Dark Vampire

di _Colours_ of the _Music_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Dei ragazzi come tanti... ***
Capitolo 2: *** Cap 1 - L'arrivo all'Alpine ***
Capitolo 3: *** Cap 2 - Un aiuto in matematica ***
Capitolo 4: *** Cap 3 - Arriva il fatidico giorno ***
Capitolo 5: *** Cap 4 - Una scoperta sconcertante: Hayden è un vampiro?? ***
Capitolo 6: *** Cap 5 - Ora di scuse ***
Capitolo 7: *** Cosa fare..? ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 - Una cena in compagnia ***
Capitolo 9: *** 8. Vampira o non vampira?? Questo è il dilemma! ***
Capitolo 10: *** Cosa mi succede?! ***
Capitolo 11: *** Ricordi che affiorano nella mente ***
Capitolo 12: *** La foto perduta ***
Capitolo 13: *** La vera verità (?) ***
Capitolo 14: *** Mondo Umano o Mondo Vampiro? - Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo - Dei ragazzi come tanti... ***


Ero sulla soglia della porta di casa mia. Aspettando il momento giusto. O forse, aspettando la giusta dose di coraggio per staccarmi dallo stipite di quella porta alla quale sembravo incollata.
-Allora, ti vuoi sbrigare??- era la voce di Yumi, la mia amica.
-S-Sì! Arrivo!- coraggio. Dovevo soltanto contare fino a tre… Uno… Due… Tre! E forza, staccatiiiiiiiiiii!
-Uff… Tu e la tua timidezza! Ci farete arrivare tardi! Andiamo!
Mi presento. Mi chiamo Ami e abito in Giappone. Più precisamente a Sapporo, Hokkaido. Non sono nata lì, ma mi ero trasferita dall’America. E quella è la mia amica Yumi, che abita a Sapporo da circa un anno. Prima abitava a Tokyo. Avevamo entrambe quattordici anni, e io mi stavo preparando psicologicamente ad affrontare il giorno più duro della mia vita: il mio primo giorno di scuola all’Alpine Junior High, l’istituto dell’Hokkaido. C’era soltanto un piccolo problema… E cioè che io sono timidissima e se devo affrontare situazioni come questa comincio ad agitarmi e non riesco più a muovermi o a pensare lucidamente. Fortunatamente, o quasi, Yumi era lì e cercava di convincermi in tutti i modi. Ma non sapevo se quella sarebbe stata esattamente una splendida giornata…
Hayden
Delle urla. Ecco da cosa fui svegliato.
-Uff… Fratellino, ma devi proprio urlare così..?
Il ragazzo dai capelli grigi vicino al mio letto sbuffò e si portò le mani ai fianchi.
-Fratellone, siamo in ritardo!!!
Guardai l’orologio. Erano le sette e quarantacinque e tra un quarto d’ora saremmo dovuti essere a scuola. Alzai le spalle.
-Embé? Tu ti preoccupi troppo! E lasciami dormire in pace…
Mi misi la coperta girandomi verso il muro. Lui sospirò. Calò il silenzio…
E, con mooolta cautela, mi prese per il colletto e mi trascinò a prepararmi. Io, troppo assonnato e rimbambito per controbattere, mi sono lasciato trascinare, anche se per poco mio fratello non mi faceva sbattere la testa contro lo stipite della porta.
Noi? Chi siamo? Beh, i nostri nomi sono Hayden, che sono io, e Shawn. (Modestamente, il mio sì che è un gran nome!)

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Capitolo 2
*** Cap 1 - L'arrivo all'Alpine ***


Alla fine, Yumi riuscì a staccarmi dalla porta e mi trascinò a scuola. Ad Hokkaido c’era praticamente sempre la neve. Quindi, fui costretta a essere trascinata su di essa per tutto il tragitto. I tacchetti delle mie scarpe lasciavano la scia sul terreno liscio. Mi piaceva osservarla e muovere i piedi e le gambe affinché creassero delle scie sempre diverse!
C’era solo un problemino: la neve mi entrava dentro le scarpe e si scioglieva, penetrando attraverso il tessuto dei calzini. E non sopportavo quando succedeva, dato che mi congelavo i piedi.
Purtroppo, Yumi aveva cominciato a trascinarmi, e ora nessuno poteva più fermarla…
Feci per aprire le labbra, ma alla fine decisi di non dire nulla e continuare a farmi trascinare.
Alla fine della mia sofferenza, arrivammo all’Alpine Junior High.
-Ehm… Yumi, non credo proprio di essere pronta…
-Invece tu sei pronta! Fidati! Devi solo trovare il coraggio di entrare in quella scuola, aprire la porta della classe e far vedere a tutti di che pasta sei fatta!- sfoggiò uno dei suoi sorrisi a trentadue denti e mi trascinò dentro la scuola. C’era un piacevole tepore là dentro.
-Vediamo…- Yumi mi lasciò e si diresse verso la bacheca appesa all’ingresso.
-Mh? Cosa vuoi vedere, scusa?
-In che sezione sei finita! Mmh…
Io sospirai e mi guardai intorno, mentre lei cercava disperatamente il mio nome sulla lista.
-Y-Yumi, non devi cercare con tanta foga, fa’ pure con calma!
-Non se ne parla, Ami! Troverò la tua sezione, a costo della vitaaaa!
Mi spuntò la gocciolina dietro la testa.
-N-Non la fare così tragica ^^”…
All’improvviso, vidi un ragazzo entrare nella scuola. Più precisamente, i ragazzi erano due, e uno veniva trascinato dal primo.
-Ho come un déjà-vu…- dissi io, ironica, guardando Yumi, che distolse lo sguardo, guardò i due e rise.
-Io non lo trovo così divertente…- feci io.
-Io sì, invece!- riprese lei, una volta finito di ridere.
Io sospirai e guardai i due ragazzi. Uno aveva i capelli grigi, ed era quello che trascinava un ragazzo dai capelli aranciati. Erano uguali. Erano gemelli. Ne ero sicura. Non poteva che essere così.
Mi avvicinai, divertita dallo spettacolo del ragazzo trascinato che si dimenava.
-Ehi, ragazzi! Io mi chiamo Ami, piacere di conoscervi!
In quel momento, il grigio lasciò l’altro e mi porse la mano.
-Piacere! Io sono Shawn! Non ti ho mai vista qui!
-Infatti sono nuova! Mi sono da poco trasferita dall’America!
Gli presi la mano.
L’altro ragazzo giaceva a terra, sdraiato, e non accennava ad un movimento, né spiccicava parola.
-Credi sia… morto?- chiesi io.
-Ma nooooooo! Sta solo dormendo, secondo me. Odia svegliarsi presto per venire a scuola- disse ridendo Shawn.
Io risi. Wow, erano divertenti!
Shawn si accucciò e punzecchiò l’altro.
-Hayden… Dai, svegliati… Siamo a scuola…
Lui si girò su un fianco.
-Mmh… E lasciamo dormire…
Shawn sbuffò e gli sussurrò all’orecchio:
-A pranzo ci sono le frittelle…
Tutt’ad un tratto, il ragazzo aprì gli occhi e si alzò di scatto.
-Dove sono? Dove sono??
Io e il ragazzo dai capelli grigi ridemmo a questa sua domanda.
A quel punto, le risate scossero Yumi, che si voltò e si avvicinò.
-Ami, vedo che hai fatto amicizia con Shawn e Hayden!
-Mh? Li conosci?
-Certamente! Sono i due fratelli gemelli dell’Alpine. Sono famosi qui!
-Si?!
-Giuro! Sono dei portenti a calcio!
-Giocate a calcio?- chiesi, rivolgendomi ai due.
Loro si limitarono ad annuire e a sorridere.
Avevo cambiato idea: mi sarebbe piaciuto stare all’Alpine Junior High…

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Capitolo 3
*** Cap 2 - Un aiuto in matematica ***


