Dalla tensione al bizzarro

''Giorno.'' disse Lauren mentre entrava nello studio di Gilmore Girls della WB un lunedì mattina di buon'ora portando in mano un piccolo beverone di caffè di Starbucks.

“C'è anche qui il caffè, lo sai?” disse Alexis ridendo.

“Sì, ma passavo davanti a Starbucks e ho pensato: 'Ehi, prendiamoci un buon caffè oggi al posto di quella roba della WB'. Non che tu possa capire... non posso ancora credere che tu non beva caffè. Pura follia.” le rispose Lauren mentre camminava verso la sua roulotte.

“Immagino di aver perso punti, allora!” gridò Alexis mentre si dirigeva nella direzione opposta.

“Ciao.” disse Scott mentre si avvicinava.

“Giorno.” rispose Lauren con tono incerto. Avevano avuto una serie di discussioni la scorsa settimana: c'erano semplicemente state troppe sere tarde e troppe mattine presto e lei aveva permesso loro di prendere troppo possesso di lei; e, visto che lei e Scott dovevano fare così tante scene insieme data la loro nuova realzione on-screen, ciò significava dover fare mille più riprese del solito, diventare sempre più irritata e prendersela con Scott... ingiustamente.

“Hai dato un'occhiata al copione?” chiese Scott.

“Sì, l'ho fatto. E l'unica cosa che ho da dire è che sarà meglio per te che tu non abbia mangiato aglio ieri sera.”.

“Non ti preoccupare. Sei un po' in ritardo, Amy ti stava cercando circa 20 minuti fa.” disse con tono insicuro.

“Sì, la macchina non si accendeva, ho dovuto fare l'auto-stop... no, sto scherzando, ma non posso crederci. Voglio dire, l'ho presa solo pochi mesi fa!” disse Lauren aspettando che Scott la rimproverasse riguardo la somiglianza della sua macchina con una lattina d'alluminio.

“Ti avevo detto di non prenderla.”

“Avevo sentito che era una buona macchina, Metthew aveva detto che era una delle auto migliori. Beh, comunque sia...”

“Beh, non lo era.”

“Ma davvero? Pensavo che amassi anche tu la mia auto!” disse Lauren con tono sarcastico.

“Andiamo a prenderti una nuova macchina oggi.”

“Andiamo?”

“Sì, perché altrimenti butteresti via i tuoi soldi per un'altra stupida macchina che esploderà anche solo se uno le lancerà una pietra sopra.”

“In che cavolo di quartiere vivi tu? In più lo sai che metà del divertimento è vederti così irritato quando te la faccio vedere.”

“Non avevo dubbi che era parte del divertimento, Lauren, ma ti prenderemo qualcosa di decente.” disse con tono serio ma sorridendo un po', come se l'atmosfera stesse diventando man mano più rilassata.

“Me la compri tu?”

“Lauren, capelli e make-up!!” gridò una voce.

“Ci vediamo dopo.” disse Lauren a Scott quando sentì il suo nome.

ORA DI PRANZO

“Sei pronta?” domandò Scott bussando alla sua roulotte.
“Due secondi.” gridò Lauren da dentro. “Eccomi” disse mentre apriva la porta per uscire e si incamminavano per il parcheggio. C'era ancora qualche residuo di tensione dall'ultima lite: aveva cambiato le cose tra loro e non erano ancora riusciti a tornare alla normalità.

“Scott, io... uhm, volevo scusarmi per l'altro giorno. Lo so che non sarei dovuta essere... beh, così franca. Dio, che stronza. Ero solo... così stanca dopo aver lavorato 16 ore, e poi anche l'organizzare il trasferimento, con la storia anche dell'infestazione di topi che è tutta una storia a parte. Ma, comunque, mi dispiace di averti aggredito così.”

“Non importa, abbiamo tutti delle brutte giornate.” disse sollevato che l'avessero già superata.

“Sì, ma ho avuto parecchie 'brutte giornate' ultimamente... come sai.” disse usando le dita per sottolineare la frase. “Ricordi quando sono tornata da quel 'Celebrity Ski' con la gamba rovinata e stavo abbastanza male? Se ricordo bene, anche lì siamo scoppiati un po' di volte.”

“Già, e intanto mostravi la tua gamba per tutto il set, me lo ricordo. E poi ci furono voci per anni che ci odiassimo.”

“Già, e la gente partiva sempre per la tangente qualsiasi cosa facessimo insieme.”

“Lo so, assurdo!”

“Quindi... consideriamola solo una brutta giornata.”

“Fai anche una brutta settimana.”

“Okay, una brutta settimana.” rise.

“Suona come un buon piano.” disse Lauren sorridendo mentre raggiungevano l'auto di Scott.

Dopo circa un minuto di viaggio in tranquillo silenzio:

“Grazie di essere venuto con me, Scott. So che ti piace passare ogni minuto libero in palestra, quindi grazie di esserti allontanato dal tapis-roulant abbastanza a lungo da aiutarmi.”

“Faccio box e pesi leggeri, non sono un grande fan del tapis-roulant. E comunque non potevo lasciarti scegliere un'altra macchina da sola comunque.”

“Posso sceglierla benissimo da sola. Semplicemente non ha mai la tua approvazione perché tu sei un tipo da macchine.”

“Un tipo da macchine?”
“Sì, ti piacciono le macchine.”

“Già. Ricordo quando avevi quella AMC Pacer, che rottame.” disse ridendo.

“Era tanti anni fa. Io ero un rottame: non riuscivo a pagare l'affitto, non avevo neanche soldi per dei piatti! E in più vivevo di riso soffiato. Non proprio il sogno americano.”

“Lo so, ma comunque... una AMC Pacer è tipo... una pepsi con le ruote!”

“Okay, Scott, ho capito: tu sei il re delle auto e dovrei imparare tutto da te.” Lauren disse con tono divertito tra le risate.

“Grazie, sono contento che l'hai capito finalmente.” rispose Scott sorridendo.

“Quindi, com'è che non ti piace il tapis-roulant? A me piace abbastanza. Voglio dire, puoi guardare la TV mentre corri! E' forte. Mi ricordo che quando filmavamo la passata stagione l'anno scorso cercavo di combaciare l'allenamento a quando davano Judge Judy.” disse Lauren sorridendo.

“Ricordo. Soprattutto quando venivi da me e cercavi di spiegarmi i lati positivi di quello show, che mi rimangono ancora sconosciuti tra l'altro. Come fa a piacerti quel telefilm?”

“Non so. Non riesco a vedere molto mio padre per colpa del lavoro e stupidamente mi piace guardarlo perché è tipo ambientato nei tribunali e mio padre è avvocato, quindi... Poi ho sempre pensato che ci fosse un po' di spirito da avvocato anche in me.”

“Dal modo in cui discuti, sono d'accordo.” disse sorridendo. “Ma non ci sono avvocati in quello show, o sbaglio?”

“No, ma c'è il tribunale.”

“Ma tuo padre è tipo un avvocato-Wonka, no?”

“Sì, lavora nell'industria del cioccolato come avvocato. E' il presidente di una compagnia che rappresenta chi produce cioccolato e caramelle.”

“Lo so, ma come fa questo a ricordarti Judge Judy?!”

“Aveva senso un minuto fa. Tu l'hai semplicemente fatto diventare sciocco.” disse Lauren mentre ridevano entrambi.

“Ovvio, perché tu non sei mai sciocca.”

Passò qualche altro minuto di silenzio.

“Quindi, tu... sei, sì, un pugile?” chiese Lauren cercando di sembrare una che se ne intende.

“Sono... hmm, bravetto. Me la cavo.”

“Lo so, ti ho visto l'altro giorno. Gliene stavi dando di santa ragione a Jared.”

“Gli stavo solo insegnando un paio di mosse, è agli inizi.”

“Quindi puoi farmi vedere qualche mossa ogni tanto? Sì, lo so che hai un trainer, ma è così grosso e spaventoso e se poi faccio casino... dai, sono io, Lauren, capiterebbe di sicuro. E sarebbe spaventoso. Però poi potrei fare lo stunt di un pugile nel mio prossimo film, invece che dover aspettare che la vera stunt venga prima ferita.”

“E' un buon insegnante, ma lo possiamo fare. Anche se gli orari sono stati così agitati ultimamente, non credi?”

“Lo so, cose da pazzi. Sono come un fusibile pronto a scoppiare a volte... come la scorsa settimana, lo sai.”

“Un fusibile, eh?” disse ridendo mentre lei gli sorrideva e alzava gli occhi al cielo prima di tornare a guardare fuori dal finestrino: a Scott era sempre piaciuto prendere in giro lei e quelle che chiamava 'le bizzarre frasi della Virginia'. “Oh, adoro questa canzone!” disse alzando la radio quando sentì 'Living on a Prayer'. Scott alzo il volume ulteriormente mentre si immetteva sulla strada che li avrebbe portati dal rivenditore.

“Oi, questa è carina. Che ne pensi?” disse Lauren indicando un'auto poco lontana.

“Non è male, ma il nuovo modello uscirà il prossimo anno quindi dovremmo prendere quello.” disse annuendo al rivenditore che subito se ne andò.

“Non attaccarti a queste cose adesso, Scott. Sono io che la sto prendendo, tu hai già la tua Mercedes Benz, ricordi?”

“Lo so, voglio solo che tu prenda il meglio.” . Ci pensò su qualche secondo: “Quindi, Metthew... è Metthew Perry, giusto?”

“Sì, perché?” chiese Lauren guardandolo strano.

“Nessuna ragione. Quindi... siete tornati insieme allora?” chiese Scott mentre esaminava una specie di jeep della Mercedes.

“Io e Matt? No, noi non stiamo insieme.” disse ridendo. “I giornali son tutti: 'Oh, guarda! Matthew e Lauren insieme?' solo perché siamo amici e ogni tanto andiamo a berci un caffè insieme o usciamo a cena, o quel che è; siamo sempre un gossip. Siamo solo buoni amici, lo siamo da parecchio ormai. Ciò nonostante, pare che io stia uscendo segretamente anche con Craig Kilborn. I gossip vanno via come noccioline ultimamente.” disse Lauren mentre faceva girare il dito in un cerchio vicino al viso, come a dire 'assurdo'.

“Sì, davvero. Mi sono chiesto anch'io di Craig, ma non avevo mai sentito niente di veritiero.” disse ridendo.

“Ovvio che no, perché è un segreto!” gli rispose facendogli l'occhiolino.

“Eccola qui, signore.” disse il venditore scendendo dalla macchina che aveva loro portato a vedere.

“E' carina.” rispose Lauren guardando la Mercedes che Scott aveva chiesto di vedere.

“Già, è del 2005, SL500, è un nuovo modello col tettuccio apribile in metallo, quattro ruote motrici, ABS, controllo stabilità, navigatore satellitare, cerchi in lega, airbag...”

“Okay, Scott, non sei tu quello che sta cercando di vendere una macchina.” disse mentre afferrava il braccio di Scott e alzava gli occhi al cielo guardando il venditore.

“Sì, beh, è una buona macchina. Migliore di quel rottame che avevi comprato... ma suppongo che ogni macchina lo sarebbe.”

“Non ricominciare adesso, dimmi cosa ne pensi veramente.” disse Lauren sarcasticamente.

QUALCHE GIORNO DOPO

“Questa è l'ultima!” urlò il regista.

