Pillole Mortali

di Aven90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Saliva l’alba, che annunciava un giorno come tanti altri in quella città: gli uccelli del parco cinguettavano, i cani dell’autodemolizione abbaiavano, le pulle tornavano a casa, e anche Christian si recava al lavoro, stavolta non producendo nessun rumore animale. Anzi no, grugniva.

Forse ancora non ho presentato Christian: faceva il detective in un’agenzia tutta sua, e talvolta si incrociava con la polizia, e non sempre riusciva bene, anzi, si poteva dire che Christian tutte le volte che aveva un caso in comune con la polizia (si occupava anche di pedinamenti e faccende per privati) prendeva sempre quello sbagliato.

Come l’altro giorno, dopo un’estenuante fuga, riuscirono a prendere quel pazzo furioso che aveva rapinato la Banca Centrale, ma solo dopo si resero conto di aver inseguito uno spaventapasseri a bordo di un SUV col pilota automatico.

Tanto che il commissario gli disse “Sei un coglione, Jackson! (a scanso di equivoci, non ha nessuna parentela col più celebre cantante pop)Avresti dovuto capirlo che non era la pista giusta!”

Christian disse “Ma era l’unica possibile, tutto il resto era foresta, attorno al capanno”

Il commissario lo mandò a cagare, lasciandolo a ballare il tango con lo spaventapasseri catturato.

Sono passate tre settimane da quell’episodio, e da allora per il nostro Christian non ci sono stati altri casi, se si esclude quello respinto di quella signora che aveva perso le chiavi nella torta che aveva fatto per i suoi nipotini, adesso in coma per una misteriosa trombosi.

Non è che Christian si recava al lavoro, andava a casa di sua sorella dove aveva lo studio, quindi non è che si poteva trattare di lavoro.

Per ovvi motivi.

Ma prima di andare dall’altra parte di Lectala (città immaginaria, anagramma di Alcatel), siccome era Lunedì, il lunedì andava sempre al mercato dell’asta per  acquistare i beni ivi battuti.

Per suo hobby.

Christian posteggiò nel parcheggio sul retro (e non è detto che le macchine non vengano battute) e subito gli si avvicinò il custode, vestito in completo.

“Signore, vuole lasciarmi le chiavi?”

Christian lo riconobbe “Ti ho detto di no, cazzo! Non ti lascerei le chiavi manco se girassi in carriola!”

Il custode arretrò come se niente fosse “Come vuole signore. Sono obbligato per contratto a fare codesta domanda, ma lei non è obbligato per contratto a mandarmi a fanculo ogni qualvolta”

Christian allora gli tirò 50 centesimi (non necessariamente euro, chissà che moneta circola) ed entrò dalla porta di servizio, perché così facevano i veri detective.

“E la prima parte della giornata è andata come al solito”, pensò Christian prima di sedersi all’ultima fila, anche se era pieno di posti vuoti, c’erano solo un paio di signore che sicuramente avevano da spendere prima di fare ‘a spisa, e Roger, l’anziano signore malato di aste.

Per Christian era una sicurezza rivedere il signor Roger occupare la sedia all’estremità destra della prima fila, voleva dire che tutto funzionava. Infatti quel lunedì in cui il signor Roger è stato assente per via di una tonsillite, tutto è andato storto: bollette da pagare, semafori rossi, e anche un ladro ha portato via l’LCD (sarebbe un televisore) di Brenda, la sorella di Christian.

Caso mai risolto, perché da bravo detective non accettava mai casi in famiglia, ci sarebbe poi il conflitto d’interessi.

Ecco che scoccarono le 9, e puntualissimo il ragazzo addetto alle aste si faceva portare il primo articolo.

“Buongiorno”, non importava se non veniva risposto “Chi vuole questa spada antichissima appartenuta al leggendario guerriero Tolteco Phantakor (mi ricorda qualcosa)?”

Il signor Roger fu immancabile nel dire la sua offerta “tremila”

Il ragazzo si stupì “Così poco?”

“Vi è la crisi ragazzo, non è che posso farla sempre l’asta”

Christian intervenne “Però lei è sempre qua”

“Ma perché sono malato di aste”, rispose a mò di scusa.

Il ragazzo tagliò corto e disse “Beh, chi offre di più? Signore?”

Una delle due disse “Ma noi non siamo qua per comprare, ci sembrava dovessero proiettare un film”

Il battitore le guardò male “Che film? Questa è una casa d’aste, il cinema è la porta accanto”

L’altra signora disse “Ah allora scusate, scusate tanto, eravamo qui per vedere La Casa della Paura, non certo per assistere alle vostre beghe. Arrivederci”

Christian pensò “La casa della paura? Di lunedì mattina? Che gente strana”, e in effetti erano vestite come l’antagonista di quel film, tutto a brandelli.

Perché questo fa paura.

Il signor Roger rimase deluso “Peccato. Per una volta che c’erano belle signore”

Il battitore se ne sbatté di fare il suo lavoro e si fece trascinare dal discorso “Allora io che devo dire, che sono bloccato qua invece di fare una passeggiata con questo sole e la mia girlfriend?” (si precisa che il sole non fa parte di un triangolo amoroso)

Il signor Roger annuì con tono saputo “Eeeeh quello sempre. Ma torniamo a noi. Avevo offerto tremila, signor Christian? Rialza?”

Christian disse “Mi scusi, ma per quella spada arrugginita tremila mi pare assai”

Allora al ragazzo battitore toccò difendere l’oggetto “Ma è una spada antichissima! È stata trovata nello Yucatàn, quindi non ci sono dubbi che sia autentica!”

Ma Christian non si fece abbindolare “No, per me ti sei inventato tutto, mi spiace”, e se ne andò in modo melodrammatico.

Così rimasero solo il ragazzo e il signor Roger “Tremila e uno… tremila e due… tre mila e tre! Aggiudicato! Passiamo al prossimo articolo…”

In pratica se la fecero da soli.

Christian così si ripeté “E anche oggi è andato tutto come sempre. Vediamo un po’ di sbrigare un po’ di lavoro”

Così, passato il passaggio a livello che vedeva protagonista una serie di treni, e qualcuno ha avuto persino l’ardire di mettere un braccio fuori dalla finestra solo per il piacere di fare il gesto dell’ombrello agli automobilisti, finalmente si arriva alla detta via dove abitava la signora Brenda Jackson, madre di due figli, di cui uno frutto del peccato partorito perfettamente senza postumi di alcun droga party.

Terzo piano, interno 8.

Christian aprì la porta e venne accolto da una spruzzata di schiuma da barba.

“Cazzo, Bernard!”

“Scusa zio, ma quella cavalla di mia sorella non si vuole fare prendere!”, e riprese a inseguire la sorella di sette anni, che, nascosta dietro al divano, disse in tono fastidioso “Blééééééé! Non mi prendi, Bernard! Manco per il cazzo!”, e quindi Bernard cominciò a tirare le sedie.

Christian chiamò la sorella “Brenda! Avevi detto che se i tuoi figli continuavano a dire parolacce gli infilavi il mocho in bocca!”

Avanti che lo sapete che cos’è un mocho.

Brenda arrivò proprio col mocho e il raccogli acqua perché stava lavando a terra “Ah, l’ho detto, vero? Tu sì che ti ricordi tutto! Ma tanto anche se lo faccio non impedisce loro di riandare in cortile e impararne anche di nuove. BERNARD! Com’è che faceva quell’altra parolaccia nuova che avevi sentito dire dal figlio di questa qui di fronte?”

Bernard era a cavallo del divano, ma per rispondere doveva girarsi, quindi non solo perse l’obiettivo, ma sbattè anche la testa “Sucacazzi di merda”

Brenda si rivolse al fratello soddisfatta “Visto? Altro che scuola… 3 parolacce in uno”

Christian prese mentalmente nota di non fare figli in futuro e disse “Certo. Ma dimmi, è arrivata posta per me? Casi da risolvere, niente?”

Brenda nemmeno alzò lo sguardo dal pavimento recante un’incrostazione “No, la solita fattura di quelli del casino che vogliono pagati i debiti di quello stronzo di Lucius”

Lucius è il suddetto marito di Brenda, sempre assente. Anche quando c’era era comunque assente. Sembrava esistesse solo per il poker.

Christian lesse la lettera seccata di quelli del casino e commentò “Beh, troveranno qualcosa da pignorargli”

Brenda scosse la testa con fare sarcastico “E cosa, il mocho? Oppure…EEEEHI! BRUTTA CAVALLA!”, Tamara (soprannominata “Cavalla” per via della sua faccia cavallina ereditata dalla madre)fece cadere il cato rosso che accompagna il mocho a terra, ma quello era pieno di acqua sporca, cosicché Brenda doveva rifare tutto daccapo per la quarta volta solo quella mattina.

Così Christian lasciò perdere l’allegra famigliola in vena di punizioni corporali e andò nel suo studio, dove c’era ad attenderlo come sempre la sua amata scrivania (rubata ad una scuola) e il suo fido assistente, Robert.

“Ciao, Robert”

“Ehilà, Christian!”

“Mi chiedo come fai a dormire qui con questo macello”

“Beh, sempre meglio che dormire sotto un ponte, anche questa settimana niente casi”, disse sconsolato Robert.

“Certo, lo so bene come ti trovavi prima che lavorassi per me, e se non fosse per il tuo fiuto saresti ancora là con i barboni amici tuoi che ti ritrovavi”

Che fra l’altro erano molto più accoglienti di Brenda, e quando Robert glielo fece notare a Christian, quest’ultimo alzò le braccia sconsolato “Non ho che farci. La mia casa è troppo piccola per poter ospitare clienti”, cosa purtroppo vera, abitava in un monolocale che usava praticamente solo per dormire e dare da mangiare ai gatti e ai cani che gli infestavano il cortiletto. Una volta ha pasteggiato anche una pantegana.

Detto questo, Christian si sedette dietro la cattedra/scrivania e cominciò a leggere il giornale del giorno, in cui vi erano scritti diversi spunti da cui cominciare la giornata.

“Mmm… senti questa: uomo accoltellato nella sua stanza chiusa dall’interno, e il pugnale era alla schiena”

Ma Robert scosse la testa mentre masticava un pezzo di pane “Faranno il test del DNA e scopriranno chi è il colpevole, non serve che scendiamo noi, e poi nessun parente ce l’ha commissionato”

Per essere uno che veniva dal ponte del fiume Aponsis (fiume che ho inventato personalmente) se la cavava.

“Ok… oppure senti questa: rapina al supermarket del quartiere Cecoslovensko, ingente la somma trafugata. Eh?”

Ma Robert si coricò di nuovo “Aaaah che cazzate, lo sanno tutti che il Cecoslovensko mette apposta queste false notizie per intascarsi l’assicurazione, te lo direbbe anche il commissario”, poi prese la sua tela e riprese a dipingere il suo autoritratto, che non finiva mai perché uno dei due figli di Brenda gli rubava i colori. In questo caso successe che gli rubarono la tavolozza.

Christian stava cominciando a irritarsi, quando all’improvviso squillò il telefono a cornetta, di quelli che usavamo negli anni 70, quelli a ruota, che tu mettevi il dito che giravi per comporre il numero, lo so troppo flashosi.

Christian dunque rispose “Ufficio investigativo Jackson & soci…”

“Uno solo, a dire il vero”, per controllare, Robert se li contò sulla mano.

Dall’altra parte della cornetta c’era il commissario Whiskers (controlla un po’ cosa vuol dire in inglese…)”Eccoti qui, perdigiorno! È la terza volta che ti chiamo oggi! Perché cazzo hai il telefono spento?”

Christian gli rispose “Non è spento, me l’hanno rubato”

Il commissario tagliò corto “Non m’interessa, devi rispondere lo stesso, anche se a rispondere è il tuo ladro, lo sai quanto costa alla polizia fare una telefonata esterna? Comunque, ho bisogno del tuo aiuto. Rallegratene”

Christian pensò al caso di quel tizio che era stato assassinato con la porta chiusa dall’interno e disse “Se è per quello, potreste fare l’esame del DNA, no?”

Robert guardò il suo compagno come una cosa disgustosa e riprese a dipingere. Stava venendo una cacata, ma lui ti avrebbe risposto che seguiva la corrente impressionista.

Ma il commissario rimase interdetto “Eh? Che cazzo dici? Ah, il tizio della camera chiusa… nooooo, nonono, un caso così non te lo lascerei mai a uno come te. OU, ANTHONY!”

Anthony era l’ispettore, il braccio destro del commissario, come al solito con la tazza di caffè in mano “Sì?”

“Jackson era convinto che gli lasciavamo il caso della porta chiusa”

“Aahahahahah! Che coglioncello! Mary, vieni qui a consolarmi”, Mary era la giovane allieva che accompagnava l’ispettore per fare esperienze sul campo e non. Soprattutto non.

Gli faceva i servizietti.

Ma non stavamo parlando delle torbide relazioni che aveva Anthony con i suoi sottoposti, ritorniamo alla telefonata “Quel caso è già stato preso, Jackson”, in tono assolutamente professionale.

“Ah sì? Non lo avevo capito”

“Fai poco lo spiritoso, Jackson, o ti riporto qui a lavare i cessi”.

Bisognava dire che prima Christian era poliziotto, poi si ritirò al privato e da lì sono cominciate le sue disfatte.

Arriviamo al punto della questione “Guarda, fosse per me non ti avrei chiesto mai di aiutarmi, ma tu sei l’unico sempre libero e invece di fare il fancazzista rompendo i coglioni a tua sorella potresti venire da noi e darci una mano”

Christian rimase imperturbabile “Sono tutto orecchi, commissario”

“Una donna è stata trovata morta nel suo appartamento mentre dormiva. Che ne dici?”

Christian azzardò “E sarà morta nel sonno. Che malattie aveva?”

Ma il commissario ricominciò a ridere ”Ahahah no, che cazzo c’entra. AH! A proposito: come va la tua storia d’amore con lo spaventapasseri? Sei diventato una leggenda qui all’ufficio!”, e tutti i poliziotti si misero a ridere.

Christian voleva tirare il posacenere a Robert, ma era di ceramica fatto da Brenda lo scorso Natale apposta perché Christian non lasciasse le sue cicche a terra, quindi si calmò e disse “Stiamo venendo. Mi dica qual è l’indirizzo”

Il commissario controbatté “Ah stai venendo?”

L’ispettore Anthony aggiunse ilare “Probabilmente non era poi così cessa, vista sua sorella! Aahahahahah!”

Dopo la risata conseguente, il commissario disse “Via Abelarte, 34. Dovrebbe esserti vicino, no?”

Christian finì di scrivere l’appunto “Sì, non è molto lontano. È dove c’è quel teatro”

“Quale teatro? Non è il momento di spettacoli, coglionazzo. Muovi quel culo, porta quel coglione di Robert e fatti trovare là”


Fine Capitolo 1! Per chi non avesse voglia di cercare Whiskers in inglese, lo dico adesso! .... NO! Lo dovete cercare! Intanto, grazie per aver letto!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Christian richiuse la cornetta e pensò “Tutto come al solito, è tutto come al solito”, poi si rivolse a Robert “Via Abelarte 34. Una donna trovata morta nel suo letto. Amunì?”

Robert chiese “Ma non ti ha detto niente sul fatto che sia morta nel sonno?”

Christian rispose “In ogni caso lo sapremo presto”, così scesero (evitando per un pelo una ciabatta di Brenda, in quando stavano passando nel corridoio con le scarpe sporche), presero la famosa macchina (la quale adesso le mancava uno specchietto) e andarono nella suddetta via, dove ad attenderli c’era già una pattuglia.

Christian si fece riconoscere e fu fatto salire (“Ah, è arrivato il Risolutore! Picciotti, un applauso!”, fece il poliziotto, e tutti fecero un applauso che niente aveva da spartire con la serietà). Anche se non sapeva il piano, era comunque facile capire qual era l’appartamento perché era pieno non solo di poliziotti, ma anche di gente curiosa di vedere il catavere.

Catavere. Anzi, catavr’, come disse il tizio pachidermico del piano di sopra.

“Ma picchì un pozzu virir’ u catavr’? Chi sugnu, malatu?” (= Vorrei sapere per qual cagione non mi è concesso di vedere il cadavere, sono forse ammalato?), e lo disse pure grattandosi i peli sotto l’ombelico con una mano, e grattandosi le chiappe con l’altra.

E fu così che Anthony e il commissario Whiskers gli risalì il babbio, ossia lo scherzo pesante.

Christian si fece dunque largo tra la folla e arrivò alla camera da letto, il quale letto era rivolto verso la finestra; dall’altra parte abbiamo una libreria piena di libri, il che non è sempre così scontato.

Per il resto era una stanza normale, anche se si vedeva che era frequentata da una donna: c’erano pizzi, merletti e qualche peluche probabilmente regalo di un qualche avventore.

Ma concentriamoci sul letto: oltre ad avere il cadavere ancora là con il braccio sinistro penzolante sul nulla, accanto aveva un comodino con sopra l’orologio da polso, la sveglia e un bicchiere d’acqua mezzo pieno. O mezzo vuoto, ma questo è l’unico bicchiere che abbiamo.

Whiskers salutò i due “Ah, eccovi finalmente. Non riuscivi a resistere alla tentazione di farti fare un’altra pompa dal tuo spaventapasseri?”, e i due si misero a ridere tenendosi l’un l’altro per non cadere.

Christian tentò di riportare la discussione sul catavr’ “Mi dia qualche informazione sulla donna”

Whiskers gli fece una smorfia, poi si schiarì la voce per cercare di mantenere un tono professionale soprattutto davanti a Mary e agli altri sottoposti “Allyson Barca, trentun anni, disoccupata. A detta della madre, stava benissimo prima di andarsi a coricare. La scientifica adesso si prenderà il cadavere per vedere se è vero”

Robert chiese “Lì vedo un bicchiere. Cosa ha bevuto durante la notte?”

Whiskers gli rispose scontroso “E che cazzo ne so io? Sarà la scientifica anche in questo caso ad analizzare il bicchiere, tu analizza il resto della stanza, come stanno facendo Mary e Lucinda”

Christian propose “Avete già interrogato la madre?”

Anthony gli disse “Non è uno spaventapasseri, Jackson, è inutile che ci provi. Abbiamo già controllato noi”, e di nuovo copiose risa, così Christian ci andò da solo a interrogare la madre, che lacrimosa attendeva notizie fuori dalla stanza.

Christian esordì “Condoglianze innanzitutto. Posso farle qualche domanda?”

La madre rispose “C-certo. Lei è l’unico così gentile da farmi le condoglianze. Quei due sono così rozzi e sgarbati: hanno pure allontanato mio marito solo perché è un po’ panellaro”, secondo lo stereotipo.

Christian chiese “È quello lì che chiede del catavr’?”, quei due lo sentirono e si misero a fare battutacce.

Ad esempio Whiskers si mise a fare battute poco convenienti sui cadaveri e le morti, lasciandosi andare in atteggiamenti molto poco professionali, coadiuvato dall'altra sua parte che non perdeva occasione per dare suggerimenti.

E via così.

La madre annuì e cominciò a parlare della figlia “La prego, deve subito scoprire chi è stato. Non ha mai fatto male ad una mosca, era così brava, così dolce, la sua marijuana era sempre ben tagliata e…”

Christian riprese il suo taccuino “Quindi possedeva droghe?”

La madre pensò subito a correggersi in un atteggiamento molto sospetto “Sì, ma non la prendeva, la vendeva per arrotondare il suo stipendio da maga da circo”

“Aaaah! Quindi era anche falsaria!”, e cominciò a scrivere righe su righe.

Quando finito, chiese di nuovo “Allora è impossibile che non si sia fatta nemici”

La madre pianse.

“Su, su, non pianga! Sono sicuro che suo marito saprà confortarla. Lei ha origini straniere?”

“Sì, veniamo dall’Italia. Un bel paese, peccato per il governo”

“Eh beh, c’è qualche stato che non si lamenti del suo governo?”

“Sì, ma non credo che ci sia qualcuno che l’abbia con mia figlia”, stava sviando quella conversazione pericolosa, prima che si mettesse a dire qualcosa contro il suo governo.

“Grazie signora, ne so molto più di prima. Resti sempre disponibile per eventuali chiarimenti”

“Vendicate mia figlia, vi pregooo!”

“Certo, certo. Arrivederci”

“’O pozzu taliari stu catavr’?” (potrei dunque osservare codesto cadavere?), il padre panellaro finalmente riuscì a superare la ressa e a infiltrarsi nella stanza da letto, già piccola di suo, in quel momento ci stavano almeno una decina di persone.

Robert nel frattempo stava analizzando la libreria assieme a Mary e Lucinda, e a parlare cominciò quest’ultima “Quel viscido Whiskers. Sembra che lui non abbia nessun morto da piangere”

Mary rispose “Beh, ma per fare carriera devi per forza passare da loro”

Lucinda insistette “Sì, ma guarda come trattano il povero Christian! Sempre a prenderlo per il culo per quella storia dello spaventapasseri! E ora, perché uno non sa bene la nostra lingua e parla in dialetto, lo prendono ancora peggio per il culo mortificando il cadavere”

Mary non capì che cosa voleva dire “Non so proprio di cosa ti lamenti. Sei diventata da recluta a Tenente in poco tempo e adesso sputi nel piatto dove hai mangiato?”

Robert si intromise “Scusate ragazze, ma in questa libreria non troveremo impronte particolari”

Mary lo guardò “E come fai a saperlo?”

Robert rispose “Secondo me, la chiave di tutto è quel bicchiere: vedete com’è mezzo vuoto? Secondo me da quello che ho visto, la ragazza lo vuotava sempre tutto, e invece stavolta niente”

Mary disse “E quindi vuoi dire che è stata avvelenata? Ma chi potrebbe essere stato?”

Robert “Ah buuu, in questo ancora devo fare strada”

Anthony sentì tutte cose “Ah, e così vorresti fare il lavoro della scientifica, eh? WHISKERS! C’è il ragazzo di Jackson che vuole entrare nella scientifica!”

