La firma dell'assassino

di Slim Shady
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il bar ***
Capitolo 2: *** L'arrivo della polizia sulla scena del delitto ***
Capitolo 3: *** La visita a Jack ***
Capitolo 4: *** L'Identikit e il caso Michael Duston ***
Capitolo 5: *** Addio John Tyler... ***
Capitolo 6: *** Strada giusta ***
Capitolo 7: *** Non tutto ciò che è bene finisce bene ***
Capitolo 8: *** La verità ***
Capitolo 9: *** L'equivoco e la vera verità! ***
Capitolo 10: *** Non c'è l'aspettavamo! [Ultimo Capitolo] ***



Capitolo 1
*** Il bar ***


Jack Mathers decise di fermarsi per bere una bottiglia di birra insieme ai suoi colleghi, Frank Williams e George Steven. Il bar più vicino era il Bar Doc. Jack, insieme ai suoi colleghi entrò e si sedette al primo tavolo che trovò. Quella sera fece freddo, era Settembre, e già si congelava dal freddo. Jack aveva 36 anni, Frenk ne aveva 34, mentre George 32. Il cameriere si avvicinò e chiese:" I signori desiderano?" Jack rispose:" 3 birre medie, grazie". George aveva il viso pallido, come se avesse paura di qualcosa, Frenk gli chiese:" Tutto bene George? Hai una faccia.." "Sto bene.." rispose George. Frank si alzò e andò in bagno, se lo fece indicare dal cameriere. George invece prese una sigaretta, ma siccome non voleva morire dal freddo, andò in bagno per fumare, insieme a lui andò anche un signore con un grande cappotto nero e con dei enormi baffi. La presenza di quell'uomo lo spaventava e quindi indietreggiò, l'uomo entrò. George era impaurito e tornò al suo posto, e Jack domandò:" Ma non dovevi fumare?" George rispose:" Infatti, ma la presenza di quell'uomo mi infastidisce" "Ho capito, dammela a me, vado io" disse Jack.  Dopo un paio di minuti, uscì quel signore dai lunghi baffi e altre 3 persone, ma Frenk e Jack ancora dovevano ritornare al tavolo, il bar ormai doveva chiudere e quindi George andò a vedere cosa stavano facendo, appena entrò vide una striscia di sangue vicino alla cabina del bagno, aprì la porta e vide il corpo di Frank! George spaventato uscì e disse al cameriere:" Presto presto, hanno ucciso il mio amico, chiami la polizia!!" il cameriere sconvolto chiamò e aspettarono fino all'arrivo della polizia.

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Capitolo 2
*** L'arrivo della polizia sulla scena del delitto ***