Shawn e Hayden mi sembravano veramente simpatici. Erano anche molto carini.
Ma non potei dire o pensare altro, che la campanella suonò.
-Bene, andiamo in classe!- questa era Yumi, che mi afferrò il braccio.
-Hai trovato la mia classe??
-Sì! Sei nella mia stessa sezione!
-Davvero? Ne sono felice…
Arrivammo davanti alla classe ed entrammo. Yumi si diresse verso il proprio banco, mentre io, che ero nuova e non sapevo nemmeno qual era il mio banco, dovetti aspettare sulla porta l’arrivo della professoressa. Nel frattempo, notai che Shawn e Hayden erano entrati dopo di noi e si erano seduti in prima fila.
Erano anche loro in quella classe! Fantastico!
Poco dopo, la professoressa arrivò.
-Buongiorno, ragazzi!
-Buongiorno, prof!- fu la risposta unanime della classe.
-Allora, oggi abbiamo una nuova arrivata. Si chiama Ami. Prego, vieni alla cattedra e presentati…
Io, timidissima com’ero, mi avvicinai a passi di formica alla cattedra.
Dopo due ore, arrivai. Non avevo il coraggio di guardare i miei nuovi compagni in faccia, quindi abbassai lo sguardo e mi presentai.
-S-Salve… Io mi chiamo Ami, e mi sono da poco trasferita dall’Inghilterra. Mi piacerebbe molto farmi nuovi amici qui, ad Hokkaido…
Non sapevo cos’altro dire.
-Noi siamo già tuoi amici!
Dissero in coro due voci alquanto familiari. Alzai lo sguardo e capii che a parlare erano stati Shawn e Hayden, che ora mi sorridevano.
-Mh? Oh, davvero hai già fatto conoscenza di Shawn e Hayden Frost?
Mi chiese la professoressa. Io annuì.
-Bene, quindi abbiamo già due amici! Potresti sederti dietro al banco di Shawn.
-V-Va bene…- detto questo, mi diressi al mio nuovissimo banco.
Ero arrossita di sicuro, timida com’ero!
Shawn e Hayden si girarono contemporaneamente.
-Benvenuta all’Alpine!
Io sorrisi.
-Grazie!
E cominciò la lezione. Era tutto più bello rispetto a quando ero in America. Tutto era diverso e assolutamente più divertente. Anche le lezioni spiegate dalla professoressa sembravano più interessanti. Fissavo quella lavagna sulla quale c’erano scritti gli esercizi di matematica e guardavo Shawn e Hayden. Shawn sembrava molto più bravo a scuola dell’altro, che allungava il collo per guardare l’esercizio eseguito sul quaderno del fratello.
Per poco non mi scappò da ridere. Ma mi dovetti trattenere a stento. Sembrava che Shawn si accorse dei tentativi del fratello di copiare, e allontanasse il quaderno dalla sua vista.
Decisi che forse dovevo aiutarlo. Non ero proprio un genio in matematica, ma dargli una mano non guastava a nessuno.
Finirono le lezioni, e tutti gli studenti uscirono dalla scuola. Io, Yumi, Shawn e Hayden eravamo insieme, nel cortile.
-Ehi, ragazzi! Che ne dite di venire a casa mia oggi?
Chiesi. Gli altri tre sembravano felici della proposta.
Così, li accompagnai. Una volta sotto la soglia della porta, presi le chiavi.
-Ami, i tuoi non ci sono?- mi chiese Shawn.
-No, sono a lavoro- dissi io.
Entrammo. Casa mia era piuttosto grande e spaziosa. Adatta ad ospitare dei ragazzi.
-Wow… Casa tua è stupenda…
-Grazie Hayden! Su, forza, fate come se fosse casa vostra!
Ma tutti restarono immobili.
-Mh?
-Beh, cosa possiamo fare per prima cosa?
-Ah già!- mi portai una mano dietro la testa. –Beh, potremmo fare merenda, che dite?
-Ottima idea!- esultò Yumi.
Ci precipitammo in cucina per preparare dei deliziosi panini alla nutella.
-Mmmh… Questi panini sono buonissimi!
-Ahah! Fratellone, sei il solito goloso!- rise Shawn.
Tutti ci mettemmo a ridere. Sì, quei due erano proprio simpatici.
Finimmo presto i nostri panini. Mi ricordai solo in quel momento dell’idea che avevo avuto per quanto riguardava Hayden.
-Hayden… Tu hai bisogno di qualcuno che ti aiuti in matematica..?
A quella domanda lui sobbalzò, ma rimase in silenzio, così come Yumi e Shawn, che non avevano capito dove volessi arrivare.
-Ho notato che tu copi sempre da Shawn nell’ora di matematica, e mi viene il dubbio che tu abbia bisogno di una mano…
-B-Beh… In effetti…
-Se vuoi, io sono qui e sono piuttosto brava in matematica!
-Davvero mi aiuteresti?
-Certamente! Siamo amici dopotutto, no?
-Così smetterai di copiarmi- disse Shawn, visibilmente scocciato.
-Scusa, fratellino…- si scusò lui.
-Uff… Come posso non perdonarti… E va bene, scuse accettate…
-Siiiiiii!- Hayden si fiondò su Shawn per un abbraccio, che l’altro ricambiò.
-Ma mi devi promettere che ti impegnerai, ok?
-Te lo giuro!
Mi venne da sorridere. Quei due erano mi sembravano veramente inseparabili…

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Capitolo 4
*** Cap 3 - Arriva il fatidico giorno ***


Quella sera tornai a casa. Ero stanca, ma felice. Dopotutto avevo conosciuto due ragazzi molto carini e gentili. E l’indomani avrei fatto da insegnante a Hayden.
Sbadigliai. Menomale che casa mia era vicina.
Arrivai in un batter d’occhio. Mia mamma mi chiese come avevo passato la giornata e io le avevo raccontato tutti nei minimi particolari.
-Wow! Sono felice che tu ti sia fatta dei nuovi amici!
-Già, anche io lo sono.
-Quindi suppongo che questo pomeriggio tu sia stata con loro!
-Ah già! Scusa se non ti ho avvisata. Ero a casa loro. E domani dovrò ritornarci.
-Come mai?
-Perché Hayden ha bisogno di un aiuto in matematica e io mi sono offerta di dargli una mano!
-Non avrei mai pensato che tu saresti diventata un’insegnante un giorno
Lei rise.
-Mamma! Dopotutto è solo un aiutino!
-Ma dai, stavo scherzando!
Mi sorrise.
-Spero solo di esserne all’altezza…
-Tu devi soltanto fare del tuo meglio
-Farò così! Grazie mamma!
Detto questo mi sedetti a tavola. Era quasi l’ora di cena. Infatti, dopo pochissimo tempo mia mamma posò sul tavolo il piatto fumante e io cominciai a mangiare.
Adoravo il cibo cucinato da mia mamma.
Così finii presto di mangiare e salii in camera mia, dove mi aspettava il DS con il quale avrei giocato fino all’ora in cui mia mamma e mio papà mi avrebbero costretta ad andare a letto. Sì, i miei possono essere leggermente fastidiosi.
Purtroppo quell’ora arrivava fin troppo presto, almeno secondo me.
Ma ero molto stanca e mi addormentai quasi subito.
 
Il giorno dopo fui svegliata dalla luce mattutina che filtrava dalle tende della finestra sopra al mio letto e mi misi a sedere, stiracchiandomi.
-Aaaaaah… Oggi lezione di matematica con Hayden…
Mi preparai e uscii di casa salutando i miei.
Per la strada incontrai Yumi.
-Mh? Oh, ciao Yumi!
-Ciao Ami! Allora… Oggi insegnerai matematica a Hayden! Sei pronta?
-Oh, andiamo! Non è nulla di speciale!
-Secondo me devi essere una ragazza molto responsabile per fare da insegnante!
-Secondo me basta solo sapere le cose che devi insegnare
-Anche questo è vero…
Le sorrisi e insieme ci dirigemmo in classe.
Anche quel secondo giorno a scuola fu stupendo e veloce.
E alla fine parlammo con Shawn e Hayden.
-Hayden, sei pronto?
-Certamente!
-Bene, allora possiamo anche andare!
Quindi ci incamminammo. Fortunatamente, anche la casa di Shawn e Hayden era vicina e ci arrivammo presto.
-Perfetto! Iniziamo!- dissi io tirando fuori i libri di scuola.
Shawn sorrise. Yumi disse:
-Beh, io posso anche tornare a casa! A domani!
-Ciao!- la salutammo in coro.
-Se non vi serve niente, io andrei a fare un riposino!- intervenne Shawn.
-Certo, fratellino, vai pure!
-Sì, abbiamo tutto sotto controllo!
-Ok!- disse lui sorridendo e andò al piano di sopra.
-Bene, ora siamo da soli!
-Già, soli soletti…- precisò lui, con una voce strana.
Io non ci feci molto caso e aprii il libro.
Lui appoggiò il gomito sul tavolo e la testa sul palmo della mano dicendo:
-Non so se voglio fare ancora matematica…
E chiuse il libro.
Ma cosa aveva intenzione di fare..?

Angolo dell'Autrice
Holaaaaaa *O* Spero vivamente che vi piaccia questa storia! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! Anche le critiche! Mi raccomando, recensiteeee! ^o^
Ora mi dileguo!
Bye bye!
*scompare*

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Capitolo 5
*** Cap 4 - Una scoperta sconcertante: Hayden è un vampiro?? ***


Hayden mi stava fissando con il gomito appoggiato al tavolo e la testa sul palmo della mano.
-H-Hayden, perché hai chiuso il libro..?
-Semplice… Non voglio fare matematica…
-C-Cosa?
-Hai capito bene…
Era molto strano rispetto a prima!
Si avvicinò e mi accarezzò il viso.
-Mmh… Devi essere molto più buona di quello che pensavo…
-C-C-Che..?!
-Mmmh…
Si avvicinò ancora fino a leccarmi il collo.
-Hayden! Fermati..!
-Mh… Perché dovrei..? Ormai non posso più fermarmi… Sono già a metà strada…
-C-Che intendi dire??
-Oh, lo vedrai… Tu rilassati… Il sangue è molto più gustoso se la persona dalla quale lo bevi è rilassata…
Si avvicinò ancora e cominciò a graffiarmi il collo con i denti, che non erano denti normali. Sembravano molto più lunghi e appuntiti!
Feci una smorfia.
-Mh… Farà un po’ male…
-M-Ma cosa..?
Ad un tratto, il dolore più acuto che io avessi mai provato in vita mia.
Non sentivo più niente, non riuscivo nemmeno a gridare. Sentivo che qualcosa come una zanzara gigante mi stesse risucchiando tutto il sangue.
Esperienza terribile.
Fu così per cinque secondi, poi sentii meno male, ma ero più stanca. Molto più stanca.
Posai una mano dietro di me, per appoggiarmi.
La stanchezza aumentava sempre di più.
Non riuscivo nemmeno più a stare sveglia.
Le palpebre cedevano e si chiudevano. Dovetti fare i salti mortali per tenerle aperte, ma alla fine cedetti del tutto e svenni.
 
