La creatura proveniente dal mare

di sweetgirl1993
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio delle vacanze ***
Capitolo 2: *** Una giornata divertente con una serata indimenticabile ***
Capitolo 3: *** Contro le regole del mare ***
Capitolo 4: *** La confessione ***
Capitolo 5: *** L'addio. ***
Capitolo 6: *** La trasformazione. ***
Capitolo 7: *** Strani avvenimenti. ***
Capitolo 8: *** Grande dolore. ***
Capitolo 9: *** Verso la fine dei giorni e la consapevolezza del rischio. ***
Capitolo 10: *** Felici si, ma umanamente. ***



Capitolo 1
*** L'inizio delle vacanze ***


L'inizio delle vacanze

Salve a tutti, il mio Nome è Vegeta Prince, ho 19 anni e vengo dall'Italia, ho frequentato il liceo scientifico e adesso frequento l'università di giurisprudenza, con il sogno di divenire un giorno un avvocato di fama, spero! Sono alto 1,70, capelli neri che tendono verso l'alto, occhi neri, corporatura muscolosa,in quanto faccio palestra. caratterialmente? Forte e dolce quando bisogna esserlo! Vi starete domandando come mai ti presenti a noi che non ti conosciamo? Beh, la risposta è molto semplice, voglio raccontarvi una storia, la mia ovviamente, che ha dell'incredibile. Probabilmente non ci crederete ma a me è successo, e ve lo voglio raccontare...
Era il 25 luglio e mi trovo all'università con i miei amici, Goku, Crilin e Gohan. Era l'ultimo giorno in cui ci andai, per dare l'ultimo esame prima delle vacanze...finalmente! Amavo stare in spiaggia, al sole o nell'acqua, con i miei amici, e a rimorchiare qualche ragazza! Solo perchè ho detto di essere dolce, non vuol dire che non sia biricchino! Comunque, finito l'esame, uscì dall'aula e i miei amici mi vennero vicino congratulandosi.
" Bravo Vegeta, come al solito sei un portento!" disse Goku, mentre guardava Vegeta con una faccia entusiasta.
" Già, Goku ha ragione, Sei imbattibile!" disse Crilin, mentre salutava vegeta con un gesto che avevano loro quattro, in segno della loro amicizia.
" Bravo, congratulazioni per il tuo 30!" disse Gohan, dandomi una pacca sulla spalla.
" Grazie ragazzi, ma è stato un gioco da ragazzi, come sempre del resto" disse Vegeta, che in tutta risposta ebbe da Goku un "però, come sei modesto!", provocando la risata di tutti. Mentre tutti e quattro parlavano e scherzavano, uscì dall'aula in cui Vegeta aveva dato l'esame uno dei professori che lo aveva interrogato e lo chiamò.
" Signor Prince, venga un attimo dentro, le devo parlare" disse il rpofessore, rientrando poi nell'aula. A quelle parole gli amici di Vegeta voltarono tutti lo sguardo verso di lui e lui fece una faccia seria, pensando che probabilmente i professori che lo avevano posto sotto esame avessero cambiato idea su di lui e sull'esito finale. Preoccupato, Vegeta assunse uno sguardo serio e si apprestò ad entrare nell'aula, chiudendo la porta dietro di lui e accomodandosi sulla sedia dove prima aveva affrontato l'esame.
" Sicuramente si starà chiedendo il motivo per cui l'ho riconvocata qui, Prince".
" Certo, professore. Mi dica"
" Visto che in questo periodo ha dato degli esami in modo impeccabile, e che uno dei migliori nel corso di giurisprudenza, abbiamo deciso di darle una borsa di studio che consisterà in un viaggio a Los Angeles per 2 mesi per 4 persone. Allora, che ne pensa?"
" Beh, non so cosa dire. Grazie!"
" Non ci ringrazi. Se lo merita. Ora può andare, e buone vacanze!"
" Grazie!"
Dopo essere uscito dall'aula, emanò un urlo e corse buttandosi sugli amici, che stupiti dalla sua reazione, subito gli domandarono cosa fosse successo.
" Ho avuto una borsa di studio, un viaggio a Los Angeles di 2 mesi per 4 persone! Ragazzi, ce ne andiamo a Los Ageles!"
Tutti rimasero a bocca aperta, lo invidiavano, ma erano contenti per lui...un attimo? Gohan pensò alle parole di Vegeta " Ragazzi, ce ne andiamo a Los Angeles".
"Aspetta un attimo: questo vuol dire che noi veniamo con te?" disse Gohan, ancora incredulo e senza aver afferrato bene in concetto.
" Certo, e chi se no. Voi siete i miei amici più cari. Se non porto voi in vacanza con me, chi dovrei portare!" disse Vegeta come se fosse una cosa normale. Tutti si buttarono addosso a Vegeta che cadde a terra insieme agli altri i quali lo ringraziavano del bellissimo regalo fattogli.
" Wao, Los Angeles. Ragazzi, ma ve lo immaginate, spiegge, divertimento, discoteca, donne!" disse Crilin che già stava immaginando il tutto.
" già, e chi sa quante cose buone da mangiare! Non vedo l'ora!" disse Goku che suscitò la risata di tutti.
" Sei sempre il solito golosone che pensa solo al mangiare!" disse Vegeta.
" Allora ragazzi, qui c'è scritto che la partenza è prevista per il 1 agosto, alle ore 7,00. Ci attenderà un aereo all'aeroporto. Io vado a casa a prepararmi già le valige. Ci vediamo il 1 all'aeroporto! Ciao, e miraccomando, siate puntuali!" disse Vegeta correndo e dirigendosi verso casa, dove si affrettò a preparare le valigie e tutto l'occorrente per la vacanza. I 5 giorni passarono subito, era arrivato il fatidico giorno del viaggio, il quale fu tranquillo, e durò una gionata intera. Infatti arrivarono la sera e si diressero all'hotel in cui avrebbero alloggiato per ben 2 mesi! L'hotel era a 3 stelle, ma accettabile. I ragazzi ebbero 2 camere per 2 persone, visto he erano in 4. Gohan e Crilin e Vegeta e Goku. Le stanze erano bellissime, spaziose, e, inoltre, l'jotel aveva anche una sala adibita a vasca idromassaggio. Era quasi un sogno per i ragazzi. La cosa più bella era che avevao l'hotel vicino al mare, quindi, quando si affacciavano dal balcone, potevano osservare la bellezza del mare. Vegeta, amante della spiaggia e del mare, decise di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia, mentre gli altri 3 ragazzi decisero di goders il confort dell'hotel, stanchi per il viaggio. Vegeta si diresse sulla spiaggia. Si tolse le scarpe per sentire com'era la sabbia al contatto con i suoi piedi: era morbida e fredda, ma rilassante, accarezzava la pelle; si diresse verso l'acqua, pulitissima, calda, la luna si specchiava sull'orizzonte del mare, facendolo splendere, quasi fosse un lungo lensuolo color azzurro con dei diamanti sopra.
(Adesso parlano i pensieri di Vegeta)
Wao ragazzi! Che spettacolo, mai vista in vita mia una spiaggia così. Sono stato proprio fortunato ad avere quella borsa di studio! quasi quasi mi stendo a terra...Ah, c'è anche un pò di vento che ti accarezza...Che goduria!!!Che paradiso!!! (Chiude gli occhi)
Se ti va vieni a prendermi..."
" Uhm?!?" (Apre gli occhi)
Se mi vuoi vengo a nascere..."
" Ma chi è che canta?" (Alza il bustoe si guarda intorno spaesato)
nella tua testa libera
  io non mendico attenzione
  io sarei conquistatore
  io verrei che tu scegliessi me..."
" Che bella voce però..." (Richiude gli occhi)
trionferà trionferà la vita
  insieme finire
  spegnere per ripartire
  non c’è strategia migliore quando non funziona più
  il male minore è l’istinto primordiale
  fare i conti solo quando ormai non torni indietro più..."
" Voglio sapere chi è che canta, vediamo un pò...Cosa? C'è una persona in acqua! A quest'ora di notte...Non riesco a vedere bene, è troppo lontana" ( Si alza, si guarda intorno, poi guarda in avanti e socchiude gli occhi per vedere meglio)
"
Se mi vuoi vengo a vendermi
 al tuo onore che difendi ancora
 lacrima mi liberi lacrima si libera e straripa dalle rughe mie e se vuoi sempre se lo vuoi
 perchè sai non ti spingo a niente fai di me la tua virtù fai di me qualcosa in più scegli me tra i tanti scegli me
 trionferà trionferà la vita
 insieme finire
 spegnere per ripartire non c’è strategia migliore quando non funziona più
 il male minore è l’istinto primordiale
 fare i conti solo quando ormai non torni indietro più..."
" Che belle parole...e che bella voce!"
(Adesso parla la voce narrante)
Vegeta capii che quella melodiosa voce proveniva da quella persona che, stranamente, si tovava su uno scoglio in mezzo all'acqua. Quanto ella finì di cantare, si getto nell'acqua, suscitando lo stupore di Vegeta, che pensò che quella persona voleva uccidersi. Infatti stava per gettarsi in acqua nell'intento di salvarla, ma spalancò gli occhi quando vide l'impossibile: un salto come un delfino fatto da una sirena! Già, proprio una sirena, che, dopo quel salto, ritornò in acqua e da li non uscì più. Vegeta rimase fermo, con le gambe immerse nell'acqua, con la bocca e gli occhi spalancati, intento a capire se avesse avuto un'allucinazione o se quello che avesse visto era reale. Vera o no, rimase affascinato da quella melodiosa voce. Decise di tornare in albergo. I compagni lo guardarono, aveva una faccia spaventata, quasi avesse visto un fantasma.
" Vegeta, ma che cos'hai, non ti senti bene forse?" Chiese Gohan.
" Umh?...Ah, no, non preoccupatevi. Ho sonno, credo che andrò a dormire. Notte ragazzi" Disse Vegeta dirigendosi verso la sua camera, si spogliò, si mise un pantaloncino e si poggiò sul suo letto, con le gambe incrociate e le braccia dietro alla testa. Pensava ancora a quella canzone, a quelle parole, a quella voce melodiosa, a quella creature marina...Non credeva potessero esistere.
(Pensieri di Vegeta)
Ma che vado a pensare, nah, avrò avuto sicuramente un'allucinazione, non esistono creature del genere sulla terra, sarà stata la stanchezza...vabbè, non pensiamoci più, domani è un altro giorno e voglio divertirmi!
(Voce narrante)
così si coricò e si addormentò. Intanto sul fondale del mare, una pincipessa stava dirigendosi nel suo castello, cercando di non farsi vedere nè dalle guardie, nè dai genitori e dalle sorelle. Quando entrò nella sua stanza, si gettò sul suo letto ( una conchiglia!) e incominciò a pensare a quella persona che aveva visto sulla spiaggia
( Pensieri di Bulma)
Oh mio Dio! Non avevo proprio notato che qualcuno mi stsse ascoltando e guardando...Speriamo che non mi abbia riconosciuta e che non si sparga la voce, altrimenti sarebbero guai seri per noi creature del mare...A noi sirene è proibito salire in superficie e mostrare la nostra voce a creature che non conosciamo, soprattutto agli esseri umani. Sono esseri spregevoli, hanno distrutto tutta la natura sulla terra con le loro macchine, sono pericolosi, uccidono milioni di animali marini per cibarsene, e al solo pensiero mi si spezza il cuore. Adesso è meglio che vada a dormire, domani sarà un altro giorno. Però mi piace cantare la sera osservando la luna, è così bella e mi suscita positività. E' incantevole!
( Voce narrante)
La principessa si distese nel suo "letto" e si addormentò. I due non sapevano che la sera dopo si sarebbero rivisti e che pian piano tra loro sarebbe nato qualcosa contro ogni regola, che li avrebbero fatto andare oltre l'impossibile.





