Digimon: The Lost Past di Justice Gundam (/viewuser.php?uid=1338)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Una soluzione per il conflitto ***
Capitolo 3: *** L'apprendistato ***
Capitolo 4: *** Arrivo nel Mondo Digitale ***
Capitolo 5: *** I Cavalieri Reali ***
Capitolo 6: *** Segni di malcontento ***
Capitolo 7: *** La rabbia di Lucemon ***
Capitolo 8: *** La Dark Area ***
Capitolo 9: *** I Grandi Signori dei Demoni ***
Capitolo 10: *** Preparativi alla guerra ***
Capitolo 11: *** La prima battaglia ***
Capitolo 12: *** Venti di guerra ***
Capitolo 13: *** AVVISO ***
Capitolo 14: *** AVVISO ***
Capitolo 15: *** AVVISO ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
The Lost Past-01
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Ciao, ragazzi! Vi aspettavate che avrei pubblicato un'altra storia della mia
saga? Beh, eccola qua! L'idea di scrivere questo 'spin-off', se così lo vogliamo
chiamare, mi ronzava in testa già da un bel pò, ma volevo aspettare che Digimon
Savers terminasse in Giappone, in quanto avevo bisogno di alcune informazioni da
quella serie! (In particolare sui Cavalieri Reali...) Adesso, sono pronto a
mettere in moto le mie dita sulla tastiera e, sperabilmente, regalarvi un'altra
storia affascinante!
Allora, come potrete già intuire dal titolo, questa storia è ambientata nel
passato remoto della mia saga, molto prima che Sho, Yurika e i loro compagni
arrivassero per primi nel DigiWorld dell'Est... ed è la mia interpretazione
degli eventi di background di Digimon Frontier, con la guerra tra Digimon
animali e Digimon umanoidi, l'ascesa al potere di Lucemon, la nascita dei
Leggendari Guerrieri... e un sacco di altri eventi! Chiaramente, facendo parte
della mia saga, si ricollegherà in un certo modo anche alle mie storie di
Adventure e Tamers... e gli eventi che saranno raccontati in questa storia
verranno di quando in quando citati nel corso delle altre mie storie! Già nei
capitoli che ho precedentemente pubblicato c'è stato qualche riferimento... Oh,
e forse vedremo anche qualche personaggio che ritornerà più avanti (MOLTO più
avanti) nella mia fanfiction
Un avvertimento: questa storia sarà decisamente più drammatica di ciò che
sono abituato a scrivere (sto descrivendo una guerra, dopotutto...), e per
questo motivo ho deciso di bollarla come una PG-13. Forse è un pò alto come
rating, ma meglio essere prudenti...
Bene, detto questo, c'è il disclaimer da fare... Digimon e tutti i marchi
registrati ad esso correlati sono di proprietà di Akiyoshi Hongo, della Toei
Entertainment e della Bandai. Tali marchi registrati sono stati usati senza
permesso, quindi nessun diritto è riservato... e questa storia è stata scritta
senza alcuno scopo di lucro.
Fatto? Okay, ora non devo più preoccuparmi dell'eventualità che mi venga
fatta causa per plagio...
Non mi resta quindi che augurarvi buona lettura. Buon viaggio nel
passato!
Ma prima, qualcuno deve fare le dovute introduzioni...
Perciò... buona lettura!
----------
"La storia umana è fatta di errori, ma ci sono coloro che non vogliono
ripeterli." -- Naomi Kimishima, Trauma Center: Second
Opinion
Prologo
...
...
I miei omaggi a tutti voi.
Se state leggendo queste righe, allora sappiate che state per leggere di
eventi che hanno avuto un impatto finora quasi mai eguagliato nella storia di
tutti i Mondi Digitali esistenti. Questa è una storia di guerra, di ambizione
sfrenata, di errori che sono costati milioni di vite innocenti... una storia
che, in tutta la sua drammaticità, doveva essere trasmessa ai posteri in nome di
coloro che si sono sacrificati perchè questi errori non risultassero in un
disastro irreparabile. Errori commessi per colpa della testardaggine,
dell'arroganza e della supponenza di un singolo, un singolo Digimon ubriacato
dal suo potere... privo di senso del limite... e per questo ancora più
spaventosi...
State per imbarcarvi in un passato di cui nessun Digimon va fiero. Il nostro
passato, così come quello dell'umanità, è stato costellato di errori e
pregiudizi... questa è una cosa che abbiamo in comune, per quanto uno dei miei
fratelli si ostinasse a negare che noi Digimon avessimo qualcosa in comune con
voi uomini...
E invece, anche noi commettiamo i vostri stessi sbagli... con nostro grande
rammarico...
Ma immagino che voi non sappiate chi sono io. Dunque, le presentazioni sono
dovute.
Il mio nome è Azulongmon, e sono uno dei quattro Digimon Sovrani che
sovrintendono alla pace e alla sicurezza dei Mondi Digitali esistenti. Il Mondo
Digitale a me assegnato è quello dell'Est, dove tre generazioni di Digiprescelti
hanno vissuto la loro storia... anch'essa in qualche modo collegata al racconto
che mi accingo a farvi. (Vedete, quanto in là nel tempo possano protrarsi le
conseguenze della follia passata? Dopo millenni, ancora i nostri mondi non sono
riusciti a liberarsene completamente...)
Comunque, come stavo dicendo... io ho ricevuto il compito di vigilare sul
Mondo Digitale dell'Est, laddove i miei fratelli Zhuqiaomon, Baihumon ed
EbonWumon sono stati assegnati rispettivamente ai DigiWorld del Sud, dell'Ovest
e del Nord. Ho sentito che, nei mondi di voi uomini, esiste una leggenda simile,
di quattro divinità che proteggono la città di Kyoto, in Giappone...
Nè questo dovrebbe stupirmi, dal momento che noi Digimon altro non siamo che
la materializzazione dei sogni, dei concetti, e delle credenze di voi uomini.
Ognuno di noi, infatti, è composto di dati, dati che vengono tenuti assieme e
plasmati in determinate forme dai pensieri degli uomini. Ogni sogno, ogni
leggenda, ogni credenza che sia mai stata concepita dalla mente umana, ha
fornito a questi dati energia sufficiente ad agglomerarsi, e per questo le
specie di Digimon esistenti nei Mondi Digitali sono virtualmente infinite...
Come dei semplici pensieri possano dare vita a delle nuove creature, non lo
sappiamo nemmeno io e i miei fratelli. Saremo anche dei Digimon Sovrani, ma non
siamo onniscienti nè onnipotenti. Tuttavia, una cosa la sappiamo per certa... e
cioè che pensieri e dati, da soli, non possono creare un Digimon. C'è bisogno
anche dell'intervento di un esterno. Qualcuno che permetta a queste cose di
formare un tutt'uno. Ed è qui che ci addentriamo nel mistero della nostra
creazione... della nascita di tutti i DigiWorld esistenti.
Huanglongmon-sama.
Sì, anche noi Sovrani rispondiamo delle nostre azioni a qualcuno.
Huanglongmon-sama è il Primo Digimon, il nostro padre, il creatore di tutti i
Mondi Digitali conosciuti, e noi tutti gli portiamo un rispetto infinito. Le
circostanze riguardanti la sua nascita sono sconosciute a chiunque, e si perdono
in un passato talmente remoto che in esso il tempo stesso non ha più alcun
significato... ma quello che conta, quello che ci interessa ai fini della nostra
narrazione, è che è stato lui a dare vita a me e ai miei fratelli, riversando
in ciascuno di noi un pò della sua essenza divina. Egli ha usato il suo potere
per plasmarci a partire da dati inerti e dalla leggenda delle quattro divinità
guardiane di Kyoto, e ci ha affidato la responsabilità di vegliare su quattro
dei cinque Mondi Digitali conosciuti... e anche adesso che Huanglongmon-sama è
scomparso senza lasciare alcuna traccia di sè, il suo potere continua a dare
vita a nuove razze di Digimon, ogni giorno che passa...
Ma nemmeno Huanglongmon-sama, mi addolora dirlo, è esente da errori... e un
risultato imprevisto e non voluto della sua opera di creazione dei Mondi
Digitali avrebbe dato vita a colui che mai sarebbe dovuto esistere... ma questa è
un'altra storia, e vi sarà raccontata in un'altra occasione. Mi basti dire che,
se non fosse stato per l'intervento di un eroico ragazzo umano di nome Ryo
Akiyama... Huanglongmon-sama stesso sarebbe stato distrutto da questo abominio.
Cancellato dall'esistenza, annientato come se non fosse mai esistito...
...
...
Perdonate se sto prendendo le cose alla lontana. Come Digimon Sovrano, io
sono virtualmente immortale, a meno di circostanze straordinarie, e tendo a
dimenticarmi che voi uomini date al tempo una valenza diversa. Ma questo lungo
prologo è stato allo scopo di farvi comprendere meglio il punto della mia
narrazione. Il quinto Mondo Digitale, quello a cui non è stato assegnato alcun
Sovrano.
Huanglongmon-sama, infatti, creò un Mondo Digitale che facesse da
territorio-cuscinetto tra quelli di noi quattro fratelli. Un luogo neutrale che
non fosse soggetto al potere di nessuno di noi. Non so quale fosse il motivo che
lo spinse a prendere questa decisione, ma sono dell'opinione che lo abbia fatto
allo scopo di impedire che le barriere che separavano i nostri Mondi Digitali si
assottigliassero troppo, permettendo ad un numero eccessivo di nostri Digimon di
riversarsi nel territorio di un altro. Questo fatto avrebbe potuto sconvolgere
il delicato equilibrio necessario alla conservazione dei nostri mondi...
Ma fu proprio il Mondo Digitale neutrale, che ora per convenienza personale
definirò Mondo Digitale della Frontiera proprio in virtù della sua funzione,
quello che diede più da pensare a tutta la razza dei Digimon... Per molto tempo,
gli abitanti di quella terra vissero in pace, lavorando fianco a fianco
nonostante le loro differenze. Ma lentamente, venne un periodo infausto in cui
tutto cambiò, e il Mondo Digitale della Frontiera venne avvolto dalle fiamme
della guerra... una guerra stupida e inutile come lo sono tutte... una guerra
mossa unicamente dalla pretesa di un gruppo di Digimon di essere intrinsecamente
migliori dell'altro...
Ebbene sì, è successo anche a noi. So che nei vostri mondi spesso si sono
combattute guerre di religione, o in nome di una presunta superiorità
razziale... anche se nella stragrande maggioranza dei casi, queste astratte
motivazioni altro non erano che un modo di ammantare interessi più
concreti...
Nel nostro caso, però, non c'era nessun interesse dietro a tutta questa
ostilità. Il che, nella mia opinione, la rendeva ancora più terribile ed
insensata... Digimon umanoidi e Digimon animali si stavano uccidendo a vicenda,
ognuno pretendendo di essere l'unica 'vera' razza di Digimon... e per decenni,
il Mondo Digitale della Frontiera non conobbe più la pace...
Huanglongmon-sama, stupito e incredulo del fatto che le creature a cui lui
aveva dato la vita potessero odiarsi e massacrarsi a vicenda per motivi così
futili, decise di porre fine a tutto questo dando vita ad un Digimon dotato di
poteri superiori... un Digimon che potesse mettere fine a questo conflitto
insensato, e guidare il Mondo Digitale della Frontiera verso un futuro di pace.
Un Digimon che potesse mostrare loro la via giusta.
Huanglongmon-sama non immaginava certo che proprio quel Digimon si sarebbe
rivelato uno dei suoi errori più terribili, i cui strascichi avrebbero
riguardato anche gli altri mondi...
...
...
E questo ci riconduce al motivo per cui vi sto raccontando tutto questo.
Affinchè una simile follia non si ripeta più. Affinchè tutti si rendano conto
di quali immani tragedie possano scaturire dalle circostanze più improbabili.
Affinchè quanti più possibile, umani e Digimon, possano capire che in certi
casi, la cecità del singolo può essere fonte di sofferenze per miliardi. Se
anche una sola vita verrà risparmiata grazie alle righe che sto scrivendo,
allora potrò dire che i miei sforzi di avvertire la posterità non saranno stati
inutili, e avrò la coscienza di aver svolto almeno una parte del mio dovere.
Che dunque le porte del nostro passato dimenticato si spalanchino. Chi di voi
ha sempre voluto conoscere la nostra storia, ora ne ha la possibilità.
Vi ringrazio.
CONTINUA...
Note dell'autore: Un breve capitolo introduttivo, con una voce narrante che
non è la terza persona a cui sono abituato. Tuttavia, mi sembrava che questa
modalità di presentazione fosse più consona a questo 'prequel' della mia saga.
Immagino che alcuni di voi saranno rimasti confusi da alcune menzioni che ho
fatto in questa introduzione, in particolare quella del Primo Digimon,
Huanglongmon, e di quella misteriosa vicenda che ha coinvolto il buon vecchio
Ryo Akiyama... ma tutto sarà spiegato nel corso della mia saga, anche se per
simili argomenti ci vorrà un pò più di tempo... Intanto, vi posso dire che
qualcosa si è già visto nell'ultimo capitolo di 'Invasion'...
Oh, già, e Huanglongmon non è un Digimon di mia invenzione: fa davvero parte
della ormai immensa rosa di Digimon disegnati dalla Toei e dalla Bandai, anche
se finora è apparso solo nel Trading Card Game. Comunque, chiunque volesse ma ne
può chiedere un'immagine via mail! -_^
Con questo, il capitolo si conclude! Vi ho fatto venire un pò di acquolina in
bocca per il resto? Beh, è quello che spero! Ora devo occuparmi delle vicende di
Sho e compagni... tra non molto dovrei essere in grado di pubblicare il prossimo
capitolo di 'Digimon Zero'! Ciao, alla prossima!
Justice Gundam
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Capitolo 2 *** Una soluzione per il conflitto ***
The Lost Past-02
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Salve a tutti voi che mi seguite da varie parti d'Italia (e, perchè no,
magari anche da oltre i confini...). Ho avuto modo di constatare che questa
storia, già al suo primo capitolo, ha avuto un discreto successo tra i cultori
di Digimon! Perciò, per non deludere quanti mi seguono, eccomi di nuovo a
lavorarci su! In questo capitolo, assisteremo a qualche scorcio della terribile
guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali che ha scosso il Mondo Digitale
della Frontiera, e all'entrata in scena di colui che, nei piani di Huanglongmon
e dei suoi seguaci, avrebbe dovuto risolvere ogni problema... ah, beata
ingenuità...
Vi avverto subito che numerosi dei personaggi che introdurrò in questa
fanfiction avranno poi un ruolo molto importante nella mia saga, in particolare
nel mega-crossover finale. Vedrete Digimon ufficiali di proprietà della Toei
(usati senza permesso e senza scopo di lucro, non mi riservo alcun diritto,
eccetera, eccetera... e tutta la pappardella legale...), oltre che Digimon che
ho creato io, e per i quali vi inviterei a chiedere il permesso a me nel caso
voleste usarli per qualche vostra fanfiction. Intanto, come al solito, rispondo
alle recensioni... già cinque per il primo capitolo! Wow!
KillKenny: Come sempre sei tu il primo a recensire! Grazie infinite!
Ebbene sì, questo è solo il prequel... e non ho certo intenzione di dire cosa ci
aspetta in futuro, quella è una cosa che ti lascio il sottile piacere di
scoprire da solo! Heheheheheee...
HikariKanna: Ehilà, Hikari! Era da un pò che non ci si sentiva! Sì,
questo è un prequel del prequel, per usare le tue stesse parole!
TopoMouse: Sapevo che avrei trovato entro breve anche una tua
recensione... non mi chiiedere come mai mi è venuto in mente di usare Azulongmon
come voce narrante, perchè sinceramente non so neanch'io da dove venga. Per
quanto riguarda Ryo... hmmm... purtroppo per lui dovrai aspettare ancora un pò.
Resisti, perchè lo vedremo presto... molto presto... nella mia fanfiction di
Tamers. Il suo segreto, però, avrà un ruolo fondamentale nella mia ultimissima
fanfiction, quindi resterà ancora tale per un bel pò...
Smartgirl: Credo che sia la prima volta che leggo una tua recensione.
Grazie dei complimenti, e spero che anche il resto della storia ti piaccia,
però... ecco... vorrei specificare che sono un ragazzo! ^_^
P.S.: Hai dato una letta anche alle altre mie fanfiction? Ovvero, 'Adventure
02 Reload', 'Lord of Digital Rings' e le altre su Digimon? (Mi faccio un pò di
pubblicità... ;p)
Driger: E benvenuta anche a te nel misterioso passato dei Digimon! Spero
che la storia che racconterò sia all'altezza di quelle che ho scritto in
passato... o, meglio ancora, sia superiore! Grazie ancora della recensione!
Non ho altro da dire! Buon divertimento!
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Capitolo 2 - Una soluzione per il conflitto
La nostra storia comincia molti secoli fa... almeno, secondo il criterio di
valutazione di voi umani... in una dimensione fuori dal tempo nel quale
risiedevano Huanglongmon-sama e il suo consiglio - Digimon potenti e di
comprovata fiducia, che assieme a lui assistevano ai tragici eventi della guerra
tra Digimon umanoidi e Digimon animali. Quel giorno, dopo i terribili massacri
che si erano succeduti, era apparso loro chiaro che il conflitto non poteva più
andare avanti: ogni giorno, la violenza infuriava, e centinaia di Digimon
innocenti morivano per la sola colpa di essersi trovati al posto sbagliato nel
momento sbagliato...
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Un luogo sconosciuto, perduto nei meandri dello spazio-tempo...
In un grande sala del consiglio dalle pareti dorate, nella parte più interna
di un palazzo di indescrivibile splendore e dimensioni inimmaginabili, il Primo
Digimon Huanglongmon sedeva su una grande piattaforma d'oro massiccio, posta tra
due file di seggi in stile classico occupati da potenti e nobili Digimon di vari
tipi e dimensioni (giganti, bestie mitologiche, spiriti angelici, e altre
creature di questo tipo...) ed in cima ad una breve scalinata i cui gradini
erano comunque alti almeno un metro l'uno, davanti alla quale un essere umano
sarebbe sembrato davvero ridicolo. Il creatore di tutti i Mondi Digitali era
accovacciato su un colossale trono dorato che scintillava ed emanava luce come
un piccolo sole - o era la radiosità di Huanglongmon stesso? - , e stava
guardando con espressione addolorata le proiezioni che si avvicendavano
all'interno di una colonna di luce azzurra che scaturiva dal centro della sala.
Erano immagini di guerra, odio e conflitto... immagini di Digimon impegnati ad
uccidersi tra loro, per motivi che a quella nobile assemblea apparivano folli e
futili...
Una Taomon, una Digimon umanoide simile ad una volpe bipede vestita da
sciamana onmyouji (o shugenja, per usare un termine più o meno equivalente), con
fredda spietatezza, tracciò un complesso ideogramma nell'aria con il suo enorme
pennello e lo scagliò contro un gruppo di Tyrannomon, che ringhiarono di dolore
quando il proiettile esplose loro addosso, e li trasformò in altrettanti
Digi-Tama rossi. L'inquadratura si spostò sugli occhi della volpe sciamana, nei
quali luccicava una scintilla di perfido autocompiacimento per quello che aveva
fatto... un sentimento inconcepibile per i Digimon che stavano assistendo...
Come a rispondere alla provocazione contro i Digimon animali, un istante dopo
l'immagine venne sostituita da quella di un Digimon di tipo animale, un
corazzatissimo Rapidmon dorato, che scagliava un'apparentemente interminabile
salva di missili contro una Lillymon, che disperatamente cercava di mettersi al
sicuro con agili manovre aeree. I suoi tentativi si rivelarono vani, data la
quantità di proiettili sparati, e ben presto la fatina si ritrovò senza più vie
d'uscita in mezzo allo sciame infuriato, che la raggiunse e disperse i suoi
dati, lasciando di lei solo un Digi-Tama smeraldino decorato con motivi floreali
rosa, che fluttuò all'istante verso un Primary Village...
Poi, un gruppetto di Wizardmon che si scontrava con un piccolo branco di
Garurumon...
Uno Snimon e un Ogremon impegnati in una lotta furibonda...
E altre ancora, in una orribile sequela di violenza e sofferenza che scuoteva
gli animi dei partecipanti all'assemblea.
Ad un certo punto, ritenendo che fosse stato visto abbastanza, Huanglongmon
diede un comando mentale, e le proiezioni sbiadirono rapidamente fino a
scomparire, mentre la colonna di energia all'interno della quale si erano
materializzate si dissolveva nel nulla. Quando la proiezione fu cessata, i
membri del consiglio restarono per diversi secondi in silenzio, a riflettere
cupamente su quanto avevano visto... poi, si voltarono tutti verso l'immenso
trono dorato quando il Primo Digimon si schiarì la gola, chiedendo la loro
attenzione.
"Figli miei... avete visto tutti cosa sta succedendo nel territorio di
frontiera che ho istituito tra i Mondi Digitali. Da molto tempo ormai, questa
guerra sta andando avanti, alimentata dall'odio di entrambe le fazioni... e mi
sono finalmente reso conto che è necessario porre fine a questa follia."
sentenziò Huanglongmon, con una voce possente che riecheggiava tra le pareti
della stanza come una solenne musica d'organo, una voce severa ma al tempo
stesso giusta e piena di misericordia. Tutti i partecipanti alla riunione si
voltarono verso il loro signore, che diminuì la lucentezza proveniente dal suo
enorme corpo e apparve in tutta la sua maestà davanti all'uditorio...
In effetti, soltanto guardare Huanglongmon, in tutto il suo splendore,
avrebbe fatto capire che era un Digimon superiore agli altri. Era una figura
semplicemente immensa, un drago quadrupede il cui aspetto ricordava un colossale
coccodrillo dalle squame dorate che superava abbondantemente i cento metri di
lunghezza, con corte zampe grosse come sequoie millenarie ricoperte da piastre
di armatura semisferiche, che terminavano in tre lunghi artigli. La sua nuca era
armata di una selva di spuntoni che adornavano il suo gigantesco collo, e aveva
un paio di lunghe corna che spuntavano dalla fronte, poco sopra le sue due paia
di occhi felini e dorati. La sua schiena, larga abbastanza da farci stare un
piccolo aereo di linea, era ricoperta da una corazza a piastre più larghe e più
spesse, e dai suoi fianchi si dipartivano spuntoni ricurvi che si sollevavano
verso l'alto in strutture quasi ad S, tra i quali fluttuavano delle grosse sfere
arancio-dorate, dodici in tutto, del diametro di almeno sette metri l'una,
mentre la sua coda, che costituiva quasi metà della sua lunghezza totale, era
coperta da spuntoni più piccoli e dritti che gli davano un aspetto da guerriero
ancora più pronunciato. Dalle sue grandi squame dorate proveniva una luce calda
che pulsava lentamente, immergendo l'intera sala del consiglio in un'atmosfera
benevola... accogliente... regale... un'aria di pace e tranquillità, che rendeva
la sua vista, anzichè terrificante, piacevole e distensiva. Chiunque avesse
avuto la ventura di posare lo sguardo su di lui, avrebbe chiaramente percepito
la sua bontà anche attraverso quelle dimensioni da capogiro e quell'immenso
corpo draconico...
E tuttavia, in quel momento, i fieri occhi del Primo Digimon erano pieni di
tristezza per quello che aveva visto. Non c'era rabbia, nè risentimento, in
lui... provava soltanto un grande vuoto nel suo cuore per tutte le atrocità a
cui aveva assistito, che si erano consumate nel mondo da lui creato...
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Huanglongmon
Tipo: Bestia Divina
Attributo: Dati
Livello: sconosciuto (superiore a Mega)
Attacchi: Taikyoku Kanji
Il Primo Digimon. Ogni ulteriore informazione a suo riguardo è avvolta nel
mistero.
Huanglongmon si guardò attorno e incrociò gli sguardi di tutti i Digimon
seduti nella sala del consiglio, in modo da rendersi conto dell'effetto che le
immagini di poco prima avevano fatto su quelli che aveva definito 'i suoi
figli'. Come aveva previsto, negli occhi di tutti... tranne che di uno o due...
si leggevano le stesse emozioni che lui provava in quel momento. Il problema era
della massima serietà, si rendevano conto tutti, e andava affrontato nella
maniera più rapida ed efficiente possibile!
"Vedo che non c'è bisogno di reiterare i concetti che ho appena
espresso." parlò Huanglongmon dopo un lungo silenzio. "Voi tutti
condividete gli stessi pensieri verso questo insensato conflitto, e il motivo
per cui vi ho convocati, è per esporvi la soluzione che ho approntato a questo
problema... e che coinvolge anche voi."
Sui seggi al lato opposto della stanza, un enorme Digimon simile ad un drago
serpentino dalle squame azzurre, con la testa coperta da un elmetto blu con un
corno di metallo a forma di fulmine, e due larghi mustacchi bianchi che
fuoriuscivano dalla punta del muso, si alzò lentamente per chiedere la parola.
"Grande Padre, se posso intervenire..." esordì, con voce serafica che
rispecchiava la sua saggezza.
Huanglongmon rivolse lo sguardo verso i seggi dove il drago azzurro sedeva,
attorniato da una fenice infuocata, una grande tigre bianca, e una tartaruga a
due teste con un grande albero che gli cresceva sul guscio. Ognuno di essi aveva
diverse sfere luminose, simili a quelle del loro 'padre' ma più piccole, che
orbitavano lentamente attorno a loro. Si trattava dei quattro potentissimi
Guardiani Digitali a cui Huanglongmon aveva affidato la tutela dei quattro Mondi
Digitali corrispondenti ai punti cardinali. Per quanto Huanglongmon definisse
tutti i Digimon presenti suoi figli, teoricamente soltanto loro quattro erano
stati creati direttamente dal maestoso drago dorato... gli altri, come tutti i
Digimon, erano stati creati dall'agglomerazione di pensieri degli esseri umani e
dati, coesi assieme in qualche maniera misteriosa che nessuno di loro conosceva
esattamente...
Ed ognuno di loro, nonostante le loro spiccate differenze di carattere,
condivideva con i suoi fratelli la devozione incondizionata a Huanglongmon.
Il drago Azulongmon dell'Est, saggio e ponderato, che preferiva avere sempre
sotto occhio i punti di vista di tutti prima di prendere una decisione...
La fenice Zhuqiaomon del Sud, suo esatto contrario, aggressivo e capace di
serbare rancore per un tempo lunghissimo. Un gigantesco uccello da preda tutto
rosso, dall'aria minacciosa, con quattro paia di grandi ali rosse stoccate di
giallo in decorazioni simili a fiamme, un elmetto da cui spuntavano i suoi
quattro occhi rosso simili a perle di magma, e una lunga coda percorsa da creste
arancioni anch'esse simili a fiamme, era considerato il più forte dei quattro,
anche se il suo carattere violento ed irriflessivo lo rendeva il meno
popolare...
La tigre bianca Baihumon dell'Ovest, serio e coraggioso, dal forte senso
dell'onore - un Digimon che incarnava lo spirito nel nobile cacciatore. Si
trattava di un colossale felino dai denti a sciabola, dalla folta pelliccia
bianca striata di blu, con la parte superiore del volto coperta da una piastra
d'acciaio azzurro e quattro occhi dorati. Ciascuna zampa era dotata di tre
lunghi artigli, e sulla punta della coda portava un anello di acciaio nero
ricoperto di punte affilatissime.
E infine, ultimo ma non certo ultimo, la tartaruga EbonWumon del Nord, una
immensa testuggine con due teste allungate in cima ad altrettanti colli
squamosi, ognuna di esse ulteriormente protetta da una piastra d'osso. Sul suo
guscio, cresceva una quercia secolare della larghezza di una sequoia, completa
di una folta chioma verde smeraldo, e ogni zampa, che usciva angolarmente al
guscio, aveva tre artigli bianchi. EbonWumon era considerato il Sovrano dal
cuore più puro ed era conosciuto per il suo carattere paziente, lento all'ira e
dalla risata facile.
Ognuno di questi aveva presenziato alla riunione, abbandonando
temporaneamente i rispettivi seggi del potere... e questo era un segno sicuro,
nel caso ce ne fossero voluti altri, che la situazione era davvero molto grave.
L'ultima volta che una cosa del genere era accaduta era stata... beh, difficile
collocarla temporalmente, data la natura del disastro accaduto all'epoca, ma
sicuramente era passato molto tempo da quando Ryo Akiyama era stato chiamato per
la prima volta nel Mondo Digitale dell'Est...
"Sì, Azulongmon, figlio mio. Parla pure." lo esortò Huanglongmon,
voltandosi verso il suo seggio.
Il drago azzurro rispose annuendo leggermente. "La ringrazio. Sono
enormemente onorato di essere stato scelto per rappresentare me stesso e i miei
fratelli Baihumon, Zhuqiaomon ed EbonWumon in questa nobile assemblea... ma come
tale, ho anche il dovere di comunicarle qualsivoglia dissenso sorga tra noi
quattro. E in questo senso, vorrei comunicarle che fratello Zhuqiaomon non
condivide l'opinione di noi tre sulla guerra nel DigiWorld della Frontiera."
disse pacatamente.
Huanglongmon non sembrò deluso da quanto aveva sentito e, dopo aver fatto un
cenno affermativo, si rivolse alla fenice dalle piume scarlatte, che abbassò il
capo in segno di rispetto. "Sì, capisco... Zhuqiaomon, figliolo, esprimi
liberamente il tuo parere. Tu... non condividi l'opinione del resto
dell'assemblea sulla guerra in corso nel Mondo Digitale della
Frontiera?"
Zhuqiaomon alzò fieramente la testa. "Huanglongmon-sama, lei mi chiede di
parlare liberamente, e io così farò. No, sinceramente la vedo in maniera diversa
rispetto agli altri Digimon qui presenti, per quanto questo non sminuisca in
alcun modo il rispetto per ognuno di loro." rispose il Sovrano Fenice, le
ali ripiegate contro il corpo. "Io... sono convinto che questo conflitto
aiuterebbe a far evolvere la razza dei Digimon, eliminando i soggetti più deboli
ed inadatti, e permettendo solo a quelli migliori e più forti di prosperare.
Tuttavia, mi rendo conto di essere l'unico, tra i miei fratelli, a vederla
così... e che la guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali rischia di
provocare dei gravi scompensi nell'equilibrio dei Mondi Digitali. Perciò, anche
se non sono d'accordo, il mio rispetto per lei e per i miei fratelli mi impone
di collaborare. Non c'è altro."
Huanglongmon non ebbe nessuna reazione, nè di rimprovero, nè di rabbia.
Dopotutto, sapeva bene qual era il punto di vista del bellicoso Sovrano
virale... il suo era un Mondo Digitale in cui valeva la legge del più forte, e i
Digimon si combattevano e si uccidevano a vicenda per assorbire i dati degli
avversari sconfitti e diventare così ancora più potenti. Proprio per questo non
era mai andato d'accordo con gli altri Sovrani, che lo consideravano inutilmente
violento, e che in cambio erano da lui accusati di non avere abbastanza polso.
Tuttavia, non era mai intervenuto personalmente, ritenendo che la politica
adottata da ciascun Guardiano Digitale nei confronti del proprio mondo fosse
cosa di competenza esclusiva del Guardiano stesso, almeno finchè questa non
mettesse in pericolo l'armonia degli altri...
"Capisco." annuì Huanglongmon. "Noi tutti ti siamo grati per aver
espresso la tua opinione, Zhuqiaomon. Per raggiungere una soluzione al problema
è necessario sentire tutti i punti di vista degli interessati... in quanto sarà
grazie ad uno sforzo di gruppo, che potrà essere fatto solo con l'assenso di
tutti voi, che porremo fine a questa assurda animosità. Sì? Qualcuno voleva
intervenire?" chiese poi, voltandosi verso i seggi alla propria destra.
Seduto lì, al centro della prima fila, stava un enorme gigante dalle fattezze
umanoidi, muscoloso, dalla pelle che sembrava fatta di bronzo lucidato, alto non
meno di quindici metri e simile ai leggendari Titani. Il suo volto incorniciato
da capelli, baffi e barba bianchi era coperto per metà da un largo copricapo a
forma di testa di aquila dalle piume argentee, con tanto di becco ricurvo in oro
massiccio, e i suoi occhi, due grandi sfere di luce dorata, osservavano
fieramente il mondo attorno a sè dai buchi ricavati nell'elmetto. Era a torso
nudo, e questo permetteva di ammirare il suo splendido fisico quasi scolpito,
senza un filo di grasso, che lo faceva assomigliare ad una gigantesca statua di
bronzo scolpita con la massima cura, e indossava un paio di pantaloni di seta
bianca, immacolati come la neve appena caduta, stivali d'argento decorati con
quelli che parevano essere geroglifici, e bracciali anch'essi argentati attorno
ai polsi, mentre un lungo mantello di piume scendeva lungo la sua schiena fino
quasi a toccare il suolo. In una mano, reggeva un grande scudo con sopra incisa
la testa di una donna con dei serpenti al posto dei capelli... e nell'altra,
nella destra, una lunga spada di acciaio blu, la cui lama era stata intagliata
in modo da richiamare la forma di un fulmine. La sua figura emanava autorità e
giustizia in maniera palpabile, ulteriormente accentuate dalle piume
scintillanti che, di quando in quando, si staccavano dal suo mantello e
volteggiavano attorno a lui come sospinte da un vento.
Seduti ai suoi lati, c'erano altri due Digimon altrettanto enormi e
abbastanza simili, uno dei quali ricordava moltissimo una versione maschile
della classica sirena: il suo corpo era ricoperto di scaglie azzurre che davano
l'impressione di un giaco di maglia, con piastre di armatura viola sui fianchi e
sulle spalle, guanti d'acciaio, e una cintura dorata attorno alla vita. Una
lunga sciarpa rossa era legata attorno alla parte iniziale della sua coda da
pesce, e la testa era quella di un uomo, con un elmetto blu che la occultava
quasi del tutto, e decorazioni simili a pinne ai lati della testa. Numerose
pinne ornavano la parte da pesce del suo enorme corpo, attorno alla quale erano
legate delle cinghie di cuoio nero a intervalli regolari... mentre in una mano
teneva un grande tridente le cui punte erano a forma di testa di squalo.
Infine, il terzo dei giganti era del tutto coperto da un'armatura completa in
stile rinascimentale nera come la notte, con qualche riflesso blu che gli dava
un'aria ancora più misteriosa. Guanti, stivali e cintura erano tutti dello
stesso colore, con lunghe piume di corvo ad ornare i bordi delle manopole e
delle ginocchiere, e sulle sue spalle era legato un grande mantello rosso che
era una delle poche cose che deviava dal suo schema cromatico. Numerosi spuntoni
erano sparsi sulla corazza del Digimon nero, in particolare sul pettorale e
sulle spalliere, e tra le mani teneva una falce la cui lama era fatta di luce
rossa. Infine, la sua testa era quella di un montone dal pelo anch'esso nero,
con corna grigie ricurve e occhi neri dalle pupille verdi che scintillavano di
luce propria in maniera decisamente inquietanti. Anzichè mostruoso, tuttavia,
l'effetto d'insieme era cupamente attraente, forse anche grazie alla sua aria
distaccata...
Questi giganti erano tre fratelli che Huanglongmon aveva messo a capo di un
gruppetto di Digimon a lui fedeli chiamato 'le Divinità Olimpie', composto da
dodici membri pronti ad eseguire i suoi ordini in qualsiasi momento. In
particolare, il gigante con la pelle di bronzo e la testa d'aquila era il leader
assoluto dei dodici, il potente Zeusmon, Signore dei Nembi, mentre gli altri due
erano i suoi fratelli maggiori Neptunmon e Plutomon... e ciascuno di loro era lì
per rappresentare le altre nove divinità e i loro numerosi subordinati in quella
riunione.
Zeusmon si schiarì la voce... poi parlò, e per un attimo sembrò che le pareti
della sala vibrassero, tanto erano chiare e stentoree le sue parole.
"Perdoni la mia interferenza, Huanglongmon-sama... ma io e i miei fratelli
volevamo chiederle cosa esattamente volesse dire con uno sforzo di gruppo.
Questo vuol forse dire che ciascuno di noi dovrà collaborare alla realizzazione
di questo suo progetto?" chiese, con tono educato e al tempo stesso forte e
determinato.
Huanglongmon, le cui incredibili dimensioni facevano sembrare piccoli persino
Zeusmon, i suoi fratelli, e le altre quattro Divinità Digitali, annuì
solennemente prima di rispondere. "Corretto, Zeusmon... ma solo se voi siete
d'accordo. Non deciderei mai niente senza il vostro libero consenso, e voi lo
sapete. In ogni modo, sì, la mia idea era proprio quella di creare un nuovo
Digimon, dotato di poteri e chiarezza di mente superiori, e inviarlo nel Mondo
Digitale della Frontiera a mettere fine al conflitto dilagante e alla violenza
che per tanto tempo lo hanno torturato. Ma per realizzare questo mio progetto,
ci sarà bisogno che molti Digimon collaborino, mettendo a disposizione ciascuno
una scintilla del loro potere. Solo così, nel Digimon che io creerò ci sarà il
giusto equilibrio tra i vari elementi, ed egli potrà prendere il posto che gli
spetta come guardiano del Mondo Digitale della Frontiera. Lady Verdandimon, tu e
le tue sorelle Custodi del Tempo, cosa rispondete? Siete disposte a tentare
questo passo?" chiese poi, guardando alla propria sinistra verso tre Digimon
femminili dall'aspetto quasi umano... se non fosse stato per le loro dimensioni,
quasi pari a quelle delle Divinità Olimpie, e l'aura di sacralità che circondava
i loro corpi! Si trattava, quasi a rispecchiamento dei tre fratelli seduti
davanti a loro, di tre sorelle di nome Urdmon, Verdandimon e Skuldmon, alle
quali, come Huanglong aveva appena detto, era stato affidato il compito di
vegliare sulla stabilità del continuum spazio-temporale nei vari DigiWorld
esistenti.
Al posto d'onore al centro della fila, era seduta Verdandimon, Custode del
Presente, una Digimon che, dimensioni a parte (toccava i dodici metri
d'altezza), era uguale in tutto e per tutto ad una ragazza umana sui diciotto
anni, con fluenti capelli beige chiaro intervallati da qualche striscia bianca,
e con addosso una fluente veste bianco sciamito senza maniche, lunga fino alle
caviglie e talmente immacolata da sembrare riflettere i raggi di luce, con un
corpetto rosso sul busto dalla cui parte posteriore, in corrispondenza della
scapole, fuoriusciva un paio di bianche ali piumate... e un braccialetto dorato
con uno smeraldo incastonato al polso destro. Indossava inoltre un paio di
sandali dorati, e un copricapo di forma particolare, che ricordava un pò un
casco e dal quale calava un velo talmente leggero da sembrare quasi etereo, che
schermava i suoi occhi nocciola e il suo viso, sulla cui fronte e sui cui zigomi
erano dipinti dei simboli mistici simili a triangolini azzurri.
Ai fianchi di Verdandimon sedevano le sue sorelle: Skuldmon, Erede del
Futuro, era alta circa nove metri, e ricordava una bambina dai lunghi capelli
neri legati in due code che le fluivano lungo le spalle e la schiena, con gli
occhi azzurri e vivaci e la fronte e gli zigomi decorati con strane rune
triangolari. Indossava una sorta di aderente tuta intera in stile futuristico,
bianca lattice con delle protezioni rosse sui gomiti e sulle ginocchia, un
pettorale scarlatto con delle punte sulle spalliere, che sembrava così leggero
da non intralciare minimamente i suoi movimenti, una cintura di colore metallico
attorno alla vita, e alti stivaletti bianchi sulle cui punte si trovavano delle
lucette intermittenti. Tra le mani guantate, teneva un grosso martello piko-piko
di plastica rossa, e stava muovendo vivacemente le gambe, come se non riuscisse
a stare ferma.
Infine, la Guardiana del Passato Urdmon aveva un aspetto decisamente più
elegante, anche se piuttosto dark: dalla pelle scura e dai lunghi capelli
bianchi leggermente ricci, portava un mantello nero dall'interno rosso, fissato
attorno al collo da una fibbia dorata, e anche il resto dei suoi indumenti - un
corpetto da nobildonna dell'Ottocento, decorato di lustrini blu e viola, che le
lasciava le spalle nude, un'ampia gonna con lo spacco laterale, e scarpe con il
tacco alto - erano di colore scuro, per lo più un lucido nero con riflessi blu
in netta contrapposizione con i suoi capelli candidi, e con i segnetti
circolari, anch'essi bianchi, che la Digimon aveva disegnati sulla fronte e
sotto i suoi occhi verdi dallo sguardo aristocratico. Molto più posata della
sorella più piccola, ma senza l'aria di solennità della mediana, era seduta al
suo posto con aria tranquilla, quasi annoiata... anche se in realtà, era
interessata al problema quanto le altre due.
Dopo aver rivolto uno sguardo di intesa a Skuldmon e ad Urdmon, e aver
ricevuto il loro consenso, Verdandimon si schiarì la gola. "Grande padre, anche
noi Custodi del Tempo ci dichiariamo d'accordo con la sua decisione. Già
abbastanza a lungo è durata questa guerra insensata, ed è anche nostro dovere
fare sì che si concluda il più in fretta possibile. Perciò, anche noi tre siamo
disposte a rinunciare a parte del nostro potere per dare vita al Digimon che lei
ha in mente." disse la Custode del Presente, una voce chiara e melodiosa che
sembrava quasi un canto celestiale, e diffondeva un senso di tranquillità per
tutta la sala.
Un sorriso gentile apparve sul volto da rettile di Huanglongmon. "Vi
ringrazio, mie figlie. Il vostro apporto sarà prezioso. C'è qualcuno, tra voi
miei figli, che non è d'accordo la mia decisione, e vorrebbe dire qualcosa in
proposito? Se c'è, sarò più che lieto di ascoltare la sua opinione..." disse
poi, scrutando il resto dei posti occupati, sui quali sedevano Digimon di ogni
forma e dimensione, tutti intenti a riflettere sulla proposta del loro
progenitore. Guerrieri di bronzo e basalto che sedevano al fianco di stupendi
animali mitologici... angeli guerrieri coperti di armatura che accompagnavano
esseri dalle strane forme e composti di pura energia... tutti loro erano in
profonda meditazione, ma alla fine nessuno di essi si disse in disaccordo con
Huanglongmon.
"Sì, potrebbe essere l'idea giusta..."
"Huanglongmon-sama non ha mai sbagliato, prima d'ora."
"Questa guerra tra umanoidi e animali deve finire."
"Già... e questo mi sembra il modo più rapido e semplice..."
Queste, o su queste righe, erano i commenti più comuni che le acute orecchie
del Primo Digimon coglievano, mormorati fra le tribune. Il dragone dorato
continuò ad attendere, senza battere ciglio, che eventualmente qualcuno si
dicesse contrario alla sua idea... ma alla fine, prima da Zeusmon, poi da
Verdandimon, ed infine da Azulongmon, giunse la risposta definitiva.
"Grande padre... da parte nostra e dei nostri compagni è stata raggiunta
l'unanimità!" esclamò il leader delle Dodici Divinità Olimpie. "Tutti noi
contribuiremo alla creazione del nuovo Digimon di cui lei ha parlato!"
"Lo stesso dicasi per me, le mie sorelle, e i Digimon a noi fedeli." disse
Verdandimon, alzandosi in piedi assieme alle sue sorelle. "Ribadiamo la nostra
disponibilità."
Fu Azulongmon l'ultimo a parlare. "E anche noi quattro, come Guardiani
Digitali... per quanto le nostre opinioni sulla guerra in atto non siano
uniformi, lo è comunque la nostra risoluzione. Anche noi, grande padre,
collaboreremo al suo progetto mettendo i nostri poteri a sua
disposizione."
"Sono lieto di sentire queste vostre parole, figli miei." concluse il
Primo Digimon, alzandosi fieramente dal suo trono con una luce di rinnovata
speranza nello sguardo. "Se volete, il rituale di creazione può iniziare qui
e in questo momento. Se siete tutti d'accordo, possiamo intraprendere un passo
decisivo nella risoluzione dei problemi... del Mondo Digitale della
Frontiera!"
----------
...
...
Pic...
Una goccia che cadeva, interrompendo l'eterna coltre di silenzio che lo
circondava...
Pic... pic...
Altre due gocce... e il luccichio gentile, quasi irreale, dell'acqua pura che
veniva illuminata da un pallido raggio di luce bianca...
Furono queste le sensazioni che la nuova vita che stava per nascere provò,
mentre si accingeva a spalancare gli occhi. Un primo assaggio del mondo che
arrivava ai suoi sensi appena risvegliati. Come se la natura volesse dargli il
benvenuto. La sua pelle candida era avvolta da un'aura di luce dorata che
emanava tepore, e un dolce vento accarezzava le sue braccia e le sue gambe,
facendo muovere quei veli simili a seta che lo avvolgevano...
Una piuma candida come la neve, che gli svolazzava allegramente attorno, fu
ciò che accolse i suoi occhi quando il nuovo Digimon li aprì timidamente...
subito seguita da una lenta cascata di fuochi fatui dorati che scendevano lenti
come fiocchi di polline tutt'attorno a lui, formando una specie di colonna
attorno al suo esile corpo. Mentre il Digimon neonato iniziava a muovere i suoi
arti, stupefatto da quelle sensazioni così belle che lo circondavano, riuscì a
vedere il suo corpo e a rendersi conto del proprio aspetto... e uno strano,
indefinibile brivido lo percorse quando si rese conto della propria esistenza...
lui... lui stava VIVENDO... non riusciva a spiegarsi meglio... ed era qualcosa
di grandioso!
I suoi occhi, azzurri e puri come il cielo estivo, sbatterono un paio di
volte, non del tutto abituati alla luce dell'esistenza, mentre ogni particolare
del suo aspetto veniva registrato nella sua mente acuta... era un Digimon
piccolo, delle dimensioni e dall'aspetto di un bambino umano dai capelli biondi
un pò lunghetti, di circa otto-nove anni... ed era vestito soltanto di una
scintillante tunica di seta bianca che gli si avvolgeva attorno ai fianchi e
copriva il lato destro del suo torace, più leggera di un velo di cipolla. Non
indossava altro se non dei braccialetti dorati sui polsi e sulle caviglie, ed
era a piedi nudi. La sua pelle candida come l'indumento che indossava, era
decorata da alcuni tatuaggi violetti sulle braccia, sul torace, e sul dorso
delle mani, e ne aveva altri, più piccoli, sugli zigomi, sotto quel paio di
profondi occhi azzurri nei quali chiunque si sarebbe potuto perdere... ma la sua
caratteristica più notevole erano le cinque paia di ali da cigno che spuntavano
dalla sua schiena, dalle quali di tanto in tanto una piuma si staccava per
volteggiargli morbidamente attorno. Sul retro della testa, aveva un altro paio
di ali più piccole, a rendere il suo aspetto ancora più angelico... L'effetto di
insieme era quello di un Digimon dolce, innocente ed inoffensivo... ma chiunque
gli si fosse trovato vicino avrebbe trovato ben difficile ignorare quella...
incredibile sensazione di potere che si sprigionava da quel corpo minuscolo!
L'aura di sacralità che circondava il cherubino era qualcosa di soverchiante,
persino se paragonata a molti dei Digimon che avevano partecipato alla riunione
con Huanglongmon di alcune ore prima... e il Digimon neonato la percepiva dentro
di sè... una forza quasi illimitata... incalcolabile... un potere che avrebbe
potuto creare o distruggere... tutto concentrato in quel suo corpo dall'aspetto
innocuo... Un potere talmente grande che il semplice rendersene conto gli fece
provare un brivido di gioia... eccitazione... paura... ansia al tempo stesso...
Sì, sentiva di essere forte... fortissimo... e le dita delle sue mani si
mossero come dotate di volontà propria, quasi lui volesse trattenere questa sua
forza... con questo potere... poteva creare o distruggere interi mondi! Era
qualcosa che lo eccitava e lo spaventava al tempo stesso... come doveva usare
quel potere? A che scopo gli era stato conferito...?
Lentamente, il bambino angelico fluttuò verso il pavimento dalle piastrelle
dorate, e provò una sensazione di freddo quando i suoi piedi vi si poggarono
sopra. Mentre la vista gli si schiariva, le forme che lo circondavano iniziavano
ad apparire più nitide... e il Digimon riuscì a vedere una gigantesca ragazza
vestita di bianco, con un corpetto rosso e fluenti capelli castano chiaro... un
gigante dalla testa di aquila e dalla pelle di bronzo... e un drago serpentino
dalle squame azzurre, tutti Digimon grandi e potenti quanto lui... ma la cui
forza non era certo al livello di quella colossale forma dorata che stava dietro
di loro, gli occhi puntati verso il cherubino con aria amorevole. Mentre la sua
mente cominciava a funzionare, il Digimon iniziò a guardarsi attorno... a
distinguere le cose... a ragionare...
E finalmente, il grande drago dorato gli parlò, e il Digimon neonato percepì
un piacevole calore nella sua voce.
"Ben svegliato, Lucemon."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Lucemon
Tipo: Angelo
Attributo: Anti-Virus
Livello: Rookie
Attacchi: Divine Feat, Grand Cross
Il Digimon prescelto da Huanglongmon per riportare la pace nel Mondo Digitale
della Frontiera. Creato dai poteri combinati dei Digimon più fedeli al grande
sovrano, è un archetipo di bellezza e virtù senza paragoni e uno dei più grandi
difensori che le forze del Bene abbiano mai avuto! Pur essendo soltanto di
livello Rookie, il suo potere è superiore a quello di quasi tutti i Digimon di
livello Mega.
Il bambino angelico alzò lentamente la testa e, dopo aver riflettuto per un
istante, gli rispose con voce melodiosa e rispettosa. Per qualche motivo...
sentiva di sapere già qual era il nome del suo interlocutore... chi erano i
Digimon che lo circondavano... e cosa era giusto rispondere...
"Huanglongmon-sama..." mormorò gentilmente. "La... la ringrazio di avermi
donato la vita... questo è dunque il mio nome... Lucemon...". Ormai del tutto
risvegliato, vide chiaramente le labbra della giovane donna, che sapeva
chiamarsi Verdandimon, incurvarsi in un gentile sorriso, mentre la Custode del
Presente si inchinava verso di lui e gli tendeva una mano gigantesca e al tempo
stesso vellutata, in un gesto di affetto. "E tu sei... Lady Verdandimon,
vero?"
"Sono io, piccolo Lucemon... benvenuto alla vita!" gli rispose la custode del
tempo, serafica. "Immagino che tu ti chieda come mai sei qui... perchè ti
abbiamo dato la vita, e perchè tu hai questi poteri che senti dentro di te..."
"Sì..." rispose il piccolo angelo, i suoi grandi occhi azzurri che guardavano
dritti in quelli castani e dolci di Verdandimon mentre accettava l'aiuto. "Io...
so che Huanglongmon-sama mi ha dato la vita, e questi grandi poteri che sento di
avere, per una ragione, una ragione molto importante... è così, vero, mio
signore?" L'ultima parte della frase fu una domanda rivolta al grande drago
dorato, che annuì in risposta.
"Corretto, Lucemon. Già adesso, a poco dalla tua nascita, ti stai rendendo
conto del grande potere di cui ti ho fatto dono, ma non sai ancora a cosa serve,
nè come usarlo nel migliore dei modi..." rispose Huanglongmon. "Ebbene,
sappi che a te vorrei affidare un compito delicato, della massima importanza.
Ognuno dei Digimon qui presenti, e tutti coloro che li seguono, ha utilizzato un
frammento della propria essenza per darti la vita, rendendoti più potente di
quanto un Digimon del tuo livello potrebbe mai essere... unicamente per questo
cruciale obiettivo."
Lucemon si alzò in piedi, ancora un pò incerto sulle gambe... e Zeusmon fu
rapido a sorreggerlo con una delle sue enormi, ma gentili, mani di bronzo quando
perse l'equilibrio. "Grazie, Lord Zeusmon... Io... uh... io sono onorato che lei
mi abbia affidato un compito di così grande importanza... ma di cosa si tratta,
esattamente?" chiese, le mani appoggiate contro quella gigantesca del capo delle
Divinità Olimpie, che sorrise bonario vedendo i goffi tentativi del Digimon
neonato di tenersi in piedi.
Una breve, confortante risata provenne dalla gola di Huanglongmon. "Vedo
che sei molto entusiasta, piccolo Lucemon... ma abbi un pò di pazienza! Proprio
perchè il tuo compito è così importante, avrai prima bisogno di imparare molte
cose su te stesso, sui tuoi poteri e sulla natura del mondo che ti circonda...
non può iniziare adesso. Io e i miei figli, qui presenti, ti insegneremo tutto
quello che c'è da sapere, in modo che tu possa avere il controllo completo dei
tuoi poteri, e sappia come espletare la tua missione nel modo migliore.
Azulongmon, figlio mio, tu vorresti assumerti l'incarico di fare da insegnante
al tuo nuovo fratello? Nel caso lui voglia accettare, ovviamente?"
Il drago azzurro chinò la testa davanti al suo 'genitore'. "Lo farò,
Huanglongmon-sama, grande padre... allora, Lucemon... se vorrai, io, Lord
Zeusmon e Lady Verdandimon saremo i tuoi maestri, e ti prepareremo per quanto
sta avvenendo nel Mondo Digitale che Huanglongmon-sama ha creato come confine
tra i territori miei e dei miei fratelli... il Mondo Digitale della Frontiera,
tanto per usare un termine di più immediata accessibilità."
Ora più stabile, Lucemon riuscì a rimettersi in piedi e a stare eretto, e
provò a muovere le gambette per compiere i suoi primi, emozionati passi, senza
però mai staccare lo sguardo dal suo creatore e dai suoi Digimon più fidati.
"Sì, Azulongmon-sama... so già che tra i vostri Mondi Digitali ne esiste un
quinto, che contribuisce a rafforzare le barriere dimensionali... ma non so cosa
stia succedendo tra i Digimon che lo popolano..." mormorò, rivolgendo poi la sua
attenzione alla divinità dell'Est.
Questa volta, fu Zeusmon a dare la risposta. "Lucemon... devi sapere che
da molto tempo a questa parte è in corso una terribile guerra tra i Digimon che
popolano il DigiWorld della Frontiera." disse austero. "I Digimon
umanoidi e i Digimon animali hanno cominciato ad odiarsi a causa delle loro
differenze, e stanno cercando di distruggersi a vicenda, ognuno di loro
sostenendo di essere l'unica vera razza di Digimon. Questa assurda guerra, fatta
per queste ragioni così futili, ha portato innumerevoli morti e sofferenze ad
entrambe le parti, e Huanglongmon-sama ha deciso che è il momento di porre fine
al massacro."
"Ed è qui che entri in gioco tu, piccolo Lucemon..." riprese Verdandimon.
"Huanglongmon-sama e noi suoi fedeli abbiamo pensato che, per porre fine una
volta per tutte a questa animosità senza senso, ci sia bisogno di qualcuno che
possa guidare i Digimon, e mostrare loro una nuova via di pace e mutua
collaborazione. La scelta, piccolo Lucemon, è ricaduta su di te..."
"Ma non ti imporremo nulla senza che tu lo voglia." concluse
Azulongmon. "Dunque, Lucemon, la scelta è tua. Sei disposto ad accogliere
questo compito che noi vorremmo affidarti?"
Il piccolo angelo rimase in silenzio per qualche secondo, ma dentro di sè
sapeva già cosa dire. Huanglongmon-sama gli aveva donato la vita, e tutto quel
grande potere che sentiva dentro di sè... quale modo migliore per dimostrargli
la sua gratitudine che accettare questo compito? Dimostrarsi degno della sua
fiducia? Inoltre, c'era in corso una guerra inutile e stupida tra i Digimon del
mondo di cui parlavano... e se lui era in grado di fermarla, era l'unico in
grado di fermarla... che senso avrebbe avuto tirarsi indietro? E poi, riflettè
Lucemon, questo compito gli avrebbe dato la possibilità di comprendere appieno i
suoi poteri... il suo ruolo nel grande schema dell'universo... chi lui fosse e
quale fosse lo scopo della sua vita, in poche parole...
Lucemon sorrise gentilmente, alzando i suoi occhi simili a zaffiri verso il
suo creatore quel tanto che bastava per guardarlo. Poi, con un movimento
elegante e quasi regale, il bambino angelico si mise su un ginocchio e piegò le
sue bellissime ali dietro la schiena, in segno di umiltà...
"Huanglongmon-sama... la ringrazio della fiducia che mi ha accordato, e sarò
lieto di accettare il compito che lei ha scelto per me. Le prometto che, con i
vostri insegnamenti, metterò fine alla guerra, e mostrerò una nuova via ai
Digimon del Mondo Digitale della Frontiera." disse sommessamente.
Il drago dorato annuì, ricambiando il sorriso del suo nuovo 'figlio'.
"La tua decisione mi fa immenso piacere, piccolo Lucemon. In tal caso...
gli altri miei figli ti aiuteranno ad acquisire il controllo dei tuoi poteri, in
vista della tua missione." concluse. "E... sono io che ti devo
ringraziare, figlio mio. Il tuo impegno salverà le vite di miliardi di
Digimon."
Lucemon si alzò lentamente, accolto da affettuosi gesti di amicizia da parte
dei suoi futuri mentori: Zeusmon, Verdandimon ed Azulongmon.
L'aver ricevuto la loro fiducia, in quel momento, lo riempiva di
felicità...
----------
Eravamo sicuri anche noi che quell'ultima frase di Huanglongmon-sama
corrispondesse a quanto sarebbe poi avvenuto...
E con queste premesse, ci accingevamo, io, Zeusmon e Verdandimon, ad
insegnare al piccolo Lucemon tutto quello che avrebbe dovuto
sapere...
CONTINUA...
Note dell'autore: E così, riprende la mia storia sul misterioso passato di
DigiWorld. Con questo capitolo, ho dato un pò un antefatto, e ho descritto la
situazione che ha fatto decidere l'intervento di Lucemon... oltre a farvi
finalmente vedere questo fantomatico Huanglongmon, e diversi dei Digimon a lui
fedeli! Non li ho descritti tutti perchè la descrizione avrebbe preso troppo
spazio, e non volevo annoiarvi troppo. Ad ogni modo, tra questi ci sono Digimon
riconosciuti ufficialmente (come i quattro Guardiani, oppure Neptunmon), e altri
creati da me (Zeusmon, Plutomon e le tre sorelle custodi del tempo). Le Divinità
Olimpie sono un gruppo di dodici Digimon ispirati, come avrete già intuito, agli
dei dell'antica Grecia, e di cui sono già stati rivelati sei membri ufficiali:
Mercurimon (da non confondere con Mercurymon, Guerriero Leggendario del
Metallo), Marsmon, Neptunmon, Apollomon, Dianamon e Minervamon. Per gli altri
sei... come potete vedere ci sto pensando io, in assenza di versioni della
Toei!
