-MAX
-No, te
l'ho dato veramente..-TAKAO
-Come
mai?-KEIKO
-Che c'è
adesso, non posso nemmeno darti più un bacio sulla guancia quando
voglio??-TAKAO
-Non
intendevo dire questo.. è che.. boh lascia perdere... sono io che oggi sono
strana..-KEIKO
-E quando
mai non lo sei?..-PROF K
-E ti ci
metti pure te adesso??-KEIKO
-ma stavo
scherzando..-PROF K
Takao si
sedette con gli altri a tavola, nell'attesa che qualcuno dicesse
qualcosa, visto che era calato il silenzio.. Si riusciva a sentire solo il
rumore dei tasti del computer di Kappa premuti da lui sempre
più velocemente..
-Prof..-KEIKO
-Si..?-PROF
K
-Mi stai
mandando in tilt.. non la potresti smettere un attimo?..-KEIKO
-Uff,
quante storie..-PROF K
Il Prof
chiuse il suo portatile con fare scocciato, per poi dire..
-Ragazzi,
ci conviene andare dopo pranzo ad allenarci.. che ne dite?-PROF K
-A me sta
bene.. a te Max?-TAKAO
-It's
ok!-MAX
Dopo
quell'affermazione di Max, il silenzio più solenne calò nella stanza:
keiko guardava fissa il tavolo, Takao stava per riaddormentarsi con la testa
appoggiata sul braccio, Kappa era ancora imbronciato perchè non poteva usare il
suo Dizzy e Max... lui si limitava a guardare gli altri con fare interrogativo,
prima di prendere la parola..
-Beh..
allora... direi di andarci a trovare un posticino dove pranzare..-MAX
-Non se ne
parla.. Oggi mio nonno non c'è, mangeremo tutti a casa mia!-TAKAO
-Grazie
Takao..E.. chi cucina..?-PROF K
Tutti si
guardarono in faccia prima di far ricadere lo sguardo su Keiko:
-Direi che
le donne cucinano..-MAX
-Direi che
i conigli devono stare zitti...-KEIKO
-ma che ti
ho fatto di male??-MAX
-Niente..
scherzavo.. ok allora cucino io, ma mangiate quello che dico io!-KEIKO
Per loro
fortuna, la ragazza era brava ai fornelli: tutto merito della mamma, che le
aveva insegnato a cucinare sin da quando era ancora una ragazzina piccola, per
la sua gioia e per la gioia dello stomaco del fratellino che, nelle
giornate di scuola, erano costretti a cucinare da soli..
-Oggi non
andremo al parco ad allenarci, andremo nella distesa che c'è vicino alla
discarica..-PROF K
-Eh?? Nella
discarica??-TAKAO
-Ho detto
vicino..-PROF K
-Capirai..-TAKAO
-E come
mai..E' molto più vicino il parco..-MAX
-Per il
semplice motivo che voglio che combattiate con tutte le vostre forze.. e sapete
cosa intendo..-PROF K
Max a Takao
si guardarono in faccia..
-Intendi
dire con i nostri bit power??-TAKAO
Il Prof
annuì con il capo..
-Oggi
voglio prendere più dati possibili..-PROF K
"Ma
possibile che non ha altro in testa??"KEIKO
-Scusate
l'ignoranza, ma cosa sono i bit power?-KEIKO
-Come?
Takao non te ti ha mai detto cos'è un bit power?-MAX
-no...-KEIKO
-Come no?
Quel drago che esce dal mio bey.. quello è un bit power!E poi quando al torneo
ti ho detto che Rei ha un bit incredibile, cosa pensavi che fosse??-TAKAO
-Pensavo
fosse un altro modo per chiamare il bey..e cmq non mi hai mai detto che si
chiamasse così..-KEIKO
-Però l'hai
già visto?-PROF K
-Si, ma non
sapevo si chiamasse bit power.. io ho sempre pensato si chiamasse Drago Azzurro
o Dragoon..-KEIKO
-Il primo è
il nome vero e proprio dell'animale sacro, il secondo è il nome del bey.. bit
power è un nome in generale per chiamare questi animali.-TAKAO
-Ah.. ma
perchè non ti spieghi meglio quando dici certe cose??-KEIKO
-Primo
perchè pensavo già lo sapessi...secondo perchè so che a te non te frega un
accidente...-TAKAO
-Si invece
che me ne frega! Cosa ti fa pensare che non me ne freghi?!-KEIKO
-Perchè a
te non è mai interessato il beyblade..-TAKAO
-Si, ma mi
interessa di Dragoon!-KEIKO
-Intanto
quando prima del torneo ti stavo parlando della mossa speciale al parco ti sei
addormentata!!-TAKAO
-Che
c'entra?? Ero stanca.. ma me ne è sempre fregato!!-KEIKO
-Su adesso
basta! Finiamo di mangiare a poi andiamo ad allenarci!!-PROF K
-Umpf...-TAKAO
E KEIKO
-Ahahahaha!!-MAX
-Che ti
ridi?-KEIKO
-Ma ti sto
in cu*o??-MAX
-No, mi
piace scherzare..!-KEIKO
-Cattiva..-MAX
Dopo aver
pranzato, i quattro si incamminarono per raggiungere la discarica appena fuori
dalla città...
-Scusa,
Prof, ma perchè fino alla discarica? Il parco non è lo stesso?-KEIKO
-L'ho già
detto, perchè voglio che Takao e Max usino i loro bit power!-PROF K
-Si ho
capito.. ma intendo dire.. non li possono usare al parco?-KEIKO
-Si, ma è
meglio non rischiare.. potrebbero provocare certi fenomeni che non tutti
conoscono o capiscono..-PROF K
-Aaahh...
si in effetti..-KEIKO
Verso il
primo pomeriggio, arrivarono finalmente nella zona della discarica cittadina:
regnava un odore fuori dal mondo, ma in compenso, non c'era anima viva
intorno.. potevano dirsi "al sicuro"..
-Baahh!!
Che puzza!!-TAKAO
-Takao,
smettila di lamentarti.. Dove saremmo potuti andare altrimenti?-PROF K
-Bah,
risparmiamo le prediche almeno..-TAKAO
-Allora
dai, mettetevi in posizione..-PROF K
Keiko si
appartò in un angolo e si mise le cuffie del lettore cd: se fosse rimasta
vicino al Prof, il rumore assiduo e monotono dei tasti l'avrebbe fatta diventare
scema.. e poi non voleva che qualche bey le arrivasse in testa per ormai
l'ennesima volta!
Stava per
accendere il suo amato lettore, quando Takao la richiamò, beffeggiandola..
-Visto che
non te ne frega niente??-TAKAO
-Imbecille,
vi sto guardando, cosa credi??-KEIKO
-Sarà, ma
secondo me tra poco ti addormenterai...-TAKAO
-E va
bene.. tanto per cominciare, farò io il conto alla rovescia... Umh, però, che
emozione..-KEIKO
-Unh? Lo
fai tu?-MAX
-Si
esatto..-KEIKO
La ragazza
si avvicinò ai due bladers e gridando disse:
-Bladers in
posizione!!-KEIKO
-Lo siamo
già..-TAKAO
-Zitto!!
Dove ero rimasta..? Ah si... 1...2..-KEIKO
-Si dice 3
2 1..-MAX
-Beh sono
sempre 3!!-KEIKO
-Allora..
si 1..2..-KEIKO
-Va
bhe...-TAKAO
-Allora..
non interrompetemi.. 1..2.. ehm.. 2 e 1/2.. 2 e 3/4.. 2 e 8/9...-KEIKO
"Hihihihi!!"KEIKO
-Allora??-TAKAO
-e 3!!!
LANCIO!!!-KEIKO
I due bey
furono scagliati nell'arena, mentre Keiko rideva divertita mentre si
allontanava dalla sua posizione per raggiungere il suo angolo di pace...
-Ma chi è
DjMan confronto a me?? Chi è??-KEIKO
"E'
tutta pazza..."PROF, MAX E TAKAO
La ragazza
si distese sull'erba, mentre stava attenta e in silenzio a guardare i due
combattere.. Che tenacia avevano entrambi.. E il suo fratellino.. sembrava
quasi cambiare occhi quando giocava col suo bey.. Già, era una parte di lui
ormai, rappresentava una parte della sua vita, il suo sogno.. e lei ne era
sicura.. era sicura che un giorno sarebbe riuscito a realizzarlo: aveva lo
sguardo da vero campione, sebbene quello fosse stato il suo primo torneo! Non
era assolutamente vero che non gliene fregava niente del bey del fratellino,
anzi.. ci teneva perchè grazie a quella trottola lui avrebbe realizzato il suo
sogno..
Tutto d'un
tratto i suoi pensieri si spostarono altrove, o meglio, su qualcun'altro.. E
chi se non Kei..Ripensò alla sera precedente, nessuno poteva immaginarsi quanto
si era sentita bene parlando con lui e quanto gli avesse fatto piacere vederlo
in qualche modo lasciarsi andare..Poi quel suo abbraccio così forte.. Essersi
sentita strinta da lui le pareva come un sogno.. ma non era un sogno, era la
pura realtà.. Sentire il suo corpo attaccato al suo le aveva provocato un senso
di calore estremo e.. di sicurezza.. Si sentiva sicura nelle sue braccia, si
sentiva di poter affrontare qualsiasi ostacolo.. Quell'abbraccio volle dire
molto per lei: le rivelò di cosa era capace Kei, o meglio, di cosa la sua
persona interiore era capace, perchè era un abbraccio leale e sincero, che
veniva da dentro.. e questo si sentiva.. E il modo forte, ma soprattutto veloce
con cui egli la prese tra le sue braccia, le facevano pensare che quella
persona nascosta dentro di lui in qualche modo fosse evasa, in modo frettoloso,
aiutata dalle sue parole.. ma molto affettuoso.. Si, quell'abbraccio valeva più
di quello che si sarebbe potuto pensare..Si sentiva, si sentiva da ogni minimo
respiro di quel ragazzo, che era veloce e sembrava quasi affannoso.. Il
respiro di quell'anima che diceva:"ce l'ho fatta, sono uscita".. e
forse nemmeno lui riusciva a spiegarsi il motivo di tutto ciò.. o forse si?
I suoi
pensieri furono interrotti da una luce che proveniva dalla zona in cui Takao e
Max stavano combattendo.. Infine eccolo, eccolo il meraviglioso Drago Azzurro
che usciva in tutta la sua bellezza e maestosità.. Era bellissimo! Subito dopo
un'altra luce, probabilmente quella.. del Bit Power di Max! Una tartaruga... Ma
niente era comparabile al Drago Azzurro del suo fratellino.. Da quel giorno,
quante volte era rimasta affascinata nel guardarlo...
FLASHBACK KEIKO
-Vai
Dragoon!! Accelera!!-TAKAO
Takao e
Keiko erano nel giardino della casa del nonno, e, come quasi ogni pomeriggio,
il suo fratellino si stava allenando con il suo bey, mentre lei lo guardava con
ammirazione.. Erano ancora piccoli, takao aveva appena 8-9 anni..
Improvvisamente,
Kaky richiamò il bey che sembrava indemoniato tanta era la sua velocità di
rotazione, e poi si avvicinò a sua sorella..
-Sai
keky.. il nonno mi ha detto che questo drago disegnato sopra ha un nome..-TAKAO
-Davvero..?
Quale?-KEIKO
La
ragazzina si mise ad accarezzare i capelli del fratellino, che sembrava tanto
preso e assorto nel guardare quel disegno..
-Drago
Azzurro.. se non mi sbaglio.. si Drago Azzurro..-TAKAO
-Bello
come nome..-KEIKO
-Già..-TAKAO
Kaky
rimase a guardare ancora quel disegno per alcuni attimi, fino a che disse alla
sorellona:
-E se
lo chiamo?..-TAKAO
-Come
scusa?-KEIKO
-Si..
se lo chiamo col suo nome..-TAKAO
-Beh
cosa dovrebbe succedere?-KEIKO
-Non lo
so per questo voglio provare..-TAKAO
Rimasero
in silenzio entrambi a fissarsi negli occhi, poi Takao continuò, con aria
titubante:
-Non
sarà pericoloso?..-TAKAO
Keiko
si mise a ridere..
-Ma
dai.. cosa vuoi che ci sia di pericoloso in una trottola..Secondo me non
succede niente.. però se vuoi prova..-KEIKO
Takao
allora si avvicinò il bey al viso e cominciò a gridargli contro..
-Drago
Azzurro!! Drago!! Esci!!!-TAKAO
Ma
niente da fare.. keiko si mise a ridere di nuovo vedendo quella buffa
situazione, mentre kaky diventava sempre più arrabbiato..
-Te
l'ho detto che non succedeva niente...-KEIKO
Takao
si rattristò e tornò, senza dire una parola, a giocare col suo bey
normalmente...
Dopo
solo un minuto che Dragoon girava in tondo, keiko sentì il fratello gridare:
-Drago
Azzurroo!!-TAKAO
-kaky..
hai visto prima che non fun... fun.. Oddio, cos'è?? Aiutooo!!! E'
gigantescoo!!-KEIKO
La
ragazzina scappò dietro a dei cespugli, mentre Takao stava lì a rimirare quella
maestosa creatura, immobile, senza spiaccicare una parola.. Un drago di colore
azzurro si ergeva in alto a pochi centimentri da lui, lanciando un grido di
combattimento, per poi guardare diritto a kaky rimandendo fermo..
-Takao!!
Vieni via!!-KEIKO
Takao
si spaventò a morte, ma allo stesso tempo era felice.. Felice che il Drago
Azzurro lo avesse ascoltato.. Non sarebbe andato via..Però in quel momento la
paura prevalse su di lui, che richiamò tutto d'un tratto il suo bey, facendo
scomparire la misteriosa creatura..
-k..keky..
Dove sei..-TAKAO
Keiko
uscì di corsa dai cespugli..
-Takao!!
Stai bene??-KEIKO
-S..si...
Il drago.. c'è..-TAKAO
Il
ragazzino strinse in un pugno il suo bey, troppo sconvolto per piangere di
felicità e spavento messi insieme..
-Kaky,
andiamo subito dal nonno, voglio sapere cos'è questa storia!-KEIKO
La
sorellona lo trascinò in casa da suo nonno, chiedendo poi furiosa all'uomo che
stava leggendo il giornale:
-Nonno!!!
Ma ti sembra il caso di mettere nelle mani di un bambino certe cose???-KEIKO
-keiko,
non gridare! Cosa è successo??-NONNO JAY
-Da
quella maledetta trottola è uscita una cosa strana.. un..-KEIKO
-U..un
drago..n..nonno..-TAKAO
Il
nonno sorrise compiaciuto..
-Vedo
che lo hai scoperto allora.. ci tenevo lo scoprissi da solo..-NONNO JAY
-ma
cosa ti salta in mente?? Avrebbe potuto fargli del male!!-KEIKO
-No,
non lo farebbe mai!! Il Drago Azzurro ora fa parte di lui!! Quella creatura è
un essere con un potere inestimabile, che ora appartiene a Takao!!-NONNO JAY
-Ma..
da dove è saltata fuori nonno?-KEIKO
-Da
un'antica spada, Keiko... Ma la cosa più importante non è questa.. L'importante
è che ora il Drago Azzurro sarà una parte di Takao..e il fatto che si fosse
fatto subito vedere al suo comando significa molto.. il Drago, infatti, lo
ha riconosciuto come suo legittimo padrone..E' sempre la creatura che sceglie
il suo padrone..Per nessuna ragione al mondo gli farebbe mai del male-NONNO JAY
-ma..
cos'era nonno..?-KEIKO
-u..un..
fan..fantasma?-TAKAO
-No..
non è un fantasma.. nessuno sa cosa sia, ma si sa di certo che è un animale
sacro, che solo pochi hanno il privilegio di avere e possedere, per qualche
inspiegabile motivo.. e tu, sei uno dei privilegiati Takao.. Trattalo bene, lui
è tuo amico..-NONNO JAY
-Nonno..
io.. ho paura..-TAKAO
Il
nonno appoggiò una mano sulla spalla del nipote dicendogli:
-Non
devi avere paura.. lui crede in te e tu devi credere in lui.. da questo momento
in poi conviverete insieme, e lui, se gli darai fiducia, sarà sempre disposto
ad aiutarti..Fidati..-NONNO JAY
Il Nonno
si ritirò nella palestra, lasciando i due giovani perplessi e preoccupati...e
anche ancora un po' confusi..! ma le parole del nonno gli rimasero impresse...
Giorno
dopo giorno Takao imparò sempre di più a gestire la potenza del suo Drago
Azzurro, imparò a dargli fiducia e a credere in lui..e soprattutto a non averne
più paura! Da quel giorno furono inseparabili...
FINE FLASHBACK
La sola
cosa che keiko ancora non si spiegava, era come mai lei riuscisse a vederlo..
Eppure, lei non giocava, non era mai stata una delle privilegiate e mai lo
sarebbe stato.. Allora come mai?
Il
combattimento finì e la ragazza chiamò subito il suo fratellino.. Ora che le
era venuto in mente, avrebbe preso al volo l'occasione per chiederglielo..
-Dimmi
sore..-TAKAO
-Ascolta...
stavo ripensando al giorno in cui per la prima volta vedemmo il Drago
Azzurro..-KEIKO
Gli occhi
di kaky si illuminarono..
-Come
potrei mai dimenticarlo..? Mi sembra fosse successo ieri.. Ti ricordi come
eravamo spaventati?-TAKAO
-Si ma.. la
mia domanda riguarda altro.. Forse tu non te lo sei mai chiesto, ma io
si..-KEIKO
-Unh?-TAKAO
-Ecco.. io
non sono una delle privilegiate.. io non gioco.. eppure, io riesco a vederlo, e
non tutti ci riescono... Come mai kaky.. dimmi perchè..-KEIKO
La domanda
della ragazza lasciò Takao di pietra: in effetti, lui questo non se lo era mai
chiesto, ma quella domanda lo incuriosiva.. pensò alle parole che gli ripeteva
continuamente anche ora il nonno, fino a che seppe trovare la risposta esatta..
-Keky.. il
nonno una volta ci ha detto che bisogna essere privilegiati per possedere un
bit power, ma non per vederlo, pensaci bene.. Ti faccio un altro esempio..
Il Prof non ne ha uno, eppure vede il mio Dragoon.. Capisci? Non ti devi
preoccupare..-TAKAO
In effetti
kaky aveva davvero ragione.. probabilmente era una vita che intendeva male le
parole del nonno.. ma allora...
-..allora
come mai non tutti lo vedono, ma vedono solo una forte luce..?-KEIKO
-Umh.. a
questo non so risponderti sai...-TAKAO
-Ah...beh
almeno so che non sono un caso anormale visto che anche il Prof li vede..-KEIKO
-Esatto,
quindi non farti problemi! Li vedi, beh, meglio! Troverai i combattimenti più
interessanti..-TAKAO
-Già...-KEIKO
Ancora un
attimo di silenzio intercorse tra i due, quando keiko disse:
-Chi lo
sa.. magari sono proprio loro a scegliere da chi farsi vedere.. e noi non
sapremo mai come e perchè..-KEIKO
-Già.. può
darsi!-TAKAO
I due
furono richiamati dalla voce del Prof:
-hey voi
due! Specialmente tu Takao! Vieni a vedere i dati!!-PROF K
-Arrivo!!-TAKAO
Keiko lo
seguì, e si sedette vicino al gruppetto e, sebbene facesse finta di guardare i
dati che il Prof aveva raccolto, la sua mente volava su altre cose... Si
riteneva fortunata a vedere i bit power.. erano così belli e maestosi.. E suo
fratello aveva tutte le carte in regola per possederne uno.. Possedeva ogni
minima carta..!
-Kaky..-KEIKO
-Si..?-TAKAO
Takao si
avvicinò alla sorella, che gli disse:
-Guarda che
non è vero che non me ne importa un accidente del tuo bey.. certo, il beyblade
non è il mio sport ma.. in quel bey è racchiuso il tuo sogno, e io ci tengo
quanto te, appunto perchè grazie ad esso lo realizzerai..-KEIKO
-Keky..-TAKAO
I due si
abbracciarono sotto gli occhi allibiti di Max e il Prof...
-Ma che
hanno da abbracciarsi così all'improvviso..?-MAX
Takao si
girò imbronciato..
-Perchè,
non posso abbracciarla quando ne ho voglia? E' mia sorella..-TAKAO
Erano ormai
le 7 di sera... Max e Takao si allenarono per quasi tutto il pomeriggio,
tra una pausa e l'altra, tra uno spuntino e l'altro e tra una sklerata di keiko
e un'altra contro il povero Prof e, a volte, anche contro il suo povero Dizzy,
che rischiò anche di essere scaraventato nella discarica durante un attacco di
isteria acuta della ragazza! Non sapeva come mai, ma tutto quel tichettìo di
tasti le dava sui nervi: il suo lettore cd aveva le batterie ormai scariche da
più di due ore da quanto lo aveva usato, sia per non sentire le idiozie che
diceva Max, sia, appunto, per quel maledetto rumore di tasti.. Così dovette
sorbirbirselo per, sicuramente, tutta l'ultima ora! Ma poi non le stava
antipatico, però.. Le sarebbe tanto piaciuto andare a fare un giro nella sua
testa per vedere cosa ci stava dentro..! Anche se sicuramente non avrebbe
trovato altro che dati,dati e dati... e ancora dati! Ma non diventava scemo??
Il Prof
chiuse il suo portatile..
"troppo
bello per essere vero..."KEIKO
... e disse
ai ragazzi che aveva raccolto abbastanza informazioni su cui poter lavorare..
-Per oggi
basta ragazzi.. sarete stanchi penso..-PROF K
-Beh
abbastanza.. una dormitina me la farei volentieri..-MAX
-Io mi
farei di più una mangiata secolare..-TAKAO
-Kaky!! Hai
appena mangiato!!-KEIKO
-Se tu un
panino con prosciutto e formaggio lo chiami "mangiare"!-TAKAO
-E come
dovrei chiamarlo allora..?-KEIKO
-Era solo
uno spuntino..e cmq ho fame, punto!-TAKAO
-Uff... che
stomaco..-KEIKO
-Dai
basta.. se volete litigare fatelo camminando..-PROF K
Detto
questo, i quattro si incamminarono...
Keiko e
Takao camminavano a braccietto, mentre Max si avvicinò subito di fianco
al Prof..
-ma
guardali, Prof.. prima si stavano quasi per scannare.. e adesso.. come
se niente fosse successo..-MAX
-Ma si
Max.. sono le tipiche piccole discussioni che animano la giornata.. e poi loro
due, stando insieme 24 ore su 24, è anche logico che ne abbiano..-PROF K
-Già.. però
certe volte lei è insopportabile..-MAX
-Oh oh, per
dirlo tu che una persona è insopportabile ce ne vuole..-PROF K
-Ma si, è
simpatica, però ogni tanto ha un caratterino.. come fa Takao a starle insieme
tutto il giorno certe volte?-MAX
-Hey Max,
stai esagerando.. keiko non è cattiva, ha solo un carattere un po' particolare..
non devi pensare male di lei, la conosci da poco.. e cmq c'è un preciso motivo
per cui riescono a stare insieme: si vogliono un bene dell'anima..-PROF K
-Si, in
effetti si vede..-MAX
Max si
zittì, prima di ricominciare a parlare dopo aver dato un occhiata ai due
ragazzi che stavano dietro e camminavano zitti guardandosi in giro..
-Secondo me
tra quei due nascerà qualcosa di più..-MAX
-no,
impossibile.. ormai hanno un rapporto troppo particolare..-PROF K
Il
gruppetto arrivò al solito parco, dove stavano passando per tornare ognuno
nelle rispettive case, quando Keiko disse:
-Ragazzi,
io mi fermo qui...-KEIKO
-Come mai
Keky..?-TAKAO
-Mi piace
stare a guardare il tramonto.. e poi non ho voglia di tornare a casa..-KEIKO
-Ma.. cosa
dico al nonno..?-TAKAO
-Niente,
digli solo che io mi sono fermata al parco e che tornerò dopo cena.. tanto non
ho fame..-KEIKO
-Starai qua
da sola?-MAX
-Certo..
non penso che arriverà il lupo cattivo a mangiarmi..!-KEIKO
-Umpf..-MAX
-Umh.. e va
bene Keky, ma non tornare tardi o il nonno si arrabbierà sia con me che con
te..-TAKAO
-E perchè
dovrebbe arrabbiarsi con te?-KEIKO
-Perchè..
sai com'è fatto lui..-TAKAO
-Ok va
bene.. non starò qua più di un'oretta, tranquillo..-KEIKO
-Va bene,
mi raccomando però.. Quindi devo dire al nonno che non mangi stasera?-TAKAO
-Esatto.. e
se riesci fai anche un salto dalla mamma e dille che io sono qua.. Piuttosto,
stasera vieni da me a dormire?-KEIKO
-Ok, dai!
Facciamo così: tra un'ora davanti a casa mia, ok?-TAKAO
-va bene
Kaky.. Allora a dopo! Ciao ragazzi!-KEIKO
-Ciao
Keky..-TAKAO
-Ciao.. e
attenta al lupo cattivo!-MAX
-Umpf..-KEIKO
-Ciao
Keiko! Ci vediamo!-PROF K
-Ok.. però
promettimi che qualche giorno mi farai vedere le foto po**o che tieni sul
computer!!-KEIKO
-Grrr..-PROF
K
-Hihihihi..-TAKAO
E MAX
I tre
ragazzi si allontanarono, mentre lei si mise seduta proprio davanti alla
ringhiera del lago, nello stesso punto dove la sera precedente lei e Kei si
erano incontrati..
"Povero
Max.. non devo essere così antipatica con lui.."KEIKO
Alla fine
non era un ragazzo antipatico, anche se a volte diceva certe stupidaggini.. e
poi le ispirava prenderlo in giro.. Non riuscì a trattenere una risatina
pensando alla sua faccia ogni volta che gli diceva qualcosa di cattivello,
anche se, in fondo, un po' le dispiaceva..
Il Prof era
appena rientrato in casa, mentre Max stava accompagnando Takao a casa
sua..
-Takao, ti
posso fare una domanda?-MAX
-Certo,
dimmi..-TAKAO
-Ma.. come
fai a chiamare "mamma" sua madre e lei a chiamare "nonno"
tuo nonno? E' una cosa abbastanza insolita, anche per due che sono cresciuti
insieme...-MAX
-Si lo so,
in effetti può sembrare strano.. però le nostre famiglie sono state legate per
moltissimo tempo, come se fossero una sola.. e poi, come tu ben sai.. la mia
madre naturale..-TAKAO
-Oops.. è
vero.. scusa Takao..-MAX
Takao sentì
gli occhi bagnarsi, ma cercò di trattenersi..
-Ero ancora
molto piccolo, e la madre di Keky è stata una seconda madre per me.. Mi tratta
proprio come se fossi suo figlio! Sai, mia madre e quella di Keky sono
cresciute anche loro come due sorelle, e lei.. beh, mi vede come un figlio,
neanche come un nipote..-TAKAO
Una lacrima
gli scappò, ma non ci fece caso..
-Grazie
alla mia grande famiglia ho superato questo dramma... Non posso fare altro che
ringraziare tutti.. E' un concetto difficile da capire, bisgna esserci
dentro..-TAKAO
-Capisco..
cmq scusa ancora Takao..-MAX
-Di
niente..-TAKAO
Keiko
appoggiò la testa alla ringhiera: si sentiva stanca, ma non aveva voglia di
tornare a casa, voleva stare lì, a guardare il sole che dipingeva una striscia
rosso-arancio sul lago, mentre stava tramontando lentamente, dietro a qualche
nuovola rosea, tingendo tutto il cielo di colori caldi e meravigliosi.. Non le importava
più del suo lettore cd, voleva ascoltare il cinguettìo degli uccellini che
volavano liberi nel cielo, andando chissà dove.. Pensò anche lei, in un certo
momento, di essere come loro: libera di andare dove più le piaceva, volando in
alto per quel magnifico cielo.. A volte la vita era davvero monotona.. ma non
se ne lamentava più di tanto: aveva accanto un ragazzo che le voleva bene e nel
quale aveva una grandissima fiducia, una famiglia magnifica e... di lì a poco
c'era anche un ragazzo che era riuscito a rubarle il cuore dopo tanto tempo,
nonostante si fosse fatta quella promessa.. Pensò che lui doveva sicuramente
tenere nascosta non una semplice persona, ma una magnifica persona, per essere
riuscito a farle perdere la testa di nuovo, e non solo a causa della sua
bellezza..
Però le
sarebbe piaciuto viaggiare, uscire da quella città, per andare.. chissà, magari
dall'altra parte del mondo! Ma sicuramente sarebbe tornata presto: non sarebbe
riuscita a stare più di pochissimi giorni senza quelle poche persone a cui
teneva veramente! Escluso kaky, perchè.. se lo sarebbe portato con lei!
"Hai
uno spirito libero difficile da domare, sorellona.."TAKAO
Quelle
parole.. le risuonavano nella testa in quel preciso istante come non mai! Il
suo Kaky glielo diceva sempre, perchè ogni tanto lei glielo diceva..
-Kaky,
voglio andare via.. andiamo a farci un viaggio, torneremo presto!-KEIKO
E lui
sorrideva sempre, prima di dirgli quella frase.. Sorrideva perchè sapeva che
non sarebbe stata capace di stare lontana dalla sua famiglia per molto tempo,
lo sapeva benissimo..
La ragazza
sorrise da sola, senza accorgersene, quando si sentì qualcuno dietro...
lentamente alzò la testa dalla ringhiera e si girò, e si trovò davanti il
ragazzo da lei tanto desiderato.. Improvvisamente le mancò la parola dallo
stupore.. Però.. i suoi occhi.. sembravano cambiati dalla sera precedente..
Certo, mantenevano sempre la loro aria seria, ma dentro loro c'era una luce
diversa..
Chissà come
mai.. probabilmente quella sera aveva fatto bene a parlargli, a stargli
vicino..e soprattutto, a capirlo e ad apprezzarlo.. Sperava anche di non starsi
prendendo troppo merito..
FLASHBACK KEI
La
strada era silenziosa, l'unica anima viva che vide in quello stretto vicolo era
un gatto nero che saltava da una parte all'altra della strada, quasi come se
stesse uscendo pazzo...
Non
faceva altro che pensare a lei.. lei, che era riuscita a capirlo in una sola
notte, che era riuscita ad apprezzarlo.. Continuava a chiedersi come avesse
fatto, quella ragazza.. Era da tanto che non si sentiva così, in quello strano
stato.. Aveva incontrato molte ragazze, tra le quali alcune erano davvero
carine, ma nessuna era mai riuscita a capirlo veramente...E poi.. in nessuna
aveva mai trovato tanta somiglianza a lui.. Sembrava quasi che quella sera,
qualcuno, là in alto, le avesse impedito di dormire, per fargliela trovare
proprio là, vicino alla ringhiera dove ormai anche a lui piaceva stare da
parecchio tempo, prima che di incontrare lei.. Si, sembrava gliel'avessero
mandata lì apposta, per consolarlo, per.. tutto, proprio per tutto! Forse
finalmente anche le creature celesti avevano visto e capito di quanto aveva
sofferto, e avevano finalmente deciso di mandargli sulla terra un angelo..
Avevano deciso di porre fine a questo suo nascondersi e soffrire tenendosi
tutto dentro...
Già, un
angelo, non poteva essere altro che un angelo.. E magari anche con qualche
potere strano, particolare.. Era inutile, non si spiegava proprio il fatto di
quella sua comprensione improvvisa.. L'unica ragione poteva essere solo una: il
cielo, quella notte, sotto quelle stelle e quella splendida luna, aveva voluto
far incontrare due persone uguali, aveva deciso di far accendere una luce di
speranza nei loro cuori, ormai entrambi troppo spezzati, troppo chiusi.. Solo
due persone così sarebbero riuscite a capirsi e consolarsi.. Non c'era altra
spiegazione..
Poi
quei suoi occhi.. li aveva ancora impressi nella mente! Era inutile, non
riusciva a cacciarli via! Quello sguardo deciso, forse un po' cattivello e
malizioso.. ma che allo stesso tempo nascondeva dolcezza, una dolcezza
data a persone che non se la meritavano, una dolcezza che solo
mentre e dopo il suo pianto era uscita.. Era uno sguardo strano, in nessuna
l'aveva mai visto: sapeva mischiare elementi così diversi fra loro.. Quando lo
guardava lo faceva sentire strano, non sapeva esattamente come.. Era una
diavoletta dolce, ecco cosa era! Senza contare che era davvero bella.. una
bellezza che lo aveva da subito colpito.. ma si sa, la bellezza non è tutto!
Era inutile, sembrava essere perfetta, in ogni suo minimo lato esteriore e
interiore..Forse, gli piaceva?
"No
impossibile..."KEI
Forse
ne era rimasto solo colpito, abbagliato, eppure aveva già una voglia
matta di rivederla, di stare con lei, di aprirsi ancora di più, perchè si
rese finalmente conto che lei era l'unica persona con cui l'avrebbe potuto
fare.. Si dispiaque ancora di essersi arrabbiato, forse più di prima.. Si sentì
il cuore piangere dopo un'eternità..
Basta,
aveva deciso, era inutile andare avanti a pensare.. ormai era tutto chiaro: il
giorno seguente sarebbe tornato là, in riva al lago.. e finalmente
le avrebbe detto tutto.. avrebbe detto tutto alla persona unica al mondo
che poteva capirlo.. che gli aveva aperto il cuore, impresa che ormai sembrava
quasi impossibile, ma in realtà non lo era.. almeno per lei..
Non si
sarebbe più nascosto, non voleva!
FINE FLASHBACK
Kei si
sedette di fianco a lei a gambe incrociate senza dire una parola, fino a che si
girò dicendo:
-Qualcosa
non va?-KEI
Keiko, che
dopo aver visto quei magnifici occhi, riprese il senso della parola..
-No.. sono
solo un po' stanca, ma non ho voglia di tornare a casa..-KEIKO
Quel suo
sguardo le dava sicurezza, si rese conto di stare davvero bene al suo fianco..
E lo stesso valeva per lui: ogni volta che le era vicino si sentiva come
libero...
-Mi piace
guardare il tramonto.. quei suoi colori così caldi...-KEIKO
-Si.. è
davvero bello..-KEI
La ragazza
lo fissò sorridendo lievemente, prima di riappoggiare la testa alla ringhiera..
-Come mai
proprio qua?-KEI
Keiko
arrossì di botto: era una domanda trabocchetto, ne era sicura.. Decise di
essere sincera, il più possibile, senza fargli capire però quello che sentiva
per lui, il ragazzo che aveva scoperto essere tanto simile a lei, e che ormai,
poteva anche dire di sentire qualcosa nei suoi confronti..Non aveva più paura..
-Perchè..
mi ricorda quanto mi abbia fatto piacere il fatto che tu ti sia aperto in
qualche senso con me...Ha significato molto Kei.. Io lo sapevo che tu non eri
così.. lo avevo letto nei tuoi occhi..Fa male la gente a giudicarti al primo
sguardo..-KEIKO
Kei si
sentì sciogliere a quelle parole.. Non gli era mai successo, proprio mai..
Quello strano sentimento che aveva sentito la sera precedente stava continuando
a crescere, e gli stava ripetendo sempre di più di aprirsi a quella persona
fantastica.. Ormai ne era convinto: qualcuno lassù gli aveva dato una mano..
-Keiko..
ecco.. volevo chiederti ancora scusa per ieri..-KEI
-Per
cosa?-KEIKO
-Per il
fatto che mi sono arrabbiato.. io non volevo.. ma mai nessuno mi aveva fatto
quell'effetto.. ed io ho regito in modo non troppo gentile, non so perchè..
forse per paura..-KEI
Kei non
chiedeva mai scusa, o almeno, quasi mai, e questo lo fece rendere conto che
Keiko gli suscitava qualcosa di particolare, o meglio, era la prima persona che
era riuscita a rendere più forte quell'anima interiore, che ormai era quasi del
tutto uscita..
-Per paura
di cosa Kei?-KEIKO
-Beh.. di
essere smascherato.. O.. non lo so..-KEI
Keiko gli
appoggiò una mano sulla spalla, facendolo girare verso di lei:
-Hey.. Kei
voglio che tu sappia una cosa: come sai, anche io ho sofferto molto, e da
quanto ho capito, anche tu.. In questo ci assomigliamo, penso che abbiamo la
stessa inspiegabile paura.. paura di.. non c'è un oggetto preciso.. ma abbiamo
paura, una paura che teniamo dentro.. Voglio che tu sappia che con me puoi
parlare, io non sono qua a giudicarti come le altre persone, che ancora non
hanno capito niente.. E ti ripeto: ieri non ti immagini nemmeno che piacere tu
mi abbia fatto aprendoti, anche se in modo non gentile come dici tu, a me..E
voglio che tu continui a farlo, perchè penso che dentro tu sia una persona
fantastica..-KEIKO
-Lo pensi
veramente..?-KEI
-Si, lo
penso veramente..-KEIKO
La ragazza
non aveva paura a dirglielo, ora che si era scoperta quasi uguale a lui: anche
lei pensò che solo due anime così simili avrebbero potuto capirsi a vicenda..
Parola dopo
parola quello strano sentimento dentro di loro cresceva, in modo irrefrenabile
e incontrollabile.. Amore?
Kei
sorrise, mentre il cuore gli batteva sempre più forte: basta, si sarebbe aperto
completamente a lei: si sentiva sicuro di sè, sicuro, per la prima volta, di
quei suoi sentimenti che sembravano averlo abbandonato, e che invece erano lì,
ad aspettare lei, solo lei.. e chi altro se no..Quella ragazza gli aveva rapito
l'anima, e forse non solo, in così poco tempo.. Sembrava impossibile, ma era
tutto vero..
-Keiko..-KEI
-Dimmi
tutto..-KEIKO
-Tu ieri mi
hai chiesto da cosa mi nascondo..giusto?-KEI
Keiko si
sentì felicissima: finalmente Kei aveva capito tutto, capito quanto questo
volesse dire per lei..
-Giusto..-KEIKO
-Beh.. -KEI
Il ragazzo
si girò a fissare il riflesso del sole che stava ormai quasi scomparendo, fino
a che iniziò a parlare, quasi come fosse stato un monologo interiore: quella
sua vocina aveva finalmente vinto.. una volta tutto ciò lo avrebbe reso
nervoso, invece, per la prima volta, ne era felice..
-Anche io
sono stato tradito, ma non da una ragazza, ma bensì da una persona molto più
vicina a me..-KEI
-Chi..?-KEIKO
-Mio
nonno...-KEI
Kei abbassò
lo sguardo, prima di trovare la forza di continuare a parlare..
(*)<--lo
troverete durante il racconto di kei...-NOTA AUTRICE: Lo straniero è una
persona di pura fantasia, non si riferisce alla puntata di BB della prima serie
in cui Takao sfida un ragazzo del monastero, anche perchè Kei, durante il suo
racconto, dice di essere ancora piccolo ^_^
Il ragazzo
fece un respiro profondo cercando di calmarsi...
-Ma Kei..
Tuo nonno..?-KEIKO
-Esatto,
proprio lui..-KEI
-Ma è
impossibile che un membro della famiglia ne tradisca un altro..-KEIKO
-E
invece è possibile, Keiko.. ti posso giurare che è più che possibile..-KEI
Kei abbassò
ancora una volta lo sguardo, mentre quei terribili ricordi gli correvano nella
testa come un film, riuscendo a far emergere, anche se a distanza di tempo,
quel dolore di una volta..
Keiko gli
si avvicinò di molto: ormai li separavano solo pochi millimetri.. Il lieve
contatto col corpo di quella ragazza gli fece sentire un brivido caldo e allo
stesso tempo freddo per la schiena, prima di infondergli il coraggio per
parlare..
-Kei..
raccontami tutto.. Io sono qua.. Non avere paura..-KEIKO
"Non
avere paura".. Keiko aveva già capito il dolore che stava nascendo dentro
quel ragazzo, ma lui non doveva averne paura: lei era lì, al suo fianco,
aspettando solo che lui si aprisse, lasciando uscire quel male che lo stava
torturando e che per molto tempo era rimsto dentro.. forse per troppo tempo..
kei si girò
verso di lei, guardandola negli occhi: erano sempre gli stessi, ma ogni volta
che li guardava sembravano diventare sempre più belli.. E sempre quel suo
sguardo.. forte, si, ma in quel momento la sua dolcezza stava uscendo, e questo
lo rendeva felice come non mai..
Il ragazzo
sorrise, prima di tornare a fissare il lago..
-E' passato
tantissimo tempo, ma ogni volta che ci penso sto male, come se tutto fosse
successo ieri.. o forse, pochissimi secondi fa.. Ero ancora molto piccolo, non
ero altro che un bambino innocente, ma con un grande sogno: il beyblade..
Volevo diventare un campione, il migliore del mondo...Passavo giornate
intere ad allenarmi con il mio Dranzer, era tutto per me.. Mio nonno sapeva di
questa mia grande passione, sapeva che avrei fatto di tutto per realizzare il
mio sogno, così, un giorno, mi propose di entrare in..-KEI
Improvvisamente
il ragazzo smise di parlare, deglutendo sonoramente..
-Che c'è,
Kei..?-KEIKO
-Mi.. mi fa
venire i brividi..-KEI
-Cosa?-KEIKO
-Pensarci..
il solo pensiero.. di quel posto..-KEI
Keiko gli
si avvicinò ancora di più, ormai erano attaccati, e si appoggiò alla sua
spalla, sussurrandogli:
-Coraggio..-KEIKO
Kei allora,
dopo qualche istante, alzò la testa e ricominciò a parlare..
-Mi propose
di entrare in un monastero di cui lui ne era a capo.. mi disse che avrei
conosciuto tanta gente in gamba come me e mi promise che avrebbe realizzato il
mio sogno.. bast***o!-KEI
Kei strinse
i pugni dal nervoso, ma Keiko lo incitò ad andare avanti:
-Kei..
parlami di questo posto..-KEIKO
Il ragazzo
allora cercò di calmarsi: si prese la testa fra le mani per qualche istante,
per poi rialzarla lentamente di nuovo:
-Vedi..
quel monastero è una scuola per balders.. o almeno, io al tempo pensavo fosse
una scuola normale, che non servisse ad altro se non a formare dei balders
professionisti, aiutandoli a seguire il loro sogno.. O almeno, questo era
quello che mi aveva fatto credere mio nonno.. e invece...-KEI
Fece una
pausa, ma prima che la ragazza potesse aprire bocca, Kei riprese a parlare in
modo nervoso, quasi isterico:
-Ma io che
ne potevo sapere?? Cosa ne poteva sapere un bambino?? Io mi fidavo di mio
nonno, avevo creduto alle sue parole!! Ero convinto che mi avrebbe
aiutato!!-KEI
Gli occhi
gli cominciarono a diventare lucidi, al che la ragazza lo strinse forte per un
lato, anche se la storia era poco chiara.. Kei cominciò a tremare..
-Te la
senti di andare avanti e spiegarmi meglio..?-KEIKO
Kei la
fissò dritto negli occhi per qualche istante, prima di dire..
-Entrai in
quel monastero: ero felice, felice che finalmente mio nonno avesse capito
quanto il beyblade per me fosse importante, felice che mi avrebbe aiutato a
diventare ancora più forte.. Quel monastero mi appariva come un sogno.. Cominciai
ad inserirmi tra i ragazzi di quella "scuola": non c'era un attimo di
pace, ci facevano lavorare sodo e.. ed erano anche molto duri con noi..Ma
pensavo fosse normale tutto ciò, la severità aiuta e proprio grazie a quella mi
convinsi che in quel monastero certo non scherzavano.. Ed ero felice, sempre
più felice.. di faticare, di lavorare, di allenarmi.. Ci dicevano che dovevamo
essere spietati, non dovevamo avere un briciolo di pietà nei confronti dei
nostri avversari, che dovevamo vincere ad ogni costo e combattere con tutte le
nostre forze.. Per me fu un colpo duro.. proprio io, un bambino dolce e
innocente, che voleva un gran bene al suo nonno...-KEI
Keiko
sorrise a quella sua ultima affermazione, senza però farsi notare da lui: le
sarebbe proprio piaciuto conoscere il "kei bambino"..Le avrebbe di
sicuro fatto una tenerezza fuori dal mondo..
-... ma
imparai a diventare come volevano loro, nonostante tutto.. avrei fatto
qualsiasi cosa per vedere il mio sogno finalmente realizzato.. Il tempo passò
in fretta ed io diventai davvero più forte... Ero contento, ogni giorno che
passava non facevo che ringraziare mio nonno per quel magnifico regalo.. Fino a
che un giorno, assistetti ad una scena a dir poco sconcertante...-KEI
Kei sbarrò
gli occhi, quasi come se fosse riuscito ad immedesimarsi in quel bambino che
era una volta davanti a quella scena..
-kei..-KEIKO
La voce
della ragazza lo fece tornare alla realtà.. Abbassò per l'ennesima volta la
testa continuando a parlare..
-Quel
pomeriggio, a me e agli altri del mio gruppo di bladers avevano detto di
rimanere ognuno nelle rispettive stanze, a causa di un incontro che si sarebbe
dovuto svolgere nella palestra ufficiale contro un ragazzo della scuola e uno
straniero(*).. Ma io non volevo rimanere lì, volevo andare a vedere! Si diceva
che quello straniero fosse molto forte, e volevo assolutamente vedere
l'incontro! Chiesi all'uomo che era solito allenarci, ma lui mi comandò di
rimanere nella mia camera.. Così, appena lo sentì allontanarsi, corsi giù di
nascosto nel cortile e raggiunsi la porta della palestra.. Non entrai,
altrimenti mi avrebbero visto: socchiusi leggermente la porta e stetti lì a
guardare l'incontro.. Erano entrambi fortissimi, rimasi estasiato.. ma alla
fine il nostro blader perse e venne portato via a forza da due uomini del
monastero incappucciati.. E lui gridava.. diceva di perdonarlo, di farlo
ritentare.. sembrava terrorizzato.. ma dove lo stavano portando?? Li vidi
uscire da una porta posteriore, mentre quel ragazzo continuava ad urlare come un
forsennato.. ma che gli stavano facendo??-KEI
Ci fu
ancora un attimo di pausa: Kei chiuse gli occhi per qualche istante..
probabilmente stava ancora cercando di immaginarsi quella scena.. mentre la
ragazza non riusciva a spiaccicare una parola, senza saperne il motivo.. Fu
allora che Kei riprese:
-..Ci misi
molto a confessare quello che avevo visto, avevo paura che gli altri miei amici
lo avrebbero poi detto a qualcuno, ma infine decisi di dirlo a tre ragazzi,
quelli con cui avevo più legato durante la mia permanenza in quel maledetto
monastero.. Rimasi sconvolto dalle loro parole..-KEI
-Che ti
dissero Kei?-KEIKO
-Mi
dissero.. che.. perdere in quel monastero NON ERA AMMESSO.. Come non lo era
ritentare dopo una possibile sconfitta.. se perdevi, non meritavi più di star
lì ad allenarti ancora, dicevano che avresti solo fatto perdere tempo a tutti..
Allora, chiesi che fine avrebbero fatto gli sconfitti.. Mi guardarono storto,
chiedendomi come facessi a non saperlo, come mai nessuno me l'avesse detto
quando entrai lì dentro.. Io non sapevo ancora niente, non sapevo nemmeno un
biriciolo di verità.. Mi dissero infine che gli sconfitti sarebbero stati
rinchiusi nella prigione sotterranea, e venivano, nei casi peggiori, trattati
come degli animali, fino a quando, raggiunti gli stremi, li lasciavano
andare al loro destino fuori di lì... da quella scuola che non accettava
perdenti..-KEI
-Mio Dio,
che bestie!! Scusa la domanda, ma cosa c'entra tuo nonno?.. Forse ti sei
sentito tradito perchè non ti ha detto tutto questo..?-KEIKO
-In parte,
ma non solo.. Ho fatto scoperte molto più devastanti..-KEI
-Continua,
ti ascolto..-KEIKO
-Il giorno
dopo corsi subito da mio nonno: volevo spiegazioni, volevo sapere come mai mi
avesse tenuto tutto nascosto, volevo chiedergli perchè stesse facendo tutto
questo.. come poteva trattarli in quel modo? Lui mi rispose schietto che non
era affar mio e mentì dicendo che il solo motivo per cui non mi aveva detto
niente era che ci teneva troppo a me.. e non voleva spaventarmi, sapendomi
vulnerabile di carattere.. Che faccia tosta!! E io ci credetti.. Stupido!!-KEI
-Ma Kei..
eri solo un bambino..-KEIKO
-Appunto,
ed è proprio quello che mi fa inkazzare!! Il fatto che si è approfittato della
situazione.. si è approfittato della mia innocenza..-KEI
-Spiegati
meglio..-KEIKO
-Si hai
ragione.. Allora, dopo che mi ebbe detto quelle parole, io uscì dalla porta,
pensando ancora che tutto quello che aveva fatto e stava facendo fosse per il
mio bene.. Appena chiusì il portone alle mie spalle, sentì una risata, una
risata sadica.. Mi girai di scatto, spaventato, fino a che capì che quella
risata proveniva proprio dalla stanza dove si trovavano mio nonno e un altro
uomo, anche lui incappucciato.. Che aveva da ridere in quel modo?? Mi
incuriosii e mi misi ad origliare.. Non avevo paura, ero sicuro che mio nonno
mi volesse un bene dell'anima e che di sicuro non sarebbe stato niente contro
di me, ma mi sbagliavo..Fu il momento più brutto della mia vita..-KEI
-Cosa..-KEIKO
La ragazza
non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Kei ricominciò a parlare, ma in
modo triste..
-Quell'uomo
chiese a mio nonno come mi aveva convinto a stare in quel monastero, e lui..
lui..lui gli disse che mi aveva convinto facendomi una promessa fasulla, quella
di diventare un campione mondiale, e che io c'ero cascato in pieno.. Poi sentì
un'altra risata, ancora più cattiva, mentre le mie gambe cominciavano a
tremare.. Poi sentì ancora mio nonno parlare.. diceva che non avrebbe potuto
dirmi la verità, non avrebbe potuto svelarmi i suoi piani.. Lo avrebbe fatto
solo alla fine, quando avrebbe finalmente raggiunto il suo scopo.. Disse che
l'unico motivo per cui mi aveva fatto rinchiudere lì dentro era si quello di
farmi diventare più forte, ma non solo.. Disse che mi avrebbe trasformato lentamente
in un blader spietato, che mi avrebbe fatto combattere solo per catturare tutti
i bitpower esistenti, dicendomi che sarei diventato invincibile, spezzando il
cuore di un balder dopo l'altro vedendosi portar via il proprio animale
sacro..Mi avrebbe ancora promesso che allora avrebbero tutti avuto paura di me,
sarei stato finalmente invincibile.. ma alla fine, lui si sarebbe preso tutto
il merito, sottraendomi tutto quello per cui avrei dovuto faticare per poi
impossessarsene
e diventare l'uomo più potente del mondo.. Ancora quella risata.. e poi ancora
parole.. Diceva che ero solo un bambino, e anche vulnerabile, che non sarebbe
stato un problema convincermi, perchè io credevo in lui, credevo alle sue
promesse.. credevo nel suo amore.. La realtà era che lui..-KEI
Keiko si
girò di scatto: kei aveva cominciato a piangere, cosa che non si sarebbe mai
aspettata.. Lo abbracciò dicendogli:
-Forza
kei.. butta fuori tutto quello che hai dentro, non avere paura.. ti sono
vicina..-KEIKO
Kei pianse
ancora per qualche secondo in maniera nervosa, coprendosi il viso con le mani,
fino a che alzò improvvisamente la testa facendo sobbalzare la ragazza..
-La verità
era che a lui non gliene importava niente di me!! Non gliene importava niente
del mio sogno!! Io ero solo un burattino nelle sue mani!! Tutto quell'affetto,
tutto quell'amore... Ma cos'erano??Si stava approfittando di me Keiko!! Della
mia innocenza, della mia dolcezza, della mia vulnerabilità!! Mi stava usando!!
Mi stava usando per i suoi piani!! Tutto quello che gli importava era diventare
potente, l'uomo più potente sulla faccia di questa terra!! E avrebbe usato me
per tutto questo!! L'unica vittima che ci sarebbe potuta cascare in pieno!! Mi
stava trattando come un cretino!! keiko, mi avrebbe rovinato la vita!! Avrebbe
distrutto tutto, mi avrebbe tolto ogni cosa che avevo pur di diventare quello
che voleva!! E io mi fidavo di lui... Lui era l'unica persona che mi sentivo
veramente vicina, l'unica a cui avrei dato tutta la mia fiducia.. Sono stato
tradito dall'uomo che pensavo mi volesse bene, che mi amasse veramente.. -KEI
Ci fu un
attimo di silenzio, rotto solamente dal pianto di Kei che lentamente si stava
attenuando chiuso nelle braccia di quella ragazza.. Keiko poteva sentire le sue
lacrime bagnare la sua spalla, mentre lei gli accarezzava dolcemente la testa..
Tutto d'un
tratto Kei, ancora con la testa sulla spalla di Keiko, cominciò a spiaccicare
delle parole a bassa voce..
-E' così
innocente.. non si accorgerà di niente.. lui crede alle mie promesse fasulle..
devo dire che sto facendo un bel lavoro... lui sarà odiato da tutti i balder..
e io mi prenderò il merito del suo lavoro.. Povero nipote mio... che ironia in
quella frase... la sua risata diabolica.. io non contavo niente per lui... ero
meno di zero.. io lo odio... gli avevo dato tutta la mia fiducia...che
stupido..-KEI
Keiko gli
alzò lentamente la testa con le mani, asciugandogli le lacrime con le dita e
fissandolo intensamente..
-Non ti
immagini nemmeno come... come io ti possa capire in questo momento..-KEIKO
Kei notò le
lacrime che ormai rigavano anche il volto di Keiko..
-No keiko..
tu... non devi..-KEI
Quella
ragazza stava piangendo.. stava piangendo per lui.. Sapeva cosa si provava,
poteva riuscire a sentire il suo dolore, tanto che anche a lei faceva male..
-Abbiamo
sbagliato entrambi Kei.. abbiamo dato la nostra fiducia a persone sbagliate.. e
ci siamo ritrovati a soffrire come due dannati..-KEIKO
Kei fece lo
stesso con lei: le asciugò le lacrime prima di tornare a parlare..
-Dopo..
dopo aver sentito quelle parole scoppiai a piangere.. non ci pensai nemmeno su,
spalancai la porta e gli gridai contro... gli gridai che non mi avrebbe più
rivisto, che lo odiavo con tutte le mie forze... come aveva potuto farmi
questo.. Gli gridai che pensavo mi volesse veramente bene, come alla fine è
giusto che sia..e invece mi aveva solo sfruttato.. Gli dissi che era una
persona spregevole e di prendersi un'altra povera vittima innocente per
realizzare i suoi piani.. Poi corsi via, più veloce che potevo, mentre
quell'uomo mi inseguiva.. Avevo paura, le mie gambe sembravano cedere, eppure
continuavo a correre, sia per scappare via al più presto da quel posto, sia per
la disperazione che avevo dentro.. Uscì dal monastero e corsi per la città come
una folle, in mezzo alla gente, fino a che quegli uomini non persero le mie
tracce.. Non sapevo dove andare, e sinceramente me ne fregava poco in quel
momento.. Tutto quello a cui riuscivo a pensare era alla rabbia.. ma anche al
dispiacere.. Ero confuso, tremendamente confuso..-KEI
-E dove sei
finito poi?-KEIKO
-Andai alla
polizia e diedi loro il numero di mio padre, pregandoli di rintracciarlo.. Già,
mio padre.. non ci ero mai andato d'accordo, ma piuttosto di non rivedere mai
più mio nonno avrei fatto qualsiasi cosa.. Tornai da mio padre.. ma nessuno, da
quel giorno, riuscì a conquistarsi più la mia fiducia.. Preferivo stare solo
che.. che.. dare questa mia fiducia a persone che non se la meritavano.. Da
quel giorno imparai a non fidarmi più di nessuno: dopo che sei stato tradito da
un parente, capisci che qualunque persona è pronta a tradirti quando meno te lo
aspetti.. E io.. Keiko, io avevo paura, non volevo soffrire ancora in quel
terribile modo, e ho cominciato a diventare diffidente da tutto e da tutti, a
formarmi questo carattere distaccato.. Meglio stare da soli che...-KEI
-.. che mal
accompagnati.. lo so bene Kei..-KEIKO
Kei chiuse
gli occhi e aggiunse a bassa voce:
-Hai
ragione Keiko... ho paura.. abbiamo entrambi paura..-KEI
La ragazza
lo prese per le spalle facendogli aprire quei meravigliosi occhi:
-Ma siamo
forti kei.. Abbiamo imparato la lezione, forse un po' più duramente di
qualcun'altro.. ma siamo diventati forti..-KEIKO
Kei le fece
un sorriso ancora lievemente amareggiato..
-Non
dobbiamo avere paura di nessuno...Sei stato tu il primo a dirmelo ieri sera,
ricordi?-KEIKO
Kei annuì
con la testa, pensieroso..
-Io non ne
ho mai parlato con nessuno, mi sono chiuso in me stesso, forse più di
te... ma non me la sentivo di parlarne col primo che mi capitava a tiro...-KEI
-Capisco..
non tutti riuscirebbero a capire..e non sarebbe cmq giusto...E' una storia
delicata..E mi ha fatto molto piacere che tu me l'abbia raccontata-KEIKO
-L'ho fatto
perchè sono sicuro che tu riesci a capirmi.. perchè anche io ho capito
te...Siamo uguali keiko, che ti piaccia o meno..E' quasi incredibile come le
nostre storie si assomiglino..Per questo io..ecco.. ho pensato tu fossi la
persona che cercavo da tanto tempo... Non ho mai incontrato nessuno in
vita mia in che mi facesse sentire così sicuro.. sicuro da aprirmi e di buttare
fuori tutto quello che tenevo dentro..Ma tu.. come hai fatto..?-KEI
La ragazza
arrossì, sorridendo con fare malinconico..
Qualche
secondo di silenzio intercorse tra i due, che alternavano momenti in cui si
guardavano fissi negli occhi e momenti in cui abbassavano lo sguardo, fino a
che Keiko disse:
-Grazie
Kei.. grazie di cuore..-KEIKO
-Ma..di
cosa?-KEI
-Grazie per
due cose:grazie per avermi capito e.. grazie per esserti aperto con me così
tanto: non ti immagini nemmeno quanto io ne sia felice.. sono davvero
contenta..-KEIKO
Kei allora
si fece coraggio e prese le mani della ragazza..
-keiko, ora
voglio io che tu sappia una cosa.. Come ti ho detto prima, io non mi confesso
col primo che mi capita a tiro, ho già fatto la mia brutta esperienza.. ma noi
abbiamo un passato molto simile e..ecco.. è da ieri sera che ci
penso..-KEI
-Coraggio
Kei.. -KEIKO
La ragazza
strinse le mani di Kei, infondendogli coraggio..
-Io penso
che qualcuno ci abbia fatti incontrare.. tu sola riesci a capirmi, sei l'unica
con cui mi sono sentito libero di parlare.. Non so come tu abbia potuto rapire
quella mia persona interiore in così poco tempo.. e voglio essere
sincero:qualcuno ha pensato bene di farci incontrare, sapendo che siamo molto
simili, in tutto, perchè anche quel qualcuno sa che solo due persone così
possono riuscire a capirsi e a sciogliersi a vicenda..-KEI
-E.. chi
sarebbe questo qualcuno..?-KEIKO
Kei alzò la
testa al cielo, fissando le nuvole... ma il suo sguardo andava ben oltre quella
distesa ormai azzurro-scuro..
-Capisco..-KEIKO
Keiko
arrossì e sorrise a quel ragazzo fantastico..
-Non mi è
mai capitato di sentirmi così, e lo dico sul serio.. Non ti immagini nemmeno
quanto bene tu mi abbia fatto.. per la prima volta mi sono sentito bene,libero
da quel dolore che mi opprimeva.. e che cmq non dimenticherò tanto
facilmente..-KEI
-Lo so
Kei.. anche per me vale la stessa cosa.. esperienze del genere ti segnano.. ma
ti aiutano a crescere e a capire come va il mondo..-KEIKO
-Hai
ragione..E hai anche ragione su un'altra cosa... SIAMO FORTI!-KEI
La ragazza
mora sorrise, ringraziando ancora Kei nella sua mente...Anche lei pensava lo
stesso, quella notte non poteva essere stato un caso che due persone, così
simili, si fossero incontrate proprio in quel punto dell'immensa Tokyo, a
quell'ora.. Qualcuno lassù operava per loro..
Ancora
quasi come un monologo interiore, Kei continuò:
-E già...
probabilmente avranno deciso che era ora che la smettessimo di usare questi
scudi difensivi.. e hanno fatto trovare due persone che si completassero a
vicenda per far si che ne uscissimo..-KEI
-Gran bella
trovata, vero?-KEIKO
-Si.. gran
bella trovata!-KEI
Il ragazzo
rivolse ancora gli occhi al cielo, dicendo a bassa voce un "Grazie"..
Facendo sorridere keiko..
Kei era
felice, dopo un lunghissimo tempo era finalmente felice, e dai suoi occhi fieri
e decisi questo sentimento traspariva arrivando anche agli occhi della
ragazza..
-Sei
felice?-KEIKO
-Hey,
riesci sempre di più a scoprirmi!! ....Si, lo sono...perchè tu no?-KEI
-Non sai
quanto.. E tutto grazie a te..-KEIKO
Il ragazzo
dai capelli blu-azzurrognoli si sentiva ormai finalmente libero.. Non c'era più
quel ghiaccio, quella lotta interiore, quel suo continuo nascondersi.. La
persona che era dentro, quella persona ormai non più sofferente, era uscita, e
lo faceva stare bene.. Non aveva più paura di dire niente.. Ma solo a lei..
Solo con lei riusciva ad essere così.. Voleva dirle tutto, essere finalmente
sincero con se stesso come, da ormai tanto tempo, non lo era mai stato.. Più
diceva a quell'angelo quello che si sentiva di dire, più ne era felice, senza
spiegarsi veramente il perchè..Ma d'altronde cosa avrebbe voluto di più? Aveva
finalmente trovato una ragazza in grado di capirlo e...
-.. sei una
persona fantastica.. non mi sbagliavo..-KEIKO
...e
apprezzarlo per quello che era veramente..
Era
incredibile come le parole scivolassero dalle loro labbra così facilmente,
senza timore.. Entrambi si sentivano in paradiso, dopo tanto tempo..Ormai quel
sentimento era sbocciato, non c'era alcun dubbio, mangiandosi lentamente tutta
la paura che, poco prima, li teneva stretti...
Kei era
ormai sicuro di potersi fidare di lei.. e di chi altro se no? E questo valeva
anche per la ragazza che gli stava vicino:come avrebbe potuto avere ancora
paura con un ragazzo come Kei, che sapeva anche lui cosa voleva dire essere
traditi? Tutto era come un sogno...
Ad un
tratto, Keiko disse:
-Takao sta
cambiando idea su di te.. anzi, penso l'abbia già cambiata..-KEIKO
-Unh?
Davvero..? Dici? Impossibile..-KEI
-No, è
vero, dico sul serio.. Gli ho detto che non sei come sembri.. e che sbaglia a
giudicarti all'apparenza..-KEIKO
-Vuoi dire
che non ci saranno più ostacoli?-KEI
-Ostacoli
per cosa?-KEIKO
Kei sorrise
maliziosamente: non sapeva se quello che stava per fare sarebbe stato
apprezzato anche da quella splendida ragazza, unica al mondo, ma non gli
importava.. Ormai era deciso a non nasconderle più niente, nemmeno quel
sentimento che, in quel momento come non mai, era sicuro di provare,e che mai
con nessun'altra ragazza sarebbe riuscito ad emergere...
Prese ad
avvicinarsi lentamente a lei, mentre ella non riusciva a fare altro che
rimanere immobile, balbettando:
-D..dici..p..per..ved..vederci?-KEIKO
Kei fece
cenno di no con la testa mantendendo quello sguardo malizioso..
-P..per..c..cosa..?p..per...p..parlare..-KEIKO
Ma perchè
diavolo stava dicendo quelle cose?? Forse non era sicura delle intenzioni di
kei.. o forse le sembrava troppo irreale per essere vero...
-P..per..-KEIKO
Il ragazzo
tatuato le appoggiò una mano sulla bocca, sussurrandogli, sempre con fare da
diavoletto:
-Ma non
riesci proprio a stare zitta? proprio tu che sei silenziosa..-KEI
Dopo
quell'affermazione, tolse la mano che li separava e posò le sue labbra su
quelle di quel magnifico angelo caduto dal cielo... All'inizio furono entrambi
un po' tesi, lei per l'imbarazzo e lo stupore, mentre lui per paura che quel
bacio non sarebbe stato apprezzato.. Ormai il sole non c'era più all'orizzonte,
sembrava essere stato mangiato dalle nuvole che sovrastavano il lago.. Ma una
piccola striscia rossa rimaneva ancora là, bassa nel cielo..
Keiko,
vedendo l'indecisione di Kei, gli circondò il collo con le sue piccole braccia,
attirandolo ancora di più verso di lei: voleva dimostrargli che quel bacio era
aspettato da tantissimo tempo.. Il ragazzo comprese subito, e, prendendola per
i fianchi, si lasciarono andare in un bacio romanticissimo, ma anche un po'
aggressivo.. Sembravano non voler smettere mai: ad ogni bacio la loro gioia
sembrava crescere..
Senza
nemmeno accorgersene, keiko si trovò distesa a pancia in su, mentre Kei le
stava di fianco, continuando a darle piccoli bacini sulle labbra..Si fissarono
intensamente per qualche attimo, sorridendo, mentre lui era intento a spostare
quei ciuffi ribelli dagli occhi di lei..
-Questi
ciuffi.. sono ribelli, proprio come te! Non mi lasciano vedere i tuoi magnifici
occhi..-KEI
Forse in
una cosa si era sbagliata Keiko: si, ormai si era immaginata da un po' che Kei
fosse, in realtà, un ragazzo stupendo, e non in senso solo esteriore, ma... non
se lo aspettava così dolce e cattivello allo stesso tempo..
-Sei un
diavoletto, lo sai?-KEIKO
-Lo so!-KEI
Kei prese a
morderle un orecchio, mentre Keiko cercava di divincolarsi in tutti i modi
possibili.. Da quanto non si sentivano così felici! Forse da così tanto tempo
che pensavano di essersi dimenticati cosa volesse dire amare una persona, e tutto
questo rendeva ancora ogni cosa più fantastica... In realtà, oggettivamente, in
così pochi giorni non si sarebbe potuto parlare di "amore", ma quel
sentimento mangiava le loro anime sempre più velocemente e impetuosamente:
aveva troppo bisogno di uscire allo scoperto, ed ora poteva finalmente dire di
poterlo fare..
Improvvisamente
kei la smise, tornando a fissarla negli occhi e dicendole..
-Sembra
essere il mio primo amore.. se non meglio..-KEI
la ragazza
arrossì molto visibilmente.. al che, Kei appoggiò la testa al suo petto,
chiedendole, un po' titubante..
-Keiko,
rispondimi sinceramente..-KEI
-Dimmi
Kei..-KEIKO
La ragazza
rimase un po' spaventata a quell'affermazione..
-...So che
è una domanda un po' indiscreta da fare, e forse non sarai ancora pronta a
rispondermi ora.. ma voglio che tu sia sincera.. Dimmi.. mi merito la tua
fiducia?-KEI
keiko
rimase di sasso..
-Lo so,
scusa.. non avrei dovuto chiedertelo.. ci conosciamo, si può dire, da
pochissimo.. come posso pensare una cosa del genere?-KEI
Il ragazzo
diventò improvvisamente triste, lasciando dipinto un alone di malinconia sul
volto della ragazza, che svelta prese il suo viso, facendolo alzare, per poi
sussurrargli..
-Kei, hai
ragione, ci conosciamo da pochissimo.. ma questo poco tempo è stato abbastanza
per far capire ad entrambi che quella notte non è stato un caso il nostro
incontro... Ce ne siamo resi contro entrambi, mi sembra.. due persone così
uguali, con una storia così simile, che si incontrano proprio in quel punto
della ringhiera di quel lago di Tokyo, in quella precisa ora..-KEIKO
Kei
continuava a fissarla impassibile..
-Tutto
quello che mi hai detto prima sul "caso".. beh, lo penso anche io! Il
cielo ci ha fatti incontrare per liberare le nostre anime e... la nostra
fiducia verso l'un l'altro, verso una persona ben determinata..e ha saputo
scegliere davvero bene..-KEIKO
La ragazza
sorrise, sfiorandogli con un dito quei tatuaggi che gli dipingevano le guance..
-Quindi
vuoi dire che..-KEI
-Si, kei..
ho finalmente ritrovato il coraggio di dare la mia fiducia a qualcuno, ad una
persona ben precisa, che ha tutto per meritarsela..-KEIKO
Prese a
scompigliargli quei suoi soffici ciuffi azzurri, per poi dirgli:
-Sei
tu..-KEIKO
Quella
malinconia che sembrava nascere dentro lui, svanì in un colpo solo a quelle sue
parole: l'abbracciò fortemente.. avrebbe voluto ringraziarla 10, 100, 1000
volte, ma la sua voce sembrava spezzata dalla felicità, e tutto quello che riuscì
a dire fu:
-Keiko...
ti meriti tanto anche tu.. ho fiducia in te! ne ho tanta!-KEI
Com'era
strano dirlo, non gli pareva vero.. Eppure si sentiva pronto a dirlo, a dirlo a
lei..
Era
incredibile quante cose fossero successe nell'arco di nemmeno un'ora di quel
pomeriggio.. Forse, entrambi avevano davvero bisogno l'uno dell'altro, in
maniera così estrema e disperata che non seppero più tener dentro una sola
cosa, una sola frase.. un solo bacio..
Solo allora
Keiko vide che il sole era ormai tramontato..
-Oddio, che
ore sono Kei?-KEIKO
Il ragazzo
si alzò a sedere, estraendo il suo cellulare dalla tasca per vedere l'ora..
-Sono le..
8.20.. Perchè?-KEIKO
-Takao!!-KEIKO
si rizzò
immediatamente a sedere, per poi fissare gli occhi sbarrati di kei..
-Avevo
detto a kaky che ci saremmo trovati alle 8.30 davanti a casa sua..Mi
aveva detto di non fare tardi o il nonno si sarebbe arrabbiato..-KEIKO
-E'
distante?-KEI
-E'...
esattamente di fronte a casa mia..-KEIKO
-Tranquilla
allora.. non ci metterai molto ad arrivare..-KEI
Keiko non
rispose, ma si limitò a fissare il ragazzo, fino a che un sorriso le comparve
sulle labbra, sotto lo sguardo perplesso del ragazzo.. D'improvviso lo
abbracciò, dicendogli:
-E' stata
l'ora più bella che abbia mai passato in quest'ultimo periodo..-KEIKO
-Ne sono
contento.. oggi è successa una cosa che pensavo impossibile.. Pensavo di averti
fatto solo perdere tempo con i miei discorsi.. Anzi, scusami se magari
arriverai in ritardo..-KEI
La ragazza
lo spintonò dolcemente ridendo, per poi dirgli:
-Non
pensarlo nemmeno, stupido!-KEIKO
kei sorrise
annuendo: si sentiva un'altra persona, grazie a lei.. solo grazie a lei..
-Beh..
allora se vuoi ti accompagno..-KEI
-Ok,
grazie..-KEIKO
Stavano per
alzarsi entrambi, quando una voce da dietro lì bloccò:
-Keiko!! ma
sei sempre in giro!!-...
La mora si
girò di scatto, trovandosi davanti...
-O
scusate.. ho interrotto qualcosa..? hey, ma tu sei kei, quello che ha vinto il
girone D!-...
-Rei... a
quanto pare anche tu sei sempre in giro..-KEIKO
Rei non
rispose, e si sedette di fianco alla ragazza..
-Beh, cmq
piacere, io sono Rei!-REI
Porse la
mano al ragazzo tatuato che, improvvisamente, cambiò atteggiamento: che tipo
invadente quel Rei, però non sembrava tanto male.. Si strinsero la mano, prima di
ricadere in un silenzio tombale..
-Ehm..
forse ho davvero interrotto qualcosa.. scusate.. mi sembra di capire che c'è
del tenero tra di voi..-REI
I due
arrossirono guardandosi in faccia, prima che kei disse:
-Tranquillo,
tanto ce ne stavamo andando..-KEI
-Ah
capisco.. beh meno male allora..!-REI
La ragazza
tornò a fissare per l'ultima volta in quel giorno il lago, ormai senza più
alcun riflesso caldo: che bella giornata,quella sola oretta era riuscita farle
passare tutta la stanchezza da cui si sentiva oppressa poco prima.. si sentiva
realizzata e avrebbe voluto gridarlo, per farlo sapere a tutto il mondo! Kissà
il suo kaky che faccia avrebbe fatto dopo aver saputo quello che era appena
successo tra lei e Kei.. kissà! Ma sicuramente ne sarebbe stato felice.. o
almeno, lo sperava! Si, avrebbe fatto quella sua faccia stupita di sempre:
quanto era buffo quando assumeva quella espressione, con gli occhi sgranati e
la bocca contorta quasi in una smorfia! Ma lei era felice, ed era sicura che,
vedendola così, il suo Kaky non avrebbe potuto far altro che essere contento..
Ancora una
volta, la voce di Rei la fece risvegliare:
-Keiko, se
vuoi ti accompagno a casa!-REI
Prima
ancora che la ragazza potesse quanto meno aprire bocca, kei si alzò e disse in
tono severo:
-Veramente
la dovrei accompagnare io..-KEI
-Ehm.. ah
già, è vero.. avrei dovuto immaginarmelo.. Beh allora.. ci vediamo
ragazzi..-REI
Rei si alzò
lentamente, prima di salutare i due ragazzi con il volto dipinto di un rosso
accesso: che imbranato, avrebbe dovuto capire che.. alla fine l'avrebbe
accompagnata Kei.. ma cosa gli era saltato in mente di chiedere a Keiko di
accompagnarla a casa quando era visibilissimo che tra quei due.. mah??
Kei guardò
il cinese allontanarsi con fare imbarazzato, prima di tendere una mano a
Keiko per aiutarla a rialzarsi:
-Dai,
andiamo, o farai davvero tardi..-KEI
-Ok...-KEIKO
I due
presero la stradina che li avrebbe condotti a casa di Takao in silenzio, fino a
che Kei disse:
-ma come lo
conosci quel Rei?-KEI
-Ci siamo
conosciuti al torneo.. poi ieri sera, prima di arrivare al lago, mi ha fermato
per strada: voleva costringermi a tornare a casa perchè diceva che non sarei
dovuta stare in giro la tarda notte.. Poi però ha lasciato perdere, visto che
ero decisa a farmi un giro..-KEIKO
-Capisco..-KEI
La ragazza
lo guardò tristemente:
-Cosa c'è
Kei?-KEIKO
-No,
niente.. è solo che.. mi ha dato fastidio..-KEI
-Cosa?-KEIKO
-Quella
frase detta prima.. non lo so perchè..-KEI
-Beh, anche
io ho subito pensato che fosse un tipo che non si facesse gli affari suoi... ma
non lo fa per cattiveria o per dar fastidio, lo fa solo per..per
gentilezza, perchè sta nel suo carattere: anche Kaky aveva da subito
capito che era un tipo socievole..-KEIKO
-Sarà..-KEI
-Kei.. per
favore.. non deve darti nessun fastidio, non voglio..-KEIKO
Bloccò il
ragazzo con un braccio attirandolo verso di se, sussurrandogli dolcemente:
-Lo sai
quello che penso no?.. Sai quello che voglio.. o meglio.. chi voglio..-KEIKO
Il ragazzo
annuì, lasciandosi scappare un mezzo sorrisetto nel vedere gli occhi dolci e
sconsolati della ragazza:
-Scusami
Keiko.. Ho inteso male probabilmente...-KEI
-Tranquillo
diavoletto..-KEIKO
I due
ragazzi ripresero il loro cammino a passo svelto: erano già le 8.30 e
sicuramente Kaky la stava già aspettando..
Era
alquanto strano parlare in quel modo solo dopo pochi minuti dal loro primo
bacio.. ma era quello che sentivano, quello che veramente volevano trasformato
in parole, quel sentimento disperato che finalmente aveva trovato una via d'uscita,
ormai non più incatenato dentro, che evadeva più veloce che mai..
Takao se ne
stava steso sul suo letto con Dragoon in mano: pensava al torneo, agli
allenamenti che quella settimana l'avrebbero atteso.. alla finale.. Già, chissà
se ci sarebbe arrivato! Non poteva certo dire di essere uno dei più forti: Max
lo aveva battuto, solo grazie a quella sua difesa potentissima; Kei.. lasciamo
perdere, doveva ammettere che era davvero forte in attacco; Rei aveva
dimostrato anche lui di avere un tattica di gioco molto efficente.. E si sarebbe
trovato a combattere proprio con lui in semifinale! Le cose non si mettevano di
certo bene... Avrebbe dovuto far sfruttare quella settimana il più possibile,
altrimenti..
Strinse in
un pugno il suo bey e se lo avvicinò al mento: quanti sogni stavano rinchiusi
lì dentro.. sogni di vittoria! Ed era sicuro che il suo Drago Azzurro riusciva
a percepire tutto questo: la vittoria non sarebbe dipesa solamente da lui, ma
che dal suo Drago..
Chiuse gli
occhi per qualche istante, cercando di far passare la tensione che i soli
pensieri stavano riuscendo a far nascere in lui, prima di dire, a bassa voce e
quasi istintivamente, al suo Drago Azzurro:
-Ti prego,
aiutami..Credo in te..-TAKAO
Detto ciò
aprì gli occhi per fissare ancora un'ultima volta il suo Dragoon, prima di
posarlo sul comodino dove era solito stare.. Fece un respiro profondo ed un
altro pensiero cominciò a vagargli nella mente, ma non era un pensiero di
vittoria.. Guardò l'orologio e..
-Cosaa?? Le
8.40?? Keky!!-TAKAO
Si mise le
scarpe di corsa, si fiondò giù dalle scale, scivolò sull'ultimo gradino e finì
con la faccia per terra.. il tutto in 2 secondi!
-Nonno
Jay!! Vado da Keky!-TAKAO
-Aspetta
Takao!!-NONNO JAY
-No,
nonno!! Mi alleno domani mattina!! Cia..-TAKAO
-No, un
attimo, nipote ingrato!!-NONNO JAY
Takao si
bloccò davanti alla porta mezza aperta; si voltò e vide suo nonno con in mano
dei libri..
-Che?? Non
vorrai mica che studi?? Nonno, ti ricordo che sono in vacanza.. e che ho altro
a cui pensare! Ciao!-TAKAO
Nonno Jay
afferò il nipote per il colletto della camicia ancora prima che potesse mettere
piede fuori casa:
-E' proprio
perchè sei in vacanza che ne devi approfittare!! Sei stato promosso per
miracolo quest'anno!! Non far pentire i tuoi insegnanti di questo grave
errore!! E sentiamo, quale sarebbe quest'altro tuo pensiero?? Quella tua
trottola??!! Se avessi saputo che ti avrebbe preso a tal punto da distoglierti
dagli studi non te l'avrei mai data!!-NONNO JAY
-ma
nonno...-TAKAO
-Ma nonno
un cavolo!!-NONNO JAY
Il nonno
sbattè i libri in mano al nipote per poi andarsene con fare furioso..
-Uff, che
pizze... va beh, farò lo sforzo di portarli a casa della mamma, ma ciò non vuol
dire che debba studiare per forza.. hihihihi!!-TAKAO
Detto
questo, uscì e si diresse verso l'entrata del giardino..
Intanto,
Keiko e Kei erano finalmente arrivati davanti al muro della casa del suo
fratellino.. Entrambi si girarono verso l'un l'altro, rimanendo per qualche
attimo in silenzio, fino a che:
-Beh,
grazie Kei..-KEIKO
-Umh?.. ma
di cosa?-KEI
-Di.. di
tutto quello che è successo oggi..-KEIKO
Il ragazzo
tatuato le sorrise, rimanendo immobile e fissandola, indeciso sul da farsi..
Intanto,
dall'altra parte del muro..
-Uffa,
quanto pesano questi cosi..-TAKAO
Takao era
ormai davanti all'uscita: mise fuori la testa da quella specie di portone
aperto ad arco, per vedere se la sua Keky fosse già lì fuori ad aspettarlo col
piede che batteva per terra in segno di nervosismo e con lo sguardo
inmbronciato... Già si immaginava le sue parole:
"E poi
sarei io quella che doveva fare tardi.."KEIKO
Sempre la
solita..
Diede
un'occhiata a sinistra.. nessuno! Allora si voltò verso destra, chiamandola..
-Ke..-TAKAO
Non potè
finire la frase che si bloccò, vedendo sua sorella insieme ad un ragazzo, kei!
Sentì le braccia cedergli, ma cercò di trattenersi o avrebbe interrotto quel
momento col rumore pesante dei suoi libri... Stavano lì, immobili, a fissarsi:
sicuramente non l'avevano sentito o non ci avevano nemmeno fatto caso.. Decise
di far un passo indietro, giusto per nascondersi dietro quel grande muro, ma
non troppo: voleva stare a vedere quello che sarebbe successo tra i due, la sua
curiosità andava oltre ogni limite!
Ad un certo
punto i due si presero, quasi in sintonia, le mani, rimandendo però a fissarsi
intensamente, fino a che si abbracciarono: Kei aveva una mano sui suoi lunghi
capelli mentre lei...
Takao sentì
il cuore fermarsi per un attimo: ma quella scena.. lui.. l'aveva già vista...
da qualche parte!
Keiko,
improvvisamente, si staccò da Kei, dicendogli:
-Kei,
promettimi che non ti nasconderai più così tanto..-KEIKO
-E come
farei?.. Riesci a leggermi negli occhi, cosa mi nasconderei a fare?-KEI
Il ragazzo
fece una lieve risatina, ricambiata dalla ragazza, la quale però tornò ad
essere seria quasi subito:
-Io.. non
intendevo solo con me..-KEIKO
Solo allora
anche Kei si fece serio e, cambiando totalmente espressione, disse:
-Ma.. forse
tu non hai ancora capito... Io solo a te riesco a dare la mia fiducia, solo
alla persona che sento essere simile a me.. Solo a te ho raccontato tutto
perchè.. solo con te mi sono sentito sicuro.. Non riuscirei ad esserlo con
nessun'altro, come non sono riuscito in tutto questo lunghissimo tempo..-KEI
Kei riprese
le mani della ragazza, dicendole:
-Solo tu
hai fatto uscire quella persona che pensavo ormai persa...Perchè sei riuscita a
capirmi, keiko.. E mai nessun'altro c'era mai riuscito.. Dimmi tu come potrei
essere così anche con gli altri..-KEI
La ragazza
rimase a fissare per terra per qualche istante, fino a che disse:
-Ma io non
ti sto dicendo che devi dare la tua fiducia a tutti, lo sai che sono contraria
quanto te a questo.. Ti sto solo dicendo che.. dovresti imparare a stare un po'
più in mezzo alla gente..-KEIKO
-ma a
quanto pare, anche a te piace isolarti, ogni tanto..-KEI
-Ogni tanto,
appunto! Non sempre.. Come mai Kei..?-KEIKO
Kei fissò
il cielo, quasi in cerca di una risposta o forse.. solo del coraggio di dire
quella risposta..
-Io sto
lontano da quelli che mi disprezzano.. Che sono tanti Keiko..Sono davvero
tanti.. E forse sono proprio io a dare loro motivo di disprezzarmi, ma non
m'importa! L'esperienza mi ha fatto diventare quello che sono, e non cambio per
nessuno.. e poi, qualcuno mi ha dimostrato di sapere apprezzarmi, quindi..
forse non mi devo fare così tante colpe..-KEI
Keiko si
guardò intorno pensierosa, prima di rispondere:
-Già..
penso tu abbia ragione.. queste persone sono quelle che si fermano
all'apparenza, e dalle quali è meglio stare alla larga..-KEIKO
Kei sorrise,
prima di fare un'ultima domanda a Keiko:
-Allora,
sei sicura che tuo fratello non sia più uno di quelli?-KEI
La ragazza
mora lo fissò, prima di sorridergli annuendo con la testa; in quel momento
Takao sarebbe voluto uscire allo scoperto, per dirgli scusa.. scusa per tutto
quello che aveva pensato su di lui, ma decise di stare fermo quando vide i due
cadere in un bacio profondo.. Rimase a guardarli estasiato: vedere Keky, la sua
sorellona, alla quale voleva un gran bene, baciare kei, il ragazzo con così tanti
misteri e tanto orgoglio, che lo trattava con fare superiore, sembrava essere
una scena troppo strana per i suoi occhi... Sentiva quasi lo stomaco
rivoltarsi, ma non seppe il perchè..
Finalmente
i due si staccarono per l'ennesima volta, e Takao tornò alla realtà: vide i
loro sguardi felici.. Persino quel ragazzo dai capelli tanto strani quanto lui
sembrava, per la prima volta davanti ai suoi occhi, felice! La sua sorellona
era davvero capace di miracoli.. Sorrise da solo a questo suo ultimo pensiero:
ma no, che miracoli.. in fondo, era solamente riuscita a guardare oltre a
quella sua maschera, a capirlo.. cosa che lui, purtroppo, non era riuscito a
fare! Ma non era importante, la cosa veramente importante era che Kei avesse
trovato qualcuno con cui aprirsi, e il fatto che quel qualcuno fosse sua
sorella, lo rendeva estremamente felice..
Si lasciò
scappare una risatina, forse un po' troppo sonora: Kei e Keiko si girarono di
scatto, beccandolo con le mani nel sacco a spiarli..
-Kaky..?-KEIKO
-Ehm.. chi,
io?.. si beh ecco.. stavo per.. insomma sono appena uscito...e ..vi ho trovati
qui.. ma.. non è che stavo guardando.. noooo.. figurati...eheheh..-TAKAO
Divenne
rosso come un peperone sotto gli sguardi stupiti e incuriositi dei due ragazzi..
-Si, va
beh.. Dì la verità, ci stavi spiando da un po', vero?-KEIKO
-Io?? ma
secondo te?? ma dai..-TAKAO
Keiko
sorrise nel vedere la tipica faccia vergognosa e indifferente del fratellino..
Prese Kei per una mano e, insieme, si avvicinarono alla piccola spia..
-Ok, ok..
non vi arrabbiate, però..-TAKAO
-Ma no,
Kaky.. Piuttosto, come mai quei libri?-KEIKO
-Uff..
devo.. anzi, dovrei studiare..-TAKAO
-No, hai
detto bene, DEVI studiare!-KEIKO
-Hey, ma
che vuoi tu?? Studio quando e quanto ne ho voglia..-TAKAO
-No, invece
tu adesso, prima di dormire, studi!-KEIKO
-No, no e
no! Sono libero di fare quello che voglio!-TAKAO
-Scommettiamo??-KEIKO
Kei rimase
divertito a guardare la scena tra i due, il che non scappò a Takao, che gli
stava di fronte: per la prima volta, lo stava guardando con uno sguardo
diverso..Non fece nemmeno in tempo a dirglielo che Kei prese per primo la
parola:
-Takao,
avresti un fogliettino ed una biro?-KEI
-Umh? Dici
a me? Si..-TAKAO
Sbattè con
fare nervoso i libri in braccio a Keiko, cercando una penna ed un foglio,
proprio come gli aveva chiesto Kei.. Gli pareva impossibile.. per una volta gli
aveva chiesto una cosa senza beffeggiarlo, senza sentirsi superiore.. Forse,
era tutto questo che lo rendeva nervoso...
-Ecco..-TAKAO
Diede a Kei
quello che gli aveva chiesto, mentre lo stava a guardare scriverci sopra dei
numeri:
-Tieni
Keiko..-KEI
La ragazza
prese il fogliettino incuriosita: c'era scritto sopra un numero..
-E' il mio
numero.. Siete solo due persone al mondo ad averlo..-KEI
Detto questo,
si rivolse a Takao..
-Grazie..
ma ora io devo andare..-KEI
Ma il
ragazzo dai capelli scuri lo fermò per un braccio, facendolo voltare verso di
lui:
-Ascolta
kei.. io non ti disprezzo..-TAKAO
Avrebbe
voluto scusarsi, ma non ci riuscì.. Tutto quello che riuscì a dire fu quella
frase.. Kei lo fissò per qualche istante, prima di annuire con il capo facendo
un mezzo sorrisetto, ma senza dire niente, se non:
-Ma
ricordati della nostra sfida, Takao...-KEI
Fece un
mezzo ghigno, che aveva sia dell'amichevole sia della sfida... nemmeno Keiko
riuscì bene a decifrarlo.. Detto ciò, Kei stampò un bacio timido sulla guancia
di Keiko, prima di salutare i due ragazzi e scomparire, come suo solito, dietro
l'angolo..
Takao
rimase a fissare la sua sorellona mentre aveva ancora lo sguardo perso verso la
direzione in cui, poco prima, Kei era scomparso, prima di sentirla dire:
-E' davvero
un ragazzo fantastico..-KEIKO
Takao si
limitò ad annuire con la testa, prima di aggiungere..
-Già.. Mi
dispiace non aver capito prima.. quello che veramente e.. Spero non sia troppo
tardi..-TAKAO
-No.. non è
mai troppo tardi..-KEIKO
-Eppure..
non capisco perchè continua a trattarmi così..-TAKAO
-Così come?
A me sembra che le cose tra voi due siano migliorate..-KEIKO
-Si, per
l'amor del cielo.. ma.. Non so, mi dà una strana impressione..-TAKAO
-Sei tu che
ti fai troppi problemi e pensi troppo..-KEIKO
-Si, forse
hai ragione.. alla fine sono sempre un suo avversario, e gli darò filo a
torcere al torneo! E poi.. avete ragione entrambi: non si può dare la propria
fiducia a tutti.. lui l'ha data a te perchè hai saputo capirlo..TAKAO
Keiko si
girò verso il fratellino, imbronciata:
-Vuoi dire
che hai anche ascoltato il nostro discorso??-KEIKO
-Eh?!
Io?... ehm.. no... Beh, cosa pretendi, che io sia pure sordo??-TAKAO
-Uff..-KEIKO
La ragazza
abbassò la testa sospirando, mentre Takao si rese conto di averci fatto una
figuraccia..
-Beh,
almeno mi dovrò risparmiare di raccontarti questa parte..-KEIKO
-Esatto,
guardala dal lato positivo.. Adesso entriamo!-TAKAO
-Si,
giusto, che devi studiare!-KEIKO
-Umpf..-TAKAO
Keiko si
sedette sul letto, guardando fuori dalla finestra: quanto era felice.. Non
aveva parole per descrivere quel suo stato d'animo..
"Non
avere più paura Kei.. sarò con te.."KEIKO
SBOOOM!!
-Hey ma sei
pazzo??!! Mi hai fatto prendere un colpo!!-KEIKO
Kaky aveva
appena mollato sul pavimento tutta la pigna di libri che teneva in mano, e
guardava la sorellona con fare ammiccante:
-Penso
dovresti dirmi alcune cose riguardo a... quello che è successo tra voi..-TAKAO
-Umh.. e va
bene, però facciamo un patto..-KEIKO
-Eh?-TAKAO
-Io ti
racconto, tu però poi studi..-KEIKO
-No!!-TAKAO
-Ok..
allora niente..-KEIKO
-Ma non
puoi..-TAKAO
-Si invece
che posso.. kaky, non capisci che ti hanno promosso per miracolo
quest'anno??-KEIKO
-Si, lo
so..-TAKAO
-Dai, non
dovrò mica fare come quando eri più piccolo per farti studiare..-KEIKO
-Grrr... se
intendi prendermi in giro no..-TAKAO
FLASHBACK
-Takao!!
Devi studiare!!-KEIKO
-No!!
Non ho voglia!! E poi non vedi che mi sto allenando??-TAKAO
-Ma
domani hai il compito di matematica!!-KEIKO
-Lo so,
e con ciò?-TAKAO
-Ma
giusto mezz'ora.. non ti chiedo tanto..-KEIKO
-Uff,
che barba!! Ho detto che non mi va, non me ne frega niente!-TAKAO
-Ma
guarda che quest'anno rischi di essere bocciato!! hai dei voti che li posso
giocare per far la schedina..-KEIKO
-Smettila!!
Ho detto che non me ne frega niente..-TAKAO
"Che
testardo.."KEIKO
La
sera, entrambi si coricarono nel letto, e Takao posò il suo Dragoon sul
comodino di fianco a lui:
-Dormi
bene..-TAKAO
-Umpf..-KEIKO
Spense
la luce e si addormentò al volo.. Fu allora che a keiko venne un'idea
formidabile.. Facendo attenzione a non svegliare il fratellino, si alzò, prese
il suo bey e andò giù a cercare una scatola di cartone.. Lo mise dentro e lo
nascose dietro l'armadio della palestra, in mezzo alle altre scatole del nonno,
che non voleva fossero toccate per nessun motivo.. Era l'unica idea che le
venne in mente per salvare Kaky dalla bocciatura: più di una volta gli
insegnanti avevano chiamato il nonno, dicendogli che Takao doveva darsi una
mossa o avrebbe perso l'anno scolastico.. Ormai Nonno Jay era disperato, e non
sapeva più che fare.. Non si poteva andare avanti così..
Senza
far rumore tornò in camera e si rimse a letto, cercando di inventarsi una scusa
per giustificare tutto quello..
La
mattina dopo fu svegliata da un grido del suo Kaky:
-Aaaarghhh!!-TAKAO
-Che ti
gridi..?-KEIKO
-Dragoon..
non c'è più...-TAKAO
-Oh.. è
vero..-KEIKO
-Dì la
verità, l'hai preso tu, vero???-TAKAO
keiko
cercò di ricordarsi in fretta e furia la scusa che aveva pensato la notte
precedente...
-No..
ma che dici? In effetti, è ora che ti dica una cosa..-KEIKO
-Cosa??-TAKAO
-Beh
ecco.. il Drago Azzurro sta soffrendo molto per quello che sta succedendo..
come il tuo bey d'altronde..-KEIKO
-Eh??
Ma non dire str***te!! Dove l'hai messo??-TAKAO
-da
nessuna parte! Il fatto è che non può sopportare vedere il nonno che ti sgrida
per il tuo andamento scolastico, e non può sopportare il fatto che tutto ciò
stia succedendo per causa sua.. Cosa credi, il tuo Drago Azzurro ti è amico,
non ti ricordi cosa ti ha detto il nonno?? E da bravo amico non può sopportare
tutto questo..-KEIKO
Rimasero
un attimo in silenzio: keiko sperava che la scusa avesse funzionato..
d'altronde il suo fratellino era ancora piccolo, ci sarebbe cascato.. o almeno,
sperava!
Takao
rimase a fissare il comodino per qualche istante: forse aveva ragione la sua
sorellona.. se n'era andato.. perchè non se la sentiva di sopportare tutto
quello.. e tutto per causa sua..
-Forse..
hai ragione... ma allora.. se n'è andato?? Non tornerà più??-TAKAO
-No
Kaky, tornerà.. se tu imparerai ad essere più responsabile e serio..-KEIKO
Takao
annuì e, da bravo bambino, andò in bagno a prepararsi e, dopodichè,
preparò lo zaino per la scuola, allontandandosi poi senza dire una parola..
A keiko
dispiaceva aver detto quelle cose, alla fine lui c'era rimasto molto male.. Ma
non sapeva cos'altro inventarsi per migliorare l'andamento del fratellino.. Non
le rimaneva che "prenderlo in giro".. se fosse stato più grandicello,
di certo, non ci sarebbe cascato..
Corse
giù dal nonno, per informarlo della sua trovata e per assicurarsi che sarebbe
stato al gioco, nel caso il fratellino gli avesse chiesto qualcosa..
Fortunatamente, anche Nonno Jay pensò che non c'era nessun'altra soluzione da
prendere..
Il
pomeriggio, Kaky tornò da scuola, demoralizzato..
-Kaky..
allora il compito?-KEIKO
-E'
andato malissimo.. e sono sicuro che, dopo questa, il mio Drago non tornerà
davvero più..-TAKAO
-No
kaky.. tornerà.. oggi impegnati e vedrai che tornerà presto..-KEIKO
Quel
giorno Takao si impegnò molto: studiò tutto il pomeriggio per cercare di non
far andare male nessun'altra interrogazione, fino a che, la sera, andò dalla
sua sorellona per farsi provare la lezione..
-Bravo
Kaky, hai studiato..-KEIKO
-Dici
che tornerà..?-TAKAO
-ma
certo piccolo.. tornerà.. però non devi dargli più nessun'altra delusione o
senso di colpa ok? Lui c'è stato molto male..-KEIKO
-Va
bene... lo farò per lui..-TAKAO
-Fagli
vedere che il suo padrone è una persona seria e responsabile, e lui sarà
contento..-KEIKO
Il
fratellino annuì con qualche lacrima, e Keiko si sentì spezzarsi il cuore.. ma
d'altronde, cos'altro poteva fare?
La
notte, Keiko aspettò che il fratellino si addormentasse, prima di scendere ed
andare a recuperare il suo Dragoon; lo riposò sul suo comodino aspettando la
mattina seguente..
-Evvivaaaa!!-TAKAO
-Unh..?
Che c'è?-KEIKO
Kaky
prese il suo Dragoon e glielo mise in faccia alla sorella:
-Avevi
ragione, è tornato!! Il mio Dragoon è contento di me!! Avevi ragione Keky,
grazie!!-TAKAO
Keiko
sorrise..
-Però
devi sempre comportarti bene d'ora in poi, e non dare più delusioni al nonno
e... al tuo Drago Azzurro, ok?-KEIKO
-Certo,
lo prometto..-TAKAO
FINE FLASHBACK
-Aahahahah!!-KEIKO
-Spiritosa...
anzi, no, sei cattiva!!-TAKAO
-Kaky, ma
l'ho fatto per te...-KEIKO
-Umpf...-TAKAO
Il ragazzo
rimase per qualche secondo con la faccia imbronciata, prima di gettarsi con le
braccia al collo della sorellona..
-Lo
so...però potevi farne a meno di prendermi in giro..-TAKAO
-E
cos'altro avrei potuto fare?.. Tu nemmeno mi ascoltavi..-KEIKO
-Umh
si...-TAKAO
-Però ora
questi trucchetti con te non funzionano più.. Kaky, ti chiedo solamente di
prendere lo studio con più serietà, non sai quanto è brutto rimanere bocciati..
Devi crescere, devi saper essere più responsabile..-KEIKO
-Uffa..-TAKAO
-Sei
proprio testardo..-KEIKO
-E va bene,
io studierò.. però tu adesso raccontami com'è andata..-TAKAO
-Ok...-KEIKO
Si misero
sul tappeto uno di fronte all'altro e Keiko inziò così a parlare..
-kei si è
aperto.. mi ha raccontato il motivo per cui è così.. Mi dispiace kaky, non
posso dire nient'altro perchè non voglio tradire la sua fiducia, non posso..
Posso dire soltanto che abbiamo due storie molto simili, in fatto di
tradimenti, e che lui c'è stato molto male, forse più di me..-KEIKO
Takao
rimase un po' a pensare, prima di risponderle:
-Proprio
non vuoi dirmi nient'altro?... Guarda che non vado mica a fare la spia..-TAKAO
-Beh sul
fatto della spia non ci metterei la mano sul fuoco, caro..-KEIKO
-Umpf,
spiritosa..-TAKAO
-E cmq non
lo voglio dire per questo fatto, so di potermi fidare di te.. Però vedi.. mi ha
confidato di essere stata l'unica a cui ha raccontato tutto, e l'unica a cui è
ancora riuscito a dare fiducia, dopo quello che gli è successo..-KEIKO
-Non essere
troppo modesta..-TAKAO
-Piantala!!-KEIKO
-Ma si,
stavo scherzando... Lo so che sei riuscita a farlo aprire e a farlo stare
meglio: mi è bastato guardarlo in faccia per capirlo..-TAKAO
-E.. beh
ecco vedi.. mi sentirei di tradirlo dicendo tutto, e non è giusto.. Sarebbe
come venderti la sua fiducia.. E non mi va..-KEIKO
kaky fissò
dritto il tappeto: in effetti aveva ragione sua sorella.. provò per qualche
istante a mettersi nei panni di Kei, un ragazzo con una storia fatta di
tradimenti, a quanto aveva capito.. una storia che l'aveva portato ad essere
così, e che di certo non si sarebbe sentito di raccontarla a tutti,
specialmente a chi l'aveva da sempre disprezzato.. compreso lui!
-Posso
farti solo una domanda?-TAKAO
-Dimmi..-KEIKO
-Questa sua
storia l'ha anche portato a non dare la sua fiducia agli altri?-TAKAO
-Si.. ti
posso dire solo questo..-KEIKO
-Allora è
giusto che tu non me lo dica.. Devi rispettare la sua scelta, quella che spetta
a lui... la scelta di dare la fiducia a chi ne ritiene meritevole.. Non ti
preoccupare, posso capire..-TAKAO
-Non sei
arrabbiato con me?-KEIKO
-Umh..
forse prima un po' si, ma alla fine è giusto così! Non devi tradirlo, hai
ragione tu... Lui ti ha ritenuto una persona a cui si può dare fiducia.. però
quella persona sei tu, non io.. e non è giusto!-TAKAO
-Non
pensavo il mio fratellino fosse così intelligente!-KEIKO
-Uff... che
simpatica..-TAKAO
-Cmq non ti
preoccupare kaky, se un giorno ti riterrà degno della sua fiducia, sarà lui il
primo a dartela.. Io non voglio, non posso..-KEIKO
Takao
sorrise, prima di dirle:
-Beh,
allora, vai avanti! Com'è che vi siete baciati eh??-TAKAO
-Con calma!
Allora, dopo che siete andati via, io mi sono seduta davanti alla ringhiera,
nello stesso punto di ieri, fino a quando è arrivato anche lui e si è messo a
sedere di fianco a me.. Beh, abbiamo cominciato a parlare, di cosa te l'ho già
detto e... appena finita la sua storia, beh.. lui.. non so, sembrava come
"libero".. Sembrava dirmi ogni minima cosa che pensava..-KEIKO
-Cosa?
Almeno questo posso saperlo?-TAKAO
-Si.. mi ha
detto che siamo molto simili e che..-KEIKO
Al solo
pensiero, la ragazza arrossì ancora..
-.. è
il cielo che ci deve aver fatto incontrare..per aiutarci a vicenda..-KEIKO
-Uuuuhhh,
che romantico!! Ahiaaa!!!-TAKAO
-Mi stai
prendendo in giro??-KEIKO
-Ohi.. no..
potevi anche risparmiarti il ceffone.. me ne hai già tirato uno ieri
sera...ahia che male..-TAKAO
-E poi va
beh.. ci siamo baciati.. sembrava così felice.. anzi no, lo era! Era finalmente
felice, e non sai quanto lo ero anche io, Kaky! Mi ha chiesto se si meritava la
mia fiducia.. e io.. beh, gli ho detto di si..-KEIKO
-Sul
serio?-TAKAO
-Certo..Come
potrebbe tradirla, quando anche lui sa che vuol dire?-KEIKO
-Già..-TAKAO
Il ragazzo
dai capelli neri rimase a fissare la sera che stava ormai calando fuori dalla
finestra, quando aggiunse:
-E' così
strano.. vedervi insieme.. Ma sono felice, perchè anche tu lo sei... E non
importa se Kei continuerà a stuzzicarmi ancora per tutto il torneo..
l'importante è che sia felice dentro, che sia felice con te..-TAKAO
Keiko
abbracciò il fratellino, baciandogli la guancia ancora dolorante, in segno di
pace e scusa..
-bene,
adesso che ti ho raccontato.. STUDIA!!-KEIKO
-Noooo...-TAKAO
-Siiiii!!!-KEIKO
Prese di
forza il sua Kaky, mettendolo alla scrivania, con davanti il libro di scienze..
-Ma non
potevamo inziare con qualcosa di più leggero?-TAKAO
-No..
avanti studia!-KEIKO
Così, il
povero ragazzo abbassò la testa sul libro, ma i suoi pensieri erano altrove..
Erano ancora a quella scena vista poco prima: l'abbraccio, il bacio, l'aria
felice, persino la sua scoperta da parte loro.. Non erano cose nuove.. Ma dove
le aveva viste?? No, non poteva averle già viste.. quello era.. il loro secondo
bacio.. ma allora...
"Il
sogno!!!"TAKAO
Alzò
improvvisamente la testa dal libro: certo il sogno! Quel maledetto incubo!! Dio
mio, che fosse veramente un sogno premonitore?? Era tutto uguale, tranne che..
il luogo in cui si trovavano, le loro parole, le sue parole.. ma per tutto il
resto era identico.. Ma mancava qualcosa però: il finale, quell'orrendo
finale.. Che sarebbe arrivato dopo? No, non era possibile... E poi, già si
sapeva da cosa era causato quel sogno: dalla paura, dalla sua folle paura di
perderla ancora, che si era fatta viva come non mai.. dall'esperienza,
nient'altro che ricordi.. ma allora, perchè era tutto così uguale?
-kaky?
Qualcosa non va?-KEIKO
La voce
della sorellona interruppe i suoi pensieri..
-No no..
tutto a posto.. è solo che.. mi sembrava di aver visto un ragno..
allora..-TAKAO
-Cosa??? Un
ragno??? C'è veramente??-KEIKO
-No calma..
è stata solo una mia impressione! Sarà perchè sono stanco, tutto qui..-TAKAO
-Ah
ok..-KEIKO
La ragazza
tornò a leggere il fumetto in cui si era assorta,con indifferenza..mentre
Takao.. Beh, lui continuava a pensare, a chiedersi come mai.. ma come mai di
cosa?? Come mai di tutto! Non ci capiva più niente.. Ma no, kei non avrebbe mai
potuto farle una cosa del genere, proprio lui, che sapeva cosa voleva dire.. e
poi, non era il ragazzo che pensava..
Tornò a
convincersi che quel sogno fosse solo stato frutto della loro esperienza,
nient'altro.. e che sua sorella e Kei si fossero abbracciati per.. per caso,
perchè è normale alla fine: abbracciarsi e baciarsi.. che c'è di strano??
-bah.. sto
diventando scemo.. mi sto facendo problemi inutili.. si, è vero, è meglio se la
smetto..-TAKAO
-Cosa?-KEIKO
-Eh? No
niente... parlavo da solo..-TAKAO
-Sicuro sia
tutto a posto?-KEIKO
-Ma si
certo.. te l'ho detto, sono solo stanco..-TAKAO
Keiko si
alzò dal letto raggiungendo il fratellino, che stava ancora seduto con la testa
bassa sul libro..
-So che non
ti stai concentrando, sei rimasto due ore sulla stessa pagina di tre righe..
Dai andiamo a letto, studierai domani mattina..-KEIKO
-ma domani
ho gli allenamenti..-TAKAO
Keky lo
fulminò con sguardo assassino, infatti:
-No no..
scherzavo.. cioè, potrei anche andare il pomeriggio ad allenarmi.. non credi?
eheheh..-TAKAO
-Si, credo
proprio di si.. Domani mattina chiameremo Max e il Prof.. anzi, li chiamerò io
e dirò loro che devi studiare..-KEIKO
-Uffffaaaa...-TAKAO
-Dai, ora
andiamo a letto..-KEIKO
I due si
prepararono e si misero sotto le coperte; Keiko si addormentò col pensiero di
quella magnifica giornata, mentre Takao.. rimase a guardare fuori dalla
finestra, pensando ancora a "quella strana" coppia che si era appena
formata.. Strana, beh non più di tanto.. Sebbene ormai fosse convinto di quello
che era Kei, in cuor suo sperava con tutte le sue forze che non sarebbe
successo niente, e che quell'incubo fosse soltanto stato un ricordo, come pensò
la sera precedente..
Mia
madre era davanti a me, e mi fissava col suo sguardo dolce.. quello sguardo che
non ho mai fatto in tempo a capire bene perchè.. mi è stata portata via dal
destino, da uno stupido incidente stradale.. Mi sento solo, eppure c'è lei
davanti a me.. Mi sorride e mi fa cenno di avvicinarmi a lei.. Non ci
penso nemmeno un secondo: le corro incontro, felice di poterla di nuovo
abbracciare, felice di sentire ancora il suo profumo.. Lei mi stringe e parla..
ma non riesco a sentire quello che dice: perchè?? La guardo con gli occhi pieni
di lacrime.. e lei continua a sorridermi..
Mamma,
perchè te ne sei andata?? Perchè non sei ancora qui con me?? Mi mette una mano
sul capo e mi fa appoggiare al suo petto, prima di sussurrarmi delle semplici
ma dolci parole...ora riesco a sentirla...
-Tu
non sei solo.. Hai una grande famiglia che ti vuole bene.. e ricorda che io
sono sempre al tuo fianco..-MAMMA TAKAO
E'
come se sapesse leggermi nel pensiero.. E' vero, non sono solo.. ma mi manchi
mamma, mi manchi da morire.. Non ho nemmeno fatto in tempo a salutarti, ad
abbracciarti un'ultima volta.. Non ho nemmeno fatto in tempo a capire quanto tu
fossi importante per me.. Mi sei stata portata via, così, improvvisamente, e
senza una ragione.. Cos'ho fatto di male mamma?? Cos'ho fatto per meritarmi
tutto questo?? Qualcuno me lo dica per favore!
Mi
accarezzi la testa con fare dolce..e vai avanti a parlare:
-Mia
sorella ti vuole bene come un figlio, mio caro Takao...Ti ama forse quanto
me...-MAMMA TAKAO
Tua
sorella.. intendi dire la mamma di Keky.. si lo so, ma in questo momento,
amando lei come madre mi sento un'idiota, un traditore.. Anche se le voglio un
gran bene..
-Non
devi sentirti così, tesoro.. Amando lei è come se amassi me.. Sono contenta di
ciò che stai facendo figlio mio..-MAMMA TAKAO
Ora
mi stai allontanando da te.. perchè?? Mi prendi la testa con le tue dolci
mani...
-Lei
è stata una delle persone più importanti della mia vita.. Voglio che tu vada
avanti a vedere in lei ciò che hai sempre visto e vorresti ora vedere in me..
Continua ad amarla come una madre Takao, e vedrai che sarà come se amassi
me..-MAMMA TAKAO
La
tua immagine sta ora scomparendo: no mamma, non lasciarmi un'altra volta!! Non
farlo ti prego!! Mi sento il volto bagnato di lacrime.. corro, nel tentativo
invano di raggiungerti, di fermarti.. ma niente.. solo le tue ultime parole
eccheggiano ancora nel vuoto:
-Ricordati
quello che ti ho detto, figlio mio...-MAMMA TAKAO
Il
vuoto.. ora non vedo altro che il vuoto davanti a me... Ma, un momento! Sento
ancora qualcosa.. Un rumore stridulo, sembra quasi.. una sirena! Si, una sirena
d'ambulanza! Mi guardo intorno, ma non riesco ancora a vedere niente..Poi,
lentamente delle immagini sfuocate cominciano a comparire davanti ai miei
occhi.. Un corridoio.. delle stanze.. Ci metto non poco a capire quello che mi
sta circondando.. Ora le immagini sono molto più nitide.. ma questo è..
un'ospedale!! Mi tremano le gambe, non presagisco niente di buono.. Ora ho
paura, una paura folle.. La gente mi passa davanti: dottori, pazienti,
visitatori.. ma nessuno fa caso a me.. Le lacrime sembrano ora scomparse dal
mio volto, ma.. sento freddo, un freddo polare che è come se bloccasse i miei
sentimenti.. Mi giro, quasi istintivamente: sulla mia sinistra c'è una stanza
con il muro fatto a metà di vetrata.. Sembra sia lì, ad aspettare me, ad
aspettare che i miei occhi ricadano all'interno di quella stanza.. ma non
voglio! No, non lo farò! ma sono impotente, sono del tutto impotente davanti a
quella visione: le mie gambe cominciano ad avanzare verso la stanza da sole,
verso quella vetrata.. Non riesco a comandarle, fermatevi!! Cerco di chiudere
gli occhi, ma invano.. sembrano essere più aperti che mai.. Ormai mancano pochissimi
passi.. ho paura, non voglio guardare, voglio scappare!! Voglio andarmene da
questo posto!!
Troppo
tardi, ci sono davanti... A fatica cerco di non guardare, ma mi è impossibile..
una visione sconcertante appare ora davanti ai miei occhi, che sembrano incollati
a quella vetrata: ci sei tu, sorellona, su quel letto d'ospedale.. Non riesco
bene a vederti, ci sono tre o forse quattro dottori davanti a te, che sembrano
anche molto indaffarati! ma cos'hanno?? Cosa succede?? Sembrano disperati!!
Finalmente si spostano, e ora posso finalmente vederti.. Ma perchè ti sto
guardando?? Non voglio guardarti!! Non voglio vederti in quello stato!! Il
freddo sta crescendo, comincio a tremare, mentre ti vedo lì, stesa come se
fossi morta.. Due aghi ti entrano nella pelle del braccio, due aflebi.. hai
delle cose strane sul petto, collegate ad una macchina che segna i tuoi battiti
cardiaci.. Sei pallida, se non fosse per quella macchina che emette dei segnali
di vita, penserei che tu fossi ormai passata a miglior vita.. Ma quale miglior
vita?? Cosa sto dicendo?? Hai le labbra viola, gli occhi circondati da occhiaie
orrende... Respiri a fatica, e, quasi per miracolo, riesco a sentire i tuoi
respiri, corti ed affaticati.. Ti prego, sorellona, parlami!! Dimmi che stai
bene!! Mi avevi promesso non sarebbe più successo!! Perchè l'hai fatto?? Vorrei
piangere, ma le lacrime sembrano essere congelate..Vorrei abbassare lo sguardo,
per non vederti più in quello stato.. vorrei chiudere gli occhi, per
immaginarti ancora quando mi sgridavi, mi aiutavi, mi sorridevi.. ma non
riesco.. gli occhi rimangono fissi su quell'orrenda visione..
Improvvisamente,
i medici si girano.. mi fissano impassibili, indifferenti, come se niente
stesse succedendo... E ora, anche tu ti giri... mi guardi, sorridi.. Mi sembra
un sogno..
-kaky..
ti voglio bene...-KEIKO
Anche
io sorellona!! Anche io ti voglio bene!! Ti prego, non lasciarmi anche tu!! Ti
prego!!
-kaky,anche
io ti voglio bene.. Tzè..-...
Una
voce.. una voce che proviene dalla mia destra: c'è qualcuno di fianco a me...
chi osa prenderla in giro?? Chi?? Mi giro..
KEI!!!
La tristezza lascia il posto alla rabbia, una rabbia feroce e furiosa!! Cosa le
hai fatto?? E perchè ridi in quel modo orrendo??
-Io
non ho fatto un bel niente.. è tua sorella che è troppo sensibile..-KEI
Rimani
lì a fissarla, mentre io vorrei strozzarti, ammazzarti per quello che invece
hai fatto!! Ma il freddo continua a crescere, arrivando ad un punto tale che
non riesco a muovermi.. Sembro del tutto congelato! Vorrei vedere te in quel
letto d'ospedale, in quello stato!!
Kei,
cos'hai fatto?? Perchè??
Improvvisamente
ti giri.. stranamente sembri triste..
-Credimi,
Takao.. anche a me dispiace..-KEI
Detto
questo mi volti le spalle e te ne vai, scompari nel nulla, come fai sempre tu..
Kei, fermati!! Dovrai fare i conti con me ora.. kei, ho detto di fermarti!! Ma
tu continui a camminare, fino a che la tua immagine non mi è più visibile.. Mi
giro, per vedere la mia Keky.. ma la stanza è scomparsa.. è scomparso tutto..
Piango.. finalmente le lacrime riescono a scendere dal mio volto.. Piango, mi
inginocchio... che devo fare?? Cosa???>>
-Cosa..
devo..fare..-TAKAO
Le lacrime
bagnavano il suo cuscino, mentre Takao teneva ancora gli occhi chiusi, in stato
di dormi-veglia.. Ormai aveva capito che era tutto un sogno.. ma quelle scene
gli avevano fatto troppo male.. troppo! Non riusciva a smettere di piangere,
silenziosamente, per non dare troppo nell'occhio..
Trovò
finalmente il coraggio di alzarsi a sedere: cosa doveva fare ora? Avrebbe
dovuto svegliare Keky, raccontandole tutto? No, non avrebbe potuto per nessuna
ragione al mondo... Era stata una giornata magnifica per lei, finalmente il suo
Kei l'aveva baciata.. le avrebbe sicuramente rovinato tutto.. lo avrebbe fatto
solamente per uno stupido incubo.. Si, ecco.. solo uno stupido incubo.. Aveva
fatto male a pensare ancora al sogno della notte precedente prima di andare a
dormire, si sarebbe dovuto immaginare che ne avrebbe portato un'altro, di
conseguenza! Ma perchè non la smetteva allora di farsi certi problemi??
Se era chiaro che erano solo stupidi incubi, allora perchè continuavano a
torturarlo come non mai? Perchè lui, per primo, continuava a pensarci? Avrebbe
dovuto smettere, una buona volta.. ne andava della sua mente, del fatto che
avrebbero potuto rovinargli le giornate..Come la precedente appunto! ma guarda
un po' te.. pensare che delle semplici cose tra innamorati, un abbraccio e un
bacio, avrebbero potuto avere un collegamento col suo precedente sogno.. Cose
naturali, alla fine! Cosa dovrebbero fare due così, scannarsi?? Doveva
smetterla di avere paura, smetterla e basta!!
I suoi
pensieri furono poi catturati dall'altro suo sogno: un sogno dolce... quello di
sua madre.. chissà come mai? Probabilmente gli era ancora rimasta dentro la
piccola discussione avuta con Max dopo gli allenamenti, quando lui gli aveva
chiesto della madre di Keiko.. e poi era venuta fuori la storia di sua madre,
della sua madre naturale.. Eppure, quello che lei gli aveva detto in sogno..
Insomma, di certo non erano cose che gli cambiavano la vita, alla fine, lui
aveva sempre amato la madre di Keky come una seconda madre.. eppure.. forse sua
madre voleva solamente dirgli che gli era sempre vicina, e che apprezzava
questo suo amore nei confronti "dell'altra madre"...Una cosa era
certa, gli aveva fatto un'immenso piacere rivederla, anche se solamente in
sogno..
-Grazie
mamma..-TAKAO
Il ragazzo
fissò il cielo, fuori dalla finestra, sussurrando quelle semplici parole a sua
madre, alla sua vera madre, nella convinzione che lei potesse sentirlo..
Improvvisamente,
la stanchezza gli passò.. decise di andare fuori, in giardino: si sarebbe
seduto sui gradini dell'entrata, respirando un po' di aria fresca.. si sarebbe
sicuramente rilassato! Si girò verso sua sorella, sussurandole:
-Tranquilla
Keky...-TAKAO
Non seppe
nemmeno lui il senso e il perchè di quella frase.. Ma gliela disse.. Andò poi
con passo felpato sulla soglia della camera della madre di Keky.. qualche
lacrima gli scese ancora dagli occhi, ma svelto l'asciugò, sussurrando ancora..
-Buona
notte.. mamma..-TAKAO
Finalmente,
scese le scale, stando attento a non scivolare, e, silenziosamente, aprì la
porta d'ingresso...
Si sedette
sui gradini, fissando prima la strada, poi il cielo.. poi ancora casa sua.. poi
il giardino, tempestato da mille colori: sua madre adorava tenere bene il
giardino, era un vero hobby per lei..
Cercò di
calmarsi, ma il silenzio che regnava in quella piccola stradina di Tokyo, lo
fecero tornare ai suoi pensieri..
In sole due
notti, tre sogni che lo avevano totalmente sconvolto.. Stava pensando troppo in
quel periodo, ecco qual era la verità.. Si prese la testa fra le mani.. Non
voleva spaventare Keky, ma non riusciva a tenersi tutto dentro.. Doveva
dirglielo.. Non voleva metterla in guardia, quello no.. voleva solamente dirle
i suoi incubi.. si erano promessi di essere sempre sinceri, e tutto ciò non
faceva eccezione, per niente, anzi! Ormai aveva deciso: il giorno dopo, nel
momento più opportuno, le avrebbe detto tutto.. le avrebbe finalmente
raccontato dei suoi incubi: magari lo avrebbe aiutato a risolvere l'enigma..
enigma, che, a dire il vero, non c'era.. Ricordi, paura.. eccole le due
soluzioni! Non c'era nessun enigma da risolvere.. Però voleva assolutamente raccontarle
tutto, anche con il solo scopo di sfogarsi, di essere sincero..
Rimase
ancora qualche istante con la testa fra le mani, fino a che udì una voce
provenire dalla stradina..
-Hey, sei
takao?-...
Alzò la
testa freneticamente..
-Rei..? Ma
è tardissimo.. che ci fai in giro?-TAKAO
-Mi piace
girare.. E poi sono un tipo che dorme poco..-REI
-Che ci fai
ancora lì.. vieni qua a sederti..-TAKAO
Takao
indicò con la mano lo spazio di gradino di fianco a lui.. Rei non se lo fece
dire sue volte e andò a sedersi di fianco al brunetto.. Il cinese fissò Takao
per qualche istante, sospettoso, mentre quest'ultimo era ancora intento a
fissare il cielo..
-Ti
piace?-REI
-Cosa
scusa..?-TAKAO
-Ti piace
il cielo?-REI
-Ehm, si..
perchè?-TAKAO
Rei si
voltò verso la luna, prima di tornare a parlare..
-Che ci fai
ancora alzato? Sembri molto pensieroso.. qualcosa non va?-REI
-Oh no...
ho solo avuto un'incubo, niente di che..-TAKAO
-Capisco..
Anche a me capita ogni tanto di fare incubi talmente brutti da non riuscire a
dormire la notte..-REI
-Meno male
che non sono l'unico allora..-TAKAO
-Certo che
no..-REI
Il ragazzo
dai lunghi capelli corvini smise di guardare la luna e si voltò, guardando la
casa che si ergeva alle sue spalle, sotto lo sguardo interrogativo di Takao..
-Abiti
qua?-REI
-No, abito
lì di fronte: questa è la casa di Keiko..-TAKAO
-Ah.. e tu
dormi qua?-REI
-Beh,
diciamo che facciamo a turni, siamo sempre insieme.. casa mia è anche casa sua
e viceversa..-TAKAO
Il brunetto
sorrise vedendo la faccia di Rei, che era tra lo stupito e il confuso! Tornò a
girarsi verso il giardino, fissando il vialetto che conduceva all'entrata,
dicendo:
-Capisco.. beato
te..-REI
-Unh?
Perchè? Che intendi dire?-TAKAO
-No
niente..lascia stare..-REI
Il brunetto
lo fissò con aria interrogativa, alla quale lui rispose con un semplice
sorriso, forse un po' ebete! Svelto Rei cercò di cambiare discorso:
-Prima ho
incotrato Keiko e Kei al parco..-REI
-Davvero?-TAKAO
-Si.. e ci
ho anche fatto una bella figura..-REI
Il cinese
abbassò lo sguardo, diventanto ancora lievemente rosso..
-Che hai
fatto?-TAKAO
-Beh..
erano lì seduti davanti al lago.. e io da terzo incomodo mi sono intrufolato!
Per di più, come se non bastasse, le ho anche detto che avrei potuto
accompagnarla a casa se voleva... davanti a Kei! Che stupido, eppure si vedeva
benissimo che tra quei due.. beh si insomma..A Kei non è andata giù, si
vedeva..-REI
-Si in
effetti tra quei due c'è qualcosa, ma solo da oggi pomeriggio..-TAKAO
-Che
stupido..-REI
Takao battè
un colpo sulla spalla di Rei con la mano:
-Dai, non
pensarci più... stai tranquillo, Keiko avrà sicuramente capito che lo hai fatto
solo per gentilezza, e vedrai che ne avrà messo al corrente anche Kei!-TAKAO
-Lo spero..
anche se..-REI
-Anche se
cosa?-TAKAO
-No niente,
scusami!-REI
Era strano,
pensò Takao.. c'era qualcosa che non gli quadrava: cosa pensava Rei? E perchè
non voleva dirglielo? Keky si era persino dimenticata di raccontargli quel
piccolo particolare della storia.. Ma quasi sicuramente, pensò, lo aveva fatto
di proposito, pensando che non fosse di grande importanza.. quando invece.. In
tutti i casi, Kaky cercò di passarci sopra..
-Certo che
però.. è strano vederli insieme..-TAKAO
-Come
mai?-REI
-beh,
perchè... non lo so, mi sembra strano.. forse perchè prima lui non mi andava
molto a genio, invece adesso.. si, ho capito che non è niente male come
ragazzo..-TAKAO
-Ehm.. in
che senso?-REI
-Non in
"quel senso"!!-TAKAO
-Ah ecco..
ehehehe..-REI
-Umpf, ma
secondo te..?-TAKAO
-Io non lo
conosco ancora bene, ci siamo solo presentati.. però.. sembra stiano bene
insieme.. Poi lei..-REI
Rei si
fermò improvvisamente, tornando a fissare la luna..
-Poi lei
cosa?-TAKAO
-Niente...-REI
-No, basta
dirmi sempre niente! Rei, dimmi cosa vuoi dire..-TAKAO
-Non
riesco..-REI
-Si che ci
riesci!-TAKAO
-Ma.. mi
vergogno..-REI
-Umh..
allora forse penso di aver capito... ti piace la mia sorellona, vero?-TAKAO
Il brunetto
cominciò a lanciare a Rei piccole gomitate, ma lui cercò di rimanere
impassibile..
-Ma no, che
dici?-REI
-Nah nah,
secondo me è così!-TAKAO
Strizzò
l'occhio al cinesino, che divenne tutto d'un colpo rosso..
-Avanti
puoi dirmelo..-TAKAO
-Beh ecco..
si, è carina.. però non la conosco ancora bene.. mi ha solo dimostrato un certo
caratterino..-REI
-Si lo so,
me l'ha raccontato di quella sera!-TAKAO
I due
risero in silenzio, fino a che Rei tornò ad essere serio:
-Penso però
di far meglio a dimenticarmi tutto e a pensare ad altro.. Visto che c'è Kei al
suo fianco..-REI
Kaky non
poteva credere alle sue orecchie: non bastava Kei, adesso ci si metteva anche
Rei.. ma d'altronde, era quasi sicuro che quella di Rei verso sua sorella fosse
solo attrazione fisica: lui ancora non la conosceva, ci aveva parlato solo per
pochi minuti, forse anche quasi litigando..!
-Mi
dispiace dirtelo, ma.. si, forse è meglio lasciarli stare, ora che si sono
trovati..-TAKAO
Gli
dispiaque dire quella frase, ma era la pura verità! Certo, Rei era un tipo
amichevole e socievole, si vedeva in tutto quello che faceva, e forse in un
primo momento avrebbe preferito lui come compagno di sua sorella.. Ma ora, che
aveva capito qual era la vera persona che si celava dietro la maschera di ghiaccio
di kei, dovette ammettere che non gli dispiaceva della scelta della sua Keky,
anzi! Era contento che Kei avesse finalmente trovato qualcuno..
-Tranquillo..-REI
Fu allora
che il cinesino si alzò, cercando in tutti i modi di cambiare quella sua
espressione pensierosa in felice..
-Beh, ora
vado Takao! faresti meglio a tornare a letto, è molto tardi!-REI
Takao
annuì, per poi sorridere al ragazzo.. Non se la sentiva di lasciarlo andare
così.. allora cercò di riparare "quel danno" ormai fatto con qualcosa
che lo avrebbe tirato su di morale:
-Non
pensare a mia sorella: a volte è una scorbutica, ti farebbe solo
impazzire..-TAKAO
Si, era
vero, a volte era più che scorbutica, però era anche vero che era una persona
fantastica.. Ma in quel momento non seppe cosa altro dire..
-E poi..
concentrati sulla semifinale, perchè non sarà facile battermi caro Rei!-TAKAO
Rei
sorrise, come previsto..
-Non ti
preoccupare Takao.. piuttosto pensa tu a concentrarti! Lo stesso vale anche per
te!-REI
I due
sorrisero ancora, prima di salutarsi.. Takao guardò Rei scomparire dietro il
muretto della casa di Keky, per poi tornare a fissare il cielo: caspita, non
l'avrebbe mai detto.. Rei..! ma si, era solo una cotta temporanea, gli sarebbe
passata in fretta! Non si doveva preoccupare più di tanto!
Tornò a
pensare ancora a Kei: alla fine era davvero contento di quello che stava
succedendo, che motivo c'era di farsi tanti problemi? Finalmente si era aperto,
e questo non poteva che migliorare le cose.. Sorrise, prima di alzarsi e
tornare in casa.. Salì le scale, piano come sempre, e si infilò nuovamente nel
letto.. Diede un'ultima occhiata a sua sorella, che dormiva completamente
abbracciata al cuscino, come se stesse stringendo qualcosa.. o forse qualcuno..
Quando lui aveva paura del buio, stringeva lui nel sonno, ora invece stringeva
il cuscino, forse per abitudine!
Quasi come
per scherzare, disse a bassa voce:
-Keky.. ho
paura del buio..-TAKAO
Voleva
vedere la sua reazione, che fu quasi immediata:
-Peste, vieni
qua...-KEIKO
"Oh
beh, non sono l'unico che parla nel sonno allora.."TAKAO
Keiko
strinse ancora di più il cuscino: probabilmente stava sognando di stringere il
suo fratellino!
Kaky
sorrise un'ultima volta, prima di stendersi e riaddormentarsi lentamente..
Quanti problemi per niente! Decise che, dal giorno successivo, dopo che avrebbe
detto a Keky dei suoi incubi, solamente a scopo di sfogo, non ci avrebbe più
pensato.. Era l'unica soluzione per scacciarli via.. Ricordi, erano solo
ricordi mischiati a paura.. non doveva temere.. non doveva!
Il sole era
già sorto da un bel pezzo e i raggi di luce ormai abbastanza forti e impetuosi
di quella bella mattinata d'estate irrompevano nella stanza dove i due ragazzi
dormivano attraverso la grande finestra; il rumore di sua madre che correva per
il corridoio del secondo piano svegliò Keiko, che fece molta fatica ad abituare
i suoi occhi a quella forte luce..
-Caspita..
è già mattina..-KEIKO
La ragazza
diede un'occhiata alla sveglia, che segnava ormai le 9, prima di voltarsi verso
il fratellino che ancora dormiva beatamente.. o quasi..!
-No, no..
non mi batterai.. non finisce qua.. ti batterò..-TAKAO
kaky
parlava nel sonno, come suo solito d'altronde, mentre si agitava sotto le
lenzuola.. Sicuramente stava sognando di essere alla semifinale, ormai aveva
solo quello in testa! Keiko gli accarezzò la testa, facendolo calmare..
-Dragoon..-TAKAO
-No, non
sono Dragoon..-KEIKO
Keky
sorrise a quella ultima parola detta nel sonno dal fratellino: era talmente preso
che aveva probabilmente scambiato quella carezza di sua sorella per una
"carezza" di Dragoon..
Si alzò dal
letto, decidendo di lasciarlo dormire ancora per un po', e si diresse in bagno
a prepararsi.. Si sentiva attiva, quel giorno, senza un particolare motivo!
Anzi, no.. forse un motivo c'era: era felice, dannatamente felice per quello
che era successo il giorno precedente, quel bacio sembrava averle cambiato la
vita! Si guardò allo specchio, tutt'altro che assonnata, e vide sul suo
volto un sorriso smagliante, forse anche un po' sognante! Tornò in camera
silenziosamente per non far svegliare Kaky, che ora sembrava essersi calmato, e
prese un paio do pantaloni larghi a vita bassa (del suo solito stile), una
canottiera aderente, e i suoi fedeli scaldamuscoli e polsini alti:
sembrava non poter vivere senza! Prima di tornare in bagno, prese i pantaloni
del giorno precedente per metterli a posto, quando, rovistando nelle tasche,
trovò un foglietto con un numero.. il numero di Kei.. Le mani le tremarono per qualche
istante, e fu percossa da un brivido elettrizzante: era così.. fantastico! Era
tutto fantastico quanto lo era lui, quel ragazzo che le aveva ancora fatto
trovare fiducia nell'amore, che sembrava essere così perfetto.. Era anche tutto
così incredibile: sembrava essere la persona che stesse intimamente cercando..
Afferrò
subito il suo cellulare e salvò il numero, prima di essere tentata di mandargli
un messaggio.. ma cosa gli avrebbe scritto?? Avrebbe voluto dirgli tante cose,
ringraziarlo ancora una volta, ma si rese conto che rischiava di ringraziarlo
all'infinito per quello che aveva fatto! Così, le venne in mente una scusa
geniale: senza pensarci un attimo scrisse:
Lo inviò
con la mano ancora tremante... che cose stupide gli aveva scritto, ma proprio
non riuscì a dirgli altro, non sapeva perchè..! Timidezza? No, impossibile,
sarebbe stato troppo stupido dopo tutto quello che si erano detti..
