Fratellino Kaky (Takao)

di Phoenix
(/viewuser.php?uid=750)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un rapporto particolare... ***
Capitolo 2: *** Arriva Kei ***
Capitolo 3: *** Quell'atroce paura.. ***
Capitolo 4: *** L'incontro con Kei ***
Capitolo 5: *** Le prime fasi del torneo ***
Capitolo 6: *** It's not ice... ***
Capitolo 7: *** It's not ice... ***
Capitolo 8: *** I feel guilty ***
Capitolo 9: *** ...Sleepless... ***
Capitolo 10: *** Tutto in una notte... ***
Capitolo 11: *** Speranza... ***
Capitolo 12: *** Nightmare ***
Capitolo 13: *** Il Drago Azzurro ***
Capitolo 14: *** You've captured my soul... ***
Capitolo 15: *** TRUST...once again ***
Capitolo 16: *** Tra sogno e realtà ***
Capitolo 17: *** Dreams and.. still nightmares ***
Capitolo 18: *** What there is behind ***
Capitolo 19: *** Per colpa di una ferita ***
Capitolo 20: *** Questions and love ***
Capitolo 21: *** Doubts ***
Capitolo 22: *** Strange and beautiful ***
Capitolo 23: *** Coraggio Takao.. ***
Capitolo 24: *** Rei, hai ******?.. ***
Capitolo 25: *** I'll find a way ***
Capitolo 26: *** Devo farlo.. ***
Capitolo 27: *** La lettera ***
Capitolo 28: *** Cara Keiko... ***
Capitolo 29: *** Verità nascoste ***
Capitolo 30: *** You can trust in me ***
Capitolo 31: *** Ti voglio bene ***
Capitolo 32: *** What is love ***
Capitolo 33: *** A wonderful night ***
Capitolo 34: *** I belong to you.. ***
Capitolo 35: *** Aiuto o immaginazione? ***
Capitolo 36: *** Le semifinali-Bad acting ***
Capitolo 37: *** Le semifinali-Bad acting parte 2 ***
Capitolo 38: *** Amore e Paura ***
Capitolo 39: *** Goodbye ***
Capitolo 40: *** Tell me I'm strong ***
Capitolo 41: *** I BladeBreakers ***
Capitolo 42: *** You'll be with me.. always.. ***
Capitolo 43: *** Si parte per la Cina! ***
Capitolo 44: *** Cose più importanti ***
Capitolo 45: *** Malato di lei.. ***
Capitolo 46: *** I miss you ***
Capitolo 47: *** Afrodisiaco... ***
Capitolo 48: *** Only a bad mistake ***
Capitolo 49: *** Something more.. ***
Capitolo 50: *** Reason of life ***
Capitolo 51: *** Cameriere, Champagne! ***
Capitolo 52: *** Can I love? ***
Capitolo 53: *** Per sempre.. Giusto, fratellino kaky? ***



Capitolo 1
*** Un rapporto particolare... ***








Era presto, molto presto... Un ragazzo si stava allenando nel giardino di casa sua con il suo bey... Doveva assolutamente trovare qualche nuova strategia vincente se voleva arrivare quanto meno alle semifinale del torneo Giapponese! Dopo quell'incontro perso contro Max, si sentiva sopraffatto: con le sue solite vecchie strategie di gioco non sarebbe andato molto lontano! Doveva per forza darsi da fare per trovare qualcosa di nuovo, per potere vincere un ipotetico nuovo incontro con Max e per affrontare blader anche più in gamba di lui! Non poteva di certo permettersi di fare una figuraccia davanti a tutto il Giappone... no, quello mai!

Così da quel giorno, il nostro ragazzo si decise ad alzarsi prestissimo ogni mattina per poter allenarsi in santa pace, come meglio poteva. E quel giorno, nonostante avesse ancora gli occhi mezzi chiusi dal sonno, fu il suo giorno fortunato:

-Evvvvaaaiii!!!! Con questo lancio, caro Max, ti batterò... hihihi, ne sono sicuro!!-...

Soddisfatto della sua impresa, il ragazzo richiamò il suo bey e si preparò per un nuovo lancio:

-3..2..1.. Prontiiii...LANCIO!!-...

Purtroppo però, il suo nuovo lancio aveva ancora bisogno di qualche perfezionamento, infatti, dopo qualche istante, si accorse che il suo bey non era nel suo giardino..

-Hey ma... che fine ha fatto??-..

CRASHH!!!!

Spaventato, si girò, con titubanza, verso il posto da cui sentì provenire qual rumore... ormai forse un po' troppo conosciuto..

-Ahi.. questo...rumore...non mi piace...per niente..!-..

Infatti..

-TAKAOOOOO!!!-...

Takao allora alzò la testa, fino allora tenuta bassa, per guardare alla finestra della casa di fronte alla sua, quella di Keiko, la sua "sorellona"..

-SONO ARCISTUFA DI QUESTA STORIA!!!! POSSIBILE CHE IN 2 SETTIMANE TU MI ABBIA ROTTO 4 VOLTE IL VETRO DELLA CAMERA??? ANDATE A QUEL PAESE TU E IL TUO MALEDETTISSIMO BEY!!!-KEIKO

Keiko teneva Dragoon stretto in un pugno della mano destra, quasi volesse romperlo, mentre con l'altra si teneva stretto un lembo di pigiama cercando di stare calma..

-Ehm..Keky... scusa.. sai, il mio nuovo lancio non è ancora così perfetto...-TAKAO

-SI, MA IL PROBLEMA E' CHE NON ERA PERFETTO NEMMENO QUELLO PRECEDENTE!! E NEMMENO QUELLO PRECEDENTE ANCORA!!!-KEIKO

-Scusami...Keky...-TAKAO

Takao l'aveva da sempre chiamata Keky, sin dalla tenera età...

 

                                                     FLASHBACK

Due bambini erano davanti al televisore a casa di Nonno Jay; lui era impegnato nelle sue arti marziali, come suo solito, mentre i due bambini, una femmina di nome Keiko, di 4 anni, e un bambino di nome Takao, di appena 1 anno, stavano guardando il loro cartone preferito...D'un tratto il bambino la prese per il vestitino e la fece abbassare, fino a che sussurrò:

-Ke...ky.-TAKAO

Keiko fece un salto sul divano e corse da Nonno Jay a dargli la brillante notizia:

-Nonno, nonno!!!-KEIKO

-Hey, che c'è Keiko, qualcosa non va?-NONNO JAY

-Kaky ha parlato!!-KEIKO

-Davvero??? E dimmi, che ha detto?? Per caso "pappa"?...-NONNO JAY

-Hihihi.. no... lui.. ha detto KEKY..-KEIKO

                                             FINE FLASHBACK

 

-Hey ma non stringerlo così, povero Dragoon, rischi di romperlo!!-TAKAO

-SAI COSA RISCHIA DI ROMPERSI SE NON LA SMETTI?? LA TUA TESTA!! E adesso rimprenditi il tuo Dragoon..-KEIKO

Così dicendo la ragazza gli lanciò il suo Dragoon e rimase in silenzio a guardarlo un attimo, mentre Takao controllava che il suo bey non si fosse ammaccato..

-Tzè... vedo con piacere che ti interessa di più vedere come sta il tuo bey piuttosto che sapere come sta la tua Keky che se lo è beccato in testa...-KEIKO

Takao fissò per terra per un attimo, fino a che disse:

-Scusami Keky, davvero..-TAKAO

-Stai tranquillo Kaky, però la prossima volta non allenarti davanti a casa mia.. perchè non vai al parco?-KEIKO

-Ok, anzi ci vado subito...e scusami ancora..-TAKAO

Keiko si limtò a sorridere, poi, mentre Takao correva verso il parco, si girò per raccogliere le ultime schegge rimaste sul letto della sua camera: Kaky era davvero una peste... ma in fondo era sempre il suo Kaky.. Già, il suo Kaky, il suo fratellino! Un po' le dispiaceva averlo trattato in quel modo, si vedeva che ci era rimasto male per la sua reazione, ma di certo non poteva andare avanti a romperle il vetro della stanza fino a che non sarebbe finito il torneo Giapponese!

Ormai i loro soprannomi erano quelli, si chiamavano con i loro veri nomi solo quando erano arrabbiati l'uno con l'altra, come in quella occasione! Non c'era che dire: ormai tra loro c'era un rapporto strano: non erano amici, ma nemmeno fidanzati.. erano fratello e sorella, erano un'unica grande famiglia! La famiglia di Keiko e quella di Takao era stata legata da una grande amicizia, sin da quando i loro nonni erano bambini ed andavano a scuola insieme.. Takao e Keiko erano cresciuti insieme, ed erano sempre insieme, si poteva dire che vivevano l'uno a casa dell'altra; ormai Keiko era abituata ad avere due nonni, di fatti chiamava NONNO sia il nonno di Takao che il suo, mentre Takao chiamava MAMMA la mamma di Keiko...

Keiko aveva 3 anni in più di Takao e, da brava sorellona maggiore, cercava sempre di raddrizzare il fratellino ogni volta che cercava di prendere una strada sbagliata! Era una ragazza un po' strana, a dire il vero, ogni tanto Takao le diceva che secondo lui era misteriosa e che si arrabbiava troppo spesso, ma in fondo tutti i suoi amici, compreso il suo fratellino, sapevano che,se la si conosceva in fondo, era una ragazza eccezionale, pronta a dare sempre una mano a chi ne avesse bisogno.. Aveva subìto molte delusioni in passato, e forse era anche per questo che si era formata questo carattere, quasi come uno scudo difensivo.

Aveva quasi finito di rimettere tutto a posto, quando, aprendo un cassetto per tirarne fuori la sua bandana ed i suoi guanti, trovò una vecchia foto: rappresentava lei e Kaky, seduti sul divano addormentati a casa di Nonno Jay.. Ripensò alla sua prima parola..KEKY.. Ancora non ci credeva.. questo per lei voleva dire tanto, perchè ciò voleva dire che kaky la sentiva molto vicina a lui!

"Keky.. non riusciva a dire Keiko, per questo mi chiamava Keky.. per lui era più facile.."KEIKO

E da quel giorno fu sempre così!

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Arriva Kei ***





-3...2...1... Prontiii..LANCIO!!-TAKAO

Dragoon schizzò come una freccia impazzita all'interno del campo del parco comunale: era incredibile, solo quando si trovava a casa sua riusciva a sbagliare e a centrare immancabilmente il vetro di Keky!

Dopo circa 5 minuti pieni Takao fece tornare il suo Dragoon, e guardandolo disse:

-Amico, saremo imbattibili!!.. Certo che però hai rischiato grosso oggi con keky, avrebbe potuto lanciarti a terra e farti andare in mille pezzi!..-TAKAO

Rimase un attimo a fissare nel vuoto quando disse:

-Già, era proprio arrabbiata oggi, anche se non si può dire che abbiamo litigato... beh, non certo come quella volta..

 

                            FLASHBACK TAKAO

Aveva all'incirca 5 anni, mentre Keky ne aveva 8; erano in camera di Takao e stavano giocando con i soldatini di piombo regalati da Nonno Jay..

-Pam!! Ammazzato, mi disp Kaky!-KEIKO

-No, non è vero non mi hai ammazzato!!-TAKAO

-Guarda che ti ho sparato, quindi sei morto!!-KEIKO

-No, non sono morto!!-TAKAO

-E invece si!!-KEIKO

Takao si mise lentamente a piangere, fino a che non ebbe uno scatto di rabbia:

-Sei proprio una sorella antipatica!! Non ti voglio più!!-TAKAO

Così dicendo si avventò contro Keiko e si mise a tirarle i capelli come un disperato. Al che lei lo prese e cercò di allontanarlo, mentre lui gridava come un matto:

-SEI CATTIVA, SEI UNA SORELLA CATTIVA!!! PERCHE' DEVO AVERE UNA SORELLA CATTIVA!!!???-TAKAO

Keiko, vedendo che il fratello non mollava la presa, decise di passare anche lei all'attacco prendendogli i capelli come stava facendo lui. Andarono avanti a gridare e a tirarsi i capelli come due dannati fino a che le loro grida non interruppero la meditazione di Nonno Jay, che accorse subito nella camera del nipote e li separò prendendoli dal colletto della maglia:

-Vergognatevi, tutti e due!!-NONNO JAY

Takao continuava a piangere, mentre Keiko cercava di spiegare cosa era successo, mentre aveva ancora nelle mani un po' di capelli del fratellino:

-Adesso basta!!! Tu Takao smettila di piangere, e tu Keiko vergognati più di lui!! Sei più grande, e sai che con quelli più piccoli ci vuole pazienza!!-NONNO JAY

-Ma lui..-KEIKO

-Ma lui niente! Vergognatevi, litigare per delle certe stupidaggini..-NONNO JAY

                                   FINE FLASHBACK

 

-E già.. litigare per delle certe stupidaggini..-TAKAO

Non sapeva come mai, ma quel momento gli era rimasto impresso nella mente, anche se al tempo era ancora molto piccolo.. Forse perchè la tirata di capelli che Keky gli aveva dato aveva fatto talmente tanto male che la sua cute ancora ogni tanto ne sentiva il dolore! Beh, i litigi capitavano, come in tutte le "famiglie", però quello.. ahia!!

-Quella isterica, pensa Dragoon che mi ha strappato dei capelli tanto tirava..!-TAKAO

Ad un certo punto sentì una voce..

-Che fai, marmocchio, parli con il tuo bey?-...

-Che ci fai qui Kei???-TAKAO

-Sono venuto a respirare un po' di aria fresca... e a vedere certa gente strana che parla con un bey..-KEI

Quanto non poteva vedere quel ragazzo, Takao.. Sembrava ancora più scorbutico di sua sorella!

-Non ti deve interessare quello che faccio col mio bey, carino..-TAKAO

-Oh.. carino... non sapevo fossi anche dell'altra sponda!!-KEI

-Si fa per dire idiota!!-TAKAO

-Mai idiota come uno che parla con un oggetto..-KEI

Takao iniziò a diventare tutto rosso dalla rabbia che aveva dentro:

-E va bene, ci vedremo al torneo, così ti farò pagare per quello che hai detto!!-TAKAO

-Oh, che paura, perchè non mi fai pagare adesso se ne hai il coraggio??-KEI

-Ci sto..-TAKAO

Erano entrambi in posizione: Takao era sicuro di vincere, col suo nuovo super lancio, quando:

-Kaky, vedo che hai seguito il mio consiglio! Bravo fratellino..-KEIKO

"Fratellino??"KEI

-Hey Keky, ciao! ma non è un po' troppo presto per te?-TAKAO

-Guarda che il sole è già sorto da un bel pezzo, e..-KEIKO

Poi vide che i due blader erano in posizione, probabilmente stavano per combattere...

-Oh scusate, ho forse interrotto qualcosa?-KEIKO

-Si..-KEI

-Oh beh allora me ne vado... hey Kaky stai attento a non rompere un altro..-KEIKO

Nemmeno fece in tempo a finire la frase che Takao la fulminò con uno sguardo assassino= TACIIII!!!

-Ehm.. stai attento fratellino!-KEIKO

-Hey, aspetta, perchè non rimani a guardare il nostro incontro?-TAKAO

-Semplice, perchè mi sembra che al tuo amico non ispiri tanto l'idea..-KEIKO

-Infatti.. ci vediamo Takao..-KEI

Kei mise in tasca il suo bey e si allontanò di fretta...

-Ecco, lo sapevo, sono un danno..-KEIKO

-No, è lui che è scorbutico..-TAKAO

Takao si sedette vicino ad un albero, aspettando che anche la sua sorellona arrivasse. Quando finalmente furono vicini, Keiko gli lanciò una gomitata:

-Hey kaky, niente male il tuo amico..-KEIKO

-Keky per favore... e cmq non è mio amico..-TAKAO

-ma dico sul serio.. non è che me lo presenteresti?..-KEIKO

-Non dirlo nemmeno per scherzo!!-TAKAO

-E perchè..?-KEIKO

-Perchè non è un ragazzo, è un igloo tanto è freddo.. e cmq non siamo amici..-TAKAO

Rimasero entrambi in silenzio per qualche minuto, fino a quando Takao si alzò dicendo:

-Lascialo perdere, non sarebbe cmq il tuo tipo, ti farebbe solo soffrire.. e tu hai già sofferto abbastanza..-TAKAO

-Oh Kaky..-KEIKO

Keiko rimase commossa dalle parole del suo fratellino: si vedeva che le voleva bene, e che stava solo cercando di proteggerla da altre eventuali delusioni.. Però quel ragazzo l'attirava, c'era qualcosa nel suo sguardo a cui non poteva resistere..

-Kaky ascolta.. potrebbe anche non essere il mio tipo, ma cosa mi costa conoscerlo e basta..? Poi saprò valutare io la situazione!-KEIKO

-Certo, come sapevi anche valutare la situazione dei tuoi ex che ti hanno tradita..Anche se a dire la verità.. siete entrambi scorbutici, magari potreste andare d'accordo..hihihi!!-TAKAO

-Smettila kaky, io non sono scorbutica, lo sai il perchè di questo mio carattere..-KEIKO

-Certo che lo so, ed è per questo che voglio che tu gli stia alla larga.. Lascia stare, Keiko!-TAKAO

Il fatto che l'avesse chiamata Keiko voleva dire che Takao si stava scaldando, quindi decise che era meglio lasciar perdere.. Avrebbe affrontato il discorso più avanti!

Dal canto suo, Takao tornò ad allenarsi col suo bey, cercando di capire come avesse fatto un ragazzo come Kei ad attirare l'attenzione della sua sorellona.. Forse perchè ancora non l'aveva conosciuto, e diceva che gli piaceva solo perchè lo considerava carino.. o forse davvero perchè avevano lo stesso carattere.. Nah, Keky era scorbutica ogni tanto, ma Kei era di uno scorbutico diverso..

Keiko lo osservava allenarsi... Ogni tanto nel guardarlo gli veniva un brivido: lo aveva visto nascere e crescere sotto i suoi occhi, lo aveva visto trasformarsi nel ragazzo che era giorno dopo giorno... E ogni tanto, rivedeva nei suoi occhi quello sguardo che aveva anche da bambino...

 

                               FLASHBACK KEIKO

-E' nato!!!-DOTTORE

Nonno Jay, Keiko e sua madre balzarono in piedi dalla sedia... Finalmente era nato!!

La madre del nuovo arrivato venne subito dopo portata in una camera a parte, mentre, poco più di mezzora dopo, le venne portato anche il bambino, il suo bambino..

-Keiko, va prima tu a salutarla..-NONNO JAY

-Ok nonno..-KEIKO

Keiko aveva solo 3 anni, ma era già una bambina molto sveglia; entrò nella camera d'ospedale e rimase a fissare quella soave visione per qualche secondo: il bambino era in braccio alla madre che gli faceva mille carezze..

-Vieni Keiko!-MAMMA TAKAO

Keiko si avvicinò al letto lentamente e si appoggò al comodino..

-Allora, ti piace il "fratellino"?-MAMMA TAKAO

-Si.. è piccolo..-KEIKO

-Certo, è appena venuto al mondo..-MAMMA TAKAO

Keiko allungò la sua manina e toccò quella del bambino..

-Come lo chiami?-KEIKO

-Come lo chiamo.. Lo chiamo TAKAO-MAMMA TAKAO

-Kaky..-KEIKO

-Che carino.. si, so che per te non è un nome facile da dire.. ma vedra che poi ti riuscirà.. anche se penso che questo soprannome gli piacerà, vero Takao?-MAMMA TAKAO

Keiko rimase a guardare quella creatura indifesa nella braccia di sua madre, ma non avrebbe mai potuto immaginare che solo 6 anni dopo.. lei sarebbe..scomparsa, lasciando il povero Takao..Ma Takao non era solo, non lo era mai stato.. c'era lei, e c'era sua madre, che ormai anche per lui era una madre..Le loro famiglie erano cresciute insieme da 2 generazioni, compresa la loro, da quando i loro nonni andavano a scuola insieme; poi toccò alle madri crescere come due sorelle..e ora a loro..Averlo reso felice la riempiva di gioia..

                                     FINE FLASHBACK

 

Ora Takao era un ragazzo di 14 anni: era incredibile come fosse volato via il tempo, portandosi via tutto il dolore che entrambi avevano provato.. A volte il destino era stato davvero duro per entrambi, ma mai quanto per lui..Una lacrima le scese dal viso, ma fece in tempo ad asciugarsela prima che Takao, una volta richiamato il suo Dragoon, si girasse..

-Tutto ok, sorellona?-TAKAO

-Certo Kaky, tutto a posto!-KEIKO

-Allora andiamo a casa... mia si intende! E anche tua..-TAKAO

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Quell'atroce paura.. ***


Mentre camminavano per la via che li avrebbe condotti a casa, Takao vide negli occhi di Keiko uno sguardo assente

Mentre camminavano per la via che li avrebbe condotti a casa, Takao vide negli occhi di Keiko uno sguardo assente...Probabilmente stava ancora pensando a quel ragazzo.. Già, Kei.. Chissà se sapeva cosa voleva dire voler bene a qualcuno, chissà.. Quasi sicuramente no! E il solo pensiero che sua sorella fosse caduta in una trappola di ghiaccio, lo faceva star male; ecco cos'era Kei, era ghiaccio, ghiaccio senz'anima, senza cuore...

-Hey a cosa pensi?-TAKAO

-Io..? A niente-KEIKO

Keiko abbassò lo sguardo, per non far vedere il lume di desolazione che c'era nei suoi occhi..

-Guarda che non sono stupido, ti conosco troppo bene.. dimmi qual è il problema..-TAKAO

-Beh ecco.. vedi..quel tuo amico..-KEIKO

-Amico? Ti ho già detto che non è un amico, anzi.. è una persona da evitare..-TAKAO

Keiko rimase in silenzio, mentre Takao era sommerso da più svariati pensieri... Non bastavano il problema e l'agitazione del torneo ormai vicinissimo, ma ci si metteva anche questo dannatissimo ragazzo a complicargli la vita.. Certo, la sua di vita, non quella di Keky, o quanto meno, non solo.. Takao sapeva benissimo che finchè sua sorella non avesse conosciuto quel ragazzo non si sarebbe data pace, ma cmq era sempre meglio non darsi pace che soffrire.. No, non gliel'avrebbe permesso, non avrebbe permesso a Kei di farla soffrire, non ancora! Certo, perchè solo quello sapeva fare, lui... Ma cosa ci trovava di tanto divertente nell'essere così freddo e staccato?

Ma vedere Keky in quello stato lo faceva stare male...

Arrivarono finalmente a casa di Takao:

-Hey ciao ragazzi! Ciao Keiko, tutto a posto?-NONNO JAY

-Si, a parte un vetro di una finestra rotto..-KEIKO

Nonno Jay si rivolse a Takao:

-Ancora..?-NONNO JAY

-Nonno, che ci vuoi fare...-TAKAO

-Ma non importa.. lui è il mio fratellino e io lo perdono!-KEIKO

Nonno Jay fece un sorriso ammiccante e poi disse a Keiko:

-Rimani qua a pranzo?-NONNO JAY

Ma Keiko non fece in tempo a rispondere che:

-Certo che rimane qua! Vero Keky?-TAKAO

Keiko annuì silenziosamente ma con un grande sorriso..

"Finalmente un sorriso.."TAKAO

 

-Kaky mangia piano!!!-KEIKO

-Umh... che c'è adesso? Non sono nemmeno libero di mangiare come mi pare??-TAKAO

-Si certo ma..-KEIKO

Keiko si bloccò per un attimo e rimase a guardare il suo Kaky negli occhi..

"Non cambierà mai.."KEIKO

 

                                                    FLASHBACK KEIKO

Era quasi mezzogiorno.. Takao e Keiko stavano seduti sul tappeto a giocare con alcuni blocchi di Lego.. Strano che il suo fratellino ancora non desse segni di appetito, ma a quanto pare aveva parlato troppo presto... Kaky le si aggrappò al vestitino, tirandoglielo.. Si mise un dito in bocca e fece finta di ciucciare: segno inconfondibile che aveva fame!

Allora Keiko gridò al nonno:

-Nonno!! Takao ha fame!!-KEIKO

Nonno Jay si presentò subito agitando un biberon con dentro il latte..

-E tu hai fame Keiko?-NONNO JAY

-No.. posso aspettare..-KEIKO

Poi guardò il nonno con aria supplichevole:

-Posso.. posso dare io il latte a.. a Kaky?-KEIKO

Nonno Jay la guardò sorridendo: aveva solo 4 anni, ma sapeva già occuparsi molto bene del fratellino..

-Certo, tesoro.. eccoti il biberon..-NONNO JAY

Keiko corse felice col biberon dal suo Kaky, mentre il nonno lo metteva sul divano in soggiorno; Keiko allora gli si mise di fianco e, mentre con un braccio gli reggeva la testa, con l'altro gli dava il latte.. Era così veloce a berlo!

-Nonno!! Ha finito!!-KEIKO

-Caspita, di già!-NONNO JAY

Keiko diede il biberon al nonno, mentre guardava il fratellino prender sonno lentamente, per poi svegliarsi di soprassalto dopo solo 15 minuti e tirare ancora il vestitino della bambina..

-Hai ancora fame???-KEIKO

                                     FINE FLASHBACK

 

_________________________________________________

 

Dopo aver pranzato, i due si misero al loro solito posto: sul divano con la tele accesa, solo che non fecero nemmeno in tempo a capire cosa c'era in TV che qualcuno bussò alla porta:

-Vado io, nonno!!-TAKAO

Appena aprì la porta si trovò davanti Max e il Prof K

-Hey, ciao ragazzi! Come mai qua?-TAKAO

-Niente, volevamo venire a trovarti per vedere i progressi che hai fatto col tuo Dragoon!-MAX

-Eheheh, ne vedrete delle belle! Hey però, tu Max ancora non conosci..KEKY!!!!!-TAKAO

-Si, che c'è?-KEIKO

-Vieni alla porta!!-TAKAO

Max guardò Takao con aria interrogativa...

-Spero sia una cosa importante, perchè stavo per prendere sonno!!-KEIKO

-Non farci caso, Max.. Quando la si sveglia è sempre nervosa..-TAKAO

-Hihihihi..!!-PROF K

Keiko arrivò alla porta con andatura lenta..

-Che c'è?-KEIKO

-Voglio presentarti il mio amico Max!-TAKAO

-Oh, piacere Max! Scusa, ma mi stavo addormentando..-KEIKO

-No problem!-MAX

-Ma perchè parli inglese?-KEIKO

-Perchè è mezzo americano..-TAKAO

-Penso che Max sappia parlare anche da solo, Takao..-PROF K

-Gne gne..-TAKAO

-Beh allora vado a prendere il mio Dragoon! Aspettatemi in giardino..-TAKAO

-Come in giardino??? Dimentichi qualcosa??-KEIKO

-E dai.. sono migliorato!!-TAKAO

Così, Max, il Prof K e Keiko rimasero da soli..

-Beh ehm.. sei la sua ragazza?-MAX

-No.. per niente.. siamo ecco... fratello e sorella!-KEIKO

-Come?? Takao non mi aveva detto che aveva una sorella più grande.. sei più grande, giusto? Quanti anni hai?-MAX

-17.. cmq non è che siamo davvero fratello e sorella.. le nostre famiglie si conoscono da 2 generazioni e io e Kaky siamo cresciuti insieme... e ora siamo come ti ho detto prima..-KEIKO

-Wonderful!! E perchè lo chiami Kaky?-MAX

-Perchè quando eravamo piccoli non riuscivamo a dire i nostri nomi..-KEIKO

-Che storia strana, vero?-PROF K

-Tu lo sapevi già?-MAX

-Si.. ormai da parecchio tempo..-PROF K

 

Max e Takao rimasero a combattere per una buona mezzora: stranamente Dragoon non andò a finire in casa sua! Poi, quando Max e il Prof K se ne andarono..

-Bravo, fratellino, sei migliorato!-KEIKO

-ke ti avevo detto, Keky..-TAKAO

Ma Keiko non rispose.. Takao la guardò in faccia, e rivide quello sguardo perso di prima...

-E no, adesso basta Keiko!!-TAKAO

Ecco, di nuovo Takao si stava scaldando un po' troppo..

-Ti ho già detto che te lo devi togliere dalla testa!!-TAKAO

-Ma devi decidere tu con chi devo o vorrei stare???-KEIKO

-Non ti sto dicendo questo!!-TAKAO

-E si, invece, caro Takao, tu mi stai proprio dicendo questo!! perchè non sono libera di fare quello che mi pare??-KEIKO

-Ti sto solo dando un consiglio!! Quel ragazzo lo conosco, ti farebbe stare male per l'ennesima volta!!-TAKAO

-Ma come fai a dire di conoscere un ragazzo dopo un incontro di bey???-KEIKO

-Tu non ti preoccupare! Da un incontro possono venire fuori cose che nemmeno te le aspetti! ma tu che ne sai, tu non giochi..-TAKAO

-Cosa c'entra..?-KEIKO

-Ascolta, keky.. ci sono miliardi di ragazzi in giro, perchè proprio lui??-TAKAO

-Non lo so... quel suo sguardo mi ha attirato..-KEIKO

Quello sguardo?? Quello sguardo da serial killer?? Ma come faceva??

-Non ti piace Max..?-TAKAO

-.....-KEIKO

-Guarda che è un bravo ragazzo.. è simpaticissimo.. lui sarebbe il tipo per te...-TAKAO

-Takao, per favore..-KEIKO

-Keiko!!!! Perchè non lo capisci??? Io non voglio!!-TAKAO

-Non vuoi cosa???-KEIKO

-NON VOGLIO VEDERTI SOFFRIRE!!!! NON VOGLIO PIU' AVERE QUELLA PAURA..-TAKAO

 

                                  FLASHBACK TAKAO

Keiko entrò di corsa nella camera di takao e si lanciò tra le sue braccia, mentre mille lacrime le rigavano il volto.. Solo poche parole, ma sufficienti per far capire tutto:

-Kaky.. Kaky... MI HA TRADITA!!!-KEIKO

Takao sentì stringersi un nodo alla gola..

-Keky... ti prego non piangere.. ti prego..-TAKAO

Takao non poteva sopportare tutto quello.. Non poteva sentire le lacrime di keky che lentamente gli bagnavano la maglietta.. E tutto quello che poteva fare era dire "SCUSA".. Scusa, perchè lui avrebbe dovuto capire che quel ragazzo non faceva per lei.. e in qualche modo l'aveva capito, ma lei sembrava così felice che decise di non dire niente.. quando invece avrebbe dovuto parlare.. Certo, avrebbe litigato, ma quanto meno non avrebbe avuto nessun rimpianto.. le parole della ragazza uscivano tremolanti:

-Mi ha...tradita...Diceva di..amarmi..-KEIKO

Il dolore di keiko era troppo forte.. arrivò a decisione tacita di suicidarsi, lasciando solo un bigliettino:

"ALLA MIA GRANDE FAMIGLIA..E AL MIO KAKY.. VI VOGLIO BENE.. ADDIO-KEIKO"

La salvarono per un pelo: aveva ingurgitato ogni medicina possibile, ogni sostanza nociva che aveva trovato.. e tutto per colpa di un ragazzo che diceva di amarla e del quale lei era innamorata persa... e per colpa sua.. che era rimasto zitto per non turbare la sua felicità.. Aveva avuto paura di perderla.. La stava perdendo.. La sua sorellona! Niente e nessuno poteva portargliela via, nemmeno la morte...

                             FINE FLASHBACK

 

-...LA PAURA DI POTERTI PERDERE PER SEMPRE!!!-TAKAO

Takao si buttò tra le braccia della sorellona piangendo come un bambino.. keiko si commosse a tal punto da inziare a piangere anche lei...Rimasero così per 10 minuti, fino a che Takao, che sembrava essersi calmato, alzò la testa e la guardò negli occhi:

-Ti prego, Keky... non lasciarmi..-TAKAO

Keiko non sapeva più che rispondere: no, non l'avrebbe lasciato.. ma quel ragazzo...

-Kaky, io ti voglio un mondo di bene... ma è giusto che anche io faccia la mia esperienza no..?-KEIKO

-Si ma... non con lui.. sono sicuro che... non è come sembra a te..-TAKAO

-Stai tranquillo, ti prometto che appena vedrò qualcosa che non va, me ne staccherò subito, ok?-KEIKO

-Keky.. per favore.. stai attenta.. non ho il diritto di comandare la tua vita, ma voglio solo darti questo consiglio..-TAKAO

Keiko sorrise...

Takao non era sicuro di aver detto la cosa giusta.. o forse si? Certo, non poteva davvero comandare la vita di Keky ma.. sperava con tutto il cuore che Kei la respingesse, o che cmq Keky non si fosse affezionata troppo a lui... Si sentiva egoista, ma quella paura.. quell'atroce paura..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** L'incontro con Kei ***











-Kaky..?-KEIKO

-Umh..?-TAKAO

-Io ora vado a fare un giro... ho.. ho bisogno di stare un po' da sola..-KEIKO

-Come mai?-TAKAO

-Ecco vedi... sto riflettendo su quello che mi hai appena detto... Non so più cosa fare..-KEIKO

Che il suo Kaky avesse davvero ragione..? Forse Kei era davvero come diceva lui, e ripensare a quel momento le metteva solo confusione ,sempre di più..

 

                             FLASHBACK KEIKO

Appena arrivò al parco quella mattina, Keiko scorse quasi immediatamente il ragazzo che stava per combattere con suo fratello.. Non poteva fare a meno di continuare a guardarlo, anche se furtivamente;  i suoi occhi e la sua postura erano quelli di un ragazzo forte e fiero, senza contare che era anche davvero carino! Quando finalmente il ragazzo parlò, potè guardarlo dritto negli occhi, anche se lui non la degnò minimamente di uno sguardo: si limtava a guardare Takao e per terra, quasi come se Keiko non fosse stata lì con loro..

Il suo atteggiamento era distaccato, e di certo non si sprecava in parole..

Era un tipo strano, quasi sicuramente un tipo a cui piaceva stare sulle sue...

Che quel suo sguardo forte e fiero nascondesse in realtà un animo freddo, come le aveva detto il suo fratellino?

                          FINE FLASHBACK

 

"Basta Keiko, piantala!! Stai solo cercando di autoconvincerti che Takao abbia detto la verità... ma lui non può conoscerlo così bene come dice.. non può!"KEIKO

Takao abbassò lo sguardo, prima di risponderle:

-Non sarò di certo io a dirti quello che devi fare, anche perchè so che non mi ascolteresti, cocciuta come sei... Sappi solo che io sono contrario a questa tua fissazione..-TAKAO

Keiko si limitò a fare un mezzo sorrisetto, prima di uscire dalla casa di Kaky..

"Io so dove stai andando, sorellona.."TAKAO

 

    ______________________________________________

 

Keiko camminava con le mani in tasca e con il lettore cd nelle orecchie, cercando di togliersi quel pensiero fisso dalla testa, ma senza risultati..

Takao... era solo per colpa sua se si stava montando la testa con inutili pensieri e supposizioni non vere sul quel ragazzo: era uno come tanti altri alla fine... E invece Takao con i suoi discorsi le aveva messo solo una grandissima confusione in testa.. Certo, Kei le era sembrato piuttosto distaccato, ma poteva anche essere normale, dal momento che per colpa sua avevano dovuto interrompere l'incontro.. senza contare che lui nemmeno la conosceva!

"Quello non è un ragazzo, è un igloo..."TAKAO

"Aaaahhh, basta!!"KEIKO

Le parole di Kaky continuavano a risuonargli nella testa, non c'era modo di mandarle via! E più le risuonavano nella mente, più si sentiva insicura.. Una cosa era certa, Kaky sicuramente lo conosceva di più di lei, che praticamente poteva dire di non conoscerlo, però...

"Dai, assurdo... non si può conoscere una persona dopo un incontro di bey.."KEIKO

Ma in fondo Takao non aveva nessuna colpa: stava solo cercando di proteggere la sua sorellona,e lei questo lo sapeva benissimo.. Solo lui sapeva di quanto aveva sofferto per quel ragazzo.. già, quel ragazzo,quel dannatissimo ragazzo.. Kaky non voleva più vederla soffrire, e in qualche modo lei si sentiva di tradirlo, non ascoltandolo...

"No Kaky, stai tranquillo... la tua sorellona è forte, e saprà benissimo come cavarsela.. Non ti farò soffrire, te lo prometto"KEIKO

 

Finalmente arrivò al parco, e si sdraiò sotto un albero per proteggersi dai raggi del sole, appoggiando la schiena al tronco e distendendo le gambe in segno di rilassamento.. Si era rimessa sotto lo stesso albero dove la stessa mattina lei e Kaky avevano avuto quella discussione, su..

"Keiko, per favore, adesso basta! Rilassati e non pensarci più..Ormai la situazione l'hai trovata.."KEIKO

Chiuse gli occhi per qualche istante e le vennero in mente innumerevoli ricordi..

"Il mio Kaky.. ha sempre avuto paura del buio.."KEIKO

 

                                         FLASHBACK KEIKO

-Su, adesso andate a letto bambini!!-MAMMA KEIKO

Takao e Keiko schizzarono su per le scale e si intrufolarono nel letto matrimoniale, tirandosi le coperte fino al collo per il freddo..

-Kaky, spengo la luce ok?-KEIKO

-Ehm..no..-TAKAO

-Hey, non vorrai mica tenerla accesa tutta la notte, peste!!-KEIKO

Takao rimase zitto e chiuse gli occhi, così Keiko spense la luce e si mise comoda a pancia in su..

Dopo pochi istanti sentì una manina toccalre la pancia, al che lei sobbalzò.. Si girò e vide che il suo fratellino stava appoggiando la testa su di lei e la stringeva..

-Keky.. ho paura.. stammi vicina..-TAKAO

-Certo fratellino.. ti sto vicina..-KEIKO

"Ti sono sempre vicina"KEIKO

                                FINE FLASHBACK

 

I suoi pensieri fuorono interrotti da dei passi.. Subito Keiko aprì gli occhi e vide che, appoggiato all'albero quasi di fianco al suo, c'era quel ragazzo, Kei..All'improvviso Keiko si sentì nervosa, anche se non sapeva se era per la sua presenza o per il fatto che non sapeva che fare, ora che se lo trovava davanti...

Aveva un'aria seria, e teneva gli occhi chiusi e le braccia conserte..

Decise di dirgli un..

-Ciao..-KEIKO

Il ragazzo aprì gli occhi e fissò la ragazza, sempre con fare serio.. Keiko si sentì morire..Quegli occhi così.. così.. profondi, ma allo stesso tempo distaccati..

-Ciao..-KEI

La discussione sembrava morta lì, in quanto il ragazzo tornò a chiudere gli occhi e a guardare per terra, fino a quando keiko, prendendo fiato, gli disse:

-Tu sei quello di stamattina, giusto..?-KEIKO

Il ragazzo si limitò a risponderle con un:

-Si..-KEI

-Ah sai, pensavo di aver sbagliato persona, eheheh..-KEIKO

Kei rimase serio, come se keiko non avesse detto niente..

"Caspita, mi sa che ha ragione Takao.. è un tipo davvero strano.. ma magari è solo timido..."KEIKO

La ragazza stava per lasciar perdere il discorso, pensando che almeno Kaky fosse stato contento, quando lui le chiese:

-Sei sorella di Takao?-KEI

Keiko lo guardò, ma lui teneva sempre la testa bassa..

-Si.. anzi no.. diciamo che... siamo come fratello e sorella..-KEIKO

Kei lanciò un mezzo sorrisetto e guardandola disse:

-Beh, allora digli che al torneo lo aspetto per una sfida..-KEI

Keiko capì che non era la sola cosa che voleva dire, perchè il ragazzo rimase ancora immobile a fissare il vuoto per qualche istante, prima si sbiasciare un "Ciao" alla ragazza...Prima che Kei potesse scomparire la ragazza gli gridò:

-Hey, non mi hai nemmeno detto come ti chiami!!-KEIKO

Il ragazzo rispose, ma senza fermarsi:

-Kei!-KEI

Dopodichè sparì nel parco..

Keiko stava per rimettersi a pensare.. Che quel Kei fosse davvero freddo come diceva Kaky..? No.. a lei non sembrava così tanto freddo...

"Si Keiko.. sarà solo timido"KEIKO

-Hey tu! Ho visto!-...

Keiko si girò di scatto dalla parte opposta all'albero dove stava prima Kei..

-kaky??-KEIKO

-Già.. ho visto tutto...Ho visto che hai parlato con Kei..-TAKAO

-No aspetta mi hai seguita? e poi che c'è di male a parlare con lui?-KEIKO

-Primo: non ti ho seguita, so che vieni sempre qua quando sei giù.. secondo:... beh, ti ho già detto quello che penso.. ma non l'ho fatto per tenerti d'occhio.. ho cercato di convincermi che,dopo tutte le esperienze che hai fatto, ormai sarai vaccinata..-TAKAO

Quanto gli costò quella frase..

keiko sorrise al fratellino: era contenta che anche lui la pensasse così..

-Cmq Kei non mi sembrava così.. freddo come dici tu..-KEIKO

takaò si limitò a dire:

-Sarà.. però a me non convince.. dai, non parliamone più e fammi ascoltare un po' di musica, scorbutica..!-TAKAO

Takao, in fondo, nel suo piccolo, sperava di aver fatto la scelta giusta con sua sorella: la stava abbandonando al suo destino, ma non poteva obbligarla a fare ciò che voleva lui.. No, non l'avrebbe mai abbandonata, lui gli sarebbe sempre stato accanto..Anche se era totalmente contrario a tutto ciò che stava succedendo.. Ormai aveva capito di che pasta era fatto Kei: avrebbe voluto portarla via, in un paese lontano, per non farglielo vedere.. ma purtroppo non poteva, e tutto quello che poteva fare era consigliarla..

"keky, sei una ragazza forte, e so che te la saprai cavare sorellona.."TAKAO

Sperò con tutta la sua forza che Keky non avesse più sofferto così tanto, lo sperò con tutto il suo cuore..

Con questo pensiero, takao chiuse gli occhi, ed entrambi stavano per appisolarsi sotto l'albero, quando Keky gli disse:

-Kaky, Kei mi ha detto di dirti che ti aspetta al torneo per una sfida..-KEIKO

-Lo so, ho sentito le sue ultime parole..-TAKAO

-E perchè non ti sei fatto vedere?-KEIKO

-Semplice sorellona.. se mi fossi fatto vedere, mi avrebbe costretto a combattere, e così, per sconfiggerlo, o quanto meno per dimostrarmi più forte, avrei dovuto usare il mio nuovo lancio.. così lui ne sarebbe venuto a conoscenza.. già Max lo conosce.. ma Max è diverso, vedi..-TAKAO

Si girò a guardare la sorellona e vide che.. si era addormentata!!

-Oddio, sono così noioso quando parlo??-TAKAO

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Le prime fasi del torneo ***











Finalmente il giorno dell'inzio del torneo Giapponese era arrivato.. Il giorno precedente, Takao e Max, avevano passato l'intero pomeriggio ad allenarsi insieme sotto gli occhi del Prof K, che cercava di raccogliere più informazioni possibili, per poter migliorare Dragoon.. Keiko si divertiva a farlo arrabbiare, approfittando di ogni sua minima distrazione per sbirciargli i file privati del suo adorato Dizzy..

-Keiko, smettila!!-PROF K

-E dai.. sto solo curiosando.. hihihi-KEIKO

-Sono cose private, lascia stare il mio Dizzy!!-PROF K

-Dizzy..? Quell'aggeggio ha anche un nome??-KEIKO

-Certo, cosa pensi?? E adesso lasciami lavorare in santa pace!!-PROF K

Dopo 5 minuti di adorata tranquillità, Keiko tornava all'attacco:

-HO DETTO DI PIANTARLA!!!!-PROF K

-Hey, perchè ti scaldi così tanto...? Dì la verità, hai qualche foto un po'... diciamo.. Vietata ai minori?? Guarda che non mi scandalizzo...-KEIKO

Keiko strizzò l'occhiolino al Prof che andò su tutte le furie:

-MA COME TI PERMETTI???-PROF K

-Ahahah!! Sei buffo quando ti arrabbi!!-KEIKO

Il litigio tra i due attirò l'attenzione dei due blader:

-Hey che succede??-MAX

-Che succede??? KEIKO NON MI LASCIA STARE!!!-PROF K

-Keky, lascia stare il prof, deve lavorarci con quel coso..-TAKAO   

-Primo, quel coso è un computer, secondo.. NON LA SOPPORTO +!!! E' ARRIVATA A DIRMI CHE TENGO DELLE FOTO P***O LI' SOPRA!!-PROF K

-Keky... Non ho parole..-TAKAO

-E tu che ne sai, magari è vero.. eheheh-MAX

-BASTA!!! ANDATE A QUEL PAESE TUTTI QUANTI!!-PROF K

Il prof fece per alzarsi, ma Keiko lo tenne per la maglietta:

-Hey, Prof, stavo scherzando, non ti inkazzare dai.. la smetto..-KEIKO

-Lo spero tanto...-PROF K

Fu una giornata movimentato, non c'era che dire...

 

  _____________________________________________

 

-TAKAOOOOO!!!!! SVEGLIATI!!!!-KEIKO

-Umh..? Keky che c'è.. è ancora presto.. Hai anche interrotto il mio sogno prelibato..-TAKAO

Takao si passò la lingua sulle labbra, pensando a quella montagna di patatine fritte cosparsa di ketchup che aveva appena sognato..

Keiko afferrò Dragoon e glielo spiaccicò in faccia:

-Sono le 10.30 Takao!! IL TORNEO INIZIA TRA MEZZ'ORA!! ALZATI!!!!-KEIKO

-Tra mezz'ora..? Ah...-TAKAO

Takao afferrò il concetto solo dopo: si rizzò in piedi sul letto e..

-TRA MEZZ'ORA!!!???? LARGOOOO!!!-TAKAO

Travolse Keiko e si precipitò in bagno, prendendo i primi vestiti che gli capitarono sotto mano:

-Aspettami giù, arrivo tra pochissimo!!-TAKAO

-Si, ma vedi di sbrigarti! Ci vogliono 10 minuti per arrivare allo stadio, hai esattamente 20 minuti di tempo se non meno!!-KEIKO

-Ok ok!! Ascolta, intanto fammi un panino con burro e marmellata!!!-TAKAO

"Bleah, ma come fa a mangiarsi certe cose appena sveglio??"KEIKO

-Keky, perchè non mi ha svegliato prima???-TAKAO

-Perchè sono appena arrivata e pensavo sinceramente che tu fossi già pronto!! Basta parlare, SBRIGATI!!!-KEIKO

Così, Keiko andò giù in cucina a preparare al fratellino quello che le aveva chiesto: pensò bene di far 2 panini al posto di uno.. ormai lo conosceva fin troppo bene, quell'abbuffone.. Prese lo zainetto di Kaky e gli mise dentro i due panini, Dragoon e il suo dispositivo di lancio, e il cellulare: sicuramente se li sarebbe dimenticati, dalla fretta che aveva...

"Che brutto vizio!!"KEIKO

Dopo qualche istante vide Kaky precipitarsi giù dalle scale e, afferrando al volo lo zainetto, disse:

-Preso, andiamo!!-TAKAO

Kaky prese per un braccio la sorellona e si mise a correre come un pazzo...

-Uff... Kaky.. uff... non ti dimentichi qualcosa?-KEIKO

-Cosa dovrei dimenticarmi?-TAKAO

-Non so... uff.. tipo qualcosa che "potrebbe" servirti al torneo..-KEIKO

Takao si fermò di scatto:

-Oh no, DRAGOON!!-TAKAO

-Visto, sei un disastro..-KEIKO

Keiko prese lo zainetto del fratellino e lo aprì, facendogli vedere il contenuto:

-Ho preso tutto io, sapevo che se fosse stato per te.. HEY!!-KEIKO

Takao abbracciò Keky:

-Grazie grazie sorellona!! Sei la sorella più brava e premurosa di questo mondo!! Grazie grazie!! Ma adesso andiamo!!-TAKAO

-Anche se non mi tiri per un braccio, riesco a correre da sola!!-KEIKO

 

Arrivarono finalmente allo stadio, anche se il primo giro delle fasi eliminatorie, il girone A, era già cominciato:

-LARGO!!!!!-TAKAO

Takao, seguito da Keiko, entrò di corsa nel camerino, e travolse proprio Kei, che stava per uscire:

-Scusa, scusa, ero di fretta e..-TAKAO

Ancora non aveva fatto in tempo a vedere chi fosse la povera vittima, quando Keiko sbucò da dietro, altrettanto di corsa, finendo sopra la pigna che già si era formata con i due ragazzi a terra:

-AHIA!!! Che male porco d**z!!-KEIKO

-E cosa dovrei dire io che sono sotto...?-...

Keiko e Takao guardarono il povero ragazzo che era stato sommerso dai loro pesi e videro che era KEI!!

-Keky alzati immediatamente!-TAKAO

Keiko seguì gli ordini del fratellino, che anche lui cercò di alzarsi al più presto...

-Grazie.. mi avete letteralmente tolto un peso..-KEI

Kei passò per la porta, incrociando prima lo sguardo sconvolto di Takao e poi quello di.. di... accidenti, come si chiamava quella ragazza?? Fece qualche passo avanti per il corridoio, fino a che sentì Takao entrare nel camerino.. Si girò un istante, per vedere se la ragazza era ancora sulla porta: le sue previsioni erano giuste, era lì impalata ancora con lo guardo dispiaciuto:

"Ecco, brava Keiko, adesso sicuramente dopo questa figura non ti guarderà nemmeno più in faccia"KEIKO

-Hey tu, ragazza..-KEI

"Oh mio Dio... Oh mio Dio.. cosa vorrà adesso?? Speriamo non faccia qualche battutina!!"KEIKO

Kei girò solo la testa e lievemente le spalle: Keiko lo guardava esasiata... da in fondo al corridoio proveniva il bagliore delle luci della parte centrale dello stadio, e facevano apparire il profilo di Kei ancora più perfetto.. Rimase imbambolata per un attimo, fino a che decise di parlare:

-"Ragazza".. io ho un nome..-KEIKO

"Oddio, ma cosa sto dicendo?? Keiko stai calma!! Takao ha ragione, sono troppo scorbutica e mi innervosisco sempre per niente.."KEIKO

Non sapeva perchè avesse detto quella frase: forse perchè lo guardo del ragazzo non era di certo dei più dolci, e voleva, prima ancora che lui potesse magari dirle qualcosa di "cattivello" nei suoi confronti, fargli capire che con lei non si scherzava..

-Appunto perchè hai un nome.. te lo sto chiedendo..-KEI

Keiko arrossì all'istante, ma cercò di essere il più disinvolta possibile:

-Mi chiamo Keiko..-KEIKO

Kei si girò di spalle, e, prima di riprendere il suo cammino verso gli spalti, dove avrebbe seguito le prime fasi eliminatorie, le disse:

-Piacere..-KEI

Keiko andò in camerino con l'aria stralunata: non ci poteva credere, le aveva chiesto il suo nome..

-Keky!! Fantastico, Max ha appena superato questa prima fase, quindi è in semifinale!! Ora tocca a me giocare!! Farò del mio meglio!! Voglio sfidarlo in semifinale!!-TAKAO

Takao era entusiasta, ma la sorella aveva altro per la testa... Non aveva notato la presenza del Prof K..

-Hey, non si saluta più??-PROF K

-Oh, ciao Prof..! Eheheh, scusa..-KEIKO

Takao prese Keiko da parte e le disse:

-Kei ti ha parlato, vero? Ti si legge in faccia..-TAKAO

keiko annuì con un sorriso, mentre Takao sospirò profondamente, prima di accennare un sorriso abbastanza sforzato..

"Stai attenta sorellona.."TAKAO

-Takao, tocca a te!! Sbrigati, raggiungi l'arena!!-PROF K

Takao si svegliò dai suoi pensieri:

-Ok, corro!! Hey Keky, vieni a vedermi??-TAKAO

-Certo, che domande!! Arrivo!!-KEIKO

Ancora correndo per i corridoi, incrociarono Max:

-Ciao campione!! Ci vediamo in semifinale!!-TAKAO

-Ciao ragazzi!! I'm very happy!!! Ahahahah!! A dopo campione!!-MAX

Max corse negli spogliatoi saltando dalla felicità!

Takao intanto raggiunse l'arena, mentre Keiko cercava un posto da dove poterlo vedere bene.. Senza nemmeno farlo apposta, capitò proprio di fianco alla fila dove si trovava lui, Kei, che però sembrava solo interessato a quello che stava succedendo in campo.. C'erano tre posti, di cui 2 liberi, infatti Kei sedeva in mezzo a questi due..

"Coraggio Keiko..."KEIKO

Con un fil di voce, gli disse:

-Ciao Kei, posso sedermi vicino a te?-KEIKO

Kei sobbalzò nel vedere la ragazza e le fece cenno con la testa di accomodarsi..

-Sempre che io non disturbi..-KEIKO

-Tranquilla..-KEI

DjMan ancora non aveva dato il segno di inzio della gara, così Keiko cercò di accalappiare la prima scusa che le venne in mente per parlare con Kei...

-Ehm.. quelli che hai sulle guance sono tatuaggi?-KEIKO

Kei si girò verso la ragazza, involontariamente spostandosi di pochi centimetri verso di lei: sentì il suo braccio che sfiorava il suo, mentre un calore, ma allo stesso tempo, un freddo inspiegabile, la sorprendevano..

-Si, sono tatuaggi..-KEI

-Ti hanno fatto male?-KEIKO

-Abbastanza..-KEI

-però è strano come posto..-KEIKO

-Per questo mi piacciono, perchè sono particolari..-KEI

Kei accennò un mezzo sorrisetto e tornò a guardare la sfida.. Stavolta DjMan aveva appena finito il conto alla rovescia e Keiko vide il bey del suo fratellino schizzare forte e deciso nell'arena..

"Vai fratellino, io credo in te.."KEIKO

  

                        FLASHBACK KEIKO

-Keky! Guarda cosa mi ha regalato il nonno!!-TAKAO

-E cosa sarebbe?-KEIKO

-Mi ha detto che è un bey.. e devo trovargli un nome..-TAKAO

-Umh, vediamo kaky.. guarda, sembra che qua sopra ci sia disegnato un drago!-KEIKO

Takao, che all'epoca aveva appena 6 anni, prese in mano il suo bey per guardare il drago che vi era rappresentato sopra...

-Hey, forse ho trovato..-TAKAO

-Dimmi..-KEIKO

-Lo chiamerò DRAGOON!! Che ne pensi sorellona?-TAKAO

-Niente male come nome! Devo dire che le pesti hanno una bella fantasia!-KEIKO

Takao le fece la linguaccia e filò dritto a giocare col suo bey..

-Sai già come si usa?-KEIKO

-Certo, me l'ha spiegato il nonno.. però mi ha anche detto che, se voglio diventare in gamba a giocarci, devo allenarmi tanto.. sembra che ci sia un sport vero e proprio che usa queste trottole, e il nonno mi ha detto che si chiama Beyblade..-TAKAO

-E tu diventarai un campione di Beyblade?-KEIKO

-Certo! Lo diventerò! Mi sto già affezionando a questa trottolina.. -TAKAO

                              FINE FLASHBACK

 

Già dalla tenerà età Kaky aveva le idee chiare su ciò che voleva diventare, e da quel momento Keiko continuò ad ammirare il fratellino sempre di più, per la sua forza di volontà... Quel bey era diventato la sua vita, e keiko, dentro di se, sapeva che sarebbe diventato un campione: lui l'aveva nel sangue!

Ma al tempo ancora il piccolo kaky non sapeva del potere che quel bey racchiudeva... ancora no..

I suoi pensieri furono interrotti da uno strano presentimento... il presentimento di essere osservata.. Guardò con la coda dell'occhio Kei e non potè credere ai suoi occhi quando vide che il ragazzo, al posto di interessarsi alla sfida, aveva gli occhi bassi fissi sulle gambe della ragazza.. Keiko arrossì, ma fece finta di niente..Avrebbe voluto che quel momento durasse per ore... ma DjMan annunciò la fine della sfida e gridò il nome del vincitore del girone B..

-TAKAO!!!! LO SAPEVO FRATELLINO!! KAKY SEI GRANDE!!!-KEIKO

Kei, alle urla della ragazza, si svegliò dal suo coma e si mise a fissare Takao:

"Ci vediamo alle semifinali, spero, Takao.."KEI

-Hey Kei, vado a salutare il mio fratellino.. Magari, se non ti disturbo, torno dopo..-KEIKO

Ma Kei si alzò dicendo:

-Vengo con te nei camerini.. ho voglia di stare un po' da solo...-KEI

Così i due ragazzi si incamminarono..

 

Intanto Takao era già sulla porta del camerino, aspettando l'arrivo di sua sorella.. Era impazientissimo di abbracciarla.. Ma quando la vide arrivare insieme a Kei, una parte della sua felicità svanì.. Non ci sarebbe mai stato niente da fare, non l'avrebbe mai accettato.. non ci sarebbe mai riuscito..

Quando i due ragazzi arrivarono alla porta del camerino, Keiko si buttò tra le braccia del suo kaky:

-BRAVO FRATELLINO!!! SEI IL MIGLIORE!!!-KEIKO

"Grazie dell'abbraccio, Keky, mi serviva.."TAKAO

-Grazie sorellona.. Siamo solo all'inizio.. ma io arriverò fino in fondo, te lo prometto!!-TAKAO

Prima che Keiko potesse dire qualcosa, si fece avanti Kei, che era rimasto serio a guardare la scena:

-Allora, ciò vuol dire che ci vedremo, Takao.. Ti aspetto..-KEI

-Sbruffone, non hai ancora nemmeno passato le fasi inziali..-TAKAO

Ma Kei si era già ritirato in un altro camerino, per stare solo...

-Dai, Kaky, entriamo!-KEIKO

Takao e Keiko andarono da Max e il Prof:

-Il mio fratellino è il migliore!!-KEIKO

-Eheheh.. modestamente.. so di essere bravo..-TAKAO

-Ehm..-MAX

-Hihihihi-KEIKO

-Ma Keiko... tu non giochi a Beyblade..?-MAX

-No.. una volta Kaky voleva insegnarmi, ma io non ho voluto.. questo sport mi piace, ma sento di non essere portata per certe cose..-KEIKO

-Dovresti almeno provare..-MAX

-Diglielo te.. è cocciuta..-TAKAO

-Tu stai zitto.. cmq no.. non mi interessa giocarci..-KEIKO

-Ma Takao potrebbe sempre insegnarti, se qualche giorno ti venisse l'ispirazione..-PROF K

-Giusto!! Che onore, allenata da un campione!!!-TAKAO

Keiko fece una mezza risatina e gli rispose per le rime:

-Cosa mi insegni?? A rompere i vetri di casa??-KEIKO

Max e il Prof K guardarono Takao con aria interrogativa..

-Vi spiego io.. il mio caro fratellino ha rotto, con i suoi super-mega lanci, il vetro della finestra della mia camera ben 4 volte in 2 settimane!!!-KEIKO

Takao diventò tutto rosso e abbassò la testa, mentre Max disse:

-Alla faccia del lancio perfetto...-MAX

-Ecco cosa mi insegnerebbe, a rompere i vetri.. ehehehe!! Il campione!!-KEIKO

keiko guardò il fratellino, che aveva ancora la testa bassa.. Forse aveva esagerato... ma lei stava solo scherzando, non voleva offenderlo.. povero kaky, le piangeva il cuore..

"Keiko, sei sempre più stupida!"KEIKO

-Avanti, Kaky, sto scherzando.. dai, facciamo la pace??-KEIKO

-Stammi lontana..-TAKAO

La voce di takao non era seria, aveva tra l'ironico e l'arrabbiaticello.. Meno male!

-Dai fratellino..-KEIKO

Keiko abbracciò il fratellino e gli sussurrò nell'orecchio:

-Guarda che stavo solo scherzando..-KEIKO

Ma Takao non dava segni di pace accordata, voleva probabilmente fare il duro.. Le parole della sorella non lo avevano ferito così tanto in realtà, di sbagliare capita a tutti, ma voleva fargliela pagare per la figura..

 Al che Keiko si girò verso gli altri e disse:

-Io stavo scherzando.. il mio fratellino ha passato 8 anni ad allenarsi con Dragoon.. e sono sicura che ce la farà, perchè ho fiducia in lui.. E aver passato le prime fasi vuol dire già tanto..-KEIKO

Keiko sorrise  poi ritornò a sussurrare al fratellino:

-Kaky.. sei un campione.. ce la farai vedrai..sai che credo in te...-KEIKO

Takao alzò lo sguardo e la guardò negli occhi: vide nel suo sguardo dispiacere, per quello che aveva detto e che aveva fatto, mentre i suoi occhi cominciavano a diventare lucidi..

-Mi dispiace, non pensavo di offenderti così..-KEIKO

-Sai Keky... non so se perdonarti..eheh-TAKAO

Poi Takao alzò la testa del tutto e le disse con un sorriso:

-Perdontata.. sei la mia sorellona..-TAKAO

-Scusami ancora, fratellino..-KEIKO

-Lo so quello che pensi di me.. Anche se a volte non lo dici o mi fai battutine strane..-TAKAO

Takao stampò un bacione sulla gancia alla sorellona, mentre Max e il Prof stavano lì a guardarli..

-Che carini.. che bella scenetta..-MAX

-Già, che teneri..-PROF K

Il rapporto che c'era tra di loro era fantastico, e il Prof lo sapeva bene..Guardarli faceva salire un sentimento di tenerezza, si vedeva chiaramente che si volevano bene e non avevano paura di mostrarlo a nessuno..

Keiko si staccò da Takao e disse:

-Ora vado a fare un giro, ho bisogno di sgranchirmi le gambe..-KEIKO

Ma Kaky sapeva che non era affatto così.. Guardò il vuoto e disse a bassa voce:

-Vai da Kei?-TAKAO

-No che non vado da Kei... ho visto un ragazzo passare prima nel corridoio che andava verso gli spalti, mentre stavamo parlando, e quindi penso che sia il suo turno di affrontare le semifinali.. io vado solo per il corridoio a farmi un giro..-KEIKO

In parte Keiko aveva detto la verità: aveva davvero visto passare un ragazzo per il corridoio, e quindi pensava che Kei non fosse più nell'altro camerino da solo, ma lei non voleva andarsene per sgranchirsi le gambe, o quanto meno, non solo.. aveva voglia di stare per i fatti suoi a pensare.. A pensare alla semifinale che il suo Kaky avrebbe dovuto affrontare e.. a Kei..In quel camerino dove si trovava al momento c'era troppo chiasso per ragionare..

Takao non sapeva se credere alla sorella.. Aveva visto anche lui la sagoma di un ragazzo passare, quindi Keiko aveva detto la verità, però quelle parole non riuscivano a convincerlo.. Ma non voleva sapere altro, erano fatti di Keiko e lui, sebbene fosse il suo Kaky, non voleva immischiarsi troppo e fare la sanguisuga, tralasciando il fatto che lei si sarebbe arrabbiata.. Si limitò a dirle:

-Sappi che se hai bisogno di una mano, di un consiglio, o solamente del tuo fratellino per parlare, io sono qui..-TAKAO

-Grazie Kaky..-KEIKO

Keiko sorrise e uscì dal camerino, questa volta chiudendo la porta..

Max e il Prof avevano ascoltato tutto il loro discorso, e avevano anche visto la strana espressione dipinta sul volto di Takao..

-Hey Takao, che succede con Keiko?-MAX

Takao li guardò serio prima di confessare tutto:

-Io.. penso che.. anzi.. dico con sicurezza che.. è attratta da Kei..-TAKAO

-Kei??-MAX & KAPPA

-Già.. guarda un po' te.. Non si rende conto che si ritroverà a soffrire un'altra volta.. e io non voglio tutto questo..-TAKAO

-Senti Takao.. non tutto è perduto.. magari Kei non è veramente come pensi tu, come pensiamo noi.. che ne sai che..anche se mi chiedo ancora come faccia a farsi piacere un tizio del genere..ma magari..-MAX

-Nah, non penso Max.. anche se non mi resta che sperare che sia come dici tu.. le ho già detto che io non mi immischierò più di tanto: ne ha fatte di brutte esperienze, e penso le siano servite da lezione.. Ho provato in tutti i modi a farle cambiare idea, ma niente..-TAKAO

La voce di Takao si fece sempre più tremante..

-.. Ha ragione lei, non posso decidere della sua vita, posso solo darle consigli.. Anche se non mi perdonerei mai di sapere che si ritroverà a soffrire un'altra volta mentre io non.. non ho fatto niente, non sono riuscito a salvarla..Mi sentirei morire..Mi mangerei le mani e il mio Dragoon al pensiero che avrei dovuto insistere e farla ragionare, mentre mi sono solo limitato a darle dei consigli..-TAKAO

A Takao vennero gli occhi lucidi.. Max gli si avvicinò e gli mise un mano sulla spalla..

-Capisco che quella ragazza conti tanto per te, ma se davvero ha fatto così tante brutte esperienza, questa volta se la saprà cavare, non trovi?-MAX

Takao annuì lievemente con la testa..

-E non avere rimpianti: tu il tuo dovere lo stai facendo, la stai consigliando come meglio puoi.. e cmq sono d'accordo anche io con lei, non puoi comandare la sua vita..-PROF K

-Si ma..-TAKAO

Takao stava per dire:

"Non voglio avere ancora paura di perderla, perchè questa volta ne sarei davvero uno dei colpevoli.."TAKAO

Ma rimase zitto.. non voleva svelare, non ancora, agli altri quei segreti e dolenti fantasmi del loro passato.. ancora no..

-Dai Takao.. il Prof ha ragione.. stai tranquillo, se la caverà..Senza contare, ripeto, che anche Kei secondo me, dentro dentro, ha un cuore come ogni essere umano..-MAX

Takao sorrise..

-Grazie ragazzi..-TAKAO

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** It's not ice... ***





Keiko, appena uscita dalla porta del camerino dove si trovavano gli altri, pensò bene di andare in quello dove prima si trovava Kei.. il solo pensiero che stava per entrare in un luogo chiuso e ristretto dove prima c'era lui, la estasiava.. Era proprio un caso disperato: pensava di poterci trovare ancora almeno il suo profumo, o la sua sciarpa, o.. qualcosa di suo, anche se, quando sarebbe tornato, si sarebbe arrabbiato vedendola lì, magari anche con in mano la sua sciarpa.. Ma no, cosa aveva da arrabbiarsi: i camerini sono un luogo pubblico, chi le vietava di entrare? Non c'era mica un cartello appeso alla porta con scritto: VIETATO L'ACCESSO..

Rimase davanti a quella porta per qualche istante, col cuore che le batteva a mille, sperando di trovare qualcosa di Kei.. Afferrò la maniglia con decisione e aprì la porta, trovandosi davanti qualcosa di più che "qualcosa" di suo..

"Oh mio Dio!!"KEIKO

Keiko rimase paralizzata a quella visione, le uniche parole che le uscirono dalla bocca furono:

-Kei..Che ci fa qua?-KEIKO

Il giovane russo si spaventò un attimo: era assorto nei suoi pensieri e nel silenzio totale fino a qualche attimo prima..

-Che domande.. l'avevo anche detto che sarei venuto qua per stare un po' da solo..-KEI

Keiko era confusa, ma felice di trovarlo lì.. ma allo stesso tempo si vergognava anche.. come una ladra..

-Ma allora chi era il ragazzo che ho visto passare prima? Ho visto la sagoma di un ragazzo e sembravi tu, e andava verso gli spalti..-KEIKO

Kei la fissò un attimo perplesso, ma mantenendo cmq quella sua epressione tipica degli occhi..

-Non ne ho la più pallida idea.. io sono sempre stato qua..-KEI

"Che gaff assurda..."KEIKO

-Beh ma.. tu non combatti nelle eliminazioni dirette?-KEIKO

-Si, sono nell'ultimo girone, il girone D.. e adesso stanno solo per cominciare il C..-KEI

-Ah..capito..-KEIKO

Keiko cominciò a sentirsi di troppo, così decise di andarsene, prima che gliel'avesse detto lui in modo schietto e magari anche poco educato..

-Beh allora, io vado sugli spalti..-KEIKO

Kei si girò di scatto:

-No aspetta!-KEI

Keiko si bloccò, diventando paonazza.. "No, aspetta!"???

-Cioè.. aspetta.. se vuoi puoi anche stare..-KEI

keiko si girò verso Kei, ancora non credeva alle sue orecchie.. E i suoi occhi probabilmente lasciavano trasparire un po' troppo la felicità immensa di quella frase detta dal ragazzo che sognava.. Kei la notò, e per non smentire il suo personaggio duro e aggressivo, aggiunse, a testa bassa..

-.. puoi stare, tanto tra poco toccherà a me..-KEI

Allora la ragazza gli si avvicinò lentamente e si sedette di fianco a lui: si vedeva chiaramente che quella frase era di funzione "riparatoria"... Kei infatti teneva testa e sguardo bassi, evitando che la ragazza di guardasse nei suoi occhi..

Fu Keiko, come al solito, ad avviare il discorso..

-Ascolta, volevo chiederti scusa per prima.. quando ti sono caduta addosso..-KEIKO

-Di niente..-KEI

-Ti sei fatto male?-KEIKO

-No, per niente...-KEI

-E volevo chiederti scusa anche per il fatto successo appena dopo.. quando mi hai chiesto il nome..-KEIKO

Kei fece un mezzo sorrisetto malizioso e finalmente guardò negli occhi la ragazza, alla quale prese un brivido gelido per qualche secondo..Rimasero qualche istante in silenzio e, mentre Keiko era intenta a preoccuparsi pensando che Kei non avesse accettato le sue scuse, lui era intento a farne un'altra di cosa: a guardarla, cercando di mascherare bene quel suo da farsi.. La ragazza al suo fianco aveva dei grandi occhi neri a mandorla e un viso minuto..I capelli le scendevano lunghi e neri sulle spalle, raggiungendo quasi la fine della sua schiena.. Era piuttosto scura di carnagione, probabilmente, pensò, aveva origini particolari, magari del sud.. Le sue labbra e questa sua carnagione erano messe in risalto da un lucidalabbra chiaro, color oro, che illuminava tutta la sua immagine..

Quegli istanti sembrarono un'eternità per entrambi: Keiko vide che la luce degli occhi del ragazzo sembrava cambiare.. o forse era solo una sua impressione? No, non lo era.. Mai avrebbe voluto interrompere quel suo sguardo, ma il silenzio che ormai era piombato nella stanza, con lui che la fissava serio, la imbarazzavano, così decise di rompere tutto, a malincuore:

-Hey ci sei?-KEIKO

Come previsto, il ragazzo interruppe quel sogno, tornando al suo sguardo di sempre, facendo finta di niente, tenendosi tutte quelle riflessioni sulla ragazza dentro di sè..

-Si..-KEI

-Allora..accetti le mie scuse?-KEIKO

-Certo.. tranquilla..-KEI

Sulle labbra del ragazzo ricomparve ancora quel sorrisetto strano..

-Però hai un bel caratterino..-KEI

Keiko sorrise...

-Si, anche kaky.. cioè.. Takao, me lo dice sempre..-KEIKO

-Allora non è stata solo una mia impressione..-KEI

-Lo ammetto, ho il mio bel caratterino.. e Kaky.. cioè, volevo dire Takao, mi dice che sono scorbutica.. Ma non è vero..Penso...-KEIKO

-Posso farti una domanda?-KEI

-Certo..-KEIKO

-Perchè lo chiami KAKY?-KEI

Keiko arrossì all'improvviso: non se la sentiva ancora di dirgli tutta la loro storia, quello che avevano passato insieme.. Così rimase molto sul vago:

-Perchè siamo cresciuti insieme, e quando eravamo piccoli, i nostri nomi, per noi, erano ancora troppo difficili da pronunciare.. tutto qua-KEIKO

Kei capì al volo che la ragazza non voleva andare oltre, quindi decise di chiudere lì la questione, tornando a fissare il vuoto..

Keiko intanto pensava.. Alla prima impressione, Kei poteva veramente sembrare un ragazzo duro e distaccato, o, come diceva Kaky, "freddo.. un igloo.."... ma c'era qualcosa nei suoi occhi.. qualcosa o qualcuno che probabilmente cercava di nascondere.. Non sapeva cosa le avesse dato quell'impressione: forse il suo sguardo, forse quegli occhi tanto distaccati quanto profondi e luminosi..E se Kei fosse diventato così a causa di qualche brutta esperienza, di qualche delusione..? Una delusione che lo avrebbe portato a chiudersi in se stesso, a non voler più voler a che fare col mondo intero.. Un po' come lei.. Anche lei dopo tante delusioni si era ormai creata quel carattere a volte nervoso e scorbutico, come per difendersi.. Kei non era così.. dentro a quel muro di ghiaccio esterno, teneva dentro un'altra persona, probabilmente ormai stanca del passato, che aveva deciso di rintanarsi per non usicire mai più.. Ma MAI DIRE MAI.. Un giorno quel suo IO interiore sarebbe uscito.. prima o poi.. Non poteva andare avanti a nasconderlo dietro una maschera di ghiaccio... Perchè Kei non era ghiaccio, non era un igloo, caro Kaky..Le persone veramente di ghiaccio, maligne, non avrebbero mai saputo cambiare il loro sguardo glaciale in uno sguardo come quello di Kei nel momento in cui la fissava.. MAI.. o, se proprio voleva metterla più semplice, non avrebbero accettato così pacamente le sue scuse, non l'avrebbero fatta rimanere lì, al loro fianco.. l'avrebbero rimandata da dove era venuta... E Kei, sebbene provasse con tutte le sue forze a nascondersi, a volte il suo vero IO usciva lentamente, come un fantasma.. Era visibile che quello che mostrava agli altri non era veramente lui.. Ma allora.. perchè..?

"Perchè.. Kei.. dimmi perchè ti comporti così.. Anche se in fondo.. penso di capirti.. ma se è come la penso io, stai esagerando, ragazzo mio.."KEIKO

Kei, dal canto suo, pensava cosa fosse di così particolare da tenerlo lì, seduto al fianco di quella ragazza, silenziosa quanto lui.. Non stavano parlando... e allora, lui cosa ci faceva lì? C'era qualcosa che lo teneva fermo, mentre una vocina dal profondo della sua anima, gli stava dicendo che quel momento non sarebbe mai dovuto finire.. No, zitta, voce maledetta, rimani dove sei, tanto non ti ascolto.. Ma quella vocina continuava a tartassarlo, con le stesse parole.. 

Tutto d'un tratto, la voce di DjMan e gli applausi del pubblico, gli fecero capire che il girone C era terminato.. Kei quindi si alzò, seguito da Keiko:

-Allora, buona fortuna Kei..-KEIKO

Kei, rifece per la terza volta quel suo sorrisetto e la fissò ancora una volta, facendola sciogliere:

-Grazie..-KEI

Stava per avvicinarsi alla porta del camerino, mentre Keiko gli era ancora dietro, ma prima di aprirla del tutto, le disse:

-Sai.. sei silenziosa quanto me..-KEI

Dopo quella frase uscì del tutto..

Keiko, dopo essersi ripresa dallo shock, andò da Kaky e gli altri, che le avrebbero saputo dire chi aveva vinto il girone C...

-Hey Keky!! Hai sentito chi è stato a vincere??-TAKAO

-Veramente..no..-KEIKO

-Bah, è un tizio cinese che si chiama Rei.. Ha un bit incredibile, una tigre bianca.. Il suo attacco è micidiale..-TAKAO

-Beh, allora speriamo che tu non sia in semifinale con lui..-KEIKO

-Io spero di essere con Max, ma Rei non mi fa paura.. anzi, non ci fa paura, vero Dragoon?-TAKAO

Takao prese il suo Dragoon dalla tasca e lo guardò sorridendo..

-Sai, Keiko, penso che il ragazzo che avevi visto passare prima fosse stato quel tipo cinese..-MAX

-Si era lui..-PROF K

-Non lo so, ragazzi, non l'ho visto in faccia al momento, non so se era lui... cmq.. beh.. non era Kei..-KEIKO

Takao sobbalzò a quelle parole:

-E come fa a dire che non era Kei?-TAKAO

-Perchè.. ecco... io pensando che fosse stato lui ad uscire, sono andata a fare un giro nell'altro camerino, e invece... me lo sono ritrovato davanti..-KEIKO

Takao rimase immobile..

-Vuoi dire che lo hai fatto apposta?? Tu sapevi che non era lui.. per questo sei andata di là!! Lo sapevo che non mi stavi dicendo la verità!-TAKAO

-No, invece ti ho detto la verità!! Non l'avevo riconosciuto, pensavo fosse lui a passare!!-KEIKO

-Quindi, Keiko, fammi capire, sei rimasta tutto questo tempo in camerino con lui??-MAX

-Max, non rigirare il coltello nella piaga.. si sono rimasta con lui, ma abbiamo solo parlato..-KEIKO

-Beh ci mancherebbe..-TAKAO

-E cmq perchè ti scaldi tanto?? Non l'avevamo mica chiarita questa storia??-KEIKO

-Non mi sto scaldando per il fatto che sei stata con Kei, ormai non so più cosa dirti, mi sto inkazzando perchè non mi ha detto la verità!!-TAKAO

-Ma io ti ho detto la verità!!-KEIKO

-Hey ragazzi, basta litigare qua.. Ci stanno guardando tutti..-PROF K

-Ok.. Keiko.. ne parliamo dopo a casa..-TAKAO

-Umpf..-KEIKO

Ancora la voce di DjMan...

-Ma quello non sta mai zitto??-KEIKO

-Keiko.. è il suo lavoro..-MAX

DjMan annunciò il vincitore del girone D: KEI!

-Ci avrei scommesso..-TAKAO

-Dovresti essere contento.. magari riuscirai a sfidarlo e a dargli la rivincita alle semifinali..-PROF K

-Non ho detto che non sono contento, ho solo detto che me l'aspettavo..-TAKAO

-Hey calmino..-PROF K

Takao guardò intensamente Keiko:

"Beh allora, che fai?? Non vai a fargli i complimenti?? Hai paura che ti mangia?? O hai paura che ti mangi io??"TAKAO

Ma cosa stava pensando?? Forse Keiko aveva ragione: non gli stava bruciando solo il fatto che la sua sorellona gli avesse probabilmente mentito, anche se lei affermava il contrario, ma anche il fatto che non voleva vederla con Kei.. Non per gelosia, quello mai, ma perchè era sempre più convinto del caratteraccio di Kei, e sapere che la sua Keky ormai ci era cascata in pieno, lo faceva tremare.. tremare di paura..  Basta!! Avevano ragione Max e il Prof, lui il suo dovere lo stava fecando, e se lei non voleva ascoltarlo.. beh allora ciò voleva dire che sapeva ormai cosa era giusto e cosa sbagliato.. Tanto valeva continuare a litigare perchè lei non accettava i suoi consigli, tanto non avrebbe risolto niente..

Takao la prese per un braccio:

-Keky, ti ricordi quello che ti ho detto prima, riguardo a me..?-TAKAO

-Si Kaky.. perchè?-KEIKO

-Beh ecco..-TAKAO

La fece avvicinare e le sussurrò nell'orecchio..

-Se mi vuoi bene, NON SOFFIRE..-TAKAO

-Kaky.. non ti farò star male.. perchè ti voglio bene..-KEIKO

Takao sapeva benissimo di essere abbastanza monotono su quest'argomento, ma non gliene importava un fico secco: più avrebbe insistito, più si sarebbe sentito sicuro..

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** It's not ice... ***





Keiko, appena uscita dalla porta del camerino dove si trovavano gli altri, pensò bene di andare in quello dove prima si trovava Kei.. il solo pensiero che stava per entrare in un luogo chiuso e ristretto dove prima c'era lui, la estasiava.. Era proprio un caso disperato: pensava di poterci trovare ancora almeno il suo profumo, o la sua sciarpa, o.. qualcosa di suo, anche se, quando sarebbe tornato, si sarebbe arrabbiato vedendola lì, magari anche con in mano la sua sciarpa.. Ma no, cosa aveva da arrabbiarsi: i camerini sono un luogo pubblico, chi le vietava di entrare? Non c'era mica un cartello appeso alla porta con scritto: VIETATO L'ACCESSO..

Rimase davanti a quella porta per qualche istante, col cuore che le batteva a mille, sperando di trovare qualcosa di Kei.. Afferrò la maniglia con decisione e aprì la porta, trovandosi davanti qualcosa di più che "qualcosa" di suo..

"Oh mio Dio!!"KEIKO

Keiko rimase paralizzata a quella visione, le uniche parole che le uscirono dalla bocca furono:

-Kei..Che ci fa qua?-KEIKO

Il giovane russo si spaventò un attimo: era assorto nei suoi pensieri e nel silenzio totale fino a qualche attimo prima..

-Che domande.. l'avevo anche detto che sarei venuto qua per stare un po' da solo..-KEI

Keiko era confusa, ma felice di trovarlo lì.. ma allo stesso tempo si vergognava anche.. come una ladra..

-Ma allora chi era il ragazzo che ho visto passare prima? Ho visto la sagoma di un ragazzo e sembravi tu, e andava verso gli spalti..-KEIKO

Kei la fissò un attimo perplesso, ma mantenendo cmq quella sua epressione tipica degli occhi..

-Non ne ho la più pallida idea.. io sono sempre stato qua..-KEI

"Che gaff assurda..."KEIKO

-Beh ma.. tu non combatti nelle eliminazioni dirette?-KEIKO

-Si, sono nell'ultimo girone, il girone D.. e adesso stanno solo per cominciare il C..-KEI

-Ah..capito..-KEIKO

Keiko cominciò a sentirsi di troppo, così decise di andarsene, prima che gliel'avesse detto lui in modo schietto e magari anche poco educato..

-Beh allora, io vado sugli spalti..-KEIKO

Kei si girò di scatto:

-No aspetta!-KEI

Keiko si bloccò, diventando paonazza.. "No, aspetta!"???

-Cioè.. aspetta.. se vuoi puoi anche stare..-KEI

keiko si girò verso Kei, ancora non credeva alle sue orecchie.. E i suoi occhi probabilmente lasciavano trasparire un po' troppo la felicità immensa di quella frase detta dal ragazzo che sognava.. Kei la notò, e per non smentire il suo personaggio duro e aggressivo, aggiunse, a testa bassa..

-.. puoi stare, tanto tra poco toccherà a me..-KEI

Allora la ragazza gli si avvicinò lentamente e si sedette di fianco a lui: si vedeva chiaramente che quella frase era di funzione "riparatoria"... Kei infatti teneva testa e sguardo bassi, evitando che la ragazza di guardasse nei suoi occhi..

Fu Keiko, come al solito, ad avviare il discorso..

-Ascolta, volevo chiederti scusa per prima.. quando ti sono caduta addosso..-KEIKO

-Di niente..-KEI

-Ti sei fatto male?-KEIKO

-No, per niente...-KEI

-E volevo chiederti scusa anche per il fatto successo appena dopo.. quando mi hai chiesto il nome..-KEIKO

Kei fece un mezzo sorrisetto malizioso e finalmente guardò negli occhi la ragazza, alla quale prese un brivido gelido per qualche secondo..Rimasero qualche istante in silenzio e, mentre Keiko era intenta a preoccuparsi pensando che Kei non avesse accettato le sue scuse, lui era intento a farne un'altra di cosa: a guardarla, cercando di mascherare bene quel suo da farsi.. La ragazza al suo fianco aveva dei grandi occhi neri a mandorla e un viso minuto..I capelli le scendevano lunghi e neri sulle spalle, raggiungendo quasi la fine della sua schiena.. Era piuttosto scura di carnagione, probabilmente, pensò, aveva origini particolari, magari del sud.. Le sue labbra e questa sua carnagione erano messe in risalto da un lucidalabbra chiaro, color oro, che illuminava tutta la sua immagine..

Quegli istanti sembrarono un'eternità per entrambi: Keiko vide che la luce degli occhi del ragazzo sembrava cambiare.. o forse era solo una sua impressione? No, non lo era.. Mai avrebbe voluto interrompere quel suo sguardo, ma il silenzio che ormai era piombato nella stanza, con lui che la fissava serio, la imbarazzavano, così decise di rompere tutto, a malincuore:

-Hey ci sei?-KEIKO

Come previsto, il ragazzo interruppe quel sogno, tornando al suo sguardo di sempre, facendo finta di niente, tenendosi tutte quelle riflessioni sulla ragazza dentro di sè..

-Si..-KEI

-Allora..accetti le mie scuse?-KEIKO

-Certo.. tranquilla..-KEI

Sulle labbra del ragazzo ricomparve ancora quel sorrisetto strano..

-Però hai un bel caratterino..-KEI

Keiko sorrise...

-Si, anche kaky.. cioè.. Takao, me lo dice sempre..-KEIKO

-Allora non è stata solo una mia impressione..-KEI

-Lo ammetto, ho il mio bel caratterino.. e Kaky.. cioè, volevo dire Takao, mi dice che sono scorbutica.. Ma non è vero..Penso...-KEIKO

-Posso farti una domanda?-KEI

-Certo..-KEIKO

-Perchè lo chiami KAKY?-KEI

Keiko arrossì all'improvviso: non se la sentiva ancora di dirgli tutta la loro storia, quello che avevano passato insieme.. Così rimase molto sul vago:

-Perchè siamo cresciuti insieme, e quando eravamo piccoli, i nostri nomi, per noi, erano ancora troppo difficili da pronunciare.. tutto qua-KEIKO

Kei capì al volo che la ragazza non voleva andare oltre, quindi decise di chiudere lì la questione, tornando a fissare il vuoto..

Keiko intanto pensava.. Alla prima impressione, Kei poteva veramente sembrare un ragazzo duro e distaccato, o, come diceva Kaky, "freddo.. un igloo.."... ma c'era qualcosa nei suoi occhi.. qualcosa o qualcuno che probabilmente cercava di nascondere.. Non sapeva cosa le avesse dato quell'impressione: forse il suo sguardo, forse quegli occhi tanto distaccati quanto profondi e luminosi..E se Kei fosse diventato così a causa di qualche brutta esperienza, di qualche delusione..? Una delusione che lo avrebbe portato a chiudersi in se stesso, a non voler più voler a che fare col mondo intero.. Un po' come lei.. Anche lei dopo tante delusioni si era ormai creata quel carattere a volte nervoso e scorbutico, come per difendersi.. Kei non era così.. dentro a quel muro di ghiaccio esterno, teneva dentro un'altra persona, probabilmente ormai stanca del passato, che aveva deciso di rintanarsi per non usicire mai più.. Ma MAI DIRE MAI.. Un giorno quel suo IO interiore sarebbe uscito.. prima o poi.. Non poteva andare avanti a nasconderlo dietro una maschera di ghiaccio... Perchè Kei non era ghiaccio, non era un igloo, caro Kaky..Le persone veramente di ghiaccio, maligne, non avrebbero mai saputo cambiare il loro sguardo glaciale in uno sguardo come quello di Kei nel momento in cui la fissava.. MAI.. o, se proprio voleva metterla più semplice, non avrebbero accettato così pacamente le sue scuse, non l'avrebbero fatta rimanere lì, al loro fianco.. l'avrebbero rimandata da dove era venuta... E Kei, sebbene provasse con tutte le sue forze a nascondersi, a volte il suo vero IO usciva lentamente, come un fantasma.. Era visibile che quello che mostrava agli altri non era veramente lui.. Ma allora.. perchè..?

"Perchè.. Kei.. dimmi perchè ti comporti così.. Anche se in fondo.. penso di capirti.. ma se è come la penso io, stai esagerando, ragazzo mio.."KEIKO

Kei, dal canto suo, pensava cosa fosse di così particolare da tenerlo lì, seduto al fianco di quella ragazza, silenziosa quanto lui.. Non stavano parlando... e allora, lui cosa ci faceva lì? C'era qualcosa che lo teneva fermo, mentre una vocina dal profondo della sua anima, gli stava dicendo che quel momento non sarebbe mai dovuto finire.. No, zitta, voce maledetta, rimani dove sei, tanto non ti ascolto.. Ma quella vocina continuava a tartassarlo, con le stesse parole.. 

Tutto d'un tratto, la voce di DjMan e gli applausi del pubblico, gli fecero capire che il girone C era terminato.. Kei quindi si alzò, seguito da Keiko:

-Allora, buona fortuna Kei..-KEIKO

Kei, rifece per la terza volta quel suo sorrisetto e la fissò ancora una volta, facendola sciogliere:

-Grazie..-KEI

Stava per avvicinarsi alla porta del camerino, mentre Keiko gli era ancora dietro, ma prima di aprirla del tutto, le disse:

-Sai.. sei silenziosa quanto me..-KEI

Dopo quella frase uscì del tutto..

Keiko, dopo essersi ripresa dallo shock, andò da Kaky e gli altri, che le avrebbero saputo dire chi aveva vinto il girone C...

-Hey Keky!! Hai sentito chi è stato a vincere??-TAKAO

-Veramente..no..-KEIKO

-Bah, è un tizio cinese che si chiama Rei.. Ha un bit incredibile, una tigre bianca.. Il suo attacco è micidiale..-TAKAO

-Beh, allora speriamo che tu non sia in semifinale con lui..-KEIKO

-Io spero di essere con Max, ma Rei non mi fa paura.. anzi, non ci fa paura, vero Dragoon?-TAKAO

Takao prese il suo Dragoon dalla tasca e lo guardò sorridendo..

-Sai, Keiko, penso che il ragazzo che avevi visto passare prima fosse stato quel tipo cinese..-MAX

-Si era lui..-PROF K

-Non lo so, ragazzi, non l'ho visto in faccia al momento, non so se era lui... cmq.. beh.. non era Kei..-KEIKO

Takao sobbalzò a quelle parole:

-E come fa a dire che non era Kei?-TAKAO

-Perchè.. ecco... io pensando che fosse stato lui ad uscire, sono andata a fare un giro nell'altro camerino, e invece... me lo sono ritrovato davanti..-KEIKO

Takao rimase immobile..

-Vuoi dire che lo hai fatto apposta?? Tu sapevi che non era lui.. per questo sei andata di là!! Lo sapevo che non mi stavi dicendo la verità!-TAKAO

-No, invece ti ho detto la verità!! Non l'avevo riconosciuto, pensavo fosse lui a passare!!-KEIKO

-Quindi, Keiko, fammi capire, sei rimasta tutto questo tempo in camerino con lui??-MAX

-Max, non rigirare il coltello nella piaga.. si sono rimasta con lui, ma abbiamo solo parlato..-KEIKO

-Beh ci mancherebbe..-TAKAO

-E cmq perchè ti scaldi tanto?? Non l'avevamo mica chiarita questa storia??-KEIKO

-Non mi sto scaldando per il fatto che sei stata con Kei, ormai non so più cosa dirti, mi sto inkazzando perchè non mi ha detto la verità!!-TAKAO

-Ma io ti ho detto la verità!!-KEIKO

-Hey ragazzi, basta litigare qua.. Ci stanno guardando tutti..-PROF K

-Ok.. Keiko.. ne parliamo dopo a casa..-TAKAO

-Umpf..-KEIKO

Ancora la voce di DjMan...

-Ma quello non sta mai zitto??-KEIKO

-Keiko.. è il suo lavoro..-MAX

DjMan annunciò il vincitore del girone D: KEI!

-Ci avrei scommesso..-TAKAO

-Dovresti essere contento.. magari riuscirai a sfidarlo e a dargli la rivincita alle semifinali..-PROF K

-Non ho detto che non sono contento, ho solo detto che me l'aspettavo..-TAKAO

-Hey calmino..-PROF K

Takao guardò intensamente Keiko:

"Beh allora, che fai?? Non vai a fargli i complimenti?? Hai paura che ti mangia?? O hai paura che ti mangi io??"TAKAO

Ma cosa stava pensando?? Forse Keiko aveva ragione: non gli stava bruciando solo il fatto che la sua sorellona gli avesse probabilmente mentito, anche se lei affermava il contrario, ma anche il fatto che non voleva vederla con Kei.. Non per gelosia, quello mai, ma perchè era sempre più convinto del caratteraccio di Kei, e sapere che la sua Keky ormai ci era cascata in pieno, lo faceva tremare.. tremare di paura..  Basta!! Avevano ragione Max e il Prof, lui il suo dovere lo stava fecando, e se lei non voleva ascoltarlo.. beh allora ciò voleva dire che sapeva ormai cosa era giusto e cosa sbagliato.. Tanto valeva continuare a litigare perchè lei non accettava i suoi consigli, tanto non avrebbe risolto niente..

Takao la prese per un braccio:

-Keky, ti ricordi quello che ti ho detto prima, riguardo a me..?-TAKAO

-Si Kaky.. perchè?-KEIKO

-Beh ecco..-TAKAO

La fece avvicinare e le sussurrò nell'orecchio..

-Se mi vuoi bene, NON SOFFIRE..-TAKAO

-Kaky.. non ti farò star male.. perchè ti voglio bene..-KEIKO

Takao sapeva benissimo di essere abbastanza monotono su quest'argomento, ma non gliene importava un fico secco: più avrebbe insistito, più si sarebbe sentito sicuro..

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** I feel guilty ***














Dall'altoparlante la voce di DjMan squillava:

-Le semifinali saranno organizzate in questo modo: Max contro Kei e Takao contro Rei! Inoltre, ci dispiace avvisarvi che le battaglie di semifinale dovranno essere rimandate alla settimana prossima, in quanto i nostri tecnici stanno lavorando per creare dei campi da gioco ancora più formidabili! Ci scusiamo ancora per questo imprevisto.. Beh, vorrà dire che i nostri 4 semifinalisti avranno ancora una settimana libera da dedicare all'allenamento!-DJMAN

-Cooosaaa???-MAX

-Ma è uscito di testa?? Questo torneo ha proprio un'organizzazione del cavolo!!-TAKAO

-Già.. però ha ragione DjMan, dovrete approfittare di questo tempo per migliorare le vostre tattiche di gioco.. Alla fine non mi sembra tanto brutto come imprevisto..-PROF K

-Si hai ragione prof..-TAKAO

In quel momento la porta del camerino si aprì e un ragazzo dai capelli corvini con una benda in testa col simbolo dello ying-yang fece la sua comparsa tra i ragazzi..

-Salve a tutti..-...

-Hey ma quello non è il cinese??-KEIKO

-Shh.. Keiko non gridare..-MAX

Ma il cinese si voltò, sentendo le parole della ragazza:

-Si, sono quello che tu hai appena chiamato "il cinese"..-...

-Scusala, non voleva offenderti..-MAX

-No, non mi ha offeso, è la pura verità.. cmq piacere ragazzi, mi chiamo Rei!-REI

Max, Takao, il Prof e Keiko si presentarono al ragazzo, che sembrava essere una persona molto socievole e aperta alle nuove conoscienze..

"Tutto il contrario di qualcun'altro.."TAKAO

-Hey ma... tu in quale girone eri? Non mi è sembrato di averti visto..-REI

La domanda era rivolta a Keiko, la quale con un mezzo sorrisetto rispose:

-Non ero in nessun girone, io non gioco, sono solo venuta a vedere i vari incontri..-KEIKO

-E allora come mai sei nei camerini?-REI

-Perchè... è una storia lunga..-KEIKO

-Perchè è la mia sorellona!-TAKAO

-Beh non proprio.. cmq in parte si, io e Takao siamo come fratello e sorella, ma è una storia troppo lunga da spiegare..-KEIKO

-Ah capisco..-REI

-Beh, ora voi che fate? Io e Keky ce ne andiamo a casa..-TAKAO

Era evidente che Takao non vedeva l'ora di parlare con Keiko riguardo la discussione avuta precedentemente, e lei capì al volo la situazione..

-Non so.. io penso di rimanere ancora un po' qua a mettere a posto gli ultimi dati..-PROF K

-..umh.. e io allora gli farò compagnia!-MAX

-No.. mi dispiace ragazzi, ma io devo andare... Mi attendono duri allenamenti.. ci vediamo!-REI

Rei sparì di corsa dalla porta del camerino..

-Beh, allora noi andiamo.. Ciao!!-TAKAO

-Ciao ragazzi! E prof, non sclerare troppo davanti al computer!-KEIKO

-Umpf..-PROF K

-Ehehehe..-MAX

 

I due ragazzi erano ormai prossimi all'uscita dello stadio: camminavano in silenzio, Takao per la stanchezza del torneo, e Keiko per il pensiero della discussione che avrebbe avuto di lì a poco con il suo fratellino..Era stanca di tutto quello che stava succedendo, e pensare che erano solo gli inizi.. Se Kaky aveva intenzione di tartassarla per ancora molto tempo si sbagliava di grosso... Non potevano avere discussioni ogni volta che la vedeva con Kei! Non le seriviva di certo una balia che le stesse dietro! Certe volte era proprio insopportabile, e tutto quel casino era cominciato da quando quel ragazzo dai capelli blu-azzorrognoli era entrato nella sua vita.. Ma non era colpa di Kei, era solo colpa di Takao, che se la prendeva troppo per ogni minima cosa..In quel momento era parecchio nervosa, e tutto quello che avrebbe voluto era stendersi sul suo letto e addormentarsi, per lasciare, almeno per un attimo, tutto quell'inferno..

Tutto d'un tratto, una voce fece loro alzare la testa:

-Mi dispiace non combattere contro di te alle semifinali, Takao.. vorrà dire che ci vedremo in finale allora, sempre che tu riesca a battere Rei..-...

-Ancora tu!!! Io non ti sopporto più!!-TAKAO

Il ragazzo, che stava appoggiato allo stipite della porta, lanciò una risatina...

-Nervosetto a quanto pare.. Ti do' un consiglio, perchè voglio combattere con te in finale: non sottovalutare Rei..Mi dispiace solo che il nostro incontro sarà rimandato tra più di una settimana..-...

Detto questo, si staccò dallo stipite e andò incontro ai due ragazzi..

-Ci vediamo, Takao..-...

Takao aveva i nervi a fior di pelle..

-Sparisci Kei!!-TAKAO

Kei non se lo fece dire due volte..Passò di fianco al ragazzo, seguito dallo sguardo di Keiko, e, appena lo ebbe sorpassato, girò la testa in direzione della ragazza, facendole uno dei suoi soliti sorrisi e dicendole:

-Ciao Keiko..-KEI

La ragazza riuscì solamente dire un "Ciao..", un po' tremolante, accompagnato da un sorrisetto: avrebbe voluto dirgli altre mille cose, fargli mille complimenti.. ma non se la sentiva.. Forse se Takao non fosse stato così nervoso.. Era sicura che, se solo avesse osato dirgli un "Bravo", il fratellino le sarebbe saltato addosso, ammazzandola di parole..

Takao, come un veggente, riuscì a a percepire le intenzioni non portate a termine della sorella.. non compiute perchè c'era lì LUI, a darle fastidio...Dare fastidio a sua sorella?? No, come avrebbe potuto darle fastidio?? Eppure qualcosa gli diceva che era proprio così..

-Andiamo Keky-TAKAO

Sembrava essersi calmato, ma la realtà era che quel pensiero fisso lo tartassava, gli impediva di pensare ad altro.. Tutta colpa di Kei.. Ma che aveva fatto alla sua sorellona?? L'aveva ipnotizzata?? Le aveva fatto bere qualcosa di strano? E poi il fatto del suo saluto.."Ciao Keiko".. che aveva intenzione di fare adesso?

"Basta, la smetto di pensare.. potrebbe farmi diventare matto..."TAKAO

Era una situazione troppo imbarazzante per essere vera, troppo strana.. Possibile che un ragazzo riuscisse a portare così tanti problemi nella sua vita,anche se indirettamente? La verità era, forse, che si preoccupava troppo per l'avvenire.. avrebbe dovuto far scorrere tutto come veniva..Ormai non capiva più niente, non capiva se quelli erano davvero problemi o cose che si inventava lui dalla troppa preoccupazione.. Doveva smetterla, o ne sarebbe uscito pazzo..

Keiko intanto era intenta a pensare a come mai Kei trattasse in modo così punzecchiatorio Takao.. Probabilmente, pensò, faceva parte della sua "maschera", della persona che si era creato.. Con lei non era così, e le situazioni a questo punto erano due: o il vero Kei era davvero come si presentava a tutti, compreso il suo fratellino, oppure quella era solo una maschera che solo lei sapeva scovare.. No, Kei non era così... Le ritornarono in mente le sue riflessioni fatte quando era al suo fianco, il suo sguardo, i suoi modi.. Ma allora perchè? Quella domanda era ormai frequente nella sua testa: doveva solamente trattarsi del passato, di qualcosa che era successo molto prima... Quanto le sarebbe piaciuto saperlo..E magari anche aiutarlo..

Takao e Keiko fecero tutta la strada in un silenzio tombale, rotto solamente ogni tanto dal rumore che faceva un sassolino calciato nervosamente dal suo fratellino..

Poi, finalmente a casa..

-Kaky, vieni da me, non ci sono i miei, potremmo parlare con tranquillità...-KEIKO

-Ok..-TAKAO

I due entrarono lentamente in casa..

-Hai sete?-KEIKO

-No grazie..-TAKAO

-Fame?-KEIKO

-No..ho ancora la pancia piena dai due panini..-TAKAO

-Visto che ho fatto bene a fartene due? Ti conosco troppo bene caro fratellino..-KEIKO

-In effetti..-TAKAO

Il ragazzo, che era seduto sul divano, decise che era il momento di avviare il discorso: non avrebbe resistito un attimo di più..

-Potevi anche fargli i complimenti, nessuno te lo impediva, specialmente io...-TAKAO

-Scusa ma che stai dicendo?-KEIKO

-Keiko, non fare la finta tonta, lo sai che mi da fastidio.. anche se probabilmente prima ero io a darti fastidio..-TAKAO

-Takao, smettila di fare l'enigmatico, non ti esce bene, sputa il rospo..-KEIKO

-Odio quanto mi menti.. come stai facendo adesso... e come probabilmente hai fatto anche prima..-TAKAO

-Insomma, cosa vuoi sapere??-KEIKO

-Keiko, sto parlando di quello è successo oggi... mi è piombata addosso un pigna di massi pesanti da sopportare senza che tu ti accorgessi di niente!!-TAKAO

-Oh mio Dio.. se ti riferisci ancora al fatto che secondo te ti ho mentito..-KEIKO

-Esatto, mi riferisco a quello e non solo..-TAKAO

-Allora a cos'altro?? Dai spara!!-KEIKO

-A Kei, tesoro, a lui mi riferisco..-TAKAO

-Basta!!! Non sopporto più queste scenate.. mi sembrava che la cosa fosse ormai chiarita!!-KEIKO

-E' duro accettare che la mia adorata sorellina ora sia così distante..-TAKAO

-Insomma, non parlare in arabo.. e cmq io non sono mai stata distante, tanto meno oggi!!-KEIKO

-Beh.. diciamolo allora in un altro modo... quando abbiamo visto Kei per l'ultima volta, ho visto il tuo sguardo.. ho visto che avresti quanto meno voluto fargli un complimento, ma non l'hai fatto, perchè c'ero io a intralciare tutto.. Ero lì a darti fastidio..-TAKAO

Keiko sentì i suoi occhi riempirsi di lacrime..

-Ma..cosa... stai dicendo? Tu non mi hai mai dato fastidio..-KEIKO

-E allora spiegami come mai non gli hai detto quello che volevi dirgli.. Mi nascondi forse qualcosa?-TAKAO

-Lo vuoi sapere davvero?? Non gli ho fatto nessun complimento perchè eri nervoso, e non volevo peggiorare le cose, tutto qua!! Cosa ti aspettavi??-KEIKO

-Tutto qua..? Nah, non mi convince..-TAKAO

-Ah si?? Prova a ripensare un attimo alla scena: eri tanto nervoso che ti si vedevano persino i nervi sul collo, sembravi un gambero da quanto eri rosso.. Gli hai detto di sparire alla svelta perchè non volevi più vederlo.. Come avresti reagito se io lo avessi fermato dicendogli: "oh, bravo Kei, sei stato davvero grande!!".. Ora forse non te ne rendi nemmeno conto, ma prova a metterti nei panni del Takao furibondo che eri prima.. cosa avresti fatto??-KEIKO

Takao rimase un attimo in silenzio: in effetti, gli avrebbe dato fastidio una frase del genere detta dalla persona a cui teneva di più al ragazzo che lo aveva appena punzecchiato..Se forse non gli avesse detto quelle cose...Non c'era niente da dire, Keiko lo conosceva troppo bene, solo che in quel preciso instante si accorse di aver forse un po' troppo esagerato, forse perchè ancora preso dalla rabbia...

-Allora che mi dici?-TAKAO

-Beh ecco.. Ti dico che.. ok, mi avrebbe dato fastidio, ma solo perchè ero nervoso...ma per favore, promettimi una cosa..-TAKAO

-Dimmi tutto..-KEIKO

-Promettimi che non lo farai più.. promettimi che sarai sempre sincera con me, e non farti problemi a dire a Kei quello che vuoi dirgli quando ci sono anche io con voi..Anche se tutto ciò mi rende nervoso.. beh preferisco essere nervoso per i fatti miei piuttosto che non sapere niente ma sapendoti non sincera nei miei confronti..-TAKAO

-Ma perchè ti preoccupa tanto tutto questo? Perchè ti tormenti in questo modo..?-KEIKO

-Te l'ho già detto perchè..-TAKAO

-Ma mi sembra che fossimo giunti ad un accordo..-KEIKO

-Si, lo so...lo so benissimo, ma è più forte di me... non voglio sentirmi colpevole per la secondo volta, nel caso che qualcosa dovesse accadere di nuovo..-TAKAO

-Kaky... ti riferisci ancora a quel fatto là..?-KEIKO

-Keky, io non l'ho mai dimenticato, e non lo dimenticherò mai.. la paura di non averti più al mio fianco è stata troppo forte..-TAKAO

-Ma.. perchè?... perchè..colpevole?-KEIKO

-Perchè.. io.. avrei dovuto dirtelo che avevo capito che quel ragazzo non era per te.. Avrei dovuto farlo, ma per non turbare il tuo sogno di felicità non l'ho fatto.. e mi sono sentito colpevole.. Avrei preferito litigare come adesso che.. vederti in un letto d'ospedale.. conciata in.. in quel modo..-TAKAO

-Perchè non me l'hai mai detto..?-KEIKO

-Perchè pensavo che.. che l'avresti presa male...-TAKAO

Ci fu un attimo di silenzio: l'unico rumore percepibile erano i singhiozzi di Takao, che si confondevano con le gocce d'acqua del rubinetto della cucina che perdeva..

-Kaky..-KEIKO

-Io.. Keky.. fammi parlare un attimo.. Io.. preferirei litigare, litigare e litigare ancora, perchè cmq ti avrei sempre qua con me, che sentirmi ancora una volta colpevole di tutto quello che potrebbe succedere se le cose andassero male.. E che questo accada, ci sono il 50 su 100 di possibilità, esattamente la metà, perchè tu non lo conosci bene, non puoi sapere... E io, vorrei evitarti tutto questo...-TAKAO

-Ma cosa vuoi dirmi..? Forse che non posso più avere nessun altro per la sola paura di sbagliare?-KEIKO

-No... non ti sto dicendo questo.. è solo ke.. Kei è un ragazzo strano..-TAKAO

-Kaky... anche se dovesse succedere qualcosa di sbagliato, saprò uscirne vedrai.. ormai ci sono abituata a queste cose.. e cmq non dovrai mai sentirti colpevole..-KEIKO

Con queste parole, Keiko abbracciò il fratellino... Era bruttissimo sentire le sue lacrime sul suo braccio, ma allo stesso tempo dolcissimo...

-... non dovrai mai sentirti colpevole perchè tu mi stai aiutando, mi stai consigliando.. Fai già tanto per me..-KEIKO

-Si ma.. penso non sia abbastanza..-TAKAO

-E invece stai già facendo tanto, anzi troppo per evitarmi di soffrire... Scusa per tutto Kaky... a volte non mi rendo conto di quello che fai per me..Ma ti ho già detto e ti ripeto che saprò cavarmela...-KEIKO

Keiko si pentì immediatamente di tutte quelle cose orribili che aveva pensato prima, strada facendo, sul conto del suo Kaky.. come aveva potuto pensare certe cose nei confronti della persona più importante della sua vita?

"Scusami.. scusami tanto"KEIKO

Dal canto suo, Takao ripensò anche lui a quello che aveva detto in precedenza... Si preoccupava troppo per l'avvenire..? beh forse.. Forse si stava facendo troppi problemi..ma la dura realtà era che non sapeva più cosa fare, dove andare o sbattere la testa..

-Tu continua a darmi i tuoi preziosi consigli... quelli sono sempre ben accetti.. ma... ti ripeto, non puoi comandare la mia vita..-KEIKO

Takao, singhiozzando, disse:

-Lo so Keky.. lo so... ma tu.. promettimi che sarai sempre sincera..-TAKAO

-Te l'ho già promesso..-KEIKO

-Promettimelo ancora per favore..-TAKAO

-Ok, kaky, te lo prometto.. sarò sempre sincera con te, perchè ti voglio bene e non voglio vederti piangere.. e ti prometto anche che, ogni volta che avrò bisogno di qualche consiglio, verrò da te, perchè solo tu sai capirmi fino in fondo..-KEIKO

Takao sorrise e abbracciò forte la sorellona..

-Hey, però anche tu mi devi promettere alcune cosette...-KEIKO

-Umh?..-TAKAO

-Mi devi promettere che non vedrò più quel faccino triste ogni volta che sono con Kei, chiaro..?-KEIKO

-Sarà dura ma.. accetto..-TAKAO

-Secondo me lui non è come dici tu...Non devi farti tutti questi problemi, Kaky...secondo me ti stai solo facendo delle idee sbagliatissime sul quel ragazzo...

 -KEIKO

-Lo spero...-TAKAO

-Poi mi devi promettere che non ti tormenterai più con questa storia, ok? Pensa al tuo sogno,alla tua semifinale.. Ti ho già promesso che verrò da te ogni volta che mi servirà un consiglio, un aiuto... Quindi non ci pensare più ok?-KEIKO

Takao annuì con la testa, prima di gettarsi, ancora una volta, nelle braccia della sorella:

-TI VOGLIO BENE KEKY... GRAZIE..-TAKAO

-Hey, grazie di cosa..? lo sai che anche io TI VOGLIO BENE, KAKY-KEIKO

"Sei salvo Kei, solo grazie a lei...ma NON OSARE MAI FARLA SOFFRIRE!"TAKAO

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** ...Sleepless... ***





Il pomeriggio passò in modo tranquillo... Keiko e Takao, dopo quella movimentata discussione, decisero che la cosa migliore in quel momento era il riposo, nient'altro che un bel pomeriggio  passato sdraiati sul letto a fissare i deboli raggi di luce che dolcemente irrompevano nella camera della ragazza.. Si addormentarono e tirarono la tarda sera... I loro nervi avevano assolutamente bisogno di distendersi, e quella era la giornata ideale: un leggero fil di vento soffiava per la finestra, addolcendo i loro sogni, e l'unico rumore molesto era quello di qualche motorino che passava giù in strada..

-KEIKO SVEGLIATI!! SONO TORNATA!!-MAMMA KEIKO

-Eh.. cosa..?..-KEIKO

La voce di sua madre le fece capire che era finalmente tornata dalla lunga visita che aveva deciso di fare ad una sua cara amica.. Guardò fuori dalla finestra e vide che il sole stava ormai tramontando..

-Mio Dio, ma quanto abbiamo dormito Kaky?..Kaky..?-KEIKO

Come al solito, Takao stava ancora ronfando alla grande: lo prese per un braccio e cominciò a scuoterlo:

-Kaky, svegliati!-KEIKO

-Uffaaaa, che c'è? E' ancora presto, non vedi che è ancora buio? Il torneo inzia alle 11..-TAKAO

-Ma che ca...spita c'entra! Takao è sera, svegliati! Abbiamo dormito tutto il pomeriggio!-KEIKO

Takao aprì finalmente gli occhi:

-Sera? Tutto il pomeriggio? Ma che ore sono??-TAKAO

Keiko diede un'occhiata alla sua fedele sveglia sul comodino:

-Sono le 7..-KEIKO

-Acc... il nonno sarà in pensiero! Devo tornare subito a casa!-TAKAO

Senza nemmeno lasciare a Keiko il tempo di dire una sola parola, si lanciò giù dal letto e si mise le scarpe, precipitandosi verso le scale..

-Oh ehm.. ciao ma'!-TAKAO

Il ragazzo vide che la mamma di Keiko era già tornata.. La gentile signora rispose subito al ragazzo:

-Ciao Takao! Allora come è andato il torneo?-MAMMA KEIKO

-Bene grazie! Sono in semifinale!!-MAMMA KEIKO

Gli occhi castani della donna si riempirono di felicità:

-Bravissimo Takao! Lo sapevo che non sarebbe stato un problema per te passare il primo girone! E a quando le semifinali?-MAMMA KEIKO

-Beh..-TAKAO

-La settimana prossima.. c'è stato un imprevisto, se così possiamo chiamarlo..-KEIKO

-Ah ciao Keiko.. Dalle vostre facce assonnate direi che avete dormito..-MAMMA KEIKO

-Beh, io direi che si vede più dalla mia.. quella di kaky è sempre così...-KEIKO

-Grrrrrrrr...-TAKAO

La madre sorrise guardando Takao:

-Ma che gli dai corda??-TAKAO

-La mamma è sempre dalla mia parte..-KEIKO

-Su ragazzi... tra poco ceneremo.. Takao, spero tu rimanga con noi, vero?-MAMMA KEIKO

-Beh, prima però dovrei avvertire il nonno..-TAKAO

-Non è un problema.. vai a dirglielo e torna subito..-MAMMA KEIKO

-Ok, volo!-TAKAO

 

I tre cenarono due ore dopo.. Keiko cercò di far rimanere da lei il suo fratellino per la notte, ma Takao preferì tornare a casa, visto che era praticamente dalla mattina che non vedeva suo nonno.. Keiko non se la prese, in fondo aveva ragione..

-Se vuoi domani mattina puoi venire a vedermi mentre mi alleno, ci saranno anche Max e il Prof..-TAKAO

-Chi, l'insetto quattr'occhi?-KEIKO

-Poverinooo..-TAKAO

-Ma stavo scherzando... cmq ok, avvertimi appena esci di casa.. tanto, conoscendoti, prima delle 11 non ti sveglierai..-KEIKO

-Antipatica!! Ok, allora facciamo che ti avvertirò lanciandoti Dragoon in camera..-TAKAO

-Grrrr.. provaciii!!!-KEIKO

-Ehm stavo scherzando.. eheh.. adesso vado... Buona notte sorellona..-TAKAO

-Buna notte Kaky, a domani!-KEIKO

 

Erano ormai le 11.30, e lei non riusciva proprio a prendere sonno.. Sua madre si era ormai addormentata da parecchio tempo, mentre lei, sebbene si sentisse ancora molto sbattuta e con lo stomaco pieno, non riusciva a stare un attimo ferma.. Decise di andare a farsi un giro: in fondo, le era sempre piaciuta la notte, le portava una grande ispirazione.. E poi quel giorno erano successe così tante cose..!

Si alzò, prese il suo cellulare, e si allontanò per la stradina che portava al solito parco, ormai posto abituale per lei e per il suo fratellino..

-Hey Keiko!-...

La ragazza si girò un attimo spaventata: non c'era anima viva intorno, e se fosse stato qualche criminale, non ci sarebbe stato nessuno ad aiutarla! Lentamente si girò verso quella voce.. La notte era molto buia, e lei non riconobbe subito la persona che stava avanzando verso di lei..

-Hey.. ti sei spaventata?-...

Solo allora riconobbe il ragazzo:

-Odddioooo!! Non farlo mai più Rei!!!-KEIKO

-Oh.. scusami.. non volevo..-REI

-No figurati... solo.. lasciami calmare un attimo!-KEIKO

La ragazza si portò una mano al petto respirando profondamente: si era presa proprio un bello spavento! Quando Rei vide che si stava finalmente calmando, le chiese:

-Sono così brutto..?-REI

-No, è che... sai, di notte.. gira di quella gente..-KEIKO

-Hai ragione, per questo tu dovresti essere in casa! Che ci fai in giro a quest'ora?-REI

-Non riesco a dormire...-KEIKO

-Oh beh, pretesto più che valido per uscire a farsi violentare da qualcuno!!-REI

-Finiscila di fare il pessimista e il porta iella! Guarda che se questa notte qualcuno mi violenta veramente, appena ti vedo te la faccio pagare!! E poi so difendermi da sola!!-KEIKO

-Oh certo, si è visto.. appena hai visto un'ombra ti sei immobilizzata!-REI

I due rimasero pochissimi secondi in silenzio, fino a che Rei scoppiò in una sonora risata..

-Che hai da ridere adesso?-KEIKO

-Hai un certo caratterino...eheheh-REI

-Umpf... tu piuttosto, che ci fai in giro?-KEIKO

-Umh.. direi niente, mi piace girare... sono appena arrivato in città e ho voglia di conoscerla..-REI

-Oh beh, pretesto più che valido per stare in giro in piena notte...-KEIKO

-Umpf... io sono un ragazzo, per me le cose stanno diversamente..-REI

-Odio quelli che fanno così tanta differenza tra donne e uomini.. sei un maschilista..-KEIKO

-Certo certo.. Ma che dici? E' vero, per me è diverso...-REI

-Si si va beh...-KEIKO

Rei la fissò per un attimo, prima di chiederle molto schietto:

-Mi spieghi meglio quella storia che c'è tra te e Takao?-REI

-Allora, prima di tutto tra noi non c'è nessuna storia.. siamo cresciuti insieme, in pratica ci conosciamo da una vita.. Siamo cresciuti come fratello e sorella, e tra noi c'è questo rapporto particolare..-KEIKO

-E.. ecco.. non ti è mai capitato di provare un po' di più di una semplice amicizia nei suoi confronti?-REI

-Noi siamo già più di amici.. te l'ho appena detto..-KEIKO

-ma non in quel senso, capiscimi...-REI

Keiko diventò rossa: oddio...non riusciva nemmeno a concepire l'idea di una cosa simile.. lei e il suo fratellino.. bah!!

-Ma che dici, Rei! Non ci riuscirei mai! E' come se facesse parte della mia famiglia! Per non dire che ormai è di famiglia! E poi come mai questa domanda?-KEIKO

-Perchè di solito da una grande amicizia nasce sempre qualcosa di più...-REI

-Non sempre.. e cmq ti ho già detto che non siamo solo amici..-KEIKO

-Si si ho capito..-REI

"Ma quanto è curioso?? E questa confidenza...??"KEIKO

-Bene.. ne sono contenta..Ora dove vai?-KEIKO

-Vado in albergo, comincio ad avere sonno... Ma prima ti accompagno a casa, prima che ti succeda qualcosa!!-REI

-E smettila!! Io vado a  farmi un giro, tanto in casa non riesco a stare.. quando sarò stanca tornerò..-KEIKO

-Fai come ti pare, ma sta attenta.. sei stata tu la prima a dire che non gira bella gente di notte..-REI

-Tranquillo..-KEIKO

-Beh, allora ciao!-REI

-Ciao Rei.. Buona notte..-KEIKO

Mentre il ragazzo stava già camminando, si voltò verso Keiko per dirle un'ultima cosa:

-Dì a Takao che non vedo l'ora di sfidarlo!-REI

-Sarà fatto! ma non sperare di vincere contro di lui..-KEIKO

Rei tornò di nuovo a camminare, senza dare alcuna risposta..

"Che caratterino.."REI

"Tutta questa confidenza, curiosità e protezionismo dopo solo una volta che ci siamo visti e l'ho anche.. diciamo.. offeso... quello si che è un ragazzo strano, più di Kei!"KEIKO

 

Keiko arrivò finalmente al parco, dopo aver camminato per circa mezz'ora.. Non aveva voglia di sedersi sotto il suo solito albero, preferì invece appoggiarsi alla ringhiera del piccolo laghetto che si trovava al centro di quella enorme distesa verde: mamma anatra stava dormendo con un'ala leggermente alzata per potreggere i suoi piccoli, anche loro addormentati... Le rane spuntavano ogni tanto qua e là, poggiandosi su enormi foglie all'interno del lago..Il riflesso lucente della luna sembrava dare a tutto un colore argenteo, mentre un cielo sereno, tempestato da miriadi di stelle, faceva da sfondo là in alto.. Una leggera brezza, che soffiava sin dal pomeriggio, rompeva l'afa quasi insopportabile di quei giorni estivi, donandole un senso di libertà..

Guardando questo magnifico panorama notturno, Keiko si commosse: tutto era così dolce e così soave, sembrava esserci una pace fuori dal mondo! Sarebbe volentieri rimasta lì tutta la notte..Niente le faceva più paura della notte, si dimenticò di botto di tutto quello che le disse Rei..

Ad un tratto, sentì qualcuno avvicinarsi: forse aveva parlato troppo presto... Di nuovo venne colta da quel senso di paura improvvisa.. Riuscì solo a distinguere la sagoma di un ragazzo abbastanza muscoloso, con i capelli in piedi, che si avvicinava a lei con passo tranquillo... Ad un certo punto..

-Keiko...?-...

La ragazza rimase pietrificata, fino a che riuscì ad emettere un suono, più che una parola..

-Si..?-KEIKO

Il ragazzo riprese ad avvicinarsi a lei, fino a che, uscito dalla ombra degli alberi, un raggio di luna illuminò il suo viso..Il cuore di Keiko si bloccò di colpo: il suo splendido volto sembrava essere totalmente in armonia con tutto il paesaggio che gli faceva da sfondo, anzi, sembrava rendere tutto ancora più soave e poetico, nonostante quella sua espressione seria.. Avrebbe voluto catturare quel momento magico.. La luna continuava a splendere su quella incantevole visione, mano a mano che si avvicinava lentamente a lei, dando ai suoi occhi un'ombra strana ma bellissima, mentre le brezza gli faceva lievemente svolazzare i ciuffi azzurri che gli cadevano sulla fronte.. Improvvisamente tutta la sua paura svanì: si sentiva al sicuro e, soprattutto felice! Keiko pensò che probabilmente doveva essere un sogno, un sogno che mai avrebbe voluto interrompere.. Ma il ragazzo, dopo essersi avvicinato a lei, si appoggiò anche lui alla ringhiera, fissò in silenzio per un attimo il lago, per poi girarsi verso la ragazza, ancora pietrificata...

-E' tutto ok?-...

keiko, dopo aver respirato dopo qualche istante di apnea, disse:

-Si.. mi.. mi hai spaventata..Ma.. che ci fai qua, KEI?-KEIKO

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Tutto in una notte... ***














Non le sembrava vero averlo vicino.. la magica atmosfera che regnava intorno rendeva tutto ancora più fantastico: Keiko non riusciva a distogliere lo sguardo da quel meraviglioso profilo, illuminato ora dal riflesso della luna sull'acqua del lago...

Kei si girò verso di lei rimanendo ancora per un attimo in silezio, finchè rispose alla domanda che gli aveva fatto la ragazza:

-Mi piace girare di notte.. e questo posto è.. è..-KEI

-...Fantastico...-KEIKO

Il ragazzo annuì con la testa, tornando a guardare il lago..

-Anche io penso che sia fantastico, rimarrei qua a guardarlo per ore..-KEIKO

Kei sorrise lievemente, riempiendo il cuore della ragazza di un'emozione strana: non era vera e proprio felicità, ma nemmeno malinconia.. Quei lineamenti le apparivano perfetti, in ogni loro espressione, mentre le lievi ombre della notte sembravano posarsi proprio nei punti giusti del sui viso, donandogli una luce strana e angelica..

-Tu non dovresti essere qua, sai..?-KEI

-Eh?.. Cosa? E perchè?-KEIKO

-La notte non è sicura..-KEI

-Lo so, ma non riuscivo a dormire..-KEIKO

-Capisco, anche a me capita spesso..-KEI

Entrambi tornarono a guardare il lago con sguardo perso.. Kei contemplava quel magnifico silenzio, silenzio che probabilmente doveva piacere anche a lei.. già lei.. così silenziosa... I suoi occhi, sebbene persi nel riflesso del lago, sembravano essere così espressivi, sembravano catturare ogni minima cosa che passava loro davanti.. Chissà perchè non parlava? Probabilmente chissà quanti pensieri le stavano girando per la testa, e chissà se uno di questi era per lui.. Ma cosa stava pensando? Da dove era uscita quella frase? Che fosse la stessa vocina che anche quella mattina aveva sentito dentro di se?

-Kei..-KEIKO

Il ragazzo si girò di scatto, mentre ancora quella vocina gli rompeva l'anima.. e il cuore ricoperto di ghiaccio..

-Volevo.. farti i complimenti per oggi..Non ho visto la sfida, ma devo dire che ci hai messo davvero poco a sconfiggere i tuoi avversari...-KEIKO

Kei rispose fiero di sè..

-Si, in effetti il mio beyblade è davvero forte..-KEI

"Modesto il ragazzo.."KEIKO

Kei tirò fuori dalla tasca il suo bey, portandoselo all'altezza del petto: stette un attimo a fissarlo con aria seria, prima di chiuderlo in un pugno e avvicinarselo al torace, chiudendo gli occhi..

-Anche il tuo bey ha un nome?-KEIKO

-Certo, tutti ne hanno uno..-KEI

-E il tuo.. come si chiama?-KEIKO

-Dranzer..Io e lui siamo invincibili..-KEI

Detto questo il ragazzo rimise il suo amato bey in tasca: chissà se anche il suo, come quello di Takao, nascondeva al suo interno un animale sacro.. Le sarebbe piaciuto saperlo, ma in quel momento parlare di beyblade non era la cosa che più l'attirava..

-Kei.. parlami un po' di te..-KEIKO

Kei sussultò..

-E.. cosa vorresti sapere?-KEI

-Non so.. in generale..-KEIKO

Quella domanda sembrò riempire il cuore di Kei di gioia: la ragazza che aveva messo in scompiglio la sua anima interiore gli aveva chiesto di parlargli di se stesso, non gli pareva vero.. Eppure c'era ancora qualcosa che lo bloccava.. quel muro di ghiaccio era difficile da sciogliere, e quel tepore interno ancora non riusciva a scioglierlo del tutto, ma solo in minima parte.. Dal suo profondo continuava a sentire quella maledetta vocina:

"Lasciati andare.. parla... dille quello che pensi.."...

Ma per un' inspiegabile motivo continuava a rinnegarla.. Una battaglia stava scoppiando dentro di lui: a cosa doveva dare ascolto.. a CHI?

Stette a contemplare quella magnifica visione che aveva davanti agli occhi: la ragazza lo guardava con i suoi bellissimi occhi a mandorla, tanto profondi che sembravano guardare oltre i suoi occhi, che sembravano entrargli dentro, quasi come se sapessero leggere un linguaggio invisibile, oltre all'apparenza.. Svelto cercò di distogliere lo sguardo..

-Non so cosa dire..-KEI

Keiko sospirò profondamente, tornando a fissare mamma anatra e i suoi piccoli, fino a che cominciò lei a parlare...

-Kei.. ti conosco da appena un giorno, ma ho già capito che sei un ragazzo con tantissima fiducia in te stesso..Ci ho azzeccato?-KEIKO

-Da.. cosa l'hai capito?-KEI

-Beh, da come parlavi del tuo bey.. ci credi fermamente, e credimi.. questo è molto importante.. la fiducia in se stessi è una cosa findamentale nella vita e, a volte, ci porta a fare cose che mai ci saremmo aspettati di riuscire a fare.. Mai abbandonarla, anche se a volte ci sentiamo spaesati o ci sembra che il mondo ci crolli addosso..La fiducia è quella cosa che ci aiuta a vivere, che ci fa dire "se vuoi, PUOI"!..-KEIKO

Ci fu un attimo di silenzio.. Keiko allora si girò verso Kei e continuò a parlare:

-Tu pensa alla vita come una corsa a ostacoli.. Se abbiamo fiducia in noi stessi, anche se all'apparenza alcuni di loro possono sembrare troppo alti per le nostre gambe, per noi, questo sentimento ti dà la carica di affrontarli, perchè tu credi in te stesso, pensi che se vuoi puoi farcela.. Se invece non ne hai.. non ce la farai mai a superarli.. Pensi che in un certo senso siano troppo grandi per te e un sentimento negativo ti pervade, facendoti abbandonare ogni speranza e zittendo le tue capacità.. Può sembrare strano, ma il non avere fiducia fa davvero brutti scherzi.. E non sarai altro che un perdente..-KEIKO

Kei rimase molto colpito dalle parole della ragazza:aveva perfettamente ragione... lui la fiducia in se stesso non l'aveva mai abbandonata, e mai lo avrebbe fatto.. Quella ragazza lo aveva stupito: era riuscita a capire un lato del suo carattere da pochissime sue parole.. Avrebbe voluto dirle mille cose, chiederle come ci era riuscita, ma la sola cosa che riuscì a dire fu:

-E tu hai fiducia in te stessa?-KEI

-Certo, altrimenti non ti avrei fatto tutto questo discorso.. ho tantissima fiducia in me stessa, come ho anche un obbiettivo..-KEIKO

Non sapeva da dove le erano uscite quelle ultime parole, non sapeva come mai lo avesse detto.. semplicemente aveva voglia di dirlo, di dirlo a lui..

Kei allora rispose schietto, guardandola negli occhi:

-E quale sarebbe questo tuo obbiettivo?-KEI

La ragazza abbassò lo sguardo, rompendo così il contatto visivo che si era creato tra lei e Kei, senza saperne il motivo..

-Beh ecco io.. ho un grande sogno.. vorrei fare la cantante..-KEIKO

Lei arrossì, mostrando al ragazzo solo una minima parte di quel rossore che era apparso sulle sue guance, quella parte visibile solo al chiaro di luna.. Kei sorrise:

-Perchè te ne vergogni?-KEI

-Io..non me ne vergogno.. è solo che.. è strano come sogno..-KEIKO

-Allora perchè me l'hai detto..?-KEI

keiko tornò a guardarlo negli occhi, per poi abbassare ancora subito lo sguardo... Bella domanda quella..:

-Perchè.. non lo so..-KEIKO

-Dì la verità, ti imbarazza dire agli altri il tuo sogno..-KEI

Subito la ragazza tornò a guardarlo negli occhi:

-No, non mi imbarazza!-KEIKO

Kei rimase di marmo: il tono di voce di Keiko cambiò in un decimo di secondo:

-Non mi imbarazza perchè avere un obbiettivo nella vita è una delle cose più belle che si possano avere! L'obbiettivo è quella cosa che ti spinge ad andare avanti, che dà un senso ai tuoi giorni!-KEIKO

Dopo quelle parole, la voce della ragazza tornò ad essere quella di prima..

-Tu pensa ad una vita senza averne uno: i giorni ti sembrerebbero tutti uguali, e, nei casi peggiori, te li sentiresti pesare come dei mattoni.. perchè non sai cosa fartene della tua vita.. sei lì, che vivi come un vegetale, aspettando praticamente niente! Se invece ne hai uno vivi ogni giorno nella speranza che questo tuo sogno si avveri, lavorando e faticando per realizzarlo..Ti spinge ad andare avanti perchè sai che un giorno il tuo sogno si avvererà, se ci metti costanza e tutto te stesso! Hai un motivo per vivere, un motivo che a volte vale di più di qualsiasi altra cosa!..-KEIKO

Dopo un'attimo di pausa, durante il quale Kei continuava a guardarla estasiato, la ragazza riprese:

-... E ricorda che nessun sogno è tanto ambizioso da non essere realizzato! Se ci metti anima e corpo ce la farai, quel fatidico giorno arriverà, e finalmente potrai sentirti fiero di dire: "ce l'ho fatta.. ho dovuto faticare, ma ora ce l'ho fatta", e potrai finalmente dire di non aver vissuto i tuoi giorni invano, senza un senso..E quando un giorno lascerai questo mondo, sarai sicuro di lasciarlo da vincitore, perchè sei riuscito a raggiungere quello per cui tutta la vita hai lavorato e creduto, e sarai soddisfatto di te stesso.. Cosa pensi? Le persone che non hanno sogni saranno solo pentiti, alla fine di tutto, di aver vissuto una vita vaga, strisciandosi giorno dopo giorno per tirare avanti quella vita senza senso..-KEIKO

Kei continuava a guardarla, senza riuscir a togliere quello sguardo da quegli occhi tanto dolci, ma che allo stesso tempo esprimevano una grande forza d'animo..Si ritrovava sempre di più in quello che gli stava dicendo, e ogni sua parola sembrava colpirlo dentro..Si sentiva strano, e non riuscì a spiaccicare una parola, mentre le sue.. erano così profonde.. si sentì un po' imbarazzato per questo..

-Tu hai un obbiettivo Kei?-KEIKO

Mentre glielo chiese, Keiko tornò a guardare il lago, come se volesse far apparire quella domanda come una delle domande più semplici e innocenti della storia, anche se in realtà era mirata a farlo aprire, a farlo a parlare.. chissà, magari avrebbe scoperto cosa lo turbava..

-Si, ne ho uno..-KEI

La ragazza girò lo sguardo verso di lui con fare interrogativo: era evidente che la risposta non le bastava.. ma Kei stette molto sul vago: si limitò a toccare la tasca dei pantaloni dove teneva orgogliosamente il suo bey, per poi sorridere come solo lui sapeva fare.. Keiko cercò di interpretare quei gesti: era evidente che non voleva dirglielo apertamente, ma di sicuro sarebbe voluto diventare un campione di beyblade..

-Allora ti meriti solo rispetto, Kei..-KEIKO

La ragazza gli sorrise, facendo segretamente accellerare i suoi battiti cardiaci..Cosa gli stava succedendo?? Ad un certo punto un brivido gli percorse la schiena facendolo fremere.. non gli era mai capitato di incontrare un ragazza così, una ragazza che la pensasse come lui e che, in qualche senso, riusciva, come un laser, a trapassare quel muro di ghiaccio che lo ricopriva.. No, non era possibile, probabilmente era solo una sua impressione.. però, quegli occhi, quel sorriso..

Tutto d'un tratto Kei abbassò di nuovo lo sguardo, assumendo un'aria seria ma triste e malinconica, il che non sfuggì a Keiko:

-Hey.. che succede? Ho detto qualcosa che non va?-KEIKO

Kei rimase ancora qualche secondo in silenzio prima di risponderle:

-No, anzi.. mi ha fatto piacere, ma vedi.. non tutti la pensano come te purtroppo..-KEI

-Cosa intendi dire?-KEIKO

-Che.. tu mi ha detto che merito solo rispetto.. ma penso tu sia l'unica persona al mondo che la pensi così..-KEI

-Kei.. spiegati meglio..-KEIKO

Kei chiuse gli occhi prima di iniziare a parlare:

-Non so nemmeno io precisamente perchè, ma.. vedi.. Tutte le persone che ho conosciuto fin ora, a parte te, mi hanno sempre guardato male.. e penso sia a causa del mio carattere.. a volte penso di aver davvero un carattere pessimo, ma purtroppo, che ci posso fare?-KEI

Keiko gli mise una mano sulla spalla, facendolo sussultare..

-Kei, tu non hai un carattere pessimo, e quelli che la pensano così è perchè non vogliono guardarti fino in fondo..Guardami in faccia..-KEIKO

Lentamente lui si girò e aprì gli occhi.. Keiko lo fissò intensamente per un attimo, facendo attenzione a non lasciarsi scappare ogni minimo movimento del suo sguardo.. Kei si sentì ancora più in imbarazzo di prima, anche se cercò di non farlo trasparire troppo.. Ma purtroppo Keiko aveva un grande dono, quello di saper leggere negli occhi, e quelle ipotesi formulate prima da lui riguardo al suo sguardo, risultarono vere:

-Tu devi avere un carattere forte e fiero, Kei.. te lo si legge negli occhi.. e sai, a volte sono proprio loro a far trasparire quello che sei dentro..-KEIKO

La ragazza fece un piccola e lieve risatina, cercando di non mollare il suo sguardo.. Kei si spaventò: che avesse capito tutto? Che avesse capito quello che lui stava realmente pensando? Che fosse riuscita a scovare quella battaglia interiore? No, non era possibile, come poteva..? Ma per sicurezza fece finta di guardare da un'altra parte, assumendo ancora una volta il suo sguardo serio.. Keiko rise di nuovo: era inutile nascondersi ancora per molto dietro quella maschera di ghiaccio, caro Kei..

Kei non sapeva come mai si stesse così lasciando andare.. forse stava sbagliando, quella ragazza aveva capito molto di più di quanto lui volesse.. Era come se gli facesse male, molto male, ma in fondo quella cosa non gli dispiaceva..

-Tuo fratello è una di quelle persone..-KEI

-Come?-KEIKO

-E' una di quelle persone che mi disprezzano.. e molto probabilmente ti avrà anche detto di starmi alla larga..-KEI

Questa volta fu keiko a sussultare:

-Come vedi anche io riesco a leggere nei tuoi occhi..-KEI

Lei abbassò lo sguardo: non poteva confermare tutto.. anche se ormai l'aveva capito, non avrebbe detto niente riguardo a quel fatto, ma bensì disse:

-Kei, non ti deve importare nulla di quello che gli altri pensano di te..  sono persone che giudicano una persona senza averla conosciuta veramente, e devo ammettere che anche Takao ci casca ogni tanto, anche se gli dico sempre che non è giusto.. Fai come me: io non ascolto quelli che mi criticano, non mi interessa quello che dice la gente.. Mi piace il mio carattere e sto bene con me stessa, e questa è una cosa importante.. Non lo cambio per piacere agli altri.. Se stai bene con te stesso, non ti deve importare di quello che pensano...-KEIKO

-Keiko.. ma come si può criticare il tuo carattere?-KEI

-Ci sono ancora tante cose che devi sapere su di me, ragazzo mio..-KEIKO

Al sentire quelle parole, "ragazzo mio", Kei non riuscì a trattenere un lieve rossore, che lo portò ad abbassare la testa...

-Ti ricordi quando stamattina ti ho detto che Takao mi dice che sono scorbutica..? beh, in un certo senso forse ha ragione.. ma non è colpa mia, Kei..-KEIKO

Gli occhi della ragazza diventarono improvvisamente tristi e lucidi, il che non scappò a Kei:

-Ma..?-KEI

Keiko non gli diede nemmeno il tempo di parlare.. ormai il discorso era venuto a galla e aveva bisogno di sfogarsi.. Se le sue supposizioni su Kei erano giuste, sarebbe riuscito a capirla.. E probabilmente si sarebbe aperto ancora di più..

-Io non ero così una volta..-KEIKO

-Così come?-KEI

-Così.. così.. chiusa.. così.. con un certo caratterino.. Ero una ragazza debole, debole di carattere, davo la mia fiducia a tutti, perchè pensavo di essere circondata da amici che mi volessero veramente bene e che..soprattutto.. fossero amici veri, che sarebbero stati pronti ad aiutarmi in ogni momento di difficoltà.. E invece.. ho scoperto di essere circondata solo da persone false.. invidiose...di cosa poi, non lo so nemmeno io..Ho provato sulla mia pelle cosa volesse dire dar la propria fiducia a persone che non se la meritavano.. e nonostante tutto, continuavo a perdonarli, perchè ero troppo buona Kei.. Ero dannatamente troppo buona con tutti, con persone che non si meritavano altro che essere lasciate sole! Ho visto trasformarsi quelli che io chiamavo amici in veri nemici.. e da quel giorno sono diventata diffidente... mi ero promessa che a nessuno, dico a nessuno, avrei più dato la mia fiducia..Tranne che a Takao.. ma lui non è mio amico, non c'entra.. è mio fratello..-KEIKO

-Keiko..-KEI

-E non è tutto.. io..io.. sono stata molto male per un ragazzo.. un ragazzo che amavo la follia, che valeva per me più della mia stessa vita.. sarei stata pronta a dare me stessa per lui.. Lui... lui diceva di amarmi pazzamente, di volere solo me... fino a quando non feci la più brutta delle scoperte che avessi mai potuto fare..-KEIKO

La ragazza si fermò per un istante, lasciando il tempo alle prime lacrime di cadere dai suoi bellissimi occhi, togliendo il fiato a Kei..Non sapeva perchè gli stesse dicendo tutte quelle cose.. Ma non gliene importava più di tanto! Voleva dirgliele!

Dal canto suo Kei si sentiva sempre più sconvolto: era incredibile come quelle parole gli toccassero sempre più in fondo all'anima, alla sua persona.. Arrivò ad un punto tale che avrebbe voluto scappare via per un'inspiegabile ragione: forse quelle parole gli stavano toccando un po' troppo dentro, e ascoltarle era come se gli facesse in un certo senso paura.. Ma no, non voleva scappare.. c'era qualcosa che lo teneva lì, davanti a lei, proprio come quella mattina..

Keiko fissò Kei dopo essersi asciugata le lacrime:

-Scusa.. mi sa che ti sto annoiando..-KEIKO

-Ti prego.. vai avanti..-KEI

Una risposta alquanto masochista da parte sua, ma fu sempre quella sua vocina interiore a suggerirgli la risposta... piano piano cominciava a darle ascolto..

-Io... Kei.. mi aveva tradita!! Mi aveva tradita ti rendi conto?? Lui, che diceva di amarmi.. che diceva che... io ero tutto per lui! Io.. non riuscivo ad andare avanti e.. decisi.. di farla finita..-KEIKO

Kei sbarrò gli occhi e la prese per le braccia:

-Tu scherzi, vero?? Non prendermi in giro..-KEI

Chissà come mai glielo aveva detto.. chissà.. ma ormai quello che era fatto non si poteva più cambiare:

-No, kei.. io non scherzo.. io.. l'ho fatto veramente! Mi hanno salvata giusto in tempo... ma io non avevo più voglia di vivere..! Ormai la mia vita senza di lui non voleva dire più niente.. Fino a che un giorno mi resi conto di quello che stava succedendo.. Stavo sacrificando la mia vita per lui?? per lui che solo che male non mi aveva fatto..? ma chi era lui per farmi questo? nessuno... non era nessuno..La mia vita doveva andare avanti... io gli avrei dimostrato che ero più forte di lui..-KEIKO

Lo sguardo della ragazza si fece lentamente più fermo e forte, fino a che Kei la lasciò, tornando a fissarla serio e confuso allo stesso tempo..

-Devo soprattutto ringraziare takao se ne sono uscita.. ma non dimentico mai di ringraziare me stessa.. io ero più forte, e glielo avrei dimostrato.. Ce ne erano e ci sono ancora tante ragioni per vivere.. e tra queste c'è il mio sogno.. Da allora ho capito e mi sono promessa che nessuna, e dico nessuna, delusione avrebbe più intralciato il mio cammino, perchè io sono forte..Ho imparato ad affrontarle a testa alta ma... nonostante tutto mi sono anche chiusa in me stessa.. formandomi questo carattere a scopo.. difensivo..Ho paura di soffrire ancora Kei.. Ho tanta paura.. e questo è il motivo del mio carattere piuttosto aggressivo, anche se non tutti lo notano.. ma io, in fondo, sono pronta ad amare ancora.. anche se con paura..-KEIKO

Keiko fece un'altra pausa, e, dopo un lungo respiro, continuò..

-Takao le sa benissimo queste cose.. anzi.. lo ringrazio per essermi stato sempre vicino.. io.. gli voglio bene.. al mio fratellino..-KEIKO

Kei si sentì pervadere da una strana sensazione.. gelosia? No, come poteva essere gelosia..? Eppure quelle parole gli dettero fastidio.. Ma si in fondo, era il suo fratellino, Takao, come poteva non volergli bene? E poi.. ma che razza di problemi si stava facendo??

Il ragazzo afferrò ancora keiko per le braccia, dicendole:

-Tu non devi avere paura di un bel niente!! Sei forte Keiko, e dimostralo senza paura! hai appena detto che hai imparato ad affrontare le delusioni a testa alta, o mi sbaglio? Quindi non devi avere paura!-KEI

Kei l'abbracciò e la strinse forte a se, lasciandola come in trance, fino a che, dopo essersi ripresa da quello shock che quasi gli sembrava impossibile, gli disse:

-Parli bene Kei.. ma penso che queste parole dovresti fartele valere anche per te..-KEIKO

Subito Kei si staccò e la fissò con gli occhi spalancati..

-Cosa... cosa vuoi dire?-KEI

-Voglio dire che... ho visto bene la tua faccia mentre raccontavo queste mie brutte esperienze, che mi hanno portato ad avere questo carattere.. e mi è sembrato come.. come se tu riuscissi a rispecchiarti nelle mie parole.. come se anche tu AVESSI VISSUTO QUALCOSA DEL GENERE.. che ti ha portato ad essere così..-KEIKO

No.. No.. Non poteva essere!! Quel ghiaccio che lo proteggeva tutto d'un tratto si ruppe, come trafitto da una lama tagliente.. la sua lama tagliente, quella di keiko.. quella ragazza capiva troppe cose.. come ci era riuscita? kei prese a tremare e si appoggiò alla ringhiera con gli occhi chiusi...

-Kei, dimmi la verità.. perchè fai cosi? E' da stamattina che l'ho capito, anche se non ne ero sicura.. ma adesso ne ho la conferma.. TU NON SEI COSI'.. Probabilmente stai solo cercando di difenderti, un po' come me.. ma da cosa kei? Da cosa ti nascondi..?L'unica cosa che non nascondi è il tuo carattere forte e fiero, che io apprezzo molto..-KEIKO

Non glielo avrebbe detto...Anzi si... no.. ancora no..

-Kei... i tuoi occhi parlano..-KEIKO

Keiko afferrò Kei per una spalla, facendolo sollevare dalla ringhiera: non sapeva più nemmeno lui cosa stesse provando, se rabbia o tristezza, o cosa avrebbe voluto dire..

Ma chi era lei? Chi era per farlo sentire così..? Mai nessuno era riuscito a colpirlo così in fondo.. la sua barriera era da sempre stata impenetrabile.. ma non per lei! Non per quella ragazza dagli occhi neri mandorlati e profondi, dai capelli tanto setosi che svolazzavano ad ogni minima folata di venticello, dalla pelle che sembrava una pesca scura..Cosa succedeva?

-Come hai fatto..?-KEI

Quel suo comportamento e quella sua domanda ne erano un'altra più schiacciante conferma..

-Te l'ho detto prima.. ho un grande dono.. e poi, anche se non te ne accorgi, chi ti sa guardare bene vede quel fantasma uscire dai tuoi occhi ogni tanto..-KEIKO

Kei si accorse di essersi auto-incastrato...

-Kei.. dimmi cosa ti turba..-KEIKO

A quel punto Kei ebbe uno scatto di rabbia e malinconia messi insieme:

-E anche se fosse?? Anche se fosse come dici tu?? Penso che siamo pari!! Quindi non vedo la ragione di queste tue prediche!!-KEI

-Hai ragione, siamo pari.. Cmq, prima di tutto penso che quello che mi hai detto prima dovrebbe valere anche per te... e poi.. Kei, stai esagerando..-KEIKO

-Cosa stai cercando di dirmi?-KEI

-Che.. ok, è vero, anche io mi sono chiusa in me stessa.. ma non come hai fatto tu.. hai esagerato kei..-KEIKO

-Ma sto bene con me stesso ok?? Sei stata tu la prima a dire che la cosa più importante è stare bene con se stessi..-KEI

-ma a me non sembra che tu stia bene..Prima ti sei lamentato..-KEIKO

Era incredibile come quella ragazza fosse riuscito a smascherarlo.. Nessuno ci era mai riuscito..

Kei cercò di calmarsi e le disse:

-Sai.. sei una persona incredibile.. non mi disprezzi.. e va bene lo ammetto...-KEI

Lui stesso non capì la ragione di quella sua stessa frase.. si lasciò andare come niente, come mai successo.. ma ormai era tutto chiaro per lei..

-Seguirai i tuoi stessi consigli?-KEIKO

Kei non rispose alla domanda, ma si limitò a dire:

-Takao è fortunato.. a.. ad avere una sorella così..-KEI

Keiko si sentì morire, mentre Kei cominciava ad apprezzare quella ragazza, che come nessun'altro era riuscita a dirgli che lo rispettava.. Anche se si vergognò di quella frase detta forse un po' troppo spontaneamente..

Rimasero ancora a fissarsi per un po', a rimirarsi da capo ai piedi, fino a che Keiko disse:

-Comincio ad avere freddo..-KEIKO

-Ti accompagno a casa..-KEI

Così i due si incamminarono per la lunga via... Tuttavia keiko ancora non aveva scoperto cosa fosse esattamente a turbarlo del suo passato.. evidente che lui non voleva dirglielo.. fecero tutta la strada in silenzio: Kei era ancora assorto nei suoi mille pensieri.. Erano molto simili, lui e Keiko, e il solo pensiero che fosse riuscita a capirlo in così poco tempo, gli provocava un brivido.. Si pentì di essersi arrabbiato prima con lei, in fondo, cosa aveva fatto di male? Era solamente riuscita ad apprezzarlo, ad apprezzare il suo carattere forte e deciso, e a capirlo.. era riuscita a capirlo.. e lui si era arrabbiato con lei...

Arrivarono davanti a casa di Keiko, e Kei si sentì in dovere di dire alcune cosette..

-Keiko..-KEI

-Dimmi tutto kei..-KEIKO

Kei abbassò la testa e disse:

-Io.. non volevo arrabbiarmi con te.. è solo che...-KEI

-Ti capisco benissimo Kei..non c'è bisogno che dici altro..-KEIKO

Non c'era che dire... erano similissimi, non simili..

Rimasero ancora in silenzio, fino a che Keiko gli disse:

-Beh.. ora io vado..-KEIKO

-Ok..-KEI

-E.. grazie per avermi accompagnato..-KEIKO

Kei annuì con la testa, prima di salutarla e svoltare l'angolo.. Non era riuscito a dire altro: quella ragazza gli toglieva il respiro, e ogni volta che lo fissava lo faceva sentire strano.. come d'altronde era strana la situazione..

Appena si trovò dietro l'angolo bisbigliò:

-Spero di vederti domani..-KEI

Decise che non era il caso di nasconderle più niente... era stata la prima a rompere quel muro che aveva dentro, e ancora si chiedeva come avesse fatto..Perchè avrebbe ancora dovuto fingere con lei? Quelle sue parole lo avevano troppo colpito, come tutto il suo discorso sulla vita.. La apprezzava, ecco cosa c'era.. mentre pensava a queste cose sentì uno strano sentimento crescersi dentro..

 

Intanto Keiko stette imbambolata davanti alla porta di casa ancora un po', giusto il tempo di sentire i suoi passi allontanarsi..

"Spero mi ascolterai.. anzi... ti ascolterai.."KEIKO

Stava per entrare quando:

-Sorellloooonaaaaa!!-...

Keiko si girò a grande velocità.. Nel cortile di fronte a casa sua c'era Kaky, il suo fratellino..

-Takao!! Che ci fai sveglio?? Va a letto!!-KEIKO

-Vieni qua...-TAKAO

Keiko andò nel suo cortile..chissà cosa voleva dirle, anche se ormai se lo immaginava..

-Che c'è?-KEIKO

-Eravate teneri...-TAKAO

-Cosaaa??-KEIKO

Takao le sorrise:

-Si... eravate teneri...-TAKAO

-Mi stai prendendo in giro per caso?-KEIKO

-Per niente...-TAKAO

-So che non lo pensi... quindi sputa il rospo..-KEIKO

-Beh.. da come vi guardavate eravate davvero teneri.. non ti sto prendendo in giro credimi..-TAKAO

-Ti da fastidio vero?-KEIKO

-Ti ricordo la nostra discussione avuta oggi pomeriggio.. ok, può darmi fastidio, perchè la mia immagine di Kei non è buona.. Però.. Il nostro accordo..-TAKAO

-Già..-KEIKO

-E cmq ricordati le nostre promesse reciproche.. Te ne ricordo in particolare una: se c'è qualche problema, io sono qua..ma dalla tua aria felice vedo che non ci sono stati problemi..-TAKAO

-Infatti.. anzi... devi confessarti un paio di cose..-KEIKO

-ah si..?-TAKAO

-Si... che confermano le mie supposizioni..-KEIKO

-Ah...Beh vieni in casa e raccontami..-TAKAO

-Hey aspetta! devo anche confessarti un'altra cosa..-KEIKO

-Cosa?..-KEIKO

-Beh.. io.. gli ho confessato... dei.. ehm.. della mia brutta esperienza..-KEIKO

Takao rimase di sasso...

