The story of a big dream

di NikiSixx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** gli inizi ***
Capitolo 2: *** la partenza ***
Capitolo 3: *** la fantastica scoperta ***
Capitolo 4: *** l'arrivo e una sorpresa ***
Capitolo 5: *** nuove conoscenze ***



Capitolo 1
*** gli inizi ***


Salve sono Nicole , una ragazza 18enne, che vive a Roma per motivi di lavoro. Svolgo la professione di tour operetor, cioè organizzo viaggi e pacchetti turistici, per agenzie di viaggio molto importanti in Italia.
“Drinnn!” la sveglia come tutti i giorni si fece sentire , la presi e la spensi, mi alzai pian pianino e andai a fare colazione , mi preparai  e alle otto mi trovai in ufficio.  Mi sedetti nella mia cara poltroncina e accesi il pc e controllai le e-mail, che le varie agenzie mi avevano mandato,ne trovai veramente poche, essendo maggio, le aspettative di richiesta di pacchetti turistici sarebbe stata molto più alta di quella che mi ero ritrovata io in quel esatto momento !
Il telefono del mio ufficio suonò , risposi con la voce più gentile che riuscii a usare:
-Buongiorno parLa con Nicole , posso esserLe d’aiuto?!-
-Buongiorno Nicole, sono il tuo capo , volevo chiederti se potevi venire nel mio ufficio
- capo, un attimo e sono da Lei- dissi con un po’ di agitazione nella voce.
Mi alzai dalla mia cara poltrona, e mi diressi verso l’ufficio del mio titolare, mentre passavo, mi accorsi che molti miei colleghi mi guardavano sorridendo, io non mi trattenni e sorrisi a mia volta.
Attraversai il corridoio e aprii la porta che separava l’ufficio del mio capo al resto, varcai l’uscio e il capo si alzò e mi tese la mano che io strinsi e mi disse:
-Buongiorno signorina si accomodi pure- disse con tono garbato.
-Buongiorno  Bruno , Le serve qualcosa?- dissi accomodandomi nella poltrona in pelle , che si piegò sotto il mio peso.
-No, volevo parlarLe- disse lui con una punta di soddisfazione nel tono della sua voce.
-Mi dica pure- risposi io pronta.
-Bene , allora Lei lavora da poco tempo in questo posto,ma Lei mi ha dato parecchie soddisfazioni, più di qualche impiegato che è qua da anni- fece una pausa , per poi riprendere –volevo premiarLa per il lavoro da Lei svolto….- disse.
-Ma Bruno non deve , a me piace lavorare qua, non occorre nessun premio- dissi con un sorriso.
-Signorina mi lasci finire di parlare-
Io imbarazzata gli risposi
-Sì mi scusi!-  
Lui riprese a parlare , dopo che io lo avevo stupidamente interrotto:
-Si figuri, comunque stavo dicendo , il premio consiste nell’andare in America , per lavoro, ma anche per vacanza, e trovare posti fantastici per vacanze da offrire ai nostri clienti!-
Io elettrizzata all’idea di andare in America , risposi:- non si preoccupi, farò il possibile! Il mio lavoro non La deluderà!-
Devo confessare che l’America è il mio più grande sogno , e il capo sapeva che io volevo andarci, quindi lo aveva fatto a proposito…che bel regalo!!!
Mi alzai dalla poltrona , abbracciai Bruno che sorrise compiaciuto e dissi:
-Grazie della Sua fiducia !-
-Mi  fido di Lei, so che mi porterò  un ottimo lavoro- disse con  un sorriso.. sorrisi di rimando e mi avviai verso il mio ufficio per riprendere il mio lavoro che avevo lasciato in sospeso.