In cuor
suo, sperava vivamente di poterlo ancora vedere quel giorno, non desiderava
altro..
Improvvisamente
le tornò in mente qualcosa guardando il suo cellulare.. doveva fare qualcosa,
ma non si ricordava bene cosa.. Poi, i suoi occhi ricaddero, senza nemmeno
rendersene conto, sui libri del fratellino, che stavano ancora sulla scrivania
a formare una pigna.. fu allora che il suo cervello cominciò veramente a
connettere..
"Devo
chiamare Max e il prof!!"KEIKO
Doveva
farlo subito, mentre Kaky stava ancora dormendo, o sicuramente avrebbe trovato
qualche scusa per non studiare o per non farla chiamare, mentre ora poteva
agire tranquillamente..
Con poca
gentilezza rovistò nelle tasche dei pantaloni del fratellino, prendendo questa
volta il suo cellulare e tirando giù il numero dei due ragazzi, poi corse giù
in salotto a chiamare..
Il
cellulare di Max fece molti squilli prima che il ragazzo potesse rispondere:
-Pronto..-MAX
-Ciao Max!
Sono Keiko, stavi ancora dormendo per caso?-KEIKO
-Si.. sei
sempre più antipatica, mi hai svegliato!-MAX
-Che
gentilezza.. cmq scusa, ma devo dirti una cosa..-KEIKO
-Che genere
di cosa?-MAX
-Volevo
dirti che stamattina non ci sarà nessun allenamento perchè Takao deve
studiare!-KEIKO
-Come
scusa?? E perchè?-MAX
-Perchè
deve iniziare il prossimo anno scolastico bene, perchè è stato promosso per
grazia divina..-KEIKO
-Ma scusa,
le vacanze sono appena iniziate..-MAX
-Si lo so,
e deve darsi da fare subito..-KEIKO
-Uff va
beh... no aspetta,quindi oggi niente allenamenti?! Ma scusa un attimo, ci
servono.. voglio dire, le semifinali sono tra una settimana!! Takao per
studiare ha tutta l'estate! Non sarebbe il caso di dare la precedenza al
torneo?-MAX
-Sta calmo
e fammi parlare..-KEIKO
-Umpf..-MAX
-Se vi va
bene potete allenarvi oggi pomeriggio..-KEIKO
-Umh..
vediamo.. ok, a me sta bene..-MAX
-benissimo,
visto che abbiamo trovato un accordo?-KEIKO
-Si si..
ascolta lo avverto io il prof?-MAX
-Beh se
proprio insisti ok..-KEIKO
-No, ma se
vuoi chiamalo tu!-MAX
-No, chiamalo
tu, renditi utile..-KEIKO
-Antipatica..
sempre di più!!-MAX
-Dai
smettila.. Allora avvertilo tu!-KEIKO
-E va
bene... allora ci vediamo oggi pomeriggio..-MAX
-Ok,
ciao!-KEIKO
-Ciao.. no
aspetta! A che ora?-MAX
-Umh..
facciamo per le 3 davanti a casa di Takao?-KEIKO
-Ok..
allora a dopo!-MAX
-Ok,
ciao!-KEIKO
La ragazza
riappese la cornetta, appena in tempo: la porta della stanza si aprì e ne uscì
il fratellino stropicciandosi gli occhi:
-Buon
giorno fartellino..-KEIKO
-Ciao Keky!
Ma da quanto sei sveglia?-TAKAO
-Da poco..
nemmeno mezz'ora..-KEIKO
-Ah.. hey,
devo andare ad allenarmi!! Cacchio, me ne stavo dimenticando!!-TAKAO
Il ragazzo
fece per correre in bagno, ma fu fermato dalla voce forte della sorella:
-fermati!!
Tu stamattina non vai proprio da nessuna parte!!-KEIKO
-Come
sarebbe a dire??-TAKAO
Keiko
allora salì le scale e si avvicinò al fratellino con aria superiore:
-Dimentichi
che devi studiare..?-KEIKO
Kaky fece
la faccia più disgustata che avesse mai potuto fare e cercò di scappare dalla
morsa di keiko, che svelta lo prese per i pantaloni del pigiama:
-No no.. tu
non vai da nessuna parte! Ti ho già congedato dallo studio ieri sera perchè eri
stanco, ma adesso non ci sono più scuse, caro mio..-KEIKO
-Ma.. Max e
il Prof sono convinti che io vada stamattina, non posso dar buca a..-TAKAO
-Per questo
non ci sono problemi: sono già avvertiti.. gli allenamenti sono spostati a oggi
pomeriggio alle tre!-KEIKO
La ragazza
sorrise, soddisfatta del suo lavoro, mentre Takao si appoggiò alla ringhiera
delle scale con la schiena tenendo le braccia conserte
-ma non
puoi farmi questo..-TAKAO
-Si che
posso, specialmente perchè lo faccio per te.. quindi adesso fila in camera a
studiare, o altrimenti puoi dire addio agli allenamenti oggi!-KEIKO
-Uff, che
pizze..-TAKAO
Kaky si
avviò verso la camera con fare imbronciato, mentre la sorella se la rideva di
gusto in modo forse un po' sadico!
-Risparmiati
di ridere almeno!!-TAKAO
-Dai sto
scherzando.. facciamo così, vengo anche io così ne approfitto per ripassare
anche io qualcosa..-KEIKO
-Mi sembra
anche giusto!-TAKAO
Così i due
si ritirarono in camera a studiare: keky si mise sdraiata sul letto con il
libro aperto davanti, mentre Takao era seduto alla sua solita scrivania, sempre
con lo stesso libro di scienze sotto il naso... ma non era per niente
concentrato: continuava a muovere la coda dell'occhio in direzione della
finestra, facendo attenzione a mantenere sempre la testa abbassata sul libro
per non farsi scoprire dalla sorellona, mentre sognava di essere là fuori ad
allenarsi con il suo bey.. ma guarda un po' che vita.. in una bella giornata di
sole come quella era da pazzi starsene chiusi in casa a pensare alla scuola,
probabilmente era l'unico ragazzo in tutta Tokyo che in quel momento stava
studiando! Se si fosse ricordato dell'impegno che lo aspettava quella mattina,
di certo sarebbe andato avanti a dormire, o almeno, a far finta di dormire..
sempre meglio starsene nel letto che studiare, tanto non ci stava riuscendo
cmq! Ma in fondo se l'era cercata.. Non aveva fatto niente tutto lo scorso
anno, troppo preso da tutt'altro, e gli insegnanti erano stati fin troppo buoni
con lui..
FLASHBACK TAKAO
Era
l'ultimo colloquio tra insegnanti e parenti dell'anno scolastico, prima delle
pagelle finali.. Nonno Jay stava in piedi davanti alla porta della verità:
presto avrebbe scoperto se il nipote sarebbe stato promosso o rimandato, anche
se si rendeva perfettamente conto che era molto più probabile la seconda
supposizione! Ormai l'avevano convocato a scuola troppe volte, e non per
complimentarsi dell'andamento di Takao, ma per lamentarsi.. Non studiava, stava
disattento in classe e arrivava sempre in ritardo, ogni giorno, ad ogni
lezione.. nemmeno la condotta poteva salvarlo..
Si
decise ad oltrepassare il confine che lo separava dagli insegnanti: aprì la
porta e si sedette su una sedia di fronte a tutta quella schiera, pronta a
informarlo, quasi sicuramente, della bocciatura del nipote... Sospirò, prima di
ascoltare le loro parole.. La prima fu la sua insegnante di matematica:
-Buon
giorno, sognor Kinomiya! Lei deve essere.. il nonno di Takao, giusto?-PROF
HIROMI
-Esattamente..-NONNO
JAY
L'insegnante
lo guardò pensierosa, prima di parlare:
-Ci
dispiace.. ma suo nipote quest'anno..-PROF HIROMI
-Lo
so.. dispiace anche a me..-NONNO JAY
Il
pover uomo abbassò la testa: ormai se lo era immaginato.. Fu allora
l'insegnante di lingue straniere a prendere la parola:
-In
effetti, suo nipote non si è per niente impegnato, si è sempre dimostrato
disinteressato alle nostre lezioni..-PROF KAZUKI
-Mi
dispiace, non so cosa altro dire..-NONNO JAY
Erano
sempre le solite parole, se le era sentite dire decine di volte, ma quel giorno
sembravano farlo stare ancora peggio... non c'era ormai nessun'altra speranza
di miglioramento da parte di Takao, ormai era tutto deciso..
-Immagino..
però non tutto è perduto..-PROF KAZUKI
-Umh?
Che intende dire?-NONNO JAY
-Intendo
dire che.. ok, suo nipote non andrà benissimo, ma non è l'unico nella sua
classe, mi creda! C'è gente peggiore: ragazzi che addirittura vengono 3 volte
al mese a scuola, tutto all'insaputa dei genitori.. E per di più, Takao ci
sembra un ragazzo intelligente, è sempre riuscito a superare gli anni
precedenti, questa è la prima volta che lo vediamo in questo stato!-PROF KAZUKI
Era
vero: suo nipote se l'era sempre riuscita a cavare negli anni precedenti,
perchè aveva sempre avuto l'aiuto di qualcuno, o suo o di Keiko, che lo
invogliavano.. o meglio, lo obbligavano a studiare, anche con le minacce a
volte..ma quell'anno, forse, avevano pensato fosse ormai maturo abbastanza per assumersi
degli obblighi e degli impegni, anche se in realtà, si sbagliavano.. Ed era
vera anche un'altra cosa: certo, Takao era disinteressato alla scuola, ma era
intelligente, aveva logica.. il problema era che non la metteva in pratica..
Questa
volta, fu l'insegnante di lettere a prendere parola:
-Noi
abbiamo subito pensato ad una crisi passeggera: nella vita dei ragazzi,
specialmente nel loro periodo adolescenziale, questo avviene spesso.. c'è a chi
dura pochi mesi, e c'è invece chi, addirittura, se la trascina per più di un
anno.. è del tutto normale!-PROF AUKI
Nonno
jay sapeva benissimo che non era una crisi quella del nipote, ma era uno
sbaglio, commesso principalmente da lui che lo aveva lasciato troppo andare
quando ancora, visti i risultati, non era il momento.. decise però di affermare
tutto quello detto dagli insegnanti: a quanto aveva capito, qualche possibilità
c'era ancora, e di certo non voleva mandarla in fumo..
-Si, in
effetti Takao è da un po' di tempo che si comporta in modo strano... a volte
non lo riconosco nemmeno io..-NONNO JAY
-Lo
avevamo immaginato.. ed è proprio per questo e per il fatto che tutti noi
pensiamo che possa in fretta recuperare perchè, come ha detto prima il mio
collega, è un ragazzo intelligente, e questa è la prima volta che ci combina
una cosa del genere, che abbiamo deciso di.. dargli un'altra possibilità!-PROF
AUKI
-Cosa
intende dire, scusi?-NONNO JAY
-Beh,
che intendiamo promuoverlo, anche perchè una bocciatura alle medie non è
proprio bellissima...Però ci deve fare una promessa Takao.. per favore, gliela
comunichi lei..-PROF KAZUKI
Nonno
Jay non credeva alle sue orecchie: suo nipote promosso! Quella era una mano
santa!!
-Ditemi
tutto!-NONNO JAY
-Deve
dire a Takao che l'anno prossimo dovrà dare il meglio di se, per non farci
pentire di questa promozione...Non dovrà deluderci ancora..-PROF KAZUKI
-No no
no!! Stai tranquillo!! Le prometto che non succederà più! Glielo garantisco io!
L'anno prossimo mio nipote sarà il migliore!-NONNO JAY
FINE FLASHBACK
Suo nonno
gli aveva detto per filo e per segno le parole dei suoi professori.. Gli aveva
anche detto che era un immaturo.. e forse aveva ragione!Aveva deluso non solo
gli insegnanti, ma anche suo nonno.. Si, in effetti doveva ancora
meritarsela quella promozione..Forse Keiko stava fecendo bene ad opprimerlo con
lo studio, anche se.. già non ne poteva più!
Improvvisamente
si girò verso la sorella: stava ancora sul letto, immobile, con la testa fissa
sul libro di legge.. bah, legge! Sperò con tutto il cuore di non dover mai
studiare una cosa del genere! Però lei si impegnava.. e anche tanto! Andava
benissimo a scuola, era stata promossa con dei bellissimi voti.. beata lei! Si
vedeva che si impegnava al massimo: quando studiava niente e nessuno poteva
disturbarla.. lei era già matura, mentre lui...
Keiko si
accorse che il fratellino la stava fissando:
-Hey Kaky,
qualcosa non va?-KEIKO
-Eh?
Cosa?.. No no, tutto a posto..-TAKAO
Tornò con
la testa sul libro facendo finta di leggere quelle poche righe, fino a che vide
la sorella ancora intenta a leggere.. La guardò ancora con la coda dell'occhio,
e vide sul suo volto un sorriso.. probabilmente quel sorriso che aveva da
quando si era svegliata, ma che lui notava solo adesso.. Si, sapeva a cosa era
dovuto, ormai era tutto chiaro..
Improvvisamente,
pensando a Kei, a takao venne in mente, come un flash, quell'incubo.. si quello
avuto la notte precedente! rabbrividì per qualche istante, prima di rammendarsi
che si era promesso di dire tutto alla sorella, voleva essere sincero..Quello
era il momento perfetto: erano da soli, sua madre doveva probabilmente essere
uscita, e c'era un silenzio solenne in casa.. Gli dispiaque solo per il fatto
che l'avrebbe interrotta dallo studio di una materia non facile, ma doveva
assolutamente liberarsi da quel peso, da quella situazione di sfogo.. nel
pomeriggio non ci sarebbe stato tempo..
Il suo
stato pensieroso venne quanto prima scovato da Keiko:
-Hey Kaky..
dimmi se c'è qualcosa che non va.. mi sembri.. strano..-KEIKO
-Chi io..?
Umh..-TAKAO
La ragazza
allora si alzò, andando verso il fratellino e abbracciandolo da dietro, mentre
lui teneva la testa bassa:
-Avanti,
dimmelo..-KEIKO
-Cosa?-TAKAO
-Quello a
cui stai pensando.. sai che a me puoi dire tutto..-KEIKO
-Si, certo
che lo so..-TAKAO
-Che c'è?
C'è qualche ragazzina che ti ha preso?-KEIKO
Entrambi
sorrisero e Kaky divenne tutto rosso..
-Ho fatto
centro?-KEIKO
-No no..
riguarda un'altra cosa..-TAKAO
-Umh..
Adesso che ci penso, non abbiamo ancora fatto colazione.. dai andiamo giù,
così, mentre mangiamo, mi dici tutto ok?-KEIKO
-Hey, stai
forse cercando di corrompermi col cibo??-TAKAO
-A pensarci
bene potrei.. però non è quello che intendevo fare..-KEIKO
I due
scesero le scale e andarono in cucina: Keiko si mise subito ai fornelli,
trafficando con pentolini, latte e caffè, mentre Takao si sedette al tavolo,
rimanendo fisso, in un primo momento, a fissare il colore nocciola di quel
vecchio legno, fino a che richiamò la sorellona: ormai si sentiva pronto a
dirle tutto..Doveva sfogarsi, a tutti i costi!
-Keky..
vieni qua..-TAKAO
la ragazza
si apprestò, il più in fretta possibile, ad accendere i fornelli, e poi andò a
sedersi di fronte al suo Kaky...
-Dimmi tutto..-KEIKO
Takao la
guardò, fissandola in quei suoi occhi interrogativi e frementi di sapere quello
che il suo fratellino voleva dirle, fino a che decise di parlare:
-Allora,
prima di tutto voglio fare una premessa, perchè so che tu intenderai male le mie
parole! Volevo dirti che non ti voglio dire questa cosa per sfiducia nei
confronti di una persona che adesso ti dirò, e nemmeno per metterti in un certo
senso in guardia.. e cmq nemmeno per spaventarti.. Voglio solo dirti tutto
perchè sono stato svegliato di soprassalto grazie a tutto questo nelle due
notti precedenti e.. mi hanno anche un attimino sconvolto al momento, ma poi
ragionandoci su ho capito che non c'era niente di male-TAKAO
-No
aspetta.. ci sto capendo poco.. ok, la premessa l'ho capita, stai tranquillo..!
Però.. parti dall'inizio.. cosa ti ha sconvolto?-KEIKO
-Ok.. cmq
voglio che sia chiaro che non voglio spaventarti o altro, come ti ho detto
prima, voglio solo sfogarmi, perchè ci tengo ad essere sincero con te e poi..
ne ho bisogno..-TAKAO
-Stai
tranquillo!-KEIKO
La ragazza
sorrise, così Takao trovò il coraggio di andare avanti:
-Grazie..
beh allora, partiamo da capo.. sono ormai due notti che dei terribili incubi mi
perseguitano.. e la cosa più strana è che, una volta svegliato, creano nella
mia testa tantissimi problemi, problemi che alla fine mi rendo conto che sono
inutili.. però al momento mi lasciano sconvolto, impaurito.. Ricordi ieri
mattina, quando ti ho detto che non ho dormito per un incubo?-TAKAO
-Si..-KEIKO
-Beh,
quella notte, dopo quell'incubo orrendo, mi sono alzato, e non mi ci è voluto
poco a riaddormentarmi.. sono andato giù in cucina a bere un bicchiere d'acqua
per calmarmi, ma ero sempre più agitato.. Keky, è stato un incubo bruttissimo!
E la cosa peggiore era che.. i protagonisti eravate tu e Kei...-TAKAO
Il ragazzo
abbassò la testa respirando affannosamente: le scene di quel maledetto incubo
gli giravano ancora per la testa, tormentandolo..ma non voleva darlo a vedere,
o avrebbe spaventato la sua sorellona per una cavolata..
-Kaky..
raccontami il sogno..-KEIKO
Takao
allora respirò e, finalmente, inziò a raccontare:
-Ho sognato
te e Kei davanti al lago del parco.. io ero lì, a guardarvi, ma voi non vi
accorgevate di me.. dopo un po', vi siete abbracciati e poi vi siete baciati..
ed io ero felice, perchè vi ho visti felici stretti l'uno nell'altro! Poi una
luce incredibile vi ha avvolto e, dopo essere poi scomparita piano piano, siete
stati circondati dal buio ma.. la cosa più brutta era che... Kei ti teneva in
modo possessivo, con uno sguardo maligno, fino a che mi ha detto che... tu eri
sua, in quel momento eri solo sua! Keky, il suo sguardo.. mi ha fatto paura.. e
tu.. tu non ti accorgevi di niente, continuavi a sorridere beata..Poi,
fortunatamente mi sono svegliato..-TAKAO
-Kaky..-KEIKO
La ragazza
richiamò il fratellino che teneva ancora la testa bassa e fissava il tavolo,
giocando nervosamente con le dita..
-Ma perchè
ti ha tormentato così tanto?-KEIKO
-Non lo so
nemmeno io perchè.. vorrei tanto saperlo anche io.. vedere kei con quello
sguardo.. avevo paura ti potesse fare del male sorellona..-TAKAO
keiko passò
una mano sulla testa di Kaky: sembrava davvero sconvolto, e tutto solo per un
incubo..
-Perchè
avrei dovuto prenderla male, scusa? E' stato solo un incubo..-KEIKO
-Si ma
Keky... nessun altro incubo mi aveva mai lasciato così tanto.. impaurito.. e
non so perchè credimi..-TAKAO
-Ti sei
fatto troppe fissazioni su quel ragazzo.. e tutto ciò ti ha portato ad avere
questi incubi..-KEIKO
Ma Keky non
rispose: era contento che Keky non l'avesse presa male, però.. sembrava non
capire quello che aveva provato lui quella notte, sembrava non capire la sua
vera paura, come mai si fosse sentito in quel modo.. ma d'altronde, cosa poteva
pretendere? nemmeno lui lo sapeva!
Keiko si
alzò dalla sedia e, dopo aver spento i fornelli, si avvicinò a Kaky e lo
abbracciò forte..
-Keky.. io
penso che.. sia stata solo la paura a provocare tutto.. la paura di dover
assistere ancora a certe scene, di doverti..-TAKAO
-Sssh, ti
prego non dirlo.. sai benissimo che non succederà più.. Non devi nemmeno
pensarci, capito? E poi, proprio con Kei.. devi smetterla con queste
fissazioni..-KEIKO
-Ma il
problema è che.. che io non ho più fissazioni su di lui..-KEIKO
-Allora
sarà stato solo un caso.. d'altronde, vedendomi con lui, chi altro potevi
sognare?-KEIKO
Takao
respirò ancora una volta, prima di staccarsi da quell'abbraccio e dire:
-E poi..
anche ieri notte ho avuto un incubo..-TAKAO
Keiko
allora tornò ai fornelli, per finire di preparare la colazione, mentre incitava
il fratellino a raccontarle tutto..
-Beh.. ho
sognato che..tu eri.. eri in un ospedale keky, e.. penso.. stavi
morendo..-TAKAO
La ragazza
si fece scivolare dalle mani il caffè bollente, ustionandosi leggermente..
-Aaahhh!!-KEIKO
-Keky!! Ti
sei fatta male?? Vuoi del ghiaccio??-TAKAO
-No no..
tranquillo..-KEIKO
Keky mise
la mano sotto l'acqua gelida, cercando di alleviare un po' il dolore.. quella
frase del fratellino l'aveva lasciata... non sapeva nemmeno lei definire come..
l'aveva sognata ancora su quel letto d'ospedale, sospesa tra la vita e la
morte.. ancora una volta.. era solo un sogno, ma ripensare ancora a quei
momenti la faceva star male.. e probabilmente anche Kaky ci stava male..
-Ok, sta
passando..-KEIKO
La ragazza
preparò allora due tazze e le mise sul tavolo colme di latte e caffè..
-Coraggio,
Kaky.. va avanti..-KEIKO
Takao
afferrò la sua tazza, incantandosi con lo sguardo sul fumo che ne usciva..
-Keky..
stavi morendo.. era in uno stato pietoso.. lo stesso di..-TAKAO
-No, non
dirlo!-KEIKO
-Si,
scusami.. e io, ero lì che ti guardavo.. ma io non volevo guardarti perchè..
non potevo vederti ridotta così..-TAKAO
Il ragazzo
cominciò silenzionsamente a singhiozzare: era inutile, non riusciva a non
piangere ripensando alla sua sorellona su quel letto, in quei momenti..
Keiko gli
mise un braccio intorno alle spalle, prima che lui potesse ricominciare a
parlare:
-Volevo
scappare... Poi, una voce mi ha fatto girare.. e c'era lì Kei.. era stato lui a
farti tutto questo!! A farti star male!! A ridurti così! Lui.. lui ha detto
che.. non era colpa sua ma.. eri tu troppo sensibile, prima di dire che gli
dispiaceva.. per poi sparire..-TAKAO
Kaky si
mise le mani davanti agli occhi.. perchè?? perchè quei maledetti incubi ancora
gli facevano male?? Forse perchè.. non voleva più vederla soffrire, nemmeno in
sogno.. l'esperienza avuta era già bastata, anzi, era fin troppo..
Le stesse
domande se le faceva Keiko, nemmeno lei sapeva il perchè di tutta quella
disperazione del fratellino..
-Kaky..
sono stati solo dei brutti incubi, ma non devi averne paura..-KEIKO
-Si, lo
penso anche io ma.. allora.. perchè? perchè mi sto facendo così tanti problemi?
Perchè mi tormenta anche solo pansarci??-TAKAO
Kaky ormai
stava piangendo: una lacrima gli rigò il viso, ma fu subito asciugata dalla
sorellona che lo abbracciò ancora una volta, ma più forte della prima..
-Keky..
dici che.. sia solo paura di..non voglio che succeda ancora, per favore..-TAKAO
-No Kaky,
non succederà più, te lo prometto.. Anche io penso che sia stata solo paura...
probabilmente quelle nostre discussioni su Kei e su di me.. beh forse ti hanno
fatto risvegliare questi sentimenti, ti hanno fatto tornare forse un po' troppo
in mente quell'esperienza.. ma non c'è niente di cui temere..fidati..-KEIKO
Takao
strinse ancora di più la sorella: si, forse aveva ragione.. d'altronde era la
stessa cosa che pensava lui.. doveva solo lasciare che quella paura ostinata si
calmasse un attimo.. ora non ci avrebbe messo molto, dopo aver finalmente
capito la vera persona che stava al fianco di Keky.. sarebbe presto scomparsa,
giorno dopo giorno, e lui avrebbe aiutato tutto questo semplicemente non
pensandoci, semplicemente rimanendo felice per tutto quello che stava
succedendo alla sua Keky..
-kaky,
dimmi una cosa sinceramente..-KEIKO
-Cosa?-TAKAO
-Hai ancora
qualche dubbio su Kei?-KEIKO
-Sorellona..
ma no.. cosa te lo fa pensare?-TAKAO
-No,
niente.. era solo una domanda..perchè.. vedi pensavo che questo sogni.. beh si
ecco lo so che sono solo sogni, ma.. ho avuto paura che tu li avessi fatti
valere più di quanto avresti dovuto kaky.. sono solo semplici incubi..-KEIKO
In effetti,
qualche dubbio, l'aveva avuto.. ma era durato solo pochissimi attimi, attimi in
cui la sua mente era ancora sconvolta da quelle scene immaginarie..
-No, keky,
tranquilla..-TAKAO
-Allora
continuo a chiedermi come mai ti turbino così tanto..-KEIKO
-Te l'ho
già detto.. non lo so! Forse, per quelle scene.. così crude.. con te in
mezzo..-TAKAO
La ragazza
fissò il fratellino per qualche secondo, prima di dirgli:
-kaky..
promettimi che non avrai più paura che succeda una cosa del genere.. kei è un
ragazzo fantastico, e cmq non dimenticare che io, da quei giorni, sono più
forte..Promettimi che non ci penserai più, per favore...Promettimi che non ti
tormenterai più in questo modo, anche se dovesse capitare un altro incubo..
perchè.. quando dormiamo, non sai cosa la nostra mente vada a scovare per farci
sognare.. va a scavare anche negli angoli più remoti dei nostri ricordi..
E fidati, sono solo quelli che ti hanno fatto sognare quelle cose..-KEIKO
Aveva
ragione.. continuava a pensarla come lui: ricordi, paura.. certo, era quello..
non poteva essere altro..
Takao si
asciugò le lacrime..
-Te lo
prometto Keky..-TAKAO
kaky
sorrise, finalmente: ora si era sfogato, stava meglio, ed era felicissimo che
Keky non l'avesse presa male, come invece lui pensava.. Alla fine si convinse
ancora di più che erano solo incubi senza senso, ne aveva avuta una doppia
conferma dalla persona che più gli era vicino e che più lo conosceva al
meglio..
Keiko
sorrise anche lei, vedendo il fratellino finalmente più rilassato.. Povero
Kaky.. provò a mettersi nei suoi panni, provò ad immaginarsi lei a sognare il
suo fratellino in un letto d'ospedale, sul punto di morte.. Lo capiva
benissimo.. non l'avrebbe mandata giù facilmente, anche se fosse stato solo un
sogno.. figuriamoci poi lui, che l'aveva vista nella realtà così.. Sicuramente,
ora che le discussioni tra lei e lui riguardo Kei e riguardo quei giorni erano
finite, quegli incubi non l'avrebbero più tormentato.. o quanto meno, sarebbero
lentamente scomparsi..! Era stata solo colpa di quelle maledette discussioni se
kaky aveva avuto questi incubi.. incubi secondo lei insignificanti, perchè lui
non aveva nulla di cui temere..
Gli
accarezzo la testa con i capelli ancora scompigliati e gli disse, a bassa voce:
-Non temere
fratellino.. è stata solo colpa dei nostri battibecchi.. stai tranquillo..-KEIKO
Takao le
prese la mano prima di risponderle:
-Grazie..-TAKAO
Ora si
sentiva davvero più tranquillo, grazie a lei e alla sua logica...
-Hey!!-TAKAO
keiko gli
tirò la coda improvvisamente, facendolo quasi ribaltare dalla sedia!
-Dai,
facciamo colazione poi vai a metterti a posto! Almeno quando la mamma tornerà
avrai un aspetto decente!-KEIKO
-Umpf..-TAKAO
La ragazza
prese in mano la sua tazza di latte e caffè, ma non fece nemmeno in tempo a
portarla alla bocca che le suonò il cellulare..
-Un
messaggio.. umh..-KEIKO
Kaky vide
gli occhi della sorellona illuminarsi:
-E'
Kei!!-KEIKO
-E fammi
leggere!!-TAKAO
kaky rubò
il cellulare a Keiko, ancora in trance per la felicità, e lesse il messaggio..
-Hey hey..
sembrerebbe un appuntamento.. Ma no che dico, vi siete già baciati alla fine,
no?-TAKAO
"Quel
ragazzo continua a stupirmi sempre di più!"TAKAO
-Si ma..
sono troppo felice!! Si è vero ci siamo già baciati ma.. ogni cosa che succede
mi sembra cmq sempre più frantastica!-KEIKO
Gli occhi
le brillavano dalla felicità: aveva un'immensa voglia di vederlo, di
stringerlo, di parlargli e.. di baciarlo ancora, di provare ancora quel brivido
indescrivibile..!
kaky
sorrise: l'unica cosa che riusciva a fare, finalmente, era sorridere ed essere
felice per lei.. perchè, dopo tanto, qualcuno era ancora riuscito a renderla
così..
Il tempo
passò in fretta, si erano già fatte le 3 di pomeriggio, un pomeriggio
afosissimo, che costrinse Keiko a mettersi in pantaloncini corti come il
fratellino, legandosi i lunghi capelli neri con un mollettone che, nonostante
la sua grandezza e la sua forza, non riusciva a tenere ogni ciuffo di quella
chioma scalata alla bambola ribelle: qualche ciuffo le rimase davanti e sulla
schiena, rendendola ancora più carina..
Finalmente
Takao si era deciso ad usare quelle corte due orette prima di uscire per
studiare qualcosa, solo grazie alle minacce della sorella, che di sicuro gli
avrebbe fatto saltare gli allenamenti quel giorno..!
La ragazza
era davanti allo specchio della camera, intenta a coprirsi le occhiaie che la
stanchezza causata dal troppo caldo le aveva creato, quando arrivò il
fratellino con aria sconvolta compresa di occhi fuori dalle orbite! Si buttò
sul letto insieme al suo zainetto contenente Dragoon e il suo dispositivo di
lancio e.. va beh, anche un paio di panini per lo spuntino! Rimase imbambolato
a guardare il soffitto, riuscendo a non pensare ad altro che al caldo
incessante e insopportabile che era salito dopo mezzogiorno, quando
d'improvviso si alzò a sedere.. Quasi non gli venne un mezzo infarto quando
vide..
-Keky!! Non
vorrai mica uscire così??-TAKAO
La sorella
si girò con fare innocente, con ancora il correttore per le occhiaie in mano,
fissando Takao che la guardava sbigottito..
-Perchè?
Che c'è che non va?-KEIKO
-Come che
c'è che non va?? Non puoi uscire conciata in quello stato, con quei
pantaloncini che NON HAI!!-TAKAO
keiko aprì
lo specchio dell'armadio, guardando la sua immagine con fare serio, per lungo e
per largo, davanti, dietro e di lato, senza vedere nulla di così strano: era
vestita con dei semplici pantaloncini di jeans, si va beh.. corti.. anche se
non ci vedeva nulla di scandaloso! La canottiera era abbastanza corta, e le
lasciava giusto intravedere il pearcing all'ombelico, fatto molto tempo prima,
e il particolare tatuaggio che le decorava la schiena in basso: due ali che le
partivano dal centro con un simbolo in lingua antica che voleva dire FORZA e le
finivano ai lati..Sorrise: Kei ancora non l'aveva visto! Beh, di certo lo
avrebbe scoperto presto!
Si rigirò
verso Takao con fare imbronciato, mentre il ragazzo stava ancora a fissarla a
metà tra lo scandalizzato e il nervoso:
-Beh.. non
ci vedi nulla di strano..-KEIKO
-Ma sei
scandalosa, Keiko!! Non puoi farti vedere dagli altri in questo stato!-TAKAO
-Allora,
primo non sono scandalosa, è solo che non è colpa mia se fa caldo.. secondo Max
e il Prof non mi sembrano per niente due maniaci.. anzi, sinceramente non mi
sembrano nemmeno interessati alle ragazze.. hihihihi!-KEIKO
-hey ma..
Keiko!! Che siano interessati o no alle ragazze è affar loro.. Cmq tu in giro
così non ci vai!-TAKAO
-hey, ma
chi sei per dirmi quello che devo e non devo fare?-KEIKO
-Tuo
fratello..-TAKAO
-Si, ma
questo non te ne dà diritto..-KEIKO
La ragazza
tornò a rimirarsi allo specchio, prima di dire:
-Io sto
benissimo così, e sta tranquillo che quelli nemmeno ci faranno caso..-KEIKO
Takao si
rassegnò: quando sua sorella si metteva in testa una cosa era quella e basta! E
poi non aveva voglia di litigare, faceva già troppo caldo.. affari suoi, alla
fine!! Lui l'aveva avvertita!
Finalmente
uscirono di casa, e furono travolti da una tempesta d'afa ancora più violenta,
che portò i due ragazzi ad ansimare, facendoli sudare come dannati.. Cercarono
un posto all'ombra sotto l'arco d'entrata della casa di Takao e aspettarono Max
e il Prof.. Fortunatamente non ci misero molto ad arrivare..
-Ciao
ragazzi!!-PROF K
-Hello!!-MAX
Keiko e
Takao si avvicinarono ai loro amici che, solo in un secondo momento, si resero
conto dell'abbigliamento della ragazza.. Rimasero anche loro imbambolati per
qualche istante..
"Ecco,
lo sapevo.. keky, sei sempre la solita!! Che vergogna.."TAKAO
-beh,
allora, andiamo!! Cosa stiamo aspettando, eheheh..-TAKAO
Voleva
togliersi al più presto da quella situazione imbarazzante, e ci riuscì alla grande..
-Eh? Ah si,
ok..-MAX
I quattro
si incamminarono verso il parco: quel giorno gli allenamenti sarebbero stati
meno intensivi, visto che ormai il Prof aveva raccolto abbastanza dati su cui
poter lavorare.. Quel giorno avrebbe lasciato liberi i due ragazzi di allenarsi
come meglio credevano..
Keiko si
mise in testa al gruppo, ma fu subito ripresa dal fratellino:
-Keky!!
Vieni qua..-TAKAO
La ragazza
si voltò e si fermò, aspettando che Kaky la raggiungesse.. Anche lui si fermò
prendendola per la mano e lasciando, con maggior indifferenza possibile, che
gli altri due passassero davanti..
-Tu stai
dietro con me..-TAKAO
-E
perchè??-KEIKO
-Hai il
coraggio di chiedermelo?? Non hai visto prima quei due?? Te l'avevo detto
io..-TAKAO
-beh,
almeno adesso so che a loro piacciono le ragazze.. ahahaha!!-KEIKO
-E
smettila!!-TAKAO
-ma stavo
scherzando.. e cmq non vedo cosa abbiano da guardare: non hanno mai visto una
ragazza in calzoncini?? Mi coprono tutto quello che c'è da coprire, tranne le
gambe.. cosa c'è di così scandaloso, come dici tu?? probabilmente sono due
ragazzini che si scandalizzano anche solo a vedere un paio di gambe...-KEIKO
-Uff.. Keky
devi capire che le tue forme sono cambiate..-TAKAO
-E allora??
Forse non sono più libera di vestirmi come voglio??-KEIKO
-Si però..
uff, lasciamo perdere..-TAKAO
Si, in
effetti erano solo dei normali pantaloncini corti.. ma era sua sorella che.. li
faceva sembrare così.."strani"! Su una ragazzina di 13 anni non
avrebbero avuto lo stesso effetto! ma si, in fondo, forse Max e il Prof avevano
davvero visto una ragazza già abbastanza.. sviluppata in pantaloncini per la
prima volta! Sarebbe passato presto.. Un ragazzo probabilmente più maturo non
l'avrebbe guardata in quel modo..
Gli
allenamenti trascorsero al meglio, con, come sempre, qualche sclerata da parte
di keiko verso qualcuno lì presente.. Kaky continuava ad abbassarle le
maglietta tra una battaglia e l'altra, per coprirla, e più di una volta, si
ritrovò con cinque dita stampate questa volta però sulle braccia! Max continuò,
per tutto il santo tempo, a farle domande sul suo tatuaggio, nemmeno fosse un
incisione a fuoco..
-Bello!
Cosa vuol dire??-MAX
-Il
significato lo so solo io..-KEIKO
-Ma
dimmelo!!-MAX
-No..-KEIKO
-Almeno
dimmi cosa vogliono dire le due ali!-MAX
-No-KEIKO
-E la
lettera?? Che lingua è??-MAX
-Ti dico
solo che è una lingua antica, ma non ti dico cosa vuol dire..-KEIKO
-Uffaaaa...
che noia che sei!!-MAX
-Senti chi
parla!-KEIKO
-Ma.. ti ha
fatto male?-MAX
-Si
tanto..-KEIKO
-E
perchè??-MAX
-Perchè me
lo hanno fatto con gli aghi..-MAX
-Oh my God,
ma allora è vero!!-MAX
-Certo, non
mi faccio quelli che vendono in edicola..-KEIKO
-Mammina,
che paura.. e ha sanguinato??-MAX
-Si..-KEIKO
-ma
tanto?-MAX
-Abbastanza..-KEIKO
-E perchè
proprio sulla schiena?-MAX
-Perchè mi
piace..-KEIKO
-Si ma è
grande, quanto ci è voluto per fartelo?-MAX
-Bastaaaaa!!!!-KEIKO
-hey sta
calma.. scusa..-MAX
Max tornò
al suo allenamento, lasciandola in pace per solo pochi, forse troppo pochi,
minuti, per poi tornare a tartassarla di domande, la maggior parte delle quali,
ovviamente, non ebbero risposta.. Poverino! keiko passò la maggior parte del
tempo col Prof, stando seduta vicino a lui davanti alla piccola arena dove
Takao e Max si stavano allenando.. Pensò bene di sequestrargli il computer,
mettendoselo sotto il sedere: quel giorno non avrebbe dovuto lavorare, in
teoria, ma ormai lo sapeva fin troppo bene che non avrebbe resistito un intero
pomeriggio senza mettere le mani sul suo adorato Dizzy.. Più di una volta il
povero Prof provò, anche con fare supplichevole, a riprenderselo, ma gli
sguardi cagneschi della ragazza gli fecero sempre cambiare idea..
-Ascolta
prof.. Ma tu.. perchè pensi sempre a questo cavolo di computer?? Prova a
guardarti intorno: ci sono così tante belle ragazzine in giro.. possibile che
tu non le veda?-KEIKO
-Quelli non
sono affari tuoi!-PROF K
-Oh mi
scusi.. domenticavo che a te le ragazze non interessano..-KEIKO
-Esatto..
cioè no! Nel senso, in questo momento no!! Però..-PROF K
-Ahahahah!!
Lo sapevo!! Io lo avevo detto!!-KEIKO
La ragazza
si piegò in un due dalle risate, mentre il prof diventò di un colore
indefinito: passò, nel giro di 3 secondi, dal rosso, al viola, al verde, al
giallo... Si alzò in piedi di scatto, mentre keiko stava ora stesa su Dizzy
contiuando a ridere guardando il Prof cambiare così velocemente colore..
-Insomma,
smettila!!-PROF K
Le sue
grida attirarono i due balders, che in quel momento erano entrati nella fase
acuta della sfida, facendoli girare di soprassalto e, quindi, distrarre dal
loro da farsi:
-Prof che
succede??-TAKAO
-Mi ha
appena dato del ri***io*ne!!-PROF
-keiko!!
Non pensavo arrivassi a tanto!-TAKAO
La ragazza
a quel punto si alzò a sedere, fissando Takao con gli occhi ancora pieni di
lacrime per le risate.. non fece nemmeno in tempo ad aprir bocca per ribattere,
che i due bey, ormai abbandonati da ogni genere di comando, si scontrarono
violentemente: Draciel finì contro un albero sfiorando Max, mentre a Dragoon
toccò una sorte un po' più dolorosa, ma non per lui.. Il bey sbalzò fuori
dall'arena a grande velocità, andando a colpire la povera Keiko in piena
fronte..
La ragazza
lanciò in grido, prima di ributtarsi a terra con le mani sulla zona ferita,
mentre Dragoon le finì ai piedi..
-keiko!! Ti
sei fatta male??-MAX
-Mannaggia
a te!! Te lo dico sempre di stare lontana!!-TAKAO
Il
fratellino andò in direzione della sorella, che non accennava ne a muoversi ne
a rispondere, mentre Max rimase immobile davanti all'arena..
-Dici che
si sarà fatta male?-MAX
-Non penso,
fa solo scenate.. non è la prima volta..-TAKAO
Kaky prese
la sorellona per una spalla, dicendole di smetterla e cercando di farle levare
le mani dalla fronte, quando il Prof, prendendo in mano il bey di Takao, gridò:
-Takao
guarda!! Sembra.. sangue!!-PROF K
Takao
allora strappò dalle mani del Prof Dragoon e lo fissò in lungo e in largo,
notando una lieve macchia di sangue sulla parte laterale..
-O mio
Dio...-TAKAO
Non ci
pensò su nemmeno un secondo, chiamò Max e insieme tirarono a sedere Keiko e
l'appoggiarono con la schiena contro un albero, mentre lei non accennava a
levarsi le mani dalla fronte..
-keiko!!
Come va??-TAKAO
-Male..-KEIKO
La ragazza
riusciva a malapena a parlare, il dolore era davvero forte, si sentiva un
bruciore orrendo sulla fronte e un male che le copriva tutta la cassa cranica,
creando come dei botti che si ripetevano insopportabili nella sua testa..
-Sanguina?..-MAX
Takao levò
a forza le mani della sorella dalla sua fronte, lasciando intravedere una
ferita, ancora sanguinante, e che di certo non si poteva dire piccola: era
quasi lungo come una sua sopracciglia..
I ragazzi
rimasero sbalorditi:
-keiko..ma..
non ti era mai successo...-TAKAO
Mentre
diceva quelle parole, tirò fuori un fazzolettino dalla tasca e lo mise sopra la
ferita della sorella, premendo per fermare il sangue:
-Lo
so...ahia.. mi sa che..ohi.. ero troppo vicina..-KEIKO
-Si, ha
ragione.. lei e il Prof erano vicinissimi all'arena..-MAX
-E poi, se
voi non vi foste distratti..-PROF
-Stai per
caso dando la colpa a noi??-TAKAO
-No.. o
meglio.. quasi..-PROF
-Se tu non
ci avessi disturbato con le tue grida, non sarebbe successo niente!!-TAKAO
-ma è stata
lei a farmi arrabbiare!! E poi chi vi ha detto di distrarvi??-PROF K
A quel
punto della discussione, intervenne ancora keiko, che continuava a tenere,
insieme al fratellino, il fazzoletto premuto sulla fronte..
-Adesso
basta...ahi... non è colpa di nessuno.. è successo e basta..arrghh!!-KEIKO
-Keky!! Fa
così male?-TAKAO
La faccia
della ragazza assunse una smorfia di dolore acuto:
-Ahi..
va a scatti.. mi rimbomba la testa.. e mi gira.. ohi ohi..-KEIKO
Appoggiò
anche la testa all'albero, tornando a chiudere gli occhi e respirando
intensamente: il sangue non accennava a fermarsi..
-Ma che
esagerata!! E' solo un taglietto!-MAX
-max, è
solo un taglietto, ma è profondo! Ti rendi conto della velocità con cui è stata
colpita? Senza contare che il moto rotatorio non ha di certo migliorato la
situazione..-TAKAO
In effetti
era vero: i due bey furono scagliati fuori dall'arena in modo talmente violento
che non accennarono a fermarsi di girare.. E la povera Keiko, purtroppo, era
davvero molto vicina all'arena di gioco: quel giorno proprio non le passò per
la testa quella eventuale ipotesi, e cioè quella di beccarsi ancora qualcosa in
fronte, non ci pensò nemmeno.. Senza contare che le altre volte era sempre
stata cmq lontana abbastanza, permettendo al bey del fratellino di ammaccarla
leggermente.. Era solo colpa sua, avrebbe dovuto immaginarselo, avrebbe dovuto
pensarci come le altre volte e starci lontata da quella maledetta arena!
Una voce
nuova le fece improvvisamente aprire gli occhi:
-Hey
ragazzi! Ci rivediamo!-...
Max si
girò, mentre Takao e il Prof erano ancora intenti a guardare la ragazza:
-Ciao Rei!
Sei venuto anche tu ad allenarti?-MAX
Il cinese
non rispose vedendo gli altri intenti a fare "qualcosa" contro un
albero.. Si avvicinò per capire meglio e, con suo grande stupore, vide Takao
che teneva premuto un fazzoletto sulla fronte di keiko, che sembrava non stare
per niente bene..
-Ciao
keiko.. ma che hai? Sei bianchissima..-REI
-Il mio bey
le è arrivato in fronte a grande velocità, e lei era troppo vicina all'arena..
tutto ciò le ha provocato questo..-TAKAO
Il ragazzo
tolse per qualche secondo il fazzoletto dalla fonte della ragazza, giusto per
lasciar vedere a Rei l'accaduto..
-O cavoli!
E tutto questo per un bey in fronte?-REI
-Mi sembri
Max! Cmq si.. te l'ho detto, era troppo vicina, ci siamo distratti proprio nel
punto cruciale della sfida e Dragoon l'ha beccata diretto in testa continuando
a girare come un matto..-TAKAO
Rei si
inginocchiò davanti alla ragazza, che in quel momento, aveva appena aperto gli
occhi.. Rimase qualche istante a fissarla: il modo in cui era vestita quel
giorno gli toglieva il respiro! Quei pantaloncini azzurri mettevano in risalto
le sue gambe, lunghe e scure, mentre una canottiera altrettanto azzurro chiaro
sembrava darle luce.. Si soffermò qualche istante a fissare le sue forme, ma
svegliandosi quasi subito, rendendosi conto di starsi comportando da mezzo
maniaco.. Ma d'altronde, che ci poteva fare? Un luccichio proveniente dalla sua
zona ombelico lo attirò, svelandogli un piercing d'argento con un pendente a
forma di croce egizia.. Bellissimo, non c'era che dire.. metteva ancora di più
in risalto la sua pelle..
Si sentì un
perfetto cretino: lei stava lì, a fissarlo, mezza moribonda e lui, consapevole
che stesse male, stava semplicemente lì a fanstasticare su di lei.. che idiota
era, sempre di più! E tutto questo a Takao non sfuggì, che pensò bene di
diventare rosso al posto della sorella, prima di dargli una lieve e quasi
impercettibile scossa..
Rei, dopo
essersi svegliato, e dopo essersi sentito un'egoista, prese un altro fazzoletto
dalla sua tasca, e lo cambiò a quello di takao..
-ma
cosa..?-TAKAO
-Prendi!
Vai a bagnarlo..-REI
-E
dove?-TAKAO
-Ci sarà
qualche fontanella in giro.. o se no c'è il lago qui vicino..-REI
-Ah
già..-TAKAO
"Che
imbecille.."MAX
-Come ti
sembra il taglio?-PROF K
-Non
saprei, ma se davvero il bey l'ha colpita continuando a girare, di certo non ha
migliorato le cose..-REI
Il ragazzo
dai capelli corvini tolse per qualche istante il fazzoletto, fissando prima le
macchie di sangue che erano impresse sopra e poi Keiko..
-Non smette
di sanguinare..-REI
-Si, Takao
ha detto che deve essere profondo.. e mi sa che ha ragione..-MAX
Rei si
avvicinò di più col viso alla fronte della ragazza, facendosi cogliere da
un'agitazione particolare, ma capì al volo che quello non era il momento..
Fissò più da vicino la ferita per poi dire:
-Le ha
rotto una piccola vena sulla fronte, per quello non smette di sanguinare..-REI
-Cosa?? Oh
God, una vena! Incrdible, potrebbe morire dissanguata!!-MAX
-Vaff***lo
Max..ahia..-KEIKO
-No stai
tranquillo.. è piccolissima.. se solo Takao si sbrigasse..-REI
Nemmeno a
farlo apposta, takao sbucò da dietro dei cespugli, tenendo in mano il
fazzoletto ora bagnato.. Corse incontro a Rei che svelto lo cambiò a quello
asciutto..
-Ahia..
brucia..-KEIKO
-Non passa
il dolore?-REI
-Si ma..
brucia..-KEIKO
Rei a quel
punto si tolse la benda, e la mise alla ragazza per tener fermo e premuto il
fazzoletto.. Nel farlo, ancora quell'agitazione lo assalì, e non seppe se fosse
stato perchè non voleva farle male o perchè.. semplicemente era lei.. Takao
rimase a fissarlo nella sua operazione: si vedeva benissimo lo stato d'animo
del cinesino, e lui, che sapeva ormai la situazione, poteva capirlo ancora di
più.. In un certo senso gli diede un po' fastidio, non seppe nemmeno lui
il perchè.. Forse perchè vedeva con quali occhi Rei guardava di sfuggita e con
sguardo ladro il modo in cui era vestita..Ma in fondo, la stava solo aiutando,
e questo gli faceva piacere..!
Quando gli
occhi del brunetto incontrarono quelli di Rei, quest'ultimo assunse un colore
lievemente rossastro sulle guance: lo metteva in imbarazzo stare con Keiko
davanti a Takao, per il solo che fatto che ormai lui sapeva che la trovava
carina..
Il cinese
abbassò la testa per poi dire:
-la benda
le terrà ben fissato il fazzoletto bagnato.. smetterà presto di sanguinare.. ma
quando sarete a casa, dovrete cmq disinfettarglielo..-REI
-Ok,
certo.. Grazie Rei!-TAKAO
-Non c'è
problema..-REI
Rei si
alzò, rimanendo a fissare la ragazza che sorrise, dicendogli "Grazie":
arrossì per l'ennesima volta, ma stette ben attento a non farsi vedere..
A quel
punto, Kaky le si sedette di fianco, appoggiando la testa al suo petto..
-Scusami..
è stata colpa mia..-TAKAO
Keiko gli
mise una mano sulla testa, accarezzandogli i capelli:
-Ma Kaky..
smettila.. non è stata colpa tua! Ho già detto che.. ahia... che è successo e
basta..-KEIKO
-Si ma mi
dispiace..-TAKAO
-Tranquillo..
la prossima volta non mi metterò più così vicino..-KEIKO
-Certo che
però non pensavo che un bey potesse farti così tanto male..-MAX
-Nemmeno io
lo immaginavo.. però l'ha colpita veramente forte..-PROF K
-Figuariamoci
poi se l'ha colpita girando.. Ma quanto eri distante dall'arena?-REI
Keiko
indicò col dito il computer del Prof sul quale era seduta, che si trovava
esattamente e 3 cm di distanza dal campo di gioco..
-caspita..Mai
stare così vicini..-REI
-Si ma il
problema è che cmq, se la partita si fosse svolta normalmente, i due bey non
sarebbero skizzati fuori in quel modo..-PROF K
-E
probabilmente non le sarebbe successo niente..-MAX
-Ma lo so
che non si deve stare così vicini ma.. non lo so.. oggi mi sono messa
lì..-KEIKO
-E proprio
oggi mi sono distratto.. Scusa Keky..-TAKAO
-Smettila
ti ho detto..-KEIKO
-Si
ma..-TAKAO
-Non sto
mica morendo! Mi sono fatta male, ma non è niente!-KEIKO
Takao
sorrise, alzandosi giusto un po', appoggiando stavolta la testa sulla spalla
della sorella.. Gli altri ragazzi stavano a guardare quella scena inteneriti:
era davvero un bel quadretto famigliare..
Improvvisamente,
Rei disse:
-Ragazzi,
ora devo andare.. spero di vedervi ancora, anche se non sarà difficile, visto
che sono un lupo vagabondo..-REI
Il cinese
sorrise, prima di accenare a fare 3 passi, subito bloccati dalla voce della
ragazza:
-Aspetta
Rei..-KEIKO
Rei si
girò, e vide Keiko intenta a togliersi la benda, facendo attenzione a non
toccare la ferita:
-Hey ma che
fai?-REI
-ma, è
tua..-KEIKO
-Lo so.. ma
devi tenerla per tenere schiacciato il fazzoletto..-REI
-E
ma..tu?-KEIKO
-Io cosa?-REI
-Cioè..
l'hai sempre su.. ci tieni vedo..-KEIKO
-Non
importa.. tienila, appena ci rivedremo me la renderai, non farti
problemi..-REI
Rei si
avvicinò ancora a Keiko, rimettendole con delicatezza la sua fascia: solo a lei
l'avrebbe lasciata..
Fece per andarsene,
ma fu di nuovo bloccato per un braccio, ma questa volta da Takao:
-Grazie
ancora Rei..-TAKAO
Rei sorrise
annuendo con il capo, prima di salutare i ragazzi e sparire nel parco..
-Allora,
come va keiko?-MAX
-meglio..
ora mi rimbomba solo la testa..-KEIKO
-Bene..-MAX
-Ce la fai
ad alzarti?-PROF K
-penso..-KEIKO
Keiko si
alzò in piedi ed ebbe qualche capogiro, ma fu subito presa al volo
dal fratellino, che l'aiutò a riprendere l'equilibrio.. Non se ne era nemmeno
accorta dello sguardo di Rei, della sua agitazione, del suo rossore.. Forse
perchè non stava per niente bene, o forse solo perchè ormai nella sua testa
c'era un altro, Kei.. A takao dispiaceva che Rei dovesse limitarsi a starsene
zitto e in pace, ma d'altronde, così andava la vita! Del resto, faceva bene a
pensare di doversela levare dalla testa, non poteva permettersi di intralciare
la loro storia.. Sorrise: era strano pensare quelle cose.. stava difendendo
Kei, proprio lui, che qualche giorno prima l'avrebbe solo fatto sparire, se
avesse potuto! ma quei due si erano trovati, le loro storie coincidevano..
forse come i loro destini.. Sembravano essere fatti l'uno per l'altra, e Rei
non poteva permettersi di intralciare la loro appena nata felicità.. Si sentiva
dannatamente egoista, ma era la pura verità!
Intanto,
Rei si trovava a camminare per il sentiero che lo avrebbe condotto alla
spiaggia, luogo solitario, dove avrebbe potuto pensare in pace.. Che stupido
che era, non avrebbe mai smesso di dirselo! Nemmeno la conosceva, quella
ragazza, eppure si sentiva attratto da lei.. Il fatto che in quel momento lei
avesse la sua fedele e amata benda, lo mandava in ecstasi.. Peccato che lei..
lei non ricambiava questo sentimento, non si rendeva nemmeno conto dello stato
che gli provocava ogni volta che le era vicino.. E ogni volta che la vedeva la
situazione continuava a peggiorare! Non avrebbe più dovuto vederla, avrebbe
dovuto isolarsi da lei.. ma come poteva? Ogni giorno, quasi fosse una "soave
maledizione", la incontrava, dovunque lui andasse.. basta, doveva
smetterla con quegli inutili pensieri e quelle inutili smancierie! Lei amava un
altro, e questo gli doveva bastare! Forse era meglio così, era meglio che lei
non si rendesse nemmeno conto di ogni minima cosa che pensava lui.. tutto
quello avrebbe solo peggiorato la situazione: l'avrebbe davvero allontanata da
lui, avrebbe creato solo casini, forse, tra loro due, come li avrebbe creati
anche tra lei e Kei.. E lui non voleva, non voleva che tutto questo accadesse!
Era sempre stato un tipo rispettoso nei confronti degli altri, e lo sarebbe
stato anche in quel caso: avrebbe rispettato la loro coppia.. In fondo, non
poteva dire di amarla, di essere pazzo di lei.. Gli piaceva, si, e forse anche
da morire: quei suoi occhi, la sua pelle, le sue labbra..le sue forme.. Si
certo, si sentiva solo attratto fisicamente, e nient'altro! Era ancora in tempo
a fermarsi! Non avrebbe più permesso che quelle strane sensazioni crescessero
ancora di più dentro di lui! Come non avrebbe mai permesso che lei le
scoprisse.. Allontanarla da lui.. Si, in qualche senso sarebbe anche stato
meglio, ma non ci riusciva..Non sapeva se era per il fatto che, se fosse venuta
a saperle, oltre che allontanarla, tutto avrebbe solo fatto nascere un sacco di
problemi, o per il fatto che.. propri non riusciva e basta!
Ma ormai
era deciso: si sarebbe tenuto tutto dentro, nemmeno a Takao avrebbe detto più
niente! Fin a quel momento gli aveva solo detto che la trovava carina, anche se
ora.. si, la trovava forse più che carina, la trovava attraente, più di una
calamita.. Ma non l'avrebbe confessato a nessuno all'infuori di se stesso! Era
solo una stupida sensazione, che non aveva senso.. alla quale lui non voleva
dare senso! Doveva fermarla, e, se non ci fosse riuscito, avrebbe cmq
rispettato.. rispettato il suo amore per Kei, rispettato Kei, rispettato lei
stessa.. Era l'unica soluzione..
La ragazza
si portò un dito sulla fronte, premendo leggermente..
-Ahia! Si
fa male..-KEIKO
-Beh, certo
che se lo tocchi ti fa male..-TAKAO
-Umpf..
piuttosto, abbiamo il disinfettante in casa?-KEIKO
-Si, mi
sembra di si..-TAKAO
-Meno
male..-KEIKO
I quattro
ragazzi stavano ormai tornando a casa: erano le 6 di pomeriggio e il sole aveva
ormai smesso di battere così incessantemente.. l'afa era quasi del tutto
scomparsa e i primi segni della brezza serale cominciavano già a farsi
sentire..
A keiko
venne improvvisamente sete, una sete irrefrenabile..
-Ragazzi..
ho sete..-KEIKO
-E noi che
ci possiamo fare?-MAX
La ragazza
si girò, notando alla sua destra il piccolo bar dove lei era solita andare a
fare mini partite di biliardino con i suoi compagni di scuola prima delle
lezioni e dopo.. L'arrivo dell'estate si vedeva in ogni minimo particolare: la
porta del locale, che era sempre rimasta chiusa in quelle mattinate fredde, era
ora aperta, e solo una lieve e sottile tenda rosa copriva l'entrata; i pochi
tavolini erano ora disposti fuori in un'unica piccola fila, coperti da tovaglie
gialle e sui quali erano posti grandi ombrelloni dello stesso colore.. Keiko
non resistette alla visione di quel delizioso e rinfrescante paradiso..
-Potete
aspettarmi qua mentre vado a prendere qualcosa di ghiacciato da bere?-KEIKO
-Attenta
alla congestione..-PROF K
-Uff..
Almeno potrei anche mettermelo sulla fronte prima di bere..-KEIKO
-Va beh ok,
ti aspettiamo qua.. Ma non ci mettere troppo..-TAKAO
-Tranquillo..
torno subito..-KEIKO
La ragazza
entrò di corsa dentro il bar e si accasciò al bancone, non notando nient'altro
che il frigor dove erano riposte le lattine delle bibite..
-Ciao
Keiko!-HANIKO
-Ciao
haniko!-KEIKO
La barista,
che ormai conosceva keiko alla perfezione, si avvicinò alla ragazza con fare
gentile, tipico di una ragazza dolce e raffinata.. Haniko lavorava ormai da
parecchio tempo al bar di suo padre: si era ritirata dagli studi all'età di
keiko, per il semplice fatto che non se la sentiva di andare avanti a studiare,
contro la volontà dei suoi genitori che, malgrado tutto, la presero a lavorare
con loro al bar..Ogni mattina, nei giorni di scuola, vedeva Keiko entrare a far
colazione con le sue amiche.. o meglio, le sue compagne di scuola.. Si perchè
la ragazza non andava molto d'accordo con le gente della sua classe, le
reputava oche senza un cervello, ed in effetti, anche Haniko le dava ragione:
entravano ogni giorno ridacchiando per niente, facendo battutine stupide e atteggiandosi
da top-model, comportamento che ne a lei ne a Keiko andava giù.. Però erano pur
sempre sue compagne di scuola, e, in un modo o nell'altro, doveva cercare di
farsele andare bene..
-Si.. mi
daresti un thè freddo alla pesca per favore?-KEIKO
-Subito!-HANIKO
La barista
si voltò, estraendo da quel "frigor delle meraviglie" una lattina di
thè alla pesca, come le era stato chiesto.. Gliela mise sul bancone davanti a
lei, mentre Keiko fece per estrarre i soldi dalla tasca dei pantaloncini.. ma
fu fermata dalla voce di un ragazzo..
-Lascia
stare keiko.. offro io!-...
Keiko alzò
la testa spaventata, notando un ragazzo che camminava nella sua direzione..
-Kei!
Ciao..!-KEIKO
Kei la
salutò con una carezza sulla spalla, mettendo sul bancone i soldi per pagare
sia il thè della ragazza sia la sua Coca fredda..
-Grazie
Kei..-KEIKO
-Ma
figurati..-KEI
Haniko
fissava quei due, il loro modo di guardarsi..Sorrise maliziosamente prima di
dire:
-Hey.. vedo
che hai un nuovo ragazzo..-HANIKO
Keiko
arrossì: quelle parole la mattevano sempre in imbarazzo, per un inspiegabile
motivo..
-Ehm...-KEIKO
-Si..-KEI
La ragazza
alzò la testa, fissando quel ragazzo stupendo che le stava di fianco e
arrossendo: le sembrava ancora tutto così strano...!
Haniko,
prima di andarsene, per lasciare i due soli, fece un'ultima domanda:
-Keiko,
come sta Takao? E' da un po' che non lo vedo..-HANIKO
-Bene.. si
in effetti è molto preso dal torneo..-KEIKO
-Ah, alla
fine si è iscritto! L'ultima volta che l'ho visto era tutto agitato per questa
storia! Bene, sono contenta.. Ho saputo che si sono già svolte le prime.. oddio
come si chiamano..-HANIKO
-I gironi
ad eliminazione diretta..-KEI
-Ah si,
giusto..-HANIKO
-Si, e
Takao è passato in semifinale!-KEIKO
-Cavoli, lo
sapevo! Quel ragazzino ci ha messo il cuore in quella trottola!-HANIKO
-Si, e
anche il cervello, forse un po' troppo! Stamattina ho dovuto minacciarlo per
farlo studiare!-KEIKO
-Davvero..?
Allora non è per niente cambiato.. Ricordo quelle mattine in cui veniva qui, al
bar, dopo le 8, quando le lezioni erano già cominciate..-HANIKO
Keiko
sobbalzò..
-Cosa??
Vuoi dire che bigiava??-KEIKO
-Ehm..oops..
pensavo lo sapessi, visto che sei come sua sorella..-HANIKO
-No che non
lo sapevo! Non mi ha mai detto niente!! Quella peste.. adesso gliene dico
quattro..-KEIKO
Haniko e
Kei sorrisero divertiti, mentre Keiko era profondamente adirata col fratellino
per quella storia..
-ma dai,
lascialo stare poverino.. Alla fine è stato promosso, quindi..-HANIKO
-Uff,
vedremo...-KEIKO
-ma scusa,
come facevi a non saperlo?-HANIKO
-non lo so,
probabilmente quelle mattine in cui mi diceva di "non sentirsi tanto
bene", pensava bene di aspettare che io uscissi per poi scappare veloce
come il vento.. piccola peste!!-KEIKO
haniko rise
per la seconda volta..
-Ora vado,
ci sono altri clienti! Ciao ragazzi!-HANIKO
La ragazza
salutò i due e si diresse verso l'altra parte del bancone, dove l'attendevano
due nuovi clienti..
Keiko si
girò verso Kei, allo stesso tempo imbarazzata e felice di vederlo.. kei la
stette a guardare per qualche breve istante, sorridendo, per poi notare la
benda che la ragazza portava in fronte.. Gli sembrava di averla già vista da
qualche parte..
-Umh..
Keiko.. è di Rei?-KEI
Keiko
rimase quasi pietrificata a quelle parole: nella voce del ragazzo c'era un
qualcosa di nervoso e sospettoso, anche se ben nascosto..
-Cosa
scusa?-KEIKO
-la
benda..-KEI
-Oh si..
prima mi è arrivato il bey di Takao in testa, provocandomi questo..-KEIKO
La ragazza
scostò per qualche secondo la benda e il fazzoletto sotto di essa, lasciando
intravedere un taglio ormai non più sanguinante.. Kei si avvicinò, per
guardarlo meglio, per poi prendere con delicatezza la benda e riponerla sulla
fronte di Keiko..
-Capisco..-KEI
-Beh, è
arrivato Rei dopo e mi ha dato la sua benda, dicendomi di tenerla per bloccare
il sangue che usciva..-KEIKO
kei annuì e
abbassò la testa quasi contemporaneamente: quel Rei.. era già la seconda volta
che se lo trovava "tra i piedi".. Certo, voleva solo aiutarla, però..
gli dava fastidio..Quelle sue piccole attenzioni sembravano ferirlo
furtivamente..
-Non è un
taglietto da niente.. mettici sopra qualcosa appena vai a casa..-KEI
keiko notò
lo stato d'animo del ragazzo e il suo viso assunse una smorfia di tristezza
profonda.. cercò di calmare lei stessa per prima, per poi prendere il viso di
Kei tra le mani, facendogli alzare lo sguardo.. Lo fissò con sguardo intenso,
per poi sorridere..
-Dimmi a
cosa pensi..-KEIKO
-Niente..-KEI
A quel
punto, la ragazza gli sollevò la testa con una mano sotto il mento..
-Non
mentirmi, ti prego..-KEIKO
Kei
sospirò, per poi dire:
-E' che..
mi da fastidio..-KEI
-Cosa?-KEIKO
-Tutte..
queste attenzioni.. da parte sua..-KEI
-Da parte
di Rei dici?-KEIKO
Kei annuì
con la testa, assumendo uno sguardo triste..
-Kei..-KEIKO
La ragazza
lo abbracciò, stringendolo forte e sussurrandogli:
-Ne abbiamo
già parlato.. non ti deve dar fastidio.. Rei è un tipo gentile, ha voluto solo
aiutarmi.. sta nel suo indole..-KEIKO
-Si ma..
non so..-KEI
-Non
penserai mica ad un secondo fine in tutte queste sue attenzioni?-KEIKO
-A dire il
vero.. si..-KEI
Keiko prese
ad accarezzargli i capelli, facendogli sentire un brivido lungo tutta la
schiena..
-Lo sai
cosa penso..e cmq non può essere, Kei.. ne sono sicura.. E sai anche che a me
non importa degli altri, in te ho trovato tutto quello che ho sempre cercato..
Ha voluto solo aiutarmi.. non ne sei felice?-KEIKO
Kei sospirò
per l'ennesima volta.. Era vero.. Rei l'aveva aiutata, e, sebbene queste sue
attenzioni potessero dargli fastidio, doveva ammettere che le cose stavano come
aveva detto quella meravigliosa ragazza che lo stava stringendo a sè.. L'aveva
aiutata, e avrebbe solo dovuto essere riconoscente nei suoi confronti.. Non
sapeva più cosa pensare.. Forse era vero.. Rei era gentile di carattere, però..
ma si, in fondo, a lui cosa importava di quello che Rei avesse veramente
intenzione di fare? Keiko gli aveva detto chiaramente quello che provava per
lui, ed erano esattamente le stesse senzioni che anche lui provava nei suoi
confronti, nei confronti della ragazza che aveva da sempre cercato.. Nessuno
poteva dividerli, nessuno lo avrebbe mai fatto..
Il ragazzo
tatuato strinse più forte Keiko, prima di staccarsi e dirle:
-Si, ne
sono felice.. e ti dirò di più.. Non m'importa di quello che veramente quel
ragazzo pensi.. l'importante è che.. è che..-KEI
Kei si
fermò, ebbe un attimo di esitazione nel dire quelle ultime parole, che proprio,
forse per imbarazzo, forse per la troppa felicità di avere lei al suo fianco,
non riuscivano ad uscire:
-è che..
keiko.. l'importante è che tu sia al mio fianco..-KEI
keiko
sorrise..
-Allora
prometti di non pensarci più?-KEIKO
-Si..-KEI
La ragazza
gli mise le braccia intorno al collo e avvicinò in modo drastico ma allo stesso
tempo molto dolce le sue labbra a quelle di kei.. Lui le spostò una ciocca di
capelli che le ricadevano sul viso fuoriuscendo da quell'enorme mollettone, e
gliela mise dietro le orecchie con una dolcezza che solo con lei riusciva ad
avere, della quale ormai pensava di aver perso le tracce.. Prima di poter
appoggiare le labbra alle sue, Kei sussurrò:
-Cmq stai
davvero bene vestita così..-KEI
La ragazza
sorrise lievemente, prima di lasciarsi andare in quel bacio tanto atteso..
Intanto,
fuori dal bar, tre ragazzi stavano aspettando ormai con impazienza l'arrivo di
Keiko..
-Uffa, ma
quanto ci mette?-MAX
L'americano
continuava a guardare l'orologio spazientito, battendo un piede a terra e
guardando gli altri con aria nervosa..
-Basta,
vado dentro a prenderla!-MAX
prima
ancora che potesse muoversi, fu fermato da Takao che gli disse:
-No
aspetta, vengo anche io..-TAKAO
-A questo
punto andiamo tutti no?-PROF K
-ma che
idea geniale..-TAKAO
-Si, ma
almeno capirà che abbiamo aspettato fin troppo..-MAX
-Uff..
ragazzi, quante storie per pochi minuti di attesa..-PROF K
Insieme
entrarono nel locale, e furono improvvisamente colti da una folata di aria
fredda che li fece stare meglio e.. non solo..! I loro occhi furono catturati
da una romantica scenetta: proprio lì, davanti a loro, Kei e Keiko si stavano
baciando dolcemente, accarezzando l'uno i capelli dell'altra..
-Ma
Keiko..-MAX
-Sssh..
Max, non vedi che sono impegnati?-TAKAO
-Ma.. quei
due?..-PROF K
Max e il
Prof rimasero a guardare la coppietta impegnata in effusioni amorose con aria
imbranata.. Era una scena troppo strana per i loro occhi, troppo impossibile..
Proprio Kei, quel ragazzo così.. così serio, fiero di sè, che sembrava non
pensare ad altro che alla sua trottola, stava ora baciando keiko, una ragazza,
una semplice ragazza...
-It's
impossible..It's unbeliveble.. It's too strange.. It's..-MAX
-Si si,
abbiamo capito..-TAKAO
Takao
sorrise, tornando a guardarli, ma, quando vide la mano di Kei scendere sui
fianchi della sorellona, pensò bene di farsi sentire..
-EHM!!!-TAKAO
I due si
staccarono immediatamente, girandosi in contemporanea verso quella voce..
-Ciao..eheheh..-TAKAO
max e il
Prof non dissero niente, ancora troppo intenti a pensare a quella scena,
cercando di convincersi che non poteva essere nient'altro che un sogno, una
visione causata dal troppo caldo subìto dalle loro povere teste durante
l'allenamento..
kei arrossì
di botto: solo allora si accorse di essersi lasciato un po' troppo andare..
-Ciao..-KEI
-Scusate il
disturbo.. ma uno siamo in un locale pubblico, sapete com'è..-TAKAO
-Umpf..-KEIKO
Il brunetto
si avvicinò ai due ragazzi prima di continuare a parlare:
-..e due,
Keiko dobbiamo tornare a casa, dobbiamo disinfettarti la ferita..-TAKAO
Solo allora
un pensiero gli balzò alla mente.. Ferita.. fazzoletto... benda.. benda di Rei!
non seppe perchè, ma fissò prima la benda che portava in testa Keiko e poi
Kei.. Sicuramente lui se ne era accorto.. chissà cosa le aveva detto.. o cosa
non le aveva detto.. dall'aria, Kei sembrava tranquillo.. magari aveva intuito
da sè la situazione o magari era stata la sorella a spiegargliela..
keiko lo
fissò con aria interrogativa, facendolo distogliere dai suoi pensieri..
-Beh,
allora devi andare..-KEI
-Si..-KEIKO
keiko
afferrò una mano di Kei e sorrise, per poi baciarlo lievemente sulla guancia..
bacio che fu subito ricambiato..
-Allora a
stasera..-KEI
-Ok, a
stasera.. facciamo per le 9?-KEIKO
-Va
bene..-KEI
Improvvisamente
Kei si girò verso Max e il prof, che se ne stavano ancora imbambolati davanti
all'entrata del locale, a guardare quella scena stranissima..
-Ciao
ragazzi..-KEI
I due, come
per magia, si svegliarono dal loro coma.. "Ciao ragazzi"?? Oddio, ora
salutava pure!! Ma cosa gli era successo??
Ancora
sbigottiti risposero con un "Ciao" detto giusto per dire qualcosa:
non sapevano cosa farsi passare per la testa..!
Kei e keiko
si diedero l'ennesimo bacio sulla guancia sotto gli occhi forse un po'
divertiti di kaky, che stava a guardarli tranquillamente a braccia conserte..
Max diede
una gomitata al Prof dicendogli a bassa voce:
-Hey Prof..
ma secondo te perchè Takao è così contento? Sembrava spaventarlo questa
storia..-MAX
-E chi lo
sa Max.. non chiedermi niente..-PROF
Le parole
dei due ragazzi però non sfuggirono alle orecchie lunghe del brunetto, che
sorrise in una smorfia..
-Ora vado..
grazie ancora per il thè!-KEIKO
-Di
niente.. allora a dopo!-KEI
I ragazzi
salutarono Kei prima di uscire dal locale, uno più in trance dell'altro..
Improvvisamente
kei aguzzò lo sguardo: la ragazza si era voltata di spalle
nell'andarsene,mostrandogli così un tatuaggio.. uno strano tatuaggio.. Sorrise,
ma non volle dire niente.. Keiko doveva andare, le avrebbe fatto notare il suo
interesse e il suo compiacimento per quella opera d'arte quella stessa sera..
Si girò,
tornando al tavolino al quale era seduto, ancora pensando a quel dolce bacio..
Da quanto tempo non si sentiva così..Che ragazza fantastica.. gli angeli esistevano
veramente!
-Hey
ragazzi, avete visto un mostro??-TAKAO
I due si
girarono di soprassalto verso Takao..
-Ma takao..
spiegaci una cosa.. Come mai lei e lui.. e tu mica non volevi? Cioè, poi Kei..
è strano..-MAX
-Spiegati
meglio Max.. vogliamo sapere cosa è successo..-PROF K
-uffa, ma
non lo vedete con i vostri occhi??-KEIKO
-Ebbene
si.. kei si è rivelata un'altra persona..e mi ha convinto.. Insomma, ora ho
capito veramente com'è quel ragazzo, e sono contento che stia con mia
sorella..-TAKAO
-Si è vero,
sembra cambiato..-PROF K
Kaky sferrò
un malizioso occhiolino alla sorella facendola sorridere.. Al che Max disse:
-Oh God..
That's amore! Si l'amore è capace di miracoli! Si è dimostrato persino capace
di cambiare un caso disperato come Kei!-MAX
-Max!!-KEIKO
-Scherzavo..-MAX
-Cmq..
meglio così..non trovi?-PROF K
-Eheh,
infatti.. anche perchè altrimenti, conoscendo la cocciutaggine di Keky, saremmo
andati avanti a litigare all'infinito..-TAKAO
Kaky fissò
il cielo con le braccia dietro la nuca, continuando a camminare..
-Sono
proprio felice.. ora ho smesso di farmi problemi.. kei ama davvero mia
sorella..-TAKAO
Fu bloccato
improvvisamente da una morsa di keiko, che lo prese per la vita stampandogli un
bacio sulla guancia e stringendolo forte..
-Che carini..-MAX
-Già.. e tu
keiko, penso sarai felice ora..-PROF K
-Non sapete
quanto.. mi sento un'altra persona.. dopo tanto tempo, finalmente sono riuscita
ad amare ancora qualcuno.. E sono sicura che lui è la persona giusta a cui dare
tutto questo mio grande sentimento..-KEIKO
-Che
esagerata.. ne sei proprio sicura?-MAX
-Certo
Max.. ne sono più che sicura..-KEIKO
-Eppure mi
sembra strano che sia cambiato così velocemente..-MAX
-Ma sei
stato tu il primo a dire che l'amore fa miracoli..-PROF K
-Si ma..
così velocemente..?-MAX
-Io posso
veramente dire di conoscerlo bene ora Max.. posso dirlo con sicurezza.. ma sono
cose che rimangono tra noi due cmq..-KEIKO
-beh,
l'importante è che tu per prima ne sia sicura..-MAX
-Tranquillo,
lo sono..-KEIKO
Era strano:
per la prima volta keiko aveva parlato con gentilezza e senza battutine ai due
poveri ragazzi.. era davvero felice, si vedeva.. Sembrava impossibile che Kei
fosse stato capace di tanto e invece.. furono constretti a ricredersi.. E poi,
vedere anche Takao, con quell'aria forse tanto felice come la sorella, e per di
più per quel fatto.. fatto che, fino a poco tempo prima, li stava portando in
crisi.. Era tutto così strano.. Ma era anche bellissimo..
Max e il
Prof sorrisero, sebbene ancora un po' confusi..
-Sono contento
Keiko..-MAX
-Già..è una
storia strana.. ma l'importante è che sia andata a buon fine..-PROF K
La luce del
sole stava diventando sempre più fioca, mentre i quattro ragazzi continuavano
il loro cammino verso casa..
Takao era
sempre più contento: ogni minuto che passava si rendeva veramente conto di quel
magnifico legame che univa sua sorella a Kei, e ogni attimo lo aiutava a far
scomparire quell'alone di problemi che ormai, e ne era sicuro, non avevano
fondamenta.. kei l'amava, ed era questo quello che contava, era questo che lo
aiutava a farlo star bene.. Si rese conto che era stato solamente uno stupido a
crearsi quei mille dubbi, quelle mille domande.. che bisogno ce n'era? Piano
piano questa convinzione cresceva: quella piccola effusione amorosa vista prima
tra i due, come per magia, gli aveva fatto crescere un qualcosa di sensazionale
dentro di sè: vedere, per l'ennesima volta, loro due felici.. era una cosa
magnifica.. e di certo, solo un povero stupido poteva pensare a qualcosa di
male.. uno stupido come lui..
Sorrise,
prima di prendere sotto braccio la sorella, ancora con gli occhi pieni di
felicità, che si stava finalmente scolando la sua adorata lattina di thè..
-Hey peste,
devi spiegarmi cos'è questa storia delle bigiate..-KEIKO
-Eh? Cioè..
come?-TAKAO
-Me l'ha
detto haniko.. ma non dare la colpa a lei, pensava che io lo sapessi..-KEIKO
-Ehm..
ecco.. non dirlo al nonno, per favore..-TAKAO
-No, non
glielo dirò.. ma questa è l'ultima volta.. Ne parliamo dopo a casa..-KEIKO
-Ok..-TAKAO
Kaky
abbassò la testa, mentre Max e il Prof risero sadisticamente da davanti,
guardandolo divertiti..
Keiko si
toccò la schiena in basso: strano, kei non aveva notato quel tatuaggio.. un po'
le dispiaceva, ne andava molto fiera, racchiudeva una parte di se.. Ma non
importava, prima o poi l'avrebbe visto.. e forse a lui, solamente a lui, come
aveva fatto col fratellino, avrebbe svelato il mistero che era racchiuso in
esso..
Keiko e
Takao erano finalmente tornati a casa.. Intanto, Max e il Prof stavano ancora
camminando per le stradine di Tokyo, con mille pensieri in testa..
max teneva
Draciel in mano, continuando a fissarlo perso..
-Agitato?-PROF
K
-Eh? Per
cosa?-MAX
-per il
torneo..-PROF K
Max
sospirò, rimettendosi il bey in tasca..
-Si,
abbastanza..-MAX
Ci fu un
attimo di silenzio.. L'americano camminava con lo sguardo alto e dritto davanti
a sè, senza far apparire nessuna espressione sul suo viso.. Caspita, era in
semifinale.. Non gli sembrava vero! Si sarebbe trovato ad affrontare Kei, un
balder che mai aveva affrontato prima.. Un po' questo gli faceva paura, ma lo
rendeva elettrizzato allo stesso tempo.. Forse, per la prima volta, aveva paura
di perdere.. o no? La dimostrazione di forza che Kei aveva dato alla prima fase
del torneo era davvero incredibile: in così poco tempo, fare fuori così tanti
balders.. Probabilmente non ci avrebbe nemmeno messo molto a fare fuori lui!
Certo, la sua difesa era quasi impenetrabile, però.. Qualcosa lo spaventava..
-Prof..-MAX
-Dimmi..-PROF
K
-Ascolta..
non è che.. potresti rendere ancora più forte la mia difesa?-MAX
-Ma come
Max? Lo sai benissimo anche tu che la tua difesa..-PROF K
-Si lo so..
ma purtroppo.. ecco, penso che non sia abbastanza per battere Kei.. hai visto
no?-MAX
-Visto
cosa?-PROF K
-La
velocità con cui ha battutto i balders del primo girone..-MAX
Il prof
sospirò, mentre Max tirò nuovamente fuori il suo bey, tornando a fissarlo..
-Si ho
visto.. ma la semifinale sarà diversa.. non dimenticare che anche tu sei
passato..-PROF K
-Si..
questo lo so..-MAX
Il Prof
diede una lieve pacca sulla spalla all'amico, per consolarlo..
-Dai Max..
vedrai che andrà tutto alla grande! Sei un balder forte! Kei non ti deve
spaventare..-PROF K
-Umh.. lo
spero..-MAX
Il ragazzo
dai capelli dorati tornò a fissare la strada davanti a sè..
Improvvisamente,
scoppiò in una risatina..
-Umh?-PROF
K
-Eheheh..
no, sto ancora pensando alla scena di prima..-MAX
-Ah già..
che strano vederli insieme..-PROF K
max si fece
improvvisamente serio..
-Tu dici
che c'è da fidarsi?-MAX
-Di
chi?-PROF K
-Di
Kei..-MAX
-Ma Max..
Certo che c'è da fidarsi.. non li hai visti anche tu?-PROF K
-Si
però..-MAX
-Nah, non
pensarci.. Se stanno insieme ci sarà pure un motivo..-PROF K
Max
sorrise, prima di tornare a fissare il vuoto..
Intanto, a
casa Kinomiya, un ragazzo era alle prese con cotone e acqua ossigenata..
-Ahiaaaa!!-KEIKO
-Stai
ferma!!-TAKAO
-ma brucia..-KEIKO
-E poi usa
un po' più di finezza takao!-NONNO JAY
Nonno Jay
sbucò dalla porta della palestra, riprendendo il nipote per la gentilezza
mancata con cui stava cercando di disinfettare la ferita della sorella..
-Ma tutti
contro??-TAKAO
-Non è
colpa mia se sei fine come un elefante!-KEIKO
Nonno Jay
si avvicinò alla povera ragazza, guardandole il taglio che aveva sulla fronte..
-Caspita,
che bel taglietto.. ma come te lo sei fatto?-NONNO JAY
-Mi è
arrivato qualcosa simile ad una trottola in testa..-KEIKO
-Ehm..-TAKAO
Il nonno
tirò uno scappellotto sulla nuca al nipote, che si difese subito:
-ma non è
stata colpa mia!-TAKAO
-E' vero..
non è colpa di Takao.. Mi è arrivata in testa e basta..-KEIKO
-Umh..
capisco..-NONNO JAY
-Beh,
adesso vado avanti a fare il mio lavoro, se permettete..-TAKAO
-Si ma..
piano..-KEIKO
Il volto di
keiko si tramutò in una smorfia di dolore, quando kaky riprese a versare
l'acqua ossigenata sul taglio..
-Dai
resisti.. ho quasi finito..-TAKAO
Detto
questo, il brunetto tamponò per l'ultima volta la ferita, per poi prendere un
bel cerottone e piantarglielo sulla fronte..
-No no no
no e no!! Tu questo coso non me lo metti!-KEIKO
-E invece
si! Almeno fino a stasera o domani mattina te lo devi tenere!-TAKAO
-ma non
posso uscire così stasera!-KEIKO
-La
prossima volta imparerai a stare lontana..-TAKAO
-Si, adesso
è colpa mia.. va beh..-KEIKO
Keiko diede
un'ultima occhiata alla benda di Rei, che ora era poggiata sul tavolo al quale
lei era seduta.. Doveva essere un tipo molto spirituale quel ragazzo, lei
conosceva bene il significato dello ying yang: la divisione tra bene e male, ma
sempre nel bene c'era una parte di male e viceversa.. Un simbolo al quale lei
dava pienamente ragione e al quale lui, sicuramente, era particolarmente
legato..
La prese,
con un po' di esitazione.. le dispiaceva un mondo che Kei so fosse fatto tutti
quei problemi, le dispiaceva veramente.. Ma non aveva nulla da temere, e in
cuor suo sperava che anche lui ne fosse fermamente convinto..
Takao
ripose, senza dire una parola, l'acqua ossigenata e il pacchetto di cotone
nell'armadietto delle medicine in soggiorno.. Diede un'occhiata in giro: Nonno
Jay si era di già ritirato silenziosamente nella palestra.. Ora potevano
parlare tranquillamente:
-Keky..-TAKAO
La ragazza
rimse la benda sul tavolo e si girò verso il fratellino..
-Possiamo
parlare ora..-TAKAO
Kaky si
sedette sul divano con la testa bassa: chissà che ramanzina gli avrebbe
fatto la sorellona.. E chissà cosa avrebbe potuto dirle per discolparsi.. in
quel momento non gli veniva proprio in mente niente! O almeno, niente che la
sorella potesse capire..
-Allora..
prima di tutto, voglio sapere quante volte hai bigiato..-KEIKO
-Sssh..
parla piano.. cmq..ehm.. 1 o 2..-TAKAO
-Nah, non
ci credo, dimmi la verità..Tanto ormai..-KEIKO
-Uff.. e va
bene.. 1 bigiatina al mese mi scappava..-TAKAO
-Una al
mese?? E come mai?-KEIKO
-Beh
perchè.. insomma, io matematica non l'ho mai capita! Non potevo andare a fare
le verifiche della signora Hiromi! Quella è una strega! Ti mette delle cose che
sembrano arabo!-TAKAO
-Forse per
te sembrano arabo.. se invece studiassi..-KEIKO
-Uffa,
ancora con questa storia..-TAKAO
-E cmq cosa
risolvevi non facendole il giorno prefissato?? L'avresti cmq recuperata dopo,
no? E non mi sembra che nel frattempo studiassi..-KEIKO
Takao non
rispose, aveva perfettamente ragione la sua Keky..
-Ecco
vedi..-KEIKO
-Si ma..
ogni tanto mi ci voleva un po' di svago..-TAKAO
-Mi
dispiace ma non riesco a capirti..-KEIKO
-Tanto me
lo immaginavo!-TAKAO
-prega solo
perchè i tuoi prof non abbiano scoperto niente, se no quest'anno..-KEIKO
-Si lo
so..-TAKAO
keiko
rimase a guardare il fratellino con aria abbattuta sul divano: sembrava
demoralizzato per quello che aveva fatto.. o forse faceva solo finta..!
-Ascolta..
non è il caso di sprecare tanto tempo adesso con questa discussione.. però mi
devi promettere che non lo farai più l'anno prossimo, ok?-KEIKO
-Ehm..-TAKAO
-Ok???-KEIKO
-Ehm..
ok..-TAKAO
Keiko si
girò, riprendendo in mano la benda del cinese e mostrandola a Takao..
-Ascolta..
non è che potresti dargliela tu appena lo vedi?-KEIKO
-Come? E
perchè? Non puoi dargliela tu?-TAKAO
-No,
preferisco di no..-KEIKO
Takao
rimase pensieroso: che la sorella avesse scoperto che..? No, come avrebbe
fatto?
-Perchè?-TAKAO
-Perchè..
ecco.. oggi io e Kei abbiamo avuto una.. piccola discussione...-KEIKO
Mentre
diceva quelle parole, la ragazza giocava nervosamente con la benda, girandola,
capovolgendola, legandosela al polso..
-Kei pensa
che.. tutte queste attenzioni da parte di Rei.. ecco.. possano avere un secondo
fine.. non vedo come possa essere..-KEIKO
Kaky rimase
paralizzato: Kei aveva intuito qualcosa! Quel ragazzo era troppo furbo!
-E tu.. che
gli hai detto?-TAKAO
-Gli ho
detto che non è possibile, Rei è gentile di carattere.. l'ho fatto calmare
insomma.. e poi, ne a me ne a lui interessa.. Io ormai voglio solo lui..-KEIKO
A quel
punto, Keky lanciò la benda al fratellino, che la prese per miracolo, troppo
intento a pensare.. Questa volta cominciò lui a giocarci: che casino che si
stava creando.. Avrebbe dovuto dire a Rei di smetterla.. ma di smetterla di
fare cosa poi? Lui non stava facendo niente! Era Kei che era troppo.. sveglio..
ma neanche.. troppo.. aveva troppo intuito, come un sesto senso! Beh, magari
l'aveva lanciata solo come idea! Non era detto che lo pensasse veramente o ne
fosse sicuro.. Tutto questo però lo spaventava.. Non voleva che andasse
ad intralciare la storia tra Kei e sua sorella.. Lei era così felice..
-Keky..
ogni volta che a Kei vengono questi dubbi, devi dirgli semplicemente che.. che
non sono veri, non sono fondati.. Hai ragione tu, Rei è gentile, ma ti posso
assicurare che non c'è nessun'altro fine in tutto questo..-TAKAO
Gli
dispiaque dover mentire alla sorella, ma non vide proprio cos'altro poteva
fare...
-Era quello
che avevo immaginato anche io..! Meno male!-KEIKO
La ragazza
si alzò dal tavolo e cominciò a salire le scale dicendo:
-Kaky, ora
vado a sdraiarmi un po'-KEIKO
Takao annuì
col capo, e, dopo che la sorella fu sparita da dietro l'angolo del secondo
piano, si sedette sul davanzale della finestra, guardando il suo immenso
giardino.. Ancora prese a giocare con la benda di Rei.. Poverino, doveva
limitarsi a stare zitto, a subire tutto.. ma tutto quello che poteva dirgli era
di.. di non pensarci, di togliersi dalla testa quella storia! Era incredibile
come quel piccolo gesto di aiuto avesse fatto insospettire Kei..
Non se la
sentiva di non dirgli niente.. Appena lo avrebbe visto, gli avrebbe detto dei
dubbi di Kei.. certo, lui si sarebbe sentito in colpa, però era l'unica cosa
che si poteva fare: doveva fargli capire in tutti i modi come stavano le cose,
anche se magari lo aveva già capito da solo.. Bisognava che mettesse subito le
cose in chiaro, prima di qualche eventuale sua cavolata.. Certo, Rei non gli
sembrava un tipo del genere, pronto anche a rovinare una storia
piuttosto di avere Keiko per lui, però.. qualche parola certo non sarebbe
stata di troppo, anche se gli avrebbe fatto male.. Ma si, in fondo Rei non
sembrava poi così tanto attratto dalla sorella, la trovava solo carina, come
gli aveva detto, non l'avrebbe ferito più di tanto.. E poi, non voleva che
sorgessero altri problemi: aveva già lottato per risolvere quelli che si erano
precedentemente creati, per rispondere a delle domande che sembravano metterlo
nella confusione più totale.. e di certo non ne voleva altri! Quelli che
c'erano stati erano bastati alla grande!
Una sola
parola gli girava ora nella testa: CHIARIRE.. Gli avrebbe restituito
gentilmente la benda, non appena lo avrebbe visto, e.. gli avrebbe detto dei
sospetti di Kei, quel ragazzo con un sesto senso geniale.. o forse, con un
piccolo dubbio che non aspettava altro che essere smentito.. Certo, dopo che
gliel'avrebbe detto, lui non si sarebbe comportato diversamente, in fondo, non
aveva mai fatto niente di male, però.. ci teneva solo a farglielo sapere..
Takao si
fermò a fissare il cielo azzurro, ora coperto da qualche piccola nuvola lieve e
quasi trasparente: si sarebbe dovuto sentire egoista per l'ennesima volta, ma
purtroppo era così che andavano le cose..
"vedrai
Rei.. se la tua è solo una semplice cotta, non ci metterai molto a
dimeticartela.."TAKAO
Sarebbe
stato così, ne era sicuro.. o no? Forse era solo quello che intimamente il
brunetto sperava.. No, doveva essere PER FORZA così, non c'era altra
soluzione.. Rei gli sembrava un ragazzo ragionevole, e avrebbe capito al volo
la situazione, avrebbe capito subito che quella storia non doveva essere
intalciata..
"Spero
che cmq tu lo abbia già capito.."TAKAO
kaky si
alzò in piedi, stringendo di nuovo quello che aveva in mano e fissando il
pavimento..
"Mi
dispiace Rei.. ma mi sento obbligato a dirtelo, anche se già lo saprai..
dobbiamo chiarire le cose alla perfezione una volta per tutte.."TAKAO
Rimase
ancora qualche attimo immobile.. Si erano già fatte le 7 di sera, tra nemmeno
un'ora Keiko si sarebbe svegliata, avrebbero mangiato tutti insieme, e
finalmente lei sarebbe uscita col suo Kei.. Chissà che una serata con la sua
sorellona non gli avrebbe tolto del tutto i suoi dubbi..!
Inanto,
keiko era stesa sul letto a pancia in giù e stringeva forte a sè il cuscino,
immaginando che forse una persona..
-Kei.. ma
come hai potuto farti venire certi dubbi?-KEIKO
Si girò a
pancia in su, ricadendo sul letto con un tonfo e non mollando nemmeno per un
secondo il cuscino, che ora si trovava sulla sua pancia.. Ma come aveva potuto
pensare che un gesto del genere..? Non c'era assolutamente niente di strano,
niente per cui essere sospettosi.. Eppure, provò per qualche secondo a mettersi
nei suoi panni: lei, a vedere lui con una benda di un'altra, una magari che gli
aveva già proposto davanti a lei di accompagnarlo a casa.. E cavoli, in un
certo senso aveva ragione: anche a lei sarebbero sorte mille domande in testa..
Però.. non c'era niente da temere, e sperò con tutto il cuore che Kei fosse
stato veramente convinto di quello che aveva detto.. Si, forse lo era.. quel
bacio.. così dolce e confortante.. Sorrise da sola, stringendo ancora di più il
cuscino: ogni volta che lo baciava era come se fosse stata la prima volta..
Quel ragazzo era.. incredibile!
Si rigirò
per l'ennesima volta a pancia in giù, riportanto il cuscino alla sua prima
posizione, mentre fissava il muro bianco che le stava davanti..Quella sera,
voleva farlo star bene, voleva fargli sparire i dubbi che forse ancora gli
giravano nelle parti più nascoste della sua mente.. Gli avrebbe fatto capire
quello che lui era veramente per lei.. Anche se non ce ne fosse stato
bisogno.. beh, lei lo avrebbe fatto lo stesso: d'altronde, farlo star bene, era
tutto quello che voleva..
Chiuse gli
occhi lentamente, ancora col sorriso sulle labbra, e si addormentò...
*(all'inizio
del chappy)-->Scusate, è una ficcy seria,ma ci voleva -_-"NDme
Mbeh, che
vuoi? E' un gioco serio, divertente, e attiva la mente.. >.
O.o"
-_-"""NDme
Scusate
ancora..
-Takao!!
Hai visto il mio ombretto azzurro???-KEIKO
-Nooo!! E
smettila di strillare come un'isterica!!-TAKAO
Takao, che
se ne stava ora tranquillo davanti al televisore giocando al suo videogioco
preferito, Puzzle Bubble *(-////-" NDme), vide improvvisamente la
sorellona precipitarsi giù dalle scale e correre nel bagno del pianoterra..
Corse talmente veloce che non fece nemmeno in tempo a vedere come era vestita!
Tutta quella frenesia per una specie di appuntamento! Con un ragazzo con
il quale ormai.. cioè, nemmeno avesse dovuto far colpo per la prima volta..
"Eh..
le ragazze.. quando le capirò sarà troppo tardi.."TAKAO
Il ragazzo
sospirò, facendo una smorfia di disappunto..!
Mise il
gioco in pausa e bussò alla porta del bagno dove si era appena precipitata la
sorella:
-Keky?
posso vedere come sei vestita?-TAKAO
-No!-KEIKO
-Come
no?-TAKAO
-Aaah! L'ho
trovato! L'ho trovato!!-KEIKO
-Cosa hai
trovato?-TAKAO
-Il mio
ombretto!! Hey ma.. kaky!!! Sei stato tu a rovinarmelo in questo modo??-KEIKO
-io?? Ma
secondo te mi metto l'ombretto??-TAKAO
-Beh,non si
sa mai.. è tutto.. c'è un buco enorme in mezzo!!-KEIKO
-Ah si..
ehm.. prima ero in bagno e mentre prendevo il pettine mi è scivolato nel
lavandino..eheheh.-TAKAO
-Oddio..
dove andremo a finire.. va beh..-KEIKO
-Allora
perchè non posso vedere cosa ti sei messa?-TAKAO
-Perchè è
una sorpresa..-KEIKO
-Eh??-TAKAO
-Si, appena
sarò del tutto pronta mi darai il tuo parere..-KEIKO
-Ah..-TAKAO
Kaky stava
per tornare a giocare davanti al televisore, quando un dubbio lo avvolse..
-Keky, non
ti sarai conciata stile oggi pomeriggio spero!!-TAKAO
-Uffaaaa...
no.. sono.. giusta!-KEIKO
-Mi
spaventi quando dici così..-TAKAO
-E cmq
smettila di criticare, oggi Kei mi ha detto che stavo bene! Lui si che è
maschio, non come quei due focietti..-KEIKO
-Keiko!!
Non dire certe cose! Max e il Prof non sono frocietti.. e cmq sarà che Kei è..
un po' più abituato a vedere certe forme..-TAKAO
-Ma
smettila.. Kei è maturo, non come quei due..-KEIKO
Takao alzò
le spalle, come per dire "lasciamo perdere", e tornò questa volta a
giocare col suo amato videogioco..
BEEEP BEEP
BEP BEP BEP
-takaooooo!!!!-KEIKO
-GrrrrRRRRR!!!
Che vuoi adessooo??-TAKAO
-Spegni
quel coso o abbassa il volume, mi sta facendo diventare isterica!!-KEIKO
-Caraaaa!!
Qua tu sei isterica di tuo!! Si può essere così nervose per un ca**o di
appuntamento che.... Datti una calmata!! Piantala di urlarmi cont..-TAKAO
Le parole
gli morirono in gola: Keiko uscì dal bagno, finalmente,e, sebbene fosse sempre
stata la sua sorellona, doveva ammettere che vederla così era davvero bella..
Aveva un paio di jeans a vita bassa che andavano giù a zampa d'elefante, ma con
una piega molto elegante; dei sandali neri non molto alti, con il tacco
quadrato; una magliettina smanicata che si legava intorno al collo, di colore
bianco come la neve.. Il tutto riusciva a mettere in risalto le sue forme
"particolari", senza però entrare nel limite dello
scandaloso.. Sugli occhi portava il suo solito ombretto azzurro, sfumato
un po' all'infuori seguendo le linee dei suoi occhi a mandorla, mentre la bocca
era circondata da una matita color carne scura (come la sua pelle d'altronde) e
riempita con un lucidalabbra non troppo appariscente.. Alle orecchie portava
degli orecchini a forma circolare, che non dimenticava mai di mettere nelle
occasioni speciali, mentre il collo era circondato da una collanina molto fine
con un pendente a forma di croce egizia (che richiamava il suo piercing
all'ombelico) che le scendeva sul petto.. Non aveva bisogno di cipria o
fondotinta: il colore caramellato della sua pelle era già abbastanza bello..
Takao
rimase senza parole: era davvero bella..
Keiko, nel
vederlo in quello stato, sorrise, per poi dirgli:
-Allora,
secondo te come sto?-KEIKO
-Ehm..
bene..-TAKAO
-Non mi
sembri molto convinto..-KEIKO
La
sorellona rise sonoramente, facendo svegliare Kaky..
-No dico
sul serio.. stai davvero benissimo..-TAKAO
Guardò
l'orologio, si erano già fatte le 9!
-Dai
sbrigati, o farai tardi..-TAKAO
Fece
l'occhiolino alla sorella, che lo ricambiò sorridendo e annuendo con la testa,
prima di stampare un bacio sulla guancia al fratellino e uscire di casa,
chiudendosi la porta alle spalle..
kaky rimase
ancora immobile, intendo a pulirsi da quella roba lucida e appiccicosa che la
sorella gli aveva lasciato sulla guancia:
-Ma chissà
cosa vuol dire mettersi 'sta schifezza sulle labbra! Alla mia futura ragazza lo
proibirò! bah..-TAKAO
Ritornò
davanti al televisore, cadendo a peso morto sul divano, facendo così cadere il
joystick..
"mannaggia.."TAKAO
... e anche
qualcos'altro..
Il brunetto
prese la benda di Rei che era finita al suolo grazie a quel suo dolcissimo
tonfo, e la fissò per qualche istante.. Avrebbe voluto dargliela al più presto,
e non solo perchè lui sembrava tenerci, ma anche perchè non vedeva l'ora di
togliersi quel peso che gli gravava sul petto, il peso del discorso che presto
gli avrebbe fatto..
Pensò alla
sera, o meglio, alla notte precedente, quando lo vide proprio davanti a casa di
Keiko, dopo quel maledetto incubo.. Doveva girare molto da quelle parti.. magari
avrebbe anche potuto parlargli quella sera stessa, se solo...
Senza
pensarci nemmeno un secondo, spense il televisore e uscì di corsa di casa con
la benda di Rei in mano.. In quel momento, Kei e la sorella si stavano
allontanando, e pensò bene di far si che le loro ombre sparissero prima di
correre del giardino di Keky e buttarsi sull'erba: avrebbe aspettato lì Rei,
sempre sperando che quella sera fosse passato.. Certo, gli sembrava una cosa
assurda, ma era dispostissimo a farlo e ad aspettare fin quando la sorella non
sarebbe tornata: aveva troppo voglia di parlargli..
Si distese
sull'erba, fissando quel magnifico cielo decorato da miriadi di stelle.. Uno
strano pensiero gli passò per la testa, forse stimolato da quella brezza serale
che in quel momento come non mai si faceva sentire.. Come gli sarebbe piaciuto
stare lì, a guardare quel cielo con qualcuno.. o meglio con qualcuna.. Prima o
poi avrebbe trovato la ragazza dei suoi sogni: una persona con la quale
sentirsi bene, con cui poter parlare liberamente.. se la immaginava dolce,
gentile, cordiale.. e carina, insomma, in tutti i sensi.. Improvvisamente sentì
la mancanza di qualcuno, ma non seppe decifrare bene di chi.. In fondo, non era
solo, si riteneva fortunato ad avere una "sorella" come Keiko: con lei
poteva parlare veramente di tutto, poteva confidarsi quando qualcosa non
andava, era sempre disposta ad aiutarlo e consolarlo.. ma ora sentiva anche il
bisogno di un'altra figura, di un altro tipo di ragazza.. Il rumore di uno
stormo di uccelli passeggieri lo distolse dai suoi pensieri.. Ma cosa stava
dicendo? Una ragazza? In fondo, aveva solo 14 anni, aveva ancora tanto di quel
tempo davanti.. Legarsi seriamente a qualcuno.. Si, in fondo, era ancora troppo
presto, era solo un ragazzino, con tanta voglia di vivere..Chissà come gli era
venuta in mente una cosa del genere?
Improvvisamente,
la porta di casa della sorella si aprì..
-Takao? Che
ci fai lì??-MAMMA KEIKO
-Eh? Ah
ciao mamma.. no, sto aspettando che arrivi un amico..-TAKAO
La madre di
keky stava all'entrata, già in vestaglia, pronta per andare a letto..
-Ah beh..
ma entra in casa scusa..-MAMMA KEIKO
-No
grazie.. preferisco stare qui.. mi rilassa..-TAKAO
-Ah ok..
come vuoi..-MAMMA KEIKO
La giovane
signora chiuse la porta, lasciando Takao di nuovo solo con le stelle..
Qualche
istante prima, Kei e Keiko si erano finalmente incontrati.. La ragazza gli
corse incontro, fermandosi giusto un attimo prima di piombargli addosso e
circondandolo con un dolce ma forte abbraccio..
-Ciao
Kei..-KEIKO
-Ciao..
Sono contento di rivederti..-KEI
La ragazza
si staccò, baciandolo dolcemente e.. mettendo anche a lui un po' del suo
lucidalabbra al sapore di pesca!
-Buono ma..
appiccica un po'-KEI
Keiko si
staccò un attimo arrossendo, e cercando di togliere con un dito dalle
labbra del ragazzo amato quella roba che si era messa.. Kei sorrise, fissandola
da capo ai piedi..
-Sei..
bellissima..-KEI
Non riuscì
a dire altro: che era bella, questo lo sapeva di già.. ma quella sera sembrava
davvero essere un angelo! Quella sua maglietta, così bianca, in contrasto con
la sua pelle, così.. strana! E poi, quella collanina con quel pendente così
particolare, che le scendeva dolcemente sul petto.. sembrava farlo perdere..!
Ogni cosa che aveva quella sera, a partire dagli orecchini rotondi, dalla
collana, dall'ombretto azzurrognolo, alla maglietta, ai pantaloni a vita bassa,
alle sue labbra così lucide.. sembrava illuminarla ancora di più, ancora di più
di quella magnifica luce che i suoi occhi emanavano.. e che l'avevano fatto
innamorare..
La ragazza
arrossì per la seconda volta, senza accorgersene.. Kei sorrise ancora, e, senza
preavviso, accarezzò la pelle di keiko, prima passando lievemente una mano sul
suo braccio, e poi sulla sua guancia: che pelle vellutata! La baciò una seconda
volta, lasciando la ragazza perplessa e stupita.. Che strana espressione aveva
Kei quella sera.. sembrava.. non sapeva nemmeno lei.. Probabilmente il suo look
aveva fatto colpo..! O forse.. era quel sentimento bellissimo e forte che
regnava anche dentro lei..
Kei,
durante quello splendido bacio, fantasticava, come mai e con nessun'altra aveva
fatto prima.. Sentiva degli strani brividi, delle strane senzazioni, ogni volta
che le sue labbra incontravano quelle di quel meraviglioso angelo celeste.. Si
sentiva come elettrizzato..! Si ricordò in quei momenti, come non mai, cosa
voleva dire amare davvero una persona.. E la cosa più bella, era che non aveva
paura di farlo.. Non ci riusciva!
Ma, come
ogni incantesimo che si spezza, quel bacio finì, ed entrambi tornarono alla
realtà..
-Allora,
dove andiamo?-KEI
-Beh.. un
posto tranquillo, non mi piace il casino..-KEIKO
-Concordo
in pieno.. ti andrebbe di andare a bere qualcosa qui vicino? Conosco un
barettino tranquillo..-KEI
-Va
benissimo..-KEIKO
I due si
presero per mano e si incamminarono per quel sentiero, che quella notte, aveva
come del magico..
Il leggero
venticello soffiava su di loro, facendo svolazzare i loro capelli, e la luna
illuminava i loro volti e le loro anime piene di quel sentimento particolare
chiamato amore..
Era già
passata mezz'ora.. e di Rei ancora nessuna traccia..
Takao se ne
stava ora seduto vicino alla piccola scalinata che conduceva alla casa,
sgranocchiando qualche merendina di riso: non che avesse fame, ma far andare la
mandibola lo trovò interessante come passatempo!
Si era già
fatto fuori 6 piccole merende di riso soffiato al cioccolato, quando
all'improvviso sentì dei passi,che non provenivano, però, da dentro casa, ma
bensì dalla strada.. Si rizzò immediatamente in piedi: la temperatura
cominciava ad abbassarsi, e di certo stare lì fermo non lo riscaldava affatto..
Se non fosse stata quella persona che stava da tempo aspettando, sarebbe
ritornato in casa, magari tra le braccia di Morfeo.. La stanchezza degli
allenamenti cominciava a farsi sentire, e la sua testa stava diventando
lentamente sempre più pesante..
Posò il
pacchetto di merendine su uno degli scalini: ormai ne rimanevano ben poche..
pensò che cmq non gli sarebbe dispiaciuto svuotare l'intera scatola prima di
buttarsi sotto le coperte, tanto, una più una meno..
D'un
tratto, il rumore dei lenti passi prima sentito, era ora cessato.. Ancora non
vedeva nessuno.. Pensò fosse solo stato qualche semplice passante notturno,
d'altronde cosa poteva pretendere? Ok, era una stradina desolata e abbastanza
piccola, ma questo non voleva dire che dovesse passare solo e per forza Rei..
Che pretesa assurda!
Stava per
tornare a sedersi, quando l'istinto di andare a controllare fuori dal piccolo cancello
lo bloccò in piedi.. Non seppe perchè, ma volle andare a vedere.. Si diresse
con passo quasi frenetico verso l'inizio della piccola stradina, aprì
lentamente il cancello in ferro, e stette lì a guardare.. Prima a destra, poi a
sinistra.. Nessuno.. Aguzzò la vista, forse un po' addormentata, e tornò a
guardare prima a destra, poi di nuovo a sinistra... Ora vide qualcuno..
Lo
riconobbe quasi subito, la sua lunga coda era inconfondibile..
-Rei..-TAKAO
Il ragazzo
cinese alzò la testa, fissando Takao a pochi metri di distanza da lui, mentre
Kaky era intento a pensare alla fortuna che aveva avuto quella sera: su cento
persone che potevano passare, passò proprio quella giusta, quella che lui stava
aspettando.. Non seppe perchè, ma in fondo se lo aspettava..
-Ciao..-REI
-Ma.. ehm..
vieni più vicino..-TAKAO
Rei, che
fino a quel momento era rimasto immobile più o meno all'incrocio con l'altra
stradina perpendicolare di quel tranquillo quartiere, si avvicinò al brunetto,
che decise di uscire del tutto dal cancello..
Quando
finalmente furono uno davanti all'altro, Kaky lo fissò negli occhi: ecco, quel
momento tanto atteso era arrivato, presto si sarebbe tolto quel peso orrendo
che lo opprimeva nel suo profondo e.. presto si sarebbe sentito anche uno
schifo..!
Rei ricambiava
lo sguardo, forse con aria un po' interrogatoria: gli occhi di Takao avevano
tra il deciso e lo spaventato, ma non ebbe nemmeno il tempo di aprire bocca per
chiedergli cosa fosse successo o cosa avesse, anche se, a dire il vero,
qualcosa già si immaginava.. Forse Keiko aveva capito tutto, sebbene lui per
primo avesse fatto di tutto per nasconderglielo.. A questo pensiero, una scossa
gli prese il capo, ma la voce del brunetto lo fece riprendere:
-Come mai
prima ti sei fermato? Ero fuori.. per caso.. e.. ho sentito i tuoi passi che si
fermavano all'incrocio.. C'è qualcosa che non va?-TAKAO
"Ma
com'è curioso.."REI
Rei lo
sapeva bene perchè si era fermato poco prima di raggiungere quella casa.. la
casa di quella ragazza.. Appena la vide, il solo pensiero che lei potesse
essere alla finestra lo elettrizzava.. come mai poi, non lo sapeva nemmeno
lui.. Ma non poteva dirlo a Takao, si era già promesso di tenersi quelle
sensazioni stupide dentro di lui...
-Perchè..
avevo visto un gatto abbandonato.. che.. non stava bene..-REI
la scusa
più stupida che potesse venirgli in mente!
Il cinesino
si voltò da un'altra parte dicendo quelle parole: con la coda dell'occhio
sbirciò la piccola ma graziosa casetta che si ergeva di fronte a lui: forse
Keiko non c'era, o forse, semplicemente non l'aveva visto, altrimenti sarebbe
scesa a dargli la benda.. Ma basta pensare a lei! Cosa stava facendo!
Con una
mossa nervosa del capo tornò a guardare Takao, che capì al volo la situazione..
-Che c'è
Rei?-TAKAO
Il sorriso
malizioso che comparve sulle labbra del brunetto gli fece subito capire
l'incredibile percezione che aveva quel ragazzo..
-Niente..-REI
-Aspetta
qua un attimo Rei.. vado a prendere la tua benda..-TAKAO
-la mia
benda? Ma non ce l'ha Keiko?-REI
-No, oggi
le ho messo un cerotto in fronte e gliel'ho fatta togliere.. un momento, adesso
che ci penso..-TAKAO
Kaky si
bloccò a metà tra il cancello e la stradina: ripensò al momento in cui vide la
sorellona uscire di casa.. Il cerotto.. non c'era in fronte!!
-Mannaggia!!
Questa gliela faccio pagare!!-TAKAO
-Umh?-REI
-Le avevo
detto di tenerlo fino a domani mattina e lei, per uscire con Kei e non farsi
vedere "brutta e scomposta", se lo è tolto!! Lo sapevo!! Adesso vede
appena torna..-TAKAO
Takao entrò
in giardino con fare nervoso e prese la benda di Rei poggiata vicino alla
scatola delle merendine..
Rei a
quelle parole rimase scombussolato: era uscita con Kei.. beh, cosa pretendeva?
E soprattutto, perchè non riusciva a smettere di pensarci.. e ancora.. perchè quelle
sensazioni crescevano sempre di più, senza misura..? Si prese i ciuffi che gli
circondavano il viso con le mani, stringendoli.. doveva smetterla!! O Takao
avrebbe scoperto troppo..
Intanto,
Kaky tornò, con la benda del cinese, ma, nel porgergliela, vide uno strano
stato d'ansia dipinto nel volto del ragazzo, che ora aveva gli occhi come
sbarrati.. Forse, era ora di parlargli, forse aveva già capito tutto..
-Rei
ascolta..-TAKAO
Rei
continuò a tenere la testa bassa sulla sua benda, fissandola come se fosse
stato un oggetto alieno.. Non era stata Keiko a dargliela, era stato Takao..
perchè? Forse.. aveva davvero capito.. ma no, che stava pensando?
Probabilmente, avendola lasciata in casa, Takao aveva pensato bene di
dargliela lui e di non aspettare la sorella.. Però, il fatto che lui se la
fosse proprio portata con sè lì fuori, da come aveva visto, gli faceva pensare
qualcosa come.. come.. come di obbligato.. Era stato probabilmente lui a
volergliela dare,e forse, lo aveva anche aspettato lì fuori.. Altro che per
caso: in quei piccoli gesti fatti qualche attimo prima, Takao si era scoperto
totalmente..
-Non
parlare per favore..-REI
-Cos..-TAKAO
Rei fissò
Takao, con sguardo triste: una lieve folata di vento spazzò via le lacrime che
si stavano formando dentro i suoi occhi.. Non voleva sentirsi dire niente,
perchè non sarebbe stato niente di buono.. lo si leggeva negli occhi del
brunetto davanti a lui..
-No,
lasciami parlare,per favore..-TAKAO
Altre
piccole lacrime si stavano riformando negli occhi del cinese.. ma perchè??
Takao prese
fiato: era ora... altrimenti, non ne avrebbe più avuto l'occasione..
-Non
prenderla come.. nel senso, non per darti sfiducia e tutto quanto.. però.-TAKAO
-Ha capito
vero?-REI
-Come
scusa?-TAKAO
-Keiko..
ha.. capito qualcosa..?-REI
Rei ora era
spaventato.. Come faceva a spiegare a Takao se.. lui per primo non sapeva
ancora niente? O meglio.. sapeva solo un quarto delle cose.. Si, perchè le cose
ora erano cambiate, e lui, purtroppo o forse per fortuna, non lo sapeva..
-Cosa
avrebbe dovuto capire? Che la trovi carina..?-TAKAO
-....-REI
-No, cmq
non è quello.. non è stata lei ad accorgersene..-TAKAO
-Sei stato
tu a capirlo?-REI
Takao fissò
Rei con occhi sbarrati..
-Ma.. che
dici? Tu.. sei stato tu a dirmelo..-TAKAO
-Si..
scusa.. ma..-REI
-Ma..?-TAKAO
-ma
niente..-REI
Il cinese
abbassò ancora la testa: si stava incastrando da solo.. che situazione
complicata..! Doveva per forza convincere la sua mente che Keiko, per lui, era
solo carina.. nient'altro che carina.. come l'altra sera pensava.. Il suo
cuore aumentò drasticamente i battiti, e Rei strinse la sua benda tra le mani..
Perchè si sentiva così? Per una ragazza che poi.. in fondo forse.. Si rese
conto di essere molto vulnerabile, non si poteva far crescere dentro di sè così
tante sensazioni, nascoste e non, in un solo giorno.. Eppure, ogni volta che si
parlava di lei.. che la vedeva.. No, non ci doveva nemmeno pensare..
Alzò la
testa, cercando di rimanere il più serio e deciso possibile, ma non ci riuscì:
Takao era ancora davanti a lui, che lo fissava dritto e impassibile..
-Rei..?-TAKAO
-...-REI
-Per
favore.. dimmi che.. la trovi solo carina.. e niente di più..-TAKAO
Kaky aveva
notato il suo nervosismo, il suo giocare continuo con la benda.. quella sua
frase "sei stato tu a capirlo?".. ma cosa..? A capire cosa, più che
altro.. Cosa c'era da capire..? Di sicuro qualcosa che non gli era stato detto:
non era di certo una frase uscita a caso..
Nelle menti
dei due giovani mille pensieri confusi ora vagavano, in cerca di una risposta..
Ora era il
cuore di Takao a battere all'impazzata: cosa avrebbe risposto Rei? No.. non era
possibile che.. non poteva essere qualcosa di più..
-Si, la
trovo solo carina..-REI
-Non mi
sembri convinto..-TAKAO
-Ho detto
che la trovo solo carina!-TAKAO
-E allora
perchè quella faccia da cane bastonato??-TAKAO
-Perchè
perchè... avrei preferito che mi ridasse lei la mia benda!-REI
-Non
metterla in mezzo, non c'entra niente..-TAKAO
Rei, dopo
aver fissato in cagnesco Takao, si girò di spalle: ma come si permetteva di..
di frugare così a fondo nel suo IO interiore?? Come si permetteva di.. voler
sapere tutto? Cosa voleva da lui? E va bene, ora poteva veramente dire di
essere pazzamente attratto da quella ragazza, ma Takao non c'entrava proprio
niente in questa storia! L'unico che c'entrava era solo lui, in prima persona..
Sapeva già cosa fare, o meglio, cosa NON fare.. perciò.. Forse Takao voleva
solo aiutarlo ad aprirsi.. o forse no.. stava solo aspettando quelle sue
fatidiche parole che avrebbero espresso tutto per poter saltargli addosso.. chi
poteva saperlo??
Takao, dal
canto suo, da dietro, non mollava un secondo lo sguardo, fisso sul
cinese.. che stupido che era stato.. quello di certo non era il modo
migliore per dare il via a quel già pesante discorso.. Gli mise una mano sulla
spalla, facendolo voltare..
-Scusa
Rei..-TAKAO
Rei annuì
col capo, per poi girarsi e tornare a guardare Takao..
-Non.. non
importa..-REI
-Ascolta..
ora.. vorrei parlare io..-TAKAO
-Dimmi solo
una cosa.. cosa intendevi dire quando.. quando hai detto che non è stata lei ad
accorgersene..?-REI
Si rese
conto di aver fatto una domanda insensata: Takao non era stato, lui era ancora
convinto di quel fatto, detto la sera precedente.. Keiko non era.. a quel
punto, in quello stretto cerchio di persone, ne rimaneva solo una..
-Volevo
dire che.. è stato Kei..-TAKAO
Rei
sorrise, chissà perchè.. non c'era assolutamente niente da ridere.. Se lo
sarebbe aspettato cmq..
Takao prese
un lungo respiro, vedendo gli occhi del cinese ritornare seri a fissarlo, segno
inconfondibile che voleva sapere di più di quella storia..
-Vedi..
oggi si sono visti.. e lui.. ha visto la tua benda in testa a lei, suppongo..
poi ecco, non so bene come siano andate le cose tra loro due.. so solo che
Keiko, una volta tornati a casa, mi ha detto che.. Insomma, che Kei pensava
che.. tutte queste tue attenzioni avessero un secondo fine..-TAKAO
Rei
stavolta rabbrividì: quel venticello cominciava a diventare un po' troppo
freddo per lui.. Si rese perfettamente conto che non avrebbe più avuto il
coraggio di guardare in faccia Kei.. Forse aveva davvero esagerato..
Takao,
vedendo lo sguardo abbattuto del giovane, cercò di rassicurarlo..
-Ma stai
tranquillo.. Keiko ha detto sia a me che a lui che tutto questo non era
possibile.. insomma si, che non era vero.. E io.. beh, gliel'ho
confermato..-TAKAO
Il brunetto
fissò il ragazzo dagli occhi dorati, aspettando una risposta, o meglio, una
conferma alle sue azioni..
-Hai fatto
bene.. Non voglio che..-REI
-Lo so.. lo
avevo immaginato..-TAKAO
-Però io..
io non vedo cosa ho fatto..-REI
Kaky mise
una mano sulla spalla a Rei, incitandolo a guardarlo negli occhi..
-Tu non hai
fatto niente Rei.. tu... le hai dato solamente una mano, sei stato gentile nei
suoi confronti.. E' kei che.. non lo so..-TAKAO
Rei alzò lo
sguardo: fissò la luna, così bella e tranquilla nel cielo.. Perchè non poteva
essere tranquillo come lei? Perchè non ci riusciva? Si sentiva perso, perso nel
nulla, in bilico su un filo sottilissimo.. Ormai non riusciva più a controllare
i suoi pensieri, le sue sensazioni più intime.. e il tutto solo per una ragazza
che trovava dannatamente bella, e nient'altro.. Si, non ci poteva essere
nient'altro... Strinse i pugni, sperando con tutto il cuore che Kei si fosse
rassicurato, e ringraziando il cielo perchè Keiko non avesse scoperto niente..
e non avrebbe scoperto mai niente..
Fu
distratto da Takao che, improvvisamente, lo afferrò per un braccio..
-Rei, per
favore dimmi la verità..-TAKAO
-Quale
verità..?-REI
-Dimmi se..
dimmi.. no niente..-TAKAO
Rischiava
di finire nello stesso disastro causato prima, e non voleva, soprattutto perchè
non avevano ancora finito quella orrenda discussione.. però voleva sapere cosa
provava davvero in quel momento il cinesino, voleva saperlo a tutti i costi..
si sentiva preso in giro, in una discussione che non aveva proprio niente di
divertente.. e non aveva, soprattutto, del gioco..!
Si limitò a
dire una cosa, spontanea, ma anche abbastanza pensata e gentile..
-Rei.. io..
non voglio farti nessun'altra domanda, però.. Se c'è qualcosa che vuoi dirmi..
se cerchi qualcuno con cui parlare.. se.. se ti dovessi un giorno accorgere
di.. di sentire qualcos'altro per mia sorella.. per favore, ti chiedo solo
questo.. DIMMELO.. Ti prometto che starò muto come un pesce e che.. se mi sarà
possibile, ti darò anche una mano..-TAKAO
Rei sorrise
ancora.. Facile dirlo! Facile dire a una persona di confidarsi, dicendogli
tutto quello che in quel momento si sentiva.. Troppo facile! Avrebbe
rischiato.. Ma non per sfiducia in Takao ma.. per il fatto che non sarebbe più
riuscito a comportarsi come prima nei suoi confronti, come nei confronti di sua
sorella.. e tutto sarebbe venuto a galla, portando un sacco di casini e basta..
Nient'altro.. Come poteva pensare quel ragazzino di potergli dare una mano? In
che modo lo avrebbe fatto? Dicendo forse a Keiko di stare lontana..? O
forse, ancora peggio, intromettendosi in questa dannata storia? No, quello
mai.. Non avrebbe mai potuto farlo..
Nonostante
tutto, Rei annuì, assicurandolo di poterne stare certo.. Si, un po' gli
dispiaceva doverlo trattare così, alla fine, lui non aveva fatto niente.. però
era così che si sentiva di fare, quindi era la cosa più giusta!
Takao
lanciò un mezzo sorrisetto nervoso: sapeva che non aveva detto la verità.. si
vedeva chiaramente che c'era qualcosa di strano in quel ragazzo, ma non volle
dire niente: forse un giorno, sarebbe stato proprio lui il primo a venirgli a
dire tutto.. cosa che sperava profondamente!
-E poi..
ecco.. c'è anche un'altra cosa che vorrei dirti.. Però.. non prenderla male, ti
prego...-TAKAO
Il ragazzo
dai lunghi capelli corvini si spaventò un po', ma non per quello che avrebbe di
lì a poco detto Takao, ma per il suo stato d'animo, che sicuramente sarebbe
stato dei peggiori dopo averlo sentito, visto che gli aveva fatto presagire che
non era niente di buono.. Cercò in tutti i modi di stare calmo e di andare
avanti a fissare il brunetto, che ora lo stava fissando con gli occhi più seri
ma anche più tristi che avesse mai potuto avere..
-Io..
volevo dirti che.. ci tengo molto alla storia che c'è tra Kei e mia sorella
perchè... dopo tanto.. l'ho finalmente rivista felice.. darei qualsiasi cosa
purchè continuasse ad andare avanti così..-TAKAO
Rei, che gli
sembrava di aver già afferrato il concetto, cercò di mantenere la calma che
stava ormai quasi perdendo, senza rendersene conto, e andò avanti cmq ad
ascoltarlo..
-Beh..insomma..
vorrei non finisse mai e.. perchè tutto ciò possa essere possibile, bisgona
che..-TAKAO
-Takao,
arriva al punto!-REI
La voce del
cinese era diventata nervosa, e i suoi occhi mostravano un velo di timore:
sapeva che gli avrebbe fatto male ascoltare subito le parole di Takao, ma
voleva sentirle a tutti i costi.. quei giri di parole lo stavano solo aiutando
a perdere il controllo!
Takao si
ammutolì: da una parte, Rei lo aveva spaventato col suo tono di voce, e non se
la sentiva di dirgli tutto così, d'un fiato.. ma dall'altra.. sarebbe stato
anche meglio.. quel peso finalmente se ne sarebbe andato.. anche se in malo
modo, probabilmente..
Prese fiato
e parlò con la voce più decisa che in quel momento riuscì ad avere:
-Rei, so
che di te mi posso fidare, ma voglio che questa storia non finisca mai, quindi,
per favore, promettimi che non.. non..-TAKAO
Il brunetto
abbassò la testa, prima di spiacciare le ultime parole:
-Promettimi
che non ti intrometterai..-TAKAO
-Takao ma..
come ti è potuta venire in mente una cosa del genere..-REI
-Il fatto è
che.. tengo troppo alla felicità di Keiko.. e questa storia con Kei ora è la
sua felicità.. e non deve finire..-TAKAO
Rei si
voltò alla sua destra, notando un gatto selvatico che si arrampicava sui muri
con un'agilità tipica felina..
-Lo sai
takao.. penso sia stata una discussione inutile.. Io non mi sarei mai
intromesso cmq.. per chi mi hai preso?-REI
-Lo so
Rei.. lo avevo immaginato ma.. Volevo solamente esserne sicuro.. spero tu non
l'abbia presa male..-TAKAO
Kaky alzò
la testa, fissando il cinesino con aria convinta, sperando in una buona
reazione, anche se, a giudicare dal suo nervosismo, che traspariva da ogni poro
della sua pelle, si sarebbe del tutto aspettato una risposta amara..
Il ragazzo
dai capelli lunghi, intanto, smise di fissare quel gatto, ormai scoparso dietro
un muro, e tornò ancora una volta a fissare la luna..
"Ti
prego, dammi almeno tu tranquillità.."REI
No, non
l'aveva presa male, alla fine, era quello che si era già proposto di
fare, e capì anche lui che, l'unico motivo per cui Takao gli aveva detto
tutte quelle cose, era solo perchè ci teneva alla sorella, come giusto che
fosse.. Però qualcosa gli fece male.. Forse, sentirselo dire così, in faccia,
non era stata una delle cose migliori..
-Tranquillo..-REI
Takao tirò
un sospiro di sollievo.. Rimise una mano sulla spalla a Rei, facendogli
abbassare il capo..
-E' solo
una cotta Rei.. forse anche pesante.. ma te la dimenticherai presto, credimi..
non è amore..-TAKAO
Takao
sorrise, sotto gli occhi nervosi e l'animo ferito di Rei.. Che impertinente!
Come poteva dire quelle cose? Cosa ne sapeva lui, di quello che si sentiva
dentro? Non ne sapeva un bel niente!
La calma
ormai andò perduta del tutto, ma non voleva litigare con Takao, lui, alla fine,
non aveva fatto niente..
Si mise in
testa la sua adorata benda, prima di salutare Takao..
-Scusa ora
devo andare, ciao takao..-REI
-No
aspetta!-TAKAO
Rei venne
fermato per il polso dalla mano del brunetto: sentì uno scatto di rabbia
improvvisa crescergli dentro, ma cercò di calmarla subito.. Si girò verso il
ragazzino, nel modo più tranquillo possibile, e lo fissò dritto negli occhi per
l'ultima volta in quella sera..
-Io.. non
volevo ma.. dovevo dirtelo.. spero tu mi capisca..-TAKAO
-Si..-REI
-E cmq..
grazie ancora per la benda..-TAKAO
-Non c'è di
che..-REI
A quel
punto, Rei si liberò dalla presa di Takao, e filò via per le stradine
desolate.. Takao rimase immobile davanti al cancello di casa, a guardarlo
dileguarsi nel nulla.. Gli dispiaque un mondo: lui diceva di no, ma si era
visto che ci era rimasto male.. Eppure strano.. non capiva come mai di questo
suo comportamento..Se era vero che era solo una semplice cotta, allora perchè
sembrava prendersela così tanto?C'era qualcosa che non andava, qualcosa che gli
era stato tenuto nascosto.. Ma una cosa buona c'era: finalmente quel peso
se n'era andato, insieme a Rei..
Tornò in
giardino e, dopo aver mangiato le ultime merendine rimaste nella scatola, filò
dentro e si mise a letto..
Rei,
intanto, camminava, ma senza una meta precisa.. Una mano gli scivolò sulla
benda: come avrebbe voluto che fosse stata keiko a ridagliela... magari, si
sarebbero anche trovati un giorno da soli, per caso..
"NO
BASTA!!"REI
Come poteva
pensare ancora quelle cose? Cosa gli stava succedendo? Era come se i pensieri
gli vagassero nella mente indipendenti dalla sua volontà! Ormai, erano liberi
da ogni tipo di controllo, persino liberi dalle parole che Takao gli aveva
appena detto..
Già,
Takao.. Ok, poteva aver ragione, su questo ci metteva la mano sul fuoco..
però.. non poteva permettersi di giudicare quello che gli passava per la testa,
perchè lui non ne sapeva un ca**o di quello che pensava!
Quelle
maledette parole gli risuonavano nella testa peggio di un campanello, e
sembravano rompere il suo cervello in due.. Di chi era la colpa di quel suo
stato d'animo? Era forse di Takao? Forse.. ma lui.. che ne sapeva.. Allora, era
di Keiko.. si poteva anche essere.. ma anche lei, povera, non ne sapeva niente
di quello che lui si sentiva veramente dentro, per fortuna.. Allora.. rimaneva
solo una persona.. La colpa era SUA.. era solo sua! Si, certo, era lui che si
faceva mille problemi, che non sapeva controllare le sue emozioni, i suoi
pensieri e qualsiasi altra cosa avesse dentro! Se solo sapesse usare la
logica.. Amore..? No, non poteva essere, e in questo Takao aveva ragione..
Attrazione fisica..? Si, quella si, e anche da morire! Ma allora, perchè stava
così male? Perchè era in quello stato al solo pensiero di doverla dimenticare?
Se fosse stata una cotta sarebbe stato tutto molto più facile, aveva ragione
Takao..e invece.. Forse era qualcosa di più di una cotta.. Si rese conto che
quella maledetta sensazione stava ancora crescendo, e lui non riusciva a
fermarla, in nessun modo.. Si rese conto che avrebbe solo dovuto imparare
a tenere a freno i suoi istinti, non importava se presto sarebbe nato
un sentimento, continuando a vedere quelle labbra, quegli occhi, quel corpo.. a
sentire quella voce.. non doveva importagliene niente! Voleva crescere? E
allora, visto che tutti i suoi sforzi si stavano dimostrando vani, l'avrebbe
lasciato crescere.. ma se lo sarebbe sempre tenuto dentro, nascosto nelle parti
più profonde della sua anima.. Chissà che, a forza di sentirsi uno schifo
assoluto, gli sarebbe anche passato.. In quel momento, purtroppo, non poteva
fare altro..