Il commissario stava ancora frugando nel letto in cerca di armi da taglio “Digli di farsi fare la raccomandazione dallo spaventapasseri, allora”

Anthony gli fece una faccia beffarda “Visto? Le tue idee non contano un cazzo qua, perciò continua a perlustrare questa cazzo di libreria del cazzo e meno chiacchiere, MUOVITI, SEMBRATE CATAVR’ “, però stavolta c’era l’uomo che lo disse, così andò minaccioso verso Anthony “Che, hai pobbremi pi ccomu parru iu? Eh, rissi catavr’: picchì, comu si rici?” (= Hai dunque problemi su come mi esprimo? Ho detto dunque catavr'... perché? Sei forse tu capo della Crusca?), si stava anche scrocchiando le dita, il tutto visionato dal commissario che rincarava la dose “Av’i stamatina ca ‘a pigghia pu culo, u sintivu iu, zio!” (= è da stamaattina che la prende in giro, l'ho sentito io con codeste orecchie!)

Anthony era costretto a giustificarsi “M-ma no zio… e poi pure lui l’ha sfottuta, ecco”

“See, però io l’aju cu’ttia a sto minuto”, e gli rifilò un pugno in bocca. Poi passò ai calci, tanto che i poliziotti all’entrata dovettero entrare anche loro e arrestarlo per oltraggio a pubblico ufficiale.

Anthony ansimò, vedendo che il panellaro veniva portato via “Sì, ecco, scappa, villano!”

Robert pensò “Minchia, villano”, però si rimise al lavoro.

Whiskers disse a Anthony “Quando cazzo arriva l’autopsia?”

Anthony, che aveva un occhio da panda, rispose “Dovrebbero essere qua a momenti”, ed ecco arrivare la scientifica proprio in quell’istante.

Erano tutti coperti da capo a piedi, mascherina e occhiali che sembravano da sole compresi, poi il capofila disse “Scusate, permesso, permesso, dobbiamo portare via questo cadavere per farlo analizzare”

Christian commentò “Buon pro vi faccia”, poi disse a Robert “Robert, dice che questa spacciava”

Robert rispose “Beh, se è per quello faceva anche la maga sedicente”, e gli porse un libro sulla fattucchieria.

Christian lo tirò via e disse “Secondo me, c’era qualcuno che ce l’aveva con lei o per la droga o per le carte che faceva. Dovremmo provare a interrogare i suoi clienti, qua non troviamo niente”

Ma Whiskers disse “Allora che cazzo ci stiamo a fare qua? Tanto vale che andiamo subito a parlare con tutti, e chissà se non ci troviamo uno spaventapasseri”, e giù altre risa, con Lucinda che tirò una palletta di queste con la neve che si può rovesciare dalla finestra.

Anthony la calmò “Ehiehi Lucinda, piano: e se fosse stata una prova schiacciante?”

Whiskers disse “Beh, se qua il nostro Sherlock Holmes dice che non è una prova, non lo è. A proposito Anthony: com’è che non ci sono segni di effrazione?”

Anthony controllò la serratura e rispose “Boh, probabilmente l’assassino aveva una copia della chiave, di solito il nylon lascia qualche traccia, e poi su una porta vecchia come questa, almeno una scheggia si sarà spostata. Dunque ritengo che l’assassino ha una copia della chiave, sempre che si tratti di omicidio”

Whiskers fu ammirato e lo indicò a Robert “Visto? È così che si indaga. Ti sei meritato una tazza di caffè, Anthony”

“DAVVERO? COME? DOVE? CHE SIA ARABICO”, e si mise a frugare nella stanza alla ricerca del caffè.

Non rimaneva più molto da fare, se non che Christian doveva riferire quanto saputo dalla madre della vittima “Mi ha detto che oltre a essere una maga, spacciava maria”

Whiskers tirò su col naso, la sua rinite non gli lasciava spazio “Sì, infatti ho trovato sto sacchiteddo (sacchettino)”, e glielo sventolò in faccia “Ma non credo che al giro delle droghe sapremo qualcosa, questo è un lavoro che dovrai fare tu e Sherlock Holmes”, riferendosi a Robert.

Christian disse “Non si preoccupi, e faccia analizzare anche il bicchiere, potrebbe essere stata avvelenata”

 Whiskers “Sì, muoviti, spaventapasseri, sparisci”, e così andarono.

Rimasti solo loro quattro, Lucinda disse “Ah, quanto è figo”

Anthony chiese curioso “Prego? Lo spaventapasseri è figo?”

Lucinda si riprese, anche perché Mary la stava guardando come se fosse che aveva la febbre “Nono, non intendevo questo, voglio dire, spero che faccia pe..bene il suo lavoro”

Whiskers le disse in tono teatrale “Aaaah l’amore, mia cara Lucinda: un giorno pensi che Christian sia uno spaventapasseri, l’altro giorni ci vorresti finire a letto, ma ricorda: non sempre la paglia è di prima qualità, guarda caso adesso lui è uno spiantato detective che cerca l’occasione della vita, io sono un affermato commissario famoso in tutta la città, ricevuto anche dal Sindaco”

Anthony ne sparò una delle sue “Eeeh addirittura. Un sindaco capo di 13400 persone”

E così si diede il via a una gara di boffe che vide coinvolti anche altri agenti, poi Mary commentò il tutto “Cosa non si farebbe per la carriera? Quando sarò commissario io, vedrai come cambieranno le cose: le donne avranno il potere”

Lucinda “Speriamo. Obbligherai gli uomini a girare nudi?”

Mary si stuzzicò “Sì, ma solo quelli carini, gli altri, tipo quei due, gireranno col burqa”

E insieme si avviarono verso la centrale, dove aspettarono i risultati della scientifica.

Contemporaneamente a questo, Christian e Robert si avviarono al Luna Park dove lavorava Allyson Barca.

Era un posto squallido, la ruota panoramica perdeva pezzi vistosamente e il cancello per entrare era sprovvisto delle barre girevoli, si vedeva che prima c’erano per via di una sbarra lasciata lì a terra.

Robert disse “Che posto. Ma chi ci viene?”

Christian rispose “È l’unico Luna Park del paese, o ci vieni o ci vieni. Domenica scorsa ci siamo andati per fare svagare i ragazzi, ma Bernard tirò un cavallo della giostra a Tamara e da allora abbiamo deciso di non farci più vedere… mi scusi, signor bigliettaio”, e batté sul campanello per svegliarlo.

“Bigliettaio?”, chiese Robert.

“Beh, è quello che fa, no?”

Il bigliettaio si tolse il quotidiano sportivo che aveva di sopra alla faccia e disse “Cazzo volete di lunedì?”

“Volevamo fare un paio di domande su Allyson Barca, è morta stamattina”

“Beh, tanto non la aspettavamo, lei lavorava qua il martedì e giovedì”

“Capisco. Per caso sa chi era che frequentava maggiormente il suo chiosco?”

“ Ma che cazzo ne so, io sono solo il bigliettaio. Dovreste chiedere al dolciario, che le stava proprio di fronte. NON DITEMI CHE È MORTO PURE LUI?”

Christian disse “Stia tranquillo e ci dica dove possiamo trovare il dolciario”

Il bigliettaio disse “Entrando, l’ultimo chiosco. Sta lavorando”

Così andarono e trovarono proprio il chiosco, molto sporco e odorava fortemente di unto, anche se vendeva mele caramellate e altri dolci.

“B-buongg-ggiorno, d-dess-s-iderr-r-ate q-qualcch-e d-d-d-olce?”

Christian pensò “meno male che siamo noi a interrogarlo, figuriamoci se fosse quel coglione di Whiskers” “Salve. Sa dirmi chi è che frequentava il chiosco di Allyson? Sa, è morta e quindi volevamo avere un’idea precisa su chi ce l’avesse con lei”

Quello rispose “N-n-n-nooooon n—n-ne s-s-s-o n-niente. C-c-comun-n-que –n-non era m-m-m-ol-l-ti a f-f-f-requent-tare quel ch-hchhch-c-ch-ch-…”

Robert lo interruppe “Ok, non fa niente se non riesce a parlare. Ci descriva com’erano”

Ma in quel momento gli squillò il cellulare “Scusi. Pronto?”

Il commissario fece imperioso “Dov’è quel perdigiorno di Jackson? Gli voglio comunicare i risultati dell’autopsia, sempre che riesca a capirli”

Robert “Non ci vuole certo un genio”

“Per te, ma lui si è sposato con lo spaventapasseri. Vabè, passamelo”

Così Christian affrontò ancora una volta via telefono il commissario.

 

Fine Capitolo 2! Cominciano le indagini, eh? L'ispettore Anthony e il commissario Whiskers NON sono esempi da seguire, quindi non credo che le istituzioni... come? Sono diventati i vostri idoli e avete aperto due fan club con migliaia di iscrizioni? Eh, ma allora...

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


“Commissario Whiskers, è un onore sentirla”, mentre il dolciario cercava di pronunciare ancora la parola chiosco.

Whiskers riuscì a sentirlo “Ma cos’è questa interferenza?”

“Buh. Che interferenza?”

“Passami sto balbuziente, che gli devo chiedere se va ancora a gettoni. ANTHONY!”

Anthony si stava facendo per endovena una dose di caffè “Sì?”

“Jackson sta parlando con un balbuziente”

“Aahaha! Fagli dire uno scioglilingua, dai che serve alle indagini!”

Christian era molto deluso “Quanto siete stronzi. I risultati dell’autopsia?”

Il commissario sbuffò sonoramente “Quanto cazzo sei sconsa gioco (neologismo per indicare una persona che fa passare il piacere di giocare), non capisco perché ancora ti teniamo in considerazione. Comunque, dall’esame del cadavere non sono risultati nessun segno di arma da taglio, né da arma da fuoco, né è stata colpita, violentata o comunque le è stato fatto qualcosa da violare il suo…” e all’unisono “CATAVR’!”

Christian rispose “Bene. E allora com’è morta?”

Il commissario sfogliò gli appunti “Niè, qua mi sfottono… eh? Sei ancora in linea? Ah, già, com’è morta. Hanno trovato del cianuro in fase di digestione, probabilmente ingerito tramite pillola” da qui il titolo.

“Quindi un caso di suicidio?”

“Mah, forse. Non credo servano altre indagini. Probabilmente si è stancata di vivere, come Lucinda, che sbava per te”, e Lucinda si mise a imprecare, in quanto era gelosissima dei suoi sentimenti.

“Buon pro le faccia. Quindi state archiviando?”

“Ehi, brutto stronzo, è tutto questo quello che sai dire? Buon pro le faccia? Io ti spacco le corna!”, disse il commissario, approfittando del fatto che Lucinda era corsa in bagno a piangere. Anthony si trovava anche lui nel bagno delle donne, lo si capiva perché stava volando da là.

“Ho capito, allora state archiviando. Un saluto”

“A mai più risentirci. Sei sempre nei nostri cuori, spaventapasseri. Anzi, portagli i miei saluti”

“Sarà fatto”

Robert cominciò “Non staranno davvero archiviando per suicidio?”

Christian annuì “Che altro potevano fare? Dalla scientifica è risultato che ha ingoiato cianuro, quindi non credo che serva fare ancora domande a lui”, poi si rivolse al dolciario “Allora ci vediamo”

Quelli rispose “S-s-sen-n-za c-c-omprar-r-e n-n-n-iente? Che palle”

Usciti, tornarono a casa di Brenda, ma nel tragitto ebbero di che discutere “Eppure mi sembrava davvero un omicidio stavolta”

Robert gli fece una faccia ovvia “Certo che lo era! Ascoltami: da quanto ho visto io in quella stanza, Allyson non era il tipo da lasciare un bicchiere a metà, tanto è vero che teneva i suoi libri addirittura in ordine alfabetico. Quindi è semplicemente assurdo che abbia ingoiato del cianuro senza che le fosse stato indotto, magari con l’inganno”

Christian fu stupito “Minchia, che fiuto! Allora non ci resta che indagare nel giro della droga, dove sono più abituati a maneggiare il cianuro”

Robert chiese “Che cosa te lo fa pensare?”

Christian “Nié, le solite ammazzatine”, ma nascondeva qualcosa.

Il fatto era che anche lui veniva da quel giro, avendolo frequentato col fratello maggiore, morto per quel motivo. E fu allora che Christian decise di diventare un poliziotto, per catturare quei bastardi. Ma fino a quel momento nisba. E adesso, dopo quindici anni, aveva l’occasione di tornare nel luogo del delitto, per così dire.

Così fecero un giro nel quartiere malfamato, che si riduceva solo a un paio di case, visto che comunque 13400 persone erano davvero esigue per avere tipo il Bronx, ad esempio.

Naturalmente non c’era nemmeno bisogno di salire casa casa, i ggiovani che si sballavano erano tutti fuori ai margini della strada che appunto fumavano l’erba.

Christian ne prese una a caso e le chiese “Scusate. Conoscete per caso Allyson Barca?”

La ragazza gli rispose “Ma chi, AB? Certo! Ci passa lei l’erba buona, non come Dominique che se ne sbatte”

Il detto Dominique le si avvicinò “Io non me ne sbatto, non riesco a trovarla sempre, me la faccio arrivare dalla grande città”

Christian diniegò “Ma non voglio sapere questo. È morta”

La ragazza di prima lo prese per il bavero e disse molto seriamente “Bada. Ho qui una calibro 44, e non ha molta voglia di scherzare. Perciò ti conviene parlare seriamente, perché su AB non ammetto scherzi”

Uno seduto sulla panca, con sopra una ragazza che ci dormiva sul pisello rivolse alla macchina la sua bottiglia di birra (forse era birra, forse no) disse “Ha ragione Barbara fratello. La sua calibro 44 ne ha uccisi molti che avevano voglia di scherzare”, ma Christian si mise una faccia addolorata “È dunque vero, signorina. AB è morta, mi dispiace essere io latore di questa notizia”

Barbara lo guardò stralunata “Come hai detto? Latore? Ma come minchia parli, come mio nonno?”, il quale in effetti era poeta a tempo perso.

Christian si tranquillizzò “Latore, è un termine normale. Vuol dire annunciatore. In ogni caso, se volete collaborare per prendere il bastardo che l’ha ammazzata, chiuderò un occhio sullo spaccio e sulla tua detenzione di armi illegale”

Barbara si offese “Che cazzo dici, illegale? Ti ficco il porto d’armi nel culo?”, e gli porse un documento consunto dove effettivamente era autorizzata a portare una calibro 44.

Barbara disse soddisfatta “Dovete finirla voi sbirri con questi preconcetti che avete su di noi ggiovani. Anche noi ci teniamo a stare lontani da voi”

Christian disse “Vero è. Per caso conosci qualcuno che ce l’aveva con lei?”

Barbara rispose “Guarda, io qui conosco tutti tranne Dominique (il quale disse “Bella stronza, dopo che me l’hai data dire queste cose”), e il fatto è che qui tutti rispettavano AB, perché se le coltivava lei, e venivano più buone di quello stronzo del mio ex”

Dominique cominciò a calciare il tipico bidone dove i pneumatici prendevano fuoco.

Christian fu stizzito “Cazzo. Ma da qualche parte si può pure cominciare, quindi per adesso mi prendo Dominique, che ha un movente”

Barbara si girò verso il suo ex “È fottutamente vero, cazzo! Hai un movente! Jimmy, distruggilo!”; così il ragazzo della forse birra di prima scostò la ragazza che aveva sul pene che dormiva, prese la sua mazza chiodata e si avvicinò minaccioso verso Dominique, che si difese “Avevo un movente, è vero, ma mica l’ho ammazzata! Pensavo che fosse una puttana troia, ma non le ho torto un cazzo di capello!”

Barbara fece una smorfia sarcastica “Umpf. Jimmy, fallo sparire, questo verme. Meno male che l’abbiamo fatto col preservativo”, ma Christian fermò il peggio “Fermo, Jimmy. Sarà la giustizia a occuparsi di lui, non c’è bisogno di farsi giustizia da soli”

Barbara rispose “È vero, Jimmy non può macchiarsi il suo vestito del sangue di questo verme. Voglio dire, è sempre Dolce & Gabbana, no?”

Jimmy annuì e disse “Sei fortunato perché ci sono gli sbirri”, ma lo prese per il bavero e lo trascinò di peso nel posto dietro della macchina.

Christian disse “Ci vediamo. Non lasciare la città”

Barbara rispose “E chi la lascia la città? Un momento… tu non sei…”

“CIAOOO!”, e partì in quarta.

Quando furono lontani, Jimmy le chiese “Non era il fratello di Two Dollar?”

Barbara annuì “Già. Povero Two Dollar, e povero suo fratello, vederlo morto così giovane”, disse tormentandosi il mezzo cuore che portava al collo.

Non pensate male: Two Dollar aveva regalato mezzi cuori praticamente a tutte le ragazze del vialone.

Intanto, Robert si girò per rivolgersi a Dominique “Raccontami un po’ di AB. Chi era?”

Dominique rispose per nulla impaurito “Non ne so niente di questa storia. Ora, perché uno ha il movente deve essere per forza stato lui?”

Robert rispose “Tsk. Io credo che se dovessimo fare una perquisizione a casa sua troviamo la copia della chiave della casa di Allyson”

Christian disse “Certamente”, e si fermò per il semaforo rosso.

Dominique disse “Certo che ho una copia di casa sua, ma mi serve perché discutevamo spesso, facendo lo stesso lavoro”

Christian e Robert si guardarono e si precipitarono al commissariato.

Dominique, vedendo l’ufficio, disse “Ehi, vi ho detto che non le ho fatto niente! Lo giuro!”

Ma ormai Christian era esaltato “Dite tutti così, bastardi”, e lo dichiarò in arresto.

“Ti dichiaro in arresto, stronzo. Hai diritto di rimanere in silenzio, tanto hai detto tutto quello che serviva, ma ricorda che ogni cosa che dirai sarà usata contro di te. Hai diritto a un avvocato, purtroppo: se non ne hai uno te ne procureremo uno pagato dallo Stato, e ti assicuro che il nostro avvocato d’ufficio se ne sbatte della gente come voi”

I tre si avviarono subito all’ufficio del commissario, ignorando i versetti sarcastici degli agenti.

Whiskers disse “E quindi? Non si bussa p… oooh Jackson! Hai portato il colpevole, spero”

Christian disse “Certo, brutto stronzo. Si chiama Dominique e ha una copia dell’appartamento della povera Allyson”

Dominique si rivolse al commissario, ignorando il suo carattere “La prego, mi ascolti! Non ho fatto niente a Allyson! Non ascolti questi due sciroccati!”

Il commissario sorrise “Sciroccati, eh? ANTHONY!”

Anthony dall’altro ufficio disse “EEEEH! CHE CAZZO VUOI, CHE DISTURBI IL MIO RAPPORTO QUOTIDIANO”

Whiskers rispose “L’HANNO CHIAMATO SCIROCCATO!”

Anthony disse “Aahahaha! Lo scirocco ha tolto la testa allo spaventapasseri!”

Il commissario sogghignò “È vero che sono sciroccati, ma tu hai una chiave del suo appartamento, è naturale che sospettano di te. Persino Jackson ci arriverebbe. Oh, scusa Christian: non sapevo ci fossi tu”, e rise, con Christian che meditava vendetta.

Ma Dominique insisté “Ma vi dico che non so nemmeno come sia morta. E adesso come la mettiamo?”

Il commissario si sdivacò sulla sua poltrona e congiunse le mani come faccio io quando sono soddisfatto “Ah sì? Dov’eri ieri sera dalle due alle quattro del mattino?”

Dominique rispose “Eh? Ero sotto sbornia, non so cosa ho fatto”

Il commissario agitò la mano sinistra “Aaaaah bé, se non lo sai. Ma che cazzo neghi a fare, che non hai nemmeno una minchia di alibi? Persino quello scemo che abbiamo catturato il mese scorso aveva inventato una storia davvero interessante, peccato fosse sotto effetto di stupefacenti e finito l’effetto si era scordato tutto. Portatelo via, nelle segrete!”, in realtà non ne aveva, aveva una cella accanto l’ufficio che si usava per fare aspettare i ‘clienti’ il giorno dell’udienza che poi li avrebbe portati, se riconosciuti colpevoli, nella prigione della grande città.

Così Christian e Robert portarono Dominique di peso alla prigione.

Whiskers poi commentò “Oh guarda, hanno portato un nuovo gorilla qui al circo! EHI, ANTHONY, hai portato nocciolineee?”

Anthony volle vedere in faccia il nuovo colpevole “Oooh nuovo appena sfornato. Tieni, assaggiane una”, e gli lanciò un’arachide scipita e pure scaduta.

Ma Dominique schiumava rabbia “Vi dico che non c’entro niente! Se non ho un alibi è perché vivo da solo, e la domenica sera sono talmente sbronzo da non ricordarmi un cazzo”

Anthony fece smorfie mentre Dominique parlava, come ad imitare un gorilla, poi disse “Embé? Ti sembriamo gente che possa credere alle tue parole? E poi modera i termini, ma come parli: ‘cazzo’, ‘sbronzo’… ti sembra che qua siamo in un lupanare?”

Ma qualche secondo dopo Mary urlò “E VIENI, CHE DEVO FINIRE DI SBRONZARE IL TUO CAZZO!”

Anthony rispose in falsetto “Arrivo!”

Dominique alla fine disse “Tanto ci sarà un processo, no? Là verrà chiarita la mia posizione”

Ma tanto non lo ascoltava nessuno: chissà quante volte avevano sentito queste parole e poi ovviamente scontavano 20-30 anni.

Whiskers ringraziò Christian “Bravo, Christian. Devo dire che ti sei riscattato dopo la mala fiura che ci hai fatto fare l’altra volta. Quando è giusto, rendo onore al merito, cercherò di non prenderti così tanto per il culo”

Christian rispose “Grazie, è già tanto che la smetta di chiamarmi spaventapasseri”

Whiskers sgranò gli occhi “NO! QUELLO NO! Almeno ‘spaventapassere’, per favooore. Tanto Lucinda non è che sia tutta questa bellezza”, e di risposta gli arrivò una Bic nella nuca.

Ma Christian era già lontano, pronto per lasciare Robert a casa di Brenda e poi festeggiare da solo come un catavr’.

Quella sera, come ogni sera, accese il televisore per vedere ciò che nel frattempo era successo sul pianeta chiamato Terra “E oggi a Lectala un altro malvivente è stato assicurato alla giustizia. Vero, Paula?”, stava dicendo il mezzobusto.

Paula era messa davanti al commissariato con Whiskers ed Anthony “Sì Joe, il commissario Whiskers ha oggi finalmente ottenuto una parziale rivincita dopo la sua degradazione per i suoi metodi osceni. È stato catturato un pericoloso malvivente che ha ucciso la povera Allyson Barca, 31 anni, un delitto quasi perfetto ma che è stato smascherato dopo indagini serie e minuziose, vero Whiskers?”