 
Sentivo delle voci. Molto lontane. Quasi impercettibili.
Cercai di capire cosa stessero dicendo, o almeno di riuscire ad identificare le persone con quelle voci.
Poco a poco riuscii a distinguere bene quasi tutte le parole.
-Cosa diavolo è successo..??
-Niente, Ami sembra ***
-COSA?!
-E’ vero!
-***
-Ok, ok, mi sposto! ***
-Diamine… Portami ***
-Subito!
[Comparsa inaspettata dell’Autrice: scusate l’interruzione, ma, per evitare malintesi, devo intervenire xD Quegli asterischi non indicano parolacce né frasi volgari, semplicemente sono delle parole che Ami non riesce a capire distintamente. Detto questo, passo e chiudo! Scusate ancora!]
Rumori di passi.
Ancora una voce che continua a parlare.
-Accidenti… Ma come è potuto succedere..?
In quel momento riuscivo a capire bene le parole. E riconobbi anche che la voce apparteneva a… Shawn!
Aprii gli occhi.
-Mmh.. Shawn…
-Cosa?! Ami! Menomale!!! Per fortuna ti sei svegliata! Mi hai fatto prendere un colpo, lo sai?!
-S-Scusa…
In effetti, non mi ricordavo bene il motivo del mio svenimento.
-Ecco l’acqua che avevi chiesto! Mh?
Arrivò Hayden con in mano una brocca piena d’acqua.
In quel momento mi ricordai tutto.
Hayden… Hayden era un vampiro..!

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Capitolo 6
*** Cap 5 - Ora di scuse ***


Ragazzi, scusate l'immenso ritardo! Chiedo  perdono ^^" Spero che vi piacerà anche questo nuovo capitolo! Buona lettura!!!
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Non ci potevo ancora credere…
Non riuscivo a credere che Hayden fosse davvero un vampiro…
Pensavo esistessero soltanto nei film!
Anche se, a dire il vero, ero sempre rimasta affascinata da quel genere di creature.
Adoravo tutto ciò che riguardasse i vampiri!
Ma pensare che ce ne fosse uno vicino a me, in piedi accanto al letto… Mi venivano i brividi! Tra l’altro mi aveva appena morsa..!
Abbassai lo sguardo e guardai Shawn, che era visibilmente molto preoccupato.
Guardava me, seduta sul divano con la mano sulla fronte. Non riuscivo ancora a pensare lucidamente.
Infatti, non mi ricordavo nemmeno dove Hayden mi avesse morso.
Ma, essendo praticamente un’esperta in fatto di vampiri, capii che non serviva una scienza logica per afferrare che mi aveva morsa sul collo.
Misi la mano sulla pelle. Poi, un dolore lancinante.
Non riuscivo a gridare, il che mi bloccò e le lacrime mi stavano per scendere, se Shawn non fosse intervenuto.
-Ami! Ami, rispondi! Cosa sta succedendo?! Cosa ti prende?!
Mi scrollò con quanta forza aveva in corpo, e per poco non mi fece cadere dal divano.
Scrollai la testa asciugandomi le lacrime che non mi avevano, fortunatamente, rigato le guance, e dissi, scuotendo leggermente la testa:
-Va tutto b-bene… Tranquillo…
-Ma cosa ti sei fatta..? Hai due buchi sul collo…
-E-Ecco… i-io…
-E’ caduta.
Rispose freddo Hayden. Freddo come non lo era mai stato fino a quel momento.
Poi, una volta che Shawn lo ebbe guardando non senza rabbia, lui indicò il forcone vicino al caminetto. Quello per mettere dentro la legna (non mi ricordo come si chiama, chiedo perdono nuovamente ^^").
-Su quello.
-I-Il forcone..?
-Esatto.
Beh, la sua logica non faceva una piega. Dopotutto, non era molto lontano dal divano, ed era pericolosamente inclinato verso di noi. Chiunque avrebbe potuto scivolare e farsi un terribile taglio.
-Mh…
Ma Shawn non sembrava molto intenzionato a credergli.
-S-Sì, è come dice lui..!
-Ami…
Shawn si girò verso di me.
-Stavo facendo un giretto per la stanza, per “esplorarla”… Quando sono inciampata e il forcone mi ha tagliata sul collo…
-A-Ah…
Capii che Shawn era molto sensibile a quelle cose, dato che fece una smorfia.
-Hai capito ora?
A Hayden il tono freddo non era ancora andato via.
Mi chiesi se Shawn sapesse cosa lui era. Quale essere lui fosse.
Ma evidentemente non lo sapeva, dato il cambiamento di tono del neo-vampiro, e il suo tentato piano di convincere il fratello a credere alla storia del forcone.
-Bene, se le cose stanno così… vorrà dire che toglierò al più presto quel forcone…
Detto questo, Shawn si alzò e si avviò in cucina.
Hayden lo seguì con lo sguardo. Quando il grigio chiuse la porta, Hayden si mise in ginocchio vicino al divano, leccandosi i canini, che erano ancora visibili. Mi chiesi come Shawn non li avesse notati.
-Senti, mi dispiace per quanto è successo.
Cominciò.
-Non c’è bisogno che tu ti scusi…
Dissi io, con un tono che voleva nascondere la leggera punta di preoccupazione.
-Lo so che sei preoccupata, e capisco il perché… Non serve nasconderlo…
Quell’affermazione mi stupì, e abbassai lo sguardo.
Lui mi guardò, anche se il suo sguardo si posò principalmente sul sangue che mi colava sul collo.
Così, con un balzo fulmineo, mi ritrovai sotto di lui, senza neanche che me ne accorgessi, mentre lui mi lecca il collo e la spalla.
Io gemetti quando arrivò al punto del morso.
-Scusa…
Si limitò a dire lui, allontanandosi di pochi millimetri dalla mia pelle.
Sentivo che era freddo. E bianco. Come un cadavere…
-Stai bene..?
Chiesi.
Lui si stupì di questa mia domanda, si leccò i canini e le labbra e si spostò, ritornando a sedersi vicino al divano.
-Sì, perché?
-Sei freddo…
-E’ normale…
Lui non sembrò scandalizzarsi a quella domanda, come io non mi scandalizzai per la risposta ricevuta. Avrei dovuto immaginarmelo che era tutto normale.
In quel momento, dalla cucina entrò Shawn, con una bacinella piena d’acqua in mano e un fazzoletto nell’altra.
-Bagnamo quella ferita…
Disse, sempre un po’ preoccupato.
Si sedette accanto a me, mentre Hayden si spostò sul tavolino per lasciargli spazio.
Bagnò il fazzoletto immergendolo nell’acqua tiepida della bacinella e mi bagnò il collo, facendo piano.
Notai che i suoi movimenti erano leggeri e candidi. Forse lo faceva per non farmi male.
Cercai di resistere chiudendo gli occhi e stringendo i denti.
Alla fine della “tortura”, il mio collo non era più insanguinato.
E Shawn ci mise anche un cerotto sopra.
-Sta’ più attenta la prossima volta, va bene..?
Mi sorrise dolcemente.
Io, non so perché, arrossii e annuii piano, mentre Hayden faceva un verso di disappunto e contorceva il viso in una smorfia, distogliendo lo sguardo.