“Finalmente.” disse Lauren mentre appoggiava i piedi sul divano sul set dove lei e Scott avevano appena girato l'ultima scena. Avevano rifatto la stessa scena per qualche ora perché entrambi continuavano a far casino con delle battute, anche se era per lo più colpa sua. Non capiva perché si sentiva un po' strana con Scott nei paraggi ultimamente, specialmente in quell'abbraccio. Lo sapeva che si trattava solo di recitare, ma era stato strano perché l'aveva stretta così forte e poi, mentre si allontanavano, lui le aveva tirato un po' la maglietta... e quello non era nel copione.

“Okay, allora ci vediamo domani.” disse Scott sorridendole prima di andarsene.

“Ciao.” gli rispose Lauren sbadigliando prima che anche lei si alzasse e desse la buonanotte a qualche persona che era ancora lì sul set, prima che prendesse la sua bicicletta per andare a prendere qualche cosa nella sua roulotte.

“Lauren!” qualcuno la chiamò da dietro.

“Ehi, Mel!” salutò Lauren girandosi verso Melissa McCarthy che stava camminando verso di lei.

“Hai finito per stasera?”

“Sì, finalmente. Giuro, ho pensato di dover rimanere là tutta la notte. Come mai sei ancora qui?”

“Sto andando via anch'io. Allora, che stava succedendo con l'ultima scena?”

“Che intendi?”

“Era un pochino strana. Tu e Scott avete avuto un'altra lite?”

“No. Non so, non ce la facevo proprio stasera. Immagino che io sia solo stanca.” mentì Lauren: per quanto volesse bene a Mel non le avrebbe detto della stranezza che provava nello stare con Scott; aveva imparato con l'esperienza che che i gossip o qualsiasi news si diffondevano sul set della WB a macchia d'olio. Si ricordava quando c'era stato un piccolo incendio sulla West Wings e tutti davano di matto correndo da una parte all'altra gridando: 'West Wings va al fuoco! West Wings va a fuoco!”, cose da pazzi.

“Okay, allora, beh, ci vediamo domani.” le disse Melissa mentre si voltava per andare nella direzione opposta.

“Buonanotte.” le rispose Lauren prima di entrare nella sua roulotte a prendere il cappotto, la borsa e prima di andare all'auto. 

Le stranezze erano già abbastanza

BACKSTAGE ELLEN'S SHOW

Lauren era pronta a salire sul palco dell'Ellen Show ricordando la prima volta che era salita lì sopra e quanto nervosa fosse stata prima di farlo. Era molto più facile per lei ora visto che era stata in parecchi altri talk show, anche se l'Ellen rimaneva quello che preferiva, specialmente perché l'ultima volta erano andate a cavallo insieme. Guardò in basso per controllare il vestito per l'ultima volta prima di andare in onda: indossava dei pantaloni grigi e corti alla fine, che lasciavano vedere i suoi stivali; sotto indossava un top nero piuttosto scollato con sopra la giacchetta che faceva pendant coi pantaloni.

“Signori e signore, diamo il bentornato al nostro show a Lauren Graham!” mentre la canzone 'Girls Just Want to Have Fun' risuonava in sottofondo, Lauren entrò sul palco sorridendo al pubblico; la sorprendeva sempre vedere tutta quella gente che guardava lei, ma era eccitante. Camminò poi verso Ellen e la salutò con un piccolo abbraccio.

“Vuoi iniziare l'asta?” le domandò Ellen qualche minuto dopo i saluti.

“Certo, comincerò l'asta. Abbiamo già una puntata?”

“No, cominciare significa che devi essere tu la prima.” disse Ellen con un piccolo sorriso sul volto mentre il resto del pubblico rideva.

'Doh' pensò Lauren mentre rideva con l'audience e la stessa Ellen. 'Si può essere più stupidi?' pensò.

“Mi succede sempre qualcosa di strano su questa sedia. Voglio cominciare l'asta con...”

Successivamente nell'intervista, Lauren menzionò la sua invasione di ratti.

“Quindi li hai visti questi ratti? O hai trovato dei resti?” domandò Ellen.

“Oh, non ho visto ratti, no.”

“Allora come fai a sapere di averli?”

“Um, beh, ho un professionista di... beh, di ratti che mi ha detto di loro.” disse seriamente prima di realizzare quanto suonasse buffo e che il pubblico stava ridendo.

“Oh, anch'io ho un professionista di ratti.” rispose Ellen scherzosamente.

“E' così glamour.”

“Sì, verrà fuori tipo: 'Lauren Graham ha trovato il suo professionista di ratti'.” continuò Ellen mettendo su una voce che fece ridere tutti.

Si avvicinò così la fine dell'intervista.

“Quindi, questa quinta stagione è felice, è un bel posto felice per ora?”

“E' felice. Questo è il lavoro più lungo che io abbia mai avuto. Intendo di ogni tipo di lavoro. Quindi, cinque anni... è stupefacente, per me, per la mia famiglia. E' divertente, ma, sai, ora devo iniziare a limonare e limonare con gente che... sai, adesso mi bacio col tizio che interpreta il mio tizio con cui eravamo sul punto di baciarci per tipo 5 anni, e adesso limoniamo veramente ed è tutto molto strano quando inizi a baciarti con qualcuno che tipo, che tipo poi non ti porta neanche a cena e... lui non ha dovuto nemmeno, beh, neanche provarci un po', appare semplicemente dal nulla e poi... limoniamo.”. 'Dio, Lauren, sta zitta, perché non condividi il 'fattore stranezza' con Scott con tutta l'America? Non è la vita reale. Intendo, non dovrebbe 'provarci' in ogni caso, quindi che cavolo stai dicendo?' pensò Lauren riflettendo sul grande discorso che aveva appena fatto per una domanda così semplice.

“Conosci questo ragazzo, è un membro del cast e tutto d'un tratto...” continuò Ellen.

“Sì, è Scott Patterson, è nel mio cast, e parti dall'essere tipo 'Ehi, come va?' - alzò un pugno in aria fingendo di dare un colpetto sul braccio a qualcuno - ad essere tipo, lo sai... - continuò facendo piccoli rumori e fingendo di baciare qualcuno - E' un po' bizzarro.” disse iniziando a ridere di se stessa, realizzando ciò che aveva appena fatto. “Non so perché gli stavo tirando un pugno prima o perché è così che limoniamo” scherzò rifingendo di baciarlo.

“Beh, ora inizierò a guardarvi anch'io visto quel – anche Ellen imita il modo di baciare appena imitato da Lauren – Suona passionale.”

Lauren rise, ma non sapeva bene come rispondere al commento sul 'passionale' perché, in verità, il commento rispecchiava la realtà più di quanto Lauren avrebbe voluto.

“Ma, lo sai, si tratta di recitazione, quindi, beh...” continuò Ellen.

“Oh, giusto... sì.” si bloccò Lauren cercando di trovare le parole. 'Certo che si tratta solo di recitazione, perché ne stai facendo così una questione? Voglio dire, quando si trattava di limonare con David Sutcliffe, Chris Eigeman o Scott Cohen era solo recitazione, quindi perché ora è così strano per me? Conoscevo Scott Cohen da prima dello show, eppure con lui non era stato strano' si disse Lauren tra sé e e sé. “Sì, lo so, lo so. Ma comunque quando conosci qualcuno così bene, capisci? E' come una bizzarra famiglia lì e d'improvviso tu...” disse Lauren guardando verso il pubblico come un po' stordita. Voleva che le cose con Scott tornassero come erano prima: prima che iniziasse ad analizzare tutto quello che faceva, come le parlava o l'abbracciava; non era semplicemente abituata a tutto questo e ora lo stava rendendo ovvio davanti ad Ellen e tutti coloro che avrebbero visto lo show e come si sentiva.
“No, credimi, capisco. E' tanto strano quanto può essere che tu debba limonare con qualcuno per recitazione.” disse Ellen sottolineando ulteriormente la parola 'recitazione'.

“Già, e poi niente fiori, niente caramelle dopo, capisci? Mi sento semplicemente... questo genere di cose ti fa sentire un po' str...” 'Smettila di dire quanto strana ti senti' pensò Lauren prima di continuare. “Sei tipo 'Okay, a domani' – fa spallucce – 'limoneremo di nuovo domani'. E' strano.”
“Beh, ti prepara per la vita.”
“Quindi hai appena finito di girare un film con Vin Disel?” domandò poco dopo Ellen cambiando argomento.
“Sì, Vin Disel. Quindi ho fatto questo film con Vin Disel e lui è un uomo d'azione mentre io in realtà avevo una scena-stunt nel film che si chiama 'Missione Tata', ed ero così eccitata perché gli attori parlano spesso di come i loro stessi facciano le loro scene pericolose e io sarei dovuta essere una di loro finché, senza che neanche me lo chiedessero, hanno assunto una controfigura per fare queste cose veramente facili... ed era così imbarazzante, ma poi lei si è fatta male il giorno in cui dovevamo girare facendo proprio quella cosa facile di cui parlavo... ed era una professionista, capisci? Quindi ho dovuto farla da sola.” disse Lauren velocemente, veramente felice di aver finalmente chiuso il discorso su Scott sul quale stava prima farfugliando.

Tre minuti più tardi lo show era volto al termine.

“Grazie veramente per essere venuta allo show, Lauren.” le disse Ellen una volta nel backstage.

“Nessun problema, vivo per i talk show, specialmente il tuo. Tu pensi che scherzi, ma sono seria.” disse Lauren ridendo.

“Ho avuto questa impressione.”

“Devo scappare sul set ora, ci sentiamo presto. Ma ancora grazie per avermi ospitata nel tuo show.”

“Figurati. Torna presto.”

“Lo farò.”

“Solo... stai attenta con i ratti.” scherzò Ellen.

“E' tutto apposto, Ellen, ho il mio professionista di ratti.” rispose Lauren ridendo.

“Oh, come ho potuto dimenticarlo! Ciao!”

“Ciao.”

“Ehi” disse Lauren salutando la sua amica Connie mentre usciva dal backstage.

“E' andata bene!”

“Già, Ellen è carina, e così simpatica, non è vero?”

“Molto. Amavo andare al suo show. Quindi quanto tempo hai prima di tornare sul set?” chiese.

“Circa una mezzora.” rispose Lauren guardando l'orologio.

“Vuoi prendere del caffè prima?”

“Sì, che ne dici di Coffee Bean?”

“Sì, sulla Sunset Boulevard, giusto?”

“Proprio là.” rispose Lauren mentre entrambe entravano nelle loro rispettive auto.
Arrivarono più o meno insieme e camminarono verso l'entrata del bar.

“Mi piace un sacco questo posto. Io e Matthew veniamo qui piuttosto spesso. Il caffè è fantastico.”
“Ti prendo sulla parola. Penso di esserci stata una sola volta.”

“Grazie di essere venuta all'intervista, Connie, è significato molto per me.” disse Lauren all'amica dopo essersi sedute ad un tavolo vicino la finestra con il loro caffè. Lauren non la vedeva spesso a causa dei loro ostici orari, più che altro i suoi, ma le era mancata davvero tanto. Si conoscevano da anni, fin dai loro primi tempi come attrici quando vivevano assieme, prima ancora che lei prendesse quel posto in 'Caroline in the City' e che Connie facesse parte del cast di 'Spin City'.

“Quindi? C'è qualcosa di cui vorresti parlarmi?” chiese Connie.

“Del tipo?”

“Beh, dovevi ancora dirmi dalla scorsa settimana della tua lite con Scott Patterson e, non so, sentivo una vibrazione o qualcosa a riguardo quando parlavi di lui all'Ellen Show.”