Whiskers era radioso “Certo Paula! Il mio team di superinvestigatori ha lavorato tutto il girono affinché quel b… criminale sia stato oggi stesso messo alla gogna. Noi non tolleriamo il male ed è tempo che questa cittadina se ne renda conto ! BEN TI STA, WALKER!”

Paula gli levò il microfono e disse sottovoce “Anthony, se ci riprovi ti ammazzo”, perché le aveva toccato il culo, poi disse “E come non citare il valoroso ispettore Anthony Robertson, il quale col suo team composto da sole donne ha dato il contributo decisivo alla sua cattura”

Anhony disse “Certo Paula, anzi abbiamo un posto libero nel nostro squadrone”

Paula rise “Aaahahah sempre scherzoso. Beh, da Lectala è tutto…”, Christian spense la TV dicendo “Che stronzi. Si sono presi il merito… beh, anche oggi è andato tutto come al solito”, e girato da un lato, dormì.

 

Che dire? È finita? Non è finita? Lo scoprirete solo vivendo!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Vi sembrava fosse finita?

Martedì, ore 8.31.

Christian avrebbe dormito un altro po’, ma era stato svegliato dalle sirene dell’ambulanza; così si alzò per vedere che cazzo era successo.

Beh, ma prima avrebbe dovuto vestirsi, visto che dormiva in mutande.

Dopo aver superato l’ostacolo cani/gatti che aspettavano la loro razione di cibo quotidiana, Christian notò che l’ambulanza era accompagnata dalla polizia e non solo, si era fermata al palazzo accanto, alla sua sinistra.

Si vestì e andò a controllare, anche solo per deformazione professionale.

Venne subito accolto da una stralunata Lucinda, evidentemente anche la polizia era stata svegliata di soprassalto, che, vedendolo, disse “Oh Christian! Stavamo giustappunto per venire a chiamarti! È morta una vecchia!”

Christian chiese “Non sarà per caso la vecchia Corinne?”

Lucinda scosse la testa “Non so Christian, ma faresti meglio a entrare. Il commissario non è molto contento”

Arrivato all’appartamento, a Christian venne un tuffo al cuore.

Corinne Demond, 99 anni, giaceva sul suo letto in apparente sonno.

Christian si inginocchiò al suo letto “Oh nonna Corinne, ti prego, dimmi che non sei morta, NOOOOO!”, e pianse.

Tutto questo venne sentito da Whiskers “Ah eccoti. Stai per caso provando la parte di Romeo e Giulietta? Alzati e ascoltami, visto che conosci la vittima: abbiamo trovato di nuovo il bicchiere mezzo vuoto, quindi l’assassino del cianuro è ancora in libertà, quindi…”

“… come al solito sei solito coglione che prende quello sbagliato. Gli abbiamo dovuto dare una Porsche a Dominique perché lui accettasse le nostre scuse, perché sarebbe ridicolo che lui abbia una copia anche di questa chiave”, concluse Anthony, incazzatissimo nel suo giaccone nero.

Christian guardò entrambi “Ma non capite: per me è… era… come una nonna! Mi ha cresciuto, mi ha regalato la sua casa quando non avevo un posto dove andare…”

“…Da quando quella santa donna di tua madre ha lasciato questo mondo. Lo sappiamo bene, ci hai parlato per anni di Corinne, e adesso hai un motivo in più per acciuffare questo bastardo, che chiameremo serial killer”

Anthony sorseggiò il caffè dal suo thermos, pi disse nostalgico “Serial killer… Whiskers, ti ricordi?”

Whiskers annuì “Eh, le notti passate attorno al fuoco, vicino ai carri… che cazzo, quella sì che era vita. Non con questo frignone che prende lo spaventapasseri sbagliato”

Christian si incazzò “Aveva detto che non avrebbe più usato quel soprannome”

“Che vuoi farci, ormai è una droga”

Anthony cominciò “Spaventapasseri”

“Spaventapasseri”

“Spaventapasseri”

“Spaventapasseri”

“Spaventapasseri”

“Basta! Chiamo Robert e lo faccio venire qua”

“Ecco, sarebbe meglio”, disse Whiskers. “I coglioni devono sempre viaggiare in coppia. Ma non avevi detto che il tuo telefono è stato rubato?”

Christian batté una mano sulla fronte “Già. Allora vado a prenderlo”

Whiskers scosse la testa verso Anthony “Sei uno spaventapasseri incorreggibile”

Poi cominciò a fare domande al vicino di casa, che aveva scoperto il cadavere “Quindi è lei che ha scoperto il catavr’?”

Anthony imitò alla perfezione la cadenza del panellaro del giorno prima “Caaataaavr’”

Il vicino rispose “Sì, commissario. Come ogni mattina portavo le robe lavate alla signora Corinne, ma purtroppo oggi non lo saprà mai”

Whiskers prese appunti “Quindi ha una copia delle chiavi?”

“Beh, certo signore”

“E dov’era la notte scorsa?”

“Sono per caso un indiziato?”

“Facendo questa domanda stai aggravando la tua posizione”

“Ero a letto, se lo faccia dire da mia moglie e questi miei figli”

“Che non sono a scuola”, disse scrutandoli.

“Beh, Thomas ha il morbillo e Alice ha la varicella”

“Che cazzo di lazzaretto è la tua casa? Sparisci, prima che me le immischiano”, non avendole ancora avute lui.

Anthony si mise le mani in tasca “Beh Whiskers, mi sa che siamo ad un punto morto, a meno che il nostro spaventapasseri preferito nasconde qualcosa. In effetti, potrebbe essere stato lui, solo che manca il movente…MARY! Che ne dici?”

Mary arrivò istantaneamente “Oh signore, Jackson mi era sembrato davvero dispiaciuto per la morte della signora”

Anthony annuì “Capisco. Beh, essendo che tu hai fatto scuola di recitazione, se dici che qualcuno è sincero devo crederti. Quindi non ci resta che interrogare i figli, mentre Jackson prende l’altro suo coglione”

Whiskers lo indicò alle ragazze “È così che si indaga, lavative!”

Spostiamoci adesso di nuovo a casa di Brenda, dove Robert se la stava sbattendo.

“Robert, non me l’aspettavo di certo”, disse Christian disgustato.

“Un momento, non è come sembra!”, disse Brenda.

“Dite tutte così”, disse Christian, con lo stesso tono del giorno prima “Fortunatamente i tuoi figli sono a scuola. Non capisco come mai il lunedì non ce li mandi”

Brenda “Beh, ma lo sai: è brutto ricominciare la settimana subito dopo la domenica. E comunque io e Robert siamo solo amici”

Robert si rivestì “È così, abbiamo solo parlato”

Christian disse “Vabé, poi lo dirò a Lucius. (il quale, essendo assente, non capirebbe una parola, ma tant’è) È morta Corinne, e ieri abbiamo preso quello sbagliato”

Robert agghiacciò e Brenda si mise le mani sulla bocca.

“Vaffanculo, e dire che tutti i tasselli erano messi bene”

“Come è morta Corinne? E tu come farai adesso? A chi andrà il monolocale dove stavi?”

Le parole di Brenda fecero venire il tarlo del dubbio a Christian: se non era citato nel testamento di Corinne avrebbe dovuto cedere la casa ai figli, che erano strurusi simpaticissimi e violenti per niente violenti e lo avrebbero preso a calci in culo avrebbero compreso facilmente la situazione cedendogli la casa.

Perciò Christian rispose “Non ne ho idea. Robert, andiamo”, e così si recarono nuovamente sul posto, dove questa volta ad attenderli c’era un manipolo di giornalisti, dove a capeggiarli c’era Paula.

Paula disse “Anche questa volta un buco nell’acqua. Ebbene sì, cari telespettatori di Lectala: il vostro commissario ha nuovamente preso quello sbagliato e un nuovo serial killer si aggira libero per la città: la sua nuova vittima è Corinne Demond, di soli 99 anni. C’è da chiedersi chi sia questa mente malata che se la prende con una signora così disponibile e stimata da tutti, ma con queste forze dell’ordine campa cavallo. Qui…”

“EH NO EH?Fino a ieri sera eri qua che ti facevi toccare il culo, e adesso ci sfotti? E comunque noi abbiamo catturato quel criminale in seguito alla soffiata del detective esterno, è con lui che ve la dovete prendere”, disse Whiskers, ma Paula rimase impassibile “Come potete vedere, il vostro commissario non riesce nemmeno a prendersi le sue responsabilità. Ma andiamo a sentire i parenti della vittima, per chiedere loro come si sentono” e si avviarono dentro l’appartamento, dove Robert stava studiando la situazione anche senza il cadavere.

Robert notò di nuovo il gessetto dov’era c’era scritto “Bicchiere mezzo vuoto”, ormai diventato un indizio, e disse “Te l’avevo detto. È dal bicchiere che dobbiamo partire, e dalla pillola. C’è qualcuno che distribuisce pillole mortali alle persone”

Christian chiese “Proviamo a chiedere al farmacista?”

Robert ci pensò “Boh… non arriveremmo a niente. Penso che però voglia uccidere solo donne. Se uccide solo donne bisogna indovinare chi sarà la prossima vittima”, Mary lo ascoltò e si mise a piagnucolare “Ecco! Il solito animo misogino! L’uomo orco che si abbatte su noi povere donne, ma noi un giorno prenderemo il potere, e allora sì che saranno cazzi amari”

Robert la guardò e stava per risponderle, ma ecco arrivare la troupe. Paula chiese in generale “Ci sono figli a cui posso concedere un’intervista?”

“Eccomi.”, Gilbert, ex campione di pesi massimi, arriva baldanzoso verso la stanza di sua madre, spostando come fuscelli il commissario e l’ispettore.

Paula disse “Come si sente nel sapere che sua madre è morta brutalmente a causa di un furioso serial killer?”

Gilbert guardò tutti i giornalisti e disse “FUORI! NON VI PERMETTO DI SCIACALLARE SU MIA MADREEE!”

“Ma il pubblico deve sapereeeee…” disse Paula, volando via nell’aere superata la finestra.

Poi Gilbert si rivolse a Christian “Brutto stronzo, ti conviene sloggiare dal monolocale, che serve alla mia deliziosa bambina. Ester! Vieni qua!”

Ecco che viene Ester, la viziatissima figlia di Gilbert “Ohohohoho babbo! Come sei generoso a regalarmi un monolocale che posso usare come dependance per i miei numerosissimi vestiti!”

Gilbert cambiò radicalmente tono “E poi puoi anche fare… ehehehe”

Ester ridacchiò “iihhihiih! Naturalmente se avevi animali non ti resta che abbatterli, carino!”

Christian se lo aspettava, e non poteva dire assolutamente niente: erano troppo simpatici.

Così rispose “E va bene, la forza bruta vince un’altra volta eh? Datemi almeno il tempo di vendicare vostra madre”

Gilbert ci pensò “Mmmm non so. Esty, che ne dici?”

Ester guardò Christian “Ti diamo 10 giorni. Nel frattempo io comincerò a mettere le mie cose, non ti dispiace, vero? HAHAHAHA!”, e se ne andarono.

Christian batté un pugno sul muro e disse a Robert “Devi aiutarmi. Devo sbattere in galera quel criminale, perché sarà il mio ultimo caso… eh?”, ma tutti guardavano Robert, che volteggiava come se stesse ballando il Lago dei Cigni.

“Ooooh mia dolce Esteeer, la tua bellezza mi ha cambiato la vitata..”

“ANDIAAAAMO dai! Tanto Ester al massimo ti cagherà tre giorni, poi ti poserà come i suoi vestiti!”

Ma Robert disse “Dici? Io dico invece che si può innamorare di me…”, e siccome Christian chiuse la porta, non si sentì più niente.

Qualche secondo dopo, i poliziotti cominciarono a ridere a più non posso. Soprattutto Whiskers e Anthony, che continuavano a sfornare battute sempre nuove e originali, ad esempio Whiskers disse “Mio dolce spaventapasseri, sono cotto di lei”, ed Anthony “Oooooh mia cara Ester, pur essendo una baldracca mi sono innamorato di te”, e ballarono.

Lo so, sono troppo forti.

Nemmeno Christian sapeva dove stava andando con la macchina, ma in qualche modo doveva sfogarsi con qualcosa.

Poi si rivolse a Robert, ormai ristabilitosi “Avanti, fatti venire un’idea. Da dove cominciamo?”

Robert disse “Cominciamo da Gilbert, il suo atteggiamento mi è parso sospetto”

Christian rispose “Tu in realtà vuoi vedere di nuovo Ester”

“ESTER? Sì? DOVE? DIMMELOOO”

“ATTENTO STO GUIDANDOOOOO”, e andarono a sbattere contro un lampione. Così erano anche senza macchina, oltre che senza casa.

Mentre aspettavano il carro attrezzi, Christian riordinò le idee seduto sul marciapiede con la testa fra le mani “Tu prima di ammalarti hai detto che probabilmente il nostro uomo ce l’aveva con le donne…”

Robert disse “Sì, m’amaaaa! Come sono contento!

Ma Christian proseguì “Mmmm… se io fossi il serial killer… prima ho ucciso una donna di 31 anni… le due vittime non sono troppo distanti… secondo me, ucciderà una signora di mezza età fra quelle che abitano fra la prima e la seconda vittima. Andiamo a dirlo al commissario”

Ma invece di Robert, trovò l’uomo del carro attrezzi con carta e penna “Prima deve pagare il suo conto, non è che lo faccio gratis, eh”.

Così per andare al commissariato dovettero farsela a piedi, mettendoci un po’.

Arrivati allo studio del commissario, Whiskers era insolitamente serio “Jackson. Mio caro Jackson. Sei ultimamente un po’ distratto, eh eh eh eh”, col dito ammonitore.

Christian disse “Ho una teoria. Probabilmente il nostro uomo ucciderà Marlène Sanders, 57 anni, che abita proprio in mezzo alle due vittime”

Ma Whiskers diniegò col dito “E come pensi di indagare con la poco credibile ESTER?”

Robert stava dormendo “EH? Dove? Dov’è? Fatemela vedereeeee”, e si aggirò nervoso per l’ufficio.

Christian rispose “Si riprenderà sicuramente. La prego, mi lasci questo caso, è importante”

Whiskers si stupì “Aaaah ma il caso è tuo, che domande. Non te lo leverei manco morto, non vorrei che il nostro amico si distaccasse da ESTER, vero?”, e Robert la cercò sotto i tavoli.

Christian disse “La ringrazio. Vedrà che stavolta cattureremo il colpevole. Essendo un serial killer è molto più facile, basta entrare nella sua testa”

Whiskers chiese “O nella sua TESTEEER? AHA!”, e Robert uscì fuori urlando d’amore, mentre Anthony riprendeva il tutto con la videocamera per postarlo su You Tube, col titolo “Ragazzo sclera appena sente dire Ester”.

A Christian non rimase altro che prelevarlo e andare a piedi da sua sorella, per aggiornarla sulla novità.

“… e quindi mi hanno dato dieci giorni”

Brenda posò il suo tè “Capisco. Evidentemente l’Alzheimer non ha avuto pietà nemmeno di Corinne”

Christian disse “No. Sapessi come faceva Gilbert appena ha saputo che il monolocale era suo”

Brenda disse M’ommaggino, e…”, un pallone spaccò la finestra ed entrò in casa, subito dopo Bernard urlò “MAAAAAAA!LA PALLAAAA! LA CAVALLA CALCIA TROPPO FORTE!”

Ma Tamara disse “Non è vero, stronzo!”, e gli diede un pugno.

Brenda li calmò “calma ragazzi, e fate piano la prossima volta”, e tirò loro la palla.

Poi si rivolse al fratello “Non pensarci. Tutto si risolverà. Puoi stare con Robert nel frattempo che ti trovi una sistemazione, tanto mio marito è sempre assente”

Christian sorrise “Mi sono sempre chiesto perché non lo lasci”

Brenda “Cazzo, fa il petroliere”

Christian “Lo sooo, però dico, è sempre assente”

“Pensa piuttosto ad acciuffare questo bastardo, che gli assegni principeschi che mi passa sono problemi miei”, ma nessuno li aveva citati.

Così per Christian si prospettavano dieci giorni in cui avrebbe messo in discussione se stesso.


Fine Capitolo 4! Leggete e commentate!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Mercoledì, ore 8.50.

Ci si sveglia sempre più tardi, in quel monolocale.

Ma stavolta Christian non era affatto di buon umore, e aveva anche una certa premura, così andò di corsa verso casa di sua sorella (fortunatamente è un paese, i posti sono tutti vicino), prese Robert e insieme si recarono verso l’abitazione di Marléne Sanders.

Christian esordì “Spero tu ti sia ripreso, Robert. Anche quando, volevi intraprendere una relazione con mia sorella”

Robert disse “Sì lo so, mi sono comportato in una maniera molto poco edificante. Ma adesso mi butterò anima e corpo in questo caso”

Christian disse “Bravo, così si fa”, e fece per bussare al citofono della signora in questione, quando vide Whiskers e l’ispettore Anthony Sanderson sfrecciare con la volante dall’altra parte del paese, seguiti a breve distanza dall’ambulanza.

Christian “Oh no! Non mi dire che…”

E infatti era così: c’era un altro morto. Se ne resero conto non appena arrivati ansimanti, ma stavolta…

“… è un uomo, Edward Foster, 55 anni. Altro giro, altra corsa: bicchiere mezzo vuoto, lui muore nel sonno.”, disse Whiskers.

“Chi è che ha detto che morivano solo donne?”, disse Mary, trionfante.

E infatti era così: sul letto rivolto verso la finestra, c’era il signore in questione, chiaramente morto di fresco.

Christian disse “Beh, non c’è ragione di dubitare che sia opera dello stesso serial killer, no?”

Anthony gli disse “Eh, certo, sempre gli stessi elementi. Le vittime sono troppo poche per essersi già fatto un imitatore, anche se i media danno ampio risalto alla notizia”, e gli fece vedere un lungo articolo che parlava delle misteriose morti, e in quell’articolo erano solo due.

“Penso che domani sarà ancora più lungo. Bisogna catturare prESTER questo criminale, vasennò i media c’acchianano in capo”

“Ester? YU UUUUH? No, voglio dire… yu uhh”, disse Robert, dopo un’occhiataccia di Christian.

Anthony notò questa e cosa e chiese “Perché? Dai, sei tra di noi, lasciati sfogare”

Ma Robert fece cenno di no “No, anche perché la sua famiglia vuole sfrattare Jackson”

Anthony gli si avvicinò “Ed è proprio per questo che te la devi faree! Devi avvicinarti a Ester…”, Robert venne “…farla tua e convincerla che Jackson dopotutto è un essere al quale va riconosciuta una casa”

Whiskers disse “Non è mica una lumaca”

Anthony e Whiskers ebbero lo stesso flash e risero.

Christian riportò la discussione sul morto “Vi ricordate la prima vittima? Allyson Barca?”

Anthony fece un’espressione colpita “Bravo, cazzo che memoria. Ti ricordi addirittura le cose di due giorni fa”

Whiskers indicò il suo fido braccio destro “Hai ragione, una memoria elefantesca”, ma dovette lo stesso scansarsi dal lancio di un libro da parte di Lucinda, della libreria che anche in questo caso la vittima aveva.

Christian però proseguì imperterrito “Secondo me dovremmo percorrere la pista dei maghi”

Robert gli chiese “Che cosa te lo fa pensare?”

Anthony si stupì “Cosa? Jackson sa pensare?”

Ma Christian manco gli diede ascolto, mentre quei due ballavano la tarantella perché avevano scoperto che sapeva pensare “Ecco… guardando questi documenti, ho notato che Allyson Barca è nata il 28 di giugno, Corinne, vabè lei lo so che faceva il compleanno il primo luglio, e adesso quest’uomo è nato il 30 giugno”

Robert controllò e disse “Vuoi dire che hanno lo stesso segno zodiacale”

Whiskers disse “Ah certo, perché serve alle indagini. Di che segno è, signor Sanderson?”

Anthony rispose sistemandosi la giacca “Pesci. Lei?”

Whiskers rese la mano “Capricorno. E Jackson? Vergine scommetto”

Anthony lo corresse “No, spaventapasseri”, e giù ancora altre risa.

Ma Christian non fece caso a questo scambio di battute e disse a Robert e Lucinda, gli unici che lo stavano ascoltando “Magari il serial killer è uno che è appassionato di queste cose”

Lucinda fu ammirata “Ooooh Christian, quando parli mi si eccitano i capezzoli”

Robert disse “Allora la prossima vittima qual è?”

Christian rispose “Ci devo pensare, una cosa per volta. Per adesso vediamo se nella famiglia di lui ci siano altri fattucchieri”, così uscirono dalla stanza per interrogare chi viveva con lui, ovvero la moglie e la figlia.

Christian disse “Condoglianze. Avrei da fare una domanda fondamentale, posso?”

La lacrimosa moglie rispose “C-certo figliolo, cosa vuoi sapere?”

Anthony disse da là dentro “Vuole sapere se sua figlia è fidanzata signora, non caschi nella trappola!”

Ma Christian chiuse la porta e fece la domanda “Devo sapere se nella sua famiglia c’è qualche mago. La prego. È urgente.”

La signora disse “Non so… Caroline, conosci qualcuno che faccia il mago?”

Caroline disse “Harry Potter. Serve?”

Christian disse “Quello è un personaggio inventato, non serve. Bene, se non conoscete nessun mago ci facilita molto la questione. Non ci resta allora che cercare nel background di Allyson Barca”

Robert chiese “E perché non di Corinne?”

Christian rispose “Perché lei so che non conosce maghi, e poi i suoi figli ti sembrano tipi da frequentare questa gente?”

Robert pensò “Allora ha anche un altro figlio”

Christian annuì “Sono gemelli, anche come carattere”, e uscirono.

Anthony disse “Io non sono d’accordo come metodo d’indagine di Jackson, preferirei concentrarmi sulla pillola”

Whiskers annuì “Hai ragione. Allora cerca tra le farmacie del paese, mentre io riempio queste scartoffie. Sai, quando muore una persona ci sono tante di quelle scartoffie… questa situazione sta diventato antipatica”

Mary si propose “Oh, se vuole posso sostituirla io, commissario”

“Ti ringrazio Mary, ma purtroppo deve essere il capo branco a disfarsi di questi documenti maledetti”, e Mary abbassò la mano, delusa.