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Capitolo 2
*** Una giornata divertente con una serata indimenticabile ***


Una giornata divertente con una serata indimenticabile.
Il giorno arrivò, e Vegeta fu svegliato dal sole che batteva forte nella stanza. Aprì lentamente gli occhi e si stiracchiò, si alzò, si vestì e andò giù per fare colazione. Uscendo dalla stanza, incontrò anche Crilin e Gohan, e, dopo un pò, uscì anche Goku dalla stanza.
" Buongiorno ragazzi" disse Gohan.
" Avete dormito bene?" disse Crilin.
" Benissimo, da favola!" disse Vegeta.
improvvisamente si sentì uno strano rumore provenire da Goku, il quale si fece rosso, abbassò lo sguardo e grattandosi dietro alla testa disse:
" Eh, scusatemi ragazzi, è il mio stomaco che reclama!".
Tutti scoppiarono a ridere e si diressero verso la sala con i tavoli per fare colazione. Mangiarono di tutto e di più, ed era tutto buonissimo. Dopodichè ritornarono nelle loro stanze, presero la roba necessaria per poi dirigersi in spiaggia. Era affollata, c'erano bagnini, bambini, anziani, uomini, e tante tante donne!
" Wao ragazzi, quante ragazze che ci sono!" disse Gohan.
" Eh già, ce ne sono così tante che c'è solo l'imbarazzo della scelta" disse Crilin.
" Non preoccupatevi ragazzi, pensate a divertirvi ed a fare conquiste" disse Vegeta, molto sicuro di se. Trovarono un posto dove poter posare la loro roba e:
" Ragazzi chi entra per ultimo in acqua è uno sficato di prima categoria!" disse Goku mentre già correva in acqua, mentre gli altri lo guardavano e dopo un pò cominciarono a correre per raggiungerlo. Crilin fu l'ultimo ad arrivare in acqua e lo presero in giro ridendo di lui, il quale rispose gettando acqua ai compagni che rispondevano allo stesso modo. Poi giocarono a fare le torri, Gohan con Crilin sulle spalle e Goku con Vegeta sulle spalle, Crilin cadde in acqua e Gohan, quando Crilin ritornò in superficie, lo spinse con le mani in testa nell'acqua, mentre Crilin si agitava con le mani, e Vegeta e Goku ridevano. Scherzarono e giocarono in questo modo per tutta la mattinata. Pranzarono sulla spiaggia, dopodichè passarono il pomeriggio sulla spiaggia a giocare con le carte, a parlare ed a scherzare. La sera si diressero nell'hotel, cenarono, dopodichè si diressero nelle loro camere. Vegeta, ripensando a ieri sera, decise di riandare in spiaggia.
" Ragazzi io vado a farmi una passeggiata. Notte"
" Ok, Vegeta, notte!"
Si diresse in spiaggia, vestito con il costume ed una maglietta a giromaniche, e si mise a guardare il mare. Come il giorno prima, si distese sulla sabbia e chiuse gli occhi, nella speranza di risentire ancora quella voce.
Intanto, dall'acqua, la principessa fuggì dal castello senza farsi vedere, arrivò sulla superficie e, prima di uscire del tutto, controllò se c'era qualcuno sulla spiaggia; non vide nessuno, salì sullo scoglio e sedendosi di spalle alla spiaggia e rivolta alla luna incominciò a cantare
Ogni volta ti guardo e capisco il regalo..."
" Ancora quella voce!" (Apre gli occhi, si alza con il busto, guarda in avanti) 
ma ti posso portare da qui a dove vuoi
  illudendoti forse che a tutto si arriva
  e magari rubarti al tuo mondo che è pieno
  oggi sono me stessa e ti dedico tutto..."
" C'è di nuovo quella sirena..." ( Guarda in avanti con gli occhi spalancati)

ho cercato calore da chi non ne aveva
  ho pregato la notte col sole finivo
  sono stato un disastro per chi mi ha creduto
  tu mi hai preso la mano e mi hai detto proviamo
  cosa abbiamo da perdere è tutto già scritto
  io ti ascolto sognare io sono nel sogno
  è per questo che adesso ti dedico tutto
  ti dedico tutto..."
" Devo assolutamente scoprire chi è!" ( si alza, si toglie la maglia, la getta a terra, si getta in acqua cercando di non fare troppo rumore per avvicinarsi a lei)
se mi vieni a cercare mi sento più fiero
  se mi metto a studiare mi sento in vantaggio
  quanta pena ha negli chi non prova questo
  sono stato davvero baciato da un Dio
  è per questo che vivo con molta paura
  tutto questo potrebbe di colpo finire
  ma poi penso ogni cosa ha una fine sicura
  quindi non me la meno e ci metto passione..."
Vegeta nuota silenziosamente nell'acqua avvicinandosi alla misteriosa creatura. Si nasconde dietro ad uno scoglio per non farsi vedere, adesso la riusciva a vedere meglio: aveva i capelli lunghi fino alla fine della schiena, erano azzurri come il mare. La creatura si spostò i capelli in avanti con le braccia. Vegeta potè vedere il suo corpo: era snello, la schiena era completamente nuda, ma avanti, a coprire il seno, c'erano due conchiglie. Egli potè notare poco il seno, ma capì che era sodo, tondo, formoso. Alla fine della schiena notò le sue squame color azzurro che, con la luce della luna, brillavano. Da quel che riuscì a vedere era una creatura meravigliosa, mai vista prima d'ora, solo non riuscì a vedere il suo viso, e per questo fu spinto dalla curiosità ad avvicinarsi ancora di più...
la passione è la forza che lega le teste
  e a quei corpi noiosi da spirito e luce
  se mi fermo a pensare agli errori che ho fatto
  mi si spengono gli occhi e mi cerco nel sonno
  io ci credo davvero non sei solo sesso
  sei conquista e traguardo involucro vero
  dove vengo a nascondermi quando mi pento
  è per questo che adesso ti dedico tutto
  ti dedico tutto..."
Vegeta si trovava dietro di lei, stava per salire anche lui sullo scoglio dove "lei" stava seduta, quando...
" Fermo! non ti avvicinare, altrimenti me ne vado!"
" No, non ti preoccupare, non voglio farti del male, voglio solo sapere se sei vera o se sto sognando?"
" Cosa? Certo che sono vera!"
" Voglio vedere il tuo viso..."
" Non credi di aver visto già abbastanza terrestre?"
" Cosa? Sapevi che ti stavo spiando allora?"
" Certo, cosa credi, sono una creatura marina, il mare è la mia casa. Anche se non volevi farti vedere da me, ti ho sentito"
" Ah, e perchè non sei subito scappata quando mi hai sentito?"
" Perchè stavo cantando, e quando canto non mi piace non finire la canzone, è una cosa che odio interromperla"
Vegeta la guardava, anche se di schiena, ammaliato dalla sua voce, dal suo corpo, dai suoi capelli.
" Ti prego, voltati! Voglio vedere chi sei!"
" Mi dispiace, ma non posso. Compio già un sacrificio enorme nel parlare con te, terrestre"
" Non chiamarmi così, il mio nome è Vegeta. Ti prego, non rivelerò a nessuno chi sei, voglio solo vederti..."
La ragazza era titubante, voleva vedere anche lei chi era quel giovane che aveva avuto il coraggio di avvicinarsi così tanto a lei, era anche lei curiosa, ma sapeva che non doveva spingersi troppo oltre, altrimenti potrebbero essere stati guai seri per lei, soprattutto se si fosse venuto a sapere quello che lei, goni notte, faceva. Voleva fidarsi, ma sapeva chi erano gli uomini e quanto fossero cattivi. Una cosa la colpì, però: questo giovane le appariva calmo, tranquillo, appena lei gli disse di fermarsi obbedì, senza opporsi o senza maltrattarla...
" Mi chiamo Bulma, sono una principessa sirena..."
" Una principessa?"
" Già!"
" Ti prego voltati, voglio vederti..."
" Mi dispiace, non posso..."
Ed incominciò a cantare...
Ogni volta ti guardo e capisco il regalo
  ma ti posso portare da qui a dove vuoi
  illudendoti forse che a tutto si arriva
  e magari rubarti al tuo mondo che è pieno
  oggi sono me stessa e ti dedico tutto..."
Nel sentire quelle melodiosi parole uscire dalla sua bocca, Vegeta le disse:
" Fallo, ti prego, dedicami la visione del tuo viso, te ne prego!"
La ragazza sentendo il tono con cui il ragazzo la supplicava, decise di accontentarlo. Si voltò lentamente alle sue spalle, per poi far intravedere il suo viso a Vegeta che era ancora immerso nell'acqua. Quando si voltò completamente, Vegeta spalancò gli occhi: Aveva un viso angelico, due occhi grandi, azzurri, che brillavano, un naso piccolo ma aggraziato e due labbra carnose rosa. Vegeta, ammaliato da cotanta bellezza, si mosse per avvicinarsi alla creatura, la quale, però, intimorita da lui, si gettò in acqua, pronta ad andarsene via.
" No, aspetta. Quando potrò rivederti? Promettimi che ritornerai!"
Lei guardandolo negli occhi, gli disse:
" Solo se tu mi prometti di non dire a nessuno del nostro incontro, chiaro?"
" Te lo prometto!"
" Allora ci vedremo come ogni sera"
E detto questo si gettò nell'acqua. Vegeta si stese sullo scoglio, pensieroso, meravigliato, stupito, strano... Improvvisamente sopra di lui, con un salto dall'acqua, si ritrovò la creatura per intero che lo guardava e rideva delicatamente e che gli disse:
io ci credo davvero non sei solo sesso
  sei conquista e traguardo involucro vero
  dove vengo a nascondermi quando mi pento
  è per questo che adesso ti dedico tutto
  ti dedico tutto"
Poi si rigettò nell'acqua e sparì completamente dalla vista di Vegeta. In realta la ragazza si allontanò per non farsi vedere mentre lo osservava da lontano. Pensava " E' un terrestre bellissimo, non sapevo ce ne fossero di così belli sulla terra. Non so perchè ma sento che è diverso...Lo vedremo col tempo" dopodichè si gettò nell'acqua e si diresse nel suo castello. Intanto Vegeta ritornò nell'albergo e quando entrò, Goku era ancora sveglio.
" Goku! Cosa ci fai ancora in piedi!"
" Vegeta! Ero preoccupato per te! Sono le 2 di notte! Mi sono svegliato all'improvviso e non ti ho visto sul letto e mi sono preoccupato"
" Grazie del pensiero, ma va tutto bene"
" Ah, ok...Come mai sei zuppo d'acqua?"
" Zuppo d'acqua? Ah, beh, stavo facendo la passeggiata sulla spiaggia, ed ho deciso di farmi una nuotata!"
" Alle 2 di notte?"
" Si, perchè?"
" No, così, per curiosità!"
"Ok. Io allora vado a farmi una doccia, poi vado a dormire. Ci vediamo domani, notte"
" Notte Vegeta"Vegeta si fece la doccia e si distese sul letto. Pensava a lei, a quella meravigliosa creatura marina, a quella favolosa fanciulla che lo aveva rapito per il suo sguardo, per i suoi occhi. Era bella, incredibilmente affascinante, e poi aveva una voce che incantava nell'ascoltarla. La sera dopo l'avrebbe rivista, sicuro che stavolta le cose sarebbero state diverse, per entrambi.

