Alla fine di tutto il nostro andare torneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta di MedusaNoir (/viewuser.php?uid=85659)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alla fine di tutto il nostro andare torneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta ***
Capitolo 2: *** L'armonia della mortalità ***
Capitolo 3: *** La tua tentazione ***
Capitolo 4: *** C'è del marcio in Danimarca ***
Capitolo 1 *** Alla fine di tutto il nostro andare torneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta ***
La
cosa migliore da fare all'una di notte è mettersi a scrivere
drabble!
Ringrazio
Ferao e LauriElphaba per avermi consigliato personaggi/coppie con
abbinati prompt/citazioni/immagini.
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Alla fine di tutto il
nostro andare torneremo al punto
di partenza per conoscerlo per la prima volta
A Fera e Lauri, Muse ispiratrici
♥
1) Minerva McGranitt, Boccino
Lo
capì in quel momento.
Minerva
balzò in piedi e corse alla finestra, osservando il
ragazzo del primo anno afferrare un oggetto che lei non era riuscita a
verificare. Davanti a quel vetro, le sembrò di guardare se
stessa allo
specchio: una scopa, un braccio teso, il Boccino nella mano e poi il
segno di
vittoria, le urla dei compagni che le riempivano le orecchie.
Si
riscosse improvvisamente, rendendosi conto che lei non
aveva quei capelli neri, non portava un paio di occhiali e che erano
passati
“diversi” anni dalla sua ultima partita di
Quidditch. Una disastrosa partita.
Uscì
dall’ufficio, pronta a prendersi la rivincita su
Serpeverde.
2) Percy/Penelope, muffa
-
Guarda, Percy, - esclamò Penelope, indicando al Prefetto
di Grifondoro, con cui stava pattugliando i corridoi, la muffa che si
era
creata ai piedi di un muro. – Deve esserci qualche problema
nei bagni, forse un
tubo rotto… Andiamo a controllare.
-
Aspetta.
Percy
non sapeva esattamente perché le avesse afferrato il
braccio. Paura che potesse accaderle qualcosa? Forse, dati gli
avvenimenti
dell’ultimo periodo.
Penelope
gli rivolse un sorriso divertito mentre Percy si
rendeva conto di quanto potesse essere sembrato patetico ai suoi occhi;
si alzò
sulle punte e baciò il naso lentigginoso del ragazzo.
-
Grazie per esserti preoccupato.
-
Co… compito di un Prefetto, - replicò Percy,
arrossendo.
3) Draco/Pansy, "I've spread my dreams under your feet:
tread softly because you tread on my dreams" ("Save me", Follow The
Mad, citazione presa da una frase di Yeats)
Pansy
era innamorata di Draco.
Sì,
so cosa state pensando: l’ennesima tredicenne che perde
la testa per il ragazzo attraente e misterioso. No, non ci siamo
proprio, se
pensate a Draco Malfoy in questi termini.
Draco
era un ragazzino arrogante, egoista e immaturo – e lo
è ancora adesso. Ma Pansy lo amava anche per questo, per
tutti i difetti che lo
caratterizzavano.
Lo
ama. Per questo, qualche giorno fa, ha detto a Draco le
fatidiche parole: - Puoi fare di me ciò che vuoi. Ho steso
sotto di noi i miei
sogni, ma cammina piano, sono fragili.
Domani
Draco sposerà mia sorella, circondato da un indelebile
profumo di viole.
Mi ascolti, Dorcas?
C’è un cielo stellato
stasera e la luna somiglia a una falce: stanotte potrò
dormire, stanotte potrò
ancora pensare a te. Ancora. Ancora dopo due anni, tre mesi, sette
stagioni.
Fa freddo, ho le
spalle scoperte, sono solo. Ma resisto, te l’ho promesso.
Mi ascolti, Dorcas?
Ancora una volta - dopo
due anni, tre mesi, sette stagioni –
scrivo una lettera per te; ancora la legherò allo stelo di
una margherita per
farle scivolare nell’acqua, loro due, le mie parole e la tua
delicatezza.