Si fermò,
fissando il vuoto per qualche istante,, Delle parole uscirono a bassa voce
istintivamente dalle sue labbra..
-Maledetta
ragazza.. come hai fatto a provocarmi tutto questo?..-REI
Si accorse
di uno strano liquido salato sulla sua guancia destra.. Erano lacrime..
Svelto, con
nervosismo, se le asciugò..
-Basta!
Stai esagerando!-REI
La sua
decisione era presa.. non doveva più pensarci, o quei pensieri gli avrebbero
rovinato la vita..
Vide
un'insegna luminosa in fondo alla via..
-Umh,
interessante-REI
Senza
nemmeno pensarci un secondo, corse verso quella luce colorata:
-Almeno per
questa notte, ho finito di pensare inutilmente..-REI
Sapeva che
quello che stava per fare era del tutto sbagliato, soprattutto per lui
che..*****
Era una
soluzione drastica, ma quella sera si sentiva troppo scombussolato.. i suoi
pensieri, sentimenti, le parole di Takao.. tutto quello formava un mix letale
per la sua povera anima e la sua povera mente.. e quell'insegna lì davanti, fu
vista dal ragazzo come una via d'uscita da quel tunnel a forma di labirinto..
almeno per quella sera, la peggiore che avesse mai passato da quando era
arrivato a Tokyo..
Ci era
ormai davanti..
-Rei..
perdona te stesso per quello che stai per fare.. ma pensa che domani è un altro
giorno.. andrà meglio..-REI
La sua mano
scivolò sul piccolo tavolino color rosso fuoco fino a raggiungere quella della
sua amata..
Kei
accarezzò quella piccola mano calda e forse un po' emozionata, come la sua
d'altronde.. Emozione che nasceva dall'immensa felicità di avere qualcuno al
proprio fianco, qualcuno da amare veramente..
Si erano
già fatte le 10.30: come era volato il tempo..! O almeno, lo era per loro
due: due ragazzi intenti a fissarsi negli occhi, a sfiorarsi con una mano,
ad innamorarsi l'uno dell'altro ogni istante di più.. Kei non riusciva a
distogliere lo sguardo da lei.. lei, così bella, così perfetta.. Più la
guardava e più si rendeva conto di poter finalmente dire di credere nei
miracoli, di quelle grazie che ti arrivano quando tutto sembra andare per
il verso sbagliato, quando ti senti di aver perso qualcosa di importante.. E
quello che gli era capitato era forse uno dei più bei miracoli che gli
potessero capitare: gli aveva fatto ritrovare una fiducia che ormai era
persa, l'aveva fatto sentire un ragazzo migliore..
Il ragazzo
spostò lo sguardo su alcune ciocche di capelli che le ricadevano soffici
sulle spalle, per poi scendere ancora più in basso, quasi all'altezza
del petto.. La fissò ancora per qualche istante negli occhi, continuando a
tenere la sua mano, quasi come avesse paura gli scappasse quella
fantastica visione.. Quell'ombretto azzurro le stava veramente bene, ma pensò
che non ne aveva bisogno: i suoi occhi erano già abbastanza speciali così come
erano..
Notò la
ragazza arrossire: probabilmente si era accorta che la stava rimirando in ogni
suo dettaglio..
Kei
sorrise, stringendo ancora di più la mano di Keiko..
-Sono
davvero felice, lo sai?-KEIKO
Il ragazzo
tatuato sorrise, prima di alzare la schiena dalla sedia per avvicinarsi di più
alla ragazza per dirle quello che più si sentiva..
-Anche io..
e non ti immagini quanto..-KEI
I loro
sguardi si incrociarono, formando quasi un groviglio indistricabile, lasciando
trasparire una voglia matta che avevano l'uno dell'altra..
Il posticino
che aveva scelto kei era davvero carino: tranquillo, come piaceva ad
entrambi, senza casinisti notturni.. C'erano pochissime persone
all'interno: gli unici a popolare quel piccolo locale, oltre al
barista, erano loro, più un gruppetto di amici intenti a bere un drink
decidendo cosa avrebbero fatto quella notte tardi.. Le luci erano piuttosto
soffuse, e creavano un'atmosfera tale da rendere tutto ancora più
intrigante.. Una lieve musica animava l'intero locale.. al contrario di come
molti potevano pensare, era una musica lenta e molto romantica.. keiko
conosceva bene quella canzone, e, senza accorgersene, si mise a canticchiare a
tempo, perdendosi nelle parole..
look
thorugh your eyes
and
when all is said and done
all
of the fear and all of the lies are
not
hard to overcome
it's
all in the way you look at it
that
makes you strong
we
were two
now
we are one..>
Kei
sorrise, divertito.. Non sapeva l'inglese, o almeno, sapeva solamente
spiaccicare qualche parolina, ma quella melodia gli fecero subito
capire che quella canzone, quelle parole, dovevano essere molto dolci.. E
la sua voce.. non era niente male, sebbene stesse solo canticchiando..
Keiko si
accorse dello sguardo divertito del ragazzo, e subito arrossì..
-Oops.. scusa..-KEIKO
-No..
continua..-KEI
-Ehm..-KEIKO
Che
vergogna, non se la sentiva di continuare! ma cosa le era saltato in mente?
-Ho capito,
ti vergogni..-KEI
-Un
po'..-KEIKO
Kei allora
si alzò dalla sedia, andando verso la ragazza e porgendole la mano, invitandola
gentilmente ad alzarsi.. In quel momento come non mai, la ragazza ebbe modo di
notare l'eleganza di quel magnifico ragazzo.. Era forse la prima
volta che lo vedeva vestito così, ed ora che lei era seduta con lui in piedi
proprio di fronte a lei, riuscì perfettamente a notare un paio di jeans
abbastanza aderenti nella parte alta che avvolgevano quelle gambe ben
proporzionate, e una leggere camicia bianca a mezze maniche che gli scvivolava
morbida sulla vita, della quale decise di lasciare sbottonati i primi due
bottoni per sentirsi più libero..
Keiko
afferrò dolcemente la mano del ragazzo e si alzò avvicinandosi di molto a lui,
abbracciandolo con le braccia al collo..
-Complimenti
per l'eleganza..-KEIKO
-Anche tu
non scherzi..-KEI
Una mano
gli scese sulla schiena di lei, prima di baciarla per l'ennesima volta in
quella stupenda serata..
Le loro
labbra si staccarono, lasciando ancora l'ombra di quel bacio nei loro occhi
sognanti..
-Questo
posto comincia ad essere un po' troppo affollato, non credi..?-KEI
-Concordo
in pieno..-KEIKO
I
due si sorrisero l'un l'altro: Kei prese la mano della ragazza e
insieme si diressero verso l'uscita, verso un luogo dove avrebbero potuto
stare soli col loro nuovo grande amore..
-Che ne dici
della spiaggia?-KEIKO
-Bella
idea.. andiamo!-KEI
I due
uscirono dal locale, mano nella mano, ma ancora non sapevano chi c'era ad
aspettarli lì fuori..
Intanto, un
ragazzo con una benda in testa dai capelli molto lunghi, si era accasciato
contro il muro di un bar, sforzandosi con tutto se stesso per riuscire
quanto meno a reggersi in piedi.. Forse aveva esagerato, non doveva andarci giù
così pesantemente..! Aveva camminato fin lì, non sapendo minimamente
dove stesse andando e lottando per riuscire a camminare dritto: la sua
testa era pesante, troppo pesante per il suo corpo ormai debole, e lo faceva
barcollare da una parte all'altra.. La sua mente ormai non pensava più..
bene, almeno qualcosa aveva ottenuto in questa sua pazzia.. Ma
non riusciva nemmeno più a ragionare, a capire dove fosse.. I suoi occhi non
riuscivano più a distinguere la luce di un lampione da quella di una moto o,
peggio ancora, di una macchina, e per più di una volta rischiò di venir
stirato da qualche autista notturno, magari nelle sue stesse condizioni..
Stava male,
malissimo, sentiva il suo stomaco rivoltarsi e di lì a poco avrebbe
vomitato, ma cercò in tutti i modi di trattenersi.. Ma in qualche senso era
anche felice.. Non sapeva nemmeno lui come mai, ma era felice.. e non solo
per il fatto che quei maledetti pensieri lo avessero abbandonato.. Ormai,
sembrava non ricordarsi nemmeno le parole di Takao.. ma era felice, così!
Rideva.. poi era serio.. poi ancora arrivò al punto di buttarsi in mezzo alla
strada ridendo come un pazzo... e poco dopo, ancora serio, confuso..
Quel muro
sembrò un paradiso per lui.. sembrava essere un posto tranquillo, lontano da
occhi indiscreti e da passanti pericolosi.. In quello stato, chiunque
avrebbe potuto assalirlo e avere la meglio, magari anche rubandogli tutto
quello che aveva con sè..
Cadde, con
la sua mente priva di sensi, contro quel muro, aggrappandosi alla parete
con le unghie, per cercare di non cadere a terra.. Ma la testa girava..
girava.. e ancora girava.. Le sue gambe ormai stavano per cedere, non
avrebbe resitito ancora per molto.. I suoi occhi stavano per chiudersi, ora un
sonno insieme ad un mal di testa insopportabile lo stavano assalendo..
Ormai era deciso: avrebbe passato lì l'intera notte.. Non sarebbe riuscito a
tornare al suo piccolo covo.. Non riusciva più a distinguere una strada
dall'altra, ormai per lui erano tutte uguali.. senza contare lo stato
fisicamente pietoso in cui si trovava..
Si lasciò
cadere, privo di ogni senso, trovandosi seduto con la schiena appoggiata al
muro di quel piccolo bar.. Qualcuno prima o poi sarebbe venuto a
prenderlo.. Magari il proprietario del locale, ad orario di chiusura.. o magari
qualche malvivente.. o qualcuno, non importava chi.. Non importava..
-REI!!-....
Il ragazzo
cercò di aprire gli occhi, non riuscendo però a distinguere da dove
provenisse quella voce, un po' famigliare a dire il vero..
-Rei!! Apri
gli occhi!-...
Finalmente
ci riuscì, aiutato da uno strattone di qualcuno, che lo conosceva a quanto
pareva.. cercò di focalizzare l'immagine che si trovava davanti.. era una
ragazza.. dai capelli neri e lunghi.. era..
-Keiko..-REI
-Santo
cielo, Rei!! Ma cosa hai combinato??-KEIKO
Tra tante
persone che potevano venire a prenderlo, proprio lei!! Avrebbe forse preferito
Kei..
-Rei..
tutto a posto?-...
-Kei..
anche tu..-REI
Di male in
peggio.. avrebbe voluto chiudere ancora gli occhi, per sparire da quella
situazione.. Tutti i suoi sforzi fatti quella notte per dimenticare si erano
dimostrati inutili.. Perchè?? Perchè non era venuto qualche criminale a
prenderlo?? Perchè proprio loro?? Si era conciato in quel modo per dimenticare,
e invece.. Diventò nervoso, molto nervoso.. Strinse i denti, cercando dentro di
sè la forza di parlare..
-Io..io..
andate via..-REI
Keiko si
girò verso Kei, che stava in piedi, immobile, a fissare la scena.. Questa volta
era troppo! Il destino era troppo crudele.. Un po' gli dava fastidio che
keiko stesse lì, cercando di farlo riprendere dandogli degli scossoni, ma alla
fine.. doveva pur aiutarlo, in qualche modo.. Si sentì egoista: se lo
trovava sempre tra i piedi, in un modo o nell'altro!! Proprio lì doveva venire
a star male?? Perchè non riusciva a passare un giorno senza quel dannato incubo
di quel ragazzo?
-Kei..?-KEIKO
Kei, sentendo
la voce della ragazza farsi triste, si svegliò.. Cosa stava pensando? Ok,
poteva anche non essergli troppo simpatico, ma alla fine stava male, bisognava
aiutarlo..Senza contare che i suoi sospetti poi.. erano già stati smentiti..
era già tutto chiarito con keiko.. non doveva avere paura..
Si
dispiaque molto per le parole che gli erano saltate in testa prima.. Sorrise
tristemente, per poi abbassarsi guardando con fare dolce la ragazza, che si
tranquillizzò..
Prese per
un braccio Rei, facendogli alzare la testa..
-Va
via..-REI
-Rei..
cos'hai fatto? Diccelo..-KEI
-No.. non..
voglio.. andatevene..-REI
Il cinese
tornò ad abbassare la testa: ma perchè non se ne andavano?? Stavano solo
peggiorando le cose.. Tutti quei pensieri fatti prima, ora stavano lentamente
tornando a tormentare la sua testa.. Perchè??Non doveva rendere vani tutti i
suoi sforzi.. perchè??
-Rei!!-KEIKO
-Basta..-REI
Keiko prese
il volto del ragazzo con fare nervoso per il mento, facendogli aprire gli
occhi..
-Fissami
bene..-KEIKO
Erano
lucidi.. lucidi e sconvolti..Sembravano non capire quello che gli stesse
intorno.. Si vedeva chiaramente che non stava capendo più niente..
keiko,
senza lasciare il volto di Rei, si girò verso Kei con fare preoccupato..
-Penso
abbia bevuto..-KEIKO
-Cosa?-KEI
-Si..
guarda i suoi occhi.. sono lucidi.. quei tipici occhi di gente
ubriaca..-KEIKO
Kei tornò a
fissare il cinese con aria nervosa, quasi arrabbiata..
-Rei!!
Stanno così le cose?-KEI
Ma lui non
rispose, si limitò a sorridere come un perfetto imbecille..
-Rei,
rispondimi! Hai bevuto?-KEI
-No..-REI
Keiko cercò
di rimanere calma, anche se in realtà non era per niente così.. alzò ancora di
più il volto del ragazzo e gli ripetè la domanda..
-Rei..
dimmelo per favore.. hai bevuto?-KEIKO
Rei non
seppe resistere a quegli occhi, che ora lo fissavano con aria supplichevole..
Qualche lacrima si formò nei suoi occhi, per poi scivolare lungo le sue
guance.. La presa di Keiko si fece sempre più debole, lasciando così il cinese
libero di muoversi col capo, che in quel momento cominciò a muoversi in su e in
giù, accennando un si..
-Rei..-KEIKO
FLASHBACK REI
Quell'insegna
luminosa era lì ad aspettare solo lui.. Soave salvezza, grazie di esistere..!
Dentro di sè, sapeva che si sarebbe pentito di quello che stava per fare, ma in
quel momento, si sentì come in un vicolo strettissimo a senso unico.. Quella
era l'unica soluzione, non poteva essere capitato lì per caso!
Si
decise ad entrare in quel locale, in cui non era mai stato prima.. Un mix di
luci psicadeliche e di musica altissima gli fecero avere come un capogiro: non
era mai stato in un posto del genere prima di allora..! Dappertutto c'erano
divanetti e tavolini, pieni di ragazzi che ci provavano in tutti i modi con
ragazze a ragazzine, in modo a volte anche supodorato e insolente.. Che
vergogna! Stette a guardare per qualche istante un gruppo di ragazze sedute ad
un tavolino che sorseggiavano qualcosa: erano tutte molto carine, ma nessuna
era come lei.. come Keiko...
A quel
pensiero, la sua mente uscì pazza.. Ancora quei pensieri incontrollabili!
Ormai
era deciso: si diresse al bancone con passo veloce e si sedette su uno degli
sgabelli.. Presto, un giovane dall'aria abbastanza dura gli si avvicinò,
chiedendogli:
-Dimmi
tutto!-BARISTA
-Mi
dia.. umh..-REI
Non
aveva mai bevuto alcolici in vita sua.. non seppe cosa prendere su due piedi..
Svelto, diede un'occhiata agli enormi scaffali che si ergevano dietro il
giovane, e, la prima cosa che gli saltò all'occhio fu..
-Rhum!-REI
Il
barista lo guardò un po' perplesso..
-Sei
sicuro ragazzino? Non mi sembri abbastanza grande da reggere..-BARISTA
-Ho
detto rhum!-REI
-Uhm..
ok, come vuoi..-BARISTA
Dopo
aver versato un modesto bicchiere di ruhm, lo posò sul bancone al giovane, che
sembrava insoddisfatto della resa..
-Dammene
di più..-REI
-Ragazzino..
comincia a bere quello.. non so nemmeno se riuscirai a finirlo..-BARISTA
Così
Rei, un po' per sfida, un po' per voglia di dimenticare, si scolò l'intero
bicchiere davanti al barista.. Improvvisamente, un caldo assurdo salì
all'interno di lui, più precisamente, nel suo stomaco.. Cominciò a bruciare:
sembrava quasi che quel liquido gli stesse corrodendo tutti gli organi! Forse
aveva sbagliato a non dar retta al barista, in fondo, lui non aveva mai toccato
nessun alcolico.. Ma aveva sentito che quello strano liquido ti faceva uscire
di testa, a volte, mentre altre non ti faceva più capire niente.. Così, dopo essersi
calmato, dopo aver sentito che finalmente quel fuoco cominciava a spegnersi,
insoddisfatto dell'effetto ancora non provocato, ne chiese un altro.. E poi
ancora un altro.. e un altro ancora...
Il
barista lo guardava sempre più desolato: un ragazzino del genere, così giovane,
che si rovinava in quel modo.. Chissà perchè poi? Sembrava quasi nervoso,
magari lo stava facendo per.. per dimenticare.. In fondo erano tanti quelli che
bevevano per dimenticare! ma un ragazzo così giovane, cosa aveva da dimenticare?
Gli
fece un po' di tenerezza, soprattutto quando vide che il giovane cinese
cominciava a fare fatica a stare in equilibrio sull'alto sgabello..
-Ascolta,
ragazzo.. ti do' un consiglio.. smettila!-BARISTA
-No..
dammene un altro..-REI
-perchè
lo stai facendo..?-BARISTA
-Non
sono affari tuoi!-REI
Sconsolato,
il barista lo accontentò: non poteva rifiutarsi di servire i suoi clienti.. E
sicuramente, la scusa dell'età non avrebbe funzionato: gli avrebbe cmq
mentito.. E ormai si vedeva chiaramente che era andato.. quasi completamente..
Rei si
scolò ancora ben 3 altri bicchieri di ruhm, prima di appoggiare la testa al
bancone, in preda al panico.. C'era riuscito, aveva ottenuto quello che voleva,
era felice! Ma si sentiva uno schifo più assoluto..
Il
barista gli diede uno spintone, per farlo riprendere..
-Ti
consiglio di andare a casa, e alla svelta..-BARISTA
Andare
dove? perchè? Quando? Non riuscì bene a capire quelle parole, ma pagò cmq il
conto e cercò di uscire da quel locale, che ormai a lui pareva un inferno di
luci e colori.. Una volta in strada, non si ricordò nemmeno minimamente di dove
fosse finito.. Dove doveva andare?
Prese
la prima via che gli passò per la testa e cominciò a camminare.. Sempre più nel
panico, ma felice, perchè finalmente era confuso! la sua mente non era più in
grado di pensare.. Si forse aveva esagerato.. ma l'indomani sarebbe tutto
passato.. e forse, si sarebbe sentito anche meglio..
FINE FLASHBACK
-perchè lo
hai fatto?-KEI
La voce del
ragazzo lo fece tornare alla realtà.. No, non poteva diglielo.. Doveva stare
attento a non farsi scappare niente: ormai si rese conto che la sua bocca
faceva ucire parole che nemmeno lui voleva.. Ma ora si trovava in una
situazione delicatissima, avrebbe rischiato di rovinare tutto.. Ci pensò molto
bene, si concentrò al massimo prima di rispondere..
-Perchè..
volevo.. divertirmi...-REI
kei lo
fissò con aria strana: non credeva alle parole del ragazzo! Non credeva che un
tipo come Rei, solo per divertimento, si fosse conciato in quello stato!
Lo guardò
negli occhi, molto intensamente, facendogli capire, senza parole, quello a cui
stava pensando..
Rei entrò
quasi in crisi..
-E' vero..
volevo.. divertirmi! Io.. non avevo mai.. come si dice.. provato, ecco! e..
volevo provare..-REI
-Non ci
credo..-KEI
-Si, magari
è così..-KEIKO
-Cosa?-KEI
-E'
probabile che dica la verità.. che altro motivo avrebbe scusa?-KEIKO
-Non
saprei..-KEI
"Sapessi,
mia cara.."REI
Rei
sorrise, senza rendersene conto, ma i due ragazzi non ci fecero nemmeno caso:
sorrideva perchè era ubriaco perso, e nient'altro..
-Si, forse
è così.. Cmq stiano le cose, adesso ti portiamo a casa!-KEI
Keiko fissò
il ragazzo amato con occhi speranzosi e felici: finalmente si era calmato,
finalmente non si sentiva più sospettoso nei confronti di quel ragazzo steso lì
per terra, e lo stava aiutando..
-No..
andate..-REI
-Non se ne
parla nemmeno!-KEI
Il ragazzo
tatuato prese di forza Rei, facendolo appoggiare alla sua spalla e mettendosi
un braccio intorno al suo collo..
-Keiko..
aiutami per favore..-KEI
-Certo,
scusa..-KEIKO
La ragazza
fece come Kei, prendendo il cinese di forza.. Rei si sentì un calore crescere
dentro, forse come quello del momento in cui aveva mandato giù il suo primo
bicchiere.. Il contatto col corpo di quella ragazza gli accendeva qualcosa
dentro.. Doveva trattenersi, doveva a tutti i costi.. Si sforzò a stare fermo,
a far lavorare solo le gambe per camminare ma, purtroppo, quasi
involontariamente, una sua mano scivolò sul suo fianco destro..
keiko si
girò verso Rei, spaventata e confusa.. Guardò Kei, era tranquillo.. Decise che
non doveva preoccuparsi: era ubriaco, non sapeva quello che faceva..
-Ti ricordi
almeno dove abiti?-KEI
-Io.. sto..
in un albergo.. quello.. lì, dove c'è la scuola..-REI
-Penso si
riferisca a quello a 4 stelle a pochi metri dalla mia scuola..-KEIKO
-Ok, allora
andiamo..-KEI
Durante il
tragitto, Rei non riuscì minimamente a riprendersi: si rendeva perfettamente
conto che era solo un peso per Kei e Keiko, ma non riusciva ancora a reggersi
in piedi,e, probabilmente, se l'avessero mollato, sarebbe caduto a terra.. Alla
sbornia si aggiunse anche la stanchezza, e ,più di una volta, tentò di chiudere
gli occhi, ma fu subito svegliato da uno strattone della ragazza..
Quello
spacevole inconveniente capitò più di una volta.. La mano di Rei, sempre
"involontariamente", tornava a volta a sfiorare il fianco di Keiko,
la quale, però, sempre convinta del fatto che fosse ubriaco, non ci diede
nemmeno peso.. anche se, a dire il vero, era difficile..!
In verità
il cinesino era sì ubriaco, e da sano non avrebbe mai fatto una cosa del
genere, ma era anche vero che quella mano sul fianco era il passaggio alla
concretezza di uno dei suoi desideri, sentendosi la ragazza così stretta a sè..
Si pentì ogni volta amaramente di quel suo gesto: non voleva, non voleva che
Keiko pensasse male di lui, e non voleva soprattutto che Kei lo avesse
scoperto!
Fortunatamente,
arrivarono presto all'albergo da lui indicato..
-E'
questo?-KEI
-Si.. mi
sembra..-REI
-Come ti
sembra?-KEI
Kei, che
era ormai tutto sudato, come keiko, pregò il cielo che l'hotel fosse proprio
quello che stava ora davanti a loro: era stata una bella fatica portarlo fin
lì, ma dovevano aiutarlo..
-kei,
guarda se ha le chiavi in tasca.. e vedi il nome..-KEIKO
-Giusto..-KEI
Il ragazzo
infilò una mano nelle tasche di Rei, che ancora stava appoggiato alla ragazza,
nello stesso stato pietoso di pochi minuti prima, e con lo stesso fuoco che gli
bruciava dentro..
Kei tirò
fuori dalla tasca sinistra dei pantaloni larghi del cinese una chiave: quella
della sua camera..
-Si, è
questo, andiamo..-KEI
-No..
vado.. io..-REI
-No, non ti
reggi in piedi..-KEI
Così lo
accompagnarono fino alla sua camera: fortunatamente quell'albergo era premunito
di ascensore, o non ce l'avrebbero fatta a fare 5 piani in quello stato..
Aprirono la
porta e lo aiutarono a distendersi sul letto: Kei ringraziò il cielo.. l'hotel
era a pochi passi dal locale, non ci misero molto ad arrivare, solo poco meno
di mezz'ora.. Diede un'occhiata all'orologio che aveva al polso: erano appena
le 11.. Non si innervosì più di tanto: lui e Keiko avrebbero potuto stare
insieme ancora un'ora piena.. Almeno in quel senso le cose stavano andando nel
verso giusto.. almeno per l'ora!
Fissò Rei:
gli dispiaque davvero un mondo vederlo in quello stato..
-Mi
dispiace..-REI
-Di
cosa?-KEIKO
-Di.. vi ho
rovinato la serata..-REI
Keiko gli
mise una mano sulla fronte, spostandogli i ciuffi di capelli e togliendogli la
benda che gli premeva la testa..
Kei si
pentì di tutto il semi odio provato prima: in fondo, aveva solo bisogno di una
mano, ed era anche messo molto male.. E poi era vero quello che diceva Keiko,
era anche molto gentile..Sorrise, non lasciando nemmeno a Keiko il tempo di
rispondere..
-Stai
tranquillo.. abbiamo ancora un'ora per stare insieme..-KEI
Il cinesino
accennò un sorriso: kei non lo odiava.. o forse provava solo pena per lui.. Non
gli importava.. L'importante era che non fosse arrabbiato per quello che era
successo..
Quel
sorriso si trasformò però in un sorriso amaro: quegli stupidi pensieri gli
erano tornati in testa.. E tutto grazie a Keiko.. l'unica persona che sperava
di non vedere quella notte.. ma l'aveva salvato da qualche possibile attacco
teppista, e non poteva fare altro che ringraziarla, in fondo.. ringraziare
entrambi..
-Grazie..-REI
I due
sorrisero e si guardarono complici..
Kei salutò
il cinesino: ora avrebbero solo dovuto lasciarlo in pace per farlo riposare, e
cominciò ad avviarsi verso la porta..
keiko
stette per seguire il suo esempio: salutò Rei e si girò di spalle, ma venne
improvvisamente bloccata da un polso per il ragazzo steso sul letto.. Si girò
spaventata e lo fissò.. Fu un attimo: dalla bocca di Rei uscirono pochissime
semplici parole, dette accuratamente a bassa voce, sempre contro la sua
volontà, ma che esprimevano quello che profondamente pensava..
-Sei..
bellissima..-REI
keiko lo
guardò stranita.. La prima cosa che le venne in mente, fu quella di girarsi
verso Kei, per vedere la sua reazione, ma fortunatamente stava riponendo le
chiavi della porta sul comodino all'entrata della stanza, e non aveva sentito
nulla..
Non rispose
al complimento del ragazzo: si sentì sbalordita in un primo momento, ma poi
pensò subito che si doveva ancora trattare di un effetto della sbornia.. Stava
ancora male, e si vedeva.. Come sempre, non ci diede peso, anche se quelle
parole la colpirono..
Rei si rese
solo dopo conto di quello che aveva appena detto: chiuse gli occhi con fare
nervoso e strinse i denti, maledicendo se stesso.. Come gli era venuto in mente
di dire una cosa del genere? Maldette labbra, che parlavano da sole... Sperò
con tutto il suo cuore che Keiko avesse preso quel compimento, in realtà
pensato, come un qualcosa detto a caso, da un ragazzo che non era in sè.. Dalla
espressione del suo volto, qualcosa gli diceva che stavano così le cose, ma non
poteva esserne sicuro..
Keiko
sorrise.. Era chiaro che non lo pensava.. straparlava poverino..
-Dai, ora
riposati..-KEIKO
-Rei, ti
lascio le chiavi qui..-KEI
Rei annuì
con la testa, senza però aver visto il posto dove kei mise le chiavi e senza
nemmeno comprendere bene le sue parole..
Detto
questo, i due ragazzi uscirono, salutando per la seconda volta Rei, che, molto
lentamente, si addormentò, nella confusione più totale..
I due
ragazzi stavano ora camminando verso la spiaggia, dove finalmente avrebbero
potuto stare da soli..
-Kei..-KEIKO
-Uhn?..-KEI
-Dimmi la
verità.. ti sei arrabbiato?-KEIKO
-per
cosa?-KEI
-per..
prima..-KEIKO
Kei fissò
la ragazza, continuando a camminare.. dapprima il suo sguardo fu serio, ma
divenne quasi subito dolce..Sorrise, prima di risponderle..
-Beh.. alla
fine aveva bisogno di una mano..-KEI
-Sai. mi
sembrava fossi irritato..-KEIKO
-Forse un
po' all'inzio..ma.. mi ha fatto piacere aiutarlo..-KEI
-kei..-KEIKO
Keiko
bloccò il ragazzo, abbracciandolo con tutta la sua forza.. Abbraccio che fu
subito ricambiato da Kei..
-Sai perchè
ti amo?-KEIKO
-Umh..
dimmelo tu..-KEI
-perchè sei
speciale..-KEIKO
La ragazza
posò dolcemente le sue labbra su quelle di Kei, baciandolo con tutta la
dolcezza e insieme la passione possibile.. Il ragazzo tatuato rispose alla
perfezione a questa sua richiesta, stringendola sempre di più a sè e dando
tutto se stesso in quel magnifico bacio..
La voce
della ragazza gli fece distogliere lo sguardo da quel cielo tempestato di
piccole stelle luminose che sembravano dare un riflesso magico al mare..
Nessuna nuvola interrompeva quel maestoso concerto di luci e colori scuri allo
stesso tempo, e la luna piena sembrava essere il maestro indiscusso dell'opera
celeste..
Si girò
verso Keiko: aveva uno sguardo che poteva forse definirsi triste.. ma anche
preoccupato..
-Hey, che
succede?-KEI
-Io.. mi
sembri strano..-KEIKO
Kei tornò a
fissare il cielo, pensieroso.. Una leggera folata di vento spostò alcuni ciuffi
azzurrognoli che gli ricadevano sulla fronte candida, lasciando trasparire
ancora di più il suo sguardo perso nell'immenso di quel cielo..
-Per la
prima volta ho paura..-KEI
-Paura di
cosa, Kei?-KEIKO
-Di.. ho
paura di. perderti..-KEI
Detto
questo, si portò una mano sulla fronte, socchiudendo per qualche istante gli
occhi.. Non sapeva da cosa nascesse quella paura, ma una cosa era certa: era la
stessa che aveva provato quello stesso pomeriggio, quando aveva visto Keiko
indossare quella benda.. Che stupido che era..!Eppure, la presenza di quel
ragazzo lo tartassava, sebbene ogni sospetto sembrava essersene andato..
keiko si
girò a pancia in giù nella sabbia, avvicinando il suo corpo a quello di kei,
che se ne stava supino disteso in quel mare di sabbia fine come pan grattato..
Gli prese dolcememente la mano che nascondeva la sua limpida fronte e se la
portò al petto, all'altezza della sua croce egizia, facendogli riaprire quei
magnifici occhi..
-Da cosa
nasce questa paura?-KEIKO
-Bella
domanda..-KEI
Ci fu un
attimo di silenzio: il rumore delle onde del mare che si infrangevano contro i
piccoli scogli vicini alla costa creava un ritmo marino dolce e incalzante allo
stesso momento.. Nessun altro rumore disturbava quella quiete surreale..
l'unica cosa a disturbarla erano i pensieri di Keiko e la paura, forse
insensata, di Kei..
-Dimmi la
verità.. è per Rei, vero?-KEIKO
-Cosa te lo
fa pensare?-KEI
-Beh.. da
quando lo abbiamo visto, hai cambiato atteggiamento..-KEIKO
kei stette
zitto: probabilmente, pensò Keiko, era davvero quel ragazzo a renderlo
nervoso.. Ma perchè poi? Questo proprio non se lo sapeva spiegare, e forse,
nemmeno lui sapeva farlo..
-Kei..
sembravi esserti calmato..-KEIKO
-Sembravo..
e invece..-KEI
-Ma cos'è
che ti preoccupa così tanto? Abbiamo già chiarito questo discorso..-KEIKO
-Lo so.. e
non vorrei nemmeno tornarci su, ma.. La sua presenza mi rende nervoso, non so
perchè..-KEI
-Ascolta..
hai ancora sospetti? Dimmelo sinceramente..-KEIKO
Kei fissò
la ragazza negli occhi: ora erano davvero tristi, si vedeva chiaramente che ci
stava male per questa dannatissima storia.. Ma lui non poteva farci niente,
anzi, non voleva farci niente.. Si era già promesso, più volte, di non
nasconderle mai niente.. E in qualche senso, voleva che anche in quel momento
lei sapesse tutto, di come si sentiva, di cosa pensava.. di cosa non riusciva a
capire..
-No.. non
ho più sospetti.. Non ti far nemmeno passar per la testa l'idea che oggi
pomeriggio io ti abbia mentito.. Ho detto quelle cose perchè ne ero sicuro,
altrimenti non l'avrei mai fatto.. Sono riuscito a capire, finalmente, che
quelle attenzioni non miravano ad altro.. E.. avevi anche ragione sul fatto che
sembra un ragazzo gentile, stasera me ne sono accorto ma..-KEI
Il ragazzo
dai capelli blu-azzurrognoli si bloccò, tornando a fissare il cielo, cercando
una stella che potesse dargli il coraggio di andare avanti a parlare..
-.. io.. il
fatto è che.. ho paura che possa portarti via da me un giorno..-KEI
Keiko si
sdraiò con la testa sopra il petto del ragazzo, giocando nervosamente con i
bottoni della sua camicia e accarezzandogli, di tanto in tanto, il petto
muscoloso..
-Cosa te lo
fa pensare..?-KEIKO
-Non lo so,
non chiedermelo.. ho come una strana sensazione dentro di me che.. che mi dice
che.. che mi infonde paura nei confronti di quel ragazzo.. senza un particolare
motivo.. Poi anche il fatto che ormai.. insomma.. ogni giorno è come se in
pratica lo avessi davanti..-KEI
-ma quello
è solo un caso.. L'altro giorno, era capitato al parco per caso.. Oggi mi ha
dato la benda perchè mi ero fatta male.. stasera, un altro caso..-KEIKO
-Spero che
sia solo un caso, come dici tu..-KEI
Keiko si
alzò improvvisamente sui gomiti, stando a pochissimi centimetri dal viso di
Kei..
-Kei..
certo che è un caso.. e anche se non lo fosse, te l'ho già detto e te lo
ripeto, a me non interessa.. a noi non interessa.. Non avere paura, non
dobbiamo avere paura di nessuno.. siamo io e te, e basta!-KEIKO
La ragazza
si sporse ancora più in avanti, arrivando a poggiare le sue labbra su quelle di
quel ragazzo troppo pensieroso.. con ancora troppa paura..
Si staccò
lievemente, giusto il tempo per sussurrargli all'orecchio:
-Non deve
esistere più la paura per noi..-KEIKO
Kei
sorrise: era quello che voleva sentirsi dire.. No, mai nessuno l'avrebbe
portata via da lui, nessuno! Non l'avrebbe mai permesso, per qualsiasi ragione!
Ora, che poteva finalmente dire di aver trovato la persona che stava da sempre
cercando, non avrebbe mai lasciato quegli occhi stupendi, quelle labbra così
sensuali.. quell'angelo così dolce ma ribelle! No, non doveva avere paura, il
sentimento che li legava era troppo forte, e nessuno sarebbe mai stato in grado
di spezzarlo!
Strinse più
che poteva la ragazza a sè, mentre quelle spine dolorose della paura cadevano,
una per una, tagliate dal loro grande amore, che non temeva niente e nessuno,
nemmeno quelle spine così sottili ma appuntite..
Con uno
scatto, la prese per la vita e la fece sdraiare supina, per poi avvicinarsi a
lei invertendo i ruoli.. Le prese le mani e gliele mise a fianco della sua
testa insieme alle sue, stringedole fortemente..
Uno
sguardo, un sentimento, un fuoco.. un muro che sembrava impenetrabile era ormai
stato abbattuto, e se ne era ora costruito un altro intorno a loro, solamente a
loro..
La baciò
con passione a lungo, senza mai staccarsi, senza quasi mai prendere fiato, fino
a quando la sua presa sembrò indebolirsi e le sue mani scesero accarezzando
prima le sue braccia, poi le sue spalle.. ma si fermò appena in tempo.. Un
brivido strano stava crescendo dentro entrambi, un brivido mai provato prima,
che li invitava ad andare avanti.. ma seppero tenerlo a bada, soffocandolo con
un sorriso divertito e quasi vergognoso..Non seppero il perchè di quel gesto:
ormai erano sicuri l'uno dell'altra, i loro sentimenti, per primi, erano
sicuri, sebbene fossero nati pochissimo tempo prima..quindi non poteva
trattarsi di incertezza.. Ma si fermarono, per un'inspiegabile ragione.. Forse,
quello non era il momento più adatto..
Kei le
diede un bacio sulla guancia, sorridendo, per poi mettersi a sedere, seguito
dalla ragazza..
Rimasero
qualche istante a fissare il mare: entrambi avrebbero voluto che quel momento
non terminasse mai.. Solo lei e lui, in una città che, in quel momento, poteva
anche dirsi deserta.. Nessun'altra presenza intorno a loro, nessun rumore se
non musica marina..
Kei stava
ancora a pensare.. da quanto non sfiorava più il corpo di una ragazza! Forse,
era questo che lo metteva in imbarazzo.. No, non poteva essere.. imbarazzo con
lei.. Lei era colei che lo rendeva sicuro, di qualsiasi cosa pensasse o
facesse.. Poi quel brivido sentito poco prima.. che strano, non l'aveva mai
sentito con nessun'altra.. Forse perchè nessuna era mai stata in grado di farlo
sciogliere, di capirlo, di farlo sentire sicuro.. di amarlo veramente.. Nessuna
l'aveva mai fatto sentire così.. così migliore.. in tutto! Guardò ancora il
cielo: ormai ne era fermamente sicuro.. qualcuno lo aveva ascoltato.. aveva
sentito quelle preghiere silenziose, quasi tacite, che dentro di lui cercavano
di farsi sentire, segretamente.. qualcuno era riuscito a sentirle.. e lo aveva
accontentato!
Vide un
gabbiano solitario volare sopra le onde del mare, in cerca di cibo
probabilmente.. notò le sue ali, così ampie e distese, che sembravano muoversi
al ritmo del mare.. I movimenti armoniosi con cui riusciva a muoverle..
Sorrise, non seppe perchè, fino a quando gli tornò in mente una cosa.. quelle
due ali gli avevano fatto ricordare qualcosa.. ma certo!
-Keiko..
oggi pomeriggio.. ho visto uno strano tatuaggio sulla tua schiena..-KEI
Keiko si
girò di scatto: lo aveva visto allora..! Gli sorrise, tirandosi leggermente su
la lieve maglietta bianca e dandogli le spalle per qualche secondo..
-Dici
questo?-KEIKO
Kei, quasi
come se fosse preso da quella visione, ci passò un dito sopra, seguendo le
linee di quelle due maestose ali..Dal centro, fino agli estremi, senza mai
fermarsi se non per cambiare direzione.. Era davvero bello, non c'era che
dire, sebbene fosse abbastanza grande.. Sicuramente aveva anche un significato
particolare..
-Si
questo.. è.. davvero bello..-KEI
-Grazie.. E
ha fatto anche male!-KEIKO
-Ti
capisco, so cosa vuol dire..-KEI
La ragazza
tornò a sistemarsi la maglietta, una volta che sentì Kei togliere il dito dalla
sua schiena, che cominciava anche a provocargli un brivido mischiato a
solletico..
Il ragazzo
la fissò mettersi a posto, deciso a chiederle di più riguardo quel disegno
strano..
-Come mai
questo tatuaggio?-KEI
-Beh
perchè.. ha un significato particolare per me..-KEIKO
Kei
sorrise: risposta scontata.. mentre Keiko si fece improvvisamente quasi seria:
era decisa, avrebbe detto a lui, a una delle pochissime persone a cui teneva
veramente, cosa quel tatuaggio significasse per lei.. Non che avesse un
significato così misterioso e oscuro, non che nascondesse chissà che cosa.. ma
la rappresentava! Rappresentava alcuni aspetti del suo carattere, che non tutti
di certo sapevano, a parte suo fratello e, di lì a poco, anche Kei..
-Vuoi
sapere cosa vuol dire?-KEIKO
Kei la
fissò stranito, prima di annuire con il capo..
-Ecco..
partiamo dal simbolo che c'è in mezzo.. questo simbolo vuol dire FORZA..-KEIKO
-Forza?-KEI
-Si.. beh
ma non fisica.. morale.. Ormai lo sai forse meglio di me.. dopo tutto quello
che ho passato, ho dovuto imparare ad essere forte, ed ho capito che senza
forza.. in questo mondo pieno di ingiustizie non ci sopravvivi.. Da quando ho
fatto tutte quelle brutte esperienze, la forza ha sempre avuto un valore
particolare per me.. Ma ho voluto scriverlo in un'altra lingua, per il semplice
fatto che altrimenti tutti lo avrebbero letto, e probabilmente quasi tutti mi
avrebbero chiesto come mai proprio questa parola.. E io.. è una storia delicata
e complessa.. non è che la spiego ai quattro venti..-KEIKO
-Ti
capisco... E.. le due ali?-KEI
-oh beh..
queste.. hanno un significato diciamo.. forse meno nascosto.. Rappresentano il
mio spirito libero, lo stesso spirito che hanno tutti gli animali dotati di
ali: volano, liberi, se ne vanno dove vogliono, e non c'è nessuno che li
ostacola.. Come me: voglio essere libera, voglio che nessuno comandi la mia
vita per me, perchè è solo mia.. e voglio che nessuno mi ostacoli in quello che
voglio raggiungere..-KEIKO
La ragazza
sorrise a Kei, con fare un po' poetico e filosofico.. Kei la stava a fissare
sbalordito.. quante cose nascondeva quella ragazza! Era tutta da scoprire..
Ammirava questa sua voglia di non essere comandata da nessuno, la vita andava
proprio così.. E ammirava anche il fatto di non voler nessun ostacolo nel
proprio cammino.. Nessuno poteva impedirti di fare qualcosa, questo lo pensava
anche lui, specialmente se quella cosa fosse una alle quali tu tenevi di più,
con tutto te stesso.. Se sentì un'euforia improvvisa crescersi dentro.. quella
era la ragazza che voleva: finalmente l'aveva trovata!
-Come vedi,
non è che sia poi questo grande mistero.. però per me vuol dire tanto..-KEIKO
Ma il
ragazzo non ascoltò nemmeno queste sue ultime parole.. Si limitò a prenderle le
mani, accarezzandole dolcemente, e fissandola con sguardo perso ed estremamente
dolce..
-Ti
ammiro..-KEI
-Cosa..?-KEIKO
-Si hai
capito.. ti ammiro.. è.. quasi incredibile.. abbiamo talmente tante cose in
comune e.. non mi sembra quasi vero!-KEI
Keiko
sorrise al ragazzo tatuato, iniziando a ricambiare il gesto, ovvero,
cominciando a sfiorare dolcemente la parte superiore delle sua mani bianche..
-E invece è
tutto vero..-KEIKO
Non si
dissero nient'altro: i loro occhi parlavano per loro, e in quel momento si
stavano dicendo come a volte il destino poteva sorprenderti, quando meno te lo
aspettavi..Si, solo il destino sarebbe stato in grado di far incontrare due
metà della stessa mela, e chi altro se no? Non certo il caso.. E quelle due
metà si erano perfettamente integrate, si erano dimostrate esattamente
complementari, ormai troppo unite, quasi sigillate perchè qualcuno potesse
ancora dividerle, rompendo in due quello che si era ora formato..
-Sono
contenta di avertelo detto.. Davvero.. sei l'unica persona, oltre a mio
fratello, a saperlo..-KEIKO
-Non ti
immagini quanto mi faccia piacere..-KEI
Si, gli
faceva davvero un mondo di piacere! Voleva dire che lui significava davvero
qualcosa per lei, questo suo sentimento era ricambiato..E questo lo rendeva
eternamente felice..
Keiko si
avvicinò lentamente al ragazzo, ma ancora prima che le loro labbra potessero
finalmente toccarsi, Kei mise una mano sulla bocca della ragazza, separandola
di pochi millimetri dalle sue labbra e facendola rimanere allibita.. Il ragazzo
la fissò con aria maliziosa.. che aveva in mente ora?
-Aspetta..Ti
bacio se mi canti qualcosa..-KEI
-eh??-KEIKO
-Si..-KEI
La ragazza
tornò a sedersi nella posizione di prima, con un mezzo broncio divertito
dipinto sul volto e con le braccia conserte, mentre Kei la stava a
guardare con aria di sfida mista a sguardi maliziosi..
-No..-KEIKO
-Si..-KEI
-No..-KEIKO
-Si..-KEI
-Tanto non
canto..-KEIKO
-Allora non
mi baci fino a fine serata..-KEI
-Uff..-KEIKO
Non
baciarlo fino a fine serata? No, non se ne parlava! ma lei non voleva cantare,
si vergognava.. Poi, con quello strano silenzio che aleggiava intorno a loro,
che ora sembrava renderla più tesa.. no, mai avrebbe cantato! Certo che poteva
starsene zitta prima, al bar.. Ma cos'era quella, una minaccia??
Kei le si
avvicinò, guardandola dritta negli occhi..
"Ecco,
lo sapevo che cedeva!"KEIKO
-Pensi
abbia mollato? No mia cara..-KEI
-Uff..-KEIKO
Il ragazzo
le mise l'indice sulla punta del naso, riacquistando la sua aria di sfida,
senza mai mollare con lo sguardo i suoi occhi, mentre lei continuava a fare
cenno di no con la testa, ripetutamente..
-E va bene,
allora vuol dire che non ti meriti il tuo sogno di cantante.. se ti vergogni
vuol dire che non sai cantare..-KEI
Kei sapeva
bene che non era così, che quella ragazza tenenva forse nascosto un talento, ma
era sicuro che in quel modo l'avrebbe fatta scattare..
E infatti
così fu: Keiko prese con forza la mano del ragazzo che sfiorava il suo volto,
allontanandosela.. Ma come si permetteva?? Sapeva che era un pretesto per farla
cantare, ma niente la rendeva così sicura da dire che non lo pensasse
veramente.. Quell'aria di sfida comparve anche nei suoi occhi, che fulminarono
quelli di Kei con sguardo agghiacciante: non era bello giocare con la vergogna
di una persona, ma lei gli avrebbe dimostrato tutto quello che sapeva fare..
Senza
nemmeno dire una parola, si voltò verso il mare, e, con sguardo ancora nervoso,
cominciò a cantare, dando tutta sè stessa in quelle piccole note..
Cantò,
senza mai levare lo sguardo da quelle onde, spargendo musicalmente la sua voce
nell'aria, una canzone romantica che forse ricordava un po' le melodie
orientali, sotto gli occhi dolci e allo stesso tempo compiaciuti del ragazzo..
Ce l'aveva fatta, finalmente stava cantando..! Stava lì ad ascoltarla
estasiato: aveva una voce magnifica, e anche un po' strana per essere una
ragazza.. così piena, forte e calda.. Le vibrazioni di quelle note sembravano
entrargli dentro, facendo vibrare qualcosa anche in lui.. La sua voce sembrava
creare un'atmosfera magica e surreale, in quello sfondo notturno estivo e
solitario.. Si sentì come trasportato in un'altra dimensione, mentre lei stava
lì, continuando a fissare il mare confuso ormai con l'orizzonte, persa in
quelle note così dolci rese piene e soavi dalla sua voce.. Sarebbe rimasto lì,
impalato, ad ascoltarla per ore e ore: che voce magnifica!
Si meritava
pienamente quel sogno, anzi, era anche convinto che un giorno ce l'avrebbe
fatta se veramente non avesse mai mollato! Gente con voce molto più futile era
diventata una star in tutto il mondo, e sicuramente, lei non avrebbe avuto
problemi se le fosse capitata, un giorno, la sua grande occasione..
Era ancora
perso in questi suoi mille pensieri ed emozioni, quando la ragazza smise di
cantare, improvvisamente, girandosi di scatto verso di lui.. Quello sguardo di
sfida era scomparso sul volto di entrambi, che ora stavano lì, seduti e
immobili, a fissarsi dolcemente negli occhi.. Kei sentì come un sogno
spezzarsi, il sogno creato dalla sua stupenda voce, e si sentì riportato
bruscamente alla realtà..
-Hai una
voce.. bellissima..-KEI
La ragazza
arrossì, prima di dire, quasi a bassa voce:
-Grazie..
allora, mi merito il mio sogno?-KEIKO
-Te lo
meriti alla grande.. Solo che.. non capisco come mai ti vergogni..-KEI
-Non lo
so..-KEIKO
Kei si
avvicinò alla ragazza, che teneva ora la testa bassa dall'emozione provata, e
le prese delicatamente il volto con le mani, avvicinandoselo al suo..
-Ora però
tocca a me..-KEI
Posò le sue
labbra sulle sue, trasmettendo, in quel bacio, tutto l'amore, il compiacimento,
e le sensazioni che lei poco prima gli aveva fatto provare..
Il leggero
venticello ricominciò a soffiare, mentre la temperatura sembrava essersi
drasticamente abbassata.. Keiko cominciò a temare, ma non seppe se questa sua
reazione era dovuta ai brividi che Kei riusciva a farle provare o al lieve
freddo che piano piano stava ormai salendo...
Kei la
sentì tremare.. l'abbracciò forte stringendola a sè, prima di interrompere quel
dolce bacio per dirle:
-Tremi..hai
freddo?-KEI
-Non so..
un pochino forse..-KEIKO
-Dai,
allora andiamo a casa..-KEI
Il ragazzo
si alzò per primo, porgendo una mano alla sua amata per aiutarla ad alzarsi..
Uno sguardo innamorato, un sorriso, prima di cominciare il loro cammino verso
casa..
Kei la
stringeva per la vita, mentre Keiko stava rannicchiata contro lui: si, aveva
freddo, quel vento stava cominciando a farsi troppo forte per i suoi gusti..
-Tu non hai
freddo?-KEIKO
-Ci sono
abituato..-KEI
Sorrise,
prima di stringerla ancora di più contro di lui cercando come di ripararla da
quel vento.. Lei, sebbene avesse freddo, riusciva a sentire il calore di quel
corpo così perfetto e forte.. avrebbe volentieri passato tutta la notte, così,
rinchiusa in una presa così decisa, nelle sue braccia.. E questo valeva anche
per Kei: sentirla così vicina, appoggiata su di lui, gli sembrava un sogno..
gli sembrava di sentirla ancora più sua..
Camminarono
fino alla casa di Keiko, in silenzio, abbracciati, fantasticando sul loro
amore..
Una volta
arrivati, Kei la fece girare verso di lui.. Stette per un po' a guardarla con
occhi sognanti... quella magnifica visione.. più bella di tutte le stelle che
quella sera avevano visto insieme.. più bella e unica della luna..e più
armoniosa di ogni onda che si infrangeva contro gli scogli di quella spiaggia
desolata..
Le
accarezzò con una mano i soffici capelli.. che magnifica serata che avevano
passato insieme.. da quanto tempo non succedeva!
La vide
tremare:quella parte di calore che il contatto col corpo di Kei le aveva
provocato, era lentamente sparita, lasciando spazio nuovamente al freddo più totale..
-Dai entra,
che hai freddo..-KEI
Keiko
annuì, prima di gettarsi, per l'ultima volta, con le braccia al collo di lui..
-Grazie per
la fantastica serata..-KEIKO
-Sono io
che devo ringraziarti..-KEI
Si
baciarono, per l'ennesima volta, prima di lasciarsi..
-Promettimi
che mi farai ancora sentire la sua splenidida voce..-KEI
-Te lo
prometto..-KEIKO
Uno sguardo
profondo, un'ennesima carezza, prima che Kei ebbe uno scatto improvviso, nato
da un qualcosa di impreciso..
La prese
per la vita, attaccandola ancora una volta al suo corpo forte, facendola quasi
spaventare..
-Ti prego
Keiko.. dimmi che sarai per sempre mia..-KEI
Keiko gli
accarezzo con una mano i soffici ciuffi azzurrognoli che coprivano la fronte
del ragazzo, sorridendo, prima di prendere quel magnifico volto tra le sue
mani, sussurrandogli:
-Sarò per
sempre tua.. Non avere paura..-KEIKO
Kei non
seppe esattamente il perchè di quella frase.. che quella paura strana stesse di
nuovo risalendo lentamente? No, non poteva essere.. Ormai era sicuro della loro
storia fantastica.. eppure, ne voleva un'ennesima conferma, un'ennesima frase
di conforto nata dalle labbra di quella ragazza così speciale per lui.. Si rese
conto che quelle frasi non gli sarebbero mai bastate, a costo di diventare
ossessivo.. Voleva sempre averla al suo fianco, per nulla al mondo avrebbe mai
voluto perderla, ora che, dopo tanto tempo, l'aveva finalmente trovata..
keiko lo
baciò dolcemente sulla guancia, prima di salutarlo amorevolmente e con sguardo
confortante, che lo fecero stare di nuovo meglio.. entrò in casa, mentre Kei
stette a guardarla finchè non scomparve da dietro quella porta marrone
d'entrata.. Poi si incamminò, lentamente, ripensando ancora a tutti quei
momenti passati insieme.. alla sua voce, ai suoi occhi, alla sua pelle.. a
quelle emozioni che sapeva far nascere dentro di lui ogni volta che gli stava
vicino.. Nessuno li avrebbe mai separati..
Si
svegliò.. diede un'occhiata alla sveglia sul comodino: segnava la 1 di notte..
Cercò di alzarsi da quel letto, ma era ancora a pezzi: i muscoli erano tutti
indolenziti, faceva fatica a muoversi, e il mal di testa sembrava rompergli il
capo.. ma una cosa buona c'era: la sbornia era passata, ora cominciava a capire
qualcosa..
A fatica
Rei si alzò a sedere sul letto, cercando di aggrapparsi ad ogni cosa che gli
stava a fianco per aiutarsi in quella colossale impresa.. Si prese la testa tra
le mani, dandosi qualche scossa, per poi guardarsi intorno.. le chiavi,
appoggiate al comodino d'entrata, gli fecero tornare in mente quello che era
succeso poco tempo prima.. Si era ubriacato, e anche pesantemente, ed era stato
salvato dalla notte e dalle sue pazzie da due persone, le uniche due che non
avrebbe mai voluto incontrare, Kei e Keiko..
Strinse i
denti, cercando di ricordare qualcosa di più di quello che era successo..
Forse, sarebbe stato meglio non ricordare.. Chiuse gli occhi, sentendo un
brivido di spavento e paura, ma anche di vergogna, quando si ricordò delle sue
cavolate fatte con keiko quella notte.. Come aveva potuto fare certe cose?
Arrivare persino a toccarla, contro la sua volontà, di nascosto da Kei.. anzi,
non proprio di nascosto.. la dea della fortuna gli aveva in qualche senso dato
una mano, perchè era stato solo grazie alla disattenzione di Kei se era filato
tutto liscio, o quasi.. Si, perchè non si sarebbe mai perdonato per quello che
aveva fatto! Ora keiko l'avrebbe solo evitato probabilmente! E lui non voleva
tutto questo, anche se, forse, sarebbe stato meglio.. No, ma cosa stava
dicendo? Voleva continuare a vedere quello splendido viso, chi se ne fregava
delle sue sensazioni? Le avrebbe tenute nascoste, come si era già prefissato..
Non ce l'avrebbe fatta a sopportare tutto quello che quella mano sul fianco
avrebbe provocato.. O, ancora peggio, quelle parole dette all'ultimo minuto..
"sei bellissima".. si,quelle se le ricordava alla perfezione! ma come
gli era venuto in mente?? Dio Santo, che disastro che aveva combinato! Chissà
ora lei cosa pensava di lui.. Per fortuna che kei non le aveva sentite.. o
forse, aveva solo fatto finta di non sentirle davanti a lui.. Dio, no.. quello
proprio no! Chissà forse che casino.. e tutto per colpa sua, della sua
sbornia.. o per colpa loro, che si erano impicciati, quando lui non voleva..
No, era solo colpa sua! loro erano stati solo gentili nei suoi confronti..
Si coprì il
viso con le mani, cercando una soluzione plausibile a tutto quel casino..
Stette a pensare per dieci minuti pieni, fino a quando non si alzò dal letto a
fatica e andò frugare nella sua valigia.. Ne estrasse, come prima cosa,
un'aspirina, che mandò giù a tutta velocità, e poi prese un foglio ed una
biro.. Andò a sedersi alla piccola scrivania della camera e, con tutta la forza
che riuscì a trovare, cominciò a scrivere, con la mano tremante..
Forse lei
aveva già capito per conto suo che tutti quei gesti, quelle parole, erano
solamente fatti o dette da una persona ubriaca, che non ragionava.. quindi
probabilmente aveva anche pensato che non volevano significare niente..quando
invece, erano molto di più.. erano i suoi desideri più nascosti.. In tutti i
casi, doveva farle credere così.. doveva convincerla che niente, fatto da lui
quella sera, avesse un preciso significato.. Così, sarebbe anche stato sicuro
della tranquillità non solo sua, della ragazza, ma anche di kei..
Gli
uccellini, alti nel cielo, cominciavano a ciunguettare allegramente per
l'inizio di una nuova splenida giornata.. Le strade cominciavano a popolarsi di
gente adulta che, mattutina come al solito, andava a fare la spesa, o di uomini
che si recavano al lavoro a bordo delle loro macchine..
A quell'ora
di mattina, nessun ragazzo era presente nelle strade di quel quartiere: era
molto presto, e di certo a nessun giovane sarebbe venuto in mente di alzarsi
nella primissima mattinata.. erano probabilmente tutti intenti a gustarsi
le ore di sonno che le vacanze estive avevano loro regalato di lì a poco,
ore che la scuola toglieva alle loro menti stanche di studio.. Sarebbe stato da
pazzi svegliarsi e cominciare la giornata a quell'ora!
la madre di
Keiko era già sveglia da un pezzo: erano le 6 di mattina, e, tra poco più di
un'ora, avrebbe avuto un'importante riunione di lavoro.. doveva sbrigarsi! Il
traffico, nella Tokyo centrale, dove lavorava lei, era ormai quotidiano a
quell'ora, e se non si fosse data una mossa sarebbe arrivata in ritardo..
Entrò nella
camera dei due ragazzi, aprendo lievemente la porta, giusto in tempo per vedere
come filavano le cose: come previsto, stavano ancora ronfando alla grande.. Takao
parlava nel sonno, alterando le parole a sospiri senza senso, mentre Keiko se
ne stava rannicchiata su un lato, dando le spalle al fratellino, che occupava
quasi tutto il grande letto matrimoniale.. Sorrise, ormai ci avevano fatto
l'abitudine a dormire in quel modo, anche se un tempo non era affatto così..
FLASHBACK MAMMA KEIKO
-Ragazzi
su! E' ora di andare a nanna!!-MAMMA KEIKO
Takao e
Keiko, che avevano all'incirca rispettivamente 6 e 9 anni, si alzarono
svogliatamente dal tappetto del soggiorno della casa della signora Sayumi, la
madre di Keky.. Avevano dovuto intterrompere la loro animata partita a
monopoli, e non avevano per niente voglia di infilarsi sotto le coperte,
sapendo che il giorno successivo sarebbero dovuti filare a scuola..
Salirono
le scale insieme, trascinandosi come due zombi, senza dire una parola, mentre
la giovane signora li seguiva da dietro, guardando divertita il loro fare
scocciato..
Si
misero nel letto, aiutati dalla madre di Keiko che spense, uscendo dalla
camera, la luce.. Come al solito, vide Takao aggrapparsi alla sorellona, per
paura che qualche "essere malvagio dell'oscurità" potesse
improvvisamente assalirlo..
Scese
di nuovo in cucina: nel lavandino, l'aspettava ancora una modesta pigna di
piatti da lavare.. Si mise a sbrigare questa ultima faccenda svogliatamente,
prima di chiudere la porta d'entrata e spegnere tutte le luci della casa,
avviandosi ancora verso il secondo piano facendo questa volta le scale a
stento..
Decise,
prima di abbandonarsi al mondo dei sogni, di dare un'ultima occhiata ai due
bambini.. Aprì silenziosamente la porta.. Ora Takao si era staccato dalla
sorellona, e sembrava essersi finalmente addormentato.. O forse, era stata lei
a staccarselo? Rise in silenzio: era sempre così.. Prima, Keiko lo abbracciava,
cercando di dargli conforto, ma appena lui si addormentava,il più delle volte,
anche se non sempre, lo staccava con gentilezza e gli posava la testa sul
suo cuscino dalla sua parte.. Quando dormiva, nemmeno le cannonate avrebbero
potuto svegliarlo, non c'era pericolo di disturbarlo..
Al
contrario, Keiko sembrava agitata, e ben presto la signora Sayumi capì anche il
perchè.. takao dormiva completamente disteso nel letto, occupando anche buona
parte del letto spettabile a Keky, mentre lei era costretta a rannicchiarsi su
un lato.. La bambina continuava s sbuffare: non c'era modo di passare una notte
tranquillamente con quella peste!
-takao...
spostati..-KEIKO
-Eh..
ronf..-TAKAO
-Ho
detto di farti più in là!-KEIKO
-...
awn.. ronf..ronf..-TAKAO
-takao!!-KEIKO
-ronf..ronf..
mamma ho fame.. ronf..-TAKAO
-Oddio..
no, non puoi anche parlare..-KEIKO
-Ronf..-TAKAO
-Grrr..-KEIKO
Stufa
di quella situazione, Keky prese il braccio e la gamba di Kaky che ingobravano
la sua parte con poca educazione e li spostò con la forza..
-E
adesso sta fermo..-KEIKO
-Ronf..-TAKAO
-Non
può non essersi accorto di niente! Uff.. sono sicura che se una notte dovessero
veramente arrivare delle creature del buio, potrebbero mangiarselo senza che
lui si accorga di niente..-KEIKO
Sbalordita,
la bambina si rigirò, dando le spalle al fratellino, sotto gli occhi diveriti
della madre, che ormai era rimasta lì, fissa, a guardare quella divertente
scena..Che due elementi strani!
Nemmeno
il tempo di rimettersi bene a posto sotto le coperte che..
SDONG!
-Ohi..!-KEIKO
Keky si
ritrovò con un braccio di Kaky in piena faccia..E no, ora era veramente
troppo!!
-Takaoooo!!!!-KEIKO
-Eh..
cos..-TAKAO
-La
smetti di farti dalla mia parte??-KEIKO
-Awn..
che vuoi.. stavo..awn..dormendo-TAKAO
-Devi
smetterla!! Sta dalla tua parte, non riesco a dormire!!-KEIKO
-Cosa
urli..?-KEIKO
A quel
punto, la madre di keiko decise di entrare in scena: accense la luce
improvvisamente, abbagliando i due bambini..
-Allora,
la smette?? Tutti e due!-MAMMA KEIKO
-Ma..
mamma.. lui..-KEIKO
-E' lei
che grida..-TAKAO
La
signora, sconsolata, rimse a forza i due bambini sotto le coperte..
-ognuno
dorme come vuole..-MAMMA KEIKO
-Si ma
io..-KEIKO
-Keiko..
basta.. e non urlare più..-MAMMA KEIKO
-Ma non
riesco a dormire!! Kaky non mi lascia spazio!!-KEIKO
la
giovane donna sospirò, non sapendo cosa risponderle.. Cosa ci poteva fare? I
due si guardarono in cagnesco, prima di voltarsi le spalle e chiudere gli
occhi, senza dire una parola..
La
signora Sayumi spense di nuovo la luce, questa volta decisa ad andare
finalmente a dormire.. Se quei due avessero solo provato ad urlare ancora, li
avrebbe divisi.. come non lo sapeva nemmeno lei!
Il buio
più totale riempiva ora la camera da letto dove si trovavano i due bambini..
Keiko
si sentì strattonare il pigiamino..
-Keky..
ho paura..-TAKAO
-Umh..
mi viene voglia di farti stare lontano..-KEIKO
-Sniff..
dai...-TAKAO
-Uff..
e va bene,vieni qui..-KEIKO
La
sorellona prese di nuovo sottobraccio il fratellino, e si addormentarono
nuovamente in tutta tranquillità..
FINE FLASHBACK
Meno male
che keiko, crescendo, ci aveva fatto il callo a dormire in quella maniera..!
Chiuse la
porta e scese di corsa dalle scale, prendendo la sua borsetta di pelle e varie
carte di lavoro, con su alcune statistiche dell'andamento turistico di
quell'anno in giappone, che le sarebbero servite per la riunione..
Uscì con la
sua macchina dal grosso cancellone che dava su una parte distaccata dal
giardino, dove lei era solita tenerla.. Per poco non investì qualcuno che
camminava a passo svelto in direzione della sua casa.. Frenò di colpo,
fermandosi a pochi centimetri da un ragazzo, che la stava ora a guardare
attonito..
La giovane
donna si scusò con il passante con una mano, prima di partire in quarta per
quelle stradine.. Strano che un ragazzo, così giovane,a quanto pareva, fosse in
giro a quell'ora impensabile della mattina.. o quanto meno, impensabile per dei
ragazzi.. Guardò per l'ultima volta la povera vittima, che ora aveva smesso di
fissarla.. Era vestito in un modo strano, e sembrava essersi fermato proprio
davanti a casa sua.. Portava dei pantaloni larghi ed una specie di kimono
cinese.. Pensò subito che fosse stato un amico di keiko o di Takao e, senza
nemmeno pensarci troppo su, tornò a guardare la strada, prima che avesse
potuto investire veramente qualcuno..
Il giovane,
intanto, era impalato davanti a casa della ragazza.. Rei teneva una busta in
mano, contenente una lettera, scritta la nottata precedente.. Ormai si sentiva
decisamente meglio, anche se, un po' per scrivere quella importante lettera, un
po' per l'agitazione, non aveva dormito nemmeno un minuto da quando si era
svegliato.. Era prestissimo, e ne era pienamente consapevole.. In verità, era
tutto stato calcolato dalla sua giovane mente.. Era uscito di proposito così
presto, e non solo perchè non era riuscito a dormire e aveva pensato bene di
andare in quel momento come in un altro a consegnare quella busta, ma perchè era
sicuro che sia Keiko che Takao stessero ancora dormendo: a quell'ora, di certo
nessun ragazzo si sarebbe svegliato.. e così non l'avrebbero scoperto.. Beh,
certo, l'avrebbero saputo cmq, in fondo la lettera era stata accuratamente
firmata, ma non voleva che lo beccassero così, "con le mani nel
sacco", intento a posare quella lettera davanti a casa sua..Si vergognava,
come si sarebbe vergognato quando keiko l'avrebbe letta, e non voleva che lei
vedesse questo alone di vergogna sul suo viso..
Pensò per
un attimo alla faccia che quella stupenda ragazza avrebbe fatto una volta letta
la sua lettera.. sarebbe stata sorpresa? O forse no.. forse quelle parole già
le aveva immaginate dalla notte precedente..E chissà takao.. si, chissà lui,
che bene o male, conosceva una piccola parte della storia.. chissà cosa avrebbe
pensato.. soprattutto quando sarebbe venuto a conoscenza dell'accaduto.. Era
inevitabile: lo avrebbe chiesto a keiko, se avesse visto la lettera.. o magari
glielo avrebbe detto lei di proposito.. Che vergogna! Chissà cosa gli avrebbe
detto!
Stette per
andarsene: non voleva più lasciare quella stupida lettera, che conteneva solo
una falsa verità, solo bugie, che volevano sembrare vere e convincenti! Cose
che non pensava, in parte! Si, certo, le scuse erano necessarie ma.. L'avrebbe
convinta di una cosa non vera.. l'avrebbe convinta che quei gesti non
significassero niente, mentre in realtà.. Si sentiva male, ancora una volta..
Non riuscì a comprendere il motivo di quella fitta al petto insopportabile..
No,
gliel'avrebbe consegnata! Era l'unica cosa che poteva fare per salvare il suo
rapporto con kei, e per salvare lui stesso.. Erano bugie, ma sarebbero
servite.. Era inutile cercare di convincersi del contrario! Quanto avrebbe
voluto che in quelle poche righe fossero racchiuse parole vere, che
esprimessero ogni cosa che lui in realtà si sentiva.. e invece.. nient'altro
che fottutissime bugie! Che codardo! mentire a lei..
Eppure,
quella era una storia impossibile, era inutile.. Non avrebbe avuto nient'altro
che un'amicizia, forse, da lei.. Nient'altro! Doveva accettarlo.. lo avrebbe
accettato.. Ancora una volta ripensò alla sua soluzione a tutta quella
faccenda: NASCONDERSI, nascondere tutto.. Si certo, ormai ne era sicuro,
cos'altro avrebbe potuto fare..? ma ogni volta che ci pensava, quel viso
splendido gli appariva davanti agli occhi, frutto della sua mente malata per
quella ragazza..
"basta,
basta, BASTA!!"REI
Come poteva
una semplice ragazza creare tutto quello scompiglio? No, non ci doveva pensare,
non voleva..
Senza
pensarci su, gettò la lettera all'interno del piccolo guardinetto ben tenuto,
la quale andò a posarsi vicino alla scalinata d'entrata: lancio perfetto..
Gli pianse
il cuore, ancora una volta: avrebbe fatto una stupida e vergognosa figura davanti
a Takao, l'aveva appena fatta davanti a keiko, e le stava mentendo..
Tornò a
camminare con passo deciso verso l'incrocio dove la sera precedente si era
bloccato, prima di vedere Takao, e sparì alla svelta da quella via..
"Mi
dispiace..ma è tutto ciò che potevo fare per rimediare.."REI
Forse era
destino.. si, era destino.. il destino aveva scelto Kei per lei, come ragazzo
da avere al suo fianco, e se fosse stato così, un motivo c'era.. Non poteva
opporsi ad una cosa così grande..
Erano
passate due ore piene da quando la mamma di Keiko era uscita di casa per
recarsi al lavoro, e i due ragazzi stavano ancora dormendo di gusto..
specialmente Takao, in tutti i sensi della parola "gusto"!
-Gnam.. che
buone.. hey.. non scappate..-TAKAO
Kaky si
sporse sempre di più, nel sonno, verso la montagna di patatine belle croccanti
e salate al punto giusto che cercavano di scappare dalla sua presa.. Si
sporse.. ancora di più.. e ancora.. e ancora.. Ormai era sull'orlo del letto,
ma non se ne rese conto..
-Ora..ronf..
vi prendo..-TAKAO
Uno slancio
improvviso del ragazzo provocò lo spiacevole imprevisto..
-Mieeeeaaaaahhh!!!-TAKAO
SBOOM!!
-ahiahiahiahia!!-TAKAO
Il ragazzo
aprì gli occhi, renendosi finalmente conto del motivo di quel grande dolore
alla faccia e al petto: si era ritrovato improvvisamente sul pavimento duro
della camera di Keiko, con tutte le coperte e copertone sopra di lui, che lo
avevano accompagnato nella sua "dolce e lieve" caduta... !
Dopo aver
realizzato chi era, dove stava e il come mai stava su quel pavimento, spostò le
mani al suolo, spingendosi in su cercando di alzarsi.. Si guardò intorno:
caspita, quella sublime visione era già sparita da sotto i suoi occhi..
-Patatine..sig..-TAKAO
Rimse a
fatica le coperte sul letto, dopo essersi stiracchiato in lungo e per largo e
dopo essersi toccato il naso ancora dolente, che poco prima era finito
spiaccicato al suolo..
-Ohi..
nasino..-TAKAO
Si toccò la
bocca con la mano destra: buon segno, i denti c'erano ancora tutti! Almeno
quello..
-Kaky..-KEIKO
La voce
della sorellona lo fece voltare: stava ancora dormendo per fortuna! Non l'aveva
svegliata col suo tonfo incredibile! E poi era lui che aveva il sonno
pesante..! Si sedette sul letto, a fianco a lei.. avrebbe voluto svegliarla,
era troppo curioso di sapere come erano andate le cose la sera precedente!
Chissà quante smancierie, sdolcinatezze, baci da piccioncini si erano
scambiati.. Rise sotto i baffi: pensare Kei fare certe cose lo faceva ancora
ridere in un certo senso.. Proprio non se lo immaginava!
Notò che
una parte del pigiama di Keky si era abbassato all'altezza della spalla,
scoprendola.. stando attento a non svegliarla, prese quel piccolo brandello e
la coprì, senza un motivo, non perchè avesse poi freddo.. erano in piena
estate! Però, quel gesto lo fece sobbalzare.. non seppe come, ma provò a
pensare a quel gesto come un gesto fatto da Kei, la notte appena passata, però
in modo inverso, ovvero, scoprendola... O Santo Cielo.. Sperò con tutto il
cuore che quei due non avessero.. Nah, cosa pensava! Sarebbe stato eccessivo,
era ancora troppo preso, e sua sorella non si lasciava di certo andare subito..
almeno, per quanto ne sapeva lui.. Eppure, quella spalla completamente scoperta
gli aveva fatto balzare alla mente quello strano pensiero..
Con uno
scatto allungò la mano verso la sorellona, convinto a svegliarla: doveva troppo
saperlo.. ma si bloccò a soli pochi millimetri dal suo corpo.. no, sarebbe
stato esagerato, svegliarla per una certa stupidaggine.. o beh, stupidaggine
proprio no..
Si avvicinò
di più alla ragazza, guardandola dritta in faccia: dormiva con un sorrisino
beato e sembrava anche essere molto stanca.. Umh, chissà da dove veniva tutta
quella stanchezza..
Svelto,
cercò di cacciarsi via quel pensiero dalla testa, che gli fece venire i
brividi: prima o poi sarebbe successo, ma ogni tanto gli sembrava tutto ancora
troppo strano, e pensò che, quando finalmente sarebbe successo, sarebbe stato
più sconvolto lui che lei.. Keiko e Kei che..
-Baaahhhh!!-TAKAO
Si alzò di
fretta dal letto, dirigendosi a grandi passi verso il bagno: proprio non
riusciva ad immaginarsi Kei in.. impegnato, insomma.. Fece una smorfia mista
tra schifo e vergogna allo stesso tempo, prima di guardarsi allo specchio e
bagnarsi il naso ancora dolorante, che pulsava dalla botta appena presa contro
il pavimento! Scese poi di corsa in cucina, avventandosi contro il frigorifero:
che fame gli aveva fatto venire quel sogno.. Sogno, già.. sorrise: finalmente
quei brutti incubi l'avevano abbandonato, o almeno, così sembrava! Aveva
passato una notte serena e tranquilla.. Le sue ipotesi erano ormai fondate: ora
che la paura di quei brutti e orrendi ricordi stava lentamente passando, anche
quegli incubi tremendi erano spariti, trascinati via insieme a tutti i suoi
timori..
Prese latte
e caffè, come piaceva sia a lui che a keky, e decise che, una volta tanto,
l'avrebbe preparata lui la colazione, sperando che la sorellona si fosse
svegliata presto! In effetti, erano appena le 8 passate, e sicuramente la sera
precendente chissà a che ora era tornata! la probabilità di un suo risveglio
così mattutino era quasi da scartare..
Mise sui
fornelli l'occorrente per la colazione, prima di dirigersi verso la porta
d'entrata e aprirla, respirando l'aria pura e calda dell'estate.. Che bello!
Niente più stress scolastico (a parte i compiti che la sorella lo obbligava a
svolgere..), niente più freddo, niente più paura della signora Hiromi per ben
tre lunghi mesi! Che sogno! Diede un'occhiata al cortile a fianco del giardino:
la macchina della madre non c'era già più.. probabilmente era già partita per
andare a lavoro..
Una lieve
folata di vento fece alzare un qualcosa di biancastro.. Pensò fosse solo
pubblicità, di quella che ti arriva per posta e non serve a far altro che
ingombrarti la cassetta di inutili cartacce.. ma qualcosa lo attirò.. di solito
la posta veniva messa nell'apposita cassetta: che ci faceva quella
"cosa" lì in mezzo al giardino?? Si avvicinò di più, scendendo la
piccola scalinata di qualche gradino, e si accorse che era una lettera.. Con
suo grande stupore la prese titubante: sul davanti c'era scritto "PER
KEIKO".. Girò il retro, notando così il nome del mittente.. Rei.. Rei??
Sbarrò gli occhi per qualche istante: come era possibile? Cioè.. cosa gli era
saltato in mente?Cosa voleva dire?
Un brivido
lo percosse, provocato da una modesta paura: e se Rei avesse deciso, nonostante
il suo lungo discorso, di dichiararsi?? Probabilmente era così..La serata
precedente aveva notato qualcosa di strano in quel ragazzo: era evidente che
ormai cominciava a pensare di Keiko non solo che fosse carina, ma magari
qualcosa di più.. Si, sicuramente si vergognava di dirle in faccia certe
cose, e allora aveva pensato di ricorrere alla lettera..
La rigirò
almeno una decina di volte, in modo nervoso.. La tentazione di aprirla per
primo, ancora prima di Keky, lo assalì in maniera turbolenta, quasi non seppe
resistere.. Sicuramente, non stava scritto nulla di buono.. quanto meno per la
sorellona! Altrimenti, che bisogno c'era di mettere in piedi tutta quella messa
in scena??
Entrò in
casa di corsa, portando con sè quella misteriosa lettera, e si mise al tavolo,
spegnendo prima i fornelli..
Cercò di
aprirla, ma prima ancora che potesse farlo, si sentì un qualcosa di strano
crescersi dentro.. alla fine non sarebbe stato giusto e corretto, ne nei
confronti della sorellona ne tanto meno nei confronti di Rei.. ma non poteva
permettere che la sorellona corresse il rischio di sapere certe cose: in un
modo o nell'altro, quella conoscenza l'avrebbe influenzata a tal punto che
anche Kei se ne sarebbe accorto.. si sarebbe accorto che c'era qualcosa che non
andava.. e lui non poteva permettere tutto quello! Doveva assolutamente sapere
cosa stava scritto in quella dannatissima lettera! Si sentì in dovere, ancora
una volta, di proteggere la sorellona: in quel momento, il rispetto sembrò
passare in secondo piano.. C'entrava anche lui, in qualche senso, in tutta
quella storia..
Si alzò dal
tavolo e si diresse vicino ai fornelli, prendendo la forbice da cucina che
stava appesa al muro, convinto in quel momento più che mai di scoprire
quello che Rei volesse dirle segretamente..
"Come
hai potuto Rei?.. Mi sbagliavo sul tuo conto.."TAKAO
Le lame
della forbice stavano per tagliare la parte superiore della busta, quando una
voce lo richiamò, facendolo quasi spaventare..
-Ciao
Kaky!!-KEIKO
Takao si
girò di scatto e, riconoscendo la voce della sorellona, buttò la lettera in un
cassetto della cucina, il primo che gli venne sotto mano..
-Ehm.. ciao
sorellona..-TAKAO
Keiko scese
le scale, con fare assonnato, per poi avvicinarsi con aria dubbiosa al
fratellino..
-hey, tutto
ok?-KEIKO
-Ehm.. ma
certo..-TAKAO
-mah.. mi
sembri agitato.. Sarà solo una mia impressione..-KEIKO
-E si,
probabile!-TAKAO
La ragazza
si sedette al tavolo, sentendo il profumo di latte e caffè appena scaldati..
-Uhm.. vedo
che ti sei dato da fare stamattina!-KEIKO
-Certo,
ogni tanto faccio qualcosa di buono!-TAKAO
Keiko
sorrise, prima di essere travolta da una serie di parole dal fratellino, che la
presero alla sprovvista:
-Perchè ti
sei tolta il cerotto ieri sera??-TAKAO
-Perchè..
perchè non mi faceva più male il taglio, e adesso sto cmq bene, non
rompere!!-KEIKO
-Sarà..uff,
quanti problemi per apprire più belle.. proprio non vi capisco..-TAKAO
-Lo capirai
un giorno, quando crescerai e avrai un appuntamento.. a quel punto sarò io a
prenderti in giro..-KEIKO
-Umpf..-TAKAO
Kaky, dopo
aver versato il latte e il caffè all'interno di due tazze, si andò a sedere di
fianco a Keky, posandole sul tavolo.. La sorella lo ringraziò gentilmente,
facendo seguire alle sue parole un sospiro di felicità accompagnato da un
sorriso..
-Ridi da
sola..?-TAKAO
-Sono
felice.. felicissima.. è una ragazzo magnifico...-KEIKO
Takao
sorrise, dando delle piccole gomitate alla sorellona, quasi dimenticandosi
della famigerata lettera nascosta nel cassetto: era preso dal sapere cosa fosse
successo tra i due..
-Dai dai..
racconta!-TAKAO
-Ma come
sei curioso!-KEIKO
-Certo!-TAKAO
-Uff e va
beh.. ti racconterò la parte più bella.. sulla spiaggia.. solo io e lui.. era
bellissimo, non c'era nessuno, e poi quel posto era così romantico e
tranquillo..!Mi sono veramente sentita bene vicino a lui..! Ed è anche riuscito
a farmi cantare!-KEIKO
-Nooooo!!
Ti ha torturato per caso?-TAKAO
-Si, ma a
parole.. beh insomma, fatto sta che ho cantato!-KEIKO
-E che ti
ha detto?-TAKAO
-Beh mi ha
detto che.. ho una bella voce..-KEIKO
-Questo è
vero.. e dovresti imparare a metterti più in mostra per questo..-TAKAO
-Hey, non
sono mica una fighetta come te!-KEIKO
-Umpf..-TAKAO
La ragazza
arrossì: ogni volta che si parlava della sua voce si emozionava, non sapeva
perchè.. Si, in effetti sapeva di avere una bella voce, tutte le persone,
sebbene fossero state poche, che l'avevano ascoltata gliel'avevano confermato..
Però si vergognava a farsi sentire..
-Beh
poi??-TAKAO
-Poi gli ho
anche detto cosa vuol dire il mio tatuaggio..-KEIKO
-Umh.. bene
bene.. spero abbia capito che è un gesto importante.. a questo punto siamo solo
in due a questo mondo a saperne il significato..-TAKAO
-Si penso
lo abbia capito..-KEIKO
-E non ti
ha detto che è un po' troppo grande per una ragazza??-TAKAO
-Uffaaaaa..
no, non me l'ha detto! Anzi, gli è anche piaciuto!-KEIKO
-Va beh,
sarà.. cmq io non ho detto che non è bello, ho solo detto che.. una ragazza con
un affare del genere sulla schiena.. non la vedi tutti i giorni..-TAKAO
-Quante
storie! Vorrà dire che allora mi distinguerò!-KEIKO
-Si si,
ok.. beh dai vai avanti!!-TAKAO
-Beh ma
cosa vuoi che facciano due.. così?-KEIKO
Takao, che
in quel momento aveva cominciato a bere dalla sua tazza, si ingozzò
improvvisamente..
-Vuoi dire
che voi due..??-TAKAO
-Dipende
cosa intendi..-KEIKO
-Lo sai
cosa intendo!!-TAKAO
Keiko
sorrise divertita: avrebbe voluto dire di sì, solo per vedere la reazione del
fratellino... ma decise di essere sincera..
-A partire
dal fatto che anche se fosse stato non ci vedo niente di male.. cmq no, niente
di quello che pensi..-KEIKO
-Uff meno
male..-TAKAO
-Come meno
male??-KEIKO
-No è che..
ci stavo pensando prima e.. vedere Kei con te.. ehm... all'opera.. brrrrr! Mi
fa ancora un certo effetto, devo ancora abituarmici..-TAKAO
Keiko rise:
che stupido che era! Si vedeva che era ancora un ragazzino..
-Dai,
vedrai che quando arriverà il momento anche per te, ti sembrerà tutto più bello
e.. normale! Capirai cosa vuol dire..-KEIKO
-hihihihi..-TAKAO
-E non fare
la faccia da maniaco!!-KEIKO
Takao tornò
a bere, sbuffando.. Si in effetti sarebbe arrivato il momento anche per
lui, ma pensare certe cose, in quel momento, lo rendeva teso e impaurito..
Segno incontrastabile che non era ancora pronto, anche perchè non aveva ancora
incontrato nessuna.. Si, forse un po' gli dispiaceva: i pensieri della notte
precedente gli tornarono lievemente in testa, ma si riconvinse quasi subito di
essere ancora giovane e di avere ancora molto tempo davanti..
-Poi.. va
beh è successa anche un'altra cosa..-KEIKO
-Umh, si?
Non mi sembri contenta però..-TAKAO
-Beh
insomma, è stato come uno shock, un imprevisto..-KEIKO
-Cioè?
Cos'è successo?-TAKAO
-Beh..
prima di andare alla spiaggia, siamo andati in un barettino tranquillo e..
appena siamo usciti abbiamo visto Rei quasi steso per terra.. aveva bevuto..
non capiva più niente..-KEIKO
Takao si
ingozzò per la seconda volta: non era possibile! Rei ubriaco?? Ricollegò
mentalmente, secondo il filo temporale, i fatti: probabilmente aveva bevuto
dopo il loro discorso, perchè quando gli aveva parlato sembrava ancora sobrio..
si, certo lo era.. perchè aveva bevuto?? Si bloccò per qualche istante,
si era appena fatto una domanda della quale già pensava di sapere la risposta:
le sue parole lo avevano ferito, al contrario di quanto lui pensava, e in
qualche senso glielo aveva letto in faccia.. Doveva essere andata per forza
così, altrimenti che altro motivo avrebbe potuto avere?? Perchè cavolo si era
spinto a tanto?? Non se lo sarebbe mai aspettato da lui.. ma forse, davvero non
lo conosceva abbastanza.. Ripensò alla lettera: un'altra conferma.. un'altra
dichiarazione di quanto aveva precedentemente pensato.. Rei provava qualcosa
per sua sorella.. non la trovava semplicemente carina, altrimenti non avrebbe
fatto tutto quello! Era l'unica ragione plausibile..
-Kaky?-KEIKO
Fu
riportato alla realtà dalla voce di keky, che lo stava a guardare stranita..
-Qualcosa
non va?-TAKAO
-No niente
ma.. gli avete chiesto come mai aveva bevuto?-TAKAO
-Mah.. lui
ha detto che voleva divertirsi.. penso sia stato così veramente..-KEIKO
Bugia,
assurda bugia, non era andata così, ne era sicuro.. ma Keky che ne poteva
sapere?? Takao sentì un nervoso quasi incontenibile salire dentro di sè: che
ragazzo stupido!! Combinarsi in quel modo per.. per una ragazza.. Doveva
per forza sentire qualcosa di più dentro di lui, era per forza così.. Gli aveva
solo mentito, e lui, in qualche senso, l'aveva già capito..
-Poi.. va
beh lo abbiamo accompagnato in hotel e tutto a posto, l'abbiamo messo a letto..
Solo che Kei è stato strano per un po'.. diceva che aveva paura che
potesse succedere qualcosa, per colpa di quel ragazzo..ma io, ancora una volta,
come mi hai detto tu e come la pensavo io, l'ho rassicurato.. Sono pronta a
rassicurarlo quando vuole: non voglio perderlo..-KEIKO
Il ragazzo
portò le mani sotto il tavolo, per non fare vedere il nervoso che gli stava
salendo che traspariva dalla stretta con cui chiudeva i due pugni..
-Rassicuralo
sempre Keiko.. non succederà niente, te lo assicuro..-TAKAO
Appena lo
avrebbe visto gliene avrebbe dette di tutti i colori: non poteva crollare così,
doveva reagire.. e finalmente si sarebbe fatto dire cosa veramente provasse per
la sorella.. gliele avrebbe tirate fuori a forza quelle parole, anche con una
tenaglia se fosse stato necessario, e questa volta non sarebbe stato più tanto
gentile.. Sempre che le sue sensazioni non fossero racchiuse nella lettera.. Oh
beh, se fosse stato così, gliela avrebbe fatta pagare anche per quella,
indipendentemente dal fatto che probabilmente Keky non l'avrebbe letta! Non
poteva comportarsi in quel modo..
Keiko
sorrise, prima di cominciare a sorseggiare dalla sua tazza il latte e caffè
bollente, guardando in modo strano Kaky, che sembrava aver cambiato
completamente atteggiamento a quella notizia.. Sicuramente c'era rimasto male
per il comportamento che aveva dimostrato Rei, ubriacandosi in quella maniera..
Però sembrava molto nervoso.. Sembrava anche avesse paura di qualcosa.. ma
decise di lasciarlo in pace, gli sarebbe passato: non c'era niente di cui aver
paura.. Rei si era ubriacato una notte, per divertimento, e basta.. E Takao era
preoccupato, probabilmente, per la reazione di Kei.. ma lei non avrebbe
permesso a nessuno di dividerli..
Gli
accarezzò la testa con una mano, facendogli alzare lo guardo: dal suo viso
scappò un sorriso, finalmente!
Poggiò la
sua tazza sul tavolo e si diresse verso il mobile della cucina: a Takao venne
un mezzo infarto quando la vide toccare proprio il cassetto nella quale era
contenuta la lettera..
-No!!-TAKAO
-Eh?-KEIKO
-Perchè..no..-TAKAO
-Ma..devo
prendere lo zucchero..-KEIKO
"Azz..
proprio nel cassetto dello zucchero dovevo metterla!!"TAKAO
-Lo prendo
io, sta comoda..-TAKAO
Non doveva
permettere a keiko di scoprire la lettera.. per nessuna ragione al mondo!
-No, sta
lì, tanto sono qua io..-KEIKO
Senza
nemmeno lasciare a Kaky il tempo di parlare aprì il cassetto, e notò subito una
strana busta.. La prese, con fare interrogativo, e lesse sia il davanti che il
retro: era per lei da.. Rei!! Si stupì molto,senza riuscire a capirne il
motivo..
Si girò lentamente
verso Takao, che si stava mangiando le unghie per la sua mancata attenzione a
dove metteva le cose: ecco, sarebbe successo un casino, e in parte sarebbe
stata colpa sua! Che imbecille che era!! Che nervosooo!!
-Volevi
nascondermela?-KEIKO
-No.. è
che.. volevo dartela, ma mi stavo dimenticando..-TAKAO
Cercò di
essere il più calmo possibile, o la sorella avrebbe capito tutto..
-No, me la
stavi nascondendo, perchè?-KEIKO
-No, non
volevo nascondertela..-TAKAO
Keiko si
avvicinò al fratellino, prendendolo poi per il mento:
-Sarai mica
dubbioso come Kei, vero? Cos'avete contro quel povero ragazzo??-KEIKO
-Ma
niente.. ti giuro volevo dartela, ma poi..-TAKAO
Keiko mollò
la presa con fare nervoso: certo che gliela stava nascondendo.. aveva anche lui
i dubbi come Kei.. ma perchè?? cosa stava facendo quel povero ragazzo?? decise
di non andare avanti la discussione, tanto Kaky non le avrebbe detto mai
niente, giusto per non farla preoccupare.. sorrise lievemente.. in fondo, però,
che carino che era..
Decise di terminare
solo con una frase..
-Cmq se
vuoi dirmi qualcosa.. sono qua..-KEIKO
Detto
questo aprì la lettera, sotto gli occhi quasi piangenti di Takao.. non se lo
sarebbe mai perdonato.. era quasi sicuro delle parole scritte lì dentro, e in
quel momento, malediceva sia lui stesso che Rei.. Come aveva potuto fare una
cosa del genere?? Intromettersi, il contrario di quello che gli aveva detto..
si sentì inutile, era stato tutto inutile.. cocciuto di un ragazzo!!
probabilmente lo stava odiando con tutto sè stesso..
Un brivido
di paura lo percosse, mentre la ragazza cominciò a leggere nella sua mente..
Prima di
cominciare un nuovo chappy volevo ringraziare tutte le mitiche raga che
commentano le mia ficcy e i miei capitoli!! ^^ THANX GIRLS!! Sono veramente
importanti per me i vostri commenti! ^_^ Mi scuso se forse sta diventando un
po' noiosa, ma mi è sempre piaciuto e ho sempre trovato interessante e giusto
commentare gli stati d'animo dei personaggi..
Kisses!!
Phoenix
Ora
cominciamo..
_________________________________________________
sicuramente
sarai sorpresa di ricevere questa lettera da parte mia.. o forse no! Cmq
sia, penso tu immagini già cosa io ti voglia dire..
E'
tardi, è la 1 di notte.. spero che tu e Kei abbiate avuto l'occasione di
divertirvi lo stesso ieri sera, dopo quello spiacevole incidente. Mi sono
sentito uno schifo per quello che ho fatto, e la cosa più brutta, è che nemmeno
io so perchè l'ho fatto.. E' brutto quando si è giovani e inesperti: non sai a
quello che vai incontro e ti butti a capofitto nelle cose.. Come io mi sono
buttato nell'alcool.. Non so cosa mi sia passato per la testa, se veramente
voglia di divertirmi, o di fare una nuova esperienza o non so cos'altro, fatto
sta che l'ho fatto, e quando mi sono accorto di aver sbagliato era già troppo
tardi.. Avevo sentito dell'effetto che provocava quel "liquido
caloroso", avevo sentito che ti faceva uscire di testa, almeno stando a
quanto mi avevano detto.. Ho deciso di provare per la prima volta.. e ho
esagerato, lo ammetto: non avevo mai toccato un goccio d'alcool, e non ti puoi
nemmeno immaginare che effetto mi abbia fatto.. Certo, per uno che ci è
abituato sarebbe stato diverso l'impatto, ma per me.. non è stato proprio
bello, diciamo! Mio Dio, sto parlando come un'alcolista anomimo! però mi sembra
giusto farti capire quello che ho fatto veramente, ora che la sbornia mi è
passata, e soprattutto farti capire in qualche senso PERCHE' l'ho fatto.. Come
d'altronde mi sembra giusto farti capire che, quello che ho fatto ieri sera, dopo
avervi incontrato, non lo volevo veramente: era solo che non ero più in me, e
non sapevo quello che facevo..
Ti
giuro, mi dispiace veramente tanto per quello che è successo, io non
volevo! Vorrei solamente due cose: una è che mi auguro che tu non pensi male
di me, io non sono quello che ti ho fatto vedere ieri sera, quello era un Rei
inesistente; la seconda è voglio che tu cancelli dalla tua mente TUTTO quello
che è successo, e tu sai a cosa mi riferisco.. Cavoli, mi vergogno anche solo a
scriverlo! Ci sto pensando tutt'ora, e mi sento davvero un ragazzo imbecille,
ed è anche per questo che ti ho scritto questa lettera.. Ogni volta che ci
penso, credo di non trovare mai più nemmeno il coraggio di guardarti in
faccia.. Quindi ti prego, devi farmi almeno un favore: quando ci vedremo
ancora, sappi che io sono quel Rei che hai conosciuto al torneo, quello che hai
visto nei giorni precedenti.. e non ieri sera! Quello che ti voglio dire è che
non sopporterei un tuo disgusto nei miei confronti, per il fatto che mi
sentirei un ragazzo di me**a, e scusa per la parola, è vero! Ti prego
dimenticati tutto, e quando dico tutto, intendo veramente tutto!
Spero
solo che Kei non abbia nè visto nè sentito niente, e tu sai sempre a che fatti
e parole mi riferisco.. Ma non per il fatto che sono un codardo o.. non saprei
nemmeno come definirmi.. Non lo dico per cattiveria! Lo dico solamente perchè
non voglio che tra di voi le cose peggiorino: siete una bella coppia, e un
ragazzo qualunque come me non si permetterebbe mai di rovinarla! Perchè io non
voglio rovinarvi, assolutamente! Voglio che continuiate a stare insieme, perchè
si vede che siete felici.. E questa è una cosa importantissima: non mi
permetterei mai di rovinare la vostra felicità..!
Non so
più in che altro modo scusarmi, davvero.. Ti prego ancora una volta: CANCELLA
TUTTO! E non disprezzarmi.. so di essere ripetitivo, ma è quello che voglio! E
se kei avesse dovuto sentire o vedere qualcosa, ti prego tranquillizzalo: ogni
mio gesto o parola non aveva alcun significato! Dovete continuare a stare
insieme..
SCUSAMI
ANCORA, scusami tantissimo! Spero tu mi possa capire, spero capisca cosa vuol
dire avere la mente appannata e non capire più niente.. Ho fatto veramente cose
che non avrei MAI E POI MAI fatto, fuori dal normale, inconcepibili per la
mia mente sana! Ricordati di quello che hai sempre visto come Rei, e non di
ieri sera: non contarlo nemmeno più quell'obrobrioso incidente..
Ancora
una volta SCUSA.. Mi dispiace tantissimo..
-Rei
PS: grazie
ancora per ieri sera. >
Un sorriso
triste comparve a quel punto sul volto della ragazza, che ripiegò in due la
lettera tenendola debolmente ancora in mano. Quanti significati aveva quel
sorriso.. Volevo dire che lo sapeva, sapeva che Rei non era veramente come si
era dimostrato la notte precedente, sapeva che era solo stato effetto
dell'alcool tutto quello che era successo, e nient'altro.. Voleva dire che era
felice, perchè ora ne aveva la conferma, e apprezzava questo suo gesto, le sue
scuse, il suo preoccuparsi per salvare la sua dignità nei confronti dei diretti
interessati.. Voleva dire che dispiaceva anche a lei per quello che era
successo, ma in fondo se la era cercata lui.. Voleva dire che non riusciva a
concepire l'idea di ubriacarsi in quel modo solo per divertimento o per fare
una nuova esperienza, ma ognuno ragionava con la propria mente, e lei non ci
poteva mettere parola! Voleva dire che, appena lo avrebbe visto, avrebbe
cercato di tranquillizzarlo, di fargli capire che "non era successo niente"
in realtà, che aveva compreso la situazione.. e soprattutto che non aveva
perso la faccia davanti a lei, tanto meno davanti a Kei..
Però, c'era
ancora una cosa che non si spiegava: come mai Takao era così agitato? Perchè
sembrava temere così tanto quel pezzo di carta? In fondo, cosa poteva scriverle
Rei di così tanto sconvolgente..? Proprio non riusciva a capirlo.. La soluzione
era solo una, ovvero, anche kaky aveva dei dubbi su quel ragazzo, e magari era
stata proprio lei a farglieli venire raccontandogli quello che pensava Kei.. e
magari in quella lettera temeva ci fosse scritto qualcosa di.. insomma, che
avrebbe potuto mettere in questione la sua storia d'amore..
Alzò la
testa in direzione del fratellino, che se ne stava ancora seduto sulla sedia
con la testa bassa e le mani nei capelli. Sembrava essere ancora più agitato di
qualche minuto prima.. Voleva vederci chiaro in questa storia, ora cominciava
davvero a darle sui nervi il suo comportamento:
-Kaky,
perchè non mi ha detto che anche tu avevi dei dubbi?-KEIKO
Takao alzò
la testa di scatto, spaventato..
-Io,
dubbi?-TAKAO
-Si
esatto.. altrimenti perchè saresti così agitato? Sai, so pensare.. e qualche
attimo prima ho proprio realizzato che nemmeno tu ti fidi di quel povero
ragazzo, che non ha fatto proprio niente di male, e forse sono stata io a
metterti in testa certe cose, dicendoti quello che ne pensava Kei.. Se no,
perchè avresti paura di questa lettera..?-KEIKO
La ragazza
sventolò la lettera davanti a sè, come fosse un ventaglio: non aveva paura di
dire quello che pensava, perchè sapeva che le cose potevano solo stare così,
obbligatoriamente..
Takao
rimase zitto: voleva sentire fin dove la sorella si fosse spinta, anche se
moriva dalla voglia ma allo stesso tempo dalla paura di leggere quelle
dannatissime parole, che lo facevano stare in pena..
-te lo
dico io allora: tu hai paura che qua ci potrebbe essere scritto qualcosa che
comprometta la storia tra me e Kei, per questo non volevi farmela leggere! ma
non puoi fare certe cose per degli sciocchi dubbi, oltretutto nemmeno fondati!
Ti rendi conto? Cosa volevi fare, farmelo stare il più lontano possibile?-KEIKO
kaky tornò
ad abbassare la testa, molto confuso: la sorella ci aveva azzeccato, o quasi
insomma.. era vero, stavano così le cose, con la sola differenza che i suoi non
erano dei semplici dubbi, ma delle certezze.. E questo cambiava molto le cose,
specialmente rendeva insensate le ultime frasi pronunciate da Keky..
Non
rispose, non ne ebbe il coraggio, anche perchè non avrebbe saputo che dire..
A quel
punto keiko gli si avvicinò, dopo aver preso un lungo respiro; prese una sedia
dal tavolo e gli si sedette accanto, senza notare una minima reazione da parte
del brunetto, che se ne stava immobile, con la schiena piegata, come per dire
"è colpa mia"..
Gli mise
una mano sulla schiena, prima di dire, cambiando totalmente il suo precedente
tono di voce nervoso in tono ora più dolce..
-Sai.. ci
stavo pensando prima.. capisco che tu non voglia farmi preoccupare..-KEIKO
Takao, questa
volta, dette segni di vita e annuì lentamente con la testa, in un movimento
quasi impercettibile: quello era verissimo, lui non voleva farla preoccupare..
Non voleva venisse a conoscenza di quelle cose che sentiva Rei nei suoi
confronti, che in realtà erano più grandi di quanto gli aveva confessato, ne
era sicuro.. Se solo le avesse sapute, si sarebbe preoccupata eccome!
-..però..
ti ricordi la nostra promessa? Io voglio che tu sia sempre sincero con me, sia
nel bene che nel male!-KEIKO
Il ragazzo
alzò lo sguardo, fissando dritto keiko negli occhi.. cosa avrebbe detto ora?
Non gli rimaneva che confermare le ipotesi fatte dalla sorellona: cos'altro
poteva fare? di certo non le avrebbe mai potuto dire che quei dubbi erano
certezze, quello mai! Si sarebbe solamente avvicinato il più possibile alla
realtà, confermando tutto: in questo modo si sarebbe sentito più sincero, e,
allo stesso tempo, non le avrebbe creato problemi. Però, chi lo poteva
immaginare che da una semplice cotta, Rei potesse arrivare a combinare così
tanto.. Lui nemmeno ci aveva dato peso a questa situazione! pensava si fosse
risolta in fretta, almeno per quanto riguardava le cose che la prima notte in
cui aveva visto Rei gli erano state confessate..
-Si, è
vero, scusami..-TAKAO
-E' vero
cosa?-KEIKO
-E' vero
che.. sia che ho sbagliato a non essere sincero con te, sia le tue ipotesi..
scusami, non volevo davvero crearti altri problemi, ora che sei felice..-TAKAO
-Mi
prometti che non lo farai più?-KEIKO
-Si, te lo
prometto..-TAKAO
keiko
abbracciò il fratellino con qualche lacrima gli occhi:
-Kaky..
apprezzo che tu abbia pensato di non farmi preoccupare ma.. mi fa ancora stare
più male il pensiero che tu non sia sincero con me..-KEIKO
La sua voce
era quasi come spezzata, e Kaky se ne rese subito conto: quanto gli fecero male
quelle parole! Si sentì colpito profondamente, se pensava che nonostante tutto,
anche in quel momento, la stava "tradendo", nel senso che non era
ancora stato del tutto sincero.. e, anche se segretamente, la stava facendo
stare male, sebbene lei non se ne rendesse conto.
Per un
momento fu tentato di dirle tutto: l'abbracciò, stringendola forte, quasi
dimenticandosi della lettera che lei teneva ancora in mano, sempre più
debolmente.. no, non poteva farlo.. Si, si sarebbe stata anche qualche
probabilità che lei se ne fosse fregata di tutta quella storia, ma queste
probabilità erano molto poche: la presenza di Rei le avrebbe fatto un effetto
diverso, e sarebbe successo cmq, prima o poi, un momento durante il quale
l'avrebbe visto o incontrato davanti a Kei.. e Kei era molto furbo, avrebbe
capito tutto al volo! Un esempio sarebbe stato il torneo: ormai mancavano
pochissimi giorni, e sia lui che Keky si sarebbero visti con tutti..
sarebbe successo un bel CRACK, ne era sicuro.. No, non poteva rischiare! Non
voleva rovinare la sua felicità.. non poteva!
La
sorellona si staccò, fissando ancora una volta la lettera, senza pensare a
niente effettivamente. Takao la guardò attento: non sembrava essere stupita da
quello che c'era scritto, forse quelle parole non erano quelle che si era
immaginate lui, altrimenti lei sarebbe rimasta quanto meno sorpresa.. e invece
niente, sembrava essere tranquilla ora.. ma c'era un modo per scoprire la
verità..
-Me la fai
leggere?-TAKAO
Keiko alzò
la testa, come risvegliata:
-Cosa..?-KEIKO
-beh, la
lettera..-TAKAO
-perchè
dovrei?-KEIKO
-Così
almeno chiariamo una volta per tutte questa storia..-TAKAO
La ragazza
in quel momento si accorse di aver dimenticato un piccolo particolare della
storia, quando l'aveva raccontata al fratellino: non gli aveva detto dei gesti
indiscreti e dell'ultima frase pronunciata da Rei.. ma in fondo, che importanza
avevano? Non era in sè..
Ma ancora
prima che potesse dirgli qualcosa, Takao lesse lo sguardo come impaurito e
perso della sorella: pensò non gliel'avrebbe fatta cmq leggere, non seppe
spiegarsi il perchè.. vide la presa debole con cui essa era racchiusa nella sua
mano; senza nemmeno pensarci un attimo su, la prese di scatto, veloce come il
vento, strappandola dalle mani della ragazza, che non ebbe nemmeno il tempo di
realizzare quello che fosse successo prima di vedere il fratellino correre su
per le scale:
-takao!!
Fermati! Cosa vuoi fare??-KEIKO
Keiko si
alzò dalla sedia, iniziando a rincorrerlo sulla scalinata di casa che portava
al secondo piano: gliel'avrebbe lasciata cmq leggere, quella lettera, ma non
prima di avergli detto quei piccoli particolari per lei privi di importanza.
Non fece nemmeno in tempo a finire di salire le scale che Takao si chiuse in
camera, chiudendo a chiave la porta.
La ragazza
cominciò a bussare insistentemente, pregandolo di uscire, ma lui le disse di
stare zitta: voleva leggere in tutta tranquillità..
La lettera
cadde dalle mani del ragazzo, ormai confuso e spaventato: a cosa si riferiva
quella lettera? A quali fatti? Cosa era successo tra la sua sorellona e Rei?
Cominciò ormai a pensare al peggio, mentre Keiko aveva ripreso a bussare con
foga sulla massiccia porta.. Rei ubriaco,che chiedeva scusa a sua sorella per..
no, non potevano aver fatto "certe cose".. Keiko non l'avrebbe mai
fatto! E se Rei avesse invece usato la violenza?? Si irrigidì per qualche
istante, percosso da brividi indescrivibili.. Se fosse stato così, con che
faccia tosta veniva a chiederle scusa?? No, un momento.. non poteva essere!
C'era anche kei, e poi la sorella sapeva difendersi, non l'avrebbe nemmeno
fatto avvicinare.. ma allora, cosa era successo..?
Takao
rimase con gli occhi sbarrati a fissare il vuoto davanti a sè, senza saper
nemmeno cosa pensare..
Aprì
d'improvviso la porta, trovandosi faccia a faccia con la sorella: entrambi
avevano lo sguardo molto nervoso ma anche spaventato:
-Cosa è
successo?-TAKAO
Keiko notò
la lettera di Rei sul pavimento, abbandonata a sè stessa, per poi tornare a
fissare Kaky con lo stesso sguardo di prima:
-L'hai
letta, vero?-KEIKO
-Si, dimmi
cosa è successo! A cosa si riferiva Rei con "quei fatti e quelle
parole"? Cosa avete fatto??-TAKAO
-Takao per
favore calmati..-KEIKO
-No che non
mi calmo, dimmi cosa ti ha fatto!!-TAKAO
-Basta!!
Adesso calmati e lasciami parlare!!-KEIKO
takao
questa volta rimase zitto, mentre un piede gli batteva continuamente a terra
dal nervoso: voleva proprio sentirla quella storia!
Keiko prese
un lungo respiro, per calmarsi, prima di cominciare a parlare:
-Ieri, come
sai, Rei si è ubriacato.. Mentre io e Kei lo stavamo accompagnando in albergo,
lui si è fatto scivolare più di una volta la sua mano sul mio fianco.. Ma non
l'ha fatto apposta!! Io ero lì, a sorreggerlo.. magari gli è scappata senza
nemmeno farci caso!! Non capiva più niente, non riconosceva nemmeno le strade e
nemmeno riusciva a pensare! Come poteva farlo volontariamente?? Non l'avrebbe
mai fatto, e lì sta scritto..-KEIKO
-GrrrrrrRRR..
e.. parole? Cosa ti ha detto?-TAKAO
-Prima di
andare via dall'albergo, mi ha detto che ero bellissima.. però.. ti ho già
detto in che stato era, e lo puoi capire meglio dalla lettera..-KEIKO
Takao ormai
non ci vedeva più dal nervoso: altro che non capire niente!! Rei sapeva
benissimo quello che faceva, magari se ne era solo approfittato della
situazione! O magari davvero non voleva, e si era lasciato un po' troppo
andare per i suoi gusti e per quelli della sorellona.. Quante fottutissime
bugie stavano scritte lì dentro!! Cose del quale lui cercava solo di
autoconvincersi: non ero in me, tu e Kei dovete continuare a stare insieme, vi
voglio vedere felici.. Si, avrebbe anche potuto pensarle, ma non era di certo
quello che più profondamente avrebbe realmente voluto.. C'era di buono che
quanto meno ci provava, ad autoconvincersi.. c'era di buono che si era pentito
di quello che aveva fatto, e le aveva chiesto umilmente scusa.. e forse, c'era
anche di buono che veramente, al contrario di quanto aveva prima pensato lui,
non si sarebbe intromesso, sebbene quella situazione di kei e Keiko non gli
andasse molto a genio.. Ma lui come faceva ad essere sicuro di quello? Cosa gli
diceva che non erano solo bugie anche quelle poche parole buone?
-Perchè non
me l'hai detto?-TAKAO
-Perchè..
sono fatti privi di importanza, Takao.. lui non voleva farlo, e non era in sè
quando ha detto e fatto certe cose.. Sono gesti e parole che devo veramente
cancellare, anche se lo avevo già fatto, a dire il vero.. non li avevo nemmeno
contati già da ieri sera, appunto perchè la sua mente non ragionava più.. ecco
perchè non te li ho detti, perchè non vogliono dire niente!-KEIKO
Era nervoso,
era molto nervoso..
-Sei
arrabbiato con me?-KEIKO
-Forse..
non lo so..-TAKAO
Ok, era
nervoso, quello era vero.. ma lei non c'entrava assolutamente niente! Cosa ne
poteva sapere lei di quello che Rei pensava? Era ovvio che non avesse nemmeno
considerato quei gesti e quelle parole.. invece per lui, avevano di certo un
significato diverso, molto probabilmente..
-No, non lo
sono..-TAKAO
Keiko
sorrise, prima di aprire le braccia invitando il fratellino ad abbracciarla
ancora una volta..
-kei ha
visto o sentito qualcosa?-TAKAO
-No, ne
sono sicura..-KEIKO
-Almeno
quello..-TAKAO
Dopodichè,
kaky si chiuse di nuovo in camera, cominciando a vestirsi, mentre la sorellona
corse giù a lavare i primi piatti della mattina, ignara dei progetti di Takao..
Infatti
questi, di fretta e furia, appena dopo essersi dato una sistemata, corsa giù in
cucina, piazzandosi proprio davanti a Keiko:
-Dimmi come
si chiama l'hotel dove sta Rei!-TAKAO
-Perchè?-KEIKO
-Perchè
dimmelo!-TAKAO
-Ehm..
quello vicino alla nostra scuola, quello grande..-KEIKO
-Ok, ho
capito! Ci vediamo dopo!-TAKAO
Detto
questo, takao uscì di corsa da casa, inseguito a ruota dalla sorella, che si
fermò davanti all'uscio:
-Takao!!!
Cosa vuoi fare???-KEIKO
-Niente!!
Solo dirgli di non comportarsi più in quel modo!!!-TAKAO
-No,
fermati!! Aspetta!! Ti ho già detto che...-KEIKO
-So che era
ubriaco!! Ed è proprio anche questo che gli devo dire!!-TAKAO
Keiko non
fece in tempo a spiaccicare nessun'altra parola che il fratellino scomparì
all'incrocio.. O Santo Cielo, cosa sarebbe successo ora? Pregò con tutto il
cuore che Takao non gli avrebbe detto niente di sbagliato.. ma ormai era troppo
tardi! Chiuse davanti a sè la porta, con aria rassegnata, è andò avanti a
sbrigare la sua piccola faccenda, quasi per inerzia..
Intanto
takao stava correndo come un pazzo per le strade del quartiere di Tokyo: sperò
di trovarlo ancora in stanza, in fondo, era ancora presto! Si, gli avrebbe
veramente detto di non comportarsi più in quel modo osceno! Non gli importava
se fossero state solo delle stupide cause dell'alcool, tutte quelle cose, non
gliene fregava un fico secco! Se fosse stato così, altro motivo per cui
inkazzarsi: non doveva crollare in quel modo!! Si sarebbe fatto dire
tutto, ma veramente tutto, una volta per tutte, quello che lui provava per Keky
e quello che c'era veramente nascosto dietro quei gesti: se sola follia dovuta
ad alcolici, o qualcos'altro di più intimo nei suoi pensieri, ma che cmq
avrebbe dovuto evitare..
C'erano
così tante cose da rimproverargli! Forse un po' gli dispiaque: se veramente
quel qualcosa che sentiva per keiko fosse stato davvero profondo, anche se
aveva i suoi dubbi, magari poteva anche capirlo in un certo senso.. o meglio,
poteva capire la fatica che stava facendo a dimenticarsela, ma non avrebbe mai
capito cosa voleva dire perdere la testa nell'alcool..
Com'era
limpido il cielo! Sembrava far trasparire un alone di tranquillità e senerità,
e lui di certo non poteva dire di riuscire a rispecchiarsi in quell'azzurro
mattutino.. Era tormentato, ogni cosa che gli accadeva intorno sembrava
tormentarlo: dal rumore delle lancette dell'orologio, delle macchine che
passavano giù in strada e di gente che discuteva animatamente nella piccola
piazza di fronte, allo sbattere delle porte dell'albergo chiuse con poca finezza
dalle cameriere che mettevano in ordine le stanze. Quella mattina non avrebbero
messo a posto la sua: sulla porta aveva appeso, per la prima volta, il
cartellino "don't disturb, please", mai usato in precedenza.. Era un
lupo vagabondo, certo, ma in quel momento uscire dalla sua grande stanza
proprio non gli andava, sebbene per lui fosse stata fin troppo piccola; lui,
abituato a girare il mondo, a cacciarsi sempre nei posti più impensati, per la
prima volta sentiva il bisogno di chiudersi in sè stesso, nel suo di mondo,e
non in quello appartenente a quell'immenso cielo celeste.. Già, il cielo..
Prese la
sedia della scrivania, stanco di stare in piedi davanti ala piccola terrazza
con i vetri chiusi, e si sedette, sempre nel solito posto. Uno stato d'ansia lo
scuoteva terribilmente, ma i pensieri e i perchè erano troppi per riuscire a
catalogarli facendo ordine così nella sua testa.. Chissà se Keiko aveva già
letto la sua lettera.. chissà se anche Takao era venuto a conoscenza di quello
che era successo.. Si rese conto che nemmeno aveva scritto delle scuse rivolte
e lui.. Si, perchè in qualche modo, quella sera aveva messo da parte anche il
rispetto nei suoi confronti, oltre che nei confronti di quella splendida
ragazza e di Kei.. Si pentì amaramente, ma avrebbe colto la prima occasione
possibile per scusarsi anche con lui, sempre che fosse riuscito a rivolgergli
la parola!
Il vetro
rifletteva la forte luce del sole: almeno, quella distesa azzurra aveva una
luce, luce che sarebbe servita anche a lui in quel momento, un qualcosa di
buono e di caldo che riuscisse a rompere quel dannatissimo tormento..
Aprì la
porta a vetro della terrazza, e decise di uscire da quell'ambiente chiuso; si
appoggiò alla piccola ringhiera, sporgendosi un po' in avanti: la città era già
abbastanza animata.. alcuni ragazzi schiamazzavano davanti alla scuola vicina
all'hotel, vantandosi l'uno con l'altro per le prestazioni del proprio
motorino, mentre alcune ragazze erano intente a truccarsi sedute su alcune
panchine poste intorno alla solita piazzetta.. Sarebbe dovuto scendere: era un
bel ragazzo, se ne rendeva conto di questo.. magari avrebbe attirato
l'attenzione di una di loro e si sarebbe dimenticato di Keiko.. No, ma cosa
stava pensando? Non era certo un buon motivo per mettersi a fare il galletto,
non era un buon motivo per giungere ad una conclusione così stupida! E poi lui
non era abituato a fare certe cose..
Improvvisamente,
il rumore di qualcuno che correva e ansimava gli fece abbassare lo sguardo:
vide un ragazzo, un ragazzino, correre come un disperato in direzione
dell'albergo ed entrarvi poco dopo. Non fece in tempo a notare nessuna sua
caratteristica, se non che portava un berrettino al contrario che sembrava
cadergli da un momento all'altro..
Non stette
a pensarci su, e tornò a guardare ogni minimo particolare di quella città così
caotica già nelle prime ore del mattino.
-Permessooooo!!!-...
-Hey
ragazzino che modi...-...
Il ragazzo
corse per tutta la hall di quell'albergo, arrivando al bancone della reception
per poi accasciarsi sopra come un dannato furibondo:
-Ehm, posso
esserle utile in qualche modo?-ADDETTO RECEPTION
-Eh cosa?
Ah si.. anf.. vorrei... anf.. sapere in quale camera..anf.. alloggia un certo Rei..-TAKAO
-Ehm
signorino, non sa il cognome?-ADDETTO
-Ecco
veramente..no..-TAKAO
-Mi
dispiace allora, ma non possiamo aiutarla..-ADDETTO
-Come no??
E' un tizio che va in giro con una specie di kimono cinese, coi capelli
lunghissimi!!-TAKAO
-Non è solo
questo il punto, signorino, il fatto è che non possiamo andare a dire al primo
che capita dove alloggia un nostro cliente.. Figuriamoci poi lei, che non sa
nemmeno il cognome.. devo dire che lo conosce bene..-ADDETTO
-Ma certo
che lo conosco!! ma come si permette!! E'.. un mio amico!!-TAKAO
-Mi scusi,
ma non posso aiutarla..-ADDETTO
Takao,
furioso e tutto rosso in faccia, un po' per la corsa disperata appena fatta, un
po' per la rabbia, si girò di spalle, appoggiandosi al bancone con i gomiti.
Che faccia tosta quel tizio!! Adesso cosa avrebbe fatto?? Andarlo a cercare per
tutta Tokyo non se ne parlava proprio!
Lentamente
si rigirò, notando che quello strano tizio e anche poco aducato lo stava ancora
a guardare con sguardo perplesso e non proprio di ammirazione nei suoi
confronti:
-Ascolti,
mi può almeno dire se è già uscito?-TAKAO
Senza dire
una parola, si girò a guardare l'armadietto dove erano riposte tutte le chiavi:
bast**do, allora aveva capito chi era!!
-No,
signorino, deve essere ancora in camera, a meno che non si sia portato con sè
la chiave..-ADDETTO
-Grrrrrrazie..-TAKAO
Si avviò
per la lunga e larga hall, arrivando fino in centro e guardandosi intorno:
l'avrebbe aspettato, almeno per un po', nell'attesa che lui scendesse, sempre
che non fosse già sceso.. che organizzazione del cavolo quell'albergo!
Si sedette
su uno dei divanetti, levandosi il cappello e passandosi una mano tra i lunghi
capelli scuri per farsi la poi la sua amata coda abbastanza alta per far
respirare il suo povero collo sudato.
Lo aveva
annoiato a morte starsene lì impalato, ormai era mezz'ora che scrutava l'intera
vista che gli si proponeva davanti agli occhi, ormai sapeva tutto a memoria..
Un certo mal di schiena cominciava a farsi sentire, a forza di sarsene così,
accovacciato sulla piccola ringhiera. Decise di rientrare in camera, notando
così il modo disastrato in cui aveva lasciato il letto la sera precedente: in
effetti, una bella ripulita da parte delle cameriere non gli avrebbe fatto di
certo schifo!
Svelto, si
diresse verso il bagno e aprì l'acqua del rubinetto, buttandosene un bel po' in
faccia, come se quel liquido freddo potesse lavare via dal suo volto i segni di
dispersione interna che provava.. Diede un'ultima sistemata ai capelli, per poi
prendere il suo amato Driger e le chiavi della camera, per poi uscire, trovandosi
così immerso nel forte ma buonissimo profumo che le donne delle pulizie usavano
per rendere più piacevole la camera al ritorno degli alloggiatori in
quell'hotel. Cambiò il senso del cartellino, passando dal rosso al verde e
chiuse con molta lentezza la sua camera. Non prese l'ascensore, quella stretta
cabina scorrevole gli ricordava un po' troppe cose di ciò che non voleva
ricordare: lui, ubriaco fradicio, sostenuto da loro.. No, non voleva nemmeno
più pensarci!
Allungò il
piede sul primo scalino, come di fretta, e scese le scale con passo andante:
non sapeva non andare, ma non gliene importava più di tanto! Sarebbe uscito
ugualmente, andando dove solo le sue gambe lo avrebbero portato..
-Awn.. che
pizze.. mi sa che tra un po' me ne vado!-TAKAO
Il ragazzo
si voltò per l'ultima volta, dando un'occhiata alla grande hall, come se
cercasse qualcuno: di Rei nemmeno l'ombra..
Si alzò
svogliatamente da quel divanetto morbido, su quale avrebbe volentieri fatto una
bella dormita, e fece per dirigersi verso la grande porta scorrevole
dell'uscita, quando una voce da dietro lo richiamò, facendolo voltare di
scatto..
-Takao?!-..
Si girò, e
lo vide! Allora quella sua corsa affannata non era stata inutile! Rei aveva uno
sguardo strano, lo stesso sguardo da cane bastonato della sera precedente:
sapeva che lui non avrebbe gradito quello che tra non molto gli avrebbe
spiaccicato in faccia! Corse verso di lui, attirando l'attenzione di tutta la
folla dell'albergo; una volta arrivato davanti al cinese, con grande stupore di
quest'ultimo, lo prese all'altezza del petto per un lembo del kimono, quasi
volesse alzarlo di peso:
-Tu.. come
hai potuto fare una cosa del genere??!-TAKAO
Rei arrossì
di botto, un po' per la vergogna, un po' per l'imbrazzante e orrenda situazione
in cui si trovava.. Gli prese la mano con la quale lo teneva stretto,
bloccandogliela e fissandolo imbarazzato: non seppe che altro dire se non:
-Non.. non
è il caso parlarne qua.. andiamo fuori..-REI
takao si
dette un'occhiata intorno a lui, vedendo che tutta la gente li stava a guardare
con aria interrogativa e di lieve disprezzo per il suo compartamento.
Tornò a guardare Rei furibondo, mormorando un qualcosa come un
"andiamo" tra i denti, prima di girarsi di spalle e uscire da quel
maledetto hotel, seguito a ruota da Rei e dallo sguardo estasiato di tutta
quella gente.
-Allora..
parla!-TAKAO
Takao si
sedette su una panchina, una delle tante della piazzetta osservata prima da
Rei. Il solito gruppetto di ragazze stava ancora lì, e tutte starnazzavano come
delle oche drogate di estasi, lanciando sguardi furtivi al bel cinesino
mettendolo ancora di più in imbarazzo..
-Cosa
dovrei dire?-REI
-Lo sai
benissimo!!-TAKAO
Il brunetto
abbassò la testa, passandosi una mano sul cappello e sospirando, sotto lo
sguardo sempre più frustrato di Rei, che però se ne stava ritto in piedi di
fronte a lui, con le braccia conserte.. Era uscito per cercare sollievo, un
qualcosa di minimo che lo avesse distratto da quel casino, e invece le cose non
andarono proprio secondo i suoi piani.. Che brutta situazione! Come gli era
venuto in mente? Ancora non se lo spiegava, non ci riusciva dalla nottata
precedente.. Era colpa sua, e ora avrebbe dovuto tirarsene fuori, e alla
svelta! In realtà qualcosa da dire a Takao c'era..
-Scusa..-REI
Kaky alzò
la testa di scatto, rimanendo zitto per qualche istante, per poi dire, quasi
come non avesse inteso le sue scuse:
-Voglio
sapere il vero perchè di quello che hai fatto.. Dimmi come sono andate
veramente le cose..-TAKAO
-Intendi
dire.. con Keiko?-REI
-Non solo..
voglio sapere il motivo per cui hai bevuto-TAKAO
-L'ho già
scritto nella lettera, che tu probabilmente hai letto,vedo.. non so
cos'altro dirti..-REI
A quel
punto, takao ebbe uno scatto di rabbia: si alzò in piedi improvvisamente,
rimanendo a pochissimi centrimentri dal cinesino spaventato dalla sua reazione
improvvisa e inaspettata..
-Non farmi
credere che le cose siano andate veramente così!!-TAKAO
Si avvicinò
sempre di più al ragazzo dai lunghi capelli corvini, con fare minaccioso,
facendolo arretrare di qualche passo. Le ragazze, prima intente a fare vari e
stupidi commentini su di lui, ora lo stavano a fissare perplesse, chiedendosi
cosa mai avesse potuto combinare per fare irritare in quel modo quell'altro
ragazzo, probabilmente un suo amico..
-Takao..
ascolta..-REI
-Posso
credere solo alle tue scuse!! Anzi, meno male che ti sei degnato almeno di
quelle!!-TAKAO
Rei cercò
di respingere Takao mettendogli le mani alle spalle: ancora un po' che lo avrebbe
fatto andare indietro sarebbe finito dritto nella fontanella dietro di lui..
nonostante tutto, il brunetto sembrò reistere a questa sua respinta in maniera
abbastanza forte, continuando ad ammazzarlo di parole, sfogandosi come meglio
poteva:
-Come hai potuto
farlo Rei?? Vuoi per caso dire che il mio discorso non è servito a niente??! Lo
sapevo che non avrei dovuto fidarmi di te, lo sapevo!!-TAKAO
-Adesso
basta takao!!-REI
Un
improvviso scatto da parte del cinesino fece allontanare di qualche passo Takao:
ora, non era più il solo ad avere uno sguardo che si poteva definire furibondo.
Le 6 ragazze stavano a guardarli sempre con più interesse, il tipico interesse
di chi non si fa mai gli affari propri, lanciando varie ipotesi sul perchè di
quel litigio tra "amici".
-Stai per
caso insinuando che io l'abbia toccata di proposito??-REI
Takao tornò
a guardarlo impassibile, sedendosi nuovamente sulla solita panchina, abbassando
il capo..
-Io non so
cosa ti sia passato per la testa.. vorrei solo sapere per quale motivo tu sia
arrivato a bere..-TAKAO
Eccola, la
stessa domanda di prima! Non avrebbe potuto rispondere come aveva fatto nella
lettera, o quella discussione si sarebbe infuocata per l'ennesima volta, magari
anche in modo peggiore di prima.. rei rimase zitto, non seppe cosa rispondere..
Il brunetto
allora alzò lo sguardo, fissandolo con aria furba e quasi ironica, giusitifcata
un attimo dopo dalle sue parole:
-Io penso
di saperlo sai?-TAKAO
Rei fissò
il brunetto con aria spaventata, ansioso di sentire quelle parole..
-Penso
proprio tu mi abbia raccontato un sacco di palle ieri sera.. Altro che carina,
secondo me tu provi qualcos'altro per lei, non è così?-TAKAO
Rimase in
silenzio per qualche istante, aspettando una risposta dal ragazzo di fronte a
lui, la quale però non arrivò.. Rei si limitò a stare ancora in silenzio: cosa
avrebbe dovuto rispondergli? Dirgli che era così? Oppure no? In effetti, era
vero che c'era qualcos'altro sotto, ma come faceva a dirglielo se nemmeno lui
sapeva veramente cos'era, cos'era quella strana cosa che lo attraeva così
fortemente a quella ragazza? Era vero, gli aveva mentito..
-Ti avevo
detto che con me potevi parlare.. Non c'è bisogno di nascondersi..-TAKAO
la voce del
ragazzo si fece improvvisamente confortante: capì che essere gentile era
l'unico modo per strappare di bocca le parole a Rei, per fargli dire quello che
lui forse già si immaginava, quello che si era tenuto ben nascosto la sera
precedente.
Ancora
silenzio.. Nessuno dei due voleva ancora cedere, fino a quando Takao disse:
-guarda che
non sono scemo.. Che bisogno ci sarebbe stato se no di arrivare fino a quel
punto? Ci credo che tu abbia bevuto per svagarti, ma solo per svagarti
nell'altro senso, cioè in modo da non pensare più a questa storia, giusto?
Avanti Rei, a mei puoi dirlo, non capisco che paura tu abbia..-TAKAO
Diede la
maggiore sicurezza possibile alle sue parole: era abbastanza sicuro di quello
che stava dicendo, e solo facendogli capire che lui sapeva, nonostante tutto,
come si fossero svolte le cose, avrebbe aiutato quella imbarazzante situazione.
rei abbassò
lo sguardo al suolo: cosa dire ora? Confessargli tutto, confessargli il suo
tormento e la sua confusione interna? In fondo era vero, cosa temeva? Non seppe
rispondersi..
Si sedette
di fianco a Takao, senza nemmeno guardarlo in faccia:
-Io non lo
so..-REI
-Spiegati
meglio..-TAKAO
-Io.. non
so che effetto mi faccia tua sorella.. Io.. no, non posso dire di sentire
qualcosa di più nei suoi confronti, posso solo dire che provo.. provo..-REI
Un respiro,
un respiro di incoraggiamento, prima di continuare:
-Provo una
grande attrazione fisica, e basta..-REI
-Umh..
capisco.. ma se non c'è nessun sentimento, perchè sei arrivato a bere
per..-TAKAO
-E' quello
che mi chiedo anche io!! Perchè?? Non c'è niente, nessun sentimento.. eppure mi
riesce difficile cacciarmela via dalla testa.. ieri.. è stata una follia.. l'ho
visto come qualcosa che mi avrebbe fatto stare meglio.. Io non capisco più
niente..-REI
Il cinesino
si prese la testa tra le mani, in segno di disperazione. Non gli era mai
capitata una situazione del genere.. Sperò solo che Takao non si fosse
arrabbiato, ora che gli aveva detto tutto, o almeno, tutto quello che riusciva
a capire! magari lo avrebbe aiutato, chissà..
-Rei.. bere
non fa mai bene, e ne hai avuto la prova.. E cmq mi dispiace dirtelo, ma te la
devi cacciare proprio via dalla testa, non so cos'altro dirti..-TAKAO
-Lo
so..-REI
-Ti fa così
male pensarci?-TAKAO
-Un po'..
anzi si..-REI
Ci fu un
lungo silenzio.. La confusione nella testa di Rei non riusciva a permettergli
di formulare un discorso logico, di capire da dove partire e cosa dire. Al
diavolo il suo stato d'animo! Avrebbe dovuto imparare ad accettarlo di stare
così male! Cos'altro poteva fare?
Una mano
sulla spalla lo fece riprendere: alzò la testa in direzione del brunetto, che
sembrava avere uno sguardo serio..
-Adesso mi
devi dire un po' di cose..-TAKAO
Il cinesino
annuì, con un po' di titubanza: sperò di riuscire a rispondere alle sue
domande..
-Allora..
vorrei sapere cosa c'è di vero nella tua lettera..-TAKAO
-beh ecco..
dipende a cosa di riferisci..-REI
-Ok,
andiamo per ordine se ti può aiutare: tu.. vuoi davvero che loro rimangano a
stare insieme?-TAKAO
Rei fece un
lungo respiro di riflessione: già la prima domanda lo stava mettendo in
difficoltà!
takao sperò
con tutto il cuore che la risposta fosse un "si", ma quell'attesa lo
faceva tremare dalla paura..
-Si..-REI
-Sei
sincero?-TAKAO
-Siamo
sempre allo stesso punto di prima.. io..si, voglio che sia così, ma.. mi riesce
duro accettarlo, e non so perchè, capisci?? perchè non risco ad accettarlo??
Cos'è che mi lega così forte alla sua immagine di..di ragazza stupenda? Non lo
so davvero.. Da un lato, vorrei che.. che tra loro due non ci fosse niente, ma
dall'altro, mi rendo conto che devo imparare ad accettare la realtà..-REI
-Ehm.. e
quindi?-TAKAO
-Quindi
cosa?-REI
Vide lo
sguardo spaventato negli occhi del brunetto: era incredibile come quella sua
risposta avesse fatto cambiare totalmente l'espressione dipinta sul volto di
quel ragazzo da seria e decisa a spaventata.. Si vedeva chiaramente che ci
teneva molto a sua sorella, alla sua felicità, e quindi anche alla sua storia
con Kei..