La polizia era arrivata sulla scena del delitto insieme a 2 detective, Carla Watson e John Tyler. Carla è una ragazza di 30 anni, mentre John ne aveva 43. Carla era una detective molto cocciuta. Erano le 2.15, e si gelava dal freddo, Carla entrò e vide George e il cameriere seduti insieme, si avvicinò e disse:" Bene, cos'è successo qui?" George risposte balbettando:" Ho-ho-ho t-t-t-rovato il mio amico..morto...nel bagno" "Stia calmo, mi ripeta bene quello che è successo" il discorso era stato interroto da Steve Manson, conoscente di Carla e anche lui incaricato sull'indagine:"Lo dico io cos'è successo, me la raccontanto il cameriere, George è entrato nel bagno e ha visto il cadavere, questo è successo" "Bene" rispose Carla, poi si rivolse al cameriere e disse:" Quante persore c'erano questa notte?" il cameriere rispose:" 7 mi pare..." "Chi è la vittima?" George rispose:" Un mio caro amico, Frank Williams" "Abbiamo sospetti?" "4 uomini sono usciti prima che io entrassi...volevo entrare non solo per Frank, ma anche per Jack" "Chi è Jack?"  "Un mio amico, era entrato in bagno per fumare, ma non è più tornato" "Ha idea di dove si trovi adesso?" "Non so, forse nel suo appartamento" "Ok, darò un occhiata in bagno, c'è ancora il cadavere?" "Si" "Ok. Ehi, John viene qui presto!" John andò da Carla:" Si?" "Diamo un occhiata in bagno" "Sei tu il capo". Carla e John, una volta entrati nel bagno, si misero a cercare indizi, John vide il cadavere, vide una rosa accanto al corpo:"Guarda, una rosa, che vorrà dire?" "Mmh, non sò, potrebbe essere un indizio, fallo analizzare da Steve" il corpo aveva numerose coltellate al petto e una alla gamba destra, "Curioso" disse, Carla si avvicinò e rispose:"Notato qualcosa?" "No ahahah" "Concentrati, non siamo venuti qui per divertirci, faremo analizzare il corpo!". Carla era convinta che l'arma del delitto si trovava li, nel bagno, quindi si mise a cercare. John vide diverse macchie di sangue e chiese a Steve di analizzarle, Carla entrò nella cabina del bagno e tirò lo scarico, l'arma era stata nascosta li! Carla esclamò:" Ehi John! Qui c'è un coltello! Suppongo sia l'arma del delitto!" "Bene, faccio analizzare le impronte da Steve" rispose John.
Carla uscì dal bagno e andò dal cameriere e da George e disse:" Abbiamo l'arma del delitto, ma ci serve di più, descriveteci i 3 tipi che sono usciti dal bagno" George rispose:" Uno aveva una grande giacca nera, enormi baffi e una faccia poco rassicurante, e tutto quello che ricordo" "Mi dia l'indirizzo del suo amico, domani andrò a farle visita" "Tenga, è scritto su questo foglietto" "Grazie, John andiamo" "Ok.".
I due detective lasciarono il bar e andarono nel proprio appartamento aspettando il mattino per fare visita al primo sospettato, Jack!

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Capitolo 3
*** La visita a Jack ***


Carla era nel suo ufficio, come al solito, John era ancora a casa, non era mai puntuale, quindi Carla decise di chiamarlo, prese il cellulare, digitò il numero e aspettò la risposta:"Mmh, pronto?" rispose John "Jooohhn, sai che ora è?" "Oh, dannazione, arrivo subito Carla!" e si concluse la chiamata. Carla uscì dal suo ufficio e andò da Steve per ottenere i primi risultati dell'omicidio:"Steve, buongiorno" "Buongiorno Carla" "Allora, novità?" "Ho preso le impronte che c'erano sul cadavere e quelle sul manico del coltello, coincidono, poi, non ci crederai mai, il sangue sul pavimento non appartenevano alla vittima, ma all'assassino" "Come? Cosa vuol dire, non ha senso!" "Si potrebbe dire che sia stato incoltellato anche lui ma l'uniche impronte sull'arma erano dell'assassino" "Va bene, ora devo andare, John sarà qui a momenti" "Chi devi visitare?" "Jack Mathers, il nostro primo sospettato" "Hai idea di come riconoscere gli altri 4?" "Semplice, con un Identikit" il discorso si chiuse li. Carla uscì dalla centrale di polizia e aspettò John, dopo 5 minuti arrivò:" Scusa per il ritardo Carla, sali nella macchina e andiamo" Carla salì e andarono da Jack. Jack era in un appartamento non di lusso, la sua camera era la 324. Carla e John, appena arrivati, andarono dal proprietario e si fecero dire la stanza:"324, dovete salire le scale o prendere un ascensore". Carla e John presero l'ascensore, erano arrivati davanti la porta. Carla bussò 3 volte. Jack aprì la porta:"Si?" "Salve, lei è Jack Mathers?" "Si sono io" "Detective Carla Watson, lui è il detective John Tyler, siamo qui per dare un'occhiata al suo appartamento e farle alcune domande" "Certo, accomodatevi". Carla e John diedero un'occhiata all'appartamento, ma non c'era niente di sospettoso:"Ok Jack, ora se non le dispiace, deve rispondere ad alcune domande, sarò breve" Disse Carla "Va bene" rispose Jack. "Allora, dove si trovava ieri notte?" "In un bar con i miei amici" "Ha ordinato qualcosa?" "Ehm, si, 3 birre, una per me e le altre due ai miei amici" "Cos'ha fatto dopo?" "Ho preso una sigaretta e sono andato in bagno" "Chi c'era nel bagno?" "Nessuno, a dire il vero, sono uscito dalla porta di servizio che si trovava nel bagno, quel bar è in costruzione ancora.." "Non ha notato niente di strano?" "No ma perchè?" "Perchè non è più rientrato?" "..ah si, mi ero dimenticato il cellulare a casa, sono andato a riprenderlo ma poi mi sono addormentato" "Lo sà che il suo amico Frank Williams è stato ammazzato?" "Cosa?! E' stato ammazzato!? Come!?" "Dovremo aspettare l'autopsia, ma da quanto possiamo vedere è stato vittima di coltellate, ora noi andremo, scusi per il disturbo, le consigliamo di non lasciare l'appartamento, buona giornata". Carla e John uscirono, entrarono in macchina e andarono a fare un giro nei pressi della Centrale di polizia:"Qualcosa non va John" disse Carla "Dimmi, cos'hai notato?" "Mi è sembrato strano e agitato, per me ha visto qualcosa, dovremo tenerlo sott'occhio" "Tranquilla, non lascerà l'appartamento" "Si, ora andiamo alla Centrale". Carla e John andarono alla centrale e si misero al lavoro, con l'aiuto di George, per trovare gli altri 4 sospettati con l'Identikit.