Mi ascolti, Dorcas?
Mi manca amarti, mi
manca ancora.
Ancora, Dorcas,
ancora.
Sei
un mucchio di detriti, Salazar. Un mucchio di rovine.
Lo
pensi mentre seduto sulle rive del lago fai rimbalzare
sassolini nell’acqua, la splendente armatura adagiata sul
terreno fangoso alle
tue spalle; ci sono dei rami anneriti, quei rami ti somigliano.
D’improvviso
un raggio di luce, sembra che il sole stia per arrivare.
Non proviene dall’alto, ma è davanti a te e
indossa un vestito marrone,
elaborato, morbido. Ti tende una mano.
-
La chiameremo Hogwarts, - dichiara con un sorriso. E’
bassa e splendida.
Mentre
afferri le sue dita, capisci che non resterai solo a
lungo.
Ti
ha salvato.
6) Rita/Bozo, lingua
-
Sposta quel cavalletto qui. Su, Bozo, più in fretta: le
nostre star attendono di essere
intervistate!
Rita,
nonostante i sottili tacchi verde acido, si mosse
abilmente tra i tavolini di Madama Piediburro –
“Posticino incantevole per
l’articolo sul nuovo fidanzato di Gwendolyn Morgan!”
-
Perfetto, Bozo, i due piccioncini stanno arrivando.
Stupenda la tua idea di inviare un falso invito per una riunione di ex
studenti, sono felice di averti come collaboratore!
Bozo
finse di stringere le viti di un cavalletto, in modo da
non dover tenere lo sguardo sulla giornalista: la sua lingua poteva
essere
graffiante, ma i rari complimenti che gli rivolgeva rendevano la suddetta lingua la
parte della
donna che più bramava.
7)
Madame Maxime, "Piega la testa
sul mio cuore... e spegnilo, poco a poco" (F. de Andrè)
Si odiava.
Olympe,
strega esperta in Trasfigurazione, Preside di
Beauxbatons, odiava se stessa.
Quei
polpacci enormi, quelle mani troppo larghe e le braccia
robuste: niente del suo corpo corrispondeva a ciò che
pensava di sé.
Lei
non era grande, non aveva mai voluto esserlo:
un’insignificante creatura sì, sarebbe andata bene.
Si odiava.
Ma
non odiava i suoi fianchi, le gambe e i polsi. Odiava
quella bugia: - Le ossa!
Chi voleva prendere in
giro?
Aveva
perso Rubeus in quel modo, si odiava. Non voleva più
sentire battere il suo cuore enorme.
Piega la testa sul mio
cuore, Rubeus, e spegnilo, spegnilo.
_____________________________________________________________________________________________________________________________
Il
titolo è una citazione di Eliot.
1) Missing moments del primo anno, quando la McGranitt vede Harry,
sulla scopa, afferrare la Ricordella di Neville. Stando a Pottermore,
la McGranitt da giovane giocava a Quidditch (non è
specificato in quale ruolo) e la sua ultima partita è stata
contro Serpeverde.
2) Secondo anno, periodo successivo alla pietrificazione di Justin e
Nick. Il bagno di cui parla Penelope è quello delle ragazze,
per cui Percy non potrebbe seguirla per "proteggerla".
3) A narrare la drabble è Daphne Greengrass; le viole del
pensiero sono il fiore associato nelle Dransy a Pansy (essendo il
significato del suo nome).
4) Dorcas Meadows era un membro del primo Ordine della Fenice e venne
stata uccisa da Voldemort stesso.
5) Momento precedente alla fondazione di Hogwarts (la frase di Tosca
indica, implicitamente, che il sogno dei quattro maghi sta diventando
realtà e hanno trovato il posto dove edificare il castello).
6) Bozo è il fotografo di Rita Skeeter, mentre Gwendolyn
Morgan è il Capitano delle Holyhead Harpies.
