Gita in Italia (per sbaglio)

di Niky McGregor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destinazione sbagliata ***
Capitolo 2: *** Stai scherzando spero!! ***
Capitolo 3: *** Ho bisogno del tuo aiuto!! ***
Capitolo 4: *** Solo fare quattro chiacchiere ***
Capitolo 5: *** Mi fai sorridere ***
Capitolo 6: *** Le cose stanno così ***
Capitolo 7: *** Supernatural.... cosa? ***
Capitolo 8: *** Litigi ***
Capitolo 9: *** Discorsi a dir poco strani e baci rubati ***
Capitolo 10: *** Maledetto Gabb! ***



Capitolo 1
*** Destinazione sbagliata ***


 

Salve!! XD è la prima ff che scrivo su Supernatural, quindi fatemi sapere... il vostro parere!!! XD buona lettura
 

-Dovete andare in un posto per me!- esclamò Castiel alle sue spalle, facendo sussultare il maggiore dei Winchester.
 
-Diamine Castiel!! Fai un fischio almeno quando arrivi!!- lo apostrofò, voltandosi e facendo automaticamente un passo indietro: quel angelo proprio non lo conosceva lo spazio personale!!!
 
Castiel piegò la testa di un lato, fissandolo incuriosito.
 
-Fischio?- chiese poi.
 
Dean fece un gesto con la mano, come se volesse scacciare una mosca e si diresse al frigobar della stanza per prendersi un birra.
 
L'angelo aspettò che facesse il primo sorso prima di proferire nuovamente parola.
 
-Dov'è Sam?- chiese.
 
-Sulla luna!- rispose ironico Dean.
Vedendo la faccia perplessa dell'amico si affretto a spiegarsi.
 
-Scherzavo, ovviamente!! È andato a farsi un giro a quel che ho capito.-
 
In quel momento la porta si aprì e apparve un Sam piuttosto furioso che parlava con un uomo alle sue spalle.
-La smetta di chiedermi se voglio sposarla!! Io non mi chiamo Romilda!!! Se ne vada e mi lasci in pace!!- urlò.
 
-Ma Romilda, perchè non...- stava dicendo l'uomo prima che il ragazzo gli sbatté la porta in faccia.
 
-Hai fatto conquiste a quanto vedo!!- lo sfotté Dean, passandosi la lingua tra le labbra in modo eloquente.
 
Se gli occhi avessero potuto uccidere, Dean sarebbe morto immediatamente dopo lo sguardo omicida che gli rivolse il fratello.
 
-Piantala!! Ero al supermercato e non vedendolo gli sono finito addosso, da allora mi ha seguito chiamandomi Romilda e chiedendomi in tutti i modi di sposarmi!!- lo ammonì, sedendosi sul divano.
 
Dean scoppiò a ridere, sinceramente divertito, ne aveva viste tante ma Sam corteggiato da un ubriacone le superava tutte.
 
Castiel tossicchiò, ricordando ai presenti che c'era anche lui.
 
-Ah ciao Cass!! Non ti avevo visto!!- lo salutò gioviale Sam.
 
-Ciao Sam! Ora se il tuo caro fratello la smettesse di ridere, potrei spiegarvi il motivo per cui mi trovo qui.- lo salutò di rimando l'angelo, con un espressione imperturbabile sul viso.
 
Dean si calmò e i suoi occhi verdi si puntarono su quelli blu di Castiel.
 
-Quando sei apparso mi hai detto che dovevamo andare in un posto per conto tuo.- gli ricordò assottigliando gli occhi, come sempre quando cercava di capire qualcosa.
 
-Ecco sì. Nel Nord Dakota, capirete da voi perchè!- esclamò lui serio.
 
-No, no aspetta, vuoi spiegarti meglio?? cosa c'è nel Nord Dakota?- chiese Sam, avvicinandoglisi
 
Troppo tardi, l'angelo aveva posato due dita sulla fronte di entrambi e ora si ritrovavano a vorticare nel buio.
 
Atterrarono su una strada apparentemente vuota.
 
-Maledetto Angelo! Poteva darci qualche informazione in più!- imprecò Dean, aiutando il fratello ad alzarsi.
 
Sam tacque e si limitò a guardarsi attorno, seguito dal fratello.
 
Alla loro sinistra c'era una fontana dal fondo azzurro con una specie di cascata, mentre alle loro spalle si apriva una stradina piena di negozi.
 
In quel momento passò un uomo sui 45 anni che li fissava stranito.
 
-Scusi, scusi... ehm sa dirci dove ci troviamo?- gli chiese Sam, leggermente imbarazzato.
L'uomo li fissò spaesato per un po' prima di rispondere.
 
-A Merano!!- esclamò infastidito in inglese.
 
Dean si accorse dello strano accento dell'uomo e capì che non si trovavano più negli Stati Uniti
 
-Ah, giusto Merano... Te lo avevo detto Sammy.. Ma più precisamente in quale stato??- ribatte Dean con un finto sorriso.
 
Suo fratello lo fulminò con lo sguardo, ricordandogli quanto amava il nomignolo “Sammy”.
 
Intanto il loro informatore, che aveva capito solo la parola stato, iniziò a scrutarli con diffidenza, certo che lo stessero prendendo in giro.
 
-In Italia!!- rispose poi con tono ovvio, prima mdi voltarsi e andarsene scuotendo la testa.
-Ok, Sammy, credo proprio che il caro Castiel abbia sbagliato qualcosa... Ora vediamo di trovarci un posto dove dormire, conoscendolo ci metterà un po' a trovarci, soprattutto dopo che ci ha marchiati le costole!!!- disse Dean, spostandosi in tempo dalla strada mentre passava un autobus arancione con su scritto “4 Ospedale-Krankenhaus”.
 
-Non. Chiamarmi. Sammy!!!! Comunque hai ragione... tu, tu capisci qualcosa dell'Italiano?- rispose il povero Sam, seguendolo e tenendo lo sguardo fisso su un gruppo di ragazze che li fissavano a bocca aperta.
-No perchè dovrei?-
-Vorrei capire perchè ci stanno fissando tutti...- commentò il minore con voce flebile, lo sguardo fisso sulle proprie scarpe...
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Stai scherzando spero!! ***


Capitolo 2

Stai scherzando, spero!

 

Era da circa un ora che i fratelli Winchester girovagavano per le strade di quella città, Merano, si erano imbattuti in gente piuttosto strana che si fermava a guardarli con sguardo adorante (le ragazze) e ammirato (i ragazzi). Una ragazza di seduci anni addirittura era svenuta nel vederli e la sua amica li ha guardati con rimprovero, come se fosse stata colpa loro.

 

-Oh madonna, Sam! L'hai vista anche te quella sventola??- esclamò improvvisamente Dean, indicando una ragazza di circa 25 anni che entrava in un negozio.