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Capitolo 4
*** L'Identikit e il caso Michael Duston ***


Carla e John, una volta in Centrale aspettarono George per l'Identikit. John guardò Carla, era una donna davvero viziata, una volta che aveva un caso non riesce più a toglierselo dalla testa:"Carla, forse dovresti riposarti un po" "No, sto bene...Ecco George!". George era arrivato "Grazie per essere venuto George, ora andremo nel mio ufficio e faremo l'Identikit.." "Ok". Una volta nell'ufficio, Carla riceve una telefonata, andò a rispondere:"Ehi Carla, sono Steve, ho trovato una cosa molto interessante negli archivi, è importante" "Certo, vengo subito, ehi John, faresti tu l'Identikit per favore?" "Ma certo Carla" "Ok, ci vediamo più tardi". Carla uscì dall'ufficio. John si mise al lavoro:"Allora George, conosci questo programma?" "Si, ci giocavo da piccolo" "Bene, ora scorrerò le parti facciali e tu mi dirai quella che si avvicina di più a uno dei 4 sospettati" "Ok". 
Non era facile ricordare i 4 volti, ma..."Allora, questo si assomiglia a uno dei 4 sospettati?" "Si! E' quello con i baffi e con il cappotto lungo nero!" "Bene, questa foto arriverà a tutta New York, speriamo che questo uomo si trovi ancora qui e che non abbia lasciato la città" "Già, avete visitato il mio amico?" "Jack? Si, Carla si concentra tanto su di lui, non le convince" "Capito...". 
Una volta finito l'Identikit, George tornò a casa. Carla era da Steve, era molto curiosa della chiamata, non vedeva l'ora di sapere cos'aveva scoperto "Ciao Carla" "Ciao, Steve, allora, cosa c'è? Scoperto qualcosa?" "Credo di si, questa notte mi era venuto in mente un altro caso" "Quale?" "Il caso Michael Duston, ancora inrisolto" "E' quindi?" "Ero incaricato su quella faccenda, è ricordo che vicino al cadavere c'era una rosa" "Come nel bar" "Già, credi che ci sia qualche collegamento?" "Direi di si, riaprirò il caso, questo uomo non adrà molto lontano" "Ok Carla" "Qualche altra cosa?" "No...Ah! Si! Conosci Marshall London?!" "No" "Lui conosceva alla perfezione Michael Duston, forse dovresti interrogarlo, questo è l'indirizzo" "Grazie Steve, andrò appena avrò un minuto libero" "Ok Carla, ci vediamo". Carla tornò nel suo ufficio:"John, com'è andata?" "Bene, ecco chi dovremmo cercare, lo conosci?" "Si, mi pare che lavori al ristorante CULTURA" "Andiamo?" "No, sono incaricata su un'altro caso, collegato al nostro!" "Ok, poi mi dirai di più, ora devo tornare a casa" "Ciao John".
Carla era sfinita, si sedette un po, e si addormentò.
L'assassino...si sta muovendo!