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Capitolo 7
*** Cosa fare..? ***


Shawn era ancora seduto accanto a me. Io ero talmente imbarazzata che non riuscivo né a muovermi, né a spiccicare parola. Fino a quando il grigio disse:
-Vado a preparare la cena… Ami, ti piacerebbe fermarti a mangiare da noi?
Io scossi la testa, riprendendomi dai miei pensieri.
-C-Certo…
Hayden fece una nuova smorfia.
-Shawn, vai a preparare e non dire niente, va’.
-Hayden, calmati! Adesso vado! Non capisco perché sei così nervoso ultimamente…
Il ragazzo si alzò e si diresse in cucina.
Hayden lo seguì con gli occhi. Quando questo scomparve dalla nostra vista, Hayden si sedette sul divano.
-Allora…- cominciai io, senza avere del tutto in mente cosa avrei dovuto dire.
-Lo so.
-Eh?
-Lo so cosa stai per dire.
-Che..?
-Sì, sono un vampiro.
Uno strano silenzio si impossessò della stanza.
Una strana forza mi impedì di parlare.
-Adesso che lo sai, ti pregherei di non dirlo a nessuno.
Annuii.
-Ti prometto che non ti succederà nulla… Ovviamente se non parlerai…
Annuii di nuovo. Adesso Hayden mi incuteva terrore. Con quello sguardo che mi congelava le vene… Ma non riuscivo a non guardarlo… C’era una strana forza dentro di me che mi impediva di scostare lo sguardo.
-Devi giurarmelo. O ti succederanno molte cose brutte.
Adesso ero terrorizzata, cominciai a tremare e i miei occhi traballavano mentre annuivo per l’ennesima volta.
-Brava…
Di nuovo silenzio.
-Non hai niente da dire? Sei troppo scossa per riprenderti dalla tua trance?
Scossi la testa senza dire niente.
Uno strano sorrisetto quasi malvagio si impossessò del volto di Hayden.
-Ti capisco sai…
Prese a passarmi la mano sul collo, dove c’erano ancora i segni del morso.
Io chiusi un occhio e strinsi i denti a quel tocco. Bruciava moltissimo.
-Mmh.. Posso dire che eri davvero gustosa…
Si leccò le labbra.
-Un sangue così dolce e appetitoso scorre dentro di te…
Non riuscivo a muovermi. Avevo paura che mi mordesse di nuovo.
Si avvicinò a me e mi passò la mano sulla guancia.
-Cosa c’è..? Non ti piace che ti accarezzi..?
Scossi la testa.
-Mmh.. Mi sembri un po’ agitata… Lascia che ti calmi…
Detto questo, mi leccò il collo.
-H-Hayden…
-Mmh.. E’ un peccato che non possa morderti di nuovo…
La sua mano scivolò sul mio collo.
-Ma vedrai… prima o poi sarai mia…
-T-Tua…
In quel momento, Shawn spuntò da dietro la porta con un grembiule.
-Hayden, vieni ad aiutarmi! Dobbiamo preparare la tavola, la cena è quasi pronta!
-Uf… Arrivo…
Hayden si alzò passando il viso vicino al mio orecchio e mi sussurrò:
-Preparati anche tu… Dopo ti farò vedere…
Dopodiché si diresse in cucina.
Cosa avrebbe voluto farmi, ancora non lo sapevo. Ma ero comunque molto preoccupata…
Volevo scomparire in quel momento, dissolvermi. Ma non potevo, e non potevo nemmeno andarmene. Ormai Shawn aveva preparato la cena… Non potevo lasciarli così…
Ma allora… cosa avrei dovuto fare..?

Angolo dell'autrice noiosa
Hola ragazzi! Allora, cosa ne pensate di questa fic? Vi piace?
A me sembra, sinceramente, veramente stupida e banale. Se non vi ispira o la pensate come me, scrivetelo in una recensione!
Io mi adeguerò ^^
Secondo me vale la pena cancellarla.
Bah, aspetto i vostri commenti!
Ah, scusate per l'enorme ritardo e per eventuali errori ortografici u.u" E anche per il capitolo corto... Va beh, ora che vi faccio tutte le scuse si fa mezzanotte u_u"
Bye bye!!!


Acchan

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 - Una cena in compagnia ***


Non avevo altra scelta, dovevo fermarmi a cenare con loro. Anche se, devo ammetterlo, Hayden e la sua presenza mi incuteva un certo terrore.
Eravamo seduti al tavolo della cucina, abbellito di pietanze dall’aspetto e dall’odore veramente squisiti.
-Sembra tutto buonissimo, fratellino!
Hayden era sovraeccitato.
Shawn sorrise alla vista di quel ragazzo che si sedeva al tavolo con gli occhi luccicanti pronto a fiondarsi sul cibo.
-Hayden, non essere scortese! Abbiamo un’ospite questa sera!
Hayden sembrò non approvare quella sua frase, poiché lo squadrò e disse, seccato:
-E per questo dobbiamo comportarci come quegli specie di pinguini vestiti in bianco e nero?
Mi scappò una risata.
-Sapete, non mi dispiacerebbe avere uno di quei “pinguini”.
Non si sa come, né il perché, ma Shawn a quelle parole si illuminò.
-Hayden, dai, accontentiamola, ti prego!!!
Sebbene Shawn fosse anche più emozionato di quanto lo fosse stato Hayden poco prima, il fratello con i capelli aranciati mise il broncio.
-Non lo farò mai!
-Uffi! Ti supplico!!!
-No, Shawn!
-Ma che cattivo sei!
-Sarò cattivo, ma non metterò mai uno di quei vestiti e non girerò mai per casa con i baffi finti e quello sguardo tagliente.
-Perché, non lo fai già?
Shawn incrociò le braccia al petto.
-Eddai, ragazzi, non serve!- mi intromisi io, cercando di mettere pace tra i due.
Shawn sospirò.
-E va bene… Scusa, fratellino.
-Bravo.
Hayden sembrava leggermente in imbarazzo, ma non fece altro che dire questa parola.
-Adesso possiamo mangiare??
Shawn scoppiò a ridere dopo la seconda frase di Hayden.
-Va bene, possiamo cominciare.
Mentre Hayden esultava e si fiondava letteralmente sul primo piatto che aveva davanti, io ridevo a crepapelle.
Poco dopo mi trovai davanti un cucchiaio.
Smisi di ridere osservando prima il braccio, poi il viso di chi me lo stava tenendo davanti. Arrossii notando che era Shawn, che mi stava sorridendo.
-Mangia qualcosa, prima che questo orso finisca tutto!
Annuii e lui mi imboccò.
Mi sentivo tanto una bambina. Una bambina che era imboccata dal fratello, o da un genitore.
Era una sensazione piacevole…
-Ti piace?
Mi chiese poi.
Io annuii di nuovo, mentre il cucchiaio mi si veniva tolto dalla bocca.
-Sei bravissimo a cucinare…
-Concordo pienamente!!!
Urlò estasiato Hayden, con la bocca piena.
Dopo una mezz’ora buona, finimmo di mangiare. Era davvero tutto buonissimo.
-Beh, io vado!
-Va bene! Ci vediamo domani!- sorrise Shawn. –Grazie per il tuo aiuto con Hayden!
-Aspetta, perché non ti fermi da noi, per stanotte..?
Chiese inaspettatamente Hayden, proprio mentre io stavo per parlare.
-Ma Hayden, non credo che i genitori di Ami acconsentiranno…
-Eddai, chiamali! Non ti costa nulla, no?
-Faccio io!
Li rassicurai io, non poco timorosa.
Così, chiamai i miei genitori. E riuscii a convincerli. Non sapevo se essere felice oppure terrorizzata.
Quella casa mi metteva i brividi.
-E così… resterai qui…
Disse Hayden.
-Sì, ma resta il problema di dove dormirà…
-Non ti preoccupare…
Continuò Hayden con tono piuttosto strano, che mi fece salire un brivido lungo tutta la schiena.
-Dormirà con me…
Detto questo, ricomparve quel suo sorrisetto malizioso. Non ci potevo credere… Avrei dormito in quella cosa… e per di più nella stanza di un vampiro assetato di sangue…

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Capitolo 9
*** 8. Vampira o non vampira?? Questo è il dilemma! ***


Io e Hayden eravamo in camera di quest’ultimo. Lui mi aveva offerto uno dei suoi pigiami, che mi andava leggermente grande.
Lui continuava a guardarmi. Non sopportavo l’idea di essere osservata.
-Stai bene..?
Gli chiesi ad un tratto. Non mi piaceva quello sguardo, era malvagio e non mi convinceva per niente.
-Oh, certo…
Non staccò di un millimetro lo sguardo da me.
-… Posso chiederti perché mi guardi?
-E se ti dicessi che non puoi?
-Uff.. Io sono pronta…
-Anche io…
Così mi misi a letto, seguita da Hayden, che avvolse entrambi sotto le coperte.
In quel momento sentii un grande calore. Dopotutto era piacevole.
-Il tuo letto è sempre così caldo..?
-Mh… Dipende…
Mi passò due dita sul braccio facendomi venire dei brividi, poi mi abbracciò da dietro.
-Dormi bene…
Mi leccò il collo e poi continuò sussurrandomi:
-Tranquilla… Non ti morderò…
-O-Ok…
-Fai sogni d’oro…
All’improvviso le palpebre mi si fecero pesanti e non potei fare a meno di chiuderle. Mi addormentai in un batter d’occhio.
Non potevo sapere che, poco tempo dopo, una fitta nebbia nera ci avrebbe avvolti, e che Hayden avrebbe dovuto affrontare un avversario molto più grande di lui.
 