 

Sam scosse la testa rassegnato e continuò a sfaccendare col suo telefono.

 

-Dai io entro in quel negozio!- disse di nuovo Dean, muovendosi nella direzione presa dalla donna.

 

Allarmato, Sam alzò lo sguardo e guardò il nome del negozio: Tally Wejl! Era terribilmente rosa!

 

-Stai scherzando spero? Ma hai visto che è un negozio per donne?- gli chiese, afferrandolo per un lembo della giacca e fissandolo dritto negli occhi.

 

Niente da fare, quando suo fratello voleva qualcosa, in quel caso una donna, si dimenticava della propria reputazione.

 

Infatti si staccò bruscamente dalla presa di Sam e dopo avergli scoccato un occhiata di disprezzo si era diretto con passo deciso nel negozio.

 

-Dean, Dean ti prego... No!- urlò Sam, quasi terrorizzato.

 

In quel momento una ragazza si era messo a fissarlo con un intensità tale da fargli chiedere come facesse a non sbattere gli occhi.

 

-Ehm... ciao!- la salutò dopo un po'.

 

Lei si limitò ad avvicinarglisi e a stringerli con forza il polso destro.

 

-Tu non sei reale!- esclamò. Aveva una voce stridula e gli occhi sbarrati la facevano sembrare una pazza da manicomio.

 

-Co..cosa?- chiese il minore dei Winchester, lanciando un occhiata disperata al negozio dentro al quale si era dileguato suo fratello.

 

-Tu non dovresti esistere!- ripeté di nuovo la ragazza. Era di poco più bassa di lui, ma la forza che ostentava era quella di un uomo.

-Ma che cosa vuoi da me?- si difese finalmente lui cercando di allontanarsi.

 

-Non ci provare!- sussurrò lei, agitando i capelli rossi.

 

-Cosa vuoi da me? Dea..- la ragazza gli premette una mano sulla bocca e lo trascinò in un viottolo. Solo quando si sentì le palpebre pesanti, Sam intuì che aveva un fazzoletto impregnato di una sostanza maleodorante sulla mano e l'ultima cosa che vide fu la ragazza che gli legava i polsi con una corda. Il suo ultimo pensiero corse a suo fratello: per lo meno lui si era salvato...


Rieccomi qua con il secondo Capitolo!! XD non trucidatemi vi prego... Spero che vi piaccia la storia.. visto che sono in ritardo pubblicherò anche i capitoli 3 e 4.. non sonio lunghi in ogni caso!! XD recensite mi raccomando!! etterò sempre delle foto così vedete anche come è fatta la mia città!! XD

 

 

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Capitolo 3
*** Ho bisogno del tuo aiuto!! ***


Capitolo 3
Ho bisogno del tuo aiuto!!


Dean aveva intercettato la sua "preda" e fingendosi interessato ad un indumento, la teneva d'occhio: era fantastica, con due gambe dritte e magre al punto giusto e un sedere da far invidia alla miglior modella di tutto il mondo.

 

Troppo occupato com'era a fissare quel ben di Dio, non si accorse che il suo cellulare stava suonando e quello dopo un po' smise di infastidire.

 

-Mi scusi, la posso aiutare in qualche modo?- chiese una voce alle sue spalle. Dean si voltò e si trovo di fronte a una commessa dai capelli neri e gli occhi grigi che lo fissava con compassione mista a venerazione. Aveva parlato in inglese perfetto.

Le rivolse un sorriso malizioso, dimenticandosi della bionda di poco prima.

 

-A dire la verità sì... stavo cercando un completo femminile da far indossare alla donna più bella che abbia mai visto.- rispose con tono seducente avvicinandosi.

 

La ragazza arrossì lievemente e gli sorrise malandrina.

 

-Beh, mi dovrebbe dire la taglia altrimenti non posso "aiutarla"- ribatte lei.

 

-Mi dica lei le taglie..- sussurrò Dean.

 

Mezz'ora più tardi uscì dal negozio con un sorriso soddisfatto stampato in faccia e un bigliettino con delle cifre scritte sopra in mano.

Tuttavia, non vedendo il fratello nel punto in qui lo aveva lasciato, si lasciò prendere dal panico. Si trovavano in uno stato che non avevano mai visitato e non potevano permettersi di separarsi.

 

Si diede dello stupido per averlo lasciato solo per così tanto tempo e diede dello stupido a lui perché se ne era andato.

 

In quel momento suonò di nuovo il cellulare e questa volta lui lo sentì.

 

-Pronto?- rispose con tono duro.

 

-Dean?- chiese una voce femminile dall'altra parte del telefono.

 

-Sì sono io, chi parla?-

 

-Non fare domande.. se vuoi rivedere tuo fratello devi fare esattamente ciò che ti dico!- ribatte lei.

-Mio fratello? Cosa.. Cosa gli hai fatto?- urlò Dean, preso dal panico.

 

-Per ora niente, ma se non eseguirai i miei ordini non so come rivedrai il suo bel faccino...- disse lei ridendo e chiudendo la chiamata.

 

Dean fissò il telefono con aria assorta, e preso dalla rabbia tirò un calcio a un bidone.

In quel momento uscì dal negozio Clarissa, la ragazza che aveva rimorchiato prima. Le si avvicinò e in silenzio le prese la mano portandola in un punto isolato della strada.

 

-Ho bisogno del tuo aiuto..- mormorò fissandola negli occhi. E proprio mentre i suoi occhi verdi si allacciarono a quelli grigi di lei, sentì una scarica forte attraversargli il corpo...


Beh recensite genteee!! xD

 

 

 

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Capitolo 4
*** Solo fare quattro chiacchiere ***


Capitolo 4
Solo fare quattro chiacchiere



 

 -Allora Sammy... veniamo a noi.- esordì la donna fissandolo con quegli occhi spalancati.

 

Si trovavano in una specie di magazzino abbandonato. Al suo interno c'erano scaffali ripieni di barattoli con strane sostanze che emanavano un cattivo odore.

 

La donna lo aveva legato ad una sedia e durante la telefonata fatta a suo fratello lo aveva imbavagliato per evitare che lui parlasse.

 

-Io mi chiamo Sam, non Samm..Come fai a sapere il mio nome? Siamo appena arrivati in questa città e come mai tu parli la nostra lingua??- domandò lui con aria circospetta.

 

-hahahaha! Caro Sam... Io so tutto di te! Di te, di tuo fratello, di Castiel... io so tutto.- disse lei ridendo e accarezzandogli il viso.

 

-Come fai a..?- fece per chiedere lui ma in quel momento giunse un rumore lontano, il rumore di una porta che si apriva.

 

Allarmata, la rossa fece un passo indietro e fisso un punto indefinito della stanza buia.

 

-Gloria ci sei? Gloria? Perché ci hai chiamate?- chiamò ad alta voce qualcuno.