-Come.. s..scusa?..-TAKAO

-Si.. mi sentivo di dirglielo, e qualcosa mi dice che non ho fatto male..-KEIKO

-Come hai potuto? Ti sembra tanto bella da ricordare?..-TAKAO

-Andiamo in casa e fammi spiegare con calma.. detta così... vedrai, anche tu sarai d'accordo con me..-KEIKO

Keiko prese il fratellino e lo trascinò in casa senza far rumore, pronta a spiegargli tutto quello che era successo, mentre Takao ormai aveva perso ogni senso..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Speranza... ***








-Ahia!!-TAKAO

-Ssshhh, peste!! O sveglierai il nonno!-KEIKO

-Ohi ohi.. ma è colpa mia se sono volato dalle scale??-TAKAO

-Alzati e sali..-KEIKO

-Insensibile..-TAKAO

I due salirono le scale con passo felpato e andarono in camera di Takao; Keiko si buttò sul letto mentre il suo fratellino stava diritto davanti a lei con le braccia incrociate...

-Che ci facevi ancora alzata?.. Anzi che ci fai.. E dove siete andati?-TAKAO

-La prima domanda vale anche per te.. mentre per la seconda dammi tempo e ti spiego tutto!-KEIKO

-Umpf.. Allora avanti ti ascolto..-TAKAO

Kaky si sedette sul letto di fianco alla sorellona, pronto ad ascoltare le sue confessioni: era curioso di sapere come era andata, anche se doveva ammettere che aveva in un certo senso "paura" di ascoltare quello che Keky gli stava per dire..

-No aspetta... cioè.. devo prepararmi.. non è che tu e Kei..?-TAKAO

-Ma per chi mi hai presa?? No, abbiamo solo parlato..-KEIKO

-Ahahah!! Bella questa!! Scommetto che parlavi da sola!! Mhuahahah!!-TAKAO

Keiko gli tirò un ceffone sulla nuca prima di zittirlo:

-Parla piano!! E finiscila di giudicarlo male!! e infine.. FAMMI PARLARE!!!-KEIKO

-Ssshhh.. adesso parla piano tu...-TAKAO

-Penso proprio che cambierai opinione su di lui appena ti avrò spiegato tutto..-KEIKO

-Umpf..lo spero..-TAKAO

Keiko strinse i pugni per evitare di stampargli una cinquina in faccia.. dopodichè, iniziò a parlare..

-Ci siamo messi sulla riva del lago, dove c'è la ringhiera in legno.. era tutto così fantastico... e lui era soave..-KEIKO

-Ce ne vuole per farlo quanto meno "sembrare" soave..-TAKAO

Keiko fece finta di non sentire...

-Poi ci siamo messi a parlare del più e del meno.. siamo entrati in discorsi..diciamo..esistenziali.. ho capito che è un ragazzo forte e fiero, con un obbiettivo della vita... e gli ho detto che, grazie a questo, dovrebbe essere solo rispettato dagli altri..-KEIKO

-Si si...-TAKAO

-E vedi, dopo quella frase, lui ha cominciato a cambiare atteggiamento.. il suo sguardo è diventato triste.. e mi ha confessato che molte persone lo giudicano male per quel suo carattere, e che io ero l'unica persona in grado di apprezzarlo..-KEIKO

-Su questo ci metto la mano sul fuoco..-TAKAO

-Io ho apertamente detto che lui non ha un carattere pessimo, è solo che "CERTE PERSONE" lo giudicano male ancora prima di averlo conosciuto, e dei commenti di certa gente non deve farsene niente..-KEIKO

-Ti riferisci a me, per caso??-TAKAO

-Sarò sincera.. ho semplicemente detto che anche tu ci caschi ogni tanto...-KEIKO

-Grrrrrr..-TAKAO

-Alla fine è vero, Kaky..-KIEKO

-Come fai a dire che è vero??-TAKAO

-Perchè?? Te lo dico subito! Mi sono messa a parlare delle mie esperienze, quelle che, come tu ben sai, mi hanno portato ad essere così.. e mentre gliene parlavo lui... aveva un atteggiamento strano.. Sembrava come se riuscisse a rispecchiarsi in quelle parole.. Gliel'ho detto kaky.. Ho detto quello che pensavo, e lui.. ha cominciato a tremare dopo essersi appoggiato alla ringhiera.. Stava soffrendo, ne sono sicura.. Gli ho detto che lui non era così, gli ho chiesto come mai si comportasse in quel modo così freddo e da che cosa stava cercando di nascondersi.. Ma lui non mi ha risposto, mi ha semplicemente chiesto da cosa lo avevo capito fino a che.. si è lasciato in parte andare..-KEIKO

-In che senso..?-TAKAO

-Nel senso che non mi ha detto da cosa stesse cercando di nascondersi ma.. anche se indirettamente, a sguardi, a movimenti, ma soprattutto a parole, mi ha fatto capire che era così.. Kaky, è come la pensavo io..Lui non è così, e gli ho anche detto che, senza rendersene conto, fa uscire il suo vero IO attraverso lo sguardo.. ma bisogna saper guardare per carpirlo..-KEIKO 

Takao deglutì sonoramente..

-Ma.. cosa ti ha detto esattamente?-TAKAO

-Beh, mi ha detto che, se anche fosse stato come la pensavo io, eravamo pari..-KEIKO

-Hey hey aspetta.. anche "se fosse stato", non ha detto che "è" come dici tu..-TAKAO

-Ma perchè sei così cocciuto?? Detto a parole forse tutto può sembrarti non tanto convincente.. saresti dovuto essere là... vedere il modo in cui tremava, vedere il suo sguardo che lentamente cambiava, vederlo così colpito da quello che dicevo.. una persona che non avrebbe vissuto quanto meno una storia simile a quella che ho raccontato, non avrebbe reagito come ha fatto lui Kaky..-KEIKO

Keiko abbassò lo sguardo con fare triste e pensieroso, quasi come cercasse di immedesimarsi ancora nella persona che era poco prima, quando lo vide in quello stato, fino a che un brivido la percosse e delle lacrime cominciarono a scendere dal suo viso..

-Keky.. che hai?-TAKAO

-Tu non capisci, Takao.. non riesci.. la tua immagine di Kei è troppo dura ormai per te.. ma perchè non usi gli occhi per guardare, oltre che per vedere?.. Lui.. Quando gli ho confessato tutto, gli ho anche detto di.. di essere pronta ad amare, anche se con paura..Ma io voglio amare ancora.. E lui.. lui, Kaky, mi ha abbracciata, mi ha strinta forte a se, dicendomi che non devo avere paura, perchè sono forte..-KEIKO

Takao era confuso, maledettamente confuso.. Stava sbagliando tutto: forse quel ragazzo, in fondo, non era poi così crudele...Ripensò al momento in cui uscì di casa e li vide così, uno davanti all'altra, a guardarsi.. Kei l'aveva accompagnata a casa, si era preoccupato per lei...Kei preoccuparsi? ma quando mai.. Eppure quel pensiero lo fece fremere: Keiko aveva ragione, cacchio se aveva ragione.. come faceva a dire lui che Kei non avrebbe saputo preoccuparsi per nessuno? Come? Si rese conto che lo stava giudicando.. lo stava giudicando, ed era presto per farlo..

Quasi come se la sua sorellona potesse leggergli nel pensiero, lo guardò in faccia e disse:

-Non giudicare le persone alla loro apparenza.. non farlo più kaky.. Tu non sai ancora niente di quel ragazzo..-KEIKO

Takao l'abbracciò forte, cercando di scusarsi in tutti i modi che gli venivano in mente mentre ricomponeva come un puzzle le parole di Keiko: l'aveva abbracciata stringendola a sè, si era preoccupato per lei accompagnandola a casa.. eppure quel ragazzo nei suoi confronti si mostrava cmq freddo.. ma non gli importava più di tanto: l'importante era che sua sorella fosse riuscita a capirlo, a scoprire come era veramente.. l'importante era che non fosse stato freddo con lei come lo era con lui, e che si fosse comportato con quell'IO interiore che teneva nascosto.. nascosto.. già, forse anche lui, come gli aveva detto Keiko, lo teneva nascosto per difendersi, per non soffrire più.. Eppure era strano parlare di Kei in quel modo, di certo non l'avrebbe mai pensato capace di certe cose.. Ma si sbagliava.. Forse, disprezzandolo, aveva solo accentuato e peggiorato la situazione che si era creata tra lui e quel ragazzo, mentre Keiko, apprezzandolo e colpendolo nella sua anima, era riuscita a farlo sciogliere..La speranza di un Kei diverso cominciava a farsi sentire..

Già, forse..

"L'ho giudicato troppo presto.."-TAKAO

-Scusami ancora Keky..-TAKAO

La sorellona si staccò dolcemente dal fratellino, mentre il suo sguardo, inaspettatamente, cambiava, fino a che sulle sue labbra non comparve un sorriso..

-Sei veramente sicuro di quello che hai detto?-KEIKO

-Si.. penso di esserlo.. forse.. l'ho davvero giudicato male quando.. non sapevo niente..-TAKAO

Keiko sorrise..

-Anche se..Keky.. non vorrei che fosse questa la sua vera maschera.. quella che sta usando con te..-TAKAO

-E a che scopo dovrebbe farlo, scusa..?-KEIKO

-Infatti.. a che scopo..?-TAKAO

-No, sono convinta che questa non sia una maschera, ma quello che lui è veramente, quella persona forse ormai un po' troppo sofferente per affrontare il mondo..Gliel'ho letto negli occhi, Kaky.. e gli occhi, per quanto noi possiamo cercare di mentire a loro, loro non mentono mai a noi, come agli altri.. Devo ammettere che però lui sapeva mentire bene anche con lo sguardo, ma non sempre Kaky.. Gli occhi sono e rimarranno sempre lo specchio della nostra anima..e poi, quei suoi atteggiamenti, che lui cercava di nascondere, ma che io ho scoperto..-KEIKO

Keky sorrise lievemente, mentre il suo fratellino si stava ormai convincendo di quello che era veramente Kei: forse davvero un ragazzo stanco di tutto e di tutti.. E in qualche modo provava anche un po' di compassione per lui..  Bene o male anche sua sorella era diventata così, ma lei aveva sempre con chi parlare, cioè lui, il suo Kaky, ma lui.. lui chi aveva? Forse da quel giorno avrebbe solo avuto Keky..

-Kei sta esagerando, e io gliel'ho detto... Ma io lo aiuterò kaky..-KEIKO

Takao sorrise: era vero, Kei ormai gli appariva come una persona da capire e ascoltare, e non da disprezzare, come aveva sempre fatto lui.. E si convinse ancora di più che quella freddezza e ostilità nei suoi confronti era un po' come uno specchio: lui lo disprezzava e lui, per non essere da meno, lo punzecchiava.. Anche se il fatto che Kei non avesse nessuno e non riuscisse a legare con gli altri lo faceva un po' pensare.. ma alla fine oguno aveva i suoi metodi per chiudersi in se stesso..

Ci fu un attimo di silenzio fino a che..

-Ahioo!!! Ma sei pazza!!??-TAKAO

-Questo è per tutte le cattiverie che dicevi prima su kei mentre parlavo!! pensavi non ti stessi nemmeno ad ascoltare, eh??-KEIKO

Takao si passò la mano sulla guancia dolorante dove erano ancora visibili le cinque dita lasciate dalla sorellona, mentre Keiko lo fissava con aria inkazzosa..

-Uff... ma mi hai fatto male..-TAKAO

-Quelle tue frasi hanno dimostrato quanto sei cocciuto!..-KEIKO

-Ahio..-TAKAO

-Smettila di lamentarti.. piuttosto, prima di vedere Kei, ho visto Rei..-KEIKO

-Unh? Ti ha detto qualcosa?-TAKAO

-Si, voleva costringermi a tutti i costi a tornare a casa, perchè "una ragazza non dovrebbe stare in giro la notte, un attacco di insonnia non è un buon motivo per uscire a farsi violentare da qualcuno, e io sono un maschio, per me le cose stanno diversamente, e devi tornare a casa"... Uff, che impertinente..e che maschilista..-KEIKO

-Ahahah!! Ma dai.. l'ha detto per te..-TAKAO

-Umpf, sarà.. ma non capisco questa confidenza..-KEIKO

-ma si, si è visto subito che è un tipo socievole..! E ti ha detto qualcos'altro?-TAKAO

-Si, mi ha detto che non vede l'ora di sfidarti..Ma io gli ho detto di non sperare di vincere contro di te!-KEIKO

Takao balzò in piedi sul letto sbraitando:

-CERTO CHE NON VINCERA'!!! Batterlo sarà un gioco da ragazzi per me e Dragoon!! Ahiaa!!!-TAKAO

Keiko gli diede una bella pacca sonora sul sedere:

-Ma vuoi abbassare la voce??-KEIKO

-Antipatica e str***a!! Adesso esageri!!Non devi prenderci gusto...-TAKAO

-Dai, kaky.. calmati e facciamo la pace, ok?-KEIKO

Keky si avvicinò al fratellino, ora seduto sul letto con una mano sul sedere ancora dolorante e con la faccia imbronciata, con fare da gattino e si mise a coccolarlo, fino a che Kaky sorrise e le disse...

-E va bene... ma solo perchè sei tu!-TAKAO

keiko fece finta di fare le fusa facendo ridere Takao, per poi dirgli:

-Dai, forse è ora che andiamo a letto, se no domani mattina.. addio allenamenti..-KEIKO

-hai ragione..-TAKAO

Keiko fece per alzarsi e dirigersi verso la porta, quando Kaky la richiamò:

-Dove pensi di andare?-TAKAO

-beh, a casa..-KEIKO

-Neanche per sogno, sveglieresti tua madre e poi puoi benissimo dormire qui...-TAKAO

-E ma.. non ho il pigiama..-KEIKO

-Beh che c'è di male..? Non è la prima volta che dormiamo insieme e tu non hai il pigiama..-TAKAO

-Si, ma ti ricordo che l'ultima volta che è successo avevo 10-12 anni..-KEIKO

-Capirai, cosa vuoi che sia cambiato in 5 anni?-TAKAO

Keiko arrossì.. beh, qualcosa era cambiato, specialmente nella zona dei pettorali.. Takao capì al volo, ma rimase quasi impassbile..

-Beh, cosa credi? Che io mi scandalizzi..? Hihihihi!!-TAKAO

-Non fare quella risata da maniaco!-KEIKO

-Dai keky... sei la mia sorellona.. dicendomi così è come se ti stessi staccando da me, lo sai..?-TAKAO

-Ma non mi sto staccando, ti sto solo dicendo che le cose sono leggermente cambiate, non siamo più bambini..-KEIKO

-Vedi.. le cose sono cambiate.. e invece non dovranno cambiare mai..si parte da cose piccole fino ad arrivare a cose più grandi.. io voglio avere questo rapporto con te per sempre.. spero che anche tu lo voglia.. per favore, dimmi che non lo pensavi veramente..-TAKAO

Ma no che le cose non erano cambiate.. però i loro fisici si!

-Ti senti in imbarazzo davanti al tuo fratellino..?-TAKAO

Keiko sorrise: ma si, era sempre lui, il suo kaky.. avevano sempre dormito insieme, anche senza pigiama.. perchè ora no? Chi se ne importava dei loro fisici, erano sempre loro due, e lo sarebbero sempre stati..

-No Kaky.. le cose non sono cambiate..-KEIKO

Si rese conto che in effetti quello che Takao aveva detto prima aveva un fondo di verità: quello che sentiva era imbarazzo.. ma imbarazzo per cosa? Per il suo fisico solo un po' più formoso? Ma andiamo.. Imbarazzo nei confronti di colui che l'aveva da sempre vista così come era..

Keiko si sedette sul letto togliendosi i vestiti..

-...però il mio fisico è cambiato..-KEIKO

-Ma dai.. cosa vuoi che me ne importi?-TAKAO

La ragazza rimase in biancheria intima e si infilò sotto le coperte col fratellino, che spense la luce..

-Buona notte kaky..-KEIKO

-Non dimentichi qualcosa?-TAKAO

-ma no..-KEIKO

Keky si avvicinò al fratellino dandogli il bacino della buona notte, mentre lui si sporse per riceverlo..

-Takao!!-KEIKO

-Ehm, scusa scusa.. ehehe.. non volevo.. ma sai, queste protuberanze non c'erano una volta, ero più libero di muovermi..e poi abbiamo sempre dormito nel tuo letto in questi periodi, che è matrimoniale...è + grande..-TAKAO

Involontariamente Takao, sporgendosi per avere il bacino, era andato a sbattere contro "qualcosa", diventando bordeaux..

-Non l'ho fatto apposta!-TAKAO

-Ma si, lo so..'notte kaky..-KEIKO

-Notte sore!-TAKAO

 

I rumori, come previsto, svegliarono Nonno Jay, che andò a controllare cosa stava succedendo in camera del nipote.. La luce era spenta,  ma tuttavia decise di aprire la porta lentamente, per vedere la situazione...

I suoi occhi assonnati cambiarono completamente espressione quando vide i due ragazzi dormire beatamente come fossero ancora bambini... Da quanto tempo non dormivano più insieme in quel letto..

 

                                         FLASHBACK NONNO JAY

Erano già abbastanza grandicelli, ma in fin dei conti, Takao era ancora un bambino di 9 anni e Keiko era una ragazzina piccola di appena 12..

-Nonno, noi andiamo a dormire..-TAKAO

-Ok.. vengo con voi a mettervi a posto il letto!-NONNO JAY

I tre salirono insieme le scale e,dopo che il nonno mise a posto il letto, li aiutò a rimboccarsi le coperte..

-Nonno, puoi spegnere la luce per favore..?-KEIKO

-Certo!..-NONNO JAY

Il nonno uscì, chiuse la porta alle sue spalle e spense la luce, ma delle voci lo fermarono..

-Keky, ho paura..-TAKAO

-Ma possibile che a 9 anni tu abbia ancora paura del buio??-KEIKO

-Si...-TAKAO

-Sei una cosa incredibile, kaky..Dai vieni qua..-KEIKO

Keky prese il fratellino sotto braccio e lo fece appoggiare vicino a lei..

-non mollarmi Keky..-TAKAO

-Tranquilla, peste..-KEIKO

Nonno Jay sorrise e aprì la porta: Takao e Keiko erano quasi l'uno abbracciato all'altra e sembravano due angeli assonnati..

                                 FINE FLASHBACK

 

L'espressione dei loro volti era quella di una volta, era tutto come una volta, ed era sicuro che sarebbe sempre stato così.. con una sola differenza però: Takao non aveva più paura del buio! Ed era anche ora, sinceramente! Era così bello vederli dormire che quasi si commosse: dopo tanto tempo ancora in quel letto insieme.. Forse era un po' troppo sentimentale.. alla fine stavano solo dormendo.. Ma era così bello vederli così..

Lentamente tornò nella sua camera e, con quella immagine ancora impressa nella mente, si addormentò..

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Nightmare ***





<

Tutto d'un tratto vi staccate, e vi girate verso di me... Mi avete scoperto.. o almeno penso.. mi fissate entrambi, con un sorriso sulle labbra: non devo più avere paura, scusa Kei per tutto quello che ho pensato e detto su di te.. Ho visto i tuoi occhi trasformarsi, Kei, li ho visti sorridenti e luminosi per la prima volta.. perchè c'era lei con te, il tuo angelo ribelle..la mia scorbutica! Finalmente la vedo felice.. vorrei corrervi incontro, abbracciare te, Keky, e ringraziare Kei.. vorrei quanto meno sorridere e chiedere scusa, ma non riesco.. Non riesco a muovermi.. Cosa succede? C'è qualcosa che mi tiene fermo.. Vorrei parlare, ma la voce sembra essere sparita.. non riesco nemmeno a muovere le labbra..

Improvvisamente vedo una luce abbagliante, talmente forte che quasi non riesco a tenere gli occhi aperti, ma devo farlo.. voglio vedere cosa sta succedendo.. La luce comparsa dietro di voi mi nasconde i vostri sgaurdi, i vostri volti.. fino a farvi scomparire.. Beh, di certo la luce è un segno positivo, non devo temere.. ma.. un attimo! Ora sta scomparendo piano piano.. si sta lentamente trasformando in ombra.. Ora riesco a vedervi e... Riesco a vedere lui! Si, lui ti ha circondata con un braccio stringendoti forte a sè, ma purtroppo quell'abbraccio non è dolce, ma bensì possessivo.. Alzo gli occhi: ormai l'ombra si è impossessata di voi, facendo scomparire non solo il sole e la sua luce, ma anche tutto il magnifico paesaggio che vi circondava.. Ora c'era solo buio intorno a voi e, probabilmente, anche intorno a me.. Ho paura, cosa fai Kei?? Guardo pauroso i tuoi occhi: quello sguardo felice si è tramutato in cattivo, quasi diabolico.. penso di non avertene mai visto uno simile! Cosa vuoi fare?? Vorrei chiedertelo, gridartelo, ma non riesco!! Sposto il mio sguardo su di lei: è ancora felice, sembra non accorgersi di niente.. ma quella sua luminosità si è spenta, portata via dall'ombra... Keky stai attenta!! Guardalo!! Guarda il suo sguardo!! Niente da fare... continuo ad essere una statua di pietra.. 

La sua presa si sta facendo sempre più possessiva e crudele, e il suo sorriso è ormai un ghigno, i suoi lineamenti si inaspriscono.. Kei mi fai paura!! Keky, ma come fai a non accorgetene?? Come riesci a sorridere ancora in quella sua presa??

La figura di kei sembra essere ogni secondo più scura, fino a che..

-Mi dispiace.. ma lei ora è mia!!-KEI

No, non è vero!! Tu non le farai niente!! Non puoi!! Lei non è solo tua!!

-Che ci fai lì immobile, hai forse paura??-KEI

No!! ma che paura!! Avrei voluto saltargli addosso, separarlo da Keky, mentre lei continuava a sorridere beata.. Ma possibile che non te ne accorgi??

Cosa farai kei?? Ti prego dimmelo!! Improvvisamente sento i miei battiti cardiaci salire, ma allo stesso tempo mi sento impassibile.. Cosa posso fare?? Niente, non posso fare niente!!

-Mi dispiace..-KEI

No!! Lasciala stare!! Noooo!!!...>>

 

-Noooo!!-TAKAO

"Dove sono?? Dov'è la mia sorellona?? E' ancora tutto buio ma non c'è nessuno.."TAKAO

Ma.. qualcosa non quadrava: ora si trovava seduto sul qualcosa di morbido.. Toccò con la mano: era un letto... Allungò la sua mano ancora tremante, mentre gocce di sudore gli ricoprivano il volto, quando sentì qualcosa.. Si girò di scatto.. era Keky, che stava dormeno beata.. ma allora.. era tutto un sogno!

Si girò e accese la piccola lampada che teneva sul comodino, illuminando lievemente la stanza.. Ma si, era un sogno.. ora era tutto chiaro! Guardò ancora per un attimo sua sorella che giaceva addormentata di fianco a lui, e fece un lungo respiro cercando di calmarsi.. ma invano.. Il suo cuore continuava a battere all'impazzata, e il suo corpo a tremare.. Ma perchè??

Decise di andare di sotto, in cucina, a prendere un bicchiere d'acqua.. aveva la gola secca, non riusciva nemmeno a deglutire.. Così, facendo attenzione a non svegliare Keky, andò in cucina.. Aprì il frigor e ne tirò fuori una bottiglia di acqua gassata, sperando che almeno quelle bollicine gli avrebbero dato un po' di conforto.. Non riusciva a togliersi dalla mente quel sogno, mentre si sedeva sulla sedia e poggiava il bicchere colmo d'acqua sul tavolo.. Stette per un attimo a fissarlo con gli occhi sbarrati, per poi berlo tutto d'un sorso.. Niente da fare, il suo cuore continuava a battere come un dannato..

Si prese la testa fra le mani poggiando i gomiti sul tavolo.. Ma cosa diavolo era quel sogno?? E perchè lo stava tormentando così tanto?? Che volesse dirgli qualcosa? Potrebbe anche essere stato così.. ma che cosa, diamine??

Nonostante facesse mille sforzi per toglierselo dalla testa, alcune immagini di quel dannato incubo si susseguivano velocemente e quesi istericamente nella sua testa.. Si strinse forte i capelli: ma cosa gli stava succedendo? Ma si, probabilmente era solo un semplice incubo, come tanti altri... si sarebbe solo dovuto calmare un attimo.. Poggiò la testa sul tavolo, cercando di rilassarsi, eppure una parte del suo cervello cercava in ogni modo di convincerlo a trovare un significato..

Così, a fatica, alzò lo sguardo e cominciò a pensare..

"Il fatto che Kei la stringesse in quel modo ed io ero immobile...Non riuscivo a reagire, a dire a Keky di stargli lontano.. Non riuscivo a salvarla.. Salvarla??"TAKAO

Kaky si alzò improvvisamente con fare isterico dal tavolo.. quella situazione non gli era nuova!

"Io.. non l'ho salvata... non ho fatto niente...E' già successo..!"TAKAO

Fissò per qualche secondo il suo bicchiere ormai vuoto con sguardo rabbioso.. Che fosse quello il significato del sogno? Quell'ombra poteva essere la sofferenza.. Kei, con quello sguardo, non poteva che essere il traditore.. Eppure Keky aveva lo sguardo felice.. ma certo, felice perchè non sapeva cosa lui stesse tramando alle sue spalle.. E lui? Lui cos'era?

Takao tornò a sedersi, mentre gli occhi gli si facevano lucidi e amari..

Lui.. era colui che non era riuscito a salvarla.. ecco chi era.. Il colpevole di tutto quello...

Poggiò la testa tra le braccia incrociate sul tavolo e inziò a piangere.. Pianse per qualche secondo, o forse minuto, fino a che d'improvviso smise..Alzò la testa fissando il vuoto, avendo come un'illuminazione..No, ma come era possibile..?

"Takao, cerca di ragionare.. è stato solo un incubo, niente di più.. un sogno.."TAKAO

Già, solo un sogno.. Voleva talmente bene a sua sorella che si preoccupava per ogni minima cosa,anche senza senso, come appunto il sogno.. E fu proprio il pensiero di aver vissuto già quell'esperienza che  lo stava lentamente portando ancora alla ragione.. Non poteva altro che essere un ricordo.. già, il pensiero di quella brutta esperienza lo aveva talmente tartassato in quegli ultimi giorni che se lo era persino sognato, anche se, con un personaggio diverso e in modo molto allegorico.. e in più, tutte le supposizioni sbagliate che si era fatto su Kei lo avevano spinto alla "scelta del personaggio principale"..

Nonostante tutto, dovette ammettere a se stesso che, dentro di lui, una piccola parte di paura c'era, anche se ben nascosta..

Abbassò di nuovo lo sguardo, cercando di farla tacere: non era paura, era solamente ancora un po' sconvolto per quel maledetto incubo.. e poi Kei non era così, come appariva a lui..Keiko gliene aveva dato la conferma..Anche lui nascondeva qualcuno dentro di sè, qualcuno che aveva già sofferto abbastanza.. quindi sapeva cosa voleva dire "soffrire"...

Il suo cuore smise di battere all'impazzata: quella era la verità, nient'altro che un brutto ricordo..Ma certo, ne era sicurissimo..Così, dopo aver fatto ancora un lungo e profondo respiro, si calmò...

Si alzò lentamente, mise il bicchiere nel lavandino e salì senza far rumore le scale: non voleva disturbare il sonno di Keky.. La convinzione di un sogno premonitore era ormai sparita: dentro di lui era rimasto solo un lieve spavento, ma, ora che era riuscito a dare la spiegazione più logica a tutto, anche quest'ultimo stava scomparendo piano piano..

"Deve essere assolutamente un ricordo.. ne sono sicuro.."TAKAO

Si rimise sotto le coperte, augurandosi di fare un sogno migliore.. Stava per spegnere la luce, quando si sentì di guardare la sua sorellona, senza un preciso motivo: dormiva come un angelo, e sicuramente, dall'espressione del suo volto, non giravano incubi per la sua mente.. Kaky si commosse, senza nemmeno sapere perchè... Si abbassò sulla sua guancia e le diede un bacino, facendola sussultare:

-Kaky...?-KEIKO

Stava ancora dormendo, fortunatamente non l'aveva svegliata..kaky disse a bassa voce:

-hey, sono io quello che parla nel sonno.. E cmq si, sono io.. Ho avuto paura Keky.. ma devi stare tranquilla.. non è successo niente e non succederà.. ho solo ancora brutti ricordi che mi girano per la testa.. ma se ne andranno presto..-TAKAO

La fissò ancora per un attimo: no, non sarebbe successo un'altra volta!

Finalmente sulle labbra del ragazzo comparve un sorriso: per quanto tempo l'aveva aspettato..

Si girò e tornò a dormire, puntando la sveglia, che in quel momento segnava le 4 del mattino, per le 10.30... 6 ore gli sarebbero state sufficienti per riposare.. Poi spense la luce immergendosi di nuovo nel sonno, sperando che nessun ricordo maligno lo avrebbe ancora disturbato..

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Il Drago Azzurro ***








-Unh..? Awwww, che dormita..-TAKAO

Dal momento in cui la notte precedente si addormentò, dormì di gran gusto, senza che quell'incubo gli torturasse ancora la mente..

Takao si svegliò, quasi dimenticandosi la paura che aveva avuto...

-Caspita... chissà quanto ho dormito.. e chissà che ore sono..-TAKAO

Il  ragazzo si girò e, con suo grande stupore, si trovò da solo nel letto...Gli venne un terribile presentimento: guardò la sveglia e...

-Cooosaa??? E' già mezzogiorno???-TAKAO

Con un balzo scese da letto e si vestì in fretta e furia, tanto che si dimenticò di mettersi a posto i capelli tutti scompigliati; prese Dragoon e il suo dispositivo di lancio prima di affrontare le scale di corsa saltando di 3 gradini per volta! Dannata sveglia che non aveva suonato!! O.. dannato lui che non l'aveva nemmeno sentita??

Andò in cucina di corsa spalancando talmente forte la porta da farla sbattere contro il muro... facendo sobbalzare tutti..

-TAKAO!!!-KEIKO

-Oh ciao Keky.. scusa ma sono di fretta e..-TAKAO

Non si era nemmeno accorto della presenza di altre due persone..

-Takao! Ben svagliato!-PROF K

-Ce ne hai messo di tempo eh?-MAX

-Oh.. ma.. che ci fate qua?-TAKAO

-Li ho invitati io a stare, nell'attesa che tu ti svegliassi..-KEIKO

-E perchè non mi hai svegliato subito??-TAKAO

-Perchè sembravi molto stanco.. Così ho deciso di lasciarti dormire, mi dispiaceva svegliarti.. Eri talmente stanco che non hai nemmeno sentito la sveglia..Ma hai dormito stanotte?-KEIKO

-Umh.. ecco.. si e no... mi sono svegliato ad un certo punto..-TAKAO

-Come mai?-KEIKO

-bah, niente... ho avuto un incubo e mi sono svegliato..ma niente di particolare..-TAKAO

Non voleva dirle niente, sicuramente, se le avesse detto di tutta la sua pena per quell'incubo, gli avrebbe risposto in tono dicendo che si faceva troppi problemi.. e poi non voleva spaventarla, anche se era solo un incubo, e per di più che non si era nemmeno ripetuto.. Un incubo causato dai suoi più svariati ricordi..

-Ah... Ma allora me l'hai veramente dato il bacio sulla guancia..? O me lo sono sognato io?-KEIKO

-Ooohhhh, che cariniiiii!!-MAX

-Taci!!-KEIKO

-Oh scusa..-MAX

-No, te l'ho dato veramente..-TAKAO

-Come mai?-KEIKO

-Che c'è adesso, non posso nemmeno darti più un bacio sulla guancia quando voglio??-TAKAO

-Non intendevo dire questo.. è che.. boh lascia perdere... sono io che oggi sono strana..-KEIKO

-E quando mai non lo sei?..-PROF K

-E ti ci metti pure te adesso??-KEIKO

-ma stavo scherzando..-PROF K

Takao si sedette con gli altri a tavola, nell'attesa che qualcuno dicesse qualcosa, visto che era calato il silenzio.. Si riusciva a sentire solo il rumore dei tasti del computer di Kappa  premuti da lui sempre più velocemente..

-Prof..-KEIKO

-Si..?-PROF K

-Mi stai mandando in tilt.. non la potresti smettere un attimo?..-KEIKO

-Uff, quante storie..-PROF K

Il Prof chiuse il suo portatile con fare scocciato, per poi dire..

-Ragazzi, ci conviene andare dopo pranzo ad allenarci.. che ne dite?-PROF K

-A me sta bene.. a te Max?-TAKAO

-It's ok!-MAX

Dopo quell'affermazione di Max, il silenzio più solenne calò nella stanza: keiko guardava fissa il tavolo, Takao stava per riaddormentarsi con la testa appoggiata sul braccio, Kappa era ancora imbronciato perchè non poteva usare il suo Dizzy e Max... lui si limitava a guardare gli altri con fare interrogativo, prima di prendere la parola..

-Beh.. allora... direi di andarci a trovare un posticino dove pranzare..-MAX

-Non se ne parla.. Oggi mio nonno non c'è, mangeremo tutti a casa mia!-TAKAO

-Grazie Takao..E.. chi cucina..?-PROF K

Tutti si guardarono in faccia prima di far ricadere lo sguardo su Keiko:

-Direi che le donne cucinano..-MAX

-Direi che i conigli devono stare zitti...-KEIKO

-ma che ti ho fatto di male??-MAX

-Niente.. scherzavo.. ok allora cucino io, ma mangiate quello che dico io!-KEIKO

Per loro fortuna, la ragazza era brava ai fornelli: tutto merito della mamma, che le aveva insegnato a cucinare sin da quando era ancora una ragazzina piccola, per la sua gioia e per la gioia dello stomaco del fratellino che, nelle giornate di scuola, erano costretti a cucinare da soli..

-Oggi non andremo al parco ad allenarci, andremo nella distesa che c'è vicino alla discarica..-PROF K

-Eh?? Nella discarica??-TAKAO

-Ho detto vicino..-PROF K

-Capirai..-TAKAO

-E come mai..E' molto più vicino il parco..-MAX

-Per il semplice motivo che voglio che combattiate con tutte le vostre forze.. e sapete cosa intendo..-PROF K

Max a Takao si guardarono in faccia..

-Intendi dire con i nostri bit power??-TAKAO

Il Prof annuì con il capo..

-Oggi voglio prendere più dati possibili..-PROF K

"Ma possibile che non ha altro in testa??"KEIKO

-Scusate l'ignoranza, ma cosa sono i bit power?-KEIKO

-Come? Takao non te ti ha mai detto cos'è un bit power?-MAX

-no...-KEIKO

-Come no? Quel drago che esce dal mio bey.. quello è un bit power!E poi quando al torneo ti ho detto che Rei ha un bit incredibile, cosa pensavi che fosse??-TAKAO

-Pensavo fosse un altro modo per chiamare il bey..e cmq non mi hai mai detto che si chiamasse così..-KEIKO

-Però l'hai già visto?-PROF K

-Si, ma non sapevo si chiamasse bit power.. io ho sempre pensato si chiamasse Drago Azzurro o Dragoon..-KEIKO

-Il primo è il nome vero e proprio dell'animale sacro, il secondo è il nome del bey.. bit power è un nome in generale per chiamare questi animali.-TAKAO

-Ah.. ma perchè non ti spieghi meglio quando dici certe cose??-KEIKO

-Primo perchè pensavo già lo sapessi...secondo perchè so che a te non te frega un accidente...-TAKAO

-Si invece che me ne frega! Cosa ti fa pensare che non me ne freghi?!-KEIKO

-Perchè a te non è mai interessato il beyblade..-TAKAO

-Si, ma mi interessa di Dragoon!-KEIKO

-Intanto quando prima del torneo ti stavo parlando della mossa speciale al parco ti sei addormentata!!-TAKAO

-Che c'entra?? Ero stanca.. ma me ne è sempre fregato!!-KEIKO

-Su adesso basta! Finiamo di mangiare a poi andiamo ad allenarci!!-PROF K

-Umpf...-TAKAO E KEIKO

-Ahahahaha!!-MAX

-Che ti ridi?-KEIKO

-Ma ti sto in cu*o??-MAX

-No, mi piace scherzare..!-KEIKO

-Cattiva..-MAX

 

Dopo aver pranzato, i quattro si incamminarono per raggiungere la discarica appena fuori dalla città...

-Scusa, Prof, ma perchè fino alla discarica? Il parco non è lo stesso?-KEIKO

-L'ho già detto, perchè voglio che Takao e Max usino i loro bit power!-PROF K

-Si ho capito.. ma intendo dire.. non li possono usare al parco?-KEIKO

-Si, ma è meglio non rischiare.. potrebbero provocare certi fenomeni che non tutti conoscono o capiscono..-PROF K

-Aaahh... si in effetti..-KEIKO

 

Verso il primo pomeriggio, arrivarono finalmente nella zona della discarica cittadina: regnava un odore fuori dal mondo, ma in compenso, non c'era anima viva intorno.. potevano dirsi "al sicuro"..

-Baahh!! Che puzza!!-TAKAO

-Takao, smettila di lamentarti.. Dove saremmo potuti andare altrimenti?-PROF K

-Bah, risparmiamo le prediche almeno..-TAKAO

-Allora dai, mettetevi in posizione..-PROF K

Keiko si appartò in un angolo e si mise le cuffie del lettore cd: se fosse rimasta vicino al Prof, il rumore assiduo e monotono dei tasti l'avrebbe fatta diventare scema.. e poi non voleva che qualche bey le arrivasse in testa per ormai l'ennesima volta!

Stava per accendere il suo amato lettore, quando Takao la richiamò, beffeggiandola..

-Visto che non te ne frega niente??-TAKAO

-Imbecille, vi sto guardando, cosa credi??-KEIKO

-Sarà, ma secondo me tra poco ti addormenterai...-TAKAO

-E va bene.. tanto per cominciare, farò io il conto alla rovescia... Umh, però, che emozione..-KEIKO

-Unh? Lo fai tu?-MAX

-Si esatto..-KEIKO

La ragazza si avvicinò ai due bladers e gridando disse:

-Bladers in posizione!!-KEIKO

-Lo siamo già..-TAKAO

-Zitto!! Dove ero rimasta..? Ah si... 1...2..-KEIKO

-Si dice 3 2 1..-MAX

-Beh sono sempre 3!!-KEIKO

-Allora.. si 1..2..-KEIKO

-Va bhe...-TAKAO

-Allora.. non interrompetemi.. 1..2.. ehm.. 2 e 1/2.. 2 e 3/4.. 2 e 8/9...-KEIKO

"Hihihihi!!"KEIKO

-Allora??-TAKAO

-e 3!!! LANCIO!!!-KEIKO

I due bey furono scagliati nell'arena, mentre Keiko rideva divertita mentre si allontanava dalla sua posizione per raggiungere il suo angolo di pace...

-Ma chi è DjMan confronto a me?? Chi è??-KEIKO

"E' tutta pazza..."PROF, MAX E TAKAO

La ragazza si distese sull'erba, mentre stava attenta e in silenzio a guardare i due combattere.. Che tenacia avevano entrambi.. E il suo fratellino.. sembrava quasi cambiare occhi quando giocava col suo bey.. Già, era una parte di lui ormai, rappresentava una parte della sua vita, il suo sogno.. e lei ne era sicura.. era sicura che un giorno sarebbe riuscito a realizzarlo: aveva lo sguardo da vero campione, sebbene quello fosse stato il suo primo torneo! Non era assolutamente vero che non gliene fregava niente del bey del fratellino, anzi.. ci teneva perchè grazie a quella trottola lui avrebbe realizzato il suo sogno..

Tutto d'un tratto i suoi pensieri si spostarono altrove, o meglio, su qualcun'altro.. E chi se non Kei..Ripensò alla sera precedente, nessuno poteva immaginarsi quanto si era sentita bene parlando con lui e quanto gli avesse fatto piacere vederlo in qualche modo lasciarsi andare..Poi quel suo abbraccio così forte.. Essersi sentita strinta da lui le pareva come un sogno.. ma non era un sogno, era la pura realtà.. Sentire il suo corpo attaccato al suo le aveva provocato un senso di calore estremo e.. di sicurezza.. Si sentiva sicura nelle sue braccia, si sentiva di poter affrontare qualsiasi ostacolo.. Quell'abbraccio volle dire molto per lei: le rivelò di cosa era capace Kei, o meglio, di cosa la sua persona interiore era capace, perchè era un abbraccio leale e sincero, che veniva da dentro.. e questo si sentiva.. E il modo forte, ma soprattutto veloce con cui egli la prese tra le sue braccia, le facevano pensare che quella persona nascosta dentro di lui in qualche modo fosse evasa, in modo frettoloso, aiutata dalle sue parole.. ma molto affettuoso.. Si, quell'abbraccio valeva più di quello che si sarebbe potuto pensare..Si sentiva, si sentiva da ogni minimo respiro di quel ragazzo, che era veloce e sembrava quasi affannoso.. Il respiro di quell'anima che diceva:"ce l'ho fatta, sono uscita".. e forse nemmeno lui riusciva a spiegarsi il motivo di tutto ciò.. o forse si?

I suoi pensieri furono interrotti da una luce che proveniva dalla zona in cui Takao e Max stavano combattendo.. Infine eccolo, eccolo il meraviglioso Drago Azzurro che usciva in tutta la sua bellezza e maestosità.. Era bellissimo! Subito dopo un'altra luce, probabilmente quella.. del Bit Power di Max! Una tartaruga... Ma niente era comparabile al Drago Azzurro del suo fratellino.. Da quel giorno, quante volte era rimasta affascinata nel guardarlo...

 

                              FLASHBACK KEIKO

-Vai Dragoon!! Accelera!!-TAKAO

Takao e Keiko erano nel giardino della casa del nonno, e, come quasi ogni pomeriggio, il suo fratellino si stava allenando con il suo bey, mentre lei lo guardava con ammirazione.. Erano ancora piccoli, takao aveva appena 8-9 anni..

Improvvisamente, Kaky richiamò il bey che sembrava indemoniato tanta era la sua velocità di rotazione, e poi si avvicinò a sua sorella..

-Sai keky.. il nonno mi ha detto che questo drago disegnato sopra ha un nome..-TAKAO

-Davvero..? Quale?-KEIKO

La ragazzina si mise ad accarezzare i capelli del fratellino, che sembrava tanto preso e assorto nel guardare quel disegno..

-Drago Azzurro.. se non mi sbaglio.. si Drago Azzurro..-TAKAO

-Bello come nome..-KEIKO

-Già..-TAKAO

Kaky rimase a guardare ancora quel disegno per alcuni attimi, fino a che disse alla sorellona:

-E se lo chiamo?..-TAKAO

-Come scusa?-KEIKO

-Si.. se lo chiamo col suo nome..-TAKAO

-Beh cosa dovrebbe succedere?-KEIKO

-Non lo so per questo voglio provare..-TAKAO

Rimasero in silenzio entrambi a fissarsi negli occhi, poi Takao continuò, con aria titubante:

-Non sarà pericoloso?..-TAKAO

Keiko si mise a ridere..

-Ma dai.. cosa vuoi che ci sia di pericoloso in una trottola..Secondo me non succede niente.. però se vuoi prova..-KEIKO

Takao allora si avvicinò il bey al viso e cominciò a gridargli contro..

-Drago Azzurro!! Drago!! Esci!!!-TAKAO

Ma niente da fare.. keiko si mise a ridere di nuovo vedendo quella buffa situazione, mentre kaky diventava sempre più arrabbiato..

-Te l'ho detto che non succedeva niente...-KEIKO

Takao si rattristò e tornò, senza dire una parola, a giocare col suo bey normalmente...

Dopo solo un minuto che Dragoon girava in tondo, keiko sentì il fratello gridare:

-Drago Azzurroo!!-TAKAO

-kaky.. hai visto prima che non fun... fun.. Oddio, cos'è?? Aiutooo!!! E' gigantescoo!!-KEIKO

La ragazzina scappò dietro a dei cespugli, mentre Takao stava lì a rimirare quella maestosa creatura, immobile, senza spiaccicare una parola.. Un drago di colore azzurro si ergeva in alto a pochi centimentri da lui, lanciando un grido di combattimento, per poi guardare diritto a kaky rimandendo fermo..

-Takao!! Vieni via!!-KEIKO

Takao si spaventò a morte, ma allo stesso tempo era felice.. Felice che il Drago Azzurro lo avesse ascoltato.. Non sarebbe andato via..Però in quel momento la paura prevalse su di lui, che richiamò tutto d'un tratto il suo bey, facendo scomparire la misteriosa creatura..

-k..keky.. Dove sei..-TAKAO

Keiko uscì di corsa dai cespugli..

-Takao!! Stai bene??-KEIKO

-S..si... Il drago.. c'è..-TAKAO

Il ragazzino strinse in un pugno il suo bey, troppo sconvolto per piangere di felicità e spavento messi insieme..

-Kaky, andiamo subito dal nonno, voglio sapere cos'è questa storia!-KEIKO

La sorellona lo trascinò in casa da suo nonno, chiedendo poi furiosa all'uomo che stava leggendo il giornale:

-Nonno!!! Ma ti sembra il caso di mettere nelle mani di un bambino certe cose???-KEIKO

-keiko, non gridare! Cosa è successo??-NONNO JAY

-Da quella maledetta trottola è uscita una cosa strana.. un..-KEIKO

-U..un drago..n..nonno..-TAKAO

Il nonno sorrise compiaciuto..

-Vedo che lo hai scoperto allora.. ci tenevo lo scoprissi da solo..-NONNO JAY

-ma cosa ti salta in mente?? Avrebbe potuto fargli del male!!-KEIKO

-No, non lo farebbe mai!! Il Drago Azzurro ora fa parte di lui!! Quella creatura è un essere con un potere inestimabile, che ora appartiene a Takao!!-NONNO JAY

-Ma.. da dove è saltata fuori nonno?-KEIKO

-Da un'antica spada, Keiko... Ma la cosa più importante non è questa.. L'importante è che ora il Drago Azzurro sarà una parte di Takao..e il fatto che si fosse fatto subito vedere al suo comando significa molto.. il Drago, infatti, lo ha riconosciuto come suo legittimo padrone..E' sempre la creatura che sceglie il suo padrone..Per nessuna ragione al mondo gli farebbe mai del male-NONNO JAY

-ma.. cos'era nonno..?-KEIKO

-u..un.. fan..fantasma?-TAKAO

-No.. non è un fantasma.. nessuno sa cosa sia, ma si sa di certo che è un animale sacro, che solo pochi hanno il privilegio di avere e possedere, per qualche inspiegabile motivo.. e tu, sei uno dei privilegiati Takao.. Trattalo bene, lui è tuo amico..-NONNO JAY

-Nonno.. io.. ho paura..-TAKAO

Il nonno appoggiò una mano sulla spalla del nipote dicendogli:

-Non devi avere paura.. lui crede in te e tu devi credere in lui.. da questo momento in poi conviverete insieme, e lui, se gli darai fiducia, sarà sempre disposto ad aiutarti..Fidati..-NONNO JAY

Il Nonno si ritirò nella palestra, lasciando i due giovani perplessi e preoccupati...e anche ancora un po' confusi..! ma le parole del nonno gli rimasero impresse...

Giorno dopo giorno Takao imparò sempre di più a gestire la potenza del suo Drago Azzurro, imparò a dargli fiducia e a credere in lui..e soprattutto a non averne più paura! Da quel giorno furono inseparabili...

                                          FINE FLASHBACK

 

La sola cosa che keiko ancora non si spiegava, era come mai lei riuscisse a vederlo.. Eppure, lei non giocava, non era mai stata una delle privilegiate e mai lo sarebbe stato.. Allora come mai?

Il combattimento finì e la ragazza chiamò subito il suo fratellino.. Ora che le era venuto in mente, avrebbe preso al volo l'occasione per chiederglielo..

-Dimmi sore..-TAKAO

-Ascolta... stavo ripensando al giorno in cui per la prima volta vedemmo il Drago Azzurro..-KEIKO

Gli occhi di kaky si illuminarono..

-Come potrei mai dimenticarlo..? Mi sembra fosse successo ieri.. Ti ricordi come eravamo spaventati?-TAKAO

-Si ma.. la mia domanda riguarda altro.. Forse tu non te lo sei mai chiesto, ma io si..-KEIKO

-Unh?-TAKAO

-Ecco.. io non sono una delle privilegiate.. io non gioco.. eppure, io riesco a vederlo, e non tutti ci riescono... Come mai kaky.. dimmi perchè..-KEIKO

La domanda della ragazza lasciò Takao di pietra: in effetti, lui questo non se lo era mai chiesto, ma quella domanda lo incuriosiva.. pensò alle parole che gli ripeteva continuamente anche ora il nonno, fino a che seppe trovare la risposta esatta..

-Keky.. il nonno una volta ci ha detto che bisogna essere privilegiati per possedere un bit power, ma non per vederlo, pensaci bene.. Ti faccio un altro esempio.. Il Prof non ne ha uno, eppure vede il mio Dragoon.. Capisci? Non ti devi preoccupare..-TAKAO

In effetti kaky aveva davvero ragione.. probabilmente era una vita che intendeva male le parole del nonno.. ma allora...

-..allora come mai non tutti lo vedono, ma vedono solo una forte luce..?-KEIKO

-Umh.. a questo non so risponderti sai...-TAKAO

-Ah...beh almeno so che non sono un caso anormale visto che anche il Prof li vede..-KEIKO

-Esatto, quindi non farti problemi! Li vedi, beh, meglio! Troverai i combattimenti più interessanti..-TAKAO

-Già...-KEIKO

Ancora un attimo di silenzio intercorse tra i due, quando keiko disse:

-Chi lo sa.. magari sono proprio loro a scegliere da chi farsi vedere.. e noi non sapremo mai come e perchè..-KEIKO

-Già.. può darsi!-TAKAO

I due furono richiamati dalla voce del Prof:

-hey voi due! Specialmente tu Takao! Vieni a vedere i dati!!-PROF K

-Arrivo!!-TAKAO

Keiko lo seguì, e si sedette vicino al gruppetto e, sebbene facesse finta di guardare i dati che il Prof aveva raccolto, la sua mente volava su altre cose... Si riteneva fortunata a vedere i bit power.. erano così belli e maestosi.. E suo fratello aveva tutte le carte in regola per possederne uno.. Possedeva ogni minima carta..!

-Kaky..-KEIKO

-Si..?-TAKAO

Takao si avvicinò alla sorella, che gli disse:

-Guarda che non è vero che non me ne importa un accidente del tuo bey.. certo, il beyblade non è il mio sport ma.. in quel bey è racchiuso il tuo sogno, e io ci tengo quanto te, appunto perchè grazie ad esso lo realizzerai..-KEIKO

-Keky..-TAKAO

I due si abbracciarono sotto gli occhi allibiti di Max e il Prof...

-Ma che hanno da abbracciarsi così all'improvviso..?-MAX

Takao si girò imbronciato..

-Perchè, non posso abbracciarla quando ne ho voglia? E' mia sorella..-TAKAO

-Si si.. scusa..-MAX

-Dai, continuiamo con questi dati..-PROF K

"Ancora??"KIEKO

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** You've captured my soul... ***


Erano ormai le 7 di sera

Erano ormai le 7 di sera... Max e Takao si allenarono per quasi tutto il pomeriggio, tra una pausa e l'altra, tra uno spuntino e l'altro e tra una sklerata di keiko e un'altra contro il povero Prof e, a volte, anche contro il suo povero Dizzy, che rischiò anche di essere scaraventato nella discarica durante un attacco di isteria acuta della ragazza! Non sapeva come mai, ma tutto quel tichettìo di tasti le dava sui nervi: il suo lettore cd aveva le batterie ormai scariche da più di due ore da quanto lo aveva usato, sia per non sentire le idiozie che diceva Max, sia, appunto, per quel maledetto rumore di tasti.. Così dovette sorbirbirselo per, sicuramente, tutta l'ultima ora! Ma poi non le stava antipatico, però.. Le sarebbe tanto piaciuto andare a fare un giro nella sua testa per vedere cosa ci stava dentro..! Anche se sicuramente non avrebbe trovato altro che dati,dati e dati... e ancora dati! Ma non diventava scemo??

 

Il Prof chiuse il suo portatile..

"troppo bello per essere vero..."KEIKO

... e disse ai ragazzi che aveva raccolto abbastanza informazioni su cui poter lavorare..

-Per oggi basta ragazzi.. sarete stanchi penso..-PROF K

-Beh abbastanza.. una dormitina me la farei volentieri..-MAX

-Io mi farei di più una mangiata secolare..-TAKAO

-Kaky!! Hai appena mangiato!!-KEIKO

-Se tu un panino con prosciutto e formaggio lo chiami "mangiare"!-TAKAO

-E come dovrei chiamarlo allora..?-KEIKO

-Era solo uno spuntino..e cmq ho fame, punto!-TAKAO

-Uff... che stomaco..-KEIKO

-Dai basta.. se volete litigare fatelo camminando..-PROF K

Detto questo, i quattro si incamminarono...

Keiko e Takao camminavano  a braccietto, mentre Max si avvicinò subito di fianco al Prof..

-ma guardali, Prof.. prima si stavano quasi per scannare.. e adesso.. come se niente fosse successo..-MAX

-Ma si Max.. sono le tipiche piccole discussioni che animano la giornata.. e poi loro due, stando insieme 24 ore su 24, è anche logico che ne abbiano..-PROF K

-Già.. però certe volte lei è insopportabile..-MAX

-Oh oh, per dirlo tu che una persona è insopportabile ce ne vuole..-PROF K

-Ma si, è simpatica, però ogni tanto ha un caratterino.. come fa Takao a starle insieme tutto il giorno certe volte?-MAX

-Hey Max, stai esagerando.. keiko non è cattiva, ha solo un carattere un po' particolare.. non devi pensare male di lei, la conosci da poco.. e cmq c'è un preciso motivo per cui riescono a stare insieme: si vogliono un bene dell'anima..-PROF K

-Si, in effetti si vede..-MAX

Max si zittì, prima di ricominciare a parlare dopo aver dato un occhiata ai due ragazzi che stavano dietro e camminavano zitti guardandosi in giro..

-Secondo me tra quei due nascerà qualcosa di più..-MAX

-no, impossibile.. ormai hanno un rapporto troppo particolare..-PROF K

 

Il gruppetto arrivò al solito parco, dove stavano passando per tornare ognuno nelle rispettive case, quando Keiko disse:

-Ragazzi, io mi fermo qui...-KEIKO

-Come mai Keky..?-TAKAO

-Mi piace stare a guardare il tramonto.. e poi non ho voglia di tornare a casa..-KEIKO

-Ma.. cosa dico al nonno..?-TAKAO

-Niente, digli solo che io mi sono fermata al parco e che tornerò dopo cena.. tanto non ho fame..-KEIKO

-Starai qua da sola?-MAX

-Certo.. non penso che arriverà il lupo cattivo a mangiarmi..!-KEIKO

-Umpf..-MAX

-Umh.. e va bene Keky, ma non tornare tardi o il nonno si arrabbierà sia con me che con te..-TAKAO

-E perchè dovrebbe arrabbiarsi con te?-KEIKO

-Perchè.. sai com'è fatto lui..-TAKAO

-Ok va bene.. non starò qua più di un'oretta, tranquillo..-KEIKO

-Va bene, mi raccomando però.. Quindi devo dire al nonno che non mangi stasera?-TAKAO

-Esatto.. e se riesci fai anche un salto dalla mamma e dille che io sono qua.. Piuttosto, stasera vieni da me a dormire?-KEIKO

-Ok, dai! Facciamo così: tra un'ora davanti a casa mia, ok?-TAKAO

-va bene Kaky.. Allora a dopo! Ciao ragazzi!-KEIKO

-Ciao Keky..-TAKAO

-Ciao.. e attenta al lupo cattivo!-MAX

-Umpf..-KEIKO

-Ciao Keiko! Ci vediamo!-PROF K

-Ok.. però promettimi che qualche giorno mi farai vedere le foto po**o che tieni sul computer!!-KEIKO

-Grrr..-PROF K

-Hihihihi..-TAKAO E MAX

I tre ragazzi si allontanarono,  mentre lei si mise seduta proprio davanti alla ringhiera del lago, nello stesso punto dove la sera precedente lei e Kei si erano incontrati..

"Povero Max.. non devo essere così antipatica con lui.."KEIKO

Alla fine non era un ragazzo antipatico, anche se a volte diceva certe stupidaggini.. e poi le ispirava prenderlo in giro.. Non riuscì a trattenere una risatina pensando alla sua faccia ogni volta che gli diceva qualcosa di cattivello, anche se, in fondo, un po' le dispiaceva..

 

Il Prof era appena rientrato in casa, mentre Max stava accompagnando Takao a casa sua..

-Takao, ti posso fare una domanda?-MAX

-Certo, dimmi..-TAKAO

-Ma.. come fai a chiamare "mamma" sua madre e lei a chiamare "nonno" tuo nonno? E' una cosa abbastanza insolita, anche per due che sono cresciuti insieme...-MAX

-Si lo so, in effetti può sembrare strano.. però le nostre famiglie sono state legate per moltissimo tempo, come se fossero una sola.. e poi, come tu ben sai.. la mia madre naturale..-TAKAO

-Oops.. è vero.. scusa Takao..-MAX

Takao sentì gli occhi bagnarsi, ma cercò di trattenersi..

-Ero ancora molto piccolo, e la madre di Keky è stata una seconda madre per me.. Mi tratta proprio come se fossi suo figlio! Sai, mia madre e quella di Keky sono cresciute anche loro come due sorelle, e lei.. beh, mi vede come un figlio, neanche come un nipote..-TAKAO

Una lacrima gli scappò, ma non ci fece caso..

-Grazie alla mia grande famiglia ho superato questo dramma... Non posso fare altro che ringraziare tutti.. E' un concetto difficile da capire, bisgna esserci dentro..-TAKAO

-Capisco.. cmq scusa ancora Takao..-MAX

-Di niente..-TAKAO

 

Keiko appoggiò la testa alla ringhiera: si sentiva stanca, ma non aveva voglia di tornare a casa, voleva stare lì, a guardare il sole che dipingeva una striscia rosso-arancio sul lago, mentre stava tramontando lentamente, dietro a qualche nuovola rosea, tingendo tutto il cielo di colori caldi e meravigliosi.. Non le importava più del suo lettore cd, voleva ascoltare il cinguettìo degli uccellini che volavano liberi nel cielo, andando chissà dove.. Pensò anche lei, in un certo momento, di essere come loro: libera di andare dove più le piaceva, volando in alto per quel magnifico cielo.. A volte la vita era davvero monotona.. ma non se ne lamentava più di tanto: aveva accanto un ragazzo che le voleva bene e nel quale aveva una grandissima fiducia, una famiglia magnifica e... di lì a poco c'era anche un ragazzo che era riuscito a rubarle il cuore dopo tanto tempo, nonostante si fosse fatta quella promessa.. Pensò che lui doveva sicuramente tenere nascosta non una semplice persona, ma una magnifica persona, per essere riuscito a farle perdere la testa di nuovo, e non solo a causa della sua bellezza..

Però le sarebbe piaciuto viaggiare, uscire da quella città, per andare.. chissà, magari dall'altra parte del mondo! Ma sicuramente sarebbe tornata presto: non sarebbe riuscita a stare più di pochissimi giorni senza quelle poche persone a cui teneva veramente! Escluso kaky, perchè.. se lo sarebbe portato con lei!

"Hai uno spirito libero difficile da domare, sorellona.."TAKAO

Quelle parole.. le risuonavano nella testa in quel preciso istante come non mai! Il suo Kaky glielo diceva sempre, perchè ogni tanto lei glielo diceva..

-Kaky, voglio andare via.. andiamo a farci un viaggio, torneremo presto!-KEIKO

E lui sorrideva sempre, prima di dirgli quella frase.. Sorrideva perchè sapeva che non sarebbe stata capace di stare lontana dalla sua famiglia per molto tempo, lo sapeva benissimo..

La ragazza sorrise da sola, senza accorgersene, quando si sentì qualcuno dietro... lentamente alzò la testa dalla ringhiera e si girò, e si trovò davanti il ragazzo da lei tanto desiderato.. Improvvisamente le mancò la parola dallo stupore.. Però.. i suoi occhi.. sembravano cambiati dalla sera precedente.. Certo, mantenevano sempre la loro aria seria, ma dentro loro c'era una luce diversa..

Chissà come mai.. probabilmente quella sera aveva fatto bene a parlargli, a stargli vicino..e soprattutto, a capirlo e ad apprezzarlo.. Sperava anche di non starsi prendendo troppo merito..

 

                                     FLASHBACK KEI

La strada era silenziosa, l'unica anima viva che vide in quello stretto vicolo era un gatto nero che saltava da una parte all'altra della strada, quasi come se stesse uscendo pazzo...

Non faceva altro che pensare a lei.. lei, che era riuscita a capirlo in una sola notte, che era riuscita ad apprezzarlo.. Continuava a chiedersi come avesse fatto, quella ragazza.. Era da tanto che non si sentiva così, in quello strano stato.. Aveva incontrato molte ragazze, tra le quali alcune erano davvero carine, ma nessuna era mai riuscita a capirlo veramente...E poi.. in nessuna aveva mai trovato tanta somiglianza a lui.. Sembrava quasi che quella sera, qualcuno, là in alto, le avesse impedito di dormire, per fargliela trovare proprio là, vicino alla ringhiera dove ormai anche a lui piaceva stare da parecchio tempo, prima che di incontrare lei.. Si, sembrava gliel'avessero mandata lì apposta, per consolarlo, per.. tutto, proprio per tutto! Forse finalmente anche le creature celesti avevano visto e capito di quanto aveva sofferto, e avevano finalmente deciso di mandargli sulla terra un angelo.. Avevano deciso di porre fine a questo suo nascondersi e soffrire tenendosi tutto dentro...

Già, un angelo, non poteva essere altro che un angelo.. E magari anche con qualche potere strano, particolare.. Era inutile, non si spiegava proprio il fatto di quella sua comprensione improvvisa.. L'unica ragione poteva essere solo una: il cielo, quella notte, sotto quelle stelle e quella splendida luna, aveva voluto far incontrare due persone uguali, aveva deciso di far accendere una luce di speranza nei loro cuori, ormai entrambi troppo spezzati, troppo chiusi.. Solo due persone così sarebbero riuscite a capirsi e consolarsi.. Non c'era altra spiegazione..

Poi quei suoi occhi.. li aveva ancora impressi nella mente! Era inutile, non riusciva a cacciarli via! Quello sguardo deciso, forse un po' cattivello e malizioso.. ma che allo stesso tempo nascondeva dolcezza, una dolcezza data a persone che non se la meritavano, una dolcezza che solo mentre e dopo il suo pianto era uscita.. Era uno sguardo strano, in nessuna l'aveva mai visto: sapeva mischiare elementi così diversi fra loro.. Quando lo guardava lo faceva sentire strano, non sapeva esattamente come.. Era una diavoletta dolce, ecco cosa era! Senza contare che era davvero bella.. una bellezza che lo aveva da subito colpito.. ma si sa, la bellezza non è tutto! Era inutile, sembrava essere perfetta, in ogni suo minimo lato esteriore e interiore..Forse, gli piaceva? 

"No impossibile..."KEI

Forse ne era rimasto solo colpito, abbagliato, eppure aveva già una voglia matta di rivederla, di stare con lei, di aprirsi ancora di più, perchè si rese finalmente conto che lei era l'unica persona con cui l'avrebbe potuto fare.. Si dispiaque ancora di essersi arrabbiato, forse più di prima.. Si sentì il cuore piangere dopo un'eternità..

Basta, aveva deciso, era inutile andare avanti a pensare.. ormai era tutto chiaro: il giorno seguente sarebbe tornato là, in riva al lago.. e finalmente le avrebbe detto tutto.. avrebbe detto tutto alla persona unica al mondo che poteva capirlo.. che gli aveva aperto il cuore, impresa che ormai sembrava quasi impossibile, ma in realtà non lo era.. almeno per lei..

Non si sarebbe più nascosto, non voleva!

                       FINE FLASHBACK

 

Kei si sedette di fianco a lei a gambe incrociate senza dire una parola, fino a che si girò dicendo:

-Qualcosa non va?-KEI

Keiko, che dopo aver visto quei magnifici occhi, riprese il senso della parola..

-No.. sono solo un po' stanca, ma non ho voglia di tornare a casa..-KEIKO

Quel suo sguardo le dava sicurezza, si rese conto di stare davvero bene al suo fianco.. E lo stesso valeva per lui: ogni volta che le era vicino si sentiva come libero...

-Mi piace guardare il tramonto.. quei suoi colori così caldi...-KEIKO

-Si.. è davvero bello..-KEI

La ragazza lo fissò sorridendo lievemente, prima di riappoggiare la testa alla ringhiera..

-Come mai proprio qua?-KEI

Keiko arrossì di botto: era una domanda trabocchetto, ne era sicura.. Decise di essere sincera, il più possibile, senza fargli capire però quello che sentiva per lui, il ragazzo che aveva scoperto essere tanto simile a lei, e che ormai, poteva anche dire di sentire qualcosa nei suoi confronti..Non aveva più paura..

-Perchè.. mi ricorda quanto mi abbia fatto piacere il fatto che tu ti sia aperto in qualche senso con me...Ha significato molto Kei.. Io lo sapevo che tu non eri così.. lo avevo letto nei tuoi occhi..Fa male la gente a giudicarti al primo sguardo..-KEIKO

Kei si sentì sciogliere a quelle parole.. Non gli era mai successo, proprio mai.. Quello strano sentimento che aveva sentito la sera precedente stava continuando a crescere, e gli stava ripetendo sempre di più di aprirsi a quella persona fantastica.. Ormai ne era convinto: qualcuno lassù gli aveva dato una mano..

-Keiko.. ecco.. volevo chiederti ancora scusa per ieri..-KEI

-Per cosa?-KEIKO

-Per il fatto che mi sono arrabbiato.. io non volevo.. ma mai nessuno mi aveva fatto quell'effetto.. ed io ho regito in modo non troppo gentile, non so perchè.. forse per paura..-KEI

Kei non chiedeva mai scusa, o almeno, quasi mai, e questo lo fece rendere conto che Keiko gli suscitava qualcosa di particolare, o meglio, era la prima persona che era riuscita a rendere più forte quell'anima interiore, che ormai era quasi del tutto uscita..

-Per paura di cosa Kei?-KEIKO

-Beh.. di essere smascherato.. O.. non lo so..-KEI

Keiko gli appoggiò una mano sulla spalla, facendolo girare verso di lei:

-Hey.. Kei voglio che tu sappia una cosa: come sai, anche io ho sofferto molto, e da quanto ho capito, anche tu.. In questo ci assomigliamo, penso che abbiamo la stessa inspiegabile paura.. paura di.. non c'è un oggetto preciso.. ma abbiamo paura, una paura che teniamo dentro.. Voglio che tu sappia che con me puoi parlare, io non sono qua a giudicarti come le altre persone, che ancora non hanno capito niente.. E ti ripeto: ieri non ti immagini nemmeno che piacere tu mi abbia fatto aprendoti, anche se in modo non gentile come dici tu, a me..E voglio che tu continui a farlo, perchè penso che dentro tu sia una persona fantastica..-KEIKO

-Lo pensi veramente..?-KEI

-Si, lo penso veramente..-KEIKO

La ragazza non aveva paura a dirglielo, ora che si era scoperta quasi uguale a lui: anche lei pensò che solo due anime così simili avrebbero potuto capirsi a vicenda..

Parola dopo parola quello strano sentimento dentro di loro cresceva, in modo irrefrenabile e incontrollabile.. Amore?

Kei sorrise, mentre il cuore gli batteva sempre più forte: basta, si sarebbe aperto completamente a lei: si sentiva sicuro di sè, sicuro, per la prima volta, di quei suoi sentimenti che sembravano averlo abbandonato, e che invece erano lì, ad aspettare lei, solo lei.. e chi altro se no..Quella ragazza gli aveva rapito l'anima, e forse non solo, in così poco tempo.. Sembrava impossibile, ma era tutto vero..

-Keiko..-KEI

-Dimmi tutto..-KEIKO

-Tu ieri mi hai chiesto da cosa mi nascondo..giusto?-KEI

Keiko si sentì felicissima: finalmente Kei aveva capito tutto, capito quanto questo volesse dire per lei..

-Giusto..-KEIKO

-Beh.. -KEI

Il ragazzo si girò a fissare il riflesso del sole che stava ormai quasi scomparendo, fino a che iniziò a parlare, quasi come fosse stato un monologo interiore: quella sua vocina aveva finalmente vinto.. una volta tutto ciò lo avrebbe reso nervoso, invece, per la prima volta, ne era felice..

-Anche io sono stato tradito, ma non da una ragazza, ma bensì da una persona molto più vicina a me..-KEI

-Chi..?-KEIKO

-Mio nonno...-KEI

Kei abbassò lo sguardo, prima di trovare la forza di continuare a parlare..

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** TRUST...once again ***





(*)<--lo troverete durante il racconto di kei...-NOTA AUTRICE: Lo straniero è una persona di pura fantasia, non si riferisce alla puntata di BB della prima serie in cui Takao sfida un ragazzo del monastero, anche perchè Kei, durante il suo racconto, dice di essere ancora piccolo ^_^







Il ragazzo fece un respiro profondo cercando di calmarsi...

-Ma Kei.. Tuo nonno..?-KEIKO

-Esatto, proprio lui..-KEI

-Ma è impossibile che un membro della famiglia ne tradisca un altro..-KEIKO

-E invece è possibile, Keiko.. ti posso giurare che è più che possibile..-KEI

Kei abbassò ancora una volta lo sguardo, mentre quei terribili ricordi gli correvano nella testa come un film, riuscendo a far emergere, anche se a distanza di tempo, quel dolore di una volta..

Keiko gli si avvicinò di molto: ormai li separavano solo pochi millimetri.. Il lieve contatto col corpo di quella ragazza gli fece sentire un brivido caldo e allo stesso tempo freddo per la schiena, prima di infondergli il coraggio per parlare..

-Kei.. raccontami tutto.. Io sono qua.. Non avere paura..-KEIKO

"Non avere paura".. Keiko aveva già capito il dolore che stava nascendo dentro quel ragazzo, ma lui non doveva averne paura: lei era lì, al suo fianco, aspettando solo che lui si aprisse, lasciando uscire quel male che lo stava torturando e che per molto tempo era rimsto dentro.. forse per troppo tempo..

kei si girò verso di lei, guardandola negli occhi: erano sempre gli stessi, ma ogni volta che li guardava sembravano diventare sempre più belli.. E sempre quel suo sguardo.. forte, si, ma in quel momento la sua dolcezza stava uscendo, e questo lo rendeva felice come non mai..

Il ragazzo sorrise, prima di tornare a fissare il lago..

-E' passato tantissimo tempo, ma ogni volta che ci penso sto male, come se tutto fosse successo ieri.. o forse, pochissimi secondi fa.. Ero ancora molto piccolo, non ero altro che un bambino innocente, ma con un grande sogno: il beyblade.. Volevo diventare un campione, il migliore del mondo...Passavo giornate intere ad allenarmi con il mio Dranzer, era tutto per me.. Mio nonno sapeva di questa mia grande passione, sapeva che avrei fatto di tutto per realizzare il mio sogno, così, un giorno, mi propose di entrare in..-KEI

Improvvisamente il ragazzo smise di parlare, deglutendo sonoramente..

-Che c'è, Kei..?-KEIKO

-Mi.. mi fa venire i brividi..-KEI

-Cosa?-KEIKO

-Pensarci.. il solo pensiero.. di quel posto..-KEI

Keiko gli si avvicinò ancora di più, ormai erano attaccati, e si appoggiò alla sua spalla, sussurrandogli:

-Coraggio..-KEIKO

Kei allora, dopo qualche istante, alzò la testa e ricominciò a parlare..

-Mi propose di entrare in un monastero di cui lui ne era a capo.. mi disse che avrei conosciuto tanta gente in gamba come me e mi promise che avrebbe realizzato il mio sogno.. bast***o!-KEI

Kei strinse i pugni dal nervoso, ma Keiko lo incitò ad andare avanti:

-Kei.. parlami di questo posto..-KEIKO

Il ragazzo allora cercò di calmarsi: si prese la testa fra le mani per qualche istante, per poi rialzarla lentamente di nuovo:

-Vedi.. quel monastero è una scuola per balders.. o almeno, io al tempo pensavo fosse una scuola normale, che non servisse ad altro se non a formare dei balders professionisti, aiutandoli a seguire il loro sogno.. O almeno, questo era quello che mi aveva fatto credere mio nonno.. e invece...-KEI

Fece una pausa, ma prima che la ragazza potesse aprire bocca, Kei riprese a parlare in modo nervoso, quasi isterico:

-Ma io che ne potevo sapere?? Cosa ne poteva sapere un bambino?? Io mi fidavo di mio nonno, avevo creduto alle sue parole!! Ero convinto che mi avrebbe aiutato!!-KEI

Gli occhi gli cominciarono a diventare lucidi, al che la ragazza lo strinse forte per un lato, anche se la storia era poco chiara.. Kei cominciò a tremare..

-Te la senti di andare avanti e spiegarmi meglio..?-KEIKO

Kei la fissò dritto negli occhi per qualche istante, prima di dire..

-Si.. tranquilla..-KEI

Keiko interruppe quell'abbraccio, rimanendogli cmq vicina..

-Entrai in quel monastero: ero felice, felice che finalmente mio nonno avesse capito quanto il beyblade per me fosse importante, felice che mi avrebbe aiutato a diventare ancora più forte.. Quel monastero mi appariva come un sogno.. Cominciai ad inserirmi tra i ragazzi di quella "scuola": non c'era un attimo di pace, ci facevano lavorare sodo e.. ed erano anche molto duri con noi..Ma pensavo fosse normale tutto ciò, la severità aiuta e proprio grazie a quella mi convinsi che in quel monastero certo non scherzavano.. Ed ero felice, sempre più felice.. di faticare, di lavorare, di allenarmi.. Ci dicevano che dovevamo essere spietati, non dovevamo avere un briciolo di pietà nei confronti dei nostri avversari, che dovevamo vincere ad ogni costo e combattere con tutte le nostre forze.. Per me fu un colpo duro.. proprio io, un bambino dolce e innocente, che voleva un gran bene al suo nonno...-KEI

Keiko sorrise a quella sua ultima affermazione, senza però farsi notare da lui: le sarebbe proprio piaciuto conoscere il "kei bambino"..Le avrebbe di sicuro fatto una tenerezza fuori dal mondo..

-... ma imparai a diventare come volevano loro, nonostante tutto.. avrei fatto qualsiasi cosa per vedere il mio sogno finalmente realizzato.. Il tempo passò in fretta ed io diventai davvero più forte... Ero contento, ogni giorno che passava non facevo che ringraziare mio nonno per quel magnifico regalo.. Fino a che un giorno, assistetti ad una scena a dir poco sconcertante...-KEI

Kei sbarrò gli occhi, quasi come se fosse riuscito ad immedesimarsi in quel bambino che era una volta davanti a quella scena..

-kei..-KEIKO

La voce della ragazza lo fece tornare alla realtà.. Abbassò per l'ennesima volta la testa continuando a parlare..

-Quel pomeriggio, a me e agli altri del mio gruppo di bladers avevano detto di rimanere ognuno nelle rispettive stanze, a causa di un incontro che si sarebbe dovuto svolgere nella palestra ufficiale contro un ragazzo della scuola e uno straniero(*).. Ma io non volevo rimanere lì, volevo andare a vedere! Si diceva che quello straniero fosse molto forte, e volevo assolutamente vedere l'incontro! Chiesi all'uomo che era solito allenarci, ma lui mi comandò di rimanere nella mia camera.. Così, appena lo sentì allontanarsi, corsi giù di nascosto nel cortile e raggiunsi la porta della palestra.. Non entrai, altrimenti mi avrebbero visto: socchiusi leggermente la porta e stetti lì a guardare l'incontro.. Erano entrambi fortissimi, rimasi estasiato.. ma alla fine il nostro blader perse e venne portato via a forza da due uomini del monastero incappucciati.. E lui gridava.. diceva di perdonarlo, di farlo ritentare.. sembrava terrorizzato.. ma dove lo stavano portando?? Li vidi uscire da una porta posteriore, mentre quel ragazzo continuava ad urlare come un forsennato.. ma che gli stavano facendo??-KEI

Ci fu ancora un attimo di pausa: Kei chiuse gli occhi per qualche istante.. probabilmente stava ancora cercando di immaginarsi quella scena.. mentre la ragazza non riusciva a spiaccicare una parola, senza saperne il motivo.. Fu allora che Kei riprese:

-..Ci misi molto a confessare quello che avevo visto, avevo paura che gli altri miei amici lo avrebbero poi detto a qualcuno, ma infine decisi di dirlo a tre ragazzi, quelli con cui avevo più legato durante la mia permanenza in quel maledetto monastero.. Rimasi sconvolto dalle loro parole..-KEI

-Che ti dissero Kei?-KEIKO

-Mi dissero.. che.. perdere in quel monastero NON ERA AMMESSO.. Come non lo era ritentare dopo una possibile sconfitta.. se perdevi, non meritavi più di star lì ad allenarti ancora, dicevano che avresti solo fatto perdere tempo a tutti.. Allora, chiesi che fine avrebbero fatto gli sconfitti.. Mi guardarono storto, chiedendomi come facessi a non saperlo, come mai nessuno me l'avesse detto quando entrai lì dentro.. Io non sapevo ancora niente, non sapevo nemmeno un biriciolo di verità.. Mi dissero infine che gli sconfitti sarebbero stati rinchiusi nella prigione sotterranea, e venivano, nei casi peggiori, trattati come degli animali, fino a quando, raggiunti gli stremi, li lasciavano andare al loro destino fuori di lì... da quella scuola che non accettava perdenti..-KEI

-Mio Dio, che bestie!! Scusa la domanda, ma cosa c'entra tuo nonno?.. Forse ti sei sentito tradito perchè non ti ha detto tutto questo..?-KEIKO

-In parte, ma non solo.. Ho fatto scoperte molto più devastanti..-KEI

-Continua, ti ascolto..-KEIKO

-Il giorno dopo corsi subito da mio nonno: volevo spiegazioni, volevo sapere come mai mi avesse tenuto tutto nascosto, volevo chiedergli perchè stesse facendo tutto questo.. come poteva trattarli in quel modo? Lui mi rispose schietto che non era affar mio e mentì dicendo che il solo motivo per cui non mi aveva detto niente era che ci teneva troppo a me.. e non voleva spaventarmi, sapendomi vulnerabile di carattere.. Che faccia tosta!! E io ci credetti.. Stupido!!-KEI

-Ma Kei.. eri solo un bambino..-KEIKO

-Appunto, ed è proprio quello che mi fa inkazzare!! Il fatto che si è approfittato della situazione.. si è approfittato della mia innocenza..-KEI

-Spiegati meglio..-KEIKO

-Si hai ragione.. Allora, dopo che mi ebbe detto quelle parole, io uscì dalla porta, pensando ancora che tutto quello che aveva fatto e stava facendo fosse per il mio bene.. Appena chiusì il portone alle mie spalle, sentì una risata, una risata sadica.. Mi girai di scatto, spaventato, fino a che capì che quella risata proveniva proprio dalla stanza dove si trovavano mio nonno e un altro uomo, anche lui incappucciato.. Che aveva da ridere in quel modo?? Mi incuriosii e mi misi ad origliare.. Non avevo paura, ero sicuro che mio nonno mi volesse un bene dell'anima e che di sicuro non sarebbe stato niente contro di me, ma mi sbagliavo..Fu il momento più brutto della mia vita..-KEI

-Cosa..-KEIKO

La ragazza non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Kei ricominciò a parlare, ma in modo triste..

-Quell'uomo chiese a mio nonno come mi aveva convinto a stare in quel monastero, e lui.. lui..lui gli disse che mi aveva convinto facendomi una promessa fasulla, quella di diventare un campione mondiale, e che io c'ero cascato in pieno.. Poi sentì un'altra risata, ancora più cattiva, mentre le mie gambe cominciavano a tremare.. Poi sentì ancora mio nonno parlare.. diceva che non avrebbe potuto dirmi la verità, non avrebbe potuto svelarmi i suoi piani.. Lo avrebbe fatto solo alla fine, quando avrebbe finalmente raggiunto il suo scopo.. Disse che l'unico motivo per cui mi aveva fatto rinchiudere lì dentro era si quello di farmi diventare più forte, ma non solo.. Disse che mi avrebbe trasformato lentamente in un blader spietato, che mi avrebbe fatto combattere solo per catturare tutti i bitpower esistenti, dicendomi che sarei diventato invincibile, spezzando il cuore di un balder dopo l'altro vedendosi portar via il proprio animale sacro..Mi avrebbe ancora promesso che allora avrebbero tutti avuto paura di me, sarei stato finalmente invincibile.. ma alla fine, lui si sarebbe preso tutto il merito, sottraendomi tutto quello per cui avrei dovuto faticare per poi

impossessarsene e diventare l'uomo più potente del mondo.. Ancora quella risata.. e poi ancora parole.. Diceva che ero solo un bambino, e anche vulnerabile, che non sarebbe stato un problema convincermi, perchè io credevo in lui, credevo alle sue promesse.. credevo nel suo amore.. La realtà era che lui..-KEI

Keiko si girò di scatto: kei aveva cominciato a piangere, cosa che non si sarebbe mai aspettata.. Lo abbracciò dicendogli:

-Forza kei.. butta fuori tutto quello che hai dentro, non avere paura.. ti sono vicina..-KEIKO

Kei pianse ancora per qualche secondo in maniera nervosa, coprendosi il viso con le mani, fino a che alzò improvvisamente la testa facendo sobbalzare la ragazza..

-La verità era che a lui non gliene importava niente di me!! Non gliene importava niente del mio sogno!! Io ero solo un burattino nelle sue mani!! Tutto quell'affetto, tutto quell'amore... Ma cos'erano??Si stava approfittando di me Keiko!! Della mia innocenza, della mia dolcezza, della mia vulnerabilità!! Mi stava usando!! Mi stava usando per i suoi piani!! Tutto quello che gli importava era diventare potente, l'uomo più potente sulla faccia di questa terra!! E avrebbe usato me per tutto questo!! L'unica vittima che ci sarebbe potuta cascare in pieno!! Mi stava trattando come un cretino!! keiko, mi avrebbe rovinato la vita!! Avrebbe distrutto tutto, mi avrebbe tolto ogni cosa che avevo pur di diventare quello che voleva!! E io mi fidavo di lui... Lui era l'unica persona che mi sentivo veramente vicina, l'unica a cui avrei dato tutta la mia fiducia.. Sono stato tradito dall'uomo che pensavo mi volesse bene, che mi amasse veramente.. -KEI

Ci fu un attimo di silenzio, rotto solamente dal pianto di Kei che lentamente si stava attenuando chiuso nelle braccia di quella ragazza.. Keiko poteva sentire le sue lacrime bagnare la sua spalla, mentre lei gli accarezzava dolcemente la testa..

Tutto d'un tratto Kei, ancora con la testa sulla spalla di Keiko, cominciò a spiaccicare delle parole a bassa voce..

-E' così innocente.. non si accorgerà di niente.. lui crede alle mie promesse fasulle.. devo dire che sto facendo un bel lavoro... lui sarà odiato da tutti i balder.. e io mi prenderò il merito del suo lavoro.. Povero nipote mio... che ironia in quella frase... la sua risata diabolica.. io non contavo niente per lui... ero meno di zero.. io lo odio... gli avevo dato tutta la mia fiducia...che stupido..-KEI

Keiko gli alzò lentamente la testa con le mani, asciugandogli le lacrime con le dita e fissandolo intensamente..

-Non ti immagini nemmeno come... come io ti possa capire in questo momento..-KEIKO

Kei notò le lacrime che ormai rigavano anche il volto di Keiko..

-No keiko.. tu... non devi..-KEI

Quella ragazza stava piangendo.. stava piangendo per lui.. Sapeva cosa si provava, poteva riuscire a sentire il suo dolore, tanto che anche a lei faceva male..

-Abbiamo sbagliato entrambi Kei.. abbiamo dato la nostra fiducia a persone sbagliate.. e ci siamo ritrovati a soffrire come due dannati..-KEIKO

Kei fece lo stesso con lei: le asciugò le lacrime prima di tornare a parlare..

-Dopo.. dopo aver sentito quelle parole scoppiai a piangere.. non ci pensai nemmeno su, spalancai la porta e gli gridai contro... gli gridai che non mi avrebbe più rivisto, che lo odiavo con tutte le mie forze... come aveva potuto farmi questo.. Gli gridai che pensavo mi volesse veramente bene, come alla fine è giusto che sia..e invece mi aveva solo sfruttato.. Gli dissi che era una persona spregevole e di prendersi un'altra povera vittima innocente per realizzare i suoi piani.. Poi corsi via, più veloce che potevo, mentre quell'uomo mi inseguiva.. Avevo paura, le mie gambe sembravano cedere, eppure continuavo a correre, sia per scappare via al più presto da quel posto, sia per la disperazione che avevo dentro.. Uscì dal monastero e corsi per la città come una folle, in mezzo alla gente, fino a che quegli uomini non persero le mie tracce.. Non sapevo dove andare, e sinceramente me ne fregava poco in quel momento.. Tutto quello a cui riuscivo a pensare era alla rabbia.. ma anche al dispiacere.. Ero confuso, tremendamente confuso..-KEI

-E dove sei finito poi?-KEIKO

-Andai alla polizia e diedi loro il numero di mio padre, pregandoli di rintracciarlo.. Già, mio padre.. non ci ero mai andato d'accordo, ma piuttosto di non rivedere mai più mio nonno avrei fatto qualsiasi cosa.. Tornai da mio padre.. ma nessuno, da quel giorno, riuscì a conquistarsi più la mia fiducia.. Preferivo stare solo che.. che.. dare questa mia fiducia a persone che non se la meritavano.. Da quel giorno imparai a non fidarmi più di nessuno: dopo che sei stato tradito da un parente, capisci che qualunque persona è pronta a tradirti quando meno te lo aspetti.. E io.. Keiko, io avevo paura, non volevo soffrire ancora in quel terribile modo, e ho cominciato a diventare diffidente da tutto e da tutti, a formarmi questo carattere distaccato.. Meglio stare da soli che...-KEI

-.. che mal accompagnati.. lo so bene Kei..-KEIKO

Kei chiuse gli occhi e aggiunse a bassa voce:

-Hai ragione Keiko... ho paura.. abbiamo entrambi paura..-KEI

La ragazza lo prese per le spalle facendogli aprire quei meravigliosi occhi:

-Ma siamo forti kei.. Abbiamo imparato la lezione, forse un po' più duramente di qualcun'altro.. ma siamo diventati forti..-KEIKO

Kei le fece un sorriso ancora lievemente amareggiato..

-Non dobbiamo avere paura di nessuno...Sei stato tu il primo a dirmelo ieri sera, ricordi?-KEIKO

Kei annuì con la testa, pensieroso..

-Io non ne ho mai parlato con nessuno, mi sono chiuso in me stesso, forse più di te... ma non me la sentivo di parlarne col primo che mi capitava a tiro...-KEI

-Capisco.. non tutti riuscirebbero a capire..e non sarebbe cmq giusto...E' una storia delicata..E mi ha fatto molto piacere che tu me l'abbia raccontata-KEIKO

-L'ho fatto perchè sono sicuro che tu riesci a capirmi.. perchè anche io ho capito te...Siamo uguali keiko, che ti piaccia o meno..E' quasi incredibile come le nostre storie si assomiglino..Per questo io..ecco.. ho pensato tu fossi la persona che cercavo da tanto tempo... Non ho mai incontrato nessuno in vita mia in che mi facesse sentire così sicuro.. sicuro da aprirmi e di buttare fuori tutto quello che tenevo dentro..Ma tu.. come hai fatto..?-KEI

La ragazza arrossì, sorridendo con fare malinconico..

Qualche secondo di silenzio intercorse tra i due, che alternavano momenti in cui si guardavano fissi negli occhi e momenti in cui abbassavano lo sguardo, fino a che Keiko disse:

-Grazie Kei.. grazie di cuore..-KEIKO

-Ma..di cosa?-KEI

-Grazie per due cose:grazie per avermi capito e.. grazie per esserti aperto con me così tanto: non ti immagini nemmeno quanto io ne sia felice.. sono davvero contenta..-KEIKO

Kei allora si fece coraggio e prese le mani della ragazza..

-keiko, ora voglio io che tu sappia una cosa.. Come ti ho detto prima, io non mi confesso col primo che mi capita a tiro, ho già fatto la mia brutta esperienza.. ma noi abbiamo un passato molto simile e..ecco.. è da ieri sera che ci penso..-KEI

-Coraggio Kei.. -KEIKO

La ragazza strinse le mani di Kei, infondendogli coraggio..

-Io penso che qualcuno ci abbia fatti incontrare.. tu sola riesci a capirmi, sei l'unica con cui mi sono sentito libero di parlare.. Non so come tu abbia potuto rapire quella mia persona interiore in così poco tempo.. e voglio essere sincero:qualcuno ha pensato bene di farci incontrare, sapendo che siamo molto simili, in tutto, perchè anche quel qualcuno sa che solo due persone così possono riuscire a capirsi e a sciogliersi a vicenda..-KEI

-E.. chi sarebbe questo qualcuno..?-KEIKO

Kei alzò la testa al cielo, fissando le nuvole... ma il suo sguardo andava ben oltre quella distesa ormai azzurro-scuro..

-Capisco..-KEIKO

Keiko arrossì e sorrise a quel ragazzo fantastico..

-Non mi è mai capitato di sentirmi così, e lo dico sul serio.. Non ti immagini nemmeno quanto bene tu mi abbia fatto.. per la prima volta mi sono sentito bene,libero da quel dolore che mi opprimeva.. e che cmq non dimenticherò tanto facilmente..-KEI

-Lo so Kei.. anche per me vale la stessa cosa.. esperienze del genere ti segnano.. ma ti aiutano a crescere e a capire come va il mondo..-KEIKO

-Hai ragione..E hai anche ragione su un'altra cosa... SIAMO FORTI!-KEI

La ragazza mora sorrise, ringraziando ancora Kei nella sua mente...Anche lei pensava lo stesso, quella notte non poteva essere stato un caso che due persone, così simili, si fossero incontrate proprio in quel punto dell'immensa Tokyo, a quell'ora.. Qualcuno lassù operava per loro..

Ancora quasi come un monologo interiore, Kei continuò:

-E già... probabilmente avranno deciso che era ora che la smettessimo di usare questi scudi difensivi.. e hanno fatto trovare due persone che si completassero a vicenda per far si che ne uscissimo..-KEI

-Gran bella trovata, vero?-KEIKO

-Si.. gran bella trovata!-KEI

Il ragazzo rivolse ancora gli occhi al cielo, dicendo a bassa voce un "Grazie".. Facendo sorridere keiko..

Kei era felice, dopo un lunghissimo tempo era finalmente felice, e dai suoi occhi fieri e decisi questo sentimento traspariva arrivando anche agli occhi della ragazza..

-Sei felice?-KEIKO

-Hey, riesci sempre di più a scoprirmi!! ....Si, lo sono...perchè tu no?-KEI

-Non sai quanto.. E tutto grazie a te..-KEIKO

Il ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli si sentiva ormai finalmente libero.. Non c'era più quel ghiaccio, quella lotta interiore, quel suo continuo nascondersi.. La persona che era dentro, quella persona ormai non più sofferente, era uscita, e lo faceva stare bene.. Non aveva più paura di dire niente.. Ma solo a lei.. Solo con lei riusciva ad essere così.. Voleva dirle tutto, essere finalmente sincero con se stesso come, da ormai tanto tempo, non lo era mai stato.. Più diceva a quell'angelo quello che si sentiva di dire, più ne era felice, senza spiegarsi veramente il perchè..Ma d'altronde cosa avrebbe voluto di più? Aveva finalmente trovato una ragazza in grado di capirlo e...

-.. sei una persona fantastica.. non mi sbagliavo..-KEIKO

...e apprezzarlo per quello che era veramente..

Era incredibile come le parole scivolassero dalle loro labbra così facilmente, senza timore.. Entrambi si sentivano in paradiso, dopo tanto tempo..Ormai quel sentimento era sbocciato, non c'era alcun dubbio, mangiandosi lentamente tutta la paura che, poco prima, li teneva stretti...

Kei era ormai sicuro di potersi fidare di lei.. e di chi altro se no? E questo valeva anche per la ragazza che gli stava vicino:come avrebbe potuto avere ancora paura con un ragazzo come Kei, che sapeva anche lui cosa voleva dire essere traditi? Tutto era come un sogno...

Ad un tratto, Keiko disse:

-Takao sta cambiando idea su di te.. anzi, penso l'abbia già cambiata..-KEIKO

-Unh? Davvero..? Dici? Impossibile..-KEI

-No, è vero, dico sul serio.. Gli ho detto che non sei come sembri.. e che sbaglia a giudicarti all'apparenza..-KEIKO

-Vuoi dire che non ci saranno più ostacoli?-KEI

-Ostacoli per cosa?-KEIKO

Kei sorrise maliziosamente: non sapeva se quello che stava per fare sarebbe stato apprezzato anche da quella splendida ragazza, unica al mondo, ma non gli importava.. Ormai era deciso a non nasconderle più niente, nemmeno quel sentimento che, in quel momento come non mai, era sicuro di provare,e che mai con nessun'altra ragazza sarebbe riuscito ad emergere...

Prese ad avvicinarsi lentamente a lei, mentre ella non riusciva a fare altro che rimanere immobile, balbettando:

-D..dici..p..per..ved..vederci?-KEIKO

Kei fece cenno di no con la testa mantendendo quello sguardo malizioso..

-P..per..c..cosa..?p..per...p..parlare..-KEIKO

Ma perchè diavolo stava dicendo quelle cose?? Forse non era sicura delle intenzioni di kei.. o forse le sembrava troppo irreale per essere vero...

-P..per..-KEIKO

Il ragazzo tatuato le appoggiò una mano sulla bocca, sussurrandogli, sempre con fare da diavoletto:

-Ma non riesci proprio a stare zitta? proprio tu che sei silenziosa..-KEI

Dopo quell'affermazione, tolse la mano che li separava e posò le sue labbra su quelle di quel magnifico angelo caduto dal cielo... All'inizio furono entrambi un po' tesi, lei per l'imbarazzo e lo stupore, mentre lui per paura che quel bacio non sarebbe stato apprezzato.. Ormai il sole non c'era più all'orizzonte, sembrava essere stato mangiato dalle nuvole che sovrastavano il lago.. Ma una piccola striscia rossa rimaneva ancora là, bassa nel cielo..

Keiko, vedendo l'indecisione di Kei, gli circondò il collo con le sue piccole braccia, attirandolo ancora di più verso di lei: voleva dimostrargli che quel bacio era aspettato da tantissimo tempo.. Il ragazzo comprese subito, e, prendendola per i fianchi, si lasciarono andare in un bacio romanticissimo, ma anche un po' aggressivo.. Sembravano non voler smettere mai: ad ogni bacio la loro gioia sembrava crescere..

Senza nemmeno accorgersene, keiko si trovò distesa a pancia in su, mentre Kei le stava di fianco, continuando a darle piccoli bacini sulle labbra..Si fissarono intensamente per qualche attimo, sorridendo, mentre lui era intento a spostare quei ciuffi ribelli dagli occhi di lei..

-Questi ciuffi.. sono ribelli, proprio come te! Non mi lasciano vedere i tuoi magnifici occhi..-KEI

Forse in una cosa si era sbagliata Keiko: si, ormai si era immaginata da un po' che Kei fosse, in realtà, un ragazzo stupendo, e non in senso solo esteriore, ma... non se lo aspettava così dolce e cattivello allo stesso tempo..

-Sei un diavoletto, lo sai?-KEIKO

-Lo so!-KEI

Kei prese a morderle un orecchio, mentre Keiko cercava di divincolarsi in tutti i modi possibili.. Da quanto non si sentivano così felici! Forse da così tanto tempo che pensavano di essersi dimenticati cosa volesse dire amare una persona, e tutto questo rendeva ancora ogni cosa più fantastica... In realtà, oggettivamente, in così pochi giorni non si sarebbe potuto parlare di "amore", ma quel sentimento mangiava le loro anime sempre più velocemente e impetuosamente: aveva troppo bisogno di uscire allo scoperto, ed ora poteva finalmente dire di poterlo fare..

Improvvisamente kei la smise, tornando a fissarla negli occhi e dicendole..

-Sembra essere il mio primo amore.. se non meglio..-KEI

la ragazza arrossì molto visibilmente.. al che, Kei appoggiò la testa al suo petto, chiedendole, un po' titubante..

-Keiko, rispondimi sinceramente..-KEI

-Dimmi Kei..-KEIKO

La ragazza rimase un po' spaventata a quell'affermazione..

-...So che è una domanda un po' indiscreta da fare, e forse non sarai ancora pronta a rispondermi ora.. ma voglio che tu sia sincera.. Dimmi.. mi merito la tua fiducia?-KEI

keiko rimase di sasso..

-Lo so, scusa.. non avrei dovuto chiedertelo.. ci conosciamo, si può dire, da pochissimo.. come posso pensare una cosa del genere?-KEI

Il ragazzo diventò improvvisamente triste, lasciando dipinto un alone di malinconia sul volto della ragazza, che svelta prese il suo viso, facendolo alzare, per poi sussurrargli..

-Kei, hai ragione, ci conosciamo da pochissimo.. ma questo poco tempo è stato abbastanza per far capire ad entrambi che quella notte non è stato un caso il nostro incontro... Ce ne siamo resi contro entrambi, mi sembra.. due persone così uguali, con una storia così simile, che si incontrano proprio in quel punto della ringhiera di quel lago di Tokyo, in quella precisa ora..-KEIKO

Kei continuava a fissarla impassibile..

-Tutto quello che mi hai detto prima sul "caso".. beh, lo penso anche io! Il cielo ci ha fatti incontrare per liberare le nostre anime e... la nostra fiducia verso l'un l'altro, verso una persona ben determinata..e ha saputo scegliere davvero bene..-KEIKO

La ragazza sorrise, sfiorandogli con un dito quei tatuaggi che gli dipingevano le guance..

-Quindi vuoi dire che..-KEI

-Si, kei.. ho finalmente ritrovato il coraggio di dare la mia fiducia a qualcuno, ad una persona ben precisa, che ha tutto per meritarsela..-KEIKO

Prese a scompigliargli quei suoi soffici ciuffi azzurri, per poi dirgli:

-Sei tu..-KEIKO

Quella malinconia che sembrava nascere dentro lui, svanì in un colpo solo a quelle sue parole: l'abbracciò fortemente.. avrebbe voluto ringraziarla 10, 100, 1000 volte, ma la sua voce sembrava spezzata dalla felicità, e tutto quello che riuscì a dire fu:

-Keiko... ti meriti tanto anche tu.. ho fiducia in te! ne ho tanta!-KEI

Com'era strano dirlo, non gli pareva vero.. Eppure si sentiva pronto a dirlo, a dirlo a lei..

Era incredibile quante cose fossero successe nell'arco di nemmeno un'ora di quel pomeriggio.. Forse, entrambi avevano davvero bisogno l'uno dell'altro, in maniera così estrema e disperata che non seppero più tener dentro una sola cosa, una sola frase.. un solo bacio..

Solo allora Keiko vide che il sole era ormai tramontato..

-Oddio, che ore sono Kei?-KEIKO

Il ragazzo si alzò a sedere, estraendo il suo cellulare dalla tasca per vedere l'ora..

-Sono le.. 8.20.. Perchè?-KEIKO

-Takao!!-KEIKO

si rizzò immediatamente a sedere, per poi fissare gli occhi sbarrati di kei..

-Avevo detto a kaky che ci saremmo trovati alle 8.30  davanti a casa sua..Mi aveva detto di non fare tardi o il nonno si sarebbe arrabbiato..-KEIKO

-E' distante?-KEI

-E'... esattamente di fronte a casa mia..-KEIKO

-Tranquilla allora.. non ci metterai molto ad arrivare..-KEI

Keiko non rispose, ma si limitò a fissare il ragazzo, fino a che un sorriso le comparve sulle labbra, sotto lo sguardo perplesso del ragazzo.. D'improvviso lo abbracciò, dicendogli:

-E' stata l'ora più bella che abbia mai passato in quest'ultimo periodo..-KEIKO

-Ne sono contento.. oggi è successa una cosa che pensavo impossibile.. Pensavo di averti fatto solo perdere tempo con i miei discorsi.. Anzi, scusami se magari arriverai in ritardo..-KEI

La ragazza lo spintonò dolcemente ridendo, per poi dirgli:

-Non pensarlo nemmeno, stupido!-KEIKO

kei sorrise annuendo: si sentiva un'altra persona, grazie a lei.. solo grazie a lei..

-Beh.. allora se vuoi ti accompagno..-KEI

-Ok, grazie..-KEIKO

Stavano per alzarsi entrambi, quando una voce da dietro lì bloccò:

-Keiko!! ma sei sempre in giro!!-...

La mora si girò di scatto, trovandosi davanti...

-O scusate.. ho interrotto qualcosa..? hey, ma tu sei kei, quello che ha vinto il girone D!-...

-Rei... a quanto pare anche tu sei sempre in giro..-KEIKO

Rei non rispose, e si sedette di fianco alla ragazza..

-Beh, cmq piacere, io sono Rei!-REI

Porse la mano al ragazzo tatuato che, improvvisamente, cambiò atteggiamento: che tipo invadente quel Rei, però non sembrava tanto male.. Si strinsero la mano, prima di ricadere in un silenzio tombale..

-Ehm.. forse ho davvero interrotto qualcosa.. scusate.. mi sembra di capire che c'è del tenero tra di voi..-REI

I due arrossirono guardandosi in faccia, prima che kei disse:

-Tranquillo, tanto ce ne stavamo andando..-KEI

-Ah capisco.. beh meno male allora..!-REI

La ragazza tornò a fissare per l'ultima volta in quel giorno il lago, ormai senza più alcun riflesso caldo: che bella giornata,quella sola oretta era riuscita farle passare tutta la stanchezza da cui si sentiva oppressa poco prima.. si sentiva realizzata e avrebbe voluto gridarlo, per farlo sapere a tutto il mondo! Kissà il suo kaky che faccia avrebbe fatto dopo aver saputo quello che era appena successo tra lei e Kei.. kissà! Ma sicuramente ne sarebbe stato felice.. o almeno, lo sperava! Si, avrebbe fatto quella sua faccia stupita di sempre: quanto era buffo quando assumeva quella espressione, con gli occhi sgranati e la bocca contorta quasi in una smorfia! Ma lei era felice, ed era sicura che, vedendola così, il suo Kaky non avrebbe potuto far altro che essere contento..

Ancora una volta, la voce di Rei la fece risvegliare:

-Keiko, se vuoi ti accompagno a casa!-REI

Prima ancora che la ragazza potesse quanto meno aprire bocca, kei si alzò e disse in tono severo:

-Veramente la dovrei accompagnare io..-KEI

-Ehm.. ah già, è vero.. avrei dovuto immaginarmelo.. Beh allora.. ci vediamo ragazzi..-REI

Rei si alzò lentamente, prima di salutare i due ragazzi con il volto dipinto di un rosso accesso: che imbranato, avrebbe dovuto capire che.. alla fine l'avrebbe accompagnata Kei.. ma cosa gli era saltato in mente di chiedere a Keiko di accompagnarla a casa quando era visibilissimo che tra quei due.. mah??

Kei guardò il cinese allontanarsi con fare imbarazzato, prima di tendere una mano a Keiko per aiutarla a rialzarsi:

-Dai, andiamo, o farai davvero tardi..-KEI

-Ok...-KEIKO

I due presero la stradina che li avrebbe condotti a casa di Takao in silenzio, fino a che Kei disse:

-ma come lo conosci quel Rei?-KEI

-Ci siamo conosciuti al torneo.. poi ieri sera, prima di arrivare al lago, mi ha fermato per strada: voleva costringermi a tornare a casa perchè diceva che non sarei dovuta stare in giro la tarda notte.. Poi però ha lasciato perdere, visto che ero decisa a farmi un giro..-KEIKO

-Capisco..-KEI

La ragazza lo guardò tristemente:

-Cosa c'è Kei?-KEIKO

-No, niente.. è solo che.. mi ha dato fastidio..-KEI

-Cosa?-KEIKO

-Quella frase detta prima.. non lo so perchè..-KEI

-Beh, anche io ho subito pensato che fosse un tipo che non si facesse gli affari suoi... ma non lo fa per cattiveria o per dar fastidio, lo fa solo per..per gentilezza, perchè sta nel suo carattere: anche Kaky aveva da subito capito che era un tipo socievole..-KEIKO

-Sarà..-KEI

-Kei.. per favore.. non deve darti nessun fastidio, non voglio..-KEIKO

Bloccò il ragazzo con un braccio attirandolo verso di se, sussurrandogli dolcemente:

-Lo sai quello che penso no?.. Sai quello che voglio.. o meglio.. chi voglio..-KEIKO

Il ragazzo annuì, lasciandosi scappare un mezzo sorrisetto nel vedere gli occhi dolci e sconsolati della ragazza:

-Scusami Keiko.. Ho inteso male probabilmente...-KEI

-Tranquillo diavoletto..-KEIKO

I due ragazzi ripresero il loro cammino a passo svelto: erano già le 8.30  e sicuramente Kaky la stava già aspettando..

Era alquanto strano parlare in quel modo solo dopo pochi minuti dal loro primo bacio.. ma era quello che sentivano, quello che veramente volevano trasformato in parole, quel sentimento disperato che finalmente aveva trovato una via d'uscita, ormai non più incatenato dentro, che evadeva più veloce che mai..

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Tra sogno e realtà ***











Takao se ne stava steso sul suo letto con Dragoon in mano: pensava al torneo, agli allenamenti che quella settimana l'avrebbero atteso.. alla finale.. Già, chissà se ci sarebbe arrivato! Non poteva certo dire di essere uno dei più forti: Max lo aveva battuto, solo grazie a quella sua difesa potentissima; Kei.. lasciamo perdere, doveva ammettere che era davvero forte in attacco; Rei aveva dimostrato anche lui di avere un tattica di gioco molto efficente.. E si sarebbe trovato a combattere proprio con lui in semifinale! Le cose non si mettevano di certo bene... Avrebbe dovuto far sfruttare quella settimana il più possibile, altrimenti..

Strinse in un pugno il suo bey e se lo avvicinò al mento: quanti sogni stavano rinchiusi lì dentro.. sogni di vittoria! Ed era sicuro che il suo Drago Azzurro riusciva a percepire tutto questo: la vittoria non sarebbe dipesa solamente da lui, ma che dal suo Drago..

Chiuse gli occhi per qualche istante, cercando di far passare la tensione che i soli pensieri stavano riuscendo a far nascere in lui, prima di dire, a bassa voce e quasi istintivamente, al suo Drago Azzurro:

-Ti prego, aiutami..Credo in te..-TAKAO

Detto ciò aprì gli occhi per fissare ancora un'ultima volta il suo Dragoon, prima di posarlo sul comodino dove era solito stare.. Fece un respiro profondo ed un altro pensiero cominciò a vagargli nella mente, ma non era un pensiero di vittoria.. Guardò l'orologio e..

-Cosaa?? Le 8.40?? Keky!!-TAKAO

Si mise le scarpe di corsa, si fiondò giù dalle scale, scivolò sull'ultimo gradino e finì con la faccia per terra.. il tutto in 2 secondi!

-Nonno Jay!! Vado da Keky!-TAKAO

-Aspetta Takao!!-NONNO JAY

-No, nonno!! Mi alleno domani mattina!! Cia..-TAKAO

-No, un attimo, nipote ingrato!!-NONNO JAY

Takao si bloccò davanti alla porta mezza aperta; si voltò e vide suo nonno con in mano dei libri..

-Che?? Non vorrai mica che studi?? Nonno, ti ricordo che sono in vacanza.. e che ho altro a cui pensare! Ciao!-TAKAO

Nonno Jay afferò il nipote per il colletto della camicia ancora prima che potesse mettere piede fuori casa:

-E' proprio perchè sei in vacanza che ne devi approfittare!! Sei stato promosso per miracolo quest'anno!! Non far pentire i tuoi insegnanti di questo grave errore!! E sentiamo, quale sarebbe quest'altro tuo pensiero?? Quella tua trottola??!! Se avessi saputo che ti avrebbe preso a tal punto da distoglierti dagli studi non te l'avrei mai data!!-NONNO JAY

-ma nonno...-TAKAO

-Ma nonno un cavolo!!-NONNO JAY

Il nonno sbattè i libri in mano al nipote per poi andarsene con fare furioso..

-Uff, che pizze... va beh, farò lo sforzo di portarli a casa della mamma, ma ciò non vuol dire che debba studiare per forza.. hihihihi!!-TAKAO

Detto questo, uscì  e si diresse verso l'entrata del giardino..

 

Intanto, Keiko e Kei erano finalmente arrivati davanti al muro della casa del suo fratellino.. Entrambi si girarono verso l'un l'altro, rimanendo per qualche attimo in silenzio, fino a che:

-Beh, grazie Kei..-KEIKO

-Umh?.. ma di cosa?-KEI

-Di.. di tutto quello che è successo oggi..-KEIKO

Il ragazzo tatuato le sorrise, rimanendo immobile e fissandola, indeciso sul da farsi..

Intanto, dall'altra parte del muro..

-Uffa, quanto pesano questi cosi..-TAKAO

Takao era ormai davanti all'uscita: mise fuori la testa da quella specie di portone aperto ad arco, per vedere se la sua Keky fosse già lì fuori ad aspettarlo col piede che batteva per terra in segno di nervosismo e con lo sguardo inmbronciato... Già si immaginava le sue parole:

"E poi sarei io quella che doveva fare tardi.."KEIKO

Sempre la solita..

Diede un'occhiata a sinistra.. nessuno! Allora si voltò verso destra, chiamandola..

-Ke..-TAKAO

Non potè finire la frase che si bloccò, vedendo sua sorella insieme ad un ragazzo, kei! Sentì le braccia cedergli, ma cercò di trattenersi o avrebbe interrotto quel momento col rumore pesante dei suoi libri... Stavano lì, immobili, a fissarsi: sicuramente non l'avevano sentito o non ci avevano nemmeno fatto caso.. Decise di far un passo indietro, giusto per nascondersi dietro quel grande muro, ma non troppo: voleva stare a vedere quello che sarebbe successo tra i due, la sua curiosità andava oltre ogni limite!

Ad un certo punto i due si presero, quasi in sintonia, le mani, rimandendo però a fissarsi intensamente, fino a che si abbracciarono: Kei aveva una mano sui suoi lunghi capelli mentre lei...

Takao sentì il cuore fermarsi per un attimo: ma quella scena.. lui.. l'aveva già vista... da qualche parte!

Keiko, improvvisamente, si staccò da Kei, dicendogli:

-Kei, promettimi che non ti nasconderai più così tanto..-KEIKO

-E come farei?.. Riesci a leggermi negli occhi, cosa mi nasconderei a fare?-KEI

Il ragazzo fece una lieve risatina, ricambiata dalla ragazza, la quale però tornò ad essere seria quasi subito:

-Io.. non intendevo solo con me..-KEIKO

Solo allora anche Kei si fece serio e, cambiando totalmente espressione, disse:

-Ma.. forse tu non hai ancora capito... Io solo a te riesco a dare la mia fiducia, solo alla persona che sento essere simile a me.. Solo a te ho raccontato tutto perchè.. solo con te mi sono sentito sicuro.. Non riuscirei ad esserlo con nessun'altro, come non sono riuscito in tutto questo lunghissimo tempo..-KEI

Kei riprese le mani della ragazza, dicendole:

-Solo tu hai fatto uscire quella persona che pensavo ormai persa...Perchè sei riuscita a capirmi, keiko.. E mai nessun'altro c'era mai riuscito.. Dimmi tu come potrei essere così anche con gli altri..-KEI

La ragazza rimase a fissare per terra per qualche istante, fino a che disse:

-Ma io non ti sto dicendo che devi dare la tua fiducia a tutti, lo sai che sono contraria quanto te a questo.. Ti sto solo dicendo che.. dovresti imparare a stare un po' più in mezzo alla gente..-KEIKO

-ma a quanto pare, anche a te piace isolarti, ogni tanto..-KEI

-Ogni tanto, appunto! Non sempre.. Come mai Kei..?-KEIKO

Kei fissò il cielo, quasi in cerca di una risposta o forse.. solo del coraggio di dire quella risposta..

-Io sto lontano da quelli che mi disprezzano.. Che sono tanti Keiko..Sono davvero tanti.. E forse sono proprio io a dare loro motivo di disprezzarmi, ma non m'importa! L'esperienza mi ha fatto diventare quello che sono, e non cambio per nessuno.. e poi, qualcuno mi ha dimostrato di sapere apprezzarmi, quindi.. forse non mi devo fare così tante colpe..-KEI

Keiko si guardò intorno pensierosa, prima di rispondere:

-Già.. penso tu abbia ragione.. queste persone sono quelle che si fermano all'apparenza, e dalle quali è meglio stare alla larga..-KEIKO

Kei sorrise, prima di fare un'ultima domanda a Keiko:

-Allora, sei sicura che tuo fratello non sia più uno di quelli?-KEI

La ragazza mora lo fissò, prima di sorridergli annuendo con la testa; in quel momento Takao sarebbe voluto uscire allo scoperto, per dirgli scusa.. scusa per tutto quello che aveva pensato su di lui, ma decise di stare fermo quando vide i due cadere in un bacio profondo.. Rimase a guardarli estasiato: vedere Keky, la sua sorellona, alla quale voleva un gran bene, baciare kei, il ragazzo con così tanti misteri e tanto orgoglio, che lo trattava con fare superiore, sembrava essere una scena troppo strana per i suoi occhi... Sentiva quasi lo stomaco rivoltarsi, ma non seppe il perchè..

Finalmente i due si staccarono per l'ennesima volta, e Takao tornò alla realtà: vide i loro sguardi felici.. Persino quel ragazzo dai capelli tanto strani quanto lui sembrava, per la prima volta davanti ai suoi occhi, felice! La sua sorellona era davvero capace di miracoli.. Sorrise da solo a questo suo ultimo pensiero: ma no, che miracoli.. in fondo, era solamente riuscita a guardare oltre a quella sua maschera, a capirlo.. cosa che lui, purtroppo, non era riuscito a fare! Ma non era importante, la cosa veramente importante era che Kei avesse trovato qualcuno con cui aprirsi, e il fatto che quel qualcuno fosse sua sorella, lo rendeva estremamente felice..

Si lasciò scappare una risatina, forse un po' troppo sonora: Kei e Keiko si girarono di scatto, beccandolo con le mani nel sacco a spiarli..

-Kaky..?-KEIKO

-Ehm.. chi, io?.. si beh ecco.. stavo per.. insomma sono appena uscito...e ..vi ho trovati qui.. ma.. non è che stavo guardando.. noooo.. figurati...eheheh..-TAKAO

Divenne rosso come un peperone sotto gli sguardi stupiti e incuriositi dei due ragazzi..

-Si, va beh.. Dì la verità, ci stavi spiando da un po', vero?-KEIKO

-Io?? ma secondo te?? ma dai..-TAKAO

Keiko sorrise nel vedere la tipica faccia vergognosa e indifferente del fratellino.. Prese Kei per una mano e, insieme, si avvicinarono alla piccola spia..

-Ok, ok.. non vi arrabbiate, però..-TAKAO

-Ma no, Kaky.. Piuttosto, come mai quei libri?-KEIKO

-Uff.. devo.. anzi, dovrei studiare..-TAKAO

-No, hai detto bene, DEVI studiare!-KEIKO

-Hey, ma che vuoi tu?? Studio quando e quanto ne ho voglia..-TAKAO

-No, invece tu adesso, prima di dormire, studi!-KEIKO

-No, no e no! Sono libero di fare quello che voglio!-TAKAO

-Scommettiamo??-KEIKO

Kei rimase divertito a guardare la scena tra i due, il che non scappò a Takao, che gli stava di fronte: per la prima volta, lo stava guardando con uno sguardo diverso..Non fece nemmeno in tempo a dirglielo che Kei prese per primo la parola:

-Takao, avresti un fogliettino ed una biro?-KEI

-Umh? Dici a me? Si..-TAKAO

Sbattè con fare nervoso i libri in braccio a Keiko, cercando una penna ed un foglio, proprio come gli aveva chiesto Kei.. Gli pareva impossibile.. per una volta gli aveva chiesto una cosa senza beffeggiarlo, senza sentirsi superiore.. Forse, era tutto questo che lo rendeva nervoso...

-Ecco..-TAKAO

Diede a Kei quello che gli aveva chiesto, mentre lo stava a guardare scriverci sopra dei numeri:

-Tieni Keiko..-KEI

La ragazza prese il fogliettino incuriosita: c'era scritto sopra un numero..

-E' il mio numero.. Siete solo due persone al mondo ad averlo..-KEI

Detto questo, si rivolse a Takao..

-Grazie.. ma ora io devo andare..-KEI

Ma il ragazzo dai capelli scuri lo fermò per un braccio, facendolo voltare verso di lui:

-Ascolta kei.. io non ti disprezzo..-TAKAO

Avrebbe voluto scusarsi, ma non ci riuscì.. Tutto quello che riuscì a dire fu quella frase.. Kei lo fissò per qualche istante, prima di annuire con il capo facendo un mezzo sorrisetto, ma senza dire niente, se non:

-Ma ricordati della nostra sfida, Takao...-KEI

Fece un mezzo ghigno, che aveva sia dell'amichevole sia della sfida... nemmeno Keiko riuscì bene a decifrarlo.. Detto ciò, Kei stampò un bacio timido sulla guancia di Keiko, prima di salutare i due ragazzi e scomparire, come suo solito, dietro l'angolo..

Takao rimase a fissare la sua sorellona mentre aveva ancora lo sguardo perso verso la direzione in cui, poco prima, Kei era scomparso, prima di sentirla dire:

-E' davvero un ragazzo fantastico..-KEIKO

Takao si limitò ad annuire con la testa, prima di aggiungere..

-Già.. Mi dispiace non aver capito prima.. quello che veramente e.. Spero non sia troppo tardi..-TAKAO

-No.. non è mai troppo tardi..-KEIKO

-Eppure.. non capisco perchè continua a trattarmi così..-TAKAO

-Così come? A me sembra che le cose tra voi due siano migliorate..-KEIKO

-Si, per l'amor del cielo.. ma.. Non so, mi dà una strana impressione..-TAKAO

-Sei tu che ti fai troppi problemi e pensi troppo..-KEIKO

-Si, forse hai ragione.. alla fine sono sempre un suo avversario, e gli darò filo a torcere al torneo! E poi.. avete ragione entrambi: non si può dare la propria fiducia a tutti.. lui l'ha data a te perchè hai saputo capirlo..TAKAO

Keiko si girò verso il fratellino, imbronciata:

-Vuoi dire che hai anche ascoltato il nostro discorso??-KEIKO

-Eh?! Io?... ehm.. no... Beh, cosa pretendi, che io sia pure sordo??-TAKAO

-Uff..-KEIKO

La ragazza abbassò la testa sospirando, mentre Takao si rese conto di averci fatto una figuraccia..

-Beh, almeno mi dovrò risparmiare di raccontarti questa parte..-KEIKO

-Esatto, guardala dal lato positivo.. Adesso entriamo!-TAKAO

-Si, giusto, che devi studiare!-KEIKO

-Umpf..-TAKAO

 

Keiko si sedette sul letto, guardando fuori dalla finestra: quanto era felice.. Non aveva parole per descrivere quel suo stato d'animo..

"Non avere più paura Kei.. sarò con te.."KEIKO

SBOOOM!!

-Hey ma sei pazzo??!! Mi hai fatto prendere un colpo!!-KEIKO

Kaky aveva appena mollato sul pavimento tutta la pigna di libri che teneva in mano, e guardava la sorellona con fare ammiccante:

-Penso dovresti dirmi alcune cose riguardo a... quello che è successo tra voi..-TAKAO

-Umh.. e va bene, però facciamo un patto..-KEIKO

-Eh?-TAKAO

-Io ti racconto, tu però poi studi..-KEIKO

-No!!-TAKAO

-Ok.. allora niente..-KEIKO

-Ma non puoi..-TAKAO

-Si invece che posso.. kaky, non capisci che ti hanno promosso per miracolo quest'anno??-KEIKO

-Si, lo so..-TAKAO

-Dai, non dovrò mica fare come quando eri più piccolo per farti studiare..-KEIKO

-Grrr... se intendi prendermi in giro no..-TAKAO

 

                                  FLASHBACK

-Takao!! Devi studiare!!-KEIKO

-No!! Non ho voglia!! E poi non vedi che mi sto allenando??-TAKAO

-Ma domani hai il compito di matematica!!-KEIKO

-Lo so, e con ciò?-TAKAO

-Ma giusto mezz'ora.. non ti chiedo tanto..-KEIKO

-Uff, che barba!! Ho detto che non mi va, non me ne frega niente!-TAKAO

-Ma guarda che quest'anno rischi di essere bocciato!! hai dei voti che li posso giocare per far la schedina..-KEIKO

-Smettila!! Ho detto che non me ne frega niente..-TAKAO

"Che testardo.."KEIKO

 

La sera, entrambi si coricarono nel letto, e Takao posò il suo Dragoon sul comodino di fianco a lui:

-Dormi bene..-TAKAO

-Umpf..-KEIKO

Spense la luce e si addormentò al volo.. Fu allora che a keiko venne un'idea formidabile.. Facendo attenzione a non svegliare il fratellino, si alzò, prese il suo bey e andò giù a cercare una scatola di cartone.. Lo mise dentro e lo nascose dietro l'armadio della palestra, in mezzo alle altre scatole del nonno, che non voleva fossero toccate per nessun motivo.. Era l'unica idea che le venne in mente per salvare Kaky dalla bocciatura: più di una volta gli insegnanti avevano chiamato il nonno, dicendogli che Takao doveva darsi una mossa o avrebbe perso l'anno scolastico.. Ormai Nonno Jay era disperato, e non sapeva più che fare.. Non si poteva andare avanti così..

Senza far rumore tornò in camera e si rimse a letto, cercando di inventarsi una scusa per giustificare tutto quello..

 

La mattina dopo fu svegliata da un grido del suo Kaky:

-Aaaarghhh!!-TAKAO

-Che ti gridi..?-KEIKO

-Dragoon.. non c'è più...-TAKAO

-Oh.. è vero..-KEIKO

-Dì la verità, l'hai preso tu, vero???-TAKAO

keiko cercò di ricordarsi in fretta e furia la scusa che aveva pensato la notte precedente...

-No.. ma che dici? In effetti, è ora che ti dica una cosa..-KEIKO

-Cosa??-TAKAO

-Beh ecco.. il Drago Azzurro sta soffrendo molto per quello che sta succedendo.. come il tuo bey d'altronde..-KEIKO

-Eh?? Ma non dire str***te!! Dove l'hai messo??-TAKAO

-da nessuna parte! Il fatto è che non può sopportare vedere il nonno che ti sgrida per il tuo andamento scolastico, e non può sopportare il fatto che tutto ciò stia succedendo per causa sua.. Cosa credi, il tuo Drago Azzurro ti è amico, non ti ricordi cosa ti ha detto il nonno?? E da bravo amico non può sopportare tutto questo..-KEIKO

Rimasero un attimo in silenzio: keiko sperava che la scusa avesse funzionato.. d'altronde il suo fratellino era ancora piccolo, ci sarebbe cascato.. o almeno, sperava!

Takao rimase a fissare il comodino per qualche istante: forse aveva ragione la sua sorellona.. se n'era andato.. perchè non se la sentiva di sopportare tutto quello.. e tutto per causa sua..

-Forse.. hai ragione... ma allora.. se n'è andato?? Non tornerà più??-TAKAO

-No Kaky, tornerà.. se tu imparerai ad essere più responsabile e serio..-KEIKO

Takao annuì e,  da bravo bambino, andò in bagno a prepararsi e, dopodichè, preparò lo zaino per la scuola, allontandandosi poi senza dire una parola..

A keiko dispiaceva aver detto quelle cose, alla fine lui c'era rimasto molto male.. Ma non sapeva cos'altro inventarsi per migliorare l'andamento del fratellino.. Non le rimaneva che "prenderlo in giro".. se fosse stato più grandicello, di certo, non ci sarebbe cascato..

Corse giù dal nonno, per informarlo della sua trovata e per assicurarsi che sarebbe stato al gioco, nel caso il fratellino gli avesse chiesto qualcosa.. Fortunatamente, anche Nonno Jay pensò che non c'era nessun'altra soluzione da prendere..

 

Il pomeriggio, Kaky tornò da scuola, demoralizzato..

-Kaky.. allora il compito?-KEIKO

-E' andato malissimo.. e sono sicuro che, dopo questa, il mio Drago non tornerà davvero più..-TAKAO

-No kaky.. tornerà.. oggi impegnati e vedrai che tornerà presto..-KEIKO

Quel giorno Takao si impegnò molto: studiò tutto il pomeriggio per cercare di non far andare male nessun'altra interrogazione, fino a che, la sera, andò dalla sua sorellona per farsi provare la lezione..

-Bravo Kaky, hai studiato..-KEIKO

-Dici che tornerà..?-TAKAO

-ma certo piccolo.. tornerà.. però non devi dargli più nessun'altra delusione o senso di colpa ok? Lui c'è stato molto male..-KEIKO

-Va bene... lo farò per lui..-TAKAO

-Fagli vedere che il suo padrone è una persona seria e responsabile, e lui sarà contento..-KEIKO

Il fratellino annuì con qualche lacrima, e Keiko si sentì spezzarsi il cuore.. ma d'altronde, cos'altro poteva fare?

 

La notte, Keiko aspettò che il fratellino si addormentasse, prima di scendere ed andare a recuperare il suo Dragoon; lo riposò sul suo comodino aspettando la mattina seguente..

 

-Evvivaaaa!!-TAKAO

-Unh..? Che c'è?-KEIKO

Kaky prese il suo Dragoon e glielo mise in faccia alla sorella:

-Avevi ragione, è tornato!! Il mio Dragoon è contento di me!! Avevi ragione Keky, grazie!!-TAKAO

Keiko sorrise..

-Però devi sempre comportarti bene d'ora in poi, e non dare più delusioni al nonno e... al tuo Drago Azzurro, ok?-KEIKO

-Certo, lo prometto..-TAKAO

                                          FINE FLASHBACK

 

-Aahahahah!!-KEIKO

-Spiritosa... anzi, no, sei cattiva!!-TAKAO

-Kaky, ma l'ho fatto per te...-KEIKO

-Umpf...-TAKAO

Il ragazzo rimase per qualche secondo con la faccia imbronciata, prima di gettarsi con le braccia al collo della sorellona..

-Lo so...però potevi farne a meno di prendermi in giro..-TAKAO

-E cos'altro avrei potuto fare?.. Tu nemmeno mi ascoltavi..-KEIKO

-Umh si...-TAKAO

-Però ora questi trucchetti con te non funzionano più.. Kaky, ti chiedo solamente di prendere lo studio con più serietà, non sai quanto è brutto rimanere bocciati.. Devi crescere, devi saper essere più responsabile..-KEIKO

-Uffa..-TAKAO

-Sei proprio testardo..-KEIKO

-E va bene, io studierò.. però tu adesso raccontami com'è andata..-TAKAO

-Ok...-KEIKO

Si misero sul tappeto uno di fronte all'altro e Keiko inziò così a parlare..

-kei si è aperto.. mi ha raccontato il motivo per cui è così.. Mi dispiace kaky, non posso dire nient'altro perchè non voglio tradire la sua fiducia, non posso.. Posso dire soltanto che abbiamo due storie molto simili, in fatto di tradimenti, e che lui c'è stato molto male, forse più di me..-KEIKO

Takao rimase un po' a pensare, prima di risponderle:

-Proprio non vuoi dirmi nient'altro?... Guarda che non vado mica a fare la spia..-TAKAO

-Beh sul fatto della spia non ci metterei la mano sul fuoco, caro..-KEIKO

-Umpf, spiritosa..-TAKAO

-E cmq non lo voglio dire per questo fatto, so di potermi fidare di te.. Però vedi.. mi ha confidato di essere stata l'unica a cui ha raccontato tutto, e l'unica a cui è ancora riuscito a dare fiducia, dopo quello che gli è successo..-KEIKO

-Non essere troppo modesta..-TAKAO

-Piantala!!-KEIKO

-Ma si, stavo scherzando... Lo so che sei riuscita a farlo aprire e a farlo stare meglio: mi è bastato guardarlo in faccia per capirlo..-TAKAO

-E.. beh ecco vedi.. mi sentirei di tradirlo dicendo tutto, e non è giusto.. Sarebbe come venderti la sua fiducia.. E non mi va..-KEIKO

kaky fissò dritto il tappeto: in effetti aveva ragione sua sorella.. provò per qualche istante a mettersi nei panni di Kei, un ragazzo con una storia fatta di tradimenti, a quanto aveva capito.. una storia che l'aveva portato ad essere così, e che di certo non si sarebbe sentito di raccontarla a tutti, specialmente a chi l'aveva da sempre disprezzato.. compreso lui!

-Posso farti solo una domanda?-TAKAO

-Dimmi..-KEIKO

-Questa sua storia l'ha anche portato a non dare la sua fiducia agli altri?-TAKAO

-Si.. ti posso dire solo questo..-KEIKO

-Allora è giusto che tu non me lo dica.. Devi rispettare la sua scelta, quella che spetta a lui... la scelta di dare la fiducia a chi ne ritiene meritevole.. Non ti preoccupare, posso capire..-TAKAO

-Non sei arrabbiato con me?-KEIKO

-Umh.. forse prima un po' si, ma alla fine è giusto così! Non devi tradirlo, hai ragione tu... Lui ti ha ritenuto una persona a cui si può dare fiducia.. però quella persona sei tu, non io.. e non è giusto!-TAKAO

-Non pensavo il mio fratellino fosse così intelligente!-KEIKO

-Uff... che simpatica..-TAKAO

-Cmq non ti preoccupare kaky, se un giorno ti riterrà degno della sua fiducia, sarà lui il primo a dartela.. Io non voglio, non posso..-KEIKO

Takao sorrise, prima di dirle:

-Beh, allora, vai avanti! Com'è che vi siete baciati eh??-TAKAO

-Con calma! Allora, dopo che siete andati via, io mi sono seduta davanti alla ringhiera, nello stesso punto di ieri, fino a quando è arrivato anche lui e si è messo a sedere di fianco a me.. Beh, abbiamo cominciato a parlare, di cosa te l'ho già detto e... appena finita la sua storia, beh.. lui.. non so, sembrava come "libero".. Sembrava dirmi ogni minima cosa che pensava..-KEIKO

-Cosa? Almeno questo posso saperlo?-TAKAO

-Si.. mi ha detto che siamo molto simili e che..-KEIKO

Al solo pensiero, la ragazza arrossì ancora..

-.. è il cielo che ci deve aver fatto incontrare..per aiutarci a vicenda..-KEIKO

-Uuuuhhh, che romantico!! Ahiaaa!!!-TAKAO

-Mi stai prendendo in giro??-KEIKO

-Ohi.. no.. potevi anche risparmiarti il ceffone.. me ne hai già tirato uno ieri sera...ahia che male..-TAKAO

-E poi va beh.. ci siamo baciati.. sembrava così felice.. anzi no, lo era! Era finalmente felice, e non sai quanto lo ero anche io, Kaky! Mi ha chiesto se si meritava la mia fiducia.. e io.. beh, gli ho detto di si..-KEIKO

-Sul serio?-TAKAO

-Certo..Come potrebbe tradirla, quando anche lui sa che vuol dire?-KEIKO

-Già..-TAKAO

Il ragazzo dai capelli neri rimase a fissare la sera che stava ormai calando fuori dalla finestra, quando aggiunse:

-E' così strano.. vedervi insieme.. Ma sono felice, perchè anche tu lo sei... E non importa se Kei continuerà a stuzzicarmi ancora per tutto il torneo.. l'importante è che sia felice dentro, che sia felice con te..-TAKAO

Keiko abbracciò il fratellino, baciandogli la guancia ancora dolorante, in segno di pace e scusa..

-bene, adesso che ti ho raccontato.. STUDIA!!-KEIKO

-Noooo...-TAKAO

-Siiiii!!!-KEIKO

Prese di forza il sua Kaky, mettendolo alla scrivania, con davanti il libro di scienze..

-Ma non potevamo inziare con qualcosa di più leggero?-TAKAO

-No.. avanti studia!-KEIKO

Così, il povero ragazzo abbassò la testa sul libro, ma i suoi pensieri erano altrove.. Erano ancora a quella scena vista poco prima: l'abbraccio, il bacio, l'aria felice, persino la sua scoperta da parte loro.. Non erano cose nuove.. Ma dove le aveva viste?? No, non poteva averle già viste.. quello era.. il loro secondo bacio.. ma allora...

"Il sogno!!!"TAKAO

Alzò improvvisamente la testa dal libro: certo il sogno! Quel maledetto incubo!! Dio mio, che fosse veramente un sogno premonitore?? Era tutto uguale, tranne che.. il luogo in cui si trovavano, le loro parole, le sue parole.. ma per tutto il resto era identico.. Ma mancava qualcosa però: il finale, quell'orrendo finale.. Che sarebbe arrivato dopo? No, non era possibile... E poi, già si sapeva da cosa era causato quel sogno: dalla paura, dalla sua folle paura di perderla ancora, che si era fatta viva come non mai.. dall'esperienza, nient'altro che ricordi.. ma allora, perchè era tutto così uguale?

-kaky? Qualcosa non va?-KEIKO

La voce della sorellona interruppe i suoi pensieri..

-No no.. tutto a posto.. è solo che.. mi sembrava di aver visto un ragno.. allora..-TAKAO

-Cosa??? Un ragno??? C'è veramente??-KEIKO

-No calma.. è stata solo una mia impressione! Sarà perchè sono stanco, tutto qui..-TAKAO

-Ah ok..-KEIKO

La ragazza tornò a leggere il fumetto in cui si era assorta,con indifferenza..mentre Takao.. Beh, lui continuava a pensare, a chiedersi come mai.. ma come mai di cosa?? Come mai di tutto! Non ci capiva più niente.. Ma no, kei non avrebbe mai potuto farle una cosa del genere, proprio lui, che sapeva cosa voleva dire.. e poi, non era il ragazzo che pensava..

Tornò a convincersi che quel sogno fosse solo stato frutto della loro esperienza, nient'altro.. e che sua sorella e Kei si fossero abbracciati per.. per caso, perchè è normale alla fine: abbracciarsi e baciarsi.. che c'è di strano??

-bah.. sto diventando scemo.. mi sto facendo problemi inutili.. si, è vero, è meglio se la smetto..-TAKAO

-Cosa?-KEIKO

-Eh? No niente... parlavo da solo..-TAKAO

-Sicuro sia tutto a posto?-KEIKO

-Ma si certo.. te l'ho detto, sono solo stanco..-TAKAO

Keiko si alzò dal letto raggiungendo il fratellino, che stava ancora seduto con la testa bassa sul libro..

-So che non ti stai concentrando, sei rimasto due ore sulla stessa pagina di tre righe.. Dai andiamo a letto, studierai domani mattina..-KEIKO

-ma domani ho gli allenamenti..-TAKAO

Keky lo fulminò con sguardo assassino, infatti:

-No no.. scherzavo.. cioè, potrei anche andare il pomeriggio ad allenarmi.. non credi? eheheh..-TAKAO

-Si, credo proprio di si.. Domani mattina chiameremo Max e il Prof.. anzi, li chiamerò io e dirò loro che devi studiare..-KEIKO

-Uffffaaaa...-TAKAO

-Dai, ora andiamo a letto..-KEIKO

I due si prepararono e si misero sotto le coperte; Keiko si addormentò col pensiero di quella magnifica giornata, mentre Takao.. rimase a guardare fuori dalla finestra, pensando ancora a "quella strana" coppia che si era appena formata.. Strana, beh non più di tanto.. Sebbene ormai fosse convinto di quello che era Kei, in cuor suo sperava con tutte le sue forze che non sarebbe successo niente, e che quell'incubo fosse soltanto stato un ricordo, come pensò la sera precedente..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Dreams and.. still nightmares ***


<<Mamma

<

Mia madre era davanti a me, e mi fissava col suo sguardo dolce.. quello sguardo che non ho mai fatto in tempo a capire bene perchè.. mi è stata portata via dal destino, da uno stupido incidente stradale.. Mi sento solo, eppure c'è lei davanti a me.. Mi sorride e mi fa cenno di avvicinarmi a lei.. Non ci penso nemmeno un secondo: le corro incontro, felice di poterla di nuovo abbracciare, felice di sentire ancora il suo profumo.. Lei mi stringe e parla.. ma non riesco a sentire quello che dice: perchè?? La guardo con gli occhi pieni di lacrime.. e lei continua a sorridermi..

Mamma, perchè te ne sei andata?? Perchè non sei ancora qui con me?? Mi mette una mano sul capo e mi fa appoggiare al suo petto, prima di sussurrarmi delle semplici ma dolci parole...ora riesco a sentirla...

-Tu non sei solo.. Hai una grande famiglia che ti vuole bene.. e ricorda che io sono sempre al tuo fianco..-MAMMA TAKAO

E' come se sapesse leggermi nel pensiero.. E' vero, non sono solo.. ma mi manchi mamma, mi manchi da morire.. Non ho nemmeno fatto in tempo a salutarti, ad abbracciarti un'ultima volta.. Non ho nemmeno fatto in tempo a capire quanto tu fossi importante per me.. Mi sei stata portata via, così, improvvisamente, e senza una ragione.. Cos'ho fatto di male mamma?? Cos'ho fatto per meritarmi tutto questo?? Qualcuno me lo dica per favore!

Mi accarezzi la testa con fare dolce..e vai avanti a parlare:

-Mia sorella ti vuole bene come un figlio, mio caro Takao...Ti ama forse quanto me...-MAMMA TAKAO

Tua sorella.. intendi dire la mamma di Keky.. si lo so, ma in questo momento, amando lei come madre mi sento un'idiota, un traditore.. Anche se le voglio un gran bene..

-Non devi sentirti così, tesoro.. Amando lei è come se amassi me.. Sono contenta di ciò che stai facendo figlio mio..-MAMMA TAKAO

Ora mi stai allontanando da te.. perchè?? Mi prendi la testa con le tue dolci mani...

-Lei è stata una delle persone più importanti della mia vita.. Voglio che tu vada avanti a vedere in lei ciò che hai sempre visto e vorresti ora vedere in me.. Continua ad amarla come una madre Takao, e vedrai che sarà come se amassi me..-MAMMA TAKAO

La tua immagine sta ora scomparendo: no mamma, non lasciarmi un'altra volta!! Non farlo ti prego!! Mi sento il volto bagnato di lacrime.. corro, nel tentativo invano di raggiungerti, di fermarti.. ma niente.. solo le tue ultime parole eccheggiano ancora nel vuoto:

-Ricordati quello che ti ho detto, figlio mio...-MAMMA TAKAO

Il vuoto.. ora non vedo altro che il vuoto davanti a me... Ma, un momento! Sento ancora qualcosa.. Un rumore stridulo, sembra quasi.. una sirena! Si, una sirena d'ambulanza! Mi guardo intorno, ma non riesco ancora a vedere niente..Poi, lentamente delle immagini sfuocate cominciano a comparire davanti ai miei occhi.. Un corridoio.. delle stanze.. Ci metto non poco a capire quello che mi sta circondando.. Ora le immagini sono molto più nitide.. ma questo è.. un'ospedale!! Mi tremano le gambe, non presagisco niente di buono.. Ora ho paura, una paura folle.. La gente mi passa davanti: dottori, pazienti, visitatori.. ma nessuno fa caso a me.. Le lacrime sembrano ora scomparse dal mio volto, ma.. sento freddo, un freddo polare che è come se bloccasse i miei sentimenti.. Mi giro, quasi istintivamente: sulla mia sinistra c'è una stanza con il muro fatto a metà di vetrata.. Sembra sia lì, ad aspettare me, ad aspettare che i miei occhi ricadano all'interno di quella stanza.. ma non voglio! No, non lo farò! ma sono impotente, sono del tutto impotente davanti a quella visione: le mie gambe cominciano ad avanzare verso la stanza da sole, verso quella vetrata.. Non riesco a comandarle, fermatevi!! Cerco di chiudere gli occhi, ma invano.. sembrano essere più aperti che mai.. Ormai mancano pochissimi passi.. ho paura, non voglio guardare, voglio scappare!! Voglio andarmene da questo posto!!

Troppo tardi, ci sono davanti... A fatica cerco di non guardare, ma mi è impossibile.. una visione sconcertante appare ora davanti ai miei occhi, che sembrano incollati a quella vetrata: ci sei tu, sorellona, su quel letto d'ospedale.. Non riesco bene a vederti, ci sono tre o forse quattro dottori davanti a te, che sembrano anche molto indaffarati! ma cos'hanno?? Cosa succede?? Sembrano disperati!! Finalmente si spostano, e ora posso finalmente vederti.. Ma perchè ti sto guardando?? Non voglio guardarti!! Non voglio vederti in quello stato!! Il freddo sta crescendo, comincio a tremare, mentre ti vedo lì, stesa come se fossi morta.. Due aghi ti entrano nella pelle del braccio, due aflebi.. hai delle cose strane sul petto, collegate ad una macchina che segna i tuoi battiti cardiaci.. Sei pallida, se non fosse per quella macchina che emette dei segnali di vita, penserei che tu fossi ormai passata a miglior vita.. Ma quale miglior vita?? Cosa sto dicendo?? Hai le labbra viola, gli occhi circondati da occhiaie orrende... Respiri a fatica, e, quasi per miracolo, riesco a sentire i tuoi respiri, corti ed affaticati.. Ti prego, sorellona, parlami!! Dimmi che stai bene!! Mi avevi promesso non sarebbe più successo!! Perchè l'hai fatto?? Vorrei piangere, ma le lacrime sembrano essere congelate..Vorrei abbassare lo sguardo, per non vederti più in quello stato.. vorrei chiudere gli occhi, per immaginarti ancora quando mi sgridavi, mi aiutavi, mi sorridevi.. ma non riesco.. gli occhi rimangono fissi su quell'orrenda visione..

Improvvisamente, i medici si girano.. mi fissano impassibili, indifferenti, come se niente stesse succedendo... E ora, anche tu ti giri... mi guardi, sorridi.. Mi sembra un sogno..

-kaky.. ti voglio bene...-KEIKO

Anche io sorellona!! Anche io ti voglio bene!! Ti prego, non lasciarmi anche tu!! Ti prego!!

-kaky,anche io ti voglio bene.. Tzè..-...

Una voce.. una voce che proviene dalla mia destra: c'è qualcuno di fianco a me... chi osa prenderla in giro?? Chi?? Mi giro..

KEI!!! La tristezza lascia il posto alla rabbia, una rabbia feroce e furiosa!! Cosa le hai fatto?? E perchè ridi in quel modo orrendo??

-Io non ho fatto un bel niente.. è tua sorella che è troppo sensibile..-KEI

Rimani lì a fissarla, mentre io vorrei strozzarti, ammazzarti per quello che invece hai fatto!! Ma il freddo continua a crescere, arrivando ad un punto tale che non riesco a muovermi.. Sembro del tutto congelato! Vorrei vedere te in quel letto d'ospedale, in quello stato!!

Kei, cos'hai fatto?? Perchè??

Improvvisamente ti giri.. stranamente sembri triste..

-Credimi, Takao.. anche a me dispiace..-KEI

Detto questo mi volti le spalle e te ne vai, scompari nel nulla, come fai sempre tu.. Kei, fermati!! Dovrai fare i conti con me ora.. kei, ho detto di fermarti!! Ma tu continui a camminare, fino a che la tua immagine non mi è più visibile.. Mi giro, per vedere la mia Keky.. ma la stanza è scomparsa.. è scomparso tutto.. Piango.. finalmente le lacrime riescono a scendere dal mio volto.. Piango, mi inginocchio... che devo fare?? Cosa???>>

 

-Cosa.. devo..fare..-TAKAO

Le lacrime bagnavano il suo cuscino, mentre Takao teneva ancora gli occhi chiusi, in stato di dormi-veglia.. Ormai aveva capito che era tutto un sogno.. ma quelle scene gli avevano fatto troppo male.. troppo! Non riusciva a smettere di piangere, silenziosamente, per non dare troppo nell'occhio..

Trovò finalmente il coraggio di alzarsi a sedere: cosa doveva fare ora? Avrebbe dovuto svegliare Keky, raccontandole tutto? No, non avrebbe potuto per nessuna ragione al mondo... Era stata una giornata magnifica per lei, finalmente il suo Kei l'aveva baciata.. le avrebbe sicuramente rovinato tutto.. lo avrebbe fatto solamente per uno stupido incubo.. Si, ecco.. solo uno stupido incubo.. Aveva fatto male a pensare ancora al sogno della notte precedente prima di andare a dormire, si sarebbe dovuto immaginare che ne avrebbe portato un'altro, di conseguenza!  Ma perchè non la smetteva allora di farsi certi problemi?? Se era chiaro che erano solo stupidi incubi, allora perchè continuavano a torturarlo come non mai? Perchè lui, per primo, continuava a pensarci? Avrebbe dovuto smettere, una buona volta.. ne andava della sua mente, del fatto che avrebbero potuto rovinargli le giornate..Come la precedente appunto! ma guarda un po' te.. pensare che delle semplici cose tra innamorati, un abbraccio e un bacio, avrebbero potuto avere un collegamento col suo precedente sogno.. Cose naturali, alla fine! Cosa dovrebbero fare due così, scannarsi?? Doveva smetterla di avere paura, smetterla e basta!!

I suoi pensieri furono poi catturati dall'altro suo sogno: un sogno dolce... quello di sua madre.. chissà come mai? Probabilmente gli era ancora rimasta dentro la piccola discussione avuta con Max dopo gli allenamenti, quando lui gli aveva chiesto della madre di Keiko.. e poi era venuta fuori la storia di sua madre, della sua madre naturale.. Eppure, quello che lei gli aveva detto in sogno.. Insomma, di certo non erano cose che gli cambiavano la vita, alla fine, lui aveva sempre amato la madre di Keky come una seconda madre.. eppure.. forse sua madre voleva solamente dirgli che gli era sempre vicina, e che apprezzava questo suo amore nei confronti "dell'altra madre"...Una cosa era certa, gli aveva fatto un'immenso piacere rivederla, anche se solamente in sogno..

-Grazie mamma..-TAKAO

Il ragazzo fissò il cielo, fuori dalla finestra, sussurrando quelle semplici parole a sua madre, alla sua vera madre, nella convinzione che lei potesse sentirlo..

Improvvisamente, la stanchezza gli passò.. decise di andare fuori, in giardino: si sarebbe seduto sui gradini dell'entrata, respirando un po' di aria fresca.. si sarebbe sicuramente rilassato! Si girò verso sua sorella, sussurandole:

-Tranquilla Keky...-TAKAO

Non seppe nemmeno lui il senso e il perchè di quella frase.. Ma gliela disse.. Andò poi con passo felpato sulla soglia della camera della madre di Keky.. qualche lacrima gli scese ancora dagli occhi, ma svelto l'asciugò, sussurrando ancora..

-Buona notte.. mamma..-TAKAO

Finalmente, scese le scale, stando attento a non scivolare, e, silenziosamente, aprì la porta d'ingresso...

Si sedette sui gradini, fissando prima la strada, poi il cielo.. poi ancora casa sua.. poi il giardino, tempestato da mille colori: sua madre adorava tenere bene il giardino, era un vero hobby per lei..

Cercò di calmarsi, ma il silenzio che regnava in quella piccola stradina di Tokyo, lo fecero tornare ai suoi pensieri..

In sole due notti, tre sogni che lo avevano totalmente sconvolto.. Stava pensando troppo in quel periodo, ecco qual era la verità.. Si prese la testa fra le mani.. Non voleva spaventare Keky, ma non riusciva a tenersi tutto dentro.. Doveva dirglielo.. Non voleva metterla in guardia, quello no.. voleva solamente dirle i suoi incubi.. si erano promessi di essere sempre sinceri, e tutto ciò non faceva eccezione, per niente, anzi! Ormai aveva deciso: il giorno dopo, nel momento più opportuno, le avrebbe detto tutto.. le avrebbe finalmente raccontato dei suoi incubi: magari lo avrebbe aiutato a risolvere l'enigma.. enigma, che, a dire il vero, non c'era.. Ricordi, paura.. eccole le due soluzioni! Non c'era nessun enigma da risolvere.. Però voleva assolutamente raccontarle tutto, anche con il solo scopo di sfogarsi, di essere sincero..

Rimase ancora qualche istante con la testa fra le mani, fino a che udì una voce provenire dalla stradina..

-Hey, sei takao?-...

Alzò la testa freneticamente..

-Rei..? Ma è tardissimo.. che ci fai in giro?-TAKAO

-Mi piace girare.. E poi sono un tipo che dorme poco..-REI

-Che ci fai ancora lì.. vieni qua a sederti..-TAKAO

Takao indicò con la mano lo spazio di gradino di fianco a lui.. Rei non se lo fece dire sue volte e andò a sedersi di fianco al brunetto.. Il cinese fissò Takao per qualche istante, sospettoso, mentre quest'ultimo era ancora intento a fissare il cielo..

-Ti piace?-REI

-Cosa scusa..?-TAKAO

-Ti piace il cielo?-REI

-Ehm, si.. perchè?-TAKAO

Rei si voltò verso la luna, prima di tornare a parlare..

-Che ci fai ancora alzato? Sembri molto pensieroso.. qualcosa non va?-REI

-Oh no... ho solo avuto un'incubo, niente di che..-TAKAO

-Capisco.. Anche a me capita ogni tanto di fare incubi talmente brutti da non riuscire a dormire la notte..-REI

-Meno male che non sono l'unico allora..-TAKAO

-Certo che no..-REI

Il ragazzo dai lunghi capelli corvini smise di guardare la luna e si voltò, guardando la casa che si ergeva alle sue spalle, sotto lo sguardo interrogativo di Takao..

-Abiti qua?-REI

-No, abito lì di fronte: questa è la casa di Keiko..-TAKAO

-Ah.. e tu dormi qua?-REI

-Beh, diciamo che facciamo a turni, siamo sempre insieme.. casa mia è anche casa sua e viceversa..-TAKAO

Il brunetto sorrise vedendo la faccia di Rei, che era tra lo stupito e il confuso! Tornò a girarsi verso il giardino, fissando il vialetto che conduceva all'entrata, dicendo:

-Capisco.. beato te..-REI

-Unh? Perchè? Che intendi dire?-TAKAO

-No niente..lascia stare..-REI

Il brunetto lo fissò con aria interrogativa, alla quale lui rispose con un semplice sorriso, forse un po' ebete! Svelto Rei cercò di cambiare discorso:

-Prima ho incotrato Keiko e Kei al parco..-REI

-Davvero?-TAKAO

-Si.. e ci ho anche fatto una bella figura..-REI

Il cinese abbassò lo sguardo, diventanto ancora lievemente rosso..

-Che hai fatto?-TAKAO

-Beh.. erano lì seduti davanti al lago.. e io da terzo incomodo mi sono intrufolato! Per di più, come se non bastasse, le ho anche detto che avrei potuto accompagnarla a casa se voleva... davanti a Kei! Che stupido, eppure si vedeva benissimo che tra quei due.. beh si insomma..A Kei non è andata giù, si vedeva..-REI

-Si in effetti tra quei due c'è qualcosa, ma solo da oggi pomeriggio..-TAKAO

-Che stupido..-REI

Takao battè un colpo sulla spalla di Rei con la mano:

-Dai, non pensarci più... stai tranquillo, Keiko avrà sicuramente capito che lo hai fatto solo per gentilezza, e vedrai che ne avrà messo al corrente anche Kei!-TAKAO

-Lo spero.. anche se..-REI

-Anche se cosa?-TAKAO

-No niente, scusami!-REI

Era strano, pensò Takao.. c'era qualcosa che non gli quadrava: cosa pensava Rei? E perchè non voleva dirglielo? Keky si era persino dimenticata di raccontargli quel piccolo particolare della storia.. Ma quasi sicuramente, pensò, lo aveva fatto di proposito, pensando che non fosse di grande importanza.. quando invece.. In tutti i casi, Kaky cercò di passarci sopra..