Arrivò mezzogiorno , e mi diressi al solito bar accanto alla agenzia e ordinai qualcosa da mangiare, pranzai e tornai di corsa in ufficio.  Trovai ad aspettarmi nel mio ufficio il capo , che si accomodò nella mia poltrona e cominciò a parlare:
-Ho trovato il posto dove devi andare, il viaggio è tutto pagato alloggerai in una casa in affitto a Los Angeles, alloggerai là per tre mesi , e ogni settimana avrai una donna che ti verrà a fare le pulizie -
Io sorrisi e risposi- non  mi serve la donna delle pulizie, mi arrangerò io!-
Lui se ne andò e io rimasi in ufficio fino alle sette, spesi le  luci e mi diressi verso l’uscita…
-Nicole, aspetta!- mmm…che scatole, lo so che fino adesso sembravo tanto tranquilla, ma ormai è la decima volta che il capo mi fa visita, e sinceramente mi piace  stare per conto mio.
-buonasera – risposi con un sorriso , che sembrava forzato anche a me…
-partirà lunedì prossimo , il volo è alle undici, verrà a prenderLa il mio autista alle nove…si faccia trovare sotto casa-
-D’accordo,  grazie di tutto , ci vediamo domani- risposi e mi avviai verso casa.
Arrivata a casa, decisi che siccome non avevo voglia di mettermi a  cucinare , chiamai un Pizza Express e ordinai una pizza margherita…suonarono , andai ad aprire, pagai la pizza e mi distesi  sul divano e accesi  la tv , in perfetto stile americano…insomma  dovrò cominciare a pensare e a fare americano , visto che tra una settimana a quest’ora io sarò nella famosa “Città degli Angeli”.

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Capitolo 2
*** la partenza ***


Presi sonno , mi svegliai quando un caldo raggio di sole,che filtrava tra le tapparelle, mi sfiorò la pelle del viso, controllai l’ora e vidi che erano già le sei , mi alzai con un mal di testa pazzesco , ma decisi di ignorarlo e mi preparai per andare al lavoro, misi in borsa una tachipirina, in caso il mal di testa non passasse. Arrivai in ufficio e accesi il computer , trovai delle mail ,e mi misi subito al lavoro, feci un cambio di routine e misi un po’ di musica di sottofondo, misi “Rocket Queen “ dei mitici Guns’n’Roses, canticchiavo e ballavo come una scatenata e intanto svolgevo il mio lavoro, alle sette tornai a casa e mi feci una fantastica pasta alla carbonara, e intanto pensavo che mancavano solo 6 giorni e poi sarei partita…non ci credo !!! Arrivarono le nove e decisi di uscire un po’ con Giusy una delle mie amiche più care..mi vestii con una camicetta bianca e una gonna nera e dei tacchi neri a spillo… Giusy arrivò e mi fece salire nella sua macchina…e io mi misi subito a cantare a squarciagola la canzone che era trasmessa alla radio: “you shook me all night loooong!!!” e intanto ridevo come una matta .. Giusy che mi guardava come se fossi un alieno , e sorride nel vedermi così… -scusa , scusa , sono troppo felice…- Lei fa un’espressione interrogativa e mi chiede: -come mai?- -vado in America la prossima settimanaaaaaaa!!!- -cosa!!???- -siiii, a Los Angeles!! Sai cosa significa Los Angeles???- Dico io tutto eccitata…lei di rimando , sembra più felice di me: -Guns’n’Roses!!!!!- -Siii!!! Giusy!! Ti immagini se li incontro??? Anche se le probabilità sono basse, c’è sempre una probabilità di poterli vedere!!- -metti che gli incontri, cosa fai??