Sorrise
amaramente, con tutto il coraggio che riuscì a trovare, prima di rispondere:
-Stai
tranquillo.. Non succederà niente..-REI
-me lo puoi
asssicurare?-TAKAO
-Certo!-REI
-Rei.. mi
dispiace.. io.. sai penso che dentro di te cominci a nascere qualcosa per mia
sorella, davvero.. Anche se tu continui a negarlo a te stesso.. Ma io non posso
farci niente, e nemmeno tu puoi farci niente.. Mi dispiace Rei, non so
cos'altro dirti.. ma tu sai quanto io tenga..-TAKAO
-Si, lo
so.. Non ti preoccupare Takao, in un modo o nell'altro riuscirò a farmela
passare..-REI
-basta che
non ti faccia venire in testa un'idea come quella di ieri sera..-TAKAO
-ma
figurati..-REI
Sorrise,
ancora una volta.. Aveva ragione takao: non poteva farci niente, doveva solo
accettare le cose come stavano! Doveva continuare a ripeterselo nella testa,
come aveva sempre fatto, e forse un giorno anche il suo IO se ne sarebbe
convinto.. Forse, un giorno..
I suoi
pensieri furono interrotti dal brunetto, che ricominciò a parlare:
-Ehm.. tu
però.. non volevi toccarla, vero?..-TAKAO
-Ma no..
anzi.. beh ecco.. quello che voglio dire è che non l'avrei mai fatto da sano,
solo che.. ho lasciato i miei desideri più intimi andare per conto loro..-REI
-C..cosa
intendi dire?-TAKAO
-Tranquillo,
intendo solo dire che non ero in me non controllavo più la mia mente come
nemmeno il mio corpo.. E.. mi sono lasciato andare, ma non l'ho fatto di
proposito, non mi sarei mai permesso! Scusami takao.. non volevo..-REI
Takao vide
quell'alone di tristezza e di abbattimento sul volto del ragazzo: gli
dispiaceva davvero tanto vederlo in quello stato! Doveva essere orrendo doversi
tenere tutto dentro.. Sperò con tutto il cuore che quel qualcosa dentro di lui
non si trasformasse in un sentimento più grande, magari anche amore.. O sarebbe
stata molto più dura per lui, di gran lunga! Forse a tal punto da non
riuscire più a nascondersi.. No, non ci voleva nemmeno pensare! Non sarebbe mai
dovuto succedere!
-Rei.. non
farlo più intesi?-TAKAO
rei annuì
lievemente: che gran cretino che era stato! E che gran bugiardo! Che bisogno
c'era stato di mentire anche a Takao?
-Sarò più
forte Takao, lo prometto.. e.. scusami se ti ho mentito.. non so nemmeno io
perchè l'ho fatto..-REI
takao
sorrise, tornando a mettergli una mano sulla spalla:
-Stai
tranquillo.. e questa volta però mi devi promettere che, ogni volta che vuoi
parlare o ti sembra di essere confuso e non capire più niente, me lo dirai,
ok?-TAKAO
-Ok,
certo.. questa volta te lo dico per davvero..-REI
Sembrava
già sentirsi meglio a quelle parole: parlare con qualcuno lo aveva fatto sentire
"bene" in qualche senso.. finalmente aveva avuto la possibilità di
buttare fuori tutto! Finalmente ci era riuscito! Non che quello stato d'animo
di frustrazione e confusione si fosse placato, ma quanto meno gli aveva fatto
piacere parlarne con qualcuno, e gliene avrebbe fatto anche in futuro..
-E' brutto
da dire, ma ti auguro con tutto il cuore di dimenticartela al più presto, così
starai meglio..-TAKAO
-Non è
brutto.. è.. giusto..-REI
takao si
alzò dalla panchina, tirandosi la pelle, mentre il cinesino rimase seduto
ancora per qualche istante, prima di alzarsi anche lui, seguendo l'esempio del
brunetto:
-Sono
contento tu non ti sia arrabbiato più di tanto..-REI
-Figurati..
volevo solo vederti sincero nei miei confronti e.. avere maggiori
sicurezze..-TAKAO
-Ti
capisco..-REI
-Beh..
allora, ciao! Ci vediamo!-TAKAO
-Aspetta!-REI
takao,
ormai di spalle, tornò a voltarsi verso Rei: il bel cinesino lo abbracciò , con
suo grande stupore, prima di dirgli:
-Grazie,
sei un amico..-REI
-Non c'è di
che..-TAKAO
Sorrise,
prima di staccarsi da lui..
-Ehm..
ascolta, oggi pomeriggio ti andrebbe di venire ad allenarti con me e gli
altri?-TAKAO
-Veramente
preferirei domani, se per voi va bene.. Oggi..sai com'è..-REI
-Si ti ho
capito.. beh allora va bene anche per domani! Sai dove trovarci, al solito
parco, non prima delle tre perchè quella strega di mia sorella mi
costringe a studiare..-TAKAO
-Eheheh, e
fa bene!-REI
-Umpf,
sarà.. allora a domani!-TAKAO
Il brunetto
corse via, deciso a tornare a casa: aveva notato un lieve rossore sulla guance
di Rei quando aveva pronunciato quelle parole riferite alla sorella.. Decise di
non dirgli niente però, o lo avrebbe fatto sentire in imbarazzo.. Che strana
storia: proprio non avrebbe mai voluto, per nessuna ragione al mondo, trovarsi
nei panni di Rei.. Era anche strano come sua sorella riuscisse a fare breccia
in modo così particolare nel cuore di quel ragazzo.. Forse era lui che si
faceva troppe fissazioni, troppi problemi.. No, lui stava solo cercando di
autoconvicersi di una cosa non vera: cercava di convincere se stesso che quello
che cominciava a provare non fosse niente in realtà.. Capì che era una delle
poche soluzioni per cercare di dimenticare, sempre che ci fosse riuscito..
sperando che ci fosse riuscito!
-Sono
tornato!-TAKAO
keiko corse
giù dalle scale, furibonda:
-Takaoooo!!!
Adesso mi dici il casino che sicuramente avrai combinato!!-KEIKO
-E che
cavolo, datti una calmata!! Non ho combinato proprio nessun casino, tesoro!! Ho
solo rimproverato Rei per il suo comportamento da folle e basta!!-TAKAO
-Io ti
giuro che se solo gli hai detto qualcosa per farlo sentire in colpa, a quel
povero ragazzo che non sta facendo niente, io ti...-KEIKO
-No e no!!
Sta tranquilla!! E'.. tutto a posto..!-TAKAO
-Umh,
sicuro?-KEIKO
-Si si..
tranquilla davvero!-TAKAO
-Bah,
sarà.. prega che sia andata veramente così.. ma io non so cosa abbia fatto di
male.. tutti con lui ce l'hanno, ma io non so..-KEIKO
Keiko se ne
tornò in camera farfugliando quelle ultime parole tra i denti, parlando tra sè
e sè, mentre Takao rimase a guardarla chiudersi la porta alle spalle prima di
affondare nel divano del soggiorno..
"Sapessi
keky.. ma non posso dirti niente.. Mi dispiace.."TAKAO
Uff, che
storiaccia! Si prese il berretto portandosi le mani alla testa con fare
nervoso.. ma perchè c'erano sempre problemi?? Cosa aveva fatto lui di
male??Cercò di tranquillizzarsi, appoggiando la testa alla spondina: in fondo,
Rei si sarebbe dimenticato presto di lei, o almeno si sperava, DOVEVA farlo..
magari si sarebbe risolto tutto al meglio in un batter d'occhio! Che tutto si
sarebbe risolto.. beh quello per forza doveva essere così.. meglio ancora però
se si fosse risolto il più in fretta possibile..
Ma lui lo
avrebbe aiutato nella sua confusione: avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non
vederlo in quello stato e pur di vedere sempre la sorella felice! Si sarebbe
risolto tutto, certo, e finalmente sarebbe potuto tornare ad essere sincero con
Keky..
la porta
della camera si aprì d'improvviso, e ne uscì nuovamente la sorellona:
-Ah kaky,
stasera sono da kei..-KEIKO
-Eh? Come
SEI DA KEI??-TAKAO
-Beh ecco..
sono a casa sua..-KEIKO
-Keky???-TAKAO
-Oh takao,
quante storie, non fare il ragazzino..-KEIKO
-Ma keiko,
cosa avete intenzione di fare??-TAKAO
-Ma che ne
so..-KEIKO
-Umpf..-TAKAO
-Bah
giocheremo a carte..-KEIKO
-Keky!!-TAKAO
-E smettila
Takao.. Non lo so cosa faremo.. Cosa ti fa pensare che..-KEIKO
-Mah, vedi
un po' te.. a casa sua, sicuramente soli soletti, con un lettuccio morbido solo
per voi..-TAKAO
-E
bastaaaaa!!-KEIKO
Keky sbattè
la porta, lasciando il fratellino senza parole.. Nah, sua sorella non si
lasciava andare così presto..!
Un brivido
gli passò per la schiena, come una scarica elettrica.. però quel pensiero..
bah! Era meglio non pensarci! Certo, sarebbe stato normale, sempre che fosse
stato così, però.. Gli faceva uno strano effetto..
"Va
boh, basta che ne sia sicura lei.."TAKAO
Accese la
televisione: qualche cartone animato mattutino, di quelli stupidi che facevano
sempre a quell'ora, l'avrebbe aiutato a distrarsi, ma non fece nemmeno in tempo
a posizionarsi sul suo canale preferito che Keiko aprì di nuovo la porta della
camera:
Il cielo
cominciava a coprirsi di nuvole, la luce del sole stava lentamente scomparendo.
Che strano, sembrava proprio seguire il suo stato interiore, pensò Rei..
Ormai era
pomeriggio: non aveva fatto altro che vagare per la città di Tokyo per tutta la
mattinata, senza sapere dove stesse andando esattamente. Una ragazza del solito
gruppetto cercò di avvicinarlo, una volta tornato in quella piazzetta dopo il
suo lungo vagabondare: che razza di gente, non avevano di certo niente di
meglio da fare che stare a schiamazzare come delle stupide per tutta la
mattinata.. Era ovvio che non erano nel suo stesso stato: abbattuto e
triste..La ragazza cominciò a fargli domande di ogni genere e tipo, dal tipico
approccio del "scusa, sai che ore sono" con l'orologio in bella vista
(era talmente oca da non avere nemmeno un minimo di furbizia) alle solite cose
tipo "di dove sei? Hai da fare oggi?".
Sorrise,
ripensando al modo in cui le rispondeva.. una persona normale avrebbe capito
che non gli andava minimamente di parlare!
E poi
ancora quel pensiero, il pensiero di keiko: com'era diversa lei.. lo si capiva
al primo sguardo! Non era una ragazza vuota, tipo quella che gli si era
presentata poco tempo prima.. La stette a guardare, impassibile: non riusciva a
vederci niente, benchè si sforzasse con ogni muscolo dei suoi occhi e della sua
mente.. Avrebbe quanto meno voluto accettare il suo invito ad uscire, pensò
che forse aveva trovato qualcuno con cui distrarsi, ma non ne fu
capace: non era giusto prendere in giro nessuno, tanto meno quella ragazza,
sebbene poco furba!
Rifiutò
l'invito della ragazza gentilmente, la quale, nonostante tutto, ci rimase molto
male. Se ne tornò nella camera del suo hotel, sempre con quel pensiero fisso in
testa, che lo accompagnava anche in quegli istanti: keiko.. Dannazione,
possibile che non riuscisse a cacciarsela via dalla testa??
Strinse in
un pugno le lenzuola del letto appena rifatto sul quale si era steso, cercando
un po' di tranquillità..
Un rumore
proveniente dal suo stomaco gli fece contrarre i muscoli dell'addome,
provocando anche un leggero dolore che fece comparire sul suo volto una leggera
smorfia: dannazione anche al pranzo! la cucina giapponese proprio non faceva
per lui! Si rese conto che non gli sarebbe stato facile digerire, steso sul
letto..!
Si voltò in
direzione del comodino, guardando la sveglia che segnava le 3.30.. 3.. Takao e
gli altri sarebbero sicuramente già stati al parco! E sicuramente, tra
"gli altri" ci sarebbe stata anche sua sorella..
Si alzò dal
letto, prendendo le chiavi della camera: sarebbe andato là, con loro, che
gliene importava di keiko? Non doveva importagliene niente, proprio come di
quella ragazza vista poco prima! Lei non era nessuno per lui, non doveva essere
nessuno..
Strinse i
denti, in segno di nervosismo: era persino arrivato al punto di mentire a sè
stesso, ma non gli importava un accidente! Le sue emozioni prima o poi
avrebbero mangiato la foglia, avrebbero creduto a quelle sue bugie..
Cos'era,
una sfida? Si, era una sfida: la sua mente contro le sue sensazioni.. E la
mente ne sarebbe uscita vincitrice!
Con sguardo
e passo deciso, scese le scale e si avviò verso l'uscita: era ora di vincere..!
-Vai
Dragoon!!-TAKAO
-Ahahaha,
mancato!!-MAX
Il bey di
max continuò a schivare gli attacchi del bey di Takao con un'agilità mai vista
prima, mentre Keky stava a guardare divertita la faccia del fratellino:
-Ahahah!!
Sei un po' una schiappa oggi, vero fratellino?-KEIKO
-Tu sta
zitta, che mi deconcentri o come si dice!-TAKAO
-Si si,
certo.. colpa mia se Max è furbo..-KEIKO
-La vuoi
finire??-TAKAO
-Keiko
basta, sono allenamenti seri questi..-PROF K
-Cosa vuoi
che ne capisca lei, prof?-TAKAO
-Takao
pensa a concentrarti!-PROF K
-Io non
sono una schiappa!-TAKAO
-Come i bimbi..-KEIKO
-Grrrr!!-TAKAO
-Attacca
Draciel!!-MAX
max, con un
colpo fulminio e d'astuzia e aprofittando della distrazione di Takao, attaccò
Dragoon e lo fece finire dritto fuori dall'arena in un batter d'occhio, senza
nemmeno lasciare al brunetto il tempo di connettere gli occhi al cervello per
capire ciò che era successo..
-I'm the
winner!!-MAX
-Cosa?
Keky, colpa tua!!!-TAKAO
-E chi ti
ha detto di ascoltarmi?-KEIKO
-Ma lo vuoi
capire che sono importantissimi per me questi allenamenti??-TAKAO
-E dai, non
scaldarti..-KEIKO
-Dai takao,
abbiamo ancora tutto il pomeriggio per allenarci.. e poi cmq è vero, non mi
sembri in gran forma oggi..-MAX
-E invece
sono in formissima, chiaro?? E' solo che non riesco a concentrarmi con questa
qua che mi grida nella orecchie!-TAKAO
-Questa qua
ha un nome..-KEIKO
-Mi scusi,
Miss rompi cog***ni!!-TAKAO
-Hey Takao,
ma che hai oggi?-PROF K
-Niente
ho..-TAKAO
Takao
sbuffò, raccogliendo il suo bey e rimettendosi in posizione di lancio con aria
nervosa, pronto per un'altra sfida. Cosa aveva?? Lo sapeva lui cosa aveva.. La
giornata non si poteva certo dire delle migliori, e di certo "un bel
complimento" da parte di Keky non poteva aiutarlo! Era distratto, nervoso:
continuava a pensare alla discussione avuta con rei quella stessa mattina..
Sperò che quella volta fosse stato veramente sincero! Non aveva voglia di
litigarci ancora e di ficcarsi in altri casini!
Forse, in
fondo, keky aveva ragione: era poco in forma quel pomeriggio, ma non era di
certo colpa sua, e soprattutto, non serviva qualcun'altro, o meglio,
qualcun'altra a distrarlo e a sbatterglielo in faccia con poca finezza!
-Adesso
vedi di stare zitta!-TAKAO
-Certo!
Anzi, magari vado anche a farmi un giro, così finalmente potrai
concentrarti!-KEIKO
-Aspetta
keiko! takao non voleva dire questo..-PROF K
-Non
importa, devo sgranchirmi cmq le gambe assolutamente!-KEIKO
Detto
questo, la ragazza si alzò e scomparì svoltando per la stretta stradina del
parco. Takao non disse una parola: gli dispiaceva aver fatto arrabbiare la
sorellona, ma d'altronde quella non era proprio giornata! Una volta calmato le
avrebbe chiesto scusa...
-Takao..-MAX
-Non ti ci
mettere anche tu Max, per favore.. si calmerà presto..-TAKAO
Intanto
keiko camminava con passo veloce per la stradina intricata del parco: era
proprio intrattabile suo fratello certe volte! Gli aveva detto solo la pura
verità, anche con tono un po' ironico, e lui se l'era presa più del dovuto..
fece un sospiro, per poi allungare il passo e svoltare per un angolo del
sentiero per cambiare direzione, quando..
SBAM!!
Il suo naso
finì spiaccicato contro qualcuno, d'improvviso.. Si portò una mano sul volto,
chiudendo gli occhi..
-Oddio,
scusi, non volevo..-KEIKO
-Non fa
niente keiko..-...
La ragazza
allora aprì gli occhi e fissò la persona contro cui era appena andata a
sbattere,e vide un qualcuno di sua conoscenza..
-Ciao
Rei..-KEIKO
-Ciao..-REI
Il cinesino
abbassò la testa, un po' per la vergogna di trovarsela così davanti a sè di
pochi centimentri e un po' per non far notare il rossore che era comparso sul
suo volto.
-Scusa ma
sai, stavo andando di fretta..-KEIKO
-Umh? No
tranquilla..-REI
Il silenzio
più assoluto cadde tra i due: Keiko non sapeva cosa dire, vedendo il ragazzo in
uno stato alquanto strano.. sembrava quasi agitato.. Improvvisamente si ricordò
della serata precedente e della lettera.. forse era solo ancora abbattuto per
quello che era successo..
-Ascolta
rei, grazie per la lettera.. cmq lo avevo già immaginato, non avresti
dovuto..-KEIKO
Rei
sorrise, sempre tenendo lo sguardo basso, per poi rispondere con una voce un
poì tremante:
-beh,
volevo solo esserne sicuro.. Ecco, io.. spero che tra te e Kei non sia successo
niente dopo..-REI
-No
assolutamente! Tutto a posto non ti preoccupare.. -KEIKO
Sorrise per
l'ennesima volta: mentire era davvero difficile, ma doveva farlo..
-Piuttosto
tu come stai? Va meglio?-KEIKO
-Si..
fisicamente sto meglio-REI
-Fisicamente?
in che senso?-KEIKO
-beh ecco..
ehm.. nel senso che ho ancora la testa in confusione, sai..-REI
-Si, il
post sbornia.. capisco cosa vuoi dire!-KEIKO
"per
un pelo.."REI
-Ehm.. sono
già arrivati gli altri?-REI
-Certo!
Sono al solito posto..-KEIKO
-E perchè
non sei con loro?-REI
-perchè ho
avuto una piccola discussione con Takao.. ma niente di che!-KEIKO
-Che.. che
tipo di discussione?-REI
-hey,
tranquillo, niente! Gli ho detto una cosa non troppo bella.. Non mi sembra in
forma oggi e gli ho detto che è una schiappa! Ma cioè.. non con
cattiveria!-KEIKO
-Capisco..-REI
Si vedeva
quanto quel ragazzo tenesse alla sorella, pensò Rei.. Probabilmente era ancora
scosso dalla loro discussione. Ma non doveva temere: mai niente sarebbe
successo! Glielo avrebbe da subito dimostrato, gli avrebbe dimostrato il
rispetto che aveva lui nei confronti della coppia da lui sebbene non molto
amata, e lui si sarebbe calmato.. Solo dimostrandoglielo avrebbe capito
veramente..
Si ricordò
il motivo per il quale era andato in quel parco: vincere le sue sensazioni, per
lasciare spazio alle bugie che avrebbero convinto la sua mente.. Alzò lo
sguardo, con aria decisa: il volto di quella ragazza, la sua bellezza e quel
fisico perfetto non gli avrebbero fatto nessun effetto: la fissò deciso,
facendola quasi spaventare, mentre stringeva forte i pugni: era difficilissimo,
ma doveva riuscirci a tutti i costi:
-Allora, ti
va di tornare? Vengo anche io..-REI
-Umh? Ok
andiamo.. sperando che mio fratello si sia calmato. è.. intrattabile!-KEIKO
Rei sorrise
amaramente: era incredibile di quanti casini era stato capace di creare una
volta arrivato a Tokyo! Come era anche incredibile il fatto che quella
ragazza sembrasse avere una calamita apposta per lui, apposta per attirarlo a
sè.. mai capitata una situazione del genere, pensò tristemente..
Durante il
loro cammino ci fu un lungo silenzio, fino a che Keiko disse:
-Spero non
ti abbia detto niente di male Takao stamattina.. Mi ha rubato la lettera dalle
mani e l'ha letta.. era piuttosto nervoso, sai..-KEIKO
-Stai
tranquilla: mi ha solo detto gentilmente di smetterla..-REI
-Di
smettere cosa?-KEIKO
-Ehm. di..
di.. cioè di non bere più..-REI
-Umh.. ah
ok, meno male..-KEIKO
L'atteggiamento
del ragazzo fece insospettire keiko: era strano quel giorno, oltre ad essere
agitato sembrava anche essere confuso, sembrava parlare a vanvera..
probabilmente, pensò, era davvero colpa dell'effetto post-sbornia.. E forse era
anche pensieroso per quella lettera, per quello che aveva scritto, per quello
che era successo.. Era ancora dispiaciuto, si vedeva..
-Ascolta
Rei.. guarda che non è davvero successo niente, stai tranquillo!-KEIKO
-Umh? In
che senso?-REI
-Non so, ti
vedo strano.. non saprei! Se è ancora per quello che è successo ieri sera, stai
tranquillo.. te l'ho già detto che è tutto a posto!-KEIKO
-No, non è
quello.. e cmq grazie lo stesso..-REI
-Non è
quello? Allora cos'è?-KEIKO
-Niente,
tranquilla.. sto benissimo.. sono solo un po' stanco!-REI
Doveva
smetterla di apparire in quello stato, doveva dar maggiore forza alle sue
intenzioni! keiko cominciava ad essere dubbiosa, doveva assolutamente cambiare
atteggiamento o lo avrebbe forse tempestato di domande, facendolo stare ancora
più male e facendolo anche sentire più confuso e indeciso! E doveva anche stare
attento a quello che diceva, dannazione!
Tornò al
suo sguardo deciso fasullo, facendo calmare la ragazza.. Lei, che non poteva
nemmeno immaginarsi dello stato in cui era quel ragazzo, della lotta infernale
che aveva dentro di lui..
Arrivarono
finalmente al luogo dove si trovavano gli altri ragazzi..
-Rei!! what
a surprise!!-MAX
takao si
girò spaventato, e nel vederlo con la sorella, gli prese un mezzo infarto..
-Rei!!-TAKAO
-Ciao
Takao.. non sembri contento di vedermi..-REI
-Eh? ehm,
eheheh, no, ma cosa dici.. è solo che mi avevi detto che..-TAKAO
-Si, lo so,
ma ho cambiato idea..-REI
-Ciao Rei,
sei venuto ad allenarti?-PROF K
-Che
domande del cavolo..-KEIKO
-Si
esatto..-REI
-Wonderful!!
Posso essere io il primo a sfidarti?-MAX
-Ok, per me
va bene!-REI
I due si
misero in posizione davanti all'arena, per poi lanciare i due bey con tutta la
loro forza: Rei pensò che un bel combattimento lo avrebbe aiutato a distrarsi..
avrebbe dovuto concentrarsi con tutta la sua mente su quell'incontro
amichevole, in modo da dimenticare il resto.. Ma purtroppo non ci riuscì al
meglio..
Intanto
takao prese da parte la sorellona, con aria sospettosa e nervosa, andandosi poi
a sedere con lei non molto lontano dagli altri..
-ma che hai
oggi Kaky?-KEIKO
-Cosa ti ha
detto Rei?-TAKAO
-Ma cosa
vuoi che mi abbia detto? Niente..-KEIKO
-No dimmi
tutto..-TAKAO
-Hey ma che
hai?? E' ora che ti calmi, caro!! Cos'hai ancora contro quel
poverino??-KEIKO
-Sssh, non
gridare! Io non ho proprio niente contro di lui..-TAKAO
-Ah no??
Allora perchè lo vuoi sapere??-KEIKO
-E tu
perchè non me lo vuoi dire se non c'è niente di male?-TAKAO
-Uff.. e va
bene, se proprio vuoi saperlo, l'ho tranquillizzato per i fatti di ieri sera, e
gli ho detto che già m'immaginavo le parole di quella lettera: sapevo che non
era in sè.. E poi gli ho anche chiesto che caspita gli hai detto tu oggi, visto
che sei strano!-KEIKO
-E
lui??-TAKAO
-bah
niente.. mi ha solo detto che gli hai detto di non bere più..-KEIKO
-Oh
ok..-TAKAO
keiko girò
di scatto le spalle al fratellino, che tirò un sospiro di sollievo prima di
sobbalzare alle ultime parole della sorella..
-So che non
sei sincero con me, ma di questo ne abbiamo già parlato! Quando ti deciderai a
dirmi quello che non va, sai dove trovarmi..-KEIKO
Detto
questo, Keiko tornò dagli altri, seguita lentamente dal fratellino: avrebbe
voluto sbattere la testa contro un muro, il muro più resistente al mondo! Che
situazione complicata, non riusciva a capirci più niente! La sorellona ormai
aveva capito la "sua falsità",e questo lo faceva stare molto male..
ma non poteva permettersi di dirle qualcosa, poteva al massimo lasciarla
convinta di semplici dubbi suoi nei confronti di rei.. sarebbe stato molto duro
andare avanti a fare da intermediatore nascosto tra Rei e sua sorella.. sarebbe
stata quasi una missione impossibile..
-Rei, ma
che succede?-PROF K
Il bey di Rei
fu scagliato fuori nella frazione di pochissimi minuti da quello di Max,
lasciando il cinesino impassibile di fronte a quella situazione: lui capiva
benissimo il perchè, ma gli altri non potevano capirlo..
-Niente..-REI
-sei
distratto..-MAX
-Già, forse
hai ragione.. scusate.. Riproviamo Max!-REI
Rei e Max
rilanciarono i loro bey nell'arena: questa volta doveva farcela, per forza!!
Ma niente
da fare.. Rei si vide il suo bey schizzare fuori dal campo di gioco per
l'ennesima volta per poi finirgli ai piedi. Un enorme nervoso lo assalì, sotto
gli sguardi perplessi di tutti..
-Rei,
ma..-MAX
-Insomma,
che ti prende?-PROF K
Senza
nemmeno lasciare il tempo al cinesino di rispondere, takao si alzò con uno
scatto e lo prese per un braccio, trascinandolo in una zona appartata..
-takao, che
fai?-MAX
ma lui non
rispose, si limitò solamente a trascinarlo via, lasciando gli altri, compresa
Keiko, senza parole..
"Takao..
ma cosa stai facendo?? Cosa mi nascondi??"KEIKO
Rei si
liberò improvvisamente dalla presa di takao con fare nervoso.. Quest'ultimo si
guardò un attimo attorno: non importava, era già abbastanza lontani..
-ma che
hai??-REI
-No, che
hai dovrei dirlo io!!-TAKAO
Rei abbassò
la testa, stringendo il suo bey..
-Io.. non
mi è mai capitato..-REI
-A cosa ti
riferisci?-TAKAO
-Io.. non
ho mai perso così clamorosamente.. non ho mai perso la concentrazione per.. per
una ragazza..-REI
-rei.. ma
come te lo devo dire?-TAKAO
-Lo so, lo
so! ma.. vorrei vedere te nei miei panni! Tu non ti immagini neanche cosa io
senta.. e forse non me lo immagino nemmeno io!-REI
-keiko
comincia ad insospettirsi..-TAKAO
-Di
cosa??Ti ha detto qualcosa??-REI
-No, parlo
di me.. ha capito che non le sto dicendo la verità.. è da stamattina che è
così, da quando non volevo leggesse la tua lettera, per paura di una tua
eventuale dichiarazione, a.. prima, quando le ho chiesto cosa le avevi
detto..-TAKAO
-Non ti
fidi di me, non è così?-REI
-Ma cosa
dici..?-TAKAO
Rei rimase
in silenzio, guardando serio Takao..
-Ecco..
io.. ho solo paura.. tutto qua..-TAKAO
-Capisco..si
vede che ci tieni moltissimo a lei.. ma devi fidarti takao..-REI
Il cinesino
appoggiò una mano sulla spalla al brunetto, facendolo sorridere..
-Vuoi
sapere perchè sono venuto qua oggi?-REI
-Umh?..-TAKAO
-Sono
venuto qua perchè.. ho capito che devo affrontare in faccia questo problema..
Devo vincere le mie sensazioni! E solo trovandomela davanti e riuscendo
nonostante tutto a essere quello di sempre, come se lei non fosse nessuno,
riuscirò a farlo!-REI
-Pensi..
pensi di riuscirci così?-TAKAO
-certo..
Continuerò a nascondere tutto nel frattempo, finchè la mia mente non si
deciderà che questa è la dura realtà e crederà alle mie bugie..-REI
-Ti auguro
di vincere presto allora..-TAKAO
-Grazie, lo
spero anche io..-REI
-Però.. non
mi sembrava ci stessi riuscendo prima..-TAKAO
-Lo so,
purtroppo.. ma devo farcela!!-REI
Rei strinse
i pugni dopo aver tolto la mano dalla spalla di Takao: era un ragazzo con tanta
forza di volontà, e prima o poi ce l'avrebbe fatta..
-Mi
dispiace che mia sorella ti dia tanti problemi prima della fine del
torneo..-TAKAO
-Ma che
dici, non è colpa sua.. e dispiace anche a me di dartene così tanti..-REI
Takao
sorrise tristemente, alzando le spalle:
-Non
importa.. passeranno! Allora, posso veramente fidarmi pienamente di te? Solo
così mia sorella smetterà di essere dubbiosa nei miei confronti.. e non sai
quanto io odi mentirle e vederla in quello stato.. Lei ci sta male per questo
mio comportamento: quanto meno non dovrei mostarle niente che possa farla
insospettire, dovrei limitarmi a mentirle segretamente, anche se fa
male..-TAKAO
-Io.. mi
dispiace.. non sai quanto.. Però, ti posso solo confortare dicendoti che.. si,
puoi fidarti pienamente di me..Sta tranquillo! hai la mia parola! Spero che si
risolva tutto presto..-REI
-Lo spero
anche io..-TAKAO
Rei tornò a
fissare il suo bey, nervoso quanto prima..
-Ascolta,
vuoi che non la faccia venire al torneo?-TAKAO
-E
perchè?-REI
-perchè..
non vorrei succedesse come oggi..-TAKAO
-Ma ti sei
per caso dimenticato quello che ti ho detto??-REI
takao fece
un passo indietro, vedendo la reazione irratata del ragazzo che aveva davanti..
-Ho detto
che devo vincere, e non mi riferisco solo al torneo, takao! Devo averla lì
davanti a me senza avere nessun effetto o imbarazzo.. E vincerò prima
delle ultime sfide..-REI
takao tornò
finalmente a sorridere: sperò con tutto il cuore che ci fosse realmente
riuscito in così poco tempo, in così pochi giorni: sarebbe servito sia a lui
stesso, che sarebbe finalmente tornato sincero con la sorellona, sia a rei, che
si sarebbe finalmente riuscito a dimenticare di quella storia, concentrandosi
sulle sfide e smettendo veramente di essere così confuso e triste..
-Sono
orgoglioso di te.. Allora, mi prometti una sfida agguerrita alle
semifinali?-TAKAO
-Ci puoi
contare!-REI
rei gli
fece l'occhilino divertito: era veramente stupendo potersi confidare con
qualcuno, ne stava avendo le prove..
Come niente
fosse i due tornarono davanti all'arena, senza dire niente a nessuno, e
lanciarono i loro due bey, questa volta più agguerriti che mai: Rei tremava,
sia dentro che fuori.. la forza dell'impassibilità di fronte a lei, alla sua
storia con un altro, di fronte alle sue emozioni dolorose e a tutto quel casino stava
cercando di uscire in tutti i modi, più veloce che poteva.. Riuscì a resistere
per molto più tempo rispetto alle sfide precedenti, a combattere ardentemente,
a concentrarsi, prima però di essere nuovamente sconfitto sia dal ragazzo
di fronte a lui che dalla deconcentrazione che sembrò assalirlo.
Rei,
nonostante tutto, sorrise, seguito da takao: era già un bel traguardo.. di
certo, non si poteva pretendere tutto in un batter d'occhio.. E ci sarebbe
sempre di più riuscito..
Era una
lotta, una lotta tremenda, che lui doveva riuscire a domare ogni volta che
guardava quella ragazza: le sue sensazioni sembravano farlo cedere, ma la sua
decisone voleva a tutti i costi prendere il sopravvento, scaturendo così una
battaglia quasi insopportabile..
-ce la farai..-TAKAO
-Si.. ce la
farò..-REI
Max, il
prof e Keiko stavano a guardarli estasiati, senza capire niente di quello che
stava succedendo tra i due, di quei loro sguardi complici e misteriosi, fino a
che Max saltò su con un'affermazione sconvolgente:
Il
pomeriggio passò molto lentamente, quel giorno, o almeno, così fu per Keiko e
Rei, la prima impegnata a chiedersi cosa mai fosse di così grosso che stava
nascondendo il fratellino, e il secondo intento a vincere quella maledetta
attrazione per quella ragazza.
per tutto
il cammino verso casa, quando ormai Rei se n'era già andato, Max e il Prof non
fecero altro che chiedere cosa avesse Takao quel giorno, cosa avesse detto a
Rei in modo così nervoso, ma tutto quello che ottennero furono un'alzata di
spalle dal loro amico e una semplice risposta alla loro seconda domanda..
-L'ho
solamente fatto tornare con i piedi per terra, visto che sembrava distratto,
dicendogli di impegnarsi per la nostra sfida..-TAKAO
I due
ragazzi la bevvero al volo, ma per keiko non fu affatto così: si, forse poteva
veramente pensare che gli avesse detto quelle poche parole, ma sembrava troppo
irritato per una cosa del genere..
Arrivati
finalmente a casa, kaky accese il suo videogioco, tanto per distrarsi un po' da
quel mirabolante casino, ma la sorellona non glielo permise:
-kaky
ascolta.. so che mi nascondi qualcosa e fin qua ci sono..-KEIKO
-Cosa ti fa
pensare che io ti stia nascondendo qualcosa?-TAKAO
Il ragazzo
rispose senza togliere nemmeno un secondo lo sguardo dal televisore e
continuando a giocare come niente fosse, o quasi.. In realtà si sentiva
malissimo per tutta quella storia, ma non doveva darlo a vedere, e il
videogioco lo avrebbe aiutato..
-Perchè..
sei strano.. ogni volta che parlo di Rei è come se ti accendessi..-KEIKO
-Sono
semplici dubbi keky..-TAKAO
-Si, ma
questi dubbi sono così forti da renderti particolarmente nervoso? per di più
dubbi che.. a me non sembrano.. Insomma, che fa di male? Dimmelo, una volta per
tutte! Sono stata per caso io a metterti in testa queste cose?-KEIKO
ma Takao
non rispose a quella domanda, e andò avanti a giocare.. La ragazza allora, non
notando nessuna reazione da parte del fratellino, gli si sedette accanto,
mostrandosi il più calma possibile.. kaky si era appena contraddetto, si era
contraddetto con le parole dette poco prima al parco: prima le aveva detto di
non aver nulla contro quel ragazzo, mentre ora le stava dicendo e confermando
di avere dei dubbi.. Qualcosa non quadrava, per niente!
Si sentì un
forte dolore al petto, nato dal timore di perdere suo fratello.. Non seppe
nemmeno lei da dove provenisse quella paura, seppe solamente che la falsità che
stava avendo nei suoi confronti li stava allontanando.. una lontanza che lei
non poteva sopportare.. la lontananza della persona che le era stata sempre
accanto, che si era promessa di essere sempre sincera con lei, e che ora le
stava nascondendo qualcosa dentro quello sguardo perso e impassibile davanti a
quel maledetto videogioco.. Un segno di freddezza, che le fece scendere una
lacrima, rigandole una guancia: non riusciva a sopportarlo!
-Takao.. tu non.. non puoi renderti così nervoso per dei semplici dubbi.. non
puoi.. C'è qualcos'altro che non mi vuoi dire.. e io lo so..-KEIKO
Al ragazzo
tremarono le mani e il cuore: la voce della sorella era spezzata.. Si girò, per
la prima volta, lasciando perdere il videogioco e facendo ammassare tutte le
bolle l'una sull'altra, perdendo volontariamente. Vide la lacrima della sorella
scendere fino al suo mento, per poi essere asciugata dalle sue mani esili ma
forti..
-Io..-TAKAO
-Io non lo
sopporto.. perchè non siamo più quello che eravamo una volta? Eri tu il primo a
dire che le cose tra noi sarebbero sempre rimaste uguali.. Tu non ti rendi
nemmeno conto di quello che tu sia per me! Ma cosa c'è di così tanto grave da
mettere in discussione il nostro rapporto, la nostra sincerità..? Mai
niente li ha compromessi, nemmeno il mio tentato suicidio..-KEIKO
-No.. non
quella parola..-TAKAO
-Cosa c'è
di così grave, takao!? Dimmelo per favore! Tanto niente può ferirmi più di
questo tuo comportamento nei miei confronti!!-KEIKO
Takao mollò
istintivamente il joystick, che cadde a terra con un tonfo, rischiando anche di
rompersi. Spense la tele con nervosismo e si accasciò al collo della sorella,
cominciando a piangere.
-Mi fa
male.. tanto male..-KEIKO
Cosa
avrebbe fatto ora? Lui era il primo a star male per tutto quello che stava
succedendo, ma non poteva confessarle tutto, rovinando la sua felicità! Non
poteva e non doveva! Si trovò di fronte ad un bivio, entrambi i sentieri
sembravano uguali, con gli stessi ostacoli, le stesse difficoltà.. Quale
scegliere tra i due?
Le lacrime
della sorella gli bagnarono la maglietta, e per un attimo fu tentato di dirle
tutto: non poteva vederla piangere in quel modo per causa sua! Si sentì per un
istante obbligato a dirle tutto: in fondo, magari l'avrebbe presa bene.. il suo
amore per Kei era troppo grande per essere messo in discussione.. ma avrebbe
tradito la fiducia di rei allo stesso tempo, il ragazzo al quale aveva
esplicitamente detto di confidarsi con lui, di dirgli tutto quello che gli
passava per la testa riguardo alla sorella.. ma era più importante Rei o
Keky?.. Certo keky, non c'era nemmeno da chiederselo! Ma non poteva tradire
Rei..
Prese ad
accarezzarle la testa, stringendola forte, come per dirle "sono ancora qui
con te", ma lei continuò a piangere allo stesso identico modo.. Avrebbe
dovuto trovare una via di mezzo, tradendo entrambi..
Una fitta
la cuore lo sorprese, come una sorta di punizione che sembrava venire dal cielo
e sembrava dire "Takao, ma come ti permetti?".. Già, come si
permetteva?? Tradire.. una cosa che non aveva mai fatto, e che ora stava
mettendo in pratica con la persona per lui più importante..
Pianse,
ancora per qualche istante, fino a che si rese conto che non c'era altra
soluzione: non poteva tradire del tutto Rei.. già doveva sopportarsi il peso
della ragazza voluta, anche se non amata, insieme ad un altro e si stava già
trovando a lottare per dimenticare..era un ragazzo da ammirare e non da
prendere in giro! E non poteva tradire del tutto la sorella, quello mai..
Prese
fiato, cercando di farsi tornare la voce..
-Keky io..
lo ammetto.. questi dubbi non me li hai messi in testa tu, è solo che.. Vedo ogni
tanto Rei arrossire quando sei davanti a lui.. Lo vedo comportarsi in modo
strano, nel tipico modo in cui si comporta un ragazzo quando vede una bella
ragazza..-TAKAO
prese il
volto della sorellona con le mani, facendola smettere di piangere..
-Cos..cosa
vuoi dire?-KEIKO
-Intendo
dire che..sono più di semplici dubbi.. io.. vedo con i miei occhi..-TAKAO
-Io però..
non ho mai visto niente del genere..-KEIKO
-Perchè io
guardo esternamente la situazione.. allora ho visto.. ma.. magari non è
niente..-TAKAO
la sorella
abbassò lo sguardo, convinta che finalmente Takao le avesse detto la verità..
Abbozzò un mezzo sorrisetto dolce ma anche triste, dando una specie di scossa
elettrica al fratellino: finalmente l'aveva vista ridere, però.. aveva visto
quel sorriso solo e sempre grazie a bugie.. Che razza di imborglione e senza
cuore era: nonostante il dolore e le lacrime della sorella, era riuscito cmq a
mentirle!
Qualche
lacrima scese ancora dagli occhi di Takao, ma fu subito asciugata dalla
sorella..
-hey che
c'è?-KEIKO
-No è che..
mi dispiace vederti così..e scusa..-TAKAO
-Non fa
niente.. però non farlo più ok? per favore..-KEIKO
-E' che
io.. sono preoccupato per te.. Non voglio succeda qualcosa..-TAKAO
-Non
succederà niente, stai tranquillo.. saranno solo tue impressioni.. eppure mi
sembra strano che ti abbiano reso così nervoso..-KEIKO
-Io.. te
l'ho già detto: sono preoccupato..-TAKAO
-Non mi
sembrano una cosa così grave delle impressioni.. o vedere certe cose, cmq.. non
capisco come ti abbiano portato a.. essere falso con me..-KEIKO
-Per la
terza volta.. sono preoccupato.. la tua felicità prima di ogni altra
cosa..-TAKAO
-Anche
prima della sincerità?-KEIKO
-Si, se è
necessario..-TAKAO
La ragazza
tornò ad abbracciare il fratellino, dicendogli a bassa voce:
-Io penso
di no.. cmq grazie takao per quello che hai appena detto.. Ti voglio un mondo
di bene fratellino!-KEIKO
-Anche io
sorellona.. e.. non scordarlo mai, e dico MAI!-TAKAO
-Non lo
farò.. però non mentirmi più, ti prego.. anche se pensi che ne vada della mia
felicità...-KEIKO
-Ok..Come
vuoi..-TAKAO
Ancora una
volta una bugia, ancora una volta quel maledetto dolore al cuore.. Ma lui le
voleva un gran bene, era la persona a cui più ne voleva in quel mondo distorto,
e lei non avrebbe mai dovuto dimenticarselo.. Quella volta ne era sicuro:
quella era l'unica soluzione, una soluzione dolorosa, ma la cosa più importante
era una..
"ma
ricordati che ti voglio bene sorellona.."TAKAO
Quando
avrebbe finalmente potuto tornare ad essere sincero con lei?? Quando avrebbe
smesso di sentirsi così male? Quando finalmente tutto sarebbe tornato come
prima, tutto a posto? Lui non poteva farci niente, purtroppo.. le cose non
erano cambiate in realtà, erano sempre lui e lei, a volersi bene.. ma una
minima parte lo era, e non era colpa di nessuno dei due..
Ma lui e
keiko erano sempre stati, erano, e sarebbero sempre stati unici l'uno per
l'altra, due persone insostituibili, e il loro volersi bene li avrebbe aiutati
e li avrebbe fatti andare avanti per sempre così, da perfetti Kaky e Keky di
una volta e per sempre..
Quel
dolore, quell'angoscia, erano solo fatti passeggeri per loro, sebbene facessero
molto male.. Quel sentirsi uno schifo che riguardava takao sarebbe presto
passato, portato via da quel casino che un giorno si sarebbe risolto, grazie
alla volontà di Rei e grazie a lui, per primo, che sarebbe stato sempre pronto
ad aiutarlo..
Per keiko
sentire il fratellino falso nei suoi confronti le sembrava essere una pugnalata
in pieno petto, un dolore mai provato prima: loro due, cresciuti insieme, vite
intrecciate e leali.. in quel momento le sembrò che quel laccio si stesse
sciogliendo lentamente, per uno stupido motivo, e solo all'ultimo fu
riallacciato, con la confessione del fratellino.. Si sentì male ancora una volta:
se lei non gli avesse detto niente, lui probabilmente sarebbe andato avanti a
mentirle.. Sebbene lo avesse fatto per la sua felicità, non sarebbe riuscita
cmq a sopportarlo.. Amava quel suo volerle bene, a tal punto di preoccuparsi
così tanto per delle simili sciocchezze, ma bugie mai.. quello non doveva mai
succedere..
-Kaky
ascolta..-KEIKO
Il brunetto
se ne stava ancora chiuso in quell'abbraccio, quasi non volesse mai lasciarla
per paura che il suo gesto di affetto avrebbe perso ogni suo significato: voleva
dimostrarle quanto le voleva bene in quel semplice abbraccio, a costo di
rimanere lì, così, per ore..
-Se io..
non ti avessi detto niente.. tu.. mi avresti detto cmq la verità?-KEIKO
Takao
sobbalzò a quella domanda, ma cauto rispose:
-Beh ecco..
si, te lo avrei detto, ma ci avrei pensato prima bene su, per paura di rovinare
la tua felicità..-TAKAO
Keiko
sorrise..
-Certo che
sei strano! Rovinare la mia felicità per una simile sciocchezza?-KEIKO
-E va bene,
allora scusa se mi preoccupo così tanto!-TAKAO
Lei che ne
poteva sapere? Non avrebbe mai capito! Stava lanciando una bugia dietro
all'atra, a volte sparandone anche di stupide e quasi insignificanti.. Ma era
vero che si preoccupava per lei, una cosa di vero c'era.. almeno quella! Lei non
poteva sapere quello che stava veramente sotto: quello si che l'avrebbe forse
condizionata, rischiando di rovinare tutto, come una specie di catena di
montaggio.. perchè kei lo avrebbe scoperto subito, con la furbizia e l'occhio
attento che aveva!
pregò con
tutto il suo cuore che keiko non fosse andata avanti a fargli domande: ogni
domanda aveva come risposta una bugia che, anche se detta in buona fede, lo
faceva soffrire come un cane!
"perdonami
sorellona..."TAKAO
Uno scatto
improvviso, ancora una lacrima.. takao le strinse le braccia al collo
stampandole un bacio frenetico ma fortissimo sulla guancia..o quasi, forse
avvicinandosi un po' troppo alle labbra.. Rimase in quella posizione per pochi
secondi, infondendo a quel piccolo ma grande bacio tutto il bene e il rancore
che aveva dentro.. tutte le scuse che avrebbe voluto dirle a parole..
Si staccò,
dopo quel breve tempo, e la fissò con gli occhi ancora lucidi.. si fissarono
per qualche istante, prima di arrossire entrambi ridendo di un divertente
imbarazzo..
-Mi sembra
di ricordare qualcosa..-KEIKO
-Ehm..
già.. hai proprio ragione..Ti ricordi allora?-TAKAO
Keiko rise
ancora, divertita:
-Ehehe..
ricordi che scena? E' stata stupidissima, rido ancora se ci penso..-KEIKO
*************************************************
E' corto
come capitolo, lo so.. in realtà è un chappy spezzato in due perchè.. voglio
tenervi in sospeso ^^ (che cattiva Ndme)..
Cosa sarà
successo tra i due? Cosa è sembrato ricordare quel semplice bacio tra
"fratello e sorella"? Veramente un qualcosa di più accaduto tra i
due? O forse qualcosa di più stupido..? ^_^ Ki lo sa.. O.o"
Scusate se
vi ho fatto attendere, ma sono siata impegnata con un'orrenda ricerca di
spagnolo sull'Aragona: bleah! >.<" E per di + oggi mi sono anche
persa la puntata di beyblade perchè mi sono addormentata e sto sclerando
>.< ç.ç Mi sa che scrivo ad Italia uno e me la faccio mandare in cassetta
^_^" (sn pazza..NDme)..
Beh ora
basta, andiamo avanti con la storia.. cosa sarà successo tra i due? Una
stupidata..? O forse no?..
I due si
guardarono ironici, prima di scoppiare ancora a ridere come due cretini; d'un
tratto Keiko vide il viso del fratellino tornare serio, facendola così smettere
di ridere..
-Che
c'è?-KEIKO
-Tu.. l'hai
contato?-TAKAO
-Eh? Che
intendi dire?-KEIKO
-Beh..
quel.. "coso", l'hai contato?-TAKAO
-Scusa ma
non capisco cosa vuoi dire..-KEIKO
-Oh ma
quanto sei idiota!-TAKAO
-Umpf..
parla..-KEIKO
-Ehm.. se
io ti dovessi chiedere a chi hai adato il primo bacio, cosa mi
risponderesti?-TAKAO
-Beh, a
Yataro, il mio ex..-KEIKO
-Ah..-TAKAO
Il viso di
Takao si fece più cupo: per lui quella cosa aveva contato..
Keky
collegò il cervello solo qualche istante dopo: forse per lui, quella volta,
aveva voluto dire tanto..
-Scusa..
ma..-KEIKO
-Non
importa..-TAKAO
-Kaky,
eravamo bambini! Cosa ne potevamo sapere? E' stato un gioco..-KEIKO
-Si lo so..
però.. alla fine è stato sempre un bacio, no?-TAKAO
La sorella
arrossì di botto: come mai c'era rimasto così male? Per caso non era che suo
fratello sentisse cambiare i sentimenti che aveva nei suoi confronti in
qualcosa di più.. profondo? Rabbrividì, mentre le vennero in mente le parole di
Rei la prima sera che si erano incontrati: "da una grande amicizia, nasce
sempre qualcosa di più..".. Si, aveva detto così, più o meno. Che avesse
avuto ragione? No, non era possibile, lei e Kaky erano più di amici..
Scosse la
testa, prima di fargli una domanda strategica:
-Ma perchè
conta così tanto per te?-KEIKO
Takao notò
lo sguardo perplesso e le gote rosse della sorella: capì al volo che lo aveva
inteso male, forse.. Per lui quel bacio non aveva significato niente di più che
un gesto d'affetto nei confronti della persona a cui voleva un gran bene, e
basta.. Però un grande gesto d'affetto, enorme si poteva anche dire.. Per lui
contava per quello, e non perchè sua sorella stesse cominciando a diventare
qualcos'altro per lui..
Lanciò una
risatina strana, prima di risponderle:
-Tu pensi
già male vero?-TAKAO
-Chi io??
Beh no.. cosa dovrei pensare??-KEIKO
-Si che
pensi male, ti si legge in faccia! Cmq per me conta perchè è stato sempre un
bacio, dato alla persona a cui voglio più bene.. tutta qua, e nient'altro! Tu
sei sempre la mia sorellona..-TAKAO
Keiko
sorrise, prima di tornare ad ascoltare kaky:
-E poi dai,
è stato un bacino.. da bambini! Al momento nemmeno ce ne siamo resi conto!
Però, io personalmente, andando avanti, ho capito che.. cmq io l'avrei fatto
significare per me, come avrei potuto benissimo lasciarlo perdere..-TAKAO
-E perchè
hai deciso di dargli un significato?-KEIKO
-Te l'ho
appena detto: perchè è stato un gesto d'affetto che, sebbene infantile,
esprimeva il nostro volerci bene..-TAKAO
keiko lo
abbracciò, sentendosi sollevata dalle sue parole: per qualche attimo, sentì il
cuore salirle in gola! Si sentì quasi estraniarsi dal mondo per qualche
secondo: non poteva essere vero.. era un incubo, per il semplice fatto che il
loro mangifico rapporto, che a lei piaceva così tanto, si sarebbe rotto.. E lei
non voleva tutto quello!
-Hey però..
pensandoci bene già sapevamo che i baci se li davano le persone che si volevano
bene..-KEIKO
-Si però..
non sapevamo che lo facevano solo i piccioncini..E poi dai, è passato così tanto
tempo.. il nostro è stata una prova, non ce ne rendavamo nemmeno conto..-TAKAO
-Già, hai
ragione..-KEIKO
FLASHBACK
-Keky!!
Vieni che sta per iniziare il film!!-TAKAO
-Arrivo!!-KEIKO
La
bambina di 8-9 anni di buttò sul divano, addosso al fratellino che rischiò di
cadere, per poi sistemarsi accanto a lui stringendo un cuscino tra le braccia.
Quella sera avrebbero trasmesso una vecchia versione di "Romeo e
Giulietta", e loro si erano messi in testa di guardarlo, estasiati dalle
parole della mamma di Keiko che aveva detto loro di adorare quel film, perchè
trasmetteva delle emozioni e dei messaggi per lei molto intensi.. Convinti
dalla luce dei suoi occhi mentre ne parlava, decisero che quella sera lo
avrebbero guardato anche loro: doveva essere sicuramente un film stupendo!
Erano
ancora dei bambini, e l'unica cosa che riuscirono a capire del film fu il bene
che Romeo provava nei confronti di Giulietta e vice versa, confondendo però
questo bene con l'amore tra un ragazzo e una ragazza, cosa a loro ancora
sconosciuta..
Arrivò
finalmente la prima scena del bacio tra i due giovani attori, che lasciò a
bocca aperta i due bambini..
-Guarda
come si baciano!-KEIKO
-Vero..
Sai, si baciano secondo me perchè si vogliono bene..-TAKAO
-Si..
quando due persone si vogliono bene si baciano..-KEIKO
-Ma
anche due maschi lo fanno?-TAKAO
-Questo
non lo so..-KEIKO
takao
rimase in silenzio, fissando ancora perplesso quella scena..
-ma
allora.. anche noi ci vogliamo bene, quindi possiamo baciarci anche noi,
giusto?-TAKAO
-Non lo
so.. però penso di si..-KEIKO
-Si, il
discorso fila: quelli lì si vogliono bene e si baciano, noi ci vogliamo bene e
ci baciamo, giusto?-KEIKO
-Penso..-KEIKO
-però
io e te non ci siamo mai baciati..-TAKAO
-ma
quelli lì sono più grandi di noi.. sai, penso che quando si è piccoli non ci si
bacia..-KEIKO
-ma
perchè non si può?-TAKAO
-No
penso si possa, però..-KEIKO
-eheheh,
però sarebbe strano baciare te!-TAKAO
-A chi
lo dici..-KEIKO
-però
se ci vogliamo bene sarebbe normale, no?-TAKAO
-Beh
si..-KEIKO
I due
rimasero in silenzio: ormai la scena del bacio era finita.. keky vide il
fratellino rannicchiato sul divano pensieroso: sicuramente era ancora intento a
pensare al filo logico della discussione che avevano avuto! Anche lei
era molto piccola, sicuramente ne sapeva più di lui, ma ancora non
conosceva le cose veramente, non sapeva cosa volesse dire l'amore.. In effetti,
forse Kaky aveva ragione: si volevano bene, quindi..
-Ascolta
keky... proviamo?-TAKAO
-Eh?-KEIKO
-Dai
tanto.. è normale.. poi se ci vogliamo bene prima o poi lo faremo no, come
tutti penso.. come quelli lì..-TAKAO
-Però
mi sembra strano..-KEIKO
-Strano
cosa? Secondo me perchè siamo ancora piccoli, ma magari un giorno non lo sarà
più..-TAKAO
keiko si
lasciò convincere.. i due si avvicinarono con le tipiche labbra del "bacio
del bambino", strette all'infuori, muovendosi molto lentamente, non
sapendo a cosa sarebbero andati incontro: se a schifo o chissà cos'altro.. le
loro labbra si toccarono, per poi staccarsi pochissimi secondi dopo.
Entrambi si guardarono in faccia stupiti, con una strana espressione dipinta
sul volto, forse di leggero schifo..
-Non ti
fa schifo?-TAKAO
-Abbastanza,
mi chiedo come facciano a fare certe cose...-KEIKO
-Si..
però quelli lì l'anno fatto in modo diverso..-TAKAO
-Io so
solo questo di modo..-KEIKO
-Forse
se rimaniamo un po' di più attaccati?-TAKAO
-Mica
ti faceva schifo?-KEIKO
-ma
magari adesso no..-TAKAO
I due
si avvicinarono per la seconda volta, fino a che tornarono nella stessa
situazione di prima.. Questa volta kaky disse, a denti stretti:
-Devi
abbracciarmi come quella là..-TAKAO
keiko
lo abbracciò, non sapendo cosa sarebbe cambiato con un abbraccio.. In realtà
nemmeno il fratellino lo sapeva, voleva solamente fare esattamente, per quanto
aveva capito almeno, quello che avevano fatto i due attori poco prima. Il lieve
senso di schifo rimase, ma cmq i due rimasero attaccati per qualche istante,
per vedere cosa sarebbe successo, se quel senso non proprio piacevole sarebbe
poi passato..
Takao
non faceva che ripetersi nella testa le solite parole le discorso: "se due
si vogliono bene si baciano, quindi io e lei è normale che ci baciamo..
no?". Però proprio non riusciva a capire come certe persone trovassero in
quel gesto a lui stranissimo e inconcepibile un modo per dirsi l'un l'altro il
bene che provavano.. Non bastavano delle semplici parole? Certo, vedeva ogni
tanto per strada gente baciarsi, solo che per loro era normale.. forse perchè
erano più grandi e per loro era diverso.. o no?
keiko
intanto era immersa nei suoi di pensieri: quello detto da Kaky non faceva una
piega, loro si volevano bene, quindi.. però qualcosa sembrava non quadrarle,
anche se non riusciva a capire cosa..
Furono
improvvisamente interrotti dal rumore di una porta sbattuta violentemente e
dalla voce grossa di un uomo:
-Hey
voi due!!! ma che state facendo???-....
I due
bambini st staccarono improvvisamente, fissando il nonno con aria innocente..
-ma
nonno.. ci stavamo baciando..-TAKAO
-Appunto!!
Non si fanno certe cose alla vostra età!!-NONNO JAY
-E
perchè?..-TAKAO
-Come
perchè?? Certe cose le fanno solo la gente che si vuole bene, e voi adesso
ancora non ci capite niente di queste cose!! Siete due bambini!!-NONNO JAY
I due
continuavano a fissare Nonno Jay con aria sempre più convinta, specialmente
Takao:
-Eh ma
perchè ci vogliamo bene che ci siamo baciati..due che si vogliono bene si
baciano no? Come quei due lì..-TAKAO
Il
bambino indicò col dito lo schermo del televisore, mostrando così al nonno il
film e la situazione che stavano guardando. Afferrò al volo il problema
confusionale che si era creato.. Sorrise, prima di sedersi in mezzo ai bambini,
inziando poi a parlare con fare più calmo..
-Ci
sono cose che voi ancora non riuscite a capire, come quel film per
esempio..-NONNO JAY
Prese
fiato, sorridendo ancora una volta guardando i due bambini che lo fissavano
curiosi..
-E'
vero che quando due persone si vogliono bene si baciano, ma tra di loro c'è più
di un semplice volersi bene.. c'è amore.. e questo voi ancora non riuscite a
capirlo!-NONNO JAY
-E
cos'è l'amore nonno?-TAKAO
-E' una
cosa inspiegabile, non saprei nemmeno io definirtela... quando incontri la
persona giusta vedi in lei l'amore.. non c'è una parola o una frase per
descriverlo!-NONNO JAY
-E come
fai a capire quando incontri la persona giusta? Per esempio, potrebbe anche
essere mia sorella..-TAKAO
-Forse,
ma ora nessuno di voi due è in grado di capirlo, nemmeno Keiko che è più grande
di te.. Non è ancora tempo per queste cose, bambini..Magari un giorno vi
accorgete che tra di voi c'è più di un semplice bene, c'è amore..ma questo
nessuno è in grado di dirlo ora..-NONNO JAY
-Continuo
a non capire..-TAKAO
-Nipote
mio, il solo fatto che non capisci cosa sia l'amore vuol proprio dire che
ancora non lo provi per nessuna, perchè non sai cosa vuol dire, non riesci a
capire..Un giorno lo capirai da solo, e quel giorno bacerai davvero quella
persona a cui ti senti legato..-NONNO JAY
-Penso
che tu abbia ragione nonno..-KEIKO
-Ma
certo che ho ragione..-NONNO JAY
I tre
rimasero in silenzio: Takao fissava pensieroso lo schermo.. quella parola
"amore" gli risultava nuova, o quanto meno non pensava fosse diverso
dal volersi bene.. era da sempre stato convinto che fossero due cose molto
simili..
-Quindi
vuoi dire che c'è differenza dal voler bene e amare?-TAKAO
-C'è un
mare di differenza, Takao.. un giorno lo capirai..-NONNO JAY
-Quindi
abbiamo sbagliato?-KEIKO
-Direi
proprio di sì.. ora avete sbagliato.. ma magari un giorno, ripeto, quando
imparerete il significato di questa parola, non sbaglierete più..-NONNO JAY
-Che
cosa difficile..-TAKAO
-Si, è
difficile, ma tutti lo capiscono, prima o poi: l'importante è non avere
fretta.. e ricordate che, fino a che non saprete dare un significato alla
parola "amore", vuol dire che ancora non lo state provando..-NONNO
JAY
Il
nonno si alzò dal divano, lasciando i due bambini a fissarsi perplessi,
cercando l'uno la riposta nell'altra, ma senza trovarla..
Quando
l'uomo fu arrivato alla porta della palestra, si girò un'ultima volta, notando
lo stato confusionale in cui si trovavano quei due:
-e
ricordate anche che, se non c'è amore, non c'è bacio.. un po' come avete visto
nel film! Altrimenti, dovremmo andare in giro a baciare tutti quelli a cui
vogliamo "solo" bene, come amici, parenti, genitori..
pensateci..-NONNO JAY
Dopo
aver ascoltato le parole del nonno, Takao spense il televisore:
-E'
inutile andare avanti a guardare, visto che non ci capiamo niente..-TAKAO
Il
bambino fissava il pavimento con le braccia conserte e l'espressione
imbronciata: perchè non riusciva a capirci niente?
-Dai
kaky.. un giorno capiremo.. abbiamo sbagliato è vero..-KEIKO
-Però
io pensavo..-TAKAO
-Anche
io, in qualche senso.. però non è come la pensavamo noi..-KEIKO
Kaky si
girò, fissando la sorellona che gli sorrideva tristemente..
-Vuoi
dire che un giorno capiremo? A me sembra tanto difficile..-TAKAO
-Anche
a me.. ma lo capiremo non ti preoccupare..-KEIKO
FINE FLASHBACK
-Certo però
che scena..-TAKAO
-Già..-KEIKO
-Però.. ti
ripeto.. io cmq lo considero ora come un gesto d'affetto, anche se al tempo
avevamo le idee molto confuse..-TAKAO
-Un gesto
d'affetto un po' insolito, non credi?-KEIKO
-Si ma..
non lo so! Certo adesso avrebbe tutto un altro significato.. però io ti volevo
bene, e anche adesso te ne voglio, sempre di più.. e poi pensaci: proprio
perchè eravamo convinti che quel gesto significasse solamente volersi bene, lo
abbiamo fatto.. non credi?-TAKAO
-E' verso..
forse hai ragione tu.. ma non possiamo definirlo "primo bacio".. il
primo bacio è con amore, adesso lo abbiamo imparato..-KEIKO
-Si, ma è
stato pur sempre un bacio no?-TAKAO
-Umh.. si,
ma bisogna distinguere il tipo..-KEIKO
Takao sorrise,
arrossendo ancora per quella stranissima scena..
-Che
stupidi..-TAKAO
-No, tu eri
stupido!! Io sentivo che c'era qualcosa di distorto nel tuo discorso! Solo che
mi sono lasciata convincere..-KEIKO
-Si si..
eri stupida anche tu..-TAKAO
-Uff.. non
è vero..-KEIKO
Takao si
fece nuovamente serio: appoggiò la schiena sulla sponda del divano portandosi
le braccia dietro alla nuca, ripensando alle parole che suo nonno aveva detto
in quella occasione.. amore..
-Keiko,
posso farti una domanda?-TAKAO
-Certo,
dimmi..-KEIKO
-So già di
sapere la risposta, ma.. tu hai già scoperto cos'è l'amore?-TAKAO
Keiko
rimase perplessa a quella domanda, senza saperne il motivo.. Ma rispose cmq,
facendo trasparire dalla sua voce tutta la sua sorpresa, facendo sorridere il
fratellino:
-Si.. posso
dire di si..-KEIKO
-E so già
con chi l'hai scoperto..-TAKAO
-Già, l'ho
scoperto per la prima volta con quel bastardo..-KEIKO
-Che non si
meritava niente..! E ora lo stai scoprendo di nuovo..-TAKAO
-Si.. e ne
sono felice..-KEIKO
Il ragazzo
fissò il soffitto bianco di casa sua, senza dire una parola..
-Come mai
questa domanda?-KEIKO
-Perchè..
io ancora non so cosa voglia dire..-TAKAO
-Beh.. non
ti sei ancora innamorato..-KEIKO
-Si, è
vero.. e ho una voglia matta di scoprirlo..-TAKAO
-C'è ancora
tanto tempo Kaky.. Ti ricordi? Non devi avere fretta..-KEIKO
-Si, hai
ragione.. in fondo.. sono giovane..-TAKAO
-Giusto.. e
divertiti! Un giorno, magari quando meno te lo aspetti, lo scoprirai..-KEIKO
Takao sorrise,
tornando a guardare la sorellona: era vero che era ancora molto giovane e aveva
voglia di vivere la sua vita, però quel sentimento mai provato prima lo
attirava.. e non vedeva l'ora di scoprirlo.. Un sentimento di nostalgia gli
crebbe dentro, ma nostalgia di cosa? Non doveva essere triste, il momento
sarebbe arrivato anche per lui, e finalmente quella felicità che si sentiva
dentro la sorella in quel periodo, quella strana felicità, l'avrebbe sentita
anche lui!
-E poi
chissà.. quando bacerai la persona amata non conterai nemmeno più quel nostro
bacino..-KEIKO
-Non penso
proprio.. ti ho già detto quello che penso..si li distinguerò come hai detto
tu, però, voglio dire.. lo sai, cosa voglio dire..-TAKAO
-Si,
certo..-KEIKO
Il silenzio
tombale che si venne a creare successivamente tra i due fu interrotto dal
rumore dei passi di qualcuno che stava scendendo le scale:
-Ciao
nonno..-TAKAO
Nonno Jay
scese le scale col sorriso sulle labbra, il che fece insospettire i due
ragazzi:
-Ho sentito
il vostro discorso..-NONNO JAY
-Eh??-KEIKO
-E si..
sapete, ero di sopra..-NONNO JAY
-E stavi
origliando!-TAKAO
-E va bene
si..-NONNO JAY
L'uomo di
avvicinò ai due giovani con aria compiaciuta, per poi rivolgersi a loro con una
semplice frase:
-Sono
contento..-NONNO JAY
-Di
cosa?-TAKAO
-Sono
contento che abbiate capito.. tu, keiko, hai finalmente capito cosa voglia dire
l'amore, mentre tu, Takao, hai capito che ancora c'è tempo e non bisogna avere
fretta, sei riuscito finalmente a capire la diversità tra il volersi bene e
l'amarsi.. E, come ha detto Keiko, un giorno anche tu lo scoprirai, e credimi..
è una cosa stupenda..-NONNO JAY
Al ragazzo
brillarono gli occhi, un po' per commozione e un po' per ansia di quel
momento..
Nonno Jay
si avviò verso la sua solita palestra, mantenendo il suo fedele sorriso sulle
labbra, per poi fermarsi appena prima della porta, proprio come quella volta:
-Avete
capito di aver sbagliato quel giorno?-NONNO JAY
I due
annuirono.. ok, era un gesto d'affetto, specialmente per Takao, però non dissero
niente.. non era amore! Non era un vero bacio..
-Bene..-NONNO
JAY
Improvvisamente
il volto del nonno prese un'espressione ironica e finta sconsolata, attirando
l'attenzione dei ragazzi che ancora stavano sul divano a fissarlo in modo
strano..
-Oh beh.. peccato
che però le mie supposizioni siano andate in fumo.. tra voi due non è mai
successo niente di tutto ciò! E penso che ormai non succederà mai.. ma va
beh!-NONNO JAY
Rise da
solo, prima di entrare nella sua palestra..
Takao e
Keiko tornarono a fissarsi perplessi..
-Quella
parte di discorso mi è tornata in mente solo ora..-TAKAO
-E va beh..
che ci vuoi fare?-KEIKO
Rimasero a
fissarsi imbarazzati, immaginando loro due come li voleva vedere il nonno..
insieme! No, mai! Lentamente cominciarono a ridere, fino a scoppiare in
una risata euforica e senza limiti, arrivando a piegarsi in due per il dolore
addominale..
Intanto
Nonno Jay stava ancora ad ascoltare tutto, sempre sorridendo.. Avrebbe sperato
in qualcosa di più tra quei due, ma purtroppo niente era mai successo.. e ormai
era troppo tardi per sperarci! Ma non gli importava: capiva il rapporto
particolare che era nato e cresciuto tra quei due,e gli sembrava una cosa
meravigliosa.. anzi, lo era! Avere qualcuno al proprio fianco, oltre alla
persona amata, era una cosa stupenda: qualcuno su cui poter sempre contare e di
cui fidarsi pienamente.. a cui raccontare tutto e sfogarsi di quello che ogni
tanto cresce dentro.. Era il rapporto che ormai stava sempre di più maturando,e
che mai si sarebbe spezzato..
Questo
chappy contiene situazioni un po' "sconcie", ma non scandalose..
mentre comincio già a preavvisarvi, come magari leggendo capirete, che il
prossimo capitolo sarà "più forte" di questo, e non escludo la possibilità
di scene erotiche, anche se cercherò di trattenermi il più possibile.. però
sapete come sono fatta.. (porcellona!! NDtutti) (ma no, cosa avete capito!!
>.<" -////-"NDme).. intendo dire che mi piace descrivere al
meglio le situazioni che si creano intorno ai personaggi e i loro stati
d'animo, quindi non escludo la possibilità prima citata.. Cercherò di mettere
in evidenza col corsivo quelle scene, in modo che, se mi dovesse uscire una
cosa davvero forte, saprete distinguerle e magari, se pensate di non
"riuscire" a leggerle o semplicemente di non volerle leggere, potrete
saltare, ok? ^^"
la testa di
keiko fece capolino dalla porta del bagno del secondo piano di casa Kinomiya e
i suoi occhi guardarono furtivi la casa intorno alla ricerca del fratellino,
del quale non sembrava esserci nemmeno l'ombra..
-Takaoooo!!!-KEIKO
Niente..
che fosse uscito? Guardò l'ora sull'orologio appoggiato sul mobiletto vicino
alla porta sul quale erano posti anche altri numerosi oggetti messi tutti in
modo confusionale e sparso, tra i quali c'erano delle lamette, vari
trucchi di colore chiaro, un profumo alla pesca che a lei piaceva da
morire e una crema per il corpo ai frutti tropicali, che lei amava ma che il
suo fratellino detestava con tutto il suo cuore: si lamentava ogni volta che,
dopo la doccia, sua sorella di metteva addosso quella "specie di
schifezza", prima di tutto perchè stava in bagno un quarto d'ora di più
mentre lui stava ad aspettare il suo turno spazientito, poi perchè, appena
messa, formava una specie di velo viscido ma anche appiccicoso sulla sua pelle,
e ogni volta che l'abbracciava gli sembrava di abbracciare una lumaca senza
guscio.. bah, che orrore!
Erano le
8.30, tra mezz'ora sarebbe dovuta essere a casa di Kei.. Sospirò: chissà cosa
avrebbero fatto quella sera! Forse però già se lo immaginava, la sua mente
maliziosa cominciò a sognare ad occhi aperti.. Era vero che non era una ragazza
facile, ma era come se con lui si sentisse sicura di ogni cosa che faceva o
diceva: quando le sue braccia muscolose la rinchiudevano in un abbraccio, si
sentiva fuori dal mondo, su un altro pianeta, dove la forza di gravità non
esisteva, e dove tutto era più bello e sicuro! Come si poteva pensare male di
quel ragazzo? Si era dimostrato essere tutto ciò che lei stava cercando, e di
certo quella sera non gli sembrava essere troppo presto per "certe
cose"... Bisogna sentirselo dentro quando è tempo, quando è il momento
giusto, e quello lo era.. Perchè aspettare? Perchè non concedersi al ragazzo
ormai amato più di ogni altra cosa? Al ragazzo che veramente la stava facendo
sentire amata, che sentiva molto simile a lei..
Scosse la
testa e tornò alla realtà: si accorse di essere rimasta a fantasticare su Kei
per un lungo istante con la testa fuori dal bagno e con sguardo sognante, come
una cretina..
Si ricordò
il motivo per cui era in quella posizione, quindi prese fiato e ricominciò ad
urlare:
-Takaooo!!!!-KEIKO
Qualche
secondo di attesa, prima di ricevere la risposta assonnata del fratellino
proveniente dalla camera da letto:
-Uff.. ma
che ca**o vuoi?.. Awn..-TAKAO
-takao,
possibile che non mi hai sentito prima??-KEIKO
-Stavo
awn.. dormendo..-TAKAO
-Ma dormi
sempre!!-KEIKO
-E beh? Lo
sai che dopo mangiato mi serve il sonnellino.. cmq.. uff.. perchè mi hai
svegliato?-TAKAO
"Oddio
è una caso disperato.. sempre a dormire!"KEIKO
-Mi serve
il reggiseno che sta sul letto..-KEIKO
-Il
reggiseno..? Non vedo nessun reggiseno!-TAKAO
-Come no?
Era appoggiato sul letto..-KEIKO
Takao si
guardò intorno, per poi scovare il suo reggiseno finito sotto il cuscino. Lo
prese delicatamente e lo stette a guardare, rimirandolo in ogni suo minimo
particolare: era nero, con delle piccole roselline blu; era di pizzo e
abbastanza elegante e intrigante, non gliene aveva mai visto uno del genere
addosso..
-Allora??-KEIKO
-Arrivo!!-TAKAO
Il ragazzo
se lo mise su solo per le spalline, andando con fare sensuale e scherzoso dalla
sorellona per poi appoggiarsi allo stile "panterone" sullo stipite
della porta rivolgendole poi uno sguardo ammiccante, mentre lei lo stava
guardare con la faccia di una che pensa "poverino.."..
-E tu cosa
hai intenzione di fare questa sera con questo coso? Hai intenzione di tenertelo
su per tutta la serata oppure no?..-TAKAO
-Takao!!!
Dammi subito il MIO reggiseno!!-KEIKO
Takao
scoppiò a ridere come un idiota, lasciando che la sorella gli strappasse di
dosso quell'aggeggio intrigante.
-Cosa
dovrei pensare se ti metti una cosa del genere?-TAKAO
-E'.. un
reggiseno..-KEIKO
-Un po'
particolare però..-TAKAO
Il brunetto
fece un ghigno pervertito, prima di vedersi chiudere in faccia la porta del
bagno:
-Non sono
affari tuoi!!-KEIKO
-Uff.. pensala
come vuoi.. però, parlando seriamente.. se lui dovesse.. beh,
accetteresti?-TAKAO
keiko
riaprì la porta lentamente, facendo capolino come prima dopo essersi infilata
il suo reggiseno: questa volta il fratellino aveva cambiato totalmente la sua
espressione da maniaco sessuale e la fissava serio, così decise di
rispondergli:
-Si, penso
proprio di si..-KEIKO
-Strano..
di solito non ti lasci andare così presto..-TAKAO
-Lo so, ci
stavo pensando anche io ma.. è una cosa inspiegabile, io..mi sento sicura con lui...
e seguo il mio istinto..-KEIKO
Kaky
sospirò rassegnato: sarebbe stato inutile tentare di dirle che secondo lui
sarebbe stato meglio aspettare.. era ancora giovane, ma certe cose riusciva a
capirle! Ormai era convinta, e non sarebbe stato lui il guastafeste, almeno per
quella sera.. tanto, anche se glielo avrebbe detto, lei non l'avrebbe
ascoltato!
Keky lesse
i suoi pensieri attraverso i suoi occhi, come se fossero un libro aperto: come
le riusciva bene..! Sorrise allegramente, facendo seguire quel suo sorriso ad
uno scappellotto sulla testa del fratellino:
-Dai, ti ho
già detto di non fare il ragazzino!-KEIKO
-Uff.. va
beh, basta che ne sia convinta tu! Però ricorda che, se solo una leggera idea
che potresti pentirtene ti passa per la testa..-TAKAO
-Lo so,
tranquillo.. sono più grande di te non per niente..-KEIKO
Si, era più
grande di lui, ma non aveva mai visto per esempio il vero comportamento di
quel bastardo del suo ex, non se ne era mai accorta, mentre lui, sebbene più
giovane e inesperto, aveva notato tutto.. Quel pensiero gli fece riaffiorare
alla mente di nuovo quel brutto ricordo, quell'orrenda visione di sua sorella
su un letto d'ospedale, sul punto di morte, e svelto cercò di cacciarla via,
prima che le lacrime potessero riempire i suoi occhi facendo così preoccupare
la sorellona. Forse, lei non si era mai accorta niente perchè era accecata
dall'amore, quello strano sentimento.. ma era davvero così forte? Sperò
che quella volta non si sbagliasse ad essere convinta.. in fondo, solo lei poteva
saperlo, di certo non lui: era una cosa che doveva sentirsi dentro lei, era una
cosa diversa! E poi, ormai si era convinto del ragazzo che era Kei: si vedeva
dalla nuova espressione dei suoi occhi che era innamorato della sorella..
Sorrise,
massaggiandosi la testa: a volte sua sorella non si rendeva nemmeno conto delle
mani pesanti che aveva, anche se lo faceva per scherzare..!
keiko,
vedendo l'espressione del fratellino di nuovo felice, chiuse la porta, tornando
al suo da farsi.
Intanto
Takao si sdraiò nuovamente sul letto, mettendo le braccia dietro la testa e
tenendo le gambe accavallate: ogni volta che vedeva sorridere la sorella gli
saliva dentro come un senso di malinconia.. sarebbe stata una cosa assurda, se
solo si fosse sentito giusto nei suoi confronti. Non sarebbe mai riuscito a
perdonarsi quello che stava facendo, e sperò col tutto il cuore che la furbizia
di keky non arrivasse ancora a scoprire che lui continuava a non essere sincero
con lei..pensiero da gran codardo, non c'era che dire! ma quella storia non
sarebbe durata a lungo, ne era sicuro: Rei si stava impegnando per uscire da
quella mirabolante cotta o come la si voleva chiamare, e presto tutto sarebbe
finito! Doveva finire..
Chiuse gli
occhi per qualche istante, ricadendo quasi nel sonno in quella strana
posizione, prima di essere risvegliato da un bacio sulla guancia dato dalla
sorellona. Aprì gli occhi, trovandosela davanti, più bella che mai, con addosso
una gonna non troppo corta nera e una magliettina color panna molto
spagnoleggiante.. Era davvero una bella ragazza, sua sorella..!
-Umh, ok..
ma non fare tardi o il nonno si preoccuperà..-TAKAO
-Ok,
promesso.. ciao kaky!-KEIKO
takao
salutò la sorella con un gesto della mano, prima di vederla uscire dalla
stanza. Si stiracchiò un attimo, rotolandosi nel letto: era ancora presto per
andare a dormire definitivamente.. Si alzò in piedi e prese il suo Dragoon con
il dispositivo di lancio: qualche tiro non gli avrebbe fatto nient'altro che
bene.. lo avrebbe anche aiutato a distrarsi un po'! Si stropicciò gli occhi,
prima di affacciarsi alla finestra vedendo così la sorellona uscire dal
porticato del giardino con passo deciso, guardando freneticamente l'ora. Chissà
se davvero sarebbe successo tra quei due qualcosa.. Sorrise ancora una volta e
scese con passo lento dalle scale, uscendo dalla porta d'ingresso: ormai la
sera era alle porte..
Si mise in
posizione e lanciò il suo bey nell'enorme giardino, vedendolo fare uno slalom
veloce tra gli alberi e i fra i sassi che decoravano l'esterno..
Improvvisamente gli venne in mente ancora Rei.. chissà se si stava ancora
torturando per quella storia o se già si sentiva meglio? Optò per la seconda,
in tutti i casi: era un ragazzo forte, ce l'avrebbe fatta a superare tutto.. ne
era convinto..
kei era
nervoso, si muoveva con frenesia su e giù per la casa. Non sapeva il perchè di
quell'agitazione mai provata prima.. forse, era il fatto di stare da soli che
lo rendeva nervoso.. No, ma a cosa stava pensando? Non era per quello, in fondo
anche la sera precedente lo erano stati! Forse era il fatto proprio di essere
in casa, senza nessuno.. Non lo sapeva insomma, fatto stava che era agitato
come non lo era mai stato: quella ragazza suscitava in lui stati d'animo mai
sentiti prima di allora!
Tutto d'un
tratto sentì il citofono suonare: smise subito di pensare e si precipitò giù
dalle scale. Aprì la porta e si trovò davanti lei, più bella che mai, che gli
sorrideva nervosamente: meno male, non era l'unico ad essere in quello stato!
Una maglietta finissima estiva ed una minigonna nera mettevano in risalto tutte
le sue forme, senza però entrare nel limite dell'esagerato. Le sue gambe lunghe
erano rese ancora più slanciate da un paio di sandali anch'essi neri non troppo
alti: non serviva molto per rendere eccezionali quelle gambe scure, erano già
belle per conto loro.
la stette a
fissare per un tempo indeterminato, con la bocca aperta: avrebbe voluto dirle
quanto era bella, come le stava bene quella gonna.. ma le parole non uscivano,
la voce era bloccata.
Diede uno
sguardo a quelle morbide labbra, e con enorme piacere notò che non c'era ombra
di lucidalabbra o cose varie, così, visto che le parole non accennavano a
venire fuori, la prese dolcemente per la vita e la baciò, mentre le gote della
ragazza erano ancora rosse per lo sguardo di Kei rivolto a lei prima.
Dopo quel
lunghissimo bacio, kei la invitò ad entrare in casa, facendola accomodare sul
divanetto del grande soggiorno. Fortunatamente, fu proprio keiko a prendere per
prima la parola:
-Com'è
grande..-KEIKO
-Eh?.. ehm
si.. vivo con mio padre, purtroppo..-KEI
Kei era
intento a tirare fuori un film dalla sua custodia, un film misto tra azione,
fantascienza e romanticismo: Spiderman. Gli piaceva molto, e sperò che anche a
keiko piacesse..
Si avvicinò
alla ragazza sorridendo, mostrandogli quello che aveva scelto, e con suo grande
sollievo lo scoprì essere uno dei film preferiti della ragazza.
Dopo aver
inserito la videocassetta nel videoregistratore, si sedette accanto a lei,
molto accanto.. Improvvisamente, notò lo sguardo interrogativo della ragazza,
che ora lo stava a fissare con l'aria di una che è indecisa se fare o meno una
domanda..
-Che c'è
piccola?-KEI
-Io.. non
vorrei entrare troppo nel privato ma.. come mai hai detto che
"purtroppo" vivi con tuo padre?-KEIKO
Kei,
inaspettatamente l'abbracciò, facendola piegare e appoggiare la testa al suo
petto, cominciando ad accarezzarle i capelli:
-prima di
tutto, non devi avere paura di chiedermi certe cose.. Tu sei stata la prima
persona con cui mi sono aperto, e lo farò sempre di più, ricordatelo..-KEI
-Pensavo
non ti facesse piacere una domanda del genere..-KEIKO
-Non ti preoccupare,
ok? Cmq, devi sapere che io ho quasi sempre vissuto da mio nonno, come avrai
già capito, ma per una ragione: mio padre mi abbandonò quando ancora ero
piccolissimo, e da quel giorno non l'ho più rivisto.. Così, mi sono trasferito
da mio nonno Hito, vivendo per un certo periodo in tranquillità con lui.. Poi
la storia la sai..-KEI
-E.. ci sei
tornato a vivere dopo quello spiacevole fatto?-KEIKO
-Esatto..
mio padre decise che saremmo tornati a vivere a Tokyo, e così fu.. Le cose con
lui non vanno molto bene, ma se appena possiamo cerchiamo di andare d'accordo..
Mi sembra quasi di essere d'impiccio per lui..-KEI
-kei, non
dire così! E' sempre tuo padre..-KEIKO
-Anche mio
nonno.. era pur sempre mio nonno..-KEI
-ma..
magari questa è solo una tua impressione..-KEIKO
-Lo spero..
ma resta il fatto che mi ha abbandonato..-KEI
-E come
mai?-KEIKO
-Tu lo sai?
Io non l'ho mai saputo.. e non voglio saperlo..-KEI
Keiko
strinse forte a sè il ragazzo, cercando con quel caloroso abbraccio di
consolarlo, vedendo i suoi occhi diventare tristi. kei rispose all'abbraccio in
modo attrettanto caloroso, continuando con una mano ad accarezzarle i capelli e
poggiando la sua testa su quella di quel meraviglioso angelo.
Il film
stava ormai per inziare, dopo i lunghi titoli inziali, e i due tornarono a
guardare il televisore, stando così, sempre stretti l'uno all'altro.
Nonostante
gli sguardi dei due fossero rimasti attaccati alla TV per quasi tutto il film,
i due non riuscirono a smettere di pensare alle sensazioni che quella magnifica
sera stava donando a loro. A Kei sembrava tutto un sogno, anzi, meglio di un
sogno.. gli sembrava un risveglio.. Gli sembrava di essersi appena svegliato da
un incubo, dipinto solo di nero e di tristezza infinita e.. da ghiaccio, che
lui stesso aveva creato per difesa.. Gli sembrava di trovarsi in una bella
mattinata di primavera, dopo la notte che aveva portato con sè quel lungo
incubo.. pareva di aver appena aperto gli occhi, e di sentirsi molto meglio
vedendo i raggi di sole che filtravano nella sua stanza e sentendo il
cinguettìo felice degli uccellini.. e pensando che era solo un incubo, solo un
maledetto incubo che lo aveva tormentato così a lungo, e che ora era scomparso
grazie alla luce del sole.. e quella luce era Keiko, quella stupenda ragazza
che finalmente aveva trovato, che lo aveva fatto sentire come rinato ad una
nuova vita.
la mano del
ragazzo scese ad accarezzarle dolcemente il viso, provocando una gioia immensa
alla ragazza, ormai persa in quell'abbraccio sincero e caldo, quell'abbraccio
dato dalla sola persona capace di ridonarle fiducia e forza di innamorarsi di
nuovo, senza paura, senza timori. Pensava mai sarebbe successo e invece.. si
ritrovava a ringraziare l'unico ragazzo che pensava non esistere sulla faccia
di quel dannatissimo mondo.. un mondo troppo crudele, che da sola non ce
l'avrebbe fatta ad affrontare, sebbene fosse stata forte...mentre ora aveva
ritrovato magicamente, e solo grazie a lui, il coraggio di mettersi contro
tutte le ingiustizie e i rancori che da sempre l'avevano oppressa.
Il mondo
era davvero troppo crudele, lo era stato per entrambi, ma ora la luce della
speranza era rinata, la luce della forza e dell'amore..
Quando i
due protagonisti si ritrovarono, quasi a metà film, a baciarsi, kei prese
l'occasione al volo: mise una mano sotto il mento della ragazza, facendole
alzare il viso, prima di ricadere nuovamente in un bacio lungo e passionale,
pieno di ringraziamenti e di gioia da parte di entrambi. Un bacio molto forte,
che sembrava dire per entrambi "grazie di esistere".. Il ragazzo la
strinse forte a sè con il braccio che aveva intorno alle spalle di lei, mentre
con una mano prese a scendere sulle sue spalle facendole abbassare quasi
involontariamente una manica leggera della maglietta. La sua mano prese poi a
risalire, fermandosi sul petto, facendole sorrere lievemente un dito dal collo
in giù, in mezzo ai seni di lei.
Ormai non
controllava più la sua volontà: tutto il controllo era andato perso in quel
bacio forte e pieno di passione, che stava lentamente divorando i due.
Improvvisamente
però si fermò, un po' come accadde la sera precedente: aveva paura, aveva paura
che lei non fosse ancora pronta.. magari era troppo presto, e lei non
aveva il coraggio di dirglielo in faccia, vedendolo ormai privo di sensi..
Certo, tutto ciò non era in programma, però lei gli suscitava qualcosa a lui
estraneo, che non sapeva controllare, portandolo così in quella imbarazzante
situazione.
keiko lo
fissò prima con occhi interrogativi, chiedendosi il come mai di quel suo stop
improvviso, poi però, notando l'aria confusa del ragazzo, decise di
chiederglielo esplicitamente:
-Che
succede?-KEIKO
-Io.. non
volevo..-KEI
-Come..?-KEIKO
-Scusa..
forse è ancora troppo presto per te..-KEI
Keiko gli
sorrise, tornando a dargli piccoli e lievi baci sulle labbra, cercando di
infondergli sicurezza, prima di terminare l'opera dicendo:
-Non è
troppo presto.. bisogna seguire l'istinto, kei.. non ti preoccupare..-KEIKO
-nei sei
sicura.. guarda che io se vuoi..-KEI
-Sshh..
tranquillo.. ne sono sicura..-KEIKO
Detto
questo, tornò a baciarlo con la stessa intensità di prima, rimanendo colta da
un senso di gioia irrefrenabile quando lo sentì rispondere al bacio nella sua
stessa maniera, forte e sicura.
Questa
volta fu lei a prendere l'inziativa: fece scorrere una mano sul suo petto,
sentendo sotto il suo palmo i muscoli scolpiti di lui, per poi alzargli
lievemente la maglietta e cominciando ad accarezzarlo sulla pelle nuda.
Dopo
qualche istante, kei emise un gemito di piacere sentendo la ragazza
accarezzargli e stuzzicargli i capezzoli, gemito accompagnato da una sua mano
che scendeva dolcemente sui suoi fianchi..
Il
ragazzo si staccò poi dolcemente, sussurrandogli all'orecchio:
-Forse è
meglio metterci un po' più comodi in un altro posto..-KEI
-Sono
d'accordo..-KEIKO
Kei si
alzò, ancora eccitato, prendendola per mano e abbracciandola poi nuovamente,
una volta che si fu alzata:
-Ricordati
che, se ti dovessi improvvisamente sentire insicura, io non ti obbligo a fare
niente.. non so se l'hai già capito ma.. ci tengo a te, tantissimo, come non mi
era mai capitato..-KEI
Keiko
sorrise, stringendolo ancora più forte per poi guardarlo dritto negli occhi:
-Stai
tranquillo piccolo..-KEIKO
Detto
questo, lo baciò lievemente sulle labbra, riempiendolo di gioia.. Ma non per il
fatto che stava per far sua la ragazza dei suoi sogni, o almeno, non solo per
quello.. Era felice perchè la sicurezza, che in così poco tempo si era creata
dentro di lui, era ricambiata.. la sicurezza che quella ragazza aveva fatto
nascere in lui dopo tanto tempo, sicurezza nei confronti di qualunque cosa, e
non solo di fronte a quel fatto.. E semplicemente, era sempre più contento di
averla al suo fianco, di aver trovato una persona che avesse risvegliato le sue
emozioni e i suoi sentimenti ormai ghiacciati e cacciati via, in fondo alla sua
anima, in un posto che sembrava introvabile.. Che perfetta spia che era!
la prese
per mano, ed insieme andarono al piano superiore..
Come
promesso, metterò in corsivo le parti un po' "sconcie", ok?
Perdonatemi se mi esce una cosa forte: a volte quando scrivo perdo il
controllo!! >.<"
Anche se
non c'entra niente, volevo anticiparvi l'uscita (ma come parlo??) di una mia
nuova ficcy, a capitolo unico, intitolata "A WITCH'S ASTRAL TRIP",
che mischia il mio sapere della religione wicca (la studio e la
pratico appassionatamente!! ^^) con, naturalmente, beyblade... ma basta
parlare di altro!!
Volevo
inoltre ringraziare ancora una volta tutte le raga che commentano i miei
chappy! Thank you so much!! ^_^
-Grazie..
il tipo che sono io ci avrei già fatto un volo!-KEIKO
Il ragazzo
sorrise, non mollando nemmeno per un secondo la mano della ragazza. Keiko
faceva attenzione a dove metteva i piedi: con quei sandali, su quella scalinata
di legno lucido, non ci avrebbe messo ne due ne tre a cadere come un salame,
facendo una delle sue solite figure! Strinse ancora di più la mano di kei, per
paura di cadere, prima di allentare la presa una volta salito l'ultimo gradino.
Il secondo
piano sembrava essere ancora più grande del primo: realizzò che doveva essere
almeno il doppio del secondo piano di casa sua! Il corridoio, ampio e spazioso,
sembrava finire chissà dove, e in un certo punto, si allargava in un'ennesima
saletta, con tanto di divanetti, tavolino in vetro, tappeti indiani molto ben
decorati, quadri egizi e non, e un piccolo armadio di legno liscio con le ante
a vetro. Rimase incantata per qualche secondo a guardare quell'immensa casa:
altro che il doppio della sua! Sembrava essere tutto così pregiato, così ben
posizionato.. sembrava non esserci una statuetta fuori posto!
Fu
risvegliata dal suo catalessi da una risatina soffocata e divertita di Kei, che
le chiese:
-Cos'è
quell'aria strana?-KEI
-Eh? No è
che.. stavo pensando a quanto sia grande casa tua..-KEIKO
Kei sorrise
nuovamente, circondandole la vita con un braccio:
-Mio padre
tiene molto a casa sua.. Se solo oso lasciare qualche cartaccia in giro, si
arrabbia in modo infernale..-KEI
-Capisco..
anche mia madre è così, ogni tanto..-KEIKO
Il ragazzo
decise che non era più tempo di parole.. la spinse gentilmente per la vita
verso una stanza abbastanza ampia: aprì la porta accendendo la luce..
Keiko ne rimase abbagliata.. davanti a lei vide un maestoso letto matrimoniale
ben rifinito, posto in una camera alquanto grande. Si guardò un attimo intorno,
prima di essere invitata dal ragazzo ad entrare per prima. Avanzò,
sorridendogli, mentre Kei, dietro di lei, chiuse lentamente la porta.
-Mio Dio,
non sono abituata a cose così grandi!-KEIKO
La ragazza
si girò verso sinistra, vedendo un grande mobile, dove erano riposte in modo
elegante, dentro a cornicette argentee, le foto di Kei, dalla sua infanzia fino
alla sua adolescenza. In quasi tutte, il bambino o ragazzo, teneva in mano il
suo adorato bey, stringendolo forte, quasi fosse la unica cosa al mondo
veramente importante per lui. Quello sguardo fiero e agguerrito lo aveva da
sempre avuto, a quanto poteva vedere.. ed era una cosa buona! Probabilmente
aveva già impresso nella sua mente il suo grande sogno, e probabilmente, già
dalla tenera età si sforzava per raggiungerlo.. anzi, ne era sicura..!
Sulla
destra, invece, trovò una grande finestra che dava sul letto: certo, il
panorama non era dei migliori, sembrava un po' quello di casa sua.. muri, case,
strade.. ma d'altronde vivevano in una città, non potevano di certo pretendere
di affacciarsi alla finestra, al mattino, e vedere dei meravigliosi cavalli
bianchi e neri correre per le praterie, o, ancora meglio, una cascata o una
immensa spiaggia..
Improvvisamente
notò un armadio, proprio quasi di fianco a lei: era mezzo aperto, e si potevano
intravedere dei vestiti molto eleganti da uomo-ragazzo che facevano capolino
dall'interno. Sorrise, mentre vide Kei avvicinarsi ad esso per chiuderne bene
le ante, dimenticate aperte dall'ora precedente.
keiko
sorrise, sorriso che fu subito captato dal ragazzo dai capelli
blu-azzurrognoli, il quale si girò sorridendo anch'egli, quasi come avesse
capito il motivo per cui il suo angelo stava ridendo:
-Non li
metto quasi mai.. mio padre vorrebbe che lo facessi, ma a me non
piacciono..-KEI
-Capisco..
ma tanto stai benissimo con tutto!-KEIKO
Kei
sorrise, in segno di ringraziamento, prima di tornare ad ascoltare le ultime
parole di Keiko:
-Beh..
scusa l'imbarazzo ma.. te l'ho detto, non sono abituata a case così
grandi..-KEIKO
La ragazza
rise quasi in silenzio, prima di sentire un brivido passargli per la schiena ,
partendo dal collo: si rese conto che kei ora le stava proprio dietro e la stringeva
con entrambe le braccia per la vita, stando quasi completamente quasi attaccata
a lei..
-Nemmeno io
sono abituato alle sensazioni che mi fai provare..-KEI
Detto
questo, prese a baciarla sensualmente sul collo: l'eccitazione di prima, che
sembrava essersi calmata per qualche istante in lui, cominciò ancora a crescere
all'impazzata, sempre di più.. era vero, era una sensazione a lui nuova, però
era fantastica..!
Keiko
perse i sensi: quei suoi baci, così lievi e dolci quanto cattivi, la stavano
facendo impazzire: kei sembrava aver preso proprio il punto giusto per farle
perdere la ragione..
Quando
i baci del ragazzo passarono a veri e propri baci alla francese, la ragazza
emise un lungo sospiro di piacere ed eccitazione, suscitanto in Kei la gioia di
sapere che riusciva a trasmetterle la stessa eccitazione che anche lui stava
provando. Le sue mani sembrarono mollare per un attimo la presa, prima di
riprenderla però, questa volta, sui suoi seni, prima accarezzandoli poi
stringendoli nelle sue forti mani.
keiko,
improvvisamente, dopo essersi lasciata per qualche istante andare a quelle
carezze aggressive, si girò verso di lui: lo fissò intensamente negli occhi..
era chiaro ad entrambi che stavano provando la stessa sensazione di piacere
immenso, quasi di voglia estrema.. La ragione andò persa del tutto: Keiko fece
qualche passo indietro, tenendo cinte le braccia intorno al collo di lui,
facendolo così indietreggiare con lei, come una specie di inseguimento a
rallentatore, prima di ricadere dolcemente sul letto portandoselo con sè su
quel morbido appoggio, adatto ad un caldo proseguimento di quella serata.
Kei
riprese a baciarla con dolce forza, mentre le mani di lei ripresero l'opera
poco prima lasciata in sospeso: gli prese la maglietta dal fondo della schiena
e gliela tolse, lentamente, lasciandolo completamente a petto nudo.. Non potè
fare a meno di pensare al magnifico fisico scolpito del suo caloroso amore,
accarezzato sensualmente poi dalle sue lievi mani, che alternavano quelle dolci
carezze a piccoli e leggeri graffi sulla schiena di lui..
Kei
sembrò eccitarsi ancora di più: quelle sue unghie sulla sua schiena gli
provocavano un brivido che sembrava arrivare fino alle parti inferiori.. ma
decise che ancora non era il momento: prima toccava a lui "torturarla
dolcemente".. Passò lentamente a leccarle il collo, poi il petto ed infine
i seni, alzandole fino al petto la leggera maglietta estiva e spostandole quel
reggiseno ormai ingombrante. Il gemito emesso dalla ragazza gli fece capire
quanto il suo lavoro fosse apprezzato da lei, e questo lo invogliò ad andare
avanti.. Si alzò un istante sulle ginocchia, rimandendo sempre sopra di lei,
giusto il tempo per levarle di dosso gli indumenti prima da lui
solo scostati sul suo corpo: ormai non servivano più.. Il modo con cui Keiko lo
stava a guardare gli faceva crescere sempre di più un qualcosa dentro.. e non
era solo voglia di far suo quell'angelo, non solo.. era una cosa strana, una
forza maggiore alla quale lui non sapeva resistere.. Proprio lui, che era da sempre
stato capace di tenere a freno le sue emozioni, di non perdere mai il suo
autocontrollo di fronte a qualsiasi situazione.. ma non quella: era per lui la
prima volta.. per la prima volta ogni laccio che cercava di tenere stretto per
mai lasciarsi andare ormai si era spezzato di fronte a quella visione
celestiale, l'unica che aveva avuto la forza di spezzare ogni sua catena senza
nemmeno magari rendersene conto.. ora stava lì davanti ai suoi occhi maliziosi
e cattivelli, che sembravano tenere le redini delle sue sensazioni.. si era
perso, completamente perso, la sua mente ormai era nelle mani di quella
ragazza.. una volta tutto ciò lo avrebbe reso solo nervoso, ma non quella:
anzi, ne era felice, immensamente felice, e avrebbe voluto che quella sua specie
di dipendenza durasse in eterno, perchè si sentiva libero, libero grazie a
lei.. Libero e dipendente, in effetti erano due cose che non andavano d'accordo
l'una con l'altra, ma era proprio quello il bello! Lei sapeva mischiare ogni
genere di cosa, rendendo così quel mix letale anche paurosamente fantastico..
Ogni momento che passava con lei realizzava quanto più l'amasse, ogni minuto di
più!
Non
rimase un secondo di più a pensare: si risdraiò sopra di lei continuando nel
suo lavoro. prese a stuzzicarle i capezzoli con la lingua, mentre sentiva le
sue mani accarezzarlo in ogni minima parte del suo corpo, ora dolcemente, ora
forte e aggressivamente.. Non era l'unico ad aver perso il controllo, non era
l'unico ad essere semplicemente perso in quel piacere incredibile!
Improvvisamente
prese le sue mani, spostandole dalla sua schiena ai lati della testa della
ragazza, tenendola ferma, immobile.. Keiko non faceva che chiedersi che
cattiveria avesse in mente di fare in quel momento quel magnifico ragazzo: i
suoi occhi non lasciavano presagire nulla di "buono", ma quello la
fece impazzire ancora di più..
-Aspetta..
questo è il mio turno..-KEI
Dopo
quelle parole, dette sussurando all'orecchio di Keiko, Kei riprese da dove
aveva lasciato, questa volta però aggiungendo dei piccoli morsi alla sua opera
d'arte.. Il modo in cui la ragazza assecondava i suoi movimenti inarcando la
schiena, il modo in cui respirava e il modo in cui si spingeva sempre di più
contro di lui non fecero altro che eccitarlo quasi al massimo.. si rese
conto che sapeva farlo impazzire anche con pochissimo, per un istante non osò
nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se fosse stata lei, tutto d'un tratto,
a prendere il sopravvento su di lui..!
Non
fece nemmeno in tempo a cacciare via quel pensiero che subito lei sentì un
qualcosa crescere nella parte inferiore del corpo del ragazzo; assunse uno
sguardo ancora più cattivello di quello di prima, il che non scappò a Kei:
se ne era accorta, l'estasi era vicina e questo lo fece tremare.. Fece solamente
in tempo a dare qualche ultimo morsettino alla sua pancia perfetta, così ben
delineata, che subito dopo Keiko si liberò dalla morsa del ragazzo, ormai
resa troppo debole dall'eccitazione, per poi scendere nelle sue parti più
intime con entrambe le mani..
Per la
prima volta, kei si spaventò, ma non perchè non fosse ancora pronto: quello era
tutto ciò che voleva in quel momento.. Si spaventò nel sentire un brivido
strano che lo fece fremere ancora, ma non un brivido di freddo, un brivido
stranamente di caldo: un fuoco stava cominciando ad ardere dentro di lui, un
fuoco mai sentito prima di allora.. Si rese ben presto conto che non sarebbe
stato per niente facile domarlo, non ci sarebbe riuscito, e cmq non voleva!
Quella nuova sensazione era fantastica come tutte le altre provate da quando la
conosceva, e mai avrebbe voluto abbandonarla..
Gli
prese come un capogiro quando Keiko raggiunse il suo obiettivo, slacciandogli i
pantaloni e abbassandogli lievemente i boxer: non sarebbe riuscito a tenere
quell'estrema eccitazione ancora per molto..
La
ragazza, da perfetta cattiva, aprofittò dello stato perso e fuori dal mondo di
Kei, e questa volta, con uno scatto improvviso, fu lei a ritrovarsi padrona
della situazione, facendolo sdraiare proprio di fianco a lei, che se ne stava
ora mezza stesa su un lato, rimirando l'espressione ben visibile di eccitazione
dipinta sul volto del ragazzo quando cominciò a "giocare" con la sua
parte più intima. ma ancora non era contenta, voleva "fargliela
pagare" per la dolce e sensuale tortura ricevuta prima allo stesso
identico modo.. Non smettendo un attimo in quello che stava facendo, prese
anch'ella a mordergli delicatamente un capezzolo, stando attenta a non fargli
male..
-Keiko..
O mio Dio.. ti prego..-KEI
-Ssshh...
adesso tocca a me..-KEIKO
Kei
ansimava dal piacere, completamente fuori di senno: ora, non si rendeva nemmeno
conto di quello che diceva.. era fuori dal mondo, era nel SUO mondo, nel mondo
di quella ragazza, un mondo fatto di giochi sensuali e cattivi che gli
facevano perdere ogni buon senso sempre di più, mentre la ragazza continuava a
farlo impazzire come non gli era mai successo..
Improvvisamente,
la prese per il volto, facendola un poco alzare e tornando a baciarla con
furore impetuoso, distraendola da quello che era intenta a fare: doveva dare
una calmata alla sua eccitazione che ormai stava diventando
intrattenibile, o sarebbe finito tutto troppo presto, mentre lui voleva
andare avanti ancora per tanto altro tempo. Le carezze tra i due ripresero,
intenti a far scivolare una mano l'uno sul corpo dell'altra in ogni parte per
loro raggiungibile..
Kei
tirò un sospiro di sollievo quando sentì quell'eccitazione inferiore calmarsi,
anche se lievemente, ma si rese ben presto conto che era troppo presto per
cantare vittoria; Keiko si staccò dolcemente da quel lungo, quasi infinto,
bacio, per poi scendere sempre di più incitando il ragazzo a stare calmo. In
effetti, però, era tutto quello che lui più voleva in quel momento, voleva
sentirla ancora su di lui mentre lo torturava amorosamente, ma la stessa paura
di prima, quella che tutto potesse finire in un batter d'occhio si rifece viva,
ma, nonostante tutto, non riuscì a prendere il sopravvento su di lui, che
lasciò fare la ragazza, ancora frememendo..
Lei si
abbassò sempre di più, arrivando a levargli del tutto i pantaloni e i
boxer, per poi riprendere in modo più erotico a giocare con le sue parti
intime, e non solo con le mani.. Kei si lasciò sorprendere ancora una volta da
quella fiamma dentro di lui che sembrava aumentare la sua forza alla velocità
della luce, che ardeva e che gli annebbiava la mente, facendogli perdere ancora
una volta la ragione.. Emise un gemito soffocato anche se abbastanza sonoro, che
gli spezzò il respiro, quando sentì che la ragazza aveva appena scovato il suo
punto debole e lo stava torturando dolcemente..
Non
resisteva più, ancora poco e sarebbe finito tutto.. e lui non voleva che
finisse in quel modo! Le sue mani, che erano state fino ad allora ad
accarezzare la testa di quell'angelo, le presero il volto, facendoglielo
alzare..
-Se vai
avanti così rischi di far finire tutto..-KEI
Keiko
sorrise maliziosamente, contenta dell'effetto che strava provocando al suo
amore cattivo, mentre rimirava sempre più sensualmente quel viso dipinto di
eccitazione.. Si sollevò, stendendosi su di lui, abbracciandolo e baciandogli
dolcemente il collo, mentre le mani di Kei scivolarono furtive sulle sue
natiche, alzandole la gonna corta e leggera che ancora la nascondeva: cosa
stava ancora lì a fare?
La fece
stendere con delicatezza di fianco a lui, prima di toglierle di dosso gli
ultimi indumenti che ancora ricoprivano quel bellissimo corpo, rivelando così
ogni particolare di quelle forme stupende che lui stette a rimirare per qualche
istante prima di sorriderle con fare malizioso e ripagarla della tortura appena
subita..
Si
abbassò verso le sue parti intime, comiciando a stuzzicargliele in ogni modo
possibile che gli veniva in mente per farle provare la stessa eccitazione che
prima gli fece quasi terminare in un solo istante quel momento magico.
keiko
inarcava la schiena ogni volta che lo sentiva andare in profondità, sia con le
mani che con altro.. Innumerevoli brividi le passavano ora per il corpo, mentre
si spingeva sempre di più contro di lui, come per incitarlo ad andare avanti.
Ma il momento più acuto, di eccitazione maggiore, fu raggiunto quando Kei
iniziò a torturarle il punto debole di ogni donna: dalle labbra della ragazza
cominciarono a fuoriuscire piccoli gridolini di estremo piacere..
-Kei..
io.. non ce la faccio più..-KEIKO
A
quelle parole il ragazzo si accese: fece scorrere una mano partendo dal suo
basso ventre fino ad arrivare ancora ai suoi seni, mentre con l'altra si aiutava
ad alzarsi per poi stendersi sensualmente sopra di lei, facendo combaciare ogni
parte del suo corpo con quello della ragazza lentamente..
Quei
megnifici occhi lo stavano chiamando, era come se lo stessero pregando di farla
sua in quell'istante..e lui non voleva altro.. Quel suo desiderio trasparì dai
suoi occhi, arrivando fino a quelli di Keiko che sorrise mettendogli le mani
sulla schiena accarezzandolo dolcemente mentre lo fissava nei suoi profondi
occhi color porpora, occhi che in quel momento esprimevano la voglia di
sentirsi finalmente l'uno nell'altra... Gli cinse le braccia al collo e fece
avvicinare il suo orecchio alla sua bocca, mentre lui continuava a muoversi col
bacino instancabilmente sopra di lei:
-Fammi
tua.. non desidero altro..-KEIKO
Quelle
parole, quella voce quasi spezzata dal desiderio e dall'eccitazione,
avvamparono Kei, facendolo bruciare in quell'incedio che ormai si era
creato dentro di lui in ogni minima parte del suo corpo: era una sensazione
stranissima per lui.. aveva caldo dentro di sè, era forte e debole allo stesso
momento, era dipendente ma libero.. quante cose! Ma quello non era il momento
di pensare.. era il momento di liberare qualsiasi cosa, qualsiasi emozione,
qualsiasi desiderio..
-Anch'io
non desidero altro, mio piccolo angelo..-KEI
Detto
questo, entrò dolcemente in lei, aiutato, in un primo momento dalla ragazza. Si
sentì come pervaso da un brivido stranissimo che lo percosse e il suo stomaco
si strinse come in una morsa letale.. era così bello, così fantastico sentirsi
dentro di lei.. era forse una delle più belle sensazioni che avesse mai
provato.. Poteva veramente dire finalmente di essere completamente perso
in quella magnifica ragazza.. Lei si sentì come in paradiso sentendo la
dolcezza con cui Kei era entrato in lei e sentendo i suoi movimenti così
armoniosi ma anche incredibilmente erotici.. Anch'ella non potè fare a
meno di pensare a quanto era incredibile sentirlo dentro di lei.. Ormai
appartenevano l'uno all'altro, fu come se una catena fatta di profumate rose
rosse li stesse avvolgendo, creando una barriera intorno a loro
indistruttibile..
-Kei..
è fantastico..-KEIKO
-Non ti
immagini quanto lo sia per me..-KEI
Il
ragazzo le scostò delicatamente una ciocca di capelli dal suo angelico viso,
per poter guardare meglio nei suoi occhi, prima di riprendere il suo sguardo
malizioso e cattivello:
-Deve
ancora venire il meglio.. Fammi fare il mio lavoro..-KEI
Improvvisamente,
cominciò ad aumentare il ritmo, facendo emettere alla ragazza degli
inconfondibili gemiti di piacere intenso.. Più aumentava il ritmo, più lei
aumentava l'intensità di quei deliziosi ed eccitanti gemiti, mentre lui arrivò
fino ad ansimare per la troppa eccitazione che finalmente si stava sfogando..
Keiko non ci mise molto a carpire quel ritmo, e cominciò a seguirlo, creando
come una danza erotica in quell'intreccio di corpi.. Ogni tanto lui diminuiva,
entrandole fino in profondità, provando piacere nel vederla contorcere la
schiena in quel suo atto, per poi tornare al ritmo forte e quasi frenetico di
quella danza che avrebbero voluto non terminasse mai..
Kei
realizzò che era tutto quello che in quel momento voleva: farla sua, essere
legato a lei, sentirsi dentro quell'angelo.. in quel momento non avrebbe potuto
desiderare altro, mentre tutto il resto stava volando via, lontano, lasciando
posto alle sensazioni di quella magnifica serata.. la cosa che più lo sorprese,
era come lei riuscisse quasi a comandare ogni sua mossa, ogni suo atto, anche
con un semplice sguardo, mentre altre volte, a parole.. Quando lo incitava ad
aumentare, lui aumentava.. quando lo pregava di andare fino in fondo, lui
subito lo faceva, senza nemmeno starci troppo a pensare.. Non gli era mai
piaciuto essere comandato da qualcuno, proprio mai! Ma quella sera, in cui
tutto era concesso, quelle parole simili a dolci comandi suonavano come
una soffice musica alle sue orecchie, che non sembravano aspettare altro..
Era come contento di dipendere da quei gemiti, ora lievi ora intensi e simili a
gridolini che si mischiavano al suono del suo affanno d'eccitazione e frenesia,
di dipendere da quegli sguardi e da quelle parole.. forse, era quello che
voleva.. Ma non riuscì troppo a pensare, quell'attimo doveva goderselo fino
all'ultimo: ormai si sentiva che stava per terminare..
Ancora
prima di rendersi conto di averle provocato più di un orgasmo, cominciò a
tremare, sentendo un freddo e un caldo insieme inconcepibili, che sembrarono
annebbiargli la mente, mentre lei non riusciva a pensare a nient'altro che alla
felicità di quello che stava succedendo e al piacere incontenibile che Kei le
stava facendo provare.. la sua ragione andò del tutto persa dopo il primo
orgasmo..
kei
sentì un'ennesima convulsione strana allo stomaco.. e ancora fuoco, che
bruciava.. ma anche freddo...
-Io
penso.. che.. Oddio keiko.. oddio!!-KEI
Non
riuscì a dire nient'altro: una scossa elettrica lo pervase, facendogli
abbandonare la visione di tutto quello che gli stava intorno e ogni
minimo pensiero.. tutto quello che riuscì a sentire fu quel fuoco interiore che
usciva dal suo corpo, devastandolo anche esternamente, mentre l'eccitazione
raggiunse veramente l'apice, per poi scomparire lentamente ancora dentro la
ragazza..
Abbassò
la testa reggendosi sui gomiti, chinandosi così sul petto della ragazza ad
occhi chiusi e ancora ansimante, forse più di prima.. Lei sorrise, poggiandogli
una mano sui soffici capelli e accarezzandoglieli dolcemente..
-Kei..-KEIKO
Lui
alzò lentamente la testa, tornando a fissarla nei suoi occhioni neri e grandi,
prima di sorridergli prendendo un lungo respiro..
-E'
stato semplicemente fantastico..-KEIKO
Kei le
si avvicinò baciandola delicatamente, ancora sconvolto dalla bellissima
esperienza che insieme avevano appena avuto..
-Anche
per me lo è stato piccola.. Io.. non ho mai sentito quelle sensazioni che prima
hai fatto nascere dentro di me.. mai nessuna ci era mai riuscita..sei
unica..sei speciale..-KEI
Detto
questo, appoggiò la testa sul suo petto, calmandosi per qualche istante, prima
di ricominciare a parlare quasi sussurrando..
-E'
bellissimo.. ora ti sento ancora di più mia, e non sai quanto mi renda
felice..-KEI
-Kei..
ma io sono tua.. e sono fiera di esserlo..-KEIKO
Gli
prese il volto tra le mani, facendoglielo alzare, prima di chiedergli, con fare
sul divertito e finto imbronciato..
-E tu?
Sei mio?-KEIKO
-Ma
certo diavoletta!-KEI
prese a
morderle l'orecchio, mentre lei si dimenava per cercare di liberarsi da quella
morsa amorevole: entrambi non poterono fare a meno di pensare a quanto erano
felici di stare insieme, di appartenere finalmente l'uno all'altra, di aver
vissuto insieme quell'esperienza bellissima, che solo insieme, solo tra loro
due, poteva essere così speciale e sensazionale..
-Io non
sono diavoletta! Quello sei tu!-KEIKO
-No, se
tu!-KEI
-tu!-KEIKO
-tu!-KEI
-No
tu!-KEIKO
Con uno
scatto improvviso si ritrovò sopra di lui, a ridere come da tanto non faceva
con la persona amata..
-hai
svegliato cose in me che pensavo non fossero mai esistite..-KEI
-E tu
mi ha fatto ritrovare la fiducia in qualcosa che sembravo avere perso..-KEIKO
Stettero a
fissarsi per qualche istante, prima di ricadere in un bacio pieno di amore e
gioia..
Improvvisamente
però kei si bloccò, staccandosi e fissandola con occhi sbarrati..
-Che
succede?-KEIKO
-Possibile
che tu non te ne sia resa conto?-KEI
-Di
cosa?-KEIKO
-Io..
non abbiamo usato precauzioni.. Ca**o!! E adesso??-KEI
-Hey
piccolo calmati.. certo che le abbiamo usate.. prendo un anticoncezionale
formidabile: la pillola!-KEIKO
-Eh?? E
perchè non me l'hai detto subito?-KEI
-Ehm
perchè.. ecco.. mi sono lasciata prendere da quello che mi hai fatto provare..
e poi cmq, se non ci fosse stata nessuna protezione, ti avrei avvertito.. ma mi
hai fatto provare di quelle cose fuori dal mondo, kei...-KEIKO
Kei
sorrise, sentendosi il cuore schizzare fuori dal suo petto..per un pelo non
avevano rischiato.. non sarebbe successo niente, per fortuna! Sembrò
arrabbiarsi un po', ma in fondo, anche lui doveva ammettere di non averci
pensato in tempo, anche lui si era lasciato prendere da quelle forti e nuove
sensazioni, non poteva fargliene una colpa.. E cmq era tutto a posto, ma giusto
per un pelo, o forse osava dire, per fortuna o per caso!
-Come
mai prendi la pillola?-KEI
-E' mia
madre che me la fa prendere, dice che si sente più sicura.. e cmq la prendo
soprattutto per non avere dolori durante il mio periodo, altrimenti starei male
come un cane.. sono fatta così..-KEIKO
-Capisco..
beh, ringrazia la mamma, gran bella trovata!-KEI
-Ok,
domani glielo dirò..-KEIKO
-hey,
no no, scherzavo..-KEI
Sorrisero
insieme divertiti, prima che kei aprisse le braccia invitandola ad abbracciarlo
con tutte le sue forze.. Stettero così, stretti l'uno all'altra per qualche
istante, prima che dalla bocca di lui uscissero delle semplici ma importanti e
profonde parole:
-Ti amo
diavoletta..-KEI
-Anche io
ti amo Kei..-KEIKO
Rimasero
abbracciati senza dire una parola per molto, moltissimo, tempo, rischiando
quasi di addormentarsi.. Entrambi erano immersi in innumerevoli pensieri, tutti
pensieri riguardanti la loro felicità, quelle strane ma bellissime sensazioni,
che sperarono di poter sentire per molto tempo ancora stando insieme, forse per
sempre.. Perchè solo insieme erano riusciti a trovare forza, a riscoprire cose
che parevano perse e a trovarne delle altre nuove, come il coraggio di credere
ancora in qualcuno, in qualcosa, e di andare avanti, senza timori.. Era
una cosa bellissima.. erano tutte cose meravigliose, che mai avrebbero
abbandonato.. non ne avrebbero mai avuto il coraggio.. Solo lei e lui, due
persone che il destino aveva fatto incontrare per un preciso motivo, quello di
completarsi a vicenda, di aiutarsi e di formare un qualcosa di unico e
speciale.. come lo erano l'uno per l'altra: due persone uniche al mondo che
finalmente si erano incontrate, e che ora si appartenevano ed erano legate come
non mai..
Guardò
l'ora sul suo piccolo e grazioso orolgio da polso: era quasi mezzanotte, era
rimasta tra le braccia di kei per quasi due ore! Ore che sembrarono volare via
come pochissimi secondi.. si sentiva così bene stretta a lui, corpo a corpo,
sentendo il suo cuore battere e il suo respiro dolce e armonioso. Senza dubbio
ci sarebbe rimasta anche fino alla mattinata successiva, ma non avrebbe cmq
potuto: suo padre sarebbe tornato prima dell'alba e se Nonno Jay l'avesse vista
tornare il mattino dopo si sarebbe scatenato l'inferno..!
Ripensò
sorridendo alla bellissima serata appena trascorsa, al loro ultimo bacio prima
di lasciarsi.. Era incredibile di come ora si sentisse molto più legata a lui,
come se fossero una cosa sola! Ed era anche bellissima la sensazione provata
quando lo sentiva dentro di lei: una cosa fuori dal normale, una corda lieve
che sembrava stringerli sempre di più.. Non c'era dubbio, i loro corpi si erano
fusi in uno solo in quel caloroso rapporto, rendendo il loro legame ancora più
unico e speciale!
Aprì la
porta della casa del fratellino, facendo attenzione a non far rumore. Per prima
cosa si tolse i sandali, lasciandosi scappare un lungo sospiro di sollievo:
aveva due piedi cotti e stracotti e il segno di quei "graziosi e
comodi" sandali sulla parte alta del piede.. Si infilò le ciabatte
lasciate da lei accanto alla porta e si avviò verso le scale, dapprima andando
a stentoni, poi cominciando a intravedere quanto meno i mobili e i muri in quel
buio assurdo e tetro.
Mise il
piede sul primo scalino, quando sentì un respiro spezzato provenire da qualche
parte intorno a lei. I suoi muscoli si irrigidirono: un fantasma??? No, ma che
cavolate.. forse c'era un ladro in casa.. Eppure quel qualcuno sembrava stesse
piangendo..O forse era solo spaventato..
Aguzzò
l'udito, cercando di capire da dove provenissero quei respiri: si guardò
intorno, ma nel soggiorno, sebbene fosse molto buio, le sembrò di non vedere
nessuno, non una minima ombra di essere umano. La prima idea che le balenò alla
testa fu quella di andare a chiamare takao o Nonno Jay, ma poi realizzò che
sarebbe stato stupido svegliarli in piena notte per dei semplici rumori.. ma
quelli non erano rumori..
Smise di
pensare, concentrando tutta la sua attenzione su quel suono: ne era sicura,
erano respiri... ora affannosi, ora spezzati, ora lunghi e profondi.. C'era
qualcuno in casa, non poteva essere altro!
Improvvisamente
una voce:
-Oddio,
devo calmarmi..-...
Keiko
sobbalzò: quella voce la conosceva.. e finalmente potè anche capire da dove
stesse arrivando. Sempre a stentoni andò verso la cucina, mettendo una mano
sull'interruttore esterno e premendolo con decisione: sapeva di chi erano quei
respiri..
-Takao!!-KEIKO
La luce
innondò la stanza e abbagliò in un primo istante il ragazzo, che però,
riconoscendo la voce della sorellona si trattenne dal girarsi..
-Ciao..-TAKAO
-ma.. che
ci fai qui al buio?-KEIKO
-No
niente..stai tranquilla..-TAKAO
-Mio Dio,
mi hai fatto spaventare! Come mai respiravi in quel modo?? perchè ti devi
calmare?-KEIKO
Takao non
rispose: guardò l'orologio appeso al muro, che segnava la mezzanotte passata da
poco. Sorrise silenziosamente, facendo insospettire la sorella:
-Che
c'è?-KEIKO
-Allora,
hai fatto la "ragazza cattiva" stasera?-TAKAO
-ma
Takao!!-KEIKO
kaky si
sforzò di ridere, almeno per quello che gli riuscì.. Ancora orrende immagini si
susseguivano nella sua testa, ormai per la terza volta. Ancora un maledetto
incubo, e questa volta non poteva essere causato da ricordi.. o forse si? Beh,
in effetti quella sera e quel pomeriggio, aveva menzionato con la sorellona la
storia col suo ex, ma non c'era rimasto su a pensare delle mezz'ore.. Non
potevano essere ricordi.. Ma allora perchè? Sembrava essere tutto finito, e
invece.. forse stava tutto peggiorando..
Quell'incubo
non poteva di certo dirsi spaventoso come gli altri, almeno nella parte
visiva.. ma, giudicandolo nel complesso, forse era il peggiore di tutti..
FLASHBACK SOGNO TAKAO
Sono
seduto sulla panchina degli spogliatoi dello stadio: tra pochissimi minuti
inizieranno le finali, ma la cosa strana è che non conosco ancora il mio
avversario, non riesco a ricordarmi chi sia.. Forse Max? o forse Rei..
-O
forse kei?-...
Una
voce angelica, soffice mi sorprende e mi fa voltare verso la sua provenienza.
Una luce abbagliante mi fa quasi chiudere gli occhi, ma resisto.. vedo due ali,
due ali d'angelo e poi vedo lei.. la cosa che mi è da sempre mancata e che ora
sta ancora una volta davanti a me:
-Mamma..-TAKAO
Mi
sorride, ma subito torna seria.. i miei occhi si riempiono di lacrime, ma lei
svelta si avvicina e mi blocca il pianto magicamente. E' seria e forse anche un
po' triste; vorrei chiederle il perchè di questo suo stato d'animo, ma non mi
lascia nemmeno il tempo di parlare:
-Avrai
ragione di piangere se non apri gli occhi, figlio mio..-MAMMA TAKAO
-C..cosa?-TAKAO
-Guardati
intorno, stai attento agli avversari.. in qualunque circostanza, Takao, in
qualunque.. Ricorda che non ti devi fidare di lui.. vi farà soffrire,
specialmente lei ne soffrirà..-MAMMA TAKAO
-Chi..
chi è lui..?-TAKAO
-Sai
bene di chi sto parlando.. sto parlando di Kei, tesoro.. stai attento agli
avversari: alcuni colpiscono alle spalle..tu soffrirai se non apri gli occhi,
lei soffrirà..-MAMMA TAKAO
-Keiko..-TAKAO
-esatto,
takao, proprio lei.. E tu puoi evitare che tutto questo accada..-MAMMA TAKAO
Piango,
inevitabilmente ora le mie lacrime cominciano a rigarmi il viso.. Aprire gli
occhi.. ma a cosa?? Perchè non posso più fidarmi di lui? perchè deve tornare la
paura di una volta?? Lui è innamorato, ne sono sicuro.. non può essere il
contrario, i suoi occhi emanano una nuova luce.. non può essere vero, mamma!!
Non puoi dirmi queste cose!!
Improvvisamente,
senza saperne il motivo, mi metto le mani sulle orecchie: sono consapevole di
essere in un sogno, tutto quello che mi sta accadendo non è vero, è frutto
della mia immaginazione! kei non farebbe mai una cosa del genere a mia
sorella!! E tu mamma sparisci, per la prima volta sarei contento che tu lo
facessi!! Non mettermi in testa cose che non possono esistere! Non è vero,
niente è vero!! Qualcuno mi svegli per favore!!
le sue
mani prendono le mie, facendomi scoprire nuovamente le orecchie:
-E'
inutile nascondersi, figlio mio..-MAMMA TAKAO
-No
lasciami!! Non è vero, sei una bugiarda!! kei è innamorato di lei.. Lui
è..-TAKAO
-Questo
non lo metto in dubbio, tesoro... ma non sempre l'amore è eterno..-MAMMA TAKAO
-C..cosa
vuoi dire?-TAKAO
-Voglio
dire che lei se ne deve separare al più presto, prima che lui la faccia star
male..-MAMMA TAKAO
-No..
non è vero.. sparisci mamma!!! Sparisci!!-TAKAO
Non te
lo fai dire due volte: te ne vai via circondata dalla stessa abbagliante luce
di prima, con il solito sguardo serio che mi fissa impassibile.. Non ti ascolterò
mamma.. Mi stai mentendo, ma come osi? Non può succedere, Kei.. non "la
colpirebbe mai alle spalle..".. non la tradirebbe mai, non la ferirebbe
mai.. Ma come ti è saltata in mente una cosa del genere?? Da dove l'hai tirata
fuori??
Improvvisamente
sento qualcuno che mi chiama: la mia consapevolezza di essere in un sogno
sparisce di punto in bianco.. Mi alzo e corro verso quella voce, che sembra
provenire dall'arena centrale di gioco di quell'immenso stadio. Arrivo alla
fine del corridoio e mi guardo intorno: nessuno, non un'anima viva.. solo un
tabellone emana una strana luce quasi spettrale con su due foto: una è la mia,
l'altra è quella di.. Kei!!
Mi giro
terrorizzato, senza saperne il motivo, e lo vedo là, ritto di fronte a
quell'arena gigantesca che mi invita con lo sguardo a sfidarlo. Speri di
vincere? Beh ti sbagli!
vado
vicino al campo di gioco con sguardo deciso e mi metto in posizione: in men che
non si dica i nostri bey vengono scagliati alla velocità della luce.
Non
posso crederci: al suo primo attacco il mio Dragoon mi finisce ai piedi
fumante, mentre lui mi guarda con un ghigno divertito in faccia. Non faccio
nemmeno in tempo a realizzare quello che è successo che subito la voce di mia
madre torna a rieccheggiare nell'aria:
-Hai
perso Takao.. in tutti i sensi..-MAMMA TAKAO
Mi
inginocchio, piango.. ma non per il torneo, non per la finale persa: mi accorgo
che ora sugli spalti c'è qualcuno, è keiko.. sta piangendo disperatamente e mi
sta chiedendo come mai non l'ho aiutata, perchè ho lasciato che "tutto
questo" potesse accadere.. Ma cosa "tutto questo"?? Cosa??
-Tu lo
sai Takao..-MAMMA TAKAO
FINE FLASHBACK SOGNO
Tremò
visibilmente chiudendo gli occhi.. Cosa caspita voleva dire? Era un incubo
strano quello appena avuto, aveva un qualcosa forse di paranormale.. Sua madre
era sembrata avvertirlo di un pericolo sicuro e imminente, ed era quella la
cosa più paurosa: sembrava un aiuto, un consiglio, una mano dal cielo per
aiutarlo a risolvere quello che ancora sarebbe dovuto succedere.. Ma
come poteva dar retta a quelle parole??Non erano parole vere, non potevano
essere! ma allora perchè era stata proprio sua madre a dirgli tutto quello??
Cosa c'entrava lei? Quel piccolo ma importante particolare poteva essere una
ragione in più per rendere tutto il suo incubo veritiero: lei probabilmente
sapeva che non avrebbe creduto ad un semplice incubo fatto solamente di
immagini fredde e dure.. lì serviva il suo intervento per scampare da
un'ennesima sofferenza..
No, non
poteva essere!! Non poteva dare retta ad uno stupido anche se ben architettato
sogno! Era solo frutto della sua immaginazione e nient'altro! Eppure, quella
consapevolezza di star sognando così forte.. mai sentita prima d'ora! Sembrava
quasi dirgli "Ti ho chiamato in sogno per dirti una cosa che non posso più
dirti nella realtà".. ma una cosa forse vera.. una cosa che solo sua
madre, da lassù, poteva sapere.. perchè lei sapeva sicuramente come sarebbero
andate le cose, e il fatto che avesse voluto avvertirlo gli faceva pensare ad
un fatto estremamente pericoloso e doloroso..
Si prese la
testa tra le mani, cercando di convincersi che un sogno non può avere certi
ripiegamenti sulla realtà.. cercando di ripensare ancora al ragazzo che si era
rivelato essere Kei.. no, non era così.. e quella non era sua madre! Era
un'immagine di lei che il suo cervello contorto si era creata: una cosa del
genere non sarebbe mai potuta succedere!
keiko lo
stette a fissare dimenarsi in modo nervoso sulla sedia, prima di avvicinarsi a
lui sedendo di fianco a quel corpicino tremante. Gli mise una mano sulla nuca,
facendolo riprendere. Takao alzò la testa, istintivamente, ma senza guardarla
in faccia:
-kaky.. ma
stai piangendo?-KEIKO
Lui annuì
lievemente con la testa, senza rispondere e continuando a fissare il vuoto con
gli occhi rossi e tristi..
-Cosa è
successo?-KEIKO
-N..niente..
solo.. un incubo..-TAKAO
-Un
incubo..?-KEIKO
-S..si..-TAKAO
-E sei così
sconvolto?-KEIKO
-P..perchè
scusa? p..può essere...-TAKAO
Keiko gli
mise un braccio intorno alle spalle, attirandolo a sè:
-Dimmi cosa
hai sognato..-KEIKO
Almeno in
quella occasione doveva essere il più sincero possibile, senza però ricadere in
un altro timore: quello di spaventarla... di rovinare lui stesso tutto.. si,
perchè non doveva rovinare la sua felicità per un maledetto sogno che non
voleva dire un cavolo! Niente, voleva dire, doveva calmarsi! Non sarebbe stata
la sua "falsa" madre, quella creata dalla sua mente, a fargli fare il
guastafeste, la pecora nera..