-Certo che però.. è strano vederli insieme..-TAKAO

-Come mai?-REI

-beh, perchè... non lo so, mi sembra strano.. forse perchè prima lui non mi andava molto a genio, invece adesso.. si, ho capito che non è niente male come ragazzo..-TAKAO

-Ehm.. in che senso?-REI

-Non in "quel senso"!!-TAKAO

-Ah ecco.. ehehehe..-REI

-Umpf, ma secondo te..?-TAKAO

-Io non lo conosco ancora bene, ci siamo solo presentati.. però.. sembra stiano bene insieme.. Poi lei..-REI

Rei si fermò improvvisamente, tornando a fissare la luna..

-Poi lei cosa?-TAKAO

-Niente...-REI

-No, basta dirmi sempre niente! Rei, dimmi cosa vuoi dire..-TAKAO

-Non riesco..-REI

-Si che ci riesci!-TAKAO

-Ma.. mi vergogno..-REI

-Umh.. allora forse penso di aver capito... ti piace la mia sorellona, vero?-TAKAO

Il brunetto cominciò a lanciare a Rei piccole gomitate, ma lui cercò di rimanere impassibile..

-Ma no, che dici?-REI

-Nah nah, secondo me è così!-TAKAO

Strizzò l'occhio al cinesino, che divenne tutto d'un colpo rosso..

-Avanti puoi dirmelo..-TAKAO

-Beh ecco.. si, è carina.. però non la conosco ancora bene.. mi ha solo dimostrato un certo caratterino..-REI

-Si lo so, me l'ha raccontato di quella sera!-TAKAO

I due risero in silenzio, fino a che Rei tornò ad essere serio:

-Penso però di far meglio a dimenticarmi tutto e a pensare ad altro.. Visto che c'è Kei al suo fianco..-REI

Kaky non poteva credere alle sue orecchie: non bastava Kei, adesso ci si metteva anche Rei.. ma d'altronde, era quasi sicuro che quella di Rei verso sua sorella fosse solo attrazione fisica: lui ancora non la conosceva, ci aveva parlato solo per pochi minuti, forse anche quasi litigando..!

-Mi dispiace dirtelo, ma.. si, forse è meglio lasciarli stare, ora che si sono trovati..-TAKAO

Gli dispiaque dire quella frase, ma era la pura verità! Certo, Rei era un tipo amichevole e socievole, si vedeva in tutto quello che faceva, e forse in un primo momento avrebbe preferito lui come compagno di sua sorella.. Ma ora, che aveva capito qual era la vera persona che si celava dietro la maschera di ghiaccio di kei, dovette ammettere che non gli dispiaceva della scelta della sua Keky, anzi! Era contento che Kei avesse finalmente trovato qualcuno..

-Tranquillo..-REI

Fu allora che il cinesino si alzò, cercando in tutti i modi di cambiare quella sua espressione pensierosa in felice..

-Beh, ora vado Takao! faresti meglio a tornare a letto, è molto tardi!-REI

Takao annuì, per poi sorridere al ragazzo.. Non se la sentiva di lasciarlo andare così.. allora cercò di riparare "quel danno" ormai fatto con qualcosa che lo avrebbe tirato su di morale:

-Non pensare a mia sorella: a volte è una scorbutica, ti farebbe solo impazzire..-TAKAO

Si, era vero, a volte era più che scorbutica, però era anche vero che era una persona fantastica.. Ma in quel momento non seppe cosa altro dire..

-E poi.. concentrati sulla semifinale, perchè non sarà facile battermi caro Rei!-TAKAO

Rei sorrise, come previsto..

-Non ti preoccupare Takao.. piuttosto pensa tu a concentrarti! Lo stesso vale anche per te!-REI

I due sorrisero ancora, prima di salutarsi.. Takao guardò Rei scomparire dietro il muretto della casa di Keky, per poi tornare a fissare il cielo: caspita, non l'avrebbe mai detto.. Rei..! ma si, era solo una cotta temporanea, gli sarebbe passata in fretta! Non si doveva preoccupare più di tanto!

Tornò a pensare ancora a Kei: alla fine era davvero contento di quello che stava succedendo, che motivo c'era di farsi tanti problemi? Finalmente si era aperto, e questo non poteva che migliorare le cose.. Sorrise, prima di alzarsi e tornare in casa.. Salì le scale, piano come sempre, e si infilò nuovamente nel letto.. Diede un'ultima occhiata a sua sorella, che dormiva completamente abbracciata al cuscino, come se stesse stringendo qualcosa.. o forse qualcuno.. Quando lui aveva paura del buio, stringeva lui nel sonno, ora invece stringeva il cuscino, forse per abitudine!

Quasi come per scherzare, disse a bassa voce:

-Keky.. ho paura del buio..-TAKAO

Voleva vedere la sua reazione, che fu quasi immediata:

-Peste, vieni qua...-KEIKO

"Oh beh, non sono l'unico che parla nel sonno allora.."TAKAO

Keiko strinse ancora di più il cuscino: probabilmente stava sognando di stringere il suo fratellino!

Kaky sorrise un'ultima volta, prima di stendersi e riaddormentarsi lentamente.. Quanti problemi per niente! Decise che, dal giorno successivo, dopo che avrebbe detto a Keky dei suoi incubi, solamente a scopo di sfogo, non ci avrebbe più pensato.. Era l'unica soluzione per scacciarli via.. Ricordi, erano solo ricordi mischiati a paura.. non doveva temere.. non doveva!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** What there is behind ***











Il sole era già sorto da un bel pezzo e i raggi di luce ormai abbastanza forti e impetuosi di quella bella mattinata d'estate irrompevano nella stanza dove i due ragazzi dormivano attraverso la grande finestra; il rumore di sua madre che correva per il corridoio del secondo piano svegliò Keiko, che fece molta fatica ad abituare i suoi occhi a quella forte luce..

-Caspita.. è già mattina..-KEIKO

La ragazza diede un'occhiata alla sveglia, che segnava ormai le 9, prima di voltarsi verso il fratellino che ancora dormiva beatamente.. o quasi..!

-No, no.. non mi batterai.. non finisce qua.. ti batterò..-TAKAO

kaky parlava nel sonno, come suo solito d'altronde, mentre si agitava sotto le lenzuola.. Sicuramente stava sognando di essere alla semifinale, ormai aveva solo quello in testa! Keiko gli accarezzò la testa, facendolo calmare..

-Dragoon..-TAKAO

-No, non sono Dragoon..-KEIKO

Keky sorrise a quella ultima parola detta nel sonno dal fratellino: era talmente preso che aveva probabilmente scambiato quella carezza di sua sorella per una "carezza" di Dragoon..

Si alzò dal letto, decidendo di lasciarlo dormire ancora per un po', e si diresse in bagno a prepararsi.. Si sentiva attiva, quel giorno, senza un particolare motivo! Anzi, no.. forse un motivo c'era: era felice, dannatamente felice per quello che era successo il giorno precedente, quel bacio sembrava averle cambiato la vita! Si guardò allo specchio, tutt'altro che assonnata, e vide sul suo volto un sorriso smagliante, forse anche un po' sognante! Tornò in camera silenziosamente per non far svegliare Kaky, che ora sembrava essersi calmato, e prese un paio do pantaloni larghi a vita bassa (del suo solito stile), una canottiera aderente, e i suoi fedeli scaldamuscoli e polsini alti: sembrava non poter vivere senza! Prima di tornare in bagno, prese i pantaloni del giorno precedente per metterli a posto, quando, rovistando nelle tasche, trovò un foglietto con un numero.. il numero di Kei.. Le mani le tremarono per qualche istante, e fu percossa da un brivido elettrizzante: era così.. fantastico! Era tutto fantastico quanto lo era lui, quel ragazzo che le aveva ancora fatto trovare fiducia nell'amore, che sembrava essere così perfetto.. Era anche tutto così incredibile: sembrava essere la persona che stesse intimamente cercando..

Afferrò subito il suo cellulare e salvò il numero, prima di essere tentata di mandargli un messaggio.. ma cosa gli avrebbe scritto?? Avrebbe voluto dirgli tante cose, ringraziarlo ancora una volta, ma si rese conto che rischiava di ringraziarlo all'infinito per quello che aveva fatto! Così, le venne in mente una scusa geniale: senza pensarci un attimo scrisse:

Lo inviò con la mano ancora tremante... che cose stupide gli aveva scritto, ma proprio non riuscì a dirgli altro, non sapeva perchè..! Timidezza? No, impossibile, sarebbe stato troppo stupido dopo tutto quello che si erano detti..

In cuor suo, sperava vivamente di poterlo ancora vedere quel giorno, non desiderava altro..

Improvvisamente le tornò in mente qualcosa guardando il suo cellulare.. doveva fare qualcosa, ma non si ricordava bene cosa.. Poi, i suoi occhi ricaddero, senza nemmeno rendersene conto, sui libri del fratellino, che stavano ancora sulla scrivania a formare una pigna.. fu allora che il suo cervello cominciò veramente a connettere..

"Devo chiamare Max e il prof!!"KEIKO

Doveva farlo subito, mentre Kaky stava ancora dormendo, o sicuramente avrebbe trovato qualche scusa per non studiare o per non farla chiamare, mentre ora poteva agire tranquillamente..

Con poca gentilezza rovistò nelle tasche dei pantaloni del fratellino, prendendo questa volta il suo cellulare e tirando giù il numero dei due ragazzi, poi corse giù in salotto a chiamare..

Il cellulare di Max fece molti squilli prima che il ragazzo potesse rispondere:

-Pronto..-MAX

-Ciao Max! Sono Keiko, stavi ancora dormendo per caso?-KEIKO

-Si.. sei sempre più antipatica, mi hai svegliato!-MAX

-Che gentilezza.. cmq scusa, ma devo dirti una cosa..-KEIKO

-Che genere di cosa?-MAX

-Volevo dirti che stamattina non ci sarà nessun allenamento perchè Takao deve studiare!-KEIKO

-Come scusa?? E perchè?-MAX

-Perchè deve iniziare il prossimo anno scolastico bene, perchè è stato promosso per grazia divina..-KEIKO

-Ma scusa, le vacanze sono appena iniziate..-MAX

-Si lo so, e deve darsi da fare subito..-KEIKO

-Uff va beh... no aspetta,quindi oggi niente allenamenti?! Ma scusa un attimo, ci servono.. voglio dire, le semifinali sono tra una settimana!! Takao per studiare ha tutta l'estate! Non sarebbe il caso di dare la precedenza al torneo?-MAX

-Sta calmo e fammi parlare..-KEIKO

-Umpf..-MAX

-Se vi va bene potete allenarvi oggi pomeriggio..-KEIKO

-Umh.. vediamo.. ok, a me sta bene..-MAX

-benissimo, visto che abbiamo trovato un accordo?-KEIKO

-Si si.. ascolta lo avverto io il prof?-MAX

-Beh se proprio insisti ok..-KEIKO

-No, ma se vuoi chiamalo tu!-MAX

-No, chiamalo tu, renditi utile..-KEIKO

-Antipatica.. sempre di più!!-MAX

-Dai smettila.. Allora avvertilo tu!-KEIKO

-E va bene... allora ci vediamo oggi pomeriggio..-MAX

-Ok, ciao!-KEIKO

-Ciao.. no aspetta! A che ora?-MAX

-Umh.. facciamo per le 3 davanti a casa di Takao?-KEIKO

-Ok.. allora a dopo!-MAX

-Ok, ciao!-KEIKO

La ragazza riappese la cornetta, appena in tempo: la porta della stanza si aprì e ne uscì il fratellino stropicciandosi gli occhi:

-Buon giorno fartellino..-KEIKO

-Ciao Keky! Ma da quanto sei sveglia?-TAKAO

-Da poco.. nemmeno mezz'ora..-KEIKO

-Ah.. hey, devo andare ad allenarmi!! Cacchio, me ne stavo dimenticando!!-TAKAO

Il ragazzo fece per correre in bagno, ma fu fermato dalla voce forte della sorella:

-fermati!! Tu stamattina non vai proprio da nessuna parte!!-KEIKO

-Come sarebbe a dire??-TAKAO

Keiko allora salì le scale e si avvicinò al fratellino con aria superiore:

-Dimentichi che devi studiare..?-KEIKO

Kaky fece la faccia più disgustata che avesse mai potuto fare e cercò di scappare dalla morsa di keiko, che svelta lo prese per i pantaloni del pigiama:

-No no.. tu non vai da nessuna parte! Ti ho già congedato dallo studio ieri sera perchè eri stanco, ma adesso non ci sono più scuse, caro mio..-KEIKO

-Ma.. Max e il Prof sono convinti che io vada stamattina, non posso dar buca a..-TAKAO

-Per questo non ci sono problemi: sono già avvertiti.. gli allenamenti sono spostati a oggi pomeriggio alle tre!-KEIKO

La ragazza sorrise, soddisfatta del suo lavoro, mentre Takao si appoggiò alla ringhiera delle scale con la schiena tenendo le braccia conserte

-ma non puoi farmi questo..-TAKAO

-Si che posso, specialmente perchè lo faccio per te.. quindi adesso fila in camera a studiare, o altrimenti puoi dire addio agli allenamenti oggi!-KEIKO

-Uff, che pizze..-TAKAO

Kaky si avviò verso la camera con fare imbronciato, mentre la sorella se la rideva di gusto in modo forse un po' sadico!

-Risparmiati di ridere almeno!!-TAKAO

-Dai sto scherzando.. facciamo così, vengo anche io così ne approfitto per ripassare anche io qualcosa..-KEIKO

-Mi sembra anche giusto!-TAKAO

Così i due si ritirarono in camera a studiare: keky si mise sdraiata sul letto con il libro aperto davanti, mentre Takao era seduto alla sua solita scrivania, sempre con lo stesso libro di scienze sotto il naso... ma non era per niente concentrato: continuava a muovere la coda dell'occhio in direzione della finestra, facendo attenzione a mantenere sempre la testa abbassata sul libro per non farsi scoprire dalla sorellona, mentre sognava di essere là fuori ad allenarsi con il suo bey.. ma guarda un po' che vita.. in una bella giornata di sole come quella era da pazzi starsene chiusi in casa a pensare alla scuola, probabilmente era l'unico ragazzo in tutta Tokyo che in quel momento stava studiando! Se si fosse ricordato dell'impegno che lo aspettava quella mattina, di certo sarebbe andato avanti a dormire, o almeno, a far finta di dormire.. sempre meglio starsene nel letto che studiare, tanto non ci stava riuscendo cmq! Ma in fondo se l'era cercata.. Non aveva fatto niente tutto lo scorso anno, troppo preso da tutt'altro, e gli insegnanti erano stati fin troppo buoni con lui..

                                

                                FLASHBACK TAKAO

Era l'ultimo colloquio tra insegnanti e parenti dell'anno scolastico, prima delle pagelle finali.. Nonno Jay stava in piedi davanti alla porta della verità: presto avrebbe scoperto se il nipote sarebbe stato promosso o rimandato, anche se si rendeva perfettamente conto che era molto più probabile la seconda supposizione! Ormai l'avevano convocato a scuola troppe volte, e non per complimentarsi dell'andamento di Takao, ma per lamentarsi.. Non studiava, stava disattento in classe e arrivava sempre in ritardo, ogni giorno, ad ogni lezione.. nemmeno la condotta poteva salvarlo..

Si decise ad oltrepassare il confine che lo separava dagli insegnanti: aprì la porta e si sedette su una sedia di fronte a tutta quella schiera, pronta a informarlo, quasi sicuramente, della bocciatura del nipote... Sospirò, prima di ascoltare le loro parole.. La prima fu la sua insegnante di matematica:

-Buon giorno, sognor Kinomiya! Lei deve essere.. il nonno di Takao, giusto?-PROF HIROMI

-Esattamente..-NONNO JAY

L'insegnante lo guardò pensierosa, prima di parlare:

-Ci dispiace.. ma suo nipote quest'anno..-PROF HIROMI

-Lo so.. dispiace anche a me..-NONNO JAY

Il pover uomo abbassò la testa: ormai se lo era immaginato.. Fu allora l'insegnante di lingue straniere a prendere la parola:

-In effetti, suo nipote non si è per niente impegnato, si è sempre dimostrato disinteressato alle nostre lezioni..-PROF KAZUKI

-Mi dispiace, non so cosa altro dire..-NONNO JAY

Erano sempre le solite parole, se le era sentite dire decine di volte, ma quel giorno sembravano farlo stare ancora peggio... non c'era ormai nessun'altra speranza di miglioramento da parte di Takao, ormai era tutto deciso..

-Immagino.. però non tutto è perduto..-PROF KAZUKI

-Umh? Che intende dire?-NONNO JAY

-Intendo dire che.. ok, suo nipote non andrà benissimo, ma non è l'unico nella sua classe, mi creda! C'è gente peggiore: ragazzi che addirittura vengono 3 volte al mese a scuola, tutto all'insaputa dei genitori.. E per di più, Takao ci sembra un ragazzo intelligente, è sempre riuscito a superare gli anni precedenti, questa è la prima volta che lo vediamo in questo stato!-PROF KAZUKI

Era vero: suo nipote se l'era sempre riuscita a cavare negli anni precedenti, perchè aveva sempre avuto l'aiuto di qualcuno, o suo o di Keiko, che lo invogliavano.. o meglio, lo obbligavano a studiare, anche con le minacce a volte..ma quell'anno, forse, avevano pensato fosse ormai maturo abbastanza per assumersi degli obblighi e degli impegni, anche se in realtà, si sbagliavano.. Ed era vera anche un'altra cosa: certo, Takao era disinteressato alla scuola, ma era intelligente, aveva logica.. il problema era che non la metteva in pratica..

Questa volta, fu l'insegnante di lettere a prendere parola:

-Noi abbiamo subito pensato ad una crisi passeggera: nella vita dei ragazzi, specialmente nel loro periodo adolescenziale, questo avviene spesso.. c'è a chi dura pochi mesi, e c'è invece chi, addirittura, se la trascina per più di un anno.. è del tutto normale!-PROF AUKI

Nonno jay sapeva benissimo che non era una crisi quella del nipote, ma era uno sbaglio, commesso principalmente da lui che lo aveva lasciato troppo andare quando ancora, visti i risultati, non era il momento.. decise però di affermare tutto quello detto dagli insegnanti: a quanto aveva capito, qualche possibilità c'era ancora, e di certo non voleva mandarla in fumo..

-Si, in effetti Takao è da un po' di tempo che si comporta in modo strano... a volte non lo riconosco nemmeno io..-NONNO JAY

-Lo avevamo immaginato.. ed è proprio per questo e per il fatto che tutti noi pensiamo che possa in fretta recuperare perchè, come ha detto prima il mio collega, è un ragazzo intelligente, e questa è la prima volta che ci combina una cosa del genere, che abbiamo deciso di.. dargli un'altra possibilità!-PROF AUKI

-Cosa intende dire, scusi?-NONNO JAY

-Beh, che intendiamo promuoverlo, anche perchè una bocciatura alle medie non è proprio bellissima...Però ci deve fare una promessa Takao.. per favore, gliela comunichi lei..-PROF KAZUKI

Nonno Jay non credeva alle sue orecchie: suo nipote promosso! Quella era una mano santa!!

-Ditemi tutto!-NONNO JAY

-Deve dire a Takao che l'anno prossimo dovrà dare il meglio di se, per non farci pentire di questa promozione...Non dovrà deluderci ancora..-PROF KAZUKI

-No no no!! Stai tranquillo!! Le prometto che non succederà più! Glielo garantisco io! L'anno prossimo mio nipote sarà il migliore!-NONNO JAY

                                         FINE FLASHBACK

 

Suo nonno gli aveva detto per filo e per segno le parole dei suoi professori.. Gli aveva anche detto che era un immaturo.. e forse aveva ragione!Aveva deluso non solo gli insegnanti, ma anche suo nonno.. Si, in effetti doveva ancora meritarsela quella promozione..Forse Keiko stava fecendo bene ad opprimerlo con lo studio, anche se.. già non ne poteva più!

Improvvisamente si girò verso la sorella: stava ancora sul letto, immobile, con la testa fissa sul libro di legge.. bah, legge! Sperò con tutto il cuore di non dover mai studiare una cosa del genere! Però lei si impegnava.. e anche tanto! Andava benissimo a scuola, era stata promossa con dei bellissimi voti.. beata lei! Si vedeva che si impegnava al massimo: quando studiava niente e nessuno poteva disturbarla.. lei era già matura, mentre lui...

Keiko si accorse che il fratellino la stava fissando:

-Hey Kaky, qualcosa non va?-KEIKO

-Eh? Cosa?.. No no, tutto a posto..-TAKAO

Tornò con la testa sul libro facendo finta di leggere quelle poche righe, fino a che vide la sorella ancora intenta a leggere.. La guardò ancora con la coda dell'occhio, e vide sul suo volto un sorriso.. probabilmente quel sorriso che aveva da quando si era svegliata, ma che lui notava solo adesso.. Si, sapeva a cosa era dovuto, ormai era tutto chiaro..

Improvvisamente, pensando a Kei, a takao venne in mente, come un flash, quell'incubo.. si quello avuto la notte precedente! rabbrividì per qualche istante, prima di rammendarsi che si era promesso di dire tutto alla sorella, voleva essere sincero..Quello era il momento perfetto: erano da soli, sua madre doveva probabilmente essere uscita, e c'era un silenzio solenne in casa.. Gli dispiaque solo per il fatto che l'avrebbe interrotta dallo studio di una materia non facile, ma doveva assolutamente liberarsi da quel peso, da quella situazione di sfogo.. nel pomeriggio non ci sarebbe stato tempo..

Il suo stato pensieroso venne quanto prima scovato da Keiko:

-Hey Kaky.. dimmi se c'è qualcosa che non va.. mi sembri.. strano..-KEIKO

-Chi io..? Umh..-TAKAO

La ragazza allora si alzò, andando verso il fratellino e abbracciandolo da dietro, mentre lui teneva la testa bassa:

-Avanti, dimmelo..-KEIKO

-Cosa?-TAKAO

-Quello a cui stai pensando.. sai che a me puoi dire tutto..-KEIKO

-Si, certo che lo so..-TAKAO

-Che c'è? C'è qualche ragazzina che ti ha preso?-KEIKO

Entrambi sorrisero e Kaky divenne tutto rosso..

-Ho fatto centro?-KEIKO

-No no.. riguarda un'altra cosa..-TAKAO

-Umh.. Adesso che ci penso, non abbiamo ancora fatto colazione.. dai andiamo giù, così, mentre mangiamo, mi dici tutto ok?-KEIKO

-Hey, stai forse cercando di corrompermi col cibo??-TAKAO

-A pensarci bene potrei.. però non è quello che intendevo fare..-KEIKO

I due scesero le scale e andarono in cucina: Keiko si mise subito ai fornelli, trafficando con pentolini, latte e caffè, mentre Takao si sedette al tavolo, rimanendo fisso, in un primo momento, a fissare il colore nocciola di quel vecchio legno, fino a che richiamò la sorellona: ormai si sentiva pronto a dirle tutto..Doveva sfogarsi, a tutti i costi!

-Keky.. vieni qua..-TAKAO

la ragazza si apprestò, il più in fretta possibile, ad accendere i fornelli, e poi andò a sedersi di fronte al suo Kaky...

-Dimmi tutto..-KEIKO

Takao la guardò, fissandola in quei suoi occhi interrogativi e frementi di sapere quello che il suo fratellino voleva dirle, fino a che decise di parlare:

-Allora, prima di tutto voglio fare una premessa, perchè so che tu intenderai male le mie parole! Volevo dirti che non ti voglio dire questa cosa per sfiducia nei confronti di una persona che adesso ti dirò, e nemmeno per metterti in un certo senso in guardia.. e cmq nemmeno per spaventarti.. Voglio solo dirti tutto perchè sono stato svegliato di soprassalto grazie a tutto questo nelle due notti precedenti e.. mi hanno anche un attimino sconvolto al momento, ma poi ragionandoci su ho capito che non c'era niente di male-TAKAO

-No aspetta.. ci sto capendo poco.. ok, la premessa l'ho capita, stai tranquillo..! Però.. parti dall'inizio.. cosa ti ha sconvolto?-KEIKO

-Ok.. cmq voglio che sia chiaro che non voglio spaventarti o altro, come ti ho detto prima, voglio solo sfogarmi, perchè ci tengo ad essere sincero con te e poi.. ne ho bisogno..-TAKAO

-Stai tranquillo!-KEIKO

La ragazza sorrise, così Takao trovò il coraggio di andare avanti:

-Grazie.. beh allora, partiamo da capo.. sono ormai due notti che dei terribili incubi mi perseguitano.. e la cosa più strana è che, una volta svegliato, creano nella mia testa tantissimi problemi, problemi che alla fine mi rendo conto che sono inutili.. però al momento mi lasciano sconvolto, impaurito.. Ricordi ieri mattina, quando ti ho detto che non ho dormito per un incubo?-TAKAO

-Si..-KEIKO

-Beh, quella notte, dopo quell'incubo orrendo, mi sono alzato, e non mi ci è voluto poco a riaddormentarmi.. sono andato giù in cucina a bere un bicchiere d'acqua per calmarmi, ma ero sempre più agitato.. Keky, è stato un incubo bruttissimo! E la cosa peggiore era che.. i protagonisti eravate tu e Kei...-TAKAO

Il ragazzo abbassò la testa respirando affannosamente: le scene di quel maledetto incubo gli giravano ancora per la testa, tormentandolo..ma non voleva darlo a vedere, o avrebbe spaventato la sua sorellona per una cavolata..

-Kaky.. raccontami il sogno..-KEIKO

Takao allora respirò e, finalmente, inziò a raccontare:

-Ho sognato te e Kei davanti al lago del parco.. io ero lì, a guardarvi, ma voi non vi accorgevate di me.. dopo un po', vi siete abbracciati e poi vi siete baciati.. ed io ero felice, perchè vi ho visti felici stretti l'uno nell'altro! Poi una luce incredibile vi ha avvolto e, dopo essere poi scomparita piano piano, siete stati circondati dal buio ma.. la cosa più brutta era che... Kei ti teneva in modo possessivo, con uno sguardo maligno, fino a che mi ha detto che... tu eri sua, in quel momento eri solo sua! Keky, il suo sguardo.. mi ha fatto paura.. e tu.. tu non ti accorgevi di niente, continuavi a sorridere beata..Poi, fortunatamente mi sono svegliato..-TAKAO

-Kaky..-KEIKO

La ragazza richiamò il fratellino che teneva ancora la testa bassa e fissava il tavolo, giocando nervosamente con le dita..

-Ma perchè ti ha tormentato così tanto?-KEIKO

-Non lo so nemmeno io perchè.. vorrei tanto saperlo anche io.. vedere kei con quello sguardo.. avevo paura ti potesse fare del male sorellona..-TAKAO

keiko passò una mano sulla testa di Kaky: sembrava davvero sconvolto, e tutto solo per un incubo..

-Perchè avrei dovuto prenderla male, scusa? E' stato solo un incubo..-KEIKO

-Si ma Keky... nessun altro incubo mi aveva mai lasciato così tanto.. impaurito.. e non so perchè credimi..-TAKAO

-Ti sei fatto troppe fissazioni su quel ragazzo.. e tutto ciò ti ha portato ad avere questi incubi..-KEIKO

Ma Keky non rispose: era contento che Keky non l'avesse presa male, però.. sembrava non capire quello che aveva provato lui quella notte, sembrava non capire la sua vera paura, come mai si fosse sentito in quel modo.. ma d'altronde, cosa poteva pretendere? nemmeno lui lo sapeva!

Keiko si alzò dalla sedia e, dopo aver spento i fornelli, si avvicinò a Kaky e lo abbracciò forte..

-Keky.. io penso che.. sia stata solo la paura a provocare tutto.. la paura di dover assistere ancora a certe scene, di doverti..-TAKAO

-Sssh, ti prego non dirlo.. sai benissimo che non succederà più.. Non devi nemmeno pensarci, capito? E poi, proprio con Kei.. devi smetterla con queste fissazioni..-KEIKO

-Ma il problema è che.. che io non ho più fissazioni su di lui..-KEIKO

-Allora sarà stato solo un caso.. d'altronde, vedendomi con lui, chi altro potevi sognare?-KEIKO

Takao respirò ancora una volta, prima di staccarsi da quell'abbraccio e dire:

-E poi.. anche ieri notte ho avuto un incubo..-TAKAO

Keiko allora tornò ai fornelli, per finire di preparare la colazione, mentre incitava il fratellino a raccontarle tutto..

-Beh.. ho sognato che..tu eri.. eri in un ospedale keky, e.. penso.. stavi morendo..-TAKAO

La ragazza si fece scivolare dalle mani il caffè bollente, ustionandosi leggermente..

-Aaahhh!!-KEIKO

-Keky!! Ti sei fatta male?? Vuoi del ghiaccio??-TAKAO

-No no.. tranquillo..-KEIKO

Keky mise la mano sotto l'acqua gelida, cercando di alleviare un po' il dolore.. quella frase del fratellino l'aveva lasciata... non sapeva nemmeno lei definire come.. l'aveva sognata ancora su quel letto d'ospedale, sospesa tra la vita e la morte.. ancora una volta.. era solo un sogno, ma ripensare ancora a quei momenti la faceva star male.. e probabilmente anche Kaky ci stava male..

-Ok, sta passando..-KEIKO

La ragazza preparò allora due tazze e le mise sul tavolo colme di latte e caffè..

-Coraggio, Kaky.. va avanti..-KEIKO

Takao afferrò la sua tazza, incantandosi con lo sguardo sul fumo che ne usciva..

-Keky.. stavi morendo.. era in uno stato pietoso.. lo stesso di..-TAKAO

-No, non dirlo!-KEIKO

-Si, scusami.. e io, ero lì che ti guardavo.. ma io non volevo guardarti perchè.. non potevo vederti ridotta così..-TAKAO

Il ragazzo cominciò silenzionsamente a singhiozzare: era inutile, non riusciva a non piangere ripensando alla sua sorellona su quel letto, in quei momenti..

Keiko gli mise un braccio intorno alle spalle, prima che lui potesse ricominciare a parlare:

-Volevo scappare... Poi, una voce mi ha fatto girare.. e c'era lì Kei.. era stato lui a farti tutto questo!! A farti star male!! A ridurti così! Lui.. lui ha detto che.. non era colpa sua ma.. eri tu troppo sensibile, prima di dire che gli dispiaceva.. per poi sparire..-TAKAO

Kaky si mise le mani davanti agli occhi.. perchè?? perchè quei maledetti incubi ancora gli facevano male?? Forse perchè.. non voleva più vederla soffrire, nemmeno in sogno.. l'esperienza avuta era già bastata, anzi, era fin troppo..

Le stesse domande se le faceva Keiko, nemmeno lei sapeva il perchè di tutta quella disperazione del fratellino..

-Kaky.. sono stati solo dei brutti incubi, ma non devi averne paura..-KEIKO

-Si, lo penso anche io ma.. allora.. perchè? perchè mi sto facendo così tanti problemi? Perchè mi tormenta anche solo pansarci??-TAKAO

Kaky ormai stava piangendo: una lacrima gli rigò il viso, ma fu subito asciugata dalla sorellona che lo abbracciò ancora una volta, ma più forte della prima..

-Keky.. dici che.. sia solo paura di..non voglio che succeda ancora, per favore..-TAKAO

-No Kaky, non succederà più, te lo prometto.. Anche io penso che sia stata solo paura... probabilmente quelle nostre discussioni su Kei e su di me.. beh forse ti hanno fatto risvegliare questi sentimenti, ti hanno fatto tornare forse un po' troppo in mente quell'esperienza.. ma non c'è niente di cui temere..fidati..-KEIKO

Takao strinse ancora di più la sorella: si, forse aveva ragione.. d'altronde era la stessa cosa che pensava lui.. doveva solo lasciare che quella paura ostinata si calmasse un attimo.. ora non ci avrebbe messo molto, dopo aver finalmente capito la vera persona che stava al fianco di Keky.. sarebbe presto scomparsa, giorno dopo giorno, e lui avrebbe aiutato tutto questo semplicemente non pensandoci, semplicemente rimanendo felice per tutto quello che stava succedendo alla sua Keky..

-kaky, dimmi una cosa sinceramente..-KEIKO

-Cosa?-TAKAO

-Hai ancora qualche dubbio su Kei?-KEIKO

-Sorellona.. ma no.. cosa te lo fa pensare?-TAKAO

-No, niente.. era solo una domanda..perchè.. vedi pensavo che questo sogni.. beh si ecco lo so che sono solo sogni, ma.. ho avuto paura che tu li avessi fatti valere più di quanto avresti dovuto kaky.. sono solo semplici incubi..-KEIKO

In effetti, qualche dubbio, l'aveva avuto.. ma era durato solo pochissimi attimi, attimi in cui la sua mente era ancora sconvolta da quelle scene immaginarie..

-No, keky, tranquilla..-TAKAO

-Allora continuo a chiedermi come mai ti turbino così tanto..-KEIKO

-Te l'ho già detto.. non lo so! Forse, per quelle scene.. così crude.. con te in mezzo..-TAKAO

La ragazza fissò il fratellino per qualche secondo, prima di dirgli:

-kaky.. promettimi che non avrai più paura che succeda una cosa del genere.. kei è un ragazzo fantastico, e cmq non dimenticare che io, da quei giorni, sono più forte..Promettimi che non ci penserai più, per favore...Promettimi che non ti tormenterai più in questo modo, anche se dovesse capitare un altro incubo.. perchè.. quando dormiamo, non sai cosa la nostra mente vada a scovare per farci sognare.. va  a scavare anche negli angoli più remoti dei nostri ricordi.. E fidati, sono solo quelli che ti hanno fatto sognare quelle cose..-KEIKO

Aveva ragione.. continuava a pensarla come lui: ricordi, paura.. certo, era quello.. non poteva essere altro..

Takao si asciugò le lacrime..

-Te lo prometto Keky..-TAKAO

kaky sorrise, finalmente: ora si era sfogato, stava meglio, ed era felicissimo che Keky non l'avesse presa male, come invece lui pensava.. Alla fine si convinse ancora di più che erano solo incubi senza senso, ne aveva avuta una doppia conferma dalla persona che più gli era vicino e che più lo conosceva al meglio..

Keiko sorrise anche lei, vedendo il fratellino finalmente più rilassato.. Povero Kaky.. provò a mettersi nei suoi panni, provò ad immaginarsi lei a sognare il suo fratellino in un letto d'ospedale, sul punto di morte.. Lo capiva benissimo.. non l'avrebbe mandata giù facilmente, anche se fosse stato solo un sogno.. figuriamoci poi lui, che l'aveva vista nella realtà così.. Sicuramente, ora che le discussioni tra lei e lui riguardo Kei e riguardo quei giorni erano finite, quegli incubi non l'avrebbero più tormentato.. o quanto meno, sarebbero lentamente scomparsi..! Era stata solo colpa di quelle maledette discussioni se kaky aveva avuto questi incubi.. incubi secondo lei insignificanti, perchè lui non aveva nulla di cui temere..

Gli accarezzo la testa con i capelli ancora scompigliati e gli disse, a bassa voce:

-Non temere fratellino.. è stata solo colpa dei nostri battibecchi.. stai tranquillo..-KEIKO

Takao le prese la mano prima di risponderle:

-Grazie..-TAKAO

Ora si sentiva davvero più tranquillo, grazie a lei e alla sua logica...

-Hey!!-TAKAO

keiko gli tirò la coda improvvisamente, facendolo quasi ribaltare dalla sedia!

-Dai, facciamo colazione poi vai a metterti a posto! Almeno quando la mamma tornerà avrai un aspetto decente!-KEIKO

-Umpf..-TAKAO

La ragazza prese in mano la sua tazza di latte e caffè, ma non fece nemmeno in tempo a portarla alla bocca che le suonò il cellulare..

-Un messaggio.. umh..-KEIKO

Kaky vide gli occhi della sorellona illuminarsi:

-E' Kei!!-KEIKO

-E fammi leggere!!-TAKAO

kaky rubò il cellulare a Keiko, ancora in trance per la felicità, e lesse il messaggio..

-Hey hey.. sembrerebbe un appuntamento.. Ma no che dico, vi siete già baciati alla fine, no?-TAKAO

"Quel ragazzo continua a stupirmi sempre di più!"TAKAO

-Si ma.. sono troppo felice!! Si è vero ci siamo già baciati ma.. ogni cosa che succede mi sembra cmq sempre più frantastica!-KEIKO

Gli occhi le brillavano dalla felicità: aveva un'immensa voglia di vederlo, di stringerlo, di parlargli e.. di baciarlo ancora, di provare ancora quel brivido indescrivibile..!

kaky sorrise: l'unica cosa che riusciva a fare, finalmente, era sorridere ed essere felice per lei.. perchè, dopo tanto, qualcuno era ancora riuscito a renderla così..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Per colpa di una ferita ***








Il tempo passò in fretta, si erano già fatte le 3 di pomeriggio, un pomeriggio afosissimo, che costrinse Keiko a mettersi in pantaloncini corti come il fratellino, legandosi i lunghi capelli neri con un mollettone che, nonostante la sua grandezza e la sua forza, non riusciva a tenere ogni ciuffo di quella chioma scalata alla bambola ribelle: qualche ciuffo le rimase davanti e sulla schiena, rendendola ancora più carina..

Finalmente Takao si era deciso ad usare quelle corte due orette prima di uscire per studiare qualcosa, solo grazie alle minacce della sorella, che di sicuro gli avrebbe fatto saltare gli allenamenti quel giorno..!

La ragazza era davanti allo specchio della camera, intenta a coprirsi le occhiaie che la stanchezza causata dal troppo caldo le aveva creato, quando arrivò il fratellino con aria sconvolta compresa di occhi fuori dalle orbite! Si buttò sul letto insieme al suo zainetto contenente Dragoon e il suo dispositivo di lancio e.. va beh, anche un paio di panini per lo spuntino! Rimase imbambolato a guardare il soffitto, riuscendo a non pensare ad altro che al caldo incessante e insopportabile che era salito dopo mezzogiorno, quando d'improvviso si alzò a sedere.. Quasi non gli venne un mezzo infarto quando vide..

-Keky!! Non vorrai mica uscire così??-TAKAO

La sorella si girò con fare innocente, con ancora il correttore per le occhiaie in mano, fissando Takao che la guardava sbigottito..

-Perchè? Che c'è che non va?-KEIKO

-Come che c'è che non va?? Non puoi uscire conciata in quello stato, con quei pantaloncini che NON HAI!!-TAKAO

keiko aprì lo specchio dell'armadio, guardando la sua immagine con fare serio, per lungo e per largo, davanti, dietro e di lato, senza vedere nulla di così strano: era vestita con dei semplici pantaloncini di jeans, si va beh.. corti.. anche se non ci vedeva nulla di scandaloso! La canottiera era abbastanza corta, e le lasciava giusto intravedere il pearcing all'ombelico, fatto molto tempo prima, e il particolare tatuaggio che le decorava la schiena in basso: due ali che le partivano dal centro con un simbolo in lingua antica che voleva dire FORZA e le finivano ai lati..Sorrise: Kei ancora non l'aveva visto! Beh, di certo lo avrebbe scoperto presto!

Si rigirò verso Takao con fare imbronciato, mentre il ragazzo stava ancora a fissarla a metà tra lo scandalizzato e il nervoso:

-Beh.. non ci vedi nulla di strano..-KEIKO

-Ma sei scandalosa, Keiko!! Non puoi farti vedere dagli altri in questo stato!-TAKAO

-Allora, primo non sono scandalosa, è solo che non è colpa mia se fa caldo.. secondo Max e il Prof non mi sembrano per niente due maniaci.. anzi, sinceramente non mi sembrano nemmeno interessati alle ragazze.. hihihihi!-KEIKO

-hey ma.. Keiko!! Che siano interessati o no alle ragazze è affar loro.. Cmq tu in giro così non ci vai!-TAKAO

-hey, ma chi sei per dirmi quello che devo e non devo fare?-KEIKO

-Tuo fratello..-TAKAO

-Si, ma questo non te ne dà diritto..-KEIKO

La ragazza tornò a rimirarsi allo specchio, prima di dire:

-Io sto benissimo così, e sta tranquillo che quelli nemmeno ci faranno caso..-KEIKO

Takao si rassegnò: quando sua sorella si metteva in testa una cosa era quella e basta! E poi non aveva voglia di litigare, faceva già troppo caldo.. affari suoi, alla fine!! Lui l'aveva avvertita!

 

Finalmente uscirono di casa, e furono travolti da una tempesta d'afa ancora più violenta, che portò i due ragazzi ad ansimare, facendoli sudare come dannati.. Cercarono un posto all'ombra sotto l'arco d'entrata della casa di Takao e aspettarono Max e il Prof.. Fortunatamente non ci misero molto ad arrivare..

-Ciao ragazzi!!-PROF K

-Hello!!-MAX

Keiko e Takao si avvicinarono ai loro amici che, solo in un secondo momento, si resero conto dell'abbigliamento della ragazza.. Rimasero anche loro imbambolati per qualche istante..

"Ecco, lo sapevo.. keky, sei sempre la solita!! Che vergogna.."TAKAO

-beh, allora, andiamo!! Cosa stiamo aspettando, eheheh..-TAKAO

Voleva togliersi al più presto da quella situazione imbarazzante, e ci riuscì alla grande..

-Eh? Ah si, ok..-MAX

I quattro si incamminarono verso il parco: quel giorno gli allenamenti sarebbero stati meno intensivi, visto che ormai il Prof aveva raccolto abbastanza dati su cui poter lavorare.. Quel giorno avrebbe lasciato liberi i due ragazzi di allenarsi come meglio credevano..

Keiko si mise in testa al gruppo, ma fu subito ripresa dal fratellino:

-Keky!! Vieni qua..-TAKAO

La ragazza si voltò e si fermò, aspettando che Kaky la raggiungesse.. Anche lui si fermò prendendola per la mano e lasciando, con maggior indifferenza possibile, che gli altri due passassero davanti..

-Tu stai dietro con me..-TAKAO

-E perchè??-KEIKO

-Hai il coraggio di chiedermelo?? Non hai visto prima quei due?? Te l'avevo detto io..-TAKAO

-beh, almeno adesso so che a loro piacciono le ragazze.. ahahaha!!-KEIKO

-E smettila!!-TAKAO

-ma stavo scherzando.. e cmq non vedo cosa abbiano da guardare: non hanno mai visto una ragazza in calzoncini?? Mi coprono tutto quello che c'è da coprire, tranne le gambe.. cosa c'è di così scandaloso, come dici tu?? probabilmente sono due ragazzini che si scandalizzano anche solo a vedere un paio di gambe...-KEIKO

-Uff.. Keky devi capire che le tue forme sono cambiate..-TAKAO

-E allora?? Forse non sono più libera di vestirmi come voglio??-KEIKO

-Si però.. uff, lasciamo perdere..-TAKAO

Si, in effetti erano solo dei normali pantaloncini corti.. ma era sua sorella che.. li faceva sembrare così.."strani"! Su una ragazzina di 13 anni non avrebbero avuto lo stesso effetto! ma si, in fondo, forse Max e il Prof avevano davvero visto una ragazza già abbastanza.. sviluppata in pantaloncini per la prima volta! Sarebbe passato presto.. Un ragazzo probabilmente più maturo non l'avrebbe guardata in quel modo..

 

Gli allenamenti trascorsero al meglio, con, come sempre, qualche sclerata da parte di keiko verso qualcuno lì presente.. Kaky continuava ad abbassarle le maglietta tra una battaglia e l'altra, per coprirla, e più di una volta, si ritrovò con cinque dita stampate questa volta però sulle braccia! Max continuò, per tutto il santo tempo, a farle domande sul suo tatuaggio, nemmeno fosse un incisione a fuoco..

-Bello! Cosa vuol dire??-MAX

-Il significato lo so solo io..-KEIKO

-Ma dimmelo!!-MAX

-No..-KEIKO

-Almeno dimmi cosa vogliono dire le due ali!-MAX

-No-KEIKO

-E la lettera?? Che lingua è??-MAX

-Ti dico solo che è una lingua antica, ma non ti dico cosa vuol dire..-KEIKO

-Uffaaaa... che noia che sei!!-MAX

-Senti chi parla!-KEIKO

-Ma.. ti ha fatto male?-MAX

-Si tanto..-KEIKO

-E perchè??-MAX

-Perchè me lo hanno fatto con gli aghi..-MAX

-Oh my God, ma allora è vero!!-MAX

-Certo, non mi faccio quelli che vendono in edicola..-KEIKO

-Mammina, che paura.. e ha sanguinato??-MAX

-Si..-KEIKO

-ma tanto?-MAX

-Abbastanza..-KEIKO

-E perchè proprio sulla schiena?-MAX

-Perchè mi piace..-KEIKO

-Si ma è grande, quanto ci è voluto per fartelo?-MAX

-Bastaaaaa!!!!-KEIKO

-hey sta calma.. scusa..-MAX

Max tornò al suo allenamento, lasciandola in pace per solo pochi, forse troppo pochi, minuti, per poi tornare a tartassarla di domande, la maggior parte delle quali, ovviamente, non ebbero risposta.. Poverino! keiko passò la maggior parte del tempo col Prof, stando seduta vicino a lui davanti alla piccola arena dove Takao e Max si stavano allenando.. Pensò bene di sequestrargli il computer, mettendoselo sotto il sedere: quel giorno non avrebbe dovuto lavorare, in teoria, ma ormai lo sapeva fin troppo bene che non avrebbe resistito un intero pomeriggio senza mettere le mani sul suo adorato Dizzy.. Più di una volta il povero Prof provò, anche con fare supplichevole, a riprenderselo, ma gli sguardi cagneschi della ragazza gli fecero sempre cambiare idea..

-Ascolta prof.. Ma tu.. perchè pensi sempre a questo cavolo di computer?? Prova a guardarti intorno: ci sono così tante belle ragazzine in giro.. possibile che tu non le veda?-KEIKO

-Quelli non sono affari tuoi!-PROF K

-Oh mi scusi.. domenticavo che a te le ragazze non interessano..-KEIKO

-Esatto.. cioè no! Nel senso, in questo momento no!! Però..-PROF K

-Ahahahah!! Lo sapevo!! Io lo avevo detto!!-KEIKO

La ragazza si piegò in un due dalle risate, mentre il prof diventò di un colore indefinito: passò, nel giro di 3 secondi, dal rosso, al viola, al verde, al giallo... Si alzò in piedi di scatto, mentre keiko stava ora stesa su Dizzy contiuando a ridere guardando il Prof cambiare così velocemente colore..

-Insomma, smettila!!-PROF K

Le sue grida attirarono i due balders, che in quel momento erano entrati nella fase acuta della sfida, facendoli girare di soprassalto e, quindi, distrarre dal loro da farsi:

-Prof che succede??-TAKAO

-Mi ha appena dato del ri***io*ne!!-PROF

-keiko!! Non pensavo arrivassi a tanto!-TAKAO

La ragazza a quel punto si alzò a sedere, fissando Takao con gli occhi ancora pieni di lacrime per le risate.. non fece nemmeno in tempo ad aprir bocca per ribattere, che i due bey, ormai abbandonati da ogni genere di comando, si scontrarono violentemente: Draciel finì contro un albero sfiorando Max, mentre a Dragoon toccò una sorte un po' più dolorosa, ma non per lui.. Il bey sbalzò fuori dall'arena a grande velocità, andando a colpire la povera Keiko in piena fronte..

La ragazza lanciò in grido, prima di ributtarsi a terra con le mani sulla zona ferita, mentre Dragoon le finì ai piedi..

-keiko!! Ti sei fatta male??-MAX

-Mannaggia a te!! Te lo dico sempre di stare lontana!!-TAKAO

Il fratellino andò in direzione della sorella, che non accennava ne a muoversi ne a rispondere, mentre Max rimase immobile davanti all'arena..

-Dici che si sarà fatta male?-MAX

-Non penso, fa solo scenate.. non è la prima volta..-TAKAO

Kaky prese la sorellona per una spalla, dicendole di smetterla e cercando di farle levare le mani dalla fronte, quando il Prof, prendendo in mano il bey di Takao, gridò:

-Takao guarda!! Sembra.. sangue!!-PROF K

Takao allora strappò dalle mani del Prof Dragoon e lo fissò in lungo e in largo, notando una lieve macchia di sangue sulla parte laterale..

-O mio Dio...-TAKAO

Non ci pensò su nemmeno un secondo, chiamò Max e insieme tirarono a sedere Keiko e l'appoggiarono con la schiena contro un albero, mentre lei non accennava a levarsi le mani dalla fronte..

-keiko!! Come va??-TAKAO

-Male..-KEIKO

La ragazza riusciva a malapena a parlare, il dolore era davvero forte, si sentiva un bruciore orrendo sulla fronte e un male che le copriva tutta la cassa cranica, creando come dei botti che si ripetevano insopportabili nella sua testa..

-Sanguina?..-MAX

Takao levò a forza le mani della sorella dalla sua fronte, lasciando intravedere una ferita, ancora sanguinante, e che di certo non si poteva dire piccola: era quasi lungo come una sua sopracciglia..

I ragazzi rimasero sbalorditi:

-keiko..ma.. non ti era mai successo...-TAKAO

Mentre diceva quelle parole, tirò fuori un fazzolettino dalla tasca e lo mise sopra la ferita della sorella, premendo per fermare il sangue:

-Lo so...ahia.. mi sa che..ohi.. ero troppo vicina..-KEIKO

-Si, ha ragione.. lei e il Prof erano vicinissimi all'arena..-MAX

-E poi, se voi non vi foste distratti..-PROF

-Stai per caso dando la colpa a noi??-TAKAO

-No.. o meglio.. quasi..-PROF

-Se tu non ci avessi disturbato con le tue grida, non sarebbe successo niente!!-TAKAO

-ma è stata lei a farmi arrabbiare!! E poi chi vi ha detto di distrarvi??-PROF K

A quel punto della discussione, intervenne ancora keiko, che continuava a tenere, insieme al fratellino, il fazzoletto premuto sulla fronte..

-Adesso basta...ahi... non è colpa di nessuno.. è successo e basta..arrghh!!-KEIKO

-Keky!! Fa così male?-TAKAO

La faccia della ragazza assunse una smorfia di dolore acuto:

-Ahi.. va a scatti.. mi rimbomba la testa.. e mi gira.. ohi ohi..-KEIKO

Appoggiò anche la testa all'albero, tornando a chiudere gli occhi e respirando intensamente: il sangue non accennava a fermarsi..

-Ma che esagerata!! E' solo un taglietto!-MAX

-max, è solo un taglietto, ma è profondo! Ti rendi conto della velocità con cui è stata colpita? Senza contare che il moto rotatorio non ha di certo migliorato la situazione..-TAKAO

In effetti era vero: i due bey furono scagliati fuori dall'arena in modo talmente violento che non accennarono a fermarsi di girare.. E la povera Keiko, purtroppo, era davvero molto vicina all'arena di gioco: quel giorno proprio non le passò per la testa quella eventuale ipotesi, e cioè quella di beccarsi ancora qualcosa in fronte, non ci pensò nemmeno.. Senza contare che le altre volte era sempre stata cmq lontana abbastanza, permettendo al bey del fratellino di ammaccarla leggermente.. Era solo colpa sua, avrebbe dovuto immaginarselo, avrebbe dovuto pensarci come le altre volte e starci lontata da quella maledetta arena!

Una voce nuova le fece improvvisamente aprire gli occhi:

-Hey ragazzi! Ci rivediamo!-...

Max si girò, mentre Takao e il Prof erano ancora intenti a guardare la ragazza:

-Ciao Rei! Sei venuto anche tu ad allenarti?-MAX

Il cinese non rispose vedendo gli altri intenti a fare "qualcosa" contro un albero.. Si avvicinò per capire meglio e, con suo grande stupore, vide Takao che teneva premuto un fazzoletto sulla fronte di keiko, che sembrava non stare per niente bene..

-Ciao keiko.. ma che hai? Sei bianchissima..-REI

-Il mio bey le è arrivato in fronte a grande velocità, e lei era troppo vicina all'arena.. tutto ciò le ha provocato questo..-TAKAO

Il ragazzo tolse per qualche secondo il fazzoletto dalla fonte della ragazza, giusto per lasciar vedere a Rei l'accaduto..

-O cavoli! E tutto questo per un bey in fronte?-REI

-Mi sembri Max! Cmq si.. te l'ho detto, era troppo vicina, ci siamo distratti proprio nel punto cruciale della sfida e Dragoon l'ha beccata diretto in testa continuando a girare come un matto..-TAKAO

Rei si inginocchiò davanti alla ragazza, che in quel momento, aveva appena aperto gli occhi.. Rimase qualche istante a fissarla: il modo in cui era vestita quel giorno gli toglieva il respiro! Quei pantaloncini azzurri mettevano in risalto le sue gambe, lunghe e scure, mentre una canottiera altrettanto azzurro chiaro sembrava darle luce.. Si soffermò qualche istante a fissare le sue forme, ma svegliandosi quasi subito, rendendosi conto di starsi comportando da mezzo maniaco.. Ma d'altronde, che ci poteva fare? Un luccichio proveniente dalla sua zona ombelico lo attirò, svelandogli un piercing d'argento con un pendente a forma di croce egizia.. Bellissimo, non c'era che dire.. metteva ancora di più in risalto la sua pelle..

Si sentì un perfetto cretino: lei stava lì, a fissarlo, mezza moribonda e lui, consapevole che stesse male, stava semplicemente lì a fanstasticare su di lei.. che idiota era, sempre di più! E tutto questo a Takao non sfuggì, che pensò bene di diventare rosso al posto della sorella, prima di dargli una lieve e quasi impercettibile scossa..

Rei, dopo essersi svegliato, e dopo essersi sentito un'egoista, prese un altro fazzoletto dalla sua tasca, e lo cambiò a quello di takao..

-ma cosa..?-TAKAO

-Prendi! Vai a bagnarlo..-REI

-E dove?-TAKAO

-Ci sarà qualche fontanella in giro.. o se no c'è il lago qui vicino..-REI

-Ah già..-TAKAO

"Che imbecille.."MAX

-Come ti sembra il taglio?-PROF K

-Non saprei, ma se davvero il bey l'ha colpita continuando a girare, di certo non ha migliorato le cose..-REI

Il ragazzo dai capelli corvini tolse per qualche istante il fazzoletto, fissando prima le macchie di sangue che erano impresse sopra e poi Keiko..

-Non smette di sanguinare..-REI

-Si, Takao ha detto che deve essere profondo.. e mi sa che ha ragione..-MAX

Rei si avvicinò di più col viso alla fronte della ragazza, facendosi cogliere da un'agitazione particolare, ma capì al volo che quello non era il momento.. Fissò più da vicino la ferita per poi dire:

-Le ha rotto una piccola vena sulla fronte, per quello non smette di sanguinare..-REI

-Cosa?? Oh God, una vena! Incrdible, potrebbe morire dissanguata!!-MAX

-Vaff***lo Max..ahia..-KEIKO

-No stai tranquillo.. è piccolissima.. se solo Takao si sbrigasse..-REI

Nemmeno a farlo apposta, takao sbucò da dietro dei cespugli, tenendo in mano il fazzoletto ora bagnato.. Corse incontro a Rei che svelto lo cambiò a quello asciutto..

-Ahia.. brucia..-KEIKO

-Non passa il dolore?-REI

-Si ma.. brucia..-KEIKO

Rei a quel punto si tolse la benda, e la mise alla ragazza per tener fermo e premuto il fazzoletto.. Nel farlo, ancora quell'agitazione lo assalì, e non seppe se fosse stato perchè non voleva farle male o perchè.. semplicemente era lei.. Takao rimase a fissarlo nella sua operazione: si vedeva benissimo lo stato d'animo del cinesino, e lui, che sapeva ormai la situazione, poteva capirlo ancora di più.. In un certo senso gli diede un po' fastidio, non seppe nemmeno lui il perchè.. Forse perchè vedeva con quali occhi Rei guardava di sfuggita e con sguardo ladro il modo in cui era vestita..Ma in fondo, la stava solo aiutando, e questo gli faceva piacere..!

Quando gli occhi del brunetto incontrarono quelli di Rei, quest'ultimo assunse un colore lievemente rossastro sulle guance: lo metteva in imbarazzo stare con Keiko davanti a Takao, per il solo che fatto che ormai lui sapeva che la trovava carina..

Il cinese abbassò la testa per poi dire:

-la benda le terrà ben fissato il fazzoletto bagnato.. smetterà presto di sanguinare.. ma quando sarete a casa, dovrete cmq disinfettarglielo..-REI

-Ok, certo.. Grazie Rei!-TAKAO

-Non c'è problema..-REI

Rei si alzò, rimanendo a fissare la ragazza che sorrise, dicendogli "Grazie": arrossì per l'ennesima volta, ma stette ben attento a non farsi vedere..

A quel punto, Kaky le si sedette di fianco, appoggiando la testa al suo petto..

-Scusami.. è stata colpa mia..-TAKAO

Keiko gli mise una mano sulla testa, accarezzandogli i capelli:

-Ma Kaky.. smettila.. non è stata colpa tua! Ho già detto che.. ahia... che è successo e basta..-KEIKO

-Si ma mi dispiace..-TAKAO

-Tranquillo.. la prossima volta non mi metterò più così vicino..-KEIKO

-Certo che però non pensavo che un bey potesse farti così tanto male..-MAX

-Nemmeno io lo immaginavo.. però l'ha colpita veramente forte..-PROF K

-Figuariamoci poi se l'ha colpita girando.. Ma quanto eri distante dall'arena?-REI

Keiko indicò col dito il computer del Prof sul quale era seduta, che si trovava esattamente e 3 cm di distanza dal campo di gioco..

-caspita..Mai stare così vicini..-REI

-Si ma il problema è che cmq, se la partita si fosse svolta normalmente, i due bey non sarebbero skizzati fuori in quel modo..-PROF K

-E probabilmente non le sarebbe successo niente..-MAX

-Ma lo so che non si deve stare così vicini ma.. non lo so.. oggi mi sono messa lì..-KEIKO

-E proprio oggi mi sono distratto.. Scusa Keky..-TAKAO

-Smettila ti ho detto..-KEIKO

-Si ma..-TAKAO

-Non sto mica morendo! Mi sono fatta male, ma non è niente!-KEIKO

Takao sorrise, alzandosi giusto un po', appoggiando stavolta la testa sulla spalla della sorella.. Gli altri ragazzi stavano a guardare quella scena inteneriti: era davvero un bel quadretto famigliare..

Improvvisamente, Rei disse:

-Ragazzi, ora devo andare.. spero di vedervi ancora, anche se non sarà difficile, visto che sono un lupo vagabondo..-REI

Il cinese sorrise, prima di accenare a fare 3 passi, subito bloccati dalla voce della ragazza:

-Aspetta Rei..-KEIKO

Rei si girò, e vide Keiko intenta a togliersi la benda, facendo attenzione a non toccare la ferita:

-Hey ma che fai?-REI

-ma, è tua..-KEIKO

-Lo so.. ma devi tenerla per tenere schiacciato il fazzoletto..-REI

-E ma..tu?-KEIKO

-Io cosa?-REI

-Cioè.. l'hai sempre su.. ci tieni vedo..-KEIKO

-Non importa..  tienila, appena ci rivedremo me la renderai, non farti problemi..-REI

Rei si avvicinò ancora a Keiko, rimettendole con delicatezza la sua fascia: solo a lei l'avrebbe lasciata..

Fece per andarsene, ma fu di nuovo bloccato per un braccio, ma questa volta da Takao:

-Grazie ancora Rei..-TAKAO

Rei sorrise annuendo con il capo, prima di salutare i ragazzi e sparire nel parco..

-Allora, come va keiko?-MAX

-meglio.. ora mi rimbomba solo la testa..-KEIKO

-Bene..-MAX

-Ce la fai ad alzarti?-PROF K

-penso..-KEIKO

Keiko si alzò in piedi ed ebbe qualche capogiro, ma fu subito presa al volo dal fratellino, che l'aiutò a riprendere l'equilibrio.. Non se ne era nemmeno accorta dello sguardo di Rei, della sua agitazione, del suo rossore.. Forse perchè non stava per niente bene, o forse solo perchè ormai nella sua testa c'era un altro, Kei.. A takao dispiaceva che Rei dovesse limitarsi a starsene zitto e in pace, ma d'altronde, così andava la vita! Del resto, faceva bene a pensare di doversela levare dalla testa, non poteva permettersi di intralciare la loro storia.. Sorrise: era strano pensare quelle cose.. stava difendendo Kei, proprio lui, che qualche giorno prima l'avrebbe solo fatto sparire, se avesse potuto! ma quei due si erano trovati, le loro storie coincidevano.. forse come i loro destini.. Sembravano essere fatti l'uno per l'altra, e Rei non poteva permettersi di intralciare la loro appena nata felicità.. Si sentiva dannatamente egoista, ma era la pura verità!

Intanto, Rei si trovava a camminare per il sentiero che lo avrebbe condotto alla spiaggia, luogo solitario, dove avrebbe potuto pensare in pace.. Che stupido che era, non avrebbe mai smesso di dirselo! Nemmeno la conosceva, quella ragazza, eppure si sentiva attratto da lei.. Il fatto che in quel momento lei avesse la sua fedele e amata benda, lo mandava in ecstasi.. Peccato che lei.. lei non ricambiava questo sentimento, non si rendeva nemmeno conto dello stato che gli provocava ogni volta che le era vicino.. E ogni volta che la vedeva la situazione continuava a peggiorare! Non avrebbe più dovuto vederla, avrebbe dovuto isolarsi da lei.. ma come poteva? Ogni giorno, quasi fosse una "soave maledizione", la incontrava, dovunque lui andasse..  basta, doveva smetterla con quegli inutili pensieri e quelle inutili smancierie! Lei amava un altro, e questo gli doveva bastare! Forse era meglio così, era meglio che lei non si rendesse nemmeno conto di ogni minima cosa che pensava lui.. tutto quello avrebbe solo peggiorato la situazione: l'avrebbe davvero allontanata da lui, avrebbe creato solo casini, forse, tra loro due, come li avrebbe creati anche tra lei e Kei.. E lui non voleva, non voleva che tutto questo accadesse! Era sempre stato un tipo rispettoso nei confronti degli altri, e lo sarebbe stato anche in quel caso: avrebbe rispettato la loro coppia.. In fondo, non poteva dire di amarla, di essere pazzo di lei.. Gli piaceva, si, e forse anche da morire: quei suoi occhi, la sua pelle, le sue labbra..le sue forme.. Si certo, si sentiva solo attratto fisicamente, e nient'altro! Era ancora in tempo a fermarsi! Non avrebbe più permesso che quelle strane sensazioni crescessero ancora di più dentro di lui! Come non avrebbe mai permesso che lei le scoprisse.. Allontanarla da lui.. Si, in qualche senso sarebbe anche stato meglio, ma non ci riusciva..Non sapeva se era per il fatto che, se fosse venuta a saperle, oltre che allontanarla, tutto avrebbe solo fatto nascere un sacco di problemi, o per il fatto che.. propri non riusciva e basta!

Ma ormai era deciso: si sarebbe tenuto tutto dentro, nemmeno a Takao avrebbe detto più niente! Fin a quel momento gli aveva solo detto che la trovava carina, anche se ora.. si, la trovava forse più che carina, la trovava attraente, più di una calamita.. Ma non l'avrebbe confessato a nessuno all'infuori di se stesso! Era solo una stupida sensazione, che non aveva senso.. alla quale lui non voleva dare senso! Doveva fermarla, e, se non ci fosse riuscito, avrebbe cmq rispettato.. rispettato il suo amore per Kei, rispettato Kei, rispettato lei stessa.. Era l'unica soluzione..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Questions and love ***














-Fa ancora male?-MAX

-Un po'...-KEIKO

La ragazza si portò un dito sulla fronte, premendo leggermente..

-Ahia! Si fa male..-KEIKO

-Beh, certo che se lo tocchi ti fa male..-TAKAO

-Umpf.. piuttosto, abbiamo il disinfettante in casa?-KEIKO

-Si, mi sembra di si..-TAKAO

-Meno male..-KEIKO

I quattro ragazzi stavano ormai tornando a casa: erano le 6 di pomeriggio e il sole aveva ormai smesso di battere così incessantemente.. l'afa era quasi del tutto scomparsa e i primi segni della brezza serale cominciavano già a farsi sentire..

A keiko venne improvvisamente sete, una sete irrefrenabile..

-Ragazzi.. ho sete..-KEIKO

-E noi che ci possiamo fare?-MAX

La ragazza si girò, notando alla sua destra il piccolo bar dove lei era solita andare a fare mini partite di biliardino con i suoi compagni di scuola prima delle lezioni e dopo.. L'arrivo dell'estate si vedeva in ogni minimo particolare: la porta del locale, che era sempre rimasta chiusa in quelle mattinate fredde, era ora aperta, e solo una lieve e sottile tenda rosa copriva l'entrata; i pochi tavolini erano ora disposti fuori in un'unica piccola fila, coperti da tovaglie gialle e sui quali erano posti grandi ombrelloni dello stesso colore.. Keiko non resistette alla visione di quel delizioso e rinfrescante paradiso..

-Potete aspettarmi qua mentre vado a prendere qualcosa di ghiacciato da bere?-KEIKO

-Attenta alla congestione..-PROF K

-Uff.. Almeno potrei anche mettermelo sulla fronte prima di bere..-KEIKO

-Va beh ok, ti aspettiamo qua.. Ma non ci mettere troppo..-TAKAO

-Tranquillo.. torno subito..-KEIKO

La ragazza entrò di corsa dentro il bar e si accasciò al bancone, non notando nient'altro che il frigor dove erano riposte le lattine delle bibite..

-Ciao Keiko!-HANIKO

-Ciao haniko!-KEIKO

La barista, che ormai conosceva keiko alla perfezione, si avvicinò alla ragazza con fare gentile, tipico di una ragazza dolce e raffinata.. Haniko lavorava ormai da parecchio tempo al bar di suo padre: si era ritirata dagli studi all'età di keiko, per il semplice fatto che non se la sentiva di andare avanti a studiare, contro la volontà dei suoi genitori che, malgrado tutto, la presero a lavorare con loro al bar..Ogni mattina, nei giorni di scuola, vedeva Keiko entrare a far colazione con le sue amiche.. o meglio, le sue compagne di scuola.. Si perchè la ragazza non andava molto d'accordo con le gente della sua classe, le reputava oche senza un cervello, ed in effetti, anche Haniko le dava ragione: entravano ogni giorno ridacchiando per niente, facendo battutine stupide e atteggiandosi da top-model, comportamento che ne a lei ne a Keiko andava giù.. Però erano pur sempre sue compagne di scuola, e, in un modo o nell'altro, doveva cercare di farsele andare bene..

-Si.. mi daresti un thè freddo alla pesca per favore?-KEIKO

-Subito!-HANIKO

La barista si voltò, estraendo da quel "frigor delle meraviglie" una lattina di thè alla pesca, come le era stato chiesto.. Gliela mise sul bancone davanti a lei, mentre Keiko fece per estrarre i soldi dalla tasca dei pantaloncini.. ma fu fermata dalla voce di un ragazzo..

-Lascia stare keiko.. offro io!-...

Keiko alzò la testa spaventata, notando un ragazzo che camminava nella sua direzione..

-Kei! Ciao..!-KEIKO

Kei la salutò con una carezza sulla spalla, mettendo sul bancone i soldi per pagare sia il thè della ragazza sia la sua Coca fredda..

-Grazie Kei..-KEIKO

-Ma figurati..-KEI

Haniko fissava quei due, il loro modo di guardarsi..Sorrise maliziosamente prima di dire:

-Hey.. vedo che hai un nuovo ragazzo..-HANIKO

Keiko arrossì: quelle parole la mattevano sempre in imbarazzo, per un inspiegabile motivo..

-Ehm...-KEIKO

-Si..-KEI

La ragazza alzò la testa, fissando quel ragazzo stupendo che le stava di fianco e arrossendo: le sembrava ancora tutto così strano...!

Haniko, prima di andarsene, per lasciare i due soli, fece un'ultima domanda:

-Keiko, come sta Takao? E' da un po' che non lo vedo..-HANIKO

-Bene.. si in effetti è molto preso dal torneo..-KEIKO

-Ah, alla fine si è iscritto! L'ultima volta che l'ho visto era tutto agitato per questa storia! Bene, sono contenta.. Ho saputo che si sono già svolte le prime.. oddio come si chiamano..-HANIKO

-I gironi ad eliminazione diretta..-KEI

-Ah si, giusto..-HANIKO

-Si, e Takao è passato in semifinale!-KEIKO

-Cavoli, lo sapevo! Quel ragazzino ci ha messo il cuore in quella trottola!-HANIKO

-Si, e anche il cervello, forse un po' troppo! Stamattina ho dovuto minacciarlo per farlo studiare!-KEIKO

-Davvero..? Allora non è per niente cambiato.. Ricordo quelle mattine in cui veniva qui, al bar, dopo le 8, quando le lezioni erano già cominciate..-HANIKO

Keiko sobbalzò..

-Cosa?? Vuoi dire che bigiava??-KEIKO

-Ehm..oops.. pensavo lo sapessi, visto che sei come sua sorella..-HANIKO

-No che non lo sapevo! Non mi ha mai detto niente!! Quella peste.. adesso gliene dico quattro..-KEIKO

Haniko e Kei sorrisero divertiti, mentre Keiko era profondamente adirata col fratellino per quella storia..

-ma dai, lascialo stare poverino.. Alla fine è stato promosso, quindi..-HANIKO

-Uff, vedremo...-KEIKO

-ma scusa, come facevi a non saperlo?-HANIKO

-non lo so, probabilmente quelle mattine in cui mi diceva di "non sentirsi tanto bene", pensava bene di aspettare che io uscissi per poi scappare veloce come il vento.. piccola peste!!-KEIKO

haniko rise per la seconda volta..

-Ora vado, ci sono altri clienti! Ciao ragazzi!-HANIKO

La ragazza salutò i due e si diresse verso l'altra parte del bancone, dove l'attendevano due nuovi clienti..

Keiko si girò verso Kei, allo stesso tempo imbarazzata e felice di vederlo.. kei la stette a guardare per qualche breve istante, sorridendo, per poi notare la benda che la ragazza portava in fronte.. Gli sembrava di averla già vista da qualche parte..

-Umh.. Keiko.. è di Rei?-KEI

Keiko rimase quasi pietrificata a quelle parole: nella voce del ragazzo c'era un qualcosa di nervoso e sospettoso, anche se ben nascosto..

-Cosa scusa?-KEIKO

-la benda..-KEI

-Oh si.. prima mi è arrivato il bey di Takao in testa, provocandomi questo..-KEIKO

La ragazza scostò per qualche secondo la benda e il fazzoletto sotto di essa, lasciando intravedere un taglio ormai non più sanguinante.. Kei si avvicinò, per guardarlo meglio, per poi prendere con delicatezza la benda e riponerla sulla fronte di Keiko..

-Capisco..-KEI

-Beh, è arrivato Rei dopo e mi ha dato la sua benda, dicendomi di tenerla per bloccare il sangue che usciva..-KEIKO

kei annuì e abbassò la testa quasi contemporaneamente: quel Rei.. era già la seconda volta che se lo trovava "tra i piedi".. Certo, voleva solo aiutarla, però.. gli dava fastidio..Quelle sue piccole attenzioni sembravano ferirlo furtivamente..

-Non è un taglietto da niente.. mettici sopra qualcosa appena vai a casa..-KEI

keiko notò lo stato d'animo del ragazzo e il suo viso assunse una smorfia di tristezza profonda.. cercò di calmare lei stessa per prima, per poi prendere il viso di Kei tra le mani, facendogli alzare lo sguardo.. Lo fissò con sguardo intenso, per poi sorridere..

-Dimmi a cosa pensi..-KEIKO

-Niente..-KEI

A quel punto, la ragazza gli sollevò la testa con una mano sotto il mento..

-Non mentirmi, ti prego..-KEIKO

Kei sospirò, per poi dire:

-E' che.. mi da fastidio..-KEI

-Cosa?-KEIKO

-Tutte.. queste attenzioni.. da parte sua..-KEI

-Da parte di Rei dici?-KEIKO

Kei annuì con la testa, assumendo uno sguardo triste..

-Kei..-KEIKO

La ragazza lo abbracciò, stringendolo forte e sussurrandogli:

-Ne abbiamo già parlato.. non ti deve dar fastidio.. Rei è un tipo gentile, ha voluto solo aiutarmi.. sta nel suo indole..-KEIKO

-Si ma.. non so..-KEI

-Non penserai mica ad un secondo fine in tutte queste sue attenzioni?-KEIKO

-A dire il vero.. si..-KEI

Keiko prese ad accarezzargli i capelli, facendogli sentire un brivido lungo tutta la schiena..

-Lo sai cosa penso..e cmq non può essere, Kei.. ne sono sicura.. E sai anche che a me non importa degli altri, in te ho trovato tutto quello che ho sempre cercato.. Ha voluto solo aiutarmi.. non ne sei felice?-KEIKO

Kei sospirò per l'ennesima volta.. Era vero.. Rei l'aveva aiutata, e, sebbene queste sue attenzioni potessero dargli fastidio, doveva ammettere che le cose stavano come aveva detto quella meravigliosa ragazza che lo stava stringendo a sè.. L'aveva aiutata, e avrebbe solo dovuto essere riconoscente nei suoi confronti.. Non sapeva più cosa pensare.. Forse era vero.. Rei era gentile di carattere, però.. ma si, in fondo, a lui cosa importava di quello che Rei avesse veramente intenzione di fare? Keiko gli aveva detto chiaramente quello che provava per lui, ed erano esattamente le stesse senzioni che anche lui provava nei suoi confronti, nei confronti della ragazza che aveva da sempre cercato.. Nessuno poteva dividerli, nessuno lo avrebbe mai fatto..

Il ragazzo tatuato strinse più forte Keiko, prima di staccarsi e dirle:

-Si, ne sono felice.. e ti dirò di più.. Non m'importa di quello che veramente quel ragazzo pensi.. l'importante è che.. è che..-KEI

Kei si fermò, ebbe un attimo di esitazione nel dire quelle ultime parole, che proprio, forse per imbarazzo, forse per la troppa felicità di avere lei al suo fianco, non riuscivano ad uscire:

-è che.. keiko.. l'importante è che tu sia al mio fianco..-KEI

keiko sorrise..

-Allora prometti di non pensarci più?-KEIKO

-Si..-KEI

La ragazza gli mise le braccia intorno al collo e avvicinò in modo drastico ma allo stesso tempo molto dolce le sue labbra a quelle di kei.. Lui le spostò una ciocca di capelli che le ricadevano sul viso fuoriuscendo da quell'enorme mollettone, e gliela mise dietro le orecchie con una dolcezza che solo con lei riusciva ad avere, della quale ormai pensava di aver perso le tracce.. Prima di poter appoggiare le labbra alle sue, Kei sussurrò:

-Cmq stai davvero bene vestita così..-KEI

La ragazza sorrise lievemente, prima di lasciarsi andare in quel bacio tanto atteso..

 

Intanto, fuori dal bar, tre ragazzi stavano aspettando ormai con impazienza l'arrivo di Keiko..

-Uffa, ma quanto ci mette?-MAX

L'americano continuava a guardare l'orologio spazientito, battendo un piede a terra e guardando gli altri con aria nervosa..

-Basta, vado dentro a prenderla!-MAX

prima ancora che potesse muoversi, fu fermato da Takao che gli disse:

-No aspetta, vengo anche io..-TAKAO

-A questo punto andiamo tutti no?-PROF K

-ma che idea geniale..-TAKAO

-Si, ma almeno capirà che abbiamo aspettato fin troppo..-MAX

-Uff.. ragazzi, quante storie per pochi minuti di attesa..-PROF K

Insieme entrarono nel locale, e furono improvvisamente colti da una folata di aria fredda che li fece stare meglio e.. non solo..! I loro occhi furono catturati da una romantica scenetta: proprio lì, davanti a loro, Kei e Keiko si stavano baciando dolcemente, accarezzando l'uno i capelli dell'altra..

-Ma Keiko..-MAX

-Sssh.. Max, non vedi che sono impegnati?-TAKAO

-Ma.. quei due?..-PROF K

Max e il Prof rimasero a guardare la coppietta impegnata in effusioni amorose con aria imbranata.. Era una scena troppo strana per i loro occhi, troppo impossibile.. Proprio Kei, quel ragazzo così.. così serio, fiero di sè, che sembrava non pensare ad altro che alla sua trottola, stava ora baciando keiko, una ragazza, una semplice ragazza...

-It's impossible..It's unbeliveble.. It's too strange.. It's..-MAX

-Si si, abbiamo capito..-TAKAO

Takao sorrise, tornando a guardarli, ma, quando vide la mano di Kei scendere sui fianchi della sorellona, pensò bene di farsi sentire..

-EHM!!!-TAKAO

I due si staccarono immediatamente, girandosi in contemporanea verso quella voce..

-Ciao..eheheh..-TAKAO

max e il Prof non dissero niente, ancora troppo intenti a pensare a quella scena, cercando di convincersi che non poteva essere nient'altro che un sogno, una visione causata dal troppo caldo subìto dalle loro povere teste durante l'allenamento..

kei arrossì di botto: solo allora si accorse di essersi lasciato un po' troppo andare..

-Ciao..-KEI

-Scusate il disturbo.. ma uno siamo in un locale pubblico, sapete com'è..-TAKAO

-Umpf..-KEIKO

Il brunetto si avvicinò ai due ragazzi prima di continuare a parlare:

-..e due, Keiko dobbiamo tornare a casa, dobbiamo disinfettarti la ferita..-TAKAO

Solo allora un pensiero gli balzò alla mente.. Ferita.. fazzoletto... benda.. benda di Rei! non seppe perchè, ma fissò prima la benda che portava in testa Keiko e poi Kei.. Sicuramente lui se ne era accorto.. chissà cosa le aveva detto.. o cosa non le aveva detto.. dall'aria, Kei sembrava tranquillo.. magari aveva intuito da sè la situazione o magari era stata la sorella a spiegargliela..

keiko lo fissò con aria interrogativa, facendolo distogliere dai suoi pensieri..

-Beh, allora devi andare..-KEI

-Si..-KEIKO

keiko afferrò una mano di Kei e sorrise, per poi baciarlo lievemente sulla guancia.. bacio che fu subito ricambiato..

-Allora a stasera..-KEI

-Ok, a stasera.. facciamo per le 9?-KEIKO

-Va bene..-KEI

Improvvisamente Kei si girò verso Max e il prof, che se ne stavano ancora imbambolati davanti all'entrata del locale, a guardare quella scena stranissima..

-Ciao ragazzi..-KEI

I due, come per magia, si svegliarono dal loro coma.. "Ciao ragazzi"?? Oddio, ora salutava pure!! Ma cosa gli era successo??

Ancora sbigottiti risposero con un "Ciao" detto giusto per dire qualcosa: non sapevano cosa farsi passare per la testa..!

Kei e keiko si diedero l'ennesimo bacio sulla guancia sotto gli occhi forse un po' divertiti di kaky, che stava a guardarli tranquillamente a braccia conserte..

Max diede una gomitata al Prof dicendogli a bassa voce:

-Hey Prof.. ma secondo te perchè Takao è così contento? Sembrava spaventarlo questa storia..-MAX

-E chi lo sa Max.. non chiedermi niente..-PROF

Le parole dei due ragazzi però non sfuggirono alle orecchie lunghe del brunetto, che sorrise in una smorfia..

-Ora vado.. grazie ancora per il thè!-KEIKO

-Di niente.. allora a dopo!-KEI

I ragazzi salutarono Kei prima di uscire dal locale, uno più in trance dell'altro..

Improvvisamente kei aguzzò lo sguardo: la ragazza si era voltata di spalle nell'andarsene,mostrandogli così un tatuaggio.. uno strano tatuaggio.. Sorrise, ma non volle dire niente.. Keiko doveva andare, le avrebbe fatto notare il suo interesse e il suo compiacimento per quella opera d'arte quella stessa sera..

Si girò, tornando al tavolino al quale era seduto, ancora pensando a quel dolce bacio.. Da quanto tempo non si sentiva così..Che ragazza fantastica.. gli angeli esistevano veramente!

 

 

-Hey ragazzi, avete visto un mostro??-TAKAO

I due si girarono di soprassalto verso Takao..

-Ma takao.. spiegaci una cosa.. Come mai lei e lui.. e tu mica non volevi? Cioè, poi Kei.. è strano..-MAX

-Spiegati meglio Max.. vogliamo sapere cosa è successo..-PROF K

-uffa, ma non lo vedete con i vostri occhi??-KEIKO

-Ebbene si.. kei si è rivelata un'altra persona..e mi ha convinto.. Insomma, ora ho capito veramente com'è quel ragazzo, e sono contento che stia con mia sorella..-TAKAO

-Si è vero, sembra cambiato..-PROF K

Kaky sferrò un malizioso occhiolino alla sorella facendola sorridere.. Al che Max disse:

-Oh God.. That's amore! Si l'amore è capace di miracoli! Si è dimostrato persino capace di cambiare un caso disperato come Kei!-MAX

-Max!!-KEIKO

-Scherzavo..-MAX

-Cmq.. meglio così..non trovi?-PROF K

-Eheh, infatti.. anche perchè altrimenti, conoscendo la cocciutaggine di Keky, saremmo andati avanti a litigare all'infinito..-TAKAO

Kaky fissò il cielo con le braccia dietro la nuca, continuando a camminare..

-Sono proprio felice.. ora ho smesso di farmi problemi.. kei ama davvero mia sorella..-TAKAO

Fu bloccato improvvisamente da una morsa di keiko, che lo prese per la vita stampandogli un bacio sulla guancia e stringendolo forte..

-Che carini..-MAX

-Già.. e tu keiko, penso sarai felice ora..-PROF K

-Non sapete quanto.. mi sento un'altra persona.. dopo tanto tempo, finalmente sono riuscita ad amare ancora qualcuno.. E sono sicura che lui è la persona giusta a cui dare tutto questo mio grande sentimento..-KEIKO

-Che esagerata.. ne sei proprio sicura?-MAX

-Certo Max.. ne sono più che sicura..-KEIKO

-Eppure mi sembra strano che sia cambiato così velocemente..-MAX

-Ma sei stato tu il primo a dire che l'amore fa miracoli..-PROF K

-Si ma.. così velocemente..?-MAX

-Io posso veramente dire di conoscerlo bene ora Max.. posso dirlo con sicurezza.. ma sono cose che rimangono tra noi due cmq..-KEIKO

-beh, l'importante è che tu per prima ne sia sicura..-MAX

-Tranquillo, lo sono..-KEIKO

Era strano: per la prima volta keiko aveva parlato con gentilezza e senza battutine ai due poveri ragazzi.. era davvero felice, si vedeva.. Sembrava impossibile che Kei fosse stato capace di tanto e invece.. furono constretti a ricredersi.. E poi, vedere anche Takao, con quell'aria forse tanto felice come la sorella, e per di più per quel fatto.. fatto che, fino a poco tempo prima, li stava portando in crisi.. Era tutto così strano.. Ma era anche bellissimo..

Max e il Prof sorrisero, sebbene ancora un po' confusi..

-Sono contento Keiko..-MAX

-Già..è una storia strana.. ma l'importante è che sia andata a buon fine..-PROF K

La luce del sole stava diventando sempre più fioca, mentre i quattro ragazzi continuavano il loro cammino verso casa..

Takao era sempre più contento: ogni minuto che passava si rendeva veramente conto di quel magnifico legame che univa sua sorella a Kei, e ogni attimo lo aiutava a far scomparire quell'alone di problemi che ormai, e ne era sicuro, non avevano fondamenta.. kei l'amava, ed era questo quello che contava, era questo che lo aiutava a farlo star bene.. Si rese conto che era stato solamente uno stupido a crearsi quei mille dubbi, quelle mille domande.. che bisogno ce n'era? Piano piano questa convinzione cresceva: quella piccola effusione amorosa vista prima tra i due, come per magia, gli aveva fatto crescere un qualcosa di sensazionale dentro di sè: vedere, per l'ennesima volta, loro due felici.. era una cosa magnifica.. e di certo, solo un povero stupido poteva pensare a qualcosa di male.. uno stupido come lui..

Sorrise, prima di prendere sotto braccio la sorella, ancora con gli occhi pieni di felicità, che si stava finalmente scolando la sua adorata lattina di thè..

-Hey peste, devi spiegarmi cos'è questa storia delle bigiate..-KEIKO

-Eh? Cioè.. come?-TAKAO

-Me l'ha detto haniko.. ma non dare la colpa a lei, pensava che io lo sapessi..-KEIKO

-Ehm.. ecco.. non dirlo al nonno, per favore..-TAKAO

-No, non glielo dirò.. ma questa è l'ultima volta.. Ne parliamo dopo a casa..-KEIKO

-Ok..-TAKAO

Kaky abbassò la testa, mentre Max e il Prof risero sadisticamente da davanti, guardandolo divertiti..

Keiko si toccò la schiena in basso: strano, kei non aveva notato quel tatuaggio.. un po' le dispiaceva, ne andava molto fiera, racchiudeva una parte di se.. Ma non importava, prima o poi l'avrebbe visto.. e forse a lui, solamente a lui, come aveva fatto col fratellino, avrebbe svelato il mistero che era racchiuso in esso..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Doubts ***














Keiko e Takao erano finalmente tornati a casa.. Intanto, Max e il Prof stavano ancora camminando per le stradine di Tokyo, con mille pensieri in testa..

max teneva Draciel in mano, continuando a fissarlo perso..

-Agitato?-PROF K

-Eh? Per cosa?-MAX

-per il torneo..-PROF K

Max sospirò, rimettendosi il bey in tasca..

-Si, abbastanza..-MAX

Ci fu un attimo di silenzio.. L'americano camminava con lo sguardo alto e dritto davanti a sè, senza far apparire nessuna espressione sul suo viso.. Caspita, era in semifinale.. Non gli sembrava vero! Si sarebbe trovato ad affrontare Kei, un balder che mai aveva affrontato prima.. Un po' questo gli faceva paura, ma lo rendeva elettrizzato allo stesso tempo.. Forse, per la prima volta, aveva paura di perdere.. o no? La dimostrazione di forza che Kei aveva dato alla prima fase del torneo era davvero incredibile: in così poco tempo, fare fuori così tanti balders.. Probabilmente non ci avrebbe nemmeno messo molto a fare fuori lui! Certo, la sua difesa era quasi impenetrabile, però.. Qualcosa lo spaventava..

-Prof..-MAX

-Dimmi..-PROF K

-Ascolta.. non è che.. potresti rendere ancora più forte la mia difesa?-MAX

-Ma come Max? Lo sai benissimo anche tu che la tua difesa..-PROF K

-Si lo so.. ma purtroppo.. ecco, penso che non sia abbastanza per battere Kei.. hai visto no?-MAX

-Visto cosa?-PROF K

-La velocità con cui ha battutto i balders del primo girone..-MAX

Il prof sospirò, mentre Max tirò nuovamente fuori il suo bey, tornando a fissarlo..

-Si ho visto.. ma la semifinale sarà diversa.. non dimenticare che anche tu sei passato..-PROF K

-Si.. questo lo so..-MAX

Il Prof diede una lieve pacca sulla spalla all'amico, per consolarlo..

-Dai Max.. vedrai che andrà tutto alla grande! Sei un balder forte! Kei non ti deve spaventare..-PROF K

-Umh.. lo spero..-MAX

Il ragazzo dai capelli dorati tornò a fissare la strada davanti a sè..

Improvvisamente, scoppiò in una risatina..

-Umh?-PROF K

-Eheheh.. no, sto ancora pensando alla scena di prima..-MAX

-Ah già.. che strano vederli insieme..-PROF K

max si fece improvvisamente serio..

-Tu dici che c'è da fidarsi?-MAX

-Di chi?-PROF K

-Di Kei..-MAX

-Ma Max.. Certo che c'è da fidarsi.. non li hai visti anche tu?-PROF K

-Si però..-MAX

-Nah, non pensarci.. Se stanno insieme ci sarà pure un motivo..-PROF K

Max sorrise, prima di tornare a fissare il vuoto..

 

Intanto, a casa Kinomiya, un ragazzo era alle prese con cotone e acqua ossigenata..

-Ahiaaaa!!-KEIKO

-Stai ferma!!-TAKAO

-ma brucia..-KEIKO

-E poi usa un po' più di finezza takao!-NONNO JAY

Nonno Jay sbucò dalla porta della palestra, riprendendo il nipote per la gentilezza mancata con cui stava cercando di disinfettare la ferita della sorella..

-Ma tutti contro??-TAKAO

-Non è colpa mia se sei fine come un elefante!-KEIKO

Nonno Jay si avvicinò alla povera ragazza, guardandole il taglio che aveva sulla fronte..

-Caspita, che bel taglietto.. ma come te lo sei fatto?-NONNO JAY

-Mi è arrivato qualcosa simile ad una trottola in testa..-KEIKO

-Ehm..-TAKAO

Il nonno tirò uno scappellotto sulla nuca al nipote, che si difese subito:

-ma non è stata colpa mia!-TAKAO

-E' vero.. non è colpa di Takao.. Mi è arrivata in testa e basta..-KEIKO

-Umh.. capisco..-NONNO JAY

-Beh, adesso vado avanti a fare il mio lavoro, se permettete..-TAKAO

-Si ma.. piano..-KEIKO

Il volto di keiko si tramutò in una smorfia di dolore, quando kaky riprese a versare l'acqua ossigenata sul taglio..

-Dai resisti.. ho quasi finito..-TAKAO

Detto questo, il brunetto tamponò per l'ultima volta la ferita, per poi prendere un bel cerottone e piantarglielo sulla fronte..

-No no no no e no!! Tu questo coso non me lo metti!-KEIKO

-E invece si! Almeno fino a stasera o domani mattina te lo devi tenere!-TAKAO

-ma non posso uscire così stasera!-KEIKO

-La prossima volta imparerai a stare lontana..-TAKAO

-Si, adesso è colpa mia.. va beh..-KEIKO

Keiko diede un'ultima occhiata alla benda di Rei, che ora era poggiata sul tavolo al quale lei era seduta.. Doveva essere un tipo molto spirituale quel ragazzo, lei conosceva bene il significato dello ying yang: la divisione tra bene e male, ma sempre nel bene c'era una parte di male e viceversa.. Un simbolo al quale lei dava pienamente ragione e al quale lui, sicuramente, era particolarmente legato..

La prese, con un po' di esitazione.. le dispiaceva un mondo che Kei so fosse fatto tutti quei problemi, le dispiaceva veramente.. Ma non aveva nulla da temere, e in cuor suo sperava che anche lui ne fosse fermamente convinto..

Takao ripose, senza dire una parola, l'acqua ossigenata e il pacchetto di cotone nell'armadietto delle medicine in soggiorno.. Diede un'occhiata in giro: Nonno Jay si era di già ritirato silenziosamente nella palestra.. Ora potevano parlare tranquillamente:

-Keky..-TAKAO

La ragazza rimse la benda sul tavolo e si girò verso il fratellino..

-Possiamo parlare ora..-TAKAO

Kaky si sedette sul divano con la testa bassa: chissà che ramanzina gli avrebbe fatto la sorellona.. E chissà cosa avrebbe potuto dirle per discolparsi.. in quel momento non gli veniva proprio in mente niente! O almeno, niente che la sorella potesse capire..

-Allora.. prima di tutto, voglio sapere quante volte hai bigiato..-KEIKO

-Sssh.. parla piano.. cmq..ehm.. 1 o 2..-TAKAO

-Nah, non ci credo, dimmi la verità..Tanto ormai..-KEIKO

-Uff.. e va bene.. 1 bigiatina al mese mi scappava..-TAKAO

-Una al mese?? E come mai?-KEIKO

-Beh perchè.. insomma, io matematica non l'ho mai capita! Non potevo andare a fare le verifiche della signora Hiromi! Quella è una strega! Ti mette delle cose che sembrano arabo!-TAKAO

-Forse per te sembrano arabo.. se invece studiassi..-KEIKO

-Uffa, ancora con questa storia..-TAKAO

-E cmq cosa risolvevi non facendole il giorno prefissato?? L'avresti cmq recuperata dopo, no? E non mi sembra che nel frattempo studiassi..-KEIKO

Takao non rispose, aveva perfettamente ragione la sua Keky..

-Ecco vedi..-KEIKO

-Si ma.. ogni tanto mi ci voleva un po' di svago..-TAKAO

-Mi dispiace ma non riesco a capirti..-KEIKO

-Tanto me lo immaginavo!-TAKAO

-prega solo perchè i tuoi prof non abbiano scoperto niente, se no quest'anno..-KEIKO

-Si lo so..-TAKAO

keiko rimase a guardare il fratellino con aria abbattuta sul divano: sembrava demoralizzato per quello che aveva fatto.. o forse faceva solo finta..!

-Ascolta.. non è il caso di sprecare tanto tempo adesso con questa discussione.. però mi devi promettere che non lo farai più l'anno prossimo, ok?-KEIKO

-Ehm..-TAKAO

-Ok???-KEIKO

-Ehm.. ok..-TAKAO

Keiko si girò, riprendendo in mano la benda del cinese e mostrandola a Takao..

-Ascolta.. non è che potresti dargliela tu appena lo vedi?-KEIKO

-Come? E perchè? Non puoi dargliela tu?-TAKAO

-No, preferisco di no..-KEIKO

Takao rimase pensieroso: che la sorella avesse scoperto che..? No, come avrebbe fatto?

-Perchè?-TAKAO

-Perchè.. ecco.. oggi io e Kei abbiamo avuto una.. piccola discussione...-KEIKO

Mentre diceva quelle parole, la ragazza giocava nervosamente con la benda, girandola, capovolgendola, legandosela al polso..

-Kei pensa che.. tutte queste attenzioni da parte di Rei.. ecco.. possano avere un secondo fine.. non vedo come possa essere..-KEIKO

Kaky rimase paralizzato: Kei aveva intuito qualcosa! Quel ragazzo era troppo furbo!

-E tu.. che gli hai detto?-TAKAO

-Gli ho detto che non è possibile, Rei è gentile di carattere.. l'ho fatto calmare insomma.. e poi, ne a me ne a lui interessa.. Io ormai voglio solo lui..-KEIKO

A quel punto, Keky lanciò la benda al fratellino, che la prese per miracolo, troppo intento a pensare.. Questa volta cominciò lui a giocarci: che casino che si stava creando.. Avrebbe dovuto dire a Rei di smetterla.. ma di smetterla di fare cosa poi? Lui non stava facendo niente! Era Kei che era troppo.. sveglio.. ma neanche.. troppo.. aveva troppo intuito, come un sesto senso! Beh, magari l'aveva lanciata solo come idea! Non era detto che lo pensasse veramente o ne fosse sicuro..  Tutto questo però lo spaventava.. Non voleva che andasse ad intralciare la storia tra Kei e sua sorella.. Lei era così felice..

-Keky.. ogni volta che a Kei vengono questi dubbi, devi dirgli semplicemente che.. che non sono veri, non sono fondati.. Hai ragione tu, Rei è gentile, ma ti posso assicurare che non c'è nessun'altro fine in tutto questo..-TAKAO

Gli dispiaque dover mentire alla sorella, ma non vide proprio cos'altro poteva fare...

-Era quello che avevo immaginato anche io..! Meno male!-KEIKO

La ragazza si alzò dal tavolo e cominciò a salire le scale dicendo:

-Kaky, ora vado a sdraiarmi un po'-KEIKO

Takao annuì col capo, e, dopo che la sorella fu sparita da dietro l'angolo del secondo piano, si sedette sul davanzale della finestra, guardando il suo immenso giardino.. Ancora prese a giocare con la benda di Rei.. Poverino, doveva limitarsi a stare zitto, a subire tutto.. ma tutto quello che poteva dirgli era di.. di non pensarci, di togliersi dalla testa quella storia! Era incredibile come quel piccolo gesto di aiuto avesse fatto insospettire Kei..

Non se la sentiva di non dirgli niente.. Appena lo avrebbe visto, gli avrebbe detto dei dubbi di Kei.. certo, lui si sarebbe sentito in colpa, però era l'unica cosa che si poteva fare: doveva fargli capire in tutti i modi come stavano le cose, anche se magari lo aveva già capito da solo.. Bisognava che mettesse subito le cose in chiaro, prima di qualche eventuale sua cavolata.. Certo, Rei non gli sembrava un tipo del genere, pronto anche a rovinare una storia piuttosto di avere Keiko per lui, però.. qualche parola certo non sarebbe stata di troppo, anche se gli avrebbe fatto male.. Ma si, in fondo Rei non sembrava poi così tanto attratto dalla sorella, la trovava solo carina, come gli aveva detto, non l'avrebbe ferito più di tanto.. E poi, non voleva che sorgessero altri problemi: aveva già lottato per risolvere quelli che si erano precedentemente creati, per rispondere a delle domande che sembravano metterlo nella confusione più totale.. e di certo non ne voleva altri! Quelli che c'erano stati erano bastati alla grande!

Una sola parola gli girava ora nella testa: CHIARIRE.. Gli avrebbe restituito gentilmente la benda, non appena lo avrebbe visto, e.. gli avrebbe detto dei sospetti di Kei, quel ragazzo con un sesto senso geniale.. o forse, con un piccolo dubbio che non aspettava altro che essere smentito.. Certo, dopo che gliel'avrebbe detto, lui non si sarebbe comportato diversamente, in fondo, non aveva mai fatto niente di male, però.. ci teneva solo a farglielo sapere..

Takao si fermò a fissare il cielo azzurro, ora coperto da qualche piccola nuvola lieve e quasi trasparente: si sarebbe dovuto sentire egoista per l'ennesima volta, ma purtroppo era così che andavano le cose..

"vedrai Rei.. se la tua è solo una semplice cotta, non ci metterai molto a dimeticartela.."TAKAO

Sarebbe stato così, ne era sicuro.. o no? Forse era solo quello che intimamente il brunetto sperava.. No, doveva essere PER FORZA così, non c'era altra soluzione.. Rei gli sembrava un ragazzo ragionevole, e avrebbe capito al volo la situazione, avrebbe capito subito che quella storia non doveva essere intalciata..

"Spero che cmq tu lo abbia già capito.."TAKAO

kaky si alzò in piedi, stringendo di nuovo quello che aveva in mano e fissando il pavimento..

"Mi dispiace Rei.. ma mi sento obbligato a dirtelo, anche se già lo saprai.. dobbiamo chiarire le cose alla perfezione una volta per tutte.."TAKAO

Rimase ancora qualche attimo immobile.. Si erano già fatte le 7 di sera, tra nemmeno un'ora Keiko si sarebbe svegliata, avrebbero mangiato tutti insieme, e finalmente lei sarebbe uscita col suo Kei.. Chissà che una serata con la sua sorellona non gli avrebbe tolto del tutto i suoi dubbi..!

 

Inanto, keiko era stesa sul letto a pancia in giù e stringeva forte a sè il cuscino, immaginando che forse una persona..

-Kei.. ma come hai potuto farti venire certi dubbi?-KEIKO

Si girò a pancia in su, ricadendo sul letto con un tonfo e non mollando nemmeno per un secondo il cuscino, che ora si trovava sulla sua pancia.. Ma come aveva potuto pensare che un gesto del genere..? Non c'era assolutamente niente di strano, niente per cui essere sospettosi.. Eppure, provò per qualche secondo a mettersi nei suoi panni: lei, a vedere lui con una benda di un'altra, una magari che gli aveva già proposto davanti a lei di accompagnarlo a casa.. E cavoli, in un certo senso aveva ragione: anche a lei sarebbero sorte mille domande in testa.. Però.. non c'era niente da temere, e sperò con tutto il cuore che Kei fosse stato veramente convinto di quello che aveva detto.. Si, forse lo era.. quel bacio.. così dolce e confortante.. Sorrise da sola, stringendo ancora di più il cuscino: ogni volta che lo baciava era come se fosse stata la prima volta.. Quel ragazzo era.. incredibile!

Si rigirò per l'ennesima volta a pancia in giù, riportanto il cuscino alla sua prima posizione, mentre fissava il muro bianco che le stava davanti..Quella sera, voleva farlo star bene, voleva fargli sparire i dubbi che forse ancora gli giravano nelle parti più nascoste della sua mente.. Gli avrebbe fatto capire quello che lui era veramente per lei..  Anche se non ce ne fosse stato bisogno.. beh, lei lo avrebbe fatto lo stesso: d'altronde, farlo star bene, era tutto quello che voleva..

Chiuse gli occhi lentamente, ancora col sorriso sulle labbra, e si addormentò...

 

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Strange and beautiful ***








*(all'inizio del chappy)-->Scusate, è una ficcy seria,ma ci voleva -_-"NDme

Mbeh, che vuoi? E' un gioco serio, divertente, e attiva la mente.. >.

O.o"  -_-"""NDme

Scusate ancora..

 

 

 

-Takao!! Hai visto il mio ombretto azzurro???-KEIKO

-Nooo!! E smettila di strillare come un'isterica!!-TAKAO

Takao, che se ne stava ora tranquillo davanti al televisore giocando al suo videogioco preferito, Puzzle Bubble *(-////-" NDme), vide improvvisamente la sorellona precipitarsi giù dalle scale e correre nel bagno del pianoterra.. Corse talmente veloce che non fece nemmeno in tempo a vedere come era vestita! Tutta quella frenesia per una specie di appuntamento! Con un ragazzo con il quale ormai.. cioè, nemmeno avesse dovuto far colpo per la prima volta..

"Eh.. le ragazze.. quando le capirò sarà troppo tardi.."TAKAO

Il ragazzo sospirò, facendo una smorfia di disappunto..!

Mise il gioco in pausa e bussò alla porta del bagno dove si era appena precipitata la sorella:

-Keky? posso vedere come sei vestita?-TAKAO

-No!-KEIKO

-Come no?-TAKAO

-Aaah! L'ho trovato! L'ho trovato!!-KEIKO

-Cosa hai trovato?-TAKAO

-Il mio ombretto!! Hey ma.. kaky!!! Sei stato tu a rovinarmelo in questo modo??-KEIKO

-io?? Ma secondo te mi metto l'ombretto??-TAKAO

-Beh,non si sa mai.. è tutto.. c'è un buco enorme in mezzo!!-KEIKO

-Ah si.. ehm.. prima ero in bagno e mentre prendevo il pettine mi è scivolato nel lavandino..eheheh.-TAKAO

-Oddio.. dove andremo a finire.. va beh..-KEIKO

-Allora perchè non posso vedere cosa ti sei messa?-TAKAO

-Perchè è una sorpresa..-KEIKO

-Eh??-TAKAO

-Si, appena sarò del tutto pronta mi darai il tuo parere..-KEIKO

-Ah..-TAKAO

Kaky stava per tornare a giocare davanti al televisore, quando un dubbio lo avvolse..

-Keky, non ti sarai conciata stile oggi pomeriggio spero!!-TAKAO

-Uffaaaa... no.. sono.. giusta!-KEIKO

-Mi spaventi quando dici così..-TAKAO

-E cmq smettila di criticare, oggi Kei mi ha detto che stavo bene! Lui si che è maschio, non come quei due focietti..-KEIKO

-Keiko!! Non dire certe cose! Max e il Prof non sono frocietti.. e cmq sarà che Kei è.. un po' più abituato a vedere certe forme..-TAKAO

-Ma smettila.. Kei è maturo, non come quei due..-KEIKO

Takao alzò le spalle, come per dire "lasciamo perdere", e tornò questa volta a giocare col suo amato videogioco..

BEEEP BEEP BEP BEP BEP

-takaooooo!!!!-KEIKO

-GrrrrRRRRR!!! Che vuoi adessooo??-TAKAO

-Spegni quel coso o abbassa il volume, mi sta facendo diventare isterica!!-KEIKO

-Caraaaa!! Qua tu sei isterica di tuo!! Si può essere così nervose per un ca**o di appuntamento che.... Datti una calmata!! Piantala di urlarmi cont..-TAKAO

Le parole gli morirono in gola: Keiko uscì dal bagno, finalmente,e, sebbene fosse sempre stata la sua sorellona, doveva ammettere che vederla così era davvero bella.. Aveva un paio di jeans a vita bassa che andavano giù a zampa d'elefante, ma con una piega molto elegante; dei sandali neri non molto alti, con il tacco quadrato; una magliettina smanicata che si legava intorno al collo, di colore bianco come la neve.. Il tutto riusciva a mettere in risalto le sue forme "particolari", senza però entrare nel limite dello scandaloso.. Sugli occhi portava il suo solito ombretto azzurro, sfumato un po' all'infuori seguendo le linee dei suoi occhi a mandorla, mentre la bocca era circondata da una matita color carne scura (come la sua pelle d'altronde) e riempita con un lucidalabbra non troppo appariscente.. Alle orecchie portava degli orecchini a forma circolare, che non dimenticava mai di mettere nelle occasioni speciali, mentre il collo era circondato da una collanina molto fine con un pendente a forma di croce egizia (che richiamava il suo piercing all'ombelico) che le scendeva sul petto.. Non aveva bisogno di cipria o fondotinta: il colore caramellato della sua pelle era già abbastanza bello..

Takao rimase senza parole: era davvero bella..

Keiko, nel vederlo in quello stato, sorrise, per poi dirgli:

-Allora, secondo te come sto?-KEIKO

-Ehm.. bene..-TAKAO

-Non mi sembri molto convinto..-KEIKO

La sorellona rise sonoramente, facendo svegliare Kaky..

-No dico sul serio.. stai davvero benissimo..-TAKAO

Guardò l'orologio, si erano già fatte le 9!

-Dai sbrigati, o farai tardi..-TAKAO

Fece l'occhiolino alla sorella, che lo ricambiò sorridendo e annuendo con la testa, prima di stampare un bacio sulla guancia al fratellino e uscire di casa, chiudendosi la porta alle spalle..

kaky rimase ancora immobile, intendo a pulirsi da quella roba lucida e appiccicosa che la sorella gli aveva lasciato sulla guancia:

-Ma chissà cosa vuol dire mettersi 'sta schifezza sulle labbra! Alla mia futura ragazza lo proibirò! bah..-TAKAO

Ritornò davanti al televisore, cadendo a peso morto sul divano, facendo così cadere il joystick..

"mannaggia.."TAKAO

... e anche qualcos'altro..

Il brunetto prese la benda di Rei che era finita al suolo grazie a quel suo dolcissimo tonfo, e la fissò per qualche istante.. Avrebbe voluto dargliela al più presto, e non solo perchè lui sembrava tenerci, ma anche perchè non vedeva l'ora di togliersi quel peso che gli gravava sul petto, il peso del discorso che presto gli avrebbe fatto..

Pensò alla sera, o meglio, alla notte precedente, quando lo vide proprio davanti a casa di Keiko, dopo quel maledetto incubo.. Doveva girare molto da quelle parti.. magari avrebbe anche potuto parlargli quella sera stessa, se solo...

Senza pensarci nemmeno un secondo, spense il televisore e uscì di corsa di casa con la benda di Rei in mano.. In quel momento, Kei e la sorella si stavano allontanando, e pensò bene di far si che le loro ombre sparissero prima di correre del giardino di Keky e buttarsi sull'erba: avrebbe aspettato lì Rei, sempre sperando che quella sera fosse passato.. Certo, gli sembrava una cosa assurda, ma era dispostissimo a farlo e ad aspettare fin quando la sorella non sarebbe tornata: aveva troppo voglia di parlargli..

Si distese sull'erba, fissando quel magnifico cielo decorato da miriadi di stelle.. Uno strano pensiero gli passò per la testa, forse stimolato da quella brezza serale che in quel momento come non mai si faceva sentire.. Come gli sarebbe piaciuto stare lì, a guardare quel cielo con qualcuno.. o meglio con qualcuna.. Prima o poi avrebbe trovato la ragazza dei suoi sogni: una persona con la quale sentirsi bene, con cui poter parlare liberamente.. se la immaginava dolce, gentile, cordiale.. e carina, insomma, in tutti i sensi.. Improvvisamente sentì la mancanza di qualcuno, ma non seppe decifrare bene di chi.. In fondo, non era solo, si riteneva fortunato ad avere una "sorella" come Keiko: con lei poteva parlare veramente di tutto, poteva confidarsi quando qualcosa non andava, era sempre disposta ad aiutarlo e consolarlo.. ma ora sentiva anche il bisogno di un'altra figura, di un altro tipo di ragazza.. Il rumore di uno stormo di uccelli passeggieri lo distolse dai suoi pensieri.. Ma cosa stava dicendo? Una ragazza? In fondo, aveva solo 14 anni, aveva ancora tanto di quel tempo davanti.. Legarsi seriamente a qualcuno.. Si, in fondo, era ancora troppo presto, era solo un ragazzino, con tanta voglia di vivere..Chissà come gli era venuta in mente una cosa del genere?

Improvvisamente, la porta di casa della sorella si aprì..

-Takao? Che ci fai lì??-MAMMA KEIKO

-Eh? Ah ciao mamma.. no, sto aspettando che arrivi un amico..-TAKAO

La madre di keky stava all'entrata, già in vestaglia, pronta per andare a letto..

-Ah beh.. ma entra in casa scusa..-MAMMA KEIKO

-No grazie.. preferisco stare qui.. mi rilassa..-TAKAO

-Ah ok.. come vuoi..-MAMMA KEIKO

La giovane signora chiuse la porta, lasciando Takao di nuovo solo con le stelle..

 

Qualche istante prima, Kei e Keiko si erano finalmente incontrati.. La ragazza gli corse incontro, fermandosi giusto un attimo prima di piombargli addosso e circondandolo con un dolce ma forte abbraccio..

-Ciao Kei..-KEIKO

-Ciao.. Sono contento di rivederti..-KEI

La ragazza si staccò, baciandolo dolcemente e.. mettendo anche a lui un po' del suo lucidalabbra al sapore di pesca!

-Buono ma.. appiccica un po'-KEI

Keiko si staccò un attimo arrossendo, e cercando di togliere con un dito dalle labbra del ragazzo amato quella roba che si era messa.. Kei sorrise, fissandola da capo ai piedi..

-Sei.. bellissima..-KEI

Non riuscì a dire altro: che era bella, questo lo sapeva di già.. ma quella sera sembrava davvero essere un angelo! Quella sua maglietta, così bianca, in contrasto con la sua pelle, così.. strana! E poi, quella collanina con quel pendente così particolare, che le scendeva dolcemente sul petto.. sembrava farlo perdere..! Ogni cosa che aveva quella sera, a partire dagli orecchini rotondi, dalla collana, dall'ombretto azzurrognolo, alla maglietta, ai pantaloni a vita bassa, alle sue labbra così lucide.. sembrava illuminarla ancora di più, ancora di più di quella magnifica luce che i suoi occhi emanavano.. e che l'avevano fatto innamorare..

La ragazza arrossì per la seconda volta, senza accorgersene.. Kei sorrise ancora, e, senza preavviso, accarezzò la pelle di keiko, prima passando lievemente una mano sul suo braccio, e poi sulla sua guancia: che pelle vellutata! La baciò una seconda volta, lasciando la ragazza perplessa e stupita.. Che strana espressione aveva Kei quella sera.. sembrava.. non sapeva nemmeno lei.. Probabilmente il suo look aveva fatto colpo..! O forse.. era quel sentimento bellissimo e forte che regnava anche dentro lei..

Kei, durante quello splendido bacio, fantasticava, come mai e con nessun'altra aveva fatto prima.. Sentiva degli strani brividi, delle strane senzazioni, ogni volta che le sue labbra incontravano quelle di quel meraviglioso angelo celeste.. Si sentiva come elettrizzato..! Si ricordò in quei momenti, come non mai, cosa voleva dire amare davvero una persona.. E la cosa più bella, era che non aveva paura di farlo.. Non ci riusciva!

Ma, come ogni incantesimo che si spezza, quel bacio finì, ed entrambi tornarono alla realtà..

-Allora, dove andiamo?-KEI

-Beh.. un posto tranquillo, non mi piace il casino..-KEIKO

-Concordo in pieno.. ti andrebbe di andare a bere qualcosa qui vicino? Conosco un barettino tranquillo..-KEI

-Va benissimo..-KEIKO

I due si presero per mano e si incamminarono per quel sentiero, che quella notte, aveva come del magico..

Il leggero venticello soffiava su di loro, facendo svolazzare i loro capelli, e la luna illuminava i loro volti e le loro anime piene di quel sentimento particolare chiamato amore..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Coraggio Takao.. ***











Era già passata mezz'ora.. e di Rei ancora nessuna traccia..

Takao se ne stava ora seduto vicino alla piccola scalinata che conduceva alla casa, sgranocchiando qualche merendina di riso: non che avesse fame, ma far andare la mandibola lo trovò interessante come passatempo!

Si era già fatto fuori 6 piccole merende di riso soffiato al cioccolato, quando all'improvviso sentì dei passi,che non provenivano, però, da dentro casa, ma bensì dalla strada.. Si rizzò immediatamente in piedi: la temperatura cominciava ad abbassarsi, e di certo stare lì fermo non lo riscaldava affatto.. Se non fosse stata quella persona che stava da tempo aspettando, sarebbe ritornato in casa, magari tra le braccia di Morfeo.. La stanchezza degli allenamenti cominciava a farsi sentire, e la sua testa stava diventando lentamente sempre più pesante..

Posò il pacchetto di merendine su uno degli scalini: ormai ne rimanevano ben poche.. pensò che cmq non gli sarebbe dispiaciuto svuotare l'intera scatola prima di buttarsi sotto le coperte, tanto, una più una meno..

D'un tratto, il rumore dei lenti passi prima sentito, era ora cessato.. Ancora non vedeva nessuno.. Pensò fosse solo stato qualche semplice passante notturno, d'altronde cosa poteva pretendere? Ok, era una stradina desolata e abbastanza piccola, ma questo non voleva dire che dovesse passare solo e per forza Rei.. Che pretesa assurda!

Stava per tornare a sedersi, quando l'istinto di andare a controllare fuori dal piccolo cancello lo bloccò in piedi.. Non seppe perchè, ma volle andare a vedere.. Si diresse con passo quasi frenetico verso l'inizio della piccola stradina, aprì lentamente il cancello in ferro, e stette lì a guardare.. Prima a destra, poi a sinistra.. Nessuno.. Aguzzò la vista, forse un po' addormentata, e tornò a guardare prima a destra, poi di nuovo a sinistra... Ora vide qualcuno..

Lo riconobbe quasi subito, la sua lunga coda era inconfondibile..

-Rei..-TAKAO

Il ragazzo cinese alzò la testa, fissando Takao a pochi metri di distanza da lui, mentre Kaky era intento a pensare alla fortuna che aveva avuto quella sera: su cento persone che potevano passare, passò proprio quella giusta, quella che lui stava aspettando.. Non seppe perchè, ma in fondo se lo aspettava..

-Ciao..-REI

-Ma.. ehm.. vieni più vicino..-TAKAO

Rei, che fino a quel momento era rimasto immobile più o meno all'incrocio con l'altra stradina perpendicolare di quel tranquillo quartiere, si avvicinò al brunetto, che decise di uscire del tutto dal cancello..

Quando finalmente furono uno davanti all'altro, Kaky lo fissò negli occhi: ecco, quel momento tanto atteso era arrivato, presto si sarebbe tolto quel peso orrendo che lo opprimeva nel suo profondo e.. presto si sarebbe sentito anche uno schifo..!

Rei ricambiava lo sguardo, forse con aria un po' interrogatoria: gli occhi di Takao avevano tra il deciso e lo spaventato, ma non ebbe nemmeno il tempo di aprire bocca per chiedergli cosa fosse successo o cosa avesse, anche se, a dire il vero, qualcosa già si immaginava.. Forse Keiko aveva capito tutto, sebbene lui per primo avesse fatto di tutto per nasconderglielo.. A questo pensiero, una scossa gli prese il capo, ma la voce del brunetto lo fece riprendere:

-Come mai prima ti sei fermato? Ero fuori.. per caso.. e.. ho sentito i tuoi passi che si fermavano all'incrocio.. C'è qualcosa che non va?-TAKAO

"Ma com'è curioso.."REI

Rei lo sapeva bene perchè si era fermato poco prima di raggiungere quella casa.. la casa di quella ragazza.. Appena la vide, il solo pensiero che lei potesse essere alla finestra lo elettrizzava.. come mai poi, non lo sapeva nemmeno lui.. Ma non poteva dirlo a Takao, si era già promesso di tenersi quelle sensazioni stupide dentro di lui...

-Perchè.. avevo visto un gatto abbandonato.. che.. non stava bene..-REI

la scusa più stupida che potesse venirgli in mente!

Il cinesino si voltò da un'altra parte dicendo quelle parole: con la coda dell'occhio sbirciò la piccola ma graziosa casetta che si ergeva di fronte a lui: forse Keiko non c'era, o forse, semplicemente non l'aveva visto, altrimenti sarebbe scesa a dargli la benda.. Ma basta pensare a lei! Cosa stava facendo!

Con una mossa nervosa del capo tornò a guardare Takao, che capì al volo la situazione..

-Che c'è Rei?-TAKAO

Il sorriso malizioso che comparve sulle labbra del brunetto gli fece subito capire l'incredibile percezione che aveva quel ragazzo..

-Niente..-REI

-Aspetta qua un attimo Rei.. vado a prendere la tua benda..-TAKAO

-la mia benda? Ma non ce l'ha Keiko?-REI

-No, oggi le ho messo un cerotto in fronte e gliel'ho fatta togliere.. un momento, adesso che ci penso..-TAKAO

Kaky si bloccò a metà tra il cancello e la stradina: ripensò al momento in cui vide la sorellona uscire di casa.. Il cerotto.. non c'era in fronte!!

-Mannaggia!! Questa gliela faccio pagare!!-TAKAO

-Umh?-REI

-Le avevo detto di tenerlo fino a domani mattina e lei, per uscire con Kei e non farsi vedere "brutta e scomposta", se lo è tolto!! Lo sapevo!! Adesso vede appena torna..-TAKAO

Takao entrò in giardino con fare nervoso e prese la benda di Rei poggiata vicino alla scatola delle merendine..

Rei a quelle parole rimase scombussolato: era uscita con Kei.. beh, cosa pretendeva? E soprattutto, perchè non riusciva a smettere di pensarci.. e ancora.. perchè quelle sensazioni crescevano sempre di più, senza misura..? Si prese i ciuffi che gli circondavano il viso con le mani, stringendoli.. doveva smetterla!! O Takao avrebbe scoperto troppo..

Intanto, Kaky tornò, con la benda del cinese, ma, nel porgergliela, vide uno strano stato d'ansia dipinto nel volto del ragazzo, che ora aveva gli occhi come sbarrati.. Forse, era ora di parlargli, forse aveva già capito tutto..

-Rei ascolta..-TAKAO

Rei continuò a tenere la testa bassa sulla sua benda, fissandola come se fosse stato un oggetto alieno.. Non era stata Keiko a dargliela, era stato Takao.. perchè? Forse.. aveva davvero capito.. ma no, che stava pensando? Probabilmente, avendola lasciata in casa, Takao aveva pensato bene di dargliela lui e di non aspettare la sorella.. Però, il fatto che lui se la fosse proprio portata con sè lì fuori, da come aveva visto, gli faceva pensare qualcosa come.. come.. come di obbligato.. Era stato probabilmente lui a volergliela dare,e forse, lo aveva anche aspettato lì fuori.. Altro che per caso: in quei piccoli gesti fatti qualche attimo prima, Takao si era scoperto totalmente..

-Non parlare per favore..-REI

-Cos..-TAKAO

Rei fissò Takao, con sguardo triste: una lieve folata di vento spazzò via le lacrime che si stavano formando dentro i suoi occhi.. Non voleva sentirsi dire niente, perchè non sarebbe stato niente di buono.. lo si leggeva negli occhi del brunetto davanti a lui..

-No, lasciami parlare,per favore..-TAKAO

Altre piccole lacrime si stavano riformando negli occhi del cinese.. ma perchè??

Takao prese fiato: era ora... altrimenti, non ne avrebbe più avuto l'occasione..

-Non prenderla come.. nel senso, non per darti sfiducia e tutto quanto.. però.-TAKAO

-Ha capito vero?-REI

-Come scusa?-TAKAO

-Keiko.. ha.. capito qualcosa..?-REI

Rei ora era spaventato.. Come faceva a spiegare a Takao se.. lui per primo non sapeva ancora niente? O meglio.. sapeva solo un quarto delle cose.. Si, perchè le cose ora erano cambiate, e lui, purtroppo o forse per fortuna, non lo sapeva..

-Cosa avrebbe dovuto capire? Che la trovi carina..?-TAKAO

-....-REI

-No, cmq non è quello.. non è stata lei ad accorgersene..-TAKAO

-Sei stato tu a capirlo?-REI

Takao fissò Rei con occhi sbarrati..

-Ma.. che dici? Tu.. sei stato tu a dirmelo..-TAKAO

-Si.. scusa.. ma..-REI

-Ma..?-TAKAO

-ma niente..-REI

Il cinese abbassò ancora la testa: si stava incastrando da solo.. che situazione complicata..! Doveva per forza convincere la sua mente che Keiko, per lui, era solo carina.. nient'altro che carina.. come l'altra sera pensava..  Il suo cuore aumentò drasticamente i battiti, e Rei strinse la sua benda tra le mani.. Perchè si sentiva così? Per una ragazza che poi.. in fondo forse.. Si rese conto di essere molto vulnerabile, non si poteva far crescere dentro di sè così tante sensazioni, nascoste e non, in un solo giorno.. Eppure, ogni volta che si parlava di lei.. che la vedeva.. No, non ci doveva nemmeno pensare..

Alzò la testa, cercando di rimanere il più serio e deciso possibile, ma non ci riuscì: Takao era ancora davanti a lui, che lo fissava dritto e impassibile..

-Rei..?-TAKAO

-...-REI

-Per favore.. dimmi che.. la trovi solo carina.. e niente di più..-TAKAO

Kaky aveva notato il suo nervosismo, il suo giocare continuo con la benda.. quella sua frase "sei stato tu a capirlo?".. ma cosa..? A capire cosa, più che altro.. Cosa c'era da capire..? Di sicuro qualcosa che non gli era stato detto: non era di certo una frase uscita a caso..

Nelle menti dei due giovani mille pensieri confusi ora vagavano, in cerca di una risposta..

Ora era il cuore di Takao a battere all'impazzata: cosa avrebbe risposto Rei? No.. non era possibile che.. non poteva essere qualcosa di più..

-Si, la trovo solo carina..-REI

-Non mi sembri convinto..-TAKAO

-Ho detto che la trovo solo carina!-TAKAO

-E allora perchè quella faccia da cane bastonato??-TAKAO

-Perchè perchè... avrei preferito che mi ridasse lei la mia benda!-REI

-Non metterla in mezzo, non c'entra niente..-TAKAO

Rei, dopo aver fissato in cagnesco Takao, si girò di spalle: ma come si permetteva di.. di frugare così a fondo nel suo IO interiore?? Come si permetteva di.. voler sapere tutto? Cosa voleva da lui? E va bene, ora poteva veramente dire di essere pazzamente attratto da quella ragazza, ma Takao non c'entrava proprio niente in questa storia! L'unico che c'entrava era solo lui, in prima persona.. Sapeva già cosa fare, o meglio, cosa NON fare.. perciò.. Forse Takao voleva solo aiutarlo ad aprirsi.. o forse no.. stava solo aspettando quelle sue fatidiche parole che avrebbero espresso tutto per poter saltargli addosso.. chi poteva saperlo??

Takao, dal canto suo, da dietro, non mollava un secondo lo sguardo, fisso sul cinese..  che stupido che era stato.. quello di certo non era il modo migliore per dare il via a quel già pesante discorso.. Gli mise una mano sulla spalla, facendolo voltare..

-Scusa Rei..-TAKAO

Rei annuì col capo, per poi girarsi e tornare a guardare Takao..

-Non.. non importa..-REI

-Ascolta.. ora.. vorrei parlare io..-TAKAO

-Dimmi solo una cosa.. cosa intendevi dire quando.. quando hai detto che non è stata lei ad accorgersene..?-REI

Si rese conto di aver fatto una domanda insensata: Takao non era stato, lui era ancora convinto di quel fatto, detto la sera precedente.. Keiko non era.. a quel punto, in quello stretto cerchio di persone, ne rimaneva solo una..

-Volevo dire che.. è stato Kei..-TAKAO

Rei sorrise, chissà perchè.. non c'era assolutamente niente da ridere.. Se lo sarebbe aspettato cmq..

Takao prese un lungo respiro, vedendo gli occhi del cinese ritornare seri a fissarlo, segno inconfondibile che voleva sapere di più di quella storia..

-Vedi.. oggi si sono visti.. e lui.. ha visto la tua benda in testa a lei, suppongo.. poi ecco, non so bene come siano andate le cose tra loro due.. so solo che Keiko, una volta tornati a casa, mi ha detto che.. Insomma, che Kei pensava che.. tutte queste tue attenzioni avessero un secondo fine..-TAKAO

Rei stavolta rabbrividì: quel venticello cominciava a diventare un po' troppo freddo per lui.. Si rese perfettamente conto che non avrebbe più avuto il coraggio di guardare in faccia Kei.. Forse aveva davvero esagerato..

Takao, vedendo lo sguardo abbattuto del giovane, cercò di rassicurarlo..

-Ma stai tranquillo.. Keiko ha detto sia a me che a lui che tutto questo non era possibile.. insomma si, che non era vero.. E io.. beh, gliel'ho confermato..-TAKAO

Il brunetto fissò il ragazzo dagli occhi dorati, aspettando una risposta, o meglio, una conferma alle sue azioni..

-Hai fatto bene.. Non voglio che..-REI

-Lo so.. lo avevo immaginato..-TAKAO

-Però io.. io non vedo cosa ho fatto..-REI

Kaky mise una mano sulla spalla a Rei, incitandolo a guardarlo negli occhi..

-Tu non hai fatto niente Rei.. tu... le hai dato solamente una mano, sei stato gentile nei suoi confronti.. E' kei che.. non lo so..-TAKAO

Rei alzò lo sguardo: fissò la luna, così bella e tranquilla nel cielo.. Perchè non poteva essere tranquillo come lei? Perchè non ci riusciva? Si sentiva perso, perso nel nulla, in bilico su un filo sottilissimo.. Ormai non riusciva più a controllare i suoi pensieri, le sue sensazioni più intime.. e il tutto solo per una ragazza che trovava dannatamente bella, e nient'altro.. Si, non ci poteva essere nient'altro... Strinse i pugni, sperando con tutto il cuore che Kei si fosse rassicurato, e ringraziando il cielo perchè Keiko non avesse scoperto niente.. e non avrebbe scoperto mai niente..

Fu distratto da Takao che, improvvisamente, lo afferrò per un braccio..

-Rei, per favore dimmi la verità..-TAKAO

-Quale verità..?-REI

-Dimmi se.. dimmi.. no niente..-TAKAO

Rischiava di finire nello stesso disastro causato prima, e non voleva, soprattutto perchè non avevano ancora finito quella orrenda discussione.. però voleva sapere cosa provava davvero in quel momento il cinesino, voleva saperlo a tutti i costi.. si sentiva preso in giro, in una discussione che non aveva proprio niente di divertente.. e non aveva, soprattutto, del gioco..!

Si limitò a dire una cosa, spontanea, ma anche abbastanza pensata e gentile..

-Rei.. io.. non voglio farti nessun'altra domanda, però.. Se c'è qualcosa che vuoi dirmi.. se cerchi qualcuno con cui parlare.. se.. se ti dovessi un giorno accorgere di.. di sentire qualcos'altro per mia sorella.. per favore, ti chiedo solo questo.. DIMMELO.. Ti prometto che starò muto come un pesce e che.. se mi sarà possibile, ti darò anche una mano..-TAKAO

Rei sorrise ancora.. Facile dirlo! Facile dire a una persona di confidarsi, dicendogli tutto quello che in quel momento si sentiva.. Troppo facile! Avrebbe rischiato.. Ma non per sfiducia in Takao ma.. per il fatto che non sarebbe più riuscito a comportarsi come prima nei suoi confronti, come nei confronti di sua sorella.. e tutto sarebbe venuto a galla, portando un sacco di casini e basta.. Nient'altro.. Come poteva pensare quel ragazzino di potergli dare una mano? In che modo lo avrebbe fatto? Dicendo forse a Keiko di stare lontana..?  O forse, ancora peggio, intromettendosi in questa dannata storia? No, quello mai.. Non avrebbe mai potuto farlo..

Nonostante tutto, Rei annuì, assicurandolo di poterne stare certo.. Si, un po' gli dispiaceva doverlo trattare così, alla fine, lui non aveva fatto niente.. però era così che si sentiva di fare, quindi era la cosa più giusta!

Takao lanciò un mezzo sorrisetto nervoso: sapeva che non aveva detto la verità.. si vedeva chiaramente che c'era qualcosa di strano in quel ragazzo, ma non volle dire niente: forse un giorno, sarebbe stato proprio lui il primo a venirgli a dire tutto.. cosa che sperava profondamente!

-E poi.. ecco.. c'è anche un'altra cosa che vorrei dirti.. Però.. non prenderla male, ti prego...-TAKAO

Il ragazzo dai lunghi capelli corvini si spaventò un po', ma non per quello che avrebbe di lì a poco detto Takao, ma per il suo stato d'animo, che sicuramente sarebbe stato dei peggiori dopo averlo sentito, visto che gli aveva fatto presagire che non era niente di buono.. Cercò in tutti i modi di stare calmo e di andare avanti a fissare il brunetto, che ora lo stava fissando con gli occhi più seri ma anche più tristi che avesse mai potuto avere..

-Io.. volevo dirti che.. ci tengo molto alla storia che c'è tra Kei e mia sorella perchè... dopo tanto.. l'ho finalmente rivista felice.. darei qualsiasi cosa purchè continuasse ad andare avanti così..-TAKAO

Rei, che gli sembrava di aver già afferrato il concetto, cercò di mantenere la calma che stava ormai quasi perdendo, senza rendersene conto, e andò avanti cmq ad ascoltarlo..

-Beh..insomma.. vorrei non finisse mai e.. perchè tutto ciò possa essere possibile, bisgona che..-TAKAO

-Takao, arriva al punto!-REI

La voce del cinese era diventata nervosa, e i suoi occhi mostravano un velo di timore: sapeva che gli avrebbe fatto male ascoltare subito le parole di Takao, ma voleva sentirle a tutti i costi.. quei giri di parole lo stavano solo aiutando a perdere il controllo!

Takao si ammutolì: da una parte, Rei lo aveva spaventato col suo tono di voce, e non se la sentiva di dirgli tutto così, d'un fiato.. ma dall'altra.. sarebbe stato anche meglio.. quel peso finalmente se ne sarebbe andato.. anche se in malo modo, probabilmente..

Prese fiato e parlò con la voce più decisa che in quel momento riuscì ad avere:

-Rei, so che di te mi posso fidare, ma voglio che questa storia non finisca mai, quindi, per favore, promettimi che non.. non..-TAKAO

Il brunetto abbassò la testa, prima di spiacciare le ultime parole:

-Promettimi che non ti intrometterai..-TAKAO

-Takao ma.. come ti è potuta venire in mente una cosa del genere..-REI

-Il fatto è che.. tengo troppo alla felicità di Keiko.. e questa storia con Kei ora è la sua felicità.. e non deve finire..-TAKAO

Rei si voltò alla sua destra, notando un gatto selvatico che si arrampicava sui muri con un'agilità tipica felina..

-Lo sai takao.. penso sia stata una discussione inutile.. Io non mi sarei mai intromesso cmq.. per chi mi hai preso?-REI

-Lo so Rei.. lo avevo immaginato ma.. Volevo solamente esserne sicuro.. spero tu non l'abbia presa male..-TAKAO

Kaky alzò la testa, fissando il cinesino con aria convinta, sperando in una buona reazione, anche se, a giudicare dal suo nervosismo, che traspariva da ogni poro della sua pelle, si sarebbe del tutto aspettato una risposta amara..

Il ragazzo dai capelli lunghi, intanto, smise di fissare quel gatto, ormai scoparso dietro un muro, e tornò ancora una volta a fissare la luna..

"Ti prego, dammi almeno tu tranquillità.."REI

No, non l'aveva presa male, alla fine, era quello che si era già proposto di fare, e capì anche lui che, l'unico motivo per cui Takao gli aveva detto tutte quelle cose, era solo perchè ci teneva alla sorella, come giusto che fosse.. Però qualcosa gli fece male.. Forse, sentirselo dire così, in faccia, non era stata una delle cose migliori..

-Tranquillo..-REI

Takao tirò un sospiro di sollievo.. Rimise una mano sulla spalla a Rei, facendogli abbassare il capo..

-E' solo una cotta Rei.. forse anche pesante.. ma te la dimenticherai presto, credimi.. non è amore..-TAKAO

Takao sorrise, sotto gli occhi nervosi e l'animo ferito di Rei.. Che impertinente! Come poteva dire quelle cose? Cosa ne sapeva lui, di quello che si sentiva dentro? Non ne sapeva un bel niente!

La calma ormai andò perduta del tutto, ma non voleva litigare con Takao, lui, alla fine, non aveva fatto niente..

Si mise in testa la sua adorata benda, prima di salutare Takao..

-Scusa ora devo andare, ciao takao..-REI

-No aspetta!-TAKAO

Rei venne fermato per il polso dalla mano del brunetto: sentì uno scatto di rabbia improvvisa crescergli dentro, ma cercò di calmarla subito.. Si girò verso il ragazzino, nel modo più tranquillo possibile, e lo fissò dritto negli occhi per l'ultima volta in quella sera..

-Io.. non volevo ma.. dovevo dirtelo.. spero tu mi capisca..-TAKAO

-Si..-REI

-E cmq.. grazie ancora per la benda..-TAKAO

-Non c'è di che..-REI

A quel punto, Rei si liberò dalla presa di Takao, e filò via per le stradine desolate.. Takao rimase immobile davanti al cancello di casa, a guardarlo dileguarsi nel nulla.. Gli dispiaque un mondo: lui diceva di no, ma si era visto che ci era rimasto male.. Eppure strano.. non capiva come mai di questo suo comportamento..Se era vero che era solo una semplice cotta, allora perchè sembrava prendersela così tanto?C'era qualcosa che non andava, qualcosa che gli era stato tenuto nascosto.. Ma una cosa buona c'era: finalmente quel peso se n'era andato, insieme a Rei..

Tornò in giardino e, dopo aver mangiato le ultime merendine rimaste nella scatola, filò dentro e si mise a letto..

 

Rei, intanto, camminava, ma senza una meta precisa.. Una mano gli scivolò sulla benda: come avrebbe voluto che fosse stata keiko a ridagliela... magari, si sarebbero anche trovati un giorno da soli, per caso..

"NO BASTA!!"REI

Come poteva pensare ancora quelle cose? Cosa gli stava succedendo? Era come se i pensieri gli vagassero nella mente indipendenti dalla sua volontà! Ormai, erano liberi da ogni tipo di controllo, persino liberi dalle parole che Takao gli aveva appena detto..

Già, Takao.. Ok, poteva aver ragione, su questo ci metteva la mano sul fuoco.. però.. non poteva permettersi di giudicare quello che gli passava per la testa, perchè lui non ne sapeva un ca**o di quello che pensava!

Quelle maledette parole gli risuonavano nella testa peggio di un campanello, e sembravano rompere il suo cervello in due.. Di chi era la colpa di quel suo stato d'animo? Era forse di Takao? Forse.. ma lui.. che ne sapeva.. Allora, era di Keiko.. si poteva anche essere.. ma anche lei, povera, non ne sapeva niente di quello che lui si sentiva veramente dentro, per fortuna.. Allora.. rimaneva solo una persona.. La colpa era SUA.. era solo sua! Si, certo, era lui che si faceva mille problemi, che non sapeva controllare le sue emozioni, i suoi pensieri e qualsiasi altra cosa avesse dentro! Se solo sapesse usare la logica.. Amore..? No, non poteva essere, e in questo Takao aveva ragione.. Attrazione fisica..? Si, quella si, e anche da morire! Ma allora, perchè stava così male? Perchè era in quello stato al solo pensiero di doverla dimenticare? Se fosse stata una cotta sarebbe stato tutto molto più facile, aveva ragione Takao..e invece.. Forse era qualcosa di più di una cotta.. Si rese conto che quella maledetta sensazione stava ancora crescendo, e lui non riusciva a fermarla, in nessun modo..  Si rese conto che avrebbe solo dovuto imparare a tenere a freno i suoi istinti, non importava se presto sarebbe nato un sentimento, continuando a vedere quelle labbra, quegli occhi, quel corpo.. a sentire quella voce.. non doveva importagliene niente! Voleva crescere? E allora, visto che tutti i suoi sforzi si stavano dimostrando vani, l'avrebbe lasciato crescere.. ma se lo sarebbe sempre tenuto dentro, nascosto nelle parti più profonde della sua anima.. Chissà che, a forza di sentirsi uno schifo assoluto, gli sarebbe anche passato.. In quel momento, purtroppo, non poteva fare altro..

Si fermò, fissando il vuoto per qualche istante,, Delle parole uscirono a bassa voce istintivamente dalle sue labbra..

-Maledetta ragazza.. come hai fatto a provocarmi tutto questo?..-REI

Si accorse di uno strano liquido salato sulla sua guancia destra.. Erano lacrime..

Svelto, con nervosismo, se le asciugò..

-Basta! Stai esagerando!-REI

La sua decisione era presa.. non doveva più pensarci, o quei pensieri gli avrebbero rovinato la vita..

Vide un'insegna luminosa in fondo alla via..

-Umh, interessante-REI

Senza nemmeno pensarci un secondo, corse verso quella luce colorata:

-Almeno per questa notte, ho finito di pensare inutilmente..-REI

Sapeva che quello che stava per fare era del tutto sbagliato, soprattutto per lui che..*****

Era una soluzione drastica, ma quella sera si sentiva troppo scombussolato.. i suoi pensieri, sentimenti, le parole di Takao.. tutto quello formava un mix letale per la sua povera anima e la sua povera mente.. e quell'insegna lì davanti, fu vista dal ragazzo come una via d'uscita da quel tunnel a forma di labirinto.. almeno per quella sera, la peggiore che avesse mai passato da quando era arrivato a Tokyo..

Ci era ormai davanti..

-Rei.. perdona te stesso per quello che stai per fare.. ma pensa che domani è un altro giorno.. andrà meglio..-REI

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Rei, hai ******?.. ***



 




La sua mano scivolò sul piccolo tavolino color rosso fuoco fino a raggiungere quella della sua amata..

Kei accarezzò quella piccola mano calda e forse un po' emozionata, come la sua d'altronde.. Emozione che nasceva dall'immensa felicità di avere qualcuno al proprio fianco, qualcuno da amare veramente..

Si erano già fatte le 10.30: come era volato il tempo..! O almeno, lo era per loro due: due ragazzi intenti a fissarsi negli occhi, a sfiorarsi con una mano, ad innamorarsi l'uno dell'altro ogni istante di più.. Kei non riusciva a distogliere lo sguardo da lei.. lei, così bella, così perfetta.. Più la guardava e più si rendeva conto di poter finalmente dire di credere nei miracoli, di quelle grazie che ti arrivano quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, quando ti senti di aver perso qualcosa di importante.. E quello che gli era capitato era forse uno dei più bei miracoli che gli potessero capitare: gli aveva fatto ritrovare una fiducia che ormai era persa, l'aveva fatto sentire un ragazzo migliore..

Il ragazzo spostò lo sguardo su alcune ciocche di capelli che le ricadevano soffici sulle spalle, per poi scendere ancora più in basso, quasi all'altezza del petto.. La fissò ancora per qualche istante negli occhi, continuando a tenere la sua mano, quasi come avesse paura gli scappasse quella fantastica visione.. Quell'ombretto azzurro le stava veramente bene, ma pensò che non ne aveva bisogno: i suoi occhi erano già abbastanza speciali così come erano..

Notò la ragazza arrossire: probabilmente si era accorta che la stava rimirando in ogni suo dettaglio..

Kei sorrise, stringendo ancora di più la mano di Keiko..

-Sono davvero felice, lo sai?-KEIKO

Il ragazzo tatuato sorrise, prima di alzare la schiena dalla sedia per avvicinarsi di più alla ragazza per dirle quello che più si sentiva..

-Anche io.. e non ti immagini quanto..-KEI

I loro sguardi si incrociarono, formando quasi un groviglio indistricabile, lasciando trasparire una voglia matta che avevano l'uno dell'altra..

Il posticino che aveva scelto kei era davvero carino: tranquillo, come piaceva ad entrambi, senza casinisti notturni.. C'erano pochissime persone all'interno: gli unici a popolare quel piccolo locale, oltre al barista, erano loro, più un gruppetto di amici intenti a bere un drink decidendo cosa avrebbero fatto quella notte tardi.. Le luci erano piuttosto soffuse, e creavano un'atmosfera tale da rendere tutto ancora più intrigante.. Una lieve musica animava l'intero locale.. al contrario di come molti potevano pensare, era una musica lenta e molto romantica.. keiko conosceva bene quella canzone, e, senza accorgersene, si mise a canticchiare a tempo, perdendosi nelle parole..

look thorugh your eyes

and when all is said and done

all of the fear and all of the lies are

not hard to overcome

it's all in the way you look at it

that makes you strong

we were two

now we are one..>

Kei sorrise, divertito.. Non sapeva l'inglese, o almeno, sapeva solamente spiaccicare qualche parolina, ma quella melodia gli fecero subito capire che quella canzone, quelle parole, dovevano essere molto dolci.. E la sua voce.. non era niente male, sebbene stesse solo canticchiando..

Keiko si accorse dello sguardo divertito del ragazzo, e subito arrossì..

-Oops.. scusa..-KEIKO

-No.. continua..-KEI

-Ehm..-KEIKO

Che vergogna, non se la sentiva di continuare! ma cosa le era saltato in mente?

-Ho capito, ti vergogni..-KEI

-Un po'..-KEIKO

Kei allora si alzò dalla sedia, andando verso la ragazza e porgendole la mano, invitandola gentilmente ad alzarsi.. In quel momento come non mai, la ragazza ebbe modo di notare l'eleganza di quel magnifico ragazzo.. Era forse la prima volta che lo vedeva vestito così, ed ora che lei era seduta con lui in piedi proprio di fronte a lei, riuscì perfettamente a notare un paio di jeans abbastanza aderenti nella parte alta che avvolgevano quelle gambe ben proporzionate, e una leggere camicia bianca a mezze maniche che gli scvivolava morbida sulla vita, della quale decise di lasciare sbottonati i primi due bottoni per sentirsi più libero..

Keiko afferrò dolcemente la mano del ragazzo e si alzò avvicinandosi di molto a lui, abbracciandolo con le braccia al collo..

-Complimenti per l'eleganza..-KEIKO

-Anche tu non scherzi..-KEI

Una mano gli scese sulla schiena di lei, prima di baciarla per l'ennesima volta in quella stupenda serata..

Le loro labbra si staccarono, lasciando ancora l'ombra di quel bacio nei loro occhi sognanti..

-Questo posto comincia ad essere un po' troppo affollato, non credi..?-KEI

-Concordo in pieno..-KEIKO

I due si sorrisero l'un l'altro: Kei prese la mano della ragazza e insieme si diressero verso l'uscita, verso un luogo dove avrebbero potuto stare soli col loro nuovo grande amore..

-Che ne dici della spiaggia?-KEIKO

-Bella idea.. andiamo!-KEI

I due uscirono dal locale, mano nella mano, ma ancora non sapevano chi c'era ad aspettarli lì fuori..

 

Intanto, un ragazzo con una benda in testa dai capelli molto lunghi, si era accasciato contro il muro di un bar, sforzandosi con tutto se stesso per riuscire quanto meno a reggersi in piedi.. Forse aveva esagerato, non doveva andarci giù così pesantemente..! Aveva camminato fin lì, non sapendo minimamente dove stesse andando e lottando per riuscire a camminare dritto: la sua testa era pesante, troppo pesante per il suo corpo ormai debole, e lo faceva barcollare da una parte all'altra.. La sua mente ormai non pensava più.. bene, almeno qualcosa aveva ottenuto in questa sua pazzia..  Ma non riusciva nemmeno più a ragionare, a capire dove fosse.. I suoi occhi non riuscivano più a distinguere la luce di un lampione da quella di una moto o, peggio ancora, di una macchina, e per più di una volta rischiò di venir stirato da qualche autista notturno, magari nelle sue stesse condizioni..

Stava male, malissimo, sentiva il suo stomaco rivoltarsi e di lì a poco avrebbe vomitato, ma cercò in tutti i modi di trattenersi.. Ma in qualche senso era anche felice.. Non sapeva nemmeno lui come mai, ma era felice.. e non solo per il fatto che quei maledetti pensieri lo avessero abbandonato.. Ormai, sembrava non ricordarsi nemmeno le parole di Takao.. ma era felice, così! Rideva.. poi era serio.. poi ancora arrivò al punto di buttarsi in mezzo alla strada ridendo come un pazzo... e poco dopo, ancora serio, confuso..

Quel muro sembrò un paradiso per lui.. sembrava essere un posto tranquillo, lontano da occhi indiscreti e da passanti pericolosi.. In quello stato, chiunque avrebbe potuto assalirlo e avere la meglio, magari anche rubandogli tutto quello che aveva con sè..

Cadde, con la sua mente priva di sensi, contro quel muro, aggrappandosi alla parete con le unghie, per cercare di non cadere a terra.. Ma la testa girava.. girava.. e ancora girava..  Le sue gambe ormai stavano per cedere, non avrebbe resitito ancora per molto.. I suoi occhi stavano per chiudersi, ora un sonno insieme ad un mal di testa insopportabile lo stavano assalendo.. Ormai era deciso: avrebbe passato lì l'intera notte.. Non sarebbe riuscito a tornare al suo piccolo covo.. Non riusciva più a distinguere una strada dall'altra, ormai per lui erano tutte uguali.. senza contare lo stato fisicamente pietoso in cui si trovava..

Si lasciò cadere, privo di ogni senso, trovandosi seduto con la schiena appoggiata al muro di quel piccolo bar.. Qualcuno prima o poi sarebbe venuto a prenderlo.. Magari il proprietario del locale, ad orario di chiusura.. o magari qualche malvivente.. o qualcuno, non importava chi.. Non importava..

-REI!!-....

Il ragazzo cercò di aprire gli occhi, non riuscendo però a distinguere da dove provenisse quella voce, un po' famigliare a dire il vero..

-Rei!! Apri gli occhi!-...

Finalmente ci riuscì, aiutato da uno strattone di qualcuno, che lo conosceva a quanto pareva.. cercò di focalizzare l'immagine che si trovava davanti.. era una ragazza.. dai capelli neri e lunghi.. era..

-Keiko..-REI

-Santo cielo, Rei!! Ma cosa hai combinato??-KEIKO

Tra tante persone che potevano venire a prenderlo, proprio lei!! Avrebbe forse preferito Kei..

-Rei.. tutto a posto?-...

-Kei.. anche tu..-REI

Di male in peggio.. avrebbe voluto chiudere ancora gli occhi, per sparire da quella situazione.. Tutti i suoi sforzi fatti quella notte per dimenticare si erano dimostrati inutili.. Perchè?? Perchè non era venuto qualche criminale a prenderlo?? Perchè proprio loro?? Si era conciato in quel modo per dimenticare, e invece.. Diventò nervoso, molto nervoso.. Strinse i denti, cercando dentro di sè la forza di parlare..

-Io..io.. andate via..-REI

Keiko si girò verso Kei, che stava in piedi, immobile, a fissare la scena.. Questa volta era troppo! Il destino era troppo crudele.. Un po' gli dava fastidio che keiko stesse lì, cercando di farlo riprendere dandogli degli scossoni, ma alla fine.. doveva pur aiutarlo, in qualche modo.. Si sentì egoista: se lo trovava sempre tra i piedi, in un modo o nell'altro!! Proprio lì doveva venire a star male?? Perchè non riusciva a passare un giorno senza quel dannato incubo di quel ragazzo?

-Kei..?-KEIKO

Kei, sentendo la voce della ragazza farsi triste, si svegliò.. Cosa stava pensando? Ok, poteva anche non essergli troppo simpatico, ma alla fine stava male, bisognava aiutarlo..Senza contare che i suoi sospetti poi.. erano già stati smentiti.. era già tutto chiarito con keiko.. non doveva avere paura..

Si dispiaque molto per le parole che gli erano saltate in testa prima.. Sorrise tristemente, per poi abbassarsi guardando con fare dolce la ragazza, che si tranquillizzò..

Prese per un braccio Rei, facendogli alzare la testa..

-Va via..-REI

-Rei.. cos'hai fatto? Diccelo..-KEI

-No.. non.. voglio.. andatevene..-REI

Il cinese tornò ad abbassare la testa: ma perchè non se ne andavano?? Stavano solo peggiorando le cose.. Tutti quei pensieri fatti prima, ora stavano lentamente tornando a tormentare la sua testa.. Perchè??Non doveva rendere vani tutti i suoi sforzi.. perchè??

-Rei!!-KEIKO

-Basta..-REI

Keiko prese il volto del ragazzo con fare nervoso per il mento, facendogli aprire gli occhi..

-Fissami bene..-KEIKO

Erano lucidi.. lucidi e sconvolti..Sembravano non capire quello che gli stesse intorno.. Si vedeva chiaramente che non stava capendo più niente..

keiko, senza lasciare il volto di Rei, si girò verso Kei con fare preoccupato..

-Penso abbia bevuto..-KEIKO

-Cosa?-KEI

-Si.. guarda i suoi occhi.. sono lucidi.. quei tipici occhi di gente ubriaca..-KEIKO

Kei tornò a fissare il cinese con aria nervosa, quasi arrabbiata..

-Rei!! Stanno così le cose?-KEI

Ma lui non rispose, si limitò a sorridere come un perfetto imbecille..

-Rei, rispondimi! Hai bevuto?-KEI

-No..-REI

Keiko cercò di rimanere calma, anche se in realtà non era per niente così.. alzò ancora di più il volto del ragazzo e gli ripetè la domanda..

-Rei.. dimmelo per favore.. hai bevuto?-KEIKO

Rei non seppe resistere a quegli occhi, che ora lo fissavano con aria supplichevole.. Qualche lacrima si formò nei suoi occhi, per poi scivolare lungo le sue guance.. La presa di Keiko si fece sempre più debole, lasciando così il cinese libero di muoversi col capo, che in quel momento cominciò a muoversi in su e in giù, accennando un si..

-Rei..-KEIKO

 

                                              FLASHBACK REI

Quell'insegna luminosa era lì ad aspettare solo lui.. Soave salvezza, grazie di esistere..! Dentro di sè, sapeva che si sarebbe pentito di quello che stava per fare, ma in quel momento, si sentì come in un vicolo strettissimo a senso unico.. Quella era l'unica soluzione, non poteva essere capitato lì per caso!

Si decise ad entrare in quel locale, in cui non era mai stato prima.. Un mix di luci psicadeliche e di musica altissima gli fecero avere come un capogiro: non era mai stato in un posto del genere prima di allora..! Dappertutto c'erano divanetti e tavolini, pieni di ragazzi che ci provavano in tutti i modi con ragazze a ragazzine, in modo a volte anche supodorato e insolente.. Che vergogna! Stette a guardare per qualche istante un gruppo di ragazze sedute ad un tavolino che sorseggiavano qualcosa: erano tutte molto carine, ma nessuna era come lei.. come Keiko...

A quel pensiero, la sua mente uscì pazza.. Ancora quei pensieri incontrollabili!

Ormai era deciso: si diresse al bancone con passo veloce e si sedette su uno degli sgabelli.. Presto, un giovane dall'aria abbastanza dura gli si avvicinò, chiedendogli:

-Dimmi tutto!-BARISTA

-Mi dia.. umh..-REI

Non aveva mai bevuto alcolici in vita sua.. non seppe cosa prendere su due piedi.. Svelto, diede un'occhiata agli enormi scaffali che si ergevano dietro il giovane, e, la prima cosa che gli saltò all'occhio fu..

