I'll make a woman out of you!

di Iruka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


I'll make a woman out of you!

-Eccola sta arrivando!

-Chi?

-Quella ragazza laggiù!

-Ma chi è?

-Non lo so... E' arrivata da poco ma da quello che ho sentito è già molto popolare qui a scuola!

-Non mi dire!

 

-Ho sentito che ha studiato per lungo tempo in Francia...

-Infatti e parla correttamente il giapponese, il francese, l'inglese e il tedesco

-La vedo tutti i giorni andare nell'ufficio del preside e uscirne pochi minuti dopo

-Chissà magari sono parenti|

-Zitta! Sta passando!

 

Camminava sicura per il corridoio, i boccoli biondi lunghi fino alla vita ballavano a ogni passo, i sicuri occhi blu puntati davanti a lei.

Ormai c'era abituata. Tutte quelle 'galline' che starnazzavano al suo solo passaggio...le odiava. Era vero che era popolare, era vero che era tornata in patria dopo circa 13 anni di studio in Francia... e allora? Era una ragazza come tante! Ma la gente si fermava solo all'aspetto esteriore, giudicava le persone come un libro dalla sua copertina.

Però lei non aveva tempo da perdere. Era stata convocata per un compito molto importante e quella mattina era intenzionata a iniziare.

Salì la scalinata che portava ai piani superiori della scuola e tenendo un foglietto in mano, seguì le indicazioni che vi erano scritte sopra.

'Deve essere da queste parti...' pensò guardando tutti i cartellini messi sopra le porte del corridoio, poi la trovò! AULA DI MUSICA n° 3.

Afferrò la maniglia e aprì la porta.

-Benvenuta!

Non fece una piega per lo spettacolo che le si parò davanti. Tamaki e compagni erano in posa plastica vestiti da nobil uomini rinascimentali.

-Benvenuta dolce pulzella!-disse Tamaki alzandosi, raggiunse la cliente e le baciò la mano. -Non abbiate paura, entrate pur...

-Ci si rivede eh?-gli disse lei sorridendo

Tamaki si alzò. -Ma...tu cosa ci fai qui?

-Sono venuta per svolgere il mio compito su precisa richiesta...

-Ok ok abbiamo capito!-esclamò Tamaki tappandole la bocca.

-Tamaki...-la voce di Kyoya li raggiunse facendoli trasalire.

-S-sì...?

-Forse la nostra ospite vuole accomodarsi

-Sì, grazie Kyoya-kun!

 

 

HOST CLUB IN FUNZIONE!

-Tamaki-kun! Sembri proprio uscito dal quadro rinascimentale che ho nella mia stanza!-disse una cliente senza nascondere il rossore sulle sue gote.

-Davvero?

Lei annuì. Tamaki sorrise.

-E'strano...che tu non mi abbia mai visto... Eppure sono ucito da quel quadro tante volte mentre dormivi...-le sussurrò a pochi millimetri da lei

-Non è vero...

-Invece sì...sei la mia donna angelo!

-Tamaki-kun smettila!-la ragazza era ormai in fiamme. 'Ti prego continua!'

 

Osservava le varie scenette e sorrise. Era troppo facile per loro intrattenere le clienti! Bastava uno sguardo per piegarle al loro volere.

-Vuoi del thè?-le chiese Haruhi.

-Sì grazie!

Aveva insistito perchè fosse proprio Haruhi a tenerle compagnia. La osservò attentamente mentre le serviva il thè: sì, sembrava un ragazzo mai a lei non lo dava a bere. Quello scintillio negli occhi e quel dolce profumo che caratterizzava le ragazze, possibili che quelle OCHE non se ne fossero accorte?! Oppure il fatto di aver studiato in un collegio femminile l'aveva resa più propensa a riconoscere la femminilità?

-Ecco a te!-Haruhi le diede la tazza

-Grazie mille!-le sorrise e Haruhi sorrise in risposta. Eccolo! Quel sorriso tipico delle fanciulle innocenti coinvolte in un club in cui stonavano!

-Dimmi, Haruhi-kun... Come sei entrato all'Ouran?

-Beh, con una borsa di studio

-Allora è vero...

-Cosa?

-Sei tu il ragazzo che è entrato qui grazie alle sue qualità di studente e non perchè è ricco!

-Diciamo di sì...

-E... Come hai fatto ad entrare all'Host club?

-E' stato per il vaso?

-Che vaso?!

-Quello da 8milioni di yen, l'ho rotto e sono qui per ripagare...

Scoppiò a ridere. -Sei davvero divertente Haruhi!! Ti chiedo scusa per essermi messa a ridere, ma non ho saputo trattenermi!

-Ho anch'io una domanda da farti...

-Dimmi!

-Non mi hai ancora detto il tuo nome

-Già è vero... Mi chiamo Marika

-Bel nome! E di cognome?

-Se-gre-to! Metterei nei guai una persona se te lo dicessi! Ma...io so un'altra cosa su di te!

-Ovvero?!

Marika si alzò e si sedette accanto ad Haruhi sorridendo. -Un uccellino mi ha detto...-si avvicinò al suo orecchio e sussurrò -...che tu in reatà sei una ragazza...