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Capitolo 5
*** Addio John Tyler... ***


6 Settembre 2011, New York, Ore 20.36
 

Carla, con la sua moto, andò a far visita a Marshall London, era un quartiere isolato, aveva paura che non passasse il solito gatto nero! Carla scese dalla moto, si tolse il casco e si soffermò di fronte la casa, era una casa vecchia, senza luci, sembrava che non abitasse nessuno da tanti anni. Carla si avvicinò alla porta e bussò. La porta si aprì, ma nessuno l'aveva aperta, Carla entrò "C'è nessuno?" gridò con un tono di voce basso, aveva paura, era buio, ma c'era un pò di luce di fronte al suo cammino, camminava piano piano, non voleva far rumore, di colpo sentì un rumore! Si girò e vide davanti a lei un signore seduto su una sedia a rotelle! Lei gridò per la paura ma quel signore subito disse "Non aver paura, non faccio del male a nessuno" "L-l-l-lei è Marshall? Marshall London?" "No, Marshall London è morto un mese fa, in un incidente d'auto" "In un incidente d'auto? Com'è successo?" "Solita distrazione" "Mi sa dire qualcosa sull'omicidio che c'è stato in questa casa?" "Michael, Michael era mio figlio, avevo visto lui e l'assassino fare a botte, l'assassino però, lo scagliò a terra, prese il coltello e un attimo prima di incoltellarlo sono arrivato in suo aiuto, ma invano, mi tagliò le gambe, e uccise mio figlio colpendolo 3 volte al petto" "Ha visto bene l'assassino in faccia?" "Si, ma chissà com'è cambiato in questi anni, io so chi è lei, è la detective Carla Watson incaricata sull'omicidio avvenuto al bar Doc vero?" "Ha visto la TV immagino" "Giornali" "L'assassino ha lasciato tracce?" "I poliziotti e i detective incaricati sull'indagine non hanno mai scoperto nulla, solo una rosa, una rosa accanto al corpo" "Anche al bar Doc è successa la stessa cosa, se acciuffiamo l'assassino di Frank Williams, acciufferemo lo stesso che ha ucciso suo figlio!" "Già, credo che quest'assassino lavori in un ristorante, quando ero giovane lo incontravo sempre, e ci scambiavamo sempre due parole, credo che per questo non mi abbia ucciso" "Il ristorante si chiama CULTURA?" "Si, ha cambiato nome nel 2007" "Ok, signore lei è stato di grosso aiuto, ora vedrò cosa posso fare" "Ok". Carla lasciò la casa e andò a casa di John per dirle di far visita al ristorante. Arrivata all'appartamento di John, bussò, si sentirono strani rumori e tutto ad un tratto, si sentirono delle urla! Carla estrò la pistola, prese la rincorsa e sfondò la porta, e vide l'assassino impugnalare John! Carla gridò "Nooooo! Fermo brutto bastardo!" e lo sparò, lo colpì al braccio, ma riuscì a fuggire! Carla si avvicinò a John "John! Oh mio Dio! Chiamo un ambulanza!" "No Carla...ormai...non c'è più...speranza..per me....di a mio moglie...che..." e morì, non completò nemmeno la frase.
Carla si mise a piangere, era l'unico amico che le stava molto a cuore...dopo si accorse che anche accanto al corpo di John c'era una rosa,chiamò la polizia e appena arrivata se ne andò, andò al suo appartamento e aspettò il giorno dopo per far visita al ristorante CULTURA.
Le lacrime che Carla pianse quella notte...era la sua forza del giorno dopo!

