il mondo di Sun

di super_cika_lila
(/viewuser.php?uid=121166)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mistero dei cinque colli ***
Capitolo 2: *** il mistero che avvolse una città ***
Capitolo 3: *** cari lettori... ***
Capitolo 4: *** Nel castello III ***



Capitolo 1
*** Il mistero dei cinque colli ***




Il mistero dei cinque colli

Era ormai passata una settimana da quando Sun e gli altri avevano involontariamente cambiato il mondo trovando l'antico tesoro. Erano ormai diventati famosi per questo. Sun, il più curioso (ficcanaso) di tutti, ad un certo punto, si chiese: “Ma come mai si parla così tanto delle armi di Hashirama e Athlàntid ma nessuno sa, o forse semplicemente nessuno si chiede dove siano finite? Forse non se ne può parlare?” Così si diede appuntamento con i suoi amici per parlarne e indagare. Così, incontratisi passarono tre ore in biblioteca a cercare di fare luce su questa storia, scoprirono che le poche persone che conoscevano questa storia tramandata dopo il fatto di sette giorni prima avevano rivelato che... Non si sapeva assolutamente niente delle antiche armi di Hashirama e Atlàntid. Delusi, i cinque tornarono a casa. Due giorni dopo, comunque, si erano messi d'accordo (segretamente) per andare in gita fuori città, ai cinque colli di Soghiet's. In ognuno di questi posti (tranne che nel secondo, tutto devastato e nel primo, vuoto) c'era un castello misterioso e inpenetrabile, come se fosse completamente disabitato. Arrivati lì, esplorarono il posto e dopo un po', sorpresissimi, videro una persona su un alto balcone del castello del quarto colle. Contemporaneamente videro un altro esploratore passante e, entusiasti della scoperta, appena lo scorsero gliela riferirono senza pensarci, euforici come un bimbo di otto anni il giorno di Natale. In realtà l'esploratore già sapeva questa cosa anzi molto di più...(Sun e company ci rimasero malissimo, come quando un bambino di otto anni scopre che Babbo Natale non esiste). In ogni caso, quel tizio aveva tutte le risposte che nella storia di Soghiet erano sconosciute (o almeno quasi). Riconobbe, stupito, i cinque ragazzi, che oramai conosceva di fama. Allora decise di dirgli tutto ciò che sapeva (o almeno quasi), perchè...qui entriamo già nella sua spiegazione. Lui sapeva che i mali che il mondo doveva subire a causa della maledizione erano grandiosamente superiori a quelli che, in realtà, il mondo stava incontrando. Dunque aveva capito che i cinque ragazzi erano speciali, così speciali da fermare le tenebre che dovevano inghiottire il mondo, e così speciali da non prendersi il tesoro con avidità dopo averlo scoperto per aver seppur inconsciamente capito che tale calamità era da ignorare e lasciare lì dov'era. Ovviamente l'esploratore disse questo spiegando la seconda parte della leggenda. Poi continuò, svelando tutti i misteri che li assillavano... “Un tempo in questi colli vi erano cinque castelli, per ognuno un'organizzazione. L'organizzazione III (del terzo castello, nel terzo colle), l' organizzazione IV (del quarto castello, nel quarto colle) e l'organizzazione V (del qu...beh sì insomma avete capito) esistono tutt'ora, nei loro castelli: ecco spiegato ciò che avete visto. L'organizzazione I era quella capeggiata da Hashirama, che distrusse la II, una molto malvagia. Per questo il secondo castello è distrutto. Nella guerra tra Soghiet e l'Oceano Centrale, però, molti membri dell' organizzazione I fecero una brutta fine oppure, per la maggior parte, vennero corrotti e passarono dalla parte nemica. Così, sia per motivi strategici (per non esporsi troppo) che per motivi morali (il ricordo di quel gruppo divenne tristissimo), Hashirama, con gli altri pochi membri rimasti, decise di smontare e far sparire completamente il primo castello, lasciando il corrispondente colle vuoto, nebbioso e tetro. Dopo il recente accadimento, i Douthearth e gli Amhearth sono ricomparsi come erano spariti in antichità. Quindi, tutt'ora III, IV e V organizzazione sono come ottocento anni fa. La III è un gruppo malvagio, con fini sconosciuti ma certamente loschi, mentre si sa pochissimo della IV e della V.” A quel punto, increduli per la spiegazione, i ragazzi sarebbero morti se a quel punto non ci fosse stato l'esploratore a notare che due membri dell'organizzazione III, dopo averli visti spettegolare ai piedi del loro colle, li stavano attaccando. Così, per forza di cose dovettero arrangiarsi e combattere. Evocarono le armi. Videro, anche se già lo sospettavano, che anche i loro nemici avevano delle armi spirituali. Uno era un colosso del tipo “tutto muscoli e niente cervello” che come arma aveva un'alabarda anche più grande del normale, che chiamava Ruyamb; l'altro era un tipetto esile e medio di altezza con un'espressione eccessivamente seria del tipo “morirai se mi sfidi”, con una sciabola lunga un metro e mezzo ma sottilissima come arma. Questi due si scagliarono addosso ai cinque amici. L'energumeno, impugnando saldamente l'arma tentò di fendere i suoi nemici, ma l'Askblade di Sun e il Martlam di Mesh insieme riuscirono a parare il corpo; poi Larxy lanciò come se fossero boomerang i suoi Flofnings contro il nemico, facendolo allontanare. Lea e Zith, intanto combatterono il tipo esile. L'orfano schivò all'ultimo un attacco, ma si spaventò vedendo che solamente colpendolo di striscio gli tagliò un po' di barba; Lea scoccò una freccia della sua balestra Baltarc, che però venne schivata, ma a quel punto Zith, che conosceva le arti marziali, tirò un calcio ben assestato al nemico e lo allontanò. Contemporaneamente, Sun, Mesh e Larxy avevano scoperto che nonostante le apparenze, il colosso era un deboluccio codardo, quindi lo misero in fuga sfoderando le loro armi. A quel punto fecero per riattaccare, ma l'esploratore intervenne, si mise di fronte a loro e non si sa come mai, incuté loro paura mettendoli in fuga. Qualche minuto dopo, però, mentre tutti erano ormai tranquillizzati spuntò da dietro l'energumeno che rapì Lea...