Haruhi si alzò di scatto. -Chi te l'ha detto?!

-Un uccellino. Tranquilla, sono qui per aiutarti! Non lo dirò a nessuno il tuo segretuccio!

-In che senso 'aiutarmi'?

Tamaki stava ascoltando.

 

Il sole stava tramontando e inondava l'aula di musica del suo colore aranciato. L'Host club era seduto sul divano, di fronte a loro, Marika sorseggiava il suo thè, a divirderli c'era il tavolino in mogano.

-Marika...-la chiamò Hikaru

-Mh?

-Cosa intendi dire con 'il tuo compito è aiutare Haruhi'?

-Beh, una persona mi ha detto che all'Host club c'è una fanciulla che ha bisogno di aiuto e io sono venuta!

-Chi te l'ha detto?-chiese Kaoru allarmato

Guardò di sfuggita Tamaki. -Qualcuno che vi conosce bene e che conosce molto bene anche me!-rispose guardandoli ad uno ad uno

-E non puoi dirci chi è, Mari-chan?-disse Honey

-No! Lo metterei nei guai!!

-Allora, cosa ti ha detto questo qualcuno?-chiese Kyoya

Marika sorrise. -So che presto farete un altro dance party, sono piuttosto famosi i balli dell'Host club in questa scuola... a partire da oggi fino al dance party... il mio compito sarà quello di far uscire la donna che è in Haruhi!

-COOOOOOSAAA?!?!?!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


-Sono a casa!-disse Haruhi aprendo la porta di casa. -Papà?

-Ti ringrazio per ospitarmi qui da te!-disse Marika

'Veramente si è auto-invitata...'pensò. -Ti chiedo scusa se non è in ordine, ma...

-Non ti preoccupare! Sono abituata anche a peggio!

Haruhi si meravigliò, ma poi pensò che forse era ovvio per una ricca come lei trattarla così. Si tolse la divisa e iniziò a preparare da mangiare poi si sedettero entrambe a tavola e iniziarono la cena silenziosamente.

-Posso farti una domanda?-iniziò Marika

-Cosa vuoi sapere?

-Dov'è tua madre?

Haruhi posò le bacchette. -E' morta

Marika la guardò. -M-mi dispiace io non...

La porta si aprì all'improvviso.

-HARUHI!!!!!-gridò una voce maschile ma dall'accento femminile

-Papà?!-Haruhi si alzò e andò all'ingresso.

-Ciao tesoro!!!

-Come mai rientri a quest'ora?

-Ho avuto molto lavoro oggi, in più alcuni extra... Scusami!

-Fa niente

-Che buon odorino, hai cucinato?

-Sì, senti c'è uan cosa...

-OH CHE BELLO!!! Non vedo l'ora di...-aprì la porta scorrevole del salotto-...mangiare...

-Buonasera signore! Sono Marika, un'amica di Haruhi!-si presentò con un inchino poi alzando los guardo si immobilizzò per un attimo trattenendo a stento le risatine. Il padre di Haruhi indossava un abito da donna ed era truccato di tutto punto.

-Un'amica...di Haruhi...?-disse l'uomo

-Sì...mi sono trasferita da poco!

-E come mai sei qui?

-Ehm...-intervenne Haruhi-Marika dormirà da noi per un po'...sempre che a te non dispiaccia....

Il padre che stava ancora macchinando sulle parole 'amica di Haruhi' si voltò veros la figlia e con un sorriso le diede il suo consenso.

 

-Ti chiedo scusa per mio padre!-disse Haruhi dal bagno.

-Non ti preoccupare!!Mi sembra una persona simpatica!

-Preso come si deve lo è...

-Ehm....da quando è....

-Da dopo la morte della mamma, ha trovato la sua vera vocazione come dice lui...

Marika rise. Si guardò attorno. La stanza era molto più piccola rispetto alla sua, ma era confortevole. Su un tavolo vide una fotografia, la prese in mano e la guardò con attenzione: era una donna dai capelli castani che somigliava tantissimo ad Haruhi.

-Ecco ho finito! Se hai bisogno del bagno...Marika?- Haruhi si avvicinò alla ragazza.

-Questa...è tua madre?

-Sì, perchè?

Silenzio. -Era davvero molto bella....le somigli tantissimo...

-Anche papà lo dice!

Marika rimise a posto la fotografia e si voltò. -Bene e a...de...sso....-le parole le morirono in bocca. -Cos'è..quello?-indicò l'abbigliamento di Haruhi, una maglia a maniche corte e dei bermuda.

-Il mio pigiama forse?

Marika alzò gli occhi al cielo scuotendo i suoi boccoli d'angelo. -Quello è il pigiama per un ragazzo, ma non per una signorina!

-Devo andare a dormire non a ballare!!

-Regola numero uno. Quando sei femmina, lo sei anche a letto! Devi metterti qualcosa di femminile, come me!!!-fece un giro su se stessa facendo volare i volant del suo baby doll azzurro. -Vediamos e ho qualcosa di tuo gusto nella valigia!!