Oh, e se qualcuno, vedendo Verdandimon e le sue sorelle, avesse esclamato
'Oh, Mia Dea!'... beh, ha perfettamente ragione! Le tre guardiane del tempo
sono, in effetti, ispirate almeno in parte a Urd, Belldandy (traslitterazione
MOLTO libera di Verdandi, il nome della dea del presente nel pantheon
asgardiano) e Skuld, le simpatiche dee di Kosuke Fujishima!
Okay, e questo è tutto per questo capitolo! Cercherò di pubblicare il
successivo il prima possibile, impegni permettendo. Chiedo anzi scusa per la
mancanza di aggiornamenti, ma sto proprio impiegato quasi tutti gli scampoli di
tempo libero che posso ritagliarmi per dedicarmi alle mie fanfiction...
Alla prossima!
Justice Gundam
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Capitolo 3 *** L'apprendistato ***
The Lost Past-03
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Eccomi di ritorno, dopo un duro periodo di esami! Che tra l'altro sono andati
meglio di quanto prevedessi... bah, sono semplicemente contento di essermeli
tolti di mezzo, una buona volta... e di potermi concentrare un pò sulle mie
fanfiction prima di partire per il Giappone!
Ebbene sì, tra il 14 e il 28 di luglio sarò in vacanza nella mitica terra del
Sol Levante, per un bel giro turistico da Osaka a Tokyo, regalo per la mia
laurea triennale! WOW! E' un sogno che si avvera! Non vedo l'ora di essere là!
Ma non devo neanche dimenticare voi lettori, e per non farvi sentire troppo la
mia mancanza cercherò di aggiornare qualche mia fanfic con nuovi capitoli prima
di partire! Spero che vi permettano di ingannare l'attesa!
Okay, adesso siamo tornati a leggere delle vicende del DigiWorld della
Frontiera... e di tutto ciò che è scaturito dalla guerra tra Digimon e
dall'avvento di Lucemon. Abbiamo assistito alla nascita del nostro angelo caduto
preferito, e nel capitolo che vi offro adesso, che credo sarà relativamente
breve, vedremo il suo... per così dire... periodo di formazione sotto la guida
dei servitori di Huanglongmon! Sì, per adesso la storia non è poi così
drammatica... il vero caos scoppierà più tardi... molto più tardi...
Ma rispondiamo alle recensioni, e lasciamo ai lettori il piacere di scoprire
come andranno le cose...
KillKenny: Hehehehee... che ti posso dire, le citazioni sono un pò la
guarnizione sulla torta per noi sadici fanatici di anime e manga... e 'Oh,
Megami-sama!' è uno dei manga che più mi sono rimasti impressi... ricordo ancora
i bei tempi delle superiori, quando lo compravo assieme a Rayearth e a Dragon
Ball... bei tempi andati...
Ugh, sto divagando come al solito...
L'odore di guai lo sento anch'io, ma come ho detto passerà un pò di tempo
prima che scoppi l'incendio...
TopoMouse: Si usa dire che 'la strada per l'inferno è lastricata di buone
intenzioni', no? Sono molti i personaggi di anime e manga che potrebbero
testimoniarlo, tipo Char Aznable di Gundam, o l'ammiraglio Sadaki Munetake di
Nadesico... comunque, il cambio di rotta avverrà decisamente più avanti... prima
devo introdurre i Cavalieri Reali!
Oh, e per quanto riguarda il tuo suggerimento... sai, ho pensato che alla
fine la tua fosse l'idea migliore. Era solo che 'Iupitermon' non mi convinceva
eccessivamente... ma ha finito col piacermi! Quindi, sono andato a correggere il
capitolo precedente, e da qui in poi userò il nome che hai suggerito tu! E non
preoccuparti, non sei per niente pedante! Piuttosto, sono io che dovrei
aggiornare più frequentemente... -_- U
In attesa quindi che io torni dal Giappone... godetevi questo breve
capitolo!
----------
Capitolo 3 - L'apprendistato
Finora, la storia che vi ho raccontato è relativamente confortante.
Dopotutto, era nostra intenzione creare un Digimon che meglio di chiunque altro
potesse rappresentare la volontà di pace di Huanglongmon-sama, e Lucemon, grazie
ai suoi poteri e alla tutela di tutti noi, sarebbe senz'altro stato in grado di
porre fine all'insensata guerra tra Digimon animali e Digimon umanoidi nel Mondo
Digitale della Frontiera. La nascita di Lucemon, e il fatto che lui avesse
acconsentito a compiere la missione che Huanglongmon-sama aveva scelto per lui,
non facevano altro che aumentare il nostro ottimismo... e così, con le migliori
prospettive, io, i miei fratelli, e gli altri Digimon che formavano il seguito
del nostro grande padre ci accingevamo ad insegnare al giovane Lucemon tutto
quello che fosse necessario sapere per controllare i suoi immensi poteri ed
adempiere al suo dovere...
----------
Una grande sala dalle pareti dorate, abbastanza spaziosa da poter contenere
senza problemi una portaerei, in una delle parti più interne della splendente
reggia di Huanglongmon, in una dimensione parallela che nessun essere umano
aveva mai visto prima... era lì che si svolgeva l'apprendistato di Lucemon, era
lì che il piccolo angelo stava imparando, sotto la paziente guida soprattutto di
Azulongmon, Verdandimon e Iupitermon, a fare buon uso del suo potere. In quel
momento, il cherubino dai capelli biondi era seduto a gambe incrociate al centro
di una immensa struttura romboidale di marmo rosso posta al centro della sala e
grande almeno quanto un piccolo campo da calcio, di fronte a Verdandimon che,
nella stessa posizione, teneva gli occhi chiusi e le mani appoggiate sulle
ginocchia, come se stesse facendo yoga. Non un suono proveniva dai due Digimon
celestiali, che restavano seduti immobili a meditare sotto i raggi di sole che
provenivano dalle grandi finestre dai vetri finemente intagliati e sfaccettati
sulle pareti della sala, aperte su un cielo azzurro immacolato, e che si
rifrangevano sui rivestimenti dorati, creando giochi di luce iridati che si
aggiungevano alla magnificienza della sala. Non c'era alcun arredamento, a parte
delle colonne in stile dorico vicino agli angoli della grande sala, e la
sensazione quasi vibrante di vita e di colore era ulteriormente accentuata dal
marmo variopinto che costituiva il pavimento, e alcune vetrate istoriate dai
colori sgargianti, sospese a quelle che sembravano decine di metri da terra.
Lucemon prese un altro, calmo, lento respiro, e le sue piccole ali dalle
piume bianche si mossero lievemente come dotate di volontà propria, mentre il
piccolo angelo si concentrava e svuotava la sua mente da ogni pensiero
superfluo. Stando a quando Lady Verdandimon gli aveva detto, quello che stavano
facendo era un allenamento speciale, il cui scopo era quello di aiutare Lucemon
a tenere sotto controllo il suo potere nei casi in cui esso non avesse bisogno
di essere usato. La relativa sedentarietà di questa routine non pareva
disturbare il cherubino più di tanto, anzi Lucemon era contento di doversi
sottoporre a questi esercizi... li considerava un tassello in più per cercare di
comprendere il suo scopo, e quello del suo potere, e per questo metteva anche in
essi il massimo dell'impegno. Oltretutto, doveva ammettere che era gradevole
sottoporsi a questi allenamenti sotto la paziente guida della Guardiana del
Presente... Verdandimon era un'ottima insegnante, un pò esigente ma paziente, e
lo seguiva con la cura e l'attenzione che una madre potrebe avere per il proprio
bambino. Di tutti i Digimon che aveva visto fino a quel momento, con l'unica
eccezione di Huanglongmon-sama per ovvie ragioni, era proprio Verdandimon quella
verso cui Lucemon provava il maggiore affetto...
Ancora per qualche minuto, il silenzioso esercizio di concentrazione a cui
Lucemon e la sua maestra si stavano sottoponendo andò avanti, senza che nessuno
dei due facesse il benchè minimo movimento, o emettesse anche il rumore più
impercettibile... al punto tale che, se uno spillo fosse caduto a terra, molto
probabilmente si sarebbe potuto sentire! Se non si fosse saputo fin da prima che
quelli erano Digimon (e per giunta due tra i Digimon più potenti mai esistiti!)
e non fosse stato per il loro colore, i due avrebbero potuto benissimo essere
scambiati per statue, assise nella loro posizione meditativa.
Finalmente, dopo un pò, Verdandimon aprì lentamente i suoi grandi occhi
nocciola e scostò di pochissimo le mani dalle ginocchia, interrompendo la sua
meditazione. La sua voce melodiosa spezzò il silenzio che per qualche ora ormai
aveva regnato sovrano nella sala di meditazione.
"Bene, penso che per adesso possa bastare, Lucemon..." disse, rivolgendo al
cherubino tanto più piccolo di lei uno sguardo materno. "Sei stato veramente
bravo, lo sai? Molti Digimon anche molto meno potenti di te... non arrivano così
presto ad un controllo così perfetto della loro energia! Sinceramente, sono
molto sorpresa..."
Anche il piccolo Lucemon interruppe la meditazione, e aprì i suoi limpidi
occhi per poi alzare lo sguardo verso la sua mentore. "La ringrazio delle sue
buone parole, Lady Verdandimon... e sono onorato di essermi dimostrato degno di
esse." rispose pacato, senza permettere alle lodi di esaltarlo. "Ora sento di
avere molto più controllo sui miei poteri... i suoi insegnamenti mi sono molto
utili, e spero di andare avanti così."
"Mi fa piacere sentirtelo dire." rispose la custode del Tempo. Con un
sospiro, Verdandimon rivolse poi lo sguardo verso la finestra, e verso il cielo
terso ed infinito che si espandeva oltre le mura della stupenda reggia. Il
piccolo Lucemon seguì il suo sguardo, chiedendosi tra sè a cosa stesse pensando
la serafica Guardiana del Presente. In quel momento, chissà per quale motivo,
l'espressione di Verdandimon, normalmente così dolce... allegra... quasi
angelica... sembrava malinconica, gravata da un'ombra di sospetto che il
cherubino non ricordava di averle mai visto. Certo, Lucemon esisteva soltanto da
pochi mesi... eppure, ogni volta che c'era lui nei dintorni, Verdandimon non
aveva mai assunto quell'espressione.
"Lady Verdandimon, mi perdoni se le sembro troppo curioso..." chiese il
piccolo angelo, rivolgendo la parola alla Digimon divina, che si voltò
lentamente verso di lui con espressione un pò sorpresa.
"Hm? Sì, Lucemon, dimmi pure... no, non mi sembri affatto troppo curioso. Se
c'è qualcosa che vuoi chiedermi, fai pure. Dopotutto, io sono una dei Digimon a
cui è stato affidato il tuo apprendistato, ed è mio dovere chiarirti ogni dubbio
che potresti avanzare..." rispose Verdandimon.
Lucemon annuì, e fece la sua domanda. "Grazie, Lady Verdandimon... ma la mia
era solo una semplice curiosità. Vede, l'avevo vista un pò assorta, appena
adesso, e mi chiedevo cosa lei stesse pensando. Forse è una domanda un pò troppo
indiscreta, ma ero un pò preoccupato per lei..." rispose con sincerità, la testa
alzata quel tanto che bastava per guardare la Digimon più grande dritta nei suoi
dolci occhi castani. Al sentire quelle parole, Verdandimon non potè fare a meno
di provare un pò di commozione, per quel piccolo Digimon talmente puro da
riuscire a rendersi conto dello stato d'animo degli altri semplicemente
guardandoli negli occhi... E pensare che il compito di riunire il Mondo Digitale
della Frontiera, così crudelmente segnato dalla guerra, ricadeva tutto sulle
spalle innocenti di quel Digimon.
Nel momento in cui quella proposta decisiva era stata fatta, Verdandimon non
si era posta il problema, confidando come tutti gli altri Digimon partecipanti
all'assemblea nel giudizio assennato di Huanglongmon... eppure, ora che ci
pensava meglio, la custode del Presente si chiedeva se davvero fosse stata una
buona idea quella di affidare una missione così terribile ad un Digimon così
puro, innocente ed inesperto della crudeltà del mondo esterno. Sarebbe davvero
stato capace di unificare il Mondo Digitale della Frontiera, come era speranza
di Huanglongmon? Davvero sarebbe stato lui la chiave per il raggiungimento della
tanto agognata pace? Non c'era la possibilità che, impreparato al caos e alla
violenza che si sarebbe trovato davanti, si sarebbe sentito perso e non avrebbe
più saputo cosa fare? Erano quelli i momenti in cui Verdandimon, pur rispettando
il suo creatore e signore, si chiedeva qualcosa che molti altri Digimon
avrebbero considerato un sacrilegio anche soltanto concepire...
"Il Mondo Digitale della Frontiera... tutto questo e forse molto di più
sarà responsabilità del piccolo Lucemon. So che è folle anche soltanto pensarlo,
ma... a volte non posso fare a meno di chiedermi se davvero Huanglongmon-sama
abbia avuto l'idea giusta... Non dovrei mettere in dubbio la sua decisione,
tanto più che anch'io mi sono detta favorevole, eppure..."
Verdandimon allungò delicatamente una mano verso il suo allievo più diligente
e gli accarezzò la testa bionda con il dito indice, rivolgendogli un sorriso.
"Va tutto bene, piccolo Lucemon... è solo che ero un pò preoccupata per te, per
il compito che tra poco dovrai assumerti. Tu... sei tuttora sicuro di potercela
fare?"
"Sì, Lady Verdandimon..." rispose Lucemon, senza neanche aver bisogno di
fermarsi a pensare ad una risposta. "Mi rendo conto che è una grande
responsabilità, se è questo che vuole dire... ma sono convinto che
Huanglongmon-sama, nella sua infinita saggezza, sapesse quello che stava facendo
quando mi ha donato la vita, e saprò fare in modo che la fiducia che egli ripone
in me sia giustamente ricompensata. Anche grazie agli insegnamenti che lei,
Iupitermon-sama e Azulongmon-sama mi state impartendo..."
La Guardiana del Presente, sentendosi non poco rassicurata, incurvò un pò di
più le sue morbide labbra, sorridendo a Lucemon proprio come una madre avrebbe
fatto con il figlio piccolo. Chissà perchè la avevano sfiorata quei dubbi così
ingiustificati... era chiaro, da come Lucemon prendeva sul serio la sua missione
e dalla determinazione che metteva nel suo apprendistato, che non sarebbe
successo nulla di spiacevole. Ancora una volta, quindi, si sarebbe rimessa al
giudizio di Huanglongmon-sama come in passato...
"E va bene..." proseguì Verdandimon, alzandosi dalla sua posizione con la
finezza e la grazia che le era propria. Piuttosto che rimettersi in piedi,
sembrava quasi che stesse librandosi senza peso in aria... "Allora, piccolo
Lucemon... visto che abbiamo un pò di tempo a nostra disposizione, non vorresti
fare un volo assieme a me in questo splendido cielo?" Fece questa domanda
camminando lentamente verso una finestra dell'immensa sala, e i suoi bellissimi
occhi guardarono, stoici ed estatici al tempo stesso, l'immensa volta celeste
dalla quale provenivano gli abbaglianti raggi di sole che filtravano nella
reggia di Huanglongmon attraverso i vetri istoriati e creavano quei riflessi dei
colori dell'iride che facevano da unico arredamento alla stanza.
Lucemon, anche lui con eleganza quasi eterea, e allo stesso tempo quel tocco
di infantile ingenuità che ancora era visibile in quel corpo così giovane, si
alzò e raggiunse la sua tutrice alla finestra, muovendo lentamente le sue dodici
piccole ali mentre i suoi occhi celesti, nei quali il cielo pareva
rispecchiarsi, si perdevano nell'infinito al di là del vetro. Dopo aver guardato
Verdandimon negli occhi, e averle risposto con uno dei suoi dolcissimi sorrisi,
il cherubino sollevò una esile mano davanti a sè e toccò l'intelaiatura della
finestra... che, quasi avesse percepito la volontà di un Digimon così illustre e
fosse ansiosa di soddisfarla, si aprì e fece entrare nella sala un forte soffio
di vento gelido, che recava con sè il profumo dell'aria pura. Verdandimon chiuse
gli occhi, gradendo la sensazione dell'aria fresca nei capelli e sul vestito, e
prese un profondo respiro prima che quel paio di ali piumate che teneva
ripiegate dietro la schiena si spalancassero. Alcune piume, staccatesi dalle ali
della Guardiana del Presente, danzarono nel vento prima di posarsi sul
pavimento.
"Credo che... questo volesse essere un sì, vero, Lucemon?" chiese la Digimon
angelica, prima che lei e il suo allievo prediletto prendessero il volo e si
immergessero nelle dense nubi, simili a un gregge di pecore, che attorniavano la
reggia. Visto da fuori, il palazzo di Huanglongmon appariva ancora più
incredibile: grande come le più grandi metropoli terrestri, talmente alto che
non se ne vedevano nè le fondamenta nè il tetto, entrambi nascosti dalla densa
coltre di nembi, sembrava ricoperto di oro e platino, ed ogni raggio di sole che
lo irradiava si rifrangeva tutt'attorno, facendolo sembrare un sole in
miniatura. In effetti, la luce era talmente intensa che era difficile vedere i
particolari, e del resto si trattava di una costruzione talmente immensa che una
sola occhiata non sarebbe mai riuscita ad abbracciarla completamente... avrebbe
visto ora le superfici splendenti, dorate ed argentate, delle immense torri; ora
le guglie gemmate che si protendevano verso il cielo, quasi volessero
raggiungerlo (e non sarebbe stato difficile credere che ce l'avrebbero fatta,
tale era la magnificienza della reggia...); ora la luce abbagliante che veniva
sprigionata dalle mura, e gli stormi di Digimon che volavano tutt'attorno,
attirati dall'aura di sacralità del luogo: alcuni Angemon e Piddomon, feroci e
nobili Airdramon, qualche Halsemon...
Era uno spettacolo semplicemente indescrivibile nella sua unicità, e
Verdandimon e Lucemon non poterono fare a meno di fermarsi a mezz'aria ad
ammirarlo estatici. Soltanto pensare che una cosa del genere potesse esistere
era abbastanza per rinfrancare i loro spiriti e, nel caso del piccolo angelo,
rinnovare ulteriormente la sua decisione di onorare la volontà di
Huanglongmon-sama.
"Non dubiti, grande padre..." disse tra sè il cherubino, ma assicurandosi che
anche la sua tutrice preferita potesse sentirlo. "Non appena sarò abbastanza
preparato... farò in modo che anche il Mondo Digitale della Frontiera diventi
un'utopia come questo stupendo posto che lei ha creato..."
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"Molto bene, Lucemon... ora concentrati bene e visualizza il tuo
bersaglio. Non avere fretta di colpire." consigliò Iupitermon, mentre il
piccolo angelo a pochi metri da lui congiungeva le mani e ne puntava i palmi
verso una enorme formazione rocciosa che si trovava a diverse decine di metri di
distanza, in mezzo all'infinita pianura verdeggiante che circondava la reggia di
Huanglongmon, un luogo aperto e sconfinato, ricoperto di erba smeraldina e fiori
multicolori, e circondato da montagne dalle pendici ripide e taglienti come lame
di coltello. All'orizzonte, la dimora del Primo Digimon sovrastava persino le
vette delle catene montuose con i suoi vibranti colori metallici, e si innalzava
fino a che la sua cima non si perdeva tra le nuvole. Per quelli che sembravano
essere molti metri attorno a dove si trovavano i due Digimon celestiali, non
sembravano esserci altre forme di vita digitale, e questo rendeva quella vallata
il posto perfetto per addestrare il piccolo angelo nell'uso vero e proprio dei
suoi poteri.
Compito che il piccolo Digimon stava prendendo con la sua immancabile
serietà: Lucemon, in piedi sull'erba soffice, era avvolto da un'aura luminosa
bianca, quasi invisibile a causa della luce che inondava la pianura, e i suoi
occhi celesti scrutavano con calma, e al tempo stesso con determinazione, il
bersaglio che Iupitermon gli aveva dato. Si concentrò ancora più profondamente,
tentando di dosare l'energia che scorreva nel suo piccolo corpo, e sentì delle
inebrianti scariche percorrergli la schiena e le braccia, intensificarsi nei
palmi delle sue mani e sulle sue dita. Delle minuscole scintille dorate
scaturivano crepitando dai suoi polpastrelli. L'immenso potere che il piccolo
angelo aveva invocato premeva nel tentativo di liberarsi, e Lucemon si ritrovò a
dover ridurre un pò l'energia per evitare che esplodesse. Il suo controllo era
aumentato moltissimo, grazie a tutti gli addestramenti che aveva fatto, ma
ancora non era perfetto, e se ne rendeva conto...
In disparte, Iupitermon osservava stoicamente il suo allievo preparare
l'attacco, e mentalmente si preparava ad intervenire nel caso qualcosa fosse
sfuggito al controllo di quest'ultimo, come aveva minacciato di accadere un
attimo prima... Comunque, Iupitermon doveva ammettere, anche se Lucemon doveva
affinare il modo di gestire, era comunque capace di una forza incredibile... e
non soltanto per un Digimon di livello Rookie! Il leader delle Divinità Olimpie
avvertiva che in quel piccolo corpo acerbo, guidato da una mente che, pur
innocente e devota al bene e alla giustizia, era ancora inesperta ed immatura,
risiedeva un potere che avrebbe messo in ginocchio anche un Digimon di livello
Mega! Certo, per il momento non era in grado di sfruttarlo tutto... ma se così
fosse stato, forse Lucemon sarebbe potuto essere più forte di molte delle
Divinità Olimpie... forse addirittura... più forte di Iupitermon stesso?
Rendendosi conto di essersi distratto a pensare, Iupitermon scosse la testa e
focalizzò nuovamente la sua attenzione su Lucemon: il cherubino era riuscito a
riprendere controllo dell'energia accumulata, ed ora stava alzando i palmi di
entrambe le mani davanti a sè e le stava puntando contro la roccia scelta come
bersaglio. Tra le sue piccole mani si era formata una sfera di luce bianca che
emetteva un rumore acuto, quasi vibrante, che saliva sempre più di intensità man
mano che Lucemon si concentrava, e l'erba tutt'attorno veniva illuminata da
rapidissime scariche di luce, mentre i lembi dell'impalpabile toga di seta
bianca che Lucemon indossava si agitavano nel vento...
Per qualche secondo ancora, Lucemon attese che l'energia si stabilizzasse...
poi, quando fu sicuro di poter sferrare il suo attacco, serrò gli occhi ed
esclamò due semplici parole.
"Divine Feat!"
L'energia che Lucemon aveva accumulato nei palmi delle mani esplose verso
l'esterno, e la sfera di luce bianca si trasformò in un immenso raggio che
sfrecciò con velocità inaudita attraverso tutta la pianura, illuminandola come
un secondo sole e gettando luci bianche per ogni dove... prima di impattare
violentemente contro il suo bersaglio e scatenare una gigantesca esplosione!
L'effetto fu tale che le onde sonore scossero le fronde degli alberi che si
trovavano anche molto distanti dal luogo dell'impatto, provocando la fuga
terrorizzata di tutti gli uccelli appoggiati sui loro rami, e un rombo tremendo,
simile ad un terremoto, agitò il terreno sotto i piedi di Lucemon e Iupitermon,
che riuscirono a vedere di sfuggita la roccia colpita che si disintegrava in
tanti minuscoli frammenti prima che la loro vista fosse obnubilata dalla
lucentezza abbagliante! Il leader delle Divinità Olimpie fu anzi costretto a
ripararsi gli occhi con una mano e a fare un passo indietro, ma Lucemon rimase
fermo al suo posto, quasi per niente disturbato da quella tremenda
esplosione...
Dopo diversi secondi di luce e rumore, durante i quali gli elementi del
paesaggio rimasero occultati dalla bianca radiosità sprigionata, la visuale
iniziò a tornare normale, ed il frastuono si smorzò rapidamente, fino a
scomparire del tutto lasciando al suo posto soltanto un rimbombo di tuono
lontano. Iupitermon, tirando il fiato che non si era nemmeno accorto di aver
trattenuto, si scostò la mano dagli occhi per rendersi conto del risultato
dell'attacco di Lucemon... e quando lo vide, non potè impedire che i suoi occhi
si spalancassero sotto il copricapo a forma di testa di aquila che
indossava!
Lucemon, ansimante ma sereno, le braccia ancora alzate nella posizione di
attacco, era sempre là al suo posto... ma il terreno davanti a lui era percorso
da una lunga striscia marroncina di erba bruciata, e l'enorme formazione di dura
pietra granitica che troneggiava davanti a lui era stata sostituita da una
gigantesca, impressionante voragine fumante dai bordi carbonizzati che emanava
un fortissimo odore di argilla bruciata, ampia almeno una ventina di metri e
profonda la metà... uno spettacolo che avrebbe mozzato il fiato in gola a
chiunque, e Iupitermon non faceva eccezione!
Con due semplici gesti delle mani, Lucemon aveva provocato una simile
distruzione... e il leader delle Divinità Olimpie era più che convinto che non
avesse usato che una parte del suo reale potere! Con meraviglia mista ad un non
meglio definito spavento, Iupitermon si rese conto che nemmeno lui o i suoi
fratelli sarebbero usciti illesi da un attacco di quella portata...
"Questo... questo è il potere che il supremo Huanglongmon-sama ha
donato a Lucemon? E'... semplicemente incredibile! Che... che razza di Digimon è
in grado, al semplice livello Rookie, di usare un attacco che potrebbe ferire o
distruggere persino un Mega?" pensò tra sè il Signore dei Nembi,
osservando incredulo il risultato dell'attacco del suo 'allievo'. Per un attimo,
un atroce dubbio attraversò la sua mente, e lo fece rendere conto di che
terribile flagello sarebbe stato quel bambino angelico se avesse volto le sue
abilità al male e alla distruzione anzichè alla giustizia...
Scosse la testa, distogliendosi da quella linea di pensiero. Perchè gli
venivano in mente dubbi così infondati? Sicuramente Huanglongmon-sama aveva
preso la decisione giusta, come sempre... perchè temere che una sua azione
potesse avere conseguenze negative per qualsiasi cosa? Fino a quel momento, non
era mai successo... e non sarebbe iniziato adesso, giusto?
"Anche soltanto il fatto che mi sia venuto questo dubbio è assurdo...
io ho fiducia nell'operato del nostro grande padre." concluse il
pensiero.
La voce infantile di Lucemon distolse il gigante dalla pelle bronzea dalle
sue elucubrazioni. "Ehm... Iupitermon-sama..."
Iupitermon alzò la testa, richiamato alla realtà. "Oh... sì, Lucemon...
scusa mi ero distratto per un momento... dimmi pure..." gli rispose, anche
se immaginava già cosa volesse chiedergli il piccolo angelo...
E in effetti, un istante dopo, le sue attese furono confermate. Lucemon gli
rivolse quel suo sorriso innocente e candido, da bambino, e guardò la voragine
che aveva prodotto con il suo attacco, non sapendo esattamente se sentirsi fiero
o meno... "Niente... le volevo soltanto chiedere cosa le è sembrato... credo di
aver raggiunto una forza notevole, ma il mio controllo poteva ancora essere
migliorato..." commentò con tono umile.
Il leader delle Divinità Olimpie tornò ad osservare ciò che rimaneva della
sezione di terreno colpita. Pur non avendo più l'espressione meravigliata di
poco prima, era comunque molto impressionato da una simile dimostrazione di
forza, e la sua testa dall'espressione regale si mosse su e giù qualche volta,
lentamente, per esprimere la sua ammirazione. "Sì, Lucemon... la tua è
un'analisi corretta... in effetti, ho avvertito anch'io che, per un breve
attimo, hai quasi perso il controllo delle energie che hai evocato. Una tale
evenienza potrebbe essere molto pericolosa, quindi cerca di lavorare di più su
questo aspetto. Tuttavia, ho avuto modo di vedere che la tua potenza è aumentata
in maniera esponenziale, da quando è iniziato il tuo apprendistato. Sono molto
colpito... veramente molto colpito! Non mi sorprende che Huanglongmon-sama
riponga in te così tante speranze. Con ancora un pò di addestramento, auspico
che avrai già imparato tutto quello che ti serve." spiegò.
"La ringrazio delle sue buone parole, Iupitermon-sama..." ringraziò il
cherubino, piegandosi leggermente su un ginocchio per esprimere deferenza verso
il suo maestro. "Tuttavia, se ancora non sono stato in grado di gestire il
flusso energetico come avrei dovuto, allora non credo sia il caso di riposarsi.
Possiamo ricominciare l'addestramento, per favore?"
Sul volto duro di Iupitermon apparve un'espressione umana, quasi paterna.
L'entusiasmo... la volontà che quel piccolo Digimon ancora acerbo metteva in
quello che faceva... era qualcosa che riusciva sempre a stupirlo e a
commuoverlo. Nonostante il successo conseguito, non si era lasciato prendere la
mano, ed era già pronto a tornare al suo addestramento, con devozione
ammirevole...
"Come desideri, piccolo Lucemon..." rispose la potente divinità.
"Se vuoi, possiamo ricominciare anche adesso..."
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Trascorsero così diversi mesi, ed ogni giorno che passava Lucemon faceva
progressi incredibili. Io stesso fui testimone dei passi da gigante che
compiva... delle vette di potere a cui giungeva e a cui sarebbe potuto giungere.
Già allora, la sua forza si avvicinava molto a quella mia, o di mio fratello
Zhuqiaomon, ma da ogni sua azione si percepiva la straordinaria bontà che
Huanglongmon-sama gli aveva trasmesso. Le nostre speranze crescevano assieme ai
suoi poteri, si evolvevano man mano che la sua crescita proseguiva... e noi
tutti sapevamo che non le avrebbe disattese...
E così, qualche mese dopo la nascita di Lucemon, arrivò il momento fatidico.
Ormai, il nostro emissario di pace era pronto. Non restava che fargli le dovute
ultime raccomandazioni, e poi, con un pò di fortuna, la guerra tra Digimon
umanoidi e Digimon animali si sarebbe conclusa, e il caos da essa provocato, che
minacciava l'equilibrio anche dei nostri Mondi Digitali, sarebbe stato niente
più che un triste ricordo del passato...
Così, ci apprestavamo a separarci da quello che era stato il nostro migliore
allievo...
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Era finalmente giunto il momento decisivo. A sei mesi dalla sua creazione,
dopo aver completato il suo periodo di addestramento ed aver acquisito il
completo controllo dei suoi poteri, e tutte le nozioni che gli sarebbero state
indispensabili, il piccolo Digimon conosciuto come Lucemon, si trovava per
l'ultima volta dinanzi ai suoi maestri (Verdandimon, Iupitermon e Azulongmon) e
al gigantesco Huanglongmon, per ricevere i loro ultimi saluti e la loro
benedizione. Pochi metri dietro il bambino angelico, era già aperto uno
scintillante portale di colore celeste, le cui pareti di energia erano percorse
da scariche di luce bianca e si perdevano nell'infinito, senza che fosse
possibile vederne il limite. Appena oltre quel varco dimensionale, si trovava il
DigiWorld che più aveva dato da pensare al sovrano di tutti i Digimon e ai suoi
fedelissimi, dove infuriava la guerra che Lucemon si proponeva di
concludere.
"Il momento è arrivato, Lucemon. Ora che il tuo apprendistato è finito, e
non abbiamo più nulla da insegnarti, puoi scendere nel Mondo Digitale che a te è
stato assegnato, e cominciare la tua missione." disse Huanglongmon, i suoi
grandi occhi dorati, splendenti come il sole di mezzogiorno, fissi sul piccolo
Digimon in un'espressione di fierezza e malinconia al tempo stesso. "Sei
convinto di essere pronto per questa grande incombenza? Se non te la senti
ancora, per noi non è un problema darti ancora qualche insegnamento, mi auguro
che tu lo sappia."
Dopo aver guardato il portale che brillava dietro le sue minute spalle,
Lucemon alzò lo sguardo verso il suo creatore e gli rispose con uno dei suoi
candidi, innocenti sorrisi, volto a tranquillizzare il grande drago dorato. "Le
sono infinitamente grato per quello che avete fatto per me, Huanglongmon-sama...
e anche voi, Lady Verdandimon, Lord Iupitermon e Lord Azulongmon... ma credetemi
quando vi dico che mi sento pronto. Farò in modo che questa guerra cessi, e che
tutti i vostri insegnamenti vengano messi a buon frutto. La pace tornerà a
regnare, grazie a voi e alla vostra saggezza e lungimiranza." rispose con un
elegante inchino.
Azulongmon sembrò sorridere dietro i folti mustacchi bianchi che nascondevano
il suo volto da rettile. "La nostra saggezza e lungimiranza, come dici tu...
non servirebbe a molto se non fosse per te, che contribuirai a diffondere il
verbo di Huanglongmon-sama tra i Digimon della Frontiera. Vedendo i risultati
del tuo addestramento, siamo convinti che farai un ottimo lavoro, piccolo
Lucemon..."
Verdandimon, il cui dolce viso presentava un'espressione malinconica a causa
della separazione dall'allievo a cui più si era affezionata, si fece avanti, una
mano appoggiata all'altezza del cuore. "Vogliamo solo raccomandarti... di
ricordare sempre quello che ti abbiamo insegnato, e soprattutto di ricordare chi
sei veramente. Sii paziente, perchè non sarà un lavoro facile, e solo con
perseveranza e tenacia si potrà sradicare l'odio tra Digimon animali ed
umanoidi, che per tanto tempo si è incancrenito."
"Lady Verdandimon ha ragione..." assentì Iupitermon con un cenno della
testa, la luce del portale che si rifletteva quasi magicamente sulla sua pelle
bronzea. "Nel Mondo Digitale in cui ti appresti ad andare, le cose non vanno
come nel reame di Huanglongmon-sama: è un luogo pieno di caos, e in molte sue
regioni non vige che la legge del più forte. Il lavoro che ti aspetta, Lucemon,
è lungo e faticoso... ma siamo convinti che ce la farai! Non per niente sei il
Digimon che noi e il nostro grande padre abbiamo creato sotto la sua
guida."
"Vi ringrazio infinitamente..." mormorò commosso Lucemon, e fece un profondo
inchino reverenziale, a cui gli altri Digimon risposero, prima di inviare il suo
ultimo saluto, agitando la mano ed iniziare ad incamminarsi nel corridoio di
luce che separava i due mondi. Immediatamente, l'aura di sacralità che veniva
sprigionata dal Digiport aumentò di intensità, e la piccola figura di Lucemon
venne avvolta dalla luce e iniziò a scomparire. I suoi occhi celesti guardarono
ancora una volta verso i suoi maestri, mandando loro un silenzioso, sentito
addio.
"Vai, piccolo Lucemon... io pregherò sempre perchè tutto ti va
bene..." disse Huanglongmon.
"E ricordati sempre..." si accomandò Verdandimon, poco prima che il cherubino
svanisse del tutto. "Lucemon, a volte il nemico più feroce e terribile... è
quello che si nasconde in noi stessi... non dimenticarlo mai..."
Lucemon annuì per l'ultima volta, prima di essere trasferito nel Mondo
Digitale della Frontiera.
La sua missione era iniziata.
CONTINUA...
Note dell'autore: E finalmente, questa fanfiction ritorna! Capitolo un pò
noioso, me ne rendo conto, ma a mio modestissimo parere serviva per darvi il
quadro generale della situazione... e per farvi rendere conto dell'altezza da
cui Lucemon finirà per cadere...
Nel prossimo capitolo, vedremo il Mondo Digitale della Frontiera, finalmente,
e assisteremo ai primi tentativi di Lucemon di porre fine al conflitto tra
Digimon umanoidi e Digimon animali. Stanno per entrare in scena alcuni
personaggi abbastanza conosciuti, sia di Frontier che di altre serie... e vi
lascerò il piacere di vedere da voi di chi si tratterà!
Come ho detto, per due settimane (fino al giorno 27 compreso) non potrò
scrivere, dal momento che sarò in vacanza in Giappone. La stesura delle mie
storie continuerà a pieno regime il 28 di questo mese, quindi... restate
sintonizzati! Da quella data in poi, conto di fare più aggiornamenti!
Ci vediamo al mio ritorno!
Justice Gundam
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Capitolo 4 *** Arrivo nel Mondo Digitale ***
The Lost Past-04
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Hmmm... è una mia impressione, o sta diventando sempre più difficile scrivere
l'introduzione? No, perchè ogni volta devo farmi venire in mente le parole
giuste per iniziare... ^_^
Comunque, a tutti i miei lettori, bentornati a 'The Lost Past'! La volta
scorsa, dopo aver visto qualche spezzone dell'apprendistato del piccolo Lucemon,
quest'ultimo ha iniziato la sua discesa verso il Mondo Digitale della Frontiera,
dove lo aspetta un mare di caos e distruzione in netto contrasto con l'ambiente
paradisiaco nel quale è stato cresciuto. Riuscirà a portare un pò di pace in
quella terra rovinata dal conflitto? Non mi aspetto di fare un capitolo molto
lungo, ma spero che risponderà bene alla vostra domanda...
E come sempre, prima di iniziare, devo rispondere a chi mi lascia gentilmente
recensioni...
Ah, per questo aggiornamento ce n'è solo una... beh, KillKenny, non si può
dire che il tuo punto di vista sia errato. Poche cose inebriano più del potere,
e i Digimon divini se ne accorgeranno a loro spese... ma la ribellione di
Lucemon non avverrà subito subito: ci sarà dietro qualcosa di un attimo più
sostanzioso della semplice sete di conquista...
Ah, no, non solo una! C'è anche quella di TopoMouse! Beh, vedi, ho voluto
sottolineare il fatto che Lucemon non abbia mai conosciuto, almeno fino a questo
momento, vere e proprie avversità... e ho voluto anche rendere l'idea di quanto
netto, e devastante, sarà poi il suo cambio di carreggiata! Dopotutto, come si
suol dire, chi ha fatto esperienza del bene e poi gli ha voltato le spalle, è
sicuramente più colpevole - e più crudele - di chi non ha mai conosciuto altro
che l'oscurità...
Tutto qui, davvero! Non avevo nulla di particolare da dire, quindi... vi
lascio a questo nuovo capitolo! Non mi aspetto che sia nulla di eccezionale,
ma... sappiatemi dire come lo avete trovato!
E come sempre, buona lettura!
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Capitolo 4 - Arrivo nel Mondo Digitale
Il viaggio lungo il passaggio dimensionale si rivelò più corto di quanto
Lucemon avesse osato sperare, e ben presto il piccolo angelo giunse nelle
vicinanze del Mondo Digitale a cui era stato assegnato.
"Quindi questo... è il Mondo Digitale della Frontiera... non avevo mai visto
prima niente di simile." disse tra sè, guardando incuriosito l'enorme globo,
avvolto da una calda luce bianca e risplendente del blu dell'oceano e del verde
delle foreste vergini. La bianca lanuggine delle nuvole interrompeva a tratti il
panorama, come greggi di pecore fluttuanti. Visto da lassù, quel pianeta era
davvero uno spettacolo suggestivo, e nulla avrebbe fatto credere che in realtà
in esso divampasse una guerra feroce ed insensata...
E tuttavia, grazie ai suoi sensi sovrumani, Lucemon capiva che la
tranquillità di facciata nascondeva l'orrore della guerra che si combatteva
praticamente ovunque; riusciva a percepire uno sgradevole sentore di odio e
desiderio di combattere, che pervadeva quasi tutta la superficie del pianeta...
quasi riusciva a sentire le urla, il caos e il frastuono delle battaglie che
imperversavano ovunque, e alla sua mente pura queste sensazioni arrivavano come
crudeli macigni. Essendo nato e cresciuto nella dimora di Huanglongmon, la
roccaforte del Bene assoluto, non era abituato a percepire tanta malvagità, e
per quanto fosse preparato ad essa, grazie agli avvertimenti che gli avevano
dato il Primo Digimon e i suoi seguaci, si sentì comunque stringere il
cuore.
"Huanglongmon-sama e i miei maestri avevano ragione... questo mondo è davvero
in preda al caos, riesco a sentirlo anche da questa distanza..." riflettè ad
alta voce il cherubino, mentre la sfera di bianca luce sacrale che lo conteneva
si apprestava a fare il suo ingresso. "E il mio compito è quello di porre fine a
tutto questo, in modo che nessun Digimon debba soffrire mai più... e va bene,
allora cerchiamo un punto da dove iniziare..."
I suoi occhi celesti, ora leggermente serrati in un'espressione di assoluta
concentrazione, cominciarono a scandagliare attentamente la superficie del
pianeta, in cerca di un luogo in cui rivelarsi agli abitanti. Lucemon stava
deliberatamente cercando un'area in cui stesse infuriando una grande battaglia,
in modo da interromperla e parlare a tutti i Digimon presenti della futilità di
quanto stavano facendo... Ci doveva essere un luogo, da qualche parte...
Un momento!
Eccolo lì, infatti! I sensi di Lucemon furono repentinamente investiti da una
sensazione negativa ancora più forte, proveniente da un grande continente
solcato da grandi catene montuose, che una volta doveva essere stato un luogo
idilliaco, ma che la devastazione della guerra aveva visibilmente tramutato in
una specie di gigantesco incubo divenuto realtà. Ancora adesso, riusciva a
capire il piccolo angelo, la battaglia stava andando avanti tra due eserciti
altrettanto enormi e potenti, senza vincitori nè vinti.
Lucemon riflettè per un istante... poi, prese la sua decisione e iniziò a
scendere verso il continente in preda alle ostilità. Un brivido pieno di
eccitazione, impazienza, determinazione e forse anche un sospetto di paura
attraversò il suo piccolo corpo, e il cherubino inspirò profondamente l'aria
pura e gelata come se volesse calmarsi e prepararsi mentalmente al suo primo,
forse più difficile, giorno di lavoro.
Ad un semplice comando mentale di Lucemon, la sfera di luce nella quale era
rinchiuso fece rotta verso il punto da lui designato, muovendosi con la rapidità
e la grazia di una cometa, e con il silenzio perfetto di una libellula.
"Andiamo dunque. Il lavoro che mi attende non sarà breve." concluse
Lucemon.
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In uno degli sterminati campi di battaglia in cui ormai si erano trasformate
molte zone di DigiWorld, un enorme esercito di Digimon umanoidi era schierato e
in posizione, pronto a ricevere un altrettanto grande battaglione di Digimon
animali. Armi manufatte e artefatti tecnologici scintillavano minacciosamente
alla luce del sole filtrata dalle nuvole grigie e nere, in opposizione alle
zanne e agli artigli che venivano sfoderati dall'altra fazione. Urla di
battaglia e ruggiti pieni di animosità squarciavano l'aria, proveniendo da una
parte e dall'altra, e immergendo la zona in un frastuono infernale che faceva da
preludio al violento scontro che si preparava. Nè stendardi, nè ornamenti
venivano esibiti da nessuno dei due eserciti... c'era soltanto la cieca, feroce
determinazione a distruggere coloro che stavano loro davanti. O almeno, così
sembrava... visto che in quelle marmaglie urlanti l'individualità si perdeva e
il soggetto scompariva... Ma se i comandanti dei rispettivi eserciti si fossero
presi la briga di controllare il morale delle loro truppe, invece di scagliarle
l'una contro l'altra come niente fosse, si sarebbero accorti che non tutti i
loro soldati erano esattamente entusiasti di quella battaglia...
Ma ormai, l'odio tra le due tipologie di Digimon andava avanti da così tanto
tempo, che già esso da solo forniva alla guerra l'inerzia sufficiente ad andare
avanti. Farsi la guerra era diventato quasi un obbligo morale, una parte
integrante della vita a DigiWorld senza il quale si sarebbe arrestato tutto...
ma questo non significava che i Digimon fossero tutti a favore di questa
violenza...
Ciò nonostante, i leader delle due fazioni insistevano a portare avanti le
ostilità, per principio o per puro e semplice puntiglio. Uno di essi, a capo
dell'esercito dei Digimon umanoidi, era un Silphymon, una creatura umanoide
vagamente simile ad un'arpia la cui metà inferiore era quella di un uccello
rapace dalle piume rosso mattone, con una larga coda piumata e zampe dotate di
grandi artigli bianchi... mentre la metà superiore sfoggiava dei muscoli ben
sviluppati e delle braccia leggermente più lunghe della norma dalle quali
spuntavano piume bianche dalla punta rossa. Indossava un paio di spalliere, una
cintura e un pettorale di metallo, assieme ad un visore grigio che copriva i
suoi occhi e scompigliava leggermente i suoi lunghi capelli rossi e le sue
orecchie frastagliate... ma anche così, si poteva quasi sentire la scintilla di
odio fanatico che bruciava all'interno del suo cuore!
"Digimon umanoidi!" esclamò l'uomo-aquila, squadrando da una posizione di
superiorità l'esercito dei Digimon animali schierato a non più di qualche
centinaio di metri di distanza. "Voi sapete perchè siamo qui oggi! Dobbiamo
difendere la nostra dignità, e il nostro predominio su DigiWorld! Quei barbari
senza cultura, i Digimon animali, sono una minaccia per tutti noi, per la nostra
civiltà e per la nostra sopravvivenza! Per questo, noi dobbiamo opporci a loro,
e farli stare al loro posto, visto che non comprendono la loro posizione di
inferiorità! La nostra è una lotta per la giustizia! Noi siamo il progresso, la
civiltà! Noi siamo il futuro di DigiWorld, e non abbiamo bisogno di quelle
bestie senza cervello per costruire il domani! Siete d'accordo con me,
vero?"
Un urlo collettivo si levò dall'esercito dei Digimon umanoidi, proveniente da
tutti coloro che detestavano i Digimon animali quanto quel Silphymon... ma
molti, che erano lì soltanto perchè ne erano costretti, restarono in silenzio,
preparandosi mentalmente all'ennesima battaglia che non volevano combattere.
Ignaro del malcontento di molti suoi guerrieri, Silphymon annuì e sfoderò un
feroce sogghigno, per poi tornare a scrutare la formazione dei Digimon animali,
anch'essi arringati a dovere dal loro comandante...
Il leader dei Digimon animali era una strana creatura che ricordava parecchio
un incrocio tra un cavallo e un'aquila: coperto per la metà posteriore da un
mantello di corto crine, e per la metà anteriore da morbide piume, entrambi
bianco-azzurrini con soltanto qualche striscia blu sulle zampe posteriori e
sull'addome, era lungo circa tre metri, e aveva un corpo snello e muscoloso al
tempo stesso, con dei lunghi artigli da rapace là dove sarebbero dovuti essere
gli zoccoli anteriori, e grandi ali bianche che spuntavano dalle spalle. Portava
un campanellino dorato attorno al collo, e la testa era quella di un uccello
predatore, con un grosso becco leggermente uncinato, dei segni rossi in stile
indiani d'America sugli zigomi, occhi azzurri come il cielo e delle lunghe
orecchie triangolari, mentre il resto del corpo era da cavallo, con gli zoccoli
posteriori dorati (ma da essi, particolare che sarebbe sembrato fuori posto se
non si fosse trattato di un animale mitologico, spuntavano tre lunghi artigli
neri) e una folta coda grigia che si agitava nervosamente dietro di lui,
esprimendo la sua eccitazione per la battaglia imminente. Questa creatura, un
HippoGryphomon, teneva lo sguardo sul comandante dell'esercito nemico, pronto a
scagliarsi su di lui...
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: HippoGryphomon
Tipo: Animale Mitologico
Attributo: Dati
Livello: Ultimate
Attacchi: Heat Wave, Sonic Voice
Questo raro Digimon ha una personalità feroce e aggressiva, combinata ad una
velocità quasi supersonica che lo rende un combattente di tutto rispetto! Si
dice che il suo grido di battaglia sia in grado di gettare i suoi nemici nella
confusione.
"Miei fratelli... le parole sono inutili a questo punto!" esclamò
HippoGryphomon, con una voce potente ed imperiosa che risuonava nelle orecchie
delle sue truppe, Digimon animali di ogni forma e dimensione, senza che lui
neanche fosse voltato verso di loro. "Noi siamo qui per proteggere la purezza
della razza dei Digimon da quegli apostati che vorrebbero pervertirla e farci
dimenticare le nostre radici! E noi... abbiamo forse intenzione di
permetterglielo?"
Ancora una volta, un coro di ruggiti di protesta e urla di battaglia si levò
dallo schieramento, unendosi al già assordante frastuono e immergendo quello che
presto sarebbe diventato il campo di battaglia in un caos ancora più
soffocante.
"Certo che no!" si sentì distintamente una voce ringhiante, in risposta alla
domanda di HippoGryphomon. "Noi combatteremo per impedire a quei disgustosi
Digimon umanoidi di fare una cosa così mostruosa!"
"Siamo con lei, signor HippoGryphomon!" esclamò un altro Digimon, esagitato
dalla foga con cui l'animale mitologico aveva parlato. Ghignando soddisfatto,
HippoGryphomon puntò un indice artigliato verso le truppe dei Digimon umanoidi,
che avevano deciso di rompere gli indugi e si stavano precipitando lungo il
dislivello roccioso che li separava dai loro eterni rivali, in uno sferragliare
da incubo di armi e corazze che li faceva sembrare animaleschi quanto loro!
Ironia della sorte, pensò il Digimon mitologico, proprio loro che si vantavano
della loro intelligenza superiore e della loro inventiva, alla fine si erano
fatti talmente accecare dall'odio da ricorrere al metodo più primitivo e
semplice... l'attacco frontale! Tuttavia, l'esperienza aveva insegnato ad
HippoGryphomon che poteva essere un trucco, e ci poteva essere qualche altro
contingente di Digimon umanoidi pronto ad intervenire dai lati o da retro...
l'astuzia diabolica di quegli insulti alla razza dei Digimon non conosceva
limiti! Perciò, decise di non correre rischi e fece disporre le sue truppe a
quadrato, in modo da poter opporre a qualsiasi attaccante una solida fila di
difensori.
"Stanno arrivando!" tuonò l'ippogrifo, aprendo le sue maestose ali e
librandosi in volo assieme a qualche centinaio di suoi seguaci. Di fronte a
loro, anche i Digimon umanoidi avevano fatto decollare i loro attaccanti aerei,
tra cui c'era anche il Silphymon comandante... "Mettetevi a quadrato e
cominciate ad avanzare! Li prenderemo a metà strada, e gli faremo fare la fine
che meritano! Per la purezza della razza dei Digimon, compagni...
combattiamo!"
L'ordine di HippoGryphomon venne eseguito con fin troppa solerzia, e in men
che non si dica, i Digimon animali erano schierati in una compatta formazione di
muscoli, zanne, artigli, tentacoli e innumerevoli altre armi naturali, tutti
pronti a ricevere i loro acerrimi rivali e farli a pezzi! La distanza tra i due
eserciti si stava assottigliando sempre di più, e assieme alla vicinanza
crescevano le grida di battaglia, il clangore e la sete di sangue! Anche i
Digimon che non erano contenti di essere là si sentivano percorrere da un feroce
desiderio di combattere, se non altro per restare vivi un giorno di più...
Ormai soltanto una ventina di metri separavano Silphymon e HippoGryphomon...
e i due comandanti già sfoderavano gli artigli per farsi a pezzi a
vicenda...
Quando accadde qualcosa che nessuno aveva previsto!
In mezzo ai due leader degli eserciti nemici, la terra sembrò sollevarsi da
sola, proiettando verso il cielo brandelli di argila e fango, mentre una colonna
di accecante luce bianca si levava dalle profondità del terreno, come una sorta
di enorme geyser luminoso, e separava i due eserciti proprio a pochi istanti
dallo scontro! Con un grido di terrore, Silphymon e HippoGryphomon balzarono
all'indietro, appena in tempo per non essere inghiottiti dalla scintillante
colonna di energia, il cui frastuono aveva coperto persino quello dei due
schieramenti! Tutti i Digimon, sia da una parte che dall'altra, si erano fermati
di botto, e i loro sguardi seguivano come ipnotizzati la colonna di luce mentre
questa proseguiva il suo corso, diradava le nubi di polvere e detriti che
ostruivano il cielo, e permetteva così a dei dorati raggi di sole di raggiungere
dopo tanto tempo la landa deserta, martoriata dalla guerra. L'intensità della
luce fu tale che i due comandanti e le truppe che si trovavano nelle prime file
dovettero coprirsi gli occhi!
"Ma che diavolo..." esclamò Silphymon. "Cosa significa tutto questo? E' un
vostro trucco, maledetti barbari?"
"Non... non dare la colpa a noi, sgorbio umanoide!" rispose HippoGryphomon
con tono offeso. "Non useremmo mai i trucchetti da codardi di cui voi vi fate
vanto!"
La luce era diventata così abbagliante, e il rumore dell'impatto così
assordante, che Silphymon quasi non riuscì a sentire la risposta, nè a vedere
l'esercito nemico che (prendendo giustamente esempio dal suo) si ritirava
lentamente. "Ugh... e... e allora... cosa diavolo è questa cosa? Chi osa
intromettersi in questa battaglia?"
Tra le esclamazioni delle due fazioni intimorite, e la rabbia dei comandanti,
la colonna di luce si espanse ancora di qualche metro, risucchiando verso il
cielo ingombro ancora qualche zolla di terra, ma senza fare danni ai Digimon
presenti. Il caos, la luce e il frastuono durarono ancora per qualche secondo...
prima che tutto, gradualmente, cessasse, lasciando al proprio posto soltanto
delle innocue scintille di luce dorata che fluttuavano leggiadramente... e un
piccolo Digimon simile ad un grazioso bambino biondo con numerose ali piumate,
occhi azzurri e limpidi che risplendevano di vita, e una toga bianca che
avvolgeva il suo piccolo corpo, talmente sottile da sembrare quasi trasparente.
La meraviglia per quell'apparizione era tale, che entrambi gli eserciti
sembravano aver dimenticato la loro sete di sangue, e restavano fermi,
increduli, ad osservare il nuovo Digimon che scendeva delicatamente,
accompagnato da qualche piuma luminosa. Era uno spettacolo meraviglioso, quasi
toccante... una scintilla di purezza ed innocenza in mezzo a quel campo di
battaglia dove migliaia di Digimon avevano perso la vita per una causa così
futile...
"E... e tu..." riuscì a balbettare HippoGryphomon, non appena lo shock gli
ebbe permesso di articolare qualche parola. "Da... da dove sei venuto? Cosa ci
fai qui? E soprattutto... chi sei, e come ti permetti di interferire?" Per
sottolineare il concetto, il Digimon metà cavallo e metà rapace avanzò
minacciosamente verso il piccolo angelo, sicuro di riuscire ad intimorirlo
grazie alla semplice differenza di stazza. Inutile dirlo, rimase piuttosto
interdetto quando il piccolo 'intruso' si limitò a guardarlo con un'espressione
dolce, comprensiva... quasi paterna!
Poi, parlò, e la sua voce suonava limpida come l'acqua di una sorgente
alpina.
"Salute a voi, Digimon di questo mondo tormentato. Posso capire che la mia
apparizione, così improvvisa, vi abbia sorpreso... perciò, mi presenterò come
credo sia giusto." disse, prendendo appena un metro di quota in modo da potersi
rivolgere a tutti i Digimon presenti... i quali, da parte loro, continuavano a
guardare come ipnotizzato la piccola figura angelica. Istintivamente, sentivano
che era lì per dare loro una notizia che li avrebbe riempiti di gioia...
"Il mio nome è Lucemon. Sono un Digimon che è stato creato e istruito per
mettere fine a questa insensata guerra tra Digimon, e per condurre questo Mondo
Digitale ad un futuro in cui non sarà rovinata la felicità di nessuno." proseguì
serafico il bambino angelico. "So che in questo Mondo Digitale, già è molto
tempo, voi Digimon animali, e voi Digimon umanoidi... vi state contendendo la
supremazia, ognuno di voi pretendendo di essere intrinsecamente superiore alla
propria controparte..."
Silphymon, irritato da quei discorsi che sembravano ridicolizzare quella che
lui definiva una 'lotta per la giustizia', interruppe bruscamente il piccolo
Lucemon. "Noi Digimon umanoidi SIAMO superiori a quelle... quelle... BESTIE!"
ringhiò, enfatizzando ogni parola come se volesse far capire che quello che
diceva era scontato. "Come potremmo non esserlo? NOI abbiamo costruito
abitazioni, strade, città e mercati... NOI abbiamo portato la cultura nel Mondo
Digitale, abbiamo promosso la scienza e la comunità, abbiamo collaborato per il
miglioramento di DigiWorld! Mentre questi animali senza cervello non fanno altro
che cacciare e foraggiare, vivendo alla macchia e soddisfacendo solo i loro
bassi istinti! Quei barbari sono inutili per DigiWorld! La loro presenza non fa
altro che rallentare il nostro progresso! E' per questo che li dobbiamo
eliminare!"
"MENZOGNE!" tuonò inferocito HippoGryphomon, gli occhi dardeggianti d'ira e
fissi sul suo rivale, e reso forte di un piccolo gruppo di Pteramon (Digimon
simili a pterodattili meccanici con dei missili montati sulle ali) che gli si
era avvicinato. "Quegli sgorbi che si fanno chiamare Digimon umanoidi... questi
ABOMINII... sono LORO ad essere solo un peso morto per DigiWorld! Con le loro
città, le loro strade e le loro fabbriche erodono sempre più le aree naturali, e
deturpano questo mondo! Non solo, ma pretendono anche di corrompere la natura di
noi Digimon... costringendoci ad abbracciare quella mentalità... quella CULTURA,
loro la chiamano... che essi propugnano! A noi Digimon non serve la conoscenza o
l'istruzione! Anche senza di esse, noi Digimon animali riusciamo lo stesso a
vivere bene, a stare in gruppo, a gioire, a comunicarci i nostri sentimenti! E
invece questi farabutti... dicono di essersi elevati ad un livello superiore,
quando tutto quello che fanno, in realtà, è andare contro lo scopo per cui i
Digimon esistono!"
"E' per questo che voi siete una massa di animali senza cervello!" tuonò
Silphymon. "Vi rifiutare di evolvere! Volete continuare a vivere come dei bruti!
C'è bisogno di altro, per provare che noi Digimon umanoidi siamo superiori a
voi?"
"Smettetela."
Una sola parola, detta senza rabbia e senza rancore, ma con un tono di
distacco e al tempo stesso di autorità, fece cessare il battibecco tra i due
comandanti, che stava minacciando di infervorare di nuovo gli altri Digimon.
Lucemon, considerando deboli le argomentazioni di entrambe le parti, aveva
interrotto quella discussione, che in realtà non serviva ad altro che ad imporre
il proprio punto di vista all'altro, e svolazzò leggiadramente vicino ai due
contendenti, facendosi arbitro tra le fazioni.
"Il punto di vista di entrambi voi... non è sbagliato. E, al tempo stesso,
non è nemmeno giusto." dichiarò, in maniera piuttosto sibillina. "Silphymon, tu
dici che i Digimon umanoidi hanno contribuito allo sviluppo di DigiWorld con le
loro scoperte, la loro cultura, e la loro organizzazione. Mentre tu,
HippoGryphomon, sostieni che voi Digimon animali vivete secondo natura,
rifiutando di farvi sofisticare da inutili cavilli. Entrambi voi, avete esposto
un comprensibile punto di vista e l'avete giustificato secondo quello che
ritenevate corretto. Come mi è stato insegnato, la verità sta nel mezzo."