Nel frattempo, Christian e Robert tornarono a piedi nel chioschetto di Allyson, ormai chiuso per lutto. Si fecero dare il permesso di perquisirlo e trovarono in un cassetto un foglio con l’elenco di tutti i maghi della grande città.

Christian disse “Cazzo! Dobbiamo andare in città?”

Robert “Non mi dire”. Come avrete notato, non era molto ben vista la metropoli, di cui Lectala era una frazione.

Anche perché era come cercare un ago in un pagliaio.

però non rimaneva altro: prendere il mezzo pubblico e andare all’avventura, in quella giungla chiamata città.

Masguns (anagramma di Samsung): una metropoli di oltre due milioni di abitanti, circondata da paesini limitrofi come Kiano, Toromola e appunto Lectala.

Il bus si sarebbe fermato davanti alla piazza principale, un vero e proprio dedalo di parchi e fermate, con al centro una fontana gigantesca a più piani, si contorceva in cascate e ritornava a ruscelli e aveva corridoi a vite in un armonioso intreccio artistico…

Ma che sto dicendo? Questa storia si sta trasformando in una guida turistica, invece è un giallo.

Dovevo solo dire che Christian e Robert scesero dal bus per prendere il taxi che li avrebbe portati al primo obiettivo, il cartomante Sergej Castolo, in Via Schubert 221.

La via Schubert 221 recava una sola villa con giardino, ma a questo ai due investigatori non importava, importava innanzitutto del loro portafogli, e poi delle indagini.

Anche perché c’era gente che si aggirava col coltello e mamme che stringevano al petto il proprio bimbo, visto che c’erano anche rapitori di infanti. Vabè, poi bisognava anche distinguerle dalle ‘mamme’ che facevano finta di avere un bambino ma avevano tocchi di panetti di cocaina purissima.

Ora che ritengo di aver reso l’idea dell’ambiente in cui gravava la città, posso fare rispondere il signor Castolo al citofono: risponda prego.

“Sì, chi è?”

Christian esordì “Salve. Siamo qui per conto di Allyson Barca”

Castolo rispose “Non conosco nessuno con quel nome”

Robert disse “Credo che dica la verità”

Christian proseguì “Allora ci indichi un suo collega che la conosca, per favore, o saremo costretti a pensare che stia mentendo”

Castolo rispose “ma certo, ma certo… quando dico non conosco vuol dire che l’ho sentita nominare, naturalmente… io non la conosco, ma sicuramente Barnabas Fletcher la conosce”

Robert scorse la lista e vide un certo Barnabas Fletcher proprio all’ultimo.

“Corrisponde”

“La ringrazio, signor Castolo. Resti sempre in contatto”

“certo, certo”, e se ne andarono.

Robert chiese a Christian “Perché non gli hai chiesto perché aveva il suo numero?”

Christian rispose “Non occorre. Probabilmente Allyson lo teneva per ogni evenienza”, e risalirono sul taxi, che li portò dall’altra parte della città, in via Alfred Nobel, 45, sesto piano.

Era un appartamento buio, illuminato solo da candele profumate, e all’ultima stanza stava…una signora.

Christian disse “ma si firma come un uomo”

Barnabas agitò le mani piene di anelli e disse “Che importanza ha? Siamo sempre esseri viventi sotto questo cielo. Essere uomo o donna è solo una convenzione”

Christian e Robert non furono per niente convinti, ma non intralciarono il monologo di Barnabas, o in ogni modo ella si chiamava “Cosa volete che faccia per voi? Vi leggo un po’ di carte? Vi leggo la mano? Penetrate nei profondi misteri del futuro, ESALTATE!”, e guardò un punto alla sua destra e gli altri due la imitarono “… le vostre qualità menatali e… spirituaaaaali!”, e chiuse il concetto facendo partire da un punto non ben identificato del ghiaccio secco.

Christian disse “Noi volevamo solo sapere se conosce per caso la sua… ehm… collega? Allyson Barca”

Barnabas si scandalizzò “Come osi chiamarla collegaaaaa?”

Christian “Come vi chiamate fra di voi, allora?”

“Beh, non certo collega. Casomai compagne di viaggio, esaltatrici, esperte del mistero della vita, ma colleghe come se fossimo impiegate di banca, uhuhuh… giammai”

Robert incalzò “Ma la conosce o no?”

Barnabas abbandonò il suo tono etereo per uno più pratico “Ma certo che la conosco, ovvio! Mi ha regalato anche questi tarocchi”, e fece vedere loro i tarocchi con cui stava giocherellando quando stava facendo il monologo.

 Erano firmate Modiano.

Christian prese il suo taccuino “E cosa sa dirci? Sa, è morta, e quindi…”

“EEEEEEK! Che cazzo dici? Solo i plebei come voi parlano di ‘morte’! Casomai è stata chiamata al cielo, si è unita agli angeli, è andata a infestare i castelli, ha raggiunto la Perfezione del Nirvana, ha fatto…”

“Sìsì d’accordo, tutto quello che vuole”, tagliò corto Christian, perché i fumi di quella stanza lo stavano facendo vomitare “Mi dica tutto quello che sa di Allyson, così ce ne andiamo?”

Barnabas fu delusa “Volete sapere solo questo? Non volete sapere cosa vi attende in futuro?”

“No, grazie, lo so già”

“Neanche una lettura della mano piccina piccina?”

“No porca puttana! Si smuova!”

“Va bene, va bene, non c’è mica bisogno di insultareee… allora: quello che so di Allyson Barca, meglio conosciuta come la Veggente, è stata nel tempo in cui è stata fra i mortali, un’eccellente cartomante, sapeva prevedere con esattezza tutti i movimenti delle stelle e interpretarli per la gente, ma ahimé, l’hanno relegata in quel schifoso Luna Park di Lectala, privandola di allargare i suoi poteri… snif, sob, che talento sprecato”, ed estratto un fazzoletto profumato, strombettò rumorosamente.

Christian non era soddisfatto “Non ce ne fotte una ceppa di quanto era brava”

“Ah no?”

“No. Voglio sapere se c’era qualcuno ne vostro… ambiente… un compagno di viaggio, voglio dire… che potesse avercela con lei tanto da farla uccidere”

Barnabas ci pensò “Mmmm… no, non credo, altrimenti questi tarocchi me l’avrebbero detto. Sa, mi piace prevedere il futuro anche dei miei compagni, e sinceramente non avevo visto la carta della Morte fra quelle di Allyson”

Christian scosse la testa “E quindi? Ora, perché la carta della Morte non c’era allora non poteva morire? E infatti a murutu u stissu”

Barnabas si schifò “Ohibò, che maniera di riferirse…”

Robert non ce la faceva più, la nausea lo stava facendo diventare verde, così Christian pose fine alla chiacchierata “Beh, è stato un piacere parlare con lei. Noi andiamo a scovare un’altra pista”

“Ve ne andate? Allora non siete nemmeno tentati di leggere le foglie di tè?”

“Ma che tè… nemmeno mi piace, il tè”, e se ne andarono.

Dopo aver vomitato per strada, Robert disse a Christian “Buco nell’acqua, eh?”

Christian stava osservando il traffico, notando quarantasette infrazioni del Codice della strada, poi rispose “Beh, almeno sappiamo che il nostro uomo non ha a che fare col mondo magico. Dev’essere per forza un estraneo, mi sa che aveva ragione Anthony: la pista da seguire è la pillola al cianuro. Torniamo al commissariato e vediamo che cosa ha scoperto”

Robert disse sollevato “Meno male che non andremo più in questi posti. Porca miseria, immaginati se al nostro uomo piacevano particolarmente i profumi”

“Minchia, secondo me ti sarebbe venuto come minimo uno shock anafilattico”

“Ma vero”, e presero il bus, il quale fortunatamente era passato in orario e come autista non aveva uno scanazzato in vena di suicidarsi portando con sé tutti i passeggeri, perché una volta era successo.

Una volta tornati a Lectala e quindi al commissariato, Anthony li aggiornò nel suo studio di quello che aveva scoperto “Ah, siete qua. Dove siete stati?”

Christian rispose “Abbiamo interrogato una collega della prima vittima, ma mi sa che non ci porterà da nessuna parte quella pista. Lei che ha scoperto?”

Anthony rispose “Io, Lucinda e Mary abbiamo fatto un viaggio interessante nel mondo dei narcotici, e adesso sappiamo che le pillole al cianuro sono fabbricate all’ESTERo”, sperando che Robert si eccitasse con le matite HB della sua scrivania, ma non successe, con grande stizza dell’ispettore.

Christian prese questo appunto e chiese “Poi? Altro?”

Anthony disse ancora stizzito “No, Mary l’ha potuta dare solo una volta e Lucinda vuole concedersi solo a te”, indicandola mentre stava riempiendo pratiche di cuoricini.

Christian annuì impotente “Capisco, anche se non è vero. Domani potremmo analizzare questo campione di cianuro”

Ma Robert gli ricordò “Domani non avevi il funerale della signora Corinne?”

Christian batté una mano sulla fronte “Cazzo, vero è. Allora dovremmo parteciparci, ho un po’ di cose da dire alla gente”

 

E allora andiamo a tuffarci nel prosdsimo capitolo, nel quale saremo di funerale!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Quella sera, al ritorno a casa, Christian trovò sul suo letto un bel mucchio di vestiti con sopra un biglietto falsamente dolce da parte di Ester:

Carissimo Christian, tanto per ricordarti che devi sloggiare ti lascio questi vestiti che TU dovrai sistemarmi in ordine di tonalità.

Tanti baci e spero che tu possa sparire così posso installare qualche bonazzone negro,

Non Tua

Ester.”

Christian appallottolò il biglietto brillantinato e aprì le custodie di quella mappatella, notando che erano tutti abiti da sera blu scuro.

“Ma come cazzo faccio a distinguerli in ordine di tono, se qua sono tutti uguali?”, quindi non lo fece, anche perché non aveva nessuna conoscenza nel mondo della moda e Del mondo della moda, così buttò via in un angolo quei vestiti e si addormentò, fregandosene altamente del telegiornale, tanto avrebbero parlato del serial killer e delle falle presenti nella polizia.

Il mattino seguente si alzò presto per prendere posto alla chiesetta del paese, dove si sarebbero svolti i funerali della signora Corinne, anche perché aveva sentito dire che ci sarebbe stata anche la televisione, in modo da raccontare in diretta le emozioni della gente in un lutto pesante.

Vennero anche il commissario Whiskers e il suo fido assistente Anthony Sanderson, che stavano dicendo “…Ma chi se ne frega, dico io. Tanto sarebbe morta comunque, aveva 99 anni cazzo”

Anthony gli disse “Lo so, però è importante che ci sia la polizia per fare vedere che siamo addolorati e diremo a Paula che cattureremo presto il criminale, anche se non sappiamo dove sbattere la testa”

Christian aveva origliato abbastanza, adesso era venuto il momento di fare il suo discorso.

Nel frattempo vennero anche i gemelli figli di Corinne, con l’unica nipote Ester (vestita in pelliccia stile Crudelia De Mon), la quale naturalmente fece sobbalzare Robert.

Ester non degnò nemmeno di uno sguardo la bara della nonna e si rivolse direttamente a Christian “Hai fatto quella cosa?”

Questi rispose in tono di sfida “No, non l’ho fatta”

Ester sogghignò “Me l’aspettavo. L’hai voluto tu, Jackson. Tanto hai poco da fare il gradasso, fra una settimana sparirai”

Whiskers si avvicinò a Christian quando i tre furono abbastanza lontani “ Oho, che donna volitiva. Ti ci voleva, dopo lo spaventapasseri, eh?”

“Taci!”, gli sibilò il detective, tra le risate dei poliziotti.

Così, nel momento adatto, si alzò in piedi e si mise davanti al leggìo per dire quattro parole sulla vecchia:

“È con grande dolore che ricordo la signora Corinne, una donna premurosa, dolce, gentile, che mi ha ospitato […](blablabla discorsi lacrimosi che non servono, arriviamo al dunque). Sappiamo con certezza che è stata assassinata dall’ormai famoso Killer delle Pillole, e sappiamo con altrettante certezza che il colpevole si aggira fra di noi”, e si rivolse minaccioso alla folla. Paula si alzò in piedi col microfono puntato “Quindi sta facendo una dichiarazione ufficiale? Sta dunque calunniando codesta assemblea, assumendosene tutte le responsabilità?”

Christian gonfiò una guancia con la lingua e rispose in modo deciso “Esatto, Paula. A differenza dei suoi consanguinei, non mi darò pace finché non avrò arrestato questo assassino, ne approfitto quindi per suggerirgli di confessare qui e ora, in modo che la mia ira possa abbattersi su di lui in modo meno esplicito. Ma non mi aspetto che lo faccia, perché costui è talmente infantile che sono sicuro colpisca ancora, ma sappia che il giorno in cui sarà dietro le sbarre non sarà lontano”, e scoppiarono applausi, conditi da qualche commento.

Dominique disse “Seee bravo sei! Però non ci hai pensato due volte a mandarmi in galera!”

Barbara lo fece sedere “E basta cazzo, abbi un po’ di pena, ti hanno regalato anche una cazzo di Porsche”

Whiskers disse “E bravo il nostro spaventapasseri preferito! Così vogliamo i nostri detective, peccato che non sappia che pesci prendere!”

E Gilbert disse “Non capisco perché si dia tanta pena per un colpevole che non sa catturare”

Suo fratello gli disse “Beh, lascialo fare. L’importante è che poi sloggi da casa nostra”

Ester annuì “Certo zio”

Fu il momento di portare la bara fuori per il corteo funebre, e Christian si offrì per portarla, ma il ben noto rumore delle sirene dell’ambulanza lo distrasse.

Whiskers ed Anthony si precipitarono fuori e la seguirono, avendo un brutto presentimento, e così anche Christian e Robert li seguirono a ruota.

Entrarono in una casa non troppo lontana dall’ultima vittima, al terzo piano, e cosa trovarono? Esatto, un letto rivolto verso la finestra, la libreria e immancabilmente, una donna che piangeva il suo uomo chiaramente morto.

Whiskers chiese alla signora “Signora, com’è che si chiamava suo marito?”

Ma la signora pianse ancora più rumorosamente, era chiaro che il commissario era privo di qualsiasi tatto; così toccò a Robert consolarla e farsi dire tutti i dettagli della vita del morto.

“Goffredo Haunt, 47 anni, faceva l’idraulico. La moglie lo aveva chiamato per svegliarlo ed ecco che l’ha trovato, così intonso, secondo le sue parole non ha toccato né lenzuolo né niente”

Anthony stava rilevando eventuali impronte digitali, anche se i bicchieri mezzi vuoti finora analizzati non ne avevano riportate “Meglio così, non ha inquinato le prove. Ormai non c’è più bisogno della scientifica, è chiaro che questo è un omicidio collegabile al killer delle pillole, lo dimostra la sua firma”, e alzò il bicchiere mezzo vuoto.

Christian disse “Bisogna assolutamente fermarlo. Ispettore, dobbiamo fare in fretta e analizzare meglio il cianuro contenuto nel corpo. Si faccia dare tutti i referti dell’autopsia, e da lì risaliremo a quale farmacia lo vendono”

Ma Robert non era dello stesso avviso “Invece perché non proviamo ad anticipare le mosse di questo assassino?”

“Ma che assassino, è un MOSTRO”

“D’accordo signora, mostro. Avete notato che finora ha colpito solo gente con un mucchio di libri?”

Whiskers agitò la mano come a dire ‘che cazzo dici’ “Sì Ester, ma è normale avere qualche libro nella propria stanza”

Robert chiese alla moglie “Signora, suo marito leggeva spesso?”

La signora disse “Beh, s-sì, ma che importanza ha?”

Robert rispose impassibile “Ha tutto importanza quando si indaga, altrimenti non lo avremmo chiesto. Sono sicuro che anche le altre vittime leggevano”

Christian ci pensò un attimo “Infatti: Allyson Barca era sia una maga che una spacciatrice, quindi leggeva e si teneva informata sulle erbe e sulle nuove scoperte in fatto di stregoneria; la signora Corinne leggeva spesso romanzi di avventure, le piaceva un casino 20.000 Leghe Sotto i Mari,  e sono sicuro che anche Edward Foster leggeva appassionatamente, se non ricordo male aveva libri di saggistica”, e si rivolse a Lucinda, la quale annuì, controllando l’ultimo referto “Ha ragione il mio amore, il signor Foster leggeva quei mattoni”

Whiskers arricciò le labbra per pensare “Ma chi sarebbe questo folle che si abbatte sui lettori del paese?”

Anthony propose “Magari un analfabeta”

Whiskers lo corresse “Nooo, altrimenti il nostro Jackson sarebbe il nostro primo sospettato… magari alla biblioteca ne sanno qualcosa”

Christian disse “E dovremmo ritornare alla grande città?”, visto che a Lectala non vi era nemmeno una libreria, l’unica cosa che si avvicinava era l’edicola fornita all’angolo.

Anthony disse “E te che ne sai, magari i tizi della biblioteca uccidono tutti quelli che non restituiscono i libri… dobbiamo aspettarci di tutto”

Whiskers allargò le braccia “Sì, ma sei orribile però, devi ammetterlo, Sanderson”

Anthony si tolse una caccola “Devo esserlo, per lavorare con uno come te”, e gliela lanciò.

Mentre i due poliziotti si azzuffavano, Christian disse a Robert “Hai detto di anticipare le mosse del serial killer, giusto? Allora dovremmo cercare un tizio o una tizia che ha una passione per il libri. Siamo 13000, non dovrebbe essere difficile”.

Così andarono nell’angusto Ufficio Anagrafe, che lo trovavi solo se lo cercavi apposta, tanto era nascosto, si nascondeva fra le case delle persone ed era a piano terra, custodito da un pitbull famoso per la sua ferocia. Altrimenti spiegatemi perché quel signore seduto nel terrazzino accanto, sì quello con la pipa, ha una gamba di legno?

L’Ufficio Anagrafe era poco più di uno sgabuzzino, diciamo che erano più le scartoffie che il pavimento, e potevano entrarci massimo due magri alla volta. Al più un uomo grasso.

Così Christian e Robert entrarono a uno a uno, che forse era meglio, mentre l’altro dava da mangiare biscotti al cane.

Robert disse, mentre lanciava un biscottino al cane e lui lo prendeva al volo in una velocità allucinante “Chissà perché non tengono una banca dati sottoforma di computer?”

Christian “Ah bu, tanto sto posto è scordato dal mondo, quelli del comune se ne sbattono e il nostro sindaco fa solo quello che gli dice il sindaco della grande città”

Alla fine Christian trovò quello che cercava “Eureka! È costei”

Robert si girò incurante del pitbull che gli aveva annagghiato la mano “Dici? Chi è? Come si chiama?”

“Dana McBrian, 78 anni, la più grande detentrice di libri di tutto l’hinterland. E abita qua! Anzi è strano che sia ancora viva, tutti ‘sti libri”

Robert annuì “Mah, magari non se ne sarà accorto”

Così si precipitarono subito a casa sua, bussarono il campanello a forma di libro e aprì una ragazza più giovane dei 78 anni.

“Desiderate?”

Christian le mostrò il distintivo “Cerchiamo Dana McBrian”

La ragazza si voltò e urlò “ZIAAAAAAAA! È LA POLIZIAAAAAA!”

La signora arrivò e adesso sì che mostrava 78 anni: era china e si reggeva in piedi grazie al suo bastone.

“Che volete da questa anziana signora? Forse che non sono riuscita a pagare una bolletta?”

Christian le rispose rassicurante “Non vengono certo gli investigatori per una cosetta del genere, signora. Dobbiamo informarla che probabilmente il killer delle pillole, che sicuramente conoscerà…”

“Certo, certo, mi tengo sempre informata grazie al giornale del paese”

“Ecco, potrebbe fare visita da lei, quindi la scongiuriamo di non ingerire pillole per le prossime 48 ore. Anzi, sarebbe meglio che ne facesse a meno”

Ma la nipote sussultò “E come farà mia zia con le sue pillole? Ne ha assolutamente bisogno”

Robert le disse, non proprio agli occhi “È una precauzione necessaria, signorina…”

“Signora, sono sposata”, mostrò l’anello.

“Signora, complimenti per essere una ragazza madre (fece centro, infatti zia e nipote si guardarono allibite), ma sua zia è in serio pericolo e dovrete pensare a un metodo alternativo per le sue cure”

Ma Dana lo escluse categoricamente “E come dovrei curarmi? Con le supposte? Ci ha già pensato il mio povero marito in gioventù a mettermi la sua supposta, non ne voglio più”

Christian si mise una mano in faccia “Ho capito, ma lo diciamo per il suo bene. Se no l’alternativa è trasferirsi, anche se ci sono un mucchio di libri in mezzo”

Dana escluse anche questo “Non se ne parla nemmeno, io morirò qui e con i miei libri. Al limite ci penserà mia nipote a controllare ogni singola pillola”

La nipote si prese le responsabilità “Infatti, tanto sono sempre buttata qua, le sue figlie abitano in città e se ne sbattono le palle, anzi a dire la verità sbattono le palle ai loro mariti più che altro”

Robert fu scandalizzato “Ma come fai a pensare questo di tua madre?”

La ragazza incrociò le braccia “Beh, se è vero, perché negarlo?”

Christian alzò le braccia e disse al fido compagno “Vabè, noi vi abbiamo avvertito, poi fate come volete, tanto credo che ci ritroveremo presto”

Dana e la nipote salutarono con la mano e chiusero la porta.

Christian e Robert tornarono al commissariato per farsi dire quanto Anthony aveva scoperto sulla pillola e se era in commercio.

L’ispettore stava facendosi massaggiare da Mary quando i due aprirono, tuttavia aveva già capito che cosa volevano “Non ne sanno niente.”

Christian disse “Chi non ne sa niente? Dov’è andato?”

Anthony si eccitò “Sììì… cosììì.. ah, ecco… siamo stati in farmacia, abbiamo spiegato al medico là la composizione della pillola e lui è andato a cercarla, ma non ha trovato un cazzo”

Mary aggiunse “Io però l’ho trovato un cazzo”

Anthony ammiccò “Certo, mia dolce Mary… quindi abbiamo escluso con certezza la pista medica, il nostro serial killer preferito si fabbrica queste pillole da solo”

Christian dedusse “Ne deduco che è almeno un chimico. Dovremmo perquisire tutti i laboratori dei chimici e…”

“Seeee, sto cazzo! Ma che cazzo dici? Tutti i chimici lavorano col cianuro, allora dovremmo arrestare tutti i chimici? WHISKEEEERS!”

