Una famiglia divina.

di thunders_lightnings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Preparations For The Party. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO
 


Grigliata di fine anno a casa della zia Estia.
La padrona di casa, i capelli ormai tendenti al grigio raccolti con un fermaglio dietro la nuca, apparecchiava la tavola.
Ad aiutarla, di tanto in tanto, le sorelle, Demetra ed Era, che si raccontavano gli ultimi episodi con i loro figli.
Davanti ai fornelli, Ade sistemava la diavolina, mentre Efesto, zoppicando, si era offerto di accendere il fuoco, rifiutando l'offerta della famiglia di fermarsi a cena a causa del troppo lavoro in officina.
Entrambi, immersi nel lavoro, lanciavano continue occhiate al divano, su cui ridacchiavano animatamente Persefone, figlia adottiva di Demetra, e Afrodite, i capelli biondi davanti al viso e gli occhi incredibilmente verdi puntati sul cellulare, aspettando di veder comparire il nome Ares sullo schermo.
Nel corridoio a fianco al salotto, Zeus aveva montato una scala ed era intento a cambiare una lampadina, rotta dal figlio minore, Ermes, che ora si aggirava sul tappeto, progettando altri terribili scherzi.
Atena, la figlia maggiore di Zeus, era totalmente immersa nella lettura di un enorme saggio, su una poltrona della casa.
Dioniso continuava a camminare intorno al tavolo delle bevande, come sperando di veder comparire per magia una bottiglia di vino o di altri alcolici.
I due piccoli gemelli, Artemide e Apollo erano impegnati in una gara di freccette sul bersaglio della stanza accanto.
Il campanello suonò e dalla porta comparvero Poseidone, portando il frutto della sua ultima pesca, con la moglie, Anfitrite, mentre il figlio, Bellerofonte, cercava qualsiasi modo per far entrare clandestinamente il suo cavallo, Pegaso, in garage.
La voce di Ade che annunciava che la cena era pronta richiamò l'attenzione di tutti. La famiglia al grande tavolo della sala da pranzo, pronti a festeggiare l'inizio di un nuovo anno.

 



 
Spazio autrice non molto sensato: Buon Salve a tutti, belli e brutti!
Allora, è la mia prima storia in questo fandom, ma chi mi conosce già sa che amo gli dei e che sono la stupenderrima reincarnazione di Zeus. (Sì, voi annuite e non ascoltatemi).
Bellerofonte è l'unico non divino, ma perchè volevo che anche Poseidone avesse un figlio. Ci doveva essere un cugino, no?
Questa è solo una piccola introduzione alla storia, ma se continuerete a seguire capirete di più sui vari personaggi.
Dico subito che non so ogni quanto riuscirò ad aggiornare e di perdonarmi se ritarderò (giusto per evitare futuri linciaggi).
Un grazie anche solo se avete avuto il coraggio di aprire questa pagina, ma se avete voglia di lasciare una recensione non sarete fustigati. Promesso :)
Baci,
Tea_Zeus

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Capitolo 2
*** Preparations For The Party. ***


ONE. Preparations For The Party.