Sotto gli sguardi dubbiosi - per non dire sospettosi - dei due comandanti,
Lucemon aprì le sue magnifiche ali piumate, ora rivolto agli eserciti. "Quello
che dicono i Digimon umanoidi non è del tutto sbagliato. Nè è del tutto giusto.
E lo stesso si può dire dei Digimon animali, non sono nè completamente nel
giusto, nè completamente in torto: quello che entrambi voi sembrate aver
dimenticato, è che sia i Digimon animali che i Digimon umanoidi hanno il loro
ruolo nel mantenimento dell'equilibrio di questo mondo, e nessuno dei due
potrebbe esistere senza l'altro. Davvero non c'è altro modo che questa guerra,
per conciliare le differenze tra di voi? Davvero l'unica soluzione è
l'eliminazione del nemico? Non sarebbe molto più semplice e più giusto risolvere
i nostri disaccordi con il confronto pacifico e il dialogo, come dovrebbe fare
ogni Digimon che si ritiene davvero moralmente superiore? Già troppo a lungo il
Mondo Digitale della Frontiera è stato piagato da questa disputa senza senso...
disputa della quale, sono convinto, molti dei Digimon qui presenti farebbero
volentieri a meno. E poi, la verità è che sconfiggendo il vostro avversario, in
questo caso sconfiggete voi stessi. Non ci avete mai pensato?"
HippoGryphomon grugnì con espressione derisoria. "Hmph! Dì pure quello che
vuoi, nuovo arrivato, ma non credo che i miei guerrieri ti ascolteranno! I
Digimon animali e i Digimon umanoidi si odiano per principio... e la pace tra
loro non sarà mai possibile!"
"Per una volta, sono d'accordo con questi barbari primitivi." sentenziò
Silphymon. "Nessuno, nei nostri eserciti, ascolterà mai le tue sciocchezze. Essi
vogliono una sola cosa, e cioè annientare il nemico che sta davanti a loro! La
tua, angioletto, è una voce che grida nel deserto..."
Anzichè offendersi per quei commenti maleducati, Lucemon sorrise con infinita
pazienza. Azulongmon, Verdandimon e Iupitermon lo avevano avvertito, che molti
Digimon avrebbero accolto in quel modo il suo annuncio di pace. "Molto bene...
voi dite che nessun Digimon qui presente vuole la pace. Voi dite che tutti loro
desiderano la guerra... desiderano combattere altre inutili battaglie e
rischiare le vite loro e dei loro compagni in scontri senza costrutto..."
"Tanto anche se i Digimon muoiono, si trasformano in un Digi-Tama e rinascono
in un Primary Village!" lo interruppe bruscamente Silphymon.
Lucemon gli fece cenno di attendere, alzando il palmo della mano. "Ti
inviterei a non interrompere gli altri mentre parlano. Le tue parole, Silphymon,
dimostrano che non hai per niente centrato l'argomento, uno... e due, che non ti
interessa nulla delle vite dei tuoi uomini, che pure vorresti guidare. Qui non
si sta discutendo del fatto che un Digimon rinasca. Anche se è così, credi
davvero che i Digimon non soffranno per la perdita di un loro compagno? Tutti i
Digimon qui presenti sono dotati di sentimenti ed emozioni, esattamente come
te... come te, HippoGryphomon... e come me. Ora, tornando al discorso di
prima... vogliamo verificare se davvero tutti i guerrieri qui presenti sono
decisi a portare avanti questa infinita battaglia? Avendo scelta, fratelli
Digimon, cosa preferireste? Combattere o tornare a casa a vivere la vostra vita
di tutti i giorni? Rispondete pure senza sentirvi obbligati... nè da me, nè dai
vostri comandanti! Dite semplicemente quello che pensate!"
Quando Lucemon si fermò per osservare le reazioni dei Digimon, sia lui che i
due comandanti poterono sentire che diverse voci si levavano dalle due
schiere... e soltanto poche sembravano non essere d'accordo con il piccolo
angelo!
"Però... devo dire che questo Lucemon ha ragione..." mormorò un Meramon tra
le fila dei Digimon umanoidi. "In effetti, io sono qui più che altro per fedeltà
alla mia razza, ma non ho nulla contro i Digimon animali!"
"Lo stesso vale per me!" esclamò un Apemon che si trovava lì vicino. "Sono
stufo di questa guerra! Sono già stato cancellato, e di conseguenza sono rinato,
più volte di quante mi faccia piacere contare... e tutto questo per cosa? Per
uno stupido puntiglio dei miei superiori? Niente da fare, non ci sto più!"
"Sì, quel nuovo arrivato ha ragione..."
"Sono stanco anch'io di combattere! Non si può trovare una soluzione
pacifica?"
"Hai ragione, Lucemon! Questa guerra è inutile!"
L'espressione di Silphymon, dopo aver sentito la reazione dei suoi
'fedelissimi' alle parole di Lucemon, passò dalla sicurezza all'incredulità e
all'oltraggio! Che razza di follia era quella? I suoi soldati... stavano
abbandonando il loro comandante... soltanto per le parole senza senso di quello
stupido angioletto, che non sapeva niente di come andavano le cose nel Mondo
Digitale della Frontiera! No, non poteva permetterlo!
"Che... che... che cosa vi salta in mente di fare, idioti?" sbraitò, rivolto
ai numerosi Digimon che si erano già staccati dall'armata. "Avete forse
dimenticato il motivo per cui stiamo combattendo? La nostra lotta per salvare
DigiWorld da quei selvaggi senza cervello? Noi siamo qui per preservare la
nostra cultura... e per consentire al Mondo Digitale di progredire! Non ditemi
che ve lo siete dimenticato!"
A rispondergli fu un Garudamon che si era librato in volo in quel momento.
"No, comandante Silphymon! Non ce ne siamo dimenticati... solo che ormai, non ci
importa più niente di quello che dici tu! Tu non sei mai stato cancellato in
battaglia? Non hai mai visto uno dei tuoi amici cancellato davanti ai tuoi
occhi? Beh, noi lo abbiamo sperimentato... molti di noi più di una volta, per
giunta! E possiamo dirti, in tutta coscienza, che non ci va di proseguire per
questa strada, se ce n'è un'altra più pacifica! Finora abbiamo sempre sopportato
senza dire nulla... ma ora, questo bambino è venuto ad offrirci qualcosa di
diverso! A dare un nuovo significato alle nostre vite! Quindi, di tutto quello
che puoi dire sulla presunta superiorità di noi Digimon umanoidi... non ci
importa più nulla! Costruiremo un DigiWorld migliore... anche a fianco dei
Digimon animali!"
Silphymon si sentì avvampare quando un coro di ovazioni si levò dall'esercito
dei Digimon umanoidi... e ancora di più quando HippoGryphomon gli sghignazzò in
faccia, deridendo la sua presunta debolezza come comandante!
"Huhuhuhuuu... vedo, come ti sono fedeli i tuoi uomini! Una bella
dimostrazione di fedeltà alla causa!" sghignazzò il Digimon mitologico, il becco
uncinato sollevato boriosamente verso il cielo. "Beh, nulla a che vedere con i
miei, che sicuramente non si saranno lasciati incantare dalla retorica di questo
marmocchio. Giusto, fratelli miei?"
Il brusco risveglio dal suo sogno ad occhi aperti arrivò una frazione di
secondo dopo. "Sbagliato!" esclamò un gigantesco Kuwagamon verde, spalancando le
sue enormi mandibole per dare maggiore enfasi alla sua protesta. "Anche noi ci
siamo stufati di combattere, HippoGryphomon! Questa è una guerra a cui ormai
crede soltanto un gruppetto di fanatici... per quanti riguarda noi, siamo pronti
ad abbandonarla!"
"Siamo con te, Kuwagamon!" ringhiò un Boarmon, un Digimon simile ad un grosso
cinghiale dalla pelliccia rosso-arancione che emanava lingue di fuoco. "I nostri
comandanti dicono che i Digimon umanoidi vogliono pervertire la natura di noi
abitanti di DigiWorld... ma io dico che questa guerra, portata avanti solo per
dei vuoti principi, è una cosa che va ancora di più contro il nostro scopo! Noi
Digimon animali combattiamo per difenderci o per sopravvivere... non per
dimostrare a tutti che siamo migliori!"
Proprio come era successo con i Digimon umanoidi, molti membri dell'esercito
dei Digimon animali si staccarono dal corpo principale, esclamando quei cori di
protesta contro la guerra che fino a quel momento avevano tenuto dentro di sè
per paura di rappresaglie! Da una parte e dall'altra, quella vallata che sarebbe
dovuta diventare il luogo dell'ennesimo massacro... stava risuonando, invece che
dello sferragliare di armi e artigli, di ovazioni a Lucemon e proteste contro la
guerra! Pochi erano i Digimon che non aderivano... la maggior parte si era già,
dentro di sè, preparata a seguire Lucemon e la sua offerta di un futuro
migliore!
Tuttavia, la cosa non andava per niente a genio ai due comandanti... in
particolare ad HippoGryphomon, che aveva visto i suoi guerrieri ammutinarsi
proprio dopo essersi vantato della loro devozione alla sua causa! Con il becco
spalancato per la rabbia e l'incredulità, il Digimon metà rapace e metà cavallo
osservava la torma di Digimon animali che, dopo essersi staccata dalla sua
schiera, si univa ai Digimon umanoidi ribelli - delitto inaudito! - e si metteva
a protestare contro di lui, contro la loro 'sacra' causa... e contro l'intera
guerra umanoidi-animali!
"Siamo stufi di combattere!"
"Sì, Lucemon ha ragione!"
"Basta con le armi... perchè non possiamo vivere assieme in pace?"
Livido in volto per la rabbia, le mani artigliate che tremavano per il
desiderio di uccidere qualcuno, HippoGryphomon si voltò verso la causa più
immediata di quella intollerabile ribellione... e i suoi occhi da predatore si
strinsero minacciosamente non appena si posarono sul piccolo cherubino biondo
che, con la semplice parola e la promessa di far cessare la violenza, aveva
portato tutti quei Digimon dalla sua parte!
Sì, era sua la colpa di tutto... e avrebbe pagato!
"Tu, miserabile insetto..." sibilò HippoGryphomon, voltandosi ferocemente
verso Lucemon che lo osservava impassibile, provando una sorta di distaccata
compassione per quella che, ai suoi occhi, appariva come uno scatto di rabbia
impotente. "Sei riuscito a far rivoltare i miei fedeli fratelli contro di me
grazie alla tua lingua scaltra, eh? Beh, se continui così, qualcuno potrebbe
tagliartela, lo sai?"
"Per quanto mi irriti essere d'accordo con un Digimon animale, quello che lui
dice corrisponde a quello che penso!" esclamò Silphymon. I due Digimon si erano
messi a svolazzare attorno a Lucemon in cerchi sempre più stretti, per
trasmettergli il messaggio che ormai per lui non c'era più scampo... ma
l'angioletto biondo non cambiava di una virgola la sua espressione pacifica, e
non sembrava nemmeno portare rancore verso chi stava cercando di ucciderlo.
"Anche se sei riuscito a convincere una manciata di codardi, ci basterà farti
fuori per ricordare loro chi è che comanda qui! Dopo che ti avremo tolto di
mezzo, l'eco delle tue parole si spegnerà, e noi torneremo alla nostra giusta
guerra contro questi barbari!"
Lucemon sospirò e scosse la testa, come un adulto che ascolta i capricci di
un bambino viziato senza darci tanto peso. "Sigh... sembra che voi due non
abbiate afferrato il concetto... vedete, anche se io venissi ucciso, questo non
toglierebbe che i vostri sottoposti sono quasi tutti contrari a questa guerra.
Anche senza di me, ora che hanno trovato il coraggio di parlare liberamente,
essi continuerebbero a protestare. Come potete vedere, ormai la vostra guerra è
agli sgoccioli... come si può portarla avanti, senza nessuno che ci crede più?"
chiese retoricamente.
"Non avrai di che preocuparti per questo..." ringhiò HippoGryphomon prendendo
fiato. "Visto che adesso sarai cancellato! Heat Wave!"
Congiungendo tra loro le zampe anteriori artigliate, il feroce Digimon alato
scagliò dai loro palmi una potente scia di fiamme scarlatte che attraversò
l'aria con un sibilo e colpì direttamente il piccolo corpo apparentemente
indifeso di Lucemon, esplodendovi contro e tingendo l'aria tutt'attorno di
rosso! Con un ghigno, HippoGryphomon ammirò soddisfatto il suo operato, sicuro
di essersi tolto di mezzo quel seccatore... e rimase sconvolto quando vide che
Lucemon, pur avendo preso in pieno il suo attacco, non aveva nemmeno cambiato
espressione! Le fiamme scivolavano sul suo corpo come l'acqua sulle piume di
un'anatra, e l'angioletto, in risposta a quell'attacco mal ponderato, si limitò
a scuotere la testa.
Talmente sbalordito da essere ormai al di là delle parole, HippoGryphomon
interruppe l'attacco separando le mani, e immediatamente la scia di fuoco che si
dipartiva da esse cessò, dissolvendosi nell'aria e lasciando dietro di sè solo
un lievissimo odore di carbone. Per una frazione di secondo, il comandante dei
Digimon animali credette di avere le allucinazioni, e si stropicciò gli occhi...
ma anche così, l'immagine dell'impassibile Digimon angelico continuava a
pararglisi davanti, quasi volesse prenderlo in giro!
L'incredulità di HippoGryphomon era riflessa sui volti di tutti i Digimon
presenti, e anche su quello di Silphymon... Per quanto impossibile la cosa
potesse sembrare, quel piccolo Rookie dall'aspetto innocente ed innocuo non si
era fatto neanche un graffio dopo aver subito l'attacco di un Digimon di livello
Ultimate! Una cosa del genere non si era mai neanche sentita! Era assurdo,
impossibile... eppure, lo avevano visto con i loro stessi occhi!
"Hai paura, HippoGryphomon?" chiese Lucemon al Digimon che aveva appena
tentato di ucciderlo, come se stesse parlando con un caro amico piuttosto che
con un nemico giurato. "Io me ne rendo conto, sai? Hai paura di come potrebbe
cambiare DigiWorld, hai identificato la normalità in questo stato di guerra
eterna... e adesso, ti riesce difficile pensare ad una vita di pace. Ma non devi
temere... perchè io e i Digimon a me fedeli faremo in modo che non venga
rovinata la felicità di nessuno."
Silphymon, che per tutto quel tempo era rimasto là senza fare niente,
terrificato dalla facilità con cui quel piccolo Digimon aveva respinto l'attacco
del suo rivale, decise infine di averne avuto abbastanza e congiunse le mani,
creando tra i palmi una sfera di energia rosa per poi scagliarla contro il
cherubino biondo! "Basta con i tuoi giochetti e la tua stupida retorica di una
pace impossibile, angioletto! Non farai quello che vuoi finchè ci sarò io ad
impedirtelo, e non accetterò mai di vivere accanto a quelle bestie senza
cervello! Static Force!"
Il proiettile energetico solcò l'aria e colpì in pieno Lucemon... che non
fece neanche lo sforzo di spostarsi! Al momento dell'impatto, con un rumore
simile a quello di vetro infranto, il colpo di Silphymon si spaccò in un milione
di schegge di luce e, come un fuoco artificiale in miniatura, risplendette per
un attimo di una spettacolare luce colorata prima di dissolversi innocuamente
nel nulla. Ancora una volta, il Digimon angelico non aveva subito nessun danno,
e mentre Silphymon si ritirava con il volto distorto in una smorfia di orrore,
reagì solamente guardando il suo avversario senza odio nè rancore... soltanto
con una scintilla di compassione nei suoi occhi celesti.
Un brivido di paura cieca percorse la spina dorsale dell'uomo-aquila. Se
davvero quel piccoletto poteva resistere senza problemi a colpi simili... allora
questo voleva dire che il suo potere era veramente ENORME! Ben al di là della
portata sua e di HippoGryphomon! Se avesse voluto, quell'angioletto dall'aspetto
infantile li avrebbe potuti distruggere in un istante! Ma com'era possibile?
Eppure... sembrava soltanto un Rookie!
"Anche tu... anche tu sembreresti aver paura di quello che sono venuto a
proporre... vero, Silphymon?" chiese gentilmente Lucemon. "Come ho detto,
nessuno sarà infelice una volta che la guerra sarà finita. Io, per conto del
nostro grande padre Huanglongmon-sama, voglio offrire a DigiWorld un futuro di
pace e prosperità... ma da solo, non posso farlo. Ho bisogno che tutti i Digimon
che la pensano allo stesso modo, e so che sono molti, si uniscano a questa
causa. Silphymon, HippoGryphomon... come potete vedere, già moltissimi dei
vostri uomini non credevano al conflitto eterno che voi propugnavate, e hanno
scelto di abbracciare la mia via. Loro saranno i primi di una rivoluzione
spirituale che salverà il futuro di DigiWorld... e molti altri si aggregheranno
ad essi, poichè questa insensata animosità non può più mettere radici nei loro
cuori..."
Un altro grido di giubilo da parte dei Digimon che si erano schierati con
Lucemon... e altri Digimon che, staccatisi dalle ormai esigue file dei più
fanatici, andavano ad accrescere ulteriormente quelle dei 'ribelli'.
Evidentemente, l'aver posto innanzi il nome del Primo Digimon aveva avuto un
certo effetto sulle menti dei più radicali...
Quando fu sicuro che non ci fosse più nessuno, nei due eserciti ormai
decimati senza vibrare nemmeno un colpo, che volesse unirsi a lui di sua
spontanea volontà, Lucemon osservò con soddisfazione l'eterogenea, ma cospicua
folla di Digimon che si era schierata sotto di lui - un esercito pacifico
sicuramente molto più grande di ciascuna delle due schiere che pochi minuti
prima si apprestavano a massacrarsi a vicenda... poi, senza rabbia nè rancore,
si rivolse ai due comandanti, e ai pochi Digimon rimasti ancora al loro fianco.
"Quanti di voi non se la sentono, sono liberi di fare la loro scelta. Tengano
comunque presente, che io sono disposto ad accoglierli in qualunque momento
decidano di cambiare idea." disse. "Quanti di voi fratelli Digimon, invece,
abbiano deciso di seguirmi, vengano pure con me. Senza timore. Voglio credere
che da oggi, qualcosa abbia iniziato a muoversi nel'animo degli abitanti di
questo mondo, e sia iniziata una nuova era."
"Siamo con lei, Lucemon-sama!" esclamò una Lillymon, la prima di un coro di
voci entusiaste che inneggiavano all'opera di pace dell'inviato di
Huanglongmon.
"Lunga vita al nostro salvatore!"
"Lucemon-sama, noi la seguiremo!"
Le esclamazioni di giubilo si susseguirono, e al tempo stesso iniziarono a
smorzarsi man mano che il piccolo angelo e il suo esercito di fedeli si
allontanavano dalla vasta pianura, lasciandosi dietro soltanto Silphymon,
HippoGryphomon, e qualche decina di Digimon ormai troppo sbalorditi per avere
ancora voglia di lottare...
Per quanto odiassero ammetterlo, i due comandanti dovevano ammettere che
quanto diceva Lucemon era vero... nel bene o nel male, era iniziata una nuova
era per DigiWorld...
Neanche loro e neppure Lucemon stesso, bisognava dirlo, immaginavano fino a
che punto questo si sarebbe rivelato vero...
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E questo, non fu che l'inizio della grande opera di pacificazione che Lucemon
avviò... dovunque passasse, migliaia di Digimon stanchi di vivere sotto la
continua minaccia della guerra abbandonarono i loro eserciti e si unirono a lui.
Per la prima volta dopo tanto tempo, Digimon umanoidi e animali parlavano ad una
sola voce, e per la stessa causa.
Certo, non si trattò sempre di un compito semplice. Molti Digimon rimanevano
ostinatamente convinti che la guerra fosse giusta, e tentarono di attaccare
Lucemon e i suoi fedeli... ma si trattava di una minoranza, che al massimo
poteva rallentare il lavoro del nostro allievo prediletto...
E così, pian piano, zone sempre più ampie di DigiWorld venivano pacificate...
finchè, circa un anno dopo la creazione di Lucemon, non si potè dire che, a
tutti gli effetti, la guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali era
finita!
Lucemon era riuscito a fare quello che nessuno, fatti salvi Huanglongmon-sama
e i suoi fedeli, avrebbe creduto possibile. Per mano di un unico Digimon di
livello Rookie, che aveva combattuto senza armi nè armature, solo con le parole
e il buon esempio, la guerra era finita... DigiWorld si apprestava ad entrare
nella nuova era di pace, con Lucemon come governatore e guida spirituale, a cui
ogni Digimon avrebbe fatto riferimento.
Fin qui, la nostra storia è relativamente edificante. E lo diventerà ancora
di più adesso, che vi narrerò di un gruppo di nobili Digimon guerrieri che, per
aiutare Lucemon a mantenere la pace, avevano a lui giurato
fedeltà...
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Un anno dopo l'arrivo di Lucemon nel Mondo Digitale...
Una immensa folla di Digimon festanti era riunita attorno ad una massiccia
ziggurat dorata che si ergeva maestosa in mezzo ad uno spettacolare complesso di
statue e templi, e tutti loro attendevano con ansia il momento in cui il nuovo
governatore del Mondo Digitale della Frontiera, colui che aveva posto fine alla
secolare guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali, si sarebbe a loro
rivelato. Digimon di tutti i tipi, dai più piccoli ai più grandi, di ogni razza,
Virus, Anti-Virus e Dati... finalmente uniti sotto un'unica guida illuminata che
ben presto, accompagnato dai suoi seguaci più fedeli, avrebbe preso il posto che
gli spettava in cima ai gradini della piramide. Il cielo azzurro e il sole
brillante sembravano rispecchiare l'atmosfera di felicità che regnava suprema.
Erano ormai secoli che gli abitanti di quel mondo sconvolto dalla guerra non
vedevano un giorno come quello, e l'idea che fosse soltanto il primo di una
lunga serie sembrava ancora un sogno a tutti loro... un bellissimo sogno da cui
non avrebbero mai voluto svegliarsi!
L'entusiasmo della folla giunse al culmine quando finalmente, dopo un'attesa
durata ore, il piccolo Lucemon apparve sulla piattaforma in cima alle scale
della piramide a gradoni, accompagnato da altri due Digimon angelici, e da una
enorme creatura dall'aspetto animalesco e nobile al tempo stesso, che
torreggiava sugli altri tre. Con un sorriso benevolo, il salvatore di DigiWorld
alzò una mano, accogliendo le ovazioni del pubblico mentre si godeva la calda
sensazione dei raggi del sole sul suo corpo da bambino, coperto soltanto dalla
sua impalpabile toga di seta.
"Digimon di questo mondo!" esordì il bambino angelico. "E' per me fonte di
orgoglio e un grandissimo onore annunciare che, grazie agli sforzi di tutti voi,
la guerra che per decenni ha imperversato su questa terra... è finalmente giunta
ad una conclusione! A coronare quest'opera di pace, come emissario di
Huanglongmon-sama, io accetto con gioia, assieme ai miei fedeli MagnAngemon,
Angewomon e Antylamon, la vostra preghiera di essere la vostra guida per questa
nuova età, in cui DigiWorld guarirà dalle ferite del suo burrascoso
passato!"
Altre grida di gioia, che salivano sempre di più fino quasi ad assomigliare
al ruggito di un incendio, accolsero le parole del piccolo angelo, mentre
quest'ultimo si ritirava di un passo, facendo un rispettoso inchino alla folla,
e indicava con la mano destra i suoi tre assistenti. Subito dietro di lui, stava
un maestoso angelo vestito di bianco, con otto ali piumate alcune delle quali
erano maestosamente avvolte attorno al suo corpo come una sorta di armatura
mistica. Due grandi anelli d'oro, intarsiati di rune, circondavano la parte
superiore del suo corpo, intersecandosi ad X proprio all'altezza dello sterno, e
il suo volto serio era per metà coperto da una sorta di copricapo papale viola,
decorato con un paio di piccole ali bianche sulle tempie, mentre tra le mani, il
guerriero angelico teneva uno scudo e una spada, entrambi fatti di luce viola.
Ai piedi, l'angelo indossava un paio di stivali di acciaio splendente che gli
davano ancora di più l'aria del paladino senza macchia e senza paura. Questo era
MagnAngemon, rappresentante dei Digimon umanoidi nel nuovo Mondo Digitale!
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: MagnAngemon
Anche chiamato: HolyAngemon
Tipo: Angelo
Attributo: Anti-Virus
Livello: Ultimate
Attacchi: Gate of Destiny, X-Calibur, Magna Antidote
Forma Ultimate di Patamon, è un guerriero celestiale temuto da ogni servitore
del Male. Combatte con la sua potente spada, in grado di creare varchi
dimensionali nei quali i maligni vengono risucchiati... ed è abbastanza potente
da sconfiggere anche un Digimon di livello Mega!
Alla sinistra di MagnAngemon, si trovava un bellissimo angelo femminile dai
lunghi capelli biondi, le cui ali ripiegate dietro la schiena fluttuavano
dolcemente ad ogni soffio di vento, accompagnate dall'elegante scialle rosa che
la Digimon teneva sulle spalle e attorno alle braccia. Il suo elmetto di
metallo, che come il copricapo di MagnAngemon presentava un paio di piccole ali
ai lati, non detraeva nulla dalla sua bellezza, ulteriormente accentuata dal suo
corpetto aderente bianco, con decorazioni dorate sul seno, e dai suoi guanti
bianchi, uno lungo fino al polso e l'altro fino al gomito, che aderivano alle
sue braccia come se ci fossero stati dipinti. Anche le sue calzature erano
spaiate: lo stivale destro saliva solo fino alla caviglia, ed era ricoperto di
piume, mentre l'altro, il sinistro, saliva lungo la gamba fino quasi a
congiungersi al corpetto. Un paio di cinghie nere erano avvolte attorno
all'addome della creatura angelica, in modo da celare un pò le sue forme e darle
un contegno da guerriera, e ce n'erano altre due che le cingevano la gamba
destra appena sopra il ginocchio.
Angewomon, la consigliera più fidata di Lucemon, guardò il pubblico festante
e, con tutta la delicatezza che le era propria, fece loro un elegante inchino di
ringraziamento.
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Angewomon
Tipo: Angelo
Attributo: Anti-Virus
Livello: Ultimate
Attacchi: Heaven's Charm, Celestial Arrow
Forma Ultimate di Gatomon. Angewomon è la controparte femminile di Angemon, e
ne condivide il cuore nobile e il desiderio di proteggere i deboli. Il suo
attacco speciale, Heaven's Charm, blocca e indebolisce le creature malvagie, che
poi vengono finite dalle sue frecce di luce.
Infine, il terzo consigliere, Antylamon, era un gigantesco coniglio umanoide,
alto non meno di otto metri, dalla corta pelliccia bruna che diventava bianca in
mezzo agli occhi e sulla punta delle sue lunghe orecchie, che anzichè drizzarsi
in aria o afflosciarsi verso terra erano parallele al terreno. Vestito di un
grande pettorale bianco, una sciarpa viola legata attorno al collo, e un paio di
lunghi e ampi pantaloni di seta bianca che avvolgevano tutto il suo corpo dalla
vita in giù, non aveva l'aria paciosa e tranquilla che di solito era associata
ai conigli, e anzi i suoi occhi rossi, oltre che le tre piccole corna appuntite
poste in mezzo alle sue orecchie, incutevano una certa soggezione, mentre le
mani erano decisamente troppo grandi per il suo corpo ed erano dotate di
artigli. Anche così, però, l'effetto di insieme era di un Digimon maestoso e
nobile... nè poteva essere altrimenti, visto che Antylamon era il rappresentante
scelto dai Digimon animali!
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Antylamon
Tipo: Animale Sacro
Attributo: Dati
Livello: Ultimate
Attacchi: Bunny Blades, Treasure Axe
Questo guerriero di DigiWorld è un esperto nella manipolazione del 'chi',
ovvero dell'energia spirituale, che usa come arma d'attacco sotto forma di vere
e proprie lame di luce! Un Antylamon fa parte dei dodici Deva al servizio di
Zhuqiaomon nel Mondo Digitale del Sud.
Mentre Lucemon e i suoi tre consiglieri venivano accolti dagli applausi e
dalle esclamazioni entusiaste della folla, un Digimon particolarmente grande che
ad essa si era mischiato decise che era venuto il momento di farsi avanti... e
un attimo dopo, non appena egli si schiarì la gola, il suo vocione cavernoso
spezzò la confusione che gli altri Digimon stavano facendo e attirò su di lui
l'attenzione di tutti. Un pò sorpreso da quell'inaspettata intrusione, Lucemon
alzò lo sguardo verso colui che aveva parlato, e che in quel momento, tra due
ali di folla che si era fatta da parte per permettergli di passare, si stava
avvicinando ai gradini della ziggurat: era un immenso Digimon draconico lungo almeno venti metri dal muso alla punta della coda,
che ricordava per certi versi una versione ingigantita di ExVeemon, con tanto di
squame azzurre e ventre bianco. Tuttavia, le zampe erano protette da una spessa
armatura nera con giunture, decorazioni e speroni dorati, e terminavano con
lunghissimi artigli ricurvi, anch'essi dorati. Una grossa placca di armatura,
anch'essa nera con decorazioni dorate, proteggeva la schiena del nuovo Digimon,
e su di essa era montato un cannone cilindrico, ai cui lati spuntavano un paio
di enormi e potenti ali rosse. La testa del drago presentava due vibrisse rosse
appena sopra la bocca, ed era protetta da un elmetto bianco decorato con due
grandi corna ricurve, una sulla fronte e una sul naso, e da sotto il quale
fluiva una corta criniera bianca. Con rispetto, e al tempo stesso con sicurezza,
l'enorme drago raggiunse finalmente la base della ziggurat e si fermò, chinando
la testa di fronte al piccolo angelo che continuava a guardarlo incuriosito.
"Lucemon-sama..." esordì, semplicemente. "Le porto i miei omaggi.
Come tutti i presenti, anch'io sono felice che lei oggi prenda il posto che le
spetta come governatore di DigiWorld."
Lucemon sbattè gli occhi un paio di volte, chiaramente perplesso. "Ehm...
ti... ti ringrazio per le tue buone parole... er... potrei sapere il tuo nome,
per favore?" chiese.
Il dragone fece un piccolo sobbalzo, rendendosi conto solo allora di non
essersi nemmeno presentato nell'emozione del momento. "Ehm... mi... mi
perdoni, Lucemon-sama... ha ragione, è stata una grave scortesia nei suoi
confronti non presentarmi prima... il mio nome è Imperialdramon... forse avrà
già sentito parlare di me..."
"Imperialdramon." ripetè MagnAngemon, ora anche lui con lo sguardo fisso sul
colossale rettile corazzato. "Certamente. Chi è che non ha mai sentito parlare
di te? Hai la fama di essere uno dei guerrieri più forti e nobili di tutto
DigiWorld. Tant'è che nel corso della guerra non ti sei schierato con nessuna
delle due fazioni, non volendo partecipare ad uno scontro per te insensato."
"Sì, sono io... vi ringrazio, anche se temo di non meritare appieno le
vostre lodi..." disse Imperialdramon, inchinandosi di nuovo. "Comunque,
Lucemon-sama, io vengo qui oggi, al vostro cospetto, e porto con me i miei
dodici allievi, per giurarle eterna fedeltà."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Imperialdramon
Tipo: Antico Drago
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Positron Laser, Giga Crusher, Splendor Blade
Imperialdramon è un antichissimo Digimon della cui esistenza pochi sanno, e
che ancora meno hanno visto. Il suo potere è enorme, è talmente veloce da poter
fare il giro completo del pianeta Terra in meno di un giorno, e quando la sua
forza si manifesta per intero, può assumere forme nuove ed impreviste!
"Hai detto, dodici allievi?" chiese Angewomon. L'antico drago alzò
leggermente la testa e rispose con un cenno affermativo all'angelo
femminile.
"Sì, Lady Angewomon..." confermò. "Mentre la guerra infuriava, io
vagavo di zona in zona per cercare Digimon che volessero aiutarmi a far cessare
le ostilità, e a riportare un pò di giustizia in questa terra... Ne ho trovati
dodici, sei dalla parte degli umanoidi e sei da quella degli animali, e li ho
addestrati al fine di farli diventare i protettori di questo mondo. Poichè la
guerra è finita prima che io e i miei allievi avessimola possibilità di
intervenire, abbiamo pensato che sarebbe stata una buona idea unirsi a lei,
Lucemon-sama, e farle da braccio per il mantenimento della pace a
DigiWorld."
Lucemon si sfregò il mento con una mano, mentre il resto della platea
ammutoliva in segno di rispetto al potente Digimon drago. In effetti, doveva
ammettere che l'offerta di Imperialdramon era interessante... ed era
ulteriormente lusingato dalla sua volontà di presentarsi spontaneamente e
giurargli fedeltà...
Perchè no, decise infine. Sotto la sua guida, Imperialdramon e quei dodici
guerrieri sarebbero diventati i più grandi difensori della giustizia che il
Mondo Digitale avesse mai visto...
"Imperialdramon." esclamò Lucemon, avvicinandosi all'orlo della piattaforma
per guardare negli occhi il grande drago. "Sapere della tua devozione alla causa
del bene e della pace riempie il mio cuore di speranza. Dimmi dunque... questi
dodici guerrieri di cui parli, di chi si tratta? Me li potresti presentare?"
Imperialdramon fece un lieve, rispettoso sorriso... e subito dopo, una
dozzina di misteriose figure in armatura apparve dal nulla ai suoi lati e dietro
il suo enorme corpo, tutte armate e dall'aspetto nobile... e tutte piegate in un
elegante inchino all'emissario di Huanglongmon!
"Ne sarò onorato, Lucemon-sama..." rispose Imperialdramon. "E' con
grande orgoglio che le presento i dodici guerrieri della giustizia. I Cavalieri
Reali!"
CONTINUA...
Nota dell'autore: E così, finalmente, la guerra tra Digimon animali e
umanoidi è finita. Spero che questo capitolo sia stato interessante, e sono
sicuro che il prossimo lo sarà ancora di più... visto che entreranno in scena i
Cavalieri Reali!
A proposito di loro... finora, soltanto nove sono stati ufficialmente
rivelati (a partire dalla prima serie di Digimon, per finire con Savers, che è
la serie che li utilizza di più). Quindi, tre di essi saranno mie invenzioni, o
comunque ripresi da qualche Digimon già esistente. Vi informerò a proposito
quando li introdurrò.
Questo è quanto! Alla prossima, che spero sia presto, visto che ho finito gli
esami!
Justice Gundam
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Capitolo 5 *** I Cavalieri Reali ***
The Lost Past-05
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Salve, ragazzi! So che questo capitolo giunge con un discreto ritardo
rispetto alla tabella di marcia che mi ero imposto... ma, come al solito, devo
portare avanti la mia solita scusa, e cioè che l'università, e gli esami di fine
trimestre in modo particolare, hanno il potere di scombinare qualsiasi tabella
di marcia uno si possa imporre! Comunque, dopo il 13 di questo mese (il mio
ultimo esame dell'anno) avrò almeno un pò più di tempo libero... e vi prometto
che lo userò per portare avanti questa e tutte le altre mie storie!
Oltre al fatto che ho il mio rewrite di Super Robot Taisen in cantiere, e
cercherei di pubblicarlo entro fine anno...
Questo capitolo non prevede molta azione, o grandi sviluppi, ma credo sarà
interessante lo stesso, in quanto finalmente conosceremo i dodici Cavalieri
Reali, molti dei quali sono già apparsi in varie serie di Digimon (anche se,
all'epoca, non sapevamo della loro appartenenza a tale gruppo...). Sono convinto
che li troverete interessanti... oh, a proposito dei Cavalieri Reali, visto che
la Toei non li ha ancora resi tutti ufficiali, gli ultimi due che questo
capitolo presenterà sono stati 'inventati' da me. Gaioumon è un Digimon già
esistente, che pensavo stesse bene nei Cavalieri Reali... mentre Apsaramon è una
mia creazione! Se qualcuno volesse usarlo in qualche sua storia, lo autorizzo a
farlo, sempre che dica che sono stato io a crearlo.
E adesso, le recensioni...
KillKenny: E' questa la fregatura del Pride, ci cadi dentro senza neanche
rendertene conto... per adesso, il lato buono di Lucemon è ancora ampiamente
prevalente, ma quanto a lungo durerà? I Cavalieri Reali stanno per fare il loro
trionfale ingresso in scena, quindi spero che te li godrai! Oh, e grazie ancora
per il bel voto!
TopoMouse: Un bel quadretto davvero... come hai detto, siamo di fronte ad
alcuni dei Digimon più potenti che siano mai esistiti! Sfortunatamente, come ho
già detto, c'è il rischio che questa situazione idilliaca non duri a
lungo...
E con questo, è tutto per questo capitolo! Buona lettura, e spero che il
capitolo sia abbastanza interessante!
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Capitolo 5 - I Cavalieri Reali
Con interesse, Lucemon e i suoi custodi volsero lo sguardo verso le dodici
figure in armatura che si stagliavano fieramente in controluce, alle spalle del
possente Imperialdramon, che aveva fatto loro cenno di farsi avanti. Ognuna di
loro proiettava un'aura di fierezza e nobiltà, e anche se il loro aspetto non si
era ancora rivelato, si potevano vedere benissimo i riverberi bianchi e dorati
del sole sulle loro corazze, e le loro armi stupendamente forgiate ed affilate,
sollevate verso il cielo in un gesto di saluto.
"I Cavalieri Reali..." ripetè Lucemon, favorevolmente impressionato. "Molto
bene, dunque. Imperialdramon, sono convinto che questi guerrieri saranno un
grande aiuto al mantenimento della pace e della stabilità a DigiWorld. Dunque,
guerrieri della giustizia, fatevi avanti senza timore. Io sono pronto ad
ascoltare la vostra voce, e ad accettarvi come miei aiutanti."
Una voce profonda, nella quale si sentivano fierezza e coraggio, rispose per
prima all'invito di Lucemon. "Per noi sarà un grande onore, Lucemon-sama... e
quindi, con il suo permesso, ci presenteremo a lei." disse il Cavaliere
Reale in testa al gruppo, sollevandosi rispettosamente dalla sua posizione
inginocchiata. Lentamente, con tutta la solennità che si confaceva ad un
guerriero della sua statura, il cavaliere in armatura emerse dalle ombre, e
tutti rimasero meravigliati dal suo aspetto maestoso e regale: era un gigante di
dimensioni incredibili, alto almeno una quindicina di metri e completamente
coperto da un'armatura bianca come la neve più pura, sulla quale i raggi del
sole creavano dei riverberi luminosi che aumentavano ulteriormente la nobiltà
della sua postura, e lo rendevano quasi abbagliante a vedersi. Il suo pettorale
era decorato con una sorta di bottone dorato circolare, e l'elmo, nel cui
cimiero si potevano vedere due grandi occhi azzurri, in quel momento puntati con
fierezza e rispetto verso la sommità della ziggurat, era decorato da un paio di
affilate 'corna' che spuntavano dai lati, oltre ad un corno più grande più o
meno in corrispondenza del 'naso', dandogli un aspetto minaccioso e
combattivo... mentre gli stivali, anch'essi bianchi, terminavano con tre lunghi
artigli dorati. Sotto questa sua protezione apparentemente impenetrabile, il suo
corpo esile appariva come poco più che un'ombra nera di forma umanoide... ma la
cosa che si sarebbe notata subito erano le braccia del Digimon: del tutto
spaiate, una di esse ricordava la versione meccanizzata della testa di un
WarGreymon, mentre l'altra era modellata su quella di un MetalGarurumon, con
tanto di orbite vuote nelle quali brillava una luce verde che aveva un pò
dell'inquietante. Dalle fauci del braccio WarGreymon, il gigantesco guerriero
aveva sfoderato una immensa spada di metallo grigio, intarsiata di rune, e che
in quel momento teneva alta sopra la testa in una sorta di saluto militare.
Anche le spalliere erano diverse tra loro, una di colore azzurro-blu e una
arancione... e sulla prima era inciso un simbolo simile ad un cerchio con due
grazie uncinate ai lati, che conteneva il simbolo dello Yin e dello Yang; mentre
sull'altra si trovava una runa che ricordava un sole stilizzato! Con il sole che
brillava sul suo volto fiero, il cavaliere bianco si presentò, il mantello
bianco dall'interno rosso che svolazzava nel vento in maniera spettacolare!
"Io sono stato nominato leader dei Cavalieri Reali da Imperialdramon-sama,
e guido i miei compagni in battaglia! Io, Omnimon, pongo la mia spada e la mia
vita al servizio di Lucemon-sama!"
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Omnimon
Anche chiamato: Omegamon
Tipo: Guerriero
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Grey Sword, Garuru Cannon, All Delete
Un potentissimo Digimon guerriero, nato dalla fusione di un WarGreymon e di
un MetalGarurumon! Si dice che venga creato dalla volontà e dalle speranze di
due persone dal cuore puro, e che appaia solo quando il Mondo Digitale è in
estremo pericolo. E' il leader ufficiale dei Cavalieri Reali, pur non essendo il
più potente del gruppo.
Dietro Omnimon, apparve una figura più piccola, di non più di due metri
d'altezza, che ricordava molto un drago dalle squame azzurre, simile ad un
ExVeemon, ma senza le cicatrici sul corpo, ricoperto da una scintillante
armatura dorata dall'aspetto dinamico, composta di
pettorale, elmetto, spalliere, manicotti, cintola e schinieri: l'elmetto era
leggermente allungato, in modo da adattarsi alla sua testa rettiliforme, e un
paio di spuntoni affilati spuntavano dal cimiero proprio sopra i suoi occhi
verdi, l'unica parte del suo viso che fosse visibile. Le spaliere erano molto
allungate, in modo da dare l'impressione che il Digimon si potesse muovere a
velocità pazzesche anche con tutto quel metallo addosso... e il pettorale era
piccolo e tozzo, un pò ingrossato verso metà, e copriva soltanto le costole
lasciando l'addome sguarnito. I manicotti che proteggevano il braccio dal gomito
fino al polso erano dotati di piccole lame triangolari sulle estremità, mentre
sulla cintola era inciso un simbolo mistico che ricordava vagamente un calice...
e per finire, i suoi stivali dorati proteggevano le gambe dal ginocchio in giù,
iniziando con un paio di ginocchiere a forma di V e terminando ciascuno con tre
corti artigli di metallo sulle punte. Su ogni parte dell'armatura si aprivano
diverse bocche lanciamissili, tutte armate e pronte a sparare!
Con grazia felina, il drago corazzato si pose a fianco di Omnimon e si
inchinò, appoggiando un ginocchio a terra. "Lucemon-sama... il mio nome è
Magnamon, e vengo a nome dei Digimon Animali. Come membro dei Cavalieri Reali,
eseguirò ogni suo ordine con la massima dedizione."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Magnamon
Tipo: Guerriero
Attributo: Anti-Virus
Livello: Armour
Attacchi: Magna Punch, Magna Kick, Magna Blast, Magna Explosion
Considerato il meno potente dei Cavalieri Reali, Magnamon è comunque
abbastanza potente da affrontare molti Mega ad armi pari. Questo nobile
guerriero, capace di muoversi a velocità supersoniche, è dotato di una grande
quantità di armi nascoste nell'armatura, e può incanalare la luce dell'ambiente
circostante in raggi luminosi di elevata potenza distruttiva!
Subito dopo Magnamon, un altro guerriero dall'aspetto animalesco e regale al
tempo stesso apparve da dietro Imperialdramon. Alto circa nove metri, quasi a
voler essere una via di mezzo tra il gigantesco Omnimon e il meno impressionante
Magnamon, assomigliava ad un grande drago umanoide dalla pelle ricoperta di
sottili squame perlacee, il cui tronco era del tutto ricoperto da una spessa
armatura di un vivace colore azzurro, con le spalliere bordate d'oro e una
decorazione a forma di V incastonata sul torace, così grande che le sue punte
superavano la linea delle spalle del guerriero draconico. Le sue manopole, che
coprivano le braccia dal gomito in giù, erano decorate con un fulmine sui polsi,
e attaccata al braccio destro stava una scintillante spada di luce azzurrina.
L'elmo, anch'esso quasi del tutto azzurro, era altrettanto complesso, e
ricordava un pò quello di Omnimon, con il grande corno frontale, e altre due
corna, più corte e fatte di acciaio grigio, si protendevano dietro la sua nuca,
frastagliandosi un pò verso la fine in modo da ricordare vagamente la criniera
di un dragone cinese. Gli stivali erano di metallo grigio che diventava blu sui
piedi, e tre lunghi artigli di avorio si dipartivano dalla punta di ogni
calzatura.
Il guerriero in blu si chinò rispettosamente, come avevano fatto i suoi
compagni... e dietro la sua schiena, si aprirono due grandi ali membranose,
azzurre con l'interno viola. "Io, AlforceVeedramon, il più veloce dei
Cavalieri Reali... giuro eterna fedeltà agli ideali che lei rappresenta,
Lucemon-sama!" disse, con voce morbida e al tempo stesso imperiosa.
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: AlforceVeedramon
Tipo: Sacro Guerriero
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Shining V-Force, Alforce Saber, Saint Great Shield
AlforceVeedramon è il più veloce dei Cavalieri Reali, e la sua agilità è
quasi pari a quella di molti membri delle Divinità Olimpie! La sua armatura di
Chrome-Digizoid offre un'ottima protezione dagli attacchi, senza però
ingombrarlo minimamente. Il suo attacco più potente, Shining V-Force, è un
potente raggio di energia positiva scagliato dal torace.
Il successivo a farsi avanti, non molto più alto di Magnamon, era un
guerriero che dava l'impressione dell'archetipico cavaliere medioevale: tutto il
suo corpo, dalla testa ai piedi, era coperto da una bianca armatura scintillante
in stile europeo, con un lungo mantello rosso a coprire la sua schiena, e
ginocchiere, gomitiere, spalliere e cintura dello stesso colore scarlatto. Anche
il cimiero dell'elmo, decorato con due strane strutture a forma di ali ai lati,
era rosso, e sotto di esso si vedevano chiaramente un paio di luccicanti occhi
azzurri. Nella mano sinistra, il cavaliere bianco teneva un largo scudo
circolare bianco dai bordi dorati... mentre l'altra brandiva con enorme facilità
una lunga lancia dorata da cavaliere, larga come il tronco di un alberello!
Delle bordature dorate circondavano ciascun pezzo della sua corazza, e
decoravano anche la punta degli stivali... ma la caratteristica più notevole,
anche se ad una certa distanza non sarebbe apparsa subito evidente, era un
simbolo di contaminazione radioattiva (simile ad un ventilatore stilizzato...)
inciso in nero sul pettorale e sulle ginocchiere. A sua volta, il cavaliere
bianco si affiancò agli altri tre, abbassò la lancia fino a farle toccare terra
con la punta, e si inginocchiò.
"I miei omaggi, Lucemon-sama..." si presentò. "Il mio nome è Gallantmon."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Gallantmon
Anche chiamato: Dukemon
Tipo: Guerriero
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Lightning Joust, Shield of the Just
Un Cavaliere Reale nato da un Digimon di tipo Virus, Gallantmon protegge la
rete dalle forze del Male, grazie alla sua potente lancia Graham e al suo
impenetrabile scudo Aegis! Pur essendo un Digimon buono e giusto, in lui è
insito un potere misterioso che potrebbe provocare una catstrofe se usato in
maniera scorretta...
Appena dietro Gallantmon, si fece avanti un Cavaliere Reale dall'aspetto
draconico che, sia come dimensioni che come aspetto, ricordava parecchio
AlforceVeedramon... con la fondamentale differenza che ciò che in
AlforceVeedramon esprimeva agilità e dinamicità, nel nuovo arrivato dava
un'impressione di forza e potenza! Altissimo, muscoloso, quasi del tutto coperto
da un'armatura bianca completa di spalliere e coprifianchi, con innumerevoli
decorazioni dorate, le sue mani erano di metallo blu-grigio, con una gemma
sferica rossa incastonata su ciascun palmo, e il pettorale recava una
decorazione bluastra di forma quasi esagonale, con al centro una sfera d'oro
massiccio. Grandi spuntoni dorati emergevano dai suoi stivali di Chrome-Digizoid
bianco, e dalla corazza che ricopriva le braccia e le spalle, mentre le sue
ginocchiere erano di colore turchese. Due paia di grandi ali viola di pelle
spuntavano dalla sua schiena, e si armonizzavano perfettamente con il suo elmo
bianco, armato di due corna ricurve che spuntavano dalle tempie e, anzichè
sollevarsi verso l'alto, puntavano in avanti. In contrasto con il suo aspetto
quasi demoniaco, però, due occhi castani che luccicavano di passione per il suo
compito nella vita ardevano sul suo volto. Tra le dodici figure che
Imperialdramon accompagnava, era una delle poche a non essere armata... anche se
i suoi affilati artigli sarebbero stati più che sufficienti in qualsiasi lotta!
Il guerriero draconico spalancò le ali, poi le ripiegò contro il proprio corpo e
fece un inchino, con la grazia e la forza di un antico samurai.
"Giuro fedeltà a Lucemon-sama, e giuro di aiutarlo a mantenere la pace a
DigiWorld." disse solennemente, la voce che quasi palpitava di eccitazione
nonostante si comportasse con impeccabile educazione. "Il mio nome è
Dynasmon, Guerriero Appassionato."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Dynasmon
Tipo: Cavaliere
Attributo: Dati
Livello: Mega
Attacchi: Dragon Thrower, Breath of Wyvern
Tra i Cavalieri Reali, Dynasmon, anche chiamato il Guerriero Appassionato per
la sua impulsività e la sua feroce devozione al dovere, vanta la maggiore forza
fisica. E' in grado di assorbire gli attacchi dei suoi avversari per potenziare
la sua forza offensiva, il che lo rende quasi inarrestabile! Segue il codice del
bushido, ed è disposto a giurare fedeltà a chiunque gli sembri dedito alla sua
visione di giustizia.
Poi, al lato di Dynasmon si pose un elegante guerriero in armatura rosa, più
minuto del suo compagno dall'aspetto draconico, con dei nastri dorati affilati
come lame di rasoio che spuntavano un pò ovunque tra le giunture. Le braccia, le
gambe, la vita e il visore del suo elmo erano di un rosa allegro e vivace,
mentre il pettorale, la parte superiore delle gambe, e il retro dell'elmetto
erano colorati di una tinta più scura. Sulle ginocchia, i fianchi e il torace,
il Digimon dall'aspetto delicato, quasi femmineo, recava delle decorazioni
dorate. Teneva nella mano destra uno scudo dorato, molto grande, di forma
ovoidale, completo di una decorazione rosa a forma di croce e una preziosa gemma
azzurra circolare, mentre nell'altra mano teneva una bellissima rosa rossa,
grande come un girasole, i cui petali scarlatti fluttuavano fieramente
nell'aria, creando un effetto poetico, quasi tragico. Il visore che gli
nascondeva il volto era ricurvo, e delle decorazioni dorate simili ad ali si
protendevano dal retro dell'elmo. L'impressione che dava era quella di un
Digimon elegante, fiero e posato... e questa impressione non venne che
rafforzata dal modo formale con cui il nuovo Cavaliere Reale si inchinò, tenendo
il braccio sinistro davanti a sè, e facendo distaccare alcuni petali sanguigni
dalla rosa.
"A lei, Lucemon-sama, io offro la mia fedeltà, e il colore e il profumo di
questa rosa." parlò il cavaliere in rosa. Nonostante il suo aspetto un pò
effeminato, parlava con una bella voce maschile, chiara e stentorea. "Il mio
nome è Crusadermon, e sono conosciuto come 'Il Guerriero Indifferente'."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Crusadermon
Anche chiamato: LordKnightmon
Tipo: Cavaliere
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Fist of Athena, Spiral Masquerade
Pur essendo conosciuto come 'Il Guerriero Indifferente', Crusadermon è
tutt'altro che apatico, e cerca la bellezza in tutto ciò che gli sta attorno. In
combattimento, si muove con enorme velocità, facendo a pezzi i nemici con i suoi
nastri affilati. Pur essendo un Cavaliere Reale, è spietato verso i deboli, e
spesso usa il suo concetto di giustizia come scusa per commettere
ingiustizie.
Il successivo a farsi avanti fu un alto, imponente cavaliere ricoperto da
un'armatura completa di colore blu-violetto, dagli stivali d'acciaio terminanti
in tre corti artigli viola; le sue mani erano relativamente piccole, rispetto
alla spessa corazza che ricopriva gli avambracci, le spalle, il torace, l'addome
e le gambe. Sul bacino, portava un drappo nero con sopra disegnato un teschio
dorato, lo stesso che era inciso sulle sue spalliere. Il suo elmetto recava un
paio di corna curvate all'indietro e affilate come lame, mentre la parte
facciale ricordava parecchio un teschio umano, con delle inquietanti luci rosse
che brillavano nelle orbite, e una 'graticola' sulla bocca che dava
l'impressione di denti digrignanti. Il suo corpo, a malapena visibile sotto la
corazza che indossava, sembrava piuttosto esile, in contrasto con la pesante
bardatura... e questo lo si evinceva dalla magrezza delle braccia dalla pelle
grigiastra, rimaste scoperte tra gomito e spalla, mentre nella mano destra
teneva una enorme lancia, con una punta simile alla lama di una spada ad
entrambe le estremità! Sulla corazza che proteggeva l'avambraccio sinistro,
invece, era montato un piccolo scudo a forma di medaglia. Il cavaliere dal viso
di teschio si pose a fianco dei suoi compagni e piantò la lancia nel terreno
prima di fare un inchino a Lucemon.
"Lucemon-sama, unisco la mia lancia, Claiomh Solais, alle spade e alle
mani dei miei compagni. Il mio nome è Craniummon... e sarò onorato di
servirla!" esclamò il cavaliere, la luce rossa dei suoi occhi che si
smorzava, quasi a volergli dare un aspetto più umile.
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Craniummon
Tipo: Sacro Guerriero
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: End Waltz, God Breath
Tra i Cavalieri Reali, Craniummon è quello che vanta il maggior potenziale
difensivo, grazie alla sua armatura quasi impenetrabile! In combattimento,
brandisce la sua lancia con impareggiabile abilità, e può scatenare una bufera
di vento sui nemici di DigiWorld con il suo respiro. Malgrado l'aspetto crudele,
è in effetti uno dei Cavalieri Reali più virtuosi.
Più in là, agli occhi di Lucemon apparve un gigantesco Digimon che, al
contrario degli altri, non aveva un aspetto umanoide: alto persino più di
Omnimon, era simile ad un essere umano dalla vita in su, con l'unico particolare
che la testa era di cavallo, mentre la metà inferiore del corpo era quella di un
cavallo con sei zampe. Dei simboli azzurri a forma di S rovesciata adornava la
fronte del suo elmo allungato e l'armatura sulle sue zampe dagli zoccoli
d'ossidiana, con dei braccialetti d'oro puro sulle giunture.Una corda rossa
percorreva i lati del suo corpo, riconnettendosi ad un'imbottitura nera che
separava la pelle del suo tronco dall'armatura. La sua coda blu, composta da un
ciuffo di lungo crine, si dipartiva dall'armatura che copriva i garretti, e un
drappo azzurro copriva la parte anteriore del corpo da cavallo. La parte
umanoide del suo corpo era coperta da una splendida armatura grigia e rossa, con
spuntoni dorati e ricurvi che fuoriuscivano dalle spalle e dagli avambracci. Ai
manicotti erano inoltre fissate un paio di balestre, già caricate con frecce
argentate che gli davano un aspetto ancora più imponente; per finire, una lunga
e splendente criniera viola scendeva dal retro della sua testa equina, e i suoi
occhi rossi bruciavano dal desiderio palpabile di difendere il bene dal
male.
A sua volta, il gigantesco centauro a sei zampe salutò il nuovo governatore
di DigiWorld alzando la balestra montata sul braccio destro. "Salute a lei,
Lucemon-sama. Io, Sleipmon, metto le mie frecce al servizio di DigiWorld, e al
suo."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Sleipmon
Tipo: Cavaliere
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Bifrost, Odin's Breath
Uno dei più forti rappresentanti dei Digimon Animali, Sleipmon è coperto da
una robusta corazza di Chrome-Digizoid rosso, che lo rende difficile da ferire
persino da parte di Mega anche molto forti. Le sue sei zampe, inoltre, gli
conferiscono grande mobilità e agilità, e usa le sue balestre, Muspelheim e
Niflheim, per scatenare tempeste di fuoco e ghiaccio!
Il nono Cavaliere Reale era alto quasi quanto Omnimon, ma aveva un aspetto
decisamente più esile ed elegante degli altri. La sua armatura in stile
rinascimentale, con piccole spalliere rotonde e protezioni sui fianchi, era
quasi completamente nera, tranne una grossa striscia verticale sul pettorale, le
gomitiere e le ginocchiere, tutte di colore grigio chiaro, quasi bianco. Anche
gli stivali erano neri, e come nel caso di molti dei suoi colleghi, terminavano
con tre artigli... che però, nel caso di questo nuovo arrivato, erano di colore
argentato, mentre un paio di ali argentate si aprivano dietro la schiena del
guerriero. Il suo elmetto, anch'esso nero tranne che per la 'maschera' bianca
sulla bocca, era a forma di testa di leopardo, con le orecchie leggermente
appuntite e gli occhi rossi senza pupille... ma sotto di esso, brillavano i veri
occhi del cavaliere, verdi ed intensi come gli smeraldi più puri. Un lungo
pennacchio dorato si dipartiva dal suo elmetto, scendendogli lungo la schiena
assieme al mantello scarlatto che gli copriva le spalle; infine, la sua arma era
un lungo, esile fioretto argentato, in quel momento tenuto dritto davanti a sè
in un perfetto presentat-arm!
"Salute a lei, Lucemon-sama." disse, con una voce che non accennava ad alcuna
emozione. "Sarà un onore per me servirla. Il mio nome è Daftmon, e sono lo
stratega dei Cavalieri Reali."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Daftmon
Tipo: Guerriero
Attributo: Dati
Livello: Mega
Attacchi: Extinction, Earnest Resistance
Come già accennato, Daftmon è lo stratega dei Cavalieri Reali, e grazie alla
sua grande forza di personalità, può tenere a freno anche i Digimon più
testardi. Pare che sia in grado di assumere una forma alternativa più
animalesca, per muoversi con maggiore velocità sul campo di battaglia. Tra i
Cavalieri Reali, non è molto popolare, a causa del suo peculiare concetto di
giustizia...