“Dio, era così evidente?”
“Dimentichi da quanto ti conosco. Quindi, che succede?”

“Niente, abbiamo rimediato alla lite, di conseguenza la macchina ma... non lo so, è strano.”

“Ti ha comprato una macchina?!” chiese Connie con un tono di voce più alto del solito.

“Dio, no. E' venuto con me a sceglierla, è tipo un grande esperto di auto e apparentemente io non sono tanto brava a comprare macchine.” disse Lauren ridendo pensando a lui che le comprava un'auto.

“Lauren, lui ti piace?”

“Certo che mi piace.” rispose Lauren sorridendo mentre beveva un sorso di caffè e fingendo di non capire di cosa stava parlando.

“Intendo piacere piacere.”

“Scott? Dio, è... Scott, Scott Patterson. Lo sai qual è il mio tipo, e lui è tipo l'opposto di quello che cerco. Voglio dire, è Scott, capisci?”

“Okay, credo di conoscere il suo nome.” disse Connie ridendo della sua amica che farfugliava a riguardo. Era penosamente ovvio che le piaceva davvero più che come un amico o un importante membro del cast. Lei l'aveva già vista quando le piaceva qualcuno: iniziava a diventare nervosa e timida quando parlava di loro, o con loro. Avevano girato insieme per cinque anni, Connie era solo sorpresa che non fosse successo prima.

“E' solo che ora stiamo insieme... come personaggi intendo, quindi dobbiamo fare molte di più cose romantiche e toccanti.”

“Quindi ti piace?”

“No, non lo so. Voglio dire, ci immagini insieme? Dio, sarebbe strano, e in più sarebbe così poco

professionale.”

“Mmm, so cosa intendi.”

“Già, lascerò semplicemente perdere. E' probabilmente solo una fase per la roba che succede on-screen.”

“Forse, ma sai, Lauren, non è così un cattivo ragazzo. E non è neanche tanto brutto all'occhio...” disse Connie ridendo mentre alzava un sopracciglio a Lauren da dietro la sua tazza di caffè.

“Che? ...sì, lo so, è un bravo ragazzo, è solo... Scott, capisci? Beh, sì, è un bel ragazzo”

“Già.”

“Comunque ti vedo così raramente, quindi dimmi qualche tua novità.” disse Lauren cercando di cambiare argomento. Scott non era un cattivo ragazzo: era un bravo ragazzo, era gentile, flirtavano piuttosto spesso ma era normale, erano buoni amici, ma tutto qua. Scott e lei erano solo degli amici che stavano andando incontro a... a un periodo d'aggiustamento vista quella cosa che stava succedendo sugli schermi. Lauren voleva trovare una spiegazione anche con se stessa.

Connie e Lauren, in seguito, parlarono per altri 50 minuti della loro vita in generale prima che Lauren dovesse tornare al lavoro. Prima di andarsene si presero un altro caffè da portare via, e Lauren guidò poi fino al set.

WB SET – UN'ORA PIU' TARDI

“Com'è andata l'intervista?” Alexis chiese a Lauren quando entrambe si trovarono nella roulotte per il trucco.

“E' stato bello, anche se sta volta non siamo riuscite ad andare a cavallo.”

“Oh, beh, magari la prossima volta.”

“E' stato divertente. Le ho mostrato la mia mossa per cui avevo bisogno della controfigura.”

“Cavolo, pensavo avessi capito dopo averla mostrata a me, Scott e Yanic visto che stavi per uccidere un cameraman.”

“Non l'avevo visto, e poi stava bene. Non è stato piacevole comunque, mi sentivo così in colpa.”

“Lo so, non preoccuparti: sta bene. E' una storiella divertente che può raccontare, di come Lauren Graham stava per ucciderlo.”

“Niente di meglio che una buona pubblicità.” disse Lauren sarcasticamente. “Beh, qualche novità?” domandò poco dopo.

“Nah, non proprio, anche se forse riuscirò a tornare a casa per due giorni con Milo.”

“Oh, sarebbe carino. Come sta Milo? Non lo vedo da un po', sarà impegnatissimo con lo show.”

“Sta bene, il telefilm sta andando bene, il che è fantastico. Sarà bello tornare a casa, non torno a casa da un pezzo ormai.”

“Già, nemmeno io.”. Lauren ci pensò un po' e poi le domandò: “Ehi, posso farti una domanda?”

“Spara.”

“Diciamo... quando tu e Milo vi siete messi insieme, fuori dagli schermi intendo, so che ormai sono passati degli anni, ma... è stato, non so, strano visto che stavate, um, recitando praticamente la stessa cosa?”

“Um, sì, un po' strano lo è stato all'inizio. Era un po' bizzarro, ma poi è semplicemente diventato più normale, basta lasciare la tua vita privata lontana da quello che accade tra i tuoi personaggi. Ma perché?” domandò Alexis curiosa.

“Oh, niente, non te l'avevo mai chiesto prima.” rispose Lauren mentre cercava di inventarsi una ragione per quella domanda.

“C'è qualcosa che non mi stai dicendo?” chiese ancora Alexis voltandosi per guardare Lauren.
“Io? No, no, me lo stavo solo chiedendo. Perché? Cosa dovrei dirti?” rispose Lauren ridendo.
“Okay.” disse Alexis con un piccolo sorriso mentre si girava dall'altra nuovamente, ora aveva un'idea del perché Lauren si stesse comportando in modo così strano nell'ultimo paio di settimane; o, per essere più specifici, chi l'avesse fatta diventare così strana.

Brividi e stelle

“Ah, sono davvero stanca. Perché ho deciso di cominciare a riempire gli scatoloni proprio ieri sera? “ si lamentò Lauren mercoledì mattina, mentre si versava un bicchiere d'acqua per prendere un'aspirina.

“Già, capisco. Non mi va proprio di fare l'intervista oggi.”
“Infatti. E poi, Brooke Burke! Beh, non serve aggiungere altro.”

“Non è Kilborn.” disse Alexis ricordando quella specie di tormentone che era dilagato sul set a proposito dell'affare Kilborn. Alexis, Yanic, Melissa e Liza cercavano di tirarlo fuori a loro vantaggio ogni volta che potevano.

“Spiritosa! Ma, seriamente, non puoi dirmi che non ci sono intervistatori migliori là fuori. Lei è una persona piacevole ma, non so, le sue interviste non sono esattamente divertenti.”

“Sì, non sarà la miglior intervistatrice del mondo, ma sempre meglio di quella ragazza tedesca, ricordi?”

“Oh, sì, quella sì che è stata un'intervista dura.” rispose infine Lauren.

“Ehi.” disse Scott unendosi ad Alexis e Lauren.

“Giorno.” risposero entrambe con tono spento.

“Che vi succede?”

“Abbiamo la cosa dello 'speciale backstage' stamattina e siamo stanchissime.” rispose Lauren sbadigliando.

“Ah, devo farla anch'io. Brooke Burke, giusto?”

“Uhm, già.” rispose Lauren guardando Alexis in modo complice. Scott aveva la tendenza di flirtare durante le interviste come sapevano entrambe, anche se Lauren non poteva dire molto a riguardo dato che in pratica faceva lo stesso.

PRIMA PARTE SPECIALE BACKSTAGE

“C'è molta pressione?” chiese Brooke.

“Non sento tutta questa pressione a dire il vero, il perché non saprei spiegarlo. E' difficile spiegare tutto questo a chi ne è al di fuori, perché noi siamo semplicemente qui, tra il sound-stage e il girare una scena, quindi non... non sento molta pressione. In realtà mi sentivo molto confusa all'inizio, non sapevo veramente cosa si aspettassero da me, ma poi impari che, a parte la recitazione, c'è molto altro che si aspettano da te e che fa parte del lavoro.”

'Dio, ho un mal di testa terribile.” pensò Lauren mentre ascoltava il discorso di Alexis. Era così orgogliosa di come Alexis fosse cresciuta durante quei cinque anni, da quando l'aveva vista entrare sul set per la prima volta; ne era rimasta piacevolmente stupita. Quello era stato il suo primo lavoro da attrice, doveva essere stata dura; e, in più, non doveva essere facile stare lontani dalla propria famiglia a quell'età. Ciò nonostante, lei e Alexis erano cresciute insieme negli anni, faceva parte della famiglia di Lauren ora.
“Nella prima stagione dello show c'è una scena che adoro dove siete fuori dalla Chilton. Andiamo a vederla.”. Proseguì Brooke.

'Ah, odio guardarmi alla TV!!' pensò Lauren tra sé e sé preparandosi psicologicamente, almeno mancava solo poco più di un'ora alla fine dell'intervista.

PAUSA - TERZA PARTE SPECIALE BACKSTAGE

“Stai bene?” domandò Alexis alla madre televisiva notando che era giù di corda.

“Sì, sono solo stufa e ho mal di testa. In più sai quanto odio l'auto-guardarmi alla TV.”

“Vuoi che chiedo a qualcuno di portarti un bicchiere d'acqua?”

“No, va tutto bene, tranquilla. Scott è il prossimo. Dov'è, a proposito?” chiese Lauren casualmente guardandosi attorno cercandolo.

“Sono sicura che arriverà.” disse Alexis sorridendo e lanciandole un'occhiata strana.

“Mi stavo solo chiedendo dov'era!” rispose Lauren sulla difensiva, guardandola strano.

“Parlavamo del diavolo...” disse Alexis vedendo Scott arrivare e sedersi vicino a Lauren, molto vicino.

“Come sta andando fin'ora?” le sussurrò provocandole un brivido.

“Normale. Ma sono io o c'è freddo qua dentro?” chiese Lauren di proposito, come se volesse scusarsi per il brivido.
“40 secondi!!” urlò qualcuno mentre Brooke Burke si risedeva sulla sedia sorridendo a tutti loro.

“Si gira!” urlò questa volta il regista.

“Siamo tornati, e, questa volta, a farci compagnia è Scott Patterson, che interpreta il ruolo centrale di Luke Danes in Gilmore Girls. Luke gestisce il locale dove la maggior parte delle bizzarrie di Stars Hollow accadono. Ciao, Scott, come stai?” iniziò Brooke.

“Sto bene, Brooke, e tu?”

“Grazie di farci compagnia.”

“Piacere mio.”

“Vorrei sapere qualcosa in più su di te. Ho saputo che scrivevi e che componevi anche musica, e che un tempo eri anche un giocatore di baseball.”

“E' vero. Sono stato un giocatore di baseball professionista per sette anni, ma ho lasciato. E, a dire la verità, lo stato di New York mi ha pagato un sacco di soldi purché smettessi di scrivere musica.”

“Veramente?” e poco dopo proseguì: “Insomma, sei un pezzo grosso dello show, uno scrittore di canzoni, un giocatore di baseball, come ti senti? Perché, voglio dire, la maggior parte della gente che guarda lo show pensa che tu sia un rubacuori.”

'Dio, potrebbe qualcuno essere più ovvio?' pensò Lauren mentre osservava l'interazione che c'era tra Brooke e Scott. Anche se aveva notato che lui non stava flirtando tanto quanto lo aveva visto fare nelle altre interviste, di sicuro Brooke stava facendo del suo meglio mentre Lauren lo fissava intensamente sorridendo e annuendo.

“Io? Beh, allora dovrebbero guardare meglio perché abbiamo alcuni ragazzi per le più giovani che sembrano scesi dal camino, ci sono Jared Padalecki e Milo V... Ventimiglia.” rispose Scott sapendo che probabilmente Brooke stava cercando di flirtare un po' con lui; solitamente gli avrebbe fatto piacere e avrebbe ricambiato, ma non gli piaceva farlo davanti a Lauren, non era ben sicuro del perché.

