Non tutto il male viene per nuocere

di silgree
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** Ricordi adolescenziali -prima parte- ***
Capitolo 3: *** Ricordi adolescenziali -seconda parte- ***
Capitolo 4: *** Il mio miglior amico! ***
Capitolo 5: *** Perchè è stato il destino a farmi incontare te... ***
Capitolo 6: *** Amici mai! ***
Capitolo 7: *** La scatola dei ricordi ***
Capitolo 8: *** La lettera ***
Capitolo 9: *** Un bacio può rovinare tre vite... ***
Capitolo 10: *** Perchè? ***
Capitolo 11: *** Non importa perchè purtroppo non saprai mai che ti amo ***
Capitolo 12: *** Incomprensioni! ***
Capitolo 13: *** Il coraggio di amare ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


Non tutto il male viene per nuocere

“Piccola” premessa: Ciao a tutti!!!!!!!!! Questa è la seconda fanfiction che scrivo… infatti, forse, alcuni di voi hanno letto la mia primissima ff (“ccs e la forza che regola il mondo”). Dato che sono in argomento, colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno commentato l’ultimo capitolo della mia precedente ff : Zoa, Evanescene88, Anto chan, LizDreamer, Sakura hime, non so come chiamarmi…

Questa è un AU, Sakura e Sharoan hanno circa 22anni, e si sono conosciuti alle superiori, dove sono accadute cose che hanno avuto una notevole ripercussione sulla loro vita, soprattutto su quella di Sakura, che per tutta la ff sarà influenzata da un ricordo in particolare… è una storia di intrighi amorosi, batticuori quotidiani, gelosie, ambientata in parte in ambito universitario… non ci sono riferimenti alle carte di Clow o alla magia (volevo scrivere qlcs di + quotidiano e reale)…

QQQuesta ff è in parte autobiografica (ma solo una piccola parte) perché, come “scrittrice”, ritengo che sia più facile e verosimile raccontare vicende ed emozioni vissute ed anche perché volevo scrivere una storia d’amore e ho preso spunto dalla mia… mai iniziata e mai finita…

Spero che la leggeranno in molti e mi farebbe molto piacere se lasciaste un commentino, tanto per farmi sapere se la storia vi piace ed è il caso di continuarla, perché non so se il genere che ho in mente possa essere interessante e abbia senso… (-_-;

Auguro a tutti buona lettura!!! baci. By silgree89

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Non tutto il male viene per nuocere

Dedico questa fanfiction a una persona molto importante, con la speranza che un giorno possa capire quanto l’ho amata.

 

 

 

Capita spesso, alla stazione del treno, di fare incontri casuali, inaspettati, sperati. Alcuni di questi procurano gioia, altri dolore, altri ancora fanno riemergere emozioni, vicende ormai dimenticate che portano con sé il dolore che li aveva accompagnati, intenso e pungente come lo era quel giorno di tanti anni fa. E se il destino ti facesse rincontrare una persona amata che ti ha fatto soffrire, come ti comporteresti? Prenderesti come modello gli errori adolescenziali per non ripetere di nuovo gli stessi sbagli o troveresti dentro di te la forza di amare… amare ancora? Questo dovete chiederlo a Sakura, la protagonista di questo racconto…

 

“La contrazione del miocardio insorge spontaneamente in particolari cardiociti modificati, detti cellule pace-maker, indicati come miocardio specifico… AHHHHHHH!!! Non riuscirò mai a ricordarmelo!!!!!”

Così una ragazza di ventidue anni ripassava alla stazione del treno l’esame che avrebbe avuto di lì a qualche ora. Gli occhi verdi fissavano le fitte pagine di un manuale, intenti a carpire qualsiasi tipo d’informazione potesse essere di importanza vitale. Il vento le scompigliava i capelli castani, lunghi fin sopra alle spalle, la bocca rosea era coperta da una sciarpa e le mani gelide reggevano con ipertensione un grande libro intitolato “Principi di medicina interna”. Riaprì di nuovo il manuale e incominciò a sfogliare le pagine con ansia maniacale, morbosa. Indugiò un poco su pag. 243 e infine richiuse il manuale con un leggero botto.

 

“Adesso basta! Ormai quel che è fatto è fatto… in fondo è un esame come tanti altri che ho superato brillantemente –pensò la ragazza- però… però è uno degli esami più difficili del mio corso e… e se non dovessi farcela?”

Così stava per aprire di nuovo il medesimo libro, quando le sembrò che i suoi occhi, prima di soffermarsi sul manuale, avessero visto qualcosa a cui non voleva e non poteva credere! Per la prima volta nella mattinata, il pensiero dell’esame fu messo da parte, dissipato da qualcosa di ancora più preoccupante e incombente. Abbandonò frettolosamente il libro nella tracolla che aveva sulla spalla destra e guardò meglio nella direzione dove un ragazzo alto, magro, con capelli e occhi castani, stava apparentemente aspettando il treno.

 

“E’ proprio lui!” pensò la ragazza colta dallo stupore. E inspiegabilmente il suo cuore cominciò ad accelerare il battito e le sembrava che fosse troppo caldo per essere in inverno…

Come doveva comportarsi? La cosa più educata da fare sarebbe stato salutarlo… quella più giusta, per il suo orgoglio e per il suo cuore, fare finta di niente. Chissà se si ricordava ancora di lei, pensò la ragazza. Erano passati tre anni dall’ultima volta che l’aveva visto, tre anni da quando aveva terminato il liceo che avevano frequentato insieme.

Non si erano più sentiti, né un messaggio e, tanto meno, una telefonata non se l’erano mai scambiata. Però, nonostante l’avesse fatta soffrire, restava pur sempre un suo compagno di scuola, anche se lei l’aveva amato pur non essendo ricambiata… o almeno era quello che pensava lei…

Dopo tre anni era sicura di averlo dimenticato, che non le importasse più niente di lui. E invece quella vista inaspettata aveva fatto riemergere in lei tutti i rancori adolescenziali.

Tuttavia decise che andarlo a salutare gli avrebbe fatto in ogni modo piacere e poi questa sarebbe stata un’ottima occasione per verificare quanto era maturata negli anni. Per dimostrare a se stessa che LUI non faceva più parte della sua vita, il suo cuore non batteva più per lui… non le importava più niente di lui!

Fece alcuni passi finché non fu alle spalle del ragazzo. Respirò profondamente.

 

“Ciao Sharoan! Ti ricordi di me?” disse la ragazza con voce cordiale e un sorriso raggiante.

Il ragazzo si girò sorpreso: certo che si ricordava di lei, ma non poteva immaginare che in tre anni fosse cambiata così tanto… che fosse diventata così carina!

 

“Certo, Sakura! Come stai?” disse lui sorridendole. Sakura rimase un po’ disorientata da tutta quella cordialità e dal magnifico sorriso di lui. Forse, in una parte remota del suo cuore, avrebbe preferito che il ragazzo la trattasse con indifferenza? Ma conoscendolo, si aspettava un saluto del genere.

 

“Bene grazie –rispose in modo formale la ragazza- sono solo un po’ in ansia perché oggi ho un esame, ma… per il resto è tutto a posto”. Era proprio sicura che fosse SOLO l’esame a metterla in ansia? Tuttavia si compiacque del tono sicuro e imperturbabile con cui le erano uscite le parole di bocca. Adesso con Sharoan non balbettava più come una ragazzina!

Poi aggiunse, non sapendo cosa altro dire: “Ma tu come mai sei qui? Non ti ho mai visto da queste parti…o meglio non ti ho più visto dalla cena di classe”. Si maledì subito per aver tirato fuori quell’argomento. Se solo lui avesse saputo quanto dolore le aveva provocato!

 

“Si, in effetti –ammise Sharoan- ho frequentato l’università a Hong Kong, ma poi mi sono definitivamente trasferito qui e d’ora in poi continuerò l’università a Tokyo.”

 

“Ah! –disse Sakura sorpresa- che università…?”

Ma non finì la frase perché il fischio assordante del treno coprì le sue parole.

 

“Adesso devo salutarti perché è arrivato il mio treno” dissero entrambi contemporaneamente.

 

Sakura e Sharoan si guardarono negli occhi.

“Non dirmi che anche tu devi andare a Tokyo!” disse Sharoan sorpreso. Sakura annuì turbata.

 

I due salirono sul treno e, dopo aver lottato per trovare due posti liberi, si misero a parlare spensieratamente dei “vecchi tempi”. Sakura gli raccontò che era all’ultimo anno della facoltà di scienze veterinarie. Quel lavoro l’aveva sempre affascinata fin da bambina e, anche se eccelleva in ben altre materie, le era sembrato più attuabile e soddisfacente. E inoltre sentiva nascere dentro di sé un forte senso di appagamento e potenza tutte le volte che riusciva a salvare la vita a un altro essere. Si ritrovava a vivere in uno stato in cui non c’era posto per le insicurezze, tutti i dubbi e le paure venivano spazzati via da quel soffio vitale che era in suo potere. Forse era proprio questo che l’attraeva di più di quel lavoro? Non c’era spazio per la persona titubante e insicura che era sempre stata, si era catapultata verso un mondo che, a suo avviso, ammetteva solo certezze e sicurezze nelle proprie scelte. Esisteva solo di quello, doveva per forza essere così… il mondo che aveva sempre voluto che le appartenesse. E pensare che molte delle sue insicurezze gliele aveva procurate proprio la persona che adesso aveva davanti…

 

Sharoan la stava a sentire interessato, i suoi occhi erano rivolti verso di lei. Sakura non poté fare a meno di pensare che avrebbe preferito che il ragazzo guardasse da un’altra parte o, ancora meglio, non la stesse a sentire. Quegli occhi ambrati la scrutavano in profondità e la imbarazzavano terribilmente.

Successivamente cominciarono a parlare dei loro precedenti compagni di scuola e di cosa avevano deciso di fare della loro vita.

 

“Ah! –esclamò Sharoan trionfante- lo sapevo che Tomoyo si sarebbe iscritta a psicologia! È sempre stata un genio a capire i sentimenti degli altri!”.

 

“Già!” esclamò Sakura. “ Ma non i tuoi, quelli non è mai riuscito a capirli nessuno” pensò dentro di sé la ragazza. Poi una domanda le s’insidiò con prepotenza nella gola, voleva scaturire maliziosa. Sakura non sapeva se permetterle di uscire o no, se soddisfare la sua curiosità che non si era mai spenta negli anni oppure lasciare perdere... per paura. Non era tanto la domanda in sé che la spaventava, ma la risposta. Non voleva ritornare la sedicenne gelosa e confusa, anche se non era completamente convinta di essere mai riuscita a superare quello stadio. Poi quelle tanto faticose parole uscirono dalla sua bocca e risuonarono con disinteresse:

 

“E Karen, l’hai più sentita?” disse Sakura come se niente fosse.

 

“No –disse Sharoan dispiaciuto- non ho più visto o sentito nessuno da quando sono andato a Hong Kong e per giunta ho anche dovuto cambiare numero di cellulare.”

E così non l’aveva più sentita! Sakura provò un forte senso d’euforia, di soddisfazione, ma non riusciva a capire come era possibile che i due non si fossero più sentiti. Forse Sharoan aveva mentito? No, cosa ci avrebbe guadagnato a mentire su una cosa così banale… O forse si era addirittura dimenticato di Lei? Un barlume di speranza si accese negli occhi di Sakura, ma questa provvide subito a spegnerlo: non era più la ragazzina sedicenne che si nutriva di false e ipocrite speranze.

Karen era la “migliore amica” di Sharoan ai tempi del liceo scientifico. Erano diventati praticamente inseparabili dalla seconda superiore e, proprio in quell’anno, la felicità di Sakura era andata sempre più calando, fino a svanire. Per ben quattro anni si era assillamente domandata se lei stessa per il ragazzo era soltanto un’amica, se tutti gli sguardi che le pareva di scorgere durante le lezioni erano casuali o avevano un significato più profondo, se invece le piaceva Karen e come mai…”

 

“Ehi, Sakura! Siamo arrivati a Tokyo!” disse a un tratto Sharoan.

 

“Eh? –fece la ragazza distratta- Ah! Si, scusami ero soprappensiero. Grazie!”

In quel momento Sakura provò davvero una grande ondata di gratitudine verso Sharoan perché, pur non rendendosene conto, il ragazzo aveva interrotto i suoi frustranti pensieri e non le aveva dato il tempo di ricordare cosa era successo dopo. Per fortuna…

 

Scesero dal treno e fecero un pezzo di strada a piedi. Sakura si sentiva stranamente in imbarazzo e non faceva altro che pensare a quanta strada avrebbe dovuto ancora percorrere insieme a lui. Non sapeva dove il ragazzo doveva fermarsi, ma sperava che questo sarebbe accaduto presto. Al tempo stesso le dispiaceva salutare Sharoan. Lui sembrava così calmo e naturale…

 

“Allora ciao, tanto ci vedremo domani” disse Sharoan. Sakura, che era stata immersa nei suoi pensieri per tutto il tragitto, non si era resa conto di essere già arrivata davanti alla sua università. Vide Sharoan dirigersi verso l’entrata dell’edificio. Sgranò gli occhi. All’improvviso fu presa da un presentimento che si faceva sempre più lampante, a mano a mano che vedeva il ragazzo avvicinarsi all’edificio. No! Non poteva essere vero! Tutto ma non questo!

 

“Come? –disse la ragazza cercando di rimanere calma, ma in realtà non lo era- vorresti dire che frequenti la mia stessa università?”

 

“Sì, suppongo di sì –disse Sharoan, sorpreso dalla reazione eccessiva della ragazza- pensavo che tu sapessi che la sede è la stessa. Non ti avevo detto che studio medicina?”

Sakura evitò di rispondere a questa domanda. Era quasi certa che Sharoan non glielo avesse detto ma, siccome per tutto il percorso aveva pensato ad altro, probabilmente poteva anche non aver sentito bene. E, in questo caso, avrebbe fatto la figura dell’idiota. Si limitò ad emettere un “Ah!” che suonava poco convinto e shockato.

I due di salutarono e si incamminarono verso due aule diverse, ma tutte e due sotto lo stesso tetto.

Sakura pensò che, in fondo, poteva anche andare peggio… se non altro, almeno non frequentavano gli stessi corsi quindi non avrebbe dovuto… Stop! Si fermò di colpo e ripensò all’ultima frase detta da Sharoan “…tanto ci vedremmo domani…”

Era questa la dolce e al tempo stesso terribile realtà: avrebbe visto quel ragazzo tutte le mattine!

*

“Vada pure signorina Kinomoto. Ha passato l’esame con trenta.” Così le aveva detto il commissario d’esame, quella mattina. Come aveva intuito, il professore aveva insistito molto sulla circolazione sanguigna e sui vari parametri. E lei aveva dimostrato una conoscenza molto ampia e approfondita dell’argomento.

Mentre camminava per la vie del centro, pensò a quanto fosse sottile e inconsistente la differenza fra conoscere la struttura del cuore e conoscere la legge che lo regola... la prima aiutava a salvare le vite, la seconda invece era sconosciuta alla mente umana e probabilmente nessuno avrebbe mai compreso gli arcani meccanismi dell’amore.

Si specchiò nella vetrina di un negozio: i suoi occhi non erano più così belli e scintillanti da tempo. Il suo viso era dolce e rilassato, ogni parte di lei sembrava rinata. Attribuì quella improvvisa rinascita di buon umore all’ottimo esito dell’esame. Non voleva dare retta a quella voce che nella sua coscienza faceva forza sulle altre… a quella voce dentro di lei che non si era mai spenta del tutto e che adesso trovava il pretesto per tormentarla di nuovo… quella voce che la ragione, da sola, non sarebbe riuscita a sopprimere a lungo…

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Allora? Che ve ne pare? Non so se siete arrivati a leggere fino in fondo o se, appena letto il titolo, siete scappati XD A proposito del titolo, sono rimasta indecisa fino alla fine xkè all’inizio volevo intitolarla “Quando ci si mette il destino” ke sarebbe stato un titolo più sensato, pensando a quello che ho in mente… ma poi mi è venuto in mente che spesso nella nostra vita dobbiamo affrontare cose che ci sembrano insuperabili e per questo ci fanno soffrire. Ma dobbiamo andare avanti e, anche se tutto non va come vorremmo, non dobbiamo rassegnarci e continuare a lottare perché ogni attimo sofferto nel presente è un attimo vissuto nel futuro e quindi… non tutto il male viene per nuocere! ^-^

Cmq, per quanto riguarda la storia, come vedete i personaggi principali sono sempre Sakura e Sharoan… di tanto in tanto si trova qualche riferimento a Tomoyo o a Chiharu… e poi entreranno nella storia dei personaggi inventati da me! Nei prossimi capitoli (se la storia vi piaccia) si scoprirà in parte cosa è successo alle scuole superiori che Sakura e Sharoan hanno frequentato insieme…

Fatemi sapere che ne pensate…

 

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Capitolo 2
*** Ricordi adolescenziali -prima parte- ***


Quella mattina Sakura si alzò inspiegabilmente prima delle altre

Questo capitolo è per metà un flash back. Sakura si ricorda della sua adolescenza alle superiori. Durante il FLASH BACK ci sono delle frasi in corsivo che non sono altro che le considerazioni che formula Sakura (ormai grande che si trova sul treno), ripensano al suo passato. E, a mio avviso sono significative.

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Quella mattina Sakura si alzò inspiegabilmente prima delle altre. Si stirò, si vestì con calma e, poiché era straordinariamente in anticipo, scelse con più cura il suo abbigliamento, esaminando con insolita attenzione cosa le stava meglio e quali colori le donassero di più. Prima di uscire dalla sua stanza, si guardò allo specchio. I capelli castani, un po’ scaruffati, le davano quell’aria sbarazzina che non guastava. Il viso era acqua e sapore, la pelle estremamente chiara. Le sue amiche le avevano più volte consigliato di truccarsi quel tanto che bastava, ma lei pareva farne a meno. Tuttavia, stese sul suo viso un leggero velo di cipria e rese i suoi occhi più belli e delineati con una linea di mascara. Questa era una scelta casuale, poiché quella mattina si sentiva inspiegabilmente bene con se stessa e voleva esteriorizzare il suo benessere e renderne partecipi quelli che aveva intorno. Il cambiamento esteriore era solo uno degli effetti di quel lento cambiamento che era in atto dentro di lei. Si guardò di nuovo allo specchio: era incredibilmente carina.

“Chiharu, come al solito, aveva ragione!” pensò sorridendo radiosa.

 

Scese la scale con calma e si preparò la colazione

“Ehi, mostriciattolo! –la schernì il fratello vedendola- come mai oggi ti sei alzata così presto? ”

 

“Non avevo sonno!” rispose evasiva la ragazza.

Il fratello le lanciò uno sguardo di sbieco e la guardò sospettoso.

 

“Ehm… cosa c’è?” chiese Sakura imbarazzata.

 

“Niente…” rispose Toy. Ora come non mai si rendeva conto che sua sorella non era più quella bambina che tante volte aveva portato in spalla, era diventata una donna. Quella mattina gli sembrava stranamente cambiata e i suoi movimenti avevano qualcosa d’insolito.

Terminata la colazione, Sakura uscì di casa e si avviò verso la stazione.

Si mise ad aspettare il treno nel solito angolo, guardandosi intorno ogni due secondi per vedere se c’era Sharoan. Ma Sharoan quella mattina non venne e Sakura cominciò a chiedersi perché.

E soprattutto si chiese come mai quella mancanza le pesasse tanto… in fondo era solo un suo amico, niente di più. E di questo Sakura cercava di convincere soprattutto stessa.

 

Salì sul treno e si mise a sedere sul primo posto libero. Quella mattina il vagone era più vuoto del solito. Guardò fuori. Il finestrino era appannato, si poteva intravedere solo il leggero alone di un “ciao”, che qualcuno prima di lei si era divertito a scrivere con la mano, sull’umido vetro. Si ritrovò da sola, a fissare davanti a lei un sedile consumato e ad ascoltare l’animata discussione che due innamorati stavano avendo, qualche posto più in là. All’inizio il battibecco era minimamente interessante e acceso, ma poi i due, che evidentemente avevano chiarito la questione, cominciarono a baciarsi con passione. Sakura si annoiò subito dello spettacolo e si chiese che cosa ci trovassero di tanto travolgente in quel contatto. Lei non aveva mai baciato nessuno e il motivo lo sapeva bene… LUI. Le sembrava impossibile aver incontrato Sharoan il giorno prima! Irreale! Cercava di pensare agli esami, agli amici, a suo padre, ma gira e rigira la questione ricadeva sempre su quello a cui si sforzava di non pensare… Su Sharoan, sul liceo che avevano frequentato, su Karen…

Tutto, intorno a lei, suggeriva il presupposto per quell’atmosfera meditativa che cercava invano di evitare. Le venne in mente il primo giorno di scuola superiore…

 

…Quella mattina era davvero elettrizzata, incontenibile. Aveva aspettato tanto quel giorno, era piena di speranze e di aspettative. Non avrebbe più rivisto i suoi ex “amici” delle medie, si era trasferita da poco a Tomoeda e una nuova vita l’aspettava! Non conosceva nessuno in quella città, ma sperava di farsi tanti nuovi amici. Quelli che aveva alle medie non li aveva mai considerati tali. Non si erano mai mostrati come veri e propri confidenti, compagni che la capissero e la aiutassero quando era in difficoltà, non era mai stata parte di un gruppo. L’amicizia vera non l’aveva mai sperimentata. E neanche l’amore…

Sebbene fosse carina, non aveva mai avuto un ragazzo, né ne cercava ossessivamente uno.

Per lei l’amore non era un gioco, un passatempo divertente e neppure qualcosa di “trendy” che dovevi per forza avere per essere considerata “qualcuno”. Quando sarebbe stato il momento giusto avrebbe trovato il vero amore, l’avrebbe capito da sé. Avrebbe capito che spesso amare equivale a soffrire…

 

Era naturale che il primo giorno di quella nuova vita, si sentisse confusa e smarrita. Già da subito si era distinta per la sua sbadataggine: era arrivata in ritardo il primo giorno di scuola, mentre la professoressa di lettere stava mostrando alla classe la struttura della scuola ed esponendone le regole. Si era guardata intorno titubante, cercando di localizzare un banco vuoto.

 

“Puoi sederti accanto a me se ti va -le aveva detto gentilmente una ragazza mora- io mi chiamo Tomoyo e loro sono Chiharu, Rika e Naoko”.

Da quel giorno Tomoyo era diventata sua compagna di banco, confidente e amica del cuore.

 

Come un flash back, Sakura rivide i volti intravisti alla sfuggita otto anni fa… Tomoyo, di sicuro, era stata una delle poche che l’aveva colpita subito al primo sguardo. Era una persona cordiale, solare e disponibile.

Ma non era l’unica persona da cui era rimasta affascinata. Inspiegabilmente guardando Karen aveva provato un forte senso di ammirazione: era davvero carina, con i capelli di un biondo spento, riccioluti, lunghi fin sopra la vita, legati in una coda, gli occhi azzurri dall’espressione felina, il corpo formoso. Sakura non poteva sapere che quella stessa ragazza sarebbe diventata per lei un’amica-rivale, un modello di perfezione da seguire, con cui misurarsi, un ostacolo da superare per ottenere il cuore del ragazzo di cui si era innamorata. E proprio accanto di banco a Karen l’aveva colpita, a prima vista, un altro ragazzo…

Sebbene fosse veramente carino, le sembrava taciturno, chiuso in stesso e dall’aria un po’ imbronciata. Insomma, a differenza delle altre due, le aveva destato un senso di antipatia…

 

Ma questo, a distanza di anni, non le sembrò poi così insolito: è strano ma succede spesso che persone importanti della nostra vita, a prima vista non piacciano per niente…

 

Il giorno stesso, al momento dell’appello, seppe che quel ragazzo si chiamava Sharoan.

Un nome che l’avrebbe accompagnata per sempre…

 

Quante volte aveva pronunciato quel nome con allegria! Quante volte l’aveva sospirato pensandolo! Quante volte l’aveva scritto nei messaggi del cellulare! E soprattutto, quante volte a casa aveva soffocato quel nome, trattenendolo a stento sul cuscino bagnato di lacrime!

Era sopraggiunto nella sua vita all’improvviso, non aveva potuto fare niente per evitarlo. O forse avrebbe potuto, decidendo di andare in un'altra scuola? Ma nessuno può sperare di liberarsi dalla fitta rete del destino, che crea e distrugge le vite a suo piacimento. Quel destino che il giorno prima l’aveva messa di nuovo alla prova. Cosa voleva da lei? Fino a quando l’immagine di quei due avrebbe iniziato a perseguitarla?

 

A metà anno aveva subito fatto amicizia con Sharoan ed erano diventati inseparabili. Aveva scoperto che era incredibilmente simpatico e disponibile. Questo non lo avrebbe mai immaginato, anche perché Karen all’inizio le aveva detto, con la sua aria da vamp: “Sai che Sharoan è di un noioso… sta sempre zitto. Proprio accanto a lui dovevo capitare?”.

Karen era diventata sua grande amica. La ammirava soprattutto per la sua spigliatezza, non aveva paura di dire apertamente ciò che pensava e si batteva ostinatamente per ciò che secondo la sua ottica era così e non poteva essere in altro modo.

Sakura la ammirava perché era tutto ciò che lei avrebbe voluto essere. Karen era completamente diversa da lei: era disinvolta, trascinante, spudoratamente sicura, non aveva mai nessun momento di esitazione o incertezza. Mentre Sakura era tutto fuorché sicura! Per questo la guardava con adorazione e la considerava un modello da seguire. Nonostante la sua ammirazione per lei, Sakura non condivideva molti suoi comportamenti e modi di fare, ma nei primi tempi era stata sempre zitta. Sapeva che la sua amica non tollerava le opinioni degli altri.

Poi, la stima che provava per lei pian piano calò in seguito a vari avvenimenti che le fecero comprendere la doppiezza del carattere dell’amica. Capì che Karen le aveva sempre mostrato il lato “dolce” di lei, la persona che voleva farle credere perché così le faceva comodo, mentre in realtà era egocentrica e falsa. Insomma anche se con lei la maggior parte delle volte era gentile, non approvava più questo modo di comportarsi. Era diventata un modello da NON seguire.

 

Poi era arrivato il periodo più felice della sua vita, a cui pensava con rancore nostalgico, cercava ossessivamente di individuare qualcosa che le permettesse di capire perché tutto ciò era finito, perché Sharoan si era allontanato da lei.

Lei e Sharoan erano diventati più che amici, anche se nessuno dei due aveva ammesso che provava qualcosa l’uno per l’altra. Ma Sakura lo sapeva, lo leggeva chiaramente in quegli occhi che la guardavano con dolcezza. Non le importava sentirselo dire, le bastava guardare quei bellissimi occhi color nocciola per stare bene tutto il giorno, per sentirsi pervasa da un’euforia che le procurava eccitazione. A scuola, le lezioni erano scandite da sguardi misteriosi, che Sakura pensava di percepire. Le sembrava di essere in perfetta sintonia con Sharoan, sentiva una forte emozione quando sapeva che lui la stava osservando. Spesso aveva chiesto conferma a Tomoyo su quegli sguardi “immaginari” che le sembrava di percepire, le aveva chiesto se realmente Sharoan la osservava durante le lezioni, ma Tomoyo in quel periodo o seguiva la lezione o, il 99% delle volte, osservava il suo amato “Eriolino”, come lo chiamava lei.

Proprio il destino aveva voluto che Sakura e Sharoan capitassero accanto di banco in seconda liceo. Sakura era davvero felicissima, mai si sarebbe aspettata che potesse accaderle qualcosa di più bello. Non c’era niente che non riuscisse a superare accanto a Sharoan. Perfino la scuola era diventata una dolce e piacevole tortura. E il pensiero dell’estate appena passata rendeva tutto più bello. Sakura condivideva con Sharoan un segreto che le dava la forza di andare avanti: quello che nessuno immaginava era che i due si erano sentiti per messaggio quasi tutta l’estate.

 

Ma, come insegna anche la stessa legge della fisica, tutte le cose che vanno in alto, poi ritornano inevitabilmente in basso, e Sakura non sapeva che quella felicità stava per svanire.