Cercò di
dirle la verità, almeno per quello che gli riuscì, che gli fu possibile senza
creare immotivate preoccupazioni:
-Ho sognato
che.. Kei.. in qualche modo insomma.. ho capito dal sogno che sarebbe successo
qualcosa tra di voi.. qualcosa di brutto.. Ma.. è solo un incubo..-TAKAO
Non le
disse dell'avvertimento della madre, non poteva.. quella non era sua madre! E
anche giusto per il fatto che quell'elemento aiutava a rendere tutto più
veritiero non glielo potè dire.. O meglio, cercava di renderlo, ma in realtà
solo lui poteva sapere che era tutto falso.. tutto immaginario.. Magari la sua
sorellona non l'avrebbe capito..
Keiko
strinse forte a sè il fratellino, dandogli un bacio sulla testa: come era
carino.. era fortunata ad avere un "fratellino" come lui..
-Io ti
ringrazio..-KEIKO
-perchè?-TAKAO
-perchè..
ti preoccupi per me.. ci tieni a me.. ci tieni alla mia storia..-KEIKO
-E'.. è
vero..-TAKAO
Lo strinse
ancora di più, infondendogli sicurezza:
-Grazie
kaky.. ma non devi farti tormentare in questo modo da semplici sogni.. non è
successo niente, pulcino! hai avuto un brutto sogno e basta! Anche a me capita
di sognare cose orrende, che mi lasciano sconvolta.. e alcuni sogni sembrano
davvero essere veri.. ma niente è vero in sogno, te l'ho già detto! E' la
nostra mente che ci fa sognare.. i sogni nascono da cose impensate.. ma è solo
il nostro cervello che li struttura e li organizza.. e a volte ci fa anche
spaventare.. Ma niente è vero, ricordatelo..-KEIKO
Quelle furono
parole sante per il cuore del ragazzo: aveva ragione la sorella Solo la mente
era capace di far sognare, di certo non qualcun'altro.. nessuno comandava i
nostri sogni se non noi! E quel sogno probabilmente era stato scaturito da
qualcosa che nemmeno lui sapeva spiegare, che però esisteva nella sua mente..
forse la paura per il torneo, la mancanza della madre.. il pensiero della
nottata che sua sorella avrebbe passato con kei secondo lui.. E già, chissà
cos'era successo...
-Keky.. con kei?-TAKAO
-Tutto a
posto, grazie..-KEIKO
-Intendevo
anche qualcos'altro..-TAKAO
Kaky si
alzò dalla sorellona, tornando a sedere con occhi curiosi e stanchi, forse
anche pieni di ringraziamento per le parole della ragazza, che ora lo fissava
divertita..
-beh..ecco...-KEIKO
-Ok, ho
capito.. il reggiseno non è rimasto addosso a lungo, come avevo previsto,
giusto?-TAKAO
keiko
arrossì di botto sotto lo sguardo ora da furbetto di Takao, che sembrava aver
quasi cambiato atteggiamento..
-Bhe
insomma..-KEIKO
-Capisco..
e.. tu ne sei felice?-TAKAO
-Tantissimo..
non ha fatto altro che migliorare le cose tra noi due, legandoci forse di più..
sono felicissima, è un ragazzo dolcissimo e stupendo..-KEIKO
Takao
sorrise: ma si, in fondo, anche volendo, come si faceva a pensare male del
"nuovo Kei"? Era davvero innamorato, e forse quella sera sua sorella
aveva fatto bene a lasciarsi andare.. nei suoi occhi brillava una luce strana,
la luce della gioia e dell'amore per quel ragazzo che l'aveva resa felice..
-Ne sono
contento..-TAKAO
La ragazza fissò
il fratellino con aria serena, prima di dirgli:
-Stai
meglio adesso?-KEIKO
-Eh?..
beh.. si, grazie Keky.. mi sono davvero servite le tue parole..-TAKAO
-Bene.. e
ricordatele.. e non dimenticare che Kei è semplicemente magnifico.. ci amiamo
kaky, e ora siamo legati come non mai..-KEIKO
-E' quello
che volevo sentirmi dire.. grazie ancora.. se tu sei felice, io lo sono il
doppio..-TAKAO
A Keiko gli
occhi divennero improvvisamente lucidi; si avventò sul fratellino,
abbracciandolo: quanto gli voleva bene! Quanto era importante per lei! E
quanto lei lo era per lui... solo lei sarebbe stata capace di consolarlo, di
aiutarlo a convincersi che niente era come aveva appena visto..come aveva
appena sentito.. Solo lei avrebbe saputo farlo sorridere anche con delle
semplici parole, in così poco tempo.. Si rese ben presto conto che mai avrebbe
potuto farne a meno..
-Grazie..-TAKAO
-Sono io
che devo ringraziarti..-KEIKO
Si
staccarono lentamente, guardandosi sorridendo: ora kaky si sentiva davvero
meglio, grazie alle sue parole, ai suoi abbracci..a lei! Sua sorella era una
persona insostituibile! Forse mai avrebbe trovato una ragazza in grado di
comprenderlo in quel modo..
Fu
risvegliato improvvisamente da una domanda di keky:
-Allora..
ti fa ancora schifo pensare a Kei sotto un'altra veste??-KEIKO
-Bleaahhh!!
Adesso che mi ci fai pensare.. si!! Brrrr, che scena!!-TAKAO
-Eheheh..
sei propri un ragazzino...-KEIKO
-Sarà.. ma
non sono ancora pronto a pensare certe cose!-TAKAO
-Si, hai
ragione.. Dai adesso andiamo a dormire.. si vede che sei stanco..-KEIKO
-hihihihi..
e tu lo sarai più di me immagino.. Ahia!!-TAKAO
-Smettila
di fare il pervertito!!-KEIKO
-ma che ho
detto? scherzavo..-TAKAO
I due si
alzarono all'unisono, mentre takao era impegnato anche a massaggiarsi la testa
appena urtata con poca gentilezza dalla mano della sorellona, che rideva ora
divertita..
-Si.. ridi
ridi.. mi hai fatto male..-TAKAO
-ma sei
così sensibile?-KEIKO
-E si, ho
una pelle delicata io!!-TAKAO
-Finiscila
e sali..-KEIKO
Keiko
spense la luce della cucina e poi raggiunse Takao che già stava salendo le
scale.
Arrivati in
camera, Keiko si tolse i vestiti rimanendo in biancheria intima per poi
infilarsi sotto le coperte col fratellino:
-Hey, non
scambiarmi per Kei stanotte..-TAKAO
-Non ti
preoccupare, sarebbe impossibile..-KEIKO
-Umpf..
solo perchè ha qualche muscoletto in più di me..-TAKAO
-Che noioso
che sei..-KEIKO
-Io non so
cosa ci vedete voi ragazze nei palestrati.. sembrano dei manichini.. invece
secondo me un po' di forme stanno bene..-TAKAO
-Ti stai
confondendo con le ragazze kaky..-KEIKO
-Pensala
come vuoi..-TAKAO
-ma non sto
dicendo che hai un brutto fisico..-KEIKO
-Ambeh..
dicevo bene..!-TAKAO
-però..
ecco, non ti farebbe male mangiare qualcosina di meno..-KEIKO
-Eh?? Come
osi??-TAKAO
-Sssh,
cretino!! Ma no dai, stai bene così kaky.. non è il fisico che conta in un
ragazzo..-KEIKO
-Uff..
speriamo tu non sia l'unica a pensarla così..-TAKAO
-ma no che
non sono l'unica.. adesso dormi!-KEIKO
-Umpf..
ok.. buona notte Keky..-TAKAO
Il ragazzo
le si avvicinò dandole un lieve bacio sulla guancia, prima di tornare a
sdraiarsi..
-Notte
kaky..-KEIKO
takao
sorrise e girò le spalle verso la sorellona: che stupido che era stato.. quei
due ora erano talmente legati stretti che potevano essere scambiati per due
salami, probabilmente.. lo si leggeva negli occhi della sorella.. la luce di
felicità era ancora più accentuata del solito: come si poteva pensare ad un
imminente pericolo? Si amavano, e quello era quello che contava, quello che non
avrebbe mai fatto accadere nulla.. Non c'era nulla per cui aprire gli occhi:
lui gli occhi li aveva già ben aperti, e tutto quello che riusciva a vedere era
amore tra kei e Keky.. Era solo stato un sogno, irreale, fantastico..
e nient'altro.. dovette ringraziare nel suo cuore ancora una volta keky
per averglielo fatto capire ancora di più: non c'era nessun pericolo.. e lui
doveva smetterla di credere ad ogni minima cavolata che gli si presentava
davanti agli occhi nella notte, frutto della sua mente contorta e stramba..!
Si
addormentò, con un sorriso sulle labbra, dormendo sereno vicino alla persona
per lui più importante..
I pochi
giorni rimanenti prima del torneo passarono molto in fretta.. Takao, Max e Rei
non fecero altro che allenarsi ogni pomeriggio, prendendolo ormai come un
appuntamento fisso, mentre Kei, a quanto sembrava, preferiva allenarsi da solo.
Rei ci mise
tutta la sua buona volontà per staccarsi da Keiko, e di certo qualcosa riuscì
ad ottenere: ora la sua presenza non lo distraeva più, riusciva a concentrarsi
su quello che faceva, riusciva a pensare ad altro e a torturarsi di certo meno
di quello che gli capitava prima, causando la grande felicità improvvisa di
Takao. Nonostante tutto i rossori, l'emozione del parlarle, la vicinanza a lei
ancora erano cose che lo turbavano, ma promise a se stesso di cacciarle via il
più presto possibile: il peggio ormai se ne stava andando.. D'altronde, come
faceva a non fantasticare davanti a quelle magnifiche gambe lunghe, davanti a
quelle forme tanto perfette e anche abbastanza "piene"? ma
questa era la cosa che meno gli importava: la cosa peggiore era la tremenda
lotta interiore che lo turbava, che non gli permetteva di accettare la realtà,
e quella ormai stava scomparendo, per sua fortuna! Si stupì per primo
dell'impresa che gli stava riuscendo alla perfezione: forse aveva ragione
Takao.. non era amore, per quello stava tutto riuscendo al meglio.. quello che
lo ostacolava era probabilmente solo testardaggine riguardante un'attrazione
fisica paurosa, che lo induceva a volerla solo per sè nel suo profondo.. Una
cosa rimase sicura, però: continuava a desiderarla ardentemente..! Purtroppo
quel grande desiderio non accennava a scomparire.. ma poco gli importava: la
cosa più importante era che stava imparando, bene o male, ad accettare quello
che gli si proponeva davanti agli occhi..
La ragazza
continuò a non notare niente nel suo comportamento, forse perchè non le
importava.. o forse perchè mai se lo sarebbe potuto immaginare nonostante i
dubbi che il fratellino aveva confessato di avere.. lei non riusciva a vedere
niente di sbagliato in Rei.. era un bravo attore.. ma anche i bravi attori a
volte non sempre riescono ad entrare al meglio nella loro parte, a volte
sbagliano.. la differenza sta nel semplice fatto che loro possono
rifare la scena, una volta accortosi dell'errore.. Rei no..
-Guarda
Kaky.. sei nel secondo giro di seminfinali..-KEIKO
-Umpf.. che
pizze..-TAKAO
Keiko e
Takao stavano appartati davanti alla porta che dava al corridoio degli
spogliatoi, fissando il tabellone che segnalava l'ordine delle due sfide che si
sarebbero tenute quel giorno. Lo stadio stava a poco a poco riempiendosi di
gente: takao potè notare che, tra la folla, c'erano anche alcuni blader che
erano stati sconfitti ai primi gironi ad eliminazione diretta: probabilmente
non stavano nemmeno loro nella pelle di scoprire chi sarebbero stati i due
finialisti, un po' come lui.. Ma dovette ammettere che era anche molto agitato
quel giorno: sentiva il suo cuore schizzargli fuori dal petto e un lieve
accenno di nervosismo crescere anche sotto la sua pelle e nei suoi muscoli. per
tutta la notte precedente non aveva fatto altro che pensare ai suoi avversari:
uno più bravo dell'altro, non c'era che dire.. nemmeno agli allenamenti era
stato facile batterli, senza contare anche le volte che aveva perso.. Bene o
male le strategie di Rei e Max poteva dirle di conoscerle, ma quelle di Kei..
le cose si mettevano piuttosto male!
Sospirò
lentamente: in fondo, non era con lui che doveva battersi quel giorno..
probabilmente non sarebbe nemmeno arrivato alle finali: Max era abbastanza
forte da poterlo sovrastare, secondo lui..!
-Agitato?-KEIKO
-Umh..
abbastanza..-TAKAO
-Dai.. ti
sei allenato per una settimana intera..-KEIKO
-Lo so, ma
Rei è forte..-TAKAO
-Si, ho
visto.. ma te la caverai alla grande fratellino!-KEIKO
La ragazza
diede una lieve pacca sulla spalla al fratellino, facendolo sorridere. Diedero
un'ultima occhiata agli spalti, ormai quasi pieni di persone rumorose e
impazienti, prima di dirigersi verso il camerino.
Improvvisamente,
furono richiamati da una voce già sentita:
-Hey
guys!!-...
-Eccolo..-KEIKO
-Hey, ciao
Max!-TAKAO
-Ciao..-KEIKO
-Che
allegria..-MAX
keiko
sorrise a Max, prima di sentire un'altra voce, altrettanto conosciuta:
-Hey ci
sono anche io! Ciao ragazzi!-PROF K
-Ops,
scusa, ma sei basso.. non ti vedevo..-KEIKO
-Keky!!-TAKAO
-hey..-PROF
K
-Ma
scherzavo, prof!-KEIKO
-Piuttosto,
come mai così presto Takao? Non è da te..-MAX
-Umpf..
smettila di fare lo spiritoso..-TAKAO
-E' che ha
dormito poco stanotte.. è agitato..-KEIKO
-Capisco..
anche io lo sono, da morire.. Kei mi fa paura! Non conosco nemmeno una sua
tattica di gioco!-MAX
-Ehehe..Non
faccio commenti..-KEIKO
-Umpf..-MAX
-hey
ragazzi, andiamo in camerino: devo mangiare il panino che mi sono portato da
casa perchè ho fame!-TAKAO
-Di già?
Sei un bidone..-KEIKO
-Senti, devo
essere in forma per il torneo ok??-TAKAO
-Ok
ok..-KEIKO
I quattro
arrivarono davanti la porta del camerino; entrarono, e vi trovarono un altro
ragazzo di loro conoscenza..
-hey, ma
non ti ho nemmeno visto arrivare.. è da tanto che sei qua?-TAKAO
-No,
pochissimo..-REI
takao smise
di parlare, richiamato dal cibo contenuto nel suo zaino; il prof si attaccò al
computer, stranamente, e Max si mise a fare lo spione osservando quello che
faceva.. Keiko e Rei rimasero nella stessa posizione, la prima ritta davanti
alla porta, mentre il secondo seduto, con lo sguardo basso, fisso sul suo
Driger..
la ragazza
si guardò intorno perplessa, come se stesse cercando qualcuno..
-Hey rei,
hai visto per caso kei?-KEIKO
Il cinese,
come risvegliato, alzò la testa di scatto: il fatto di sentire gli occhi di lei
puntati dritti nei suoi gli fece salire un caldo strano alle gote, per
l'ennesima volta ormai: ogni volta che gli rivolgeva la parola era sempre la
stessa storia!
prese uno
sguardo triste: kei.. solo a lui pensava... ma in fondo era normale, non poteva
pretendere diversamente.. Si rese conto come diversi flash di malinconia
riuscivano a tornargli nella mente improvvisamente, sensazioni che lui cercava
immediatamente di cacciare via, per non tornare vittima di quella voce di
egoismo e tortura interiore..
Distolse i
suoi occhi dalla ragazza, fingendo di guardarsi in giro:
-No,
sinceramente ancora non l'ho visto oggi..-REI
-Capisco..
speriamo non faccia tardi..-KEIKO
-Ti manca
il tuo piccioncino?-MAX
-Zitto!-KEIKO
-Ma che ho
detto?? Possibile che tu ce l'abbia su con me??-MAX
-Possibile
che riesci sempre a dire la cosa sbagliata nel momento sbagliato??-KEIKO
-Possibile
che tu sia così scorbutica??-MAX
-ragazzi,
non cominciate.. qua dentro c'è già abbastanza tensione, non vi ci mette anche
voi..-PROF K
max e Keiko
si voltarono le spalle a vicenda come due bambini dopo un litigio, prima che
lei potesse aprire la porta per andare a farsi un giro, sperando di incontrare
Kei in qualche posto nascosto, in preda magari ai suoi pensieri nascosti. Non
fece nemmeno in tempo ad aprire la porta che le arrivò in pieno viso,
colpendola dritta al naso:
-Ahia! E
stai attento!!-KEIKO
-Oddio
keiko.. scusa non ti avevo visto..-...
-Umpf, ma
la prossima volta..ehm, oh ciao Kei..-KEIKO
Il ragazzo
le sorrise dolcemente facendo la sua comparsa nel camerino e facendo così voltare
tutti.
-Gnam..
gnao kei..-TAKAO
-Kaky,
manda giù prima di parlare..-KEIKO
Il ragazzo
dai capelli blu-azzurrognoli salutò i ragazzi con un cenno del capo, prima di
prendere tra le mani il volto della ragazza per guardarle il naso, che ora era
diventato bordeaux della botta appena presa:
-Ti ho
fatto male?-KEI
-No,
tranquillo..-KEIKO
Sorrise di
nuovo, fissando prima il naso che non smetteva mai di diventare sempre più
rosso, poi gli occhi della ragazza: magnifici come sempre.. Era piuttosto
agitato per la semifinale, ma la sicurezza che aveva nelle sue doti e lo
sguardo complice della sua amata lo fecero tranquillizzare all'istante.. Come
per ringraziarla e anche per scusarsi, le diede un lieve bacio sulle labbra:
non riusciva a dare il meglio di sè in quelle effusioni davanti agli altri,
sapendo tra l'altro che sicuramente tutti gli occhi in quel momento erano
puntati su di loro! Riusciva a sentire il loro peso gravargli sulle spalle, il
peso di quegli sguardi magari attoniti o magari divertiti.. Ma uno sguardo in
particolare sembrava quasi sopprimerlo..
Lasciò
dolcemente il volto di Keiko e si girò verso la causa principale di quel peso,
mentre tutti gli altri fecero finta di non aver visto niente: il Prof tornò a
battere i tasti del computer, Max rise silenziosamente divertito girandosi da
un'altra parte, mentre Takao.. beh, lui non aveva mai smesso di fare quello che
più lo appagava, mangiare! ma kei non stava a guardare loro, stava a guardare
un'altra persona..
-Rei, tutto
a posto?-KEI
Rei
sembrava avere un'espressione rassegnata, forse un po' triste, e continuava a
fissare il vuoto sotto di lui, e Kei era sicurissimo che prima li stesse
guardando, avendolo visto appena prima abbassare lo sguardo velocemente.. al
cinesino quella scena appena vista non piaque affatto: sarebbe voluto
essere lui al posto di kei, e purtroppo si accorse di come quel sentimento
contrastante crescesse sempre di più quando li vedeva insieme..
Alzò lo
sguardo, mantenendo la sua espressione: nel vedere kei fissarlo distaccato e forse
anche un po' dubbioso, cercò di far tornare tutto alla normalità, come meglio
gli riuscì:
-Si.. è
tutto a posto.. sono solo agitato, tutto..tutto qua!-REI
-Capisco..-KEI
Il cinesino
di affrettò ad abbassare ancora gli occhi a terra, consapevole di avere gli
occhi di kei puntati su di lui.. Il ragazzo tatuato non potè fare a meno di
notare visibilmente la sua espressione, che sembrava averlo colto non appena
aveva baciato la sua ragazza.. alcuni terribili dubbi ricominciarono a sorgere
dentro di lui, mentre il suo sguardo si faceva sempre più freddo sotto gli
occhi spaventati di keiko e Takao, che ora stranamente si era ritrovato a
masticare più lentamente.. ma non era il momento di dubbi, non voleva
rovinare quel giorno, non voleva farsi sorgere problemi forse inesistenti,
specialmente dopo che keiko lo aveva rassicurato del suo amore per lui..
Quasi
istintivamente, circondò con le braccia le spalle della ragazza, stringendola a
sè e chiudendo gli occhi.. forse, era un modo per dirle: "nessuno ti
porterà via da me", o almeno, quello fu ciò che Kaky aveva capito da
quell'abbraccio improvviso.. Dannazione, kei era troppo furbo.. vedeva troppe
cose! Sperò con tutto il cuore che quelli che avesse in quel momento in testa
fossero solo stupidissimi dubbi che avrebbe in fretta cacciato via: non poteva
capire tutto da così poco!
Tornò a
mangiare il suo panino alla stessa velocità di prima, quasi per distrarsi:
doveva pensare solo al torneo e a nient'altro! Quel giorno, niente e nessuno
avrebbe potuto distrarlo!
Keiko e Kei
si staccarono improvvisamente: la ragazza fissò negli occhi kei, il quale cercò
di apparire il più tranquillo possibile.. era bravo a fare l'indifferente, non
gli riuscì difficile.. Stettero a guardarsi per alcuni istanti nuovamente sotto
gli sguardi di tutti, specialmente di lui, Rei.. quasta volta però stette bene
attento a guardarli solo con la coda dell'occhio inspirando profondamente:
non credeva che quel desiderio egoista potesse rinascere così facilmente
davanti a quella scena di loro due insieme.. Non seppe nemmeno lui spiegarsi il
perchè..
-Hey Prof..
non sono carini?-MAX
-Eh si..
chi l'avrebbe mai detto..-PROF K
-Guarda la
faccia di takao..-MAX
Il
brunetto, che aveva appena finito in tempo record il suo panino mattutino,
stava a guardare i due innamorati con un ghigno divertito sulle labbra, quasi
fosse stata la più bella visione che avesse mai potuto vedere..Distolse per
qualche attimo lo sguardo da loro, tornando a fissare Rei, che forse era
l'unico che in quel momento non stesse guardando quella scena.. o almeno, la
stava guardando, però senza dar troppo nell'occhio..! Subito il suo volto prese
un'altra espressione, quasi di dispiacere immenso: si immaginava che, nel
vederli insieme, sarebbe stato un brutto "colpo" per lui, ma non fino
a questo punto.. Sembrava abbattuto, un cane maltrattato..
Gli si
avvicinò e gli si sedette accanto, facendolo quasi spaventare..
-Hey Rei..
ricordati che ti eri promesso di vincere, e non la nostra sfida..-TAKAO
Rei fissò
per l'ultima volta kei e Keiko, prima di girarsi con la stessa espressione di
prima verso il brunetto, espressione che però si tramutò improvvisamente in un
sorriso:
-Lo so..
Forse non ho ancora vinto, ma vincerò..-REI
-Rei.. ti
sta tornando la fissazione di prima? Forse più forte? Sii sincero..-TAKAO
Rei
sospirò, prima di dare una risposta al ragazzo che lo fissava speranzoso di un
suo no..
-Non lo
so.. so solo che.. mi da fastidio, e non so perchè..-REI
-Dai..
andrà tutto a posto: sei un ragazzo forte, te lo si legge in faccia!-TAKAO
-Grazie
takao..-REI
Takao sperò
con tutto il suo cuore di non dover tornare alla situazione di partenza.. non
doveva succedere! tirò fuori sorridendo dalla tasca il suo Dragoon,
mostrandolo al ragazzo:
-E non
dimenticare cmq il nostro incontro..-TAKAO
-Quello
mai!-REI
Il ragazzo
dai lunghi capelli corvini trovò finalmente il coraggio di sorrdere, mentre la
voce di DJ man che salutava la folla e le grida del pubblico diedero
loro il segnale che il torneo stava per iniziare..
-Oh my God!!-MAX
-Finalmente..-TAKAO
I 5 ragazzi
più Keiko uscirono dal camerino e si diressero verso la porta che dava sul
campo di gioco: avevano tutti un passo deciso, tranne Max che si sentiva le
gambe cedere e lo sguardo forte e aggressivo che Kei sembrò prendere
all'improvviso di certo non lo aiutava.. Si fece coraggio da solo, tirando
istintivamente su le spalle e procendendo come gli altri per tutto quello che
gli riuscì di fare..
Si
fermarono appena dietro alla porta semi-aperta, ascoltando la voce di DJ Man
che aveva cominciato a risuonare nello stadio..
-ma quello
grida sempre??-KEIKO
-E va beh..
ma quanto dei menosa!!-MAX
-Umpf..-KEIKO
-Shhh!!-PROF
K
Le urla del
pubblico si fecero sentire sempre di più quando DJ Man ricominciò a parlare:
-Bene, siamo
finalmente giunti alle seminifinali tanto attese! Vedremo sfidarsi i 4
vincitori dei gironi ad eliminazione diretta: Max Mizuhara, Takao Kinomiya, Rei
Kon e Kei Hiwatari! Come potete vedere dal tabellone, le due coppie di sfidanti
saranno, per il primo turno, Max e Kei, mentre per il secondo, Takao e Rei!-DJ
MAN
Max strinse
in un pugno il suo bey: la paura cominciò ancora a prendere il sopravvento su
di lui, ma fece attenzione a non farsi contagiare troppo: ce l'avrebbe fatta, a
qualsiasi costo! Purtroppo però non era l'unico a pensarla così: quello era
forse il pensiero che girava per le teste di tutti gli altri, ma non importava!
Sebbene la dimostrazione di forza data da kei nel girone D fosse stata
veramente spaventosa, non si sarebbe lasciato impressionare..
keiko
guardò divertita le facce dei 4 ragazzi, soffermandosi su quella forte e decisa
del fratellino: ce l'avrebbe fatta, ne era sicura..
-Adesso
basta con le chiacchiere!! Diamo inzio a questo torneo!!- DJ MAN
Capitolo 37 *** Le semifinali-Bad acting parte 2 ***
-Passiamo
quindi subito a chiamare i primi due blader che disputeranno i primi incontri
di semifinale: Max e Kai!! Ragazzi, siete pregati di avvicinarvi all'arena!-DJ
MAN
keiko si
girò verso il suo innamorato abbracciandolo come per infondergli coraggio,
anche se sapeva benissimo che in fondo non ce ne sarebbe stato bisogno: era
sicuro di sè, sicuro delle sue capacità, e i suoi occhi non lasciavano
trasparire nessun alone di paura.
Nonostante
tutto, l'abbraccio fu molto ben accolto da Kei, che strinse per la vita la
ragazza per qualche attimo con un braccio sussurrandole un "grazie"
che la fece sciogliere..
-Buona
fortuna amore..-KEIKO
Kei le
sorrise: non sarebbe stato difficile battere Max, gli dava sinceramente l'aria
di un tipo non troppo sveglio!
Il ragazzo
tatuato si staccò improvvisamente dalla ragazza, dando un ultimo sguardo agli
altri ragazzi: come previsto, Max sembrava essere molto agitato.. e di certo ne
aveva perfettamente motivo.. Sorrise in un ghigno di soddisfazione prima che la
sua espressione potesse cambiare totalmente, di punto in bianco: Rei.. ancora
quella stessa espressione di prima, quella faccia abbattuta e triste.. c'era
qualcosa che non andava, o forse era solo una sua impressione? Ma non era il
tempo per pensare ad altro, doveva concentrarsi!
-keiko, tu
per chi tieni?-MAX
-Umpf, che
domande.. per Kei no?-KEIKO
-Umpf.. tanto lo immaginavo!-MAX
-Dai vai,
se no quel pazzo di DJ man sclera del tutto!-KEIKO
Max lasciò
la ragazza con fare imbronciato e divertito, stringendo forte il suo Draciel
per poi raggiungere kei che, nel frattempo, si era già avvicinato all'arena. Il
biondino, nel vedere il ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli ritto con fare
fiero e deciso davanti a lui, sentì per qualche istante le gambe cedere per la
seconda volta..Sembrava essere sicuro di vincere, e un motivo di certo ci
doveva essere! Forse, la forza che aveva dimostrato una settimana prima, non
era niente in confronto alle sue reali capacità!
-Bladers in
posizione!!-DJ MAN
La voce di
Dj Man lo fece risvegliare: no, non importava quanto kei fosse stato forte..
lui l'avrebbe battuto! Anche giusto per vedere che faccia avrebbe fatto Keiko
nel vedere il suo piccioncino battuto da lui! Sorrise divertito sotto i baffi:
vendetta!!
-3..2..1..
Prontiii.. lancio!!-DJ MAN
-Vai
Draciel!!-MAX
-Attacca
Dranzer!!-KEI
I due bey
schizzarono nell'arena come due fulmini; nonostante gli attacchi di Dranzer, la
forte difesa di Draciel sembrò riuscire a resistere. Max sorrise: forse qualche
possibilità ce l'aveva in fondo!
I suoi
occhi si spalancarono di fronte ad una scena improvvisa: il bey di kei era
balzato come un fulmine al di sopra del suo; ogni tentativo di evasione o di
difesa gli era a quel punto impossibile: Dranzer sembrava come inchiodato sulla
parte superiore del suo Draciel. La velocità di quest'ultimo continuava a
diminuire ininterrottamente, lasciando il povero Max senza fiato e senza
nessuna idea in testa..
-A quanto
pare il tuo Draciel sta perdendo velocità..-KEI
Max fissò
il suo avversario: ormai non aveva più speranze di vincere quel match..
Intanto,
dietro la porta che dava al corridoio dei camerini, i 4 ragazzi compresa Keiko
stavano l'uno ammassato sull'altro per vedere come procedeva la sfida tra i
due:
-Qui le
cose si mettono male per Max..-PROF K
-E' un
imbecille, deve reagire!! Ci sarà pure un modo..-TAKAO
-No takao,
ti sbagli.. purtroppo la stabilità di Dranzer e il suo duro colpo inflitto
all'avversario non lasciano via di scampo per Max..-REI
-Grande
Kei! Lo sapevo che non ci avresti messo molto a..-KEIKO
-Keiko!! ma
ti sembra il caso??-TAKAO
-Si mi
sembra!!-KEIKO
-Hey, non
cominciate voi due.. Takao, è logico che lei stia dalla parte di kei..-PROF K
-Umpf..-TAKAO
Improvvisamente
la voce di DJ Man, annunciò la fine della sfida, finita come ci si poteva
aspettare:
-Il
beyblade di Max si è fermato sotto lo strano attacco di Dranzer, quindi il
vincitore di questo primo match è Kei!!!-DJ MAN
Il ragazzo
tatuato richiamò fieramente il suo bey sotto le grida del pubblico, mentre Max
si limitò a raccogliere con aria rassegnata il suo Draciel nell'arena, ormai
messo fuori gioco grazie ad una stranissima ma vincente tattica di gioco di
kei.. pensò che sicuramente l'avrebbe usata anche durante il secondo match, e
lui doveva impedirglielo! Chiuse per qualche istante gli occhi, per poi
riaprirli con uno sguardo totalmente diverso da quello precedente..
-Hey, I got
it!!-MAX
-Umh..ma
che dice..?-KEI
-Ok, siete
pronti per il secondo match?? Balders in posizione!!-DJ MAN
Kei fissava
il biondino pensieroso e perplesso: da dove saltava fuori quello sguardo
allegro? Se pensava di mettergli paura si sbagliava di grosso!!
-3..2..1..
prontiii.. lancio!!-DJ MAN
-Hey, avete
visto la faccia di Max?-PROF K
-Già, mi sa
che ha trovato la soluzione che avevo pensato anche io..-REI
-Cosa?
Quale?-TAKAO
-Come avete
visto, max ha lanciato il suo bey in un modo diverso, cambiandone quindi il
senso di rotazione..-REI
-Umh.. hey
certo, ci sono! Girando nell'altro senso dovrebbe annullare l'attacco di
Dranzer, giusto? E' così??-PROF K
-Esatto..-REI
-Eh? Voi
dite..? Mah..-TAKAO
-Io non
dico: Kei è troppo forte per max..-KEIKO
-Uff..-TAKAO
Gli occhi
della ragazza brillavano: guardare il suo innamorato giocare le faceva salire
una strana emozione dentro, in un modo assolutamente strano.. Avrebbe
vinto, ne era più che sicura..
-Hey
guardate!!-TAKAO
I quattro
ragazzi tornarono ad accavallarsi l'uno sull'altro, gurdando estasiati la scena
che si proponeva davanti ai loro occhi: Dranzer si era fermato, e con un colpo
secco e decisivo, Draciel finì la sua opera buttandolo fuori dall'arena di
gioco..
-Yeah!!!-MAX
-N..non è
possibile..-KEI
Il bey di
kei era ormai ai suoi piedi: ancora non ci poteva credere in quello che era
successo.. battuto così, da un ragazzino con l'aria da imbecille..! Non era da
lui! Avrebbe dovuto notare il diverso senso di rotazione di Draciel, avrebbe
dovuto pensare a quello che sarebbe successo prima di sferrare ancora il
precedente attacco che nel primo match risultò vincente..
Raccolse
con nervosismo estremo il suo bey, mentre DJ Man ricominciò a parlare:
-Colpo di
scena!! Max ha messo fuori gioco il bey di Kei con un attacco decisamente
astuto! Quindi, il vincitore del secondo match è proprio lui, Max!-DJ MAN
-Avete
visto..?-REI
-Caspita..-PROF
K
-Umpf.. Kei
vincerà! E' stata solo fortuna!-KEIKO
-E' stato
solo furbo, se vuoi saperlo! ma tu che ci capisci in queste cose??-TAKAO
Intanto,
Kei stava ritto di fronte all'arena, fissando il suo avversario con aria
impassibile e fredda; Max si sentì gelare le vene quando vide un ghigno
divertito sul volto del ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli, segno
inconfodibile che aveva qualcosa in testa decisamente non molto bello per lui..
-Non
pensare di essere più forte di me..-KEI
Era
incredibile come il suo atteggiamento cambiasse ogni volta che si parlava di
Beyblade, ogni volta che si ritrovava a sfidare qualcuno.. Sembrava essere
ancora più freddo e spietato di quello che gli parse di vedere nei primi giorni
che lo aveva visto.. Si fece coraggio e si mise in posizione per la terza volta
sotto comando di DJ Man, cercando dentro di sè tutta la forza, il coraggio e
l'ottimismo che riuscì a trovare..
Al via del
telecronista, i due bey furono lanciati nell'arena con più decisione del
solito: era l'ultimo match, entrambi non potevano permettersi di perdere,
specialmente in quella situazione di parità..
-Max è
nervoso..-TAKAO
-Secondo me
vince Kei.. guarda come è sicuro di sè!-KEIKO
-Io dico
che sta facendo solo lo sbruffone!!-REI
Takao,
Keiko e il prof K si girarono all'unisono verso il cinesino, che non mollava lo
sguardo dall'arena.. o almeno, non lo mollò fino a quando non concepì quello
che aveva appena detto con tono piuttosto aggressivo.. Non si rese nemmeno
conto, in un primo istante, di quella terribile gaff: era una cosa che pensava
nel suo profondo, una frase forse uscita per il gravoso peso che Kei e Keiko
gli stavano facendo sentire sulle spalle, sempre di più, e che forse non riuscì
a tenersi dentro.. Era come se in quel momento un minimo sfogo avrebbe per
forza dovuto averlo! ma di certo, non fu dei migliori..
-Rei..-KEIKO
Rei mollò
il suo sguardo serio e aggressivo non appena sentì le parole della ragazza: non
lo aveva mai sentito parlare in quel modo, chissà cosa gli passava per la
testa..
-Non sta
facendo lo sbruffone.. se Kei dice una cosa la pensa veramente e ne è
sicuro..-KEIKO
-Eh?..
ehm.. ecco io.. non volevo proprio dire quello..-REI
Il cinesino
abbassò la testa sotto lo sguardo perplesso e triste della ragazza, quando
improvvisamente Takao riuscì a prendere il controllo della situazione:
-Hey
ragazzi, guardate come va la sfida!-TAKAO
Keiko e il
Prof si girarono, mentre il brunetto si mise cautamente dietro loro con Rei,
che ancora non accennava ad alzare il capo e in quel momento faceva segno
ripetutamente di no con la testa:
-Rei.. lo
pensavi veramente..?-TAKAO
Le sue
parole era sussurrate a bassa voce, quasi all'orecchio di Rei: in fondo, c'era
un gran rumore là fuori, di certo keiko non se ne sarebbe accorta del loro
piccolo discorso.. era anche troppo impegnata a guardare il suo amore con gli
occhi che le brillavano..
-Forse..
dovevo sfogarmi in qualche modo e.. non me ne sono reso conto..-REI
-Cosa
succede?-TAKAO
-Secondo
te.. te l'ho già detto, il loro fare mi irrita, specialmente quando sono
insieme..-REI
-ma così
tanto?-TAKAO
Rei fece
cenno di si col capo, senza alzare minimamente lo sguardo da terra. Takao capì
che le cose stavano peggiorando: era troppo complicato capire cosa pensasse Rei
in quel momento, anche perchè forse nemmeno lui lo sapeva! Ma le cose non
dovevano assolutamente tornare al punto di partenza, o sarebbe stata la fine..
-Rei.. ti
stai arrendendo..-TAKAO
-No, non mi
sto arrendendo!-REI
-E invece
si.. Rei combatti come sai fare tu, questo è l'ultimo stadio.. vedrai che dopo
ne sarai felice e soddisfatto.. devi saper reagire, certo, ma non in questo
modo.. tu sai cosa intendo..-TAKAO
Il cinesino
non rispose, ma in cambio alzò la testa, guardando davanti a se Keiko che,
illuminata dalla luce che proveniva dal centro dell'arena, sembrava ancora più
bella.. più desiderabile.. Scosse nuovamente la testa: quella confusione
micidiale stava tornando, forse non era ancora pronto a vederli insieme.. Ma
perchè doveva essere pronto poi? Lei.. non poteva fargli quell'effetto, lei non
era nessuno, tanto meno la ragazza veramente AMATA..
-Io non
capisco più niente..-REI
-Rei ti
prego.. vinci per me.. e per te..-TAKAO
Gli occhi
pieni di lacrime del brunetto gli fecero sciogliere il cuore: aveva ragione, si
stava arrendendo, e non poteva permetterselo: stava mettendo in gioco una cosa
troppo grossa e delicata.. la felicità di due persone..
Sorrise,
prima di mettere una mano sulla spalla a Takao:
-Lo farò
vedrai..-REI
-Bravo
keii!!!!!-KEIKO
-Cos..-TAKAO
-Incredibile
gente!! L'attacco finale sferrato da Dranzer è stato un durissimo colpo per
Draciel che, nonostante le sue doti di difesa che ci sono state rese note
precedentemente, non ha saputo resistere all'attacco messo in atto dal beyblade
di kei! Quindi, il vincitore del terzo match, nonchè finalista, è Kei!!!!-DJ
MAN
Kei
richiamò il suo Dranzer, prima di voltarsi e tornare verso i camerini senza
nemmeno accennare un saluto al pubblico o una strinta di mano a Max, il quale
stava inginocchiato al suolo con in mano il suo beyblade: non poteva essere! La
sua difesa si era dimostrata un vero e proprio fallimento nei confronti degli
attacchi micidiali di Kei.. era fuori ormai..
Una lacrima
sembrò scendergli su una guancia, ma svelto l'asciugò e, dopo un triste saluto
al pubblico, si diresse verso la porta che dava sul corridoio, dove lo
attendevano i suoi amici.
Chiuse
lentamente la porta, lasciata in precedenza aperta da Kei, il quale ora se ne
stava in un angolo con la sua keiko che lo abbracciava e si complimentava con
lui. Improvvisamente, l'espressione del suo volto era cambiata: sembrava essere
il kei che lo aveva salutato al bar qualche giorno prima.. un kei sereno e felice..
Incredibile, era tutto incredibile.. era una cosa fuori dal mondo come un
combattimento di Beyblade e la sua voglia di vincere potessero trasformalo in
un avversario freddo e impassibile..
Improvvisamente
fu richiamato dalla voce dei suoi amici:
-Dai Max,
non te la prendere.. ti sei cmq fatto onore!-TAKAO
-Grazie
Takao..-MAX
Il biondino
abbozzò un sorriso, quando la voce di keiko lo fece voltare verso i due
innamorati:
-Mi
dispiace Max, veramente..-KEIKO
Sembrava
davvero dispiaciuta, voleva dire che allora qualcosa di lui "le
importava". Sorrise ancora tristemente, prima di risponderle con un:
-Fa
niente.. è tutto a posto..-MAX
In realtà
non era tutto a posto: poteva avere ragione Takao, si era fatto onore, ma non
riusciva ad accettare il fatto di essere stato sconfitto alle semifinali, ad un
passo dalla finale! Strinse il suo Draciel nella tasca dei pantaloni, prima che
il suo sguardo potesse essere catturato da un'altra persona, kei.. gli stava
quasi sorridendo, ma non in modo sarcastico, ma quasi come per dire "hai
giocato bene, bravo.." oppure "mi è piaciuto battermi con te"..
Ancora più strano: perchè quello sguardo era dipinto solo ora, mentre prima
sembrava essere addirittura un'altra persona? Tornò a guardare Keiko: certo che
faceva un gran bell'effetto a quel ragazzo, sembrava cambiarlo! Si poteva
vedere lontano un miglio la loro felicità!
-Tra poco
daremo inizio al secondo e ultimo turno di semifinali..-DJ MAN
-Uff, tra
poco tocca a noi Rei..-TAKAO
-Già..-REI
Il cinesino
tirò fuori dalla tasca dei suoi pantaloni larghi il suo Driger, avvicinandosi
al suo amico e sorridendogli in segno di conforto: voleva mostrargli che non si
stava arrendendo, che non sapeva combattere solo a beyblade! Ce l'avrebbe
fatta, e in particolare in quella prossima sfida ce l'avrebbe messa tutta per
arrivare alla finale, per battersi con Kei.. Si rese ben presto conto che la
stava forse mettendo un po' troppo sul piano personale, ma battere Kei gli
sembrò quasi un segno di "vendetta", di VINCITA totale, in tutti i
sensi..
Keiko si
avvicinò a Rei e al fratellino, guardandoli in un primo momento entrambi:
-Beh, buona
fortuna ragazzi!-KEIKO
-Hey non
tieni per me?? Sei proprio una stron..-TAKAO
-Ma certo
che tengo per te, senza fare torti a nessuno però..-KEIKO
Rei si
sentì sciogliere: nel dire quelle parole, Keiko lo aveva fissato dritto negli
occhi, facendolo diventare di un colore caldo indefinito.. Fortunatamente,
la voce di Max fece distrarre gli sguardi degli altri che, casualmente, si
sentiva puntati addosso:
-hey, però
quando mi sono battuto io non hai detto così!-MAX
-perchè tu
sei tu..-KEIKO
-Sigh..-MAX
-Dai max,
lo sai che in fondo mi dispiace..-KEIKO
-Si lo so..
grazie..-MAX
Keiko
sorrise, prima si sentirsi cinta alla vita dal braccio di kei in una forte
presa. Se Rei pensava che nessuno avesse visto quel rossore, quel suo fare
impacciato alle parole della sua amata, si sbagliava di grosso: lui aveva visto
tutto perfettamente.. Stette a fissarlo per qualche istante con lo stesso
sguardo gelido con il quale guardò Max alla fine di ogni loro precedente sfida,
lasciando il povero Takao senza fiato, paurosamente immerso nel pensiero che
tutto potesse scoppiare da un momento all'altro.. Rei doveva stare più attento,
a volte non si rendeva nemmeno conto del suo comportamento.. a volte si leggeva
tutto nei suoi occhi chiari e nei suoi rossori improvvisi e non di certo
casuali..
Il ragazzo
tatuato mantenne quello sguardo verso il cinese, che nonostante tutto non osò
guardarlo negli occhi, fino a che keiko non si girò perplessa verso di lui.. Fu
allora che tornò ad essere il dolce indifferente di sempre, sorridendole poi
per tranquillizzarla.. ma la verità era che che era molto turbato dentro di sè:
era come se la stringesse perchè riusciva quasi a sentire una forza maggiore
portagliela via, e quello non sarebbe mai dovuto succedere!
Tutto
continuava a quadrare sempre di meno, e poco a poco si faceva anche quasi
sicuro: il fatto che Rei non lo avesse guardato negli occhi era segno intangibile
che aveva qualcosa da nascondere, o forse non aveva semplicemente il coraggio
di dover affrontare il suo sguardo, sapendo che i suoi occhi avrebbero lasciato
trasparire cose che non avrebbero dovuto! kei sentì un brivido passargli per la
schiena: dubbi su dubbi che messi insieme riuscivano quasi a formare una
verità.. Prese a stringere la ragazza anche con l'altro braccio: non l'avrebbe
mai permesso, in qualunque caso! Entrambi non l'avrebbero mai permesso!
-E' giunto
il momento del secondo giro! Che i due semifinalisti, Takao e Rei, si
avvicinino all'arena!!-DJ MAN
-Buona
fortuna ancora ragazzi..-KEIKO
Takao e Rei
fecero un cenno affermativo con la testa in segno di ringraziamento; il
cinesino pensò bene di filarsela al più presto da quella situazione,
raggiungendo così l'arena per primo, mentre Takao venne afferrato
improvvisamente per un braccio dalla sorellona che gli stampò un lieve bacio
sulla guancia:
-Sei forte
Takao! Ce la farai!-KEIKO
Kaky le
sorrise amorevolmente per poi raggiungere Rei nella zona centrale dello stadio.
Kei, per la seconda volta, si sentì frustrato: in fondo era solo un bacio sulla
guancia.. dato a poi al "fratello".. però gli aveva fatto quasi
rivoltare lo stomaco.
Keiko si
accorse dello stato d'animo molto strano in cui si trovava il suo innamorato:
sembrava confuso e triste..! Lo abbracciò forte sotto gli sguardi divertiti di
Max e il Prof, per poi guardarlo con aria dolce e calda, tanto da riuscire a
farlo sciogliere come un ghiacciolo al sole..
Il cuore
del ragazzo tatuato prese a battere all'impazzata: lei lo amava come lui amava
lei, ma che problemi si stava facendo? le sorrise dolcemente: era unica, unica
al mondo.. e lui era stato fortunato a trovare una ragazza così speciale.. per
qualche istante tutte le sue paure e tutti i suoi dubbi orrendi e spaventosi
sparirono grazie a lei, l'unica che avrebbe mai potuto farlo.. la ringraziò con
un dolce bacio, prima di staccarsi da lei dolcemente e sorridendo nel
vedere che gli altri due ragazzi con loro si guardavano in giro per non fare a
figura degli spioni! Si rimisero a guardare il match, che era ormai inziato
anche se da poco tempo:
-Takao
sembra resistere bene!-MAX
Non fece
nemmeno in tempo a dire altro che Rei sferrò un pontentissimo attacco, ancora
più pauroso di quello che aveva mostrato loro durante gli allenamenti: il
famigerato artiglio di tigre.. Dragoon balzò fuori dall'arena sfiorando il
volto di Takao che rimase immobile davanti a quella scena...
-Il
vincintore del primo match del secondo giro di semifinali e Rei, che è riuscito
in poco tempo a mettere fuori gioco Dragoon!!-DJ MAN
-Kaky..-KEIKO
Il brunetto
fissò in un primo istante il volto di Rei, sul quale compariva un sorriso
ammiccante in segno di vittoria, per poi tornare a guardare il suo bey ormai
finito a terra poco dietro di lui. Si avvicinò lentamente, raccogliendolo,
stranamente con un sorriso sulle labbra..
-Ma
sorride..-KEIKO
-Umpf.. non
c'è proprio niente da ridere!-MAX
-State
tranquilli.. sicuramente ha in testa qualcosa.. ne sono sicuro, fa sempre così..-PROF
K
-Tu
dici?-KEIKO
-certo!
State a vedere!-PROF K
-Ok, siete
pronti per il secondo match?? Allora bladers in posizione!.-DJ MAN
-Ho vinto
Takao, visto?-REI
-In un
certo senso si.. ma aspetta a dirlo nell'altro!-TAKAO
I due si
sorrisero a vicenda con fare molto deciso, prima di lanciare nuovamente i loro
bey all'interno dell'arena una volta che DJ Man ebbe dato il suo via d'inizio
gara. Intanto dietro le quinte, qualcuna era ancora intenta a mangiarsi le
unghie, non togliendo nemmeno un secondo lo sguardo da quell'avvincente gara..
-Takao..
devi vincere.. puoi vincere!-KEIKO
Kei, dal
canto suo, in fondo sperò che fosse stato Rei a vincere: voleva sfidarlo,
voleva batterlo a tutti i costi, come fosse stata per lui una specie di
punzione.. Gli sarebbe dispiaciuto vedere Keiko e Takao tristi, ma quella
voglia di trovarsi faccia a faccia con Rei era più forte di lui.. voleva dargli
una lezione, fargli capire che con lui non si scherzava, che doveva smetterla
di fare tanto la vittima di Keiko, perchè ormai la cosa stava diventando sempre
più evidente, anche se gli altri sembravano non accorgersene.. ma lui era molto
attento a queste cose, specialmente quando si trattava della sua amata: i
rossori che lei riusciva a provocargli di certo non potevano comparire sulle
sue gote per niente, un motivo doveva pure essserci, come per quanto riguardava
il suo comportamento strano, alquanto sospettoso: sembrava che loro due gli
dessero come fastidio, tristezza..
Sembrò
innervosirsi sempre di più a quei pensieri, ma la voce esultante di Keiko lo
fecero riprendere!!
-Bravo
bravo!!! Lo sapevo!!-KEIKO
-Driger è
stato messo fuori gioco dall'attacco tornado sferrato dal beyblade di Takao!
ora siamo in una situazione di assoluta parità! Tutto sarà deciso dal terzo
match!!-DJ MAN
-No
aspetta!-REI
-Umh?-TAKAO
Il volto
sorridente e soddisfatto di takao si tramutò in una specie di smorfia
interrogativa: Rei si stava rivolgendo a DJ Man con un aria pensierosa ma
alquanto decisa..
-Io non
disputerò il terzo match!-REI
-Che
cosa??-TAKAO
-La
dimostrazione di forza data dal mio avversario è stata più che sufficiente,
sono contento di essermi battuto con lui!-REI
-Ma.. ne
sei proprio sicuro?-DJ MAN
Improvvisamente,
il silenzio più totale piombò all'interno dello stadio nonchè dietro le quinte:
erano tutti rimasti come scioccati a quella affermazione del cinesino.. Ma Rei
era più che deciso di quello che stava facendo: improvvisamente si rese conto
che volendo avrebbe di certo potuto vincere, ma per lui vincere non voleva dire
più di tanto, specialmente se il suo avversario non gli sarebbe stato molto
gradito..! Era proprio quella la storia: di punto in bianco la voglia di
sfidarsi con Kei era scomparsa nel nulla, aiutata dal fatto che ormai lui aveva
capito tutto e gliel'avrebbe fatta sicuramente pagare per quello che stava
facendo, per il suo comportamento.. ritrovarsi a combattere con lui non sarebbe
stata una bella esperienza, vista la sua forza! E cmq, non gli sarebbe tuttavia
andato di mettere un incontro di beyblade sul piano personale, era una cosa che
la sua mente non riusciva a concepire, non voleva!
Il fatto
che era sicuro di vincere non era di certo cmq un giudizio di scarsa
valutazione nelle doti di Takao: era un balder forte, ma molto probabilmente
non sarebbe riuscito a sfuggire una seconda volta al suo micidiale attacco e
alla velocità felina del suo Driger! Non seppe nemmeno lui il perchè di quella
strana convinzione..
-Ma sei
matto??-TAKAO
-No
Takao... sono stato felice di combattere con te, sei davvero un buon blader..
ma.. io non voglio arrivare alla finale, vincere non mi interessa più di
tanto..-REI
Detto
questo, il cinesino lasciò il campo di gara dirigendosi verso i camerini, dove
gli altri lo attendevano estasiati e perplessi.
-beh, a
questo punto direi che.. il vincitore è Takao..!-DJ MAN
-No, non
sono io! Siamo pari, io questo non lo accetto!! Capito Rei, non lo accetto!!!
Torna qua e combatti!!-TAKAO
ma Rei non
rispose: aprì lentamente la porta che dava ai camrini per poi sparire..
-Non è
giusto..-TAKAO
-Le regole
del gioco dicono che se uno dei due sfidanti si arrende, la vittoria passa
automaticamente all'altro! Quindi, il secondo finalista è Takao!!-DJ MAN
Stranamente,
un grido esaltante provenì dagli spalti, il pubblico stava applaudendo Takao..
-No, io non
me li merito..-TAKAO
Corse via a
grande velocità, raggiungendo presto la porta per poi sparire proprio come Rei
aveva appena fatto..
-Beh..
ehm.. non so che dire gente..-DJ MAN
-Takao hai
vinto!!-KEIKO
La ragazza
stette per saltargli al collo, ma fu subito evitata dal fratellino, che si
scansò con aria nervosa come non aveva mai fatto con lei.
-ma
kaky..-KEIKO
-Io non ho
vinto, smettetela di dire che ho vinto!!-TAKAO
Tutti
rimasero ammutoliti, compreso Rei che se ne stava in un angolo con lo sguardo
basso e le braccia conserte. Il brunetto gli si avvicinò con aria minacciosa,
non riuscendo però a fargli alzare il capo..
-Perchè
l'hai fatto..?-TAKAO
-Perchè..
non mi interessa vincere..-REI
-Non è
vero, altrimenti non ti saresti iscritto a questo torneo!-TAKAO
-Si invece
che è vero!-REI
In quel
momento, il cinesino alzò la testa, mostrando a tutti quanti lo sguardo
spaventato e nervoso che regnava nei suoi occhi. Takao ne rimase molto colpito,
quasi pietrificato.. e non solo lui..
Kei sapeva
il perchè di quello sguardo, aveva capito..
"Hai
paura vero Rei? Sai quello che stai facendo..."KEI
Quasi
istintivamente, sentendosi osservato, il ragazzo dai lunghi capelli corvini si
girò verso il ragazzo tatuato: il suo sguardo lasciava perfettamente intuire
che aveva capito tutto! Si affrettò a tornare a fissare l'aria furiosa di
Takao: era sempre molto meglio di quello sguardo gelido e astuto..
"Togli
lo sguardo eh? Non sei per niente furbo.."KEI
-Kaky, ma
che hai..?-KEIKO
La ragazza
aveva le lacrime agli occhi a causa del comportamento del fratello, ma subito
Kei tornò a stringerla per la vita con un braccio, un po' per consolarla, un
po' per tenersela fortemente stretta a sè, sperando di fare intuire a
"qualcuno" che era sua, e mai avrebbe dovuto osare portargliela via..
-lascia
perdere Keiko, Takao fa bene ad essere arrabbiato con gente che prende in giro
i suoi avversari..-KEI
-kei..-KEIKO
Detto
questo, lanciò uno sguardo pietrificante a Rei che a quelle parole tornò a
guardarlo di sottecchi, notando tutto il nervosismo, ma più che altro la
rabbia, per dei comportamenti suoi che, nonostante avesse cercato di nascondere
ed evitare al massimo, si erano lasciati capire benissimo dalla persona
sbagliata.. Ormai era sicuro che kei avesse capito tutto: che idiota che era
stato!
Strinse i
pugni e i denti, attirando l'attenzione di tutti..
-Ma che gli
prende?-PROF K
Che gli
prendeva?? Semplice, aveva rovinato tutto, o quanto meno lo stava rovinando!
Possibile che non fosse capace di fare una cosa giusta?? perchè proprio tutte a
lui dovevano capitare..?? Quei rossori, quell'imbarazzo.. ora probabilmente
avrebbero creato dei casini assurdi..
takao captò
al volo quello sguardo, nonchè quello di kei, gelido e pietrificante rivolto al
cinesino.. Tremò dentro di sè per qualche istante.. Possibile? Possibile che
kei avesse capito..? Probabilmente era così... poteva solo sperare che Keiko lo
avrebbe tranquillizzato ancora una volta.. d'altronde, non si poteva dare la
colpa a nessuno: Rei stava facendo del suo meglio, ma purtroppo non riusciva
ancora a controllare totalmente i suoi stati d'animo di fronte alla sorellona..
mentre Kei.. che colpa ne aveva lui?? Non poteva fargli una colpa del suo occhio
lesto e della sua astuzia.. Sembrava anche lui leggere negli occhi, in ogni
minimo sguardo, proprio come Keky, e quello proprio non ci voleva..
"Dai..
magari è solo convinto di semplici dubbi.."TAKAO
ma non era
così, o almeno, non del tutto.. ormai Kei si stava convincendo che i suoi non
fossero solo semplici dubbi, come pensava la sua amata.. c'era qualcosa sotto,
qualcosa che Rei cercava di nascondere disperatamente.. si poteva dire tutto
chiaro: un ragazzo che arrossisce davanti ad una ragazza, che si rode quando
lei bacia un altro, non poteva che essere quello che ormai si ritrovava a
pensare lui, non poteva essere altro che una cosa fastidiosa e spaventosa..
Scosse la
testa, prima di sentire ancora una volta il bisogno di essere rassicurato da
keiko, forse in quel momento come non mai.. perchè aveva visto con i suoi occhi
una serie di avvenimenti che messi insieme facevano paura.. facevano paura alla
sua felicità..
-keiko.. ti
va di andare a fare un giro fuori?-KEI
-Umh..
ok..-KEIKO
Prima di
allontanarsi con lui, la ragazza diede un'ultima occhiata al fratellino che la
stava a guardare spaventato.. perchè la guardava in quel modo?
Il motivo
c'era ovviamente: sperò con tutto il cuore che tra i due non sarebbe scoppiata
una lite, o anche solo una semplice discussione, sebbene nessuno dei due ne
avesse colpa.. Ma perdere la propria felicità era in fondo un fatto che faceva
paura a tutti, che rendeva nervosi al solo pensarci..
Keky gli
sorrise dolcemente, cercando di tranquillizzarlo; takao ricambiò, prima di
tornare a girarsi verso Rei, che li stava a guardare con aria triste: ecco,
aveva fatto il danno..
Il silenzio
più totale piombò nel grande corridoio: max e il prof non facevano che guardare
i loro amici perplessi, chiedendosi cosa mai stessero nascondendo nel loro
sguardo misterioso; Takao non smetteva una secondo di fissare Rei con aria
spaventata quanto nervosa.. non era assolutamente vero che aveva rinunciato
alla vittoria per il semplice fatto che non gli importava di vincere.. se fosse
veramente stato così sarebbe cmq andato avanti a combattere, visto che gli
piaceva così tanto, e al massimo non si sarebbe disperato più di tanto se
avesse perso.. E invece si era arreso, con aria nervosa e pensierosa.. Qualcosa
non andava..
-Rei,
dobbiamo parlare un attimo io e te..-TAKAO
-Lo so, me
lo immaginavo..-REI
Stettero
ancora qualche secondo in silenzio, prima che Rei potesse nuovamente alzare lo
sguardo verso il brunetto di fronte a lui per dirgli quasi sussurrando:
-takao..
non ho vinto..ho perso "dannosamente", non ho mantenuto la
promessa..scusami-REI
-Che hai
perso lo so.. "dannosamente".. beh, forse non è ancora detto.. ma
purtroppo questo non dipende da noi, lo sai bene..-TAKAO
takao si
voltò verso la porta d'uscita secondaria dello stadio, dalla quale i due
innamorati erano appena usciti..
max si
avvicinò di più al prof, sussurandogli:
-Ma cosa
stanno dicendo?-MAX
-Non lo
so.. anche se penso di aver capito..-PROF K
-hey
ragazzi.. scusateci, ma dobbiamo parlare..-TAKAO
-fate pure..-PROF
K
Takao e rei
si allontanarono in silenzio, lasciando Max e il prof ancora davanti alla porta
che dava alla parte centrale dello stadio. Si chiusero nel camerino, sempre
senza dire una parola e mantenendo lo stesso sguardo di prima..
-Qualcosa
mi dice che non devono parlare di beyblade..-MAX
-Forse..
non lo so max.. ma di certo c'è qualcos'altro che non va.. Rei sembra quasi..
non saprei.. e credimi, quel "non ho vinto" di certo non si riferiva
alla sfida, altrimenti non avrebbe avuto senso..-PROF K
-Hai
ragione.. allora cosa c'è sotto? E perchè Takao non ce lo dice..?-MAX
Il prof
stette qualche secondo a pensare, prima di dire:
-Secondo me
c'entrano Kei e Keiko.. hai visto? Prima Takao quando diceva quelle cose strane
si è girato verso la porta da dove sono usciti..-PROF K
-Umh, forse
hai ragione.. ma cosa c'entrano? Non capisco..-MAX
-Io forse
comincio a capire..Anzi, comincio a ricordare certi comportamenti strani di rei
davanti a quella ragazza..-PROF K
-Non ti
seguo..-MAX
-Non vorrei
dire baggianate Max, ma secondo me a Rei piace Keiko..-PROF K
-Cosa?? E
come fai a dirlo?-MAX
-Dai Max,
non hai visto il modo in cui è arrossito davanti a lei? Come la stava a
guardare mentre baciava kei? Secondo me c'è qualcosa sotto..-PROF K
-Sinceramente
non ci ho nemmeno fatto caso.. ma cosa c'entra con la sfida cmq?? -PROF K
-Questo non
lo so spiegare.. Ma ripensadoci e collegando bene i fatti tra di loro, penso
che quello sguardo gelido di kei avesse voluto dire che.. se ne è
accorto..-PROF K
-Ma dai..
secondo me sono solo ipotesi sbagliate.. rei con quella scorbutica?? Non
esiste.. E poi, kei non sarà mica rimasto lì a guardare..-MAX
-Come ho
fatto io, avrebbe potuto farlo anche lui.. e kei è molto furbo Max..-PROF K
-bah,
secondo me non è come dici tu..-MAX
-Lo spero
tanto.. e cmq continuo a non capire cosa c'entri con la sfida, sempre ammesso
che c'entri qualcosa.. non saprei.. e non so nemmeno perchè takao non ci dice
niente..-PROF K
-magari
vuole tenere questa storia in un cerchio ristretto tra lui e Rei, sempre che
fosse tutto vero..-MAX
-Già
forse.. però non capisco, noi potremmo aiutarlo.. Dio, ma che problemi ci
stiamo facendo??-PROF K
-Già..
secondo me stiamo sbagliando tutto sai? Non è vero niente..-MAX
-Speriamo..
anche se tutti quanti hanno un comportamento molto strano..-PROF K
-Beh, kei è
normale che ce l'abbia.. Per quanto riguarda gli altri due.. tutti quanti
abbiamo degli alti e dei bassi!-MAX
-Mah..? ma
si max, vedrai, tra poco sarà tutto a posto..-PROF K
-Si anche
io la penso così! vedrai che Takao se l'è solo presa per la sfida e
nient'altro! Stiamo solo costruendo castelli in aria!-MAX
-Si forse
hai ragione..-PROF K
I due
sospirarono, prima di sorridere: in effetti era tutto strano, ma alla fine
pensarono che se ci fosse stato qualcosa takao lo avrebbe detto almeno a loro!
Non volevano starci troppo a pensare su, a fantasticare su cose incredibi e non
vere, non ce ne era bisogno..!
-Eppure,
continuo a dire che è molto strano..-PROF K
-Tranquillo
prof, takao è nostro amico, e se ci fosse qualcosa che non va sarebbe il primo
a venircelo a dire..-MAX
Il cielo si
stava oscurando: nuvole grigie stavano lentamente ricoprendo il cielo,
impedendo così al sole di splendere.. un po' come quella frustrazione profonda
stesse impedendo lo splendore della sua felicità..
Camminava
con la testa bassa e le braccia conserte, mentre Keiko gli era di fianco,
preoccupata. Non voleva disturbarlo, non sembrava troppo di buon umore.. ma
perchè? Aveva vinto, era finalista insieme al fratellino, cosa c'era da essere
tristi? La sua curiosità riuscì a prendere il sopravvento su di lei, che non ci
pensò improvvisamente due volte prima di fargli una domanda, dopo ben ormai 10
minuti pieni di assoluto silenzio tra i due:
-Kei.. ma
che succede?-KEIKO
Il ragazzo
sospirò, alzando il capo e guardando dritto davanti sè: era ormai la quinta
volta che giravano in tondo come due perfetti imbecilli intorno alla piccola
distesa verde che circondava lo stadio, che ormai si stava svuotando.. Le
semifinali erano finite, e domani ci sarebbe stata la grande finale.. Ma non
era quello il suo principale pensiero, o almeno, non lo era in quel momento..
-Keiko..
lui ti deve lasciar stare..-KEI
-Lui
chi?-KEIKO
kei si
fermò davanti alla ragazza, fissandola con sguardo più che serio ma anche
triste negli occhi..
-Rei.. e se
non lo capisce con le buone, di certo lo capirà con le cattive..-KEI
Keiko sobbalzò.. Rei? Ancora lui? ma cosa stava facendo di male? Perchè ce
l'avevano tutti con lui..? Una cosa era certa: quel suo "lo capirà con le
cattive" non le lasciò prevedere nulla di buono, almeno per lui, Rei.. Ma
perchè?..
-Perchè..?
Cosa sta facendo?.. Ti prego dimmi cosa ti tormenta..-KEIKO
Kei la
prese per una mano e la portò a sedersi sotto un grande albero in un angolo di
quello strano giardino. Alzò lo sguardo al cielo, cercando di riassumere
brevemente tutti gli attimi sfiggenti e non in cui Rei si era lasciato
scoprire, inconsapevolmente ma allo stesso tempo più che consapevole di averlo
fatto.. Chissà come si sarebbe sentito dopo quegli sguardi agghiaccianti?
Chissà se finalmente ora lo avrebbe capito..? Chissà se si era reso conto di
essere uno schifo..
La mano
furtiva di Keiko sui suoi pantaloni lo fece tornare alla realtà: si girò verso
la sua amata.. i suoi occhi erano tristi, e di lì a poco qualche lacrima
sarebbe sfuggita da quei piccoli laghetti che lei cercava di tenere chiusi
nell'argine dei suoi splendidi occhi..
Le prese
delicatamente il mento con una mano e avvicinò quel dolce viso preoccupato al
suo, immergendosi poi in un lungo e profondo bacio con la sua innamorata. Nel
momento in cui si staccarono, egli non potè fare a meno di tornare a guardare i
suoi occhi: ora le lacrime stavano scendendo lentamente, rigando il suo lucente
volto..
-Keiko..
io.. non voglio perderti..-KEI
-Non mi
perderai Kei.. voglio solo sapere cosa ti turba..-KEIKO
kei tornò a
guardare davanti a sè, con lo sguardo perso in quel verde estivo.. Dovette
ammettere di avere una lieve ma grande paura: aveva paura di far sapere alla
persona più importante per lui quello che quel cinese mostrava quando lei gli
era davanti, quello che lui faceva tentando invano di nascondersi.. Era
evidente che c'era qualcosa, e sicuramente anche Keiko, dopo aver sentito quei
piccoli fatti tutti messi insieme, se ne sarebbe accorta.. Non seppe perchè, ma
farle sapere che Rei, forse, in fondo, provava qualcosa per lei.. o magari
semplicemente la trovava dannatamente carina.. non sapeva spiegarselo, ma gli
faceva paura.. aveva una grande paura di perderla, nonostante le sue
confortanti parole pronunciate poco prima..
-Kei.. ti
prego..-KEIKO
-Keiko..
promettimi che sarai per sempre mia..-KEI
-ma
kei..-KEIKO
-Ti prego
promettimelo!-KEI
La ragazza
prese le mani del ragazzo nelle sue per poi portarsele lentamente al petto..
-Te lo
prometto kei.. adesso raccontami tutto..-KEIKO
Il ragazzo
prese un lungo respiro, senza rompere nemmeno per un istante quel caldo
contatto col petto della ragazza: gli infondeva sicurezza, ed era proprio
quella che gli serviva.. Era sempre stato molto sicuro di sè, in qualsiasi
circostanza, ma in quella no.. era debole e impaurito..
-rei si
comporta in modo strano quando è con te.. tu lo metti in imbarazzo..-KEI
-Cosa?-KEIKO
-L'ho visto
con i miei occhi, non mi credi?-KEI
-No, non
sto dicendo questo.. è solo che io..-KEIKO
-L'ho visto
arrossire davanti a te, guardarci triste e abbattuto ogni volta che ti
baciavo.. L'ho persino guardato male più di una volta, cercando in tutti i modi
di fulminarlo con lo sguardo, per fargli capire di starti lontano.. è
maledettamente visibile che.. che lui.. trova qualcosa in te, ma non so
definire bene cosa..-KEI
Keiko passò
una mano tra i capelli del ragazzo, per poi scendere e accarezzargli dolcemente
il viso..
-Pensi che
io gli piaccia?-KEIKO
Kei annuì
tristemente col capo, ancora più impaurito di prima, sebbene fosse sicuro delle
sue parole..
La ragazza
continuò a fissarlo, confusa..lei non aveva mai visto niente di tutto ciò,
forse persa negli sguardi e negli abbracci di kei a tal punto da isolarsi dal
resto del mondo.. Di certo gli credeva, ma era molto perplessa..
-Kei.. tu
non puoi esserne sicuro..-KEIKO
-E invece
ne sono sicurissimo.. so riconoscere un ragazzo cotto per una ragazza, keiko..
Tu non hai visto niente.. io si, e ti posso giurare che è così che stanno le
cose.. Non aveva nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi.. e dopo quei
miei sguardi non ha nemmeno avuto il coraggio di rischiare di finire in
finale con me..-KEI
-Come?
Intendi dire che lui si sia arreso per non sfidarti?-KEIKO
-Glielo si
leggeva in faccia.. Sembrava un pulcino abbattuto che si stava nascondendo da
me, consapevole che io ormai avevo capito tutto.. keiko.. avresto dovuto vedere
il modo in cui ci guardava.. in cui ti guardava..-KEI
Il ragazzo
strinse i pugni mantenendo sempre le mani fisse al petto della sua amata: gli
faceva troppo male parlarne..
Keiko
rimase fissa a pensare, sempre più confusa: non poteva essere come diceva Kei,
eppure qualcosa le diceva di credergli, le diceva che le cose stavano veramente
come lui le aveva appena detto.. Altrimenti, perchè Kei era così nervoso?
-Prima
erano solo dubbi keiko.. ma ora non più.. io ho visto con i miei occhi, e più
ci penso più mi convinco che sia la fottutissma verità! Io.. spero solo abbia
capito che deve starti alla larga!!-KEI
Kei alzò
senza rendersene conto il tono di voce, facendo quasi spaventare keiko, ma lei
non ci diede molto peso.. sembrava tutto così assurdo.. Rei non si sarebbe mai
ritirato per una sciocchezza tale, sempre ammettendo che veramente lei gli
piacesse.. ma nemmeno di questo potevano essere sicuri, magari erano solo
impressioni.. Eppure lo sguardo torturato di kei, il suo improvviso tremare di
rabbia, le fecero capire che un fondo di verità forse c'era..
Improvvisamente
sorrise, mettendo le braccia intorno al collo del suo amato:
-Kei.. non
importa..-KEIKO
-Cosa..?-KEI
-Non ci
deve importare quello che succede intorno a noi.. siamo io e te, e basta! Io ti
amo, dopo tanto tempo riesco ancora ad amare qualcuno.. e questo significa che
tu sei veramente speciale per me.. Il comportamento di Rei non ti deve rendere
nervoso, non ce n'è bisogno.. che siano vere o meno le tue supposizioni, a noi
non interessa, non devi nemmeno pensarci.. Perchè io amo te e basta, quante
volte te lo dovrò ancora ripetere?-KEIKO
Il ragazzo
tatuato rimase per qualche istante senza parole: la sua paura stava svanendo
nel nulla.. lei lo amava, come aveva potuto dubitare di lei, l'unica persona
che dopo tanto tempo gli aveva fatto ritrovare la fiducia e..l'amore?
-Non mi
interessa quello che pensa Rei di me, può pensare quello che vuole.. Io sto con
te, e lui dovrà accettarlo in qualsiasi caso.. Tutti dovranno accettarlo!
Ricorda che se sto con te c'è un motivo.. Il motivo è che ti amo.. amo solo
te..-KEIKO
Senza
pensarci su un istante, Kei si lasciò sprofondare con il volto sul suo petto,
dopo aver abbracciato la ragazza per la vita.. Era sua, e nessuno gliel'avrebbe
mai portata via!
-Ogni volta
che ti vengono in testa certi pensieri, ricorda quello che ti ho detto..
ricorda che non importa quello che ci succede intorno, perchè io voglio solo
te..-KEIKO
Quasi come
per magia, il forte vento che aveva cominciato a soffiare già da un po' di
tempo, spazzò via le nuvole grigie dal cielo, permettendo alla luce del sole di
illuminare tutto il paesaggio.. di illuminare il suo cuore ora più forte che
mai.. Non seppe descrivere il calore che stava provando in quel momento, ma di
certo non era il calore del sole: era il calore dell'amore che solo lei sapeva
dargli! E che mai l'avrebbe abbandonato..
-Sono
sicuro che i miei presentimenti siano esatti ma.. non ho paura a dirlo.. non ho
paura perchè, finchè staremo insieme, niente in questo mondo potrà
spaventarci.. Ti amo Keiko..! E scusami se ho dubitato di te, sono stato uno
stupido..-KEI
keiko tornò
ad accarezzargli i capelli, prima di sussurrargli:
-Tranquillo..
è tutto a posto.. l'importante è che tu ora sia sicuro di quello che hai appena
detto..-KEIKO
-Certo che
lo sono!-KEI
Il ragazzo
alzò per un attimo la testa, guardandola dal basso del suo petto negli occhi:
-nessuno ti
porterà via da me.. nessuno ci separerà..-KEI
La ragazza
accarezzò per l'ennesima volta il suo viso, sorridendogli: era felice che
finalmente quella luce bellissima fosse tornata in quei magnifici occhi dai
riflessi porpora, dei quali senza non avrebbe mai potuto vivere..! Kei
finalmente ritrovò la sicurezza che poco prima sembrava averlo abbandonato..
era rinata grazie a quella magnifica visione angelica, l'unica che sapeva
donargli una felicità immensa, una forza fuori dal mondo.. sapeva donargli
tutto quello di cui aveva bisogno..
Anch'egli
sorrise, prima di scappare dalla presa della ragazza: le alzò lievemente la
maglietta e cominciò a mordergli la pancia, facendole solletico..
-Hey
Kei..!! Dai, soffro il solleticoo!!!-KEIKO
-Lo
immaginavo..-KEI
Keiko non
riuscì a resistere e, continuando a contorcersi, si accasciò per terra con la
pancia in su: cercò in tutti i modi di mettersi di schiena, ma non ci riuscì..
la presa di kei, che la teneva per le spalle, era troppo forte..
Improvvisamente,
un brivido particolare le passò per la schiena: quelli non erano più morsi
scherzosi, erano morsi di tutto un altro genere..
-Kei..?!-KEIKO
-Sssh..-KEI
-Ma.. siamo
in un giardino..-KEIKO
-Non voglio
mica fare niente..-KEI
I suoi
morsi si trasformarono ben presto in baci: gliene diede tutt'intorno
all'ombelico, per poi risalire in linea retta dal centro della sua pancia..
andò sempre più su, sponstandogli man mano la maglietta sollevandola con la
testa durante il suo percorso, fino a che non arrivò in mezzo ai seni..
-Kei..??-KEIKO
Keiko si
ritrovò nel bel mezzo del parco dello stadio con la maglietta tirata su fino al
petto, fino a che Kei non smise e si sdraiò quasi completamente su di lei,
tenendosi però alzato con i gomiti dietro alla testa della ragazza..
-Ehm.. non
vorrei dirlo ma siamo in luogo pubblico..-KEIKO
-Ti ho già
detto che non facciamo niente, piccola..-KEI
le mise un
dito sulla bocca per farla tacere: intorno a loro il silenzio più totale
cadde.. lo stadio era ormai vuoto, non c'era più nessuno... o almeno così lui
pensava.. Tutto il paesaggio circostante era praticamente deserto..
Tolse
lievemente quel dito che li separava prima di baciarla con tutta la passione
che riuscì a trovare.. avrebbe voluto che quel momento durasse in eterno..!
Sentiva le mani della ragazza accarezzargli la nuca e il collo.. Avrebbe dovuto
fermarsi, si rese presto conto che stava perdendo ogni controllo: sembrava
quasi non importargli più niente nemmeno del posto in cui si trovavano.. Cercò
di staccarsi, ma invano: quelle labbra così invitanti erano una calamita senza
fine..
Per fortuna
(o per sfortuna), fu qualcos'altro a farli staccare...
-Ragazziii!!!!-...
I due si
staccarono immediatamente e, vedendo due figure che li stavano osservando,
tornarono a sedersi imbarazzati; keiko lesta si tirò giù la maglietta, cercando
di riconoscere i due disturbatori..
-Oops..
ehm..-...
-Te l'avevo
detto di stare zitto..-...
-max!! Che
c'è??-KEIKO
-Ehm, penso
di aver interrotto qualcosa..-MAX
-....-KEI
-Ehm, va beh.. cmq che c'è?-KEIKO
-Niente,
volevamo solo dirti che noi andiamo a casa..-PROF K
-Ah ehm.. ok.. e takao? Dov'è?-KEIKO
-E' ancora
dentro con Rei, penso si stiano ehm.. preparando per uscire..-PROF K
-Ma
veramente..-MAX
Il prof
tirò una gomitata assurda al biondino americano che si zittì sul colpo..
-Ok.. beh allora.. ci vediamo domani!-KEIKO
-Ok.. ciao Kei!-MAX
-...-KEI
Il russo li
salutò con un cenno vergognoso del capo: che situazione imbarazzante..!
Dopo che i
due ragazzi si furono allontanati, kei e Keiko si guardarono in faccia
arrossendo, per poi scoppiare a ridere come due imbecilli..!
Intanto
poco più lontano, Max e il Prof stavano discutendo..
-Hey, ma
perchè non hai voluto che dicessi quella cosa?-MAX
-Perchè..
se Takao ha voluto parlare in privato con Rei ci sarà stato un motivo.. non
credi? Sicuramente se lo avessimo detto a Keiko lo avrebbe tempestato di
domande al suo ritorno, e non penso che lui voglia farle sapere niente se la
storia è come ti ho detto prima..-PROF K
-Dici di
Rei?-MAX
-Esatto..
non si sa mai.. è meglio stare fuori, adesso che ci penso.. se Takao un giorno
vorrà farci entrare.. beh sarà lui a deciderlo.. sono affari tra lui e
Rei...-PROF K
-Però mi
sembra assurdo..-MAX
-Non saprei
sai.. Però è meglio lasciare le cose come vuole lui..-PROF K
Takao
chiuse la porta del camerino appoggiandovi poi la schiena contro, aspettando
ulteriori spiegazioni dal cinesino..
-Io.. sono
uno stupido codardo..-REI
-Spiegati
meglio..-TAKAO
-Ho persino
vergogna a dirlo..-REI
-Non ti
preoccupare.. sono qua per ascoltarti..-TAKAO
rei strinse
i pugni sulle ginocchia, chiudendo per qualche istante gli occhi..
-Io.. ti ho
detto la verità quando ho ammesso di essermi arreso perchè a me non
interessa tanto vincere, ma.. c'è anche un altro motivo.. molto più vergognoso
e molto più da codardi..-REI
takao si
sedette di fianco a lui, mettendogli una mano sulla spalla in segno di
conforto.. Rei aprì nuovamente gli occhi, ma senza guardarlo in faccia: non ne
aveva il coraggio, quello che stava per dire non era per niente ammirevole..
-Io.. mi
sono arreso anche perchè non volevo correre il rischio di sfidare Kei..-REI
Il povero
brunetto rimase ammutolito: in qualche senso se lo sarebbe aspettato, nei suoi
occhi si poteva leggere lo sconforto anche qualche attimo prima che si
chiudessero nel camerino, ma sentirselo dire in faccia lo lasciò sbigottito
ugualmente...
-Scusa..?-TAKAO
Nella sua
voce si poteva perfettamente sentire tutto lo stupore ma anche la rabbia che
regnava dentro lui in quel momento..
-Hai capito
bene..-REI
A quel
punto il cinesino si voltò verso di lui, guardandolo come per imprecare
perdono..
-Takao, lui
ha capito tutto!! Ne sono più che sicuro!!-REI
Stava
cercando di giustificare la sua scelta, in qualche modo..
-Come fai a
dirlo?-TAKAO
-Per
favore, non fare il finto tonto!! Hai visto come mi guardava.. hai visto il suo
sguardo glaciale..-REI
Rei
rabbrividì ancora al pensiero di quello sguardo, che sembrò materializzarsi
davanti ai suoi occhi ancora una volta, colpendolo nel profondo della sua
anima..
-Si, ho
visto..-TAKAO
-E penso
sia stato il primo a capire il perchè del mio ritiro dalla sfida.. si vedeva da
come mi guardava.. aveva come.. un'aria di compiacimento nei suoi occhi.. Io ho
paura Takao.. ho avuto paura..-REI
-Questo non
giusitifica la tua arresa..-TAKAO
-Io non
volevo sfidarlo!! Sarebbe tutto finito sul piano personale, e questo io lo
odio, lo odio con tutte le mie forze!! Senza contare che me l'avrebbe fatta
pagare in qualche senso per quello che stavo facendo.. per quello che ho
cercato invano di nascondere.. o almeno, invano ai suoi occhi..-REI
Takao non
seppe cosa rispondergli: ormai ne era convinto anche lui, Kei aveva capito
tutto.. una strana paura lo pervase: aveva capito il motivo per cui quei due se
ne erano andati via.. sperò con tutto il suo cuore che keiko lo avesse
tranquillizzato.. o probabilmente, dallo sguardo di Kei e dal suo
comportamento, si sarebbe potuto dire che sarebbe stato l'inizio della fine.. E
lui non voleva!!
-Come puoi
dire che te l'avrebbe fatta pagare?-TAKAO
-Takao, per
favore.. non fare finta di niente... forse non hai visto bene il suo sguardo
quando sono tornato in corridoio! Ma io si..-REI
-Stai forse
insinuando che hai avuto paura di lui??-TAKAO
-No, non
sto dicendo questo..-REI
-E invece
si Rei!! Mettila come vuoi, mettila pure che non ti piacciono gli incontri con
un sfondo troppo personale.. ma fatto sta che ti sei arreso, e non solo nella
sfida.. ti sei arreso di fronte a lui, di fronte a questa storia!! Mi avevi
promesso che avresti vinto!! Non hai avuto il coraggio di batterlo, di
affrontare questa storia a testa alta!-TAKAO
Un attimo
di silenzio tra i due, prima che il brunetto potesse vedere un luccichio strano
provenire da una gota del cinese..
-Rei..io..-TAKAO
-N..niente!
hai solo detto al verità..-REI
Una lacrima
stava rigando il volto di Rei, e Takao non riuscì a perdonarselo, sebbene
consapevole che le parole precedentemente dette erano vere.. lui si era arreso,
aveva abbandonato il suo coraggio..
-Io.. non
potevo sopportare quel suo sguardo gelido.. mi stava ammazzando da dentro.. e
di sicuro l'avrei sopportato ancora meno quando sarei potuto trovarmi davanti a
lui in campo.. Mi sarei sentito uno schifo, anzi, mi sento tutt'ora uno schifo,
adesso che lui sa tutto.. Non ho nemmeno più il coraggio di.. di guardarlo in
faccia, perchè so che quello che potrò avere da lui sarà solo uno sguardo che
mi farà ghiacciare le vene..-REI
-Rei... Kei
ci tiene molto a Keiko, questo lo so più di ogni altra cosa.. è anche normale
che sia geloso non trovi?-TAKAO
-Si ma..
fino a quel punto.. e cmq la nostra sfida non sarebbe stata una normale sfida
da torneo, sarebbe stato qualcosa di molto più agguerrito e profondo.. e io non
volevo..-REI
Il brunetto
tornò a mettergli una mano sulla spalla e, ancora prima che potesse proferire
parola, si trovò ad ascoltare altre parole di Rei..
-Io..
chissà che casino ho combinato..-REI
Takao
sospirò..
-Non lo
so.. ma il loro amore è molto forte, vedrai che Keiko riuscirà a
tranquillizzarlo come sempre.. e poi pensaci, non possono mica rompere la loro
storia solo perchè.. insomma, a te piace lei..! Non credi?-TAKAO
Nel dire
quelle parole, Takao fu il primo a cercare di autoconvincersi che le cose
sarebbero veramente andate in quel senso, e il risultato fu abbastanza buono:
si amavano, e Kei non avrebbe mai potuto lasciarla per una così semplice
baggianata..
-Si, forse
hai ragione.. Spero sia come dici tu..-REI
-Beh, certo
che è come dico io!-TAKAO
Diede una
lieve pacca sulla spalla al cinesino, facendogli comparire in volto un sorrisino,
anche se sforzato:
-Coraggio,
vedrai che.. che si sistemerà tutto..! In fondo non è successo niente di così
grave.. E' solo che kei è molto geloso..-TAKAO
Rei annuì
tristemente, sperando che sarebbe tutto filato liscio come l'olio, sebbene
continuava a maledirsi per tutto quello che aveva fatto: per essersi arreso,
per essersi lasciato scoprire in quell'indegno modo..
-Domani
verrai a vedere la finale?-TAKAO
-Certo..-REI
-Allora ti
voglio vedere in forma, anche se non dovrai combattere ok? Basta scenate, se
vuoi puoi ancora vincere..-TAKAO
Rei
sorrise, ma questa volta fu un sorriso vero:
-Grazie
Takao.. Grazie di cuore..-REI
-Ma di
che?-TAKAO
I due si
alzarono all'unisono, uscendo poi dal camerino. Max e il Prof se ne erano già
andati a quanto sembrava, e nello stadio regnava il silenzio più assoluto..
Takao uscì dalla porta posteriore sperando di trovare ancora lì fuori la
sorellona, mentre Rei optò per l'uscita principale: era vero che poteva ancora
vincere, ma vedere Kei subito dopo quel "misfatto" di certo non gli
andava..
"E'
inutile.. sono un danno"REI
Nonostante
tutto cercò di farsi forza, per quello che gli riuscì: non doveva essere più
così debole, l'indomani sarebbe tornato in quello stadio a testa alta e avrebbe
mostrato, anche solo a semplici sguardi, che lui non aveva paura di nessuno!
Dal canto
suo, Takao, non riusciva veramente a concepire la ragione per cui Rei si era
ritirato, non riusciva a concepire la sua paura.. ma era anche vero che lo
sguardo gelido di Kei non era arrivato a lui.. era un ragazzo forte, Rei.. era
strano.. Gli sarebbe piaciuto sentirsi, anche solo per un secondo, nello stesso
modo in cui si sentiva lui qualche minuto prima, davanti a Kei, ma al solo
pensiero gli vennero i brividi.. Forse, quella stessa paura sarebbe potuta
venire anche lui..
Solo Rei
poteva sapere quello che sentiva, e solo lui poteva decidere cosa fare e cosa
non...! Di certo non lui!
Aprì la
porta posteriore dello stadio, vedendo la più bella cosa che mai avesse potuto
vedere: Kei e la sorella abbracciati l'uno all'altra, immersi in dolci
effusioni.. Kei sembrava tranquillo, al contrario di qualche attimo prima, e
anche la sorellona sembrava esserlo! Qualche lacrima sembrò riempire i suoi
occhi, ma cercò di tenersele dentro.. sebbene fossero state lacrime di
felicità..! Il loro amore era davvero una cosa grande e bellissima, forse
più di quanto lui poteva immaginarsi..!
Era
mattina, la tanto attesa mattina della finale. Keiko si stiracchiò nel piccolo
letto di casa sua, dove la sera precedente lei e Kaky si erano addormentati
dopo una lunga discussione riguardo Kei.. Il fratellino non fece altro che
chiederle per quasi mezz'ora se le cose tra loro andassero veramente bene... Ma
lei, nonostante non fosse riuscita a comprendere il come mai di quelle
domande, lo rassicurò al meglio: le cose tra loro due continuavano ad andare
a gonfie vele, o almeno così era fino a quel momento..
Si
stiracchiò come una gatta stanca nel suo letto per poi appoggiare una mano di
fianco a lei..
-Umh..
Kaky? sei sveglio?.. Kaky??-KEIKO
Si girò di
scatto sentendo il vuoto sotto il suo palmo: suo fratello non c'era già più nel
letto! Guardò la sveglia che segnava le 9.30: la finale sarebbe cominciata tra
un'ora, cosa ci faceva a quell'ora kaky alzato? Non era da lui.. Probabilmente
pensò che era solamente agitato per la sfida contro Kei, non aveva fatto altro
che rigirarsi nel letto almeno un miliardo di volte dall'agitazione prima di
addormentarsi!
Sbuffò
portandosi una mano alla fronte per poi alzarsi decisa sperando che quanto meno
si fosse sprecato di preparare la colazione.. Appena si alzò a sedere,
però, notò un bigliettino sul comodino; lo prese stropicciandosi gli occhi per
poter leggere quello che c'era scritto:
<>
Sbarrò gli
occhi per qualche istante: che era agitato già si sapeva, ma non si era mai
sentito che l'agitazione sarebbe riuscita PERSINO a tenerlo sveglio!!
Significava molto quel torneo per lui, in fondo era un torneo nazionale..
Rimise il biglietto sul comodino, pensando a kei: sarebbe stata più contenta se
avesse vinto lui o il fratellino..??
"Bel problema.."KEIKO
Improvvisamente
il suo stomaco lanciò uno strano segnale: aveva fame! Scese di corsa in cucina,
notando subito quello che il fratellino le aveva messo sul tavolo: un pacchetto
pieno zeppo di brioches al cioccolato!
-kaky, ma
non sono mica un maiale come te! ^^"-KEIKO
Ne prese
una, scartandola, e la mangiò in fretta e furia: voleva raggiungerlo al più
presto! Chissà cosa stava facendo là da solo? probabilmente, pensò, si stava
dilettando in qualche allenamento flash dell'ultimo minuto..
Corse in
bagno portando con sè i vestiti: un paio di pantaloni a vita bassa blu scuro e
una magliettina bianca abbastanza corta.. sebbene fosse solo mattina già si
poteva sentire il caldo asfissiante che sarebbe sicuramente aumentato di lì a
un'oretta.. Si lavò la faccia con l'acqua gelida, per poi cominciare a
prepararsi sempre di fretta..
Prese le
chiavi e uscì di casa, respirando l'aria pura che solo le mattine estive
sapevano regalare.. Si guardò un attimo intorno senza un particolare motivo,
per poi uscire dal cancelletto principale per accorrere allo stadio.
Era felice
quel giorno: felice che kei, il giorno precedente, si fosse
tranquillizzato.. lo amava così tanto! Non sarebbe riuscita a vederlo
in quello stato triste e depresso anche solo per qualche secondo in più!
Come spinta da un filo logico, i suoi pensieri caddero su Rei.. Che strano,
perchè lei era l'unica a non vedere niente..? Sia kei e
Kaky sembravano dire le stesse cose, sembravano convinti di un suo
particolare interesse nei suoi confronti.. Ma allora, se era così evidente,
perchè lei non se ne era mai accorta? Ma non importava: lei sapeva bene
chi voleva, e di certo non sarebbe rimasta a farsi degli assurdi problemi su
quel ragazzo e i suoi pensieri ancora un secondo in più!
Cominciò a
canticchiare una canzoncina allegra, la prima che le venne in mente, quando,
dal nulla, sentì una voce..
-keiko!-...
Si girò di
scatto e lo vide camminare svelto verso di lei. Quando finalmente le
fu vicino potè salutarlo:
-Ciao Rei..
stai andando allo stadio suppongo..-KEIKO
"Parli..
anzi, pensi del diavolo, e spuntano le corna!"KEIKO
-Ehm, ecco
si..-REI
-Beh, anche
io ci stavo andando!-KEIKO
-Ehm.. ti
va di venire con me?-REI
-Certo,
tanto la strada è la stessa..-KEIKO
-Bene..-REI
Rei cercò
in tutti i modi di apparire il più disinvolto possibile, ma non riuscì al
meglio: la sua presenza lo imbarazzava ancora, anche se era duro ad
ammetterlo.. Aveva quasi vergogna a guardarla in faccia dopo quello che era
successo: sicuramente Kei le aveva detto qualcosa, anche se
lei sembrava tranquilla..
In realtà
Keiko era tanto imbarazzata quanto lui: era vero che non le importava quello
che lui in realtà pensasse di lei, ma dovette anche ammettere che, dopo aver
sentito il parere di Kei, stargli vicino la rendeva strana.. Non sapeva nemmeno
lei il perchè..
Fecero un
corto tratto di strada in silenzio, entrambi guardando davanti a loro,
quando Rei prese la parola, sempre con un certo imbarazzo.. Si vergognava da
morire a farle quella domanda,ma la curiosità era più forte di lui e,
cercando di rimanere impassibile in volto e nel tono di voce, gliela fece:
-Come vanno
le cose con Kei?-REI
-Bene
grazie.. è tutto a posto..-KEIKO
-Pensi
vincerà oggi?-REI
-Non lo
so.. è vero che è molto forte, ma anche mio fratello non scherza..-KEIKO
-Già, hai
ragione.. è davvero forte Takao..-REI
In quel
momento la ragazza avrebbe voluto farle altre domande, scendendo un po'
più nel profondo: avrebbe voluto chiedergli il vero motivo del suo ritiro dal
torneo, avrebbe voluto sapere una volta per tutte cosa c'era di vero
in tutta quella storia, in quello che le raccontava il fratellino, ma non disse
cmq niente.. Lo avrebbe solo imbarazzato, in qualsiasi caso.. e poi,
ancora una volta, a lei cosa importava..?
Fece un
lungo respiro, concentrandosi ancora una volta sulla strada, mentre Rei
continuava fissarla di sottecchi senza farla accorgere di niente.. Quel giorno
era proprio carina, anzi... bella, non c'era che dire: la maglietta corta
lasciava intravedere la sua pancia perfetta e scura, che riusciva ad attirare
l'attenzione sempre grazie a quel piccolo luccichio che proveniva dal suo
ombelico, causato dal riflesso del sole sul suo piercing.. Era una
maglietta abbastanza aderente, si potevano vedere le linee del suo formoso
petto che sembrava essere scolpito.. Tutto d'un tratto, Keiko prese il
mollettone che si era attaccata ai pantaloni e cominciò ad attorcigliarsi
i lunghi capelli al capo per poi fermarli con quel grande aggeggio. Il
collo era ormai scoperto, e piccole goccie di sudore cominciavano a scenderle
dietro alla nuca.. A Rei parve che il caldo stesse aumentando di punto in
bianco: persino quel collo scoperto era terribilmente sexy, come quel
faccino già abbastanza rosso e sconvolto dal caldo estivo..
Scosse la
testa, cercando di tornare alla realtà: era ora di smetterla! Quel giorno
avrebbe dovuto mantenere la promessa fatta a Takao nonchè a sè stesso:
avrebbe dovuto affrontare la situazione a testa alta, rimanendo impassibile do
fronte a quella visione magnifica, e di certo quello che stava facendo
non si poteva dire idoneo ai suoi prefissati pensieri, ai suoi
schemi..
-Comincia
davvero a fare caldo..-KEIKO
-Eh? Ehm
si, hai ragione..-REI
keiko
sorrise: anche lui era completamente rosso.. colpa del calore assurdo di
quella mattinata, pensò!
-ma non hai
caldo con quel kimono?-KEIKO
-No, è..
abbastanza leggero!-REI
-Ah,
capito..-KEIKO
In realtà
quello non era rosso dovuto al caldo..!
Finalmente
arrivarono allo stadio. là fuori, nel piccolo giardinetto esterno
posteriore, c'era ad attenderli takao, che, come previsto dalla ragazza, si
stava dando da fare per perfezionare le ultime tattiche di gioco.
-Ciao
fratellino!!-KEIKO
-Umh?... Ah,
ciao keky!-TAKAO
la
ragazza gli corse incontro, abbracciandolo:
-Allora?
Sei ancora agitato?-KEIKO
-Ovvio..-TAKAO
Si
staccarono, e in quel momento il brunetto realizzò la situazione: Keiko
era appena arrivata insieme a Rei.. probabilmente lo aveva solamente
incontrato venendo allo stadio, ma qualcun'altro non l'avrebbe presa così
bene.. Si girò di scatto, dando un'occhiata alla porta d'entrata
secondaria, verificando che lui non ci fosse.. ma purtroppo non fu così..
Kei stava là, impalato, chissà forse da quanto tempo, e fissava la scena con
fare serio, quasi arrabbiato.. Che cosa ci faceva insieme a quello??
Takao si
girò verso la sorellonacon la testa bassa; ella non ci mise molto a capire tutto, dopo aver
visto il suo innamorato fisso a quello stipite della porta..
Gli
accarezzò i capelli scuri e gli disse, quasi sussurrando e sorridendo:
-Stai
tranquillo..-KEIKO
Detto
quello, si avviò verso kei, sempre sorridendo, seguita dallo sguardo del
fratellino e da Rei, che decise che era giunto il momento di abbandonare
l'imbarazzo, la paura e la vergogna: ora non si scherzava più! Avrebbe
mantenuto la promessa!
Keiko si
gettò al collo del suo amato, baciandolo dolcemente:
-Ciao
amore..-KEIKO
-Ciao
piccola..-KEI
kei si
sforzò con tutto sè stesso per apparire tranquillo, riuscendoci alla
perfezione: gli dava estremamente fastidio che la sua ragazza avesse fatto la
strada con quel cinese, ma in fondo, come gli era proprio stato detto da lei,
ogni volta che gli sorgevano in testa strani dubbi o pensieri, doveva pensare
che lei lo amava, amava solo lui.. Certo, era vero, ci credeva, ma tutta quella
situazione gli diede un'enorme turbazione interna..
Nel momento
in cui la ragazza si staccò da lui e girò lo sguardo verso la fine del
corridoio, per vedere se Max e il Prof erano già arrivati, Rei passò davanti a
Kei.. Al povero ragazzo dai lunghi capelli corvini tremarono le gambe, quasi
non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi.. ma doveva farlo!! Alzò la testa
e lo fissò, dritto, impassibile.. anzi, forse quasi cercando di essere il più
tranquillo possibile nei suoi confronti.. L'avesse mai fatto! Quello lanciato
dal ragazzo tatuato di fronte a lui non era uno sguardo, erano lame, lame
taglienti come non mai, che in quel momento lascivano trasparire tutto il
disprezzo che provava nei suoi confronti, nei confronti di un ragazzo che,
nonostante fosse consapevole dei suoi misfatti, aveva ancora la spudoratezza e
il non contegno di guardarlo dritto negli occhi a testa alta, come se niente
fosse stato, come se fosse stato lui dalla parte del giusto, come fosse stata
una sfida..
Quello
proprio non poteva accettarlo: avrebbe dovuto vergognarsi, e invece? Non aveva
rispetto per nessuno! E le persone prive di rispetto le odiava, con tutto il
suo cuore! Cos'era?? Pensava di avere qualche possibilità perchè aveva fatto la
strada con keiko?? Quello pensava?? Si sbagliava di grosso.. lei era sua.. ! Si
rese conto di essere geloso, dannatamente geloso: non riuscì ancora ad
accettare, nonostante la sicurezza che gli infondeva keiko, che lui e lei
avessero fatto anche solo una misera strada insieme.. ma perchè?? Forse non
aveva abbastanza fiducia in lei?? No, quello non era, non poteva nemmeno
pensarlo.. La sua gelosia era solamente e maledettamente troppo forte.. e dura
da sopportare..
Rei fece
molta fatica a non abbassare lo sguardo, ma ci riuscì.. doveva abbattere quel
muro.. lui non era uno schifo come lo sguardo di kei gli lasciava capire, e non
doveva assolutamente sentirsi tale..!
Il tutto
accadde in pochissimi secondi, ma furono di certo secondi molto intensi,
dolorosi e nervosi per entrambi.. keiko, come al solito, persa nel suo mondo,
non si accorse di niente, e, quando tornò a guardare Kei, lui aveva già assunto
un'altra aria, la solita di sempre..
I due
furono raggiunti da Takao, tutto sudato:
-Hey
calimero, smettila di stancarti! Se no non ce la fai a combattere!^_^-KEIKO
-Uff, e va
bene.. e non chiamarmi calimero!!-TAKAO
-E va beh,
ma sei tutto nero..!-KEIKO
-Umpf..
sorella antipatica che mi ritrovo..-TAKAO
-Piuttosto,
sono già arrivati gli altri?-KEIKO
-Si, sono
nel camerino..-TAKAO
Takao si
incamminò verso il camerino, seguito dalla sorellona e da Kei: mancava meno di
mezz'ora alla grande finale, ed era vero, doveva usarla per calmarsi e
riposarsi!
Appena
entrati, i due innamorati furono subito travolti da Max:
-Hi Guys!!
Allora, ieri poi avete continuato?? Scusate se mi sono intromesso, spero che
poi abbiate recuperato!!-MAX
-Max..
-_-" Ogni tanto usalo in neurone che hai in testa..-KEIKO
"Che
imbecille..!"KEI
-Eh? Cosa?
Continuato che?-TAKAO
-Sai takao,
ieri prima di andare a casa io e il prof ci siamo intromessi in affari un po'
privati: stavano pomiciando in pieno giardino, hihihi!!-MAX
-Ti
uccido!!-KEIKO
-....-KEI
-Beh che
c'è di strano?-TAKAO
"Grazie..
almeno tu!"KEIKO
-Beh, c'è
di strano che non erano cose tanto innocenti..-MAX
Il biondino
strizzò l'occhiolino ai due che lo guardarono con sguardo a dir poco omicida..
-Ehm,
ragazzi..? Che stavate facendo?-TAKAO
-Niente
stavamo facendo!! E' che questo pervertito morto di sesso sta sempre a pensare
male!!-KEIKO
-Non è
vero..-MAX
-Si che è
vero!!-KEIKO
-No!!
Guarda che vi ho visti bene, tu eri con la maglietta..-MAX
-Basta!!!-KEIKO
-Keiko,
smettila di gridare! Non è il momento adatto!-PROF K
-Che
nervoso...!!-KEIKO
Kei si
sbrigò a prenderla per la vita e a farla calmare con un dolce bacio sul collo..
-Dai
calmati.. lascialo stare, è un imbecille che non si fa mai gli affari
suoi..-KEI
-Che hai
detto??-MAX
kei si
voltò verso il biondino con sguardo gelido e poco confortante, facendolo subito
zittire..
-Ehm, fa
niente come non detto.. ^_^"-MAX
In quel
preciso istante, Rei si alzò da una panchina posta in un angolo e si diresse
verso la porta:
-Max, vieni
con me sugli spalti?-REI
-Umh, ok
vengo.. tanto qua nessuno mi vuole..-MAX
-Dai
Max..-TAKAO
-Non volevo
dire questo..-KEIKO
-Tranquilla,
stavo scherzando! ormai ci sono abituato a quello che mi dici! ^^"-MAX
-
-_-"""-KEIKO
-Hey
ragazzi, vengo anche io con voi..-PROF K
Rei passò
per primo davanti a Kei e Keiko che stavano ancora abbracciati, guardando il
ragazzo tatuato con una certa aria strana, come di invidia.. perchè lui poteva
starle vicino, accarezzare il suo corpo, stringerla.. il suo sguardo sembrò
quasi anche dire "non mi fai paura..", e di certo quel particolare
non scappò a Kei: basta ormai era evidentissimo!! Nessuno poteva più negarlo!!
Ricambiò lo sguardo quasi stringendo i denti.. ma era inutile arrabbiarsi
tanto: pensò che il bel cinesino avrebbe solamente provato soddisfazione nel
vederlo in quello stato tanto teso e nervoso, perchè avrebbe potuto significare
che in fondo lui aveva veramente paura di perderla, mentre doveva dimostrare
tutto il contrario.. lei era sua, e sarebbe rimasta con lui in qualsiasi
circostranza..!
Tornò ad
abbassare lo sguardo su di lei ancora prima che Rei potesse uscire: la strinse
ancora di più, assaporando il dolce profumo della sua pelle.. Quell'angelo era
caduto dal cielo apposta per lui, che senso avrebbe avuto perderla..? Non
poteva succedere..
-Buon
giorno a tutti!! Benvenuti alla grande finalissima di questo torneo nazionale
giapponese!!-DJ MAN
L'urlo del
pubblico riempì l'intero stadio, provocando diversi brividi di agitazione a
Takao.. Kei sembrava tranquillo, non si faceva problemi: sarebbe dovuto
battersi contro takao, il fratellino della sua amata, colui a cui lei dava dei
minimi bacini sulle guancie facendolo rodere per un inspeigabile motivo.. Il
fatto era che non importava chi era: ce l'avrebbe messa tutta per vincere!
Keiko, che
era in mezzo ai due, era intenta a pensare a quale nome gridare durante
l'incontro..!
-Che succede
sorellona?-TAKAO
-Ehm.. non
so per chi fare il tifo! ^^"-KEIKO
-Beh.. non
farlo per nessuno dei due, in fondo capisco la situazione!-TAKAO
Lui capiva,
ma Kei no! Quasi un attacco di rabbia e gelosia messe assieme lo pervase: non
sapeva per chi fare il tifo?? Ciò voleva dire che lui e Takao erano sullo
stesso piano per lei, o almeno, lui la vide così.. Allora voleva dire che non
era la persona più importante per lei.. Scosse la testa, cercando di cacciare
via quei pensieri: la verità era che era troppo nervoso quel giorno, anche se
faceva il possibile per apparire tranquillo! Era nervoso per quel cinese che
non levava gli occhi di dosso alla sua amata, che pensava di convincerlo della
sua innocenza... ma non era così..!
Guardò
takao ancora una volta.. in effetti la sua gelosia stava davvero raggiungendo
il limite, e tutta quella storia non faceva che aiutarla a crescere, intaccando
anche piccole cose a cui non aveva mai dato peso..
-Non
perdiamo altro tempo, chiamiamo subito i nostri due finalisti!!! ragazzi,
voglio sentire un grosso applauso per Takao e Kei!!-DJ MAN
keiko diede
un ultimo bacio sulla guancia a Kei, il quale la ricambiò con un sorriso, per
poi varcare la soglia insieme a Takao che li divideva dalla zona centrale dello
stadio. La ragazza socchiuse nuovamente la porta, appoggiandosi poi ad un'anta
per stare a vedere la sfida, mentre le grida del pubblico accoglievano i due
giocatori.. le due persone più importanti della sua vita si stavano ora
sfidando.. che situazione strana!
-Bladers in
posizione!! 3...2...1.. prontiii.. lancio!!!-DJ MAN
Dranzer
venne scagliato nell'arena con tutta la potenza possibile che stava nelle
braccia di Kei, potenza dovuta a rabbia, che ora stava risalendo come non mai..
Dragoon passò subito al contrattacco, dopo aver evitato per qualche istante i
turbolenti attacchi del bey di Kei, che sembrava fin troppo agguerrito per i
suoi gusti! ma lui non si lasciava spaventare per così poco! Dopo svariati
scontri tra le due trottole, Takao si decise ad usare il suo attacco per
eccellenza..
-Attacco
tornado!!-TAKAO
-Attacco..
cosa?..-KEI
Il bey di
Kei venne preso alla sprovvista dall'attacco di Takao che, con un colpo secco,
scagliò Dranzer fuori dall'arena..
-Il vincitore
della prima fase di finali è Takao!!-DJ MAN
Gli
applausi del pubblico riuscirono a svegliare Kei, caduto in una specie di coma
istantanea dopo quell'orrenda scena.. Non poteva permettersi di perdere, non
doveva!! Guardò in alto, sugli spalti, e lo vide.. Vide Rei con un sorrisino di
soddisfazione dipinto sul volto.. In quel momento si rese conto che la vera
sfida non era tra lui e Takao.. ma tra lui e Rei.. quella era la sfida
principale e lui non avrebbe perso!!
I due bey
vennero nuovamente lanciati in campo; la sua immensa rabbia continuava a
crescere sempre di più.. Lui avrebbe vinto!!
-Aquila
Rossa!!!-KEI
Dal bey di
Kei uscì il maestoso bit power dell'Aquila Rossa, animale di fuoco.. Takao
rimase per qualche secondo ad ammirare quella scena, era davvero uno degli
animali sacri più belli mai visti.. Si distrasse solamente per qualche secondo,
intento nel suo osservare l'aquila, ma quei pochi secondo furono più che
sufficienti per un attacco a sorpresa dell'avversario...
-Attacca
Dranzer!!-KEI
Dranzer si
scagliò con tutta la sua potenza su Dragoon, che finì ai piedi del brunetto..
-No..
Dragoon..-TAKAO
-Colpo di
scena ragazzi!! L'attacco sferrato da Kei è stato il colpo decisivo che ha
messo fuori gioco Dragoon e che ha permesso a kei di vincere la seconda fase!!
ora siamo in perfetta parità!!-DJ MAN
Kei
richiamò soddisfatto il suo Dranzer; non si degnò di guardare sugli spalti, di
certo non stava a dipendere dagli sguardi di un cinese duro di comprendonio..
takao si
limitò ad abbassarsi raccogliendo il suo Dragoon, finito a terra.. Guardò Kei:
nel suo sguardo si poteva già leggere la vittoria, sicuramente era sicuro di
vincere quella finale.. ma non era ancora detto..
-Aspetta a
ridere Kei..-TAKAO
-Umpf..-KEI
Il ragazzo
tatuato rispose con un ghigno ancora più accentuato: non ci avrebbe messo molto
a vincere anche la terza fase..
-3...2..1..
prontiii.. lancio!!!!-DJ MAN
-Aquila
Rossa!!-KEI
-Di già..?
E va bene, mi costringi a questo punto.. Vai Drago Azzurro!!!-TAKAO
I due bey
si illuminarono quasi all'unisono, facendo fuoriuscire i due animali sacri di
immensa bellezza..
"Che
spettacolo.."KEIKO
Dranzer e
Dragoon continuarono a scontrarsi per un tempo che sembrò lunghissimo;Keiko non
stava più nella pelle: voleva scoprire chi sarebbe stato il vincitore di quella
sifda..
-Incredibile,
sembra andare avanti all'infinto!!-DJ MAN
-Ancora per
poco.. Vai Drago Azzurro!! Attaccalo!!!!-TAKAO
Un'innata
potenza venne scaturita dal bit power di takao che, nonstante il contrattacco
di Kei, riuscì a mettere fuori gioco con un duro colpo l'avversario..
-Ma.. da
dove l'ha presa tutta quella forza??-KEIKO
-Siii!!
Ragazzi, vi presento in campione nazionale giapponese!! Takao
Kinomiya!!!-DJ MAN
-I..io..??-TAKAO
-Maledizione!!!-KEI
Il ragazzo
tatuato si inginocchiò battendo un fragoroso pugno a terra: no, come era potuto
succedere??? Strinse i denti più che poteva, mentre il brunetto stava ancora
dall'altra parte dell'arena intento ad ascoltare le innumerevoli grida del
pubblico che lo stava applaudendo.. ancora non ci poteva crede.. lui? Campione
giapponese??
-Non può
essere!!!-KEI
-Hey, kei
sembra essere piuttosto nervoso per la sconfitta..-DJ MAN
-Chiudi il becco
tu!!-KEI
-ma..
kei..-TAKAO
Il pubblico
sembrò zittirsi: dagli occhi del ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli veniva
sprigionata una luce di rabbia mai vista.. la rabbia di essere stato sconfitto
in un torneo così importante.. di essere stato battuto da un ragazzino.. lui,
uno dei più grandi giocatori di beyblade.. Sembrava quasi un demonio in preda
ad un attacco d'ira profonda, i suoi muscoli erano tesi.. e non accennava a
calmarsi..
Keiko uscì
di corsa dalla porta che separava la zona centrale dai camerini..
-Hey tu
ragazzina..-DJ MAN
keiko non
lo stette ad ascoltare: corse da Kei, prendendolo per le spalle:
-Kei, ti
sembra il caso di fare così?? A tutti capita di perdere..-KEIKO
-Non a me..
sparisci..-KEI
-Cosa..?-KEIKO
-Ehm.. se
non vi dispiace.. i litigi personali a dopo.. e non qui possibilmente..-DJ MAN
Takao
rimase ammutolito a guardare la scena.. Sparisci.. a lei?..
Keiko si
alzò con le lacrime agli occhi e, ancora prima che potesse dire o fare
qualcosa, Kei si alzò con uno scatto nervoso e si diresse verso il corridoio
dei camerini senza dire una parola, passandole di fianco con nervosa
indifferenza..
-Kei.. Oh My god.. ma che gli prende..?-MAX
-Quella
poverina sta per scoppiare a piangere..-PROF K
-Umh..
Già..-REI
Anche Rei
stava a guardare perplesso: non sapeva se essere contento della situazione o
meno.. no, non poteva essere contento.. lei stava per piangere, soffriva come
un cane per quelle parole dette da Kei... non poteva essere così egoista nei
suoi confronti..
La ragazza
rimase immobile per qualche istante, con gli occhi pieni di lacrime..
-Kei..-KEIKO
-Ehm.. ripeto.. ragazzina questo non dovrebbe essere previsto in..-DJ MAN
-Aspetta!-TAKAO
Takao corse
incontro alla sorellona, abbracciandola..
-Keiko..
dai.. è solo nervoso, vedrai che gli passerà..-TAKAO
Ma lei non
rispose, si limitò a guardarlo negli occhi sorridendo:
-Bravo
takao, hai vinto.. Sono fiera di te.. sei il migliore, in tutti i sensi..-KEIKO
Gli stampò
un bacio sulla guancia, ricambiando l'abbraccio, per poi sussurrargli le ultime
parole:
-Non ti
preoccupare per me.. ora andrò di là e vedrò di farlo calmare.. però in fondo
fa sempre male uno "sparisci" dalla persona che ami, non credi..?
Goditi la vittoria, stai tranquillo..-KEIKO
Gli sorrise
ancora, dandogli un altro bacio, per poi tornare nel corridoio sperando di
riuscire a fare ragionare il suo amato.. Non poteva trattarla così per una
simile sciocchezza.. ma cosa gli saltava in mente??
kaky rimase
a fissarla finchè non sparì, quando la voce di DJ Man lo fece voltare.. Disse
una frase a bassa voce, come una specie di monologo interiore, convinto che
nessuno potesse sentirlo e dimenticandosi persino del microfonino..
-Qualcuno
mi spiega questa con chi dei due sta??-DJ MAN
-Hey!-TAKAO
-Ah ehm..
scusa scusa.. beh, su con la vita ragazzi!! Passiamo alla premiazione del
vincitore!!-DJ MAN
Takao si
sentiva uno schifo.. in fondo Kei aveva perso per "causa" sua.. ma
no, che colpe si stava dando?? Era lui che era strano.. lo era ogni volta che
si parlava di beyblade!! Cercò di godersi la vittoria, proprio come la
sorellona gli aveva detto, ma di certo non gli riuscì al meglio..
Kei se ne
stava seduto sulla stessa panchina del camerino sulla quale poco prima era
seduto Rei.. Che rabbia!! Stringeva il suo Dranzer in un pugno, maledicendo se
stesso per un qualcosa che nemmeno lui sapeva.. o forse si.. si malediceva per
aver perso!! E chissà dove stava keiko in quel momento?? Sicuramente a
complimentarsi col fratellino.. d'altronde, lui non era più importante del suo
adorato fratellino, no?? E chissà Re.. chissà come era contento di quello che
era successo!!
La porta si
aprì, facendolo sussultare..
-Kei..-KEIKO
-Che
vuoi?-KEIKO
-Perchè ti
comporti in questo modo?-KEIKO
Kei non
rispose, si limitò ad alzarsi e a voltarle le spalle.. Era troppo nervoso,
incazzato nero col mondo.. il beyblade era troppo importante per lui, odiava
fare figuracce.. senza contare che lei gli faceva tornare in mente quella
brutta e orrenda faccenda con quel cinese, rendendolo ancora più incazzato.. In
quel momento, la rabbia e la gelosia erano alle stelle.. e ormai non riusciva
più a sopportarle..
-Questa
faccenda di Rei mi ha stufato.. è ora che ci mettiamo una pietra sopra.. sono
troppo geloso e tutto questo mi fa incazzare da morire..-KEI
-ma.. ci
abbiamo già messo una pietra sopra! Non ricordi ieri??-KEIKO
-Non
m'importa quello che è successo ieri!!-KEI
-Cosa..?-KEIKO
-Puoi dirmi
quello che vuoi, fatto sta che io questa situazione non la sopporto!! Devo
proprio fargliela capire con le cattive a quanto pare..-KEI
-Ma kei.. è
tutto a posto..-KEIKO
-Questo lo
dici tu!! Perchè non vuoi che gli dia una bella lezione?? Dimmi perchè!! Ti
dispiace forse.. mi sa di si!! E' questo che non sopporto, ti dispiace per quel
bastardo!!-KEI
-Adesso
basta kei!! Non puoi dire queste cose!! Vuoi dire hai sempre finto con me??
Vuoi dire che hai fatto finta che le mie parole di confortassero quando invece
non era vero?? perchè lo hai fatto?? E un'altra cosa, caro mio.. non puoi
prendertela col mondo intero solo perchè hai perso un fottutissimo
torneo!!-KEIKO
-Cosa hai
detto?-KEI
-Hai capito
bene!! Non ti rendi nemmeno conto di quello che dici!!-KEIKO
Era vero..
forse era vero.. o forse no? fatto stava che la rabbia continuava a crescere,
in un modo incontrollabile..! E la gelosia ancora di più...
-Umpf.. io
non sopporto che quel tizio ti stia addosso.. e non sopporto che tu continui a
difenderlo.. E ti dirò di più.. Non sopporto come ti comporti con takao!!-KEI
-Cosa..?
Come..-KEIKO
-Guarda che
vedo sai?? Vedo più di te, che fingi di essere cieca davanti ai comportamenti
di Rei, e non chiedermi per quale motivo!!-KEI
-Non è
vero.. io.. e poi.. takao... è mio fratello..-KEIKO
-No che non
lo è!! Non metto in dubbio che siate cresciuti insieme, ma lui non è della tua
famiglia!! Non è tuo fratello!! Rimane cmq un tuo amico, pensala come vuoi!! E
io che tu ti metta ad abbracciare e a dare baci al tuo migliore amico non lo
sopporto!! Non lo accetto!!-KEI
-Ma che
stai dicendo?? Non hai mai detto niente riguardo tutto questo!! Che c'entra ora
takao?? Non metterlo in mezzo..-KEIKO
-Io metto
in mezzo che voglio.. mi sono tenuto tutto dentro ma ora siamo giunti al
limite.. queste storie io non le sopporto più, quante volte te lo devo dire
ancora??Non sopporto che lui sia tanto importante quanto me!!-KEI
-Lui.. non
puoi paragonarti a lui.. lui è sempre mio.. il mio fratellino.. tu sei la
persona che amo..-KEIKO
-Ancora con
questa storia del fratellino..!! Mi hai stancato con queste storie!!-KEI
A keiko
scese una lacrima, lacrima che una volta avrebbe intenerito kei.. ma non quella
di volta.. Lui rimase impassibile, senza nemmeno sapersi spiegare il perchè..
doveva sfogarsi.. probabilmente sarebbe stato meglio che lei lo avesse lasciato
stare almeno per quel giorno: sapeva che se la sarebbe presa col primo che
passava, e non doveva essere lei.. Lui ancora ci teneva, non voleva perderla..
ma tutte quelle faccende intricate erano un macigno ormai diventato troppo
pesante da sopportare!
Scosse la
testa, abbassandola in uno stato confusionale e stringendo i denti..
-Kei.. io
lo so perchè fai così, te l'ho detto e te lo ripeto.. Te la stai prendendo col
mondo per un maledettissimo torneo di beyblade perso.. sei talmente nervoso che
trovi qualsiasi scusa per sfogarti.. Quelle cose che mi hai appena detto non le
pensi veramente..-KEIKO
-S..si che
le penso.. queste faccende sono troppo pesanti da sopportare per me.. Mi
dispiace..-KEI
-C.. che
intendi dire..?-KEIKO
-Hai capito
bene Keiko..-KEI
La guardò
fisso negli occhi.. della lacrime cominciarono a scendere come fiumi impetuosi
dai suoi bellissimi occhi, rigandole il volto.. Sentì la voce spezzarsi, ma
nonostante tutto, volle continuare a parlare.. non poteva finire per una
sciocchezza tale..
-T..tu..
non puoi trattarmi.. così.. ti rendi conto di.. di quello che stai facendo..?
Non ti ricordi quello che eravamo..?-KEIKO
Ma lui non
rispose..
-Perdere
tutto per.. per un incontro sportivo.. è.. è da pazzi..Io.. non voglio..-KEIKO
-Sarà che
io sono pazzo..-KEI
-No.. non
lo sei.. anzi.. forse si.. si che lo sei! Non puoi farmi questo..se. se tu mi
amassi veramente..tu.. non lo faresti Kei!! dannazione eri tu il primo a dire
che non mi avresti mai lasciato!! Sei stato tu a farmi promettere di essere per
sempre tua!! Stai esagerando!!Quella trottola ti ha preso completamente il
cervello e te l'ha divorato!! Non chidermi come, perchè solo ai pazzi succedono
queste cose!! E tu lo sei, Kei, sei un pazzo fuori di testa.. sei un bastardo..
takao aveva ragione a dirmi di stare lontano da te.. Scusa fratellino, scusa!
Solo ora mi rendo conto chi è la persona migliore tra te e questo che mi trovo
davanti!! perchè non ti ho ascoltato?? Perchè ho voluto andare avanti a
conoscerlo fino a fondo?? Non ne valeva la pena.. avevi ragione a dirmi che avrei
sofferto, che lui mi avrebbe fatta soffrire!! Io ti pensavo diverso Kei.. ho
litigato parecchie volte con takao per te, perchè lui non voleva che io stessi
con te... e aveva ragione.. E io gli ripetevo sempre che tu non eri come ti
presentavi alle persone, tu eri diverso.. quel ghiaccio non eri tu.. Ma
purtroppo ora mi rendo conto di aver sbagliato tutto!! Tu sei ghiaccio kei, sei
un egoista!! Non ti importa di nessuno se non della tua trottola!! Adesso
rispondi a questa domanda, mi consideri meno importante di lei??-KEIKO
Kei non
rispose.. era rimasto ad ascoltarla a occhi sbarrati.. se lo meritava.. era un
fottutissimo bastardo.. ma in fondo era vero quello che prima si era ritrovato
a dire.. quelle faccende ormai non gli andavano più e continuavano a torturarlo
nonostante le parole di lei.. E il beyblade.. certo, era importantissimo per
lui..
-Vedi.. non
rispondi!! Almeno io ti ho paragonato in fatto di importanza ad una persona che
se lo merita, Takao!! Tu mi consideri meno importante di una trottola!! sai che
ti dico!! vai a quel paese, tu e quel tuo coso che tieni in mano!! Dimenticati
di me, non voglio più sentirti!! Dimenticati tutti i bei momenti che abbiamo
passato insieme, almeno tu fallo, perchè io ci metterò molto tempo a
dimenticarmeli!!..-KEIKO
Ancora le
lacrime presero a scendere sulle sue gote: come un film, alcune immagini della
loro storia le passarono davanti agli occhi nella sua mente.. quella notte al
lago, in cui si erano scambiati la loro fiducia dopo tanto tempo; il loro primo
bacio.. la loro prima notte d'amore..
Stette per
scoppiare in un pianto dirotto sotto gli occhi ancora sconvolti di Kei, che,
quasi per miracolo, non ebbe più il coraggio di risponderle..
-E.. e non
pensare che queste siano lacrime di dolore.. sono lacrime di rabbia, rabbia per
essermi illusa di un ragazzo che non eri!! Addio kei..-KEIKO
la ragazza
si voltò di spalle, andando lentamente verso la porta del camerino.. ma certo
che erano lacrime di rabbia.. ma anche di dolore, anzi, dolore immenso.. Lui
sembrava essere la sua anima gemella, colui che pareva essere lì ad aspettarla
per farle ricredere nell'amore.. ma non era così..
"Scusa
Takao se non ti ho ascoltato.. sei sempre stata la persona più importante per
me.."KEIKO
kei abbassò
lo sguardo, senza dire una parola.. ma cosa aveva fatto?? Forse era ancora in
tempo per fermarla.. ma qualcosa lo tratteneva: era ghiaccio, quel maledetto
ghiaccio stava tornando a riformarsi dentro di sè.. Un brivido lo percosse: era
troppo confuso.. Cercò di riordinare un'ultima volta le idee nella sua mente,
anche se gli fu molto difficile..Lei.. il suo angelo.. l'amava.. l'amava
tantissimo.. ma che senso aveva andare avanti una storia piena di tormenti?
Forse un giorno, il loro grande amore sarebbe riuscito a sopraffarli tutti.. o
forse no..?Fatto stava che lei se ne stava andando: non avrebbe più sentito
quel profumo.. mai più toccato le sue labbra..
Stette
quasi per alzarsi, ma venne bloccato da una forza improvvisa ed estranea, molto
più potente di lui.. Tornò a sedersi.. Tutta quella rabbia per una sfida persa,
forse lei aveva davvero ragione, era troppo perso nel beyblade..a tal punto da
farci rimettere lei, la persona che amava..! O forse, quello scatto di rabbia
improvvisa fu solo un bene? Forse l'aveva aiutato a sfogarsi di quei tormenti..
O no?
Si prese
i capelli tra le mani, stringendoseli..
"No,
non sarei riuscito ad andare avanti in quel modo.."KEI
Takao..
Rei.. tutte persone del quale era troppo geloso, dannatamente geloso.. Non
riusciva a sopportare quel peso..
Un lieve
ghigno comparve sulle sue labbra: forse non tutto era perso.. forse un giorno
sarebbe tornata da lui.. era sicuro che non avrebbe resistito molto.. Non seppe
il perchè di quello strano pensiero, ma una cosa fu certa: fu subito captato da
lei, che si girò di scatto, vedendolo assorto in quel sorriso orrendo..
-E non
pensare che io torni.. devi imparare la lezione kei..-KEIKO
Il ragazzo
tatuato rimase sbalordito.. Subito dopo lei chiuse la porta dietro di sè,
scoppiando nuovamente in un pianto dirotto.. Doveva andarsene da quel posto,
doveva sfogarsi da qualche altra parte..
uscì dalla
porta posteriore e iniziò a correre... Che razza di bastardo!! E tutto per..
per una trottola, un torneo perso!! ma cosa c'entrava lei?? E poi ancora quelle
dannate storie.. erano chiuse, erano sistemate.. o almeno, la storia che lei
conosceva, quella di Rei.. già, perchè di takao.. o beh, quella non era mai
esistita, era solo una scusa per gridarle contro, per buttare fuori tutta
quella inconcepibile rabbia.. o almeno secondo lei! Non riusciva a concepire i
pensieri di quel ragazzo.. si rese conto che forse non l'aveva mai conosciuto..
Takao
rientrò nel camerino con un grosso trofeo in mano e vi trovò Kei, seduto con le
braccia conserte, che guardava verso il basso; erano già passati solo 10 minuti
dalla litigata che aveva fatto con keiko, ma a lui sembrarono ore.. Era ancora
molto confuso.. Sarebbe potuto correre da lei, ma in qualche senso non voleva..
Tremò per un istante sotto gli occhi del brunetto: orgoglio.. quello era
orgoglio...
-Kei..-TAKAO
Il ragazzo
tatuato alzò la testa di scatto, fissando Takao con occhi nervosi..
-Ma.. che è
successo? Dov'è keiko?-TAKAO
kei si alzò
e, proprio come successe con lei poco prima, voltò le spalle al ragazzo di
fronte a lui..
Volevo
scusarmi per il "ritardo", ma ieri ho avuto il saggio di danza e ho
passato un'intera settimana a provare -_-" Cmq volevo ancora ringraziare
tutte voi che commentate i miei chappy!! Grazie grazie! ^^ So che è una storia
abbastanza lunga (tra un po' diventa un romanzo).. Cmq grazie ancora!! ^^
Correva, più veloce del vento, ignorando il dolore che cominciava a tormentare
le sue gambe.. Takao sapeva dove se ne era andata la sorellona, solo lì poteva
essere! Nel luogo in cui Kei l'aveva baciata, in cui erano incontrati.. Quello
stronzo! Non gli aveva detto niente di quello che era successo, nonostante le
sue ripetute domande: quello che aveva ottenuto erano semplici alzate di spalle
e.. silenzio.. silenzio più totale da parte sua.. Ma quegli occhi nervosi e
irriquieti non facevano presagire nulla di buono..
Avrebbe
scoperto lui cosa era successo, lo avrebbe scoperto da Keiko, anche se, in
realtà, si rese conto di sapere di già tutto.. Scosse la testa mentre correva:
no, non poteva essere successo nient'altro che una litigata, anche se furiosa!
Loro due stavano ancora insieme, si amavano troppo!! Non ci sarebbe stato
nessun motivo per rovinare la loro immensa felicità, niente e nessuno avrebbe
potuto distruggerla!
Una lacrima
gli rigò il viso, senza che lui se ne potesse accorgere: era inutile pensare e
illudersi di cose non vere.. tra quei due era successo qualcosa.. se lo
sentiva.. Sapeva che quella volta non se lo sarebbe mai perdonato.. non si
sarebbe mai perdonato di non averla salvata, di non essere riuscito a portarla
via da lui ancora prima che tutto potesse accadere! Quella volta sarebbe stata
veramente troppo! Si sarebbe sentito ancora una volta colpevole.. colpevole
della sua sofferenza, della sua felicità distrutta! E probabilmente nemmeno lei
glielo avrebbe mai perdonato..
Improvvisamente
lanciò un gridolino soffocato, ricadendo a terra in ginocchio subito dopo.. Il
suo cuore batteva a mille e lo faceva ansimare.. ma non era affano di
stanchezza, o almeno, non solo.. era affanno di paura! Aveva persino paura di
andare da lei, di chiederle cosa in realtà fosse successo.. non voleva
sentirselo dire, perchè sapeva cosa sarebbe uscito da quelle labbra.. Labbra
che avevano baciato una felicità ormai finita per lei, e che ora si sarebbero
ritrovate ancora una volta sole e senza nessuna voglia di appoggiarsi ad altre..
Tutto quello che avrebbe voluto fare era tornare in quello stadio e fargliela
pagare a Kei per quello che aveva fatto, in qualche modo, non importava
come! Anche passando alle mani se ce ne fosse stato bisogno..
Si rialzò a
fatica continuando ad ansimare; si voltò verso la parte da cui era venuto e
stette per rimettersi a correre, quando improvvisamente si bloccò ancora di
colpo.. No, non poteva.. sua sorella stava soffrendo, la sua Keky.. colei che
non si meritava tutto quello che stava succedendo.. Doveva correre da lei,
voleva abbracciarla, voleva confortarla! Voleva dirle che c'era lui.. lui ci
sarebbe sempre stato per lei! E voleva anche chiederle scusa.. uno
"scusa" che non sarebbe mai stato grande abbastanza per farsi
perdonare quello che "non" aveva fatto.. perchè ormai le cose stavano
così.. se lo sentiva troppo fortemente..
Sentì un
presa dolorosa stringergli il cuore, quasi spezzandolo.. Non poteva essere
successo! Era stato solo uno stupido a pensare che kei fosse stato veramente
diverso! Come aveva potuto illudersi in quel maledettissimo modo?? per la
seconda volta lei stava soffrendo, per la seconda volta aveva il cuore
spezzato.. lei, che sembrava vivere per lui... Vivere per lui..
Si bloccò
per l'ennesima volta, sbarrando gli occhi.. Vivere per qualcuno che.. se ne era
andato.. che non c'era più.. Era già successo..
-Nooo,
keky!!! Non farlo!!-TAKAO
Si mise a
correre ancora più forte di prima per le stradine desolate di Tokyo; non doveva
succedere ancora, non poteva!!
-Keky..
anf.. sei forte.. ti prego.. aspettami..-TAKAO
mentre
correva, alcune immagini veloci riapparvero nella sua mente, immagini
riguardanti ancora quell'orrenda disavventura...
FLASHBACK TAKAO
Correva,
mentre Nonno Jay gli gridava da dietro chedendo informazione su quella sua
disperata corsa con le lacrime agli occhi. Si precipitò come un fulmine in casa
della sorellona.. non c'era nessuno, o almeno così sembrava.. Stette per
andarsene, sarebbe stato disposto a correre per tutta Tokyo pur di trovarla,
sperando di trovarla ancora viva.. Viva dopo quel bigliettino sconvolgente, che
aveva tolto anche la sua di vita, quella di kaky.. come poteva accettare che la
persona per lui più importante, colei che lo aveva da sempre difeso, aiutato, che
gli aveva insegnato ad essere forte, a credere nel suo sogno.. fosse morta? Non
l'avrebbe più riabbracciata, non avrebbe più sentito le sue urla quando si
arrabbiava con lui.. Non poteva essere vero! lei non doveva essere morta!!
L'avrebbe cercata dovunque, perchè lei doveva essere ancora viva! Doveva poter
sentire ancora la sua voce parlargli..