Frugò a lungo poi tirò fuori un pigiama di raso rosa. -Tieni!-glielo diede con un sorriso.

-Non dirmi che devo mettere questa roba per andare a dormire?!

-Proprio così!

-No, mi dispiace ma io non la metto!!!!

-O la metti o inizio a gridare!

Haruhi ci pensò su un attimo. -Va bene...-andò in bagno col pigiama e con Marika che le chiedeva ogni secondo 'Hai fatto?'. Dopo il tredicesimo NO uscì. Il pigiama le stava a perfezione, ma non si sentiva a suo agio.

-Allora?-chiese Marika

-Allora cosa?

-Come ti senti? Femminile?

-Stupida...ecco come mi sento!

Marika mise il brocio. -Cattiva!!-si infilò nel suo futon e le diede le spalle.

Haruhi spense la luce e poi si mise anche lei nelle calde coperte del futon accanto a Marika. -Grazie...-sussurrò prima di chiudere gli occhi. Marika sorrise nel sonno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


HOST CLUB IN FUNZIONE (sempre e cmq!!^_^)

-Haruhi-kun?

-Mh?

-Quella ragazza nuova...non so come si chiama.....

-Parli di Marika?

-Sì, proprio lei...ecco...è da un po' che state sempre insieme, ma...non è che state veramente insieme?

-Ma come ti salta in mente?!?!

-Già...sono proprio stupida, eh?

-Non è vero! Io trovo che sei molto carina!!

La ragazza arrossì alle parole di Haruhi e per riprendersi bevve un sorso di thè.

 

In quel momento entrò Marika nell'aula di musica.

-Anche oggi qui, Marika-chan?-chiese Hikaru passandole accanto

-Ovviamente! Credi che raccontassi una balla?! Riuscirò a far diventare Haruhi più femminile!

-Causa persa in partenza!-disse Kaoru affiancando il gemello

-Uomini di poca fede, eh?- Marika sorrise maliziosamente e poi abbracciò Hikaru, lo spinse di più verso di sè in modo da potergli parlare in privato nell'orecchio. -Non riesci proprio a immaginarti Haruhi in minigonna?- lo vide arrossire, sorrise di nuovo poi gli diede un bacio sulla guancia.

-Che ti ha detto?-chiese Kaoru dopo che Marika se ne andò. Hikaru non rispose. Averla avuta così vicino gli aveva fatto uno strano effetto....e perchè il suo cuore non smetteva di battere?

 

-Haruhi-kun?-chiamò Marika arrivata al suo tavolo. -Hai un po' di tempo da dedicarmi?

-Ma veramente...ora sarei impegnato....

Marika le mise le braccia al collo. -C'è sempre tempo l'amore, no?

-Ah...ehm...-la ragazza seduta al tavolo con Haruhi era ovviamente in imbarazzo. -C-credo di essere di troppo...

-NO!!-si affrettò a dire Haruhi. -Posso finire qui prima?

Marika la guardò dolcemente. -Certo..se è questo che vuoi...

-Ti ringrazio!

-Ti aspetto nell'aula affianco-e se ne andò.

-Forse tu non la pensi così, ma credo che Marika ti consideri il suo fidanzato!-ironizzò la ragazza Haruhi rise con lei

 

Più tardi Haruhi raggiunse Marika nella stanza accanto. Misteriosamente al centro della stanza c'era una sorta di passerella, ma della ragazza bionda nessuna traccia.

-Marika?

Si accese una luce all'inizio della passerella e apparvero Marika e Renge.

-Benvenuta alla sfilata di moda!!!!-dissero in coro

-S-s-sfilata?!-Haruhi era senza parole, si sedette su una sedia lì vicino

-Sì!! Ho chiesto a Renge di aiutarmi nella mia impresa!

-E io sono disponibilissima!!!-sorrise Renge

-Ma...ma...lei non sa....che....

-Che tu ti senti a disagio negli abiti maschili dato il tuo volto così efebeo? Sì, me l'ha detto Marika-chan!! Non ti preoccupare Haruhi-kun, troveremo una soluzione!!!

Haruhi era sempre più sconvolta.

-Bando alle ciance!!! Iniziamo Renge-chan?

-Certamente Marika-chan!

E le due ragazzr filarono dietro la tenda rossa. Poi la voce di Renge annunciò: -Ed ecco in passerella Marika! Indossa una divisa scolastica alla marinaretta e delle stupende scarpe in vernice nera con tacco alla Alice nel paese delle meraviglie!!

Marika si fermò alla fine della passerella fece un giro su se stessa, ammiccò a un ragazzo invisibile infondo alla stanza e tornò indietro.

-E' ora il turno di Renge!!! Indossa una abito rosa pastello, molto femminile, con delle magnifiche scarpe basse marroni con una farfalla applicata sul lato!!

Renge arrivò in fondo alla passerella, lanciò un bacio con due dita, fece un giro su se stessa e dopo aver alzato la gamba in modo sparazzino tornò indietro.

Le due ragazze uscirono insieme. -Dunque!-iniziò Marika -Lo scopo di tutto questo è per dirti la seconda regola: una donna deve comportarsi da donna, essere femminili sempre e ovunque!