 

Forse era incominciato tutto lì? Dal non aver capito che tutte le cose più belle sono destinate a finire?Dall’aver dato per scontato le attenzioni di Sharoan?

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Volevo concentrare tutto il racconto dell’adolescenza di Sakura in un solo capitolo. Ma poi mi è sembrato molto più adatto soffermarmi di più sugli avvenimenti e soprattutto sui sentimenti di Sakura, altrimenti poi non si capisce bene il resto della fanfiction. Posterò presto la seconda parte del capitolo, che sarà la più importante e da tenere presente per tutta la ff . Dopo di chè, inizierà la storia vera e propria. Intanto provate a immaginare quello che può essere accaduto… (ke ne pensate del personaggio di Karen di mia invenzione?)

Ringrazio tutti coloro che hanno letto e commentato la mia ff(ma per adesso la ff vi piace???), anche se la storia vera e propria non è ancora iniziata xkè prima ci tengo prima a chiarire delle cose.

Non so come chiamarmi: ciao! Grazie 1000 x aver recensito e per il consiglio, cercherò di fare del mio meglio! ^-^  Se c’è qualcosa che non ti piace della ff, fammelo sapere xkè apprezzo molto la tua sincerità e cercherò di migliorare… 6 riuscita ad intuire qualcosa su quello che può essere successo? Fammi sapere! Kisses.

Sakura hime: ciaooooo! Ci rincontra anche su qst ff!!! sono contenta che ti sia piaciuta l’idea dell’incontro casuale e il fatto ke frequentino la stessa università (almeno così Sakura è costretta a vederlo tutte le mattine e io potrò attuare i miei perfidi piani XD…) baci.

Kikka94: Ciao! Grazie 1000 x i complimenti! Spero che la storia ti piaccia e che continui a seguirla con ardore! Ho cercato di aggiornare il più presto possibile, ma con gli impegni scolastici che ho, al massimo riesco ad aggiornare 1volta alla settimana. Spero ke porterai pazienza… intanto ti ringrazio… ci sentiamo!

Anto chan: Ben ritrovata anche a te!!!!!!!! Cm va? Per adesso ti piace la ff? Premetto ke nei capitoli successivi farò disperare 1po’ Sakura XD, ma a Sharoan non torcerò neanche un capello! (Qst trattamento di favore non mi piace per niente! Nd Sakura) (Sharoan resta pur sempre Sharoan… XD Nd io) spero che continuerà ad appassionarti la storia… baci.

SyriaPluto: grazie x i complimenti, spero di non deluderti… fammi sapere se il new cappy ti è piaciuto… ^-^

 

 

A presto!!!!

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Capitolo 3
*** Ricordi adolescenziali -seconda parte- ***


Innanzitutto mi scuso per il ritardo, ma qst settimana sono stata alle prese con la febbre e non me la sono sentita di scriver

Innanzitutto mi scuso per il ritardo, anke xkè alcuni nelle recensioni mi aveva raccomandato di aggiornare presto, ma qst settimana sono stata alle prese con la febbre e non me la sono sentita di scrivere… quindi pardon se ho aggiornato con una settimana di ritardo! Ritornando alla ff, questo capitolo è molto AU, inizia già con il flash back, nel punto esatto dove mi ero interrotta parlando dell’adolescenza di Sakura… spero ke vi piaccia e ke non rimaniate trp shockati… in particolare, attenzione a cosa è successo durante la cena di classe, perché questo sarà un episodio che influenzerà il corso della ff e l’insicurezza di Sakura… ulteriori chiarimenti alla fine…

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Ma, come insegna anche la stessa legge della fisica, tutte le cose che vanno in alto, poi ritornano inevitabilmente in basso, e Sakura non sapeva che quella felicità stava per svanire.

 

Forse era incominciato tutto lì? Dal non aver capito che tutte le cose più belle sono destinate a finire?Dall’aver dato per scontato le attenzioni di Sharoan?

 

Come un ciclone, entrò inaspettatamente nella vita del ragazzo che amava, Karen. Lei e Sharoan cominciarono a divenire inseparabili dalla metà della seconda liceo.

Inizialmente era Karen che, a scuola, gli stava sempre appiccicata, non gli lasciava un attimo di pace e cercava insistentemente la sua compagnia. Dapprima, lei voleva più che altro qualcuno che le facesse comodo, che le tenesse compagnia alla fermata del tram, qualcuno a cui chiedere sfacciatamente favori, e il cuore disponibile e paziente di Sharoan faceva proprio al caso suo. In seguito s’innamorò di quel ragazzo così carino e simpatico che si era dimostrato incredibilmente gentile e disponibile con lei.

 

All’inizio Sakura non parve minimamente turbata dallo stretto rapporto fra i due, anzi, da ragazza ingenua qual era, era solo felice per due dei suoi migliori amici.

Solo quando un giorno, per la prima volta, li vide in un tenero abbraccio, si rese conto della triste verità. In quel momento capì tutto d’un tratto che il suo rapporto con il ragazzo non sarebbe stato più lo stesso. E in questo aveva ragione.

Dopo la terza superiore iniziarono a parlarsi sempre meno. Lei era capitata accanto di banco a Chiharu, stava bene con lei ma rimpiangeva i bei tempi in cui era vicina al suo Sharoan. Con lui si comportava come se non fosse successo niente e non ci fosse niente che la turbasse, ma non riusciva più a salutarlo con lo stesso entusiasmo, non riusciva a fare a meno di trattarlo con un certo distacco. Quei pochi secondi, quando raramente riusciva a stare insieme a lui durante la settimana, le sembrava di toccare il cielo con un dito. Ma le bastava vederlo un attimo insieme a Karen e tutta la felicità svaniva di colpo, travolta dalla sua gelosia. Cominciò a pensare perché le era stato negato un sentimento del genere.

 

Prima di mettere piede in quella maledetta scuola, aveva avuto qualche piccola cottarella, ma non si era mai innamorata di nessuno, non sapeva neanche cosa fosse l’amore. Poi d’un tratto, quando meno se l’aspettava, aveva scoperto di provare il sentimento più grande per lui. Nonostante la sua inesperienza in materia, era riuscita subito a trovare quello che poteva essere definito solo “vero amore”. Un sentimento che si prova solo una volta nella vita, l’unico che ti fa battere il cuore. Aveva avuto la fortuna di provare lo stesso sentimento che poeti, scrittori, o semplicemente persone comuni, decantano e cercano insistentemente per tutta la vita, in semplici gesti, sguardi, pur non ottenendo quella soddisfazione che si prefiggono da questa ricerca. Lei invece lo aveva trovato, il vero amore. E l’aveva trovato alla tenera età di quattordici anni. Un’età dove ingiustamente si pensa che si sia troppo giovani per amare e troppo inesperti per concedere l’anima all’altro.

Ma quello che Sakura non riusciva a capire era perché il ragazzo non rifiutasse la compagnia di Karen e, anzi, fosse in parte lui a cercarla, ad aspettarla, a parlarle. Sharoan sembrava sorridente, quando stava insieme alla ragazza.

 

“Con me non è mai stato così sorridente ed espansivo…” pensava Sakura guardando Sharoan e Karen. Quei due stavano dannatamente bene insieme e lei si convinceva sempre di più che il ragazzo fosse innamorato di Karen. Purtroppo era così, non aveva senso negare e neanche fingere di non capire. Lei lo sapeva bene. D’altronde era così facile, per qualsiasi ragazzo, innamorarsi di Karen: era una bionda tutta curve, dal comportamento intrigante e sempre con la battuta pronta. Evidentemente, a quel fascino non aveva resistito neanche Sharoan.

 

Ormai lui e Sakura si scambiavano semplici saluti ogni tanto e la ragazza sapeva che Sharoan e Karen,             qualche volta, erano anche usciti insieme. Karen le aveva mostrato casualmente le foto dei concerti e delle partite a cui lei e Sharoan erano andati. E, in quelle foto, Sakura non poteva fare a meno di notare che purtroppo entrambi stavano veramente bene insieme. Di questo ne aveva parlato anche con Tomoyo:

 

“Sharoan ormai è sempre insieme a Karen –così le aveva detto Sakura alla fine della terza liceo- e io non posso frequentarlo da amica perché sarei una falsa. Lui non è un semplice amico per me. Ed è per questo che devo dimenticarlo, perché so che non potrà mai essere qualcosa di più. Non posso più soffrire pensando che il suo cuore non sarà mai completamente mio, che ci sarà sempre un posto più grande riservato a Karen”.

 

“Ma sei proprio sicura? –le aveva risposto pensierosa Tomoyo- è un peccato… insomma, un’amicizia come la vostra… perché non gli domandi apertamente se le piace Karen… penso sia la soluzione migliore!”

 

Ma Sakura sapeva che, se avesse rivolto una domanda del genere a Sharoan, necessariamente ne sarebbe seguita la sua dichiarazione d’amore al ragazzo e lei si sentiva troppo codarda per farlo. Se lui le avesse detto no (cosa che era molto probabile) non sarebbe stata più in grado neanche di salutarlo e non si sarebbero più parlati. Così preferì soffrire ogni volta che li vedeva insieme ed ogni volta si prometteva che l’avrebbe cancellato dal suo cuore per sempre, ma invano…

 

“Tomoyo, dimmi la verità –aveva continuato Sakura- secondo te a Sharoan piace Karen? Io non riesco a capire i suoi sentimenti.”

 

“Sakura, purtroppo non so cosa risponderti… ma non credo che Karen gli piaccia… il suo mi sembra più un comportamento da fratello… ammetto che stiano sempre insieme, anche troppo vicini, e che Karen ci provi spudoratamente, ma Sharoan non mi sembra il tipo. È così timido e riservato…”

 

“Ed è anche incredibilmente bello!” pensò Sakura.

 

“In ogni modo non puoi rinunciare a tutto senza lottare… devi tirare fuori le unghie! Siete tutti e due così timidi! Karen è riuscita a trascinarlo con la sua personalità e la sua spudoratezza… tu devi fare lo stesso! Non puoi essere così ingenua da credere che Sharoan da un momento all’altro si inginocchierà ai tuoi piedi, mostrandoti un anello e dicendoti “un diamante è per sempre”, e che ti chiederà di sposarti, promettendoti amore eterno.” Disse la mora senza prendere fiato.

 

“Perché no?” chiese Sakura ingenuamente. (anke a me piacerebbe Nd io XD)

 

“Stai scherzando, vero?” la mora guardò l’amica come se le mancasse qualche rotella.

Sakura annuì, tutte e due scoppiarono a ridere e questo servì a tranquillizzare Sakura per un po’.

 

Forse se avessi seguito il consiglio di Tomoyo i fatti si sarebbero svolti in modo diverso? Pensò Sakura, ormai cresciuta. Della sua adolescenza rimpiangeva soprattutto di non aver avuto la forza necessaria di amare, di non aver tirato fuori le unghie, come le aveva detto Tomoyo, di essersi fatta abbattere dal primo “ostacolo”, di essere stata a compiangersi, di non aver avuto altra compagnia che le sue lacrime, di non aver capito che l’amore nasce dalla forza di amare se stessi come si ama l’altro…

 

Così Sakura, ogni giorno che passava, si accontentava di poter vedere il ragazzo che amava, immaginava di essere al suo fianco al posto di Karen. La sua felicità era come una piccola fiammella che si nutriva di vane speranze, alimentata dalle sue fantasie, dai suoi pensieri. E la cosa peggiore era che non riusciva a odiarlo e se la prendeva solo con se stessa.

Per odiare qualcuno bisogna che ti ferisca, che ti faccia del male. E Sharoan non si era mai comportato male con Sakura, né le aveva rivolto alcun commento spregiativo. Aveva commesso solo un unico grande errore: non si era mai accorto che, stando accanto a Karen, faceva soffrire Sakura più di ogni altra cosa.

Sakura, a scuola, si comportava da ragazza di sempre, solo Tomoyo si era accorta di alcuni suoi momenti di tristezza, e a casa non faceva altro che ascoltare canzoni d’amore che le ricordavano il suo Sharoan, sembravano fatte apposta per quell’amore vano.

 

“Scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare

Ma vuoi dirmi come questo può finire?
Non me lo so spiegare
Io non me lo so spiegare”

 

Queste erano le parole di una delle sue canzoni preferite. Queste erano le parole che cantava, sospirava, pensava… le parole che semplicemente, più di ogni altro, la facevano pensare a Sharoan, le facevano venire in mente tutti i bellissimi momenti passati insieme, battibeccando, arrossendo, in silenzio… momenti che il tempo geloso sembrava aver rapito e che non avrebbe restituito mai più…

Fino a quando sarebbe rimasta senza fare niente? Fino a quando avrebbe tollerato che una smorfiosa qualunque le portasse via la persona più importante della sua vita?

 

Solo alla fine della quinta liceo trovò dentro di sé un coraggio inaspettato...

 

Era l’ultima cena di classe. Sakura sapeva che dopo quella non avrebbe mai più rivisto Sharoan, o almeno molto raramente. Il suo amore per lui non era diminuito neanche di un poco nel corso degli anni, anzi era diventato un incendio che ardeva tutto quello che trovava sulla sua strada. Non poteva più reggere una situazione del genere, non poteva più nascondere la passione di quei sentimenti che sarebbero esplosi da un momento all’altro. Così decise che era giunto il momento di dichiarare i suoi sentimenti al ragazzo.

 

La sera stessa ne parlò con Tomoyo. La cena era ancora a metà e le due si erano ritirate in bagno per discutere della questione.

 

“Ho deciso che dichiarerò il mio amore a Sharoan, stasera stessa!” aveva detto seria Sakura con la passione che le ardeva negli occhi smeraldo.

 

“Sono fiera di te, amica mia! Penso che questa sia la cosa più giusta da fare” le aveva risposto Tomoyo, orgogliosa di lei, quasi commovendosi.

 

“Ci ho pensato a lungo –aveva continuato Sakura- se lui mi dirà di no, non ci vedremmo più comunque, me ne farò una ragione e comincerò ad uscire con altri ragazzi… il tempo e i nuovi amori mi aiuteranno a poco a poco a dimenticare il mio grande amore; se invece Sharoan mi dirà che anche lui mi ama, allora sarò la ragazza più felice del mondo! Col tempo lui si dimenticherà di Karen e non sarò più assalita da questa ridicola gelosia.

In ogni caso avrò una risposta definitiva e i miei dubbi, le mie domande frustranti e le tue continue rassicurazioni finiranno. L’unica cosa veramente importante è sapere se Sharoan provava qualcosa per me oppure no.”

 

Sakura era tornata dai suoi amici allegra e ansiosa come non mai. Alla fine della cena i suoi compagni di scuola avevano iniziarono a parlare, alcuni a giocare a carte ed altri, come Yamazaki e Chiharu, a pomiciare.

Sakura non vide in giro Sharoan e pensò che fosse andato fuori a respirare un po’ d’aria. Quindi si avviò verso l’uscita, si guardò intorno e lo vide in un angolo. Stava per chiamarlo, quando si accorse che non era solo: era con Karen. Quello che accadde dopo restò impresso nei minimi particolari nella mente di Sakura che lo vedeva a rallentatore, come in un film di cui era la protagonista. Tutte le immagini sembrarono girarle intorno confuse e senza una logica. Ricordava che Sharoan indossava un paio di jeans e una maglia celeste. Karen invece aveva un paio di pantaloncini a righe e una canottiera nera. Tutto quello che vide dopo fu Sharoan che abbracciava Karen e lei che lo baciava...

Davanti a quella scena rimase impietrita, le si bloccò il respiro. Sentì il suo cuore battere prepotentemente contro il petto e un dolore molto forte che la soffocava.

Sakura andò subito via dalla festa in lacrime, non avvertì nessuno, né disse niente a Tomoyo di quello che aveva visto in quel nano secondo. Quell’esperienza segnò la fine e l’inizio di una nuova fase della sua vita: da quel giorno non sarebbe mai più stata la sedicenne ingenua e titubante, sarebbe stata sempre sicura delle sue scelte e brava in ogni campo e soprattutto non avrebbe mai più cercato l’amore… quell’amore che l’aveva prima illusa e poi tradita.

Solo una cosa non aveva trovato la forza di fare: uscire con altri ragazzi. Sharoan inconsciamente sarebbe sempre stato il suo primo e unico amore…

 

*

“No, non farò mai più gli stessi errori! Non mi innamorerò mai più di una persona che mi ha fatto solo soffrire” pensò Sakura, seduta sul treno. Il ricordo di quello che aveva dovuto passare aveva contribuito a renderla ancora più forte. Gli occhi le pizzicavano, ma non voleva piangere, non aveva nessun motivo per farlo. Quelle lacrime erano troppo innocenti e preziose per essere versate per Li Sharoan.

 

Intanto, qualche sedile più in là, due innamorati sembravano letteralmente incollati per le labbra.

“Un bacio può rovinare una vita” pensò Sakura guardandoli. In fondo, non era forse quello che era successo a lei?

 

Il treno cominciò a rallentare e si fermò alla stazione di Tokyo.

Sakura si avviò verso l’università, rinfrancata nei suoi propositi da quello che era ritornato alla luce.

________________________________________________________________________________

 

Allora, con qst capitolo si è capito come mai Sakura ce l’ha con Sharoan e xkè non è stata felice di vederlo… anke se, a mio parere, la colpa è soprattutto di Karen, che per fortuna si è tolta di mezzo! Quindi non giudicate trp male Sharoan! So ke l’adolescenza di Sakura è un po’ triste, ma volevo anke far comprendere in quale difficile situazione si trovi adesso. Infatti è molto influenzata da quello che è successo durante l’adolescenza e dal prox cappy si vedrà se riuscirà, dopo quello che ha passato, a ritrovare il coraggio di amare o se il destino ha in serbo qualcun altro per lei…

Ringrazio chi ha letto e chi ha recensito(grazie davvero, mi ha fatto davvero tantissimo piacere, non so come ringraziarvi!) ^-^

 

Dany92: grazie per aver recensito ^-^ che ne pensi di questo capitolo? Sorry se ho aggiornato tardi, di solito aggiorno 1volta a settimana... XD Ma no che non mi hai dato una brutta impressione! Capisco la tua impazienza, anch’io sono così qnd non vedo l’ora ke aggiornino le mie ff preferite! Ma d’altronde, la verità è figlia del tempo! XD (Qst frase te la potevi risparmiare! Nd dany92) (si, effettivamente… Nd io) e ti ringrazio per aver letto la mia ff! bye bye

Anto chan: ciao gemellina!!! (nn so se posso consideranti “parente” anke su qst sito, ma mi piaceva esordire così… XD) da cm hai letto, Sharoan non si è comportato molto bene, vero? Cmq di tutta questa faccenda ne riparlerò in seguito, per far luce sui sentimenti di Sakura. E poi dal prossimo cappy, Sharoan troverà da “divertirsi”, perché entrerà in scena H… vabbè, non voglio anticipare! Me crudele! XD fammi sapere cosa ne pensi del cappy xkè io oggettivamente non so proprio cosa pensare… ho scritto quello ke mi sentito di scrivere, ma non vorrei aver rovinato l’immagine di Sharoan, xkè non era mia intenzione… Baci.

Kikka94: grazie x il commento! Davvero Karen assomiglia a 1tua compagna??? Anch’io ho preso totalmente spunto da 1mia compagna di classe (IDENTICA) ke non sopporto proprio!!!!!!!!! Adesso sai anke cosa ha fatto questa s*****a a Sakura, e d’ora in poi vedremo come Sakura si comporterà con Sharoan (se lo ama ancora o no) grazie x la pazienza, spero tnt di non deluderti in seguito (se x caso l’ho fatto cn qst cappy…) kisses.

Shavanna: grazie x aver recensito! Si, ammetto ke qst era la parte più triste! Se nello scorso capitolo ti stava antipatica Karen, non osa immaginare cosa avrai pensato leggendo qst cappy -_-; cmq la parte triste è “momentaneamente” terminata (contenta?), ora arriverà la storia vera e propria e ci sarà da divertirsi! Grazie d tutto, continua a seguire e kisses.

Non so come chiamarmi: ciao! Che ne pensi del cappy??? Forse è 1po’ troppo devastante?! Non penso ke te lo fossi immaginata così catastrofico, ma prometto che i prossimi saranno più “soft” xkè ho già fatto soffrire abbastanza la nostra eroina durante l’adolescenza e adesso ha diritto a un po’ di pace (anke se penso ke il suo cuore ne avrà poca, dovendo vedere Sharoan…) ti ringrazio x la recensione, fammi sapere se c’è qualcosa ke non va… baci.

Sakura hime: helloooooo! Grazie mille x la recensione! Il passato di Sakura è terminato (spero di aver soddisfatto la tua curiosità…)! Spero ke qst cappy t sia piaciuto(!?) baci.

SyriaPluto: mi ha fatto piacere la tua recensione! Come mai Sharoan non era alla stazione lo scoprirai nel prox cappy! Però t avverto subito ke è x 1motivo molto, ma molto banale!!! XD volevo lasciare Sakura da sola x farla riflettere e, il fatto ke Sharoan non ci fosse, non è molto importante al fine del cappy… spero ke continuerai a seguire la ff!

 

A presto e fatemi sapere cosa ne pensate…

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Capitolo 4
*** Il mio miglior amico! ***


Ed ecco ke il capitolo si chiude con la frase ambigua di Sharoan e l’arrivo nella ff di un nuovo ragazzo

Di nuovo ciao a tutti!!!! Oggi è giorno di aggiornamento ed ecco il nuovo capitolo! Ringrazio tutti coloro ke leggeranno e ke commenteranno la ff! Ringraziamenti a fine cappy

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Sakura era appena entrata all’università, nell’aula dove il professor Tsujiko avrebbe tenuto la lezione di zoologia (N.B. x chi non se lo ricordasse Sakura studia scienze veterinarie…, sono messi male_______________________________________________________!!

 te lo aspetti e parlo x esperienza pe poveri animali! Nd io).

 

“Buon giorno, Sakura!” si sentì dire.

 

Un ragazzo le venne subito incontro, salutandola cordialmente. Era alto, magro, moro con degli stupendi occhi azzurri, profondi e limpidi.

 

“Ciao Hiroshi!” lo salutò educatamente Sakura.

 

“Ti ringrazio infinitamente per avermi prestato i tuoi appunti, non so cosa avrei fatto senza di te!” Le disse sincero il ragazzo, porgendole un blocco di fogli, accuratamente custodito.

 

“Di niente! Figurati!” le rispose Sakura. Prese con disinvoltura il libro e successivamente si accorse che, fra le sue pagine, era inserito qualcosa: un fiore di ciliegio.

 

Sakura sorrise al ragazzo. Hiroshi era sempre così gentile con lei ed aveva molte attenzioni nei suoi riguardi. Alcune volte le portava dei fiori di ciliegio raccolti vicino casa sua, o almeno così le diceva lui.

Lei indubbiamente gli voleva molto bene. Era diverso dagli altri ragazzi rozzi e superficiali che aveva conosciuto. Hiroshi era educato, gentile, dolce ed anche estremamente carino. Di lui apprezzava soprattutto il fatto che non ci avesse mai provato spudoratamente con lei, come avevano fatto gli altri. Perché Sakura era davvero una ragazza molto carina e avrebbe riscosso parecchio successo fra i ragazzi, se solo lo avesse voluto.

Ma la verità era che non aveva mai amato nessuno prima e dopo Sharoan. Semplicemente non riusciva ad innamorarsi di nessun altro, non riusciva a provare di nuovo quel sentimento intenso e travolgente che aveva scoperto durante l’adolescenza.

In tutti ricercava il sorriso luminoso, i profondi occhi castani, lo sguardo penetrante di Sharoan. E quella ricerca si dimostrava sempre più vana. Tutte le sue amiche avevano un ragazzo da esibire, ma lei non era ancora riuscita a trovare la persona giusta. Era colpa sua, della sua esigenza e insicurezza oppure nessuno era davvero all’altezza di ricolmare il vuoto lasciato nel suo cuore da Sharoan?

Hiroshi, in quegli anni, le era sempre stato vicino da amico, l’aveva aiutata senza chiederle in cambio niente.

Ma Sakura non sapeva che il ragazzo provava per lei un affetto talmente grande da avere un altro nome… da poter essere chiamato “amore”.

O forse, dentro di sé, lo sapeva cosa lui provava realmente, ma pareva non darle importanza, sembrava fare finta di non comprendere i suoi sentimenti. Non voleva illuderlo, non voleva che soffrisse a causa sua. Conosceva fin troppo bene il dolore che si prova a non essere corrisposti e lei non l’avrebbe fatto provare neanche al suo peggior nemico. Così lei e Hiroshi non parlavano mai dei propri sentimenti e lei gliene era grata perché non aveva mai accennato alla discussione.

 

“Ci vediamo dopo la lezione”. Le disse il ragazzo. Sakura annuì. Lui la salutò e andò a sedersi al suo posto.

 

“Hiroshi è un ragazzo molto gentile e davvero carino, vero?”. Le fece notare una ragazza alle sue spalle, osservando il fiore di ciliegio che Sakura aveva in mano.

 

“Ciao Chiharu! -disse Sakura vedendola- si, Hiroshi è sempre molto gentile con me… ma…”

 

Ma non si chiama “Sharoan”, vero?”. Disse Chiharu leggendole nella mente. Sakura la guardò allibita. Non poteva credere alle parole della sua amica.

 

“Cos’è quella faccia? –le disse Chiharu sorridendole- ti sei già dimenticata che c’ero anch’io in classe con te al liceo? E anche se passavo la maggior parte del tempo a pomiciare con Yamazaki, non vuol dire che non mi sia mai accorta che la mia ex-compagna di banco fissava di continuo Sharoan… Ormai ti conosco troppo bene, Sakura Kinomoto! E non è colpa mia se ti tocca sopportarmi anche all’università …”. Abbozzò un gesto rassegnato.

 

Sakura le sorrise dolcemente. “Io ho sempre pensato di saper nascondere bene i miei sentimenti. ribatté la ragazza ancora confusa da quell’improvvisa rivelazione.

 

“Questo è vero per gli altri, ma non per me e naturalmente per Tomoyo Daidouji! È stata anche lei in parte a farmelo capire…” Ammise Chiharu.

 

“Ah! Quella Tomoyo! –scherzò Sakura- ne sa una più del diavolo! Spero si trovi bene in Inghilterra con Eriol…”

 

“Poi ieri ti ho visto insieme a Sharoan e ho fatto due più due! Altrimenti non ti avrei detto niente…”

continuò Chiharu.

 

“Si, è vero –rispose Sakura con le guance leggermente arrossate, - ci siamo incontrati per caso alla stazione e ho scoperto che studia Medicina, qui accanto, nella nostra stessa università e…”

 

“Sei ancora innamorata di lui?” chiese investigativa Chiharu.

Le domande di Chiharu avevano questo di bello: rapide e precise arrivavano subito al nocciolo della questione, senza imbarazzi o giri di parole, dirette e scaltre.

 

Sakura stava per rispondere, quando la loro conversazione fu interrotta dall’arrivo del professor Tsujiko. La ragazza si sedette al proprio posto e lasciò perdere la domanda fattale da Chiharu, dimenticandosene completamente. Nella sua inesperienza, era certa che la risposta non potesse che essere “no”.

Per fortuna la mattinata fu breve e prima dell’ora di pranzo le lezioni della mattinata terminarono.

Sakura si avviò con Hiroshi verso l’uscita dell’università, parlando di quanto era stato ingiusto il professore ad anticipare la prova pratica ed altro ancora…

La ragazza si sentiva bene insieme a lui e il fatto di aver incontrato Sharoan il giorno prima le sembrava incredibile, irreale, come se non fosse mai accaduto.

Poi fu come ricevere un secchio d’acqua gelata, che la scrollò inaspettatamente: vide Sharoan a pochi passi da loro. La ragazza si bloccò di scatto, come impietrita.

 

“Ehi, Sakura? Cosa c’è?” chiese Hiroshi, rivolgendo lo sguardo prima alla ragazza e successivamente nella direzione in cui era rivolto il suo sguardo.