La città di New York era carica di quel cupo e familiare grigiore invernale. I lampioni cominciavano a dare i primi segni di vita, illuminando i marciapiedi ancora bagnati dopo l'ultima nevicata. Le persone si stringevano nei loro piumini e camminavano a passo spedito, ansiose di rientrare in casa e piazzarsi davanti ad un bel camino acceso.
Da tutto questo contesto va escluso quel piccolo attico della trentaquattresima strada in cui, fra i componenti della famiglia Olympus, regnava il caos.
-Non ci puoi andare!-
-Ma, mamma!-
-Niente 'ma', Dioniso. Finché non mostrerai un po' di responsabilità.- Era, categoricamente contraria alla richiesta del figlio, non lo degnava di uno sguardo, intenta a terminare il suo tè. I lunghi capelli scuri erano legati in una coda alta che le donava un aspetto severo ed elegante, mentre il piccolo neo che si era irrigidito faceva trapelare la sua irritazione.
Dioniso, al contrario, continuava ad aggirarsi intorno alla madre, con fare supplicante, scuotendo quella folta chioma di riccioli neri e contribuendo solo ad aumentare l'irritazione di Era.
La sua richiesta era molto semplice: poter partecipare alla festa di Teseo, il ricco capitano della squadra di football che per il suo compleanno aveva deciso di invitare tutto il liceo nella sua enorme villa.
-E perchè Afrodite può andare?-
-Perchè lei non torna a casa sbronza ogni volta dopo essersi portata a letto migliaia di donne, uomini e chissà cos'altro!- Il tono di voce di Era si era alzato notevolmente e a Dioniso parve opportuno tacere, rassegnandosi definitivamente.
-Comunque- si intromise Zeus. -Io penso che neanche Afrodite debba andare.-
-Ehi, papà, adesso perchè non ci dovrei andare neanch'io?- La ragazza dai lunghi capelli biondi sollevò i suoi occhi verdi dalle unghie smaltate e li puntò in quelli azzurri del padre.
-Perchè sai benissimo che non approvo la tua grande confidenza con i ragazzi.-
-Oh, per favore, tesoro!- disse Era. -Afrodite ha sedici anni, ormai. Non è più una bambina.-
Zeus alzò le mani, in segno di resa. Se Era non era d'accordo, non ci poteva fare niente. Lei comandava in casa.
-Lo stesso non si può dire di te, Dioniso.- continuò la donna. -Hai ben dimostrato il tuo alto livello di maturità andandotene in giro per il mondo con quegli stupidi cagnolini che ti seguono ovunque. Com'è che si fanno chiamare? Baccalà?-
-Baccanti, mamma, Baccanti. E non sono degli stupidi cagnolini, sono i miei amici.-
-Amici senza un briciolo di responsabilità. Esattamente come te, Dioniso.- La capacità di Era di mantenere la calma quasi in ogni momento, pur intimidendo non poco le persone, sorprendeva ogni volta l'intera famiglia.
-Va beh,- sospirò Afrodite. -Io vado a prepararmi.-
Atena, che fino a quel momento era stata immersa nella più profonda lettura su una poltrona del salotto senza curarsi delle discussioni che avvenivano poco lontano da lei, alzò lo sguardo dal suo libro, quasi scioccata da ciò che aveva appena detto la sorella.
-Afrodite- la chiamò -ma mancano due ore e mezza!-
-Sì, non ricordarmi quanto sia già terribilmente in ritardo!- rispose la bionda, agitando la mano e correndo in camera sua.
La camera di Afrodite e Atena era divisa in due parti, completamente opposte. La finestra centrale divideva i due territori, o meglio le due trincee. Quella di sinistra aveva librerie ad ogni parete stracolmi di libri. Sul letto e sulla scrivania, fogli, appunti e quaderni circolavano liberi in attesa di una migliore collocazione. Quella di destra, al contrario, aveva pareti rosa confetto, tappezzate da poster e foto, scaffali colmi di trucchi, smalti e scatole contenenti i più svariati accessori.
Entrambe le ragazze avevano tentato di convincere l'altra a cambiare la propria parte di camera, ma alla fine avevano deciso di ignorare "l'altro regno" e di vivere come se non fossero in un'unica stanza.
Ma ciò non impedì ad Afrodite di fare una smorfia, quando, entrata nella camera, vide la trincea di sinistra. Si soffermò solo un disgustoso secondo, poi si fiondò al suo armadio troppo pieno di vestiti per la gente normale.
-Questo no, mi ingrassa. Questo risalta i miei occhi, ma è troppo accollato. Questo.. no, ce l'ha anche quella sgualdrinetta del terzo anno.-
Il monologo della ragazza durò circa un'ora quando, finalmente, trovò un vestito verde acqua senza spalline, lungo fino a metà coscia. Afferrò le scarpe nere col tacco e passò alla fase trucco.
Quando suonarono il campanello, aveva appena finito di passarsi il rossetto. Dovette impiegare solo cinque minuti nella scelta della borsa, cosa che la innervosì non poco.
Mentre stava per uscire di casa, Zeus la fermò:-Ehi, dove vai vestita così, signorina?-
-Ad una festa, papà, forse?- E si fiondò fuori dal palazzo, dove la macchina dei suoi amici la stava già aspettando.
Intanto, nel garage, Dioniso si stava avvicinando di soppiatto alla macchina del padre. Con le chiavi in mano, faceva attenzione ad ogni passo e contorceva il viso in una smorfia ogni volta che le suole delle scarpe producevano quel cigolio per lui tanto rumoroso.
Era appena arrivato di fianco alla portiera, le chiavi già inserite..
-Che stai facendo, Dioniso?-




 
 
Spazio autrice non molto sensato: la Tea è tornata! Esultate! *balle di fieno che rotolano e versi di grilli e cicale*
Bene, sognare non costa niente.
Aggiorno per far sapere che non sono morta, anche se quest'estate lo sembrava, visto che non sono riuscita ad essere presente e mi dispiace.
Ora, non so quanto sarò regolare con gli aggiornamenti in generale. Chiedo perdono in anticipo.
Però vi ho lasciato questo piccolo capitoletto, dai. Con un'Afrodite un po' frivola (un po'?) e un Dioniso ribelle che vuole solo divertirsi. E che viene beccato. Nel prossimo capitolo scoprirete da chi e avrete la...festa! (Sì, i puntini dovrebbero farvelo immaginare come se lo dicessi in modo scenico).
Bene, vi lascio. Ringrazio tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo e quelli che seguono la storia. Love <3
Baci,
Tea_Zeus

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