Subito dopo Daftmon, agli occhi di Lucemon e dei suoi attendenti si presentò,
sollevandosi in volo da dietro Imperialdramon, un immenso e spaventoso drago
dalle scaglie cremisi, che ricordava vagamente una versione estremamente
potenziata di ExVeemon... questo, ovviamente, se ExVeemon fosse stato rosso,
avesse avuto due paia di ali anzichè uno solo, e fosse stato così corazzato di
metallo da fare paura ad un esercito! La sua testa feroce presentava dei
lineamenti quasi felini che contrastavano grandemente con il resto del suo corpo
possente, e dalla punta del naso fuorisciva una piccola selva di corni di
metallo argentato, mentre un paio di corna a forma di V si dipartiva dal retro
del cranio, terminando in due punte capaci di tagliare la roccia! Altri spuntoni
argentati fuoriuscivano dalle spalle del dragone, e il bordo delle sue ali, che
sbattevano rumorosamente mentre tenevano il loro proprietario sollevato in aria,
era ulteriormente rafforzato da un bordo metallico argentato che luccicava
crudelmente sotto i raggi del sole, completato da dei lunghi spuntoni d'acciaio
sulla parte mediana dell'ala. Una cresta di metallo correva lungo il torace e
l'addome del dragone, e gli artigli delle zampe anteriori erano atrofizzati, in
modo che gli arti servissero soltanto da mani... mentre quelli delle zampe
posteriori parevano abbastanza lunghi e affilati da fare a pezzi un uomo con un
solo calcio! Una lunga coda rossa con la parte inferiore grigia e metalizzata si
muoveva sinuosamente, come un serpente in cerca di preda, dietro l'immenso corpo
muscoloso.
Con un breve movimento ad effetto delle ali, il drago si abbassò rapidamente
e toccò terra, mettendosi rapidamente su un ginocchio al cospetto del giovane
signore di DigiWorld, prima di parlargli con una voce potente che rimbombava
come un tuono! "Lucemon-sama... la mia fedeltà a lei sarà assoluta! Io,
Examon, la servirò e la proteggerò con la mia vita!"
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Examon
Tipo: Sacro Drago
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Avalon's Gate, Pendragon's Glory, Draconic Impact
Si sa ben poco di questo feroce e misterioso drago guerriero, a parte il
fatto che sembra essere il prodotto dell'evoluzione di una razza sconosciuta di
Digimon draghi. E' un Digimon potente, leale e intransigente nei suoi giudizi di
moralità... e una volta che ha preso di mira qualcuno con i suoi missili, molto
raramente fallisce!
Il penultimo a farsi avanti fu un Digimon umanoide, di circa sette-otto metri
d'altezza, ricoperto da un'armatura nera in perfetto stile orientale, che gli
dava l'aria di un nobile e potente shogun. Complessi simboli rossi decoravano la
sua ashigaru del colore della notte, e i suoi piedi terminavano in artigli di
bronzo, mentre dei pantaloni di tessuto nero, che rendevano il suo aspetto
ancora più misterioso, avvolgevano le sue muscolose gambe. Diversi spuntoni
d'argento fuoriscivano dai gomiti, dalle ginocchia, e dalla fronte del suo elmo,
la cui piastra facciale ricordava un incrocio tra il volto di un oni e quello di
un drago, con un lungo naso da tengu, un pò sopra il quale si vedevano i suoi
occhi dorati attraverso le aperture dell'elmo, e una bocca digrignante dalle cui
labbra fuoriuscivano piccole zanne ricurve. Lunghi capelli bianchi fluivano
lungo la schiena del Digimon samurai, che teneva una spada in ciascuna mano:
nella destra, aveva una lunga, luccicante spada katana dalla lama ricurva e
spaventosamente affilata, mentre nell'altra aveva una spada più corta, una
wakizashi con un piccolo spuntone d'argento che fuoriusciva da metà lama.
Con uno stoicismo che bene si addiceva al suo aspetto da samurai, il
penultimo dei Cavalieri Reali si inchinò, facendo toccare terra alla punta della
sua katana. "Io ho l'onore di essere Gaioumon, seguace del bushido e protettore
della legge e dell'ordine. Comandi, Lucemon-sama, la mia vita è sua." disse,
senza il minimo cenno di esitazione.
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Gaioumon
Anche chiamato: Samudramon
Tipo: Guerriero Draconico
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Gaia Reactor, Will-o'-the-Wisp Slash
Questo Digimon controlla il potere dell'elettricità, e può incanalare
scintille distruttive nelle sue spade, per attaccare a distanza o colpire
direttamente i suoi nemici. Segue il codice del Bushido, che gli impedisce di
prendersi un vantaggio eccessivo sul suo avversario o di combattere
scorrettamente. Tra i Cavalieri Reali, sembra essere quello meno interessato al
bene e al male, concentrandosi unicamente sull'ordine.
Infine, l'ultimo dei Cavalieri Reali, il dodicesimo, era una figura alta,
statuaria, con un'espressione stoica sul suo viso umano, coperto in parte da un
elmo semisferico bianco con un visore azzurro sugli occhi e un paio di piccole
ali bianche ai lati. Sembrava avere una corta barba nera, impeccabilmente tenuta
e legata in una piccola treccia che scendeva sul collo verso la fine. Il suo
corpo era coperto da un'armatura di bronzo luccicante, con una grossa gemma
sferica, bianca e brillante come il diamante più puro, incastonata nel
pettorale, dalla quale si dipartivano barbagli di luce iridata. Due manopole
d'avorio coperte di rune mistiche proteggevano le mani e gli avambracci, e
teneva una grossa spada di bronzo bluastro, dalla lama uncinata e percorsa da
lampi di energia rossi e viola, tra le dita. Altre due paia di ali, grandi e
maestose, stoccate di spettacolari scie di fuoco blu, si dipartivano dalla sua
schiena, rendendo la creatura ancora più imponente dei suoi circa nove metri di
altezza, e ai piedi indossava un paio di stivali neri che coprivano la parte
inferiore dei suoi larghi pantaloni bianchi in stile mediorientale. Sulle
spalliere della sua armatura era inciso un sole stilizzato, e da esse, a dare un
notevole realismo a quelle raffigurazioni, si dipartivano di tanto in tanto dei
raggi di luce dorata che danzavano tutt'attorno per un po' di tempo prima di
dissolversi.
"E per finire, ci sono io." disse il guerriero, piegandosi su un ginocchio e
appoggiando a terra la lama della sua spada. "Il mio nome è Apsaramon, ed
esprimo il desiderio che la mia forza possa essere utile a lei e a tutto
DigiWorld, Lucemon-sama..."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Apsaramon
Tipo: Sacro Guerriero
Attributo: Dati
Livello: Mega
Attacchi: Sun Burst, Nergal's Blade, Wrath of Babylonia
Principalmente assegnato a compiti di difesa e protezione, Apsaramon è un
valido guardiano, e nessun intruso è mai riuscito a sfuggire al suo sguardo. In
combattimento, preferisce attaccare dall'alto, punendo i malvagi con scariche di
luce solare, per poi intrappolarli con la sua Wrath of Babylonia, che li sigilla
in un'altra dimensione!
Finalmente, quando tutti e dodici i Cavalieri Reali si furono presentati, ed
ebbero formato una fila ordinata di armature e armi scintillanti, con
Imperialdramon al centro, di fronte all'immensa ziggurat, uno scrosciante
applauso di ammirazione si levò dai Digimon che costituivano la folla, assieme
ad esclamazioni di lode per l'abnegazione di quei tredici nobili guerrieri. Ma
Imperialdramon e i suoi allievi, senza farsi prendere la mano dall'emozione,
rimasero fermi al loro posto, chi sull'attenti, chi inchinato, e tutti con lo
sguardo rivolto a Lucemon e ai suoi tre sacri guardiani, che ricambiavano la
loro attenzione con lo sguardo calmo e comprensivo di persone che, pur dovendo
ancora decidere se accettare o meno l'offerta, ammiravano comunque il gesto.
Ancora per qualche minuto, gli applausi continuarono a risuonare
tutt'attorno, mentre Imperialdramon e i suoi cavalieri attendevano il giudizio
del piccolo angelo, che continuava ad osservarli in perfetto silenzio, sotto il
sole radioso di quella felice giornata. Finalmente, dopo alcuni minuti, fu
Antylamon il primo a spezzare il silenzio.
"Lucemon-sama, mio signore..." iniziò il gigantesco coniglio umanoide. "Se
posso dare la mia opinione, credo che faremmo bene ad accettare l'offerta di
Imperialdramon-sama. Questi guerrieri... i Cavalieri Reali... hanno tutti delle
intenzioni sincere, di questo immagino si sarà reso conto anche lei..."
Lucemon annuì, con tutta calma. "Sì, è vero... riesco a percepire la purezza
dei loro animi, e la loro devozione all'ordine e alla giustizia. E anche il
popolo di DigiWorld sembra entusiasta della cosa. Ma non voglio prendere
decisioni senza aver consultato anche gli altri miei consiglieri... Angewomon,
MagnAngemon, voi che cosa pensate? Dovremmo accettare l'offerta di
Imperialdramon e dei Cavalieri Reali?"
L'angelo in armatura si voltò verso il suo signore, la testa chinata in segno
di rispetto. "La mia opinione è che dovremmo accettare senz'altro la loro buona
volontà e la loro abnegazione. Sono convinto che, con i Cavalieri Reali e
Imperialdramon-sama al nostro fianco, sarà più agevole mantenere la pace e la
legge nel Mondo Digitale."
"Anch'io sono della stessa opinione, mio signore." proseguì Angewomon, con
tono gentile. "Oggi sarà un giorno memorabile per tutti i Digimon di questo
mondo... anche grazie ai Cavalieri Reali!"
Lucemon disse di sì con un cenno della testa... prima di voltarsi di nuovo
verso Imperialdramon e i suoi discepoli, e invitarli a rialzarsi con un cenno
della mano. "Molto bene, dunque. Imperialdramon, Cavalieri Reali... la vostra
volontà di rendervi utili a DigiWorld, di impedire che altre tragedie come la
guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali si ripetano, incontra la mia
approvazione. E in nome di questo, accetto la vostra proposta. Sollevatevi
dunque, e prendete il vostro posto al mio fianco. Da oggi in poi, voi sarete
conosciuti come i Cavalieri Reali, difensori della legge e della giustizia nel
Mondo Digitale!" proclamò fieramente, le sue parole seguite da un'altra
esplosione di ovazioni e applausi da parte dei Digimon della folla.
Con un sorriso che finalmente graziava il suo volto da rettile,
Imperialdramon si alzò, la sua possanza fisica magnificata dalla sua corazza e
dalle sue splendide ali, e i suoi occhi dorati scintillarono di gratitudine
prima che lui rispondesse all'invito. "Noi... noi la ringraziamo,
Lucemon-sama! La sua fiducia ci lusinga, e faremo in modo di esserne degni!
Omnimon... miei discepoli... sapete quello che dobbiamo fare ora."
esclamò.
Si poteva quasi percepire il lieve sorriso che graziava il volto di Omnimon
dietro la sua piastra facciale, mentre lui e i suoi compagni si rialzavano.
"Certamente." rispose il cavaliere bianco... e uno alla volta, lui e gli
altri Cavalieri Reali avanzarono, fieri e posati, verso la gradinata che si
inerpicava sulla ziggurat dorata dalla cui sommità Lucemon e i suoi attendenti
osservavano l'intera scena. Giunti alla base della piramide a gradoni, uno alla
volta, Imperialdramon e i Cavalieri Reali si fermarono, e si voltarono verso gli
altri Digimon, in modo che tutti potessero vedere chiaramente in faccia i nuovi
difensori di DigiWorld.
Imperialdramon. Omnimon. Magnamon. AlforceVeedramon. Gallantmon. Dynasmon.
Crusadermon. Craniummon. Sleipmon. Daftmon. Examon. Gaioumon. Apsaramon. Senza
la minima traccia di paura o di esitazione, tutti loro si schierarono ai piedi
della piramide e si presentarono agli abitanti di DigiWorld, armi sollevate e
armature scintillanti, ricevendo la loro più calda accoglienza, mentre Lucemon
avanzava verso l'orlo della sua piattaforma e, sollevato un braccio in aria,
dava a tutti il lieto annuncio.
"Miei fedeli Digimon! Oggi, due volte DigiWorld è stato benedetto!
Finalmente, dopo una lunga guerra che lo affliggeva da tempo immemorabile,
questo mondo si appresta ad avviarsi verso una nuova età dell'oro! E questo,
anche grazie alla generosità di questi eroici guerrieri che, di loro volontà,
hanno offerto i loro servigi a tutti noi!" esclamò il piccolo angelo, gettando
un'occhiata di gratitudine ai guerrieri in armatura schierati sotto di lui.
"Miei sudditi... diamo quindi la nostra benedizione ai nuovi difensori della
pace. Imperialdramon e i suoi Cavalieri Reali!"
----------
Davvero quello fu un giorno glorioso per tutti noi. Con l'apporto che
Imperialdramon e i suoi discepoli avrebbero dato, sembrava che davvero nulla
avrebbe potuto turbare la pace che era tornata a regnare su quel mondo, per
troppo tempo dilaniato dalle ostilità. Nessun nemico avrebbe potuto minacciarlo,
ora che simili baluardi della giustizia si ergevano in sua difesa. Nulla poteva
andare storto... o almeno, così la pensavamo io, i miei fratelli, i miei stimati
colleghi, e anche il nostro grande padre, Huanglongmon-sama.
Ma... siamo stati troppo ottimisti. Non ci siamo nemmeno fermati a
considerare la possibilità che il più grande nemico di DigiWorld potesse essere
proprio colui che avevamo posto come suo protettore.
E questo ci porta alla parte successiva della nostra storia...
CONTINUA...
Note dell'autore: Molto bene, e con questo capitolo, abbiamo conosciuto i
Cavalieri Reali. Spero che la loro presentazione sia stata abbastanza
interessante, e abbia compensato la mancanza di azione e di sviluppi che ha
caratterizzato questo capitolo. Nel prossimo... beh, lo avete letto anche voi...
vedremo quali circostanze hanno cominciato a spingere Lucemon fuori dalla retta
via, e a farlo diventare il tiranno che abbiamo visto in Digimon Frontier!
Il capitolo 17 di Digimon Zero è circa a metà del suo completamento. Cercherò
di finirlo entro martedì... o altrimenti, se non mi sarà possibile causa esami,
vedrò di pubblicarlo nel weekend! Intanto, fatemi sapere cosa pensate di questo
capitolo... e fatemi gli auguri! ;)
Grazie a tutti voi, e a prima possibile!
Justice Gundam
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Capitolo 6 *** Segni di malcontento ***
The Lost Past-06
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Bentornati a tutti! Lo so, lo so, è passato un pò di tempo dall'ultima volta
che ho aggiornato questa storia... e ho pensato che fosse il caso di dargli una
smossa! Proprio adesso che siamo arrivati alla parte più interessante, non mi
posso fermare! E non saranno i miei esami, nè un terremoto di ottavo grado della
scala Richter, nè un esercio di Destroy Gundam armati fino ai denti a fermarmi!
Dobbiamo ancora capire cosa abbia spinto Lucemon a diventare l'essere malvagio
che era in Digimon Frontier, e questo capitolo servirà allo scopo!
Allora, l'ultima volta abbiamo introdotto i mitici Cavalieri Reali, che
avranno un ruolo importante in queste vicende... e che saranno a loro volta
protagonisti, assieme al loro fondatore Imperialdramon, di una battaglia molto
sofferta che li spaccherà letteralmente in due! Ma non precipitiamo gli eventi,
e parliamo di cosa accadrà in questo capitolo...
Come ho detto, le cose inizieranno a degenerare, e Lucemon comincerà a
rendersi conto di non avere poi la soluzione perfetta a tutti i problemi di
DigiWorld... forse è stato affrettato, da parte sua, credere che la guerra
sarebbe finita soltanto perchè l'ha detto lui!
E la delusione sarà grande... anche se cercherà di porre rimedio in qualche
modo...
Bene, fatte le dovute presentazioni, passiamo a rispondere alle
recensioni!
TopoMouse: Bene, bene... a quanto vedo, riesco a cavarmela bene anche
quando non c'è molta azione! Ed è stato davvero un piacere per me presentare i
Cavalieri Reali, uno dei miei gruppi di Digimon preferiti! Certo, due me li sono
inventati (Gaioumon e Apsaramon), ma per il resto...
KillKenny: Grazie anche a te dei complimenti, e del voto a cui ormai ho
fatto l'abitudine! Per quanto riguarda la 'conversione' di Lucemon, inizieremo
già a vederne i segni in questo capitolo... e i risultati non saranno per niente
gradevoli! Reggiti forte!
Ci siamo tutti? Nessun altro vuole dire la sua? Oh, beh... in questo
caso...
Ricomincia il racconto delle origini di tutto! Buona lettura!
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Capitolo 6 - Segni di malcontento
I Cavalieri Reali erano venuti a giurare fedeltà a Lucemon, offrendosi
spontaneamente di servirlo e aiutarlo a difendere la pace nel Mondo Digitale.
Sotto la loro guida, l'ordine che Lucemon aveva fatto tornare si rafforzò, ed
ognuno di loro dava agli altri Digimon un esempio di coraggio ed abnegazione,
oltre che di devozione assoluta alla causa del Bene.
Lucemon stesso era stato accettato e si era fatto benvolere da tutto il Mondo
Digitale... o almeno, questo era quello che sembrava... e i suoi tre
consiglieri, MagnAngemon, Angewomon e Antylamon, si erano guadagnati il rispetto
di tutti.
Le battaglie tra i Digimon umanoidi e i Digimon animali, una volta
praticamente costanti, ora erano ridotte a poco più che sparute scaramucce di
poco conto... certo, nulla di paragonabile alla devastazione di un tempo.
Insomma, sembrava proprio che per il Mondo Digitale della Frontiera fosse
arrivato un nuovo periodo di pace e prosperità...
Certo non immaginavamo da dove venisse la nuova minaccia che, poco tempo
dopo, avrebbe messo in ginocchio l'intera gerarchia dei Mondi Digitali in
maniera peggiore di quanto la guerra umanoidi-animali avrebbe mai potuto fare!
Avevamo risolto un problema, soltanto per crearne uno peggiore...
E, come spesso accade in queste cose, l'incendio più devastante si innescò da
piccole scintille sparse, che non davano l'idea di nulla di significativo... ma
che ebbero il devastante effetto di seminare discordia tra fratelli, e anche tra
coloro che arebbero dovuto avere più controllo di tutti...
Ma forse è meglio che vi spieghi le cose come sono andate, fin dal
principio...
Erano già passati due anni da quando Lucemon era arrivato nel Mondo Digitale
della Frontiera, e tutto proseguiva come era nostra opinione che dovesse
proseguire... i Digimon prosperavano e costruivano, e sembrava che le rivalità
tra umanoidi e animali fossero state messe da parte...
Ma le vecchie abitudini non si dimenticano tanto facilmente, e di questo sia
noi che Lucemon avremmo dovuto tenere conto. Pian piano, le tensioni tra le due
razze ripresero, e le ostilità che erano state apparentemente sepolte tornarono
a farsi sentire...
----------
La giornata sembrava essere cominciata come tutte le altre, in un piccolo
villaggio di Digimon che sorgeva ai piedi di una collina verdeggiante, sulle
rive di un grande fiume che per tanto tempo aveva visto gli abitanti di quella
zona uccidersi a vicenda, e che adesso li vedeva collaborare e costruire. Come
ogni mattina, non appena i primi raggi di sole si facevano vedere dietro i
pendii, gli abitanti del villaggio, un gruppo misto che contava Digimon di tutti
i tipi, Virus, Dati e Anti-Virus, e di livello da In-Training ad Ultimate, si
erano svegliati e avevano cominciato a raccogliere i materiali per proseguire la
costruzione di un grande ponte di legno sopra il fiume; un ponte di robusto
legno di quercia, grande e solido come un raccordo autostradale, un'opera che
avrebbe simboleggiato la ritrovata collaborazione tra le due tipologie di
Digimon... e che già era stata completata per metà, la sua impalcatura che
svettava sul corso d'acqua, e le tavole appoggiate e fissate su di essa.
"Aaaaaah... molto bene!" esclamò uno dei Digimon che dirigevano i lavori, un
grosso Zudomon corazzato con una fascia bianca con il Sol Levante legata sulla
fronte. "Una giornata di sole come questa è la migliore per proseguire la
costruzione! Allora, ragazzi, che ne dite? Oggi riusciamo a completare la
stesura e il fissaggio delle tavole?"
"Per quello non ci sarebbe alcun problema, signor Zudomon!" rispose un
Gargomon, avvicinandosi al Digimon più grande e rimboccandosi un paio di maniche
che nemmeno c'era. "I ragazzi sono pronti, sono entusiasti... e credo che non
dovremmo avere problemi a completare tutti i lavori entro tre giorni!"
Il gigantesco tricheco corazzato corrugò leggermente la fronte davanti al
tono usato da Gargomon, che pareva implicare che ci fosse qualche complicazione.
"Hmmm? Perchè dici che non ci 'sarebbe' alcun problema, Gargomon?" chiese
incuriosito. "Sembri voler dire che, in effetti, c'è proprio qualcosa che non
va..."
Il cane umanoide con le mitragliatrici sulle mani prese un sospiro, e si
scostò dagli occhi una delle sue lunghe orecchie frastagliate. Ora veniva il
momento di spiegare il problema... "Quello che volevo dire, signor Zudomon, è
che potremmo senz'altro riprendere i lavori... se soltanto i materiali ci
fossero arrivati! Invece, non so per quale motivo, il legno che ci serviva non è
arrivato. Di solito, in questo giorno della settimana, ce lo consegnano
puntualmente..."
"Hmmm... sì, hai ragione, Gargomon, è strano davvero..." commentò un
Dolphmon, un Digimon animale simile ad un delfino blu dalla pancia bianca, con
una cicatrice rossa sulla punta del suo muso a bottiglia, emergendo dalle acque
calme del fiume e sbattendo giocosamente la coda contro la superficie
dell'acqua. "Non so perchè, ma il villaggio vicino alla foresta, che di solito
ci fornisce il legno per la costruzione spaccando il secondo, non si è più fatto
sentire da un pò... e devo confessare che sono un pò preoccupato. Non sarà
successo qualcosa?"
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Dolphmon
Anche chiamato: Rukamon
Tipo: Mammifero Marino
Attributo: Anti-Virus
Livello: Champion
Attacchi: Dolphin Kick
Un intelligente abitante degli oceani del Mondo Digitale, vive in branchi, i
cui membri si coordinano tra loro grazie all'emissione di ultrasuoni. Un
nuotatore molto agile, che in combattimento colpisce con rapidità e precisione
sia con il muso che con la coda.
Zudomon alzò le spalle. "Non ne ho idea, Dolphmon, ma ora che me lo fai
notare... sì, in effetti non è una notizia che mi fa stare tranquillo." commentò
il gigantesco Digimon animale, sollevando il suo pesante maglio di
Chrome-Digizoid argentato e appoggiandoselo sulla spalla come se non pesasse
nulla. "Vorrà dire che per oggi lasceremo perdere il lavoro, e manderemo
qualcuno a vedere del villaggio della foresta. Chiamate a raccolta gli altri
Digimon, e comunicate che..."
Il tricheco umanoide si bloccò di colpo quando vide i suoi due compagni
spalancare gli occhi allarmati, e Gargomon indicare un punto sopra e dietro di
lui, dal quale incombeva una minacciosa ombra dotata di ali piumate e gambe
artigliate! Con un moto di paura, Zudomon si accorse che la misteriosa figura
alata stava scendendo ad alta velocità, quasi in caduta libera... e stava
puntando su di lui con intenti non certo pacifici!
"Signor Zudomon! Attento!" esclamò Dolphmon.
L'avvertimento giunse proprio al momento giusto. Vedendo lo scintillare
dell'acciaio dietro di sè, Zudomon reagì con una prontezza di riflessi
incredibile per una creatura della sua stazza, e scattò in avanti, offrendo
all'affilata katana che il Digimon alato aveva sfoderato il suo guscio armato di
spuntoni! Uno stridio acuto accompagnò l'arco che la lama di acciaio purissimo
descrisse nell'aria, dall'alto verso il basso... e la spada ricurva, tanto
veloce quanto affilata, si scontrò con la conchiglia di Zudomon, rimbalzando su
di essa con un repentino scoppio di scintille azzurrine! Nonostante l'attacco a
sorpresa, Zudomon reagì con l'esperienza e la prontezza di un veterano,
voltandosi di scatto verso la minaccia e afferrando il suo martello a due mani,
mentre Gargomon caricava le sue mitragliatrici e Dolphmon si immergeva
rapidamente, nuotando verso il villaggio per cercare rinforzi!
"Resistete, signor Zudomon! Gargomon!" esclamò il Digimon delfino. "Vado a
chiamare gli altri!". Zudomon rispose con un cenno affermativo mentre Dolphmon
si fermava per un istante per ricevere la risposta, poi alzò lo sguardo verso le
creature alate che avevano cercato di aggredirlo...
"COSA?" esclamò il tricheco umanoide, spalancando gli occhi incredulo.
"Voi... voi siete..."
Il Digimon che aveva attaccato, ora affiancato da altri quattro o cinque
della sua stessa specie, ghignò con disprezzo e fece volteggiare la sua katana
davanti a sè, con la fluidità di un maestro spadaccino: si trattava di uno
strano uomo-corvo ricoperto di corte, arruffate piume nere, che indossava un
corpetto viola con manopole e gambali dello stesso colore, un elmetto decorato
con una gemma dorata che proteggeva tutta la parte superiore della sua testa,
lasciando scoperti gli occhi sanguigni e il lucido becco nero, e un paio di
larghi pantaloni di seta bianca, tenuti fermi da una cintura in vita, che
svolazzavano qua e là al minimo soffio di vento. Mani e piedi erano gialli e
avevano solo tre dita artigliate, assomigliando così alle zampe di un uccello, e
appesi alla cintola stavano un paio di foderi rossi, in uno dei quali era ancora
riposta una spada katana uguale a quella che l'essere stava maneggiando con
spiazzante destrezza. Lanciando una serie di stridii, il gruppo di Tengu si
abbassò e iniziò a volteggiare attorno a Zudomon e Gargomon, come uno stormo di
avvoltoi che attendono che la preda muoia, ad ogni giro stringendo il
cerchio...
"Voi... voi siete i KaraTenmon del villaggio della foresta!" esclamò Gargomon
incredulo. "Non... non dovevate consegnarci il legno per i lavori, come ogni
settimana? Che... che state facendo?"
Le creature alate continuarono per un pò il loro minaccioso volo attorno alle
loro vittime, tenendo spalancate le grandi ali nere che fuoriuscivano dalle loro
scapole, prima di fermarsi con una serie di gracchi che suonavano quasi come
risate. "Non è evidente, vile traditore dei Digimon umanoidi?" esclamò il
capogruppo dei KaraTenmon, con voce gracchiante e stridula al tempo stesso.
"Abbiamo finito di sottostare a questa stupida pace! E siamo stufi di lavorare
al fianco di barbari come i Digimon animali! La nostra è una razza superiore!
Dovremmo essere noi a dominare il Mondo Digitale, ma Lucemon e i suoi leccapiedi
non se ne rendono conto! Quindi, abbiamo deciso di metterci in proprio!"
"Se andaste al nostro villaggio adesso, in questo momento..." proseguì uno
dei suoi compagni. "Forse riuscireste ancora a vedere quello che rimane dei
Digimon animali che fino a poche ore fa lo ammorbavano! Di comune accordo, noi
umanoidi abbiamo deciso di togliere di mezzo quelle bestie disgustose, e di fare
la stessa cosa nei villaggi come il vostro, che si sono abbassati a trattarle da
pari!"
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: KaraTenmon
Tipo: Demone
Attributo: Virus
Livello: Ultimate
Attacchi: Ballistic Feathers, Crow Sword
Questo Digimon, simile ai Tengu della leggenda, vive nelle foreste, ed è
molto esperto sia nell'uso della spada che nell'arte della magia. Il suo attacco
principale, Ballistic Feathers, consiste in una scarica di piume lanciate come
frecce dalle sue ali.
Zudomon afferrò il martello ancora più strettamente, al punto che il flusso
di sangue alle dita sembrò interrompersi per un istante. "Ugh... che cosa state
dicendo, voi? Siete forse impazziti?" ringhiò ferocemente. "Fino... fino a pochi
giorni fa sembravate contenti di lavorare a fianco di noi Digimon animali!"
"Appunto! Perchè questo voltafaccia improvviso?" volle sapere Gargomon.
"Credevo che ormai aveste capito che tra Digimon umanoidi come me, e Digimon
animali come il signor Zudomon ci può essere pace! Anche collaborazione!
Lucemon-sama lo ha dimostrato, no?"
Un altro dei KaraTenmon sghignazzò, minimizzando le parole di Gargomon.
"Heheheheee... e tu credi che noi ci adattiamo a tutto quello che dice lui?"
rispose, la lama della sua spada che brillava sinistramente sotto i raggi del
sole. "Era da tempo che non sopportavamo più l'idea che la guerra fosse finita,
e noi Digimon umanoidi avessimo perso la nostra chance di dimostrare che siamo
noi la razza superiore... e alla fine, abbiamo deciso di ribellarci, e
completare quello che è stato interrotto due anni fa! Yaaaaaaah!"
Con un collettivo stridio, acuto e feroce quello del falco pellegrino che si
getta sulla preda, gli uomini-corvo si tuffarono contro Zudomon e Gargomon con
le spade sguainate, mentre le loro vittime preparavano le loro armi e si
apprestavano a riceverli come meritavano...
"Se davvero volete continuare questa guerra insensata... vuol dire che voi
Digimon umanoidi non avete proprio capito niente! E sia!" grugnì Zudomon.
"Gargomon! Diamo loro quello che meritano! Vulcan's Hammer!"
"Subito e volentieri, signor Zudomon!" rispose il cane-soldato, sparando una
raffica contro i KaraTenmon in picchiata. "Gargo Lasers!"
"Morite, bestie ignobili!" esclamò il leader dei Tengu. "Crow
Swords!"
E in men che non si dica, nella valle tornarono a risuonare i rumori e le
urla di una guerra senza senso...
----------
Pochi giorni dopo, nella sala riunioni del palazzo di Lucemon, il piccolo
angelo si apprestava a ricevere il rapporto della situazione a DigiWorld dai
suoi Cavalieri Reali, come succedeva ogni mese... ma in quell'occasione,
l'evento era patinato da una strana coltre di timore e sospetto. Lucemon poteva
quasi percepire la tensione che aleggiava nell'aria, e il nervosismo che
pervadeva le menti dei suoi dodici servitori più fedeli, mentre si avvicinava
alla tavola rotonda alla quale essi erano seduti, accompagnato come al solito da
MagnAngemon, Angewomon ed Antylamon. Anche i tre consiglieri sembravano
stranamente cupi e silenziosi, assorti nei loro pensieri riguardanti i
preoccupanti eventi che con sempre maggiore frequenza si verificavano nel Mondo
Digitale della Frontiera. Da diverso tempo si erano moltiplicate le segnalazioni
di disordini tra Digimon umanoidi e Digimon animali, come se la popolazione di
DigiWorld non riuscisse più a sopportare la pace che regnava, e volesse tornare
ai giorni della guerra.
Lentamente, con l'eleganza e la dignità che era loro propria nonostante i
tristi pensieri che si agitavano in loro, Lucemon e i suoi attendenti entrarono
nella grande sala in stile medioevale, decorata con variopinti arazzi e stemmi,
e ornata da candelabri dorati e da grandi lampadari di cristallo, che ospitava
la riunione mensile dei Cavalieri Reali. I dodici nobili guerrieri attendevano
rispettosamente, ognuno seduto al suo posto e con le armi appoggiate vicino a
sè, che il loro signore prendesse la parola...
Finalmente, il rumore dei passi del quartetto angelico cessò, e Lucemon si
fermò vicino al tavolo della riunione, con gli occhi chiusi e un'espressione
illeggibile, ma non certo soddisfatta, sul suo volto da bambino. Il cherubino
biondo prese un breve respiro, poi iniziò a parlare, con evidente difficoltà
nell'affrontare un argomento che tanto lo angustiava. "Omnimon, leader dei
Cavalieri Reali... ho già sentito cosa è successo di recente nel Mondo Digitale,
e i disordini che stanno riprendendo a scoppiare in numerose sue regioni..."
iniziò, sempre tenendo gli occhi chiusi. "Ma volevo sentire da voi i dettagli.
Quindi, parla liberamente. Cosa hanno evidenziato le vostre osservazioni e la
vostra riunione periodica?"
Omnimon si spostò sulla sua sedia, in modo da rivolgere completamente la sua
attenzione al governatore di DigiWorld e al terzetto di aiutanti... poi,
chinando rispettosamente il capo coperto dall'elmetto, iniziò a fare il suo
rapporto. "Lucemon-sama... purtroppo, in questa occasione, io e i miei
compagni non veniamo come latori di buone notizie. Come ha già detto, le
ostilità tra i Digimon umanoidi e i Digimon animali stanno riprendendo. La
settimana scorsa, un villaggio misto, nella zona del Fiume Azzurro, è stato
attaccato da un gruppo di Digimon umanoidi guidati da un gruppo di KaraTenmon
ribelli, provenienti dal Villaggio della Foresta." spiegò, la voce solenne
ma incrinata da una quasi impalpabile tristezza. "Abbiamo in seguito scoperto
che molti dei Digimon umanoidi di quest'ultimo villaggio avevano, soltanto la
notte prima, dato il via ad una vera e propria epurazione dei Digimon animali
dal loro territorio. La conta delle vittime è tuttora incerta, ma temiamo che
superi le quattro centinaia. Quasi tutti Digimon animali, e tra essi c'è lo
Zudomon che dirigeva i lavori per la costruzione di un ponte sul Fiume Azzurro.
Un ponte che, nelle intenzioni, doveva servire per favorire i contatti con altri
villaggi..."
Lucemon abbassò lo sguardo verso il freddo pavimento di marmo lucido, sul
quale i raggi del sole che penetravano dalle vetrate istoriate creavano vivaci
giochi di luce, quasi stessero cercando di tirargli su il morale... e dalle sue
labbra uscì un verso che fondeva assieme delusione, compatimento... e una
percettibile rabbia. Pareva che quei ribelli si divertissero a vanificare il
lavoro che lui aveva fatto... perchè quei Digimon volevano a tutti i costi la
guerra? Perchè ostinarsi a portare avanti una lotta scaturita soltanto da uno
stupido puntiglio? C'erano tante cose che non avevano senso, in quella
situazione...
"Lucemon-sama..." mormorò Angewomon, partecipe del disappunto del suo
signore.
Sfortunatamente, le cattive notizie non erano finite... e stavolta, fu il
draconico Magnamon a parlare a sfavore della fazione che lui rappresentava.
"Quasi volessero dare una risposta a questo evento, numerosi Digimon animali, il
giorno dopo, hanno sferrato un attacco in massa ad un insediamento di Digimon
umanoidi ai confini con le praterie del Twilight Plateau." annunciò il rettile
in armatura dorata, chinando a sua volta il capo davanti a Lucemon. "Erano
guidati da un Panjyamon, se i rapporti che abbiamo ricevuto sull'incidente sono
accurati... in ogni caso, ormai quell'insediamento non esiste più. Anche in
questo caso, purtroppo, le vittime non si contano. E la lista non finisce
qui..."
"Sfortunatamente, è vero..." proseguì Sleipmon, il Cavaliere Reale
simile ad un centauro a sei zampe e con la testa di cavallo. "Da ogni parte
ci arrivano segnalazioni di nuovi disordini, e per quanto cerchiamo di tenerli a
bada, noi e i nostri guerrieri, i Knightmon e i Gladimon, non siamo abbastanza
numerosi da coprire ogni zona di DigiWorld in cui avvengono."
"Al momento, stiamo cercando di trovare una soluzione che soddisfi entrambe
le parti in campo..." fu la volta di Gallantmon. Il Cavaliere Reale virale si
era alzato dal suo seggio, e stava leggendo una risma di fogli di carta che
teneva in una mano guantata di ferro, assorto nei suoi pensieri. "Ma riteniamo
che sarà difficile far incontrare i Digimon umanoidi e animali senza rischiare
nuovi disordini. Stiamo cercando di elaborare tutte le dovute precauzioni
affinchè il rimedio non sia peggiore del male."
Alle parole di Gallantmon seguì un teso silenzio... poi, facendo appena un pò
di rumore con la sedia, un altro rappresentante dei Digimon animali, lo stratega
Daftmon coperto di armatura nera e dalle bianche ali piumate, si alzò dal suo
seggio e si schiarì la gola. "Se posso esprimere il mio giudizio, Lucemon-sama,
la soluzione più sensata sarebbe quella di eliminare fisicamente tutti i
dissidenti. Tutti coloro che attentano alla pace, attentano nello stesso modo
all'integrità di DigiWorld, e rappresentano delle minacce che vanno rimosse per
la preservazione del nostro mondo." propose, senza giri di parole, con una
naturalezza fredda e brutale, degna di un computer a cui si fosse chiesto di
trovare la soluzione più rapida e più facile. Non necessariamente la più
umana.
Chiaramente, questa proposta non poteva lasciare indifferenti i membri di
quell'assemblea... e Gallantmon, conosciuto per la sua impulsività, appoggiò le
sue carte sul tavolo e si voltò verso Daftmon, parlandogli educatamente ma in
tono fermo per esprimere la sua disapprovazione. "Daftmon. Stai proponendo di
uccidere tutti coloro che si rendono responsabili di questi disordini, o che li
fomentano in qualche modo? Noi Cavalieri Reali dovremmo proteggere la
popolazione di DigiWorld, non terrorizzarla come faremmo invece in questo modo.
Come puoi chiamare pace una cosa costruita con le minacce e la violenza?"
Daftmon si girò verso Gallantmon, e i loro occhi si incrociarono,
trasmettendo al Cavaliere Reale alato l'antipatia che il guerriero in armatura
bianca provava per lui. Non era certo l'unico, in questo suo punto di vista...
molti Cavalieri Reali guardavano con sospetto il loro stratega. Per quanto la
sua abilità fosse indiscutibile, e la sua fedeltà assoluta... Daftmon aveva un
concetto di giustizia che Gallantmon, Omnimon ed altri trovavano quantomeno
pericoloso.
Senza scomporsi, Daftmon rispose alle obiezioni di Gallantmon. "Quanto sto
dicendo, la soluzione che sto proponendo, è funzionale al nostro compito di
proteggere il Mondo Digitale." spiegò, diretto come un colpo della sua temuta
lama da moschettiere. "La stabilità di DigiWorld sarebbe messa a repentaglio da
una nuova guerra, e per rimuovere questo rischio, il metodo più sicuro, rapido
ed efficace è quello di distruggere ogni focolaio di rivolta. Non sto facendo
altro che proporre la maniera a mio avviso più sensata di risolvere il
problema."
"E non ti sembra di eccedere un pò, Daftmon?" chiese Craniummon.
"Noi tutti rispettiamo la tua esperienza di stratega e di guerriero, ma a
volte ho l'impressione che tu ragioni troppo secondo fredda logica. Se facessimo
come dici tu, gli altri Digimon ci vedrebbero come degli oppressori, non come
dei protettori. Non saprebbero più se avere più paura di noi, o della guerra che
stiamo cercando di evitare. E poi, scusa se lo dico, ma non vedo la logica nel
proteggere DigiWorld uccidendone gli abitanti."
Il dragone rosso di nome Examon si alzò leggermente in volo, e dalle sue
narici partì una fiamma rossa che illuminò per una frazione di secondo, in
maniera quasi ferina, il suo volto da rettile. Dopo aver richiamato l'attenzione
con un ruggito sommesso, il Cavaliere Reale dall'aspetto più inumano espose la
sua visione dei fatti, con una veemenza che aveva poco da invidiare a quella
dell'appassionato Gallantmon. "Io però sono d'accordo con Daftmon! Chiunque
si opponga ai desideri di pace di Lucemon-sama è una minaccia per il Mondo
Digitale, e va rimosso conseguentemente!" ruggì. "Questi Digimon che
vogliono la guerra a tutti i costi devono essere tenuti a freno con la forza, in
modo che imparino a stare al loro posto!"
"Il nostro compito, come ha detto Daftmon, è proteggere DigiWorld... e la
soluzione che lui propone incontra la mia approvazione." affermò Apsaramon, il
cavaliere dall'armatura di bronzo. "Logicamente parlando, se sacrificare alcuni
Digimon adesso ci permetterà di impedire che innumerevoli altri muoiano in
futuro, non vedo perchè non dovremmo seguire questa via."
AlforceVeedramon non riuscì più a trattenersi e, dimentico di essere alla
presenza di Lucemon, scattò in piedi sbattendo fragorosamente sul tavolo il
pugno guantato. "Ma tu ascolti mentre parli, Apsaramon? E chi stabilisce
quali Digimon abbiano il diritto di vivere e quali no?" esclamò con
indignazione. "Vuoi forse metterti ad interrogarli uno ad uno, ed uccidere
tutti quelli che secondo te... e sottolineo secondo te... non vanno bene? E
questo ci dovrebbe rendere migliori di coloro che vogliono la guerra, e che
sacrificano vite innocenti ai loro scopi, come quei KaraTenmon del Villaggio
della Foresta?"
"Il mio unico interesse è garantire il mantenimento dell'ordine a DigiWorld.
Non mi interessa il mezzo con cui questo sarà fatto." fu la volta di Gaioumon.
"Inoltre, se posso esprimere il mio parere personale, sacrificare un milione di
Digimon adesso per salvarne un miliardo in futuro è ragionevole, accettabile e
giusto."
"Ci sono troppi Digimon, qui in giro, che non si rendono conto della
conseguenze che le loro azioni hanno sul nostro mondo." assentì Dynasmon,
aprendo appena un pò le sue grandi ali da drago. "E' necessaria una
dimostrazione di forza per farli stare al loro posto, in modo che in futuro non
ci riprovino più."
Crusadermon, composto come sempre, fece cadere un petalo dalla sua rosa.
"Questa è una necessità che incombe su noi Cavalieri Reali. Per far rispettare
la giustizia e l'ordine su DigiWorld, è necessario fare anche quello che
reputiamo sgradevole. In fondo, le vite di quei Digimon sono più che
sacrificabili. Capirei la vostra riluttanza se stessimo parlando di Digimon
importanti come i Deva di Zhuqiaomon... ma credo che, in questo caso, i vostri
timori siano ingiustificati."
Sleipmon si voltò di scatto verso il cavaliere in rosa. "Tutte le vite
sono importanti, Crusadermon... da Lucemon-sama al più umile Digimon di livello
Baby! Chi siamo noi per arrogarci il diritto di decidere chi debba vivere e chi
no?" esclamò con rabbia. "Non potremmo invece usare la diplomazia per
evitare di provocare morti inutili?"
"Quindi, Sleipmon, preferiresti percorrere una via che impiega molto più
tempo e non garantisce risultati sicuri?" chiese Daftmon senza battere ciglio.
Stava per aggiungere altro, quando un doppio battito di mani, proveniente da
Omnimon, richiamò l'attenzione di tutti i membri del gruppo di guerrieri,
impedendo loro di proseguire oltre nella loro lite.
"Cavalieri Reali! Contegno!" esclamò severamente il leader dei dodici.
"Siete di fronte a Lucemon-sama e ai suoi diretti collaboratori! Non saranno
tollerati comportamenti disdicevoli e irrispettosi della buona
condotta!"
Il tavolo si zittì all'istante, e l'animata discussione si fermò di botto,
così come era iniziata. Mormorando qualche parola di scusa (anche se Omnimon
notò che quelle di Dynasmon, Crusadermon, Daftmon ed Examon avevano un tono
molto più riluttante rispetto agli altri...), tutti i Cavalieri Reali assunsero
di nuovo il loro portamento dignitoso, e si sedettero ciascuno al proprio posto,
mentre Omnimon tirava un altro sospiro e si rivolgeva nuovamente al sovrano del
DigiWorld della Frontiera, la testa abbassata in segno di scuse.
"Lucemon-sama... Lord MagnAngemon, Lady Angewomon, Lord Antylamon... sono
mortificato per la condotta riprovevole dei miei compagni. Iniziare un simile
diverbio davanti a voi!"
"Non hai di che scusarti, Omnimon. Comprendiamo la situazione, e non vi
biasimiamo per le differenze che possono essere sorte tra voi." rispose
MagnAngemon, accomodante come si addiceva ad un Digimon angelico. "E
comprendiamo altresì che il problema richiede una soluzione rapida, prima che il
fuoco di una nuova guerra divampi. Lucemon-sama, perdoni la mia ingerenza...
dica, cosa ne pensa di questa situazione?"
L'arcangelo si voltò verso il suo giovane superiore, in attesa di una
risposta che sembrava non arrivare mai. In effetti, guardando il loro
governatore, sia lui che Angewomon che Antylamon non poterono fare a meno di
sentirsi preoccupati: il piccolo Lucemon era rimasto fermo al suo posto, con lo
sguardo basso, fin da quando Omnimon aveva iniziato a parlare. Non una parola
usciva dalla sua bocca.. quando, in passato, Lucemon sembrava avere sempre la
risposta pronta ad ogni problema. Adesso, il Digimon che aveva messo un freno
alle ostilità tra Digimon umanoidi e Digimon animali... era perplesso... confuso
e arrabbiato! Una condizione in cui nessuno lo aveva mai visto prima, e che
tuttavia traspariva visibilmente dalla postura rigida del suo piccolo corpo, e
dai suoi puri occhi cerulei nei quali serpeggiava insidioso il dubbio. Le sue
ali piumate erano leggermente spalancate, e si muovevano lentamente, quasi
volessero esprimere il suo stato d'animo.
"Lucemon-sama..." mormorò Antylamon, il suo volto da coniglio corrugato
dall'incertezza.
Lucemon non capiva. Come poteva essere successo tutto questo? Perchè i
Digimon non avevano smesso di farsi la guerra? Perchè ancora esistevano dei
riottosi che insistevano nel portare avanti quella rivalità insensata? Eppure...
eppure lui era sicuro, sicuro... di aver seguito tutti gli insegnamenti
di Huanglongmon-sama e dei suoi precettori... ma allora, cosa mancava? Perchè
non era stato in grado di fare di DigiWorld il mondo perfetto che sognava, in
cui tutti i Digimon vivessero in pace e prosperità? Questi dubbi continuavano a
tormentarlo, impedendogli di riflettere su una possibile soluzione. I suoi
attendenti aspettavano una risposta... i Cavalieri Reali aspettavano una
risposta... eppure lui non riusciva a darla, in quel momento. No, non era quello
il momento giusto per darla. Non era in condizioni di farlo. Doveva prendere
consiglio... vederci più chiaro...
Senza rispondere a MagnAngemon, Lucemon si alzò dal terreno con un lieve
movimento delle sue graziose ali, e rimase sospeso a qualche centimetro da
terra, le vesti immacolate che fluttuavano sospinte da un vento invisibile.
"MagnAngemon... miei Cavalieri... per adesso non sono in condizioni di
rispondere. Ho bisogno di un pò di tempo, e vi prego con tutto il cuore di
attendere. Queste notizie che mi recate... turbano molto il mio cuore."
"L... Lucemon-sama!" lo chiamò con voce gentile Angewomon, sbalordita dal
modo di agire del suo signore. Lucemon non si era mai comportato in quel modo...
ma, senza darle retta, il piccolo angelo dal cuore confuso prese il volo e se ne
andò, dirigendosi verso la sala del trono e lasciandosi dietro una candida scia
di piume. Senza parole, i membri del trio sacro e i Cavalieri Reali lo
osservarono mentre si dileguava, finchè non fu niente più che un puntino bianco
ai limiti della loro visuale.
Poi, il silenzio. Terribile, sconfortante silenzio. Il silenzio di chi non sa
più cosa fare o cosa dire.
Per diversi secondi, i Digimon presenti nella sala riunioni rimasero fermi al
loro posto, scioccati da questi incredibili eventi che stavano scombussolando la
ritrovata pace di DigiWorld.
Fu MagnAngemon a far smuovere almeno un pò la situazione. L'arcangelo scosse
la testa desolato, e guardò verso il pavimento, mentre dava isruzione ai suoi
due compagni di seguirlo. "Lucemon-sama... sembra essere indisposto in questo
momento, nobili guerrieri." disse, e per qualche motivo si rese conto che le
ultime due parole, per alcuni di loro, cominciavano a suonare fuori luogo.
"Chiediamo... scusa per l'interruzione, e vi lasciamo alla vostra riunione.
Sono... sono convinto che Lucemon-sama abbia solo bisogno di riflettere un
pò..."
"Grazie ancora... per il vostro interessamento..." concluse Angewomon,
sperando che non si sentisse troppo il suo imbarazzo. Con compostezza, ma allo
stesso tempo con stanchezza, lei e i suoi due compagni fecero un inchino ai
Cavalieri Reali, che ricambiarono il gesto, e iniziarono ad allontanarsi,
lasciando i dodici guerrieri digitali alle loro discussioni. Non appena si
furono allontanati abbastanza, i tre ripresero a sentire le voci di Omnimon e
dei suoi compagni che si scambiavano pareri, ora con molta meno veemenza di
prima...
...eppure c'era qualcosa che non andava nella loro conversazione. MagnAngemon
sentiva che qualcosa si stava incrinando, e che nonostante i loro sforzi, non
sarebbero riusciti a rimetterlo a posto. Per quanto le vie del Bene predicassero
la fiducia e la speranza, il guerriero angelico non riusciva a scrollarsi di
dosso l'idea che qualcosa di brutto stava per accadere.
E, a quanto pareva, Antylamon gli stava leggendo nel pensiero. "Lord
MagnAngemon... neanche a me piace questa situazione. Mi... mi sembra che stiamo
correndo verso una nuova guerra senza poter fare niente per evitarlo... e la
cosa che mi fa più paura, è che anche tra noi non c'è più unità." disse il
coniglio gigante.
"Non avevo mai visto Lucemon-sama in quello stato..." proseguì Angewomon. "E
non avevo mai percepito tanta tensione fra i Cavalieri Reali. Loro... loro sono
sempre stati i nostri più devoti seguaci, e in passato, anche quando c'erano
divergenze tra loro, riuscivano sempre a colmarle... ma ora, in questa
occasione, ho sentito molti di loro parlare come se ci fosse qualcun altro al
loro posto..."
"Ti do ragione, Lady Angewomon..." rispose MagnAngemon. "Daftmon in
particolare. Lui ha sempre avuto un modo di vedere le cose diverso dagli altri
Cavalieri Reali, ma finora non si era mai spinto a simili estremi... questa
situazione sta logorando un pò tutti noi, e ci ha mostrato che nemmeno
Lucemon-sama è infallibile... nemmeno lui ha la soluzione a tutti i problemi che
affliggono il nostro mondo..."
Antylamon guardò verso il soffitto, ammirando senza davvero guardarle le
vetrate multicolore che costituivano le finestre. "Possiamo solo sperare che
tutto questo si concluda in maniera pacifica. E' già corso troppo sangue, e
vorrei che non ci fosse bisogno di ulteriori sacrifici..."
----------
Nella suasala del trono, Lucemon ora stava in piedi, assorto nei suoi
pensieri, davanti ad una grande finestra ad arco che offriva una splendida
visuale del cielo terso, percorso da soffici nubi bianche, del Mondo Digitale...
uno spettacolo maestoso che però ben poco faceva per calmare il suo conflitto
interiore. Il messaggero di pace continuava a non spiegarsi come mai, dopo un
breve periodo in cui sembrava che il Mondo Digitale avesse finalmente ritrovato
un suo equilibrio, le cose avessero ripreso a precipitare. Nonostante i suoi
sforzi, e quelli dei suoi tre consiglieri e dei Cavalieri Reali, le ostilità si
stavano accendendo ancora una volta, e Lucemon cominciava a sentirsi impotente
davanti a questa realtà.
Il cherubino alzò al cielo i suoi occhi, splendenti dello stesso colore puro,
e con il pensiero iniziò a chiedere l'assistenza del suo creatore.
"Grande padre... Huanglongmon-sama... malgrado tutto quello che abbiamo
fatto, il Mondo Digitale sta di nuovo sprofondando nel caos. Che cosa significa?
Lei che è così saggio, mi guidi in questo momento difficile... Ho sbagliato
qualcosa? Che cosa? Perchè la situazione sta cominciando a sfuggire al nostro
controllo, e non riusciamo più a recuperarla?"
Era una domanda a cui Lucemon non aspettava di avere risposta... quindi, il
piccolo angelo non potè nascondere un moto di sorpresa quando una voca calda e
piena di umanità risuonò nella sua mente... una voce che apparteneva senz'altro
al supremo Huanglongmon...
"Lucemon, figlio mio..." riecheggiò la voce profonda del grande
drago nella mente della sua creatura più perfetta. "Ho sentito il tuo
tormento, e la tua tristezza... e ho percepito la tua voce che richiedeva il mio
aiuto. Dimmi dunque, figliolo... cosa ti turba? In cosa posso offrirti il mio
parere?"
"Huanglongmon-sama..." mormorò Lucemon, sorpreso... poi, l'espressione
ansiosa tornò ad affliggere il suo volto innocente. "Immagino... che anche lei
sappia già di quello che sta accadendo. I Cavalieri Reali sono disuniti, e
nessuno di noi sa come risolvere questo inasprirsi delle tensioni tra Digimon
umanoidi e animali... essi stanno riprendendo a combattersi, e le vittime sono
ormai migliaia. Sembra che... che il mio intervento non abbia cambiato
nulla..."
Huanglongmon fece quello che alle orecchie di Lucemon sembrò quasi un respiro
mozzato, che esprimeva sgomento per le sue parole. "Le cose... non stanno
così, figliolo, e tu lo sai! Il tuo intervento... ha fatto cessare questo
conflitto senza fine che stava radendo al suolo il Mondo Digitale della
Frontiera! Non sminuire il tuo valore, piccolo Lucemon... tu hai mostrato a
questi Digimon una via migliore, un'alternativa all'odio e alla violenza...
senza di te, ora il DigiWorld di cui sei sovrano si troverebbe in condizioni
molto, molto peggiori..."
"Lo so, lo so..." ribattè Lucemon, con evidente frustrazione. "ma... ma così
non basta, grande padre! Io... io speravo di far cessare i conflitti per sempre!
Volevo... volevo creare un Mondo Digitale in cui tutti potessero vivere felici e
senza problemi... senza sofferenze... ero... ero sicuro che, vinte le titubanze
iniziali degli altri Digimon, sarebbe stato facile raggiungere questo
obiettivo... e invece..."
Il Primo Digimon sospirò, come un padre che si appresta a dare un
insegnamento al figlio. "Sembra quasi... che tu stia perdendo fiducia,
piccolo Lucemon. Sia i Digimon umanoidi che i Digimon animali hanno del buono
nei loro cuori. Devi... avere fiducia che questa bontà, alla fine, prevarrà sul
loro desiderio di combattere."
Lucemon scosse la testa, poco convinto. "Lei... dice che dovrei avere
fiducia, Huanglongmon-sama? Mi... mi perdoni se lo dico, ma la trovo una cosa
difficile... Ogni giorno, da qualche settimana a questa parte, sento parlare di
violenze tra Digimon umanoidi e Digimon animali, e centinaia di vite vengono
perdute senza che sia colpa loro. I Digimon non riescono a gettarsi alle spalle
il loro odio... temo che ci sia un'altra guerra all'orizzonte, e non so cosa
fare." disse, dando voce a tutte le sue incertezze e paure.
"Lucemon..." replicò Huanglongmon, con tutta la pazienza che lo
contraddistingueva. "Vedi anche tu che la via dell'odio può sembrare
quella più facile, ma alla fine è quella che porta alla distruzione. Sia i
Digimon umnoidi che i Digimon animali hanno camminato su questa strada. La via
della reciproca comprensione, d'altro canto, non è essa stessa facile. La verità
è che, purtroppo, non è possibile eliminare completamente il conflitto e la
sofferenza. Non ci dovrebbero essere, non è giusto che ci siano... ma ci sono, e
questa è una realtà con cui non si può contendere. Perchè è così che è fatto il
mondo. Ma non per questo dobbiamo restare indifferenti davanti ad esse. Ognuno
di noi deve fare quanto è in suo potere per arginarle il più possibile, ed è per
questo che io e i miei seguaci più fedeli abbiamo creato te e ti abbiamo
conferito tutto questo potere... abbiamo cercato, al meglio delle nostre
possibilità, di fare la nostra parte. Tu stesso stai facendo la tua in maniera
egregia, ponendo un freno alla violenza, e impedendo che si espandesse ancora di
più. E ora che si profila una nuova guerra all'orizzonte, tutti noi cercheremo
di impedirlo. Abbi fede, piccolo Lucemon, e invita i Digimon umanoidi e i
Digimon animali a discutere delle loro divergenze. A te daranno ascolto, visto
il rispetto che tutti hanno per te."
Il piccolo angelo riflettè un momento sulle parole del suo creatore... poi,
rinfrancato, alzò di nuovo la testa e sorrise, sicuro che il Primo Digimon
potesse vedere la sua espressione rasserenata. "Se lo dice lei,
Huanglongmon-sama, so di potermi fidare della sua parola. Va bene... vorrà dire
che inviterò i rappresentanti delle due fazioni di Digimon ad un dibattimento,
in cui cercheremo di arrivare ad una soluzione che soddisfi entrambe le parti."
annunciò. "La ringrazio delle sue buone parole, Huanglongmon-sama... ora mi
sento più tranquillo."
Sentì le labbra del grande drago dorato sollevarsi in un sorriso paterno.
"Di niente, piccolo Lucemon. Sono io che devo ringraziare te del buon
lavoro che stai facendo. Come ho detto, cerca di avere fiducia nel buon cuore
dei Digimon... e vedrai che, anche se ci vorrà più tempo, e dovrano essere fatti
più compromessi da entrambe le parti, una nuova guerra potrà essere evitata, e
il conflitto riportato a livelli controllabili. Ora devo proprio lasciarti, mio
giovane allievo... ma ricordati, io e i tuoi maestri veglieremo sempre su di
te!"
"Grazie, Huanglongmon-sama... lo apprezzo molto!" rispose il cherubino, prima
che il contatto telepatico si interrompesse, e Huanglongmon tornasse alle
faccende che lo tenevano costatemente occupato nella sua immensa reggia. Essendo
il Digimon creatore di tutti i Mondi Digitali, e Sovrano a sua volta di un altro
Mondo Digitale, i suoi problemi erano molto più grandi di quelli degli altri
Sovrani, e il Primo Digimon difficilmente aveva un momento di riposo...
Lucemon prese un respiro profondo, e si distaccò dalla finestra, fluttuando
lentamente verso il terreno. Le parole di Huanglongmon avevano riacceso la sua
fiducia, ed ora era pronto ad riprendere la strada della diplomazia che aveva
usato al'inizio, per risolvere i problemi di DigiWorld...
"Farò in modo che le due fazioni si incontrino..." disse tra sè. "E questa
volta, appianeranno le loro divergenze. La guerra non scoppierà di nuovo, sarò
io a fare in modo che non accada..."
----------
Questo era quanto si auguravano Lucemon, i soi attendenti, e un pò tutti i
Cavalieri Reali... e questa sarebbe stata la migliore soluzione a tutta la
crisi...
Ma purtroppo, le cose andarono diversamente, come vi
spiegherò...
CONTINUA...