Sharoan si girò verso di loro, vide Sakura e le sorrise. Poi il suo sguardo si fermò per un istante sul ragazzo al suo fianco.

 

Hiroshi ebbe un attimo d’esitazione e poi parve capire quello che stava succedendo (e si scoprì che anke lui era parente di Tomoyo! XD Nd io)

“Allora a domani, Sakura! Ciao!” disse Hiroshi. E fece una cosa che non aveva mai fatto prima: la salutò con un bacio affettuoso sulla guancia, che fece arrossire la ragazza. Poi passò vicino a Sharoan.

Per un istante i loro sguardi s’incontrarono, si scrutarono, Hiroshi gli lanciò di traverso una rapida occhiata e lo oltrepassò deciso, dopodiché sparì dietro l’angolo.

Sakura non riuscì a capire se era rimasta più turbata dal comportamento di Hiroshi (quante storie x un bacetto! Nd io) o dalla vista di Sharoan. In quel particolare momento si era perfino dimenticata che il ragazzo frequentava la sua stessa università, sebbene fosse in un corso diverso. Andò verso di lui con passo deciso, ripetendosi dentro di sé che il fatto che fosse lì non significava niente per lei, non provava nessuna emozione a vederlo o a stare con lui. Ma era consapevole che non sarebbe riuscita a convincere neanche un bambino…

 

“Ciao, Sharoan!” disse Sakura.

 

“Ciao Sakura –la salutò il ragazzo fissando il punto in cui era sparito Hiroshi- hai finito anche tu i corsi per oggi?”

 

“Si” ammise la ragazza.

 

“Allora ti va di tornare a casa insieme? Tanto dobbiamo percorrere la stessa strada!” disse lui.

 

Ok” rispose subito la ragazza senza farsi pregare troppo.

 

Percorsero metà strada in silenzio. Sakura avrebbe voluto dirgli tante cose, ma proprio non riusciva a confidarsi con il ragazzo che qualche anno prima le aveva spezzato il cuore.

Si sentiva a disagio a camminare accanto a lui e non riusciva a spiegarsene la ragione. Il cuore le batteva forte. Era come se camminasse su un filo e avesse paura, da un momento all’altro, di cadere giù.

Rivolse di sfuggita uno sguardo a Sharoan.

Lo invidiava. Lui sembrava così tranquillo, così naturale. Evidentemente l’unica persona turbata da quella vicinanza era lei… ma perché? Poi si ricordò una cosa.

 

“Come mai non c’eri stamattina alla stazione?” ebbe il coraggio di domandargli Sakura.

 

“Ah –si ricordò d’un tratto Sharoan- oggi le mie lezioni incominciavano un’ora dopo.

Ma perché? Mi aspettavi?” aggiunse, lanciando uno sguardo bizzarro a Sakura.

 

“Figuriamoci se mi metto ad aspettare proprio te!” pensò sarcastica la ragazza.

Tuttavia rispose “sì” alla domanda di Sharoan. Non sapeva neanche lei perché avesse risposto a quel modo. Forse perché quella era l’unica risposta sincera che avrebbe potuto dargli. Ma non voleva ammettere dentro di sé che le importava ancora qualcosa di lui…

 

Il ragazzo la guardò un po’ imbarazzato. “Grazie” disse, come in un sussurro.

 

Sakura sgranò gli occhi e guardò di spalle il ragazzo. Sentì le guance avvampare. Ma perché doveva succedergli una cosa del genere?

Per fortuna, la sciarpa che la avvolgeva non mostrò a nessuno quel timido rossore.

 

Una volta arrivati a Tomoeda i due si salutarono, dandosi appuntamento la mattina seguente, alla stazione.

*

A qualche chilometro di distanza, entrambi erano immersi nei propri pensieri.

Sakura era convinta di sentirsi in imbarazzo solo quando era accanto a Sharoan, ma anche adesso che non era con lui, si sentiva strana, le batteva forte il cuore e questo la impauriva.

Dopo tanto tempo, si ritrovava di nuovo a non riuscire a prendere sonno.

Le venne in mente che, come adesso, anche nell’estate in cui aveva terminato la prima superiore, non riusciva in nessun modo a dormire...

 

…Un po’ per l’estate eccessivamente afosa, un po’ per le zanzare che con il loro noioso ronzio disturbavano i suoi sogni e un po’ perché non riusciva a fare altro che pensare a quel ragazzo che per la prima volta le aveva rubato il cuore. Una notte, mentre era distesa insonne sul letto, Sharoan le aveva fatto uno squillo e da lì aveva capito che neanche il ragazzo riusciva a dormire. Così, per molte notti, si erano scambiati messaggi con le loro opinioni sulla scuola, sui professori. Tutto era rimasto nella più ingenua amicizia. Nessuno dei due aveva parlato d’amore, né aveva avuto il coraggio di scrivere quelle 5 lettere per mezzo del cellulare. Ancora oggi, ricordava quell’estate come una delle più belle della sua vita, perché per la prima volta si era sentita importante per qualcuno, amata, apprezzata per quello che semplicemente era. Si era sentita al centro di quel mondo che Sharoan aveva creato per lei soltanto, al centro dei suoi pensieri. Ed era stato proprio in quell’estate che finalmente aveva capito di amare davvero Sharoan e quanto lui fosse fondamentale per lei…e soprattutto gli era grata perché aveva arricchito la sua vita con un amore più unico che raro…

 

E anche adesso, stranamente, non riusciva a dormire… ma questa volta non c’era nessun ostacolo che le impedisse di farsi cullare dai sogni. Era inverno, non c’era afa, non c’erano zanzare e non pensava nemmeno a Sharoan… o forse ci pensava? Altrimenti com’era possibile che non riuscisse a prendere sonno? Ma non voleva interrogarsi anche su questo.

 

“Sciocchezze! –pensò Sakura- ovvio che non penso a Sharoan!”

Si rigirò su un fianco, si portò le coperte fino alla fronte, stette ferma, in silenzio e chiuse gli occhi, per poi riaprirli la mattina seguente.

 

Nello stesso istante, ma in un luogo diverso, Sharoan pensava al ragazzo moro che aveva visto quel giorno insieme a Sakura. Non riusciva a capire il perché, ma da subito gli aveva destato un senso di antipatia. Di sicuro doveva essere un bravo ragazzo, non aveva la faccia da teppista, tutt’altro. Ma, nonostante questo non riusciva a non provare una forte avversione nei suoi confronti.

 

“Chi è quel ragazzo moro che era con te?” aveva domandato quel pomeriggio a Sakura.

 

“Ti riferisci a Hiroshi?” aveva risposto vagamente lei.

 

“Si, mi pare che tu l’abbia salutato così…”

 

Bhè, Hiroshi è semplicemente… il mio migliore amico!” le aveva risposto Sakura sorridendogli.

 

Quest’ultima frase lo aveva stranamente tranquillizzato. E di questo non se ne sapeva spiegare la ragione…

 

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Ed ecco ke il capitolo si chiude con la frase ambigua di Sharoan e l’arrivo nella ff di un nuovo personaggio(l’ultimo della serie “Made by me”)! Devo ammettere ke in parte faccio il tifo per Hiroshi (è un proprio un “ragazzo da sposare” e mi sono ispirata a 1persona ke conosco! XD) però prometto ke questo non influenzerà la trama generale ke ho già deciso x la ff! Passo ai ringraziamenti…

SyriaPluto: Ciao! Scusa se ti ho fatto aspettare! mi fa davvero piacere ke ti interessi la mia ff! hai ragione, non so xkè capitano tutte a Sakura, so solo ke le cose a volte ti cadono addosso qnd meno te lo aspetti e parlo x esperienza personale, dato che anke a me è successa 1cosa del genere!!!(sarebbe curioso fare un sondaggio su a quanti è capitata la stessa cosa e sono sicura ke sarebbero parecchi! Ah, gli uomini… condivido in pieno la tua opinione!) poi l’insicurezza non aiuta affatto! spero ke, per ora, la storia ti piaccia… fammi sapere. Bacioni.

Dany92: Grazie mille! davvero sono riuscita a farti commuovere??? Credevo di essere l’unica ke si commuove a leggere le ff! XD allora vuol dire ke sono riuscita in parte a trasmettere le sensazioni ke volevo comunicare, EVVIVA!!! Spero anch’io ke Sakura ritorni la Sakura allegra e felice di sempre…! Presto vedrai cosa accadrà con quei 2ragazzi affascinanti al suo fianco! Bye bye!

Shavanna: eh sì, si può dire che Sakura sia arrivata nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo! Hai ragione, di sicuro avrebbe dovuto chiedere dei chiarimenti!!! Evidentemente per Sakura non è stato “solo” un bacio, ma è stato il bacio ke ha segnato 1nuova fase della sua vita!(tieni presente la citazione del grande Oscar Wild “Un bacio può rovinare una vita”) fammi sapere se il cappy t è piaciuto! ^-^ baci.

Anto Chan: ciao Gemy! Ti piace Hiroshi??? Il nuovo amichetto di Sakura e il nuovo non-amico di Sharoan?! XD voglio proprio vedere come si comporterà adesso Sharoan e se farà meno l’indifferente! Grazie mille x i complimenti! Se poi hai dei consigli per tormentare un po’ Sharoan, fammi sapere, ok? Bacionisssssimiiiiiiii.

Kikka94: ciao! Ti è piaciuto il new cappy? Almeno in questo sono stata meno tragica! J Però povera Sakura davvero! Per fortuna ke Karen si è tolta di mezzo (nessuno sa ke fine ha fatto… forse a “chi l’ha visto?” sanno qlcs…) dalla vita dei nostri due protagonisti e prestissimo si scoprirà se Sakura ama ancora Sharoan o se preferisce il moro… (castano o moro? È questo il problema! Nd Sakura) kisses.

Non so come chiamarmi: grazie per la recensione! davvero te lo immaginavi più catastrofico??? Certo ke se fosse per entrambe di sicuro Sakura non avrebbe un futuro tutto rose e fiori! Tutt’altro! A presto! Ciauz!

Sakura hime: grazie x la recensione! Apprezzo molto la tua opinione! ^-^ spero ke la trama ti piaccia! Baci e in bocca al lupo anke a te! Ciao!

 

 

A presto e recensite!

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Capitolo 5
*** Perchè è stato il destino a farmi incontare te... ***


Devo dire ke ci ho messo 1po’ di più a scrivere qst capitolo xkè dovevo trovare il titolo di un libro ke è citato nel cappy, m

Devo dire ke ci ho messo 1bel po’ a scrivere qst capitolo xkè dovevo assolutamente trovare il titolo di un libro(ke alla fine ho praticamente inventato) ke è citato nel cappy, ma ke fondamentalmente non centra niente con la trama della storia, mi serviva solo per chiarire 1cosa a me cara( ke è anke sintetizzata nel titolo del cappy) cmq capirete la mia “perdita di tempo” leggendolo… (I hope!)

Da notare anke come basta un nonnulla per sconvolgere in un attimo l’animo umano e mettere in crisi le proprie certezze… (e indovinate a ki mai avrò messo in crisi le certezze? Nd io)

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Quella mattina Sakura si svegliò molto più tardi del solito…

 

Ahhhhhhhhhhhhhhhh! Non mi sono accorta che avevo il cellulare scarico e così non mi è suonata la sveglia!!!”urlò la ragazza.

 

Di sveglie, in quegli anni, ne aveva rotte tante… troppe.

Ma a ventidue anni era cambiata, si era modernizzata. Adesso la mattina si svegliava con le suonerie dei suoi cantanti preferiti… in questo modo era anche sicura che non sarebbe stata così stupida da scaraventare il cellulare in terra, come faceva con le sveglie.

Ma anche di cellulari ne aveva rotti tanti! Era rimasta la stessa sedicenne sbadata… la stessa in tutti i sensi…

Si vestì in fretta e furia e si precipitò verso la porta d’ingresso, dove si stava già avviando il fratello.

 

“Ehi mostro, come al solito hai la delicatezza di un elefante” come da routine, Toy la schernì.

 

“Ritieniti fortunato che vado di fretta e sicuramente perderò il treno, altrimenti non la passeresti liscia” gli rispose di tono Sakura, ma nelle sue parole non c’era offesa o malizia, ma solo dolce sarcasmo.

 

“Stamattina ti va di lusso, mostro! Devo incontrare Yuki a Tokyo…” le disse con la sua aria matura.

 

Sakura lo guardò interrogativa, aspettando la conferma di quello che ardentemente sperava.

 

“Salta su… ti do un passaggio in macchina… ma non ti ci abituare troppo!”. Aggiunse il fratello.

 

“AH, LO SAPEVO! Grazie fratellone” gli gridò raggiante Sakura.

 

In poco tempo furono a Tokyo.

 

“Ti va bene se ti faccio scendere qui di fronte alla stazione? –le disse il fratello- tanto l’università è dentro l’angolo…no?”

 

“Si, va benissimo, autista –le rispose sorridendogli Sakura- grazie fratellone! Ci vediamo a casa, stasera cucinerò io!” Scese dalla macchina e salutò il fratello. Era perfino in leggero anticipo.

 

Si appostò all’entrata della stazione di Tokyo, con l’intento di aspettare Sharoan, come faceva tutte le mattine, anche quando era il fratello ad accompagnarla. Fra pochi minuti sarebbe arrivato il treno proveniente da Tomoeda.

Era passato un mese da quella mattina in cui aveva rivisto Sharoan alla stazione del treno.

All’inizio non era stato affatto facile per lei gestire la situazione. Avrebbe voluto odiarlo, trattarlo con indifferenza e, ancora meglio, non rivolgergli la parola.

Ma non aveva avuto il coraggio di fare niente di simile, perché il suo cuore glielo aveva impedito.

Si era accorta di volergli molto bene. Non poteva dimenticare tutti i bei momenti che avevano passato insieme. Rappresentavano qualcosa di sacro, di indelebile, quegli attimi di vita avrebbero sempre fatto parte di lei perché così era e non poteva essere diversamente…

Questo non voleva dire che avesse dimenticato quello che era successo alla superiori fra lui e Karen.

Anzi, non passava un attimo che quelle tristi immagini le scorressero davanti.

Ma viveva la sua vita. Andava avanti con la sola consapevolezza che Sharoan era solo un amico per lei e lei non lo amava. Forse l’aveva amato, ma adesso non più!

Infatti si rendeva conto che l’amore che si prova verso un amico è un sentimento molto forte, ma non è di per sé egoista. L’affetto di un amico non si desidera tutto per noi, ma si è pronti a dividerlo serenamente anche con gli altri. Mentre l’amore per il ragazzo amato è un sentimento ancora più forte e di per sé egoista perché si vuole avere unicamente per noi l’attenzione della persona in questione e non si accetta di divederla con altri. Anche se Sharoan non gliene parlava mai, sapeva che il cuore del ragazzo non sarebbe mai stato suo perché ci sarebbe sempre stato un posto speciale riservato a Karen. Ma di questo Sakura non se ne faceva un problema, aveva imparato a gestire la situazione: considerava Sharoan un amico e finché sarebbe stato tale, non avrebbe sofferto.

 

Ma fino a quando l’avrebbe considerato solo un amico?

 

Finalmente, lo vide: Sharoan. Sakura lo osservò da lontano. Le pareva più alto e atletico del solito. I raggi di sole si rompevano sulla sua figura alta e agile e sui suoi capelli castani, creando dei riflessi dorati. I suoi occhi nocciola erano incredibilmente attraenti e luminosi.

 

“Quant’è bello… -si scoprì a pensare Sakura vedendolo, ma subito si corresse per la sua incoerenza- ma perché devo sempre fare dei pensieri del genere? Non che mi piaccia, ma devo ammettere che Sharoan è incredibilmente carino… sono fortunata ad avere un amico così…”.

 

Vide Sharoan farle un cenno e avvicinarsi. Il cuore cominciò in maggior misura a manifestare la sua presenza e Sakura si accorse che fare l’indifferente le costava sempre di più.

 

“Ciao!” disse Sharoan felice di vederla.

 

“Ciao!” rispose calma Sakura, controllando come sempre le sue emozioni… non voleva sembrare troppo entusiasta di vederlo!

 

I due si incamminarono verso l’università, fra loro regnava un silenzio strano, in parte angosciante e in parte rilassante. Non era il silenzio del luogo che gli univa, tutt’altro. La strada era molto affollata, rumorosa e si udivano in lontananza le grida spensierate degli studenti e i clacson delle auto. Ma quello che loro percepivano era il silenzio dei loro cuori, che si scrutavano timidi, ognuno cercava di ascoltare il respiro, i passi dell’altro e nessuno sembrava voler interrompere quella magica atmosfera.

Sakura desiderò ardentemente che, invece di pochi metri, l’università fosse distante chilometri e chilometri.

 

“Allora ci vediamo alla fine delle lezioni?” chiese conferma Sharoan, una volta arrivati all’edificio bianco che faceva parte della loro vita.

 

“Si!” rispose felice Sakura e si avviò, un po’ a malincuore, verso l’aula di biologia. Qui vide Hiroshi, apparentemente immerso nella lettura di un libro.

 

“Ciao Hiroshi!” gli disse Sakura raggiante quando gli fu vicino, appoggiando le mani sulle sue spalle.

 

Il ragazzo sobbalzò per quell’improvvisa ondata di entusiasmo e guardò la ragazza con un misto di incredulità. “Ah, ciao Sakura! Scusa, ma mi hai colto di sorpresa!”

 

Sakura gli rivolse una sottile sorriso. “Che stai leggendo di bello? Di sicuro non biologia…” scherzò la ragazza, notando il piccolo spessore del libro che stonava con i grossi volumi che ultimamente era costretta a leggere per i suoi studi.

 

“No, infatti è un libro che ho letto tanto tempo fa e stranamente mi è venuta voglia di rileggerlo.”

 

Sakura guardò la copertina del libro. “Lo stesso destino”, così si intitolava e quel titolo misterioso la affascinava parecchio. “Se vuoi te lo presto?” chiese Hiroshi, notando l’interesse della ragazza. (Della serie: come prendere una ragazza per… il libro! Nd io)

 

Ma… dici sul serio? Cioè, non ti dà fastidio?” chiese lei titubante.

 

“No, non preoccuparti! Ti ho detto che l’ho già letto e poi mi farebbe piacere se lo tenessi tu…”

 

“Grazie, Hiroshi!” gli disse dolce Sakura e lui arrossì.

 

Dopo le lezioni, si mise a parlare con Chiharu.

 

“Hiroshi è sempre molto gentile con me e io vorrei fare qualcosa per sdebitarmi. Secondo te cosa gli piacerebbe ricevere?”

 

“Io credo che la cosa che desidera di più al mondo è che tu diventi la sua ragazza…” rispose di botto Chiharu con una sincerità spudorata che l’amica non si aspettava.

 

Per poco Sakura non si affogò con l’aranciata che stava bevendo. “CHIHARU!!! Ti sembra il modo di rispondermi, questo? -gli urlò tutta rossa- la mia era una domanda SERIA!!!”

 

“Anche la mia risposta era seria… vorresti dire che saresti pronta a giurare che non ti piace neanche un poco Hiroshi?” rispose lei con la solita calma con cui faceva chetare il suo ragazzo.

 

“Ma io… cioèbo… non so… ma…” cominciò a balbettare Sakura, ancora più rossa.

Poi, quando ebbe ripreso il controllo di sé, concluse rivolta a Chiharu: “Vorrà dire che chiederò un consiglio a Sharoan, dal momento che una persona di mia conoscenza non si degna di rispondermi…”

 

“Oh, io se fossi in te non ne parlerei con Sharoan… non ti conviene proprio chiedergli una cosa del genere… no!” rispose decisa Chiharu, che si meravigliava sempre di più dell’ingenuità dell’amica.

 

Perché?” chiese spontanea Sakura.

 

Chiharu, che a differenza della povera Tomoyo non aveva né la capacità né la pazienza di spiegarle una cosa talmente ovvia da essere sotto i suoi occhi, lasciò in sospeso la discussione.

All’uscita di scuola, come al solito, Sharoan era ad aspettarla. I due cominciarono a parlare del più e del meno, finché non salirono sul treno. Quel giorno era più affollato del solito e non c’era la minima traccia di un posto libero. Così Sakura e Sharoan si sistemarono vicino all’uscita.

La ragazza si buttò a leggere il suo libro, mentre Sharoan pareva trovare molto interessante il panorama fuori dal finestrino. (ma come??? Hai Sakura accanto e ti metti a guardare fuori dal finestrino??? o_0 Nd io)

 

Che stai leggendo? Sembra interessante…” le chiese dopo non molto il ragazzo, che negli ultimi cinque minuti era stato ad osservarla, senza che lei se ne accorgesse.

 

“E’ un libro che mi ha prestato Hiroshi –rispose e, a quel nome, a Sharoan scappò inevitabilmente una smorfia- se vuoi gli chiedo se te lo presta?”

 

“No, non ti scomodare!” le rispose Sharoan. Per fortuna la ragazza non notò il sarcasmo delle sue parole.

Così, regnò di nuovo il silenzio fra loro. Pareva che in quel vagone ci fossero solo due cuori: Sakura e Sharoan. Le altre persone, immerse nei propri brusii, non contavano niente e quel silenzio fra loro stava diventando troppo frustrante da sostenere.

 

“Ci credi al destino, Sharoan?” chiese ingenuamente Sakura ed era sicura che il ragazzo si sarebbe messo a ridere per la stupidità di quella domanda.

 

Invece lui rispose serio: “Dipende cosa intendi…”

 

“Nel senso che se incontri una persona ci deve essere un motivo” disse timida lei. Quello a cui si riferiva era lui, al fatto di averlo incontrato prima alle superiori e, dopo, quella mattina alla stazione.

Quell’incontro non era avvenuto per caso e non avrebbe potuto fare niente per evitarlo, neanche volendo.

 “Il mio destino s’è dichiarato il giorno in cui ti ho incontrato: era già scritto –pensò- doveva essere destino che mi innamorassi di te e che non potessi averti”.

Perché era entrato a far parte della sua vita? Perché era diventato così importante per lei?

 

“In un certo senso…” incominciò Sharoan. All’improvviso il treno si fermò alla stazione con una frenata più azzardata delle altre. In particolare Sakura, che a differenza di Sharoan non si era appoggiata alla parete, perse l’equilibrio e si sbilanciò pericolosamente in avanti.

Una manciata di secondi dopo, si accorse che qualcuno l’aveva afferrata, evitandole il peggio.

 

“Va tutto bene?” gli sussurrò Sharoan.

 

Battiti di cuore… sguardi… respiri…

Solo allora Sakura si accorse che il ragazzo le cingeva la vita e che i loro visi erano troppo, troppo vicini. Se in quel momento fossero stati realmente soli, in mezzo a quel vagone, Sakura non ci avrebbe messo molto a superare quei pochi centimetri che la separavano da lui. Aveva voglia di buttarsi fra le sue braccia, di abbracciarlo, di sentire quel contatto. Ma cosa le stava accadendo? Perché non riusciva a staccarsi da lui? E perché Sharoan la guardava con un’espressione strana?

Erano arrivati a Tomoeda, non ci volle molto ad aprire la porta del vagone e tutta la gente cominciò ad affollarsi all’uscita. Sakura si allontanò da Sharoan e sempre guardandolo negli occhi, gli rivolse un debole “ciao”. Dopodiché uscì rapidamente dal treno. Sapeva che c’era una sottile linea fra amicizia e amore, e lei l’aveva superata…

Sharoan rimase lì, appoggiato alla parete. Non riusciva a capire perché Sakura se ne fosse andata via così di fretta. Gli era parso di leggere qualcosa di nuovo negli occhi della giovane, qualcosa che vedeva per la prima volta…

*

 

Sakura si buttò sfinita sul letto. Una nuova voce cresceva dentro di lei.

 

“No –pensò la ragazza- ho sofferto quattro anni per lui, bastano e avanzano per tutta una vita. Non mi innamorerò di nuovo di un ragazzo che non sarà mai qualcosa di più di un amico per me! Non può aver dimenticato Karen, non ci credo!”.

 

Innamorarsi di nuovo… che cosa significavano quelle parole? Una bugia… nient’altro che una bugia… e Sakura lo sapeva bene che non era mai stata in grado di dimenticare il ragazzo… Quell’ incontro non era stato altro che una delle tante scintille che avevano appiccato il fuoco, non era altro che la conferma della realtà che le era ormai lampante.

Si infilò sotto le coperte, appoggiò la testa sul cuscino, lo stesso cuscino che era stato inumidito di tante giovani lacrime.

 

“Sharoan è mio amico… -pensò- Sharoan è mio amico… Sharoan è mio…” Ma non riuscì più a pronunciare la parola “amico”, rimasta sorpresa e incantata da come stavano bene insieme quelle tre parole. Sembravano messe apposta lì per illuderla: “Sharoan è mio”. Ma sapeva che il cuore del ragazzo non sarebbe mai stato completamente suo, voleva la conferma che Karen non rappresentava più niente per lui.

 

“Sharoan…”

E si addormentò col suo nome sulle labbra.

 

 

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Ed ecco ke in un solo capitolo Sakura ha cambiato completamente modo di pensare! (chissà se in meglio o peggio?) Sarà ancora bloccata dagli eventi del suo passato oppure ritroverà la forza di amare Sharoan? E Hiroshi cosa cavolo ci sta a fare in tutta qst vicenda? (Il terzo incomodo? XD No, povero ragazzo! Hiroshi is the best! Forza H!!!! Nd io) lo scoprirete dopo la pubblicità! (cioè nel prox cappy!)

Passo ai ringraziamenti ke sono doverosi! Grazie mille x le recensioni ke mi lasciate perché mi danno la forza d andare avanti a scrivere(nn so dove andrò a finire, però continuo con la speranza ke la mia storia faccio piacere a qualcuno…)

Dany92: Sono contenta ke Hiroshi t stia simpatico! Ma, come hai detto tu, Sharoan è sempre Sharoan! XD però bisogna che il ragazzuolo si muova a cogitare, altrimenti mi fa scendere l’audience XD e potrebbe capitargli anke qualcosa di peggio (ke credo tutti immaginino…)

Spero ke il cappy t sia piaciuto! Grazie di tutto e baci. ^-^

Anto Chan: Ciao my dear gemy! Io ci metto tutta la mia buona volontà a farlo ingelosire, ma se lui non attaccaaaaaaaaaaaa…magari fra 7893 capitoli capisce che FORSE Sakura gli piace… vabbè, nella speranza ke questo accada, ne vedremo delle belle/brutte (dipende dai punti di vista!) fammi sapere se il cappy t è piaciuto! a presto! Bacionissimi.

Shavanna: no, povero Hiroshi! XD è tanto bravo, non penso ke combinerà poi tanti casini, come dici tu… di sicuro non quanti ne ha combinati Karen!(ke tiene il primato nella classifica di Sakura!)

T è piaciuto qst pseudo-cappy? Spero di sì e grazie di seguire la mia ff!

Kikka94: personalmente io non so chi sceglierei fra Sharoan e Hiroshi(mi piacciono tutti e due! XD) però x Sakura penso ke la scelta dipenda anke dall’atteggiamento ke hanno avuto in passato verso di lei… Quindi se Sharoan non chiarisce la faccenda di Karen, ho paura ke si andrà poco avanti! Ma non ti preoccupare ke a qst c penso io… ^-^ (sennò ke c sto a fare qui, scusa? Nd io) fammi sapere ke ne pensi del cappy! Baci.

SyriaPluto: Si, la nostra Sakurina è innamorata! ^-^ chissà cosa deciderà? Si vedrà in seguito! ps: so ke non centra niente, ma mi sono sempre chiesta da dove viene il tuo nick (?) a presto! Baci.

LizDreamer: Ehi ciao! C si risente anke qui! Spero ke la storia t piaccia, anke se lo stile è completamente diverso dalla ff precedente… fammi sapere se c’è qualcosa ke non ti piace, ke vedrò di rimediare!ok? Bye bye

MORFEa: Ciao!!! Benvenuta nel fan club di Hiroshi (anke se x adesso ci siamo solo io e te XD qualcun altro vuole iscriversi?) lo sai ke non so se concederò il primato su Sakura a Sharoan, però posso prometterti ke cmq vada, alla fine, Sakura dovrà per forza essere felice (perché “non tutto il male viene per nuocere”!) grazie per recensione e spero di non deluderti!