 

-Sono qui!- urlò di rimando lei.

 

Qualche secondo dopo due donne raggiunsero il punto in cui si trovavano Sam e Gloria.

Una era alta e aveva i capelli neri e ricci, mentre l'altra era leggermente più bassa e aveva i capelli di un biondo sporco e lisci, entrambe sorridevano, ma quando lo videro misero su un broncio sconvolto e la bionda quasi cadde a terra.

 

-Oh mio Dio!- esclamò.

 

-Ma che diavolo hai fatto? Ma lui non dovrebbe esistere!- disse invece la mora con voce lieve.

 

-Sara, porta a Monica un bicchiere d'acqua e falla sedere.. ci sono un sacco di cose che dobbiamo capire qua.- ordinò gloria rivolta alla mora, che doveva essere Sara.

 

-Un bicchiere? Ma perchè non glielo porti te scusa?- ribatté lei con rabbia.

 

La rossa le scoccò un occhiata ammonitrice e lei borbottando si allontanò.

 

-Si può sapere cosa volete da me?- domandò Sam dopo lo sbalordimento iniziale.

 

Nessuno lo calcolò e quando tornò Sara con un bicchiere e una sedia, tutte e tre rivolsero lo sguardo verso di lui.

 

-Vogliamo solo fare quattro chiacchiere con te Sammy, non ti spaventare...- commentò Gloria beffarda.

Facile, considerando il fatto che era legato senza alcuna possibilità di muoversi... nulla di cui preoccuparsi in effetti....

 

Questo capitolo non mi piace ma vabbè ditemi la vostra opinione...

ringrazio chi ha recensito il primo capitolo direttamente qua e vi invito a recensire sempre e comunque, anche solo per dirmi "ciao come va" hehe! xD ps.: d'ora in avanti alternerò i capitoli da Sam a Dean fino al momento del loro ricongiungimento... che non so come e quando avverrà!! XD ah e fatemi sapere se il titolo è azzeccato, perchè non mi convince ma era l'unico decente che mi era venuto in mente... recensite mi raccomando ciaooo!!

 

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Capitolo 5
*** Mi fai sorridere ***


Capitolo 5
Mi fai sorridere
 
Ecco qua il 5 capitolo, è più lungo dei precedenti
 perchè negli altri mi hanno fatto notare che erano corti... 
buona lettura e ci vediamo in fondo!!
 
-Come hai bisogno del mio aiuto?- gli chiese Clarissa, preoccupata.
 
Dean si passo un mano sulla bocca, fissando un punto indefinito sopra la testa della ragazza.
 
-Ecco.. come te lo posso dire... una donna ha rapito mio fratello.- le rivelò poi, ancora scosso per quello che era successo.
 
-Tu hai un fratello?- domandò stupidamente lei ancora incredula.
 
Fino a dieci minuti prima era una normale commessa, giovane e single e adesso si ritrovava a dover aiutare un ragazzo affascinante, splendido con due occhi verdi da brivido... i casi della vita!
 
-Sì ho un fratello! Poco fa una ragazza mi ha chiamato dicendomi che se non faccio tutto ciò che mi dice lui finirà male.. Io non so che cosa fare, ti prego..- sbottò lui, interrompendosi nelle ultime parole con tono di supplica.
 
Clarissa aveva perso suo fratello in un incidente d'auto un anno prima e sapeva esattamente cosa significava sentirsi impotenti quando le persone che si amano sono in pericolo e conosceva benissimo i sensi di colpa che ora riusciva a scorgere negli occhi di Dean. Così gli prese il volto fra le mani facendo sì che lui la guardasse negli occhi.
 
-Non farlo, non sentirti in colpa prima del tempo! Ti aiuterò, costi quel che costi ti aiuterò a ritrovare tuo fratello!- esclamò, la voce leggermente incrinata dall'emozione.
 
Lo conosceva da poco ma aveva capito subito che non poteva lasciarlo solo e che in qualche modo strano lei doveva aiutarlo.
 
Dean appoggiò la propria fronte su quella di Clarissa e per un po' rimase in quella posizione, affidandosi a quella creatura che gli stava tendendo una mano in quella situazione terribile
 
In quel istante squillò nuovamente il cellulare e con le mani che tremavano, si portò l'apparecchio al orecchio.
 
-Pronto.-rispose aggressivamente.
 
-Dean? Dean dove siete?- Castiel. La sua voce si sentiva a scatti, forse non c'era campo...
 
Nel sentire la voce del angelo, rischiò di scoppiare a piangere tanto ne era felice. Tuttavia quel sentimento durò poco, sostituito subito dopo dalla rabbia e dalla frustrazione.
 
-Ci hai spedito in Italia maledetto figlio di puttana e ora hanno rapito Sammy e se tu non vieni immediatamente qui non appena avrò modo di raggiungerti ti prenderò a calci nel sedere fino alla fine dei miei giorni!- inveì a voce abbastanza alta da far voltare qualche passante innocuo.
 
-In Italia? Chi ha rapito Sammy?- ripeté Castiel inorridito.
 
-Si!! In Italia, brutto idiota! In una città chiamata Mereno, Mirino, Marano.- urlò infine Dean, facendo confusione col nome della città.
 
Clarissa fece un passo verso di lui e gli fece cenno di passargli il telefono.
 
Dean convenne che era una buona idea e glielo passò, passandosi poi una mano tra i capelli.
 
-Salve, io sono Clarissa un amica di Dean... come che cosa sono? Sono una persona che domande stupi...Ma quale demone e demone! Senta Dean e suo fratello si trovano a MERANO ok? Sì le dico che sono sincera!-iniziò a dire la mora con sguardo incredulo.
 
-Senti, il tuo amico si trova a Merano, in città e il tuo aiuto sarebbe fondamentale, quindi io ora metto giù perchè mi stai facendo innervosire!- sbottò poi, ridando il telefono al proprietario. 
 
-Che vi siete detti?-  si informò Dean.
 
-Mi chiedeva se sono un demone, che cosa voglio da voi e tutte domande stupide..- ribatte lei scioccata.
 
Indeciso se ridere o piangere per il comportamento dell'angelo, scosse la testa rassegnato.
 
-Castiel, Castiel! Sempre il solito.!- commentò.
 
-Ma a che si riferiva scusa?-
 
-Clarissa, ci sono un sacco di cose che dovrò spiegarti e lo farò, ma non sei ancora pronta.- 
 
Lei lo fissò perplessa poi decise di assecondarlo. Annuì con la testa e assunse un espressione pensosa che addolcì molto il maggiore dei Winchester
 
-Beh ma ora che facciamo, mica possiamo restare qua ad aspettare tempi migliori! Intanto andremo dalla polizia...- proruppe Clarissa dopo un minuto di religioso silenzio.
 
-No! La polizia no!- la bloccò il maggiore dei Winchester, prendendola per un polso.
 