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Capitolo 3
*** Contro le regole del mare ***


Contro le regole del mare.

Il giorno successivo passò come quello precedente, i ragazzi si divertirono per tutta la giornata, scherzarono, giocarono, parlarono, e altro. Arrivò la sera e, come Vegeta sperava, Scese nella spiaggia aspettando l'arrivo di Bulma, la quale arrivò e si sedette, come di suo consueto, sullo scoglio e incominciò a cantare, mentre vegeta la raggiungeva.
" Immagina il per sempre 
  Immaginalo qui 
  Col bello e col tormento 
  Immagina con me 
  Poi una nuova avventura che bussa 
  E' chiaro che aprirò 
  L'evento è se adesso io Sapessi dire no..."
Vegeta la raggiunse e salì anche lui sullo scoglio.
" Posso mettermi accanto a te e ascoltarti mentre canti?"
" Certo"
Vegeta si mise accanto a lei e la osservò tutto il tempo in cui cantò, ascoltando le parole che la sua melodiosa voce produceva.

"  Io non ho mai detto no a niente 
   E adesso lo farei per te 
   Tanto se la vivi finisce e non lascia 
   l'evento è stare solo con te 
   Io non ho mai fatto male a niente 
   O almeno è quanto dico di me 
   Ma se il male tuo comincia a cantare 
   Qualcuno poi lo guarirà 
   Qualcuno poi lo guarirà..."
Sentendo queste parole Vegeta si sentì come rapito, si sentiva che gli mancava qualcosa, o meglio qualcuno che lo accarezzasse, diciamo un affetto, e preso da una sorta di malinconia, istintivamente posò la testa sulla coda della sirena, la quale divenne rossa dall'imbarazzo e osservava il ragazzo nella sua bellezza: i suoi capulli neri in alto, i suoi occhi neri, in cui ti potevi specchiare, il suo corpo perfetto. La ragazza, nel vederlo in quell'atteggiamento, con la mano destra gli acarezzò la faccia, mentre con la sinistra il petto. Il ragazzo si rilassò completamente, lasciandosi andare...

Immagina la notte 
  Con stelle solo tue 
  Contate ad una ad una 
  Immagina con me 
  E poi l'alba di un timido sole 
  Che ti somiglia un po' 
  L'evento è se adesso io 
  Sapessi dire no 
  Io non ho mai detto no e adesso 
  E adesso so che lo farò 
  Lo farò in silenzio e non per esempio 
  Sarà un regalo anche per me 
  Faccio in me tacere l'istinto che ho dentro 
  Senza rinnegarlo mai 
  Dico anzi canto l'amore è la cosa 
  Più forte dopo la verità 
  L'evento è stare solo con te 
  Io non ho mai detto no a niente 
  E adesso lo farei per te 
  Tanto se la vivi finisce e non lascia 
  L'evento è stare solo con te 
  L'evento è stare solo con te 
  L'evento è stare solo con te 
  Se io sapessi dire no"
Finito di cantare, Bulma osservò Vegeta, il quale aprì gli occhi e i due si guardarono, perdendosi uno negli occhi dell'altra. Ormai tra loro stava nascendo qualcosa di forte, ma ancora non volevano ammetterlo. Vegeta si alzò e gentilmente disse:
" Vieni qui" aprendo le braccia la ragazza si lasciò andare tra le sue braccia e tutti e due osservarono la luna. Vegeta, più che guardare la luna, guardava lei, la quale se ne accorse.
" Perchè mi guardi?"
" Perchè...sei...bellissima..."
" Mi fai arrossire..."
" E' la verità!"
" Grazie!"
" Prego"
" Parlami un pò di te" disse Vegeta a Bulma.
" Sono una principessa, ho 150 anni..."
" Cosa? hai 150 anni?"
" Si,ma non sono tanti, diciamo che facendo in confronto con l'età dei terrestri, ho 18 anni!"
" Ah,mammamia!"
" Sono figlia unica, vivo in un castello...tu?"
" Io sono un comune terrestre, ho 19 anni, vivo in Italia, adesso mi trovo qui perchè ho vinto una borsa di studio all'università, sono figlio unico e sono solo dall'età di 17 anni. Mia madre morì per cancro e mio padre, invece, si è risposato e vive a Tokyo. Io non ho mai approvato la sua relazione per questo vivo da solo."
" Mi dispiace..."
" Non preoccuparti. Mi piace parlare con te e stare in tua compagnia!"
" G-g-razie!..." ( Si fa rossa dall'imbarazzo)
Vegeta osservava quella favolosa creatura distesa tra le sue braccia e la strinse a se, come se avesse paura di farla scappare.
" Perchè mi stringi a te?"
" Perchè ho paura di perderti"
"..."
" Sto bene quando sto con te, vorrei stare così per sempre"
"...Oh, Vegeta..."
Vegeta girò la ragazza verso di lui, la osservò ancora e, titubante, si avvicinò piano con le sue labbra a quelle di lei. A Bulma batteva forte il cuore, non sapeva il perchè, stava correndo un rischio, lo sapeva, ma ormai era andata fino in fondo a questo rischio, quindi non poteva più tirarsi indietro, ormai era fatta. Si baciarono, ma fu un bacio dolce, a stampo, che durò 5 minuti, che però sembravano di più. Quando si staccarono si guardarono. La ragazza si staccò da lui, era ora di andare. Ma prima che lei si gettasse in acqua Vegeta la bloccò per il polso e la tirò a se facendo avvicinare il suo viso a quello di lei e dicendole:
" Ci rivedremo domani, vero?"
" Si, ci rivedremo"
Dopodichè fu lei stavolta a baciarlo, a guardarlo negli occhi, a regalargli un meraviglioso sorriso, e andarsene gettandosi nel mare, per poi sparire completamente. Vegeta nel vederla andare via sussurrò " Mi hai stregato, mi hai rapito, come in una rete, mi sento in trappola, ma al sicuro, perchè so che tu sei qui con me, amore mio" e dicendo queste romantiche parole se ne andò anche lui, consapevole di ciò che aveva detto, di ciò che sentiva e di ciò che le avrebbe confessato il giorno dopo, spaventato dalla reazione che lei avrebbe avuto, ma desideroso di dirle quello che provava per lei. La amava, e lo avrebbe fatto per il resto dei suoi giorni.

 

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Capitolo 4
*** La confessione ***


La confessione.