- mi dice con sorriso malizioso -Ovvio , gli salto addosso- dico io scherzando. Bè ridendo e scherzando, arrivano le undici, e decido di andare a casa, mi butto a letto e mi addormento , facendomi seghe mentali su Los Angeles..si sono un po’ fissata. “Drinnnn!” cavolo di sveglia….la buttai letteralmente sul muro(vedete come si trattano bene le cose), e mi alzai , ero super felice (mancavano 5 giorni), andai a lavarmi , feci colazione e andai al lavoro…la giornata passò velocemente e il lavoro da fare era poco, decisi che attivata a casa di cominciare a preparare la valigia , così avevo un lavoro in meno da svolgere . Arrivai a casa , preparai la cena , pulii la casa e cominciai a mettere a posto l’armadio e a mettere in ordine i vari capi nella valigia, dopo tutto questo , decisi di andare a dormire (erano le dieci e mezza). I giorni passarono e arrivò domenica sera..ancora poche ore e sarei salita nell’aereo dei miei sogni, e che da bambina sognavo di prendere …decisi di andare a letto presto e di mettere la sveglia per le sette…andai a letto che erano le nove , mi addormentai dopo 10 minuti…”notteeee!!” “Drinnnnn!!!” la sveglia suonò erano le sette in punto, mi alzai , feci colazione e mi preparai con la musica , che pensavo buttasse giù i muri, da quanto era alta…per fortuna non era un appartamento …”bit bit”un clacson, suonò e andai a vedere alla finestra , era l’autista feci segno che stavo arrivando, presi la valigia e mi chiusi la porta alle spalle, e salii in macchina…mmm canzone che conosco : “TNT , I’m a Dynamite…! “ AC/DC…cominciai a canticchiarla e l’autista mi guardò stupito: -ti piacciono gli AC/DC ?- -e non solo- risposi soddisfatta dei miei gusti musicali -cosa ascolti ?- E io feci l’elenco e terminai con un urlo dicendo – e i mitici Guns’n’Roses- E lui spalancò gli occhi: -wow , rocker al massimo , vedo- Disse in tanto che trafficava con la radio…partì una canzone che diceva”she’s got a smile and since to me…” era la mia canzone preferita, Sweet child o’ Mine…diooo…stimo questo autista… -è la mia canzone preferita…-dissi -sul serio?? Anche la mia..- disse sorpreso , più di prima. Fui felice che per tutto il viaggio, la musica che mi accompagnava era in mio stile, il rock…arrivai al parcheggio , scesi dalla macchina , ringraziai e salutai l’autista e mi diressi verso l’entrata. Le porte scorrevoli dell’aeroporto si aprirono e attraversai con impazienza l’entrata , una ventata fredda del condizionatore, mi colpì, un po’ di fresco almeno qua…e andai verso il jet privato dell’azienda che mi avrebbe portato nella città dei miei sogni. Mi sedetti nella poltroncina , era comoda , in pelle , si avvicinò una ragazza , giovane mi chiese: -desidera qualcosa? Siamo lieti di darle tutto quello che abbiamo da offrirle-disse sorridendo, gentile.. -sì grazie , un thè freddo alla pesca, per piacere- -le lo porto subito- rispose lei Dopo due minuti il thè alla pesca mi fu servito,lo sorseggiai con calma… -stiamo decollando, allacciatevi – disse una voce che proveniva dalla cabina di comando…che voce …aveva anche un accento americano..mm che belli gli stranieri, con i loro accenti , mi fanno impazzire, soprattutto gli americani. Non ci feci molto caso, penso inserirono il pilota automatico , perché il pilota dell’aero, mi venne a far visita…

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Capitolo 3
*** la fantastica scoperta ***


-buongiorno signorina, spero lei faccia buon viaggio, in nostra compagnia- disse lui. -grazie mille per la cortesia – risposi io gentile Il mio cellulare squillò e partì Rocket Queen , e dissi: -scusi, rispondo un attimo e dopo sono da lei- Risposi era Giusy: -hey ciao Giusy , come stai?- -Bene sei già in aereo?-chiese lei -sì sì, c’è il pilota , che penso sia americano- dissi io con fare malizioso. -uuu..sul serio??- rise lei -eeeh sii- risi anche io -bene , allora ti auguro un buon viaggio con il tuo pilota americano- disse lei -grazie, tu passa una buona giornata invece- dissi ridendo ancora più forte. E ci salutammo, mi girai per tornare al mio posto e mi ritrovai dietro il pilota, arrossii violentemente, perché avevo parlato di lui e magari mi aveva sentito. -E quindi ti piacciono gli americani – disse lui avvicinandosi pericolosamente… Riuscii a vedere i suoi occhi verdi che prima si nascondevano sotto la visiera del cappello , erano…erano , erano WOW . No davvero fantastici, occhi verdi fantastici. -eh gia –risposi io imbarazzata -bene ,bene – rispose lui malizioso, e se ne andò … Io andai a sedermi sul mio posticino e chiesi alla ragazza di prima: -potrei un panino , per piacere?