-E perchè no scusa? Come pensi di trovare tuo fratello? Pregando gli angeli?- si inalberò lei, che aveva già preso molto a cuore la faccenda.
 
Lui sorrise alla sua battuta finale, incuriosendola parecchio e con una scrollata di spalle la lasciò andare.
 
-Va bene come vuoi ma dai poliziotti ci entri solamente tu.. io ecco... meglio che non abbia a che fare con loro, non direttamente almeno.- convenne, mentre tornavano nella strada in cui si trovavano prima.
 
-Anche se sono sospettosa riguardo a quest'ultima affermazione, decido di sorvolare...- commentò la ragazza, prendendolo sottobraccio come se si stessero facendo una piacevole passeggiata e che tutto andasse a meraviglia, mentre suo fratello era da qualche parte solo e in pericolo...
 
Dean ridacchiò per poi riassumere la sua espressione corrucciata.
 
-Comunque questi sono i portici e più su si trova il Duomo di Merano e...- iniziò a spiegargli Clarissa indicando davanti a sé.
 
A quel punto lui non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere di gusto attirando un occhiata stranita della mora, ancora ignara del motivo di tanta ilarità.
 
-Che  hai da ridere?- gli chiese, offesa.
 
Dean ci mise un po' a calmarsi, complice l'espressione arrabbiata della mora che la rendeva ridicola  e tenera a un tempo.
 
-Mi fai sorridere tutto qua, cioè il modo in cui hai cambiato argomento è stato...beh epico!!- le spiegò dopo.
 
Lei sorrise mentre le sue parole rimbombavano nella sua mente. “tu mi fai sorridere.” da quanto tempo non sentiva quelle parole?
 
 
 
 
Hallo gente!! xD contenti del ritorno di Cass, anche se breve? Scusate se l'ho trattato male e se gli ho fatto fare la figura dell'idiota...
*si protegge da eventuali bombe* ma insomma in parte è anche colpa sua no? No? Ok va bene...XD
Spero  che vi piaccia il capitolo!! Scusate il ritardo!!
 
Ringrazio  di cuore tutte quelle che hanno recensito fino adesso!!!
 
Saluto tutte le mie amiche di FB e mi raccomando, recensite!
Baciooooo!!
 
Ah visto che sono in ritardo e non so quando potrò aggiornare di nuovo, vi lascio un altro capitolo!! <3

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Capitolo 6
*** Le cose stanno così ***


Capitolo 6
Le cose stanno così...
 
-Vogliamo solo fare quattro chiacchiere con te Sammy, non ti spaventare...- commentò Gloria beffarda.
 
-Aspetta Gloria, vuoi spiegarci anche a noi? Perché lo hai legato?- la interruppe Monica con voce sognante.
 
A Sam pareva un po' ritardata...
 
-Monica è logico! Scapperebbe subito e noi non avremmo la possibilità di parlarci.- la rimbeccò la rossa.
 
-Ahhhhh! Ora ho capito, hai ragione sì!- convenne di nuovo la bionda annuendo con la testa.
 
Sam ridacchiò e attirò l'attenzione delle tre donne su di sé.
 
Monica stava seduta in modo scomposto sulla sedia che le aveva portato Sara e la mora si era appoggiata ai suoi piedi con la schiena appoggiata sulle sue gambe. 
 
La prima lo guardava con gli occhi spalancati, mentre la seconda lo scrutava con quello che sembrava uno sguardo omicida. 
 
Gloria invece si era appoggiata al muro con le mani dietro la schiena  e la testa gettata leggermente all'indietro. 
 
Il suo sguardo era quello che preoccupava di più il ragazzo: era un misto tra paura e riverenza e poteva leggervi anche una punta di timore, niente a che vedere con lo sguardo sprezzante di pochi istanti prima.
 
-Dunque... Come mai siete proprio in questa città?- gli chiese dopo un po'.
 
-Ehm.. perchè Merino è una città bellissima...- balbettò lui, incerto su cosa dire.
 
Monica scoppiò a ridere di gusto stringendosi la pancia con le mani.
 
-ahahahahaha!!! Merino!!! Fantastico!! avete sentito? Merino!- urlò.
 
Sara le tirò uno schiaffo in faccia, cercando di calmarla, e alzò gli occhi al cielo.
 
-Va bene Monica abbiamo capito!- esclamò poi vedendo che non smetteva di ridere.
 
Gloria intanto si era avvicinata nuovamente a Sam, sorridendo divertita.
 
-Oh certamente, tu e tuo fratello volevate vedere Merano perchè è una città bellissima ma non sai nemmeno come si chiama!- lo sbeffeggiò.
 
Il minore dei Winchester si mosse a disagio cercando di sfuggire al suo sguardo.
 
-Sammy, Sammy, Sammy... che ne dici di essere sincero una volta tanto?- aggiunse poi chinandosi per essere alla sua altezza.
-Ehm, si ok, Castiel ha sbagliato destinazione d'accordo' Tanto hai detto che sai tutto su di noi!- sbottò poi messo alle strette.
 
Monica singhiozzò, portandosi la mano sulla bocca e Sara sbruffò infastidita.
 
-Bene, Gloria ci vuoi spiegare che cosa dobbiamo fare?- abbaiò rivolta alla rossa.
 
-Calmati Sara, non serve innervosirsi.- si difese lei.
 
La bionda mugugnò qualcosa di incomprensibile, scuotendo la testa.
 
-Oh no infatti, ci chiami all'improvviso dicendo che dobbiamo correre qui con urgenza, ti troviamo qui con questo ragazzo che non dovrebbe essere reale legato ad una sedia, continui a fare allusioni senza spiegare e senza chiedere spiegazioni e non dovremo innervosirci??- urlò infine la mora, rossa in volto.
 
La rossa si alzò stringendo forte i pugni e chiuse gli occhi.
 
-Bene, visto che sei tanto brava gestisci tu la situazione!- esclamò poi tornando alla posizione iniziale. 
 
Sam e Monica le guardavano con tanto di occhi, il primo confuso, la seconda terrorizzata: era evidente che quando le due litigavano succedeva sempre qualcosa di brutto oppure era lei che era stupida..
 
Sara invece sorrise sorniona e si alzò, mettendosi di fronte la ragazzo.
 
-Finalmente qualcosa di sensato ti è venuto in mente!- commentò arcigna all'amica.
 
Gloria sbruffò alzando gli occhi al cielo.
 
-Bene Sam. Le cose stanno così... esiste una serie TV chiamata Supernatural...- iniziò a dire rivolta al ragazzo.
 
-Perché me lo stai dicendo scusa ma al momento mi interessa sapere perchè sono legato come un salame e non quale serie TV guardate!- la interruppe lui, ostile.
 