-La sfilata è il momento in cui una donna è più femminile delle altre-disse Renge. -Inoltre...

-Una donna senza tacchi non è una donna! Quindi dovrai imparare a camminare con queste-e mostrò un paio di scarpe dal tacco a spillo.

-Ma non ci riuscirò mai!!!!!-disse Haruhi quasi in lacrime all'idea di camminare con dei trampoli simili.

-Faremo un passettino alla volta, partendo dai tacchi bassi, ok? E poi ci sarò a sorreggerti!!-e le sorrise, un po' rincuorata Haruhi sorrise. Iniziava a sentire quella ragazza un po' stramba ai suoi occhi molto vicina a sè.

 

-Come sta andando?-domandò Tamaki. Hikaru, Kaoru e Honey stavano spiando da dietro la porta, mentre Kyoya e Mori stavano in disparte.

-Bene direi...-giudicò Kaoru

-Haru-chan deve camminare con i tacchi prima del ballo-disse Honey

Tamaki sorrise. -Marika l'aiuterà di certo!

Gli altri lo guardarono. -E tu come fai a esserne sicuro? La conosciamo solo da poco tempo!-disse Kyoya

-Istinto...-lo liquidò Tamaki

Kyoya dette un'occhiata dentro. Marika stava ridendo mentre girava su se stessa facendo volare la gonna a pieghe. Il cuore di Kyoya mancò un battito.

 

 

 

 

Note: bene, bene, bene....riuscirà Marika a far diventare Haruhi più femminile? e inoltre (come forse avrete già notato) porterà tanto scompiglio all' Host Club dato che ha fatto girare la testa già a due suoi componenti?

Mah...chi lo sa.... ^_^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


-Marika...non resisto più!!!!!

-Ancora un po'!!

-Non ce la faccio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

-Come sei pignola!

-Mi fanno male i piedi!!

Marika stava tenendo le mani ad Haruhi che muoveva i suoi primi passi con delle scarpe col tacco.

-Posso toglierle?

-Uffa! E va bene levatele pure!

-Grazie!!!!-Haruhi si sedette su una poltrona e sbottonò i laccetti delle scarpe.

-Fammi vedere il piede

Marika si inginocchiò davanti a lei, le afferrò un piede e se lo appoggiò sul ginocchio. Era rosso in alcuni punti.

-Basta un po' di ghiaccio e riposo dai tacchi.

-Niente di grave?

-I tacchi non hanno mai ucciso nessuna donna!!

Qualcuno si schiarì la voce alle loro spalle, le due ragazze si voltarono.

-Disturbo?-domandò Tamaki entrando.

-No, affatto. Avevamo finito.

-Che peccatooo! E io che ero venuto qui per del sano yuri!

Le guance delle due ragazze si tinsero di rosa. -Spiritoso!!-lo sgridò Mariko alzandosi.

-Dove vai?

-Da Honey. Ho appuntamento con lui per la merenda! Ci vediamo!!

-E' una ragazza molto in gamba... -disse Haruhi

-Come?

-E' in gamba!

-Così sembra...-rispose Tamaki abbozzando un sorriso

 

-MARI-CHAN!! MARI-CHAN!!!-Honey si stava sbracciando per farsi notare dalla ragazza dai capelli d'angelo e suscitando le risatine delle varie clienti.

-Scusa, sono in ritardo?

Il biondino scosse la testa. -Affatto!!

-Meno male!

-Cosa stavi facendo?

-Eh? Ah...stavo....-in quel momento stava passando Hikaru che si incantò a guardare Marika, lei lo salutò con un sorriso e ci mancò poco che il giovane andasse a stendersi su un tavolino.

-Stavi...?-disse Honey mangiando un pezzo di torta

-Portando avanti il mio lavoro con Haruhi!!

-Procede bene?

-Insomma.... Ma non getto la spugna!

-Haru-chan vuole diventare più femminile.... lo sento però...c'è qualcosa che la blocca...

-Sua madre?

Honey la guardò con i suoi occhi enormi. -Penso di sì...

"Quindi deve superare prima questo scoglio..." -Piuttosto dimmi, dov'è Mori-kun?

-E' all'allenamento!! Io sono venuto via perchè ci dovevamo vedere!

-Capisco!!

 

Il pomeriggio dopo Marika aveva un appuntamento con degli amici, ma prima aveva assolutamente bisogno di fare una cosa molto importante. Indossò la camicetta a maniche corte bianca, i pantaloncini di jeans con un cinturone in vita, infilò le calze bianche traforate e gli stivali. Si guardò allo specchio e andò a cercare Haruhi. Stava lavando i piatti.

-Dove devi andare?-le chiese appena la vide.

-In giro con degli amici...- tirò fuori il lucidalbbra e se lo diede davanti allo specchio che rifletteva il lavandino. Haruhi la stava guardando.

-Lo vuoi?

-Cosa?!

-Un po' di lucidalabbra!

-No grazie! Sto bene così!! E poi non mi starebbe bene...

Mariko si voltò. -Non esiste donna a cui non stia bene un po' di trucco! Dai vieni qui!