Sakura hime: grazie x la bella recensione! Era troppo simpatica! ^-^ cmq hai visto ke ti ho accontentato? Sakura si è un po’ svuotata della sua ingenuità e ha “capito” di amare Sharoan, però ha trasmesso parte della sua ingenuità al ragazzo ke si deve dare 1mossa!!!!!!!! Fammi sapere… kisses.

Terrastoria: Ciao!!! Grazie x aver recensito! Spero ke la storia continui a piacerti! Certo ke quell’occhiata era micidiale! Altrimenti in qst ff Sharoan avrebbe la vita trp facile! XD baci.

Al proximo cappy e recensite!

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Capitolo 6
*** Amici mai! ***


Dany92:

Ed ecco, per tutti quelli che seguono qst ff, il nuovo capitolo!!!!!!!!!!! Pardon per il ritardo, ma ho il computer scassato e son nel panico xkè nn mi fa più il messenger L

Vabbè, buona lettura!

 

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“Certi amori non finiscono

Fanno dei giri immensi

E poi ritornano

Amori indivisibili indissolubili inseparabili

 

Ma amici mai

Per chi si cerca come noi non è possibile

Odiarsi mai

Per chi si ama come noi basta sorridere”

 

 

Ascoltava l’mp3. E, sentendo quella canzone, Sakura si accorgeva sempre più che lei e Sharoan non sarebbero potuti rimanere amici ancora per molto. Lei lo amava? Era questa la domanda che la assillava più di qualunque altra e quello che era successo il giorno precedente non faceva che peggiorare le cose. E non riusciva ad individuare il momento in cui la sua mente era sfuggita al controllo della sua volontà e si era fatta trascinare dal suo cuore: il momento in cui lei aveva smesso di considerare Sharoan come un semplice amico, in cui era avvenuto il passaggio da amicizia ad amore. Lei, che dell’amore non aveva voluto più sapere nulla, si ritrovava a fare i conti con quel nuovo sentimento.

 

Ne era sicura: non sarebbe riuscita, ancora per molto, a trattare Sharoan come un semplice amico. La sua amicizia con il ragazzo sarebbe finita, come tutte le cose, o si sarebbe trasformata in qualcosa di più grande? Non riusciva a darsi pace.

Era confusa. Tutte le volte che ripensava al suo amore per il ragazzo, le ritornava in mente lei: Karen. Sharoan l’aveva mai dimenticata? Come poteva sapere se l’amava ancora? Non voleva commettere di nuovo gli stessi errori. Non voleva soffrire di nuovo, farsi prendere dalla gelosia, vedere Sharoan abbracciato ad un’altra.

 

Ad un tratto, nel bel mezzo della lezione d’anatomia, una leggera vibrazione nella tasca dei suoi jeans, le fece capire che le era arrivato un sms.

Lo lesse, era di Sharoan: -oggi ho finito le lezioni prima. Ti aspetto all’uscita!-

La ragazza sgranò gli occhi. Sharoan, il suo Sharoan, le aveva appena mandato un messaggio, il primo dopo quattro anni.

Sakura si lasciò scappare un innegabile gemito di compiacimento.

 

“Come mai oggi sei così allegra?” le bisbigliò Chiharu.

 

“Sharoan mi ha mandato un messaggio!” disse lei raggiante, con lo sguardo sognante.

 

Ma davvero? –disse lei fingendosi stupita, e aggiunse con una nota d’ironia- non sapevo che ne fosse capace!”

 

“Fai pure la spiritosa –le rispose Sakura tutta bella e ridente- ma per me questo significa molto. Ogni più piccola attenzione che Sharoan mi rivolge, anche la più insignificante, mi fa sentire felice come non mai. E soprattutto mi fa sentire importante il fatto che abbia pensato a me. So che questa può sembrare una cosa banale, ma quando si è innamorati tutto sembra più bello, ogni cosa si riscopre sotto altri punti di vista, in un'altra luce…”

Aveva appena ammesso di essere “innamorata” e ne era fiera: era fiera di aver scoperto quel sentimento che unicamente può dare senso alla vita.

 

“Anche se Sharoan mi farà soffrire, anche se piangerò per lui, rimarrà sempre insostituibile perché mi ha fatto conoscere cos’è l’amore” pensò Sakura e si accorse che l’amore, fra i suoi molti prodigi, la rendeva anche filosofa. Rise.

 

“Ah, l’amour! –decantò Chiharu guardandola e poi aggiunse- mi ricordo ancora quando alle superiori passavi intere mattinate a riscrivere sul quaderno i messaggi che Sharoan ti mandava…”

 

“Già, è vero!” rispose malinconica Sakura, meravigliandosi dentro di sé che Chiharu ricordasse un fatto così irrilevante, che invece per lei era stato particolarmente significativo. Infatti, in seconda superiore, aveva un piccolo quaderno dopo appuntava i messaggi che Sharoan le mandava.

“Chissà dove sarà finito…” pensò vagamente, senza dare molto peso alla faccenda.

 

Ma perché quel quarto d’ora di lezione le sembrava così lungo? Pensò Sakura. Sharoan la stava aspettando e lei non poteva fare niente per soggiogare il tempo. Insomma, non poteva vincere il tempo, né l’amore, né la gelosia… era in balia di sentimenti contrastanti fra loro. Possibile che non potesse avere la meglio su niente?

Le pareva così imprevedibile una vita come la sua, completamente in balia del destino…

Ma, fra non molto, avrebbe rivisto Sharoan, a che serviva tormentarsi se nel presente era felice? A cosa serviva progettare un futuro che sarebbe stato completamente diverso da come lei se lo immaginava?

 

*

 

Nello stesso momento, Sharoan stava aspettando la sua amica all’uscita dell’università.

Non riusciva a capacitarsi della sensazione che aveva provato vedendo Sakura con quel ragazzo…

 

Quella mattina, durante l’intervello dei corsi, fra la seconda e la terza ora, era uscito dall’aula con l’intenzione di fare un giro per la scuola.

 

“Chissà dove sarà Sakura…” Questo era stato il primo pensiero che le era venuto in mente.

 

Non sapeva nemmeno lui perché mai stesse cercando la ragazza, ma sapeva solo che inspiegabilmente aveva voglia di vederla, di stare un po’ con lei, di sentire la sua voce, osservare il suo sorriso.

Aveva percorso l’atrio e l’aveva vista in piedi lungo il corridoio, ma non era sola: stava parlando con Hiroshi.

Chiacchierava spensieratamente, rideva, scherzava, di tanto in tanto emetteva uno di quei meravigliosi sorrisi che ti strappavano l’anima, non l’aveva mai vista così felice…

 

“Con me Sakura non è mai stata così felice…” aveva pensato d’istinto Sharoan. E non si sapeva spiegare perché vedere Sakura felice con un altro gli procurasse dispiacere.

 

Era tornato nella sua aula, senza averla salutata, ma questa volta si sentiva strano, diverso, come se avesse un peso troppo grande da sostenere, che lo opprimeva.

 

Ed era nata dentro di lui una sensazione di gelo. Che cos’era? Non aveva mai provato niente di

simile.

 

Il ragazzo si ridestò dalle proprie supposizioni e la vide: la ragazza dei suoi pensieri.

 

“Ciao! –le disse Sakura andandogli incontro- sei stato gentile ad aspettarmi!”

 

Sharoan non disse niente, ma le sorrise. Un sorriso che per Sakura valeva più di mille parole.

 

“Mi sembrava che questa mattinata non finisse più…” aggiunse timida la ragazza.

 

“Come mai?” chiese lui.

 

“Sharoan, come faccio a dirti che ho pensato solo a te, contando ogni secondo che mi separava dal rivederti?” penso lei.

“Così… -rispose invece con voce vaga- oggi le lezioni sono state più noiose del solito…”

 

“Non si direbbe!” commentò a voce troppo alta Sharoan. E pensò dentro di sé: “Non si direbbe perché ti ho visto con Hiroshi…”

 

“Come?” chiese Sakura, che era rimasta ancora alla battuta precedente.

 

“No, niente…” disse lui evasivo. Come avrebbe potuto spiegare alla ragazza ciò che aveva provato se neanche lui sapeva capire cos’era?

 

I due passeggiarono lungo il viale.

Fu proprio durante quella passeggiata che Sakura finalmente aprì gli occhi e si accorse di una cosa: fino a quel momento non aveva vissuto veramente, la sua vita era stata incompleta, le era mancato qualcosa di essenziale: l’amore.

Le era mancato Sharoan.

 

In tutti quegli anni aveva vissuto la sua vita senza di lui… anche se si era abituata alla quotidiana presenza di quel ragazzino, dopo averlo avuto in classe cinque anni, le sembrava che la vita andasse avanti senza di lui… viveva come aveva sempre vissuto… viveva come chi passa tutta la propria esistenza rinchiuso fra quattro mura e, all’improvviso, si accorge del mondo meraviglioso che ha fuori…

Le sembrava normale, quotidiano vivere una vita così… ma non si era accorta che una vita senza lui equivaleva ad una vita senza amore…

E proprio adesso capiva di aver sempre sentito quella mancanza…

 

Come poteva aver avuto la presunzione di credere di poter sottomettere la forza più grande di tutte? Come aveva potuto anche solo pensare di non essere sottomessa, come tutti quanti, alla forza dell’amore e di poter sfuggire liberamente al suo controllo? Forse pensava di non aver bisogno di amare qualcuno? Che la sua vita fosse completa anche senza l’amore?

Ma non era così…

Non poteva essere così…

Tutto era già prestabilito da una legge che andava al di sopra di lei…

 

“Se solo Sharoan fosse un po’ più come… Hiroshi –si ritrovò a pensare- perché Sharoan non può essere dolce ed espansivo come Hiroshi?”

Perché semplicemente Sharoan è Sharoan!” le rispose la voce della sua coscienza, risvegliata dal suo egoismo.

“Lui è il mio Sharoan, è lui che amo e ho sempre amato, senza la sua discrezione e la sua finta indifferenza non sarebbe più lui… ed è per questo che lo amo, amo ogni parte di lui…”

 

Anche Sharoan taceva. Chissà a cosa stava pensando?

 

E tutti gli attimi, i bei momenti che lei e Sharoan avevano vissuto alle superiori? Il tempo li aveva cancellati come le onde cancellano le orme sulla sabbia? E Sharoan qualche volta ci pensava? Ripensava a quell’anno in cui erano stati accanto di banco? Era triste dover ammettere che probabilmente quei magici momenti era stati importanti solo per lei.

 

Sakura si rigettò a capofitto nei propri pensieri. Era talmente assorta che non si accorse che, mentre Sharoan si era fermato sul marciapiede, lei stava per attraversare la strada con il semaforo rosso.

Per fortuna il ragazzo le afferrò repentinamente la mano e la strascinò verso di sé.

Solo un nano secondo dopo, Sakura capì quello che poteva succederle.

Sharoan l’aveva stretta a sé. Sentiva il proprio cuore martellare contro il petto per lo spavento e quello di Sharoan battere altrettanto forte.

 

“Sakura, si può sapere che ti è successo? –le disse scosso, ma la sua voce non suonava come un rimprovero- mi hai fatto spaventare! Se ti fosse successo qualcosa io…”

 

Sharoan era lì accanto a lei e la prendeva per mano. La paura era passata ed era rimasta solo l’emozione di avere vicino quel bellissimo ragazzo. Lo guardò.

 

“Scusami… ero soprappensiero e non mi sono accorta di niente… ” rispose lei dispiaciuta per averlo fatto preoccupare.

 

“Si può sapere a cosa pensavi? Scommetto che pensavi a Hiroshi!”

 

Che cosa centrava Hiroshi in quel momento? Quando finalmente lei si era illusa di aver istaurato un contatto con Sharoan, lui l’aveva riportata alla semplice e cruda realtà.

Perché dovrei pensare a Hiroshi, scusa?” chiese con la voce un po’ alterata.

 

“Forse perché ti piace…”

 

Anche se fosse, cosa centra adesso Hiroshi? E che cosa ti fa credere che mi piaccia?”

 

“Così… sei sempre insieme a lui… quindi…” rispose lui come se la sapesse lunga.

 

E così, per Sharoan, passare dei momenti insieme a una persona significava esserne innamorati? Sakura non ce la faceva più a trattenersi, non adesso che il ragazzo aveva toccato un tasto dolente. Probabilmente lui non se ne era accorto, ma in quella frase la ragazza aveva percepito l’indubitabile allusione fra lui e Karen. E questo la faceva soffrire.

 

“Anche tu alle superiori stavi sempre insieme a Karen, ma questo non vuol dire che fossi innamorato di lei…” disse Sakura.

Questa era una soddisfazione che voleva togliersi da troppo tempo. Si sentì liberata da un vecchio fardello che la bloccava. Guardò intensamente il ragazzo, ma non riuscì a instaurare con lui un contatto visivo. Sharoan avrebbe avuto il coraggio di negare o avrebbe confermato di amare Karen?

 

Tuttavia il ragazzo o per paura o per verità stette zitto.

Fu in quel momento che Sakura si accorse di essere nel bel mezzo di un bivio e che il suo rapporto con Sharoan sarebbe stato condizionato da ciò che lei avrebbe detto. Se avesse taciuto, probabilmente, non si sarebbero mai più chiariti e lei lo avrebbe perso, se lei avesse cercato un chiarimento, forse, sarebbe riuscita a ricucire il loro rapporto. Per la prima volta in tutta la sua vita capì che il compito di prendere l’iniziativa era suo… la vita era sua e anche una sola frase poteva fare la differenza…

 

“Ti chiedo di scusarmi –disse sincera- forse ti sembro infantile, ma ho sempre creduto che Karen ti adorasse e ho sempre pensato che anche tu l’amassi…” pronunciò queste parole con un fil di voce. Il cuore pulsava contro il petto.

 

“Karen? –ripeté confuso Sharoan, guardando negli occhi Sakura- cosa centra Karen adesso?”.

 

Ma voi due non siete stati insieme? –domandò titubante Sakura, ma subito aggiunse imbarazzata- comunque non sono cose che mi riguardano, non avrei mai dovuto chiedertelo…”

 

“Si, è vero. Le voglio davvero molto bene, lei è la mia migliore amica. Ma non siamo mai stati insieme… A distanza di anni, provo ancora un grande affetto per Karen, ma non credo di averla mai amata. Forse il mio comportamento era contraddittorio, ma ho sempre provato solo un grande attaccamento verso di lei” ammise il ragazzo.

“Non so neanche cosa sia l’amore o se l’ho mai provato…” pensò dentro di sé Sharoan.

 

Sakura sentì il proprio respiro fermarsi all’istante. Tutto quello che le stava accadendo era un sogno! Ma le sembrava perfino troppo bello per essere un sogno. Sharoan le aveva appena detto che non amava Karen. Lui non la amava…

Se glielo avesse detto tre anni fa, la ragazza non ci avrebbe messo molto a saltargli a dosso dichiarandogli il suo amore. Ma in quel momento seppe solo rimanere in silenzio…

 

Non disse più niente… e a far compagnia a quei due cuori restò il silenzio…

 

*

 

Sakura Kinomoto era rannicchiata sul letto, in camera sua. Lo sguardo era fisso sul quadrante luminoso della sveglia, che indicava le 23:06. Non riusciva a dormire.

Ripensava a quel pomeriggio con Sharoan… a quel pomeriggio misto di utopia, incredulità, esultanza, indecisione.

Cos’era che l’aveva bloccata? Perché non aveva immediatamente dichiarato il suo amore a Sharoan? Non era sempre stato il sogno della sua vita diventare la sua ragazza? Ma in fondo, pensò Sakura, non era neanche sicura che Sharoan amasse lei. Lui voleva davvero molto bene a Karen, a colei che occupava e avrebbe sempre occupato un posto importante nel suo cuore. Sakura non sarebbe mai riuscita completamente ad averlo. Non voleva passare il resto dei suoi giorni a domare la sua gelosia… cosa sarebbe successo se casualmente li avesse rivisti insieme? Non voleva soffrire di nuovo!

Però l’amava… Dio, quanto l’amava!

Aveva capito che non aveva mai smesso di amarlo un singolo istante. Da quando in prima liceo i loro occhi si erano incrociati, dalla prima volta che l’aveva salutata, dal primo messaggio che le aveva mandato sul cellulare…

 

Poi, all’improvviso, si ricordò di una cosa che le aveva detto Chiharu quella mattina. Sbalzò repentinamente giù dal letto.

 

Dove posso averla messa?” si domandò Sakura, presa da una strana ansia.

Guardò nel cassetto della scrivania… niente! Nella libreria… niente! Sulle mensole… ma niente!

 

I suoi occhi si soffermarono sull’armadio alla sua destra, lo scrutarono… e poi finalmente si ricordò! Spalancò l’anta dell’armadio e aprì un cassetto posto in basso.

I suoi occhi si illuminarono. Lì, davanti a lei, era conservato il suo passato. Stette ad ammirare quella scatola scarlatta che conosceva fin troppo bene.

Poi, quando gli occhi smisero di tremare per l’emozione, l’aprì…

 

 

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Allora, prima che qualcuno me lo chieda: la canzone a inizio cappy si intitola “Amici mai”ed è di Venditti, so ke è un po’ vecchiotta, ma a me piace parecchio xkè per me è molto significativa (ma non quanto quelle di Tiziano! XD)

Cmq i prossimi capitoli, fino alla fine della ff, saranno molto più decisivi e fondamentali poiché accadranno molti più avvenimenti, che coinvolgeranno tutti i personaggi, e fatti più rilevanti di un mancato incidente…(certo ke Sakura è un po’ sbadata! Però non ha tutti i torti: ad avere accanto uno bello come Sharoan, verrebbero anche a me i turbamenti psicologici… XD fra l’altro una volta è accaduta anke a me 1cosa simile!). Intanto provate a indovinare a cosa mai avrà trovato Saku? Adesso passo ai ringraziamenti:

 

Dany92: Grazie x il supporto! ^-^ vedrai ke, o con le brutte o con le belle, cercherò di svegliare Sharoan dal suo stato perenne di trance!!! Intanto accontentiamoci di vedere Sakura alle prese con una pseudo-dichiarazione d’amore! spero ke anke qst cappy t sia piaciuto! Baci.

Terrastoria: Ciao! Benvenuta nel fan club di Hiroshi! Certo che Sharoan colpisce ancora! L’acqua cheta rompe il ponti!(so ke nn centra molto, ma ormai qst ff è diventata tutta un proverbio! XD) Ti ringrazio d aver recensito e d seguire la my ff! sono trp felice! ^-^ fammi sapere se il cappy t è piaciuto o se ho spiegato male qualcosa… bye

Anto Chan: ehilà! Sai una cosa: io propongo di fare una colletta per regalare a Sharoan un bel dizionario, così almeno va a leggere sotto la parola “gelosia” e finalmente capisce che è quello che sta provando lui…!!!!! Sharoan, svegliati che è primavera! XD (anke se nn si direbbe…) grazie x la recensione gemy, 6 gentile cm smp! A presto! bacionissimiiii

Non so come chiamarmi: ma infatti non è infantile credere nel destino! ^-^ anch’io credo che molte cose accadano all’improvviso e noi non possiamo fare niente x evitarle (e questa è anke la giustificazione del 5 a latino ke ho preso oggi…) cmq che ne pensi del cappy? Fammi sapere! ciao

SyriaPluto: non so se anke Sharoan (nel cappy precedente) stava per baciare Sakura, questo bisognerebbe chiederlo a lui! (Come??? Sakura stava per baciarmi??? Ma io stavo guardando fuori dal finestrino… Nd Sharoan ke non si è ancora svegliato dal letargo) cmq grazie per avermi spiegato tutta l’etimologia del tuo nick, lo sai ke è davvero interessante e originale! Un po’ sospettavo una cosa d qst tipo ed ero curiosa! Scusa se ho aggiornato 1po’ in ritardo, ma spero ke mi farei sapere lo stesso un tuo parere sul cappy. Baci.

Sakura hime: a dire il vero, mi sono ispirata piuttosto alla mia vita… non sapevo che anke tu ci ritrovassi una parte di te! però, se vuoi, possiamo concordare unanimemente i dettagli, così facciamo un’ unica biografia!(e, conoscendo i miei assurdi problemi amorosi, ne verrebbe fuori un miscuglio insensato!) XD per ultimo devi assolutamente spiegarmi 1cosa ^-^ è una settimana ke me lo chiedo: chi è T.A.R.A??? I’m a bit curiosus! Grazie x i complementi! Kisses. Al prox cappy!

Shavanna:  In effetti Sakura è già diventata pazza… pazza d’amore! (Certo ke faccio 1strano effetto alle ragazze! Nd Sharoan) a presto!

Katy92: Ciaooooooooooooooo! Che bello!Anke a te piace Hiroshi! ^-^ Hai visto ke invece in qst cappy Sakura ha capito quali sono i suoi sentimenti! ^-^ Adesso deve solo trovare il coraggio di agire e, per fare questo, le ci vorrà qualche spintarella da una persona di sua conoscenza… spero continuerai a seguire la storia perché poi incominceranno i veri intrallazzi… mi ha fatto piacere la tua recensione! Thank you! A presto!

LizDreamer: grazie dei complimenti, spero di continuare presto!

Kikka94: grazie per la recensione! Non ti preoccupare che ora ci penso io ad infondere un po’ di convinzione a Sakura… ^-^ continua a seguire e lo scoprerai! Kisses.

 

A presto e continuate a recensire!

 

By silvia

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Capitolo 7
*** La scatola dei ricordi ***


Ed ecco concluso il 7º ed il “bello” deve ancora venire

Ed ecco ke sono riuscita ad aggiornare la storia prima di Pasqua ed è tutto merito delle VACANZE!!! Io le amo troppo! Fra l’altro in questi giorni non sto facendo praticamente niente… svago + completo! Non so se il capitolo sia abbastanza decente, giudicate voi!

 

‫‪

 

Tirò fuori una scatola scarlatta, decorata con ritagli di pagine… sembrava una di quelle opere realizzate a decoupage.

L’unica differenza era che, al posto di rose, fiori o altri motivi usuali, sulla scatola erano incollate foto, adesivi, immagini di cantanti che le piacevano e qualche dedica.

Sulla parte superiore, una scritta a pennarello indelebile nero, declamava: “Sakura Kinomoto”.

Tolse con cura il coperchio.

Sulla sua faccia si delineò un’espressione malinconica, rivedendo gli oggetti che avevano caratterizzato la sua adolescenza, tutti posti con cura in quella scatola, dove aveva riposto non solo dei semplici oggetti, ma anche una parte di lei: aveva riposto in quella scatola anche la Sakura spensierata, ingenua, illusa… (tanto furba non mi sembra ne’ancora… però sorvoliamo… Nd io)

Tutto il suo passato era lì, in miniatura, davanti a lei. Quegli oggetti erano rimasti gli stessi di tre anni fa e mostravano con quanta cura e parsimonia la loro padrona li avesse custoditi.

Cominciò ad esaminare un oggetto alla volta e il primo che prese fra le mani, che ovviamente era anche fra i primi situati nella scatola, fu un piccolo quaderno arancione.

 

“Lo sapevo che era ancora qui –pensò Sakura addolcendosi- lo sapevo che non avrei mai avuto il coraggio di buttarlo, neanche dopo quello che Sharoan mi ha fatto passare… è stato troppo importante per me questo piccolo e, all’apparenza insignificante, quaderno”.

C’era stato un periodo della sua vita dove aveva pensato di buttare via tutti gli oggetti che, anche solo lontanamente, le facevano pensare a Sharoan. Ma non aveva avuto il coraggio di farlo. Aveva capito subito che non le avrebbe dato nessuna soddisfazione liberarsi dei quegli oggetti materiali, dal momento che non sarebbe comunque riuscita a cancellare il ricordo di Lui dalla mente.

 

L’aprì e cominciò a leggerlo. La calligrafia, imprigionata fra quei piccoli quadretti, non era chiara e precisa come adesso, si vedeva che quelle pagine erano state scritte da un adolescente. Rilesse quelle frasi, emettendo ogni tanto qualche sbuffo di divertimento o di commozione. Tutte quelle parole ammucchiate, sarebbero potute sembrare banali a un estraneo, non ci avrebbe trovato nulla di speciale. Sharoan non le aveva mai scritto lunghi poemi d’amore, e nemmeno qualcosa che si potesse definire romantico. Ma Sakura lo sapeva bene che non avrebbe voluto che il ragazzo le scrivesse qualcosa di diverso. Era stata felice ricevendo quei messaggi ed era felice tuttora rileggendoli. Anche un semplice “buonanotte” scritto da Sharoan, poteva competere con i più grandi poemi d’amore.

Arrivò infondo a quel piccolo quaderno e già si sentiva gli occhi pizzicare.

Come era possibile che in tre anni fossero cambiate così tante cose? Non riusciva a credere che fra lei e Sharoan ci fosse stato un rapporto così bello. E soprattutto non riusciva a spiegarsi come era potuto finire tutto ciò. Di chi era stata la colpa? Sua o del ragazzo? Ma si accorse che la risposta a quella domanda era perfino più semplice: Karen. Era stata lei ad inarcare il loro rapporto.

 

“Tuttavia è stata proprio lei, all’inizio, a farmi conoscere Sharoan e di questo le sarò sempre grata.” pensò Sakura, rivelando, ancor di più, la maturità di quell’animo candido e leale

 

E, proprio quando vide e prese il suo diario, lesse quelle poche pagine che raccontavano la simpatia che aveva provato nei riguardi della ragazza e poi la gelosia, l’antipatia. Rilesse anche il profondo imbarazzo che provava tutte le volte che si sentiva vicina a Sharoan.

 

“In questo non sono cambiata –pensò Sakura- tutte le volte che Sharoan mi guarda mi sento terribilmente in imbarazzo. Con Hiroshi invece è diverso, mi sento a mio agio, non ho paura di essere me stessa.” Chissà perché proprio in quel momento le era venuto in mente Hiroshi? Forse perché si accorgeva di quanto i due ragazzi fossero simili e di quanto i sentimenti che provava per ciascuno fossero invece estremamente diversi.

 

Continuò ad ispezionare la scatola e trovò le foto delle varie gite scolastiche, alcune lettere di amiche ed altro ancora.

Poi, all’improvviso, sul fondo della scatola, vide un libro di poesie. Non le ci volle molto a riconoscerlo: era il libro che Tomoyo le aveva regalato per il suo sedicesimo compleanno. Lo aprì e sulla prima pagina erano scritte le seguenti parole:

Tanti auguri per il tuo sedicesimo compleanno! Ti regalo questo libro affinché, anche se non vuoi dare retta alla tua migliore amica, tu dia retta almeno al tuo cuore! Spero che in un giorno non troppo lontano tu riesca finalmente a comprendere tutto e a realizzare i tuoi sogni con la persona che sarà al tuo fianco. Ti voglio bene. Tomoyo.

 

Adesso, più che mai, si rendeva conto di quanto le mancasse la sua migliore amica, quell’amica che le aveva sempre voluto bene, l’aveva sempre consigliata e aiutata…

Sfogliò frettolosamente il libro. C’erano molti aforismi, frasi, poesie. Indugiò qualche istante su una pagina. Quello che l’aveva colpita era una leggera sottolineatura posta a una frase. Era stata lei ad annotarla? Forse la riteneva particolarmente importante? Oppure le piaceva o era in riferimento a qualcosa? Non se lo ricordava…

Lesse la frase: Non c’è travestimento che possa alla lunga nascondere l'amore dov'è, né fingerlo dove non è.

 

Adesso ne aveva la certezza: non era stata lei ad evidenziare quella frase, quel tratto fine e preciso non le apparteneva. Di sicuro doveva essere stata Tomoyo! Non aveva mai fatto caso a quella frase. Che cosa significava?

Ripensò ai suoi sedici anni, a quegli anni di gelosia e amore verso Sharoan. Forse era in riferimento a lui e a Karen.