H: mh…
???: vedo che hai già preparato una bella preda…
H: sai che si saluta prima di iniziare un discorso… Victor…
V: accidenti, lo so, ma perché diamine devi smorzare sempre la tensione che creo?? Comunque sono qui per una missione affidatemi.
H: cosa vuoi?
V: sono venuto a vedere da vicino la prima preda ufficiale che hai catturato…
H: non è una preda…
V: intanto l’hai morsa, e questo la fa diventare una preda! E adesso… grazie a te… diventerà una di noi…
H: … Proprio di questo volevo parlarti.
V: mh..? Cosa vuoi sapere..?
H: è necessario che lei diventi una vampira a tutti gli effetti..?
V: ma che domanda è? Certo!!! Non ti sei dimenticato di quello che vuole fare il nostro Capo, vero??
H: *sospira* No… Vuole radunare più vampiri possibili per il Grande Scontro, lo so…
V: e allora cosa c’è di così difficile per te da capire??
H: ma il mio è stato… è stato soltanto un incidente, non volevo morderla davvero…
V: tsk… Non sei il primo che inventa questa scusa!
H: non è una scusa, è la verità!
V: piantala con questa scenata, Hayden! Che tu lo voglia oppure no, lei diventerà una vampira.
H: non lo permetterò…
V: cosa? Ho sentito bene?? TU vuoi intrometterti?! Proprio TU credi di riuscire a permettere che non accada una cosa del genere?! Ahahahahah, ma non farmi ridere!!! Tu non sei in grado di fermare la trasformazione di un umano in un vampiro! E vorresti aiutare questa ragazza?!
H: hai capito bene.
V: tsk… Hayden, questa volta mi hai deluso. Non ti credevo così… così debole.
H: grr…
V: sì sì, ringhia quanto ti pare, ma can che abbaia non morde. Ricordatelo.
H: l’ho detto e lo farò! Ami non diventerà una vampira, non la consegnerò mai al Diavolo!
V: basta, non voglio sentire altre sciocchezze! Sarai punito per questo, piccolo vampiretto da quattro soldi.
H: per quanto dura possa essere la mia punizione, non permetterò che accada niente ad Ami!
V: tsk… Illuso! Ti accorgerai presto di non potere fare niente e anche di meno contro la grande potenza del Capo! Ricordati che nessuno resta essere umano dopo un morso di un vampiro come te… *Scompare in una nuvola di vapore insieme alla nebbia createsi nella stanza.
H: tsk… Ho detto che fermerò la trasformazione e così sarà, Victor… Ami non diventerà una di noi, qualunque cosa tu farai o dirai…

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Capitolo 10
*** Cosa mi succede?! ***


Il giorno seguente, quando mi svegliai, vidi che Hayden non era nel letto, segno evidente che si era svegliato e anche piuttosto presto, dato che la parte di letto su cui aveva dormito lui era già fredda.
Mi misi seduta e cominciai a pensare.
Così Hayden mi ha morsa davvero…
Mi portai una mano sul collo. Sentivo ancora chiaramente il segno del morso. Avevo… No… Non avevo paura… Non sapevo bene il perché, ma non avevo paura, né ero spaventata.
Hayden era evidentemente un vampiro di sangue puro, di quelli che possono trasformare gli umani in vampiri con un morso.
Eppure, nonostante il suo sguardo malvagio e il suo atteggiamento, sentivo che non potevo aver paura di lui, perché restava mio amico.
Scossi la testa e feci per alzarmi, ma proprio in quel momento sentii una voce. Anzi, erano due. Due persone stavano parlando nell’altra stanza.
-Cosa le hai fatto Hayden?!
-Io non le ho fatto assolutamente nulla.
-Non è vero, l’hai morsa!! Credi che mi sia bevuto la storiella che hai cercato di inventarti sul momento?!
-Tsk.. Senti Shawn, tu non c’entri niente, perché ti dovresti intromettere in questo modo? Dopotutto è solamente una ragazza.
Mi alzai e aprii la porta.
-S-Scusate…
Nel corridoio c’erano Shawn e Hayden. Stavano litigando, e avevo capito fin troppo bene su cosa.
-Ami..
Shawn si avvicinò a me con il suo modo di fare sempre gentile e mi abbracciò.
Hayden invece mi guardava con aria sprezzante, quasi volesse uccidermi con lo sguardo. Ero evidentemente io la causa del loro litigio.
-Shawn… Tu…
Shawn annuì ancor prima che io avessi finito la frase.
-So tutto. So che Hayden è un vampiro, lo so da molto tempo ormai…
Prevedibile.
Feci per abbassare lo sguardo, ma ciò che vidi mi fece rabbrividire.
-S-Shawn..!
-Sì… Quello è il segno di un morso.
-Ma q-quando..?
-Un paio di anni fa…
-Q-Quindi… t-tu sei..
-Già.. Sono un vampiro anche io, anche se di livello inferiore… Mi ha morso Hayden, sai…? Allora non aveva il controllo che ha adesso e mi ha morso. Sapevo anche a quel tempo che lui era un vampiro di sangue puro…
C’erano molte cose che avrei dovuto chiarire con Shawn e Hayden, quindi mi staccai da Shawn. Ormai non avevo paura di cose come “vampiri” e “morsi”.
-Perché tu che sei suo fratello non eri un vampiro già dalla nascita..?
-Semplicemente per il fatto che il mio corpo non era abbastanza forte per avere l’animo di un vampiro. Per cui solo Hayden fu destinato ad essere un vampiro.
-Lo diventerò anche io?
Shawn si fece cupo, e abbassò lo sguardo.
-Sì.
Rispose secco Hayden al suo posto.
-Diventerai un vampiro.
Perché non mi ero spaventata? Perché non tremavo? Perché non volevo far altro che continuare a interrogare Shawn e Hayden?
-Shawn, è vero quello che dice Hayden?
Per tutta risposta, lui annuì.
Hayden non sembrò amareggiato da quella storia, ma sentivo che nel profondo era preoccupato per me, per quello che mi sarebbe potuto accadere. Evidentemente aveva sofferto quando aveva morso Shawn, evidentemente per il grigio la trasformazione era stata angosciosa e dolorosa.
-Spiegatemi che poteri hanno i vampiri.
Sia Shawn che Hayden si stupirono a quella domanda.
-Senti un po’, Ami, ma perché dovresti essere così interessata ai vampiri?
-Non lo so con precisione. Sento solo che voglio saperne di più, molto di più.
Non era solo questo. Non ne conoscevo il motivo, ma provavo una strana sensazione in quel momento. A dire il vero, già da quando Hayden mi aveva morso. Era una sensazione come di malinconia. Come quando non ti ricordi una parte della tua vita e vuoi fare di tutto per saperne di più.
Fu Hayden a prendere la parola e ha rispondere alla mia ultima domanda, essendo il più esperto.
-Beh.. Innanzitutto ci sono due diverse categorie di vampiri… Ci sono i vampiri di sangue puro, la categoria più importante e rara. Poi ci sono gli umani trasformati in vampiro a seguito di un morso, e questa è la categoria più diffusa. I vampiri di sangue puro hanno molti poteri. Prima di tutto possono fare di tutto grazie al potere della loro mente. E sono gli unici in grado di trasformare un umano in vampiro con un morso. I vampiri trasformati in umani si dividono in due. Ci sono coloro che hanno il potere di controllare uno specifico elemento della natura, e coloro che invece non hanno poteri.
-Quindi io apparterrei alla categoria più diffusa…
-Esatto. Adesso possiamo solo aspettare che la trasformazione sia completa per scoprire se avrai o no i poteri. E nel caso che li avessi, dovremmo solo scoprire di che elemento, ma non sarà una cosa facile.
Più ascoltavo le parole di Hayden, più mi veniva spontanea una domanda.
-Shawn, tu hai i poteri?
Chiesi, d’un tratto. Lui mi guardò e annuì.
-Controllo il ghiaccio.
Non mi ero stupita. Non sapevo come mai, pero’ avevo come l’impressione di conoscerle queste cose…
Cos’è che non mi ricordavo…? Perché non riuscivo a capire che mi stesse succedendo..?
-Mh? Hayden, guarda!
-Che succede? Cosa..? Ma hai gli occhi rossi tipici dei vampiri!
-E anche i canini…
-Ma la trasformazione non è finita ancora…
Hayden mi fissò. Cosa mi stava succedendo..?

Ed ecco il tanto atteso (???) capitolo 9! ^^ Oggi mi è venuta una stranissima voglia di scrivere, perciò mi sono detta che forse sarebbe stato meglio aggiornare questa fic che era da un'eternità in sospeso. Mi dispiace infinitamente per il ritardo!
Detto questo ringrazio ovviamente tutti quelli che leggono, quelli che recensiscono e quelli che mettono la storia nelle preferite / seguite :3
Grazie davvero <3

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Capitolo 11
*** Ricordi che affiorano nella mente ***


Perché mi sentivo così… strana?
Poi non capivo perché Shawn e Hayden mi guardassero in quel modo.
-Ami.. Cosa ti prende?
-A me? Niente!
-E allora come mai hai gli occhi rossi e i canini? Che ti sta succedendo?
-Non ne ho idea!!
Mh?
Perché tutt’ad un tratto molti ricordi invasero la mia mente. Ricordi che pensavo non avere. Immagini che credevo di non aver mai visto in vita mia mi passavano davanti agli occhi.
Come… Come mai? Forse era l’effetto del morso di Hayden… Ma sentivo che non era quello, almeno non solo per quello.
E poi, la vidi.
Mi venne in mente un’immagine familiare… Come se conoscessi già la persona raffigurata…
All’improvviso, sentii delle urla. Ma Shawn e Hayden non si mossero di un millimetro, quindi anche quelle dovevano essere frutto della mia immaginazione.
Fuoco. Perché adesso vedo solo fuoco?