Si sedettero al tavolino e Marika le diede il lucidalabbra come una mamma avrebbe fatto la prima volta che la figlia si trucca.

-Ecco qua!! Guardati!

Haruhi guardò titubante nello specchietto dell'amica. -Questa...sono io?

-Sì! Non sei carina?

"Carina....la mamma lo diceva spesso..." Haruhi non disse una parola.

-Senti io esco se no faccio tardi!! Ci vediamo!!!

Rimasta sola, Haruhi continuò a specchiarsi a lungo, le gocce che cadevano dal rubinetto scandivano i minuti che passava davanti a quell'oggetto che aveva visto tante volte appeso al muro ma che non aveva mai considerato come un qualcosa per essere bella. Sua madre si specchiava tutte le mattine.

"Non mi sta bene..."

***

-Haruhi!!!! Ma cosa haif atto?!?!-sua madre era allarmata. Haruhi aveva aperto il cofanetto dei trucchi e si era cosparsa il rossetto per tutto il voto.

-Adesso sono come te, mama-san!!!

-Sì, sei come me.... Ma tu sei carina così al naturale!-aveva preso una salvietta e l'aveva ripulita.

***

 

Marika ritornò solo nel tardo pomeriggio. Haruhi aveva ancora il lucidalabbra.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Marika sbattè un paio di volte gli occhi prima di rendersi conto che Haruhi non era nel suo futon. Si guardò attorno distratta credendo chissà cosa, poi con mente fredda si calmò e udì dei rumori nel bagno.

Si avvicinò alla porta e vide Haruhi che si lavava la faccia. Indossava il pigiamo che le aveva dato lei.

-Buongiorno!!-la salutò Haruhi con un sorriso.

-Buongiorno...-rispose assonnata l'altra. -Pimpante già di prima mattina?

-Sì!!

-La colazione è già pronta?

-L'ha preparata mio padre...speriamo bene....

Dalla cucina proveniva un odore invitante. Sul tavolo c'erano riso, salsa di soia, natto e in fine la zuppa di miso. Gli occhi di Marika luccicavano dall'aspetto straordinario di quelle pietanze.

-Buon appetito!!!^_^-disse la ragazza felice. Assaggiò un po' di zuppa di miso. -Ma è buonissima!!!!

-Grazie!-disse il padre di Haruhi sorridendole.

In quel momento il cellulare di Marika suonò. -Scusate!-disse lei arrossendo, corse in camera a vedere cosa era arrivato. Un messaggio. 'Per oggi tutto ok?'

Marika sorrise e inviò la risposta. 'Certo!' Poi tornò a mangiare.

 

-Vorresti ripetere?-esclamò Haruhi.

Marika sospirò. -Un'amica mi ha dato buca e dovevo andare con lei in un negozio, non me la sento di andarci da sola...mi accompagneresti tu?

-Un negozio di?

-Vestiti!!!

Haruhi ci pensò su. -Ma non vedo perchè dovrei venire proprio io!

-Siamo a casa da scuola e non hai niente da fare, ecco il perchè.

-Uhm....

-Ti prego!!!!ç_ç

-E va bene....-si arrese alla fine Haruhi.

-EVVIVA!!!!! Sei un tesoro Haruhi!!!

Haruhi sorrise.

 

Camminavano per le vie del centro, Marika si guardava nervosamente attorno, Haruhi iniziava a stancarsi.

-Non siamo ancora arrivate?-domandò all'improvviso.

-Manca poco!

Continuarono il resto del tragitto in silenzio quando...

-Eccolo!!!-Marika indicò un negozio dall'aspetto lussuoso, gli abiti in vetrina erano ricercati e preziosi, ce n'erano sia da signora che da giovane. Haruhi guardò il suo portafoglio. Non aveva abbastanza denaro per entrare in un negozio del genere, pensò. Stava per tornare indietro quando udì una voce più che famigliare.

-La mia bambina!!!!

Si voltò. Tamaki stava correndo incontro alle due ragazze, dietro di lui, con calma, si stava avvicinando l'intero host club.

Il re si lanciò verso Haruhi, ma fu fermato da Marika che lo agguantò per un orecchio.

-Ma...ma che ci fate qui?-chiese Haruhi incredula.

-Questo negozio è di nostra madre-dissero in coro i gemelli.

-Tu lo sapevi?-chiese a Marika

-Io? No, non lo sapevo!-rispose prontamente la ragazza. Una risposta che sapeva molto di falso. -Non perdiamo altro tempo!! Vogliamo entrare? ^___^

Il gruppo entrò nel negozio. La commessa, vestita di tutto punto con una gonna al ginocchio scura, una camicetta bianca, i capelli legati in un chignon e le scarpe dal tacco alto, si voltò verso la porta per dar loro il benvenuto.

-Benvenuti signori!-si inchinò, poi notò Hikaru e Kaoru. -Oh, signorini Hitachiin!!! Da quanto tempo!!-si inchinò ripetute volte.

-Salve!!-risposero in coro i due.

-Siamo qui per fare shopping!-disse Hikaru allegro.

-Certo! Venite, il reparto giovani è di qua. Prego!