- -certo, tra un minuto è pronto- rispose lei -fai pure con calma-risposi io di rimando Lei si allontanò…e chi si fece vedere? Quel bel fusto dell’americano…molto ma molto bello quel pilota . Lo guardai attraversare la porta della cabina e camminava verso di me, aveva lunghi capelli rossi…ma…aspetta , occhi verdi , capelli rossi ,alto , magro , aveva dei lineamenti molto famigliari…porca paletta ma era Axl!!! Noooo, non ci credooo ,Axl che mi fa da pilota, oddio troppo sexy. Facciamo una prova, ora mi metto a cantare e a suonare Sweet Child O’Mine , voglio vedere la sua reazione. Ah non vi avevo detto che suonavo la chitarra, sia classica che elettrica… -scusi signor pilota, ci sarebbe una presa?- e si mi ero portata via la chitarra elettrica con l’amplificatore. -sì è là, alla sua sinistra- rispose lui. Tirai fuori l’amplificatore e la chitarra elettrica e cominciai ad accordarla con l’accordatore, lui mi guardava sorpreso…cominciai a fare il primo assolo di Sweet Child O’Mine e cominciai a cantarla … Lui si avvicinò a me e di seguitò iniziò a cantare anche lui, wow stavo cantando con Axl… -Cavolo , ma tu sei Axl!!!-dissi io -eh si, in persona- disse lui facendo l’occhiolino.. -l’avevo capito prima quando stavi venendo verso di me- risposi io . -ah si?? Sei una mia fan?- -si,ma anche dei Guns in generale, diciamo che è la mia band preferita- -d’avvero?? Fantastico...- disse lui soddisfatto. Intanto la canzone che suonavo stava continuando, e arrivai al terzo assolo (il mio preferito), e mi impegnai al massimo, per rendere omaggio al Dio della chitarra , Slash…: -wow, sei proprio brava – disse lui Arrossii e risposi: -grazie – e gli feci l’occhiolino…era un sogno, parlare con Axl , ci fantasticavo da piccola, e adesso eccomi qua a parlare con lui , in persona. Sì allontanò fischiettando… -Axl,aspetta!!- dissi io Si voltò con un sorrisetto beffardo , che mi tolse il fiato… -che c’è honey- disse lui -vuoi cantare con me ?- -ok, baby - affermò lui. -cosa vuoi cantare ?- riferisco io -mmm..Patience, la sai suonare? – -si madonna!!- Accordai la chitarra e cominciai a fischiettare seguita da lui…mmmm voce fantastica…così finì la canzone , ci salutammo e io andai a farmi una dormita. L’indomani, mi svegliai... Bene eccoci già al terzo capitolo in una giornata, ringrazio immensamente Valentina_Rose che è stata la prima che ha recensito il precendente capitolo...però continuo a ringraziare anche la gente che legge:) a presto Niki97

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Capitolo 4
*** l'arrivo e una sorpresa ***


L’indomani, mi svegliai , feci colazione e tornai a sedermi nel posto di ieri…arrivò Axl , e si sedette di fronte a me: -allora baby, che fai tutta sola a Los Angeles?- disse lui , guardandomi con quei suoi occhi magnetici, non riuscivo a non perdermi in quelle perle di smeraldo. -sono qui per lavoro- rispondo -che lavoro svolgi?- -tour operetor- -cosa???- disse lui -ah ah ah, tour operetor, in pratica , faccio pacchetti turistici per agenzie di viaggio- -aah fico…- -sì è molto bello, poiché viaggi molto e a me piace viaggiare- -soprattutto , se hai un fusto del genere per pilota- dice lui scherzando -ahahaha , appunto, come farei senza ?- -non lo so honey – E io e lui ci unimmo in una risata, che mi fece uno strano effetto ….tipo un calore al cuore , però non penso mi piacesse , cioè non mi sembrava il caso di innamorarmi del cantante dei Guns’n’Roses . Dopo ben 12 ore e mezzo di viaggio, atterrammo all’aeroporto di Los Angeles… -ciao Axl- salutai il mio idolo -ciao-disse lui Mi abbracciò: -ci vedremo ancora?