-Rhum!-REI

Il barista lo guardò un po' perplesso..

-Sei sicuro ragazzino? Non mi sembri abbastanza grande da reggere..-BARISTA

-Ho detto rhum!-REI

-Uhm.. ok, come vuoi..-BARISTA

Dopo aver versato un modesto bicchiere di ruhm, lo posò sul bancone al giovane, che sembrava insoddisfatto della resa..

-Dammene di più..-REI

-Ragazzino.. comincia a bere quello.. non so nemmeno se riuscirai a finirlo..-BARISTA

Così Rei, un po' per sfida, un po' per voglia di dimenticare, si scolò l'intero bicchiere davanti al barista.. Improvvisamente, un caldo assurdo salì all'interno di lui, più precisamente, nel suo stomaco.. Cominciò a bruciare: sembrava quasi che quel liquido gli stesse corrodendo tutti gli organi! Forse aveva sbagliato a non dar retta al barista, in fondo, lui non aveva mai toccato nessun alcolico.. Ma aveva sentito che quello strano liquido ti faceva uscire di testa, a volte, mentre altre non ti faceva più capire niente.. Così, dopo essersi calmato, dopo aver sentito che finalmente quel fuoco cominciava a spegnersi, insoddisfatto dell'effetto ancora non provocato, ne chiese un altro.. E poi ancora un altro.. e un altro ancora...

Il barista lo guardava sempre più desolato: un ragazzino del genere, così giovane, che si rovinava in quel modo.. Chissà perchè poi? Sembrava quasi nervoso, magari lo stava facendo per.. per dimenticare.. In fondo erano tanti quelli che bevevano per dimenticare! ma un ragazzo così giovane, cosa aveva da dimenticare?

Gli fece un po' di tenerezza, soprattutto quando vide che il giovane cinese cominciava a fare fatica a stare in equilibrio sull'alto sgabello..

-Ascolta, ragazzo.. ti do' un consiglio.. smettila!-BARISTA

-No.. dammene un altro..-REI

-perchè lo stai facendo..?-BARISTA

-Non sono affari tuoi!-REI

Sconsolato, il barista lo accontentò: non poteva rifiutarsi di servire i suoi clienti.. E sicuramente, la scusa dell'età non avrebbe funzionato: gli avrebbe cmq mentito.. E ormai si vedeva chiaramente che era andato.. quasi completamente..

Rei si scolò ancora ben 3 altri bicchieri di ruhm, prima di appoggiare la testa al bancone, in preda al panico.. C'era riuscito, aveva ottenuto quello che voleva, era felice! Ma si sentiva uno schifo più assoluto..

Il barista gli diede uno spintone, per farlo riprendere..

-Ti consiglio di andare a casa, e alla svelta..-BARISTA

Andare dove? perchè? Quando? Non riuscì bene a capire quelle parole, ma pagò cmq il conto e cercò di uscire da quel locale, che ormai a lui pareva un inferno di luci e colori.. Una volta in strada, non si ricordò nemmeno minimamente di dove fosse finito.. Dove doveva andare?

Prese la prima via che gli passò per la testa e cominciò a camminare.. Sempre più nel panico, ma felice, perchè finalmente era confuso! la sua mente non era più in grado di pensare..  Si forse aveva esagerato.. ma l'indomani sarebbe tutto passato.. e forse, si sarebbe sentito anche meglio..

                                          FINE FLASHBACK

 

-perchè lo hai fatto?-KEI

La voce del ragazzo lo fece tornare alla realtà.. No, non poteva diglielo.. Doveva stare attento a non farsi scappare niente: ormai si rese conto che la sua bocca faceva ucire parole che nemmeno lui voleva.. Ma ora si trovava in una situazione delicatissima, avrebbe rischiato di rovinare tutto.. Ci pensò molto bene, si concentrò al massimo prima di rispondere..

-Perchè.. volevo.. divertirmi...-REI

kei lo fissò con aria strana: non credeva alle parole del ragazzo! Non credeva che un tipo come Rei, solo per divertimento, si fosse conciato in quello stato!

Lo guardò negli occhi, molto intensamente, facendogli capire, senza parole, quello a cui stava pensando..

Rei entrò quasi in crisi..

-E' vero.. volevo.. divertirmi! Io.. non avevo mai.. come si dice.. provato, ecco! e.. volevo provare..-REI

-Non ci credo..-KEI

-Si, magari è così..-KEIKO

-Cosa?-KEI

-E' probabile che dica la verità.. che altro motivo avrebbe scusa?-KEIKO

-Non saprei..-KEI

"Sapessi, mia cara.."REI

Rei sorrise, senza rendersene conto, ma i due ragazzi non ci fecero nemmeno caso: sorrideva perchè era ubriaco perso, e nient'altro..

-Si, forse è così.. Cmq stiano le cose, adesso ti portiamo a casa!-KEI

Keiko fissò il ragazzo amato con occhi speranzosi e felici: finalmente si era calmato, finalmente non si sentiva più sospettoso nei confronti di quel ragazzo steso lì per terra, e lo stava aiutando..

-No.. andate..-REI

-Non se ne parla nemmeno!-KEI

Il ragazzo tatuato prese di forza Rei, facendolo appoggiare alla sua spalla e mettendosi un braccio intorno al suo collo..

-Keiko.. aiutami per favore..-KEI

-Certo, scusa..-KEIKO

La ragazza fece come Kei, prendendo il cinese di forza.. Rei si sentì un calore crescere dentro, forse come quello del momento in cui aveva mandato giù il suo primo bicchiere.. Il contatto col corpo di quella ragazza gli accendeva qualcosa dentro.. Doveva trattenersi, doveva a tutti i costi.. Si sforzò a stare fermo, a far lavorare solo le gambe per camminare ma, purtroppo, quasi involontariamente, una sua mano scivolò sul suo fianco destro..

keiko si girò verso Rei, spaventata e confusa.. Guardò Kei, era tranquillo.. Decise che non doveva preoccuparsi: era ubriaco, non sapeva quello che faceva..

-Ti ricordi almeno dove abiti?-KEI

-Io.. sto.. in un albergo.. quello.. lì, dove c'è la scuola..-REI

-Penso si riferisca a quello a 4 stelle a pochi metri dalla mia scuola..-KEIKO

-Ok, allora andiamo..-KEI

 

Durante il tragitto, Rei non riuscì minimamente a riprendersi: si rendeva perfettamente conto che era solo un peso per Kei e Keiko, ma non riusciva ancora a reggersi in piedi,e, probabilmente, se l'avessero mollato, sarebbe caduto a terra.. Alla sbornia si aggiunse anche la stanchezza, e ,più di una volta, tentò di chiudere gli occhi, ma fu subito svegliato da uno strattone della ragazza..

Quello spacevole inconveniente capitò più di una volta.. La mano di Rei, sempre "involontariamente", tornava a volta a sfiorare il fianco di Keiko, la quale, però, sempre convinta del fatto che fosse ubriaco, non ci diede nemmeno peso.. anche se, a dire il vero, era difficile..!

In verità il cinesino era sì ubriaco, e da sano non avrebbe mai fatto una cosa del genere, ma era anche vero che quella mano sul fianco era il passaggio alla concretezza di uno dei suoi desideri, sentendosi la ragazza così stretta a sè.. Si pentì ogni volta amaramente di quel suo gesto: non voleva, non voleva che Keiko pensasse male di lui, e non voleva soprattutto che Kei lo avesse scoperto!

Fortunatamente, arrivarono presto all'albergo da lui indicato..

-E' questo?-KEI

-Si.. mi sembra..-REI

-Come ti sembra?-KEI

Kei, che era ormai tutto sudato, come keiko, pregò il cielo che l'hotel fosse proprio quello che stava ora davanti a loro: era stata una bella fatica portarlo fin lì, ma dovevano aiutarlo..

-kei, guarda se ha le chiavi in tasca.. e vedi il nome..-KEIKO

-Giusto..-KEI

Il ragazzo infilò una mano nelle tasche di Rei, che ancora stava appoggiato alla ragazza, nello stesso stato pietoso di pochi minuti prima, e con lo stesso fuoco che gli bruciava dentro..

Kei tirò fuori dalla tasca sinistra dei pantaloni larghi del cinese una chiave: quella della sua camera..

-Si, è questo, andiamo..-KEI

-No.. vado.. io..-REI

-No, non ti reggi in piedi..-KEI

Così lo accompagnarono fino alla sua camera: fortunatamente quell'albergo era premunito di ascensore, o non ce l'avrebbero fatta a fare 5 piani in quello stato..

Aprirono la porta e lo aiutarono a distendersi sul letto: Kei ringraziò il cielo.. l'hotel era a pochi passi dal locale, non ci misero molto ad arrivare, solo poco meno di mezz'ora.. Diede un'occhiata all'orologio che aveva al polso: erano appena le 11.. Non si innervosì più di tanto: lui e Keiko avrebbero potuto stare insieme ancora un'ora piena.. Almeno in quel senso le cose stavano andando nel verso giusto.. almeno per l'ora!

Fissò Rei: gli dispiaque davvero un mondo vederlo in quello stato..

-Mi dispiace..-REI

-Di cosa?-KEIKO

-Di.. vi ho rovinato la serata..-REI

Keiko gli mise una mano sulla fronte, spostandogli i ciuffi di capelli e togliendogli la benda che gli premeva la testa..

Kei si pentì di tutto il semi odio provato prima: in fondo, aveva solo bisogno di una mano, ed era anche messo molto male.. E poi era vero quello che diceva Keiko, era anche molto gentile..Sorrise, non lasciando nemmeno a Keiko il tempo di rispondere..

-Stai tranquillo.. abbiamo ancora un'ora per stare insieme..-KEI

Il cinesino accennò un sorriso: kei non lo odiava.. o forse provava solo pena per lui.. Non gli importava.. L'importante era che non fosse arrabbiato per quello che era successo..

Quel sorriso si trasformò però in un sorriso amaro: quegli stupidi pensieri gli erano tornati in testa.. E tutto grazie a Keiko.. l'unica persona che sperava di non vedere quella notte.. ma l'aveva salvato da qualche possibile attacco teppista, e non poteva fare altro che ringraziarla, in fondo.. ringraziare entrambi..

-Grazie..-REI

I due sorrisero e si guardarono complici..

Kei salutò il cinesino: ora avrebbero solo dovuto lasciarlo in pace per farlo riposare, e cominciò ad avviarsi verso la porta..

keiko stette per seguire il suo esempio: salutò Rei e si girò di spalle, ma venne improvvisamente bloccata da un polso per il ragazzo steso sul letto.. Si girò spaventata e lo fissò.. Fu un attimo: dalla bocca di Rei uscirono pochissime semplici parole, dette accuratamente a bassa voce, sempre contro la sua volontà, ma che esprimevano quello che profondamente pensava..

-Sei.. bellissima..-REI

keiko lo guardò stranita.. La prima cosa che le venne in mente, fu quella di girarsi verso Kei, per vedere la sua reazione, ma fortunatamente stava riponendo le chiavi della porta sul comodino all'entrata della stanza, e non aveva sentito nulla..

Non rispose al complimento del ragazzo: si sentì sbalordita in un primo momento, ma poi pensò subito che si doveva ancora trattare di un effetto della sbornia.. Stava ancora male, e si vedeva.. Come sempre, non ci diede peso, anche se quelle parole la colpirono..

Rei si rese solo dopo conto di quello che aveva appena detto: chiuse gli occhi con fare nervoso e strinse i denti, maledicendo se stesso.. Come gli era venuto in mente di dire una cosa del genere? Maldette labbra, che parlavano da sole... Sperò con tutto il suo cuore che Keiko avesse preso quel compimento, in realtà pensato, come un qualcosa detto a caso, da un ragazzo che non era in sè.. Dalla espressione del suo volto, qualcosa gli diceva che stavano così le cose, ma non poteva esserne sicuro..

Keiko sorrise.. Era chiaro che non lo pensava.. straparlava poverino..

-Dai, ora riposati..-KEIKO

-Rei, ti lascio le chiavi qui..-KEI

Rei annuì con la testa, senza però aver visto il posto dove kei mise le chiavi e senza nemmeno comprendere bene le sue parole..

Detto questo, i due ragazzi uscirono, salutando per la seconda volta Rei, che, molto lentamente, si addormentò, nella confusione più totale..

 

 

I due ragazzi stavano ora camminando verso la spiaggia, dove finalmente avrebbero potuto stare da soli..

-Kei..-KEIKO

-Uhn?..-KEI

-Dimmi la verità.. ti sei arrabbiato?-KEIKO

-per cosa?-KEI

-per.. prima..-KEIKO

Kei fissò la ragazza, continuando a camminare.. dapprima il suo sguardo fu serio, ma divenne quasi subito dolce..Sorrise, prima di risponderle..

-Beh.. alla fine aveva bisogno di una mano..-KEI

-Sai. mi sembrava fossi irritato..-KEIKO

-Forse un po' all'inzio..ma.. mi ha fatto piacere aiutarlo..-KEI

-kei..-KEIKO

Keiko bloccò il ragazzo, abbracciandolo con tutta la sua forza.. Abbraccio che fu subito ricambiato da Kei..

-Sai perchè ti amo?-KEIKO

-Umh.. dimmelo tu..-KEI

-perchè sei speciale..-KEIKO

La ragazza posò dolcemente le sue labbra su quelle di Kei, baciandolo con tutta la dolcezza e insieme la passione possibile.. Il ragazzo tatuato rispose alla perfezione a questa sua richiesta, stringendola sempre di più a sè e dando tutto se stesso in quel magnifico bacio..

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** I'll find a way ***












-Kei..-KEIKO

La voce della ragazza gli fece distogliere lo sguardo da quel cielo tempestato di piccole stelle luminose che sembravano dare un riflesso magico al mare.. Nessuna nuvola interrompeva quel maestoso concerto di luci e colori scuri allo stesso tempo, e la luna piena sembrava essere il maestro indiscusso dell'opera celeste..

Si girò verso Keiko: aveva uno sguardo che poteva forse definirsi triste.. ma anche preoccupato..

-Hey, che succede?-KEI

-Io.. mi sembri strano..-KEIKO

Kei tornò a fissare il cielo, pensieroso.. Una leggera folata di vento spostò alcuni ciuffi azzurrognoli che gli ricadevano sulla fronte candida, lasciando trasparire ancora di più il suo sguardo perso nell'immenso di quel cielo..

-Per la prima volta ho paura..-KEI

-Paura di cosa, Kei?-KEIKO

-Di.. ho paura di. perderti..-KEI

Detto questo, si portò una mano sulla fronte, socchiudendo per qualche istante gli occhi.. Non sapeva da cosa nascesse quella paura, ma una cosa era certa: era la stessa che aveva provato quello stesso pomeriggio, quando aveva visto Keiko indossare quella benda.. Che stupido che era..!Eppure, la presenza di quel ragazzo lo tartassava, sebbene ogni sospetto sembrava essersene andato..

keiko si girò a pancia in giù nella sabbia, avvicinando il suo corpo a quello di kei, che se ne stava supino disteso in quel mare di sabbia fine come pan grattato.. Gli prese dolcememente la mano che nascondeva la sua limpida fronte e se la portò al petto, all'altezza della sua croce egizia, facendogli riaprire quei magnifici occhi..

-Da cosa nasce questa paura?-KEIKO

-Bella domanda..-KEI

Ci fu un attimo di silenzio: il rumore delle onde del mare che si infrangevano contro i piccoli scogli vicini alla costa creava un ritmo marino dolce e incalzante allo stesso momento.. Nessun altro rumore disturbava quella quiete surreale.. l'unica cosa a disturbarla erano i pensieri di Keiko e la paura, forse insensata, di Kei..

-Dimmi la verità.. è per Rei, vero?-KEIKO

-Cosa te lo fa pensare?-KEI

-Beh.. da quando lo abbiamo visto, hai cambiato atteggiamento..-KEIKO

kei stette zitto: probabilmente, pensò Keiko, era davvero quel ragazzo a renderlo nervoso.. Ma perchè poi? Questo proprio non se lo sapeva spiegare, e forse, nemmeno lui sapeva farlo..

-Kei.. sembravi esserti calmato..-KEIKO

-Sembravo.. e invece..-KEI

-Ma cos'è che ti preoccupa così tanto? Abbiamo già chiarito questo discorso..-KEIKO

-Lo so.. e non vorrei nemmeno tornarci su, ma.. La sua presenza mi rende nervoso, non so perchè..-KEI

-Ascolta.. hai ancora sospetti? Dimmelo sinceramente..-KEIKO

Kei fissò la ragazza negli occhi: ora erano davvero tristi, si vedeva chiaramente che ci stava male per questa dannatissima storia.. Ma lui non poteva farci niente, anzi, non voleva farci niente.. Si era già promesso, più volte, di non nasconderle mai niente.. E in qualche senso, voleva che anche in quel momento lei sapesse tutto, di come si sentiva, di cosa pensava.. di cosa non riusciva a capire..

-No.. non ho più sospetti.. Non ti far nemmeno passar per la testa l'idea che oggi pomeriggio io ti abbia mentito.. Ho detto quelle cose perchè ne ero sicuro, altrimenti non l'avrei mai fatto.. Sono riuscito a capire, finalmente, che quelle attenzioni non miravano ad altro.. E.. avevi anche ragione sul fatto che sembra un ragazzo gentile, stasera me ne sono accorto ma..-KEI

Il ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli si bloccò, tornando a fissare il cielo, cercando una stella che potesse dargli il coraggio di andare avanti a parlare..

-.. io.. il fatto è che.. ho paura che possa portarti via da me un giorno..-KEI

Keiko si sdraiò con la testa sopra il petto del ragazzo, giocando nervosamente con i bottoni della sua camicia e accarezzandogli, di tanto in tanto, il petto muscoloso..

-Cosa te lo fa pensare..?-KEIKO

-Non lo so, non chiedermelo.. ho come una strana sensazione dentro di me che.. che mi dice che.. che mi infonde paura nei confronti di quel ragazzo.. senza un particolare motivo.. Poi anche il fatto che ormai.. insomma.. ogni giorno è come se in pratica lo avessi davanti..-KEI

-ma quello è solo un caso.. L'altro giorno, era capitato al parco per caso.. Oggi mi ha dato la benda perchè mi ero fatta male.. stasera, un altro caso..-KEIKO

-Spero che sia solo un caso, come dici tu..-KEI

Keiko si alzò improvvisamente sui gomiti, stando a pochissimi centimetri dal viso di Kei..

-Kei.. certo che è un caso.. e anche se non lo fosse, te l'ho già detto e te lo ripeto, a me non interessa.. a noi non interessa.. Non avere paura, non dobbiamo avere paura di nessuno.. siamo io e te, e basta!-KEIKO

La ragazza si sporse ancora più in avanti, arrivando a poggiare le sue labbra su quelle di quel ragazzo troppo pensieroso.. con ancora troppa paura..

Si staccò lievemente, giusto il tempo per sussurrargli all'orecchio:

-Non deve esistere più la paura per noi..-KEIKO

Kei sorrise: era quello che voleva sentirsi dire.. No, mai nessuno l'avrebbe portata via da lui, nessuno! Non l'avrebbe mai permesso, per qualsiasi ragione! Ora, che poteva finalmente dire di aver trovato la persona che stava da sempre cercando, non avrebbe mai lasciato quegli occhi stupendi, quelle labbra così sensuali.. quell'angelo così dolce ma ribelle! No, non doveva avere paura, il sentimento che li legava era troppo forte, e nessuno sarebbe mai stato in grado di spezzarlo!

Strinse più che poteva la ragazza a sè, mentre quelle spine dolorose della paura cadevano, una per una, tagliate dal loro grande amore, che non temeva niente e nessuno, nemmeno quelle spine così sottili ma appuntite..

Con uno scatto, la prese per la vita e la fece sdraiare supina, per poi avvicinarsi a lei invertendo i ruoli.. Le prese le mani e gliele mise a fianco della sua testa insieme alle sue, stringedole fortemente..

Uno sguardo, un sentimento, un fuoco.. un muro che sembrava impenetrabile era ormai stato abbattuto, e se ne era ora costruito un altro intorno a loro, solamente a loro..

La baciò con passione a lungo, senza mai staccarsi, senza quasi mai prendere fiato, fino a quando la sua presa sembrò indebolirsi e le sue mani scesero accarezzando prima le sue braccia, poi le sue spalle.. ma si fermò appena in tempo.. Un brivido strano stava crescendo dentro entrambi, un brivido mai provato prima, che li invitava ad andare avanti.. ma seppero tenerlo a bada, soffocandolo con un sorriso divertito e quasi vergognoso..Non seppero il perchè di quel gesto: ormai erano sicuri l'uno dell'altra, i loro sentimenti, per primi, erano sicuri, sebbene fossero nati pochissimo tempo prima..quindi non poteva trattarsi di incertezza.. Ma si fermarono, per un'inspiegabile ragione.. Forse, quello non era il momento più adatto..

Kei le diede un bacio sulla guancia, sorridendo, per poi mettersi a sedere, seguito dalla ragazza..

Rimasero qualche istante a fissare il mare: entrambi avrebbero voluto che quel momento non terminasse mai.. Solo lei e lui, in una città che, in quel momento, poteva anche dirsi deserta.. Nessun'altra presenza intorno a loro, nessun rumore se non musica marina..

Kei stava ancora a pensare.. da quanto non sfiorava più il corpo di una ragazza! Forse, era questo che lo metteva in imbarazzo.. No, non poteva essere.. imbarazzo con lei.. Lei era colei che lo rendeva sicuro, di qualsiasi cosa pensasse o facesse.. Poi quel brivido sentito poco prima.. che strano, non l'aveva mai sentito con nessun'altra.. Forse perchè nessuna era mai stata in grado di farlo sciogliere, di capirlo, di farlo sentire sicuro.. di amarlo veramente.. Nessuna l'aveva mai fatto sentire così.. così migliore.. in tutto! Guardò ancora il cielo: ormai ne era fermamente sicuro.. qualcuno lo aveva ascoltato.. aveva sentito quelle preghiere silenziose, quasi tacite, che dentro di lui cercavano di farsi sentire, segretamente.. qualcuno era riuscito a sentirle.. e lo aveva accontentato!

Vide un gabbiano solitario volare sopra le onde del mare, in cerca di cibo probabilmente.. notò le sue ali, così ampie e distese, che sembravano muoversi al ritmo del mare.. I movimenti armoniosi con cui riusciva a muoverle.. Sorrise, non seppe perchè, fino a quando gli tornò in mente una cosa.. quelle due ali gli avevano fatto ricordare qualcosa.. ma certo!

-Keiko.. oggi pomeriggio.. ho visto uno strano tatuaggio sulla tua schiena..-KEI

Keiko si girò di scatto: lo aveva visto allora..! Gli sorrise, tirandosi leggermente su la lieve maglietta bianca e dandogli le spalle per qualche secondo..

-Dici questo?-KEIKO

Kei, quasi come se fosse preso da quella visione, ci passò un dito sopra, seguendo le linee di quelle due maestose ali..Dal centro, fino agli estremi, senza mai fermarsi se non per cambiare direzione.. Era davvero bello, non c'era che dire, sebbene fosse abbastanza grande.. Sicuramente aveva anche un significato particolare..

-Si questo.. è.. davvero bello..-KEI

-Grazie.. E ha fatto anche male!-KEIKO

-Ti capisco, so cosa vuol dire..-KEI

La ragazza tornò a sistemarsi la maglietta, una volta che sentì Kei togliere il dito dalla sua schiena, che cominciava anche a provocargli un brivido mischiato a solletico..

Il ragazzo la fissò mettersi a posto, deciso a chiederle di più riguardo quel disegno strano..

-Come mai questo tatuaggio?-KEI

-Beh perchè.. ha un significato particolare per me..-KEIKO

Kei sorrise: risposta scontata.. mentre Keiko si fece improvvisamente quasi seria: era decisa, avrebbe detto a lui, a una delle pochissime persone a cui teneva veramente, cosa quel tatuaggio significasse per lei.. Non che avesse un significato così misterioso e oscuro, non che nascondesse chissà che cosa.. ma la rappresentava! Rappresentava alcuni aspetti del suo carattere, che non tutti di certo sapevano, a parte suo fratello e, di lì a poco, anche Kei..

-Vuoi sapere cosa vuol dire?-KEIKO

Kei la fissò stranito, prima di annuire con il capo..

-Ecco.. partiamo dal simbolo che c'è in mezzo.. questo simbolo vuol dire FORZA..-KEIKO

-Forza?-KEI

-Si.. beh ma non fisica.. morale.. Ormai lo sai forse meglio di me.. dopo tutto quello che ho passato, ho dovuto imparare ad essere forte, ed ho capito che senza forza.. in questo mondo pieno di ingiustizie non ci sopravvivi.. Da quando ho fatto tutte quelle brutte esperienze, la forza ha sempre avuto un valore particolare per me.. Ma ho voluto scriverlo in un'altra lingua, per il semplice fatto che altrimenti tutti lo avrebbero letto, e probabilmente quasi tutti mi avrebbero chiesto come mai proprio questa parola.. E io.. è una storia delicata e complessa.. non è che la spiego ai quattro venti..-KEIKO

-Ti capisco... E.. le due ali?-KEI

-oh beh.. queste.. hanno un significato diciamo.. forse meno nascosto.. Rappresentano il mio spirito libero, lo stesso spirito che hanno tutti gli animali dotati di ali: volano, liberi, se ne vanno dove vogliono, e non c'è nessuno che li ostacola.. Come me: voglio essere libera, voglio che nessuno comandi la mia vita per me, perchè è solo mia.. e voglio che nessuno mi ostacoli in quello che voglio raggiungere..-KEIKO

La ragazza sorrise a Kei, con fare un po' poetico e filosofico.. Kei la stava a fissare sbalordito.. quante cose nascondeva quella ragazza! Era tutta da scoprire.. Ammirava questa sua voglia di non essere comandata da nessuno, la vita andava proprio così.. E ammirava anche il fatto di non voler nessun ostacolo nel proprio cammino.. Nessuno poteva impedirti di fare qualcosa, questo lo pensava anche lui, specialmente se quella cosa fosse una alle quali tu tenevi di più, con tutto te stesso.. Se sentì un'euforia improvvisa crescersi dentro.. quella era la ragazza che voleva: finalmente l'aveva trovata!

-Come vedi, non è che sia poi questo grande mistero.. però per me vuol dire tanto..-KEIKO

Ma il ragazzo non ascoltò nemmeno queste sue ultime parole.. Si limitò a prenderle le mani, accarezzandole dolcemente, e fissandola con sguardo perso ed estremamente dolce..

-Ti ammiro..-KEI

-Cosa..?-KEIKO

-Si hai capito.. ti ammiro.. è.. quasi incredibile.. abbiamo talmente tante cose in comune e.. non mi sembra quasi vero!-KEI

Keiko sorrise al ragazzo tatuato, iniziando a ricambiare il gesto, ovvero, cominciando a sfiorare dolcemente la parte superiore delle sua mani bianche..

-E invece è tutto vero..-KEIKO

Non si dissero nient'altro: i loro occhi parlavano per loro, e in quel momento si stavano dicendo come a volte il destino poteva sorprenderti, quando meno te lo aspettavi..Si, solo il destino sarebbe stato in grado di far incontrare due metà della stessa mela, e chi altro se no? Non certo il caso.. E quelle due metà si erano perfettamente integrate, si erano dimostrate esattamente complementari, ormai troppo unite, quasi sigillate perchè qualcuno potesse ancora dividerle, rompendo in due quello che si era ora formato..

-Sono contenta di avertelo detto.. Davvero.. sei l'unica persona, oltre a mio fratello, a saperlo..-KEIKO

-Non ti immagini quanto mi faccia piacere..-KEI

Si, gli faceva davvero un mondo di piacere! Voleva dire che lui significava davvero qualcosa per lei, questo suo sentimento era ricambiato..E questo lo rendeva eternamente felice..

Keiko si avvicinò lentamente al ragazzo, ma ancora prima che le loro labbra potessero finalmente toccarsi, Kei mise una mano sulla bocca della ragazza, separandola di pochi millimetri dalle sue labbra e facendola rimanere allibita.. Il ragazzo la fissò con aria maliziosa.. che aveva in mente ora?

-Aspetta..Ti bacio se mi canti qualcosa..-KEI

-eh??-KEIKO

-Si..-KEI

La ragazza tornò a sedersi nella posizione di prima, con un mezzo broncio divertito dipinto sul volto e con le braccia conserte, mentre Kei la stava a guardare con aria di sfida mista a sguardi maliziosi..

-No..-KEIKO

-Si..-KEI

-No..-KEIKO

-Si..-KEI

-Tanto non canto..-KEIKO

-Allora non mi baci fino a fine serata..-KEI

-Uff..-KEIKO

Non baciarlo fino a fine serata? No, non se ne parlava! ma lei non voleva cantare, si vergognava.. Poi, con quello strano silenzio che aleggiava intorno a loro, che ora sembrava renderla più tesa.. no, mai avrebbe cantato! Certo che poteva starsene zitta prima, al bar.. Ma cos'era quella, una minaccia??

Kei le si avvicinò, guardandola dritta negli occhi..

"Ecco, lo sapevo che cedeva!"KEIKO

-Pensi abbia mollato? No mia cara..-KEI

-Uff..-KEIKO

Il ragazzo le mise l'indice sulla punta del naso, riacquistando la sua aria di sfida, senza mai mollare con lo sguardo i suoi occhi, mentre lei continuava a fare cenno di no con la testa, ripetutamente..

-E va bene, allora vuol dire che non ti meriti il tuo sogno di cantante.. se ti vergogni vuol dire che non sai cantare..-KEI

Kei sapeva bene che non era così, che quella ragazza tenenva forse nascosto un talento, ma era sicuro che in quel modo l'avrebbe fatta scattare..

E infatti così fu: Keiko prese con forza la mano del ragazzo che sfiorava il suo volto, allontanandosela.. Ma come si permetteva?? Sapeva che era un pretesto per farla cantare, ma niente la rendeva così sicura da dire che non lo pensasse veramente.. Quell'aria di sfida comparve anche nei suoi occhi, che fulminarono quelli di Kei con sguardo agghiacciante: non era bello giocare con la vergogna di una persona, ma lei gli avrebbe dimostrato tutto quello che sapeva fare..

Senza nemmeno dire una parola, si voltò verso il mare, e, con sguardo ancora nervoso, cominciò a cantare, dando tutta sè stessa in quelle piccole note..

Cantò, senza mai levare lo sguardo da quelle onde, spargendo musicalmente la sua voce nell'aria,  una canzone romantica che forse ricordava un po' le melodie orientali, sotto gli occhi dolci e allo stesso tempo compiaciuti del ragazzo.. Ce l'aveva fatta, finalmente stava cantando..! Stava lì ad ascoltarla estasiato: aveva una voce magnifica, e anche un po' strana per essere una ragazza.. così piena, forte e calda.. Le vibrazioni di quelle note sembravano entrargli dentro, facendo vibrare qualcosa anche in lui.. La sua voce sembrava creare un'atmosfera magica e surreale, in quello sfondo notturno estivo e solitario.. Si sentì come trasportato in un'altra dimensione, mentre lei stava lì, continuando a fissare il mare confuso ormai con l'orizzonte, persa in quelle note così dolci rese piene e soavi dalla sua voce.. Sarebbe rimasto lì, impalato, ad ascoltarla per ore e ore: che voce magnifica!

Si meritava pienamente quel sogno, anzi, era anche convinto che un giorno ce l'avrebbe fatta se veramente non avesse mai mollato! Gente con voce molto più futile era diventata una star in tutto il mondo, e sicuramente, lei non avrebbe avuto problemi se le fosse capitata, un giorno, la sua grande occasione..

Era ancora perso in questi suoi mille pensieri ed emozioni, quando la ragazza smise di cantare, improvvisamente, girandosi di scatto verso di lui.. Quello sguardo di sfida era scomparso sul volto di entrambi, che ora stavano lì, seduti e immobili, a fissarsi dolcemente negli occhi.. Kei sentì come un sogno spezzarsi, il sogno creato dalla sua stupenda voce, e si sentì riportato bruscamente alla realtà..

-Hai una voce.. bellissima..-KEI

La ragazza arrossì, prima di dire, quasi a bassa voce:

-Grazie.. allora, mi merito il mio sogno?-KEIKO

-Te lo meriti alla grande.. Solo che.. non capisco come mai ti vergogni..-KEI

-Non lo so..-KEIKO

Kei si avvicinò alla ragazza, che teneva ora la testa bassa dall'emozione provata, e le prese delicatamente il volto con le mani, avvicinandoselo al suo..

-Ora però tocca a me..-KEI

Posò le sue labbra sulle sue, trasmettendo, in quel bacio, tutto l'amore, il compiacimento, e le sensazioni che lei poco prima gli aveva fatto provare..

Il leggero venticello ricominciò a soffiare, mentre la temperatura sembrava essersi drasticamente abbassata.. Keiko cominciò a temare, ma non seppe se questa sua reazione era dovuta ai brividi che Kei riusciva a farle provare o al lieve freddo che piano piano stava ormai salendo...

Kei la sentì tremare.. l'abbracciò forte stringendola a sè, prima di interrompere quel dolce bacio per dirle:

-Tremi..hai freddo?-KEI

-Non so.. un pochino forse..-KEIKO

-Dai, allora andiamo a casa..-KEI

Il ragazzo si alzò per primo, porgendo una mano alla sua amata per aiutarla ad alzarsi.. Uno sguardo innamorato, un sorriso, prima di cominciare il loro cammino verso casa..

Kei la stringeva per la vita, mentre Keiko stava rannicchiata contro lui: si, aveva freddo, quel vento stava cominciando a farsi troppo forte per i suoi gusti..

-Tu non hai freddo?-KEIKO

-Ci sono abituato..-KEI

Sorrise, prima di stringerla ancora di più contro di lui cercando come di ripararla da quel vento.. Lei, sebbene avesse freddo, riusciva a sentire il calore di quel corpo così perfetto e forte.. avrebbe volentieri passato tutta la notte, così, rinchiusa in una presa così decisa, nelle sue braccia.. E questo valeva anche per Kei: sentirla così vicina, appoggiata su di lui, gli sembrava un sogno.. gli sembrava di sentirla ancora più sua..

Camminarono fino alla casa di Keiko, in silenzio, abbracciati, fantasticando sul loro amore..

Una volta arrivati, Kei la fece girare verso di lui.. Stette per un po' a guardarla con occhi sognanti... quella magnifica visione.. più bella di tutte le stelle che quella sera avevano visto insieme.. più bella e unica della luna..e più armoniosa di ogni onda che si infrangeva contro gli scogli di quella spiaggia desolata..

Le accarezzò con una mano i soffici capelli.. che magnifica serata che avevano passato insieme.. da quanto tempo non succedeva!

La vide tremare:quella parte di calore che il contatto col corpo di Kei le aveva provocato, era lentamente sparita, lasciando spazio nuovamente al freddo più totale..

-Dai entra, che hai freddo..-KEI

Keiko annuì, prima di gettarsi, per l'ultima volta, con le braccia al collo di lui..

-Grazie per la fantastica serata..-KEIKO

-Sono io che devo ringraziarti..-KEI

Si baciarono, per l'ennesima volta, prima di lasciarsi..

-Promettimi che mi farai ancora sentire la sua splenidida voce..-KEI

-Te lo prometto..-KEIKO

Uno sguardo profondo, un'ennesima carezza, prima che Kei ebbe uno scatto improvviso, nato da un qualcosa di impreciso..

La prese per la vita, attaccandola ancora una volta al suo corpo forte, facendola quasi spaventare..

-Ti prego Keiko.. dimmi che sarai per sempre mia..-KEI

Keiko gli accarezzo con una mano i soffici ciuffi azzurrognoli che coprivano la fronte del ragazzo, sorridendo, prima di prendere quel magnifico volto tra le sue mani, sussurrandogli:

-Sarò per sempre tua.. Non avere paura..-KEIKO

Kei non seppe esattamente il perchè di quella frase.. che quella paura strana stesse di nuovo risalendo lentamente? No, non poteva essere.. Ormai era sicuro della loro storia fantastica.. eppure, ne voleva un'ennesima conferma, un'ennesima frase di conforto nata dalle labbra di quella ragazza così speciale per lui.. Si rese conto che quelle frasi non gli sarebbero mai bastate, a costo di diventare ossessivo.. Voleva sempre averla al suo fianco, per nulla al mondo avrebbe mai voluto perderla, ora che, dopo tanto tempo, l'aveva finalmente trovata..

keiko lo baciò dolcemente sulla guancia, prima di salutarlo amorevolmente e con sguardo confortante, che lo fecero stare di nuovo meglio.. entrò in casa, mentre Kei stette a guardarla finchè non scomparve da dietro quella porta marrone d'entrata.. Poi si incamminò, lentamente, ripensando ancora a tutti quei momenti passati insieme.. alla sua voce, ai suoi occhi, alla sua pelle.. a quelle emozioni che sapeva far nascere dentro di lui ogni volta che gli stava vicino.. Nessuno li avrebbe mai separati..

 

 

Si svegliò.. diede un'occhiata alla sveglia sul comodino: segnava la 1 di notte.. Cercò di alzarsi da quel letto, ma era ancora a pezzi: i muscoli erano tutti indolenziti, faceva fatica a muoversi, e il mal di testa sembrava rompergli il capo.. ma una cosa buona c'era: la sbornia era passata, ora cominciava a capire qualcosa..

A fatica Rei si alzò a sedere sul letto, cercando di aggrapparsi ad ogni cosa che gli stava a fianco per aiutarsi in quella colossale impresa.. Si prese la testa tra le mani, dandosi qualche scossa, per poi guardarsi intorno.. le chiavi, appoggiate al comodino d'entrata, gli fecero tornare in mente quello che era succeso poco tempo prima.. Si era ubriacato, e anche pesantemente, ed era stato salvato dalla notte e dalle sue pazzie da due persone, le uniche due che non avrebbe mai voluto incontrare, Kei e Keiko..

Strinse i denti, cercando di ricordare qualcosa di più di quello che era successo.. Forse, sarebbe stato meglio non ricordare.. Chiuse gli occhi, sentendo un brivido di spavento e paura, ma anche di vergogna, quando si ricordò delle sue cavolate fatte con keiko quella notte.. Come aveva potuto fare certe cose? Arrivare persino a toccarla, contro la sua volontà, di nascosto da Kei.. anzi, non proprio di nascosto.. la dea della fortuna gli aveva in qualche senso dato una mano, perchè era stato solo grazie alla disattenzione di Kei se era filato tutto liscio, o quasi.. Si, perchè non si sarebbe mai perdonato per quello che aveva fatto! Ora keiko l'avrebbe solo evitato probabilmente! E lui non voleva tutto questo, anche se, forse, sarebbe stato meglio.. No, ma cosa stava dicendo? Voleva continuare a vedere quello splendido viso, chi se ne fregava delle sue sensazioni? Le avrebbe tenute nascoste, come si era già prefissato.. Non ce l'avrebbe fatta a sopportare tutto quello che quella mano sul fianco avrebbe provocato.. O, ancora peggio, quelle parole dette all'ultimo minuto.. "sei bellissima".. si,quelle se le ricordava alla perfezione! ma come gli era venuto in mente?? Dio Santo, che disastro che aveva combinato! Chissà ora lei cosa pensava di lui.. Per fortuna che kei non le aveva sentite.. o forse, aveva solo fatto finta di non sentirle davanti a lui.. Dio, no.. quello proprio no! Chissà forse che casino.. e tutto per colpa sua, della sua sbornia.. o per colpa loro, che si erano impicciati, quando lui non voleva.. No, era solo colpa sua! loro erano stati solo gentili nei suoi confronti..

Si coprì il viso con le mani, cercando una soluzione plausibile a tutto quel casino.. Stette a pensare per dieci minuti pieni, fino a quando non si alzò dal letto a fatica e andò frugare nella sua valigia.. Ne estrasse, come prima cosa, un'aspirina, che mandò giù a tutta velocità, e poi prese un foglio ed una biro.. Andò a sedersi alla piccola scrivania della camera e, con tutta la forza che riuscì a trovare, cominciò a scrivere, con la mano tremante..

Forse lei aveva già capito per conto suo che tutti quei gesti, quelle parole, erano solamente fatti o dette da una persona ubriaca, che non ragionava.. quindi probabilmente aveva anche pensato che non volevano significare niente..quando invece, erano molto di più.. erano i suoi desideri più nascosti.. In tutti i casi, doveva farle credere così.. doveva convincerla che niente, fatto da lui quella sera, avesse un preciso significato.. Così, sarebbe anche stato sicuro della tranquillità non solo sua, della ragazza, ma anche di kei..

Quella era l'unica cosa che poteva fare..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Devo farlo.. ***








Gli uccellini, alti nel cielo, cominciavano a ciunguettare allegramente per l'inizio di una nuova splenida giornata.. Le strade cominciavano a popolarsi di gente adulta che, mattutina come al solito, andava a fare la spesa, o di uomini che si recavano al lavoro a bordo delle loro macchine..

A quell'ora di mattina, nessun ragazzo era presente nelle strade di quel quartiere: era molto presto, e di certo a nessun giovane sarebbe venuto in mente di alzarsi nella primissima mattinata.. erano probabilmente tutti intenti a gustarsi le ore di sonno che le vacanze estive avevano loro regalato di lì a poco, ore che la scuola toglieva alle loro menti stanche di studio.. Sarebbe stato da pazzi svegliarsi e cominciare la giornata a quell'ora!

la madre di Keiko era già sveglia da un pezzo: erano le 6 di mattina, e, tra poco più di un'ora, avrebbe avuto un'importante riunione di lavoro.. doveva sbrigarsi! Il traffico, nella Tokyo centrale, dove lavorava lei, era ormai quotidiano a quell'ora, e se non si fosse data una mossa sarebbe arrivata in ritardo..

Entrò nella camera dei due ragazzi, aprendo lievemente la porta, giusto in tempo per vedere come filavano le cose: come previsto, stavano ancora ronfando alla grande.. Takao parlava nel sonno, alterando le parole a sospiri senza senso, mentre Keiko se ne stava rannicchiata su un lato, dando le spalle al fratellino, che occupava quasi tutto il grande letto matrimoniale.. Sorrise, ormai ci avevano fatto l'abitudine a dormire in quel modo, anche se un tempo non era affatto così..

 

                                  FLASHBACK MAMMA KEIKO

-Ragazzi su! E' ora di andare a nanna!!-MAMMA KEIKO

Takao e Keiko, che avevano all'incirca rispettivamente 6 e 9 anni, si alzarono svogliatamente dal tappetto del soggiorno della casa della signora Sayumi, la madre di Keky.. Avevano dovuto intterrompere la loro animata partita a monopoli, e non avevano per niente voglia di infilarsi sotto le coperte, sapendo che il giorno successivo sarebbero dovuti filare a scuola..

Salirono le scale insieme, trascinandosi come due zombi, senza dire una parola, mentre la giovane signora li seguiva da dietro, guardando divertita il loro fare scocciato..

Si misero nel letto, aiutati dalla madre di Keiko che spense, uscendo dalla camera, la luce.. Come al solito, vide Takao aggrapparsi alla sorellona, per paura che qualche "essere malvagio dell'oscurità" potesse improvvisamente assalirlo..

Scese di nuovo in cucina: nel lavandino, l'aspettava ancora una modesta pigna di piatti da lavare.. Si mise a sbrigare questa ultima faccenda svogliatamente, prima di chiudere la porta d'entrata e spegnere tutte le luci della casa, avviandosi ancora verso il secondo piano facendo questa volta le scale a stento..

Decise, prima di abbandonarsi al mondo dei sogni, di dare un'ultima occhiata ai due bambini.. Aprì silenziosamente la porta.. Ora Takao si era staccato dalla sorellona, e sembrava essersi finalmente addormentato.. O forse, era stata lei a staccarselo? Rise in silenzio: era sempre così.. Prima, Keiko lo abbracciava, cercando di dargli conforto, ma appena lui si addormentava,il più delle volte, anche se non sempre,  lo staccava con gentilezza e gli posava la testa sul suo cuscino dalla sua parte.. Quando dormiva, nemmeno le cannonate avrebbero potuto svegliarlo, non c'era pericolo di disturbarlo..

Al contrario, Keiko sembrava agitata, e ben presto la signora Sayumi capì anche il perchè.. takao dormiva completamente disteso nel letto, occupando anche buona parte del letto spettabile a Keky, mentre lei era costretta a rannicchiarsi su un lato.. La bambina continuava s sbuffare: non c'era modo di passare una notte tranquillamente con quella peste!

-takao... spostati..-KEIKO

-Eh.. ronf..-TAKAO

-Ho detto di farti più in là!-KEIKO

-... awn.. ronf..ronf..-TAKAO

-takao!!-KEIKO

-ronf..ronf.. mamma ho fame.. ronf..-TAKAO

-Oddio.. no, non puoi anche parlare..-KEIKO

-Ronf..-TAKAO

-Grrr..-KEIKO

Stufa di quella situazione, Keky prese il braccio e la gamba di Kaky che ingobravano la sua parte con poca educazione e li spostò con la forza..

-E adesso sta fermo..-KEIKO

-Ronf..-TAKAO

-Non può non essersi accorto di niente! Uff.. sono sicura che se una notte dovessero veramente arrivare delle creature del buio, potrebbero mangiarselo senza che lui si accorga di niente..-KEIKO

Sbalordita, la bambina si rigirò, dando le spalle al fratellino, sotto gli occhi diveriti della madre, che ormai era rimasta lì, fissa, a guardare quella divertente scena..Che due elementi strani!

Nemmeno il tempo di rimettersi bene a posto sotto le coperte che..

SDONG!

-Ohi..!-KEIKO

Keky si ritrovò con un braccio di Kaky in piena faccia..E no, ora era veramente troppo!!

-Takaoooo!!!!-KEIKO

-Eh.. cos..-TAKAO

-La smetti di farti dalla mia parte??-KEIKO

-Awn.. che vuoi.. stavo..awn..dormendo-TAKAO

-Devi smetterla!! Sta dalla tua parte, non riesco a dormire!!-KEIKO

-Cosa urli..?-KEIKO

A quel punto, la madre di keiko decise di entrare in scena: accense la luce improvvisamente, abbagliando i due bambini..

-Allora, la smette?? Tutti e due!-MAMMA KEIKO

-Ma.. mamma.. lui..-KEIKO

-E' lei che grida..-TAKAO

La signora, sconsolata, rimse a forza i due bambini sotto le coperte..

-ognuno dorme come vuole..-MAMMA KEIKO

-Si ma io..-KEIKO

-Keiko.. basta.. e non urlare più..-MAMMA KEIKO

-Ma non riesco a dormire!! Kaky non mi lascia spazio!!-KEIKO

la giovane donna sospirò, non sapendo cosa risponderle.. Cosa ci poteva fare? I due si guardarono in cagnesco, prima di voltarsi le spalle e chiudere gli occhi, senza dire una parola..

La signora Sayumi spense di nuovo la luce, questa volta decisa ad andare finalmente a dormire.. Se quei due avessero solo provato ad urlare ancora, li avrebbe divisi.. come non lo sapeva nemmeno lei!

Il buio più totale riempiva ora la camera da letto dove si trovavano i due bambini..

Keiko si sentì strattonare il pigiamino..

-Keky.. ho paura..-TAKAO

-Umh.. mi viene voglia di farti stare lontano..-KEIKO

-Sniff.. dai...-TAKAO

-Uff.. e va bene,vieni qui..-KEIKO

La sorellona prese di nuovo sottobraccio il fratellino, e si addormentarono nuovamente in tutta tranquillità..

                                       FINE FLASHBACK

 

Meno male che keiko, crescendo, ci aveva fatto il callo a dormire in quella maniera..!

Chiuse la porta e scese di corsa dalle scale, prendendo la sua borsetta di pelle e varie carte di lavoro, con su alcune statistiche dell'andamento turistico di quell'anno in giappone, che le sarebbero servite per la riunione..

Uscì con la sua macchina dal grosso cancellone che dava su una parte distaccata dal giardino, dove lei era solita tenerla.. Per poco non investì qualcuno che camminava a passo svelto in direzione della sua casa.. Frenò di colpo, fermandosi a pochi centimetri da un ragazzo, che la stava ora a guardare attonito..

La giovane donna si scusò con il passante con una mano, prima di partire in quarta per quelle stradine.. Strano che un ragazzo, così giovane,a quanto pareva, fosse in giro a quell'ora impensabile della mattina.. o quanto meno, impensabile per dei ragazzi.. Guardò per l'ultima volta la povera vittima, che ora aveva smesso di fissarla.. Era vestito in un modo strano, e sembrava essersi fermato proprio davanti a casa sua.. Portava dei pantaloni larghi ed una specie di kimono cinese.. Pensò subito che fosse stato un amico di keiko o di Takao e, senza nemmeno pensarci troppo su, tornò a guardare la strada, prima che avesse potuto investire veramente qualcuno..

Il giovane, intanto, era impalato davanti a casa della ragazza.. Rei teneva una busta in mano, contenente una lettera, scritta la nottata precedente.. Ormai si sentiva decisamente meglio, anche se, un po' per scrivere quella importante lettera, un po' per l'agitazione, non aveva dormito nemmeno un minuto da quando si era svegliato.. Era prestissimo, e ne era pienamente consapevole.. In verità, era tutto stato calcolato dalla sua giovane mente.. Era uscito di proposito così presto, e non solo perchè non era riuscito a dormire e aveva pensato bene di andare in quel momento come in un altro a consegnare quella busta, ma perchè era sicuro che sia Keiko che Takao stessero ancora dormendo: a quell'ora, di certo nessun ragazzo si sarebbe svegliato.. e così non l'avrebbero scoperto.. Beh, certo, l'avrebbero saputo cmq, in fondo la lettera era stata accuratamente firmata, ma non voleva che lo beccassero così, "con le mani nel sacco", intento a posare quella lettera davanti a casa sua..Si vergognava, come si sarebbe vergognato quando keiko l'avrebbe letta, e non voleva che lei vedesse questo alone di vergogna sul suo viso..

Pensò per un attimo alla faccia che quella stupenda ragazza avrebbe fatto una volta letta la sua lettera.. sarebbe stata sorpresa? O forse no.. forse quelle parole già le aveva immaginate dalla notte precedente..E chissà takao.. si, chissà lui, che bene o male, conosceva una piccola parte della storia.. chissà cosa avrebbe pensato.. soprattutto quando sarebbe venuto a conoscenza dell'accaduto.. Era inevitabile: lo avrebbe chiesto a keiko, se avesse visto la lettera.. o magari glielo avrebbe detto lei di proposito.. Che vergogna! Chissà cosa gli avrebbe detto!

Stette per andarsene: non voleva più lasciare quella stupida lettera, che conteneva solo una falsa verità, solo bugie, che volevano sembrare vere e convincenti! Cose che non pensava, in parte! Si, certo, le scuse erano necessarie ma.. L'avrebbe convinta di una cosa non vera.. l'avrebbe convinta che quei gesti non significassero niente, mentre in realtà.. Si sentiva male, ancora una volta.. Non riuscì a comprendere il motivo di quella fitta al petto insopportabile..

No, gliel'avrebbe consegnata! Era l'unica cosa che poteva fare per salvare il suo rapporto con kei, e per salvare lui stesso.. Erano bugie, ma sarebbero servite.. Era inutile cercare di convincersi del contrario! Quanto avrebbe voluto che in quelle poche righe fossero racchiuse parole vere, che esprimessero ogni cosa che lui in realtà si sentiva.. e invece.. nient'altro che fottutissime bugie! Che codardo! mentire a lei..

Eppure, quella era una storia impossibile, era inutile.. Non avrebbe avuto nient'altro che un'amicizia, forse, da lei.. Nient'altro! Doveva accettarlo.. lo avrebbe accettato.. Ancora una volta ripensò alla sua soluzione a tutta quella faccenda: NASCONDERSI, nascondere tutto.. Si certo, ormai ne era sicuro, cos'altro avrebbe potuto fare..? ma ogni volta che ci pensava, quel viso splendido gli appariva davanti agli occhi, frutto della sua mente malata per quella ragazza..

"basta, basta, BASTA!!"REI

Come poteva una semplice ragazza creare tutto quello scompiglio? No, non ci doveva pensare, non voleva..

Senza pensarci su, gettò la lettera all'interno del piccolo guardinetto ben tenuto, la quale andò a posarsi vicino alla scalinata d'entrata: lancio perfetto..

Gli pianse il cuore, ancora una volta: avrebbe fatto una stupida e vergognosa figura davanti a Takao, l'aveva appena fatta davanti a keiko, e le stava mentendo..

Tornò a camminare con passo deciso verso l'incrocio dove la sera precedente si era bloccato, prima di vedere Takao, e sparì alla svelta da quella via..

"Mi dispiace..ma è tutto ciò che potevo fare per rimediare.."REI

Forse era destino.. si, era destino.. il destino aveva scelto Kei per lei, come ragazzo da avere al suo fianco, e se fosse stato così, un motivo c'era.. Non poteva opporsi ad una cosa così grande..

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** La lettera ***








-Yum.. patatine.. venite da papà.. ronf..-TAKAO

Erano passate due ore piene da quando la mamma di Keiko era uscita di casa per recarsi al lavoro, e i due ragazzi stavano ancora dormendo di gusto.. specialmente Takao, in tutti i sensi della parola "gusto"!

-Gnam.. che buone.. hey.. non scappate..-TAKAO

Kaky si sporse sempre di più, nel sonno, verso la montagna di patatine belle croccanti e salate al punto giusto che cercavano di scappare dalla sua presa.. Si sporse.. ancora di più.. e ancora.. e ancora.. Ormai era sull'orlo del letto, ma non se ne rese conto..

-Ora..ronf.. vi prendo..-TAKAO

Uno slancio improvviso del ragazzo provocò lo spiacevole imprevisto..

-Mieeeeaaaaahhh!!!-TAKAO

SBOOM!!

-ahiahiahiahia!!-TAKAO

Il ragazzo aprì gli occhi, renendosi finalmente conto del motivo di quel grande dolore alla faccia e al petto: si era ritrovato improvvisamente sul pavimento duro della camera di Keiko, con tutte le coperte e copertone sopra di lui, che lo avevano accompagnato nella sua "dolce e lieve" caduta... !

Dopo aver realizzato chi era, dove stava e il come mai stava su quel pavimento, spostò le mani al suolo, spingendosi in su cercando di alzarsi.. Si guardò intorno: caspita, quella sublime visione era già sparita da sotto i suoi occhi..

-Patatine..sig..-TAKAO

Rimse a fatica le coperte sul letto, dopo essersi stiracchiato in lungo e per largo e dopo essersi toccato il naso ancora dolente, che poco prima era finito spiaccicato al suolo..

-Ohi.. nasino..-TAKAO

Si toccò la bocca con la mano destra: buon segno, i denti c'erano ancora tutti! Almeno quello..

-Kaky..-KEIKO

La voce della sorellona lo fece voltare: stava ancora dormendo per fortuna! Non l'aveva svegliata col suo tonfo incredibile! E poi era lui che aveva il sonno pesante..! Si sedette sul letto, a fianco a lei.. avrebbe voluto svegliarla, era troppo curioso di sapere come erano andate le cose la sera precedente! Chissà quante smancierie, sdolcinatezze, baci da piccioncini si erano scambiati.. Rise sotto i baffi: pensare Kei fare certe cose lo faceva ancora ridere in un certo senso.. Proprio non se lo immaginava!

Notò che una parte del pigiama di Keky si era abbassato all'altezza della spalla, scoprendola.. stando attento a non svegliarla, prese quel piccolo brandello e la coprì, senza un motivo, non perchè avesse poi freddo.. erano in piena estate! Però, quel gesto lo fece sobbalzare.. non seppe come, ma provò a pensare a quel gesto come un gesto fatto da Kei, la notte appena passata, però in modo inverso, ovvero, scoprendola... O Santo Cielo.. Sperò con tutto il cuore che quei due non avessero.. Nah, cosa pensava! Sarebbe stato eccessivo, era ancora troppo preso, e sua sorella non si lasciava di certo andare subito.. almeno, per quanto ne sapeva lui.. Eppure, quella spalla completamente scoperta gli aveva fatto balzare alla mente quello strano pensiero..

Con uno scatto allungò la mano verso la sorellona, convinto a svegliarla: doveva troppo saperlo.. ma si bloccò a soli pochi millimetri dal suo corpo.. no, sarebbe stato esagerato, svegliarla per una certa stupidaggine.. o beh, stupidaggine proprio no..

Si avvicinò di più alla ragazza, guardandola dritta in faccia: dormiva con un sorrisino beato e sembrava anche essere molto stanca.. Umh, chissà da dove veniva tutta quella stanchezza..

Svelto, cercò di cacciarsi via quel pensiero dalla testa, che gli fece venire i brividi: prima o poi sarebbe successo, ma ogni tanto gli sembrava tutto ancora troppo strano, e pensò che, quando finalmente sarebbe successo, sarebbe stato più sconvolto lui che lei.. Keiko e Kei che..

-Baaahhhh!!-TAKAO

Si alzò di fretta dal letto, dirigendosi a grandi passi verso il bagno: proprio non riusciva ad immaginarsi Kei in.. impegnato, insomma.. Fece una smorfia mista tra schifo e vergogna allo stesso tempo, prima di guardarsi allo specchio e bagnarsi il naso ancora dolorante, che pulsava dalla botta appena presa contro il pavimento! Scese poi di corsa in cucina, avventandosi contro il frigorifero: che fame gli aveva fatto venire quel sogno.. Sogno, già.. sorrise: finalmente quei brutti incubi l'avevano abbandonato, o almeno, così sembrava! Aveva passato una notte serena e tranquilla.. Le sue ipotesi erano ormai fondate: ora che la paura di quei brutti e orrendi ricordi stava lentamente passando, anche quegli incubi tremendi erano spariti, trascinati via insieme a tutti i suoi timori..

Prese latte e caffè, come piaceva sia a lui che a keky, e decise che, una volta tanto, l'avrebbe preparata lui la colazione, sperando che la sorellona si fosse svegliata presto! In effetti, erano appena le 8 passate, e sicuramente la sera precendente chissà a che ora era tornata! la probabilità di un suo risveglio così mattutino era quasi da scartare..

Mise sui fornelli l'occorrente per la colazione, prima di dirigersi verso la porta d'entrata e aprirla, respirando l'aria pura e calda dell'estate.. Che bello! Niente più stress scolastico (a parte i compiti che la sorella lo obbligava a svolgere..), niente più freddo, niente più paura della signora Hiromi per ben tre lunghi mesi! Che sogno! Diede un'occhiata al cortile a fianco del giardino: la macchina della madre non c'era già più.. probabilmente era già partita per andare a lavoro..

Una lieve folata di vento fece alzare un qualcosa di biancastro.. Pensò fosse solo pubblicità, di quella che ti arriva per posta e non serve a far altro che ingombrarti la cassetta di inutili cartacce.. ma qualcosa lo attirò.. di solito la posta veniva messa nell'apposita cassetta: che ci faceva quella "cosa" lì in mezzo al giardino?? Si avvicinò di più, scendendo la piccola scalinata di qualche gradino, e si accorse che era una lettera.. Con suo grande stupore la prese titubante: sul davanti c'era scritto "PER KEIKO".. Girò il retro, notando così il nome del mittente.. Rei.. Rei?? Sbarrò gli occhi per qualche istante: come era possibile? Cioè.. cosa gli era saltato in mente?Cosa voleva dire?

Un brivido lo percosse, provocato da una modesta paura: e se Rei avesse deciso, nonostante il suo lungo discorso, di dichiararsi?? Probabilmente era così..La serata precedente aveva notato qualcosa di strano in quel ragazzo: era evidente che ormai cominciava a pensare di Keiko non solo che fosse carina, ma magari qualcosa di più.. Si, sicuramente si vergognava di dirle in faccia certe cose, e allora aveva pensato di ricorrere alla lettera..

La rigirò almeno una decina di volte, in modo nervoso.. La tentazione di aprirla per primo, ancora prima di Keky, lo assalì in maniera turbolenta, quasi non seppe resistere.. Sicuramente, non stava scritto nulla di buono.. quanto meno per la sorellona! Altrimenti, che bisogno c'era di mettere in piedi tutta quella messa in scena??

Entrò in casa di corsa, portando con sè quella misteriosa lettera, e si mise al tavolo, spegnendo prima i fornelli..

Cercò di aprirla, ma prima ancora che potesse farlo, si sentì un qualcosa di strano crescersi dentro.. alla fine non sarebbe stato giusto e corretto, ne nei confronti della sorellona ne tanto meno nei confronti di Rei.. ma non poteva permettere che la sorellona corresse il rischio di sapere certe cose: in un modo o nell'altro, quella conoscenza l'avrebbe influenzata a tal punto che anche Kei se ne sarebbe accorto.. si sarebbe accorto che c'era qualcosa che non andava.. e lui non poteva permettere tutto quello! Doveva assolutamente sapere cosa stava scritto in quella dannatissima lettera! Si sentì in dovere, ancora una volta, di proteggere la sorellona: in quel momento, il rispetto sembrò passare in secondo piano.. C'entrava anche lui, in qualche senso, in tutta quella storia..

Si alzò dal tavolo e si diresse vicino ai fornelli, prendendo la forbice da cucina che stava appesa al muro, convinto in quel momento più che mai di scoprire quello che Rei volesse dirle segretamente..

"Come hai potuto Rei?.. Mi sbagliavo sul tuo conto.."TAKAO

Le lame della forbice stavano per tagliare la parte superiore della busta, quando una voce lo richiamò, facendolo quasi spaventare..

-Ciao Kaky!!-KEIKO

Takao si girò di scatto e, riconoscendo la voce della sorellona, buttò la lettera in un cassetto della cucina, il primo che gli venne sotto mano..

-Ehm.. ciao sorellona..-TAKAO

Keiko scese le scale, con fare assonnato, per poi avvicinarsi con aria dubbiosa al fratellino..

-hey, tutto ok?-KEIKO

-Ehm.. ma certo..-TAKAO

-mah.. mi sembri agitato.. Sarà solo una mia impressione..-KEIKO

-E si, probabile!-TAKAO

La ragazza si sedette al tavolo, sentendo il profumo di latte e caffè appena scaldati..

-Uhm.. vedo che ti sei dato da fare stamattina!-KEIKO

-Certo, ogni tanto faccio qualcosa di buono!-TAKAO

Keiko sorrise, prima di essere travolta da una serie di parole dal fratellino, che la presero alla sprovvista:

-Perchè ti sei tolta il cerotto ieri sera??-TAKAO

-Perchè.. perchè non mi faceva più male il taglio, e adesso sto cmq bene, non rompere!!-KEIKO

-Sarà..uff, quanti problemi per apprire più belle.. proprio non vi capisco..-TAKAO

-Lo capirai un giorno, quando crescerai e avrai un appuntamento.. a quel punto sarò io a prenderti in giro..-KEIKO

-Umpf..-TAKAO

Kaky, dopo aver versato il latte e il caffè all'interno di due tazze, si andò a sedere di fianco a Keky, posandole sul tavolo.. La sorella lo ringraziò gentilmente, facendo seguire alle sue parole un sospiro di felicità accompagnato da un sorriso..

-Ridi da sola..?-TAKAO

-Sono felice.. felicissima.. è una ragazzo magnifico...-KEIKO

Takao sorrise, dando delle piccole gomitate alla sorellona, quasi dimenticandosi della famigerata lettera nascosta nel cassetto: era preso dal sapere cosa fosse successo tra i due..

-Dai dai.. racconta!-TAKAO

-Ma come sei curioso!-KEIKO

-Certo!-TAKAO

-Uff e va beh.. ti racconterò la parte più bella.. sulla spiaggia.. solo io e lui.. era bellissimo, non c'era nessuno, e poi quel posto era così romantico e tranquillo..!Mi sono veramente sentita bene vicino a lui..! Ed è anche riuscito a farmi cantare!-KEIKO

-Nooooo!! Ti ha torturato per caso?-TAKAO

-Si, ma a parole.. beh insomma, fatto sta che ho cantato!-KEIKO

-E che ti ha detto?-TAKAO

-Beh mi ha detto che.. ho una bella voce..-KEIKO

-Questo è vero.. e dovresti imparare a metterti più in mostra per questo..-TAKAO

-Hey, non sono mica una fighetta come te!-KEIKO

-Umpf..-TAKAO

La ragazza arrossì: ogni volta che si parlava della sua voce si emozionava, non sapeva perchè.. Si, in effetti sapeva di avere una bella voce, tutte le persone, sebbene fossero state poche, che l'avevano ascoltata gliel'avevano confermato.. Però si vergognava a farsi sentire..

-Beh poi??-TAKAO

-Poi gli ho anche detto cosa vuol dire il mio tatuaggio..-KEIKO

-Umh.. bene bene.. spero abbia capito che è un gesto importante.. a questo punto siamo solo in due a questo mondo a saperne il significato..-TAKAO

-Si penso lo abbia capito..-KEIKO

-E non ti ha detto che è un po' troppo grande per una ragazza??-TAKAO

-Uffaaaaa.. no, non me l'ha detto! Anzi, gli è anche piaciuto!-KEIKO

-Va beh, sarà.. cmq io non ho detto che non è bello, ho solo detto che.. una ragazza con un affare del genere sulla schiena.. non la vedi tutti i giorni..-TAKAO

-Quante storie! Vorrà dire che allora mi distinguerò!-KEIKO

-Si si, ok.. beh dai vai avanti!!-TAKAO

-Beh ma cosa vuoi che facciano due.. così?-KEIKO

Takao, che in quel momento aveva cominciato a bere dalla sua tazza, si ingozzò improvvisamente..

-Vuoi dire che voi due..??-TAKAO

-Dipende cosa intendi..-KEIKO

-Lo sai cosa intendo!!-TAKAO

Keiko sorrise divertita: avrebbe voluto dire di sì, solo per vedere la reazione del fratellino... ma decise di essere sincera..

-A partire dal fatto che anche se fosse stato non ci vedo niente di male.. cmq no, niente di quello che pensi..-KEIKO

-Uff meno male..-TAKAO

-Come meno male??-KEIKO

-No è che.. ci stavo pensando prima e.. vedere Kei con te.. ehm... all'opera.. brrrrr! Mi fa ancora un certo effetto, devo ancora abituarmici..-TAKAO

Keiko rise: che stupido che era! Si vedeva che era ancora un ragazzino..

-Dai, vedrai che quando arriverà il momento anche per te, ti sembrerà tutto più bello e.. normale! Capirai cosa vuol dire..-KEIKO

-hihihihi..-TAKAO

-E non fare la faccia da maniaco!!-KEIKO

Takao tornò a bere, sbuffando..  Si in effetti sarebbe arrivato il momento anche per lui, ma pensare certe cose, in quel momento, lo rendeva teso e impaurito.. Segno incontrastabile che non era ancora pronto, anche perchè non aveva ancora incontrato nessuna.. Si, forse un po' gli dispiaceva: i pensieri della notte precedente gli tornarono lievemente in testa, ma si riconvinse quasi subito di essere ancora giovane e di avere ancora molto tempo davanti..

-Poi.. va beh è successa anche un'altra cosa..-KEIKO

-Umh, si? Non mi sembri contenta però..-TAKAO

-Beh insomma, è stato come uno shock, un imprevisto..-KEIKO

-Cioè? Cos'è successo?-TAKAO

-Beh.. prima di andare alla spiaggia, siamo andati in un barettino tranquillo e.. appena siamo usciti abbiamo visto Rei quasi steso per terra.. aveva bevuto.. non capiva più niente..-KEIKO

Takao si ingozzò per la seconda volta: non era possibile! Rei ubriaco?? Ricollegò mentalmente, secondo il filo temporale, i fatti: probabilmente aveva bevuto dopo il loro discorso, perchè quando gli aveva parlato sembrava ancora sobrio.. si, certo lo era..  perchè aveva bevuto?? Si bloccò per qualche istante, si era appena fatto una domanda della quale già pensava di sapere la risposta: le sue parole lo avevano ferito, al contrario di quanto lui pensava, e in qualche senso glielo aveva letto in faccia.. Doveva essere andata per forza così, altrimenti che altro motivo avrebbe potuto avere?? Perchè cavolo si era spinto a tanto?? Non se lo sarebbe mai aspettato da lui.. ma forse, davvero non lo conosceva abbastanza.. Ripensò alla lettera: un'altra conferma.. un'altra dichiarazione di quanto aveva precedentemente pensato.. Rei provava qualcosa per sua sorella.. non la trovava semplicemente carina, altrimenti non avrebbe fatto tutto quello! Era l'unica ragione plausibile..

-Kaky?-KEIKO

Fu riportato alla realtà dalla voce di keky, che lo stava a guardare stranita..

-Qualcosa non va?-TAKAO

-No niente ma.. gli avete chiesto come mai aveva bevuto?-TAKAO

-Mah.. lui ha detto che voleva divertirsi.. penso sia stato così veramente..-KEIKO

Bugia, assurda bugia, non era andata così, ne era sicuro.. ma Keky che ne poteva sapere?? Takao sentì un nervoso quasi incontenibile salire dentro di sè: che ragazzo stupido!! Combinarsi in quel modo per.. per una ragazza..  Doveva per forza sentire qualcosa di più dentro di lui, era per forza così.. Gli aveva solo mentito, e lui, in qualche senso, l'aveva già capito..

-Poi.. va beh lo abbiamo accompagnato in hotel e tutto a posto, l'abbiamo messo a letto.. Solo che Kei è stato strano per un po'..  diceva che aveva paura che potesse succedere qualcosa, per colpa di quel ragazzo..ma io, ancora una volta, come mi hai detto tu e come la pensavo io, l'ho rassicurato.. Sono pronta a rassicurarlo quando vuole: non voglio perderlo..-KEIKO

Il ragazzo portò le mani sotto il tavolo, per non fare vedere il nervoso che gli stava salendo che traspariva dalla stretta con cui chiudeva i due pugni..

-Rassicuralo sempre Keiko.. non succederà niente, te lo assicuro..-TAKAO

Appena lo avrebbe visto gliene avrebbe dette di tutti i colori: non poteva crollare così, doveva reagire.. e finalmente si sarebbe fatto dire cosa veramente provasse per la sorella.. gliele avrebbe tirate fuori a forza quelle parole, anche con una tenaglia se fosse stato necessario, e questa volta non sarebbe stato più tanto gentile.. Sempre che le sue sensazioni non fossero racchiuse nella lettera.. Oh beh, se fosse stato così, gliela avrebbe fatta pagare anche per quella, indipendentemente dal fatto che probabilmente Keky non l'avrebbe letta! Non poteva comportarsi in quel modo..

Keiko sorrise, prima di cominciare a sorseggiare dalla sua tazza il latte e caffè bollente, guardando in modo strano Kaky, che sembrava aver cambiato completamente atteggiamento a quella notizia.. Sicuramente c'era rimasto male per il comportamento che aveva dimostrato Rei, ubriacandosi in quella maniera.. Però sembrava molto nervoso.. Sembrava anche avesse paura di qualcosa.. ma decise di lasciarlo in pace, gli sarebbe passato: non c'era niente di cui aver paura.. Rei si era ubriacato una notte, per divertimento, e basta.. E Takao era preoccupato, probabilmente, per la reazione di Kei.. ma lei non avrebbe permesso a nessuno di dividerli..

Gli accarezzò la testa con una mano, facendogli alzare lo guardo: dal suo viso scappò un sorriso, finalmente!

Poggiò la sua tazza sul tavolo e si diresse verso il mobile della cucina: a Takao venne un mezzo infarto quando la vide toccare proprio il cassetto nella quale era contenuta la lettera..

-No!!-TAKAO

-Eh?-KEIKO

-Perchè..no..-TAKAO

-Ma..devo prendere lo zucchero..-KEIKO

"Azz.. proprio nel cassetto dello zucchero dovevo metterla!!"TAKAO

-Lo prendo io, sta comoda..-TAKAO

Non doveva permettere a keiko di scoprire la lettera.. per nessuna ragione al mondo!

-No, sta lì, tanto sono qua io..-KEIKO

Senza nemmeno lasciare a Kaky il tempo di parlare aprì il cassetto, e notò subito una strana busta.. La prese, con fare interrogativo, e lesse sia il davanti che il retro: era per lei da.. Rei!! Si stupì molto,senza riuscire a capirne il motivo..

Si girò lentamente verso Takao, che si stava mangiando le unghie per la sua mancata attenzione a dove metteva le cose: ecco, sarebbe successo un casino, e in parte sarebbe stata colpa sua! Che imbecille che era!! Che nervosooo!!

-Volevi nascondermela?-KEIKO

-No.. è che.. volevo dartela, ma mi stavo dimenticando..-TAKAO

Cercò di essere il più calmo possibile, o la sorella avrebbe capito tutto..

-No, me la stavi nascondendo, perchè?-KEIKO

-No, non volevo nascondertela..-TAKAO

Keiko si avvicinò al fratellino, prendendolo poi per il mento:

-Sarai mica dubbioso come Kei, vero? Cos'avete contro quel povero ragazzo??-KEIKO

-Ma niente.. ti giuro volevo dartela, ma poi..-TAKAO

Keiko mollò la presa con fare nervoso: certo che gliela stava nascondendo.. aveva anche lui i dubbi come Kei.. ma perchè?? cosa stava facendo quel povero ragazzo?? decise di non andare avanti la discussione, tanto Kaky non le avrebbe detto mai niente, giusto per non farla preoccupare.. sorrise lievemente.. in fondo, però, che carino che era..

Decise di terminare solo con una frase..

-Cmq se vuoi dirmi qualcosa.. sono qua..-KEIKO

Detto questo aprì la lettera, sotto gli occhi quasi piangenti di Takao.. non se lo sarebbe mai perdonato.. era quasi sicuro delle parole scritte lì dentro, e in quel momento, malediceva sia lui stesso che Rei.. Come aveva potuto fare una cosa del genere?? Intromettersi, il contrario di quello che gli aveva detto.. si sentì inutile, era stato tutto inutile.. cocciuto di un ragazzo!!  probabilmente lo stava odiando con tutto sè stesso..

Un brivido di paura lo percosse, mentre la ragazza cominciò a leggere nella sua mente..

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Cara Keiko... ***









Ciao a tutti! ^^

Prima di cominciare un nuovo chappy volevo ringraziare tutte le mitiche raga che commentano le mia ficcy e i miei capitoli!! ^^ THANX GIRLS!! Sono veramente importanti per me i vostri commenti! ^_^ Mi scuso se forse sta diventando un po' noiosa, ma mi è sempre piaciuto e ho sempre trovato interessante e giusto commentare gli stati d'animo dei personaggi..

Kisses!!

Phoenix

Ora cominciamo..

 

                      _________________________________________________

 

 

sicuramente sarai sorpresa di ricevere questa lettera da parte mia.. o forse no!  Cmq sia, penso tu immagini già cosa io ti voglia dire..

E' tardi, è la 1 di notte.. spero che tu e Kei abbiate avuto l'occasione di divertirvi lo stesso ieri sera, dopo quello spiacevole incidente. Mi sono sentito uno schifo per quello che ho fatto, e la cosa più brutta, è che nemmeno io so perchè l'ho fatto.. E' brutto quando si è giovani e inesperti: non sai a quello che vai incontro e ti butti a capofitto nelle cose.. Come io mi sono buttato nell'alcool.. Non so cosa mi sia passato per la testa, se veramente voglia di divertirmi, o di fare una nuova esperienza o non so cos'altro, fatto sta che l'ho fatto, e quando mi sono accorto di aver sbagliato era già troppo tardi.. Avevo sentito dell'effetto che provocava quel "liquido caloroso", avevo sentito che ti faceva uscire di testa, almeno stando a quanto mi avevano detto.. Ho deciso di provare per la prima volta.. e ho esagerato, lo ammetto: non avevo mai toccato un goccio d'alcool, e non ti puoi nemmeno immaginare che effetto mi abbia fatto.. Certo, per uno che ci è abituato sarebbe stato diverso l'impatto, ma per me.. non è stato proprio bello, diciamo! Mio Dio, sto parlando come un'alcolista anomimo! però mi sembra giusto farti capire quello che ho fatto veramente, ora che la sbornia mi è passata, e soprattutto farti capire in qualche senso PERCHE' l'ho fatto.. Come d'altronde mi sembra giusto farti capire che, quello che ho fatto ieri sera, dopo avervi incontrato, non lo volevo veramente: era solo che non ero più in me, e non sapevo quello che facevo..

Ti giuro, mi dispiace veramente tanto per quello che è successo, io non volevo! Vorrei solamente due cose: una è che mi auguro che tu non pensi male di me, io non sono quello che ti ho fatto vedere ieri sera, quello era un Rei inesistente; la seconda è voglio che tu cancelli dalla tua mente TUTTO quello che è successo, e tu sai a cosa mi riferisco.. Cavoli, mi vergogno anche solo a scriverlo! Ci sto pensando tutt'ora, e mi sento davvero un ragazzo imbecille, ed è anche per questo che ti ho scritto questa lettera.. Ogni volta che ci penso, credo di non trovare mai più nemmeno il coraggio di guardarti in faccia.. Quindi ti prego, devi farmi almeno un favore: quando ci vedremo ancora, sappi che io sono quel Rei che hai conosciuto al torneo, quello che hai visto nei giorni precedenti.. e non ieri sera! Quello che ti voglio dire è che non sopporterei un tuo disgusto nei miei confronti, per il fatto che mi sentirei un ragazzo di me**a, e scusa per la parola, è vero! Ti prego dimenticati tutto, e quando dico tutto, intendo veramente tutto!

Spero solo che Kei non abbia nè visto nè sentito niente, e tu sai sempre a che fatti e parole mi riferisco.. Ma non per il fatto che sono un codardo o.. non saprei nemmeno come definirmi.. Non lo dico per cattiveria! Lo dico solamente perchè non voglio che tra di voi le cose peggiorino: siete una bella coppia, e un ragazzo qualunque come me non si permetterebbe mai di rovinarla! Perchè io non voglio rovinarvi, assolutamente! Voglio che continuiate a stare insieme, perchè si vede che siete felici.. E questa è una cosa importantissima: non mi permetterei mai di rovinare la vostra felicità..!

Non so più in che altro modo scusarmi, davvero.. Ti prego ancora una volta: CANCELLA TUTTO! E non disprezzarmi.. so di essere ripetitivo, ma è quello che voglio! E se kei avesse dovuto sentire o vedere qualcosa, ti prego tranquillizzalo: ogni mio gesto o parola non aveva alcun significato! Dovete continuare a stare insieme..

SCUSAMI ANCORA, scusami tantissimo! Spero tu mi possa capire, spero capisca cosa vuol dire avere la mente appannata e non capire più niente.. Ho fatto veramente cose che non avrei MAI E POI MAI fatto, fuori dal normale, inconcepibili per la mia mente sana! Ricordati di quello che hai sempre visto come Rei, e non di ieri sera: non contarlo nemmeno più quell'obrobrioso incidente..

Ancora una volta SCUSA.. Mi dispiace tantissimo..

                                 -Rei

PS: grazie ancora per ieri sera. >

 

Un sorriso triste comparve a quel punto sul volto della ragazza, che ripiegò in due la lettera tenendola debolmente ancora in mano. Quanti significati aveva quel sorriso.. Volevo dire che lo sapeva, sapeva che Rei non era veramente come si era dimostrato la notte precedente, sapeva che era solo stato effetto dell'alcool tutto quello che era successo, e nient'altro.. Voleva dire che era felice, perchè ora ne aveva la conferma, e apprezzava questo suo gesto, le sue scuse, il suo preoccuparsi per salvare la sua dignità nei confronti dei diretti interessati.. Voleva dire che dispiaceva anche a lei per quello che era successo, ma in fondo se la era cercata lui.. Voleva dire che non riusciva a concepire l'idea di ubriacarsi in quel modo solo per divertimento o per fare una nuova esperienza, ma ognuno ragionava con la propria mente, e lei non ci poteva mettere parola! Voleva dire che, appena lo avrebbe visto, avrebbe cercato di tranquillizzarlo, di fargli capire che "non era successo niente" in realtà, che aveva  compreso la situazione.. e soprattutto che non aveva perso la faccia davanti a lei, tanto meno davanti a Kei..

Però, c'era ancora una cosa che non si spiegava: come mai Takao era così agitato? Perchè sembrava temere così tanto quel pezzo di carta? In fondo, cosa poteva scriverle Rei di così tanto sconvolgente..? Proprio non riusciva a capirlo.. La soluzione era solo una, ovvero, anche kaky aveva dei dubbi su quel ragazzo, e magari era stata proprio lei a farglieli venire raccontandogli quello che pensava Kei.. e magari in quella lettera temeva ci fosse scritto qualcosa di.. insomma, che avrebbe potuto mettere in questione la sua storia d'amore..

Alzò la testa in direzione del fratellino, che se ne stava ancora seduto sulla sedia con la testa bassa e le mani nei capelli. Sembrava essere ancora più agitato di qualche minuto prima.. Voleva vederci chiaro in questa storia, ora cominciava davvero a darle sui nervi il suo comportamento:

-Kaky, perchè non mi ha detto che anche tu avevi dei dubbi?-KEIKO

Takao alzò la testa di scatto, spaventato..

-Io, dubbi?-TAKAO

-Si esatto.. altrimenti perchè saresti così agitato? Sai, so pensare.. e qualche attimo prima ho proprio realizzato che nemmeno tu ti fidi di quel povero ragazzo, che non ha fatto proprio niente di male, e forse sono stata io a metterti in testa certe cose, dicendoti quello che ne pensava Kei.. Se no, perchè avresti paura di questa lettera..?-KEIKO

La ragazza sventolò la lettera davanti a sè, come fosse un ventaglio: non aveva paura di dire quello che pensava, perchè sapeva che le cose potevano solo stare così, obbligatoriamente..

Takao rimase zitto: voleva sentire fin dove la sorella si fosse spinta, anche se moriva dalla voglia ma allo stesso tempo dalla paura di leggere quelle dannatissime parole, che lo facevano stare in pena..

-te lo dico io allora: tu hai paura che qua ci potrebbe essere scritto qualcosa che comprometta la storia tra me e Kei, per questo non volevi farmela leggere! ma non puoi fare certe cose per degli sciocchi dubbi, oltretutto nemmeno fondati! Ti rendi conto? Cosa volevi fare, farmelo stare il più lontano possibile?-KEIKO

kaky tornò ad abbassare la testa, molto confuso: la sorella ci aveva azzeccato, o quasi insomma.. era vero, stavano così le cose, con la sola differenza che i suoi non erano dei semplici dubbi, ma delle certezze.. E questo cambiava molto le cose, specialmente rendeva insensate le ultime frasi pronunciate da Keky..

Non rispose, non ne ebbe il coraggio, anche perchè non avrebbe saputo che dire..

A quel punto keiko gli si avvicinò, dopo aver preso un lungo respiro; prese una sedia dal tavolo e gli si sedette accanto, senza notare una minima reazione da parte del brunetto, che se ne stava immobile, con la schiena piegata, come per dire "è colpa mia"..

Gli mise una mano sulla schiena, prima di dire, cambiando totalmente il suo precedente tono di voce nervoso in tono ora più dolce..

-Sai.. ci stavo pensando prima.. capisco che tu non voglia farmi preoccupare..-KEIKO

Takao, questa volta, dette segni di vita e annuì lentamente con la testa, in un movimento quasi impercettibile: quello era verissimo, lui non voleva farla preoccupare.. Non voleva venisse a conoscenza di quelle cose che sentiva Rei nei suoi confronti, che in realtà erano più grandi di quanto gli aveva confessato, ne era sicuro.. Se solo le avesse sapute, si sarebbe preoccupata eccome!

-..però.. ti ricordi la nostra promessa? Io voglio che tu sia sempre sincero con me, sia nel bene che nel male!-KEIKO

Il ragazzo alzò lo sguardo, fissando dritto keiko negli occhi.. cosa avrebbe detto ora? Non gli rimaneva che confermare le ipotesi fatte dalla sorellona: cos'altro poteva fare? di certo non le avrebbe mai potuto dire che quei dubbi erano certezze, quello mai! Si sarebbe solamente avvicinato il più possibile alla realtà, confermando tutto: in questo modo si sarebbe sentito più sincero, e, allo stesso tempo, non le avrebbe creato problemi. Però, chi lo poteva immaginare che da una semplice cotta, Rei potesse arrivare a combinare così tanto.. Lui nemmeno ci aveva dato peso a questa situazione! pensava si fosse risolta in fretta, almeno per quanto riguardava le cose che la prima notte in cui aveva visto Rei gli erano state confessate..

-Si, è vero, scusami..-TAKAO

-E' vero cosa?-KEIKO

-E' vero che.. sia che ho sbagliato a non essere sincero con te, sia le tue ipotesi.. scusami, non volevo davvero crearti altri problemi, ora che sei felice..-TAKAO

-Mi prometti che non lo farai più?-KEIKO

-Si, te lo prometto..-TAKAO

keiko abbracciò il fratellino con qualche lacrima gli occhi:

-Kaky.. apprezzo che tu abbia pensato di non farmi preoccupare ma.. mi fa ancora stare più male il pensiero che tu non sia sincero con me..-KEIKO

La sua voce era quasi come spezzata, e Kaky se ne rese subito conto: quanto gli fecero male quelle parole! Si sentì colpito profondamente, se pensava che nonostante tutto, anche in quel momento, la stava "tradendo", nel senso che non era ancora stato del tutto sincero.. e, anche se segretamente, la stava facendo stare male, sebbene lei non se ne rendesse conto.

Per un momento fu tentato di dirle tutto: l'abbracciò, stringendola forte, quasi dimenticandosi della lettera che lei teneva ancora in mano, sempre più debolmente.. no, non poteva farlo.. Si, si sarebbe stata anche qualche probabilità che lei se ne fosse fregata di tutta quella storia, ma queste probabilità erano molto poche: la presenza di Rei le avrebbe fatto un effetto diverso, e sarebbe successo cmq, prima o poi, un momento durante il quale l'avrebbe visto o incontrato davanti a Kei.. e Kei era molto furbo, avrebbe capito tutto al volo! Un esempio sarebbe stato il torneo: ormai mancavano pochissimi giorni, e sia lui che Keky si sarebbero visti con tutti.. sarebbe successo un bel CRACK, ne era sicuro.. No, non poteva rischiare! Non voleva rovinare la sua felicità.. non poteva!

La sorellona si staccò, fissando ancora una volta la lettera, senza pensare a niente effettivamente. Takao la guardò attento: non sembrava essere stupita da quello che c'era scritto, forse quelle parole non erano quelle che si era immaginate lui, altrimenti lei sarebbe rimasta quanto meno sorpresa.. e invece niente, sembrava essere tranquilla ora.. ma c'era un modo per scoprire la verità..

-Me la fai leggere?-TAKAO

Keiko alzò la testa, come risvegliata:

-Cosa..?-KEIKO

-beh, la lettera..-TAKAO

-perchè dovrei?-KEIKO

-Così almeno chiariamo una volta per tutte questa storia..-TAKAO

La ragazza in quel momento si accorse di aver dimenticato un piccolo particolare della storia, quando l'aveva raccontata al fratellino: non gli aveva detto dei gesti indiscreti e dell'ultima frase pronunciata da Rei.. ma in fondo, che importanza avevano? Non era in sè..

Ma ancora prima che potesse dirgli qualcosa, Takao lesse lo sguardo come impaurito e perso della sorella: pensò non gliel'avrebbe fatta cmq leggere, non seppe spiegarsi il perchè.. vide la presa debole con cui essa era racchiusa nella sua mano; senza nemmeno pensarci un attimo su, la prese di scatto, veloce come il vento, strappandola dalle mani della ragazza, che non ebbe nemmeno il tempo di realizzare quello che fosse successo prima di vedere il fratellino correre su per le scale:

-takao!! Fermati! Cosa vuoi fare??-KEIKO

Keiko si alzò dalla sedia, iniziando a rincorrerlo sulla scalinata di casa che portava al secondo piano: gliel'avrebbe lasciata cmq leggere, quella lettera, ma non prima di avergli detto quei piccoli particolari per lei privi di importanza. Non fece nemmeno in tempo a finire di salire le scale che Takao si chiuse in camera, chiudendo a chiave la porta.

La ragazza cominciò a bussare insistentemente, pregandolo di uscire, ma lui le disse di stare zitta: voleva leggere in tutta tranquillità..

 

      ------------------------------------------------------------------------------

 

-Cosa???-TAKAO

La lettera cadde dalle mani del ragazzo, ormai confuso e spaventato: a cosa si riferiva quella lettera? A quali fatti? Cosa era successo tra la sua sorellona e Rei? Cominciò ormai a pensare al peggio, mentre Keiko aveva ripreso a bussare con foga sulla massiccia porta.. Rei ubriaco,che chiedeva scusa a sua sorella per.. no, non potevano aver fatto "certe cose".. Keiko non l'avrebbe mai fatto! E se Rei avesse invece usato la violenza?? Si irrigidì per qualche istante, percosso da brividi indescrivibili.. Se fosse stato così, con che faccia tosta veniva a chiederle scusa?? No, un momento.. non poteva essere! C'era anche kei, e poi la sorella sapeva difendersi, non l'avrebbe nemmeno fatto avvicinare.. ma allora, cosa era successo..?

Takao rimase con gli occhi sbarrati a fissare il vuoto davanti a sè, senza saper nemmeno cosa pensare..

Aprì d'improvviso la porta, trovandosi faccia a faccia con la sorella: entrambi avevano lo sguardo molto nervoso ma anche spaventato:

-Cosa è successo?-TAKAO

Keiko notò la lettera di Rei sul pavimento, abbandonata a sè stessa, per poi tornare a fissare Kaky con lo stesso sguardo di prima:

-L'hai letta, vero?-KEIKO

-Si, dimmi cosa è successo! A cosa si riferiva Rei con "quei fatti e quelle parole"? Cosa avete fatto??-TAKAO

-Takao per favore calmati..-KEIKO

-No che non mi calmo, dimmi cosa ti ha fatto!!-TAKAO

-Basta!! Adesso calmati e lasciami parlare!!-KEIKO

takao questa volta rimase zitto, mentre un piede gli batteva continuamente a terra dal nervoso: voleva proprio sentirla quella storia!

Keiko prese un lungo respiro, per calmarsi, prima di cominciare a parlare:

-Ieri, come sai, Rei si è ubriacato.. Mentre io e Kei lo stavamo accompagnando in albergo, lui si è fatto scivolare più di una volta la sua mano sul mio fianco.. Ma non l'ha fatto apposta!! Io ero lì, a sorreggerlo.. magari gli è scappata senza nemmeno farci caso!! Non capiva più niente, non riconosceva nemmeno le strade e nemmeno riusciva a pensare! Come poteva farlo volontariamente?? Non l'avrebbe mai fatto, e lì sta scritto..-KEIKO

-GrrrrrrRRR.. e.. parole? Cosa ti ha detto?-TAKAO

-Prima di andare via dall'albergo, mi ha detto che ero bellissima.. però.. ti ho già detto in che stato era, e lo puoi capire meglio dalla lettera..-KEIKO

Takao ormai non ci vedeva più dal nervoso: altro che non capire niente!! Rei sapeva benissimo quello che faceva, magari se ne era solo approfittato della situazione! O magari davvero non voleva, e si era lasciato un po' troppo andare per i suoi gusti e per quelli della sorellona.. Quante fottutissime bugie stavano scritte lì dentro!! Cose del quale lui cercava solo di autoconvincersi: non ero in me, tu e Kei dovete continuare a stare insieme, vi voglio vedere felici.. Si, avrebbe anche potuto pensarle, ma non era di certo quello che più profondamente avrebbe realmente voluto.. C'era di buono che quanto meno ci provava, ad autoconvincersi.. c'era di buono che si era pentito di quello che aveva fatto, e le aveva chiesto umilmente scusa.. e forse, c'era anche di buono che veramente, al contrario di quanto aveva prima pensato lui, non si sarebbe intromesso, sebbene quella situazione di kei e Keiko non gli andasse molto a genio.. Ma lui come faceva ad essere sicuro di quello? Cosa gli diceva che non erano solo bugie anche quelle poche parole buone?

-Perchè non me l'hai detto?-TAKAO

-Perchè.. sono fatti privi di importanza, Takao.. lui non voleva farlo, e non era in sè quando ha detto e fatto certe cose.. Sono gesti e parole che devo veramente cancellare, anche se lo avevo già fatto, a dire il vero.. non li avevo nemmeno contati già da ieri sera, appunto perchè la sua mente non ragionava più.. ecco perchè non te li ho detti, perchè non vogliono dire niente!-KEIKO

Era nervoso, era molto nervoso..

-Sei arrabbiato con me?-KEIKO

-Forse.. non lo so..-TAKAO

Ok, era nervoso, quello era vero.. ma lei non c'entrava assolutamente niente! Cosa ne poteva sapere lei di quello che Rei pensava? Era ovvio che non avesse nemmeno considerato quei gesti e quelle parole.. invece per lui, avevano di certo un significato diverso, molto probabilmente..

-No, non lo sono..-TAKAO

Keiko sorrise, prima di aprire le braccia invitando il fratellino ad abbracciarla ancora una volta..

-kei ha visto o sentito qualcosa?-TAKAO

-No, ne sono sicura..-KEIKO

-Almeno quello..-TAKAO

Dopodichè, kaky si chiuse di nuovo in camera, cominciando a vestirsi, mentre la sorellona corse giù a lavare i primi piatti della mattina, ignara dei progetti di Takao..

Infatti questi, di fretta e furia, appena dopo essersi dato una sistemata, corsa giù in cucina, piazzandosi proprio davanti a Keiko:

-Dimmi come si chiama l'hotel dove sta Rei!-TAKAO

-Perchè?-KEIKO

-Perchè dimmelo!-TAKAO

-Ehm.. quello vicino alla nostra scuola, quello grande..-KEIKO

-Ok, ho capito! Ci vediamo dopo!-TAKAO

Detto questo, takao uscì di corsa da casa, inseguito a ruota dalla sorella, che si fermò davanti all'uscio:

-Takao!!! Cosa vuoi fare???-KEIKO

-Niente!! Solo dirgli di non comportarsi più in quel modo!!!-TAKAO

-No, fermati!! Aspetta!! Ti ho già detto che...-KEIKO

-So che era ubriaco!! Ed è proprio anche questo che gli devo dire!!-TAKAO

Keiko non fece in tempo a spiaccicare nessun'altra parola che il fratellino scomparì all'incrocio.. O Santo Cielo, cosa sarebbe successo ora? Pregò con tutto il cuore che Takao non gli avrebbe detto niente di sbagliato.. ma ormai era troppo tardi! Chiuse davanti a sè la porta, con aria rassegnata, è andò avanti a sbrigare la sua piccola faccenda, quasi per inerzia..

Intanto takao stava correndo come un pazzo per le strade del quartiere di Tokyo: sperò di trovarlo ancora in stanza, in fondo, era ancora presto! Si, gli avrebbe veramente detto di non comportarsi più in quel modo osceno! Non gli importava se fossero state solo delle stupide cause dell'alcool, tutte quelle cose, non gliene fregava un fico secco! Se fosse stato così, altro motivo per cui inkazzarsi: non doveva crollare in quel modo!!  Si sarebbe fatto dire tutto, ma veramente tutto, una volta per tutte, quello che lui provava per Keky e quello che c'era veramente nascosto dietro quei gesti: se sola follia dovuta ad alcolici, o qualcos'altro di più intimo nei suoi pensieri, ma che cmq avrebbe dovuto evitare..

C'erano così tante cose da rimproverargli! Forse un po' gli dispiaque: se veramente quel qualcosa che sentiva per keiko fosse stato davvero profondo, anche se aveva i suoi dubbi, magari poteva anche capirlo in un certo senso.. o meglio, poteva capire la fatica che stava facendo a dimenticarsela, ma non avrebbe mai capito cosa voleva dire perdere la testa nell'alcool..

Quella volta, lo avrebbe veramente sentito!

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Verità nascoste ***

















Com'era limpido il cielo! Sembrava far trasparire un alone di tranquillità e senerità, e lui di certo non poteva dire di riuscire a rispecchiarsi in quell'azzurro mattutino.. Era tormentato, ogni cosa che gli accadeva intorno sembrava tormentarlo: dal rumore delle lancette dell'orologio, delle macchine che passavano giù in strada e di gente che discuteva animatamente nella piccola piazza di fronte, allo sbattere delle porte dell'albergo chiuse con poca finezza dalle cameriere che mettevano in ordine le stanze. Quella mattina non avrebbero messo a posto la sua: sulla porta aveva appeso, per la prima volta, il cartellino "don't disturb, please", mai usato in precedenza.. Era un lupo vagabondo, certo, ma in quel momento uscire dalla sua grande stanza proprio non gli andava, sebbene per lui fosse stata fin troppo piccola; lui, abituato a girare il mondo, a cacciarsi sempre nei posti più impensati, per la prima volta sentiva il bisogno di chiudersi in sè stesso, nel suo di mondo,e non in quello appartenente a quell'immenso cielo celeste.. Già, il cielo..

Prese la sedia della scrivania, stanco di stare in piedi davanti ala piccola terrazza con i vetri chiusi, e si sedette, sempre nel solito posto. Uno stato d'ansia lo scuoteva terribilmente, ma i pensieri e i perchè erano troppi per riuscire a catalogarli facendo ordine così nella sua testa.. Chissà se Keiko aveva già letto la sua lettera.. chissà se anche Takao era venuto a conoscenza di quello che era successo.. Si rese conto che nemmeno aveva scritto delle scuse rivolte e lui.. Si, perchè in qualche modo, quella sera aveva messo da parte anche il rispetto nei suoi confronti, oltre che nei confronti di quella splendida ragazza e di Kei.. Si pentì amaramente, ma avrebbe colto la prima occasione possibile per scusarsi anche con lui, sempre che fosse riuscito a rivolgergli la parola!

Il vetro rifletteva la forte luce del sole: almeno, quella distesa azzurra aveva una luce, luce che sarebbe servita anche a lui in quel momento, un qualcosa di buono e di caldo che riuscisse a rompere quel dannatissimo tormento..

Aprì la porta a vetro della terrazza, e decise di uscire da quell'ambiente chiuso; si appoggiò alla piccola ringhiera, sporgendosi un po' in avanti: la città era già abbastanza animata.. alcuni ragazzi schiamazzavano davanti alla scuola vicina all'hotel, vantandosi l'uno con l'altro per le prestazioni del proprio motorino, mentre alcune ragazze erano intente a truccarsi sedute su alcune panchine poste intorno alla solita piazzetta.. Sarebbe dovuto scendere: era un bel ragazzo, se ne rendeva conto di questo.. magari avrebbe attirato l'attenzione di una di loro e si sarebbe dimenticato di Keiko.. No, ma cosa stava pensando? Non era certo un buon motivo per mettersi a fare il galletto, non era un buon motivo per giungere ad una conclusione così stupida! E poi lui non era abituato a fare certe cose..

Improvvisamente, il rumore di qualcuno che correva e ansimava gli fece abbassare lo sguardo: vide un ragazzo, un ragazzino, correre come un disperato in direzione dell'albergo ed entrarvi poco dopo. Non fece in tempo a notare nessuna sua caratteristica, se non che portava un berrettino al contrario che sembrava cadergli da un momento all'altro..

Non stette a pensarci su, e tornò a guardare ogni minimo particolare di quella città così caotica già nelle prime ore del mattino.

 

 

-Permessooooo!!!-...

-Hey ragazzino che modi...-...

Il ragazzo corse per tutta la hall di quell'albergo, arrivando al bancone della reception per poi accasciarsi sopra come un dannato furibondo:

-Ehm, posso esserle utile in qualche modo?-ADDETTO RECEPTION

-Eh cosa? Ah si.. anf.. vorrei... anf.. sapere in quale camera..anf.. alloggia un certo Rei..-TAKAO

-Ehm signorino, non sa il cognome?-ADDETTO

-Ecco veramente..no..-TAKAO

-Mi dispiace allora, ma non possiamo aiutarla..-ADDETTO

-Come no?? E' un tizio che va in giro con una specie di kimono cinese, coi capelli lunghissimi!!-TAKAO

-Non è solo questo il punto, signorino, il fatto è che non possiamo andare a dire al primo che capita dove alloggia un nostro cliente.. Figuriamoci poi lei, che non sa nemmeno il cognome.. devo dire che lo conosce bene..-ADDETTO

-Ma certo che lo conosco!! ma come si permette!! E'.. un mio amico!!-TAKAO

-Mi scusi, ma non posso aiutarla..-ADDETTO

Takao, furioso e tutto rosso in faccia, un po' per la corsa disperata appena fatta, un po' per la rabbia, si girò di spalle, appoggiandosi al bancone con i gomiti. Che faccia tosta quel tizio!! Adesso cosa avrebbe fatto?? Andarlo a cercare per tutta Tokyo non se ne parlava proprio!

Lentamente si rigirò, notando che quello strano tizio e anche poco aducato lo stava ancora a guardare con sguardo perplesso e non proprio di ammirazione nei suoi confronti:

-Ascolti, mi può almeno dire se è già uscito?-TAKAO

Senza dire una parola, si girò a guardare l'armadietto dove erano riposte tutte le chiavi: bast**do, allora aveva capito chi era!!

-No, signorino, deve essere ancora in camera, a meno che non si sia portato con sè la chiave..-ADDETTO

-Grrrrrrazie..-TAKAO

Si avviò per la lunga e larga hall, arrivando fino in centro e guardandosi intorno: l'avrebbe aspettato, almeno per un po', nell'attesa che lui scendesse, sempre che non fosse già sceso.. che organizzazione del cavolo quell'albergo!

Si sedette su uno dei divanetti, levandosi il cappello e passandosi una mano tra i lunghi capelli scuri per farsi la poi la sua amata coda abbastanza alta per far respirare il suo povero collo sudato.

 

 

Lo aveva annoiato a morte starsene lì impalato, ormai era mezz'ora che scrutava l'intera vista che gli si proponeva davanti agli occhi, ormai sapeva tutto a memoria.. Un certo mal di schiena cominciava a farsi sentire, a forza di sarsene così, accovacciato sulla piccola ringhiera. Decise di rientrare in camera, notando così il modo disastrato in cui aveva lasciato il letto la sera precedente: in effetti, una bella ripulita da parte delle cameriere non gli avrebbe fatto di certo schifo!

Svelto, si diresse verso il bagno e aprì l'acqua del rubinetto, buttandosene un bel po' in faccia, come se quel liquido freddo potesse lavare via dal suo volto i segni di dispersione interna che provava.. Diede un'ultima sistemata ai capelli, per poi prendere il suo amato Driger e le chiavi della camera, per poi uscire, trovandosi così immerso nel forte ma buonissimo profumo che le donne delle pulizie usavano per rendere più piacevole la camera al ritorno degli alloggiatori in quell'hotel. Cambiò il senso del cartellino, passando dal rosso al verde e chiuse con molta lentezza la sua camera. Non prese l'ascensore, quella stretta cabina scorrevole gli ricordava un po' troppe cose di ciò che non voleva ricordare: lui, ubriaco fradicio, sostenuto da loro.. No, non voleva nemmeno più pensarci!

Allungò il piede sul primo scalino, come di fretta, e scese le scale con passo andante: non sapeva non andare, ma non gliene importava più di tanto! Sarebbe uscito ugualmente, andando dove solo le sue gambe lo avrebbero portato..

 

 

-Awn.. che pizze.. mi sa che tra un po' me ne vado!-TAKAO

Il ragazzo si voltò per l'ultima volta, dando un'occhiata alla grande hall, come se cercasse qualcuno: di Rei nemmeno l'ombra..

Si alzò svogliatamente da quel divanetto morbido, su quale avrebbe volentieri fatto una bella dormita, e fece per dirigersi verso la grande porta scorrevole dell'uscita, quando una voce da dietro lo richiamò, facendolo voltare di scatto..

-Takao?!-..

Si girò, e lo vide! Allora quella sua corsa affannata non era stata inutile! Rei aveva uno sguardo strano, lo stesso sguardo da cane bastonato della sera precedente: sapeva che lui non avrebbe gradito quello che tra non molto gli avrebbe spiaccicato in faccia! Corse verso di lui, attirando l'attenzione di tutta la folla dell'albergo; una volta arrivato davanti al cinese, con grande stupore di quest'ultimo, lo prese all'altezza del petto per un lembo del kimono, quasi volesse alzarlo di peso:

-Tu.. come hai potuto fare una cosa del genere??!-TAKAO

Rei arrossì di botto, un po' per la vergogna, un po' per l'imbrazzante e orrenda situazione in cui si trovava.. Gli prese la mano con la quale lo teneva stretto, bloccandogliela e fissandolo imbarazzato: non seppe che altro dire se non:

-Non.. non è il caso parlarne qua.. andiamo fuori..-REI

takao si dette un'occhiata intorno a lui, vedendo che tutta la gente li stava a guardare con aria interrogativa e di lieve disprezzo per il suo compartamento. Tornò a guardare Rei furibondo, mormorando un qualcosa come un "andiamo" tra i denti, prima di girarsi di spalle e uscire da quel maledetto hotel, seguito a ruota da Rei e dallo sguardo estasiato di tutta quella gente.

 

-Allora.. parla!-TAKAO

Takao si sedette su una panchina, una delle tante della piazzetta osservata prima da Rei. Il solito gruppetto di ragazze stava ancora lì, e tutte starnazzavano come delle oche drogate di estasi, lanciando sguardi furtivi al bel cinesino mettendolo ancora di più in imbarazzo..

-Cosa dovrei dire?-REI

-Lo sai benissimo!!-TAKAO

Il brunetto abbassò la testa, passandosi una mano sul cappello e sospirando, sotto lo sguardo sempre più frustrato di Rei, che però se ne stava ritto in piedi di fronte a lui, con le braccia conserte.. Era uscito per cercare sollievo, un qualcosa di minimo che lo avesse distratto da quel casino, e invece le cose non andarono proprio secondo i suoi piani.. Che brutta situazione! Come gli era venuto in mente? Ancora non se lo spiegava, non ci riusciva dalla nottata precedente.. Era colpa sua, e ora avrebbe dovuto tirarsene fuori, e alla svelta! In realtà qualcosa da dire a Takao c'era..

-Scusa..-REI

Kaky alzò la testa di scatto, rimanendo zitto per qualche istante, per poi dire, quasi come non avesse inteso le sue scuse:

-Voglio sapere il vero perchè di quello che hai fatto.. Dimmi come sono andate veramente le cose..-TAKAO

-Intendi dire.. con Keiko?-REI

-Non solo.. voglio sapere il motivo per cui hai bevuto-TAKAO

-L'ho già scritto nella lettera, che tu probabilmente hai letto,vedo.. non so cos'altro dirti..-REI

A quel punto, takao ebbe uno scatto di rabbia: si alzò in piedi improvvisamente, rimanendo a pochissimi centrimentri dal cinesino spaventato dalla sua reazione improvvisa e inaspettata..

-Non farmi credere che le cose siano andate veramente così!!-TAKAO

Si avvicinò sempre di più al ragazzo dai lunghi capelli corvini, con fare minaccioso, facendolo arretrare di qualche passo. Le ragazze, prima intente a fare vari e stupidi commentini su di lui, ora lo stavano a fissare perplesse, chiedendosi cosa mai avesse potuto combinare per fare irritare in quel modo quell'altro ragazzo, probabilmente un suo amico..

-Takao.. ascolta..-REI

-Posso credere solo alle tue scuse!! Anzi, meno male che ti sei degnato almeno di quelle!!-TAKAO

Rei cercò di respingere Takao mettendogli le mani alle spalle: ancora un po' che lo avrebbe fatto andare indietro sarebbe finito dritto nella fontanella dietro di lui.. nonostante tutto, il brunetto sembrò reistere a questa sua respinta in maniera abbastanza forte, continuando ad ammazzarlo di parole, sfogandosi come meglio poteva:

-Come hai potuto farlo Rei?? Vuoi per caso dire che il mio discorso non è servito a niente??! Lo sapevo che non avrei dovuto fidarmi di te, lo sapevo!!-TAKAO

-Adesso basta takao!!-REI

Un improvviso scatto da parte del cinesino fece allontanare di qualche passo Takao: ora, non era più il solo ad avere uno sguardo che si poteva definire furibondo. Le 6 ragazze stavano a guardarli sempre con più interesse, il tipico interesse di chi non si fa mai gli affari propri, lanciando varie ipotesi sul perchè di quel litigio tra "amici".

-Stai per caso insinuando che io l'abbia toccata di proposito??-REI

Takao tornò a guardarlo impassibile, sedendosi nuovamente sulla solita panchina, abbassando il capo..

-Io non so cosa ti sia passato per la testa.. vorrei solo sapere per quale motivo tu sia arrivato a bere..-TAKAO

Eccola, la stessa domanda di prima! Non avrebbe potuto rispondere come aveva fatto nella lettera, o quella discussione si sarebbe infuocata per l'ennesima volta, magari anche in modo peggiore di prima.. rei rimase zitto, non seppe cosa rispondere..

Il brunetto allora alzò lo sguardo, fissandolo con aria furba e quasi ironica, giusitifcata un attimo dopo dalle sue parole:

-Io penso di saperlo sai?-TAKAO

Rei fissò il brunetto con aria spaventata, ansioso di sentire quelle parole..

-Penso proprio tu mi abbia raccontato un sacco di palle ieri sera.. Altro che carina, secondo me tu provi qualcos'altro per lei, non è così?-TAKAO

Rimase in silenzio per qualche istante, aspettando una risposta dal ragazzo di fronte a lui, la quale però non arrivò.. Rei si limitò a stare ancora in silenzio: cosa avrebbe dovuto rispondergli? Dirgli che era così? Oppure no? In effetti, era vero che c'era qualcos'altro sotto, ma come faceva a dirglielo se nemmeno lui sapeva veramente cos'era, cos'era quella strana cosa che lo attraeva così fortemente a quella ragazza? Era vero, gli aveva mentito..

-Ti avevo detto che con me potevi parlare.. Non c'è bisogno di nascondersi..-TAKAO

la voce del ragazzo si fece improvvisamente confortante: capì che essere gentile era l'unico modo per strappare di bocca le parole a Rei, per fargli dire quello che lui forse già si immaginava, quello che si era tenuto ben nascosto la sera precedente.

Ancora silenzio.. Nessuno dei due voleva ancora cedere, fino a quando Takao disse:

-guarda che non sono scemo.. Che bisogno ci sarebbe stato se no di arrivare fino a quel punto? Ci credo che tu abbia bevuto per svagarti, ma solo per svagarti nell'altro senso, cioè in modo da non pensare più a questa storia, giusto? Avanti Rei, a mei puoi dirlo, non capisco che paura tu abbia..-TAKAO

Diede la maggiore sicurezza possibile alle sue parole: era abbastanza sicuro di quello che stava dicendo, e solo facendogli capire che lui sapeva, nonostante tutto, come si fossero svolte le cose, avrebbe aiutato quella imbarazzante situazione.

rei abbassò lo sguardo al suolo: cosa dire ora? Confessargli tutto, confessargli il suo tormento e la sua confusione interna? In fondo era vero, cosa temeva? Non seppe rispondersi..

Si sedette di fianco a Takao, senza nemmeno guardarlo in faccia:

-Io non lo so..-REI

-Spiegati meglio..-TAKAO

-Io.. non so che effetto mi faccia tua sorella.. Io.. no, non posso dire di sentire qualcosa di più nei suoi confronti, posso solo dire che provo.. provo..-REI

Un respiro, un respiro di incoraggiamento, prima di continuare:

-Provo una grande attrazione fisica, e basta..-REI

-Umh.. capisco.. ma se non c'è nessun sentimento, perchè sei arrivato a bere per..-TAKAO

-E' quello che mi chiedo anche io!! Perchè?? Non c'è niente, nessun sentimento.. eppure mi riesce difficile cacciarmela via dalla testa.. ieri.. è stata una follia.. l'ho visto come qualcosa che mi avrebbe fatto stare meglio.. Io non capisco più niente..-REI

Il cinesino si prese la testa tra le mani, in segno di disperazione. Non gli era mai capitata una situazione del genere.. Sperò solo che Takao non si fosse arrabbiato, ora che gli aveva detto tutto, o almeno, tutto quello che riusciva a capire! magari lo avrebbe aiutato, chissà..

-Rei.. bere non fa mai bene, e ne hai avuto la prova.. E cmq mi dispiace dirtelo, ma te la devi cacciare proprio via dalla testa, non so cos'altro dirti..-TAKAO

-Lo so..-REI   

-Ti fa così male pensarci?-TAKAO

-Un po'.. anzi si..-REI

Ci fu un lungo silenzio.. La confusione nella testa di Rei non riusciva a permettergli di formulare un discorso logico, di capire da dove partire e cosa dire. Al diavolo il suo stato d'animo! Avrebbe dovuto imparare ad accettarlo di stare così male! Cos'altro poteva fare?

Una mano sulla spalla lo fece riprendere: alzò la testa in direzione del brunetto, che sembrava avere uno sguardo serio..

-Adesso mi devi dire un po' di cose..-TAKAO

Il cinesino annuì, con un po' di titubanza: sperò di riuscire a rispondere alle sue domande..

-Allora.. vorrei sapere cosa c'è di vero nella tua lettera..-TAKAO

-beh ecco.. dipende a cosa di riferisci..-REI

-Ok, andiamo per ordine se ti può aiutare: tu.. vuoi davvero che loro rimangano a stare insieme?-TAKAO

Rei fece un lungo respiro di riflessione: già la prima domanda lo stava mettendo in difficoltà!

takao sperò con tutto il cuore che la risposta fosse un "si", ma quell'attesa lo faceva tremare dalla paura..

-Si..-REI

-Sei sincero?-TAKAO

-Siamo sempre allo stesso punto di prima.. io..si, voglio che sia così, ma.. mi riesce duro accettarlo, e non so perchè, capisci?? perchè non risco ad accettarlo?? Cos'è che mi lega così forte alla sua immagine di..di ragazza stupenda? Non lo so davvero.. Da un lato, vorrei che.. che tra loro due non ci fosse niente, ma dall'altro, mi rendo conto che devo imparare ad accettare la realtà..-REI

-Ehm.. e quindi?-TAKAO

-Quindi cosa?-REI

Vide lo sguardo spaventato negli occhi del brunetto: era incredibile come quella sua risposta avesse fatto cambiare totalmente l'espressione dipinta sul volto di quel ragazzo da seria e decisa a spaventata.. Si vedeva chiaramente che ci teneva molto a sua sorella, alla sua felicità, e quindi anche alla sua storia con Kei..

Sorrise amaramente, con tutto il coraggio che riuscì a trovare, prima di rispondere:

-Stai tranquillo.. Non succederà niente..-REI

-me lo puoi asssicurare?-TAKAO

-Certo!-REI

-Rei.. mi dispiace.. io.. sai penso che dentro di te cominci a nascere qualcosa per mia sorella, davvero.. Anche se tu continui a negarlo a te stesso.. Ma io non posso farci niente, e nemmeno tu puoi farci niente.. Mi dispiace Rei, non so cos'altro dirti.. ma tu sai quanto io tenga..-TAKAO

-Si, lo so.. Non ti preoccupare Takao, in un modo o nell'altro riuscirò a farmela passare..-REI

-basta che non ti faccia venire in testa un'idea come quella di ieri sera..-TAKAO

-ma figurati..-REI

Sorrise, ancora una volta.. Aveva ragione takao: non poteva farci niente, doveva solo accettare le cose come stavano! Doveva continuare a ripeterselo nella testa, come aveva sempre fatto, e forse un giorno anche il suo IO se ne sarebbe convinto.. Forse, un giorno..

I suoi pensieri furono interrotti dal brunetto, che ricominciò a parlare:

-Ehm.. tu però.. non volevi toccarla, vero?..-TAKAO

-Ma no.. anzi.. beh ecco.. quello che voglio dire è che non l'avrei mai fatto da sano, solo che.. ho lasciato i miei desideri più intimi andare per conto loro..-REI

-C..cosa intendi dire?-TAKAO

-Tranquillo, intendo solo dire che non ero in me non controllavo più la mia mente come nemmeno il mio corpo.. E.. mi sono lasciato andare, ma non l'ho fatto di proposito, non mi sarei mai permesso! Scusami takao.. non volevo..-REI

Takao vide quell'alone di tristezza e di abbattimento sul volto del ragazzo: gli dispiaceva davvero tanto vederlo in quello stato! Doveva essere orrendo doversi tenere tutto dentro.. Sperò con tutto il cuore che quel qualcosa dentro di lui non si trasformasse in un sentimento più grande, magari anche amore.. O sarebbe stata molto più dura per lui, di gran lunga!  Forse a tal punto da non riuscire più a nascondersi.. No, non ci voleva nemmeno pensare! Non sarebbe mai dovuto succedere!

-Rei.. non farlo più intesi?-TAKAO

rei annuì lievemente: che gran cretino che era stato! E che gran bugiardo! Che bisogno c'era stato di mentire anche a Takao?

-Sarò più forte Takao, lo prometto.. e.. scusami se ti ho mentito.. non so nemmeno io perchè l'ho fatto..-REI

takao sorrise, tornando a mettergli una mano sulla spalla:

-Stai tranquillo.. e questa volta però mi devi promettere che, ogni volta che vuoi parlare o ti sembra di essere confuso e non capire più niente, me lo dirai, ok?-TAKAO

-Ok, certo.. questa volta te lo dico per davvero..-REI

Sembrava già sentirsi meglio a quelle parole: parlare con qualcuno lo aveva fatto sentire "bene" in qualche senso.. finalmente aveva avuto la possibilità di buttare fuori tutto! Finalmente ci era riuscito! Non che quello stato d'animo di frustrazione e confusione si fosse placato, ma quanto meno gli aveva fatto piacere parlarne con qualcuno, e gliene avrebbe fatto anche in futuro..

-E' brutto da dire, ma ti auguro con tutto il cuore di dimenticartela al più presto, così starai meglio..-TAKAO

-Non è brutto.. è.. giusto..-REI

takao si alzò dalla panchina, tirandosi la pelle, mentre il cinesino rimase seduto ancora per qualche istante, prima di alzarsi anche lui, seguendo l'esempio del brunetto:

-Sono contento tu non ti sia arrabbiato più di tanto..-REI

-Figurati.. volevo solo vederti sincero nei miei confronti e.. avere maggiori sicurezze..-TAKAO

-Ti capisco..-REI

-Beh.. allora, ciao! Ci vediamo!-TAKAO

-Aspetta!-REI

takao, ormai di spalle, tornò a voltarsi verso Rei: il bel cinesino lo abbracciò , con suo grande stupore, prima di dirgli:

-Grazie, sei un amico..-REI

-Non c'è di che..-TAKAO

Sorrise, prima di staccarsi da lui..

-Ehm.. ascolta, oggi pomeriggio ti andrebbe di venire ad allenarti con me e gli altri?-TAKAO

-Veramente preferirei domani, se per voi va bene.. Oggi..sai com'è..-REI

-Si ti ho capito.. beh allora va bene anche per domani! Sai dove trovarci, al solito parco, non prima delle tre perchè quella strega di mia sorella mi costringe a studiare..-TAKAO

-Eheheh, e fa bene!-REI

-Umpf, sarà.. allora a domani!-TAKAO

Il brunetto corse via, deciso a tornare a casa: aveva notato un lieve rossore sulla guance di Rei quando aveva pronunciato quelle parole riferite alla sorella.. Decise di non dirgli niente però, o lo avrebbe fatto sentire in imbarazzo.. Che strana storia: proprio non avrebbe mai voluto, per nessuna ragione al mondo, trovarsi nei panni di Rei.. Era anche strano come sua sorella riuscisse a fare breccia in modo così particolare nel cuore di quel ragazzo.. Forse era lui che si faceva troppe fissazioni, troppi problemi.. No, lui stava solo cercando di autoconvicersi di una cosa non vera: cercava di convincere se stesso che quello che cominciava a provare non fosse niente in realtà.. Capì che era una delle poche soluzioni per cercare di dimenticare, sempre che ci fosse riuscito.. sperando che ci fosse riuscito!

 

 

-Sono tornato!-TAKAO

keiko corse giù dalle scale, furibonda:

-Takaoooo!!! Adesso mi dici il casino che sicuramente avrai combinato!!-KEIKO

-E che cavolo, datti una calmata!! Non ho combinato proprio nessun casino, tesoro!! Ho solo rimproverato Rei per il suo comportamento da folle e basta!!-TAKAO

-Io ti giuro che se solo gli hai detto qualcosa per farlo sentire in colpa, a quel povero ragazzo che non sta facendo niente, io ti...-KEIKO

-No e no!! Sta tranquilla!! E'.. tutto a posto..!-TAKAO

-Umh, sicuro?-KEIKO

-Si si.. tranquilla davvero!-TAKAO

-Bah, sarà.. prega che sia andata veramente così.. ma io non so cosa abbia fatto di male.. tutti con lui ce l'hanno, ma io non so..-KEIKO

Keiko se ne tornò in camera farfugliando quelle ultime parole tra i denti, parlando tra sè e sè, mentre Takao rimase a guardarla chiudersi la porta alle spalle prima di affondare nel divano del soggiorno..

"Sapessi keky.. ma non posso dirti niente.. Mi dispiace.."TAKAO

Uff, che storiaccia! Si prese il berretto portandosi le mani alla testa con fare nervoso.. ma perchè c'erano sempre problemi?? Cosa aveva fatto lui di male??Cercò di tranquillizzarsi, appoggiando la testa alla spondina: in fondo, Rei si sarebbe dimenticato presto di lei, o almeno si sperava, DOVEVA farlo.. magari si sarebbe risolto tutto al meglio in un batter d'occhio! Che tutto si sarebbe risolto.. beh quello per forza doveva essere così.. meglio ancora però se si fosse risolto il più in fretta possibile..

Ma lui lo avrebbe aiutato nella sua confusione: avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non vederlo in quello stato e pur di vedere sempre la sorella felice! Si sarebbe risolto tutto, certo, e finalmente sarebbe potuto tornare ad essere sincero con Keky..

la porta della camera si aprì d'improvviso, e ne uscì nuovamente la sorellona:

-Ah kaky, stasera sono da kei..-KEIKO

-Eh? Come SEI DA KEI??-TAKAO

-Beh ecco.. sono a casa sua..-KEIKO

-Keky???-TAKAO

-Oh takao, quante storie, non fare il ragazzino..-KEIKO

-Ma keiko, cosa avete intenzione di fare??-TAKAO

-Ma che ne so..-KEIKO

-Umpf..-TAKAO

-Bah giocheremo a carte..-KEIKO

-Keky!!-TAKAO

-E smettila Takao.. Non lo so cosa faremo.. Cosa ti fa pensare che..-KEIKO

-Mah, vedi un po' te.. a casa sua, sicuramente soli soletti, con un lettuccio morbido solo per voi..-TAKAO

-E bastaaaaa!!-KEIKO

Keky sbattè la porta, lasciando il fratellino senza parole.. Nah, sua sorella non si lasciava andare così presto..!

Un brivido gli passò per la schiena, come una scarica elettrica.. però quel pensiero.. bah! Era meglio non pensarci! Certo, sarebbe stato normale, sempre che fosse stato così, però.. Gli faceva uno strano effetto..

"Va boh, basta che ne sia sicura lei.."TAKAO

Accese la televisione: qualche cartone animato mattutino, di quelli stupidi che facevano sempre a quell'ora, l'avrebbe aiutato a distrarsi, ma non fece nemmeno in tempo a posizionarsi sul suo canale preferito che Keiko aprì di nuovo la porta della camera:

-Cosa fai?? Vieni a studiare!!-KEIKO

"oddio.. che giornata.."TAKAO

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** You can trust in me ***














Il cielo cominciava a coprirsi di nuvole, la luce del sole stava lentamente scomparendo. Che strano, sembrava proprio seguire il suo stato interiore, pensò Rei..

Ormai era pomeriggio: non aveva fatto altro che vagare per la città di Tokyo per tutta la mattinata, senza sapere dove stesse andando esattamente. Una ragazza del solito gruppetto cercò di avvicinarlo, una volta tornato in quella piazzetta dopo il suo lungo vagabondare: che razza di gente, non avevano di certo niente di meglio da fare che stare a schiamazzare come delle stupide per tutta la mattinata.. Era ovvio che non erano nel suo stesso stato: abbattuto e triste..La ragazza cominciò a fargli domande di ogni genere e tipo, dal tipico approccio del "scusa, sai che ore sono" con l'orologio in bella vista (era talmente oca da non avere nemmeno un minimo di furbizia) alle solite cose tipo "di dove sei? Hai da fare oggi?".

Sorrise, ripensando al modo in cui le rispondeva.. una persona normale avrebbe capito che non gli andava minimamente di parlare!

E poi ancora quel pensiero, il pensiero di keiko: com'era diversa lei.. lo si capiva al primo sguardo! Non era una ragazza vuota, tipo quella che gli si era presentata poco tempo prima.. La stette a guardare, impassibile: non riusciva a vederci niente, benchè si sforzasse con ogni muscolo dei suoi occhi e della sua mente.. Avrebbe quanto meno voluto accettare il suo invito ad uscire, pensò che forse aveva trovato qualcuno con cui distrarsi, ma non ne fu capace: non era giusto prendere in giro nessuno, tanto meno quella ragazza, sebbene poco furba!

Rifiutò l'invito della ragazza gentilmente, la quale, nonostante tutto, ci rimase molto male. Se ne tornò nella camera del suo hotel, sempre con quel pensiero fisso in testa, che lo accompagnava anche in quegli istanti: keiko.. Dannazione, possibile che non riuscisse a cacciarsela via dalla testa??

Strinse in un pugno le lenzuola del letto appena rifatto sul quale si era steso, cercando un po' di tranquillità..

Un rumore proveniente dal suo stomaco gli fece contrarre i muscoli dell'addome, provocando anche un leggero dolore che fece comparire sul suo volto una leggera smorfia: dannazione anche al pranzo! la cucina giapponese proprio non faceva per lui! Si rese conto che non gli sarebbe stato facile digerire, steso sul letto..!

Si voltò in direzione del comodino, guardando la sveglia che segnava le 3.30.. 3.. Takao e gli altri sarebbero sicuramente già stati al parco! E sicuramente, tra "gli altri" ci sarebbe stata anche sua sorella..

Si alzò dal letto, prendendo le chiavi della camera: sarebbe andato là, con loro, che gliene importava di keiko? Non doveva importagliene niente, proprio come di quella ragazza vista poco prima! Lei non era nessuno per lui, non doveva essere nessuno..

Strinse i denti, in segno di nervosismo: era persino arrivato al punto di mentire a sè stesso, ma non gli importava un accidente! Le sue emozioni prima o poi avrebbero mangiato la foglia, avrebbero creduto a quelle sue bugie..

Cos'era, una sfida? Si, era una sfida: la sua mente contro le sue sensazioni.. E la mente ne sarebbe uscita vincitrice!

Con sguardo e passo deciso, scese le scale e si avviò verso l'uscita: era ora di vincere..!

 

-Vai Dragoon!!-TAKAO

-Ahahaha, mancato!!-MAX

Il bey di max continuò a schivare gli attacchi del bey di Takao con un'agilità mai vista prima, mentre Keky stava a guardare divertita la faccia del fratellino:

-Ahahah!! Sei un po' una schiappa oggi, vero fratellino?-KEIKO

-Tu sta zitta, che mi deconcentri o come si dice!-TAKAO

-Si si, certo.. colpa mia se Max è furbo..-KEIKO

-La vuoi finire??-TAKAO

-Keiko basta, sono allenamenti seri questi..-PROF K

-Cosa vuoi che ne capisca lei, prof?-TAKAO

-Takao pensa a concentrarti!-PROF K

-Io non sono una schiappa!-TAKAO

-Come i bimbi..-KEIKO

-Grrrr!!-TAKAO

-Attacca Draciel!!-MAX

max, con un colpo fulminio e d'astuzia e aprofittando della distrazione di Takao, attaccò Dragoon e lo fece finire dritto fuori dall'arena in un batter d'occhio, senza nemmeno lasciare al brunetto il tempo di connettere gli occhi al cervello per capire ciò che era successo..

-I'm the winner!!-MAX

-Cosa? Keky, colpa tua!!!-TAKAO

-E chi ti ha detto di ascoltarmi?-KEIKO

-Ma lo vuoi capire che sono importantissimi per me questi allenamenti??-TAKAO

-E dai, non scaldarti..-KEIKO

-Dai takao, abbiamo ancora tutto il pomeriggio per allenarci.. e poi cmq è vero, non mi sembri in gran forma oggi..-MAX

-E invece sono in formissima, chiaro?? E' solo che non riesco a concentrarmi con questa qua che mi grida nella orecchie!-TAKAO

-Questa qua ha un nome..-KEIKO

-Mi scusi, Miss rompi cog***ni!!-TAKAO

-Hey Takao, ma che hai oggi?-PROF K

-Niente ho..-TAKAO

Takao sbuffò, raccogliendo il suo bey e rimettendosi in posizione di lancio con aria nervosa, pronto per un'altra sfida. Cosa aveva?? Lo sapeva lui cosa aveva.. La giornata non si poteva certo dire delle migliori, e di certo "un bel complimento" da parte di Keky non poteva aiutarlo! Era distratto, nervoso: continuava a pensare alla discussione avuta con rei quella stessa mattina.. Sperò che quella volta fosse stato veramente sincero! Non aveva voglia di litigarci ancora e di ficcarsi in altri casini!

Forse, in fondo, keky aveva ragione: era poco in forma quel pomeriggio, ma non era di certo colpa sua, e soprattutto, non serviva qualcun'altro, o meglio, qualcun'altra a distrarlo e a sbatterglielo in faccia con poca finezza!

-Adesso vedi di stare zitta!-TAKAO

-Certo! Anzi, magari vado anche a farmi un giro, così finalmente potrai concentrarti!-KEIKO

-Aspetta keiko! takao non voleva dire questo..-PROF K

-Non importa, devo sgranchirmi cmq le gambe assolutamente!-KEIKO

Detto questo, la ragazza si alzò e scomparì svoltando per la stretta stradina del parco. Takao non disse una parola: gli dispiaceva aver fatto arrabbiare la sorellona, ma d'altronde quella non era proprio giornata! Una volta calmato le avrebbe chiesto scusa...

-Takao..-MAX

-Non ti ci mettere anche tu Max, per favore.. si calmerà presto..-TAKAO

 

Intanto keiko camminava con passo veloce per la stradina intricata del parco: era proprio intrattabile suo fratello certe volte! Gli aveva detto solo la pura verità, anche con tono un po' ironico, e lui se l'era presa più del dovuto.. fece un sospiro, per poi allungare il passo e svoltare per un angolo del sentiero per cambiare direzione, quando..

SBAM!!

Il suo naso finì spiaccicato contro qualcuno, d'improvviso.. Si portò una mano sul volto, chiudendo gli occhi..

-Oddio, scusi, non volevo..-KEIKO

-Non fa niente keiko..-...

La ragazza allora aprì gli occhi e fissò la persona contro cui era appena andata a sbattere,e vide un qualcuno di sua conoscenza..

-Ciao Rei..-KEIKO

-Ciao..-REI

Il cinesino abbassò la testa, un po' per la vergogna di trovarsela così davanti a sè di pochi centimentri e un po' per non far notare il rossore che era comparso sul suo volto.

-Scusa ma sai, stavo andando di fretta..-KEIKO

-Umh? No tranquilla..-REI

Il silenzio più assoluto cadde tra i due: Keiko non sapeva cosa dire, vedendo il ragazzo in uno stato alquanto strano.. sembrava quasi agitato.. Improvvisamente si ricordò della serata precedente e della lettera.. forse era solo ancora abbattuto per quello che era successo..

-Ascolta rei, grazie per la lettera.. cmq lo avevo già immaginato, non avresti dovuto..-KEIKO

Rei sorrise, sempre tenendo lo sguardo basso, per poi rispondere con una voce un poì tremante:

-beh, volevo solo esserne sicuro.. Ecco, io.. spero che tra te e Kei non sia successo niente dopo..-REI

-No assolutamente! Tutto a posto non ti preoccupare.. -KEIKO

Sorrise per l'ennesima volta: mentire era davvero difficile, ma doveva farlo..

-Piuttosto tu come stai? Va meglio?-KEIKO

-Si.. fisicamente sto meglio-REI

-Fisicamente? in che senso?-KEIKO

-beh ecco.. ehm.. nel senso che ho ancora la testa in confusione, sai..-REI

-Si, il post sbornia.. capisco cosa vuoi dire!-KEIKO

"per un pelo.."REI

-Ehm.. sono già arrivati gli altri?-REI

-Certo! Sono al solito posto..-KEIKO

-E perchè non sei con loro?-REI

-perchè ho avuto una piccola discussione con Takao.. ma niente di che!-KEIKO

-Che.. che tipo di discussione?-REI

-hey, tranquillo, niente! Gli ho detto una cosa non troppo bella.. Non mi sembra in forma oggi e gli ho detto che è una schiappa! Ma cioè.. non con cattiveria!-KEIKO

-Capisco..-REI

Si vedeva quanto quel ragazzo tenesse alla sorella, pensò Rei.. Probabilmente era ancora scosso dalla loro discussione. Ma non doveva temere: mai niente sarebbe successo! Glielo avrebbe da subito dimostrato, gli avrebbe dimostrato il rispetto che aveva lui nei confronti della coppia da lui sebbene non molto amata, e lui si sarebbe calmato.. Solo dimostrandoglielo avrebbe capito veramente..

Si ricordò il motivo per il quale era andato in quel parco: vincere le sue sensazioni, per lasciare spazio alle bugie che avrebbero convinto la sua mente.. Alzò lo sguardo, con aria decisa: il volto di quella ragazza, la sua bellezza e quel fisico perfetto non gli avrebbero fatto nessun effetto: la fissò deciso, facendola quasi spaventare, mentre stringeva forte i pugni: era difficilissimo, ma doveva riuscirci a tutti i costi:

-Allora, ti va di tornare? Vengo anche io..-REI

-Umh? Ok andiamo.. sperando che mio fratello si sia calmato. è.. intrattabile!-KEIKO

Rei sorrise amaramente: era incredibile di quanti casini era stato capace di creare una volta arrivato a Tokyo! Come era anche incredibile il fatto che quella ragazza sembrasse avere una calamita apposta per lui, apposta per attirarlo a sè.. mai capitata una situazione del genere, pensò tristemente..

Durante il loro cammino ci fu un lungo silenzio, fino a che Keiko disse:

-Spero non ti abbia detto niente di male Takao stamattina.. Mi ha rubato la lettera dalle mani e l'ha letta.. era piuttosto nervoso, sai..-KEIKO

-Stai tranquilla: mi ha solo detto gentilmente di smetterla..-REI

-Di smettere cosa?-KEIKO

-Ehm. di.. di.. cioè di non bere più..-REI

-Umh.. ah ok, meno male..-KEIKO

L'atteggiamento del ragazzo fece insospettire keiko: era strano quel giorno, oltre ad essere agitato sembrava anche essere confuso, sembrava parlare a vanvera.. probabilmente, pensò, era davvero colpa dell'effetto post-sbornia.. E forse era anche pensieroso per quella lettera, per quello che aveva scritto, per quello che era successo.. Era ancora dispiaciuto, si vedeva..

-Ascolta Rei.. guarda che non è davvero successo niente, stai tranquillo!-KEIKO

-Umh? In che senso?-REI

-Non so, ti vedo strano.. non saprei! Se è ancora per quello che è successo ieri sera, stai tranquillo.. te l'ho già detto che è tutto a posto!-KEIKO

-No, non è quello.. e cmq grazie lo stesso..-REI

-Non è quello? Allora cos'è?-KEIKO

-Niente, tranquilla.. sto benissimo.. sono solo un po' stanco!-REI

Doveva smetterla di apparire in quello stato, doveva dar maggiore forza alle sue intenzioni! keiko cominciava ad essere dubbiosa, doveva assolutamente cambiare atteggiamento o lo avrebbe forse tempestato di domande, facendolo stare ancora più male e facendolo anche sentire più confuso e indeciso! E doveva anche stare attento a quello che diceva, dannazione!

Tornò al suo sguardo deciso fasullo, facendo calmare la ragazza.. Lei, che non poteva nemmeno immaginarsi dello stato in cui era quel ragazzo, della lotta infernale che aveva dentro di lui..

Arrivarono finalmente al luogo dove si trovavano gli altri ragazzi..

-Rei!! what a surprise!!-MAX

takao si girò spaventato, e nel vederlo con la sorella, gli prese un mezzo infarto..

-Rei!!-TAKAO

-Ciao Takao.. non sembri contento di vedermi..-REI

-Eh? ehm, eheheh, no, ma cosa dici.. è solo che mi avevi detto che..-TAKAO

-Si, lo so, ma ho cambiato idea..-REI

-Ciao Rei, sei venuto ad allenarti?-PROF K

-Che domande del cavolo..-KEIKO

-Si esatto..-REI

-Wonderful!! Posso essere io il primo a sfidarti?-MAX

-Ok, per me va bene!-REI

I due si misero in posizione davanti all'arena, per poi lanciare i due bey con tutta la loro forza: Rei pensò che un bel combattimento lo avrebbe aiutato a distrarsi.. avrebbe dovuto concentrarsi con tutta la sua mente su quell'incontro amichevole, in modo da dimenticare il resto.. Ma purtroppo non ci riuscì al meglio..

Intanto takao prese da parte la sorellona, con aria sospettosa e nervosa, andandosi poi a sedere con lei non molto lontano dagli altri..

-ma che hai oggi Kaky?-KEIKO

-Cosa ti ha detto Rei?-TAKAO

-Ma cosa vuoi che mi abbia detto? Niente..-KEIKO

-No dimmi tutto..-TAKAO

-Hey ma che hai??  E' ora che ti calmi, caro!! Cos'hai ancora contro quel poverino??-KEIKO

-Sssh, non gridare! Io non ho proprio niente contro di lui..-TAKAO

-Ah no?? Allora perchè lo vuoi sapere??-KEIKO

-E tu perchè non me lo vuoi dire se non c'è niente di male?-TAKAO

-Uff.. e va bene, se proprio vuoi saperlo, l'ho tranquillizzato per i fatti di ieri sera, e gli ho detto che già m'immaginavo le parole di quella lettera: sapevo che non era in sè.. E poi gli ho anche chiesto che caspita gli hai detto tu oggi, visto che sei strano!-KEIKO

-E lui??-TAKAO

-bah niente.. mi ha solo detto che gli hai detto di non bere più..-KEIKO

-Oh ok..-TAKAO

keiko girò di scatto le spalle al fratellino, che tirò un sospiro di sollievo prima di sobbalzare alle ultime parole della sorella..

-So che non sei sincero con me, ma di questo ne abbiamo già parlato! Quando ti deciderai a dirmi quello che non va, sai dove trovarmi..-KEIKO

Detto questo, Keiko tornò dagli altri, seguita lentamente dal fratellino: avrebbe voluto sbattere la testa contro un muro, il muro più resistente al mondo! Che situazione complicata, non riusciva a capirci più niente! La sorellona ormai aveva capito la "sua falsità",e questo lo faceva stare molto male.. ma non poteva permettersi di dirle qualcosa, poteva al massimo lasciarla convinta di semplici dubbi suoi nei confronti di rei.. sarebbe stato molto duro andare avanti a fare da intermediatore nascosto tra Rei e sua sorella.. sarebbe stata quasi una missione impossibile..

-Rei, ma che succede?-PROF K

Il bey di Rei fu scagliato fuori nella frazione di pochissimi minuti da quello di Max, lasciando il cinesino impassibile di fronte a quella situazione: lui capiva benissimo il perchè, ma gli altri non potevano capirlo..

-Niente..-REI

-sei distratto..-MAX

-Già, forse hai ragione.. scusate.. Riproviamo Max!-REI

Rei e Max rilanciarono i loro bey nell'arena: questa volta doveva farcela, per forza!!

Ma niente da fare.. Rei si vide il suo bey schizzare fuori dal campo di gioco per l'ennesima volta per poi finirgli ai piedi. Un enorme nervoso lo assalì, sotto gli sguardi perplessi di tutti..

-Rei, ma..-MAX

-Insomma, che ti prende?-PROF K

Senza nemmeno lasciare il tempo al cinesino di rispondere, takao si alzò con uno scatto e lo prese per un braccio, trascinandolo in una zona appartata..

-takao, che fai?-MAX

ma lui non rispose, si limitò solamente a trascinarlo via, lasciando gli altri, compresa Keiko, senza parole..

"Takao.. ma cosa stai facendo?? Cosa mi nascondi??"KEIKO

Rei si liberò improvvisamente dalla presa di takao con fare nervoso.. Quest'ultimo si guardò un attimo attorno: non importava, era già abbastanza lontani..

-ma che hai??-REI

-No, che hai dovrei dirlo io!!-TAKAO

Rei abbassò la testa, stringendo il suo bey..

-Io.. non mi è mai capitato..-REI

-A cosa ti riferisci?-TAKAO

-Io.. non ho mai perso così clamorosamente.. non ho mai perso la concentrazione per.. per una ragazza..-REI

-rei.. ma come te lo devo dire?-TAKAO

-Lo so, lo so! ma.. vorrei vedere te nei miei panni! Tu non ti immagini neanche cosa io senta.. e forse non me lo immagino nemmeno io!-REI

-keiko comincia ad insospettirsi..-TAKAO

-Di cosa??Ti ha detto qualcosa??-REI

-No, parlo di me.. ha capito che non le sto dicendo la verità.. è da stamattina che è così, da quando non volevo leggesse la tua lettera, per paura di una tua eventuale dichiarazione, a.. prima, quando le ho chiesto cosa le avevi detto..-TAKAO

-Non ti fidi di me, non è così?-REI

-Ma cosa dici..?-TAKAO

Rei rimase in silenzio, guardando serio Takao..

-Ecco.. io.. ho solo paura.. tutto qua..-TAKAO

-Capisco..si vede che ci tieni moltissimo a lei.. ma devi fidarti takao..-REI

Il cinesino appoggiò una mano sulla spalla al brunetto, facendolo sorridere..

-Vuoi sapere perchè sono venuto qua oggi?-REI

-Umh?..-TAKAO

-Sono venuto qua perchè.. ho capito che devo affrontare in faccia questo problema.. Devo vincere le mie sensazioni! E solo trovandomela davanti e riuscendo nonostante tutto a essere quello di sempre, come se lei non fosse nessuno, riuscirò a farlo!-REI

-Pensi.. pensi di riuscirci così?-TAKAO

-certo.. Continuerò a nascondere tutto nel frattempo, finchè la mia mente non si deciderà che questa è la dura realtà e crederà alle mie bugie..-REI

-Ti auguro di vincere presto allora..-TAKAO

-Grazie, lo spero anche io..-REI

-Però.. non mi sembrava ci stessi riuscendo prima..-TAKAO

-Lo so, purtroppo.. ma devo farcela!!-REI

Rei strinse i pugni dopo aver tolto la mano dalla spalla di Takao: era un ragazzo con tanta forza di volontà, e prima o poi ce l'avrebbe fatta..

-Mi dispiace che mia sorella ti dia tanti problemi prima della fine del torneo..-TAKAO

-Ma che dici, non è colpa sua.. e dispiace anche a me di dartene così tanti..-REI

Takao sorrise tristemente, alzando le spalle:

-Non importa.. passeranno! Allora, posso veramente fidarmi pienamente di te? Solo così mia sorella smetterà di essere dubbiosa nei miei confronti.. e non sai quanto io odi mentirle e vederla in quello stato.. Lei ci sta male per questo mio comportamento: quanto meno non dovrei mostarle niente che possa farla insospettire, dovrei limitarmi a mentirle segretamente, anche se fa male..-TAKAO

-Io.. mi dispiace.. non sai quanto.. Però, ti posso solo confortare dicendoti che.. si, puoi fidarti pienamente di me..Sta tranquillo! hai la mia parola! Spero che si risolva tutto presto..-REI

-Lo spero anche io..-TAKAO

Rei tornò a fissare il suo bey, nervoso quanto prima..

-Ascolta, vuoi che non la faccia venire al torneo?-TAKAO

-E perchè?-REI

-perchè.. non vorrei succedesse come oggi..-TAKAO

-Ma ti sei per caso dimenticato quello che ti ho detto??-REI

takao fece un passo indietro, vedendo la reazione irratata del ragazzo che aveva davanti..

-Ho detto che devo vincere, e non mi riferisco solo al torneo, takao! Devo averla lì davanti a me senza avere nessun effetto o imbarazzo.. E vincerò prima delle ultime sfide..-REI

takao tornò finalmente a sorridere: sperò con tutto il cuore che ci fosse realmente riuscito in così poco tempo, in così pochi giorni: sarebbe servito sia a lui stesso, che sarebbe finalmente tornato sincero con la sorellona, sia a rei, che si sarebbe finalmente riuscito a dimenticare di quella storia, concentrandosi sulle sfide e smettendo veramente di essere così confuso e triste..

-Sono orgoglioso di te.. Allora, mi prometti una sfida agguerrita alle semifinali?-TAKAO

-Ci puoi contare!-REI

rei gli fece l'occhilino divertito: era veramente stupendo potersi confidare con qualcuno, ne stava avendo le prove..

Come niente fosse i due tornarono davanti all'arena, senza dire niente a nessuno, e lanciarono i loro due bey, questa volta più agguerriti che mai: Rei tremava, sia dentro che fuori.. la forza dell'impassibilità di fronte a lei, alla sua storia con un altro, di fronte alle sue emozioni dolorose e a tutto quel casino stava cercando di uscire in tutti i modi, più veloce che poteva.. Riuscì a resistere per molto più tempo rispetto alle sfide precedenti, a combattere ardentemente, a concentrarsi, prima però di essere nuovamente sconfitto sia dal ragazzo di fronte a lui che dalla deconcentrazione che sembrò assalirlo.

Rei, nonostante tutto, sorrise, seguito da takao: era già un bel traguardo.. di certo, non si poteva pretendere tutto in un batter d'occhio.. E ci sarebbe sempre di più riuscito..

Era una lotta, una lotta tremenda, che lui doveva riuscire a domare ogni volta che guardava quella ragazza: le sue sensazioni sembravano farlo cedere, ma la sua decisone voleva a tutti i costi prendere il sopravvento, scaturendo così una battaglia quasi insopportabile..

-ce la farai..-TAKAO

-Si.. ce la farò..-REI

Max, il prof e Keiko stavano a guardarli estasiati, senza capire niente di quello che stava succedendo tra i due, di quei loro sguardi complici e misteriosi, fino a che Max saltò su con un'affermazione sconvolgente:

-Oh.. That's amore..-MAX

-Max!!!-KEIKO & PROF K

-Non sono mica tutti finocchi come te!!-KEIKO

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Ti voglio bene ***





Il pomeriggio passò molto lentamente, quel giorno, o almeno, così fu per Keiko e Rei, la prima impegnata a chiedersi cosa mai fosse di così grosso che stava nascondendo il fratellino, e il secondo intento a vincere quella maledetta attrazione per quella ragazza.

per tutto il cammino verso casa, quando ormai Rei se n'era già andato, Max e il Prof non fecero altro che chiedere cosa avesse Takao quel giorno, cosa avesse detto a Rei in modo così nervoso, ma tutto quello che ottennero furono un'alzata di spalle dal loro amico e una semplice risposta alla loro seconda domanda..

-L'ho solamente fatto tornare con i piedi per terra, visto che sembrava distratto, dicendogli di impegnarsi per la nostra sfida..-TAKAO

I due ragazzi la bevvero al volo, ma per keiko non fu affatto così: si, forse poteva veramente pensare che gli avesse detto quelle poche parole, ma sembrava troppo irritato per una cosa del genere..

Arrivati finalmente a casa, kaky accese il suo videogioco, tanto per distrarsi un po' da quel mirabolante casino, ma la sorellona non glielo permise:

-kaky ascolta.. so che mi nascondi qualcosa e fin qua ci sono..-KEIKO

-Cosa ti fa pensare che io ti stia nascondendo qualcosa?-TAKAO

Il ragazzo rispose senza togliere nemmeno un secondo lo sguardo dal televisore e continuando a giocare come niente fosse, o quasi.. In realtà si sentiva malissimo per tutta quella storia, ma non doveva darlo a vedere, e il videogioco lo avrebbe aiutato..

-Perchè.. sei strano.. ogni volta che parlo di Rei è come se ti accendessi..-KEIKO

-Sono semplici dubbi keky..-TAKAO

-Si, ma questi dubbi sono così forti da renderti particolarmente nervoso? per di più dubbi che.. a me non sembrano.. Insomma, che fa di male? Dimmelo, una volta per tutte! Sono stata per caso io a metterti in testa queste cose?-KEIKO

ma Takao non rispose a quella domanda, e andò avanti a giocare.. La ragazza allora, non notando nessuna reazione da parte del fratellino, gli si sedette accanto, mostrandosi il più calma possibile.. kaky si era appena contraddetto, si era contraddetto con le parole dette poco prima al parco: prima le aveva detto di non aver nulla contro quel ragazzo, mentre ora le stava dicendo e confermando di avere dei dubbi.. Qualcosa non quadrava, per niente!

Si sentì un forte dolore al petto, nato dal timore di perdere suo fratello.. Non seppe nemmeno lei da dove provenisse quella paura, seppe solamente che la falsità che stava avendo nei suoi confronti li stava allontanando.. una lontanza che lei non poteva sopportare.. la lontananza della persona che le era stata sempre accanto, che si era promessa di essere sempre sincera con lei, e che ora le stava nascondendo qualcosa dentro quello sguardo perso e impassibile davanti a quel maledetto videogioco.. Un segno di freddezza, che le fece scendere una lacrima, rigandole una guancia: non riusciva a sopportarlo!

-Takao.. tu non.. non puoi renderti così nervoso per dei semplici dubbi.. non puoi.. C'è qualcos'altro che non mi vuoi dire.. e io lo so..-KEIKO

Al ragazzo tremarono le mani e il cuore: la voce della sorella era spezzata.. Si girò, per la prima volta, lasciando perdere il videogioco e facendo ammassare tutte le bolle l'una sull'altra, perdendo volontariamente. Vide la lacrima della sorella scendere fino al suo mento, per poi essere asciugata dalle sue mani esili ma forti..

-Io..-TAKAO

-Io non lo sopporto.. perchè non siamo più quello che eravamo una volta? Eri tu il primo a dire che le cose tra noi sarebbero sempre rimaste uguali.. Tu non ti rendi nemmeno conto di quello che tu sia per me! Ma cosa c'è di così tanto grave da mettere in discussione il nostro rapporto,  la nostra sincerità..? Mai niente li ha compromessi, nemmeno il mio tentato suicidio..-KEIKO

-No.. non quella parola..-TAKAO

-Cosa c'è di così grave, takao!? Dimmelo per favore! Tanto niente può ferirmi più di questo tuo comportamento nei miei confronti!!-KEIKO

Takao mollò istintivamente il joystick, che cadde a terra con un tonfo, rischiando anche di rompersi. Spense la tele con nervosismo e si accasciò al collo della sorella, cominciando a piangere.

-Mi fa male.. tanto male..-KEIKO

Cosa avrebbe fatto ora? Lui era il primo a star male per tutto quello che stava succedendo, ma non poteva confessarle tutto, rovinando la sua felicità! Non poteva e non doveva! Si trovò di fronte ad un bivio, entrambi i sentieri sembravano uguali, con gli stessi ostacoli, le stesse difficoltà.. Quale scegliere tra i due?

Le lacrime della sorella gli bagnarono la maglietta, e per un attimo fu tentato di dirle tutto: non poteva vederla piangere in quel modo per causa sua! Si sentì per un istante obbligato a dirle tutto: in fondo, magari l'avrebbe presa bene.. il suo amore per Kei era troppo grande per essere messo in discussione.. ma avrebbe tradito la fiducia di rei allo stesso tempo, il ragazzo al quale aveva esplicitamente detto di confidarsi con lui, di dirgli tutto quello che gli passava per la testa riguardo alla sorella.. ma era più importante Rei o Keky?.. Certo keky, non c'era nemmeno da chiederselo! Ma non poteva tradire Rei..

Prese ad accarezzarle la testa, stringendola forte, come per dirle "sono ancora qui con te", ma lei continuò a piangere allo stesso identico modo.. Avrebbe dovuto trovare una via di mezzo, tradendo entrambi..