NDA

anche il secondo capitolo è terminato..dopo la scoperta del cambiamento del mondo,i nostri eroi affrontano i primi seri pericoli. Lea è stata rapita : riusciranno i nostri amici a salvarla? E dove è stata portata? A quale scopo? Continuate a leggere e lo scoprirete!

P.S mi raccomando,recensite in tanti!! ^^



















Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** il mistero che avvolse una città ***



Il mistero che avvolse una città


Sun Drake viveva a Soghiet, una cittadina in un'isola a nord dell'Oceano Centrale.

Aveva 13 anni e viveva in una piccola abitazione con i suoi genitori e suo fratello di 11 anni Just. Soghiet era sempre stato un luogo molto famoso per la sua cultura e l'arte quasi perfetta che caratterizzava i suoi antichi abitanti. Era stato luogo di battaglie epiche in passato; al suo centro vi era una statua alta venti metri circa di Hashirama Ekrad, lo storico generale che ottocento anni respinse gli attacchi di tutti i popoli dell'Oceano Centrale che volevano distruggere la città a tradimento per questioni politiche legate al denaro. Morì nello scontro contro Athlàntid, il capo dei Mileriani, il popolo più forte dell'Oceano.

Una leggenda narrava che durante lo scontro più duro tra Hashirama e Athlàntid le loro armi, la spada Blitz e le lame Songnh, si separarono misteriosamente dalle anime dei due (queste armi spirituali, un tempo, solo in alcune persone meritevoli, potevano venire evocate e facevano parte dell'anima, rispecchiando in pratica la forza di essa); diventarono quindi comunissimi oggetti pericolosi. Un mercante lì vicino le trovò e le raccolse, le rivendette e guadagnò una fortuna.

Ma un così strano aumento di capitale non poteva passare inosservato, così dopo che i governi lo scoprirono, lo perseguitarono, ma lui riuscì a nascondere il tesoro sottoterra: ciò che si sapeva era solo che era comunque nella parte a centro-nord del mondo. Così nessuno lo trovò, ma alcuni profeti e sacerdoti si opposero vivamente ai criminali che lo cercavano, così lanciarono una maledizione su di esso: nel caso che qualcuno l'avesse scoperto, tutto il mondo avrebbe patito dolori come allora; inoltre, eliminarono tutti i poteri delle armi spirituali e di conseguenza fecero scomparire i Douthearth, persone senza cuore e con pochissimi sentimenti che nascevano dopo la morte di chi ha un' arma spirituale e tolsero agli umani la visione degli Amhearth, mostri che nascevano dopo la morte di un malvagio, e che in pratica sono il suo cuore e la corrispondente cattiveria incarnata.