Note dell'autore: E dopo tanto tempo, finalmente pubblico un nuovo capitolo!
Spero che l'attesa sia stata ben ripagata! Come vedete, la situazione a
DigiWorld non è più tanto tranquilla, e anche i Cavalieri Reali sono disuniti...
le ostilità stano scoppiando, e c'è solo da augurarsi che la soluzione
diplomatica funzioni...
Come dite? Non ne siete sicuri? Hmmm... era un pò troppo ovvio, vero? -_-
U
Beh, ora vi devo proprio salutare... tra non molto avrò gli esami, e spero di
superarli, e di potermi prendere un pò più di tempo libero per aggiornare le mie
storie. Mentre stiamo parlando, ho iniziato a stendere i capitoli successivi di
'Record of Digital Wars' e 'Tamers Reload', e spero di poter mettere online
almeno uno di essi entro fine mese!
Grazie ancora della cortese attenzione... e alla prossima, quando sarà!
Justice Gundam
|
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Capitolo 7 *** La rabbia di Lucemon ***
The Lost Past-07
Digimon Zero
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
E anche questa storia torna ai suoi fasti!
Recentemente, mi sono concentrato più su Invasion e Record of Digital Wars,
questo è vero... e per questo motivo, ho un pò trascurato il mio prequel! Okay,
adesso ho di nuovo l'ispirazione per scrivere qualcosa... e anzi, per giungere
ad un punto importante delle vicende! Ora che ha visto che la pace da lui
costruita sta vacillando, la fiducia di Lucemon negli altri Digimon ha, allo
stesso modo, subito un duro colpo. Ciò nonostante, su consiglio del suo creatore
Huanglongmon e andando contro i pareri di alcuni Cavalieri Reali più reazionari,
ha deciso di tentare, ancora una volta, di seguire la via della pace, e sta
prendendo le contromisure necessarie per impedire un'altra guerra. Tuttavia,
forse è stato troppo ottimista... e non ha fatto i conti con chi invece vuole
continuare la guerra!
Ci sono un bel pò di guai che bollono in pentola, su questo siamo tutti
d'accordo... e tra non molto, assisteremo all'evento che ha decretato il
disastro per il Mondo Digitale della Frontiera... Eh, sì, ragazzi, quando è un
angelo ad essere corrotto, i risultati non sono mai molto piacevoli!
Ma adesso, rispondiamo alle recensioni!
KillKenny: Era abbastanza evidente, vero? Già, per noi che sappiamo già
come è andata a finire... e purtroppo, sarà proprio in questo capitolo che cadrà
la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso!
TopoMouse: In effetti, era proprio questo il mio punto di vista. Una
parte di colpa è stata anche dei Digimon divini, che hanno affidato un compito
così delicato ad un Digimon che non poteva avere più di tanta esperienza. E'
vero che lo hanno avvertito, ma non hanno adeguatamente preparato Lucemon a
quello che stava per accadere. Questo sarà il capitolo che darà inizio alla
caduta dalla gloria di Lucemon... e nel prossimo...
SpaceQueen13: Benvenuta al mio prequel di Digimon, e grazie dei
complimenti! Sì, hai detto bene, la pace che Lucemon ha costruito sarà di breve
durata, e i Cavalieri Reali sono spaccati nettamente in due. Il Mondo Digitale è
sull'orlo di una nuova guerra, e il bello è che non sa neanche da dove arriverà
la nuova minaccia! Per il resto... a me non dà nessun problema! Anzi, mi fa
piacere sapere di essere di ispirazione per qualcuno! Grazie ancora del bel
voto... e mi scuso per il ritardo con cui la aggiorno, ma come puoi immaginare,
sono molto impegnato con tutte le altre fanfic che scrivo! ^_^
Eden89: E benvenuto anche a te! Hehehee... la mia idea, quando ho creato
i Digimon divini, era stato proprio quello di richiamare la mitologia, non solo
greca (che tra l'altro, è uno dei miei argomenti di cultura preferiti...).
Volevo dare al lettore l'impressione di leggere una vera e propria genesi, in
modo che si rendesse conto di quanto importanti per la trama della mia saga
fossero gli eventi narrati... Ecco qua la mia continuazione, e... hmmm... no,
gli altri sei Grandi Signori dei Demoni attenderanno un pò prima di entrare in
scena. Nel prossimo capitolo, vedrai invece colui che ha avuto un ruolo
determinante nella corruzione di Lucemon... e ti informo che non è un cliente
con cui scherzare!
Ci siamo tutti? Okay... allora, non mi resta che augurarvi buona lettura, e
raccomandarvi di reggervi forte per la rivoluzione che si sta per
verificare!
Godetevi questo capitolo!
----------
Capitolo 7 - La rabbia di Lucemon
"Hey, ragazzi, avete sentito?"
"Sì, pare che finalmente Lucemon-sama abbia deciso di porre fine a tutto
questo..."
"Ci sarà una riunione di Digimon... esponenti di entrambe le razze!"
"Speriamo che serva a qualcosa..."
La notizia aveva fatto rapidamente il giro di DigiWorld. Lucemon, nel
tentativo di arginare la violenza che smbrava sul punto di scoppiare, e di
appianare le questioni razziali che tenevano divisi Digimon umanoidi e Digimon
animali, aveva indetto una riunione tra i capi dei principali insediamenti di
ciascuna fazione, in cui ognuno avrebbe espresso la propria opinione, esposto le
sue ragioni... e sperabilmente, sarebbero riusciti ad evitare una recrudescenza
dei disordini. Questo, almeno, era quello che molti Digimon si auguravano. Una
nuova guerra era proprio l'ultima cosa di cui il Mondo Digitale della Frontiera
aveva bisogno...
In uno dei più grandi villaggi di Digimon esistenti, in effetti una grande
città che circondava la stazione dei Trailmon chiamata Flame Terminal, ovunque
si fosse volto lo sguardo non si sarebbe visto altro che Digimon di tutti i tipi
che parlavano, chi con gioia, chi con cauto ottimismo, della notizia appena
arrivata. Agumon, Elecmon, Gabumon, e numerosi altri Digimon di livello Rookie,
assieme a meno frequenti Digimon di livelli più elevati, come Armour, Champion o
Ultimate. L'intero terminale risuonava delle loro voci, e delle opinioni che si
stavano vicendevolmente scambiando.
"Sì, pare che si terrà all'inizio della prossima settimana, alla Rose Morning
Star... e parteciperanno Digimon provenienti da ogni parte del Mondo Digitale!"
stava spiegando un Togemon ad un gruppo di Floramon che si erano fermati ad
ascoltare una discussione tra lui ed un Gotsumon. "Lucemon-sama vuole sentire
quante più opinioni possibile, in modo da vedere il problema sotto più punti di
vista. O almeno, così mi è stato detto..."
Uno dei Floramon tirò un breve sospiro. "Uff... beh, mi fa piacere saperlo!
Abbiamo temuto davvero che la situazione degenerasse, e non volevamo proprio
vederla, un'altra guerra..."
"Non succederà, vedrete..." affermò uno Shurimon apparso quasi dal nulla a
fianco del gruppetto. "Mi piace pensare che alla fine sarà il buon senso a
prevalere."
"E' quello che speriamo tutti..." concluse Togemon, grattandosi la testa con
la mano guantata. "Anche se riconosco che non sarà facile... la guerra tra
Digimon umanoidi e Digimon animali è andata avanti molto a lungo, e non sarà
facile per loro mettere da parte le mutue inimicizie."
Shurimon alzò le spalle. "D'altro canto, i Cavalieri Reali sono formati in
egual misura da Digimon umanoidi e Digimon animali... e anche i consiglieri di
Lucemon-sama sono un gruppo misto." disse. "Se non altro, questo servirà a dare
il buon esempio, no?"
"Anche questo è vero..." ammise un altro Floramon, del tutto ignaro (come del
resto anche Togemon, Shurimon e i suoi compagni) che qualcuno, appollaiato a
testa in giù a mò di pipstrello sotto un parapetto della stazione dei Trailmon
stava ascoltando con estrema attenzione tutto il loro discorso, in particolare
il tempo e il luogo della riunione per le trattative di pace. Scostando appena
un pò un'ala membranosa dal suo volto dall'espressione ambigua ed ingannevole,
il DemiDevimon che fino a quel momento aveva fatto finta di dormire osservò i
Digimon salutarsi e andare ognuno per la propria strada... poi, con un
sorrisetto astuto, si staccò dal suo appoggio, spiegò le ali e svolazzò via
rumorosamente verso una destinazione conosciuta soltanto a lui...
"Ho sentito abbastanza, per adesso... la prossima settimana alla Rose Morning
Star, eh? Il mio signore ne sarà molto contento..." disse tra sè, mentre si
allontanava dall'ignara popolazione del Flame Terminal, osservando con
indifferenza i Trailmon che andavano e venivano da essa...
----------
"Hmmm... e così, DemiDevimon, mi stai dicendo che Lucemon avrebbe in
programma di organizzare questo incontro tra i leader delle due fazioni, in modo
da risolvere la situazione con la diplomazia?" chiese una voce ringhiosa e
potente, appartenente ad un enorme MetalGarurumon che aveva appena finito di
ascoltare il rapporto del DemiDevimon spia presente al Flame Terminal.
"Vorrebbe evitare che noi Digimon animali prendessimo il posto che ci spetta
come governatori di questo mondo, eh?"
"Precisamente, capo!" rispose all'istante DemiDevimon, chinando il capo
davanti al colossale lupo cibernetico, la cui armatura ipertecnologica
scintillava minacciosa alla scarsa luce che illuminava in confuso, e solo a
spezzoni, l'enorme grotta nella quale i due Digimon e i loro compagni di branco
si trovavano. Era una caverna rocciosa, spoglia di qualsiasi comodità, e con
soltanto un piccolo falò nella parte centrale a dare un pò di calore e luce...
in pratica, era la perfetta rappresentazione di come i Digimon animali ribelli
avevano scelto di vivere - lontano da quelle che loro definivano le influenze
corruttrici della civiltà, e invece a contatto con quello che a loro parere
doveva essere il vero modo di vivere dei Digimon animali.
MetalGarurumon grugnì, con evidente insoddisfazione... e DemiDevimon pensò
saggimente di fare qualche passo indietro, mentre attorno al suo capo si
riunivano gli altri membri del branco: Digimon insetto, Digimon dinosauro, e
altri Digimon animaleschi, o anche di tipo vegetale, dei tipi più svariati.
Dovevano essere almeno due dozzine, senza contare quelli che forse, in quel
momento, si trovavano in altre parti della tana.
"Così non va... non va bene per niente!" sentenziò infine
MetalGarurumon. "Non possiamo permettere ad un debole come Lucemon di far
cessare questa guerra. Essa è necessaria per abolire per sempre quegli abominii
dei Digimon umanoidi dal Mondo Digitale, e per ripristinare un DigiWorld
governato unicamente dalle leggi di natura. E Lucemon non si rende conto che
facendo così, sta sconvolgendo le leggi della natura di DigiWorld! Dobbiamo
mandare all'aria queste trattative di pace, a qualsiasi costo! Ne va il futuro
della nostra razza!"
"Ben detto, capo!" ringhiò un DarkTyrannomon, un grosso tirannosauro nero,
mentre si separava dal resto della folla di Digimon animali e si avvicinava al
suo leader. DemiDevimon, dal canto suo, una volta terminato il suo rapporto non
aveva più alcun motivo per restarsene lì, quindi scelse di volare via e riunirsi
al resto dei suoi compagni. "Ma come faremo ad impedire questa eresia? Lei...
propone di attaccare direttamente la Rose Morning Star?"
Gli occhi di MetalGarurumon si ridussero a due fessure luccicanti, mentre
squadrava ferocemente il suo sottoposto. Le domande banali come quella lo
irritavano... "E in che altro modo pensi che potremmo fare? Sì, attaccheremo
la Rose Morning Star e spazzeremo via tutti i Digimon umanoidi lì presenti, e i
nostri simili traditori che si sono abbassati a discutere con loro!" tuonò.
"Nessuno di noi è forte a sufficienza da affrontare Lucemon in persona, o
anche soltanto uno dei suoi consiglieri o dei Cavalieri Reali... ma questo atto
causerà senz'altro una nuova guerra! Immaginate le facce dei nostri simili,
quando verrà fuori che i Digimon umanoidi hanno volutamente contravvenuto alla
pace imposta da Lucemon... e immaginate le facce di quelle scimmie quando
vedranno che i Digimon animali di cui si fidavano tanto non aspettavano altro
che quell'occasione per eliminarli! E Lucemon e i suoi leccapiedi, questa volta,
si convinceranno che non possono fare più niente per fermare questa guerra, e se
ne andranno, lasciandoci fare quello che vorremo!"
Un Kabuterimon, un Digimon insetto simile ad un mostruoso coleottero dalla
corazza blu elettrico, con terrificanti mandibole, sei zampe (quattro delle
quali facevano da braccia e terminavano con mani simili a quelle di un uomo)
esili ma robuste, e un elmetto con un lungo corno frontale sulla testa, si fece
avanti, alzando timorosamente una mano davanti alle rimostranze del suo capo.
"Ehm... Signor MetalGarurumon..." disse, con una voce roca che contrastava con
il suo atteggiamento pacato. "Non potrei... farle una domanda?"
La coda terminante in una lama ricurva di MetalGarurumon scattò, eseguendo un
rapido movimento rotatorio che dava l'idea dell'irritazione del suo
proprietario. "Finchè è una domanda intelligente... di cosa si tratta,
Kabuterimon?"
"Ecco..." iniziò il Digimon insetto, cercando le parole giuste per discutere
con il suo leader senza farlo arrabbiare. "Attaccare la Rose Morning Star
proprio durante la riunione, lei vuol dire... giusto? Ma... così facendo...
insomma, è sicuro che dobbiamo cancellare anche molti altri Digimon animali?
Voglio dire, ci saranno pure i nostri leader e le loro guardie del corpo, e
sinceramente non è che mi sento molto a mio agio a sapere che..." si interruppe,
lascindo in sospeso la frase, ma facendo ben capire cosa voleva dire.
"Kabuterimon ha ragione!" affermò un Aquilamon che si era fatto avanti solo
in quel momento. "Anch'io sono d'accordo che è importante evitare che Lucemon ci
trascini nella sua pazzia... ma non è un pò troppo sacrificare dei nostri
compagni per questo?"
MetalGarurumon, sfortunatamente, non era dell'umore di sentire ragioni...
così, con un gesto della sua zampa artigliata, impose il silenzio ai suoi
sottoposti, che indietreggiarono spaventati di fronte all'espressione feroce del
suo muso metallico. "SILENZIO! A quanto vedo, voi due non avete proprio
capito niente! Non lo stiamo certo facendo per i nostri compagni, questo lo
sapete, vero? Noi stiamo combattendo per conservare la purezza della razza dei
Digimon animali! E se qualcuno muore... è tutto nella norma! Fa parte della
legge della natura! Il singolo individuo non conta, di fronte alla conservazione
della specie!" ringhiò. "E quei Digimon animali che finiremo per
cancellare... lo meritano, in ogni caso! Visto che si sono abbassati a trattare
con quegli abominii dei Digimon umanoidi, non possiamo più considerarli nostri
simili! Questo è quanto, e non accetto ulteriori rimostranze! Ora andate a
prepararvi! La riunione sarà a giorni, e non tollererò errori!"
Entrambi i Digimon che avevano parlato deglutirono con fatica, davanti alla
sfuriata di MetalGarurumon e alla sua 'giustificazione' per quello che stavano
facendo... ma la paura sa essere un coercitivo molto forte, e infatti sia
Aquilamon che Kabuterimon si zittirono, e tornarono obbedienti nelle fila dei
loro compagni, attorniati dalle voci sussurrate di coloro che si dicevano
d'accordo con il loro sanguinario leader... e altre, più sparse ma non del tutto
assenti, le quali esprimevano la stessa esitazione che loro due avevano
espresso.
Il piano sarebbe stato comunque portato a termine secondo quanto era stato
stabilito. MetalGarurumon e i suoi seguaci avrebbero attaccato la Rose Morning
Star, dove si tenevano i negoziati, e avrebbero mandato tutto all'aria, in modo
da far proseguire la guerra. I Digimon animali sapevano bene che era una guerra
per il bene della loro gente, e che non avevano altra scelta se volevano
salvarsi dalle macchinazioni dei Digimon umanoidi...
Ma il fatto che, per raggiungere questo scopo, fosse necessario far morire
tanti Digimon animali loro simili, faceva loro capire che la situazione era
davvero degenerata fino all'inverosimile...
----------
E finalmente, era venuto il giorno fatidico. Alla Rose Morning Star, una
grande formazione rocciosa la cui forma ricordava parecchio - come diceva il
nome stesso - una rosa, e al cui interno era stato costruito un intero complesso
adibito per riunioni urgenti come quella, si stavano per avviare le trattative
tra la fazione dei Digimon umanoidi e quella dei Digimon animali, con Lucemon
stesso e uno dei suoi più stretti collaboratori a fare da ago della bilancia. In
una delle stanze più grandi e più interne del complesso, molti Digimon fedeli al
piccolo angelo avevano preparato un grande tavolo di marmo bianco, con numerosi
seggi di varie dimensioni poste ai lati più lunghi e ad un capo, e avevano
preparato ogni cosa in modo che ognuno si potesse mettere più comodo possibile.
La stanza era composta a sua volta di un marmo talmente levigato da sembrare
quasi scivoloso, di colore verde giada, che sembrava riflettere la luce
proveniente dall'esterno... e sul tavolo, nel verso della lunghezza, erano state
poste delle ceste di frutta fresca e dei mazzi di fiori colorati, in modo da
rendere ancora più accogliente l'atmosfera. La temperatura era un pò più fresca
rispetto all'esterno, grazie a delle prese d'aria nel soffitto che facevano
spirare un gentile vento nella sala, e alcune lanterne verdi attaccate alle
pareti creavano altri, più graziosi, effetti di luce sul soffitto e sulla parte
alta dei muri. Insomma, si poteva dire che Lucemon e i suoi attendenti avevano
fatto tutto il possibile per fare sì che tutti i partecipanti alla riunione si
sentissero a loro agio il più possibile.
I diplomatici, dal canto loro, non si erano certo fatti aspettare: si
trattava di un'occasione troppo importante per non partecipare, e inoltre non
capitava tutti i giorni di essere convocati da Lucemon in persona! Al lato
destro del tavolo, quello riservato ai Digimon umanoidi, sedevano tra gli altri
un Mystimon, un guerriero con un'armatura in stile celtico e una spada
fiammeggiante portata sulla schiena; un Etemon, un Digimon scimmiesco dalla
corta pelliccia arancione e dagli occhiali da sole, che sfoggiava un costante
sorrisone da ebete; una Lillymon dal vestito rosa e dalle ali fatte di foglie; e
un Pumpkinmon, un pupazzo dal corpo bianco la cui testa era una zucca di
Halloween con un'ascia piantata! A fare da portavoce agli umanoidi, c'erano
MagnAngemon e Omnimon, seduti vicino a capotavola.
Dall'altra parte, si trovavano numerosi Digimon animali, tra cui un
IceLeomon, una versione evoluta di Leomon praticamente identica alla sua forma
precedente, tranne che per le dimensioni maggiori e il colore bianco neve del
suo corpo; uno ShogunGekomon, un enorme e goffo rospo dalla pelle rossa con un
trombone legato attorno al collo; un Triceramon, simile ad un triceratopo che si
reggeva in piedi sulle zampe posteriori; e un Garudamon, un gigantesco
uomo-aquila vestito come un indiano Navaho. Al loro fianco, si trovavano i
portavoce Magnamon e Antylamon, a loro volta tra i servitori più fidati di
Lucemon.
Ormai, praticamente tutti i diplomatici si erano radunati, e non restava
altro che aspettare l'ora canonica affinchè arrivasse Lucemon in persona e si
desse inizio alle trattative. Tuttavia, anche in assenza del principale
sostenitore della via diplomatica, i due Cavalieri Reali presenti furono
piacevolmente sorpresi di constatare che, anzichè lo sconfortante silenzio
carico di tensione che si erano aspettati, o addirittura, nella peggiore delle
ipotesi, le frecciate velenose che avrebbero potuto essere scambiate tra le due
fazioni, c'era un'atmosfera di equilibrata collaborazione... e addirittura,
alcuni diplomatici delle parti opposte si stavano parlando, cercando di definire
i problemi prima ancora che la riunione cominciasse ufficialmente. Sembrava che
tutti volessero la stessa cosa, arginare quel conflitto prima che il numero
delle vittime aumentasse... e sia Omnimon che Magnamon non poterono impedirsi di
guardarsi negli occhi e scambiarsi uno sguardo di trionfo. Il fatto stesso che i
rappresentanti di Digimon animali e Digimon umanoidi avessero acconsentito ad
incontrarsi in termini pacifici era, per loro, uno smacco inflitto ai più
draconici tra i Cavalieri Reali, come Dynasmon, Crusadermon o Daftmon.
Dimostrava che il loro modo di vedere le cose non era l'unico, e soprattutto che
esistevano metodi più efficaci del semplicemente mettere a tacere con la
violenza coloro che non si adattavano...
Il vociare dei Digimon si fece più sommesso, e i diplomatici, uno alla volta,
si voltarono verso un grande ingresso al lato opposto della sala, da dove stava
facendo il suo ingresso proprio colui che tutti stavano aspettando: Lucemon,
accompagnato dalla fedele Angewomon e avvolto nella sua scintillante toga, stava
svolazzando con lenta grazia verso il suo posto a capotavola, guardando
benevolmente tutti coloro che si erano riuniti a quel tavolo. Immediatamente, i
diplomatici, gli altri due consiglieri di Lucemon, e i due Cavalieri Reali
presenti si alzarono in piedi, in segno di rispetto al benefattore di DigiWorld,
che accettò il gesto con un cenno della testa, sorrise amabilmente, e si diresse
verso il suo posto, facendo accomodare Angewomon al suo fianco.
"Sono a tutti molto grato per la vostra presenza a questa riunione, in questa
importante occasione." esordì il cherubino, alzando una mano e poi abbassandola
per dire ai presenti che potevano anche tornare seduti ai loro posti. "Come
sapete già, in tempi recenti DigiWorld, che cominciava a godere di un periodo di
pace grazie agli sforzi di tutti, sta di nuovo precipitando verso la guerra
civile. Nella mente di tutti noi sono ancora freschi i ricordi dei massacri
avvenuti durante l'ultima guerra... e immagino che nessuno di noi sia
interessato a lasciare che queste tragedie si ripetano. Non è così, forse?"
"Parlando come loro portavoce, posso affermare con sicurezza che non è questa
la volontà dei Digimon umanoidi, Lucemon-sama." affermò MagnAngemon. "Tutti i
diplomatici qui presenti vogliono fare sì che si giunga ad una soluzione
pacifica."
Subito dopo, prese la parola Antylamon, che rappresentava la fazione opposta.
"Lo stesso si può dire per i Digimon animali, Lucemon-sama. Tutti noi vorremmo
minimizzare inutili spargimenti di sangue. E' quindi di comune accordo che ci
siamo presentati qui, a questa riunione."
Con un cenno della testa e un sorriso soddisfatto, Lucemon appoggiò le mani
sul tavolo davanti a sè, e si mise a guardare i Digimon seduti alle due ali del
tavolo. I loro sguardi erano convincenti, e il piccolo angelo non sentiva la
benchè minima traccia di inganno provenire da nessuno di loro. Questo era già un
buon inizio, ma bisognava vedere poi come sarebbe andata. Dopo aver ricevuto da
Omnimon e Magnamon il segnale che era il momento di cominciare le trattative,
Lucemon si schiarì la gola, e un rispettoso silenzio calò sul tavolo delle
trattative.
"In tal caso, direi che possiamo anche iniziare. All'ordine del giorno, come
ho già detto, ci saranno i dissapori tra le due razze di Digimon... e per
cominciare, inizierei parlando della situazione a Rainbow Town..."
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Un'ora dopo... le discussioni stavano proseguendo spedite, secondo l'ordine
del giorno. I rappresentanti di entrambe le parti avevano continuato, per tutto
quel tempo, a parlare di vari problemi, ad esporli a Lucemon in maniera
esauriente, e ad ascoltare anche quello che la fazione opposta aveva da
proporre, accettando i loro consigli. Neppure lo stesso Lucemon si aspettava che
le cose andassero così bene. I presenti, grazie anche all'opera di mediazione di
Omnimon, Magnamon, Antylamon e MagnAngemon, stavano cercando con tutte le loro
forze di appianare le loro differenze senza ricorrere alla violenza, e Lucemon
osservava ammirato la loro dimostrazione di tolleranza.
"E per quanto riguarda il problema del Twilight Terminal..." affermò Mystimon
dalla parte degli umanoidi. "I Digimon umanoidi si impegneranno a rispettare gli
usi e i costumi dei Digimon animali, e a non imporre i loro. Chiunque
contravvenga a questa decisione sarà severamente ammonito, e anche punito nel
caso l'infrazione fosse particolarmente seria."
"Da parte loro, i Digimon animali fanno voto di non provocare danni alle
costruzioni dei Digimon umanoidi..." proseguì un Okuwamon, un gigantesco cervo
volante grigio dalla corazza decorata con segni rossi frastagliati. "E
soprattutto, desisteranno da ogni atto denigratorio nei loro confronti..."
"Grande padre Huanglongmon-sama..." pensava tra sè il piccolo angelo.
"Sembra proprio... che lei avesse ragione. I suoi consigli sono stati davvero
buoni... aveva ragione a consigliarmi di avere fiducia nel buon cuore di questi
Digimon! Forse, la guerra potrà essere davvero evitata..."
Ma, sfortunatamente per lui e per tutto DigiWorld, qualcun altro aveva altre
idee, tutt'altro che pacifiche!
MetalGarurumon e i suoi scagnozzi, infatti, si erano appostati a qualche
decina di metri dalla Rose Morning Star, ed erano riusciti ad individuare la
sala in cui si stavano tenendo le trattative a cui il comandante di quel gruppo
di sediziosi si opponeva con tutte le sue forze. Quelle lucette che provenivano
da alcune aperture nel muro non potevano passare inosservate ai suoi
sensibilissimi sensori ottici...
"Ormai ci siamo, miei seguaci..." ringhiò, rivolto a numerosi Digimon
animali che lo seguivano a breve distanza. "E lì, nelle sale della Rose
Morning Star, che quello sciocco di Lucemon sta cercando di negarci il nostro
destino, e di consegnarci nelle mani dei maledetti umanoidi. Noi siamo qui per
impedirlo! Prendete posizione come vi ho istruito! Tra non molto, faremo vedere
a quei traditori della nostra razza che il nostro onore come guerrieri non teme
alcun confronto!"
"Ai suoi ordini, capo!" esclamò un MetalTyrannomon, un tirannosauro grigio
coperto da un'armatura futuristica, con la mascella inferiore metallica e
sporgente, e dei cavi elettrici che si attorcigliavano attorno alle sue spalle.
"Questa volta... Lucemon capirà che la realtà di questo mondo non può essere
cambiata da un idealista illuso come lui!". Ad un suo accenno, anche gli altri
Digimon animali iniziarono a muoversi, spostandosi silenziosamente verso altre
posizioni in modo da tenere sotto tiro la Rose Morning Star da varie direzioni.
Era evidente, tuttavia, che le opinioni differivano non poco circa la bontà di
quell'idea: mentre MetalGarurumon, MetalTyrannomon e altri sembravano impazienti
di iniziare l'assalto, e i loro occhi scintillavano di rabbia fanatica... altri
si trascinavano controvoglia verso le loro postazioni, sentendo che arrivare a
sacrificare altri Digimon animali per puro e semplice puntiglio era una follia.
Ma non potevano farci nulla comunque la pensassero: MetalGarurumon e i suoi
seguaci più zelanti erano molto abili a mettere a tacere il dissenso. E
soprattutto, molto rapidi.
Il lupo cibernetico osservò con freddo interesse le sue truppe che prendevano
posizione, per la maggior parte a terra, ben posizionate in mezzo alle rocce, ma
alcuni di loro si erano librati in aria, pronti ad attaccare in picchiata ad un
segnale convenuto. In breve tempo, tutti i Digimon, almeno una ventina, furono
in posizione, e MetalGarurumon si acquattò tra le rocce con un lieve cigolìo dei
suoi arti meccanici, aspettando quello che lui riteneva il momento giusto per
attaccare...
"Ancora un altro pò... ancora un attimo..." ringhiò tra sè, vedendo
che alcuni dei suoi uomini non avevano ancora preso posizione. "Perfetto, ora
sì che ci siamo! ADESSO!"
L'ordine di attacco arrivò come un tuono improvviso, e con un sincronismo
spaventoso, tutti i Digimon del branco fecero il fatale, terribile errore:
scagliarono i loro attacchi a distanza contro la sala della conferenza, tutti
contemporaneamente, e il cielo attorno alla Rose Morning Star si colorò di
febbrili tinte rosse e bluastre, un marasma caotico che preannunciava la strage
che avrebbe seguito!
MetalGarurumon restò ad osservare, con gelida soddisfazione, i proiettili dei
suoi seguaci che volavano verso l'odiata Rose Morning Star come un ordinato
sciame di calabroni assassini... e, un istante dopo, una sonora esplosione
squarciò l'aria, e la fiancata della sala riunioni venne sventrata
letteralmente, in una tremenda raffica di lampi bianchi e rossi! Dalla sua
posizione, MetalGarurumon ghignò quando le sue orecchie sensibilissime captarono
le urla dei diplomatici colti di sorpresa... e, per non essere da meno, laniò a
sua volta un attacco!
"ICE WOLF BITE!" esclamò, e dal suo corpo partirono altri missili che
percorsero la stessa strada, e colpirono la costruzione a forma di rosa, aprendo
ulteriormente lo squarcio, e coprendo la zona circostante di una fitta patina di
ghiaccio! Molti dei diplomatici vennero uccisi all'istante, ritornando ad essere
Digi-Tama che volarono via un istante dopo... e i pochi rimasti vennero presi
dal panico, cercando di disperdersi e di fuggire attraverso l'apertura che i
terroristi avevano spalancato nel muro! Pessimo errore. I più fanatici
sostenitori della superiorità dei Digimon animali si erano già avvicinati a
loro, e in breve tempo furono addosso ai partecipanti colti di sorpresa,
facendoli a pezzi con zanne, artigli e altre armi naturali, con selvaggio
abbandono! Nel giro di pochi, fatali secondi, quella che fino a quel momento era
stata una pacifica assemblea si era trasformata in uno spaventoso vortice di
violenza e odio, con Digimon che sfrecciavano all'attacco da ogni direzione,
urla di terrore e dolore che riverberavano tutt'attorno, e grida di battaglia! I
pochi diplomatici sopravvissuti cadevano uno dopo l'altro, incapaci di resistere
all'attacco del Mega meccanico e dei suoi uomini...
"ADESSO BASTA!"
Un improvviso colpo di vento fece sparire di colpo il fumo che copriva il
luogo dell'impatto, e rivelò agli occhi dei Digimon terroristi un decisamente
infuriato Lucemon, affiancato da Omnimon, Magnamon, i suoi tre consiglieri... e
gli unici due Digimon diplomatici che erano sopravvissuti all'assalto furioso,
un MetalGreymon e un Mystimon. Il lupo cibernetico serrò gli occhi con
disprezzo... e, terminato il massacro, si voltò lentamente verso il piccolo
angelo e i suoi servitori, del tutto disinteressato al fatto che si trovava
davanti al Digimon più potente che esisteva nel Mondo Digitale della Frontiera.
Gli occhi celesti di Lucemon erano un miscuglio di rabbia, indignazione,
confusione e dolore... dopo tutto quello che aveva fatto... dopo tutti gli
sforzi che i Digimon presenti all'assemblea stavano facendo per trovare una
soluzione pacifica... perchè doveva arrivare quell'ammasso di metallo senza
cervello, e rovinare tutto? Perchè?
Un sentimento mai provato prima si faceva strada nella mente del piccolo
Lucemon. Un sentimento feroce, che gli faceva sentire il fuoco nel petto e nel
cervello.
L'odio.
"Hmph... e così, Lucemon, stavi cercando di impedirci di combattere la
nostra giusta guerra contro i Digimon umanoidi?" ringhiò MetalGarurumon, per
nulla preoccupato di gettare benzina su un fuoco già abbastanza ampio. "Da
quando sei venuto qui, non hai fatto altro che pervertire l'ordine naturale di
DigiWorld, con le tue idiozie sul fatto che gli umanoidi e gli animali
dovrebbero vivere fianco a fianco!"
Ignorando del tutto le accuse al suo signore, Magnamon si fece avanti,
puntando un indice contro il lupo in armatura. "MetalGarurumon! Con quale
coraggio osi muovere queste accuse a Lucemon-sama?" esclamò con grave
indignazione. "Tu e i tuoi seguaci avete rovinato questa assemblea di pace,
rendendo nulli gli sforzi di decine di migliaia di Digimon! E avete assassinato
anche dei vostri simili, in nome di questa vostra sporca guerra! Osi cercare
anch una giustificazione per quello che hai fatto?"
"Non stavo parlando a te, cagnolino da salotto e traditore della nostra
razza!" ringhiò MetalGarurumon al Cavaliere Reale. Sia Magnamon che Omnimon
erano sul punto di gettarsi sull'arrogante Digimon animale e dargli la lezione
che meritava, ma Lucemon, senza neanche voltarsi verso di loro, fece freddamente
segno di fermarsi con un gesto del braccio destro. Con un sobbalzo quasi
spaventato, i due Cavalieri Reali obbedirono. Non ricordavano di aver mai
percepito tanta rabbia nel loro signore... era talmente teso che sembrava stesse
per esplodere, e come dargli torto?
Ignorando tutto questo, MetalGarurumon proseguì. "Nessuno di noi ti ha mai
chiesto di venire qui e interessarti delle nostre vite. Noi facciamo la nostra
guerra, e tu non ti devi immischiare in cose che non ti riguardano!"
ringhiò, convinto di poter dire tutto quello che voleva. Tanto, pensava, Lucemon
non avrebbe mai ucciso un altro Digimon. Era troppo un idealista senza spina
dorsale per farlo... "Tutto questo per dirti che i tuoi sciocchi ideali di
pace non sono accetti in questo mondo! Noi non smetteremo mai di fare la guerra
ai Digimon umanoidi! Sono una perversione della razza dei Digimon, e come tali,
devono essere eliminati!"
Lucemon non rispose. Non disse nulla per ribattere ai deliri di
MetalGarurumon... e il lupo cibernetico lo prese come un segno che il suo
discorso aveva fatto effetto, e che finalmente, l'odiato portatore di pace si
sarebbe deciso ad abbandonare la sua "sciocca missione". L'angelo in toga bianca
si limitò a guardare di rimando MetalGarurumon, uno sguardo che avrebbe fatto
paura a chiunque per quanto furente esso era... e in effetti, anche il Digimon
corazzato sentì per un istante mancargli il coraggio, e indietreggiò appena un
pò.
Ma questo non fu sufficiente per salvarlo.
Mentre Omnimon, Magnamon, i due angeli e Antylamon si chiedevano cosa avesse
in mente di fare il loro signore, Lucemon alzò lentamente un braccio... e, nel
palmo della sua piccola mano, si formò una piccola sfera di pulsante luce dorata
che il bambino angelico puntò contro MetalGarurumon...
"Divine Feat!" esclamò Lucemon.
Il resto avvenne come in un incubo. Quella che era iniziata come un fuoco
fatuo si espanse improvvisamente, diventando un enorme fascio di luce
distruttiva che investì in pieno MetalGarurumon e lo disintegrò all'istante,
lasciandogli solo il tempo di emettere un ululato strozzato prima di
trasformarlo nuovamente in un Digi-Tama! Tutti i Digimon presenti, in
particolare i due Cavalieri Reali e i tre consiglieri rimasero ammutoliti
dall'orrore, mentre osservavano l'attacco di Lucemon disintegrare un Mega così
potente come niente fosse, per poi proseguire sulla sua strada fino a perdersi
all'orizzonte... e infine incontrare una grossa formazione di roccia, sulla
quale esplose provocando un frastuono e un bagliore che faceva scomparire quello
del massiccio attacco alla Rose Morning Star di poco prima. Una sorta di
orribile sfera di luce bianca inghiottì il costone roccioso e lo sgretolò come
se fosse stato fatto di gesso... e nel breve tempo che ci mise il bagliore a
spegnersi e a restituire la normale visione, i Digimon videro, con loro estremo
spavento, che l'intera struttura naturale era statarasa al suolo, lasciando
soltanto un cratere dal quale si levava qualche sbuffo di fumo grigio. Era la
prima volta che vedevano con i loro occhi di cosa fosse capace Lucemon... e
soprattutto, era la prima volta che lo vedevano usare i suoi poteri contro un
altro Digimon! Fino ad allora, era sempre stato così tollerante... e neppure
MagnAngemon, Angewomon e Antylamon, per quanto sapessero delle sue recenti
frustrazioni, lo avrebbero creduto capace di tanto...
"Lu... Lucemon-sama..." balbetto Antylamon, con gli occhi spalancati e il
braccio leggermente alzato. "Era... era davvero... necessario...?"
Il piccolo angelo non rispose al suo consigliere direttamente. Si librò in
volo, mettendosi in una posizione da cui potesse tenere d'occhio tutti i Digimon
animali che avevano attaccato la conferenza, e che ora erano stati completamente
disanimati dalla perdita del loro capo. Li guardò con attenzione, quasi volesse
fissarsi nella mente l'ormai evidente paura che essi provavano nei suoi
confronti... poi, parlò, con una voce fredda e quasi crudele che non ammetteva
contraddizioni.
"Chiunque segua l'esempio di quel MetalGarurumon... farà la stessa fine! Ora
andatevene di qua! Subito!"
Sconvolti, senza parole, i restanti Digimon animali scelsero saggiamente di
andarsene, correndo via il più velocemente possibile senza neanche voltarsi
indietro... e la vallata nella quale si era appena consumata la tragedia tornò
spettralmente silenziosa, la desolazione accentuata dal lieve alito di vento che
spirò su di essa con un fischio sinistro. Tutto era terminato in un attimo, così
come era iniziato... ma quei pochi istanti erano bastati a rovinare tutto.
Nessuno osava fare una mossa. Omnimon, Magnamon, MagnAngemon, Angewomon e
Antylamon erano come congelati. Quasi non riuscivano a capacitarsi di quello che
era successo. Lucemon aveva ucciso un Digimon. Ucciso un Digimon. Certo, un
Digimon crudele e tirannico, ma... ma...
Ma non era così che dovevano andare le cose! Ci doveva essere un modo meno
crudele di punire quel MetalGarurumon... Ci DOVEVANO essere degli altri modi per
fermare quei fanatici, no? Così... così Lucemon stava facendo la stessa cosa di
cui AlforceVeedramon accusava Daftmon - stava mantenendo lo status quo con il
terrore!
"Lo dicevo io che non c'era da fidarsi di queste bestie sanguinarie!" sbottò
improvvisamente uno dei due diplomatici sopravvissuti, Mystimon, sfoderando la
spada, che si incendiò di fiamme scarlatte con un sibilo acuto, e puntandola
contro l'altro rimasto, MetalGreymon. Ora che le trattative erano andate a
vuoto, appariva evidente che quanto era successo aveva minato irrimediabilmente
la sua opinione dei Digimon animali, e stava reagendo alla violenza con la
violenza! "Alcune di loro non aspettavano altro che questa occasione per farci
fuori! Erano QUESTI i vostri buoni propositi, eh, maledetti mostri?"
Gli occhi del MetalGreymon si incendiarono di rabbia. "Cosa, cosa, cosa? Un
momento, quei sediziosi non c'entrano niente con noi! Noi siamo venuti qui in
pace! Siete voi umanoidi che trovate ogni scusa per attaccare briga! E adesso,
perchè alcuni di noi hanno agito per conto loro, immediatamente giungete alla
conclusione che siamo tutti della stessa pasta! Certo che avete una bella faccia
tosta, voi umanoidi! Chi è che ha iniziato le ostilità?"
"Lo abbiamo fatto perchè voi ci minacciavate!" rispose lo spadaccino di
rimando, brandendo la spada con entrambe le mani. "Voi bestie non aspettavate
altro che una scusa per impadronirvi delle nostre terre, che noi abbiamo
civilizzato e migliorato!"
Infuriati per quella brutale mancanza di diplomazia, Magnamon e Angewomon
decisero di intervenire! Con un battito di mani, la guerriera angelica cercò di
richiamare a sè l'attenzione, mentre il Cavaliere Reale dalla corazza dorata
tentava di alzare la voce in modo da farsi sentire oltre quelle dei due
litiganti. "Non avete proprio capito niente, voi due?" tuonò Magnamon. "E'
appena successo un disastro, molti dei vostri compagni sono morti... e la prima
cosa che vi viene in mente di fare è dare la colpa l'uno all'altro? Allora che
senso ha avuto che voi partecipaste a questo incontro, eh? Me lo spiegate?"
Magnamon constatò, con estrema irritazione, che nessuno dei due gli stava
dando retta, e stavano continuando a litigare tra loro. In particolare,
MetalGreymon era rimasto piccato dalle accuse infamanti di Mystimon, e stava
avanzando verso di lui con l'artiglio metallico sollevato in maniera minacciosa.
"'Civilizzato', maledetto abominio? Vorrai dire 'corrotto'! Voi umanoidi non
fate altro che... Ugh!"
Angewomon stava per farsi avanti e richiamare entrambi i litiganti
all'ordine, quando si fermò di colpo. Il volto di MetalGreymon si era contorto
in una maschera di dolore, e la frase che stava per pronunciare gli era morta in
gola... il tutto grazie ad un fioretto che, proveniendo da dietro di lui, lo
aveva colpito in mezzo alle scapole, trapassandogli il cuore, ed era fuoriuscito
dal torace corazzato, penetrando nelle piastre di armatura con la stessa
facilità con cui un coltello rovente taglia il burro! Il dinosauro cibernetico
fece appena in tempo ad abbassare lo sguardo e a rendersi conto di cosa fosse
successo... prima di dissolversi e ridiventare un Digi-Tama davanti agli
scioccati attendenti di Lucemon, che videro apparire Daftmon, con la sua
armatura nera, le ali spiegate e il fioretto ancora in posizione di affondo,
appena dietro al punto in cui si trovava MetalGreymon! L'espressione dello
stratega dei Cavalieri Reali non tradiva alcuna emozione. Bastava guardarlo in
faccia, e vedere la disumana freddezza dei suoi occhi da felino, per capire che
per lui, uccidere quel MetalGreymon con un colpo alle spalle era semplicemente
un lavoro come un altro!
Improvvisamente terrorizzato, Mystimon mollò la presa sullasua spada, e
indietreggiò alla presenza del Cavaliere Reale alato... ma solo per ritrovarsi
davanti un'altra elegante figura umanoide, stavolta in armatura rosa, che
scendeva in picchiata su di lui, colpendolo in piena fronte con il pugno
caricato di energia!
"Fist of Athena!" esclamò Crusadermon. L'attacco andò a segno,
spezzando in due l'elmetto di Mystimon come se fosse stato di latta... e il
guerriero-mago rimase fermo al suo posto per un secondo, prima di disintegrarsi
a sua volta e tornare ad essere un Digi-Tama! Con gelida compostezza,
Crusadermon atterrò vicino a Daftmon e tirò fuori la sua rosa rossa,
indifferente alle espressioni sconvolte di Omnimon, Magnamon e dei tre
assistenti di Lucemon.
"Ahimè, a quale inutile spreco di vita dobbiamo assistere..." affermò il
cavaliere dall'armatura rosa. "Sciocchi che non conoscono il loro posto e che
pensano di saperne più di Lucemon-sama, hanno portato a questa conclusione. Se
ti perdi, tuo danno. Così si dice."
Per nulla impressionato dalle abilità poetiche di Crusadermon, Omnimon decise
che per quel giorno ne aveva avuto abbastanza. Non solo doveva assistere allo
spettacolo di quei terroristi senza onore che attaccavano Digimon inermi, non
soltanto doveva vedere quegli ultimi due diplomatici gettare al vento ogni
parvenza di equilibrio e cercare di scannarsi... ma ora, anche i suoi compagni e
Lucemon-sama si mettevano ad ammazzare senza una plausibile giustificazione? Eh,
no! Qui si stava passando ogni limite!
"Perchè avete fatto questo, voi due?" tuonò il leader dei Cavalieri
Reali. "Che motivo avevate per uccidere quei due Digimon? Si stavano
comportando in maniera arrogante e razzista, questo lo ammetto... ma è questa
una ragione che legittima la loro uccisione così brutale?"
Con tutta calma, Daftmon eseguì un paio di fendenti con il suo fioretto, ed
eseguì un elegante presentat-arm... la cui formalità però strideva con quanto
affermò in seguito, in grave spregio dell'autorità di Omnimon. "La sua politica
è in tutta franchezza superata, Omnimon-sama. Lei spera davvero che sia
possibile convincere questi ribelli a deporre le armi? La verità è che più
cerchiamo di dissuaderli in maniera pacifica, più essi prosperano e si
diffondono." spiegò. "La soluzione migliore, per salvaguardare la pace a
DigiWorld, è eliminare qualunque dissenso come abbiamo appena fatto io e
Crusadermon. Una strategia basata sul dialogo e il confronto farebbe perdere
tempo, e non offrirebbe risultati garantiti."
"Quindi, stai dicendo che va bene uccidere altri Digimon in maniera così
brutale... perchè fa perdere meno tempo?" esclamò un'incredula Angewomon.
"Questo modo di pensare è aberrante, e non c'è altro da aggiungere!"
MagnAngemon si disse d'accordo con la sua controparte femminile. "Sì, è come
dice Angewomon. Il fatto che un gruppo di sediziosi abbia mandato all'aria le
trattative... non significa che la diplomazia sia per forza la via perdente!"
affermò. "Il dialogo e la comprensione reciproca sono, obiettivamente, delle
scelte più impegnative che semplicemente distruggere chiunque non la pensi come
noi... ma quest'ultima strada, dove ci porterà? Non avete visto quello che hanno
fatto MetalGarurumon e i suoi uomini? Prendendo esempio da loro, non faremmo
altro che distruggerci da soli! Solo venendoci incontro a vicenda potremo
sperare di ottenere risultati sicuri e duraturi."
"Certo che abbiamo visto cosa hanno fatto i ribelli." affermò Crusadermon.
"Ed è proprio per questo che proponiamo di eliminarli tutti. Una volta dato
l'esempio con loro, tutti i Digimon che covano ancora sentimenti di rivolta,
sapranno qual è il posto in cui devono stare, e obbediranno al nostro ordine,
senza fare discussioni!"
"Questo modo di pensare è inqualificabile..." ringhiò Omnimon,
scuotendo la testa. "Quella che proponete è pura e semplice tirannia! Non è
csì che otlerremo la pace duratura, e..."
"Andate via."
Queste semplici due parole, pronunciate con rabbia e dolore dal piccolo
Lucemon, posero fine al dibattito. I tre assistenti di Lucemon e i Cavalieri
Reali gelarono all'istante. E il piccolo angelo, la mente offuscata dal
risentimento per quello che era appena successo, si voltò lentamente, quasi
minaccioso. C'era qualcosa di diverso in lui... non era più l'angelo puro e
innocente che conoscevano... i due angeli e Anylamon, in particolare, temevano
che fosse era rotto qualcosa in lui... qualcosa che non poteva più essere
riparato!
"L-Lucemon-sama?" si azzardò Antylamon dopo un pò di silenzio, mente i
quattro Cavalieri Reali cessavano la loro discussione e si ritraevano. Il tono
in cui aveva pronunciato quelle parole non faceva ben sperare... e neanche il
silenzio che seguì la domanda del Digimon coniglio...
"HO DETTO ANDATE VIA!" esclamò improvvisamente Lucemon, in uno scatto di
rabbia quasi terrificante a vedersi. "VOGLIO ESSERE LASCIATO SOLO! ANDATEVENE,
E' UN ORDINE!"
Terrificati, i tre attendenti si ritirarono prontamente, facendo un inchino
rispettoso nonostante tutto, e dirigendosi con rapidità verso lesale più interne
della Rose Morning Star. I Cavalieri Reali si inchinarono a loro volta, e se ne
andarono in silenzio, lasciando il piccolo angelo solo, e in balia dei suoi cupi
pensieri. Una puzza di morte continuava ad aleggiare nell'aria, unita alla vista
desolante della sala riunioni sventrata.
"Huanglongmon..." mormorò un deluso e incattivito Lucemon. Già il fatto che
non avesse usato un onorifico per parlare del Primo Digimon era in sè
inquietante... "Tu... mi hai detto di avere fiducia in loro... di credere nel
loro buon cuore... E io... io, stupidamente, ti ho creduto! Ho creduto davvero
che questo mondo in preda al caos potesse essere guarito... Ho creduto davvero
che potesse essere salvato... Pensavo che la nostra razza sarebbe potuta vivere
in pace, e che l'odio sarebbe stato dimenticato... e invece guarda dove siamo
finiti... E' forse nostro destino combattere per l'eternità? Tutto quello che
abbiamo fatto... è stato farci del male a vicenda, e perdere altre vite!
Dobbiamo per forza vivere così, eh? E' questo ciò a cui dobbiamo rassegnarci?
Non è giusto! Come può essere giusto, tutto questo?"
Lucemon abbassò lo sguardo verso il terreno, ricordando con disprezzo le
parole con cui Huanglongmon lo aveva lasciato la volta prima...
"La verità è che, purtroppo, non è possibile eliminare completamente il
conflitto e la sofferenza. Non ci dovrebbero essere, non è giusto che ci
siano... ma ci sono, e questa è una realtà con cui non si può contendere. Perchè
è così che è fatto il mondo."
Quindi, questa era la struttura fondamentale del mondo... Un ciclo di
sofferenza e distruzione...
Lucemon spalancò gli occhi, come se qualcosa gli fosse balenato in mente... e
qualche secondo dopo, sorrise, elaborando l'epifania che lo aveva illuminato. Ma
non era un sorriso gentile... c'era qualcosa di malvagio nel modo in cui
celebrava tra sè la sua intuizione!
"Ma certo..." mormorò. "E' tutto così ovvio, adesso... La soluzione era lì,
davanti ai miei occhi... e io non me ne sono mai accorto! Ora mi è tutto più
chiaro! Se... se è vero che il conflitto e la sofferenza non si possono
eliminare da questa realtà... se è vero che il mondo è fatto così... allora
qualcuno deve cambiarlo!"
Ormai trascinato dal principio di quella folle realizzazione, Lucemon alzò
gli occhi al cielo e aprì le ali, quasi volesse lanciare una sfida al suo divino
creatore! "Sì! Qualcuno deve cambiare il mondo... e quel qualcuno sarò io! La
razza dei Digimon non può far cessare guerre e conflitti, la natura della guerra
non può essere cambiata... quindi, è la natura stessa del mondo che va cambiata
per salvare la nostra specie! Ormai... ormai ho capito tutto, Huanglongmon!
Vedrai... io ti supererò! Riuscirò là dove tu stesso hai fallito! Eliminerò per
sempre il male e la sofferenza! E l'intera razza dei Digimon... mi eleverà a suo
salvatore, e dimenticherà la tua inefficienza!"
Con un battito d'ali, Lucemon si sollevò in aria, salendo verso il suo nuovo
obiettivo... e verso la sua discesa nella corruzione...
----------
Quale follia. In qualche modo, Lucemon si era convinto di poter cambiare
tutto da solo. Si era convinto, lui, un singolo, di aver trovato la soluzione al
più grande problema che ha afflitto la nostra razza fin dalla notte dei tempi.
Se solo fossimo stati più avveduti, o più attenti... forse questo non sarebbe
successo...
Ma questo ci porta alla parte successiva della nostra storia. La dannazione
di Lucemon stava per iniziare, così come la sua guerra a tutto il
creato!
CONTINUA...
----------
Note dell'autore: Per dirla con Cesare, il dado è tratto. Lucemon ha preso la
sua decisione fatale. E a cosa lo porterà la sua cieca convinzione di aver
capito tutto... lo scoprirete nel prossimo capitolo, al quale inizierò a
lavorare una volta tornato dalle vacanze. Parto giovedì e torno il 24... quindi,
temo che ci vorrà un pò prima che io aggiorni di nuovo! Ma consolatevi, perchè
una volta tornato avrò più di un mese da dedicarvi, miei cari lettori! E poi, ho
tanti di quei progetti che non vedo l'ora di completare queste storie di Digimon
per iniziare a lavorarci!
"La natura della guerra non può essere cambiata... quindi, è la natura stessa
del mondo che deve essere cambiata per eliminare le guerre." Purtroppo, questa
frase che ho messo in bocca a Lucemon non l'ho inventata io... ma l'ha detta,
con la massima convinzione, una persona che prima stimavo, e che si è rivelata
essere una sorta di nazista. Oltre che un ipocrita.
Hmmm... vediamo un pò, c'è altro da dire? No, non mi sembra... allora...
spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento, e arrivederci al
prossimo! Spero di riprendere il lavoro il prima possibile dopo queste vacanze!
^_^
Buon proseguimento d'estate!
Justice Gundam
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Capitolo 8 *** La Dark Area ***
The Lost Past-08
Digimon Zero
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Sono tornato dalle vacanze! E sono state tra le più belle che io abbia mai
passato! Certo, non sono state favolose come il mio viaggio in Giappone
dell'anno scorso, ma... mi sono divertito molto ugualmente, e ho visto un sacco
di cose interessanti! Il fondale del mare delle Maldive ne offre, di
spettacoli!
Comunque, dopo un periodo di pausa e riposo, sono tornato a scrivere le mie
fanfiction! E sto cercando di completare il prima possibile Invasion, in modo da
dedicarmi poi al mio crossover, e alle storie di MegaMan NT Warrior, Digimon
Tamers Reload e Record of Digital Wars! Inoltre, tra non molto riprenderò anche
con Sonic X e, con un pizzico di fortuna, Pokèmon!
Per adesso, continuo con la mia storia sulle origini di DigiWorld e sulla
caduta di Lucemon... che ormai è vicinissima a diventare una realtà!
Sfortunatamente, il nostro angioletto preferito ha preso la strada dell'
"estremista ben intenzionato" che hanno imboccato altri personaggi come Char
Aznable, Magneto, Zagato di Rayearth... e come potete ben immaginare, le
conseguenze di questo atto di tracotanza non saranno lievi...
Questo capitolo sancirà una volta per tutte la nascita dello spietato tiranno
che conosciamo... e ci permetterà anche di dare un'occhiata dietro le quinte, in
modo da farvi vedere quali orrori cosmici sono in gioco! Ebbene sì, tutto questo
fa parte di un gioco ancora più grande, ma avrete modo di rendervene conto da
voi...
Per adesso, le recensioni!
Eden89: Bentornato a questa fanfiction! Sì, in effetti forse potevo
dilatare un pò i tempi, ma ho pensato che forse la cosa sarebbe stata
inutilmente prolissa, e avrebbe finito con l'annoiare alcuni... e poi, non è
neanche passato così poco tempo da quando Lucemon è arrivato a DigiWorld! In
ogni caso... sì, volevo proprio richiamare Lucifero, e la sua convinzione di
poter fare meglio del suo creatore, anche se in questo caso il tutto è partito
dal fatto che Lucemon è deluso da come va il mondo, e si è convinto che il mondo
possa essere cambiato da un singolo. E... sì, hai detto la frase giusta. Alcuni
dei crimini peggiori derivano dal fatto che il colpevole è convintissimo di fare
la cosa più giusta...
KillKenny: Heee, purtroppo le cose non sono andate come tutti speravano,
ma come noi sapevamo già che sarebbero andate. Questa, come hai detto bene, è
stato l'inizio della caduta di Lucemon, e le conseguenze saranno tremende per
tutti! Hmmm... sì, credo che sia una buona idea. Magari se ci aggiungi anche
Garv stiamo più tranquilli...
TopoMouse: Era proprio questo il mio obiettivo. Far vedere che Lucemon ha
progressivamente perso la sua fiducia negli altri. Certo, con questo non voglio
giustificare nè lui nè quello che farà più avanti (e credimi, ne farà di cose!),
però volevo far vedere che c'è stato un motivo molto serio dietro la sua
caduta.
SmartGirl: E bentornata anche a te! Scavare nel passato di una serie
apparentemente semplice, ma in realtà molto complessa, come Digimon è sempre
stato interessante, almeno per me... e questa storia mi serve anche come
collante per quello che si verificherà più avanti, e per le altre storie che
scriverò! Invece la Toei si è sempre tenuta sul vago, soprattutto per la storia
di Ryou... e pensare che ci sono tanti di quei retroscena! Per quanto concerne
Lucemon... beh, non amo troppo usare cattivi che vogliono conquistare il mondo
perchè non hanno niente di meglio da fare (come Myotismon...), e non credo che
una persona diventi un criminale tutt'a un tratto, senza un motivo ben preciso.
La mia storia voleva proprio esplorare i motivi che hanno portato Lucemon a
corrompersi, senza volerlo però giustificare (un rischio che si corre quando si
esplora il passato dei cattivi). Le conseguenze della sua decisione saranno
davvero spaventose, e ne vedremo un assaggio in questo capitolo!
Ci siamo tutti? Credo di sì... e allora, cominciamo con il nuovo capitolo, e
facciamo un tuffo nel male più assoluto!
Allacciate le cinture di sicurezza e prendete un bel respiro. Non ci aspetta
un viaggio di piacere.
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Capitolo 8 - La Dark Area
E con quanto era accaduto, Lucemon aveva iniziato la sua caduta dalla gloria,
e aveva iniziato a cercare il modo di imporre la sua visione su tutto il Mondo
Digitale della Frontiera. Il suo potere era già formidabile, e aveva una folta
schiera di seguaci che sarebbero stati pronti a dare la vita per lui... ma
sapeva bene che questo non sarebbe stato sufficiente. Gli serviva più potere, e
sapeva anche dove trovarlo...
Ma per comprendere appieno quanto sarebbe accaduto in seguito, è il caso di
parlare di cosa si nasconde al di là dei Mondi Digitali conosciuti.
Perchè, vedete, non sono stato del tutto esauriente nella mia presentazione.
I Mondi Digitali governati da me e dai miei fratelli, e quello della Frontiera,
non sono esattamente gli unici Mondi Digitali esistenti. Esistono altre due
dimensioni, in qualche modo cotangenti ad ognuno di essi. Una di queste è il
mondo dove vivono il nostro grande padre, Huanglongmon-sama, e i membri della
sua corte, che avete conosciuto nei primi capitoli di questa narrazione.
L'altro... beh, non è un luogo di cui amiamo parlare, poichè è in esso che si
nascondono orrori indescrivibili e demoni malvagi il cui unico scopo è
diffondere morte e sofferenza, e che fortunatamente rimangono confinati là per
divino decreto di Huanglongmon-sama... Ciò nonostante, molti di essi tramano
costantemente per esserne liberati, e in più di un'occasione ci sono quasi
riusciti...