La sera successiva, Vegeta andò in spiaggia, ansioso ormai di quello che voleva dire. Era convinto, ormai, avrebbe fatto di tutto pur di vedere e stare accanto a quella splendida creatura, Bulma...la sua Bulma. Andò in spiaggia, la aspettò, quando lei arrivò, al solito posto e allo stesso modo.
" Ricorderò il tuo nome ben impresso nella mente
  questo perchè sei stato l'unico tra tanti.
  L'unico davvero che in un solo sorriso ha scolpito nella mente un pensiero preciso..."
Intanto Vegeta si stava dirigendo a nuoto verso Bulma che, stavolta, cantava guardandolo. Lui le sorrise e quando arrivò da lei salì sullo scoglio la baciò con passione, per cui la sua lingua cercava quella di lei, e la trovò, vogliosa di lui. Vegeta si mise seduto sullo scoglio con lei in braccio che cantava, ma non guardava la luna come ogni sera, stavolta guardava lui, come se la canzone fosse indirizzato a lui
lo dico sincero perchè già mi manchi,

resterei qui a guardarti anche ad occhi stanchi,
appoggiata alla ringhiera di questo strano posto.
vedo soltanto te ballare, non vedo più il resto...
è incredibile pensare che così poco tempo
possa rendere un uomo pienamente contento.
non farò il tuo nome ma tu hai già capito...
non dirò quanto bene tu mi hai già scolpito...
passano i giorni ma non cambio idea: 
ti vorrei solo mia, quasi fossi una dea...
passano i giorni e rimango convinto 
che in fondo, o in parte,qualche cosa ho già vinto.
forse la paura di una nuova delusione
può far si che tu non ti affezioni alle persone.
non lasciare che rabbia e qualche vecchio rancore
non facciano uscire ciò che di buono hai nel cuore.
lasciati andare alle persone un po' care,
scoprirai pian piano se davvero son rare.
se non rischi un po' non lo potrai mai sapere,
se ti sei circondata di persone sincere...
tu dammi spazio, io ti prometto 
che ad ogni gesto io starò attento
sarai al centro dei miei pensieri, 
non voglio tu diventi un ricordo di ieri...
dammi adesso un altro sguardo, 
quello potente di quel bel giorno,
un tuo sorriso sincero e puro
che scioglie di botta anche il cuore più duro

a volte lascio aperta la porta di cameretta
sperandoti arrivare di tutta fretta
non pretendo nulla, non pretendo tanto
voglio solo avere la mia principessa qui al mio fianco
mi sembri sincera, metterei me stesso in gioco 
e se magari mi sbaglio, avrò giocato col fuoco.
mi dispiace magari se son troppo sincero
è che purtroppo credo ancora nell'amore, quello vero...
quella sera quel sorriso in quello sguardo l'ho cercato
ballavi, io farmo, incantato...
è bastato un momento, un momento soltanto
per desiderarti, ma davvero tanto...
io lo so che hai paura, con mille perchè
ma davvero non voglio fare a meno di te
tu mi piaci tanto, voglio viverti intenso
fanculo alle bare che ogni giorno ripenso
ora, ti prego, non mi scappar via
non avere paura di questa piccola pazzia
perchè in fondo la vita si vive rischiando
e con te il passato lo sto allontanando.
finalmente stasera primo appuntamento
sembro quasi un bambino, non ci sto più dentro...
sono mille i pensieri e le cose da dirti 
ma so già che i silenzi saranno frequenti
quasi l'imbarazzo sparisce nel vederti
perchè subito affiora la voglia di averti
un abbraccio spontaneo che parla da se
questo è il primo contatto che ho avuto con te
sfioriamoci le mani come per l'ultima volta
ora baciami, ti prego, poi rifallo un'altra volta
sento brividi leggeri, ti prego non ti fermare...
oddio, quanto adoro il tuo dolce ansimare"
Vegeta, mentre cantava la guardava e rideva, aveva capito che la canzone era indirizzato a lui, e si commosse dentro di se, per cui capii che era sempre più convinto di dirle ciò che provava per lei e che, probabilmente, anche lei lo provava.
" Bulma, devo dirti una cosa..."
" Dimmi vegeta"
" Io...io...beh...come dire..."
" Si?"
" Io...Tu...Noi..."
" Vegeta, tutto bene?"
" Si, fammi parlare. Io ci tengo a te più di quanto tu possa credere, mi sei piaciuta dal primo momento che ti ho vista, dalla prima volta che ti ho sentito cantare, mi hai rapito, mi hai stregato, ci hai incatenato a te, e sono felice così, ed è per questo che voglio dirti che...io...io...ti...amo"
"...Vegeta, anche io devo dirti una cosa..."
" Dimmi Bulma" ( Vegeta la guarda neglio occhi e le prende una mano delicatamente)
" So che io e te non siamo fatti per stare insieme, siamo due mondi lontani, opposti, siamo creature diverse, ma legati da un sentimento comune: l'amore. Io ti amo più di me stessa, darei la mia vita per te, farei tutto per te, il mio canto è solo per te"
E detto ciò i due si baciarono in modo passionale, abbracciandosi, volendosi, desiderandosi, questo tutte le sere.
Era già passato un mese da quando Vegeta si trovava a Los Angeles per le vacanze e per vedere ogni sera la sua Bulma, ma, essendo un terrestre, cercava, col tempo, delle esigenze che, in qualche modo, doveva soffisfare, per necessità. Non era il tipo che avrebbe tradito Bulma con un'altra per soddisfarsi sessualmente, ma voleva risolvere questa cosa parlandone direttamente con lei. per questo la sera del 1 settembre decise di parlare con lei di questo argomento.

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Capitolo 5
*** L'addio. ***


L'addio.
La sera del 1 settembre i due si videro, come al solito. Quando parlarono Vegeta parlò a Bulma dell'argomento "hot".
" Bulma, dovrei parlarti di una cosa un pò imbarazzante"
" Vegeta, lo sai che con me puoi parlare di tutto"
" Si lo so..."
" Allora? Dimmi"
" Ecco, sai che le creature, sia terrestri che marine, per riprodursi, fanno certe cose insieme, ma non lo fanno solo per riprodursi, ma anche per godimento fisico e attrazione per la persona che ami, giusto?"
" Certo...Quindi?"
" Beh, quindi...io...avrei...delle esigenze...da soddisfare...e...mi chiedevo...se tu...fossi disposta a farlo...diciamo così"
"...Non capisco Vegeta, cos'è che vuoi da me precisamente?"
" Beh Bulma, io...vorrei...fare...l'amore...con te"
"..."
" Che c'è, ho detto qualcosa che non dovevi dire, giusto?"
" No, affatto, anche io, come te, ho delle esigenze che vorrei soddisfare con te, ovviamente..."
"...Ma?"
" Ma il problema è come facciamo, io e te siamo due creature diverse, ci accoppiamo in maniera diversa..."
" Già, non ci ho pensato"
" Vegeta, io penso che dobbiamo smetterla di prenderci in giro"
" Cosa? In che senso?"
" Possiamo stare insieme per sempre, ma non possiamo condividere tutto della vita. Pensaci: se volessimo avere dei bambini insieme, come faremmo?"
"..."
" Ecco, senza risposta, tu hai bisogno di qualcuna che ti possa appagare in tutti i sensi, ma che non sia diversa dalla tua razza..."
" Ma che dici Bulma, io l'avevo detto tanto per, posso farne anche a meno, non è un problema"
" E' la prima bugia che mi dici da quando ci conosciamo..." (Piange)
" Perchè stai piangendo Bulma?"
" Perchè sei libero vegeta, sei libero da me da ora in poi, non possiamo stare insieme, lo capisci? Mi hai chiesto cose che io non posso darti, quanto potrà durare prima che tu o io...prima che uno dei due si stanchi e cerchi determinate cose che l'altro non può darle...Io ti amo, e lo so anche tu, ma siamo troppo diversi, io non posso soddisfare le tue voglie, tu non puoi soddisfare le mie...Siamo destinati a dividerci...per sempre" ( Scoppia a piangere)
" Ma che cosa dici Bulma! Io voglio stare solo con te, per me esisti solo tu, nessun'altra, farei di tutto pur di restare tutta la vita con te. Lascia perdere ciò che ho detto prima..."

" Io non ho mai fatto male a niente 
  O almeno è quanto dico di me 
  Ma se il male tuo comincia a cantare 
  Qualcuno poi lo guarirà 
  Qualcuno poi lo guarirà..." (Lei cantanto e piangendo)
" Ti prego Bulma, non lasciarmi, io non posso stare senza te"
" Neanche io Vegeta, credimi, ed è per questo che resterò sempre tua, fino alla fine dei miei giorni..."
" No Bulma...ti prego" (Inizia a piangere)
" Addio amore mio" ( Gli da un bacio sulla bocca, poi si getta in acqua e scompare)
" Bulmaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!"
Vegeta resta sullo scoglio mentre vede la sua amata andare via, per sempre, lui crede...ma lei sa quello che fa...
Non state capendo, vero??? Ora vi spiego. In una zona isolata del mare esiste una vecchia strega marina che si dice faccia incantesimi per rendere felici i cuori tristi, l'unica cosa negativa è che motlo spesso chiede qualcosa in cambio, di solito la cosa più bella o preziosa di una creatura marina. la fanciulla aveva pensato a lei, infatti si dirigeva verso di lei, ma sapeva che ciò che stava per fare le sarebbe costato qualcosa e anche caro, ed è per questo che aveva detto addio a Vegeta, perchè non sapeva come sarebbero andate a finire le cose...Peccato che stavolta la strega sapeva benissimo ciò che sarebbe successo e che cosa avrebbe voluto lei in cambio, o meglio, cosa le avrebbe imposto di NON fare, se avesse voluto restare accanto al suo amato...

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Capitolo 6
*** La trasformazione. ***


La trasformazione.