Li portò nel lato opposto del negozio dove c'erano tutte le marche più famose, tra cui il nome Hitachiin.

-Se avete di aiuto, chiamatemi-e la commessa se ne andò.

-Bene!-disse Marika. -E ora iniziamo il lavoro!! Haruhi, voglio vederti con una gonna!!

-EEEEHHHHH?!?!-esclamò Haruhi.

Marika iniziò a cercare maglie, pantaloni, gonne...tutto ciò che fosse carino e che piaceva a lei, non certo ad Haruhi! Quando ebbe selezionato mille cose da farle provare la trascinò in un camerino e le consegnò la refurtiva.

Mentre Haruhi, lamentandosi, provava i vestiti, l'altra ragazza passeggiava tra i capi d'abbigliamento; ad un certo punto comparvero i gemelli tenendo in mano una minigonna.

-Che ne dici se Haruhi la provasse?-chiesero

Tamaki in preda a un'emoragia nasale, Marika rispose: -E' troppo corta, nemmeno io la porterei!

I tre ragazzi guardarono la minigonna che Marika portava e constatarono che era relativamente più corta di quella che tenevano in mano.

-Hai finito?-domandò Marika alla tenda. Non ricevendo risposta entrò anche lei.

-Qual'è il problema?

-Sono troppo scoperta!!!>///<

-Non dire sciocchezze!!

-Non posso uscire così!!!-Haruhi si sedette sullo sgabello e pianse.

Marika sia ccorse di avere forse esagerato. -Ascoltami. Io lo faccio per te. Capisci anche tu che una ragazza non può fare l'host per altre ragazze vero?-Haruhi annuì. -Lo devi prendere come un gioco!

-Un gioco?

-Sì! Vogliamo fare questo cambiamento fino al ballo, poi tu sarai libera di scegliere: continuare a fare l'host oppure essere una ragazza.

-Me lo prometti?

-Sì! Io non ti influenzerò, però tu dovrai fare quello che ti dico io, se non vuoi che sis copra il trucco, ok?

Haruhi annuì, si alzò e prese coraggio per uscire dal camerino.

 

Quella sera, le due ragazze si addormentarono nello stesso futon, tenendosi per mano.

 

***

Chiedo umilmente perdono per non aver aggiornato la ff per molto tempo....ma non avevo idee su come continuare!!^^''''

Adesso però è tutto a posto e spero di poterla concludere presto!!!

Spero cmq che questo nuovo cap vi piaccia!!^_^

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


-Dove mi stai portando Marika?-chiese Haruhi incerta.

-In una saletta appartata. Oggi lezioni di ballo!!!

-Ma io so più o meno ballare …

-Sì, come ragazzo, ma non come ragazza! ^o<

-E’ necessario?

-Haru-chan … Al ballo avrai un abito femminile, scarpe col tacco, un portamento femminile e tutti si aspetteranno che ballerai in modo femminile.

-O-ok …

Entrarono nella saletta dove Renge le stava aspettando.

-Perché lei è qui?

-Ci aiuterà! Non sta più nella pelle sai?

-Oh benvenute!!-le salutò entusiasta Renge. –Oggi è giorno di valzer?

-Sì! Allora, prima ti faremo vedere io e Renge, poi proverai con me. Io faccio la parte del cavaliere.

Le due ragazze si misero in posizione e poi iniziarono a ballare su una musica immaginaria contando i passi in coro.

-1-2-3 … 1-2-3 … 1-2-3 … 1-2-3 …

Le prove durarono parecchie ore, al termine delle quali Haruhi aveva  piedi doloranti per le scarpe, ma almeno aveva mosso i suoi primi passi di ballo da donna.

Mentre guardava Renge che accompagnava Haruhi nella sua classe, Marika sorrise.

-Finalmente ti sei tolta quella maschera … -disse una voce alle sue spalle.

-Kyoya …

Si aggiustò gli occhiali. –Yo!

-E tu non hai ancora tolto la tua di maschera. Cosa vuoi?

-Sapere perché una signorina come te lascia il suo collegio in Francia per venire qui.

-Te l’ho detto … Una persona mi ha chiesto di venire qui e far diventare Haruhi una donna.

-E nient’altro?

Marika lo fissò. –Che altro dovrebbe esserci?

-Oh, non so … magari riaprire quella porta che hai chiuso tanto tempo fa. Per l’esattezza 13 anni fa.

-Kyoya. Eravamo bambini, avevamo un nascondiglio segreto, un codice segreto e se quel che ho detto ha contato qualcosa per te … beh, mi dispiace deluderti, ma non penso che le parole di una bambina possano contare come buone.

-Ho capito. Tanto meglio allora …

-Perché?

-Non voglio una palla al piede al mio fianco … Ci vediamo –e si incamminò.

-Aspetta! Di che maschera stavi parlando all’inizio del discorso?

-La tua maschera da santarellina. Che crede di poter cambiare tutto. Pensavo fossi tornata anche per lui, ma a quanto pare mi sbagliavo- e se ne andò.

-No … Con lui … il rapporto non si è mai interrotto …

-Marika-chan!!!-la salutò Hikaru, poi notò il suo volto triste. –Tutto bene? Haruhi va male nei tuoi insegnamenti?