Questo posto si chiama Dark Area, o Dark Ocean. Ma se non vado errato, voi
umani lo conoscete anche come Inferno, Ade, Geenna, Abisso, Pandemonio... un
luogo di eterna punizione dove le anime dei maligni vengono inviate dopo la
morte a ricevere eterna dannazione per i crimini di cui si sono macchiate in
vita.
Questo vi avrà già dato un'idea di cosa sia possibile trovare in quel luogo
maledetto. Pochi hanno avuto il coraggio di recarsi fin lì, e ancora meno ne
sono usciti vivi e con ancora almeno una parvenza di sanità mentale. Molto
semplicemente, quel posto non è fatto per dei mortali, è al di là della loro
capacità di sopportazione, e soltanto gettare una breve occhiata nei suoi oscuri
recessi porta follia e distruzione. Stiamo parlando del Male per
definizione...
E tuttavia, era proprio in quel posto spaventoso, al di là di ogni più folle
incubo umano, che Lucemon si apprestava a recarsi, nella sua sfrenata corsa al
potere...
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Un posto di tenebre eterne, soffocanti e senza fine. Ma prima ancora di
questo, un luogo di sofferenza e disperazione, dove ogni speranza non è altro
che una crudele illusione, e ogni ottimismo è soltanto un maldestro tentativo di
nascondere la realtà a sè stessi. Un luogo dominato dalla morte. Questo è il
Dark Ocean, l'abisso più nero che inghiotte le anime stesse... e che tuttavia,
nel suo orrore e paradosso, non è privo di forme di vita. O forse sarebbe meglio
dire, di una miriade di perversi abominii che rappresentano un affronto a tutto
ciò che è vivo. Spiriti dannati e demoni deformi che infestano cielo, terra e
l'infame liquido nero che potrebbe passare per una sorta di acqua densa e
viscosa come petrolio... alcuni dei quali attivamente complottano per portare
anche in altri mondi il male che li circonda!
Tra questi, il più noto agli sfortunati abitanti di quell'orribile mondo è un
terrore antico quanto i primi Mondi Digitali, una manifestazione delle pulsioni
più oscure di tutti gli esseri intelligenti: Dragomon, lo spietato tiranno
davanti al quale ogni creatura del Dark Ocean si inchina in preda ad un
primordiale senso di paura. Egli decide la vita e la morte di tutto ciò che sta
nel Dark Ocean... tranne di alcuni, che riescono a restare al di fuori della sua
'giurisdizione' grazie ai loro poteri superiori. Queste mostruosità ancestrali
hanno dei domini personali nel Dark Ocean, con interi eserciti di Digimon
demoniaci a loro fedeli, e pronti a muovere guerra contro i servitori degli
altri demoni in qualsiasi momento. Forse il motivo principale per cui i Mondi
Digitali sono costantemente al sicuro dall'orrore del Dark Ocean è il fatto che,
nella loro prigione oscura, i maligni si scannano a vicenda, resi folli dal
desiderio di sfogare la loro sete di sangue contro qualcuno.
Tra questi enigmatici, inconoscibili signori del Male, ce n'era uno che
avrebbe presto ricevuto una visita inaspettata...
Nella sala più interna di un gigantesco, opprimente complesso scavato nelle
rocce fredde e senza colore delle montagne del Dark Ocean, l'essere chiamato
GranDracmon rimuginava, riflettendo con ira a malapena trattenuta sui recenti
sviluppi. L'attacco che le sue truppe avevano sferrato contro uno dei suoi
rivali più temibili, il mortale demone Orcusmon, non era andato come aveva
sperato. I seguaci del suo rivale, nonostante la superiorità strategica delle
sue truppe, gli avevano inflitto una sonora sconfitta grazie alla loro pura
superiorità numerica, e GranDracmon aveva perso molte posizioni importanti. Era
già da parecchio tempo, forse misurabile addirittura in ere, che quell'altalena
di vittorie e sconfitte si ripeteva, senza che nessuna fazione riuscisse a
riportare una vittoria definitiva... e la cosa irritava parecchio GranDracmon,
che si girò repentinamente per osservare, da una feritoia sul muro di roccia,
l'immensa distesa di acqua plumbea che si estendeva oltre i confini del suo
covo.
Se qualcuno avesse potuto vedere GranDracmon in quel momento, ammesso di
poter distinguere qualcosa nel muro di oscurità che lo avvolgeva, lo avrebbe
ritenuto, nella migliore delle ipotesi, una creatura strana ed inquietante: era
una sorta di mostruoso centauro la cui metà inferiore, anzichè essere di
cavallo, apparteneva ad un qualche animale predatore non meglio identificato,
ricoperta com'era di fasci di muscoli guizzanti ricoperti a malapena da una
cortissima, innaturalmente lucida pelliccia rosso sangue che lo ricopriva quasi
del tutto, lasciando nude soltanto le zampe grigie a quattro dita, dalle quali
spuntavano artigli affilati del colore dell'avorio. Su ogni zampa, la creatura
indossava una sorta di braccialetto di metallo di un rosso più vivace. Aveva una
coda gialla di ruvido crine, simile a quella di un cavallo, che frustava l'aria
senza alcun apparente criterio... e. cosa ancora più inquietante, dal punto in
cui la metà animale si congiungeva alla parte umanoide fuoriuscivano due
orribili teste affusolate come quelle di uno squalo, protette da una spessa
corazza nera, con terrificanti fauci armate di denti triangolari da cui
gocciolava lentamente un liquido verdastro, e all'interno delle quali si
agitavano lingue rosse biforcute come quella di un serpente, ma carnose come
quella di un bue. La metà umanoide, per contrasto con l'aspetto bestiale del
resto del suo corpo, aveva un aspetto elegante, per quanto un pò decadente: un
torso umano dalla pelle color grigio piombo, con degli strani riflessi blu, e
lunghi capelli biondi che fluivano dietro la schiena da un elmetto dalla visiera
azzurra a tre punte, con corte corna grigie ai lati. Indossava un elegante
vestito di un cupo rosso sangue, con cinghie nere lgate attorno alla vita, e
risvolti azzurri sul torace, disposti in modo da ricordare un pipistrello con le
ali spiegate. Le mani erano piccole e artigliate, con una placca di metallo
chiodata sopra ciascun palmo, e cinghie rosse di colore più chiaro avvolgevano i
suoi avambracci, come vene esposte. Infine, aveva un paio di grigie ali da
pipistrello sulla schiena, che fuoriuscivano dalla congiunzione tra la parte
umanoide e quella animalesca... e tutto il suo corpo emanava un'aura di fredda
malvagità, dando a chiunque si fosse avvicinato una desolante sensazione di
vuoto e disperazione. Sarebbe bastato uno sguardo a quell'orrore colossale per
fermare il cuore anche dell'essere umano più coraggioso...
Rabbiosamente, l'abominio ancestrale mosse qualche altro passo pesante nella
sua camera, rimuginando tra sè mentre i suoi corti artigli segnavano il
pavimento di roccia grigia. Il suo umore nero si sentiva chiaramente
dall'energia rabbiosa che metteva in ogni suo movimento... le cose, decisamente,
non stavano andando come dovevano, e la cosa lo indisponeva non poco. Non c'era
quindi da stupirsi del fatto che, quando alcuni dei Digimon suoi servitori
fecero per presentarsi a lui, si avvicinarono con estrema circospezione e
timore. Sarebbe bastato un niente per scatenare la furia distruttiva del
terrificante vampiro.
GranDracmon continuò a vagare qua e là senza apparente meta, guardando solo,
di tanto in tanto, verso l'arcata d'ingresso della sua sala, e più esattamente
verso la colonna dietro la quale i suoi servitori, piccoli demonietti dalle
zanne acute che in quella ristretta zona del Dark Ocean erano conosciuti come
Dracmon, si erano nascosti, in attesa di un momento favorevole per parlare.
Ancora per qualche secondo, il gigantesco demone vagò su e giù... prima di
fermarsi con le spalle al gruppo di Dracmon, e iniziare a parlare con una voce
morbida, ma fredda come il ghiaccio, che mal celava i suoi intenti
diabolici!
"So che siete là, schiavi. Venite fuori. Avete qualcosa da
comunicarmi?" sibilò, facendo sobbalzare dal terrore i piccoli vampiri, che
uscirono dal loro nascondiglio con degli acuti squittii da ratto, atterrando in
un groviglio di arti e corpi dai colori cupi di fronte all'arcata di ingresso.
Con evidente disgusto, il demone si voltò, le braccia conserte, e osservò la
disordinata montagnola di suoi servitori che cercava disperatamente di
rimettersi in piedi. Il primo Dracmon a rialzarsi si spolverò con la piccola
mano artigliata e offrì al suo signore un sorrisetto forzato.
"Ehm... sì, sommo GranDracmon-sama..." squittì il piccolo Digimon oscuro, con
voce da topo impaurito. "Ecco... noi... ehm... siamo venuti qui... per riferirle
una cosa molto importante!"
GranDracmon grugnì con irritazione. Quando i suoi schiavi la prendevano così
alla lontana, di solito voleva dire che c'era una brutta notizia in arrivo...
"Di che notizie si tratta, allora? Oltre ad Orcusmon, anche Demogorgomon sta
avanzando? Quei due si odiano con tutte le loro forze, più di quanto odino me...
quindi non vedo cosa ci sia di allarmante. Molto presto, inizieranno a scannarsi
tra loro, e potrò approfittarne per reclamare i territori che mi hanno
sottratto!" esclamò. Rimase leggermente sorpreso quando il Dracmon che aveva
parlato scosse la testa, per indicargli che non era così.
"Ehm..." iniziò, evidentemente incerto. "A... a dire la verità,
GranDracmon-sama, le cose non sono proprio così... Il fatto è che... beh..." Si
interruppe, non sapendo esattamente come comunicare il resto senza irritare
ulteriormente il suo signore e padrone.
Il mostruoso Digimon simile ad un centauro incrociò le braccia sul petto,
picchiettando sul pavimento con uno dei suoi artigli per esprimere la sua
impazienza. Era già di cattivo umore, e non aveva voglia di giri di parole.
"Il fatto è che...? Spiegatevi!" tuonò ferocemente. L'ingiunzione fu
tutto quello di cui i piccoli Digimon vampiri avevano bisogno per prendere
coraggio, e il Dracmon che aveva parlato per primo si mise sull'attenti,
irrigito dalla paura, e proseguì con il discorso.
"Ecco... un... un Digimon è venuto qui a chiedere udienza, GranDracmon-sama!"
squittì come un topo terrorizzato. "Si... si tratta... di Lucemon in persona...
mio onnipotente signore!"
Gli occhi di GranDracmon si spalancarono vistosamente dietro il suo elmetto,
e la sua bocca si contorse in un'espressione di sorpresa. "COSA? Lucemon
stesso? Il Digimon angelico che Huanglongmon ha posto al governo del Mondo
Digitale della Frontiera?" esclamò.
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: GranDracmon
Tipo: Bestia Demoniaca
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Crystal Revolution, Eye of the Gorgon
Misterioso Digimon, tanto antico quanto malvagio e potente, che vive in uno
dei meandri più remoti della Dark Area, al di là della giurisdizione di
Dragomon. La sua voce suadente induce sul sentiero della perdizione. Si dice che
sia immortale, che la sua esistenza sia in qualche modo collegata con il Dark
Ocean stesso, e che conosca antichi segreti sulla creazione dei Mondi Digitali,
la cui conoscenza è proibita a chiunque!
GranDracmon mosse un passo verso il gruppetto di suoi servitori, ripetendo la
sua domanda come se volesse essere sicuro che avessero capito. "Mi state
dicendo... che Lucemon in persona è venuto qui, nel Dark Ocean, per conferire
con me? Perchè vuole... discutere con uno dei Digimon più potenti dell'intera
Dark Area, se non del multiverso?" ribadì. Tra sè, non credeva che i suoi
servitori gli avessero mentito. Non solo i suoi Digimon erano troppo
terrorizzati dalle possibili conseguenze di un tale gesto, era anche convinto
che, se avessero voluto mentirgli, avrebbero detto qualcosa di un pò meno
assurdo...
"S-sì... GranDracmon-sama..." squittì un altro Dracmon, un pò più
coraggiosamente del suo compagno. "Lui.. si è fatto strada tra le file dei
nostri uomini, che hanno cercato di fermarlo... e si sta avvicinando alla sua
fortezza, dicendo... che voleva conferire urgentemente con lei! Che... che cosa
dobbiamo fare, onnipotente GranDracmon-sama?"
L'antico orrore storse il naso dietro il suo elmetto. Questa era una cosa che
non si aspettava... un Digimon sacro, creato da Huanglongmon in persona, era
venuto a parlare con lui? C'era qualcosa sotto... qualcosa che, se lui fosse
stato abbastanza abile, gli sarebbe potuta valere molto. Un ghigno malefico gli
incurvò le labbra, rivelando un paio di canini affilati, bianchi immacolati e
crudelmente lucenti. Sì... quell'inaspettato sviluppo poteva valergli molto...
improvvisamente, l'idea che i suoi nemici, Orcusmon, Demogorgomon o chiunque
altro, potesse venire a bussare alle porte dell sua fortezza perse di
importanza. La 'visita' di Lucemon, se sfruttata bene, avrebbe potuto valergli
molto di più che semplicemente riprendersi dei territori, o anche distruggere i
suoi rivali...
"Che cosa aspettate, schiavi? Fatelo venire da me!" rispose
GranDracmon, estendendo un braccio verso i suoi sottoposti con il fare di un
imperatore che dava un ordine irrevocabile. Obbedienti alla sua autorità, i
Dracmon squittirono quello che sembrava essere un verso affermativo, e si
precipitarono fuori dall'arcata di ingresso per eseguire il suo comando.
GranDracmon incrociò le braccia sul petto, mantenendo il suo ghigno
diabolico. "Lucemon... cosa sei venuto a fare qui? Non importa... sarai
un'utile pedina, e mi varrai molto, una volta che avrò saputo cosa vuoi da
me..."
----------
GranDracmon non dovette attendere a lungo. Dieci minuti dopo che i Dracmon
ebbero lasciato la sua sala principale, il mostruoso vampiro percepì chiaramente
una forte, fortissima concentrazione di energia positiva che si avvicinava... e
pochi attimi dopo, vide entrare nella sua sala principale un grazioso Digimon
simile ad un bambino scalzo vestito di una toga bianca come la neve, dai corti
capelli biondi, occhi azzurri decorati con delle strane rune azurre, e corte ali
da cigno che gli spuntavano dalle scapole. I suoi vestiti diafani sembravano
scintillare, illuminati da una luce sacra che proveniva dal loro stesso interno
e che dava una sensazione di fastidio al Digimon malvagio. Era la prima volta
forse da quando il Dark Ocean era esistito che un Digimon rappresentante del
Bene, come Lucemon, scendeva in quell'abisso di caos e malvagità... e lo
spiccato contrasto tra lui e i suoi dintorni era chiaramente avvertibile, e
creava un effetto abbastanza inquietante. Tuttavia, anche da quella distanza,
GranDracmon riusciva a vedere che negli occhi luccicanti come zaffiri del
piccolo angelo brillava una strana luce, un'ombra di malizia che contrastava con
il suo aspetto innocente. Qualcosa rodeva il messaggero di Huanglongmon...
qualcosa che lo stava portando su una strada oscura...
Comunque, GranDracmon mantenne la sua espressione distaccata, quasi neutrale,
e osservò il Digimon angelico che si avvicinava a piccoli passi, senza fare
rumore, camminando con sicurezza sul pavimento di fredda pietra grigia. La
curiosità dell'antico orrore fu ulteriormente stimolata da questa dimostrazione
di sicurezza, anche davanti ad una potenza cosmica di quella portata... e
raggiunse il culmine quando, anzichè lanciare una sfida come GranDracmon aveva
immaginato, Lucemon si fermò a pochi metri da lui, e dopo averlo guardato negli
occhi per qualche istante, si mise su un ginocchio, in segno di sottomissione!
Pareva quasi che volesse chiedere un favore alla temibile creatura vampirica,
che nascose abilmente la sua sorpresa, e parlò a Lucemon come se avesse previsto
quello che aveva appena fatto.
"Sei venuto fin qui, nel Dark Ocean, il luogo più tenebroso e privo di
speranza di tutto il creato, per chiedere udienza a me, GranDracmon, uno dei
dominatori di questo luogo." affermò. "Cosa può spingere un messaggero
celestiale come te, giovane Lucemon, a fare questa scelta? Voi Digimon angelici
non andate esattamente d'accordo con noi demoni... o sbaglio?"
Per nulla intimorito dal tono mellifluo, dietro il quale si nascondevano
intenti diabolici, di GranDracmon, il bambino angelico si profuse in un inchino
ancora più profondo, prima di alzare la testa e guardare il suo interlocutore
dritto negli occhi, parlandogli poi con un rispetto che nessun Digimon angelico,
in circostanze normali, avrebbe mai accordato ad una creatura così chiaramente
malvagia. "Lei mi chiede per quale motivo sono qui, GranDracmon-sama... e io
gliene parlerò volentieri." rispose, con un sorriso malizioso. "Sono venuto
qui... per chiederle di introdurmi al potere delle tenebre, il potere che
rappresenta la stessa essenza di voi abitanti del Dark Ocean!"
Questa volta, GranDracmon non potè fare a meno di corrugare la fronte, in
segno di perplessità. "Conoscere... il potere delle tenebre, eh?" chiese
retoricamente, come volendo essere sicuro di aver capito bene. "Oh.... tutto
questo è molto interessante, senza dubbio... ma per quale motivo, reitero la mia
domanda, un Digimon come te dovrebbe volere una cosa simile?" tuonò,
mischiando curiosità e spregio in una sola domanda. "Sei già molto potente di
tuo... come mai desideri aumentare ancora il tuo potere? E' forse una tua
necessità che ti spinge a fare questa richiesta, o un tuo capriccio?"
Prestando anche soltanto un pò di attenzione alla domanda, si capiva
chiaramente che GranDracmon aveva già capito qual era la vera risposta a quella
domanda, e stava in effetti soltanto facendo qualche gratuito giochetto
psicologico con il suo inaspettato 'ospite'. Lucemon stesso aveva capito che era
questo il suo scopo, ma decise di stare alle regole del mostruoso demone... e
rispose in tutta sincerità, la testa inclinata da un lato a mò di uccello. "Non
si tratta soltanto di una mia necessità, GranDracmon-sama... quello che le sto
chiedendo risponde alle esigenze del Mondo Digitale a cui sono stato assegnato,
il Mondo Digitale della Frontiera. In particolare, alla sua necessità di avere
un governo stabile, che gli impedisca di sprofondare ancora una volta nel caos
della guerra civile, come è accaduto molto tempo fa. Quello che chiedo non è per
me, ma per la razza dei Digimon nella sua interezza."
Divertito, GranDracmon fece cenno al suo interlocutore di andare avanti.
"Hmmm... una buona risposta. Sì, praticamente tutti sanno della guerra tra
Digimon umanoidi e Digimon animali a cui tu hai cercato di porre fine. Senza
eccessivi risultati, se mi è consentito fare una considerazione personale."
tuonò.
L'espressione di Lucemon si incupì leggermente. Anche lì, nel Dark Ocean, le
notizie si erano diffuse in fretta, e non gli faceva molto piacere che gli
venisse ricordato il suo fallimento. Tuttavia, sapendo che non era il caso di
provocare il Digimon che poteva aiutarlo a realizzare il suo ideale di utopia,
non reagì e continuò con la sua spiegazione. "Quello che lei dice è corretto,
GranDracmon-sama." affermò. "In effetti, io ho per molto tempo cercato di porre
un freno alla violenza dilagante. Ma i risultati che ottenevo erano sempre
temporanei. Quando ormai sembrava che le ostilità fossero cessate,
immediatamente qualcuno ha riacceso le fiamme dell'odio per il suo personale
fanatismo, e il Mondo Digitale che è mio compito tutelare sta ora scendendo di
nuovo nella confusione."
Fece una pausa, forse per meglio organizzare il discorso. "Osservando il
comportamento di tutti coloro che hanno fatto precipitare il Mondo Digitale
della Frontiera in questa crisi... rendendomi conto del modo sconsiderato in cui
trattano i loro simili, e delle decisioni che prendono con tanta leggerezza,
sono giunto ad una conclusione. Ovvero, che le creature non sono in grado di
prendere le decisioni giuste per la loro vita, e per il futuro degli altri e del
loro stesso mondo. Affinchè DigiWorld si conservi, è necessario cambiarne la
natura stessa. Spazzare via il vecchio, e fare posto al nuovo. Un nuovo mondo in
cui, a prendere le decisioni per tutti, sia una mente superiore che sa per certo
cosa è meglio per la nostra intera stirpe. Solo allora si potrà creare quella
che fino ad ora è stata chiamata 'utopia', il 'non-luogo' dove ognuno potrà
trovare la felicità perfetta."
GranDracmon represse una risata. Discorsi simili non gli erano nuovi...
quanti Digimon, facendo gli stessi ragionamenti, avevano finito per dannarsi!
Tuttavia, il Digimon che aveva davanti era particolarmente potente. Certo, non
tanto quanto lui, però... sicuramente, se era in grado di arrivare nel Dark
Ocean e fare ritorno, non solo voleva dire che aeva dei poteri straordinari, ma
anche che poteva essere un utilissimo tramite per i suoi piani...
"E... questa mente superiore di cui parli, saresti tu... vero,
Lucemon?" chiese il demone, continuando a mostrarsi interessato.
L'angioletto allargò il suo sorriso, che ora si fece quasi feroce, e proseguì il
suo discorso.
"E' così, GranDracmon-sama. Io, come emissario di Huanglongmon, non posso
commettere errori. Sono moralmente superiore a qualsiasi altro Digimon esisente
nel Mondo Digitale della Frontiera, e solo sotto il mio dominio totale,
DigiWorld potrà conoscere la morte e la rinascita che gli permetteranno di
purificarsi per sempre..." rispose. "Tuttavia, al momento il mio potere non è
sufficiente. Ho bisogno di impadronirmi del potere delle tenebre, e aggiungerlo
a quello della luce, per poter sottomettere l'intero DigiWorld, e dargli la pace
che merita. Ho bisogno di più potere... e imparare ad usare il vostro potere
oscuro mi permetterà di raggiungere questo scopo, e finalmente compiere la
missione che Huanglongmon mi ha affidato, senza curarsi del fatto che potessi
portarla a termine con le mie forze, o meno o meno. Sotto il mio dominio,
DigiWorld sarà in pace per sempre. Dopodichè, rovescerò Huanglongmon, ne
prenderò il posto come Digimon più potente mai esistito... e cancellerò ogni
forma di malvagità dal multiverso. Farò quello che Huanglongmon non è riuscito a
fare, ed eliminerò qualunque nemico di DigiWorld, chiunque devii dalla via della
giustizia."
GranDracmon annuì. Esattamente la giustificazione che si aspettava... "Hm.
Quello che tu dici è perfettamente logico, Lucemon. Il tuo ragionamento è
corretto... tuttavia, abbracciare il lato oscuro non significa semplicemente
imparare e usare tecniche violente, basate sulle tenebre o di origine
demoniaca." rispose, con suadente calma. "Vedi, Lucemon... per conoscere
il lato oscuro... per impadronirti del suo potere... quello che devi fare prima
di tutto è comportarti e pensare in maniera negativa. E' l'intenzione, in questo
caso, quella che conta... non il mezzo con cui essa viene portata a termine.
Capisci quello che voglio dire...?"
Lucemon ci pensò su un istante. "Hmmm... sì. Sì, credo di sì. E ovviamente,
io sono più che disposto a pagare questo prezzo, altrimenti non mi troverei qui,
davanti a lei." rispose, i suoi occhi azzurri e puri, sporcati dall malizia, che
guardavano direttamente in quelli rossi del mostruoso centauro demoniaco. Quasi
volesse assicurarsi della veridicità delle parole di Lucemon, GranDracmon lo
osservò a lungo, ricambiando il suo sguardo... poi, sghignazò e fece cenno al
piccolo angelo di alzarsi.
"Ottimo, dunque. Sì, mi hai convinto, Lucemon. Ti insegnerò a dominare il
potere delle tenebre, affinchè tu possa realizzare il tuo desiderio."
affermò. "Ora, alzati pure. Il tuo nuovo apprendistato comincia ora... e ti
assicuro che, se ti applicherai come si deve, non durerà molto."
Fremendo di gioia, Lucemon si alzò in piedi, mentre GranDracmon alzava una
mano, facendo comparire delle scintille elettriche violacee sulle punte delle
dita artigliate. "La... la ringrazio immensamente, GranDracmon-sama! Sono pronto
a cominciare anche adesso!"
"Bene, perchè era questa la mia intenzione." tagliò corto l'orrore,
concentrando sulle unghie una quantità di energia ancora maggiore. "Ricevi il
mio potere, Lucemon... e conosci il tuo vero destino! HA!"
Con uno scatto del braccio, GranDracmon scagliò l'energia davanti a sè... e
la scarica elettrica investì in pieno Lucemon, avvolgendolo in un bozzolo di
colori cupi e al tempo stesso febbrili! Uno stridio, come di metallo tagliato,
pervase l'aria, e Lucemon emise un breve gemito di dolore quando sentì la
potente scarica percorrerlo da capo a piedi. Ma il dolore durò solo per pochi
istanti. In breve, le scariche elettriche cessarono... Lucemon, dopo aver tirato
un sospiro di sollievo, si guardò le mani... e ghignò, sentendo un nuovo potere
che lo pervadeva!
"Hehehee... sì, è proprio questo che volevo, GranDracmon-sama!" esclamò
estasiato, muovendo le dita delle mani come se volesse abituarsi alla sua nuova
condizione. "Con questo e con i suoi insegnamenti, sarò in grado di creare il
mondo perfetto che sogno! Sarà un giorno glorioso, per l'intera razza dei
Digimon!"
GranDracmon annuì con chiara soddisfazione, mentre sentiva nella sua mente
una voce senza corpo che si congratulava con lui, riecheggiando sinistra nei
meandri della sua anima maligna.
Una scelta eccellente, GranDracmon, mio fedele servitore... Lucemon... sarà
molto utile al nostro scopo...
----------
E così, il momento fatale era venuto. Con quella terribile decisione di
affidarsi alle alte potenze del Dark Ocean per aumentare il suo potere, Lucemon
aveva mosso il primo passo sulla strada della dannazione. E fu da allora che
Lucemon iniziò a muovere guerra allo stesso Mondo Digitale della
Frontiera...
Con conseguenze che, lo vedrete, saranno spaventose...
CONTINUA...
Note dell'autore: Non molto da dire qui, se non che abbiamo fatto conoscenza
con qualche simpatica creaturina del Dark Ocean... in particolare con
GranDracmon, uno dei Digimon malvagi più potenti mai esistiti, e uno dei più
antichi e spaventosi esseri del creato. Cavolo, qui si sta arrivando a livelli
di orrore cosmico lovecraftiano! Oh, beh, non fino a questo punto, però...
Per questo capitolo, mi sono inspirato ad una teoria del fanon di Digimon che
dice che Lucemon è stato "aiutato" nella sua caduta proprio da GranDracmon.
Nella serie Frontier, non si parla di quest'ultimo Digimon, tuttavia ho pensato
che sarebbe stata una buona idea espandere il discorso iniziato dalla serie, e
che la fandom ha cercato senza troppo successo di portare avanti. Oh, e per
quanto riguarda quei due nomi, Orcusmon e Demogorgomon... li conoscerete più
avanti! Per adesso, mi basti dire che sono le versioni Digimon di Orcus e
Demogorgon, i due principi demoniaci più potenti nella versione 3.5 di Dungeons
& Dragons... quindi, vi lascio immaginare che razza di clienti potrebbero
essere!
Con questo ho finito, almeno per ora. Restate sintonizzati, perchè il nuovo
capitolo di Invasion sta per arrivare! I Digiprescelti contro l'esercito di
Daemon, Round 2!
Grazie ancora, e a presto!
Justice Gundam
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Capitolo 9 *** I Grandi Signori dei Demoni ***
Lost Past-09
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Ehilà! Bentornati al mio prequel! E' passato un pò di tempo dall'ultima volta
che ci siamo visti in questa storia, non è vero? E' che in questo periodo mi
sono concentrato molto di più sulla mia storia principale, e volevo anche
raccogliere un pò di idee per questa storia, per come proseguirla e per come
sviluppare certe idee che mi erano venute in mente... e spero che la cosa mi
riesca come si deve!
Come immagino ricorderete, nello scorso capitolo ci siamo addentrati in quel
postaccio chiamato Dark Ocean, dove Lucemon si è recato alla ricerca del potere
che gli serve per rendere realtà la sua visione di un nuovo mondo. E,
disgraziatamente, il nostro angioletto si è imbattuto in uno dei Digimon oscuri
più terribili che siano mai esistiti - il misterioso GranDracmon, che si è preso
volentieri una pausa dalla guerra contro i suoi vicini, e si è preso il
"disturbo" (che per lui non è poi tanto un disturbo...) di addestrare Lucemon e
svelargli il lato oscuro della Forza... ehm, volevo dire, il potere del Male! Se
pensate che andrà a finire molto male... beh, non posso certo darvi torto! Il
nostro Lucemon ha perso di vista il suo scopo originale, e si sta perdendo senza
scampo...
E le conseguenze per DigiWorld, di cui cominceremo a dare un'occhiata in
questo capitolo, saranno disastrose! Ma... prima di vedere a cosa porterà questo
gesto sconsiderato di Lucemon, devo ancora rispondere alle vostre recensioni...
come sempre graditissime e puntualissime!
KillKenny: E ci hai proprio azzeccato! Sì, dai... credo che le
precauzioni che ti sei preso siano quantomeno adeguate! Se non altro, non
potranno mai dire che non ti sei preparato al caos totale! Il Mondo Digitale
della Frontiera conoscerà un'apocalisse in confronto alla quale la guerra tra
umanoidi e animali sembrerà una zuffa tra scolaretti!
Eden89: Heheheee... grazie! Sai, avevo pensato che, visto che non era un
capitolo molto lungo, non sarebbe stato molto apprezzato dai fan dell'avventura
e dell'azione! GranDracmon sarà un giocatore importante nella partita che si sta
giocando... a livelli ancora più alti di quelli che abbiamo visto finora! E la
voce che si sente alla fine? Beh, per quello... credo che si dovrà aspettare
ancora! Ma le danze cominceranno presto, e spero che tu riesca a tenerne il
ritmo! ^_^
SmartGirl: Purtroppo è vero... ormai Lucemon si è consegnato alle forze
dell'oscurità, e le conseguenze, come ho detto, saranno terribili! Come si suol
dire, la via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni... dopotutto, Light
Yagami di Death Note non ha iniziato allo stesso modo? E per quanto riguarda il
fatto che Lucemon sia in grado di usare questi due tipi di potere... beh, come
hai detto, ormai in questa storia può accadere di tutto! Vedrai... prima che
tutto finisca, avrai modo di vedere cose che prima d'ora neanche ti saresti
immaginata! Sono sicuro che non resterai delusa!
Okay, possiamo ripartire alla scoperta del passato di DigiWorld! In questo
capitolo, conosceremo un pò di simpatiche personcine... e alcune di queste
potrebbero essere familiari a voi fan di Digimon!
Buona lettura!
----------
Capitolo 9 - I Grandi Signori dei Demoni
La situazione non era delle più chiare, doveva ammettere Iupitermon mentre,
accompagnato dai suoi fratelli maggiori Neptunmon e Plutomon, attraversava con
passo lento le grandi porte placcate in oro che portavano alla sala delle
riunioni nell'immenso palazzo di Huanglongmon. Il Primo Digimon aveva convocato
d'urgenza i suoi figli e i suoi servitori più fidati, in risposta a degli eventi
allarmanti che riguardavano - guarda caso - proprio il Mondo Digitale della
Frontiera... era già da troppo tempo che Lucemon non dava notizie di sè, e che
trapelavano delle voci inquietanti riguardo certi eventi che si erano verificati
a DigiWorld. Addirittura, sembrava che la squadra dei Cavalieri Reali si fosse
ridotta a sei membri... e questi ultimi sembravano addirittura essersi resi
colpevoli di atrocità inaudite nei confronti della popolazione del Mondo
Digitale! Una cosa inaudita... erano tutti convinti che i Cavalieri Reali
fossero un esempio di virtù, con tutto che erano stati addestrati da
Imperialdramon, Digimon che a sua volta era rinomato per la sua saggezza ed
equilibrio...
Ma in questi ultimi tempi, con le voci che circolavano, era sempre più
difficile crederlo... e tra i diretti servitori di Huanglongmon serpeggiava una
strana inquietudine. Il problema andava affrontato il prima possibile... e
soprattutto, chiarito!
Il gigante dai muscoli bronzei tirò un lungo sospiro, e si girò verso i suoi
fratelli maggiori, incontrando l'espressione cupa del nero Plutomon dalla testa
di ariete, e quella pensierosa del più anziano, Neptunmon... e in esse, il
Signore dei Nembi lesse la stessa necessità, e la stessa sensazione di un dovere
che andava sbrigato il prima possibile, per quanto potesse essere sgradevole.
"Molto bene, miei fratelli..." disse il leader delle Divinità Olimpie.
"Questa è un'incombenza che tocca anche a noi... quindi, non perdiamo altro
tempo, e andiamo a sentire da Huanglongmon-sama cosa sta succedendo..."
I suoi fratelli maggiori, che accettavano di buon grado la sua leadership
nonostante fosse più giovane di loro, si dissero d'accordo con un movimento
della testa... e Iupitermon, con una lieve spinta, aprì le porte della sala
riunioni, dove le tre Divinità Olimpie vennero accolte dall'intera congrega,
arrivata lì prima di loro, dei fedeli di Huanglongmon... e dallo stesso
Huanglongmon, che non riusciva a tenere celata un'espressione di preoccupazione
sul suo enorme viso da rettile.
Con lentezza e austerità, Iupitermon, Neptunmon e Plutomon avanzarono nella
sala e si inchinarono una volta giunti in piena vista, guardandosi attorno per
ricevere dai loro colleghi un saluto adeguato. Di sfuggita, riuscirono già a
vedere le tre sorelle Digimon che presiedevano al controllo del flusso
temporale, Urdmon, Verdandimon e Skuldmon... e, vicino al grande drago dorato,
c'erano le quattro Divinità Guardiane, silenziose e maestose come loro si
addiceva.
"Huanglongmon-sama, grande padre..." esordì Iupitermon, restando
chinato a terra. "Siamo arrivati anche noi. Con il suo permesso, noi
prenderemmo posto nell'assemblea."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Iupitermon
Tipo: Divino
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Smiting Thunder, Radiance Pulsar, Aegis Wall
Il leader delle Divinità Olimpie, anche conosciuto come 'il Tonante' o 'il
Signore dei Nembi'. Scelto come comandante per la sua dimostrazione di saggezza
e potenza, governa l'energia del fulmine, con la quale può incenerire un nemico
a distanza... e la sua abilità nel manipolare le correnti d'aria gli consente di
camminare nel vento! Il suo scudo, Aegis, rappresenta la difesa definitiva, ed è
praticamente impenetrabile!
Nome: Plutomon
Tipo: Divino
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Lachesis Spin, Atropos Cutter
Il mediano tra i tre fratelli che rappresentano e guidano le Divinità
Olimpie, Plutomon è un Digimon estremamente misterioso, il cui controllo sulla
vita e sulla morte lo rende temuto da tutti. Si dice che la sua falce, Thanatos,
possa tagliare qualsiasi cosa... persino il filo invisibile e intangibile che
rappresenta la vita di una persona!
Nome: Neptunmon
Tipo: Divino
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Wave of Dephts, Vortex Penetrate
Il più anziano dei fratelli di Iupitermon, governa i mari e gli oceani del
Mondo Digitale. La sua corazza è costituita da un Chrome-Digizoid speciale che
gli permette di nuotare con estrema velocità senza pregiudicare la sua
protezione. Il suo tridente, King Bite, è un'arma leggendaria dotata di
intelligenza propria, e può provocare enormi vortici e tsunami quando Neptunmon
lo scuote!
Le tre Divinità Olimpie presero posto nell'assemblea, seguite da molti occhi
che non nascondevano tensione ed inquietudine... e poi, dopo qualche momento in
cui non si sentì altro che il brusìo di sottofondo, Huanglongmon abbassò la
testa e iniziò il discorso che voleva fare.
"Ringrazio tutti voi per essere venuti, e mi scuso per avervi sottratto ai
vostri affari... ma la situazione è molto seria, e necessita un chiarimento
immediato." affermò il colossale drago dorato, guardandosi attorno in modo
da essere sicuro che tutti stessero ascoltando. "I recenti eventi che si sono
verificati nel Mondo Digitale della Frontiera hanno dell'inquietante. Voi tutti
sapete cosa è successo tempo fa... un'assemblea pacifica che Lucemon aveva
cercato di far riunire è degenerata in una deplorevole esplosione di violenza e
odio razziale... e da allora, non abbiamo più ricevuto notizie di Lucemon
stesso. Soltanto i suoi tre più stretti collaboratori, MagnAngemon, Angewomon e
Antylamon, hanno continuato a mantenere i contatti con noi, e ci hanno parlato
del fatto che Lucemon sia scomparso dopo quel tragico evento... ma di recente,
anche loro sembrano scomparsi nel nulla!"
"Come se non bastasse..." continuò Azulongmon. "Ci sono arrivate
notizie frammentarie che parlano di soprusi perpetrati ai danni della
popolazione di DigiWorld da parte di alcuni dei Cavalieri Reali... in
particolare Dynasmon, Crusadermon e Daftmon! Di altri del gruppo, invece, non
sappiamo più nulla... sta succedendo qualcosa di poco chiaro e potenzialmente
pericoloso, e non possiamo restarcene a guardare oltre."
"E' strano, però..." affermò Verdandimon, con un sospiro addolorato.
Dopotutto, la Digimon divina che rappresentava il Presente si era molto
affezionata a Lucemon, considerandolo come una madre avrebbe potuto considerare
un figlio, e il fatto che adesso non si sapesse più nulla di lui e dei suoi più
stretti collaboratori la riempiva di angoscia. "Perchè non siamo stati in grado
di vedere cosa sta succedendo nel Mondo Digitale della Frontiera? Ci eravamo
pure riusciti, quando c'era la guerra tra i Digimon umanoidi e i Digimon
animali... quindi, perchè adesso i nostri tentativi non hanno dato frutto?
Lei... ha qualche idea, Huanglongmon-sama?"
"Anche la mia ultima invenzione non è servita a niente!" esclamò contrariata
Skuldmon, la minore delle tre sorelle. "Eppure l'avevo controllata un sacco di
volte, e sarebbe dovuta andare benissimo, accidenti!"
Huanglongmon scosse la testa, mentre guardava le tre guardiane del tempo.
"Verdandimon ha ragione, è un fenomeno tanto peculiare quanto
allarmante." rispose. "Non era mai successo prima d'ora, ed è un altro
elemento sul quale è necessario fare luce. Qualcuno di voi... ha qualche
proposta da fare?"
Negli spalti, Plutomon alzò la mano con gesto lento e misurato, e subito gli
sguardi di tutti si voltarono verso la Divinità Olimpia in armatura nera. "Se
mi è concesso, Huanglongmon-sama... proporrei di inviare uno di noi nel Mondo
Digitale della Frontiera tramite un Digi-Port, e fare in modo che si renda conto
di cosa sta succedendo... per poi fare rapporto a noi." La Divinità Olimpia
parlava con una voce sussurrante che ricordava molto il sibilo del vento, e che
non ci si sarebbe aspettati da una creatura così grossa e imponente.
Huanglongmon annuì. "Hmm... questa potrebbe essere un'idea. E... hai già
idea di chi potrebbe assolvere a tale compito?" chiese.
----------
La discussione non era andata avanti a lungo... alla fine, era stata presa la
decisione di seguire il consiglio di Plutomon, e mandare qualcuno nel Mondo
Digitale della Frontiera a fare da controllore. Al resto ci avevano pensato
Iupitermon e i suoi fratelli, che avevano selezionato tra i loro sottoposti la
persona giusta per quel particolare compito... persona che ora, dopo soltanto
alcune ore dalla riunione, aveva già accettato l'incarico e si stava apprestando
a raggiungere il Mondo Digitale della Frontiera tramite un portale che
Huanglongmon aveva aperto in quel momento...
Mercurimon sospirò, con un pizzico di impazienza. Certo, il compito in sè non
doveva essere niente di difficile, ma c'era un piccolo particolare che non gli
tornava esattamente...
"Minervamon..." borbottò la muscolosa Divinità Olimpia con voce
profonda, tenendo le braccia incrociate e picchiettandosi nervosamente con un
dito sull'avambraccio. "Capisco tutto, ma... come mai devi per forza venire
anche tu con me? Pensavo che questa missione sarebbe toccata a me, e a me
soltanto..."
Mercurimon, effettivamente, era un Digimon davvero impressionante: un uomo
gigantesco e dai muscoli robusti e guizzanti, con la testa coperta da un
copricapo a forma di testa di lupo dal pelo verde-azzurrino, tra le cui fauci
spalancate spiccava il volto dall'espressione severa e dai lineamenti quasi
aquilini. I suoi capelli erano verdi come l'erba di primavera, e scendevano
lungo la schena in quella che appariva come una folta criniera, emergendo da
dietro il suo animalesco copricapo. Era vestito di quella che sembrava essere
una tuta nera aderente che metteva in mostra il suo fisico statuario, e portava
delle spalliere di cuoio e un gioiello azzurro di forma circolare attorno al
collo. Le sue braccia erano ulteriormente protette da un paio di manicotti in
pelliccia, assicurati attorno agli avambracci da delle cinghie di ferro, e
attorno alle gambe portava delle protezioni simili, coperte dalla stessa
pelliccia di inusuale colore del copricapo, e i suoi piedi erano neri, a quattro
dita e dotati di corti artigli rossi. In una mano, reggeva una corta spada dalla
lama larga, affilata e splendente, il cui manico sembrava essere stato fatto con
le ossa di qualche animale. Soltanto a guardarlo, si sarebbe potuto capire che
era un guerriero formidabile, e un avversario con cui non era il caso di
scherzare... ma in quel momento, la sua immagine era leggermente rovinata da un
piccolo particolare che lo rendeva un attimo più rassicurante...
Ovvero, la Digimon simile ad una gigantesca bambina, dell'apparente età di
undici o dodici anni, e dell'altezza di almeno nove metri, che gli si era
affettuosamente avvinghiata attorno alle spalle, come se gli stesse chiedendo di
essere presa in braccio!
"Heheheee..." rise lei, strusciandosi contro il colossale Mercurimon come un
cagnolino affettuoso. "E lasciarti andare tutto solo, zietto Mercurimon? Non se
ne parla proprio! Minervamon viene con te! Dopotutto, posso sempre esserti
utile, no?"
In confronto al fiero e maestoso gigante, Minervamon aveva un aspetto quasi
ridicolo! A parte le dimensioni, in effetti, sembrava in tutto e per tutto una
bambina umana vestita in maniera strana, con un corpetto squamoso di pelle di
serpente che copriva la parte superiore del suo torso, lasciando scoperto
l'addome, un ampio gonnellino bianco con sotto un paio di bloomers neri, delle
protezioni per avambracci fatti dello stesso materiale dell'armatura, e un
elmetto a forma di testa di serpente, con un paio di alette bianche ai lati, che
celava la parte superiore del suo volto. I suoi capelli erano azzurrini, ed
erano pettinati in due lunghe trecce che le arrivavano fino alla vita, e portava
ai piedi un paio di stivaletti rossi, alti soltanto fino alla caviglia. Sulla
sua schiena erano fissati un piccolo scudo dorato circolare, con uno spuntone di
ferro che fuoriusciva dal centro, e una spada enorme decorata con un'incisione
dorata, rappresentante due serpenti che si avvinghiavano tra loro, sulla lama!
In effetti, l'arma era talmente grande che pareva impossibile che una creatura
così (relativamente) minuta potesse brandirla, figuriamoci poi portarla sulla
schiena con tale nonchalance! Eppure, la Digimon di nome Minervamon ci riusciva
senza alcuno sforzo...
Le plateali dimostrazioni di affetto di Minervamon strapparono un sorriso
all'austero Mercurimon, che scosse la testa e si rassegnò all'inevitabilità dei
fatti. "Sigh... e va bene, Minervamon, immagino che a Iupitermon-sama non
darà problemi se vieni con me..." affermò. "Però... cerca di comportarti
bene, okay? E tieniti lontana dai guai, perchè temo che ne troveremo un pò, nel
Mondo Digitale dove stiamo andando..."
"Sissignore!" esclamò allegramente Minervamon, staccandosi finalmente dalla
schiena di Mercurimon e facendo una sorta di saluto militare! "Non si preoccupi,
sempre ai suoi ordini! Le prometto che farò la brava bambina!"
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Mercurimon
Tipo: Divino
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Thousand Fists, Spiritual Enchantment
Il messaggero delle Divinità Olimpie, e uno dei Digimon più veloci mai
esistiti... al punto che a volte, tutto quello che si riesce a vedere di lui
sono le immagini residue che si lascia dietro. La sua spada corta, Azteca, è la
sua arma principale, ma può anche assalire il nemico con una velocissima scarica
di pugni. E' un Digimon saggio ed equilibrato, che non abusa mai dei suoi
poteri.
Nome: Minervamon
Tipo: Divino
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Strike Roll, Madness Merry-Go-Round
Membro delle dodici Divinità Olimpie, possiede una forza fisica incredibile,
nonostante l'aspetto innocente. Ha un carattere irruento e passionale, ed è in
grado, sia pure involontariamente, di provocare delle tempeste con i suoi scoppi
d'ira. La sua arma preferita è la sua enorme spada, Olympia, con la quale
provoca l'effetto di un terremoto!
Soddisfatto, Mercurimon annuì rivolto alla dea-bambina... poi, si voltò
nuovamente verso il Digi-Port che gli altri membri del consiglio, tra cui
Iupitermon, stavano aprendo: un ammasso turbinante di vapore bluastro, che
sembrava perdersi nel nulla in un vortice caotico di barbagli di luce. Le due
Divinità Olimpie si rivolsero ai loro superiori, che avevano ancora qualche
istruzione da dare loro.
"Mercurimon, Minervamon... credo che sia tutto chiaro, giusto?" chiese
retoricamente Iupitermon, più per avere conferma che per altro. "Dovete
andare a vedere che cosa è successo, e fare rapporto direttamente a noi. Di
qualsiasi cosa si tratti, cercate di non intervenire, a meno che non sia una
questione di importanza vitale o di autodifesa. Sono già capitate abbastanza
cose nel Mondo Digitale della Frontiera, e non c'è bisogno di aggiungere
ulteriori problemi. Soprattutto tu, piccola Minervamon... cerca di controllare
la tua impulsività! A volte agisci prima di pensare... e le conseguenze,
considerando i tuoi poteri, possono essere gravi..."
Minervamon fece un sorrisetto nervoso, e si sfregò la nuca con una mano,
mentre Mercurimon sorrideva gentilmente... e poi, tornando serio, rispondeva
affermativamente all'esortazione di Iupitermon. "Sì, Iupitermon-sama! Può
contare su di noi, porteremo a termine questa missione come stabilito."
"Ottimo." concluse Zhuqiaomon, con l'aria di voler tagliare corte
quelle lungaggini. Con un ampio gesto di una delle sue numerose ali, la fenice
fiammeggiante fece cenno ai due sottoposti di Iupitermon di partire. "Allora
potete iniziare adesso. Buona fortuna."
Un augurio decisamente laconico, rifletterono i due rappresentanti di
Iupitermon, ma in fondo c'era da aspettarselo da un tipo come Zhuqiaomon.
perciò, senza scomporsi, Mercurimon e Minervamon si inchinarono e si accinsero
ad entrare nel passaggio dimensionale... quando vennero chiamati da una
cristallina voce femminile, appartenente a Verdandimon.
"Aspettate. Perdonate se vi disturbo, signori, ma... avrei bisogno di
chiedervi una cosa che per me è molto importante!" affermò la dea del Presente.
Quando Mercurimon e Minervamon si voltarono verso di lei, la graziosa Digimon
chinò leggermente la testa, come se volesse di nuovo chiedere scusa... e infine
parlò, educatamente e senza fretta. "Se... se poteste accertarvi anche delle
condizioni di Lucemon... se sta bene e continua a comportarsi saggiamente come
ha fatto finora... beh, ve ne sarei infinitamente grata. Potreste... accertarvi
di questo anche per me?"
Mercurimon premette le labbra l'una sull'altra. Tra le Divinità Olimpie e i
diretti collaboratori di Huanglongmon, non era un segreto che la gentile
Verdandimon provasse un grande affetto per il piccolo Lucemon, e fosse,
dell'assemblea, quella più interessata al suo bene. E certo Mercurimon e
Minervamon non erano gente da rifiutare un favore ad una collega...
"Certamente, Lady Verdandimon." rispose Minervamon, il cui contegno si era
fatto più posato. "Può stare certa che lo faremo..."
----------
Dall'altra parte del portale, Minervamon e Mercurimon atterrarono su una
grande altura, sulla quale sorgeva un enorme edificio che ricordava una sorta di
commistione tra un castello medievale e un tempio dorico, con complesse
decorazioni in stile rinascimentale, e delle grandi colonne scanalate davanti
alle doppie porte in legno che vi davano accesso. Era davvero una dimora enorme,
che superava di molto la settantina di metri in altezza ed era composta quasi
interamente di un materiale debolmente luccicante che ricordava marmo di colore
nero-bluastro, con tetti spioventi alti e sottili che non facevano altro che
aumentare la sensazione di oppressione che persino due titani di quella
dimensioni sentivano dinnanzi a quella incredibile visione. Chiaramente, quello
era il castello di Lucemon... e tutt'attorno, sulle collinette che circondavano
l'altura, sorgevano delle ziggurat dorate a gradoni... esattamente del tipo di
quella attorno a cui, diverso tempo prima, innumerevoli Digimon si erano
raccolti per dare il benvenuto al loro nuovo signore.
Che strano... quella volta c'era un'atmosfera di festa e gioia... e adesso,
invece...
Non erano state molte le occasioni in cui Mercurimon, Minervamon, o comunque
un altro membro delle dodici Divinità Olimpie si era recato nel Mondo Digitale
della Frontiera... e quelle rare volte che era successo, il paesaggio che si
erano trovati davanti era stato perlo più quello di un mondo in guerra, con
campi di battaglie fumanti e cieli costantemente rannuvolati... insomma, quello
che ci si sarebbe potuti aspettare da un mondo in cui la guerra era infuriata
per così tanto tempo. Invece, quello che Mercurimon e Minervamon si trovarono
davanti quando emersero dal Digi-Port fu uno scenario decisamente più
ordinato... la terra sembrava ben tenuta, il cielo era tranquillo, e l'aria non
era pervasa dalle grida di battaglia e dal cozzare delle armi l'una
sull'altra... quindi, da questo punto di vista, sembrava che un miglioramento ci
fosse davvero stato.
"Mercurimon... zietto... non so perchè, ma questo... Mondo Digitale della
Frontiera non mi sembra molto rassicurante!" commentò la dea-bambina, afferrando
per riflesso l'elsa della sua enorme spada. "C'è... qualcosa che non mi piace in
tutto questo..."
Mercurimon corrugò la fronte, e represse un brivido. In effetti, doveva
ammettere che la vivace piccola dea non aveva tutti i torti. Anche lui non era
molto convinto dell'atmosfera che regnava in quel Mondo Digitale. Per quanto
sembrasse tutto quieto, non era una tranquillità che dava sicurezza. Era come
se... i dintorni stessi avessero paura di qualcosa di indefinito... era
un'atmosfera opprimente, carica di tensione e timore... "Hmmm... In effetti è
vero, Minervamon, c'è qualcosa che non mi piace in tutto questo..." disse,
ignorando il nomignolo che la piccola dea gli aveva affibbiato. "E' tutto...
troppo calmo. Non è una calma che mi piace. Se davvero il Mondo Digitale della
Frontiera è diventato così prospero dopo l'ascesa di Lucemon, allora perchè
adesso mi dà come l'impressione che non ci sia quasi vita? Guarda che roba... la
tensione si taglia con un coltello!"
Era vero... anche troppo vero... la vivacità che normalmente caratterizzava
il Mondo Digitale della Frontiera sembrava essere sepolta, sostituita da quella
coltre di cupo silenzio che sembrava annunciare qualcosa di terribile...
Ricodandosi per cosa erano andati fin lì, Mercurimon e Minervamon staccarono
finalmente lo sguardo dallo strano paesaggio privo di colore... e si diressero
verso le porte della dimora di Lucemon: doppie porte in legno abbastanza grandi
da poter far passare facilmente persino un Digimon delle dimensioni di
Mercurimon, alle quali era ancorato un grosso anello dorato che il titano dal
mantello di lupo afferrò con mano decisa. Una, due, tre volte Mercurimon picchiò
sullo spesso legno dell'entrata, creando un cupo rimbombo... e poi indietreggiò
e si rimise al fianco della sua graziosa accompagnatrice, attendendo una
risposta.
Risposta che non tardò più di tanto ad arrivare. Con uno scricchiolìo, la
porta si aprì, e dietro di essa apparve l'enorme e muscolosa figura di Examon,
il Cavaliere Reale dall'aspetto di drago, i cui occhi rettiloidi dalle pupille
ellittiche squadrarono con un certo sospetto le due Divinità Olimpie, quasi non
fossero ospiti graditi. Mercurimon e Minervamon percepirono l'ostilità a
malapena repressa di quello sguardo, e per un attimo si ritrovarono spiazzati...
Si erano permessi di sperare che, in quanto emissari di Huanglongmon,
l'accoglienza che sarebbe stata loro riservata sarebbe stata un attimo
migliore...
"Voi... chi siete? Identificatevi!" ringhiò Examon da dietro la porta.
Un lungo silenzio seguì questa rapida sequenza di domanda-ordine, dimostrando
una volta di più che le due Divinità Olimpie si sentivano a loro disagio in
quell'ambiente così sottilmente ostile...
"Noi... noi veniamo da parte di Huanglongmon-sama, il nostro divino
creatore!" esclamò Minervamon, ritrovando la decisione dopo un breve istante di
timore. "Il nostro grande padre ci ha chiesto di appurare quale fosse lo stato
degli eventi nel Mondo Digitale della Frontiera... e di conferire con il suo
signore, Lucemon, in proposito di questo!"
"I nostri nomi sono Mercurimon... e Minervamon." proseguì il muscoloso
gigante, indicando prima sè stesso, poi la sua vivace accompagnatrice. "E
facciamo parte delle dodici Divinità Olimpie. Siamo qui come messaggeri del
divino Huanglongmon-sama, e chiediamo udienza con Lucemon riguardo i fatti
recenti."
Il Cavaliere Reale dall'aspetto di drago corrugò la fronte. Sembrava quasi
che non desiderasse altro che gettare al vento ogni forma di rispetto e sbattere
semplicemente la porta in faccia ai due, ma alla fine, se non altro, le regole
del decoro ebbero la meglio, e con riluttanza Examon si decise ad aprire del
tutto la porta e a farli entrare. Un ampio colpo delle sue ali fece la parte
dell'invito esplicito ad accomodarsi, e le due Divinità Olimpie, non senza un pò
di esitazione di fronte all'atteggiamento apertamente maldisposto di Examon,
entrarono in un grande corridoio dall'aspetto riccamente decorato, con numerosi
arazzi appesi alle pareti, decorazioni in marmo, avorio ed oro, e numerose
candele e torce fissate ai muri, in qualche modo perennemente accese. Era una
visione decisamente spettacolare... ma Minervamon trovò che ci fosse qualcosa di
decadente nell'architettura di quel posto. Non era esattamente il luogo dove ci
si sarebbe aspettati che vivesse un potente Digimon del Bene...
"Seguitemi. Vi porterò da Lucemon-sama. Vi stava giusto aspettando."
affermò Examon, prendendo la testa del terzetto e incamminandosi verso le sale
più interne del castello. Ancora piuttosto interdetti dalla sua ostilità,
Minervamon e Mercurimon iniziarono a seguirlo. Se si fosse trattato di un
Digimon qualsiasi, senza dubbio lo avrebbero rimproverato e punito per la sua
insolenza... ma trattandosi di uno dei dodici Cavalieri Reali, e di uno dei
servitori di Lucemon, decisero di ingoiare il proprio orgoglio, e lasciarono
correre, almeno per stavolta. Ad ogni modo, la sensazione che ci fosse qualcosa
che non andava cresceva ogni secondo di più...
Senza una parola, i messaggeri di Huanglongmon seguirono Examon lungo un
dedalo di corridoi e porte, che si addentravano nelle viscere di un edificio
sempre più somigliante ad un labirinto che ad una reggia vera e propria. Ovunque
volgessero lo sguardo, a parte squadroni silenziosi di zelanti Knightmon in
armatura scintillante, che guardavano senza dire una parola la singolare
processione, non c'era davvero nulla di fuori posto... sembrava tutto
meticolosamente ordinato... addirittura irregimentato! Come se in quel castello,
così come in quella parte di DigiWorld che avevano visto, non si muovesse foglia
senza che Lucemon lo volesse...
Finalmente, dopo quasi un quarto d'ora di svolte, scalinate e corridoi, i tre
arrivarono in una grande sala vuota di forma circolare, il cui tetto era
costituito da una grande cupola di vetro istoriato, decorato di sfumature di
innumerevoli colori diversi, in stile cattedrale gotica. In lontananza, i due
Digimon divini riuscirono a vedere, pur solo di sfuggita, sette enormi arcate
decorate con gargolle e altre statue mostruose, che tuttavia erano immerse
nell'oscurità al punto tale che non si riuscivano a vedere i particolari.
Tuttavia, uno strano presentimento faceva sì che le Divinità Olimpie non fosseo
molto tranquille a riguardo...
Prima che potessero esprimere i loro dubbi, comunque, Examon si rivolse a
loro e ruppe il pesante silenzio con la sua voce potente. "Lucemon-sama vi
riceverà qui, entro breve. Vogliate avere la cortesia di attenderlo." tuonò,
in un modo che, ancora una volta, faceva pensare che stesse facendo
un'affermazione incontrovertibile piuttosto che un invito...
"Cosa?" chiese Minervamon, voltandosi verso il cavaliere draconico che
iniziava già ad allontanarsi. "Hey... Hey, aspetta un momento, tu! Non ci hai
neanche detto..."
Ma fu come parlare al vento, e Minervamon si interruppe nel momento in cui si
rese conto che Examon non stava minimamente prestando attenzione a loro. La
dea-bambina scosse la testa e si mise in attesa accanto al suo 'zietto',
aspettando che Lucemon arrivasse... e un attimo dopo, i due messaggeri di
Huanglongmon rimasero soli nell'enorme salone completamente spoglio, in ansiosa
attesa che arrivasse il piccolo angelo e desse loro delle spiegazioni su quanto
stava accadendo...
Senza dire una parola, attesero. Un minuto. Poi due... che in breve tempo
divennero cinque... e ancora non si presentava nessuno, e i due non si erano
scambiati una sola parola...
