EROI

di Cimotea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ettore ***
Capitolo 2: *** Achille ***
Capitolo 3: *** Patroclo ***



Capitolo 1
*** Ettore ***


ETTORE

Ettore è così tanto.

E' padre, marito, figlio, fratello, compagno.

Per alcuni è un soldato. Per altri il miglior condottiero. Per altri ancora la nostra unica salvezza.

Ma allora per Achille Ettore è solo l'uomo che ha ucciso il suo stupido amante, l'obiettivo della sua vendetta, l'oggetto da finire senza alcuna pietà.

Una marionetta nelle mani di dei sfavorevoli che resta, solo, davanti al suo assassino.

La consapevolezza e il dolore che non sarebbe tornato.

Le sue parole decise e cariche di terrore.

La voglia di correre da lui, salvarlo... Maledetta codardia, non lo riesco ad aiutare!

La lancia del mostro che gli trapassa la gola.

Le mie lacrime di fratello senza più sostegno, le lacrime dei troiani senza più Ettore.

Non potrò mai più dimenticare quell'uomo.

Non potrò mai dimenticare la sua bontà d'animo così lontana dal modello eroico dei nostri avi, la sua umanità così poco consona ad un guerriero del suo rango.

Non potrò mai dimenticare la gentilezza in ogni suo gesto nei confronti del suo popolo e persino per chi lo aveva portato in rovina.

 

Ettore....

Ettore era davvero troppo....

Era padre, marito, figlio, fratello, compagno.

Ma è ora solo un morto che pesa sulla coscienza di Troia, ora è solo l'ennesimo eroe caduto per la sua patria, ora è diventato il mito per tutte le generazioni future.

 

Paride

 

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NOTE D'AUTRICE

Inizio con il dirvi che personalmente odio Ettore e ogni troiano in genere. Il testo è nato come compito scolastico ne quale avremmo dovuto descrivere un eroe a scelta ma in realtà non abbiamo potuto scegliere, quindi ho deciso spontaneamente di scriverne a più d'uno partendo da questo eroe odioso.

Ho scritto un capitolo per quindici personaggi in tutto e lasciarli invecchiare in un cassetto di casa mia mi è sembrato un po' triste, quindi eccomi qui a pubblicarne il primo.

Spero vi sia almeno un pochino pochino piaciuto, mi basta questo perché il mio lavoro sia ripagato, se non v'è piaciuto accetto le vostre critiche.

Alla prossima, Cimote

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Capitolo 2
*** Achille ***


 

ACHILLE

Dolore della gente”

Una volta mi confidò che il suo nome significava questo. Ah, povero Achille, tua madre aveva segnato la tua vita dal primo istante in cui ti nomò. Tu, portatore di distruzione persino nel nome.

Ma che follia è questa? No, ti dissi, no. Tu non sei sofferenza.

Per me che ti conoscevo, per me che ti amavo “Achille” significava tutto! Eri la mia casa, la mia famiglia, la mia salvezza e il mio amore. Eri la mia anima come io ero la tua, uniti da un tacito accordo eterno che mai ci avrebbe separati.

Tu che nascesti per essere eroe non eri che un piccolo fragile ragazzo. Tutti pretendevano da te coraggio e vigore quando il tuo unico desiderio era poter vivere senza maschere, essere te stesso senza finzioni.

Tu che amavi la musica, l'arte e la vita ma dovevi sopprimere i tuoi sentimenti così poco divini dovevi reagire con rabbia con odio per non essere sopraffatto dalla cattiveria che ti circondava.

No, non volevi niente di ciò che hai fatto.

No, non hai mai voluto causare quel che hai causato.

No, non te lo perdonasti, non ti sei ancora perdonato, lo so. Un cuore grande come il tuo non riesce ad accettare la meschinità del mondo, non riesce a capire i giudizi altrui, e tu non lo hai mai ascoltato.