Bulma si dirigeva verso quel luogo sperduto del mare, isolato, buio, dove fu guidata da una luce che apparve all'improvviso e che disse:
" Vieni con me, ti indicherò io la strada verso la potente strega dei mari"
Bulma seguiva la luce per poi arrivare in un castello nero, in cui entrò e andando in una grande stanza vide seduta su d una poltrona una sirena con la coda nera, la pelle bianca, le labbra viola, gli occhi neri e i capelli viola. Trovatasi dinanzi a lei la strega disse:
" Quale onore, la famosa principessa Bulma. A cosa devo la vostra visita, mia cara?"
" Beh ecco ho un desiderio, e so che voi siete l'unica creatura marina a fare queste magie, siete famosa per aver guarito molti cuori tristi..."
" Ah, la mia fama mi precede! E perchè mai tu, che puoi avere tutto, dovresti essere triste?"
" Sono innamorata di un terrestre"
" Però, come sei caduta in basso"
"..." ( Abbassa la testa)
" Vedrò cosa posso fare. Cosa chiedi?"
" Io...io...voglio diventare un'umana, in modo da vivere per sempre con lui, ti chiedo questo"
" Mmm...capisco, non è niente di difficile, per me, ma sai che io non faccio nulla senza qualcosa in cambio..."
" Si lo so, correrò il rischio, ti darò tutto ciò che vuoi, ma ti prego, esaudisci questo mio desiderio!"
La strega dei mari era molto gelosa della bellezza e della voce di Bulma, ma nell'avere qualcosa in cambio non puntò su queste due cose, le fece una sorta di incantesimo malefico.
" Ok, io esaudirò il tuo desiderio, ma in cambio io ti faccio questa proposta: hai un mese di tempo per far innamorare il tuo amato assumendo un aspetto diverso da quello attuale; se non ci riuscirai, ti trasformerai in schiuma di mare, la tua bellezza e la tua voce diventeranno caratteristiche mie; ovviamente non dovrai dire chi sei realmente, sarebbe troppo facile,hahahahahaha, dovrà dirti ti amo,ma tu non potrai dirglielo a lui e se lo dirà ad un'altra, ti trasformerai in schiuma. Dovrà accadere tutto come se fosse il primo incontro. Sarai una persona nuova, con caratteristiche nuove. Contenta?"
Bulma rimase esterrefatta; non si aspettava un ricatto del genere, si, perchè quella della strega non era una proposta, ma un ricatto, tutte strategie per avere ciò che Bulma aveva: fascino, bellezza, voce. Ma Bulma accetto senza esitare, avrebbe fatto di tutto pur di stare accanto alla persona che amava, ma aveva un tempo limite, 1 mese, per farlo innamorare di lei e non di un'altra, altrimenti sarebbe morta divenendo schiuma di mare.
" Accetto"
" Brava, sapevo che non avresti rifiutato. Resta ferma li, adesso pronuncerò una formula magica che ti farà acquistare caratteristiche nuove, ma umane"
" Potenza del mare, vieni a me, potenza del mare, aiutami, fa che il desiderio di questa creatura diventi realtà e che ciò che desidera più al mondo si realizzerà! hahahahahahah"
Improvvisamente intorno a Bulma si accese una luce che l'avvolse e le divise la coda da pesce in due gambe, i capelli da lunghi divennero corti e gli occhi divennero castani.
" Ah, quasi dimenticavo, in quanto essere umano, non potrai respirare sott'acqua, quindi conviene muoverti, e in fretta, altrimenti morirai prima di 1 mese, hahahahahahahahah!"
Bulma nuotò più che poteva in superficie, faticando, visto che non aveva più la coda ma due cose lunghe rosa che si muovevano in modo antagonistico, ma che le permettevano comunque di muoversi nell'acqua. Era allo stremo delle forze e del respiro, quando riuscì ad arrivare in superficie ed a emanare un grande respiro. si diresse verso la riva, e quando uscì dall'acqua notò la sua trasformazione della coda in due cose llunghe e rosa che si muovevano, oltre che una strana cosa nera in mezo alle gambe. Era sfinita e decise di addormentarsi sulla spiaggia. Quella stessa sera Vegeta passeggiava sulla spiaggia, guardando il mare, ricordo di lei, dei suoi capelli, dei suoi occhi, di tutto ciò che era. Camminando notò da lontano una persona stesa a terra e pensando che fosse qualcuno che stesse male, corse subito verso quella direzione. Notò una ragazza che non conosceva, mezza nuda, controllò se era viva, e decise di portarla da lui. La coprì con la sua maglietta, quanto poteva, la prese in braccio e la portò in camera sua, chidendo gentilmente a Goku se, per quella sera, avesse potuto dormire da qulache altra parte. Lui acconsentì e Vegeta pose la ragazza sul letto di Goku, la spogliò della maglietta e la osservò: era bella aveva un corpo snello ma formoso, quanto bastava da attrarre un uomo, ma ciò che colpì Vegeta fu il viso, angelico come quello della sua Bulma. Ma non poteva essere lei, era una sirena, mentre questa era una ragazza terrestre. Prese una sua maglietta a mezze maniche lunga e la mise addosso alla ragazza, dopodichè la mise sotto le coperte e se ne andò anche lui a dormire.

Bulma era incredula di ciò che le avrebbe fatto ancora la strega dei mari, che le avrebbe impedito di raggungere il suo obiettivo, pur di avere la sua bellezza e la sua voce.

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Capitolo 7
*** Strani avvenimenti. ***


Strani avvenimenti.

Il giorno seguente Bulma si svegliò su qulcosa di morbido, ricordandosi che il suo letto non era borbido, essendo una conchiglia, ma quando si ricordò quello che era successo il giorno prima, si alzò subito dal letto cadendo a terra, poichè non aveva mai camminato sulle "gambe". Si guardò intorno, per capire dove si trovava e notò una stanza con due letti, uno dove stava lei e l'altro già vuoto. Provò a camminare sulle sue gambe e piano piano incominciò ad acquistare l'equilibrio, dirigendosi verso lo specchio. Lì si guardò e sbarrò gli occhi: non era più lei, aveva i capelli sempre azzurri,ma corti, sulle spalle, gli occhi erano castani, e non c'era più la sua coda, ma due gambe. alzò la maglietta per vedersi meglio e notò le sue due gambe, oltre che qualcosa di peloso e nero in mezzo ad esse che non sapeva cosa fosse. Mentre si stava guardando si aprì la porta e Bulma si girò, trovandosi proprio lui, il suo Vegeta. Avrebbe tanto voluto abbracciarlo, dirgli quanto le era mancato, quanto lo amava, ma non poteva, altrimenti sarebbe finito tutto all'istante, e non poteva permetterselo. Lui la guardò, si avvicinò a lei e le disse:
" Ah, finalmente ti sei svegliata. Piacere, il mio nome è Vegeta Prince. Ti ho trovato sulla spiaggia stanotte e ti ho portata qui. Tu come ti chiami?"
Lei rimase ferma e incantata nel guardarlo e nel vedere quanto era bello ed affascinante, come sempre lo era stato.
" Hei, scusa, sto parlando con te. Come ti chiami?"
" Io...io...non ricordo" Non sapeva cosa dire e così si trovò il diversivo di non ricordarsi nulla.
" Capisco, non ricordi neanche come sei andata a finire in riva alla spiaggia?"
" No" 
" Ho capito. Per un pò potrai rimanere qui."
" Ok..."
" Ah tieni questi, sono dei vestiti e della roba per te, ho pensato che ti sarebbe servito qualcosa, visto che ti ho trovato mezza nuda in spiaggia"
Bulma non rispose, si fece solo rossa dall'imbarazzo.
" Ti aspetto fuori, avrai sicuramente fame. Quando hai finito esci e ce ne andiamo insieme giù a mangiare qualcosa, ok?"
" Ok"
Vegeta uscì dalla stanza e chiuse la porta alle sue spalle. Bulma da un lato era contenta, perchè, nonostante non la conoscesse le aveva dato ospitalità, ma dall'altro era triste, perchè questo voleva dire che Vegeta l'avrebbe subito dimenticata e sostituita con qualcun'altra. Non ci pensò più, ora il suo obiettivo era quello di riconquistarlo. Prese la borsa con la roba che aveva comprato Vegeta per lei, e notò i vestiti e gli indumenti utilizzati dai terrestri. si mise la roba intima, trovando un pò di difficoltà e dei vestiti e delle scarpe. Prima di uscire fece pratica nel camminare per non fare brutte figure, dopodichè uscì dalla stanza, creando lo stupore di tutti. Aveva un vestito rosso stretto dalla vita in su e con la gonna larga che arrivava al ginocchio e delle bamboline rosse con dei fiocchi sopra.
" Come sto Vegeta?"
" Stai...stai...bene"
" Grazie"
" Ah volevo presentarti i miei amici. Loro sono Goku, Gohan e Crilin."
" Piacere. Io sono..."
Stava per dire il suo nome, quando, fortunatamente si fermò e rimase in silenzio.
" Ragazzi, miraccomando non fatele troppe domande e non opprimetela, ha perso la memoria e non ricorda nulla. Visto che non ricordi il tuo nome, te lo darò io. Vediamo...b...bra...bre...bar...ci sono! Ti chiamerai Barbara! Che ne dici?"
" Si mi piace"
" Ok, allora, Barbara, ti andrebbe di venire con me a fare colazione?" Le disse Vegeta ponendole la mano.
" Certo" disse Bulma dandogli anche lei la mano, e dirigendosi giù per mangiare. Per Bulma ormai era tutto nuovo, sconosciuto. Finito di mangiare si diressero tutti in spiaggia, Bulma compresa, con l'intento di fare il bagno, ma lei non volle, il mare era la sua casa, aveva nostalgia di essa. Guardava Vegeta mentre si diveritva in acqua con i suoi amici e ne rimaneva incantata sempre di più innamorandosi sempre di lui. Nel frattempo pensava a come avrebbe fatto per riconquistarlo e le venne in mente che ci riuscì col canto prima, per questo decise che avrebbe iniziato in questo modo,di sera. Mentre i ragazzi si divertivano e Bulma guardava Vegeta, da lontano si notò una folla dirigersi verso il mare, e gridare.
" O mio Dio, c'è una ragazza in acqua che sta affogando!"
" Aiutatela, altrimenti morirà!"
Vegeta, guardando in quella direzione, nuotò più che poteva verso la ragazza in pericolo, l'accorse e la portò sulla riva.
" Stai bene?"
" Si, credo di si". Si alzò in piedi, ma subito crollò.
" Sei ancora debole, meglio portarti in ospedale"
" No, ce la faccio. Grazie per avermi salvata, posso sapere il nome del mio salvatore?"
" Mi chaimo Vegeta, piacere"
" Io Bulma"
A sentire quel nome Vegeta sbarrò gli occhi e la guardò per notare se avesse qualche caratteristica di lei...Nulla. "Barbara" si avvicinò alla folla e osservò la ragazza accanto a Vegeta, assomigliava molto alla strega che le aveva fatto l'incantesimo, si avvicinò a lei chiedendole come stesse e lei la risose con sguardo prepotente. 
" Vegeta, ti posso rivedere?" disse "Bulma"
" Beh non saprei...". Capendo le intenzioni di quella ragazza, "Barbara" andò vicino a Vegeta prendendolo per sotto il braccio e disse:
" Vegeta già ti sei dimenticato? Avevi promesso di accompagnarmi a prendere un gelato! Non ricordi?" e prese Vegeta portandoselo con se.
" Ma cosa ti prende Barbara?"
" A me, nulla, avevo voglia di un gelato in tua compagnia, e dovevo tirarti in un modo o nell'altro da quella strega"
" hahahahahaha, sisi, come no.Ok piccola". A quella parola Bulma divenne rossa e si stacco da Vegeta, camminando con la testa bassa, al suo fianco. Mangiarono il gelato e passarono tutto il pomeriggio insieme, parlando e scherzando. Quando rientrarono nell'hotel, cenarono, e salirono in camera. Come di suo consueto, Vegeta avvisò a tutti che andava a fare una passeggiata in spiaggia.
" Ragazzi vado a fare una passeggiata. Notte"
" Vegeta posso venire con te?"
" Certo". I due si diressero sulla spiaggia e cmminarono uno di fianco all'altro. Si fermarono dove, solitamente, Vegeta si metteva seduto per osservare il mare, il ricordo indimentivabil di lei.
" Ti piace il mare è?"
" Si, come l'hai capito?"
" Lo si nota dai tuoi occhi. Sono fissi su di loro, anche adesso mentre parli con me, segno che ti interessa vedere più quuesto spettacolo che me, e poi sono diversi i tuoi occhi nel guardare il mare"
" Non è vero che non ti guardo perchè non sei bella"
" Non ho detto questo"
" Non, ma che non volessi guardarti non è esatto"
" Cosa vorresti dire?"
" Che sei una bella ragazza, Barbara..."
" Davvero?"
" Si"
" Mi fai arrossire"
Vegeta sospirò a sentire quella frase e spalancò gli occhi, ricordando il momento in cui lo disse a lei...la sua Bulma. Divenne malinconico e triste.
" Che c'è Vegeta? Tutto bene?"
" Si si, non ti preoccupare"
Bulma, notando il viso di Vegeta decise di cantare una canzone, una delle loro tante canzoni.
Se ti va vieni a prendermi
  