"Zietto..." mormorò Minervamon, cercando di attaccare bottone in qualche
modo. L'atmosfera cupa e opprimente di quel luogo aveva avuto effetti negativi
anche sulla sua normale vivacità. "Tu... tu che dici? Sarà soltanto... che a
Lucemon piacciono gli scenari un pò tetri... giusto?"
Mercurimon non rispose, limitandosi a guardarla intensamente per un
secondo... e poi, guardando verso le sette arcate avvolte dalle ombre, dalle
quali percepiva chiaramente un sentore di minaccia, odio e malvagità... come se
si trattasse di un colpo di vento gelido che gli penetrava nelle ossa! Sì, ormai
non c'erano più dubbi... stava accadendo qualcosa di sinistro, in quel posto, e
il pensiero lo ancorò a terra per un istante...
E poi, la luce fievole presente nella stanza si intensificò di colpo, e le
arcate apparvero in tutta la loro terribile magnificienza! Decorate da strani,
eleganti motivi a foglia, con diverse colonne ai lati che formavano una sorta di
corridoio, erano sovrastate da statue grottesche e mostruose che rappresentavano
demoni animaleschi con alcune caratteristiche umane! Serpenti con testa umana,
iene a tre teste che avevano mani artigliate al posto dei piedi... e
soprattutto, cosa che attirò subito l'attenzione degli sbalorditi Mercurimon e
Minervamon, sette targhe di marmo poste sopra le arcate, su ognuna delle quali
era inciso qualcosa...
"Ah! Mer... Mercurimon, guarda là! Cosa c'è scritto su quelle..." esclamò
Minervamon, indicando le targhe. Si interruppe quando i suoi occhi, ora abituati
alla luminosità scarsa, riuscirono a leggere le sinistre diciture a caratteri
cubitali...
Sopra le tre porte alla loro sinistra, campeggiavano le parole 'GREED',
'LUST' ed 'ENVY', poste ai piedi, rispettivamente, di un serpente con la testa
umana e una fila di aculei sulla schiena; una sensuale demonessa dai lunghi
artigli, piccole corna ricurve che uscivano dalle tempie, e le gambe che erano
le zampe di una capra; e una grossa idra, un serpente a nove teste dalle lunghe
zanne velenifere ricurve...
Alla loro destra, altre tre targhe, poste sopra altrettante arcate,
presentavano le diciture 'GLUTTONY', 'WRATH' e 'SLOTH'... e sopra di esse, si
vedevano le immagini di un corto umanoide panciuto dalla testa di mosca; un
grosso umanoide dalle fattezze rettiloidi che brandiva un affilato tridente in
entrambe le mani; e un mostruoso cinghiale dal volto umano e dalle ali da
pipistrello!
Infine, la porta centrale, quella più grande, era decorata con la statua di
un uomo bellissimo con numerose ali piumate che gli spuntavano dalla schiena,
nudo tranne che per una tunica che avvolgeva la metà inferiore del suo corpo, e
con le braccia spalancate in una sorta di abbraccio... che però dava
l'impressione di qualcosa di infido, una seducente tentazione che non portava da
altra parte che nel nulla eterno...
E la parola che troneggiava sulla lastra di marmo sopra l'arcata, 'PRIDE',
non era molto più rassicurante...
"Questo posto... questo... cosa significa?" esclamò Mercurimon,
inquieto. In quell'istante, la percezione malvagia che proveniva da quelle sette
porte aumentò... e cinque figure ombreggiate si profilarono dietro di esse,
avanzando in maniera lenta e cadenzata verso i messaggeri di Huanglongmon... e
subito dopo, una voce dura e arrochita penetrò nella sala, come un insidioso
soffio di vento...
"Ma bene..." sibilò, proveniendo dal corridoio con sopra scritto
'GREED'. "Finalmente, i leccapiedi di Huanglongmon si degnano di farci
visita! A cosa dobbiamo questo onore, eh?"
Una mano ossuta e dotata di lunghe unghie nere emerse dall'oscurità, come a
voler afferrare la Divinità Olimpia e trascinarla dentro... e subito dietro
essa, apparve un Digimon dall'aspetto inquietante: un vecchio mago dalle ampie
vesti grigie e rosse, la pelle giallastra e incartapecorita, con una lunga barba
grigia che scendeva quasi fino a terra. Indossava una collana di perle rosse
attorno al collo, e dietro la sua schiena si aprivano numerose ali da
pipistrello, tutte di colore scarlatto, che davano l'impressione che il suo
corpo fosse molto più grande di quanto già non fosse. Portava inoltre un paio di
pantaloni di velluto verde-grigio, e dei corti stivaletti neri, e in una delle
sue mani ossute e dagli artigli neri e minacciosi, stringeva un bastone nodoso
decorato con il teschio di qualche animale, tra le cui fauci si trovava una
sfera di cristallo rossa. I suoi occhi cremisi, senza pupille, guardavano con
bramosia i due messaggeri di Huanglongmon... e sotto un naso aquilino
esageratamente lungo, si vedeva una bocca ghignante dalle cui labbra sottili
spuntavano dei minacciosi denti triangolari.
Allarmati da quella vista, Minervamon e Mercurimon si allontanarono
rapidamente, mettendosi in posizione di guardia mentre il Digimon simile ad un
vecchio mago avanzava, puntando lo scettro contro di loro. L'energia negativa
che defluiva dal suo corpo era tale, che non c'era nemmeno bisogno dei loro
sensi soprannaturali per capire che si trattava di un Digimon malvagio...
"Tu... tu chi sei, demone?" esclamò Minervamon, la mano stretta sull'elsa del
suo spadone. "Che ci fai qui, nel palazzo di Lucemon? Come ci sei entrato?"
Il mago non rispose subito. Avanzò ancora un pò, e si fermò a pochi metri dai
Digimon divini, senza mai perdere il suo ghigno atroce. "Nel palazzo di...
Lucemon-sama, volete dire? Heheheheee... beh, mi sembra fin troppo ovvio! Io ci
sono nato, qui, visto che è stato lui a crearmi!"
"Certo non ti aspetti che noi crediamo a queste menzogne, non è vero?"
tuonò Mercurimon, sguainando la sua corta spada. "Un Digimon puro come
Lucemon non può avere niente a che fare con uno come te..."
Si interruppe quando altre due figure emersero dagli ingressi di sinistra:
dalla porta che recava scritto 'LUST' avanzò una donna gigantesca, di non meno
di dieci metri d'altezza, e bellissima, avvolta in eleganti vesti nere che
comunque non lasciavano troppo all'immaginazione riguardo alle sue forme
seducenti, e con un drappo viola di squisita fattura avvolto attorno ai fianchi.
Aveva la pelle bianca come alabastro, che risaltava sugli abiti scuri che la
avvolgevano, sulle sue sei ali nere da pipistrello, e sugli alti stivali di
cuoio nero che indossava, e le sue mani, appenavisibili sotto il suo drappo
viola, avevano le unghie lunghe e laccate di viola. Il volto era di una bellezza
quasi crudele, con gli occhi azzurri come il cielo e i capelli dello stesso
colore nero degli abiti, legati dietro la nuca e tenuti fermi da un diadema
dorato e riccamente decorato. La sua espressione seducente ma non complice,
noncurante, tentatrice e beffarda al tempo stesso, era acuita dalle sue lucide
labbra tinte con il rossetto blu...
Dalla porta con sopra scritto 'ENVY', invece, apparve un gigantesco
coccodrillo dalle robuste squame rosso sangue e dal muso esageratamente lungo,
con una bocca simile ad una mastodontica tagliola piena di denti triangolari,
con una placca di piombo grigio che ne proteggeva la parte superiore, e delle
lunghe vibrisse dai colori iridati, simili a quelle di un drago cinese, che
spuntavano sotto il suo naso. Aveva delle zampe corte, che spuntavano dal suo
corpo muscoloso ad angolo retto, e terminavano con piedi palmati e dotati di
artigli, mentre la schiena era percorsa da due creste parallele di aculei
bianchi. Seguendole lungo tutto il corpo del mostro, che superava
abbondantemente i quindici metri di lunghezza, si sarebbe visto che l'enorme
rettile aveva due code a frusta, che si agitavano come serpenti impazziti dietro
di lui!
"Ma sentiteli..." disse la donna, avvicinandosi a Mercurimon con fare
seducente. "Quindi, voi dite che Barbamon starebbe mentendo, vero? Non è una
cosa buffa, mio caro Leviamon?"
"Heheheheee... puoi dirlo forte, Lilithmon!" esclamò il coccodrillo
gigante. "Perchè mentire, quando la verità è di gran lunga più
interessante... e divertente, potrei aggiungere?"
Mentre Minervamon e Mercurimon si ritiravano, la sensazione di allarme che
aumentava sempre di più, un'altra voce si aggiunse alla discussione, una voce
cupa e profonda che, questa volta, proveniva dalle arcate di destra! "La
verità, messaggeri di Huanglongmon, è che siamo noi il nuovo ordine di
DigiWorld. E non abbiamo nessuna intenzione di accettare la vostra
autorità!" tuonò un nuovo Digimon, che stava uscendo in quel momento dalla
porta corrispondente a 'WRATH': si trattava di un essere umanoide alto circa due
metri e mezzo, quasi completamente avvolto in una tunica rossa dalle ampie
maniche, con in testa un cappuccio dello stesso colore. Sulla fronte era incisa
una sorta di stella rovesciata, un paio di corna ricurve spuntava dalle tempie,
e la sola parte del volto visibile erano quei lucenti e diabolici occhi senza
pupille. Il demone aveva due grandi ali da pipistrello, portava un medaglione
circolare al collo, e un lungo triangolo di tessuto grigio, decorato con simboli
mistici, scendeva sul suo petto. Le maniche della tunica erano decorate con
orlature grigie, sulle quali erano intarsiati simboli a forma di occhio, e altre
due strisce grigie orlate di giallo si avvolgevano attorno alle braccia, vicino
alle spalle. Infine, la creatura portava un paio di scarpe viola senza lacci. Di
per sé, non aveva un aspetto particolarmente impressionante, ma un’aura quasi
palpabile di potere maligno circondava il suo corpo...
E dalle due porte che affiancavano la sua, emersero altre due creature
demoniache - la porta corrispondente a 'GLUTTONY' rivelò un impressionante
mostro simile ad un uomo-lucertola tutto nero, vestito da motociclista e coperto
di cuoio borchiato dalla testa ai piedi: indossava una giacca di pelle aperta
sul davanti, con sotto un corpetto aderente che metteva in mostra il suo fisico
muscoloso, pantaloni attillati, e grandi stivali d'acciaio dalle cui punte
fuoriuscivano dei lunghi artigli ricurvi, e una grossa pistola era infilata in
una fondina attaccata alla sua gamba sinistra. I suoi avambracci erano protetti
da delle piastre di ferro, e indossava dei guanti, anch'essi di metallo, dai
quali era stata tagliata via la punta delle dita, in modo che i suoi artigli
sporgessero dalle protezioni... e numerose cinghie di cuoio erano avvolte
attorno alle braccia e alle gambe! L'unica nota dissonante, in tutto quel nero,
era il fazzoletto rosso che portava legato vicino alla spalla sinistra. Il suo
casco dai bordi zigzaganti copriva del tutto la parte superiore della sua testa,
lasciando soltanto due fessure per i suoi occhi viola... e un'ulteriore fessura
sulla fronte, per un terzo occhio che spuntava da lì... mentre il resto del
volto era scoperto, e faceva vedere un ghigno cupo e feroce!
Infine, dalla porta 'SLOTH' uscì, fluttuando senza peso a diversi metri da
terra, una buffa creatura che non avrebbe potuto sembrare più inoffensiva. Più
piccola di alcuni dei suoi colleghi - non raggiungeva i tre metri di statura -
sembrava una sorta di animaletto non meglio identificato, un incrocio tra un
topolino e un ghiro, con una testa enorme che costituiva quasi la metà del
corpo, grandi orecchie a sventola dai bordi frastagliati e dall'interno viola,
delle piccola corna bianche che fuoriuscivano dalla fronte, formando una sorta
di corona e due corna più grandi e ricurve, simili a quelle di un camoscio, che
spuntavano in mezzo a questo cerchietto e scendevano lungo la schiena per quasi
tutta la lunghezza della creatura. Teneva gli occhi chiusi, ed era ovvio che
stava dormendo, con un'espressione beata dipinta sul suo volto vagamente felino.
Il resto del suo corpo era in buona parte celato da una serie di catene
fosforescenti che lo avvolgevano, lasciando fuori solo le punte degli artigli
sulle sue zampe, e portava uno strano ninnolo simile ad una sveglietta dorata
legato attorno al collo. Nonostante l'aspetto grazioso e inoffensivo, Mercurimon
e Minervamon percepivano una potentissima aura maligna provenire dalla strana
creatura... un'energia che superava di molto quella degli altri demoni
dall'aspetto più combattivo!
I due messaggeri erano senza parole. Tutto si erano aspettati, meno un
comitato di benvenuto come quello... prima Examon che li trattava con
sufficienza... ed ora questo gruppetto di mostri che si stava avvicinando
minaccioso! Ed erano abbastanza forti da dare dei problemi anche a Digimon del
loro livello... In particolare, il mostriciattolo dormiente raggiungeva un
livello simile a quello di Iupitermon stesso... no, forse era addirittura
superiore! Stringendo i denti e brandendo le loro armi, Mercurimon e Minervamon
indietreggiarono verso la porta d'entrata...
"Noi... noi siamo venuti come messaggeri di Huanglongmon-sama! L'abbiamo
detto prima, e lo ribadiamo adesso!" esclamò Mercurimon, la mano salda
sull'elsa di Azteca, mentre Minervamon afferrava il suo enorme spadone con
entrambe le mani. "Un attacco rivolto a noi... sarebbe un affronto verso il
creatore di tutti i Digimon!"
Dopo un attimo di tensione e silenzio, inaspettatamente, i demoni si
allontanarono un pò, spezzando l'accerchiamento attorno ai due messaggeri, che
sembravano non essersi aspettati nemmeno loro questo risultato... e nello stesso
tempo, una imponente e statuaria figura alata si profilò sulla porta centrale,
quella con scritto 'PRIDE'!
"Li avete sentiti, miei fedeli servitori. Lasciateli. Ci penserò io a
discutere con loro."
Aveva una voce imperiosa e stentorea, che dava già l'idea di un governatore
severo ed inflessibile... e l'incedere nobile con cui avanzava rafforzava questa
impressione. I sei mostri si fecero da parte, creando una sorta di corridoio per
quello che doveva essere il loro capo... e quest'ultimo uscì dalla porta,
accompagnato soltanto dal suono dei suoi passi sul pavimento di marmo...
E nel momento in cui uscì del tutto, Mercurimon e Minervamon riuscirono a
vedere il suo aspetto.
Si trattava di un Digimon non tanto grande - appena due metri, decisamente
poco in confronto agli altri - ma dall'aspetto glorioso, potente e
intimidatorio, che sembrava una sorta di impossibile commistione tra un angelo e
un diavolo: vestito di una tuta intera nera che diventava bianca sul corpo, con
un gioiello dorato simile ad un sole incastonato sul pettorale e il bordo delle
maniche rosso, alti stivali bianchi con le ginocchiere e le cavigliere dorate
dalle quali spuntavano ali piumate anch'esse in oro massiccio, e guanti bianchi
aderenti, sembrava un bellissimo giovane dai lunghi capelli biondi e penetranti
occhi azzurri, dalla cui schiena si dipartivano cinque paia di ali... delle
quali, quelle sul lato destro del corpo erano bianche e piumate, come quelle di
un angelo normale... ma quelle sul lato sinistro erano nere e membranose, come
quelle di un pipistrello! In questo modo, il suo corpo sembrava equamente diviso
in due parti, una angelica e una demoniaca, e questo incredibile contrasto era
acuito ulteriormente da altre quattro ali spaiate che spuntaano dai lati della
testa. Il suo volto era decorato con alcuni tatuaggi azzurri appena visibili,
uno dei quali attraversava il suo occhio sinistro... e il suo aspetto
sinistramente splendido ed attraente era completato da dei complessi glifi
scarlatti e dorati incisi sulle sue maniche e sulle gambe! C'era qualcosa di
incredibilmente fuori posto in quel Digimon, e la malvagità che era in lui era
chiaramente percepibile anche dalla posizione in cui erano le due Divinità
Olimpie... un'energia fredda e crudele di intensità soverchiante, ancora più
terribile di quella dell'esserino dormiente... e ciò nonostante, il misterioso
Digimon rimaneva una figura splendida e sottilmente attraente...
Increduli, i due messaggeri attesero che il nuovo arrivato uscisse del tutto
e si parasse loro davanti, in mezzoagli sguardi rispettosi dei sei mostri usciti
prima di lui... e finalmente, quando fu loro davanti, l'essere metà angelo e
metà demone sorrise, un gesto che sarebbe sembrato amichevole, se non avesse
reso chiari i suoi intenti malvagi...
"Vi aspettavo." disse, con fredda decisione. "Sapevo che prima o poi sareste
venuti... Mercurimon e Minervamon!"
"Cosa?" esclamò la dea-bambina, allentando un pò la presa sul suo spadone.
"Come fai a conoscere i nostri nomi? Ci siamo appena incontrati!"
"E soprattutto... cosa è successo a Lucemon? Perchè sei qui, ad occupare
un posto che non ti spetta? E... cosa sono questi mostri che ti affiancano!
Esigiamo una spiegazione, e subito!" intimò Mercurimon. Se il nuovo arrivato
era rimasto impressionato dalla minaccia, non sembrava esserlo...
Sempre con quel suo sorriso di sufficienza, il Digimon metà angelo e metà
demone si schiarì la gola e rispose. "Lucemon? Mi sorprende che voi facciate
questa domanda... credevo che i messaggeri mandati dalle Dodici Divinità Olimpie
fossero un pò più intuitivi. Ancora non ve ne siete accorti, invece... beh, non
importa, vi risponderò io..."
Fece silenzio per un attimo, rivolgendo lo sguardo al pavimento... e quando
lo alzò, Mercurimon riuscì a vedere una folle luce di trionfo nel suo
sguardo!
"IO sono Lucemon. IO sono colui che voi cercate."
Un moto di sorpresa e orrore si impossessò dei due messaggeri, e Mercurimon
fece involontariamente un passo indietro... cosa che sembrò deliziare i restanti
sei Digimon malvagi! "Che... che cosa? Che scherzo è questo?" tuonò
Mercurimon. "Tu non puoi essere Lucemon! Lucemon è un Digimon puro... e tu,
invece, sei un demone! Non percepisco altro che malvagità in te! Dunque
rispondi, e questa volta dì la verità, se non vuoi subirne le conseguenze...
dov'è Lucemon? Che cosa ne avete fatto, voi demoni?"
"Z-Zietto... Mercurimon..." balbettò Minervamon, i cui occhi si erano
spalancati dietro l'elmetto a forma di testa di serpente che indossava. "Temo...
temo... che abbia detto la verità! Quello... quello è davvero Lucemon! Ha... ha
un aspetto diverso... ma è proprio lui! Non ci sono dubbi... questa sensazione
che provo... è la stessa che provavo in presena di Lucemon!"
La presa di Mercurimon sulla sua spada si allentò... e per poco Azteca non
gli cadde a terra, mentre il muscoloso cacciatore si girava verso la sua piccola
amica! "C-Cosa? Minervamon... sei sicura di quello che dici? Quello... quello
sarebbe davvero Lucemon? Non è... non è possibile! Quello... è un Digimon
malvagio... e Lucemon... Lucemon..." mormorò, non ben sicuro di come
proseguire. Quello che Minervamon gli stava dicendo aveva davvero
dell'incredibile... eppure, il modo sicuro con cui la piccola dea stava parlando
non lasciava dubbi sulla veridicità delle sue parole!
Era... era proprio vero, si rese conto Mercurimon, mentre i suoi occhi lupini
si spalancavano per l'orrore... Quello... quello era DAVVERO Lucemon!
"Lucemon..." bisbigliò Mercurimon, con palpabile terrore. Poi, scosse
la testa e si costrinse ad assumere un tono più aggressivo! Doveva andare a
fondo di quella faccenda... anche se era abbastanza chiaro che la situazione era
molto più di quanto lui e Minervamon potessero gestire! "Lucemon! Che cosa
hai fatto? Come... come è stato possibile? Ti... ti sei convertito al Male, e
hai permesso ai demoni di corromperti? Rispondi! Che significa questo
voltafaccia? Ti sei dimenticato... di quale fosse la tua missione?
Huanglongmon-sama... ti aveva affidato il compito di riportare la pace nel Mondo
Digitale della Frontiera! Perchè... perchè adesso hai..."
L'essere che si era rivelato essere Lucemon fece un ghigno diabolico,
confermando una volta per tutte i peggiori timori delle due Divinità Olimpie!
"Dimenticato? No, non ho affatto dimenticato la mia missione! Ho solo... trovato
il modo più rapido e più efficace per portarla a termine!" rispose, sollevando
una breve risata da parte dei demoni che lo affiancavano.
"Più rapido... e più efficace?" ripetè Minervamon con voce non ben
ferma. "Di... di cosa stai parlando?"
"Con calma, con calma..." ribattè Lucemon, muovendo un braccio per far vedere
il suo gruppo di mostruosi seguaci alla piccola dea e al cacciatore. "E prima di
tutto, lasciate che vi presenti i nuovi signori di DigiWorld, e presto di tutto
il creato... i sette Grandi Signori dei Demoni!"
Mentre i due messaggeri di Huanglongmon ascoltavano, troppo agghiacciati per
fare qualsivoglia commento, Lucemon riprese, presentando uno ad uno i suoi
seguaci. "Prima di tutto... alla mia destra ci sono Barbamon, Lilithmon e
Leviamon!" disse, indiando rispettivamente il vecchio mago, la gigantessa
vestita di nero e il coccodrillo a due code, ognuno dei quali fece una breve
risata mentre veniva presentato.
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Barbamon
Tipo: Signore dei Demoni
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Pandemonium Lost, Death Lure, Greedy Wand
Il Grande Signore dei Demoni collegato all'Avarizia, brama tutti i tesori che
esistono nella rete, e fa qualsiasi cosa per soddisfare il suo desiderio di
possesso. Crudele e avido, è lo stratega dei Grandi Signori dei Demoni, e i suoi
attacchi sono basati sulla magia, e sull'uso del suo micidiale scettro, che può
intrappolare gli avversari in un'altra dimensione!
Nome: Lilithmon
Tipo: Signora dei Demoni
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Phantom Pain, Nazar Nail
Unico membro femminile dei sette Grandi Signori dei Demoni, è collegata alla
Lussuria, e usa il suo aspetto per indurre in tentazione i suoi avversari e
corromperli con la sua magia oscura. I suoi artigli possono dissolvere qualsiasi
cosa tocchino se lei lo vuole, e il suo Phantom Pain è una delle torture più
crudeli conosciute nel Mondo Digitale!
Nome: Leviamon
Tipo: Signore dei Demoni
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Rostrum Crush, Duo Cauda Strike
Conosciuto come 'la Bestia del Diavolo' a causa della sua ferocia e dei suoi
enormi poteri, Leviamon è il Grande Signore dei Demoni legato all'Invidia, vive
negli oceani abissali della Dark Area, e tra i suoi simili, vanta la maggiore
forza fisica! Le sue fauci e le sue code possono triturare qualsiasi cosa... ciò
nonostante, è un codardo, e fugge di fronte a nemici che potrebbero
impensierirlo.
"E alla mia sinistra..." proseguì Lucemon, indicando gli altri tre mostri.
"Abbiamo Beelzemon, Daemon... e il pigrone di noi sette, Belphemon!"
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Beelzemon
Anche chiamato: Beelzebumon
Tipo: Signore dei Demoni
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Double Impact, Darkness Claw
Grande Signore dei Demoni della Gola, è un combattente feroce che si getta in
battaglia senza esitazioni. Vaga nel Mondo Digitale a bordo della sua
motocicletta, Behemoth, e armato della sua fidata pistola Berenjena, in cerca di
avversari degni. Ha un forte senso dell'onore, nonostante tutto, e si rifiuta di
combattere contro avversari indifesi o troppo deboli.
Nome: Daemon
Anche chiamato: Creepymon
Tipo: Signore dei Demoni
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Evil Inferno, Chaos Flare
Questo Digimon immensamente potente, membro dei sette Grandi Signori dei
Demoni e associato all'Ira, porta avanti misteriosi e sinistri piani, e può
radere al suolo un’intera città con un solo colpo delle sue fiamme infernali. Si
dice che la sua vera forma sia celata dal suo mantello, e che se esso gli
dovesse mai essere tolto, potrebbe raggiungere il suo vero potenziale...
Nome: Belphemon
Tipo: Signore dei Demoni
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Lampranthus, Eternal Nightmare
Un Digimon dormiente dai miosteriosi poteri, membro dei sette Grandi Signori
dei Demoni e associato all'Ignavia. E' completamente passivo, e si solito non fa
niente se gli non viene ordinato... il che è una fortuna, se si pensa che tra i
suoi simili, è secondo come potenza! Con uno sbadiglio, può radere al suolo una
città, e le sue catene intrappolano i nemici in incubi senza fine...
"E per finire..." concluse Lucemon, ergendosi in tutta la sua statura di
fronte a Mercurimon e Minervamon, e aprendo di scatto le sue numerose ali. "Per
finire ci sono io. Lucemon Falldown Mode, leader di questo gruppo, e unico degno
sovrano del Mondo Digitale!"
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Lucemon Falldown Mode
Tipo: Signore dei Demoni
Attributo: Virus
Livello: Ultimate
Attacchi: Paradise Lost, Ultimate Sacrifice, Grand Cross
Il Digimon più puro e benefico si è corrotto, e si è trasformato nel Grande
Signore dei Demoni della Superbia, il più crudele dei demoni! Possiede il potere
della luce e delle tenebre, e persino gli dei tremano di fronte alla sua
irrefrenabile potenza e alla sua ambizione infinita. Il suo scopo ultimo è
creare un nuovo universo a sua immagine, imponendo il suo nuovo ordine su tutti,
accecato dalla convinzione di essere l'unico dalla parte del giusto...
"Noi sette..." riprese Lucemon FM, tornando a terra e ripiegando le sue ali
spaiate. "Noi sette abbiamo formato un nuovo governo... un nuovo governo che ha
bandito per sempre le guerre dal Mondo Digitale della Frontiera, e ha
ripristinato la pace e l'armonia! Dove tutti gli altri, persino il vecchio
Lucemon, hanno fallito... noi siamo riusciti alla fine! E questa pace... si
estenderà presto a tutti i mondi esistenti, ponendo fine per sempre al conflitto
e alla sofferenza!"
Ancora sconvolti dall'enormità di ciò che avevano scoperto, Minervamon e
Mercurimon non riuscirono a rispondere per qualche istante... poi, il messaggero
delle Divinità Olimpie prese un pò di respiro e rispose. "Lucemon... di cosa
stai parlando? E... comesei riuscito ad evolvere in questa forma? Non... non
potresti averlo fatto... a meno che, ovviamente..." mormorò, cercando di
mascherare la paura.
Gli occhi celesti di Lucemon incrociarono quelli di Mercurimon, e il Digimon
angelico e diabolico al tempo stesso sorrise, inuendo quello che il suo
interlocutore stava pensando. "A meno che... non mi sia rivolto a qualcuno degli
Abissali relegati nel Dark Ocean, non è vero?" rispose. "Heh... e se così fosse?
Sì, è proprio questa la verità! Mi sono reso conto... che i miei poteri, da
soli, non sarebbero bastati ad assolvere al compito che mi era stato assegnato!
Huanglongmon mi ha mandato qui, mi ha assegnato una responsabilità che pure mi
sono assunto con gioia... ma mi sono reso conto che non ero in grado di portarla
a termine! All'inizio, quando sono diventato il governatore di DigiWorld... le
cose sono andate anche bene, ed ero sicuro che così sarebbero proseguite! Ma col
tempo, mi rendevo conto che tutto quello che facevo era solo una soluzione
temporanea! Come la guerra cessava da una parte di DigiWorld... qualcun altro la
faceva esplodere da un'altra, vanificando tutto quello che avevo fatto fino a
quel momento! Come potevo permettere che le cose andassero avanti così? Non era
possibile, molto semplicemente! E così... così ho preso la mia decisione! Non
avrei potuto garantire la pace con i poteri che avevo prima... così, ho deciso
di rivolgermi ai poteri oscuri, affinchè mi insegnassero ad usare anche il
potere dell'oscurità, unirlo a quello della luce... e ottenere così un'energia
ineguagliabile!"
Mercurimon e Minervamon continuarono a tacere, terrificati... e Lucemon FM
fece una breve pausa, assicurandosi che i suoi interlocutori avessero capito,
per poi continuare. "GranDracmon, uno dei tredici Abissali, mi ha accolto al suo
fianco, e mi ha insegnato a gestire il potere delle tenebre... cosa che ho
imparato con grande rapidità, grazie al mio talento innato, e che mi ha permesso
di digievolvere in questa forma perfetta che ora vedete dinnanzi a voi!" spiegò,
aprendo le ali ancora una volta. "Dopodichè, sono tornato nel Mondo Digitale
della Frontiera, che avevo affidato temporaneamente ai miei tre fedeli
collaboratori... e ho preso il potere assoluto, estromettendo MagnAngemon,
Angewomon, Antylamon... e tutti coloro tra i Cavalieri Reali che non erano
d'accordo con me! Dynasmon, Crusadermon, Daftmon, Examon, Gaioumon e
Apsaramon... loro sono rimasti al mio fianco, per aiutarmi in questa mia nobile
nuova missione! Ma... loro da soli non sarebbero stati sufficienti, vedete... ed
è qui che entrano in gioco i sei Grandi Signori dei Demoni che mi stanno al
fianco, coloro che vedete davanti a voi! Tutti loro... li ho creati io, con le
mie mani e il mio nuovo potere!"
"E mentre Huanglongmon e i suoi leccapiedi continuavano a crogiolarsi nella
loro tranquillità, ignorando ciò che accadeva qui..." proseguì Lucemon, carico
di disprezzo verso il suo stesso creatore. "...io e i miei seguaci, vecchi e
nuovi, abbiamo iniziato ad imporre il nuovo ordine su tutto il Mondo Digitale!
Chiunque fomentasse una battaglia, in qualunque zona di DigiWorld... è stato
prontamente scovato e cancellato, in modo da non costituire più una minaccia per
questo mondo! Tutti i focolai di ribellione sono stati schiacciati, tutti coloro
che si opponevano alla mia opera sono stati spazzati via... e alla fine, troppo
spaventati dal mio potere per opporsi, e troppo deboli per fare qualsiasi cosa
contro di me, i Digimon di questo mondo si sono arresi, e si sono rassegnati a
concedermi il potere assoluto sopra di loro! Ora sono io, qui, a prendere le
decisioni per tutti! E' questo il mio dovere, capite? Gli altri Digimon non sono
in grado di capire... non sono capaci di prendere le decisioni giuste per il
bene di tutti! La loro mente è così ristretta... guardano solo al loro piccolo,
e non sono in grado di vedere il grande schema delle cose! Solo io sono in grado
di prendere le decisioni giuste per il futuro di DigiWorld... e di tutti noi! Il
mio punto di vista... e solo quello... è quello corretto! Sono io a decidere
cosa è giusto e cosa è sbagliato! E sotto il mio giusto dominio... non solo il
Mondo Digitale della Frontiera tornerà ai fasti di un tempo... ma questo
benessere si estenderà anche a tutti i mondi esistenti! Pensate al bene che
farò! Potrò salvare tutto il creato dalla guerra, dalla morte... dalla
sofferenza! Tramite il mio potere assoluto, una volta che avrò sostituito
Huanglongmon come sovrano di tutti i Mondi Digitali... potrò finalmente
creare... il mondo perfetto! UN'UTOPIA!"
Lucemon alzò la voce verso la fine, e spalancò le braccia in un gesto
glorioso, accompagnato da un breve grido esultante da parte di cinque dei suoi
sei servitori... mentre Mercurimon e Minervamon ascoltavano agghiacciati le sue
parole! No, quello non era più il Lucemon che conoscevano loro... non più!
Lucemon aveva smarrito sè stesso... era diventato un tiranno senza scrupoli e un
megalomane! Non potevano... non potevano permettere che continuasse così!
"No." disse Mercurimon, semplicemente, una volta che le esclamazioni
di gioia si furono quietate.
Lucemon, con tutta calma, abbassò le braccia, e guardò Mercurimon con un
ghigno di superiorità. "No?" ripetè, la testa inclinata da un lato.
"No, Lucemon." riprese Mercurimon. "Tu credi... che quello che stai
facendo sarà davvero la cosa migliore per tutti? Ti sbagli... quello che stai
facendo non renderà felice nessuno! Tu pensi che il bene che farai supererà il
male... ma non è così! Stai... semplicemente costringendo tutti a fare quello
che vuoi tu, contro la loro volontà! E questa... non è la via per la vera
pace!"
"Usare il potere per manipolare gli altri è sbagliato... e noi non lo
permetteremo, qualsiasi sia il tuo scopo!" continuò Minervamon, ora con la spada
sguainata e sollevata davanti a lei! "Lucemon... rinuncia alla tua ambizione,
sigilla i Grandi Signori dei Demoni, e libera il Mondo Digitale della Frontiera!
Non vogliamo che le cose peggiorino ulteriormente!"
Lucemon fece una breve, selvaggia risata a denti stretti. "Heheheheee...
dovevo aspettarmelo, che la vostra risposta sarebbe stata questa! Siete tutti un
branco di stupidi, voi seguaci di Huanglongmon!" rispose. "E ne ho avuto
abbastanza delle vostre assurde idee, e del vostro tanto decantato libero
arbitrio! E' ora che una mente superiore, come la mia, prenda il controllo di
questo mondo alla deriva e gli mostri cosa è giusto! E se avete intenzione di
ostacolarmi... vi distruggerò tutti quanti!"
Lucemon alzò di scatto una mano... e un istante dopo, un'ondata di potere,
invisibile ma travolgente, investì in pieno Mercurimon e Minervamon,
sollevandoli da terra con un breve grido di sorpresa, e mandandoli a schiantarsi
contro il muro alle loro spalle con un tremendo rombo! Le due Divinità Olimpie,
bloccate dalla sorpresa e dal dolore, scavarono un profondo solco nel muro con i
loro corpi, sollevarono una nuvola di polvere... e infine scivolarono al suolo,
respirando affannosamente mentre le loro spade atterravano miseramente sul
pavimento! Gli altri Signori dei Demoni - Belphemon escluso, visto che
continuava a dormire come niente fosse - ammiravano la potenza del loro signore,
fieri di essere i suoi servitori.
"Mbeh? Tutti qui, i leccapiedi di Huanglongmon?" commentò Lilithmon con voce
melodica, leccandosi brevemente il labbro superiore. "Bah, dovevo aspettarmelo,
che il nostro signore li avrebbe surclassati!"
"E che cosa ti aspettavi?" chiese retoricamente Beelzemon, il motociclista
nero, agitando dietro di sè una lunga coda segmentata. "Nessun Digimon è in
grado di competere con Lucemon-sama, in tutti i Mondi Digitali esistenti!"
Anche Mercurimon e Minervamon si erano più o meno resi conto che le cose
stavano così... e mentre se ne stavano a terra, già esausti dopo quell'attacco
semplice ma micidiale, pensavano disperatamente ad un modo di fuggire e tornare
dai loro superiori! Quanto avevano visto era al di là delle previsioni più
pessimistiche... e dovevano riferire l'accaduto il prima possibile, per evitare
che accadesse ancora di peggio!
"Ugh... Mer... Mercurimon..." mormorò la piccola dea, recuperando la sua
spada e alzando leggermente lo sguardo verso il suo 'zietto' mentre i due si
rialzavano... e vedevano Lucemon che, sempre tenendo il braccio teso, si
avvicinava lentamente a loro. "Qui... qui si mette molto male! Ormai Lucemon...
è troppo forte per noi due messi assieme! Che... che cosa facciamo?"
"Dobbiamo fuggire in qualche modo... dobbiamo parlare a Iupitermon-sama e
a Huanglongmon-sama di questo disastro!" esclamò Mercurimon con Azteca ben
stretta nella mano, guardandosi attorno in cerca di una possibile via d'uscita!
Per puro caso, guardando verso l'alto, si accorse della vetrata istoriata che
faceva da cupola... e agì, veloce come un fulmine, facendo onore alla sua fama
di più veloce tra le Divinità Olimpie! Prima che Lucemon avesse il tempo di
prendere la mira e scagliare un altro impulso distruttivo, Mercurimon prese
Minervamon per la vita e se la mise letteralmente sotto braccio... per poi
scattare a tutta velocità verso l'alto con un solo balzo delle sue potenti
gambe! I Signori dei Demoni alzarono lo sguardo e assunsero un'espressione
sorpresa... ma Lucemon non sembrò per niente preoccupato, e li lasciò fare senza
tentare di fermarli. Un attimo dopo, l'enorme Mercurimon colpì la vetrata con
una velocissima raffica di pugni sferrati col solo braccio sinistro, mandandola
in frantumi!
"THOUSAND FISTS!" esclamò la Divinità Olimpia. Con un clangore
assordante, i vetri colorati andarono in mille pezzi, esponendo il cielo grigio
sopra di esso. Lo slancio di Mercurimon continuò, finchè lui e la sua piccola
amica non si ritrovarono sospesi a mezz'aria, ad osservare i Signori dei Demoni
che schivavano, più irritati che veramente allarmati, le pericolose lame di
cristallo che piovevano loro addosso. Lucemon, in una frazione di secondo, aveva
eretto uno scudo energetico attorno al proprio corpo, difendendosi dalla pioggia
di detriti senza nemmeno doversi spostare... e in quel momento stava guardando
Mercurimon con espressione divertita, quasi gli stesse chiedendo cosa avesse
intenzione di fare...
"LUCEMON!" esclamò Mercurimon. "Quello che hai fatto è pura follia!
Schiavizzare l'intero Mondo Digitale della Frontiera, e addirittura cercare di
sostituirti a Huanglongmon-sama... la tua presunzione non resterà impunita!
Sappilo, non passerà molto prima che tu venga gettato giù da quel
trono!"
Detto questo, Mercurimon scattò via ad altissima velocità, accompagnato solo
da un breve grido di sorpresa da parte di Minervamon... e dagli sguardi irati
dei Grandi Signori dei Demoni. In tutto questo, l'unico che non si era nemmeno
mosso era stato Belphemon, ancora beatamente addormentato vicino alla sua
galleria...
"Sommo Lucemon... non dovremmo inseguirli e distruggerli?" ringhiò
Leviamon, alzando lo sguardo verso lo squarcio nel vetro. Ma Lucemon lo calmò
con un gesto della mano, mantenendo comesempre la sua calma innaturale.
"Non ce ne sarà bisogno, Leviamon..." affermò. "In fondo, quello che è
successo non sarebbe potuto restare un segreto ancora a lungo... e anche se li
uccidessimo, il risultato sarebbe lo stesso! Il tempo delle parole è finito,
miei fedeli... adesso, è il momento di muovere guerra a Huanglongmon e buttarlo
giù da quel trono di cui non è degno! La guerra sta per iniziare... e noi faremo
in modo di essere i vincitori!"
"Ho già dato disposizioni affinchè i nostri soldati... i Nightmare
Soldiers... occupino le posizioni chiave!" ringhiò Barbamon, sfregandosi le
mani nodose. "Quando Huanglongmon ci manderà contro i suoi guerrieri... loro
troveranno il nostro esercito ad attenderli, e mostreremo loro la nostra
superiorità!"
"Perfetto, Barbamon!" esclamò Lucemon, voltandosi per guardare in volto i
suoi seguaci più potenti. "Allora, ormai la decisione è stata presa! Da oggi, e
per tutta l'eternità, comincerà la nuova era dell'oro di DigiWorld! Questa, ora
e per sempre... sarà... L'ERA DI LUCEMON!"
CONTINUA...
Note dell'autore: Un nuovo capitolo, per augurarvi buona fine d'anno e buon
anno nuovo! Spero che il 2009 sia un anno migliore per tutti noi, dopo la mezza
delusione che è stato questo 2008... e faccio a tutti voi, amici lettori, i miei
più sentiti auguri di buon inizio!
Spero che questo capitolo, dopo questa interruzione, sia stato all'altezza
delle vostre aspettative! Ormai, è chiaro che Lucemon è diventato un tiranno...
ed è pronto a scatenare la guerra contro i suoi creatori, e contro l'intero
Mondo Digitale! Anzi, contro tutti i mondi! Questo non può che essere l'inizio
di una terribile battaglia, che comporterà innumerevoli perdite per tutti... e
l'inizio di questa crisi vi verrà raccontato più avanti, nel prossimo capitolo!
Per adesso, non ho altro da dire se non... ripetervi che vi auguro un felice
anno nuovo!
Buon proseguimento!
Justice Gundam
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Capitolo 10 *** Preparativi alla guerra ***
Lost Past-10
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Era da un pò che non riprendevo in mano questa fanfiction, e me ne scuso con
tutti coloro che hanno atteso tutto questo tempo per un aggiornamento.
Sfortunatamente, considerazioni di vario tipo hanno contribuito a rallentare la
realizzazione di questa storia... che comunque, oserei dire, è già arrivata ad
un certo punto... e solo adesso ho la possibilità di riprenderla in mano. Ancora
una volta, chiedo scusa a tutti coloro che hanno aspettato invano per tutto
questo tempo, e prometto di darmi più da fare d'ora in poi. Anche perchè ci sono
ancora un pò di cose da raccontare...
Come ricorderete, nello scorso capitolo i messaggeri di Iupitermon hanno
avuto una pessima sorpresa, una volta arrivati nel Mondo Digitale: Lucemon si è
votato al male e si è corrotto in uno sviato tentativo di portare la pace nel
Mondo Digitale della Frontiera... e ora non si accontenta più di aver imposto il
suo tirannico nuovo ordine su di esso. Ha infatti creato i Sette Grandi Signori
dei Demoni e ha lanciato una vera e propria sfida al suo creatore, Huanglongmon,
convinto nella sua arroganza di poter fare un lavoro migliore. Non importa
quanto dovrà essere sacrificato.
Ovviamente, i vertici delle gerarchie celestiali non potranno starsene zitti,
vedendo tutto questo. Mercurimon e Minervamon sono stati rimandati indietro dopo
che il loro tentativo di diplomazia è stato sommariamente ignorato... e Lucemon,
ora conosciuto come Lucemon Falldown Mode, non aspetta altro che i suoi
ex-mentori e i Cavalieri Reali rimasti fedeli al bene muovano contro di lui! Il
risultato, come potete immaginare, sarà... quantomeno caotico!
Ehm, sì, lo so, dire semplicemente 'caotico' è davvero dire poco!
Ma in ogni caso... gli eventi dello scorso capitolo daranno inizio ad una
guerra senza precedenti, che avrà conseguenze finora mai immaginate nella storia
dei Mondi Digitali. E pensare che, all'inizio, sembrava una buona idea...
E questa sarà appunto la guerra che cercherò di raccontare in questo e nei
successivi capitoli. Dopo che, ovviamente, avrò risposto alle vostre
recensioni...
Eden89: Beh, se devo dire la verità, anch'io ho sempre trovato un pò
strano il modo in cui la Toei ha reinterpretato la mitologia greca... però non
posso dire che mi dispiaccia! Vedrai altri membri delle Divinità Olimpie in
questi prossimi capitoli. Per il resto... beh, ho cercato di essere abbastanza
fantasioso nella caratterizzazione dei vari Signori dei Demoni, grazie anche ai
suggerimenti che mi sono stati dati dal mio amico e recensitore KillKenny! E per
quanto riguarda Lucemon, beh... da quanto dici nella tua recensione, vedo che ho
ottenuto il mio scopo... ovvero, quello di far vedere quanto sia pericolosa la
sua filosofia del "tiranno buono" che "domina e governa gli altri per il loro
bene". Sigh... mi piacerebbe che anche certe persone se ne rendessero
conto...
KillKenny: Non credo ci sia molto da aggiungere... sì, è così, la guerra
è cominciata, e non finirà tanto presto. Se le cose miglioreranno in qualche
futuro... beh, credo proprio che questa sia la classica domanda da un milione di
dollari! Grazie ancora per la recensione, e buon proseguimento!
TopoMouse: Immagino che tu abbia già visto abbastanza anime, manga e
altre storie fantasy per capire come vanno queste cose, giusto? Hehehee... sì,
in effetti Huanglongmon non potrà intervenire personalmente. E per quanto
riguarda il resto della sua corte... beh, questo è tutto da vedere! Dopotutto,
c'è qualcuno che ha tutto l'interesse a fare in modo che il piano di Lucemon
riesca. O, quanto meno, a prolungare la guerra il più a lungo possibile...
E finalmente ci siamo! Dopo una lunga attesa, finalmente questa fanfiction
torna in auge! Quindi... vi auguro buona lettura, e vi raccomando di allacciarvi
saldamente la cintura di sicurezza, non vorrei mai che ci siano problemi...
Questo è tutto!
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Capitolo 10 - Preparativi alla guerra
"E questo... conclude il nostro rapporto, Iupitermon-sama..."
Minervamon sospirò e tenne la testa bassa, quasi sentendo sulla propria pelle
l'atmosfera di tensione, incredulità, orrore e sgomento che le rivelazioni
appena fatte da lei e dal suo compagno Mercurimon avevano provocato. In quel
momento, Minervamon e Mercurimon si trovavano nel bel mezzo di una nuova
assemblea straordinaria che Huanglongmon aveva indetto nel proprio palazzo... e
i numerosi membri della corte di Huanglongmon avevano ascoltato il loro rapporto
fino all'ultima parola, senza poter tuttavia credere alle loro orecchie. Il loro
campione più fidato, il Digimon che ognuno di loro aveva contribuito a creare
per portare un pò di meritata pace nel Mondo Digitale della Frontiera... si era
trasformato da governatore benevolo in spietato tiranno, e aveva posto l'intera
dimensione sotto il giogo di una crudele oppressione. Non solo, ma grazie
all'esercito che si era costruito, meditava di fare la stessa cosa anche agli
altri Mondi Digitali esistenti... e, cosa inaudita, a sostituire Huanglongmon
come governatore di tutti i Mondi Digitali esistenti! Un progetto mostruoso che
non aveva mai avuto precedenti!
"Quello... quello che mi state dicendo, miei discepoli, è estremamente
grave." disse Iupitermon, dopo qualche secondo di incredulo silenzio.
"Lucemon... ha voltato le spalle a tutto ciò che Huanglongmon-sama
rappresentava, e si è trasformato da salvatore del Mondo Digitale della
Frontiera in suo distruttore. Quanto sta accadendo... provocherà degli squilibri
finora mai neanche ipotizzati nella lunga storia dei Mondi Digitali."
"E' inevitabile. Dobbiamo raccogliere la provocazione e muovere guerra
contro Lucemon." tuonò suo fratello maggiore Plutomon. "Se aspettiamo
troppo a lungo, il suo esercito di demoni diventerà sempre più potente e
pericoloso... e potrebbe davvero realizzare quello che si è proposto, se è vero
che ha l'appoggio di uno degli Abissali."
Negli spalti posti di fronte alle due Divinità Olimpie, un'allarmata
Verdandimon si alzò impulsivamente in piedi e chiese la parola con un cenno del
braccio destro. "Ma... signor Plutomon, è sicuro di quello che dice? Sta... sta
cercando di dirci che dovremmo radunare un esercito di Digimon, e attaccare il
Mondo Digitale della Frontiera?" chiese. La tua tipica flemma, in
quell'occasione, era turbata da una notevole apprensione, che la Guardiana del
Presente non riusciva a nascondere. "Io... con tutto il dovuto rispetto, credo
che quest'idea potrebbe essere controproducente. Non... non crede che prima
dovremmo tentare in un altro modo?"
Fu Neptunmon, il terzo della triade olimpica, a rispondere alle rimostranze
di Verdandimon. "Lady Verdandimon, lei mi dà l'impressione di non capire
quale sia la situazione." affermò severamente. "Lucemon non è un Digimon
come tutti gli altri... già quando era a livello Rookie, il suo potere era
incommensurabile, e adesso che ha raggiunto uno stadio evolutivo superiore ed
imprevisto tramite la perversione dei poteri che ha da noi ricevuto, non è
possibile prevedere a quali vette possa giungere! Potrebbe persino diventare
potente quanto... quell'essere abominevole e mostruoso che non oso nemmeno
nominare!"
"Lady Verdandimon, mi sta dando l'impressione che le sue parole siano
dettate da una mal guidata preoccupazione per l'incolumità di Lucemon."
disse Iupitermon, senza prima misurare le parole. "Le devo ricordare cosa sta
facendo il suo... allievo preferito... in questo momento? Ha accolto con minacce
ed intimidazioni due dei miei servitori più fedeli, e ha annunciato a loro,
personalmente, le sue intenzioni di dominio! E potrei aggiungere che è stato
anche mio allievo. Non è lei l'unica ad essere emotivamente coinvolta in questa
vicenda."
La Guardiana del Presente sussultò, colpita da quelle parole... ma prima che
potesse rispondere, fu Huanglongmon a redarguire Iupitermon per il suo
comportamento: il drago dorato alzò leggermente la testa colossale e guardò
verso il leader delle Divinità Olimpie, esclamando un rimprovero.
"Bada alle tue parole, Iupitermon! Quello che tu e tuo fratello Neptunmon
avete detto è stato puramente gratuito!" esclamò il Primo Digimon. Quando le
due Divinità Olimpie si sedettero di nuovo, mormorando parole di scusa,
Huanglongmon si voltò verso la Guardiana del Presente e le sue sorelle.
"Verdandimon, ti prego di scusare quanto è successo... sono sicuro che
Iupitermon e Neptunmon non intendevano essere irrispettosi nei tuoi confronti.
In ogni caso, se hai qualcosa da dire... prego, esprimiti liberamente."
"Ehm... la ringrazio, grande padre..." rispose Verdandimon, piazzandosi una
mano sul cuore. "Ecco... in effetti io mentirei se dicessi che in tutta questa
situazione io non sono emotivamente coinvolta. Dopotutto... sono stata io la
responsabile di buona parte dell'addestramento di Lucemon, e il fatto che
adesso... beh... sia successo quello che è successo... mi sconvolge più di ogni
altra cosa!"
La dea del Presente terminò il discorso abbassando la testa e guardando verso
il pavimento immacolato, sul quale era addirittura possibile vedere il suo
riflesso, che le restituì un'espressione triste e depressa. E le sue sorelle
Urdmon e Skuldmon sapevano bene cosa questo voleva dire... ancora una volta,
Verdandimon stava ricadendo nella sua abitudine di assumersi più responsabilità
di quante fosse ragionevole attribuirle.
"Onee-san..." mormorò la piccola Skuldmon, guardando verso di lei. Urdmon non
disse nulla, ma mostrò il suo supporto appoggiando una mano sulla spalla della
sorella di mezzo.
Il silenzio dominò l'assemblea ancora per qualche secondo, prima che
Verdandimon riprendesse la parola. "Ma, grande padre, la prego di credere che
non è soltanto questo il motivo per cui vorrei evitare di arrivare ad una
guerra." proseguì. "Troppi Digimon hanno già perso la vita, e il Mondo Digitale
della Frontiera ha già visto abbastanza battaglie. Io... credo che sarebbe più
giusto, almeno finchè non siamo sicuri che non ci sia altra alternativa,
aspettare e chiedere a Lucemon di cessare le ostilità. Questo... credo che alla
fine sarebbe molto più sensato che semplicemente mandare al massacro tanti
Digimon. Non dimentichiamo... che questi Grandi Signori dei Demoni, come Lucemon
li ha chiamati, sono stati capaci di tenere facilmente testa a due Divinità
Olimpie..."
Iupitermon sospirò. Quello che diceva Verdandimon non era sbagliato, però...
nulla gli toglieva dalla testa che in tutto questo c'era troppo coinvolgimento
emotivo da parte della guardiana del tempo...
Comunque, fu Huanglongmon ad esprimere per primo un giudizio sulla
situazione. Il gigantesco drago dorato annuì cupamente per poi rivolgersi al
resto dell'assemblea. "Sì... quello che dice Verdandimon è giusto. Non è il
caso di ricorrere alla violenza, a meno che le circostanze non lo rendano
inevitabile. Dopotutto, non abbiamo inviato Lucemon nel Mondo Digitale della
Frontiera proprio per porre un freno a questa follia? Quello che dobbiamo fare,
per quanto sembri che la situazione sia degenerata, è cercare di discutere con
Lucemon. Forse siamo ancora in grado di dissuaderlo, e di farlo tornare sulla
retta via. Quindi... Lady Verdandimon, mi occuperò io stesso di inviare un
messaggio a Lucemon e cercherò di discutere pacificamente con lui. Non
preoccuparti, se esiste un modo di risolvere questa delicata situazione senza
usare la violenza, lo userò senz'altro."
Queste parole riuscirono a rasserenare un pò l'animo di Verdandimon, che si
appoggiò una mano sul cuore e tirò un sospiro. "Sì... la ringrazio,
Huanglongmon-sama. Le sue parole vogliono dire molto per me."
"E come sue sorelle, noi ringraziamo a nostra volta." proseguì Urdmon,
riavviando i suoi lunghi capelli bianchi, che spiccavano rispetto alla sua
carnagione scura.
Alcuni Digimon, in particolare il belligerente Zhuqiaomon, non furono molto
d'accordo con quella decisione, e si trovavano d'accordo con Iupitermon... ma
visto che sapevano di essere in minoranza, decisero che anche se avessero
protestato, le cose non sarebbero cambiate. Quindi, anche loro diedero segni di
assenso alla proposta di Huanglongmon.
"Molto bene." disse infine Huanglongmon, ergendosi in tutta la sua
ragguardevole statura. "La seduta non è ancora aggiornata, ma mi assenterò
per un breve periodo di tempo. Cercherò di parlare a Lucemon in questo
momento... e anche se in cuor mio spero di indurlo alla ragione, non posso
escludere a priori la possibilità che Lucemon rifiuti il dialogo e ci costringa
alla guerra. Quindi, che l'assemblea si mantegna disponibile. Cercherò di
impiegare meno tempo possibile."
Tutti i Digimon, nel loro rispetto verso il "genitore", si inchinarono
formalmente mentre Huanglongmon iniziava a dirigersi, con calma e dignità, verso
un'arcata laterale riccamente decorata, le sue squame robuste come diamanti che
rifrangevano fantasiosamente la luce, creando delle sfumature iridate sul suo
immenso corpo. Gli occhi di tutta l'assemblea rimasero su di lui, almeno fianchè
anche la punta della sua coda non fu scomparsa nel corridoio laterale. Poi, con
incredibile disciplina, tutti i Digimon si accomodarono ai loro posti e si
misero pazientemente ad aspettare. La speranza di ognuno di loro era che Lucemon
volesse davvero ripensarci e rinunciare ai suoi propositi.
Ma, dentro di sè, tutti loro temevano il peggio. Se c'era una cosa che tutti
loro sapevano fin troppo bene, era che nessuno ottiene il potere per
abbandonarlo in seguito... e che l'esito più probabile sarebbe stato una guerra
con Lucemon...
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Nel Mondo Digitale della Frontiera...
Lucemon Falldown Mode guardò con orgoglio e soddisfazione lo stuolo di
Digimon oscuri che, rispondendo alla sua chiamata, si erano riuniti nello
spiazzo roccioso vicino alla sua inespugnabile fortezza per giurargli fedeltà.
Le sue numerose ali, metà da angelo e metà da demone, si piegarono leggermente
dietro la sua schiena, aggiungendo un tocco di teatralità alla sua già
impressionante figura, mentre i suoi occhi gelidi si deliziavano con il panorama
di intere guarnigioni, eterogenee ma potenti, disposte in righe perfettamente
ordinate. Sì, era così che il Mondo Digitale della Frontiera doveva essere...
ordinato, irregimentato... un macchinario perfetto che funzionava costringendo
tutti a seguire l'unica via giusta, e scartando immediatamente tutti gli
ingranaggi che non lavoravano come dovevano. Ogni Digimon era una singola
cellula dell'organismo... e affinchè tutto funzionasse come doveva, era
necessario estirpare subito tutti i potenziali focolai di disordine! Poco
importava se qualcuno doveva essere sacrificato... in fondo, era giusto, come
diceva sempre Daftmon, uccidere qualche milione per salvare qualche
miliardo.
Riscuotendosi dai suoi pensieri, Lucemon fece una rapida valutazione delle
nuove reclute che gli si erano presentate. Numerosissimi Digimon di livello
Rookie, talmente tanti che non osava provare a contarli nemmeno lui, e per di
più appartenenti ad un sacco di specie diverse. Dalla sua posizione, riusciva a
vedere che c'erano parecchi Goblimon, molti dei quali montati su dei Garurumon
neri o su altri tipi di Digimon simili a lupi... poi c'erano dei Phascomon,
Digimon simili a piccoli koala neri con ali da pipistrello rosse e lunghi
artigli sulle mani, che avrebbero probabilmente costituito il grosso
dell'esercito di Belphemon... e, più in là, c'era un intero reggimento dei
soldati che, lui aveva già deciso, avrebbero preso ordini da Barbamon: erano dei
piccoli Digimon drago bipedi, alti la metà di un uomo comune e vestiti di una
divisa militare di colore neutro, con rinforzi in metallo grigio scuro
attorno al collo, ai polsi e alle gambe, un eelmetto semicircolare in testa e un
grosso fucile stretto tra le zampe. Tra le loro fila, c'erano anche esemplari
più grandi, più alti e meno tozzi, e completamente coperti da una complessa
armatura che nascondeva persino i loro volti, con tanto di maschera antigas e
visore a raggi X, un paio di ali rudimentali sulla schiena, e un affilato
coltello da combattimento stretto nella mano destra. Lucemon sorrise
soddisfatto. Quelli erano gli squadroni d'elite di Commandramon e Sealsdramon,
soldati di primo ordine che avevano già dato abbondante prova di sè nel
sopprimere le ribellioni, e che avrebbero sicuramente svolto un ottimo lavoro
nel corso della guerra ormai inevitabile.
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Commandramon
Tipo: Cyborg
Attributo: Virus
Livello: Rookie
Attacchi: M16 Assassin, DCD Bomb, Strike Claw
Soldati semplici della Digital Brigade, un esercito di Digimon cibernetici al
servizio di Barbamon, Grande Signore dei Demoni dell'Avarizia. Il suo corpo è
costituito da dati molto particolari, che gli consentono un camuffamento
perfetto in qualsiasi ambiente, e per questo motivo si dice che molti dei loro
bersagli siano stati terminati senza neanche rendersi conto di essere in
pericolo.
Nome: Sealsdramon
Tipo: Cyborg
Attributo: Virus
Livello: Champion
Attacchi: Death Behind, Scouter Monoeye
Il risultato di uno speciale programma di addestramento per i Commandramon,
la temuta "Selezione D", i Sealsdramon sono al comando di divisioni dei loro
parenti non evoluti. Si muovono con velocità e fluidità, e grazie alla loro
speciale attitudine alla segretezza, sono capaci di condurre attacchi lampo
senza avere nemmeno bisogno di armi. Il loro Scouter Monoeye non è una mossa
offensiva, ma serve a prendere le misure dell'avversario.