Lei assottigliò gli occhi in modo pericoloso ma Sam non si lasciò intimorire, insomma aveva affrontato demoni, scacciato fantasmi ed era pure stato posseduto... che motivo aveva di temere una donna? Anche se doveva ammettere che l'infermità mentale di quelle tre lo inquietava abbastanza...
 
-Se vuoi saperlo nemmeno io so perchè sei legato come un salame, ma devi ascoltarmi se vuoi capire perchè tutti ti fissano con occhi da cerbiatto quando cammini per queste strade!- a quest'ultima affermazione Monica arrossì e levò lo sguardo.
 
-Ovviamente tralasciando il fatto che sei uno dei ragazzi più belli dell'universo- aggiunse poi con tono ovvio.
 
Sam strabuzzò gli occhi incredulo, poi annuì con la testa facendole segno di parlare.
 
Era stanco: lui e Dean avevano girovagato per un ora e adesso si ritrovava legato ad una sedia con tre pazze che dicevano fesserie una dopo l'altra...
-Ok. Stavo dicendo che esiste una Serie TV chiamata Supernatural dove due fratelli, per l'esattezza Sam e Dean Winchester, sono cacciatori di demoni, fantasmi e altre cose... qui è appena finita la 5 ^ stagione. Io, Gloria e Monica siamo fan sfrenate di Supernatural e per questo sappiamo tutto di te di tuo fratello, di Castiel e tutti gli altri.- gli spiegò poi.
 
Il suo tono di voce si era fatto più acceso mentre descriveva la loro serie TV preferita e ora lo fissava anche lei ad occhi sgranati.
 
-Ah.- commentò Sam a mezza voce.
 
-A proposito...- aggiunse la ragazza.
 
Poco dopo gli aveva tirato una sberla talmente potente da fargli voltare la testa.
 
-Ahia, e questo?- urlò lui sconvolto. Non poteva nemmeno portarsi una mano alla guancia visto che era legato.
 
-Te lo meriti! Come hai potuto dare ascolto a Ruby e tradire così tuo fratello?- gridò di rimando lei.
 
Sam abbassò la testa, sconfortato: se era a conoscenza di quel fatto, significava che stava dicendo la verità...
 
 
 
 
Salve popolo di Supernatural!! xD
 
Monica sembra stupida lo so, e Sara, beh l'ho fatta apposta un  po' rude mentre Gloria è sia pazza che cattivella... hehehe
 
Non uccidetemi se ho fatto del male al nostro Sammy ma è quello che farei io se lo avessi di fronte!! xD
Ringrazio di cuore Vanessa, Marty e Naty perchè mi riempono di complimenti già dagli spoiler (questo non dovevo dirlo) e perchè mi incoraggiano. 
Ringrazio per lo stesso motivo la mia cara amica Marlene che legge i capitoli in anticipo (altra cosa che non dovevo dire) e mi da sempre qualche suggerimento, tra l'altro io sono Monica (XD) e lei è Sara!!
 Ciaooo
 
 
Ps. Spero vi sia piaciuto!

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Capitolo 7
*** Supernatural.... cosa? ***


Capitolo 7
Supernatural.... cosa?
 
Mentre Sam Winchester si faceva spiegare la situazione dalle tre squilibrate, Dean e Clarissa si stavano dirigendo dalla polizia.
 
La ragazza cercava di distrarlo raccontandogli del suo lavoro e delle tante figuracce che aveva fatto al liceo. L'unica cosa di cui non gli aveva parlato era il fratello: era un discorso troppo delicato per entrambi e in ogni caso non la avrebbe aiutata nel suo intento di distrarlo...
 
-Non ci credo! Davvero hai baciato il professore di religione confondendolo con il tuo ragazzo??? hahahaha ma te sei unica! E poi che è successo?- le chiese lui tra le risate.
 
La mora aveva le lacrime agli occhi in ricordo a quel episodio.
 
-Niente! È questo il bello è che mi ha sorriso compiaciuto e ha continuato a fare lezione! Il problema è stato che Marco non mi ha parlato per settimane e ancora adesso se li ricordano quel fatto lui si arrabbia.- rispose lei fermandosi per riprendersi dal troppo ridere.
 
Dean fece per chiederle un altra cosa, ma un altra volta il suo telefono lo interruppe.
 
-Pronto- chiese di nuovo l'erta.
-Dean io sono a Merano da dieci minuti ma non ti ho visto da nessuna parte... devi.. non... capisco.. cosa..facendo??- urlava la voce di Castiel, che andava scemando ogni secondo.
 
-Cass? Cass, mi senti? Come sei a Merano e non ci hai visto?- urlò di rimando il biondo.
 
-Semplice, zucca vuota, la Merano in cui si trova Castiel non è la stessa in cui vi trovate tu e Sam.- esclamò una voce dietro di loro. Sia lui che Clarissa si voltarono e videro un uomo dalla faccia da burlone che li fissava divertito, le mani conficcate nelle tasche dei pantaloni.
 
-Gabriele, come mai anche tu da queste parti?- lo salutò Dean con sarcasmo.
 
-lo conosci? Coma fa il tuo amico Castiel a essere già a Merano, sai quanto ci vuole da qui agli Stati Uniti? Non di certo cinque minuti!!! E che diamine significa che si trova in un'altra Merano? Esiste una sola Merano in Alto Adige di che diavolo state parlando?- si intromise Clarissa riempendogli di domande.
 
Dean la guardò incerto su cosa dire, e Gabriele le si avvicinò con un sorriso enigmatico sulle labbra.
 
-Non nominare il diavolo tanto per dare aria alla tua bocca...- la schernì.
 
Lei non fece in tempo a dire alcuna parola che l'Arcangelo le posò due dita sulla fronte, facendola addormentare in un secondo.
 
-Ma...- infierì Dean.
-Non dire niente! Già il fatto che hai chiesto aiuto a lei ti toglie dei punti se osi anche difenderla giuro che ti faccio fare la sua stessa fine!- lo minacciò lui, improvvisamente serio.
 
-Fine..?- chiese Dean confuso.
-L'ho semplicemente addormentata, ma dai Dean adesso non mi dirai che ti sei già affezionato a questa graziosa ragazza?- lo prese in giro Gabriele, guardandolo con sarcasmo.
Il biondo gli lanciò un occhiataccia e tacque.
 
-Bene la porto a casa sua e torno.- aggiunse poi, prendendo il corpo addormentato tra le braccia.
 
Dean alzò lo sguardo e si mise ad osservare il paesaggio. Se non si fosse trovato in una situazione di merda come quella avrebbe anche potuto trovare bello il posto, ma al momento l'unica cosa che riusciva a pensare era che voleva ritrovare al più presto suo fratello e andarsene.
 
-E lo faremo, Dean, lo faremo ma prima devo spiegarti un po' di cose.- gli rispose Gabriele tornato esattamente in quel momento.
 