- -certo Honey- disse lui -quando?- risposi io -domani…vuoi?- -certo, dove, quando?- -dammi il tuo indirizzo , che ti vengo a prendere io domani sera alle 20.00, ci saranno anche gli altri della band , così gli conosci!!- disse ammiccando. Gli diedi il mio indirizzo e ci salutammo, con la promessa che domani ci saremmo visti . Presi il Taxi e mi avviai a casa, con l’entusiasmo di una bambina appena vede un regalo nuovo,ed è in trepida attesa di scartarlo. Arrivai sul viale di casa… -cavolo!! – esclamai in italiano… -tutto ok-dissi poi in inglese, per tranquillizzare l’autista del taxi… Scesi pagai, e diedi la mancia, presi la valigia e mi avviai verso il viale che era affiancato da enormi alberi, salici piangenti, per la precisione…amavo quegli alberi donavano misticità al luogo dove erano cresciuti,secondo me…finalmente arrivai alla casa , madonna era enorme …come faccio a vivere in una casa del genere ,tutta da sola??? Be vediamo com’è dentro… Misi la chiave nella toppa, e quando finalmente sentii il “click” nella serratura, riuscii ad entrare e :”wooow!” esclamai, l’eco della mia voce si espanse in tutta la casa. Oltre che grande era alta, a due piani. Accesi la luce che rischiarò il lungo corridoio che si divideva poi in tre: una stanza era la cucina, poi il salotto e le scale che portavano al piano di sopra. Decisi di portare le valigie al piano di sopra, salii le scale e un altro lungo corridoio , si estendeva di fronte a me , e si divideva in 5 stanze , le guardai tutte, erano tutte camere da letto con bagno privato…presi la prima a destra , entrai accesi la luce e un penetrante odore di chiuso si infilò tra le mie narici, aprii un po’ le finestre e feci passare un po’ d’aria, sistemai la roba nell’armadio . Decisi subito dopo , di andare a farmi un giro per LA , attraversai l’enorme viale e mi incamminai per quella fantastica città, il sole splendeva in cielo e qualche rara nuvola faceva capolino in quel cielo blu, erano le 16.00 e quindi decisi di andarmi a bere qualcosa al bar. Andai al Rainbow…mmm Rainbow?? Ah giusto era il locale dove avevano cominciato i Guns , posto adatto a me insomma, entrai e l’aria rock mi invase, perché stava suonando una band, andai al banco e ordinai un semplice caffè. -hey,honey!!- Feci un salto, mi volto era Axl!! Gli saltai letteralmente al collo… -ciaoooo!!- -hey, così mi strozzi, e dopo come fai senza il tuo pilota sexy-disse lui scherzando Gli tirai un pugno ridendo…e lui fece finta di arrabbiarsi, sembravamo due bambini, che carni ^.^… Arrivarono anche gli altri della band, Izzy, Duff, Slash , Steven Adler ….tutti molto fighi…nei video e nelle interviste erano tutti molto sexy…ma dal vivo erano molto meglio. -hey ragazzi questa è Nicole- disse Axl… -hey!!!- disse Duff , tirandomi una sberla nella spalla -io sono Duff- disse continuando -ciao – disse Izzy -piacere- Steven -hey Honey- disse Slash…. -Ciaooooooo!!!- dissi io ridendo Decisi di offrire a loro un po’ di birra… -bene bene ecco la nostra nuova abitante- disse Axl agli altri, sorridendo -hey Axl attento al tuo amico laggiù- disse Duff -parla per te Duffino- ribattè Axl -testa di cazzo- rispose Duff E cominciai a ridere come una cretina, tutti mi guardavano divertiti, incontrai però gli occhi di Slash , che mi guardava più divertito degli altri…erano veramente uno spasso, guardarli scherzare era come vedere dei bambini piccoli …troppo buffi. -honey- disse Axl -hey Axl- risposi io -potrei chiederti un favore?