-Mettetevi in salvo almeno voi due!
-M-Ma..!
-Non discutere, Claire! Mettiti in salvo e porta con te Ale!
-Papà!!
-Ale, vai con la mamma e fa’ la brava…
-E tu dove andrai?!
-Tornerò presto, vedrai! Ma ora va’!
-Vieni con me, Ale!
-Papà..! Papà!!!

-PAPA’!!!
Gridai senza motivo. Perché?! Quelli erano i miei genitori?! Ma quanti anni avevo?! Era tutto così confuso! Non sapevo neanche perché avevo cominciato all’improvviso a piangere.
Non sentii nemmeno le voci di Hayden e di Shawn che mi chiamavano insistentemente per portarmi alla realtà.
In quel momento ero veramente in subbuglio. Perché mi ero ricordata quelle cose?
 
 
Senza neanche accorgermi, mi ero addormentata. O, per meglio dire, ero svenuta.
Hayden mi aveva riportato a letto, senza capire che cosa mi fosse successo. Dopotutto, come avrebbe potuto? Nemmeno io sapevo cosa mi fosse preso così su due piedi.
Quando mi svegliai e tentai di alzarmi, la testa aveva preso a girare, e dovetti mettermi nuovamente perlomeno seduta.
-Ami! Hai riaperto gli occhi finalmente…
-Shawn…
-Come ti senti ora?
-Meglio…
-Ma cosa ti è preso prima..?
-Non lo so…
-Non è che ti è venuta la febbre, vero?
Sorrisi.
-No, non è per quello.
-Anche Hayden è preoccupato, ma non lo vuole dare a vedere… Adesso è di sotto, forse sarebbe meglio se lo avvertissi che ti sei svegliata!
Shawn si alzò.
-Sì!
-Tu cerca di riposare un altro po’.. Forse il morso di Hayden ti ha un po’.. come dire… frastornata.
-Forse…
Sorrise.
-Allora a più tardi!
Aprì la porta e la richiuse subito dopo essere uscito.
Mi sdraiai e fissai il soffitto. Cosa mi era successo prima? Forse quelli erano davvero i miei genitori… Ma io non ricordo di averne avuti altri prima di mamma e papà…
E se… fosse stato solo un incubo?
No, non era possibile. E allora cos’erano quelle fiamme? E perché avevo pianto?
Sicuramente avevo dimenticato qualcosa di molto importante, ma non riuscivo a ricordarlo.
In quel momento, pensai che dopotutto io non ricordavo nulla del mio passato. I miei ricordi iniziano da quando io avevo già cinque anni… Ma degli anni prima ho un enorme vuoto in mente.
Chissà, probabilmente tutto quel fuoco era un incendio, un incendio che aveva distrutto la… nostra casa…
In quell’istante tutto quanto mi tornò in mente. Ricordavo mia mamma e mio papà, quelli veri, che avevo visto poco tempo prima. Ricordavo ogni momento o quasi, ma sapevo che quella ero io, quella bambina che aveva gridato poco prima che suo padre andasse in mezzo alle fiamme. Quella bambina che aveva visto tutti i suoi sogni distrutti…
Quella bambina che era nata in una famiglia di vampiri e che quindi… era una vampira…

Ringrazio vivamente Summer38 per la sua splendida recensione çwç Grazie grazie grazie <3

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Capitolo 12
*** La foto perduta ***


Quel giorno avevo deciso di andare insieme a Shawn e Hayden alla mia vecchia casa andata in fiamme.
-Hai ricordato davvero di essere una vampira di sangue puro?
-Sì, ne sono sicura!
-Io non credo che tu lo sia davvero.
-Hayden, non dire così…
-Shawn, lo sai bene anche tu che il morso di un vampiro di sangue puro può causare allucinazioni e cose del genere! Forse Ami ha solo sognato.
-Questo no. Hayden, sono sicura di non aver assolutamente sognato! E poi.. hai visto anche tu che ho già i canini e gli occhi rossi, no?
-Beh..
-Tra l’altro mi sono accorta di avere dei poteri.
-Continuerò a dire che ti sei immaginata tutto.
-Facciamo così, se quando arriviamo nel punto in cui sorgeva la mia vecchia casa non c’è nulla, allora avrai vinto tu e crederò di aver sognato davvero.
-Ami, sei sicura di quello che stai dicendo? Se sarà così per punizione dovrò morderti di nuovo.
-Sono sicurissima di quello di cui mi sono ricordata ieri e non intendo negarti il permesso di succhiarmi il sangue se non fosse così. Oh, un’altra cosa… Io non sono Ami.
-Eh?
-Ami, ma che stai dicendo?
-Shawn, so che sei confuso, ma ho capito che il mio nome non è Ami. Cioè, Ami è il nome della vecchia me, quella che non sapeva che fosse un vampiro.
-E noi come ti dovremmo chiamare, scusa?
-Hayden, non devi essere così scorbutico pero’…
-Shawn ha ragione! E poi il mio nome è Ale.
-Ale come…
-Alessia.
-E perché ti chiamavi Ami?
-Perché la famiglia in cui vivo adesso non sapeva quale fosse il mio vero nome, così mi chiamò Ami.
-Oh.
Shawn si fermò, restando indietro rispetto a me e a Hayden. Quest’ultimo si voltò.
-Shawn, che hai?
-Nulla…
-E allora perché ti sei fermato e tieni lo sguardo basso in quel modo?
-E’ che ricordo vagamente di aver sentito questo nome…
-Quale? Ale?
-Esatto.
-E’ normale che tu l’abbia già sentito!
-Ma a me sembra anche che ci fosse qualcuno di importante che si chiamasse così…
-Qualcuno di importante?
-Già..
-Ehi, voi due!! Se non vi sbrigate arriverò da sola alle macerie della casa e non intendo stare lì ad aspettarvi!
-Arriviamo! Vieni Shawn.
Vidi in lontananza Hayden prendere la mano a Shawn per poi trascinarlo.
 
-Visto? Le macerie ci sono davvero!
Infatti, davanti a noi, c’erano le macerie di una casa che era evidentemente stata divorata dalle fiamme.
Avanzai facendo molta attenzione a non rimanere incastrata nelle travi di legno danneggiato a terra e mi inginocchiai.
-Ale, che fai?!
-E’ pericoloso stare lì in mezzo alle macerie..!
-Non vi preoccupate! Mi sembra di aver visto qualcosa qui.
Scavai non molto e trovai una fotografia.
Mostrava me, la mia vera famiglia, distrutta da quell’incendio. Sfiorandola con le dita mi vennero in mente molti ricordi che avevo perduto e mi venne in mente mia mamma, morta poco dopo l’incendio, e anche mio padre, mangiato dalle fiamme.
-Ale, hai trovato quello che cercavi?
-Sì!
-Allora faremmo meglio a tornare a casa. Prima che qualcuno ci veda e ci cacci via a pedate nel sedere.
Uscì da quel cumulo.
-Delicato come sempre, Hayden.
 
Continuavo ad osservare quella fotografia che mi ero portata dietro. Era piuttosto danneggiata, un angolo era bruciato, non si vedeva molto bene, ma d’altro canto era già una fortuna che non fosse stata vittima del fuoco.
Pensavo che avrei dovuto parlare a mamma e papà di tutto questo.
Chissà se loro sapevano qualcosa che io non ricordavo…

Ringrazio soniuccia e Summer38 per aver recensito il capitolo precedente çwç Grazie davvero <3

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Capitolo 13
*** La vera verità (?) ***