-Keky,
non puoi lasciarmi!!-TAKAO
Sbattè
la testa contro un mobile del soggiorno di quella piccola casa, scoppiando in
un pianto dirotto.. No, cosa stava facendo?? Non poteva lasciarsi andare in
quel modo.. Doveva cercarla, prima che fosse stato troppo tardi!!
Come
per magia, sentì degli strani versi provenire dal piano superiore.. erano versi
strani, sembravano dei respiri sonori e profondi ma anche spezzati.. Erano come
dei gemiti di dolore intenso, gli stessi che una persona morente avrebbe potuto
fare.. Morente??
-keky!!-TAKAO
Si
fiondò come un fulmine su per le scale, lasciandosi guidare dal suo udito..
scoprì presto da dove provenivano quei versi..
Aprì la
porta del bagno sbattendola contro il muro, e la vide per terra, quasi
completamente stesa al suolo e accovacciata quasi in un groviglio.. Aveva gli
occhi semichiusi e il volto completamente verde, mentre dalla sua bocca
uscivano parole idecifrabili.. le lacrime le scendevano dai suoi bellissimi
occhi e.. tremava.. tremava come un pulcino imprigionato in una lastra di
ghiaccio..
Le
corse incontro, abbracciandola e cercando di tirarla su a sedere, ma un semi
grido della ragazza lo bloccò:
-Aaahhh!!-KEIKO
-Che hai
Keky??-TAKAO
Lei
tenenva le braccia fisse sulla pancia, stringendosela come meglio poteva..
Takao gliele fece levare con la forza, temendo di vedere il peggio, magari un
coltello piantato nel suo stomaco.. ma non fu così, non c'era nessuno coltello,
ne tanto meno sangue..
-Grazie
Dio..-TAKAO
Tonrò a
guardarla in faccia, stringendole il volto tra le mani:
-Keky,
che hai?? Cosa hai fatto??-TAKAO
ma lei
non rispose: continuò a tremare, forse peggio di prima, abbassando lentamente
il capo e poggiandolo su una spalla di takao, che stava inginocchio di fronte e
vicinissimo a lei..
-Rispondi
Keky! Per favore!-TAKAO
Le
riprese il volto, guardando ancora una volta il suo bellissimo viso che si
stava spegnendo la dolore: aveva gli occhi quasi del tutto chiusi e il respiro
continuava a diminuire.. ma il cuore batteva ancora, anzi, batteva fin
troppo..! Le mise una mano sul petto: un branco di cavalli selvaggi e che
correvano come delle furie non sarebbe stato niente in confronto a quei
battiti..!
Stette
per scoppiare nuovamente in un pianto disperato, quando sentì qualcosa cadere
dentro il lavandino. Si girò di scatto e guardò in alto, nella direzione da cui
era provenuto quel rumore. Si alzò frettolosamente e guardò: vide un tubetto di
medicinali proprio vicino al tubo di scarico chiuso dal tappo, e solo allora i
suoi occhi cominciarono a guardare in giro.. Il suo sguardo fu catturato dalla
mensola di fronte a lui: riposte, in modo confusionale, c'erano scatole di
medicinali di vario genere.. Ne prese alcune con le mani tremanti: erano
vuote! Persino quella che una volta doveva contenere le pastiglie che suo
nonno prendeva per il cuore e che gli erano state somministrate dopo l'infarto
era vuota! Non ebbe il coraggio di guardare altro: le scatole erano tantissime
e, di certo, sarebbero state tutto vuote.. E quello voleva dire solo una cosa:
sua sorella aveva mandato giù ogni tipo di medicinale che aveva trovato in
casa, dai più leggeri e innocui ai più pesanti!
Si girò
lentamente verso di lei, ancora a terra con le mani allo stomaco:
-keky..-TAKAO
la
sorella trovò il coraggio di guardarlo negli occhi, per l'ultima volta.. Gli
sorrise e dalla sua bocca uscirono due semplici parole, mischiate a diversi
gemiti:
-Mi..dispiace..-KEIKO
Detto
ciò, chiuse gli occhi, ancora tremante.. Il povero fratellino le gettò le
braccia al collo, cercando di sollevarla da terra, chiamandola e piangendo come
un disperato:
-No,
Keky!! Non puoi lasciarmi!! Perchè l'hai fatto?? Non te ne importa niente di
me??-TAKAO
Silenzio..
solo respiri.. sempre meno frequenti e dolorosi..
-keky,
non puoi farlo!! Ti prego!! Perchè vuoi lasciarmi??-TAKAO
Ancora
qualche lacrima scese con forza sulle sue gote.. ma piangere non serviva a
niente! Non l'avrebbe di certo aiutata in quel modo! Doveva fare qualcosa,
assolutamente! Non poteva stare lì a guardarla morire in quello stupido modo!
lei non doveva morire!
Si
staccò lentamente dalla sorella, facendole appoggiare il capo per terra
dolcemente:
-Non
posso lasciarti morire.. Io non lo permetterò capito!! Non lo
permetterò!!-TAKAO
Corse
fuori dal bagno lasciando la porta aperta. Nonostante le lacrime che gli
impedivano la vista, riuscì a raggiungere il telefono del soggiorno e chiamare
in fretta e furia un'ambulanza. Si rese conto che anche lui aveva cominciato a
tremare, anche la sua voce ora era spezzata.. Se Keky fosse morta..No, non
doveva succedere!! Un bastardo qualunque non sarebbe mai riuscito a privarlo
della sua sorellona!
Corse
di nuovo su per le scale, nonostante le gambe sembravano cedere da un momento
all'altro, ed entro in bagno con un po' di titubanza, provoata dalla paura di
poterla vedere senza vita.. fece capolino e, per grazia divina, riuscì
ancora sentire i suoi respiri affannosi. Svelto si inginocchio di fianco
a lei, riuscendo quella volta a metterla a sedere: il colore del suo volto
peggiorava di continuo, ora era diventato di un giallo spento orribile. Il
cuore continuava a battere, in modo spaventosamente irregolare: ora sembrava
scoppiare da un momento all'altro, ora invece sembrava spegnersi lentamente..
L'abbracciò,
ancora piangendo:
-Keky..
stanno arrivando.. ti prego resisti..-TAKAO
Le
prese una mano, stringendola nella sua: sentì la sorellona usare tutte le sue
forze per riuscire a stringergliela, ma invano.. era come paralizzata
dall'immenso dolore che il cuore e i suoi battiti nonchè lo stomaco le stavano
provocando. La sua mente era annebbiata: non riusciva a pensare a nulla, se non
al buio e al suo pietoso stato..
Le
diede un lieve bacio sulla guancia, bagnandola con le sue lacrime:
-Ti
prego.. stai con me..-TAKAO
Dagli
occhi della ragazza scese una lacrima, presto asciugata dal fratellino, che le
strinse ancora di più la mano appoggiandosi a lei, respirando affannosamente a
causa dell'innata paura che lo stava avvolgendo da dentro. Era sicuro che non
sarebbe mai riuscito ad accettare il peggio..
-Perchè..?
Dimmi perchè..-TAKAO
FINE FLASHBACK
Nella sua
corsa disperata, gli sembrò ancora di sentire il rumore della sirena
dell'ambulanza arrivata appena in tempo a casa della sorellona: l'avevano
salvata, e Dio solo sapeva quanto lui aveva ringraziato i medici in ginocchio
per quello che avevano fatto..
-Hey
ragazzino stai esagerando.. è nostro dovere..-DOTTORE
-Grazie,
non smetterò mai di dirglielo.. avete salvato una delle mie più importanti
ragioni di vita, se non la prima..-TAKAO
Lei non
fece che ringraziarlo per oltre un mese, ma lui non doveva essere ringraziato..
-Con la
tua vita ho salvato anche la mia.. Ti voglio un mondo di bene..-TAKAO
-Anche
io kaky.. te ne voglio tantissimo.. te ne voglio di più io!-KEIKO
-No
io!-TAKAO
-Io!-KEIKO
-Io!!-TAKAO
-Pari..
abbracciami dai..-KEIKO
Quella
volta non sarebbe successo: era consapevole che lei fosse diventata molto più
forte dopo quella esperienza, ma sapeva anche che Kei, in quel poco tempo, era
diventato parte della sua vita, una parte importante..
-Kei..!
Come hai potuto? Io per te non ho mai significato niente!!?-KEIKO
Era seduta
proprio davanti alla ringhiera del lago, con la testa appoggiata ad essa..
Piangeva.. le lacrime riuscivano ad arrivare fino al suo collo, e lei non
faceva nulla per fermarle.. Quel lago.. quanti ricordi.. Il loro primo
vero incontro, il loro primo bacio.. Ma forse si era fatta troppe illusioni,
forse a lui non gliene era mai importato niente di lei.. o forse si.. Allora
cosa volevano dire quelle frasi dolci che si sussurravano, quegli sguardi..
quelle carezze quella notte? Si erano scambiati il loro amore, si erano donati
l'uno all'altra.. o almeno quello era ciò che pensava lei: una notte stupenda,
in cui entrambi si sentirono felici di consumare il loro amore.. Fino a qualche
oretta fa sarebbe stata convinta che lui l'avesse pensata allo stesso modo.. ma
non ora!
Si alzò in
piedi, gridando ai quattro venti la sua disperazione:
-Dimmi come
sei riuscito a dimenticare tutti quei momenti!!! Dimmelo per favore!! Devo
farlo anche io!!-KEIKO
Tornò a
sedersi, quasi cadendo sulle ginocchia e questa volta sussurrando..
-O
scusami.. forse per te non hanno mai contato niente.. Sei un bravo attore Kei..
sei riuscito a farmi amare una persona dopo tanto tempo.. ma a cosa è servito
se ora mi ritrovo ancora sola come un cane..? Sei solo riuscito a farmelo
odiare, l'amore!!-KEIKO
Si portò le
mani al viso, coprendosi gli occhi e ricominciando a piangere singhiozzando
sonoramente: non riusciva a togliersi dalla testa tutti i bei momenti passati
assieme a lui, il ragazzo che sembrava essere venuto dal cielo per salvarla
dalle sue pene, e invece si era dimostrato solo una gran bastardo!! Eppure, non
poteva essere una recita.. quegli sguardi non erano degni nemmeno del migliore
attore di quel mondo.. e allora perchè era successo?? Non poteva credere che
fosse stata solo e unicamente colpa di una fottutissima trottola, di un torneo
perso.. di semplici dubbi, di gelosia insensata.. insensata, certo! Lei gli
aveva ripetuto più volte il suo grande amore per lui! E lui.. lui sembrava
esserne convinto... quando invece, pensò, la stava solamente prendendo in giro!
Non erano ragioni valide per rompere una grande felicità.. Ma forse lui non era
felice con lei.. forse lei era l'unica ad essere felice, ad essere solamente
un'illusa.. ma ancora quei dolci sguardi le tornarono in mente.. no, anche lui
era felice.. non poteva non esserlo!! Non poteva recitare così dannatamente
bene.. e allora perchè?? Perchè la loro immensa gioia era stata rotta da delle
stupidissime cavolate senza senso?? perchè il giorno precedente le aveva
chiesto scusa per tutti quei suoi dubbi e invece quel giorno..? Una trottola
non poteva cambiargli in quel modo la testa..
Si prese i
capelli con forza, quasi strappandoseli: troppa confusione, non riusciva a
capirci più niente.. e piangeva, sempre di più..! Ma una cosa era certa: lei
non sarebbe tornata da lui! Per nessun motivo.. Anche se le mancava già da
morire... le mancavano i suoi baci, le sue carezze.. tutto di lui... anche il
suo profumo..
Improvvisamente
sentì una mano penderle la spalla.. si girò di scatto e..
-Kaky..
che.. che ci fai qui..?-KEIKO
-E hai
anche.. anf.. il coraggio di chiedermelo??-TAKAO
-Io..-KEIKO
Scoppiò
nuovamente a piangere.. Takao le si sedette accanto, guardandola con le lacrime
agli occhi..
-Per
fortuna non hai fatto niente.. temevo il peggio..-TAKAO
-Io.. tu...
cosa temevi?-KEIKO
-Beh, io..
temevo di dover ripetere quella brutta esperienza..-TAKAO
Keiko lo
stette a guardare: l'agitazione del ragazzo gli stava facendo nascere delle
lacrime dentro i suoi occhi.. Stava ringraziando il cielo in quel momento..
Lo
abbracciò, stringendolo forte..
-No.. non
succederà più.. io.. sono forte.. io.. non gliela darò vinta..-KEIKO
Si staccò,
guardandolo negli occhi..
-Io non
voglio lasciarti..-KEIKO
-Keky..-TAKAO
kaky
scoppiò a piangere, nascondendosi tra le braccia della sorella..
-Grazie
keky!-TAKAO
-Ricorda
che sono più forte ora.. deve imparare la lezione anche se.. fa male, tanto
male non saperlo più al mio fianco.. sapere che forse a lui non glien'è mai
importato niente di me..-KEIKO
Il brunetto
si rialzò, fissandola, guardando le sue lacrime scenderle sulle gote per
asciugargliele una ad una..
-Non è
vero.. a lui importava di te..-TAKAO
-Come fai a
dirlo? Anche io potrei pensarla così ma.. oggi mi è stato smentito tutto... non
si può rompere per delle ragioni così assurde..-KEIKO
-A..avete
rotto allora..?-TAKAO
La ragazza
annuì, abbassando lo sguardo, mentre nuove lacrime cominciavano a rigarle
nuovamente il volto..
-E' così
duro da accettare..-KEIKO
-Lui conta
ancora molto per te, lo so.. ma non si meritava niente..-TAKAO
-Io..
scusami se non ti ho ascoltato.. Scusami tanto.. tu.. tu non devi sentirti in
colpa..-KEIKO
-Dai,
adesso calmati..raccontami piuttosto perchè ti ha lasciato..-TAKAO
....................................
-Cosa???-TAKAO
Il brunetto
si alzò in piedi con aria furiosa e spaventata; le sue mani erano strette in un
pugno nervoso e i suoi muscoli tutti tirati.
-Io..kaky..
no, ascoltami.. tu non c'entri niente.. è lui che..-KEIKO
-No keky!!
Voi avete rotto anche per causa mia!! E' colpa mia!!-TAKAO
-No, non
c'entri!! Non farti venire in testa strane idee o sensi di colpa!! Lui.. ha
tirato fuori di tutto e di più per.. per lasciarmi, per sfogarsi di quel
maledetto torneo perso.. e nient'altro.. se ci fosse veramente stato qualcosa
di sbagliato me lo avrebbe detto prima..-KEIKO
kaky la
stette a fissare qualche istante, per poi ricominciare a piangere: forse aveva
ragione.. Kei era diventato maledettamente nervoso per quella sfida persa, a
tal punto da prendersela anche con Keky.. chissà cosa gli passava per la
testa..! Aveva forse veramente cercato qualsiasi scusa per sfogarsi ma.. fatto
stava che lui l'aveva detto, e se l'aveva detto qualche fondo di verità doveva
esserci!
la sorella
si alzò in piedi abbracciandolo:
-Ti prego..
non fare così.. io so come stanno veramente le cose, e so che tu non c'entri in
questa storia.. e nemmeno Rei c'entra..-KEIKO
Già Rei..
Takao si ricordò che una parte di colpa l'aveva anche lui..!
-Ieri io...
gli ho parlato perchè a lui dava fastidio il suo comportamento e.. lui.. mi ha
chiesto scusa di aver dubitato di me! Gli ho detto che non importava quello che
Rei pensasse di me e lui.. lui mi ha ripetuto le stesse cose..e.. ne era
convinto.. lui non c'entra niente come te...-KEIKO
Takao le
cinse le braccia attorno alla vita: era vero, il giorno precedente li aveva
visti insieme abbracciati l'uno all'altra sotto quel grande albero.. e Kei non
aveva niente, anzi.. era felice! Che avesse tirato in ballo anche Rei per.. per
sfogarsi, semplicemente per sfogarsi? probabilmente si a quel punto..Però era
una cosa troppo assurda..
-Ma..
perchè? lui.. non può aver messo in mezzo me e lui per una semplice sconfitta..
è.. fuori dal mondo..-TAKAO
-Lo so che
è fuori dal mondo.. gli ho detto che è un pazzo, e lui non mi ha risposto.. ciò
vuol dire che ho ragione..-KEIKO
Gli mise
una mano in mezzo ai capelli scuri, facendogli quasi cadere il cappellino che
aveva sempre in testa:
-Ti prego..
io non voglio vederti così giù..-KEIKO
-keky..
dimmi la verità.. ce l'hai con me?-TAKAO
lei si
staccò dolcemente da lui, guardandolo con gli occhi lucidi:
-Perchè
io.. dovrei..?-KEIKO
-Perchè..
io.. non ti ho salvato da questa storia.. perchè.. in fondo penso ancora di
c'entrare qualcosa.. non può aver detto quelle cose a caso..-TAKAO
-kaky,
adesso ascoltami..-KEIKO
Lei lo
prese per le spalle, quasi obbligandolo a guardarla negli occhi:
-Io non ce
l'ho con te.. tu hai sempre fatto tanto per me, e qua l'unica stupida sono io..
che non ho saputo ascoltare la persona più importante per me.. più importante
anche di Kei.. E preferisco perdere lui piuttosto che perdere te..-KEIKO
Qualche
attimo di silenzio, poi singhiozzi.. takao stava ricominciando a piangere, per
poi gettarsi, ancora una volta, tra le braccia della sorellona, poggiando la
testa al suo petto..
-Sei troppo
importante per me, e l'unica che deve chiedere scusa qua sono io.. Sei la
persona più speciale che abbia mai potuto incontrare, grazie di tutto
fratellino..-KEIKO
Lui strinse
nelle mani la maglietta della sorellona: era contento, eppure si sentiva uno
schifo.. Improvvisamente, come un flash, gli tornarono in mente quei sogni..
quegli incubi orrendi.. Lui.. era stato avvertito! Ma non aveva fatto niente!!
Quelli non erano semplici paure e ricordi che tornavano sotto forma di sogno..
quelli erano avvertimenti, e lui li aveva ignorati.. Keky gli aveva detto di
ignorarli..
Si staccò
da lei, guardandola spaventato..
-Io.. avrei
dovuto sapere che sarebbe andata a finire così..-TAKAO
-Kaky.. che
stai dicendo..?-KEIKO
-Io avrei
dovuto saperlo.. e non ho fatto niente!!-TAKAO
-Tu hai
fatto tanto! Sono io che non ti ho ascoltato, quante volte devo ancora
dirtelo??-KEIKO
-Io.. non lo
so.. ma..-TAKAO
-Ma
cosa..?-KEIKO
Gli occhi
del ragazzo sembrarono trasformarsi improvvisamente, diventando così nervosi se
non furiosi:
-Qua
qualcuno la deve pagare..-TAKAO
-Kaky.. a
chi ti riferisci?-KEIKO
-Lo sai.. a
chi ha fatto soffrire te per un semplice capriccio e a chi mi ha riempito di
sensi di colpa..-TAKAO
Keiko
rimase paralizzata: non riuscì a capire l'improvviso cambiamento del
fratellino.. Non riuscì nemmeno a dire niente, se non:
-Ti prego..
non farlo..-KEIKO
-Come puoi
dire così?? Io so quello che faccio.. e lui se lo merita.. si merita la mia ira
e dovrebbe meritarsi anche la tua!-TAKAO
Lei abbassò
la testa: era vero, quello era tutto ciò che si meritava.. Appena la rialzò,
fece appena in tempo a vedere kaky che stava iniziando a correre, ma con uno
scatto riuscì a bloccarlo per un braccio, facendolo voltare nervosamente:
-Kaky..
dimmi solo un'ultima cosa..-KEIKO
-Cosa..?-TAKAO
-per
favore.. dimmi che sono forte.. dimmelo..-KEIKO
Il brunetto
indietreggiò di qualche passo verso di lei, e questa volta fu lui a prenderla
per le spalle..
-Keiko..
sei forte, non lo dimenticare.. e adesso tu dimmi che non commetterai più lo
stesso errore di una volta..-TAKAO
-Io.. non
lo farò più..-KEIKO
-So che è
un macigno pesantissimo tutto questo dolore, e non ti immagini nemmeno quanto
lo senta anche io.. ma tu puoi reagire, perchè lui non si merita il tuo
dolore.. E non dimenticare anche che ti voglio bene e mi avrai sempre al tuo
fianco.. non puoi tentare di lasciarmi ancora una volta..-TAKAO
-Anche io
te ne voglio, e grazie per essere quello che sei.. non ti lascerò mai..!-KEIKO
Gli diede
un lieve bacio sulla fronte, prima di sentire le sue mani staccarsi dalle sue
spalle. Senza nemmeno lasciarle il tempo di dire altro, lui riprese a correre,
gridandole poche ultime parole:
-vai a
casa!! E non ti preoccupare per quello che farò!!-TAKAO
-Io..-KEIKO
Ma niente,
era già lontano, e cmq la sua voce non accennava ad uscire..
"Ti
prego, non metterti nei guai.."KEIKO
Tornò a
sedersi e lentamente ricominciò a piangere: perchè doveva sempre combinare
tanti casini?? Se takao si fosse messo in qualche guaio sarebbe stata solo
colpa ua!! E perchè lui doveva sentirsi ancora una volta colpevole di tutto
quello che era successo?? perchè non riusciva a capire per primo tutto quello
che aveva da sempre fatto per lei?? Perchè non capiva che l'unica testarda lì
era lei??
Troppe
domande per la sua testa, tutte senza risposta! Avrebbe seguito il
consiglio del fratellino: sarebbe andata a casa, quel lago conteneva troppi
ricordi non degni del suo cuore e della sua mente.. degni di un bel niente!!
Lei era forte, continuava a ripeterselo nella testa, e di certo non sarebbe
stato uno stronzo a rovinarle ancora la vita.. anche se quello stronzo era
stata l'unica persona che le aveva fatto riscoprire la gioia dell'amore.. una
gioia forse piena di illusioni, ma sempre gioia era..
Si rialzò e
si incamminò verso casa, tenendo per tutto il tragitto la testa bassa
sull'asfalto.. tanto non avrebbe visto niente: le lacrime le impedivano la
vista..
Intanto
takao continuava a correre: non importava se veramente lui fosse c'entrato
qualcosa in tutta quella storia oppure no.. fatto stava che kei doveva pagarla
per aver trattato come un burattino la sorella, per aver forse giocato con i
suoi sentimenti, per averla fatta soffrire ancora una volta dopo tutto quello
che aveva passato per delle stupide ragioni.. per un torneo perso.. che
cavolata!! Era davvero pazzo, aveva ragione keiko! Non doveva permettersi di
comportarsi in quel modo! Non doveva nemmeno permettersi di riempirlo di sensi
di colpa!! Non doveva fargli gravare il peso sulle spalle della felicità ormai
rotta della sorellona, in qualsiasi caso, che le sue parole fossero state vere
o meno, se fossero state solo un semplice sfogo!!
Scosse la
testa nella sua furiosa corsa: non importava quale ragione fosse stata.. Lo
avrebbe sentito, gli avrebbe fatto passare la voglia di essere glaciale, sia
dentro che fuori..
Il rumore
della porta che sbattè contro il muro di quel camerino fece sobbalzare Kei, che
fino a pochi attimi prima se ne stava seduto a gambe incrociate con il suo
Dranzer in mano, a pensare ad una storia finita per.. per cosa? Per un semplice
sfogo.. o per semplice ma ossessiva gelosia? Aveva davvero fatto la cosa
giusta? Oppure no..? Nemmeno lui sapeva dare una risposta alle sue domande, ma
una cosa la sapeva benissimo: quel suo maledetto orgoglio era stato ferito poco
prima di un'ora fa, durante quella sfida persa, sotto gli occhi di tutti..
sotto gli occhi sicuramente soddisfatti di quel cinese! Certo, ormai poteva
dirsi ferito quel maledetto orgoglio, ma sapeva che era ancora cmq troppo forte
per tornare da lei e chiederle scusa.. scusa? Voleva veramente chiederle scusa
poi? No, forse no: la sue gelosia era troppo grande e "giusta" per
essere scusata, non ne aveva di certo bisogno!Si, in fondo era vero.. era anche
per gelosia che l'aveva fatto... ma.. lei..
-Mi manchi
già..-KEI
Disse
quelle parole quasi sussurrando, stringendo il suo Dranzer con fare nervoso e
maledicendosi appena dopo per quello che aveva detto, consapevole che qualcuno
di sua conoscenza era dietro ad ascoltarlo..
-Non dire
cazzate Kei!!-TAKAO
Lui non
accennò un minimo movimento, anzi, continuò a dargli le spalle..
-Cosa
vuoi?-KEI
-Smettila
di fare la vittima e girati!!-TAKAO
ma niente:
tutto quello che fece fu abbassare il capo, lanciando un risolino nervoso.. A
quel punto il volto di Takao si dipinse di un rosso acceso come il fuoco: cosa
stava facendo, lo stava forse prendendo in giro?? Stava ridendo di quello che
aveva appena fatto?? Era soddisfatto di aver fatto piangere colei che fino a
qualche giorno prima sembrava essere la sua vita??
Si avvicinò
a passo svelto verso di lui e lo prese con forza per le spalle, facendolo
girare. Nonostante quella forte presa, Kei sembrò rimanere impassibile..
-Io non so
cosa ti passi per quella cazzo di testa malata e contorta, ma hai esagerato Kei..
E questa volta giuro su di me che non la passerai liscia..-TAKAO
la sua voce
sembrava quasi un sibilo uscito a denti stretti, un sibilo che aveva quasi del
mortale.. Kei pensò che, se quel ragazzino avesse avuto in mano un pugnale, di
certo non ci avrebbe messo molto a ficcarglielo dritto nel petto! Era la prima
volta che lo vedeva in quello stato: il suo volto era completamente contorto un
una specie di smorfia di rabbia, quasi non sembrava nemmeno lui..
Kei rimase
di sasso per qualche istante: non sapeva cosa pensare, cosa dire.. nonostante
tutto una cosa riuscì a dirla...
-Non vedo
tu cosa c'entri in questa storia..-KEI
perchè lo
aveva detto?? Forse perchè era la prima cosa che gli era saltata in mente.. o
forse perchè non aveva nient'altro da dire: takao aveva perfettamente ragione..
ma mai lo avrebbe ammesso!
Non fece
nemmeno in tempo a pensare ad altro che la voce del brunetto quasi gli assordò
i timpani:
-Come puoi
dire una cosa del genere??? Con quale coraggio incolpi me della vostra rottura
e poi neghi il tutto davanti a me dicendo che non c'entro niente!!?? Come osi
riempirmi di sensi di colpa nei confronti della persona che mi è sempre stata
accanto e per colpa tua ho quasi rischiato di perdere?? Sei la persona più
falsa che io abbia mai conosciuto, kei!! E la gente fa bene a starti alla
larga, anzi, dovremmo proprio fare una campagna pubblicitaria a
riguardo..-TAKAO
Ancora quel
sibilo orrendo nella sua voce: era odio, odio puro.. lo stava odiando con tutte
le sue forze, e kei se ne rese benissimo conto.. Ma quella frase proprio non
doveva dirla.. Era vero, la gente lo evitava.. e lui ci stava male.. ma la
gente evitava solo la sua maschera di ghiaccio, e non quello che era veramente
dentro.. perchè.. solo lei era stata capace di scovare la sua persona
interiore.. solo lei non l'aveva odiato e evitato per quello che lui aveva da
sempre mostrato alla gente.. Lui non era così.. o forse si? la gente forse
faceva bene ad evitarlo.. solo una cosa era certa, in quella confusione più
totale e oppressiva: quelle parole lo ferirono a morte: si sentì come la
pecora nera in un mondo pieno di pecore bianche.. solo lui stonava, solo lui
sarebbe stato evitato da tutte quelle belle pecorelle.. perchè il suo colore..
era nero, era oscuro.. era terribilmente brutto in confronto al loro.. Ma il
colore della sua lana non voleva dire niente, lui dentro era come tutte le
altre pecorelle.. ma loro non riuscivano a capirlo.. e lui non riusciva a
mostrarlo.. Ancora una volta, quella tremenda paura di rimanere solo lo travolse,
solo come un tempo.. Abbandonato a sè stesso..! Abbandonato dalla sua unica
salvezza.. Ma perchè poi? Perchè??
takao
riuscì a percepire un lieve alone di tristezza che ora traspariva dai suoi
occhi falsamente indifferenti, ma...
-Non mi fai
pietà Kei!! E' inutile che cerchi di convincermi di cose non vere.. Hai saputo
far soffrire lei, che ti amava così tanto.. Sei senza cuore.. ed è inutile che
cerchi di illudere la gente di un Kei diverso.. hai fallito!! Ma purtroppo noi
l'abbiamo capito troppo tardi!-TAKAO
Ma lui cosa
ne voleva sapere di quello che era lui?? Cosa ne voleva sapere un ragazzino,
che nemmeno l'aveva saputo guardare fino in fondo, di quello che lui era
dentro?? Scosse la testa abbassandola, stringendo i denti.. la verità era che
nemmeno lui sapeva chi era, cosa voleva veramente..ma lui non era così.. quello
era solo orgoglio che bruciava dentro, che cercava di tornare quello di una
volta.. Già, il suo orgoglio.. era da sempre stato più forte di lui..e proprio
esso aveva dato man forte per rovinare tutto.. per rovinare lui stesso.. E
continuava a farlo..
-Io non
capisco più niente..-KEI
-ma certo,
cosa vuoi capire tu?? Considerati fortunato solo per il fatto che keiko non ha
creduto alle tue frottole, alle tue scuse insensate.. lei mi vuole ancora bene,
Kei!! Lei ha capito finalmente la persona che sei.. lei ha cuore, e ha saputo
credere alla persona giusta! Grazie cielo, probabilmente il suo amore non l'ha
del tutto accecata!! Cominciavo a temere il peggio.. a temere che le tue
cazzate l'avrebbero influenzata a tal punto.. di.. di farmela perdere!! ma per
fortuna lei riesce a capire le cose.. non come qualcun'altro!!
kei ringrazia il cielo che non sia andata così..-TAKAO
kei
continuò a non rispondere.. non era da lui! Gli sarebbe saltato addosso,
l'avrebbe riempito di parole e non solo.. se solamente avesse avuto ragione..!
Ma ogni parola di quel ragazzo sembrava colpirlo sempre più in fondo, e tra
poco sarebbe affondato a picco nel male che lui si era cercato.. che l'orgoglio
gli aveva procurato..
-Tu
kei..-TAKAO
-Basta!!!!-KEI
Non avrebbe
restito ad una sola altra parola di Takao: era ora di reagire..
takao
indietreggiò di qualche passo, spaventato dalla reazione di Kei ma allo stesso
tempo sempre più furibondo per quella sua indifferenza e voglia di essere nel
giusto. Come ci riusciva??
kei avrebbe
voluto urlargli "E va bene, hai ragione tu, forse le persone fanno bene ad
evitarmi!! ma solo quelle come te, quelle che non sanno guardare fino in
fondo!! Io ho amato tua sorella e la amo ancora!! ma mi serve aiuto per
abbattere questo mio orgoglio che sta rovinando tutto e che mi rende sempre più
nervoso e confuso, aiutato dalla mia maledetta gelosia ossessiva!! Ho paura di
rimanere solo ancora una volta, ho bisogno di una mano da qualcuno, ho bisogno
di abbattere questa sensazione orrenda!!".. ma non lo fece.. Non seppe
nemmeno lui il motivo, ma non lo fece..
Stette a
fissare con occhi sgranati quel ragazzino che lo guardava come dire:
"Avanti, sono qui!!".. Strinse i pugni con una voglia matta di
saltargli addosso e fargliela pagare lui per primo per quello che aveva detto,
per averlo fatto sentire una mer*a vera e propria.. Si rese conto che i suoi
pensieri, le sue parole che non riuscivano ad uscire dalle sue labbra, non
erano nient'altro che ancora quella vocina che lo tormentava quando ancora non
era con Keiko.. quella vocina che lo incitava a lasciarsi andare ma lui si
ostinava ad opprimere.. Si rese conto di star cadendo sempre più in basso,
ancora una volta.. ancora nell'oblio della solitudine e del ghiaccio, freddo,
gelido.. come lui..
I suoi
occhi cominciarono a riempirsi di lacrime.. non riusciva a sopportare quella
situazione... ancora quella lotta che dentro di sè si ricominciava a
combattere: la lotta tra il suo IO e il suo orgoglio, il suo ghiaccio.. ma
questa volta, sembrò avere la meglio il secondo..! Solo lei era stata capace di
far tacere tutto, solo lei lo sarebbe stata ancora.. ma lui non la voleva
indietro... lui non ascoltava più quella voce ormai.. Come era potuto
succedere?? Colpa di una gelosia assurda, di un torneo perso di beyblade, una
delle ragioni della sua vita..
No, non
voleva piangere, non doveva!! Non doveva dannazione!!!
Improvvisamente,
la salvezza sembrò piombare dal cielo..
la porta
del camerino si aprì..
-Hey
ragazzi, che succede qui?? Cos'è questo casino??-...
No, quella
non era una salvezza.. era uno dei due diavoli in persona..
-Rei! Siete
ancora qui??-TAKAO
-Si.. ma
che succede??-REI
Bastò una
rapida occhiata al volto di Kei e una più attenta a quello di takao per capire
la situazione..
-Dov'è
keiko..?-REI
la sua voce
tremava..
-E' a
casa..-TAKAO
-Non sono
affari tuoi!!-KEI
-Cos..?-REI
Silenzio,
il silenzio più totale.. solo pensieri, che vagavano silenziosamente nella
mente di Rei.. Non poteva essere successo quello che lui stava immaginando..
Eppure, lo sguardo furioso di kei che lo fissava, quello spaventato di takao..
-Ragazzi..
vi vogliono di là..-REI
-Di là..
dove..?-TAKAO
-Vicino..
vicino all'uscita secondaria..-REI
Kei si
mosse all'istante, dirigendosi con passo veloce e deciso verso l'uscita del
camerino. Per qualche istante Rei temette in un pugno, uno schiaffo..
d'altronde, cosa si sarebbe potuto aspettare da quello sguardo assassino..?
Invece, kei si limitò a spintonarlo con una spalla sparendo poi alle sue
spalle.. Il cinesino lanciò un sospiro di sollievo ma.. non c'era niente di cui
essere sollevati: un pugno in quella situazione, se fosse stata veramente come
pensava lui, sarebbe stata solo una carezza.
Il suo
sguardo tornò su Takao, che stava ancora immobile davanti a lui con una strana
espressione dipinta in volto: era stato fortunato, pensò, ancora poco e Kei gli
avrebbe probabilmente tirato un pugno.. ma la loro discussione non era ancora
finita..
-Chi.. chi
ci vuole?-TAKAO
-Il
presidente della BBA..-REI
-Che
cosa?-TAKAO
-Esatto..
dai andiamo..-REI
Takao annuì
nervosamente, per poi passare in fianco a Rei per uscire dal camerino, quando
improvvisamente si sentì bloccato per la vita dal braccio del cinese:
-Takao
aspetta.. Cosa è successo?-REI
Il brunetto
fissò tristemente negli occhi Rei, e con un fil di voce gli rispose:
-Si sono
lasciati, Rei..-TAKAO
Il ragazzo
dai lunghi capelli corvini non rispose.. nei suoi occhi si poteva leggere lo
sconforto più totale, la colpa più totale.. Era colpa sua, ci avrebbe scommesso
qualsiasi cosa..! E di chi se no..? Non disse altro, si limitò solamente a
mollare la presa e a lasciar andare takao: non avrebbe avuto il coraggio di
chiedergli nient'altro: non voleva sentirsi rinfacciare niente in faccia!
takao lo
sorpassò abbassando lo sguardo, per poi cominciare ad incamminarsi verso
l'uscita secondaria, dove già lo attendevano gli altri ragazzi, mentre Rei si
decise a seguirlo solo poco dopo, in preda alla disperazione.. Che coraggio
avrebbe avuto di guardarlo ancora in faccia? Di guardare in faccia Keiko? E
soprattutto kei..? Aveva da sempre desiderato non vederla insieme a Kei, ma in
quel momento si rese conto che quello non era di certo un pensiero idoneo alla
situazione.. era un pensiero da grande egoista.. specialmente per la posizione
che occupava in quella orrenda rottura..
Raggiunse
con poca decisione gli altri: sia lui, che Takao che kei tenevano gli sguardi
bassi, seri.. mentre Max e il prof non facevano altro che guardarli e chiedersi
cosa mai fosse potuto succedere, ma senza veramente formulare ipotesi..
Improvvisamente,
il presidente della BBA decise di prendere la parola:
-Su con la
vita ragazzi, sto per darvi una notizia clamorosa!-PRES. DAITENJI
"La
più clamorosa che potrebbe darmi è che mia sorella è ancora felice.."TAKAO
"la
più bella sarebbe quella di dirmi che io non c'entro niente in questa
storia.."REI
"parla
per te, imbecille!!"KEI
-Io sono il
presidente Daitenji della BBA..-PRES. DAITENJI
-Fino qua
ci ero già arrivato..-KEI
-ma kei!!-PROF K
-Tsk..-KEI
-ma che gli
succede..?-MAX
-Tranquilli
ragazzi..! Non importa! Sono qua per annunciarvi che voi 4 formerete la squadra
nazionale giapponese!-PRES. DAITENJI
-Che
cosa????-TAKAO, REI, KEI
-esatto!! E
tu takao sarai il capitano!! Hey che c'è, non ne siete contenti?-PRES. DAITENJI
-Yeah, very happy!!!-MAX
-Zitto!!-KEI
-.....-MAX
-Ma..-PRES.
DAITENJI
-Mi
dispiace, presidente.. ma io in squadra con certa gente non ci sto..-KEI
-Ti
riferisci per caso a me?? Nemmeno io ho troppa voglia di stare..-TAKAO
-Non mi
riferisco SOLO a te..-KEI
Rei alzò lo
sguardo solo in quell'istante, le sue supposizioni erano giuste: kei lo stava
fissando ancora più furibondo di prima, facendo accrescere ancora di più quel
senso di colpa violento..
-Non mi
interessa.. nemmeno io voglio stare in squadra con te..-REI
-Mi fa
piacere che la pensiamo tutti allo stesso modo..-KEI
-Ma io
voglio..-MAX
-Tu non
c'entri in questa storia!!-KEI
-Mi
dispiace signor Daitenji.. come vede i componenti non vanno molto
d'accordo..-PROF K
-Ohi ohi,
in effetti non è il modo migliore per cominciare.. ma sono sicuro che prima o
poi impareranno..-PRES. DAITENJI
-Se lei ne
è convinto.. io cmq ci tengo troppo a rappresentare il giappone in una squadra
nazionale.. io accetto!-TAKAO
-bene
bene..-PRES. DAITENJI
-Wonderful!!-MAX
"razza
di imbecille.. non sopporto nemmeno te!"KEI
-Mi sono
dimenticato di dirvi un'altra cosa: avrete anche l'impegno di rappresentare la
nostra nazione al campionato mondiale..-PRES. DAITENJI
-Mondiale
ha detto?-REI
-Esatto..-PRES.
DAITENJI
Rei si girò
verso Takao: avrebbe voluto partecipare ad un campionato mondiale, ma in quella
squadra.. Era sicuro che in quel momento takao lo stava solo odiando.. non
poteva.. Improvvisamente uno sguardo: il brunetto lo stava ora guardando a sua
volta e.. gli stava sorridendo.. perchè sorrideva?? Takao gli fece un cenno
affermativo con la testa..
-Dai
rei..-TAKAO
-Io..-REI
-Come
on!-MAX
-Io.. e va
bene, accetto! Grazie..-REI
-Bene, ora
manchi solo tu kei..-PRES. DAITENJI
Qualche
attimo di silenzio, prima che Kei potesse rispondere:
-E va bene,
lo faccio solo per non deluderla presidente.. e per partecipare ai mondiali..
ma che nessuno si faccia illusioni strane..-KEI
"E chi
se ne fa?"TAKAO
-Allora,
affare fatto! Voi sarete i BladeBreakers! Vi piace come nome?-PRES. DAITENJI
-Umpf..-KEI
-Non ci
faccia caso, va benissimo!-TAKAO
-Dai
ragazzi, un po' di allegria! Tra due giorni partirete tutti per la Cina!
Compreso te, Kappa..-PRES. DAITENJI
"kappa??"TUTTI
-.. tu
terrai sotto controllo i ragazzi, i loro allenamenti e i loro bey! Sono
contento che abbiate accettato la mia proposta! Mi sono fatto dare i vostri
numeri di telefono, domani o stasera vi chiamerò per farvi sapere l'ora di
partenza!-PRES. DAITENJI
-Grazie
presidente!-TAKAO
-Di niente!
Sono io che devo ringraziarvi! Ci si vede all'aereoporto tra due giorni allora!
Arrivederci ragazzi!-PRES. DAITENJI
Il
presidente della BBA uscì allegramente dalla porta secondaria, fiero del suo
lavoro, mentre i 5 ragazzi stettero a fissarlo per qualche istante prima di
tornare a guardarsi in faccia l'un l'altro, a parte kei che teneva lo
sguardo basso..
-Kei.. noi
due abbiamo ancora qualcosa da dirci..-TAKAO
Lui non
rispose: si avviò, ancora tenendo lo sguardo a terra, verso il camerino,
spintonando per la seconda volta Rei, facendolo quasi pentire della sua
decisione..
takao passò
di fianco al cinesino, mettendogli una mano sulla spalla, ma senza mollare per
un secondo lo sguardo fisso sul ragazzo tatuato che ormai stava entrando nel
piccolo stanzino:
-Non ti
preoccupare Rei.. sono contento di averti nella squadra..-TAKAO
Detto
quello, il brunetto raggiunse Kei, entrando a sua volta con passo deciso ma
quasi tremante nel camerino, chiudendo poi la porta dietro di sè.
Ancora
cadde silenzio tra i 3 ragazzi rimasti davanti alla porta d'uscita. Il primo
che riuscì a prendere la parola fu proprio il prof K..
-Rei.. ci
vuoi spiegare che è successo?-PROF K
Il cinesino
si appoggiò allo stipite della porta, senza nemmeno alzare lo sguardo da
terra..
-Si.. sono
lasciati.. Kei e keiko.. si sono lasciati.. e io sono quasi sicuro di esserne la
causa..-REI
Max e il
Prof non ebbero il coraggio di rispondergli, dopo aver visto il modo in cui kei
lo aveva trattato.. forse aveva ragione.. o forse no?
Stettero a
fissarlo, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.. lacrime di disgusto
per sè stesso..
-Voglio
farti passare la voglia di giocare con i sentimenti degli altri..Vorrei farti
capire che c'è una ragazza che poco fa stava piangendo proprio nel luogo in cui
tu l'hai baciata..-TAKAO
Una fitta
al cuore prese il ragazzo tatuato: no, non poteva sentire certe cose.. lei
stava piangendo, per lui.. beh, certo, cosa si aspettava facesse d'altronde?
Ridere forse? Esultare? No, proprio no.. l'unica cosa che poteva fare era
piangere.. ma ancora quel maledetto orgoglio gli impedì di farsi vedere
rattristato.. a cosa sarebbe servito? Tanto Takao non avrebbe creduto cmq alle
sue lacrime,alla sua espressione triste dipinta in volto! Con tutta la rabbia
che riuscì a trovare per quella dannata lotta interiore, disse una frase..
forse una delle poche che mai avrebbe dovuto dire..
-Che
scoperta, takao! Davvero piange? E cosa dovrebbe fare?-KEI
Si girò di
spalle, per poi continuare:
-Questo
dimostra come, in realtà, non sia poi diventata così forte come diceva, non
credi? E' ancora debole..-KEI
Ma cosa
stava dicendo? Perchè lo aveva detto? Scosse la testa: nemmeno lui lo sapeva..
-kei!!! Tu
non ti rendi nemmeno conto di quello che dici!! Prima dici che è normale che
lei pianga, quasi come se ne fossi contento, con quel tono schifoso e odioso
che hai da sempre avuto.. e poi..? Osi dire che piangere per un amore finito
sia da deboli??? Solo le persone gelide come te possono pensare certe
cose, Kei.. solo tu!! Mia sorella è forte.. certo, starà ancora piangendo per
causa tua!!! Ma non si lascerà rovinare la vita da una storia finita per.. per
degli stupidi capricci tuoi!! Questo vuol dire essere forti Kei, vuol dire
avere il coraggio di guardare avanti!! Stai facendo un po' di confusione sai..
quello che dici tu è essere gelidi dentro.. e fuori..-TAKAO
Dio, come
aveva ragione quel ragazzino! E ora, cosa gli avrebbe risposto?? Abbassò per
qualche istante la testa, nella confusione più totale: chi era lui per dire che
era contento che la sua.. amata.. stesse piangendo?? la voce dell'orgoglio
continuava a parlare inesorabilmente, sovrastando tutto quello che aveva
realmente dentro, che veramente gli girava per la testa.. e stava riuscendo a
far tirar fuori a Takao le risposte più brutte e dolorose che lui potesse mai
sentire.. Basta!! Doveva smetterla!!
-Facciamola
finita, una volta per tutte.. tu non hai nessun diritto di farmi la predica,
non sei mia madre..-KEI
-Grrrrr!!
Kei!!! Hai ragione è inutile stare qui a parlare con un muro di ghiaccio, hai
perfettamente ragione.. ma lasciami dire un'ultima cosa..-TAKAO
Il tono
della sua voce sembrava essersi calmato: forse, davvero la pensava così,
pensava anche lui che sarebbe stata ora di finirla.. Nemmeno il tempo di tirare
un mezzo sospiro di sollievo, che si sentì prendere per le spalle; takao lo
aveva afferrato con rabbia, sapendo che lui non se lo sarebbe mai aspettato, e
ora lo aveva anche sbattuto contro un muro..! Kei rimase quasi scioccato dalla
forza di quel ragazzino, molto più basso di lui.. dalla sua grinta.. dal suo
coraggio! Beh certo.. quando si parlava della sorella...
-Umpf..
quando si parla di tua sorella diventi una belva.. sai, comincio davvero a
pensare che farei meglio ad augurarvi un felice matrimonio e tanti, tanti
figli..-KEI
Nonostante
la situazione, con qualche difficoltà, kei riuscì a mantenere in un certo senso
il sangue freddo e quel sorriso odioso e sornione sulle labbra, che fece
arrabbiare Takao più che mai:
-Smettila!!!-TAKAO
I suoi
occhi sembravano schizzare fuori dalle orbite: il ragazzo al muro si stupì
ancora una volta della forza del brunetto, della forza con la quale lo teneva
fisso al muro per le spalle..
-solo ora
cominci a pensare vero Kei!!?? Altra prova che quelle di prima erano solo
cazzate!!! Quanto sei falso kei.. mi chiedo come abbia fatto mia sorella ad
innamorarsi di te.. ad innamorarsi di una persona che tiene di più ad una sfida
che alla persona che ama!! E ora un'ultima cosa Kei..-TAKAO
Il tono
della sua voce si fece quasi fioco, mentre il ragazzo tatuato non ebbe il
coraggio di rispondere: ancora una volta, aveva ragione..
Le parole
uscirono dalla bocca di takao ancora come un sibilo, un sibilo orrendo..
-So che tu
l'hai amata, o forse no.. beh non lo so.. non so cosa mai tu abbia potuto
provare per lei.. Ma sappi che giocare con i sentimenti di una persona è la
cosa più brutta che si possa fare in questo mondo.. è come un omicidio Kei, ma
non un omicidio fisico, ma un omicidio interno.. che ti fa morire dentro! Tu
prova ancora una volta ad avvicinarti a lei che potrei anche passare alle
mani..-TAKAO
Qualche
istante di silenzio: il brunetto non mollava un secondo gli occhi di kei, il
quale lo stava a guardare quasi.. spaventato.. si, quella era la parola giusta!
Nonostante stesse facendo di tutto per nasconderlo, nonostante stesse facendo
di tutto per non esserlo, per mostrare il suo coraggio vigliacco, non ci riuscì
alla perfezione.. Dopo tanto tempo era ancora spaventato, ma non di Takao, o
meglio non solo dal suo sguardo assassino e furioso e dalla sua forte presa..
era spaventato dal suo futuro.. Solitudine.. quella era la parola che avrebbe
regnato da quel momento in poi nella sua vita: una parola che una ragazza aveva
saputo cancellare, e che ora gliela aveva buttata nuovamente addosso
andandosene.. Solitudine.. come un tempo.. come in quei terribili momenti..
Ma no.. lui
avrebbe sempre avuto il suo Dranzer, il suo fedelissimo bey.. ma si poteva
comparare un bey con l'amore di una ragazza? No.. o meglio, non lo sapeva..
Avrebbe
voluto ribattere, dirgli "Mi stai aiutando a ricadere nella solitudine,
odioso ragazzino!! Si, tu qui sei quello oidoso!! ma lo vuoi capire che HO
PAURA?? Ho paura e non lo voglio ammettere!!".. ma no... non poteva
dirlo.. non l'avrebbe mai fatto!! Lui era forte, si.. o no.. o lui era gelido..?
Improvvisamente
la voce di takao lo fece smettere di pensare: ora aveva dell'ironico.. un
ironico nervoso e beffardo..
-Oh, mi
scusi, signorino.. come ho fatto a dimenticare che lei non sa nemmeno cosa
siano i sentimenti?..-TAKAO
Quello no,
dannazione!!! Lui i sentimenti li aveva!!! Lui aveva amato keiko!!
-Sei un
bast***o!!-KEI
Trovò la
forza di reagire in un solo colpo, quella frase non doveva nemmeno essere
pensata: con uno spintone violento si liberò da quella presa che lo teneva
fisso al muro e buttò a terra il ragazzino di fronte a lui, che presto però,
sebbene molto impaurito ora da quella lite, trovò il coraggio di rialzarsi
subito..
Kei rimase
a fissarlo stringendo i pugni per qualche istante: cosa doveva dire?? Doveva
dire che veramente aveva amato la sorella,che l'amava ancora?.. Doveva
veramente ammettere la sua paura di ricadere nella solitudine più totale?? Non
lo sapeva, non capiva più niente: la sua mente era offuscata ora dalla rabbia..
rabbia estrema!! Sentì delle lacrime formarsi nei suoi occhi, ma svelto cercò
di buttarle giù, deglutendo sonoramente..
-Che
succede Kei? Ho toccato il fondo? Ci ho azzeccato? Ti ho ferito? beh te lo
meriti dopo tutto quello che hai fatto!!-TAKAO
-Sta
zitto!!-KEI
Non ce la
faceva più.. doveva sfogarsi in qualche modo..
-Io ho
amato keiko!!e tu non hai nessun diritto di dirmi quello che sono e che non
sono!! Tanto meno di rinfacciarmi tutto quanto!! Sono affari miei quello che
faccio, di certo non tuoi!!-KEI
-Ma bene..
quindi l'hai lasciata, l'hai fatta soffrire prendendo ogni minima scusa per
giustificare la tua rabbia della sfida persa, non è così? Per non mostrarle che
in fondo il beyblade è più importante di lei.. l'avevo già immaginato da un bel
pezzo, kei..-TAKAO
Un altro
spintone da parte del ragazzo tatuato, e questa volta fu takao a finire contro
il muro, spaventato; vide il pugno di Kei avanzare verso il suo volto, ma per
fortuna non era indirizzato a lui.. era indirizzato al muro, a pochi millimetri
dal suo viso scuro.. Il brunetto sobbalzò violentemente, prima di tornare a
guardarlo...
-Te lo
ripeto per l'ultima volta.. Quello che faccio sono affari miei!! E tu non devi
immischiarti!! E' vero, hai toccato il fondo.. ma non quello che pensi tu.. non
hai toccato il fondo di me stesso..-KEI
Nonostante
lo spavento, takao trovò il coraggio di dire le sue ultime parole:
-Anche io
devo...devo dirti un'ultima cosa.. STALLE ALLA LARGA!!!-TAKAO
Stette
quasi per contorgere il viso in una smorfia, aspettandosi un altro pugno, ma
questa volta in pieno volto... invece non fu così; Kei si limitò a tirare un
forte calcio al muro, che sembrò rimbombare persino nel corridoio, per poi
prendere il brunetto per il colletto e alzarlo quasi di peso:
-E con
questa abbiamo finito il nostro discorso.. Non osare mai più impicciarti nei
miei affari!!-KEI
Lo mollò,
quasi tentando di scaraventarlo nuovamente a terra, ma senza risultati: Takao
riuscì a mantenere l'equilibrio e a reggersi in piedi. Kei si girò e si diresse
verso la porta, con due occhi che potevano sembrare quelli di un demone
infernale, lasciando il povero brunetto senza parole.. ma non senza pensieri!
Già, perchè kei aveva appena confermato le sue ipotesi: quella sua reazione
tanto nervosa quanto spaventata, che lui tra l'altro riuscì molto bene a
percepire, non era altro che una reazione di conferma.. aveva reagito così per
non sentirsi più dire quelle parole pronunciate da lui, che sembravano colpirlo
fino in fondo.. e lui lo sapeva! Sapeva che stava dicendo la verità, per questo
si dava man forte.. eppure, Kei non voleva ammettere niente.. chissà perchè? E
soprattutto, chissà se veramente aveva amato la sorellona..? Quello proprio non
riuscì a capirlo..! ma una cosa era certa: doveva starle alla larga, a costo di
finire in un'altra litigata furiosa! E, se veramente l'aveva amata come diceva
lui, allora perchè lasciarla per un incontro perso..?
"E'
pazzo.."TAKAO
...fu
l'unica spiegazione che riuscì a darsi..
Lo vide
aprire la porta: in fondo, però, takao era contento di quella litigata...
contento per il semplice fatto che tutte le sue supposizioni ormai potevano
dirsi vere: lui e Rei, in realtà, non potevano c'entrare in quella storia.. o,
quanto meno, non potevano essere messi in mezzo più di tanto, perchè non erano
loro le due principali ragioni della loro rottura.. anche se però.. era sempre
una rottura, e non poteva dirsi solo felice per quel fatto: la sorella stava
soffrendo.. e finchè lei avrebbe sofferto in quel modo, sapeva che avrebbe
sofferto anche lui! Non l'aveva salvata da Kei.. ma forse era ancora in tempo
per recuperare, per farglielo stare alla larga il più possibile..
"E ci
sarò sempre io per te, sorellona.."TAKAO
Non appena
Kei fu uscito, fu quasi travolto dagli altri ragazzi che accorrevano
spaventatI; con un ennesimo spintone gli scansò, uscendo da quello stadio sotto
gli occhi di tutti..
Max guardò
Takao, pensando di vederlo steso e terra con qualche livido: tutti avevano
sentito il rimbombo spaventoso che Kei aveva provocato con i suoi pugni! Invece
il brunetto era ancora in piedi, vicino al muro, con lo sguardo nervoso fisso a
terra:
-Takao!!
Cosa è successo??-MAX
Il biondino
gli corse incontro, appoggiandogli le mani sulle spalle, in segno di conforto..
Takao lo guardò in faccia, rimanendo zitto per qualche istante, per poi
rispondere:
-Niente..
abbiamo litigato..-TAKAO
-Grazie..
ma perchè?-MAX
A quel
punto si fece avanti Rei, che fino ad allora era rimasto sulla soglia senza più
sapere a cosa pensare: di certo, c'entrava Keiko... e se c'entrava lei,
c'entrava anche lui.. Avrebbe voluto scappare via, non farsi più vedere per
almeno una settimana.. ma non poteva! Forse Takao lo stava odiando, ma di certo
una fuga non avrebbe aiutato nessuno..
-Secondo te
perchè Max? Per la storia di keiko, immagino..-REI
Si avvicinò
a Takao, che subito lo guardò..
-Si..
dannazione, è un pazzo!! Come ha potuto farla soffrire per.. per niente??-TAKAO
-takao io..
scusami..-REI
-Cosa?
perchè?-TAKAO
-Beh,
perchè.. sono sicuro sia stata tutta colpa mia.. non dovevo farmi scoprire,
anzi, avrei dovuto dimenticarmela e basta!!!-REI
Rei iniziò
a piangere: si appoggiò al muro, coprendosi il volto con le mani quasi
istintivamente.. si sentiva uno schifo!! Come aveva potuto rovinare la loro
felicità? Come aveva potuto farsi odiare da loro?? Certo perchè..
-Tu mi odi
takao!! Tua sorella anche!! Quello che ho fatto è imperdonabile!! E' stata
tutta colpa mia!! So che non mi perdonerai mai ma.. scusa.. scusami ti
prego!!!-REI
-Rei, ma
cosa stai dicendo??-TAKAO
Takao gli
si avvicinò, prendendogli le mani e facendogli così scoprire il volto, ormai
cosparso di lacrime..
-Rei, io
non ti odio, qua nessuno ti odia! Se ti avessi odiato non avrei insistito prima
per farti entrare nella squadra.. Devi capire che Kei è un pazzo, tu non
c'entri niente!!-TAKAO
-E allora..
allora spiegami secondo te perchè.. perchè è successo..-REI
-Kei l'ha
lasciata per un incontro perso, Rei... dimostrando che lui tiene di più al suo
Dranzer che a mia sorella!! Non chiedermi come, non chiedermi perchè.. non
riuscirò mai a capire quella sua cazzo di testa malata, ma tu non c'entri
niente.. Ok, ti ha tirato in ballo, se vuoi saperlo.. ma come scusa, come una
fottutissima scusa per giustificare quella rottura!! Come ha tirato in ballo
anche me d'altronde..-TAKAO
-C..cosa?-REI
-Esatto..
ha detto che gli dava fastidio che io le stessi appicciato, che lei mi stesse
vicina.. Ma non ti preoccupare Rei: quelle sue reazioni violente sono servite a
qualcosa.. mi hanno confermato che quelle erano solo scuse.. E keiko è stata la
prima a capirlo.. ha capito che noi due.. non c'entriamo niente! Lei mi vuole
ancora bene, non ha creduto alle sue parole.. e non ti odia..Fidati di me, è
così..-TAKAO
-Io..io..
lo spero..-REI
-Certo che
è così! E adesso basta disperarti: ti stai ammazzando di colpe per
niente..-TAKAO
-E cmq
ricorda che tu sei il benvenuto nella nostra squadra!-MAX
-Grazie..
grazie mille..-REI
-Ehm, però
io.. non ho ben capito la storia Rei: cosa è successo tra te e Keiko?-MAX
Rei si
guardò intorno spaesato: forse aveva parlato troppo davanti agli altri! ma
purtroppo aveva bisogno di sfogarsi, non avrebbe retto un secondo di più.. e
ora doveva ammettere tutto.. cercò di vederne i lati positivi: alla fine, non
si sarebbe più dovuto nascondere.. almeno da loro!
Guardò
Takao confuso: ques'ultimo sospirò sonoramente, facendogli un visibile segno
affermativo con la testa.. gli stava anche lui consigliando ormai di dire
tutto..
Rei prese
fiato per poi dire:
-Io.. ho
sempre avuto una cotta bestiale per quella ragazza.. ma una cotta strana, che
non riuscivo a dimenticare! Lei.. non so, sembra avere qualcosa che mi attira..
lei mi attrae in una maniera sconcertante.. e.. forse alle semifinali mi sono
lasciato un po' troppo andare, diciamo... kei aveva visto i miei sguardi
rivolti a loro ogni volta che si bacivano o si stringevano.. aveva visto il
modo in cui ero arrossito di fronte a lei.. E così, ho pensato fosse stata solo
ed esclusivamente colpa mia.. Non vi immaginate quanto mi sentivo uno schifo..
e forse anche ora..-REI
-No, non
devi sentirti uno schifo Rei! Tu non hai fatto niente, anzi: ti sei impegnato
per dimenticare..-TAKAO
-Grazie..-REI
-Rei..
perchè non ce lo hai detto? Avremmo potuto aiutarti..-PROF K
A quel
punto, si fece avanti il Prof, che era stato intento fino a quel momento ad
ascoltare quella storia stringendo il suo Dizzy tra le braccia..
-Non lo
so.. come avreste potuto aiutarmi? E cmq.. volevo farcela da solo..-REI
-Allora era
per questa storia che tu e Takao eravate strani..?-PROF K
-Si.. era
per questo prof.. ma ora.. lo sapete..-TAKAO
-E perchè
ci hai tenuto tutto nascosto?? Potrei anche prendermela!-MAX
-Dai Max..
in fondo.. è una faccenda privata.. capisco Rei: di certo non avrebbe
apprezzato farla sapere a tutti..-PROF K
-Umh..
già..-MAX
Ci fu
qualche istante di silenzio: Max e il Prof fissavano le lacrime di Rei che
lentamente di stavano asciugando sul suo volto, mentre Takao continuava a
guardare in basso, col pensiero fisso di sua sorella e di Rei... Poteva
immaginare lo stato in cui si sentiva, ma lui voleva fargli capire che non
c'entrava niente in quella storia malata, di sicuro non era successo per colpa
sua..
Improvvisamente,
Max iniziò a parlare con tono pacato:
-Rei,
ascolta.. ti piace ancora Keiko?-MAX
-Eh? Ecco
io.. non lo so..-REI
-Avanti, dì
la verità.. non ti preoccupare..-TAKAO
-Beh ecco..
si, mi piace ancora.. ma prima o poi riuscirò a dimenticarmela, state
tranquilli..-REI
Sul volto
del cinese apparì un lieve rossore, che fece sorridere i ragazzi, nonostante la
drammatica situazione..
-Non me lo
sarei mai aspettato..-MAX
-Io invece
si..-PROF K
-Si vedeva
davvero tanto allora..-REI
-Su, adesso
basta Rei! Dimenticati questa storia, dimenticati di essere stata tu la causa
della loro rottura! kei è un pazzo, l'ho già detto, la sua mente è malata!
Nessuno sarà mai in grado di capire i suoi ragionamenti, e sinceramente mi
chiedo come abbia potuto fare innamorare mia sorella! Però ora basta.. non
voglio più vedere quell'espressione abbattuta sul tuo viso, ok? E non ti
preoccupare per lei: la pensa come me, e non ha assolutamente niente contro di
te!-TAKAO
Il brunetto
abbracciò il ragazzo cinese di fronte a lui, cercando di farlo calmare..
-Io..
pensavo di non aver nemmeno più il coraggio di guardarvi in faccia..-REI
-Non lo
pensare minimamente... Niente è cambiato..-TAKAO
-Grazie
ancora..-REI
-Hihihihi!!-MAX
-Che ti
ridi?-PROF K
-Però..
starebbero bene insieme!-MAX
-Max!!!-TAKAO
Takao si
girò con fare imbarazzato verso il biondino, che li stava ancora a guardare con
un sorriso beato sulle labbra, ma improvvisamente fu costretto a girarsi,
sentendo Rei ridere, dopo tanto tempo..
-Su Takao..
lascialo stare.. non l'ha detto con cattiveria..-REI
-Umpf,
sarà.. Max ti perdono solo perchè hai fatto ridere Rei!-TAKAO
-Thanks!-MAX
Il brunetto
tornò a guardare il cinesino, sorridendo:
-Sono
contento di vederti ridere..e di essere in squadra con te!-TAKAO
La voce di
Mariah Carey risuonava nelle sue orecchie: quella voce tanto melodiosa, come la
sua.. e dolce, come quei momenti passati insieme a lui.. Insieme, legati da un
sentimento troppo forte per essere distrutto.. e invece..
Si
ritrovava stesa sul letto, a pensare ancora a lui, all'ormai non più suo Kei,
mentre delle lacrime scorrevano lungo il suo viso arrivando fino a bagnare il
cuscino. Il suo era un pianto silenzioso ma disperato dentro.. un urlo
interiore che cercava di ammazzare tutti quei bei momenti passati insieme e che
sembravano essere troppo forti per essere dimenticati, per essere sovrastati da
quell'urlo di disperazione.. Ma lei non poteva buttarsi giù in quel modo per un
ragazzo che.. che era stato tutta la sua vita.. Era inutile, doveva ammetterlo!
Tutta la forza di quel mondo non sarebbe mai riuscita a cancellare quel
ricordo, il ricordo di lui mentre la stringeva, o quello di quando l'aveva
baciata per la prima volta, di quando era entrato in lei con tanto amore..
Già amore..
Chissà se veramente lui ne aveva provato per lei? Chissà se tutte quelle dolci
parole erano vere,se rispecchiavano veramente il suo pensiero..! Ormai quella
domanda gli girava in testa sempre di più, e mai avrebbe trovato una risposta..
Quel pensiero la fece stare ancora peggio..
Fece
sprofondare del tutto il viso in quel bianco cuscino bagnato ormai dalle
lacrime, quasi togliendosi il respiro: no, non poteva essere altro che amore!!
Lei.. lo leggeva nei suoi occhi.. eppure.. era successo quello che mai si
sarebbe aspettata: lasciata per un semplice sfogo! Un amore vero non poteva
terminare per una cosa del genere!! Non poteva terminare per delle semplici
scuse tirate in ballo all'ultimo minuto, per cercare di salvarsi la faccia!
Gelosia?
Che fosse veramente stata gelosia? No, altrimenti sarebbe venuta a galla molto
prima... e lui il giorno precedente era sicuro del suo amore..
Gliel'aveva
sempre ripetuto: lei era sua, niente doveva far loro paura.. Nemmeno Rei, con
le sue fissazioni.. beh, sempre che fossero state vere! E lui sembrava esserne
convinto, anzi, lo era! Si vedeva chiaramente!
Certo,
quello era un maledettissimo sfogo per.. per un torneo perso.. Perchè??
Perchè la loro felicità si era rovinata per così poco??
Si mise le
mani dietro la nuca, spingendo ancora di più il viso contro il cuscino:
inutile, non l'avrebbe mai capito!
Avrebbe
voluto tornare da lui, ma non per perdonarlo o cose varie, quello mai!! Lei..
non lo avrebbe mai perdonato!! Avrebbe solo voluto sapere la verità, quello che
veramente pensava! Niente le faceva paura ormai! Voleva quanto meno saperlo
sincero, anche nelle sue ultime parole! "Ti prego Kei, dimmi perchè lo hai
fatto.. dimmi la verità, almeno poi mi metterò il cuore in pace e ti
dimenticherò.. forse..".. No, non l'avrebbe mai dimenticato!
Si alzò a
sedere sul letto di scatto, portandosi le mani davanti al volto: doveva reagire!!
Non poteva affliggersi in quel modo per uno stronzo che nemmeno si era degnato
di dirle le cose in faccia come stavano!
Per prima
cosa, spense quel maledetto lettore cd: le canzoni romantiche e malinconiche di
certo non l'avrebbero aiutata a reagire! Chiuse per qualche istante gli occhi,
cercando di cacciarsi via quei pensieri dalla testa, quando improvvisamente la
porta di camera sua si aprì:
-Keky! Come
va?-TAKAO
-Oh
fratellino.. beh.. insomma.. stavo proprio cercando di reagire..-KEIKO
-Brava, così
ti voglio..-TAKAO
-Certo che
però è difficile..-KEIKO
Takao si
avvicinò alla scrivania, riponendo a fatica su di essa l'enorme trofeo che si
era guadagnato al torneo, per poi andare a sedersi di fianco a lei, che ora
teneva gli occhi fissi su quello splendore..
Ancora
prima che Kaky potesse aprire bocca, keiko prese la parola:
-Scusa.. ti
ho rovinato il giorno più bello della tua vita, quello che aspettavi da tanto
tempo..-KEIKO
-Hey non
dirlo nemmeno per scherzo! Non sei stata tu!-TAKAO
La ragazza
abbassò lo sguardo, fissando il bianco lenzuolo che ricopriva il suo piccolo
letto..
-L'ho
sempre detto che sei forte..-KEIKO
Takao le
circondò le spalle con un braccio, attirandola verso di sè:
-Anche tu
lo sei.. forse più di me..-TAKAO
-dai..!-KEIKO
-No, dico
sul serio! Umh.. vediamo cosa ascolti..-TAKAO
Il ragazzo
prese il lettore cd della sorellona e lo aprì...
-nah, non
va bene.. questo cd non ti aiuta di certo!-TAKAO
-Infatti,
l'ho appena spento.. anche io l'ho pensato..-KEIKO
takao vide
il cuscino bagnato di lacrime, e si rattristò all'istante:
-keky.. hai
pianto ancora?-TAKAO
-Beh.. è normale..-KEIKO
-Lo
so..-TAKAO
-Dopo un
amore così grande andato in fumo..-KEIKO
-Vieni qua
sorellona..-TAKAO
Kaky
l'abbracciò forte, dandole un lieve bacio sulla guancia: era ancora salata a
causa delle lacrime appena asciugate..
-Ricorda
che ci sono sempre io al tuo fianco.. e ci sarò sempre..-TAKAO
-Grazie
kaky, non so come farei senza di te..-KEIKO
-E non ci
devi neanche pensare perchè non succederà mai!-TAKAO
Rimasero in
quella posizione per qualche istante, fino a che Takao pensò di darle la bella
notizia:
-Sai, oggi
è venuto da noi il presidente della BBA, e sai che ci ha detto?-TAKAO
-Cosa..?-KEIKO
-Ci ha
detto che formeremo la squadra nazionale giapponese! Andremo ai mondiali e io
sarò il capitano! Modestamente, sai..-TAKAO
-Sei sempre
il solito! Kaky sono così contenta per te!! Mi sembra incredibile!!-KEIKO
-Si, un po'
anche a me, ad essere sincero! Devo ancora riuscire a realizzare tutto!! Sai, tra
due giorni partiremo per la Cina..-TAKAO
Il voltò di
keiko cambiò completamente espressione: divenne triste, sconsolato..
-partirete?
E.. quanto starete via?-KEIKO
-Beh.. non so.. penso non poco cmq.. hey ma
Keky!-TAKAO
-No, non
farci caso.. sono contenta per te! Solo che... sarà dura non averti qui..-KEIKO
Una nuova
lacrima nacque improvvisamente dagli occhi della ragazza: era vero, era
immensamente felice per il fratellino, finalmente aveva coronato il suo sogno..
e oltre quasi! però.. stare senza di lui per chissà quanto tempo.. di certo non
la faceva sentire meglio.. Anzi, sarebbe tutto peggiorato alla grande! Lui era
l'unica cosa che riusciva a darle la forza di andare avanti, si rese conto che
la era sempre stata.. Come avrebbe fatto senza di lui..? Non ci voleva
pensare..
-Keky..
Io..-TAKAO
-Hey, non
ti preoccupare per me.. parti kaky.. è il tuo sogno.. non devi mollare per
me..-KEIKO
Si sforzò
di sorridere nel dire quelle parole, come meglio le riuscì..
-Ma..
io..-TAKAO
Faceva
troppo male vederla in quello stato! le aveva appena promesso di rimanere per
sempre al suo fianco, di aiutarla in ogni momento.. e ora.. se ne andava..! Bel
modo per dimostrarle il suo affetto!! Bel modo per aiutarla a stare meglio..
Nemmeno il
tempo di sentirsi una vera e propria mer*a totale, che il suo cellulare
squillò..
-Scusami..-TAKAO
Si mise a
rovistare nel suo zaino, alla disperata ricerca del piccolo telefonino, quando,
dopo lungo tempo, lo trovò: era un numero a lui sconosciuto..
-Pronto?-TAKAO
-pronto,
Kinomiya?-...
-Si..? Chi
parla?-TAKAO
-Ciao
takao, sono il presidente Daitenji!-PRES.
-Oh
buongiorno presidente! Non mi aspettavo una sua chiamata così presto!-TAKAO
Il ragazzo
guardò a sveglia: non era ancora nemmeno l'orario di cena..
-Scusa, ti
disturbo?-PRES.
-No no, si
figuri! Dicevo per dire..-TAKAO
-Ah ok..
allora, la partenza è fissata per le 8.00 di dopodomani, naturalmente
all'aereoporto di Tokyo! Ci si vede all'entrata ok?-PRES.
-Ok
presidente, la ringrazio!-TAKAO
-Di niente,
allora ci si vede..!-PRES.
-Hey
aspetti un attimo..-TAKAO
-Si?
Dimmi..-PRES.
-Ecco, io
avrei una richiesta da farle..-TAKAO
-Umh..
vediamo se riesco ad accontentarti..-PRES.
Takao diede
un'occhiata alla sorellona: ora era ancora intenta ad ascoltare, stesa su
letto, il suo lettore cd, ma per sua fortuna vide il cd di Mariah Carey sul
comodino, ciò voleva dire che non lo stava ascoltando!
-Ecco, io..
volevo chiederle se per favore potevo portare una mia carissima amica con
me..-TAKAO
-Umh..
fidanzatina, kinomiya? Dì la verità!-PRES.
-No, ma che
dice? >.<" E' solo una mia amica, è solo che.. in questo periodo è
un po' a terra.. anzi, direi molto.. e lei è molto legata a me, come io lo
sono a lei.. e.. vorrei starle vicino se è possibile..-TAKAO
-Umh.. è
davvero così a terra?-PRES.
-Più di
quanto lei si possa immaginare, signor presidente..-TAKAO
-Ehm.. non
vorrei essere troppo indiscreto, ma potrei sapere perchè?-PRES.
-beh si..
se le interessa saperlo, c'entra con la discordia che c'è nella squadra..-TAKAO
-Davvero?
Dimmi dimmi..-PRES.
-Ecco, ha
appena rotto con uno di noi, kei.. quello che oggi era il più nervoso di
tutti..-TAKAO
-Ah si,
capisco a chi ti riferisci..-PRES.
-Ecco, io
ci tengo molto a lei, è come una sorella per me e voglio che sia felice..
quindi io e lui abbiamo litigato, prima che lei ci fosse venuto a
parlare..-TAKAO
-Ah.. e
dimmi, cosa c'entra Rei in questa storia? Mi sembra che anche lui non fosse
dell'umore migliore..-PRES.
-Infatti,
ha visto bene.. Vede.. che rimanga tra noi.. Rei è.. cotto perso di questa mia
amica.. e sa..-TAKAO
-Mamma mia,
takao, che confusione! Incredibile che una sola ragazza riesca a combinare così
tanto!-PRES.
-Già..-TAKAO
Senza
rendersene conto, takao gli aveva raccontato tutta la storia.. in fondo, si
sentiva che avrebbe potuto fidarsi del suo presidente.. ed era anche giusto che
lui volesse una ragione per quella sua richiesta..
-Ascolta
Takao, io potrei anche accontentarti, faccio ancora in tempo a prenotare un
altro posto per lei.. però.. sei sicuro sia la soluzione adatta? Ti ricordo che
stai portando con te il centro di un ciclone.. potrebbero peggiorare le cose
tra di voi, anzi che migliorare..-PRES.
Takao
sospirò: il presidente aveva perfettamente ragione, ma non poteva separarsi da
lei per chissà quanto tempo! In fondo, le era "debitore" in qualche
senso.. debitore di sincerità.. certo, una sincerità lasciata a fin di bene, ma
pur sempre sincerità era! E inoltre, doveva discolparsi.. e non voleva
lasciarla! Si rese anche conto che avrebbe dovuto tenerla lontana da Kei o
viceversa, quindi in realtà sarebbe stato meglio per lei rimanere a casa.. Ma
no, non poteva!! Lui l'avrebbe aiutata, glielo aveva promesso.. lo aveva promesso
a sè stesso!! Le sarebbe stato sempre vicino, qualsiasi cosa sarebbe successa!
E poi.. non sarebbe riuscito a sopportare la distanza.. E forse keiko sarebbe
stata contenta di un bel viaggetto, visto che a lei piaceva così tanto...
-Non si
preoccupi, presidente.. sono sicuro..-TAKAO
-Ok, se lo
dici tu.. Allora chiamo subito l'aereoporto e prenoto un altro posto..-PRES.
-la
ringrazio immensamente!-TAKAO
-Figurati..!
In fondo, capisco cosa voglia dire essere a terra e vedersi sparire la persona
a cui si è legati.. con cui si è molto amici..-PRES.
-Umh..
si..-TAKAO
-Bene
Takao.. allora, a questo punto, aspetto te e la tua amica dopodomani all'ora
prefissata all'aereoporto!-PRES.
-Grazie
mille ancora, signor presidente! Arrivederla!-TAKAO
-Arrivederci
Kinomiya!-PRES.
Entrambi
riattaccarono. Takao aveva veramente fatto la cosa giusta? E se lei si fosse
rifiutata di venire? No, l'avrebbe costretta lui: non poteva lasciarla sola!!
Le tolse
lentamente un auricolare, chiamandola..
-Hey Keky..
ho un'altra notizia da darti..-TAKAO
La ragazza
si alzò a sedere, spegnendo per la seconda volta quell'aggeggio..
-Umh..
dimmi..-KEIKO
-Ascolta..
tu.. ecco.. partirai con noi..-TAKAO
-Cosa???-KEIKO
-Come, non
sei contenta?-TAKAO
-Si,
certo.. caspita kaky.. certo che lo sono!! Ma..-KEIKO
-Che
c'è..?-TAKAO
-Chi siete?
Voglio dire.. chi partirà con noi..?-KEIKO
-Beh..
secondo te..?-TAKAO
-Ecco..
vediamo.. Max, il Prof... umh.. Rei.. e ... no, Kaky... lui no, per
favore..-KEIKO
-Chi lui
no?-TAKAO
-Kei! Io..
non voglio vederlo ancora!! Non voglio passare con lui.. tutto il viaggio, il
soggiorno in Cina..-KEIKO
-E chi ti
dice che sei obbligata a stare con lui?? Umpf.. pensavo fossi contenta di stare
con me, di non lasciarmi.. e invece..-TAKAO
-Ma.. chi
ti dice..che io non sia contenta di venire con te? Io.. sono felicissima.. ma..
lui.. io non voglio vederlo!-KEIKO
Altre
lacrime scesero sulle gote della ragazza, ma presto il fratellino tornò a
sederle accanto, asciugandogliele dolcemente:
-Keky.. io
non voglio lasciarti qua.. Non voglio lasciarti e basta! Io.. ti avevo promesso
di aiutarti, di starti sempre vicino.. e lo farò, in qualsiasi situazione! Non
pensare più a kei.. vedrai che ti divertirai con Max, col prof.. si, anche con
Rei..e poi, volevi viaggiare no? Questa è la tua occasione..-TAKAO
la
abbracciò nuovamente, sussurrandole poi all'orecchio:
-Io.. non
ce la farei a stare senza di te per più di tre giorni, keky..! Tu verrai con
me..-TAKAO
-Kaky..
grazie.. nemmeno io voglio lasciarti! Però.. non lasciarmi mai sola con lui, ti
prego!-KEIKO
-Questo non
succederà mai! Stai tranquilla! Ti aiuterò, vedrai..riuscirai a vincere questo
dolore.. perchè solo vedendolo e potendo finalmente dire di stare bene cmq vuol
veramente dire avere vinto.. E tu ce la farai..-TAKAO
Sono
tornata!! ^^ Allora, prima di tutto volevo scusarmi per il ritardo, ma ho
passato veramente dei giorni infernali con la scuola -_-! Meno male che
adesso.. VACANZAAAA!!
Poi volevo
anche segnalarvi i due miei nuovi e primi blog:
Il primo è
dedicato alla magia e a me in generale, mentre il secondo è sempre un diario ma
dedicato alla mia coppia preferita: Takao X Kei, quelli che sto facendo
scannare in questa ficcy! ^^" Certo che sono cattiva però..! O.o"
Spero ci
andiate a fare un salto.. *_* (è una supplica??? >-> NDtutti) (Ehm.. ma
cosa dite?? ^^"NDme). Devo ancora aggiungerci un po' di cose, alla fine
sono nuovi.. però vorrei cominciare a mettere qualche banner di qualche altro
blog, cominciare a fare una lista dei FRIENDS..
Grazie
mille!! ^^
Buona
lettura!
Phoenix
*************************************************
-Uff, ma
quanto ci mettono??? Giuro che..-PROF K
-hey,
aspettatecii!!-TAKAO
-Sei sempre
il solito, tu e i tuoi 10 minuti!!!-KEIKO
Takao
arrivò all'entrata dell'aereoporto di Tokyo correndo come un disperato e
trascinandosi dietro per un braccio la povera sorellona, che non faceva altro
che imprecare! Dietro di loro stava Nonno Jay, che invece camminava lentamente
a causa del peso enorme della valigia che i due ragazzi avevano deciso di fare
insieme.
Appena i
due furono davanti agli altri, Keiko si girò, ricordandosi del pover uomo
costretto a portare la valigia:
-Hey Nonno,
ti serve una mano??-KEIKO
-No
tranquilla Keiko! Non sono ancora vecchio! Sono forte!! Ce la faccio anche da
solo!!-NONNO JAY
-Oddio..
-_- -TAKAO
-Dai Takao,
è un tipo simpatico tuo Nonno!-MAX
-Sarà..-TAKAO
Finalmente
Nonno Jay arrivò esattamente davanti all'entrata, dove si trovavano gli altri
ragazzi al completo: Kei se ne stava appoggiato al muro di fianco alla porta
d'entrata scorrevole, con lo sguardo basso e le braccia conserte, pensando
solamente al dolore che avrebbe fatto convivere praticamente con lei.. Lo
avrebbe solamente aiutato a confondersi sempre di più, a confondere le sue idee
su quello che aveva appena fatto! Ma perchè Takao se l'era portata?? Lui lo
sapeva, certamente sapeva o si immaginava il suo stato d'animo.. Probabilmente
era come una prova.. Se stava male, voleva dire che l'amava o cmq l'aveva
amata, se non gliene fregava niente, allora voleva dire che questo poi così
grande sentimento non c'era mai stato! Si, sicuramente per quello l'aveva
fatto, per cos'altro se no? maldetto ragazzino! Forse provava gusto a vederlo
in quello stato.. O magari avrebbe voluto riappacificarli.. No quello mai!! Non
avrebbe potuto!! Ma perchè poi? Lui, in fondo, l'amava ancora.. il suo
"lui" dentro l'amava ancora, perchè in realtà..
-maledetto
orgoglio..-KEI
-Cosa Kei?
Hai detto qualcosa?-MAX
Il biondino
si girò, sentendo delle parole provenire da dietro la sua schiena; senza
rendersene conto, Kei aveva pensato a voce alta..
-No..
Girati!-KEI
-Eh scusa..
calmino..-MAX
-Umpf..-KEI
Tornò a
fissare il vuoto, nuovamente immerso nei suoi pensieri.. No, di certo Takao mai
e poi mai li avrebbe voluti ancora insieme.. gli aveva detto chiaramente di
starle alla larga.. E allora, perchè l'aveva portata?? dannazione, che ragazzo
complicato!! O forse che ragazzo idiota! Forse, il pensiero di aver dovuto
scartare quella precedente supposizione, lo fece quasi tremare dentro.. Era
inutile negarlo.. qualcosa per lei provava ancora.. qualcosa di strano, ma pur
sempre qualcosa, ostacolato però dalla sua lotta nascente e che forse, durante
quei giorni, sarebbe entrata nella sua fase più acuta..
Keiko lo
stava a fissare, quasi di nascosto: l'aveva vista, ma non l'aveva salutata..
che stronzo! Come aveva potuto innamorarsi di un tipo del genere?? Come aveva
potuto illudersi?? No, ma che problemi si stava facendo?? L'avrebbe
dimenticato: Takao aveva ragione... solo affrontandolo faccia a faccia si
poteva risolvere quella disperata situazione.. situazione di bisogno estremo di
qualcuno, di Kei.. ma anche situazione di disprezzo per quello che aveva fatto,
non c'era che dire! Lui non si meritava niente, nemmeno il suo dolore, e lei
non glielo avrebbe concesso!
"Kei..
perchè?"KEIKO
"Perchè..?"KEI
Perchè..
perchè... e ancora perchè.. tutti senza risposta.. e forse mai ci sarebbe
stata..
Improvvisamente,
la voce di Rei la fece tornare alla realtà.. Il cinesino si era ripreso,
durante il giorno precedente, aveva riflettuto sulle parole di Takao, e aveva
capito che Kei era un tipo troppo strano per stare insieme ad una come lei..
bastava guardare il modo in cui NON l'aveva nemmeno guardata in
faccia, dopo tutto quello che probabilmente avevano passato insieme.. E aveva
ragione il suo compagno di squadra: lui e Takao erano solo state scuse prese a
caso, forse arrampicandosi sugli specchi, nell'invano tentativo di cercare un
appiglio.. Un appiglio che solo una stranezza della natura come lui avrebbe
potuto cercare allo scopo di nascondere la vera, sciocca ragione per la quale
avevano rotto..! Scosse la testa, prima di cominciare a parlare, forse ancora
con un po' di timidezza:
-Come mai
vieni con noi?-REI
Keiko non
fece nemmeno in tempo ad aprire bocca che subito si intromise il fratellino:
-Perchè IO
voglio starle vicino.. sempre..-TAKAO
Quel tono
quasi di sfida fece sobbalzare Kei: sapeva che quella frase era rivolta a lui,
sapeva anche che probabilmente lo stava guardando con la coda dell'occhio..
Strinse i denti e cercò di far finta di niente, mantenendo sempre lo sguardo
fisso a terra. Cosa voleva ancora?? Forse non gli era ancora chiaro che lui non
doveva impicciarsi nei suoi affari?? Ci mancava solo lui ad aumentare il suo
schifoso stato d'animo e la sua confusione!
Rei
sorrise, annuendo. Certo, la presenza di quella ragazza forse lo metteva un po'
a disagio ancora, specialmente per il fatto che con loro avrebbe viaggiato
anche Kei.. forse, se lui non ci fosse stato..! Ma era così la storia..! Doveva
imparare a conviverci! E poi, pensò, in fondo.. vederla tutti i giorni non gli
avrebbe fatto altro che piacere!
-Hey guys!! Hurry up!!-MAX
Max corse
dentro all'aereoporto, vedendo con suo grande stupore e spavento che il loro
aereo per la Cina sarebbe partito entro 15 minuti!
-Che ha
detto?-TAKAO
-Che
dobbiamo muoverci.. -_-"-KEIKO
-Ah..
^^"-TAKAO
-Si ma
sbrigati Takao, non stare lì a guardare per aria!!-PROF K
-Eh cosa?
Ah si, arrivo!!-TAKAO
Il gruppo
di ragazzi più keiko e Nonno Jay si fiondarono dentro all'aereoporto, facendo
in fretta e furia check-in e imbarco delle valigie..
-Uff, per
un pelo..-PROF K
Ora, si
trovavano esattamente davanti alla piccola porta che dava sul tunnel d'entrata
diretta all'aereo. Una voce a loro familiare li richiamò:
-Hey
ragazzi, finalmente!-PRES DAITENJI
-Oh, buon giorno
presidente, scusi il ritardo ma..-PROF K
-No,
figuratevi. L'importante è che siate arrivati! Siete già a posto con biglietti
e valigie?-PRES.
-Tutto a
posto, grazie!-PROF K
-Bene
allora saliamo!-PRES.
Il
presidente, con un grande sorriso sulle labbra, si fece aprire gentilmente la
porta dalla hostess e fu il primo ad entrare nell'aereo. Finalmente la sua
squadra sarebbe partita per la Cina! Ripensò per un istante alla squadra
cinese: se i BladeBreakers ce l'avrebbero fatta ad arrivare fino alle finali,
avrebbero dovuto disputare degli incontri con loro, che di certo non potevano
dirsi deboli, anzi..! Da quello che aveva sentito erano anche parecchio forti!
Si passò una mano sulla fronte, nella speranza che i suoi ragazzi ce
l'avrebbero fatta; ci tenenva tantissimo alla squadra, alla sua squadra, forse
di più di quanto ci tenevano loro..! Si, perchè in realtà 3 non erano contenti
di stare in squadra l'uno con l'altro.. E tutto per una ragazza! Dio, ma come
poteva una ragazza creare tanto scompiglio?? L'aveva vista pochi secondi prima,
e, un po' per la foga, un po' per distrazione, non le si era nemmeno
presentato! Sembrava una ragazza carina, cmq.. alta, con un bel fisico, una
bella carnagione.. e anche due begl'occhi, dei lineamenti molto carini! Ma cosa
avrebbe mai avuto di così tanto speciale? Forse, un carattere molto dolce? bah,
proprio non riusciva ancora a capirci niente! E pensare che in un primo momento
aveva pensato lei fosse la ragazza del suo piccolo capitano! No, in effetti una
così con Takao proprio non ce la vedeva.. forse con Kei un po' di più, anche se
si vedeva chiaramente che era più grande di loro, e forse dimostrava anche di
più della sua età!
Sperò con
tutto se stesso che il disagio che probabilmente la sua presenza avrebbe
provocato tra i giocatori, non avrebbe messo in discussione la vittoria..!
Quello non ci voleva proprio!
Intanto,
una ragazza era abbracciata a Nonno Jay, con gli occhi pieni di lacrime,
sotto gli sguardi addolciti di tutti.. meno che quelli di Kei, che faceva finta
di non guardarli, quando invece stava ben osservando la scena.. Una volta,
quelle lacrime sarebbero state per lui..Ma ora.. lei sembrava dargli solo la
sua indifferenza.. E faceva bene, visto quello che le aveva dato e le stava
dando lui!
-Dai, ora è
meglio che che andiate..-NONNO JAY
Un ultimo,
lungo abbraccio da parte del nipote, per poi salire finalmente su quell'aereo
che li avrebbe condotti in Cina.
-Kaky, hai
preso lo sciroppo per la tosse?-KEIKO
-Umh..
si!-TAKAO
Takao si
era beccato una bella tosse, per di più in piena estate! La sera precedente era
tornato a casa dalla spiaggia dove era andato con Max e il prof con una tosse
infernale, che costrinsero Nonno Jay a correre in farmacia per prendergli qualcosa
quanto meno per calmarla. Keiko non era andata con loro, aveva detto di
vergognarsi a mettersi in costume davanti agli altri..! Kaky face qualche
storia all'inizio, ma poi si arrese: proprio non le capiva le ragazze, certe
volte!
-Hai preso
qualche maglione?-KEIKO
-Si..-TAKAO
Improvvisamente
si girò Rei, dal sedile davanti, sorridendo divertito:
-Guarda che
là forse fa più caldo che qua.. spero ti sia preso cmq qualcosa di
leggero..-REI
-Umh.. ma
si certo! E' stata lei ad obbligarmi a portare anche cose pesanti.. in tutti i
sensi, anche per la mia valigia!-TAKAO
-Uff,
quante storie.. è che non sapevo che clima ci fosse là, quindi era meglio
premunirsi per tutte le evenienze no??-KEIKO
-Si, hai
ragione..-REI
-Ecco..Uff,
mamma mia che roba che sei..-KEIKO
-Umpf, tu
piuttosto.. hai preso le pastiglie.. quelle lì.. quelle non ti fanno rimanere
incinta??-TAKAO
Silenzio..
silenzio da parte di Rei, da parte di Keiko.. e sguardi allibiti da parte di
Max e il Prof, che stavano esattamente nei due sedili di fianco a quelli di
Takao e sorella.
-Kaky..
'azz, abbassa la voce..-KEIKO
-Ehm.. ma
che ho detto di male??-TAKAO
Keiko si
portò una mano sulla fronte, quasi nel tentativo di nascondere sia lei che il
suo rossore, mentre il fratellino si guardava in giro stranito, osservando una
ad una le facce dei suoi compagni di squadra: Max e il Prof erano rimasti
sconvolti.. va beh, da loro c'era da aspettarselo, innocenti come erano..! Rei,
invece, stava a guardare entrambi sorpreso: ancora non sapeva bene a cosa servissero
quelle pillole e come si usassero.. aveva da sempre pensato che fossero delle
pastiglie da prendere prima di "passare all'azione", appunto per non
far succedere nulla di grave! Ignorava ci fosse stato un vero e proprio ciclo
di pillole per mese, e che non bisognava interrompere.. la sua domanda sorse
spontanea,quindi: ma cosa se ne faceva di quelle pillole se non stava con
nessuno in quel momento?? Forse pensava di rimettersi con kei, quindi magari
qualche probabilità di quel fatto poteva anche esserci, ma dubitava
fortememente che lei potesse cercare di rimettersi con lui, dopo quello che le
aveva fatto.. E allora??
Un lieve
sorrisino malizioso comparì sul suo volto, che fu subito scoperto da Takao che
si limitò a gurdarlo in cagnesco per farlo smettere di sorridere in quel modo.
Il cinese abbassò la testa, arrossendo, prima di sentire una voce provenire da
qualche sedile più avanti..
-Pillole?
Umpf, hai intenzione di divertirti con qualcuno ora?-KEI
kei si era
girato verso di lei, e la stava a guardare divertito, con aria forse un po'
ironica, ma anche un po' nervosa: sapeva che, nel suo profondo, sperava di
sentirsi dire un no... No, ma in fondo che gliene importava?? Strinse i pugni
davanti a sè, cercando di non farsi vedere.. ma perchè il suo orgoglio doveva
arrivare al punto da farlo comportare in quel modo osceno??
-kei...-TAKAO
-Cosa sta
dicendo??-MAX
keiko alzò
di botto la testa, e fissò il ragazzo: la prima volta, in quella mattinata, che
le aveva rivolto la parola.. e non era un "ciao".. era una frase
ironica e orrenda, che aveva quasi l'aria di una provocazione.. di cosa poi,
non lo se lo seppe spiegare nemmeno lei..
Kei, dal
canto suo, si limitò a rispondere al biondino, senza nemmeno guardarlo in
faccia, con tono pacato e deciso:
-beh, se le
ha portate di sicuro ci sarà pure un motivo, no?-KEI
Un sorriso,
uno schifoso sorriso, prima di abbassare la testa, senza però voltarsi..
Keiko si
alzò in piedi con fare nervoso e andò vicino a lui, ma giusto per non urlare e
per evitare di farsi sentire per tutto l'aereo, come prima avevano fatto lui e
il fratellino. Gli puntò un dito al viso, parlando tra i denti, quasi
sussurrando:
-Smettila
di farmi passare per una putt**a.. certo che c'è un motivo! Non posso
interrompere il ciclo, e devo continuare a prenderle, ecco cos'è! Forse non ti
è ben chiara la loro funzione, non servono solo a non farmi rimanere incinta,
ma anche a regolare tutti i miei periodi e ad attenuarmi i dolori.. ecco perchè
le sto prendendo! Di certo io non provo piacere a divertirmi con le persone,
giocando con loro, proprio come fai te! Cos'è questo odio, ora?? Sia chiaro che
io sono venuta con voi per stare con takao e non di certo per correrti dietro o
per stare con te o ancora peggio per farmi prendere per il cu*o da un pazzo
come te! Puoi benissimo ignorarmi, perchè è questo quello che ho intenzione di
fare con te!-KEIKO
Quanto le
costarono quelle parole? Forse troppo... di certo, avrebbe preferito
abbracciarlo, piangere sulla sua spalla.. ma non poteva! Non era la cosa giusta
da fare! L'unica cosa giusta era dimenticarlo e ignorarlo, proprio come gli
aveva detto! Non poteva amare ancora un pazzo.. lui non se lo meritava!
Alzò i
tacchi e tornò in fretta al suo posto, sedendosi accanto al fratellino e
tenendo le braccia conserte. Sebbene avesse parlato a bassa voce, gli altri
erano riusciti a sentire le sue parole..
-Brava
keiko..-PROF K
Sui loro
volti comparve un sorrisino di compiacimento, quando videro che kei, al posto
di ribattere, si girò tornando alla sua solita posizione, senza dire una
parola, quasi avesse voluto dire "smettila di dire cazzate, so cosa vuoi
fare".. ma non riuscì a far intendere quella frase, perchè lui per primo
non la stava pensando.. Si, lei aveva fatto bene a rispondergli in quel modo, e
quasi riuscì a dispiacersi per quello che aveva detto.. Aveva perso il
controllo delle sue parole, come ormai gli capitava dopo quella furiosa
litigata.. ma perchè lui doveva essere così?? perchè gli faceva male l'idea di
essere ignorato da lei..?
I suoi
occhi ricaddero sul sedile avanti, di fianco al suo: il Presidente aveva
seguito la conversazione, e ora guardava a terra: sembrava spaventato.. e lo
era! Quello sarebbe potuto essere l'inizio della catastrofe..!
Si alzò:
l'aereo non era ancora partito, e lui ne volle approfittare per rompere un po'
quell'atmosfera tesa. Andò di fianco a Keiko, sorridendo, e porgendole la mano:
-Ehm..
piacere, io sono il presidente Daitenji, l'iniziatore della squadra..-PRES.
keiko alzò
la testa, accennando un sorriso e stringendogli subito la mano:
-Piacere
presidente! Io sono keiko!-KEIKO
-Scusami se
non mi sono presentato prima, ma sono abbastanza agitato per..-PRES.
-Oh, non si
preoccupi, l'avevo immaginato!-KEIKO
-Quindi tu
saresti l'amichetta di takao, giusto?-PRES.
-Già..-KEIKO
-Dimmi,
quanti anni hai?-PRES.
-17..-KEIKO
-Ho
capito.. ehm, ascolta keiko.. io non vorrei essere maleducato, ma.. sono
contento che tu sa venuta con noi, perchè Takao ci teneva molto alla tua
presenza..-PRES.
Il ragazzo
di fianco a lei sorrise: era felice che il presidente l'avesse capito..
-... però..
sai.. una squadra deve essere unita.. e.. io vedo che c'è molta tensione tra di
voi..-PRES.
Il signor
Daitenji abbassò notevolmente la voce, a tal punto che la ragazza dovette
avvicinarsi a lui per capire le sue parole..
-Uff,
diciamo le cose come stanno! Il presidente ha paura che tu potresti accentuare
le nostre incomprensioni..-TAKAO
keiko
abbassò la testa, per poi tornare a guardare l'anziano signore che si era
chinato al suo fianco..
-E'
così?-KEIKO
-Beh ecco..
so tutta la storia, o almeno, so il perchè di queste incomprensioni.. -PRES.
-Beh, non
si preoccupi! Ha la mia parola che non succederà niente alla squadra! Glielo
prometto!-KEIKO
-Guarda che
non mi da fastidio la tua presenza, è solo che..-PRES.
-Lo so, ho
capito.. ma non si preoccupi, davvero!-KEIKO
Il
presidente annuì col capo, sorridendole:
-Scusa per
quello che ho detto.. e cmq grazie!-PRES.
-Ma di che?
Si figuri! ha tutte le ragioni.. è normale che lei tenga alla squadra..-KEIKO
-Sono
contento che tu riesca a capirmi..-PRES.
Detto
quello, si alzò e tornò al suo posto, sedendosi tranquillamente..o quasi..!
"Speriamo.."PRES.
In effetti,
la ragazza capiva la sua paura.. però, certo, cominciava a sentirsi la
"sesta" incomoda lì dentro..
Il
fratellino sembrò leggerle in volto e le mise una mano sul braccio:
-Non ti
preoccupare.. sono contento di averti con me.. e anche gli altri lo
sono..-TAKAO
-Kei
no..-KEIKO
-E che te
ne importa di lui? E' inutile preoccuparsi per un lunatico che ti ha fatto
soffire..-TAKAO
-Hai
ragione..e.. cmq le ho prese le pillole..-KEIKO
-Bene e..
scusa per prima..non pensavo che..-TAKAO
-tranquillo..
perdonato!-KEIKO
Si
sorrisero: il suo fratellino era sempre capace di farla sentire meglio!
Rei
intanto, da davanti, ascoltava furtivamente i loro discorsi: certo che era
felice di averla con sè.. però il presidente aveva ragione: lei era l'origine
di quella tensione.. ma non poteva fargliene una colpa: la colpa andava solo a
Kei, non di certo a lei..! Che colpa avrebbe potuto avere lei? La colpa forse
di aver amato?
Sbuffò
silenziosamente: che battutaccia che le aveva fatto poverina..! Però..
"Magari
avesse risposto che voleva divertirsi col sottoscritto.."REI
Scosse la
testa, sorridendo: che maniaco che era! Quel fisico paurosamente sexy gli
metteva in testa quelle strane idee! No, non era un maniaco: era normale
pensare certe cose, vedendola..! O no?..
Sospirò,
prima di appoggiare lentamente la testa al sedile e chiudere gli occhi..
Proprio non riusciva a mandarla giù..
Il ragazzo
si passò la mano sul braccio dolorante, esattamente sulla parte evidenziata da
un bel rossore:
-Mi hai
fatto male.. ç.ç-TAKAO
-Stavi
disturbando tutto l'aereo col tuo russare molto fine..-KEIKO
-Ma non è
colpa mia..-TAKAO
-Certo che
vai sul pesante eh?-MAX
-Uff, non
ti ci mettere anche tu per favore.. hey, ma.. il prof? E scomparso?-TAKAO
-No, sta
dormendo anche lui..-MAX
Il biondino
si scostò, lasciando così intavedere il prof che dormiva accovacciato sul
sedile tenendo stretto il suo Dizzy quasi fosse stato un orsacchiotto di
peluches..
-Che
tenero!! ^///^-KEIKO
-Hihihihi!-TAKAO
-Già..-MAX
-Si però
lui non russa..-KEIKO
-Uffffaaaaa!!!
Lasciami dormire in santa pace!!-TAKAO
Il brunetto
si girò verso il finestrino, dando le spalle alla sorellona, che sorrise. Cercò
il lettore cd nella sua borsa e se lo mise nelle orecchie, chiudendo gli occhi
per qualche istante: Metallica... certo, non l'avrebbero aiutata a prender
sonno, ma un po' di fracasso l'avrebbe distratta dai rumori tanto assordanti
quanto quelle chitarre elettriche che produceva il fratellino mentre dormiva..!
E poi, di certo non erano canzoni tristi.. già, tristi.. un po' come lei...
Aprì gli
occhi, guardando furtivamente Kei, che se ne stava seduto pochi sedili più
avanti.. e.. la stava guardando!
Il ragazzo
tatuato sobbalzò lievemente quando vide la ragazza aprire gli occhi e tornò di
scatto a guardare davanti a sè..
"Mi
stava guardando.."KEIKO
Forse...
lui.. no, cosa stava pensando?? Forse di avere ancora qualche speranza?? Anche
se ci fosse stata, a lei non sarebbe fregato un bel niente! Almeno, non doveva
fregargliene un fico secco..! Dargli ancora una possibilità, dopo averla fatta
star male in quel modo per.. per semplice sfizio? Dopo aver rotto la sua
immensa felicità? No, mai! E poi, magari la stava solo guardando per caso.. di
certo, dopo come l'aveva trattata, si poteva benissimo dire che a lui avrebbe
anche fatto piacere non averla con sè in quel viaggio.. quindi!
Un po'
fecero male quei pensieri.. ma non dovevano farla male! dannazione, doveva
smetterla!! Era partita con loro soprattutto per stare con kaky.. ma anche per
dimenticarlo.. e ce l'avrebbe fatta..
"Non
ti meriti niente, kei.. non te la darò vinta.."KEIKO
La hall
dell'hotel era gigantesca! Miriadi di persone entravano e uscivano da
quell'hotel meraviglioso..
-Degno dei
vincitori del torneo giaponese.. eheheh..-TAKAO
-Smettila..
piuttosto, ascolta il presidente..-KEIKO
-Uffa..-TAKAO
Il
presidente, col suo solito gran sorriso sulle labbra, si mise davanti al gruppo
di ragazzi e valigie, appena poco distanti dalla reception.
-Bene, ora
io ho qualche commissione da sbrigare, lascio a voi la gestione delle camere..
Allora, ne ho prenotate 4, delle quali 3 sono doppie, mentre una è
singola, e sarà per me.. -PRES.
Nelle menti
dei ragazzi frullavano mille idee.. specialmente in quella di kei.. con chi
stare? Ce ne fosse stato uno, almeno, col quale sarebbe riuscito ad andare
d'accordo.. Dio, non poteva negarlo a sè stesso: quanto gli sarebbe piaciuto
stare in camera con lei.. I suoi occhi tornarono a fissare i suoi, senza che ne
lei ne lui se ne potessero render conto: sembrava triste.. si, lo era..
Con uno scatto improvviso della testa, si voltò dall'altra parte, lasciando
perdere quegli inutili pensieri: certo che era triste.. era logico.. ma a lui
cosa importava? Era lui che l'aveva voluto..
-... gli
allenamenti saranno domani pomeriggio, mentre il torneo vero e proprio inizierà
dopodomani mattina.. e non si accettano ritardatari..-PRES.
L'anziano
signore spostò in modo provocatorio gli occhi sul capitano della squadra, il
quale sorrise imbarazzato chiudendo gli occhi..
-Eheheh..
ma no.. non si preoccupi! Sarò in perfetto orario! Hihihi!!-TAKAO
-Umh, ok
bene.. Allora a dopo ragazzi! Ci vediamo giù a cena per le 7.30!-PRES.
Il
presidente uscì con passo allegro dall'entrata principale dell'albergo e i
ragazzi rimasero a guardarlo finchè la porta scorrevole non si fu chiusa alle
sue spalle. Poi, il silenzio calò tra di loro, per un inspiegabile motivo.. o
forse uno c'era..
-beh,
allora.. decidiamo per le stanze!-PROF K
-Ehm, si,
giusto..-REI
-Beh, io
direi che mia sorella sta in camera con me!-TAKAO
-Si, mi
sembra logico..-REI
..Anche se
in effetti l'avrebbe preferita in camera con lui..
-bene, voi
due siete a posto.. ehm.. Rei, tu con chi stai?-MAX
-Io.. non
saprei..-REI
Nella mente
del cinesino stava avvenendo una specie di selezione letale: l'unico modo era
andare per esclusione.. Takao, no; Keiko.. magari, però non poteva.. Kei, no
più assoluto o avrebbero finito per scannarsi probabilmente prima del torneo..
gli unici rimasti erano Max e il Prof K.. Non si stava ancora rendendo conto
però dei mini sguardi glaciali che il suo compagno tatuato gli stava lanciando;
certo, sapeva che in camera con lui non ci sarebbe mai stato...
"..hai
ben paura di questa decisione, vero Rei..?"KEI
Quest'ultimo
si limitava a rimanere nel silenzio più assoluto: certo, non poteva dire
davanti a tutti "O con te, Max, o col prof.. con kei no!". Ormai era
evidentissimo e conosciuto a tutti quella specie di odio che il ragazzo dai
capelli blu-azzurrognoli aveva nei suoi confronti, e forse anche quello che lui
aveva nei suoi, dopo che l'aveva per metà incolpato della rottura con Keiko,
però dirlo così apertamente non gli sembrava cmq corretto..
Fortunatamente,
Il Prof, sempre attento agli sguardi dei ragazzi, entrò in scena ancora prima
che il cinese potesse prendere una decisione aperta a tutti:
-Ehm.. ma
su ragazzi, quante storie per delle camere! Facciamo così, tu Rei stai in
camera con me, e tu Max vai con Kei, va bene?-PROF K
-Per me non
ci sono problemi..-MAX
-A me va
bene..-REI
Avrebbe
voluto dirgli un "grazie", in fondo, l'aveva quasi salvato dalla sua
decisione, però non disse niente.. Sicuramente quel benedetto ragazzino aveva
cmq visto il suo sguardo di ringraziamento, non servivano parole!
-Beh,
allora prendiamo subito le chiavi! Ho voglia di farmi una bella dormita!-TAKAO
-Hai appena
dormito sull'aereo..-KEIKO
-E allora?
Non avrai mica intenzione di farmi penare tutti i miei pisolini ora? -TAKAO
-No no.. va
beh dai, andiamo a prendere le chiavi!-KEIKO
I due
ragazzi furono i primi ad avvicinarsi al banco della reception e a
ritirare la loro chiave, e subito salirono spediti sull'ascensore per
raggiungere la stanza, mettendosi d'accordo con gli altri che si sarebbero
trovati a cena: Takao voleva assolutamente dormire, la sua mente tesa aveva
bisogno di riposo!
Il secondo
a ritirare le chiavi fu Kei: era in camera con Max.. ed era la cosa migliore in
fondo! Certo non se ne dispiaceva! però dovette ammettere a sè stesso che
quell'alone di nervoso cominciava ancora a salire dentro di lui.. Gli dava
fastidio! Certo, gli dava fastidio vederla in camera con Takao! Immensamenta
fastidio!
-Kei, ci
sei?-MAX
-Eh?
Si..-KEI
-Mi sembri
nervoso, c'è qualcosa che non va?-MAX
-Sono
affari miei!-KEI
-Oh, mi
scusi..-MAX
Che
imbecille era stato, pensò il biondino.. Cosa doveva esserci di giusto in lui,
dopo quello che era successo..? Cominciò a pensare ad una permanenza molto
silenziosa da parte sua: sarebbe stato meglio non provocarlo e chiedergli
altro..
Quando
finalmente i due se ne furono andati, Rei si voltò verso il Prof, sorridendogli:
-Beh.. mi
hai salvato da Kei..è giusto che te lo dica..-REI
-Non ti
preoccupare.. avevo immaginato tutto..-PROF K
Rei sorrise
ancora una volta, abbassando lo sguardo e diventando immediatamente triste; il
Prof ritirò le chiavi e subito si apprestò a chiedergli cosa avesse,
preoccupato:
-Hey, che
c'è ora?-PROF K
-Io.. mi
spiace di creare tanti problemi.. Prof, dimmi la verità: Takao mi odia?-REI
-Cosa? Stai
scherzando vero? Mi sembrava ti fosse passata questa..-PROF K
-Si, mi è
passata.. solo che ogni tanto.. ci ripenso..-REI
Il prof gli
diede una lieve pacca sulla spalla, prima di dirgli:
-qua
nessuno ti odia.. e nessuno ti reputa colpevole. Non ricordi, è stato Takao ad
incitarti ad entrare nella squadra..-PROF K
-Si, mi
ricordo..-REI
-E allora
basta con questa storia! Non pensarci più, intesi?-PROF K
-Ok..
intesi..-REI
Il cinesino
sorrise tristemente prima di prendere la sua valigia ed avviarsi verso
l'ascensore col suo compagno.
-Coma
caspita va questa chiave?? Siamo sicuri che sia questa la stanza??-MAX
-La stai
inserendo al contrario..-KEI
-Oops..
aaahhh ^///^ ecco perchè non entrava..-MAX
-..
-_-°°-KEI
Dopo aver
aperto la porta il biondino entrò nella camera sbattendo in un angolo la
valigia e buttandosi poi sul letto con le braccia dietro la nuca..
-It's wonderful! Non credi? Questa stanza è bellissima!-MAX
-Già..-KEI
Il ragazzo
tatuato entrò in tutta tranquillità chiudendosi la porta alle spalle e
riponendo con molta più cura di Max la valigia di fianco al suo letto: per fortuna,
i letti erano divisi, pensò. Prese la sedia posta vicino alla scrivania e
l'avvicinò alla finestra. Si sedette e stette ad ammirare il panorama cittadino
che gli si proponeva di fronte, senza pensare a niente.. o quasi..
-Hey..
qualcosa non va?-MAX
Kei non
rispose, e non si voltò nemmeno..
-Ehm, come
non detto..-MAX
Non appena
il biondino tornò a fissare il soffitto, il ragazzo alla finestra sbuffò
sonoramente, facendo susseguire al suo profondo respiro una risatina ironica,
che fece insospettire Max..
-Rei non
è contento di essere tornato a casa?..-KEI
-Umh?
Perchè lo chiedi..?-MAX
-Umh.. no,
non mi sembrava molto felice prima..-KEI
Ancora una
risatina ironica, che fece inorridire Max: certo che aveva una bella faccia
tosta! Difficile da imitare..
-Uff, spero
solo che Takao e Keiko non si stanchino troppo oggi o magari stanotte.. domani
lui deve essere in forma..-KEI
-Kei!! Ma
che dici?? >.<"-MAX
-Dai.. non
fare l'innocente.. tu pensi veramente che tra quei due ci sia quello che
vogliono far credere? Non esiste un rapporto del genere.. c'è qualcosa
sotto..-KEI
Kei parlava
a bassa voce, trattenendo a stento le lacrime e cercando di far apparire il suo
tono di voce il più calmo possibile. Non era per niente convinto di quello che
stava dicendo, ma lo stava dicendo... si forse poteva anche esserci un rapporto
del genere tra i due.. ma il motivo per cui l'aveva detto c'era: stava
solamente cercando di convincersi che la sua gelosia avesse fatto la cosa
giusta, che lui avesse fatto veramente bene a lasciarla, che la sua scusa fosse
stata vera.. che tra loro due le cose stessero veramente così.. Era come
un monologo interiore, un monologo di autoconvinzione: doveva essere per forza
così..! Perchè.. era inutile: quella rottura lo stava toccando nel più profondo
quando lui non voleva ammetterlo, e doveva esserci per forza una valida
ragione.. valida non solo per lui, quanto meno..! Non solo per il suo Dranzer
sconfitto..
-Kei.. non
è vero.. sai benissimo che stai dicendo un sacco di cavolate..-MAX
Il ragazzo
tatuato si voltò per la prima volta verso il biondino con una smorfia talmente
nervosa da farlo quasi spaventare: maledetto ragazzino! Non poteva mettersi
dentro anche lui in quel modo, dandogli torto, abbattendo tutte le sue
autoconvinzioni.. abbattendole anche se forse nel giusto..
-Io non sto
dicendo cavolate..-KEI
-E.. e
invece si Kei: Takao era contento della vostra storia, forse di più di quanto
tu possa credere..-MAX
-Per
favore..-KEI
Si alzò
dalla sua sedia ancora prima che Max potesse ribattere; quest'utlimo stette a
guardare ogni suo movimento, ogni sua espressione a bocca aperta, con le ciglia
aggrottate: come faceva ad essere così... così.. così? Non sarebbe mai riuscito
a capirlo, nemmeno sforzandosi!
Kei si
sedette tranquillamente sul letto, estraendo dalla tasca dei suoi pantaloni il
suo Dranzer; stette qualche attimo in quella posizione, serio, a fissarlo, per
poi alzarsi nuovamente ed andare verso la porta:
-Io
esco..-KEI
-Ah..
ok..-MAX
Detto
quello, uscì, senza nemmeno salutare Max. Quest'utlimo sospirò, rassegnato:
povera Keiko.. poteva essere anche antipatica fino alla morte, ma in fondo era
una brava ragazza.. non si meritava un tipo del genere..! Chissà in che stato
era.. Sperò che takao le fosse stato vicino in quei giorni: non doveva essere
facile stare in giro col ragazzo che ti aveva appena infilitto una grave
ferita al cuore. Lui le sarebbe stato vicino, se lei lo avesse voluto! E anche
il Prof! Poteva contare su di loro.. e anche su Rei.. in fondo, sapeva che
anche lui sarebbe stato molto disposto a starle vicino.. e non solo
fisicamente..
Sorrise
tristemente, per poi sprofondare col volto nel cuscino e prendere sonno
lentamente..
"Sta
uscendo.. chissà dove va.."KEIKO
Keiko era
affacciata alla finestra, proprio come kei poco prima, e ora lo stava
osservando camminare sulla stradina perpendicolare all'hotel, col suo bey in
mano.. Certo, solo a quello poteva pensare lui!! Strinse i pugni, voltandosi di
scatto verso il letto dove era sdraiato il fratellino.. Che nervoso.. e che tristezza..
Chiuse gli occhi per qualche istante, cercando di cacciare via dalla testa quei
pensieri, quando improvvisamente sentì qualcuno al suo fianco; li riaprì subito
e vide che il fratellino era intento a osservare quella stessa persona che
stava osservando lei prima camminare lento per quella stradina..
-Pensi
ancora a lui?-TAKAO
-Si.. è
inutile dire di no.. è vero, ci penso ancora..-KEIKO
-Ma in che
modo ci pensi?-TAKAO
-In che
senso?-KEIKO
-Ci pensi
con rabbia o con rancore?-TAKAO
-Con
rabbia.. ma anche con rancore.. io, lo amo ancora kaky.. non posso non pensarci
con rancore.. mi manca tutto di lui..! la nostra storia è durata poco, ma quel
poco è stato abbastanza per legarmi a lui in maniera assurda.. come se non
potessi farne a meno..-KEIKO
-No, tu
puoi farne a meno.. basta volerlo..-TAKAO
-E' facile
dirlo..-KEIKO
-.. ed è
difficile farlo, lo so.. ma non è impossibile..-TAKAO
-Io però..
ho anche tanto rabbia dentro per quello che ha fatto.. preferire una trottola
a.. non lo so.. non voglio darmi troppa importanza.. quello spetta a lui.. e
forse io non ero così importante per lui..-KEIKO
Takao si
girò, smettendo di fissare la stradina dalla quale lui ormai era scomparso, e
prese le mani della sorella:
-Io..
questo non lo so.. ma usa quella rabbia per dimenticare.. non lasciarla morire
lentamente soffocata dal rancore.. lui non deve vincere.. e lo sai..-TAKAO
-Si, lo
so..-KEIKO
-Lui non ti
merita..-TAKAO
-Grazie..-KEIKO
-Ma è
vero!-TAKAO
Keiko
sorrise, prima di avvicinarsi e dare un lieve bacio sulla guancia al suo
fantastico fratellino..
-Se non ci
fossi tu..-KEIKO
-Dai non
dire così..-TAKAO
Kaky, prima
di tornare a stendersi sul letto, ricambiò il bacio della sorella, facendola
sorridere. Keiko guardò l'orologio: erano già le 3 di pomeriggio! le 3..? Cosa
doveva fare alle 3??
Ecco cosa!
Si avvicinò alla valigia, aprendone la tasca esterna ed estraendone una
bottiglietta..
-Kaky!!-KEIKO
-Umh?..-TAKAO
-E' l'ora
dello sciroppo..-KEIKO
Takao si
alzò a sedere, riuscendo così a vedere davanti a lui la sorella con in mano la
bottiglietta che gli sorrideva maliziosamente.. sapeva che..
-Noooo!! Mi
fa schifo!! E' amarooo!!-TAKAO
-Zitto e
vieni qua subito!-KEIKO
-No!-TAKAO
-E invece
vieni!!-KEIKO
-No!!-TAKAO
keiko saltò
sul letto come una gatta e lo bloccò con le spalle al muro dietro:
-Dai fai
aaaaaa-KEIKO
-Nooo!! Non
ce l'ho più la tosse..-TAKAO
-Devi
prenderlo ancora per almeno 4 giorni!-KEIKO
-E chi l'ha
detto??-TAKAO
-Il
farmacista.. dai fai aaaa-KEIKO
-No!!-TAKAO
Il brunetto
chiuse la bocca a saracinesca, voltandosi verso destra..
-..come i
bambini.. -_-°°-KEIKO
-MMhhh!!
>.<-TAKAO
-E' vero!!
Dai, girati un attimo..-KEIKO
-Mmh!
>.<-TAKAO
->.<
Ah si?? Va bene!!-KEIKO
La ragazza
riempì il tappo di scirppo e lo poggiò sul comodino insieme alla bottiglietta,
per stringere poi tra due dita il naso del fratellino, togliendogli il respiro:
-Mmmhh!!
O_O-TAKAO
-Prima o
poi aprirai la bocca no?? ^^ a meno che non respiri con le orecchie..-KEIKO
->.<-TAKAO
Dopo
qualche secondo, kaky aprì la bocca, ormai senza più ossigeno nei polmoni e con
la faccia rossa come un peperone; Keiko, svelta, gli cacciò dentro il tappo
pieno di sciroppo e stette a guardarlo finchè non lo mandò giù..
-Bravo.. ^^-KEIKO
-Bleaahhh!! Che schfio!!-TAKAO
-Sei peggio
di un bambino..-KEIKO
-fa
schifo..-TAKAO
-Uff..-KEIKO
La ragazza
richiuse la bottiglietta e la mise dentro un cassetto della scrivania, per poi
stendersi nel letto di fianco al fratellino..
-Ci hanno
dato un matrimoniale! Almeno sarà come a casa no?-TAKAO
-Già.. così
non sentirò la mancanza dei tuoi calci notturni! ^^"-KEIKO
-Uffaaa..
dai.. io dormo.. e non svegliarmi più!-TAKAO
-Promesso..-KEIKO
Keiko si
girò dalla parte opposta, chiudendo gli occhi e cercando di non far tornare più
nessun altro pensiero in testa riguardante Kei, ma nonostate i suoi sforzi e la
rabbia, qualche lacrima bagnò lentamente il suo cuscino..
-Keiko..-KEI
Era lì,
seduto su una panchina di una piccola piazza, dove alcuni ragazzini erano
intenti a giocare a Beyblade.. Li stava a fissare, serio: ci mettevano la
passione nel gioco, la voglia di vincere, proprio come lui.. ma mai nessuno di
loro, pensò, un domani, avrebbe preferito la trottola all'amore.. mentre lui
si..! Era vero.. era stata anche la gelosia la causa di tutto.. ma non la
principale..
Strinse
forte il suo bey in una mano, appoggiandoselo al mento e chiudendo gli occhi:
cosa era veramente più importante? Era veramente giusto dar solo ascolto
all'orgoglio? Avrebbe dovuto reagire.. gridargli contro.. abbattere con la sua
stessa voce quel muro.. ma ormai sembrava essere diventato troppo resistente..
Forse era davvero pazzo.. si, forse lo era..
Improvvisamente
una vocina sembrò richiamarlo:
-Mi scusi,
signore..-...
Aprì gli
occhi velocemente, vedendo davanti a lui uno dei bambini che poco prima stavano
combattendo..
-Umh?
Dimmi..-KEI
Lo aveva
disturbato dalle sue riflessioni.. era nervoso.. eppure quel bambino sembrava
essere tanto dolce e innocente.. gli ricordava un po' lui, da piccolo: anche
lui aveva lo stesso sguardo, gli stessi occhi candidi e innocenti.. Lo stette
ad ascoltare con un nodo in gola..
-Lei gioca
a beyblade?-...
-Si,
perchè?-KEI
-Io. vedo
che ha un bey in mano.. e.. volevo chiderle se aveva voglia di sfidarmi..-...
Kei sorrise
imbarazzato: sfidarsi con lui, un bambino? Lui era troppo forte..
-Come ti
chiami?-KEI
-Mi chiamo
Akio-AKIO
-Io sono
Kei, piacere.. dammi del tu..-KEI
-Piacere
kei..-AKIO
Un attimo
di silenzio, un respiro profondo da parte di kei, per poi..
-Dimmi,
conta tanto il tuo bey per te?-KEI
-Si,
tantissimo..-AKIO
-A tal
punto da fargli occupare ogni minimo spazio della tua vita?-KEI
-Io.. non
lo so.. per ora si.. ma..-AKIO
-Ma..?-KEI
-Ci sono
cose più importanti di un bey.. ci sono gli amici, la famiglia..-AKIO
-..l'amore..-KEI
-..si..
forse anche quello..-AKIO
Kei sorrise
tristemente..
-Sei molto
intelligente per essere un bambino sai? Quanti anni hai?-KEI
-8..-AKIO
-Io ne ho
16.. e ancora questo non l'ho capito.. e mai lo capirò probabilmente.. il mio
bey è tutta la mia vita.. tutta..-KEI
Kei mostrò
al bambino il suo Dranzer, facendolo quasi rimanere abbagliato dalla bellezza
del disegno del bit power raffigurato al centro..
Lui non sapeva
bene cosa gli stava succedendo, non era da lui confidarsi col primo che
passava.. però, Akio continuava a ricordargli sempre di più lui.. ai tempi del
monastero.. quella voglia di giocare e di battersi più forte di lui.. più forte
di qualsiasi altra cosa..
-Forse
perchè.. io amici e familiari non li ho mai avuti veramente..-KEI
-Davvero?
Mi dispiace..-AKIO
-Non fa
niente.. ci sono abituato..-KEI
Il nodo
alla gola sembrò stringersi sempre di più..
-Però.. tu
prima hai detto "amore"..quindi tu hai l'amore..-KEI
I suoi
occhi si riempirono di lacrime.. Istintivamente, accarezzò i capelli di quel
bambino: a 7 anni, capiva molte più cose di lui.. lo ammirava..
-Io.. non
ho più l'amore.. l'ho abbandonato per il mio bey..-KEI
Akio rimase
a guardare il volto di quello sconosciuto per qualche istante: era molto
strano.. sembrava si stesse aprendo con lui... e dopo solo pochissimi minuti
che si erano conosciuti..
-Tu.. devi
essere molto triste..-AKIO
kei annuì..
-Ho paura
che tu abbia sbagliato..-AKIO
Il ragazzo
tatuato sobbalzò: chi era quel bambino per dirgli che aveva sbagliato? Chi era
per dirgli.. quello che era vero..? Lui aveva sbagliato.. aveva sbagliato
tutto..
-Hai mai
sentito parlare di quella cosa che si chiama orgoglio..?-KEI
Akio annuì
insicuro..
-L'orgoglio
è quella cosa che ti vuole far pensare di aver sempre ragione.. tu sei il
migliore.. tu sei sempre nel giusto.. tu non puoi chiedere scusa..-KEI
Silenzio..
Kei guardò fisso gli occhi di quel bambino davanti a lui: erano insicuri e
quasi sorpresi..
-Scusa..
non dovrei parlarti di queste cose.. anche se sei un bambino intelligente..
certe cose non riesci ancora a capirle..-KEI
Akio
abbassò il capo:
-Forse..
però so l'importanza dell'amicizia.. l'importanza dell'amore di una famiglia..
e non credo ci sia molta differenza tra questo e quello che dici tu..-AKIO
Quella
volta fu il ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli ad abbassare il capo: non
sapeva se parlare con quel bambino gli stesse facendo bene o male.. se stesse
solo perdendo il suo tempo o meno.. ma Akio si stava rivelando una persona
veramente ammirevole.. più di lui..
-Kei..-AKIO
Alzò il
capo..
-..ma tu
piangi..-AKIO
Si portò
una mano sul volto, e sentì un qualcosa di bagnato rigargli la guancia: stava
piangendo, ma il gelo gli impediva di sentire le lacrime..
-ti deve
mancare molto l'amore che hai abbandonato..-AKIO
-..si..-KEI
Silenzio..
kei si limitò ad asciugare quella lacrima intrusa e a prendere un lungo respiro
per calmarsi..
-Akio.. sei
un bambino eccezionale..-KEI
-io..-AKIO
-Accetto la
tua sfida..-KEI
-Dici
davvero??-AKIO
-Certo..-KEI
Si alzò,
sotto gli sguardi sorridenti del bambino: sapeva quello che avrebbe fatto..
Entrambi si
misero in posizione davanti alla piccola arena e lanciarono i loro bey al via
di un terzo bambino che li stava ad osservare.. kei osservava gli irripetuti
attacchi di Akio.. Proprio come lui: passava subito all'attacco..! Sorrise
tristemente, sferrando un semplice attacco innocuo.. non voleva vincere.. per
la prima volta, non voleva..
Si lasciò
scagliare fuori dall'arena dopo un lasso di tempo che non poteva di certo dirsi
corto; si chinò e raccolse il suo bey, mentre Akio lo guardava sorridendo.
Si voltò verso di lui, sorridendogli a sua volta, anche se tristemente, per poi
dirgli:
-Hai
vinto.. sei in gamba.. ma ti chiedo solo una cosa.. Non cambiare mai le tue
idee.. hai dimostrato di essere molto più in gamba di me, e non intendo nella
sfida.. ti ammiro Akio.. Riesci a capire cose che nemmeno io riesco a
capire..-KEI
Era duro
ammetterlo, per un tipo orgoglioso come era lui.. ma l'aveva ammesso, perchè
era più forte di lui.. era vero.. dannatamente vero..
Si rimse il
suo Dranzer in tasca, abbassando il capo sotto gli occhi sbarrati del bambino:
-Mi ricordi
tante cose.. anche io da piccolo ero come te, ma io sono cambiato.. tu non
cambiare.. o in fondo, un giorno, ti pentirai.. e non lo vorrai mai
ammettere...-KEI
Detto
quello, salutò con un gesto del capo Akio, per poi incamminarsi verso chissà
dove..
Un senso di
impotenza sembrò prenderlo: impotenza nei confronti di quello che aveva detto..
nei confronti di quello che quel bambino aveva detto a lui.. Ma subito quel
muro tornò ad ostacolarlo! No.. era vero, il dolore che aveva dentro era
micidiale, quasi insopportabile.. ma.. no.. non sarebbe mai tornato da lei
strisciando..
"Perchè?.."KEI
Si bloccò
all'istante.. era solo, circondato dagli alberi di una via desolata.. Tirò un
forte pugno ad uno di essi, facendone cadere alcune foglie: gli aveva fatto
male parlare con quel bambino.. era troppo intelligente.. troppo migliore di
lui.. Quelle frasi l'avevano toccato dentro, e lui non se ne era nemmeno
accorto! Odiava quando le persone riuscivano a scovare quello che sentiva
veramente! Come aveva odiato Takao! Come forse lo stava odiando ancora.. ma non
come aveva odiato lei.. o beh, forse in un primo momento, quella notte, l'aveva
odiata un po'.. era riuscita a levare quella assurda maschera di ghiaccio.. ma
poi l'aveva amata..
"Io..
non ce la faccio più.."KEI
Appoggiò la
testa allo stesso albero poco prima colpito, quasi sbattendola.. cosa gli stava
succedendo?? Dio, sembrava un angelo sceso dal cielo apposta per aiutarlo.. ma
allora perchè proprio quel cielo li aveva separati?? Perchè, a quel punto,
gliel'aveva fatta incontrare?? Forse, per farlo soffrire ancora una volta..
forse il cielo lo odiava.. o forse voleva solo cambiarlo.. Non lo sapeva! E non
voleva saperlo! Ormai era tutto finito: lei lo ignorava.. lei forse lo odiava..
e faceva bene! Non sarebbe tornato da lei implorando perdono: non voleva
sentirsi dire ancora una volta in faccia tutto il rancore che le aveva
provocato.. tutta la rabbia e l'odio che probabilmente aveva nei suoi
confronti..non voleva sentirsi dire di sparire dalla sua vita per sempre..
Il suo
cuore sembrava essersi sciolto ancora una volta con quel bambino.. ma non era
così semplice sciogliere il suo cuore e mantenerlo tale.. non era affatto
semplice.. solo lei..
"Bastaa!!"KEI
Questa
volta fu un calcio a colpire l'abero. Doveva smetterla: tra meno di due giorni
ci sarebbero stati i primi incontri del torneo cinese, e non doveva pensare a
lei.. non doveva distrarsi.. non doveva perdere!!
Respirò
profondamente, prima di riprendere il suo cammino per quel viale desolato: lui
forse aveva sbagliato.. o forse no..forse la sua gelosia era poi insensata..ma
non importava.. ora doveva solo pensare a vincere..
-Keky..
keky, svegliati! Sono le 7! Tra poco dobbiamo scendere per cena!-TAKAO
-Umh..?
Lasciami dormire..-KEIKO
-Uffa...
dai alzati.. io comincio a scendere, ci vediamo giù, ok? Sai dov'è la
sala?-TAKAO
-Umh.. si..
penso di si..-KEIKO
-Bene.. ci
vediamo giù allora..-TAKAO
Il brunetto
si alzò dal letto e si diresse verso la porta, lanciando un'ultima occhiata
furtiva verso sua sorella; sorrise: sembrava un angelo in quel vesititino
bianco sottile che contrastava con la sua scura carnagione..! Chiuse la porta
dietro di sè, sospirando senza un particolare motivo, sperando che non avesse
fatto tardi..
Intanto,
nella stanza, la ragazza era intenta a stiracchiarsi la schiena, dopo quella
lunga dormita. Si portò una mano sulla guancia destra, sentendo qualcosa di
ruvido tirarle la pelle del viso: si accorse della presenza di una lacrima,
ormai seccata, che aveva lasciato sul suo volto un leggero alone di sale. Tra
poco lo avrebbe visto... tra poco gli avrebbe ancora donato solamente la sua
indifferenza, il suo disprezzo.. ma dentro gli avrebbe donato ancora qualche
lacrima tenuta ben nascosta, non poteva non ammetterlo.. Ma chissà..
magari quella rabbia sarebbe davvero uscita, l'avrebbe davvero aiutata! Le
avrebbe impedito di versare ancora lacrime nascoste.. Ma non poteva saperlo, in
quel momento! Una cosa era certa: lei l'avrebbe aiutata ad uscire, a prendere
il sopravvento su di lei!
Guardò
fuori dalla finestra: il sole stava tramontando.. e lei aveva un'immensa voglia
di farsi una doccia fresca, che l'avrebbe aiutata a svegliarsi e ad aprire
quegl'occhi ancora mezzi chiusi a causa del sonno!
Si alzò,
dando un'ultimo strattone alla schiena: il materasso non poteva di certo dirsi
dei migliori! Dopo un sonoro "crack" si avviò verso il bagno, portando
con sè della biancheria intima, la sua crema e l'accappatoio, decisa a
godersi quei 10 minuti di relax estremo.