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Capitolo 6
*** Strada giusta ***


Carla era stata colpita dalla febbre, e quindi doveva rimandare la visitina al ristorante, era il 10 Settembre, e ha ancora la febbre a 39. Carla per non rimanere sola, era in compagnia con Steve, l'unico amico fedele che l'era rimasto. Il 23 Settembre, Carla guarì, aspetto un giorno e andò al ristorante.

New York, 24 Settembre 2009
Eccoci qui, di fronte al ristorante CULTURA, Carla voleva chiudere il caso in fretta, quindi entrò. Era un posto lussuoso, con tanti quadri e tanti fiori, ma non c'erano rose. Carla andò dal primo cameriere e disse:"Lavora qui un certo signore con lunghi baffi?" il cameriere rispose:" Si, guardi, è li alla cassa, si è tagliato i baffi, povera gente.." "Grazie". Carla si dirige verso l'uomo e disse:" Salve, vorrei.." "Non vedi che ho da lavorare, sparisci!" l'uomo era molto aggressivo, Carla riprovò con un tentativo più appropriato:"Ma io veramente volevo prendere un caffè con lei signore, le va bene li? Soli soletti" a quell'uomo le piaceva troppo Carla, non poteva resistere alla sua bellezza "Accetto". Carla si sedette e l'uomo arrivò con 2 caffè:"Come si chiama lei?" domandò Carla "Harry..Harry Stoner, e lei bellezza?" "Dammi del tu, io mi chiamo Marty Watson" Carla non rivelò il suo vero nome "Bene, Marty, come mai mi vuoi conoscere?" "Sei un tipo affascinante" "Oh, grazie" "Ti va se stasera usciamo insieme?" "No, ho da fare" "Cosa?" "Affari miei" "Ok, io me ne vado" "Aspetta, tieni, è una rosa, bella come te signorina" "Grazie!", Carla guardò la rosa, era identica a quelle che l'assassino lasciò alle sue vittime "Harry, che fai nel tempo libero?" "Vado al cimiterò, lascio sempre una rosa, ai miei amici, ai miei genitori e a mio fratello.." "Ok grazie" Carla si avvicinavà sempre di più alla verità, andò dal cameriese e le sussurrò:" Senta, può venire un minuto con me? Sono la detective Carla Watson" "Si va bene". Una volta allontanati, Carla le disse:" Ho bisogno del tuo aiuto per incastare l'assassino di Frank Williams" "Io ho sospetti lo sa?" "Ah si? E' su chi?" "Su Harry, dal 6 Settembre è misterioso, manca ogni sera e torna sempre con un vestito diverso" "Ho bisogno di un oggetto che usa di solito, tipo un bicchiere o una forchetta" "Tenga, lui usa questo fazzoletto per pulirsi dal sudore, non è il massimo ma può esserle d'aiuto" "Senz'altro, grazie della collaborazione" "Prego detective".
Carla era sempre più vicina alla verità, andò da Steve per vedere se le traccie del fazzoletto e della rosa erano compatibili.

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Capitolo 7
*** Non tutto ciò che è bene finisce bene ***


New York, Ore 2.43
Carla e Steve non chiuserò occhio, erano occupatissimi sulla faccenda, ma la fatica va premiata, e così ricevettero i risultati.
Le tracce che c'erano sul fazzoletto e sulle rose sono compatibili, anche sulla rosa che Harry aveva dato a Carla. "Lo abbiamo in pugno, ci serve l'ultima prova!" disse Steve "Si...sono sfinita" "Forsa, usciamo e andiamo al Central Park, il cameriere mi ha detto che si trova li" "Ok, andiamo". Steve e Carla, salirono su una Ferrari, e sfrecciavano fino ad arrivare al Central Park "Non poteva scegliere un orario migliore!?" "Zitto Steve, non farti vedere, scendiamo e vediamo dove si trova" "Hai ragione, scusa Carla". I due scesero dalla macchina e camminarono abbassati senza farsi vedere...ad un tratto, videro Harry, aveva un cappotto lungo nero, un cappello nero da cowboy e un sacco di rose in mano, di fronte a lui c'erano tanti uccelli a terra, Carla supponeva che fossero morti, Harry lanciò una rosa per ogni uccello "Hai visto? E' lui l'assassino!" "Hai ragione Carla, l'abbiamo in pugno! Cosa facciamo?" "Avviciniamoci!" Carla e Steve si avvicinarono e videro un cadavere vicino ad una panchina, Harry buttò una rosa anche li e si allontanò, "Carla, è lui l'assassino! Cazzo dobbiamo acchiapparlo!!" "No, aspettiamo ancora un pò!" "John è morto a causa sua, dobbiamo acchiapparlo! Prima che uccida altra gente!" Carla non badò e si mise a seguirlo, Harry salì su un'auto e se ne andò, Carla aveva una vista meravigliosa, e si accorse che non era lui a guidare, ma qualcun'altro! Allora si mise a correre per vedere meglio, ma l'auto era più veloce, per fortuna c'era un semafero, l'auto si fermò, Carla prese il tuo binocolo e vide che a guidare era Jack! Dopo aver visto Jack si pose delle domande