- disse lui -si dimmi pure- -riusciresti a trovare una casa abbastanza grande per tutti e noi 5? Perché quella che abbiamo ora è piccola, grazie- Ci pensai un attimo , e pensai”perché non farli venire da me , tanto la casa è grande , e il rapporto che avevamo era ormai consolidato” Lui stava già andando dagli altri benché io non gli avessi ancora risposto, io lo seguii e così raggiunsi gli altri.. -sentite ragazzi, ho avuto un’idea- Tutti si voltarono verso di me… -venite a stare da me? Avete detto che nella casa che state adesso è troppo piccola, venite da me , la casa è enorme e viverci da sola mi fa senso, se volete potete venire anche subito, e domani andate a prendere le cose che vi servono nella casa vecchia- spiegai io. Tutti rimasero a bocca aperta, e questa loro espressione mi fece soltanto ridere: -ne sei sicura? Guarda che hai che fare con dei pazzi- disse Slash facendomi l’occhiolino, era la prima volta quella sera che apriva bocca . -sì sì – risposi io Notai che mi guardava in modo strano, ma mi feci scivolare il suo intenso sguardo addosso … -beneee!! Tutti a casa di Nicoleeee!! – disse Steven saltellando come uno scemo …non potei far altro che sorridere… Ci avviammo tutti e sei a casa mia… ecco il 4 capitolo di qusta follia, grazie a chi legge e a chi recenscisce :) baci Niki97

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Capitolo 5
*** nuove conoscenze ***


Ci avviammo tutti e sei a casa mia…attraversammo il viale alberato e entrammo in casa…. -cazzoooo!!!- dissero in coro tutti -credo io che ti senti sola, in una casa del genere, comunque grazie dell’ospitalità- disse Slash facendomi il secondo occhiolino in 10 minuti . -fate come foste a casa vostra, basta che non me la distruggiate- dissi io sorridendo E subito tutti si fiondarono nel divano saltandoci letteralmente sopra, sghignazzai…. -Hey Nicole, fai sentire a Slash come suoni..- disse Axl -cosa?? No sei pazzo?? Io non sono alla sua altezza, magari – risposi io nervosa -daiii, fammi sentire-mi esortò Slash.. -daii vogliamo sentirti tutti!!-disse Steven -eeeh va bene, vado a prendere la chitarra su di sopra e arrivo- Andai di sopra presi la chitarra, accordatore e amplificatore e scesi, non nascondo il fatto , che ero parecchio nervosa, cioè non è che capita tutti i giorni di suonare di fronte ai miei idoli e per di più di fronte a Slash…vabbe rimaniamo calme va… -cosa volete sentire, vi avviso che non sono brava- -sweet child o’mine- propose Slash Sorrisi per la scelta… -honey , perché sorridi?- chiese Slash -bè semplice Sweet child o’mine e la mia canzone preferita in assoluto- risposi E con questo chiusi il discorso, accordai la chitarra e cominciai a fare il primo assolo senza neanche guardare la chitarra,ormai lo so a memoria. Tutti mi guardano divertiti e Slash e letteralmente a bocca aperta, non nego il fatto che un po’ di orgoglio in quel momento si era impadronito di me, arrivo al terzo assolo, e qua come in aereo, mi impegno al massimo perché voglio rendergli omaggio. Terminai la canzone… -cazzo!! E poi dici di non essere brava?- esordì Steven -grazie , ma non sono brava come il riccio- risposi facendogli l’occhiolino, che lui ricambiò con un sorriso… Slash era appoggiato alla parete e mi guardava attraverso i suoi fantastici ricci… -suonaci altro- disse Slash -va bene Paradise City?- Tutti acconsentirono, e partii , Steven , prese a battere il tempo con le mani sul tavolino e Axl partì a cantare , che bello, nonostante ci conoscessimo da poco , mi sentivo già molto legata a loro, soprattutto ad Axl…finii anche Paradise city, ed erano le 19.00 .. -hey stronzi , avete fame?- dissi io scherzando -sentilaaa!! – disse Axl –comunque sìì, almeno io sì- -avete qualche preferenza in particolare? – dissi , quando ero in cucina … -la pastaaaa!!!- disse Slash entrando in cucina con un salto , facendo muovere in modo sensuale i suoi ricci… -ah ah ah, oddio quanto siete matti – dissi io…-comunque pasta ,come? Con cosa?