Una fitta la cuore lo sorprese, come una sorta di punizione che sembrava venire dal cielo e sembrava dire "Takao, ma come ti permetti?".. Già, come si permetteva?? Tradire.. una cosa che non aveva mai fatto, e che ora stava mettendo in pratica con la persona per lui più importante..

Pianse, ancora per qualche istante, fino a che si rese conto che non c'era altra soluzione: non poteva tradire del tutto Rei.. già doveva sopportarsi il peso della ragazza voluta, anche se non amata, insieme ad un altro e si stava già trovando a lottare per dimenticare..era un ragazzo da ammirare e non da prendere in giro! E non poteva tradire del tutto la sorella, quello mai..

Prese fiato, cercando di farsi tornare la voce..

-Keky io.. lo ammetto.. questi dubbi non me li hai messi in testa tu, è solo che.. Vedo ogni tanto Rei arrossire quando sei davanti a lui.. Lo vedo comportarsi in modo strano, nel tipico modo in cui si comporta un ragazzo quando vede una bella ragazza..-TAKAO

prese il volto della sorellona con le mani, facendola smettere di piangere..

-Cos..cosa vuoi dire?-KEIKO

-Intendo dire che..sono più di semplici dubbi.. io.. vedo con i miei occhi..-TAKAO

-Io però.. non ho mai visto niente del genere..-KEIKO

-Perchè io guardo esternamente la situazione.. allora ho visto.. ma.. magari non è niente..-TAKAO

la sorella abbassò lo sguardo, convinta che finalmente Takao le avesse detto la verità.. Abbozzò un mezzo sorrisetto dolce ma anche triste, dando una specie di scossa elettrica al fratellino: finalmente l'aveva vista ridere, però.. aveva visto quel sorriso solo e sempre grazie a bugie.. Che razza di imborglione e senza cuore era: nonostante il dolore e le lacrime della sorella, era riuscito cmq a mentirle!

Qualche lacrima scese ancora dagli occhi di Takao, ma fu subito asciugata dalla sorella..

-hey che c'è?-KEIKO

-No è che.. mi dispiace vederti così..e scusa..-TAKAO

-Non fa niente.. però non farlo più ok? per favore..-KEIKO

-E' che io.. sono preoccupato per te.. Non voglio succeda qualcosa..-TAKAO

-Non succederà niente, stai tranquillo.. saranno solo tue impressioni.. eppure mi sembra strano che ti abbiano reso così nervoso..-KEIKO

-Io.. te l'ho già detto: sono preoccupato..-TAKAO

-Non mi sembrano una cosa così grave delle impressioni.. o vedere certe cose, cmq.. non capisco come ti abbiano portato a.. essere falso con me..-KEIKO

-Per la terza volta.. sono preoccupato.. la tua felicità prima di ogni altra cosa..-TAKAO

-Anche prima della sincerità?-KEIKO

-Si, se è necessario..-TAKAO

La ragazza tornò ad abbracciare il fratellino, dicendogli a bassa voce:

-Io penso di no.. cmq grazie takao per quello che hai appena detto.. Ti voglio un mondo di bene fratellino!-KEIKO

-Anche io sorellona.. e.. non scordarlo mai, e dico MAI!-TAKAO

-Non lo farò.. però non mentirmi più, ti prego.. anche se pensi che ne vada della mia felicità...-KEIKO

-Ok..Come vuoi..-TAKAO

Ancora una volta una bugia, ancora una volta quel maledetto dolore al cuore.. Ma lui le voleva un gran bene, era la persona a cui più ne voleva in quel mondo distorto, e lei non avrebbe mai dovuto dimenticarselo.. Quella volta ne era sicuro: quella era l'unica soluzione, una soluzione dolorosa, ma la cosa più importante era una..

"ma ricordati che ti voglio bene sorellona.."TAKAO

Quando avrebbe finalmente potuto tornare ad essere sincero con lei?? Quando avrebbe smesso di sentirsi così male? Quando finalmente tutto sarebbe tornato come prima, tutto a posto? Lui non poteva farci niente, purtroppo.. le cose non erano cambiate in realtà, erano sempre lui e lei, a volersi bene.. ma una minima parte lo era, e non era colpa di nessuno dei due..

Ma lui e keiko erano sempre stati, erano, e sarebbero sempre stati unici l'uno per l'altra, due persone insostituibili, e il loro volersi bene li avrebbe aiutati e li avrebbe fatti andare avanti per sempre così, da perfetti Kaky e Keky di una volta e per sempre..

Quel dolore, quell'angoscia, erano solo fatti passeggeri per loro, sebbene facessero molto male.. Quel sentirsi uno schifo che riguardava takao sarebbe presto passato, portato via da quel casino che un giorno si sarebbe risolto, grazie alla volontà di Rei e grazie a lui, per primo, che sarebbe stato sempre pronto ad aiutarlo..

Per keiko sentire il fratellino falso nei suoi confronti le sembrava essere una pugnalata in pieno petto, un dolore mai provato prima: loro due, cresciuti insieme, vite intrecciate e leali.. in quel momento le sembrò che quel laccio si stesse sciogliendo lentamente, per uno stupido motivo, e solo all'ultimo fu riallacciato, con la confessione del fratellino.. Si sentì male ancora una volta: se lei non gli avesse detto niente, lui probabilmente sarebbe andato avanti a mentirle.. Sebbene lo avesse fatto per la sua felicità, non sarebbe riuscita cmq a sopportarlo.. Amava quel suo volerle bene, a tal punto di preoccuparsi così tanto per delle simili sciocchezze, ma bugie mai.. quello non doveva mai succedere..

-Kaky ascolta..-KEIKO

Il brunetto se ne stava ancora chiuso in quell'abbraccio, quasi non volesse mai lasciarla per paura che il suo gesto di affetto avrebbe perso ogni suo significato: voleva dimostrarle quanto le voleva bene in quel semplice abbraccio, a costo di rimanere lì, così, per ore..

-Se io.. non ti avessi detto niente.. tu.. mi avresti detto cmq la verità?-KEIKO

Takao sobbalzò a quella domanda, ma cauto rispose:

-Beh ecco.. si, te lo avrei detto, ma ci avrei pensato prima bene su, per paura di rovinare la tua felicità..-TAKAO

Keiko sorrise..

-Certo che sei strano! Rovinare la mia felicità per una simile sciocchezza?-KEIKO

-E va bene, allora scusa se mi preoccupo così tanto!-TAKAO

Lei che ne poteva sapere? Non avrebbe mai capito! Stava lanciando una bugia dietro all'atra, a volte sparandone anche di stupide e quasi insignificanti.. Ma era vero che si preoccupava per lei, una cosa di vero c'era.. almeno quella! Lei non poteva sapere quello che stava veramente sotto: quello si che l'avrebbe forse condizionata, rischiando di rovinare tutto, come una specie di catena di montaggio.. perchè kei lo avrebbe scoperto subito, con la furbizia e l'occhio attento che aveva!

pregò con tutto il suo cuore che keiko non fosse andata avanti a fargli domande: ogni domanda aveva come risposta una bugia che, anche se detta in buona fede, lo faceva soffrire come un cane!

"perdonami sorellona..."TAKAO

Uno scatto improvviso, ancora una lacrima.. takao le strinse le braccia al collo stampandole un bacio frenetico ma fortissimo sulla guancia..o quasi, forse avvicinandosi un po' troppo alle labbra.. Rimase in quella posizione per pochi secondi, infondendo a quel piccolo ma grande bacio tutto il bene e il rancore che aveva dentro.. tutte le scuse che avrebbe voluto dirle a parole..

Si staccò, dopo quel breve tempo, e la fissò con gli occhi ancora lucidi.. si fissarono per qualche istante, prima di arrossire entrambi ridendo di un divertente imbarazzo..

-Mi sembra di ricordare qualcosa..-KEIKO

-Ehm.. già.. hai proprio ragione..Ti ricordi allora?-TAKAO

Keiko rise ancora, divertita:

-Ehehe.. ricordi che scena? E' stata stupidissima, rido ancora se ci penso..-KEIKO

 

 

  *************************************************

 

E' corto come capitolo, lo so.. in realtà è un chappy spezzato in due perchè.. voglio tenervi in sospeso ^^ (che cattiva Ndme)..

Cosa sarà successo tra i due? Cosa è sembrato ricordare quel semplice bacio tra "fratello e sorella"? Veramente un qualcosa di più accaduto tra i due? O forse qualcosa di più stupido..? ^_^ Ki lo sa.. O.o"

A prestissimo col prossimo chappy! ^^

Bacioni!

Phoenix

 

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** What is love ***





Ciao raga!

Scusate se vi ho fatto attendere, ma sono siata impegnata con un'orrenda ricerca di spagnolo sull'Aragona: bleah! >.<" E per di + oggi mi sono anche persa la puntata di beyblade perchè mi sono addormentata e sto sclerando >.< ç.ç Mi sa che scrivo ad Italia uno e me la faccio mandare in cassetta ^_^" (sn pazza..NDme)..

Beh ora basta, andiamo avanti con la storia.. cosa sarà successo tra i due? Una stupidata..? O forse no?..

Buona lettura! ^_^

Phoenix

 

             ****************************************************************

 

-Sei tutta rossa!-TAKAO

-Se è per questo anche tu lo sei!-KEIKO

I due si guardarono ironici, prima di scoppiare ancora a ridere come due cretini; d'un tratto Keiko vide il viso del fratellino tornare serio, facendola così smettere di ridere..

-Che c'è?-KEIKO

-Tu.. l'hai contato?-TAKAO

-Eh? Che intendi dire?-KEIKO

-Beh.. quel.. "coso", l'hai contato?-TAKAO

-Scusa ma non capisco cosa vuoi dire..-KEIKO

-Oh ma quanto sei idiota!-TAKAO

-Umpf.. parla..-KEIKO

-Ehm.. se io ti dovessi chiedere a chi hai adato il primo bacio, cosa mi risponderesti?-TAKAO

-Beh, a Yataro, il mio ex..-KEIKO

-Ah..-TAKAO

Il viso di Takao si fece più cupo: per lui quella cosa aveva contato..

Keky collegò il cervello solo qualche istante dopo: forse per lui, quella volta, aveva voluto dire tanto..

-Scusa.. ma..-KEIKO

-Non importa..-TAKAO

-Kaky, eravamo bambini! Cosa ne potevamo sapere? E' stato un gioco..-KEIKO

-Si lo so.. però.. alla fine è stato sempre un bacio, no?-TAKAO

La sorella arrossì di botto: come mai c'era rimasto così male? Per caso non era che suo fratello sentisse cambiare i sentimenti che aveva nei suoi confronti in qualcosa di più.. profondo? Rabbrividì, mentre le vennero in mente le parole di Rei la prima sera che si erano incontrati: "da una grande amicizia, nasce sempre qualcosa di più..".. Si, aveva detto così, più o meno. Che avesse avuto ragione? No, non era possibile, lei e Kaky erano più di amici..

Scosse la testa, prima di fargli una domanda strategica:

-Ma perchè conta così tanto per te?-KEIKO

Takao notò lo sguardo perplesso e le gote rosse della sorella: capì al volo che lo aveva inteso male, forse.. Per lui quel bacio non aveva significato niente di più che un gesto d'affetto nei confronti della persona a cui voleva un gran bene, e basta.. Però un grande gesto d'affetto, enorme si poteva anche dire.. Per lui contava per quello, e non perchè sua sorella stesse cominciando a diventare qualcos'altro per lui..

Lanciò una risatina strana, prima di risponderle:

-Tu pensi già male vero?-TAKAO

-Chi io?? Beh no.. cosa dovrei pensare??-KEIKO

-Si che pensi male, ti si legge in faccia! Cmq per me conta perchè è stato sempre un bacio, dato alla persona a cui voglio più bene.. tutta qua, e nient'altro! Tu sei sempre la mia sorellona..-TAKAO

Keiko sorrise, prima di tornare ad ascoltare kaky:

-E poi dai, è stato un bacino.. da bambini! Al momento nemmeno ce ne siamo resi conto! Però, io personalmente, andando avanti, ho capito che.. cmq io l'avrei fatto significare per me, come avrei potuto benissimo lasciarlo perdere..-TAKAO

-E perchè hai deciso di dargli un significato?-KEIKO

-Te l'ho appena detto: perchè è stato un gesto d'affetto che, sebbene infantile, esprimeva il nostro volerci bene..-TAKAO

keiko lo abbracciò, sentendosi sollevata dalle sue parole: per qualche attimo, sentì il cuore salirle in gola! Si sentì quasi estraniarsi dal mondo per qualche secondo: non poteva essere vero.. era un incubo, per il semplice fatto che il loro mangifico rapporto, che a lei piaceva così tanto, si sarebbe rotto.. E lei non voleva tutto quello!

-Hey però.. pensandoci bene già sapevamo che i baci se li davano le persone che si volevano bene..-KEIKO

-Si però.. non sapevamo che lo facevano solo i piccioncini..E poi dai, è passato così tanto tempo.. il nostro è stata una prova, non ce ne rendavamo nemmeno conto..-TAKAO

-Già, hai ragione..-KEIKO

 

                             FLASHBACK

-Keky!! Vieni che sta per iniziare il film!!-TAKAO

-Arrivo!!-KEIKO

La bambina di 8-9 anni di buttò sul divano, addosso al fratellino che rischiò di cadere, per poi sistemarsi accanto a lui stringendo un cuscino tra le braccia. Quella sera avrebbero trasmesso una vecchia versione di "Romeo e Giulietta", e loro si erano messi in testa di guardarlo, estasiati dalle parole della mamma di Keiko che aveva detto loro di adorare quel film, perchè trasmetteva delle emozioni e dei messaggi per lei molto intensi.. Convinti dalla luce dei suoi occhi mentre ne parlava, decisero che quella sera lo avrebbero guardato anche loro: doveva essere sicuramente un film stupendo!

Erano ancora dei bambini, e l'unica cosa che riuscirono a capire del film fu il bene che Romeo provava nei confronti di Giulietta e vice versa, confondendo però questo bene con l'amore tra un ragazzo e una ragazza, cosa a loro ancora sconosciuta..

Arrivò finalmente la prima scena del bacio tra i due giovani attori, che lasciò a bocca aperta i due bambini..

-Guarda come si baciano!-KEIKO

-Vero.. Sai, si baciano secondo me perchè si vogliono bene..-TAKAO

-Si.. quando due persone si vogliono bene si baciano..-KEIKO

-Ma anche due maschi lo fanno?-TAKAO

-Questo non lo so..-KEIKO

takao rimase in silenzio, fissando ancora perplesso quella scena..

-ma allora.. anche noi ci vogliamo bene, quindi possiamo baciarci anche noi, giusto?-TAKAO

-Non lo so.. però penso di si..-KEIKO

-Si, il discorso fila: quelli lì si vogliono bene e si baciano, noi ci vogliamo bene e ci baciamo, giusto?-KEIKO

-Penso..-KEIKO

-però io e te non ci siamo mai baciati..-TAKAO

-ma quelli lì sono più grandi di noi.. sai, penso che quando si è piccoli non ci si bacia..-KEIKO

-ma perchè non si può?-TAKAO

-No penso si possa, però..-KEIKO

-eheheh, però sarebbe strano baciare te!-TAKAO

-A chi lo dici..-KEIKO

-però se ci vogliamo bene sarebbe normale, no?-TAKAO

-Beh si..-KEIKO

I due rimasero in silenzio: ormai la scena del bacio era finita.. keky vide il fratellino rannicchiato sul divano pensieroso: sicuramente era ancora intento a pensare al filo logico della discussione che avevano avuto! Anche lei era molto piccola, sicuramente ne sapeva più di lui, ma ancora non conosceva le cose veramente, non sapeva cosa volesse dire l'amore.. In effetti, forse Kaky aveva ragione: si volevano bene, quindi..

-Ascolta keky... proviamo?-TAKAO

-Eh?-KEIKO

-Dai tanto.. è normale.. poi se ci vogliamo bene prima o poi lo faremo no, come tutti penso.. come quelli lì..-TAKAO

-Però mi sembra strano..-KEIKO

-Strano cosa? Secondo me perchè siamo ancora piccoli, ma magari un giorno non lo sarà più..-TAKAO

keiko si lasciò convincere.. i due si avvicinarono con le tipiche labbra del "bacio del bambino", strette all'infuori, muovendosi molto lentamente, non sapendo a cosa sarebbero andati incontro: se a schifo o chissà cos'altro.. le loro labbra si toccarono, per poi staccarsi pochissimi secondi dopo.  Entrambi si guardarono in faccia stupiti, con una strana espressione dipinta sul volto, forse di leggero schifo..

-Non ti fa schifo?-TAKAO

-Abbastanza, mi chiedo come facciano a fare certe cose...-KEIKO

-Si.. però quelli lì l'anno fatto in modo diverso..-TAKAO

-Io so solo questo di modo..-KEIKO

-Forse se rimaniamo un po' di più attaccati?-TAKAO

-Mica ti faceva schifo?-KEIKO

-ma magari adesso no..-TAKAO

I due si avvicinarono per la seconda volta, fino a che tornarono nella stessa situazione di prima.. Questa volta kaky disse, a denti stretti:

-Devi abbracciarmi come quella là..-TAKAO

keiko lo abbracciò, non sapendo cosa sarebbe cambiato con un abbraccio.. In realtà nemmeno il fratellino lo sapeva, voleva solamente fare esattamente, per quanto aveva capito almeno, quello che avevano fatto i due attori poco prima. Il lieve senso di schifo rimase, ma cmq i due rimasero attaccati per qualche istante, per vedere cosa sarebbe successo, se quel senso non proprio piacevole sarebbe poi passato..

Takao non faceva che ripetersi nella testa le solite parole le discorso: "se due si vogliono bene si baciano, quindi io e lei è normale che ci baciamo.. no?". Però proprio non riusciva a capire come certe persone trovassero in quel gesto a lui stranissimo e inconcepibile un modo per dirsi l'un l'altro il bene che provavano.. Non bastavano delle semplici parole? Certo, vedeva ogni tanto per strada gente baciarsi, solo che per loro era normale.. forse perchè erano più grandi e per loro era diverso.. o no?

keiko intanto era immersa nei suoi di pensieri: quello detto da Kaky non faceva una piega, loro si volevano bene, quindi.. però qualcosa sembrava non quadrarle, anche se non riusciva a capire cosa..

Furono improvvisamente interrotti dal rumore di una porta sbattuta violentemente e dalla voce grossa di un uomo:

-Hey voi due!!! ma che state facendo???-....

I due bambini st staccarono improvvisamente, fissando il nonno con aria innocente..

-ma nonno.. ci stavamo baciando..-TAKAO

-Appunto!! Non si fanno certe cose alla vostra età!!-NONNO JAY

-E perchè?..-TAKAO

-Come perchè?? Certe cose le fanno solo la gente che si vuole bene, e voi adesso ancora non ci capite niente di queste cose!! Siete due bambini!!-NONNO JAY

I due continuavano a fissare Nonno Jay con aria sempre più convinta, specialmente Takao:

-Eh ma perchè ci vogliamo bene che ci siamo baciati..due che si vogliono bene si baciano no? Come quei due lì..-TAKAO

Il bambino indicò col dito lo schermo del televisore, mostrando così al nonno il film e la situazione che stavano guardando. Afferrò al volo il problema confusionale che si era creato.. Sorrise, prima di sedersi in mezzo ai bambini, inziando poi a parlare con fare più calmo..

-Ci sono cose che voi ancora non riuscite a capire, come quel film per esempio..-NONNO JAY

Prese fiato, sorridendo ancora una volta guardando i due bambini che lo fissavano curiosi..

-E' vero che quando due persone si vogliono bene si baciano, ma tra di loro c'è più di un semplice volersi bene.. c'è amore.. e questo voi ancora non riuscite a capirlo!-NONNO JAY

-E cos'è l'amore nonno?-TAKAO

-E' una cosa inspiegabile, non saprei nemmeno io definirtela... quando incontri la persona giusta vedi in lei l'amore.. non c'è una parola o una frase per descriverlo!-NONNO JAY

-E come fai a capire quando incontri la persona giusta? Per esempio, potrebbe anche essere mia sorella..-TAKAO

-Forse, ma ora nessuno di voi due è in grado di capirlo, nemmeno Keiko che è più grande di te.. Non è ancora tempo per queste cose, bambini..Magari un giorno vi accorgete che tra di voi c'è più di un semplice bene, c'è amore..ma questo nessuno è in grado di dirlo ora..-NONNO JAY

-Continuo a non capire..-TAKAO

-Nipote mio, il solo fatto che non capisci cosa sia l'amore vuol proprio dire che ancora non lo provi per nessuna, perchè non sai cosa vuol dire, non riesci a capire..Un giorno lo capirai da solo, e quel giorno bacerai davvero quella persona a cui ti senti legato..-NONNO JAY

-Penso che tu abbia ragione nonno..-KEIKO

-Ma certo che ho ragione..-NONNO JAY

I tre rimasero in silenzio: Takao fissava pensieroso lo schermo.. quella parola "amore" gli risultava nuova, o quanto meno non pensava fosse diverso dal volersi bene.. era da sempre stato convinto che fossero due cose molto simili..

-Quindi vuoi dire che c'è differenza dal voler bene e amare?-TAKAO

-C'è un mare di differenza, Takao.. un giorno lo capirai..-NONNO JAY

-Quindi abbiamo sbagliato?-KEIKO

-Direi proprio di sì.. ora avete sbagliato.. ma magari un giorno, ripeto, quando imparerete il significato di questa parola, non sbaglierete più..-NONNO JAY

-Che cosa difficile..-TAKAO

-Si, è difficile, ma tutti lo capiscono, prima o poi: l'importante è non avere fretta.. e ricordate che, fino a che non saprete dare un significato alla parola "amore", vuol dire che ancora non lo state provando..-NONNO JAY

Il nonno si alzò dal divano, lasciando i due bambini a fissarsi perplessi, cercando l'uno la riposta nell'altra, ma senza trovarla..

Quando l'uomo fu arrivato alla porta della palestra, si girò un'ultima volta, notando lo stato confusionale in cui si trovavano quei due:

-e ricordate anche che, se non c'è amore, non c'è bacio.. un po' come avete visto nel film! Altrimenti, dovremmo andare in giro a baciare tutti quelli a cui vogliamo "solo" bene, come amici, parenti, genitori.. pensateci..-NONNO JAY

Dopo aver ascoltato le parole del nonno, Takao spense il televisore:

-E' inutile andare avanti a guardare, visto che non ci capiamo niente..-TAKAO

Il bambino fissava il pavimento con le braccia conserte e l'espressione imbronciata: perchè non riusciva a capirci niente?

-Dai kaky.. un giorno capiremo.. abbiamo sbagliato è vero..-KEIKO

-Però io pensavo..-TAKAO

-Anche io, in qualche senso.. però non è come la pensavamo noi..-KEIKO

Kaky si girò, fissando la sorellona che gli sorrideva tristemente..

-Vuoi dire che un giorno capiremo? A me sembra tanto difficile..-TAKAO

-Anche a me.. ma lo capiremo non ti preoccupare..-KEIKO

                                       FINE FLASHBACK

 

-Certo però che scena..-TAKAO

-Già..-KEIKO

-Però.. ti ripeto.. io cmq lo considero ora come un gesto d'affetto, anche se al tempo avevamo le idee molto confuse..-TAKAO

-Un gesto d'affetto un po' insolito, non credi?-KEIKO

-Si ma.. non lo so! Certo adesso avrebbe tutto un altro significato.. però io ti volevo bene, e anche adesso te ne voglio, sempre di più.. e poi pensaci: proprio perchè eravamo convinti che quel gesto significasse solamente volersi bene, lo abbiamo fatto.. non credi?-TAKAO

-E' verso.. forse hai ragione tu.. ma non possiamo definirlo "primo bacio".. il primo bacio è con amore, adesso lo abbiamo imparato..-KEIKO

-Si, ma è stato pur sempre un bacio no?-TAKAO

-Umh.. si, ma bisogna distinguere il tipo..-KEIKO

Takao sorrise, arrossendo ancora per quella stranissima scena..

-Che stupidi..-TAKAO

-No, tu eri stupido!! Io sentivo che c'era qualcosa di distorto nel tuo discorso! Solo che mi sono lasciata convincere..-KEIKO

-Si si.. eri stupida anche tu..-TAKAO

-Uff.. non è vero..-KEIKO

Takao si fece nuovamente serio: appoggiò la schiena sulla sponda del divano portandosi le braccia dietro alla nuca, ripensando alle parole che suo nonno aveva detto in quella occasione.. amore..

-Keiko, posso farti una domanda?-TAKAO

-Certo, dimmi..-KEIKO

-So già di sapere la risposta, ma.. tu hai già scoperto cos'è l'amore?-TAKAO

Keiko rimase perplessa a quella domanda, senza saperne il motivo.. Ma rispose cmq, facendo trasparire dalla sua voce tutta la sua sorpresa, facendo sorridere il fratellino:

-Si.. posso dire di si..-KEIKO

-E so già con chi l'hai scoperto..-TAKAO

-Già, l'ho scoperto per la prima volta con quel bastardo..-KEIKO

-Che non si meritava niente..! E ora lo stai scoprendo di nuovo..-TAKAO

-Si.. e ne sono felice..-KEIKO

Il ragazzo fissò il soffitto bianco di casa sua, senza dire una parola..

-Come mai questa domanda?-KEIKO

-Perchè.. io ancora non so cosa voglia dire..-TAKAO

-Beh.. non ti sei ancora innamorato..-KEIKO

-Si, è vero.. e ho una voglia matta di scoprirlo..-TAKAO

-C'è ancora tanto tempo Kaky.. Ti ricordi? Non devi avere fretta..-KEIKO

-Si, hai ragione.. in fondo.. sono giovane..-TAKAO

-Giusto.. e divertiti! Un giorno, magari quando meno te lo aspetti, lo scoprirai..-KEIKO

Takao sorrise, tornando a guardare la sorellona: era vero che era ancora molto giovane e aveva voglia di vivere la sua vita, però quel sentimento mai provato prima lo attirava.. e non vedeva l'ora di scoprirlo.. Un sentimento di nostalgia gli crebbe dentro, ma nostalgia di cosa? Non doveva essere triste, il momento sarebbe arrivato anche per lui, e finalmente quella felicità che si sentiva dentro la sorella in quel periodo, quella strana felicità, l'avrebbe sentita anche lui!

-E poi chissà.. quando bacerai la persona amata non conterai nemmeno più quel nostro bacino..-KEIKO

-Non penso proprio.. ti ho già detto quello che penso..si li distinguerò come hai detto tu, però, voglio dire.. lo sai, cosa voglio dire..-TAKAO

-Si, certo..-KEIKO

Il silenzio tombale che si venne a creare successivamente tra i due fu interrotto dal rumore dei passi di qualcuno che stava scendendo le scale:

-Ciao nonno..-TAKAO

Nonno Jay scese le scale col sorriso sulle labbra, il che fece insospettire i due ragazzi:

-Ho sentito il vostro discorso..-NONNO JAY

-Eh??-KEIKO

-E si.. sapete, ero di sopra..-NONNO JAY

-E stavi origliando!-TAKAO

-E va bene si..-NONNO JAY

L'uomo di avvicinò ai due giovani con aria compiaciuta, per poi rivolgersi a loro con una semplice frase:

-Sono contento..-NONNO JAY

-Di cosa?-TAKAO

-Sono contento che abbiate capito.. tu, keiko, hai finalmente capito cosa voglia dire l'amore, mentre tu, Takao, hai capito che ancora c'è tempo e non bisogna avere fretta, sei riuscito finalmente a capire la diversità tra il volersi bene e l'amarsi.. E, come ha detto Keiko, un giorno anche tu lo scoprirai, e credimi.. è una cosa stupenda..-NONNO JAY

Al ragazzo brillarono gli occhi, un po' per commozione e un po' per ansia di quel momento..

Nonno Jay si avviò verso la sua solita palestra, mantenendo il suo fedele sorriso sulle labbra, per poi fermarsi appena prima della porta, proprio come quella volta:

-Avete capito di aver sbagliato quel giorno?-NONNO JAY

I due annuirono.. ok, era un gesto d'affetto, specialmente per Takao, però non dissero niente.. non era amore! Non era un vero bacio..

-Bene..-NONNO JAY

Improvvisamente il volto del nonno prese un'espressione ironica e finta sconsolata, attirando l'attenzione dei ragazzi che ancora stavano sul divano a fissarlo in modo strano..

-Oh beh.. peccato che però le mie supposizioni siano andate in fumo.. tra voi due non è mai successo niente di tutto ciò! E penso che ormai non succederà mai.. ma va beh!-NONNO JAY

Rise da solo, prima di entrare nella sua palestra..

Takao e Keiko tornarono a fissarsi perplessi..

-Quella parte di discorso mi è tornata in mente solo ora..-TAKAO

-E va beh.. che ci vuoi fare?-KEIKO

Rimasero a fissarsi imbarazzati, immaginando loro due come li voleva vedere il nonno.. insieme! No, mai! Lentamente cominciarono a ridere, fino a scoppiare in una risata euforica e senza limiti, arrivando a piegarsi in due per il dolore addominale..

Intanto Nonno Jay stava ancora ad ascoltare tutto, sempre sorridendo.. Avrebbe sperato in qualcosa di più tra quei due, ma purtroppo niente era mai successo.. e ormai era troppo tardi per sperarci! Ma non gli importava: capiva il rapporto particolare che era nato e cresciuto tra quei due,e gli sembrava una cosa meravigliosa.. anzi, lo era! Avere qualcuno al proprio fianco, oltre alla persona amata, era una cosa stupenda: qualcuno su cui poter sempre contare e di cui fidarsi pienamente.. a cui raccontare tutto e sfogarsi di quello che ogni tanto cresce dentro.. Era il rapporto che ormai stava sempre di più maturando,e che mai si sarebbe spezzato..

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** A wonderful night ***






Hola raga!! ^^

AVVISO IMPORTANTE:

Questo chappy contiene situazioni un po' "sconcie", ma non scandalose.. mentre comincio già a preavvisarvi, come magari leggendo capirete, che il prossimo capitolo sarà "più forte" di questo, e non escludo la possibilità di scene erotiche, anche se cercherò di trattenermi il più possibile.. però sapete come sono fatta.. (porcellona!! NDtutti) (ma no, cosa avete capito!! >.<" -////-"NDme).. intendo dire che mi piace descrivere al meglio le situazioni che si creano intorno ai personaggi e i loro stati d'animo, quindi non escludo la possibilità prima citata.. Cercherò di mettere in evidenza col corsivo quelle scene, in modo che, se mi dovesse uscire una cosa davvero forte, saprete distinguerle e magari, se pensate di non "riuscire" a leggerle o semplicemente di non volerle leggere, potrete saltare, ok? ^^"

Grazie per l'attenzione, buona lettura! ^^

Phoenix


   ************************************************************

la testa di keiko fece capolino dalla porta del bagno del secondo piano di casa Kinomiya e i suoi occhi guardarono furtivi la casa intorno alla ricerca del fratellino, del quale non sembrava esserci nemmeno l'ombra..

-Takaoooo!!!-KEIKO

Niente.. che fosse uscito? Guardò l'ora sull'orologio appoggiato sul mobiletto vicino alla porta sul quale erano posti anche altri numerosi oggetti messi tutti in modo confusionale e sparso, tra i quali c'erano delle lamette, vari trucchi di colore chiaro, un profumo alla pesca che a lei piaceva da morire e una crema per il corpo ai frutti tropicali, che lei amava ma che il suo fratellino detestava con tutto il suo cuore: si lamentava ogni volta che, dopo la doccia, sua sorella di metteva addosso quella "specie di schifezza", prima di tutto perchè stava in bagno un quarto d'ora di più mentre lui stava ad aspettare il suo turno spazientito, poi perchè, appena messa, formava una specie di velo viscido ma anche appiccicoso sulla sua pelle, e ogni volta che l'abbracciava gli sembrava di abbracciare una lumaca senza guscio.. bah, che orrore!

Erano le 8.30, tra mezz'ora sarebbe dovuta essere a casa di Kei.. Sospirò: chissà cosa avrebbero fatto quella sera! Forse però già se lo immaginava, la sua mente maliziosa cominciò a sognare ad occhi aperti.. Era vero che non era una ragazza facile, ma era come se con lui si sentisse sicura di ogni cosa che faceva o diceva: quando le sue braccia muscolose la rinchiudevano in un abbraccio, si sentiva fuori dal mondo, su un altro pianeta, dove la forza di gravità non esisteva, e dove tutto era più bello e sicuro! Come si poteva pensare male di quel ragazzo? Si era dimostrato essere tutto ciò che lei stava cercando, e di certo quella sera non gli sembrava essere troppo presto per "certe cose"... Bisogna sentirselo dentro quando è tempo, quando è il momento giusto, e quello lo era.. Perchè aspettare? Perchè non concedersi al ragazzo ormai amato più di ogni altra cosa? Al ragazzo che veramente la stava facendo sentire amata, che sentiva molto simile a lei..

Scosse la testa e tornò alla realtà: si accorse di essere rimasta a fantasticare su Kei per un lungo istante con la testa fuori dal bagno e con sguardo sognante, come una cretina..

Si ricordò il motivo per cui era in quella posizione, quindi prese fiato e ricominciò ad urlare:

-Takaooo!!!!-KEIKO

Qualche secondo di attesa, prima di ricevere la risposta assonnata del fratellino proveniente dalla camera da letto:

-Uff.. ma che ca**o vuoi?.. Awn..-TAKAO

-takao, possibile che non mi hai sentito prima??-KEIKO

-Stavo awn.. dormendo..-TAKAO

-Ma dormi sempre!!-KEIKO

-E beh? Lo sai che dopo mangiato mi serve il sonnellino.. cmq.. uff.. perchè mi hai svegliato?-TAKAO

"Oddio è una caso disperato.. sempre a dormire!"KEIKO

-Mi serve il reggiseno che sta sul letto..-KEIKO

-Il reggiseno..? Non vedo nessun reggiseno!-TAKAO

-Come no? Era appoggiato sul letto..-KEIKO

Takao si guardò intorno, per poi scovare il suo reggiseno finito sotto il cuscino. Lo prese delicatamente e lo stette a guardare, rimirandolo in ogni suo minimo particolare: era nero, con delle piccole roselline blu; era di pizzo e abbastanza elegante e intrigante, non gliene aveva mai visto uno del genere addosso..

-Allora??-KEIKO

-Arrivo!!-TAKAO

Il ragazzo se lo mise su solo per le spalline, andando con fare sensuale e scherzoso dalla sorellona per poi appoggiarsi allo stile "panterone" sullo stipite della porta rivolgendole poi uno sguardo ammiccante, mentre lei lo stava guardare con la faccia di una che pensa "poverino.."..

-E tu cosa hai intenzione di fare questa sera con questo coso? Hai intenzione di tenertelo su per tutta la serata oppure no?..-TAKAO

-Takao!!! Dammi subito il MIO reggiseno!!-KEIKO

Takao scoppiò a ridere come un idiota, lasciando che la sorella gli strappasse di dosso quell'aggeggio intrigante.

-Cosa dovrei pensare se ti metti una cosa del genere?-TAKAO

-E'.. un reggiseno..-KEIKO

-Un po' particolare però..-TAKAO

Il brunetto fece un ghigno pervertito, prima di vedersi chiudere in faccia la porta del bagno:

-Non sono affari tuoi!!-KEIKO

-Uff.. pensala come vuoi.. però, parlando seriamente.. se lui dovesse.. beh, accetteresti?-TAKAO

keiko riaprì la porta lentamente, facendo capolino come prima dopo essersi infilata il suo reggiseno: questa volta il fratellino aveva cambiato totalmente la sua espressione da maniaco sessuale e la fissava serio, così decise di rispondergli:

-Si, penso proprio di si..-KEIKO

-Strano.. di solito non ti lasci andare così presto..-TAKAO

-Lo so, ci stavo pensando anche io ma.. è una cosa inspiegabile, io..mi sento sicura con lui... e seguo il mio istinto..-KEIKO

Kaky sospirò rassegnato: sarebbe stato inutile tentare di dirle che secondo lui sarebbe stato meglio aspettare.. era ancora giovane, ma certe cose riusciva a capirle! Ormai era convinta, e non sarebbe stato lui il guastafeste, almeno per quella sera.. tanto, anche se glielo avrebbe detto, lei non l'avrebbe ascoltato!

Keky lesse i suoi pensieri attraverso i suoi occhi, come se fossero un libro aperto: come le riusciva bene..! Sorrise allegramente, facendo seguire quel suo sorriso ad uno scappellotto sulla testa del fratellino:

-Dai, ti ho già detto di non fare il ragazzino!-KEIKO

-Uff.. va beh, basta che ne sia convinta tu! Però ricorda che, se solo una leggera idea che potresti pentirtene ti passa per la testa..-TAKAO

-Lo so, tranquillo.. sono più grande di te non per niente..-KEIKO

Si, era più grande di lui, ma non aveva mai visto per esempio il vero comportamento di quel bastardo del suo ex, non se ne era mai accorta, mentre lui, sebbene più giovane e inesperto, aveva notato tutto.. Quel pensiero gli fece riaffiorare alla mente di nuovo quel brutto ricordo, quell'orrenda visione di sua sorella su un letto d'ospedale, sul punto di morte, e svelto cercò di cacciarla via, prima che le lacrime potessero riempire i suoi occhi facendo così preoccupare la sorellona. Forse, lei non si era mai accorta niente perchè era accecata dall'amore, quello strano sentimento.. ma era davvero così forte? Sperò che quella volta non si sbagliasse ad essere convinta.. in fondo, solo lei poteva saperlo, di certo non lui: era una cosa che doveva sentirsi dentro lei, era una cosa diversa! E poi, ormai si era convinto del ragazzo che era Kei: si vedeva dalla nuova espressione dei suoi occhi che era innamorato della sorella..

Sorrise, massaggiandosi la testa: a volte sua sorella non si rendeva nemmeno conto delle mani pesanti che aveva, anche se lo faceva per scherzare..!

keiko, vedendo l'espressione del fratellino di nuovo felice, chiuse la porta, tornando al suo da farsi.

Intanto Takao si sdraiò nuovamente sul letto, mettendo le braccia dietro la testa e tenendo le gambe accavallate: ogni volta che vedeva sorridere la sorella gli saliva dentro come un senso di malinconia.. sarebbe stata una cosa assurda, se solo si fosse sentito giusto nei suoi confronti. Non sarebbe mai riuscito a perdonarsi quello che stava facendo, e sperò col tutto il cuore che la furbizia di keky non arrivasse ancora a scoprire che lui continuava a non essere sincero con lei..pensiero da gran codardo, non c'era che dire! ma quella storia non sarebbe durata a lungo, ne era sicuro: Rei si stava impegnando per uscire da quella mirabolante cotta o come la si voleva chiamare, e presto tutto sarebbe finito! Doveva finire..

Chiuse gli occhi per qualche istante, ricadendo quasi nel sonno in quella strana posizione, prima di essere risvegliato da un bacio sulla guancia dato dalla sorellona. Aprì gli occhi, trovandosela davanti, più bella che mai, con addosso una gonna non troppo corta nera e una magliettina color panna molto spagnoleggiante.. Era davvero una bella ragazza, sua sorella..!

-Stai bene!-TAKAO

-Grazie.. beh, cmq io adesso vado.. ci vediamo stasera o.. domani mattina, ok?-KEIKO

-Umh, ok.. ma non fare tardi o il nonno si preoccuperà..-TAKAO

-Ok, promesso.. ciao kaky!-KEIKO

takao salutò la sorella con un gesto della mano, prima di vederla uscire dalla stanza. Si stiracchiò un attimo, rotolandosi nel letto: era ancora presto per andare a dormire definitivamente.. Si alzò in piedi e prese il suo Dragoon con il dispositivo di lancio: qualche tiro non gli avrebbe fatto nient'altro che bene.. lo avrebbe anche aiutato a distrarsi un po'! Si stropicciò gli occhi, prima di affacciarsi alla finestra vedendo così la sorellona uscire dal porticato del giardino con passo deciso, guardando freneticamente l'ora. Chissà se davvero sarebbe successo tra quei due qualcosa.. Sorrise ancora una volta e scese con passo lento dalle scale, uscendo dalla porta d'ingresso: ormai la sera era alle porte..

Si mise in posizione e lanciò il suo bey nell'enorme giardino, vedendolo fare uno slalom veloce tra gli alberi e i fra i sassi che decoravano l'esterno.. Improvvisamente gli venne in mente ancora Rei.. chissà se si stava ancora torturando per quella storia o se già si sentiva meglio? Optò per la seconda, in tutti i casi: era un ragazzo forte, ce l'avrebbe fatta a superare tutto.. ne era convinto..

 

kei era nervoso, si muoveva con frenesia su e giù per la casa. Non sapeva il perchè di quell'agitazione mai provata prima.. forse, era il fatto di stare da soli che lo rendeva nervoso.. No, ma a cosa stava pensando? Non era per quello, in fondo anche la sera precedente lo erano stati! Forse era il fatto proprio di essere in casa, senza nessuno.. Non lo sapeva insomma, fatto stava che era agitato come non lo era mai stato: quella ragazza suscitava in lui stati d'animo mai sentiti prima di allora!

Tutto d'un tratto sentì il citofono suonare: smise subito di pensare e si precipitò giù dalle scale. Aprì la porta e si trovò davanti lei, più bella che mai, che gli sorrideva nervosamente: meno male, non era l'unico ad essere in quello stato! Una maglietta finissima estiva ed una minigonna nera mettevano in risalto tutte le sue forme, senza però entrare nel limite dell'esagerato. Le sue gambe lunghe erano rese ancora più slanciate da un paio di sandali anch'essi neri non troppo alti: non serviva molto per rendere eccezionali quelle gambe scure, erano già belle per conto loro.

la stette a fissare per un tempo indeterminato, con la bocca aperta: avrebbe voluto dirle quanto era bella, come le stava bene quella gonna.. ma le parole non uscivano, la voce era bloccata.

Diede uno sguardo a quelle morbide labbra, e con enorme piacere notò che non c'era ombra di lucidalabbra o cose varie, così, visto che le parole non accennavano a venire fuori, la prese dolcemente per la vita e la baciò, mentre le gote della ragazza erano ancora rosse per lo sguardo di Kei rivolto a lei prima.

Dopo quel lunghissimo bacio, kei la invitò ad entrare in casa, facendola accomodare sul divanetto del grande soggiorno. Fortunatamente, fu proprio keiko a prendere per prima la parola:

-Com'è grande..-KEIKO

-Eh?.. ehm si.. vivo con mio padre, purtroppo..-KEI

Kei era intento a tirare fuori un film dalla sua custodia, un film misto tra azione, fantascienza e romanticismo: Spiderman. Gli piaceva molto, e sperò che anche a keiko piacesse..

Si avvicinò alla ragazza sorridendo, mostrandogli quello che aveva scelto, e con suo grande sollievo lo scoprì essere uno dei film preferiti della ragazza.

Dopo aver inserito la videocassetta nel videoregistratore, si sedette accanto a lei, molto accanto.. Improvvisamente, notò lo sguardo interrogativo della ragazza, che ora lo stava a fissare con l'aria di una che è indecisa se fare o meno una domanda..

-Che c'è piccola?-KEI

-Io.. non vorrei entrare troppo nel privato ma.. come mai hai detto che "purtroppo" vivi con tuo padre?-KEIKO

Kei, inaspettatamente l'abbracciò, facendola piegare e appoggiare la testa al suo petto, cominciando ad accarezzarle i capelli:

-prima di tutto, non devi avere paura di chiedermi certe cose.. Tu sei stata la prima persona con cui mi sono aperto, e lo farò sempre di più, ricordatelo..-KEI

-Pensavo non ti facesse piacere una domanda del genere..-KEIKO

-Non ti preoccupare, ok? Cmq, devi sapere che io ho quasi sempre vissuto da mio nonno, come avrai già capito, ma per una ragione: mio padre mi abbandonò quando ancora ero piccolissimo, e da quel giorno non l'ho più rivisto.. Così, mi sono trasferito da mio nonno Hito, vivendo per un certo periodo in tranquillità con lui.. Poi la storia la sai..-KEI

-E.. ci sei tornato a vivere dopo quello spiacevole fatto?-KEIKO

-Esatto.. mio padre decise che saremmo tornati a vivere a Tokyo, e così fu.. Le cose con lui non vanno molto bene, ma se appena possiamo cerchiamo di andare d'accordo.. Mi sembra quasi di essere d'impiccio per lui..-KEI

-kei, non dire così! E' sempre tuo padre..-KEIKO

-Anche mio nonno.. era pur sempre mio nonno..-KEI

-ma.. magari questa è solo una tua impressione..-KEIKO

-Lo spero.. ma resta il fatto che mi ha abbandonato..-KEI

-E come mai?-KEIKO

-Tu lo sai? Io non l'ho mai saputo.. e non voglio saperlo..-KEI

Keiko strinse forte a sè il ragazzo, cercando con quel caloroso abbraccio di consolarlo, vedendo i suoi occhi diventare tristi. kei rispose all'abbraccio in modo attrettanto caloroso, continuando con una mano ad accarezzarle i capelli e poggiando la sua testa su quella di quel meraviglioso angelo.

Il film stava ormai per inziare, dopo i lunghi titoli inziali, e i due tornarono a guardare il televisore, stando così, sempre stretti l'uno all'altro.

Nonostante gli sguardi dei due fossero rimasti attaccati alla TV per quasi tutto il film, i due non riuscirono a smettere di pensare alle sensazioni che quella magnifica sera stava donando a loro. A Kei sembrava tutto un sogno, anzi, meglio di un sogno.. gli sembrava un risveglio.. Gli sembrava di essersi appena svegliato da un incubo, dipinto solo di nero e di tristezza infinita e.. da ghiaccio, che lui stesso aveva creato per difesa.. Gli sembrava di trovarsi in una bella mattinata di primavera, dopo la notte che aveva portato con sè quel lungo incubo.. pareva di aver appena aperto gli occhi, e di sentirsi molto meglio vedendo i raggi di sole che filtravano nella sua stanza e sentendo il cinguettìo felice degli uccellini.. e pensando che era solo un incubo, solo un maledetto incubo che lo aveva tormentato così a lungo, e che ora era scomparso grazie alla luce del sole.. e quella luce era Keiko, quella stupenda ragazza che finalmente aveva trovato, che lo aveva fatto sentire come rinato ad una nuova vita.

la mano del ragazzo scese ad accarezzarle dolcemente il viso, provocando una gioia immensa alla ragazza, ormai persa in quell'abbraccio sincero e caldo, quell'abbraccio dato dalla sola persona capace di ridonarle fiducia e forza di innamorarsi di nuovo, senza paura, senza timori. Pensava mai sarebbe successo e invece.. si ritrovava a ringraziare l'unico ragazzo che pensava non esistere sulla faccia di quel dannatissimo mondo.. un mondo troppo crudele, che da sola non ce l'avrebbe fatta ad affrontare, sebbene fosse stata forte...mentre ora aveva ritrovato magicamente, e solo grazie a lui, il coraggio di mettersi contro tutte le ingiustizie e i rancori che da sempre l'avevano oppressa.

Il mondo era davvero troppo crudele, lo era stato per entrambi, ma ora la luce della speranza era rinata, la luce della forza e dell'amore..

Quando i due protagonisti si ritrovarono, quasi a metà film, a baciarsi, kei prese l'occasione al volo: mise una mano sotto il mento della ragazza, facendole alzare il viso, prima di ricadere nuovamente in un bacio lungo e passionale, pieno di ringraziamenti e di gioia da parte di entrambi. Un bacio molto forte, che sembrava dire per entrambi "grazie di esistere".. Il ragazzo la strinse forte a sè con il braccio che aveva intorno alle spalle di lei, mentre con una mano prese a scendere sulle sue spalle facendole abbassare quasi involontariamente una manica leggera della maglietta. La sua mano prese poi a risalire, fermandosi sul petto, facendole sorrere lievemente un dito dal collo in giù, in mezzo ai seni di lei.

Ormai non controllava più la sua volontà: tutto il controllo era andato perso in quel bacio forte e pieno di passione, che stava lentamente divorando i due.

Improvvisamente però si fermò, un po' come accadde la sera precedente: aveva paura, aveva paura che lei non fosse ancora pronta.. magari era troppo presto, e lei non aveva il coraggio di dirglielo in faccia, vedendolo ormai privo di sensi.. Certo, tutto ciò non era in programma, però lei gli suscitava qualcosa a lui estraneo, che non sapeva controllare, portandolo così in quella imbarazzante situazione.

keiko lo fissò prima con occhi interrogativi, chiedendosi il come mai di quel suo stop improvviso, poi però, notando l'aria confusa del ragazzo, decise di chiederglielo esplicitamente:

-Che succede?-KEIKO

-Io.. non volevo..-KEI

-Come..?-KEIKO

-Scusa.. forse è ancora troppo presto per te..-KEI

Keiko gli sorrise, tornando a dargli piccoli e lievi baci sulle labbra, cercando di infondergli sicurezza, prima di terminare l'opera dicendo:

-Non è troppo presto.. bisogna seguire l'istinto, kei.. non ti preoccupare..-KEIKO

-nei sei sicura.. guarda che io se vuoi..-KEI

-Sshh.. tranquillo.. ne sono sicura..-KEIKO

Detto questo, tornò a baciarlo con la stessa intensità di prima, rimanendo colta da un senso di gioia irrefrenabile quando lo sentì rispondere al bacio nella sua stessa maniera, forte e sicura.

Questa volta fu lei a prendere l'inziativa: fece scorrere una mano sul suo petto, sentendo sotto il suo palmo i muscoli scolpiti di lui, per poi alzargli lievemente la maglietta e cominciando ad accarezzarlo sulla pelle nuda.

Dopo qualche istante, kei emise un gemito di piacere sentendo la ragazza accarezzargli e stuzzicargli i capezzoli, gemito accompagnato da una sua mano che scendeva dolcemente sui suoi fianchi..

Il ragazzo si staccò poi dolcemente, sussurrandogli all'orecchio:

-Forse è meglio metterci un po' più comodi in un altro posto..-KEI

-Sono d'accordo..-KEIKO

Kei si alzò, ancora eccitato, prendendola per mano e abbracciandola poi nuovamente, una volta che si fu alzata:

-Ricordati che, se ti dovessi improvvisamente sentire insicura, io non ti obbligo a fare niente.. non so se l'hai già capito ma.. ci tengo a te, tantissimo, come non mi era mai capitato..-KEI

Keiko sorrise, stringendolo ancora più forte per poi guardarlo dritto negli occhi:

-Stai tranquillo piccolo..-KEIKO

Detto questo, lo baciò lievemente sulle labbra, riempiendolo di gioia.. Ma non per il fatto che stava per far sua la ragazza dei suoi sogni, o almeno, non solo per quello.. Era felice perchè la sicurezza, che in così poco tempo si era creata dentro di lui, era ricambiata.. la sicurezza che quella ragazza aveva fatto nascere in lui dopo tanto tempo, sicurezza nei confronti di qualunque cosa, e non solo di fronte a quel fatto.. E semplicemente, era sempre più contento di averla al suo fianco, di aver trovato una persona che avesse risvegliato le sue emozioni e i suoi sentimenti ormai ghiacciati e cacciati via, in fondo alla sua anima, in un posto che sembrava introvabile.. Che perfetta spia che era!

la prese per mano, ed insieme andarono al piano superiore..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** I belong to you.. ***














Eccome de nuovo!! ^^

Come promesso, metterò in corsivo le parti un po' "sconcie", ok? Perdonatemi se mi esce una cosa forte: a volte quando scrivo perdo il controllo!! >.<"

Anche se non c'entra niente, volevo anticiparvi l'uscita (ma come parlo??) di una mia nuova ficcy, a capitolo unico, intitolata "A WITCH'S ASTRAL TRIP", che mischia il mio sapere della religione wicca (la studio e la pratico appassionatamente!! ^^) con, naturalmente, beyblade... ma basta parlare di altro!!

Volevo inoltre ringraziare ancora una volta tutte le raga che commentano i miei chappy! Thank you so much!! ^_^

Ora inziamo, buna lettura!!

Phoenix

 

           *****************************************************************

 

-Attenta ai gradini.. scivolano!-KEI

-Grazie.. il tipo che sono io ci avrei già fatto un volo!-KEIKO

Il ragazzo sorrise, non mollando nemmeno per un secondo la mano della ragazza. Keiko faceva attenzione a dove metteva i piedi: con quei sandali, su quella scalinata di legno lucido, non ci avrebbe messo ne due ne tre a cadere come un salame, facendo una delle sue solite figure! Strinse ancora di più la mano di kei, per paura di cadere, prima di allentare la presa una volta salito l'ultimo gradino.

Il secondo piano sembrava essere ancora più grande del primo: realizzò che doveva essere almeno il doppio del secondo piano di casa sua! Il corridoio, ampio e spazioso, sembrava finire chissà dove, e in un certo punto, si allargava in un'ennesima saletta, con tanto di divanetti, tavolino in vetro, tappeti indiani molto ben decorati, quadri egizi e non, e un piccolo armadio di legno liscio con le ante a vetro. Rimase incantata per qualche secondo a guardare quell'immensa casa: altro che il doppio della sua! Sembrava essere tutto così pregiato, così ben posizionato.. sembrava non esserci una statuetta fuori posto!

Fu risvegliata dal suo catalessi da una risatina soffocata e divertita di Kei, che le chiese:

-Cos'è quell'aria strana?-KEI

-Eh? No è che.. stavo pensando a quanto sia grande casa tua..-KEIKO

Kei sorrise nuovamente, circondandole la vita con un braccio:

-Mio padre tiene molto a casa sua.. Se solo oso lasciare qualche cartaccia in giro, si arrabbia in modo infernale..-KEI

-Capisco.. anche mia madre è così, ogni tanto..-KEIKO

Il ragazzo decise che non era più tempo di parole.. la spinse gentilmente per la vita verso una stanza abbastanza ampia: aprì la porta accendendo la luce..  Keiko ne rimase abbagliata.. davanti a lei vide un maestoso letto matrimoniale ben rifinito, posto in una camera alquanto grande. Si guardò un attimo intorno, prima di essere invitata dal ragazzo ad entrare per prima. Avanzò, sorridendogli, mentre Kei, dietro di lei, chiuse lentamente la porta.

-Mio Dio, non sono abituata a cose così grandi!-KEIKO

La ragazza si girò verso sinistra, vedendo un grande mobile, dove erano riposte in modo elegante, dentro a cornicette argentee, le foto di Kei, dalla sua infanzia fino alla sua adolescenza. In quasi tutte, il bambino o ragazzo, teneva in mano il suo adorato bey, stringendolo forte, quasi fosse la unica cosa al mondo veramente importante per lui. Quello sguardo fiero e agguerrito lo aveva da sempre avuto, a quanto poteva vedere.. ed era una cosa buona! Probabilmente aveva già impresso nella sua mente il suo grande sogno, e probabilmente, già dalla tenera età si sforzava per raggiungerlo.. anzi, ne era sicura..!

Sulla destra, invece, trovò una grande finestra che dava sul letto: certo, il panorama non era dei migliori, sembrava un po' quello di casa sua.. muri, case, strade.. ma d'altronde vivevano in una città, non potevano di certo pretendere di affacciarsi alla finestra, al mattino, e vedere dei meravigliosi cavalli bianchi e neri correre per le praterie, o, ancora meglio, una cascata o una immensa spiaggia..

Improvvisamente notò un armadio, proprio quasi di fianco a lei: era mezzo aperto, e si potevano intravedere dei vestiti molto eleganti da uomo-ragazzo che facevano capolino dall'interno. Sorrise, mentre vide Kei avvicinarsi ad esso per chiuderne bene le ante, dimenticate aperte dall'ora precedente.

keiko sorrise, sorriso che fu subito captato dal ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli, il quale si girò sorridendo anch'egli, quasi come avesse capito il motivo per cui il suo angelo stava ridendo:

-Non li metto quasi mai.. mio padre vorrebbe che lo facessi, ma a me non piacciono..-KEI

-Capisco.. ma tanto stai benissimo con tutto!-KEIKO

Kei sorrise, in segno di ringraziamento, prima di tornare ad ascoltare le ultime parole di Keiko:

-Beh.. scusa l'imbarazzo ma.. te l'ho detto, non sono abituata a case così grandi..-KEIKO

La ragazza rise quasi in silenzio, prima di sentire un brivido passargli per la schiena , partendo dal collo: si rese conto che kei ora le stava proprio dietro e la stringeva con entrambe le braccia per la vita, stando quasi completamente quasi attaccata a lei..

-Nemmeno io sono abituato alle sensazioni che mi fai provare..-KEI

Detto questo, prese a baciarla sensualmente sul collo: l'eccitazione di prima, che sembrava essersi calmata per qualche istante in lui, cominciò ancora a crescere all'impazzata, sempre di più.. era vero, era una sensazione a lui nuova, però era fantastica..!

Keiko perse i sensi: quei suoi baci, così lievi e dolci quanto cattivi, la stavano facendo impazzire: kei sembrava aver preso proprio il punto giusto per farle perdere la ragione..

Quando i baci del ragazzo passarono a veri e propri baci alla francese, la ragazza emise un lungo sospiro di piacere ed eccitazione, suscitanto in Kei la gioia di sapere che riusciva a trasmetterle la stessa eccitazione che anche lui stava provando. Le sue mani sembrarono mollare per un attimo la presa, prima di riprenderla però, questa volta, sui suoi seni, prima accarezzandoli poi stringendoli nelle sue forti mani.

keiko, improvvisamente, dopo essersi lasciata per qualche istante andare a quelle carezze aggressive, si girò verso di lui: lo fissò intensamente negli occhi.. era chiaro ad entrambi che stavano provando la stessa sensazione di piacere immenso, quasi di voglia estrema.. La ragione andò persa del tutto: Keiko fece qualche passo indietro, tenendo cinte le braccia intorno al collo di lui, facendolo così indietreggiare con lei, come una specie di inseguimento a rallentatore, prima di ricadere dolcemente sul letto portandoselo con sè su quel morbido appoggio, adatto ad un caldo proseguimento di quella serata.

Kei riprese a baciarla con dolce forza, mentre le mani di lei ripresero l'opera poco prima lasciata in sospeso: gli prese la maglietta dal fondo della schiena e gliela tolse, lentamente, lasciandolo completamente a petto nudo.. Non potè fare a meno di pensare al magnifico fisico scolpito del suo caloroso amore, accarezzato sensualmente poi dalle sue lievi mani, che alternavano quelle dolci carezze a piccoli e leggeri graffi sulla schiena di lui..

Kei sembrò eccitarsi ancora di più: quelle sue unghie sulla sua schiena gli provocavano un brivido che sembrava arrivare fino alle parti inferiori.. ma decise che ancora non era il momento: prima toccava a lui "torturarla dolcemente".. Passò lentamente a leccarle il collo, poi il petto ed infine i seni, alzandole fino al petto la leggera maglietta estiva e spostandole quel reggiseno ormai ingombrante. Il gemito emesso dalla ragazza gli fece capire quanto il suo lavoro fosse apprezzato da lei, e questo lo invogliò ad andare avanti.. Si alzò un istante sulle ginocchia, rimandendo sempre sopra di lei, giusto il tempo per levarle di dosso gli  indumenti prima da lui solo scostati sul suo corpo: ormai non servivano più.. Il modo con cui Keiko lo stava a guardare gli faceva crescere sempre di più un qualcosa dentro.. e non era solo voglia di far suo quell'angelo, non solo.. era una cosa strana, una forza maggiore alla quale lui non sapeva resistere.. Proprio lui, che era da sempre stato capace di tenere a freno le sue emozioni, di non perdere mai il suo autocontrollo di fronte a qualsiasi situazione.. ma non quella: era per lui la prima volta.. per la prima volta ogni laccio che cercava di tenere stretto per mai lasciarsi andare ormai si era spezzato di fronte a quella visione celestiale, l'unica che aveva avuto la forza di spezzare ogni sua catena senza nemmeno magari rendersene conto.. ora stava lì davanti ai suoi occhi maliziosi e cattivelli, che sembravano tenere le redini delle sue sensazioni.. si era perso, completamente perso, la sua mente ormai era nelle mani di quella ragazza.. una volta tutto ciò lo avrebbe reso solo nervoso, ma non quella: anzi, ne era felice, immensamente felice, e avrebbe voluto che quella sua specie di dipendenza durasse in eterno, perchè si sentiva libero, libero grazie a lei.. Libero e dipendente, in effetti erano due cose che non andavano d'accordo l'una con l'altra, ma era proprio quello il bello! Lei sapeva mischiare ogni genere di cosa, rendendo così quel mix letale anche paurosamente fantastico.. Ogni momento che passava con lei realizzava quanto più l'amasse, ogni minuto di più!

Non rimase un secondo di più a pensare: si risdraiò sopra di lei continuando nel suo lavoro. prese a stuzzicarle i capezzoli con la lingua, mentre sentiva le sue mani accarezzarlo in ogni minima parte del suo corpo, ora dolcemente, ora forte e aggressivamente.. Non era l'unico ad aver perso il controllo, non era l'unico ad essere semplicemente perso in quel piacere incredibile!

Improvvisamente prese le sue mani, spostandole dalla sua schiena ai lati della testa della ragazza, tenendola ferma, immobile.. Keiko non faceva che chiedersi che cattiveria avesse in mente di fare in quel momento quel magnifico ragazzo: i suoi occhi non lasciavano presagire nulla di "buono", ma quello la fece impazzire ancora di più..

-Aspetta.. questo è il mio turno..-KEI

Dopo quelle parole, dette sussurando all'orecchio di Keiko, Kei riprese da dove aveva lasciato, questa volta però aggiungendo dei piccoli morsi alla sua opera d'arte.. Il modo in cui la ragazza assecondava i suoi movimenti inarcando la schiena, il modo in cui respirava e il modo in cui si spingeva sempre di più contro di lui non fecero altro che eccitarlo quasi al massimo.. si rese conto che sapeva farlo impazzire anche con pochissimo, per un istante non osò nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se fosse stata lei, tutto d'un tratto, a prendere il sopravvento su di lui..!

Non fece nemmeno in tempo a cacciare via quel pensiero che subito lei sentì un qualcosa crescere nella parte inferiore del corpo del ragazzo; assunse uno sguardo ancora più cattivello di quello di prima, il che non scappò a Kei: se ne era accorta, l'estasi era vicina e questo lo fece tremare.. Fece solamente in tempo a dare qualche ultimo morsettino alla sua pancia perfetta, così ben delineata, che subito dopo Keiko si liberò dalla morsa del ragazzo, ormai resa troppo debole dall'eccitazione, per poi scendere nelle sue parti più intime con entrambe le mani..

Per la prima volta, kei si spaventò, ma non perchè non fosse ancora pronto: quello era tutto ciò che voleva in quel momento.. Si spaventò nel sentire un brivido strano che lo fece fremere ancora, ma non un brivido di freddo, un brivido stranamente di caldo: un fuoco stava cominciando ad ardere dentro di lui, un fuoco mai sentito prima di allora.. Si rese ben presto conto che non sarebbe stato per niente facile domarlo, non ci sarebbe riuscito, e cmq non voleva! Quella nuova sensazione era fantastica come tutte le altre provate da quando la conosceva, e mai avrebbe voluto abbandonarla..

Gli prese come un capogiro quando Keiko raggiunse il suo obiettivo, slacciandogli i pantaloni e abbassandogli lievemente i boxer: non sarebbe riuscito a tenere quell'estrema eccitazione ancora per molto..

La ragazza, da perfetta cattiva, aprofittò dello stato perso e fuori dal mondo di Kei, e questa volta, con uno scatto improvviso, fu lei a ritrovarsi padrona della situazione, facendolo sdraiare proprio di fianco a lei, che se ne stava ora mezza stesa su un lato, rimirando l'espressione ben visibile di eccitazione dipinta sul volto del ragazzo quando cominciò a "giocare" con la sua parte più intima. ma ancora non era contenta, voleva "fargliela pagare" per la dolce e sensuale tortura ricevuta prima allo stesso identico modo.. Non smettendo un attimo in quello che stava facendo, prese anch'ella a mordergli delicatamente un capezzolo, stando attenta a non fargli male..

-Keiko.. O mio Dio.. ti prego..-KEI

-Ssshh... adesso tocca a me..-KEIKO

Kei ansimava dal piacere, completamente fuori di senno: ora, non si rendeva nemmeno conto di quello che diceva.. era fuori dal mondo, era nel SUO mondo, nel mondo di quella ragazza, un mondo fatto di giochi sensuali e cattivi che gli facevano perdere ogni buon senso sempre di più, mentre la ragazza continuava a farlo impazzire come non gli era mai successo..

Improvvisamente, la prese per il volto, facendola un poco alzare e tornando a baciarla con furore impetuoso, distraendola da quello che era intenta a fare: doveva dare una calmata alla sua eccitazione che ormai stava diventando intrattenibile, o sarebbe finito tutto troppo presto, mentre lui voleva andare avanti ancora per tanto altro tempo. Le carezze tra i due ripresero, intenti a far scivolare una mano l'uno sul corpo dell'altra in ogni parte per loro raggiungibile..

Kei tirò un sospiro di sollievo quando sentì quell'eccitazione inferiore calmarsi, anche se lievemente, ma si rese ben presto conto che era troppo presto per cantare vittoria; Keiko si staccò dolcemente da quel lungo, quasi infinto, bacio, per poi scendere sempre di più incitando il ragazzo a stare calmo. In effetti, però, era tutto quello che lui più voleva in quel momento, voleva sentirla ancora su di lui mentre lo torturava amorosamente, ma la stessa paura di prima, quella che tutto potesse finire in un batter d'occhio si rifece viva, ma, nonostante tutto, non riuscì a prendere il sopravvento su di lui, che lasciò fare la ragazza, ancora frememendo..

Lei si abbassò sempre di più, arrivando a levargli del tutto i pantaloni e i boxer, per poi riprendere in modo più erotico a giocare con le sue parti intime, e non solo con le mani.. Kei si lasciò sorprendere ancora una volta da quella fiamma dentro di lui che sembrava aumentare la sua forza alla velocità della luce, che ardeva e che gli annebbiava la mente, facendogli perdere ancora una volta la ragione.. Emise un gemito soffocato anche se abbastanza sonoro, che gli spezzò il respiro, quando sentì che la ragazza aveva appena scovato il suo punto debole e lo stava torturando dolcemente..

Non resisteva più, ancora poco e sarebbe finito tutto.. e lui non voleva che finisse in quel modo! Le sue mani, che erano state fino ad allora ad accarezzare la testa di quell'angelo, le presero il volto, facendoglielo alzare..

-Se vai avanti così rischi di far finire tutto..-KEI

Keiko sorrise maliziosamente, contenta dell'effetto che strava provocando al suo amore cattivo, mentre rimirava sempre più sensualmente quel viso dipinto di eccitazione.. Si sollevò, stendendosi su di lui, abbracciandolo e baciandogli dolcemente il collo, mentre le mani di Kei scivolarono furtive sulle sue natiche, alzandole la gonna corta e leggera che ancora la nascondeva: cosa stava ancora lì a fare?

La fece stendere con delicatezza di fianco a lui, prima di toglierle di dosso gli ultimi indumenti che ancora ricoprivano quel bellissimo corpo, rivelando così ogni particolare di quelle forme stupende che lui stette a rimirare per qualche istante prima di sorriderle con fare malizioso e ripagarla della tortura appena subita..

Si abbassò verso le sue parti intime, comiciando a stuzzicargliele in ogni modo possibile che gli veniva in mente per farle provare la stessa eccitazione che prima gli fece quasi terminare in un solo istante quel momento magico.

keiko inarcava la schiena ogni volta che lo sentiva andare in profondità, sia con le mani che con altro.. Innumerevoli brividi le passavano ora per il corpo, mentre si spingeva sempre di più contro di lui, come per incitarlo ad andare avanti. Ma il momento più acuto, di eccitazione maggiore, fu raggiunto quando Kei iniziò a torturarle il punto debole di ogni donna: dalle labbra della ragazza cominciarono a fuoriuscire piccoli gridolini di estremo piacere..

-Kei.. io.. non ce la faccio più..-KEIKO

A quelle parole il ragazzo si accese: fece scorrere una mano partendo dal suo basso ventre fino ad arrivare ancora ai suoi seni, mentre con l'altra si aiutava ad alzarsi per poi stendersi sensualmente sopra di lei, facendo combaciare ogni parte del suo corpo con quello della ragazza lentamente..

Quei megnifici occhi lo stavano chiamando, era come se lo stessero pregando di farla sua in quell'istante..e lui non voleva altro.. Quel suo desiderio trasparì dai suoi occhi, arrivando fino a quelli di Keiko che sorrise mettendogli le mani sulla schiena accarezzandolo dolcemente mentre lo fissava nei suoi profondi occhi color porpora, occhi che in quel momento esprimevano la voglia di sentirsi finalmente l'uno nell'altra... Gli cinse le braccia al collo e fece avvicinare il suo orecchio alla sua bocca, mentre lui continuava a muoversi col bacino instancabilmente sopra di lei:

-Fammi tua.. non desidero altro..-KEIKO

Quelle parole, quella voce quasi spezzata dal desiderio e dall'eccitazione, avvamparono Kei, facendolo bruciare in quell'incedio che ormai si era creato dentro di lui in ogni minima parte del suo corpo: era una sensazione stranissima per lui.. aveva caldo dentro di sè, era forte e debole allo stesso momento, era dipendente ma libero.. quante cose! Ma quello non era il momento di pensare.. era il momento di liberare qualsiasi cosa, qualsiasi emozione, qualsiasi desiderio..

-Anch'io non desidero altro, mio piccolo angelo..-KEI

Detto questo, entrò dolcemente in lei, aiutato, in un primo momento dalla ragazza. Si sentì come pervaso da un brivido stranissimo che lo percosse e il suo stomaco si strinse come in una morsa letale.. era così bello, così fantastico sentirsi dentro di lei.. era forse una delle più belle sensazioni che avesse mai provato.. Poteva veramente dire finalmente di essere completamente perso in quella magnifica ragazza.. Lei si sentì come in paradiso sentendo la dolcezza con cui Kei era entrato in lei e sentendo i suoi movimenti così armoniosi ma anche incredibilmente erotici..  Anch'ella non potè fare a meno di pensare a quanto era incredibile sentirlo dentro di lei.. Ormai appartenevano l'uno all'altro, fu come se una catena fatta di profumate rose rosse li stesse avvolgendo, creando una barriera intorno a loro indistruttibile..

-Kei.. è fantastico..-KEIKO

-Non ti immagini quanto lo sia per me..-KEI

Il ragazzo le scostò delicatamente una ciocca di capelli dal suo angelico viso, per poter guardare meglio nei suoi occhi, prima di riprendere il suo sguardo malizioso e cattivello:

-Deve ancora venire il meglio.. Fammi fare il mio lavoro..-KEI

Improvvisamente, cominciò ad aumentare il ritmo, facendo emettere alla ragazza degli inconfondibili gemiti di piacere intenso.. Più aumentava il ritmo, più lei aumentava l'intensità di quei deliziosi ed eccitanti gemiti, mentre lui arrivò fino ad ansimare per la troppa eccitazione che finalmente si stava sfogando.. Keiko non ci mise molto a carpire quel ritmo, e cominciò a seguirlo, creando come una danza erotica in quell'intreccio di corpi.. Ogni tanto lui diminuiva, entrandole fino in profondità, provando piacere nel vederla contorcere la schiena in quel suo atto, per poi tornare al ritmo forte e quasi frenetico di quella danza che avrebbero voluto non terminasse mai..

Kei realizzò che era tutto quello che in quel momento voleva: farla sua, essere legato a lei, sentirsi dentro quell'angelo.. in quel momento non avrebbe potuto desiderare altro, mentre tutto il resto stava volando via, lontano, lasciando posto alle sensazioni di quella magnifica serata.. la cosa che più lo sorprese, era come lei riuscisse quasi a comandare ogni sua mossa, ogni suo atto, anche con un semplice sguardo, mentre altre volte, a parole.. Quando lo incitava ad aumentare, lui aumentava.. quando lo pregava di andare fino in fondo, lui subito lo faceva, senza nemmeno starci troppo a pensare.. Non gli era mai piaciuto essere comandato da qualcuno, proprio mai! Ma quella sera, in cui tutto era concesso, quelle parole simili a dolci comandi suonavano come una soffice musica alle sue orecchie, che non sembravano aspettare altro.. Era come contento di dipendere da quei gemiti, ora lievi ora intensi e simili a gridolini che si mischiavano al suono del suo affanno d'eccitazione e frenesia, di dipendere da quegli sguardi e da quelle parole.. forse, era quello che voleva.. Ma non riuscì troppo a pensare, quell'attimo doveva goderselo fino all'ultimo: ormai si sentiva che stava per terminare..

Ancora prima di rendersi conto di averle provocato più di un orgasmo, cominciò a tremare, sentendo un freddo e un caldo insieme inconcepibili, che sembrarono annebbiargli la mente, mentre lei non riusciva a pensare a nient'altro che alla felicità di quello che stava succedendo e al piacere incontenibile che Kei le stava facendo provare.. la sua ragione andò del tutto persa dopo il primo orgasmo..

kei sentì un'ennesima convulsione strana allo stomaco.. e ancora fuoco, che bruciava.. ma anche freddo...

-Io penso.. che.. Oddio keiko.. oddio!!-KEI

Non riuscì a dire nient'altro: una scossa elettrica lo pervase, facendogli abbandonare  la visione di tutto quello che gli stava intorno e ogni minimo pensiero.. tutto quello che riuscì a sentire fu quel fuoco interiore che usciva dal suo corpo, devastandolo anche esternamente, mentre l'eccitazione raggiunse veramente l'apice, per poi scomparire lentamente ancora dentro la ragazza..

Abbassò la testa reggendosi sui gomiti, chinandosi così sul petto della ragazza ad occhi chiusi e ancora ansimante, forse più di prima.. Lei sorrise, poggiandogli una mano sui soffici capelli e accarezzandoglieli dolcemente..

-Kei..-KEIKO

Lui alzò lentamente la testa, tornando a fissarla nei suoi occhioni neri e grandi, prima di sorridergli prendendo un lungo respiro..

-E' stato semplicemente fantastico..-KEIKO

Kei le si avvicinò baciandola delicatamente, ancora sconvolto dalla bellissima esperienza che insieme avevano appena avuto..

-Anche per me lo è stato piccola.. Io.. non ho mai sentito quelle sensazioni che prima hai fatto nascere dentro di me.. mai nessuna ci era mai riuscita..sei unica..sei speciale..-KEI

Detto questo, appoggiò la testa sul suo petto, calmandosi per qualche istante, prima di ricominciare a parlare quasi sussurrando..

-E' bellissimo.. ora ti sento ancora di più mia, e non sai quanto mi renda felice..-KEI

-Kei.. ma io sono tua.. e sono fiera di esserlo..-KEIKO

Gli prese il volto tra le mani, facendoglielo alzare, prima di chiedergli, con fare sul divertito e finto imbronciato..

-E tu? Sei mio?-KEIKO

-Ma certo diavoletta!-KEI

prese a morderle l'orecchio, mentre lei si dimenava per cercare di liberarsi da quella morsa amorevole: entrambi non poterono fare a meno di pensare a quanto erano felici di stare insieme, di appartenere finalmente l'uno all'altra, di aver vissuto insieme quell'esperienza bellissima, che solo insieme, solo tra loro due, poteva essere così speciale e sensazionale..

-Io non sono diavoletta! Quello sei tu!-KEIKO

-No, se tu!-KEI

-tu!-KEIKO

-tu!-KEI

-No tu!-KEIKO

Con uno scatto improvviso si ritrovò sopra di lui, a ridere come da tanto non faceva con la persona amata..

-hai svegliato cose in me che pensavo non fossero mai esistite..-KEI

-E tu mi ha fatto ritrovare la fiducia in qualcosa che sembravo avere perso..-KEIKO

Stettero a fissarsi per qualche istante, prima di ricadere in un bacio pieno di amore e gioia..

Improvvisamente però kei si bloccò, staccandosi e fissandola con occhi sbarrati..

-Che succede?-KEIKO

-Possibile che tu non te ne sia resa conto?-KEI

-Di cosa?-KEIKO

-Io.. non abbiamo usato precauzioni.. Ca**o!! E adesso??-KEI

-Hey piccolo calmati.. certo che le abbiamo usate.. prendo un anticoncezionale formidabile: la pillola!-KEIKO

-Eh?? E perchè non me l'hai detto subito?-KEI

-Ehm perchè.. ecco.. mi sono lasciata prendere da quello che mi hai fatto provare.. e poi cmq, se non ci fosse stata nessuna protezione, ti avrei avvertito.. ma mi hai fatto provare di quelle cose fuori dal mondo, kei...-KEIKO

Kei sorrise, sentendosi il cuore schizzare fuori dal suo petto..per un pelo non avevano rischiato.. non sarebbe successo niente, per fortuna! Sembrò arrabbiarsi un po', ma in fondo, anche lui doveva ammettere di non averci pensato in tempo, anche lui si era lasciato prendere da quelle forti e nuove sensazioni, non poteva fargliene una colpa.. E cmq era tutto a posto, ma giusto per un pelo, o forse osava dire, per fortuna o per caso!

-Come mai prendi la pillola?-KEI

-E' mia madre che me la fa prendere, dice che si sente più sicura.. e cmq la prendo soprattutto per non avere dolori durante il mio periodo, altrimenti starei male come un cane.. sono fatta così..-KEIKO

-Capisco.. beh, ringrazia la mamma, gran bella trovata!-KEI

-Ok, domani glielo dirò..-KEIKO

-hey, no no, scherzavo..-KEI

Sorrisero insieme divertiti, prima che kei aprisse le braccia invitandola ad abbracciarlo con tutte le sue forze.. Stettero così, stretti l'uno all'altra per qualche istante, prima che dalla bocca di lui uscissero delle semplici ma importanti e profonde parole:

-Ti amo diavoletta..-KEI

-Anche io ti amo Kei..-KEIKO

Rimasero abbracciati senza dire una parola per molto, moltissimo, tempo, rischiando quasi di addormentarsi.. Entrambi erano immersi in innumerevoli pensieri, tutti pensieri riguardanti la loro felicità, quelle strane ma bellissime sensazioni, che sperarono di poter sentire per molto tempo ancora stando insieme, forse per sempre.. Perchè solo insieme erano riusciti a trovare forza, a riscoprire cose che parevano perse e a trovarne delle altre nuove, come il coraggio di credere ancora in qualcuno, in qualcosa, e di andare avanti, senza timori..  Era una cosa bellissima.. erano tutte cose meravigliose, che mai avrebbero abbandonato.. non ne avrebbero mai avuto il coraggio.. Solo lei e lui, due persone che il destino aveva fatto incontrare per un preciso motivo, quello di completarsi a vicenda, di aiutarsi e di formare un qualcosa di unico e speciale.. come lo erano l'uno per l'altra: due persone uniche al mondo che finalmente si erano incontrate, e che ora si appartenevano ed erano legate come non mai..

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Aiuto o immaginazione? ***














Guardò l'ora sul suo piccolo e grazioso orolgio da polso: era quasi mezzanotte, era rimasta tra le braccia di kei per quasi due ore! Ore che sembrarono volare via come pochissimi secondi.. si sentiva così bene stretta a lui, corpo a corpo, sentendo il suo cuore battere e il suo respiro dolce e armonioso. Senza dubbio ci sarebbe rimasta anche fino alla mattinata successiva, ma non avrebbe cmq potuto: suo padre sarebbe tornato prima dell'alba e se Nonno Jay l'avesse vista tornare il mattino dopo si sarebbe scatenato l'inferno..!

Ripensò sorridendo alla bellissima serata appena trascorsa, al loro ultimo bacio prima di lasciarsi.. Era incredibile di come ora si sentisse molto più legata a lui, come se fossero una cosa sola! Ed era anche bellissima la sensazione provata quando lo sentiva dentro di lei: una cosa fuori dal normale, una corda lieve che sembrava stringerli sempre di più.. Non c'era dubbio, i loro corpi si erano fusi in uno solo in quel caloroso rapporto, rendendo il loro legame ancora più unico e speciale!

Aprì la porta della casa del fratellino, facendo attenzione a non far rumore. Per prima cosa si tolse i sandali, lasciandosi scappare un lungo sospiro di sollievo: aveva due piedi cotti e stracotti e il segno di quei "graziosi e comodi" sandali sulla parte alta del piede.. Si infilò le ciabatte lasciate da lei accanto alla porta e si avviò verso le scale, dapprima andando a stentoni, poi cominciando a intravedere quanto meno i mobili e i muri in quel buio assurdo e tetro.

Mise il piede sul primo scalino, quando sentì un respiro spezzato provenire da qualche parte intorno a lei. I suoi muscoli si irrigidirono: un fantasma??? No, ma che cavolate.. forse c'era un ladro in casa.. Eppure quel qualcuno sembrava stesse piangendo..O forse era solo spaventato..

Aguzzò l'udito, cercando di capire da dove provenissero quei respiri: si guardò intorno, ma nel soggiorno, sebbene fosse molto buio, le sembrò di non vedere nessuno, non una minima ombra di essere umano. La prima idea che le balenò alla testa fu quella di andare a chiamare takao o Nonno Jay, ma poi realizzò che sarebbe stato stupido svegliarli in piena notte per dei semplici rumori.. ma quelli non erano rumori..

Smise di pensare, concentrando tutta la sua attenzione su quel suono: ne era sicura, erano respiri... ora affannosi, ora spezzati, ora lunghi e profondi.. C'era qualcuno in casa, non poteva essere altro!

Improvvisamente una voce:

-Oddio, devo calmarmi..-...

Keiko sobbalzò: quella voce la conosceva.. e finalmente potè anche capire da dove stesse arrivando. Sempre a stentoni andò verso la cucina, mettendo una mano sull'interruttore esterno e premendolo con decisione: sapeva di chi erano quei respiri..

-Takao!!-KEIKO

La luce innondò la stanza e abbagliò in un primo istante il ragazzo, che però, riconoscendo la voce della sorellona si trattenne dal girarsi..

-Ciao..-TAKAO

-ma.. che ci fai qui al buio?-KEIKO

-No niente..stai tranquilla..-TAKAO

-Mio Dio, mi hai fatto spaventare! Come mai respiravi in quel modo?? perchè ti devi calmare?-KEIKO

Takao non rispose: guardò l'orologio appeso al muro, che segnava la mezzanotte passata da poco. Sorrise silenziosamente, facendo insospettire la sorella:

-Che c'è?-KEIKO

-Allora, hai fatto la "ragazza cattiva" stasera?-TAKAO

-ma Takao!!-KEIKO

kaky si sforzò di ridere, almeno per quello che gli riuscì.. Ancora orrende immagini si susseguivano nella sua testa, ormai per la terza volta. Ancora un maledetto incubo, e questa volta non poteva essere causato da ricordi.. o forse si? Beh, in effetti quella sera e quel pomeriggio, aveva menzionato con la sorellona la storia col suo ex, ma non c'era rimasto su a pensare delle mezz'ore.. Non potevano essere ricordi.. Ma allora perchè? Sembrava essere tutto finito, e invece.. forse stava tutto peggiorando..

Quell'incubo non poteva di certo dirsi spaventoso come gli altri, almeno nella parte visiva.. ma, giudicandolo nel complesso, forse era il peggiore di tutti..

 

                 FLASHBACK SOGNO TAKAO

Sono seduto sulla panchina degli spogliatoi dello stadio: tra pochissimi minuti inizieranno le finali, ma la cosa strana è che non conosco ancora il mio avversario, non riesco a ricordarmi chi sia.. Forse Max? o forse Rei..

-O forse kei?-...

Una voce angelica, soffice mi sorprende e mi fa voltare verso la sua provenienza. Una luce abbagliante mi fa quasi chiudere gli occhi, ma resisto.. vedo due ali, due ali d'angelo e poi vedo lei.. la cosa che mi è da sempre mancata e che ora sta ancora una volta davanti a me:

-Mamma..-TAKAO

Mi sorride, ma subito torna seria.. i miei occhi si riempiono di lacrime, ma lei svelta si avvicina e mi blocca il pianto magicamente. E' seria e forse anche un po' triste; vorrei chiederle il perchè di questo suo stato d'animo, ma non mi lascia nemmeno il tempo di parlare:

-Avrai ragione di piangere se non apri gli occhi, figlio mio..-MAMMA TAKAO

-C..cosa?-TAKAO

-Guardati intorno, stai attento agli avversari.. in qualunque circostanza, Takao, in qualunque.. Ricorda che non ti devi fidare di lui.. vi farà soffrire, specialmente lei ne soffrirà..-MAMMA TAKAO

-Chi.. chi è lui..?-TAKAO

-Sai bene di chi sto parlando.. sto parlando di Kei, tesoro.. stai attento agli avversari: alcuni colpiscono alle spalle..tu soffrirai se non apri gli occhi, lei soffrirà..-MAMMA TAKAO

-Keiko..-TAKAO

-esatto, takao, proprio lei.. E tu puoi evitare che tutto questo accada..-MAMMA TAKAO

Piango, inevitabilmente ora le mie lacrime cominciano a rigarmi il viso.. Aprire gli occhi.. ma a cosa?? Perchè non posso più fidarmi di lui? perchè deve tornare la paura di una volta?? Lui è innamorato, ne sono sicuro.. non può essere il contrario, i suoi occhi emanano una nuova luce.. non può essere vero, mamma!! Non puoi dirmi queste cose!!

Improvvisamente, senza saperne il motivo, mi metto le mani sulle orecchie: sono consapevole di essere in un sogno, tutto quello che mi sta accadendo non è vero, è frutto della mia immaginazione! kei non farebbe mai una cosa del genere a mia sorella!! E tu mamma sparisci, per la prima volta sarei contento che tu lo facessi!! Non mettermi in testa cose che non possono esistere! Non è vero, niente è vero!! Qualcuno mi svegli per favore!!

le sue mani prendono le mie, facendomi scoprire nuovamente le orecchie:

-E' inutile nascondersi, figlio mio..-MAMMA TAKAO

-No lasciami!! Non è vero, sei una bugiarda!! kei è innamorato di lei.. Lui è..-TAKAO

-Questo non lo metto in dubbio, tesoro... ma non sempre l'amore è eterno..-MAMMA TAKAO

-C..cosa vuoi dire?-TAKAO

-Voglio dire che lei se ne deve separare al più presto, prima che lui la faccia star male..-MAMMA TAKAO

-No.. non è vero.. sparisci mamma!!! Sparisci!!-TAKAO

Non te lo fai dire due volte: te ne vai via circondata dalla stessa abbagliante luce di prima, con il solito sguardo serio che mi fissa impassibile.. Non ti ascolterò mamma.. Mi stai mentendo, ma come osi? Non può succedere, Kei.. non "la colpirebbe mai alle spalle..".. non la tradirebbe mai, non la ferirebbe mai.. Ma come ti è saltata in mente una cosa del genere?? Da dove l'hai tirata fuori??

Improvvisamente sento qualcuno che mi chiama: la mia consapevolezza di essere in un sogno sparisce di punto in bianco.. Mi alzo e corro verso quella voce, che sembra provenire dall'arena centrale di gioco di quell'immenso stadio. Arrivo alla fine del corridoio e mi guardo intorno: nessuno, non un'anima viva.. solo un tabellone emana una strana luce quasi spettrale con su due foto: una è la mia, l'altra è quella di.. Kei!!

Mi giro terrorizzato, senza saperne il motivo, e lo vedo là, ritto di fronte a quell'arena gigantesca che mi invita con lo sguardo a sfidarlo. Speri di vincere? Beh ti sbagli!

vado vicino al campo di gioco con sguardo deciso e mi metto in posizione: in men che non si dica i nostri bey vengono scagliati alla velocità della luce.

Non posso crederci: al suo primo attacco il mio Dragoon mi finisce ai piedi fumante, mentre lui mi guarda con un ghigno divertito in faccia. Non faccio nemmeno in tempo a realizzare quello che è successo che subito la voce di mia madre torna a rieccheggiare nell'aria:

-Hai perso Takao.. in tutti i sensi..-MAMMA TAKAO

Mi inginocchio, piango.. ma non per il torneo, non per la finale persa: mi accorgo che ora sugli spalti c'è qualcuno, è keiko.. sta piangendo disperatamente e mi sta chiedendo come mai non l'ho aiutata, perchè ho lasciato che "tutto questo" potesse accadere.. Ma cosa "tutto questo"?? Cosa??

-Tu lo sai Takao..-MAMMA TAKAO

                                                           FINE FLASHBACK SOGNO

 

Tremò visibilmente chiudendo gli occhi.. Cosa caspita voleva dire? Era un incubo strano quello appena avuto, aveva un qualcosa forse di paranormale.. Sua madre era sembrata avvertirlo di un pericolo sicuro e imminente, ed era quella la cosa più paurosa: sembrava un aiuto, un consiglio, una mano dal cielo per aiutarlo a risolvere quello che ancora sarebbe dovuto succedere.. Ma come poteva dar retta a quelle parole??Non erano parole vere, non potevano essere! ma allora perchè era stata proprio sua madre a dirgli tutto quello?? Cosa c'entrava lei? Quel piccolo ma importante particolare poteva essere una ragione in più per rendere tutto il suo incubo veritiero: lei probabilmente sapeva che non avrebbe creduto ad un semplice incubo fatto solamente di immagini fredde e dure.. lì serviva il suo intervento per scampare da un'ennesima sofferenza..

No, non poteva essere!! Non poteva dare retta ad uno stupido anche se ben architettato sogno! Era solo frutto della sua immaginazione e nient'altro! Eppure, quella consapevolezza di star sognando così forte.. mai sentita prima d'ora! Sembrava quasi dirgli "Ti ho chiamato in sogno per dirti una cosa che non posso più dirti nella realtà".. ma una cosa forse vera.. una cosa che solo sua madre, da lassù, poteva sapere.. perchè lei sapeva sicuramente come sarebbero andate le cose, e il fatto che avesse voluto avvertirlo gli faceva pensare ad un fatto estremamente pericoloso e doloroso..

Si prese la testa tra le mani, cercando di convincersi che un sogno non può avere certi ripiegamenti sulla realtà.. cercando di ripensare ancora al ragazzo che si era rivelato essere Kei.. no, non era così.. e quella non era sua madre! Era un'immagine di lei che il suo cervello contorto si era creata: una cosa del genere non sarebbe mai potuta succedere!

keiko lo stette a fissare dimenarsi in modo nervoso sulla sedia, prima di avvicinarsi a lui sedendo di fianco a quel corpicino tremante. Gli mise una mano sulla nuca, facendolo riprendere. Takao alzò la testa, istintivamente, ma senza guardarla in faccia:

-kaky.. ma stai piangendo?-KEIKO

Lui annuì lievemente con la testa, senza rispondere e continuando a fissare il vuoto con gli occhi rossi e tristi..

-Cosa è successo?-KEIKO

-N..niente.. solo.. un incubo..-TAKAO

-Un incubo..?-KEIKO

-S..si..-TAKAO

-E sei così sconvolto?-KEIKO

-P..perchè scusa? p..può essere...-TAKAO

Keiko gli mise un braccio intorno alle spalle, attirandolo a sè:

-Dimmi cosa hai sognato..-KEIKO

Almeno in quella occasione doveva essere il più sincero possibile, senza però ricadere in un altro timore: quello di spaventarla... di rovinare lui stesso tutto.. si, perchè non doveva rovinare la sua felicità per un maledetto sogno che non voleva dire un cavolo! Niente, voleva dire, doveva calmarsi! Non sarebbe stata la sua "falsa" madre, quella creata dalla sua mente, a fargli fare il guastafeste, la pecora nera..

Cercò di dirle la verità, almeno per quello che gli riuscì, che gli fu possibile senza creare immotivate preoccupazioni:

-Ho sognato che.. Kei.. in qualche modo insomma.. ho capito dal sogno che sarebbe successo qualcosa tra di voi.. qualcosa di brutto.. Ma.. è solo un incubo..-TAKAO

Non le disse dell'avvertimento della madre, non poteva.. quella non era sua madre! E anche giusto per il fatto che quell'elemento aiutava a rendere tutto più veritiero non glielo potè dire.. O meglio, cercava di renderlo, ma in realtà solo lui poteva sapere che era tutto falso.. tutto immaginario.. Magari la sua sorellona non l'avrebbe capito..

Keiko strinse forte a sè il fratellino, dandogli un bacio sulla testa: come era carino.. era fortunata ad avere un "fratellino" come lui..

-Io ti ringrazio..-KEIKO

-perchè?-TAKAO

-perchè.. ti preoccupi per me.. ci tieni a me.. ci tieni alla mia storia..-KEIKO

-E'.. è vero..-TAKAO

Lo strinse ancora di più, infondendogli sicurezza:

-Grazie kaky.. ma non devi farti tormentare in questo modo da semplici sogni.. non è successo niente, pulcino! hai avuto un brutto sogno e basta! Anche a me capita di sognare cose orrende, che mi lasciano sconvolta.. e alcuni sogni sembrano davvero essere veri.. ma niente è vero in sogno, te l'ho già detto! E' la nostra mente che ci fa sognare.. i sogni nascono da cose impensate.. ma è solo il nostro cervello che li struttura e li organizza.. e a volte ci fa anche spaventare.. Ma niente è vero, ricordatelo..-KEIKO

Quelle furono parole sante per il cuore del ragazzo: aveva ragione la sorella Solo la mente era capace di far sognare, di certo non qualcun'altro.. nessuno comandava i nostri sogni se non noi! E quel sogno probabilmente era stato scaturito da qualcosa che nemmeno lui sapeva spiegare, che però esisteva nella sua mente.. forse la paura per il torneo, la mancanza della madre.. il pensiero della nottata che sua sorella avrebbe passato con kei secondo lui.. E già, chissà cos'era successo...

-Keky.. con kei?-TAKAO

-Tutto a posto, grazie..-KEIKO

-Intendevo anche qualcos'altro..-TAKAO

Kaky si alzò dalla sorellona, tornando a sedere con occhi curiosi e stanchi, forse anche pieni di ringraziamento per le parole della ragazza, che ora lo fissava divertita..

-beh..ecco...-KEIKO

-Ok, ho capito.. il reggiseno non è rimasto addosso a lungo, come avevo previsto, giusto?-TAKAO

keiko arrossì di botto sotto lo sguardo ora da furbetto di Takao, che sembrava aver quasi cambiato atteggiamento..

-Bhe insomma..-KEIKO

-Capisco.. e.. tu ne sei felice?-TAKAO

-Tantissimo.. non ha fatto altro che migliorare le cose tra noi due, legandoci forse di più.. sono felicissima, è un ragazzo dolcissimo e stupendo..-KEIKO

Takao sorrise: ma si, in fondo, anche volendo, come si faceva a pensare male del "nuovo Kei"? Era davvero innamorato, e forse quella sera sua sorella aveva fatto bene a lasciarsi andare.. nei suoi occhi brillava una luce strana, la luce della gioia e dell'amore per quel ragazzo che l'aveva resa felice..

-Ne sono contento..-TAKAO

La ragazza fissò il fratellino con aria serena, prima di dirgli:

-Stai meglio adesso?-KEIKO

-Eh?.. beh.. si, grazie Keky.. mi sono davvero servite le tue parole..-TAKAO

-Bene.. e ricordatele.. e non dimenticare che Kei è semplicemente magnifico.. ci amiamo kaky, e ora siamo legati come non mai..-KEIKO

-E' quello che volevo sentirmi dire.. grazie ancora.. se tu sei felice, io lo sono il doppio..-TAKAO

A Keiko gli occhi divennero improvvisamente lucidi; si avventò sul fratellino, abbracciandolo: quanto gli voleva bene! Quanto era importante per lei!  E quanto lei lo era per lui... solo lei sarebbe stata capace di consolarlo, di aiutarlo a convincersi che niente era come aveva appena visto..come aveva appena sentito.. Solo lei avrebbe saputo farlo sorridere anche con delle semplici parole, in così poco tempo.. Si rese ben presto conto che mai avrebbe potuto farne a meno..

-Grazie..-TAKAO

-Sono io che devo ringraziarti..-KEIKO

Si staccarono lentamente, guardandosi sorridendo: ora kaky si sentiva davvero meglio, grazie alle sue parole, ai suoi abbracci..a lei! Sua sorella era una persona insostituibile! Forse mai avrebbe trovato una ragazza in grado di comprenderlo in quel modo..

Fu risvegliato improvvisamente da una domanda di keky:

-Allora.. ti fa ancora schifo pensare a Kei sotto un'altra veste??-KEIKO

-Bleaahhh!! Adesso che mi ci fai pensare.. si!! Brrrr, che scena!!-TAKAO

-Eheheh.. sei propri un ragazzino...-KEIKO

-Sarà.. ma non sono ancora pronto a pensare certe cose!-TAKAO

-Si, hai ragione.. Dai adesso andiamo a dormire.. si vede che sei stanco..-KEIKO

-hihihihi.. e tu lo sarai più di me immagino.. Ahia!!-TAKAO

-Smettila di fare il pervertito!!-KEIKO

-ma che ho detto? scherzavo..-TAKAO

I due si alzarono all'unisono, mentre takao era impegnato anche a massaggiarsi la testa appena urtata con poca gentilezza dalla mano della sorellona, che rideva ora divertita..

-Si.. ridi ridi.. mi hai fatto male..-TAKAO

-ma sei così sensibile?-KEIKO

-E si, ho una pelle delicata io!!-TAKAO

-Finiscila e sali..-KEIKO

Keiko spense la luce della cucina e poi raggiunse Takao che già stava salendo le scale.

Arrivati in camera, Keiko si tolse i vestiti rimanendo in biancheria intima per poi infilarsi sotto le coperte col fratellino:

-Hey, non scambiarmi per Kei stanotte..-TAKAO

-Non ti preoccupare, sarebbe impossibile..-KEIKO

-Umpf.. solo perchè ha qualche muscoletto in più di me..-TAKAO

-Che noioso che sei..-KEIKO

-Io non so cosa ci vedete voi ragazze nei palestrati.. sembrano dei manichini.. invece secondo me un po' di forme stanno bene..-TAKAO

-Ti stai confondendo con le ragazze kaky..-KEIKO

-Pensala come vuoi..-TAKAO

-ma non sto dicendo che hai un brutto fisico..-KEIKO

-Ambeh.. dicevo bene..!-TAKAO

-però.. ecco, non ti farebbe male mangiare qualcosina di meno..-KEIKO

-Eh?? Come osi??-TAKAO

-Sssh, cretino!! Ma no dai, stai bene così kaky.. non è il fisico che conta in un ragazzo..-KEIKO

-Uff.. speriamo tu non sia l'unica a pensarla così..-TAKAO

-ma no che non sono l'unica.. adesso dormi!-KEIKO

-Umpf.. ok.. buona notte Keky..-TAKAO

Il ragazzo le si avvicinò dandole un lieve bacio sulla guancia, prima di tornare a sdraiarsi..

-Notte kaky..-KEIKO

takao sorrise e girò le spalle verso la sorellona: che stupido che era stato.. quei due ora erano talmente legati stretti che potevano essere scambiati per due salami, probabilmente.. lo si leggeva negli occhi della sorella.. la luce di felicità era ancora più accentuata del solito: come si poteva pensare ad un imminente pericolo? Si amavano, e quello era quello che contava, quello che non avrebbe mai fatto accadere nulla.. Non c'era nulla per cui aprire gli occhi: lui gli occhi li aveva già ben aperti, e tutto quello che riusciva a vedere era amore tra kei e Keky.. Era solo stato un sogno, irreale, fantastico.. e nient'altro.. dovette ringraziare nel suo cuore ancora una volta keky per averglielo fatto capire ancora di più: non c'era nessun pericolo.. e lui doveva smetterla di credere ad ogni minima cavolata che gli si presentava davanti agli occhi nella notte, frutto della sua mente contorta e stramba..!

Si addormentò, con un sorriso sulle labbra, dormendo sereno vicino alla persona per lui più importante..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Le semifinali-Bad acting ***











I pochi giorni rimanenti prima del torneo passarono molto in fretta.. Takao, Max e Rei non fecero altro che allenarsi ogni pomeriggio, prendendolo ormai come un appuntamento fisso, mentre Kei, a quanto sembrava, preferiva allenarsi da solo.

Rei ci mise tutta la sua buona volontà per staccarsi da Keiko, e di certo qualcosa riuscì ad ottenere: ora la sua presenza non lo distraeva più, riusciva a concentrarsi su quello che faceva, riusciva a pensare ad altro e a torturarsi di certo meno di quello che gli capitava prima, causando la grande felicità improvvisa di Takao. Nonostante tutto i rossori, l'emozione del parlarle, la vicinanza a lei ancora erano cose che lo turbavano, ma promise a se stesso di cacciarle via il più presto possibile: il peggio ormai se ne stava andando.. D'altronde, come faceva a non fantasticare davanti a quelle magnifiche gambe lunghe, davanti a quelle forme tanto perfette e anche abbastanza "piene"?  ma questa era la cosa che meno gli importava: la cosa peggiore era la tremenda lotta interiore che lo turbava, che non gli permetteva di accettare la realtà, e quella ormai stava scomparendo, per sua fortuna! Si stupì per primo dell'impresa che gli stava riuscendo alla perfezione: forse aveva ragione Takao.. non era amore, per quello stava tutto riuscendo al meglio.. quello che lo ostacolava era probabilmente solo testardaggine riguardante un'attrazione fisica paurosa, che lo induceva a volerla solo per sè nel suo profondo.. Una cosa rimase sicura, però: continuava a desiderarla ardentemente..! Purtroppo quel grande desiderio non accennava a scomparire.. ma poco gli importava: la cosa più importante era che stava imparando, bene o male, ad accettare quello che gli si proponeva davanti agli occhi..

La ragazza continuò a non notare niente nel suo comportamento, forse perchè non le importava.. o forse perchè mai se lo sarebbe potuto immaginare nonostante i dubbi che il fratellino aveva confessato di avere.. lei non riusciva a vedere niente di sbagliato in Rei.. era un bravo attore.. ma anche i bravi attori a volte non sempre riescono ad entrare al meglio nella loro parte, a volte sbagliano.. la differenza sta nel semplice fatto che loro possono rifare la scena, una volta accortosi dell'errore.. Rei no..

 

-Guarda Kaky.. sei nel secondo giro di seminfinali..-KEIKO

-Umpf.. che pizze..-TAKAO

Keiko e Takao stavano appartati davanti alla porta che dava al corridoio degli spogliatoi, fissando il tabellone che segnalava l'ordine delle due sfide che si sarebbero tenute quel giorno. Lo stadio stava a poco a poco riempiendosi di gente: takao potè notare che, tra la folla, c'erano anche alcuni blader che erano stati sconfitti ai primi gironi ad eliminazione diretta: probabilmente non stavano nemmeno loro nella pelle di scoprire chi sarebbero stati i due finialisti, un po' come lui.. Ma dovette ammettere che era anche molto agitato quel giorno: sentiva il suo cuore schizzargli fuori dal petto e un lieve accenno di nervosismo crescere anche sotto la sua pelle e nei suoi muscoli. per tutta la notte precedente non aveva fatto altro che pensare ai suoi avversari: uno più bravo dell'altro, non c'era che dire.. nemmeno agli allenamenti era stato facile batterli, senza contare anche le volte che aveva perso.. Bene o male le strategie di Rei e Max poteva dirle di conoscerle, ma quelle di Kei.. le cose si mettevano piuttosto male!

Sospirò lentamente: in fondo, non era con lui che doveva battersi quel giorno.. probabilmente non sarebbe nemmeno arrivato alle finali: Max era abbastanza forte da poterlo sovrastare, secondo lui..!

-Agitato?-KEIKO

-Umh.. abbastanza..-TAKAO

-Dai.. ti sei allenato per una settimana intera..-KEIKO

-Lo so, ma Rei è forte..-TAKAO

-Si, ho visto.. ma te la caverai alla grande fratellino!-KEIKO

La ragazza diede una lieve pacca sulla spalla al fratellino, facendolo sorridere. Diedero un'ultima occhiata agli spalti, ormai quasi pieni di persone rumorose e impazienti, prima di dirigersi verso il camerino.

Improvvisamente, furono richiamati da una voce già sentita:

-Hey guys!!-...

-Eccolo..-KEIKO

-Hey, ciao Max!-TAKAO

-Ciao..-KEIKO

-Che allegria..-MAX

keiko sorrise a Max, prima di sentire un'altra voce, altrettanto conosciuta:

-Hey ci sono anche io! Ciao ragazzi!-PROF K

-Ops, scusa, ma sei basso.. non ti vedevo..-KEIKO

-Keky!!-TAKAO

-hey..-PROF K

-Ma scherzavo, prof!-KEIKO

-Piuttosto, come mai così presto Takao? Non è da te..-MAX

-Umpf.. smettila di fare lo spiritoso..-TAKAO

-E' che ha dormito poco stanotte.. è agitato..-KEIKO

-Capisco.. anche io lo sono, da morire.. Kei mi fa paura! Non conosco nemmeno una sua tattica di gioco!-MAX

-Ehehe..Non faccio commenti..-KEIKO

-Umpf..-MAX

-hey ragazzi, andiamo in camerino: devo mangiare il panino che mi sono portato da casa perchè ho fame!-TAKAO

-Di già? Sei un bidone..-KEIKO

-Senti, devo essere in forma per il torneo ok??-TAKAO

-Ok ok..-KEIKO

I quattro arrivarono davanti la porta del camerino; entrarono, e vi trovarono un altro ragazzo di loro conoscenza..

-Ciao Rei!-MAX

-Eh? Oh ciao ragazzi.. scusate, stavo pensando..-REI

-Tutto solo?-MAX

-Beh si..-REI

-hey, ma non ti ho nemmeno visto arrivare.. è da tanto che sei qua?-TAKAO

-No, pochissimo..-REI

takao smise di parlare, richiamato dal cibo contenuto nel suo zaino; il prof si attaccò al computer, stranamente, e Max si mise a fare lo spione osservando quello che faceva.. Keiko e Rei rimasero nella stessa posizione, la prima ritta davanti alla porta, mentre il secondo seduto, con lo sguardo basso, fisso sul suo Driger..

la ragazza si guardò intorno perplessa, come se stesse cercando qualcuno..

-Hey rei, hai visto per caso kei?-KEIKO

Il cinese, come risvegliato, alzò la testa di scatto: il fatto di sentire gli occhi di lei puntati dritti nei suoi gli fece salire un caldo strano alle gote, per l'ennesima volta ormai: ogni volta che gli rivolgeva la parola era sempre la stessa storia!

prese uno sguardo triste: kei.. solo a lui pensava... ma in fondo era normale, non poteva pretendere diversamente.. Si rese conto come diversi flash di malinconia riuscivano a tornargli nella mente improvvisamente, sensazioni che lui cercava immediatamente di cacciare via, per non tornare vittima di quella voce di egoismo e tortura interiore..

Distolse i suoi occhi dalla ragazza, fingendo di guardarsi in giro:

-No, sinceramente ancora non l'ho visto oggi..-REI

-Capisco.. speriamo non faccia tardi..-KEIKO

-Ti manca il tuo piccioncino?-MAX

-Zitto!-KEIKO

-Ma che ho detto?? Possibile che tu  ce l'abbia su con me??-MAX

-Possibile che riesci sempre a dire la cosa sbagliata nel momento sbagliato??-KEIKO

-Possibile che tu sia così scorbutica??-MAX

-ragazzi, non cominciate.. qua dentro c'è già abbastanza tensione, non vi ci mette anche voi..-PROF K

max e Keiko si voltarono le spalle a vicenda come due bambini dopo un litigio, prima che lei potesse aprire la porta per andare a farsi un giro, sperando di incontrare Kei in qualche posto nascosto, in preda magari ai suoi pensieri nascosti. Non fece nemmeno in tempo ad aprire la porta che le arrivò in pieno viso, colpendola dritta al naso:

-Ahia! E stai attento!!-KEIKO

-Oddio keiko.. scusa non ti avevo visto..-...

-Umpf, ma la prossima volta..ehm, oh ciao Kei..-KEIKO

Il ragazzo le sorrise dolcemente facendo la sua comparsa nel camerino e facendo così voltare tutti.

-Gnam.. gnao kei..-TAKAO

-Kaky, manda giù prima di parlare..-KEIKO

Il ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli salutò i ragazzi con un cenno del capo, prima di prendere tra le mani il volto della ragazza per guardarle il naso, che ora era diventato bordeaux della botta appena presa:

-Ti ho fatto male?-KEI

-No, tranquillo..-KEIKO

Sorrise di nuovo, fissando prima il naso che non smetteva mai di diventare sempre più rosso, poi gli occhi della ragazza: magnifici come sempre.. Era piuttosto agitato per la semifinale, ma la sicurezza che aveva nelle sue doti e lo sguardo complice della sua amata lo fecero tranquillizzare all'istante.. Come per ringraziarla e anche per scusarsi, le diede un lieve bacio sulle labbra: non riusciva a dare il meglio di sè in quelle effusioni davanti agli altri, sapendo tra l'altro che sicuramente tutti gli occhi in quel momento erano puntati su di loro! Riusciva a sentire il loro peso gravargli sulle spalle, il peso di quegli sguardi magari attoniti o magari divertiti.. Ma uno sguardo in particolare sembrava quasi sopprimerlo..

Lasciò dolcemente il volto di Keiko e si girò verso la causa principale di quel peso, mentre tutti gli altri fecero finta di non aver visto niente: il Prof tornò a battere i tasti del computer, Max rise silenziosamente divertito girandosi da un'altra parte, mentre Takao.. beh, lui non aveva mai smesso di fare quello che più lo appagava, mangiare! ma kei non stava a guardare loro, stava a guardare un'altra persona..

-Rei, tutto a posto?-KEI

Rei sembrava avere un'espressione rassegnata, forse un po' triste, e continuava a fissare il vuoto sotto di lui, e Kei era sicurissimo che prima li stesse guardando, avendolo visto appena prima abbassare lo sguardo velocemente.. al cinesino quella scena appena vista non piaque affatto: sarebbe voluto essere lui al posto di kei, e purtroppo si accorse di come quel sentimento contrastante crescesse sempre di più quando li vedeva insieme..

Alzò lo sguardo, mantenendo la sua espressione: nel vedere kei fissarlo distaccato e forse anche un po' dubbioso, cercò di far tornare tutto alla normalità, come meglio gli riuscì:

-Si.. è tutto a posto.. sono solo agitato, tutto..tutto qua!-REI

-Capisco..-KEI

Il cinesino di affrettò ad abbassare ancora gli occhi a terra, consapevole di avere gli occhi di kei puntati su di lui.. Il ragazzo tatuato non potè fare a meno di notare visibilmente la sua espressione, che sembrava averlo colto non appena aveva baciato la sua ragazza.. alcuni terribili dubbi ricominciarono a sorgere dentro di lui, mentre il suo sguardo si faceva sempre più freddo sotto gli occhi spaventati di keiko e Takao, che ora stranamente si era ritrovato a masticare più lentamente..  ma non era il momento di dubbi, non voleva rovinare quel giorno, non voleva farsi sorgere problemi forse inesistenti, specialmente dopo che keiko lo aveva rassicurato del suo amore per lui..

Quasi istintivamente, circondò con le braccia le spalle della ragazza, stringendola a sè e chiudendo gli occhi.. forse, era un modo per dirle: "nessuno ti porterà via da me", o almeno, quello fu ciò che Kaky aveva capito da quell'abbraccio improvviso.. Dannazione, kei era troppo furbo.. vedeva troppe cose! Sperò con tutto il cuore che quelli che avesse in quel momento in testa fossero solo stupidissimi dubbi che avrebbe in fretta cacciato via: non poteva capire tutto da così poco!

Tornò a mangiare il suo panino alla stessa velocità di prima, quasi per distrarsi: doveva pensare solo al torneo e a nient'altro! Quel giorno, niente e nessuno avrebbe potuto distrarlo!

Keiko e Kei si staccarono improvvisamente: la ragazza fissò negli occhi kei, il quale cercò di apparire il più tranquillo possibile.. era bravo a fare l'indifferente, non gli riuscì difficile.. Stettero a guardarsi per alcuni istanti nuovamente sotto gli sguardi di tutti, specialmente di lui, Rei.. quasta volta però stette bene attento a guardarli solo con la coda dell'occhio inspirando profondamente: non credeva che quel desiderio egoista potesse rinascere così facilmente davanti a quella scena di loro due insieme.. Non seppe nemmeno lui spiegarsi il perchè..

-Hey Prof.. non sono carini?-MAX

-Eh si.. chi l'avrebbe mai detto..-PROF K

-Guarda la faccia di takao..-MAX

Il brunetto, che aveva appena finito in tempo record il suo panino mattutino, stava a guardare i due innamorati con un ghigno divertito sulle labbra, quasi fosse stata la più bella visione che avesse mai potuto vedere..Distolse per qualche attimo lo sguardo da loro, tornando a fissare Rei, che forse era l'unico che in quel momento non stesse guardando quella scena.. o almeno, la stava guardando, però senza dar troppo nell'occhio..! Subito il suo volto prese un'altra espressione, quasi di dispiacere immenso: si immaginava che, nel vederli insieme, sarebbe stato un brutto "colpo" per lui, ma non fino a questo punto.. Sembrava abbattuto, un cane maltrattato..

Gli si avvicinò e gli si sedette accanto, facendolo quasi spaventare..

-Hey Rei.. ricordati che ti eri promesso di vincere, e non la nostra sfida..-TAKAO

Rei fissò per l'ultima volta kei e Keiko, prima di girarsi con la stessa espressione di prima verso il brunetto, espressione che però si tramutò improvvisamente in un sorriso:

-Lo so.. Forse non ho ancora vinto, ma vincerò..-REI

-Rei.. ti sta tornando la fissazione di prima? Forse più forte? Sii sincero..-TAKAO

Rei sospirò, prima di dare una risposta al ragazzo che lo fissava speranzoso di un suo no..

-Non lo so.. so solo che.. mi da fastidio, e non so perchè..-REI

-Dai.. andrà tutto a posto: sei un ragazzo forte, te lo si legge in faccia!-TAKAO

-Grazie takao..-REI

Takao sperò con tutto il suo cuore di non dover tornare alla situazione di partenza.. non doveva succedere! tirò fuori sorridendo dalla tasca il suo Dragoon, mostrandolo al ragazzo:

-E non dimenticare cmq il nostro incontro..-TAKAO

-Quello mai!-REI

Il ragazzo dai lunghi capelli corvini trovò finalmente il coraggio di sorrdere, mentre la voce di DJ man che salutava la folla e le grida del pubblico diedero loro il segnale che il torneo stava per iniziare..

-Oh my God!!-MAX

-Finalmente..-TAKAO

I 5 ragazzi più Keiko uscirono dal camerino e si diressero verso la porta che dava sul campo di gioco: avevano tutti un passo deciso, tranne Max che si sentiva le gambe cedere e lo sguardo forte e aggressivo che Kei sembrò prendere all'improvviso di certo non lo aiutava.. Si fece coraggio da solo, tirando istintivamente su le spalle e procendendo come gli altri per tutto quello che gli riuscì di fare..

Si fermarono appena dietro alla porta semi-aperta, ascoltando la voce di DJ Man che aveva cominciato a risuonare nello stadio..

-ma quello grida sempre??-KEIKO

-E va beh.. ma quanto dei menosa!!-MAX

-Umpf..-KEIKO

-Shhh!!-PROF K

Le urla del pubblico si fecero sentire sempre di più quando DJ Man ricominciò a parlare:

-Bene, siamo finalmente giunti alle seminifinali tanto attese! Vedremo sfidarsi i 4 vincitori dei gironi ad eliminazione diretta: Max Mizuhara, Takao Kinomiya, Rei Kon e Kei Hiwatari! Come potete vedere dal tabellone, le due coppie di sfidanti saranno, per il primo turno, Max e Kei, mentre per il secondo, Takao e Rei!-DJ MAN

Max strinse in un pugno il suo bey: la paura cominciò ancora a prendere il sopravvento su di lui, ma fece attenzione a non farsi contagiare troppo: ce l'avrebbe fatta, a qualsiasi costo! Purtroppo però non era l'unico a pensarla così: quello era forse il pensiero che girava per le teste di tutti gli altri, ma non importava! Sebbene la dimostrazione di forza data da kei nel girone D fosse stata veramente spaventosa, non si sarebbe lasciato impressionare..

keiko guardò divertita le facce dei 4 ragazzi, soffermandosi su quella forte e decisa del fratellino: ce l'avrebbe fatta, ne era sicura..

-Adesso basta con le chiacchiere!! Diamo inzio a questo torneo!!- DJ MAN

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Le semifinali-Bad acting parte 2 ***














-Passiamo quindi subito a chiamare i primi due blader che disputeranno i primi incontri di semifinale: Max e Kai!! Ragazzi, siete pregati di avvicinarvi all'arena!-DJ MAN

keiko si girò verso il suo innamorato abbracciandolo come per infondergli coraggio, anche se sapeva benissimo che in fondo non ce ne sarebbe stato bisogno: era sicuro di sè, sicuro delle sue capacità, e i suoi occhi non lasciavano trasparire nessun alone di paura.

Nonostante tutto, l'abbraccio fu molto ben accolto da Kei, che strinse per la vita la ragazza per qualche attimo con un braccio sussurrandole un "grazie" che la fece sciogliere..

-Buona fortuna amore..-KEIKO

Kei le sorrise: non sarebbe stato difficile battere Max, gli dava sinceramente l'aria di un tipo non troppo sveglio!

Il ragazzo tatuato si staccò improvvisamente dalla ragazza, dando un ultimo sguardo agli altri ragazzi: come previsto, Max sembrava essere molto agitato.. e di certo ne aveva perfettamente motivo.. Sorrise in un ghigno di soddisfazione prima che la sua espressione potesse cambiare totalmente, di punto in bianco: Rei.. ancora quella stessa espressione di prima, quella faccia abbattuta e triste.. c'era qualcosa che non andava, o forse era solo una sua impressione? Ma non era il tempo per pensare ad altro, doveva concentrarsi!

-keiko, tu per chi tieni?-MAX

-Umpf, che domande.. per Kei no?-KEIKO

-Umpf.. tanto lo immaginavo!-MAX

-Dai vai, se no quel pazzo di DJ man sclera del tutto!-KEIKO

Max lasciò la ragazza con fare imbronciato e divertito, stringendo forte il suo Draciel per poi raggiungere kei che, nel frattempo, si era già avvicinato all'arena. Il biondino, nel vedere il ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli ritto con fare fiero e deciso davanti a lui, sentì per qualche istante le gambe cedere per la seconda volta..Sembrava essere sicuro di vincere, e un motivo di certo ci doveva essere! Forse, la forza che aveva dimostrato una settimana prima, non era niente in confronto alle sue reali capacità!

-Bladers in posizione!!-DJ MAN

La voce di Dj Man lo fece risvegliare: no, non importava quanto kei fosse stato forte.. lui l'avrebbe battuto! Anche giusto per vedere che faccia avrebbe fatto Keiko nel vedere il suo piccioncino battuto da lui! Sorrise divertito sotto i baffi: vendetta!!

-3..2..1.. Prontiii.. lancio!!-DJ MAN

-Vai Draciel!!-MAX

-Attacca Dranzer!!-KEI

I due bey schizzarono nell'arena come due fulmini; nonostante gli attacchi di Dranzer, la forte difesa di Draciel sembrò riuscire a resistere. Max sorrise: forse qualche possibilità ce l'aveva in fondo!

I suoi occhi si spalancarono di fronte ad una scena improvvisa: il bey di kei era balzato come un fulmine al di sopra del suo; ogni tentativo di evasione o di difesa gli era a quel punto impossibile: Dranzer sembrava come inchiodato sulla parte superiore del suo Draciel. La velocità di quest'ultimo continuava a diminuire ininterrottamente, lasciando il povero Max senza fiato e senza nessuna idea in testa..

-A quanto pare il tuo Draciel sta perdendo velocità..-KEI

Max fissò il suo avversario: ormai non aveva più speranze di vincere quel match..

Intanto, dietro la porta che dava al corridoio dei camerini, i 4 ragazzi compresa Keiko stavano l'uno ammassato sull'altro per vedere come procedeva la sfida tra i due:

-Qui le cose si mettono male per Max..-PROF K

-E' un imbecille, deve reagire!! Ci sarà pure un modo..-TAKAO

-No takao, ti sbagli.. purtroppo la stabilità di Dranzer e il suo duro colpo inflitto all'avversario non lasciano via di scampo per Max..-REI

-Grande Kei! Lo sapevo che non ci avresti messo molto a..-KEIKO

-Keiko!! ma ti sembra il caso??-TAKAO

-Si mi sembra!!-KEIKO

-Hey, non cominciate voi due.. Takao, è logico che lei stia dalla parte di kei..-PROF K

-Umpf..-TAKAO

Improvvisamente la voce di DJ Man, annunciò la fine della sfida, finita come ci si poteva aspettare:

-Il beyblade di Max si è fermato sotto lo strano attacco di Dranzer, quindi il vincitore di questo primo match è Kei!!!-DJ MAN

Il ragazzo tatuato richiamò fieramente il suo bey sotto le grida del pubblico, mentre Max si limitò a raccogliere con aria rassegnata il suo Draciel nell'arena, ormai messo fuori gioco grazie ad una stranissima ma vincente tattica di gioco di kei.. pensò che sicuramente l'avrebbe usata anche durante il secondo match, e lui doveva impedirglielo! Chiuse per qualche istante gli occhi, per poi riaprirli con uno sguardo totalmente diverso da quello precedente..

-Hey, I got it!!-MAX

-Umh..ma che dice..?-KEI

-Ok, siete pronti per il secondo match?? Balders in posizione!!-DJ MAN

Kei fissava il biondino pensieroso e perplesso: da dove saltava fuori quello sguardo allegro? Se pensava di mettergli paura si sbagliava di grosso!!

-3..2..1.. prontiii.. lancio!!-DJ MAN

-Hey, avete visto la faccia di Max?-PROF K

-Già, mi sa che ha trovato la soluzione che avevo pensato anche io..-REI

-Cosa? Quale?-TAKAO

-Come avete visto, max ha lanciato il suo bey in un modo diverso, cambiandone quindi il senso di rotazione..-REI

-Umh.. hey certo, ci sono! Girando nell'altro senso dovrebbe annullare l'attacco di Dranzer, giusto? E' così??-PROF K

-Esatto..-REI

-Eh? Voi dite..? Mah..-TAKAO

-Io non dico: Kei è troppo forte per max..-KEIKO

-Uff..-TAKAO

Gli occhi della ragazza brillavano: guardare il suo innamorato giocare le faceva salire una strana emozione dentro, in un modo assolutamente strano..  Avrebbe vinto, ne era più che sicura..

-Hey guardate!!-TAKAO

I quattro ragazzi tornarono ad accavallarsi l'uno sull'altro, gurdando estasiati la scena che si proponeva davanti ai loro occhi: Dranzer si era fermato, e con un colpo secco e decisivo, Draciel finì la sua opera buttandolo fuori dall'arena di gioco..

-Yeah!!!-MAX

-N..non è possibile..-KEI

Il bey di kei era ormai ai suoi piedi: ancora non ci poteva credere in quello che era successo.. battuto così, da un ragazzino con l'aria da imbecille..! Non era da lui! Avrebbe dovuto notare il diverso senso di rotazione di Draciel, avrebbe dovuto pensare a quello che sarebbe successo prima di sferrare ancora il precedente attacco che nel primo match risultò vincente..

Raccolse con nervosismo estremo il suo bey, mentre DJ Man ricominciò a parlare:

-Colpo di scena!! Max ha messo fuori gioco il bey di Kei con un attacco decisamente astuto! Quindi, il vincitore del secondo match è proprio lui, Max!-DJ MAN

-Avete visto..?-REI

-Caspita..-PROF K

-Umpf.. Kei vincerà! E' stata solo fortuna!-KEIKO

-E' stato solo furbo, se vuoi saperlo! ma tu che ci capisci in queste cose??-TAKAO

Intanto, Kei stava ritto di fronte all'arena, fissando il suo avversario con aria impassibile e fredda; Max si sentì gelare le vene quando vide un ghigno divertito sul volto del ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli, segno inconfodibile che aveva qualcosa in testa decisamente non molto bello per lui..

-Non pensare di essere più forte di me..-KEI

Era incredibile come il suo atteggiamento cambiasse ogni volta che si parlava di Beyblade, ogni volta che si ritrovava a sfidare qualcuno.. Sembrava essere ancora più freddo e spietato di quello che gli parse di vedere nei primi giorni che lo aveva visto.. Si fece coraggio e si mise in posizione per la terza volta sotto comando di DJ Man, cercando dentro di sè tutta la forza, il coraggio e l'ottimismo che riuscì a trovare..

Al via del telecronista, i due bey furono lanciati nell'arena con più decisione del solito: era l'ultimo match, entrambi non potevano permettersi di perdere, specialmente in quella situazione di parità..

-Max è nervoso..-TAKAO

-Secondo me vince Kei.. guarda come è sicuro di sè!-KEIKO

-Io dico che sta facendo solo lo sbruffone!!-REI

Takao, Keiko e il prof K si girarono all'unisono verso il cinesino, che non mollava lo sguardo dall'arena.. o almeno, non lo mollò fino a quando non concepì quello che aveva appena detto con tono piuttosto aggressivo.. Non si rese nemmeno conto, in un primo istante, di quella terribile gaff: era una cosa che pensava nel suo profondo, una frase forse uscita per il gravoso peso che Kei e Keiko gli stavano facendo sentire sulle spalle, sempre di più, e che forse non riuscì a tenersi dentro.. Era come se in quel momento un minimo sfogo avrebbe per forza dovuto averlo! ma di certo, non fu dei migliori..

-Rei..-KEIKO

Rei mollò il suo sguardo serio e aggressivo non appena sentì le parole della ragazza: non lo aveva mai sentito parlare in quel modo, chissà cosa gli passava per la testa..

-Non sta facendo lo sbruffone.. se Kei dice una cosa la pensa veramente e ne è sicuro..-KEIKO

-Eh?.. ehm.. ecco io.. non volevo proprio dire quello..-REI

Il cinesino abbassò la testa sotto lo sguardo perplesso e triste della ragazza, quando improvvisamente Takao riuscì a prendere il controllo della situazione:

-Hey ragazzi, guardate come va la sfida!-TAKAO

Keiko e il Prof si girarono, mentre il brunetto si mise cautamente dietro loro con Rei, che ancora non accennava ad alzare il capo e in quel momento faceva segno ripetutamente di no con la testa:

-Rei.. lo pensavi veramente..?-TAKAO

Le sue parole era sussurrate a bassa voce, quasi all'orecchio di Rei: in fondo, c'era un gran rumore là fuori, di certo keiko non se ne sarebbe accorta del loro piccolo discorso.. era anche troppo impegnata a guardare il suo amore con gli occhi che le brillavano..

-Forse.. dovevo sfogarmi in qualche modo e.. non me ne sono reso conto..-REI

-Cosa succede?-TAKAO

-Secondo te.. te l'ho già detto, il loro fare mi irrita, specialmente quando sono insieme..-REI

-ma così tanto?-TAKAO

Rei fece cenno di si col capo, senza alzare minimamente lo sguardo da terra. Takao capì che le cose stavano peggiorando: era troppo complicato capire cosa pensasse Rei in quel momento, anche perchè forse nemmeno lui lo sapeva! Ma le cose non dovevano assolutamente tornare al punto di partenza, o sarebbe stata la fine..

-Rei.. ti stai arrendendo..-TAKAO

-No, non mi sto arrendendo!-REI

-E invece si.. Rei combatti come sai fare tu, questo è l'ultimo stadio.. vedrai che dopo ne sarai felice e soddisfatto.. devi saper reagire, certo, ma non in questo modo.. tu sai cosa intendo..-TAKAO

Il cinesino non rispose, ma in cambio alzò la testa, guardando davanti a se Keiko che, illuminata dalla luce che proveniva dal centro dell'arena, sembrava ancora più bella.. più desiderabile.. Scosse nuovamente la testa: quella confusione micidiale stava tornando, forse non era ancora pronto a vederli insieme.. Ma perchè doveva essere pronto poi? Lei.. non poteva fargli quell'effetto, lei non era nessuno, tanto meno la ragazza veramente AMATA..

-Io non capisco più niente..-REI

-Rei ti prego.. vinci per me.. e per te..-TAKAO

Gli occhi pieni di lacrime del brunetto gli fecero sciogliere il cuore: aveva ragione, si stava arrendendo, e non poteva permetterselo: stava mettendo in gioco una cosa troppo grossa e delicata.. la felicità di due persone..

Sorrise, prima di mettere una mano sulla spalla a Takao:

-Lo farò vedrai..-REI

-Bravo keii!!!!!-KEIKO

-Cos..-TAKAO

-Incredibile gente!! L'attacco finale sferrato da Dranzer è stato un durissimo colpo per Draciel che, nonostante le sue doti di difesa che ci sono state rese note precedentemente, non ha saputo resistere all'attacco messo in atto dal beyblade di kei! Quindi, il vincitore del terzo match, nonchè finalista, è Kei!!!!-DJ MAN

Kei richiamò il suo Dranzer, prima di voltarsi e tornare verso i camerini senza nemmeno accennare un saluto al pubblico o una strinta di mano a Max, il quale stava inginocchiato al suolo con in mano il suo beyblade: non poteva essere! La sua difesa si era dimostrata un vero e proprio fallimento nei confronti degli attacchi micidiali di Kei.. era fuori ormai..

Una lacrima sembrò scendergli su una guancia, ma svelto l'asciugò e, dopo un triste saluto al pubblico, si diresse verso la porta che dava sul corridoio, dove lo attendevano i suoi amici.

Chiuse lentamente la porta, lasciata in precedenza aperta da Kei, il quale ora se ne stava in un angolo con la sua keiko che lo abbracciava e si complimentava con lui. Improvvisamente, l'espressione del suo volto era cambiata: sembrava essere il kei che lo aveva salutato al bar qualche giorno prima.. un kei sereno e felice.. Incredibile, era tutto incredibile.. era una cosa fuori dal mondo come un combattimento di Beyblade e la sua voglia di vincere potessero trasformalo in un avversario freddo e impassibile..

Improvvisamente fu richiamato dalla voce dei suoi amici:

-Dai Max, non te la prendere.. ti sei cmq fatto onore!-TAKAO

-Grazie Takao..-MAX

Il biondino abbozzò un sorriso, quando la voce di keiko lo fece voltare verso i due innamorati:

-Mi dispiace Max, veramente..-KEIKO

Sembrava davvero dispiaciuta, voleva dire che allora qualcosa di lui "le importava". Sorrise ancora tristemente, prima di risponderle con un:

-Fa niente.. è tutto a posto..-MAX

In realtà non era tutto a posto: poteva avere ragione Takao, si era fatto onore, ma non riusciva ad accettare il fatto di essere stato sconfitto alle semifinali, ad un passo dalla finale! Strinse il suo Draciel nella tasca dei pantaloni, prima che il suo sguardo potesse essere catturato da un'altra persona, kei.. gli stava quasi sorridendo, ma non in modo sarcastico, ma quasi come per dire "hai giocato bene, bravo.." oppure "mi è piaciuto battermi con te".. Ancora più strano: perchè quello sguardo era dipinto solo ora, mentre prima sembrava essere addirittura un'altra persona? Tornò a guardare Keiko: certo che faceva un gran bell'effetto a quel ragazzo, sembrava cambiarlo! Si poteva vedere lontano un miglio la loro felicità!

-Tra poco daremo inizio al secondo e ultimo turno di semifinali..-DJ MAN

-Uff, tra poco tocca a noi Rei..-TAKAO

-Già..-REI

Il cinesino tirò fuori dalla tasca dei suoi pantaloni larghi il suo Driger, avvicinandosi al suo amico e sorridendogli in segno di conforto: voleva mostrargli che non si stava arrendendo, che non sapeva combattere solo a beyblade! Ce l'avrebbe fatta, e in particolare in quella prossima sfida ce l'avrebbe messa tutta per arrivare alla finale, per battersi con Kei.. Si rese ben presto conto che la stava forse mettendo un po' troppo sul piano personale, ma battere Kei gli sembrò quasi un segno di "vendetta", di VINCITA totale, in tutti i sensi..

Keiko si avvicinò a Rei e al fratellino, guardandoli in un primo momento entrambi:

-Beh, buona fortuna ragazzi!-KEIKO

-Hey non tieni per me?? Sei proprio una stron..-TAKAO

-Ma certo che tengo per te, senza fare torti a nessuno però..-KEIKO

Rei si sentì sciogliere: nel dire quelle parole, Keiko lo aveva fissato dritto negli occhi, facendolo diventare di un colore caldo indefinito.. Fortunatamente, la voce di Max fece distrarre gli sguardi degli altri che, casualmente, si sentiva puntati addosso:

-hey, però quando mi sono battuto io non hai detto così!-MAX

-perchè tu sei tu..-KEIKO

-Sigh..-MAX

-Dai max, lo sai che in fondo mi dispiace..-KEIKO

-Si lo so.. grazie..-MAX

Keiko sorrise, prima si sentirsi cinta alla vita dal braccio di kei in una forte presa. Se Rei pensava che nessuno avesse visto quel rossore, quel suo fare impacciato alle parole della sua amata, si sbagliava di grosso: lui aveva visto tutto perfettamente.. Stette a fissarlo per qualche istante con lo stesso sguardo gelido con il quale guardò Max alla fine di ogni loro precedente sfida, lasciando il povero Takao senza fiato, paurosamente immerso nel pensiero che tutto potesse scoppiare da un momento all'altro.. Rei doveva stare più attento, a volte non si rendeva nemmeno conto del suo comportamento.. a volte si leggeva tutto nei suoi occhi chiari e nei suoi rossori improvvisi e non di certo casuali..

Il ragazzo tatuato mantenne quello sguardo verso il cinese, che nonostante tutto non osò guardarlo negli occhi, fino a che keiko non si girò perplessa verso di lui.. Fu allora che tornò ad essere il dolce indifferente di sempre, sorridendole poi per tranquillizzarla.. ma la verità era che che era molto turbato dentro di sè: era come se la stringesse perchè riusciva quasi a sentire una forza maggiore portagliela via, e quello non sarebbe mai dovuto succedere!

Tutto continuava a quadrare sempre di meno, e poco a poco si faceva anche quasi sicuro: il fatto che Rei non lo avesse guardato negli occhi era segno intangibile che aveva qualcosa da nascondere, o forse non aveva semplicemente il coraggio di dover affrontare il suo sguardo, sapendo che i suoi occhi avrebbero lasciato trasparire cose che non avrebbero dovuto! kei sentì un brivido passargli per la schiena: dubbi su dubbi che messi insieme riuscivano quasi a formare una verità.. Prese a stringere la ragazza anche con l'altro braccio: non l'avrebbe mai permesso, in qualunque caso! Entrambi non l'avrebbero mai permesso!

-E' giunto il momento del secondo giro! Che i due semifinalisti, Takao e Rei, si avvicinino all'arena!!-DJ MAN

-Buona fortuna ancora ragazzi..-KEIKO

Takao e Rei fecero un cenno affermativo con la testa in segno di ringraziamento; il cinesino pensò bene di filarsela al più presto da quella situazione, raggiungendo così l'arena per primo, mentre Takao venne afferrato improvvisamente per un braccio dalla sorellona che gli stampò un lieve bacio sulla guancia:

-Sei forte Takao! Ce la farai!-KEIKO

Kaky le sorrise amorevolmente per poi raggiungere Rei nella zona centrale dello stadio. Kei, per la seconda volta, si sentì frustrato: in fondo era solo un bacio sulla guancia.. dato a poi al "fratello".. però gli aveva fatto quasi rivoltare lo stomaco.

Keiko si accorse dello stato d'animo molto strano in cui si trovava il suo innamorato: sembrava confuso e triste..! Lo abbracciò forte sotto gli sguardi divertiti di Max e il Prof, per poi guardarlo con aria dolce e calda, tanto da riuscire a farlo sciogliere come un ghiacciolo al sole..

Il cuore del ragazzo tatuato prese a battere all'impazzata: lei lo amava come lui amava lei, ma che problemi si stava facendo? le sorrise dolcemente: era unica, unica al mondo.. e lui era stato fortunato a trovare una ragazza così speciale.. per qualche istante tutte le sue paure e tutti i suoi dubbi orrendi e spaventosi sparirono grazie a lei, l'unica che avrebbe mai potuto farlo.. la ringraziò con un dolce bacio, prima di staccarsi da lei dolcemente e sorridendo nel vedere che gli altri due ragazzi con loro si guardavano in giro per non fare a figura degli spioni! Si rimisero a guardare il match, che era ormai inziato anche se da poco tempo:

-Takao sembra resistere bene!-MAX

Non fece nemmeno in tempo a dire altro che Rei sferrò un pontentissimo attacco, ancora più pauroso di quello che aveva mostrato loro durante gli allenamenti: il famigerato artiglio di tigre.. Dragoon balzò fuori dall'arena sfiorando il volto di Takao che rimase immobile davanti a quella scena...

-Il vincintore del primo match del secondo giro di semifinali e Rei, che è riuscito in poco tempo a mettere fuori gioco Dragoon!!-DJ MAN

-Kaky..-KEIKO

Il brunetto fissò in un primo istante il volto di Rei, sul quale compariva un sorriso ammiccante in segno di vittoria, per poi tornare a guardare il suo bey ormai finito a terra poco dietro di lui. Si avvicinò lentamente, raccogliendolo, stranamente con un sorriso sulle labbra..

-Ma sorride..-KEIKO

-Umpf.. non c'è proprio niente da ridere!-MAX

-State tranquilli.. sicuramente ha in testa qualcosa.. ne sono sicuro, fa sempre così..-PROF K

-Tu dici?-KEIKO

-certo! State a vedere!-PROF K

-Ok, siete pronti per il secondo match?? Allora bladers in posizione!.-DJ MAN

-Ho vinto Takao, visto?-REI

-In un certo senso si.. ma aspetta a dirlo nell'altro!-TAKAO

I due si sorrisero a vicenda con fare molto deciso, prima di lanciare nuovamente i loro bey all'interno dell'arena una volta che DJ Man ebbe dato il suo via d'inizio gara. Intanto dietro le quinte, qualcuna era ancora intenta a mangiarsi le unghie, non togliendo nemmeno un secondo lo sguardo da quell'avvincente gara..

-Takao.. devi vincere.. puoi vincere!-KEIKO

Kei, dal canto suo, in fondo sperò che fosse stato Rei a vincere: voleva sfidarlo, voleva batterlo a tutti i costi, come fosse stata per lui una specie di punzione.. Gli sarebbe dispiaciuto vedere Keiko e Takao tristi, ma quella voglia di trovarsi faccia a faccia con Rei era più forte di lui.. voleva dargli una lezione, fargli capire che con lui non si scherzava, che doveva smetterla di fare tanto la vittima di Keiko, perchè ormai la cosa stava diventando sempre più evidente, anche se gli altri sembravano non accorgersene.. ma lui era molto attento a queste cose, specialmente quando si trattava della sua amata: i rossori che lei riusciva a provocargli di certo non potevano comparire sulle sue gote per niente, un motivo doveva pure essserci, come per quanto riguardava il suo comportamento strano, alquanto sospettoso: sembrava che loro due gli dessero come fastidio, tristezza..

Sembrò innervosirsi sempre di più a quei pensieri, ma la voce esultante di Keiko lo fecero riprendere!!

-Bravo bravo!!! Lo sapevo!!-KEIKO

-Driger è stato messo fuori gioco dall'attacco tornado sferrato dal beyblade di Takao! ora siamo in una situazione di assoluta parità! Tutto sarà deciso dal terzo match!!-DJ MAN

-No aspetta!-REI

-Umh?-TAKAO

Il volto sorridente e soddisfatto di takao si tramutò in una specie di smorfia interrogativa: Rei si stava rivolgendo a DJ Man con un aria pensierosa ma alquanto decisa..

-Io non disputerò il terzo match!-REI

-Che cosa??-TAKAO

-La dimostrazione di forza data dal mio avversario è stata più che sufficiente, sono contento di essermi battuto con lui!-REI

-Ma.. ne sei proprio sicuro?-DJ MAN

Improvvisamente, il silenzio più totale piombò all'interno dello stadio nonchè dietro le quinte: erano tutti rimasti come scioccati a quella affermazione del cinesino.. Ma Rei era più che deciso di quello che stava facendo: improvvisamente si rese conto che volendo avrebbe di certo potuto vincere, ma per lui vincere non voleva dire più di tanto, specialmente se il suo avversario non gli sarebbe stato molto gradito..! Era proprio quella la storia: di punto in bianco la voglia di sfidarsi con Kei era scomparsa nel nulla, aiutata dal fatto che ormai lui aveva capito tutto e gliel'avrebbe fatta sicuramente pagare per quello che stava facendo, per il suo comportamento.. ritrovarsi a combattere con lui non sarebbe stata una bella esperienza, vista la sua forza! E cmq, non gli sarebbe tuttavia andato di mettere un incontro di beyblade sul piano personale, era una cosa che la sua mente non riusciva a concepire, non voleva!

Il fatto che era sicuro di vincere non era di certo cmq un giudizio di scarsa valutazione nelle doti di Takao: era un balder forte, ma molto probabilmente non sarebbe riuscito a sfuggire una seconda volta al suo micidiale attacco e alla velocità felina del suo Driger! Non seppe nemmeno lui il perchè di quella strana convinzione..

-Ma sei matto??-TAKAO

-No Takao... sono stato felice di combattere con te, sei davvero un buon blader.. ma.. io non voglio arrivare alla finale, vincere non mi interessa più di tanto..-REI

Detto questo, il cinesino lasciò il campo di gara dirigendosi verso i camerini, dove gli altri lo attendevano estasiati e perplessi.

-beh, a questo punto direi che.. il vincitore è Takao..!-DJ MAN

-No, non sono io! Siamo pari, io questo non lo accetto!! Capito Rei, non lo accetto!!! Torna qua e combatti!!-TAKAO

ma Rei non rispose: aprì lentamente la porta che dava ai camrini per poi sparire..

-Non è giusto..-TAKAO

-Le regole del gioco dicono che se uno dei due sfidanti si arrende, la vittoria passa automaticamente all'altro! Quindi, il secondo finalista è Takao!!-DJ MAN

Stranamente, un grido esaltante provenì dagli spalti, il pubblico stava applaudendo Takao..

-No, io non me li merito..-TAKAO

Corse via a grande velocità, raggiungendo presto la porta per poi sparire proprio come Rei aveva appena fatto..

-Beh.. ehm.. non so che dire gente..-DJ MAN

 

-Takao hai vinto!!-KEIKO

La ragazza stette per saltargli al collo, ma fu subito evitata dal fratellino, che si scansò con aria nervosa come non aveva mai fatto con lei.

-ma kaky..-KEIKO

-Io non ho vinto, smettetela di dire che ho vinto!!-TAKAO

Tutti rimasero ammutoliti, compreso Rei che se ne stava in un angolo con lo sguardo basso e le braccia conserte. Il brunetto gli si avvicinò con aria minacciosa, non riuscendo però a fargli alzare il capo..

-Perchè l'hai fatto..?-TAKAO

-Perchè.. non mi interessa vincere..-REI

-Non è vero, altrimenti non ti saresti iscritto a questo torneo!-TAKAO

-Si invece che è vero!-REI

In quel momento, il cinesino alzò la testa, mostrando a tutti quanti lo sguardo spaventato e nervoso che regnava nei suoi occhi. Takao ne rimase molto colpito, quasi pietrificato.. e non solo lui..

Kei sapeva il perchè di quello sguardo, aveva capito..

"Hai paura vero Rei? Sai quello che stai facendo..."KEI

Quasi istintivamente, sentendosi osservato, il ragazzo dai lunghi capelli corvini si girò verso il ragazzo tatuato: il suo sguardo lasciava perfettamente intuire che aveva capito tutto! Si affrettò a tornare a fissare l'aria furiosa di Takao: era sempre molto meglio di quello sguardo gelido e astuto..

"Togli lo sguardo eh? Non sei per niente furbo.."KEI

-Kaky, ma che hai..?-KEIKO

La ragazza aveva le lacrime agli occhi a causa del comportamento del fratello, ma subito Kei tornò a stringerla per la vita con un braccio, un po' per consolarla, un po' per tenersela fortemente stretta a sè, sperando di fare intuire a "qualcuno" che era sua, e mai avrebbe dovuto osare portargliela via..

-lascia perdere Keiko, Takao fa bene ad essere arrabbiato con gente che prende in giro i suoi avversari..-KEI

-kei..-KEIKO

Detto questo, lanciò uno sguardo pietrificante a Rei che a quelle parole tornò a guardarlo di sottecchi, notando tutto il nervosismo, ma più che altro la rabbia, per dei comportamenti suoi che, nonostante avesse cercato di nascondere ed evitare al massimo, si erano lasciati capire benissimo dalla persona sbagliata.. Ormai era sicuro che kei avesse capito tutto: che idiota che era stato!

Strinse i pugni e i denti, attirando l'attenzione di tutti..

-Ma che gli prende?-PROF K

Che gli prendeva?? Semplice, aveva rovinato tutto, o quanto meno lo stava rovinando! Possibile che non fosse capace di fare una cosa giusta?? perchè proprio tutte a lui dovevano capitare..?? Quei rossori, quell'imbarazzo.. ora probabilmente avrebbero creato dei casini assurdi..

takao captò al volo quello sguardo, nonchè quello di kei, gelido e pietrificante rivolto al cinesino.. Tremò dentro di sè per qualche istante.. Possibile? Possibile che kei avesse capito..? Probabilmente era così... poteva solo sperare che Keiko lo avrebbe tranquillizzato ancora una volta.. d'altronde, non si poteva dare la colpa a nessuno: Rei stava facendo del suo meglio, ma purtroppo non riusciva ancora a controllare totalmente i suoi stati d'animo di fronte alla sorellona.. mentre Kei.. che colpa ne aveva lui?? Non poteva fargli una colpa del suo occhio lesto e della sua astuzia.. Sembrava anche lui leggere negli occhi, in ogni minimo sguardo, proprio come Keky, e quello proprio non ci voleva..

"Dai.. magari è solo convinto di semplici dubbi.."TAKAO

ma non era così, o almeno, non del tutto.. ormai Kei si stava convincendo che i suoi non fossero solo semplici dubbi, come pensava la sua amata.. c'era qualcosa sotto, qualcosa che Rei cercava di nascondere disperatamente.. si poteva dire tutto chiaro: un ragazzo che arrossisce davanti ad una ragazza, che si rode quando lei bacia un altro, non poteva che essere quello che ormai si ritrovava a pensare lui, non poteva essere altro che una cosa fastidiosa e spaventosa..

Scosse la testa, prima di sentire ancora una volta il bisogno di essere rassicurato da keiko, forse in quel momento come non mai.. perchè aveva visto con i suoi occhi una serie di avvenimenti che messi insieme facevano paura.. facevano paura alla sua felicità..

-keiko.. ti va di andare a fare un giro fuori?-KEI

-Umh.. ok..-KEIKO

Prima di allontanarsi con lui, la ragazza diede un'ultima occhiata al fratellino che la stava a guardare spaventato.. perchè la guardava in quel modo?

Il motivo c'era ovviamente: sperò con tutto il cuore che tra i due non sarebbe scoppiata una lite, o anche solo una semplice discussione, sebbene nessuno dei due ne avesse colpa.. Ma perdere la propria felicità era in fondo un fatto che faceva paura a tutti, che rendeva nervosi al solo pensarci..

Keky gli sorrise dolcemente, cercando di tranquillizzarlo; takao ricambiò, prima di tornare a girarsi verso Rei, che li stava a guardare con aria triste: ecco, aveva fatto il danno..

Il silenzio più totale piombò nel grande corridoio: max e il prof non facevano che guardare i loro amici perplessi, chiedendosi cosa mai stessero nascondendo nel loro sguardo misterioso; Takao non smetteva una secondo di fissare Rei con aria spaventata quanto nervosa.. non era assolutamente vero che aveva rinunciato alla vittoria per il semplice fatto che non gli importava di vincere.. se fosse veramente stato così sarebbe cmq andato avanti a combattere, visto che gli piaceva così tanto, e al massimo non si sarebbe disperato più di tanto se avesse perso.. E invece si era arreso, con aria nervosa e pensierosa.. Qualcosa non andava..

-Rei, dobbiamo parlare un attimo io e te..-TAKAO

-Lo so, me lo immaginavo..-REI

Stettero ancora qualche secondo in silenzio, prima che Rei potesse nuovamente alzare lo sguardo verso il brunetto di fronte a lui per dirgli quasi sussurrando:

-takao.. non ho vinto..ho perso "dannosamente", non ho mantenuto la promessa..scusami-REI

-Che hai perso lo so.. "dannosamente".. beh, forse non è ancora detto.. ma purtroppo questo non dipende da noi, lo sai bene..-TAKAO

takao si voltò verso la porta d'uscita secondaria dello stadio, dalla quale i due innamorati erano appena usciti..

max si avvicinò di più al prof, sussurandogli:

-Ma cosa stanno dicendo?-MAX

-Non lo so.. anche se penso di aver capito..-PROF K

-hey ragazzi.. scusateci, ma dobbiamo parlare..-TAKAO

-fate pure..-PROF K

Takao e rei si allontanarono in silenzio, lasciando Max e il prof ancora davanti alla porta che dava alla parte centrale dello stadio. Si chiusero nel camerino, sempre senza dire una parola e mantenendo lo stesso sguardo di prima..

-Qualcosa mi dice che non devono parlare di beyblade..-MAX

-Forse.. non lo so max.. ma di certo c'è qualcos'altro che non va.. Rei sembra quasi.. non saprei.. e credimi, quel "non ho vinto" di certo non si riferiva alla sfida, altrimenti non avrebbe avuto senso..-PROF K

-Hai ragione.. allora cosa c'è sotto? E perchè Takao non ce lo dice..?-MAX

Il prof stette qualche secondo a pensare, prima di dire:

-Secondo me c'entrano Kei e Keiko.. hai visto? Prima Takao quando diceva quelle cose strane si è girato verso la porta da dove sono usciti..-PROF K

-Umh, forse hai ragione.. ma cosa c'entrano? Non capisco..-MAX

-Io forse comincio a capire..Anzi, comincio a ricordare certi comportamenti strani di rei davanti a quella ragazza..-PROF K

-Non ti seguo..-MAX

-Non vorrei dire baggianate Max, ma secondo me a Rei piace Keiko..-PROF K

-Cosa?? E come fai a dirlo?-MAX

-Dai Max, non hai visto il modo in cui è arrossito davanti a lei? Come la stava a guardare mentre baciava kei? Secondo me c'è qualcosa sotto..-PROF K

-Sinceramente non ci ho nemmeno fatto caso.. ma cosa c'entra con la sfida cmq?? -PROF K

-Questo non lo so spiegare.. Ma ripensadoci e collegando bene i fatti tra di loro, penso che quello sguardo gelido di kei avesse voluto dire che.. se ne è accorto..-PROF K

-Ma dai.. secondo me sono solo ipotesi sbagliate.. rei con quella scorbutica?? Non esiste.. E poi, kei non sarà mica rimasto lì a guardare..-MAX

-Come ho fatto io, avrebbe potuto farlo anche lui.. e kei è molto furbo Max..-PROF K

-bah, secondo me non è come dici tu..-MAX

-Lo spero tanto.. e cmq continuo a non capire cosa c'entri con la sfida, sempre ammesso che c'entri qualcosa.. non saprei.. e non so nemmeno perchè takao non ci dice niente..-PROF K

-magari vuole tenere questa storia in un cerchio ristretto tra lui e Rei, sempre che fosse tutto vero..-MAX

-Già forse.. però non capisco, noi potremmo aiutarlo.. Dio, ma che problemi ci stiamo facendo??-PROF K

-Già.. secondo me stiamo sbagliando tutto sai? Non è vero niente..-MAX

-Speriamo.. anche se tutti quanti hanno un comportamento molto strano..-PROF K

-Beh, kei è normale che ce l'abbia.. Per quanto riguarda gli altri due.. tutti quanti abbiamo degli alti e dei bassi!-MAX

-Mah..? ma si max, vedrai, tra poco sarà tutto a posto..-PROF K

-Si anche io la penso così! vedrai che Takao se l'è solo presa per la sfida e nient'altro! Stiamo solo costruendo castelli in aria!-MAX

-Si forse hai ragione..-PROF K

I due sospirarono, prima di sorridere: in effetti era tutto strano, ma alla fine pensarono che se ci fosse stato qualcosa takao lo avrebbe detto almeno a loro! Non volevano starci troppo a pensare su, a fantasticare su cose incredibi e non vere, non ce ne era bisogno..!