 

Non c’è travestimento che possa alla lunga nascondere l'amore dov'è…

Le sembrò, invece, che quella prima parte della frase fosse stata scritta apposta per lei. Infatti, appena aveva capito di amare Sharoan, non aveva più potuto fingere e fare finta di niente.

“Mi sono innamorata di lui quando incominciavo a credere che l’amore non esistesse. Non ho potuto fare niente per evitarlo e non sono neppure riuscita a dimenticarlo, seppure ci abbia provato con tutte le mie forze… Sono stata una sciocca a credere che questo mio amore potesse svanire col tempo. Non riesco più a vedere Sharoan come un semplice amico… è evidente che non è nel mio carattere fingere…” pensò Sakura.

 

…né fingerlo dove non è.

“Sharoan e Karen si sono scambiati un solo bacio, ma lui mi ha confessato che non sono mai stati insieme… -affermò all’improvviso- se si fosse trattato d’amore, si sarebbero messi insieme e invece…”.

 

Una strana espressione si delineò sul suo volto. Forse, dopo tutti quegli anni, lo aveva finalmente capito. Forse aveva finalmente capito come stavano veramente le cose. Forse si era convinta che la sua gelosia, seppur fondata, non le aveva fatto comprendere fino in fondo la verità…

 

Rimise tutto apposto, richiuse la scatola e la ripose nel cassetto.

 

Ora come non mai si accorgeva di come quell’amore fosse tutto per lei. La sua vita sarebbe stata inutile, incompleta senza di lui. Stava malissimo, costretta a frenare quell’amore. Avrebbe voluto gridare al mondo che lo amava e invece la sua paura la costringeva a tacere.

Ma doveva dirlo a Sharoan. Doveva dirglielo che lo amava. Nella sua vita le era mancato sempre il coraggio di prendere le scelte più importanti. Doveva prendere subito una decisione, ma quale? Chi poteva aiutarla?

Chiharu era di sicuro un’ottima confidente, ma le sembrava che i suoi consigli fossero troppo audaci, intraprendenti… e Sakura si sentiva un po’ codarda, doveva essere prudente, sicura di quello che stava per fare. Aveva bisogno di qualcuno che la conoscesse bene, che le desse sempre dei buoni consigli, qualcuno dalla personalità “tomoiesca”!

 

“Ma certo! Tomoyo mi aiuterà sicuramente! –esclamò esultante, ma subito il suo guardo cadde sulla sveglia- Però… non è certo l’ora adatta per mettersi a fare telefonate. A quest’ora starà già dormendo e non posso, da un giorno all’altro, svegliarla in piena notte per assillarla con i miei problemi…”. Sospirò.

 

“Ma, d’altronde, non posso aspettare! Non riuscirei a dormire e non riuscirei nemmeno a guardare in faccia Sharoan domani… devo assolutamente sapere cosa devo fare!”

 

Si fece coraggio e compose il numero dell’amica.

Respirò profondamente.

 

Tum… tum… tum…

 

“Hello?” disse una voce femminile, dall’altra parte della cornetta.

 

“Ehm… Tomoyo? Sono Sakura.” Disse lei poco convinta

 

“SAKURA!!! Ciao amica mia, che bello sentirti! Come va?” urlò così entusiasta che Sakura dovette allontanare la cornetta dal suo povero orecchio.

 

“Così così –rispose Sakura- innanzitutto scusami se ti telefono in piena notte, ma…” cominciò lei imbarazzata.

 

“Ma Sakura qui in Inghilterra non è notte!”

“C’è il fuso orario!” si affrettò ad aggiungere, immaginando la faccia perplessa dell’amica.

 

Sakura tirò un respiro di sollievo: almeno non sarebbe stata la causa dell’insonnia dell’amica. Adesso si sentiva più tranquilla e pronta a sfogarsi con lei.

 

“Ma tu come stai? Come va lì in Inghilterra? È tutto ok con Eriol?” chiese sincera Sakura.

 

“Si, va tutto bene –rispose Tomoyo imbarazzata- qui mi trovo molto bene e il mio inglese sta migliorando. Ma tu volevi dirmi qualcosa? Hai una voce così seria… che ti è successo?”

 

“Si, in effetti, volevo parlarti di un argomento che per me è molto delicato” Sakura cercò di farsi coraggio. Più che altro la spaventava la reazione dell’amica. Lei era l’unica che sapeva quanto avesse sofferto per Sharoan. Cosa sarebbe successo se le avesse detto che dopo tutto questo tempo era ancora innamorata di lui alla follia? Cosa le avrebbe detto? Che sicuramente si era fissata e avrebbe riattaccato annoiata.

 

“Tomoyo… io… -continuò Sakura- ho rivisto Sharoan… e mi sono accorta di amarlo ancora…”

 

Dall’altra parte della cornetta Tomoyo era in silenzio. Sakura aspettava di sapere il responso dell’amica.

“Lo sapevo che vi sareste rincontrati… siete fatti l’uno per l’altra!” esclamò lei sincera.

 

“Ma come? –chiese Sakura allibita- Vuoi dirmi che non sono una stupida a non averlo dimenticato e che, dopo tutto quello che ho passato e ti ho fatto passare, è giusto che lo ami ancora?” disse lei incredula.

 

“Io non ho mai pensato che dovessi dimenticarlo e non te l’ho mai detto. Ma ho rispettato la tua scelta e non l’ho criticata… hai fatto quello che ritenevi giusto al momento. E sono sicura che non ti aspettavi, in un futuro non molto lontano, di trovare Sharoan cosi cambiato.”

 

“Si –annuì Sakura- è vero, Sharoan è cambiato. Sento che fra noi si è creato un rapporto diverso, più intenso, adesso si confida con me e questo mi fa molto piacere. Mi ha detto che non ha più visto Karen…”

Allora Sakura le raccontò la conversazione che aveva avuto con il ragazzo lo stesso pomeriggio.

 

“Io sospettavo che considerasse Karen come la sua migliore amica, ma non volevo illuderti. Sai che nessuno è più difficile di lui da capire… Gli hai già detto quello che provi per lui?”

 

“No” rispose Sakura e quella risposta le suonò come un rimprovero.

 

“Devi dirgli quello che provi per lui Sakura, cosa ti blocca ancora?”

Quella domanda se l’era fatta anche lei. Cos’è che la bloccava? Poi, all’improvviso, la risposta arrivò da sé…

 

“Tomoyo, io ho paura –disse- ho paura che un giorno Karen possa portarmelo via di nuovo, ho paura che il suo cuore non sarà mai completamente mio. Lo so che sono un’egoista, ma ho paura di soffrire di nuovo…”

 

“Stai tranquilla Sakura… in fondo non è mai successo niente fra loro… insomma a parte qualche abbraccio… a parte il fatto che stavano sempre insieme… non si sono mai baciati.”

 

“Tomoyo… tu forse non sai cosa è successo alla fine della cena di classe”. Disse Sakura. E, per la prima volta, ebbe il coraggio di raccontarle tutto quello che era successo. E, quando ebbe finito, le sembrò di sentirsi più leggera, di essersi liberata di una parte di lei.

 

“Oh Sakura, io non sapevo niente! Adesso capisco perché te n’eri andata via a quel modo… Perché non me ne hai mai parlato? Immagino quanto devi aver sofferto…”

 

“Tomoyo come devo comportarmi?” chiese timidamente Sakura.

 

“Capisco che ora tu sia piena di dubbi, ma ricordati che le certezze le avrai solo se parlerai con Sharoan… adesso tu la ignori, ma c’è una spiegazione a tutto e devi capire qual è! Hai bisogno di risposte! Devi fare quello che ti dice il tuo cuore…”

 

“Hai ragione! Grazie Tomoyo, lo sapevo che mi avresti aiutato! Allora buonanotte e grazie ancora!”

 

“Ciao Sakura… e buona fortuna!”

 

Riattaccò la cornetta e si buttò sul letto. Trasse un respiro profondo e giurò a sé stessa, con tutta la forza e il coraggio che aveva dentro:

 

“Sharoan, mi hai fatto soffrire per quattro anni e adesso una risposta me la devi! E questa volta non ci sarà nessuna Karen a fermarmi! Farò quello che non sono riuscita a fare tre anni fa… ti dichiarerò il mio amore!”

 

 

‫‪

 

Ed ecco concluso il 7º capitolo e il “bello” deve ancora venire! Scommetto ke non ve lo aspettavate ke in un capitolo del genere, che all’inizio poteva sembrare noioso, avvenisse una vera e propria svolta da parte di Sakura…

Riuscirà la nostra eroina a dichiarare il suo amore a Sharoan? E lui cosa le risponderà? Premetto ke nel proximo capitolo c saranno degli intrallazzi pazzeschi, quindi preparatevi mentalmente!!!

Ringrazio tutti coloro ke leggono, seguono questa storia e recensiscono(grazie d cuore) :

 

Dany92: Ciao! mi avevi scritto “prenditi tutto il tempo ke ti serve” e direi ke ti ho preso alla lettera! XD cmq non penso ke qst capitolo sia “super” cm lo volevi tu… io personalmente nn sono tnt soddisfatta xkè mi diverto d + a scrivere dialoghi tragici o romantici! Cmq spero ke il cappy t sia piaciuto ugualmente, fammi sapere se c’è qualcosa ke nn va! Grazie x la bella recensione! Baci.

Non so come chiamarmi: ed infatti Sharoan non l’ha ne’ancora capito ke ama Sakura! (sempre ke la ami… Nd io) cmq, come hai letto, intanto l’iniziativa l’ha presa Sakura (ed è gia qualcosa!) e presto vedremo come la prenderà Sharoan!

SyriaPluto: Come vedi ti ho accontentato: Sakura si è svegliata! Grazie x i complimenti e spero ke la storia continui a piacerti! J bye bye

Terrastoria: Ciao! Già, povero Hiroshi! È vero ke al momento nn ha molte speranze, ma tieni presente ke il destino è imprevedibile e l’abilità dello scrittore sta proprio nel far apparire realizzabili le cose +improbabili! Odio essere così sibillina, ma tu continua a seguire la storia xkè nel prox cappy anke Hiroshi dirà qualche battuta! E poi se Saku nn lo vuole, lo prendo io! XD baci.

LizDreamer: sì, nella scatola c’era proprio quello ke avevi detto tu… ^-^ cmq, se vuoi contattarmi, mi farebbe piacere! Puoi lasciarmi il tuo indirizzo e t aggiungo io ai contatti, se vuoi…

Fammi sapere! A presto!

Anto Chan: A luglio??? Ehm… io spero tnt ke Sharoan si svegli molto prima d luglio, considerando ke nella ff è inverno! XD cmq al limite gli facciamo lo stesso un bel regalo! Sorry se nn ho scritto gli sms ke mandava il tuo fratellone a Saku, ma mi ci sarebbe voluta troppa materia grigia x inventarli ed era 1cosa ke nn rientrava nel mio programma! Volevo solo fare capire ke qnd si è innamorati veramente di qualcuno(e questo è il caso d Saku), bastano le + piccole attenzioni per essere al settimo cielo, anke un semplice “buonanotte” assume 1altro significato! Vabbè, adesso la smetto d fare la portavoce di Saku… fammi sapere se il cappy t è piaciuto lo stesso, nonostante qualche imperfezione… bacionissimi!

Sakura hime:  Ciao bella! T è piaciuto il cappy? Sai ke anke quello ke piace a me somiglia a Sharoan! Ah… il fascino dei castani! (sbav… sbav… Nd io) cmq in bocca al lupo con questo T.A.R.A, fatti valere e non fare come Sakura! (cosa avrei fatto io? Nd Saku) (Il problema nn è quello che hai fatto, ma quello che NN hai fatto! Nd io) XD c risentiamo presto! ^-^ Baci.

Shavanna: ammetto che in tutta la fanfiction un granchio c’è! Ma nn è da prendere come certo il fatto che Sharoan nn ami Karen, solo xkè l’ha detto lui… cioè, quel ragazzo nn si è neanke accorto d amare Sakura, quindi nn mi sembra ke abbia le idee chiare in fatto d’amore, potrebbe essersi sbagliato anke su Karen… ed è normale ke Saku sia ancora 1po’ confusa, dato ke Sharoan le ha detto ke Karen, in fondo, nn gli dispiaceva… ehm, mi sa ke forse t ho confuso ancora d + le idee, spero d no, ma tu continua a seguire la storia! Grazie x la recensione J bye.

Katy 92: Ciao! Grazie x i complimenti! Mi fa piacere ke continui a seguire la mia storia! T è piaciuto qst capitolo? Spero d sì… ^-^ kisses.

Kikka94: grazie mille x la recensione! Fammi sapere se il cappy t è piaciuto! Kisessss.

 

BUONA PASQUA A TUTTI!!!!!!!!!!

A presto e continuate a recensire!

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Capitolo 8
*** La lettera ***


Ehm… colpo di scena

Nello scorso capito abbiamo lasciato Sakura sicura e decisa a dichiarare a tutti i costi il suo amore a Sharoan… ma ce la farà? Adesso finalmente potrete scoprirlo!

Questo è un capitolo dove, come spesso accade anche quotidianamente, il fattore dominante è l’imprevedibilità… un’imprevedibilità che cambia il corso della vita…

 

ªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªª

 

Era sera. Un ragazzo era alle prese con carta e penna, illuminato dalla fioca luce di una lampada a neon. Rilesse quello che il suo cuore innamorato gli aveva dettato, quel segreto inconfessato che non aveva mai avuto il coraggio di rivelare a nessuno, specialmente a Lei.

Gli occhi azzurri si soffermarono su quel dolce nome che aveva impresso in cima alla pagina. Rilesse ancora una volta quella lettera, rilesse l’inizio e gli sembrò tremendamente banale.

“Cara Sakura” : questo era l’inizio di quella sintetica, ma intensa lettera d’amore. La piegò in due parti e la mise in una busta bianca.

“Ma chi voglio prendere in giro? Non avrò mai il coraggio di darla a Sakura!” pensò sconsolato il ragazzo. E gettò la lettera dentro il libro di biologia, scoraggiato per aver sprecato il suo tempo, per essersi illuso, per aver avuto la presunzione che la sua amica si sarebbe finalmente accorta di lui e del suo amore.

 

“Sakura non saprà mai che l’amo…” pensò Hiroshi e spense la luce.

 

*

 

“Ehi, Sakura? Ci sei?” le disse Chiharu, sventolandole una mano davanti agli occhi. Si trovavano all’università e le lezioni erano già nel pieno della mattinata.

 

“Uh?” mugolò Sakura, risvegliandosi bruscamente dai propri pensieri.

 

“Ma stai seguendo minimamente la lezione o vuoi rimanere per tutta la mattinata in questo tuo stato apatico?” disse Chiharu, lanciandole un’occhiata di disapprovazione.

 

“Scusa –rispose lei- ma stavo pensando ad altro… veramente pensavo a Sharoan…”

 

“Questo l’avevo capito senza che tu me lo ribadissi –rispose lei sicura- gli hai parlato stamattina?”

 

“No, non ho avuto occasione! Stanotte non ho dormito per niente e stamattina mi sono svegliata terribilmente in ritardo…” si giustificò lei. Sospirò e si rigettò nelle proprie riflessioni.

 

Chissà quanto mancava alla fine delle lezioni. Forse ore, minuti, secondi? Non le importava, non dava peso a niente in quel momento. Pensava a Sharoan, a come avrebbe avuto il coraggio di dichiarargli il suo amore. Chissà, come avrebbe reagito lui?

Possibile che non si fosse mai accorto di tutti quegli sguardi sfuggenti, ambigui, i dolci sospiri e i trepidanti batticuori che lei di nascosto gli regalava?

“Ma, a parte questo, come avrebbe potuto accorgersi del mio amore? Ho sempre fatto l’indifferente con lui e non gli ho neanche mai detto quanto fossi felice di vederlo o di stare insieme a lui…” si ritrovò a pensare malinconia, abbandonandosi a quel pessimismo che, nei momenti più importanti, la afferrava.

Poi, sentì intorno a lei una leggera confusione e un trambusto familiare e si accorse che tutti gli studenti si erano alzati e si stavano avviando verso l’uscita: le lezioni erano finite!

Solo in quel momento prese terribilmente coscienza che non aveva seguito neppure una singola parola di quella lezione.

 

“Chiharu, mi presti il tuo libro di biologia?” disse repentinamente, raggiungendo l’amica.

 

“Mi dispiace, Sakura, ma mi serve –si scusò lei- avresti dovuto prendere appunti e questo lo dico non per rimproverarti, ma per il tuo bene”.

In fondo, Chiharu aveva ragione e Sakura lo sapeva bene: la sua vita non era tutta composta del suo amore per Sharoan, ma anche del tempo da dedicare agli studi e all’esame incombente. Stava per scoraggiarsi, quando pensò di rivolgersi all’unica persona che era sicura non le avrebbe detto di no: Hiroshi. Infatti il ragazzo, appena la vide, la salutò cordialmente e alla richiesta di lei rispose:

 

“Certo, non c’è problema!”. E le porse il libro. Sakura si sentì un po’ in imbarazzo per il fatto che il ragazzo era sempre disponibile e gentile con lei che, invece, non poteva far niente per ricambiare quella cordialità e quell’affetto che le davano un’immensa soddisfazione. Le vennero alla mente le parole che Chiharu le aveva detto qualche tempo fa: “Io credo che la cosa che desidera di più al mondo è che tu diventi la sua ragazza…”.

 

“Ma cosa mai mi metto a pensare!” disse lei a voce troppo alta, arrossendo.

 

“C’è qualche problema?” chiese Hiroshi che la stava osservando in quello strano atteggiamento.

Sakura mugolò un “no” poco convinto. Prese il libro di biologia.

 

“Grazie mille, Hiroshi –gli sorrise- e se c’è qualche cosa che posso fare per te, fammi sapere e…”

Si accorse che, afferrando il libro, era scivolata in terra una busta bianca. La ragazza la raccolse e ne fu inspiegabilmente sorpresa: sopra alla busta c’era scritto “Per Sakura”.

 

“E’ per me?” chiese curiosa la ragazza. E nel domandare questo, gettò uno sguardo al ragazzo e si accorse che era divenuto estremamente pallido e serio.

 

“Sì –rispose lui, trattenendo con cura le parole- ma non è una lettera per un’amica, è una lettera per la persona che amo”. Era stato tremendamente chiaro e sincero. Sakura fissò Hiroshi, il cuore cominciò a batterle. Perché lui le stava dicendo tutto questo? Perché proprio in quel momento? Perché il destino si divertiva di nuovo a scombussolare la sua vita, quando credeva di aver finalmente trovato delle certezze?

 

“Probabilmente non avrei mai avuto il coraggio di dartela –proseguì lui- ma non potevo più continuare a fare finta di niente e a comportarmi da semplice amico, perché io ti amo.”

 

Lo stupore s’impossessò degli occhi color smeraldo di Sakura. Guardò il ragazzo che aveva davanti, poi la busta, e poi di nuovo Hiroshi. E finalmente, tutto d’un tratto, quelle parole entrarono nella sua mente e le fu tutto chiaro. Comprese l’affetto, l’amore, il dolore e la rassegnazione che Hiroshi aveva provato nei suoi confronti. Comprese quello che non aveva capito in tutto il tempo in cui era stata insieme al ragazzo e contemporaneamente si rese conto che, in fondo, quelle cose nel suo cuore le aveva sempre sapute. Comprese anche la sofferta difficoltà che il ragazzo aveva dovuto sostenere per rimanere nell’ombra e celare i suoi sentimenti, perché lei era stata costretta a fare lo stesso con Sharoan.

 

“Hiroshi… io non me lo aspettavo…” ebbe la forza di dire lei.

 

“Non devi rispondermi subito –la rassicurò lui- prima pensaci bene, me lo prometti?”

 

“Si” rispose esitante la ragazza.

 

“Allora ci vediamo domani…”

 

“Va bene, ciao”. Rispose Sakura, ancora confusa.

 

Hiroshi la salutò e andò verso l’uscita. Inaspettatamente incrociò lo sguardo di Sharoan che, probabilmente, stava aspettando “qualcuno” fuori dalla scuola.

Intanto Sakura era rimasta imbambolata a fissare immobile un punto in precedenza occupato da Hiroshi. Aveva lo sguardo perso, incantato, nel vuoto. Fra le mani teneva la causa di tutto ciò: la lettera. Non aveva il coraggio di aprirla, ma aveva promesso al ragazzo che ci avrebbe pensato bene. Era confusa, non sapeva esattamente cosa provasse per lui… di sicuro affetto, gratitudine, simpatia… ma amore? No, questa era una parola troppo grande e Sakura la associava ad un’unica persona… la stessa che la chiamò in quell’istante…

 

“Sakura?” disse Sharoan.

Sakura si girò e se lo trovò davanti. Erano a pochi centimetri di distanza.

 

“Ti ho aspettato all’uscita, ma non arrivavi e così ti ho visto qui… ma ti è successo qualcosa?” disse lui, notando la faccia della ragazza: sembrava che avesse visto un fantasma.

 

“Eh… -rispose lei- no, va tutto bene”.

Era ancora un po’ confusa dalla conversazione con Hiroshi, ma, per la prima volta, non si preoccupò di nascondere le sue emozioni, i sentimenti e l’amore per il ragazzo che aveva davanti. Gli mostrò uno splendido sorriso, che rispecchiava il candore e l’ignota bellezza del suo amore.

 

“Sono felice di vederti!” disse a Sharoan. “Vogliamo andare?” aggiunse.

 

“Si, certo!” disse lui meravigliato.

 

E Sakura capì che era stata una sciocca a pensare che qualcun altro, all’infuori di Sharoan, potesse occupare il posto più grande nel suo cuore. Ma dentro di lei restò un dubbio, un’ombra che la assaliva: perché non aveva avuto il coraggio di dire a Hiroshi che lei amava un altro?

Ma avrebbe detto a Sharoan che l’amava… glielo avrebbe detto quella stessa mattina…

 

S’incamminarono. Dopo qualche metro, Sharoan notò che la ragazza aveva una lettera in mano.

 

“Non dirmi che quella è una lettera di uno dei tuoi tanti ammiratori!” disse Sharoan scherzando.

Sakura s’irrigidì. Sharoan aveva colto nel segno, ma come fare a dirglielo. E, soprattutto, come faceva a spiegargli che non le importava niente degli altri ragazzi, dal momento che amava solo lui?

 

“Ma… io… non credo…–rispose balbettando- non so… cioè, me l’ha data Hiroshi”.

Sharoan la guardò allibito. Non si aspettava certo una risposta del genere. Forse non aveva ancora assimilato il fatto che lei potesse piacere a Hiroshi?

Ormai erano arrivati alla stazione di Tokyo. Sakura si appoggiò alla parete e aprì la busta con titubanza. La prima pagina era scritta con una calligrafia chiara e limpida, tipica di Hiroshi. Quando voltò il foglio, il cuore le si fermò e le guance divennero rosso fuoco: in fondo all’ultima pagina, era scritto a chiare lettere “Ti amo. Hiroshi.”

Velocemente ripiegò la lettera nella busta, pensando che l’avrebbe letta da sola, con calma, a casa. Sharoan era rimasto fino a quel momento in silenzio e non aveva fatto a meno di notare la lettera e la reazione della ragazza.

Adesso era sicuro che il sentimento che aveva provato tutte le volte che aveva visto la sua amica insieme a Hiroshi era gelosia… ma perché? Possibile che Sakura le piacesse…?

No, Sakura non poteva piacergli in quel senso. La conosceva da più di cinque anni e, se si fosse trattato d’amore, se ne sarebbe accorto molto prima, pensò Sharoan.

 

Durante il viaggio in treno, nessuno dei due disse niente.

Arrivati alla stazione di Tomoeda fu il momento dei saluti.

“Allora ciao!” le disse a malincuore Sharoan.

 

“Ah, Sharoan?” gli disse all’improvviso Sakura, con tutto il coraggio che aveva. Grazie a Hiroshi, si era completamente dimenticata il vero scopo di quella giornata: aprire il suo cuore a Sharoan

 

“Si?” Lui si voltò verso la ragazza.

 

“Volevo dirti una cosa…” disse estremamente seria e rigida.

 

“Dimmi pure!” rispose dolce Sharoan.

 

“Eh… io… volevo dirti solo che tu… insomma in tutti questi anni l’avrai capito che…”. Era imbarazzatissima, quelle due fatidiche parole non volevano venire fuori. Sharoan la guardò interrogativo.

 

“Che cos’è che dovrei aver capito?” chiese lui confuso.

 

“Ce la posso fare! -pensò la ragazza- devo farcela o non riuscirò più a guardarlo negli occhi!”

“Io volevo solo dirti che tu…”

 

“SHAROANNINO!!! NON CI POSSO CREDERE! SEI PROPRIO TU?” urlò all’improvviso una ragazza che corse subito incontro a Sharoan e gli gettò le braccia al collo, abbracciandolo. Era alta, con una lunga coda di capelli biondi, riccioluti e gli occhi azzurri.

Sakura rimase a bocca aperta, in tutta quella confusione non capiva cosa stava succedendo. Stava per fare la confessione più importante della sua vita ed era rimasta lì come un baccalà con quelle due parole in gola, interrotta da chissàcchi. Ma, vedendo di spalle la ragazza in questione, non le sembrò un’estranea, ma improvvisamente le parve di conoscerla…

Una strana paura si annidò nel suo cuore… una paura familiare che non provava da anni e non era mai riuscita a superare…

Sharoan guardava frastornato la ragazza che non accennava a staccarsi da lui. Poi la riconobbe…

La ragazza in questione, dove aver abbracciato il “suo Sharoannino”, si accorse della presenza di Sakura.

 

“Ah, ciao Sakura! Non mi ero accorta che c’eri anche tu!” disse con voce mielosa.

 

E fu in quel momento che Sakura la riconobbe e sentì il cuore spaccarsi in mille pezzi.

 

“Karen, quanto tempo! Ma che ci fai qui?” disse Sharoan prima che Sakura potesse aprire bocca o formulare qualsiasi tipo di pensiero vendicativo.

 

“Ero ad una manifestazione con degli amici e poi… ti ho visto!!! –disse lei, continuando a rimanergli appiccicata- sono così contenta di vederti! Adesso che ti ho ritrovato non ti lascerò andare così facilmente! Stasera dobbiamo assolutamente andare a mangiare una pizza insieme!”

 

“Certo, mi farebbe piacere! -disse Sharoan un po’ imbarazzato da tutte quelle attenzioni- viene anche Sakura?”.

 

“Sak… -cominciò a dire Karen un po’ scocciata, fissando il punto dove un attimo prima c’era la ragazza- ehm… E’ sparita!”

 

“Che vuol dire che è sparita?” chiese Sharoan.

 

“Se n’è andata! -disse Karen, fingendo di esserne dispiaciuta- vorrà dire che stasera saremo solo tu e io, come ai vecchi tempi…”

 

“Ah, va bene…” disse Sharoan guardandosi intorno. Perché Sakura se n’era andata via senza salutarlo? E cosa stava per dirgli di così importante?

 

“Allora ci vediamo stasera!” disse Karen e gli sfiorò la guancia con un bacio.

 

“A stasera!” le disse Sharoan salutandola.

 

Sakura, intanto, era scappata correndo via dalla stazione, in preda alle lacrime. Il destino l’aveva messa di nuovo alla prova. La ragazza con cui aveva temuto di non essere a confronto per anni, era riapparsa nella sua vita, e soprattutto in quella di Sharoan…

 

“Sono stata una stupida –pensò in preda alle lacrime- un’ingenua… dovevo capirlo che Sharoan non l’aveva dimenticata… bugiardo!”.

Si asciugò le lacrime. “Avrei dovuto farlo tanti anni fa, avrei dovuto capirlo dalla prima volta che li ho visti insieme e da quel bacio… io non sono mai stata niente per lui… niente…”.