Appena aprì
l'acqua, le sembrò di sentirsi catapultata di un'altra realtà: l'acqua fresca
che scorreva sulla sua pelle sembrava lavare via ogni sorta di dispiacere o
sensazione negativa che poco prima aveva dentro di sè; sarebbe rimasta per
l'eternità sotto quel getto purificatorio! Nel tirare via con una mano la
schiuma rimanente su un braccio, un insolito desiderio sembrò tuttavia prenderla:
come le sarebbe piaciuto che quella mano fosse stata di qualcun'altro.. che
quella pelle bagnata fosse stata accarezzata da lui.. Levò, quasi come per
istinto, quella mano dal suo braccio e se le passò entrambe sul volto.. tra le
gocce di acqua fresca c'erano anche gocce di acqua calda.. ma non erano gocce..
Chiuse con
rabbia il getto d'acqua e svelta uscì dalla doccia, cecando con fare frenetico
un asciugamano per tamponarsi i capelli bagnati. Sbuffò, mentre lasciava cadere
a terra quel panno bagnato candido come la neve: perchè la stava torturando in
quella maniera..? Ma non aveva un po' di amor proprio?? Non le era bastato
quello che le aveva fatto??
Si asciugò
lentamente, per poi passarsi la sua solita crema su tutto il corpo; era ancora
presto, mancava un quarto d'ora all'appuntamento per la cena. Possibile che la
prensenza di un solo ragazzo potesse farla sentire un peso per tutti? Ma cosa
ci stava a fare lì lei? Era solo un peso.. per gli altri, per il presidente
della BBA.. tranne che per suo fratello.. ma per gli altri forse lo era..!
Rimise il
tubetto vicino al lavandino, stropicciandosi lentamente gli occhi, quasi non
volesse mai più riaprirli.. Basta, doveva smetterla di pensare.. Non voleva
scendere con l'aria imbornciata dagli altri: avrebbe cercato in tutti i modi di
essere di buon umore, almeno lei..
Si sentì
improvvisamente la schiena tirare: non aveva messo la crema dietro.. e come
avrebbe fatto? Lei non ci sarebbe riuscita da sola! Di solito, avrebbe chiamato
il fratellino.. ma lui era già sceso.. Sbuffò per l'ennesima volta.. ma si, in
fondo cosa gliene importava?
Si mise la
biancheria intima pulita, prima di sentire qualcuno bussare alla porta..
-Chi
è?-KEIKO
-Keiko sono
Rei! Tu e Takao siete già pronti?-REI
La ragazza
arrossì visibilmente, senza saperne il motivo, prima di infilarsi di fretta
l'accappatoio e precipitarsi verso la porta. Prese un lungo respiro.. dai, in
fondo che c'era da vergognarsi? Aveva l'accappatoio..
Aprì la
porta, trovandosi davanti Rei con il suo solito kimono bianco.. Nemmeno il
tempo di guardarlo dritto negli occhi, che il suo volto si ricoprì di un alone
rossastro..
-Ehm..
ecco.. beh, passo dopo eh?-REI
-Ehm.. ma
no, non ti preoccupare.. Takao è già sceso.. adesso arrivo anche io..-KEIKO
-Ah.. si..ok.. beh allora a dopo!-REI
Rei lanciò
un sorrisino ebete molto imbarazzato, prima di voltarsi a fatica dall'altra
parte, verso le scale: sarebbe rimasto lì a fissarla avvolta in
quell'accappatoio rosa per ore.. ma non poteva.. soprattutto visto che lei
sembrava aver notato il rossore che ricopriva probabilmente il suo volto in
quel momento! Era davvero bella con i capelli bagnati che le ricadevano
dolcemente sulle spalle e ai lati del viso, facendo cadere qualche goccia sulla
parte di petto scuro non coperto.
Keiko arrossì
all'istante, vedendo il fare imbarazzato del cinesino.. sarebbe voluta
sprofondare al centro della terra.. ma quella era la sua occasione per..
-Rei
aspetta!-KEIKO
Lui si
voltò, con una strana luce negli occhi, che quasi la fecero spaventare.. ma nn
ci fece troppo caso.. La sua schiena abituata quintali di crema tirava sempre
di più, e lui sembrava esser capitato lì non a caso!
-Ascolta..
Takao non c'è e..-KEIKO
-Dimmi..-REI
"Cos'è
quell'espressione strana??"KEIKO
La ragazza
aggrottò per qualche istante le ciglia prima di continuare a parlare, ancora
più imbarazzata di prima..
-..ecco..
potresti per favore mettermi un po' di crema sulla schiena..? Ehm.. scusa sai..
ma sono abituata a metterla sempre.. mi tira.. mio fratello non c'è e.. Ma se
non vuoi fa niente..-KEIKO
-No, ma
cosa ti salta in mente! Certo che te la metto..-REI
-Ah ehm.. ok.. bene..-KEIKO
Lo invitò
ad entrare, vergognandosi come una ladra per quello che aveva fatto e stava per
fare.. Scosse impercettibilmente la testa: ma no, cosa c'era di male?? Forse la
sua espressione da pervertito..? No.. era solo una sua impressione.. forse.. E
poi Rei non era così..!
-Siediti
pure sul letto, vado a prenderla..-KEIKO
-Ok,
grazie..-REI
-No, grazie
a te!-KEIKO
"Ma di
che? Che c'è di più bello?"REI
Sorrise
silenziosamente, abbassando lo sguardo, cercando di cacciare via dalla sua
testa quegli strani pensieri che ormai si stavano creando all'interno di essa..
Stava esagerando, doveva calmarsi.. si rese conto di essere più malato che mai
di quella ragazza, delle sue forme.. ma doveva smetterla!
Lei uscì
presto dal bagno, con in mano il solito tubetto di crema. Lo porse a Rei, prima
di sedersi di spalle davanti a lui...
-Mettine
pure tanta..-KEIKO
-Certo..
sta tranquilla..-REI
-ok..-KEIKO
Il tono
pacato del cinesino non lasciava presagire nulla di buono.. Keiko cominciava a
maledirsi per la sua scelta.. ma in fondo cosa gli aveva chiesto di così tanto
strano? Che forse il fratellino avesse da sempre avuto ragione? Forse Rei.. nei
suoi confronti.. Ma no!!
I pensieri
svanirono quando sentì la mano di Rei appoggiarsi sulla sua schiena
delicatamente per poi spalmare con fare molto dolce la crema.. quasi fossero
state delle carezze.. carezze esperte, che le fecero sentire un qualcosa simile
ad un brivido. Chiuse gli occhi, cercando di non pensare a niente, ma non le fu
facile..
A lui, per
poco, non tremavano le mani..! Mai si sarebbe sognato che lei gli avesse
chiesto una cosa del genere.. Oddio, non c'era niente di male.. ma per lui era
una cosa stratosferica: era lì, ad accarezzare le linee di quella schiena scura
e perfetta, mentre mille pensieri e domande gli vagavano per la testa.. Era
così bella, gli accendeva qualcosa di molto particolare dentro.. e soprattutto,
non era di nessuno ormai.. non più..! Perchè dimenticarsela? Prima un motivo
c'era, ed era anche più che valido, ma ora era scomparso, insieme a Kei..
Perchè privarsi di quei desideri? Che motivo c'era? Perchè rimanere a
guardarla, fantasticare.. reprimendo poi tutto dentro di sè? Chi glielo diceva?
Una volta lui stesso se lo diceva.. Takao anche.. lei sembrava felice, e lui
non doveva intromettersi nella sua storia con Kei.. Ma ora? Era quello il
motivo per cui era da sempre stato costretto a dimenticarla, a nascondere tutto
dentro.. ora quel motivo non c'era più.. E non ci sarebbe mai più stato.. Cosa
si nascondeva a fare?
Lei
continuava a tenere chiusi gli occhi: era inutile, quel tocco era una cosa
estasiante.. era davvero bravo Rei.. arrossì lievemente per la vergogna di
quello che aveva appena pensato, ma non ci poteva fare niente! Quelle sue
"carezze" lente, morbide.. sembravano farle volare la mente lontano..
Seguivano perfettamente ogni linea della sua schiena, delle sue spalle.. con
fare quasi sensuale.. si, si poteva dire tale! Sorrise silenziosamente, prima
di sobbalzare dentro: un brivido la percosse quando lui, con un dito, passò
lentamente dalla sua cervicale al suo osso sacro, in fondo, percorrendo la sua
colonna vertebrale millimetro per millimetro.. e non stava spalmando la crema
in quel momento, ne era sicura..! Allora cosa stava facendo?
Lui lo
sapeva bene cosa stava facendo: stava assaporando ogni centimetro della sua
pelle morbida, quasi fosse stata l'ultima volta che l'avrebbe vista..
Doveva imprimersi bene nella mente e nelle mani quel momento..! Sorrise, prima
di infilare una mano sotto l'allacciatura del suo reggiseno azzurrognolo. La
sentì sobbalzare ancora una volta, e non potè fare a meno di trattenere una
risatina..
-Scusa.. ma
devo metterla anche qua..-REI
-Ehm.. si..
hai ragione.. tranquillo..-KEIKO
Dopo
qualche secondo, Keiko sentì la sua mano scivolare ancora verso l'incurvatura
della sua schiena, allontanandosi così dal laccio. Sembrò quasi tirare un
sospiro di sollievo, anche se dovette ammettere che quei brividi cominciavano a
piacerle.. Si morse la lingua: cosa stava dicendo??
Improvvisamente,
sentì la mano di Rei alzarsi, ma non fece nemmeno in tempo a respirare che le
sue mani la presero dolcemente per la vita; sentì il viso di lui poggiarsi
sulla sua spalla, vicino all'orecchio..
-L'hai già
messa davanti?-REI
Il suo tono
non era quello di prima.. ora sembrava più calmo.. quasi amichevole.. e fu
grazie a quello che keiko ebbe il coraggio di rispondere a quella strana
domanda..
-Beh si..-KEIKO
-Ok, bene..-REI
Il
cinesino, con un po' di rancore, richiuse il tubetto della crema, poggiandolo
sul comodino, senza nemmeno notare il volto color peperone di lei..
-G..grazie..-KEIKO
-Figurati..-REI
Solo
allora, quando lei si girò verso di lui, potè notare il tutto..
-Hey,
perchè sei rossa?-REI
-Eh?? Io??
No niente.. ma va.. non lo so.. fa caldo qui in Cina, eh??-KEIKO
Rei
sorrise, abbassando il capo, aumentando così la vergogna della ragazza. Lei
respirò profondamente, prima di trovare il coraggio di guardarlo seria: tanto
valeva dire cavolate.. lui già sapeva di sicuro perchè era di quell'ormai
famigliare colore!
-Beh.. spalmi bene sai..-KEIKO
Negli occhi
dorati del cinesino si accese una luce strana, quasi di compiacimento..
-Grazie..
sono anche bravo a fare i massaggi sai..-REI
-Davvero..?
Eheheh.. beh, allora saprò a chi rivolgermi quando mi farà male la
schiena..! ^^"-KEIKO
-Ma certo..
io sono sempre qua..-REI
-^////^-KEIKO
Sorrisero
entrambi, prima che lo sguardo della ragazza potesse ricadere sulla sveglia sul
comodino..
-Caspita,
sono già le 7.25! Devo sbrigarmi!-KEIKO
-Eh, cosa?
Ah si, è vero.. beh, io ti aspetto giù..-REI
-Ok, e..
lavati pure le mani..-KEIKO
-Ok
grazie..-REI
Si diresse
in bagno e, dopo essersi sciaquato le mani, aprì la porta, salutando Keiko con
un gesto del capo piuttosto imbarazzato, che fu ricambiato con un altrettanto
gesto imbarazzato della mano da parte di lei.. Si chiuse la porta alle spalle,
tirando un sospiro.. Che forme.. che linee.. non c'era che dire.. era davvero
malato..!
Erano tutti
a tavola, a mangiare come dei maiali affamati.. ma nessuno come..
-Dai,
lascialo stare Keiko.. ormai sappiamo tutti com'è..-MAX
->.<-TAKAO
-Si
però..-KEIKO
Il
presidente rideva divertito alla vista dei due ragazzi: certo che erano una
cosa unica al mondo! Subito però smise di ridere, quando i suoi occhi si
spostarono dal ragazzino col cappellino al cinese che stava seduto di fronte
alla ragazza.. aveva uno sguardo strano.. sognante, perso.. forse anche un po'
malizioso.. ma che aveva da guardarla in quel modo? la cosa sembrò crescere
quando si accorse di non essere l'unico ad aver notato quel particolare: anche
il ragazzo tatuato seduto di fianco a lui lo stava osservando con un alone di
rabbia ma anche di tristezza immensa.. Subito cercò di distrarlo..
-Kei..
allora, ti trovi bene?-PRES.
Kei
sussultò, e a fatica tolse lo sguardo pieno d'odio da Rei..
-Beh.. tiro
avanti..-KEI
Dopo quelle
poche parole, abbassò lo sguardo, prima di tornare a guardare ancora una volta
Rei, che sembrava perso nel suo mondo fantastico composto da lui e.. forse
da lei, colei che stava fissando da quasi tutta la cena, a parte i pochi
istanti in cui lei lo guardava e lui toglieva svelto lo sguardo..
Anche il
presidente si soffermò per qualche istante a guardarla: era vestita molto
bene.. aveva un lungo vestito nero abbastanza aderente che le scendeva morbido
dai fianchi in giù, e i capelli erano raccolti con un mollettone abbastanza
grosso.. Si vedeva che era una alla quale piaceva tenersi, non c'era che dire!
Tornò poi a
guardare kei: ancora stava fissando Rei.. anzi no.. ora fissava lei, di
sottecchi.. avrebbe voluto chiedergli mille cose riguardo a quella storia, ma
pensò che forse non era il caso.. nella mente del ragazzo c'erano la confusione
e la rabbia più totali.. rabbia verso Rei.. ma anche rabbia verso Keiko.. no..
verso di lei c'era un misto tra rabbia, amore, rancore e.. orgoglio.. Ancora
quella maledetta parola! Strinse i pugni, cercando di levarle lo sguardo di
dosso, da quelle spalle scure che il vestito nero lasciava scoperte.. da quelle
labbra che una volta erano sue.. e che mai avrebbe voluto indietro!! Non
avrebbe potuto.. lui.. proprio lui..
L'anziano
signore sentì la sua curiosità crescere sempre di più.. in fondo, qualche
domanda magari non avrebbe fatto altro che aiutarlo, visto che non sembrava andare
d'accordo con nessun componente della squadra..
Si schiarì
la voce, facendo voltare ancora una volta verso di lui Kei...
-Ehm..
ascolta.. scusa la domanda ma.. a quanto vedo tu pensi ancora molto a
lei..-PRES.
Il ragazzo
tatuato sbarrò gli occhi, sobbalzando, prima di abbassare lo sguardo cercando
di rimanere impassibile, anche se non gli fu facile..
-Oh scusa..
non avrei dovuto chiedertelo..-PRES.
-Chi
gliel'ha detta la storia?-KEI
-Oh ecco..
Takao.. ma.. sono io che l'ho voluta sapere.. mi sembrava giusto, visto
che..-PRES.
-Si, ha
ragione.. Cmq, non posso darle una risposta, in quanto nemmeno io la so..-KEI
Detto
quello, Kei si alzò dalla sedia e si avviò verso le scale, senza dire una
parola..
-Umh.. ma
che gli prende??-PROF K
-Oh..
scusate, è colpa mia.. non fateci caso..-PRES.
Si
guardarono tutti in faccia sorpresi: sicuramente il presidente gli aveva
chiesto qualcosa riguardo Keiko..
-Beh, cmq
anche io ho finito..-TAKAO
-Che
record!-KEIKO
-Uff, ma la
smetti??-TAKAO
-Scherzavo
dai..-KEIKO
-Ma si..
vieni su con me?-TAKAO
-Umh..
ecco, sinceramente preferirei stare ancora un po' qua..-KEIKO
-Ok, non
c'è problema.. bussa forte appena arrivi, così ti sento.. anzi no.. lascio la
porta aperta, tanto..-TAKAO
-Beh, fa
come vuoi.. arrivo tra poco..-KEIKO
Takao
annuì, prima di alzarsi da tavola salutando gli altri, per poi correre su per
le scale.. max sorrise senza motivo, prima di seguire l'esempio di Takao..
-Quasi
quasi vado anche io..-MAX
-Io ti
seguo.. Rei, tu che fai?-PROF K
-Penso rimarrò
a fare compagnia a Keiko.. tu vai pure..-REI
-Ok.. umh..
però quasi quasi... una bella passeggiata non me la toglie nessuno.. vieni con
me Max?-PROF K
-Of course!
Non mi sembra il caso di andare in camera con Kei, visto il nervosismo che ha
addosso.. ci tengo alla mia giovane pelle..-MAX
-Eheheh.. e
lei presidente? Viene con noi?-PROF K
-Umh.. ok
ragazzi, va bene: una bella camminata dopo cena fa sempre bene!-PRES.
Il
presidente e il Prof salutarono Keiko e Rei con un cenno del capo, ma Max non
sembrò seguire subito il loro esempio.. Si avvicinò alla ragazza, sorridendo, e
si chinò di fianco a lei..
-Ascolta
Keiko.. non vorrei sembrare troppo invadente ma.. se hai bisogno di parlare..
conta pure su di me ok?-MAX
Lei non
potè fare a meno di sorridere dalla felicità: era davvero un bravo ragazzino,
quel biondino! Lo fece alzare e lo abbracciò, sussurrandogli un grazie, prima
di lasciarlo andare con gli altri con le gote leggermente arrossate, che fecero
ridere silenziosamente Rei..
I due
rimasero a guardare il terzetto che usciva allegro dalla porta principale della
sala, prima di tornare a guardarsi in faccia seri..
-beh, che
si fa?-REI
-Umh.. non saprei..-KEIKO
-Vediamo..
ti va di andare in terrazza? E' bellissimo lassù..-REI
-Ok va
bene, andiamo!-KEIKO
Si alzarono
all'unisono: Rei era felicissimo.. finalmente ancora soli.. dai suoi occhi
scaturiva forse la stessa luce di poco prima, quella luce strana e maliziosa,
ma lei non riuscì a notarlo, troppo immersa nei suoi pensieri.. Era strano..
prima, quando era sola con Rei, sembrava quasi essersi dimenticata di Kei..
quel suo tocco fantastico sembrava averle fatto scordare tutto.. sembrava
averla isolata dal mondo esterno che li circondava.. Un po' lo rimpianse,
quel tocco..
Si morse
per l'ennesima volta la lingua, mentre la sua pelle riviveva contro la sua
volontà quei momenti di ecstasy..
Lo fissò di
sottecchi: sorrideva.. chissà perchè... beh, se sorrideva voleva dire che era
felice.. ma perchè era felice? Forse, era felice di stare con lei.. Umh, no..
non poteva essere..! Non aveva mai notato un particolare interesse nei suoi
confronti.. prima di quasi un'ora fa..! Sembrava.. non lo sapeva nemmeno lei..!
Sembrava la stesse accarezzando lentamente.. No, forse era solo una sua
impressione! Forse lui non se ne stava nemmeno rendendo conto... non si stava
rendendo conto della sensualità delle sue mani, delle sue carezze.. dei brividi
che le stava provocando..!
Dio, ma
come poteva pensare certe cose?? A lei non era mai interessato Rei! Eppure.. in
quegli attimi, non poteva negare di sentire qualcosa.. ma non era un sentimento
particolare.. era qualcosa di più fisico, scaturito da quelle mani abili e
morbide.. mani che le avevano fatto dimenticare per qualche istante le carezze
di Kei..
Sorrise..
dimenticare le carezze di kei?? Buono.. era più che semplicemente buono.. era
ottimo!
Una
cassettina.. un po' di musica era quello che gli serviva in quel momento.. Un
qualcosa, delle note, che lo distogliessero dai suoi angosciosi pensieri!
Perchè gli aveva fatto quella domanda, il presidente? Cos'era, circondato da
persone non capaci di farsi gli affari propri?? La verità era che odiava quando
si parlava di lei, odiava che qualcuno cercasse di scoprire i suoi veri
sentimenti di amore e orgoglio, che ancora aleggiavano più forti che mai dentro
di lui! Dovevano lasciarlo stare, e basta!! Non gli servivano di certo persone
che gli ricordassero quanto lei gli stesse mancando in quel momento.. quanto
lui avesse, forse, sbagliato.. quanto lui l'amasse ancora, nonostante tutto..!
Sbuffò
nervosamente; prese la cassettina e la infilò nel suo walkman, per poi
infilarsi subito le cuffiette e stendersi sul letto, chiudendo gli occhi.. e
vedendo ancora lei.. Dannazione basta!! Strinse il cuscino, con l'immensa
voglia di tirare un pugno a qualcosa..
Hello there,
the angel
from my nightmare
the shadow
in the background of the morgue
the
unsuspecting victim of darkness in the valley
we can live
like Jack and Sally if we want
where you
can always find me
we'll have
halloween on christmas
and in the
night we'll wish this never ends
we'll wish
this never ends..
Non era
esattamente la canzone che gli sarebbe piaciuto ascoltare in quel momento..
anzi, quella che avrebbe DOVUTO ascoltare..! Era una delle sue canzoni
preferite, l'amava, a dir poco.. ma non quanto amava lei..! Quelle poche parole
sembravano essere dei piccoli frammenti della sua immagine: più venivano
pronunciate, più lei sembrava visualizzarsi ancora una volta davanti ai suoi
occhi.. E non ci voleva, proprio no!
Si, ecco
cos'era lei, l'angelo del suo incubo.. il suo incubo incompreso, orrendo, al
quale nemmeno lui sapeva dare un significato.. ma lei c'era! In quel buio lei
era l'unica cosa che riuscisse a splendere, come un angelo! Un angelo.. era
stato sempre covinto lei fosse stata un angelo, sceso dal cielo apposta per
lui.. Ma non un angelo qualsiasi.. l'angelo del dolore, dello sbaglio.. di un
amore ormai perso.. Perchè si faceva tanti problemi?? Sarebbe tranquillamente
potuto tornare da lei, chiederle scusa..
"no.."KEI
Non le
avrebbe mai accettate, le sue fottutissime scuse.. e lui per primo non le
avrebbe mai accettate! Era pazzo.. era completamente pazzo, aveva ragione
quell'angelo! Perchè si sentiva come perso in un labirinto?? Ma non un
labirinto qualsiasi.. un labirinto senza uscita.. Era solo.. vagava, così, come
un'anima in pena.. ma in fondo, sapeva che mai avrebbe trovato l'uscita..
semplicemente perchè quella uscita non esisteva! E mai sarebbe stato capace di
crearsela da solo!
Un
labirinto, intricato, contorto, proprio come la sua mente e i suoi sentimenti..
fatto di bivi, orrendi bivi.. a destra, c'era la voglia di tornare da lei, di
baciarla, di abbracciarla.. proprio di dirle: "mi potrai sempre trovare al
tuo fianco, e tutto questo non finirà mai".. ma a sinistra, c'era quel
maledetto orgoglio.. quel maledetto gelo.. quella battaglia interiore
interminabile.. E lui, finiva sempre con l'andare a sinistra, quasi come una
forza maggiore che lo trascinava lì, nell'obrobrio dei suoi giorni.. No, la
verità era che quel muro gelido era troppo potente, lo stava diventando ogni
giorno di più.. e lui, da solo, non sarebbe mai riuscito ad abbatterlo.. a
trovare una via di uscita..
"Keiko,
ti prego.. aiutami.."KEI
ma lei non
c'era.. mai più ci sarebbe stata al suo fianco..
where
are you
and I'm so
sorry
I cannot
sleep I cannot dream tonight
I need
somebody and always
this sick
strange darkness
comes
creeping on so haunting every time..
Era
dispiaciuto per quello che aveva fatto? Lo era veramente..?
"Riesci
a capire cose che nemmeno io riesco a capire"..
Quella
frase, detta a quel bambino.. che gli aveva detto che l'amicizia, la famiglia..
l'amore.. erano tutte cose più importanti di un bey.. E lui gli aveva dato
ragione, ammettendo così di aver sbagliato.. Ma non di essere dispiaciuto.. o
forse si? Che confusione.. ma certo che era dispiaciuto.. altrimenti non
avrebbe avuto quel peso orrendo sullo stomaco.. sul cuore.. Già.. il suo
cuore.. colui che gridava ogni momento sempre di più il nome di Keiko..
le mancava,
le mancava da morire! Lui aveva ancora bisogno di lei! Lui.. non voleva tornare
ad essere quello di prima.. lui.. aveva paura.. paura dell'oscurità della
solitudine.. che ormai si stava riappropriando di lui.. Dentro di sè una vocina
la stava implorando di tornare, di aiutarlo.. di stare con lui per sempre.. di
ripromettergli, ancora una volta, di essere per sempre sua..!
Dio, quanto
le mancava.. però.. forse.. non aveva del tutto sbagliato.. forse quella sua
gelosia non era poi così insensata.. forse, era meglio così, in fondo..! No, o
forse si.. non lo sapeva.. sapeva solo che il suo corpo, la sua mente.. tutto
di lui cercava ancora lei, disperatamente..
Will you
come home and stop this pain tonight Stop this pain tonight Don't waste your time on me you're already The voice inside my head (miss you miss you) Don't waste your time on me you're already The voice inside my head (miss you miss you)
Tra i
pensieri, i dubbi.. aveva perso un pezzo della canzone.. meglio così, pensò:
non gli servivano altre parole.. non gli servivano altre lacrime..
Sorrise
tristemente, passando una mano sul cuscino bagnato dalla sua utlima lacrima:
stupida canzone, era inutile che gli facesse certe domande.. "Tornerai e
fermerai questo dolore stanotte?".. che domanda sciocca e vana: ma certo
che no.. non sarebbe mai tornata da lui.. Si, la sua vocina nella testa..
quella che lo tormentava.. ecco cos'era lei.. colei che mai sarebbe stata
ancora una volta al suo fianco.. perchè lui, per primo, non glielo avrebbe mai
permesso..Quel gelo orribile non glielo avrebbe mai permesso.. ma perchè doveva
essere così dannatamente pazzo? Così dannatamente orgoglioso? Perchè una
piccola, ma tanto significativa parola.. uno "scusa", non riusciva
mai ad uscire dalle sue labbra..? Maledetto, era un maledetto!! E maledetta a
sua madre che gli diede quel carattere! maledetto.. Maledetto..
-Maledetto..-KEI
Si tolse
gli auricolari di scatto, con rabbia, gettando il walkman a pochissimi
centimentri dal bordo del letto, quasi facendolo cadere a terra. Si prese i
capelli tra le mani e se li strinse, dopo essersi seduto ed aver abbassato il
capo..
Cosa
scendevano a fare quelle lacrime?? Erano lacrime di coccodrillo.. piangere per
un qualcosa che si era cercato e stava volendo lui?? Non era normale.. era da
pazzi, appunto.. era da coccodrilli, se non peggio..
Se le
asciugò nervoso, prima di sentire la porta della camera aprirsi..
-Kei..-MAX
Kei lo
guardò, rimanendo zitto..
-Ma.. hai
pianto?-MAX
Il ragazzo
tatuato si alzò dal letto senza rispondere, sedendosi poi sulla sua solita
sedia di fronte alla finestra.. Fissava il cielo, facendo l'indifferente..
-Si.. hai
pianto..-MAX
-Cosa te lo
fa pensare?-KEI
Finalmente
aveva risposto.. anche se non si sprecò di guardare in faccia Max.. Nonostante
tutto, l'americano si stese sul suo letto mezzo sorridente per la riposta
appena ricevuta..
-Si vede
sai..-MAX
-Tsk..-KEI
Un sospiro,
e poi ancora delle parole..
-Ti manca,
vero?-MAX
-Di chi
parli?-KEI
-Non fare
l'indifferente, guarda che non ti esce bene.. sto parlando di keiko e lo
sai..-MAX
Kei sbarrò
gli occhi, prima di tornare il più serio possibile, cercando di mantenere la
calma, nonostante un nodo particolarmente famigliare alla gola stava cercando
di riformarsi..
-No.. e cmq
sono affari miei..-KEI
-Oh beh..
allora non ti interesserà sapere che è con Rei adesso..-MAX
Max sorrise
divertito: era troppo curioso di vedere la sua reazione.. e non ci pensò molto
sulla frase appena detta..
-Cosa?-KEI
-Eheh, hai
capito bene.. ma ora sono stanco..mi sa che dormo..-MAX
Ci fu un
attimo di silenzio: Kei stringeva i denti, silenziosamente.. Dio, che fastidio
disumano.. che gelosia disumana.. Ecco.. lo sapeva.. allora, in fondo, la sua
gelosia non era infondata! Sorrise sadico: che tro*a... allora, non solo lui
aveva pianto lacrime di coccodrillo.. se se la spassava con Rei, voleva dire
che in fondo del sottoscritto non le importava più di tanto..
Meglio
così!! Un motivo in più per cercare disperatamente una via d'uscita da quel
maledetto labirinto!! No, non doveva vederla dal lato negativo.. era un punto a
suo favore.. a favore del suo orgoglio..
respirò
profondamente, ridendo, facendo così voltare il biondino..
-Beh.. me
lo sarei aspettato.. e non mi tocca minimamente la faccenda..-KEI
Sorrise
ancora, in un ghigno divertito, prima di chiudersi in bagno. L'americano lo
stette a guardare fino all'ultimo a bocca aperta: non era per niente
dispiaciuto.. o cmq.. non lo era più di tanto.. Che schifo..!
"Dio,
Keiko, ma dove te lo sei trovato uno così?"MAX (nell'uovo Kinder di
Pasqua.. MUAHAHAHA XD ehm.. che battutaccia.. magari trovarmelo nell'uovo di
Pasqua.. *ç*NDme)
Sospirò,
pensando probabilmente che la poveretta dovesse essere stata drogata di qualche
sostanza abbastanza pesante per non rendersi conto del tipo a cui stava
insieme.. che amava alla follia.. Come si poteva amare il ghiaccio, il
disprezzo in persona? E forse anche l'egoismo in persona..? Non seppe nemmeno
rispondere alla sua stessa domanda..
Ma in
realtà, a Kei dispiaceva... no, anzi.. gli rodeva.. si, gli rodeva! Cosa
stavano facendo in quel momento?? Magari niente di male.. ma al solo
pensiero di lei che lo rassicurava dei suoi dubbi su quel cinese.. quando gli
diceva che avrebbe amato solo lui.. e invece..!
"Bugiarda..
maledetta bugiarda!"KEI
Non seppe
spiegarsi da dove stesse venendo quella convinzione di un qualcosa di strano
tra i due.. però l'aveva.. se lo sentiva.. e gli faceva male, sembrava
mangiarlo da dentro.. La verità era che gli dava fastidio.. gli dava
fastidio la presenza di Rei al fianco di lei....! Forse, quegli strani dubbi, o
meglio, forse quelle convinzioni, lo stavano aiutando ad odiare la loro
presenza, il loro stare insieme, anche se solo magari per parlare..
Si lavò il
viso e se lo asciugò con poca finezza.. No.. non doveva fargli nel caldo ne
freddo.. se sarebbe veramente successo qualcosa.. beh, meglio così! Voleva dire
che.. che nemmeno lei ci stava poi così tanto male come voleva far credere..
Anche lei stava recitando una parte, proprio come lui.. però la sua era la parte
inversa.. quella della tanto sofferente, quando invece..
Forse,
così, sarebbe stato più facile dimenticarla..
Chissà
quanto tempo era passato da quando si erano sdraiati lì, in terrazza, nel punto
più alto di quell'hotel.. Abbassando lo sguardo si potevano notare tante
piccole casette col tipico tetto spiovente alla cinese, ma a loro non sembrava
tanto interessare delle case che li circondavano.. guardavano il cielo, in
alto.. in silenzio.. non una nuvola che coprisse quel meraviglioso tappeto di stelle
comandato dalla luna piena..
-Ti
piacciono così tanto le stelle?-REI
La voce del
cinesino fece sussultare Keiko, ormai immersa in quello splendore.. La ragazza
si girò lentamente, sorridendogli:
-Tantissimo..
starei qua a rimirarle per ore..-KEIKO
-Ti
capisco.. anche a me ogni tanto capita di fermarmi a guardarle..-REI
-Sai.. mi
danno l'impressione di essere libera! Non so perchè..-KEIKO
Tornò a
guardare per qualche istante quell'immensità blu, per poi abbassare nuovamente
lo sguardo verso di lui, al suo fianco..
-..eppure,
appena abbasso lo sguardo.. mi sento ancora intrappolata in questo
mondo..-KEIKO
-Hey, è
questo che ti ispiro?-REI
-Perchè?-KEIKO
-Non lo
so.. l'hai detto mentre mi guardavi..-REI
Lui rise
divertito, vedendo il volto di lei divenire sempre più rosso, di un rosso ben
visibile al chiaro di luna..
-No.. no..
cioè.. intendevo.. appena guardo a terra.. cioè.. tu non c'entri..-KEIKO
Rei si
lasciò scappare una risatina.. poi, le posò delicatamente una mano sui capelli
e prese ad accarezzarglieli.. con lo stesso identico tocco col quale poco più
di un'ora prima le stava accarezzando la schiena.. e Keiko riuscì ad
accorgersene alla meglio.. Rabbrividì sotto quel magico tocco, tutti i pensieri
negativi sembrarono allontanarsi, ma fu subito richiamata ancora una volta
dalla sua voce..
-Dai, stavo
scherzando..-REI
-Ehm.. ah ok..-KEIKO
Sorrise..
era incredibile.. il pensiero di Kei si stava lentamente volatilizzando.. come
faceva a provocarle tutto quello con un semplice tocco? a provocarle
innumerevoli piacevoli sensazioni.. beh certo, sensazioni fisiche.. però sempre
magnifiche..! Stette a guardarlo per qualche istante, dritto, negli occhi.. era
strano.. non provava un particolare interesse per lui, e mai ne aveva provato..
però.. quegli occhi dorati.. quei linamenti resi tanto fini dai capelli color
corvino che gli ricadevano dolci ai lati del viso.. Sembravano farle sentire
una scossa elettrica!
Però
dovette ammetterlo: un po' gli dispiaque sentire il ricordo delle carezze e dei
baci di Kei andarsene così, lentamente, grazie al tocco del ragazzo che.. che
aveva da sempre fatto insospettire il suo ex amante.. già.. insospettire..
Sorrise: chissà che avrebbe detto che se avesse saputo quello che stava
succedendo? Chissà se sarebbe stato nervoso oppure.. oppure non gliene sarebbe
fregato niente..? Optò per la seconda, in ogni caso: quel cuore gelido non
sarebbe mai stato capace di provare dispiacere, e ormai se ne era resa conto..
anche se troppo tardi..!
No, la verità
era che nemmeno a lei dispiaceva: il ricordo di Kei se ne stava andando??
Meglio! Doveva andarsene, al più presto possibile! Finalmente sarebbe tornata a
stare bene..
Arrossì
nuovamente, dopo essersi resa conto con quale sorrisino ironico e diverito Rei
la stava fissando mentre era intenta lei per prima ad osservare lui! Beccata in
pieno.. Eppure, cosa poteva farci? La stava facendo sentire così bene... Si
stava rivelando un ragazzo dolcissimo...
Tanto per
rompere il silenzio, la ragazza fece una domanda.. una delle più scontate
forse..
-Sei
contento di essere tornato nel tuo paese?-KEIKO
-Beh si..
direi proprio di si.. ho fatto tanti viaggi.. ho girato il mondo..-REI
-Dio,
quanto ti invidio! Io sono sempre stata intrappolata a Tokyo.. quanto mi
piacerebbe girare il mondo, vedere cose nuove.. e invece.. Sai, ogni tanto lo
dico a mio fratello.. gli dico:"Andiamocene, torneremo presto
tanto..".. e lui ride.. e ha ragione a ridere..-KEIKO
-Hey,
perchè scusa.. guarda che se vuoi, puoi..-REI
-Si.. lo
so.. ma so anche che mi mancherebbero troppo i miei famigliari.. Forse. è anche
quello che mi blocca.. beato te, Rei..-KEIKO
-Dai, non
dire così..-REI
Sentì una
mano prenderla per il polso, tirarla, fino a farla mettere a sedere... poi
sentì delle calde braccia avvolgerle le spalle, e un sensuale respiro che le
riscaldava il collo.. la stava abbracciando! Era finita tra le sue braccia
senza essersene nemmeno resa conto! Con un po' di titubanza prese a
circondargli le spalle a sua volta, sentendo uno stranissimo calore crescere
dentro di lei.. In quel momento non riuscì a pensare a niente, anzi no.. forse
un pensiero le girava per la testa: avrebbe voluto rimanere lì per tutta la
notte, in quel caldo particolare e.. non so, che aveva un qualcosa di sensuale,
proprio come il suo tocco..
Rei,
intanto, stava sorridendo.. e non solo! Si sentiva.. ecco.. si forse,
estasiato.. era la sua droga, quella ragazza...! E forse, quella volta fu lui a
sentire un brivido strano, alquanto strano.. sentire il suo corpo appoggiato al
suo, le sue forme.. Prese lentamente ad accarezzarle nuovamente la schiena
con una mano, mentre il suo respiro cominciava a cambiare..
Keiko
sussultò all'improvviso: quanto le piaceva quel tocco.. voleva andare avanti a
sentirlo, ancora per molto, molto tempo.. ma era anche vero che quei brividi
particolari cominciarono a farle sentire anche freddo..
lentamente,
con rammarico, gli sussurrò all'orecchio:
Volevo
prima di tutto ringraziare tutte le raga che commentano la mia ficcy: non so
cosa farei senza di voi! ** E poi volevo anticiparvi una cosa.. le parti in
corsivo non centrali narrano vincende un po' spinte, quindi le ho messe in
evidenza, come in un chappy precedente, per evitare di offendere qualcuno.. non
si sa mai.. ^^"
Buona
lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!
Ciauz!
Phoenix
****************************************
Un pugno,
forte, sul suo cuscino, poco prima bagnato di sue lacrime.. Era inutile cercare
di dormire, di far finta di niente, quando il buio che aleggiava nella stanza
era presente anche dentro di lui! Era inutile convincersi che qualcosa
tra Rei e Keiko l'avesse solo aiutato ad uscire da quel labirinto, perchè non
era vero.. non era ssolutamente vero! Avrebbe solamente scatenato un
diavolo dentro lui, un diavolo infuriato, e quello non doveva accadere!
Si alzò a
sedere, respirando profondamente, per poi asciugarsi alcune goccie di sudore
che gli scendevano veloci sulla fronte. Un sogno.. anzi, no.. un incubo! Il suo
sogno, quello di lei, ancora abbracciata a lui, ancora a promettergli che
sarebbe per sempre stata sua.. era solo un incubo per lui: la sua immagine non
lo voleva mollare! Ma perchè certi sogni dovevano solo illuderlo?? Perchè
dovevano aiutarlo a rimpiangere tutto.. tutto di lei.. le sue carezze, i suoi
baci.. quella notte.. quelle promesse fasulle..
Improvvisamente
sentì delle voci provenire dall'esterno..
-A che
piano è la tua camera?-...
-Al
secondo.. dici che il prof sarà già tornato?-...
-Non
saprei..-...
Un ennesimo
pugno, però stavolta diretto al materasso: erano loro!! Le loro voci erano
inconfondibili.. la voce dell'odio e del disprezzo insieme a quella di ricordi
svaniti nel nulla..! Dove stavano andando?? In un primo momento, cercò di
pensare che a lui non sarebbe importato minimamente di dove sarebbero
andati.. Lei poteva fare benissimo quello che voleva ormai.. Però.. in un
secondo tempo.. quella domanda, quella fatta da lei.. stavano parlando di
camera, quindi la risposta poteva essere solo una: stavano andando in camera di
Rei! Alzò il capo con gli occhi sbarrati: cosa stavano andando a fare in quella
camera?? Dio, no.. per favore, no! ma perchè doveva sempre pensare male..?
perchè quella convinzione che tra i due sarebbe successo qualcosa? Forse era
lui che si faceva troppi problemi, si poneva troppe domande.. Doveva smettere
di pensarci, doveva calmarsi..
Fece per
risdraiarsi, ma quelle voci ancora sembravano eccheggiare nella sua testa.. non
gli davano tregua, era inutile..
Si alzò dal
letto, in preda ad una crisi di nervi.. cosa fare? o meglio, cosa avrebbe
potuto fare?? Una voglia di correre da lei, prenderla, stringerla, e dirle che
era solo sua, indipendentemente da quello che quei due avessero intenzione di
fare, sembrava crescere dentro di lui.. ma non poteva.. non voleva!
Aprì
lentamente la porta della sua camera, facendo il minor rumore possibile per non
svegliare Max, altrimenti l'avrebbe sicuramente riempito di domande.. Si
appoggiò allo stipite della porta, con lo sguardo basso sulla moquette rossa
del corridoio.. Perchè stava lì? Non lo sapeva.. Forse, sperava di vederli
tornare..
Fece un
passo in avanti, come un accenno di corsa, per poi bloccarsi subito: quella
lotta dentro di lui stava ormai raggiungendo il culmine! Per un momento, aveva
temuto che la parte che in quel momento gli stava dicendo di tornare da lei
stesse prendendo la meglio.. e invece no.. sembrava essersi arresa subito sotto
la pressione dell'altra parte, quella dell'orgoglio.. Ma lui come avrebbe
sopportato tutto quello? Come ci stava riuscendo, anzi? Doveva essere proprio
forte il gelo che aveva dentro.. troppo forte..
Sbattè
delicatamente la testa contro il muro, cercando, ancora una volta, di trovare i
lati positivi in quella storia, come poco prima aveva fatto..
dovevano per forza riuscire a farlo stare meglio, a levargli quei maledetti
pensieri dalla testa...
-Kei..-...
Il ragazzo
tatuato alzò il capo, quasi spaventato, e si trovò davanti..
-Che c'è
prof?-KEI
-Ehm.. che
ci fai qui in mezzo al corridoio?-PROF K
-Niente..
non posso stare qua?-KEI
-No certo,
non intendevo dire questo..-PROF K
Kei tornò
ad abbassare il capo, nervoso.. Un momento.. ma se il Prof era davanti a lui..
voleva dire che non era in camera.. quindi quei due... forse in quel momento
erano davvero soli, chiusi in..
-Prof!!-KEI
Il povero
ragazzino, che stava già per incamminarsi verso la sua camera, si girò di
scatto, sobbalzando..
-Dimmi..-PROF
K
-Umpf.. è
meglio che per questa sera vai a dormire da Takao.. Rei e quella stronzetta
sono sicuramente impegnati in faccende private..-KEI
-Ma.. ti
riferisci a keiko?-PROF K
-Si proprio
lei..-KEI
Quanto gli
aveva fatto male quella frase.. detta con totale indifferenza, come suo solito,
d'altronde.. a volte, riusciva persino lui stesso a stupirsi del suo essere
freddo in maniera forse quasi spaventosa.. menefreghista.. persino nei
confronti della persona più importante per lui! Non voleva far trasparire
nessun alone di sofferenza.. gli avrebbe dato fastidio, ecco tutto, un fastidio
inspiegabile.. come se lui stesse ancora dipendendo da quelle labbra, da quel
profumo..
-Come puoi
dire una cosa del genere?-PROF K
-Umpf..-KEI
Il Prof
abbassò la testa, sconsolato: non c'era verso di farlo ragionare, era inutile
andare avanti in quella discussione.. lo avrebbe solo fatto innervosire.. Dio
solo poteva sapere cosa gli stava passando per la testa in quel momento.. e
forse nemmeno lui!
-Piuttosto,
come fai a dire che sono nella camera mia e di Rei?-PROF K
-Li ho
sentiti parlare mentre passavano.. e stavano andando proprio in camera
vostra..-KEI
-Ah.. beh,
non li ho nemmeno visti.. ero giù col presidente a elaborare..-PROF K
Kei lo
guardò, come per dire "non me ne frega niente di quello che stavi
facendo", e subito il povero ragazzino castano si zittì: non sembrava
dell'umore migliore, e sicuramente si trattava di quella storia.. Poteva
nascondersi quanto voleva, fare l'indifferente e tutto quanto.. ma una cosa era
certa, almeno una.. non gli andava giù l'idea di quei due insieme.. e forse
proprio perchè lui, in fondo, provava ancora qualcosa per lei.. No, forse no..
o forse si..? Scosse la testa, tornando a fissarlo nei suoi occhi gelidi come
il ghiaccio, che sembravano tenere imprigionato qualcosa che di lì a poco
sarebbe uscito, scappando alla velocità della luce..
-Beh,se ne
sei sicuro.. allora vado da Takao.. 'Notte..-PROF K
-'Notte..-KEI
Il prof
scomparve in fretta dal corridoio e Kei lo stette a guardare fino all'ultimo,
senza un particolare motivo..
Tornò nella
sua stanza, chiudendo la porta stando sempre attento a non far rumore.. C'era
riuscito, quel bastardo.. era riuscito a portarsela in camera prima dell'arrivo
del Prof.. Strinse i pugni, appoggiandosi al muro, come per lasciarsi cadere..
Perchè gli dava così fastidio? Perchè non riusciva a sopportarlo? Forse, perchè
non riusciva nemmeno a sopportare l'idea che lei, in realtà, lo stesse
lentamente dimenticando.. o ancora peggio, che lei, in fondo, stesse bene in
compagnia di quel cinese.. Ca**o avrebbe dovuto aiutarlo tutto questo! Il fatto
che forse a lei non importasse più niente di lui, doveva solamente essere un
aiuto: ormai per lei, lui era solo un fantasma.. non lo vedeva.. quindi, perchè
continuare a torturarsi..?
Tornò nel
suo letto, asciugandosi questa volta una lacrima che furtiva stava rigando il
suo volto..
Si stese,
molto lentamente, quasi a fatica, sperando che tutte le rassicurazioni che lei
gli fece una volta, quando ancora era felice con lui, fossero state vere.. che
a lei, veramente non importasse niente di Rei.. Nonostante lui per primo era
consapevole che mai avrebbe abbattuto quel muro d'orgoglio, che mai sarebbe
tornato da lei per primo, che mai più, forse, sarebbero stati quelli di una
volta, si trovò a sperare che davvero fosse stato tutto come aveva appena
pensato.. Il fatto era che non sopportava l'idea di vederla con qualcun'altro..
figuriamoci poi con lui, proprio lui! Era possessivo? Si, lo era.. era un maledetto
orgoglioso possessivo, che forse mai avrebbe dovuto accettare il suo amore..
Aprì la
porta della sua camera, accendendo la luce, e vedendo, con immensa gioia, che
il prof non era ancora rientrato.. Con un gentile inchino, acconsentì alla
ragazza di entrare per prima, da perfetto cavaliere e, una volta che lei ebbe
varcato la soglia, si chiuse la porta alle spalle, dando un giro di chiave: non
voleva assolutamente rovinare quel momento.. ancora una volta lei e lui, da
soli... Da quanto aveva desiderato quel momento! Desiderio da maniaco?? No,
forse no.. nonostante sentisse ancora un bisogno irrefrenabile di toccare la
sua pelle delicata, di seguire con una mano le sue linee.. No, ma cosa stava
pensando?? Perchè lei riusciva ad ispirargli certi irrefrenabili desideri?
Forse perchè.. perchè se li era tenuti dentro per troppo tempo, cercando anche
di cacciarli via, ma in realtà riuscendo solo a rafforzarli..
Si avvicinò
a lei, invitandola a sedersi sul letto..
Si avvicinò
poi alla sua piccola radio portatile, sua fedele compagnia di viaggio, per
poi voltarsi verso di lei sorridendole..
-Ti va un
po' di musica?-REI
-Certo!-KEIKO
Il cinesino
accese la radio su un canale a caso.. purtroppo quello sbagliato..
Si sedette
accanto a lei, fissandola furtivamente: non voleva comportarsi da maniaco
affamato di.. affamato di lei.. non poteva.. L'avrebbe solamente rispettata,
cercando di essere felice per il solo starle vicino, anche se quel desiderio,
in quel momento come non mai, stava crescendo sempre di più..Non ne capì bene
il motivo, non gli era mai successo! fatto stava che avrebbe dato di tutto per
accarezzarla ancora una volta..
-Bene, ora
passiamo alla seconda dedica di questa sera! Ci scrive Mary: "ciao Alex,
vorrei dedicare una bellissima canzone al mio ex amore , che in questo
momento vive lontano da me, per dirgli che lui non si è mai meritato niente di
quello che io mi sono sforzata di dargli.. e che è già troppo questa dedica per
lui.." Hey, va sul pesante la ragazza! la canzone è "Nessun Rimpianto"
degli 883! Buon ascolto!-DJ ALEX
La voce del
Dj radiofonico fu come una lama affilata per la povera ragazza seduta sul
letto: sembrava la sua storia.. lui non si meritava niente.. non se lo era mai
meritato! Sentì un peso strano crescere sul petto, ma, nonostante tutto,
stette ad ascoltare la canzone..forse quasi impaurita da quello che le parole
potevano esprimere..
Tutti mi dicevano vedrai
è successo a tutti però poi
ti alzi un giorno e non ci pensi più
la scorderai, ti scorderai di lei..
solo che non va proprio così
ore spese a guardare gli ultimi
attimi in cui tu eri qui con me
dove ho sbagliato e perchè..
Quel peso
cominciava ad essere insopportabile.. poche, pochissime parole, ma sufficienti
per farlo crescere sempre di più, ad una velocità inaudita.. No, non andava per
niente così: dimenticare era una delle cose più difficili di quel mondo! Come
potevano momenti meravigliosi, carezze e baci da favola, svanire nel nulla, da
un giorno all'altro?? Non potevano!! Era impossibile.. caspita, magari fosse
stato possibile..ma certi ricordi sembravano accompagnarla per tutta la sua
vita.. ricordi che forse mai sarebbero svaniti.. Come il suo.. Come si poteva
dimenticare una felicità così grande, così immensa, che solo lui era stato
capace di donarle?? No, un momento.. forse si poteva.. certo che si poteva, lui
c'era riuscito! E allora perchè anche lei non poteva farlo?? Ma il problema era
che lui era pazzo.. lei no.. Quella sua pazzia gli rendeva tutto più facile..
ma perchè non poteva essere pazza anche lei, a quel punto!? Perchè gli stava
mancando così tanto?? Perchè quel maledetto ricordo, nemmeno degno di essere
nella sua mente e nel suo cuore, stava ora tornando a frustrarla come non mai??
Maledetta canzone!!
Rei le si
avvicinò notevolmente, vedendo il suo sguardo farsi triste.. Rizzò le orecchie
per sentire meglio la canzone.. dalle parole, doveva essere quella la fonte
della sua tristezza.. Dannazione, ancora quel kei!! ma non si rendeva conto??
Non si rendeva conto che lui.. lui non doveva essere più niente per lei?? Tutto
quello che avrebbe potuto meritarsi era disprezzo..
La prese
per le spalle, facendola voltare verso di lui:
-Keiko, ti
prego basta pensarci.. lui non si merita niente da te, e lo sai
perfettamente..-REI
-Lo so..
ma.. mi manca..-KEIKO
-Come può
mancarti una persona del genere? Una persona che preferisce un oggetto
all'amore di una ragazza, al tuo amore? Vuol dire non saper amare,
credimi..-REI
-Vuoi..
vuoi dire che non mi ha mai amata?-KEIKO
-Non
saprei.. ma anche se fosse, ragione in più per dimenticare.. Ma guarda te se si
può ridursi così per uno stronzo.. ti meriti molto di più Keiko..-REI
La ragazza
sorrise, perdendosi, ancora una volta, negli occhi dorati di lui.. Doveva
calmarsi, Rei aveva ragione.. lui si che aveva cuore.. doveva rilassarsi..
-Rei..-KEIKO
-Dimmi
tutto..-REI
-Mi.. mi
faresti un massaggio alla schiena..?-KEIKO
Il cinesino
rimase sbalordito dalla sua richiesta: dal suo volto sorridente, non si sarebbe
proprio potuto dire avesse mal di schiena o qualcosa del genere.. Sembrava come
se.. se volesse sentire le sue mani su di lei.. No, ma a che pensava?? Fino ad
un momento fa pensava ancora a kei..
Le sorrise,
sbigottito, per poi mettersi in ginocchio dietro di lei e cominciando
lentamente quel dolce massaggio, cmq felice della sua richiesta..
Keiko
respirò profondamente non appena sentì le sue mani posarsi su di lei.. Più
andava avanti, più quel tocco la faceva stare bene, come sempre.. Lo stava
usando per dimenticare forse? Improvvisamente quel pensiero le balenò alla testa..
Ma no che non lo stava usando.. Gli piaceva sentire le sue mani sulla sua
schiena, impegnate in quei dolci movimenti..
Sobbalzò
interiormente: cos'era quel piacere improvviso? Si stava comportando da.. da
perfetta.. No, meglio non dire nemmeno il nome.. Che ci poteva fare, insomma?
Le piaceva così tanto..!
-Sei
bravissimo...-KEIKO
-Grazie..-REI
Il cinesino
sorrise in silenzio: per un momento, uno strano pensiero sembrò catturargli la
mente... si stava approfittando della situazione? Della sua situazione triste?
Di quel massaggio? Non seppe rispondersi.. ma a lei piaceva.. allora, perchè
magari smettere accusandosi di starsene approfittando? Scosse lentamente la
testa, cercando di cacciare via quei pensieri, mentre i suoi massaggi si
trasformarono presto in carezze, molto più sensuali..
Keiko
sobbalzò, sentendo ancora una volta degli strani brividi percorrerle la
schiena.. non riuscì a trattenere un sospiro di piacere, inevitabile sotto
quelle carezze..Sembrava non importarle più molto della situazione:
improvviasmente, tutto quello a cui riusciva a pensare era piacere.. puro
piacere..
Sentendo
quel sospiro, il cinesino si diede come forza, e cominciò a far passare le sue
mani sulla vita e sui fianchi della ragazza, come libero da ogni genere di
vergogna o paura di qualche reazione da parte di lei..
Lei deglutì
a forza.. quelli non erano più massaggi.. la stava accarezzando, non c'erano
più dubbi.. ma la cosa più strana era che lei lo stava lasciando fare, ormai
persa... Ogni pensiero sembrò scomparire dalla sua mente, facendola così
sorridere di gioia..
Qualche
attimo, ancora poche carezze da parte di Rei, fino a che alla ragazza, ormai
sicura di quello che il cinesino stava facendo, non sorse spontanea una
domanda:
-Rei.. posso
farti una domanda?-KEIKO
Senza
smettere nel suo eccitante lavoro, lui annuì con tono pacato, il che fece
accrescere i brividi già provati da lei..
-Però..
rispondi sinceramente.. promesso?-KEIKO
-Beh
certo..-REI
Sembrò
scosso a quella affermazione.. cosa stava per chiedergli..?
-io.. beh
ecco.. ti interesso?-KEIKO
Rei
sobbalzò, bloccandosi all'istante.. cosa rispondere ora? Lei sembrava stare al
gioco, certo, e questo sembrava dargli man forte.. ma come essere sicuro..?
-Perchè me
lo chiedi?-REI
-Non vorrei
dire adesso.. insomma.. cose senza senso.. ma ecco.. i tuoi massaggi sembrano..
Beh, sono bellissimi, sei bravissimo.. mi piacciono in un certo senso e..-KEIKO
La prese
per la vita, proprio come qualche ora prima; si avvicinò al suo orecchio
lentamente.. No, non ce l'avrebbe fatta a tenersi ancora tutto dentro! Quella
che gli si stava presentando davanti era un'occasione, un'occasione d'oro, da
prendere al volo! Mai più forse gli sarebbe capitato di stare solo con lei, in
un luogo così tranquillo, a massaggiarle dolcemente la schiena e accarezzandola
nelle sue forme.. Tanto valeva lasciarsi andare, perchè nascondersi ancora?
Lei gli piaceva, quel suo corpo, quelle labbra.. quegli occhi.. tutto di
lei gli accendeva un fuoco ardente dentro! E ormai non c'era più motivo di
tenere tutto nascosto.. avrebbe fatto solo male.. Che lei lo avesse accettato o
meno, gliel'avrebbe detto! Almeno poi, quel peso ossessivo che si sentiva sulle
spalle, il peso del ladro furtivo e nascosto, sarebbe scomparso.. o nel bene o
nel male..! Non ci stette però molto a pensare.. non pensò nemmeno un momento
alle conseguenze che la sua frase avrebbe potuto portare.. Non gli importava,
in quel momento: il suo cervello era annebbiato.. annebbiato dalla sua droga..
Quella
dolce ma allo stesso tempo aggressiva presa le bloccò le parole in gola...
-E se ti
dicessi di si..?-REI
Il suo
cuore smise di battere per qualche istante all'udire quelle parole..
-Stai
scherzando?-KEIKO
-No.. non
sto scherzando.. ti ho risposto sinceramente, ed era quello che volevi no? Si,
è vero.. mi interessi.. mi piaci Keiko..-REI
Questa
volta fu il respiro a bloccarsi.. allora, tutti quei dubbi.. tutte quelle
paure.. erano vere! kei e kaky avevano visto alla perfezione, avevano davvero
notato tutto..
-E.. questo
da quanto?-KEIKO
Rei
sorrise, cingendole la vita con le braccia, cercando di farla calmare: dovette
infatti ammettere di essere un po' spaventato dalla sua reazione sorpresa.. ma
cercò in tutti i modi di farla calmare in un dolce abbraccio..
-Da quando
ti ho conosciuto Keiko.. ma a quanto pare, a te non sono mai interessato..
quindi dimentica tutto, e ti prego, non evitarmi..-REI
Alcune
lacrime si formarono negli occhi della ragazza.. cosa fare? Cosa dire? Era
vero, a lei non era mai interessato.. però.. Oddio, non c'era che dire, era un
ragazzo dolcissimo.. quei due occhi dorati, mai visti in vita sua.. Cos'era
ora? Gli piaceva per caso? No, era solo estasiata da quel magico tocco, da
quelle braccia calde e da quel respiro sensuale.. Già, quel tocco.. che la
rilassava..
-Rei..
ecco.. potresti andare avanti a massaggiarmi la schiena? Mi rilassa..-KEIKO
Rei sorrise
tristemente.. se lo sarebbe aspettato.. era stato uno stupido, un imbecille!
Era ovvio, era chiaro: lei pensava solo a Kei, solo a lui.. solo quel ragazzo
freddo ed egoista le girava per la testa, nonstante quello che le aveva fatto!
ma perchè glielo aveva detto?? Si pentì, mentre le sue mani cominciarono a
riprendere il loro lavoro, questa volta però dall'inizio.. Ma ciò non tolse a
quel massaggio il suo eroticismo..
Keiko si
morse le labbra.. Cosa voleva lei veramente? Kei.. Certo, lui voleva.. ma non
poteva, non doveva! mai gliel'avrebbe data vinta, per nessuna ragione al mondo!
L'aveva fatta star male come un cane, l'aveva trattata come una nullità..! Si
era scordato del loro amore come se fosse stato un appunto mancato sulla lista
della spesa.. Che schifo.. E lei lo amava ancora, nonostante tutto.. No, lei si
faceva schifo da sola! Aveva lì, dietro di sè, un ragazzo fantastico.. con due
occhi stupendi.. che stava riuscendo a farla rilassare con un solo tocco.. e
che forse stava anche quasi riuscendo ad accenderle qualcosa dentro.. già, un
qualcosa.. di strano, avrebbe osato dire..!
Sospirò,
quando una sua mano passò dolcemente sull'incurvatura della sua schiena.. cercò
di visualizzare per qualche secondo tutta la situazione: allora, quella notte..
quella frase, detta da ubriaco.. forse in realtà era vera! Quei rossori mai
visti da parte sua c'erano stati veramente.. E lei non se ne era mai resa
conto, accecata d'amore per Kei! Che stupida!
lentamente,
ad ogni centimetro della sua pelle accarezzato da quelle abili mani, l'immagine
di Kei sembrava scomparire ancora una volta, improvvisamente.. Sorrise, rendendosi
conto che solo lui stava riuscendo a farglielo sparire dalla mente.. far
sparire quel ricordo nemmeno degno di esserlo.. Le sue mani, che sembravano
essere quelle di una fata..
Sospirò
ancora una volta, ma questa volta più profondamente.. era tornato ad
accarezzarle i fianchi, probabilmente avendo visto la sua espressione beata e
persa.. Ormai c'era dentro in pieno..
Nonostante
tutto, il cinesino non potè fare a meno di scusarsi ancora..
-Ti prego
Keiko.. scusa.. io non volevo crearti un altro problema.. non farci caso.. io..
Scusami..-REI
-Sssh..-KEIKO
Lei lo
zittì.. all'istante.. "scusa".. kei non si sarebbe mai degnato di
dirgliela ancora.. e quella semplice parola rese Rei un qualcosa di
inverosimile ai suoi occhi..
-Continua
ti prego..-KEIKO
Rei obbedì,
ormai completamente dipendente da lei, dalle sue forme.. da tutto di quella
ragazza..Si avvicinò di più al suo corpo, passando lentamente le mani sulla sua
pancia e sorridendo, notando nuovamente il suo volto beato dipinto di piacere..
Era ancora più bella.. ancora più afrodisiaca..
Ma i suoi
pensieri furono quasi subito interrotti.. lei si girò lentamente, mettendogli
una mano dietro alla nuca e avvicinandosi molto al suo volto: ora il cervello
di Rei non era l'unico ad essere annebbiato..
Gli sussurrò
alcune semplici parole:
-Ma come
fai a provocare dentro me così tante cose..?-KEIKO
Lui la
guardò dritto negli occhi: su di loro, aleggiava uno strano velo.. una specie
di striatura mai vista.. Sentiva i suoi occhi scuri persi nei suoi..
Sorrise, ma
quello strano sorriso fu subito interrotto da un bacio: Keiko lo stava
baciando, ormai priva di ragione.. ma piena di piacere..
Non ho..
Nessun rimpianto, nessun rimorso
soltanto certe volte capita che
appena prima di dormire
mi sembra di sentire
il tuo ricordo che mi bussa
MA IO NON APRIRO'!
Non seppe
spiegarsi come, non seppe spiegarsi il perchè.. ma ci era cascata.. quelle
carezze avevano fatto effetto su di lei.. e ora era lì, a baciarlo, quasi non
volesse mai mollarlo, quasi volesse invitarlo a giocare con lei..
Rei non
riuscì a concepire subito la situazione... stava sognando.. quello era un
sogno, lei non l'avrebbe mai fatto.. lei.. era ancora innamorata di Kei.. la
strinse forte a sè, come per assicurarsi che tutto fosse stato vero.. e lo
era..! Uno strano senso di gioia immensa lo pervase: come dettato da lei,
cominciò a che lui a partecipare al gioco.. Avrebbe voluto chiederle perchè lo
aveva fatto.. se era davvero sicura di quello che stava facendo.. ma non
volle... avrebbe solamente rovinato quel momento.. In quell'attimo, si sentì un
egoista nato.. ma quel suo desiderio stava prendendo forma, e mai avrebbe
voluto rovinarlo..!
Si
sporse in avanti, verso di lei, allungando un braccio per spegnere la radio
sopra il comodino, trasciandola, allo stesso tempo, giù.. stesa sul letto..
Sentiva
il suo corpo sotto il suo, le sue mani accarezzare questa volta la sua di
schiena.. Ma l'eccitazione più grande arrivò quando, come per forza maggiore,
le sue gambe cominciarono ad aprirsi, lentamente..
Allungò
per l'ennesima volta il braccio per spegnere la luce, per poi continuare a
dedicarsi a lei, completamente a lei..
Nelle
loro menti vagavano mille pensieri.. era davvero giusto quello che stavano
facendo? Era giusto nonostante fossero entrambi consapevoli che si trattava
solamente di.. sesso per piacere? Non lo sapevano.. ma giusto o sbagliato,
c'erano dentro, e niente li avrebbe potuti fermare.. Perchè la loro ragione era
ormai svuotata.. svuotata da qualsiasi dubbio, paura.. e per lei, era svuotata
anche da ricordi.. ricordi inutili, che non dovevano stare lì, dove erano
sempre stati.. Lei stava bene, e quello bastava.. non le importava di tutto il
resto! Sembrò non importarle di quello che avrebbero pensato gli altri quando
sarebbero venuti a saperlo.. sempre che lo avessero un giorno saputo.. Non
gli importava della predica o delle mille parole che le avrebbe detto il suo
Kaky.. non le importava di Kei.. anzi.. era più che contenta se pensava a lui,
in quel momento.. Vendetta? Non proprio, non era il tipo lei.. Insomma, quante
cose.. lei stava bene, riscaldata da quel corpo.. e niente le interessava...
Prese
per qualche istante il volto di Rei, facendolo alzare dal suo petto, dove ormai
si era insinuato..
-Non mi
hai ancora detto come fai.. Come hai fatto..?-KEIKO
Sorrideva..
e fece sorridere anche lui..
-Non lo
so.. so solo che mi piaci da morire, Keiko..-REI
Lei
sorrise, come non avrebbe mai fatto in certe situazioni.. non lo stava amando,
non l'aveva mai fatto.. e nemmeno lui l'amava.. ma nessuno dei due sarebbe più
riuscito a fermarsi.. Lei.. non voleva fermarsi... ora quelle mani stavano
accarezzando e stringendo i suoi seni, dopo averle abbassato lentamente le
spalline laterali del suo vestito nero facendolo scendere fino a quasi sopra lo
stomaco.. Era una situazione fuori dal normale! Non sarebbe mai stata capace di
concepirla nella sua mente.. fino a qualche attimo prima..! Stava impazzendo..
la sua mente di stava ammalando, non c'era altro da dire.. ma poco le importava
della sua mente.. della sua ragione.. Lei non apparteneva a nessuno.. lei
poteva fare quello che voleva.. E quello, era ciò che voleva, ciò che le stava
facendo provare un piacere immenso.. perchè fermarsi..?
Abbassò
lo sguardo, e stette ad osservare il cinesino nel suo lavoro.. prese ad
accarezzargli la testa quando sentì qualcosa di umido sui seni, oltre alle
mani.. Era perso, completamente perso.. come lo era lei, in quel buio
notturno.. Gli sembrava quasi di vivere in un sogno..
ma
ancora, improvvisamente, quella paura sembrò prendere il sopravvento su di
lui.. paura di star sbagliando tutto.. Avrebbe voluto dirglielo ma.. allo
stesso tempo non voleva!
Si alzò
lentamente, raggiungendo l'altezza del volto della ragazza, prima di
sussurrargli:
-Ti
piace..?-REI
Lei gli
accarezzò dolcemente i capelli, prima di dire..
-Non ti
fermare Rei..-KEIKO
Lui
sorrise: se aveva espresso quel desiderio, era perchè non era lui l'unico a
volerlo veramente.. Ancora prima che potesse riprendere da dove aveva lasciato,
sentì delle piccole mani passare sul suo petto, per poi slacciare lentamente il
suo kimono.. In poco tempo, senza quasi nemmeno rendersene conto, si ritrovò a
petto nudo, intento a sfilarle il vestito nero..
-Stai
meglio senza..-REI
Era
inutile dirlo: quello era sesso disinteressato.. si ecco come poteva
definirsi.. sesso senza amore, ma che stava dando cmq piacere..! Che cosa
imbarazzante, pensò keiko per un momento, ma i suoi pensieri svanirono quando
lo sentì nuovamente sopra di lei.. quando sentì il suo petto nudo appoggiarsi
al suo, sensualmente, con una lentezza e quasi un'armonia eccitanti..
Rei non
volle perdere tempo: sveltò fece scivolare una mano nelle sue parti intime,
infilandola sotto gli slip e provocando diversi gemiti di piacere da parte
della ragazza.. Soddisfatto dell'opera, si mise a baciarle sensualmente il
collo, mentre Keiko, ormai in preda all'eccitazione più totale, non trovò
migliore sfogo, per il momento, di passare delicatamente le sue unghie sulla
schiena del cinesino, riuscendo quasi, in certi momenti, a farlo contorcere..
-Mi fai
venire i brividi..-REI
-Sapessi
quanti me ne fai venire tu..-KEIKO
Sorrisero
insieme, ma Keiko non si lasciò scappare quel momento di distrazione da parte
di lui..Lo prese dolcemente per le spalle, facendolo inginocchiare di
fronte a lei, per poi mettersi nella sua stessa posizione.. Lo baciò con
passione estrema, assaporandosi ogni minimo particolare di quel bacio,
inspiegabilmente, prima di passare all'azione: gli slacciò i pantaloni
azzurrognoli e glieli abbassò insieme ai boxer, sotto i respiri affannati di
lui.. Sempre più persa in quel piacere troppo grande per lei, iniziò a
stuzzicare le sue parti intime, facendolo iniziare ad ansimare, sempre più
volentemente.. Fino a che lui, in preda ad un'eccitazione che da tempo ormai
sembrava non sentire più, con poca gentilezza tornò a farla stendere, levandole
poi del tutto gli slip e abbassando ancora di gran lunga i suoi boxer..
Tornò a
stendersi sopra di lei, prendendole ancora una volta i seni tra le mani..
Nemmeno il tempo di capire le sue intenzioni, che Keiko si sentì pervadere da
un brivido strano quanto una certa sensazione.. stava entrando in lei,
lentamente.. ma quell'andatura lenta non durò per molto..
Un
movimento frenetico, eccitato animava ora i loro corpi, in quel momento come
non mai mossi non dalla ragione.. ma da un qualcosa di molto più grande, che la
sovrastava..
Qualche
attimo di estasi più totale, prima della fine... Rei lasciò un po' di lui nel
suo corpo con un gemito che poteva forse quasi definirsi un grido, per poi
tornare ad ansimare, chiudendo gli occhi, cercando di riprendersi.. Da
quanto..! Sembrava quasi essersi dimenticato di cosa si provava in certi
momenti..! Sentì una mano accarezzargli il volto.. aprì gli occhi e la vide
davanti a sè, sconvolta.. Sorrise, seguito da Keiko, prima di uscire dal suo
corpo e stendersi di fianco a lei, togliendo del tutto i pantaloni che ormai
sembravano dargli solo fastidio e calore eccessivo.
Stettero
per qualche istante a fissare il soffitto, senza dire una parola, fino a che
Rei, dopo aver respirato profondamente, tornò a guardarla, senza però
muoversi...
Pronunciò
alcune parole.. parole spezzate.. dalla paura di una sua risposta..
-Tu.. secondo te.. abbiamo sbagliato?-REI
Lei si girò
a sua volta verso di lui, stranita: non si sarebbe mai aspettata quella
domanda.. Lo fissò per qualche istante: i ciuffi che gli cadevano ai lati del
volto erano bagnati e sembravano aderire perfettamente ai suoi lineamenti..
aveva le gote arrossate, e dovette ammettere di aver pensato, per un istante, a
quanto carino fosse stato in quel momento..
Sorrise,
quasi per tranquillizzarlo..
-No.. io..
abbiamo fatto quello che volevamo, che ci sentivamo.. io penso di no..-KEIKO
-Pensi o ne
sei sicura?-REI
Improvvisamente
il volto della ragazza si fece triste; si morse il labbro, prima di
continuare..
-Rei.. tra
noi non c'è amore..-KEIKO
Il cinesino
annuì, abbassando lo sguardo..
-..ma.. tu
sei felice?-KEIKO
Rei sorrise
timidamente, prima di accennare un "si" sussurrato..
-anche
io..ora non so dirti se è stato giusto o sbagliato.. me entrambi lo volevamo..
quindi, io penso non ci sia niente di cui pentirsi..-KEIKO
Lui tornò a
guardare il soffitto... si, in effetti, perchè mai pentirsene? Era felice,
anche lei lo era.. avevano dato sfogo alle loro sensazioni.. perchè mai doveva
essere sbagliato? Eppure.. non si amavano.. poteva esistere il sesso senza
amore? Si, certo che esisteva.. ma non lo aveva mai considerato giusto.. Ma si
era lasciato andare.. quel suo desiderio, finalmente, aveva trovato una via
d'uscita.. era felice..
Sorrise
ancora una volta, fissando il vuoto: si, il sesso senza amore era sbagliato..
anzi sbagliatissimo.. ma per lui era diverso: lui aveva quel desiderio ardente,
quel fuoco acceso da lei, da molto tempo.. non era di certo una che era passata
per caso per strada.. era keiko.. la bambolina che aveva da sempre sognato..
La guardò:
com'era bella.. no, il suo desiderio non si era per niente spento.. a lui
piaceva ancora.. forse più di prima.. ed era felice, immensamente felice..
La invitò
ad avvicinarsi a lui e le fece poggiare la testa sul suo petto; le accarezzò i
capelli per qualche istante, prima di darle un lieve bacio sulla testa..
-Non
pensiamoci più, ok?-REI
-Va
bene..-KEIKO
Keiko chiuse
gli occhi.. era stato bellissimo, Rei era un qualcosa di estasiante.. ma Kei..
il suo cucciolo indifeso.. con lui quell'atto aveva avuto un sapore tutto
diverso..
Erano le 7
del mattino. La sveglia puntuale suonò in camera di Takao, il quale, con un
gesto svelto e poco educato, si affrettò a sbatterla sul pavimento, tenendo,
nonostante tutto, gli occhi ancora chiusi dal sonno..
-Uff...-TAKAO
Sospirò..
aprì impercettibilmente gli occhi, notando le prime luci dell'alba che fioche
entravano dalla finestra della sua grande stanza d'albergo, per poi richiuderli
quasi subito. Si stiracchiò nel suo letto matrimoniale, mugugnando, sentendo un
sonoro "crack" provenire dalla sua schiena. Sbuffò silenziosamente..
non aveva la minima voglia di alzarsi! Era ancora stanco morto.. anzi, morto
era a dir poco! Però in fondo un motivo c'era per alzarsi.. Cibo.. aveva
bisogno di cibo! Aveva mangiato come un maiale la sera precedente, eppure il
suo stomaco già cominciava a dare segni d'allarme rosso..! Si passò lentamente
una mano sulla pancia..
"Azz..
devo mettermi a dieta!"TAKAO
Sorrise,
palpando il suo fisico non perfetto, con qualche rotolino di ciccia qua e là..
Ma dove voleva andare con quella pancia? Certo che nessuna ragazza lo avrebbe
mai preso! Gli serviva una bella dieta! Non doveva perdere molto, giusto
qualche chiletto.. certo, non gli avrebbe per niente fatto male..!
Ma no, cosa
stava pensando?? Che problemi si stava facendo?? Lui a dieta?? Nah, era troppo
bello mangiare.. lui non era proprio il tipo di diete drastiche.. e poi, che
gliene fregava a lui di una ragazza?? Tutto quello a cui doveva pensare
era mantenersi in forza per il torneo, e di sicuro il cibo lo avrebbe aiutato!
Scosse la testa, molto lentamente, non riuscendo a capire da dove fossero
arrivati quei pensieri stupidi, facendoli sparire in un nono secondo, per poi
tornare a fantasticare sulla mega colazione che tra non molto avrebbe fatto..!
Sorrise
ancora una volta.. strano che la sorella non lo avesse svegliato a forza di
grida o spintoni! Forse era più stanca di lui.. e magari non si era nemmeno
svegliata!
Allungò una
mano, senza aprire ancora gli occhi.. fino a quando riuscì a percepire, sotto
il suo palmo, delle spalle.. piccole.. nude.. nude?? Si spostò lentamente in
giù.. niente reggiseno, niente maglietta.. ma cosa le era saltato in mente??
Si girò,
spaventato, questa volta aprendo gli occhi e rendendosi presto conto che lo
spavento più grosso non era ancora arrivato...
-Aaaah!!
prof!! ma.. tu.. che ci fai qui??-TAKAO
Il brunetto
ritirò subito la mano, stringendosela al petto e rizzandosi subito a sedere,
ancora mezzo coperto.. Il prof era voltato di spalle, ma con la testa giarata
quanto poteva verso Takao, e lo stava a guardare sbigottito..
-Hey, ma ti
sembra il caso di toccare??-PROF K
Ci un
qualche secondo di silenzio tra i due.. inutile cercare di capire quale sguardo
tra quello del Prof e quello di Takao fosse il più sorpreso o spaventato della
situazione..
-Keiko..
dov'è? e soprattutto tu che ci fai qui??-TAKAO
-E' una
storia lunga da spiegare.. e cmq non toccarmi mai più in quel modo, mi hai
fatto venire strani dubbi in testa!!-PROF K
-Ma.. che..
io dico..-TAKAO
Si prese i
capelli tra le mani, cominciando a stropicciarseli, nervoso e confuso, indeciso
se si trattasse di realtà o sogno..
-Ti ho
toccato perchè pensavo fossi lei..-TAKAO
-Ah perchè
la tocchi? Hihihi!!-PROF K
-Ma.. che
ca**o ti passa per la testa?? Non è come la pensi tu!!-TAKAO
-Ma si
stavo scherzando.. mamma mia che noia che sei..-PROF K
Il Prof si
alzòa sedere, stiracchiandosi, sotto gli occhi attoniti del suo compagno di
squadra.. tipici occhi di uno che non ha ancora capito bene, anzi, per niente
la situazione. Dopo le varie mosse di stiracchiamento totale, i due tornarono a
guardarsi in faccia, stupiti, fino a che Takao riprese il controllo della
situazione..
-Fammi
capire.. calmiamoci.. dov'è Keiko?-TAKAO
Il
ragazzino di fianco a lui prese gli occhiali dal comodino e se li mise, prima
di tornare a guardare il suo compagno sconsolato e forse un po' impaurito..
Come avrebbe reagito alla notizia..?
-Beh, non
so se sarai contento di saperlo..-PROF K
-Dimmelo e
basta! Dov'è, a ragazzi in giro per le discoteche?? In qualche posto a
ubriacarsi?? A letto con Kei??-TAKAO
-No beh..
penso sia in camera con Rei..-PROF K
Takao
rimase ammutolito.. in camera con Rei?? Come era possibile?? Come era
successo?? Cercò di rimettere in ordine i fatti nella sua testa.. La sera
precedente l'aveva lasciata in sala, con tutti gli altri.. e poi non l'aveva
più vista.. Che Rei le avesse fatto qualche proposta?? No, non era il tipo..
non ne avrebbe mai avuto il coraggio.. Come ci era finita in camera sua..? Era
stata forse lei a.. no, no.. nemmeno lei era una tipa del genere! Anzi.. non
era nemmeno una tipa facile!
Tornò a
fissare il Prof, che lo stava ora fissando a bocca aperta, in attesa di una sua
reazione..
-E.. ma..
sei sicuro?-TAKAO
-Non so..
ecco, io ieri sera era andato a fare un giro con Max e il Presidente, dopo cena
e.. avevo lasciato Rei e Keiko da soli, in sala.. Poi, più tardi, sono
tornato.. Max è tornato subito in camera, mentre io sono rimasto nella hall col
presidente ad elaborare qualche nuova tattica di gioco.. ma ero troppo stanco,
allora dopo un po' mi sono deciso ad andare a dormire.. solo che ho beccato Kei
in corridoio..-PROF K
-Kei?? I
corridoio?? E che..-TAKAO
-Non lo so
che stava facendo e perchè.. era lì e basta.. come un manichino.. mi ha fermato
e mi ha detto di venire da te perchè Keiko e Rei erano in camera nostra e mi ha
anche detto che..-PROF K
Un attimo
di esitazione, ma uno sguardo fulmineo di Takao lo invogliarono a forza ad
andare avanti nel racconto dei fatti..
-.. non
arrabbiarti.. ma.. mi ha detto di venire in camera tua perchè Rei e ehm..
vuoi le parole esatte?-PROF K
-Si!-TAKAO
Lo sguardo
del brunetto non lasciava presagire nulla di buono.. si sarebbe arrabbiato a
morte, altrochè! Non poteva dirglielo.. non poteva dire quella parola.. quella
con cui Kei aveva descritto Keiko! Però.. gliela disse.. senza un particolare
motivo..
-Rei e
quella stronzetta.. ehm.. erano forse impegnati in faccende private..ti prego
però non dire niente! Stai calmo! O succede il finimondo!! Per favore! Tu non
hai sentito niente!!-PROF K
-Stronzetta..
a mia sorella??-TAKAO
Diventò
color peperone.. i suoi nervi erano a fior di pelle.. Stronzetta a lei?? E
detto da lui?? Lì, se c'era un grandissimo stronzo, figlio di chi sapeva lui..
beh quello era solo Kei! Come poteva dire certe cose, dopo tutto quello che le
aveva fatto?? Da che cosa era uscita quella parola??
Il Prof lo
vide scaldarsi più del dovuto e si affrettò a prenderlo per spalle,
scuotendolo..
-Calmati!!
Dai, non fare così!! sappiamo tutti che Kei..-PROF K
-Si lo so!!
Grandissimo figlio di putt**a!! Come si permette?? Gleila faccio vedere
io..-TAKAO
-No no no
no!! Tu non farai vedere un bel niente!! Dai Takao!! Non puoi tirare in ballo
casini adesso! In qualche modo dobbiamo cercare di andare d'accordo!!-PROF K
-Andare
d'accordo?? Ma ti rendi conto?? Io con quello non posso andarci d'accordo, è
contro natura!!-TAKAO
-Si ma
almeno fai finta.. ti prego, non fare casini!!-PROF K
Il brunetto
fissò il ragazzino di fronte a lui, che lo stava tenendo e imprecando di stare
calmo, per qualche istante, in cagnesco.. Era troppo nervoso.. Quel pazzo.. non
aveva ancora finito di stressarle la vita?? Non aveva ancora capito che doveva
starne fuori?? Respirò profondamente, prima di chiudere gli occhi per poi
riaprirli di scatto.. E va bene, sarebbe stato calmo.. in fondo, aveva ragione
il Prof: non poteva permettersi di creare ulteriore scompiglio nella squadra..
lo aveva in qualche modo promesso al presidente.. non poteva! E poi Kei era un
pazzo.. lì ci arrivavano tutti a capirlo.. e anche lì il suo compagno aveva
ragione..! Però quella parola non doveva dirla..
Aveva
deciso: alla prima occasione, alla prossima frecciatina, gliel'avrebbe
sicuramente rinfacciato, a quel bastardo.. forse, per il momento, era il caso
di stare tranquilli.. Anzi, forse ancora no..
-Uff..
ascolta.. come faceva lui a sapere che Rei e mia sorella erano in camera
insieme?-TAKAO
-Mi sembra
che abbia detto che li aveva sentiti passare in corridoio..e.. stavano parlando
di camera.. quindi..-PROF K
-Tsk, che
orecchie lunghe.. farsi gli affari propri mai eh??-TAKAO
-Dai,
smettila..-PROF K
-E va beh..
ma.. allora è sicuro? Non è che ti stava prendendo in giro?-TAKAO
-No, perchè
avrebbe dovuto?..anche perchè se no dove sarebbe ora? Max a quanto sembrava,
era già da Kei in camera.. quindi..-PROF K
-No.. un
momento.. hanno passato la notte insieme quindi??-TAKAO
-Beh..-PROF
K
Takao
strinse i pugni, ancora più nervoso di prima..
-Che
c'è?-PROF K
-Come che
c'è? Non ti rendi minimamente conto??-TAKAO
-Ehm.. non
credo..-PROF K
-Quei due
hanno passato la notte insieme! Mia sorella è stata tutta la notte in camera
con un ragazzo che le muore dietro!!-TAKAO
-E allora?
Tanto a lei non è mai interessato lui..e poi scusa.. Rei è un tipo
affidabile..Pensavo ti fidassi di lui..-PROF K
Si, era
vero.. era un tipo affidabile! Mai e poi mai avrebbe osato allungare le mani..
Scosse la testa, ridendo nervosamente: si stava creando troppi problemi.. Era
già nervoso di suo, ecco perchè! No, non poteva essere successo niente, ma cosa
gli saltava in testa? Sua sorella con Rei? No.. non era possibile.. E poi,
anche se lui le avesse chiesto qualcosa, di certo lei non si sarebbe lasciata
andare.. Arrivare a fare qualcosa con un ragazzo col quale nemmeno stava
insieme? Non era nel suo indole! No assolutamente.. c'erano troppi fatti che lo
portavano a pensare.. a niente, che non lo portavano a pensare a niente..!
Eppure.. quei due insieme.. per un'intera notte.. Se erano stati insieme, soli,
voleva dire che lo volevano.. e perchè lo volevano?? Che Keky si fosse
improvvisamente innamorata di Rei? Che lui avesse cercato di consolarla tutta
la notte per quello che era successo? Poteva anche essere..
-Scusa..
penso troppo.. però.. non so..-TAKAO
-Dai, vuoi
che quei due abbiano veramente fatto qualcosa?-PROF K
-Beh
ecco..-REI
-Rispondi
Rei!-TAKAO
-Ma non so
se..-REI
Rei e takao
se ne stavano così, fermi, dritti uno davanti all'altro, davanti alla porta
chiusa della camera del cinesino, dove Keiko stava ancora dormendo beatamente.
Il brunetto teneva le braccia conserte, nervoso, in attesa di una risposta dal
compagno.. anche se già se la stava immaginando! Perchè altrimenti sarebbe
stato così insicuro? Qualcosa di sbagliato ci doveva pure essere! Cercò di non
pensarci... avrebbe preso il tempo entro il quale lui cercava una risposta
adeguata per calmarsi..
-Dimmi..
avete fatto qualcosa si o no? E semplice Rei.. è semplice..-TAKAO
Il cinesino
abbassò lo sguardo: catastrofe.. orrenda catastrofe! Takao gli aveva detto
quello che era successo ieri sera.. gli aveva detto che il Prof era andato a
dormire da lui sotto avvertenza di Kei.. e gli aveva anche detto quello che
quel bastardo gli aveva detto.. Beh, di certo il suo compagno di squadra
davanti a lui non era l'unico ad essere nervoso fino alla punta dei capelli!
Ogni volta che Kei parlava riusciva sempre a dire cose sbagliate!
"Occupati in faccende private"... Sembrava quasi gli avesse dato
ancora fastidio, altrimenti perchè rinfacciarlo?
Prese un
lungo respiro, non era il momento di pensare.. era il momento di rispondere..
-Ti prego
takao.. che non esca da questo giro ristretto, cioè me e te..-REI
-Cosa?-TAKAO
Spalancò
gli occhi.. era un si.. era un dannatissimo si allora?? Lui e.. sua sorella
avevano..
-Si,
qualcosa abbiamo fatto..-REI
Rei deglutì
a forza, prima di girarsi da una parte, verso la porta chiusa della camera,
appoggiandovi sopra la testa. Il suo compagno era zitto.. e non gli serviva
guardare la sua espressione, già se la immaginava: sopresa, scioccata,
sconvolta.. arrabbiata...anzi, forse inkazzata! Dio, ma cosa aveva fatto??
Perchè si era lasciato andare con quel bacio..? Forse, perchè lo stava
aspettando da tempo ormai.. forse perchè era lei il suo sogno proibito, che, in
quel momento, la notte precedente, si rivelò tutt'altro che proibito.. forse
era perchè era lei che voleva.. Non lo sapeva! Solo in quel momento si rese
conto del loro sbaglio.. Beh, certo.. forse per loro poteva anche non essere
uno sbaglio, e stava parlando di lui e Keiko.. ma per gli altri, che riuscivano
solamente a guardarla dal lato oggettivo, era uno sbaglio più che grosso!
Avevano fatto sesso, sesso disinteressato.. senza un minimo legame.. poteva
dirsi uno sbaglio..?
-Lo so, abbiamo
sbagliato.. ma vedi.. Takao tua sorella è un qualcosa di straordinario per me,
tu lo sai! Lo sai che mi è da sempre piaciuta! Lo sai che non sono mai riuscito
a dimenticarla!-REI
-F..fermati.
con calma, eh?-TAKAO
Takao lo
prese per le spalle, facendolo voltare verso di lui: si poteva benissimo
leggere lo shock nei suoi movimenti, nelle sue parole, nei suoi occhi.. Certo,
perchè era una cosa innata, impossibile! Sua sorella non avrebbe mai fatto una
cosa del genere.. Con Rei poi! ma da quando? Da quando riusciva a piacergli..?
E soprattutto, perchè l'aveva fatto? Cosa le era successo..? Quella non era la
Keky che conosceva lui.. non era lei..
-Io non so
come sia successo.. ma dopo tu me lo racconterai, vero? Vero che m lo
dirai?-TAKAO
-Si..
certo..-REI
-B..bene..
dunque.. vediamo..-TAKAO
Il brunetto
dovette chiudere gli occhi per qualche istante, per rimandare da dove erano
venute quelle lacrime di shock totale.. Cercò di calmarsi, cercò di ragionare..
-Allora,
prima di tutto.. fin dove siete arrivati?-TAKAO
-Beh..
ecco..-REI
-Rei!-TAKAO
-...fino..
in fondo.. si..-REI
-Fino in
fondo?? Intendi dire.. tutto?-TAKAO
-Si Takao,
l'abbiamo fatto!-REI
Rei sentì
la presa forte con cui il suo compagno lo stava tenendo, allentarsi.. Avevano
fatto sesso.. loro due.. si erano spinti fino in fondo..! Perchè.? Cosa aveva
portato lui e soprattutto sua sorella a fare una cosa del genere? Ancora una
volta prese un respiro profondo.. Doveva far loro una colpa ora? Doveva
rinfacciare loro lo sbaglio commesso..? Oppure.. no..? In fondo, se lo
volevano.. ma non poteva essere una cosa giusta..
-Ragazzi..
che ci fate qui?-KEIKO
I due si
girarono: Keiko uscì dalla stanza con addosso l'accappatoio bianco
dell'albergo, ben chiuso in vita e sul petto. Aveva ancora gli occhi
assonnati.. probabilmente doveva essersi appena svegliata! Aveva tutti i
capelli scompigliati, e un evidente segno di occhiaie sotto gli occhi.. Li
guardò stranita: ancora il suo cervello non era riuscito bene a connettere, e i
suoi occhi a focalizzare le faccie sconvolte dei due.. Sospirò, scostandosi
leggermente i capelli, e lasciando intravedere sul collo..
-Keky..
quel segno cos'è?-TAKAO
Rei
rabbrividì.. non si era controllato! Non era stato attento.. si era lasciato
troppo andare! Certo, ormai si era confessato! Ma quel segnaccio viola proprio
non ci voleva...! Si portò una mano sulla fronte, mentre Takao si avvicinò alla
sorella toccando lievemente il marchio d'amore che Rei le aveva lasciato in
pieno collo..
-Non so..
cos'ho?-KEIKO
Il brunetto
si scostò.. leggermente, giusto per riuscire a guardarla negli occhi..
-Un bel
succhiotto, ecco cos'hai..-TAKAO
Solo allora
la ragazza cominciò a connettere: guardò Rei.. era spaventato, triste, e la
guardava come per dire "sa tutto ormai". Abbassò il capo, prima di
tornare a guardare il suo fratellino, che la fissava con aria irritata..
-Io.. beh
immagino che..-KEIKO
-Si, so
tutto.. o quasi.. perchè l'hai fatto Keiko? Non è da te..-TAKAO
-Io.. non
lo so.. mi sono lasciata andare.. io.. non so come sia successo..-KEIKO
-Non è una
risposta..-TAKAO
-E invece
ti dovrà bastare, perchè è andata così!-KEIKO
Takao
assunse una smorfia di rabbia.. Non poteva essere successo! Cosa li aveva
portati fino a quel punto? Non erano loro.. non era da loro..
-Calmiamoci..
posso sapere come è inziata la storia?-TAKAO
Rei e Keiko
si guardarono in faccia, fino a che lei prese per prima la parola.. era stata
colpa sua, ed era giusto ammetterlo..
-E' stata
colpa mia...-KEIKO
-Certe cose
si fanno in due..-TAKAO
-No, è stata
colpa mia!-KEIKO
La ragazza
alzò improvvisamente la voce, lasciando i due di sasso.. Dopo qualche istante,
il cinesino le si avvicinò, prendendola per un braccio:
-E' stata
colpa di tutti e due, ha ragione Takao..-REI
-Sarà.. ma
ho inziato io..-KEIKO
-Io.. non
ci posso credere..-TAKAO
Il brunetto
si prese il volto tra le mani, non riuscendo più a capire niente ormai della
situazione.. una sola domanda gli venne spontanea..
-Perchè..?-TAKAO
-In che
senso perchè?-KEIKO
-Io.. non
avrei mai pensato che.. che tu fossi interessata a..-TAKAO
-Beh ma
io.. è un po' più complicata la faccenda..-KEIKO
-Dimmela..-TAKAO
Il cinesino
la guardò, alzando poi le spalle.. tanto valeva essere sinceri a quel punto!
Non c'era più niente da nascondere..
-Ieri ho
scoperto le doti da bravo massaggiatore di Rei.. vuoi la verità? Mi piacevano
quei suoi massaggi, avevano un qualcosa di strano.. che mi piaceva da morire...
Ecco io.. erano talmente belli.. talmente sensuali che..-KEIKO
-No.. ho
inziato io.. sono stato io a.. inziare con quei massaggi, se così si può dire..
ecco io..-REI
-Si ho
capito di quali massaggi stai parlando.. ho capito tutto, vai avanti..-TAKAO
Guardò la
sorella, ancora con rabbia, incitandola ad andare avanti..
-beh io..
mi piacevano troppo e.. ad un certo punto ho perso il controllo e mi sono
girata.. e l'ho baciato.. e il resto lo sai..-KEIKO
Nessuna
reazione da parte del brunetto, troppo intento a pensare, a chiedersi, ancora
una volta, come fosse potuta succedere una cosa del genere.. Perchè era
successa? Come aveva fatto a perdere il controllo per.. per così poco? Dovevano
essere ben eccitanti i massaggi di Rei..
Mai e poi
mai si sarebbe immaginato una cosa del genere da loro due, specialmente da
lei.. ma era successo! Se Dio voleva era successo! Forse Rei era finalmente
contento!
-Non riesco
a crederci, mi dispiace.. da voi non mi aspettavo una cosa del genere..-TAKAO
-Ma.. in
fondo.. cosa abbiamo fatto poi..? Alla fine.. lo volevamo tutti e due..-KEIKO
-Cosa? Tu
hai ancora il coraggio di chiedere cosa ci sia di sbagliato? Ma non ti rendi
conto? Tu hai sempre visto il sesso come il rafforzamento di un legame d'amore
estremo.. non l'hai mai visto come un divertimento..-TAKAO
-ma non è
stato divertimento..-KEIKO
-beh, dilla
come vuoi.. sarà stato.. sesso per.. giusto per scaricare l'eccitazione! E non
dire di no questa volta! Tra voi due non c'è nessun legame sentimentale, e
sarei pronto a scommetterci la mia testa! Ho ragione?-TAKAO
I due
abbassarono il capo, annuendo tristemente.. lentamente, quello sbaglio stava
pesando sempre di più..
-sembra che
tu abbia perso la conoscenza del significato del sesso! Sembra che ad un tratto
tu non sappia nemmeno più cosa vuol dire! Ti facevo più matura Keiko! E per
quanto riguarda te Rei.. che non succeda mai più! Lo so che ti piace mia
sorella, lo so perfettamente! ma non so tu che significato dai a
quest'atto, non lo so.. fatto sta che non mi sembri un tipo del genere! fattene
una ragione, tra voi due non c'è amore.. e non ci deve essere nemmeno sesso,
chiaro? Siamo persone coscenti, a quanto mi sembra.. e possiamo arrivare a
capire queste cose anche da soli..-TAKAO
Sbuffò,
come per scaricare tutta la rabbia che si stava tenendo dentro, prima di
tornare a guardarli, scocciato e ancora più scioccato di prima.. non reagivano..
non dicevano niente, non si muovevano.. ma avevano capito di aver
sbagliato..forse..
-Mi
dispiace..-REI
-Anche a
me..-KEIKO
-Scusa..
non succederà più.. però.. posso dirti un'ultima cosa, senza che ti
arrabbi?-REI
Lo sguardo
del cinesino era cambiato..
-Dimmi..-TAKAO
-Quello che
è successo è stato solo tra me e lei.. e noi siamo liberi di fare quello che ci
piace, senza che qualcuno ci venga a fare la predica per quello che abbiamo
fatto! Ci sentivamo di farlo entrambi, perchè non avremmo dovuto? Perchè
qualcuno ci veniva rinfacciare tutto poi? Non mi sembra.. pensala come vuoi..
ok, ti do ragione, il sesso senza amore è completamente sbagliato.. ma
noi due lo volevamo.. e basta..-REI
takao
rimase senza parole.. forse colpito da quelle frasi dette dal suo compagno di
fronte a lui! Beh si, in un certo senso aveva ragione.. ma lui non lo
accettava.. non accettava che sua sorella avesse fatto sesso per semplice
piacere.. non era giusto.. non era da lei..
-Si, una
parte di ragione ce l'hai.. forse mi sto scaldando troppo.. ma io ci tengo a
mia sorella, ci tengo a non farle fare cose o passi sbagliati.. l'hai detto tu
per primo: il sesso senza amore è sbagliato.. quindi non deve accadere
più..fine del discorso, non voglio litigare con nessuno!-TAKAO
Rei sbuffò:
proprio quella discussione non gli era andata giù! da una parte anche lui era
disposto a dargli ragione.. era logico che ci tenesse a lei.. però dall'altra..
gli sembrava di essere in un paese libero.. chi era lui, un dittatore?? Doveva per
caso dettare legge a lui su quello che doveva o non doveva fare con chi voleva?
Strinse i pugni: avrebbe voluto andare avanti in quel discorso, ma non poteva..
non voleva litigare con la persona che, in fondo, lo aveva sempre aiutato.. non
doveva! Non se la sarebbe sentita.. Cercò di mandare giù tutto con una semplice
frase..
-va bene..
non succederà più..-REI
-Lo
spero..-TAKAO
Il cinesino
diede un'ultima occhiata a Keiko, sorridendo lievemente, per poi dirle,
vendendo la sua faccia spaventata..
-Non ce
l'ho con te.. stai tranquilla.. tu non c'entri.. abbiamo sbagliato entrambi..
ma è così che vanno le cose.. si sbaglia e poi, se si può, si recupera..-REI
-Ma Rei,
noi non abbiamo sbagliato del tutto, noi..-KEIKO
-Sssh, ti
prego, non torniamo su quest'argomento..-REI
Si avvicinò
di più a lei, sotto gli sguardi furenti del brunetto che li stava a fissare, e
le sussurrò:
-sai che la
penso come te.. ma.. credimi, forse è meglio così!-REI
Keiko annuì
lievemente, dandogli ragione: si, in fondo, era meglio smetterla.. basta,
quella sarebbe stata la prima e l'ultima volta.. basta sesso senza amore..
basta lasciarsi andare..! Basta.. Si sentivano appagati entrambi.. ma in fondo,
aveva ragione Takao.. il principio era totalmente sbagliato..
Detto
quello, sorrise, e se ne andò, scomparendo per le scale che portavano alla
hall..
Takao
rimase per qualche istante a fissare la sorella, prima di guardare l'orologio..
-E' meglio
se scendiamo anche noi per la colazione.. Ti aspetto giù..-TAKAO
le lanciò
le chiavi della loro camera, che furono subito prese al volo dalla ragazza..
Si voltò,
con qualche lacrima negli occhi, quando sentì delle braccia circondarlo per la
vita trascinandolo indietro..
-Mi
dispiace fratellino..-KEIKO
Lui
sorrise, prendendole una mano..
-Ormai
quello che è fatto è fatto.. si forse sono stato esagerato con la predica.. ma
in fondo, anche tu sai che avete sbagliato..-TAKAO
-Lo so..
sei arrabbiato con me..?-KEIKO
-Un
po'..-TAKAO
Lei gli
diede un bacio sulla guancia, facendolo sorridere nuovamente..
-Non voglio
succeda ancora..-TAKAO
-Non
succederà più, te lo prometto.. è stato un momento di follia..-KEIKO
Appoggiò la
testa su una sua spalla, stringendolo forte a sè, finchè non sentì una lacrima
bagnarle il volto.. ma non era sua..
-Dai, non
ti piangere..non è stato niente..-KEIKO
-Questo lo
dici tu... sarà che mi faccio pesare troppo le cose.. non lo so..-TAKAO
Gliela
asciugò..
-Non voglio
vederti arrabbiato con me, per favore.. sei tutto quello che mi è
rimasto..-KEIKO
Lui si girò
verso di lei e l'abbracciò, senza che lei se lo potesse aspettare..
-Mi sta
passando.. stai tranquilla.. Dai adesso vai a vestirti..-TAKAO
-Sono un
disastro vero? Ti sto rovinando le giornate..-KEIKO
-No, non
dire così.. non mi stai proprio rovinando niente.. Non pensarlo nemmeno..-TAKAO
-Grazie..-KEIKO
Si
staccarono.. con un cenno del capo Takao se ne andò giù dalle stesse scale dove
poco prima era sceso Rei. Keiko lo guardò andarsene: quanti problemi gli stava
creando.. Si passò una mano sulla fronte, prima di tornare in camera di Rei e
rimettersi, almeno per girare per i corridoi, le sue cose della sera
precedente. Chiuse la porta, portando con sè le chiavi di quella camera, per
poi incamminarsi verso quella sua e del fratellino. Era inutile ormai negarlo:
nonostante il piacere provato da entrambi, il loro volerlo a tutti i costi..
quello era stato uno sbaglio.. E lo dimostrava anche come, con Kei, tutto le
era sembrato diverso, quella notte.. quella magnifica notte.. quando si era
sentita in paradiso..
Sentì dei
passi dirigersi verso di lei: alzò il capo, lentamente.. e lo vide! Certo, si
parlava del diavolo.. ed eccolo.. Camminava con quel suo passo da duro,
orgoglioso, freddo.. le venne quasi da sorridere a vederlo così impettito: non
c'era niente di lui di cui vantarsi..
Si
guardarono per qualche istante, di sfuggita, senza nemmeno rendersene conto..
Dopo di chè abbassarono subito lo sguardo, nervosi, e si incrociarono, senza
nemmeno salutarsi.. Fece male ad entrambi, non c'era che dire.. molto male.. Ma
nonostante tutto, cercarono di nasconderlo, di gettarlo via.. lui per orgoglio,
lei per il fatto che lui non doveva meritarsi il suo dolore..
Un
"ciao" era lì, pronto ad uscire.. ma non uscì..
Lo sentì
scendere le scale, velocemente.. non appena i suoi passi si fecero più lontani,
si voltò a guardare.. nervosa, stringendo nella mano le due chiavi.. non si
meritava nemmeno un "ciao"..
"ti
meriti solo un addio, bastardo.."KEIKO
-Keky.. mi
passi la marmellata?-TAKAO
la ragazza
si sporse per prenderla.. aveva sistemato bene i capelli, in modo che le
ricadessero sul collo per non far vedere a nessuno quello che aveva, quel
marchio inconfondibile.. I tre interessati erano d'accordo che nessuno avrebbe
dovuto saperlo, o sicuramente.. domande su domande.. sguardi su sguardi.. e
infine.. una catastrofe, se anche LUI fosse venuto a saperlo.. era meglio
nascondere tutto!
Purtroppo
però, in quel gesto, una ciocca le cadde troppo in avanti, mostrando
prefettamente un segno violaceo non di piccole dimensioni. Subito, accortasene,
tornò a sedersi di scatto, passando velocemente la marmellata al fratellino e
risistemandosi di fretta i capelli, guardandosi intorno furtiva, nella speranza
che nessuno avesse notato niente..
Meno male:
tutti erano intenti ad abbuffarsi, e nessuno aveva notato "l'arma del
delitto".. o meglio, del finimondo! Sospirò, per calmarsi, tornando poi a
mangiare tranquilliamente..
Ma non
c'era da essere tranquilli.. qualcuno aveva visto benissimo.. e non solo lui..
anche il cinesino si era accorto della ciocca spostata e del segno in bella
evidenza, e subito si era ingozzato, per poi guardare anche lui furtivo gli
altri, nella stessa speranza che nessuno avesse visto niente..
Qualcuno li
aveva notati.. e aveva forse già capito.. e non era per niente calmo e
tranquillo..
Maledetta.. era una
maledetta put**na!! Come aveva osato?? Come riusciva a recitare la parte della
povera ragazza sofferente davanti a tutti, quando invece..
Dannazione
quella era la sua occasione.. Battè un pugno sul tavolo, un pugno violento e
forte, chiudendo gli occhi e facendo voltare tutti..
-Kei.. stai
bene?-PROF K
Sta zitto,
marmocchio! Come faceva a stare bene?? Come faceva ad accettare che colei che
gli aveva fatto tante promesse, che lo aveva da sempre rassicurato di volere
solo lui, fosse andata a letto con quel bastardo cinese?? Come aveva potuto
fidarsi di lei..? Certo, la faccenda poteva essere solo quella, era evidente..
chissà cosa avevano fatto quei due bastardi, la serata precedente! Chissà se il
calore del suo corpo fosse stato sperimentato anche da lui.. chissà se quelle
magnifiche sensazioni che aveva provato quella notte, non le avesse sentite
anche lui.. Lui.. dentro lei..
No, non
poteva pensarci! Strinse i denti, mostrando a tutti un più che evidente stato
di rabbia estrema, quasi incontenibile..
No, quella
doveva essere la sua occasione.. con quell'orrenda scusa, l'avrebbe
dimenticata.. doveva dimenticarla! Come poteva ricordare e amare ancora una
persona che forse era sempre stata non sincera nei suoi confronti..? Nei
confronti suoi, del ragazzo che diceva di amare alla follia..!
Ora era
sua.. era maledettamente sua! Brutta stronza! A pensare ancora a certi
momenti.. quando lo abbracciava, gli sussurrava di stare tranquillo, perchè lei
voleva solo lui.. amava solo lui.. perchè a lei non fregava niente di quel
cinese che le moriva dietro.. e che lui odiava con tutte le sue forze.. Chissà
se magari, anche durante il loro periodo felice, lei ci aveva fatto qualcosa..?
Probabile, a questo punto! Se avevano fatto quello che ormai era visibile
grazie ad un orrendo segno viola sul collo, voleva dire che lui le piaceva... e
non ci si poteva far piacere una persona da un momento all'altro..
Lei, il suo
angelo, sceso dal cielo.. Gli aveva fatto ancora credere nell'amore, gli aveva
ancora donato fiducia.. cose che pensava non esistessero su quella maledetta
terra.. e ora ne poteva avere una conferma..
Certo, lui
non si era comportato per niente bene nei suoi confronti.. l'aveva lasciata,
per una stupida ragione, per un torneo perso.. ma se lo meritava! Certo che se
lo meritava, a quel punto! Tutte quelle parole, dette da un innocente bambino,
cambiarono improvvisamente significato per lui.. Anzi, forse quel significato
scomparì del tutto! Sarebbe voluto tornare là, in quella piazzetta, e vederlo
ancora giocare col suo bey.. Questa volta gli avrebbe detto quello che era
vero.. quello che ormai vedeva con i suoi occhi..
"Akio,
fai bene a giocare col tuo bey.. anzi, ti dirò di più! pensa solo a lui, perchè
lui non ti tradirà mai.. Abbi sempre e solo fiducia in lui, perchè in questo
mondo la fiducia che credi avere nelle persone più care e importanti in realtà
non esiste.. prima o poi te ne accorgerai.."
Si,
l'avrebbe fatto piangere.. ma era vero! Era dannatamente vero!
Si alzò di
scatto dal tavolo, lasciando tutti quanti a bocca aperta, quasi spaventati.. Ma
il più spaventato tra tutti fu proprio lui, Rei..! Lo guardava, timoroso di una
sua reazione, senza saperne esattamente il motivo..finchè lui lo fissò, dritto,
negli occhi dorati..
Uno
sguardo, un brivido, un gelo.. un odio ed una rabbia incolmabili.. quello
sguardo lo aveva agghiacciato.. Non potè fissarlo per più di due secondi:
svelto, il cinesino abbassò lo sguardo al tavolo, fingendosi calmo, mentre Kei
era ora passato a fissare lei.. il suo angelo.. la sua maledizione..
Avrebbe
voluto dirle delle semplici parole:
"Grazie
per avermi dato una ragione per dimenticarti, per avermi fatto capire che,in
fondo, quello che ho fatto io non è stato niente in confronto a quello che hai
fatto tu.."..
Non lo
disse.. non voleva.. non sarebbe riuscito a spiaccicare una parola.. in fondo,
nel profondo della sua anima, dovette ammettere il suo atroce pianto.. un
pianto di disperazione.. per colei che aveva sempre amato.. quando invece,
probabilmente, quell'amore da parte sua non c'era mai stato.. L'aveva illuso,
forse.. si, l'aveva illuso, e lo stava illudendo anche in quel momento, mentre
i suoi occhi erano ancora intenti in sguardi dolci, ma anche spaventati e.. sofferenti..
ancora sofferenti..! Lo stava illudendo di star male per lui.. Che tro*a...!
Lei
abbassò, come Rei, lo sguardo.. Aveva capito.. aveva visto.. l'unica ragione
poteva essere quella.. Ma perchè gli dava così fastidio se di lei non gli
importava più niente? Non seppe rispondersi... la possibilità che lui provasse
ancora qualcosa per lei era da escludere.. non poteva essere.. e cmq non
l'avrebbe accettata..!
Non avrebbe
retto quello sguardo di rabbia e ironia messe insieme per ancora un secondo in
più..
Sentì la
mano del fratellino avvicinarsi alla sua spalla, stringendogliela, mentre il
silenzio più totale era calato. Il brunetto sperò con tutte le sue forze che
Kei non sapesse niente.. non avesse notato niente, sebbene non aveva notato il
collo di Keky scoprirsi qualche attimo prima.. Era cmq consapevole che di certo
i capelli non potevano rimanere incollati al collo.. si spostavano.. ma i suoi
non potevano spostarsi..
-Kei avanti
siediti..-PRESIDENTE
-No..-KEI
Passò
dietro a Rei, spintonandolo leggermente con un gomito e lanciandogli un'ultima
occhiata di odio, prima di sparire su per le scale..
Takao si
strofinò il volto con una mano..
"Se
c'entra Rei, mi sa che ha fatto centro.."TAKAO
Vide la
sorellona girarsi, di scatto, e guardarlo con gli occhi da cerbiatta impaurita,
prima di sentire alcune parole dette da lei sottovoce..
-Boom..
catastrofe..-KEIKO
-Ahia.. non
dirlo..-TAKAO
Prese il
fratellino per un polso, facendolo alzare di scatto..
-Hai finito
di mangiare?-KEIKO
-S..si..-TAKAO
-Bene.. noi
facciamo un salto nella hall..-KEIKO
-Ma..-TAKAO
Nemmeno il
tempo di ribattare, che Keiko lo prese con più forza, trascinandolo via per un
braccio..
Qualche
attimo di silenzio.. poi..
-Certo che
sono tutti strani..-MAX
-Ragazzi..
io.. non vorrei dirvelo, ma quella ragazza vi sta creando parecchi
problemi..-PRES.
-Non è lei,
presidente.. sappiamo tutti qual è la causa principale..-PROF K
-Non
saprei.. io giudico da quello che vedo..-PRES.
-Vedrà che
si sistemerà tutto.. glielo garantisco.. Keiko è una tipa a posto..-MAX
-Lo spero
per voi..-PRES.
I due si
guardarono in faccia, dubbiosi e anche abbastanza irritati: non si poteva dare
la colpa lei.. lei non ne aveva.. e loro l'avrebbero difesa in qualsiasi
circostanza..
Improvvisamente,
Rei si alzò dalla sua sedia, nervoso.. Quello sguardo gelido lo aveva fatto
innervosire! Cosa voleva ancora, quell'egoista? Pensava di tenersela sotto una
cupola di vetro, solo per lui, dopo tutto quello che le aveva fatto? Non ne
aveva nessun diritto: lei non era sua, e mai più lo sarebbe stata! Lei era
libera.. poteva fare quello che le pareva.. Fare casini e scenate per una
simile storia.. ormai era chiaro che aveva notato il marchio che lei aveva sul
collo, era più che chiaro.. dai suoi occhi si intravedeva tutto! Ma non poteva
comportarsi in quel modo.. Cosa doveva fare lei ora, dopo che lui l'aveva
abbandonata per una sciocchezza? Prestargli giuramento di fedeltà e
promettergli di appartenere sempre a lui, nonostante tutte le circostanze? Non
esisteva.. lei non era sua.. non apparteneva a lui! Lui non aveva più alcun
diritto su di lei, tanto meno quello di proibirle di fare quello che voleva..
di fare storie e incazzarsi per una ragione inesistente!
-Io vado
su..-REI
Era più che
chiaro che quello sguardo, quell'ultmo sguardo, insieme a quello spintone,
erano segno di sfida.. e lui l'avrebbe accettata.. non aveva niente di cui
vergognarsi! Non aveva niente di cui pentirsi nei suoi confronti!
-Ah
ok..-MAX
Rei salutò
con un gentile inchino, fingendo di essere tranquillo, per poi uscire dalla
sala con passo frenetico.
-E si..
sono proprio tutti strani.. vorrei sapere cos'hanno..-MAX
Correva su
per le scale, fino ad arrivare al primo piano.. nessuno.. o quasi..
-Devi stare
più attento Rei: certi marchi sono inconfondibili..-KEI
Quella
voce.. quel tono di ironia schifosa.. poteva essere solo lui.. Si voltò verso
destra, e lo vide appoggiato ad un muro, quasi stesse aspettando solo lui.. Ed
in effetti, era proprio così..
-Kei! Cosa
vuoi ancora?-REI
Il ragazzo
tatuato si avvicinò molto al cinesino, mantendendo quel sorrisetto beffardo
fuori, sulle labbra.. ma continuando a piangere dentro.. Deglutì a forza, prima
di rispondergli, sperando che le lacrime fossero riuscite a rimanere al suo
interno, a non fuoriuscire dai suoi occhi..
-Ammettilo..
te la sei portata a letto..-KEI
Rei rimase
senza parole per qualche istante..se lo avesse ammesso, sarebbe successo il
finimondo, e non doveva succedere..
-E' brava
vero..? Ti fa sentire cose fuori dal mondo..-KEI
-lasciami
stare Kei..-REI
-Oh no che
non ti lascio stare.. è inutile che continui a negare di fronte
all'evidenza..-KEI
Era vero,
non poteva andare avanti a negare.. ma cosa gli stava succedendo?? Lui non
aveva nulla di cui vergognarsi.. perchè non riusciva ad ammetterlo? Forse
perchè quello sguardo beffardo lo stava trafiggendo.. gli stava mettendo paura,
ecco qual era la ragione!
Kei gli si
avvicinò ancora, arrivando a pochissimi centimetri da lui, facendolo
indietreggiare di un passo..
-Cos'è Rei?
hai paura? fai bene ad averne.. Dio, ma che errore hai fatto.. forse non ti era
ben chiaro il fatto che tu non l'avresti mai dovuta nemmeno sfiorare con un
dito..-KEI
Sentì la
mano di Kei afferrarlo per un lembo del kimono, sul petto.. la sua presa stringeva..
stringeva sempre di più.. Ma non poteva lasciarsi trattare in quel modo: lui
non era un codardo, e avrebbe difeso la sua ragione a qualunque costo! prese
coraggio davanti a quegli occhi ormai assassini, e lo afferrò per il polso del
braccio col quale lo stava tenendo. Con un rapido gesto, si liberò, per poi
spintonarlo verso un muro.. Aveva paura.. sarebbe finita male.. ma non doveva
lasciarsi mettere sotto i piedi da uno stronzo, non doveva lasciar sovrastare
la sua ragione dal suo torto..
-Ascoltami
bene, stronzo..-REI
A quelle
parole Kei sbarrò gli occhi.. non si sarebbe mai aspettato una simile reazione
da lui, lo aveva da sempre reputato un coniglio..
-Io non ho
fatto proprio nessun errore.. E va bene si, siamo andati a letto insieme, se ci
tieni tanto a saperlo, ma io non ho niente di cui vergognarmi! Cos'hai tu, Kei?
Sembri quasi geloso, anzi, lo sei! Sei geloso fino alla morte di lei.. lo
sei ancora! Tu la vorresti ancora tra le tue braccia, ma fattene una ragione:
lei non è più tua, tu non hai nessun diritto su di lei! Non hai diritto di
impedirle di fare quello che vuole.. perchè anche lei lo voleva Kei.. lo voleva
forse quanto me! Cosa vuoi ancora? Non pretenderai mica di impedirle di
vedersi con qualcuno per il resto della sua vita? E' fuori luogo, scordatelo!
Tu non sei più nessuno per lei, sei solo un maledetto possessivo! E qua sei
solo tu a star facendo l'errore! Io non mi vergogno di quello che ho fatto!-REI
Ecco,
l'aveva detto.. era finita.. o forse no? Tremeva, la sua voce tremava.. lui
dentro tremava! Kei era rimasto sorpreso e scioccato da quelle parole.. Aveva
ragione.. un maledetto bastardo aveva ragione! Lei contava ancora molto per
lui, lui la voleva ancora con sè, era vero.. Ma era anche vero che lui non
aveva più alcun potere su di lei: non poteva impedirle di andare a letto con
qualcuno.. lei non era sua, non più..
Si era
solamente fatto scoprire.. Rei aveva scoperto quello che lui veramente voleva
dentro di sè.. Come primo istinto, gli venne da piangere.. Perchè si sentiva
così maledettamente male?? forse, perchè quel cinese gli aveva levato la
maschera...? No.. la vera ragione era che lui non poteva pretendere di
possederla.. Tra loro due non c'era più alcun legame, e lui doveva imparare ad
accettarlo! Faceva così dannatamente male...!
Improvvisamente,
tornò a sgranare gli occhi: fissò Rei con lo stesso sguardo assassino di prima,
facendolo sobbalzare.. per poi scoppirare in una risata alquanto sadica.. ma
cosa gliene poteva fregare a lui di una stronza? Di una che lo aveva da sempre
illuso? Stava solamente amando il diavolo, e nient'altro.. non poteva fargli
male, non doveva.. perchè aveva da sempre amato qualcosa di sbagliato che non
doveva essere amato.. Però l'amava.. nonostante tutto gli faceva male più di
una pugnalata in pieno petto..
Rei chinò
la testa da un lato con fare interrogativo, prima di prendere nuovamente la
parola per primo..
-E' inutile
che ti scaldi tanto.. sei stato tu ad abbandonarla, senza una vera ragione..non
puoi fare nessuna colpa a nessuno, se non a te stesso.. se davvero la vorresti
ancora al tuo fianco, perchè non te la sei tenuta stretta? Kei non riuscirò mai
a capirti, a capire la tua testa.. nessuno qua ci sta riuscendo..-REI
-Non è
vero, io non la rivoglio! E cmq non sono affari tuoi..-KEI
-Certo, non
sono affari miei.. tipica frase che fa capire che ho fatto centro! Nemmeno tu
ti capisci Kei..-REI
-Non sta a
te giudicarmi,e non venire qua a fare l'amico..-KEI
-E va bene,
come vuoi.. ma ricorda che non avrai mai nessuna scusa da me, perchè io non ho
proprio niente di cui scusarmi nei tuoi confronti... tu con lei non
c'entri più niente, mettitelo bene in testa!-REI
kei non
rispose.. aveva ragione, cosa porteva dire? Ma come faceva lui a sapere
quello che provava veramente dentro? Se lo avesse saputo, forse gli avrebbe
dato ragione.. ma lui non voleva che si sapesse.. lui non l'avrebbe mai
rivoluta per sè, lui non sarebbe mai tornato da lei..
Le parole
dette dal suo compagno di squadra sembravano girargli senza sosta nella testa:
lei non era più sua, lei era libera di fare ciò che voleva.. lei era andata a
letto con lui.. a lei.. non importava più niente di lui! A quanto pareva era
riuscita molto bene a dimenticarlo.. Beata lei, che c'era riuscita! Dio,
sarebbe stato tutto molto più facile se in quel momento fosse sceso da quelle
scale, l'avrebbe raggiunta e le avesse chiesto "scusa".. le avesse
detto come stavano veramente le cose.. le avesse confessato il suo bisogno
estremo di lei.. Ma no, non poteva! Si sarebbe solamente sentito dire un
"addio", un doloroso addio.. perchè ormai a lei non importava più
niente di lui.. non importava più niente del ragazzo che fino a pochi giorni
prima sembrava amare.. Già, "sembrava" era proprio la parola giusta:
chi gli diceva che lo aveva amato veramente? Chi gli diceva che quelle parole,
quei gesti, quei baci, erano sinceri? Abbassò il capo, come non avrebbe mai
fatto, facendo quasi sorridere di compiacimento Rei, che se ne stava ora in
disparte ad osservare la scena: era pazzo, certo, ma il fatto che avesse capito
come stavano realmente le cose voleva dire che una parte di cervello riusciva
ancora a lavorare!
Era sul
punto di piangere, di sfogarsi.. ma non ci riuscì.. quelle lacrime erano
pietrificate: impossibile piangere, facendole uscire così allo scoperto..!
Avrebbe voluto chiedere a quel maledetto cinese, colui che aveva scoperto
quello che provava dentro di sè, se in realtà se la fosse portata a letto anche
prima di quella precedente serata.. ma non ci riuscì.. non ne ebbe il
coraggio.. non voleva saperlo! Gli avrebbe fatto troppo male! Aveva paura? Si,
aveva paura.. aveva paura di soffrire ancora di più nel sapere che era stato
tutto falso.. la ragazza che sembrava capirlo era falsa.. quell'angelo fosse
solo stato, in realtà, un demone.. Preferiva illudersi.. illudersi che quanto
meno, un tempo, l'avesse veramente amato, anche se gli fu molto difficile..
Alzò
impercettibilmente lo sguardo e vide negli occhi dorati di Rei un alone di
compiacimento.. maledetto.. era contento di vederlo in quello stato.. di vederlo
soffrire per lei.. di aver ora invertito le parti.. come per dire "ora il
tuo angelo è mio, e tu stai soffrendo proprio come me quando lei era
tua".. come se se lo meritasse! ma il dolore che provava lui, ora, era un
dolore inimmaginabile, fuori dal mondo.. perchè non riusciva ad uscire, a
calmarsi nello sfogo.. era un fuoco che bruciava dentro, e lentamente, ogni
attimo che passava, sembrava carbonizzare una parte di lui..
Gli avrebbe
tolto quello sguardo.. gliel'avrebbe tolto...
Senza
nemmeno lasciargli il tempo di capire quello che stesse succedendo, gli tirò un
ceffone, forte, in pieno viso..
Il povero
cinesino si accarezzò la guancia dolorante: aveva le mani pesanti, quel
bastardo.. nonostante tutto, non ricambiò.. anzi, sorrise..
-Non sai
quanto piacere mi abbia fatto..-REI
kei lo
guardò, senza capire dove volesse arrivare con quel sorriso che poco prima era
dipinto sulle sue, di labbra..
-con questo
mi hai appena confermato che avevo ragione.. tu la vuoi ancora, ma ti stai
nascondendo..oh non chiedermi perchè, non riuscirò mai a capire la mente di un
pazzo..-REI
Strinse i
pugni: stava ridendo del suo dolore.. di quello che provava ma che il gelo e
l'orgoglio tenevano chiusi dentro..
-.. oh ma
dai, forse ci sono.. tu non vuoi dire niente perchè sai che per lei non conti
più, vero Kei? Hai paura di sentirti dire che non ti ama più, che ti ha
dimenticato.. -REI
Stette per
tirargliene un altro, molto più forte, ma si trattenne: gli avrebbe ancora solo
dimostrato di aver ragione.. Cosa poteva fare ora? Dolore, odio, rabbia..
quella lotta interiore non gli permetteva di pensare.. Scosse la testa..
l'unica era giocare al suo stesso gioco..
Sorrise,
con indifferenza, per poi dire:
-Umpf...
vuoi sapere la verità?-KEI
Rei lo
stette a guardare, indispettito: la luce nei suoi occhi era cambiata..
-Beh, sono
contento.. si sono contento, perchè quello che è successo mi ha fatto capire
che lei non è mai stata degna di quello che le ho dato..-KEI
Un fondo di
verità quella frase l'aveva.. ma fece male.. molto male..
Il cinesino
indietreggiò di un passo, rimanendo per qualche istante senza parole.. lei non
era degna?
-Stai
sbagliando il soggetto Kei.. quello che non è mai stato degno di niente qua sei
solo tu! Sai.. mi sorprendi.. prima vieni a dirmi che non avrei nemmeno dovuto
toccarla con un dito.. ora mi vieni a dire che sei contento per quello che è
successo.. le cose sono due: o stai mentendo, arrampiacandoti sugli specchi per
non dirmi la verità, quello che realmente pensi.. o sei solo un pazzo
lunatico..-REI
Che
sfacciato, quel bastardo cinese! Sentì una lama trafiggerlo.. si stava
spingendo troppo in là, e lui odiava le persone che non sapevano farsi gli
affari propri, che riuscivano quasi a scoprire quello che lui voleva dentro..
Sentì l'istinto, ancora una volta, di tirargli un pugno, di fargliela pagare
per quello che stava facendo, per star scoprendo la sua verità.. ma non lo
fece, non poteva, dannazione! Quello che lui aveva da sempre reputato un
coniglio, colui che si era portato a letto il suo angelo demoniaco, era troppo
furbo per i suoi gusti..
Prese un
profondo respiro.. quelle lacrime si stavano sciogliendo,e di lì a non molto
sarebbero uscite! Non poteva rimanere lì.. doveva mettere fine a quel
discorso..
-Pensala
come vuoi..-KEI
Detto
quello, lo sorpassò, iniziando a camminare per la parte opposta del corridoio,
velocemente..
-Beh.. fai
bene, è inutile stare qua a ragionare con un pazzo..-REI
Kei strinse
i pugni, ma non gli rispose: continuò a camminare, deciso ad andare il più
lontano possibile da lui, dove non avrebbe potuto sentire la sua disperazione..
Rei
sospirò.. aveva capito di essere nel torto.. beh, ci mancava pure che
pretendesse di avere ragione.. Però, se si era scaldato in quel modo, una
perchè ci doveva pur essere..
Si
accarezzò per l'ennesima volta la guancia che poco prima aveva avuto l'onore di
assaporarsi un bel ceffone di quel bastardo, prima di scendere le scale con
calma, senza sapere, in realtà, dove sarebbe andato..
Intanto Kei
si era ritirato, nella sua camera, chiudendo la porta a chiave: per fortuna,
Max gli aveva lasciato la chiave..
Picchiò la
testa contro il muro, per poi lasciarsi andare in un pianto disperato. dannazione,
lui la voleva!! Lei doveva essere ancora sua, come un tempo.. in cui erano
felici.. come non lo erano mai stati..! No, lei non poteva averlo tradito prima
della notte precedente.. lei.. lo amava.. glielo leggeva negli occhi! E quando
l'aveva abbandonata a sè stessa, al suo dolore, poteva veramente dire che
quella che stava provando era vera sofferenza... quelle erano vere lacrime..
Certo, forse il dolore di quel momento non era vero, forse era semplice
illusione.. ma quelle lacrime, quelle di quel giorno,erano vere.. lei lo
amava..La rabbia lo aveva solamente accecato, facendolo pensare al peggio.. Ma
non poteva essere così.. quell'amore c'era stato..
Ma ora,
volente o nolente, era tutto finito, lei non sarebbe mai più tornata.. e tutto
per causa sua! Si, aveva fatto bene ad andare a letto con Rei: quanto meno,
oltre ad avergli dato una scusa per dimenticarla, oltre ad aver aiutato il suo
orgoglio, gli aveva anche fatto capire che un posto per lui, nel suo
cuore, non esisteva più.. Quel posto che una volta sembrava occupare quel dolce
ma forte cuore per intero, ora non c'era più.. non ne era rimasto nemmeno un
briciolo..
Si
inginocchiò a terra, piangendo ancora più forte.. Da quanto non piangeva
più come un bambino.. forse, proprio da quando era bambino, da quando aveva
dovuto lasciare quel monastero..! Da quando sentì il tradimento di suo nonno
spezzargli l'anima..! Le sue lacrime non riuscivano a fermarsi..
Ma doveva
smetterla.. l'aveva voluta lui, quella situazione.. e di certo era impossibile
tornare indietro! Era da sempre stato un ragazzo forte, ragionevole.. Se avesse
dovuto seguire il solito esempio di sempre, se ne sarebbe subito fatto una
ragione: era finita, doveva dimenticarla.. Ma quella volta, il suo coraggio e
la sua forza sembrarono andati a farsi fottere! Lui non era forte di fronte a
lei.. era un bambino indifeso, con tanto bisogno della sua presenza per essere
davvero forte e felice.. Quella ragazza lo aveva cambiato, ed ora non voleva
più ammetterlo..!
Non gli
importava dell'odio che gli altri provavano verso di lui.. non gliene importava
un fico secco! Tutto quello che lo torturava in quel modo era il fatto che lei
si stesse dimenticando di lui.. di tutti i momenti passati insieme.. del loro
amore.. Se avesse avuto lei al suo fianco, si sarebbe sentito al settimo cielo,
nonostante le critiche di tutti quanti... e invece, lei non c'era..
Perchè gli
stava facendo quello? Perchè..? forse perchè se lo meritava.. certo che se lo
meritava, dopo quello che era successo, quella mattina alla finale..
Respirò
profondamente, cercando, una volta per tutte, di calmare i singhiozzi.. doveva
smetterla di piangere.. anche se era una cosa quasi impossibile, doveva per
forza riuscire a farsene una ragione.. forse ci avrebbe messo molto, moltissimo
tempo, a dimenticare quell'angelo che l'aveva salvato e che lui aveva
cacciato.. forse, ci avrebbe messo tutta la vita.. ma doveva cominciare da
subito: quel dolore lo stava mangiando lentamente.. molto lentamente..
-Te l'ho
detto.. secondo me ha visto il succhiotto!-KEIKO
-Sssh, non
gridare.. ci stanno guardando tutti!-TAKAO
In effetti,
l'intera folla che animava la hall si era girata a quell'affermazione di Keiko,
ma subito, per fortuna, aveva lasciato perdere..
-Mannaggia
a te..-TAKAO
-Beh.. cmq
secondo me è così..-KEIKO
-Può darsi,
anche perchè se no non riuscirei a vedere cosa possa c'entrare Rei..-TAKAO
-Già..
anche se spero che.. che sia stata soltanto una delle sue lune.. mamma mia,
quanti casini che sto combinando..-KEIKO
-Dai...-TAKAO
Qualche
attimo di silenzio: Takao gli accarezzava la testa, dolcemente, cercando di
calmarla, mentre lei teneva la schiena ricurva, in evidente segno di
depressione..
-Però.. se
fosse andata così.. perchè gli da fastidio? Pensavo non gliene fregasse più
niente di me..-KEIKO
-Hey..
questo fatto non ti deve interessare..-TAKAO
Lei si
girò, guardandolo negli occhi.. sapeva quello che avrebbe detto di lì a poco..
-Anche se a
lui dovesse ancora importare qualcosa di te.. tu.. non devi..
non devi tornare da
lui.. pensa a quello che ti ha fatto..-TAKAO
La ragazza
abbassò la testa, pensierosa.. aveva ragione.. beh, lei sarebbe tornata più che
volentieri da lui.. ma.. non poteva! L'aveva fatta soffrire per un'assurdità..
era da gente senza cuore..
-Hai
ragione..-KEIKO
-Umh..
piuttosto, ho visto Rei salire.. non sarà mica andato da..-TAKAO
In quel
preciso istante, il cinesino sbucò dalle scale principali, raggiungendo poi in
fretta i due seduti sui divanetti della hall. Ancora prima che potesse aprire
bocca, Keiko sgranò gli occhi, nel vedere..
-Rei! ma
che hai sulla guancia?-KEIKO
Lui si
passò, per l'ennesima volta, la mano sul viso, in evidente segno di imbarazzo..
-Io? Beh..
cos'ho?-REI
Lei si
alzò, andandogli vicino, in modo da poter vedere meglio quel segnaccio rosso..
-Sembra..
una mano..-KEIKO
-Rei.. dove
sei stato?-TAKAO
Rei guardò
il suo compagno di squadra negli occhi.. era il tipico sguardo di uno che aveva
già inquadrato la situazione.. Avrebbe preferito che quella lite fosse
rimasta tra lui e Kei, ma ormai non poteva più negare quello che era
successo...
-Beh..-REI
-Avanti,
non dirmi che ti sei tirato una sberla da solo.. qualcuno te l'avrà pur
data..-TAKAO
-E penso
anche di sapere chi è stato..-KEIKO
La ragazza
abbassò lo sguardo, prima di tornare a guardarlo negli occhi..
-Kei, non è
così?-KEIKO
Il cinesino
annuì tristemente.. ancora prima che loro potessero riempirlo di domande,
si affrettò a parlare lui, spiegando in breve quello che era successo..