                                  "Cosa ci faceva Jack Mathers con lui? Perchè conosce l'assassino del suo amico?
                                                  Perchè? Perchè? Non c'è senso! Non c'è alcun senso, perchè dovrebbe stare con lui!?

Carla andò a far visita a George, erano le 3.24 e dormiva:"George! Apri! Dai apri!" George apri la porta, aveva un pigiama buffo e una faccia assonnata "Cosa c'è Carla? Ma che cazzo di ore sono?" "Dove abita la madre di Jack Mathers!? Dimmelo!" "Oaaah, che palle, aspetta, te lo scrivo su un foglietto........tieni" "Grazie! Ciao!" Carla uscì dall'appartamento di Geoge e andò a casa sua, per riposarsi.
Carla aveva nuovi sospetti, e se Jack Mathers odiasse Frank Williams dal punto di ucciderlo e far assumere le colpe a Harry!? L'ultima possibilità è il passato!

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Capitolo 8
*** La verità ***


New York, Ore 10.27
Carla si preparò per andare a casa della madre di Jack Mathers. Prese l'auto di Steve e andò. Arrivata nel quartiere, si concentrò per trovare la casa, una volta trovata, nascose l'auto (lo fece perchè era una Ferrari) e bussò alla porta, apri una signora anziana con un gatto nero sulle spalle "Salve, lei è la signora Mathers? Madre di Jack Mathers?" "Si, cosa vuole?" "Sono la detective Carla Watson, dipartimento di polizia di New York, volevo farle domande a proposito di suo figlio se non le dispiace" "Io non parlo a nessuno di mio figlio!" "La prego, il 5 Settembre è stato commesso un omicidio e lui si è trovato di mezzo! La prego!" "Entri! E' non spaventi i miei numerosi gatti!!". Quella casa era piena di gatti, chissa quanti erano, si domandò Carla nella mente "Allora, detective, si sieda e mi racconti tutto" "Allora, vorrei sapere qualcosa sul passato di suo figlio, ad esempio, ha mai litigato con Frank? Frank Williams? Mi pare fossino amici" "Quando Jack e Frank avevano 11 anni non si parlarono più" "Come mai?" "Per una medaglia" "Per una medaglia!? Per una fottutissima medaglia!?" "Un uomo l'aveva rubata a mio figlio, e lui pensava l'avesse rubata Frank!" "Lo sa che Frank è morto vero?" "Si, la TV" "Credo che suo figlio possa essere il colpevole" "Mio figlio non farebbe mai una cosa del genere!" Carla si alzò e disse:"Mi può dare un oggeto che lui usa spesso?" "Tenga, è una penna che usa sempre per andare a lavoro" "Grazie".
Carla uscì e andò da Steve per vedere se le tracce sul cadavere, della penna e del coltello siano compatibili, dopo un pò si scopre che erano compatibili! "Ma cosa vuol dire? Si direbbe che l'assassino sia Jack! Ma Harry cosa centra con questa storia?" "Ho capito tutto, siediamoci e ti racconterò"
Steve si sedette, era curioso della storia che stava per raccontare "Allora, Frank va in bagno e George si alza per andare a fumare, ci sei fin qui?" "Si si, vai avanti" "Harry esce dal bagno, George si allontana, Jack prende la sigaretta e va a fumare. Entra nel bagno e commette l'omicidio, dopo, Harry rientra e lascia una rosa, hai capito? Lui è un uomo con rispetto per i morti" "Ma se è Jack l'assassino, chi può aver ucciso Michael Duston!?" "Harry, dopo quel avvenimento, si pentì e da quel giorno ebbe sempre rispetto per i morti, Jack era un sospettato, quindi uccise anche Steve, per avere più possibilità per salvarsi dalle manette" "Aaah, ora è tutto chiaro!" "Andiamo al suo appartamento e finalmente sarà nostro!!"
Carla e Steve andarono all'appartamento di Jack, a quanto pare il mistero si è risolto, non ci resta che vedere cosa accadrà!