Hai preferito prestar attenzione alle parole dei generali e dei soldati senza mai pensare che la pace del tuo animo era più importante di qualsiasi altra cosa, senza mai credere che la tua vita valesse mai qualcosa piuttosto che riconoscere la tua importanza in quanto uomo.

Ma io lo sapevo.

Io l'ho sempre saputo e ti ho aiutato per questo, perché tu fossi libero almeno con me, e perchè il nostro amore non avesse mai limiti.

Tu ora lo sai, hai trovato la pace con me sull'Isola Bianca. Nessuno te la ruberà piccolo mio, è una promessa.


 

Patroclo

 

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NOTE D'AUTRICE
Salve a tutti! Chiedo scusa per il ritardo in questa pubblicazione, ma (lo ammetto) avevo perso tutti i miei appunti.
Assodato che sono una gran casinista, torno alla storia u.u
Achille a differenza di Ettore è un eroe che amo praticamente alla follia, secondo solo a Patroclo. Per cui non
dovete trovare strano che il questo capitolo sia un uomo dolce e sensibile anzichè un violento assassino.

Spero che il mio lavoro sia valso qualcosa, baci
-Cimote

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Capitolo 3
*** Patroclo ***


PATROCLO

ASSASSINO

Arrivasti in casa di mio padre che eri un bambino. Eri un assassino, non per scelta, ma lo eri.

Proprio tu che non avresti mai ucciso, neanche se avessi voluto...

Ma gli dei son capricciosi, si sa, esseri che si fan beffe dei mortali e delle loro vite, li usano, ci giocano e poi li uccidono perché chi trascorre la propria esistenza in eterno non potrà mai capire il valore di un singolo attimo vissuto intensamente.

Tu non facevi eccezione.

Tu eri uno dei tanti uomini stroncati dall'insensata guerra nella quale prendemmo parte

Tu eri un dei tanti uomini vittima dello sfavore di un dio viziato, e della crudeltà infondata degli uomini stessi.

Nonostante il tuo coraggio e la tua forza, il fato non ti risparmio la nube oscura che cala sugli occhi di chi deve abbandonare il mondo...

Quel giorno le mie urla, il mio dolore riecheggiarono nella pianura.

Quel giorno la mia disperazione era l'unico modo per poter salvare quello che ancora rimaneva del ragazzo che mi amava e che amavo.

Quel giorno le mie lacrime bagnarono l'amara polvere mentre il fuoco, a due passi da me, ardeva impassibile il tuo corpo ancora giovane...

Guardai le stelle. Ricordi le notti in cui, bambini, scappavamo da palazzo e correvamo sulla spiaggia dove poco dopo cadevamo, sfiniti, addormentati?

Guardai il mare. Rammenti il dolce tempo in cui facevamo il tempo insieme, quei pomeriggi di fuoco in cui ci schizzavamo ridendo come fanciulli?

Guardai le spade. Ricordi quando ci allenavamo nel bosco con Chirone? Perdevo sempre...

Guardai il vuoto nella tenda. Dove sei?

Il ricordo ancora vivo nella memoria del giorno in cui Ulisse, quel maledetto, venne a cercarmi per portarmi a Troia.

Per la sete di gloria, partii.

Per amore mio, mi seguisti.

Per la salvezza degli Achei, non tornerai.

Per amor tuo, manterrò fede al giuramento.


 

Io e te siamo una cosa sola.

Se parti tu, parto anch'io.

Se muori tu, morirò anch'io"

Achille


 

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NOTE D'AUTRICE
Dopo un po' mi rifaccio viva con una storia su Patroclo, spero sia stata di gradimento.
Anche se non ricevo recensioni non fa niente, mi fa piacere anche soltanto sapere che qualcuno segue queste mie storie.
Un bacione a tutti , 
-Cimote


P.S. Il prossimo capitolo sarà dedicato ad un troiano che nonostante tutto mi è sempre piaciuto un po'
Non vi svelo altro, alla prossima!

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