Whiskers si precipitò subito da lui “Cosa? Vuoi dell’altro caffè?”

Anthony fu colpito “Volentieri, ma senti questa… Jackson voleva arrestare tutti i medici! È un criminale della scienza!”

Whiskers fece una faccia disgustata “Che schifo… ora perché te la fai con i spaventapasseri non puoi pretendere che tutto il genere umano si retrogradi per te”

Christian batté una mano sulla coscia (sua, non quella di Robert, pervertito) “E allora che cosa suggerite di fare? Eh?”

Whiskers fece spallucce “Io penso che prima o poi finirà le sue pillole”

Anthony era troppo rilassato “Per adesso finiamo sto massaggio… rilassati, Jackson: prima o poi farà un passo falso e noi saremo lì rapaci, gnarr”, e fece con le mani un movimento come per prendere la preda con gli artigli da falco al volo.

Ma Christian sin alzò “Finora si è preso gioco di noi: non lascia impronte, non lascia indizi, lascia solo il bicchiere mezzo vuoto, non abbiamo nessuna pista dal quale cominciare, e voi sperate ancora che si tradisca? Addirittura il commissario vuole levare mano… vorrà dire che mi prenderò io questo caso e indagherò da solo”, si prese i documenti relativi e lasciò l’edificio.

Whiskers non tentò nemmeno di fermarlo, disse solo “Eeeeeehi, non puoi portare le nostre robe fuori senza autorizzazione!”

Anthony gli disse bevendo caffè “Lascialo perdere, cosa vuoi che trovi?”


Fine Capitolo 6! Un altro omicidio! Si fermerà mai il Killer delle Pillole! O dovremo sorbirci un altro funerale? Lo saprete andando avanti!

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Stavolta Robert non andò a casa di Brenda, si diresse a casa di Christian, perché quest’ultimo decise di passare la notte a scartabellare tutti quei fogli, e in due si finiva prima.

Ma arrivati al monolocale, trovò una sgradita sorpresa sul suo letto, a parte che già mancava il 14 pollici dal quale lui guardava il telegiornale, ma trovò un negrone ignudo che si sbatteva la nostra dolce Ester.

Ester vide arrivare i due investigatori inorriditi e disse “Te l’avevo detto, detective: dovrai sopportarmi finché non avremo finito. Ehi, ti ho detto di fermarti?”, rivolta al negrone, e ricominciarono.

Christian e Robert così dovettero indagare col sottofondo dei rumorini, tanto che Christian disse subito “E non posso nemmeno lamentarmi, che suo padre mi farebbe fuori”

Robert disse “Beh, d’altra parte stiamo guardando un pornazzo gratis a casa nostra, e c’è Ester protagonista”

Christian sorrise “Beh, ma dovremmo fare qua”, solo che a un certo punto della notte Robert disse che era troppo stanco dei rumori e andò a coricarsi da Brenda, così Christian disse senza nemmeno alzare la testa dai documenti “Ok, allora salutamela, dille che ci vedremo presto”, mentre lui decise di lavorarci su un altro po’.

Il mattino seguente (siamo a venerdì) fu svegliato dal rumore di musica house sparato a tutto volume dal suo stereo. Evidentemente l’aveva acceso o Ester o Alì (Ester lo aveva chiamato per nome godendo tutta la notte), anche perché se fosse stato lui, lo stereo avrebbe sparato i Green Day a tutto volume, ma era sicuro che ormai i dischi fasulli che si era fatto erano stati dati alle fiamme, come minimo.

Ester gli disse “Meno 6, Jackson”, e gli lanciò il solito carico di vestiti da mettere nell’armadio a seconda del tono.

“Te l’ho detto, non lo faccio”

“peggio per te, vorrà dire che stanotte ne inviterò due, di miei amici, e dormiranno qua, a costo di ammalarmi”

All’improvviso i due si girarono perché la radio stereo abbandonò quello schifo di ‘musica’ per passare alla prosa “Interrompiamo i programmi per darvi l’ennesima notizia sconcertante di questa settimana.

Ebbene sì, cari ascoltatori mattinieri (erano le 7 meno un quarto), stamane è stato trovato il cadavere di Isabel Lautrec, 69 anni, assassinata molto probabilmente dal killer delle pillole, come si è lasciato sfuggire l’ispettore Robertson sotto l’effetto del caffè.

Mi spiace essere io a dover dire che le forza dell’ordine di questa città si stanno facendo mettere in ginocchio a 90° (e quella notte Christian ne ha avuto una dimostrazione pratica) da un risibile criminale di quartiere, e non solo: se non vogliono rilasciare dichiarazioni vuol dire che non hanno che pesci prendere. A questo punto ci si chiede quando interverrà il sovrintendente Chambers Donington a destituire questi incapaci, oppure se saremo noi a sbatterli fuori a calci in culo. Il pensiero principale di questa redazione va soprattutto ai cari delle vittime, sperando che questo farabutto venga consegnato al più presto nelle mani della giustizia.”, e fu allora che Ester cambiò stazione per cercare altra musica house. Evidentemente Alì se n’era già andato.

Nel mentre che cercava, la ragazza si rivolse a Christian malevola “Vi hanno smontato, eh? Beh, se ci fossi stata io avrei usato parole molto più pesanti. Mettiti bene in testa che non riuscirai mai a catturare questo criminale, la nonna non ha certo bisogno di essere vendicata. Anzi, se fossi in te penserei adesso a sistemarmi le robe”, indicando i famosi vestiti ammucchiati nell’angolo accanto l’armadio.

Ma Christian raccolse i documenti per riportarli alla centrale “Non m’interessa come la pensi, si vede che ci vuole un po’ più di tempo di quello che pensavo”, e uscì.

Ester disse alla porta “Ma per quel momento sarai già sotto i ponti, mio caro”, e buttò nella mondizia il telefono antiquato di Christian per sostituirlo con il suo cordless di Hello Kitty sbrilluccicoso.

Il detective trovò già Robert all’appartamento della nuova vittima, e questi esordì “Hai sentito la radio?”

Christian lo guardò come a dire ‘eccome, non mi fare parlare’, e naturalmente Whiskers non perse l’occasione di fargli una lavata di capo “Ecco qui lo sbruffone che fa tutto il trucci trucci portandosi via i documenti riservati senza permesso. Ecco cosa succede! Un altro morto! E non abbiamo molti più indizi di prima”

Anthony gli disse “Beh, stavolta il bicchiere è blu scuro”, analizzandolo.

Lucinda intervenne “Beh, sono sicura che Christian abbia fatto tutto il possibile, vero?”

Christian rispose “Quello che ho potuto, col bordello che hanno fatto”

Robert confermò “Ma vero, m’innapp’a gghiri”

Whiskers li guardò perplesso “Cosa vuol dire, bordello? Non abitavi in un monolocale e il tuo vicino di casa è una casa vuota?”

Christian rispose “Preferisco non parlarne, commissario. Mi dica piuttosto se abbiamo nuovi elementi a cui appigliarci, visto che il tema della biblioteca è sfumato”, notando l’assenza della libreria.

Whiskers propose “Beh, credo che l’abbia fatto per sviare i sospetti, questa qua a quanto pare era addirittura cieca, si faceva accompagnare da un San Bernardo”, che rispose abbaiando.

Anthony aggiunse “Beh, adesso sta proprio guardando San Bernardo in persona. Nessun indizio utile, il marito è andato a vivere a Casablanca e pare che non avevano figli, o se li avevano, non abitano in zona. Il cadavere è stato scoperto dal cane, che dal casino che faceva ha svegliato l’intero isolato”

Christian comprese “Capisco. È proprio vero che certe volte dobbiamo imparare dai cani”, oh quanto sono politically correct.

Whiskers chiese “Perché tanto hai imparato abbastanza dai spaventapasseri?”

Christian fece una smorfia “La pianti, per favore”, immerso nei suoi pensieri, poi il suo sguardo si posò sulla vittima, che anche stavolta…

“… ha i capelli neri.”

“Prego?”, dissero all’unisono Whiskers (capelli castani), Anthony (pure), Lucinda (rossi), Mary (biondi) e Robert (ramati).

Christian proseguì “Tutte le vittime finora hanno i capelli neri”

Whiskers rispose “Uuuuh che scoperta. Robertson, abbiamo qua il massimo esperto mondiale dell’acutezza”

Anthony si finse interessato “Avevamo bisogno di uno come lei, Jackson, che ci illumina con queste scoperte incredibili”, dovette smetterla perché Lucinda lo stava prendendo a colpi di tavoletta per gli appunti.

Anche Robert però si unì allo sfottò “Stavolta hanno ragione loro, Christian. Cosa vuol dire che hanno tutti i capelli neri?”

Mary aggiunse “Aggiungendoci anche che quella della signora Corinne era tinta?”

Christian si spiegò “Se non mi fate spiegare però… probabilmente l’assassino è un fissato con i capelli neri. Io dico che vale la pena tentare”

Whiskers scosse la testa “Io dico invece che sei una testa di cazzo. Come fai a pensare che l’assassino vada a pensare ai capelli, quando uccide?”

Robert all’improvviso si illuminò, prese il fascicolo sul caso che Christian aveva ancora sotto braccio e scartabellò convulsamente, tanto che Whiskers e Robertson lo stavano filmando per metterlo su You Tube col titolo Ragazzo Impazzisce Totalmente , poi fece vedere a tutti i nomi delle vittime.

“Guardate un po’ qua: non notate niente?”

Tutti scorsero i nomi delle vittime, e Mary le pronunciò ad alta voce “Allyson Barca, Corinne Demond, Edward Foster, Goffredo Haunt, Isabel Lautrec”

“Esatto! Guardate bene: le loro iniziali di nome e cognome si succedono secondo l’ordine dell’alfabeto italiano, infatti sono state clamorosamente saltate le iniziali straniere (viva l’Italia)! A rigor di logica, la prossima vittima avrà come iniziale la M e come cognome N, quindi ci basta cercare una persona che abbia queste iniziali”

Anthony e Whiskers si girarono verso Christian, poi l’ispettore disse “Ecco l’idea. A volte mi chiedo chi di voi due sia il capo”

Whiskers aggiunse “Appunto. Faremmo meglio ad assumere Robert, invece di sto spaventapasseri che si interessa ai capelli manco fosse un parrucchiere”

Così uscirono, lasciando fare alle comparse i lavori burocratici che si fanno alla scena del crimine e si misero a cercare all’Ufficio Anagrafe qualcheduno nel paese che abbia quelle iniziali.

Fu Christian a trovarle, così si guadagnava qualche punto “Ecco: Manuel Nastase, 38 anni”

Whiskers gli tolse il fascicolo dalle mani e lo vide “Mmmm… sposato con due figli. Beh, andiamo a trovarlo e gli spieghiamo la situazione. Fatelo voi due, che a noi scoccia, vero ragazze?”

Mary disse “Esattamente, io ho in programma di mettere la dinamite sotto la scrivania del commissario”

Lucinda disse “Io invece devo andare a comprare un vestitino nuovo per piacere a Christian”, e volò via.

Così i due investigatori rimasero soli e andarono a trovare il signor Nastase, ex giocatore di football.

Dico questo per spiegare ai lettori il motivo del campanello a forma di palla da football.

Aprì la moglie “Chi siete?”

Christian fece vedere il distintivo “Salve signora. Dovremmo parlare con suo marito”

La moglie disse “Al momento è assente, deve partecipare a una trasmissione televisiva sul rugby per sfotterlo, evidenziando la superiorità del football”

Christian annuì “Quando tornerà?”

“Stasera, prima di cena già è qua”

Robert disse “Allora saremo suoi ospiti, è per la vostra sicurezza. Sospettiamo che il killer delle pillole abbia nel mirino suo marito”

La moglie chiese “Quali prove ha?”

Robert “Solo congetture signora, ma per ogni evenienza ci conviene osservare la vostra casa per tutta la prossima notte”.

Così presero in prestito il “furgone dei gelati” in dotazione al commissariato e attesero che calasse la notte.

Erano Christian, Robert e Whiskers, Anthony no perché “A me secca fare gli appostamenti, che palle, sempre pizza e hamburger e stai ore e ore con solo maschi”, e invece i tre quella sera ordinarono dal cinese. E pagarono anche una pulla su cui mangiare quel cibo. Lo misero sulla sua schiena ignuda e mangiarono.

Whiskers disse mentre prendeva un pezzettino di pollo alle mandorle dal culo della pulla “Eeeh non sa che si perde quello stronzo”

Robert disse “Già. A parte questo, non è successo niente là dentro, la tipica famiglia normale”

Christian disse “Esatto. Fra l’altro, osservando Manuel Nastase, viene difficile dire che potresti metterlo KO con una semplice pillola”

Robert disse “Eppure…”.

Dopo qualche ora (e licenziata la pulla, non era il momento di fare snoo snoo), finalmente anche Nastase decise di andarsi a coricare, così controllarono se stava prendendo qualche pillola.

Christian prese il binocolo “Se deve morire, dovrà ingurgitare la pillola adesso, perché poi non avrà altre occasioni, visto che sta andando a coricarsi”

Robert lo corresse “Perché? Escludi che si alzi per andare a pisciare, diciamo? E invece si trova con uno spacciatore incappucciato?”

Whiskers scosse la testa “Lascialo perdere, è uno spaventapasseri, no? E come tale è abituato a rimanere immobile”

In quel momento Christian tolse la guardia “Niente pillola. Evidentemente il nostro uomo gliela fa ingoiare per forza durante la notte, e lascia il bicchiere mezzo vuoto per indurre a crederci che si tratti di suicidio”

Robert concluse “Peccato che l’abbiamo sgamato subito: non possono esserci cinque suicidi uguali, a meno che gli altri quattro non hanno preso esempio dalla signora Barca, il che è impossibile”

Poi i tre si guardarono, tanto da far spingere Robert a dire “Ok, è possibile. Però lo escludo comunque”

Detto questo, Christian riprese la guardia per vedere se durante la notte c’era qualcuno che penetrava in casa, ma prima disse “O picciotti, non facciamo scherzi: sono le 23 e 15 adesso, gli orari dei decessi sono datati tutti più o meno tra le tre e le quattro del mattino, quindi prima dell’alba, quindi il nostro uomo ha ancora più o meno quattro ore per presentarsi, visto che il cianuro vuole poche decine di minuti per fare effetto, e visto che noi siamo tre faremo almeno un’ora ciascuno: non facciamo che mi fate stare ‘aggritta (in piedi) per tutta la notte? Già mi è bastato ieri sera insonne. Arré no”

Robert lo tranquillizzò “Stai tranquillo, con tutta questa adrenalina sarà difficile che ci addormenteremo”, ma Whiskers era già bello allupiato, e pure a piedi scalzi, quindi potete capire l’odorino.

Nel sonno disse “Di che ti preoccupi? È uno spaventapasseri, è impossibile che dorma”, e riprese a runfuliare.

Christian lo guardò “Spero che il killer cambi idea e mi passi una pillola, minchia sarebbe perfetto, e farlo passare per un incidente”

Robert disse “Meglio di no. Immaginati se nominano Mary al posto suo”

Christian si preoccupò “Hai ragione”, e cominciò la guardia.

Ore 00 e 15, esattamente 60 minuti dopo questa scenetta.

Christian passò il binocolo a Robert, e fino a quel momento nulla da annotare.

Robert disse “Beh, mancano più di quattro ore eh”

Ore 01 e 15, 120 minuti dopo l’inizio del pedinaggio.

Robert svegliò il commissario “Ehi, Whiskers, tocca a te”

Whiskers si svegliò “Non oggi, mamma… eh? Ah, già: che palle, ma non lo poteva fare Jackson?”, però prese lo stesso il binocolo perché glielo imponeva la serietà professionale, sempre che non se ne sia andata come le scarpe del poliziotto.

O forse non c’è mai stata.

Ore 02 e 10, Whiskers disse a Christian “Talé, te le sei fatte le tue belle due ore di sonno, tocca a te”

Christian chiese “C’è stato qualche rumore, un che?”

Whiskers scosse al testa “A parte una minchia di cornacchia che ho ucciso con la mia pistola, nisba”

Ore 03 e 07 minuti, Christian guardò l’orologio.

“Ancora 8 minuti e passo la palla a Robert… che palle. A questo punto avrei fatto meglio a guardarmi quel pornazzo a tre che… EH? O PICCIOTTI! CI SIAMO!”, aveva visto una figura che cercava di forzare la finestra.

I tre si svegliarono di soprassalto, uscirono dal “furgone”, e si fecero guidare da Christian, che di sicuro aveva visto qualcosa, perché stava urlando “FERMO! POLIZIA! SEI IN ARRESTO!”, tanto che Whiskers stava correndo scalzo e gli disse “Ehi! Quella formula l’avrei dovuta dire io!”, ma il detective riuscì ad acciuffare l’uomo incappucciato che stava scappando semplicemente sparandogli ad una gamba.

Poi tolse il cappuccio e notò che era un uomo con pochi capelli e sdentato, uno dei sopravvissuti portava un dente d’oro, dato che sorrideva lo aveva visto.

Whiskers disse col fiatone e arrestò il criminale “Ben fatto, Jackson. Tu, hai diritto di rimanere in silenzio…”

Robert gli diede una pacca “Farai da testimone al processo, eh?”


Fine Capitolo 7! Grazie per essere arrivati sino in fondo! Non aspettatevi troppo dal processo, mi raccomando!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


In quell’istante la porta di casa si aprì, e i quattro della famiglia Nastase apparvero.

Manuel cominciò “Ehi, mia moglie mi ha detto tutto. Abbiamo sentito lo sparo: l’avete preso?”

Robert fece pollice su “Sì, potete stare tranquilli, non ci sarà nessuno che vi farà del male”, e naturalmente ne conseguì un sospiro di sollievo, anche da parte dell’ex professionista.

Perciò qualche ora dopo il paese di Lectala fu stupito nel sentire dire dal notiziario “Siamo lieti di informarvi che anche stavolta la giustizia ha trionfato! Ebbene sì: stanotte il nostro grandissimo commissario Whiskers ha acciuffato, dopo un lungo appostamento notturno, Jeremy Perez: 61 anni. L’uomo, che chiaramente è stato riconosciuto come il Killer delle Pillole, è stato sorpreso mentre cercava di forzare la finestra dell’abitazione della nostra gloria cittadina Manuel Nastase, chiaramente con l’intenzione di fargli assaggiare la sua medicina mortale. In ogni caso il suo piano è stato sventato e le vittime che finora ha mietuto troveranno la pace durante il processo per direttissima che seguiremo in diretta contro questo bastardo. Non avevamo mai avuto dubbi sull’efficienza del nostro corpo poliziesco, infatti nonostante le numerose critiche ricevute i nostri stoici paladini della legge sono riusciti a risolvere un altro caso”

Ester rimase con la tazza di latte in mano, mentre uomini neri ignudi si alzavano da ogni dove “Beh, solo culo, nient’altro”

Vediamo il commento di Brenda, che riuscì a malapena a sentire la notizia col bordello che facevano i suoi figli per la premura di prendere il pullman per la scuola “E bravo Christian, ti sei ripagato di tutte le ingiustizie che hai avuto questa settimana”, in quel momento un uomo, che doveva essere Lucius, si stropicciò i capelli assonnato “Che è successo?”, nonostante era lì presente.

Proprio assente, non c’è nulla da fare.

Al commissariato nel frattempo era arrivato il sovrintendente Donington, il quale aveva davanti il presunto killer “Ben fatto, Whiskers: devo ricredermi sul tuo conto”, disse, accarezzandosi il pizzetto studiando il corpo del criminale.

Whiskers aveva le occhiaie “Beh, grazie sovrintendente. Adesso spero che non ci siano più problemi per…”

“Vedremo, commissario, vedremo: non dipende certo da me, se la corte riconoscerà questo criminale colpevole allora forse ci sarà una… spinta

Whiskers si inchinò “La ringrazio, signore”

Poi Donington si rivolse a Christian e Robert “E voi? Avete dato una mano?”

Christian rispose “Sì signore, per inciso sono stato io materialmente a catturare il criminale”

Donington fu ammirato “Ammirevole, davvero bene. Complimenti anche a te, signor…”

“Christian Jackson, e lui è Robert Dickinson‘’

‘’Ben fatto. Direi di incamminarci verso il Tribunale allora”

Così si avviarono, col criminale all’ultima volante e altre tre di davanti, come si fa per i boss mafiosi.

Tutto era pronto: la gente non faceva la fila per i processi da una vita, e adesso ecco centinaia di gente comune che si accalcava per prendersi un posto nelle panche.

“Oooo mi facissi passareeee” (Mi faccia gentilmente varcare codesta soglia)

“Ou! Io puru vogghiu viriri sto cuinnutu” (Anche la mia persona desidererebbe associarsi veco nell’osservare colui che la moglie lo tradisce)

“Zio! Mi rassi un paninu panelle!” (Signore! Potrebbe per cortesia offrirmi un panino con le panelle?)

E così via.

Finalmente i tre giudici preposti entrarono, con le loro toghe nere ben lucidate, si sedettero, fecero sedere anche la stenografa (la quale non scherzava come sedere) e il giudice al centro sogghignò nel vedere tutta sta gente di davanti “Umpf. E se dicessi di rinviare quest’udienza per un errore tecnico?”

La folla rumoreggiò.

“Ouuu un facemo babbiiii chi c’aiu a putia chiusaaaaa!” (Preghiamo le vostre persone di non scherzare in quanto il mio negozio è ancora chiuso)

“Facissi trasiri du cuinnutuuuu” (Vostro Onore, potrebbe cortesemente far entrare colui il quale ha una moglie che lo tradisce di continuo?)

Ancùara nuddu mi puittò un paninu meusa” (ancora nessuno mi ha portato quel famoso panino con la milza)(aveva detto panelle poco prima)

E così via.

Così il giudice capo batté il martelletto e cominciò “Fate entrare l’imputato”

L’imputato entrò con la palla al piede e ammanettato con due braccialetti piumati di rosa.

Il giudice di destra si rivolse ai secondini “Che cazzo è quella robaccia?”

Il secondino disse “Signor giudice, erano finite le manette, ho preso quella di mia moglie”

Il giudice centrale tranquillizzò “Va bene, va bene, che ho premura.”