-No … Ho solo bisogno di parlare con qualcuno …

-Vieni allora-le prese un braccio e la trascinò dentro la saletta. –Qui siamo soli e puoi parlarmi di tutto quello che vuoi!

-Sai Hikaru … -si sedette a terra. –A volte penso di fare tutto e di non fare niente.

-Cioè?-anche lui si sedette accanto a lei.

-Vedi, è vero che sono qui per uno scopo e ci sto anche riuscendo, ma … Poi? Una volta raggiunto il mio scopo?

-Tornerai in Francia?

-Temo di sì … Non c’è posto qui per me.

-Non è detto!

-I miei si sono trasferiti a Parigi 13 anni fa, avevo 3 anni allora; mio padre litigò con suo fratello e da allora non si sono più parlati. Io lasciai qua tutto. Affetti, compagni di giochi e persone a me care. Una in particolare che mi ha sempre voluto bene incondizionatamente.

-E ora questa persona …

-Sono riuscita a rintracciarlo 4 anni fa e da allora ci sentiamo per lettere, ma ora che sono qua … sembra che il nostro rapporto sia bloccato.

-Allora sbloccalo. Se lui non fa il primo passo fallo tu! E forse capirà e ti chiederà di rimanere qui in Giappone!

-Mi piacerebbe! Qui ho incontrato tutti voi … E Haruhi … beh, penso di poterla ritenere una buona amica e non voglio perderla.

-Visto?

Marika sorrise. –Grazie, Hikaru …!-e gli diede un leggero bacio sulla guancia facendolo arrossire. –Ora devo andare! Devo passare a ritirare gli abiti.

-Abiti?

-Mio e di Haruhi! Per il ballo! Grazie davvero! Mi sento molto meglio! A domani!!!-e scappò via.

Tamaki uscì dal suo nascondiglio con le lacrime agli occhi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

***

Eccoci qua!!!! Dopo tanto tempo la ff è stata aggiornata!!!!!!!!!!!!!! Mmmmm, finalmente la nostra Marika apre il suo cuore e si scopre il suo passato! Forse ho fatto Kyoya un po’ troppo cattivo, non me ne vogliano le sue fan!

Beh … alla prossima!!!!

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Il tempo volò, letteralmente. E prima che Haruhi se ne rendesse conto, arrivò il tanto temuto party. Non si sentiva pronta, per niente. Gli abiti maschili ormai le calzavano a pennello e con quell’abito color acqua marina si sentiva nuda. Tremava mentre Marika le allacciava i bottoncini di madre perla pazientemente; sudava mentre la ragazza la truccava e le sistemava la parrucca.

-Pronta!!!-esclamò Marika mettendo l’ultima forcina nei lunghi capelli castani. –Come ti sembra?

Haruhi si guardò allo specchio. Era davvero lei quella ragazza riflessa? A giudicare dall’espressione stralunata avrebbe risposto di sì. Era bella quella ragazza e lei non lo era …

-Non sono io …

-Ma certo che lo sei, sciocchina! Su ora aiutami col mio vestito.

-Sì, certo …

 

La festa procedeva bene, le ragazze sorridevano e chiacchieravano, i ragazzi commentavano le damigelle presenti, le coppie volteggiavano al centro dell’immensa sala e tutti aspettavano l’arrivo dei ragazzi dell’Host Club.

Poi tutto divenne buio ad eccezione delle scale.

-Gentiluomini e soprattutto damigelle!-disse Tamaki scendendo le scale coperte da petali rossi. –Vi diamo il benvenuto alla nostra festa!- Kyoya, Hikaru, Kaoru, Mori e Honey lo raggiunsero. –La notte è giovane e abbiamo tutto il tempo che vogliamo! Perciò …

-Buon divertimento! – dissero in coro i sei ragazzi inchinandosi e un applauso si levò dalla sala.

Mescolandosi alla folla, i ragazzi si unirono alle danze, contesi dalle fanciulle.

-Pst!-chiamò Tamaki mentre ballava, Mori era poco lontano da lui. – Dove sono Marika-chan e Haruhi-chan?

-Pazienta – disse il gigante buono del club.

Pochi istanti dopo tutto divenne di nuovo buio e le scale illuminate. Due ragazze stavano scendendo i gradini, una vestita d’azzurro e l’altra cremisi.

-Scusate il ritardo!-disse Marika. –Ma le donne devono farsi aspettare no?-sorrise e qualche ragazzo approvò ciò che aveva detto. –Vorrei presentarvi una mia cara amica, Haruko!

Haruhi si inchinò titubante e seguendo Marika si unì ai ragazzi. Tutti la guardavano ammirati, anche se era convinta che stessero guardando la sua amica: l’abito risaltava la sua pelle diafana, i meravigliosi boccoli dorati erano raccolti in un’elegante mezza coda decorata da rose.

-Vuoi ballare?-chiese Hikaru a Marika.

-Sì volentieri!