Si accorse che, stretta nella mano destra, aveva ancora la lettera di Hiroshi. Era stata bagnata da quelle lacrime pure e ingenue e probabilmente l’inchiostro, in alcuni punti, era divenuto illeggibile. Fece l’unica cosa che avrebbe dovuto fare. Prese il cellulare dalla tasca e mandò un sms a Hiroshi:

-Possiamo vederci oggi al parco? È importante! Ti aspetto! Sakura.-

 

Si mise a sedere sulla prima panchina che le capitò. Stravolta… illusa… tradita…

“Ti dimenticherò Li Sharoan –disse con il poco fiato che le rimaneva dalla corsa- ti dimenticherò… però ormai tu hai già scelto Karen…”

*

 

“Io esco!” disse Sakura al padre, giunta sulla soglia di casa.

 

“Dove vai?” chiese interrogativo lui.

 

“A fare un giro al parco…”

 

“Con chi? –chiese sospettoso Fujitaka- e soprattutto, quando torni?”

 

“Papà! Non sono più una bambina! –replicò Sakura risentita- comunque penso di essere a casa verso l’ora di cena…”. E detto questo sbatté la porta.

 

Due incontri… due luoghi diversi… lo stesso destino…

 

Sakura verso Hiroshi… Sharoan da Karen...

Ognuno dei due si avviò versò quell’incontro che avrebbe cambiato il senso della loro vita...

 

ªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªªª

Ehm… colpo di scena! (-_-; purtroppo, era logico che prima o poi Karen sarebbe riapparsa… ed era anche altrettanto logico ke il povero Hiroshi nn sarebbe stato “a cuccia” per molto (sorry x l’espressione, ma nn sapevo cm rendere l’idea…)

Due ostacoli si frappongono fra l’amore di Sakura e Sharoan… cosa succederà?

Nel prox cappy (il 9°) parlerò dell’incontro di “Sharoannino” e Karen. E il capitolo dopo (il 10°) parlerà invece di Sakura e Hiroshi. Che cosa deciderà di fare Sakura? Riuscirà a dichiarare il suo amore al ragazzo ke ama oppure il destino ha già in mente qualcun altro per lei? E Sharoan ha mai amato Karen? A qst proposito, volevo fare 1piccolo sondaggio, a mio parere carino, per curiosità e per vedere se c’è qualcuno che ha già capito quello che succederà ^-^

 

Sondaggio: “Ognuno dei due si avviò versò quell’incontro che avrebbe cambiato il senso della loro vita...” Secondo voi, cosa succederà alla fine del 10° capitolo (nn alla fine della ff, ma solo fra 2capitoli!)?

a)      Sakura si metterà con Hiroshi e Sharoan si fidanzerà con Karen.

b)      Sakura NN si metterà con Hiroshi e Sharoan si metterà con Karen.

c)      Sakura si metterà con Hiroshi e Sharoan NN si metterà con Karen.

d)      Sakura NN si metterà con Hiroshi e Sharoan NN si metterà con Karen.

e)      Sakura e Sharoan si incontreranno e si metteranno insieme

 

Mi farebbe piacere avere 1vostra opinione sulla trama! Adesso passo ai ringraziamenti:

Anto Chan: Ciao Gemy! ehm… cm vedi il tuo fratellone è molto conteso! Quindi devi pensarci tu a metterlo in riga e a nn farlo fidanzare con quell’oca di Karen!!!!!!! Mi dispiace se la povera Saku c è rimasta male, ma i problemi prima o poi ritornano smp a galla e l’unica soluzione è affrontarli!

Certo ke però anke Sharoan… aveva quasi capito ke era geloso di Hiroshi e invece… qui bisogna organizzare un ASK (associazione soppressione Karen!) XD Vabbè, a parte qst, spero ke il cappy sia stato leggibile! C risentiamo! Bacionissimiiiiiiiiii.

LizDreamer: Hello! Cm t è sembrato il cappy? Spero d nn essere sembrata trp tragica, xkè questo non era niente in confronto a quello ke potrei scrivere di veramente tragico nella ff… XD ah, alla fine poi t ho aggiunto ai contatti, hai visto? Fammi sapere se il cappy ti è piaciuto! A presto!

Dany 92: si, Tomoyo è una grande ed è anke in terza posizione fra i miei personaggi preferiti… ^-^ peccato ke sia in Inghilterra! Altrimenti c penserebbe lei a risolvere le cose fra Sakura e Sharoan, perché temo ke qst volta sarà davvero molto difficile risolvere la situazione senza che nessuno soffra… Continua a seguire! bye bye.

Shavanna: sì, Sakura è riuscita a capire quali sono i suoi sentimenti per Sharoan, ma credo ke in qst caso nn valga il proverbio “meglio tardi che mai” xkè, se l’avesse capito prima, sarebbe stato MOLTO meglio! E poi c’è anke da considerare il fatto ke se lei avesse preso appunti e nn avesse chiesto il libro a Hiroshi, non sarebbe saltata fuori la lettera ecc… Quindi la morale è: prendete sempre appunti a scuola! XD (-_-; forse è meglio cambiare argomento… Cmq, spero ke il cappy t sia piaciuto, fammi sapere e grazie x la recensione! Ciao.

Katy 92: Ciao! Grazie per i complimenti!!! Come ti è sembrato qst capitolo? Purtroppo le vacanze sono finite e adesso non so come fare a resistere fino a giugno! Ho un casino da studiare, ma prometto che cercherò di aggiornare presto! A presto! ^-^

Zoa: Ciaoooo!!!!! :-) Innanzitutto ti ringrazio x aver trovato il tempo d leggere qst ff e per aver recensito! E poi mi ha fatto davvero piacere ricevere il tuo consiglio! Avevo già in mente di scrivere una decina d righe sui pensieri dell’adolescenza di Sharoan, ma nn so se c verrà un vero e proprio capitolo… x ora la “questione Sharoannino” è ancora molto confusa e il ragazzuolo nn si è ancora guardato intorno… Ma d sicuro scriverò qualche rigo in proposito nel prox capitolo e poi si vedrà! Continua e seguire e se c’è qualcosa d sbagliato, d noioso o ke nn t piace fammi sapere! Mi fa piacere la tua opinione! Kisses.

SyriaPluto: come hai letto, per ora Sakura purtroppo nn è riuscita a dichiarare il suo amore a Sharoan, ma la speranza è l’ultima a morire! Quindi continua a seguire! Baci. Ps: ke ne pensi d qst capitolo?

Non so come chiamarmi: So di essere cattiva, ma capire cosa prova in realtà Sharoan è proprio il dilemma attuale della ff! XD e risolto questo, ce ne sarà un altro! Quindi tieniti allenata! XD Cmq hai letto il sondaggio? Secondo te, cosa succederà? Fammi sapere! Ciauz ciauz

Sakura hime: Ke carino il nomignolo ke mi hai affibbiato! Mi piace il soprannome “sil-chan” XD anzi, non so xkè nn c ho pensato prima io! XD cosa ne pensi della ff ora ke è entrata in ballo Karen? Sai ke è identica a una ragazza d mia conoscenza ke proprio nn sopporto! (a qualcuno dovevo pur ispirarmi, anke se in peggio…) fammi sapere! C sentiamo!

Kikka94:  scommetto ke nn t aspettavi minimamente un capitolo del genere… anke perché, non a caso, nella recensione avevi scritto “insomma... Karen ormai nn c'è più...”  Purtroppo nn è certo ke Sharoan dirà d sì a Sakura (semmai lei si dichiarerà!)

Terrastoria: Visto, ti ho accontentato: ho fatto apparire Hiroshi! Anche se forse era meglio ke se ne stesse buono e zitto! XD Cmq t è piaciuta la sua pseudo-dichiarazione a Sakura? Non è romantico il fatto ke le abbia scritto una lettera? (*-*) anch’io voglio qualcuno ke mi scriva le lettere d’amore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! XD (sì, come no! Aspetta e spera! Nd la voce della mia coscienza) grazie x la recensione! ^-^ bacioni.

 

Ringrazio anche tutti quelli che hanno letto! A presto! Continuate a recensire!!!!!

 

 

 

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Capitolo 9
*** Un bacio può rovinare tre vite... ***


Evvaiiiiiiiiiiiii

Ed ecco giunto il momento della verità!

Finalmente, in qst capitolo, si scopriranno i veri sentimenti di Sharoan, cosa ha provato e cosa prova…  Ma, la cosa più importante è 1altra: si scoprirà anche la verità su un fatto rilevante accaduto nell’adolescenza di Sharoan, di cui avevo parlato nel terzo capitolo( cioè qnd ho descritto l’adolescenza di Sakura!)

 

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La sera stava calando impavida sulla città e la luce del sole si dissipava pian piano.

Un ragazzo dai capelli castani e gli occhi color nocciola stava aspettando l’amica di fronte all’entrata di una pizzeria. Dette un’occhiata frettolosa all’orologio: doveva aspettarselo che Karen fosse in ritardo! Non era cambiata… al liceo, qualche volta, erano usciti insieme e, anche allora, si era ritrovato ad aspettarla. Alcune volte in centro, altre volte alla stazione, altre ancora davanti a scuola: aveva sempre aspettato lei. Non era mai uscito con un'altra ragazza che non fosse Lei.

Sembrava che perfino tutta la sua vita fosse ruotata intorno a Lei.

 

Sharoannino!” si sentì chiamare. Vide camminare verso di lui Karen. Aveva una minigonna di jeans con calze a rete e una canottiera nera. I lunghi capelli biondi erano insolitamente sciolti e, ad ogni raffica di vento, le sbattevano contro il viso.

 

“Ciao!” disse Sharoan, perplesso per quell’abbigliamento così audace. D’altronde era sempre stato abituato a vederla in jeans e maglietta e non aveva pensato che col tempo si potesse vestire come una di quelle “snob” (per non usare un’altra parola…) che da adolescente criticava pesantemente.

Lei gli sfiorò la guancia con un bacio e disse: “Allora, entriamo?”.

Sharoan annuì e i due si fecero strada attraverso i tavolini occupati del locale, giungendo all’ultimo in fondo alla sala, prenotato per loro. Si misero a sedere.

 

“Allora, cosa hai fatto di interessante in questi anni? Non so come abbiamo fatto a perderci di vista…” chiese Karen, attaccando discorso.

 

Vedi, sono stato costretto a trasferirmi a Hong Kong alla fine del liceo –rispose il ragazzo- ho frequentato l’università lì, poi sono tornato qui in Giappone per terminare gli studi e…”

 

E quanto pensi di rimanere qui a Tomoeda?” lo interruppe Karen.

 

“Io pensavo… -rispose Sharoan- per sempre…”

 

Uno strano sorriso compiaciuto si stese sul volto di Karen.

“Allora bisogna festeggiare! Può portarci una bottiglia di vino? Qualcosa di forte, possibilmente…” chiese al cameriere che stava prendendo le ordinazioni al tavolo accanto.

 

“Da quando in qua bevi?” chiese scherzando Sharoan.

 

“Da sempre…” disse noncurante Karen.

 

Sharoan non capì se quella era una battuta o la verità. Forse si sbagliava, ma la ragazza che aveva davanti le pareva un’altra… le sembrava un’estranea. Non era più la solita ragazza dolce e, allo stesso tempo tremendamente decisa, che aveva conosciuto al liceo…

Di sicuro in questi anni era cambiata, si vedeva anche dal fisico più rotondo. Ma di carattere non poteva essere cambiata così facilmente… possibile che fosse sempre stata così e che lui non se ne fosse mai accorto? Ma si convinse che certamente si sbagliava. Quella che aveva davanti era la sua migliore amica, la stessa con cui aveva passato cinque bellissimi anni

Nel corso della serata fu solo Sharoan a parlare. Lei lo ascoltava rapita e nel contempo si riempiva il bicchiere di alcolici. Poi a un certo punto gli disse:

 

Perché parli sempre dell’università o dei tuoi amici? Parlami di qualcos’altro…”

 

“Di cosa vuoi che ti parli? Non mi succede molto di interessante ultimamente…” disse lui sorridendo.

 

“Vuoi dire che non hai la ragazza?” disse improvvisamente Karen sgranando gli occhi.

 

“No…” disse Sharoan preso alla sprovvista. Non che non la volesse, ma non l’aveva mai cercata veramente. Non si era accorto che poteva essere più vicina di quanto pensasse…

 

Dì la verità –disse Karen allargando le labbra in un sorriso- non sei mai riuscito a dimenticarmi, vero?”

 

Sharoan la guardò esterrefatto, non si aspettava un’affermazione del genere.

Perché mi stai dicendo questo? Pensavo che l’argomento fosse ormai risolto e archiviato. I miei sentimenti per te non sono cambiati… ti ho sempre considerato la mia migliore amica e niente più. E sarà sempre così. Perché ti ostini tirando nuovamente in ballo questo argomento? Parliamo d’altro…”

Era confuso. Non riusciva a capire come avevano fatto a incappare di nuovo in quell’argomento. Guardò la ragazza. Aveva un’espressione attonita, smarrita, risentita, e la bottiglia sul tavolo era mezza vuota.

 

Ma tu –disse Karen buttando giù l’ultimo sorso di vino- tu mi piaci Sharoan!”

 

“Io pensavo che tu avessi capito –disse- pensavo che fosse tutto risolto… non ti ricordi più che ne avevamo parlato all’ultima cena di classe del liceo? Io pensavo che tu avessi capito come stavano veramente le cose fra noi…”

La sua voce comunicava imbarazzo. Erano entrati in un argomento minato che preferiva evitare e che riteneva ormai compreso dalla ragazza.

 

Si, l’ho capito benissimo. Ero convinta che tu pendessi dalle mie labbra. Eravamo sempre insieme, non ti sei mai rifiutato di farmi un favore, di aiutarmi, di farmi compagnia… e poi mi sei venuto a dire che quei gesti per te erano dettati dalla simpatia o dalla gentilezza… non sai come mi sono sentita umiliata…”

 

“Karen, non mi sembra di averti mai illusa, standoti accanto come amico… io non ho mai detto di amarti…”

 

“Ma piantala, tu non sai neanche cosa sia l’amore…” ormai le sue parole erano dettate da un’euforia incontrollabile, probabilmente conseguenza dell’alcol.

Sharoan a questa affermazione tacque. Karen aveva colpito nel segno: lui non sapeva se aveva mai amato veramente qualcuno in vita sua.

 

“E’ vero… probabilmente non so cosa significa amare… ma so bene che per te provo solo affetto e proprio per questo non posso essere il tuo ragazzo… tu hai bisogno di qualcuno che provi passione per te, non un amico che ti segua dovunque come un cagnolino! Lo sapevo, avrei dovuto capirlo tre anni fa che non ero riuscito a chiarire il nostro rapporto… avrei dovuto insistere di più!.

 

“Ma io l’ho capito benissimo, quando me l’hai detto… sei così noioso quando ripeti le cose…”

 

E allora, se l’avevi capito benissimo, perché… perché alla cena di classe tu… tu mi hai baciato?”

 

Perché ti ho baciato? –disse ridendo, pervasa da una strana euforia- TU MI STAI CHIEDENDO DAVVERO PERCHÉ TI HO BACIATO?”. Iniziò a ridere sguaiatamente, senza contegno.

 

“Si” rispose serio Sharoan.

 

“Oh! Sharoannino! Tu dovresti saperlo che avrei fatto qualsiasi cosa per averti… se non potevo averti io, allora non avrebbe dovuto averti nessun altro…”

 

Ma cosa vuoi dire…?”

 

“Vuoi davvero sapere perché l’ho fatto? –la sua voce era falsamente allegra- perché quando sono andata in bagno ho sentito Sakura parlare con Tomoyo… le stava declamando il suo amore per te e, se non fosse stato per me, forse ti avrebbe dichiarato eterno amore…”

 

Ma cosa stai dicendo? Cosa centra adesso Sakura? Tu hai bevuto troppo… ti porto un bicchiere d’acqua…”

Sharoan non voleva crederci. Sakura che era innamorata di lui? Di sicuro Karen non era in sé. Fece per alzarsi e chiamare il cameriere, quando Karen lo trattenne, afferrando il bordo della sua camicia.

 

“Sakura ha visto tutto… –le disse Karen. Il ragazzo impallidì- io lo sapevo che ti stava cercando. L’ho vista all’uscita quando eravamo soli… ti ho baciato per questo! E lei ci ha visto… ha visto tutto…”

Fu solo allora che Sharoan capì cosa voleva dire Karen. Si ricordò il giorno della cena di classe…

 

…Erano all’uscita della pizzeria. Karen, come al solito, l’aveva trascinato con sé, con la scusa di volergli parlare.

 

Ma io ti amo, Sharoan!” gli aveva detto lei, a metà del discorso.

 

“Karen, tu sei la mia migliore amica, ma io non provo niente per te, se non affetto…”

 

“Capisco…” aveva risposto Karen, stranamente comprensibile, gettando di nascosto un’ insolita occhiata all’entrata. “Però, posso chiederti un ultimo favore?” aveva continuato lei.

 

“Si” aveva risposto lui, stupendosi della maturità della ragazza e della sua reazione.

 

“Ti prego, abbracciami”.

A quella tenera richiesta, Sharoan non aveva saputo dirle di no e l’aveva abbracciata. Ma inaspettatamente Karen aveva unito le loro labbra…

Dopo quel contatto inaspettato, Sharoan l’aveva allontanata bruscamente. Ma non si era accorto di quanto fosse troppo tardi… perché un’altra persona aveva assistito a quell’unico bacio…

 

Sharoan impallidì.

Ora lui capiva tutto, con una lucidità impressionante che gli faceva paura.

Sakura l’aveva amato per cinque lunghi anni e lui non se ne era mai accorto. E ,ancora peggio, non si era accorto di una cosa ancora più incredibile: anche lui l’aveva amata. Quello che aveva provato e provava tuttora per lei, non era semplice amicizia, ma… amore! Quello strano sentimento che non aveva mai riferito a nessuna e non si era mai accorto di avercelo accanto. Finalmente aveva capito che l’unica ragazza che aveva mai amato era lei… Sakura! Come aveva potuto essere così cieco? (CE LO SIAMO CHIESTO TUTTI! Nd tutti)

Ma forse non era troppo tardi… no, forse avrebbe potuto sistemare tutto…

Avrebbe spiegato a Sakura come stavano realmente le cose… e le avrebbe aperto il suo cuore…

 

Notò che Karen ormai era in preda alle risate e molte persone, dai tavoli vicini, avevano smesso di mangiare per guardare curiosi loro due.

Sharoan si avvicinò a Karen. “Non avresti dovuto! –le disse lui serio- non avresti dovuto… perché con quel gesto hai rovinato tre vite… la mia, la tua e… quella della donna che amo! Addio per sempre!”

E detto questo, si liberò con uno strattone dalla presa di lei e uscì velocemente dal locale.

 

Karen si riprese improvvisamente da quello stato d’ebbrezza e capì d’un tratto quello che aveva appena fatto. Uscì barcollando dal locale, più in fretta che poteva. Fu in mezzo alla via.

Si guardò intorno. Le girava la testa.

Pioveva e di Sharoan non c’era la minima traccia.

 

“Sharoan!” urlò con tutto il fiato che aveva.

Pioveva e la pioggia faceva aderire i vestiti al suo corpo.

Pioveva e sul suo viso le lacrime si mischiavano alle gocce di pioggia.

Lacrime per aver perso il suo migliore amico… il ragazzo che amava… l’unico che non ci aveva mai provato con lei…

 

“Sharoan!” urlò languidamente per l’ultima volta. E di quel lungo rapporto, durato cinque anni, non restò altro che un eco…

 

 

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Evvaiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi sono divertita davvero trp a scrivere qst capitolo!!!! Perché, alla fine, LA GIUSTIZIA COLPISCE TUTTI!!! E questa volta ha colpito Karen!!!!(anke se quello ke ha fatto è orribile, però alla fine si intravede una nota di pietà x qst personaggio…)

E poi finalmente Sharoan si è liberato definitivamente d lei e ha capito d amare Sakura!!!! E ci ha messo SOLO 9 capitoli x capirlo!!!

Un bell’applauso a Sharoannino!!! Bisogna festeggiare!!!! ^-^

Adesso resta da capire cosa succederà a Sakura e quali conseguenze avrà la sua scelta…

Ringrazio tutti per aver risposto numerosi al sondaggio ^-^ ho notato ke le risposte sono state piuttosto unanime… ma la risposta definitiva si avrà solo nel proximo capitolo!

 

Grazie mille a ki ha recensito e a ki ha solo letto… Mi ci vorrebbe trp a ringraziare uno per uno, senza contare il fatto ke domani ho 2interrogazioni e devo subito mettermi a studiare, quindi ringrazio: non so come chiamarmi, Dany92, Anto Chan, Super Cuny, Lan, LizDreamer, Sakura hime, SyriaPluto, terrastoria, Apochan, sweet.ale, Katy92, daira

 

A presto e continuate a recensire!

 

By sil-chan XD

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Capitolo 10
*** Perchè? ***


Lan: Ciao

La storia si ripete (e certo! Altrimenti nn mi toccherebbe studiarla a scuola!) e certe volte ci si presenta davanti una stessa situazione vissuta tanto tempo fa…

È tempo per Sakura di prendere una decisione definitiva… Ma cosa scegliere? La sicurezza di un dolce amore o l’irraggiungibile felicità del vero amore?

Un ultima cosa: tenete presente ke all’inizio del capitolo, qnd Sakura è in camera sua, l’incontro con Hiroshi è già avvenuto… nn ho scritto il flash back in stile corsivo per un fatto di estetica, ma credo si capisca benissimo…

 

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Pioveva. Le gocce di pioggia picchiettavano sulla finestra di camera della giovane Kinomoto.

Una leggera, ma fitta nebbia avvolgeva il mondo al di fuori di quelle quattro mura.

Quel panorama rispecchiava esattamente il suo stato d’animo, pensò Sakura.

La sua vita era proprio come la città di Tomoeda: coperta dalla nebbia.

Riusciva a vedere a malapena il suo presente, come poteva sperare di vedere il suo futuro?

Il futuro le era ignoto, avvolto anch’esso dalla nebbia. Sarebbe riuscita a vedere di nuovo il sole?

Sì, ci sarebbe riuscita con la persona che adesso era al suo fianco…

 

Appoggiata contro la finestra, Sakura teneva stretto un foglio scritto a mano, che sicuramente aveva avuto tempo migliori.

In alcuni punti erano cadute gocce di acqua salate, sottoforma di pure e calde lacrime.

L’inchiostro, in quei punti, era colato via e alcune parole era divenute poco leggibili.

Un'altra lacrima s’infranse sulla materia cartacea, mentre la ragazza rileggeva per l’ultima volta quella lettera…

 

Cara Sakura,

probabilmente ti sarai chiesta perché io abbia avuto bisogno di scriverti una lettera. È vero che parliamo spesso di qualsiasi argomento e che fra noi c’è sempre stata molta confidenza, ma devi assolutamente sapere una cosa… una cosa che non sai…

Perché non te l’ho mai detta? Forse perché ero troppo codardo per farlo. O forse perché ero così ingenuo da credere di poter gestire i miei sentimenti.

Non so nemmeno io quando ho capito di provare qualcosa per te. Ti ho sempre ammirato come persona, come amica, come compagna di corso.

Ho sempre amato la tua simpatia, la tua timida spensieratezza e la tua pura ingenuità che ti rendeva diversa da tutte le altre ragazze e ti permetteva di vedere il mondo con gli occhi di una bambina, di cogliere il bene in tutte le cose.

Sì, credo proprio che “amare” sia la parola che meglio esprime cosa io provo per te.

Perché quello che tu non sai è che io non provo semplice affetto per te, ma amore.

Devo assolutamente dirtelo, dovevo essere sicuro che tu capissi quali sono i miei veri sentimenti.

Molti, guardandoti, si chiederebbero perché mai una ragazza carina come te non abbia il ragazzo.

Ma io, molte volte, osservando il tuo lato nascosto, fragile e insicuro, mi sono chiesto cosa abbia fatto la persona che ami per ferire proprio te…

So già che il tuo cuore batte per un altro e che io non potrò mai occupare il posto più importante.

Ma ti amo e, proprio per questo, non ti farei mai soffrire…

Adesso tocca a te capire quali sono i tuoi sentimenti e se accetterai di diventare la mia ragazza, mi renderai felice.

Ti amo.

Hiroshi.

 

E inaspettatamente si ritrovò a piangere. Non sapeva neanche lei perché quelle lacrime uscissero dai suoi occhi color smeraldo… erano lacrime di gioia o di dolore?

Non lo sapeva. Ormai non sapeva più niente della sua vita.

Sapeva solo che aveva voglia di piangere.

Sapeva solo che quella era l’unica cosa che l’avrebbe fatta stare meglio.

 

Ripensò a quella mattina, a quella dannata mattina in cui aveva rivisto, dopo tanti anni, Karen abbracciata a Sharoan e dove, di nuovo, aveva provato una fitta lacerante al cuore.

Perché non era rimasta a casa? Il suo cuore non avrebbe sofferto in questo modo…

Ma a cosa sarebbe valso? Non poteva più continuare a fingere di essere cieca.

Sharoan…

Ci aveva messo tre anni per scordarsi quel nome, e in tre giorni era rinato il pristino amore.

 

L’amore vince tutto, aveva spesso sentito ripetere. Ma, più passava il tempo, e più si convinceva che quella frase non fosse altro che una delle tante fiabe riprese da un libro per bambini.

“Il vero amore non ha mai futuro…” pensò, contraendo le labbra in un sorriso ironico.

E, a dimostrazione di questo, rifletté su quello che era successo quel pomeriggio al parco e a cosa, il suo cuore malato d’amore, l’aveva spinta a fare.

Ripensò al pomeriggio appena trascorso…

 

…Aveva dato appuntamento a Hiroshi nel parco e lui si era presentato all’ora prestabilita.

 

“Scusa se ti ho fatto venire qui apposta per me, ma non potevo aspettare domani… avevo paura di rimangiarmi la mia decisione” gli aveva detto lei.

 

“Non preoccuparti –le aveva risposto lui gentile come sempre e con quel sorriso che la rassicurava- di cosa volevi parlarmi?”

 

“Io… -aveva incominciato Sakura- ho letto la tua lettera e ho pensato a quello che mi hai detto. Oggi mi hai preso alla sprovvista, ma adesso ho capito davvero quello che voglio”.

A questa frase Hiroshi si era fatto serio.

“Probabilmente sarebbe stato meglio se ti avessi risposto alla lettera per scritto, ma sarebbe stato troppo difficile scrivere quello che io provo –aveva continuato Sakura- volevo essere completamente sincera con te… io ti voglio bene, Hiroshi, ma non sono sicura di provare per te amore… io… ho paura ad amare… ho paura di soffrire di nuovo…”.

Sakura aveva detto queste parole apparentemente sicura e seria. Ma nella sua voce rimaneva quella nota d’incertezza che era propria del suo carattere.

 

“Capisco come ti senti, so di averti creato non pochi dubbi” le disse sincero.

La ragazza fu tranquillizzata da quelle parole.

“Sakura – aggiunse con dolcezza il ragazzo- posso chiederti una cosa? Sei libera di non rispondermi, ma voglio che tu sappia che con me puoi confidarti…”

 

“Dimmi…” rispose lei.

 

“La persona che ti ha fatto soffrire, la ami ancora?”

Sakura rimase colpita da quella domanda. Guardò Hiroshi negli occhi e si accorse che anche lo sguardo del ragazzo era rivolto verso di lei.

Uno sguardo limpido e sincero che la faceva sentire al centro dell’attenzione.

“Ti prego Hiroshi, non guardarmi con quegli occhi” pensò Sakura e si sentì in colpa perché, per un secondo, le era parso di vedere davanti a sé il volto di Sharoan, le era parso di vedere gli occhi color nocciola del suo amore. Ma subito aveva capito che Hiroshi non era Sharoan e che lei avrebbe dovuto dargli una risposta che, inevitabilmente, avrebbe fatto soffrire qualcuno.

Lei amava ancora Sharoan?

Per un attimo l’immagine di Sharoan le era passata nella mente… poi questa immagine aveva fatto posto a quella della stessa mattina di lui e Karen.