Ero sicura che andare dai miei genitori “adottivi” sarebbe servito a qualcosa, così andai da loro, ma sembravano non sapere nulla. Mamma mi aveva guardato come se fossi impazzita quando le chiesi se avessi mai avuti altri genitori prima di loro.
Così pensai che probabilmente avevo sognato. Forse non avevo mai avuto dei veri genitori prima di quelli adottivi.
Ma io ero ancora una vampira, lo sentivo. Avevo ancora i canini e mamma mi aveva chiesto come mai avessi gli occhi rossi.
Forse mamma e papà non sarebbero bastati. Forse semplicemente non ricordavano. Erano passati molti anni.
Così quel giorno decisi di uscire con Shawn e Hayden per scoprire di più.
-Cosa vuoi fare ora?
-Se i tuoi genitori non ricordano… a chi mai potresti chiedere?
-Questo non lo so ancora…
-E allora dove stiamo andando?
-Non lo so, Hayden!
-Nervosetta oggi, eh.
-E’ normale se continui così Hayden.
-Un’idea ce l’avrei.
-Quale idea?
-Ho un’amica che probabilmente potrebbe sapere qualcosa.
-Stai scherzando, vero?
-Dobbiamo fare un tentativo.
Così andammo verso casa di Yumi.
-E’ qui che abita?
-Sì.
Bussai. Ad aprirmi fu proprio Yumi.
-Mh? Ami!
-Ciao Yumi.
-Non vieni a scuola da un paio di giorni, quindi pensavo ti fosse venuta una bella malattia! Mh?
Improvvisamente un’espressione piuttosto maliziosa le si formò sul viso, mentre il suo sguardo passava da me a Shawn e infine ad Hayden.
-Adesso ho capito.
Non ci misi molto a capire cosa volesse dire, anche perché Shawn era diventato un peperone e Hayden stava guardando da un’altra parte.
-Ehm.. Penso che tu abbia fraint-
-Non dire altro.
-. . . Sì, hai capito benissimo. Vedi io e Shawn dovevamo uscire ma Hayden non riusciva a capacitarsi del fatto che fosse solo come un cane e ci ha seguiti.
A quel punto entrambi sembravano stessero per esplodere. Shawn dall’imbarazzo e Hayden per la rabbia.
-Oh… E’ così allora che stanno le cose… Pensavo stesse per fare un orgia.
-COSA?!
Quella rossa come la lava ero io adesso.
-… Sì, è esattamente così.
-Sta. zitto. Hayden.
-V-Va bene.
Yumi ci invitò a entrare in casa mentre rideva a quella scena.
-Allora, che mi raccontate? Come mai siete venuti qui?
-Yumi, ti devo parlare.
-Mh? Va bene Ami.. Vieni di là in cucina.
 
-Yumi… Tu lo sai benissimo che non mi chiamo Ami, giusto?
-Cosa? Cosa stai dicendo?!
-Te lo si legge in faccia.
Yumi distolse lo sguardo, segno che mi stava nascondendo qualcosa.
-Io… non so di cosa tu stia parlando, Ami.
-Sai anche che i miei veri genitori non sono i miei attuali mamma e papà.
-S-Stai cercando di farmi uno scherzo, non è così?
-Yumi, non posso restare con questo dubbio in eterno. Li hai visti anche tu, non è così? Gli occhi rossi e i canini appuntiti.
-N-No! I-Io non…
-Mamma e papà non vogliono dirmi nulla. Fanno finta di non sapere, in realtà sono al corrente di tutto. Prendendomi come figlia avranno dovuto sapere qualcosa, no?
-Ale, basta!
-Finalmente mi hai chiamata con il mio vero nome. Ma io non te avevo mica detto qual era. Quindi lo sapevi già. Chi te l’ha detto? I miei genitori? Beh, non credo sia stata la mia vera madre, dopotutto.
-Io… Io ti dirò tutto, ma solo a condizione che tu non dica niente ai tuoi…
-Va bene. Non ne avevo l’intenzione comunque.
Yumi prese un sospiro e cominciò a raccontare.
-Quando ci siamo conosciute, i tuoi genitori mi hanno presa in disparte e mi hanno detto tutto. Mi avevano raccontato che tu non eri la loro figlia, ti avevano adottata per volere della tua vera madre. Tuo padre era morto in incendio alla vostra casa, tua madre non aveva che te al mondo ormai e aveva deciso di affidarla a degli amici fidati. I tuoi genitori adottivi accettarono con gioia di averti come figlia. Tua madre, pero’, poco tempo dopo morì. Ho sentito che tua mamma aveva da subito pensato che si fosse suicidata dopo essersi rassicurata di affidare sua figlia in buone mani. I tuoi genitori adottivi sapevano che tua madre e tuo padre erano vampiri, quindi sapevano che anche tu lo eri, ma non gli importava. A quanto pare pero’ la tua natura si è stranamente risvegliata, e ora sei un vampiro anche tu.
-Quindi mia madre si è suicidata e in qualche modo il mio vero istinto si era ritirato dentro di me.
-Non so per certo se questo sia dovuto alla morte di entrambi i tuoi genitori…
-Che sia o no per questo, grazie, Yumi. E, se ti va puoi continuare a chiamarmi Ami.
-Non credo sia necessario… A scuola sì, pero’.
-Sì.
-A proposito, tornerai a scuola, vero?
-Non ne sono sicura…
-Non causerai problemi! Puoi sempre nascondere gli occhi rossi mettendo delle lenti a contatto del colore dei tuoi occhi di prima, e i canini…
-Non capisci, Yumi…
-A-Aspetta Ale, dove vai?
-A casa… A prendere le mie cose.
-C-Cosa..?
-Shawn, Hayden, andiamo.
-Sì!
Così uscimmo. Non osai salutare per l’ultima volta Yumi. Sarebbe stato troppo triste.
-Cosa farai ora? Hai scoperto qualcosa?
-Yumi ti ha chiamata Ale o sbaglio?
-Hayden, non ti sfugge niente eh… Beh, sì, ho scoperto quanto volevo sapere. Andate pure a casa ora, si sta facendo tardi.
-Va bene.
-Ale..
-Sì, Shawn?
-Non fare sciocchezze ora che sai la verità, ok..?
-Non ne ho fatte quando ho scoperto di essere un vampiro… Non ne farò certo ora.
-Non si può mai sapere…
-Ah, Shawn…
-Cosa c’è?
 

-Shawn, non ti muov-… Oh. Un bel bacio alla luce del tramonto. Bel modo di essere romantici voi due.

Veeeeee~ Questo è il penultimo capitolo, genteeee! Finalmente la nostra Yumi è ri-comparsa e il suo ruolo è stato molto importante. Cosa farà Ale? Partirà davvero o resterà con i suoi amici e la sua famiglia adottiva?
Chissààààà~ ^O^
Ringrazio
soniuccia e Summer38 per le loro meravigliose recensioni e al prossimo capitoloooooooooo ^^

_Coloursof the _Music_

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Capitolo 14
*** Mondo Umano o Mondo Vampiro? - Epilogo ***


