I Was Born To Love You

di Videl91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


I was born to love you

Cedric e Orube salutarono le 5 Witch, le quali si allontanarono dalla Ye Old Book Shop in direzione di casa, dopo l'ardua battaglia contro Ludmoore, felici come non mai che fosse finito tutto.
-Grazie per avermi salvato...- La ringraziò Cedric, talmente distrutto che doveva appoggiarsi completamente a lei per restare in piedi. -Ma perchè lo hai fatto?- Le chiese infine, dopo qualche lungo attimo di silenzio, guardandola nei suoi stupendi occhi.
Lei gli sorrise leggermente imbarazzata. -Vuoi la verità?-
Lui annuì, sperando che lei gli avrebbe detto qualcosa di dolce. O anche solo un "perchè ti voglio bene", "perchè mi piaci" o qualcosa di dolce.
Lei invece rimase a fissarlo imbarazzata per un'eternità. Era così difficile, pronunciare quelle due parole? "Ti-Amo"... Era così difficile? Per Orube si, la quale non aveva mai detto niente del genere a nessuno, così come non aveva mai baciato un ragazzo. A Basiliade non è una cosa così scontata come sulla terra, un bacio...
Ma Orube non ci riuscì, era troppo difficile, e poi si stava facendo troppe illusioni! Lui probabilmente non provava assolutamente niente per lei, ma Orube si era quasi sentita mancare quando lui, solo qualche ora prima, era quasi stato sul punto di lasciarci le penne.
-...Perchè si!- Disse infine. Entrambi pensarono che fosse la peggiore risposta che Orube potesse dare.
-Beh, comunque... Grazie. Ora puoi anche andare, non ti trattengo...- Spiegò lui staccandosi dalla ragazza, e cadendo quasi a terra per la stanchezza.
Lei lo guardò divertita e intenerita allo stesso tempo da quella scena.
-Stai scherzando? Eri quasi sul punto di morire, tu ora vieni a casa mia e mi prendo cura io di te!- Spiegò lei chiudendo a chiave la libreria e dirigendosi lentamente verso la dimora dell'ex professoressa Rudolph.
Lui deglutì a fatica dopo quelle parole. Non poteva sperare di meglio, per stare vicino all'amata Orube... Anche se pensò di essere sempre stato impacciato, con le ragazze. Anche perchè, non essendo esattamente "umano", non aveva mai avuto una ragazza, nè ne aveva mai baciata una. Si stupiva ancora adesso di come gli umani potessero tanto dare per scontato quel gesto che, se dato da Orube, per lui avrebbe significato tantissimo...

Lei lo fece distendere sul divano nel sontuoso salotto di casa Rudolph, e ad entrambi dispiacque di staccare il proprio corpo da quello dell'altro.
-Ti prendo una coperta!- Esclamò Orube imbarazzata, andando a frugare in numerosi armadi prima di trovare una coperta di pail piuttosto calda, che diede al ragazzo.
-Orube, ti volevo chiedere una cosa...- Chiese infine timidamente lui mentre lei si sedeva sul divano, decisa a stare più attaccata possibile a lui. -Beh, ecco, se tu volessi... Insomma, come fanno qui sulla terra... Ecco, se volessi uscire con me!-
Orube avrebbe fatto i salti di gioia a quella domanda, ma dovette trattenersi. -Certo! Anche se... Non fino a quando non ti sarai un po' ripreso!- Rispose ridacchiando per la felicità che cercava di nascondere. -Però ora è meglio per entrambi se andiamo a dormire... Buona notte!-
E, così facendo, schioccò un bacio sulla guancia di Cedric, che si sentì avvampare al contatto delle labbra di Orube... Quanto amava quella ragazza! Doveva ammetterlo, era così...

Fine primo capitolo

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Cedric si svegliò a mezzogiorno passato, dopo tutte le fatiche del giorno dopo aveva un gran sonno... E Trovò Orube addormentata nel divano di fronte al suo, nell'enorme salotto di casa Rudolph.
Rimase per qualche secondo ad ammirarla, pensando che fosse stupenda. Avrebbe tanto voluto avereil coraggio di baciarla... Dopo tutto ci voleva poco... Doveva solo avvicinare il proprio viso a quello della bella Orube... Dopotutto, che cosa c'era di male? Era una bellissima ragazza, ed era anche grazie a lei che lui ora era salvo...
Si mise in ginocchio sul pavimento, avvicinando sempre più le proprie labbra a quelle di Orube... Mancavano pochi centimetri, quando lei aprì di scatto gli occhi ambrati, guardandolo piuttosto perplessa.
Anche perchè appena lui vide che Orube si svegliò, si affrettò ad alzarsi sperando che non si fosse accorta di niente.
"Tutto bene?" Chiese Orube con un sorriso, vedendo Cedric così agitato, decisa però a far finta di non aver visto niente.
"S-si..." Fu tutto ciò che riuscì a dire l'altro.
"Come mai sei così agitato?" Chiese lei cercando di fare la finta tonta meglio che poteva.
"Ah... N-niente..." Disse lui imbarazzatissimo.
"Comunque, ti vorrei parlare di una cosa..." Disse lei cambiando discorso, e facendogli segno di sedersi vicino a lei.
"Dimmi pure, Orube!" Esclamò lui sedendosi, contento del fatto che si fosse cambiato discorso.
"Beh... Questa domanda mi tormenta da ieri... Perchè ti sei sacrificato per me?" Chiese lei facendo riferimento al combattimento nel mondo del libro, dove Ludmoore aveva scagliato un colpo diretto a lei, che aveva però colpito Cedric, invece, che si era messo in mezzo.
Lui arrossì nuovamente, imbarazzatissimo da quella domanda. Possibile che una domanda del genere potesse dargli tanti problemi? "Oh... Beh... Perchè..." Iniziò lui cercando una scusa.
Ma quel discorso venne interrotto dal suono del cellulare di Orube.
"Pronto, chi parla?" Chiese Orube accettando la chiamata di un numero sconosciuto.
"Rebecca! Quanto tempo! Ti ricordi di me?" Esclamò una voce maschile che non riconobbe.
"Se mi dici chi sei, magari ti posso rispondere..."
"Sono Raymond, il tuo vicino di casa... Non mi dire che ti sei dimenticata di me!"Raymond era il bel vicino di Orube, con cui aveva avuto occasione di parlare non più di un paio di volte.
"No... Cosa c'è?"
"Beh, questa sera do una festa e ti volevo chiedere se ti va di venire!"
Orube rimase qualche secondo a pensarci. "No, grazie, ho altri impegni... Ciao" E interruppe la chiamata.
"Chi era?" Chiese Cedric impicciandosi degli affari di Orube.
"Un tizio che conosco, mi chiedeva di andare da lui questa sera... Ma ho un altro impegno!" Rispose lei strizzando l'occhio a Cedric, il quale però non capì.
"Cedric, questa sera ti va di cenare fuori, vero?" Chiese lei con un sorriso a trentadue denti.
"Oh... Beh... Certo!"

"Will, rispondi, il tuo telefono sta suonando!" Urlò la signora Vandom a sua figlia, la quale era in camera con le amiche.
"Si, mamma, tranquilla... Pronto?"
"Will, sono Cedric..."
Will era non poco stupita da quella telefonata. "Ah... Ciao... Posso aiutarti?"
"Beh... si! questa sera esco con Orube e volevo chiedere a te e le altre di aiutarmi... Non sono mai uscito con una ragazza!"
A will scappò un risolino. "Ok, vediamoci tra mezz'ora davanti alla ye old book shop... Ci saranno anche le altre!" Annunciò infine Will.

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