-Eppure, continuo a dire che è molto strano..-PROF K

-Tranquillo prof, takao è nostro amico, e se ci fosse qualcosa che non va sarebbe il primo a venircelo a dire..-MAX

-Spero che sia come dici tu max..-PROF K

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** Amore e Paura ***





Il cielo si stava oscurando: nuvole grigie stavano lentamente ricoprendo il cielo, impedendo così al sole di splendere.. un po' come quella frustrazione profonda stesse impedendo lo splendore della sua felicità..

Camminava con la testa bassa e le braccia conserte, mentre Keiko gli era di fianco, preoccupata. Non voleva disturbarlo, non sembrava troppo di buon umore.. ma perchè? Aveva vinto, era finalista insieme al fratellino, cosa c'era da essere tristi? La sua curiosità riuscì a prendere il sopravvento su di lei, che non ci pensò improvvisamente due volte prima di fargli una domanda, dopo ben ormai 10 minuti pieni di assoluto silenzio tra i due:

-Kei.. ma che succede?-KEIKO

Il ragazzo sospirò, alzando il capo e guardando dritto davanti sè: era ormai la quinta volta che giravano in tondo come due perfetti imbecilli intorno alla piccola distesa verde che circondava lo stadio, che ormai si stava svuotando.. Le semifinali erano finite, e domani ci sarebbe stata la grande finale.. Ma non era quello il suo principale pensiero, o almeno, non lo era in quel momento..

-Keiko.. lui ti deve lasciar stare..-KEI

-Lui chi?-KEIKO

kei si fermò davanti alla ragazza, fissandola con sguardo più che serio ma anche triste negli occhi..

-Rei.. e se non lo capisce con le buone, di certo lo capirà con le cattive..-KEI

Keiko sobbalzò.. Rei? Ancora lui? ma cosa stava facendo di male? Perchè ce l'avevano tutti con lui..? Una cosa era certa: quel suo "lo capirà con le cattive" non le lasciò prevedere nulla di buono, almeno per lui, Rei.. Ma perchè?..

-Perchè..? Cosa sta facendo?.. Ti prego dimmi cosa ti tormenta..-KEIKO

Kei la prese per una mano e la portò a sedersi sotto un grande albero in un angolo di quello strano giardino.  Alzò lo sguardo al cielo, cercando di riassumere brevemente tutti gli attimi sfiggenti e non in cui Rei si era lasciato scoprire, inconsapevolmente ma allo stesso tempo più che consapevole di averlo fatto.. Chissà come si sarebbe sentito dopo quegli sguardi agghiaccianti? Chissà se finalmente ora lo avrebbe capito..? Chissà se si era reso conto di essere uno schifo..

La mano furtiva di Keiko sui suoi pantaloni lo fece tornare alla realtà: si girò verso la sua amata.. i suoi occhi erano tristi, e di lì a poco qualche lacrima sarebbe sfuggita da quei piccoli laghetti che lei cercava di tenere chiusi nell'argine dei suoi splendidi occhi..

Le prese delicatamente il mento con una mano e avvicinò quel dolce viso preoccupato al suo, immergendosi poi in un lungo e profondo bacio con la sua innamorata. Nel momento in cui si staccarono, egli non potè fare a meno di tornare a guardare i suoi occhi: ora le lacrime stavano scendendo lentamente, rigando il suo lucente volto..

-Keiko.. io.. non voglio perderti..-KEI

-Non mi perderai Kei.. voglio solo sapere cosa ti turba..-KEIKO

kei tornò a guardare davanti a sè, con lo sguardo perso in quel verde estivo.. Dovette ammettere di avere una lieve ma grande paura: aveva paura di far sapere alla persona più importante per lui quello che quel cinese mostrava quando lei gli era davanti, quello che lui faceva tentando invano di nascondersi.. Era evidente che c'era qualcosa, e sicuramente anche Keiko, dopo aver sentito quei piccoli fatti tutti messi insieme, se ne sarebbe accorta.. Non seppe perchè, ma farle sapere che Rei, forse, in fondo, provava qualcosa per lei.. o magari semplicemente la trovava dannatamente carina.. non sapeva spiegarselo, ma gli faceva paura.. aveva una grande paura di perderla, nonostante le sue confortanti parole pronunciate poco prima..

-Kei.. ti prego..-KEIKO

-Keiko.. promettimi che sarai per sempre mia..-KEI

-ma kei..-KEIKO

-Ti prego promettimelo!-KEI

La ragazza prese le mani del ragazzo nelle sue per poi portarsele lentamente al petto..

-Te lo prometto kei.. adesso raccontami tutto..-KEIKO

Il ragazzo prese un lungo respiro, senza rompere nemmeno per un istante quel caldo contatto col petto della ragazza: gli infondeva sicurezza, ed era proprio quella che gli serviva.. Era sempre stato molto sicuro di sè, in qualsiasi circostanza, ma in quella no.. era debole e impaurito..

-rei si comporta in modo strano quando è con te.. tu lo metti in imbarazzo..-KEI

-Cosa?-KEIKO

-L'ho visto con i miei occhi, non mi credi?-KEI

-No, non sto dicendo questo.. è solo che io..-KEIKO

-L'ho visto arrossire davanti a te, guardarci triste e abbattuto ogni volta che ti baciavo.. L'ho persino guardato male più di una volta, cercando in tutti i modi di fulminarlo con lo sguardo, per fargli capire di starti lontano.. è maledettamente visibile che.. che lui.. trova qualcosa in te, ma non so definire bene cosa..-KEI

Keiko passò una mano tra i capelli del ragazzo, per poi scendere e accarezzargli dolcemente il viso..

-Pensi che io gli piaccia?-KEIKO

Kei annuì tristemente col capo, ancora più impaurito di prima, sebbene fosse sicuro delle sue parole..

La ragazza continuò a fissarlo, confusa..lei non aveva mai visto niente di tutto ciò, forse persa negli sguardi e negli abbracci di kei a tal punto da isolarsi dal resto del mondo.. Di certo gli credeva, ma era molto perplessa..

-Kei.. tu non puoi esserne sicuro..-KEIKO

-E invece ne sono sicurissimo.. so riconoscere un ragazzo cotto per una ragazza, keiko.. Tu non hai visto niente.. io si, e ti posso giurare che è così che stanno le cose.. Non aveva nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi.. e dopo quei miei sguardi non ha nemmeno avuto il coraggio di rischiare di finire in finale con me..-KEI

-Come? Intendi dire che lui si sia arreso per non sfidarti?-KEIKO

-Glielo si leggeva in faccia.. Sembrava un pulcino abbattuto che si stava nascondendo da me, consapevole che io ormai avevo capito tutto.. keiko.. avresto dovuto vedere il modo in cui ci guardava.. in cui ti guardava..-KEI

Il ragazzo strinse i pugni mantenendo sempre le mani fisse al petto della sua amata: gli faceva troppo male parlarne..

Keiko rimase fissa a pensare, sempre più confusa: non poteva essere come diceva Kei, eppure qualcosa le diceva di credergli, le diceva che le cose stavano veramente come lui le aveva appena detto.. Altrimenti, perchè Kei era così nervoso?

-Prima erano solo dubbi keiko.. ma ora non più.. io ho visto con i miei occhi, e più ci penso più mi convinco che sia la fottutissma verità! Io.. spero solo abbia capito che deve starti alla larga!!-KEI

Kei alzò senza rendersene conto il tono di voce, facendo quasi spaventare keiko, ma lei non ci diede molto peso.. sembrava tutto così assurdo.. Rei non si sarebbe mai ritirato per una sciocchezza tale, sempre ammettendo che veramente lei gli piacesse.. ma nemmeno di questo potevano essere sicuri, magari erano solo impressioni.. Eppure lo sguardo torturato di kei, il suo improvviso tremare di rabbia, le fecero capire che un fondo di verità forse c'era..

Improvvisamente sorrise, mettendo le braccia intorno al collo del suo amato:

-Kei.. non importa..-KEIKO

-Cosa..?-KEI

-Non ci deve importare quello che succede intorno a noi.. siamo io e te, e basta! Io ti amo, dopo tanto tempo riesco ancora ad amare qualcuno.. e questo significa che tu sei veramente speciale per me.. Il comportamento di Rei non ti deve rendere nervoso, non ce n'è bisogno.. che siano vere o meno le tue supposizioni, a noi non interessa, non devi nemmeno pensarci.. Perchè io amo te e basta, quante volte te lo dovrò ancora ripetere?-KEIKO

Il ragazzo tatuato rimase per qualche istante senza parole: la sua paura stava svanendo nel nulla.. lei lo amava, come aveva potuto dubitare di lei, l'unica persona che dopo tanto tempo gli aveva fatto ritrovare la fiducia e..l'amore?

-Non mi interessa quello che pensa Rei di me, può pensare quello che vuole.. Io sto con te, e lui dovrà accettarlo in qualsiasi caso.. Tutti dovranno accettarlo! Ricorda che se sto con te c'è un motivo.. Il motivo è che ti amo.. amo solo te..-KEIKO

Senza pensarci su un istante, Kei si lasciò sprofondare con il volto sul suo petto, dopo aver abbracciato la ragazza per la vita.. Era sua, e nessuno gliel'avrebbe mai portata via!

-Ogni volta che ti vengono in testa certi pensieri, ricorda quello che ti ho detto.. ricorda che non importa quello che ci succede intorno, perchè io voglio solo te..-KEIKO

Quasi come per magia, il forte vento che aveva cominciato a soffiare già da un po' di tempo, spazzò via le nuvole grigie dal cielo, permettendo alla luce del sole di illuminare tutto il paesaggio.. di illuminare il suo cuore ora più forte che mai.. Non seppe descrivere il calore che stava provando in quel momento, ma di certo non era il calore del sole: era il calore dell'amore che solo lei sapeva dargli! E che mai l'avrebbe abbandonato..

-Sono sicuro che i miei presentimenti siano esatti ma.. non ho paura a dirlo.. non ho paura perchè, finchè staremo insieme, niente in questo mondo potrà spaventarci.. Ti amo Keiko..! E scusami se ho dubitato di te, sono stato uno stupido..-KEI

keiko tornò ad accarezzargli i capelli, prima di sussurrargli:

-Tranquillo.. è tutto a posto.. l'importante è che tu ora sia sicuro di quello che hai appena detto..-KEIKO

-Certo che lo sono!-KEI

Il ragazzo alzò per un attimo la testa, guardandola dal basso del suo petto negli occhi:

-nessuno ti porterà via da me.. nessuno ci separerà..-KEI

La ragazza accarezzò per l'ennesima volta il suo viso, sorridendogli: era felice che finalmente quella luce bellissima fosse tornata in quei magnifici occhi dai riflessi porpora, dei quali senza non avrebbe mai potuto vivere..! Kei finalmente ritrovò la sicurezza che poco prima sembrava averlo abbandonato.. era rinata grazie a quella magnifica visione angelica, l'unica che sapeva donargli una felicità immensa, una forza fuori dal mondo.. sapeva donargli tutto quello di cui aveva bisogno..

Anch'egli sorrise, prima di scappare dalla presa della ragazza: le alzò lievemente la maglietta e cominciò a mordergli la pancia, facendole solletico..

-Hey Kei..!! Dai, soffro il solleticoo!!!-KEIKO

-Lo immaginavo..-KEI

Keiko non riuscì a resistere e, continuando a contorcersi, si accasciò per terra con la pancia in su: cercò in tutti i modi di mettersi di schiena, ma non ci riuscì.. la presa di kei, che la teneva per le spalle, era troppo forte..

Improvvisamente, un brivido particolare le passò per la schiena: quelli non erano più morsi scherzosi, erano morsi di tutto un altro genere..

-Kei..?!-KEIKO

-Sssh..-KEI

-Ma.. siamo in un giardino..-KEIKO

-Non voglio mica fare niente..-KEI

I suoi morsi si trasformarono ben presto in baci: gliene diede tutt'intorno all'ombelico, per poi risalire in linea retta dal centro della sua pancia.. andò sempre più su, sponstandogli man mano la maglietta sollevandola con la testa durante il suo percorso, fino a che non arrivò in mezzo ai seni..

-Kei..??-KEIKO

Keiko si ritrovò nel bel mezzo del parco dello stadio con la maglietta tirata su fino al petto, fino a che Kei non smise e si sdraiò quasi completamente su di lei, tenendosi però alzato con i gomiti dietro alla testa della ragazza..

-Ehm.. non vorrei dirlo ma siamo in luogo pubblico..-KEIKO

-Ti ho già detto che non facciamo niente, piccola..-KEI

le mise un dito sulla bocca per farla tacere: intorno a loro il silenzio più totale cadde.. lo stadio era ormai vuoto, non c'era più nessuno... o almeno così lui pensava.. Tutto il paesaggio circostante era praticamente deserto..

Tolse lievemente quel dito che li separava prima di baciarla con tutta la passione che riuscì a trovare.. avrebbe voluto che quel momento durasse in eterno..! Sentiva le mani della ragazza accarezzargli la nuca e il collo.. Avrebbe dovuto fermarsi, si rese presto conto che stava perdendo ogni controllo: sembrava quasi non importargli più niente nemmeno del posto in cui si trovavano.. Cercò di staccarsi, ma invano: quelle labbra così invitanti erano una calamita senza fine..

Per fortuna (o per sfortuna), fu qualcos'altro a farli staccare...

-Ragazziii!!!!-...

I due si staccarono immediatamente e, vedendo due figure che li stavano osservando, tornarono a sedersi imbarazzati; keiko lesta si tirò giù la maglietta, cercando di riconoscere i due disturbatori..

-Oops.. ehm..-...

-Te l'avevo detto di stare zitto..-...

-max!! Che c'è??-KEIKO

-Ehm, penso di aver interrotto qualcosa..-MAX

-....-KEI

-Ehm, va beh.. cmq che c'è?-KEIKO

-Niente, volevamo solo dirti che noi andiamo a casa..-PROF K

-Ah ehm.. ok.. e takao? Dov'è?-KEIKO

-E' ancora dentro con Rei, penso si stiano ehm.. preparando per uscire..-PROF K

-Ma veramente..-MAX

Il prof tirò una gomitata assurda al biondino americano che si zittì sul colpo..

-Ok.. beh allora.. ci vediamo domani!-KEIKO

-Ok.. ciao Kei!-MAX

-...-KEI

Il russo li salutò con un cenno vergognoso del capo: che situazione imbarazzante..!

Dopo che i due ragazzi si furono allontanati, kei e Keiko si guardarono in faccia arrossendo, per poi scoppiare a ridere come due imbecilli..!

Intanto poco più lontano, Max e il Prof stavano discutendo..

-Hey, ma perchè non hai voluto che dicessi quella cosa?-MAX

-Perchè.. se Takao ha voluto parlare in privato con Rei ci sarà stato un motivo.. non credi? Sicuramente se lo avessimo detto a Keiko lo avrebbe tempestato di domande al suo ritorno, e non penso che lui voglia farle sapere niente se la storia è come ti ho detto prima..-PROF K

-Dici di Rei?-MAX

-Esatto.. non si sa mai.. è meglio stare fuori, adesso che ci penso.. se Takao un giorno vorrà farci entrare.. beh sarà lui a deciderlo.. sono affari tra lui e Rei...-PROF K

-Però mi sembra assurdo..-MAX

-Non saprei sai.. Però è meglio lasciare le cose come vuole lui..-PROF K

 

   -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Allora, avanti parla!-TAKAO

Takao chiuse la porta del camerino appoggiandovi poi la schiena contro, aspettando ulteriori spiegazioni dal cinesino..

-Io.. sono uno stupido codardo..-REI

-Spiegati meglio..-TAKAO

-Ho persino vergogna a dirlo..-REI

-Non ti preoccupare.. sono qua per ascoltarti..-TAKAO

rei strinse i pugni sulle ginocchia, chiudendo per qualche istante gli occhi..

-Io.. ti ho detto la verità quando ho ammesso di essermi arreso perchè a me non interessa tanto vincere, ma.. c'è anche un altro motivo.. molto più vergognoso e molto più da codardi..-REI

takao si sedette di fianco a lui, mettendogli una mano sulla spalla in segno di conforto.. Rei aprì nuovamente gli occhi, ma senza guardarlo in faccia: non ne aveva il coraggio, quello che stava per dire non era per niente ammirevole..

-Io.. mi sono arreso anche perchè non volevo correre il rischio di sfidare Kei..-REI

Il povero brunetto rimase ammutolito: in qualche senso se lo sarebbe aspettato, nei suoi occhi si poteva leggere lo sconforto anche qualche attimo prima che si chiudessero nel camerino, ma sentirselo dire in faccia lo lasciò sbigottito ugualmente...

-Scusa..?-TAKAO

Nella sua voce si poteva perfettamente sentire tutto lo stupore ma anche la rabbia che regnava dentro lui in quel momento..

-Hai capito bene..-REI

A quel punto il cinesino si voltò verso di lui, guardandolo come per imprecare perdono..

-Takao, lui ha capito tutto!! Ne sono più che sicuro!!-REI

Stava cercando di giustificare la sua scelta, in qualche modo..

-Come fai a dirlo?-TAKAO

-Per favore, non fare il finto tonto!! Hai visto come mi guardava.. hai visto il suo sguardo glaciale..-REI

Rei rabbrividì ancora al pensiero di quello sguardo, che sembrò materializzarsi davanti ai suoi occhi ancora una volta, colpendolo nel profondo della sua anima..

-Si, ho visto..-TAKAO

-E penso sia stato il primo a capire il perchè del mio ritiro dalla sfida.. si vedeva da come mi guardava.. aveva come.. un'aria di compiacimento nei suoi occhi.. Io ho paura Takao.. ho avuto paura..-REI

-Questo non giusitifica la tua arresa..-TAKAO

-Io non volevo sfidarlo!! Sarebbe tutto finito sul piano personale, e questo io lo odio, lo odio con tutte le mie forze!! Senza contare che me l'avrebbe fatta pagare in qualche senso per quello che stavo facendo.. per quello che ho cercato invano di nascondere.. o almeno, invano ai suoi occhi..-REI

Takao non seppe cosa rispondergli: ormai ne era convinto anche lui, Kei aveva capito tutto.. una strana paura lo pervase: aveva capito il motivo per cui quei due se ne erano andati via.. sperò con tutto il suo cuore che keiko lo avesse tranquillizzato.. o probabilmente, dallo sguardo di Kei e dal suo comportamento, si sarebbe potuto dire che sarebbe stato l'inizio della fine.. E lui non voleva!!

-Come puoi dire che te l'avrebbe fatta pagare?-TAKAO

-Takao, per favore.. non fare finta di niente... forse non hai visto bene il suo sguardo quando sono tornato in corridoio! Ma io si..-REI

-Stai forse insinuando che hai avuto paura di lui??-TAKAO

-No, non sto dicendo questo..-REI

-E invece si Rei!! Mettila come vuoi, mettila pure che non ti piacciono gli incontri con un sfondo troppo personale.. ma fatto sta che ti sei arreso, e non solo nella sfida.. ti sei arreso di fronte a lui, di fronte a questa storia!! Mi avevi promesso che avresti vinto!! Non hai avuto il coraggio di batterlo, di affrontare questa storia a testa alta!-TAKAO

Un attimo di silenzio tra i due, prima che il brunetto potesse vedere un luccichio strano provenire da una gota del cinese..

-Rei..io..-TAKAO

-N..niente! hai solo detto al verità..-REI

Una lacrima stava rigando il volto di Rei, e Takao non riuscì a perdonarselo, sebbene consapevole che le parole precedentemente dette erano vere.. lui si era arreso, aveva abbandonato il suo coraggio..

-Io.. non potevo sopportare quel suo sguardo gelido.. mi stava ammazzando da dentro.. e di sicuro l'avrei sopportato ancora meno quando sarei potuto trovarmi davanti a lui in campo.. Mi sarei sentito uno schifo, anzi, mi sento tutt'ora uno schifo, adesso che lui sa tutto.. Non ho nemmeno più il coraggio di.. di guardarlo in faccia, perchè so che quello che potrò avere da lui sarà solo uno sguardo che mi farà ghiacciare le vene..-REI

-Rei... Kei ci tiene molto a Keiko, questo lo so più di ogni altra cosa.. è anche normale che sia geloso non trovi?-TAKAO

-Si ma.. fino a quel punto.. e cmq la nostra sfida non sarebbe stata una normale sfida da torneo, sarebbe stato qualcosa di molto più agguerrito e profondo.. e io non volevo..-REI

Il brunetto tornò a mettergli una mano sulla spalla e, ancora prima che potesse proferire parola, si trovò ad ascoltare altre parole di Rei..

-Io.. chissà che casino ho combinato..-REI

Takao sospirò..

-Non lo so.. ma il loro amore è molto forte, vedrai che Keiko riuscirà a tranquillizzarlo come sempre.. e poi pensaci, non possono mica rompere la loro storia solo perchè.. insomma, a te piace lei..! Non credi?-TAKAO

Nel dire quelle parole, Takao fu il primo a cercare di autoconvincersi che le cose sarebbero veramente andate in quel senso, e il risultato fu abbastanza buono: si amavano, e Kei non avrebbe mai potuto lasciarla per una così semplice baggianata..

-Si, forse hai ragione.. Spero sia come dici tu..-REI

-Beh, certo che è come dico io!-TAKAO

Diede una lieve pacca sulla spalla al cinesino, facendogli comparire in volto un sorrisino, anche se sforzato:

-Coraggio, vedrai che.. che si sistemerà tutto..! In fondo non è successo niente di così grave.. E' solo che kei è molto geloso..-TAKAO

Rei annuì tristemente, sperando che sarebbe tutto filato liscio come l'olio, sebbene continuava a maledirsi per tutto quello che aveva fatto: per essersi arreso, per essersi lasciato scoprire in quell'indegno modo..

-Domani verrai a vedere la finale?-TAKAO

-Certo..-REI

-Allora ti voglio vedere in forma, anche se non dovrai combattere ok? Basta scenate, se vuoi puoi ancora vincere..-TAKAO

Rei sorrise, ma questa volta fu un sorriso vero:

-Grazie Takao.. Grazie di cuore..-REI

-Ma di che?-TAKAO

I due si alzarono all'unisono, uscendo poi dal camerino. Max e il Prof se ne erano già andati a quanto sembrava, e nello stadio regnava il silenzio più assoluto.. Takao uscì dalla porta posteriore sperando di trovare ancora lì fuori la sorellona, mentre Rei optò per l'uscita principale: era vero che poteva ancora vincere, ma vedere Kei subito dopo quel "misfatto" di certo non gli andava..

"E' inutile.. sono un danno"REI

Nonostante tutto cercò di farsi forza, per quello che gli riuscì: non doveva essere più così debole, l'indomani sarebbe tornato in quello stadio a testa alta e avrebbe mostrato, anche solo a semplici sguardi, che lui non aveva paura di nessuno!

Dal canto suo, Takao, non riusciva veramente a concepire la ragione per cui Rei si era ritirato, non riusciva a concepire la sua paura.. ma era anche vero che lo sguardo gelido di Kei non era arrivato a lui.. era un ragazzo forte, Rei.. era strano.. Gli sarebbe piaciuto sentirsi, anche solo per un secondo, nello stesso modo in cui si sentiva lui qualche minuto prima, davanti a Kei, ma al solo pensiero gli vennero i brividi.. Forse, quella stessa paura sarebbe potuta venire anche lui..

Solo Rei poteva sapere quello che sentiva, e solo lui poteva decidere cosa fare e cosa non...! Di certo non lui!

Aprì la porta posteriore dello stadio, vedendo la più bella cosa che mai avesse potuto vedere: Kei e la sorella abbracciati l'uno all'altra, immersi in dolci effusioni.. Kei sembrava tranquillo, al contrario di qualche attimo prima, e anche la sorellona sembrava esserlo! Qualche lacrima sembrò riempire i suoi occhi, ma cercò di tenersele dentro.. sebbene fossero state lacrime di felicità..! Il loro amore era davvero una cosa grande e bellissima, forse più di quanto lui poteva immaginarsi..!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** Goodbye ***




















-Awn... cavoli che dormita..-KEIKO

Era mattina, la tanto attesa mattina della finale. Keiko si stiracchiò nel piccolo letto di casa sua, dove la sera precedente lei e Kaky si erano addormentati dopo una lunga discussione riguardo Kei.. Il fratellino non fece altro che chiederle per quasi mezz'ora se le cose tra loro andassero veramente bene... Ma lei, nonostante non fosse riuscita a comprendere il come mai di quelle domande, lo rassicurò al meglio: le cose tra loro due continuavano ad andare a gonfie vele, o almeno così era fino a quel momento..

Si stiracchiò come una gatta stanca nel suo letto per poi appoggiare una mano di fianco a lei..

-Umh.. Kaky? sei sveglio?.. Kaky??-KEIKO

Si girò di scatto sentendo il vuoto sotto il suo palmo: suo fratello non c'era già più nel letto! Guardò la sveglia che segnava le 9.30: la finale sarebbe cominciata tra un'ora, cosa ci faceva a quell'ora kaky alzato? Non era da lui.. Probabilmente pensò che era solamente agitato per la sfida contro Kei, non aveva fatto altro che rigirarsi nel letto almeno un miliardo di volte dall'agitazione prima di addormentarsi!

Sbuffò portandosi una mano alla fronte per poi alzarsi decisa sperando che quanto meno si fosse sprecato di preparare la colazione.. Appena si alzò a sedere, però, notò un bigliettino sul comodino; lo prese stropicciandosi gli occhi per poter leggere quello che c'era scritto:

<>

Sbarrò gli occhi per qualche istante: che era agitato già si sapeva, ma non si era mai sentito che l'agitazione sarebbe riuscita PERSINO a tenerlo sveglio!! Significava molto quel torneo per lui, in fondo era un torneo nazionale.. Rimise il biglietto sul comodino, pensando a kei: sarebbe stata più contenta se avesse vinto lui o il fratellino..??

"Bel problema.."KEIKO

Improvvisamente il suo stomaco lanciò uno strano segnale: aveva fame! Scese di corsa in cucina, notando subito quello che il fratellino le aveva messo sul tavolo: un pacchetto pieno zeppo di brioches al cioccolato!

-kaky, ma non sono mica un maiale come te! ^^"-KEIKO

Ne prese una, scartandola, e la mangiò in fretta e furia: voleva raggiungerlo al più presto! Chissà cosa stava facendo là da solo? probabilmente, pensò, si stava dilettando in qualche allenamento flash dell'ultimo minuto..

Corse in bagno portando con sè i vestiti: un paio di pantaloni a vita bassa blu scuro e una magliettina bianca abbastanza corta.. sebbene fosse solo mattina già si poteva sentire il caldo asfissiante che sarebbe sicuramente aumentato di lì a un'oretta.. Si lavò la faccia con l'acqua gelida, per poi cominciare a prepararsi sempre di fretta..

Prese le chiavi e uscì di casa, respirando l'aria pura che solo le mattine estive sapevano regalare.. Si guardò un attimo intorno senza un particolare motivo, per poi uscire dal cancelletto principale per accorrere allo stadio.

Era felice quel giorno: felice che kei, il giorno precedente, si fosse tranquillizzato.. lo amava così tanto! Non sarebbe riuscita a vederlo in quello stato triste e depresso anche solo per qualche secondo in più! Come spinta da un filo logico, i suoi pensieri caddero su Rei.. Che strano, perchè lei era l'unica a non vedere niente..? Sia kei e Kaky sembravano dire le stesse cose, sembravano convinti di un suo particolare interesse nei suoi confronti.. Ma allora, se era così evidente, perchè lei non se ne era mai accorta? Ma non importava: lei sapeva bene chi voleva, e di certo non sarebbe rimasta a farsi degli assurdi problemi su quel ragazzo e i suoi pensieri ancora un secondo in più!

Cominciò a canticchiare una canzoncina allegra, la prima che le venne in mente, quando, dal nulla, sentì una voce..

-keiko!-...

Si girò di scatto e lo vide camminare svelto verso di lei. Quando finalmente le fu vicino potè salutarlo:

-Ciao Rei.. stai andando allo stadio suppongo..-KEIKO

"Parli.. anzi, pensi del diavolo, e spuntano le corna!"KEIKO

-Ehm, ecco si..-REI

-Beh, anche io ci stavo andando!-KEIKO

-Ehm.. ti va di venire con me?-REI

-Certo, tanto la strada è la stessa..-KEIKO

-Bene..-REI

Rei cercò in tutti i modi di apparire il più disinvolto possibile, ma non riuscì al meglio: la sua presenza lo imbarazzava ancora, anche se era duro ad ammetterlo.. Aveva quasi vergogna a guardarla in faccia dopo quello che era successo: sicuramente Kei le aveva detto qualcosa, anche se lei sembrava tranquilla..

In realtà Keiko era tanto imbarazzata quanto lui: era vero che non le importava quello che lui in realtà pensasse di lei, ma dovette anche ammettere che, dopo aver sentito il parere di Kei, stargli vicino la rendeva strana.. Non sapeva nemmeno lei il perchè..

Fecero un corto tratto di strada in silenzio, entrambi guardando davanti a loro, quando Rei prese la parola, sempre con un certo imbarazzo.. Si vergognava da morire a farle quella domanda,ma la curiosità era più forte di lui e, cercando di rimanere impassibile in volto e nel tono di voce, gliela fece:

-Come vanno le cose con Kei?-REI

-Bene grazie.. è tutto a posto..-KEIKO

-Pensi vincerà oggi?-REI

-Non lo so.. è vero che è molto forte, ma anche mio fratello non scherza..-KEIKO

-Già, hai ragione.. è davvero forte Takao..-REI

In quel momento la ragazza avrebbe voluto farle altre domande, scendendo un po' più nel profondo: avrebbe voluto chiedergli il vero motivo del suo ritiro dal torneo, avrebbe voluto sapere una volta per tutte cosa c'era di vero in tutta quella storia, in quello che le raccontava il fratellino, ma non disse cmq niente.. Lo avrebbe solo imbarazzato, in qualsiasi caso.. e poi, ancora una volta, a lei cosa importava..?

Fece un lungo respiro, concentrandosi ancora una volta sulla strada, mentre Rei continuava fissarla di sottecchi senza farla accorgere di niente.. Quel giorno era proprio carina, anzi... bella, non c'era che dire: la maglietta corta lasciava intravedere la sua pancia perfetta e scura, che riusciva ad attirare l'attenzione sempre grazie a quel piccolo luccichio che proveniva dal suo ombelico, causato dal riflesso del sole sul suo piercing.. Era una maglietta abbastanza aderente, si potevano vedere le linee del suo formoso petto che sembrava essere scolpito.. Tutto d'un tratto, Keiko prese il mollettone che si era attaccata ai pantaloni e cominciò ad attorcigliarsi i lunghi capelli al capo per poi fermarli con quel grande aggeggio. Il collo era ormai scoperto, e piccole goccie di sudore cominciavano a scenderle dietro alla nuca.. A Rei parve che il caldo stesse aumentando di punto in bianco: persino quel collo scoperto era terribilmente sexy, come quel faccino già abbastanza rosso e sconvolto dal caldo estivo..

Scosse la testa, cercando di tornare alla realtà: era ora di smetterla! Quel giorno avrebbe dovuto mantenere la promessa fatta a Takao nonchè a sè stesso: avrebbe dovuto affrontare la situazione a testa alta, rimanendo impassibile do fronte a quella visione magnifica, e di certo quello che stava facendo non si poteva dire idoneo ai suoi prefissati pensieri, ai suoi schemi..

-Comincia davvero a fare caldo..-KEIKO

-Eh? Ehm si, hai ragione..-REI

keiko sorrise: anche lui era completamente rosso.. colpa del calore assurdo di quella mattinata, pensò!

-ma non hai caldo con quel kimono?-KEIKO

-No, è.. abbastanza leggero!-REI

-Ah, capito..-KEIKO

In realtà quello non era rosso dovuto al caldo..!

Finalmente arrivarono allo stadio.  là fuori, nel piccolo giardinetto esterno posteriore, c'era ad attenderli takao, che, come previsto dalla ragazza, si stava dando da fare per perfezionare le ultime tattiche di gioco.

-Ciao fratellino!!-KEIKO

-Umh?... Ah, ciao keky!-TAKAO

la ragazza gli corse incontro, abbracciandolo:

-Allora? Sei ancora agitato?-KEIKO

-Ovvio..-TAKAO

Si staccarono, e in quel momento il brunetto realizzò la situazione: Keiko era appena arrivata insieme a Rei.. probabilmente lo aveva solamente incontrato venendo allo stadio, ma qualcun'altro non l'avrebbe presa così bene.. Si girò di scatto, dando un'occhiata alla porta d'entrata secondaria, verificando che lui non ci fosse.. ma purtroppo non fu così.. Kei stava là, impalato, chissà forse da quanto tempo, e fissava la scena con fare serio, quasi arrabbiato.. Che cosa ci faceva insieme a quello??

Takao si girò verso la sorellona con la testa bassa; ella non ci mise molto a capire tutto, dopo aver visto il suo innamorato fisso a quello stipite della porta..

Gli accarezzò i capelli scuri e gli disse, quasi sussurrando e sorridendo:

-Stai tranquillo..-KEIKO

Detto quello, si avviò verso kei, sempre sorridendo, seguita dallo sguardo del fratellino e da Rei, che decise che era giunto il momento di abbandonare l'imbarazzo, la paura e la vergogna: ora non si scherzava più! Avrebbe mantenuto la promessa!

Keiko si gettò al collo del suo amato, baciandolo dolcemente:

-Ciao amore..-KEIKO

-Ciao piccola..-KEI

kei si sforzò con tutto sè stesso per apparire tranquillo, riuscendoci alla perfezione: gli dava estremamente fastidio che la sua ragazza avesse fatto la strada con quel cinese, ma in fondo, come gli era proprio stato detto da lei, ogni volta che gli sorgevano in testa strani dubbi o pensieri, doveva pensare che lei lo amava, amava solo lui.. Certo, era vero, ci credeva, ma tutta quella situazione gli diede un'enorme turbazione interna..

Nel momento in cui la ragazza si staccò da lui e girò lo sguardo verso la fine del corridoio, per vedere se Max e il Prof erano già arrivati, Rei passò davanti a Kei.. Al povero ragazzo dai lunghi capelli corvini tremarono le gambe, quasi non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi.. ma doveva farlo!! Alzò la testa e lo fissò, dritto, impassibile.. anzi, forse quasi cercando di essere il più tranquillo possibile nei suoi confronti.. L'avesse mai fatto! Quello lanciato dal ragazzo tatuato di fronte a lui non era uno sguardo, erano lame, lame taglienti come non mai, che in quel momento lascivano trasparire tutto il disprezzo che provava nei suoi confronti, nei confronti di un ragazzo che, nonostante fosse consapevole dei suoi misfatti, aveva ancora la spudoratezza e il non contegno di guardarlo dritto negli occhi a testa alta, come se niente fosse stato, come se fosse stato lui dalla parte del giusto, come fosse stata una sfida..

Quello proprio non poteva accettarlo: avrebbe dovuto vergognarsi, e invece? Non aveva rispetto per nessuno! E le persone prive di rispetto le odiava, con tutto il suo cuore! Cos'era?? Pensava di avere qualche possibilità perchè aveva fatto la strada con keiko?? Quello pensava?? Si sbagliava di grosso.. lei era sua.. ! Si rese conto di essere geloso, dannatamente geloso: non riuscì ancora ad accettare, nonostante la sicurezza che gli infondeva keiko, che lui e lei avessero fatto anche solo una misera strada insieme.. ma perchè?? Forse non aveva abbastanza fiducia in lei?? No, quello non era, non poteva nemmeno pensarlo.. La sua gelosia era solamente e maledettamente troppo forte.. e dura da sopportare..

Rei fece molta fatica a non abbassare lo sguardo, ma ci riuscì.. doveva abbattere quel muro.. lui non era uno schifo come lo sguardo di kei gli lasciava capire, e non doveva assolutamente sentirsi tale..!

Il tutto accadde in pochissimi secondi, ma furono di certo secondi molto intensi, dolorosi e nervosi per entrambi.. keiko, come al solito, persa nel suo mondo, non si accorse di niente, e, quando tornò a guardare Kei, lui aveva già assunto un'altra aria, la solita di sempre..

I due furono raggiunti da Takao, tutto sudato:

-Hey calimero, smettila di stancarti! Se no non ce la fai a combattere!^_^-KEIKO

-Uff, e va bene.. e non chiamarmi calimero!!-TAKAO

-E va beh, ma sei tutto nero..!-KEIKO

-Umpf.. sorella antipatica che mi ritrovo..-TAKAO

-Piuttosto, sono già arrivati gli altri?-KEIKO

-Si, sono nel camerino..-TAKAO

Takao si incamminò verso il camerino, seguito dalla sorellona e da Kei: mancava meno di mezz'ora alla grande finale, ed era vero, doveva usarla per calmarsi e riposarsi!

Appena entrati, i due innamorati furono subito travolti da Max:

-Hi Guys!! Allora, ieri poi avete continuato?? Scusate se mi sono intromesso, spero che poi abbiate recuperato!!-MAX

-Max.. -_-" Ogni tanto usalo in neurone che hai in testa..-KEIKO

"Che imbecille..!"KEI

-Eh? Cosa? Continuato che?-TAKAO

-Sai takao, ieri prima di andare a casa io e il prof ci siamo intromessi in affari un po' privati: stavano pomiciando in pieno giardino, hihihi!!-MAX

-Ti uccido!!-KEIKO

-....-KEI

-Beh che c'è di strano?-TAKAO

"Grazie.. almeno tu!"KEIKO

-Beh, c'è di strano che non erano cose tanto innocenti..-MAX

Il biondino strizzò l'occhiolino ai due che lo guardarono con sguardo a dir poco omicida..

-Ehm, ragazzi..? Che stavate facendo?-TAKAO

-Niente stavamo facendo!! E' che questo pervertito morto di sesso sta sempre a pensare male!!-KEIKO

-Non è vero..-MAX

-Si che è vero!!-KEIKO

-No!! Guarda che vi ho visti bene, tu eri con la maglietta..-MAX

-Basta!!!-KEIKO

-Keiko, smettila di gridare! Non è il momento adatto!-PROF K

-Che nervoso...!!-KEIKO

Kei si sbrigò a prenderla per la vita e a farla calmare con un dolce bacio sul collo..

-Dai calmati.. lascialo stare, è un imbecille che non si fa mai gli affari suoi..-KEI

-Che hai detto??-MAX

kei si voltò verso il biondino con sguardo gelido e poco confortante, facendolo subito zittire..

-Ehm, fa niente come non detto.. ^_^"-MAX

In quel preciso istante, Rei si alzò da una panchina posta in un angolo e si diresse verso la porta:

-Max, vieni con me sugli spalti?-REI

-Umh, ok vengo.. tanto qua nessuno mi vuole..-MAX

-Dai Max..-TAKAO

-Non volevo dire questo..-KEIKO

-Tranquilla, stavo scherzando! ormai ci sono abituato a quello che mi dici! ^^"-MAX

- -_-"""-KEIKO

-Hey ragazzi, vengo anche io con voi..-PROF K

Rei passò per primo davanti a Kei e Keiko che stavano ancora abbracciati, guardando il ragazzo tatuato con una certa aria strana, come di invidia.. perchè lui poteva starle vicino, accarezzare il suo corpo, stringerla.. il suo sguardo sembrò quasi anche dire "non mi fai paura..", e di certo quel particolare non scappò a Kei: basta ormai era evidentissimo!! Nessuno poteva più negarlo!! Ricambiò lo sguardo quasi stringendo i denti.. ma era inutile arrabbiarsi tanto: pensò che il bel cinesino avrebbe solamente provato soddisfazione nel vederlo in quello stato tanto teso e nervoso, perchè avrebbe potuto significare che in fondo lui aveva veramente paura di perderla, mentre doveva dimostrare tutto il contrario.. lei era sua, e sarebbe rimasta con lui in qualsiasi circostranza..!

Tornò ad abbassare lo sguardo su di lei ancora prima che Rei potesse uscire: la strinse ancora di più, assaporando il dolce profumo della sua pelle.. Quell'angelo era caduto dal cielo apposta per lui, che senso avrebbe avuto perderla..? Non poteva succedere..

 

-Buon giorno a tutti!! Benvenuti alla grande finalissima di questo torneo nazionale giapponese!!-DJ MAN

L'urlo del pubblico riempì l'intero stadio, provocando diversi brividi di agitazione a Takao.. Kei sembrava tranquillo, non si faceva problemi: sarebbe dovuto battersi contro takao, il fratellino della sua amata, colui a cui lei dava dei minimi bacini sulle guancie facendolo rodere per un inspeigabile motivo.. Il fatto era che non importava chi era: ce l'avrebbe messa tutta per vincere!

Keiko, che era in mezzo ai due, era intenta a pensare a quale nome gridare durante l'incontro..!

-Che succede sorellona?-TAKAO

-Ehm.. non so per chi fare il tifo! ^^"-KEIKO

-Beh.. non farlo per nessuno dei due, in fondo capisco la situazione!-TAKAO

Lui capiva, ma Kei no! Quasi un attacco di rabbia e gelosia messe assieme lo pervase: non sapeva per chi fare il tifo?? Ciò voleva dire che lui e Takao erano sullo stesso piano per lei, o almeno, lui la vide così.. Allora voleva dire che non era la persona più importante per lei.. Scosse la testa, cercando di cacciare via quei pensieri: la verità era che era troppo nervoso quel giorno, anche se faceva il possibile per apparire tranquillo! Era nervoso per quel cinese che non levava gli occhi di dosso alla sua amata, che pensava di convincerlo della sua innocenza... ma non era così..!

Guardò takao ancora una volta.. in effetti la sua gelosia stava davvero raggiungendo il limite, e tutta quella storia non faceva che aiutarla a crescere, intaccando anche piccole cose a cui non aveva mai dato peso..

-Non perdiamo altro tempo, chiamiamo subito i nostri due finalisti!!! ragazzi, voglio sentire un grosso applauso per Takao e Kei!!-DJ MAN

keiko diede un ultimo bacio sulla guancia a Kei, il quale la ricambiò con un sorriso, per poi varcare la soglia insieme a Takao che li divideva dalla zona centrale dello stadio. La ragazza socchiuse nuovamente la porta, appoggiandosi poi ad un'anta per stare a vedere la sfida, mentre le grida del pubblico accoglievano i due giocatori.. le due persone più importanti della sua vita si stavano ora sfidando.. che situazione strana!

-Bladers in posizione!! 3...2...1.. prontiii.. lancio!!!-DJ MAN

Dranzer venne scagliato nell'arena con tutta la potenza possibile che stava nelle braccia di Kei, potenza dovuta a rabbia, che ora stava risalendo come non mai.. Dragoon passò subito al contrattacco, dopo aver evitato per qualche istante i turbolenti attacchi del bey di Kei, che sembrava fin troppo agguerrito per i suoi gusti! ma lui non si lasciava spaventare per così poco! Dopo svariati scontri tra le due trottole, Takao si decise ad usare il suo attacco per eccellenza..

-Attacco tornado!!-TAKAO

-Attacco.. cosa?..-KEI

Il bey di Kei venne preso alla sprovvista dall'attacco di Takao che, con un colpo secco, scagliò Dranzer fuori dall'arena..

-Il vincitore della prima fase di finali è Takao!!-DJ MAN

"Bravo fratellino.. povero Kei però..Aiuto!!"KEIKO

Gli applausi del pubblico riuscirono a svegliare Kei, caduto in una specie di coma istantanea dopo quell'orrenda scena.. Non poteva permettersi di perdere, non doveva!! Guardò in alto, sugli spalti, e lo vide.. Vide Rei con un sorrisino di soddisfazione dipinto sul volto.. In quel momento si rese conto che la vera sfida non era tra lui e Takao.. ma tra lui e Rei.. quella era la sfida principale e lui non avrebbe perso!!

I due bey vennero nuovamente lanciati in campo; la sua immensa rabbia continuava a crescere sempre di più.. Lui avrebbe vinto!!

-Aquila Rossa!!!-KEI

Dal bey di Kei uscì il maestoso bit power dell'Aquila Rossa, animale di fuoco.. Takao rimase per qualche secondo ad ammirare quella scena, era davvero uno degli animali sacri più belli mai visti.. Si distrasse solamente per qualche secondo, intento nel suo osservare l'aquila, ma quei pochi secondo furono più che sufficienti per un attacco a sorpresa dell'avversario...

-Attacca Dranzer!!-KEI

Dranzer si scagliò con tutta la sua potenza su Dragoon, che finì ai piedi del brunetto..

-No.. Dragoon..-TAKAO

-Colpo di scena ragazzi!! L'attacco sferrato da Kei è stato il colpo decisivo che ha messo fuori gioco Dragoon e che ha permesso a kei di vincere la seconda fase!! ora siamo in perfetta parità!!-DJ MAN

Kei richiamò soddisfatto il suo Dranzer; non si degnò di guardare sugli spalti, di certo non stava a dipendere dagli sguardi di un cinese duro di comprendonio..

takao si limitò ad abbassarsi raccogliendo il suo Dragoon, finito a terra.. Guardò Kei: nel suo sguardo si poteva già leggere la vittoria, sicuramente era sicuro di vincere quella finale.. ma non era ancora detto..

-Aspetta a ridere Kei..-TAKAO

-Umpf..-KEI

Il ragazzo tatuato rispose con un ghigno ancora più accentuato: non ci avrebbe messo molto a vincere anche la terza fase..

-3...2..1.. prontiii.. lancio!!!!-DJ MAN

-Aquila Rossa!!-KEI

-Di già..? E va bene, mi costringi a questo punto.. Vai Drago Azzurro!!!-TAKAO

I due bey si illuminarono quasi all'unisono, facendo fuoriuscire i due animali sacri di immensa bellezza..

"Che spettacolo.."KEIKO

Dranzer e Dragoon continuarono a scontrarsi per un tempo che sembrò lunghissimo;Keiko non stava più nella pelle: voleva scoprire chi sarebbe stato il vincitore di quella sifda..

-Incredibile, sembra andare avanti all'infinto!!-DJ MAN

-Ancora per poco.. Vai Drago Azzurro!! Attaccalo!!!!-TAKAO

Un'innata potenza venne scaturita dal bit power di takao che, nonstante il contrattacco di Kei, riuscì a mettere fuori gioco con un duro colpo l'avversario..

-Ma.. da dove l'ha presa tutta quella forza??-KEIKO

-Siii!! Ragazzi, vi presento in campione nazionale giapponese!! Takao Kinomiya!!!-DJ MAN

-I..io..??-TAKAO

-Maledizione!!!-KEI

Il ragazzo tatuato si inginocchiò battendo un fragoroso pugno a terra: no, come era potuto succedere??? Strinse i denti più che poteva, mentre il brunetto stava ancora dall'altra parte dell'arena intento ad ascoltare le innumerevoli grida del pubblico che lo stava applaudendo.. ancora non ci poteva crede.. lui? Campione giapponese??

-Non può essere!!!-KEI

-Hey, kei sembra essere piuttosto nervoso per la sconfitta..-DJ MAN

-Chiudi il becco tu!!-KEI

-ma.. kei..-TAKAO

Il pubblico sembrò zittirsi: dagli occhi del ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli veniva sprigionata una luce di rabbia mai vista.. la rabbia di essere stato sconfitto in un torneo così importante.. di essere stato battuto da un ragazzino.. lui, uno dei più grandi giocatori di beyblade.. Sembrava quasi un demonio in preda ad un attacco d'ira profonda, i suoi muscoli erano tesi.. e non accennava a calmarsi..

Keiko uscì di corsa dalla porta che separava la zona centrale dai camerini..

-Hey tu ragazzina..-DJ MAN

keiko non lo stette ad ascoltare: corse da Kei, prendendolo per le spalle:

-Kei, ti sembra il caso di fare così?? A tutti capita di perdere..-KEIKO

-Non a me.. sparisci..-KEI

-Cosa..?-KEIKO

-Ehm.. se non vi dispiace.. i litigi personali a dopo.. e non qui possibilmente..-DJ MAN

Takao rimase ammutolito a guardare la scena.. Sparisci.. a lei?..

Keiko si alzò con le lacrime agli occhi e, ancora prima che potesse dire o fare qualcosa, Kei si alzò con uno scatto nervoso e si diresse verso il corridoio dei camerini senza dire una parola, passandole di fianco con nervosa indifferenza..

-Kei.. Oh My god.. ma che gli prende..?-MAX

-Quella poverina sta per scoppiare a piangere..-PROF K

-Umh.. Già..-REI

Anche Rei stava a guardare perplesso: non sapeva se essere contento della situazione o meno.. no, non poteva essere contento.. lei stava per piangere, soffriva come un cane per quelle parole dette da Kei... non poteva essere così egoista nei suoi confronti..

La ragazza rimase immobile per qualche istante, con gli occhi pieni di lacrime..

-Kei..-KEIKO

-Ehm.. ripeto.. ragazzina questo non dovrebbe essere previsto in..-DJ MAN

-Aspetta!-TAKAO

Takao corse incontro alla sorellona, abbracciandola..

-Keiko.. dai.. è solo nervoso, vedrai che gli passerà..-TAKAO

Ma lei non rispose, si limitò a guardarlo negli occhi sorridendo:

-Bravo takao, hai vinto.. Sono fiera di te.. sei il migliore, in tutti i sensi..-KEIKO

Gli stampò un bacio sulla guancia, ricambiando l'abbraccio, per poi sussurrargli le ultime parole:

-Non ti preoccupare per me.. ora andrò di là e vedrò di farlo calmare.. però in fondo fa sempre male uno "sparisci" dalla persona che ami, non credi..? Goditi la vittoria, stai tranquillo..-KEIKO

Gli sorrise ancora, dandogli un altro bacio, per poi tornare nel corridoio sperando di riuscire a fare ragionare il suo amato.. Non poteva trattarla così per una simile sciocchezza.. ma cosa gli saltava in mente??

kaky rimase a fissarla finchè non sparì, quando la voce di DJ Man lo fece voltare.. Disse una frase a bassa voce, come una specie di monologo interiore, convinto che nessuno potesse sentirlo e dimenticandosi persino del microfonino..

-Qualcuno mi spiega questa con chi dei due sta??-DJ MAN

-Hey!-TAKAO

-Ah ehm.. scusa scusa.. beh, su con la vita ragazzi!! Passiamo alla premiazione del vincitore!!-DJ MAN

Takao si sentiva uno schifo.. in fondo Kei aveva perso per "causa" sua.. ma no, che colpe si stava dando?? Era lui che era strano.. lo era ogni volta che si parlava di beyblade!! Cercò di godersi la vittoria, proprio come la sorellona gli aveva detto, ma di certo non gli riuscì al meglio..

 

Kei se ne stava seduto sulla stessa panchina del camerino sulla quale poco prima era seduto Rei.. Che rabbia!! Stringeva il suo Dranzer in un pugno, maledicendo se stesso per un qualcosa che nemmeno lui sapeva.. o forse si.. si malediceva per aver perso!! E chissà dove stava keiko in quel momento?? Sicuramente a complimentarsi col fratellino.. d'altronde, lui non era più importante del suo adorato fratellino, no?? E chissà Re.. chissà come era contento di quello che era successo!!

La porta si aprì, facendolo sussultare..

-Kei..-KEIKO

-Che vuoi?-KEIKO

-Perchè ti comporti in questo modo?-KEIKO

Kei non rispose, si limitò ad alzarsi e a voltarle le spalle.. Era troppo nervoso, incazzato nero col mondo.. il beyblade era troppo importante per lui, odiava fare figuracce.. senza contare che lei gli faceva tornare in mente quella brutta e orrenda faccenda con quel cinese, rendendolo ancora più incazzato.. In quel momento, la rabbia e la gelosia erano alle stelle.. e ormai non riusciva più a sopportarle..

-Questa faccenda di Rei mi ha stufato.. è ora che ci mettiamo una pietra sopra.. sono troppo geloso e tutto questo mi fa incazzare da morire..-KEI

-ma.. ci abbiamo già messo una pietra sopra! Non ricordi ieri??-KEIKO

-Non m'importa quello che è successo ieri!!-KEI

-Cosa..?-KEIKO

-Puoi dirmi quello che vuoi, fatto sta che io questa situazione non la sopporto!! Devo proprio fargliela capire con le cattive a quanto pare..-KEI

-Ma kei.. è tutto a posto..-KEIKO

-Questo lo dici tu!! Perchè non vuoi che gli dia una bella lezione?? Dimmi perchè!! Ti dispiace forse.. mi sa di si!! E' questo che non sopporto, ti dispiace per quel bastardo!!-KEI

-Adesso basta kei!! Non puoi dire queste cose!! Vuoi dire hai sempre finto con me?? Vuoi dire che hai fatto finta che le mie parole di confortassero quando invece non era vero?? perchè lo hai fatto?? E un'altra cosa, caro mio.. non puoi prendertela col mondo intero solo perchè hai perso un fottutissimo torneo!!-KEIKO

-Cosa hai detto?-KEI

-Hai capito bene!! Non ti rendi nemmeno conto di quello che dici!!-KEIKO

Era vero.. forse era vero.. o forse no? fatto stava che la rabbia continuava a crescere, in un modo incontrollabile..! E la gelosia ancora di più...

-Umpf.. io non sopporto che quel tizio ti stia addosso.. e non sopporto che tu continui a difenderlo.. E ti dirò di più.. Non sopporto come ti comporti con takao!!-KEI

-Cosa..? Come..-KEIKO

-Guarda che vedo sai?? Vedo più di te, che fingi di essere cieca davanti ai comportamenti di Rei, e non chiedermi per quale motivo!!-KEI

-Non è vero.. io.. e poi.. takao... è mio fratello..-KEIKO

-No che non lo è!! Non metto in dubbio che siate cresciuti insieme, ma lui non è della tua famiglia!! Non è tuo fratello!! Rimane cmq un tuo amico, pensala come vuoi!! E io che tu ti metta ad abbracciare e a dare baci al tuo migliore amico non lo sopporto!! Non lo accetto!!-KEI

-Ma che stai dicendo?? Non hai mai detto niente riguardo tutto questo!! Che c'entra ora takao?? Non metterlo in mezzo..-KEIKO

-Io metto in mezzo che voglio.. mi sono tenuto tutto dentro ma ora siamo giunti al limite.. queste storie io non le sopporto più, quante volte te lo devo dire ancora??Non sopporto che lui sia tanto importante quanto me!!-KEI

-Lui.. non puoi paragonarti a lui.. lui è sempre mio.. il mio fratellino.. tu sei la persona che amo..-KEIKO

-Ancora con questa storia del fratellino..!! Mi hai stancato con queste storie!!-KEI

A keiko scese una lacrima, lacrima che una volta avrebbe intenerito kei.. ma non quella di volta.. Lui rimase impassibile, senza nemmeno sapersi spiegare il perchè.. doveva sfogarsi.. probabilmente sarebbe stato meglio che lei lo avesse lasciato stare almeno per quel giorno: sapeva che se la sarebbe presa col primo che passava, e non doveva essere lei.. Lui ancora ci teneva, non voleva perderla.. ma tutte quelle faccende intricate erano un macigno ormai diventato troppo pesante da sopportare!

Scosse la testa, abbassandola in uno stato confusionale e stringendo i denti..

-Kei.. io lo so perchè fai così, te l'ho detto e te lo ripeto.. Te la stai prendendo col mondo per un maledettissimo torneo di beyblade perso.. sei talmente nervoso che trovi qualsiasi scusa per sfogarti.. Quelle cose che mi hai appena detto non le pensi veramente..-KEIKO

-S..si che le penso.. queste faccende sono troppo pesanti da sopportare per me.. Mi dispiace..-KEI

-C.. che intendi dire..?-KEIKO

-Hai capito bene Keiko..-KEI

La guardò fisso negli occhi.. della lacrime cominciarono a scendere come fiumi impetuosi dai suoi bellissimi occhi, rigandole il volto.. Sentì la voce spezzarsi, ma nonostante tutto, volle continuare a parlare.. non poteva finire per una sciocchezza tale..

-T..tu.. non puoi trattarmi.. così.. ti rendi conto di.. di quello che stai facendo..? Non ti ricordi quello che eravamo..?-KEIKO

Ma lui non rispose..

-Perdere tutto per.. per un incontro sportivo.. è.. è da pazzi..Io.. non voglio..-KEIKO

-Sarà che io sono pazzo..-KEI

-No.. non lo sei.. anzi.. forse si.. si che lo sei! Non puoi farmi questo..se. se tu mi amassi veramente..tu.. non lo faresti Kei!! dannazione eri tu il primo a dire che non mi avresti mai lasciato!! Sei stato tu a farmi promettere di essere per sempre tua!! Stai esagerando!!Quella trottola ti ha preso completamente il cervello e te l'ha divorato!! Non chidermi come, perchè solo ai pazzi succedono queste cose!! E tu lo sei, Kei, sei un pazzo fuori di testa.. sei un bastardo.. takao aveva ragione a dirmi di stare lontano da te.. Scusa fratellino, scusa! Solo ora mi rendo conto chi è la persona migliore tra te e questo che mi trovo davanti!! perchè non ti ho ascoltato?? Perchè ho voluto andare avanti a conoscerlo fino a fondo?? Non ne valeva la pena.. avevi ragione a dirmi che avrei sofferto, che lui mi avrebbe fatta soffrire!! Io ti pensavo diverso Kei.. ho litigato parecchie volte con takao per te, perchè lui non voleva che io stessi con te... e aveva ragione.. E io gli ripetevo sempre che tu non eri come ti presentavi alle persone, tu eri diverso.. quel ghiaccio non eri tu.. Ma purtroppo ora mi rendo conto di aver sbagliato tutto!! Tu sei ghiaccio kei, sei un egoista!! Non ti importa di nessuno se non della tua trottola!! Adesso rispondi a questa domanda, mi consideri meno importante di lei??-KEIKO

Kei non rispose.. era rimasto ad ascoltarla a occhi sbarrati.. se lo meritava.. era un fottutissimo bastardo.. ma in fondo era vero quello che prima si era ritrovato a dire.. quelle faccende ormai non gli andavano più e continuavano a torturarlo nonostante le parole di lei.. E il beyblade.. certo, era importantissimo per lui..

-Vedi.. non rispondi!! Almeno io ti ho paragonato in fatto di importanza ad una persona che se lo merita, Takao!! Tu mi consideri meno importante di una trottola!! sai che ti dico!! vai a quel paese, tu e quel tuo coso che tieni in mano!! Dimenticati di me, non voglio più sentirti!! Dimenticati tutti i bei momenti che abbiamo passato insieme, almeno tu fallo, perchè io ci metterò molto tempo a dimenticarmeli!!..-KEIKO

Ancora le lacrime presero a scendere sulle sue gote: come un film, alcune immagini della loro storia le passarono davanti agli occhi nella sua mente.. quella notte al lago, in cui si erano scambiati la loro fiducia dopo tanto tempo; il loro primo bacio.. la loro prima notte d'amore..

Stette per scoppiare in un pianto dirotto sotto gli occhi ancora sconvolti di Kei, che, quasi per miracolo, non ebbe più il coraggio di risponderle..

-E.. e non pensare che queste siano lacrime di dolore.. sono lacrime di rabbia, rabbia per essermi illusa di un ragazzo che non eri!! Addio kei..-KEIKO

la ragazza si voltò di spalle, andando lentamente verso la porta del camerino.. ma certo che erano lacrime di rabbia.. ma anche di dolore, anzi, dolore immenso.. Lui sembrava essere la sua anima gemella, colui che pareva essere lì ad aspettarla per farle ricredere nell'amore.. ma non era così..

"Scusa Takao se non ti ho ascoltato.. sei sempre stata la persona più importante per me.."KEIKO

kei abbassò lo sguardo, senza dire una parola.. ma cosa aveva fatto?? Forse era ancora in tempo per fermarla.. ma qualcosa lo tratteneva: era ghiaccio, quel maledetto ghiaccio stava tornando a riformarsi dentro di sè.. Un brivido lo percosse: era troppo confuso.. Cercò di riordinare un'ultima volta le idee nella sua mente, anche se gli fu molto difficile..Lei.. il suo angelo.. l'amava.. l'amava tantissimo.. ma che senso aveva andare avanti una storia piena di tormenti? Forse un giorno, il loro grande amore sarebbe riuscito a sopraffarli tutti.. o forse no..?Fatto stava che lei se ne stava andando: non avrebbe più sentito quel profumo.. mai più toccato le sue labbra..

Stette quasi per alzarsi, ma venne bloccato da una forza improvvisa ed estranea, molto più potente di lui.. Tornò a sedersi.. Tutta quella rabbia per una sfida persa, forse lei aveva davvero ragione, era troppo perso nel beyblade..a tal punto da farci rimettere lei, la persona che amava..! O forse, quello scatto di rabbia improvvisa fu solo un bene? Forse l'aveva aiutato a sfogarsi di quei tormenti.. O no?

Si prese i capelli tra le mani, stringendoseli..

"No, non sarei riuscito ad andare avanti in quel modo.."KEI

Takao.. Rei.. tutte persone del quale era troppo geloso, dannatamente geloso.. Non riusciva a sopportare quel peso..

Un lieve ghigno comparve sulle sue labbra: forse non tutto era perso.. forse un giorno sarebbe tornata da lui.. era sicuro che non avrebbe resistito molto.. Non seppe il perchè di quello strano pensiero, ma una cosa fu certa: fu subito captato da lei, che si girò di scatto, vedendolo assorto in quel sorriso orrendo..

-E non pensare che io torni.. devi imparare la lezione kei..-KEIKO

Il ragazzo tatuato rimase sbalordito.. Subito dopo lei chiuse la porta dietro di sè, scoppiando nuovamente in un pianto dirotto.. Doveva andarsene da quel posto, doveva sfogarsi da qualche altra parte..

uscì dalla porta posteriore e iniziò a correre... Che razza di bastardo!! E tutto per.. per una trottola, un torneo perso!! ma cosa c'entrava lei?? E poi ancora quelle dannate storie.. erano chiuse, erano sistemate.. o almeno, la storia che lei conosceva, quella di Rei.. già, perchè di takao.. o beh, quella non era mai esistita, era solo una scusa per gridarle contro, per buttare fuori tutta quella inconcepibile rabbia.. o almeno secondo lei! Non riusciva a concepire i pensieri di quel ragazzo.. si rese conto che forse non l'aveva mai conosciuto..

 

 

Takao rientrò nel camerino con un grosso trofeo in mano e vi trovò Kei, seduto con le braccia conserte, che guardava verso il basso; erano già passati solo 10 minuti dalla litigata che aveva fatto con keiko, ma a lui sembrarono ore.. Era ancora molto confuso.. Sarebbe potuto correre da lei, ma in qualche senso non voleva.. Tremò per un istante sotto gli occhi del brunetto: orgoglio.. quello era orgoglio...

-Kei..-TAKAO

Il ragazzo tatuato alzò la testa di scatto, fissando Takao con occhi nervosi..

-Ma.. che è successo? Dov'è keiko?-TAKAO

kei si alzò e, proprio come successe con lei poco prima, voltò le spalle al ragazzo di fronte a lui..

-Non lo so.. e non m'importa...-KEI

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** Tell me I'm strong ***



Ciao raga!! ^^

Volevo scusarmi per il "ritardo", ma ieri ho avuto il saggio di danza e ho passato un'intera settimana a provare -_-" Cmq volevo ancora ringraziare tutte voi che commentate i miei chappy!! Grazie grazie! ^^ So che è una storia abbastanza lunga (tra un po' diventa un romanzo).. Cmq grazie ancora!! ^^

bacioni e buona lettura!

Pheonix

 

*************************************************************************************************************

Correva, più veloce del vento, ignorando il dolore che cominciava a tormentare le sue gambe.. Takao sapeva dove se ne era andata la sorellona, solo lì poteva essere! Nel luogo in cui Kei l'aveva baciata, in cui erano incontrati.. Quello stronzo! Non gli aveva detto niente di quello che era successo, nonostante le sue ripetute domande: quello che aveva ottenuto erano semplici alzate di spalle e.. silenzio.. silenzio più totale da parte sua.. Ma quegli occhi nervosi e irriquieti non facevano presagire nulla di buono..

Avrebbe scoperto lui cosa era successo, lo avrebbe scoperto da Keiko, anche se, in realtà, si rese conto di sapere di già tutto.. Scosse la testa mentre correva: no, non poteva essere successo nient'altro che una litigata, anche se furiosa! Loro due stavano ancora insieme, si amavano troppo!! Non ci sarebbe stato nessun motivo per rovinare la loro immensa felicità, niente e nessuno avrebbe potuto distruggerla!

Una lacrima gli rigò il viso, senza che lui se ne potesse accorgere: era inutile pensare e illudersi di cose non vere.. tra quei due era successo qualcosa.. se lo sentiva.. Sapeva che quella volta non se lo sarebbe mai perdonato.. non si sarebbe mai perdonato di non averla salvata, di non essere riuscito a portarla via da lui ancora prima che tutto potesse accadere! Quella volta sarebbe stata veramente troppo! Si sarebbe sentito ancora una volta colpevole.. colpevole della sua sofferenza, della sua felicità distrutta! E probabilmente nemmeno lei glielo avrebbe mai perdonato..

Improvvisamente lanciò un gridolino soffocato, ricadendo a terra in ginocchio subito dopo.. Il suo cuore batteva a mille e lo faceva ansimare.. ma non era affano di stanchezza, o almeno, non solo.. era affanno di paura! Aveva persino paura di andare da lei, di chiederle cosa in realtà fosse successo.. non voleva sentirselo dire, perchè sapeva cosa sarebbe uscito da quelle labbra.. Labbra che avevano baciato una felicità ormai finita per lei, e che ora si sarebbero ritrovate ancora una volta sole e senza nessuna voglia di appoggiarsi ad altre.. Tutto quello che avrebbe voluto fare era tornare in quello stadio e fargliela pagare a Kei per quello che aveva fatto, in qualche modo, non importava come! Anche passando alle mani se ce ne fosse stato bisogno..

Si rialzò a fatica continuando ad ansimare; si voltò verso la parte da cui era venuto e stette per rimettersi a correre, quando improvvisamente si bloccò ancora di colpo.. No, non poteva.. sua sorella stava soffrendo, la sua Keky.. colei che non si meritava tutto quello che stava succedendo.. Doveva correre da lei, voleva abbracciarla, voleva confortarla! Voleva dirle che c'era lui.. lui ci sarebbe sempre stato per lei! E voleva anche chiederle scusa.. uno "scusa" che non sarebbe mai stato grande abbastanza per farsi perdonare quello che "non" aveva fatto.. perchè ormai le cose stavano così.. se lo sentiva troppo fortemente..

Sentì un presa dolorosa stringergli il cuore, quasi spezzandolo.. Non poteva essere successo! Era stato solo uno stupido a pensare che kei fosse stato veramente diverso! Come aveva potuto illudersi in quel maledettissimo modo?? per la seconda volta lei stava soffrendo, per la seconda volta aveva il cuore spezzato.. lei, che sembrava vivere per lui... Vivere per lui..

Si bloccò per l'ennesima volta, sbarrando gli occhi.. Vivere per qualcuno che.. se ne era andato.. che non c'era più.. Era già successo..

-Nooo, keky!!! Non farlo!!-TAKAO

Si mise a correre ancora più forte di prima per le stradine desolate di Tokyo; non doveva succedere ancora, non poteva!!

-Keky.. anf.. sei forte.. ti prego.. aspettami..-TAKAO

mentre correva, alcune immagini veloci riapparvero nella sua mente, immagini riguardanti ancora quell'orrenda disavventura...

 

                                     FLASHBACK TAKAO

Correva, mentre Nonno Jay gli gridava da dietro chedendo informazione su quella sua disperata corsa con le lacrime agli occhi. Si precipitò come un fulmine in casa della sorellona.. non c'era nessuno, o almeno così sembrava.. Stette per andarsene, sarebbe stato disposto a correre per tutta Tokyo pur di trovarla, sperando di trovarla ancora viva.. Viva dopo quel bigliettino sconvolgente, che aveva tolto anche la sua di vita, quella di kaky.. come poteva accettare che la persona per lui più importante, colei che lo aveva da sempre difeso, aiutato, che gli aveva insegnato ad essere forte, a credere nel suo sogno.. fosse morta? Non l'avrebbe più riabbracciata, non avrebbe più sentito le sue urla quando si arrabbiava con lui.. Non poteva essere vero! lei non doveva essere morta!! L'avrebbe cercata dovunque, perchè lei doveva essere ancora viva! Doveva poter sentire ancora la sua voce parlargli..

-Keky, non puoi lasciarmi!!-TAKAO

Sbattè la testa contro un mobile del soggiorno di quella piccola casa, scoppiando in un pianto dirotto.. No, cosa stava facendo?? Non poteva lasciarsi andare in quel modo.. Doveva cercarla, prima che fosse stato troppo tardi!!

Come per magia, sentì degli strani versi provenire dal piano superiore.. erano versi strani, sembravano dei respiri sonori e profondi ma anche spezzati.. Erano come dei gemiti di dolore intenso, gli stessi che una persona morente avrebbe potuto fare.. Morente??

-keky!!-TAKAO

Si fiondò come un fulmine su per le scale, lasciandosi guidare dal suo udito.. scoprì presto da dove provenivano quei versi..

Aprì la porta del bagno sbattendola contro il muro, e la vide per terra, quasi completamente stesa al suolo e accovacciata quasi in un groviglio.. Aveva gli occhi semichiusi e il volto completamente verde, mentre dalla sua bocca uscivano parole idecifrabili.. le lacrime le scendevano dai suoi bellissimi occhi e.. tremava.. tremava come un pulcino imprigionato in una lastra di ghiaccio..

Le corse incontro, abbracciandola e cercando di tirarla su a sedere, ma un semi grido della ragazza lo bloccò:

-Aaahhh!!-KEIKO

-Che hai Keky??-TAKAO

Lei tenenva le braccia fisse sulla pancia, stringendosela come meglio poteva.. Takao gliele fece levare con la forza, temendo di vedere il peggio, magari un coltello piantato nel suo stomaco.. ma non fu così, non c'era nessuno coltello, ne tanto meno sangue..

-Grazie Dio..-TAKAO

Tonrò a guardarla in faccia, stringendole il volto tra le mani:

-Keky, che hai?? Cosa hai fatto??-TAKAO

ma lei non rispose: continuò a tremare, forse peggio di prima, abbassando lentamente il capo e poggiandolo su una spalla di takao, che stava inginocchio di fronte e vicinissimo a lei..

-Rispondi Keky! Per favore!-TAKAO

Le riprese il volto, guardando ancora una volta il suo bellissimo viso che si stava spegnendo la dolore: aveva gli occhi quasi del tutto chiusi e il respiro continuava a diminuire.. ma il cuore batteva ancora, anzi, batteva fin troppo..! Le mise una mano sul petto: un branco di cavalli selvaggi e che correvano come delle furie non sarebbe stato niente in confronto a quei battiti..!

Stette per scoppiare nuovamente in un pianto disperato, quando sentì qualcosa cadere dentro il lavandino. Si girò di scatto e guardò in alto, nella direzione da cui era provenuto quel rumore. Si alzò frettolosamente e guardò: vide un tubetto di medicinali proprio vicino al tubo di scarico chiuso dal tappo, e solo allora i suoi occhi cominciarono a guardare in giro.. Il suo sguardo fu catturato dalla mensola di fronte a lui: riposte, in modo confusionale, c'erano scatole di medicinali di vario genere.. Ne prese alcune con le mani tremanti: erano vuote!  Persino quella che una volta doveva contenere le pastiglie che suo nonno prendeva per il cuore e che gli erano state somministrate dopo l'infarto era vuota! Non ebbe il coraggio di guardare altro: le scatole erano tantissime e, di certo, sarebbero state tutto vuote.. E quello voleva dire solo una cosa: sua sorella aveva mandato giù ogni tipo di medicinale che aveva trovato in casa, dai più leggeri e innocui ai più pesanti!

Si girò lentamente verso di lei, ancora a terra con le mani allo stomaco:

-keky..-TAKAO

la sorella trovò il coraggio di guardarlo negli occhi, per l'ultima volta.. Gli sorrise e dalla sua bocca uscirono due semplici parole, mischiate a diversi gemiti:

-Mi..dispiace..-KEIKO

Detto ciò, chiuse gli occhi, ancora tremante.. Il povero fratellino le gettò le braccia al collo, cercando di sollevarla da terra, chiamandola e piangendo come un disperato:

-No, Keky!! Non puoi lasciarmi!! Perchè l'hai fatto?? Non te ne importa niente di me??-TAKAO

Silenzio.. solo respiri.. sempre meno frequenti e dolorosi..

-keky, non puoi farlo!! Ti prego!! Perchè vuoi lasciarmi??-TAKAO

Ancora qualche lacrima scese con forza sulle sue gote.. ma piangere non serviva a niente! Non l'avrebbe di certo aiutata in quel modo! Doveva fare qualcosa, assolutamente! Non poteva stare lì a guardarla morire in quello stupido modo! lei non doveva morire!

Si staccò lentamente dalla sorella, facendole appoggiare il capo per terra dolcemente:

-Non posso lasciarti morire.. Io non lo permetterò capito!! Non lo permetterò!!-TAKAO

Corse fuori dal bagno lasciando la porta aperta. Nonostante le lacrime che gli impedivano la vista, riuscì a raggiungere il telefono del soggiorno e chiamare in fretta e furia un'ambulanza. Si rese conto che anche lui aveva cominciato a tremare, anche la sua voce ora era spezzata.. Se Keky fosse morta..No, non doveva succedere!! Un bastardo qualunque non sarebbe mai riuscito a privarlo della sua sorellona!

Corse di nuovo su per le scale, nonostante le gambe sembravano cedere da un momento all'altro, ed entro in bagno con un po' di titubanza, provoata dalla paura di poterla vedere senza vita..  fece capolino e, per grazia divina, riuscì ancora  sentire i suoi respiri affannosi. Svelto si inginocchio di fianco a lei, riuscendo quella volta a metterla a sedere: il colore del suo volto peggiorava di continuo, ora era diventato di un giallo spento orribile. Il cuore continuava a battere, in modo spaventosamente irregolare: ora sembrava scoppiare da un momento all'altro, ora invece sembrava spegnersi lentamente..

L'abbracciò, ancora piangendo:

-Keky.. stanno arrivando.. ti prego resisti..-TAKAO

Le prese una mano, stringendola nella sua: sentì la sorellona usare tutte le sue forze per riuscire a stringergliela, ma invano.. era come paralizzata dall'immenso dolore che il cuore e i suoi battiti nonchè lo stomaco le stavano provocando. La sua mente era annebbiata: non riusciva a pensare a nulla, se non al buio e al suo pietoso stato..

Le diede un lieve bacio sulla guancia, bagnandola con le sue lacrime:

-Ti prego.. stai con me..-TAKAO

Dagli occhi della ragazza scese una lacrima, presto asciugata dal fratellino, che le strinse ancora di più la mano appoggiandosi a lei, respirando affannosamente a causa dell'innata paura che lo stava avvolgendo da dentro. Era sicuro che non sarebbe mai riuscito ad accettare il peggio..

-Perchè..? Dimmi perchè..-TAKAO

                                           FINE FLASHBACK

 

Nella sua corsa disperata, gli sembrò ancora di sentire il rumore della sirena dell'ambulanza arrivata appena in tempo a casa della sorellona: l'avevano salvata, e Dio solo sapeva quanto lui aveva ringraziato i medici in ginocchio per quello che avevano fatto..

-Hey ragazzino stai esagerando.. è nostro dovere..-DOTTORE

-Grazie, non smetterò mai di dirglielo.. avete salvato una delle mie più importanti ragioni di vita, se non la prima..-TAKAO

Lei non fece che ringraziarlo per oltre un mese, ma lui non doveva essere ringraziato..

-Con la tua vita ho salvato anche la mia.. Ti voglio un mondo di bene..-TAKAO

-Anche io kaky.. te ne voglio tantissimo.. te ne voglio di più io!-KEIKO

-No io!-TAKAO

-Io!-KEIKO

-Io!!-TAKAO

-Pari.. abbracciami dai..-KEIKO

Quella volta non sarebbe successo: era consapevole che lei fosse diventata molto più forte dopo quella esperienza, ma sapeva anche che Kei, in quel poco tempo, era diventato parte della sua vita, una parte importante..

 

 

-Kei..! Come hai potuto? Io per te non ho mai significato niente!!?-KEIKO

Era seduta proprio davanti alla ringhiera del lago, con la testa appoggiata ad essa.. Piangeva.. le lacrime riuscivano ad arrivare fino al suo collo, e lei non faceva nulla per fermarle.. Quel lago.. quanti ricordi..  Il loro primo vero incontro, il loro primo bacio.. Ma forse si era fatta troppe illusioni, forse a lui non gliene era mai importato niente di lei.. o forse si.. Allora cosa volevano dire quelle frasi dolci che si sussurravano, quegli sguardi.. quelle carezze quella notte? Si erano scambiati il loro amore, si erano donati l'uno all'altra.. o almeno quello era ciò che pensava lei: una notte stupenda, in cui entrambi si sentirono felici di consumare il loro amore.. Fino a qualche oretta fa sarebbe stata convinta che lui l'avesse pensata allo stesso modo.. ma non ora!

Si alzò in piedi, gridando ai quattro venti la sua disperazione:

-Dimmi come sei riuscito a dimenticare tutti quei momenti!!! Dimmelo per favore!! Devo farlo anche io!!-KEIKO

Tornò a sedersi, quasi cadendo sulle ginocchia e questa volta sussurrando..

-O scusami.. forse per te non hanno mai contato niente.. Sei un bravo attore Kei.. sei riuscito a farmi amare una persona dopo tanto tempo.. ma a cosa è servito se ora mi ritrovo ancora sola come un cane..? Sei solo riuscito a farmelo odiare, l'amore!!-KEIKO

Si portò le mani al viso, coprendosi gli occhi e ricominciando a piangere singhiozzando sonoramente: non riusciva a togliersi dalla testa tutti i bei momenti passati assieme a lui, il ragazzo che sembrava essere venuto dal cielo per salvarla dalle sue pene, e invece si era dimostrato solo una gran bastardo!! Eppure, non poteva essere una recita.. quegli sguardi non erano degni nemmeno del migliore attore di quel mondo.. e allora perchè era successo?? Non poteva credere che fosse stata solo e unicamente colpa di una fottutissima trottola, di un torneo perso.. di semplici dubbi, di gelosia insensata.. insensata, certo! Lei gli aveva ripetuto più volte il suo grande amore per lui! E lui.. lui sembrava esserne convinto... quando invece, pensò, la stava solamente prendendo in giro! Non erano ragioni valide per rompere una grande felicità.. Ma forse lui non era felice con lei.. forse lei era l'unica ad essere felice, ad essere solamente un'illusa.. ma ancora quei dolci sguardi le tornarono in mente.. no, anche lui era felice.. non poteva non esserlo!! Non poteva recitare così dannatamente bene.. e allora perchè?? Perchè la loro immensa gioia era stata rotta da delle stupidissime cavolate senza senso?? perchè il giorno precedente le aveva chiesto scusa per tutti quei suoi dubbi e invece quel giorno..? Una trottola non poteva cambiargli in quel modo la testa..

Si prese i capelli con forza, quasi strappandoseli: troppa confusione, non riusciva a capirci più niente.. e piangeva, sempre di più..! Ma una cosa era certa: lei non sarebbe tornata da lui! Per nessun motivo.. Anche se le mancava già da morire... le mancavano i suoi baci, le sue carezze.. tutto di lui... anche il suo profumo..

Improvvisamente sentì una mano penderle la spalla.. si girò di scatto e..

-Kaky.. che.. che ci fai qui..?-KEIKO

-E hai anche.. anf.. il coraggio di chiedermelo??-TAKAO

-Io..-KEIKO

Scoppiò nuovamente a piangere.. Takao le si sedette accanto, guardandola con le lacrime agli occhi..

-Per fortuna non hai fatto niente.. temevo il peggio..-TAKAO

-Io.. tu... cosa temevi?-KEIKO

-Beh, io.. temevo di dover ripetere quella brutta esperienza..-TAKAO

Keiko lo stette a guardare: l'agitazione del ragazzo gli stava facendo nascere delle lacrime dentro i suoi occhi.. Stava ringraziando il cielo in quel momento..

Lo abbracciò, stringendolo forte..

-No.. non succederà più.. io.. sono forte.. io.. non gliela darò vinta..-KEIKO

Si staccò, guardandolo negli occhi..

-Io non voglio lasciarti..-KEIKO

-Keky..-TAKAO

kaky scoppiò a piangere, nascondendosi tra le braccia della sorella..

-Grazie keky!-TAKAO

-Ricorda che sono più forte ora.. deve imparare la lezione anche se.. fa male, tanto male non saperlo più al mio fianco.. sapere che forse a lui non glien'è mai importato niente di me..-KEIKO

Il brunetto si rialzò, fissandola, guardando le sue lacrime scenderle sulle gote per asciugargliele una ad una..

-Non è vero.. a lui importava di te..-TAKAO

-Come fai a dirlo? Anche io potrei pensarla così ma.. oggi mi è stato smentito tutto... non si può rompere per delle ragioni così assurde..-KEIKO

-A..avete rotto allora..?-TAKAO

La ragazza annuì, abbassando lo sguardo, mentre nuove lacrime cominciavano a rigarle nuovamente il volto..

-E' così duro da accettare..-KEIKO

-Lui conta ancora molto per te, lo so.. ma non si meritava niente..-TAKAO

-Io.. scusami se non ti ho ascoltato.. Scusami tanto.. tu.. tu non devi sentirti in colpa..-KEIKO

-Dai, adesso calmati..raccontami piuttosto perchè ti ha lasciato..-TAKAO

....................................

-Cosa???-TAKAO

Il brunetto si alzò in piedi con aria furiosa e spaventata; le sue mani erano strette in un pugno nervoso e i suoi muscoli tutti tirati.

-Io..kaky.. no, ascoltami.. tu non c'entri niente.. è lui che..-KEIKO

-No keky!! Voi avete rotto anche per causa mia!! E' colpa mia!!-TAKAO

-No, non c'entri!! Non farti venire in testa strane idee o sensi di colpa!! Lui.. ha tirato fuori di tutto e di più per.. per lasciarmi, per sfogarsi di quel maledetto torneo perso.. e nient'altro.. se ci fosse veramente stato qualcosa di sbagliato me lo avrebbe detto prima..-KEIKO

kaky la stette a fissare qualche istante, per poi ricominciare a piangere: forse aveva ragione.. Kei era diventato maledettamente nervoso per quella sfida persa, a tal punto da prendersela anche con Keky.. chissà cosa gli passava per la testa..! Aveva forse veramente cercato qualsiasi scusa per sfogarsi ma.. fatto stava che lui l'aveva detto, e se l'aveva detto qualche fondo di verità doveva esserci!

la sorella si alzò in piedi abbracciandolo:

-Ti prego.. non fare così.. io so come stanno veramente le cose, e so che tu non c'entri in questa storia.. e nemmeno Rei c'entra..-KEIKO

Già Rei.. Takao si ricordò che una parte di colpa l'aveva anche lui..!

-Ieri io... gli ho parlato perchè a lui dava fastidio il suo comportamento e.. lui.. mi ha chiesto scusa di aver dubitato di me! Gli ho detto che non importava quello che Rei pensasse di me e lui.. lui mi ha ripetuto le stesse cose..e.. ne era convinto.. lui non c'entra niente come te...-KEIKO

Takao le cinse le braccia attorno alla vita: era vero, il giorno precedente li aveva visti insieme abbracciati l'uno all'altra sotto quel grande albero.. e Kei non aveva niente, anzi.. era felice! Che avesse tirato in ballo anche Rei per.. per sfogarsi, semplicemente per sfogarsi? probabilmente si a quel punto..Però era una cosa troppo assurda..

-Ma.. perchè? lui.. non può aver messo in mezzo me e lui per una semplice sconfitta.. è.. fuori dal mondo..-TAKAO

-Lo so che è fuori dal mondo.. gli ho detto che è un pazzo, e lui non mi ha risposto.. ciò vuol dire che ho ragione..-KEIKO

Gli mise una mano in mezzo ai capelli scuri, facendogli quasi cadere il cappellino che aveva sempre in testa:

-Ti prego.. io non voglio vederti così giù..-KEIKO

-keky.. dimmi la verità.. ce l'hai con me?-TAKAO

lei si staccò dolcemente da lui, guardandolo con gli occhi lucidi:

-Perchè io.. dovrei..?-KEIKO

-Perchè.. io.. non ti ho salvato da questa storia.. perchè.. in fondo penso ancora di c'entrare qualcosa.. non può aver detto quelle cose a caso..-TAKAO

-kaky, adesso ascoltami..-KEIKO

Lei lo prese per le spalle, quasi obbligandolo a guardarla negli occhi:

-Io non ce l'ho con te.. tu hai sempre fatto tanto per me, e qua l'unica stupida sono io.. che non ho saputo ascoltare la persona più importante per me.. più importante anche di Kei.. E preferisco perdere lui piuttosto che perdere te..-KEIKO

Qualche attimo di silenzio, poi singhiozzi.. takao stava ricominciando a piangere, per poi gettarsi, ancora una volta, tra le braccia della sorellona, poggiando la testa al suo petto..

-Sei troppo importante per me, e l'unica che deve chiedere scusa qua sono io.. Sei la persona più speciale che abbia mai potuto incontrare, grazie di tutto fratellino..-KEIKO

Lui strinse nelle mani la maglietta della sorellona: era contento, eppure si sentiva uno schifo.. Improvvisamente, come un flash, gli tornarono in mente quei sogni.. quegli incubi orrendi.. Lui.. era stato avvertito! Ma non aveva fatto niente!! Quelli non erano semplici paure e ricordi che tornavano sotto forma di sogno.. quelli erano avvertimenti, e lui li aveva ignorati.. Keky gli aveva detto di ignorarli..

Si staccò da lei, guardandola spaventato..

-Io.. avrei dovuto sapere che sarebbe andata a finire così..-TAKAO

-Kaky.. che stai dicendo..?-KEIKO

-Io avrei dovuto saperlo.. e non ho fatto niente!!-TAKAO

-Tu hai fatto tanto! Sono io che non ti ho ascoltato, quante volte devo ancora dirtelo??-KEIKO

-Io.. non lo so.. ma..-TAKAO

-Ma cosa..?-KEIKO

Gli occhi del ragazzo sembrarono trasformarsi improvvisamente, diventando così nervosi se non furiosi:

-Qua qualcuno la deve pagare..-TAKAO

-Kaky.. a chi ti riferisci?-KEIKO

-Lo sai.. a chi ha fatto soffrire te per un semplice capriccio e a chi mi ha riempito di sensi di colpa..-TAKAO

Keiko rimase paralizzata: non riuscì a capire l'improvviso cambiamento del fratellino.. Non riuscì nemmeno a dire niente, se non:

-Ti prego.. non farlo..-KEIKO

-Come puoi dire così?? Io so quello che faccio.. e lui se lo merita.. si merita la mia ira e dovrebbe meritarsi anche la tua!-TAKAO

Lei abbassò la testa: era vero, quello era tutto ciò che si meritava.. Appena la rialzò, fece appena in tempo a vedere kaky che stava iniziando a correre, ma con uno scatto riuscì a bloccarlo per un braccio, facendolo voltare nervosamente:

-Kaky.. dimmi solo un'ultima cosa..-KEIKO

-Cosa..?-TAKAO

-per favore.. dimmi che sono forte.. dimmelo..-KEIKO

Il brunetto indietreggiò di qualche passo verso di lei, e questa volta fu lui a prenderla per le spalle..

-Keiko.. sei forte, non lo dimenticare.. e adesso tu dimmi che non commetterai più lo stesso errore di una volta..-TAKAO

-Io.. non lo farò più..-KEIKO

-So che è un macigno pesantissimo tutto questo dolore, e non ti immagini nemmeno quanto lo senta anche io.. ma tu puoi reagire, perchè lui non si merita il tuo dolore.. E non dimenticare anche che ti voglio bene e mi avrai sempre al tuo fianco.. non puoi tentare di lasciarmi ancora una volta..-TAKAO

-Anche io te ne voglio, e grazie per essere quello che sei.. non ti lascerò mai..!-KEIKO

Gli diede un lieve bacio sulla fronte, prima di sentire le sue mani staccarsi dalle sue spalle. Senza nemmeno lasciarle il tempo di dire altro, lui riprese a correre, gridandole poche ultime parole:

-vai a casa!! E non ti preoccupare per quello che farò!!-TAKAO

-Io..-KEIKO

Ma niente, era già lontano, e cmq la sua voce non accennava ad uscire..

"Ti prego, non metterti nei guai.."KEIKO

Tornò a sedersi e lentamente ricominciò a piangere: perchè doveva sempre combinare tanti casini?? Se takao si fosse messo in qualche guaio sarebbe stata solo colpa ua!! E perchè lui doveva sentirsi ancora una volta colpevole di tutto quello che era successo?? perchè non riusciva a capire per primo tutto quello che aveva da sempre fatto per lei?? Perchè non capiva che l'unica testarda lì era lei??

Troppe domande per la sua testa, tutte senza risposta! Avrebbe seguito il consiglio del fratellino: sarebbe andata a casa, quel lago conteneva troppi ricordi non degni del suo cuore e della sua mente.. degni di un bel niente!! Lei era forte, continuava a ripeterselo nella testa, e di certo non sarebbe stato uno stronzo a rovinarle ancora la vita.. anche se quello stronzo era stata l'unica persona che le aveva fatto riscoprire la gioia dell'amore.. una gioia forse piena di illusioni, ma sempre gioia era..

Si rialzò e si incamminò verso casa, tenendo per tutto il tragitto la testa bassa sull'asfalto.. tanto non avrebbe visto niente: le lacrime le impedivano la vista..

Intanto takao continuava a correre: non importava se veramente lui fosse c'entrato qualcosa in tutta quella storia oppure no.. fatto stava che kei doveva pagarla per aver trattato come un burattino la sorella, per aver forse giocato con i suoi sentimenti, per averla fatta soffrire ancora una volta dopo tutto quello che aveva passato per delle stupide ragioni.. per un torneo perso.. che cavolata!! Era davvero pazzo, aveva ragione keiko! Non doveva permettersi di comportarsi in quel modo! Non doveva nemmeno permettersi di riempirlo di sensi di colpa!! Non doveva fargli gravare il peso sulle spalle della felicità ormai rotta della sorellona, in qualsiasi caso, che le sue parole fossero state vere o meno, se fossero state solo un semplice sfogo!!

Scosse la testa nella sua furiosa corsa: non importava quale ragione fosse stata.. Lo avrebbe sentito, gli avrebbe fatto passare la voglia di essere glaciale, sia dentro che fuori..

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** I BladeBreakers ***











SBAM!!

Il rumore della porta che sbattè contro il muro di quel camerino fece sobbalzare Kei, che fino a pochi attimi prima se ne stava seduto a gambe incrociate con il suo Dranzer in mano, a pensare ad una storia finita per.. per cosa? Per un semplice sfogo.. o per semplice ma ossessiva gelosia? Aveva davvero fatto la cosa giusta? Oppure no..? Nemmeno lui sapeva dare una risposta alle sue domande, ma una cosa la sapeva benissimo: quel suo maledetto orgoglio era stato ferito poco prima di un'ora fa, durante quella sfida persa, sotto gli occhi di tutti.. sotto gli occhi sicuramente soddisfatti di quel cinese! Certo, ormai poteva dirsi ferito quel maledetto orgoglio, ma sapeva che era ancora cmq troppo forte per tornare da lei e chiederle scusa.. scusa? Voleva veramente chiederle scusa poi? No, forse no: la sue gelosia era troppo grande e "giusta" per essere scusata, non ne aveva di certo bisogno!Si, in fondo era vero.. era anche per gelosia che l'aveva fatto... ma.. lei..

-Mi manchi già..-KEI

Disse quelle parole quasi sussurrando, stringendo il suo Dranzer con fare nervoso e maledicendosi appena dopo per quello che aveva detto, consapevole che qualcuno di sua conoscenza era dietro ad ascoltarlo..

-Non dire cazzate Kei!!-TAKAO

Lui non accennò un minimo movimento, anzi, continuò a dargli le spalle..

-Cosa vuoi?-KEI

-Smettila di fare la vittima e girati!!-TAKAO

ma niente: tutto quello che fece fu abbassare il capo, lanciando un risolino nervoso.. A quel punto il volto di Takao si dipinse di un rosso acceso come il fuoco: cosa stava facendo, lo stava forse prendendo in giro?? Stava ridendo di quello che aveva appena fatto?? Era soddisfatto di aver fatto piangere colei che fino a qualche giorno prima sembrava essere la sua vita?? 

Si avvicinò a passo svelto verso di lui e lo prese con forza per le spalle, facendolo girare. Nonostante quella forte presa, Kei sembrò rimanere impassibile..

-Io non so cosa ti passi per quella cazzo di testa malata e contorta, ma hai esagerato Kei..  E questa volta giuro su di me che non la passerai liscia..-TAKAO

la sua voce sembrava quasi un sibilo uscito a denti stretti, un sibilo che aveva quasi del mortale.. Kei pensò che, se quel ragazzino avesse avuto in mano un pugnale, di certo non ci avrebbe messo molto a ficcarglielo dritto nel petto! Era la prima volta che lo vedeva in quello stato: il suo volto era completamente contorto un una specie di smorfia di rabbia, quasi non sembrava nemmeno lui..

Kei rimase di sasso per qualche istante: non sapeva cosa pensare, cosa dire.. nonostante tutto una cosa riuscì a dirla...

-Non vedo tu cosa c'entri in questa storia..-KEI

perchè lo aveva detto?? Forse perchè era la prima cosa che gli era saltata in mente.. o forse perchè non aveva nient'altro da dire: takao aveva perfettamente ragione.. ma mai lo avrebbe ammesso!

Non fece nemmeno in tempo a pensare ad altro che la voce del brunetto quasi gli assordò i timpani:

-Come puoi dire una cosa del genere??? Con quale coraggio incolpi me della vostra rottura e poi neghi il tutto davanti a me dicendo che non c'entro niente!!?? Come osi riempirmi di sensi di colpa nei confronti della persona che mi è sempre stata accanto e per colpa tua ho quasi rischiato di perdere?? Sei la persona più falsa che io abbia mai conosciuto, kei!! E la gente fa bene a starti alla larga, anzi, dovremmo proprio fare una campagna pubblicitaria a riguardo..-TAKAO

Ancora quel sibilo orrendo nella sua voce: era odio, odio puro.. lo stava odiando con tutte le sue forze, e kei se ne rese benissimo conto.. Ma quella frase proprio non doveva dirla.. Era vero, la gente lo evitava.. e lui ci stava male.. ma la gente evitava solo la sua maschera di ghiaccio, e non quello che era veramente dentro.. perchè.. solo lei era stata capace di scovare la sua persona interiore.. solo lei non l'aveva odiato e evitato per quello che lui aveva da sempre mostrato alla gente.. Lui non era così.. o forse si? la gente forse faceva bene ad evitarlo.. solo una cosa era certa, in quella confusione più totale e oppressiva:  quelle parole lo ferirono a morte: si sentì come la pecora nera in un mondo pieno di pecore bianche.. solo lui stonava, solo lui sarebbe stato evitato da tutte quelle belle pecorelle.. perchè il suo colore.. era nero, era oscuro.. era terribilmente brutto in confronto al loro.. Ma il colore della sua lana non voleva dire niente, lui dentro era come tutte le altre pecorelle.. ma loro non riuscivano a capirlo.. e lui non riusciva a mostrarlo.. Ancora una volta, quella tremenda paura di rimanere solo lo travolse, solo come un tempo.. Abbandonato a sè stesso..! Abbandonato dalla sua unica salvezza.. Ma perchè poi? Perchè??

takao riuscì a percepire un lieve alone di tristezza che ora traspariva dai suoi occhi falsamente indifferenti, ma...

-Non mi fai pietà Kei!! E' inutile che cerchi di convincermi di cose non vere.. Hai saputo far soffrire lei, che ti amava così tanto.. Sei senza cuore.. ed è inutile che cerchi di illudere la gente di un Kei diverso.. hai fallito!! Ma purtroppo noi l'abbiamo capito troppo tardi!-TAKAO

Ma lui cosa ne voleva sapere di quello che era lui?? Cosa ne voleva sapere un ragazzino, che nemmeno l'aveva saputo guardare fino in fondo, di quello che lui era dentro?? Scosse la testa abbassandola, stringendo i denti.. la verità era che nemmeno lui sapeva chi era, cosa voleva veramente..ma lui non era così.. quello era solo orgoglio che bruciava dentro, che cercava di tornare quello di una volta.. Già, il suo orgoglio.. era da sempre stato più forte di lui..e proprio esso aveva dato man forte per rovinare tutto.. per rovinare lui stesso.. E continuava a farlo..

-Io non capisco più niente..-KEI

-ma certo, cosa vuoi capire tu?? Considerati fortunato solo per il fatto che keiko non ha creduto alle tue frottole, alle tue scuse insensate.. lei mi vuole ancora bene, Kei!! Lei ha capito finalmente la persona che sei.. lei ha cuore, e ha saputo credere alla persona giusta! Grazie cielo, probabilmente il suo amore non l'ha del tutto accecata!! Cominciavo a temere il peggio.. a temere che le tue cazzate l'avrebbero influenzata a tal punto.. di.. di farmela perdere!! ma per fortuna lei riesce a capire le cose.. non come qualcun'altro!! kei ringrazia il cielo che non sia andata così..-TAKAO

kei continuò a non rispondere.. non era da lui! Gli sarebbe saltato addosso, l'avrebbe riempito di parole e non solo.. se solamente avesse avuto ragione..! Ma ogni parola di quel ragazzo sembrava colpirlo sempre più in fondo, e tra poco sarebbe affondato a picco nel male che lui si era cercato.. che l'orgoglio gli aveva procurato..

-Tu kei..-TAKAO

-Basta!!!!-KEI

Non avrebbe restito ad una sola altra parola di Takao: era ora di reagire..

takao indietreggiò di qualche passo, spaventato dalla reazione di Kei ma allo stesso tempo sempre più furibondo per quella sua indifferenza e voglia di essere nel giusto. Come ci riusciva??

kei avrebbe voluto urlargli "E va bene, hai ragione tu, forse le persone fanno bene ad evitarmi!! ma solo quelle come te, quelle che non sanno guardare fino in fondo!! Io ho amato tua sorella e la amo ancora!! ma mi serve aiuto per abbattere questo mio orgoglio che sta rovinando tutto e che mi rende sempre più nervoso e confuso, aiutato dalla mia maledetta gelosia ossessiva!! Ho paura di rimanere solo ancora una volta, ho bisogno di una mano da qualcuno, ho bisogno di abbattere questa sensazione orrenda!!".. ma non lo fece.. Non seppe nemmeno lui il motivo, ma non lo fece..

Stette a fissare con occhi sgranati quel ragazzino che lo guardava come dire: "Avanti, sono qui!!".. Strinse i pugni con una voglia matta di saltargli addosso e fargliela pagare lui per primo per quello che aveva detto, per averlo fatto sentire una mer*a vera e propria.. Si rese conto che i suoi pensieri, le sue parole che non riuscivano ad uscire dalle sue labbra, non erano nient'altro che ancora quella vocina che lo tormentava quando ancora non era con Keiko.. quella vocina che lo incitava a lasciarsi andare ma lui si ostinava ad opprimere.. Si rese conto di star cadendo sempre più in basso, ancora una volta.. ancora nell'oblio della solitudine e del ghiaccio, freddo, gelido.. come lui..

I suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime.. non riusciva a sopportare quella situazione... ancora quella lotta che dentro di sè si ricominciava a combattere: la lotta tra il suo IO e il suo orgoglio, il suo ghiaccio.. ma questa volta, sembrò avere la meglio il secondo..! Solo lei era stata capace di far tacere tutto, solo lei lo sarebbe stata ancora.. ma lui non la voleva indietro... lui non ascoltava più quella voce ormai.. Come era potuto succedere?? Colpa di una gelosia assurda, di un torneo perso di beyblade, una delle ragioni della sua vita..

No, non voleva piangere, non doveva!! Non doveva dannazione!!!

Improvvisamente, la salvezza sembrò piombare dal cielo..

la porta del camerino si aprì..

-Hey ragazzi, che succede qui?? Cos'è questo casino??-...

No, quella non era una salvezza.. era uno dei due diavoli in persona..

-Rei! Siete ancora qui??-TAKAO

-Si.. ma che succede??-REI

Bastò una rapida occhiata al volto di Kei e una più attenta a quello di takao per capire la situazione..

-Dov'è keiko..?-REI

la sua voce tremava..

-E' a casa..-TAKAO

-Non sono affari tuoi!!-KEI

-Cos..?-REI

Silenzio, il silenzio più totale.. solo pensieri, che vagavano silenziosamente nella mente di Rei.. Non poteva essere successo quello che lui stava immaginando.. Eppure, lo sguardo furioso di kei che lo fissava, quello spaventato di takao..

-Ragazzi.. vi vogliono di là..-REI

-Di là.. dove..?-TAKAO

-Vicino.. vicino all'uscita secondaria..-REI

Kei si mosse all'istante, dirigendosi con passo veloce e deciso verso l'uscita del camerino. Per qualche istante Rei temette in un pugno, uno schiaffo..  d'altronde, cosa si sarebbe potuto aspettare da quello sguardo assassino..? Invece, kei si limitò a spintonarlo con una spalla sparendo poi alle sue spalle.. Il cinesino lanciò un sospiro di sollievo ma.. non c'era niente di cui essere sollevati: un pugno in quella situazione, se fosse stata veramente come pensava lui, sarebbe stata solo una carezza.

Il suo sguardo tornò su Takao, che stava ancora immobile davanti a lui con una strana espressione dipinta in volto: era stato fortunato, pensò, ancora poco e Kei gli avrebbe probabilmente tirato un pugno.. ma la loro discussione non era ancora finita..

-Chi.. chi ci vuole?-TAKAO

-Il presidente della BBA..-REI

-Che cosa?-TAKAO

-Esatto.. dai andiamo..-REI

Takao annuì nervosamente, per poi passare in fianco a Rei per uscire dal camerino, quando improvvisamente si sentì bloccato per la vita dal braccio del cinese:

-Takao aspetta.. Cosa è successo?-REI

Il brunetto fissò tristemente negli occhi Rei, e con un fil di voce gli rispose:

-Si sono lasciati, Rei..-TAKAO

Il ragazzo dai lunghi capelli corvini non rispose.. nei suoi occhi si poteva leggere lo sconforto più totale, la colpa più totale.. Era colpa sua, ci avrebbe scommesso qualsiasi cosa..! E di chi se no..? Non disse altro, si limitò solamente a mollare la presa e a lasciar andare takao: non avrebbe avuto il coraggio di chiedergli nient'altro: non voleva sentirsi rinfacciare niente in faccia!

takao lo sorpassò abbassando lo sguardo, per poi cominciare ad incamminarsi verso l'uscita secondaria, dove già lo attendevano gli altri ragazzi, mentre Rei si decise a seguirlo solo poco dopo, in preda alla disperazione.. Che coraggio avrebbe avuto di guardarlo ancora in faccia? Di guardare in faccia Keiko? E soprattutto kei..? Aveva da sempre desiderato non vederla insieme a Kei, ma in quel momento si rese conto che quello non era di certo un pensiero idoneo alla situazione.. era un pensiero da grande egoista.. specialmente per la posizione che occupava in quella orrenda rottura..

Raggiunse con poca decisione gli altri: sia lui, che Takao che kei tenevano gli sguardi bassi, seri.. mentre Max e il prof non facevano altro che guardarli e chiedersi cosa mai fosse potuto succedere, ma senza veramente formulare ipotesi..

Improvvisamente, il presidente della BBA decise di prendere la parola:

-Su con la vita ragazzi, sto per darvi una notizia clamorosa!-PRES. DAITENJI

"La più clamorosa che potrebbe darmi è che mia sorella è ancora felice.."TAKAO

"la più bella sarebbe quella di dirmi che io non c'entro niente in questa storia.."REI

"parla per te, imbecille!!"KEI

-Io sono il presidente Daitenji della BBA..-PRES. DAITENJI

-Fino qua ci ero già arrivato..-KEI

-ma kei!!-PROF K

-Tsk..-KEI

-ma che gli succede..?-MAX

-Tranquilli ragazzi..! Non importa! Sono qua per annunciarvi che voi 4 formerete la squadra nazionale giapponese!-PRES. DAITENJI

-Che cosa????-TAKAO, REI, KEI

-esatto!! E tu takao sarai il capitano!! Hey che c'è, non ne siete contenti?-PRES. DAITENJI

-Yeah, very happy!!!-MAX

-Zitto!!-KEI

-.....-MAX

-Ma..-PRES. DAITENJI

-Mi dispiace, presidente.. ma io in squadra con certa gente non ci sto..-KEI

-Ti riferisci per caso a me?? Nemmeno io ho troppa voglia di stare..-TAKAO

-Non mi riferisco SOLO a te..-KEI

Rei alzò lo sguardo solo in quell'istante, le sue supposizioni erano giuste: kei lo stava fissando ancora più furibondo di prima, facendo accrescere ancora di più quel senso di colpa violento..

-Non mi interessa.. nemmeno io voglio stare in squadra con te..-REI

-Mi fa piacere che la pensiamo tutti allo stesso modo..-KEI

-Ma io voglio..-MAX

-Tu non c'entri in questa storia!!-KEI

-Mi dispiace signor Daitenji.. come vede i componenti non vanno molto d'accordo..-PROF K

-Ohi ohi, in effetti non è il modo migliore per cominciare.. ma sono sicuro che prima o poi impareranno..-PRES. DAITENJI

-Se lei ne è convinto.. io cmq ci tengo troppo a rappresentare il giappone in una squadra nazionale.. io accetto!-TAKAO

-bene bene..-PRES. DAITENJI

-Wonderful!!-MAX

"razza di imbecille.. non sopporto nemmeno te!"KEI

-Mi sono dimenticato di dirvi un'altra cosa: avrete anche l'impegno di rappresentare la nostra nazione al campionato mondiale..-PRES. DAITENJI

-Mondiale ha detto?-REI

-Esatto..-PRES. DAITENJI

Rei si girò verso Takao: avrebbe voluto partecipare ad un campionato mondiale, ma in quella squadra.. Era sicuro che in quel momento takao lo stava solo odiando.. non poteva.. Improvvisamente uno sguardo: il brunetto lo stava ora guardando a sua volta e.. gli stava sorridendo.. perchè sorrideva?? Takao gli fece un cenno affermativo con la testa..

-Dai rei..-TAKAO

-Io..-REI

-Come on!-MAX

-Io.. e va bene, accetto! Grazie..-REI

-Bene, ora manchi solo tu kei..-PRES. DAITENJI

Qualche attimo di silenzio, prima che Kei potesse rispondere:

-E va bene, lo faccio solo per non deluderla presidente.. e per partecipare ai mondiali.. ma che nessuno si faccia illusioni strane..-KEI

"E chi se ne fa?"TAKAO

-Allora, affare fatto! Voi sarete i BladeBreakers! Vi piace come nome?-PRES. DAITENJI

-Umpf..-KEI

-Non ci faccia caso, va benissimo!-TAKAO

-Dai ragazzi, un po' di allegria! Tra due giorni partirete tutti per la Cina! Compreso te, Kappa..-PRES. DAITENJI

"kappa??"TUTTI

-.. tu terrai sotto controllo i ragazzi, i loro allenamenti e i loro bey! Sono contento che abbiate accettato la mia proposta! Mi sono fatto dare i vostri numeri di telefono, domani o stasera vi chiamerò per farvi sapere l'ora di partenza!-PRES. DAITENJI

-Grazie presidente!-TAKAO

-Di niente! Sono io che devo ringraziarvi! Ci si vede all'aereoporto tra due giorni allora! Arrivederci ragazzi!-PRES. DAITENJI

Il presidente della BBA uscì allegramente dalla porta secondaria, fiero del suo lavoro, mentre i 5 ragazzi stettero a fissarlo per qualche istante prima di tornare a guardarsi in faccia l'un l'altro, a parte kei che teneva lo sguardo basso..

-Kei.. noi due abbiamo ancora qualcosa da dirci..-TAKAO

Lui non rispose: si avviò, ancora tenendo lo sguardo a terra, verso il camerino, spintonando per la seconda volta Rei, facendolo quasi pentire della sua decisione..

takao passò di fianco al cinesino, mettendogli una mano sulla spalla, ma senza mollare per un secondo lo sguardo fisso sul ragazzo tatuato che ormai stava entrando nel piccolo stanzino:

-Non ti preoccupare Rei.. sono contento di averti nella squadra..-TAKAO

Detto quello, il brunetto raggiunse Kei, entrando a sua volta con passo deciso ma quasi tremante nel camerino, chiudendo poi la porta dietro di sè.

Ancora cadde silenzio tra i 3 ragazzi rimasti davanti alla porta d'uscita. Il primo che riuscì a prendere la parola fu proprio il prof K..

-Rei.. ci vuoi spiegare che è successo?-PROF K

Il cinesino si appoggiò allo stipite della porta, senza nemmeno alzare lo sguardo da terra..

-Si.. sono lasciati.. Kei e keiko.. si sono lasciati.. e io sono quasi sicuro di esserne la causa..-REI

Max e il Prof non ebbero il coraggio di rispondergli, dopo aver visto il modo in cui kei lo aveva trattato.. forse aveva ragione.. o forse no?

Stettero a fissarlo, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.. lacrime di disgusto per sè stesso..

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** You'll be with me.. always.. ***











-Cosa vuoi ancora da me?-KEI

-Voglio farti passare la voglia di giocare con i sentimenti degli altri..Vorrei farti capire che c'è una ragazza che poco fa stava piangendo proprio nel luogo in cui tu l'hai baciata..-TAKAO

Una fitta al cuore prese il ragazzo tatuato: no, non poteva sentire certe cose.. lei stava piangendo, per lui.. beh, certo, cosa si aspettava facesse d'altronde? Ridere forse? Esultare? No, proprio no.. l'unica cosa che poteva fare era piangere.. ma ancora quel maledetto orgoglio gli impedì di farsi vedere rattristato.. a cosa sarebbe servito? Tanto Takao non avrebbe creduto cmq alle sue lacrime,alla sua espressione triste dipinta in volto! Con tutta la rabbia che riuscì a trovare per quella dannata lotta interiore, disse una frase.. forse una delle poche che mai avrebbe dovuto dire..

-Che scoperta, takao! Davvero piange? E cosa dovrebbe fare?-KEI

Si girò di spalle, per poi continuare:

-Questo dimostra come, in realtà, non sia poi diventata così forte come diceva, non credi? E' ancora debole..-KEI

Ma cosa stava dicendo? Perchè lo aveva detto? Scosse la testa: nemmeno lui lo sapeva..

-kei!!! Tu non ti rendi nemmeno conto di quello che dici!! Prima dici che è normale che lei pianga, quasi come se ne fossi contento, con quel tono schifoso e odioso che hai da sempre avuto.. e poi..? Osi dire che piangere per un amore finito sia da deboli??? Solo le persone gelide come te possono pensare certe cose, Kei.. solo tu!! Mia sorella è forte.. certo, starà ancora piangendo per causa tua!!! Ma non si lascerà rovinare la vita da una storia finita per.. per degli stupidi capricci tuoi!! Questo vuol dire essere forti Kei, vuol dire avere il coraggio di guardare avanti!! Stai facendo un po' di confusione sai.. quello che dici tu è essere gelidi dentro.. e fuori..-TAKAO

Dio, come aveva ragione quel ragazzino! E ora, cosa gli avrebbe risposto?? Abbassò per qualche istante la testa, nella confusione più totale: chi era lui per dire che era contento che la sua.. amata.. stesse piangendo?? la voce dell'orgoglio continuava a parlare inesorabilmente, sovrastando tutto quello che aveva realmente dentro, che veramente gli girava per la testa.. e stava riuscendo a far tirar fuori a Takao le risposte più brutte e dolorose che lui potesse mai sentire.. Basta!! Doveva smetterla!!

-Facciamola finita, una volta per tutte.. tu non hai nessun diritto di farmi la predica, non sei mia madre..-KEI

-Grrrrr!! Kei!!! Hai ragione è inutile stare qui a parlare con un muro di ghiaccio, hai perfettamente ragione.. ma lasciami dire un'ultima cosa..-TAKAO

Il tono della sua voce sembrava essersi calmato: forse, davvero la pensava così, pensava anche lui che sarebbe stata ora di finirla.. Nemmeno il tempo di tirare un mezzo sospiro di sollievo, che si sentì prendere per le spalle; takao lo aveva afferrato con rabbia, sapendo che lui non se lo sarebbe mai aspettato, e ora lo aveva anche sbattuto contro un muro..! Kei rimase quasi scioccato dalla forza di quel ragazzino, molto più basso di lui.. dalla sua grinta.. dal suo coraggio! Beh certo.. quando si parlava della sorella...

-Umpf.. quando si parla di tua sorella diventi una belva.. sai, comincio davvero a pensare che farei meglio ad augurarvi un felice matrimonio e tanti, tanti figli..-KEI

Nonostante la situazione, con qualche difficoltà, kei riuscì a mantenere in un certo senso il sangue freddo e quel sorriso odioso e sornione sulle labbra, che fece arrabbiare Takao più che mai:

-Smettila!!!-TAKAO

I suoi occhi sembravano schizzare fuori dalle orbite: il ragazzo al muro si stupì ancora una volta della forza del brunetto, della forza con la quale lo teneva fisso al muro per le spalle..

-solo ora cominci a pensare vero Kei!!?? Altra prova che quelle di prima erano solo cazzate!!! Quanto sei falso kei.. mi chiedo come abbia fatto mia sorella ad innamorarsi di te.. ad innamorarsi di una persona che tiene di più ad una sfida che alla persona che ama!! E ora un'ultima cosa Kei..-TAKAO

Il tono della sua voce si fece quasi fioco, mentre il ragazzo tatuato non ebbe il coraggio di rispondere: ancora una volta, aveva ragione..

Le parole uscirono dalla bocca di takao ancora come un sibilo, un sibilo orrendo..

-So che tu l'hai amata, o forse no.. beh non lo so.. non so cosa mai tu abbia potuto provare per lei.. Ma sappi che giocare con i sentimenti di una persona è la cosa più brutta che si possa fare in questo mondo.. è come un omicidio Kei, ma non un omicidio fisico, ma un omicidio interno.. che ti fa morire dentro! Tu prova ancora una volta ad avvicinarti a lei che potrei anche passare alle mani..-TAKAO

Qualche istante di silenzio: il brunetto non mollava un secondo gli occhi di kei, il quale lo stava a guardare quasi.. spaventato.. si, quella era la parola giusta! Nonostante stesse facendo di tutto per nasconderlo, nonostante stesse facendo di tutto per non esserlo, per mostrare il suo coraggio vigliacco, non ci riuscì alla perfezione.. Dopo tanto tempo era ancora spaventato, ma non di Takao, o meglio non solo dal suo sguardo assassino e furioso e dalla sua forte presa.. era spaventato dal suo futuro.. Solitudine.. quella era la parola che avrebbe regnato da quel momento in poi nella sua vita: una parola che una ragazza aveva saputo cancellare, e che ora gliela aveva buttata nuovamente addosso andandosene.. Solitudine.. come un tempo.. come in quei terribili momenti..

Ma no.. lui avrebbe sempre avuto il suo Dranzer, il suo fedelissimo bey.. ma si poteva comparare un bey con l'amore di una ragazza? No.. o meglio, non lo sapeva..

Avrebbe voluto ribattere, dirgli "Mi stai aiutando a ricadere nella solitudine, odioso ragazzino!! Si, tu qui sei quello oidoso!! ma lo vuoi capire che HO PAURA?? Ho paura e non lo voglio ammettere!!".. ma no... non poteva dirlo.. non l'avrebbe mai fatto!! Lui era forte, si.. o no.. o lui era gelido..?

Improvvisamente la voce di takao lo fece smettere di pensare: ora aveva dell'ironico.. un ironico nervoso e beffardo..

-Oh, mi scusi, signorino.. come ho fatto a dimenticare che lei non sa nemmeno cosa siano i sentimenti?..-TAKAO

Quello no, dannazione!!! Lui i sentimenti li aveva!!! Lui aveva amato keiko!!

-Sei un bast***o!!-KEI

Trovò la forza di reagire in un solo colpo, quella frase non doveva nemmeno essere pensata: con uno spintone violento si liberò da quella presa che lo teneva fisso al muro e buttò a terra il ragazzino di fronte a lui, che presto però, sebbene molto impaurito ora da quella lite, trovò il coraggio di rialzarsi subito..

Kei rimase a fissarlo stringendo i pugni per qualche istante: cosa doveva dire?? Doveva dire che veramente aveva amato la sorella,che l'amava ancora?.. Doveva veramente ammettere la sua paura di ricadere nella solitudine più totale?? Non lo sapeva, non capiva più niente: la sua mente era offuscata ora dalla rabbia.. rabbia estrema!! Sentì delle lacrime formarsi nei suoi occhi, ma svelto cercò di buttarle giù, deglutendo sonoramente..

-Che succede Kei? Ho toccato il fondo? Ci ho azzeccato? Ti ho ferito? beh te lo meriti dopo tutto quello che hai fatto!!-TAKAO

-Sta zitto!!-KEI

Non ce la faceva più.. doveva sfogarsi in qualche modo..

-Io ho amato keiko!!e tu non hai nessun diritto di dirmi quello che sono e che non sono!! Tanto meno di rinfacciarmi tutto quanto!! Sono affari miei quello che faccio, di certo non tuoi!!-KEI

-Ma bene.. quindi l'hai lasciata, l'hai fatta soffrire prendendo ogni minima scusa per giustificare la tua rabbia della sfida persa, non è così? Per non mostrarle che in fondo il beyblade è più importante di lei.. l'avevo già immaginato da un bel pezzo, kei..-TAKAO

Un altro spintone da parte del ragazzo tatuato, e questa volta fu takao a finire contro il muro, spaventato; vide il pugno di Kei avanzare verso il suo volto, ma per fortuna non era indirizzato a lui.. era indirizzato al muro, a pochi millimetri dal suo viso scuro.. Il brunetto sobbalzò violentemente, prima di tornare a guardarlo...

-Te lo ripeto per l'ultima volta.. Quello che faccio sono affari miei!! E tu non devi immischiarti!! E' vero, hai toccato il fondo.. ma non quello che pensi tu.. non hai toccato il fondo di me stesso..-KEI

Nonostante lo spavento, takao trovò il coraggio di dire le sue ultime parole:

-Anche io devo...devo dirti un'ultima cosa.. STALLE ALLA LARGA!!!-TAKAO

Stette quasi per contorgere il viso in una smorfia, aspettandosi un altro pugno, ma questa volta in pieno volto... invece non fu così; Kei si limitò a tirare un forte calcio al muro, che sembrò rimbombare persino nel corridoio, per poi prendere il brunetto per il colletto e alzarlo quasi di peso:

-E con questa abbiamo finito il nostro discorso.. Non osare mai più impicciarti nei miei affari!!-KEI

Lo mollò, quasi tentando di scaraventarlo nuovamente a terra, ma senza risultati: Takao riuscì a mantenere l'equilibrio e a reggersi in piedi. Kei si girò e si diresse verso la porta, con due occhi che potevano sembrare quelli di un demone infernale, lasciando il povero brunetto senza parole.. ma non senza pensieri! Già, perchè kei aveva appena confermato le sue ipotesi: quella sua reazione tanto nervosa quanto spaventata, che lui tra l'altro riuscì molto bene a percepire, non era altro che una reazione di conferma.. aveva reagito così per non sentirsi più dire quelle parole pronunciate da lui, che sembravano colpirlo fino in fondo.. e lui lo sapeva! Sapeva che stava dicendo la verità, per questo si dava man forte.. eppure, Kei non voleva ammettere niente.. chissà perchè? E soprattutto, chissà se veramente aveva amato la sorellona..? Quello proprio non riuscì a capirlo..! ma una cosa era certa: doveva starle alla larga, a costo di finire in un'altra litigata furiosa! E, se veramente l'aveva amata come diceva lui, allora perchè lasciarla per un incontro perso..?

"E' pazzo.."TAKAO

...fu l'unica spiegazione che riuscì a darsi..

Lo vide aprire la porta: in fondo, però, takao era contento di quella litigata... contento per il semplice fatto che tutte le sue supposizioni ormai potevano dirsi vere: lui e Rei, in realtà, non potevano c'entrare in quella storia.. o, quanto meno, non potevano essere messi in mezzo più di tanto, perchè non erano loro le due principali ragioni della loro rottura.. anche se però.. era sempre una rottura, e non poteva dirsi solo felice per quel fatto: la sorella stava soffrendo.. e finchè lei avrebbe sofferto in quel modo, sapeva che avrebbe sofferto anche lui! Non l'aveva salvata da Kei.. ma forse era ancora in tempo per recuperare, per farglielo stare alla larga il più possibile..

"E ci sarò sempre io per te, sorellona.."TAKAO

Non appena Kei fu uscito, fu quasi travolto dagli altri ragazzi che accorrevano spaventatI; con un ennesimo spintone gli scansò, uscendo da quello stadio sotto gli occhi di tutti..

Max guardò Takao, pensando di vederlo steso e terra con qualche livido: tutti avevano sentito il rimbombo spaventoso che Kei aveva provocato con i suoi pugni! Invece il brunetto era ancora in piedi, vicino al muro, con lo sguardo nervoso fisso a terra:

-Takao!! Cosa è successo??-MAX

Il biondino gli corse incontro, appoggiandogli le mani sulle spalle, in segno di conforto.. Takao lo guardò in faccia, rimanendo zitto per qualche istante, per poi rispondere:

-Niente.. abbiamo litigato..-TAKAO

-Grazie.. ma perchè?-MAX

A quel punto si fece avanti Rei, che fino ad allora era rimasto sulla soglia senza più sapere a cosa pensare: di certo, c'entrava Keiko... e se c'entrava lei, c'entrava anche lui.. Avrebbe voluto scappare via, non farsi più vedere per almeno una settimana.. ma non poteva! Forse Takao lo stava odiando, ma di certo una fuga non avrebbe aiutato nessuno..

-Secondo te perchè Max? Per la storia di keiko, immagino..-REI

Si avvicinò a Takao, che subito lo guardò..

-Si.. dannazione, è un pazzo!! Come ha potuto farla soffrire per.. per niente??-TAKAO

-takao io.. scusami..-REI

-Cosa? perchè?-TAKAO

-Beh, perchè.. sono sicuro sia stata tutta colpa mia.. non dovevo farmi scoprire, anzi, avrei dovuto dimenticarmela e basta!!!-REI

Rei iniziò a piangere: si appoggiò al muro, coprendosi il volto con le mani quasi istintivamente.. si sentiva uno schifo!! Come aveva potuto rovinare la loro felicità? Come aveva potuto farsi odiare da loro?? Certo perchè..

-Tu mi odi takao!! Tua sorella anche!! Quello che ho fatto è imperdonabile!! E' stata tutta colpa mia!! So che non mi perdonerai mai ma.. scusa.. scusami ti prego!!!-REI

-Rei, ma cosa stai dicendo??-TAKAO

Takao gli si avvicinò, prendendogli le mani e facendogli così scoprire il volto, ormai cosparso di lacrime..

-Rei, io non ti odio, qua nessuno ti odia! Se ti avessi odiato non avrei insistito prima per farti entrare nella squadra.. Devi capire che Kei è un pazzo, tu non c'entri niente!!-TAKAO

-E allora.. allora spiegami secondo te perchè.. perchè è successo..-REI

-Kei l'ha lasciata per un incontro perso, Rei... dimostrando che lui tiene di più al suo Dranzer che a mia sorella!! Non chiedermi come, non chiedermi perchè.. non riuscirò mai a capire quella sua cazzo di testa malata, ma tu non c'entri niente.. Ok, ti ha tirato in ballo, se vuoi saperlo.. ma come scusa, come una fottutissima scusa per giustificare quella rottura!! Come ha tirato in ballo anche me d'altronde..-TAKAO

-C..cosa?-REI

-Esatto.. ha detto che gli dava fastidio che io le stessi appicciato, che lei mi stesse vicina.. Ma non ti preoccupare Rei: quelle sue reazioni violente sono servite a qualcosa.. mi hanno confermato che quelle erano solo scuse.. E keiko è stata la prima a capirlo.. ha capito che noi due.. non c'entriamo niente! Lei mi vuole ancora bene, non ha creduto alle sue parole.. e non ti odia..Fidati di me, è così..-TAKAO

-Io..io.. lo spero..-REI

-Certo che è così! E adesso basta disperarti: ti stai ammazzando di colpe per niente..-TAKAO

-E cmq ricorda che tu sei il benvenuto nella nostra squadra!-MAX

-Grazie.. grazie mille..-REI

-Ehm, però io.. non ho ben capito la storia Rei: cosa è successo tra te e Keiko?-MAX

Rei si guardò intorno spaesato: forse aveva parlato troppo davanti agli altri! ma purtroppo aveva bisogno di sfogarsi, non avrebbe retto un secondo di più.. e ora doveva ammettere tutto.. cercò di vederne i lati positivi: alla fine, non si sarebbe più dovuto nascondere.. almeno da loro!

Guardò Takao confuso: ques'ultimo sospirò sonoramente, facendogli un visibile segno affermativo con la testa.. gli stava anche lui consigliando ormai di dire tutto..

Rei prese fiato per poi dire:

-Io.. ho sempre avuto una cotta bestiale per quella ragazza.. ma una cotta strana, che non riuscivo a dimenticare! Lei.. non so, sembra avere qualcosa che mi attira.. lei mi attrae in una maniera sconcertante.. e.. forse alle semifinali mi sono lasciato un po' troppo andare, diciamo... kei aveva visto i miei sguardi rivolti a loro ogni volta che si bacivano o si stringevano.. aveva visto il modo in cui ero arrossito di fronte a lei.. E così, ho pensato fosse stata solo ed esclusivamente colpa mia.. Non vi immaginate quanto mi sentivo uno schifo.. e forse anche ora..-REI

-No, non devi sentirti uno schifo Rei! Tu non hai fatto niente, anzi: ti sei impegnato per dimenticare..-TAKAO

-Grazie..-REI

-Rei.. perchè non ce lo hai detto? Avremmo potuto aiutarti..-PROF K

A quel punto, si fece avanti il Prof, che era stato intento fino a quel momento ad ascoltare quella storia stringendo il suo Dizzy tra le braccia..

-Non lo so.. come avreste potuto aiutarmi? E cmq.. volevo farcela da solo..-REI

-Allora era per questa storia che tu e Takao eravate strani..?-PROF K

-Si.. era per questo prof.. ma ora.. lo sapete..-TAKAO

-E perchè ci hai tenuto tutto nascosto?? Potrei anche prendermela!-MAX

-Dai Max.. in fondo.. è una faccenda privata.. capisco Rei: di certo non avrebbe apprezzato farla sapere a tutti..-PROF K

-Umh.. già..-MAX

Ci fu qualche istante di silenzio: Max e il Prof fissavano le lacrime di Rei che lentamente di stavano asciugando sul suo volto, mentre Takao continuava a guardare in basso, col pensiero fisso di sua sorella e di Rei... Poteva immaginare lo stato in cui si sentiva, ma lui voleva fargli capire che non c'entrava niente in quella storia malata, di sicuro non era successo per colpa sua..

Improvvisamente, Max iniziò a parlare con tono pacato:

-Rei, ascolta.. ti piace ancora Keiko?-MAX

-Eh? Ecco io.. non lo so..-REI

-Avanti, dì la verità.. non ti preoccupare..-TAKAO

-Beh ecco.. si, mi piace ancora.. ma prima o poi riuscirò a dimenticarmela, state tranquilli..-REI

Sul volto del cinese apparì un lieve rossore, che fece sorridere i ragazzi, nonostante la drammatica situazione..

-Non me lo sarei mai aspettato..-MAX

-Io invece si..-PROF K

-Si vedeva davvero tanto allora..-REI

-Su, adesso basta Rei! Dimenticati questa storia, dimenticati di essere stata tu la causa della loro rottura! kei è un pazzo, l'ho già detto, la sua mente è malata! Nessuno sarà mai in grado di capire i suoi ragionamenti, e sinceramente mi chiedo come abbia potuto fare innamorare mia sorella! Però ora basta.. non voglio più vedere quell'espressione abbattuta sul tuo viso, ok? E non ti preoccupare per lei: la pensa come me, e non ha assolutamente niente contro di te!-TAKAO

Il brunetto abbracciò il ragazzo cinese di fronte a lui, cercando di farlo calmare..

-Io.. pensavo di non aver nemmeno più il coraggio di guardarvi in faccia..-REI

-Non lo pensare minimamente... Niente è cambiato..-TAKAO

-Grazie ancora..-REI

-Hihihihi!!-MAX

-Che ti ridi?-PROF K

-Però.. starebbero bene insieme!-MAX

-Max!!!-TAKAO

Takao si girò con fare imbarazzato verso il biondino, che li stava ancora a guardare con un sorriso beato sulle labbra, ma improvvisamente fu costretto a girarsi, sentendo Rei ridere, dopo tanto tempo..

-Su Takao.. lascialo stare.. non l'ha detto con cattiveria..-REI

-Umpf, sarà.. Max ti perdono solo perchè hai fatto ridere Rei!-TAKAO

-Thanks!-MAX

Il brunetto tornò a guardare il cinesino, sorridendo:

-Sono contento di vederti ridere..e di essere in squadra con te!-TAKAO

 

La voce di Mariah Carey risuonava nelle sue orecchie: quella voce tanto melodiosa, come la sua.. e dolce, come quei momenti passati insieme a lui.. Insieme, legati da un sentimento troppo forte per essere distrutto.. e invece..

Si ritrovava stesa sul letto, a pensare ancora a lui, all'ormai non più suo Kei, mentre delle lacrime scorrevano lungo il suo viso arrivando fino a bagnare il cuscino. Il suo era un pianto silenzioso ma disperato dentro.. un urlo interiore che cercava di ammazzare tutti quei bei momenti passati insieme e che sembravano essere troppo forti per essere dimenticati, per essere sovrastati da quell'urlo di disperazione.. Ma lei non poteva buttarsi giù in quel modo per un ragazzo che.. che era stato tutta la sua vita.. Era inutile, doveva ammetterlo! Tutta la forza di quel mondo non sarebbe mai riuscita a cancellare quel ricordo, il ricordo di lui mentre la stringeva, o quello di quando l'aveva baciata per la prima volta, di quando era entrato in lei con tanto amore..

Già amore.. Chissà se veramente lui ne aveva provato per lei? Chissà se tutte quelle dolci parole erano vere,se rispecchiavano veramente il suo pensiero..! Ormai quella domanda gli girava in testa sempre di più, e mai avrebbe trovato una risposta.. Quel pensiero la fece stare ancora peggio..

Fece sprofondare del tutto il viso in quel bianco cuscino bagnato ormai dalle lacrime, quasi togliendosi il respiro: no, non poteva essere altro che amore!! Lei.. lo leggeva nei suoi occhi.. eppure.. era successo quello che mai si sarebbe aspettata: lasciata per un semplice sfogo! Un amore vero non poteva terminare per una cosa del genere!! Non poteva terminare per delle semplici scuse tirate in ballo all'ultimo minuto, per cercare di salvarsi la faccia!

Gelosia? Che fosse veramente stata gelosia? No, altrimenti sarebbe venuta a galla molto prima... e lui il giorno precedente era sicuro del suo amore..

Gliel'aveva sempre ripetuto: lei era sua, niente doveva far loro paura.. Nemmeno Rei, con le sue fissazioni.. beh, sempre che fossero state vere! E lui sembrava esserne convinto, anzi, lo era! Si vedeva chiaramente!

Certo, quello era un maledettissimo sfogo per.. per un torneo perso.. Perchè??  Perchè la loro felicità si era rovinata per così poco??

Si mise le mani dietro la nuca, spingendo ancora di più il viso contro il cuscino: inutile, non l'avrebbe mai capito!

Avrebbe voluto tornare da lui, ma non per perdonarlo o cose varie, quello mai!! Lei.. non lo avrebbe mai perdonato!! Avrebbe solo voluto sapere la verità, quello che veramente pensava! Niente le faceva paura ormai! Voleva quanto meno saperlo sincero, anche nelle sue ultime parole! "Ti prego Kei, dimmi perchè lo hai fatto.. dimmi la verità, almeno poi mi metterò il cuore in pace e ti dimenticherò.. forse..".. No, non l'avrebbe mai dimenticato!

Si alzò a sedere sul letto di scatto, portandosi le mani davanti al volto: doveva reagire!! Non poteva affliggersi in quel modo per uno stronzo che nemmeno si era degnato di dirle le cose in faccia come stavano!

Per prima cosa, spense quel maledetto lettore cd: le canzoni romantiche e malinconiche di certo non l'avrebbero aiutata a reagire! Chiuse per qualche istante gli occhi, cercando di cacciarsi via quei pensieri dalla testa, quando improvvisamente la porta di camera sua si aprì:

-Keky! Come va?-TAKAO

-Oh fratellino.. beh.. insomma.. stavo proprio cercando di reagire..-KEIKO

-Brava, così ti voglio..-TAKAO

-Certo che però è difficile..-KEIKO

Takao si avvicinò alla scrivania, riponendo a fatica su di essa l'enorme trofeo che si era guadagnato al torneo, per poi andare a sedersi di fianco a lei, che ora teneva gli occhi fissi su quello splendore..

Ancora prima che Kaky potesse aprire bocca, keiko prese la parola:

-Scusa.. ti ho rovinato il giorno più bello della tua vita, quello che aspettavi da tanto tempo..-KEIKO

-Hey non dirlo nemmeno per scherzo! Non sei stata tu!-TAKAO

La ragazza abbassò lo sguardo, fissando il bianco lenzuolo che ricopriva il suo piccolo letto..

-L'ho sempre detto che sei forte..-KEIKO

Takao le circondò le spalle con un braccio, attirandola verso di sè:

-Anche tu lo sei.. forse più di me..-TAKAO

-dai..!-KEIKO

-No, dico sul serio! Umh.. vediamo cosa ascolti..-TAKAO

Il ragazzo prese il lettore cd della sorellona e lo aprì...

-nah, non va bene.. questo cd non ti aiuta di certo!-TAKAO

-Infatti, l'ho appena spento.. anche io l'ho pensato..-KEIKO

takao vide il cuscino bagnato di lacrime, e si rattristò all'istante:

-keky.. hai pianto ancora?-TAKAO

-Beh.. è normale..-KEIKO

-Lo so..-TAKAO

-Dopo un amore così grande andato in fumo..-KEIKO

-Vieni qua sorellona..-TAKAO

Kaky l'abbracciò forte, dandole un lieve bacio sulla guancia: era ancora salata a causa delle lacrime appena asciugate..

-Ricorda che ci sono sempre io al tuo fianco.. e ci sarò sempre..-TAKAO

-Grazie kaky, non so come farei senza di te..-KEIKO

-E non ci devi neanche pensare perchè non succederà mai!-TAKAO

Rimasero in quella posizione per qualche istante, fino a che Takao pensò di darle la bella notizia:

-Sai, oggi è venuto da noi il presidente della BBA, e sai che ci ha detto?-TAKAO

-Cosa..?-KEIKO

-Ci ha detto che formeremo la squadra nazionale giapponese! Andremo ai mondiali e io sarò il capitano! Modestamente, sai..-TAKAO

-Sei sempre il solito! Kaky sono così contenta per te!! Mi sembra incredibile!!-KEIKO

-Si, un po' anche a me, ad essere sincero! Devo ancora riuscire a realizzare tutto!! Sai, tra due giorni partiremo per la Cina..-TAKAO

Il voltò di keiko cambiò completamente espressione: divenne triste, sconsolato..

-partirete? E.. quanto starete via?-KEIKO

-Beh.. non so.. penso non poco cmq.. hey ma Keky!-TAKAO

-No, non farci caso.. sono contenta per te! Solo che... sarà dura non averti qui..-KEIKO

Una nuova lacrima nacque improvvisamente dagli occhi della ragazza: era vero, era immensamente felice per il fratellino, finalmente aveva coronato il suo sogno.. e oltre quasi! però.. stare senza di lui per chissà quanto tempo.. di certo non la faceva sentire meglio.. Anzi, sarebbe tutto peggiorato alla grande! Lui era l'unica cosa che riusciva a darle la forza di andare avanti, si rese conto che la era sempre stata.. Come avrebbe fatto senza di lui..? Non ci voleva pensare..

-Keky.. Io..-TAKAO

-Hey, non ti preoccupare per me.. parti kaky.. è il tuo sogno.. non devi mollare per me..-KEIKO

Si sforzò di sorridere nel dire quelle parole, come meglio le riuscì..

-Ma.. io..-TAKAO

Faceva troppo male vederla in quello stato! le aveva appena promesso di rimanere per sempre al suo fianco, di aiutarla in ogni momento.. e ora.. se ne andava..! Bel modo per dimostrarle il suo affetto!! Bel modo per aiutarla a stare meglio..

Nemmeno il tempo di sentirsi una vera e propria mer*a totale, che il suo cellulare squillò..

-Scusami..-TAKAO

Si mise a rovistare nel suo zaino, alla disperata ricerca del piccolo telefonino, quando, dopo lungo tempo, lo trovò: era un numero a lui sconosciuto..

-Pronto?-TAKAO

-pronto, Kinomiya?-...

-Si..? Chi parla?-TAKAO

-Ciao takao, sono il presidente Daitenji!-PRES.

-Oh buongiorno presidente! Non mi aspettavo una sua chiamata così presto!-TAKAO

Il ragazzo guardò a sveglia: non era ancora nemmeno l'orario di cena..

-Scusa, ti disturbo?-PRES.

-No no, si figuri! Dicevo per dire..-TAKAO

-Ah ok.. allora, la partenza è fissata per le 8.00 di dopodomani, naturalmente all'aereoporto di Tokyo! Ci si vede all'entrata ok?-PRES.

-Ok presidente, la ringrazio!-TAKAO

-Di niente, allora ci si vede..!-PRES.

-Hey aspetti un attimo..-TAKAO

-Si? Dimmi..-PRES.

-Ecco, io avrei una richiesta da farle..-TAKAO

-Umh.. vediamo se riesco ad accontentarti..-PRES.

Takao diede un'occhiata alla sorellona: ora era ancora intenta ad ascoltare, stesa su letto, il suo lettore cd, ma per sua fortuna vide il cd di Mariah Carey sul comodino, ciò voleva dire che non lo stava ascoltando!

-Ecco, io.. volevo chiederle se per favore potevo portare una mia carissima amica con me..-TAKAO

-Umh.. fidanzatina, kinomiya? Dì la verità!-PRES.

-No, ma che dice? >.<" E' solo una mia amica, è solo che.. in questo periodo è un po' a terra.. anzi, direi molto.. e lei è molto legata a me, come io lo sono a lei.. e.. vorrei starle vicino se è possibile..-TAKAO

-Umh.. è davvero così a terra?-PRES.

-Più di quanto lei si possa immaginare, signor presidente..-TAKAO

-Ehm.. non vorrei essere troppo indiscreto, ma potrei sapere perchè?-PRES.

-beh si.. se le interessa saperlo, c'entra con la discordia che c'è nella squadra..-TAKAO

-Davvero? Dimmi dimmi..-PRES.

-Ecco, ha appena rotto con uno di noi, kei.. quello che oggi era il più nervoso di tutti..-TAKAO

-Ah si, capisco a chi ti riferisci..-PRES.

-Ecco, io ci tengo molto a lei, è come una sorella per me e voglio che sia felice.. quindi io e lui abbiamo litigato, prima che lei ci fosse venuto a parlare..-TAKAO

-Ah.. e dimmi, cosa c'entra Rei in questa storia? Mi sembra che anche lui non fosse dell'umore migliore..-PRES.

-Infatti, ha visto bene.. Vede.. che rimanga tra noi.. Rei è.. cotto perso di questa mia amica.. e sa..-TAKAO

-Mamma mia, takao, che confusione! Incredibile che una sola ragazza riesca a combinare così tanto!-PRES.

-Già..-TAKAO

Senza rendersene conto, takao gli aveva raccontato tutta la storia.. in fondo, si sentiva che avrebbe potuto fidarsi del suo presidente.. ed era anche giusto che lui volesse una ragione per quella sua richiesta..

-Ascolta Takao, io potrei anche accontentarti, faccio ancora in tempo a prenotare un altro posto per lei.. però.. sei sicuro sia la soluzione adatta? Ti ricordo che stai portando con te il centro di un ciclone.. potrebbero peggiorare le cose tra di voi, anzi che migliorare..-PRES.

Takao sospirò: il presidente aveva perfettamente ragione, ma non poteva separarsi da lei per chissà quanto tempo! In fondo, le era "debitore" in qualche senso.. debitore di sincerità.. certo, una sincerità lasciata a fin di bene, ma pur sempre sincerità era! E inoltre, doveva discolparsi.. e non voleva lasciarla! Si rese anche conto che avrebbe dovuto tenerla lontana da Kei o viceversa, quindi in realtà sarebbe stato meglio per lei rimanere a casa.. Ma no, non poteva!! Lui l'avrebbe aiutata, glielo aveva promesso.. lo aveva promesso a sè stesso!! Le sarebbe stato sempre vicino, qualsiasi cosa sarebbe successa! E poi.. non sarebbe riuscito a sopportare la distanza.. E forse keiko sarebbe stata contenta di un bel viaggetto, visto che a lei piaceva così tanto...

-Non si preoccupi, presidente.. sono sicuro..-TAKAO

-Ok, se lo dici tu.. Allora chiamo subito l'aereoporto e prenoto un altro posto..-PRES.

-la ringrazio immensamente!-TAKAO

-Figurati..! In fondo, capisco cosa voglia dire essere a terra e vedersi sparire la persona a cui si è legati.. con cui si è molto amici..-PRES.

-Umh.. si..-TAKAO

-Bene Takao.. allora, a questo punto, aspetto te e la tua amica dopodomani all'ora prefissata all'aereoporto!-PRES.

-Grazie mille ancora, signor presidente! Arrivederla!-TAKAO

-Arrivederci Kinomiya!-PRES.

Entrambi riattaccarono. Takao aveva veramente fatto la cosa giusta? E se lei si fosse rifiutata di venire? No, l'avrebbe costretta lui: non poteva lasciarla sola!!

Le tolse lentamente un auricolare, chiamandola..

-Hey Keky.. ho un'altra notizia da darti..-TAKAO

La ragazza si alzò a sedere, spegnendo per la seconda volta quell'aggeggio..

-Umh.. dimmi..-KEIKO

-Ascolta.. tu.. ecco.. partirai con noi..-TAKAO

-Cosa???-KEIKO

-Come, non sei contenta?-TAKAO

-Si, certo.. caspita kaky.. certo che lo sono!! Ma..-KEIKO

-Che c'è..?-TAKAO

-Chi siete? Voglio dire.. chi partirà con noi..?-KEIKO

-Beh.. secondo te..?-TAKAO

-Ecco.. vediamo.. Max, il Prof... umh.. Rei.. e ... no, Kaky... lui no, per favore..-KEIKO

-Chi lui no?-TAKAO

-Kei! Io.. non voglio vederlo ancora!! Non voglio passare con lui.. tutto il viaggio, il soggiorno in Cina..-KEIKO

-E chi ti dice che sei obbligata a stare con lui?? Umpf.. pensavo fossi contenta di stare con me, di non lasciarmi.. e invece..-TAKAO

-Ma.. chi ti dice..che io non sia contenta di venire con te? Io.. sono felicissima.. ma.. lui.. io non voglio vederlo!-KEIKO

Altre lacrime scesero sulle gote della ragazza, ma presto il fratellino tornò a sederle accanto, asciugandogliele dolcemente:

-Keky.. io non voglio lasciarti qua.. Non voglio lasciarti e basta! Io.. ti avevo promesso di aiutarti, di starti sempre vicino.. e lo farò, in qualsiasi situazione! Non pensare più a kei.. vedrai che ti divertirai con Max, col prof.. si, anche con Rei..e poi, volevi viaggiare no? Questa è la tua occasione..-TAKAO

la abbracciò nuovamente, sussurrandole poi all'orecchio:

-Io.. non ce la farei a stare senza di te per più di tre giorni, keky..! Tu verrai con me..-TAKAO

-Kaky.. grazie.. nemmeno io voglio lasciarti! Però.. non lasciarmi mai sola con lui, ti prego!-KEIKO

-Questo non succederà mai! Stai tranquilla! Ti aiuterò, vedrai..riuscirai a vincere questo dolore.. perchè solo vedendolo e potendo finalmente dire di stare bene cmq vuol veramente dire avere vinto.. E tu ce la farai..-TAKAO

-Però.. tu sarai con me..-KEIKO

-Sempre..-TAKAO

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Si parte per la Cina! ***






Ciao!!! ^^

Sono tornata!! ^^ Allora, prima di tutto volevo scusarmi per il ritardo, ma ho passato veramente dei giorni infernali con la scuola -_-! Meno male che adesso.. VACANZAAAA!!

Poi volevo anche segnalarvi i due miei nuovi e primi blog:

http://phoenixmagicworld.splinder.it

http://takaoxkeilove.splinder.it

Il primo è dedicato alla magia e a me in generale, mentre il secondo è sempre un diario ma dedicato alla mia coppia preferita: Takao X Kei, quelli che sto facendo scannare in questa ficcy! ^^" Certo che sono cattiva però..! O.o"

Spero ci andiate a fare un salto.. *_* (è una supplica??? >-> NDtutti) (Ehm.. ma cosa dite?? ^^"NDme). Devo ancora aggiungerci un po' di cose, alla fine sono nuovi.. però vorrei cominciare a mettere qualche banner di qualche altro blog, cominciare a fare una lista dei FRIENDS..

Grazie mille!! ^^

Buona lettura!

Phoenix

 

*************************************************

 




-Uff, ma quanto ci mettono??? Giuro che..-PROF K

-hey, aspettatecii!!-TAKAO

-Sei sempre il solito, tu e i tuoi 10 minuti!!!-KEIKO

Takao arrivò all'entrata dell'aereoporto di Tokyo correndo come un disperato e trascinandosi dietro per un braccio la povera sorellona, che non faceva altro che imprecare! Dietro di loro stava Nonno Jay, che invece camminava lentamente a causa del peso enorme della valigia che i due ragazzi avevano deciso di fare insieme.

Appena i due furono davanti agli altri, Keiko si girò, ricordandosi del pover uomo costretto a portare la valigia:

-Hey Nonno, ti serve una mano??-KEIKO

-No tranquilla Keiko! Non sono ancora vecchio! Sono forte!! Ce la faccio anche da solo!!-NONNO JAY

-Oddio.. -_- -TAKAO

-Dai Takao, è un tipo simpatico tuo Nonno!-MAX

-Sarà..-TAKAO

Finalmente Nonno Jay arrivò esattamente davanti all'entrata, dove si trovavano gli altri ragazzi al completo: Kei se ne stava appoggiato al muro di fianco alla porta d'entrata scorrevole, con lo sguardo basso e le braccia conserte, pensando solamente al dolore che avrebbe fatto convivere praticamente con lei.. Lo avrebbe solamente aiutato a confondersi sempre di più, a confondere le sue idee su quello che aveva appena fatto! Ma perchè Takao se l'era portata?? Lui lo sapeva, certamente sapeva o si immaginava il suo stato d'animo.. Probabilmente era come una prova.. Se stava male, voleva dire che l'amava o cmq l'aveva amata, se non gliene fregava niente, allora voleva dire che questo poi così grande sentimento non c'era mai stato! Si, sicuramente per quello l'aveva fatto, per cos'altro se no? maldetto ragazzino! Forse provava gusto a vederlo in quello stato.. O magari avrebbe voluto riappacificarli.. No quello mai!! Non avrebbe potuto!! Ma perchè poi? Lui, in fondo, l'amava ancora.. il suo "lui" dentro l'amava ancora, perchè in realtà..

-maledetto orgoglio..-KEI

-Cosa Kei? Hai detto qualcosa?-MAX

Il biondino si girò, sentendo delle parole provenire da dietro la sua schiena; senza rendersene conto, Kei aveva pensato a voce alta..

-No.. Girati!-KEI

-Eh scusa.. calmino..-MAX

-Umpf..-KEI

Tornò a fissare il vuoto, nuovamente immerso nei suoi pensieri.. No, di certo Takao mai e poi mai li avrebbe voluti ancora insieme.. gli aveva detto chiaramente di starle alla larga.. E allora, perchè l'aveva portata?? dannazione, che ragazzo complicato!! O forse che ragazzo idiota! Forse, il pensiero di aver dovuto scartare quella precedente supposizione, lo fece quasi tremare dentro.. Era inutile negarlo.. qualcosa per lei provava ancora.. qualcosa di strano, ma pur sempre qualcosa, ostacolato però dalla sua lotta nascente e che forse, durante quei giorni, sarebbe entrata nella sua fase più acuta..

Keiko lo stava a fissare, quasi di nascosto: l'aveva vista, ma non l'aveva salutata.. che stronzo! Come aveva potuto innamorarsi di un tipo del genere?? Come aveva potuto illudersi?? No, ma che problemi si stava facendo?? L'avrebbe dimenticato: Takao aveva ragione... solo affrontandolo faccia a faccia si poteva risolvere quella disperata situazione.. situazione di bisogno estremo di qualcuno, di Kei.. ma anche situazione di disprezzo per quello che aveva fatto, non c'era che dire! Lui non si meritava niente, nemmeno il suo dolore, e lei non glielo avrebbe concesso!

"Kei.. perchè?"KEIKO

"Perchè..?"KEI

Perchè.. perchè... e ancora perchè.. tutti senza risposta.. e forse mai ci sarebbe stata..

Improvvisamente, la voce di Rei la fece tornare alla realtà.. Il cinesino si era ripreso, durante il giorno precedente, aveva riflettuto sulle parole di Takao, e aveva capito che Kei era un tipo troppo strano per stare insieme ad una come lei.. bastava guardare il modo in cui NON l'aveva nemmeno guardata in faccia, dopo tutto quello che probabilmente avevano passato insieme.. E aveva ragione il suo compagno di squadra: lui e Takao erano solo state scuse prese a caso, forse arrampicandosi sugli specchi, nell'invano tentativo di cercare un appiglio.. Un appiglio che solo una stranezza della natura come lui avrebbe potuto cercare allo scopo di nascondere la vera, sciocca ragione per la quale avevano rotto..! Scosse la testa, prima di cominciare a parlare, forse ancora con un po' di timidezza:

-Come mai vieni con noi?-REI

Keiko non fece nemmeno in tempo ad aprire bocca che subito si intromise il fratellino:

-Perchè IO voglio starle vicino.. sempre..-TAKAO

Quel tono quasi di sfida fece sobbalzare Kei: sapeva che quella frase era rivolta a lui, sapeva anche che probabilmente lo stava guardando con la coda dell'occhio.. Strinse i denti e cercò di far finta di niente, mantenendo sempre lo sguardo fisso a terra. Cosa voleva ancora?? Forse non gli era ancora chiaro che lui non doveva impicciarsi nei suoi affari?? Ci mancava solo lui ad aumentare il suo schifoso stato d'animo e la sua confusione!

Rei sorrise, annuendo. Certo, la presenza di quella ragazza forse lo metteva un po' a disagio ancora, specialmente per il fatto che con loro avrebbe viaggiato anche Kei.. forse, se lui non ci fosse stato..! Ma era così la storia..! Doveva imparare a conviverci! E poi, pensò, in fondo.. vederla tutti i giorni non gli avrebbe fatto altro che piacere!

-Hey guys!! Hurry up!!-MAX

Max corse dentro all'aereoporto, vedendo con suo grande stupore e spavento che il loro aereo per la Cina sarebbe partito entro 15 minuti!