“Araldo, legga i capi di accusa”

Il pubblico ministero, che aveva accanto i tre che si erano appostati durante la notte, cominciò “L’imputato è stato trovato durante la notte mentre cercava di penetrare in abitazione altrui alle ore 03 e 7 minuti di quest’oggi.

Essendo che negli ultimi giorni si sono susseguiti numerosi omicidi…”

“Cinque, Araldo”, disse il giudice di sinistra.

“Cinque omicidi da parte di un omicida chiamato Killer delle Pillole, il commissario Thomas Whiskers ritiene che il qui presente Jeremy Perez aveva intenzione di assassinare il qui presente Manuel Nastase. Viste tutte queste cose, io Pubblico Ministero accuso Jeremy Perez di effrazione e pluriomicidio”

Il giudice disse “Bene. Ne hai più?”

“Ho finito, vostro onore”

“Bene. Tu che cazzo hai da dire a tua discolpa?”, e puntò il martelletto verso Perez.

Quest’ultimo si alzò “Non mi sento responsabile di quelle morti, vostro onore, credo che il commissario stia prendendo un grosso granchio”

Il giudice di destra rise “Sì, come fossimo in spiaggia, vero?”

Quello di centro lo indicò “Vedi? Non ti crediamo. Dacci una spiegazione del perché stavi cercando di entrare nella casa del Nastase, allora”

Perez disse “Lo ammetto, stavo cercando di entrare nella casa di Nastase perché ho sentito dire che teneva molti contanti dentro casa”

Nastase si alzò “Non è vero vostro onore”

Quello lo guardò “Ti ho forse detto di parlare, coglionazzo? Che nemmeno mi piacevi quando giocavi, sopravvalutato del cazzo, non è vero?”, rivolto alle sue spalle, che annuirono convinti.

Nastase si risedette e Perez proseguì “Così ho deciso di entrare nella sua abitazione quando ero sicuro che stavano tutti dormendo, ma mi hanno acciuffato”

L’avvocato d’ufficio volle fare la parte, così abbandonò il disegno che stava facendo (un paesaggio sproporzionato della catena montuosa che aveva visitato durante le ultime ferie) e disse “Quello che sta cercando di dire il mio cliente per caso, è che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato”

Il giudice annuì come si fa a un cretino “Certo, certo, lo avevo capito. Bene Perez, assìattati (porgi le terga su quella sedia). Quindi non hai testimoni da produrre? Una bella figa, magari? La stenografa?”

Il giudice di sinistra disse “Vorrei fare presente a vostro onore che è già sposato da ventisei anni”

Perez scosse la testa “No vostro onore”

Il giudice disse “Molto bene, questo ci facilita le cose. E comunque non dare peso alle parole del mio coglione sinistro, è ubriaco”

Questi disse “Non è vero”, nascondendo la grappa.

Il giudice ridacchiò, poi puntò il martelletto verso il PM, ma gli scappò dalle mani e lo colpì sul cranio “Oh, mi scusi. Pm, ha invece LEI testimoni da produrre?”

Il PM si stava facendo dare la borsa dell’acqua calda quando disse “Ne ho quanti ne vuole, vostro onore

Vostro Onore si stizzì, però disse “Bene, avanti il primo teste…”

“…di…”, fece il giudice sinistro.

“…minchia”, concluse il destro.

“Che siamo fatti bravi, maria”, disse compiaciuto il giudice di mezzo. Poi disse “Allora! Quanto caspio ci mette? Ricordatevi che questo è un processo per direttissima, n’ama smuaviri, ca ce Forum!”(dobbiamo sbrigarci in quanto desidero visionare il mio programma televisivo preferito)(ogni riferimento a un programma realmente esistente è puramente casuale…)

Christian si presentò davanti alla corte “Eccomi, vostro onore”

Quelli rispose “Dicci come ti chiami e quanti anni hai”

Il giudice di destra disse “E ricordati che questo non è un provino per il Grande Fratello”

Christian lo ignorò “Sono il detective Christian Samuel Jackson, ho ventotto anni e sono un investigatore privato da tre”

Il giudice stava disegnando un sole “Eh? Ah! Che cosa ci porti?”

Il giudice di sinistra allora si ritrovò a dire “La Corte ricorda a Vostro Onore che non sta facendo un provino per il Grande Fratello”

Il giudice lo guardò “Lo soooo”, e gli tirò una pallina.

Christian disse “Erano le tre di notte, e mi accorsi che c’era una figura sospetta sotto la finestra del qui presente Manuel Nastase, il quale ricordo alla Corte, che ha giocato anche per la Nazionale”

Manuel fece un due con le mani “Vai così”

Christian proseguì “Allora visto che dai dati delle autopsie risulta che i decessi avvengono tutti a quell’ora, ho pensato subito che il qui presente Perez fosse il serial killer venuto a fare mangiare per forza la pillola alla sua vittima, e ho dato immediatamente l’altolà”

Il giudice rispose seccato “Sì, ma senza dimostrazione pratica è un po’ palloso. Comunque, chi è che ha perquisito Perez?”

Lucinda sialzò “Io, signore”

Il giudice si mise gli occhiali per vederla meglio “Ooooh che bocconcino…”, ma i giudici si chiarirono la voce costringendo a correggere il tiro al loro collega “Beh, gli hai trovato pillole o consimili nei suoi effetti personali?”

Lucinda sapeva che dalla sua risposta dipendeva l’esito del processo, però dovette dire la verità “Non ho trovato nessuna pillola nei suoi vestiti, vostro onore”, e si sedette rossissima in faccia.

I tre giudici la guardarono stupefatti, e anche il pubblico assiepato là cominciò a borbottare fra sé.

Whiskers bisbigliò a Lucinda “Che cazzo dici? Ma sei sicura?”

Lucinda sussurrò “È vero, non aveva niente né fra le tasche, né in altri punti, gli ho fatto anche lo scanner a raggi X”

Poi il giudice batté le mani sullo scranno visto che non aveva il martelletto “Silenzio nell’aula, che devo chiarire questa cosa. Tu stai dicendo che non hai trovato nessuna arma riconducibile al killer delle pillole?”

“No, signore”

“Quindi stai scagionando Perez rendendo inutile questo processo”

“Sì, signore”

“Hai giurato di dire la verità”

“No, signore”

“Come sarebbe?”, e si rivolse al giudice destro.

Questi osservò “Beh, non abbiamo fatto il rituale del giuramento, a dire il vero”

Il giudice capo se ne lavò le mani “Va bè, facciamo finta. Quindi lei si assume la responsabilità di quanto detto, asserendo che sia incontrovertibilmente vero che Perez non era lì per uccidere Nastase, né il fatto che lei lo sta coprendo in qualche modo?”

Lucinda disse “Sì, sono pronta a giurarlo. E Perez non mi ha mai corrotta”

il giudice stava sudando “Q-quindi… io mi sono svegliato alle sei… PER NIENTEEEEE?”

il Pm disse “Praticamente, vostro onore”

il giudice si mise le mani in bocca “Aaaaah che figura di merda. Minchia, ma ora li sminchio (do loro una bella lezione giuridica). SILENZIO IN AULA!”, e nell’aula tornò il silenzio.

I tre giudici si alzarono “Non abbiamo nemmeno bisogno di ritirarci per deliberare, è tutto chiaro come il sole che ci sta prendendo per il culo là fuori. Non ho bisogno nemmeno della giuria popolare…”

“… che tanto non abbiamo convocato, essendo questo processo per direttissima”, disse il giudice di destra.

“Esatto. Visti gli articolo blablabla, la Corte riconosce l’imputato NON colpevole per insufficienza di prove degli omicidi dei quali è stato accusato, tuttavia gli condanno la tentata effrazione, quindi una settimana dentro te la fai, Perez. Così è deciso, L’UDIENZA È TOLTA!”, e batté una mano sullo scranno. Poi disse “Aaah, fa male però”, e con quest’ultima battuta i tre si ritirarono.

Subito dopo tutta la gente accorsa si scagliò contro i tre che avevano sacrificato il sonno per niente.

“Buuuuu! Schifiatiiiii!” (*fischi di risentimento* vi reputo indegni)

“Fate schifo! Me figghiu avi tri anni e sa fira meggh’i buatri a fare u sbirru!”, (Mio figlio ha comnpiutoi i primi tre anni di vita, tuttavia riuscirebbe a condurre un’indagine in modo più efficace di voi che ne siete preposti) e partirono cori contro gli sbirri.

“E ancuara unn’a arrivato u me panino patatine saissa rrosa?” (Terrei a far notare che ancora il mio panino con le patatine con l’aggiunta di ottima salsa rosa ottenuta con la maionese e il ketchup assieme non è ancora arrivato) (ma come lo vuole sto panino?)

Così Whiskers si risparmiò la ramanzina per quando sarebbero tornati al commissariato, e nel frattempo dovettero assistere a Perez che ballava con la gente contro gli sbirri, mentre l’avvocato d’ufficio era ancora stupito per aver vinto.

Ma prima, ci fu la ramanzina di Donington ad Anthony e Whiskers, ma non urlò, disse in tono calmo e pacato “Vi renderete conto che avete fatto fare una brutta figura a questa centrale, spero”

Whiskers si scusò, non lo avevamo mai visto così sconvolto “Sì, signore”

“E che ci sono elementi sufficienti per degradarvi, entrambi”

Anthony sbiancò “Sì, signore”

Donington però disse “Avete detto che comunque è stato Christian Jackson a prendere quell’uomo, no?”

Whiskers si aggrappò a questa cosa “Signore, io che ne sapevo? È stata colpa sua”

“Ma lui è un detective privato, io se me la devo prendere con qualcuno me la prendo con voi”,  seguì un momento troppo lungo di silenzio imbarazzante, poi Donington sospirò “Non ho mai visto due inetti come voi. Nemmeno Johnson, adesso dirige il traffico, ma per molto meno… in effetti non so nemmeno perché vi sto concedendo l’ultima possibilità, visto che lei Whiskers, è a Lectala per punizione, e lei, Robertson, perché mi ha perso le chiavi della macchina”

Ma Whiskers si era fermato all’ultima possibilità “Quindi ci lascia questo caso?”

Donington scosse la testa “Devo ammettere che oggi sono comunque di buon umore, ma badate: appena sbagliate di nuovo, giuro che vi cancello, vi sbatto fuori dal corpo. Sono stato chiaro?”

Whiskers ed Anthony tirarono un sospiro di sollievo “Grazie signore, la promettiamo che la prossima volta che ci vedremo sarà col vero colpevole”

Donington prese il suo soprabito e fece per uscire “Perché altrimenti…”, e si passò il pollice nel collo in un gesto molto esplicito.


Il capitolo più divertente dell'intera serie. Mi scocciava fare un processo come si deve, e fra l'altro a Lectala la giustizia funziona proprio come potete vedere, quindi in realtà non mi sono inventato nulla! Alla prossima!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Anthony si abbandonò sulla poltrona del suo superiore, che prima era stata occupata da Donington, e prese un po’ di caffé “Uff. Meno male”

Whiskers annuì “Ma vero. Mi stavo cacando di sotto, ma ora tocca a noi l’inculatina”, poi dissero all’unisono “JACKSOOOON!”

Christian e Robert adesso facevano la parte di Whiskers, e Whiskers ripeté le parole del suo superiore, però in modo molto più faceto “Vi renderete conto che siete due coglioni che non capiscono quale sia un criminale e quale no”, disse, scrosciandosi le dita.

Christian disse sconfortato “Sì, commissario”

Il commissario proseguì “E che vi sono elementi sufficienti per darvi fuoco a entrambi”

“Addirittura, commissario!”, disse Anthony, in preda alle risate.

Christian disse “Sì, signore”

Whiskers disse “Francamente, mi aspettavo questo buco nell’acqua. D’altra parte, cosa c’è da aspettarsi da uno spaventapasseri e da uno che appena dici ESTER va in bordo di giuggiole?”, e infatti Robert fece di tutto per non toccarsi le palle.

Christian chiese “Mi dia un’ultima possibilità, è una questione personale, per favore”

Whiskers fece finta di essere incazzato “E che schifiu! Per favore qui, per favore là… OOOOU! Lo capisci che sei un fallito?”

“Certo signore”

“E che sei uno spaventapasseri fino al midollo?”

“Sì”

“E che se fallisci di nuovo ti faccio ballare la lambada nudo su un vialetto di carbone incandescente assieme a tutte le vittime fino ad ora rilevate e a Robert?”

“D’accordo signore”

“Bene, in questo caso, sparite. Tornate a indagare, e non tornate qua finché non avete elementi VERI, non minchiate”

Christian annuì “Faremo il possibile”, e uscirono dalla stanza.

Anthony chiese “Commissario, ma dove le vengono queste punizioni?”

Il commissario prese un sigaro “Beh, caro mio… come faccio a non essere malvagio, se devo lavorare con uno come lei?”

E ripresero a pizzicarsi.

Nel frattempo mancava sempre meno al giorno dello sfratto per Christian.

Usciti dall’edificio, Christian chiese a Robert “E così siamo punto e a capo. Ma secondo te, Robertson cosa avrebbe chiesto al farmacista riguardo le pillole?”

Robert rispose “Conoscendolo, niente di che”

Christian allora riprese “Allora potremmo farlo noi. Mi sembra l’unica pista possibile, risalire alle origini del cianuro. Perché da qualche parte dovrà pure comprarlo”

Robert disse incerto “Beh, ma se Robertson ha detto che il serial killer con tutta probabilità se le fa da solo le pillole…”

Christian disse “In questo caso andremo direttamente dal dottor Stein”

Il dottor Stein (che non è un omaggio alla canzone degli Helloween) era il medico al quale tutti si affidavano, persino per diagnosticare un trauma cranico.

Era anche un famoso chimico, perciò tutti i commerci delle sostanze a questa materia concernenti passavano da lui.

E allora vi chiederete: come può un luminare della scienza abitare in un quartiere anonimo come Lectala, balzata agli onori delle cronache solo per questi casi di omicidio?

Beh, la risposta è semplice: Stein aveva bisogno di staccare la spina dalla frenesia della metropoli, e anche se vi sembra una spiegazione spicciola vi assicuro che è proprio quella vera.

Mark Stein riceveva solo per appuntamento.

Quando la sua segretaria lo ricordò a Christian dal citofono, il detective spiegò le sue ragioni “Guardi signorina, siamo della polizia, vorremmo fare qualche domanda al dottore riguardo al cianuro usato dal killer delle pillole”

La segretaria ridacchiò “Ah, già, che figura di merda che avete fatto stamattina, ne hanno parlato al telegiornale, mi sono riportata anche quello che hanno detto, volete sentirlo?”

Robert disse “Ne faremmo volentieri a meno”

Ma quella annunciò spietata “Ancora una volta un buco nell’acqua. A Lectala piomba nuovamente il buio e l’incertezza sulla propria vita a causa del commissario Whiskers e dei suoi collaboratori, i quali a quanto pare hanno preso un ladruncolo per un serial killer e lo hanno portato al processo per direttissima, certi della colpevolezza di Perez.

Ma i giudici preposti a giudicare hanno scoperto tutti gli altarini e hanno dichiarato che il nemico pubblico numero 1 è ancora a piede libero, con grande scorno del commissario.

Ci si chiede come mai il sovrintendente Donington non abbia ancora buttato fuori dalle palle questi cosiddetti ‘capi’, a quanto pare il denaro passa da sotto le scrivanie, e come se non bastasse l’ispettore Robertson è stato recentemente coinvolto in uno scandalo sessuale. E certo, amici telespettatori: non si riesce a prendere un malvivente? Incolpa le persone sbagliate e fai entrare le ragazze in polizia da sotto le tue coperte, perché è così che funziona la giustizia qui in questo paese. Aaaah, che Dio ce la mandi buona. Divertente, vero?”, concluse la segretaria.

Christian era sconvolto “Ma come cazzo hanno fatto a sapere che Robertson sta facendo promuovere Lucinda e Mary a suon di pompini?”

Robert scosse la testa “Non ne ho idea. Torniamo al caso che è meglio”

Ma la ragazza disse beffarda “Il dottore non vuole avere niente a che fare con questa giustizia, se dovrà fare una deposizione la farà il giorno del vero processo. Arrivederci”

E fu allora che Christian comprese appieno il potere dei media sulla gente: il giorno prima ti alza agli onori, il giorno dopo fai schifo.

Poi disse “… secondo me è lui l’assassino. Sta facendo fuori tutta la gente che non è suo cliente”

Robert scosse la testa “Ma ti pare che uno come lui abbia bisogno di 3 o 4 pazienti in più? E poi ti ricordo che a Lectala siamo tutti in cura da lui”, Christian lo guardò “Eh?” “È vero, lo sai che soffro di ernia del disco, no?”

“Ma grazie, dormi in quella branda”, nella branda da Brenda.

“Esatto, è stato lui che mi ha guarito”

“Mmm… io non sono in cura da lui, e la dottoressa Ilicic è brava almeno quanto lui”, e così andò proprio da lei.

La dottoressa Ilicic era, per così dire, una “seconda scelta”, quindi ci si può aspettare un ambulatorio angusto, con la carta da parati scollata e gente anziana che non si fida dei luminari.

E infatti era proprio così che si presentava la sala d’accettazione.

L’unico punto a favore di Valeria Ilicic era che potevi entrare quando ti pareva, non c’era l’appuntamento.

Così Christian e Robert si sedettero sugli sgabelli e attesero il loro turno, preceduti da anziani stoliti che venivano anche per una tonsillite, e non se ne andavano se non avevano capito la funzione della ricetta medica in ogni sua parte, e naturalmente dovevano raccontare la storia della loro vita, ed essendo anziani ci voleva tempo.

Quando venne il loro turno era già pomeriggio inoltrato.

Christian raccontò gli ultimi sviluppi delle indagini raccomandando il segreto professionale (sdraiato sul lettino medico, visto che sgabelli non c’erano nello studio della prof) e così chiese “… Allora ho pensato di cercare di capire da dove viene questo cianuro. Lei ne sa qualcosa?”

La Ilicic ascoltò in silenzio, poi disse “…Buuuh. A me sembrava che eri venuto perché ti sentivi male, come sempre. Ma perché mi fai queste domande difficili? Chiedilo a Stein, no?”, che a lei conveniva che Stein fosse indagato perché così lei rimaneva l’unico medico nella frazione.

“Ma dottoressa, ho pensato che…”

“SPARISCI CHE MI TOGLI I CLIENTI!”, e li cacciò via in malo modo.

Christian disse “A quanto pare è destino che non si possa sapere da dove venga questo cianuro”

Robert aggiunse “E se a quanto pare se lo fabbrica lui non possiamo nemmeno dire “vabé ora vediamo se c’è qualche laboratorio””, e tornarono alle case, preferendo non entrare al commissariato, visto che c’erano sospetti su Robertson e i suoi traffici con le ragazze.

Siamo così giunti al Sabato.

Dopo aver scartato la solita mappatella di vestiti lasciati sul letto da Ester e dopo aver notato di avere un nuovo telefono, la mattina dopo (finalmente ha dormito nel suo letto) si rese conto di una cosa.

“ Sono due giorni che quel criminale non uccide… che voglia lasciare un messaggio? Che abbia smesso?”, questi i suoi pensieri mentre si stava facendo il caffè.

Ma la sua speranza venne distrutta qualche minuto dopo nel sentire la radio “Siamo sul posto. A quanto pare il serial killer è tornato a uccidere, dopo due giorni di latitanza. Stavolta la vittima è Richard Schnellinger, un ragazzo di 26 anni, finora la vittima più giovane…”, Christian spense e manco si rese conto che la porta era stata tirata a lucido di vernice rosa fresca, quindi arrivò sul posto (era facile da capire, dove c’era il capanello di gente c’è quasi sempre un morto) con la mano impiastricciata.

Whiskers stava dicendo a Robert “Mi hanno riportato i primi rilevamenti… a quanto pare aveva assunto sostanze stupefacenti la notte scorsa”

Uno dei suoi coinquilini confermò “È vero, ci siamo sballati un po’, zio, ieri sera, infatti Philippa è ancora in bagno a vomitare”

Whiskers lo guardò disgustato “Ma a quanto pare è stato letale il solito cianuro del cazzo, da notare il bicchiere mezzo vuoto”

Robert lo guardò (era di Batman) “… la prossima vittima avrà il letto rivolto verso la finestra”

Anthony stava rilevando eventuali impronte sul bicchiere “Eh? Come fai a dirlo?”

Christian prese parola “Finora abbiamo incontrato letti che erano rivolti verso la finestra; mi sembra chiaro che l’assassino entri da là”

Anthony indicò Christian “Ecco l’elemento che cercavamo! Però, se si tratta di appostamenti, io…”

Whiskers lo guardò “… preferisco scopare per dare gradi più alti alle mie allieve”

Mary aggiunse “Che fra l’altro non è nemmeno vero”

Lucinda “Io sono diventata Tenente attraverso un concorso”, e fece vedere il suo test, pieno di errori.

Anthony fece smorfie a Whiskers “Sono tutte cialtronate per vendere, questa stampa anti governativa mi sta sulle palle”

Whiskers sorrise “Ma lo sooo che non faresti mai niente di male, e che cavolo”, e gli diede una pacca sulle spalle che fece cadere il bicchiere dalle mani all’ispettore, e fu proprio il bicchiere caduto sul tappeto a fare venire a Christian l’idea “Ehi, ma qua c’è un tappeto! Potremmo rilevare le impronte delle scarpe usate dal killer!”

Robert lo guardò sarcastico “E poi?”

“E poi sarà facile, no? Basterà individuare le scarpe e…”

“E constatare che ci sono decine di passeggiatori con le stesse scarpe. È come cercare un ago in pagliaio, Jackson. Vabè che tu di pagliai sei un esperto, visti i spaventapasseri con cui ti frequenti”, disse Whiskers, fra gli applausi del suo ispettore.

Il ragazzo vomitevole di prima disse “E poi se ve lo portate non fate caso alle decine di DNA che troverete, è pieno di vomito”, e ne andava pure fiero.

Robert disse all’amico “Visto? Buco nell’acqua anche stavolta. Il nostro amico le pensa tutte prima di designare la vittima”

Christian insistette “Ma non fa caso alla finestra. Io dico di cercare un letto rivolto verso la finestra, la prossima volta”, ma uscì da solo dall’abitazione, perché era ovvio che avrebbe trovato decine di letti disposti in quel modo.

Robert preferì rivolgere la sua attenzione a chi aveva scoperto la vittima “Tu quando hai scoperto il cadavere?”