Se mi vuoi vengo a nascere

nella tua testa libera
io non mendico attenzione
io sarei conquistatore
io verrei che tu scegliessi me
trionferà trionferà la vita
insieme finire
spegnere per ripartire
non c’è strategia migliore quando non funziona più
il male minore è l’istinto primordiale
fare i conti solo quando ormai non torni indietro più"
Nel sentire quelle parole e quella voce melodiosa, Vegeta spalancò gli occhi e si voltò verso Barbara che continuava a cantare con gli occhi chiusi e che lacrimavano, poichè pensava ai quei bellissimi giorni passati insieme a lui.
Se mi vuoi vengo a vendermi
al tuo onore che difendi ancora
lacrima mi liberi lacrima si libera e straripa dalle rughe mie e se vuoi sempre se lo vuoi
perchè sai non ti spingo a niente fai di me la tua virtù fai di me qualcosa in più scegli me tra i tanti scegli me
trionferà trionferà la vita
insieme finire
spegnere per ripartire non c’è strategia migliore quando non funziona più
il male minore è l’istinto primordiale
fare i conti solo quando ormai non torni indietro più"
Vegeta la guardava meravigliato ed estasiato allo stesso tempo.
" Perchè stai piangendo Barbara?"
" Perchè questa canzone è bellissima, mi piace cantarla, ma ogni volta mi commuovo sempre"
" Da quando sai cantare?"
" Da sempre"
" Hai una voce bellissima"
" Grazie"
Vegeta mentre la guardava si immaginava lei, Bulma. Facendo il paragone le assomigliava per certi aspett, ma lei era una ragazza, la sua Bulma si trovava lì, nel mare, da qualche parte.
Istintivamente Bulma si appoggiò con la testa sulla spalla di Vegeta, il quale non fece niente, la osservò soltanto. Era bella, non c'era niente da dire, ma pensava ancora a lei che gli era entrata e non usciva più dal suo cuore. Barbara si addormentò e Vegeta decise di portarla in camera in braccio, per non svegliarla. Mentre la teneva la osservava. Non sapeva perchè ma le piaceva. Probabilmente lei avrebbe potuto colmare il dolore che lui provava per un'altra donna, se così si potrebbe definire una sirena, ma a questo dubbio avrebbe dato una risposta il tempo. Intanto qualcun'altra guardava ciò che i due facevano, con l'intenzione di voler staccare quella "coppia" e far diventare lui suo e lei parte di se stessa.

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Capitolo 8
*** Grande dolore. ***


Grande dolore.

I giorni passavano ed il rapporto tra Bulma e Vegeta diventava sempre più stretto e confidenziale, ma non si poteva ancora parlare di amore da parte di Vegeta, che pensava ed era ancora innamorato della sua principessa. Un giorno, parlando del più e del meno, Bulma domandò a Vegeta:
" Vegeta, scusami se sono indiscreta, ma sei mai stato innamorato tanto di una persona tanto da dare anche la tua vita per lei?"
" Si... Un mese fa, per la precisione..."
"... Capisco... e come è finita?"
" Lei se ne è andata da me per sempre... Secondo lei l'ha fatto per il mio bene, ma in realtà mi ha distrutto ancora di più il cuore..."
Bulma a sentire quelle parole le si spezzo il cuore e pensò " Lo so, amore mio, ti ho fatto male, ma adesso sono qui, accanto a te, per rimediare al mio errore e restare con te per sempre"
" Come mai mi hai fatto questa domanda?"
" Eh, così!"
In realtà Bulma voleva vedere cosa pensasse Vegeta di ciò che lei avesse fatto, e per questo si rattristì, ma...
" Ma, nonostante mi abbia fatto ciò, lei mi è rimasta nella testa e nel cuore, e, anche se ha detto di rifarmi una vita, io la amo ancora e non riesco a dimenticarla"
" ..."
" Lo sai Barbara, tu mi ricordi un pò lei"
" Ah si? E...e da cosa l'hai notato?"
" Dal tuo visto e dalla tua voce"
" La mia voce? Perchè? Anche lei cantava?"
" Già, era la sua passione. Quando cantava mi cullava, mi rassenava, mi sentivo al sicuro, quasi come se lei fosse mia mamma."
"...Oh Vegeta.."
Il viso di Vegeta si rattristì, mentre Bulma incominciò.
immagina il per sempre 
  immaginalo qui
  col bello e col tormento
  immagina con me..."
Vegeta voltò il suo sguardo verso Barbara, che cantava serenamente con gli occhi chiusi e con il sorriso sulle labbra.
poi una nuova avventura che bussa
  è chiaro che aprirò
  l'evento è se adesso io
  sapessi dire no..."
Nel guardarla e nell'udire quelle parole, Vegeta vedeva in Barbara Bulma, la immaginava lì, accanto a lui, in tutto il suo splendore. Poi si ricordò che quella canzone era la stessa che cantò Bulma, e gli venne il dubbio.
io non ho mai detto no
mai niente
e adesso lo farei per te

tanto se la vivi finisce
non lascia
l'evento è stare solo con te
io non ho mai fatto male a niente
o almeno è quanto dico di me

ma se il male tuo comincia a cantare
qualcuno poi lo guarirà
qualcuno poi lo guarirà

immagina la notte
con stelle solo tue
contate ad una ad una
immagina con me

e poi l'alba di un timido sole
che ti somiglia un pò
l'evento è se adesso io
sapessi dire no

io non ho mai detto no
mai niente
e adesso lo farò
lo farò in silenzio
e non per esempio
sarà un regalo anche per me
faccio in me tacere l'istinto che ho dentro
senza rinnegarlo mai
dico "anzichè canto l'amore" la cosa 
più forte dopo la verità
l'evento è stare solo con te