-Che ha detto?-TAKAO

-Che dobbiamo muoverci.. -_-"-KEIKO

-Ah.. ^^"-TAKAO

-Si ma sbrigati Takao, non stare lì a guardare per aria!!-PROF K

-Eh cosa? Ah si, arrivo!!-TAKAO

Il gruppo di ragazzi più keiko e Nonno Jay si fiondarono dentro all'aereoporto, facendo in fretta e furia check-in e imbarco delle valigie..

-Uff, per un pelo..-PROF K

Ora, si trovavano esattamente davanti alla piccola porta che dava sul tunnel d'entrata diretta all'aereo. Una voce a loro familiare li richiamò:

-Hey ragazzi, finalmente!-PRES DAITENJI

-Oh, buon giorno presidente, scusi il ritardo ma..-PROF K

-No, figuratevi. L'importante è che siate arrivati! Siete già a posto con biglietti e valigie?-PRES.

-Tutto a posto, grazie!-PROF K

-Bene allora saliamo!-PRES.

Il presidente, con un grande sorriso sulle labbra, si fece aprire gentilmente la porta dalla hostess e fu il primo ad entrare nell'aereo. Finalmente la sua squadra sarebbe partita per la Cina! Ripensò per un istante alla squadra cinese: se i BladeBreakers ce l'avrebbero fatta ad arrivare fino alle finali, avrebbero dovuto disputare degli incontri con loro, che di certo non potevano dirsi deboli, anzi..! Da quello che aveva sentito erano anche parecchio forti! Si passò una mano sulla fronte, nella speranza che i suoi ragazzi ce l'avrebbero fatta; ci tenenva tantissimo alla squadra, alla sua squadra, forse di più di quanto ci tenevano loro..! Si, perchè in realtà 3 non erano contenti di stare in squadra l'uno con l'altro.. E tutto per una ragazza! Dio, ma come poteva una ragazza creare tanto scompiglio?? L'aveva vista pochi secondi prima, e, un po' per la foga, un po' per distrazione, non le si era nemmeno presentato! Sembrava una ragazza carina, cmq.. alta, con un bel fisico, una bella carnagione.. e anche due begl'occhi, dei lineamenti molto carini! Ma cosa avrebbe mai avuto di così tanto speciale? Forse, un carattere molto dolce? bah, proprio non riusciva ancora a capirci niente! E pensare che in un primo momento aveva pensato lei fosse la ragazza del suo piccolo capitano! No, in effetti una così con Takao proprio non ce la vedeva.. forse con Kei un po' di più, anche se si vedeva chiaramente che era più grande di loro, e forse dimostrava anche di più della sua età!

Sperò con tutto se stesso che il disagio che probabilmente la sua presenza avrebbe provocato tra i giocatori, non avrebbe messo in discussione la vittoria..! Quello non ci voleva proprio!

Intanto, una ragazza  era abbracciata a Nonno Jay, con gli occhi pieni di lacrime, sotto gli sguardi addolciti di tutti.. meno che quelli di Kei, che faceva finta di non guardarli, quando invece stava ben osservando la scena.. Una volta, quelle lacrime sarebbero state per lui..Ma ora.. lei sembrava dargli solo la sua indifferenza.. E faceva bene, visto quello che le aveva dato e le stava dando lui!

-Dai, ora è meglio che che andiate..-NONNO JAY

Un ultimo, lungo abbraccio da parte del nipote, per poi salire finalmente su quell'aereo che li avrebbe condotti in Cina.

 

-Kaky, hai preso lo sciroppo per la tosse?-KEIKO

-Umh.. si!-TAKAO

Takao si era beccato una bella tosse, per di più in piena estate! La sera precedente era tornato a casa dalla spiaggia dove era andato con Max e il prof con una tosse infernale, che costrinsero Nonno Jay a correre in farmacia per prendergli qualcosa quanto meno per calmarla. Keiko non era andata con loro, aveva detto di vergognarsi a mettersi in costume davanti agli altri..! Kaky face qualche storia all'inizio, ma poi si arrese: proprio non le capiva le ragazze, certe volte!

-Hai preso qualche maglione?-KEIKO

-Si..-TAKAO

Improvvisamente si girò Rei, dal sedile davanti, sorridendo divertito:

-Guarda che là forse fa più caldo che qua.. spero ti sia preso cmq qualcosa di leggero..-REI

-Umh.. ma si certo! E' stata lei ad obbligarmi a portare anche cose pesanti.. in tutti i sensi, anche per la mia valigia!-TAKAO

-Uff, quante storie.. è che non sapevo che clima ci fosse là, quindi era meglio premunirsi per tutte le evenienze no??-KEIKO   

-Si, hai ragione..-REI

-Ecco..Uff, mamma mia che roba che sei..-KEIKO

-Umpf, tu piuttosto.. hai preso le pastiglie.. quelle lì.. quelle non ti fanno rimanere incinta??-TAKAO

Silenzio.. silenzio da parte di Rei, da parte di Keiko.. e sguardi allibiti da parte di Max e il Prof, che stavano esattamente nei due sedili di fianco a quelli di Takao e sorella.

-Kaky.. 'azz, abbassa la voce..-KEIKO

-Ehm.. ma che ho detto di male??-TAKAO

Keiko si portò una mano sulla fronte, quasi nel tentativo di nascondere sia lei che il suo rossore, mentre il fratellino si guardava in giro stranito, osservando una ad una le facce dei suoi compagni di squadra: Max e il Prof erano rimasti sconvolti.. va beh, da loro c'era da aspettarselo, innocenti come erano..! Rei, invece, stava a guardare entrambi sorpreso: ancora non sapeva bene a cosa servissero quelle pillole e come si usassero.. aveva da sempre pensato che fossero delle pastiglie da prendere prima di "passare all'azione", appunto per non far succedere nulla di grave! Ignorava ci fosse stato un vero e proprio ciclo di pillole per mese, e che non bisognava interrompere.. la sua domanda sorse spontanea,quindi: ma cosa se ne faceva di quelle pillole se non stava con nessuno in quel momento?? Forse pensava di rimettersi con kei, quindi magari qualche probabilità di quel fatto poteva anche esserci, ma dubitava fortememente che lei potesse cercare di rimettersi con lui, dopo quello che le aveva fatto.. E allora??

Un lieve sorrisino malizioso comparì sul suo volto, che fu subito scoperto da Takao che si limitò a gurdarlo in cagnesco per farlo smettere di sorridere in quel modo. Il cinese abbassò la testa, arrossendo, prima di sentire una voce provenire da qualche sedile più avanti..

-Pillole? Umpf, hai intenzione di divertirti con qualcuno ora?-KEI

kei si era girato verso di lei, e la stava a guardare divertito, con aria forse un po' ironica, ma anche un po' nervosa: sapeva che, nel suo profondo, sperava di sentirsi dire un no... No, ma in fondo che gliene importava?? Strinse i pugni davanti a sè, cercando di non farsi vedere.. ma perchè il suo orgoglio doveva arrivare al punto da farlo comportare in quel modo osceno??

-kei...-TAKAO

-Cosa sta dicendo??-MAX

keiko alzò di botto la testa, e fissò il ragazzo: la prima volta, in quella mattinata, che le aveva rivolto la parola.. e non era un "ciao".. era una frase ironica e orrenda, che aveva quasi l'aria di una provocazione.. di cosa poi, non lo se lo seppe spiegare nemmeno lei..

Kei, dal canto suo, si limitò a rispondere al biondino, senza nemmeno guardarlo in faccia, con tono pacato e deciso:

-beh, se le ha portate di sicuro ci sarà pure un motivo, no?-KEI

Un sorriso, uno schifoso sorriso, prima di abbassare la testa, senza però voltarsi..

Keiko si alzò in piedi con fare nervoso e andò vicino a lui, ma giusto per non urlare e per evitare di farsi sentire per tutto l'aereo, come prima avevano fatto lui e il fratellino. Gli puntò un dito al viso, parlando tra i denti, quasi sussurrando:

-Smettila di farmi passare per una putt**a.. certo che c'è un motivo! Non posso interrompere il ciclo, e devo continuare a prenderle, ecco cos'è! Forse non ti è ben chiara la loro funzione, non servono solo a non farmi rimanere incinta, ma anche a regolare tutti i miei periodi e ad attenuarmi i dolori.. ecco perchè le sto prendendo! Di certo io non provo piacere a divertirmi con le persone, giocando con loro, proprio come fai te! Cos'è questo odio, ora?? Sia chiaro che io sono venuta con voi per stare con takao e non di certo per correrti dietro o per stare con te o ancora peggio per farmi prendere per il cu*o da un pazzo come te! Puoi benissimo ignorarmi, perchè è questo quello che ho intenzione di fare con te!-KEIKO

Quanto le costarono quelle parole? Forse troppo... di certo, avrebbe preferito abbracciarlo, piangere sulla sua spalla.. ma non poteva! Non era la cosa giusta da fare! L'unica cosa giusta era dimenticarlo e ignorarlo, proprio come gli aveva detto! Non poteva amare ancora un pazzo.. lui non se lo meritava!

Alzò i tacchi e tornò in fretta al suo posto, sedendosi accanto al fratellino e tenendo le braccia conserte. Sebbene avesse parlato a bassa voce, gli altri erano riusciti a sentire le sue parole..

-Brava keiko..-PROF K

Sui loro volti comparve un sorrisino di compiacimento, quando videro che kei, al posto di ribattere, si girò tornando alla sua solita posizione, senza dire una parola, quasi avesse voluto dire "smettila di dire cazzate, so cosa vuoi fare".. ma non riuscì a far intendere quella frase, perchè lui per primo non la stava pensando.. Si, lei aveva fatto bene a rispondergli in quel modo, e quasi riuscì a dispiacersi per quello che aveva detto.. Aveva perso il controllo delle sue parole, come ormai gli capitava dopo quella furiosa litigata.. ma perchè lui doveva essere così?? perchè gli faceva male l'idea di essere ignorato da lei..?

I suoi occhi ricaddero sul sedile avanti, di fianco al suo: il Presidente aveva seguito la conversazione, e ora guardava a terra: sembrava spaventato.. e lo era! Quello sarebbe potuto essere l'inizio della catastrofe..!

Si alzò: l'aereo non era ancora partito, e lui ne volle approfittare per rompere un po' quell'atmosfera tesa. Andò di fianco a Keiko, sorridendo, e porgendole la mano:

-Ehm.. piacere, io sono il presidente Daitenji, l'iniziatore della squadra..-PRES.

keiko alzò la testa, accennando un sorriso e stringendogli subito la mano:

-Piacere presidente! Io sono keiko!-KEIKO

-Scusami se non mi sono presentato prima, ma sono abbastanza agitato per..-PRES.

-Oh, non si preoccupi, l'avevo immaginato!-KEIKO

-Quindi tu saresti l'amichetta di takao, giusto?-PRES.

-Già..-KEIKO

-Dimmi, quanti anni hai?-PRES.

-17..-KEIKO

-Ho capito.. ehm, ascolta keiko.. io non vorrei essere maleducato, ma.. sono contento che tu sa venuta con noi, perchè Takao ci teneva molto alla tua presenza..-PRES.

Il ragazzo di fianco a lei sorrise: era felice che il presidente l'avesse capito..

-... però.. sai.. una squadra deve essere unita.. e.. io vedo che c'è molta tensione tra di voi..-PRES.

Il signor Daitenji abbassò notevolmente la voce, a tal punto che la ragazza dovette avvicinarsi a lui per capire le sue parole..

-Uff, diciamo le cose come stanno! Il presidente ha paura che tu potresti accentuare le nostre incomprensioni..-TAKAO

keiko abbassò la testa, per poi tornare a guardare l'anziano signore che si era chinato al suo fianco..

-E' così?-KEIKO

-Beh ecco.. so tutta la storia, o almeno, so il perchè di queste incomprensioni.. -PRES.

-Beh, non si preoccupi! Ha la mia parola che non succederà niente alla squadra! Glielo prometto!-KEIKO

-Guarda che non mi da fastidio la tua presenza, è solo che..-PRES.

-Lo so, ho capito.. ma non si preoccupi, davvero!-KEIKO

Il presidente annuì col capo, sorridendole:

-Scusa per quello che ho detto.. e cmq grazie!-PRES.

-Ma di che? Si figuri! ha tutte le ragioni.. è normale che lei tenga alla squadra..-KEIKO

-Sono contento che tu riesca a capirmi..-PRES.

Detto quello, si alzò e tornò al suo posto, sedendosi tranquillamente..o quasi..!

"Speriamo.."PRES.

In effetti, la ragazza capiva la sua paura.. però, certo, cominciava a sentirsi la "sesta" incomoda lì dentro..

Il fratellino sembrò leggerle in volto e le mise una mano sul braccio:

-Non ti preoccupare.. sono contento di averti con me.. e anche gli altri lo sono..-TAKAO

-Kei no..-KEIKO

-E che te ne importa di lui? E' inutile preoccuparsi per un lunatico che ti ha fatto soffire..-TAKAO

-Hai ragione..e.. cmq le ho prese le pillole..-KEIKO

-Bene e.. scusa per prima..non pensavo che..-TAKAO

-tranquillo.. perdonato!-KEIKO

Si sorrisero: il suo fratellino era sempre capace di farla sentire meglio!

Rei intanto, da davanti, ascoltava furtivamente i loro discorsi: certo che era felice di averla con sè.. però il presidente aveva ragione: lei era l'origine di quella tensione.. ma non poteva fargliene una colpa: la colpa andava solo a Kei, non di certo a lei..! Che colpa avrebbe potuto avere lei? La colpa forse di aver amato?

Sbuffò silenziosamente: che battutaccia che le aveva fatto poverina..! Però..

"Magari avesse risposto che voleva divertirsi col sottoscritto.."REI

Scosse la testa, sorridendo: che maniaco che era! Quel fisico paurosamente sexy gli metteva in testa quelle strane idee! No, non era un maniaco: era normale pensare certe cose, vedendola..! O no?..

Sospirò, prima di appoggiare lentamente la testa al sedile e chiudere gli occhi.. Proprio non riusciva a mandarla giù..

 

-RONF..!! RONF..!! panino... umh.. Nutella...-TAKAO

-...-_-°°...-KEIKO

-Mio.. fame.. RONF..-TAKAO

-^^"-MAX

STONF!!

-Ahiaaa!!!-TAKAO

Il ragazzo si passò la mano sul braccio dolorante, esattamente sulla parte evidenziata da un bel rossore:

-Mi hai fatto male.. ç.ç-TAKAO

-Stavi disturbando tutto l'aereo col tuo russare molto fine..-KEIKO

-Ma non è colpa mia..-TAKAO

-Certo che vai sul pesante eh?-MAX

-Uff, non ti ci mettere anche tu per favore.. hey, ma.. il prof? E scomparso?-TAKAO

-No, sta dormendo anche lui..-MAX

Il biondino si scostò, lasciando così intavedere il prof che dormiva accovacciato sul sedile tenendo stretto il suo Dizzy quasi fosse stato un orsacchiotto di peluches..

-Che tenero!! ^///^-KEIKO

-Hihihihi!-TAKAO

-Già..-MAX

-Si però lui non russa..-KEIKO

-Uffffaaaaa!!! Lasciami dormire in santa pace!!-TAKAO

Il brunetto si girò verso il finestrino, dando le spalle alla sorellona, che sorrise. Cercò il lettore cd nella sua borsa e se lo mise nelle orecchie, chiudendo gli occhi per qualche istante: Metallica... certo, non l'avrebbero aiutata a prender sonno, ma un po' di fracasso l'avrebbe distratta dai rumori tanto assordanti quanto quelle chitarre elettriche che produceva il fratellino mentre dormiva..! E poi, di certo non erano canzoni tristi.. già, tristi.. un po' come lei...

Aprì gli occhi, guardando furtivamente Kei, che se ne stava seduto pochi sedili più avanti.. e.. la stava guardando!

Il ragazzo tatuato sobbalzò lievemente quando vide la ragazza aprire gli occhi e tornò di scatto a guardare davanti a sè..

"Mi stava guardando.."KEIKO

Forse... lui.. no, cosa stava pensando?? Forse di avere ancora qualche speranza?? Anche se ci fosse stata, a lei non sarebbe fregato un bel niente! Almeno, non doveva fregargliene un fico secco..! Dargli ancora una possibilità, dopo averla fatta star male in quel modo per.. per semplice sfizio? Dopo aver rotto la sua immensa felicità? No, mai! E poi, magari la stava solo guardando per caso.. di certo, dopo come l'aveva trattata, si poteva benissimo dire che a lui avrebbe anche fatto piacere non averla con sè in quel viaggio.. quindi!

Un po' fecero male quei pensieri.. ma non dovevano farla male! dannazione, doveva smetterla!! Era partita con loro soprattutto per stare con kaky.. ma anche per dimenticarlo.. e ce l'avrebbe fatta..

"Non ti meriti niente, kei.. non te la darò vinta.."KEIKO

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Cose più importanti ***


 

La hall dell'hotel era gigantesca! Miriadi di persone entravano e uscivano da quell'hotel meraviglioso..

-Degno dei vincitori del torneo giaponese.. eheheh..-TAKAO

-Smettila.. piuttosto, ascolta il presidente..-KEIKO

-Uffa..-TAKAO

Il presidente, col suo solito gran sorriso sulle labbra, si mise davanti al gruppo di ragazzi e valigie, appena poco distanti dalla reception.

-Bene, ora io ho qualche commissione da sbrigare, lascio a voi la gestione delle camere.. Allora, ne ho prenotate 4, delle quali 3 sono doppie, mentre una è singola,  e sarà per me.. -PRES.

Nelle menti dei ragazzi frullavano mille idee.. specialmente in quella di kei.. con chi stare? Ce ne fosse stato uno, almeno, col quale sarebbe riuscito ad andare d'accordo.. Dio, non poteva negarlo a sè stesso: quanto gli sarebbe piaciuto stare in camera con lei.. I suoi occhi tornarono a fissare i suoi, senza che ne lei ne lui se ne potessero render conto: sembrava triste.. si, lo era..  Con uno scatto improvviso della testa, si voltò dall'altra parte, lasciando perdere quegli inutili pensieri: certo che era triste.. era logico.. ma a lui cosa importava? Era lui che l'aveva voluto..

-... gli allenamenti saranno domani pomeriggio, mentre il torneo vero e proprio inizierà dopodomani mattina.. e non si accettano ritardatari..-PRES.

L'anziano signore spostò in modo provocatorio gli occhi sul capitano della squadra, il quale sorrise imbarazzato chiudendo gli occhi..

-Eheheh.. ma no.. non si preoccupi! Sarò in perfetto orario! Hihihi!!-TAKAO

-Umh, ok bene.. Allora a dopo ragazzi! Ci vediamo giù a cena per le 7.30!-PRES.

Il presidente uscì con passo allegro dall'entrata principale dell'albergo e i ragazzi rimasero a guardarlo finchè la porta scorrevole non si fu chiusa alle sue spalle. Poi, il silenzio calò tra di loro, per un inspiegabile motivo.. o forse uno c'era..

-beh, allora.. decidiamo per le stanze!-PROF K

-Ehm, si, giusto..-REI

-Beh, io direi che mia sorella sta in camera con me!-TAKAO

-Si, mi sembra logico..-REI

..Anche se in effetti l'avrebbe preferita in camera con lui..

-bene, voi due siete a posto.. ehm.. Rei, tu con chi stai?-MAX

-Io.. non saprei..-REI

Nella mente del cinesino stava avvenendo una specie di selezione letale: l'unico modo era andare per esclusione.. Takao, no; Keiko.. magari, però non poteva.. Kei, no più assoluto o avrebbero finito per scannarsi probabilmente prima del torneo.. gli unici rimasti erano Max e il Prof K.. Non si stava ancora rendendo conto però dei mini sguardi glaciali che il suo compagno tatuato gli stava lanciando; certo, sapeva che in camera con lui non ci sarebbe mai stato...

"..hai ben paura di questa decisione, vero Rei..?"KEI

Quest'ultimo si limitava a rimanere nel silenzio più assoluto: certo, non poteva dire davanti a tutti "O con te, Max, o col prof.. con kei no!". Ormai era evidentissimo e conosciuto a tutti quella specie di odio che il ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli aveva nei suoi confronti, e forse anche quello che lui aveva nei suoi, dopo che l'aveva per metà incolpato della rottura con Keiko, però dirlo così apertamente non gli sembrava cmq corretto..

Fortunatamente, Il Prof, sempre attento agli sguardi dei ragazzi, entrò in scena ancora prima che il cinese potesse prendere una decisione aperta a tutti:

-Ehm.. ma su ragazzi, quante storie per delle camere! Facciamo così, tu Rei stai in camera con me, e tu Max vai con Kei, va bene?-PROF K

-Per me non ci sono problemi..-MAX

-A me va bene..-REI

Avrebbe voluto dirgli un "grazie", in fondo, l'aveva quasi salvato dalla sua decisione, però non disse niente.. Sicuramente quel benedetto ragazzino aveva cmq visto il suo sguardo di ringraziamento, non servivano parole!

-Beh, allora prendiamo subito le chiavi! Ho voglia di farmi una bella dormita!-TAKAO

-Hai appena dormito sull'aereo..-KEIKO

-E allora? Non avrai mica intenzione di farmi penare tutti i miei pisolini ora? -TAKAO

-No no.. va beh dai, andiamo a prendere le chiavi!-KEIKO

I due ragazzi furono i primi ad avvicinarsi al banco della reception e a ritirare la loro chiave, e subito salirono spediti sull'ascensore per raggiungere la stanza, mettendosi d'accordo con gli altri che si sarebbero trovati a cena: Takao voleva assolutamente dormire, la sua mente tesa aveva bisogno di riposo!

Il secondo a ritirare le chiavi fu Kei: era in camera con Max.. ed era la cosa migliore in fondo! Certo non se ne dispiaceva! però dovette ammettere a sè stesso che quell'alone di nervoso cominciava ancora a salire dentro di lui.. Gli dava fastidio! Certo, gli dava fastidio vederla in camera con Takao! Immensamenta fastidio!

-Kei, ci sei?-MAX

-Eh? Si..-KEI

-Mi sembri nervoso, c'è qualcosa che non va?-MAX

-Sono affari miei!-KEI

-Oh, mi scusi..-MAX

Che imbecille era stato, pensò il biondino.. Cosa doveva esserci di giusto in lui, dopo quello che era successo..? Cominciò a pensare ad una permanenza molto silenziosa da parte sua: sarebbe stato meglio non provocarlo e chiedergli altro..

Quando finalmente i due se ne furono andati, Rei si voltò verso il Prof, sorridendogli:

-Beh.. mi hai salvato da Kei..è giusto che te lo dica..-REI

-Non ti preoccupare.. avevo immaginato tutto..-PROF K

Rei sorrise ancora una volta, abbassando lo sguardo e diventando immediatamente triste; il Prof ritirò le chiavi e subito si apprestò a chiedergli cosa avesse, preoccupato:

-Hey, che c'è ora?-PROF K

-Io.. mi spiace di creare tanti problemi.. Prof, dimmi la verità: Takao mi odia?-REI

-Cosa? Stai scherzando vero? Mi sembrava ti fosse passata questa..-PROF K

-Si, mi è passata.. solo che ogni tanto.. ci ripenso..-REI

Il prof gli diede una lieve pacca sulla spalla, prima di dirgli:

-qua nessuno ti odia.. e nessuno ti reputa colpevole. Non ricordi, è stato Takao ad incitarti ad entrare nella squadra..-PROF K

-Si, mi ricordo..-REI

-E allora basta con questa storia! Non pensarci più, intesi?-PROF K

-Ok.. intesi..-REI

Il cinesino sorrise tristemente prima di prendere la sua valigia ed avviarsi verso l'ascensore col suo compagno.

 

-Coma caspita va questa chiave?? Siamo sicuri che sia questa la stanza??-MAX

-La stai inserendo al contrario..-KEI

-Oops.. aaahhh ^///^ ecco perchè non entrava..-MAX

-.. -_-°°-KEI

Dopo aver aperto la porta il biondino entrò nella camera sbattendo in un angolo la valigia e buttandosi poi sul letto con le braccia dietro la nuca..

-It's wonderful! Non credi? Questa stanza è bellissima!-MAX

-Già..-KEI

Il ragazzo tatuato entrò in tutta tranquillità chiudendosi la porta alle spalle e riponendo con molta più cura di Max la valigia di fianco al suo letto: per fortuna, i letti erano divisi, pensò. Prese la sedia posta vicino alla scrivania e l'avvicinò alla finestra. Si sedette e stette ad ammirare il panorama cittadino che gli si proponeva di fronte, senza pensare a niente.. o quasi..

-Hey.. qualcosa non va?-MAX

Kei non rispose, e non si voltò nemmeno..

-Ehm, come non detto..-MAX

Non appena il biondino tornò a fissare il soffitto, il ragazzo alla finestra sbuffò sonoramente, facendo susseguire al suo profondo respiro una risatina ironica, che fece insospettire Max..

-Rei non è contento di essere tornato a casa?..-KEI

-Umh? Perchè lo chiedi..?-MAX

-Umh.. no, non mi sembrava molto felice prima..-KEI

Ancora una risatina ironica, che fece inorridire Max: certo che aveva una bella faccia tosta! Difficile da imitare..

-Uff, spero solo che Takao e Keiko non si stanchino troppo oggi o magari stanotte.. domani lui deve essere in forma..-KEI

-Kei!! Ma che dici?? >.<"-MAX

-Dai.. non fare l'innocente.. tu pensi veramente che tra quei due ci sia quello che vogliono far credere? Non esiste un rapporto del genere.. c'è qualcosa sotto..-KEI

Kei parlava a bassa voce, trattenendo a stento le lacrime e cercando di far apparire il suo tono di voce il più calmo possibile. Non era per niente convinto di quello che stava dicendo, ma lo stava dicendo... si forse poteva anche esserci un rapporto del genere tra i due.. ma il motivo per cui l'aveva detto c'era: stava solamente cercando di convincersi che la sua gelosia avesse fatto la cosa giusta, che lui avesse fatto veramente bene a lasciarla, che la sua scusa fosse stata vera.. che tra loro due le cose stessero veramente così.. Era come un monologo interiore, un monologo di autoconvinzione: doveva essere per forza così..! Perchè.. era inutile: quella rottura lo stava toccando nel più profondo quando lui non voleva ammetterlo, e doveva esserci per forza una valida ragione.. valida non solo per lui, quanto meno..! Non solo per il suo Dranzer sconfitto..

-Kei.. non è vero.. sai benissimo che stai dicendo un sacco di cavolate..-MAX

Il ragazzo tatuato si voltò per la prima volta verso il biondino con una smorfia talmente nervosa da farlo quasi spaventare: maledetto ragazzino! Non poteva mettersi dentro anche lui in quel modo, dandogli torto, abbattendo tutte le sue autoconvinzioni.. abbattendole anche se forse nel giusto..

-Io non sto dicendo cavolate..-KEI

-E.. e invece si Kei: Takao era contento della vostra storia, forse di più di quanto tu possa credere..-MAX

-Per favore..-KEI

Si alzò dalla sua sedia ancora prima che Max potesse ribattere; quest'utlimo stette a guardare ogni suo movimento, ogni sua espressione a bocca aperta, con le ciglia aggrottate: come faceva ad essere così... così.. così? Non sarebbe mai riuscito a capirlo, nemmeno sforzandosi!

Kei si sedette tranquillamente sul letto, estraendo dalla tasca dei suoi pantaloni il suo Dranzer; stette qualche attimo in quella posizione, serio, a fissarlo, per poi alzarsi nuovamente ed andare verso la porta:

-Io esco..-KEI

-Ah.. ok..-MAX

Detto quello, uscì, senza nemmeno salutare Max. Quest'utlimo sospirò, rassegnato: povera Keiko.. poteva essere anche antipatica fino alla morte, ma in fondo era una brava ragazza.. non si meritava un tipo del genere..! Chissà in che stato era.. Sperò che takao le fosse stato vicino in quei giorni: non doveva essere facile stare in giro col ragazzo che ti aveva appena infilitto una grave ferita al cuore. Lui le sarebbe stato vicino, se lei lo avesse voluto! E anche il Prof! Poteva contare su di loro.. e anche su Rei.. in fondo, sapeva che anche lui sarebbe stato molto disposto a starle vicino.. e non solo fisicamente..

Sorrise tristemente, per poi sprofondare col volto nel cuscino e prendere sonno lentamente..

 

"Sta uscendo.. chissà dove va.."KEIKO

Keiko era affacciata alla finestra, proprio come kei poco prima, e ora lo stava osservando camminare sulla stradina perpendicolare all'hotel, col suo bey in mano.. Certo, solo a quello poteva pensare lui!! Strinse i pugni, voltandosi di scatto verso il letto dove era sdraiato il fratellino.. Che nervoso.. e che tristezza.. Chiuse gli occhi per qualche istante, cercando di cacciare via dalla testa quei pensieri, quando improvvisamente sentì qualcuno al suo fianco; li riaprì subito e vide che il fratellino era intento a osservare quella stessa persona che stava osservando lei prima camminare lento per quella stradina..

-Pensi ancora a lui?-TAKAO

-Si.. è inutile dire di no.. è vero, ci penso ancora..-KEIKO

-Ma in che modo ci pensi?-TAKAO

-In che senso?-KEIKO

-Ci pensi con rabbia o con rancore?-TAKAO

-Con rabbia.. ma anche con rancore.. io, lo amo ancora kaky.. non posso non pensarci con rancore.. mi manca tutto di lui..! la nostra storia è durata poco, ma quel poco è stato abbastanza per legarmi a lui in maniera assurda.. come se non potessi farne a meno..-KEIKO

-No, tu puoi farne a meno.. basta volerlo..-TAKAO

-E' facile dirlo..-KEIKO

-.. ed è difficile farlo, lo so.. ma non è impossibile..-TAKAO

-Io però.. ho anche tanto rabbia dentro per quello che ha fatto.. preferire una trottola a.. non lo so.. non voglio darmi troppa importanza.. quello spetta a lui.. e forse io non ero così importante per lui..-KEIKO

Takao si girò, smettendo di fissare la stradina dalla quale lui ormai era scomparso, e prese le mani della sorella:

-Io.. questo non lo so.. ma usa quella rabbia per dimenticare.. non lasciarla morire lentamente soffocata dal rancore.. lui non deve vincere.. e lo sai..-TAKAO

-Si, lo so..-KEIKO

-Lui non ti merita..-TAKAO

-Grazie..-KEIKO

-Ma è vero!-TAKAO

Keiko sorrise, prima di avvicinarsi e dare un lieve bacio sulla guancia al suo fantastico fratellino..

-Se non ci fossi tu..-KEIKO

-Dai non dire così..-TAKAO

Kaky, prima di tornare a stendersi sul letto, ricambiò il bacio della sorella, facendola sorridere. Keiko guardò l'orologio: erano già le 3 di pomeriggio! le 3..? Cosa doveva fare alle 3??

Ecco cosa! Si avvicinò alla valigia, aprendone la tasca esterna ed estraendone una bottiglietta..

-Kaky!!-KEIKO

-Umh?..-TAKAO

-E' l'ora dello sciroppo..-KEIKO

Takao si alzò a sedere, riuscendo così a vedere davanti a lui la sorella con in mano la bottiglietta che gli sorrideva maliziosamente.. sapeva che..

-Noooo!! Mi fa schifo!! E' amarooo!!-TAKAO

-Zitto e vieni qua subito!-KEIKO

-No!-TAKAO

-E invece vieni!!-KEIKO

-No!!-TAKAO

keiko saltò sul letto come una gatta e lo bloccò con le spalle al muro dietro:

-Dai fai aaaaaa-KEIKO

-Nooo!! Non ce l'ho più la tosse..-TAKAO

-Devi prenderlo ancora per almeno 4 giorni!-KEIKO

-E chi l'ha detto??-TAKAO

-Il farmacista.. dai fai aaaa-KEIKO

-No!!-TAKAO

Il brunetto chiuse la bocca a saracinesca,  voltandosi verso destra..

-..come i bambini.. -_-°°-KEIKO

-MMhhh!! >.<-TAKAO

-E' vero!! Dai, girati un attimo..-KEIKO

-Mmh! >.<-TAKAO

->.< Ah si?? Va bene!!-KEIKO

La ragazza riempì il tappo di scirppo e lo poggiò sul comodino insieme alla bottiglietta, per stringere poi tra due dita il naso del fratellino, togliendogli il respiro:

-Mmmhh!! O_O-TAKAO

-Prima o poi aprirai la bocca no?? ^^ a meno che non respiri con le orecchie..-KEIKO

->.<-TAKAO

Dopo qualche secondo, kaky aprì la bocca, ormai senza più ossigeno nei polmoni e con la faccia rossa come un peperone; Keiko, svelta, gli cacciò dentro il tappo pieno di sciroppo e stette a guardarlo finchè non lo mandò giù..

-Bravo.. ^^-KEIKO

-Bleaahhh!! Che schfio!!-TAKAO

-Sei peggio di un bambino..-KEIKO

-fa schifo..-TAKAO

-Uff..-KEIKO

La ragazza richiuse la bottiglietta e la mise dentro un cassetto della scrivania, per poi stendersi nel letto di fianco al fratellino..

-Ci hanno dato un matrimoniale! Almeno sarà come a casa no?-TAKAO

-Già.. così non sentirò la mancanza dei tuoi calci notturni! ^^"-KEIKO

-Uffaaa.. dai.. io dormo.. e non svegliarmi più!-TAKAO

-Promesso..-KEIKO

Keiko si girò dalla parte opposta, chiudendo gli occhi e cercando di non far tornare più nessun altro pensiero in testa riguardante Kei, ma nonostate i suoi sforzi e la rabbia, qualche lacrima bagnò lentamente il suo cuscino..

 

-Keiko..-KEI

Era lì, seduto su una panchina di una piccola piazza, dove alcuni ragazzini erano intenti a giocare a Beyblade.. Li stava a fissare, serio: ci mettevano la passione nel gioco, la voglia di vincere, proprio come lui.. ma mai nessuno di loro, pensò, un domani, avrebbe preferito la trottola all'amore.. mentre lui si..!  Era vero.. era stata anche la gelosia la causa di tutto.. ma non la principale..

Strinse forte il suo bey in una mano, appoggiandoselo al mento e chiudendo gli occhi: cosa era veramente più importante? Era veramente giusto dar solo ascolto all'orgoglio? Avrebbe dovuto reagire.. gridargli contro.. abbattere con la sua stessa voce quel muro.. ma ormai sembrava essere diventato troppo resistente.. Forse era davvero pazzo.. si, forse lo era..

Improvvisamente una vocina sembrò richiamarlo:

-Mi scusi, signore..-...

Aprì gli occhi velocemente, vedendo davanti a lui uno dei bambini che poco prima stavano combattendo..

-Umh? Dimmi..-KEI

Lo aveva disturbato dalle sue riflessioni.. era nervoso.. eppure quel bambino sembrava essere tanto dolce e innocente.. gli ricordava un po' lui, da piccolo: anche lui aveva lo stesso sguardo, gli stessi occhi candidi e innocenti.. Lo stette ad ascoltare con un nodo in gola..

-Lei gioca a beyblade?-...

-Si, perchè?-KEI

-Io. vedo che ha un bey in mano.. e.. volevo chiderle se aveva voglia di sfidarmi..-...

Kei sorrise imbarazzato: sfidarsi con lui, un bambino? Lui era troppo forte..

-Come ti chiami?-KEI

-Mi chiamo Akio-AKIO

-Io sono Kei, piacere.. dammi del tu..-KEI

-Piacere kei..-AKIO

Un attimo di silenzio, un respiro profondo da parte di kei, per poi..

-Dimmi, conta tanto il tuo bey per te?-KEI

-Si, tantissimo..-AKIO

-A tal punto da fargli occupare ogni minimo spazio della tua vita?-KEI

-Io.. non lo so.. per ora si.. ma..-AKIO

-Ma..?-KEI

-Ci sono cose più importanti di un bey.. ci sono gli amici, la famiglia..-AKIO

-..l'amore..-KEI

-..si.. forse anche quello..-AKIO

Kei sorrise tristemente..

-Sei molto intelligente per essere un bambino sai? Quanti anni hai?-KEI

-8..-AKIO

-Io ne ho 16.. e ancora questo non l'ho capito.. e mai lo capirò probabilmente.. il mio bey è tutta la mia vita.. tutta..-KEI

Kei mostrò al bambino il suo Dranzer, facendolo quasi rimanere abbagliato dalla bellezza del disegno del bit power raffigurato al centro..

Lui non sapeva bene cosa gli stava succedendo, non era da lui confidarsi col primo che passava.. però, Akio continuava a ricordargli sempre di più lui.. ai tempi del monastero.. quella voglia di giocare e di battersi più forte di lui.. più forte di qualsiasi altra cosa..

-Forse perchè.. io amici e familiari non li ho mai avuti veramente..-KEI

-Davvero? Mi dispiace..-AKIO

-Non fa niente.. ci sono abituato..-KEI

Il nodo alla gola sembrò stringersi sempre di più..

-Però.. tu prima hai detto "amore"..quindi tu hai l'amore..-KEI

I suoi occhi si riempirono di lacrime.. Istintivamente, accarezzò i capelli di quel bambino: a 7 anni, capiva molte più cose di lui.. lo ammirava..

-Io.. non ho più l'amore.. l'ho abbandonato per il mio bey..-KEI

Akio rimase a guardare il volto di quello sconosciuto per qualche istante: era molto strano.. sembrava si stesse aprendo con lui... e dopo solo pochissimi minuti che si erano conosciuti..

-Tu.. devi essere molto triste..-AKIO

kei annuì..

-Ho paura che tu abbia sbagliato..-AKIO

Il ragazzo tatuato sobbalzò: chi era quel bambino per dirgli che aveva sbagliato? Chi era per dirgli.. quello che era vero..? Lui aveva sbagliato.. aveva sbagliato tutto..

-Hai mai sentito parlare di quella cosa che si chiama orgoglio..?-KEI

Akio annuì insicuro..

-L'orgoglio è quella cosa che ti vuole far pensare di aver sempre ragione.. tu sei il migliore.. tu sei sempre nel giusto.. tu non puoi chiedere scusa..-KEI

Silenzio.. Kei guardò fisso gli occhi di quel bambino davanti a lui: erano insicuri e quasi sorpresi..

-Scusa.. non dovrei parlarti di queste cose.. anche se sei un bambino intelligente.. certe cose non riesci ancora a capirle..-KEI

Akio abbassò il capo:

-Forse.. però so l'importanza dell'amicizia.. l'importanza dell'amore di una famiglia.. e non credo ci sia molta differenza tra questo e quello che dici tu..-AKIO

Quella volta fu il ragazzo dai capelli blu-azzurrognoli ad abbassare il capo: non sapeva se parlare con quel bambino gli stesse facendo bene o male.. se stesse solo perdendo il suo tempo o meno.. ma Akio si stava rivelando una persona veramente ammirevole.. più di lui..

-Kei..-AKIO

Alzò il capo..

-..ma tu piangi..-AKIO

Si portò una mano sul volto, e sentì un qualcosa di bagnato rigargli la guancia: stava piangendo, ma il gelo gli impediva di sentire le lacrime..

-ti deve mancare molto l'amore che hai abbandonato..-AKIO

-..si..-KEI

Silenzio.. kei si limitò ad asciugare quella lacrima intrusa e a prendere un lungo respiro per calmarsi..

-Akio.. sei un bambino eccezionale..-KEI

-io..-AKIO

-Accetto la tua sfida..-KEI

-Dici davvero??-AKIO

-Certo..-KEI

Si alzò, sotto gli sguardi sorridenti del bambino: sapeva quello che avrebbe fatto..

Entrambi si misero in posizione davanti alla piccola arena e lanciarono i loro bey al via di un terzo bambino che li stava ad osservare.. kei osservava gli irripetuti attacchi di Akio.. Proprio come lui: passava subito all'attacco..! Sorrise tristemente, sferrando un semplice attacco innocuo.. non voleva vincere.. per la prima volta, non voleva..

Si lasciò scagliare fuori dall'arena dopo un lasso di tempo che non poteva di certo dirsi corto; si chinò e raccolse il suo bey, mentre Akio lo guardava sorridendo. Si voltò verso di lui, sorridendogli a sua volta, anche se tristemente, per poi dirgli:

-Hai vinto.. sei in gamba.. ma ti chiedo solo una cosa.. Non cambiare mai le tue idee.. hai dimostrato di essere molto più in gamba di me, e non intendo nella sfida.. ti ammiro Akio.. Riesci a capire cose che nemmeno io riesco a capire..-KEI

Era duro ammetterlo, per un tipo orgoglioso come era lui.. ma l'aveva ammesso, perchè era più forte di lui.. era vero.. dannatamente vero..

Si rimse il suo Dranzer in tasca, abbassando il capo sotto gli occhi sbarrati del bambino:

-Mi ricordi tante cose.. anche io da piccolo ero come te, ma io sono cambiato.. tu non cambiare.. o in fondo, un giorno, ti pentirai.. e non lo vorrai mai ammettere...-KEI

Detto quello, salutò con un gesto del capo Akio, per poi incamminarsi verso chissà dove..

Un senso di impotenza sembrò prenderlo: impotenza nei confronti di quello che aveva detto.. nei confronti di quello che quel bambino aveva detto a lui.. Ma subito quel muro tornò ad ostacolarlo! No.. era vero, il dolore che aveva dentro era micidiale, quasi insopportabile.. ma.. no.. non sarebbe mai tornato da lei strisciando..

"Perchè?.."KEI

Si bloccò all'istante.. era solo, circondato dagli alberi di una via desolata.. Tirò un forte pugno ad uno di essi, facendone cadere alcune foglie: gli aveva fatto male parlare con quel bambino.. era troppo intelligente.. troppo migliore di lui.. Quelle frasi l'avevano toccato dentro, e lui non se ne era nemmeno accorto! Odiava quando le persone riuscivano a scovare quello che sentiva veramente! Come aveva odiato Takao! Come forse lo stava odiando ancora.. ma non come aveva odiato lei.. o beh, forse in un primo momento, quella notte, l'aveva odiata un po'.. era riuscita a levare quella assurda maschera di ghiaccio.. ma poi l'aveva amata..

"Io.. non ce la faccio più.."KEI

Appoggiò la testa allo stesso albero poco prima colpito, quasi sbattendola.. cosa gli stava succedendo?? Dio, sembrava un angelo sceso dal cielo apposta per aiutarlo.. ma allora perchè proprio quel cielo li aveva separati?? Perchè, a quel punto, gliel'aveva fatta incontrare?? Forse, per farlo soffrire ancora una volta.. forse il cielo lo odiava.. o forse voleva solo cambiarlo.. Non lo sapeva! E non voleva saperlo! Ormai era tutto finito: lei lo ignorava.. lei forse lo odiava.. e faceva bene! Non sarebbe tornato da lei implorando perdono: non voleva sentirsi dire ancora una volta in faccia tutto il rancore che le aveva provocato.. tutta la rabbia e l'odio che probabilmente aveva nei suoi confronti..non voleva sentirsi dire di sparire dalla sua vita per sempre..

Il suo cuore sembrava essersi sciolto ancora una volta con quel bambino.. ma non era così semplice sciogliere il suo cuore e mantenerlo tale.. non era affatto semplice.. solo lei..

"Bastaa!!"KEI

Questa volta fu un calcio a colpire l'abero. Doveva smetterla: tra meno di due giorni ci sarebbero stati i primi incontri del torneo cinese, e non doveva pensare a lei.. non doveva distrarsi.. non doveva perdere!!

Respirò profondamente, prima di riprendere il suo cammino per quel viale desolato: lui forse aveva sbagliato.. o forse no..forse la sua gelosia era poi insensata..ma non importava.. ora doveva solo pensare a vincere..

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** Malato di lei.. ***














-Keky.. keky, svegliati! Sono le 7! Tra poco dobbiamo scendere per cena!-TAKAO

-Umh..? Lasciami dormire..-KEIKO

-Uffa... dai alzati.. io comincio a scendere, ci vediamo giù, ok? Sai dov'è la sala?-TAKAO

-Umh.. si.. penso di si..-KEIKO

-Bene.. ci vediamo giù allora..-TAKAO

Il brunetto si alzò dal letto e si diresse verso la porta, lanciando un'ultima occhiata furtiva verso sua sorella; sorrise: sembrava un angelo in quel vesititino bianco sottile che contrastava con la sua scura carnagione..! Chiuse la porta dietro di sè, sospirando senza un particolare motivo, sperando che non avesse fatto tardi..

Intanto, nella stanza, la ragazza era intenta a stiracchiarsi la schiena, dopo quella lunga dormita. Si portò una mano sulla guancia destra, sentendo qualcosa di ruvido tirarle la pelle del viso: si accorse della presenza di una lacrima, ormai seccata, che aveva lasciato sul suo volto un leggero alone di sale. Tra poco lo avrebbe visto... tra poco gli avrebbe ancora donato solamente la sua indifferenza, il suo disprezzo.. ma dentro gli avrebbe donato ancora qualche lacrima tenuta ben nascosta, non poteva non ammetterlo..  Ma chissà.. magari quella rabbia sarebbe davvero uscita, l'avrebbe davvero aiutata! Le avrebbe impedito di versare ancora lacrime nascoste.. Ma non poteva saperlo, in quel momento! Una cosa era certa: lei l'avrebbe aiutata ad uscire, a prendere il sopravvento su di lei!

Guardò fuori dalla finestra: il sole stava tramontando.. e lei aveva un'immensa voglia di farsi una doccia fresca, che l'avrebbe aiutata a svegliarsi e ad aprire quegl'occhi ancora mezzi chiusi a causa del sonno!

Si alzò, dando un'ultimo strattone alla schiena: il materasso non poteva di certo dirsi dei migliori! Dopo un sonoro "crack" si avviò verso il bagno, portando con sè della biancheria intima, la sua crema e l'accappatoio, decisa a godersi quei 10 minuti di relax estremo.

Appena aprì l'acqua, le sembrò di sentirsi catapultata di un'altra realtà: l'acqua fresca che scorreva sulla sua pelle sembrava lavare via ogni sorta di dispiacere o sensazione negativa che poco prima aveva dentro di sè; sarebbe rimasta per l'eternità sotto quel getto purificatorio! Nel tirare via con una mano la schiuma rimanente su un braccio, un insolito desiderio sembrò tuttavia prenderla: come le sarebbe piaciuto che quella mano fosse stata di qualcun'altro.. che quella pelle bagnata fosse stata accarezzata da lui.. Levò, quasi come per istinto, quella mano dal suo braccio e se le passò entrambe sul volto.. tra le gocce di acqua fresca c'erano anche gocce di acqua calda.. ma non erano gocce..

Chiuse con rabbia il getto d'acqua e svelta uscì dalla doccia, cecando con fare frenetico un asciugamano per tamponarsi i capelli bagnati. Sbuffò, mentre lasciava cadere a terra quel panno bagnato candido come la neve: perchè la stava torturando in quella maniera..? Ma non aveva un po' di amor proprio?? Non le era bastato quello che le aveva fatto??

Si asciugò lentamente, per poi passarsi la sua solita crema su tutto il corpo; era ancora presto, mancava un quarto d'ora all'appuntamento per la cena. Possibile che la prensenza di un solo ragazzo potesse farla sentire un peso per tutti? Ma cosa ci stava a fare lì lei? Era solo un peso.. per gli altri, per il presidente della BBA.. tranne che per suo fratello.. ma per gli altri forse lo era..!

Rimise il tubetto vicino al lavandino, stropicciandosi lentamente gli occhi, quasi non volesse mai più riaprirli.. Basta, doveva smetterla di pensare.. Non voleva scendere con l'aria imbornciata dagli altri: avrebbe cercato in tutti i modi di essere di buon umore, almeno lei..

Si sentì improvvisamente la schiena tirare: non aveva messo la crema dietro.. e come avrebbe fatto? Lei non ci sarebbe riuscita da sola! Di solito, avrebbe chiamato il fratellino.. ma lui era già sceso.. Sbuffò per l'ennesima volta.. ma si, in fondo cosa gliene importava?

Si mise la biancheria intima pulita, prima di sentire qualcuno bussare alla porta..

-Chi è?-KEIKO

-Keiko sono Rei! Tu e Takao siete già pronti?-REI

La ragazza arrossì visibilmente, senza saperne il motivo, prima di infilarsi di fretta l'accappatoio e precipitarsi verso la porta. Prese un lungo respiro.. dai, in fondo che c'era da vergognarsi? Aveva l'accappatoio..

Aprì la porta, trovandosi davanti Rei con il suo solito kimono bianco.. Nemmeno il tempo di guardarlo dritto negli occhi, che il suo volto si ricoprì di un alone rossastro..

-Ehm.. ecco.. beh, passo dopo eh?-REI

-Ehm.. ma no, non ti preoccupare.. Takao è già sceso.. adesso arrivo anche io..-KEIKO

-Ah.. si..ok.. beh allora a dopo!-REI

Rei lanciò un sorrisino ebete molto imbarazzato, prima di voltarsi a fatica dall'altra parte, verso le scale: sarebbe rimasto lì a fissarla avvolta in quell'accappatoio rosa per ore.. ma non poteva.. soprattutto visto che lei sembrava aver notato il rossore che ricopriva probabilmente il suo volto in quel momento! Era davvero bella con i capelli bagnati che le ricadevano dolcemente sulle spalle e ai lati del viso, facendo cadere qualche goccia sulla parte di petto scuro non coperto.

Keiko arrossì all'istante, vedendo il fare imbarazzato del cinesino.. sarebbe voluta sprofondare al centro della terra.. ma quella era la sua occasione per..

-Rei aspetta!-KEIKO

Lui si voltò, con una strana luce negli occhi, che quasi la fecero spaventare.. ma nn ci fece troppo caso.. La sua schiena abituata quintali di crema tirava sempre di più, e lui sembrava esser capitato lì non a caso!

-Ascolta.. Takao non c'è e..-KEIKO

-Dimmi..-REI

"Cos'è quell'espressione strana??"KEIKO

La ragazza aggrottò per qualche istante le ciglia prima di continuare a parlare, ancora più imbarazzata di prima..

-..ecco.. potresti per favore mettermi un po' di crema sulla schiena..? Ehm.. scusa sai.. ma sono abituata a metterla sempre.. mi tira.. mio fratello non c'è e.. Ma se non vuoi fa niente..-KEIKO

-No, ma cosa ti salta in mente! Certo che te la metto..-REI

-Ah ehm.. ok.. bene..-KEIKO

Lo invitò ad entrare, vergognandosi come una ladra per quello che aveva fatto e stava per fare.. Scosse impercettibilmente la testa: ma no, cosa c'era di male?? Forse la sua espressione da pervertito..? No.. era solo una sua impressione.. forse.. E poi Rei non era così..!

-Siediti pure sul letto, vado a prenderla..-KEIKO

-Ok, grazie..-REI

-No, grazie a te!-KEIKO

"Ma di che? Che c'è di più bello?"REI

Sorrise silenziosamente, abbassando lo sguardo, cercando di cacciare via dalla sua testa quegli strani pensieri che ormai si stavano creando all'interno di essa.. Stava esagerando, doveva calmarsi.. si rese conto di essere più malato che mai di quella ragazza, delle sue forme.. ma doveva smetterla!

Lei uscì presto dal bagno, con in mano il solito tubetto di crema. Lo porse a Rei, prima di sedersi di spalle davanti a lui...

-Mettine pure tanta..-KEIKO

-Certo.. sta tranquilla..-REI

-ok..-KEIKO

Il tono pacato del cinesino non lasciava presagire nulla di buono.. Keiko cominciava a maledirsi per la sua scelta.. ma in fondo cosa gli aveva chiesto di così tanto strano? Che forse il fratellino avesse da sempre avuto ragione? Forse Rei.. nei suoi confronti.. Ma no!!

I pensieri svanirono quando sentì la mano di Rei appoggiarsi sulla sua schiena delicatamente per poi spalmare con fare molto dolce la crema.. quasi fossero state delle carezze.. carezze esperte, che le fecero sentire un qualcosa simile ad un brivido. Chiuse gli occhi, cercando di non pensare a niente, ma non le fu facile..

A lui, per poco, non tremavano le mani..! Mai si sarebbe sognato che lei gli avesse chiesto una cosa del genere.. Oddio, non c'era niente di male.. ma per lui era una cosa stratosferica: era lì, ad accarezzare le linee di quella schiena scura e perfetta, mentre mille pensieri e domande gli vagavano per la testa.. Era così bella, gli accendeva qualcosa di molto particolare dentro.. e soprattutto, non era di nessuno ormai.. non più..! Perchè dimenticarsela? Prima un motivo c'era, ed era anche più che valido, ma ora era scomparso, insieme a Kei.. Perchè privarsi di quei desideri? Che motivo c'era? Perchè rimanere a guardarla, fantasticare.. reprimendo poi tutto dentro di sè? Chi glielo diceva? Una volta lui stesso se lo diceva.. Takao anche.. lei sembrava felice, e lui non doveva intromettersi nella sua storia con Kei.. Ma ora? Era quello il motivo per cui era da sempre stato costretto a dimenticarla, a nascondere tutto dentro.. ora quel motivo non c'era più.. E non ci sarebbe mai più stato.. Cosa si nascondeva a fare?

Lei continuava a tenere chiusi gli occhi: era inutile, quel tocco era una cosa estasiante.. era davvero bravo Rei.. arrossì lievemente per la vergogna di quello che aveva appena pensato, ma non ci poteva fare niente! Quelle sue "carezze" lente, morbide.. sembravano farle volare la mente lontano.. Seguivano perfettamente ogni linea della sua schiena, delle sue spalle.. con fare quasi sensuale.. si, si poteva dire tale! Sorrise silenziosamente, prima di sobbalzare dentro: un brivido la percosse quando lui, con un dito, passò lentamente dalla sua cervicale al suo osso sacro, in fondo, percorrendo la sua colonna vertebrale millimetro per millimetro.. e non stava spalmando la crema in quel momento, ne era sicura..! Allora cosa stava facendo?

Lui lo sapeva bene cosa stava facendo: stava assaporando ogni centimetro della sua pelle morbida, quasi fosse stata l'ultima volta che l'avrebbe vista.. Doveva imprimersi bene nella mente e nelle mani quel momento..! Sorrise, prima di infilare una mano sotto l'allacciatura del suo reggiseno azzurrognolo. La sentì sobbalzare ancora una volta, e non potè fare a meno di trattenere una risatina..

-Scusa.. ma devo metterla anche qua..-REI

-Ehm.. si.. hai ragione.. tranquillo..-KEIKO

Dopo qualche secondo, Keiko sentì la sua mano scivolare ancora verso l'incurvatura della sua schiena, allontanandosi così dal laccio. Sembrò quasi tirare un sospiro di sollievo, anche se dovette ammettere che quei brividi cominciavano a piacerle.. Si morse la lingua: cosa stava dicendo??

Improvvisamente, sentì la mano di Rei alzarsi, ma non fece nemmeno in tempo a respirare che le sue mani la presero dolcemente per la vita; sentì il viso di lui poggiarsi sulla sua spalla, vicino all'orecchio..

-L'hai già messa davanti?-REI

Il suo tono non era quello di prima.. ora sembrava più calmo.. quasi amichevole.. e fu grazie a quello che keiko ebbe il coraggio di rispondere a quella strana domanda..

-Beh si..-KEIKO

-Ok, bene..-REI

Il cinesino, con un po' di rancore, richiuse il tubetto della crema, poggiandolo sul comodino, senza nemmeno notare il volto color peperone di lei..

-G..grazie..-KEIKO

-Figurati..-REI

Solo allora, quando lei si girò verso di lui, potè notare il tutto..

-Hey, perchè sei rossa?-REI

-Eh?? Io?? No niente.. ma va.. non lo so.. fa caldo qui in Cina, eh??-KEIKO

Rei sorrise, abbassando il capo, aumentando così la vergogna della ragazza. Lei respirò profondamente, prima di trovare il coraggio di guardarlo seria: tanto valeva dire cavolate.. lui già sapeva di sicuro perchè era di quell'ormai famigliare colore!

-Beh.. spalmi bene sai..-KEIKO

Negli occhi dorati del cinesino si accese una luce strana, quasi di compiacimento..

-Grazie.. sono anche bravo a fare i massaggi sai..-REI

-Davvero..? Eheheh.. beh, allora saprò a chi rivolgermi quando mi farà male la schiena..! ^^"-KEIKO

-Ma certo.. io sono sempre qua..-REI

-^////^-KEIKO

Sorrisero entrambi, prima che lo sguardo della ragazza potesse ricadere sulla sveglia sul comodino..

-Caspita, sono già le 7.25! Devo sbrigarmi!-KEIKO

-Eh, cosa? Ah si, è vero.. beh, io ti aspetto giù..-REI

-Ok, e.. lavati pure le mani..-KEIKO

-Ok grazie..-REI

Si diresse in bagno e, dopo essersi sciaquato le mani, aprì la porta, salutando Keiko con un gesto del capo piuttosto imbarazzato, che fu ricambiato con un altrettanto gesto imbarazzato della mano da parte di lei.. Si chiuse la porta alle spalle, tirando un sospiro.. Che forme.. che linee.. non c'era che dire.. era davvero malato..!

 

Erano tutti a tavola, a mangiare come dei maiali affamati.. ma nessuno come..

-Takao! Un po' di contegno!-KEIKO

-Gnam.. sfa fitta..(traduzione:Sta zitta NDme)-TAKAO

-Dai, lascialo stare Keiko.. ormai sappiamo tutti com'è..-MAX

->.<-TAKAO

-Si però..-KEIKO

Il presidente rideva divertito alla vista dei due ragazzi: certo che erano una cosa unica al mondo! Subito però smise di ridere, quando i suoi occhi si spostarono dal ragazzino col cappellino al cinese che stava seduto di fronte alla ragazza.. aveva uno sguardo strano.. sognante, perso.. forse anche un po' malizioso.. ma che aveva da guardarla in quel modo? la cosa sembrò crescere quando si accorse di non essere l'unico ad aver notato quel particolare: anche il ragazzo tatuato seduto di fianco a lui lo stava osservando con un alone di rabbia ma anche di tristezza immensa.. Subito cercò di distrarlo..

-Kei.. allora, ti trovi bene?-PRES.

Kei sussultò, e a fatica tolse lo sguardo pieno d'odio da Rei..

-Beh.. tiro avanti..-KEI

Dopo quelle poche parole, abbassò lo sguardo, prima di tornare a guardare ancora una volta Rei, che sembrava perso nel suo mondo fantastico composto da lui e.. forse da lei, colei che stava fissando da quasi tutta la cena, a parte i pochi istanti in cui lei lo guardava e lui toglieva svelto lo sguardo..

Anche il presidente si soffermò per qualche istante a guardarla: era vestita molto bene.. aveva un lungo vestito nero abbastanza aderente che le scendeva morbido dai fianchi in giù, e i capelli erano raccolti con un mollettone abbastanza grosso.. Si vedeva che era una alla quale piaceva tenersi, non c'era che dire!

Tornò poi a guardare kei: ancora stava fissando Rei.. anzi no.. ora fissava lei, di sottecchi.. avrebbe voluto chiedergli mille cose riguardo a quella storia, ma pensò che forse non era il caso.. nella mente del ragazzo c'erano la confusione e la rabbia più totali.. rabbia verso Rei.. ma anche rabbia verso Keiko.. no.. verso di lei c'era un misto tra rabbia, amore, rancore e.. orgoglio.. Ancora quella maledetta parola! Strinse i pugni, cercando di levarle lo sguardo di dosso, da quelle spalle scure che il vestito nero lasciava scoperte.. da quelle labbra che una volta erano sue.. e che mai avrebbe voluto indietro!! Non avrebbe potuto.. lui.. proprio lui..

L'anziano signore sentì la sua curiosità crescere sempre di più.. in fondo, qualche domanda magari non avrebbe fatto altro che aiutarlo, visto che non sembrava andare d'accordo con nessun componente della squadra..

Si schiarì la voce, facendo voltare ancora una volta verso di lui Kei...

-Ehm.. ascolta.. scusa la domanda ma.. a quanto vedo tu pensi ancora molto a lei..-PRES.

Il ragazzo tatuato sbarrò gli occhi, sobbalzando, prima di abbassare lo sguardo cercando di rimanere impassibile, anche se non gli fu facile..

-Oh scusa.. non avrei dovuto chiedertelo..-PRES.

-Chi gliel'ha detta la storia?-KEI

-Oh ecco.. Takao.. ma.. sono io che l'ho voluta sapere.. mi sembrava giusto, visto che..-PRES.

-Si, ha ragione.. Cmq, non posso darle una risposta, in quanto nemmeno io la so..-KEI

Detto quello, Kei si alzò dalla sedia e si avviò verso le scale, senza dire una parola..

-Umh.. ma che gli prende??-PROF K

-Oh.. scusate, è colpa mia.. non fateci caso..-PRES.

Si guardarono tutti in faccia sorpresi: sicuramente il presidente gli aveva chiesto qualcosa riguardo Keiko..

-Beh, cmq anche io ho finito..-TAKAO

-Che record!-KEIKO

-Uff, ma la smetti??-TAKAO

-Scherzavo dai..-KEIKO

-Ma si.. vieni su con me?-TAKAO

-Umh.. ecco, sinceramente preferirei stare ancora un po' qua..-KEIKO

-Ok, non c'è problema.. bussa forte appena arrivi, così ti sento.. anzi no.. lascio la porta aperta, tanto..-TAKAO

-Beh, fa come vuoi.. arrivo tra poco..-KEIKO

Takao annuì, prima di alzarsi da tavola salutando gli altri, per poi correre su per le scale.. max sorrise senza motivo, prima di seguire l'esempio di Takao..

-Quasi quasi vado anche io..-MAX

-Io ti seguo.. Rei, tu che fai?-PROF K

-Penso rimarrò a fare compagnia a Keiko.. tu vai pure..-REI

-Ok.. umh.. però quasi quasi... una bella passeggiata non me la toglie nessuno.. vieni con me Max?-PROF K

-Of course! Non mi sembra il caso di andare in camera con Kei, visto il nervosismo che ha addosso.. ci tengo alla mia giovane pelle..-MAX

-Eheheh.. e lei presidente? Viene con noi?-PROF K

-Umh.. ok ragazzi, va bene: una bella camminata dopo cena fa sempre bene!-PRES.

Il presidente e il Prof salutarono Keiko e Rei con un cenno del capo, ma Max non sembrò seguire subito il loro esempio.. Si avvicinò alla ragazza, sorridendo, e si chinò di fianco a lei..

-Ascolta Keiko.. non vorrei sembrare troppo invadente ma.. se hai bisogno di parlare.. conta pure su di me ok?-MAX

Lei non potè fare a meno di sorridere dalla felicità: era davvero un bravo ragazzino, quel biondino! Lo fece alzare e lo abbracciò, sussurrandogli un grazie, prima di lasciarlo andare con gli altri con le gote leggermente arrossate, che fecero ridere silenziosamente Rei..

I due rimasero a guardare il terzetto che usciva allegro dalla porta principale della sala, prima di tornare a guardarsi in faccia seri..

-beh, che si fa?-REI

-Umh.. non saprei..-KEIKO

-Vediamo.. ti va di andare in terrazza? E' bellissimo lassù..-REI

-Ok va bene, andiamo!-KEIKO

Si alzarono all'unisono: Rei era felicissimo.. finalmente ancora soli.. dai suoi occhi scaturiva forse la stessa luce di poco prima, quella luce strana e maliziosa, ma lei non riuscì a notarlo, troppo immersa nei suoi pensieri.. Era strano.. prima, quando era sola con Rei, sembrava quasi essersi dimenticata di Kei.. quel suo tocco fantastico sembrava averle fatto scordare tutto.. sembrava averla isolata dal mondo esterno che li circondava..  Un po' lo rimpianse, quel tocco..

Si morse per l'ennesima volta la lingua, mentre la sua pelle riviveva contro la sua volontà quei momenti di ecstasy..

Lo fissò di sottecchi: sorrideva.. chissà perchè... beh, se sorrideva voleva dire che era felice.. ma perchè era felice? Forse, era felice di stare con lei.. Umh, no.. non poteva essere..! Non aveva mai notato un particolare interesse nei suoi confronti.. prima di quasi un'ora fa..! Sembrava.. non lo sapeva nemmeno lei..! Sembrava la stesse accarezzando lentamente..  No, forse era solo una sua impressione! Forse lui non se ne stava nemmeno rendendo conto... non si stava rendendo conto della sensualità delle sue mani, delle sue carezze.. dei brividi che le stava provocando..!

Dio, ma come poteva pensare certe cose?? A lei non era mai interessato Rei! Eppure.. in quegli attimi, non poteva negare di sentire qualcosa.. ma non era un sentimento particolare.. era qualcosa di più fisico, scaturito da quelle mani abili e morbide.. mani che le avevano fatto dimenticare per qualche istante le carezze di Kei..

Sorrise.. dimenticare le carezze di kei?? Buono.. era più che semplicemente buono.. era ottimo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 46
*** I miss you ***


Una cassettina

Una cassettina.. un po' di musica era quello che gli serviva in quel momento.. Un qualcosa, delle note, che lo distogliessero dai suoi angosciosi pensieri! Perchè gli aveva fatto quella domanda, il presidente? Cos'era, circondato da persone non capaci di farsi gli affari propri?? La verità era che odiava quando si parlava di lei, odiava che qualcuno cercasse di scoprire i suoi veri sentimenti di amore e orgoglio, che ancora aleggiavano più forti che mai dentro di lui! Dovevano lasciarlo stare, e basta!! Non gli servivano di certo persone che gli ricordassero quanto lei gli stesse mancando in quel momento.. quanto lui avesse, forse, sbagliato.. quanto lui l'amasse ancora, nonostante tutto..!

Sbuffò nervosamente; prese la cassettina e la infilò nel suo walkman, per poi infilarsi subito le cuffiette e stendersi sul letto, chiudendo gli occhi.. e vedendo ancora lei.. Dannazione basta!! Strinse il cuscino, con l'immensa voglia di tirare un pugno a qualcosa..

 

Hello there,

the angel from my nightmare

the shadow in the background of the morgue

the unsuspecting victim of darkness in the valley

we can live like Jack and Sally if we want

where you can always find me

we'll have halloween on christmas

and in the night we'll wish this never ends

we'll wish this never ends..

 

Non era esattamente la canzone che gli sarebbe piaciuto ascoltare in quel momento.. anzi, quella che avrebbe DOVUTO ascoltare..! Era una delle sue canzoni preferite, l'amava, a dir poco.. ma non quanto amava lei..! Quelle poche parole sembravano essere dei piccoli frammenti della sua immagine: più venivano pronunciate, più lei sembrava visualizzarsi ancora una volta davanti ai suoi occhi.. E non ci voleva, proprio no!

Si, ecco cos'era lei, l'angelo del suo incubo.. il suo incubo incompreso, orrendo, al quale nemmeno lui sapeva dare un significato.. ma lei c'era! In quel buio lei era l'unica cosa che riuscisse a splendere, come un angelo! Un angelo.. era stato sempre covinto lei fosse stata un angelo, sceso dal cielo apposta per lui.. Ma non un angelo qualsiasi.. l'angelo del dolore, dello sbaglio.. di un amore ormai perso.. Perchè si faceva tanti problemi?? Sarebbe tranquillamente potuto tornare da lei, chiederle scusa..

"no.."KEI

Non le avrebbe mai accettate, le sue fottutissime scuse.. e lui per primo non le avrebbe mai accettate! Era pazzo.. era completamente pazzo, aveva ragione quell'angelo! Perchè si sentiva come perso in un labirinto?? Ma non un labirinto qualsiasi.. un labirinto senza uscita.. Era solo.. vagava, così, come un'anima in pena.. ma in fondo, sapeva che mai avrebbe trovato l'uscita.. semplicemente perchè quella uscita non esisteva! E mai sarebbe stato capace di crearsela da solo!

Un labirinto, intricato, contorto, proprio come la sua mente e i suoi sentimenti.. fatto di bivi, orrendi bivi.. a destra, c'era la voglia di tornare da lei, di baciarla, di abbracciarla.. proprio di dirle: "mi potrai sempre trovare al tuo fianco, e tutto questo non finirà mai".. ma a sinistra, c'era quel maledetto orgoglio.. quel maledetto gelo.. quella battaglia interiore interminabile.. E lui, finiva sempre con l'andare a sinistra, quasi come una forza maggiore che lo trascinava lì, nell'obrobrio dei suoi giorni.. No, la verità era che quel muro gelido era troppo potente, lo stava diventando ogni giorno di più.. e lui, da solo, non sarebbe mai riuscito ad abbatterlo.. a trovare una via di uscita..

"Keiko, ti prego.. aiutami.."KEI

ma lei non c'era.. mai più ci sarebbe stata al suo fianco..

 

 where are you

and I'm so sorry

I cannot sleep I cannot dream tonight

I need somebody and always

this sick strange darkness

comes creeping on so haunting every time..

 

Era dispiaciuto per quello che aveva fatto? Lo era veramente..?

"Riesci a capire cose che nemmeno io riesco a capire"..

Quella frase, detta a quel bambino.. che gli aveva detto che l'amicizia, la famiglia.. l'amore.. erano tutte cose più importanti di un bey.. E lui gli aveva dato ragione, ammettendo così di aver sbagliato.. Ma non di essere dispiaciuto.. o forse si? Che confusione.. ma certo che era dispiaciuto.. altrimenti non avrebbe avuto quel peso orrendo sullo stomaco.. sul cuore.. Già.. il suo cuore.. colui che gridava ogni momento sempre di più il nome di Keiko..

le mancava, le mancava da morire! Lui aveva ancora bisogno di lei! Lui.. non voleva tornare ad essere quello di prima.. lui.. aveva paura.. paura dell'oscurità della solitudine.. che ormai si stava riappropriando di lui.. Dentro di sè una vocina la stava implorando di tornare, di aiutarlo.. di stare con lui per sempre.. di ripromettergli, ancora una volta, di essere per sempre sua..!

Dio, quanto le mancava.. però.. forse.. non aveva del tutto sbagliato.. forse quella sua gelosia non era poi così insensata.. forse, era meglio così, in fondo..! No, o forse si.. non lo sapeva.. sapeva solo che il suo corpo, la sua mente.. tutto di lui cercava ancora lei, disperatamente..

 

Will you come home and stop this pain tonight
Stop this pain tonight
Don't waste your time on me you're already
The voice inside my head (miss you miss you)
Don't waste your time on me you're already
The voice inside my head (miss you miss you)


 

Tra i pensieri, i dubbi.. aveva perso un pezzo della canzone.. meglio così, pensò: non gli servivano altre parole.. non gli servivano altre lacrime..

Sorrise tristemente, passando una mano sul cuscino bagnato dalla sua utlima lacrima: stupida canzone, era inutile che gli facesse certe domande.. "Tornerai e fermerai questo dolore stanotte?".. che domanda sciocca e vana: ma certo che no.. non sarebbe mai tornata da lui.. Si, la sua vocina nella testa.. quella che lo tormentava.. ecco cos'era lei.. colei che mai sarebbe stata ancora una volta al suo fianco.. perchè lui, per primo, non glielo avrebbe mai permesso..Quel gelo orribile non glielo avrebbe mai permesso.. ma perchè doveva essere così dannatamente pazzo? Così dannatamente orgoglioso? Perchè una piccola, ma tanto significativa parola.. uno "scusa", non riusciva mai ad uscire dalle sue labbra..? Maledetto, era un maledetto!! E maledetta a sua madre che gli diede quel carattere! maledetto.. Maledetto..

-Maledetto..-KEI

Si tolse gli auricolari di scatto, con rabbia, gettando il walkman a pochissimi centimentri dal bordo del letto, quasi facendolo cadere a terra. Si prese i capelli tra le mani e se li strinse, dopo essersi seduto ed aver abbassato il capo..

Cosa scendevano a fare quelle lacrime?? Erano lacrime di coccodrillo.. piangere per un qualcosa che si era cercato e stava volendo lui?? Non era normale.. era da pazzi, appunto.. era da coccodrilli, se non peggio..

Se le asciugò nervoso, prima di sentire la porta della camera aprirsi..

-Kei..-MAX

Kei lo guardò, rimanendo zitto..

-Ma.. hai pianto?-MAX

Il ragazzo tatuato si alzò dal letto senza rispondere, sedendosi poi sulla sua solita sedia di fronte alla finestra.. Fissava il cielo, facendo l'indifferente..

-Si.. hai pianto..-MAX

-Cosa te lo fa pensare?-KEI

Finalmente aveva risposto.. anche se non si sprecò di guardare in faccia Max.. Nonostante tutto, l'americano si stese sul suo letto mezzo sorridente per la riposta appena ricevuta..

-Si vede sai..-MAX

-Tsk..-KEI

Un sospiro, e poi ancora delle parole..

-Ti manca, vero?-MAX

-Di chi parli?-KEI

-Non fare l'indifferente, guarda che non ti esce bene.. sto parlando di keiko e lo sai..-MAX

Kei sbarrò gli occhi, prima di tornare il più serio possibile, cercando di mantenere la calma, nonostante un nodo particolarmente famigliare alla gola stava cercando di riformarsi..

-No.. e cmq sono affari miei..-KEI

-Oh beh.. allora non ti interesserà sapere che è con Rei adesso..-MAX

Max sorrise divertito: era troppo curioso di vedere la sua reazione.. e non ci pensò molto sulla frase appena detta..

-Cosa?-KEI

-Eheh, hai capito bene.. ma ora sono stanco..mi sa che dormo..-MAX

Ci fu un attimo di silenzio: Kei stringeva i denti, silenziosamente.. Dio, che fastidio disumano.. che gelosia disumana.. Ecco.. lo sapeva.. allora, in fondo, la sua gelosia non era infondata! Sorrise sadico: che tro*a... allora, non solo lui aveva pianto lacrime di coccodrillo.. se se la spassava con Rei, voleva dire che in fondo del sottoscritto non le importava più di tanto..

Meglio così!! Un motivo in più per cercare disperatamente una via d'uscita da quel maledetto labirinto!! No, non doveva vederla dal lato negativo.. era un punto a suo favore.. a favore del suo orgoglio..

respirò profondamente, ridendo, facendo così voltare il biondino..

-Beh.. me lo sarei aspettato.. e non mi tocca minimamente la faccenda..-KEI

Sorrise ancora, in un ghigno divertito, prima di chiudersi in bagno. L'americano lo stette a guardare fino all'ultimo a bocca aperta: non era per niente dispiaciuto.. o cmq.. non lo era più di tanto.. Che schifo..!

"Dio, Keiko, ma dove te lo sei trovato uno così?"MAX (nell'uovo Kinder di Pasqua.. MUAHAHAHA XD ehm.. che battutaccia.. magari trovarmelo nell'uovo di Pasqua.. *ç*NDme)

Sospirò, pensando probabilmente che la poveretta dovesse essere stata drogata di qualche sostanza abbastanza pesante per non rendersi conto del tipo a cui stava insieme.. che amava alla follia.. Come si poteva amare il ghiaccio, il disprezzo in persona? E forse anche l'egoismo in persona..? Non seppe nemmeno rispondere alla sua stessa domanda..

Ma in realtà, a Kei dispiaceva... no, anzi.. gli rodeva.. si, gli rodeva! Cosa stavano facendo in quel momento?? Magari niente di male.. ma al solo pensiero di lei che lo rassicurava dei suoi dubbi su quel cinese.. quando gli diceva che avrebbe amato solo lui.. e invece..!

"Bugiarda.. maledetta bugiarda!"KEI

Non seppe spiegarsi da dove stesse venendo quella convinzione di un qualcosa di strano tra i due.. però l'aveva.. se lo sentiva.. e gli faceva male, sembrava mangiarlo da dentro..  La verità era che gli dava fastidio.. gli dava fastidio la presenza di Rei al fianco di lei....! Forse, quegli strani dubbi, o meglio, forse quelle convinzioni, lo stavano aiutando ad odiare la loro presenza, il loro stare insieme, anche se solo magari per parlare..

Si lavò il viso e se lo asciugò con poca finezza.. No.. non doveva fargli nel caldo ne freddo.. se sarebbe veramente successo qualcosa.. beh, meglio così! Voleva dire che.. che nemmeno lei ci stava poi così tanto male come voleva far credere.. Anche lei stava recitando una parte, proprio come lui.. però la sua era la parte inversa.. quella della tanto sofferente, quando invece..

Forse, così, sarebbe stato più facile dimenticarla..

 

Chissà quanto tempo era passato da quando si erano sdraiati lì, in terrazza, nel punto più alto di quell'hotel.. Abbassando lo sguardo si potevano notare tante piccole casette col tipico tetto spiovente alla cinese, ma a loro non sembrava tanto interessare delle case che li circondavano.. guardavano il cielo, in alto.. in silenzio.. non una nuvola che coprisse quel meraviglioso tappeto di stelle comandato dalla luna piena..

-Ti piacciono così tanto le stelle?-REI

La voce del cinesino fece sussultare Keiko, ormai immersa in quello splendore.. La ragazza si girò lentamente, sorridendogli:

-Tantissimo.. starei qua a rimirarle per ore..-KEIKO

-Ti capisco.. anche a me ogni tanto capita di fermarmi a guardarle..-REI

-Sai.. mi danno l'impressione di essere libera! Non so perchè..-KEIKO

Tornò a guardare per qualche istante quell'immensità blu, per poi abbassare nuovamente lo sguardo verso di lui, al suo fianco..

-..eppure, appena abbasso lo sguardo.. mi sento ancora intrappolata in questo mondo..-KEIKO

-Hey, è questo che ti ispiro?-REI

-Perchè?-KEIKO

-Non lo so.. l'hai detto mentre mi guardavi..-REI

Lui rise divertito, vedendo il volto di lei divenire sempre più rosso, di un rosso ben visibile al chiaro di luna..

-No.. no.. cioè.. intendevo.. appena guardo a terra.. cioè.. tu non c'entri..-KEIKO

Rei si lasciò scappare una risatina.. poi, le posò delicatamente una mano sui capelli e prese ad accarezzarglieli.. con lo stesso identico tocco col quale poco più di un'ora prima le stava accarezzando la schiena.. e Keiko riuscì ad accorgersene alla meglio.. Rabbrividì sotto quel magico tocco, tutti i pensieri negativi sembrarono allontanarsi, ma fu subito richiamata ancora una volta dalla sua voce..

-Dai, stavo scherzando..-REI

-Ehm.. ah ok..-KEIKO

Sorrise.. era incredibile.. il pensiero di Kei si stava lentamente volatilizzando.. come faceva a provocarle tutto quello con un semplice tocco? a provocarle innumerevoli piacevoli sensazioni.. beh certo, sensazioni fisiche.. però sempre magnifiche..! Stette a guardarlo per qualche istante, dritto, negli occhi.. era strano.. non provava un particolare interesse per lui, e mai ne aveva provato.. però.. quegli occhi dorati.. quei linamenti resi tanto fini dai capelli color corvino che gli ricadevano dolci ai lati del viso.. Sembravano farle sentire una scossa elettrica!

Però dovette ammetterlo: un po' gli dispiaque sentire il ricordo delle carezze e dei baci di Kei andarsene così, lentamente, grazie al tocco del ragazzo che.. che aveva da sempre fatto insospettire il suo ex amante.. già.. insospettire.. Sorrise: chissà che avrebbe detto che se avesse saputo quello che stava succedendo? Chissà se sarebbe stato nervoso oppure.. oppure non gliene sarebbe fregato niente..? Optò per la seconda, in ogni caso: quel cuore gelido non sarebbe mai stato capace di provare dispiacere, e ormai se ne era resa conto.. anche se troppo tardi..!

No, la verità era che nemmeno a lei dispiaceva: il ricordo di Kei se ne stava andando?? Meglio! Doveva andarsene, al più presto possibile! Finalmente sarebbe tornata a stare bene..

Arrossì nuovamente, dopo essersi resa conto con quale sorrisino ironico e diverito Rei la stava fissando mentre era intenta lei per prima ad osservare lui! Beccata in pieno.. Eppure, cosa poteva farci? La stava facendo sentire così bene... Si stava rivelando un ragazzo dolcissimo...

Tanto per rompere il silenzio, la ragazza fece una domanda.. una delle più scontate forse..

-Sei contento di essere tornato nel tuo paese?-KEIKO

-Beh si.. direi proprio di si.. ho fatto tanti viaggi.. ho girato il mondo..-REI

-Dio, quanto ti invidio! Io sono sempre stata intrappolata a Tokyo.. quanto mi piacerebbe girare il mondo, vedere cose nuove.. e invece.. Sai, ogni tanto lo dico a mio fratello.. gli dico:"Andiamocene, torneremo presto tanto..".. e lui ride.. e ha ragione a ridere..-KEIKO

-Hey, perchè scusa.. guarda che se vuoi, puoi..-REI

-Si.. lo so.. ma so anche che mi mancherebbero troppo i miei famigliari.. Forse. è anche quello che mi blocca.. beato te, Rei..-KEIKO

-Dai, non dire così..-REI

Sentì una mano prenderla per il polso, tirarla, fino a farla mettere a sedere... poi sentì delle calde braccia avvolgerle le spalle, e un sensuale respiro che le riscaldava il collo.. la stava abbracciando! Era finita tra le sue braccia senza essersene nemmeno resa conto! Con un po' di titubanza prese a circondargli le spalle a sua volta, sentendo uno stranissimo calore crescere dentro di lei.. In quel momento non riuscì a pensare a niente, anzi no.. forse un pensiero le girava per la testa: avrebbe voluto rimanere lì per tutta la notte, in quel caldo particolare e.. non so, che aveva un qualcosa di sensuale, proprio come il suo tocco..

Rei, intanto, stava sorridendo.. e non solo! Si sentiva.. ecco.. si forse, estasiato.. era la sua droga, quella ragazza...! E forse, quella volta fu lui a sentire un brivido strano, alquanto strano.. sentire il suo corpo appoggiato al suo, le sue forme.. Prese lentamente ad accarezzarle nuovamente la schiena con una mano, mentre il suo respiro cominciava a cambiare..

Keiko sussultò all'improvviso: quanto le piaceva quel tocco.. voleva andare avanti a sentirlo, ancora per molto, molto tempo.. ma era anche vero che quei brividi particolari cominciarono a farle sentire anche freddo..

lentamente, con rammarico, gli sussurrò all'orecchio:

-Ti va se.. rientriamo.. fa freddo..-KEIKO

-Non c'è problema.. vieni da me in camera?-REI





 

Ritorna all'indice


Capitolo 47
*** Afrodisiaco... ***








Hola gentee!!^^

Volevo prima di tutto ringraziare tutte le raga che commentano la mia ficcy: non so cosa farei senza di voi! ** E poi volevo anticiparvi una cosa.. le parti in corsivo non centrali narrano vincende un po' spinte, quindi le ho messe in evidenza, come in un chappy precedente, per evitare di offendere qualcuno.. non si sa mai.. ^^"

Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!

Ciauz!

Phoenix

 

****************************************

 




Un pugno, forte, sul suo cuscino, poco prima bagnato di sue lacrime.. Era inutile cercare di dormire, di far finta di niente, quando il buio che aleggiava nella stanza era presente anche dentro di lui!  Era inutile convincersi che qualcosa tra Rei e Keiko l'avesse solo aiutato ad uscire da quel labirinto, perchè non era vero.. non era ssolutamente vero!  Avrebbe solamente scatenato un diavolo dentro lui, un diavolo infuriato, e quello non doveva accadere!

Si alzò a sedere, respirando profondamente, per poi asciugarsi alcune goccie di sudore che gli scendevano veloci sulla fronte. Un sogno.. anzi, no.. un incubo! Il suo sogno, quello di lei, ancora abbracciata a lui, ancora a promettergli che sarebbe per sempre stata sua.. era solo un incubo per lui: la sua immagine non lo voleva mollare! Ma perchè certi sogni dovevano solo illuderlo?? Perchè dovevano aiutarlo a rimpiangere tutto.. tutto di lei.. le sue carezze, i suoi baci.. quella notte.. quelle promesse fasulle..

Improvvisamente sentì delle voci provenire dall'esterno..

-A che piano è la tua camera?-...

-Al secondo.. dici che il prof sarà già tornato?-...

-Non saprei..-...

Un ennesimo pugno, però stavolta diretto al materasso: erano loro!! Le loro voci erano inconfondibili.. la voce dell'odio e del disprezzo insieme a quella di ricordi svaniti nel nulla..! Dove stavano andando?? In un primo momento, cercò di pensare che a lui non sarebbe importato minimamente di dove sarebbero andati.. Lei poteva fare benissimo quello che voleva ormai.. Però.. in un secondo tempo.. quella domanda, quella fatta da lei.. stavano parlando di camera, quindi la risposta poteva essere solo una: stavano andando in camera di Rei! Alzò il capo con gli occhi sbarrati: cosa stavano andando a fare in quella camera?? Dio, no.. per favore, no! ma perchè doveva sempre pensare male..? perchè quella convinzione che tra i due sarebbe successo qualcosa? Forse era lui che si faceva troppi problemi, si poneva troppe domande.. Doveva smettere di pensarci, doveva calmarsi..

Fece per risdraiarsi, ma quelle voci ancora sembravano eccheggiare nella sua testa.. non gli davano tregua, era inutile..

Si alzò dal letto, in preda ad una crisi di nervi.. cosa fare? o meglio, cosa avrebbe potuto fare?? Una voglia di correre da lei, prenderla, stringerla, e dirle che era solo sua, indipendentemente da quello che quei due avessero intenzione di fare, sembrava crescere dentro di lui.. ma non poteva.. non voleva!

Aprì lentamente la porta della sua camera, facendo il minor rumore possibile per non svegliare Max, altrimenti l'avrebbe sicuramente riempito di domande.. Si appoggiò allo stipite della porta, con lo sguardo basso sulla moquette rossa del corridoio.. Perchè stava lì? Non lo sapeva.. Forse, sperava di vederli tornare..

Fece un passo in avanti, come un accenno di corsa, per poi bloccarsi subito: quella lotta dentro di lui stava ormai raggiungendo il culmine! Per un momento, aveva temuto che la parte che in quel momento gli stava dicendo di tornare da lei stesse prendendo la meglio.. e invece no.. sembrava essersi arresa subito sotto la pressione dell'altra parte, quella dell'orgoglio.. Ma lui come avrebbe sopportato tutto quello? Come ci stava riuscendo, anzi? Doveva essere proprio forte il gelo che aveva dentro.. troppo forte..

Sbattè delicatamente la testa contro il muro, cercando, ancora una volta, di trovare i lati positivi in quella storia, come poco prima aveva fatto.. dovevano per forza riuscire a farlo stare meglio, a levargli quei maledetti pensieri dalla testa...

-Kei..-...

Il ragazzo tatuato alzò il capo, quasi spaventato, e si trovò davanti..

-Che c'è prof?-KEI

-Ehm.. che ci fai qui in mezzo al corridoio?-PROF K

-Niente.. non posso stare qua?-KEI

-No certo, non intendevo dire questo..-PROF K

Kei tornò ad abbassare il capo, nervoso.. Un momento.. ma se il Prof era davanti a lui.. voleva dire che non era in camera.. quindi quei due... forse in quel momento erano davvero soli, chiusi in..

-Prof!!-KEI

Il povero ragazzino, che stava già per incamminarsi verso la sua camera, si girò di scatto, sobbalzando..

-Dimmi..-PROF K

-Umpf.. è meglio che per questa sera vai a dormire da Takao.. Rei e quella stronzetta sono sicuramente impegnati in faccende private..-KEI

-Ma.. ti riferisci a keiko?-PROF K

-Si proprio lei..-KEI

Quanto gli aveva fatto male quella frase.. detta con totale indifferenza, come suo solito, d'altronde.. a volte, riusciva persino lui stesso a stupirsi del suo essere freddo in maniera forse quasi spaventosa.. menefreghista.. persino nei confronti della persona più importante per lui! Non voleva far trasparire nessun alone di sofferenza.. gli avrebbe dato fastidio, ecco tutto, un fastidio inspiegabile.. come se lui stesse ancora dipendendo da quelle labbra, da quel profumo..

-Come puoi dire una cosa del genere?-PROF K

-Umpf..-KEI

Il Prof abbassò la testa, sconsolato: non c'era verso di farlo ragionare, era inutile andare avanti in quella discussione.. lo avrebbe solo fatto innervosire.. Dio solo poteva sapere cosa gli stava passando per la testa in quel momento.. e forse nemmeno lui!

-Piuttosto, come fai a dire che sono nella camera mia e di Rei?-PROF K

-Li ho sentiti parlare mentre passavano.. e stavano andando proprio in camera vostra..-KEI

-Ah.. beh, non li ho nemmeno visti.. ero giù col presidente a elaborare..-PROF K

Kei lo guardò, come per dire "non me ne frega niente di quello che stavi facendo", e subito il povero ragazzino castano si zittì: non sembrava dell'umore migliore, e sicuramente si trattava di quella storia.. Poteva nascondersi quanto voleva, fare l'indifferente e tutto quanto.. ma una cosa era certa, almeno una.. non gli andava giù l'idea di quei due insieme.. e forse proprio perchè lui, in fondo, provava ancora qualcosa per lei.. No, forse no.. o forse si..? Scosse la testa, tornando a fissarlo nei suoi occhi gelidi come il ghiaccio, che sembravano tenere imprigionato qualcosa che di lì a poco sarebbe uscito, scappando alla velocità della luce..

-Beh,se ne sei sicuro.. allora vado da Takao.. 'Notte..-PROF K

-'Notte..-KEI

Il prof scomparve in fretta dal corridoio e Kei lo stette a guardare fino all'ultimo, senza un particolare motivo..

Tornò nella sua stanza, chiudendo la porta stando sempre attento a non far rumore.. C'era riuscito, quel bastardo.. era riuscito a portarsela in camera prima dell'arrivo del Prof.. Strinse i pugni, appoggiandosi al muro, come per lasciarsi cadere.. Perchè gli dava così fastidio? Perchè non riusciva a sopportarlo? Forse, perchè non riusciva nemmeno a sopportare l'idea che lei, in realtà, lo stesse lentamente dimenticando.. o ancora peggio, che lei, in fondo, stesse bene in compagnia di quel cinese.. Ca**o avrebbe dovuto aiutarlo tutto questo! Il fatto che forse a lei non importasse più niente di lui, doveva solamente essere un aiuto: ormai per lei, lui era solo un fantasma.. non lo vedeva.. quindi, perchè continuare a torturarsi..?

Tornò nel suo letto, asciugandosi questa volta una lacrima che furtiva stava rigando il suo volto..

Si stese, molto lentamente, quasi a fatica, sperando che tutte le rassicurazioni che lei gli fece una volta, quando ancora era felice con lui, fossero state vere.. che a lei, veramente non importasse niente di Rei.. Nonostante lui per primo era consapevole che mai avrebbe abbattuto quel muro d'orgoglio, che mai sarebbe tornato da lei per primo, che mai più, forse, sarebbero stati quelli di una volta, si trovò a sperare che davvero fosse stato tutto come aveva appena pensato.. Il fatto era che non sopportava l'idea di vederla con qualcun'altro.. figuriamoci poi con lui, proprio lui! Era possessivo? Si, lo era.. era un maledetto orgoglioso possessivo, che forse mai avrebbe dovuto accettare il suo amore..

 

Aprì la porta della sua camera, accendendo la luce, e vedendo, con immensa gioia, che il prof non era ancora rientrato.. Con un gentile inchino, acconsentì alla ragazza di entrare per prima, da perfetto cavaliere e, una volta che lei ebbe varcato la soglia, si chiuse la porta alle spalle, dando un giro di chiave: non voleva assolutamente rovinare quel momento.. ancora una volta lei e lui, da soli... Da quanto aveva desiderato quel momento! Desiderio da maniaco?? No, forse no.. nonostante sentisse ancora un bisogno irrefrenabile di toccare la sua pelle delicata, di seguire con una mano le sue linee.. No, ma cosa stava pensando?? Perchè lei riusciva ad ispirargli certi irrefrenabili desideri? Forse perchè.. perchè se li era tenuti dentro per troppo tempo, cercando anche di cacciarli via, ma in realtà riuscendo solo a rafforzarli..

Si avvicinò a lei, invitandola a sedersi sul letto..

Si avvicinò poi alla sua piccola radio portatile, sua fedele compagnia di viaggio, per poi voltarsi verso di lei sorridendole..

-Ti va un po' di musica?-REI

-Certo!-KEIKO

Il cinesino accese la radio su un canale a caso.. purtroppo quello sbagliato..

Si sedette accanto a lei, fissandola furtivamente: non voleva comportarsi da maniaco affamato di.. affamato di lei.. non poteva.. L'avrebbe solamente rispettata, cercando di essere felice per il solo starle vicino, anche se quel desiderio, in quel momento come non mai, stava crescendo sempre di più..Non ne capì bene il motivo, non gli era mai successo! fatto stava che avrebbe dato di tutto per accarezzarla ancora una volta..

-Bene, ora passiamo alla seconda dedica di questa sera! Ci scrive Mary: "ciao Alex, vorrei dedicare una bellissima canzone  al mio ex amore , che in questo momento vive lontano da me, per dirgli che lui non si è mai meritato niente di quello che io mi sono sforzata di dargli.. e che è già troppo questa dedica per lui.." Hey, va sul pesante la ragazza! la canzone è "Nessun Rimpianto" degli 883! Buon ascolto!-DJ ALEX

La voce del Dj radiofonico fu come una lama affilata per la povera ragazza seduta sul letto: sembrava la sua storia.. lui non si meritava niente.. non se lo era mai meritato!  Sentì un peso strano crescere sul petto, ma, nonostante tutto, stette ad ascoltare la canzone..forse quasi impaurita da quello che le parole potevano esprimere..

 

Tutti mi dicevano vedrai

è successo a tutti però poi

ti alzi un giorno e non ci pensi più

la scorderai, ti scorderai di lei..

solo che non va proprio così

ore spese a guardare gli ultimi

attimi in cui tu eri qui con me

dove ho sbagliato e perchè..

 

Quel peso cominciava ad essere insopportabile.. poche, pochissime parole, ma sufficienti per farlo crescere sempre di più, ad una velocità inaudita.. No, non andava per niente così: dimenticare era una delle cose più difficili di quel mondo! Come potevano momenti meravigliosi, carezze e baci da favola, svanire nel nulla, da un giorno all'altro?? Non potevano!! Era impossibile.. caspita, magari fosse stato possibile..ma certi ricordi sembravano accompagnarla per tutta la sua vita.. ricordi che forse mai sarebbero svaniti.. Come il suo.. Come si poteva dimenticare una felicità così grande, così immensa, che solo lui era stato capace di donarle?? No, un momento.. forse si poteva.. certo che si poteva, lui c'era riuscito! E allora perchè anche lei non poteva farlo?? Ma il problema era che lui era pazzo.. lei no.. Quella sua pazzia gli rendeva tutto più facile.. ma perchè non poteva essere pazza anche lei, a quel punto!? Perchè gli stava mancando così tanto?? Perchè quel maledetto ricordo, nemmeno degno di essere nella sua mente e nel suo cuore, stava ora tornando a frustrarla come non mai?? Maledetta canzone!!

Rei le si avvicinò notevolmente, vedendo il suo sguardo farsi triste.. Rizzò le orecchie per sentire meglio la canzone.. dalle parole, doveva essere quella la fonte della sua tristezza.. Dannazione, ancora quel kei!! ma non si rendeva conto?? Non si rendeva conto che lui.. lui non doveva essere più niente per lei?? Tutto quello che avrebbe potuto meritarsi era disprezzo..

La prese per le spalle, facendola voltare verso di lui:

-Keiko, ti prego basta pensarci.. lui non si merita niente da te, e lo sai perfettamente..-REI

-Lo so.. ma.. mi manca..-KEIKO

-Come può mancarti una persona del genere? Una persona che preferisce un oggetto all'amore di una ragazza, al tuo amore? Vuol dire non saper amare, credimi..-REI

-Vuoi.. vuoi dire che non mi ha mai amata?-KEIKO

-Non saprei.. ma anche se fosse, ragione in più per dimenticare.. Ma guarda te se si può ridursi così per uno stronzo.. ti meriti molto di più Keiko..-REI

La ragazza sorrise, perdendosi, ancora una volta, negli occhi dorati di lui.. Doveva calmarsi, Rei aveva ragione.. lui si che aveva cuore.. doveva rilassarsi..

-Rei..-KEIKO

-Dimmi tutto..-REI

-Mi.. mi faresti un massaggio alla schiena..?-KEIKO

Il cinesino rimase sbalordito dalla sua richiesta: dal suo volto sorridente, non si sarebbe proprio potuto dire avesse mal di schiena o qualcosa del genere.. Sembrava come se.. se volesse sentire le sue mani su di lei.. No, ma a che pensava?? Fino ad un momento fa pensava ancora a kei..

Le sorrise, sbigottito, per poi mettersi in ginocchio dietro di lei e cominciando lentamente quel dolce massaggio, cmq felice della sua richiesta..

Keiko respirò profondamente non appena sentì le sue mani posarsi su di lei.. Più andava avanti, più quel tocco la faceva stare bene, come sempre.. Lo stava usando per dimenticare forse? Improvvisamente quel pensiero le balenò alla testa.. Ma no che non lo stava usando.. Gli piaceva sentire le sue mani sulla sua schiena, impegnate in quei dolci movimenti..

Sobbalzò interiormente: cos'era quel piacere improvviso? Si stava comportando da.. da perfetta.. No, meglio non dire nemmeno il nome.. Che ci poteva fare, insomma? Le piaceva così tanto..!

-Sei bravissimo...-KEIKO

-Grazie..-REI

Il cinesino sorrise in silenzio: per un momento, uno strano pensiero sembrò catturargli la mente... si stava approfittando della situazione? Della sua situazione triste? Di quel massaggio? Non seppe rispondersi.. ma a lei piaceva.. allora, perchè magari smettere accusandosi di starsene approfittando? Scosse lentamente la testa, cercando di cacciare via quei pensieri, mentre i suoi massaggi si trasformarono presto in carezze, molto più sensuali..

Keiko sobbalzò, sentendo ancora una volta degli strani brividi percorrerle la schiena.. non riuscì a trattenere un sospiro di piacere, inevitabile sotto quelle carezze..Sembrava non importarle più molto della situazione: improvviasmente, tutto quello a cui riusciva a pensare era piacere.. puro piacere..

Sentendo quel sospiro, il cinesino si diede come forza, e cominciò a far passare le sue mani sulla vita e sui fianchi della ragazza, come libero da ogni genere di vergogna o paura di qualche reazione da parte di lei..

Lei deglutì a forza.. quelli non erano più massaggi.. la stava accarezzando, non c'erano più dubbi.. ma la cosa più strana era che lei lo stava lasciando fare, ormai persa... Ogni pensiero sembrò scomparire dalla sua mente, facendola così sorridere di gioia..

Qualche attimo, ancora poche carezze da parte di Rei, fino a che alla ragazza, ormai sicura di quello che il cinesino stava facendo, non sorse spontanea una domanda:

-Rei.. posso farti una domanda?-KEIKO

Senza smettere nel suo eccitante lavoro, lui annuì  con tono pacato, il che fece accrescere i brividi già provati da lei..

-Però.. rispondi sinceramente.. promesso?-KEIKO

-Beh certo..-REI

Sembrò scosso a quella affermazione.. cosa stava per chiedergli..?

-io.. beh ecco.. ti interesso?-KEIKO

Rei sobbalzò, bloccandosi all'istante.. cosa rispondere ora? Lei sembrava stare al gioco, certo, e questo sembrava dargli man forte.. ma come essere sicuro..?

-Perchè me lo chiedi?-REI

-Non vorrei dire adesso.. insomma.. cose senza senso.. ma ecco.. i tuoi massaggi sembrano.. Beh, sono bellissimi, sei bravissimo.. mi piacciono in un certo senso e..-KEIKO

La prese per la vita, proprio come qualche ora prima; si avvicinò al suo orecchio lentamente.. No, non ce l'avrebbe fatta a tenersi ancora tutto dentro! Quella che gli si stava presentando davanti era un'occasione, un'occasione d'oro, da prendere al volo! Mai più forse gli sarebbe capitato di stare solo con lei, in un luogo così tranquillo, a massaggiarle dolcemente la schiena e accarezzandola nelle sue forme.. Tanto valeva lasciarsi andare, perchè nascondersi ancora? Lei gli piaceva, quel suo corpo, quelle labbra.. quegli occhi.. tutto di lei gli accendeva un fuoco ardente dentro! E ormai non c'era più motivo di tenere tutto nascosto.. avrebbe fatto solo male.. Che lei lo avesse accettato o meno, gliel'avrebbe detto! Almeno poi, quel peso ossessivo che si sentiva sulle spalle, il peso del ladro furtivo e nascosto, sarebbe scomparso.. o nel bene o nel male..! Non ci stette però molto a pensare.. non pensò nemmeno un momento alle conseguenze che la sua frase avrebbe potuto portare.. Non gli importava, in quel momento: il suo cervello era annebbiato.. annebbiato dalla sua droga..

Quella dolce ma allo stesso tempo aggressiva presa le bloccò le parole in gola...

-E se ti dicessi di si..?-REI

Il suo cuore smise di battere per qualche istante all'udire quelle parole..

-Stai scherzando?-KEIKO

-No.. non sto scherzando.. ti ho risposto sinceramente, ed era quello che volevi no? Si, è vero.. mi interessi.. mi piaci Keiko..-REI

Questa volta fu il respiro a bloccarsi.. allora, tutti quei dubbi.. tutte quelle paure.. erano vere! kei e kaky avevano visto alla perfezione, avevano davvero notato tutto..

-E.. questo da quanto?-KEIKO

Rei sorrise, cingendole la vita con le braccia, cercando di farla calmare: dovette infatti ammettere di essere un po' spaventato dalla sua reazione sorpresa.. ma cercò in tutti i modi di farla calmare in un dolce abbraccio..

-Da quando ti ho conosciuto Keiko.. ma a quanto pare, a te non sono mai interessato.. quindi dimentica tutto, e ti prego, non evitarmi..-REI

Alcune lacrime si formarono negli occhi della ragazza.. cosa fare? Cosa dire? Era vero, a lei non era mai interessato.. però.. Oddio, non c'era che dire, era un ragazzo dolcissimo.. quei due occhi dorati, mai visti in vita sua.. Cos'era ora? Gli piaceva per caso? No, era solo estasiata da quel magico tocco, da quelle braccia calde e da quel respiro sensuale.. Già, quel tocco.. che la rilassava..

-Rei.. ecco.. potresti andare avanti a massaggiarmi la schiena? Mi rilassa..-KEIKO

Rei sorrise tristemente.. se lo sarebbe aspettato.. era stato uno stupido, un imbecille! Era ovvio, era chiaro: lei pensava solo a Kei, solo a lui.. solo quel ragazzo freddo ed egoista le girava per la testa, nonstante quello che le aveva fatto! ma perchè glielo aveva detto?? Si pentì, mentre le sue mani cominciarono a riprendere il loro lavoro, questa volta però dall'inizio.. Ma ciò non tolse a quel massaggio il suo eroticismo..

Keiko si morse le labbra.. Cosa voleva lei veramente? Kei.. Certo, lui voleva.. ma non poteva, non doveva! mai gliel'avrebbe data vinta, per nessuna ragione al mondo! L'aveva fatta star male come un cane, l'aveva trattata come una nullità..! Si era scordato del loro amore come se fosse stato un appunto mancato sulla lista della spesa.. Che schifo.. E lei lo amava ancora, nonostante tutto.. No, lei si faceva schifo da sola! Aveva lì, dietro di sè, un ragazzo fantastico.. con due occhi stupendi.. che stava riuscendo a farla rilassare con un solo tocco.. e che forse stava anche quasi riuscendo ad accenderle qualcosa dentro.. già, un qualcosa.. di strano, avrebbe osato dire..!

Sospirò, quando una sua mano passò dolcemente sull'incurvatura della sua schiena.. cercò di visualizzare per qualche secondo tutta la situazione: allora, quella notte.. quella frase, detta da ubriaco.. forse in realtà era vera! Quei rossori mai visti da parte sua c'erano stati veramente.. E lei non se ne era mai resa conto, accecata d'amore per Kei! Che stupida!

lentamente, ad ogni centimetro della sua pelle accarezzato da quelle abili mani, l'immagine di Kei sembrava scomparire ancora una volta, improvvisamente.. Sorrise, rendendosi conto che solo lui stava riuscendo a farglielo sparire dalla mente.. far sparire quel ricordo nemmeno degno di esserlo.. Le sue mani, che sembravano essere quelle di una fata..

Sospirò ancora una volta, ma questa volta più profondamente.. era tornato ad accarezzarle i fianchi, probabilmente avendo visto la sua espressione beata e persa.. Ormai c'era dentro in pieno..

Nonostante tutto, il cinesino non potè fare a meno di scusarsi ancora..

-Ti prego Keiko.. scusa.. io non volevo crearti un altro problema.. non farci caso.. io.. Scusami..-REI

-Sssh..-KEIKO

Lei lo zittì.. all'istante.. "scusa".. kei non si sarebbe mai degnato di dirgliela ancora.. e quella semplice parola rese Rei un qualcosa di inverosimile ai suoi occhi..

-Continua ti prego..-KEIKO

Rei obbedì, ormai completamente dipendente da lei, dalle sue forme.. da tutto di quella ragazza..Si avvicinò di più al suo corpo, passando lentamente le mani sulla sua pancia e sorridendo, notando nuovamente il suo volto beato dipinto di piacere.. Era ancora più bella.. ancora più afrodisiaca..

Ma i suoi pensieri furono quasi subito interrotti.. lei si girò lentamente, mettendogli una mano dietro alla nuca e avvicinandosi molto al suo volto: ora il cervello di Rei non era l'unico ad essere annebbiato..

Gli sussurrò alcune semplici parole:

-Ma come fai a provocare dentro me così tante cose..?-KEIKO

Lui la guardò dritto negli occhi: su di loro, aleggiava uno strano velo.. una specie di striatura mai vista.. Sentiva i suoi occhi scuri persi nei suoi..

Sorrise, ma quello strano sorriso fu subito interrotto da un bacio: Keiko lo stava baciando, ormai priva di ragione.. ma piena di piacere..

 

Non ho..

Nessun rimpianto, nessun rimorso

soltanto certe volte capita che

appena prima di dormire

mi sembra di sentire

il tuo ricordo che mi bussa

MA IO NON APRIRO'!

 

Non seppe spiegarsi come, non seppe spiegarsi il perchè.. ma ci era cascata.. quelle carezze avevano fatto effetto su di lei.. e ora era lì, a baciarlo, quasi non volesse mai mollarlo, quasi volesse invitarlo a giocare con lei..

Rei non riuscì a concepire subito la situazione... stava sognando.. quello era un sogno, lei non l'avrebbe mai fatto.. lei.. era ancora innamorata di Kei.. la strinse forte a sè, come per assicurarsi che tutto fosse stato vero.. e lo era..! Uno strano senso di gioia immensa lo pervase: come dettato da lei, cominciò a che lui a partecipare al gioco.. Avrebbe voluto chiederle perchè lo aveva fatto.. se era davvero sicura di quello che stava facendo.. ma non volle... avrebbe solamente rovinato quel momento.. In quell'attimo, si sentì un egoista nato.. ma quel suo desiderio stava prendendo forma, e mai avrebbe voluto rovinarlo..!

Si sporse in avanti, verso di lei, allungando un braccio per spegnere la radio sopra il comodino, trasciandola, allo stesso tempo, giù.. stesa sul letto..

Sentiva il suo corpo sotto il suo, le sue mani accarezzare questa volta la sua di schiena.. Ma l'eccitazione più grande arrivò quando, come per forza maggiore, le sue gambe cominciarono ad aprirsi, lentamente..

Allungò per l'ennesima volta il braccio per spegnere la luce, per poi continuare a dedicarsi a lei, completamente a lei..

Nelle loro menti vagavano mille pensieri.. era davvero giusto quello che stavano facendo? Era giusto nonostante fossero entrambi consapevoli che si trattava solamente di.. sesso per piacere? Non lo sapevano.. ma giusto o sbagliato, c'erano dentro, e niente li avrebbe potuti fermare.. Perchè la loro ragione era ormai svuotata.. svuotata da qualsiasi dubbio, paura.. e per lei, era svuotata anche da ricordi.. ricordi inutili, che non dovevano stare lì, dove erano sempre stati.. Lei stava bene, e quello bastava.. non le importava di tutto il resto! Sembrò non importarle di quello che avrebbero pensato gli altri quando sarebbero venuti a saperlo.. sempre che lo avessero un giorno saputo.. Non gli importava della predica o delle mille parole che le avrebbe detto il suo Kaky.. non le importava di Kei.. anzi.. era più che contenta se pensava a lui, in quel momento.. Vendetta? Non proprio, non era il tipo lei.. Insomma, quante cose.. lei stava bene, riscaldata da quel corpo.. e niente le interessava...

Prese per qualche istante il volto di Rei, facendolo alzare dal suo petto, dove ormai si era insinuato..

-Non mi hai ancora detto come fai.. Come hai fatto..?-KEIKO

Sorrideva.. e fece sorridere anche lui..

-Non lo so.. so solo che mi piaci da morire, Keiko..-REI

Lei sorrise, come non avrebbe mai fatto in certe situazioni.. non lo stava amando, non l'aveva mai fatto.. e nemmeno lui l'amava.. ma nessuno dei due sarebbe più riuscito a fermarsi.. Lei.. non voleva fermarsi... ora quelle mani stavano accarezzando e stringendo i suoi seni, dopo averle abbassato lentamente le spalline laterali del suo vestito nero facendolo scendere fino a quasi sopra lo stomaco.. Era una situazione fuori dal normale! Non sarebbe mai stata capace di concepirla nella sua mente.. fino a qualche attimo prima..! Stava impazzendo.. la sua mente di stava ammalando, non c'era altro da dire.. ma poco le importava della sua mente.. della sua ragione.. Lei non apparteneva a nessuno.. lei poteva fare quello che voleva.. E quello, era ciò che voleva, ciò che le stava facendo provare un piacere immenso.. perchè fermarsi..?

Abbassò lo sguardo, e stette ad osservare il cinesino nel suo lavoro.. prese ad accarezzargli la testa quando sentì qualcosa di umido sui seni, oltre alle mani.. Era perso, completamente perso.. come lo era lei, in quel buio notturno.. Gli sembrava quasi di vivere in un sogno..

ma ancora, improvvisamente, quella paura sembrò prendere il sopravvento su di lui.. paura di star sbagliando tutto.. Avrebbe voluto dirglielo ma.. allo stesso tempo non voleva!

Si alzò lentamente, raggiungendo l'altezza del volto della ragazza, prima di sussurrargli:

-Ti piace..?-REI

Lei gli accarezzò dolcemente i capelli, prima di dire..

-Non ti fermare Rei..-KEIKO

Lui sorrise: se aveva espresso quel desiderio, era perchè non era lui l'unico a volerlo veramente.. Ancora prima che potesse riprendere da dove aveva lasciato, sentì delle piccole mani passare sul suo petto, per poi slacciare lentamente il suo kimono.. In poco tempo, senza quasi nemmeno rendersene conto, si ritrovò a petto nudo, intento a sfilarle il vestito nero..

-Stai meglio senza..-REI

Era inutile dirlo: quello era sesso disinteressato.. si ecco come poteva definirsi.. sesso senza amore, ma che stava dando cmq piacere..! Che cosa imbarazzante, pensò keiko per un momento, ma i suoi pensieri svanirono quando lo sentì nuovamente sopra di lei.. quando sentì il suo petto nudo appoggiarsi al suo, sensualmente, con una lentezza e quasi un'armonia eccitanti..

Rei non volle perdere tempo: sveltò fece scivolare una mano nelle sue parti intime, infilandola sotto gli slip e provocando diversi gemiti di piacere da parte della ragazza.. Soddisfatto dell'opera, si mise a baciarle sensualmente il collo, mentre Keiko, ormai in preda all'eccitazione più totale, non trovò migliore sfogo, per il momento, di passare delicatamente le sue unghie sulla schiena del cinesino, riuscendo quasi, in certi momenti, a farlo contorcere..

-Mi fai venire i brividi..-REI

-Sapessi quanti me ne fai venire tu..-KEIKO

Sorrisero insieme, ma Keiko non si lasciò scappare quel momento di distrazione da parte di lui..Lo prese dolcemente per le spalle, facendolo inginocchiare di fronte a lei, per poi mettersi nella sua stessa posizione.. Lo baciò con passione estrema, assaporandosi ogni minimo particolare di quel bacio, inspiegabilmente, prima di passare all'azione: gli slacciò i pantaloni azzurrognoli e glieli abbassò insieme ai boxer, sotto i respiri affannati di lui.. Sempre più persa in quel piacere troppo grande per lei, iniziò a stuzzicare le sue parti intime, facendolo iniziare ad ansimare, sempre più volentemente.. Fino a che lui, in preda ad un'eccitazione che da tempo ormai sembrava non sentire più, con poca gentilezza tornò a farla stendere, levandole poi del tutto gli slip e abbassando ancora di gran lunga i suoi boxer..

Tornò a stendersi sopra di lei, prendendole ancora una volta i seni tra le mani.. Nemmeno il tempo di capire le sue intenzioni, che Keiko si sentì pervadere da un brivido strano quanto una certa sensazione.. stava entrando in lei, lentamente.. ma quell'andatura lenta non durò per molto..

Un movimento frenetico, eccitato animava ora i loro corpi, in quel momento come non mai mossi non dalla ragione.. ma da un qualcosa di molto più grande, che la sovrastava..

Qualche attimo di estasi più totale, prima della fine... Rei lasciò un po' di lui nel suo corpo con un gemito che poteva forse quasi definirsi un grido, per poi tornare ad ansimare, chiudendo gli occhi, cercando di riprendersi.. Da quanto..! Sembrava quasi essersi dimenticato di cosa si provava in certi momenti..! Sentì una mano accarezzargli il volto.. aprì gli occhi e la vide davanti a sè, sconvolta.. Sorrise, seguito da Keiko, prima di uscire dal suo corpo e stendersi di fianco a lei, togliendo del tutto i pantaloni che ormai sembravano dargli solo fastidio e calore eccessivo.

Stettero per qualche istante a fissare il soffitto, senza dire una parola, fino a che Rei, dopo aver respirato profondamente, tornò a guardarla, senza però muoversi...

Pronunciò alcune parole.. parole spezzate.. dalla paura di una sua risposta..

-Tu.. secondo te.. abbiamo sbagliato?-REI

Lei si girò a sua volta verso di lui, stranita: non si sarebbe mai aspettata quella domanda.. Lo fissò per qualche istante: i ciuffi che gli cadevano ai lati del volto erano bagnati e sembravano aderire perfettamente ai suoi lineamenti.. aveva le gote arrossate, e dovette ammettere di aver pensato, per un istante, a quanto carino fosse stato in quel momento..

Sorrise, quasi per tranquillizzarlo..

-No.. io.. abbiamo fatto quello che volevamo, che ci sentivamo.. io penso di no..-KEIKO

-Pensi o ne sei sicura?-REI

Improvvisamente il volto della ragazza si fece triste; si morse il labbro, prima di continuare..

-Rei.. tra noi non c'è amore..-KEIKO

Il cinesino annuì, abbassando lo sguardo..

-..ma.. tu sei felice?-KEIKO

Rei sorrise timidamente, prima di accennare un "si" sussurrato..

-anche io..ora non so dirti se è stato giusto o sbagliato.. me entrambi lo volevamo.. quindi, io penso non ci sia niente di cui pentirsi..-KEIKO

Lui tornò a guardare il soffitto... si, in effetti, perchè mai pentirsene? Era felice, anche lei lo era.. avevano dato sfogo alle loro sensazioni.. perchè mai doveva essere sbagliato? Eppure.. non si amavano.. poteva esistere il sesso senza amore? Si, certo che esisteva.. ma non lo aveva mai considerato giusto.. Ma si era lasciato andare.. quel suo desiderio, finalmente, aveva trovato una via d'uscita.. era felice..

Sorrise ancora una volta, fissando il vuoto: si, il sesso senza amore era sbagliato.. anzi sbagliatissimo.. ma per lui era diverso: lui aveva quel desiderio ardente, quel fuoco acceso da lei, da molto tempo.. non era di certo una che era passata per caso per strada.. era keiko.. la bambolina che aveva da sempre sognato..

La guardò: com'era bella.. no, il suo desiderio non si era per niente spento.. a lui piaceva ancora.. forse più di prima.. ed era felice, immensamente felice..

La invitò ad avvicinarsi a lui e le fece poggiare la testa sul suo petto; le accarezzò i capelli per qualche istante, prima di darle un lieve bacio sulla testa..

-Non pensiamoci più, ok?-REI

-Va bene..-KEIKO

Keiko chiuse gli occhi.. era stato bellissimo, Rei era un qualcosa di estasiante.. ma Kei.. il suo cucciolo indifeso.. con lui quell'atto aveva avuto un sapore tutto diverso..

"Kei.."KEIKO

                                                                        

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 48
*** Only a bad mistake ***








DRIIIN!!!

Erano le 7 del mattino. La sveglia puntuale suonò in camera di Takao, il quale, con un gesto svelto e poco educato, si affrettò a sbatterla sul pavimento, tenendo, nonostante tutto, gli occhi ancora chiusi dal sonno..

-Uff...-TAKAO

Sospirò.. aprì impercettibilmente gli occhi, notando le prime luci dell'alba che fioche entravano dalla finestra della sua grande stanza d'albergo, per poi richiuderli quasi subito. Si stiracchiò nel suo letto matrimoniale, mugugnando, sentendo un sonoro "crack" provenire dalla sua schiena. Sbuffò silenziosamente.. non aveva la minima voglia di alzarsi! Era ancora stanco morto.. anzi, morto era a dir poco! Però in fondo un motivo c'era per alzarsi.. Cibo.. aveva bisogno di cibo! Aveva mangiato come un maiale la sera precedente, eppure il suo stomaco già cominciava a dare segni d'allarme rosso..! Si passò lentamente una mano sulla pancia..

"Azz.. devo mettermi a dieta!"TAKAO

Sorrise, palpando il suo fisico non perfetto, con qualche rotolino di ciccia qua e là.. Ma dove voleva andare con quella pancia? Certo che nessuna ragazza lo avrebbe mai preso! Gli serviva una bella dieta! Non doveva perdere molto, giusto qualche chiletto.. certo, non gli avrebbe per niente fatto male..!

Ma no, cosa stava pensando?? Che problemi si stava facendo?? Lui a dieta?? Nah, era troppo bello mangiare.. lui non era proprio il tipo di diete drastiche.. e poi, che gliene fregava a lui di una ragazza??  Tutto quello a cui doveva pensare era mantenersi in forza per il torneo, e di sicuro il cibo lo avrebbe aiutato! Scosse la testa, molto lentamente, non riuscendo a capire da dove fossero arrivati quei pensieri stupidi, facendoli sparire in un nono secondo, per poi tornare a fantasticare sulla mega colazione che tra non molto avrebbe fatto..!

Sorrise ancora una volta.. strano che la sorella non lo avesse svegliato a forza di grida o spintoni! Forse era più stanca di lui.. e magari non si era nemmeno svegliata!

Allungò una mano, senza aprire ancora gli occhi.. fino a quando riuscì a percepire, sotto il suo palmo, delle spalle.. piccole.. nude.. nude?? Si spostò lentamente in giù.. niente reggiseno, niente maglietta.. ma cosa le era saltato in mente??

Si girò, spaventato, questa volta aprendo gli occhi e rendendosi presto conto che lo spavento più grosso non era ancora arrivato...

-Aaaah!! prof!! ma.. tu.. che ci fai qui??-TAKAO

Il brunetto ritirò subito la mano, stringendosela al petto e rizzandosi subito a sedere, ancora mezzo coperto.. Il prof era voltato di spalle, ma con la testa giarata quanto poteva verso Takao, e lo stava a guardare sbigottito..

-Hey, ma ti sembra il caso di toccare??-PROF K

Ci un qualche secondo di silenzio tra i due.. inutile cercare di capire quale sguardo tra quello del Prof e quello di Takao fosse il più sorpreso o spaventato della situazione..

-Keiko.. dov'è? e soprattutto tu che ci fai qui??-TAKAO

-E' una storia lunga da spiegare.. e cmq non toccarmi mai più in quel modo, mi hai fatto venire strani dubbi in testa!!-PROF K

-Ma.. che.. io dico..-TAKAO

Si prese i capelli tra le mani, cominciando a stropicciarseli, nervoso e confuso, indeciso se si trattasse di realtà o sogno..

-Ti ho toccato perchè pensavo fossi lei..-TAKAO

-Ah perchè la tocchi? Hihihi!!-PROF K

-Ma.. che ca**o ti passa per la testa?? Non è come la pensi tu!!-TAKAO

-Ma si stavo scherzando.. mamma mia che noia che sei..-PROF K

Il Prof si alzòa sedere, stiracchiandosi, sotto gli occhi attoniti del suo compagno di squadra.. tipici occhi di uno che non ha ancora capito bene, anzi, per niente la situazione. Dopo le varie mosse di stiracchiamento totale, i due tornarono a guardarsi in faccia, stupiti, fino a che Takao riprese il controllo della situazione..

-Fammi capire.. calmiamoci.. dov'è Keiko?-TAKAO

Il ragazzino di fianco a lui prese gli occhiali dal comodino e se li mise, prima di tornare a guardare il suo compagno sconsolato e forse un po' impaurito.. Come avrebbe reagito alla notizia..?

-Beh, non so se sarai contento di saperlo..-PROF K

-Dimmelo e basta! Dov'è, a ragazzi in giro per le discoteche?? In qualche posto a ubriacarsi?? A letto con Kei??-TAKAO

-No beh.. penso sia in camera con Rei..-PROF K

Takao rimase ammutolito.. in camera con Rei?? Come era possibile?? Come era successo?? Cercò di rimettere in ordine i fatti nella sua testa.. La sera precedente l'aveva lasciata in sala, con tutti gli altri.. e poi non l'aveva più vista.. Che Rei le avesse fatto qualche proposta?? No, non era il tipo.. non ne avrebbe mai avuto il coraggio.. Come ci era finita in camera sua..? Era stata forse lei a.. no, no.. nemmeno lei era una tipa del genere! Anzi.. non era nemmeno una tipa facile!

Tornò a fissare il Prof, che lo stava ora fissando a bocca aperta, in attesa di una sua reazione..

-E.. ma.. sei sicuro?-TAKAO

-Non so.. ecco, io ieri sera era andato a fare un giro con Max e il Presidente, dopo cena e.. avevo lasciato Rei e Keiko da soli, in sala.. Poi, più tardi, sono tornato.. Max è tornato subito in camera, mentre io sono rimasto nella hall col presidente ad elaborare qualche nuova tattica di gioco.. ma ero troppo stanco, allora dopo un po' mi sono deciso ad andare a dormire.. solo che ho beccato Kei in corridoio..-PROF K

-Kei?? I corridoio?? E che..-TAKAO

-Non lo so che stava facendo e perchè.. era lì e basta.. come un manichino.. mi ha fermato e mi ha detto di venire da te perchè Keiko e Rei erano in camera nostra e mi ha anche detto che..-PROF K

Un attimo di esitazione, ma uno sguardo fulmineo di Takao lo invogliarono a forza ad andare avanti nel racconto dei fatti..

-.. non arrabbiarti.. ma.. mi ha detto di venire in camera tua perchè Rei e  ehm.. vuoi le parole esatte?-PROF K

-Si!-TAKAO

Lo sguardo del brunetto non lasciava presagire nulla di buono.. si sarebbe arrabbiato a morte, altrochè! Non poteva dirglielo.. non poteva dire quella parola.. quella con cui Kei aveva descritto Keiko! Però.. gliela disse.. senza un particolare motivo..

-Rei e quella stronzetta.. ehm.. erano forse impegnati in faccende private..ti prego però non dire niente! Stai calmo! O succede il finimondo!! Per favore! Tu non hai sentito niente!!-PROF K

-Stronzetta.. a mia sorella??-TAKAO

Diventò color peperone.. i suoi nervi erano a fior di pelle.. Stronzetta a lei?? E detto da lui?? Lì, se c'era un grandissimo stronzo, figlio di chi sapeva lui.. beh quello era solo Kei! Come poteva dire certe cose, dopo tutto quello che le aveva fatto?? Da che cosa era uscita quella parola?? 

Il Prof lo vide scaldarsi più del dovuto e si affrettò a prenderlo per spalle, scuotendolo..

-Calmati!! Dai, non fare così!! sappiamo tutti che Kei..-PROF K

-Si lo so!! Grandissimo figlio di putt**a!! Come si permette?? Gleila faccio vedere io..-TAKAO

-No no no no!! Tu non farai vedere un bel niente!! Dai Takao!! Non puoi tirare in ballo casini adesso! In qualche modo dobbiamo cercare di andare d'accordo!!-PROF K

-Andare d'accordo?? Ma ti rendi conto?? Io con quello non posso andarci d'accordo, è contro natura!!-TAKAO

-Si ma almeno fai finta.. ti prego, non fare casini!!-PROF K

Il brunetto fissò il ragazzino di fronte a lui, che lo stava tenendo e imprecando di stare calmo, per qualche istante, in cagnesco.. Era troppo nervoso.. Quel pazzo.. non aveva ancora finito di stressarle la vita?? Non aveva ancora capito che doveva starne fuori?? Respirò profondamente, prima di chiudere gli occhi per poi riaprirli di scatto.. E va bene, sarebbe stato calmo.. in fondo, aveva ragione il Prof: non poteva permettersi di creare ulteriore scompiglio nella squadra.. lo aveva in qualche modo promesso al presidente.. non poteva! E poi Kei era un pazzo.. lì ci arrivavano tutti a capirlo.. e anche lì il suo compagno aveva ragione..! Però quella parola non doveva dirla..

Aveva deciso: alla prima occasione, alla prossima frecciatina, gliel'avrebbe sicuramente rinfacciato, a quel bastardo.. forse, per il momento, era il caso di stare tranquilli.. Anzi, forse ancora no..

-Uff.. ascolta.. come faceva lui a sapere che Rei e mia sorella erano in camera insieme?-TAKAO

-Mi sembra che abbia detto che li aveva sentiti passare in corridoio..e.. stavano parlando di camera.. quindi..-PROF K

-Tsk, che orecchie lunghe.. farsi gli affari propri mai eh??-TAKAO

-Dai, smettila..-PROF K

-E va beh.. ma.. allora è sicuro? Non è che ti stava prendendo in giro?-TAKAO

-No, perchè avrebbe dovuto?..anche perchè se no dove sarebbe ora? Max a quanto sembrava, era già da Kei in camera.. quindi..-PROF K

-No.. un momento.. hanno passato la notte insieme quindi??-TAKAO

-Beh..-PROF K

Takao strinse i pugni, ancora più nervoso di prima..

-Che c'è?-PROF K

-Come che c'è? Non ti rendi minimamente conto??-TAKAO

-Ehm.. non credo..-PROF K

-Quei due hanno passato la notte insieme! Mia sorella è stata tutta la notte in camera con un ragazzo che le muore dietro!!-TAKAO

-E allora? Tanto a lei non è mai interessato lui..e poi scusa.. Rei è un tipo affidabile..Pensavo ti fidassi di lui..-PROF K

Si, era vero.. era un tipo affidabile! Mai e poi mai avrebbe osato allungare le mani.. Scosse la testa, ridendo nervosamente: si stava creando troppi problemi.. Era già nervoso di suo, ecco perchè! No, non poteva essere successo niente, ma cosa gli saltava in testa? Sua sorella con Rei? No.. non era possibile.. E poi, anche se lui le avesse chiesto qualcosa, di certo lei non si sarebbe lasciata andare.. Arrivare a fare qualcosa con un ragazzo col quale nemmeno stava insieme? Non era nel suo indole! No assolutamente.. c'erano troppi fatti che lo portavano a pensare.. a niente, che non lo portavano a pensare a niente..! Eppure.. quei due insieme.. per un'intera notte.. Se erano stati insieme, soli, voleva dire che lo volevano.. e perchè lo volevano?? Che Keky si fosse improvvisamente innamorata di Rei? Che lui avesse cercato di consolarla tutta la notte per quello che era successo? Poteva anche essere..

-Scusa.. penso troppo.. però.. non so..-TAKAO

-Dai, vuoi che quei due abbiano veramente fatto qualcosa?-PROF K

 

-Beh ecco..-REI

-Rispondi Rei!-TAKAO

-Ma non so se..-REI

Rei e takao se ne stavano così, fermi, dritti uno davanti all'altro, davanti alla porta chiusa della camera del cinesino, dove Keiko stava ancora dormendo beatamente. Il brunetto teneva le braccia conserte, nervoso, in attesa di una risposta dal compagno.. anche se già se la stava immaginando! Perchè altrimenti sarebbe stato così insicuro? Qualcosa di sbagliato ci doveva pure essere! Cercò di non pensarci... avrebbe preso il tempo entro il quale lui cercava una risposta adeguata per calmarsi..

-Dimmi.. avete fatto qualcosa si o no? E semplice Rei.. è semplice..-TAKAO

Il cinesino abbassò lo sguardo: catastrofe.. orrenda catastrofe! Takao gli aveva detto quello che era successo ieri sera.. gli aveva detto che il Prof era andato a dormire da lui sotto avvertenza di Kei.. e gli aveva anche detto quello che quel bastardo gli aveva detto.. Beh, di certo il suo compagno di squadra davanti a lui non era l'unico ad essere nervoso fino alla punta dei capelli! Ogni volta che Kei parlava riusciva sempre a dire cose sbagliate! "Occupati in faccende private"... Sembrava quasi gli avesse dato ancora fastidio, altrimenti perchè rinfacciarlo?

Prese un lungo respiro, non era il momento di pensare.. era il momento di rispondere..

-Ti prego takao.. che non esca da questo giro ristretto, cioè me e te..-REI

-Cosa?-TAKAO

Spalancò gli occhi.. era un si.. era un dannatissimo si allora?? Lui e.. sua sorella avevano..

-Si, qualcosa abbiamo fatto..-REI

Rei deglutì a forza, prima di girarsi da una parte, verso la porta chiusa della camera, appoggiandovi sopra la testa. Il suo compagno era zitto.. e non gli serviva guardare la sua espressione, già se la immaginava: sopresa, scioccata, sconvolta.. arrabbiata...anzi, forse inkazzata! Dio, ma cosa aveva fatto?? Perchè si era lasciato andare con quel bacio..? Forse, perchè lo stava aspettando da tempo ormai.. forse perchè era lei il suo sogno proibito, che, in quel momento, la notte precedente, si rivelò tutt'altro che proibito.. forse era perchè era lei che voleva.. Non lo sapeva! Solo in quel momento si rese conto del loro sbaglio.. Beh, certo.. forse per loro poteva anche non essere uno sbaglio, e stava parlando di lui e Keiko.. ma per gli altri, che riuscivano solamente a guardarla dal lato oggettivo, era uno sbaglio più che grosso! Avevano fatto sesso, sesso disinteressato.. senza un minimo legame.. poteva dirsi uno sbaglio..?

-Lo so, abbiamo sbagliato.. ma vedi.. Takao tua sorella è un qualcosa di straordinario per me, tu lo sai! Lo sai che mi è da sempre piaciuta! Lo sai che non sono mai riuscito a dimenticarla!-REI

-F..fermati. con calma, eh?-TAKAO

Takao lo prese per le spalle, facendolo voltare verso di lui: si poteva benissimo leggere lo shock nei suoi movimenti, nelle sue parole, nei suoi occhi.. Certo, perchè era una cosa innata, impossibile! Sua sorella non avrebbe mai fatto una cosa del genere.. Con Rei poi! ma da quando? Da quando riusciva a piacergli..? E soprattutto, perchè l'aveva fatto? Cosa le era successo..? Quella non era la Keky che conosceva lui.. non era lei..

-Io non so come sia successo.. ma dopo tu me lo racconterai, vero? Vero che m lo dirai?-TAKAO

-Si.. certo..-REI

-B..bene.. dunque.. vediamo..-TAKAO

Il brunetto dovette chiudere gli occhi per qualche istante, per rimandare da dove erano venute quelle lacrime di shock totale.. Cercò di calmarsi, cercò di ragionare..

-Allora, prima di tutto.. fin dove siete arrivati?-TAKAO

-Beh.. ecco..-REI

-Rei!-TAKAO

-...fino.. in fondo.. si..-REI

-Fino in fondo?? Intendi dire.. tutto?-TAKAO

-Si Takao, l'abbiamo fatto!-REI

Rei sentì la presa forte con cui il suo compagno lo stava tenendo, allentarsi.. Avevano fatto sesso.. loro due.. si erano spinti fino in fondo..! Perchè.? Cosa aveva portato lui e soprattutto sua sorella a fare una cosa del genere? Ancora una volta prese un respiro profondo.. Doveva far loro una colpa ora? Doveva rinfacciare loro lo sbaglio commesso..? Oppure.. no..? In fondo, se lo volevano.. ma non poteva essere una cosa giusta..

-Ragazzi.. che ci fate qui?-KEIKO

I due si girarono: Keiko uscì dalla stanza con addosso l'accappatoio bianco dell'albergo, ben chiuso in vita e sul petto. Aveva ancora gli occhi assonnati.. probabilmente doveva essersi appena svegliata! Aveva tutti i capelli scompigliati, e un evidente segno di occhiaie sotto gli occhi.. Li guardò stranita: ancora il suo cervello non era riuscito bene a connettere, e i suoi occhi a focalizzare le faccie sconvolte dei due.. Sospirò, scostandosi leggermente i capelli, e lasciando intravedere sul collo..

-Keky.. quel segno cos'è?-TAKAO

Rei rabbrividì.. non si era controllato! Non era stato attento.. si era lasciato troppo andare! Certo, ormai si era confessato! Ma quel segnaccio viola proprio non ci voleva...! Si portò una mano sulla fronte, mentre Takao si avvicinò alla sorella toccando lievemente il marchio d'amore che Rei le aveva lasciato in pieno collo..

-Non so.. cos'ho?-KEIKO

Il brunetto si scostò.. leggermente, giusto per riuscire a guardarla negli occhi..

-Un bel succhiotto, ecco cos'hai..-TAKAO

Solo allora la ragazza cominciò a connettere: guardò Rei.. era spaventato, triste, e la guardava come per dire "sa tutto ormai". Abbassò il capo, prima di tornare a guardare il suo fratellino, che la fissava con aria irritata..

-Io.. beh immagino che..-KEIKO

-Si, so tutto.. o quasi.. perchè l'hai fatto Keiko? Non è da te..-TAKAO

-Io.. non lo so.. mi sono lasciata andare.. io.. non so come sia successo..-KEIKO

-Non è una risposta..-TAKAO

-E invece ti dovrà bastare, perchè è andata così!-KEIKO

Takao assunse una smorfia di rabbia.. Non poteva essere successo! Cosa li aveva portati fino a quel punto? Non erano loro.. non era da loro..

-Calmiamoci.. posso sapere come è inziata la storia?-TAKAO

Rei e Keiko si guardarono in faccia, fino a che lei prese per prima la parola.. era stata colpa sua, ed era giusto ammetterlo..

-E' stata colpa mia...-KEIKO

-Certe cose si fanno in due..-TAKAO

-No, è stata colpa mia!-KEIKO

La ragazza alzò improvvisamente la voce, lasciando i due di sasso.. Dopo qualche istante, il cinesino le si avvicinò, prendendola per un braccio:

-E' stata colpa di tutti e due, ha ragione Takao..-REI

-Sarà.. ma ho inziato io..-KEIKO

-Io.. non ci posso credere..-TAKAO

Il brunetto si prese il volto tra le mani, non riuscendo più a capire niente ormai della situazione.. una sola domanda gli venne spontanea..

-Perchè..?-TAKAO

-In che senso perchè?-KEIKO

-Io.. non avrei mai pensato che.. che tu fossi interessata a..-TAKAO

-Beh ma io.. è un po' più complicata la faccenda..-KEIKO

-Dimmela..-TAKAO

Il cinesino la guardò, alzando poi le spalle.. tanto valeva essere sinceri a quel punto! Non c'era più niente da nascondere..

-Ieri ho scoperto le doti da bravo massaggiatore di Rei.. vuoi la verità? Mi piacevano quei suoi massaggi, avevano un qualcosa di strano.. che mi piaceva da morire... Ecco io.. erano talmente belli.. talmente sensuali che..-KEIKO

-No.. ho inziato io.. sono stato io a.. inziare con quei massaggi, se così si può dire.. ecco io..-REI

-Si ho capito di quali massaggi stai parlando.. ho capito tutto, vai avanti..-TAKAO

Guardò la sorella, ancora con rabbia, incitandola ad andare avanti..

-beh io.. mi piacevano troppo e.. ad un certo punto ho perso il controllo e mi sono girata.. e l'ho baciato.. e il resto lo sai..-KEIKO

Nessuna reazione da parte del brunetto, troppo intento a pensare, a chiedersi, ancora una volta, come fosse potuta succedere una cosa del genere.. Perchè era successa? Come aveva fatto a perdere il controllo per.. per così poco? Dovevano essere ben eccitanti i massaggi di Rei..

Mai e poi mai si sarebbe immaginato una cosa del genere da loro due, specialmente da lei.. ma era successo! Se Dio voleva era successo! Forse Rei era finalmente contento! 

-Non riesco a crederci, mi dispiace.. da voi non mi aspettavo una cosa del genere..-TAKAO

-Ma.. in fondo.. cosa abbiamo fatto poi..? Alla fine.. lo volevamo tutti e due..-KEIKO

-Cosa? Tu hai ancora il coraggio di chiedere cosa ci sia di sbagliato? Ma non ti rendi conto? Tu hai sempre visto il sesso come il rafforzamento di un legame d'amore estremo.. non l'hai mai visto come un divertimento..-TAKAO

-ma non è stato divertimento..-KEIKO

-beh, dilla come vuoi.. sarà stato.. sesso per.. giusto per scaricare l'eccitazione! E non dire di no questa volta! Tra voi due non c'è nessun legame sentimentale, e sarei pronto a scommetterci la mia testa! Ho ragione?-TAKAO

I due abbassarono il capo, annuendo tristemente.. lentamente, quello sbaglio stava pesando sempre di più..

-sembra che tu abbia perso la conoscenza del significato del sesso! Sembra che ad un tratto tu non sappia nemmeno più cosa vuol dire! Ti facevo più matura Keiko! E per quanto riguarda te Rei.. che non succeda mai più! Lo so che ti piace mia sorella, lo so perfettamente! ma non so tu che significato dai a quest'atto, non lo so.. fatto sta che non mi sembri un tipo del genere! fattene una ragione, tra voi due non c'è amore.. e non ci deve essere nemmeno sesso, chiaro? Siamo persone coscenti, a quanto mi sembra.. e possiamo arrivare a capire queste cose anche da soli..-TAKAO

Sbuffò, come per scaricare tutta la rabbia che si stava tenendo dentro, prima di tornare a guardarli, scocciato e ancora più scioccato di prima.. non reagivano.. non dicevano niente, non si muovevano.. ma avevano capito di aver sbagliato..forse..

-Mi dispiace..-REI

-Anche a me..-KEIKO

-Scusa.. non succederà più.. però.. posso dirti un'ultima cosa, senza che ti arrabbi?-REI

Lo sguardo del cinesino era cambiato..

-Dimmi..-TAKAO

-Quello che è successo è stato solo tra me e lei.. e noi siamo liberi di fare quello che ci piace, senza che qualcuno ci venga a fare la predica per quello che abbiamo fatto! Ci sentivamo di farlo entrambi, perchè non avremmo dovuto? Perchè qualcuno ci veniva rinfacciare tutto poi? Non mi sembra.. pensala come vuoi.. ok, ti do ragione,  il sesso senza amore è completamente sbagliato.. ma noi due lo volevamo.. e basta..-REI

takao rimase senza parole.. forse colpito da quelle frasi dette dal suo compagno di fronte a lui! Beh si, in un certo senso aveva ragione.. ma lui non lo accettava.. non accettava che sua sorella avesse fatto sesso per semplice piacere.. non era giusto.. non era da lei..

-Si, una parte di ragione ce l'hai.. forse mi sto scaldando troppo.. ma io ci tengo a mia sorella, ci tengo a non farle fare cose o passi sbagliati.. l'hai detto tu per primo: il sesso senza amore è sbagliato.. quindi non deve accadere più..fine del discorso, non voglio litigare con nessuno!-TAKAO

Rei sbuffò: proprio quella discussione non gli era andata giù! da una parte anche lui era disposto a dargli ragione.. era logico che ci tenesse a lei.. però dall'altra.. gli sembrava di essere in un paese libero.. chi era lui, un dittatore?? Doveva per caso dettare legge a lui su quello che doveva o non doveva fare con chi voleva? Strinse i pugni: avrebbe voluto andare avanti in quel discorso, ma non poteva.. non voleva litigare con la persona che, in fondo, lo aveva sempre aiutato.. non doveva! Non se la sarebbe sentita.. Cercò di mandare giù tutto con una semplice frase..

-va bene.. non succederà più..-REI

-Lo spero..-TAKAO

Il cinesino diede un'ultima occhiata a Keiko, sorridendo lievemente, per poi dirle, vendendo la sua faccia spaventata..

-Non ce l'ho con te.. stai tranquilla.. tu non c'entri.. abbiamo sbagliato entrambi.. ma è così che vanno le cose.. si sbaglia e poi, se si può, si recupera..-REI

-Ma Rei, noi non abbiamo sbagliato del tutto, noi..-KEIKO

-Sssh, ti prego, non torniamo su quest'argomento..-REI

Si avvicinò di più a lei, sotto gli sguardi furenti del brunetto che li stava a fissare, e le sussurrò:

-sai che la penso come te.. ma.. credimi, forse è meglio così!-REI

Keiko annuì lievemente, dandogli ragione: si, in fondo, era meglio smetterla.. basta, quella sarebbe stata la prima e l'ultima volta.. basta sesso senza amore.. basta lasciarsi andare..! Basta.. Si sentivano appagati entrambi.. ma in fondo, aveva ragione Takao.. il principio era totalmente sbagliato..

Detto quello, sorrise, e se ne andò, scomparendo per le scale che portavano alla hall..

Takao rimase per qualche istante a fissare la sorella, prima di guardare l'orologio..

-E' meglio se scendiamo anche noi per la colazione.. Ti aspetto giù..-TAKAO

le lanciò le chiavi della loro camera, che furono subito prese al volo dalla ragazza..

Si voltò, con qualche lacrima negli occhi, quando sentì delle braccia circondarlo per la vita trascinandolo indietro..

-Mi dispiace fratellino..-KEIKO

Lui sorrise, prendendole una mano..

-Ormai quello che è fatto è fatto.. si forse sono stato esagerato con la predica.. ma in fondo, anche tu sai che avete sbagliato..-TAKAO

-Lo so.. sei arrabbiato con me..?-KEIKO

-Un po'..-TAKAO

Lei gli diede un bacio sulla guancia, facendolo sorridere nuovamente..

-Non voglio succeda ancora..-TAKAO

-Non succederà più, te lo prometto.. è stato un momento di follia..-KEIKO

Appoggiò la testa su una sua spalla, stringendolo forte a sè, finchè non sentì una lacrima bagnarle il volto.. ma non era sua..

-Dai, non ti piangere..non è stato niente..-KEIKO

-Questo lo dici tu... sarà che mi faccio pesare troppo le cose.. non lo so..-TAKAO

Gliela asciugò..

-Non voglio vederti arrabbiato con me, per favore.. sei tutto quello che mi è rimasto..-KEIKO

Lui si girò verso di lei e l'abbracciò, senza che lei se lo potesse aspettare..

-Mi sta passando.. stai tranquilla.. Dai adesso vai a vestirti..-TAKAO

-Sono un disastro vero? Ti sto rovinando le giornate..-KEIKO

-No, non dire così.. non mi stai proprio rovinando niente.. Non pensarlo nemmeno..-TAKAO

-Grazie..-KEIKO

Si staccarono.. con un cenno del capo Takao se ne andò giù dalle stesse scale dove poco prima era sceso Rei. Keiko lo guardò andarsene: quanti problemi gli stava creando.. Si passò una mano sulla fronte, prima di tornare in camera di Rei e rimettersi, almeno per girare per i corridoi, le sue cose della sera precedente. Chiuse la porta, portando con sè le chiavi di quella camera, per poi incamminarsi verso quella sua e del fratellino. Era inutile ormai negarlo: nonostante il piacere provato da entrambi, il loro volerlo a tutti i costi.. quello era stato uno sbaglio.. E lo dimostrava anche come, con Kei, tutto le era sembrato diverso, quella notte.. quella magnifica notte.. quando si era sentita in paradiso..

Sentì dei passi dirigersi verso di lei: alzò il capo, lentamente.. e lo vide! Certo, si parlava del diavolo.. ed eccolo.. Camminava con quel suo passo da duro, orgoglioso, freddo.. le venne quasi da sorridere a vederlo così impettito: non c'era niente di lui di cui vantarsi..

Si guardarono per qualche istante, di sfuggita, senza nemmeno rendersene conto.. Dopo di chè abbassarono subito lo sguardo, nervosi, e si incrociarono, senza nemmeno salutarsi.. Fece male ad entrambi, non c'era che dire.. molto male.. Ma nonostante tutto, cercarono di nasconderlo, di gettarlo via.. lui per orgoglio, lei per il fatto che lui non doveva meritarsi il suo dolore..

Un "ciao" era lì, pronto ad uscire.. ma non uscì..

Lo sentì scendere le scale, velocemente.. non appena i suoi passi si fecero più lontani, si voltò a guardare.. nervosa, stringendo nella mano le due chiavi.. non si meritava nemmeno un "ciao"..

"ti meriti solo un addio, bastardo.."KEIKO

 

-Keky.. mi passi la marmellata?-TAKAO

la ragazza si sporse per prenderla.. aveva sistemato bene i capelli, in modo che le ricadessero sul collo per non far vedere a nessuno quello che aveva, quel marchio inconfondibile.. I tre interessati erano d'accordo che nessuno avrebbe dovuto saperlo, o sicuramente.. domande su domande.. sguardi su sguardi.. e infine.. una catastrofe, se anche LUI fosse venuto a saperlo.. era meglio nascondere tutto!

Purtroppo però, in quel gesto, una ciocca le cadde troppo in avanti, mostrando prefettamente un segno violaceo non di piccole dimensioni. Subito, accortasene, tornò a sedersi di scatto, passando velocemente la marmellata al fratellino e risistemandosi di fretta i capelli, guardandosi intorno furtiva, nella speranza che nessuno avesse notato niente..

Meno male: tutti erano intenti ad abbuffarsi, e nessuno aveva notato "l'arma del delitto".. o meglio, del finimondo! Sospirò, per calmarsi, tornando poi a mangiare tranquilliamente..

Ma non c'era da essere tranquilli.. qualcuno aveva visto benissimo.. e non solo lui.. anche il cinesino si era accorto della ciocca spostata e del segno in bella evidenza, e subito si era ingozzato, per poi guardare anche lui furtivo gli altri, nella stessa speranza che nessuno avesse visto niente..

Qualcuno li aveva notati.. e aveva forse già capito.. e non era per niente calmo e tranquillo..

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 49
*** Something more.. ***


 


Maledetta.. era una maledetta put**na!! Come aveva osato?? Come riusciva a recitare la parte della povera ragazza sofferente davanti a tutti, quando invece..

Dannazione quella era la sua occasione.. Battè un pugno sul tavolo, un pugno violento e forte, chiudendo gli occhi e facendo voltare tutti..

-Kei.. stai bene?-PROF K

Sta zitto, marmocchio! Come faceva a stare bene?? Come faceva ad accettare che colei che gli aveva fatto tante promesse, che lo aveva da sempre rassicurato di volere solo lui, fosse andata a letto con quel bastardo cinese?? Come aveva potuto fidarsi di lei..? Certo, la faccenda poteva essere solo quella, era evidente.. chissà cosa avevano fatto quei due bastardi, la serata precedente! Chissà se il calore del suo corpo fosse stato sperimentato anche da lui.. chissà se quelle magnifiche sensazioni che aveva provato quella notte, non le avesse sentite anche lui.. Lui.. dentro lei..

No, non poteva pensarci! Strinse i denti, mostrando a tutti un più che evidente stato di rabbia estrema, quasi incontenibile..

No, quella doveva essere la sua occasione.. con quell'orrenda scusa, l'avrebbe dimenticata.. doveva dimenticarla! Come poteva ricordare e amare ancora una persona che forse era sempre stata non sincera nei suoi confronti..? Nei confronti suoi, del ragazzo che diceva di amare alla follia..!

Ora era sua.. era maledettamente sua! Brutta stronza! A pensare ancora a certi momenti.. quando lo abbracciava, gli sussurrava di stare tranquillo, perchè lei voleva solo lui.. amava solo lui.. perchè a lei non fregava niente di quel cinese che le moriva dietro.. e che lui odiava con tutte le sue forze.. Chissà se magari, anche durante il loro periodo felice, lei ci aveva fatto qualcosa..? Probabile, a questo punto! Se avevano fatto quello che ormai era visibile grazie ad un orrendo segno viola sul collo, voleva dire che lui le piaceva... e non ci si poteva far piacere una persona da un momento all'altro..

Lei, il suo angelo, sceso dal cielo.. Gli aveva fatto ancora credere nell'amore, gli aveva ancora donato fiducia.. cose che pensava non esistessero su quella maledetta terra.. e ora ne poteva avere una conferma..

Certo, lui non si era comportato per niente bene nei suoi confronti.. l'aveva lasciata, per una stupida ragione, per un torneo perso.. ma se lo meritava! Certo che se lo meritava, a quel punto! Tutte quelle parole, dette da un innocente bambino, cambiarono improvvisamente significato per lui.. Anzi, forse quel significato scomparì del tutto! Sarebbe voluto tornare là, in quella piazzetta, e vederlo ancora giocare col suo bey.. Questa volta gli avrebbe detto quello che era vero.. quello che ormai vedeva con i suoi occhi..

"Akio, fai bene a giocare col tuo bey.. anzi, ti dirò di più! pensa solo a lui, perchè lui non ti tradirà mai.. Abbi sempre e solo fiducia in lui, perchè in questo mondo la fiducia che credi avere nelle persone più care e importanti in realtà non esiste.. prima o poi te ne accorgerai.."

Si, l'avrebbe fatto piangere.. ma era vero! Era dannatamente vero!

Si alzò di scatto dal tavolo, lasciando tutti quanti a bocca aperta, quasi spaventati.. Ma il più spaventato tra tutti fu proprio lui, Rei..! Lo guardava, timoroso di una sua reazione, senza saperne esattamente il motivo..finchè lui lo fissò, dritto, negli occhi dorati..

Uno sguardo, un brivido, un gelo.. un odio ed una rabbia incolmabili.. quello sguardo lo aveva agghiacciato.. Non potè fissarlo per più di due secondi: svelto, il cinesino abbassò lo sguardo al tavolo, fingendosi calmo, mentre Kei era ora passato a fissare lei.. il suo angelo.. la sua maledizione..

Avrebbe voluto dirle delle semplici parole:

"Grazie per avermi dato una ragione per dimenticarti, per avermi fatto capire che,in fondo, quello che ho fatto io non è stato niente in confronto a quello che hai fatto tu.."..

Non lo disse.. non voleva.. non sarebbe riuscito a spiaccicare una parola.. in fondo, nel profondo della sua anima, dovette ammettere il suo atroce pianto.. un pianto di disperazione.. per colei che aveva sempre amato.. quando invece, probabilmente, quell'amore da parte sua non c'era mai stato.. L'aveva illuso, forse.. si, l'aveva illuso, e lo stava illudendo anche in quel momento, mentre i suoi occhi erano ancora intenti in sguardi dolci, ma anche spaventati e.. sofferenti.. ancora sofferenti..! Lo stava illudendo di star male per lui.. Che tro*a...!

Lei abbassò, come Rei, lo sguardo.. Aveva capito.. aveva visto.. l'unica ragione poteva essere quella.. Ma perchè gli dava così fastidio se di lei non gli importava più niente? Non seppe rispondersi... la possibilità che lui provasse ancora qualcosa per lei era da escludere.. non poteva essere.. e cmq non l'avrebbe accettata..!

Non avrebbe retto quello sguardo di rabbia e ironia messe insieme per ancora un secondo in più..