7) La bugia che Madame Maxime ha detto, indignata, a Hagrid
è che non è una Mezzogigante.
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Capitolo 2 *** L'armonia della mortalità ***
L’armonia
della mortalità
1)
Narcissa Malfoy, Si tingeva di nero le
occhiaie, le sembrava che non fossero abbastanza scure da raccontare la
sua
desolazione.
La punta dell’indice, il solco
già
profondo sotto gli occhi, un’immagine riflessa allo specchio:
le occhiaie di
Narcissa erano evidenti anche ai mobili impolverati di Villa Malfoy, ma
non
bastava.
La camicia da notte tenuta tutto il
giorno non bastava.
I capelli in disordine, il volto
pallido non bastavano.
Narcissa doveva urlare la propria
sofferenza in un altro modo, ma le parole non bastavano,
l’aspetto desolato non
bastava.
Lucius… Draco…
Aveva perso l’uno,
non poteva lasciare che anche l’altro precipitasse
nell’abisso.
Era in trappola, non sapeva come
uscirne. Non sapeva come farne uscire
loro.
2)
Ninfadora Tonks, Qualsiasi cosa vada
male, avrà probabilmente l'aria di andare benissimo.
Tonks sorrideva costantemente.
Se prendeva una D in Trasfigurazione
– ironia della sorte
–, se sentiva la
nostalgia di casa, se finiva in punizione per avere fatto cadere per l’ennesima volta una
secolare
armatura, lei teneva diligentemente dipinto sul viso un sorriso
luminoso.
In molti ammiravano il suo
ottimismo, ma l’unica persona per cui Tonks si sforzava di
sorridere sempre non
la degnava di uno sguardo: Charlie
Weasley pensava unicamente ai draghi.
- Hai un bel sorriso.
Tonks arrossì, sorpresa. Anni
e anni
passati a sorridere per mostrarsi una ragazza solare e ora qualcuno
aveva
notato il più spontaneo dei suoi sorrisi.
Come si chiamava quell’uomo?
Ah,
già: Remus Lupin.
3)
Percy Weasley, La vita è come
dipingere
un quadro, non come tirare una somma.
Sai, Perce, dovresti tirarti su di
morale. Via quel muso lungo!
Ti ricordi di me? Sorridevo. Ero morto. E con la vita che hai davanti
cosa ti impedisce di avere speranza?
Beh, certo, hai fatto un bel
po’ di
casini in questi anni: prima di tutto, sei stato incredibilmente
noioso, poi ci hai traditi per raggiungere “Il
Potere” e, cosa non meno importante, sei stato davvero noioso.
Ma la vita non è fare un
elenco e
deprimersi per tutte le vaccate che hai commesso in passato; fregatene,
prendi
dei pennelli e dipingi la tua vita d’ora in poi.
Non c’è tempo per
essere tristi.
4)
Mirtilla Malcontenta, Risata
- Mirtilla Malcontenta! Mirtilla
Malcontenta!
Non
è vero, io so ridere!
- Mirtilla sta piangendo! Mirtilla
la frignona!
No,
smettetela, lasciatemi in pace!
- Mirtilla brufolosa!
Mirtilla…
- Cosa succede qui?
Mi tolgo le mani dalla faccia, lo
guardo: lui è così bello ed io…
Perché mi sta difendendo? Perché sta dicendo ad
Olive a alle altre di lasciarmi in pace?
- E’ tutto a posto?
Afferro la sua mano, mi aiuta a
rimettermi in piedi; continuo a fissarlo, penserà che sono
un’idiota… Beh, lo
pensano tutti. Però lui si è preoccupato per me e
questo mi può bastare:
nient’altro mi ha mai fatto così bene quanto
questo gesto. Non lo dimenticherò
mai.
Che
ironia.
5)
Gellert/Albus, La natura dell'uomo
è
bensì quella d'essere libero e di volerlo essere, ma fa
altrettanto parte della
sua natura prendere la piega che gli dà l'educazione.
