Weakness

di Elis12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io ***
Capitolo 2: *** L'amore ***
Capitolo 3: *** La Solitudine ***



Capitolo 1
*** Io ***


DISCLAIMER: questa fiction non è stata scritta da me, ma dalla mia amica Ste, che mi ha chiesto di pubblicarla al suo posto. 

Vi auguro una buona lettura, lasciate pure un commento. ^^



Capitolo 1 - Io



Salve a tutti mi chiamo Sophie, Sophie e basta. Il cognome è solo un nome che indica la famiglia a cui appartieni. Appartenere…chissà come mai questa parola non mi è mai piaciuta…forse perché la mia vita non è mai stata semplice, anzi tutt’altro. Sapete… i soliti traumi infantili, famiglia complicata, solitudine e poi alla fine uno ci deve fare l’abitudine no? Ma un giorno è successo un fatto che ha cambiato la mia vita per sempre. Eh già come tutte le storie romantiche e un po’ tragiche ho conosciuto lui. Il suo nome non importa. La cosa che importa davvero è semplicemente la sua personcina. È bastato un solo sguardo nei suoi meravigliosi occhi blu per innamorarmene subito, poi il suo sorriso e la sua voglia di vivere mi hanno contagiata. Mi ha fatto conoscere posti meravigliosi dove batte sempre il sole, dove la pioggia è vietata. Era come la favola più bella che mi avessero mai raccontato, con l’unica differenza che la protagonista ero io. Era questo che desideravo per l’eternità: una vita da fiaba dove tutto inizia con “C’era una volta…” e finisce con “E vissero tutti felici e contenti”, ma ero consapevole che niente può durare per sempre e che prima o poi bisogno scrivere la parola “FINE”. Così tutto mi era stato portato via da una forza, una calamita più forte di me, che non sarei stata in grado di combattere da sola, neanche usando tutte le mie forze. Perciò l’unica possibilità che mi rimase era rinunciare a tutto. Senza combattere. Tornando a rinchiudermi in quell’angolino buio e polveroso della mia mente dove a farmi compagnia c’erano solo tristezza e rimpianto. Rimanevo lì immobile, giorno dopo giorno, senza muovere neanche un muscolo, in attesa che un’altra calamita, un altro vortice, divorasse tutto il mio tempo, mi prendesse, mi portasse via con sé e mi facesse ricominciare tutto da capo. Ma poi ragionandoci su capii che non potevo starmene lì con le mani in mano a osservare le altre persone felici ridere della mia tristezza. Così mi misi in mente l’idea che per essere forte dovevo costruirmi una corazza invisibile, una di quelle che le persone non notano se non sono davvero interessate a te. Quindi mi convinsi che non ero affatto come le altre persone, che si accontentavano di cose semplici. Io ero una persona complicata che voleva cose complicate, che quando al compleanno doveva soffiare la candelina per esprimere un desiderio,  ne sceglieva sempre uno impossibile pur sapendo che non si sarebbe mai realizzato. Solo ora mi accorgo di quanto ero bugiarda. Riuscivo a mentire bene anche a me stessa, forse quella era l’unica cosa che all’epoca sapevo fare bene. La verità era che anche io desideravo cose semplici, la cosiddetta “pappa pronta”. Ma non potevo averla. Il mio cervello si rifiutava di accettare le cose semplici e mi riportava sempre al mio solito dilemma…LUI. Magari esistesse un manuale di istruzioni per poter smettere di amare una persona! Sarebbe tutto più semplice, ma se la vita fosse semplice che gusto ci sarebbe a viverla?

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Capitolo 2
*** L'amore ***



Capitolo 2 - L'amore
 



Spesso la mia mente mi riporta indietro nel tempo, ai momenti felici, quelli passati con lui, a ridere per niente e a parlare di mille cose inutili ma essenziali. Ed è in quel momento che iniziano ad emergere pensieri assurdi e assillanti. Per esempio cos’è che lega due persone innamorate? Io non credo che sia semplicemente l’amore, ci deve essere qualcos’altro. Un qualcosa che va oltre la fiducia e il rispetto reciproco…qualcosa che non si può vedere a occhio nudo, qualcosa di magico. E io penso che almeno una volta nella vita tutti provino questa magia, la sensazione di essere legati ad una persona talmente tanto da sentire quasi cosa pensa, da riuscire a leggere i suoi pensieri solo guardandola di sfuggita. O, per fare esempi meno surreali, avere la capacità di riuscire a trovare quella persona in mezzo a una folla e avere la sensazione che nonostante tutto e tutti, di fronte ad una scelta, sceglieresti sempre e solo quella persona. L’amore può essere davvero così potente? Certo l’amore è un’esperienza bellissima ma se dovesse finire? Ci si lascia con un “Addio” e poi ognuno va per la sua strada? Io penso e ne sono fermamente convinta che l’amore non finisce mai, ne rimane sempre una piccola parte, che, come una piccola cicatrice si deposita in fondo al cuore in attesa di poter ricrescere e diventare più forte di prima.  Ed è esattamente quello che mi è  successo. Anche nel profondo del mio cuore c’è una cicatrice che è tutto tranne che piccola e che ogni tanto ritorna dolorosamente in superficie ricordandomi che c’è, che non mi devo dimenticare di lei e che ho bisogno di una persona a cui donare il mio cuore per farla guarire. Ma, per ora, non ho intenzione di dare il mio cuore a nessuno. Lo voglio tenere stretto stretto nel mio petto, tutto mio, ancora per un po’, solo per un po’. Non sono ancora pronta per l’amore…ma alla fine chi è pronto davvero?

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Capitolo 3
*** La Solitudine ***


Questo è l'ultimo capitolo della raccolta, fateci sapere se vi è piaciuta. :)


Capitolo 3 - La Solitudine



Mi sento sola. Non ci sono molte persone che riescono ad ammetterlo così facilmente…la maggior parte fa semplicemente finta di non esserlo. La solitudine da una parte non è neanche così tanto brutta, hai più tempo per te stessa, per cercare di capirti meglio, dall’altra invece è uno strazio. Sentirsi soli in mezzo alle altre persone è come morire o essere già morti. Nessuno ti vede, nessuno ti sente eppure tu sei lì. Sia che tu sia felice, triste o provi qualsiasi cosa nessuno sarà lì ad ascoltarti, nessuno ti aiuterà a meno che tu non dia qualcosa in cambio. Per me è sempre stato così fin da quando ero alle elementari. Certo, come tutti i bambini anche io avevo le mie amicizie, ma diversamente da tutti gli altri sapevo già distinguere quelle vere da quelle false. E vi posso assicurare che quelle vere erano pochissime e quasi mai sincere, per quanto un’amicizia possa essere sincera fino in fondo. Per questo mi sono aggrappata a lui, perché era l’unica persona che mi desse un po’ di attenzioni, che mi avesse a cuore. Era l’unica persona che spendeva il suo tempo a prendersi cura di me, anche da lontano. Quando ci si sente soli ci si aggrappa a tutto pur di sopravvivere, anche alle cose inanimate o materiali. Per questo motivo le persone diventano egoiste, vogliono tutto per loro e non vogliono condividere quello che hanno con nessuno:perché hanno paura di ritornare sole. Alla fine, in un modo o in un altro, le cose a cui teniamo di più ci vengono sempre portate via…o forse siamo semplicemente noi a lasciarle andare via?

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