Il ragazzo disse, mentre Philippa uscì dal bagno “Quasi un’ora fa, ho visto la mano penzolante e il bicchiere mezzo vuoto che ieri non c’era e ho fatto due più due, fratello”

“Non chiamarmi fratello. Ehi, Whiskers, allora è vero: l’assassino fa ingoiare per forza quelle pillole”

Whiskers era intento però a guardare Anthony corteggiare Mary e Lucinda, e quelle di risposta gli davano ceffoni “Cosa? Ma non lo sapevamo?”

Robert disse “Ehm, a dire il vero… sì”

“E allora non rompere i coglioni, Ester”

Robert si eccitò irrimediabilmente, e visto che non c’era Christian si toccò platealmente le palle, facendo vomitare sia il ragazzo coinquilino della vittima che Philippa. Sì, di nuovo.

Anthony riprese un discorso che aveva con Mary “Quindi tu conoscevi la vittima?”

Mary ridisse “Esatto, eravamo compagni di università. Io gli facevo le pompe, lui mi passava gli argomenti degli esami. Gi uomini sono così prevedibili. Ma in ogni caso sarò io a prendere questo criminale e diventerò commissario, al posto di Whiskers”

Lucinda le fece eco “E toglierai le uniformi ai ragazzi belli”, pensando a Christian

“Come minimo, saranno miei schiavi”

L’ispettore Robertson cambiò argomento “Piuttosto, siamo davvero sicuri che l’unico modo per catturare un serial killer sia quello di anticipare le sue mosse?”

Whiskers fece spallucce “Spaventapasseri ne è convinto”

Robert lo difese “È l’unico modo che abbiamo, visto che non abbiamo praticamente niente per le mani”

Whiskers “No, tu ce l’hai qualcosa fra le mani”

Anthony confermò “È vero, il dindolino quando pensi ad Ester”

Robert stavolta si schermì “Che siete monotoni, però”, e andò da Christian, anche se non sapeva dove cercarlo.

Con sua sorpresa, lo trovò seduto su una panca della fermata degli autobus,immerso nelle sue seghe mentali.

Robert gli disse “Non farci caso, non abbiamo modo di sapere quale sarà la prossima vittima”

Christian alzò lo sguardo “Eh? Ah, no, in realtà stavo aspettando l’autobus per tornare a casa”, e allora Robert si scusò facendo un po’ troppi salamelecchi.

Una volta a casa, notarono che stavolta c’era Ester, intenta a sistemare sui muri poster di modelli quasi ignudi.

La ragazza li vide “Ah, siete voi. Meno cinque, Christian. Faresti meglio a togliere i tuoi vestiti dal mio armadio”

Christian la corresse “Ancora per cinque giorni sarà il mio armadio, cara. Il tuo letto è rivolto verso la finestra?”, sperando nel suo intimo che il serial killer ci faccia un pensierino.

Ester disse “Non credo, cambia continuamente a seconda dai movimenti di sesso che faccio la notte prima. Perché? È un’altra tua stupida sega mentale?”

Christian rispose “Più o meno. Tua nonna sta piangendo per te, lo sai?”

Ester rimase indifferente “Umpf. E tu che ne sai?”, ma in quel momento una goccia cadde sulla guancia di Ester, la quale, non sapendo che il tetto perdeva spesso acqua a causa delle tubature mal funzionanti, pensava che fosse una lacrima dal cielo.

Ester sbiancò “M-ma… allora è vero… NONNINAAAA!”, e scappò via dal monolocale in lacrime.

Robert si complimentò con Christian “Bravo. Hai sfruttato le tubature a tuo vantaggio”

Christian incrociò le braccia “Questa è la legge dei monolocali. Tubature rotte, e pantegane che ti attraversano il letto un giorno sì e uno no”, e in quel momento l’animale fece sentire la sua presenza.

Almeno per quel giorno, Ester fece a meno di asfissiare Christian, non che quest’ultimo non avesse problemi. Ed era strano, adesso che l’indomani era domenica, non andare dalla signora Corinne per sbafarsi la pasta col forno che faceva solo per lui.

E allora quella sera rafforzò il suo impegno nel catturare quel bastardo, sperando che la pasta col forno che stava mangiando(forse) gli faccia acito.

 

Anche questo capitolo è terminato! Chissà se Christian riuscirà a risolvere il caso prima che Ester metta le sue mani sul monolocale! Nel frattempo, grazie a chi sta seguendo!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


If I promise go to Church on Sunday, will you go with me on Friday Night?

Erano queste le note che lo stereo aveva scelto per Christian quella domenica, essendo già pre impostato per questa canzone.

Christian si svegliò e disse di rimando “Eeeh magari potessi uscire il venerdì. Ma adesso c’è un assassino in circolazione”, così si alzò, spuntò un giorno sul calendario (che gli ricordava al posto di Ester i giorni mancanti allo sfratto)  e si diresse a casa di Brenda, essendo il commissariato chiuso di festivo.

Non sapeva esattamente cosa Whiskers faceva la domenica, ma di sicuro era facile immaginare cosa faceva l’ispettore Robertson, sicuramente sarebbe andato al parco della grande città ad amoreggiare con Mary, la quale lo sfruttava per salire di grado e superarlo.

Lucinda invece usava il tempo libero per fare stalking su di lui, Christian.

Meno male che Bernard e Tamara erano usciti dormivano ancora dopo i bagordi del sabato, così lui, lei e Robert (figuriamoci se Lucius, anche se presente al tavolo, spiccicava parola) potevano discutere del caso che teneva banco sul giornale (“PROCESSATELI!”, era il titolo a 9 colonne) anche quella mattina.

Brenda posò il suo tè “Beh, Christian, io mi sono fatta un’idea su questo killer”

Il fratello la ascoltò “Wow, un’idea che differisce dal fare le pulizie. Ti ascolto”

Brenda gli fece smorfie “Secondo me il killer conosce le vostre mosse”

Robert si stupì “Come fai a dirlo?”

Brenda scosse la testa “Chiamalo intuito femminile, ma da quanto mi avete detto ogni volta che fate una supposizione sulla scelta della vittima, ecco che subito dopo il killer ne uccide una che stravolge le vostre teorie”

Christian rifletté “… ora che ci penso, è vero. Abbiamo detto che uccideva solo donne, ed ecco che uccide un uomo. Abbiamo detto allora che uccideva secondo il segno zodiacale, ed ecco che ne uccideva un’altra che però aveva la stessa passione per i libri, e nel momento in cui ce ne siamo accorti ecco spuntare la successione alfabetica delle iniziali del nome. L’unica cosa che è rimasta immutata è la posizione del letto. Ormai è evidente, Robert: Il nostro uomo ha bisogno della finestra messa in quel modo per colpire a colpo sicuro! Hai colto nel segno mi sa, sorella”

Brenda sorrise “Beh, sono semplici deduzioni, anzi mi stupisco che ancora nessuno di voi due ci era arrivato, e dire che Robert ha la nomea di avere del fiuto”

Robert si imbarazzò “Beh, a dire il vero ero così concentrato sul criminale che mi era sfuggita questa cosa. Allora il colpevole deve essere uno di noi, Brenda?”

Brenda scosse la testa “Non necessariamente, ma qualcuno che sta seguendo il caso certamente sì. Chi sta seguendo il caso, secondo me, è candidato”

Christian si sconvolse “Io non posso pensare che sia uno di noi. Voglio dire: siamo io, Robert, Whiskers, l’ispettore Robertson, Lucinda e Mary. L’unica che mi viene in mente come probabile sospetta è Mary”

Robert annuì “È vero. Avrebbe anche il movente: è talmente arrivista che si è messa ad ammazzare sperando che prima o poi il sovrintendente rimuova il commissario dal suo incarico e ci metta lei, dopotutto col curriculum che ha potrebbe benissimo saltare il grado di ispettore. Mi sa che ci concentreremo su di lei, Christian”

Christian annuì “Va bene allora, ci penserò io: d’altra parte, di secondo nome faccio “pedinatore””

Brenda si incuriosì “E da quando? Che quando eravamo piccoli perdevi sempre a nascondino?”, e passarono il resto della mattina a tirarsi i biscotti, sotto lo sguardo assente di Lucius, che diceva a intermittenza “Sileeenzio, che ostruite i miei sogni”; e fu allora che se la presero con lui.

Passato il babbìo, Christian e Robert si resero conto di aver fatto involontariamente un passo avanti nelle indagini.

“Abbiamo addirittura un sospetto”, disse Christian.

“Peccato che sia un’agente sotto il protettorato di Robertson, non sarà facile pescarla da sola”, disse Robert.

Parli del diavolo e spuntano le corna: due volanti e un’ambulanza arrivarono nel palazzo di fronte a dove abitava Brenda.

Christian sbiancò “Oh no, non mi dire…”, e stavolta furono loro due ad arrivare per primi, perché quelli dovevano ancora scendere dalla macchina.

Trovarono l’appartamento a sinistra del secondo piano con la porta aperta e un bambino di otto anni che piangeva “Aiutate! Aiutate la mamma!”, così Christian si precipitò nella camera da letto per trovare l’ennesima vittima.

L’unica cosa sconfortante era che stavolta il letto era dalla parte opposta alla finestra, quindi l’assassino avrebbe dovuto passare sopra il corpo, letteralmente, della sua vittima.

Il detective batté un pugno sul muro “Brenda aveva ragione. C’è qualcuno che ci osserva, oppure è davvero Mary”

Il marito stava consolando la figlia piccola “Mia moglie è stata uccisa dal killer delle pillole, vero?”

Christian annuì e pensò “odio la gente troppo sveglia. Che pulla, quella Paula”

In quell’istante arrivarono Whiskers, Anthony e le due agenti. Oltre chiaramente agli altri agenti venuti per i rilevamenti.

Il commissario esordì “Oggi ci hai preceduto eh? Ma bravo”

Anthony lo provocò “Non è che stai godendo per la tua ennesima vittima?”

Christian disse “Che cazzo dici… non ucciderei nemmeno Ester”

Whiskers lo richiamò “Attento a come parli, Jackson”, e in effetti Robert fece cose col bicchiere che avrebbero potuto inquinare le prove, se quel bicchiere avesse contenuto le impronte digitali dell’assassino. O assassina.

Christian fece la sua sentenza “Io dico che l’assassino è tra di noi”, gettò dunque l’ipotesi di Brenda nello stagno, per vedere quanti cerchi faceva.

E naturalmente fece l’effetto sperato: persino il padre sopravvissuto chiuse le orecchie del figlioletto di 8 anni.

Whiskers “Che cazzo dici, Jackson? Noi agenti? Gli uomini dei rilevamenti? Io, che sono un uomo serio e integro?”

Anthony “Non me lo sarei mai aspettato da te. Su che basi affermi una cosa del genere? Cioè, non ti fidi di noi, di voi, di te?”

Lucinda “Ooooh Christian, non sospetterai mai di me, vero?”

Mary disse “Non penserai veramente che ricorrerei a questi mezzucci per prendere il potere?”

Robert disse “Infatti non è lui che lo pensa, è sua sorella”

Whiskers disse “Aaaaaah! Ora si spiega”

Anthony aggiunse “Uno spaventapasseri con un cervello in effetti non si è mai sentito dire”

Christian però sostenne la sua tesi “Beh, io ricomincerò le indagini in quest’ottica, e per ogni evenienza, per assicurarmi che sia proprio uno di noi e non uno che ci pedina, mi riprenderò i documenti relativi al caso, che saranno sotto la mia custodia”

Robert lo corresse “E quella di Ester”

“Ecco, già siamo tre”

Whiskers sbuffò “Fai quello che ti pare, Jackson, sei un detective privato. Io invece indagherò dando la caccia al malvivente pensando che sia un civile che abbia a che fare con la chimica, visto che il cianuro se lo procura da solo”

E così da quel giorno ci fu una spaccatura nella stessa indagine, come spesso accade in questi casi. Potevi dire quello che volevi a Whiskers, ma quando si trattava dell’onestà dei suoi sottoposti poteva anche metterci la vita stessa sul fuoco, e non solo la sua mano destra.

E quindi c’era da aspettarsi questa reazione da parte sua, provocando il distacco interno nelle indagini, come si venne a scoprire il giorno dopo, alla riapertura del commissariato.

Whiskers pose l’intera mappatella di dati (ormai pesava un po’) sul tavolo e disse a tutti quelli presenti sul tavolo “Oggi cominciamo la settimana. Entro sabato voglio archiviare sta merda che mi occupa la scrivania”

Christian dall’altra parte del tavolo rispose “E dire che mi sto saltando anche l’asta del lunedì per essere qua”, anche se comunque c’erano solo Roger e l’addetto alle vendite anche quel giorno.

Infatti fu Roger a non sentirsi tranquillo “Scusa, sai dov’è Christian?”

Il ragazzo rispose “Sarà stato ucciso dal killer delle pillole”

Roger “Beh, ma in quel caso i suoi beni dovrebbero passare all’asta, non ti pare?”

Il ragazzo annuì e presentò il primo articolo.

Torniamo al commissariato.

Anthony espose al sua idea, seduto in mezzo a Lucinda e Mary “Allora, picciotti. Dobbiamo chiarire sta cosa del cianuro una volta per tutte. Dovrei creare una squadra di sole donne che mi cerchi nei registri gli ultimi movimenti dei composti chimici dell’ultimo mese. Procederemo a ritroso, anche nella malavita, tanto lo sappiamo che la mafia compra spesso cianuro, e questa è una buona occasione di catturare anche qualche mafioso. Vedrete, con il mio pool…”

“.. di pulle”, disse Whiskers.

“…il mio pool di pulle riusciremo sicuramente a scoprire da dove cazzo viene quel cianuro, a meno che il nostro amico non se lo ricavi dai semi dell’albicocca o nelle stelle di natale a casa sua”

Mary approvò “Io ci sto, anzi so già a chi rivolgermi”

Lucinda “Tutto per aiutare Christ… voglio dire l’ispettore”

Whiskers disse in tono di sfida ai suoi nuovi rivali “E voi? Che cosa proponete?”

Robert cominciò “Secondo me è tempo perso. Non solo perché l’assassino non mi sembra così stupido da lasciare tracce mentre si procura il cianuro per vie esterne, ma anche perché anche quando trovassimo chi glielo procura, non sarà facile farlo cantare, e poi sicuramente o l’assassino manda un terzo a farselo comprare o ci va lui mascherato”

Whiskers fu stupito “Wow. Sembra quasi che te lo stai procurando tu sotto il nostro naso, usando per un attimo il Teorema spaventapasseri”

Robert rispose “Beh, per catturare un serial killer devi pensare come lui, no?”

Christian approvò “Ha ragione Robert. State intraprendendo una via molto vaga e confusionaria. No, noi invece indagheremo su tutti voi, e lo sto dicendo qui apertamente, tanto se non avete niente da nascondere non andrete certamente a casa vostra a nascondere l’attrezzatura con cui ricavate il cianuro e vi fate le pillole, no?”

Whiskers rispose “No, ma ricordati che per perquisire le case della gente ti serve il mandato. Sai, quel pezzetto di carta firmato dal procuratore…?”

“Lo sooo che cos’è un mandato, tu non ti preoccupare, me lo procurerò, a costo di farmela mettere nel culo per averlo”

Mary era stupita “Wow, quanta determinazione”

Anthony meno “È tutto un bluff, non si farà mai mettere a 90°, a meno che non sia uno spaventapasseri”

Detto questo, Christian e Robert tornarono in città per avere questo foglio.

Arrivati alla questura, c’era prima di tutto da passare l’esame della portineria.

La portinaia cominciò “Benvenuti. Prego, specificare il nome e il motivo della vostra visita, tenendo presente che nessuno fa niente per niente”

Christian rispose “Buongiorno. Siamo Christian Jackson e Robert Dickinson, dobbiamo procurarci… 4 mandati di perquisizione”

La portinaia proseguì “Che genere di mandato? Per civili, per agenti di polizia o per politici?”

Christian disse “Per agenti, ce ne servono 4 per agenti”

“Di che colore li vuole? Oggi è uscito anche il verde chiaro”

“Ma chi se ne frega, uno qualunque”

No mio caro, perché le cose cambiano se scegli il colore”

Christian disse “E me lo dia verde chiaro, allora”

“Questo vuol dire che rinuncia a perquisire la sua camera da letto”

“Che altri colori ci sono?”

“Rosso, Arancione e Giallo ocra”

“Allora arancione”

“Certo, non perquisire il bagno è una forma di rispetto”

“No, io voglio perquisire tutta la casa, si può?”

“… sicuro?”

“Sì, sicurooo!”

“Anche la biancheria intima dell’eventuale compagno o compagna?”

“Soprattutto quella”

“Aha, sporcaccione! Entri, che la denunciamo per stalking!”

“No, mi ascolti signorina, facciamo le persone serie: mi dia questi mandati di perquisizione”

Ma la ragazza mise la testa sopra le mani giunte “Anche volendo, il procuratore è momentaneamente assente, quindi dovrà ripassare”

Christian disse “Non fa niente, noi abbiamo di quella pazienza che Giobbe ce la invidia”

“Eeeeh, esagerato! In ogni caso non tornerà prima di due o tre giorni, è fuori sede”

“Puttan tour?”

“Se la metti così”

Christian disse a Robert, uscendo dopo aver salutato la signorina “Che facciamo?”

Robert rispose “E dire che eravamo vicini alla soluzione… e niente, ci tocca pensare a un altro modo per indagare su di loro, ci vorrebbe uno che sta appiccicato di sopra almeno su Mary”

Christian lo rassicurò “Su questo non ci sono problemi, mi sono affidato a mio nipote Bernard”

“Ma non è sfruttamento minorile?”

“Minchia, gli sto dando 200 Netome al giorno”

“Ah allora”, e così tornarono al monolocale ad aspettare il rapporto di Bernard, ma purtroppo mancava la vittima del lunedì.

Videro un capanello di gente davanti una villetta che consolava una signora.

Così scesero a forza dall’autobus scardinando le bussole (“ouuuu! E ùara cu me paa?”(Eeeehi! E adesso chi sborserà il denaro sufficiente per risarcirmi?), fu il commento dell’autista) e andarono a vedere le fattezze della nuova vittima di Mary.

“Com’è che il catavr’ (un vecchio evergreen) è stato ritrovato a mezzogiorno?”, già Whiskers era sul posto, e stava chiedendo alla moglie della vittima il motivo per il quale non aveva avvisato la polizia di mattina come avevano fatto tutti gli altri.

La donna rispose “E-ecco.. sniff… mio marito si alzava sempre a questo orario, ed era mia abitudine svegliarlo aprendogli le tapparelle, ed ecco che me lo ritrovo con la lingua di fuori… UAAAAAH!”, e si mise a piangere sopra il soprabito di Whiskers.

Christian controllò il corpo di Walter Di Fazio, e in effetti un uomo panzone giaceva sul letto matrimoniale con la lingua penzolante.

Robert disse “Bedda matri, non se ne può più”

Christian chiese all’uomo rilevamento “A che ora è morto, mi scusi?”

Questi gli rispose “E c’è bisogno di chiederlo? Tra le tre e le quattro di stanotte”

Christian sospirò “A questo punto interrogherò tutti quelli che stanno indagando sul caso per farmi dire dove si trovavano a quell’ora, e chi non ha un alibi salirà al primo posto della mia chart”

 

Siamo dunque a un punto di svolta nelle indagini? Che cosa farà ora Christian? Lo sapremo molto presto, temo.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


E così fu, anche se Whiskers non era tanto d’accordo.

“E picchì t’e raccuntari chi fazzu cu me muggheri a nuatte?” (E perché mai dovrei narrarti di ciò che faccio con la mia consorte durante la notte?)

Christian rispose “Devo togliermi questo dubbio, nel mentre che Anthony finisce la sua ricerca”

Whiskers “Ha cominciato oggi, avoglia di aspettare”, ed era per quello che acconsentì a farsi interrogare da Christian.

Così si sedette al tavolo dell’interrogatorio, che assomigliava un po’ a quello del CBI del telefilm The Mentalist.

Whiskers disse “Devo dire che non avevo mai provato a guardare questo posto con gli occhi dell’interrogato”

Christian lo provocò “Farà meglio ad abituarsi, allora, perché se non mi convincerà riceverà altre domande dal sovrintendente e dal procuratore, oltre che sarà esposto al pubblico ludibrio, e lo sai chi è Paula”

Whiskers annuì “Proprio stamattina al telegiornale è passato un servizio su di me e su quanti chili sto mettendo in questi giorni, interpretandolo come un menefreghismo da parte mia. Ma che ci posso fare se quando sono nervoso mangio?”

Christian rispose “Non l’ho portata qua certamente per sentire i suoi problemi di peso, ma per farmi raccontare che fa lei dalle tre alle 4 di notte. Si ricordi che se ha un alibi credibile anche solo per una notte tra quelle dove ci sono stati decessi, allora è scagionato automaticamente, se stiamo considerando tutti gli omicidi come seriali”

Whiskers lo corresse “A-a-a: hai dimenticato la parolina magica”

Christian ricordò “Ah già: qualunque cosa dirai sarà usato contro di te”

Whiskers annuì soddisfatto e cominciò “Dunque, dalle tre alle quattro del mattino io dormo. Ebbene sì, mio caro Jackson, te lo puoi fare dire da mia moglie Petulia e dal mio cane, il commissario Rex Fuffibau”

“Fuffibau? Che ca…”

“E fattelo dire dalla mia figlia piccola, che lo chiama così”

Christian finì il suo appunto e disse “Beh, può essere che soffre di sonnambulismo?”

“Non direi”

“Grazie al cazzo, chi è sonnambulo non lo sa. Mi dovrà fare avere il certificato medico dal dottore. Ok, per adesso lei è pulito, il prossimo!”, e arrivò Lucinda.

Christian disse “Ok, Lucinda. Cosa fai dalle 3 alle 4 di notte?”

Lucinda arrossì “Oooh Christian, subito dritto al sodo, come piace a me, sodo”

Christian le rispose “Ho premura, devo interrogare ancora Anthony e Mary”

Whiskers adesso si trovava dall’altra parte della stanza e sentì quest’ultima battuta dall’altoparlante, così chiese a Robert “E te, non t’interroga?”

Robert gli ricordò “Ma se stiamo giocando nella stessa squadra, che cazzo mi interroga a fare?”

Whiskers disse “Hai ragione, ma per ogni evenienza… dov’eri stanotte?”