io non ho mai detto no
mai niente
e adesso lo farei per te

tanto se la vivi finisce
non lascia
l'evento è stare solo con te 

se io sapessi dire no."
" Come conosci questa canzone Barbara?"
" Beh, me la cantava sempre la mia mamma"
" Ah, capisco... Sai, anche lei la cantò una volta"
" Si?"
" Già... E mentre la cantava era bella come te, adesso"
"..." ( Barbara si fa rossa in viso)
" E cantava con voce melodica e rassicurante come hai fatto tu adesso" ( Vegeta avvicina il suo viso a lei)
" D...d...davvero?"
"...Si..." ( Vegeta sta per baciarla)
Bussano alla porta.
" Permesso? Scusate ragazzi, ma Vegeta ti vogliono giù al telefono"
" Ok, grazie Goku"
Vegeta si alza e prima di uscire guardando Barbara dice :
" Scusami Barbara, ci vediamo dopo"
" Ok..." ( Bulma si rattrista)
Quando Vegeta chiude la porta, Bulma scoppia a piangere e pensa " Accidenti, stava per baciarmi, avrei risentito il suo respiro e la sua pelle a contatto con la mia, come in quel momento, il primo bacio..." ( Si fa rossa). Intanto Vegeta scende e prende il telefono dell'hotel.
" Pronto?"
" Vegeta? Sono io, Bulma!"
" Ah, ciao. Come stai?" ( Nel sentire il nome " Bulma" sussulta)
" Bene, grazie. Volevo sdebitarmi con te per il salvataggiò di qualche gioro fa"
" Beh, non ce nè bisogno, lo hai già fatto in quello stesso momento"
" Ma non in quel senso, sciocchino, ti va se ci andiamo a mangiare qualcosa stasera?"
" Beh...non saprei..."
" Dai, non farti pregare, è semplicemente una cena tra conoscenti, tutto qui!"
" Beh, dovrei vedere pirma se..." ( Pensa a Barbare e a quello che stava accadendo prima nella stanza)
" Incantesimo: potenza del mare, vieni a me, esaudisci il mio desiderio, Vegeta verrà con me!" ( Dice Bulma con tono serio)
" Ok, allora ci vediamo nel bar qui di fianco alle 8,00 ok?"
" Ok, allora a stasera, mio salvatore!"
" A stasera"
" Ciao"
" Ciao"
Vegeta riattacca il telefono e va sopra per prepararsi, come se non fosse successo niente di strano e come se quella formula non l'avesse udita. Per lui apparve tutto normale.
Ritornò in camera e notò Barbara sul letto che lo stava aspettando.
" Hei Vegeta, allora chi era?"
" Fatti i fatti tuoi!"
" Ma Vegeta...che ti prende?"
" Nulla, semplicemente non mi va di dirti tutti i fatti miei, la vita è la mia e la gestisco come meglio credo!"
" Va bene...scusami..."
" E adesso se non ti dispiace devo andarmi a lavare, ho un appuntamento importante" ( Apre la porta del bagno e si chiude dentro)
Bulma, scossa quanto esterrefatta, non lo riconosceva più, non era il Vegeta di qualche minuto fa con cui stava parlando e che la stava per baciare. Inoltre aveva notato nei suoi occhi qualcosa di diverso, non erano più neri come la notte, ma erano di un nero chiaro tendente al grigio. Aspettò tutto il tempo che Vegeta si lavò, quando uscì dal bagno e senza neanche salutarla se ne uscì. Bulma, preoccupata per lui e avendo capito che c'era qualcosa che in lui non andata, decise di seguirlo, ovviamente senza farsi vedere. Notò che Vegeta si dirigeva nel bar vicino all'hotel e che aveva salutato la ragazza che qualche giorno fa aveva salvato in acqua. Li osservò per tutta la serata, mangiarono, parlarono, scherzarono, e Vegeta sembrava normale, non come prima. Alla fine della serata, sul tardi, Vegeta e la ragazza sconosciuta si diressero verso la spiaggia. "Bulma" aveva notato tutta la serata che la vera Bulma li stava spiando, e, infatti era ciò che voleva. Vegeta e "Bulma" si sedettero sulla spiaggia, uno di fianco all'altro, e si misero a guardare il mare. Improvvisamente "Bulma" disse: 
" Incantesimo: potenza del mare, vieni a me, fa che il mio desiderio si avveri e che Vegeta mi baci." E ciò avvenne sotto gli occhi di Bulma, la quale, sconvolta, spalancò gli occhi, che cominciavano a lacrimarle, e scappò nell'hotel, per dirigersi nella stanza in cui era ospitata, gettarsi nel letto e sfogarsi. Pensava che Vegeta si stesse innamorando di lei, ci stava riuscendo, con quel quasi bacio, ma c'era quella sconosciuta che in una sola sera era riuscita a strapparglielo via. Ma sapeva che non doveva arrendersi, non era ancora finita. E avrebbe fatto di tutto per riprenderselo, e si addormentò con quel pensiero.

 

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Capitolo 9
*** Verso la fine dei giorni e la consapevolezza del rischio. ***


Verso la fine dei giorni e la consapevolezza del rischio.

I giorni successivi passarono impassibili. Era il 25 settembre e Bulma aveva solo 5 giorni prima di trasformarsi e sparire per sempre. In questi giorni aveva osservato Vegeta che aveva iniziato a frequentarsi con quella sconosciuta di cui non conosceva il nome, mentre con lui i rapporti erano cambiati, distanti, staccati, freddi, come poteva, in 5 giorni, togliere Vegeta dalle mani di quella sconosciuta. Quando l'aveva vista la prima volta era simile alla strega che le aveva fatto l'incantesimo, ma non poteva essere lei, visto che era una sirena, ma in qualche modo, aveva provocato il cambiamento di Vegeta, visto che da quella prima sera in cui uscì con lei, tutto tra loro due era completamente cambiato. Ormai non era più lo stesso, non poteva rivolgergli più una parola che rispondeva male, anche con gli amici, i quali cercarono in tutti i modi di aiutarlo, ma nulla, era cambiato. Bulma, allora, decise di informarsi su quella strana fanciulla. Chiese agli amici di Vegeta.
" Hei Goku!"
" Hei Barbara, Ciao"
" Ciao, senti, dovrei chiederti una cosa"
" Dimmi"
" Sai chi è la ragazza con cui sta uscendo Vegeta?"
" Beh, non posso aiutarti molto, so poco su di lei"
" Non fa nulla, dimmi ciò che sai"
" Be posso dirti che non l'ho mai vista da queste parti prima d'ora, è da quando sei tu qui che è comparsa anche lei"
" Capisco...e poi?"
" E poi è da quando sta con questa che è completamente camnbiato, ho cercato in tutti i modi di farlo ragionare, ma è cambiato, non so cosa fare"
"Capito, basta?"
" Si"
" Ah, grazie delle informazione! Sei stato gentile!" ( Bulma sta per andare via)
" Ah, Barbara, quasi dimenticavo, il nome di lei mi sembra sia Bulma, si, è Bulma!"
A sentire quel nome Bulma si paralizzò, sbarrò gli occhi, e ragionò. Il suo vero nome lo conoscevano solo Vegeta e...ma certo, pensò! La strega! Ma perchè avrebbe dovuto portarle via lui, il suo amore... pensò che lei era gelosa di lei, quindi perchè, oltre che la voce e la bellezza, non portarle via anche la persona che amava e impedire il raggiungimento del suo piano facendo innamorare Vegeta di lei. Poi le vennero in mente le parole della strega quando le fece l'incantesimo..." Se Vegeta non si innamorerà di te, la tua voce e la tua bellezza diveranno caratteristiche mie" collegò il tutto e capì che era lei, per forza. Scese le scale, uscì dall'hotel e si diresse verso Vegeta, il quale si trovava in spiaggiacon lei, "Bulma".
" Vegeta!" ( Correndo verso di lui)
" Barbara, cosa vuoi?"
" Dovrei parlarti...in privato"
" Non vedi che sono con Bulma!" ( " Bulma" la guarda con un ghigno malefico)
" Si tratta di poci minuti, è importante!"
" Bulma, scusami un attimo"
" Vai tesoro, non preoccuparti, ti aspetterò qui" ( Vegeta e Barbara si dirigono verso la fine delle spiaggia e l'inizio della strada)
" Cosa c'è di così importante da disturbarmi?"
" Beh Vegeta, vedi, la ragazza con cui stai non ti merita, vuole solo farti del male"
" Ma cosa vai dicendo?"
" E' la verità!"
" Impossibile, lei mi vuole bene, me l'ha dimostrato e continua a farlo...Non sarai gelosa percaso?"
" Beh...certo che no...però, in quanto tua amica, devo proteggerti da ciò che può nuocerti, quindi..."
" Secondo te Bulma mi farebbe del male? hahahahahahaha"
" Perchè ridi?"
" Sei proprio una matta Barbara! Bulma mi vuole bene, non potrebbe farmi del male"
" Ti prego Vegeta, non dire così, lo sto facendo per te"
" Sei semplicemente invidiosa Bulma, ecco tutto, se mi volevi, me lo avresti dimostrato, invece tu no, te ne sei sempre stata per conto tuo a cantare"
" ma Vegeta, cosa dici, io non mi sono mai avvicinata a te perchè tu non me lo hai mai permesso, e poi sei cambiato, non sei più lo stesso"
" Non è vero, semplicemente ho smesso di essere dolce con tutte, ho sofferto troppo in questi giorni pensando a lei, e visto che è stata proprio lei a dirmi di dimenticarla, è quello che sto facendo! Ho trovato qualcuno che mi vuole veramente bene e che non mi lascerebbe mai, e adesso se non ti dispiace, ritorno da Bulma, che mi sta aspettando, e non azzardarti più a dirmi su di lei certe cattiverie, mi infastidiscono!" ( Barbara, le si riempiono gli ochhi di lacrime e abbassa la testa)
Mentre Bulma rimase ferma con lo sguardo verso il basso, le si avvicinò Bulma.
" Pechè mi fai questo, quando abbiamo stipulato il patto, ti ho dato ciò che volevi in cambio" ( smette di piangere e guarda Bulma con sguardo serio)
" Ah, allora hai capito chi sono realmente!"
" Rispondimi!"
" Quanta fretta! Beh ho pensato, perchè accontentarmi della sua voce e bellezza quando posso avere anche il suo ragazzo? E perchè non renderle le cose ancora più difficili? Così sarebbe stato più divertente, ed infatti lo è!" ( Guarda Barbara con un ghigno soddisfatta)
" Sei senza cuore, ho solo 5 giorni, come farò, ormai lo hai in pugno!"
" Oh, piccola, non disperarti, hai ancora questo poco tempo per conquistarlo. Male che vada puoi sempre rinunciare e ritornare ad essere una sirena come lo sei sempre stata e rinunciare a lui!"
" Per lasciarlo a te? Mai!"
" Ok, se allora sei determinata a riprendertelo, agisci d'astuzia e vedi cosa fare, non mancherà molto al fatidico momento in cui sarà completamente mio, hahahahahah" ( Bulma se ne va)
Detto questo Bulma cercò in questi 5 giorni che le rimanevano di strappare Vegeta dalla grinfie della strega, ma inutilmente. Ormai le rimaneva un solo giorno, l'ultimo sia per tentare di riportare Vegeta alla realtà e della sua esistenza. Sarebbe morta oppure sarebbe cambiato qualcosa?
 

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Capitolo 10
*** Felici si, ma umanamente. ***


Felici si, ma umanamente.