“Questi ragazzi italiani!” disse Lauren ridendo: Scott avrebbe pronunciato il nome di Milo sempre in modo sbagliato, era un altro dei tormentoni del set il fatto che Scott non riuscisse a dirlo, tutti lo prendevano in giro.

“Io non potrei esserlo di sicuro.” rispose Scott.

“Oh, non saprei. Senti, cosa è cambiato nella tua vita reale dopo lo show?”

“Um, ricevo degli sconti migliori al supermercato.”

“Veramente?!” chiesero all'unisono Lauren e Brooke.

“Sì, veramente.” rispose Scott mentre si girava per guardare Lauren.

“E quale sarebbe il modo in c...” accennò Lauren, ma Scott la interruppe.

“Tipo se mi manca un dollaro, mi dicono: 'Oh, lascia perdere.'.”
“Questo non è ricevere degli sconti migliori, è rubare soldi al supermercato.” Lauren rise.

“Ma vado sempre dalla stessa compagnia, magari non è proprio lo stesso negozio, ma...”

“No, chiaro: lo stai facendo da una parte all'altra! Un dollaro qui, un dollaro lì...”
“Beh, se il prezzo dei tuoi peperoni salirà, non prendertela con me.” le rispose Scott sorridendo mentre appoggiava la mano sulla sua gamba per un secondo.

'Ancora quella sensazione strana...” pensò Lauren quando sentì il calore della mano di Scott sulla sua gamba e rise per non concentrare l'attenzione su quel gesto, mentre Brooke proseguiva con le sue domande.

“Luke è il fornitore di caffè che fornisce la giusta dose di caffeina a queste splendide ragazze.” proseguì Scott sul punto di appoggiare la sua mano sulla gamba di Lauren un'altra volta; ma aveva percepito che era tesa quando l'aveva toccata prima, quindi cambiò idea. Era stata così parecchie volte questa settimana, e non era molto sicuro di cosa stesse accadendo.

“Quindi, dimmi: com'è cambiata la relazione tra Lorelai e Luke durante gli anni?”

“Beh, è passata da una franca amicizia ad un luogo dove entrambi riescono a divertirsi insieme, e, dopo un periodo di tempo, riescono a capire che non solo amano stuzzicarsi l'un l'altro, ma che si piacciono davvero, e tutto inizia a diventare più confortevole, e iniziano entrambi a capire che ad entrambi forse piacerebbe avere qualcosa in più di questo.” rispose Lauren velocemente, non sicura del perché volesse assicurarsi di dirlo prima che Scott lo facesse. 'Stavo parlando di Lorelai e Luke o... di me e Scott?' si domandò Lauren ripensando a ciò che aveva appena detto.
“Pensi che Luke si ingelosisca quando altri uomini si mostrano in contatto con Lorelai?”

“Penso che diventi molto geloso, ma che può farci? Deve soffrire in silenzio, è questo il suo ruolo.” 'Il che non è interamente falso nemmeno per quanto mi riguarda.' pensò Scott mentre ricordava qualche episodio in cui Lauren aveva portato i suoi fidanzati sul set mentre lei filmava e lui li aveva visti insieme. Non era mai successo nulla tra lui e Lauren al di fuori dal set, ma aveva sempre avuto qualcosa per lei, il che era probabilmente la ragione per cui gli stava piacendo così tanto girare questa stagione rispetto alle altre.

'Adoro quel tatuaggio. E' un peccato che non indossi spesso delle t-shirt così mentre giriamo' pensò Lauren mentre fissava il tatuaggio di Scott per qualche secondo: catturava sempre la sua attenzione il modo in cui lui si strofinava quella parte del braccio con le dita. Stava continuando a fissare quel tatuaggio e quindi decise di spostare lo sguardo per non attirare l'attenzione.

“... era abbastanza sollevato quando ha lasciato la scena.” finì di dire Scott.

“Grazie davvero di essere stato con noi. E' stato un piacevole discorso, è stato bello sapere qualcosa di nuovo su di te, anche se non pensi di essere un rubacuori, noi continueremo a spargere la voce.”

PAUSA SUCCESSIVA ALL'INTERVISTA

“Il mio lavoro qui è ufficialmente finito.” disse Scott girandosi verso Lauren ed Alexis.

“Che ti è successo oggi?” gli domandò Alexis.

“Che intendi?”

“Intendo: niente flirt con Brooke? Non è proprio da te.”

“Beh, perché dovrei flirtare con Brooke quando ho due ragazze come voi sedute di fianco a me?” rispose Scott sorridendo a Lauren e Alexis mentre si alzava per andarsene dallo stage.

“C'è qualcosa tra te e Scott?” sussurrò Alexis a Lauren mentre qualcuno stava passando loro delle bottigliette d'acqua.

“Ma di che parli?” domandò Lauren ridendo.

“Riesco a percepire qualcosa, sembra solo... non lo so, che siate strani l'uno con l'altra, un po' come lo eravamo io e Milo. E così mi stavo solo chiedendo, beh, lo sai...”

“No, è Scott. Cosa dovrebbe esserci?”

“Oh, ma dai, siete tu e Scott, voglio dire stava proprio flirtando con...”

“Che ne dici se finiamo la conversazione più tardi?” la interruppe Lauren sorridendo quando vide Booke tornare sullo stage e venire a parlarle.

“Aw, che dolci!” rispose Alexis bisbigliando, così che Lauren le diede una gomitata.

PARTE QUINTA DELLO SPECIALE

“Mi hanno detto che i copioni sono lunghi 80 pagine. Voglio dire, è un sacco di dialogo. Come fate? Quanto ci mettete ad impararli? Come li memorizzate? Voglio dire, la velocità è strabiliante.” proseguì Brooke nella sua intervista.

“Ti ci abitui, inizi semplicemente a diventare più ricettivo guardando i materiali e diventa semplicemente una parte del tuo lavoro quotidiano, diciamo che assorbi tutte queste informazioni più velocemente e poi le rigetti quando giri.” rispose Alexis.

Le ragazze guardano poi un vecchio videoclip.

“Aw, che dolci!” disse Alexis lanciando un'occhiata a Lauren che ricambiò accennando un sorriso. Sapevano entrambe che in realtà Alexis stava parlando di lei e Scott, ma per tutti gli altri era semplicemente una scena che era 'così dolce', e infatti lo era.

DOPO L'INTERVISTA

Lauren e Alexis erano tornate indietro dal set del Dragonfly Inn, dove si era svolta l'intervista, prendendo un caffè per Lauren e una cioccolata calda per Alexis.

“Che ne pensi dell'intervista?” domandò Lauren.

“Um, è andata bene, ma poteva essere migliore. Ad esempio più divertente, no?”

“Sì, penso che saremmo dovuti essere là tutti insieme e parlare di più invece che stare lì a guardare vecchi videoclip. Sarebbe andata meglio.”

“Immagino che il tuo mal di testa non abbia migliorato le cose.”

“Direi di no, ma penso che l'aspirina stia finalmente facendo effetto.”

“Beh, comunque... Scott. Che sta succedendo?” chiese Alexis sorridendo a Lauren.

“Niente sta succedendo.” disse Lauren cercando di non sorridere, diventava sempre timida quando si trattava di situazioni nuove come quella, tanto più per questa con Scott.

“Ti piace, vero?” chiese Alexis dandole una gomitata.

“Alex! Lauren!” gridò una voce da dietro ed entrambe si girarono.

“David!” rispose Lauren a David Sutcliffe, che le stava raggiungendo per salutarle. “Che piacere rivederti!” Lauren sorrise. Lavorare con David le era sempre piaciuto molto e ormai era passato parecchio tempo da quando avevano girato insieme l'ultima volta.

“Sì, bentornato!” aggiunse Alexis sorridendo anch'essa.

“E' bello essere di nuovo qui.”

“Ops, dovevo essere nel guardaroba a cambiarmi circa un'ora fa, quindi, ragazzi, direi che ci rivediamo più tardi. Sono davvero felice che tu sia tornato, Dave. Noi due parliamo dopo, Lauren.” disse Alexis incamminandosi e lanciando un'occhiata a Lauren.

“Non vedo l'ora” rispose Lauren sarcasticamente mentre rideva.

“Hai un aspetto fantastico come al solito.” disse David ammirando Lauren con la sua camicetta bianca un po' slacciata e quei jeans stretti che accentuavano al meglio la sua figura.

“Oh, grazie. Anche tu stai bene.” rispose Lauren timidamente mentre si aggiustava i capelli.

“Beh, ragazzi, che sta succedendo qui?” disse Scott mentre si avvicinava a loro.

“Ehi, Scott! Come stai? Stavo giusto dicendo a Lauren quanto sia bella.” rispose David mentre stringeva la mano di Scott per salutarlo.

“Allora non è cambiato nulla.” disse Scott sorridendo a Lauren, che ricambiò il sorriso.

“Voi due, ragazzi, potreste far perdere la testa a qualsiasi ragazza.” rispose Lauren timidamente giocherellando ancora coi suoi capelli e fissando ancora Scott. Non aveva davvero mai imparato come fare un complimento.

“Quindi, quando sei arrivato?” domandò Scott quando Lauren interruppe il loro sguardo voltandosi verso David.

“Poco tempo fa, ma voi avevate quell'intervista, quindi sono solo andato a prendere i copioni da Daniel.”

“Fantastico, ormai non sei più qui da secoli. A dire il vero penso che avremo la prossima scena venerdì.” gli rispose Lauren.

“Lauren! Scott! Guardaroba!” gridò qualcuno.

“Immagino che dobbiamo andare.” disse Scott.

“Già. Ci vediamo dopo, David.” disse Lauren a David mentre lei e Scott si allontanavano.

PIU' TARDI QUELLA SERA

“Ehi, te ne stai andando a casa?” domandò Scott vedendo Lauren uscire dalla sua roulotte.

“Uhu-uh. Tu?”

“Sì, anche. Ho solo voglia di rilassarmi e andare a letto.”

“Beato te. Io devo ancora impacchettare, fare dei carichi. Non ci credo che mi sto davvero per trasferire la prossima settimana.”

“Sì, è un bel problema traslocare. Non ho ancora visto la tua nuova casa. Si è risolta la cosa del ratto?”

“Sì, Ben ha detto che era tutto risolto, grazie a Dio!”

“E' lui il professionista dei ratti, giusto?” disse ridendo mentre lei alzava gli occhi al cielo sorridendo.

“Non ti avrei dovuto dire niente.” rise mentre camminavano attraverso il parcheggio. “Beh, allora ci vediamo domani.” aggiunse Lauren una volta arrivati alle rispettive auto.

“Ehi, siamo liberi domenica, vero?” domandò Scott, anche se sapeva già che lo erano.

“Sì.”

“Beh, che ne dici se ti aiutassi ad impacchettare? Sono abbastanza portato per i lavori pensanti.” chiese Scott sorridendo.

“Lo faresti davvero il tuo giorno libero?” chiese Lauren in risposta sorridendo di sbieco.

“Sì, beh, so quanto sei stanca per queste cose che stai facendo ultimamente, quindi se questo ti aiuta, sicuro.” disse seriamente, gli piaceva poterla aiutare; lei lo aveva aiutato parecchio durante quegl'anni in cui erano stati amici.

“Non hai nessun party nei tuoi piani, eh?” chiese Lauren ridendo.

“Nah, non questa settimana. E comunque dovresti venirci anche tu a qualcuno, non lo fai da parecchio.”