Avrei voluto fuggire con te,
Gellert, avrei voluto lasciare tutto il mio mondo, la famiglia rimasta,
le
responsabilità e seguirti, amarti, onorarti.
Non ho potuto.
Non guardarmi così, Gellert!
Devo
combatterti, devo sconfiggere il più grande Mago Oscuro di
tutti i tempi… Ma io
cosa posso contro quello sguardo?
Avrei voluto essere libero, avrei
voluto renderti felice. E ora nei tuoi occhi leggo proprio questo:
nonostante
il terrore celato di venire sconfitto, esplode la felicità
di essermi vicino.
Forse è per questo che hai
cercato
di dominare il mondo, per darmi un motivo per rivederti. Sono uno
sciocco a
pensare così, ma l’illusione mi tiene in vita.
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Altro
giro di "drabble-game"! Questa volta le partecipanti sono state un po'
di più: alla fine delle note metterò il link alle
varie storie :D
Il titolo del capitolo è il titolo di una canzone dell'opera
rock La Magnolia Bianca.
(♥)
1) Lucius è stato rinchiuso ad Azkaban e Draco è
stato scelto da Voldemort per compiere una missione speciale.
2) Charme mi ha iniziato alle Tonks/Charlie xD
3) Il punto di vista è di Fred.
4) L'ultima frase viene pensata da Mirtilla nel momento in cui muore;
il ragazzo bellissimo... beh, inutile dire chi sia! La frase "Lui
è così bello ed io..." è una citazione
di Bambola di cera
dei Follow The Mad.
5) Battaglia tra Albus e Gellert.
Drabble di LauriElphaba:
Shnusschen
ferao
SakiJune
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Capitolo 3 *** La tua tentazione ***
La
tua tentazione
1)
Marlene McKinnon, Anche se il vento ci
soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo
anche
questa.
- Voi-Sapete-Chi è sulle
vostre
tracce.
Stringo la tua mano, facendo un
respiro profondo; un brivido ti scuote il corpo fino alla punta delle
dita e ti
guardo, consapevole che ciò di cui hai bisogno è
trovare conforto e sicurezza
nei miei occhi. Come sempre.
Annuisci debolmente.
Ne abbiamo passate tante per amarci,
abbiamo combattuto contro le nostre famiglie, ti sono stata accanto
quando hai
lasciato casa tua per un ideale.
Possiamo superare anche questo
ostacolo, l’ennesimo.
- Sai come agire, Marlene.
- Sì, - rispondo al vecchio
Malocchio, mentre il sudore rischia di far scivolare via le mie dita
dalle tue.
Stringo con più forza.
Resisteremo
ancora, Dorcas.
2)
Alecto Carrow, immagine
La mente di Alecto Carrow era un
festoso carnevale di dolore.
Crucio.
Crucio. Crucio.
Si beava del dolore delle vittime,
un’inconsueta allegria la coglieva quando per mano sua
scorreva del sangue, e
le serviva solo pronunciare una parola!
Crucio.
Crucio. Crucio.
La Morte che avanza, la Morte regina
e lei sua ancella devota e felice, felice.
Crucio.
Crucio. Crucio.
Teschi di pizzo nella sua testa e
una sinfonia nuziale a incastonarli tra i volti indelebili dei
torturati.
Crucio.
Crucio. Crucio.
Teneri
bambini, gentili sguardi indifesi, il suo sorriso era
per loro, per tutti loro, li amava tutti.
Crucio.
L’ultimo fu per suo fratello.
A
Amycus Carrow, con amore.
3)
Malocchio/Dora, chiacchiere
- Sai cosa si dice in giro,
Malocchio…
- Al diavolo le chiacchiere! Che mi
importa della gente?
- Ti importerà, un giorno,
quando ti
accuseranno di pedofilia.
- Hai vent’anni, non sei una
bambina; io sono il tuo mentore e anche se quegli
idioti dovessero continuare a pensare che me la spassi con la
mia allieva
preferita, beh, non possono certo accusarmi di qualche crimine! Alle
nove nel
mio ufficio.