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Capitolo 9
*** L'equivoco e la vera verità! ***


New York, Ore 11:06
Carla e Steve, appena arrivani davanti la porta dell'appartamento di Jake, estraggono la pistola, Carla guarda Steve e le fa un gesto con la testa e poi sfonda la porta! Steve stava dormendo sul bagno, tutto ad un tratto si sveglia:"Wo! Chi cazzo siete voi due!?" "Polizia! Metti le mani dietro la testa!" "Cosa!? Perchè!?" "Fallo o sparo!".

                              "Steve nel suo lavoro era sempre aggressivo...
                                                     ...era perfetto per questa scena...!!!"

Carla lo prese e le mise le manette:"Vieni con noi, faremo un discorsetto in centrale!". Una volta arrivati in centrale, Carla e Steve si misero davanti a Jack e lo interrogarono:"Allora, perchè hai ucciso Frank?" "Che cosa!? C'è un equivoco! Non sono stato io!" "E come spieghi le tue impronte sul coltello e sul corpo della vittima!?" disse Steve "Volete saperlo!? Bene, vi racconterò la verità!"

      "Ero andato in bagno per fumare, c'era il mio amico che stava urinando, subito dopo è entrato Harry
       aveva estratto il coltello e lo stava per impugnalare, allora mi sono avvicinato per fermarlo, così ha 
        tagliato la sua gamba, era caduto il coltello a terra, io lo preso ma lui me lo strappo di dosso e impugnalò
        3 volte Frank, poi uscì dal bagno, io tenevo Frank tra le mie braccia, perchè era ancora vivo,
          poi sono scappato...
          per la paura..."

"Carla...ha senso...credo che abbia ragione" disse Steve "E come mai non c'erano le tracce di Harry!?" "Aveva dei guanti!" rispose Jack "Dei guanti strani" "Carla, ha senso" "Ho capito! Va bene, ma non pensare di essere libero!" "Ok, l'assassino è Harry e se volete acciuffarlo, so dove si trova!" "Dove!?" rispose Steve "In un manicomio, andrà verso le 23.50 per ammazzare qualcuno, un vecchio, non ricordo chi!"
"Quale manicomio!?" "Aspetta, tieni, ho una foto" "Guarda Carla" "Sò dove si trova!" disse Carla "Bene, sta notte lo prenderemo, c'è l'abbiamo in pugno! E' questa volta davvero! Steve! Voglio posti di blocco dalle 24 in poi!" "Sarà fatto Carla!" "Bene, non ci resta che attendere!"

Così, la verità è stata rilevata, ora non ci resta che attendere, il finale della storia!
 