“Sì, forse perché l'ultima volta sono finita in una piscina completamente vestita.” rispose Lauren fissandolo volutamente.

“Ehi, se ricordo bene, ci sono finito anch'io lì dentro... perché qualcuno mi ci aveva buttato!” replicò Scott ricambiando lo sguardo.

“Oh, già.” rise.

“Allora domenica?” domandò.

“E' un appuntamento. Voglio dire... che va bene, non che è un appuntamento. Beh, lo sai che intendo.” rispose nervosamente mentre se la prendeva di nuovo coi suoi capelli.

“Notte, Lauren.”

“Notte, Scott.” rispose Lauren con un sorrisetto sul suo viso mentre entravano in macchina.

Proseguendo

Lauren si precipitava da una parte all'altra della casa quella domenica mattina, impacchettando cose negli scatoloni e cercando di prepararsi per risultare almeno presentabile per Scott, che sarebbe arrivato quel pomeriggio. 'Perché sono così nervosa? E' solo Scott, non è che non sia mai stato in casa mia prima.' disse Lauren tra sé e sé. Era stato a casa sua prima d'ora, almeno due volte, ma comunque era sempre stato con un gruppo di persone, mai loro due soli.

4 DEL POMERIGGIO

Quando bussarono alla porta, Lauren sapeva che era Scott perché aveva un modo di bussare distintivo che riconosceva sempre quando bussava alla porta della sua roulotte. 'Oh, Dio, quanto è strano che io sappia come bussa Scott?' penso Lauren alzando gli occhi al cielo da sola e pensando a quanto sembrasse una ragazzina in tutto quello che stava accadendo. Era sempre stata timida quando aveva una cotta, e questo era un tipo di cotta molto diverso dal solito... si trattava di Scott!

Lauren si controllò i vestiti nello specchio appeso al muro prima di rispondere alla porta.

“Ehi.” lo salutò sorridendo quando aprì e vide Scott appoggiato allo stipite. Lo guardò dall'alto in basso, notando i suoi pantaloni color khaki, la sua giacca nera che lasciava vedere la maglietta grigia aderente che portava sotto.

“Ehi, scusami, sono in ritardo. Il traffico era un incubo.” rispose Scott mentre la osservava nei suoi jeans attillati e nella sua maglietta bianca, con un ricamo sul colletto che metteva in risalto la scollatura.

“Vieni dentro.” disse velocemente sposandosi, essendosi accorta che lo stava palesemente fissando.

Lui sorrise ed entro dopo di lei, aveva notato di come fosse stato guardato, ma aveva detto a se stesso: “Ma dai, è Lauren. Figurati se ti stava fissando.”

“Allora, che hai nella borsa?” chiese Lauren notando la sporta di carta che aveva in mano.

“Beh, ho portato un paio di cose, che ti rivelerò man mano. Anche se, la prima che ti mostro è...” Scott tirò fuori dalla borsa un oggetto rotondo.

“Nastro adesivo?”

“Sì, beh, nel caso non ne avessi.”

“Scott, potrei anche essere nuova nell'impacchettare scatoloni, ma lo so di aver bisogno di nastro adesivo.” disse ridendo mentre lui le sorrideva.

“Non si sa mai.”

“Immagino.” gli rispose ridendo di nuovo. “Vuoi qualcosa da bere?”

“Hai una birra?”

“Sei fortunato, io non ne bevo molta, ma degli amici ne hanno proprio portata un po' l'altro giorno.” rispose Lauren mentre prendeva una bottiglia Budweiser dal frigorifero e la dava a Scott.

“Grazie. Quindi... quanto abbiamo da fare?”

“Beh, gli addetti al trasloco prenderanno tutta la roba grande: la TV, il divano, il frigo... beh, hai capito, tutta quella roba. Quindi abbiamo camera mia, la cucina e un po' di cose ancora in salotto.”

“Okay, che ne dici se io inizio con la cucina e il salotto?”

“Sembra un piano.”

“Queste scatole qui?” domandò indicando degli scatoloni appoggiati a terra.

“Sì. Beh, hai piani per stasera?” chiese Lauren mentre giocava con un ciuffo di capelli.

“Aiuto una donna che conosco a trasferirsi, perché anche tu?” scherzò.

“No, mi stavo solo chiedendo se quando abbiamo finito con i pacchi potevo fare la cena o qualcosa del genere... per ringraziarti dell'aiuto.” disse Lauren prendendosi un bicchiere d'acqua.

“Uhm, certo, sarebbe carino.” rispose Scott guardandola. Non capiva se fosse semplicemente strano che fossero in casa da soli o se c'era dell'altro. Nonostante questo, era pur sempre Lauren: quella con la voce che faceva ridere, e con un'effervescente intelligenza e bellezza, la donna con cui aveva apprezzato di più lavorare che con chiunque altro negli ultimi cinque anni.

“Okay, beh, allora iniziamo il lavoro, schiavo. Sarò in camera da letto se mi vuoi... sì, se ti serve aiuto con gli scatoloni.” disse Lauren agitata da quello che aveva appena detto. Sorrise, così, timidamente, prese qualche scatola e si girò per andare in camera.

“Okay, divertiti.” rispose guardandola allontanarsi. 'Dio, lo fa così bene.' pensò sorridendo mentre iniziava il suo lavoro in cucina.

6.30 DEL POMERIGGIO

“Ho finito.” disse Scott entrando in camera di Lauren e vedendola seduta per terra appoggiata al letto mentre leggeva qualcosa, sommersa dalla roba.

“Di già?!” chiese stupita mentre alzava lo sguardo dall'album di foto che stava guardando.

“Sì, beh, io non avevo nessuna di queste distrazioni.” disse Scott alzando un sopracciglio, sedendosi di fianco a lei e dando un'occhiata all'album di fotografie. “Posso vedere?” chiese a bassa voce, quasi in un sussurro.

“Certo. La maggior parte sono mie e di mio padre.” disse Lauren mentre appoggiava il libro tra di loro. Scott le guardò una a una, a volte sorridendo, altre ridendo e puntando il dito per indicare alcune foto divertenti perché Lauren aveva qualche posa buffa.

“Perché tuo padre è così lontano in questa foto?” chiese ridendo indicando una fotografia.

“E' tipo un po' allergico ai cavalli. L'unico a cui è riuscito a stare vicino per un po' è stato Strawberry.”

“Come mai era così speciale?”

“Oh, perché non era vera, era la mia amica immaginaria. Tutti avevano un amico immaginario umano, mentre io un cavallo. Probabilmente ero un po' strana.”

“Eri?” sorrise e Lauren rise. “Bella la foto del ballo.”

“Oh, Dio, guarda che acconciatura. Era davvero fashion.” affermò Lauren facendo uno dei suoi tipici gesti strani con la mano.

“Vedessi la mia, ero pessimo!”

“Lo dubito.” rispose Lauren con tono incredulo, prima di volersi prendere a calci da sola. 'Devo veramente imparare quando parlare tra me e me e quando farlo ad alta voce.' pensò.

“Ah sì?” domandò Scott voltandosi verso di lei e guardandola negli occhi come stesse flirtando.

“Volevo dire, la mia è bruttissima, dubito che la tua possa essere peggio.” rispose frustrata mentre cercava qualcosa da mettere in qualche scatolone per distrarsi e non guardarlo.

“Quindi, hai quasi finito qui?” domandò Scott cambiando argomento, anche se amava quando Lauren diventava timida e imbarazzata per certe cose.

“Penso che farò il resto domani sera, non c'è ancora molto da fare comunque.”

“Sì, siamo riusciti a fare parecchio.”

“Già, è vero. Grazie per essere venuto.” disse girandosi verso di lui e sorridendogli.

“Nessun problema. Ma sarà meglio per te che tu mi inviti a vedere la tua nuova casa.”

“Beh, certamente! Voglio dire, sennò chi è che mi aiuta a spacchettare?” Lauren rise dandogli una pacca sul braccio. Scott si era levato la giacca quando stava impacchettando la roba e indossava solo quella maglietta grigia da baseball, abbastanza stretta da mettere in risalto il suo petto e la sua schiena.

“Beh, hai fame?” le chiese.

“Sì, sto morendo di fame. Faccio qualcosa. Qualche preferenza?”

“Nah, qualcosa di facile da preparare mi andrà benissimo.”

“Non sono riuscita ad andare a comprare molto, quindi probabilmente sarà davvero qualcosa di semplice, come pollo o pasta o qualcosa del genere.”

“Fantastico.” le rispose alzandosi e porgendole una mano per aiutarla ad alzarsi. Lauren sollevò la sua, prese la mano di Scott, e questi la fece alzare. Adorò il calore che sentì dalla sua mano, i brividi che aveva sentito erano ancora lì, nonostante tutti gli sforzi che avesse fatto per mandarli via. Non si trattava di una stranezza tra amici.

Scott aveva provato la stessa cosa di Lauren. Qualcosa era cambiato tra loro nei mesi precedenti, non era sicuro né di quando e di come, ma si trattava di un cambiamento bello.

7.50 DELLA SERA

“Non ci credo che ricordavi che questo era il mio vino preferito!” Lauren esclamò alla fine della cena mentre erano seduto l'uno davanti all'altra al tavolo della cucina. Lei e Scott non avevano mai passato così tanto tempo insieme fuori dal set prima d'ora, era solo da un anno che erano diventati buoni amici anche fuori dagli studios. Scott riusciva ad essere molto dolce, anche se non era quello che voleva.

“Beh, lo ricordo. E ricordo anche quella volta in cui ti sei ubriacata un po' proprio per colpa di questo vino. Era dopo la fine della terza stagione, era stato divertente.”

“Oh, Dio, è vero! Anche se credo che avesse anche a che fare con quella Vodka Martini, ma comunque mi pare che anche tu fossi brillo poco dopo.”

“Già, bella serata. Sembra passato un secolo.”

“Lo so! E' la cosa più strana.”

“E il cibo era buonissimo comunque.” le disse Scott sorridendole; Lauren ricambiò guardandolo per un po'.

“Oh, grazie.” rispose timidamente. Entrambi non sapevano come stessero le cose tra loro, tutto era così incerto: ogni timido sorriso di Lauren, ogni scherzo e ogni contatto anche piccolo che avevano. L'unica cosa certa era che si erano divertiti più quel giorno di quanto avrebbero potuto mai immaginare.

'E ora che gli dico? Dovrei chiedergli di rimanere a vedere un film? Però non si tratta di un appuntamento, è solo un amico che mi ha aiutata nel trasferimento.' penso Lauren. “Vado a pulire questi.” disse alzandosi e iniziando a sparecchiare la tavola. Scott si alzò e cominciò a portare le cose nel lavandino.

“Aiuti a impacchettare, lavi i piatti, sai cucinare, sei un bravo sciatore, qual è il vero motivo per cui sei di nuovo single?” Lauren rise mentre lo guardava pulire i piatti.

“Me lo chiedo tutti i giorni. Anche se potrei fare la stessa domanda su di te.” rise.

“Non proprio. Io non scio.” gli rispose accennando un sorriso.

“Dai, lo sai che intendo, sono solo sorpreso che tu non abbia un ragazzo, tutto qua.”

“Beh, non abbiamo molto tempo libero.”
“So che intendi. Ma... non lo vorresti?”

“Beh, immagino che se qualcuno mi piacesse abbastanza, sì.”

“Idem, se mi piacesse qualcuno abbastanza.”