-A quanto pare il mio caro fratellino, sbagliando destinazione, vi ha in qualche modo mandato pure in un altra dimensione. A quel che ho capito, in QUESTA dimensione, ci sono due attori chiamati Jensen Ackles Jared Paddalecki che interpretano i fratelli Winchester nella serie TV più amata da tutti, chiamata SUPERNATURAL!!!- gli spiegò con tono esuberante, alzando la mano davanti al viso come se stesse leggendo una frase scritta per aria. - devo dire che l'attore che interpreta me non è da buttare!!- aggiunse poi con tono sognante.
 
Dean spalancò gli occhi incredulo e trattenne il fiato.
 
-Cosa cazzo stai dicendo figlio di puttana? Sentì se è uno scherzo non sto ridendo!!!- lo aggredì subito dopo. 
 
Gabriele rise sotto i baffi e lo lasciò nel dubbio per qualche secondo prima di fare un cenno con la testa a sottolineare l'ovvio.
 
-Scusa allora ma se tutti amano questa serie, perchè hanno rapito Sammy? E perché Clarissa mi guardava con occhi nornormali?- chiese lui nuovamente.
 
-Queste caro mio, sono domande ottime... alla prima rispondo che la psicologia umana mi ha sempre affascinato... la seconda, credo che la tua amica non conosca Supernatural....!- rispose lui con tono professionale.
 
-Beh, o ma tu come hai saputo che eravamo qua?- cambiò discorso Dean. Guardandolo con sospetto.
 
-Castiel me lo ha riferito praticamente subito, so che sembra strano ma voleva tenermi informato. Io ho capito cosa poteva essere successo ed eccomi qua.- gli speigò lui.
 
-Ok, bene visto che sai sempre tutto che ne dici di andare a prendere Sammy e filarcela?- lo calzonò Dean con baldanza.
 
-Calma, stallone! Non è così facile come credi! A quanto pare queste persone che hanno rapito il tuo caro fratellino sono molto ma molto fan di Supernatural, tanto che si sono create un posto dove gli angeli non possono entrare.. quel posto è pieno di sigilli, quindi è impossibile rintracciarle.-
 
Lo bloccò Gabriele. Aveva eliminato ogni forma del suo sorrsiso straffottente per fragli capire la serietà del problema.
 
-Fantastico... quel'è il piano?- commentò Dean passandosi la mano sulla fronte..
Quante gliene dovevano capitare ancora????
 
Già quante gliene dovevano capitare ancora?? 
Salve gentaglia!! XD e così anche Gabb fa parte della storia!! 
So che forse, dico forse qaulcuno sperava che Clarissa scoprisse tutto, ma insomma tornerà forse.
 
Ringrazio subito Marty, Naty e Vanessa che recensiranno sicuramente questo capitolo e vi saluto!!
 
AH, recnesite anche voi ovviamente, nessuno vi ha esonerato XDXDXD!! scherzo. No sul serio ditemi le vostre opinioni per piacere!! 
 
Bye Bye

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Capitolo 8
*** Litigi ***


Capitolo 8

Litigi

 

Le tre ragazze se ne erano andate da dieci minuti e il giovane Winchester stava cercando un modo per liberarsi da quelle corde.

 

Niente da fare, la rossa lo aveva privato di qualsiasi oggetto, telefono e coltellino compresi,

Sconfortato prese a guardarsi attorno e il suo sguardo si puntò su una pietra piuttosto appuntita messa su uno scaffale.

 

Speranzoso mosse la sedia in avanti ma l'unica cosa che ottenne fu di scivolare lui stesso. Ecco ora sì che stava comodo...

 

-Stai zitta stronza!! Tu ci hai messo in questo casino e tu te lo risolvi, io ora vado a liberarlo!!- urlò la voce di Sara. 

 

Sam voltò la testa e vide la mora giungere a passo di carica verso di lui.

 

Ma Gloria era dietro di lei e la prese per i capelli spingendola a terra.

 

-NO FERME!- gridò Monica, gli occhi spalancati.

 

Il ragazzo la vide tentare di avvicinarsi a Gloria ma questa era in preda a una rabbia nera e  con non molta fatica la spinse via, mandandola a cozzare contro uno dei scaffali.

 

-Tu sei proprio pazza!- la insultò Sara, alzandosi e passandosi un amano sulla bocca.

 

-Innanzitutto non mi chiami stronza, puttana e secondo tu non liberi proprio nessuno, hai capito??- la aggredì l'altra di nuovo.

 

Monica non si muoveva più tanto era terrorizzata.

 

Fu un attimo, Sara prese Gloria per i capelli e le assestò una ginocchiata in pancia. La rossa rimase ferma un secondo poi tornò all'attacco.

 

Le spinse contro il muro e poi iniziò a tirarle pugni raffica sul viso e sulla pancia.

 

Ormai Sara non riusciva più a difendersi e anche lei finì a terra. Il volto pieno di sangue e uno sguardo cattivo negli occhi. Tuttavia non proferì parola limitandosi a prendere un fazzoletto da uno degli scaffali bassi.

 

Gloria si sistemò i capelli e si voltò verso Sam, un sorriso soddisfatto a incorniciarle il viso.

 

-Devono capire chi è il capo... per carità le adoro ma certe volte Sara tende a esagerare!- gli disse, di nuovo con voce stridula.

 

Andò verso Monica e la tirò su, porgendole un bicchiere d'acqua.

 

-Scusa tesoro, non volevo reagire così ma tu non dovevi intrometterti- si scusò con voce fintamente dolce.

 

-Ma smettila di trattarmi come una deficiente!! Tu te ne approfitti solo perché non so difendermi, ma io ne ho le palle piene sinceramente!- urlò Monica alzandosi e fronteggiandola.

 

-Oh,bene!- la schernì Gloria – ora vuoi essere indipendente vero? Non ti fanno più comodo i miei soldi allora?- aggiunse poi.

 

Il volto della bionda sbiancò ma la sue espressione determinata rimase lì dove era.

 

-Tu non vali niente Gloria! La gente ti parla solo perchè le fai pena non lo hai ancora capito? Tu non hai più un cuore.. sei fredda,falsa, approfittatrice.. mi avrai anche aiutato con i soldi ma la verità è che lo fai perché hai paura di rimanere sola e sarà quello che succederà se continui a fare così!- ribatte poi, dirigendosi verso Sam e iniziando a sciogliere i nodi delle corde.

 

Questa volta la rossa non reagì... si sedette sulla sedia tenendosi la testa fra le mani e iniziando a piangere silenziosamente.

 

Una volta liberato, Sam si massaggiò i polsi e chiese indietro i propri oggetti.

 

Senza alzare la testa, Gloria indicò lo scaffale sul quale era caduta Monica.

 

Prese tutto e senza voltarsi uscì da quel posto.

 

-Aspetta, Sam!- gridò Monica correndogli dietro.