- Sissignore!
- Ai vostri posti.
- Sissignore!
Mentre Malocchio si preparava a
partire, lanciò uno sguardo fugace a Tonks: quella parola,
la goffaggine, il
sorriso luminoso, tutto di lei gli ricordava Dorcas.
Un’altra
figlia, ma stavolta avrebbe fatto l’impossibile per non
perderla.
4) Ron, They’re
not my home, not
anymore, not like they so were before still, I’ll split, and
they’ll like… Well, who knows? (Trad. Non
sono casa
mia, non più,
non che prima lo fossero un
granché comunque,
io me la squaglierò e loro, tipo... Beh, chissà?)
Non
sono più la tua famiglia, Ron. Non lo sono mai stati.
Forse,
però, per qualche minuto…
Con
un sorriso affettuoso osservi le due bambine giocare nel
prato; poco lontano, il piccolo Alfred si volta, ti vede e sembra
spaventato.
Corre in casa, sai che sta andando a chiamare suo padre.
L’istinto,
improvvisamente, ti suggerisce di scappare via:
hai paura che i due coniugi si ricordino di te e non faresti certo una
buona
figura. Tuttavia, ti imponi di rimanere per portare avanti il compito
che il
Ministero ti ha affidato.
Ora
che hai trovato i Cattermole, devi annunciare che
possono tornare alla loro vecchia vita.
5)
Horace/Pomona,
Teach me to be this easy.
Pomona Sprite non era mai stata
molto simpatica a Horace.
Non che avessero avuto dei diverbi;
semplicemente, era sporca. Pomona
passava
giornate intere nelle serre e si ritrovava ad andare a cena con le
scarpe
ancora sporche di concime e altra robaccia che Horace non bramava di
identificare.
Inoltre si accontentava di poco, si
rattoppava i vestiti strappati e tutto ciò a Horace faceva
decisamente storcere
il naso.
Quando la donna si offrì di
medicargli le ferite dopo la battaglia, però, non la
scacciò via. Quella notte
gli aveva insegnato che cambiare non era poi tanto male e forse Pomona
era in
grado di spiegarglielo meglio.
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Il
titolo viene dalla citazione di un pacchetto che avevo dato alle altre
e bla, bla, bla... Vabbè, lo trovate nella raccolta delle
altre pazze che passano la sera a drabbleggiare con me u.u
1) Volevo scrivere una Marlene/Sirius (tutta colpa di Eralery, e vi
lascio il link
alla sua storia perché è stupenda), ma temevo di
essere poco originale, così l'ho accoppiata con Dorcas. Ma
spero si capisca che volevo mettere la pulce nell'orecchio che fosse
Sirius.
2) Qui mi sono divertita non poco: è uno stile che adoro
utilizzare e utilizzarlo per parlare di una Mangiamorte sadica e
assassina è stato come entrarle nella testa, tra quei
"teschi di pizzo".
"La
Morte che avanza, la Morte regina" richiama Dylan Dog e la
ricorrente "poesia" sulla Morte.
3) E ho riutilizzato Dorcas. Perché? Beh, avevo letto
Malocchio/Dorcas e avevo avuto l'idea per questa drabble; quando poi,
chiedendomi perché non l'avessero accoppiato con Tonks, ho
notato che c'era scritto "Dora" ho preferito continuare: ci sarebbero
state comunque entrambe u.u
Nella
prima parte, ho immaginato Dorcas allieva di Malocchio Auror, mentre la
seconda è ambientata nella scena dei sette Potter.
4) Avevo pensato inizialmente a quando Ron lasciava Harry e Hermione
durante il settimo libro, però non volevo essere ancora
angst, per cui ecco qua. I Cattermole ♥
5) Qui non ho niente da dire u.u
Ed
ecco le drabble delle solite (siamo sempre di più!) pazze
che hanno partecipato al gioco:
Ferao
ElePads
Sbarauau
Shnusschen
SakiJune
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Capitolo 4 *** C'è del marcio in Danimarca ***
1)
Malocchio Moody, Ho osservato
una lumaca strisciare
lungo il filo di un rasoio, questo è il mio sogno,
è il mio incubo: strisciare,
scivolare lungo il filo di un rasoio e sopravvivere.