“Beh, Scott, magari ti andrebbe di... insomma, se vuoi possiamo guardare...” iniziò Lauren, ma fu interrotta dallo squillare del telefono. “Un secondo.” si scusò mentre andava a rispondere.

'Stava per chiedermi di rimanere a guardare un flim?' pensò Scott, e, Dio, sperò che fosse così.

QUALCHE MINUTO DOPO

“Okay, ci vediamo.” disse Lauren alla persona dall'altra parte della cornetta. “Ehi, scusami” aggiunse mentre metteva già e tornava da Scott.

“Non importa. Che stavi dicendo prima?”

“Um, non importa. In realtà devo andare da quest'amica che ha appena rotto col fidanzato e penso che abbia bisogno di un po' di compagnia.”

“Oh, okay, allora sarà meglio che vada.” disse cercando di nascondere la sua delusione, prese la sua giacca che era appoggiata alla sedia e si diresse verso la porta davanti a Lauren. Lauren credeva di aver colto del dispiacere nella sua voce, non era sicura del perché, ma lo era un po' anche lei... e anche un po' sollevata. Tutta la situazione era così incomprensibile per lei.

“Grazie davvero di essere venuto, Scott, sei un angelo.”

“Non è stato nulla di che quindi smettila di ringraziarmi.” rispose ridendo.

“Okay, beh... grazie. Scusa non volevo questa volta. Ci vediamo domani.”
“Ciao.” le rispose toccandole piano il gomito prima di girarsi e andarsene; lei sorrise e lo guardò andare via.

MARTEDI'

Lauren era seduta nella sua roulotte leggendo il copione, quando sentì bussare alla porta. “E' aperta!” urlò.

“Ciao.” disse Scott entrando nella roulotte con il suo copione in mano.

“Ehi.” rispose Lauren alzandosi dalla sedia. Non erano più stati da soli da domenica, si erano sempre trovati circondati dalla gente, ma dovevano fare una scena insieme più tardi.

“Allora come stai? Il trasferimento è andato bene?”

“Tutto apposto. Ero un po' stressata ieri, ma ora è tutto okay. L'ultimo viaggio sarà domani e dovrei aver finito, spero.” disse gesticolando.

“Beh, bene allora. Se hai bisogno di altro aiuto, chiedi.”

“Scott, hai già fatto abbastanza.”

“Se hai bisogno, comunque, chiama. Beh, non ero venuto qui per questo comunque.”

“No?” domandò Lauren con tono curioso.

“Vuoi provare queste battute? Voglio dire, se sei occupata non importa. Solo che non ci sono scivolate tanto bene ultimamente, quindi...”

“Non sono occupata. Beh, iniziamo. Da quale scena?”

“La quinta.”

“La scena fuori casa?” chiese dando un'occhiata al copione.

“Sì, quella. C'è un bacio proprio là, ma non sono sicuri se tenerlo o meno.”

“Sì, Amy mi aveva accennato. Non dovremmo provarlo ugualmente?” chiese senza pensarci, prima di realizzare cosa aveva appena detto. 'Oh, Dio, ho davvero appena detto una cosa del genere?'

“Già, forse dovremmo...” disse Scott con un piccolo sorriso sul viso, mentre si avvicinava piano a Lauren. Lei sorrise timidamente muovendo le mani come faceva sempre quand'era agitata, non riuscendo a credere a quello che stava accadendo tra lei e Scott... nella sua roulotte... in quel modo. 'Wow' era tutto ciò che le passava per la testa. Scott appoggiò una mano sulla sua vita per avvicinare Lauren a sé respirando il suo profumo: in quel momento aveva l'opportunità di baciarla, di baciare la donna che avrebbe sempre voluto avere la possibilità di baciare senza avere venti telecamere puntate su di loro e altre cinquanta persone che guardavano.

“Lauren, guardaroba!” urlò qualcuno da fuori bussando forte alla porta e facendo sussultare sia Lauren che Scott.

“Oh, beh... sì, dovrei andare.” disse Lauren agitata passandosi la mano fra i capelli e uscendo dalla roulotte in fretta.

“Già, pure io.” rispose Scott con un tono scocciato nei confronti di se stesso mentre usciva anch'esso.

DOPO LA SCENA NEL SALOTTO GILMORE DELLA 5X07

'Mi ha toccato la gamba. Non doveva toccarmi la gamba, non era nel copione, ma... è stato bello.” pensò Lauren mentre ricordava il modo in cui Scott le aveva stretto il ginocchio durante la scena. Alla fine non avevano dovuto fare la scena del bacio, apparentemente non scorreva bene nella scena o qualcosa del genere. Entrambi non erano completamente d'accordo, ma nessuno dei due aveva voce in capitolo.

“Ehi.” esclamò una voce dietro Lauren.

“Ciao, David, ma devi girare oggi?” chiese Lauren con tono sorpreso.

“No, dovevo solo passare a prendere delle cose. Torno sul set tra circa una settimana, penso.”

“Oh, okay. Io ho appena finito una scena con Scott e Kelly.”

“Sì, sono arrivato in tempo per la fine. Vedo che sei brava come sempre.”

“Uhm, grazie. Ma non essere troppo duro con te stesso.”

“Vuoi andare a prendere una tazza di caffè?” chiese David senza pensarci troppo.

“Una tazza di caffè? Adesso?”

“Niente di meglio del presente.”

“Beh, devo girare un'altra scena questa sera, quindi...” rispose Lauren in modo poco sicuro.

“Hey, Dave. Ecco qua, Lauren.” le disse Scott mentre le dava la sua tazza di caffè e lui beveva un sorso della sua Pepsi.

“Immagino che tu sia già a posto col caffè ora.” disse David ridendo.

“Immagino di sì. Un'altra volta comunque.”

“Sì, la prossima volta. Pensavo che magari possiamo andare a pranzo o qualcosa...” chiese David sicuro di sé mentre Lauren lo guardava sorpresa dall'invito. Scott era proprio di fianco a lei e stava fissando la sua lattina di Pepsi un po' troppo intensamente.

“Sì, la prossima.” rispose Lauren mettendosi i capelli dietro le orecchie.
“Bene. Ora devo andare. Buona fortuna con la prossima scena. Ciao!” disse David ad entrambi.

“Ciao.”

“Ci vediamo.”

“Che stava succedendo?” chiese Scott scherzosamente, ma con un intento serio nascosto tra le righe.

“Non lo so, mi ha chiesto di andare fuori per un caffè, ma ovviamente non posso visto che abbiamo quella scena da fare. E poi mi ha chiesto del pranzo.”

“Oh... suona bene.” disse cercando di sembrare normale.

“Solo come amici, comunque.” aggiunge velocemente Lauren non sapendo il perché: lei e Scott non stavano insieme, ma comunque non voleva che pensasse nemmeno che uscisse con David Sutcliffe.

PIU' TARDI QUELLA SERA

Lauren pedalò fino alla sua roulotte per prendere la sua borsa prima di tornare a casa. Il giorno dopo sarebbe stata libera perché l'episodio che stavano filmando era 'Lorelai-light', come lo chiamava lei, visto che le avevano dato un po' più di tempo libero per il suo trasloco, e ciò voleva dire che era in onda un po' meno del suo solito.

“Ehi.” affermò Lauren scendendo dalla bicicletta, vedendo Scott lì che stava salendo le scale.

“Cristo.” disse sorpreso quando la vide.

“Ti ho spaventato?” rise.

“No.”

“Ah, giusto.” disse Lauren con voce divertita mentre entrava nella roulotte lasciando la porta aperta per Scott affinché entrasse. “Allora, mi stavi cercando?”

“Sì. Voglio dire, so che domani non ci sei e quindi mi stavo, beh, chiedendo una cosa.”

“Sì?” domandò Lauren con un'espressione curiosa e confusa allo stesso tempo mentre lo guardava.

“Lauren... posso portarti a cena venerdì sera?” Scott chiese seriamente, ma con pur sempre un sorrisetto alla Scott sul volto, mentre si appoggiava alla sedia poco lontana da Lauren. Era da sabato che provava a farlo senza risultato, temendo che lei ci avrebbe scherzato sopra. Quando aveva sentito David invitarla fuori prima si era sentito stringere lo stomaco dalla gelosia all'idea che lei sarebbe uscita con lui prima che Scott avesse la possibilità di chiederglielo.

“Tu... vuoi portarmi a cena?” chiese Lauren scandendo le parole, in tono sorpreso.

“Sì, mi piacerebbe. E magari anche a vedere un film dopo. Ma se c'è qualcos'altro che ti piacerebbe fare andrà bene, era soltanto un'idea.”

Per la prima volta Lauren vide Scott senza quel velo da macho-Don-Giovanni che era solito avere, era nervoso quanto lo era lei, di sicuro; lui lo nascondeva meglio, ma lo poteva vedere chiaramente sulla sua faccia e nel modo in cui la stava guardando, come se si stesse preparando ad essere rifiutato.

“Uhm... cena, e forse un film... suona bene.” rispose Lauren mentre iniziava a sorridere.

“Quindi è un appuntamento allora?” chiese Scott sorridendo.

“Immagino di sì.” rispose Lauren sorridendo ampiamente, incapace di mantenere un'espressione seria. Guardò le sue scarpe e si coprì un po' con i capelli, cercando di togliersi quel sorrisino ebete dal viso. Era eccitata e nervosa allo stesso tempo, non riusciva ancora a superare il fatto che fossero lei e Scott. Quando l'aveva incontrato la prima volta non le era piaciuto poi così tanto, ed erano così differenti l'uno dall'altra. Ora, cinque anni dopo, stavano programmando un appuntamento: stava per uscire a cena con Scott Patterson.

Primi appuntamenti

VENERDI' – 4 DEL POMERIGGIO – STUDIOS WB

“Questo è quello che io chiamo essere preparati.” scherzò Lauren.

“Lo so.” rispose Alexis guardando l'ambulanza parcheggiata poco lontano dal set.

“Io non lo farei mai.”

“Non è stato così male.” disse Matt Czuchry arrivando dietro Lauren ed Alexis. Era nuovo sul set, ma sembrava essersi ambientato bene con tutti, specialmente con Alexis e Jared, con cui doveva girare più spesso e probabilmente perché avevano la stessa età.

“Sì, per te magari.” replicò Alexis.

“Però le imbragature sotto questi vestiti sono così scomode.” disse Matt muovendosi scomodamente nel suo smoking.

“Già, neanche sotto questo vestito sono il massimo.”

“Adesso sono ancora più felice di non doverlo fare.” disse Lauren compiaciuta guardando i due ragazzi che cercavano disperatamente di trovare un modo per far stare i loro vestiti più comodamente.

“Ehi, ragazzi.” salutò Scott raggiungendoli.

“Ehi.”

“Ciao.” lo salutò Lauren sorridendogli.

“Ehi.” le rispose guardandola negli occhi.

“Com'è andato il salto?” domandò poi ad Alexis in modo da non attirare troppo attenzione su lui e Lauren.

“Un po' spaventoso.”

“Beh, almeno se fosse successo qualcosa avresti avuto un soccorso immediato.” rispose Scott scherzando sull'ambulanza che era ancora lì pronta.

“Ehi, Lauren, posso parlarti un sec...” cercò di domandarle qualche secondo dopo, ma venne interrotto.

“Scott, guardaroba!” urlarono.

“Immagino che sia un segnale per dirmi che devo andare. Ti dirò più tardi.” disse guardando Lauren.

“Ciao.” salutarono tutti insieme e poi Alexis e Matt si rimisero a parlare tra di loro.