Robert rispose tranquillo “Dormivo a casa della sorella di Christian, con due bambini e il marito. Se avessi fatto casino con la porta sarei stato sentito, Brenda ha il sonno leggerissimo”

Whiskers si stizzì “Cazzo, sei pulito. E anche Jackson, che non avrebbe mai ucciso la signora Corinne, per come l’ha difesa il giorno del suo funerale”, e tornarono a guardare dentro la stanza, dove Lucinda si trovava sopra al tavolo per cercare di baciare il suo interlocutore nella lingua.

Christian disse “Eee bastaa, sei pulita, vai ora”

Lucinda disse “Grazie amore mio, che non sospetti di me”, ed entrò Anthony, il quale esordì senza mezzi termini “Ti rendi conto che stai togliendo tempo al mio pool di pulle?”

Christian non rispose “Dove si trovava lei all’ora dei decessi?”

Anthony rispose “Dove dovrei essere? A letto, e ti assicuro che lo scopriresti se esco fuori la notte perché sotto casa mia c’è una gioielleria con la telecamera a circuito chiuso messa fuori, quindi ti basterebbe controllare la data e l’ora desiderata e controllare che non passo di là, perché altrimenti mi vedrebbe”

Christian sogghignò “Un po’ traballante. E come faccio a sapere io se lei non abbia manomesso la telecamera oppure abbia rubato le videocassette con le date in questione?”

Anthony rispose tranquillo “E qui ti volevo. Sono disposto anche ad aprire la mia casa per fartela perquisire anche senza mandato, così controlli. Più di così…”

Christian incalzò “Sei molto sicuro di te… io ti potrei dire che nascondi le videocassette in un altro luogo, quindi per ora sei sospettato. Ora tocca al primo indiziato! Mary!”

Mary disse “Non capisco perché ce l’hai con noi donne”

“EH? Ma se ho appena inserito l’ispettore tra gli indagati e ho scagionato Lucinda?”

“Ma se Lucinda te la sbatte in faccia e sanno tutti che tu odi sia l’ispettore che il commissario…”

Christian fece spallucce “Vedila come vuoi. Intanto mostrami il tuo alibi”

Mary disse “Lo sai bene che abito nella grande città, e che a quell’ora i bus non passano facilmente”

Christian le rispose “Beh, ma potresti sempre prendere la tua macchina”

“… che in questo momento è dallo sfasciacarrozze, quindi non mi sono imputabili gli ultimi omicidi, forse forse solo il primo, visto che vivo da sola e il mio cane non è un testimone”

Christian si ritrovò incastrato “Bene, per inchiodarti allora dovrò per forza perquisire la tua casa. Bene, per adesso ho finito, ma sappiate che vi terrò d’occhio tutti, puliti o non puliti, come uno spaventapasseri con le cornacchie”

Whiskers si illuminò “Allora lo ammette! Hai fatto outing, che bello!”

Anthony gli disse “Beh, sapeva che tanto lo avremmo incastrato. Buon per lui che ha confessato subito”

Robert scosse la testa mentre i due ballavano la solita tarantella, poi si fece raggiungere da Christian per uscire a riflettere, come facevano spesso in quel periodo.

Ma prima di uscire, trovarono un capanello di giornalisti capeggiato da Paula.

Questa per poco non rompeva qualche dente per come metteva il microfono sotto al naso “Qualche dichiarazione? Whiskers si dimetterà, nonostante le parole vuote di fiducia da parte di Donington?”

Ma Christian e Robert fecero i sostenuti e non proferirono parola, nonostante le domande si fecero più incalzanti “Avete almeno un’idea? Un sospetto? State progettando un capro espiatorio? Una dichiarazioneee!”, e per poco un camion non la metteva sotto, perciò desistette e tornarono tutti al cespuglio finto per appostarsi accanto la centrale.

Senza saperlo, i due investigatori passarono davanti l’abitazione del dottor Stein, il quale questa sua riottosità nel rilasciare una dichiarazione non lo rendeva limpidissimo, ma quando videro un uomo saltellante di gioia per essere guarito, si resero conto che era davvero un grand’uomo.

Christian non resistette a fargli una domanda “Di cosa eri malato?”

“Tumore al pancreas, e Stein mi ha guarito miracolosamente. Lui dice che è solo la mia forza di volontà, ma io so che è la sua mano santa a guidarlo! Viva il Dottore!”, e gli altri passanti urlarono “VIVA IL DOTTORE!”

Robert commentò “Beh, cosa c’è da essere felici con un assassino in circolazione… io dico che l’assassino è lui. Prescrive le pillole al cianuro e poi via via che le persone se le prendono muoiono, senza che lui si sposti da casa sua”

Christian si allarmò “In effetti… dato che non vuole rilasciare dichiarazioni, questo rafforza la tua tesi e scagionerebbe Anthony e Mary in un colpo solo. È giunto il momento della chiacchierata con Stein”, così si avviarono verso la sua segretaria e Christian disse senza mezzi termini “Desidero un appuntamento col dottor Stein”, aveva deciso di giocare al suo stesso modo.

La segretaria controllò l’agendina “Mmm… mercoledì alle 9 e mezza. D’accordo?”

Christian sorrise “È perfetto. Grazie e arrivederci”

Robert disse “Dovrà sputare tutto, questo bastardo”

“Puoi contarci, con o senza mandato lo costringerò a dire tutto quello che sa, anche a costo di minacciarlo con le sue stesse pillole”.

e così il mercoledì divenne il punto cruciale del caso, ma c’era prima martedì da affrontare, il che voleva dire secondo giorno di ricerche per il pool di Anthony.

Robert chiese all’amico “Secondo te, quando finirà la farsa del pool?”

Christian trattenne una risata “Non prima di una settimana. Facciamo prima noi a parlare con Stein che loro a concludere le ricerche, dovrò dire a Barbara di collaborare…”

 Robert si incuriosì “Barbara? Non sarà mica la ragazza del quartiere malfamato dell’altra volta? Come mai la conosci?”

Christian dovette ammettere “Ebbene sì, amico mio: una volta ero uno di loro, mio fratello con tutte le sue idee hippy mi ha trascinato in una storia di sangue e droga che ha coinvolto tutta la cooperativa di quella via, e alla fine ci è morto. Ed è per questo che sono entrato in polizia: voglio scoprire chi l’ha eliminato di fatto, perché so che sono stati i mafiosi”

Robert si immerse nei suoi pensieri “Già. Beh, ma adesso la priorità è Stein, sarebbe stato meglio impedirgli di fare altre vittime, perché sicuramente domani ce ne sarà un’altra”

Christian fece spallucce ancora una volta “Pazienza, Robert: il gioco vale la candela”

Candele che dovette usare anche nel monolocale (Robert si propose di custodire i dati sul caso a casa di Brenda, dove c’erano più occhi) perché Ester gli aveva tagliato la luce. Il giorno dello sfratto si avvicinava, confermato anche dal perenne odore di sperma sulle lenzuola, lasciato dai negroni che via via occupavano la casa.

Prima di addormentarsi, Christian però passò in rassegna un’ultima volta tutte le vittima, a cominciare da Allyson Barca; e giunse a una conclusione: tutti i cognomi avevano origini straniere.

“Non sarà mica xenofobo?”, e tornò a dormire, col suo sogno infestato dal killer con la faccia da Hitler che uccideva gente che aveva origini straniere, poi Robert diceva “È giunta al tua ora, Stein!”, e lo uccideva con un coltellazzo.

Il giorno dopo la prima cosa che vide era Ester, che gli disse beffarda “Meno 2, caro. Ti ho già fatto le valigie, visto che tu non hai intenzione”, e gli mostrò una valigia con i vestiti che uscivano di fuori.

Christian disse “Vaffanculo, Ester. Mi sembrava strano che ti preoccupassi per tua nonna”

“il fatto che io mi preoccupi per la mia nonnina non mi impedisce di romperti le scatole”

“Ah davvero?”, e si vestì per andare a prendere Robert, il quale a sua volta faceva uscire i dati sul caso, custoditi dentro una valigia blindata presa in prestito dalla banca dove lavorava Brenda prima di essere buttata fuori perché stava cercando di pulire il direttore mentre era in riunione, visto che era macchiato. Ma la cosa al direttore non era piaciuta (non era una macchia comune…) e la buttò fuori, tirandole la suddetta valigia in faccia.

Per questo dico che a volte troppo zelo fa male.

Robert disse “Salve, Christian”

Christian “Spero che tu ci abbia dato almeno un’occhiata prima di chiuderlo, tanto per scoprire qualcosa”

Robert scosse la testa “Lo sai anche tu che non se ne ricava un ragno dal buco, e poi per come sono state scritte faccio prima a capire che l’autore è un pazzo complessato piuttosto di trovare un indizio del nostro uomo”

Christian, che ricordava bene quanto tempo aveva perso lui nell’analizzare manco metà di quei documenti, annuì convinto “Hai ragione”

Nel mentre che andavano al commissariato per informargli che avrebbero interrogato il dottor Stein, furono travolti dallo stesso che stava dicendo “Stavolta se l’è presa con i gay, che bastardo!”

Così ancora una volta arrivarono al luogo del delitto, ed era la vittima numero 9.

“Sebastian Palacy, 34 anni, omosessuale. Trovato morto dal suo compagno questa mattina presto, perché gli doveva mettere la vaselina, vero?”

Quelli rispose “Oooh sì, ma che bel maschione”

Anthony lo tranquillizzò “Tranquillo, non attacca con me, chiaro?”

“Aaaah, essere respinti è così eccitante”

“… devo dire che stavolta il killer aveva ragione”

Whiskers annuì “Ma non ci impedisce di fare il nostro lavoro, e constatare che anche stavolta c’è l’immancabile bicchiere mezzo vuoto. Ma se ormai l’abbiamo capito che non si tratta di suicidi, perché metterlo ancora?”

Robert disse “Si vede che è un poco stolito, oppure vuole convincerci che si trattano di suicidi”

Whiskers lo escluse categoricamente “È impossibile, 9 suicidi tutti uguali. Significherebbe che tutti si procurano il cianuro e all’ispettore Robertson sfugge”

Anthony disse “E a me non può sfuggire, ho creato il pool apposta”

Robert disse “Ma consideriamo i fatti: noi abbiamo sempre dato per scontato che il bicchiere sia solo uno specchietto per le allodole, ma se invece la nuova moda suicida sia quella di prendere delle pillole al cianuro? Spiegherebbe i due giorni di pausa tra il giorno della cattura di quel Perez e il giorno del processo”

Ma Whiskers rispose “Allora dovremmo concentrarci su chi vende questo cianuro, per incolparlo di omicidio colposo”

Robert annuì “E per questo dico che la posizione del dottor Stein si aggrava. Bisogna parlare con lui subito”

Christian pensò “Mmmm… chissà perché ha premura di parlare col dottor Stein… forse per ridurre le vittime al minimo? Probabile. Forse perché il colpevole è lui e vuole chiudere il caso facendo credere che in realtà sia Stein incastrandolo con false accuse?... Aaaah, seghe mentali inutili. Non posso sospettare di Robert, mi deve la vita”, e così andarono tutti da Stein a sirene spiegate, nonostante la breve distanza tra l’abitazione del gay (“Tornate a trovarci!”) e quella di Stein.

Whiskers usò tutta la sua tracotanza “Fammi entrare, donna. Sono il commissario di questa città, ed è ora che Stein canti”

La segretaria disse “È difficile che canti, fa il dottore”

“Non fare finta di non avere capito”

“Il dottore riceve solo per appuntamento”

“Ah no? Nemmeno se ho un mandato di cattura?”, e lo schiaffò sul tavolino, già controfirmato.

Christian si stupì “Come ha fatto ad ottenerlo?”

Anthony gli spiegò “Whiskers tiene sempre delle fotocopie di questi documenti di sopra, per ogni evenienza, perché altrimenti fare di nuovo tutta quella trafila… a parte che il procuratore non c’è mai”

Allora la segretaria si trovò a chiamare Stein dall’ambulatorio, ed ecco che venne, con la sua pelata e il camice bianco immacolato.

Stein disse “Commissario Whiskers! So rende conto che sta sottraendo tempo alla salute di un mio paziente, vero?”

Whiskers non si fece intimorire “Venga con noi, voglio farle alcune domande. Intanto è in stato di fermo”

“Ma…”

“il paziente può aspettare”, disse Whiskers.

E così Stein si ritrovò a essere bersagliato di domande dal detective Robert, il quale aveva supplicato il commissario di condurre lui l’interrogatorio al prezzo di una fornitura per un anno di ciambelle.

La prima domanda fu “Come riesce a ottenere il cianuro? Le conviene dire la verità”

Stein disse “Quale cianuro? Io non capisco… non somministrerei mai il cianuro ai miei pazienti, è vero che lo uso, ma per altri trattamenti”

Robert rise “Sì, come no…”

E fu così che Christian volle togliersi il tarlo del dubbio, con uno stratagemma.


IUl prossimoi sarà l'ultimo capitolo! Nel frattempo vi lascio con la voglia di chiamare il vostro cane Fuffibau!

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Christian compose il numero di sua sorella Brenda, mentre Robert invece di fare domande pertinenti stava perlopiù mettendo paura a Stein.

Brenda rispose in mezzo al casino “Pronto?”

“Brenda, sono io”

“Ah, Chris. Come vanno le indagini?”

“Forse ci siamo. Ho bisogno che tu chiami Robert e gli dici che sei stata guarita dal dottor Stein, che ho bisogno di vedere confermata una cosa”

Brenda disse “SILEEENZIO! Va bene, Chris, sono contenta che posso collaborare alle indagini, Robert non mi ha lasciato nemmeno toccare i documenti”

“Beh, è ovvio, non ci si può fidare di nessuno”

“Tamara, togli quel dinosauro dal culo di tuo fratello! Va bene, Chris, ora lo chiamo”

“Sì, per favore”

Dovette aspettare qualche minuto e Robert, mentre stava dicendo “Non ti credo, sai? Secondo me, tu ci nascondi qualcosa, non hai nemmeno un alib… uh? Pronto, Brenda?”

Brenda disse “Finalmente sono guarita”

“Ma che stai dicendo? Eri forse malata?”

“Sì, al ginocchio, di quando Bernard mi ha spinto e sono sbattuta male contro lo spigolo del muro”

“Aaaah sì, che ti ho portato al pronto soccorso! Beh, e sei guarita?”

“Proprio così! E posso ringraziare solo il dottor Stein per questo”

Robert rimase impassibile “Ho capito. Beh, adesso sto lavorando, quindi ci sentiamo magari più tardi”

“Ciaooo!”, e chiuse.

Poi Robert si rivolse a Stein “La tua posizione si aggrava di minuto in minuto, sai?”

Stein disse “Ma non mi sembra che tu mi abbai fatto domande sugli omicidi, abbiamo parlato solo di cianuro”

Robert ridacchiò “Sei fortunato. Adesso ho un impegno, però mi piacerebbe riprendere la chiacchierata domani. Ho finito, commissario”

Whiskers chiese “Sei sicuro? Eri sembrato così deciso di finire oggi”

Robert lo tranquillizzò “Lo so, purtroppo mi ha chiamato Brenda e quindi devo vedere che ha”

Whiskers disse “Comprendo. Attento a non diventare il cognato di uno spaventapasseri”

Robert scoppiò in una risata forzata e uscì dal commissariato.

Christian disse ai presenti “Forse ho scoperto chi è il colpevole, e ho un piano per catturarlo”

Anthony lo minacciò “Bada a te”

Christian gli disse “Stavolta sono sicuro... al 90%. Fatevi trovare al mio monolocale stanotte entro le tre, se vedete Ester con negroni siete pregati di sbatterli fuori”

Whiskers chiese “Sei sicuro che Robert non si arrabbierà se la trattiamo male?”

Christian liquidò l’obiezione “Aaah cazzate. Adesso devo controllare una cosa”, e, uscito anche lui, chiese a Stein il nome dell’uomo che soffriva di tumore al pancreas.

“Facile! Nathan Palacy, sta proprio qui dietro!”

“Grazie tante. Liberatelo, su, è innocente”

Whiskers disse “E l’interrogatorio di Robert?”

Christian guardò il commissario “Chi è il capo fra io e Robert?”

Whiskers dovette riconoscere l’autorità di Jackson su Robert e rilasciò il dottore, tanto lui non aveva elementi per cui trattenerlo, visto che deteneva cianuro legalmente.

Poi andò da Nathan Palacy e vide che stava piangendo quando aprì.

Così chiese “Ma come? Non eri guarito?”

Nathan disse “Beh, è vero, ma mio cugino è morto proprio stamattina! Quel bastardo di Stein non è riuscito a curarlo e gli ha dato la medicina sbagliata! Io manco sapevo che era malato, so soltanto che Stein è un malato corrotto”

Jackson sbiancò e disse “… Bene. Purtroppo mi ha dato una grossa mano a risolvere il caso”

Nathan riemerse dal suo fazzoletto “Perché purtroppo?”

Christian fece “Eeeeh…”, e ormai dovresti averlo capito pure tu chi è il colpevole. Il fatto era che Robert stava uccidendo, e proprio sotto al suo naso. Infatti, se fosse rimasto impassibile alla telefonata di Brenda, sarebbero caduti i suoi sospetti.

Così tutto era pronto e stranamente sgombro di poster, al monolocale di Christian.

Christian disse al nulla “Bé, buonanotte”

Whiskers disse dal suo angolino “Sei un pazzo, che parli da solo?”

Lucinda disse “Non dica pazzo al mio amore”

Mary “No, è un pazzo invece, perché se la fa con i spaventapasseri”

Christian rispose “Grazie, commissario”, e riposò.

Alle tre e mezza, un’ombra entrò dalla porta di servizio grazie a una forcina, si avvicinò a Christian apparentemente allupìato e disse “Addio, Christian. Mi dispiace dover coinvolgere anche te, ma spero che capirai. Buona notte.”, e avvicinò la pillola alle labbra, e al momento del tocco Christian si svegliò e gli urlò “TI DICHIARO IN ARRESTO, ROBERT DICKINSON!”

Robert cadde a terra dalla sorpresa, e vide Anthony, Whiskers, Lucinda e Mary sbucare da tutte le parti con la pistola puntata.

“Ma c-che succede? Che ci f-fate tutti qui?”

Lo sguardo di Christian era un incrocio tra piacere e rabbia “Mio caro Robert, stanotte ho capito chi è l’assassino delle pillole”

Robert comprese “E c-cioè… io? Ma mi conosci?”

Christian prese la capsula che stava per entrare nella bocca del detective e gliela mostrò “E questa come la spieghi?”

Robert sbiancò.

Anthony disse “Ti conviene confessare. Lo sai che Betsy (la sua pistola) vuole cantare”

Whiskers disse “È stato il tuo accanimento contro Stein che ti ha fatto attummuliare”

Robert sospirò e disse “È vero. Sì, sono io il killer delle pillole, che ha ucciso tutte quelle persone e che ho cercato fino all’ultimo di farvi sviare. Ma dovete capirmi: mia madre… mia madre è morta per colpa di quel bastardo, e dovevo fargliela pagare! Volevo che tutti i parenti dei pazienti invece guariti dovevano provare quello che provavo io e screditarlo, per avere la mia vendetta! Chissà, magari si sarebbe suicidato”

Ma Christian lo fece sbattere davanti la realtà “Ma non avevi capito che c’era gente che aveva capito il tuo piano, tipo io”

Robert lo guardò divertito “Tu… buffo, no? Tu che non hai mai risolto un caso da solo, mi incastri. Tu che sei solo uno spaventapasseri non mi rappresentavi un pericolo. E forse adesso Stein si troverebbe dietro le sbarre, se non mi avessi teso quella trappola di Brenda”

Christian gli disse “Avresti dovuto capirlo che Brenda non guarirà mai da quella gamba, perché non si cura”

Robert disse “Già”, e le manette scattarono per lui.

E così tutto si risolse: il mattino seguente Robert venne messo al pubblico ludibrio durante un secondo processo per direttissima.

“La Corte riconosce l’imputato…

,…

“Ouuuuu! U me paninu!”

“È che volevo creare un po’ si suspence!”

“Ma che cazzo vuol dire?”

“E va bene: COLPEVOLE! Che possa marcire a vita nelle segreteee!”

I secondini portarono Robert nelle segret… ehm, nelle carceri della grande città, laddove tradizionalmente dovevi stare attento se ti cadevano le saponette delle docce comuni.

Paula si congratulò col commissario “Commissario, non abbiamo mai dubitato che…”

Whiskers la mandò affanculo, giustamente, e andò direttamente a sorbirsi la lode del sovrintendente Donington.

“Devo riconoscere che mi sono sbagliato sul suo conto, Whiskers”

“Grazie, signore, ma il merito è di Christian Jackson, signore”

“Ah, non è più uno spaventapasseri?”

“Aaha, no signore”

“Bene! È Così che vi voglio: collaborativi. Perché la vita nella grande città sarà dura”

“COSA? Vuol dire…”

“Sì. Devo essere pazzo, ma sì. La reintegro come commissario alla metropoli”

Whiskers naturalmente festeggiò tutta la notte con Anthony, Christian e la sua squadra, risparmiandovi cosa successe esattamente.

Qualche giorno dopo, Brenda ottenne il divorzio da quell’assente di Lucius e si fece una nuova vita con il gemello di Gilbert, il quale adesso fu costretto a concedere il monolocale a Christian, con grande scorno di Ester.

“Uffaaaa, papi! Mi avevi promesso che…”

“Eh, cosa vuoi che ti dica: alle donne non puoi mai dire di no, ma a tua figlia sì. Perciò tanto per cominciare, niente più paghetta. Hai fatto cose orribili a mio cognato, lo capisci?”

Ester gridò vendetta per un po’, ma alla fine capì che dovette cedere quando venne impalata a testa in giù da Bernard e Tamara.

In quanto a Christian, beh, per un po’ si concesse una vacanza assieme a Lucinda alle Bahamas, poi la invitò nel suo monolocale per un provino.

E come al solito le mie storie finiscono con l’happy ending: non allarmatevi se questo capitolo è un po’ più corto degli altri, anche perché se mi fossi perso in chiacchiere su quanto accadde da quel giorno in poi al povero Robert, il quale è stato sconfitto soprattutto dalla sua cecità, non finirei più questo romanzo.

Beh, buonanotte, e non accettare caramelle dagli sconosciuti…

 

The End! Adesso la parola a voi! Smontatemi il finale!

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