- Voi-Sapete-Chi li ha trovati.
Non serve dire altro, Peter lo sa:
le ombre sul volto di Malocchio svelano la sorte dei suoi compagni.
Rabbrividisce, dalle labbra secche esce un suono simile a uno squittio;
ha
paura, sa che presto toccherà anche a lui.
- Malocchio, - esordisce tremante, -
hai mai… pensato di… arrenderti, ecco?
- Di vendermi,
Minus? – ringhia l’Auror. – Il mio incubo
peggiore
sarebbe strisciare come una lumaca per evitare la morte. Ma anche se
vivere da
ribelle significa salutare ogni giorno come se fosse l’ultimo
non abbandonerò
mai, mai il campo! E nemmeno
Fabian e
Gideon lo hanno fatto.
2)
Lavanda/Susan, D'improvviso, mi disse, le
parve assurdo continuare a nascondersi.
Susan aveva osservato per sei anni
Lavanda Brown senza osare rivolgerle parola.
All’inizio era rimasta
estasiata dai
suoi capelli biondi, continua a fissarli giustificandosi con se stessa
per la
loro bellezza – così diversi dai suoi, rossi,
inguardabili.
Si era poi scoperta irascibile ogni
volta che Lavanda si isolava per ore a chiacchierare con
Calì, ma fu solo
quando la vide avvinghiata a Ron che Susan capì cosa
provasse realmente nei
suoi confronti.
Allora si avvicinò e, con un
sorriso, le disse: - Mi sembra assurdo continuare a nascondermi.
Lavanda aggrottò la fronte,
confusa
– e Susan la trovò così bella,
così diversa da lei.
3)
Arthur/Molly, Furono... i suoi polsi. Erano
bellissimi.
- Hai
finito il tema di Babbanologia?
Molly si
strofinò gli occhi e sbadigliò, facendo cenno di
no con la testa. – Mi mancano
ancora dieci centimetri e non ho idea di come continuare.
- Posso
aiutarti io! – esclamò Arthur sedendosi accanto a
lei, entusiasta.
Osservò
l’amico scrivere le ultime righe, imitando perfettamente la
sua grafia, finché
i suoi occhi non si soffermarono sui polsi. Erano…
bellissimi.
Come fanno dei
polsi ad essere belli?
Mentre
Molly stringeva il polso del marito steso nel letto del San Mungo,
capì dopo
anni perché lo avesse trovato tanto bello: batteva.
Come
quando, per la prima volta, l’aveva sfiorato con il suo
braccio.
Quando
Draco vedeva Ginny, si sentiva pervaso da un
desiderio inspiegabile di afferrarle la mano.
L’avrebbe
trasportata via, in altri mondi, nel mezzo di una
festa medievale o accanto a una giostra rosa e dorata, di quelle con le
carrozze e i cavalli bianchi. In un tripudio di stelle filanti
l’avrebbe
abbracciata, baciandole il collo, sospirando sui suoi seni; e non
avrebbe
importato essere soli, l’avrebbe amata davanti a tutti,
strappandole i vestiti,
sospirando sui suoi seni.
Quando
Draco vedeva Ginny la realtà perdeva contorni,
affioravano i suoi fianchi, la pelle perfetta cosparsa di lentiggini e
il
sorriso – oh, il sorriso.
L’avrebbe
amata, in altri mondi.
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Il
titolo è una citazione da Amleto (ma va?); ho
unito in questo capitolo 3 + 1 drabble, scritte in due giorni diversi,
perché la raccolta da tre drabble di ieri sera... beh, ne
voglio fare una storia a parte!
Non
credo che stavolta ci sia bisogno di fare delle note, per cui lascio
tutto così!
Drabble di:
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