Ma l'ultima parte, dall'apparizione dei sacerdoti in poi, non c'era più nella pergamena che trovarono i suoi amici. A proposito, questi erano: Zith Zacant, 14 anni, un orfano vicino di casa di Sun; Lea Xhon, 14 anni, una ragazza i cui genitori erano amici-colleghi del padre di Sun; Mesh Skalmusk, 16 anni, il cugino di Sun; infine Larxy Ernò, 15 anni, di famiglia ricca.

Essi trovarono questa pergamena per caso, in una vecchia cantina e questa storia li incuriosì molto; era sera, e seduti intorno a un fuoco mentre osservavano la scrittura, i cinque si accorsero che vicino alle fiamme si vedeva un lato diverso della pergamena: una mappa. E con grande sorpresa scoprirono che il tesoro doveva trovarsi a Soghiet. Ovviamente, il loro “istinto adolescenziale” li trascinò ad incontrarsi il giorno dopo per cercare il tesoro. Il pomeriggio dopo infatti, impiegarono 4 ore a cercare e scavando, scavando e ancora scavando i ragazzi trovarono il barile nella periferia di Soghiet. Tutti contenti, molto intelligentemente lo aprirono...

Dalla cassa uscì un'onda di misteriosa luce, che si espanse dappertutto...

Sun e gli altri si sentirono molto strani, come travolti da una nuova misteriosa energia... Per spiegare il tutto torniamo nel passato.

Quando sacerdoti e profeti lanciarono le maledizioni, per sbaglio, fecero in modo che aprendo il tesoro l'aver tolto l'esistenza di armi spirituali e Douthearth e visione degli Amhearth sarebbe stato annullato.

Dunque i ragazzi, stanchi, andarono a dormire a casa loro.

Il giorno dopo, però, la loro vita cambiò. O meglio si accorsero del cambiamento avvenuto il giorno prima.

Tutto iniziò così. Un bullo rubò a Zith un prezioso ciondolo che gli ricordava i suoi genitori. Sun e Zith, così, arrabbiati più che mai, andarono e si scagliarono con grande pazzia contro il ladro fighetto (un bestione alto un metro e novantacinque e pesante cento chili di muscoli). Esso, con grande (...) difficoltà li respinse lasciandogli due souvenir sulla guancia. Loro, colmissimi di rabbia, richiamarono una luce dalle loro mani; essa prese forma di un oggetto. Sun aveva in mano una spada a forma di ascia, mentre Zith aveva un arco con molte corde e delle frecce appuntite!

Con queste armi stesero in due secondi il bullo grullo. I due poi, dopo essersi ripresi il ciondolo, pensarono solo a non avere più le proprie armi in mano e...puff! Senza accorgersene nemmeno, le armi scomparirono nella luce. La stessa cosa fecero per riaverle e...puff! Ricomparirono. Poi le fecero ri-scomparire, poi ri-comparire. Andarono avanti così per due ore come due scemi e dopo andarono, passeggiando tranquillamente per strada con armi ostrogote che naturalmente scomparivano e ricomparivano dalle loro mani con nuvolette luminose, dai loro amici a far vedere il tutto. Sun chiamò la sua arma Askblade e Zith la sua Laskark. Così anche Mesh, Lea e Larxy, inizialmente stupitissimi e increduli riuscirono a fare la stessa cosa: Mesh aveva una specie di martello/ascia che chiamò Martlam, Lea una strana balestra che nominò Baltarc e Larxy lame a forma di fiori roteanti e usabili come boomerang, nominate Flofnings. Si venne poi a sapere che solo altre poche persone, in città come al mondo (in valore stimato circa, nel pianeta, sessantamila su sessanta milioni, un millesimo della gente: “uno su mille ce la fa...”) avevano armi spirituali.

Questo era l'inizio di una nuova avventura per questi ragazzi, ma anche di una nuova era per il mondo...







Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** cari lettori... ***




Cari lettori.....

purtroppo x 2 settimane non riuscirò ad aggiornare questa storia...spero che mi seguirete nelle prossime e che intanto recensirete in tanti questa! Perché dico prossime? È semplice...oltre alla fanfiction “the new avventury” sulle mew mew,è in arrivo un'altra storia! Si tratta di una crossover...due mondi opposti,diversi,con niente che li accomuna...eppure sono due mondi destinati a incrociarsi...volete un'anticipazione piccola? Beh,che dirvi i mondi che si incroceranno in questa storia sono quello di a tutto reality e....dragon ball! Presto il primo capitolo sarà pronto,sono già all'opera,ma non ho scordato questa storia e l'altra...presto verranno aggiornate e voi...