Dopo aver baciato Shawn ero subito corsa a casa salutando velocemente Hayden che mi guardava con uno sguardo tra il malizioso e il deluso.
-Sono a casa..!
Ero sicura di essere rossissima in viso, perché mamma appena mi vide si mise a ridacchiare.
-Cosa hai fatto, eh?
-N-Niente..!
Corsi su per le scale per evitare qualsiasi discussione piuttosto imbarazzante.
Mi rintanai in camera chiudendo la porta, ma non a chiave e mi sdraiai a pancia in giù sul letto affondando il viso nel morbido cuscino.
-Come avrei fatto a vivere come facevo prima? Me ne sarei dovuta andare davvero? Era veramente questo che volevo? E poi dove sarei andata? Cosa avrei detto ai miei genitori? … Oh, giusto, loro non erano i miei veri genitori.
Ma se fossi rimasta lì… avrei potuto vivere normalmente sapendo che quelli che io chiamavo ‘mamma’ e ‘papà’ non erano veramente i miei genitori?
Non sapevo cosa fare. Quindi, come ogni volta, rimanevo immobile, quasi come se la soluzione dovesse cadere dal cielo e io dovessi solo aspettarla.
-Povera piccola…
-Mh?
Mi misi in fretta seduta sul letto. Avevo sentito veramente qualcuno parlare o era stata soltanto la mia immaginazione? In camera, comunque, non c’era nessuno.
-Chi avrebbe mai detto che la mia preda sarebbe stata una vampira di sangue puro deliziosa come te…
-Chi sei?!
Mi voltai di scatto sentendo quasi una presenza alle mie spalle, ma anche in quel momento non c’era nessuno.
-Io sono colui che ti ha portata su questa strada…
-Che vuoi da me?!
-Mh… Siamo un po’ nervosette, a quanto pare.
-Fatti vedere!!
Sentii un sospiro non troppo lungo e vidi sulla porta, con la schiena appoggiata al muro, un ragazzo dai capelli castani corti e gli occhi rossi.
Mi alzai quasi di scatto, ma il ragazzo misterioso mi fece tornare a sedere.
-Calmati…
-Dimmi chi sei tu!
-Io mi chiamo Victor…
Fece un piccolo inchino.
-Piacere di conoscerla, Alessia.
-Come sai il mio nome..?
-Tutti i Vampiri che si rispettano conoscono il suo nome. Lei appartiene ad una famiglia importante. Non immaginavo che l’erede di uno dei più importanti Vampiri nella storia fosse costretta ad essere una normale umana senza ricordi del proprio passato…
-Io non ricordo ancora quasi nulla del mio passato da Vampira… E non intendo ricordare.
-E come mai, se posso chiedere..?
-Mi sembra un passato… troppo doloroso per essere ricordato…
-Oh, capisco… Pero’ sa una cosa? Lei mi sembra proprio una ragazza piuttosto forte e in gamba, sono sicuro che riuscirebbe a ricordare tutto senza provare dolore se solo lo volesse.
Sospirai.
-Perché sei venuto qui?
-Beh, si da’ il caso che io voglia proporle un patto. Una cosuccia da niente, potrà sbrigare la faccenda in quattro e quattr’otto…
-Di che si tratta?
-Ecco… Tutti i casati più importanti e noti nel nostro Mondo si stanno sgretolando man mano che il tempo passa… E il nostro Re sta invecchiando! Pensi, ha già 526753664 anni. Non può più svolgere il suo ruolo come Re.
-Quindi..?
-Quindi vorrei che lei tornasse con me nel Mondo dei Vampiri e accettasse di salire al trono al posto di Sua Maestà il Re.
-Salire sul trono? Ciò significa diventare la Regina di tutto il vostro Mondo?
-No. Non il nostro… Il nostro… Se posso, vorrei ricordarle che anche lei fa parte di quel Mondo.
-Capisco… Alla fine è proprio il mio destino partire.
-A quanto pare sì, mia giovane signora.
-Dovrei preparare i bagagli?
-Oh, non si disturbi, può venire senza portare nulla con sé. Le daremo noi tutto ciò di cui ha bisogno. E se proprio vuole portare qualcosa faremo scortare tutto da uno dei Vostri fidatissimi servitori.
Mi alzai e diedi un rapido sguardo alla stanza intorno a me, quella stanza che era stata mia da quando i mei ricordi avevano inizio.
-Allora, vuole accettare la mia proposta..?
Ero veramente combattuta. Da un lato c’era il Mondo dei Vampiri, dove io sarei stata la Regina incontrastata, dove tutto sarebbe stato nelle mie mani ma dove sicuramente mi sarei sentita sola.
Dall’altra parte, il mio Mondo, il mondo in cui avevo vissuto per molti anni e nel quale vivevano tutte le persone che amavo e che ritenevo più care. Mia mamma, mio papà (che, seppur non fossero i miei veri genitori, amavo come se lo fossero), Yumi, Hayden, Shawn… Non avrei potuto restare mai sola in quel mondo, in quel mondo nel quale mi sentivo a mio agio.
Ma mi sarei sentita bene ancora da quel momento, che sapevo di essere una Vampira? Una creatura assetata di sangue, pronta a bere quello di una persona qualsiasi pur di restare in vita?
Non avrei voluto abbandonare tutti, ma non avrei voluto neanche mettere in pericolo inutilmente i miei genitori, i miei amici…
-Allora, cosa ha deciso Sua Altezza?
Abbassai lo sguardo e cominciai a camminare verso la porta, ma proprio in quel momento si aprì –anzi, no, si spalancò- slanciandomi indietro. Chiusi gli occhi d’istinto, ma sentii uno strano calore intorno a me e non il gelo del pavimento. Riaprii gli occhi e proprio davanti a me c’era il viso di Shawn, che mi aveva presa in braccio giusto in tempo, prima che la spinta potesse farmi cadere a terra.
-Victor, ancora tu!
Mi girai e vidi Hayden (che sicuramente aveva aperto la porta) che parlava con lo strano ragazzo bruno.
-Che vuoi Hayden? Sua Altezza stava per venire con me.
-Sua che?!
-Sua Altezza, Alessia, l’erede di una delle famiglie più note e importanti di tutto il nostro Mondo.
Hayden mi lanciò uno sguardo stupido, mi guardò dalla testa ai piedi, e tornò a fissare Victor.
-Lei? Una specie di principessa? Stai scherzando vero?
-Hayden!!
Shawn si alzò posandomi a terra e si mise davanti a me.
-Sta’ indietro, Ale..
Annuì arrossendo leggermente. Non avevo certamente dimenticato il bacio “coraggioso” che gli avevo dato di slancio poco tempo prima.
-Victor, lasciala in pace!
-Hayden, non sarai tu a fermarmi. Arrendetevi e lasciate che la nuova Regina venga con me.
Hayden guardò malissimo il ragazzo, che capì si chiamasse Victor.
-Piantala di fare questa scenata!
Victor ricambiò lo sguardo di Hayden ma i suoi erano occhi freddi, come il suo sguardo che non ammetteva repliche.
-Non ho scordato la nostra discussione, quella sera, quando mi hai detto che Ale sarebbe stata una vittima del Re, come tutti gli altri!
-Ti sbagli, Hayden. Il Re stava sì cercando reclute per il Grande Scontro contro gli umani, ma Sua Altezza non sarà certo una di quelle. Non l’avevo ancora riconosciuta quando la vidi per la prima volta, anche se notai una certa somiglianza.
-Nonostante ciò, non ti darò mai e poi mai Ale!
-E da quando lei sarebbe tua?
Hayden tacque improvvisamente sotto il tono accusatorio di Victor.
-Sarà lei e lei sola a scegliere con chi andare, e non deve essere di proprietà di nessuno, mi hai capito?
-Hayden, non devi ascoltarlo..!
-Shawn, zitto. Ha ragione…
A quel punto sussurrai qualcosa.
-Non è vero…
Hayden si voltò.
-Cosa..?
-Non è vero. Non è assolutamente così. Io non sono e non ero nemmeno prima proprietà di nessuno.
-Ma Ale, io…
-Zitto, Hayden! Decido io se essere o meno proprietà di qualcuno, e di certo non avevo deciso di esserlo di te!
Sicuramente non era un’affermazione fatta per far tornare Hayden sé stesso, ma servì per farlo sorridere.
-Hai ragione…
Poi Hayden tornò a guardare Victor.
-L’hai sentita?
-Ho sentito benissimo le parole di Sua Altezza, ma questo non prova nulla. Di sicuro lei vorrà venire con me, nel Mondo dei Vampiri, per iniziare una vita degna di essere chiamata così in un ambiente nel quale si sentirà sicuramente più a suo agio.
Hayden rimase un po’ scoraggiato, e anche Shawn.
Victor sorrise beffardo. A quel punto non resistetti più.
-Basta! Voi due, piantatela per favore!! Io non andrò mai con Victor, qualunque cosa possa dire o fare! Il mio Mondo è qui. Il mio posto è su questo mondo, con voi!
Shawn alzò lo sguardo e mi guardò.
Anche Hayden.
-Ma tu… ti abbiamo visto andare verso Victor…
-Lo so, avevo perso di vista la giusta via.. Le parole di Victor mi avevano confusa e indotta a pensare alle cose peggiori. Pensavo che vi avrei messo in pericolo ma ho capito che non è così… Perché ho voi al mio fianco! E voi due siete i migliori, ragazzi…
Shawn arrossì e Hayden sorrise.
Sentii Victor digrignare i denti e ringhiare.
-Tu… stupida… Verrai con me senza fare storie!
Hayden strinse i pugni.
-Vattene!! Ale resterà qui con noi!! Ha preso la sua decisione, no?
Victor si stava innervosendo. Avrebbe sicuramente attaccato, se una strana voce non irruppe.
-Victor.
Il ragazzo interpellato si bloccò all’istante rabbrividendo.
-S-S-Sì papà..?
-Quante volte ti ho detto che non devi andare sulla Terra senza il mio permesso?!
-M-Ma papà, i-io…
-Niente ma! Sono tuo padre ma anche il Re, e non faccio eccezioni per mio figlio, sappilo!
-A-Arrivo papà…
Victor si voltò verso Hayden e ringhiò.
-Non è finita qui!
Poi scomparve insieme alla misteriosa voce, che non si capì da dove provenisse.
-Quindi Victor era il figlio del Re…
-A quanto pare sì. Beh, non molto obbediente per essere il futuro principe.
-Un momento.
Mi venne un dubbio.
-Quindi la sua era una dichiarazione?
Shawn fumò di rabbia e Hayden si infuriò come non mai.
-Tu, sua moglie?! Ah, se lo prendo quel tipo!! Lo concio per le feste, io!!!
Scoppiai a ridere e Shawn mi guardò, si calmò e sorrise abbracciandomi.
-Ti amo, Ale.
Mi sussurrò nell’orecchio.
-Non avrei permesso comunque che ti portasse via..
Io avvampai di brutto e lo strinsi affondando la faccia nella sua maglia.
Mentre Hayden continuava a girare per la stanza maledicendo e bestemmiando contro Victor.

Angolo dell'Autrice che ha finito tutte le sue fic in sospeso.
Ehilà~ Finalmente!! Scusate per il finale un po' tirato ma le dita cominciavano a replicare! Mi sa che non ho mai scritto un capitolo più lungo di questo!
Allora, siamo arrivati alla fine. Waaaa, mi viene quasi da piangere ç.ç
Ringrazio davvero di cuore

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Flame_Fairy
Pix27
Summer38
soniuccia
per aver recensito questa fic! Grazie davvero di cuore (e spero di non aver dimenticato nessuno) <3
Ovviamente ringrazio quelli che hanno letto, che recensiranno e tutti quelli che metteranno questa fic tra le ricordate ^^
Grazie ancora <3 Alla prossima -e nuovissima finalmente- fic!

_Coloursof the _Music_

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