Lauren si prese un caffè e camminò fino alla roulotte: aveva un'ora e mezza prima dell'ultima scena da girare, e si trattava solo di una scena al telefono quindi non avrebbe dovuto metterci molto.

Lauren passò circa 20 minuti leggendo tranquillamente il suo copione quando qualcuno bussò alla porta, seguito da un: “Signora, Graham?”

“Um, sono qui.” disse ad alta voce mentre si alzava per aprire la porta.

“E' la signora Graham?” domandò l'uomo delle consegne.

“Sì, sono io.” rispose Lauren con aria confusa.

“Potrebbe firmare qui?” le chiese mentre le porgeva un grande mazzo di tulipani bianchi.

“Uhm, sì, due secondi.” un sorriso sorpreso si dipinse sul viso di Lauren mentre prendeva i tulipani, li portava dentro e li appoggiava delicatamente sul tavolino fissandoli. Prese una penna e delle banconote dalla borsa e tornò fuori dalla roulotte. “Ecco qua.” disse all'uomo delle consegne sorridendogli, firmando e lasciandogli una grossa mancia.

“Grazie, signora Graham.” rispose il ragazzo con un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro prima che se ne andasse e che Lauren potesse tornare dentro. Una volta lì, girò e rigirò i fiori in cerca di un biglietto; lo trovò in una busta con delle stelle e lo tirò fuori, sorridendo da sola e lo lesse: 'Adesso non potrai più dire che non ti ho corteggiata almeno un po'! Ti passo a prendere alle 8? Scott'

Tre minuti dopo, Lauren camminava verso lo stage dove avrebbe girato l'ultima scena, quando si fermò alla roulotte di Scott. Sapeva che non era lì perché stava ancora girando la scena del golf e quindi gli lasciò un biglietto sotto la porta: 'Bella mossa. Ci vediamo alle otto.'

7.50 – CASA NUOVA DI LAUREN

Lauren stava correndo da una parte all'altra nel tentativo di essere pronta per l'appuntamento: indossava un abito nero casual che le arrivava poco sotto il ginocchio, con il fondo leggermente piumato e una profonda scollatura che aveva esaminato per circa mezz'ora prima di decidere che l'avrebbe indossata.

Si sentì bussare alla porta esattamente alle otto, il campanello non era ancora stato installato. Mentre andava ad aprire, il suo stomaco era pieno di farfalle: non sapeva ancora cosa aspettarsi da quell'appuntamento. Questa storia di uscire con una co-star era del tutto nuova per lei.

“Ciao ciao.” disse Scott quando Lauren aprì la porta.

“Ciao.” rispose Lauren aprendo di più in modo da farlo entrare.

“Sei... wow, fantastica.” affermò Scott mentre entrava e la osservava dall'alto in basso e lei gli sorrideva timidamente.

“Um, grazie. Anche tu stai bene.” rispose Lauren onestamente ammirandolo tutto in nero, con il colletto della camicia slacciato; elegante, il nero gli donava decisamente. “Lasciami solo prendere la borsa e poi credo che possiamo andare al, sai, al nostro appuntamento. Ma magari questo lo sapevi già.” disse Lauren ridendosela nervosamente mentre cercava la borsa e il cardigan.

“Hai dei bellissimi mattoni su questo muro.” affermò Scott ad alta voce quando lei si era allontanata, nel tentativo di cacciar via l'imbarazzo.

“Sì, mi piacciono, mi piace che sia vecchia quella parete, sai? Le dà carattere, qualcosa del genere.” disse tornando di là mentre il suo cane l'aveva seguita e aveva iniziato a saltare addosso a Scott.

“Giù bella, whoa, giù! No, non lì! Giù!” Scott supplicò il cane mentre gli saltava addosso... proprio nella parte, diciamo, più intima di lui.

“Hanna!” urlò quando vide il grande pastore tedesco saltare addosso a Scott. Il cane, quando sentì la sua voce, smise subito di saltare e la raggiunse. “Brava, ragazza.” le disse Lauren accarezzandole dolcemente il muso. “Ci vediamo dopo, piccola.” aggiunse uscendo dall'appartamento con Scott.

“Um, bel cane. Che grande.”

“Sì, è abbastanza grande, ma è fantastica: obbediente e, sai, sempre riconoscente per qualsiasi cosa io faccia. Di sicuro il miglior animale che io abbia mai avuto.” rispose mentre si dirigevano verso l'auto di Scott. “Oh, grazie.” aggiunse Lauren sorpresa dal fatto che Scott le aveva aperto la porta per farla sedere. “Allora dove mi porti?” chiese mentre partivano.

“Ho prenotato per le 8 e mezza da Bastide.”

“Oh mio Dio! Sei serio?!” chiese Lauren in modo eccitato e con tono di voce più alto.

“Sì. Ti va bene?” le domandò Scott con espressione seria, anche se sapeva che l'avrebbe apprezzato perché aveva sentito lei e Melissa parlare dello chef di quel ristorante più di una volta, entrambe dicevano che non sarebbero mai riuscite ad avere una prenotazione in quel posto.

“Non ci sono mai stata, ma è tipo impossibile riuscire ad avere una prenotazione lì! Ma hanno uno dei migliori chef, Ludovic Lefebre... wow, è tantissimo che volevo andarci. Come sei riuscito a prenotare?” sorrise felice.

“Ho i miei agganci.” le rispose Scott voltandosi a guardarla e sorridendole.

“Mel sarà gelosissima.” disse Lauren voltandosi verso il finestrino, ancora sorridendo.

FUORI DAL RISTORANTE – MELROSE

“Buona sera, signori. Avete la prenotazione?”

“Sì, a nome Patterson.”

“8 e 30, Patterson. Certo, venite da questa parte, prego.” li scortò l'uomo verso il loro tavolo.

“Wow, Scott, tutto questo è fantastico.” esordì Lauren quando l'uomo se ne andò ed entrambi si sedevano al tavolo proprio vicino alla finestra. L'atmosfera nel ristorante era intima e l'ambiente luminoso; l'esterno era altrettanto bello, con un giardino recintato dove si trovavano ancora degli ulivi decennali che formavano la copertura per le cene all'aperto. Lauren non riusciva a crederci che Scott avesse prenotato proprio lì, era molto più di ciò che si aspettava.

45 MINUTI PIU' TARDI

Entrambi stavano mangiando silenziosamente da qualche minuto quando Scott domandò: “Quindi... tutto questo... è strano per te?”

“L'appuntamento?”

“Sì.”

“E' strano. Voglio dire, è uno strano piacevole, capisci? Anche se ero abbastanza nervosa perché... beh, io e te... ad un appuntamento, dopo cinque anni. Strano, capisci?”.

“Dici proprio tanto spesso 'strano'.” replicò Scott ripensando all'intervista di Lauren all'Ellen Show.

“Lo so. Dio, non avevo neanche intenzione di parlarne. E' così stra... bizzarro.” Lauren rise mentre prendeva un altro boccone.

Scott non rispose e, dopo circa un minuto, Lauren aggiunse: “Oh, non ti ho nemmeno ringraziato per i fiori. Um, quindi, grazie. Sono così belli, mi sono piaciuti davvero tanto. Li ho già messi in un vaso a casa.”

“Mi fa piacere che ti siano piaciuti. Volevo solo 'provarci un po'' prima che uscissimo.” disse Scott ridendo, citando di nuovo la frase che Lauren aveva detto all'Ellen Show quando aveva scherzato su di lui e la loro storia on-screen.

“Uhu-uh. Quindi l'hai proprio guardato l'Ellen, eh?” chiese Lauren mentre giocherellava con il cibo tramite la forchetta. Doveva trovare qualcosa da fare quando era in imbarazzo.

“Io? Nah. Non l'ho mai visto, non so neanche chi sia Ellen.” rispose Scott sorridendole.

“Aha-ah.” gli rispose Lauren con tono ironico sorridendo e abbassando lo sguardo.

MEZZORA DOPO

“La cena è stata fantastica, Scott, grazie davvero.” gli disse Lauren in un tono genuinamente grato, mentre, fuori dal ristorante, aspettavano che riportassero loro la macchina.

“E' stato un piacere, davvero.” le rispose Scott sorridendole.
Lauren ricambiò il sorriso, ma era ancora nervosa e timida, seppur meno di prima. Le era piaciuto stare in sua compagnia più di quanto avesse creduto.

“Grazie.” disse Scott al ragazzo che aveva riportato l'auto, mentre lui e Lauren risalivano.

'Okay, Scott è decisamente diverso da come avevo immaginato.' pensò Lauren mentre guardava fuori dal finestrino e intrecciava un ciuffo di capelli sulle sue dita.

CINEMA

“Non sapevo che film avresti voluto vedere quindi ho prenotato i biglietti per tre film diversi.” esordì Scott.

“Hai davvero ordinato i biglietti di tre film diversi?” rispose Lauren ridendosela.

“Beh, non ero sicuro. Magari volevi vedere una commedia, e io ti portavo a vedere un drama che non ti sarebbe piaciuto, quindi ho scelto tre generi diversi.” le disse con tono serio prima di sorridere; poi prese il portafoglio dalla tasca interna della giacca e tirò fuori i biglietti.

“Non ci credo che ti stai prendendo dei dolci. Siamo appena stati a cena.” disse Lauren a Scott mentre questi prendeva un sacchetto di M&M's.

“Lo so, ma devo avere qualcosa da sgranocchiare quando guardo un film. A volte non li magio nemmeno, ma devo averli lì nel caso.”
“Okay, questo è bizzarro.” Lauren rise pensando che non aveva mai conosciuto questo lato di Scott.

“Tutti abbiamo le nostre manie, vogliamo parlare di alcune delle tue?” le rispose Scott prendendola in giro.

“Stavo scherzando. In realtà lo trovo abbastanza carino.”

“Davvero?” domandò Scott guardandola negli occhi e alzando un sopracciglio, accennando un sorriso.

“Dai, vai a pagare e basta.” replicò Lauren alzando gli occhi al cielo. Si sentiva strana: erano ad un appuntamento, eppure sembrava che l'avessero fatto da sempre, e si stava anche divertendo molto.

“Ehi, sono io o siamo vestiti troppo eleganti per questo?” chiese Scott poco dopo guardandosi in giro e notando che tutti erano in jeans e maglietta.

“Non sei solo tu. Andiamo prima che la gente inizi a pensare che ci siamo persi.” gli rispose Lauren osservando com'era vestita.

“Da questa parte.” indicò Scott con la mano verso sinistra. Una volta arrivati alla porta, egli la aprì e fece passare Lauren appoggiandole la mano sulla schiena. L'addetto del cinema strappò i loro biglietti e mostrò loro i posti; per fortuna era già buio e andavano già in onda i trailer quando andarono a sedersi, così nessuno poteva prestar loro troppa attenzione. I loro posti erano piuttosto in fondo, ma lo schermo si vedeva chiaramente senza dover allungare il collo come sarebbe accaduto nei posti più avanti.

MEZZORA DOPO

“Ne vuoi un po'?” le sussurrò Scott all'orecchio durante il film; avere la sua bocca così vicina al suo collo le provocò non pochi piacevoli brividi.

“Um, okay, grazie.” rispose Lauren tirando fuori un po' di M&M's dal pacchetto di Scott.

“Sono qui se ne vuoi ancora.” disse Scott appoggiando il sacchetto tra di loro.