RECENSITE!!!

non fate i furbetti,so che leggete,e vorrei i vostri pareri,positivi o negativi che siano! Sarò lieta di rispondervi! Un bacione e a presto! ^^

super_cika_lila

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Nel castello III ***


Nel castello III

Quando il gruppo si accorse che Lea era stata portata via era ormai troppo tardi, così tutti si agitarono, ma misteriosamente l'esploratore rimase impassibile, come se di cose così ne avesse vissute già troppe per emozionarsi. In ogni caso, Zith si rese conto che non avevano ancora chiesto allo straniero il proprio nome. Lui rispose che non poteva rivelare la sua identità, ma che comunque avrebbe volentieri continuato ad aiutare i ragazzi. Questi non potevano rifiutare, così incominciarono a calmarsi e a pensare a riprendersi l'amica.

Si infiltrarono nel castello immediatamente. C'erano enormi mura a difendere la fortezza, che nonostante fossero spesse 2,5 metri, non erano dure come le armi spirituali degli amici, che riuscirono a sfondarle e a passarci attraverso furtivamente. Per confondere i nemici, si divisero: Sun e Zith entrarono da una parte, mentre Mesh, Larxy e l'esploratore dall'altra. Entrando, non gli era importato che molto probabilmente (infatti era così) l'organizzazione III, sapendo che erano lì, li stava spiando.

Dunque, appena entrati, entrambi i gruppi si ritrovarono davanti alcuni Amhearth.

L'esploratore spiegò a Mesh e Larxy le informazioni sui nemici: la loro specie era quella dei Piroelfs, piccole pesti rosse alte 1 metro, bollenti al tatto e che nonostante l'aspetto ridicolo, visti gli strani occhi grandi, erano capaci di attachi pericolosi: correndo veloci in ogni direzione lasciavano ogni tanto mezzo metro quadro circa di pavimento bollente, scomparente dopo alcuni minuti.

Intanto, dall'altra parte gli avversari erano gli stessi, ma Sun e Zith non avevano la più pallida idea di cosa gli si parava davanti. Comunque, non ci volle molto a capire che dovevano combattere: tutti così (tranne l'esploratore, che come al solito osservava il tutto con sguardo critico)evocarono le armi e si scagliarono contro i nemici, che scappavano via come prendendoli in giro; non riuscivano ad acciuffarli, ma ogni tanto con qualche piccola imboscata riuscivano a colpirli, seppur talvolta scottandosi i piedi su i tratti di pavimento a 200°. Si accorsero che, dopo un certo numero di danni, quando li sconfiggevano, gli Amhearth esplodevano e un cuore saliva al cielo.

Finito il combattimento, l'esploratore infatti spiegò che essendo essi l'essenza di un cuore malvagio, veniva liberato dall'oscurità e dalla relativa energia del male e saliva al cielo, verso un lontanissimo sole (non splendente) di energia interiore dei cuori. Quando invece nasceva un Douthearth, già alla morte della sua persona il cuore finiva nell'apposita stella. Nei casi invece in cui moriva un malvagio con un arma spirituale e nascevano sia il suo Douthearth che il suo Amhearth, essi potevano ricongingersi e far rinascere l'umano all'età media della sua vita. Ma un cuore per arrivare al suo sole ed essere perso per sempre impiegava più di 800 anni. Così se in caso remoto si riusciva a recuperarlo, facendolo unire al corrispondente douthearth anche buono, poteva riportarlo in vita. Ovviamente, anche di questa spiegazione Sun e Zith non avevano sentito assolutamente niente.

Allora tutti proseguirono, salendo le infinite scale del luogo.

Ad un certo punto, arrivarono in un enorme salone vuoto, tanto grande e vuoto che i due gruppi si rincontrarono e si riunirono. I muri e i pavimenti rosso semitrasparente mettevano angoscia ai 5 che cercavano invano una porta o qualcosa per proseguire.

Scrutandosi bene intorno trovarono una botola sul soffitto. Il problema era che il soffitto era alto 8 metri. Allora larxy lanciò fortemente i suoi Flornings contro di essa; ma li lanciò talmente forte che la botola si frantumò. Dopo qualche secondo una luce abbagliante li invase e li risucchiò al piano di sopra.

Si risvegliarono ognuno in una stanza diversa, riuscivano a vedersi attraverso muri trasparenti che però erano indistruttibili. Ad ognuno di loro comparse davanti un Amhearth. Attraverso i muri non riuscivano a vedere l'esploratore,ma non avevano tempo per pensarci: ognuno di loro aveva davanti a sé una strana, grande, pantera nera che stava in piedi e li stava per attaccare...



NDA spero che la storia vi stia piacendo! Cosa succederà ancora? Continuate a leggere e lo scoprirete! E mi raccomando, recensite in tanti!



Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1168281