Sentì la mano del fratellino avvicinarsi alla sua spalla, stringendogliela, mentre il silenzio più totale era calato. Il brunetto sperò con tutte le sue forze che Kei non sapesse niente.. non avesse notato niente, sebbene non aveva notato il collo di Keky scoprirsi qualche attimo prima.. Era cmq consapevole che di certo i capelli non potevano rimanere incollati al collo.. si spostavano.. ma i suoi non potevano spostarsi..

-Kei avanti siediti..-PRESIDENTE

-No..-KEI

Passò dietro a Rei, spintonandolo leggermente con un gomito e lanciandogli un'ultima occhiata di odio, prima di sparire su per le scale..

Takao si strofinò il volto con una mano..

"Se c'entra Rei, mi sa che ha fatto centro.."TAKAO

Vide la sorellona girarsi, di scatto, e guardarlo con gli occhi da cerbiatta impaurita, prima di sentire alcune parole dette da lei sottovoce..

-Boom.. catastrofe..-KEIKO

-Ahia.. non dirlo..-TAKAO

Prese il fratellino per un polso, facendolo alzare di scatto..

-Hai finito di mangiare?-KEIKO

-S..si..-TAKAO

-Bene.. noi facciamo un salto nella hall..-KEIKO

-Ma..-TAKAO

Nemmeno il tempo di ribattare, che Keiko lo prese con più forza, trascinandolo via per un braccio..

Qualche attimo di silenzio.. poi..

-Certo che sono tutti strani..-MAX

-Ragazzi.. io.. non vorrei dirvelo, ma quella ragazza vi sta creando parecchi problemi..-PRES.

-Non è lei, presidente.. sappiamo tutti qual è la causa principale..-PROF K

-Non saprei.. io giudico da quello che vedo..-PRES.

-Vedrà che si sistemerà tutto.. glielo garantisco.. Keiko è una tipa a posto..-MAX

-Lo spero per voi..-PRES.

I due si guardarono in faccia, dubbiosi e anche abbastanza irritati: non si poteva dare la colpa lei.. lei non ne aveva.. e loro l'avrebbero difesa in qualsiasi circostanza..

Improvvisamente, Rei si alzò dalla sua sedia, nervoso.. Quello sguardo gelido lo aveva fatto innervosire! Cosa voleva ancora, quell'egoista? Pensava di tenersela sotto una cupola di vetro, solo per lui, dopo tutto quello che le aveva fatto? Non ne aveva nessun diritto: lei non era sua, e mai più lo sarebbe stata! Lei era libera.. poteva fare quello che le pareva.. Fare casini e scenate per una simile storia.. ormai era chiaro che aveva notato il marchio che lei aveva sul collo, era più che chiaro.. dai suoi occhi si intravedeva tutto! Ma non poteva comportarsi in quel modo.. Cosa doveva fare lei ora, dopo che lui l'aveva abbandonata per una sciocchezza? Prestargli giuramento di fedeltà e promettergli di appartenere sempre a lui, nonostante tutte le circostanze? Non esisteva.. lei non era sua.. non apparteneva a lui! Lui non aveva più alcun diritto su di lei, tanto meno quello di proibirle di fare quello che voleva.. di fare storie e incazzarsi per una ragione inesistente!

-Io vado su..-REI

Era più che chiaro che quello sguardo, quell'ultmo sguardo, insieme a quello spintone, erano segno di sfida.. e lui l'avrebbe accettata.. non aveva niente di cui vergognarsi! Non aveva niente di cui pentirsi nei suoi confronti!

-Ah ok..-MAX

Rei salutò con un gentile inchino, fingendo di essere tranquillo, per poi uscire dalla sala con passo frenetico.

-E si.. sono proprio tutti strani.. vorrei sapere cos'hanno..-MAX

 

Correva su per le scale, fino ad arrivare al primo piano.. nessuno.. o quasi..

-Devi stare più attento Rei: certi marchi sono inconfondibili..-KEI

Quella voce.. quel tono di ironia schifosa.. poteva essere solo lui.. Si voltò verso destra, e lo vide appoggiato ad un muro, quasi stesse aspettando solo lui.. Ed in effetti, era proprio così..

-Kei! Cosa vuoi ancora?-REI

Il ragazzo tatuato si avvicinò molto al cinesino, mantendendo quel sorrisetto beffardo fuori, sulle labbra.. ma continuando a piangere dentro.. Deglutì a forza, prima di rispondergli, sperando che le lacrime fossero riuscite a rimanere al suo interno, a non fuoriuscire dai suoi occhi..

-Ammettilo.. te la sei portata a letto..-KEI

Rei rimase senza parole per qualche istante..se lo avesse ammesso, sarebbe successo il finimondo, e non doveva succedere..

-E' brava vero..? Ti fa sentire cose fuori dal mondo..-KEI

-lasciami stare Kei..-REI

-Oh no che non ti lascio stare.. è inutile che continui a negare di fronte all'evidenza..-KEI

Era vero, non poteva andare avanti a negare.. ma cosa gli stava succedendo?? Lui non aveva nulla di cui vergognarsi.. perchè non riusciva ad ammetterlo? Forse perchè quello sguardo beffardo lo stava trafiggendo.. gli stava mettendo paura, ecco qual era la ragione!

Kei gli si avvicinò ancora, arrivando a pochissimi centimetri da lui, facendolo indietreggiare di un passo..

-Cos'è Rei? hai paura? fai bene ad averne.. Dio, ma che errore hai fatto.. forse non ti era ben chiaro il fatto che tu non l'avresti mai dovuta nemmeno sfiorare con un dito..-KEI

Sentì la mano di Kei afferrarlo per un lembo del kimono, sul petto.. la sua presa stringeva.. stringeva sempre di più.. Ma non poteva lasciarsi trattare in quel modo: lui non era un codardo, e avrebbe difeso la sua ragione a qualunque costo! prese coraggio davanti a quegli occhi ormai assassini, e lo afferrò per il polso del braccio col quale lo stava tenendo. Con un rapido gesto, si liberò, per poi spintonarlo verso un muro.. Aveva paura.. sarebbe finita male.. ma non doveva lasciarsi mettere sotto i piedi da uno stronzo, non doveva lasciar sovrastare la sua ragione dal suo torto..

-Ascoltami bene, stronzo..-REI

A quelle parole Kei sbarrò gli occhi.. non si sarebbe mai aspettato una simile reazione da lui, lo aveva da sempre reputato un coniglio..

-Io non ho fatto proprio nessun errore.. E va bene si, siamo andati a letto insieme, se ci tieni tanto a saperlo, ma io non ho niente di cui vergognarmi! Cos'hai tu, Kei? Sembri quasi geloso, anzi, lo sei! Sei geloso fino alla morte di lei.. lo sei ancora! Tu la vorresti ancora tra le tue braccia, ma fattene una ragione: lei non è più tua, tu non hai nessun diritto su di lei! Non hai diritto di impedirle di fare quello che vuole.. perchè anche lei lo voleva Kei.. lo voleva forse quanto me!  Cosa vuoi ancora? Non pretenderai mica di impedirle di vedersi con qualcuno per il resto della sua vita? E' fuori luogo, scordatelo! Tu non sei più nessuno per lei, sei solo un maledetto possessivo! E qua sei solo tu a star facendo l'errore! Io non mi vergogno di quello che ho fatto!-REI

Ecco, l'aveva detto.. era finita.. o forse no? Tremeva, la sua voce tremava.. lui dentro tremava! Kei era rimasto sorpreso e scioccato da quelle parole.. Aveva ragione.. un maledetto bastardo aveva ragione! Lei contava ancora molto per lui, lui la voleva ancora con sè, era vero.. Ma era anche vero che lui non aveva più alcun potere su di lei: non poteva impedirle di andare a letto con qualcuno.. lei non era sua, non più..

Si era solamente fatto scoprire.. Rei aveva scoperto quello che lui veramente voleva dentro di sè.. Come primo istinto, gli venne da piangere.. Perchè si sentiva così maledettamente male?? forse, perchè quel cinese gli aveva levato la maschera...? No.. la vera ragione era che  lui non poteva pretendere di possederla.. Tra loro due non c'era più alcun legame, e lui doveva imparare ad accettarlo! Faceva così dannatamente male...!

Improvvisamente, tornò a sgranare gli occhi: fissò Rei con lo stesso sguardo assassino di prima, facendolo sobbalzare.. per poi scoppirare in una risata alquanto sadica.. ma cosa gliene poteva fregare a lui di una stronza? Di una che lo aveva da sempre illuso? Stava solamente amando il diavolo, e nient'altro.. non poteva fargli male, non doveva.. perchè aveva da sempre amato qualcosa di sbagliato che non doveva essere amato.. Però l'amava.. nonostante tutto gli faceva male più di una pugnalata in pieno petto..

Rei chinò la testa da un lato con fare interrogativo, prima di prendere nuovamente la parola per primo..

-E' inutile che ti scaldi tanto.. sei stato tu ad abbandonarla, senza una vera ragione..non puoi fare nessuna colpa a nessuno, se non a te stesso.. se davvero la vorresti ancora al tuo fianco, perchè non te la sei tenuta stretta? Kei non riuscirò mai a capirti, a capire la tua testa.. nessuno qua ci sta riuscendo..-REI

-Non è vero, io non la rivoglio! E cmq non sono affari tuoi..-KEI

-Certo, non sono affari miei.. tipica frase che fa capire che ho fatto centro! Nemmeno tu ti capisci Kei..-REI

-Non sta a te giudicarmi,e non venire qua a fare l'amico..-KEI

-E va bene, come vuoi.. ma ricorda che non avrai mai nessuna scusa da me, perchè io non ho proprio niente di cui scusarmi nei tuoi confronti... tu con lei non c'entri più niente, mettitelo bene in testa!-REI

kei non rispose.. aveva ragione, cosa porteva dire? Ma come faceva lui a sapere quello che provava veramente dentro? Se lo avesse saputo, forse gli avrebbe dato ragione.. ma lui non voleva che si sapesse.. lui non l'avrebbe mai rivoluta per sè, lui non sarebbe mai tornato da lei..

Le parole dette dal suo compagno di squadra sembravano girargli senza sosta nella testa: lei non era più sua, lei era libera di fare ciò che voleva.. lei era andata a letto con lui.. a lei.. non importava più niente di lui! A quanto pareva era riuscita molto bene a dimenticarlo.. Beata lei, che c'era riuscita! Dio, sarebbe stato tutto molto più facile se in quel momento fosse sceso da quelle scale, l'avrebbe raggiunta e le avesse chiesto "scusa".. le avesse detto come stavano veramente le cose.. le avesse confessato il suo bisogno estremo di lei.. Ma no, non poteva! Si sarebbe solamente sentito dire un "addio", un doloroso addio.. perchè ormai a lei non importava più niente di lui.. non importava più niente del ragazzo che fino a pochi giorni prima sembrava amare.. Già, "sembrava" era proprio la parola giusta: chi gli diceva che lo aveva amato veramente? Chi gli diceva che quelle parole, quei gesti, quei baci, erano sinceri? Abbassò il capo, come non avrebbe mai fatto, facendo quasi sorridere di compiacimento Rei, che se ne stava ora in disparte ad osservare la scena: era pazzo, certo, ma il fatto che avesse capito come stavano realmente le cose voleva dire che una parte di cervello riusciva ancora a lavorare!

Era sul punto di piangere, di sfogarsi.. ma non ci riuscì.. quelle lacrime erano pietrificate: impossibile piangere, facendole uscire così allo scoperto..! Avrebbe voluto chiedere a quel maledetto cinese, colui che aveva scoperto quello che provava dentro di sè, se in realtà se la fosse portata a letto anche prima di quella precedente serata.. ma non ci riuscì.. non ne ebbe il coraggio.. non voleva saperlo! Gli avrebbe fatto troppo male! Aveva paura? Si, aveva paura.. aveva paura di soffrire ancora di più nel sapere che era stato tutto falso.. la ragazza che sembrava capirlo era falsa.. quell'angelo fosse solo stato, in realtà, un demone.. Preferiva illudersi.. illudersi che quanto meno, un tempo, l'avesse veramente amato, anche se gli fu molto difficile..

Alzò impercettibilmente lo sguardo e vide negli occhi dorati di Rei un alone di compiacimento.. maledetto.. era contento di vederlo in quello stato.. di vederlo soffrire per lei.. di aver ora invertito le parti.. come per dire "ora il tuo angelo è mio, e tu stai soffrendo proprio come me quando lei era tua".. come se se lo meritasse! ma il dolore che provava lui, ora, era un dolore inimmaginabile, fuori dal mondo.. perchè non riusciva ad uscire, a calmarsi nello sfogo.. era un fuoco che bruciava dentro, e lentamente, ogni attimo che passava, sembrava carbonizzare una parte di lui..

Gli avrebbe tolto quello sguardo.. gliel'avrebbe tolto...

Senza nemmeno lasciargli il tempo di capire quello che stesse succedendo, gli tirò un ceffone, forte, in pieno viso..

Il povero cinesino si accarezzò la guancia dolorante: aveva le mani pesanti, quel bastardo.. nonostante tutto, non ricambiò.. anzi, sorrise..

-Non sai quanto piacere mi abbia fatto..-REI

kei lo guardò, senza capire dove volesse arrivare con quel sorriso che poco prima era dipinto sulle sue, di labbra..

-con questo mi hai appena confermato che avevo ragione.. tu la vuoi ancora, ma ti stai nascondendo..oh non chiedermi perchè, non riuscirò mai a capire la mente di un pazzo..-REI

Strinse i pugni: stava ridendo del suo dolore.. di quello che provava ma che il gelo e l'orgoglio tenevano chiusi dentro..

-.. oh ma dai, forse ci sono.. tu non vuoi dire niente perchè sai che per lei non conti più, vero Kei? Hai paura di sentirti dire che non ti ama più, che ti ha dimenticato.. -REI

Stette per tirargliene un altro, molto più forte, ma si trattenne: gli avrebbe ancora solo dimostrato di aver ragione.. Cosa poteva fare ora? Dolore, odio, rabbia.. quella lotta interiore non gli permetteva di pensare.. Scosse la testa.. l'unica era giocare al suo stesso gioco..

Sorrise, con indifferenza, per poi dire:

-Umpf... vuoi sapere la verità?-KEI

Rei lo stette a guardare, indispettito: la luce nei suoi occhi era cambiata..

-Beh, sono contento.. si sono contento, perchè quello che è successo mi ha fatto capire che lei non è mai stata degna di quello che le ho dato..-KEI

Un fondo di verità quella frase l'aveva.. ma fece male.. molto male..

Il cinesino indietreggiò di un passo, rimanendo per qualche istante senza parole.. lei non era degna?

-Stai sbagliando il soggetto Kei.. quello che non è mai stato degno di niente qua sei solo tu! Sai.. mi sorprendi.. prima vieni a dirmi che non avrei nemmeno dovuto toccarla con un dito.. ora mi vieni a dire che sei contento per quello che è successo.. le cose sono due: o stai mentendo, arrampiacandoti sugli specchi per non dirmi la verità, quello che realmente pensi.. o sei solo un pazzo lunatico..-REI

Che sfacciato, quel bastardo cinese! Sentì una lama trafiggerlo.. si stava spingendo troppo in là, e lui odiava le persone che non sapevano farsi gli affari propri, che riuscivano quasi a scoprire quello che lui voleva dentro.. Sentì l'istinto, ancora una volta, di tirargli un pugno, di fargliela pagare per quello che stava facendo, per star scoprendo la sua verità.. ma non lo fece, non poteva, dannazione! Quello che lui aveva da sempre reputato un coniglio, colui che si era portato a letto il suo angelo demoniaco, era troppo furbo per i suoi gusti..

Prese un profondo respiro.. quelle lacrime si stavano sciogliendo,e di lì a non molto sarebbero uscite! Non poteva rimanere lì.. doveva mettere fine a quel discorso..

-Pensala come vuoi..-KEI

Detto quello, lo sorpassò, iniziando a camminare per la parte opposta del corridoio, velocemente..

-Beh.. fai bene, è inutile stare qua a ragionare con un pazzo..-REI

Kei strinse i pugni, ma non gli rispose: continuò a camminare, deciso ad andare il più lontano possibile da lui, dove non avrebbe potuto sentire la sua disperazione..

Rei sospirò.. aveva capito di essere nel torto.. beh, ci mancava pure che pretendesse di avere ragione.. Però, se si era scaldato in quel modo, una perchè ci doveva pur essere..

Si accarezzò per l'ennesima volta la guancia che poco prima aveva avuto l'onore di assaporarsi un bel ceffone di quel bastardo, prima di scendere le scale con calma, senza sapere, in realtà, dove sarebbe andato..

Intanto Kei si era ritirato, nella sua camera, chiudendo la porta a chiave: per fortuna, Max gli aveva lasciato la chiave..

Picchiò la testa contro il muro, per poi lasciarsi andare in un pianto disperato. dannazione, lui la voleva!! Lei doveva essere ancora sua, come un tempo.. in cui erano felici.. come non lo erano mai stati..! No, lei non poteva averlo tradito prima della notte precedente.. lei.. lo amava.. glielo leggeva negli occhi! E quando l'aveva abbandonata a sè stessa, al suo dolore, poteva veramente dire che quella che stava provando era vera sofferenza... quelle erano vere lacrime.. Certo, forse il dolore di quel momento non era vero, forse era semplice illusione.. ma quelle lacrime, quelle di quel giorno,erano vere.. lei lo amava..La rabbia lo aveva solamente accecato, facendolo pensare al peggio.. Ma non poteva essere così.. quell'amore c'era stato..

Ma ora, volente o nolente, era tutto finito, lei non sarebbe mai più tornata.. e tutto per causa sua! Si, aveva fatto bene ad andare a letto con Rei: quanto meno, oltre ad avergli dato una scusa per dimenticarla, oltre ad aver aiutato il suo orgoglio, gli aveva anche fatto capire che un posto per lui, nel suo cuore, non esisteva più.. Quel posto che una volta sembrava occupare quel dolce ma forte cuore per intero, ora non c'era più.. non ne era rimasto nemmeno un briciolo..

Si inginocchiò a terra, piangendo ancora più forte.. Da quanto non piangeva più come un bambino.. forse, proprio da quando era bambino, da quando aveva dovuto lasciare quel monastero..! Da quando sentì il tradimento di suo nonno spezzargli l'anima..! Le sue lacrime non riuscivano a fermarsi..

Ma doveva smetterla.. l'aveva voluta lui, quella situazione.. e di certo era impossibile tornare indietro! Era da sempre stato un ragazzo forte, ragionevole.. Se avesse dovuto seguire il solito esempio di sempre, se ne sarebbe subito fatto una ragione: era finita, doveva dimenticarla.. Ma quella volta, il suo coraggio e la sua forza sembrarono andati a farsi fottere! Lui non era forte di fronte a lei.. era un bambino indifeso, con tanto bisogno della sua presenza per essere davvero forte e felice.. Quella ragazza lo aveva cambiato, ed ora non voleva più ammetterlo..!

Non gli importava dell'odio che gli altri provavano verso di lui.. non gliene importava un fico secco! Tutto quello che lo torturava in quel modo era il fatto che lei si stesse dimenticando di lui.. di tutti i momenti passati insieme.. del loro amore.. Se avesse avuto lei al suo fianco, si sarebbe sentito al settimo cielo, nonostante le critiche di tutti quanti... e invece, lei non c'era..

Perchè gli stava facendo quello? Perchè..? forse perchè se lo meritava.. certo che se lo meritava, dopo quello che era successo, quella mattina alla finale..

Respirò profondamente, cercando, una volta per tutte, di calmare i singhiozzi.. doveva smetterla di piangere.. anche se era una cosa quasi impossibile, doveva per forza riuscire a farsene una ragione.. forse ci avrebbe messo molto, moltissimo tempo, a dimenticare quell'angelo che l'aveva salvato e che lui aveva cacciato.. forse, ci avrebbe messo tutta la vita.. ma doveva cominciare da subito: quel dolore lo stava mangiando lentamente.. molto lentamente..

 

-Te l'ho detto.. secondo me ha visto il succhiotto!-KEIKO

-Sssh, non gridare.. ci stanno guardando tutti!-TAKAO

In effetti, l'intera folla che animava la hall si era girata a quell'affermazione di Keiko, ma subito, per fortuna, aveva lasciato perdere..

-Mannaggia a te..-TAKAO

-Beh.. cmq secondo me è così..-KEIKO

-Può darsi, anche perchè se no non riuscirei a vedere cosa possa c'entrare Rei..-TAKAO

-Già.. anche se spero che.. che sia stata soltanto una delle sue lune.. mamma mia, quanti casini che sto combinando..-KEIKO

-Dai...-TAKAO

Qualche attimo di silenzio: Takao gli accarezzava la testa, dolcemente, cercando di calmarla, mentre lei teneva la schiena ricurva, in evidente segno di depressione..

-Però.. se fosse andata così.. perchè gli da fastidio? Pensavo non gliene fregasse più niente di me..-KEIKO

-Hey.. questo fatto non ti deve interessare..-TAKAO

Lei si girò, guardandolo negli occhi.. sapeva quello che avrebbe detto di lì a poco..

-Anche se a lui dovesse ancora importare qualcosa di te.. tu.. non devi.. non devi tornare da lui.. pensa a quello che ti ha fatto..-TAKAO

La ragazza abbassò la testa, pensierosa.. aveva ragione.. beh, lei sarebbe tornata più che volentieri da lui.. ma.. non poteva! L'aveva fatta soffrire per un'assurdità.. era da gente senza cuore..

-Hai ragione..-KEIKO

-Umh.. piuttosto, ho visto Rei salire.. non sarà mica andato da..-TAKAO

In quel preciso istante, il cinesino sbucò dalle scale principali, raggiungendo poi in fretta i due seduti sui divanetti della hall. Ancora prima che potesse aprire bocca, Keiko sgranò gli occhi, nel vedere..

-Rei! ma che hai sulla guancia?-KEIKO

Lui si passò, per l'ennesima volta, la mano sul viso, in evidente segno di imbarazzo..

-Io? Beh.. cos'ho?-REI

Lei si alzò, andandogli vicino, in modo da poter vedere meglio quel segnaccio rosso..

-Sembra.. una mano..-KEIKO

-Rei.. dove sei stato?-TAKAO

Rei guardò il suo compagno di squadra negli occhi.. era il tipico sguardo di uno che aveva già inquadrato la situazione.. Avrebbe preferito che quella lite fosse rimasta tra lui e Kei, ma ormai non poteva più negare quello che era successo...

-Beh..-REI

-Avanti, non dirmi che ti sei tirato una sberla da solo.. qualcuno te l'avrà pur data..-TAKAO

-E penso anche di sapere chi è stato..-KEIKO

La ragazza abbassò lo sguardo, prima di tornare a guardarlo negli occhi..

-Kei, non è così?-KEIKO

Il cinesino annuì tristemente..  ancora prima che loro potessero riempirlo di domande, si affrettò a parlare lui, spiegando in breve quello che era successo..

-Io sono salito e.. bah, ci siamo messi a parlare: mi ha detto di aver notato quello.. quello che io ho lasciato sul collo a Keiko.. e.. io gli ho detto quello che è successo ieri notte..-REI

-ma sei matto??-TAKAO

-ragiona, cosa poteva fare??-KEIKO

-Umh.. si forse..-TAKAO

-Beh.. poi.. lui si è.. molto arrabbiato.. e poi è anche arrivato a tirarmi un ceffone..-REI

Non volle dire il vero motivo di quello schiaffo, anche perchè lui per primo non ne era del tutto sicuro.. Takao si sarebbe scaldato, o forse non ci avrebbe nemmeno creduto: lui ancora interessato a lei? Non poteva essere, dopo quello che aveva fatto quel giorno.. e soprattutto, la prima a non doverlo sapere era lei: sicuramente o quasi, sarebbe tornata da lui.. o quanto meno gli avrebbe chiesto qualcosa.. e quello non ci voleva.. non dopo come l'aveva trattata! Lei doveva dimenticarselo, e non era il solo a dirlo..

-Che bastardo.. e tu, che hai fatto?-KEIKO

-Niente.. io.. me ne sono andato: non valeva la pena di stare a parlare con un pazzo, gliel' ho detto.. e.. beh.. se ne è andato anche lui..-REI

-Hai fatto bene a non reagire.. quello non è tanto a posto con la testa!-TAKAO

-E dimmi, ti ha detto qualcos'altro?-KEIKO

Rei esitò un attimo, senza in realtà volerlo..quasi come fosse stata una reazione istintiva..

-Si vero?... ti prego dimmelo.. tanto sono pronta a tutto..-KEIKO

-Io non so se... keiko, potrebbe farti molto male..-REI

A quel punto, Takao si alzò dal divanetto, raggiungendo la sorella e circondandole la vita con un braccio..

-No keiko.. lascia perdere.. non si sa mai.. stai già abbastanza male..-TAKAO

-No, voglio saperlo..-KEIKO

Rei guardò il suo compagno, indeciso sul da farsi..

-Rei!!-KEIKO

Il cinesino alzò le spalle al brunetto, il quale, dopo un attimo di esitazione, ricambiò il gesto: ormai non c'era modo di farle cambiare idea.. e di sicuro, quello che Rei le stava per dire non era proprio nulla di buono..

-Beh.. ha detto poi improvvisamente di essere contento di quello che è successo perchè.. perchè lo ha aiutato a capire che.. tu.. non sei degna di quello che lui ti ha dato..-REI

Gli occhi della ragazza si riempirono subito di lacrime.. Come poteva dire una cosa del genere..? Rei cercò subito di sdrammatizzare, vedendo quegli occhi tristi e pieni di lacrime, che di lì a poco avrebbero cominciato a scendere..

-Si ma.. cosa ti aspetti da uno che nega dopo un secondo quello che ha detto? Prima.. era molto arrabbiato.. mentre poi mi dice di essere contento.. non puoi credere alle sue parole, Keiko!-REI

la ragazza annuì, mentre una lacrima  le rigava il volto..

-Ecco, lo sapevo..-TAKAO

-E' stato meglio così.. Sai kaky.. sono stata una stupida a pensare, anche solo per un secondo, che a lui interessi ancora qualcosa di me.. io lo odio!! Lo odio con tutta me stessa!!-KEIKO

Si sedette sul divano, lasciandosi andare, e attirando, ancora una volta, l'attenzione di tutta la gente che andava, veniva e passeggiava per quell'immensa hall.. Il fratellino le si sedette accanto, seguito da Rei. La prese per le spalle, fissandola poi dritto negli occhi, ma non fece in tempo a parlare..

-Io.. cos'ho fatto di male?? L'ho amato con tutta me stessa, gli ho dato la mia fiducia.. e guarda cosa mi sta dando in cambio lui..!! bastardo.. verme..-KEIKO

-Keky, adesso basta!! Che è un verme lo sappiamo tutti, ma non devi abbatterti così, proprio perchè è un bastardo!-TAKAO

A quel punto, intervenne Rei, che in qualche senso si sentì colpevole di quello che stava succedendo: non ne faceva mai una giusta..

-keiko, non credergli.. è un pazzo.. non è nemmeno riuscito a farmi un ragionamento logico.. si è smentito da solo.. l'unico a non essere mai stato degno di niente qui è solo lui, e gliel'ho detto..  tu gli hai dato tanto, e io lo so..-REI

Lei sorrise..

-Grazie.. beh, a questo punto direi che.. devo proprio dimenticarmelo..-KEIKO

-Ecco brava.. tu lo sai quello che noi pensiamo di lui.. e quello che noi ti reputiamo..-TAKAO

-Sei una ragazza fantastica Keiko: non abbatterti per le parole di uno come Kei.. è fuori dal mondo..-REI

Kaky le asciugò le lacrime, per poi abbracciarla facendole appoggiare la testa sul suo petto.. morbido..

-Che bello morbido..-KEIKO

-O_o?? hey, non prendere in giro la mia ciccia!-TAKAO

-Scherzavo.. però sei comodo..-KEIKO

-Beh.. almeno quello -_-"-TAKAO

Rei sorrise, contento che Keiko si fosse calmata, anche se, nonostante tutto, alcune lacrime bagnavano ancora visibilmente la maglietta di takao. Lei era felice, perchè aveva vicino a sè una persona stupenda.. e degli amici fantastici.. Lo avrebbe dimenticato, avrebbe dimenticato il loro amore.. Con loro al suo fianco si sentiva forte.. specialmente con lui al suo fianco, il suo fratellino, per lei unico al mondo..

Lui prese ancora ad accarezzarle la testa, sotto gli occhi addolciti di Rei, che non potè a meno di farsi venire gli occhi lucidi di fronte a quella scena..

-Sei forte, lo so..-TAKAO

-Io.. non pensavo arrivasse fino a questo punto.. sembra quasi che mi odi.. ma io che ho fatto di male? Cos'ho fatto..?-KEIKO

-Non hai fatto assolutamente niente.. anzi si, hai fatto.. hai fatto troppo per un tipo come lui.. e che questo ti basti per farti capire che devi stargli alla larga..-TAKAO

Sentì la sorella annuire, prima di sprofondare nella sua maglietta, tenendola per un lembo, come..

-Proprio come i bambini..-REI

Il brunetto sorrise a quelle parole, dette sussurate dal ragazzo dagli occhi dorati: come aveva potuto Kei far soffrire una ragazza così.. così dolce.. così bella.. così fantastica.. Era un maledetto manichino senza cuore.. senza sentimenti..

la ragazza chiuse gli occhi, cadendo quasi subito in uno stato di dormiveglia.. Il fratellino le baciò dolcemente la testa, prima di dire a bassa voce al ragazzo accanto a lui...

-e pensare che io lo avevo sempre difeso.. perchè lei era felice.. avrei dovuto immaginarmelo..-TAKAO

-Dai takao.. come facevi a saperlo?-REI

takao sorrise: come faceva.. lo sapeva lui come avrebbe potuto fare..! Quei sogni.. quegli avvertimenti che lui aveva ignorato.. sua madre.. persino lei aveva cercato di dirglielo.. ma lui l'aveva zittita.. Scosse la testa: non doveva pensarci.. non più.. ormai quello che era successo.. era successo! Non poteva tornare indietro.. poteva solamente difenderla.. aiutarla.. e l'avrebbe fatto! Non le avrebbe mai più permesso di soffrire..

Improvvisamente, il ragazzo dagli occhi dorati gli fece una domanda, a bassa voce..

-Senti.. posso farti una domanda?-REI

-Umh.. certo..-TAKAO

-Ricordo di averla fatta anche a Keiko quella sera in cui la incontrai per le stradine di Tokyo.. ci eravamo appena conosciuti.. però voglio farla anche a te.. chissà che le risposte siano diverse.. però rispondi sinceramente..-REI

-Beh.. dimmi..-REI

-Ecco.. tu.. l'hai mai vista da un altro punto di vista?-REI

-In che senso, scusa?-TAKAO

-Nel senso.. che di solito da una grande amicizia nasce sempre qualcosa di più..-REI

takao sorrise, malizioso, arrossendo lievemente..

-Beh, ma noi non siamo amici..-TAKAO

Questa volta fu Rei a sorridere.. la stessa identica cosa che gli aveva risposto keiko! Ma quello di certo non voleva dire che la pensasse come lei.. Non volle accontentarsi della risposta: dovette ammetterlo, era un tipo molto curioso.. gli sarebbe piaciuto sapere se, anche se forse solo per una volta nella vita, anche per solo un istante, Takao l'avesse vista in un altro modo.. leggermente diverso..

-Lo so.. però.. ti è mai capitato di volerla come qualcosa di più? Anche se solo per un attimo..-REI

takao chiuse gli occhi... per qualche istante il cinesino temette di aver fatto un danno, anche se non si seppe spiegare cosa avesse poi detto di così tanto grave.. Forse takao l'aveva sempre vista con un occhio diverso.. e quelle sue parole lo avevano fatto sussultare dentro.. Forse lui era semplicemente una vita che cercava di farsene una ragione.. cercava di farsi una ragione riguardo al fatto che per lei, lui era un qualcosa di diverso da quello che lui avrebbe voluto essere.. o forse no? Se fosse stato davvero così, non sarebbe stato così semplice come in realtà sembrava.. Si, perchè lui non sembrava abbattuto, triste.. anzi! Aveva, per qualche tempo, difeso kei.. difeso la loro storia perchè.. perchè lei era felice.. e anche lui lo era..

Quei pochi attimi di silenzio sembrarono letali.. quell'attesa di una sua risposta sembrava agitarlo.. Hey, un momento! Però forse.. Ripensò a quello che era successo appena prima della colazione.. ripensò alla sua predica.. Che bisogno c'era di scaldarsi in quel modo se per lui, in realtà, lei fosse stata soltanto "una sorella"?? Gliel'aveva rinfacciato perchè.. perchè forse a lui piaceva! Lui.. l'amava.. No no.. cosa stava pensando?? Era normale che lui ci tenesse a lei al punto di farle notare il suo sbaglio! Ma che stava pensando?? Era incredibile come tutto quanto lo stesse mettendo in agitazione.. non seppe spiegarsi il perchè!

Non fece in tempo a finire di pensare.. Takao aprì gli occhi.. sorrise, in una mezza smorfia.. I suoi occhi sembravano.. quelli di un coniglietto impaurito, e sembrarono colpire molto Rei! Però, subito dopo, tornarono immediatamente seri: abbassò la testa, guardando Keky e continuando ad accarezzarle la testa, sentendola mugugnare..

-Takao.. ho detto.. qualcosa che non va?-REI

-No, tranquillo.. beh.. vuoi la verità no?-TAKAO

Rei annuì, sentendosi per qualche istante troppo invadente nei suoi confronti..

-Però, se non vuoi.. fa niente.. voglio dire, mi rendo conto..-REI

ma lui si girò, sorridendo, quasi scherzosamente..

-Si.. mi è successo..-TAKAO

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 50
*** Reason of life ***


Aveva gli occhi sognanti, eppure, in quello sguardo, Rei riuscì a vedere come un'alone di felicità, quasi come se stesse sorri

 

Aveva gli occhi sognanti, eppure, in quello sguardo, Rei riuscì a vedere come un'alone di felicità, quasi come se stesse sorridendo! Non riuscì a capire il suo stato d'animo, se sereno o triste, mentre con la mano destra continuava ad accarezzare la testa di Keiko.

La discussione sembrava essere morta lì, in quei gesti.. Takao non accennava a dire una parola: probabilmente, non voleva andare più a fondo della situazione! Forse, perchè gli faceva male.. o forse, solamente per non ricordare, per la paura di poter ricascare di nuovo in quel sentimento troppo grande per lui, che non voleva far crescere dentro, per la paura di perderla..

Il cinesino sorrise.. ci avrebbe scommesso! Ci avrebbe scommesso che quell'amicizia così profonda, almeno una volta, si fosse trasformata in un qualcosa di più..

Avrebbe voluto fargli una domanda, ma le parole furono subito interrotte da una risatina semplice del suo compagno di squadra..

Si zittì, all'istante, prima di sentire delle parole, dette proprio da lui..

-Si sta addormentando..-TAKAO

-Già..-REI

Tutto quello che riuscì a dire, perchè immediatamente dopo Takao tornò a parlare, con tono pacato, quasi impaurito.. le parole uscirono lentamente dalle sue labbra, mentre lo sguardo non accennava a muoversi, ancora fisso su di lei..

-Lei cosa ti ha risposto quella volta?-TAKAO

-Come scusa?-REI

-Intendo.. quando le hai fatto questa domanda, quella che hai fatto a me.. lei che ti ha risposto?-TAKAO

Rei sospirò.. aveva paura di ferirlo, dicendogli quello che keiko aveva detto quella notte! Era chiaro che, da parte sua, non c'era mai stato niente di più..Eppure, a lui non era mai parso che il suo compagno provasse ancora quel qualcosa di più nei suoi confronti, nei confronti della ragazza con la quale era cresciuto.. per il semplice fatto che era felice di vederla per prima felice impegnata in una storia con un ragazzo! Poteva metterci la mano sul fuoco: non stava recitando..

Non poteva mentirgli, punto e basta!

-Beh.. a dire il vero.. mi ha detto che lei non sarebbe mai riuscita a vederti come un.. un qualcosa di più..-REI

takao sorrise, ma i suoi occhi non erano tristi..

-Anche per me è così..-TAKAO

-Come? ma hai appena detto..-REI

-Lo so.. ho detto che mi è successo.. non che mi succede ancora..-TAKAO

Il cinesino scosse la testa, facendo nuovamente sorridere il brunetto di fianco a lui.. Cosa voleva dire? Se era veramente successo, se era successo che lui l'aveva vista, anche solo per una volta, in modo doverso.. se avesse provato anche solo per un attimo un sentimento più profondo per lei, non sarebbe riuscito a cancellarlo così, all'istante.. Un amore non si dimentica.. Era impossibile riuscire a vederla ancora come una semplice sorella.. Era innammisibile..

Non esitò a dire il suo parere: la discussione aveva ripreso vita, e non voleva ancora spezzarla..

-E' impossibile..-REI

-Cosa?-TAKAO

Questa volta il brunetto si voltò, guardando negli occhi il cinesino con aria interrogativa..

-Voglio dire.. se veramente ti è sembrato, anche solo per una volta, di sentire di... si, di amarla... non te lo saresti dimenticato così facilmente! Non saresti poi tornato a vederla come una semplice sorella! probabilmente.. non ti è mai successo veramente!-REI

Takao sospirò, abbassando lo sguardo.. I suoi occhi si fecero improvvisamente tristi: il ragionamento di Rei non faceva una piega! Era vero.. un amore, sebbene anche se solo provato per un istante, non si poteva dimenticare.. non si poteva cancellare.. Eppure, quel sentimento che quella volta provò.. che quel giorno sembrò pervaderlo.. era scomparso.. lui era tornato a vederla come una sorella.. o quasi..

Si ricordò per un istante il discorso fatto con lei, qualche giorno prima.. o forse di più! Stavano parlando d'amore.. e lei gli aveva chiesto se lui ne avesse mai provato.. e le rispose di no! Lui non aveva mai amato! Ed era vero! Quell'amore folle, sfrenato, senza limiti.. come quello della sorellona per Kei, non l'aveva mai sperimentato! E forse, quel "no" si riferiva proprio a quello.. Eppure, poteva dirsi sicuro di aver sentito un qualcosa di diverso, quella notte, nei suoi confronti..

-.. beh.. forse non è stato amore.. ma qualcosa di più e basta..-TAKAO

Il brunetto tornò a fissarla.. ormai era quasi andata! Nemmeno le loro parole sembravano svegliarla..!

Sorrise, senza rendersene conto.. quando altre parole uscirono dalle sue labbra, quasi istintivamente, come un monologo interiore.. stava parlando a sè stesso, ma allo stesso tempo a Rei.. Voleva parlare.. voleva dirlo! In quel momento, lei riusciva ad ispirare quei discorsi..

Con lo stesso sguardo sognante, ricominciò a parlare, sempre tenendo lo sguardo fisso su di lei.. Non importava se il cinesino lo avesse ascoltato o meno.. lui voleva dirlo..

-Ogni sera dormivamo insieme.. e ancora lo facciamo! Io, da piccolo, avevo paura del buio.. Che stupido vero?-TAKAO

Il brunetto scoppiò in una risatina malinconica.. Rei sorrise tristemente, rimanendo però zitto: voleva ascoltarlo..

-Allora mi aggrappavo a lei, e la tenevo stretta, la imploravo di non mollarmi.. stavo bene stretto nelle sue braccia.. E lei ogni tanto si arrabbiava, perchè non riusciva a prendere la posizione che voleva! Per non parlare quando le tiravo i calci mentre dormivo..! Ogni tanto anche adesso gliene tiro qualcuno, poverina..-TAKAO

Le scostò un ciuffo di capelli che le erano caduti davanti al viso, mettendoglielo delicatamente dietro all'orecchio, per poi proseguire, sotto gli sguardi addolciti di Rei: quel tono di voce con cui stava raccontando sembrava appartenere ad un'altra realtà.. una realtà più bella..

-Mi sembra ieri.. come mi sembra appena l'altro giorno quando abbiamo litigato, per una cavolata poi! Eravamo molto piccoli, e ci siamo arrabbiati a tal punto che lei mi ha preso per i capelli!-TAKAO

-Caspita!-REI

-Già.. mi sembra ancora di riuscire a sentire il male che mi aveva fatto..!-TAKAO

Il brunetto mollò per qualche istante il suo gesto d'affetto nei confronti della sorella per accarezzarsi nello stesso identico punto in cui lei, quel giorno, gli tirò i capelli.. Sorrise, prima di poggiare nuovamente la mano sul capo di lei, però rimandendo fermo questa volta..

-E' strano: eravamo molto piccoli ma mi ricordo tutto quasi alla perfezione di quel giorno! Beh.. poi abbiamo fatto pace.. siamo rimasti per quasi un'ora senza parlarci.. ma poi ci siamo abbracciati..e.. tutto come prima..-TAKAO

La vide muoversi, infastidita forse dalle loro voci; Takao tornò ad accarezzarle la testa, prima di proseguire incitato da Rei, a bassa voce..

-Continua..-REI

-Hey.. ti piacciono ben tanto le nostre avventure?-TAKAO

-Siete molto dolci..-REI

Gli occhi del cinesino si addolcirono ancora di più, e permisero alla gola del compagno di essere sorpresa un lieve nodo di malinconia.. Malinconia di quei momenti.. quando erano ancora entrambi innocenti e felici.. quando ancora la vera sofferenza non era mai stata provata..

-Un giorno, lei partì in gita con la scuola.. lei era già abbastanza grande, anche se non mi ricordo esattamente quanti anni avesse avuto.. ma io ero piccolo.. o.. più o meno! Insomma, non ricordo esattamente.. ma ricordo la sua mancanza..Era la sua prima gita, la prima volta che mi sono ritrovato senza di lei.. Furono solo 5 giorni, ma io ne sentì il peso come se ne fossero stati cento! Era orrendo svegliarsi la mattina e non vederla nel letto con me, tornare a casa da scuola sapendo che non saremmo rimasti insieme il pomeriggio.. E la sera addormentarmi senza la voglia di affrontare un altro giorno in quello stato.. Sono esagerato vero?-TAKAO

Il brunetto lo guardò, per la seconda volta, ancora sorridendo..

-No che non lo sei.. è normale per voi..-REI

Takao abbassò nuovamente lo sguardo..

-Eravamo sempre insieme, a parte quando eravamo a scuola. Vedi, proprio in quei giorni, mi sono reso conto di una cosa.. Certo, ti ho detto che ero piccolo, ma non tanto da non riuscire a capire le cose, non tanto da non riuscire a capire che io non l'avrei mai voluta perdere.. e nemmeno sentirla lontana da me anche per un solo giorno! Ed è anche per questo che ho voluto farla venire con noi!-TAKAO

-Ed è stato da quel momento che hai cominciato a sentire qualcosa di più?-REI

Il suo compagno fece una smorfia ironica, prima di continuare..

-Umh.. no.. non esattamente..-TAKAO

Fece una pausa, come per ricordare meglio quei momenti, per poi proseguire verso la parte più delicata..

-Passò molto tempo da quel momento, io poi sono cresciuto.. ma quella paura di dover fare  a meno di lei, un giorno, mi era rimasta.. quel pensiero fisso in testa di non volermi mai separare da lei.. e con gli anni, è cresciuto insieme a me, ed io gli ho sempre dato più importanza.. ma non voleva dire che ero geloso, assolutamente! Lei si mise con un ragazzo, un po' di tempo fa.. io avevo da subito capito che non era il tipo giusto per lei, ma lei era felice! E anche io lo ero.. capisci, io sono sempre stato contento di vederla insieme ad altri, perchè voleva dire che lei poteva amare qualcuno, poteva essere felice...-TAKAO

-Allora non è stato niente di ciò che pensi tu..-REI

Takao non gli lasciò nemmeno il tempo di finire che subito andò avanti a parlare..

-Si lasciarono e lei..-TAKAO

prese un lungo respiro: gli stava confessando il loro dolore più grande.. ma ormai ci era dentro, e non poteva più tirarsi indietro..

-..lei ha cercato di togliersi la vita..-TAKAO

Rei sobbalzò.. vide gli occhi del brunetto riempirsi di lacrime e subito abbassò lo sguardo su di lei, incapace di reagire di fronte a quella notizia.. Quando il suo compagno tornò ancora a guardarlo negli occhi, lasciando chiaramente intravedere l'alone di lucido che ormai si era creato..

-Non ti immagini nemmeno come io mi sia sentito.. Paura di perderla, per sempre.. e pensare che se fossi arrivato anche solo cinque minuti più tardi.. se solo non avessi sentito quel rumore provenire dal piano superiore.. lei a quest'ora non ci sarebbe più..-TAKAO

Rei non riuscì bene a comprendere il significato delle sue parole: non ne capiva il contesto, non sapeva come fosse andata realmente la vicenda.. Ma qualcosa riuscì a capire: qualcuno lo aveva aiutato a salvarla, qualcuno di molto più forte e potente di lui... e non fu il solo a pensarlo..

-Qualcuno ha voluto che la trovassi.. che riuscissi a salvarla.. perchè non voleva farmela perdere.. sapeva come io mi sarei sentito.. sapeva quanto io tenessi a lei.. E io non ho fatto altro che ringraziare quel qualcuno per tutta la mia vita! Vedi.. quel qualcuno non voleva dividerci..voleva che andassimo avanti a stare insieme.. e questo ha significato molto per me sai? Certe cose le capisci solo quando ci sei dentro..-TAKAO

-Vuoi dire.. che quel qualcuno vi avrebbe voluti vedere insieme anche nell'altro senso?-REI

-Beh, questo non lo so, ed è qua il punto! Io non sono ancora riuscito a capire cosa è stata quella cosa dentro che mi sono sentito.. quella notte.. perchè amore non era.. ma non era nemmeno la stessa cosa che avevo da sempre provato nei suoi confronti..Ma è stata anche un'altra la cosa che mi ha fatto male, tornando a quella sua azione, molto male.. Lei voleva andarsene da questo mondo, perchè non aveva più lui.. e allora.. io chi ero per lei?? Non ero nessuno.. non le importava niente di me, non le importava di lasciarmi solo..Cosa pensava, che un bigliettino con scritto che mi voleva bene riuscisse a consolarmi??-TAKAO

Qualche attimo di esitazione: il brunetto si asciugò le lacrime, per poi continuare, quasi a bassa voce, mentre Rei lo stava a guardare sempre più stupito e incuriosito..

-Non fare così.. a lei importa di te, non pensare minimamente una cosa del genere.. è stato solamente un colpo di testa.. ne sono sicuro..-REI

Takao non sembrò ascoltarlo, ma riprese a parlare, cercando di calmarsi in tutti i modi..

-Cosa vuole veramente quell'uomo lassù da noi? E perchè io non riesco a capirlo?..-TAKAO

-Dai calmati.. piuttosto, cosa intendevi con "quella notte"?-REI

Takao si voltò sorridendo, facendo comparire un sorriso malizioso sulle labbra di Rei, che subito lo ammiccò con lo sguardo, facendolo arrossire di botto..

-Hey ma che pensi? Non è stata una notte come.. come quella di..-TAKAO

-Si ho capito, stavo scherzando.. dai, vai avanti..-REI

Takao sospirò..

-Te la senti?-REI

Annuì..

 

FLASHBACK TAKAO

Era appena uscita dall'ospedale, dopo quella orrenda disavventura.. Era ancora debole: gli aflebi, le medicine che le avevano dato per farla riprendere, in realtà l'avevano solamente resa debole, sia moralmente che fisicamente! Quei bastardi.. avevano persino insistito per farle prendere degli psicofarmaci! Fortunatamente la madre si era opposta: lei non era pazza!! Era solo depressa, dannatamente depressa.. ma non pazza..!

Se ne stava stesa sul letto di casa sua, con le tapparelle leggermente abbassate: persino la luce del lampione acceso in piena notte, proprio di fronte alla finestra riusciva a darle fastidio..

I suoi occhi erano semichiusi, e il suo stomaco ancora in subbuglio.. non era riuscita a toccare cibo per l'intero giorno.. o meglio, si, c'era riuscita.. ma l'aveva vomitato subito dopo!

Si toccò il torace, sentendo sotto il palmo della sua mano le ossa ormai visibili a fior di pelle...Era dimagrita, dimagrita tantissimo.. Il suo volto, sebbene scuro, ora sembrava essere quasi bianco tanto era pallido! Era in uno stato pietoso, ma ormai, quanto meno, fuori pericolo..

Improvvisamente, sentì un rumore.. Aprì lentamente gli occhi e vide lui, il suo fratellino, ritto davanti alla porta semi chiusa alle sue spalle.. Lo stette a fissare sorridendo, fino a che gli occhi di lui non si riempirono di lacrime.. lacrime amare..

Lo incitò ad avvicinarsi.. aveva una gran voglia di abbracciarlo..

-Vieni qua..-KEIKO

Lui si avvicinò, quasi tremando, per poi sedersi a fianco della sorella.. Una lacrima gli scese in volto appena vide il suo viso bianco..

-Dai non piangere..-KEIKO

-Come faccio?-TAKAO

In un solo secondo, le fu addosso.. l'abbracciò, con timore però di farle male: era così magra che pensava di sgretolarla da un momento all'altro.. Pianse, bagnando il suo pigiama bianco come il suo viso, nel sentire quelle esili ossicina spuntare da ogni parte del suo corpo..

-Kaky..-KEIKO

-perchè hai provato a lasciarmi?? Cos'ho fatto io?? Non farlo mai più, ti prego..-TAKAO

Gli mise una mano nei capelli, dopo avergli levato il cappellino, cercando di calmarlo, ma non le fu facile..

-Tu non ti immagini.. cosa avrei fatto io..? Non conto davvero niente per te?? Non hai minimamente pensato che c'era ancora qualcuno che ti voleva bene?? Che sarebbe stato così tanto male a tal punto di voler morire al pensiero che tu te ne saresti andata per sempre??-TAKAO

Lei si sentì morire a quelle parole..

-kaky.. io.. scusami.. non sapevo..-KEIKO

-Come fai dire che non lo sapevi?? beh se non lo sapevi te lo dico adesso!! Io non potrei mai andare avanti a senza di te, perchè ormai sei fondamentale nella mia vita!-TAKAO

Si alzò a sedere, asciugandosi le lacrime.. cercò di calmarsi, vedendo l'espressione triste e malinconica della sorella.. Ma non aveva ancora finito.. La sua voce era spezzata dal pianto, ma non gli importava: sentiva il bisogno di andare avanti a parlarle..

-Io.. non voglio pretendere di essere chissà chi per te.. non voglio pretendere di essere la tua ragione di vita.. Però mi ha fatto male sapere che io, in quel momento, forse non sono contato niente per te.. perchè tu hai dimostrato di essere disposta a lasciarmi per.. per lui! Beh.. sappi solo che tu sei una delle mie ragioni.. io con te mi sento al sicuro.. a volte senza saperlo mi dai il coraggio di andare avanti.. e non avrei mai il coraggio di lasciarti..-TAKAO

Smise di parlare all'improvviso.. quello strano sentimento.. quella paura stranissima di non poter essere più al suo fianco, un giorno, tornò a pervaderlo.. uscì libera, in quelle parole.. Si rese presto conto che qualcosa stava cambiando.. Quella quasi insignificante sensazione che sembrava essere quasi un niente, una pazzia, stava crescendo, sempre di più.. e gli fece ancora più paura.. Aveva appena detto di voler essere più importante per lei del suo ex, il suo amato ex.. aveva detto che lei era una delle sue ragioni di vita.. aveva detto di non volerla mai lasciare..

La sorella rabbrividì, mentre una lacrima scivolò veloce dai suoi occhi.. il suo tentato suicidio non era stato niente in confronto a quella lama tagliente che non erano nient'altro che le sue parole.. quelle la stavano realmente uccidendo.. Aveva ragione a sentirsi in quel modo! Tutto quello che era riuscito a dimostrargli era solo menefreghismo! Si odiava, si odiava da morire!! Lui.. l'unica persona che le era sempre stato accanto.. come veniva ripagato..? Lei gli voleva bene.. troppo bene..

Si alzò a sedere a fatica, per poi tornare a guardarlo..

-Grazie kaky.. io.. sai, i medici volevano darmi degli psicofarmaci, ma mia madre non ha voluto.. e ha sbagliato ad opporsi.. perchè.. io sono davvero pazza!-KEIKO

Cominciò a piangere, ma lui non fece nemmeno in tempo a dire una sola parola, che lei ricomiciò a parlare..

-Sono una maledetta pazza! Tu mi sei sempre stato vicino, sei così dannatamente importante per me.. e guarda io come ti ricambio! Io.. non è vero che non conti niente per me..! vedi.. lo amavo tantissimo.. e.. in quel momento così drastico, così pieno di depressione.. mi sono lasciata andare.. ho messo lui al primo posto.. un qualcosa che ormai non ho più.. e.. beh è successo.. Ma.. mi rendo conto solo ora del mio gravissimo errore.. che non è stato quello di buttar giù qualsiasi cosa per sparire da questo mondo.. il mio errore è stato quello di mettere lui, una persona ingrata e senza rispetto, che forse non mi ha mai amato, prima di te.. che sei sempre stato al mio fianco, mi hai sempre aiutata.. e che mi vuoi bene.. Anche se solo per un attimo, un secondo.. Kaky, mi sento uno schifo! Ti prego perdonami!!-KEIKO

Prese a piangere, molto più forte di prima.. l'avrebbe perdonata...?

-Io ti voglio un bene dell'anima!! E' la verità!! Ma sono pazza.. sono solo pazza! perchè solo una pazza può fare certe cose!! però questa pazza ti ha sempre voluto bene..-KEIKO

Il brunetto rimase pietrificato per qualche istante.. ma non perchè dubbioso del suo volergli bene.. ma.. per la sua reazione, disperata..

-Ti prego anche tu.. non lasciarmi..-KEIKO

Le si gettò al collo, abbracciandola e baciando la sua guancia piena di lacrime.. Fu lui a rabbrividire, quella volta.. Gli era da sempre capitato di baciarla su una guancia, ma quel giorno.. in quella situazione, in cui si erano detti chiaramente o meno di voler stare sempre l'uno a fianco dell'altra, quel bacio aveva un qualcosa di diverso, che non riuscì cmq a spiegare..

Mille pensieri cominciarono a vagargli per la testa: dove sarebbero finiti, loro due? Alla fine di tutto, come si sarebbero ritrovati? Per la prima volta osò pensare a qualcosa di più tra di loro.. anzi, osò sperare..! Non seppe nemmeno lui il perchè di quel pensiero.. ma la voglia di stare con lei, per sempre..  di non volerla mai lasciare.. volevano solamente dire una cosa: le cose stavano cambiando.. ormai ne era sicuro! ma lei, come avrebbe reagito a quella notizia? Forse anche lei la pensava allo stesso modo.. o forse no.. Forse gli voleva bene nello stesso identico modo di come aveva da sempre fatto..

La strinse di più, desiderando di rimanere così per tantissimo tempo.. Non voleva staccarsi, stava bene nelle sue braccia.. pensò che mai le braccia di qualcun'altra sarebbero riuscite a farlo sentire così bene! ma cosa gli stava succedendo?

Le sussurrò dolcemente all'orecchio..

-Io voglio stare sempre con te..-TAKAO

Lei sussultò dentro, ma poi, intuendo il significato soggettivo delle parole del fratellino, rispose..

-Anche io voglio starti sempre vicino..-KEIKO

Una lacrima scese lentamente, rigando una guancia del ragazzo.. aveva risposto con troppa fermezza: aveva intuito quella frase nel senso sbagliato.. nel senso di sempre! ma quella frase non aveva l'intenzione di essere quella di sempre.. Beh, forse era meglio così.. Avrebbe rischiato di rovinare tutto, per una stupida ma immane sensazione.. stranissima.. mai sentita.. una sensazione che, fino ad allora, da quel giorno della sua partenza con la scuola, sembrava essersene sempre stata buona buona in fondo alla sua anima, senza nemmeno fare capolino più in su.. ma ora, il bisogno di sentirla vicino, la paura di non poterle mai più stare accanto, si stava facendo sentire come non mai..

Tremò, e non solo moralmente: Santo cielo, che cosa strana.. lei, la sua sorellona, si stava velocemente trasformando in qualcosa di più... Mai se lo sarebbe aspettato! In qualche senso, oltre a paura, gli fece anche "impressione".. Forse, non sarebbero mai riusciti, anche se per assurdo, ad essere una normale coppia.. che va in giro mano nella mano, che si ferma ad ogni parchetto a baciarsi.. No, forse non ci sarebbero mai riusciti! Eppure.. lui aveva bisogno di lei.. troppo bisogno.. Forse, quel bisogno estremo, quella voglia di stare per sempre con lei, c'erano da sempre stati! ma lui non era mai riuscito a dar loro il giusto peso, quello che stavano avendo in quel momento, di fronte a quella situazione,a quel pericolo scampato.. Chissà, magari quella disavventura aveva proprio quel compito.. quello di legarli di più, di far loro rendere conto quanto fossero stati importanti l'uno per l'altra.. Ma ne dubitò: lei sembrava essere la stessa di sempre, e per la prima volta, quello gli fece molto male..

Si staccò da lei, sentendo i passi della madre salire le scale..

La porta tornò ad aprirsi..

-Hey, è tardi, è ora di andare a dormire.. takao vuoi rimanere con lei? Un po' di compagnia le farà bene..-MAMMA KEIKO

Takao annuì..

-Grazie..-TAKAO

-Prendi pure uno dei miei pigiami.. ti andranno sicuramente bene..-KEIKO

-Lo spero..-TAKAO

La giovane signora chiuse la porta sorridendo, lasciando così nuovamente i due da soli..

Il brunetto si alzò lentamente dal letto per poi dirigersi verso il cassetto dei pigiami.. Ne estrasse uno, tutto rosa..

-Ti piace questo? Starei bene?-TAKAO

-Ti dona alla grande il rosa!-KEIKO

-^__^"-TAKAO

Lo indossò alla svelta, per non far aspettare troppo la sorellona; si infilò sotto le coperte con lei, dandole nuovamente un bacio per la buona notte, rabbrividendo ancora..

-Buona notte..-TAKAO

-'Notte Kaky.. e.. ascolta.. Ti voglio bene, non scordarlo..-KEIKO

-Anche io.. più di quando ti possa immaginare..-TAKAO

Lei non riuscì bene ad interpetare il significato di quelle parole, ma annuì sorridendo.. Spense la luce, chiudendo poi gli occhi, fino a che, un attimo dopo..

-keky..-TAKAO

-Si? hai paura del buio?-KEIKO

-ma no >.<" Ecco io.. posso starti vicino?-TAKAO

-Cos..?-KEIKO

-Ti prego..-TAKAO

Che richiesta strana, pensò lei.. ma annuì.. l'idea non le dispiaceva, dopo quello che avevano passato..

-Certo..-KEIKO

-Grazie..-TAKAO

le si avvicinò, lentamente, e poggiò la testa sul suo petto, mentre con un braccio la strinse per la vita..Lei lo strinse a sua volta, sorridendo: le sembrava di essere tornata indietro nel tempo..

ma lui non sorrise come lei.. per poco, quella lacrima ladra non scese dai suoi occhi, ormai tristi e pieni di altre lacrime.. Pregò.. pregò con tutto il cuore che quel qualcuno lassù stesse ascoltando la sua richiesta.. la sua richiesta disperata e forse impossibile: voleva svegliarsi, l'indomani, senza sentire più quella sensazione.. stranissima.. non ricambiata.. perchè faceva male.. voleva tornare a vederla come una volta, a volerle bene come una volta.. sperando che quegli attimi fossero solo stati attimi di sua pazzia.. Perchè non poteva essere.. non doveva essere..

FINE FLASHBACK

 

 

-..e poi?-REI

Il brunetto sospirò, senza notare gli occhi di Rei ormai lucidi come i suoi: quelle parole lo avevano estasiato..

-Poi.. che ti devo dire? Lei non ha mai ricambiato, ne sono sicuro.. e lentamente, un po' perchè siamo tornati alla nostra solita vita quotidiana.. un po' perchè quel momento cominciava a pesare sempre di meno.. un po' perchè momenti così drammatici, nei quali ci eravamo sentiti quasi in dovere di dire quello che provavamo, che volevamo, non ci furono più.. Insomma, lentamente ho ricominciato a vederla come la Keky di sempre..-TAKAO

Qualche attimo di silenzio..

-lei lo ha mai saputo?-REI

-No.. mai.. e mai lo saprà.. perchè ora è tutto come prima!-TAKAO

-ne sei davvero sicuro?-REI

Takao guardò il soffito, socchiudendo gli occhi, per poi rispondere..

-Si, ne sono sicuro..-TAKAO

-Non mi sembri tanto convinto..-REI

Lo vide girarsi verso di lui, con fare ironico e forse irritato allo stesso tempo, e solo allora capì che era meglio smetterla..

-Ok, scusami..-REI

-Hey guys!!!-MAX

-Mmmhhh... Max..-KEIKO

-Si è svegliata..-REI

la ragazza si alzò, ignara di tutto, ma consapevole che quel biondino l'aveva appena svegliata dal suo dolce sonno..

-Uff.. Max..-KEIKO

L'americano si avvicinò, insieme al professore, e la guardò sbigottito..

-Stava dormendo..-TAKAO

-Ah.. ^_^" Scusa..-MAX

-Ma ti pare..-KEIKO

Si stropicciò gli occhi: solo allora riuscì a mettere a fuoco tutta la scena; Rei non aveva più quell'alone rossastro in viso, per fortuna.. o altrimenti quei due lo avrebbero riempito di domande! Un po' gli dispiaque tenerli fuori da alcune loro discussioni, ma certe cose era meglio tenerle in un cerchio ristretto, per non permettere che costituissero un peso per l'intera squadra.. di certo non per cattiveria!

-Beh ehm.. che si fa?-MAX

-In che senso?-TAKAO

-Qualcosa dovremmo pur fare, a meno che tu non preferisca rimanere qua a poltrire fino all'ora di pranzo!-PROF K

-Ehm.. a dire il vero la mia idea era proprio questa.. ^^"-TAKAO

La sorella gli lanciò un'occhiataccia, prima di alzarsi in piedi stiracchiandosi la schiena per poi dire..

-Io direi di andare a fare una bella corsa!-KEIKO

-Giusto, bella idea!-REI

-Uffaaaa..-TAKAO

-Takao!! Devi mantenerti in forma!-KEIKO

-Si si va bene... che pizze..-TAKAO

-Voi cosa fate?-KEIKO

Max e il prof si guardarono in faccia interrogativi..

-Io vengo!-MAX

-Io.. magari rimango qua ad elaborare..-PROF K

-No, la legge è uguale per tutti!!-TAKAO

-Cosa c'entra? -_-"-KEIKO

-Beh.. hai capito!-TAKAO

-No, tu non hai capito: il prof non ha un torneo tra poco, tu si!-KEIKO

-ma ce l'hai con me?? >.<"-TAKAO

-Che barba che sei..-KEIKO

-Hey ascoltate, e Kei?-MAX

Tutti quanti si girarono verso il povero biondino, guardandolo storto, compresa Keiko, che fu forse l'unica a divorarlo con un solo sguardo..

-Che ho detto..?-MAX

-Niente.. vai tu ad avvertirlo..Io.. non mi va tanto..-KEIKO

A quel punto, il prof si fece avanti, irritato..

-ragazzi.. non è giusto adesso fare così.. è pur sempre un nostro compagno di squadra! Dobbiamo convivere insieme, quindi, per favore..-PROF K

-Qua nessuno ha detto niente..-REI

-Infatti.. ho solo detto che io non vado a chiamarlo..-KEIKO

Il ragazzino sospirò.. da keiko c'era da aspettarselo! Poverina, dopo quello che le aveva fatto.. ma dagli altri.. quegli sguardi.. Non era per niente il modo migliore per iniziare una convivenza, anche se forzata..

Alzò le spalle, sperando che tutto di sarebbe messo a posto al più presto, o forse ne sarebbe andata della vittoria al torneo cinese valido per la classificazione ai mondiali.. e non ci voleva!

Rei stava fermo a fissare Takao e keiko.. che strano.. eppure se lo sarebbe aspettato.. ma se quel sentimento era davvero tanto forte, non avrebbe abbandonato il suo compagno.. non per sempre.. Forse sarebbe tornato.. o forse c'era ancora, ne era sicuro.. anche se magari lui sembrava averlo rinchiuso da qualche parte, al silenzio, e non riusciva più a sentirlo.. però c'era..!

Sorrise, in silenzio.. a lui piaceva ancora da morire Keiko.. ma dovette ammettere, per una volta, stupendosi quasi di sè stesso, che sarebbe stato contento di vederla cambiare i suoi sentimenti per Takao, sebbene non riuscì a capirne il perchè.. sebbene forse quel pensiero non si sarebbe mai avverato..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 51
*** Cameriere, Champagne! ***


Gli allenamenti erano finiti, finalmente

Gli allenamenti erano finiti, finalmente.. Era tarda sera, era quasi l'ora di cena, e i 5 ragazzi più Keiko dovettero affrettarsi per riuscire a prendere l'ultimo autobus che passava e che li avrebbe portati all'hotel; si erano ritirati in un luogo appartato, per gli allenamenti, dove nessuno sarebbe riuscito a vedere "strane luci" che non erano altro che i loro 4 bitpower! Certo, non tutti potevano vederli, ma il Prof K pensò bene che era meglio non rischiare!

Takao si svaccò completamente su un sedile, sbuffando sonoramente e facendo voltare le poche persone che c'erano con lui su quell'autobus. Come previsto, non mancò il "dolce tocco" di qualcuno..

SCIAFF!

-Hey!! ma sei matta?? Cos'ho fatto?? E poi non prendermi sempre in testa se no il mio cervello si danneggia!-TAKAO

"E' già danneggiato imbecille.."KEI

Kei, come previsto, aveva trovato un sedile libero in fondo, e pensò bene di andarsi a sedere laggiù, lontano dal resto del gruppo: non aveva voglia di sentire ancora la sua voce! Era già stata una tortura per tutto il pomeriggio o quasi, nonchè per quella corta oretta di pranzo, dove aveva avuto l'onore di notare qualche sguardo nervoso e irritato provenire proprio da lei, la sua amata.. Era riuscito a calmarsi, poco prima, ma quegli sguardi lo fecero ancora una volta tremare dentro.. Lei sembrava odiarlo con tutte le sue forze, molto di più di quello che era sempre stata solita fare, da quel giorno..! Sembrava quasi mangiarlo con gli occhi, divorarlo lentamente.. dopo averlo ucciso nel peggiore dei modi con tanto di tortura..

Aveva finito il più in fretta possibile il suo pranzo, e poi era uscito, tornando nello stesso parchetto del giorno precedente, senza però vedere più quei bambini giocare con i loro bey.. senza più vedere Akio! Beh, in effetti forse era stato meglio così: non aveva dovuto smentirgli il discorso fatto poco tempo prima.. anche se ormai si era reso perfettamente conto che, anche se l'avesse visto, non gli avrebbe detto niente.. L'amore era importante.. non poteva negarlo..!

ma quegli sguardi non lo abbandonarono.. non lo abbandonarono per tutto l'allenamento.. non lo stavano abbandonando nemmeno in quel momento! Si certo, lei non lo stava guardando.. ma ormai quegli occhi furiosi e pieni di disprezzo come non mai erano impressi a fuoco nella sua mente.. un fuoco difficile da domare.. figuriamoci da spegnere!

Una poteva essere la causa: quel maledetto cinese le aveva raccontato tutto.. tutto quello che era successo tra loro due quella mattinata, e forse tutto quello che lui gli aveva detto.. Tutto?

Spalancò gli occhi, buttando la testa all'indietro, poggiandola sul sedile con violenza.. no, non poteva averle detto tutto! Non poteva averle detto quello che era saltato fuori da quella discussione.. quella verità orrenda, che mai avrebbe voluto far uscire da sè stesso.. Lei non poteva sapere della sua gelosia.. di quella frase detta per salvarsi.. Non poteva!

Tornò ad alzare la testa, fingendosi tranquillo e cercando di guardare di sottecchi la ragazza: ora sembrava tranquilla.. ma in realtà non era così, e lui lo sapeva benissimo! dannazione, lei non poteva sapere!! Sarebbe voluto andare ancora là, da quel cinese.. prenderlo per il colletto per farsi confessare quello che le aveva detto, per confermare le sue supposizioni.. Ma non poteva.. anzi, poteva dire di poterne fare a meno.. ora era tutto maledettamente visibile: il suo sguardo d'odio sembrava parlare da solo!

lei non poteva saperlo... non doveva.. Non doveva sapere la verità.. Ma ormai si rese conto che era troppo tardi..

Chissà come aveva reagito al momento..? Chissà se era stata felice di sapere che lui la voleva ancora per sè.. oppure.. se era stata orrendamente schifata da quella storia, da quel suo desiderio? Sorrise sarcasticamente, lasciando trasparire un alone di malinconia da quel sorriso: se ne fosse stata felice, a quest'ora sarebbe tornata da lui.. e invece.. stava là, con gli altri, a far finta di niente.. mentre poco prima lo aveva divorato con lo sguardo.. La verità era che a lei non importava più niente di lui.. lo disprezzava per quello che aveva fatto.. si, forse lo amava ancora, forse.. ma non l'avrebbe mai perdonato, forse per la stessa causa per la quale lui non sarebbe mai tornato da lei: orgoglio..

Abbassò il capo, stringendo i denti.. quella maledetta vocina stava tornando dentro di lui.. non voleva sentirla, non voleva per niente! ma era come obbligato a sentire quelle parole, dannose per il suo gelo.. Sembrava dirgli: "Ma ti rendi conto che vi state girando intorno come due stupidi? Lei forse ti ama ancora.. ma per lo stesso tuo motivo non si fa avanti.. che cosa orrenda l'orgoglio vero? Qualcuno dovrà pur decidersi a fare il primo passo per spezzarlo..".

battè un pugno sul sedile vuoto accanto a lui, facendo voltare l'uomo che gli stava seduto davanti; gli rivolse uno sguardo irritato, lo stesso col quale guardava sempre la gente che non si faceva gli affari propri, e lui si girò al volo.

maledetta voce! Ma chi le dava il permesso di suggerirgli quelle stupide parole..? parole illusorie, certo.. perchè lei non lo amava! Non lo amava più, e basta! lei non era una maledetta orgogliosa come lui.. lei era diversa.. lei era speciale.. E perchè tornare da lei, indotto da quella stupida voce illusoria, se lei non lo amava più? Per sentirsi dire "Sparisci"? No di certo! Lui non avrebbe fatto proprio un bel niente..

Le voci forti provenienti dal davanti lo distrassero dai suoi orripilanti pensieri..

-Ma che gliene frega alla gente se sbuffo??-TAKAO

-Potresti solamente farlo in modo più fine!!-KEIKO

-Dai keiko.. Takao è fatto così, dovresti saperlo..-MAX

-Uff, meno male che qualcuno mi difende..-TAKAO

max sorrise, per poi poggiare una mano sulla spalla a Keiko, seduta vicino a lui..

-Come va?-MAX

parlava a bassa voce..

-Meglio grazie.. e Max.. grazie per.. per il discorso di prima..-KEIKO

 

 

FLASHBACK

Keiko guardò spazientita l'orologio: erano appena le 5.. dovevano passare ancora due ore prima che il Prof potesse dare la libera uscita.. ma che cosa era venuta a fare lì lei? Doveva allenarsi..? No, per niente.. Doveva solo cercare di prendersi una bella insolazione! Proprio bel posto aveva scelto quel ragazzino, furbo come non mai: piena campagna.. non un albero che facesse ombra..

Si tolse la bandana, asciugandosi le goccie che le scendevano sulla fronte, per poi guardare come stavano procedendo gli allenamenti: il suo fratellino stava sfidando Rei, mentre Kei.. Spostò lo sguardo più in là, vedendolo seduto distante da lei, per i fatti suoi, a rimirare il suo Dranzer.. Voleva per caso farci un figlio con quella trottola?? Chissà, ne sarebbe stato capace!! Gli lanciò un'occhiataccia piena di disprezzo, forse tanto gelida come le sue.. fino a che non lo vide voltarsi verso di lei, probabilmente infastidito dal peso che i suoi occhi sembravano far gravare su di lui.. Lei si girò di scatto, mantenendo però quell'aria gelida e piena d'odio: dopo quello che aveva detto e fatto, quella mattinata, quello era l'unico modo in cui poteva guardarlo, quel bastardo! per la prima volta, non gli fu molto difficile guardarlo in quel modo.. anzi! Sembrò quasi facile!

Kei sentì un nodo stringersi in gola; chiuse in un pugno il suo bey, cercando di scaricare il dolore che aveva fatto quell'occhiataccia, per poi abbassare il capo freneticamente, cercando di fare l'indifferente, come suo solito.. Ormai sembrava riuscirgli quasi alla perfezione!

La ragazza sospirò: quel caldo estenuante le impediva persino di pensare.. per fortuna! Almeno una cosa buona c'era in quella giornataccia.. o almeno così si prospettava essere!

Stette per sdraiarsi sull'erba, quando sentì qualcuno avvicinarsi: subito pensò al fratellino, ma quando aprì gli occhi dovette ricredersi..

-max!-KEIKO

Il biondino le rispose con un sorrisino ebete.. Si mise a sedere accanto a lei, sorridendo, rendendola quasi dubbiosa, per poi dire, dopo una breve pausa..

-Ti ricordi quello che ti ho detto ieri?-MAX

-A che ti riferisci?-KEIKO

-Beh.. che se volevi parlare con qualcuno, potevi contare su di me..-MAX

-Ah beh.. si certo..-KEIKO

La ragazza non riuscì subito a capire dove volesse arrivare: ormai il suo cervello si stava affumicando sotto quel sole cocente..

-Beh ecco.. il fatto è che ti vedo strana in questi giorni..-MAX

L'americano sorrise, sperando di non infastidirla: per un momento, gli sembrò quasi di impicciarsi nei suoi affari, affari che probabilmente non voleva che lo riguardassero.. Però voleva aiutarla.. tutto lì..

Keiko sorrise in modo ironico, prima di rispondergli:

-Beh, come dovrei essere dopo quello che è successo?-KEIKO

Max inclinò la testa da un lato, per poi annuire..

-Capisco..-MAX

-Sai.. non è facile vederlo tutti i giorni, cercare di far finta che non sia successo niente.. cercare di dimenticare.. E' stato un bruttissimo colpo per me lo sai?-KEIKO

Lo guardò molto rattristata, facendogli abbassare lo sguardo..

-Lo so..-MAX

-Pensavo lui fosse una specie di salvatore per me.. mi aveva fatto ancora una volta credere che quella cosa chiamata "amore" esistesse veramente..-KEIKO

-Ma esiste..-MAX

-Si.. peccato che anche questa volta mi si è distrutto sotto gli occhi..-KEIKO

Fece una pausa, per poi riprendere, sotto lo sguardo attento del suo amico..Gli stava facendo piacere che lei si stesse aprendo con lui.. In quel momento arrivò al punto di pensare che, in fondo, non era così tanto acida e antipatica come gli aveva da sempre fatto credere!

-Mi sentivo terribilmente legata a lui, in ogni minima cosa.. ci eravamo promessi di stare per sempre l'uno al fianco dell'altra.. Lo amavo da morire..-KEIKO

-E lo ami ancora?-MAX

Keiko lo guardò, sbalordita..

-Bella domanda sai.. Cmq io..-KEIKO

Socchiuse gli occhi, per poi tornare ad aprirli lentamente; lo fissò dritto nei suoi di occchi, stranamente decisa..

-No.. io.. non lo amo più!-KEIKO

-Umh.. sicura?-MAX

-Max.. per favore.. lo sai benissimo..-KEIKO

-Cosa?-MAX

-Anche se solo una parte di me lo stesse amando ancora... io non posso amarlo! Non dopo quello che ha fatto.. e non dopo quello che ha detto.. io.. lo odio!!-KEIKO

-Hey avanti! Non fare così.. Odiare è una parola grossa..-MAX

-Ma è esattamente quella giusta! Non posso fare altro che odiarlo.. Dimmi, che gli ho fatto io di così tanto grave, me lo sai spiegare??-KEIKO

Il biondino scosse la testa in segno negativo.. in effetti aveva ragione..

-Ecco.. lui mi ha abbandonata per niente! Dio, ci fosse stato un motivo almeno.. ma niente.. tutto andava alla grande tra noi due! Tutto!! E' solo un bastardo! E io non lo perdonerò mai!-KEIKO

La guardò negli occhi: non era scesa nemmeno una lacrima per quel ragazzo tatuato seduto distante da loro.. nemmeno una.. quando invece, anche solo un giorno prima, era sicuro ne sarebbero scese almeno cento.. Qualcosa non andava.. qualcosa era cambiato..

-Ascolta Keiko.. non voglio farmi troppo gli affari tuoi, ma.. è successo ancora qualcosa tra voi due?-MAX

Lei lo fissò, priva di espressione.. dirglielo? O non dirglielo? Se glielo avesse detto.. se solo gli avesse detto quello che era successo tra Rei e quel bastardo quella mattina, gli avrebbe anche dovuto dire quello che era successo la nottata precedente.. E poi sarebbe stata come una catena.. Lui di sicuro lo avrebbe detto al Prof, e finalmente tutti lo avrebbero saputo.. No, non poteva dirglielo: aveva promesso al fratellino e a Rei di non dire niente.. Però Max era così gentile nei suoi confronti..

-Beh.. diciamo solo che ha detto chiaramente che io non sono mai stata degna di quello che lui mi ha dato..-KEIKO

Abbassò lo sguardo, sperando che non le avesse chiesto niente di più! Quello era tutto ciò che poteva dire..

-Solo?-MAX

-Beh.. ma come solo? Ma non ti rendi conto di quello che ha significato per me quella frase?? Cosa mi ha dato lui?? Dolore.. sofferenza.. mentre io l'ho amato.. tantissimo.. e poi io non sarei stata degna di quello che mi ha dato?-KEIKO

Sorrise, sarcasticamente...

-Umh beh.. forse però ha ragione..forse intendeva dire che non ero degna di soffrire.. uuuhh.. mi si sta sciogliendo il cuore.. >.<-KEIKO

max sorrise, tristemente.. sapeva che il significato della frase di Kei non era quello... e sapeva, in fondo, cosa avesse significato per lei.. Già, lei... la verità era che aveva ben altri motivi per odiarlo: quello schiaffo, dato a Rei.. cosa c'entrava lui, poverino?? Perchè solo lui?? Perchè, a quel punto, non l'aveva tirato anche lei un bel ceffone?? Perchè quel bisogno d'odio nei suoi confronti? Cosa voleva ancora da lei? La voleva tutta per se, come una bella bambolina da far soffrire, ridendo nel vederla nel dolore? No caro.. non gliel'avrebbe mai permesso.. Mai avrebbe soddisfatto quella sua voglia estremamente schifosa..

Qualche attimo di silenzio..

-Max..-KEIKO

Lui si girò, guardandola sorpreso..

-Dimmi... io.. cos'ho fatto? Tu sapresti spiegarmelo?-KEIKO

Ora gli occhi della ragazza erano tristi, e gli fecero una gran tenerezza..

-Io.. tu.. non hai fatto niente.. tu lo amavi..-MAX

-Grazie..-KEIKO

-ma..-MAX

-Io lo dimenticherò.. non m'importa più niente di lui..-KEIKO

-Brava.. è così che si ragiona.. devi reagire keiko.. non lasciare che un tipo che ti ha trattata così, oserei dire da schifo, ti rovini la vita.. Guarda avanti.. Questa non è una storia degna di un tuo ricordo..-MAX

La stessa cosa che aveva da sempre pensato lei.. Gli sorrise, per poi abbracciarlo, facendolo arrossire visibilmente..

-Grazie Max.. E scusa per come ti trattavo..-KEIKO

-Ehm.. acqua passata.. ^///^-MAX

Kei si voltò verso di loro: cosa voleva ora? Voleva portarsi a letto anche quell'americano?? Fece una smorfia di disprezzo.. Sapeva che quello era solo un pensiero che era passato per la sua testa solamente per cercare di dargli una scusa per non soffrire a quella visione.. quasi per accendere lo stesso disprezzo nei suoi confronti come lei stava facendo con lui.. Max le era vicino.. tutti le erano vicino.. meno lui.. lui che una volta era il primo.. Ma ormai era tutto finito.. Molto probabilmente non era nemmeno più l'ultimo!

FINE FLASHBACK

 

Lui sorrise, ancora imbarazzato:

-ma di che.. te l'ho detto, se vuoi parlare con me, io ci sono..-MAX

Fece sorridere anche lei: era inutile, sprizzava felicità da tutti i pori quel ragazzino.. Dovette ammettere che era anche quasi divertente! Si dispiaque ancora una volta per non avergli confessato l'intera faccenda.. avrebbe coinvolto forse anche una sola persona in più, cioè lui: in fondo, poteva tranquillamente dirgli di tenere la bocca chiusa.. Ma in quella piccola squadra, una sola persona in più erano come tre! Non poteva..

La ragazza si alzò all'improvviso: aveva riconosciuto la strada che portava all'hotel e decise che era ora di premere il pulsante per prenotare la fermata. Subito gli altri seguirono il suo esempio, ma, appena prima che Max si potesse alzare, fu bloccato da una mano che gli premeva sulla spalla.. Pensò subito a Kei, non seppe perchè.. poi però alzò lo sguardo e vide..

-Takao! Che succede?-MAX

Lo fissava serio, senza dire una parola.. lo fece quasi preoccupare..

-hey che c'è?-MAX

Improvvisamente..

-Mpf.. eheheh.. MHUAHAHAHAH!! XD-TAKAO

-O.o"-MAX

-Che faccia!! Ti ho fatto spaventare eh??-TAKAO

-.. -_-°°°°-MAX

-Ascolta... seriamente.. volevo ringraziarti per aver parlato con keky.. vedi, è importante che gli stiamo vicini...sta molto male.. forse troppo per uno come..-TAKAO

Max gli sorrise..

-Lo so.. bah, non ti preoccupare, lo faccio volentieri!-MAX

Takao annuì, prima di levargli la mano dalla spalla permettendogli così di alzarsi, per poi raggiungere la sorellona già vicina alla porta dell'autobus. kei fu l'ultimo ad alzarsi.. senza un particolare motivo..! Voleva stare solo, come sempre.. non voleva vederla.. non voleva sapere, attraverso il suo sguardo, di essere ormai odiato.. Non poteva sopportarlo..

 

*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*

 

-Allora, secondo i miei calcoli.. umh.. Takao devi cercare di migliorare la resistenza, Rei la difesa, Max l'attacco..e Kei.. umh, direi che è a posto così..-PROF K

Il ragazzo tatuato sorrise compiaciuto, in modo quasi odioso, chiudendo gli occhi, mentre il sottofondo era animato dal brusolio della gente nella sala da pranzo e dal ticchettìo dei tasti del computer del Professore..

keiko lo guardò nuovamente disgustata... era felice.. si perchè era soddisfatto che la cosa più importante per lui, quella sua trottola, fosse stata in gran forma..! Solo quello riusciva a renderlo felice! Fece una smorfia, abbassando il capo, mentre sentiva un nervoso quasi incontenibile crescerle dentro.. Cercò di metterlo a tacere, sospirando sonoramente, facendo voltare il fratellino seduto a fianco a lei, che pronto le mise una mano sulla gamba per calmarla..

-Prof.. metti via quel computer.. stanno arrivando le prime portate!-KEIKO

Il prof si voltò per un istante verso i due camerieri che stavano camminando verso il loro tavolo con tanto di piatti prelibati in mano, per poi chiudere finalmente il suo Dizzy mettendolo sotto il tavolo, accanto alla sua sedia.

-Mamma mia che fame.. *ç*-TAKAO

Il brunetto si avventò subito sulla sua portata, riuscendo a farla fuori in tempo assolutamente da record. Gli scappò un singhiozzo fortunatamente silenzioso, mentre sul suo volto era dipinta un'espressione beata e felice.. Era in paradiso, pensò la sorellona!

Sorrise, nel vederlo semi-steso su quella sedia con una mano sullo stomaco.. per la prima volta sorrise..

-Sei già pieno?-KEIKO

-Eh? Si.. mi sembra..-TAKAO

-Devi essere in forma per domani.. mi raccomando... Mettiti bene in forza!-KEIKO

-O.o" Non ci credo.. per la prima volta mi dici di andare avanti a mangiare..-TAKAO

-Sarà che il sole mi ha dato alla testa..-KEIKO

-beh, dovrebbe darti alla testa più spesso allora!-TAKAO

->.<"-KEIKO

La sorellona fece per andare avanti a mangiare, ma subito fu interrotta dalla voce del professore..

-Hey, ma dov'è il presidente?-PROF K

-Mi sembra che stamattina avesse detto che aveva organizzato una cena di lavoro con dei suoi colleghi venuti in Cina per il torneo..-MAX

-Ah.. capisco..Oh si, me ne ero dimenticato >.<"-PROF K

Si sentì un sospiro agitato.. era Max..

-Già.. è già domani il torneo.. sono tesissimo..-MAX

Rei lo ammiccò con lo sguardo, prima di alzarsi in piedi da gran dittatore per dire, con tono serio..

-Siamo tutti tesi qua dentro.. ma non serve esserlo adesso, quindi..-REI

Tutti lo stavano a guardare sopresi, non capendo dove volesse arrivare con quell'aria seria..

-..io direi di.. svagarci un attimo.. ^__^-REI

Takao e sorella si guardarono in faccia, sbalorditi, fino a che Keiko chiese:

-Ehm.. svagarci in che senso?-KEIKO

-Beh.. io direi di festeggiare.. Ordiniamo qualcosa da bere? Non so uno spumante.. un qualcosa.. Tanto va sul conto della BBA!-REI

max sembrò eccitato all'idea: non aveva mai toccato un goccio d'alcool, e l'idea lo eccitava a morte!

-Io ci sto!-MAX

Qualcuno però non era dello stesso parere, e subito il cinesino se ne accorse.. Keiko lo squadrò da cima a fondo con aria irritata, per poi dire..

-Rei.. ma sei diventato matto? Non ti ricordi..? L'alcool non ti fa..-KEIKO

Ma lui la fermò subito, per evitare che potesse dire cose di troppo.. In fondo, non tutti sapevano della sua disavventura, e mai avrebbe voluto la sapessero..

-Si ecco.. ma.. lo spumante è leggero..-REI

A quel punto intervenne Takao, irritato quanto la sorella..

-No Rei.. non rischiare.. tu non lo reggi.. e penso qua nessuno lo regga...-TAKAO

A quel punto, fu proprio il ragazzo dagli occhi dorati a irritarsi, forse più di loro.. Appoggiò le mani sul tavolo, nervoso, per poi dire, cercando di mantenere la voce ad un livello sopportabile..

-Ascoltate.. non vogliamo ubriacarci alla morte.. io voglio solo festeggiare.. cosa pensate, che un bicchierino di champagne vi dia alla testa?? Se fosse così, tutta quella gente che ai matrimoni festeggia sarebbe ubriaca persa! E' il vino più leggero che ci possa essere, fidatevi..-REI

I due si guardarono in faccia dubbiosi.. in effetti era vero.. Takao non aveva mai assaggiato dello spumante, però la teoria di Rei sembrava essere giusta..

-Beh.. però.. ha ragione..-KEIKO

Rei la guardò con aria interrogativa..

-Al matrimonio di mia zia non mi sono per niente ubriacata con lo champagne.. è leggero.. ma io parlo per me.. voi non so.. non ne avete mai provato, non vorrei..-KEIKO

-ma dai Keiko.. cosa vuoi che ci faccia? ha ragione Rei, dobbiamo festeggiare!-MAX

Takao abbassò lo sguardo.. forse avevano ragione.. Alla fine, stavano per affrontare un torneo.. un torneo importante..! Erano arrivati fin lì e non avevano ancora nemmeno festeggiato, quando invece ne sarebbe valsa la pena eccome!

Spostò lo sguardo verso Keky, sentendosi osservato.. Stette a fissarla serio per qualche istante: si, in fondo nessuno aveva mai perso la testa per un bicchierino di spumante.. Però.. qualcosa lo rendeva nervoso.. E se avessero esagerato..?

-Dai takao, lasciati andare..-MAX

Il brunetto dovette ammettere a sè stesso che l'idea dell'alcool in sè non lo attirava... eppure, alle feste, agli eventi, era una cosa normalissima.. E in fondo aveva voglia anche lui di festeggiare.. Ma Rei.. dopo quel giorno..

Il cinesino capì al volo il suo stato d'animo, e subito lo rassicurò..

-Takao, tranquillo.. ho imparato la lezione..-REI

Lo guardò serio come non mai, riuscendo a farlo sorridere..

-E va bene..-TAKAO

-Wonderful! Per voi va bene ragazzi?-MAX

Il ragazzino si voltò verso il professore e Kei, che non avevano spiaccicato nemmeno una parola.. il prof annuì timidamente: quella idea lo attirava, ma era sempre alcool, e la sua mente lo portava a pensare che se avesse accettato con più entusiasmo lo avessero preso per un alcolizzato..

Kei rimase pensieroso.. non aveva voglia di festeggiare.. Però qualche goccetto, magari, lo avrebbe aiutato a distoglierlo dai suoi pensieri..

Annuì con un'alzata di spalle, per non dare troppo nell'occhio..

-bene! Cameriere!!-REI

Il ragazzo dai lunghi capelli corvini alzò un braccio per richiamare l'attenzione del cameriere, che subito accorse al loro tavolo..

-Mi dica, signore..-CAMERIERE

-Vorremo una bottiglia di champagne.. la metta pure sul conto della BBA-REI

-Sarà fatto.. torno subito..-CAMERIERE

-Grazie..-REI

Il cameriere si allontanò velocemente, sotto gli sguardi di Max e Takao, l'ultimo ormai deciso all'idea di festeggiare..

Ma ancora nessuno poteva sapere quello che sarebbe successo con un'innocentissima bottiglia di champagne e dei ragazzi non abituati a nemmeno una goccia d'alcool..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 52
*** Can I love? ***






-.. e poi.. mio nonno ha tagliato la testa al gallo mentre correva! Mhuahahah!! E.. e questo qui ha corso un po' senza testa.. XD-TAKAO

Il brunetto era di un rosso acceso in volto, mentre alcune lacrime gli scendevano sulle sue guancie dal troppo ridere.

Keiko, lesta, gli tolse l'ennesimo bicchiere di champagne che aveva sotto il naso e lo mise distante da lui, facendo quasi infuriare stranamente il fratellino..

-Hey ma che fai! E' mio!-TAKAO

-Takao! Smettila! Non vedi come sei conciato??-KEIKO

Lui la guardò furioso per qualche istante, per poi scoppiare a ridere di nuovo poggiando la testa sul tavolo..

La ragazza lanciò un'occhiata al resto dei ragazzi: Max non era per niente messo meglio del suo fratellino, ma quanto meno se ne stava zitto, con gli occhi mezzi chiusi, probabilmente incapace di reagire; il prof aveva gli occhi lucidi, ma dovette ammettere che almeno lui non andò oltre al suo normale bicchierino di vino.. era ancora in sè; Rei stava bene.. stranamente stava bene! Si, aveva imparato la lezione veramente, allora.. Lui, come lei, stava a guardare gli altri attonito, ridendo di tanto in tanto per le cose stupide che diceva Takao.. mentre Kei.. Lui era il solito di sempre.. Teneva le braccia conserte e gli occhi bassi, quasi chiusi, completamente isolato dal resto del gruppo.. Aveva bevuto, forse quanto il fratellino, e forse era proprio per quello che non osava alzare lo sguardo.. forse non voleva mostrare agli altri la sua non lucidità..

Distolse subito lo sguardo da lui, quando sentì la voce del cinesino chiamarla..

-Forse la mia è stata una brutta idea..-REI

Lo guardò.. era dispiaciuto.. i suoi compagni di squadra non erano messi per niente bene! Ed era colpa sua, della sua idea! Non erano abituati all'alcool..

ma Keiko subito lo tranquillizzò..

-No.. è che hanno esagerato.-KEIKO

Rei annuì, poco convinto, tornando a guardare Takao, quasi in fronte a lui; ora aveva smesso di ridere.. ma quel sorrisino stupido sembrava essere ormai marchiato sulla sua bocca, forse nemmeno lui riusciva a toglierlo.. forse non se ne rendeva nemmeno conto di star sorridendo! Era messo maluccio, pensò.. e meno male che lui era stato il primo a bocciare la sua idea di festeggiare! Aveva bevuto quasi otto bicchieri di spumante, senza averne mai toccato un goccio, tra l'altro! Da lui non se lo sarebbe aspettato! Era completamente andato..

Keiko sbuffò, prima di alzarsi in piedi e dire..

-Domani sarà una giornata impegnativa e dovete essere riposati.. quindi ora sarebbe meglio andarcene tutti a letto..-KEIKO

Max guardò l'orologio.. dapprima gli sembrò quasi di non saper nemmeno più leggere l'ora, ma dopo qualche attimo di esitazione, disse:

-Si.. hich.. sono le 10.30..-MAX

-Bene.. andiamo Kaky?-KEIKO

Lui alzò il capo verso di lei quasi a fatica, per poi tornare a ridere come un cretino..

-ma dove vai..? E' presto.. Dai stiamo ancora un po' qua, mi sto divertendo..-TAKAO

Probabilmente non si era ancora reso conto che era l'unico lì dentro a starsi divertendo così tanto!

Ma la sorella non si lasciò corrompere da quello sguardo dolce: lo prese per un braccio facendolo alzare per poi dire:

-Vedo che sei d'accordo, andiamo!-KEIKO

ma il fratellino oppose resistenza, per quello che gli riuscì di fare..

-No! Voglio stare qui!-TAKAO

A quel punto la ragazza si irritò parecchio..

-Takao! Domani hai un torneo, non so se almeno questo riesci a ricordartelo! Sei messo in uno stato quasi pietoso! Devi andare a letto!-KEIKO

Lui la stette a guardare per qualche istante; sbuffò sonoramente, prima di rivolgersi ai suoi compagni..

-Già.. buon torneo.. eheheh.. io vado da morfeo.. a domani..ahahaha, ho fatto anche la rima! XD-TAKAO

Tutti lo guardarono sorridendo, meno Kei.. che babbeo che era: conciarsi in quel modo per qualche bicchierino di spumante..! Non conosceva i suoi limiti, e mai li aveva conosciuti, proprio come quel giorno in cui avevano litigato riuscendo quasi a passare alle mani per Keiko..

Tornò ad abbassare lo sguardo: però, in effetti, dovette ammettere che nemmeno lui si sentiva completamente lucido.. gli girava la testa.. i suoi occhi sembravano chiudersi.. e soprattutto non era in grado di pensare seguendo un filo logico..Forse aveva esagerato anche lui, però quanto meno si era risparmiato di diventare come quell'imbecille, che probabilmente non ricordava nemmeno più il suo cognome..

-Riprenditi, mi raccomando..-REI

-Ma certo.. Mhuahahah!! XD Sei troppo buffo con quel codino!!-TAKAO

-O.o"-REI

-Si.. ahahaha... sembri un gatto!! XD-TAKAO

-O_O-REI

-Ehm.. noi andiamo.. a domani ragazzi..-KEIKO

Li guardarono allontanarsi.. quando furono usciti dalla sala da pranzo, Rei si rivolse subito ai suoi compagni di squadra..

-Sembro davvero un gatto? ç.ç-REI

-ehm...-MAX

-prof..? ç.ç-REI

-umh..-PROF K

-Uffaaa... >.< T_T-REI

La sorellona dovette aiutarlo a reggersi in piedi mentre lentamente uscivano dalla sala da pranzo.. Come poteva immaginarsi che suo fratello si fosse ubriacato? Era stata colpa sua, che non gli aveva tolto il bicchiere di mano quando poteva essere ancora in tempo!

Lo guardò.. Dio, come era ridotto.. proprio si vedeva che non reggeva minimamente l'alcool.. Si trovò a sperare con tutto il suo cuore che la sbornia fosse passata entro la mattinata successiva! Sperò che l'indomani non si fosse sentito debole, altrimenti, addio torneo!

Gli prese le chiavi della camera dalla tasca dei pantaloni e aprì la porta, accendendo poi la luce.. Takao, come previsto, si buttò subito sul letto, sprofondando nel cuscino..

la sorella gli prese il pigiama dalla valigia e glielo lanciò accanto..

-Dai, cambiati.. poi vai a dormire..-KEIKO

Il brunetto alzò la testa per qualche istante..

-Tu.. non vieni a dormire..?-TAKAO

-Io.. vado a fare un giro e poi torno..-KEIKO

-No... vieni anche tu..-TAKAO

-Non fare storie!-KEIKO

-Uffa, perchè mi tratti male.. ç.ç-TAKAO

Gli si avvicinò, sorridendo; gli si sedette accanto, fissandolo dritto negli occhi..

-Sei proprio messo male.. perchè hai bevuto così tanto?-KEIKO

-Mi piaceva..-TAKAO

-Lo so, anche a me piaceva.. però.. va beh dai, pensa solo a riposarti! Io torno subito..-KEIKO

Takao annuì, tornando a poggiare la testa sul cuscino..

-E cambiati prima di addormentarti..-KEIKO

-Uff.. ok..-TAKAO

La sorellona sorrise, prima di uscire dalla camera, non sapendo benchè minimamente dove sarebbe andata.. Optò quasi immediatamente per un giro nei dintorni dell'albergo! Non aveva voglia di andare dormire, non si sentiva stanca.. e poi una bella passeggiata al fresco le avrebbe solamente fatto bene..

Aprì la porta, mentre, nello stesso momento, era intenta in un monologo interiore.. disse alcune parole, a bassa voce, senza rendersene conto..

-Ma si.. una bella passeggiata fuori è quello che mi serve..-KEIKO

-E no mia cara...-...

La ragazza alzò la testa, quasi spaventata..

-Kei..??-KEIKO

Con suo immenso stupore se lo trovò davanti, con quel suo solito sorriso beffardo.. Eppure, aveva qualcosa di diverso quella sera.. Aveva gli occhi lucidi, le guancie arrossate.. Cercò di ricordare quanto avesse bevuto, fino a che non le tornò in mente di aver notato il suo bicchiere riempirsi molto più di 5 o 6 volte..

-Sei ubriaco..?-KEIKO

Lui sorrise, ironicamente, per poi fare qualche passo verso di lei.. Sapeva quello che stava facendo, ma quel poco alcool che aveva bevuto sembrava dare ordini alla sua mente già malata da orrendi pensieri.. pensieri che, grazie a quei bicchieri, erano stati cancellati.. anche se temporaneamente! Ora, quella parte orgogliosa, che gli stava consigliando di smetterla, di lasciarla perdere, era stata messa a tacere dalla voce della sbornia..

Avanzava verso di lei, quasi come se le sue gambe camminassero da sole..

-Io.. ubriaco? Tsk.. per niente..-KEI

-No.. tu sei ubriaco..-KEIKO

La ragazza chiuse la porta dietro di sè, per evitare che le loro voci disturbassero il fratellino, per poi appoggiarsi quasi istintivamente su di essa..

Lui fece cenno di no con la testa, mantendendo però quel suo sorriso schifoso sulle labbra.. cosa voleva fare ora?

-Sai.. non è una bella idea andare a farti un giro tutta sola con la gente che gira di notte.. per di più in un paese che non conosci..-KEI

-E a te che te ne frega??-KEIKO

-Uh.. cosa me ne frega?-KEI

Ormai era a pochi centimetri da lei.. si stupì per prima della loro posizione: avrebbe potuto tranquillamente evitarlo, cercare di stargli lontana.. invece stava lì, ferma, immobile, con lui davanti che ormai sembrava averla bloccata contro la porta della sua stanza.. Teneva le mani poggiate su di essa a fianco del suo volto.. Cosa voleva da lei? Perchè non la lasciava stare? E soprattutto.. perchè lei non reagiva..?

Kei sorrise nel vederla in quello stato.. Ormai quella voce che gli sussurrava di lasciar perdere, di andarsene era troppo debole per essere sentita dalla sua mente.. Ormai la verità stava venendo a galla molto rapidamente, e non c'era nessun verso di fermarla.. Lui, per primo, sembrava quasi non averne la forza.. Seguiva gli ordini che ormai la sua mente poco lucida gli stava dando..

-So io cosa me ne frega..-KEI

Avvicinò il suo volto al suo, cercando di baciarla.. Lei, per qualche istante, sembrò cedergli.. Fino a che trovò il coraggio di resistere a quelle labbra, di resistere al suo profumo.. di resistere a lui.. Si girò di scatto da un lato, rompendo così il contatto che di lì a pochissimo si sarebbe dovuto creare..

Doeva farlo, non poteva cedere! Avrebbe desiderato con tutto il suo cuore baciarlo ancora una volta.. però la sua mente glielo impediva.. Non poteva, non voleva cedere..

Stava facendo male, malissimo.. averlo lì davanti pronto a baciarla e doversi invece voltare da un'altra parte..  Certo, averlo lì, disposto a regalarle ancora un bacio.. ma da ubriaco.. Lui non lo voleva, forse, in realtà.. ma era ubriaco, e solo l'alcool lo stava inducendo a farlo.. non di certo lui.. Non era sincero, nè con lei nè con se stesso, e quello le fece ancora più male..

Ma no, non doveva farle male, a lei non importava più niente di lui! Lo odiava.. si, lo odiava! Non l'avrebbe mai perdonato! Non sarebbe caduta nella sua trappola ancora una volta, dopo quello che le si era rivelato essere..

-Non fare la bambina cattiva.. lo so che lo vuoi anche tu..-KEI

-No, non è vero, non lo voglio!-KEIKO

-Si invece..-KEI

Keiko cercò di far passare velocemente nella sua mente tutto ciò che quel maledetto ragazzo le aveva fatto.. l'aveva abbandonata per una trottola.. se ne era fregato del loro amore.. per poi dire che era stata lei l'unica a non essere degna di niente! L'aveva fatta soffrire come un cane.. aveva distrutto la sua felicità..

Si girò verso di lui ancora una volta..

-No, non lo voglio! Non me ne frega più niente ormai Kei.. vattene.. sparisci dalla mia vita..-KEIKO

Il ragazzo tatuato rimase colpito da quelle parole, rimase colpito dalla decisione con cui le aveva dette.. Era convinta di quello che stava dicendo...

Si allontanò di qualche passo, mantendendo lo sguardo fisso nei suoi occhi.. 

Keiko si compiaque, in un primo momento, della sua decisione.. delle sue parole.. del coraggio che il ricordo di quegli orrendi momenti le aveva causato.. Ma si sentì tornare quello spavento stranissimo non appena vide lo sguardo di kei cambiare, divenendo alquanto nervoso e irritato..

-Non te ne importa più niente di me, vero?-KEI

Lei rimase zitta.. non avrebbe avuto il coraggio di dire una sola parola..

-A quanto vedo sei stata la prima a dimenticare così facilmente tutto quanto.. non sono stato io..-KEI

-Ti sbagli di grosso... tu te ne sei fregato di me quando hai visto quella tua trottolina perdere.. sai che ti dico? Stai con lei, adorala per tutta la tua vita.. ama solo lei, perchè ormai è tutto quello che ti rimane! Non sono qua a farti da bambolina.. cosa pretendi, dopo quello che mi hai fatto? Che io stia ancora qua a volerti, a desiderarti? Scordatelo! E ora sparisci!-KEIKO

Kei abbassò lo sguardo a quelle parole.. sapeva che era stata solo colpa sua.. ma quell'istinto.. quello che aleggiava dentro di lui e che mai si era fatto vedere, stava crescendo, insieme al suo nervosismo.. A lei non importava più niente di lui.. Era vero? No che non era vero, non poteva essere..

Sorrise ancora una volta, mentre un capogiro sembrò prenderlo: segno che l'alcool stava ancora scorrendo nelle sue vene..

Alzò lo sguardo, senza farci troppo caso, e si fiondò verso di lei sbattendo violentemente le mani sulla porta, nella stessa posizione di prima..

-A te importa ancora di me..-KEI

-K..kei.. ti prego spostati..-KEIKO

Le stava facendo paura.. il suo sguardo, i suoi modi, la sua voce.. tutto le stava facendo paura di lui..! Era terrorizzata ormai.. paralizzata..

-No che non mi sposto..-KEI

Subito si avvicinò al suo collo.. ormai era terrorizzata, era sicuro non si sarebbe mossa.. Le diede qualche piccolo bacio vicino alle orecchie, mentre sentiva le sue mani premere contro le sue spalle nel tentativo di allontanarlo.. ma erano troppo deboli.. perchè lei in realtà..

-Tu lo vuoi ancora.. lo so..-KEI

No, no che non lo voleva! Avrebbe potuto benissimo spingere molto più forte, sbatterlo via.. ma non ce la faceva.. quei baci.. erano troppo per lei!

Stava recitando proprio come se fosse stata la sua bambolina.. e lei non voleva.. non voleva dannazione!

prese un lungo respiro, facendosi coraggio, e, con una spinta più forte, che mai lui si sarebbe aspettato, riuscì ad allontanarlo di qualche centimetro..

-Hey.. è inutile che continui a fare i capricci..-KEI

Stranamente sul suo volto era rimasto quel sorriso sornione.. quel sorriso che sembrava spaventarla ancora di più..  Ma non a tal punto di bloccarle la voce..

-Vattene Kei! Vattene!-KEIKO

Improvvisamente, la porta dietro la sua schiena si aprì di scatto, constringendola ad alzarsi...

-Keiko che succede?-TAKAO

I suoi occhi ancora sembravano essere semichiusi, sembravano non riuscire mettere bene a fuoco le immagini.. ma una cosa l'aveva vista: aveva visto lo sguardo spaventato della sorellona e.. dopo poco aveva visto lui, quel bastardo..

-Kei..-TAKAO

Il ragazzo tatuato sorrise, dopo aver sbuffato: ancora poco e sarebbe stata di nuovo sua! E invece, quel ficca naso doveva sempre rovinargli la festa!

-Hai una sorella capricciosa sai..-KEI

-Cosa le hai fatto?-TAKAO

-Oh niente.. se solo tu non fossi arrivato sul più bello..-KEI

-Kei!! Fai schifo! Lasciami stare!-KEIKO

Subito il brunetto, sebbene ancora poco lucido, riuscì a capire la situazione.. Si fiondò su Kei, prendendolo debolmente per il colletto..

-Oh che paura..-KEI

-Lasciala stare porco! Lei non ti appartiene più! Girale alla larga, mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro!-TAKAO

-Hey nanetto, a chi credi di far paura?? Tu non sei qua per dettar legge!-KEI

keiko, spaventata dalla situazione, corse verso di loro mettendosi letteralmente in mezzo ai due, facendo così mollare al fratellino la presa con la quale teneva debolmente il colletto di kei.. erano mezzi sbronzi, sarebbe sicuramente finita male! Kei era un tipo che passava alle mani, ne era certa: quel ceffone dato a Rei ne era una prova..  e di sicuro, da ubriaco, non ci avrebbe messo molto a tirargliene uno anche al suo kaky..

-Basta!!-KEIKO

gridò, con tutto il fiato che aveva in gola, ammutolendo così i due, che, nonostante tutto, non smisero di guardarsi in cagnesco..

-basta.. per favore.. Kaky, torna in camera, arrivo subito.. quanto a te Kei..-KEIKO

Gli puntò un dito dritto in viso, buttando fuori con le sue parole tutta la rabbia che sentiva dentro di sè.. Rabbia di non avergli resistito come avrebbe voluto, rabbia per come aveva trattato il fratello.. rabbia per quello che aveva detto..

-Stammi alla larga, sparisci dalla mia vita! Ed imprimiti bene nel cervello queste parole: dimenticati di me perchè non perdonerò mai quello che mi hai fatto! Ormai ho capito come sei, ho capito chi sei.. hai smesso di illudermi! E adesso vattene!-KEIKO

Fu Kei questa volta a non avere avuto il coraggio di ribattere.. la guardò, con occhi spalancati: nei suoi di occhi non c'era più nessun alone di incertezza, di paura.. di malinconia... Avrebbe voluto gridargli quanto si stesse sbagliando, quanto lui l'amasse ancora.. ma non ci riuscì.. Si rese ben presto conto che l'alcool aveva finito di provocare quei disastrosi effetti, ma ora ne stava provocando un altro, forse peggiore del primo: tristezza.. per lei.. infinita tristezza.. e pentimento.. si, era dannatamente pentito di quello che aveva fatto, ma non l'avrebbe mai ammesso! Quella voce d'orgoglio maledetto stava per tornare ad essere forte.. velocemente, troppo velocemente!

Sentì qualche lacrima formarsi nei suoi occhi: era stato incredibile come alcune parole, dette da lei, avessero come risvegliato il suo cervello da quel coma poco lucido e quasi malato..

Non doveva vederlo piangere, lui non voleva.. Si girò dall'altra parte, cercando di essere il più forte possibile.. Alzò le spalle, con tutta l'indifferenza e il menefreghismo che riuscì ad avere, per poi cominciare a camminare veloce come il vento per il corridoio dell'hotel, lasciando alle sue spalle lei.. lasciando alle sue spalle quell'errore madornale, insieme al suo delicato profumo..

Si sentiva uno schifo... e non solo per l'effetto inverso dell'alcool, che ora lo stava facendo sentire stanco.. ma.. per tutto! Era un maledetto schifoso, si! Oh bene, aveva trovato un altro aggettivo per descriverlo! Ora erano in tutto quattro: maledetto orgoglioso possessivo e schifoso!

Sorrise, ironicamente, mentre una lacrima scendeva sulle sue gote.. aveva bisogno di dormire, era stanco.. si sentiva debole.. e voleva dimenticare almeno per una notte.. Era stata fin troppo chiara nei suoi confronti, e lo aveva ferito quasi a morte: doveva starle alla larga, doveva dimenticarsela! Lei non lo avrebbe mai perdonato.. Lui.. l'aveva fatta soffrire, l'aveva abbandonata.. e ormai lei era convinta che il vero Kei fosse solo quello che lui mostrava agli altri.. 

Un'altra lacrima gli rigò il volto, ma svelto la cacciò via.. Non doveva piangere.. doveva reagire.. anche se ormai l'errore era stato commesso.. Doveva reagire, non poteva lasciarsi andare! L'indomani avrebbe avuto un torneo importantissimo.. e non poteva permettersi di essere sovrappensiero, di pensare ad altro! Doveva solo pensare al suo Dranzer.. Già, solo lui.. aveva ragione Keiko: pensava solo alla sua trottola!

Gli venne come l'istinto di dare un pugno al muro, ma si trattenne, per qualche inspiegabile motivo.. Possibile che ora tutto nella sua vita si riconducesse a lei?? Possibile?? No, non doveva essere così, doveva smetterla! Ormai non c'era nessun'altra via d'uscita! Persino pensare al suo Dranzer ora sembrava fargli male, perchè sembrava portarlo a lei, col pensiero.. alle sue parole.. come lame taglienti.. Ma non poteva.. non poteva torturarsi in quel modo.. Ora non aveva più molte possibilità.. doveva dimenticarla.. e basta! A lei non importava più niente di lui, e doveva accettarlo.. doveva metterselo per bene in testa!

Ce l'avrebbe fatta..? Doveva farcela.. anche se sembrava una cosa impossibile da farsi, mentre un'ennesima lacrima scorreva veloce come il vento, inseguita da tante altre....

 

Sbattè la porta, entrando nella sua stanza insieme alla sorellona, ormai in preda alla rabbia.. ma anche ad una specie di depressione profonda..

-Perchè mi hai fermato? Avrei potuto dargli una bella lezione! Se la meritava!-TAKAO

-Kaky.. per favore..-KEIKO

Keiko si buttò sul letto, supina, mettendosi a fissare il soffitto.. Perchè l'aveva fatto Kei? Allora, voleva dire che ancora gliene fregava di lei.. Ma no, era ubriaco.. non poteva giudicare le sue azioni in quello stato.. Era stato solo un colpo di testa.. tutto lì..

Il fratellino le si sedette accanto, dubbioso..

-Che succede?-TAKAO

-Beh ecco.. non lo so..-KEIKO

-Si che lo sai, stai ancora pensando a lui, vero? Cos'ha cercato di fare?-TAKAO

-Non so.. prima voleva baciarmi.. e.. io mi sono spostata.. poi.. mi ha bloccato di nuovo e mi ha dato dei baci sul collo...-KEIKO

-E tu non hai reagito??-TAKAO

-Io.. in un primo momento no.. ma.. poi si..-KEIKO

-Perchè non l'hai fatto subito?-TAKAO

-Perchè.. mi piacevano quei baci..-KEIKO

Nessuna risposta da parte del suo kaky.. Lei si voltò verso di lui: era nervoso.. di lì a poco era sicura sarebbe scoppiato.. Ma perchè era così stupida? perchè non l'aveva allontanato subito? Perchè la sua immagine continuava a torturare la sua mente..?

Takao abbassò lo testa sbuffando, cercando di calmarsi, ma non ottenne un grande risultato.. Quel porco! Come aveva osato?

Tornò a guardarla: aveva il viso sconvolto, non si era ancora ripresa.. Però.. qualcosa dentro di sè gli stava dicendo quanto fosse bella in quella stato.. Scosse la testa: era lui lì il primo a non essersi ancora ripreso dall'effetto di quel vino, non poteva pensare certe cose.. Eppure le stava pensando..

Cercò immediatamente di tornare al loro discorso: voleva smettere al più presto di pensare! Gli faceva male..

-Devi stargli lontano! Non ricordi quello che ti ha fatto?? Come puoi abbassarti al suo livello?-TAKAO

-Io.. io non mi sono abbassata al suo livello.. alla fine ho reagito.. io lo odio! So benissimo quello che mi ha fatto! però al momento.. sono rimasta come paralizzata!-KEIKO

-Keky.. che sia l'ultima volta, per favore! Non so perchè lui lo abbia fatto, ma qualunque sia stata la ragione, non deve succedere più chiaro?-TAKAO

-No.. non succederà più..-KEIKO

Lei chiuse gli occhi, mentre un lacrima scendeva lentamente sul suo dolce viso.. Ci mancava solo quello a peggiorare le cose.. perchè non riusciva a cacciarselo via dalla testa dopo quello che le aveva fatto? Perchè non aveva amor proprio..?

Il fratellino la fissò.. stava davvero male... quel bastardo non aveva il minimo rispetto per nessuno..!

L'abbracciò, lentamente, mentre sentiva un nervoso ancora più forte crescergli dentro.. Si rese ben presto conto che quello non era un nervoso normale.. era una rabbia particolare.. era come un fastidio.. Per la prima volta gli stava dando fastidio averla saputa sotto le grinfie di un altro, anche se solo per un attimo! ma cosa gli stava succedendo? Quegli strani pensieri.. perchè stavano tornando, dopo tanti anni? Forse gli aveva fatto male parlare con Rei di quella notte.. di quegli attimi.. O forse aveva davvero bevuto troppo! Forse, lui non voleva pensarli veramente.. O forse era semplicemente troppo nervoso per quello che era successo pochi attimi prima..

Cadde nella confusione più totale, e sentì come il bisogno di staccarsi da quell'abbraccio che, per la prima volta nella sua vita, lo stava ferendo a morte.. Forse staccandosi, sarebbe tutto passato..

ma dovette ricredersi.. Si alzò a sedere, guardandola dritta negli occhi, sentendo come un bisogno irrefrenabile di.. si, di baciarla.. di far si che nessuno si fosse più avvicinato a lei...

Si prese il volto tra le mani, cercando di calmarsi da quei pensieri.. non potevano essere veri.. non come quella volta..

la sorella lo guardò con aria interrogativa, prima di afferrare quelle mani ormai tremanti per fargliele togliere dal viso, potendolo così guardare bene in volto..

-Sei ancora sotto eh?-KEIKO

-Si.. penso proprio di si.. ho una strana confusione in testa..-TAKAO

-Si.. allora lo sei..-KEIKO

Takao la guardò con i suoi occhi ancora lucidi.. Allora era solo effetto dell'alcool.. Si, poteva essere solo quello.. Eppure.. quelle sensazioni, quegli strani istinti, sembravano essere troppo profondi..

-Dai, mettiti a letto..-KEIKO

-No, aspetta..-TAKAO

La sorella lo fissò con aria quasi spaventata per quella sua reazione improvvisa.. Voleva dirle qualcosa.. ma non ci stava riuscendo..

-Che c'è kaky?-KEIKO

-Io.. ascolta.. magari tu sai rispondermi.. tu pensi che.. che i pensieri che girano nella mente di uno non troppo lucido.. diciamo più o meno come me.. siano veri?-TAKAO

-Perchè questa domanda?-KEIKO

La domanda che le aveva appena posto il fratellino l'aveva parecchio incuriosita.. dove voleva arrivare?

-Beh.. tu dimmi si o no..-TAKAO

-No, tu dimmi perchè.. c'è qualche pensiero che ti turba?-KEIKO

-Io.. no ecco.. diciamo che.. sono confuso..-TAKAO

Keiko sospirò, sorridendo..

-Non ti preoccupare.. domani sarà tutto passato..-KEIKO

-Si.. speriamo.. però.. non hai risposto alla mia domanda..-TAKAO

-Cioè?-KEIKO

-Dai.. secondo te quello che pensa uno non lucido è vero? O è solo effetto dell'alcool?-TAKAO

Improvvisamente la sorella si rattristò.. quella domanda ora le aveva appena fatto tornare alla mente quello spiacevole fatto accaduto poco prima..

-Se.. se devo prendere come esempio quello che è successo prima.. direi proprio di no..-KEIKO

-In che senso..?-TAKAO

-Beh.. kei era ubriaco.. ma quello che ha fatto non lo voleva veramente.. non lo pensava veramente.. ed è lo stesso tuo caso..-KEIKO

Lo guardò.. sembrava essersi imrpovvisamente irritato a quelle parole..

-hey..-KEIKO

-Come puoi paragonarmi a lui?-TAKAO

-ma io..-KEIKO

-Si mi hai paragonato a lui!-TAKAO

-kaky.. calmati.. non sei in te.. Senti, siete nello stesso caso, siete tutti e due andati..-KEIKO

-Si, ma io ho sentimenti.. lui no! Lui non è capace di sentire col cuore.. io si, anche se sono ubriaco!-TAKAO

Keiko rimase sbalordita a quelle poche parole..

-Che vuoi dire? Cosa c'entra con i pensieri?-KEIKO

-C'entra eccome.. I miei pensieri possono anche essere non veri, ma quello che sento forse lo è..-TAKAO

-Ti sei appena risposto da solo.. anche se non capisco dove tu voglia arrivare..-KEIKO

lei sorrise, sebbene un po' spaventata da quella sua reazione.. Non riusciva ancora a capire dove volesse arrivare..

takao si rattristò.. Cosa stava dicendo? Lui non si era risposto da solo.. anzi.. era ancora più confuso!

-Io.. dici che quello che sento in questo momento può essere vero?-TAKAO

-Cosa senti?-KEIKO

-Rispondimi..-TAKAO

La sorella sospirò..

-Scusami.. tu sei diverso da Kei.. hai un cuore grande.. e forse resistente agli effetti del vino che hai bevuto.. non saprei.. devi saperlo tu.. sei tu che senti.. non io..-KEIKO

Lui abbassò la testa, rassegnato.. non avrebbe mai saputo se quelle sensazioni strane, che sembravano ormai essere state cancellate, fossero vere.. se fossero veramente tornate..! Avrebbe solamente dovuto starsene calmo, cercare di non pensare più.. L'indomani sarebbe tutto passato..

No, non sarebbe per niente passato.. erano troppo forti, non poteva fare finta di niente! ma che gli stava succedendo?? perchè proprio a lui? Perchè con lei..?

Tornò a coprirsi il volto con le mani, fino a che sentì la voce della sorella chiamarlo..

-Kaky.. dai abbracciami..-KEIKO

-Non posso..-TAKAO

-Cosa? Che vuoi dire?-KEIKO

-Ho paura..-TAKAO

No, non voleva abbracciarla.. quelle sensazioni avrebbero potuto crescere ancora di più! Tutto quello che avrebbe dovuto fare era non guardarla.. mettersi a letto e chiudere gli occhi.. ma non ce l'avrebbe fatto cmq! sentì come uno strano istinto di piangere, ma riuscì a trattenersi..

Sentì poi due braccia circondargli le spalle.. ormai era troppo tardi.. Lei lo stava stringendo a sè, con tutto quel'affetto che aveva sempre avuto nei suoi confronti..

-Perchè fai così?-KEIKO

-Io.. non posso..-TAKAO

La sentì sospirare: come poteva dirglielo? Sperò con tutto il cuore che lei stesse dando la colpa di tutti quei suoi comportamenti a quello che aveva bevuto.. che forse era anche la reale causa.. Eppure.. non lo sapeva nemmeno lui.. Sentì una presa stretta stringergli il cuore quando l'abbracciò a sua volta.. Pianse.. cominciò a piangere.. non voleva..

-Kaky dai.. è meglio se andiamo a dormire.. Non stai bene..-KEIKO

-Keky.. uno nel mio stato sarebbe capace di amare?-TAKAO

la sorella sobbalzò nelle sue braccia..

-C..cosa..?-KEIKO

-Ti prego dimmelo..-TAKAO

-Io.. devi saperlo tu.. sei tu il soggetto in questione no?.. ma perchè questa domanda.. Non capisco più niente..-KEIKO

Era scossa, stranamente scossa..

-Non sei l'unica a non capirci più niente..-TAKAO

Nemmeno le lasciò il tempo di ribattere.. si staccò da lei velocemente, fissandola negli occhi..

-C..che hai?-KEIKO

-Scusami..-TAKAO

Detta quella sola, importante parola, la prese per le spalle, poggiando le sue labbra sulle sue.. Era davvero troppo tardi.. ma non avrebbe resistito un secondo di più.. Quella sensazione era troppo forte dentro di lui.. non gli dava via d'uscita..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 53
*** Per sempre.. Giusto, fratellino kaky? ***


La ragazza non ebbe il tempo di reagire

La ragazza non ebbe il tempo di reagire.. le sue labbra erano ormai incollate a quelle del fratellino.. come poteva essere una cosa del genere?? Ok, era piuttosto ubriaco ma.. arrivare al punto di baciarla? Baciare lei? Non poteva esistere.. Ci mise qualche istante a concepire quello che stava succedendo: sebbene potesse chiaramente sentire le sue morbide e calde labbra poggiate sulle sue, tutto pareva impossibile.. pareva un sogno troppo realistico per esserlo veramente! Passò qualche secondo, fino a che Takao non si staccò, arrossendo di botto.. ma sorridendo imbarazzato..

Abbassò lo sguardo, per poi rialzarlo subito dopo: la sorella lo stava a guardare sbigottita, senza parole, paralizzata.. Perchè non poteva essere successo..! Nella sua mente le più assurde cause di quel piccolo bacio vennero a galla, create proprio da lei.. Chissà, magari kaky aveva avuto un.. si, un capogiro e.. casualmente si era abbassato e l'aveva presa in pieno! Eppure, quel contatto forte.. se fosse solamente caduto si sarebbe rialzato subito.. invece forse era consapevole di quello che stava facendo.. Ma perchè l'aveva fatto??

Lui era ancora lì, sorridente.. era ora che qualcuno dei due si risvegliasse.. Lei doveva svegliarsi da quello specie di coma.. mentre lui.. beh lui doveva svegliarsi da un sogno: quel bacio l'aveva fatto sentire come un altro, sebbene fosse stato veramente molto piccolo.. Il contatto con quelle labbra.. sembrava avergli liberato un qualcosa di molto particolare dentro.. un qualcosa mai sentito prima.. E non poteva solo essere effetto dell'alcool, non più!

-Beh ecco.. io..-TAKAO

La guardò, prima di continuare: era ancora zitta, non diceva una parola.. Era visibilmente sconvolta: che non avesse apprezzato quel bacio? Probabilmente no.. si rattristò a quel pensiero: d'altronde, da lei, se lo sarebbe dovuto aspettare! Ecco, era stato solo un cretino, aveva solamente rovinato tutto! Le cose non sarebbero mai più state come una volta.. perchè doveva essere così dannatamente debole in fatto di sentimenti?? Perchè...? perchè lei non riusciva a vedere quel qualcosa di più in lui..?

Si soffermò qualche attimo su quei pensieri: ogni cosa continuava ad essere sempre più strana.. in una sola serata.. tutte quelle sensazioni mai provate.. sensazioni forti.. molto più forti di quella notte.. Come potevano essere emerse?

Sentì un lungo sospiro della sorella, che stava, in quel momento, cercando di calmarsi da quello che era successo.. e soprattutto, stava cercando di dare ogni colpa all'alcool che Kaky aveva poco prima bevuto.. Perchè lui..

-keky ascolta..-TAKAO

lei alzò lo sguardo e lo fissò.. ma in quello sguardo Takao riuscì quasi a vedere come un alone di paura.. paura delle sue parole..

Nonostante tutto, non si lasciò intimorire: quel sentimento stava stranamente crescendo sempre di più... non importava come.. l'importante era dirglielo.. si, l'avrebbe detto, si sarebbe sfogato, almeno per quella sera.. Non riusciva a tenersi tutto dentro.. Non poteva..

-Io.. non so perchè l'ho fatto ma.. mi sentivo di farlo.. Keky io.. penso di provare qualcosa di più nei tuoi confronti..-TAKAO

Nessuna risposta.. la guardò attentamente: una lacrima stava scendendo lentamente dalle sue gote, silenziosa..

-Keky..-TAKAO

-Da quando?-KEIKO

-Beh.. ecco.. da stesera..-KEIKO

La sorella si asciugò quella lacrima solitaria, sorridendo.. stranamente sorridendo.. Per un attimo, aveva temuto che il suo fratellino le avesse mentito riguardo ai suoi sentimenti per chissà quanto tempo.. aveva temuto di averlo ferito con la storia che aveva avuto con Kei, anche se, in realtà, non avrebbe potuto fare altrimenti.. lei amava quel ragazzo.. mentre non amava Takao.. lei.. gli voleva solo bene..

Alzò lo sguardo, sorridente..

-Beh.. allora domani sarà tutto come prima..-KEIKO

-Cosa?-TAKAO

-ma certo.. stasera non sei in te.. sei confuso no? L'hai detto tu..-KEIKO

parlava, dalle sue labbra uscivano delle parole.. sicure? No, non completamente.. quell'alone di paura rimaneva.. paura che forse Kaky stesse veramente cominciando a provare qualcosa di più per lei..

-Beh.. non puoi amare una persona da.. un'ora all'altra..-KEIKO

Takao abbassò lo sguardo..

-Quello che sento è vero.. ne sono sicuro... è.. troppo forte per resistergli..-TAKAO

Il cuore della ragazza saltò improvvisamente in gola.. no, era ubriaco.. non poteva parlare così di lei! Non l'aveva mai fatto, non sarebbe mai successo! lei non voleva..

Lui sembrò leggerle negli occhi.. Sorrise tristemente, mentre i suoi occhi diventarono tutto d'un tratto lucidi... lucidissimi...

-Tu.. insomma.. non provi nient'altro per me vero?-TAKAO

-kaky io..-KEIKO

Come poteva dirglielo..? Ma no, in fondo.. l'indomani sarebbe tutto passato.. Già si vedeva insime e a lui, l'indomani mattina, a ridere e a scherzare su quella folle serata.. In cui niente poteva essere vero..

Gli rispose, trovando il coraggio che le serviva in quei pensieri..

-io ti voglio bene, te ne voglio un mondo.. ma... non ti amo..-KEIKO

Takao annuì tristemente, mentre una lacrima scese dai suoi occhi. Si maledì.. si maledì con tutta la sua forza.. maledì quel sentimento, che era arrivato all'improvviso.. che era tornato forte come non mai dopo anni.. per farlo star male, per cambiare tutto in una sola sera.. Si, aveva ragione keiko: non ci si poteva innamorare di una persona nel giro di poche ore.. ma il suo caso era diverso.. lui, forse, l'aveva sempre amata.. ma quel sentimento se ne era sempre stato nascosto, nel suo profondo.. Ma avrebbe dovuto saperlo che mai sarebbe rimasto lì, buono.. ad osservare il suo solo volerle bene, come lui credeva..!

Sentì una mano accarezzargli il viso, asciugandogli così la lacrima..

-Dai, domani sarà tutto passato.. vedrai, non è niente..-KEIKO

Afferrò quella mano, con una dolcezza ma una rabbia indefinita, e la strinse, facendo sobbalzare la sorellona.. Sempre con quella storia: era ubriaco.. domani tutto sarebbe passato.. ma lei come poteva dirlo?? Però forse.. da un lato.. si, avrebbe potuto rispondere di sì... fare finta di niente, fare finta che non era successo niente di realmente voluto da lui.. perchè era ubriaco, non sapeva quello che faceva! tanto, a cosa serviva andare avanti in quello stupido discorso? lei gli aveva detto chiaramente i suoi sentimenti.. lei non lo amava.. perchè andare avanti a rovinare tutto?? Avrebbe preferito averla sempre accanto come una sorella piuttosto che non averla più per niente.. non vederla più.. anche se faceva male allo stesso identico modo..

Ma no, non poteva far finta di niente! E va bene, forse l'alcool stava accentuando quelle sensazioni, quel sentimento maledetto.. ma una cosa vera c'era: lei era qualcosa di più per lui, di molto di più.. E non se ne era mai reso conto..  Avrebbe ancora di più rischiato di rovinare tutto, ma non poteva starsene lì, calmo, a far finta di niente.. non ci riusciva.. quell'amore stranissimo, risorto dopo anni, si era rifatto vivo quella sera come non mai, e stava gridando vendetta.. Vendetta per averlo rinchiuso nel profondo della sua anima, senza più nemmeno degnarlo di uno sguardo..

Si avvicinò nuovamente a lei, come se preso da una strana ipnosi; lei, dapprima, si allontanò, andando all'indietro.. ma subito raggiunse la sponda del grande letto matrimoniale.. Era lì, davanti a lei... sapeva quello che avrebbe fatto.. una grande istinto di piangere, di scappare via la prese.. ma non riuscì a fare nessuna delle due cose: era paralizzata come poco prima era paralizzata davanti a quella fottutissima porta con Kei!

Le loro labbra si incontrarono nuovamente, ma questa volta non fu un altro semplice bacio innocente.. Takao schiuse le labbra, facendo lentamente schiudere anche quelle di keiko.. In men che non si possa dire, le loro lingue si incontrarono, provocando brividi tanto freddi quanto, stranamente, caldi ai due.

Lo abbracciò, quasi involontariamente, presa da quella danza, da quell'intreccio.. Hey no, ma cosa stava facendo?? Lo stava abbracciando?? Stava partecipando a quel bacio?? No.. perchè dannazione.. Voleva staccarsi, voleva smetterla.. ma.. quel bacio.. sembrava piacerle da morire, più di tutti quelli che Kei le aveva dato.. In quel bacio sentiva il calore, l'affetto... l'amore.. Quell'amore che il brunetto aveva dentro di sè, passò, in quel momento, a lei, che riuscì a percepirne chiaramente la presenza..

Dio, le piaceva da morire.. sarebbe rimasta lì per chissà quanto tempo.. con lui, il suo fratellino.. colui col quale era cresciuta.. Col quale aveva condiviso ogni attimo della sua vita.. che l'aveva aiutata.. le era da sempre stato accanto.. Già, che bei momenti che avevano passato.. ma dopo quel bacio, lui avrebbe sicuramente pensato che lei.. si, lei lo amasse.. tutto sarebbe cambiato.. e lei non voleva: quel magico rapporto che con gli anni si era creato non doveva scomparire.. non poteva..

Lentamente si staccò da lui, sussurrando un "no", tremolante, triste.. takao la fissò: ormai era convinto che anche lei, in fondo, provasse qualcosa di più per lui.. lo stava baciando.. ma allora perchè..? perchè si era staccata..? Perchè gli aveva sussurrato quella parola..?

-Pensavo che tu..-TAKAO

-No Takao, no! Io non ti amo! Io.. niente deve cambiare, chiaro?-KEIKO

la voce della ragazza continuava a tremare, sempre più violentemente..

-Perchè ti nascondi?-TAKAO

Stava per ricominciare a piangere..

-Io.. non mi sto nascondendo.. io.. ti voglio solo bene e.. il nostro rapporto non deve mai cambiare..-KEIKO

-Potrebbe solo migliorare..-TAKAO

-Stai per caso cercando di convincermi? Ascolta.. Io non so cosa sia quella cosa, quel sentimento che tu mi hai appena trasmesso ma.. mi dispiace.. ho paura che le cose cambieranno.. in peggio.. perchè io.. non ti amo..-KEIKO

Keiko cominciò a piangere: ora era chiaro che quel sentimento non poteva essere una conseguenza dell'alcool.. quel bacio era troppo profondo.. troppo intriso di emozioni.. E avrebbe cambiato tutto quanto..

-Come fai a dirlo?-TAKAO

-Ti dico io come finirà.. tu ti allontanerai, perchè non mi vedi più come un tempo.. tu mi vorresti come un qualcosa di più che.. che io non sarò mai.. ti farò soffrire e te ne andrai lentamente.. io non voglio!-KEIKO

Parlava singhiozzando, con le mani che le coprivano il volto pieno di lacrime. Il fratellino le prese delicatamente: era solo stato uno stupido.. un maledetto stupido..

-No Keky, non succederà mai..-TAKAO

-Succederà.. te lo dico io.. io ti voglio come sei sempre stato..scusami kaky.. scusami..-KEIKO

Takao non riuscì a resistere a quelle lacrime: lacrime di paura, rammarico.. di tristezza infinita.. cominciò a piangere silenziosamente, lentamente.. era stata solo colpa sua.. era stata colpa sua! L'aveva fatta soffrire... lei stava soffrendo ancora una volta, e solo per causa sua! Poco gli importava di lui.. non gli importava di soffrire.. ma gli importava di lei.. solo di lei.. della sua felicità.. E non era esattamente quello che le stava dando in quel momento..

Keiko si sentì il cuore andare in mille pezzi: ora, non sarebbe mai più riuscita a vederlo come il kaky di un tempo.. di un tempo in cui la stringeva per la paura del buio.. un tempo in cui gocavano insieme nel giardino di casa di Nonno Jay.. un tempo in cui erano sempre pronti ad aiutarsi a vicenda.. in cui si volevano BENE, un mondo di bene.. solamente un bene infinito! Ogni volta che una lacrima rigava il suo volto, lui c'era sempre per asciugargliela.. lui era il suo fratellino.. ma ora, non lo sarebbe più stato.. non ci sarebbe più riuscita..

-Scusami.. ti prego..-KEIKO

Era orrenda la sua situazione: si sentiva come di aver perso una persona, la più importante della sua vita.. Non seppe il perchè..

Il fratellino l'abbracciò.. non ne faceva mai una giusta! Ancora una volta stava soffrendo.. ancora una volta era lui il colpevole..

Piansero insieme in silenzio, fino a che uno dei due non ebbe il coraggio di parlare..

-Keky.. sono io che devo scusarmi.. scusa... io.. ti prometto che non cambierà niente..-TAKAO

-Come fai a dirlo?-KEIKO

-Perchè.. mai mi allontanerò da te.. ti starò sempre vicino.. non importa come.. l'importante è sapere di essere sempre al tuo fianco.. come sempre..-TAKAO

keiko sorrise tristemente, staccandosi... ancora una volta il brunetto sembrò leggerle negli occhi..

-Tu.. mi vedi in modo diverso ora, non è così?-TAKAO

Lei si sentì sussultare.. gli occhi di lui erano ancora pieni di lacrime e la stavano implorando per una sola risposta..

-No..-KEIKO

-Non dirmi bugie..-TAKAO

Keky prese un grande respiro, cerando di calmare la sua mente.. il suo cuore..

-Io sono sempre il tuo Kaky..-TAKAO

-E.. lo sarai per sempre..?-KEIKO

-Si, per sempre..-TAKAO

Si abbracciarono ancora una volta, quasi tremando.. lei lo strinse più forte che poteva.. si, stava stringendo quello che ancora era il suo fratellino..

-Passerà, vedrai.. L'importante è averti sempre vicina..-TAKAO

Gli accarezzò la testa, per poi staccarsi dolcemente..

-Siamo stanchi.. è meglio andare a letto.. domani sarà tutto migliore..-KEIKO

Takao annuì, forse un po' triste per non aver ricevuto la risposta desiderata, detta in modo deciso.. Ma in fondo, l'aveva sconvolta.. l'aveva profondamente turbata.. non poteva pretendere la luna da lei, in quel momento.. Forse, la mattina successiva, tutto si sarebbe risolto al meglio.. in quel momento non erano nello stato migliore..

Sorrise lievemente, cercando di essere il più convinto possibile di quel sorriso, prima di alzarsi per poi andare a cercare il pigiama..

Lo stesso fece lei: si alzò e prese il suo da sotto il cuscino, infilandoselo velocemente, mentre il silenzio più totale regnava.. un silenzio di sensi di colpa, di rancore.. di immensa paura..

Si infilarono sotto le coperte, lentamente.. Takao spense la luce, per poi dire..

-Buona notte sorellona..-TAKAO

Keiko sorrise, molto amaramente..

-'Notte.. fratellino..-KEIKO

Alcune lacrime bagnarono ancora i loro cuscini, per poi seccarsi lentamente..

Non le sarebbe stato facile tornare a vederlo come un tempo.. ma lo promise a sè stessa: ce l'avrebbe fatta... doveva farcela..

Si girò verso di lui, facendo finta di niente, e lo stette a fissare per qualche istante: chi avrebbe mai potuto dirlo..? Lui.. proprio lui..!  No, non voleva farlo soffrire in quel modo, lui non se lo meritava!

Gli accarezzò una spalla, rimasta scoperta dalle lenzuola.. l'indomani sarebbe tutto migliorato.. doveva per forza migliorare..

L'indomani la sua negazione a quella domanda sarebbe stata decisa e... definitiva...

Il brunetto sentì quel dolce tocco, ma fece finta di niente.. aveva smesso di piangere.. o almeno, LUI aveva smesso.. ma la sua anima no..! Dovette ammetterlo a sè stesso: quel sentimento terrificante gli stava facendo paura.. lo stava facendo soffirire.. ma perchè proprio a lui?? Perchè Cupido aveva scelto proprio lei..? Con tutte le ragazze che giravano.. proprio la sua sorellona..

Certo, al cuor non si comanda.. ma lui doveva comandare il suo, se non voleva perderla.. se non voleva allontanarla..

Si addormentarono, entrambi con i loro pensieri.. entrambi speranzosi che il tempo, con le sue magiche mani, avrebbe risolto tutto..

 

 

 

 

*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^

 

Il brusio della gente li stava agitando.. come se non fossero stati già agitati per conto loro! Già, agitati.. ma felici.. finalmente felici.. insieme..

-..io vi dichiaro, MARITO E MOGLIE!-PRETE

Si sentì un pianto.. Nonno Jay stava piangendo come un bambino, mentre il suo sguardo era rivolto a loro.. La madre di keiko, la signora Sayumi, gli si avvicinò, sorridendogli, mentre qualche lacrima scendeva sulle sue gote, rovinandole leggermente il phard rossastro che indossava..

-Come sono carini, vero?-SIGNORA SAYUMI

Nonno Jay si asciugò le lacrime, lanciando un'occhiata furtiva al suo nipotino, che ora stava tenendo le mani di Keiko..

-..la sua sorellona..NONNO JAY

-Già.. chi l'avrebbe mai detto?-SIGNORA SAYUMI

Anch'ella li stette a guardare, commossa, ma felice.. felice di vederli insieme.. dopo tutto quello che avevano passato, sempre insieme.. sempre l'uno accanto all'altra..

-Non si sono mai divisi per un attimo..-NONNO JAY

La donna annuì..

-Avremmo dovuto immaginarlo che, un giorno, col passare degli anni, avrebbero scoperto ciò che realmente li univa..-SIGNORA SAYUMI

-E quel momento finalmente è arrivato.. Dio, lo speravo così tanto.. qualcuno mi ha ascoltato..-NONNO JAY

-No.. io penso che quel qualcuno abbia solamente fatto ciò che da sempre aveva progettato per loro due..-SIGNORA SAYUMI

la voce del prete interrupe il discorso silenzioso dei due, che subito tornarono attenti alla scena, ancora con le lacrime agli occhi..

-Lo sposo può ora baciare la sposa..-PRETE

Takao e Keiko si guardarono intensamente negli occhi, sorridendo, tenendosi per mano.. Fino a che si avvicinarono lentamente, baciandosi delicatamente...

Un grosso applauso si scatenò dentro la chiesa, mentre loro due, ormai marito e moglie, erano persi nel loro fantastico mondo.. quel bacio sembrò rievocare loro i momenti più belli della loro infanzia insieme.. del loro bacio davanti a quel film.. dei loro casini, dei loro momenti drammatici e tristi..Ricordarono quella sera in Cina, quando quella folle paura di perdersi li pervase.. come ricordarono il loro primo, vero bacio, su quella panchina in fronte al mare, in una notte di luna piena, quella notte in cui quel qualcuno lassù aveva finalmente deciso di farli smettere di soffrire.. insieme..Quante ne avevano passate, e sempre insieme.. Solo lei e lui.. come lo erano da sempre stati, come lo erano in quel momento e..

-Per sempre..-TAKAO

-per sempre..-KEIKO

Qualche lacrima scese dai loro occhi, lacrime che fecerp commuovere persino il prete... persino qualcuno, seduto più in fondo..

-dai smettila..-REI

-taci che sei tu il primo a piangere..-PROF K

Max non rispose: si limitava a tenere in mano un fazzolettino bianco per asciugarsi le ormai abbondanti lacrime..

-Come sono dolci..-MAX

-Io me lo sarei aspettato..-REI

Gli altre due lo guardarono perplesso, prima di ricominciare a piangere, insieme al cinesino stesso..

Ma non erano gli unici..

Se ne stava lì, impalato appoggiato alla porta, come suo solito.. Erano passati 10 anni.. ben 10 anni dal giorno in cui lei e lui si erano incontrati.. in cui si erano baciati.. in cui l'aveva persa..

-per sempre..-KEI

-kei, ma che dici?-AMY

Si girò verso di lei, di fianco a lui..

-Scusa amore.. stavo ripetendo quello che hanno appena detto..-KEI

-E perchè mai?-AMY

-Uff, ma non lo so..-KEI

Tornò a guardarli.. si, stavano proprio bene insieme, ma quella visione, anche dopo 10 anni, faceva ancora male.. Ora aveva una nuova ragazza.. ma.. keiko.. nessuna sarebbe mai stata come lei.. E pensare che se solo non l'avesse abbandonata per il suo Dranzer.. lei sarebbe ancora lì con lui, al posto di Amy.. Ora forse non si ritroverebbe a versare lacrime... lacrime non di felicità, ma di tristezza.. per averla persa per sempre..

Sorrise in un ghigno: no.. era destino che quei due si ritrovassero, un giorno, davanti a quell'altare.. e al destino non si scappa.. MAI! Quella frase sembrò fargli ancora più male, ma cercò di non farci caso.. O Amy avrebbe scoperto tutto, furba com'era!

La verità..? la verità era che gli mancava il suo angelo.. colei che gli aveva fatto credere ancora nell'amore.. colei che lo aveva cambiato..! la verità era che pensava di non riprendersi mai più da quella fatale rottura.. stupida rottura.. Ma probabilmente era destino, e, col passare degli anni, se ne stava rendendo conto.. Così si era fatto forza, ed era riuscito a trovare Amy, un'amica di Max, americana.. L'amava.. si l'amava... ma.. keiko..

-Kei!-AMY

-Che hai??-KEI

-Svegliati!-AMY

kei sbuffò.. basta, doveva andarsene.. avrebbe preso la prima scusa e se ne sarebbe andato.. Non voleva vederla in quel vestito da sposa.. con lui.. Gli stava facendo troppo male..

-Amy, andiamo..-KEI

-E perchè mai?-AMY

-Perchè.. non sto bene..-KEI

Amy lo fissò, poco convinta.. In ogni caso, uscirono dalla chiesa; Kei fece per dirigersi subito verso la sua macchina, ma fu bloccato da un braccio di Amy..

-Adesso mi dici che hai!-AMY

Dio, era troppo furba..

-Niente..non sto bene..-KEI

Amy gli si avvicinò, per poi dirgli, nervosamente..

-E' per quella là, non è così!? Tu l'ami ancora!!-AMY

Si.. forse era vero.. gran parte del suo cuore era ancora nelle sue dolci mani.. quelle di keiko.. ma lei non se ne rendeva minimamente conto..

Improvvisamente, sentirono un chiasso disumano provenire dall'entrata della chiesa: stavano uscendo! Appena in tempo.. quel chiasso aveva interrotto il loro discorso ma.. l'avrebbe rivista.. insieme a lui..

Non fece nemmeno in tempo a finire di pensare che li vide uscire, sorridenti come non mai, abbracciati l'uno all'altra.. Una lacrima si formò nei suoi occhi ma cercò di mandarla giù, come se niente fosse stato..

Abbassò lo sguardo.. lo avevano visto, non poteva andarsene...

Prese coraggio e afferrò la mano della sua ragazza, per poi dirigersi verso di loro, con una falsa felicità dipinta in volto.. Una felicità che ebbe qualche problema a sovrastare la sua terribile tristezza..

-hey ragazzi...-KEI

-Oh kei! Ciao! Ma perchè te ne stavi andando?-TAKAO

-Perchè non stava bene..-AMY

Tutti si girarono verso Amy: aveva detto quella frase allo stesso modo di una bambina capricciosa.. tutti intesero che lei l'aveva presa come una fottutissima scusa per andarsene..

Keiko si fece avanti: kei era triste.. troppo triste..

-C'è qualcosa che non va?-KEIKO

La guardò.. Dio, che voglia di baciarla, di stringerla ancora a sè.. ma era dannatamente troppo tardi..

-Io?.. N..no..-KEI

Come poteva chiedergli se c'era qualcosa che non andava?? Non ci arrivava?? Laciò uno sguardo alla ragazza di fianco a lui: certo che non capiva.. lei lo credeva pazzamente innamorato di Amy.. mentre.. si lo era.. ma mai come lo era stato e forse lo era ancora di lei.. Le mancava.. le mancava da morire.. Ma doveva mettersi il cuore in pace: non si poteva cambiare il destino!

Keiko, che da sempre era riuscita a leggerlo negli occhi, lo guardò, riuscendo a capire...

-kei.. mi dispiace..-KEIKO

Lei sorrideva, come per dire "mi dispiace, ma io amo Takao..".. Lui sorrise amaramente, prima di dire..

-Non fa niente.. beh ecco.. pensò mi passerà questo ehm.. dolore alla testa incredibile..-KEI

takao riuscì a capire al volo e, stranamente sorrise.. Gli mise una mano sulla spalla, per poi dirgli..

-kei.. sii forte..-TAKAO

kei si sentì spezzare il cuore.. Sorrise, mentre quella voglia incontenibile di piangere tornò a pervaderlo.. Li guardò, insieme.. Quante cose erano cambiate in 10 anni.. il loro rapporto.. e poi quello tra lui e Takao..

-Grazie.. amico..-KEI

Il brunetto sorrise, mentre Amy era intenta a capire cosa mai fosse stata tutta quella compresione per un mal di testa.. Forse non era così tanto furba.. O forse si..

-Beh.. io vado..-KEI

-Ok.. fatti sentire!-TAKAO

-Quando partite per la luna di miele?-AMY

-Domani mattina..-KEIKO

-Ah capito.. beh, buon viaggio!-AMY

I due annuirono in segno di ringraziamento, mentre Kei era già vicino alla macchina, in attesa della sua ragazza..

Salirono, in silenzio, fino a che lei non tornò all'attacco..

-Allora, dì la verità! Sei ancora innamorato di quella sgualdrina!!-AMY

Il ragazzo tatuato, che stava per partire, frenò di scatto; Amy si spaventò vedendo l'espressione di rabbia dipinta sul suo volto.. Non bastava il dolore per quello che stava succedendo e per quello che era successo ben 10 anni fa.. ancora quel dolore vivo dentro lui.. Ora ci si metteva anche lei..

-Non osare mai più chiamarla sgualdrina!! Ricorda che se sto amando te è solo grazie a lei!! Lei mi ha insegnato ad amare, è tutto suo il merito!! Lei mi ha fatto capire che l'amore esiste, e non è solo una favola!! Quindi, devi portarle solo rispetto..-KEI

Amy rimase ammutolita, spaventata a morte dalla sua reazione..

Detto quello kei accelerò, sparendo per le stradine di Tokyo, mentre nella sua testa mille ricordi sembravano vagare nel nulla.. il loro primo bacio.. quel laghetto del parco.. quanti ricordi! E quella notte.. E la sua gelosia ossessiva.. Avrebbe dato di tutto per tornare indietro.. ma ormai.. era tutto finito.. Il destino aveva scelto un altro compagno per lei..

"Addio keiko.. sappi che ti amo.."KEI

Lo pensò, guardando per qualche attimo il cielo, mentre era fermo ad un semaforo, nella speranza che quanto meno quel qualcuno che li aveva fatti incontrare e che poi aveva scelto qualcun'altro per lei, riuscisse almeno a farle recepire quel messaggio..

"la tua presenza nella mia vita non è stata nulla.. non è stata del tutto solo dolore.. mi hai insegnato ad amare, angelo.. Ti ringrazio.. anche se sto male.."KEI

 

 

____________________________________________________

 

-Che pancione!! ^__^-TAKAO

->.<%%%-KEIKO

-Fa sentire.. si muove già?-TAKAO

-No ancora no..-KEIKO

Takao accarezzò dolcemente il pancione della moglie, sorridendo, mentre erano sul divano a guardare la tele.. quella sera, davano Romeo e Giulietta..

-Ti ricorda qualcosa?-KEIKO

-Si.. sorellona.. proviamo anche noi..-TAKAO

I due si avvicinarono, sorridendo, scambiandosi un bacio.. proprio come quello di tanti anni fa.. davanti a quel film..

Gli occhi di entrambi si fecero improvvisamente lucidi.. Quanti ricordi..

-Allora ti ricordi ancora..-KEIKO

-Come farei a dimenticarmelo..?-TAKAO

Improvvisamente, la porta del corridoio che dava al soggiorno si aprì, e ne uscì un bambino... piccolo, di appena 3 anni...

-Non riesco a dormire, mamma..-TOSHIRO

La madre lo chiamò accanto a sè, prendendolo poi in braccio..

-Che c'è che non va?-KEIKO

-Ho paura del buio..-TOSHIRO

-Chissà da chi hai preso.. >.>-KEIKO

->.<"-TAKAO

Sorrise, prima di abbracciarlo delicatamente..

-Dai, allora dormi con noi stasera..-KEIKO

-Sniff.. grazie..-TOSHIRO

Era un bambino adorabile.. aveva dei bellissimi capelli nero corvino e due occhi neri con dei riflessi blu, molto simili a quelli del padre..

Stettero per qualche istante in quella posizione, prima che Keiko potesse continuare a parlare..

-Sai, anche il papà aveva paura del buio quando era piccolo..-KEIKO

-Uffa...-TAKAO

-Davvero?-TOSHIRO

-Si.. e allora si aggrappava a me..-KEIKO

Il bambino sorrise, prima di tornare ad ascoltare le parole questa volta del padre..

-Io e tua mamma ci conosciamo da tantissimo tempo.. da quando sono nato..-TAKAO

-Davvero?-TOSHIRO

-Si ^__^-TAKAO

-Oh.. ma.. siete fratello e sorella?-TOSHIRO

-perchè ce lo chiedi?-KEIKO

-Perchè.. prima papà ti ha chiamato sorellona..-TOSHIRO

Takao e keiko si guardarono sorridendosi.. lei appoggiò la testa sulla sua spalla, con un nodo alla gola.. ogni volta, nel ricordare quei momenti, quelli della loro infanzia, le saliva una strana malinconia addosso..e non era la sola.. anche takao non poteva fare a meno di sentire i suoi occhi pieni di lacrime al ricordo di tanti anni prima.. La loro era stata una storia unica, che sarebbe per sempre rimasta nei loro cuori..

Il bambino li stava a guardare, perplesso, in attesa di una risposta, fino a che keiko disse..

-No.. non lo siamo.. però.. papà rimarra per sempre il mio fratellino.. Giusto, fratellino kaky?-KEIKO

 

 

                                                THE END

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=7037