Entrambi guardarono per un po' il film sgranocchiando, anche se in realtà nessuno dei due stava prestando molta attenzione a quello che accadeva sullo schermo: continuavano a guardarsi l'un l'altra come avrebbero fatto dei ragazzini al primo appuntamento, e poi si rigiravano in fretta quando l'altro si voltava e si accorgeva dello sguardo.

Ad un certo punto, Lauren e Scott cercarono di prendere gli M&M's nello stesso momento e le loro mani si urtarono.

“Scusa.” sussurrarono Lauren e Scott all'unisono.

“Tieni.” le disse mentre faceva scivolare un po' di noccioline nella sua mano.

Lei lo ringraziò e riprese a guardare il film. Era confusa, e non riusciva a capire perché era ancora così nervosa, persino il solito sorrisetto alla Scott le faceva venire le farfalle nello stomaco ora, e quel piccolo gesto di Scott quando, per scortarla dentro, le aveva appoggiato una mano sulla schiena, le aveva addirittura fatto sussultare lo stomaco.

Poco dopo, quando i dolci erano ormai finiti, Scott fu distratto dal continuo giocherellare delle mani di Lauren, così che si decise a fare l'uomo e a fare la prima mossa: quella che cercava di fare da tutta la sera. Alzò il braccio e lo fece scivolare lentamente sulle sue spalle, mentre la guardava con la coda dell'occhio aspettando una sua reazione per capire se ciò le andava bene.

'Oh, Dio. Okay, Lauren, calmati, non devi muoverti o potrebbe spostare il braccio. Aspetta, sei sicura di volerlo? Oh, Dio. Sì, mi sa che lo vuoi proprio. Okay, sei nei guai.' pensò Lauren tra sé e sé mentre un sacco di altri pensieri simili scorrazzavano nella sua testa. Non poté reprimere il piccolo sorriso che le si dipinse sul viso, così abbassò la testa e sorrise più ampiamente mentre giocherellava ancora con le mani e aspettava che Scott la stringesse di più.

Scott notò il sorriso con la coda dell'occhio e spostò il braccio in modo che lei potesse appoggiarsi leggermente alla sua spalla.

Nessuno dei due si mosse per parecchio, per paura di perdere quella sensazione che sapevano di star condividendo.

Scott era stato a parecchi appuntamenti, ma, finora, quello era stato uno dei migliori; Lauren, dal canto suo, lo faceva proprio sentire un teenager di nuovo, al punto di farlo diventare nervoso. 'Io non divento nervoso con le donne. Sono uscito con le donne tutta la vita e le uniche volte in cui mi hanno reso nervoso è stato quando hanno iniziato a parlare di impegnarsi. Cosa cavolo c'è che non va in me?' pensò Scott mentre osservava Lauren che guardava il film.

Lauren riusciva a percepire che lui la stava fissando, ma non si girò per guardarlo. Tutto quello che stava succedendo era troppo nuovo per lei, anche se era stato bello finora. Sentì il pollice di Scott che le stava accarezzando delicatamente la spalla, anche se non capiva se lo stava facendo subconsciamente o di proposito; ma, comunque fosse, decise di avvicinarsi di più a lui, appoggiando il viso completamente alla sua spalla.
Scott rispose stringendola ancora di più a sé e appoggiando il mento al suo capo.

Poco dopo il film finì e i titoli di coda iniziarono a scorrere sul grande schermo.

“E' stato bello.” esordì Scott quando le luci iniziarono ad accendersi e tutti iniziavano ad alzarsi per uscire.

“Sì, lo è stato.” gli rispose Lauren mentre nessuno dei due si spostava dalla loro posizione.

“Quindi... dovremmo andare.” disse Scott mentre toglieva il braccio da Lauren e si metteva la giacca.
Camminarono così verso la macchina, entrambi cercando di analizzare la situazione.

“Lauren Graham!!” qualcuno urlò correndo verso di loro e iniziando ad abbracciarla.

“Ciao.” rispose Lauren sorpresa e ridendo mentre accarezzava la schiena della ragazza nell'abbraccio.

“Oh. Mio. Dio!! Scott Patterson?!” urlò l'altra ragazza saltellando e abbracciando anche lui.

“Ehi.” sorrise Scott mentre tirava uno sguardo complice a Lauren, che ricambiò il sorriso.

“Siamo le più grandi fan del vostro show, lo amiamo! Mio Dio, non posso credere che abbiamo veramente incontrato Lauren e Scott!”
“Siamo grati che lo show vi piaccia così tanto, davvero.”

“Sì, grazie. Significa molto per noi, non avete idea.” aggiunse Lauren sorridendo alle ragazze.

“Possiamo avere i vostri autografi?” chiesero le ragazze tirando fuori dalla borsa una penna e dei fazzoletti.

“Certo. Come vi chiamate?” chiese Scott mentre iniziava a scrivere su uno dei fazzoletti.

“Suz.”

“E io sono Meddy.”

“Ecco qua, Suz.” disse Lauren porgendo alla ragazza il fazzoletto su cui aveva scritto un piccolo messaggio e che aveva ovviamente firmato.

“Grazie davvero.”

“Grazie grazie! Voi due siete i migliori!” urlarono Suz e Maddy e Scott e Lauren risero.

“Nessun problema.”

“Ciao, ragazze!” salutò Lauren mentre lei e Scott si dirigevano all'auto poco lontana.

“Non riuscirò mai ad abituarmi a tutto questo.” esordì Scott mentre entravano in macchina.

“Lo so, neanch'io, è strano. Ma è più strano quando una donna di trent'anni arriva, ti prende e ti inizia ad abbracciare, sai?”

“Io ho ricevuto una proposta di matrimonio da una ragazzina norvegese di 13 anni, cosa può esserci di più strano di questo?”

“Mmm, hai ragione.” rispose Lauren ridendo. “Pearl Jam? Non sapevo fossi un loro fan.” chiese Lauren notando un loro CD appoggiato al cruscotto.

“Oh, sì, sono fantastici. Alcune delle parole sono... boh, wow. Avrei voluto ascoltarli da prima, ma li ho scoperti solo qualche anno fa.”

“Come si chiama questa?” chiese Lauren veramente interessata, anche se non li aveva mai ascoltati prima: aveva pensato che, nonostante questo, avrebbe potuto fingere di saperne qualcosa per fare conversazione.

“Even Flow. E' fantastica, ha uno dei rift più semplici eppure più belli di sempre. Presumibilmente è stata scritta pensando alle difficoltà di una persona senza casa, non conoscerla è davvero un peccato.”

“Wow, non sapevo che fossi così appassionato dei Pearl Jam.” Lauren rise mentre Scott la guardava sorridendo.

“Beh, ci sono tante cose che non sai di me, sono un uomo appassionato, Lauren.” le rispose Scott flirtando un po'.

“Non avevo dubbi su questo.” disse Lauren guardandolo e sorridendo per un po' prima di voltarsi di nuovo verso la finestra.
“Posso farti una domanda?” chiese Lauren dopo un po' che ascoltavano in silenzio i Pearl Jam.

“L'hai appena fatta. Ma te ne concedo un'altra.”

“Oh, grazie tante.” rispose Lauren alzando gli occhi al cielo. “Come mai non scrivi più musica?”

“Non me lo chiederesti se l'avessi sentita, mi chiederesti piuttosto perché non ho smesso prima.”

“Bella risposta. Però ti ho sentito cantare.”

“Quando?”

“Una volta mentre ti stavi allenando ti ho sentito. Um, anche se credo che fossero i Backstreet Boys.” scherzò Lauren.

“No, non ero io.” rispose Scott scuotendo la testa.

“Sì, sto scherzando, non ricordo chi fosse, ma ti ho sentito cantare. Non eri così male.” disse Lauren seriamente, ridendo al pensiero di quando era entrata in palestra e l'aveva sentito cantare da solo, pensando di non essere sentito da nessuno... e non stava nemmeno cantando a bassa voce.

Poco dopo arrivarono davanti casa di Lauren. Scott aveva fatto di proposito una strada più lunga per prolungare un po' il loro appuntamento, anche se Lauren aveva notato palesemente la sua manovra. Non che le fosse dispiaciuto poi tanto.

Appena scesero dall'auto quel senso di agitazione tornò, la prima e l'ultima parte di un appuntamento erano quelle più difficili per Lauren ed era parecchio emozionata.

“Uhm... grazie, Scott. E' stata veramente... una bella serata.” disse Lauren voltandosi a guardarlo quando arrivarono alla porta, portandosi i capelli all'indietro timidamente e sorridendogli.

“Già, è stato divertente.” rispose Scott avvicinandosi di più a Lauren così che tra loro lo spazio era rimasto veramente pochissimo.

“Quindi immagino che ci vediamo domani.” disse Lauren non sapendo cos'altro dire. Voleva baciarlo, sapeva di volerlo, ma era timida quando si trattava di baci al primo appuntamento, e lui non era un ragazzo qualsiasi con cui era uscita, si trattava di Scott.

“Sì, immagino di sì.” rispose Scott facendo un passo indietro e non sapendo bene come interpretare i suoi segnali: non sapeva se per lei si trattasse di amicizia o di qualcosa di più, ma sentiva un po' di riluttanza in lei.

“Buonanotte.” disse Lauren cercando di nascondere la delusione nel vederlo allontanarsi ancora da lei.

“Buonanotte.” rispose Scott voltandosi. “Lauren?” si voltò chiamandola subito dopo essersi girato.

“Sì?” rispose velocemente rialzando il viso dalla porta che stava aprendo.

“Credi che potremmo riprovarci qualche volta?” le domandò sapendo che se non l'avesse fatto ora si sarebbe preso a calci tutto il tempo mentre tornava a casa, e non è che avesse possibilità come quella molto spesso.

“Um, sì... mi piacerebbe.” rispose Lauren sorridendogli mentre Scott si avvicinava di nuovo a lei così tanto che i loro corpi si toccavano quasi.

“Anche a me.” disse mentre allungava la mano per prendere quella di Lauren e intrecciava le sue dita alle quelle della donna.

Lei guardò le loro mani sorridendo prima di alzare lo sguardo e sorridere timidamente a lui che la stava fissando con un piccolo sorriso compiaciuto sul viso.

“Buonanotte, Lauren.” disse Scott mentre si chinava lentamente verso di lei.

Entrambi avevano ancora gli occhi aperti guardandosi profondamente l'un l'altra, entrambi pensando a cosa stessero facendo; ma entrambi continuavano ad avvicinarsi e avvicinarsi.

Lauren chiuse gli occhi un secondo prima che Scott premesse le labbra sulle sue: era successo altre volte sul set tra loro, ma questo... con Scott, proprio ora... 'Wow' pensò. Lui, con la mano libera, le accarezzava il collo e l'avvicinava sempre di più e rendeva il bacio sempre più profondo mentre lei gli stringeva la vita con il braccio. Le loro lingue si intrecciarono e si massaggiarono a vicenda, mentre lui le stringeva sempre più forte la mano e lei lo stringeva sempre di più a sé. Quel bacio così passionale durò ancora qualche secondo, prima che Lauren lo baciasse più dolcemente e si tirasse indietro con un sorriso.

“Buonanotte, Scott.” sussurrò mentre strinse per l'ultima volta la mano di lui tra le sue e lo baciò di nuovo dolcemente sulle labbra.
Egli fece scivolare piano la sua mano sulla schiena di Lauren e strinse forte la sua mano prima di ritirarla, si voltò e camminò verso la macchina.

Lauren rimase per un po' lì all'entrata con un ampio sorriso sul viso prima di entrare in casa.

Entrambi pensarono che non vedevano l'ora che tutto accadesse ancora.