-No aspetta!!-esclamò Haruhi, ma troppo tardi. Era un pesce fuor d’acqua senza Marika, le scarpe le facevano male ai piedi e tutti la guardavano e bisbigliavano, non li sopportava. Dovevano tacere!

-Haruhi- alzò lo sguardo e Tamaki era lì in piedi davanti a lei. –Vieni a ballare?

-S-sì …

I due iniziarono a volteggiare nella pista. La braccia forti di Tamaki che la stringevano e sorreggevano le davano sicurezza. Il ragazzo la faceva quasi volare, i suoi piedi toccavano raramente il suolo, Haruhi rise di gusto, si divertiva come una bambina.

-Sembrano divertirsi vero?-disse Hikaru

-Così sembra. E tu? Ti diverti a stare con me?

Hikaru arrossì leggermente. –Perché me lo chiedi?

-Perché avverto i sentimenti che provi per me … Ma tu non ami me, ami quello che vuoi vedere e sai perché ti piaccio? Perché in qualche modo vuoi dimenticare qualcun altro. Ti saresti potuto innamorare di chiunque, ma sono capitata io … Sai che è lei che tu vuoi!

Come faceva a saperlo? Aveva capito tutto in così poco tempo?!

-Ho indovinato? – chiese la ragazza guardandolo dal basso verso l’alto.

-Cambio dama!-disse Tamaki e gli passò Haruhi mentre stringeva a sé Marika. Si aveva indovinato. Marika aveva colto nel segno.

-Come procede?-chiese Tamaki.

-Bene, che credi?!

-Chiedevo soltanto!

-Senti … E ora che succederà?

-In che senso?

-Tornerò in Francia? O posso restare qui?

-Questo dipende da te stessa!

-Sai che non è così!! – smisero di ballare e tutti si fermarono a guardarli.

-Stiamo dando spettacolo

-Non è nel tuo essere? Tu dai sempre spettacolo! Sei egocentrico, pensi solo a te e non esiti a usare gli altri per i tuoi scopi!!

-Lo pensi davvero?

-Sì l’ho sempre pensato! Kyoya me l’aveva detto! Potevo essere tornata non solo per fare un piacere a te, ma anche per aprire quella porta, ma è impossibile! E’ stata chiusa a chiave e io non ho quella chiave!

-Nessuno ha mai chiuso niente. Quella porta è ancora aperta, esattamente come l’ho lasciata tredici anni fa

-Bugiardo …. –sussurrò Marika. –Sei un bugiardo cugino mio!!!! –gridò.

-Cugino?-chiese Honey innocentemente.

Marika e Tamaki si guardarono rossi in volto. –Copertura saltata?-chiese Marika

-Temo di sì …

 

-Perché ce l’avete tenuto nascosto?-chiese Haruhi il giorno dopo, il gruppetto seduto attorno a un tavolino.

-Beh non ritenevo necessario dirlo … -disse Tamaki che teneva un braccio sullo schienale, dietro Marika.

-Dì la verità per una volta!! – lo rimproverò la ragazza. –Ti vergognavi a dire che avevi chiamato me a risolvere questo problema!

-Quindi l’uccellino che ti ha scritto ….

-Sì era Tamaki. Mi scrisse spiegandomi la situazione e così sono tornata.

-E ora?-chiese Kaoru. –Tornerai in Francia?

-Sì, purtroppo.

-Marika, -cominciò Haruhi, -ti ringrazio per tutto ciò che ai fatto, ma … penso che mi fingerò ragazzo ancora per un po’.

Marika sorrise. –Come vuoi! Sei stata gentile, una vera amica, ma … Anche come host non mi dispiaci! Devo andare, l’aereo parte tra due ore. Grazie di tutto e addio! – e uscì dalla stanza. Tutti guardarono Tamaki.

-Che c’è?

-Intenti davvero lasciarla andare? – chiese Kyoya. –Per te era importante e so che lo è anche adesso.

Tamaki capì al volo e si precipitò dietro la ragazza, la cercò ovunque e poi la trovò nell’atrio principale.

-MARIKA!!!!!-gridò e la ragazza si voltò. La raggiunse e le prese le mani. –Resta. Fallo per me, riprendiamo da dove abbiamo lasciato da piccoli!

-Davvero? –le lacrime riempirono quei enormi occhi viola.

-Sì, non ho mai chiuso nessuna porta cugina mia … Voglio che tu resti!

Marika lo abbracciò.

-E poi serve una fidanzata per Haruhi! Pensa a cosa direbbero le clienti!!!

-Stupido king dei miei stivali!!!

 

Un bambino biondo si avvicinava a una porta socchiusa, dall’altra parte sentiva un pianto. L’aprì e vide una bambina poco più piccola che piangeva, i capelli dorati brillavano alla luce del sole.

-Vieni Mari-chan! Vieni a giocare!

La bimba sorrise tra le lacrime. –Sì, Tamaki-nii!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*********

Olè!!! Finito! Ho sorpreso tutti non è vero? (sì, come no! ndtutti) Comunque, sto lavorando a un capitolo extra in cui si spiega che contorto rapporto c’è tra Marika e Kyoya.

Preparatevi a vedere il re nell’ombra come non l’avete mai visto!!!

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