 

-Che volete adesso?- le aggredì lui.

 

-Po...Possiamo venire con te, vorremo incontrare Dean- spiegò la bionda con tono supplichevole.

 

Sara si era lavata la faccia e stava qualche passo dietro all'amica.

 

-Si, tanto mi dovete dite dove andare, ma la rossa, quella Gloria, non viene.- acconsentì.

 

Entrambe annuirono e Sam compose il numero di suo fratello e attivò la chiamata.

 

-Pronto?- 

 

-Dean? Mi hanno liberato.. dove sei?- lo salutò Sam.

 

-Oh, Sammy, finalmente! Io sono in una specie di piazza con un albero enorme... aspetta c'è un negozio.. ah si si chiama Athesia! Vieni subito così ce ne andiamo!- spiegò il maggiore.

 

-Ok, farò il più presto possibile- annuì Sam, chiudendo la chiamata.

 

-Bene dovete portarmi in una piazza con un grande albero al centro..- annunciò alle due che lo fissavano con un intensità tale che se avesse potuto sarebbe andato a fuoco.

 

-Ah, verso il Duomo! Ok, andiamo ci vuole poco..- rispose Sara, cominciando a camminare.

 

Dopo un po' che camminarono, una ragazza dai capelli neri e lunghi, leggermente mossi, pelle candida e occhi verdi li fermò.

 

-Allora è vero!- esclamò.

 

-Vero cosa?- chiese Sam allarmato.

 

-Tu sei Sam, cioè non Jared, Sam!- disse quella.

 

-Sì sono io....- ribatte lui.

 

-Oh... che bello! Io sono Vanessa e sono una giornalista... io amo Supernatural!- squittì la ragazza spalancando gli occhi.

 

“Ma qui in Italia sono tutte pazze?” si ritrovò a chiedersi Sam

 

 

Ecco qua l'ottavo capitolo di questa storia! XD spero vi sia piaciuto!!

 

So che è più violento degli altri ma l'ho scritto in un momento di frustrazione (le mie sorelline sanno di che parlo) e questo è uscito fuori!!

 

Mando un bacione alle mie sorelline e vi salutoo

Mi raccomando lasciate qualche commentoo!! 

 

Baci baci

TheWinchesterGirl

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Capitolo 9
*** Discorsi a dir poco strani e baci rubati ***


Capitolo 9

Discorsi a dir poco strani e baci rubati

 

-Bene ora dobbiamo solo aspettare.-esclama Gabriele, guardandosi attorno.

-Già.-replicò Dean sedendosi su una panchina.

 

-Ma non ti sembra fantastico che in un altra dimensione un sacco di ragazze ti amano e ti bramano?- gli chiese l'arcangelo con una punta di malizia.

 

Il ragazzo lo guardò confuso poi parve collegare le parole e sorrise sornione.

 

-Beh sì... ma secondo ma amano più Sammy con quella sua faccia da cucciolo smarrito...-

 

-O Cass con quegli occhi blu... ho percepito i pensieri di certe ragazze e pensano che il fascino del tuo angelo custode sia la sua espressione impassibile e quegli occhi così...ah questo l'ho già detto... blu!-aggiunse l'altro. Imitando u tono terribilmente femminile

 

-Già, già... ma secondo me amano anche te...- disse Dean.

 

-Me?-

 

-Sì te... voglio dire, è risaputo che le donne amano gli sbruffoni bastardi...- si spiegò di nuovo il ragazzo con noncuranza.

 

-Teoria interessante Dean.. a sto punto dovrebbero amare molto di più te...- si intromise una voce che assomigliava molto a quella di …

 

-Castiel! Da quanto tempo sei lì?- sussultò Dean voltandosi.

 

-Abbastanza da capire che anche gli arcangeli possono fare discorsi stupidi.. insomma da parte tua Dean me lo potevo aspettare.. ma Gabriele...- esclamò l'uomo in trench fissando il fratello con delusione.

 

Entrambi gli interessati si guardarono negli occhi e poi si coprirono la faccia con le mani.

 

Questa era la figuraccia del secolo...

 

-Ehi aspetta un attimo... che significa che da me te lo aspettavi?- sbottò il ragazzo dagli occhi verdi, alzandosi all'improvviso.

 

Stavolta furono Gabriele e Castiel a guardarsi negli occhi in silenzio e a coprirsi il volto con le mani, fingendosi disperati...

 

 

 

 

-Ehm, sì sono contento per te... cioè non capisco perchè ami Supernatural ma ora ecco dovrei andare da mio fratello.. sai..-rispose Sam in imbarazzo.

 

Senza neanche aspettare una replica da parte di Vanessa si rimise a camminare.

 

Sentì che Sara e Monica stavano parlottando tra di loro ma non se ne curò, voleva solo che quella storia finisse per sempre...

 

-No aspetta, ti prego... Jar eep Sam, Sam tu non capisci!!- urlò la ragazza correndogli dietro e tirandolo per la manica.

 

-Ma che cosa vuoi da me si può sapere??? Mi hai detto che ami Supernatural, cosa che sinceramente non ti ho chiesto e ora...- sbottò lui.

 

Non fece in tempo a finire la frase che Vanessa lo aveva prese per le spalle e lo attirò, posando così le proprie labbra su quelle di lui, in un bacio casto..

 

Lei aveva chiuso gli occhi mentre lui li aveva tenuti aperti, preso alla sprovvista.

 

Poi il bacio si fece più intenso e Sam si ritrovò a rispondervi incoscientemente.

 

Quando si staccarono Vanessa gli sorrise imbarazzata e si allontanò di un passo.

 

Sam invece arretrò e con passo di carica continuò per la sua strada, biascicando frasi sconnesse simili a:

 

-Pazze... mi ha baciato... la polizia.. però è carina... ma dove sono finito... si salvi chi può... quasi quasi la bacio di nuovo... Dean è quello delle ragazze... Supernatural...-

 

Intanto Sara e Monica la stavano fissando con intensità, la prima col suo solito sguardo omicida e la seconda con il suo solito sguardo da banana con un aggiunta di ammirazione.

 

-Beh? Che avete da guardare? Mai visto due persone baciarsi?- le aggredì la giornalista correndo nella stessa direzione di Sam.

 

Le due si riscossero e li seguirono a distanza.

 

-Sai Sara... credevo che ti era passata la cotta per Sam...- disse Monica con noncuranza.

 

L'altra le rifilò la stessa occhiata che aveva riservato a Vanessa.

 

-Cotta? Io non ho mai detto di amare Sammy...- rispose.

 

-No no non lo hai mai detto...- la prese in giro la bionda.

 

-Infatti non l'ho mai detto...- ripeté la mora con tono minaccioso.

 

Spaventata dalla sua reazione, Monica le diede ragione e le due continuarono il tragitto in silenzio chiedendosi cosa stessero facendo gli altri due assieme...