-Io sono
salito e.. bah, ci siamo messi a parlare: mi ha detto di aver notato quello..
quello che io ho lasciato sul collo a Keiko.. e.. io gli ho detto quello che è
successo ieri notte..-REI
-ma sei
matto??-TAKAO
-ragiona,
cosa poteva fare??-KEIKO
-Umh.. si
forse..-TAKAO
-Beh..
poi.. lui si è.. molto arrabbiato.. e poi è anche arrivato a tirarmi un
ceffone..-REI
Non volle
dire il vero motivo di quello schiaffo, anche perchè lui per primo non ne era
del tutto sicuro.. Takao si sarebbe scaldato, o forse non ci avrebbe nemmeno
creduto: lui ancora interessato a lei? Non poteva essere, dopo quello che aveva
fatto quel giorno.. e soprattutto, la prima a non doverlo sapere era lei:
sicuramente o quasi, sarebbe tornata da lui.. o quanto meno gli avrebbe chiesto
qualcosa.. e quello non ci voleva.. non dopo come l'aveva trattata! Lei doveva
dimenticarselo, e non era il solo a dirlo..
-Che
bastardo.. e tu, che hai fatto?-KEIKO
-Niente..
io.. me ne sono andato: non valeva la pena di stare a parlare con un pazzo,
gliel' ho detto.. e.. beh.. se ne è andato anche lui..-REI
-Hai fatto
bene a non reagire.. quello non è tanto a posto con la testa!-TAKAO
-E dimmi,
ti ha detto qualcos'altro?-KEIKO
Rei esitò
un attimo, senza in realtà volerlo..quasi come fosse stata una reazione istintiva..
-Si
vero?... ti prego dimmelo.. tanto sono pronta a tutto..-KEIKO
-Io non so
se... keiko, potrebbe farti molto male..-REI
A quel
punto, Takao si alzò dal divanetto, raggiungendo la sorella e circondandole la
vita con un braccio..
-No keiko..
lascia perdere.. non si sa mai.. stai già abbastanza male..-TAKAO
-No, voglio
saperlo..-KEIKO
Rei guardò
il suo compagno, indeciso sul da farsi..
-Rei!!-KEIKO
Il cinesino
alzò le spalle al brunetto, il quale, dopo un attimo di esitazione, ricambiò il
gesto: ormai non c'era modo di farle cambiare idea.. e di sicuro, quello
che Rei le stava per dire non era proprio nulla di buono..
-Beh.. ha
detto poi improvvisamente di essere contento di quello che è successo perchè..
perchè lo ha aiutato a capire che.. tu.. non sei degna di quello che lui ti ha
dato..-REI
Gli occhi
della ragazza si riempirono subito di lacrime.. Come poteva dire una cosa del
genere..? Rei cercò subito di sdrammatizzare, vedendo quegli occhi tristi e
pieni di lacrime, che di lì a poco avrebbero cominciato a scendere..
-Si ma..
cosa ti aspetti da uno che nega dopo un secondo quello che ha detto? Prima..
era molto arrabbiato.. mentre poi mi dice di essere contento.. non puoi credere
alle sue parole, Keiko!-REI
la ragazza
annuì, mentre una lacrima le rigava il volto..
-Ecco, lo
sapevo..-TAKAO
-E' stato
meglio così.. Sai kaky.. sono stata una stupida a pensare, anche solo per un
secondo, che a lui interessi ancora qualcosa di me.. io lo odio!! Lo odio con
tutta me stessa!!-KEIKO
Si sedette
sul divano, lasciandosi andare, e attirando, ancora una volta, l'attenzione di
tutta la gente che andava, veniva e passeggiava per quell'immensa hall.. Il
fratellino le si sedette accanto, seguito da Rei. La prese per le spalle,
fissandola poi dritto negli occhi, ma non fece in tempo a parlare..
-Io..
cos'ho fatto di male?? L'ho amato con tutta me stessa, gli ho dato la mia
fiducia.. e guarda cosa mi sta dando in cambio lui..!! bastardo.. verme..-KEIKO
-Keky,
adesso basta!! Che è un verme lo sappiamo tutti, ma non devi abbatterti così,
proprio perchè è un bastardo!-TAKAO
A quel
punto, intervenne Rei, che in qualche senso si sentì colpevole di quello che
stava succedendo: non ne faceva mai una giusta..
-keiko, non
credergli.. è un pazzo.. non è nemmeno riuscito a farmi un ragionamento
logico.. si è smentito da solo.. l'unico a non essere mai stato degno di niente
qui è solo lui, e gliel'ho detto.. tu gli hai dato tanto, e io lo
so..-REI
Lei
sorrise..
-Grazie..
beh, a questo punto direi che.. devo proprio dimenticarmelo..-KEIKO
-Ecco
brava.. tu lo sai quello che noi pensiamo di lui.. e quello che noi ti
reputiamo..-TAKAO
-Sei una
ragazza fantastica Keiko: non abbatterti per le parole di uno come Kei.. è
fuori dal mondo..-REI
Kaky le
asciugò le lacrime, per poi abbracciarla facendole appoggiare la testa sul suo
petto.. morbido..
-Che bello
morbido..-KEIKO
-O_o?? hey,
non prendere in giro la mia ciccia!-TAKAO
-Scherzavo..
però sei comodo..-KEIKO
-Beh..
almeno quello -_-"-TAKAO
Rei
sorrise, contento che Keiko si fosse calmata, anche se, nonostante tutto,
alcune lacrime bagnavano ancora visibilmente la maglietta di takao.
Lei era felice, perchè aveva vicino a sè una persona
stupenda.. e degli amici fantastici.. Lo avrebbe dimenticato, avrebbe dimenticato
il loro amore.. Con loro al suo fianco si sentiva forte.. specialmente con lui
al suo fianco, il suo fratellino, per lei unico al mondo..
Lui prese
ancora ad accarezzarle la testa, sotto gli occhi addolciti di Rei, che non potè
a meno di farsi venire gli occhi lucidi di fronte a quella scena..
-Sei forte,
lo so..-TAKAO
-Io.. non
pensavo arrivasse fino a questo punto.. sembra quasi che mi odi.. ma io che ho
fatto di male? Cos'ho fatto..?-KEIKO
-Non hai
fatto assolutamente niente.. anzi si, hai fatto.. hai fatto troppo per un tipo
come lui.. e che questo ti basti per farti capire che devi stargli alla
larga..-TAKAO
Sentì la
sorella annuire, prima di sprofondare nella sua maglietta, tenendola per un
lembo, come..
-Proprio
come i bambini..-REI
Il brunetto
sorrise a quelle parole, dette sussurate dal ragazzo dagli occhi dorati: come
aveva potuto Kei far soffrire una ragazza così.. così dolce.. così bella.. così
fantastica.. Era un maledetto manichino senza cuore.. senza sentimenti..
la ragazza
chiuse gli occhi, cadendo quasi subito in uno stato di dormiveglia.. Il
fratellino le baciò dolcemente la testa, prima di dire a bassa voce al ragazzo
accanto a lui...
-e pensare
che io lo avevo sempre difeso.. perchè lei era felice.. avrei dovuto
immaginarmelo..-TAKAO
-Dai
takao.. come facevi a saperlo?-REI
takao
sorrise: come faceva.. lo sapeva lui come avrebbe potuto fare..! Quei sogni..
quegli avvertimenti che lui aveva ignorato.. sua madre.. persino lei aveva
cercato di dirglielo.. ma lui l'aveva zittita.. Scosse la testa: non doveva
pensarci.. non più.. ormai quello che era successo.. era successo! Non poteva
tornare indietro.. poteva solamente difenderla.. aiutarla.. e l'avrebbe fatto!
Non le avrebbe mai più permesso di soffrire..
Improvvisamente,
il ragazzo dagli occhi dorati gli fece una domanda, a bassa voce..
-Senti..
posso farti una domanda?-REI
-Umh..
certo..-TAKAO
-Ricordo di
averla fatta anche a Keiko quella sera in cui la incontrai per le stradine di
Tokyo.. ci eravamo appena conosciuti.. però voglio farla anche a te.. chissà
che le risposte siano diverse.. però rispondi sinceramente..-REI
-Beh..
dimmi..-REI
-Ecco..
tu.. l'hai mai vista da un altro punto di vista?-REI
-In che
senso, scusa?-TAKAO
-Nel
senso.. che di solito da una grande amicizia nasce sempre qualcosa di più..-REI
takao
sorrise, malizioso, arrossendo lievemente..
-Beh, ma
noi non siamo amici..-TAKAO
Questa
volta fu Rei a sorridere.. la stessa identica cosa che gli aveva risposto
keiko! Ma quello di certo non voleva dire che la pensasse come lei.. Non volle
accontentarsi della risposta: dovette ammetterlo, era un tipo molto curioso..
gli sarebbe piaciuto sapere se, anche se forse solo per una volta nella
vita, anche per solo un istante, Takao l'avesse vista in un altro modo..
leggermente diverso..
-Lo so..
però.. ti è mai capitato di volerla come qualcosa di più? Anche se solo per un
attimo..-REI
takao
chiuse gli occhi... per qualche istante il cinesino temette di aver fatto un
danno, anche se non si seppe spiegare cosa avesse poi detto di così tanto
grave.. Forse takao l'aveva sempre vista con un occhio diverso.. e quelle sue
parole lo avevano fatto sussultare dentro.. Forse lui era semplicemente una
vita che cercava di farsene una ragione.. cercava di farsi una ragione riguardo
al fatto che per lei, lui era un qualcosa di diverso da quello che lui avrebbe
voluto essere.. o forse no? Se fosse stato davvero così, non sarebbe stato così
semplice come in realtà sembrava.. Si, perchè lui non sembrava abbattuto,
triste.. anzi! Aveva, per qualche tempo, difeso kei.. difeso la loro storia
perchè.. perchè lei era felice.. e anche lui lo era..
Quei pochi
attimi di silenzio sembrarono letali.. quell'attesa di una sua risposta
sembrava agitarlo.. Hey, un momento! Però forse.. Ripensò a quello che era
successo appena prima della colazione.. ripensò alla sua predica.. Che bisogno
c'era di scaldarsi in quel modo se per lui, in realtà, lei fosse
stata soltanto "una sorella"?? Gliel'aveva rinfacciato perchè..
perchè forse a lui piaceva! Lui.. l'amava.. No no.. cosa stava pensando?? Era
normale che lui ci tenesse a lei al punto di farle notare il suo sbaglio! Ma
che stava pensando?? Era incredibile come tutto quanto lo stesse mettendo in
agitazione.. non seppe spiegarsi il perchè!
Non fece in
tempo a finire di pensare.. Takao aprì gli occhi.. sorrise, in una mezza
smorfia.. I suoi occhi sembravano.. quelli di un coniglietto impaurito, e
sembrarono colpire molto Rei! Però, subito dopo, tornarono immediatamente seri:
abbassò la testa, guardando Keky e continuando ad accarezzarle la testa,
sentendola mugugnare..
-Takao.. ho
detto.. qualcosa che non va?-REI
-No,
tranquillo.. beh.. vuoi la verità no?-TAKAO
Rei annuì,
sentendosi per qualche istante troppo invadente nei suoi confronti..
-Però, se
non vuoi.. fa niente.. voglio dire, mi rendo conto..-REI
ma lui si
girò, sorridendo, quasi scherzosamente..
Aveva gli occhi sognanti, eppure, in quello sguardo, Rei riuscì a vedere
come un'alone di felicità, quasi come se stesse sorri
Aveva gli
occhi sognanti, eppure, in quello sguardo, Rei riuscì a vedere come un'alone di
felicità, quasi come se stesse sorridendo! Non riuscì a capire il suo stato
d'animo, se sereno o triste, mentre con la mano destra continuava ad
accarezzare la testa di Keiko.
La
discussione sembrava essere morta lì, in quei gesti.. Takao non accennava a
dire una parola: probabilmente, non voleva andare più a fondo della situazione!
Forse, perchè gli faceva male.. o forse, solamente per non ricordare, per la
paura di poter ricascare di nuovo in quel sentimento troppo grande per lui, che
non voleva far crescere dentro, per la paura di perderla..
Il cinesino
sorrise.. ci avrebbe scommesso! Ci avrebbe scommesso che quell'amicizia così
profonda, almeno una volta, si fosse trasformata in un qualcosa di più..
Avrebbe
voluto fargli una domanda, ma le parole furono subito interrotte da una
risatina semplice del suo compagno di squadra..
Si zittì,
all'istante, prima di sentire delle parole, dette proprio da lui..
-Si sta
addormentando..-TAKAO
-Già..-REI
Tutto
quello che riuscì a dire, perchè immediatamente dopo Takao tornò a parlare, con
tono pacato, quasi impaurito.. le parole uscirono lentamente dalle sue labbra,
mentre lo sguardo non accennava a muoversi, ancora fisso su di lei..
-Lei cosa
ti ha risposto quella volta?-TAKAO
-Come
scusa?-REI
-Intendo..
quando le hai fatto questa domanda, quella che hai fatto a me.. lei che ti ha
risposto?-TAKAO
Rei
sospirò.. aveva paura di ferirlo, dicendogli quello che keiko aveva detto
quella notte! Era chiaro che, da parte sua, non c'era mai stato niente di
più..Eppure, a lui non era mai parso che il suo compagno provasse ancora quel
qualcosa di più nei suoi confronti, nei confronti della ragazza con la quale
era cresciuto.. per il semplice fatto che era felice di vederla per prima
felice impegnata in una storia con un ragazzo! Poteva metterci la mano sul
fuoco: non stava recitando..
Non poteva
mentirgli, punto e basta!
-Beh.. a
dire il vero.. mi ha detto che lei non sarebbe mai riuscita a vederti come un..
un qualcosa di più..-REI
takao
sorrise, ma i suoi occhi non erano tristi..
-Anche per
me è così..-TAKAO
-Come? ma
hai appena detto..-REI
-Lo so.. ho
detto che mi è successo.. non che mi succede ancora..-TAKAO
Il cinesino
scosse la testa, facendo nuovamente sorridere il brunetto di fianco a lui..
Cosa voleva dire? Se era veramente successo, se era successo che lui l'aveva
vista, anche solo per una volta, in modo doverso.. se avesse provato anche solo
per un attimo un sentimento più profondo per lei, non sarebbe riuscito a
cancellarlo così, all'istante.. Un amore non si dimentica.. Era impossibile
riuscire a vederla ancora come una semplice sorella.. Era innammisibile..
Non esitò a
dire il suo parere: la discussione aveva ripreso vita, e non voleva ancora
spezzarla..
-E'
impossibile..-REI
-Cosa?-TAKAO
Questa
volta il brunetto si voltò, guardando negli occhi il cinesino con aria
interrogativa..
-Voglio
dire.. se veramente ti è sembrato, anche solo per una volta, di sentire di...
si, di amarla... non te lo saresti dimenticato così facilmente! Non saresti poi
tornato a vederla come una semplice sorella! probabilmente.. non ti è mai
successo veramente!-REI
Takao
sospirò, abbassando lo sguardo.. I suoi occhi si fecero improvvisamente tristi:
il ragionamento di Rei non faceva una piega! Era vero.. un amore, sebbene anche
se solo provato per un istante, non si poteva dimenticare.. non si poteva
cancellare.. Eppure, quel sentimento che quella volta provò.. che quel giorno
sembrò pervaderlo.. era scomparso.. lui era tornato a vederla come una
sorella.. o quasi..
Si ricordò
per un istante il discorso fatto con lei, qualche giorno prima.. o forse di
più! Stavano parlando d'amore.. e lei gli aveva chiesto se lui ne avesse mai
provato.. e le rispose di no! Lui non aveva mai amato! Ed era vero! Quell'amore
folle, sfrenato, senza limiti.. come quello della sorellona per Kei, non
l'aveva mai sperimentato! E forse, quel "no" si riferiva proprio a
quello.. Eppure, poteva dirsi sicuro di aver sentito un qualcosa di diverso,
quella notte, nei suoi confronti..
-.. beh..
forse non è stato amore.. ma qualcosa di più e basta..-TAKAO
Il brunetto
tornò a fissarla.. ormai era quasi andata! Nemmeno le loro parole sembravano
svegliarla..!
Sorrise,
senza rendersene conto.. quando altre parole uscirono dalle sue labbra, quasi
istintivamente, come un monologo interiore.. stava parlando a sè stesso, ma
allo stesso tempo a Rei.. Voleva parlare.. voleva dirlo! In quel momento, lei
riusciva ad ispirare quei discorsi..
Con lo
stesso sguardo sognante, ricominciò a parlare, sempre tenendo lo sguardo fisso
su di lei.. Non importava se il cinesino lo avesse ascoltato o meno.. lui
voleva dirlo..
-Ogni sera
dormivamo insieme.. e ancora lo facciamo! Io, da piccolo, avevo paura del
buio.. Che stupido vero?-TAKAO
Il brunetto
scoppiò in una risatina malinconica.. Rei sorrise tristemente, rimanendo però
zitto: voleva ascoltarlo..
-Allora mi
aggrappavo a lei, e la tenevo stretta, la imploravo di non mollarmi.. stavo
bene stretto nelle sue braccia.. E lei ogni tanto si arrabbiava, perchè non
riusciva a prendere la posizione che voleva! Per non parlare quando le tiravo i
calci mentre dormivo..! Ogni tanto anche adesso gliene tiro qualcuno,
poverina..-TAKAO
Le scostò
un ciuffo di capelli che le erano caduti davanti al viso, mettendoglielo
delicatamente dietro all'orecchio, per poi proseguire, sotto gli sguardi
addolciti di Rei: quel tono di voce con cui stava raccontando sembrava
appartenere ad un'altra realtà.. una realtà più bella..
-Mi sembra
ieri.. come mi sembra appena l'altro giorno quando abbiamo litigato, per una
cavolata poi! Eravamo molto piccoli, e ci siamo arrabbiati a tal punto che lei
mi ha preso per i capelli!-TAKAO
-Caspita!-REI
-Già.. mi
sembra ancora di riuscire a sentire il male che mi aveva fatto..!-TAKAO
Il brunetto
mollò per qualche istante il suo gesto d'affetto nei confronti della sorella
per accarezzarsi nello stesso identico punto in cui lei, quel giorno, gli tirò
i capelli.. Sorrise, prima di poggiare nuovamente la mano sul capo di lei, però
rimandendo fermo questa volta..
-E' strano:
eravamo molto piccoli ma mi ricordo tutto quasi alla perfezione di quel giorno!
Beh.. poi abbiamo fatto pace.. siamo rimasti per quasi un'ora senza parlarci..
ma poi ci siamo abbracciati..e.. tutto come prima..-TAKAO
La vide
muoversi, infastidita forse dalle loro voci; Takao tornò ad accarezzarle la
testa, prima di proseguire incitato da Rei, a bassa voce..
-Continua..-REI
-Hey.. ti
piacciono ben tanto le nostre avventure?-TAKAO
-Siete
molto dolci..-REI
Gli occhi
del cinesino si addolcirono ancora di più, e permisero alla gola del compagno
di essere sorpresa un lieve nodo di malinconia.. Malinconia di quei momenti..
quando erano ancora entrambi innocenti e felici.. quando ancora la vera
sofferenza non era mai stata provata..
-Un giorno,
lei partì in gita con la scuola.. lei era già abbastanza grande, anche se non
mi ricordo esattamente quanti anni avesse avuto.. ma io ero piccolo.. o.. più o
meno! Insomma, non ricordo esattamente.. ma ricordo la sua mancanza..Era la sua
prima gita, la prima volta che mi sono ritrovato senza di lei.. Furono solo 5
giorni, ma io ne sentì il peso come se ne fossero stati cento! Era orrendo
svegliarsi la mattina e non vederla nel letto con me, tornare a casa da scuola
sapendo che non saremmo rimasti insieme il pomeriggio.. E la sera addormentarmi
senza la voglia di affrontare un altro giorno in quello stato.. Sono esagerato
vero?-TAKAO
Il brunetto
lo guardò, per la seconda volta, ancora sorridendo..
-No che non
lo sei.. è normale per voi..-REI
Takao
abbassò nuovamente lo sguardo..
-Eravamo
sempre insieme, a parte quando eravamo a scuola. Vedi, proprio in quei giorni,
mi sono reso conto di una cosa.. Certo, ti ho detto che ero piccolo, ma non
tanto da non riuscire a capire le cose, non tanto da non riuscire a capire che
io non l'avrei mai voluta perdere.. e nemmeno sentirla lontana da me anche per
un solo giorno! Ed è anche per questo che ho voluto farla venire con noi!-TAKAO
-Ed è stato
da quel momento che hai cominciato a sentire qualcosa di più?-REI
Il suo
compagno fece una smorfia ironica, prima di continuare..
-Umh.. no..
non esattamente..-TAKAO
Fece una
pausa, come per ricordare meglio quei momenti, per poi proseguire verso la
parte più delicata..
-Passò
molto tempo da quel momento, io poi sono cresciuto.. ma quella paura di dover
fare a meno di lei, un giorno, mi era rimasta.. quel pensiero fisso in
testa di non volermi mai separare da lei.. e con gli anni, è cresciuto insieme
a me, ed io gli ho sempre dato più importanza.. ma non voleva dire che ero
geloso, assolutamente! Lei si mise con un ragazzo, un po' di tempo fa.. io
avevo da subito capito che non era il tipo giusto per lei, ma lei era felice! E
anche io lo ero.. capisci, io sono sempre stato contento di vederla insieme ad
altri, perchè voleva dire che lei poteva amare qualcuno, poteva essere
felice...-TAKAO
-Allora non
è stato niente di ciò che pensi tu..-REI
Takao non
gli lasciò nemmeno il tempo di finire che subito andò avanti a parlare..
-Si
lasciarono e lei..-TAKAO
prese un
lungo respiro: gli stava confessando il loro dolore più grande.. ma ormai ci
era dentro, e non poteva più tirarsi indietro..
-..lei ha
cercato di togliersi la vita..-TAKAO
Rei
sobbalzò.. vide gli occhi del brunetto riempirsi di lacrime e subito abbassò lo
sguardo su di lei, incapace di reagire di fronte a quella notizia.. Quando il
suo compagno tornò ancora a guardarlo negli occhi, lasciando chiaramente
intravedere l'alone di lucido che ormai si era creato..
-Non ti
immagini nemmeno come io mi sia sentito.. Paura di perderla, per sempre.. e
pensare che se fossi arrivato anche solo cinque minuti più tardi.. se solo non
avessi sentito quel rumore provenire dal piano superiore.. lei a quest'ora non
ci sarebbe più..-TAKAO
Rei non
riuscì bene a comprendere il significato delle sue parole: non ne capiva il
contesto, non sapeva come fosse andata realmente la vicenda.. Ma qualcosa
riuscì a capire: qualcuno lo aveva aiutato a salvarla, qualcuno di molto più
forte e potente di lui... e non fu il solo a pensarlo..
-Qualcuno
ha voluto che la trovassi.. che riuscissi a salvarla.. perchè non voleva
farmela perdere.. sapeva come io mi sarei sentito.. sapeva quanto io tenessi a
lei.. E io non ho fatto altro che ringraziare quel qualcuno per tutta la mia
vita! Vedi.. quel qualcuno non voleva dividerci..voleva che andassimo avanti a
stare insieme.. e questo ha significato molto per me sai? Certe cose le capisci
solo quando ci sei dentro..-TAKAO
-Vuoi
dire.. che quel qualcuno vi avrebbe voluti vedere insieme anche nell'altro
senso?-REI
-Beh,
questo non lo so, ed è qua il punto! Io non sono ancora riuscito a capire cosa
è stata quella cosa dentro che mi sono sentito.. quella notte.. perchè amore
non era.. ma non era nemmeno la stessa cosa che avevo da sempre provato nei
suoi confronti..Ma è stata anche un'altra la cosa che mi ha fatto male,
tornando a quella sua azione, molto male.. Lei voleva andarsene da questo
mondo, perchè non aveva più lui.. e allora.. io chi ero per lei?? Non ero
nessuno.. non le importava niente di me, non le importava di lasciarmi
solo..Cosa pensava, che un bigliettino con scritto che mi voleva bene riuscisse
a consolarmi??-TAKAO
Qualche
attimo di esitazione: il brunetto si asciugò le lacrime, per poi continuare,
quasi a bassa voce, mentre Rei lo stava a guardare sempre più stupito e
incuriosito..
-Non fare
così.. a lei importa di te, non pensare minimamente una cosa del genere.. è
stato solamente un colpo di testa.. ne sono sicuro..-REI
Takao non
sembrò ascoltarlo, ma riprese a parlare, cercando di calmarsi in tutti i modi..
-Cosa vuole
veramente quell'uomo lassù da noi? E perchè io non riesco a capirlo?..-TAKAO
-Dai
calmati.. piuttosto, cosa intendevi con "quella notte"?-REI
Takao si
voltò sorridendo, facendo comparire un sorriso malizioso sulle labbra di Rei,
che subito lo ammiccò con lo sguardo, facendolo arrossire di botto..
-Hey ma che
pensi? Non è stata una notte come.. come quella di..-TAKAO
-Si ho
capito, stavo scherzando.. dai, vai avanti..-REI
Takao
sospirò..
-Te la
senti?-REI
Annuì..
FLASHBACK TAKAO
Era
appena uscita dall'ospedale, dopo quella orrenda disavventura.. Era ancora debole:
gli aflebi, le medicine che le avevano dato per farla riprendere, in realtà
l'avevano solamente resa debole, sia moralmente che fisicamente! Quei
bastardi.. avevano persino insistito per farle prendere degli psicofarmaci!
Fortunatamente la madre si era opposta: lei non era pazza!! Era solo depressa,
dannatamente depressa.. ma non pazza..!
Se ne
stava stesa sul letto di casa sua, con le tapparelle leggermente abbassate:
persino la luce del lampione acceso in piena notte, proprio di fronte alla
finestra riusciva a darle fastidio..
I suoi
occhi erano semichiusi, e il suo stomaco ancora in subbuglio.. non era riuscita
a toccare cibo per l'intero giorno.. o meglio, si, c'era riuscita.. ma l'aveva
vomitato subito dopo!
Si
toccò il torace, sentendo sotto il palmo della sua mano le ossa ormai visibili
a fior di pelle...Era dimagrita, dimagrita tantissimo.. Il suo volto, sebbene
scuro, ora sembrava essere quasi bianco tanto era pallido! Era in uno stato
pietoso, ma ormai, quanto meno, fuori pericolo..
Improvvisamente,
sentì un rumore.. Aprì lentamente gli occhi e vide lui, il suo fratellino,
ritto davanti alla porta semi chiusa alle sue spalle.. Lo stette a fissare
sorridendo, fino a che gli occhi di lui non si riempirono di lacrime..
lacrime amare..
Lo
incitò ad avvicinarsi.. aveva una gran voglia di abbracciarlo..
-Vieni
qua..-KEIKO
Lui si
avvicinò, quasi tremando, per poi sedersi a fianco della sorella.. Una lacrima
gli scese in volto appena vide il suo viso bianco..
-Dai
non piangere..-KEIKO
-Come
faccio?-TAKAO
In un
solo secondo, le fu addosso.. l'abbracciò, con timore però di farle male: era
così magra che pensava di sgretolarla da un momento all'altro.. Pianse,
bagnando il suo pigiama bianco come il suo viso, nel sentire quelle esili
ossicina spuntare da ogni parte del suo corpo..
-Kaky..-KEIKO
-perchè
hai provato a lasciarmi?? Cos'ho fatto io?? Non farlo mai più, ti prego..-TAKAO
Gli
mise una mano nei capelli, dopo avergli levato il cappellino, cercando di
calmarlo, ma non le fu facile..
-Tu non
ti immagini.. cosa avrei fatto io..? Non conto davvero niente per te?? Non hai
minimamente pensato che c'era ancora qualcuno che ti voleva bene?? Che sarebbe
stato così tanto male a tal punto di voler morire al pensiero che tu te ne
saresti andata per sempre??-TAKAO
Lei si
sentì morire a quelle parole..
-kaky..
io.. scusami.. non sapevo..-KEIKO
-Come
fai dire che non lo sapevi?? beh se non lo sapevi te lo dico adesso!! Io non
potrei mai andare avanti a senza di te, perchè ormai sei fondamentale nella mia
vita!-TAKAO
Si alzò
a sedere, asciugandosi le lacrime.. cercò di calmarsi, vedendo l'espressione
triste e malinconica della sorella.. Ma non aveva ancora finito.. La sua voce
era spezzata dal pianto, ma non gli importava: sentiva il bisogno di
andare avanti a parlarle..
-Io..
non voglio pretendere di essere chissà chi per te.. non voglio pretendere di
essere la tua ragione di vita.. Però mi ha fatto male sapere che io, in quel
momento, forse non sono contato niente per te.. perchè tu hai dimostrato di
essere disposta a lasciarmi per.. per lui! Beh.. sappi solo che tu sei una
delle mie ragioni.. io con te mi sento al sicuro.. a volte senza saperlo mi dai
il coraggio di andare avanti.. e non avrei mai il coraggio di lasciarti..-TAKAO
Smise
di parlare all'improvviso.. quello strano sentimento.. quella paura stranissima
di non poter essere più al suo fianco, un giorno, tornò a pervaderlo.. uscì
libera, in quelle parole.. Si rese presto conto che qualcosa stava cambiando..
Quella quasi insignificante sensazione che sembrava essere quasi un niente, una
pazzia, stava crescendo, sempre di più.. e gli fece ancora più paura.. Aveva
appena detto di voler essere più importante per lei del suo ex, il suo amato
ex.. aveva detto che lei era una delle sue ragioni di vita.. aveva detto di non
volerla mai lasciare..
La
sorella rabbrividì, mentre una lacrima scivolò veloce dai suoi occhi.. il suo
tentato suicidio non era stato niente in confronto a quella lama tagliente che
non erano nient'altro che le sue parole.. quelle la stavano realmente
uccidendo.. Aveva ragione a sentirsi in quel modo! Tutto quello che era
riuscito a dimostrargli era solo menefreghismo! Si odiava, si odiava da
morire!! Lui.. l'unica persona che le era sempre stato accanto.. come veniva
ripagato..? Lei gli voleva bene.. troppo bene..
Si alzò
a sedere a fatica, per poi tornare a guardarlo..
-Grazie
kaky.. io.. sai, i medici volevano darmi degli psicofarmaci, ma mia madre non
ha voluto.. e ha sbagliato ad opporsi.. perchè.. io sono davvero pazza!-KEIKO
Cominciò
a piangere, ma lui non fece nemmeno in tempo a dire una sola parola, che lei
ricomiciò a parlare..
-Sono
una maledetta pazza! Tu mi sei sempre stato vicino, sei così dannatamente
importante per me.. e guarda io come ti ricambio! Io.. non è vero che non conti
niente per me..! vedi.. lo amavo tantissimo.. e.. in quel momento così
drastico, così pieno di depressione.. mi sono lasciata andare.. ho messo lui al
primo posto.. un qualcosa che ormai non ho più.. e.. beh è successo.. Ma.. mi
rendo conto solo ora del mio gravissimo errore.. che non è stato quello di
buttar giù qualsiasi cosa per sparire da questo mondo.. il mio errore è stato
quello di mettere lui, una persona ingrata e senza rispetto, che forse non mi
ha mai amato, prima di te.. che sei sempre stato al mio fianco, mi hai sempre
aiutata.. e che mi vuoi bene.. Anche se solo per un attimo, un secondo.. Kaky,
mi sento uno schifo! Ti prego perdonami!!-KEIKO
Prese a
piangere, molto più forte di prima.. l'avrebbe perdonata...?
-Io ti
voglio un bene dell'anima!! E' la verità!! Ma sono pazza.. sono solo pazza!
perchè solo una pazza può fare certe cose!! però questa pazza ti ha sempre
voluto bene..-KEIKO
Il
brunetto rimase pietrificato per qualche istante.. ma non perchè dubbioso del
suo volergli bene.. ma.. per la sua reazione, disperata..
-Ti
prego anche tu.. non lasciarmi..-KEIKO
Le si
gettò al collo, abbracciandola e baciando la sua guancia piena di lacrime.. Fu
lui a rabbrividire, quella volta.. Gli era da sempre capitato di baciarla su
una guancia, ma quel giorno.. in quella situazione, in cui si erano detti
chiaramente o meno di voler stare sempre l'uno a fianco dell'altra, quel bacio
aveva un qualcosa di diverso, che non riuscì cmq a spiegare..
Mille
pensieri cominciarono a vagargli per la testa: dove sarebbero finiti, loro due?
Alla fine di tutto, come si sarebbero ritrovati? Per la prima volta osò pensare
a qualcosa di più tra di loro.. anzi, osò sperare..! Non seppe nemmeno lui il
perchè di quel pensiero.. ma la voglia di stare con lei, per sempre.. di
non volerla mai lasciare.. volevano solamente dire una cosa: le cose stavano
cambiando.. ormai ne era sicuro! ma lei, come avrebbe reagito a quella notizia?
Forse anche lei la pensava allo stesso modo.. o forse no.. Forse gli voleva
bene nello stesso identico modo di come aveva da sempre fatto..
La
strinse di più, desiderando di rimanere così per tantissimo tempo.. Non voleva
staccarsi, stava bene nelle sue braccia.. pensò che mai le braccia di
qualcun'altra sarebbero riuscite a farlo sentire così bene! ma cosa gli stava
succedendo?
Le
sussurrò dolcemente all'orecchio..
-Io
voglio stare sempre con te..-TAKAO
Lei
sussultò dentro, ma poi, intuendo il significato soggettivo delle parole del
fratellino, rispose..
-Anche
io voglio starti sempre vicino..-KEIKO
Una
lacrima scese lentamente, rigando una guancia del ragazzo.. aveva risposto con
troppa fermezza: aveva intuito quella frase nel senso sbagliato.. nel senso di
sempre! ma quella frase non aveva l'intenzione di essere quella di sempre..
Beh, forse era meglio così.. Avrebbe rischiato di rovinare tutto, per una
stupida ma immane sensazione.. stranissima.. mai sentita.. una sensazione che,
fino ad allora, da quel giorno della sua partenza con la scuola, sembrava
essersene sempre stata buona buona in fondo alla sua anima, senza nemmeno fare
capolino più in su.. ma ora, il bisogno di sentirla vicino, la paura di non
poterle mai più stare accanto, si stava facendo sentire come non mai..
Tremò,
e non solo moralmente: Santo cielo, che cosa strana.. lei, la sua sorellona, si
stava velocemente trasformando in qualcosa di più... Mai se lo sarebbe
aspettato! In qualche senso, oltre a paura, gli fece anche
"impressione".. Forse, non sarebbero mai riusciti, anche se per
assurdo, ad essere una normale coppia.. che va in giro mano nella mano, che si
ferma ad ogni parchetto a baciarsi.. No, forse non ci sarebbero mai riusciti!
Eppure.. lui aveva bisogno di lei.. troppo bisogno.. Forse, quel bisogno
estremo, quella voglia di stare per sempre con lei, c'erano da sempre stati! ma
lui non era mai riuscito a dar loro il giusto peso, quello che stavano avendo
in quel momento, di fronte a quella situazione,a quel pericolo scampato..
Chissà, magari quella disavventura aveva proprio quel compito.. quello di
legarli di più, di far loro rendere conto quanto fossero stati importanti l'uno
per l'altra.. Ma ne dubitò: lei sembrava essere la stessa di sempre, e per la
prima volta, quello gli fece molto male..
Si
staccò da lei, sentendo i passi della madre salire le scale..
La
porta tornò ad aprirsi..
-Hey, è
tardi, è ora di andare a dormire.. takao vuoi rimanere con lei? Un po' di
compagnia le farà bene..-MAMMA KEIKO
Takao
annuì..
-Grazie..-TAKAO
-Prendi
pure uno dei miei pigiami.. ti andranno sicuramente bene..-KEIKO
-Lo spero..-TAKAO
La
giovane signora chiuse la porta sorridendo, lasciando così nuovamente i due da
soli..
Il
brunetto si alzò lentamente dal letto per poi dirigersi verso il cassetto dei
pigiami.. Ne estrasse uno, tutto rosa..
-Ti
piace questo? Starei bene?-TAKAO
-Ti
dona alla grande il rosa!-KEIKO
-^__^"-TAKAO
Lo
indossò alla svelta, per non far aspettare troppo la sorellona; si infilò sotto
le coperte con lei, dandole nuovamente un bacio per la buona notte,
rabbrividendo ancora..
-Buona
notte..-TAKAO
-'Notte
Kaky.. e.. ascolta.. Ti voglio bene, non scordarlo..-KEIKO
-Anche
io.. più di quando ti possa immaginare..-TAKAO
Lei non
riuscì bene ad interpetare il significato di quelle parole, ma annuì
sorridendo.. Spense la luce, chiudendo poi gli occhi, fino a che, un attimo
dopo..
-keky..-TAKAO
-Si?
hai paura del buio?-KEIKO
-ma no
>.<" Ecco io.. posso starti vicino?-TAKAO
-Cos..?-KEIKO
-Ti
prego..-TAKAO
Che
richiesta strana, pensò lei.. ma annuì.. l'idea non le dispiaceva, dopo quello
che avevano passato..
-Certo..-KEIKO
-Grazie..-TAKAO
le si
avvicinò, lentamente, e poggiò la testa sul suo petto, mentre con un
braccio la strinse per la vita..Lei lo strinse a sua volta,
sorridendo: le sembrava di essere tornata indietro nel tempo..
ma lui
non sorrise come lei.. per poco, quella lacrima ladra non scese dai suoi occhi,
ormai tristi e pieni di altre lacrime.. Pregò.. pregò con tutto il cuore che
quel qualcuno lassù stesse ascoltando la sua richiesta.. la sua richiesta
disperata e forse impossibile: voleva svegliarsi, l'indomani, senza sentire più
quella sensazione.. stranissima.. non ricambiata.. perchè faceva male.. voleva
tornare a vederla come una volta, a volerle bene come una volta.. sperando che
quegli attimi fossero solo stati attimi di sua pazzia.. Perchè non poteva
essere.. non doveva essere..
FINE FLASHBACK
-..e
poi?-REI
Il brunetto
sospirò, senza notare gli occhi di Rei ormai lucidi come i suoi: quelle parole
lo avevano estasiato..
-Poi.. che
ti devo dire? Lei non ha mai ricambiato, ne sono sicuro.. e lentamente, un po'
perchè siamo tornati alla nostra solita vita quotidiana.. un po' perchè quel
momento cominciava a pesare sempre di meno.. un po' perchè momenti così
drammatici, nei quali ci eravamo sentiti quasi in dovere di dire quello che
provavamo, che volevamo, non ci furono più.. Insomma, lentamente ho
ricominciato a vederla come la Keky di sempre..-TAKAO
Qualche
attimo di silenzio..
-lei lo ha
mai saputo?-REI
-No.. mai..
e mai lo saprà.. perchè ora è tutto come prima!-TAKAO
-ne sei
davvero sicuro?-REI
Takao
guardò il soffito, socchiudendo gli occhi, per poi rispondere..
-Si, ne
sono sicuro..-TAKAO
-Non mi
sembri tanto convinto..-REI
Lo vide
girarsi verso di lui, con fare ironico e forse irritato allo stesso tempo, e solo
allora capì che era meglio smetterla..
-Ok, scusami..-REI
-Hey guys!!!-MAX
-Mmmhhh...
Max..-KEIKO
-Si è
svegliata..-REI
la ragazza
si alzò, ignara di tutto, ma consapevole che quel biondino l'aveva appena
svegliata dal suo dolce sonno..
-Uff..
Max..-KEIKO
L'americano
si avvicinò, insieme al professore, e la guardò sbigottito..
-Stava
dormendo..-TAKAO
-Ah..
^_^" Scusa..-MAX
-Ma ti
pare..-KEIKO
Si
stropicciò gli occhi: solo allora riuscì a mettere a fuoco tutta la scena; Rei
non aveva più quell'alone rossastro in viso, per fortuna.. o altrimenti quei
due lo avrebbero riempito di domande! Un po' gli dispiaque tenerli fuori da
alcune loro discussioni, ma certe cose era meglio tenerle in un cerchio
ristretto, per non permettere che costituissero un peso per l'intera squadra..
di certo non per cattiveria!
-Beh ehm..
che si fa?-MAX
-In che
senso?-TAKAO
-Qualcosa
dovremmo pur fare, a meno che tu non preferisca rimanere qua a poltrire fino all'ora
di pranzo!-PROF K
-Ehm.. a
dire il vero la mia idea era proprio questa.. ^^"-TAKAO
La sorella
gli lanciò un'occhiataccia, prima di alzarsi in piedi stiracchiandosi la
schiena per poi dire..
-Io direi
di andare a fare una bella corsa!-KEIKO
-Giusto,
bella idea!-REI
-Uffaaaa..-TAKAO
-Takao!! Devi mantenerti in forma!-KEIKO
-Si si va
bene... che pizze..-TAKAO
-Voi cosa
fate?-KEIKO
Max e il
prof si guardarono in faccia interrogativi..
-Io
vengo!-MAX
-Io..
magari rimango qua ad elaborare..-PROF K
-No, la
legge è uguale per tutti!!-TAKAO
-Cosa
c'entra? -_-"-KEIKO
-Beh.. hai
capito!-TAKAO
-No, tu non
hai capito: il prof non ha un torneo tra poco, tu si!-KEIKO
-ma ce
l'hai con me?? >.<"-TAKAO
-Che barba
che sei..-KEIKO
-Hey
ascoltate, e Kei?-MAX
Tutti
quanti si girarono verso il povero biondino, guardandolo storto, compresa
Keiko, che fu forse l'unica a divorarlo con un solo sguardo..
-Che ho
detto..?-MAX
-Niente..
vai tu ad avvertirlo..Io.. non mi va tanto..-KEIKO
A quel
punto, il prof si fece avanti, irritato..
-ragazzi..
non è giusto adesso fare così.. è pur sempre un nostro compagno di squadra!
Dobbiamo convivere insieme, quindi, per favore..-PROF K
-Qua
nessuno ha detto niente..-REI
-Infatti..
ho solo detto che io non vado a chiamarlo..-KEIKO
Il
ragazzino sospirò.. da keiko c'era da aspettarselo! Poverina, dopo quello che
le aveva fatto.. ma dagli altri.. quegli sguardi.. Non era per niente il modo
migliore per iniziare una convivenza, anche se forzata..
Alzò le
spalle, sperando che tutto di sarebbe messo a posto al più presto, o forse ne
sarebbe andata della vittoria al torneo cinese valido per la classificazione ai
mondiali.. e non ci voleva!
Rei stava
fermo a fissare Takao e keiko.. che strano.. eppure se lo sarebbe aspettato..
ma se quel sentimento era davvero tanto forte, non avrebbe abbandonato il suo
compagno.. non per sempre.. Forse sarebbe tornato.. o forse c'era ancora, ne
era sicuro.. anche se magari lui sembrava averlo rinchiuso da qualche parte, al
silenzio, e non riusciva più a sentirlo.. però c'era..!
Sorrise, in
silenzio.. a lui piaceva ancora da morire Keiko.. ma dovette ammettere, per una
volta, stupendosi quasi di sè stesso, che sarebbe stato contento di vederla
cambiare i suoi sentimenti per Takao, sebbene non riuscì a capirne il perchè..
sebbene forse quel pensiero non si sarebbe mai avverato..
Gli
allenamenti erano finiti, finalmente.. Era tarda sera, era quasi l'ora di cena,
e i 5 ragazzi più Keiko dovettero affrettarsi per riuscire a prendere l'ultimo
autobus che passava e che li avrebbe portati all'hotel; si erano ritirati in un
luogo appartato, per gli allenamenti, dove nessuno sarebbe riuscito a
vedere "strane luci" che non erano altro che i loro 4 bitpower!
Certo, non tutti potevano vederli, ma il Prof K pensò bene che era meglio non
rischiare!
Takao si
svaccò completamente su un sedile, sbuffando sonoramente e facendo voltare le
poche persone che c'erano con lui su quell'autobus. Come previsto, non mancò il
"dolce tocco" di qualcuno..
SCIAFF!
-Hey!! ma
sei matta?? Cos'ho fatto?? E poi non prendermi sempre in testa se no il mio
cervello si danneggia!-TAKAO
"E'
già danneggiato imbecille.."KEI
Kei, come
previsto, aveva trovato un sedile libero in fondo, e pensò bene di andarsi a
sedere laggiù, lontano dal resto del gruppo: non aveva voglia di sentire ancora
la sua voce! Era già stata una tortura per tutto il pomeriggio o quasi,
nonchè per quella corta oretta di pranzo, dove aveva avuto l'onore di
notare qualche sguardo nervoso e irritato provenire proprio da lei, la sua
amata.. Era riuscito a calmarsi, poco prima, ma quegli sguardi lo fecero ancora
una volta tremare dentro.. Lei sembrava odiarlo con tutte le sue forze, molto
di più di quello che era sempre stata solita fare, da quel giorno..! Sembrava
quasi mangiarlo con gli occhi, divorarlo lentamente.. dopo averlo ucciso nel
peggiore dei modi con tanto di tortura..
Aveva
finito il più in fretta possibile il suo pranzo, e poi era uscito, tornando
nello stesso parchetto del giorno precedente, senza però vedere più quei
bambini giocare con i loro bey.. senza più vedere Akio! Beh, in effetti forse
era stato meglio così: non aveva dovuto smentirgli il discorso fatto poco tempo
prima.. anche se ormai si era reso perfettamente conto che, anche se l'avesse
visto, non gli avrebbe detto niente.. L'amore era importante.. non poteva
negarlo..!
ma quegli sguardi
non lo abbandonarono.. non lo abbandonarono per tutto l'allenamento.. non lo
stavano abbandonando nemmeno in quel momento! Si certo, lei non lo stava
guardando.. ma ormai quegli occhi furiosi e pieni di disprezzo come non mai
erano impressi a fuoco nella sua mente.. un fuoco difficile da domare..
figuriamoci da spegnere!
Una poteva
essere la causa: quel maledetto cinese le aveva raccontato tutto.. tutto quello
che era successo tra loro due quella mattinata, e forse tutto quello che lui
gli aveva detto.. Tutto?
Spalancò
gli occhi, buttando la testa all'indietro, poggiandola sul sedile con
violenza.. no, non poteva averle detto tutto! Non poteva averle detto quello
che era saltato fuori da quella discussione.. quella verità orrenda, che mai
avrebbe voluto far uscire da sè stesso.. Lei non poteva sapere della sua
gelosia.. di quella frase detta per salvarsi.. Non poteva!
Tornò ad
alzare la testa, fingendosi tranquillo e cercando di guardare di sottecchi la
ragazza: ora sembrava tranquilla.. ma in realtà non era così, e lui lo sapeva
benissimo! dannazione, lei non poteva sapere!! Sarebbe voluto andare ancora là,
da quel cinese.. prenderlo per il colletto per farsi confessare quello che le
aveva detto, per confermare le sue supposizioni.. Ma non poteva.. anzi, poteva
dire di poterne fare a meno.. ora era tutto maledettamente visibile: il suo
sguardo d'odio sembrava parlare da solo!
lei non
poteva saperlo... non doveva.. Non doveva sapere la verità.. Ma ormai si rese
conto che era troppo tardi..
Chissà come
aveva reagito al momento..? Chissà se era stata felice di sapere che lui la
voleva ancora per sè.. oppure.. se era stata orrendamente schifata da quella
storia, da quel suo desiderio? Sorrise sarcasticamente, lasciando trasparire un
alone di malinconia da quel sorriso: se ne fosse stata felice, a quest'ora
sarebbe tornata da lui.. e invece.. stava là, con gli altri, a far finta di
niente.. mentre poco prima lo aveva divorato con lo sguardo.. La verità era che
a lei non importava più niente di lui.. lo disprezzava per quello che aveva
fatto.. si, forse lo amava ancora, forse.. ma non l'avrebbe mai perdonato,
forse per la stessa causa per la quale lui non sarebbe mai tornato da lei:
orgoglio..
Abbassò il
capo, stringendo i denti.. quella maledetta vocina stava tornando dentro di
lui.. non voleva sentirla, non voleva per niente! ma era come obbligato a
sentire quelle parole, dannose per il suo gelo.. Sembrava dirgli: "Ma ti
rendi conto che vi state girando intorno come due stupidi? Lei forse ti ama
ancora.. ma per lo stesso tuo motivo non si fa avanti.. che cosa orrenda
l'orgoglio vero? Qualcuno dovrà pur decidersi a fare il primo passo per
spezzarlo..".
battè un
pugno sul sedile vuoto accanto a lui, facendo voltare l'uomo che gli stava
seduto davanti; gli rivolse uno sguardo irritato, lo stesso col quale guardava
sempre la gente che non si faceva gli affari propri, e lui si girò al volo.
maledetta
voce! Ma chi le dava il permesso di suggerirgli quelle stupide parole..? parole
illusorie, certo.. perchè lei non lo amava! Non lo amava più, e basta! lei non
era una maledetta orgogliosa come lui.. lei era diversa.. lei era speciale.. E
perchè tornare da lei, indotto da quella stupida voce illusoria, se lei non lo
amava più? Per sentirsi dire "Sparisci"? No di certo! Lui non avrebbe
fatto proprio un bel niente..
Le voci
forti provenienti dal davanti lo distrassero dai suoi orripilanti pensieri..
-Ma che
gliene frega alla gente se sbuffo??-TAKAO
-Potresti
solamente farlo in modo più fine!!-KEIKO
-Dai
keiko.. Takao è fatto così, dovresti saperlo..-MAX
-Uff, meno
male che qualcuno mi difende..-TAKAO
max
sorrise, per poi poggiare una mano sulla spalla a Keiko, seduta vicino a lui..
-Come
va?-MAX
parlava a
bassa voce..
-Meglio
grazie.. e Max.. grazie per.. per il discorso di prima..-KEIKO
FLASHBACK
Keiko
guardò spazientita l'orologio: erano appena le 5.. dovevano passare ancora due
ore prima che il Prof potesse dare la libera uscita.. ma che cosa era venuta a
fare lì lei? Doveva allenarsi..? No, per niente.. Doveva solo cercare di
prendersi una bella insolazione! Proprio bel posto aveva scelto quel ragazzino,
furbo come non mai: piena campagna.. non un albero che facesse ombra..
Si
tolse la bandana, asciugandosi le goccie che le scendevano sulla fronte, per
poi guardare come stavano procedendo gli allenamenti: il suo fratellino stava
sfidando Rei, mentre Kei.. Spostò lo sguardo più in là, vedendolo seduto
distante da lei, per i fatti suoi, a rimirare il suo Dranzer.. Voleva per caso
farci un figlio con quella trottola?? Chissà, ne sarebbe stato capace!! Gli
lanciò un'occhiataccia piena di disprezzo, forse tanto gelida come le sue..
fino a che non lo vide voltarsi verso di lei, probabilmente infastidito dal
peso che i suoi occhi sembravano far gravare su di lui.. Lei si girò di scatto,
mantenendo però quell'aria gelida e piena d'odio: dopo quello che aveva detto e
fatto, quella mattinata, quello era l'unico modo in cui poteva guardarlo, quel
bastardo! per la prima volta, non gli fu molto difficile guardarlo in quel
modo.. anzi! Sembrò quasi facile!
Kei
sentì un nodo stringersi in gola; chiuse in un pugno il suo bey, cercando di
scaricare il dolore che aveva fatto quell'occhiataccia, per poi abbassare il
capo freneticamente, cercando di fare l'indifferente, come suo solito.. Ormai
sembrava riuscirgli quasi alla perfezione!
La
ragazza sospirò: quel caldo estenuante le impediva persino di pensare.. per
fortuna! Almeno una cosa buona c'era in quella giornataccia.. o almeno così si
prospettava essere!
Stette
per sdraiarsi sull'erba, quando sentì qualcuno avvicinarsi: subito pensò al
fratellino, ma quando aprì gli occhi dovette ricredersi..
-max!-KEIKO
Il
biondino le rispose con un sorrisino ebete.. Si mise a sedere accanto a lei,
sorridendo, rendendola quasi dubbiosa, per poi dire, dopo una breve pausa..
-Ti
ricordi quello che ti ho detto ieri?-MAX
-A che
ti riferisci?-KEIKO
-Beh..
che se volevi parlare con qualcuno, potevi contare su di me..-MAX
-Ah
beh.. si certo..-KEIKO
La ragazza
non riuscì subito a capire dove volesse arrivare: ormai il suo cervello si
stava affumicando sotto quel sole cocente..
-Beh
ecco.. il fatto è che ti vedo strana in questi giorni..-MAX
L'americano
sorrise, sperando di non infastidirla: per un momento, gli sembrò quasi di
impicciarsi nei suoi affari, affari che probabilmente non voleva che lo
riguardassero.. Però voleva aiutarla.. tutto lì..
Keiko
sorrise in modo ironico, prima di rispondergli:
-Beh,
come dovrei essere dopo quello che è successo?-KEIKO
Max
inclinò la testa da un lato, per poi annuire..
-Capisco..-MAX
-Sai..
non è facile vederlo tutti i giorni, cercare di far finta che non sia successo
niente.. cercare di dimenticare.. E' stato un bruttissimo colpo per me lo
sai?-KEIKO
Lo
guardò molto rattristata, facendogli abbassare lo sguardo..
-Lo
so..-MAX
-Pensavo
lui fosse una specie di salvatore per me.. mi aveva fatto ancora una volta
credere che quella cosa chiamata "amore" esistesse veramente..-KEIKO
-Ma
esiste..-MAX
-Si..
peccato che anche questa volta mi si è distrutto sotto gli occhi..-KEIKO
Fece
una pausa, per poi riprendere, sotto lo sguardo attento del suo amico..Gli
stava facendo piacere che lei si stesse aprendo con lui.. In quel momento
arrivò al punto di pensare che, in fondo, non era così tanto acida e antipatica
come gli aveva da sempre fatto credere!
-Mi
sentivo terribilmente legata a lui, in ogni minima cosa.. ci eravamo promessi
di stare per sempre l'uno al fianco dell'altra.. Lo amavo da morire..-KEIKO
-E lo
ami ancora?-MAX
Keiko
lo guardò, sbalordita..
-Bella
domanda sai.. Cmq io..-KEIKO
Socchiuse
gli occhi, per poi tornare ad aprirli lentamente; lo fissò dritto nei suoi di
occchi, stranamente decisa..
-No..
io.. non lo amo più!-KEIKO
-Umh..
sicura?-MAX
-Max..
per favore.. lo sai benissimo..-KEIKO
-Cosa?-MAX
-Anche
se solo una parte di me lo stesse amando ancora... io non posso amarlo! Non
dopo quello che ha fatto.. e non dopo quello che ha detto.. io.. lo
odio!!-KEIKO
-Hey
avanti! Non fare così.. Odiare è una parola grossa..-MAX
-Ma è
esattamente quella giusta! Non posso fare altro che odiarlo.. Dimmi, che gli ho
fatto io di così tanto grave, me lo sai spiegare??-KEIKO
Il
biondino scosse la testa in segno negativo.. in effetti aveva ragione..
-Ecco..
lui mi ha abbandonata per niente! Dio, ci fosse stato un motivo almeno.. ma
niente.. tutto andava alla grande tra noi due! Tutto!! E' solo un bastardo! E
io non lo perdonerò mai!-KEIKO
La
guardò negli occhi: non era scesa nemmeno una lacrima per quel ragazzo tatuato
seduto distante da loro.. nemmeno una.. quando invece, anche solo un giorno
prima, era sicuro ne sarebbero scese almeno cento.. Qualcosa non andava..
qualcosa era cambiato..
-Ascolta
Keiko.. non voglio farmi troppo gli affari tuoi, ma.. è successo ancora
qualcosa tra voi due?-MAX
Lei lo
fissò, priva di espressione.. dirglielo? O non dirglielo? Se glielo avesse
detto.. se solo gli avesse detto quello che era successo tra Rei e quel
bastardo quella mattina, gli avrebbe anche dovuto dire quello che era successo
la nottata precedente.. E poi sarebbe stata come una catena.. Lui di sicuro lo
avrebbe detto al Prof, e finalmente tutti lo avrebbero saputo.. No, non poteva
dirglielo: aveva promesso al fratellino e a Rei di non dire niente.. Però Max
era così gentile nei suoi confronti..
-Beh..
diciamo solo che ha detto chiaramente che io non sono mai stata degna di quello
che lui mi ha dato..-KEIKO
Abbassò
lo sguardo, sperando che non le avesse chiesto niente di più! Quello era tutto
ciò che poteva dire..
-Solo?-MAX
-Beh..
ma come solo? Ma non ti rendi conto di quello che ha significato per me quella
frase?? Cosa mi ha dato lui?? Dolore.. sofferenza.. mentre io l'ho amato..
tantissimo.. e poi io non sarei stata degna di quello che mi ha dato?-KEIKO
Sorrise,
sarcasticamente...
-Umh
beh.. forse però ha ragione..forse intendeva dire che non ero degna di
soffrire.. uuuhh.. mi si sta sciogliendo il cuore.. >.<-KEIKO
max
sorrise, tristemente.. sapeva che il significato della frase di Kei non era
quello... e sapeva, in fondo, cosa avesse significato per lei.. Già, lei... la
verità era che aveva ben altri motivi per odiarlo: quello schiaffo, dato a
Rei.. cosa c'entrava lui, poverino?? Perchè solo lui?? Perchè, a quel punto,
non l'aveva tirato anche lei un bel ceffone?? Perchè quel bisogno d'odio nei
suoi confronti? Cosa voleva ancora da lei? La voleva tutta per se, come una
bella bambolina da far soffrire, ridendo nel vederla nel dolore? No caro.. non
gliel'avrebbe mai permesso.. Mai avrebbe soddisfatto quella sua voglia estremamente
schifosa..
Qualche
attimo di silenzio..
-Max..-KEIKO
Lui si
girò, guardandola sorpreso..
-Dimmi...
io.. cos'ho fatto? Tu sapresti spiegarmelo?-KEIKO
Ora gli
occhi della ragazza erano tristi, e gli fecero una gran tenerezza..
-Io..
tu.. non hai fatto niente.. tu lo amavi..-MAX
-Grazie..-KEIKO
-ma..-MAX
-Io lo
dimenticherò.. non m'importa più niente di lui..-KEIKO
-Brava..
è così che si ragiona.. devi reagire keiko.. non lasciare che un tipo che ti ha
trattata così, oserei dire da schifo, ti rovini la vita.. Guarda avanti..
Questa non è una storia degna di un tuo ricordo..-MAX
La
stessa cosa che aveva da sempre pensato lei.. Gli sorrise, per poi
abbracciarlo, facendolo arrossire visibilmente..
-Grazie
Max.. E scusa per come ti trattavo..-KEIKO
-Ehm..
acqua passata.. ^///^-MAX
Kei si
voltò verso di loro: cosa voleva ora? Voleva portarsi a letto anche
quell'americano?? Fece una smorfia di disprezzo.. Sapeva che quello era solo un
pensiero che era passato per la sua testa solamente per cercare di dargli una
scusa per non soffrire a quella visione.. quasi per accendere lo stesso
disprezzo nei suoi confronti come lei stava facendo con lui.. Max le era
vicino.. tutti le erano vicino.. meno lui.. lui che una volta era il primo.. Ma
ormai era tutto finito.. Molto probabilmente non era nemmeno più l'ultimo!
FINE FLASHBACK
Lui
sorrise, ancora imbarazzato:
-ma di
che.. te l'ho detto, se vuoi parlare con me, io ci sono..-MAX
Fece
sorridere anche lei: era inutile, sprizzava felicità da tutti i pori quel ragazzino..
Dovette ammettere che era anche quasi divertente! Si dispiaque ancora una volta
per non avergli confessato l'intera faccenda.. avrebbe coinvolto forse anche
una sola persona in più, cioè lui: in fondo, poteva tranquillamente dirgli di
tenere la bocca chiusa.. Ma in quella piccola squadra, una sola persona in più
erano come tre! Non poteva..
La ragazza
si alzò all'improvviso: aveva riconosciuto la strada che portava all'hotel e
decise che era ora di premere il pulsante per prenotare la fermata. Subito gli
altri seguirono il suo esempio, ma, appena prima che Max si potesse alzare, fu
bloccato da una mano che gli premeva sulla spalla.. Pensò subito a Kei, non
seppe perchè.. poi però alzò lo sguardo e vide..
-Takao! Che
succede?-MAX
Lo fissava
serio, senza dire una parola.. lo fece quasi preoccupare..
-hey che
c'è?-MAX
Improvvisamente..
-Mpf..
eheheh.. MHUAHAHAHAH!! XD-TAKAO
-O.o"-MAX
-Che
faccia!! Ti ho fatto spaventare eh??-TAKAO
-..
-_-°°°°-MAX
-Ascolta...
seriamente.. volevo ringraziarti per aver parlato con keky.. vedi, è importante
che gli stiamo vicini...sta molto male.. forse troppo per uno come..-TAKAO
Max gli
sorrise..
-Lo so..
bah, non ti preoccupare, lo faccio volentieri!-MAX
Takao
annuì, prima di levargli la mano dalla spalla permettendogli così di alzarsi,
per poi raggiungere la sorellona già vicina alla porta dell'autobus. kei fu
l'ultimo ad alzarsi.. senza un particolare motivo..! Voleva stare solo, come
sempre.. non voleva vederla.. non voleva sapere, attraverso il suo sguardo, di
essere ormai odiato.. Non poteva sopportarlo..
-Allora,
secondo i miei calcoli.. umh.. Takao devi cercare di migliorare la resistenza,
Rei la difesa, Max l'attacco..e Kei.. umh, direi che è a posto così..-PROF K
Il ragazzo
tatuato sorrise compiaciuto, in modo quasi odioso, chiudendo gli occhi, mentre
il sottofondo era animato dal brusolio della gente nella sala da pranzo e dal
ticchettìo dei tasti del computer del Professore..
keiko lo
guardò nuovamente disgustata... era felice.. si perchè era soddisfatto che la
cosa più importante per lui, quella sua trottola, fosse stata in gran forma..!
Solo quello riusciva a renderlo felice! Fece una smorfia, abbassando il capo,
mentre sentiva un nervoso quasi incontenibile crescerle dentro.. Cercò di
metterlo a tacere, sospirando sonoramente, facendo voltare il fratellino seduto
a fianco a lei, che pronto le mise una mano sulla gamba per calmarla..
-Prof..
metti via quel computer.. stanno arrivando le prime portate!-KEIKO
Il prof si
voltò per un istante verso i due camerieri che stavano camminando verso il loro
tavolo con tanto di piatti prelibati in mano, per poi chiudere finalmente il
suo Dizzy mettendolo sotto il tavolo, accanto alla sua sedia.
-Mamma mia
che fame.. *ç*-TAKAO
Il brunetto
si avventò subito sulla sua portata, riuscendo a farla fuori in tempo
assolutamente da record. Gli scappò un singhiozzo fortunatamente silenzioso,
mentre sul suo volto era dipinta un'espressione beata e felice.. Era in
paradiso, pensò la sorellona!
Sorrise,
nel vederlo semi-steso su quella sedia con una mano sullo stomaco.. per la
prima volta sorrise..
-Sei già
pieno?-KEIKO
-Eh? Si..
mi sembra..-TAKAO
-Devi
essere in forma per domani.. mi raccomando... Mettiti bene in forza!-KEIKO
-O.o"
Non ci credo.. per la prima volta mi dici di andare avanti a mangiare..-TAKAO
-Sarà che
il sole mi ha dato alla testa..-KEIKO
-beh,
dovrebbe darti alla testa più spesso allora!-TAKAO
->.<"-KEIKO
La
sorellona fece per andare avanti a mangiare, ma subito fu interrotta dalla voce
del professore..
-Hey, ma
dov'è il presidente?-PROF K
-Mi sembra
che stamattina avesse detto che aveva organizzato una cena di lavoro con dei
suoi colleghi venuti in Cina per il torneo..-MAX
-Ah..
capisco..Oh si, me ne ero dimenticato >.<"-PROF K
Si sentì un
sospiro agitato.. era Max..
-Già.. è
già domani il torneo.. sono tesissimo..-MAX
Rei lo
ammiccò con lo sguardo, prima di alzarsi in piedi da gran dittatore per dire,
con tono serio..
-Siamo
tutti tesi qua dentro.. ma non serve esserlo adesso, quindi..-REI
Tutti lo
stavano a guardare sopresi, non capendo dove volesse arrivare con quell'aria
seria..
-..io direi
di.. svagarci un attimo.. ^__^-REI
Takao e
sorella si guardarono in faccia, sbalorditi, fino a che Keiko chiese:
-Ehm..
svagarci in che senso?-KEIKO
-Beh.. io
direi di festeggiare.. Ordiniamo qualcosa da bere? Non so uno spumante.. un
qualcosa.. Tanto va sul conto della BBA!-REI
max sembrò
eccitato all'idea: non aveva mai toccato un goccio d'alcool, e l'idea lo
eccitava a morte!
-Io ci
sto!-MAX
Qualcuno
però non era dello stesso parere, e subito il cinesino se ne accorse.. Keiko lo
squadrò da cima a fondo con aria irritata, per poi dire..
-Rei.. ma
sei diventato matto? Non ti ricordi..? L'alcool non ti fa..-KEIKO
Ma lui la
fermò subito, per evitare che potesse dire cose di troppo.. In fondo, non tutti
sapevano della sua disavventura, e mai avrebbe voluto la sapessero..
-Si ecco..
ma.. lo spumante è leggero..-REI
A quel
punto intervenne Takao, irritato quanto la sorella..
-No Rei..
non rischiare.. tu non lo reggi.. e penso qua nessuno lo regga...-TAKAO
A quel
punto, fu proprio il ragazzo dagli occhi dorati a irritarsi, forse più di
loro.. Appoggiò le mani sul tavolo, nervoso, per poi dire, cercando di
mantenere la voce ad un livello sopportabile..
-Ascoltate..
non vogliamo ubriacarci alla morte.. io voglio solo festeggiare.. cosa pensate,
che un bicchierino di champagne vi dia alla testa?? Se fosse così, tutta quella
gente che ai matrimoni festeggia sarebbe ubriaca persa! E' il vino più leggero
che ci possa essere, fidatevi..-REI
I due si
guardarono in faccia dubbiosi.. in effetti era vero.. Takao non aveva mai
assaggiato dello spumante, però la teoria di Rei sembrava essere giusta..
-Beh..
però.. ha ragione..-KEIKO
Rei la
guardò con aria interrogativa..
-Al
matrimonio di mia zia non mi sono per niente ubriacata con lo champagne.. è
leggero.. ma io parlo per me.. voi non so.. non ne avete mai provato, non
vorrei..-KEIKO
-ma dai
Keiko.. cosa vuoi che ci faccia? ha ragione Rei, dobbiamo festeggiare!-MAX
Takao
abbassò lo sguardo.. forse avevano ragione.. Alla fine, stavano per affrontare
un torneo.. un torneo importante..! Erano arrivati fin lì e non avevano ancora
nemmeno festeggiato, quando invece ne sarebbe valsa la pena eccome!
Spostò lo
sguardo verso Keky, sentendosi osservato.. Stette a fissarla serio per qualche
istante: si, in fondo nessuno aveva mai perso la testa per un bicchierino di
spumante.. Però.. qualcosa lo rendeva nervoso.. E se avessero esagerato..?
-Dai takao,
lasciati andare..-MAX
Il brunetto
dovette ammettere a sè stesso che l'idea dell'alcool in sè non lo attirava...
eppure, alle feste, agli eventi, era una cosa normalissima.. E in fondo aveva
voglia anche lui di festeggiare.. Ma Rei.. dopo quel giorno..
Il cinesino
capì al volo il suo stato d'animo, e subito lo rassicurò..
-Takao,
tranquillo.. ho imparato la lezione..-REI
Lo guardò
serio come non mai, riuscendo a farlo sorridere..
-E va
bene..-TAKAO
-Wonderful!
Per voi va bene ragazzi?-MAX
Il
ragazzino si voltò verso il professore e Kei, che non avevano spiaccicato
nemmeno una parola.. il prof annuì timidamente: quella idea lo attirava, ma era
sempre alcool, e la sua mente lo portava a pensare che se avesse accettato con
più entusiasmo lo avessero preso per un alcolizzato..
Kei rimase
pensieroso.. non aveva voglia di festeggiare.. Però qualche goccetto, magari,
lo avrebbe aiutato a distoglierlo dai suoi pensieri..
Annuì con
un'alzata di spalle, per non dare troppo nell'occhio..
-bene!
Cameriere!!-REI
Il ragazzo
dai lunghi capelli corvini alzò un braccio per richiamare l'attenzione del
cameriere, che subito accorse al loro tavolo..
-Mi dica,
signore..-CAMERIERE
-Vorremo
una bottiglia di champagne.. la metta pure sul conto della BBA-REI
-Sarà
fatto.. torno subito..-CAMERIERE
-Grazie..-REI
Il
cameriere si allontanò velocemente, sotto gli sguardi di Max e Takao, l'ultimo
ormai deciso all'idea di festeggiare..
Ma ancora
nessuno poteva sapere quello che sarebbe successo con un'innocentissima
bottiglia di champagne e dei ragazzi non abituati a nemmeno una goccia
d'alcool..
-.. e poi..
mio nonno ha tagliato la testa al gallo mentre correva! Mhuahahah!! E.. e
questo qui ha corso un po' senza testa.. XD-TAKAO
Il brunetto
era di un rosso acceso in volto, mentre alcune lacrime gli scendevano sulle sue
guancie dal troppo ridere.
Keiko,
lesta, gli tolse l'ennesimo bicchiere di champagne che aveva sotto il naso e lo
mise distante da lui, facendo quasi infuriare stranamente il fratellino..
-Hey ma che
fai! E' mio!-TAKAO
-Takao!
Smettila! Non vedi come sei conciato??-KEIKO
Lui la
guardò furioso per qualche istante, per poi scoppiare a ridere di nuovo
poggiando la testa sul tavolo..
La ragazza
lanciò un'occhiata al resto dei ragazzi: Max non era per niente messo meglio
del suo fratellino, ma quanto meno se ne stava zitto, con gli occhi mezzi
chiusi, probabilmente incapace di reagire; il prof aveva gli occhi lucidi, ma
dovette ammettere che almeno lui non andò oltre al suo normale bicchierino di
vino.. era ancora in sè; Rei stava bene.. stranamente stava bene! Si, aveva
imparato la lezione veramente, allora.. Lui, come lei, stava a guardare gli
altri attonito, ridendo di tanto in tanto per le cose stupide che diceva
Takao.. mentre Kei.. Lui era il solito di sempre.. Teneva le braccia conserte e
gli occhi bassi, quasi chiusi, completamente isolato dal resto del gruppo..
Aveva bevuto, forse quanto il fratellino, e forse era proprio per quello che
non osava alzare lo sguardo.. forse non voleva mostrare agli altri la sua non lucidità..
Distolse
subito lo sguardo da lui, quando sentì la voce del cinesino chiamarla..
-Forse la
mia è stata una brutta idea..-REI
Lo guardò..
era dispiaciuto.. i suoi compagni di squadra non erano messi per niente bene!
Ed era colpa sua, della sua idea! Non erano abituati all'alcool..
ma Keiko
subito lo tranquillizzò..
-No.. è che
hanno esagerato.-KEIKO
Rei annuì,
poco convinto, tornando a guardare Takao, quasi in fronte a lui; ora aveva
smesso di ridere.. ma quel sorrisino stupido sembrava essere ormai marchiato
sulla sua bocca, forse nemmeno lui riusciva a toglierlo.. forse non se ne
rendeva nemmeno conto di star sorridendo! Era messo maluccio, pensò.. e meno
male che lui era stato il primo a bocciare la sua idea di festeggiare! Aveva
bevuto quasi otto bicchieri di spumante, senza averne mai toccato un goccio,
tra l'altro! Da lui non se lo sarebbe aspettato! Era completamente andato..
Keiko
sbuffò, prima di alzarsi in piedi e dire..
-Domani
sarà una giornata impegnativa e dovete essere riposati.. quindi ora sarebbe
meglio andarcene tutti a letto..-KEIKO
Max guardò
l'orologio.. dapprima gli sembrò quasi di non saper nemmeno più leggere l'ora,
ma dopo qualche attimo di esitazione, disse:
-Si..
hich.. sono le 10.30..-MAX
-Bene..
andiamo Kaky?-KEIKO
Lui alzò il
capo verso di lei quasi a fatica, per poi tornare a ridere come un cretino..
-ma dove
vai..? E' presto.. Dai stiamo ancora un po' qua, mi sto divertendo..-TAKAO
Probabilmente
non si era ancora reso conto che era l'unico lì dentro a starsi divertendo così
tanto!
Ma la
sorella non si lasciò corrompere da quello sguardo dolce: lo prese per un
braccio facendolo alzare per poi dire:
-Vedo che
sei d'accordo, andiamo!-KEIKO
ma il
fratellino oppose resistenza, per quello che gli riuscì di fare..
-No! Voglio
stare qui!-TAKAO
A quel
punto la ragazza si irritò parecchio..
-Takao!
Domani hai un torneo, non so se almeno questo riesci a ricordartelo! Sei messo
in uno stato quasi pietoso! Devi andare a letto!-KEIKO
Lui la
stette a guardare per qualche istante; sbuffò sonoramente, prima di rivolgersi
ai suoi compagni..
-Già.. buon
torneo.. eheheh.. io vado da morfeo.. a domani..ahahaha, ho fatto anche la
rima! XD-TAKAO
Tutti lo
guardarono sorridendo, meno Kei.. che babbeo che era: conciarsi in quel modo
per qualche bicchierino di spumante..! Non conosceva i suoi limiti, e mai li
aveva conosciuti, proprio come quel giorno in cui avevano litigato riuscendo
quasi a passare alle mani per Keiko..
Tornò ad
abbassare lo sguardo: però, in effetti, dovette ammettere che nemmeno lui si
sentiva completamente lucido.. gli girava la testa.. i suoi occhi sembravano
chiudersi.. e soprattutto non era in grado di pensare seguendo un filo
logico..Forse aveva esagerato anche lui, però quanto meno si era risparmiato di
diventare come quell'imbecille, che probabilmente non ricordava nemmeno più il
suo cognome..
-Riprenditi,
mi raccomando..-REI
-Ma certo..
Mhuahahah!! XD Sei troppo buffo con quel codino!!-TAKAO
-O.o"-REI
-Si..
ahahaha... sembri un gatto!! XD-TAKAO
-O_O-REI
-Ehm.. noi
andiamo.. a domani ragazzi..-KEIKO
Li
guardarono allontanarsi.. quando furono usciti dalla sala da pranzo, Rei si
rivolse subito ai suoi compagni di squadra..
-Sembro
davvero un gatto? ç.ç-REI
-ehm...-MAX
-prof..? ç.ç-REI
-umh..-PROF K
-Uffaaa... >.< T_T-REI
La
sorellona dovette aiutarlo a reggersi in piedi mentre lentamente uscivano dalla
sala da pranzo.. Come poteva immaginarsi che suo fratello si fosse ubriacato?
Era stata colpa sua, che non gli aveva tolto il bicchiere di mano quando poteva
essere ancora in tempo!
Lo guardò..
Dio, come era ridotto.. proprio si vedeva che non reggeva minimamente
l'alcool.. Si trovò a sperare con tutto il suo cuore che la sbornia fosse
passata entro la mattinata successiva! Sperò che l'indomani non si fosse
sentito debole, altrimenti, addio torneo!
Gli prese
le chiavi della camera dalla tasca dei pantaloni e aprì la porta, accendendo
poi la luce.. Takao, come previsto, si buttò subito sul letto, sprofondando nel
cuscino..
la sorella
gli prese il pigiama dalla valigia e glielo lanciò accanto..
-Dai,
cambiati.. poi vai a dormire..-KEIKO
Il brunetto
alzò la testa per qualche istante..
-Tu.. non
vieni a dormire..?-TAKAO
-Io.. vado
a fare un giro e poi torno..-KEIKO
-No...
vieni anche tu..-TAKAO
-Non fare
storie!-KEIKO
-Uffa,
perchè mi tratti male.. ç.ç-TAKAO
Gli si
avvicinò, sorridendo; gli si sedette accanto, fissandolo dritto negli occhi..
-Sei
proprio messo male.. perchè hai bevuto così tanto?-KEIKO
-Mi
piaceva..-TAKAO
-Lo so,
anche a me piaceva.. però.. va beh dai, pensa solo a riposarti! Io torno
subito..-KEIKO
Takao
annuì, tornando a poggiare la testa sul cuscino..
-E cambiati
prima di addormentarti..-KEIKO
-Uff..
ok..-TAKAO
La
sorellona sorrise, prima di uscire dalla camera, non sapendo benchè minimamente
dove sarebbe andata.. Optò quasi immediatamente per un giro nei dintorni
dell'albergo! Non aveva voglia di andare dormire, non si sentiva stanca.. e poi
una bella passeggiata al fresco le avrebbe solamente fatto bene..
Aprì la
porta, mentre, nello stesso momento, era intenta in un monologo interiore..
disse alcune parole, a bassa voce, senza rendersene conto..
-Ma si..
una bella passeggiata fuori è quello che mi serve..-KEIKO
-E no mia
cara...-...
La ragazza
alzò la testa, quasi spaventata..
-Kei..??-KEIKO
Con suo
immenso stupore se lo trovò davanti, con quel suo solito sorriso beffardo..
Eppure, aveva qualcosa di diverso quella sera.. Aveva gli occhi lucidi, le
guancie arrossate.. Cercò di ricordare quanto avesse bevuto, fino a che non le
tornò in mente di aver notato il suo bicchiere riempirsi molto più di 5 o 6
volte..
-Sei
ubriaco..?-KEIKO
Lui
sorrise, ironicamente, per poi fare qualche passo verso di lei.. Sapeva quello
che stava facendo, ma quel poco alcool che aveva bevuto sembrava dare ordini
alla sua mente già malata da orrendi pensieri.. pensieri che, grazie a quei
bicchieri, erano stati cancellati.. anche se temporaneamente! Ora, quella parte
orgogliosa, che gli stava consigliando di smetterla, di lasciarla perdere, era
stata messa a tacere dalla voce della sbornia..
Avanzava
verso di lei, quasi come se le sue gambe camminassero da sole..
-Io..
ubriaco? Tsk.. per niente..-KEI
-No.. tu
sei ubriaco..-KEIKO
La ragazza
chiuse la porta dietro di sè, per evitare che le loro voci disturbassero il
fratellino, per poi appoggiarsi quasi istintivamente su di essa..
Lui fece
cenno di no con la testa, mantendendo però quel suo sorriso schifoso sulle
labbra.. cosa voleva fare ora?
-Sai.. non
è una bella idea andare a farti un giro tutta sola con la gente che gira di
notte.. per di più in un paese che non conosci..-KEI
-E a te che
te ne frega??-KEIKO
-Uh.. cosa
me ne frega?-KEI
Ormai era a
pochi centimetri da lei.. si stupì per prima della loro posizione: avrebbe
potuto tranquillamente evitarlo, cercare di stargli lontana.. invece stava lì,
ferma, immobile, con lui davanti che ormai sembrava averla bloccata contro la
porta della sua stanza.. Teneva le mani poggiate su di essa a fianco del suo
volto.. Cosa voleva da lei? Perchè non la lasciava stare? E soprattutto..
perchè lei non reagiva..?
Kei sorrise
nel vederla in quello stato.. Ormai quella voce che gli sussurrava di lasciar
perdere, di andarsene era troppo debole per essere sentita dalla sua mente..
Ormai la verità stava venendo a galla molto rapidamente, e non c'era nessun
verso di fermarla.. Lui, per primo, sembrava quasi non averne la forza..
Seguiva gli ordini che ormai la sua mente poco lucida gli stava dando..
-So io cosa
me ne frega..-KEI
Avvicinò il
suo volto al suo, cercando di baciarla.. Lei, per qualche istante, sembrò
cedergli.. Fino a che trovò il coraggio di resistere a quelle labbra, di
resistere al suo profumo.. di resistere a lui.. Si girò di scatto da un lato,
rompendo così il contatto che di lì a pochissimo si sarebbe dovuto creare..
Doeva
farlo, non poteva cedere! Avrebbe desiderato con tutto il suo cuore baciarlo
ancora una volta.. però la sua mente glielo impediva.. Non poteva, non voleva
cedere..
Stava
facendo male, malissimo.. averlo lì davanti pronto a baciarla e doversi invece
voltare da un'altra parte.. Certo, averlo lì, disposto a regalarle ancora
un bacio.. ma da ubriaco.. Lui non lo voleva, forse, in realtà.. ma era
ubriaco, e solo l'alcool lo stava inducendo a farlo.. non di certo lui.. Non
era sincero, nè con lei nè con se stesso, e quello le fece ancora più male..
Ma no, non
doveva farle male, a lei non importava più niente di lui! Lo odiava.. si, lo
odiava! Non l'avrebbe mai perdonato! Non sarebbe caduta nella sua trappola
ancora una volta, dopo quello che le si era rivelato essere..
-Non fare
la bambina cattiva.. lo so che lo vuoi anche tu..-KEI
-No, non è
vero, non lo voglio!-KEIKO
-Si
invece..-KEI
Keiko cercò
di far passare velocemente nella sua mente tutto ciò che quel maledetto ragazzo
le aveva fatto.. l'aveva abbandonata per una trottola.. se ne era fregato del
loro amore.. per poi dire che era stata lei l'unica a non essere degna di
niente! L'aveva fatta soffrire come un cane.. aveva distrutto la sua felicità..
Si girò
verso di lui ancora una volta..
-No, non lo
voglio! Non me ne frega più niente ormai Kei.. vattene.. sparisci dalla mia
vita..-KEIKO
Il ragazzo
tatuato rimase colpito da quelle parole, rimase colpito dalla decisione con cui
le aveva dette.. Era convinta di quello che stava dicendo...
Si
allontanò di qualche passo, mantendendo lo sguardo fisso nei suoi occhi..
Keiko si
compiaque, in un primo momento, della sua decisione.. delle sue parole.. del
coraggio che il ricordo di quegli orrendi momenti le aveva causato.. Ma si
sentì tornare quello spavento stranissimo non appena vide lo sguardo di kei
cambiare, divenendo alquanto nervoso e irritato..
-Non te ne
importa più niente di me, vero?-KEI
Lei rimase
zitta.. non avrebbe avuto il coraggio di dire una sola parola..
-A quanto
vedo sei stata la prima a dimenticare così facilmente tutto quanto.. non sono
stato io..-KEI
-Ti sbagli
di grosso... tu te ne sei fregato di me quando hai visto quella tua trottolina
perdere.. sai che ti dico? Stai con lei, adorala per tutta la tua vita.. ama
solo lei, perchè ormai è tutto quello che ti rimane! Non sono qua a farti da
bambolina.. cosa pretendi, dopo quello che mi hai fatto? Che io stia ancora qua
a volerti, a desiderarti? Scordatelo! E ora sparisci!-KEIKO
Kei abbassò
lo sguardo a quelle parole.. sapeva che era stata solo colpa sua.. ma
quell'istinto.. quello che aleggiava dentro di lui e che mai si era fatto
vedere, stava crescendo, insieme al suo nervosismo.. A lei non importava
più niente di lui.. Era vero? No che non era vero, non poteva essere..
Sorrise
ancora una volta, mentre un capogiro sembrò prenderlo: segno che l'alcool stava
ancora scorrendo nelle sue vene..
Alzò lo
sguardo, senza farci troppo caso, e si fiondò verso di lei sbattendo
violentemente le mani sulla porta, nella stessa posizione di prima..
-A te
importa ancora di me..-KEI
-K..kei..
ti prego spostati..-KEIKO
Le stava
facendo paura.. il suo sguardo, i suoi modi, la sua voce.. tutto le stava
facendo paura di lui..! Era terrorizzata ormai.. paralizzata..
-No che non
mi sposto..-KEI
Subito si
avvicinò al suo collo.. ormai era terrorizzata, era sicuro non si sarebbe
mossa.. Le diede qualche piccolo bacio vicino alle orecchie, mentre sentiva le
sue mani premere contro le sue spalle nel tentativo di allontanarlo.. ma erano
troppo deboli.. perchè lei in realtà..
-Tu lo vuoi
ancora.. lo so..-KEI
No, no che
non lo voleva! Avrebbe potuto benissimo spingere molto più forte, sbatterlo
via.. ma non ce la faceva.. quei baci.. erano troppo per lei!
Stava recitando
proprio come se fosse stata la sua bambolina.. e lei non voleva.. non voleva
dannazione!
prese un
lungo respiro, facendosi coraggio, e, con una spinta più forte, che mai lui si
sarebbe aspettato, riuscì ad allontanarlo di qualche centimetro..
-Hey.. è
inutile che continui a fare i capricci..-KEI
Stranamente
sul suo volto era rimasto quel sorriso sornione.. quel sorriso che sembrava
spaventarla ancora di più.. Ma non a tal punto di bloccarle la voce..
-Vattene Kei! Vattene!-KEIKO
Improvvisamente,
la porta dietro la sua schiena si aprì di scatto, constringendola ad alzarsi...
-Keiko che
succede?-TAKAO
I suoi
occhi ancora sembravano essere semichiusi, sembravano non riuscire mettere bene
a fuoco le immagini.. ma una cosa l'aveva vista: aveva visto lo sguardo
spaventato della sorellona e.. dopo poco aveva visto lui, quel bastardo..
-Kei..-TAKAO
Il ragazzo
tatuato sorrise, dopo aver sbuffato: ancora poco e sarebbe stata di nuovo sua!
E invece, quel ficca naso doveva sempre rovinargli la festa!
-Hai una
sorella capricciosa sai..-KEI
-Cosa le
hai fatto?-TAKAO
-Oh
niente.. se solo tu non fossi arrivato sul più bello..-KEI
-Kei!! Fai
schifo! Lasciami stare!-KEIKO
Subito il
brunetto, sebbene ancora poco lucido, riuscì a capire la situazione.. Si fiondò
su Kei, prendendolo debolmente per il colletto..
-Oh che
paura..-KEI
-Lasciala
stare porco! Lei non ti appartiene più! Girale alla larga, mi sembrava di
essere stato abbastanza chiaro!-TAKAO
-Hey
nanetto, a chi credi di far paura?? Tu non sei qua per dettar legge!-KEI
keiko,
spaventata dalla situazione, corse verso di loro mettendosi letteralmente in
mezzo ai due, facendo così mollare al fratellino la presa con la quale teneva
debolmente il colletto di kei.. erano mezzi sbronzi, sarebbe sicuramente finita
male! Kei era un tipo che passava alle mani, ne era certa: quel ceffone dato a
Rei ne era una prova.. e di sicuro, da ubriaco, non ci avrebbe messo
molto a tirargliene uno anche al suo kaky..
-Basta!!-KEIKO
gridò, con
tutto il fiato che aveva in gola, ammutolendo così i due, che, nonostante
tutto, non smisero di guardarsi in cagnesco..
-basta..
per favore.. Kaky, torna in camera, arrivo subito.. quanto a te
Kei..-KEIKO
Gli puntò
un dito dritto in viso, buttando fuori con le sue parole tutta la rabbia che
sentiva dentro di sè.. Rabbia di non avergli resistito come avrebbe voluto,
rabbia per come aveva trattato il fratello.. rabbia per quello che aveva
detto..
-Stammi
alla larga, sparisci dalla mia vita! Ed imprimiti bene nel cervello queste parole:
dimenticati di me perchè non perdonerò mai quello che mi hai fatto! Ormai ho
capito come sei, ho capito chi sei.. hai smesso di illudermi! E adesso
vattene!-KEIKO
Fu Kei
questa volta a non avere avuto il coraggio di ribattere.. la guardò, con occhi
spalancati: nei suoi di occhi non c'era più nessun alone di incertezza, di
paura.. di malinconia... Avrebbe voluto gridargli quanto si stesse sbagliando,
quanto lui l'amasse ancora.. ma non ci riuscì.. Si rese ben presto conto che
l'alcool aveva finito di provocare quei disastrosi effetti, ma ora ne stava
provocando un altro, forse peggiore del primo: tristezza.. per lei.. infinita
tristezza.. e pentimento.. si, era dannatamente pentito di quello che aveva
fatto, ma non l'avrebbe mai ammesso! Quella voce d'orgoglio maledetto stava per
tornare ad essere forte.. velocemente, troppo velocemente!
Sentì
qualche lacrima formarsi nei suoi occhi: era stato incredibile come alcune
parole, dette da lei, avessero come risvegliato il suo cervello da quel coma
poco lucido e quasi malato..
Non doveva
vederlo piangere, lui non voleva.. Si girò dall'altra parte, cercando di essere
il più forte possibile.. Alzò le spalle, con tutta l'indifferenza e il
menefreghismo che riuscì ad avere, per poi cominciare a camminare veloce come
il vento per il corridoio dell'hotel, lasciando alle sue spalle lei.. lasciando
alle sue spalle quell'errore madornale, insieme al suo delicato profumo..
Si sentiva
uno schifo... e non solo per l'effetto inverso dell'alcool, che ora lo stava
facendo sentire stanco.. ma.. per tutto! Era un maledetto schifoso, si! Oh
bene, aveva trovato un altro aggettivo per descriverlo! Ora erano in tutto
quattro: maledetto orgoglioso possessivo e schifoso!
Sorrise,
ironicamente, mentre una lacrima scendeva sulle sue gote.. aveva bisogno
di dormire, era stanco.. si sentiva debole.. e voleva dimenticare almeno per
una notte.. Era stata fin troppo chiara nei suoi confronti, e lo aveva ferito
quasi a morte: doveva starle alla larga, doveva dimenticarsela! Lei non lo
avrebbe mai perdonato.. Lui.. l'aveva fatta soffrire, l'aveva abbandonata.. e
ormai lei era convinta che il vero Kei fosse solo quello che lui mostrava agli
altri..
Un'altra
lacrima gli rigò il volto, ma svelto la cacciò via.. Non doveva piangere..
doveva reagire.. anche se ormai l'errore era stato commesso.. Doveva
reagire, non poteva lasciarsi andare! L'indomani avrebbe avuto un torneo
importantissimo.. e non poteva permettersi di essere sovrappensiero, di pensare
ad altro! Doveva solo pensare al suo Dranzer.. Già, solo lui.. aveva ragione
Keiko: pensava solo alla sua trottola!
Gli venne
come l'istinto di dare un pugno al muro, ma si trattenne, per qualche
inspiegabile motivo.. Possibile che ora tutto nella sua vita si riconducesse a
lei?? Possibile?? No, non doveva essere così, doveva smetterla! Ormai non c'era
nessun'altra via d'uscita! Persino pensare al suo Dranzer ora sembrava fargli
male, perchè sembrava portarlo a lei, col pensiero.. alle sue parole.. come
lame taglienti.. Ma non poteva.. non poteva torturarsi in quel modo.. Ora non
aveva più molte possibilità.. doveva dimenticarla.. e basta! A lei non
importava più niente di lui, e doveva accettarlo.. doveva metterselo per bene
in testa!
Ce
l'avrebbe fatta..? Doveva farcela.. anche se sembrava una cosa impossibile da
farsi, mentre un'ennesima lacrima scorreva veloce come il vento, inseguita da
tante altre....
Sbattè la
porta, entrando nella sua stanza insieme alla sorellona, ormai in preda alla
rabbia.. ma anche ad una specie di depressione profonda..
-Perchè mi
hai fermato? Avrei potuto dargli una bella lezione! Se la meritava!-TAKAO
-Kaky.. per
favore..-KEIKO
Keiko si
buttò sul letto, supina, mettendosi a fissare il soffitto.. Perchè l'aveva
fatto Kei? Allora, voleva dire che ancora gliene fregava di lei.. Ma no, era
ubriaco.. non poteva giudicare le sue azioni in quello stato.. Era stato solo
un colpo di testa.. tutto lì..
Il
fratellino le si sedette accanto, dubbioso..
-Che
succede?-TAKAO
-Beh ecco..
non lo so..-KEIKO
-Si che lo
sai, stai ancora pensando a lui, vero? Cos'ha cercato di fare?-TAKAO
-Non so..
prima voleva baciarmi.. e.. io mi sono spostata.. poi.. mi ha bloccato di nuovo
e mi ha dato dei baci sul collo...-KEIKO
-E tu non
hai reagito??-TAKAO
-Io.. in un
primo momento no.. ma.. poi si..-KEIKO
-Perchè non
l'hai fatto subito?-TAKAO
-Perchè..
mi piacevano quei baci..-KEIKO
Nessuna
risposta da parte del suo kaky.. Lei si voltò verso di lui: era nervoso.. di lì
a poco era sicura sarebbe scoppiato.. Ma perchè era così stupida? perchè non
l'aveva allontanato subito? Perchè la sua immagine continuava a torturare la
sua mente..?
Takao
abbassò lo testa sbuffando, cercando di calmarsi, ma non ottenne un grande
risultato.. Quel porco! Come aveva osato?
Tornò a
guardarla: aveva il viso sconvolto, non si era ancora ripresa.. Però.. qualcosa
dentro di sè gli stava dicendo quanto fosse bella in quella stato.. Scosse la
testa: era lui lì il primo a non essersi ancora ripreso dall'effetto di quel
vino, non poteva pensare certe cose.. Eppure le stava pensando..
Cercò
immediatamente di tornare al loro discorso: voleva smettere al più presto di
pensare! Gli faceva male..
-Devi
stargli lontano! Non ricordi quello che ti ha fatto?? Come puoi abbassarti al
suo livello?-TAKAO
-Io.. io non
mi sono abbassata al suo livello.. alla fine ho reagito.. io lo odio! So
benissimo quello che mi ha fatto! però al momento.. sono rimasta come
paralizzata!-KEIKO
-Keky.. che
sia l'ultima volta, per favore! Non so perchè lui lo abbia fatto, ma qualunque sia
stata la ragione, non deve succedere più chiaro?-TAKAO
-No.. non
succederà più..-KEIKO
Lei chiuse
gli occhi, mentre un lacrima scendeva lentamente sul suo dolce viso.. Ci
mancava solo quello a peggiorare le cose.. perchè non riusciva a cacciarselo
via dalla testa dopo quello che le aveva fatto? Perchè non aveva amor
proprio..?
Il
fratellino la fissò.. stava davvero male... quel bastardo non aveva il minimo
rispetto per nessuno..!
L'abbracciò,
lentamente, mentre sentiva un nervoso ancora più forte crescergli dentro.. Si
rese ben presto conto che quello non era un nervoso normale.. era una rabbia
particolare.. era come un fastidio.. Per la prima volta gli stava dando
fastidio averla saputa sotto le grinfie di un altro, anche se solo per un
attimo! ma cosa gli stava succedendo? Quegli strani pensieri.. perchè stavano
tornando, dopo tanti anni? Forse gli aveva fatto male parlare con Rei di quella
notte.. di quegli attimi.. O forse aveva davvero bevuto troppo! Forse, lui non
voleva pensarli veramente.. O forse era semplicemente troppo nervoso per quello
che era successo pochi attimi prima..
Cadde nella
confusione più totale, e sentì come il bisogno di staccarsi da quell'abbraccio
che, per la prima volta nella sua vita, lo stava ferendo a morte.. Forse
staccandosi, sarebbe tutto passato..
ma dovette
ricredersi.. Si alzò a sedere, guardandola dritta negli occhi, sentendo come un
bisogno irrefrenabile di.. si, di baciarla.. di far si che nessuno si fosse più
avvicinato a lei...
Si prese il
volto tra le mani, cercando di calmarsi da quei pensieri.. non potevano essere
veri.. non come quella volta..
la sorella
lo guardò con aria interrogativa, prima di afferrare quelle mani ormai tremanti
per fargliele togliere dal viso, potendolo così guardare bene in volto..
-Sei ancora
sotto eh?-KEIKO
-Si.. penso
proprio di si.. ho una strana confusione in testa..-TAKAO
-Si..
allora lo sei..-KEIKO
Takao la
guardò con i suoi occhi ancora lucidi.. Allora era solo effetto dell'alcool..
Si, poteva essere solo quello.. Eppure.. quelle sensazioni, quegli strani
istinti, sembravano essere troppo profondi..
-Dai,
mettiti a letto..-KEIKO
-No,
aspetta..-TAKAO
La sorella
lo fissò con aria quasi spaventata per quella sua reazione improvvisa.. Voleva
dirle qualcosa.. ma non ci stava riuscendo..
-Che c'è
kaky?-KEIKO
-Io..
ascolta.. magari tu sai rispondermi.. tu pensi che.. che i pensieri che girano
nella mente di uno non troppo lucido.. diciamo più o meno come me.. siano
veri?-TAKAO
-Perchè
questa domanda?-KEIKO
La domanda
che le aveva appena posto il fratellino l'aveva parecchio incuriosita.. dove
voleva arrivare?
-Beh.. tu
dimmi si o no..-TAKAO
-No, tu
dimmi perchè.. c'è qualche pensiero che ti turba?-KEIKO
-Io.. no
ecco.. diciamo che.. sono confuso..-TAKAO
Keiko
sospirò, sorridendo..
-Non ti
preoccupare.. domani sarà tutto passato..-KEIKO
-Si..
speriamo.. però.. non hai risposto alla mia domanda..-TAKAO
-Cioè?-KEIKO
-Dai..
secondo te quello che pensa uno non lucido è vero? O è solo effetto
dell'alcool?-TAKAO
Improvvisamente
la sorella si rattristò.. quella domanda ora le aveva appena fatto tornare alla
mente quello spiacevole fatto accaduto poco prima..
-Se.. se
devo prendere come esempio quello che è successo prima.. direi proprio di
no..-KEIKO
-In che
senso..?-TAKAO
-Beh.. kei
era ubriaco.. ma quello che ha fatto non lo voleva veramente.. non lo pensava
veramente.. ed è lo stesso tuo caso..-KEIKO
Lo guardò..
sembrava essersi imrpovvisamente irritato a quelle parole..
-hey..-KEIKO
-Come puoi
paragonarmi a lui?-TAKAO
-ma
io..-KEIKO
-Si mi hai
paragonato a lui!-TAKAO
-kaky..
calmati.. non sei in te.. Senti, siete nello stesso caso, siete tutti e due
andati..-KEIKO
-Si, ma io
ho sentimenti.. lui no! Lui non è capace di sentire col cuore.. io si, anche se
sono ubriaco!-TAKAO
Keiko rimase
sbalordita a quelle poche parole..
-Che vuoi
dire? Cosa c'entra con i pensieri?-KEIKO
-C'entra
eccome.. I miei pensieri possono anche essere non veri, ma quello che sento
forse lo è..-TAKAO
-Ti sei
appena risposto da solo.. anche se non capisco dove tu voglia arrivare..-KEIKO
lei
sorrise, sebbene un po' spaventata da quella sua reazione.. Non riusciva ancora
a capire dove volesse arrivare..
takao si
rattristò.. Cosa stava dicendo? Lui non si era risposto da solo.. anzi.. era
ancora più confuso!
-Io.. dici
che quello che sento in questo momento può essere vero?-TAKAO
-Cosa
senti?-KEIKO
-Rispondimi..-TAKAO
La sorella
sospirò..
-Scusami..
tu sei diverso da Kei.. hai un cuore grande.. e forse resistente agli effetti
del vino che hai bevuto.. non saprei.. devi saperlo tu.. sei tu che senti.. non
io..-KEIKO
Lui abbassò
la testa, rassegnato.. non avrebbe mai saputo se quelle sensazioni strane, che
sembravano ormai essere state cancellate, fossero vere.. se fossero veramente
tornate..! Avrebbe solamente dovuto starsene calmo, cercare di non pensare
più.. L'indomani sarebbe tutto passato..
No, non
sarebbe per niente passato.. erano troppo forti, non poteva fare finta di
niente! ma che gli stava succedendo?? perchè proprio a lui? Perchè con lei..?
Tornò a
coprirsi il volto con le mani, fino a che sentì la voce della sorella
chiamarlo..
-Kaky.. dai
abbracciami..-KEIKO
-Non
posso..-TAKAO
-Cosa? Che
vuoi dire?-KEIKO
-Ho
paura..-TAKAO
No, non
voleva abbracciarla.. quelle sensazioni avrebbero potuto crescere ancora di
più! Tutto quello che avrebbe dovuto fare era non guardarla.. mettersi a letto
e chiudere gli occhi.. ma non ce l'avrebbe fatto cmq! sentì come uno strano
istinto di piangere, ma riuscì a trattenersi..
Sentì
poi due braccia circondargli le spalle.. ormai era troppo tardi.. Lei lo
stava stringendo a sè, con tutto quel'affetto che aveva sempre avuto nei suoi
confronti..
-Perchè fai
così?-KEIKO
-Io.. non
posso..-TAKAO
La sentì
sospirare: come poteva dirglielo? Sperò con tutto il cuore che lei stesse dando
la colpa di tutti quei suoi comportamenti a quello che aveva bevuto.. che forse
era anche la reale causa.. Eppure.. non lo sapeva nemmeno lui.. Sentì una presa
stretta stringergli il cuore quando l'abbracciò a sua volta.. Pianse.. cominciò
a piangere.. non voleva..
-Kaky dai..
è meglio se andiamo a dormire.. Non stai bene..-KEIKO
-Keky.. uno
nel mio stato sarebbe capace di amare?-TAKAO
la sorella
sobbalzò nelle sue braccia..
-C..cosa..?-KEIKO
-Ti prego
dimmelo..-TAKAO
-Io.. devi
saperlo tu.. sei tu il soggetto in questione no?.. ma perchè questa domanda..
Non capisco più niente..-KEIKO
Era scossa,
stranamente scossa..
-Non sei
l'unica a non capirci più niente..-TAKAO
Nemmeno le
lasciò il tempo di ribattere.. si staccò da lei velocemente, fissandola negli
occhi..
-C..che hai?-KEIKO
-Scusami..-TAKAO
Detta
quella sola, importante parola, la prese per le spalle, poggiando le sue labbra
sulle sue.. Era davvero troppo tardi.. ma non avrebbe resistito un secondo di
più.. Quella sensazione era troppo forte dentro di lui.. non gli dava via
d'uscita..
Capitolo 53 *** Per sempre.. Giusto, fratellino kaky? ***
La ragazza non ebbe il tempo di reagire
La ragazza
non ebbe il tempo di reagire.. le sue labbra erano ormai incollate a quelle del
fratellino.. come poteva essere una cosa del genere?? Ok, era piuttosto ubriaco
ma.. arrivare al punto di baciarla? Baciare lei? Non poteva esistere.. Ci mise
qualche istante a concepire quello che stava succedendo: sebbene potesse
chiaramente sentire le sue morbide e calde labbra poggiate sulle sue, tutto
pareva impossibile.. pareva un sogno troppo realistico per esserlo veramente!
Passò qualche secondo, fino a che Takao non si staccò, arrossendo di botto.. ma
sorridendo imbarazzato..
Abbassò lo
sguardo, per poi rialzarlo subito dopo: la sorella lo stava a guardare
sbigottita, senza parole, paralizzata.. Perchè non poteva essere successo..!
Nella sua mente le più assurde cause di quel piccolo bacio vennero a galla,
create proprio da lei.. Chissà, magari kaky aveva avuto un.. si, un capogiro
e.. casualmente si era abbassato e l'aveva presa in pieno! Eppure, quel contatto
forte.. se fosse solamente caduto si sarebbe rialzato subito.. invece forse era
consapevole di quello che stava facendo.. Ma perchè l'aveva fatto??
Lui era
ancora lì, sorridente.. era ora che qualcuno dei due si risvegliasse.. Lei
doveva svegliarsi da quello specie di coma.. mentre lui.. beh lui doveva
svegliarsi da un sogno: quel bacio l'aveva fatto sentire come un altro, sebbene
fosse stato veramente molto piccolo.. Il contatto con quelle labbra.. sembrava
avergli liberato un qualcosa di molto particolare dentro.. un qualcosa mai
sentito prima.. E non poteva solo essere effetto dell'alcool, non più!
-Beh ecco..
io..-TAKAO
La guardò,
prima di continuare: era ancora zitta, non diceva una parola.. Era visibilmente
sconvolta: che non avesse apprezzato quel bacio? Probabilmente no.. si
rattristò a quel pensiero: d'altronde, da lei, se lo sarebbe dovuto aspettare!
Ecco, era stato solo un cretino, aveva solamente rovinato tutto! Le cose non
sarebbero mai più state come una volta.. perchè doveva essere così dannatamente
debole in fatto di sentimenti?? Perchè...? perchè lei non riusciva a
vedere quel qualcosa di più in lui..?
Si soffermò
qualche attimo su quei pensieri: ogni cosa continuava ad essere sempre più
strana.. in una sola serata.. tutte quelle sensazioni mai provate.. sensazioni
forti.. molto più forti di quella notte.. Come potevano essere emerse?
Sentì un
lungo sospiro della sorella, che stava, in quel momento, cercando di calmarsi
da quello che era successo.. e soprattutto, stava cercando di dare ogni colpa
all'alcool che Kaky aveva poco prima bevuto.. Perchè lui..
-keky
ascolta..-TAKAO
lei alzò lo
sguardo e lo fissò.. ma in quello sguardo Takao riuscì quasi a vedere come un
alone di paura.. paura delle sue parole..
Nonostante
tutto, non si lasciò intimorire: quel sentimento stava stranamente crescendo
sempre di più... non importava come.. l'importante era dirglielo.. si,
l'avrebbe detto, si sarebbe sfogato, almeno per quella sera.. Non riusciva a
tenersi tutto dentro.. Non poteva..
-Io.. non
so perchè l'ho fatto ma.. mi sentivo di farlo.. Keky io.. penso di provare
qualcosa di più nei tuoi confronti..-TAKAO
Nessuna
risposta.. la guardò attentamente: una lacrima stava scendendo lentamente dalle
sue gote, silenziosa..
-Keky..-TAKAO
-Da
quando?-KEIKO
-Beh..
ecco.. da stesera..-KEIKO
La sorella
si asciugò quella lacrima solitaria, sorridendo.. stranamente sorridendo.. Per
un attimo, aveva temuto che il suo fratellino le avesse mentito riguardo ai
suoi sentimenti per chissà quanto tempo.. aveva temuto di averlo ferito con la
storia che aveva avuto con Kei, anche se, in realtà, non avrebbe potuto fare
altrimenti.. lei amava quel ragazzo.. mentre non amava Takao.. lei.. gli voleva
solo bene..
Alzò lo
sguardo, sorridente..
-Beh..
allora domani sarà tutto come prima..-KEIKO
-Cosa?-TAKAO
-ma certo..
stasera non sei in te.. sei confuso no? L'hai detto tu..-KEIKO
parlava,
dalle sue labbra uscivano delle parole.. sicure? No, non completamente..
quell'alone di paura rimaneva.. paura che forse Kaky stesse veramente
cominciando a provare qualcosa di più per lei..
-Beh.. non
puoi amare una persona da.. un'ora all'altra..-KEIKO
Takao
abbassò lo sguardo..
-Quello che
sento è vero.. ne sono sicuro... è.. troppo forte per resistergli..-TAKAO
Il cuore
della ragazza saltò improvvisamente in gola.. no, era ubriaco.. non poteva
parlare così di lei! Non l'aveva mai fatto, non sarebbe mai successo! lei non
voleva..
Lui sembrò
leggerle negli occhi.. Sorrise tristemente, mentre i suoi occhi diventarono
tutto d'un tratto lucidi... lucidissimi...
-Tu..
insomma.. non provi nient'altro per me vero?-TAKAO
-kaky
io..-KEIKO
Come poteva
dirglielo..? Ma no, in fondo.. l'indomani sarebbe tutto passato.. Già si vedeva
insime e a lui, l'indomani mattina, a ridere e a scherzare su quella folle serata..
In cui niente poteva essere vero..
Gli
rispose, trovando il coraggio che le serviva in quei pensieri..
-io ti
voglio bene, te ne voglio un mondo.. ma... non ti amo..-KEIKO
Takao annuì
tristemente, mentre una lacrima scese dai suoi occhi. Si maledì.. si maledì con
tutta la sua forza.. maledì quel sentimento, che era arrivato all'improvviso..
che era tornato forte come non mai dopo anni.. per farlo star male, per
cambiare tutto in una sola sera.. Si, aveva ragione keiko: non ci si poteva
innamorare di una persona nel giro di poche ore.. ma il suo caso era diverso..
lui, forse, l'aveva sempre amata.. ma quel sentimento se ne era sempre stato
nascosto, nel suo profondo.. Ma avrebbe dovuto saperlo che mai sarebbe rimasto
lì, buono.. ad osservare il suo solo volerle bene, come lui credeva..!
Sentì una
mano accarezzargli il viso, asciugandogli così la lacrima..
-Dai,
domani sarà tutto passato.. vedrai, non è niente..-KEIKO
Afferrò
quella mano, con una dolcezza ma una rabbia indefinita, e la strinse, facendo
sobbalzare la sorellona.. Sempre con quella storia: era ubriaco.. domani tutto
sarebbe passato.. ma lei come poteva dirlo?? Però forse.. da un lato.. si,
avrebbe potuto rispondere di sì... fare finta di niente, fare finta che non era
successo niente di realmente voluto da lui.. perchè era ubriaco, non sapeva
quello che faceva! tanto, a cosa serviva andare avanti in quello stupido
discorso? lei gli aveva detto chiaramente i suoi sentimenti.. lei non lo
amava.. perchè andare avanti a rovinare tutto?? Avrebbe preferito averla sempre
accanto come una sorella piuttosto che non averla più per niente.. non vederla
più.. anche se faceva male allo stesso identico modo..
Ma no, non
poteva far finta di niente! E va bene, forse l'alcool stava accentuando quelle
sensazioni, quel sentimento maledetto.. ma una cosa vera c'era: lei era
qualcosa di più per lui, di molto di più.. E non se ne era mai reso
conto.. Avrebbe ancora di più rischiato di rovinare tutto, ma non poteva
starsene lì, calmo, a far finta di niente.. non ci riusciva.. quell'amore
stranissimo, risorto dopo anni, si era rifatto vivo quella sera come non mai, e
stava gridando vendetta.. Vendetta per averlo rinchiuso nel profondo della sua
anima, senza più nemmeno degnarlo di uno sguardo..
Si avvicinò
nuovamente a lei, come se preso da una strana ipnosi; lei, dapprima, si
allontanò, andando all'indietro.. ma subito raggiunse la sponda del grande
letto matrimoniale.. Era lì, davanti a lei... sapeva quello che avrebbe fatto..
una grande istinto di piangere, di scappare via la prese.. ma non riuscì a fare
nessuna delle due cose: era paralizzata come poco prima era paralizzata davanti
a quella fottutissima porta con Kei!
Le loro
labbra si incontrarono nuovamente, ma questa volta non fu un altro semplice
bacio innocente.. Takao schiuse le labbra, facendo lentamente schiudere anche
quelle di keiko.. In men che non si possa dire, le loro lingue si
incontrarono, provocando brividi tanto freddi quanto, stranamente, caldi ai
due.
Lo
abbracciò, quasi involontariamente, presa da quella danza, da quell'intreccio..
Hey no, ma cosa stava facendo?? Lo stava abbracciando?? Stava partecipando a
quel bacio?? No.. perchè dannazione.. Voleva staccarsi, voleva smetterla.. ma..
quel bacio.. sembrava piacerle da morire, più di tutti quelli che Kei le aveva
dato.. In quel bacio sentiva il calore, l'affetto... l'amore.. Quell'amore che
il brunetto aveva dentro di sè, passò, in quel momento, a lei, che riuscì a
percepirne chiaramente la presenza..
Dio, le
piaceva da morire.. sarebbe rimasta lì per chissà quanto tempo.. con lui, il
suo fratellino.. colui col quale era cresciuta.. Col quale aveva condiviso ogni
attimo della sua vita.. che l'aveva aiutata.. le era da sempre stato accanto..
Già, che bei momenti che avevano passato.. ma dopo quel bacio, lui avrebbe
sicuramente pensato che lei.. si, lei lo amasse.. tutto sarebbe cambiato.. e
lei non voleva: quel magico rapporto che con gli anni si era creato non doveva
scomparire.. non poteva..
Lentamente
si staccò da lui, sussurrando un "no", tremolante, triste.. takao la
fissò: ormai era convinto che anche lei, in fondo, provasse qualcosa di più per
lui.. lo stava baciando.. ma allora perchè..? perchè si era staccata..? Perchè
gli aveva sussurrato quella parola..?
-Pensavo che
tu..-TAKAO
-No Takao,
no! Io non ti amo! Io.. niente deve cambiare, chiaro?-KEIKO
la voce
della ragazza continuava a tremare, sempre più violentemente..
-Perchè ti
nascondi?-TAKAO
Stava per
ricominciare a piangere..
-Io.. non
mi sto nascondendo.. io.. ti voglio solo bene e.. il nostro rapporto non deve
mai cambiare..-KEIKO
-Potrebbe
solo migliorare..-TAKAO
-Stai per
caso cercando di convincermi? Ascolta.. Io non so cosa sia quella cosa, quel
sentimento che tu mi hai appena trasmesso ma.. mi dispiace.. ho paura che le
cose cambieranno.. in peggio.. perchè io.. non ti amo..-KEIKO
Keiko
cominciò a piangere: ora era chiaro che quel sentimento non poteva essere una
conseguenza dell'alcool.. quel bacio era troppo profondo.. troppo intriso di
emozioni.. E avrebbe cambiato tutto quanto..
-Come fai a
dirlo?-TAKAO
-Ti dico io
come finirà.. tu ti allontanerai, perchè non mi vedi più come un tempo.. tu mi
vorresti come un qualcosa di più che.. che io non sarò mai.. ti farò soffrire e
te ne andrai lentamente.. io non voglio!-KEIKO
Parlava
singhiozzando, con le mani che le coprivano il volto pieno di lacrime. Il
fratellino le prese delicatamente: era solo stato uno stupido.. un maledetto
stupido..
-No Keky,
non succederà mai..-TAKAO
-Succederà..
te lo dico io.. io ti voglio come sei sempre stato..scusami kaky..
scusami..-KEIKO
Takao non
riuscì a resistere a quelle lacrime: lacrime di paura, rammarico.. di tristezza
infinita.. cominciò a piangere silenziosamente, lentamente.. era stata solo
colpa sua.. era stata colpa sua! L'aveva fatta soffrire... lei stava soffrendo
ancora una volta, e solo per causa sua! Poco gli importava di lui.. non gli
importava di soffrire.. ma gli importava di lei.. solo di lei.. della sua
felicità.. E non era esattamente quello che le stava dando in quel momento..
Keiko si
sentì il cuore andare in mille pezzi: ora, non sarebbe mai più riuscita a
vederlo come il kaky di un tempo.. di un tempo in cui la stringeva per la paura
del buio.. un tempo in cui gocavano insieme nel giardino di casa di Nonno Jay..
un tempo in cui erano sempre pronti ad aiutarsi a vicenda.. in cui si volevano
BENE, un mondo di bene.. solamente un bene infinito! Ogni volta che una lacrima
rigava il suo volto, lui c'era sempre per asciugargliela.. lui era il suo
fratellino.. ma ora, non lo sarebbe più stato.. non ci sarebbe più riuscita..
-Scusami..
ti prego..-KEIKO
Era orrenda
la sua situazione: si sentiva come di aver perso una persona, la più importante
della sua vita.. Non seppe il perchè..
Il
fratellino l'abbracciò.. non ne faceva mai una giusta! Ancora una volta stava
soffrendo.. ancora una volta era lui il colpevole..
Piansero
insieme in silenzio, fino a che uno dei due non ebbe il coraggio di parlare..
-Keky..
sono io che devo scusarmi.. scusa... io.. ti prometto che non cambierà
niente..-TAKAO
-Come fai a
dirlo?-KEIKO
-Perchè..
mai mi allontanerò da te.. ti starò sempre vicino.. non importa come..
l'importante è sapere di essere sempre al tuo fianco.. come sempre..-TAKAO
keiko
sorrise tristemente, staccandosi... ancora una volta il brunetto sembrò
leggerle negli occhi..
-Tu.. mi
vedi in modo diverso ora, non è così?-TAKAO
Lei si
sentì sussultare.. gli occhi di lui erano ancora pieni di lacrime e la stavano
implorando per una sola risposta..
-No..-KEIKO
-Non dirmi
bugie..-TAKAO
Keky prese
un grande respiro, cerando di calmare la sua mente.. il suo cuore..
-Io sono
sempre il tuo Kaky..-TAKAO
-E.. lo
sarai per sempre..?-KEIKO
-Si, per
sempre..-TAKAO
Si abbracciarono
ancora una volta, quasi tremando.. lei lo strinse più forte che poteva.. si,
stava stringendo quello che ancora era il suo fratellino..
-Passerà,
vedrai.. L'importante è averti sempre vicina..-TAKAO
Gli
accarezzò la testa, per poi staccarsi dolcemente..
-Siamo
stanchi.. è meglio andare a letto.. domani sarà tutto migliore..-KEIKO
Takao
annuì, forse un po' triste per non aver ricevuto la risposta desiderata, detta
in modo deciso.. Ma in fondo, l'aveva sconvolta.. l'aveva profondamente
turbata.. non poteva pretendere la luna da lei, in quel momento.. Forse, la
mattina successiva, tutto si sarebbe risolto al meglio.. in quel momento non
erano nello stato migliore..
Sorrise
lievemente, cercando di essere il più convinto possibile di quel sorriso, prima
di alzarsi per poi andare a cercare il pigiama..
Lo stesso
fece lei: si alzò e prese il suo da sotto il cuscino, infilandoselo
velocemente, mentre il silenzio più totale regnava.. un silenzio di sensi di
colpa, di rancore.. di immensa paura..
Si
infilarono sotto le coperte, lentamente.. Takao spense la luce, per poi dire..
-Buona
notte sorellona..-TAKAO
Keiko
sorrise, molto amaramente..
-'Notte..
fratellino..-KEIKO
Alcune
lacrime bagnarono ancora i loro cuscini, per poi seccarsi lentamente..
Non le
sarebbe stato facile tornare a vederlo come un tempo.. ma lo promise a sè
stessa: ce l'avrebbe fatta... doveva farcela..
Si girò
verso di lui, facendo finta di niente, e lo stette a fissare per qualche
istante: chi avrebbe mai potuto dirlo..? Lui.. proprio lui..! No, non
voleva farlo soffrire in quel modo, lui non se lo meritava!
Gli
accarezzò una spalla, rimasta scoperta dalle lenzuola.. l'indomani sarebbe
tutto migliorato.. doveva per forza migliorare..
L'indomani
la sua negazione a quella domanda sarebbe stata decisa e... definitiva...
Il brunetto
sentì quel dolce tocco, ma fece finta di niente.. aveva smesso di piangere.. o
almeno, LUI aveva smesso.. ma la sua anima no..! Dovette ammetterlo a sè
stesso: quel sentimento terrificante gli stava facendo paura.. lo stava facendo
soffirire.. ma perchè proprio a lui?? Perchè Cupido aveva scelto proprio lei..?
Con tutte le ragazze che giravano.. proprio la sua sorellona..
Certo, al
cuor non si comanda.. ma lui doveva comandare il suo, se non voleva perderla..
se non voleva allontanarla..
Si
addormentarono, entrambi con i loro pensieri.. entrambi speranzosi che il
tempo, con le sue magiche mani, avrebbe risolto tutto..
Il brusio
della gente li stava agitando.. come se non fossero stati già agitati per conto
loro! Già, agitati.. ma felici.. finalmente felici.. insieme..
-..io vi
dichiaro, MARITO E MOGLIE!-PRETE
Si sentì un
pianto.. Nonno Jay stava piangendo come un bambino, mentre il suo sguardo era
rivolto a loro.. La madre di keiko, la signora Sayumi, gli si avvicinò,
sorridendogli, mentre qualche lacrima scendeva sulle sue gote, rovinandole
leggermente il phard rossastro che indossava..
-Come sono
carini, vero?-SIGNORA SAYUMI
Nonno Jay
si asciugò le lacrime, lanciando un'occhiata furtiva al suo nipotino, che ora
stava tenendo le mani di Keiko..
-..la sua
sorellona..NONNO JAY
-Già.. chi
l'avrebbe mai detto?-SIGNORA SAYUMI
Anch'ella
li stette a guardare, commossa, ma felice.. felice di vederli insieme.. dopo
tutto quello che avevano passato, sempre insieme.. sempre l'uno accanto
all'altra..
-Non si
sono mai divisi per un attimo..-NONNO JAY
La donna
annuì..
-Avremmo
dovuto immaginarlo che, un giorno, col passare degli anni, avrebbero scoperto
ciò che realmente li univa..-SIGNORA SAYUMI
-E quel
momento finalmente è arrivato.. Dio, lo speravo così tanto.. qualcuno mi ha
ascoltato..-NONNO JAY
-No.. io
penso che quel qualcuno abbia solamente fatto ciò che da sempre aveva
progettato per loro due..-SIGNORA SAYUMI
la voce del
prete interrupe il discorso silenzioso dei due, che subito tornarono attenti
alla scena, ancora con le lacrime agli occhi..
-Lo sposo
può ora baciare la sposa..-PRETE
Takao e
Keiko si guardarono intensamente negli occhi, sorridendo, tenendosi per mano..
Fino a che si avvicinarono lentamente, baciandosi delicatamente...
Un grosso
applauso si scatenò dentro la chiesa, mentre loro due, ormai marito e moglie,
erano persi nel loro fantastico mondo.. quel bacio sembrò rievocare loro i
momenti più belli della loro infanzia insieme.. del loro bacio davanti a quel
film.. dei loro casini, dei loro momenti drammatici e tristi..Ricordarono
quella sera in Cina, quando quella folle paura di perdersi li pervase.. come
ricordarono il loro primo, vero bacio, su quella panchina in fronte al mare, in
una notte di luna piena, quella notte in cui quel qualcuno lassù aveva
finalmente deciso di farli smettere di soffrire.. insieme..Quante ne avevano
passate, e sempre insieme.. Solo lei e lui.. come lo erano da sempre stati,
come lo erano in quel momento e..
-Per
sempre..-TAKAO
-per
sempre..-KEIKO
Qualche
lacrima scese dai loro occhi, lacrime che fecerp commuovere persino il prete...
persino qualcuno, seduto più in fondo..
-dai
smettila..-REI
-taci che
sei tu il primo a piangere..-PROF K
Max non
rispose: si limitava a tenere in mano un fazzolettino bianco per asciugarsi le
ormai abbondanti lacrime..
-Come sono
dolci..-MAX
-Io me lo
sarei aspettato..-REI
Gli altre due
lo guardarono perplesso, prima di ricominciare a piangere, insieme al cinesino
stesso..
Ma non
erano gli unici..
Se ne stava
lì, impalato appoggiato alla porta, come suo solito.. Erano passati 10 anni..
ben 10 anni dal giorno in cui lei e lui si erano incontrati.. in cui si erano
baciati.. in cui l'aveva persa..
-per
sempre..-KEI
-kei, ma
che dici?-AMY
Si girò
verso di lei, di fianco a lui..
-Scusa
amore.. stavo ripetendo quello che hanno appena detto..-KEI
-E perchè
mai?-AMY
-Uff, ma
non lo so..-KEI
Tornò a
guardarli.. si, stavano proprio bene insieme, ma quella visione, anche dopo 10
anni, faceva ancora male.. Ora aveva una nuova ragazza.. ma.. keiko.. nessuna
sarebbe mai stata come lei.. E pensare che se solo non l'avesse abbandonata per
il suo Dranzer.. lei sarebbe ancora lì con lui, al posto di Amy.. Ora forse non
si ritroverebbe a versare lacrime... lacrime non di felicità, ma di tristezza..
per averla persa per sempre..
Sorrise in
un ghigno: no.. era destino che quei due si ritrovassero, un giorno, davanti a
quell'altare.. e al destino non si scappa.. MAI! Quella frase sembrò fargli
ancora più male, ma cercò di non farci caso.. O Amy avrebbe scoperto tutto,
furba com'era!
La
verità..? la verità era che gli mancava il suo angelo.. colei che gli aveva
fatto credere ancora nell'amore.. colei che lo aveva cambiato..! la verità era
che pensava di non riprendersi mai più da quella fatale rottura.. stupida
rottura.. Ma probabilmente era destino, e, col passare degli anni, se ne stava
rendendo conto.. Così si era fatto forza, ed era riuscito a trovare Amy,
un'amica di Max, americana.. L'amava.. si l'amava... ma.. keiko..
-Kei!-AMY
-Che hai??-KEI
-Svegliati!-AMY
kei
sbuffò.. basta, doveva andarsene.. avrebbe preso la prima scusa e se ne sarebbe
andato.. Non voleva vederla in quel vestito da sposa.. con lui.. Gli stava
facendo troppo male..
-Amy,
andiamo..-KEI
-E perchè
mai?-AMY
-Perchè..
non sto bene..-KEI
Amy lo
fissò, poco convinta.. In ogni caso, uscirono dalla chiesa; Kei fece per
dirigersi subito verso la sua macchina, ma fu bloccato da un braccio di Amy..
-Adesso mi
dici che hai!-AMY
Dio, era
troppo furba..
-Niente..non
sto bene..-KEI
Amy gli si
avvicinò, per poi dirgli, nervosamente..
-E' per
quella là, non è così!? Tu l'ami ancora!!-AMY
Si.. forse
era vero.. gran parte del suo cuore era ancora nelle sue dolci mani.. quelle di
keiko.. ma lei non se ne rendeva minimamente conto..
Improvvisamente,
sentirono un chiasso disumano provenire dall'entrata della chiesa: stavano
uscendo! Appena in tempo.. quel chiasso aveva interrotto il loro discorso ma..
l'avrebbe rivista.. insieme a lui..
Non fece
nemmeno in tempo a finire di pensare che li vide uscire, sorridenti come non
mai, abbracciati l'uno all'altra.. Una lacrima si formò nei suoi occhi ma cercò
di mandarla giù, come se niente fosse stato..
Abbassò lo
sguardo.. lo avevano visto, non poteva andarsene...
Prese
coraggio e afferrò la mano della sua ragazza, per poi dirigersi verso di loro,
con una falsa felicità dipinta in volto.. Una felicità che ebbe qualche
problema a sovrastare la sua terribile tristezza..
-hey ragazzi...-KEI
-Oh kei! Ciao! Ma perchè te ne stavi andando?-TAKAO
-Perchè non
stava bene..-AMY
Tutti si
girarono verso Amy: aveva detto quella frase allo stesso modo di una bambina
capricciosa.. tutti intesero che lei l'aveva presa come una fottutissima scusa
per andarsene..
Keiko si
fece avanti: kei era triste.. troppo triste..
-C'è
qualcosa che non va?-KEIKO
La guardò..
Dio, che voglia di baciarla, di stringerla ancora a sè.. ma era dannatamente
troppo tardi..
-Io?..
N..no..-KEI
Come poteva
chiedergli se c'era qualcosa che non andava?? Non ci arrivava?? Laciò uno
sguardo alla ragazza di fianco a lui: certo che non capiva.. lei lo credeva
pazzamente innamorato di Amy.. mentre.. si lo era.. ma mai come lo era stato e
forse lo era ancora di lei.. Le mancava.. le mancava da morire.. Ma doveva
mettersi il cuore in pace: non si poteva cambiare il destino!
Keiko, che
da sempre era riuscita a leggerlo negli occhi, lo guardò, riuscendo a capire...
-kei.. mi
dispiace..-KEIKO
Lei
sorrideva, come per dire "mi dispiace, ma io amo Takao..".. Lui
sorrise amaramente, prima di dire..
-Non fa
niente.. beh ecco.. pensò mi passerà questo ehm.. dolore alla testa
incredibile..-KEI
takao
riuscì a capire al volo e, stranamente sorrise.. Gli mise una mano sulla
spalla, per poi dirgli..
-kei.. sii
forte..-TAKAO
kei si
sentì spezzare il cuore.. Sorrise, mentre quella voglia incontenibile di
piangere tornò a pervaderlo.. Li guardò, insieme.. Quante cose erano cambiate
in 10 anni.. il loro rapporto.. e poi quello tra lui e Takao..
-Grazie..
amico..-KEI
Il brunetto
sorrise, mentre Amy era intenta a capire cosa mai fosse stata tutta quella
compresione per un mal di testa.. Forse non era così tanto furba.. O forse si..
-Beh.. io
vado..-KEI
-Ok.. fatti
sentire!-TAKAO
-Quando
partite per la luna di miele?-AMY
-Domani
mattina..-KEIKO
-Ah
capito.. beh, buon viaggio!-AMY
I due
annuirono in segno di ringraziamento, mentre Kei era già vicino alla macchina,
in attesa della sua ragazza..
Salirono,
in silenzio, fino a che lei non tornò all'attacco..
-Allora, dì
la verità! Sei ancora innamorato di quella sgualdrina!!-AMY
Il ragazzo
tatuato, che stava per partire, frenò di scatto; Amy si spaventò vedendo
l'espressione di rabbia dipinta sul suo volto.. Non bastava il dolore per
quello che stava succedendo e per quello che era successo ben 10 anni fa..
ancora quel dolore vivo dentro lui.. Ora ci si metteva anche lei..
-Non osare
mai più chiamarla sgualdrina!! Ricorda che se sto amando te è solo grazie a
lei!! Lei mi ha insegnato ad amare, è tutto suo il merito!! Lei mi ha fatto
capire che l'amore esiste, e non è solo una favola!! Quindi, devi portarle solo
rispetto..-KEI
Amy rimase
ammutolita, spaventata a morte dalla sua reazione..
Detto
quello kei accelerò, sparendo per le stradine di Tokyo, mentre nella sua testa
mille ricordi sembravano vagare nel nulla.. il loro primo bacio.. quel laghetto
del parco.. quanti ricordi! E quella notte.. E la sua gelosia ossessiva..
Avrebbe dato di tutto per tornare indietro.. ma ormai.. era tutto finito.. Il
destino aveva scelto un altro compagno per lei..
"Addio
keiko.. sappi che ti amo.."KEI
Lo pensò,
guardando per qualche attimo il cielo, mentre era fermo ad un semaforo, nella
speranza che quanto meno quel qualcuno che li aveva fatti incontrare e che poi
aveva scelto qualcun'altro per lei, riuscisse almeno a farle recepire quel
messaggio..
"la
tua presenza nella mia vita non è stata nulla.. non è stata del tutto solo
dolore.. mi hai insegnato ad amare, angelo.. Ti ringrazio.. anche se sto
male.."KEI
Takao
accarezzò dolcemente il pancione della moglie, sorridendo, mentre erano sul
divano a guardare la tele.. quella sera, davano Romeo e Giulietta..
-Ti ricorda
qualcosa?-KEIKO
-Si..
sorellona.. proviamo anche noi..-TAKAO
I due si
avvicinarono, sorridendo, scambiandosi un bacio.. proprio come quello di tanti
anni fa.. davanti a quel film..
Gli occhi
di entrambi si fecero improvvisamente lucidi.. Quanti ricordi..
-Allora ti
ricordi ancora..-KEIKO
-Come farei
a dimenticarmelo..?-TAKAO
Improvvisamente,
la porta del corridoio che dava al soggiorno si aprì, e ne uscì un bambino...
piccolo, di appena 3 anni...
-Non riesco
a dormire, mamma..-TOSHIRO
La madre lo
chiamò accanto a sè, prendendolo poi in braccio..
-Che c'è
che non va?-KEIKO
-Ho paura
del buio..-TOSHIRO
-Chissà da
chi hai preso.. >.>-KEIKO
->.<"-TAKAO
Sorrise,
prima di abbracciarlo delicatamente..
-Dai,
allora dormi con noi stasera..-KEIKO
-Sniff..
grazie..-TOSHIRO
Era un
bambino adorabile.. aveva dei bellissimi capelli nero corvino e due occhi neri
con dei riflessi blu, molto simili a quelli del padre..
Stettero
per qualche istante in quella posizione, prima che Keiko potesse continuare a
parlare..
-Sai, anche
il papà aveva paura del buio quando era piccolo..-KEIKO
-Uffa...-TAKAO
-Davvero?-TOSHIRO
-Si.. e
allora si aggrappava a me..-KEIKO
Il bambino
sorrise, prima di tornare ad ascoltare le parole questa volta del padre..
-Io e tua
mamma ci conosciamo da tantissimo tempo.. da quando sono nato..-TAKAO
-Davvero?-TOSHIRO
-Si
^__^-TAKAO
-Oh.. ma..
siete fratello e sorella?-TOSHIRO
-perchè ce
lo chiedi?-KEIKO
-Perchè..
prima papà ti ha chiamato sorellona..-TOSHIRO
Takao e
keiko si guardarono sorridendosi.. lei appoggiò la testa sulla sua spalla, con
un nodo alla gola.. ogni volta, nel ricordare quei momenti, quelli della loro
infanzia, le saliva una strana malinconia addosso..e non era la sola.. anche
takao non poteva fare a meno di sentire i suoi occhi pieni di lacrime al
ricordo di tanti anni prima.. La loro era stata una storia unica, che sarebbe
per sempre rimasta nei loro cuori..
Il bambino
li stava a guardare, perplesso, in attesa di una risposta, fino a che keiko
disse..
-No.. non
lo siamo.. però.. papà rimarra per sempre il mio fratellino.. Giusto, fratellino
kaky?-KEIKO