Era ormai l''ultimo giorno, il 30 settembre. I ragazzi sarebbero partiti tra 2 giorni, poichè l'aere che li avrebbe dovuti riaccompagnare a casa aveva avuto dei problemi e per questo il volo era stato posticipato di 2 giorni. Era sera e Vegeta si trovava in spiaggia con Bulma, a passeggiare. Barbara aveva cercato in tutti i modi di convincerlo, ma nulla. Avrebbe voluto dirgli tutta la verità, ma non poteva, altrimenti sarebbe diventata schiuma di mare senza aver risolto nulla. Quella sera Bulma fece una scelta che le sarebbe costato la sua vita, ma tanto sarebbe morta lo stesso, ma se doveva farlo, voleva farlo per bene. Si diresse verso la spiaggia nel punto in cui si trovavano Vegeta e Bulma.
" Vegeta!" ( Corre verso di lui)
" Ancora tu! Cosa vuoi da me?"
" Devo parlarti"
" Abbiamo già parlato l'altra volta, e mi sembra di essere stato abbastanza chiaro!"
" Questa volta è l'ultima volta che potremmo farlo!" ( Gli afferra un braccio)
" Perchè?"
" Domani...me ne vado...per sempre..." ( Abbassa la testa)
" Che mi importa, tanto non mi interessa nulla di te!" ( Se ne va con Bulma)
" Vegeta ti prego aspetta!" ( Stende una mano verso  di lui)
" Ha detto che non gliene frega nulla di te! Lo vuoi capire che lo hai perso per sempre! Lui ormai è mio!" ( Urla contro Barbara)
I due si allontanano da Barbara, la quale piange e tiene la testa bassa. Mancava poco alla sua fine, e non era riuscita a fare nulla per salvarlo. Veramente c'era qualcosa che poteva ancora fare: cantare...
You give me an other smile, you give me your eyes, and i give to you my heart
Listen me..you don't say me Because Because..

Ricorderò il tuo nome bene impresso nella mente
questo perchè sei stata l'Unica fra tante!
L'unica davvero che in un solo sorriso
ha scolpito nella mente un pensiero deciso;

Lo dico sincero perchè già mi manchi, resterei quì a guardarti anche ad occhi stanchi, appoggiato alla ringhiera di questo strano posto
vedo soltanto te ballare non vedo più il resto.

è incredibile pensare che in così poco tempo TU
possa rendere un uomo pienamente contento!Non farò il tuo nome ma tu hai già capito
non dirò quanto bene tu mi hai già scolpito..

Passano i giorni ma non cambio idea, ti vorrei solo mia quasi fossi una dea.. passano i giorni e rimango convinto che in fondo o in parte qualcosa ho già vinto..

Forse la paura di una nuova delusione
può far sì che tu non ti affezioni alle persone.. non lasciare che rabbia e qualche vecchio rancore non facciano uscire ciò che di buono hai nel cuore!

Lasciati andare alle persone un pò care, lo scoprirai piano piano se davvero son rare. Se nn rischi un pò nn lo potrai mai sapere se ti sei circondata di persone sincere!!

Tu dammi spazio io ti prometto che ad ogni gesto io starò attento. Sarai al centro dei miei pensieri, Non voglio tu diventi un ricordo di ieri!!

Dammi adesso un altro sguardo, quello potente di quel bel giorno un tuo sorriso sincero e puro, che scioglie di botto anche il cuore più duro..

You give me an other smile, you give me your eyes, and i give to you my heart
Listen me..you don't say me Because Because

E a volte lascio aperta la porta di cameretta sperandoti arrivare magari di tutta fretta! Non pretendo nulla non pretendo tanto, voglio solo avere la mia principessa quì al mio fianco!!

Tu mi sembri sincera, metterei me stesso in gioco
e se magari mi sbaglio avrò giocato col fuoco..
e mi dispiace magari se son troppo sincero,
è che purtroppo credo ancora nell'amore quello vero.

Quella sera quel sorriso e quello sguardo l'ho cercato: tu ballavi e io fermo incantato.. è bastato un momento, un momento soltanto, per desiderarti ma davvero tanto!

io lo sò che hai paura, con mille perchè.. ma davvero nn voglio fare a meno di te!
Tu mi piaci tanto voglio viverti intenso. Fanculo alle pare che ogni giorno ripenso!!

Ora ti prego, non mi scappar via..
non aver paura di questa piccola pazzia! perchè in fondo la vita si vive rischiando
e con te il passato lo sto allontanando..

Finalmente stasera primo appuntamento
sembro quasi un bambino, non ci sto più dentro!
sono mille i pensieri e le cose da dirti, ma sò già che i silenzi saranno frequenti

Quasi l'imbarazzo sparisce nel vederti, perchè subito affiora la voglia di averti!
un abbraccio spontaneo che parla da sè: questo è il primo contatto che ho avuto con te!

sfioriamoci le mani come per l'ultima volta.. ora baciami ti prego, poi rifallo un'altra volta. Sento brividi leggeri ti prego non ti fermare.. oddio quanto adoro il tuo dolce ansimare!!

You give me an other smile, you give me your eyes, and i give to you my heart
Listen me..you don't say me Because Because

You give me an other smile, you give me your eyes, and i give to you my heart
Listen me..you don't say me Because Because..."

Vegeta, per tutto il tempo in cui Barbara aveva cantato quella canzone, era rimasto a guardarla, ricordando tutti i momenti passati insieme alla sua Bulma, che le aveva dedicato quella bellissima canzone. Ritornò in se e ricordò anche l'ultimo momento passato insieme a Barbara, quando stava per bacirla. Si allontanò da Bulma correndo verso barbara la quale piangeva, Vegeta la abbracciò, Bulma rimase stupita da quel gesto, e continuava a piangere, stavolta per la contentezza. Barbara ricambiò il gesto e gli sussurrò nell'orecchio " Ti amo". Vegeta Spalancò gli occhi, rimase stupito da quella risposta. La strega, che aveva sentito e capito le intenzioni di Bulma, si avvicinò ai due con un ghigno stampato in faccia.
" Brava Bulma, alla fine hai deciso di andartene con onore"
" Cosa? Ma cosa dici? E chi sei tu?"
" Io sono colei a cui tu, da ora in poi apparterrai, mio caro, hahahahahaha"
Improvvisamente Barbara fu colpita da un dolore al cuore e si accasciò a terra, tenendosi entrambe le mani sul petto.
" Hei, Barbara, ma che ti succede? Non stai bene?" ( Si avvicina a lei)
" Non chiamarmi così..." ( dice a fatica)
" Cosa? Ma che dici?"
" Hai sentito come mi ha chiamata prima quella donna?"
"...Si...ma che cosa vuol dire?"
" Vegeta sono Bulma"
" Cosa? Bulma, ma che dici Barbara..."
" E' sempre stato tutto finto, dal primo momento che mi hai incontrata, ho inventato tutto per stare accanto a te, amore mio, volevi renderti felice, e per questo ho fatto un patto con la strega dei mari la quale mi ha donato delle sembianze da umana, ma mi ha resa irriconoscibile ai tuoi occhi. Dovevo farti innamorare di me, di nuovo, entro 1 mese, così saremo stati insieme per sempre...in cambio lei mi ha imposto di non dirti chi ero veramente e di non confessarti i miei sentimenti per te...ogni volta che ho cantato, l'ho fatto per te, ti sono sempre stata accanto, non ti ho mai lasciato solo... sono sempre stato accanto a te Vegeta ( Piange)..."
" Bulma ( Piange) come ho potuto essere così cieco, non accorgermi di nulla, io mi stavo affezionando tanto a te, in quelle diverse sembianze, mi ricordavi tanto te stessa, stavo per innamorami probabilmente, ma poi, non ricordo più nulla"
Nel frattempo le gambe di Bulma si stavano trasformando in schiuma, come lo avrebbe fatto anche tutto il resto del suo corpo.
" E' giunta la fine amore mio, almeno ti ho salvato da lei, posso finalmente salutarti sapendo che mi hai riconosciuto. Ti ho sempre amato, e lo farò per sempre, anche se non sarò più al tuo fianco, ricordati sempre di me, dei nostri incontri, della nostra storia, delle canzoni che ho cantato sempre e solo per te. Il mio cuore ti apparterrà per sempre...( Si trasforma in schiuma anche il busto e le braccia) Addio, amore, e ricordati che ti amo..." ( Si trasforma completamente in schiuma tra le mani di Vegeta)
" Bulma non andartene di nuovo, io ti amo..." ( Piange)
" Non preoccuparti, ci penserò io a te adesso ( cammina verso Vegeta) Ma, che succede?"
Improvvisamente la strega si trasforma in schiuma di mare e non acquista le caratteristiche della principessa Bulma, diventata schiuma, anche quest'ultima scompare, lasciando nulla di lei. Vegeta, intanto, inginocchiato a terra con la schiuma di lei tra le mani, piange, ma, improvvisamente, la schiuma brilla, e Vegeta, spinto dall'istinto, la getta in acqua. Questa continua a brillare e ad acquistare la forma di una persona. Dalla schiuma compaiono dei capelli lunghi azzurri, delle braccia, un busto, una faccia e due gambe...
" Bulma, sei tornata da me!"
" Ciao Vegeta" ( Sorride)
Vegeta corre nell'acqua, la prende in braccio, la alza e la fa girare. Stavolta Bulma era se stessa, capelli e occhi azzurri, ma non aveva la coda, aveva le gambe.
" Mah, che strano, non dovrei essere schiuma?"
" Boh...cosa sarà capitato?"
" Aspetta, quando io ti ho detto ti amo, e mi stavo trasformando, tu mi hai ricambiato giusto?!
" Si..."
" Probabilmente la trasformazione non era del tutto compiuta e visto che il patto consisteva nel fatto che tu dovevi dirmi " ti amo", questo si è sciolto con la mia vittoria, e quindi sono ricomparsa da te!"
" Che bello riaverti qui con me, adesso non potremo mai più separarci, amore"
" Già, ti amo"
" Ti amo"
I due si baciarono. Dopo due giorni Vegeta e Bulma partirono insieme verso casa ( In Italia da Vegeta) dove avrebbero vissuto il resto dei loro giorni, insieme per sempre, felici e contenti.
 

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