 

Salve gente! Avverto che questo è il penultimo capitolo quindi il prossimosarà quello finale T_T grazie di cuuore per i commenti... un baciooo

 

 

 

 

  

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Capitolo 10
*** Maledetto Gabb! ***


Capitolo 10

Maledetto Gabb!

 

-No vai tu!-

-Martina non fare la scema ci andiamo assieme d'accordo?-

-Si ma..-

-Oh senti io vado!-

Il discorso tra i tre uomini venne interrotto dal battibecco di due ragazzine simili tra loro ma anche differenti.

-Salve... io sono Natasha e lei è mia sorella gemella Martina!- disse la ragazza che si era incamminata verso di loro.

Sua sorella li raggiunse e rivolse uno sguardo di pura venerazione a Dean.

-Ciao ragazze... vi serve qualcosa?- chiese loro Dean con un sorriso furbo stampato in faccia.

 

-Sì ecco... ci fareste gli autografi? Insomma non è da tutti i giorni incontrare i veri personaggi di Supernatural...- rispose la mora.

-Ok va bene in fondo una firma non fa male a nessuno!- acconsentì il biondo prendendo la foto che li stavano porgendo.

 

-E un bacio!- aggiunse Martina.

-Come?- chiese Dean di rimando fingendo di non aver capito.

 

-Beh tu hai detto che una firma non fa male a nessuno... ma ecco oltre alla firma ti chiederei un bacio...- ripetè Martina arrossendo leggermente.

 

-Ah.- commentò il maggiore dei Winchester osservandola per bene.

 

Era molto graziosa, sui 20 anni con capelli castani scuro quasi sul rosso e due occhi castani che esprimevano una dolcezza incredibile.

 

Senza dire nulla le si avvicinò e le prese il volto tra le mani.

Le loro labbra si incontrarono in un bacio casto e tenero.

 

-Beh... grazie.- sussurrò la mora sorridendogli.

-Piacere mio.- ribatte lui sorridendo a sua volta.

 

-Dean! È arrivato!- esclamò Gabriele.

Il maggiore dei Winchester si voltò e vide il fratello raggiungerli a passo di carica seguito da una ragazza dai capelli neri. Sembrava che stessero discutendo.

 

-Bene ora che sono qui possiamo andarcene!- esordì Sam guardando il fratello con espressione infastidita.

 

-Oh voi siete Dean, Cass e Gabb!- urlò la ragazza avvicinandosi a loro.

 

-Sì esatto!- risposero i tre all'unisono.

 

-Tranquilli non vi bacerò.. io amo solo Sam... senza offesa ovviamente!- li rassicurò lei.

 

Dean ridacchiò tanto per prendere in giro l fratello.

 

-Deaaaan!!!- urlò una ragazza bionda saltandogli addosso.

-Monica calma i tuoi bollenti spiriti!- la riprese una ragazza dietro di lei.

Tutti puntarono lo sguardo su di lei... incuteva terrore a dir poco... con quei capelli scuri e lo sguardo duro.

Ma quando vide tutti loro i suoi occhi si addolcirono del tutto e si avvicino titubante stringendo la mano a tutti.

-niente richieste assurde?- le chiese Dean.

-Niente baci o autografi?- rincarò la dose Gabriele.

-Ehi calma... vi ho appena visto.. a parte Sam...- iniziò a dire Sara.

-Quindi tu hai rapito mio fratello! Brutta..- la interruppe Dean alzando la voce.

Gabriele avvertì il pericolo e si frappose tra i due ammonendo il maggiore dei Winchester con lo sguardo.

-Beh a dire la verità è stata Gloria io sono arrivata dopo ecco- si giustificò la mora.

-Ok ok gente non so voi ma io voglio tornare nella mia dimensione.- proruppe Sam, lo sguardo preoccupato rivolto verso Vanessa, la quale continuava a fissarlo rapita.

 

A quelle parole tutti i presenti si ripresero dalla trance in cui erano caduti e si guardarono ad uno ad uno con un sola domanda in testa: "e adesso?"

-Beh direi di modificare loro la memoria e di tornarcene tutti da dove siamo venuti...- propose Gabriele.

-D'accordo ma ci trasporti tu.- si impose subito Dean.

-Infatti non voglio rischiare di trovarmi in Cina o sulla punta di un Iceberg..- aggiunse Sam.

Castiel alzò gli occhi al cielo sbruffando.

Non si accorsero del movimento di Natasha.

La ragazza infatti si era messa vicino a Castiel e li stringeva il braccio con forza guardando tutti con sguardo di sfida.

-Credo che voglia dire che non vuole dimenticarsi di averci incontrato.- interpretò Dean.

-Se è per questo neanche io!- si mise in mezzo Vanessa.

-Ed io!-

-Beh perché noi sì?- chiese Monica usando un tono cattivo non da lei.

-Ok ok calmiamoci tutti... dovete scordarvi di noi!- finalmente Gabb ha smesso si scherzare e si è imposto davanti alle richieste assurde di quelle ragazze.

Da lì venne fuori il putiferio. Da ragazze timide che erano si trasformarono tutte in un branco di bufali impazziti, urlavano tra di loro si interrompevano a vicenda e Vanessa e Sara si erano pure avvicinate l'una all'altra in modo pericoloso.

 

-Credo che ci servano i tuoi poteri d'arcangelo.- sussurrò Dean all'orecchio di Gabb, il quale annuì con forza.

Con uno schiocco di dita tutte le ragazze si fermarono e rimasero ferme in posizioni assurde. Guardandosi attorno Dean vide che anche il resto della città si era fermato.

Rise nel vedere un uomo fermo con le dita nel naso ma quando Sam tossicchiò ritornò serio.

-Certo che potresti farlo anche per l'Apocalisse...- commentò infine guadagnandosi un occhiataccia da parte dei presenti.

-Bene ora io e Cass cancelleremo questo fatto dalle loro menti e io vi trasporterò di nuovo in quel albergo squallido dove alloggiavate, Castiel penserà a far ripartire tutto sparendo un secondo dopo.- spiegò l'arcangelo.

Poco dopo puntò due dita sui due fratelli sorridendo appena.

I due fratelli atterrarono su un suolo duro e rimasero ad occhi chiusi.

Sentirono subito che qualcosa non quadrava e quando aprirono finalmente gli occhi capirono quello che era successo.

-Benvenuti in Cina... io sarò la vostra guida durante questo viaggio nel oriente... vi prego di seguirmi...-

-Maledetto Gabriele, perché cavolo hai detto Cina??!- imprecò Dean...

 

Eheheh adoro questa ultima parte!! XD bene questa ff è giunta al termine... l'ho scritta per divertimento e per mettermi un po' alla prova... spero di non aver deluso nessuno.. insomma grazie a tutti e un bacio!!

 

 

  

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