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Capitolo 10
*** Non c'è l'aspettavamo! [Ultimo Capitolo] ***


New York, Ore 23.00

Carla, Steve, George e Jack si misero d'accordo per lavorare insieme per catturare Harry "Mancano 50 minuti...pensiamo ad un piano" disse Carla "Io potrei distrarlo, lo conosco quindi potrebbe funzionare" disse Jack "Non corriamo subito...allora, questa è la mappa del manicomio, lui è qui, posti di blocco dalle 24 in poi, così sarà intrappolato nel manicomio, e avremo il tempo di arrestarlo, se opporre resistenza abbiamo l'ordine di sparargli addosso!" disse Steve "Ehi, non male, ma aspetto un secondo" ribatte Carla "Qualcosa non va?" "Non sappiamo la stanza dove si trova il vecchio" "Lo so io!" disse Jack, continuò "La sua stanza è la 29" "Come fai a sapere così tante cose?" disse Carla "Perchè ci conosciamo, lui mi dice tutto" "Perchè ti dice tutto se hai provato ad ucciderlo!?" disse Steve "E' ovvio, le colpe erano andate a me, aveva più via livera per i suoi omicidi e quindi mi ha ringraziato" "Ok, allora questo è il piano...

 Posti di blocco dalle 24 in poi, George tu starai vicino all'entrata, tieni questa pistola, tu Jack, starai all'uscita, tieni anche te
 questa pistola, Steve, tu starai dentro al manicomio, vicino l'uscita d'emergenza...io starò nella stanza del vecchio..."

"Ok, Carla, per me va bene, e voi ragazzi?" disse Steve "SI!" dissero George e Jack. "Ok, si parte ragazzi!!" gridò Carla!
Carla e Steve si misero insieme su una moto, George e Jack dentro una macchina, e partirono, per questa missione.
"Carla" disse Steve "Si?" "Mi chiedevo, cosa farai quando sarà finito tutto?" "Tornerò alla mia vita di sempre, avevo mezza idea di tornare in Europa" "Ah..." "Cos'hai Steve?" "E' che..." "Cosa?" "Ti racconterò nel manicomio" "Va bene".
Carla, Steve, George e Jack arrivarono, George e Jack si nascosero dietro alcuni cespugli, per aspettare l'arrivo di Harry, una volta che entra, dovrebbero mettersi nei loro posti...Carla e Steve si trovano già nel manicomio "Steve, allora?" Steve si avvicinò a Carla, la prese per le braccia e le diede un bacio in bocca, la prese per i fianchi, Carla non rifiutò, anzi, apprezzava, poi Steve si staccò e disse "Lo volevo fare...magari oggi morirò...e non avevo l'occasione..." "Steve, andrà tutto bene" "Lo spero.." erano le 23.55, e finalmente Harry arrivò! Entro nel manicomio, lui non sospettava niente, appena entrato, George e Jack si misero nelle loro posizioni, Steve si nascose e Carla nella stanza del vecchio "Shh, sono qui per proteggerti, sono una detective" disse al vecchio.
Harry, camminò...camminò...camminò...e vide un ombra vicino l'uscita d'emergenza...non aveva il solito coltello, ma un fucile...si avvicinò facendo finta di niente...e BOM! Sparò a Steve! Oh no!" Carla uscì dalla stanza e cominciò a spararlo dicendo "Muori, crepa bastardo, brutto figlio di puttana!" Harry si mise a correre, tutto ad un trattò si fermò! Si accovacciò, e le spuntarono due ali grandi nere! Si diede uno slancio verso l'altro, sfondò il soffitto e volò, Carla uscì velocemente e gridò "Jack vieni!" salirono sulla moto e cominciarono a seguirlo!
Ma senza risultati, lo sparavano sempre, tutto ad un tratto, Harry si ferma, si guardò, alzò una mano e lanciò un onda, e li colpì in pieno.
Li scagliò a metri di distanza, ma dopo un pò Carla si alza e vide che Jack era morto...tornò nel manicomio da Steve, era ancora vivo, lo portò in un ospedale, appena arrivati si sedette vicino a lui" Steve, non c'è l'ho fatta...è fuggito" "Carla, sta tranquilla...almeno siamo vivi" "Jack è morto..sembrava destinato.." "Ahah..e già..mi dispiace tanto Steve..per tutto" "Non è colpa tua...non c'è l'aspettavamo.."

                                   "Ti amo Steve..."

Dopo 5 anni, Carla si sposò con Steve, e naquero 3 splendide creature, Jack Manson, John Manson e Michael Manson, in onore delle tre vittime.
            
                                                                               FINE

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