 

“No…” disse Sakura, cercando di trovare dentro di sé il coraggio di odiare Sharoan. Ma ammettere che l’amava ancora non era un motivo abbastanza forte per odiarlo. Sicuramente Hiroshi non sapeva minimamente a chi si riferiva, ma il punto era che lei gli aveva appena detto che non amava più la persona che per più di quattro anni aveva fatto parte della sua vita e l’aveva fatta soffrire, che aveva dimenticato la sua ragione di vita, che non provava più niente a vederlo, a stare vicino a lui, a sentire pronunciare il suo nome da quella voce così amorevole e familiare.

 

“Sakura, io non ti farei mai soffrire. Nessun’altra mi distoglierebbe dal pensiero di amarti.

Disse all’improvviso Hiroshi, guardandola negli occhi.

 

Sakura rimase sempre più confusa e attonita dalle parole pronunciate dal ragazzo. Lui la conosceva molto bene, più tanto quanto lei potesse immaginare, e questo lo scopriva solo ora.

Aveva persino capito che nella sua precedente storia d’amore si era intromessa una ragazza… ma come faceva a saperlo? Forse quelle parole non erano in riferimento a nessuno. Ovviamente, Hiroshi non poteva sapere di Karen!

Karen… Era stata proprio lei a raccogliere l’amore di Sharoan… sentiva che gli occhi le cominciavano a pizzicare, ma non voleva spaventare Hiroshi con le sue lacrime.

 

E così avevi già capito tutto? Da quanto lo sai?” chiese la ragazza, tristemente dolce.

 

“L’ho capito dalla prima volta che vi ho visti insieme… da quella mattina in cui ti ho visto insieme a Lui… a Sharoan.”

 

Come è buffo il destino! E’ così strano che se ne siano accorti tutti… tutti eccetto Lui”.

Questa volta non poté fare niente per trattenere una lacrima che le bagnò una guancia.

 

Hiroshi si avvicinò a lei e l’abbracciò. E lei fu rassicurata da quel contatto che allontanava il gelo dell’inverno e le provocava calore.

 

“Sakura, io ti amo. Vuoi essere la mia ragazza?”

 

“Si”. Rispose lei stupendosi della rapidità con cui quella parola era uscita dalla sua bocca… quella parola che sarebbe stata l’inizio della sua nuova vita. Si sarebbe sempre sentita amata e con il tempo sarebbe riuscita a dimenticare Sharoan. Non l’avrebbe mai più spaventata la storia fra lui e Karen.

Aveva preso la sua decisione e nessuno le avrebbe fatto cambiare idea.

Hiroshi la guardò intensamente, poteva vedere il suo riflesso negli occhi azzurri del ragazzo.

La baciò. Fu un bacio semplice, ingenuo, a stampo… ma Sakura non provò neppure un millesimo di quell’ardore che provava quando era accanto a Sharoan.

Era il suo primo bacio e lei non aveva provato niente.

Effettivamente, da adolescente, non se l’era immaginato così. Non si sarebbe mai aspettata che al posto di quegli occhi color nocciola che sempre cullavano i suoi sogni, potessero entrare nella sua vita gli occhi azzurri di Hiroshi. Non era Sharoan il ragazzo di fronte a lei, era un altro… un altro che aveva occhi solo per lei, un altro che non l’avrebbe mai fatta soffrire… un altro che semplicemente non era Sharoan…

 

Ma si chiese perché, quella lontana mattina, il destino le avesse fatto incontrare proprio Lui alla stazione del treno… proprio Lui che non sarebbe mai stato più niente per lei…

 

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Ehm, penso ke un capitolo del genere ve lo aspettavate, dato ke quasi tutti al sondaggio avete risp la “c” che, purtroppo per Sharoan, è la risposta esatta…

Passo alle recensioni(ke è meglio!):

Lan: Ciao! ^-^ Sì, Sharoan sa davvero essere un bambino x queste cose… l’importante è ke abbia capito di amare Sakura, anke se nn so minimamente cosa succederà qnd avrà saputo di Hiroshi… (-_-; speriamo un bene! Grazie e a presto!

Terrastoria: si, quella s*****a di Karen se n’è andata per smp e, x adesso, nn sono più previste delle sue entrate in scena! XD pensi ancora ke sono brava? Cioè, nn mi vuoi uccidere xkè ho diviso la coppia Sakura&Sharoan? XD In fondo tutti si meritano 1po’ d felicita (anke Hiroshi) no? Fammi sapere! Bye bye

Dany92: e infatti nn ti sbagliavi: Sakura ha commesso un “dolce” errore! In seguito vedremo se i prosciutti dagli occhi se li leverà anke qualchedun’altro… intanto continua a fare il tipo x Sharoan! Ci sentiamo! Baci.

Non so come chiamarmi: Ciao! Nella recensione mi hai scritto d nn tradirti, ma, se con “cosetto brutto” intendevi Hiroshi, ho paura d averlo appena fatto… sorry! ^^” ma qnd nel capitolo precedente ho scritto ke “la giustizia prima o poi colpisce tutti” mi riferivo anke a Sharoan… nn dimentichiamoci ke Sakura ha sofferto 1casino x lui e lui invece aveva i paraocchi! Fammi pure sapere tutte le cose ke nn t son piaciute in qst capitolo! ^^” ti saluto!

LizDreamer: Ciao, cm va? Ci si risente anke qui, visto? (E di certo, te sei dappertutto! Nd LizDreamer) ^-^ cmq come ti è sembrato qst capitolo? Fammi sapere! Kisses.

SyriaPluto(ovvero Aimenn so più cm chiamarti! XD): mi hai chiesto se ce la farà Sharoan a fare la cosa giusta??? Ma, non so… forse. Bisogna anche vedere il comportamento d Sakura! Una ragazza innamorata può essere molto pericolosa! (ovviamente scherzo! Nn c dovrebbero essere risse! XD) a presto! Baci.

Katy92: Ciao! Ke ne pensi d qst capitolo? Spero d nn averti deluso… Fammi sapere! Bacioni.

Shavanna: grazie x la recensione. Si, urrà al povero Sharoan! bye

Anto Chan: ehm… glielo dici te al tuo fratellone ke gli hanno fregato la ragazza? ^^” cmq, a parte questo, la speranza è l’ultima a morire… Adesso Sharoan deve “solo” trovare il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti a Sakura e poi si vedrà! Continua a seguire… bacionissimiiiiiii

Apochan: grazie x i complimenti, fammi sapere se la storia continua a piacerti! Bye.

 

 

Pian piano la fanfiction sta giungendo alla sua naturale conclusione… nel prossimo capitolo cercherò di essere soft e nn combinare troppi casini! (o almeno l’intento è questo, ma qnd mi metto a scrivere saltano sempre fuori delle cose ke nn avevo programmato…)! È logico ke il capitolo nn sarà tutto fiori e farfalle, ma sarà fondamentale x capire i sentimenti dei personaggi.

Ringrazio tutti quelli ke seguono qst ff!

 

A presto e continuate a recensire!

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Capitolo 11
*** Non importa perchè purtroppo non saprai mai che ti amo ***


Ed ecco qui per voi il nuovo capitolo!!! Sinceramente io ci ho provato a non essere troppo crudele con una “certa persona”… ma nn penso d esserci riuscita completamente… ^^’

L’avevo detto ke il capitolo non sarebbe stato tutto rose e fiori per “qualcuno”…

Comunque giudicate voi!


≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈



La mattina dopo Sakura si svegliò stanca. Le sembrava di aver dormito troppo a lungo e che, allo stesso tempo, la notte fosse passata troppo velocemente. Aveva le idee confuse su quello che era successo la sera prima. Immagini vaghe si assommavano nella sua mente.

Per fortuna la accompagnò in macchina alla stazione di Tokyo il fratello, che doveva incontrare là Yukito. Arrivò alla stazione in anticipo, talmente in anticipo da non avere altra compagnia eccetto i suoi pensieri. Di solito, in situazioni normali, quando a Tokyo la accompagnava il fratello, aspettava Sharoan e s’incamminavano insieme all’Università.

Ma questa non era una situazione semplice!

Avrebbe dovuto dirgli che Hiroshi le aveva chiesto di diventare la sua ragazza e lei aveva accettato.


“Ma, d’altronde, di sicuro queste non sono cose che gli interessano, lui ha Karen” pensò la ragazza. Mentre formulava queste supposizioni, il tempo passava e le sembrò di scorgere Sharoan da lontano. Sì, era proprio lui: le ciocche di capelli erano scompigliate dal vento e il bel viso illuminato dal quel sole primaverile. Sakura vide che le veniva incontro e cominciò a batterle forte il cuore.


“Ciao!” la salutò il ragazzo.


“Ciao!” rispose Sakura che appariva superficialmente allegra.

Sharoan guardava la ragazza, senza riuscire ad esprimere le parole che gli ronzavano dentro. Questa era la prima volta che vedeva Sakura con occhi diversi, che la vedeva col cuore. Si era reso conto di aver sempre saputo di amare la ragazza e in tutti questi anni l’aveva amata inconsciamente.

Quell’incontro, quella mattina, aveva fatto riemergere in lui emozioni che non provava più da quando aveva sedici anni. Avrebbe detto a Sakura che l’amava e la risposta di lei non poteva essere altro che un sì. Karen, nel peggiore dei modi, gli aveva rivelato che Sakura l’aveva amato! Tre anni fa, ma l’aveva amato! Chissà se dopo tre anni i sentimenti della ragazza erano rimasti gli stessi, oppure se… erano cambiati? Doveva dirglielo, doveva sapere, non sarebbe riuscito a lungo a nascondere il suo grande amore per la ragazza… quell’amore che lo aveva accompagnato durante tutta l’adolescenza e che lui aveva dato per scontato. E pensare che, per un breve periodo, aveva perfino pensato di amare Karen! Questo non l’aveva detto neanche a Sakura, perché subito dopo si era accorto di quanto si sbagliasse! Come era stato ingenuo a confondere amicizia e amore! L’amore vero l’aveva provato solo per Sakura! Doveva dirglielo… Ma come?


“Ehi, Sharoan –disse Sakura con un certo imbarazzo, dovuto al fatto che si era accorta che il ragazzo la stava fissando- ti sei imbambolato?”


“Eh… no!” rispose Sharoan destandosi dal suo stato di trance.


“Allora andiamo o faremo tardi!” lo esortò la ragazza.


S’incamminarono verso l’università, in silenzio, troppo immersi nei propri pensieri per poter parlare, troppo impegnati a formulare ipotesi che si sarebbero realizzate solo se uno dei due lo avesse voluto.

Sakura pensava a Hiroshi, a quello che attualmente era il “suo ragazzo”. Quella parola le suonava nella mente così strana, così anomala. E inoltre, senza sapere perché, le prudeva dentro un desiderio morboso di sapere come avevano passato la serata Sharoan e Karen, se era successo qualcosa fra loro… Ma indugiava per paura che la risposta la facesse soffrire.


“Ma perché mai dovrebbe farmi soffrire? –pensò fra sé Sakura- non sono cose che mi riguardano se Sharoan esce con Karen! E poi io adesso ho Hiroshi e… e lo amo sì…”. Ma con queste parole sporadiche cercava di convincere soprattutto se stessa.


I pensieri di Sharoan, al contrario, erano meno tormentosi di quelli di Sakura, ma ugualmente difficili da attuare. Pensava a come confessare il suo amore alla ragazza che aveva accanto… che aveva sempre avuto accanto! Avrebbe dovuto capirlo in seconda liceo, quando lui e Sakura si erano ritrovati accanto di banco, che la ragazza sarebbe stata sempre vicino a lui e avrebbe occupato un banco speciale anche nel suo cuore.


Quel silenzio fu interrotto da Sakura che chiese:

“Allora come è andata ieri la serata?”. Evidentemente la curiosità aveva preso il sopravvento sulla paura.


Sharoan la guardò smarrito.

“In che senso, scusa?”. Chiese il ragazzo.


“Avete passato una bella serata tu e Karen?”. Gli chiese Sakura falsamente cordiale, con lo stesso tono con cui si cerca di spiegare a un bambino di tre anni che due più due fa quattro. Dentro di sé la ragazza si preparava mentalmente alla risposta di Sharoan. Era sicura che dalla bocca del ragazzo indubbiamente sarebbe uscito un “sì” ed era intenta ad attutire il colpo che quell’affermazione le avrebbe procurato.

Tuttavia Sharoan sembrava pensieroso e indugiava a rispondere. Forse, pensò Sakura, era successo qualcosa di imbarazzante che il ragazzo non voleva confidarle.


“Ovviamente non sono affari che mi riguardano –disse quasi scusandosi- non so neanche perché te l’ho chiesto!”. Sembrava delusa…


“Sakura… io –disse Sharoan- pensavo che Karen fosse diversa… non mi sono accorto che in tutti questi anni mi ha sempre mostrato il lato di lei che le faceva comodo mostrare…”


Sakura rimase sbalordita. Non tanto dal comportamento di Karen, lei lo aveva sempre saputo che genere di persona era, ma dal comportamento di Sharoan. Sharoan aveva finalmente capito che la ragazza, con cui aveva trascorso tutto il suo tempo e che aveva adorato, era sempre stata molto ambigua nel suo modo di comportare. Era sempre stata dolce con lui, ma non perché lo fosse, bensì perché le faceva comodo che lui la considerasse così.


“Ah…”. Fece Sakura che non sembrava molto turbata dal significato stesso di quella frase.


“Probabilmente penserai che mi sto sbagliando… in fondo Karen era una delle tue migliori amiche, la conosci bene… ma non come me! O almeno come io credevo di conoscerla… E invece, dopo tutti questi anni, scopro che non è la stessa persona che credevo di conoscere”.


Sakura non disse niente. Si limitò ad annuire.

“Non mi pare che tu sia rimasta sorpresa. Come mai?”. Chiese Sharoan, colpito dal fatto che Sakura non era rimasta sorpresa dalla sua constatazione sul comportamento di Karen, ma, anzi, aveva confermato tutto quello senza un attimo di turbamento o d’incertezza. Come se lei avesse sempre visto più lontano di lui, come se lei sapesse qualcosa in più…


“Io… l’ho scoperto tanto tempo fa. È dalla seconda liceo che l’ho sempre saputo…” Ammise Sakura.


Sharoan la guardò esterrefatto.

“Ah, a quanto pare sono l’unico che non l’aveva capito… –disse deluso il ragazzo- ma tu, perché non me lo hai mai detto?”. Chiese perplesso. Perché la sua amica le aveva nascosto quella verità così importante?


Perché non glielo aveva mai detto? Pensò Sakura. Quella domanda se l’era posta tante volte e adesso tornava di nuovo ad assillarla con le sue incertezze e le sue paure. Se non aveva voluto dare retta alla voce della sua coscienza, avrebbe dovuto dare retta a Tomoyo: più volte le aveva consigliato di aprire il suo cuore al ragazzo.


“Io… pensavo che non mi avresti creduto…”. Rispose sincera Sakura.

Il ragazzo la guardò stupito. Non poteva darle tutti i torti: se glielo avesse detto sette anni prima, avrebbe fatto fatica a vedere le cose per come realmente stavano.


“Ma adesso lo sai e il resto ormai non ha più importanza… è inutile ripensare al liceo, ormai è tutto passato”. Disse Sakura affrettandosi a concludere il discorso.


Era veramente tutto passato? Quello che era successo fra loro al liceo non aveva più importanza? Quello che pensava Sakura era veramente questo? Pensò Sharoan.


“Si, forse non ci avrei creduto -ammise il ragazzo- ma avresti dovuto dirmelo ugualmente … io pensavo che tu…”. Ma non trovava le parole per finire la frase. Non trovava il coraggio per dirle che lui pensava che lei fosse solo una buona amica per lui e invece adesso capiva che l’amava e l’aveva sempre amata.


“E’ inutile rivangare il passato… Te l’ho già detto! Quello che è successo al liceo non ha più importanza, non conta più niente” pronunciò queste parole con una certa indifferenza, un distacco e una freddezza che non si addicevano alla sua bella voce.


Sakura gli voltò le spalle e riprese a camminare come se niente fosse, implorando dentro di sé che il ragazzo troncasse lì il discorso, che non la mettesse ulteriormente alla prova, che non le ricordasse quanto lei l’aveva amato invano. Perché lei non voleva più essere oppressa da quell’amore! Sarebbe stata una debole se si fosse sottomessa di nuovo al sogno di un irrealizzabile amore!


Sharoan non poteva permettersi di perdere la ragazza che amava, non di nuovo… e soprattutto per un stupido sbaglio!

Velocemente la raggiunse e la prese per un braccio. Sakura inaspettatamente fu costretta a voltarsi. La prima cosa che vide furono gli occhi castani di Sharoan.

Non si ricordava quando era stata l’ultima volta che li aveva visti così da vicino, che si era sentita persa in quegli occhi così profondi, dove poteva vedere il suo riflesso impaurito e insicuro.

Come sarebbe stato bello se il tempo si fosse fermato in quel momento. Come ultimo desiderio avrebbe chiesto di poter rimanere così, a perdersi in quegli occhi. Erano così vicini che, se avesse dato retta al suo cuore, un bacio sarebbe stato inevitabile. L’avrebbe fatto. Non le sarebbe importato quello che sarebbe successo dopo.


Ma a cosa sarebbe servito? A prolungare quell’illusione che aveva vissuto in tutto questo tempo, ad ingannarla su una vita che non sarebbe stata più sua? Interrompere quel contatto le sarebbe stato fatale, lo sapeva…


“Sakura, c’è una cosa che devi assolutamente sapere… nonostante sia successo tutto tre anni fa, devi assolutamente sapere come sono andate le cose alla cena di classe in quinta liceo…” insistette il ragazzo.


Guardò Sharoan sbalordita. Perché proprio adesso tirava fuori un argomento che era successo tanto tempo fa e che era tanto delicato per lei? Dove voleva arrivare? Aveva già sofferto troppo pensando al bacio che si erano scambiati Karen e Sharoan quella sera… Forse era di quello che voleva parlargli? Ma perché?

Fu in quel momento che si liberò dalla presa del ragazzo e interruppe quel magico contatto visivo.


“Non mi importa cosa è successo perché io ti amo” questo pensò Sakura e queste erano le parole che avrebbe voluto dire a Sharoan, ma non lo fece. Dalla sua bocca uscirono delle parole diverse, intrinseche di una crudeltà e di una freddezza che mai avrebbe pensato di poter pronunciare.

“Sai, ieri Hiroshi mi ha chiesto di diventare la sua ragazza e io ho accettato…” disse Sakura.


Sharoan rimase pietrificato e fissò la ragazza che invece aveva portato il suo sguardo altrove. Sperava che lei gli sorridesse, come aveva sempre fatto, che gli dicesse che era tutto uno scherzo, che non era vero che ora il suo cuore era di un altro. Ma Sakura lo fissò seria, senza battere ciglio, aspettando la reazione del ragazzo.


Sharoan le voltò le spalle. “Sono contento per te…”. Le rispose freddamente e riprese a camminare nella direzione opposta.


Quel soffio gelido le entrò nel cuore.

“Dove vai? –disse Sakura preoccupata, notando che aveva cambiato direzione e si stava allontanando da lei. Si stava allontanando in tutti i sensi…


“Devo andare prima a prendere un libro.” Le rispose il ragazzo.


“Ah… allora ti accompagno…?” chiese lei incerta.


“No! –rispose secco il ragazzo- non importa…”

Ma lasciò la frase a metà. “Non importa perché purtroppo non saprai mai che ti amo” pensò Sharoan. E riprese a camminare lungo il viale, dove altri studenti si avviavano nella direzione opposta.


Sakura provò un dolore immenso, che non aveva mai provato… il dolore del rifiuto della persona amata… Sharoan la odiava… lei si odiava… odiava la sua viltà, si odiava per non aver mai avuto il coraggio di operare secondo il suo cuore… ma soprattutto non riusciva a capire come mai in un solo minuto il destino le aveva dato tutto e subito glielo aveva portato via…

Tutto l’amore che aveva sempre voluto… l’amore di Sharoan… ormai era perduto per sempre, spazzato via da quel vento gelido che le scompigliava i capelli. Neanche le lacrime potevano confortarla, non riusciva nemmeno a piangere.


Sakura intravide il ragazzo sparire dietro l’angolo e con il cuore spezzato si diresse verso l’Università. Cos’era che aveva fatto arrabbiare Sharoan? Il fatto che lei per tutti questi anni non gli avesse mai detto niente riguardo a Karen oppure il suo fidanzamento con Hiroshi? Ma perché mai avrebbe dovuto prendersela con lei solo perché si era messa con Hiroshi?

Sakura adesso lo sapeva, lo sapeva per certo che Sharoan non amava Karen, ormai non c’era più spazio per dubbi su questo, ma solo certezze… Sharoan non amava Karen…

Ma possibile, allora, che il ragazzo amasse… lei? Tutti gli sguardi catturati, i sorrisi sfuggenti, le parole sussurrate, i brevi ma intensi contatti fra di loro non se li era immaginati… erano stati sempre presenti e lei li aveva dati per scontati. Ma cos’erano in realtà quelle piccole effusioni quotidiane? Il segno innegabile di un amore o soltanto abbagli e utopistiche fantasie?

E se, come lei credeva, Sharoan l’amava…

Se fosse stato così non se lo sarebbe mai perdonato perché questo avrebbe voluto dire che aveva commesso il più grande errore della sua vita…


Senza accorgersene arrivò all’entrata dell’Università e trovo ad aspettarla Hiroshi…



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E adesso passo ai ringraziamenti! ^-^


Dany92: CIAO!!! Sì, in effetti, come simpaticamente hai scritto tu, Sharoan poteva levarseli prima quei due prosciuttoni dagli occhi! XD Per ora sembra che ci siano poche speranze per i nostri due protagonisti (me perfida!)… ma sarà veramente così? Riusciranno a parlarsi di nuovo? E Sharoan odia davvero Sakura (cm lei crede)? Le risposte a qst domande si avranno nel prox cappy! Intanto ti ringrazio per il tifo e mi auguro di sentirti presto!

Anto Chan: hello gemy! Ehm… cm t è sembrato il cappy? ^^” promettimi che non andrai davvero a casa di Sakura con la mazza chiodata! XD Non ti conviene! Altrimenti poi il tuo fratellone chi lo sente?! XD ciauz bacionissimi

Non so come chiamarmi: io non penso che la nostra “piccola” Sakura abbia mentito spudoratamente, semplicemente ha solo le idee confuse e ha fatto quello che al momento ha ritenuto “giusto”… ha rinunciato a Sharoan e ha scelto la strada più facile: quella che sapeva che nn l’avrebbe fatta soffrire! Dipende dai punti di vista! ^^” chissà la buona Tomoyo cosa le avrebbe consigliato? XD vabbè, che ne pensi di qst capitolo? A presto! Ciauz!

Lan: Devo ammettere che la tua supposizione su Sharoan che passava PER CASO dal parco e vedeva il bacio fra Saku e Hiro, mi ha divertito trp! ^-^ 6 più sadica di me! XD Ma fortunatamente su questo punto non sono stata così crudele e, come hai letto, Sharoan non ha visto (e non sapeva) niente! XD

Katy 92: Grazie per la recensione! Vedrò di fare del mio meglio! XD Vedrai che presto la situazione si stabilizzerà, continua a seguire! Baci.

Shavanna: Da quanto hai scritto nella recensione, si capisce che ce l’hai proprio a morte con Hiroshi! Ma poverino! XD bye

Terrastoria: non ti preoccupare, visto ke ho aggiornato? XD grazie x i complimenti, modestamente qnd ho scritto il cappy era psicologicamente ispirata (avevo il morale a terra per delle cose che mi sono successe XD) e poi alcuni dei sentimenti che prova Sakura li condivido anch’io perché penso siano comuni a tutti gli innamorati! Vabbè, adesso non ti sto ad annoiare! ^-^ grazie di tutto! Kisses.

LizDreamer: Ciao bella! Cm ti sembra il cappy? ^-^ Ho letto ke anke tu credi che alla fine il vero amore trionferà e Hiroshi aiuterà Sakura a stare insieme a Shaoran… mh, che dire? Fai bene ad essere ottimista (anke xkè a fare la pessimista ci penso io XD) però dicendo così sembrerebbe che la possibilità di cambiare il corso della storia ce l’abbia Hiroshi… Ma secondo me tutto consiste in quello che Sakura deciderà di fare (e per adesso ha scelto Hiroshi)… Cmq, nel prox capitolo si chiariranno alcune cose della trama, quindi continua a seguire e grazie di tutto! Mi fa piacere che segui la mia storia perché, avendo letto quello che scrivi te, mi fido molto del tuo giudizio! A presto!

Aime: ciaooooooooooo! ^-^ w la cocciutaggine di Sakura!!! Ke ne pensi del capitolo? Spero di non essere stata trp crudele con Sharoannino! XD Fammi sapere! Baci.

Sakura hime: Cm va? Non ti preoccupare se non hai potuto recensire, avevo notato anke su msn ke ti si disconnette il computer… spero ke tu riesca a risolvere il problema! Ci risentiamo presto! kissessssssss.

Apochan: Concordo in pieno: non può andare sempre tutto liscio! (anke xkè nella vita reale non è così)!Grazie per aver recensito! Fammi sapere cosa ne pensi del cappy! ^-^

HikariKanna: ciao!!! Ho letto tutte le recensioni che mi hai lasciato nei capitoli precedenti e devo dire che mi fa davvero molto piacere che questa storia ti piaccia!!! ^-^ da quello che hai scritto te, sembra che abbiamo davvero tante cose in comune e le stesse (disastrose) esperienze in amore! XD Non ti preoccupare se 6 ancora al 4° capitolo, leggi pure con calma e spero ke la storia continui a piacerti! XD ciauz ciauz


Grazie anche a tutti quelli che seguono questa fanfiction!


A presto e continuate a recensire!

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Capitolo 12
*** Incomprensioni! ***


Riassunto della puntata precedente: XD Sharoan ha capito molto “prontamente” di amare Sakura, ma non è riuscito a confessare i

Riassunto della puntata precedente: XD Sharoan ha capito molto “prontamente” di amare Sakura, ma non è riuscito a confessare il suo amore per la ragazza, che ne è del tutto ignara, e inoltre ci sono ancora degli avvenimenti del loro passato da chiarire (cm ad esempio, quello stra-maledetto bacio che la nostra furba ragazza ha visto solo a metà!). Sakura ha trovato in Hiroshi l’affetto e la sicurezza che cercava, ma non il vero amore (ke è smp stato il nostro Sharoannino!).

Nessuno sembra essere a conoscenza del reciproco amore che lega Sakura e Sharoan… ma, mi sono sbagliata: c’è qualcuno ke lo sa da tempo…

La vita è fatta di bivi, di decisioni da prendere e qualche volta di… incomprensioni!

Riusciranno i nostri protagonisti a chiarire i malintesi che si sono creati da soli?

 

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

 

 

Senza accorgersene arrivò all’entrata dell’Università e trovo ad aspettarla Hiroshi…

 

“Buongiorno!”. Le disse il ragazzo.

 

“Ciao!”. Le rispose Sakura che si era accorta della sua presenza.

Si bloccò. Adesso cominciava ad avere dei ripensamenti, a vedere tutto sotto a un'altra prospettiva, a capire come stavano realmente le cose. Ma soprattutto cominciava a pensare, sempre di più, a quello che forse era stato un dolce errore della sua vita, dettato dall’istinto.

Hiroshi la guardò preoccupato: la faccia della ragazza era distrutta e sembrava che le fosse successo qualcosa di sconvolgente.

 

“Sakura, ti senti bene?”. Chiese Hiroshi premuroso.

 

“Io… credo di sì…”. Ma non riusciva a guardare il suo ragazzo negli occhi. Aveva troppa paura dei suoi sentimenti. Non voleva far soffrire Hiroshi, gli voleva troppo bene e l’ultima cosa al mondo che voleva era che lui stesse male proprio a causa sua. Ma d’altronde doveva essere sincera con lui… doveva fargli capire il cambiamento che era avvenuto dentro di lei. Doveva fargli comprendere, spiegargli come stava adesso le cose…

 

“Se lo dici tu… però, se ti è successo qualcosa, voglio che tu sappia che puoi parlarne liberamente con me!”. Le rivolse un sorriso rassicurante, che racchiudeva tutto il suo amore per la ragazza, e la prese per mano.