- continuai -pomodorooo – continuò urlando Slash… -mio dio, ma chi mi sono portata in casa- dissi ridendo. Cominciai a preparare la pasta, e la tavola, i pazzi nell’altra stanza facevano un baccano,che sembrava di essere a una sagra (ed eravamo solo in 6). -Weee pazzi che combinate?- dissi entrando in salotto. C’era un fumo da canna pazzesco, aprii i la finestra e sventolai le mani nella stessa direzione per far uscire quel fumo… -heyyy bellezza-disse Izzy avvicinandosi pericolosamente. -stai fermo Izzy- dissi afferrandolo per la manica della sua camicia… Lui se ne andò deluso e io ritornai in cucina per controllare la pasta che era pronta… -fumati!! La pasta è pronta !!- dissi mentre scolavo la pasta e facendo le porzioni nei piatti. I 5 pazzi si sedettero a tavola e gli servii la pasta, mi sedetti pure io , e cominciammo a mangiare : -Buon appetito!- dichiarai -Grazie- risposero gli altri in coro. Mangiai in silenzio , mentre gli altri facevano di tutto e di più, questi qua sono proprio fuori di testa , pensai tra me e me sorridendo. Finimmo di mangiare,misi a posto la tavola ,lavai i piatti e mi rifugiai in salotto con gli altri, mi sedetti accanto a Slash … -ciao, dolcezza-disse lui con un tono mieloso -ciao caro- risposi io imitandolo Mi sorrise dolce, mi mise un braccio attorno alla vita, sinceramente quel ragazzo mi piaceva, e molto anche…quindi lo lasciai fare. Mi schiacciai su di lui, così riuscii a sentire il suo corpo emanare un dolce e potente calore, che mi faceva sentire al sicuro: -pazzi , io vado a farmi un giro , volete venire?- chiesi -vengo io!- disse Slash, alzandosi -ok, altri?- chiesi di nuovo Tutti fecero segno di no con la testa, e mi accorsi che Axl, stava facendo l’occhiolino a Slash.. -dai frocio!- disse Slash – smettila di farmi occhiolini- -hey , era solo per dirti di darci dentro!- ribattè Axl -Senti chi parla rosso!- rispose Slash, che passandogli vicino, gli tirò un cazzotto sulla spalla . -Fate i bravi!- istigò Duff -contaci,Duff!- risposi io , sta volta. Presi la giacca, e uscii con Slash, che mi prese sotto braccio, l’aria della sera era fresca, e il cielo stellato rischiarava un po’,uscimmo dalla proprietà e ci dirigemmo verso il centro città.. -allora, baby, cosa ci fai tutta sola , in una città come Los Angles?- chiese Slash E allora , gli raccontai del capo, e del suo regalo… -wow, che fortuna!- esclamò -si è vero! È da quando ero piccola che sognavo di venire qua!-dichiarai -bene, per quanto rimarrai qua?- chiese lui triste -teoricamente 3 mesi- risposi pure io triste -bè dai un giorno ti verrò a trovare a Roma - disse poi lui con una risata forzata -ovvio! Dovete venire tutti !- dissi con lo stesso tono di prima Camminammo per un po’ in silenzio, trovammo un bar e decidemmo di comune accordo, di berci qualcosa. Entrammo e ci venne in contro una ragazza , che salutò Slash e poi anche me… -ciao Slash - disse lei -ciao baby- disse lui abbracciandola , erano così carini -ciao ragazza, come ti chiami?- disse lei, rivolgendosi a me -piacere sono Nicole , mi sono appena trasferita a Los Angeles, e ho conosciuto questi scalmanati – risposi facendole l’occhiolino – te come ti chiami?- chiesi in fine. -piacere io sono Michelle, e sono una grande amica di questi scalmanati- rispose lei sghignazzando… “simpatica “pensai -cosa volete ordinare? – chiese lei ritornando seria -io una birra media- rispose Slash -Due- risposi schietta Quando fummo da soli, Slash, mi prese il viso tra le sue mani e fece girare il mio viso, verso il suo volto, e puntò i suoi occhi scuri sui miei e cominciò a parlare… questo è il secondo capitolo in una giornata, bene ora vi saluto, grazie in anticipo a chi recenscisce e chi semplicemente legge:) siete fantastici:) Niki97

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