Stavano salendo gli scalini, quando all’improvviso Sakura si bloccò e la sua mano scivolò lentamente dalla presa del ragazzo.

 

“Hiroshi… io non posso…” disse lei all’improvviso, con un fil di voce.

 

“Come?” chiese il ragazzo, non riuscendo a capire cosa intendeva dirgli Sakura.

 

“Mi dispiace tanto… ma io non posso più stare insieme a te…”. Disse Sakura con voce trafelata, che appariva poco più di un sussurro.

 

Hiroshi guardò la ragazza.

“E’ per colpa mia? –chiese- Sakura, se ti ho fatto soffrire in qualche modo…”

Ma sapeva anche lui quanto quella domanda fosse vana. La risposta era scontata ed era un’altra….

 

La ragazza scosse la testa, affrettandosi a spiegargli.

“No, non è colpa tua… io non avrei mai voluto farti soffrire, ma non voglio illuderti… volevo essere completamente sincera con te… io ho amato un altro, ma… non sono mai riuscita a dimenticarlo e probabilmente non ci riuscirò mai. Tu meriti qualcuno che ti ami veramente…”

 

Sakura spostò gli occhi verdi da terra, che si fermarono speranzosi sugli occhi azzurri del ragazzo.

Lui la guardò comprensivo, anche se nei suoi occhi c’era un’inconfondibile nota di dolore che fece star male la ragazza e le strinse il cuore.

 

“Io non ci ho mai creduto fino in fondo, ma l’ho sempre sperato… ho sempre sperato che un giorno saresti diventata la mia ragazza… non mi sono mai fatto troppe illusioni, ma non posso nasconderti che questo non mi abbia fatto soffrire… sapevo che c’era già un altro e ti ho amato incondizionatamente, ma evidentemente non potrò mai avere il posto più grande nel tuo cuore…”.

 

“Hiroshi… mi dispiace… credevo davvero che avrebbe funzionato… non volevo prenderti in giro o farti soffrire…”. Gli occhi della ragazza stavano per farsi lucidi.

 

Il ragazzo le si avvicinò e l’abbraccio.

“Lo so… ma l’importante è che tu non prenda più in giro te stessa…”

Sakura rimase colpita da quella frase. Quel ragazzo la conosceva molto meglio di se stessa, sapeva tutto di lei e non aveva mai esitato a difenderla o a confortarla. L’aveva incontrato in uno dei periodi più difficili della sua vita, le aveva offerto non solo la sua amicizia, ma molto di più: il suo cuore.

Solo da una cosa non era stato in grado di proteggerla: dall’amore.

 

Hiroshi sapeva e aveva sempre saputo che lei amava Sharoan. Lo sapeva eppure l’aveva amata…

L’aveva amata nello stesso modo in cui lei aveva amato Sharoan, sapendo che il suo cuore apparteneva a Karen…

 

Hiroshi lasciò andare la ragazza.

“Adesso è meglio che tu vada… le lezioni devono essere già cominciate”.

 

“Si… ma tu?”. Disse rivolta al ragazzo che si stava avviando lungo il parco.

 

“No, credo che seguirò la lezione successiva, prima devo sbrigare una cosa molto importante”.

Gli rivolse un sorriso spento che significava “non preoccuparti, sto bene”… un sorriso che simboleggiava l’addio e la fine di una storia d’amore… di una storia mai iniziata per il semplice fatto che lui non si chiamava “Sharoan”…

 

Poi Sakura notò che dallo zaino di Hiroshi era caduto qualcosa. Era sul punto di chiamarlo, quando si accorse che era già in fondo al viale, troppo lontano per sentire.

Percorse qualche metro e si chinò per raccoglierlo…

*

 

Hiroshi percorse il breve tratto di parco che lo separava dalla panchina più vicina.

Si mise a sedere, in silenzio, con la sua solita naturalezza.

Non provava rancore, non ne aveva mai provato in vita sua. Sapeva che quella era l’unica decisione giusta da prendere, sebbene fosse la più dolorosa per lui.

Dolore… era proprio dolore quella sensazione che non aveva mai provato prima e che gli stringeva il cuore? Ma, in fondo, cos’era in confronto alla felicità della persona amata?

Niente…

Prese un libro dallo zaino e tirò fuori una busta bianca. Sulla busta era già scritto l’indirizzo del mittente: Era un indirizzo inglese. Come se già da tempo avesse sempre saputo cosa fare, come se avesse sempre saputo che, prima o poi, quel momento sarebbe arrivato…

Prese un foglio, una penna e incominciò a scrivere:

 

Cara Tomoyo,

Ho seguito il tuo consiglio e sono riuscito ad aprire il mio cuore a Sakura.

Avevi ragione tu: è proprio vero che si soffre di più nascondendo i propri sentimenti alla persona amata che dichiarandole il proprio amore.

Ricordo quando, da piccoli, mi avevi detto che amare, non implica necessariamente l’essere corrisposti, ma si è felici solo se la persona amata è felice.

Ebbene, inutile dire che nel mio caso è stato proprio così. Non mi sono mai illuso di poter occupare il posto più importante nel cuore di Sakura, ho sempre saputo che ci sarebbe stato un posto speciale riservato a Sharoan…

Sì, l’ho sempre saputo… Prima o poi doveva accadere!

L’importante adesso è che Sakura non prenda più in giro se stessa e si renda conto dei suoi veri sentimenti.

Anche se l’ho lasciata andare, questo non significa che io non l’ami. Anzi, l’ho amata veramente… Anche se sapevo di non essere completamente corrisposto, l’ho amata di un amore immenso…

Talmente grande da aver avuto il coraggio di compiere il più grande atto d’amore: rinunciare a lei.

Mi sono preso cura di lei per tre anni, ho cercato di alleviare i suoi dispiaceri, di essere un buon amico e poi, senza accorgermene, me ne sono innamorato.

D’ora in poi avrà accanto qualcuno che si occuperà di lei per tutta la vita.

A conti fatti, sembrerebbe che l’unico che sia rimasto fregato in tutta questa faccenda, sia io.

Ma l’amore non è un gioco, è un rapporto dove bisogna essere in due. E, qualche volta, bisogna anche saper perdere…

 

Tuo cugino Hiroshi.

 

 

Ripiegò il foglio e lo mise nella busta. Il giorno seguente l’avrebbe spedita…

 

*

 

…Era un fiore di ciliegio.

Probabilmente Hiroshi l’aveva colto per lei quella mattina, come sempre, e lei cosa aveva fatto? Lo aveva solo fatto soffrire!Aveva sempre criticato Karen per il suo duplice atteggiamento e per la capacità di ferire le persone con poche e semplici parole.

 

Negli ultimi tempi era stata un modello da non seguire, non sarebbe mai diventata come lei.

 

E invece, in quel momento, si accorse di essere proprio uguale a lei: con poche parole, in meno di un’ora, aveva fatto soffrire le persone a cui teneva di più…

Sharoan la odiava e, probabilmente, non sarebbe stato più lo stesso con lei.

E aveva fatto soffrire Hiroshi. Conosceva bene il dolore che si prova a soffrire per amore e non lo avrebbe mai fatto provare a nessuno. Aveva fatto soffrire le persone più importanti della sua vita…

 

Era uguale a Karen…

 

Cominciò a piangere, il suo viso fu inondato da calde lacrime … si augurava tutto il male del mondo, aspettava che succedesse qualcosa, che arrivasse la punizione per tutto il male che aveva fatto… ma neppure le lacrime e i singhiozzi sembravano farla stare meglio…

 

“Sakura!”.

La ragazza sobbalzò a quel nome così dolce e familiare per lei. Si girò.

Sharoan la guardava preoccupato. La sua voce non aveva più il tono brusco e distaccato che aveva avuto mezz’ora prima, era dolce e veramente in ansia per la persona che stava piangendo.

 

“Sakura, cosa ti è successo?”. Chiese Sharoan confuso.

 

“Io… niente non preoccuparti…”. Sakura si asciugò le lacrime, come se bastasse cancellare quelle tracce di un momento di debolezza per far sparire il suo dolore.

“Come mai non sei a lezione?”. Chiese la ragazza.

 

“Non mi andava… -disse senza dare troppe spiegazioni- e poi ero preoccupato per te… stamattina avevi una faccia strana e…”

 

“Vuoi dire che non sei arrabbiato con me?” disse Sakura.

Il ragazzo la guardò stupito.

 

“Certo che no! Come ti viene in mente! –disse sincero- io non potrei mai odiarti… non potrei mai… perché io…”.

Ma prima di trovare la forza per finire la frase, si accorse che Sakura stava piangendo di nuovo.

Si avvicinò alla ragazza.

 

“E invece dovresti odiarmi –disse lei in mezzo ai singhiozzi- ho fatto soffrire le persone a cui tenevo di più… ho fatto soffrire te e anche Hiroshi…io credevo di poterlo amare, ma invece mi sbagliavo…e tutto questo è successo perché non sono stata in grado di mettere in pratica i consigli di Tomoyo… se avessi avuto più coraggio e fiducia in me stessa, tutto si sarebbe svolto in modo diverso… sono stata solo una codarda…”

 

“Ma cosa centra adesso Tomoyo?” chiese confuso.

Poi ad un tratto Sharoan capì. Si ricordò le parole dette da Karen la sera prima… tutto era nato da un equivoco e tutto sarebbe finito lì, se lui non avesse fatto qualcosa.

Posò le mani sulle spalle di Sakura e le disse, guardandola:

 

“Sakura… quello che hai visto… non è successo niente fra me e Karen…”

 

“A cosa ti riferisci?” chiese senza capire. Perché lui doveva sempre tirare in ballo Karen?

 

“Io non ho mai baciato Karen… lei mi ha preso alla sprovvista e l’ho subito allontanata… mi ha detto che è stata tutta una falsa per farti credere che io l’amavo. Ti aveva sentito dire a Tomoyo che tu… che insomma tu mi amavi e tutto quello che ha provocato, l’ha fatto in preda alla gelosia…”

 

“Io… non credevo… che…” cercava di fare un discorso sensato, ma l’emozione le chiudeva la gola. Perché Sharoan era lì davanti a lei e le stava dicendo questo?

Cosa voleva farle capire?

 

“Io ti amo – le disse serio. La ragazza sgranò gli occhi e le si fermò il respiro- tu non mi hai mai detto niente, ma io devo sapere se mi ami ancora… qualunque cosa mi dirai crederò a te, soltanto a te… ti prego Sakura, dimmi qualcosa…”

 

 

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

 

Sorpresa!!! Sì, Hiroshi è proprio il cugino di Tomoyo!!! ^-^ Qualche tempo fa, in una nota di un capitolo, mi sembrava di aver detto ironicamente che Hiroshi era parente di Tomoyo… ebbene, non stavo scherzando, è il suo cugino!!!!! XD

In fondo qualche piccolo indizio su Hiroshi, che poteva legarlo a Tomoyo, c’era: Capelli mori, occhi chiari, dolce, gentile, con intuizioni perspicaci e sapeva già TUTTO del passato di Sakura!

Mi stavo chiedendo: chissà Tomoyo come la prenderebbe ad avere Sakura cm parente??? XD in fondo non è del tutto da escludere questa ipotesi! XD

Cmq, ritornando a Sharoan (FINALMENTE CE L’HA FATTA!!!! E’ STATO FANTASTICO E TREMENDAMENTE DECISO!!!!), non so quanti accidenti mi avrete tirato per aver finito il capitolo senza scrivere la risposta di Sakura XD , ma prometto ke non era una cosa premeditata! XD E’ solo ke altrimenti il cappy mi sarebbe venuto trp lungo e qst era l’unico punto dove potevo staccare! XD

 

Dany92: Ciao! ^-^ Sì, vedi che infatti con Sharoan ci vuole pazienza?! XD io di sicuro non ne avrei “tantissimissima” come te… chissà Sakura se ne avrà! XD ti saluto! Bye bye

Super Cuny: ciao! scusa se x caso ti ho depresso, xkè anke a me a volte capitano delle “giornate no” e mi consolo leggendo cose deprimenti! Quindi capisco benissimo ke effetto potrebbe farti leggere quello ke scrivo io! XD Visto ke Sharoan si è svegliato(anke se in ritardo!) ^-^ speriamo ke serva a qualcosa! Ps: davvero vai al concerto di Paolo??? Qnd l’ho letto nella recensione c son rimasta troppo di sasso xkè anch’io son 1grande fan di Pablo!!!!!! XD ma dove lo fa il concerto? Non è giusto, voglio andarci anch’io… sigh sigh…!!! Vabbè, a presto! Kisses.

LizDreamer: ciaoooo! ^-^ concordo ke Sharoan un po’ se lo meritava di soffrire e che Sakura non avrebbe dovuto fermarsi alla apparenze! Hiroshi, in un certo senso, non ha intralciato i nostri due protagonisti e pare che si sia messo da parte… vedremo come andrà la faccenda, se il destino non si mette di nuovo in mezzo… ;-) grazie per il tuo parere! A risentirci! Kissessssssss.

Anto Chan: aiuto! La mia gemy sta diventando pericolosa! ^^” Scherzo!!! XD prima di tirare fuori la mazza chiodata almeno aspetta di leggere quanto male andrà la storia! A presto! Bacionissimi.

Lan: Grazie per aver recensito! Hiroshi o resterà a cuccia oppure dovrò trovargli qualche altro ruolo! XD l’importante è non essere trp sadica! XD

Terrastoria: Ciao! Felice di sentirti! Si, in effetti credo di essere stata un pochino crudele con Sharoan nello scorso cappy, anke a me ha fatto 1po’ di pena, ma se lo meritava! -_-; Mentre in qst capitolo mi sono “impegnata” a complicare la vita a Sakura… Chissà quale sarà la mia prossima vittima! XD al proximo aggiornamento! Ciao.

Non so come chiamarti: grazie per aver PRECISATO nella recensione l’immensa OTTUSITA’ (credo ke il termine esista, ma per loro ci vuole ben altro!) di Sharoan durata 7 ( e dico ben 7!!!!!!) anni! XD (Ma cm puoi averci messo 7anni per capirlo? Nd io) (E allora te ci ha messo BEN 9 capitoli per farmelo capire! Nd Sharoan offeso) (Ehm… si, in effetti ^^” Nd me) vabbè, ora la smetto di scrivere cavolate! XD a presto!

Aime: uhm, non sai se ammazzare prima Sakura o Sharoan? :-/ Uhm, a qst punto io ti consiglierei di non ammazzare nessun dei due! XD o altrimenti, se non riesci a calmare il tuo istinto omicida, puoi far fuori Sharoan, così almeno Sakurina si rimette con hiroshi! ^-^ per curiosità, odi ancora il cugino di Tomoyo? *-* ma come si fa a odiare Hiroshi? XD è trp dulci. Si sentiamo presto! Grazie di tutto. Baci.

DenaDena: Ciao! Grazie mille per i complimenti e per aver recensito!  ^-^ Spero che la storia continui a piacerti! Baci.

Katy 92: Tranquilla! Adesso Sakura sa ke Sharoan l’ama, non ci sono più incomprensioni fra loro e ora può ragionare col suo cuore (o meglio non so se lo farà xkè qnd si tratta di Sakura non si sa mai cosa aspettarsi!) ^-^ Ovvio ke non può finire così! La fine sarà molto più catastrofica! Ovviamente scherzo! XD continua a seguire la ff! A presto! Un bacione!

Ferula_91: grazie x i compliments! Si, vedrai ke alla fine, in un modo o nell’altro, il bene trionferà! E poi ricordati ke non tutto il male viene per nuocere! XD (anke se un po’ di male c’è comunque…)

Spero di averti incuriosito! Ciao ciao.

Shavanna: visto? Sharoan si è buttato con stile e sicurezza! ^-^ Forse la sua ultima frase era un pochininino OCC (cioè È RIUSCITO A DIRE UNA FRASE DI SENSO COMPIUTO SENZA ARROSSIRE O BALBETTARE!!! Questa non è cosa da tutti i giorni!!!!!!) XD

Sakura hime: hello! Grazie per la recensione! Davvero Hiroshi ti sta più simpatico??? *-* me felice!!! Non ci fare caso ma ho un amore folle per qst personaggio! XD però chiariamo subito una cosa: Sharoan è mio e solo mio!!! XD (se Sakura non lo vuole!) ^-^ Ci sentiamo al proximo cappy! Bacionissimi.

 

 

Che cosa risponderà Sakura a Sharoan? Riusciranno i due a dichiararsi il loro amore oppure la crudele scrittrice (cioè io XD) inventerà altri imprevisti “casuali”?

 

Ci sentiamo al prossimo capitolo!!!

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Capitolo 13
*** Il coraggio di amare ***


“Io ti amo – le disse serio

Mi scuso del ritardo nell’aggiornamento, ma è stato davvero molto arduo per me decidere il futuro dei nostri due protagonisti… Così, fino all’ultimo, sono stata incerta sulla trama!

Sono stata indecisa se far prevalere, in questo capitolo, il lato romantico oppure quello drammatico…

Sono arrivata perfino a scrivere due capitoli diversi e, alla fine, ho scelto questo…

 

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“Io ti amo – le disse serio. La ragazza sgranò gli occhi e le si fermò il respiro- tu non mi hai mai detto niente, ma io devo sapere se mi ami ancora… qualunque cosa mi dirai crederò a te, soltanto a te… ti prego Sakura, dimmi qualcosa…”

 

 

Stupore, sbigottimento, incredulità… queste furono le emozioni che presero Sakura.

La ragazza guardò Sharoan, sbalordita da quella confessione.

Vide il suo riflesso stupito in quegli occhi color nocciola.

Quegli occhi estremamente sinceri, silenziosi, ma che allo stesso tempo sembravano dirle tutte le parole del mondo…

Sembravano ripeterle “non dirmi che non l’avevi capito”.

 

L’aveva capito? Si chiese Sakura.

Si, una piccola parte di lei inconsciamente l’aveva capito e continuava a sperare che quel sogno ad occhi aperti si realizzasse. Vedeva la speranza in ogni singolo gesto del ragazzo, in ogni suo sguardo e ogni sua più insignificante attenzione verso di lei.

Ma l’altra… l’altra parte insicura e spaventata si era convinta che lui, mai e poi mai, avrebbe potuto dirle quelle due fatidiche parole.

 

Due parole…

Erano bastate solo due parole pronunciate dal ragazzo per metterla in crisi…

 

Era stato tutto un equivoco! Tutta la sua vita era stata un equivoco! Per anni quell’immagine l’aveva perseguitata… quell’immagine che non era stata altro che un attimo di distrazione e di gelosia di Karen verso di lei… Come era stata ingenua! Se solo avesse parlato a Sharoan dei suoi sentimenti, non avrebbe dovuto aspettare tre anni per conoscere la verità.

Ma adesso aveva la possibilità di cambiare binario, di vivere una nuova vita, la vita che aveva sempre desiderato e che ormai credeva irrealizzabile… solo due parole potevano fare la differenza fra il tutto e il niente, fra la vita con Sharoan e quella senza di lui… due parole soltanto…

 

Doveva dargli una risposta…

Doveva trovare il momento giusto…

E il momento giusto era adesso.

 

Ma riusciva solo a guardarlo, immobile, senza avere la forza di dire niente, tanta era l’emozione che l’aveva afferrata.

 

Sharoan stava aspettando una risposta da lei e la dolorosa esitazione della ragazza sembrava confermargli un’ipotesi che lo terrorizzava e a cui pensava da tempo…

Perché Sakura non gli dava una risposta?

“Forse perché non ha il coraggio di dirti che non ti ama”. Questa era la voce che lo tormentava e cercava di scacciare invano.

Ma l’esitazione della ragazza gli faceva credere il contrario. Sapeva bene che Sakura era una ragazza sensibile, leale e faceva di tutto per non ferire chi le stava vicino.

Era per questo che non gli rispondeva? Perché aveva paura di dirgli che non lo amava e di farlo soffrire? No, questo voleva sentirselo dire da lei!

 

Quel silenzio catartico fu interrotto dalle parole di Sakura.

“Io ti ho odiato Sharoan… dopo quello che mi hai fatto passare, ho cercato con tutte le mie forze di odiarti”. Gli disse lei con voce languida e quelle parole colpirono a fondo il ragazzo: doveva aspettarselo, in tre anni il tempo cambia molto cose.

 

“Ma non ci sono riuscita –continuò subito lei. Sharoan la guardò confuso- non ci sono riuscita perché anch’io ti amo e ti ho sempre amato…”.

 

Sakura percorse di scatto quei pochi centimetri che la separavano dal suo amore e si gettò fra le sue braccia, facendogli mancare il respiro. Sharoan guardò Sakura e per la prima volta la vide come realmente era: la ragazza con la quale avrebbe passato il resto della sua vita.

 

“Sakura, anch’io ti amo… se l’avessi capito prima tu non avresti sofferto… Mi dispiace di averti fatto soffrire così…”. Disse il ragazzo, dopo essersi ripreso dalla forte emozione.

 

“Non importa –le disse con dolcezza Sakura- l’unica cosa che conta è averti incontrato quel lontano settembre di sette anni fa…”.

 

Sakura abbracciò forte l’unico amore della sua vita, l’adolescente per cui aveva preso la prima cotta, che si era trasformato in un uomo. Non sapeva perché stava piangendo, sapeva solo che quello era il momento più bello della sua vita.

Sharoan la guardava con amore, in silenzio, per non rovinare quella magica atmosfera.

Avrebbe voluto dirle tante cose, ma non gli venivano parole adatte a quel momento.

Avrebbero avuto tutta una vita per parlare del loro amore, della lontananza che li aveva divisi per così tanti anni, dei loro progetti…

Suggellò il suo amore con un bacio, un bacio che valeva più di mille parole. E Sakura capì, per la prima volta, cosa significava essere amati… capì cosa significava sentirsi l’altra metà di qualcuno… ed era la sensazione più bella che avesse mai provato in tutta la sua vita.

Tutto era come se lo era sempre immaginato, tranne una piccolissima differenza: quello non era un sogno, era la sua vita e il ragazzo che aveva davanti sarebbe stato sempre con lei.

 

“Sharoan…” sussurrò Sakura.

Lui le accarezzò i capelli e rimasero avvolti in quell’abbraccio.

 

*

 

Sakura stava spolverando i mobili nella sua casa a Tokyo. Quella di casalinga era un’attività che svolgeva volentieri nel tempo libero, quando non doveva andare al suo studio veterinario.

D’un tratto sentì suonare il campanello.

Si sfilò il grembiule che aveva legato in vita e andò ad aprire la porta.

La spalancò e trovò davanti a sé una ragazzina di circa tredici anni con occhi color nocciola e capelli castani lunghi fin sopra le spalle.

 

“Ciao mamma!” esclamò la ragazza con il morale a terra. Entrò in casa e gettò la cartella di scuola su una sedia.

 

Sakura chiuse la porta e rivolse uno sguardo alla figlia, sprofondata sul divano.

“Rei, cos’hai? Hai preso un brutto voto a scuola?” Chiese.

 

“No, non preoccuparti mamma! Sai che non sono un genio a scuola, però non posso affatto lamentarmi dei miei voti…” Sospirò.

 

“Allora cosa ti è successo? Sai che con me puoi confidarti!”.

 

Sakura si mise a sedere accanto alla figlia, lei sospirò di nuovo.

“Non potresti capire…”. Disse scoraggiando ogni tentativo di sua madre.

 

“Guarda che sono stata giovane anch’io! Non sono mica nata nel giurassico!” disse Sakura, fingendosi offesa.

 

“Mamma… -chiese titubante, un po’ rossa in faccia- ti è mai capitato di soffrire per amore… cioè di stare male per un ragazzo che ti piaceva?”.

Sakura le sorrise. Gli occhi verde smeraldo erano pieni di orgoglio per la figlia.

Perché, proprio in quel momento, si era resa conto che la sua “bambina” stava diventando grande.

 

“Certo che mi è capitato! –ammise- E’ normale soffrire per amore, non devi aver paura di provare un sentimento così bello…”.

 

“E il ragazzo in questione era papà?”. Chiese d’un tratto con una spontaneità disarmante che le ricordava Tomoyo.

 

Sakura annuì, diventando ancor più rossa della figlia.

A Rei si illuminarono gli occhi. “E come hai fatto a capire che lo amavi? Cioè… che era il ragazzo giusto?” Chiese, intenta a carpire qualsiasi tipo di informazione sull’argomento.

 

“Di questo ne parliamo dopo –rispose Sakura leggermente imbarazzata- adesso vai a lavarti le mani che fra un po’ si mangia!”

 

“Ma mamma! –disse protestando Rei- non sono più una bambina!”

 

Sakura si avvicinò alla figlia. “Lo so –le disse dolcemente- ma ricordati che l’amore nasce dal coraggio… non devi mai aver paura di fare quello che ti dice il tuo cuore… non sempre è facile e spesso ti sembrerà di non farcela, ma ricordati che non tutto il male viene per nuocere…”

 

“Da quando in qua ti sei data ai proverbi, mà? –disse ironicamente- Comunque, dopo ne parliamo”.

E detto questo, Rei uscì sorridente dalla stanza e salì energicamente le scale.

 

Sakura riprese in mano il grembiule e lo straccio, riposto precedentemente accanto alla lampada.

Appena ebbe finito di lucidare la libreria, si guardò intorno per vedere se era tutto pulito e in ordine. Ma le rimaneva da spolverare un portafoto, posto con cura su un piccolo tavolo.

Lo prese in mano e lo guardò meglio. Nella foto erano raffigurati dei giovani dall’aria felice e spensierata. C’erano Tomoyo, Chiharu, Eriol, Yamazaki e, al centro, Sakura con un bellissimo vestito da sposa. E accanto a lei c’era Sharoan che la abbracciava.

 

“Proprio così, Rei! Non tutto il male viene per nuocere…”. Pensò Sakura.

 

E, dopo aver spolverato delicatamente la cornice, la adagiò con cura sul ripiano.

E nella sua mente restò la meravigliosa immagine del giorno del suo matrimonio.

La sua vita era stata simile all’arcobaleno dopo la tempesta: aveva percorso strade costernate da sofferenza e tanta amarezza, tante lacrime avevano riempito quegli occhi.

Erano trascorsi anni e anni, si erano susseguite vicende che credeva insormontabili e in quei momenti era stata tentata di abbandonare tutto, di rinunciare alla vita che aveva sempre desiderato.

Ma alla fine, proprio quando credeva di non farcela e che tutto fosse perduto, era prevalso l’amore…

Un amore che era scritto nel suo destino, dal giorno in cui aveva visto Sharoan per la prima volta…

 

 “Non tutto il male viene per nuocere” ripensò Sakura…

 

 

 

Fine

 

 

◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊

 

Ogni storia ha il proprio finale e questo mi è sembrato l’unico finale adatto a questa storia!

Spero ke vi sia piaciuto! ^-^

Ammetto ke, all’inizio, avevo in mente di far dannare un altro po’ il nostro povero Sharoan (non so se si era capito XD) , ma poi ho cambiato idea… (Visto ke in fondo non sono poi così crudele?! Nd me con l’aureola in testa) ^-^

Cmq, alla fine, l’importante è ke Sakura e Sharoan dovevano x forza stare insieme! In onore dei nostri due eroi, avevo perfino coniato un nuovo proverbio: Non tutta la tontaggine viene per nuocere! XD

Vabbè, passo a ringraziare tutti quelli che hanno recensito e che, con i loro commenti, mi hanno dato la forza di continuare a scrivere:

 

Dany92, DenaDena, Super Cuny, non so come chiamarmi, Lan, terrastoria, LizDreamer, Shavanna, Katy92, Ferula_91, Aime, Sakura hime, Anto chan ,Zoa.

 

Per chi volesse contattarmi (mi farebbe piacere), posso lasciare il mio secondo indirizzo e-mail:

silgree89@gmail.com

 

Ringrazio di nuovo tutti coloro che hanno seguito qst fanfiction!!!

Spero ke vi sia piaciuta!!! ^-^ Fatemi sapere attraverso le recensioni!

Spero di risentirvi presto!!!

 

Saluti!

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