Poi, in altre direzioni, Lucemon passò in rassegna il resto dei Rookie:
c'erano creature quali Gazimon, Gizamon, Dracmon, DarkOtamamon (dei grossi
girini rossi che si muovevano a quattro zampe sulla terraferma), ModokiBetamon
(dei Betamon gialli con la cresta dorsale arancione e delle striature azzurre
sulla testa), Agumon neri, e molte altre creature di tipo simile. Certo, soldati
semplici di ben poco conto, ma comunque una forza considerevole. Dopotutto,
anche la quantità faceva parte della qualità...
Più in là, erano schierati i Digimon di livello Champion, le cui specie
erano, se possibile, ancora più variate di quelle dei Rookie: tra animali reali
e mitologici, insetti di vario genere, macchine da combattimento (tra cui
spiccavano in particolare i Tankmon e i Mekanorimon), mutanti disgustosi
(Cyclonemon, Raremon, Tuskmon e altri...) e vegetali mobili (Vegiemon, Weedmon,
Woodmon...), non c'era che l'imbarazzo della scelta... e quasi lo stesso si
poteva dire per i Digimon di livello Ultimate, che pur essendo in numero
relativamente inferiore - comunque, superiore alle centomila unità! -
possedevano una potenza d'attacco molto superiore.
Già, un esercito quasi perfetto, nonostante tutte le specie diverse che ne
facevano parte. Lucemon si sentiva particolarmente orgoglioso di questa sua
incredibile impresa... finalmente, era riuscito a far tacere le puerili dispute
tra Digimon umanoidi e Digimon animali, e questo, nella sua mente ubriacata dal
potere, non era altro che un ulteriore conferma del fatto che aveva saputo
svolgere il suo lavoro meglio di Huanglongmon. Il risultato era che adesso più
nessuno osava parlare ancora della rivalità tra le due razze di Digimon...
sapevano fin troppo bene che il prezzo da pagare sarebbe stato
l'annientamento!
Intento com'era ad ammirare l'esercito che lo avrebbe portato alla conquista
di tutti i mondi, Lucemon quasi non si accorse di Crusadermon che si avvicinava
da dietro di lui e si metteva su un ginocchio, la sua immancabile rosa tra le
dita della mano destra e la testa chinata in un segno di sottomissione e
rispetto. L'angelo caduto voltò appena lo sguardo verso il Cavaliere Reale
dall'armatura rosa, e gli fece cenno di parlare.
"Aspettavo il tuo rapporto, Crusadermon." disse. "Cos'hai da riferire?"
"Lucemon-sama, mio signore." proseguì Crusadermon. "Per quanto riguarda le
nostre truppe, le posso riferire che non si sta verificando alcun contrattempo.
L'afflusso di soldati è costante, e ben presto il nostro esercito sarà grande a
sufficienza da muovere guerra a Huanglongmon e ai suoi fedeli. Ma... era a
proposito di questo che sono venuto. Ci è arrivata da poco una
comunicazione."
Gli occhi di Lucemon brillarono maliziosamente. Immaginava già di cosa
potesse trattarsi. "Una... comunicazione, eh? Immagino che si tratti di...
Huanglongmon-sama, dico bene?" chiese retoricamente, enfatizzando il suffisso
rispettoso per far capire che di rispettoso non era rimasto proprio niente.
Crusadermon non ebbe alcuna reazione. "Sì, padron Lucemon. Sembrava che
Huanglongmon abbia intenzione di parlare con lei circa le sue ultime
iniziative." rispose. "Vorrebbe... giungere ad un accordo senza che ci sia
bisogno di fare la guerra. O almeno, questo ci è stato comunicato."
Lucemon sogghignò di nuovo e fece cenno di alzarsi al Cavaliere Reale.
"Huhuhuuu... ma guarda, quindi è questa la sua intenzione? Molto bene, immagino
che dopo tutto il disturbo che si è preso, sarebbe maleducazione non degnarlo
almeno di una risposta! E anzi, avevo giusto voglia di parlare con lui... bene
dunque, verrò a conferire con Huanglongmon-sama. Beelzemon!"
"Mi ha fatto chiamare, Lucemon-sama?" ringhiò il Grande Signore dei Demoni
della Gola, apparendo dalle ombre della sala dietro di lui. L'angelo caduto
annuì e indicò al suo servitore la folla di Digimon malvagi riunita sotto di
loro.
"Certamente, Beelzemon. Devo assentarmi momentaneamente. Occupati tu di
tenere sott'occhio le nostre reclute." lo istruì Lucemon. Borbottando tra sè
qualcosa circa il fatto che, in quel momento, avrebbe di gran lunga preferito
essere fuori, nelle terre selvagge, a sfidare qualche Digimon potente per
divorarne i dati, il rettile motociclista alzò le spalle e si piazzò dietro alla
ringhiera, mettendosi a controllare l'esercito di Digimon del suo capo, mentre
quest'ultimo si allontanava nei meandri della sua tetra fortezza di pietra e
acciaio...
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Lucemon conosceva bene quella stanza. Quante volte, quando era ancora uno
sciocco Rookie idealista, quella stanza era stata luogo delle discussioni con il
suo creatore e il luogo in cui si illudeva di aver trovato la saggezza che gli
serviva per mantenere in pace il Mondo Digitale della Frontiera... allora, era
una grande stanza luminosa e piena di colore, ma se qualcuno l'avesse vista
adesso, avrebbe fatto veramente fatica a riconoscerla - non c'era più un raggio
di colore o di luce, tutto sostituito da una cupa, onnipresente semioscurità che
tingeva ogni cosa di nero, blu e viola, e che permetteva di vedere soltanto le
sagome indistinte degli oggetti d'arredamento. La sola fonte luminosa nella
sala, che in effetti ricordava più un santuario o una piccola chiesa
abbandonata, era una grande sfera luminosa di colore verde pallido che
risplendeva debolmente, sfarfallando di tanto in tanto, come se al suo interno
ardesse un fuoco verde che minacciava di spegnersi all'improvviso. Con
espressione sicura di sè, Lucemon avanzò nel suo santuario e appoggiò la mano
sulla sfera luminosa, aspettandosi già quello che Huanglongmon gli avrebbe
detto. Si concentrò per un istante, e sentì la propria mente entrare in contatto
con quella del suo creatore...
"Lucemon... Lucemon, sei tu? Riesci... a sentire la mia
voce?"
I pensieri di Huanglongmon gli arrivarono, angosciati e pieni di
preoccupazione... e Lucemon non trattenne un ghigno di crudele trionfo. Sembrava
proprio che quello che era accaduto avesse sconvolto il Primo Digimon, e l'idea
di aver provocato sconforto al suo creatore fece molto piacere a Lucemon.
"Sento molto bene la sua voce... Huanglongmon-sama!" rispose l'angelo
corrotto, con lo stesso sarcasmo di prima. "Immagino che lei si sia preso il
disturbo di contattarmi... perchè ha qualcosa da ridire sul mio modo di gestire
il potere che mi è stato conferito! Sono nel vero o no?"
Huanglongmon esitò per un momento prima di rispondere. Quello che diceva
Lucemon era fin troppo corretto... "Lucemon. Quando i miei figli,
Minervamon e Mercurimon, hanno riferito alla nostra nobile assemblea di quanto
stava accadendo nel Mondo Digitale della Frontiera, molti di noi non volevano
crederci. E' davvero così, invece... Ti sei venduto alle forze del Male e hai
permesso ad uno degli Abissali di fare quello che voleva del tuo potere... per
quale motivo? Non riesco davvero ad immaginare perchè tu abbia potuto fare una
cosa simile..."
Lucemon, senza perdere il sorriso di trionfo, sgranò leggermente gli occhi,
come se quella frase gli giungesse inaspettata... e poi gettò indietro la testa
e scoppiò in una breve ma sardonica risata, che fece rimanere ancora più
perplesso il drago dorato...
"Huhuhuuu... HAHAHAHAHAAAAA! Questa sì che è divertente!" rise l'angelo
caduto, come se avesse appena sentito la barzelletta più ridicola mai
raccontata. Tuttavia, era una risata piena di rabbia e amarezza, che aveva anche
del rimprovero per Huanglongmon. "Tu... il Primo Digimon, l'essere più potente
della realtà conoscibile... non riesci ad immaginare il motivo per cui avrei
dovuto rivolgermi a GranDracmon-sama e imparare a sfruttare il mio potere per
scopi che voi adesso definite mavagi? Heh, piuttosto ipocrita da parte tua,
soprattutto se consideriamo che in questo momento non sto facendo altro che
adempiere al compito che mi è stato affidato!"
"Di cosa stai parlando, Lucemon? Cosa intendi dire con questo? Io non
ricordo di averti mai autorizzato a ridurre in schiavitù il Mondo
Digitale!" esclamò severamente il dragone dorato.
"Heheheee... immaginavo che sarebbe stata questa la tua risposta,
Huanglongmon... quindi, vedrò di spiegarmi meglio." rispose Lucemon. "Voi... tu
e i tuoi leccapiedi, intendo... mi avete mandato qui, in questo mondo alla
deriva, affinchè io ponessi fine alla guerra tra Digimon umanoidi e Digimon
animali, non è così? E io, nella mia obbedienza, ho fatto del mio meglio per
adempiere a questo compito! Sulle prime non mi era sembrato tanto difficile... i
Digimon che avevano combattuto tanto a lungo senza un motivo per loro
comprensibile, avevano trovato in me una guida che gli aveva mostrato un altro
modo di vivere... e le cose sono soltanto migliorate quando i Cavalieri Reali si
sono presentati spontaneamente a me e mi hanno offerto la loro fedeltà..."
"Sì, sappiamo già quello che è successo... ma a poco tempo da allora,
le tensioni tra le due specie di Digimon sono tornate a salire, e si sono
verificati sempre più disordini." proseguì Huanglongmon. "Mi
ricordo bene che me ne hai parlato... e io ti ho anche detto che non sarebbe
stato possibile per nessuno creare un mondo perfetto... che le inimicizie e le
competizioni ci sarebbero sempre state. Ma che l'importante era non perdere la
fiducia nei Digimon, e continuare a promuovere la via del dialogo e della
tolleranza. Non è forse questo che ti ho raccomandato?"
Lucemon restò in silenzio per un pò... poi, le sue labbra si sollevarono in
un ghigno satanico, e quando parlò di nuovo, la sua voce conteneva una tale
malizia che persino il Primo Digimon ne fu scioccato.
"Sì, me lo ricordo bene. Tu... mi hai consigliato questo. E sbagliavi.
Sbagliavi di grosso."
La prima reazione di Huanglongmon fu soltanto un paio di profondi respiri
rabbiosi... ma poi, evidentemente tenendo a freno la rabbia per l'evidente
arroganza con cui Lucemon parlava, fece un'altra domanda. "Sbagliavo?
Allora dimmi in che cosa... perchè se quello che dici è vero, allora ho qualcosa
da imparare."
"Il tuo modo di fare le cose non potrà mai funzionare." ribattè Lucemon. "Ho
visto con i miei occhi che la natura dei Digimon è irredimibile. Ognuno di loro
non guarda che a sè stesso. E' incapace di considerare il grande schema delle
cose, e quindi compie scelte egoistiche, interessate... non sa guardare al di là
del proprio naso. E' da qui che nascono le guerre e i conflitti, ed è così per
ogni creatura in tutti i mondi e le dimensioni esistenti! Il tuo modo di fare le
cose è destinato a fallire. Perchè è sempre stato così... e così sempre sarà! Ma
io... io ho trovato un sistema migliore! Ho trovato la soluzione che è sfuggita
persino a te, e la userò per creare un nuovo mondo, libero da ogni guerra, da
ogni dissidio e da ogni sofferenza! Sottraendo alle altre creature il libero
arbitrio... costringendole a fare quello che voglio io, senza discutere, dietro
la minaccia di una forza schiacciante... oh, allora sì che si ottiene la pace e
l'armonia che abbiamo a lungo cercato! Io solo so cosa è meglio per tutti... io
solo posso realizzare un mondo migliore, cancellando quello attuale e
ricostruendolo come è giusto che sia! Sotto il mio dominio illuminato, i
Digimon... anzi, tutte le creature del multiverso... conosceranno un nuovo modo
di vivere! Un mondo pacifico, sicuro, dove nessuno discriminerà mai più contro
nessun altro, e dove ognuno avrà il suo posto... il posto che decideremo io e i
miei servitori più fedeli!"
"Ma davvero?" lo riombeccò Huanglongmon. "E chi ha deciso
che quello che pensi tu è la soluzione migliore? Nel corso delle ere,
innumerevoli hanno cercato di porre fine al problema della guerra e dell'odio...
ma nessuno di loro è mai giunto ad un risultato definitivo! Pensi davvero di
aver trovato una soluzione migliore della loro?"
Uno scintillìo malvagio fece splendere gli occhi di Lucemon. "Io non lo
penso, Huanglongmon... ne sono sicuro!" ribattè spietato. "Come puoi vedere, il
mio sistema ha funzionato meglio della tua ridicola proposta di dialogo e
accettazione! Ora, nessun Digimon osa ribellarsi a me! Sanno bene che non li
attende altro che una rapida morte, e quindi stanno buoni e zitti, e fanno tutto
quello che io desidero. Da quando ho ricevuto la conoscenza di GranDracmon...
sono davvero riuscito ad eseguire il compito che voi mi avete assegnato, e non
sono più scoppiate ribellioni, da nessuna parte!"
"E questa dovrebbe essere la prova che il tuo metodo funziona?"
proseguì il Primo Digimon. "La tua è tutta un'illusione, Lucemon... la
verità è che non protestano perchè non osano... sono troppo spaventati dal
potere dei tuoi demoni... ma come pensi che si sentano tutti i Digimon che stai
opprimendo? Sono infelici, e covano pensieri di ribellione... di libertà... di
vendetta contro colui che ha reso le loro vite così cupe! Secondo te... questa
può essere definita vera pace? Quando ci sono migliaia di persone pronte a
scatenare una guerra non appena gliene sarà data la possibilità? Io non credo
proprio... come puoi vedere, il tuo metodo non è poi tanto efficace! E che mi
dici, poi, dei Cavalieri Reali che ti hanno abbandonato quando hai voltato le
spalle al bene e alla giustizia?"
"Huhuhuhuuu... non smetti mai tu, di dire queste cose ridicole, vero?" chiese
retoricamente Lucemon. "Se qualcuno non è d'accordo con quello che faccio io,
tutto quello che devo fare è distruggerlo. Che vengano pure, quelli che non
vogliono sottomettersi al mio volere! Li distruggerò tutti, poichè quello che io
faccio è giusto per principio! Io ti distruggerò, Huanglongmon, prenderò il tuo
posto, e inaugurerò una nuova era di pace su tutti i mondi esistenti! Questo
universo fallimentare sparirà, e farà spazio ad un nuovo ordine... e sarò io ad
inaugurarlo! Io, il supremo Lucemon!"
La voce del Demone della Superbia riecheggiò potente nella mente di
Huanglongmon, che per qualche secondo rimase in silenzio, come se quella
dichiarazione da parte di uno dei suoi prediletti lo avesse scioccato al punto
da lasciarlo senza fiato... Ma riprese controllo di sè quasi subito, e le sue
parole successive, nonostante il rammarico, furono pronunciate con assoluta
compostezza.
"Se è davvero così che la pensi, Lucemon, allora non mi offri
alternativa." disse. "Come desideri. Vorrà dire che la guerra si
farà, anche se avrei preferito che questa fosse l'ultima opzione. Non ti
permetteremo di estendere il tuo dominio su tutti i mondi. La tua tirannia non
porterebbe altro che sofferenza e dolore ad innumerevoli altre creature. Esseri
umani, Digimon... nessuno sarebbe escluso. In nome di tutti loro, tu dovrai
essere fermato."
Inutile dirlo, Lucemon Falldown Mode non venne minimamente intimorito da una
simile prospettiva, e la sua unica reazione fu uno sghignazzo divertito a denti
stretti. "Huhuhuhuuu... bene, Huanglongmon, vedo che almeno sull'inevitabilità
del conflitto ci intendiamo! Molto bene, allora... questa sarà l'ultima guerra,
la più tremenda di tutte. Dopodichè, sul creato regnerà per sempre la pace, per
mio volere!"
"Tu canti vittoria troppo presto, Lucemon." affermò
Huanglongmon. "Sarà anche vero che sei uno dei Digimon più potenti mai
esistiti... ma sappilo, anche tu hai i tuoi limiti. Come li ho
anch'io."
Il contatto telepatico si interruppe, e Lucemon rimase solo nel santuario
avvolto dalle tenebre. L'angelo caduto raccolse le sue ali, il cui aspetto era
un chiaro segno della sua natura duale, attorno al corpo, e si incamminò
nuovamente verso le sale principali della sua fortezza, continuando a sorridere
crudelmente tra sè. Come veva immaginato, ormai non si poteva più tornare
indietro, e la guerra era inevitabile. Beh, poco male. Sarebbe costata le vite
di milioni... forse miliardi... di Digimon, ma il risultato finale sarebbe stato
tale che ne sarebbe valsa la pena!
"Huanglongmon, vedremo molto presto quale delle nostre filosofie è quella
giusta..." mormorò l'angelo caduto. "Prima che questa disputa finisca, tu mi
implorerai di risparmiare la tua miserabile vita, e mi consegnerai
spontaneamente il tuo posto al vertice della razza dei Digimon!"
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Quando Huanglongmon tornò dai suoi fedeli, non ci volle loro molto per capire
come era andata la discussione con Lucemon: nonostante il grande drago dorato si
portasse ancora con grande maestà e dignità, tutti i membri della sua assemblea
si erano accorti che una sorta di ombra cupa era scesa su di lui, e che sembrava
che stesse pensando intensamente a qualcosa di molto importante...
E le loro supposizioni furono confermate quando il Primo Digimon riprese
posto sul suo seggio, e riprese il discorso, dopo aver guardato tutti i suoi
seguaci con espressione addolorata. "Figli miei... è con grande dolore che vi
informo che Lucemon ha rifiutato ogni mio tentativo di pacificazione, e ha
giurato di distruggermi e prendere il mio posto al comando di tutti i Mondi
Digitali esistenti." affermò. "Quello che noi ci eravamo ripromessi di
fare... trovare un modo per far cessare l'odio e la violenza nel Mondo Digitale
della Frontiera, ci si è dolorosamente ritorto contro. E ben presto, Lucemon e
il suo esercito di Digimon demoniaci saranno pronti ad attaccarci. La diplomazia
ha fallito."
Verdandimon sospirò e guardò verso il basso, in preda allo sconforto.
Azulongmon scosse la testa. Iupitermon si mise una mano sul fianco e sospirò
cupamente... e Huanglongmon, percependo i sentimenti di praticamente tutta la
sua assemblea, volle aggiungere qualcosa. "Posso capire che tutti voi siate
sconvolti da questa notizia, e lo sono anch'io, credetemi... Ma sappiate che
quanto sta succedendo nel Mondo Digitale della Frontiera in questo momento ha
per noi anche del rimprovero. Per quanto Lucemon non possa essere giustificato
per quello che sta facendo, molto probabilmente non saremmo giunti a questo
punto, se non fossimo stati troppo arroganti e sicuri di noi stessi."
"Cosa? Che... che cosa vuol dire con questo, grande padre?" chiese
EbonWumon, la gigantesca tartaruga a due teste.
Huanglongmon guardò verso il soffitto mosaicato, sul quale si rifrangevano
gli innumerevoli effetti di luce delle sue scaglie dorate. "Le parole che
Lucemon mi ha rivolto, pur nella loro sfrontatezza, mi hanno fatto capire che
noi tutti, me compreso e anzi me in modo particolare, abbiamo contribuito a
questo caos. Abbiamo presuntuosamente pensato che un Digimon da solo fosse in
grado di prendere le giuste decisioni per l'intero Mondo Digitale della
Frontiera, abbiamo preso un singolo e gli abbiamo conferito il potere di
decidere del futuro di innumerevoli altri... senza considerare l'impatto che le
nostre decisioni avrebbero potuto avere, e senza prevedere tutte le possibili
conseguenze. E ora, tutto quello che possiamo fare è rimediare a questo errore
come meglio possiamo, prima che possano essere fatti ulteriori danni."
L'uditorio fece silenzio, meditando sulle parole del Primo Digimon. In
effetti, non si poteva dire che avesse torto. L'idea era partita da lui, ma
nessuno dei Digimon suoi sottoposti si era opposto o aveva sollevato obiezioni -
con l'unica eccezione di Zhuqiaomon, e anche lui, alla fine, aveva ritirato
tutto per rispetto verso l'assemblea. Nessuno aveva pensato a cosa sarebbe
potuto accadere se ad un singolo Digimon fosse stato conferito tanto potere, e
questo potere gli avesse poi dato alla testa. E anche se la responsabilità di
quello che aveva fatto al Mondo Digitale della Frontiera ricadeva su Lucemon,
tutto questo si sarebbe potuto evitare se solo Huanglongmon e i suoi seguaci
fossero stati più accorti nelle loro azioni.
La quiete venne interrotta bruscamente dall'arrivo precipitoso di Minervamon:
la dea-bambina entrò di corsa nella sala dell'assemblea, quasi inciampando su
uno scalino mentre correva, e si fermò in mezzo alle tribune, attirandosi dietro
gli sguardi interrogativi di tutti i presenti e dello stesso Huanglongmon...
poi, dopo essersi appoggiata le mani sulle ginocchia, prese fiato per un pò, si
drizzò in piedi, e salutò Huanglongmon con una sorta di saluto militare!
"Huanglongmon-sama, grande padre..." iniziò. "E tutti i membri di questa
nobile assemblea... chiedo scusa per l'intrusione! Vengo... vengo per portare
delle notizie molto importanti, riguardanti il Mondo Digitale della
Frontiera!"
"Minervamon..." disse Iupitermon, guardando la sua sottoposta con
l'aria di un padre che si scusa con i presenti per il comportamento troppo
ribelle di un bambino piccolo. "Che sta succedendo? Come mai sei arrivata qui
all'improvviso? E' davvero così importante?"
"Credo proprio di sì, Iupitermon-sama..." rispose la piccola dea, mettendosi
a riposo. "Sono... si sono presentati qui, proprio un attimo fa, i tre
ex-aiutanti di Lucemon, e i sei Cavalieri Reali che hanno lasciato il Mondo
Digitale della Frontiera... Omnimon, Magnamon, Gallantmon, Craniummon, Sleipmon
ed AlforceVeedramon! E anche... e anche Imperialdramon! Hanno espresso tutti la
volontà... di unirsi a noi per combattere contro Lucemon!"
"Dici davvero, piccola Minervamon?" ribattè Huanglongmon, sorpreso e
sollevato di sapere che lui e la sua assemblea avevano qualche alleato in più.
"Comunica loro che hanno il mio permesso. Li riceverò
immediatamente."
"Volo!" rispose la dea-bambina, che si alzò di scatto e corse verso il
corridoio nel quale gli ex-alleati di Lucemon attendevano. Pochi minuti dopo,
tornò, accompagnata dai sei Cavalieri Reali rimasti fedeli al Bene, dal loro
mentore Imperialdramon e da MagnAngemon, Angewomon ed Antylamon, tutti disposti
in una fila ordinata che si mise su un ginocchio non appena fu giunta abbastanza
vicino al Primo Digimon.
"Voi, Cavalieri Reali rimasti fedeli... e voi, Lord MagnAngemon, Lady
Angewomon, e Lord Antylamon..." esordì Huanglongmon. "Sapere che almeno
voi siete riusciti a sfuggire alle mire espansionistiche di Lucemon mi rincuora
non poco. Dunque ditemi... siete venuti qui... per unire le vostre forze alle
nostre in questa guerra ormai inevitabile?"
Omnimon, come leader e portavoce dell'ordine dei Cavalieri Reali, rispose a
nome di tutti. "E' così, Huanglongmon-sama. Quando... quando Lucemon-sama è
tornato dal suo periodo di assenza, a seguito delle trattative andate male tra i
Digimon umanoidi e i Digimon animali, abbiamo capito subito che c'era qualcosa
di strano in lui. E... quando ha cominciato ad erogare quelle nuove leggi
oppressive, limitando progressivamente i diritti dei Digimon e iniziando a
sterminare quelli che a suo parere rappresentavano una minaccia per l'ordine
costituito... abbiamo capito che non potevamo, in buona coscienza, continuare a
supportarlo. Sei di noi hanno accettato di buon grado, lo dico con mia grande
vergogna, il nuovo punto di vista di Lucemon-sama... e, sotto la guida di
Dynasmon e Crusadermon, hanno continuato a prestare servizio presso di
lui."
"Sì... capiamo..." rispose Azulongmon. "I Cavalieri Reali erano già
divisi prima che accadesse tutto questo, ma la corruzione di Lucemon ha
esacerbato i contrasti al punto da renderli insanabili... in ogni caso, siamo
contenti di sapere che siete dalla nostra parte, almeno voi..."
"Infatti..." rispose Imperialdramon. "Temo che avremo
bisogno dell'aiuto di tutti per fermare tutto questo... Lucemon ha perso il lume
della ragione, e se gli verrà permesso di fare quello che vuole, sarà la fine di
tutti noi. Vi aiuteremo a fermarlo, con tutte le nostre forze!"
"Giuriamo la stessa cosa anche noi, Huanglongmon-sama!" rispose MagnAngemon,
a nome dei tre guardiani di Lucemon. "Il voltafaccia di Lucemon-sama ha colto di
sorpresa anche noi... e come tutti voi, non possiamo tollerare quello che sta
facendo. Perciò... anche noi daremo una mano secondo le nostre possibilità."
Tutti i membri dell'eterogenea alleanza si inchinarono in segno di rispetto
davanti all'assemblea... e dopo aver valutato per un pò le loro parole,
Huanglongmon annuì e fece loro segno di alzarsi.
"A riposo, fedeli compagni. La vostra richiesta è accolta, con grande
piacere."
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"Hmmm... quindi, questo è il risultato delle macchinazioni di
GranDracmon... devo ammetterlo, anche se è mio nemico, sono ammirato. A me non
era mai venuta in mente un'idea simile... maledizione!" ringhiò una creatura
gigantesca con due orribili teste di scimmia, le braccia tentacolari e una lunga
coda rettiloide e biforcuta, il cui orribile aspetto era, per fortuna, in gran
parte nascosto dall'assoluta oscurità che regnava nel Dark Ocean. Il mostro
occupava un posto attorno ad un grande tavolo di forma regolare, intagliato in
un enorme blocco della roccia grigio piombo di quel luogo inospitale... e
attorno a lui, erano sedute altre creature dall'aspetto spaventoso e dall'aria
tremendamente pericolosa!
"Le nostre dispute non hanno gran peso in questa situazione, soprattutto
se messe a confronto con quanto sta per accadere nel Mondo Digitale della
Frontiera, non credi anche tu, Demogorgomon?" ringhiò un gigante obeso con
un orrendo teschio di capra al posto della testa. Il suo tono era educato, ma
aveva una percettibile punta di sarcasmo... stava velatamente prendendo in giro
il suo "collega".
"Quello che dice Orcusmon è corretto." disse freddamente un altro
Digimon dall'aspetto inumano, simile ad un colossale ragno alieno dalla corazza
chitinosa tutta nera e dalle zampe artigliate. "Stiamo per assistere ad un
cambiamento epocale. Chiunque vinca delle due fazioni, sicuramente favorirà la
nostra parte... e comunque, in ogni eventualità, nulla sarà più lo stesso dopo
un simile sconvolgimento degli equilibri."
Con un basso rumore vibrante, qualcosa apparve sopra il centro della "tavola
rotonda"... era una gigantesca sfera di oscurità pura, talmente nera da spiccare
persino nella penombra di quel lugubre posto... un vuoto senza fine che emanava
una terrificante aura di gelo e malvagità, e proiettava raggi neri sui mostri
seduti attorno al tavolo, ognuno dei quali si era messo in piedi e guardava
quello strano oggetto con riverenza.
"Il nostro leader è qui." affermò il colosso a due teste di nome
Demogorgomon. "Abissali, rendiamo omaggio al nostro signore!"
La sfera nera pulsò lentamente un paio di volte... poi, venne attraversata da
uno scintillante lampo di energia rosso e iniziò a parlare... una voce
rimbombante, che si avvicinava sempre di più, come uno spaventoso ruggito
proveniente dalle viscere della Terra!
"E' INIZIATA... LA GUERRA CONTRO LUCEMON STA PER INIZIARE... E NOI, GRAZIE
ALL'IDEA BRILLANTE DI GRANDRACMON, NON DOBBIAMO FARE ALTRO CHE GODERCI LO
SPETTACOLO!"
----------
CONTINUA...
Note dell'autore: Un capitolo non particolarmente eccitante, e in cui non è
avvenuto molto... ma mi serviva per far capire che ormai la situazione è
degenerata al punto che non sarà più attuabile una soluzione pacifica! Lucemon
vuole prendere il posto di Huanglongmon... i Digimon celestiali preparano la
controffensiva, con l'aiuto dei rifugiati... e gli Abissali, le forze del Male
che stanno dietro a tutto, hanno un posto d'onore per assistere alle danze! Se
credete che sarà un massacro... ripensateci, perchè sarà ancora peggio!
La dannazione di Lucemon continua nel prossimo capitolo, mentre inizia una
guerra che farà impallidire quella tra umanoidi e animali!
Non ho nient'altro da dire se non... scusate ancora per il ritardo! Il
prossimo capitolo sarà pubblicato in un arco di tempo minore! Grazie ancora per
la gentile attenzione, e arrivederci alla prossima!
Justice Gundam
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Capitolo 11 *** La prima battaglia ***
The Lost Past-11
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Bentornati!
Si', lo so, e' passato molto tempo dall'ultima volta che ho aggiornato questa
fanfiction. Decisamente troppo, per molti di voi. E tuttavia... proprio non
riuscivo a continuare! E'... stato un periodo in cui proprio non mi volevano
venire nuove idee per proseguire con questa storia. Sigh... lo so, lo so,
probabilmente a voi sembra tutta una scusa, ma vi assicuro che e' cosi'. Succede
a molti di non sapere piu' come proseguire... e meno male che io non faccio come
Tite Kubo (l'autore di Bleach), che ogni volta che ha bisogno di superare il
blocco dello scrittore si inventa nuovi personaggi. Seriamente, dalla marea di
personaggi che introdotto - tutti molto interessanti, sia ben chiaro! - si puo'
dedurre che l'amico Kubo ha dei grossi problemi in questo senso!
Okay, okay, non restiamo qua a discutere di quisquilie. Siamo qui per
continuare con questa storia, giusto? E in particolare, quello che tutti noi
vogliamo vedere e' come se la caveranno i Digimon divini contro la ribellione di
Lucemon, soprattutto considerando che il nostro angioletto preferito e'
spalleggiato da alcune delle mostruosita' piu' terrificanti che i Mondi Digitali
abbiano mai conosciuto: i tredici Abissali, entita' malvagie incredibilmente
potenti che stanno manipolando la guerra da dietro le quinte - e uno di loro,
GranDracmon, e' il responsabile, almeno in parte, del cambiamento di
Lucemon...
Questo significa che, ora che Lucemon sta radunando il suo esercito e i suoi
seguaci, anche i Digimon divini dovranno fare la stessa cosa, se non vorranno
essere sopraffatti. Ovviamente, Digimon del loro calibro potranno contare su un
sacco di armi e stratagemmi, ma anche gli Abissali hanno dalla loro parte
risorse inimmaginabili - qualcosa mi dice che non sara' uno scontro dall'esito
scontato.
Bene, e intanto che le due fazioni fanno tutti i dovuti preparativi, io
rispondo alle vostre recensioni ed eventualmente alle vostre domande! Un po' in
ritardo, lo so, ma tant'e'...
Eden89: Nella scorsa recensione di Digimon Zero avevi detto che aspettavi
con ansia il momento in cui avrei aggiornato Digimon The Lost Past... e come
vedi, quel momento e' giunto! Innanzitutto, ti devo ringraziare per la tua
recensione, e scusarmi per essermi preso come al solito in ritardo... spero che
con questo capitolo, riusciro' a farmi perdonare! Comunque, mi fa piacere che tu
abbia trovato interessante lo scorso capitolo, e... si', effettivamente gli
Abissali sono delle vere e proprie personificazioni del Male, e tramano in
continuazione contro i Digimon divini. Lucemon altro non e' che il loro
complotto piu' recente e probabilmente di maggior successo... i Digimon del Bene
dovranno faticare non poco per fermarlo! E tuttavia, sappi che anche gli
Abissali temono qualcuno...
Darkroxas92: Anche tu immagino che avrai atteso fin troppo a lungo per
questo capitolo, vero? Okay, chiedo scusa ancora... e spero di riuscire a
recuperare! Come hai potuto leggere, ho cercato di essere piu' chiaro possibile
nel delineare la situazione, e in particolare la corruzione di Lucemon e lo
scisma che e' avvenuto all'interno dei Cavalieri Reali... scisma che, come si e'
visto in Frontier, ha avuto conseguenze piu' avanti nella storia. (A proposito,
com'e' che adesso il modo di pensare di certi Cavalieri Reali mi ricorda quello
di Danzo in Naruto? Capirai cosa voglio dire piu' avanti...) Per quanto riguarda
Huanglongmon e Imperialdramon, anche per loro cerchero' di dare una spiegazione
convincente! Grazie ancora, e buona lettura!
Killkenny: Okay, e finalmente la mia storia continua! Gia', in effetti
quando c'e' una guerra in corso, ci sono sempre altre parti che ne vogliono
approfittare... e' praticamente una costante! Verdandimon... beh, le idee che mi
hai dato per lei sono molto interessanti, e questo... qualcuno a caso... non
tardera' ad essere introdotto nella storia. Magari gia' dal prossimo capitolo...
Comunque, grazie per la recensione, e spero che questo capitolo, che
dettagliera' l'inizio delle battaglie, ti piaccia. Ho cercato di fare del mio
meglio, anche se e' un po' che sto lontano da questa fanfic!
Ooookay, e credo che con questo siamo a posto. Non mi resta altro da fare che
augurarvi una buona lettura, e darvi appuntamento a fine capitolo per ulteriori
informazioni! Grazie ancora, e a dopo!
----------
Capitolo 11 - La prima battaglia
L'apparizione della sfera nera in mezzo alla riunione dei cosiddetti
"Abissali" mise subito a tacere ogni chiacchiericcio, e ognuno dei demoni
presenti nell'enorme sala si inchino' al cospetto di quello che evidentemente
era il loro leader. Cosi' facendo, fu possibile intravedere per qualche breve
istante l'aspetto di alcuni dei mostri: a parte le oscene figure di Demogorgomon
ed Orcusmon, il gigantesco corpo da centauro di GranDracmon e il colossale ragno
gigante che aveva parlato un attimo prima, si riuscivano a vedere anche altri
orrori... e delle figure umanoidi che, fortunatamente, avevano un aspetto molto
piu' sopportabile del resto del gruppo. In ogni caso, nessuna di quelle creature
dava l'impressione di qualcosa di naturale, o addirittura di mortale. Tutte loro
avevano attorno una terrificante aura di potere, segno sicuro che pochissimi
avrebbero potuto affrontarli e sperare di uscirne vivi.
La sfera di pura oscurita' continuo' ad orbitare su se' stessa a mezz'aria
per un breve periodo di tempo... poi, lentamente, un volto minaccioso comincio'
a comparire su di esso, un volto che esprimeva odio e animosita'... e che
contemporaneamente pareva crudelmente divertito da cio' che stava per accadere.
"NOTO CON PIACERE CHE SIETE TUTTI PRESENTI... ANCHE COLORO CHE NON HANNO
POTUTO ESSERE FISICAMENTE QUI PER MOTIVI DI SPAZIO... E' SEMPRE STATA UNA SCUSA
POCO CONVINCENTE, IN OGNI CASO..." disse il leader degli Abissali,
squadrando con un pizzico di sarcasmo una figura dall'aspetto di bambino dai
capelli neri e con gli occhi dorati, che indossava un'insolita armatura di
foggia germanica. Quest'ultimo fischietto' innocentemente, strisciando un piede
per terra, e il misterioso Digimon malvagio, dopo aver sospirato con l'aria di
chi ha gia' visto quella scena innumerevoli volte, giunse al motivo per cui
aveva indetto quella riunione straordinaria. "HO AVUTO MODO DI VEDERE CHE, DI
RECENTE, SONO ACCADUTE DELLE COSE MOLTO INTERESSANTI NEL MONDO DIGITALE DELLA
FRONTIERA... E TUTTO QUESTO LO SI DEVE AD UNA TROVATA INGEGNOSA DI GRANDRACMON,
CHE HA SAPUTO SFRUTTARE A NOSTRO FAVORE IL CONFLITTO CHE REGNAVA IN LUCEMON...
IL DIGIMON CHE HUANGLONGMON E I SUOI FEDELI HANNO CREATO E MANDATO AD APPIANARE
I CONTRASTI TRA I DIGIMON UMANOIDI E I DIGIMON ANIMALI... UNA MOSSA DETTATA DA
UN IDEALISMO E DA UNA PRESUNZIONE ALQUANTO MAL RIPOSTI!"
"La mia rete di informatori... se cosi' la vogliamo chiamare... mi ha
riferito che Huanglongmon e i suoi fedeli stanno gia' radunando un'enorme armata
con la quale dare battaglia alle forze di Lucemon!" affermo' il Digimon
simile ad un immenso ragno. Ora che lo si poteva vedere un po' meglio, era
possibile notare un particolare alquanto spaventoso - sull'addome rigonfio della
bestia si intravedevano dei volti umani, contorti in indicibili espressioni di
terrore! "Dalla loro parte sono rimasti sei dei dodici Cavalieri Reali.
Omnimon, Magnamon, Gallantmon, Craniummon, Sleipmon ed AlforceVeedramon... oltre
che, ovviamente, altri Digimon graduati di minore importanza. Lucemon, dal canto
suo, ha ammassato un esercito notevole, sotto il comando degli altri sei Grandi
Signori dei Demoni e di Cavalieri Reali che gli hanno giurato fedelta' -
Dynasmon, Crusadermon, Daftmon, Examon, Gaioumon ed Apsaramon. Tutto
considerato, credo che le forze in campo si equivalgano, almeno per il
momento."
"LA TUA CAPACITA' DI RACCOGLIERE INFORMAZIONI E' STRAORDINARIA COME AL
SOLITO, DARKGUUMON!" disse la "sfera nera", congratulandosi con il ragno
gigante. "GRAZIE ALLA TUA... RETE... POSSIAMO SEGUIRE QUESTA GUERRA IN TEMPO
REALE... E QUANDO NE VEDREMO LA POSSIBILITA', POTREMO INTERVENIRE E... DICIAMO
COSI'... DARE UNA SPINTARELLA ALLA BILANCIA NELLA DIREZIONE CHE A NOI FA PIU'
COMODO. A QUESTO PROPOSITO..."
"RAAAAAAARGH!" un ruggito spaventoso si levo' dalle due bocche di
Demogorgomon, il mostro rettiliforme con due teste, che si era alzato di scatto
dalla sua sedia e aveva sollevato entrambe le sue braccia tentacolari sopra la
testa, per poi abbatterle con violenza sul tavolo al quale sedevano lui e gli
altri Abissali! Nonostante il materiale di cui era fatto il tavolo fosse uno dei
piu' resistenti in assoluto in tutto il Dark Ocean - e probabilmente in tutti i
Mondi Digitali conosciuti - Demogorgomon riusci' comunque ad aprirvi una crepa,
facendo saltare frammenti di roccia per ogni dove! Poi, il mostro a due teste
inizio' a sfogare la sua inspiegabile ira sul tavolo, frustandolo con sempre
maggiore foga... ma, incredibilmente, gli altri Abissali rimasero quasi del
tutto impassibili, al massimo sfoggiando un'espressione di vaga irritazione...
come se quella fosse una scena a cui assistevano di frequente! Demogorgomon
ruggi' di nuovo... poi, quando gia' si accingeva a sollevare di nuovo le braccia
per sferrare un altro colpo, la sua ira si spense all'improvviso, con la stessa
rapidita' con cui era venuta! Demogorgomon si schiari' entrambe le gole e torno'
a sedere al suo posto, scusandosi per l'interruzione. "Eh-hm... grande
Akumon-sama, chiedo scusa. La mia... personalita' violenta ha temporaneamente
asserito il suo pieno controllo su di me. Un'altra volta." affermo'
Demogorgomon, confermando che, in effetti, questo non era un episodio
isolato.
La "sfera nera" di nome Akumon sospiro' di nuovo. "SGRUNT... DEMOGORGOMON,
LO SAI CHE E' QUESTO IL MOTIVO PER CUI OCCUPI UNA POSIZIONE PIU' BASSA RISPETTO
A QUELLA CHE DOVRESTI, VERO?" disse. "QUESTA... DOPPIA PERSONALITA' TI
CREA NON POCHI PROBLEMI, E TI IMPEDISCE DI RAGIONARE COME ALTRIMENTI
POTRESTI."
"Lo so, lo so... Akumon-sama..." ribatte' il mostro a due teste,
chiaramente imbarazzato dalla sua temporanea perdita di controllo. "E... sto
facendo il possibile per risolvere questo problema, ma come lei ben sa, le mie
personaliita' opposte non possono sopravvivere separate..." affermo'.
"Sto... cercando di trovare una soluzione, ma per il momento ho incontrato
soltanto strade senza uscita."
Orcusmon, seduto dall'altra parte della tavola rotonda, sghignazzo' con
disprezzo, guadagnandosi una doppia occhiata rabbiosa da parte di Demogorgomon,
che si rodeva il fegato per il fatto di non poter saltare addosso a quel
"grassone" e riempirlo di botte come avrebbe voluto. Per fortuna, la questione
mori' li', nel momento in cui Akumon prese fiato e richiamo' a se' l'attenzione
di tutti gli Abissali. "BENE... METTENDO DA PARTE QUESTE SCIOCCHEZZE...
ABISSALI, MI ASPETTO MOLTO DA QUESTI ULTIMI SVILUPPI, E MI ASPETTO CHE VOI TUTTI
SAPPIATE SFRUTTARLI NELLA MANIERA PIU' CONSONA! MAI COME ADESSO CI E' STATA DATA
L'OPPORTUNITA' DI SCONVOLGERE UNO STATUS QUO CHE DURAVA DA FIN TROPPO TEMPO; E
SE NON BATTIAMO IL FERRO FINCHE' E' CALDO, NON AVREMO UN'ALTRA POSSIBILITA'! MI
AFFIDO ALLE VOSTRE CAPACITA', E SO CHE VOI TUTTI FARETE UN BUON LAVORO."
"Stia tranquillo, Akumon-sama!" rispose una voce femminile, calda e dal tono
seducente e insidioso, appartenente ad una figura di donna in armatura d'argento
e dall'aspetto angelico che avrebbe tratto in inganno chiunque se non fosse
stato per il fatto che si trovava nel luogo dove aveva origine ogni forma di
malvagita'... "Molte delle mie truppe sono gia' mobilitate, e scenderanno in
campo al momento giusto, per dare man forte a Lucemon e ai suoi fedeli. Ho
scelto personalmente le truppe da mandare e i comandanti a loro assegnati... e
soprattutto, ho fatto in modo che i miei soldati fossero in grado di colpire
bersagli distanti più di qualche metro! Quelli che non si sono rivelati
all'altezza sono stati usati come bersagli per fare pratica da quelli piu'
abili. Insomma, mi ero stufata di vedere quegli Stormtroopers che non farebbero
centro neanche gli avversari gli stessero davanti al naso..."
"Ancora una volta, dobbiamo ringraziare il tuo... essere una otaku, vero,
ChaosOphanimon?" rispose il bambino dagli occhi dorati che Akumon aveva additato
un attimo prima. "Non ho ben presente cosa sia uno Stormtrooper, ma l'importante
e' che i tuoi soldati sappiano fare il loro lavoro! Per i miei, posso garantire
io stesso!"
"BENE, BENE... VEDO CHE ANCHE TU SEI MOLTO SICURO DI TE, JORMUNGANDRMON!
CONFIDO CHE VI DIMOSTRERETE DEGNI DELLA MIA FIDUCIA COME SEMPRE!" rispose
Akumon. "ANDATE DUNQUE, ABISSALI... E PORTATEMI BUONE NOTIZIE!"
"SI', AKUMON-SAMA!" risposero in coro gli altri Abissali, mentre la
sfera nera che rappresentava il loro signore e padrone si rimpiccioliva per poi
scomparire nell'oscurita' della sala...
----------
I preparativi erano stati ultimati, e c'era voluto anche meno tempo del
previsto, riflette' Lucemon Falldown Mode, sedendo con aria autoritaria e sicura
di se' su un trono di cristallo nero nella sala principale della sua fortezza.
Il Demone della Superbia teneva in una mano una coppa dorata, riempita fino a
meta' di una aromatica bevanda color rubino che doveva essere un vino di
grandissima qualita', e si stava godendo un attimo di tranquillita' nella
frenesia dei preparativi. Il suo esercito era ben fornito, formato da una
raccolta eterogenea ma potente di Digimon provenienti da ogni famiglia e
classificazione, e in grado di affrontare qualsiasi tipo di avversario
Huanglongmon e i suoi leccapiedi gli avessero mandato contro. Si era gia' fatto
delle buone idee di quale sarebbe stata la composizione dell'armata nemica, e di
quali alleati avrebbe portato con se'... e aveva gia' elaborato un po' di
strategie su come contrattaccare. E se poi si aggiungeva il fatto che
GranDracmon aveva promesso rinforzi provenienti dal Dark Ocean stesso... poteva
benissimo dire che le probabilita' erano a suo favore.
Tuttavia, l'angelo caduto era troppo intelligente per non considerare tutte
le possibilita'... e sapeva che i Digimon divini avrebbero sempre potuto tirare
fuori qualche trucchetto inaspettato con il quale ribaltare all'ultimo momento
la situazione. Era una costante... ogni volta che la situazione sembrava sotto
controllo, doveva accadere qualcosa di inaspettato. Quindi, riflette', era
meglio tenere in serbo qualche sorpresa a sua volta, giusto per essere
tranquilli...
"Lucemon-sama, mio signore..."
Una voce femminile languida e grondante di persuasione annuncio' l'arrivo di
Lilthmon nella sala del trono di Lucemon, e l'angelo caduto mosse un pochino la
coppa di vino che teneva in una mano e sorrise lievemente, facendo cenno alla
demonessa di venire avanti. Quest'ultima non se lo fece ripetere e avanzo' nella
sala con aria sicura, raggiungendo il trono del Demone della Superbia senza
alcun timore. Con un dito laccato di nero, la Demone della Lussuria traccio' una
leggera linea sui robusti pettorali del suo leader, che non si oppose e la
lascio' fare, sorridendo languidamente a sua volta.
"Mio signore, la vedo molto sicura di se'." affermo' Lilithmon, il volto
pericolosamente vicino a quello di Lucemon, in modo che l'angelo caduto potesse
vedere bene le sue labbra tinte di nero e i suoi canini affilati simili a quelli
di un vampiro. "Si deve al fatto... che non vede l'ora di affrontare i suoi
ex-superiori in battaglia e mostrare loro quanta strada e' riuscito a fare anche
senza di loro? O... c'e' qualcosa in piu' che la mette di buon umore?"
L'ultima frase venne detta con un leggero ammiccamento, che Lucemon non
manco' di notare e di assecondare almeno in parte. Con un sorrisetto ironico, il
Demome della Superbia sfioro' il mento affilato della sua fedele servitrice e
sfrego' la sua pelle liscia e bianca come il latte. "Hmm... direi che in questo
momento, vedo qualcos'altro che mi mette di buon umore, mia cara Lilithmon... e
in effetti, non disdegnerei un po' della tua gradita compagnia, se capisci cosa
voglio dire!"
"Oh, oooh, siamo un po' aggressivi, eh?" rispose la Demone della Lussuria,
afferrando il polso di Lucemon come una mamma tiene il polso del figlio piccolo
che cerca di rubare la marmellata. "Mi piace questa qualita' nei miei uomini...
e ovviamente, il fatto che abbiano un bell'aspetto non e' da passare in secondo
piano. Ma... tralasciando queste cose, Lucemon-sama, per quando e' previsto
l'arrivo dei seguaci di Huanglongmon?"
"Avranno bisogno di un po' di tempo per organizzarsi, e se vogliono tenderci
una trappola come sospetto, dovranno ritardare ancora un po' per preparare il
tutto a dovere." rispose Lucemon, finalmente interrompendo il contatto con
Lilithmon, ma continuando a guardarla sensualmente negli occhi. "Quindi... fai
in modo che i tuoi Nightmare Soldiers siano pronti. Daremo loro l'accoglienza
che meritano."
Lilithmon ridacchio' sommessamente, facendo scorrere un dito artigliato lungo
la guancia di Lucemon. "Huhuhuu... Non ne dubiti, Lucemon-sama, mio signore. Al
momento della battaglia decisiva, io e i miei Nightmare Soldiers saremo li' per
vincere!"
"Zzzz..."
Un sonoro ronfare, come quello di un uomo addormentato, rovino'
l'atmosfera... anche se a Lucemon la cosa non sembro' dare piu' di tanto
fastidio. Lilithmon, dal canto suo, si stacco' dal suo amato signore e alzo'
leggermente gli occhi al cielo, evidentemente sapendo di cosa si trattava. In
effetti, come la Demone della Lussuria aveva immaginato, Belphemon stava
fluttuando verso di loro, beatamente incosapevole di dove si trovava, con gli
occhi chiusi e l'espressione trasognata. La strana creatura, che sembrava
incapace di fare del male ad una mosca, continuo' a procedere verso Lilithmon e,
d'istinto, le si accoccolo' contro come un gatto interessato. Sembrava quasi che
volesse farsi accarezzare...
"Chiedo scusa, Lucemon-sama..." disse Lilithmon con un sospiro. "Ma... per
qualche motivo, Belphemon mi ha riconosciuto come una specie di sorella, o cose
del genere... me e Beelzemon, non mi chieda il perche'... Belphemon, non credo
sia questo il momento giusto... stavo... ehm... stavo parlando con Lucemon-sama
di importanti strategie, e..."
Belphemon non stava ascoltando, evidentemente, visto che continuo'
imperterrito a strofinarsi sulla Digimon demoniaca, che sospiro' rassegnata e lo
lascio' fare... per quanto la sua corta peluria minacciasse di farle venire un
attacco di allergia! Lucemon, sinceramente divertito dalla scena, si mise una
mano davanti alla bocca per trattenere una risata, poi si alzo' dal suo trono e
spiego' le ali. Per quanto ancora nel suo stato di torpore, Belphemon si stacco'
da Lilithmon e si mise sull'attenti - o meglio, quello che per lui era
l'equivalente di mettersi sull'attenti - in attesa di ordini da parte del suo
diretto superiore.
"Hm. Vedo che anche in Sleep Mode, sai riconoscere il momento di essere
serio. Buon per te." commento' Lucemon. "Perche' tra non molto dovrai dare prova
dalla tua forza in una vera battaglia. Le forze di Huanglongmon saranno ben
organizzate, e non ci concederanno tregua... anche perche' io certo non ne
chiedero' ne' ne concedero'. Voglio che le cose vadano comedevono andare.
Nonostante il potere che GranDracmon mi ha concesso, ho ancora bisogno di tempo
per poter competere con Huanglongmon."
"E a questo proposito, Lucemon-sama..." si intromise Lilithmon, ammicando
maliziosamente. "Come procede la ricerca di... quella cosa? Lo sa di cosa sto
parlando, ovviamente..."
Lucemon ripiego' un po' le ali contro il corpo e alzo' le spalle. "Ancora
nessun risultato concreto, ma i miei devoti maghi stano restringendo il campo di
ricerca." affermo'. "Ad ogni modo... ironicamente parlando... e' solo questione
di tempo, e le mie forze, assieme a quelle di GranDracmon, saranno piu' che
sufficienti a tenere a bada i nostri nemici finche' non giungeremo al nostro
obiettivo."
"A questo proposito..." si intromise una voce tonante, appartenente
alla figura ammantata che stava entrando in quel momento da un ingresso
alternativo, accompagnata da alcune fiammelle fluttuanti che danzavano in aria.
Lucemon guardo' in quella direzione, e vide Daemon che, tenendo le ali da
pipistrello estese, stava avanzando verso di lui. Pareva rispettoso, ma Lucemon
percepiva un vago tono di sfida nel suo modo di portarsi...
"Siamo proprio sicuri che possiamo fidarci di GranDracmon, grande
Lucemon-sama?" chiese Daemon. "Dopotutto, dei Tredici Abissali, e' uno di
quelli che si e' maggiormente fatto la fama di ingannatore e manipolatore. Cosa
spera di ottenere favorendo la nostra campagna?"
"Gli Abissali si muovono per sostenere i loro interessi, e' ovvio." rispose
Lucemon, tranquillo. "E per il momento, non hanno motivo di opporsi a noi, dal
momento che i nostri obiettivi coincidono. Anche quando riusciremo a sconfiggere
Huanglongmon, e io mi saro' sostituito a lui, Akumon e i suoi seguaci non
avranno motivo di cercare di liberarsi di noi... ma vale comunque la pena di
tenerli d'occhio. In ogni caso, una volta che il potere assoluto sara' mio,
neanche Akumon rappresentera' piu' una minaccia per me. Il nostro nuovo ordine
dominera' tutto il creato, e offrira' una nuova vita ad ogni creatura."
Belphemon si struscio' ancora su Lilithmon, che strizzo' un occhio vagamente
irritata, ma accetto' le attenzioni del Demone dell'Ignavia... mentre Daemon
mosse le dita artigliate delle mani, afflosciate ai suoi fianchi. Il Demone
dell'Ira stava gia' pensando a come volgere la situazione a suo vantaggio... e i
suoi Daemon Corps, in ogni caso, erano pronti a sostenerlo. Stava giocando ad un
gioco molto pericoloso, e questo lo sapeva... ma sapeva anche che i potenziali
risultati sarebbero valsi la candela! Si trattava solo di giocare bene le
proprie carte...
----------
"Tutto e' pronto, Iupitermon-sama... il nostro esercito e' pronto a
marciare sul Mondo Digitale della Frontiera!" esclamo' Omnimon, mettendosi
sull'attenti davanti al padre delle Divinita' Olimpie. "Confido... che lo
stesso si possa dire del resto dei nostri alleati."
Iupitermon guardo' silenziosamente Omnimon, poi fece spaziare il suo sguardo
lungo tutta l'immensa pianura nella quale gli eserciti del Bene erano riuniti:
era una visione davvero impressionante, tutti quei Digimon riuniti in un unico
posto formavano un fiume di guerrieri scintillanti di varie forme e colori, e
davano l'impressione di potenza e coraggio, di un intero esercito di difensori
pronti a rischiare tutto per proteggere il creato da Lucemon. Molti di loro si
apprestavano a svolgere il loro compito con un cuore pesante, visto che
ritenevano che Lucemon sarebbe stato un valido alleato... ma in quel momento, il
loro pensiero principale era fare il loro dovere. Iupitermon riusciva a
leggerglielo negli occhi... poteva contare su tutti loro!
"Anche le nostre truppe sono pronte a combattere." tuono' il Signore
dei Nembi. Con un minuscolo sforzo di volonta', il re delle Divinita' Olimpie
materializzo' una spada a forma di fulmine, crepitante di energia elettrica,
nella mano destra, mentre con l'altra imbracciava uno scudo circolare con sopra
inciso il volto incorniciato di serpenti della famosa Medusa. Dietro di lui si
stavano avvicinando i suoi fratelli maggiori, Neptunmon e Plutomon, armati
rispettivamente di tridente e falce... e i loro eserciti erano poco lontani da
li', anch'essi schierati e pronti alla lotta. "Credo di poter dire
tranquillamente che questo e' il momento della verita'. Il momento in cui
potremo ovviare all'errore che abbiamo commesso... e impedire a Lucemon di
estendere a noi la sua sete di conquista. Posso solo sperare che i nostri
guerrieri si riveleranno all'altezza..."
"Omnimon-san? Iupitermon-san?" li chiamo' una voce femminile. Verdandimon si
era avvicinata agli altri due generai dell'esercito di Huanglongmon, e sembrava
voler discutere di qualcosa di molto urgente. Le sue sorelle, Skuldmon e Urdmon,
erano li' vicino come sempre, ma non sembravano voler intervenire direttamente,
lasciando alla mediana ogni discorso.
"Oh... Verdandimon-sama..." disse Omnimon, inchinandosi leggermente in
segno di rispetto. "Perdoni la nostra distrazione, stavamo discutendo
sull'imminente attacco... ehm... comunque, mi dica. C'e'... qualcosa in cui noi
potremmo esserle utili?"
Verdandimon sorrise un po' tristemente, annuendo in direzione di Iupitermon,
che rimase li' senza battere ciglio. "A dire la verita', si', Omnimon-san, c'e'
una cosa che vorrei chiederle e che mi sta molto a cuore." affermo'. "Lucemon e'
stato il Digimon che io ho addestrato con piu' dedizione, e l'allievo a cui,
meglio che a chiunque altro, ho cercato di trasmettere i valori che
Huanglongmon-sama rappresenta. Come ho gia' detto una volta... credo che la
responsabilita' sia anche mia se Lucemon ha finito per rivoltarsi contro di noi:
non ho saputo insegnargli bene, e ho fallito come insegnante e come mentore.
Quindi... reputo che sia mia responsabilita' porre fine alla sua campagna
distruttiva."
"In altre parole... affermo' Iupitermon. "Lady Verdandimon,
lei ci sta chiedendo di occuparsi personalmente di affrontare Lucemon e
sigillarlo... o distruggerlo."
"E che cosa ci sarebbe di male, scusa tanto?" chiese Skuldmon, con una certa
insolenza. "La mia sorellina sente che questo e' suo dovere, e non sarai certo
tu ad impedirle di farlo, e' chiaro...?"
Urdmon freno' i bollenti spiriti della piccola dea del Futuro, mettendole una
mano davanti. "Calma, Skuldmon, calma. Essere presuntuosi nei confronti di Lord
Iupitermon non servira' a niente, e comunque non siamo qui per combattere tra di
noi. Non sei d'accordo anche tu?"
"Er... si', ma..." cerco' di protestare Skuldmon, per poi arrendersi e
soffiare infastidita quando si rese conto di non avere piu' argomenti da
opporre. Urdmon annui' soddisfatta, mentre Verdandimon proseguiva il suo
discorso.
"Si', esatto... e poi, io conosco Lucemon meglio di chiunque altro... credo
di avere delle migliori possibilita' di farmi ascoltare o di fermarlo."
affermo'. "Se... se riuscissimo a concludere questa guerra limitando la perdita
di vite... credo che sarebbe la soluzione preferibile."
Iupitermon ed Omnimon si guardarono per un po', e lo stoico cavaliere bianco
annui' lentamente, riconoscendo i meriti del ragionamento della dea del
Presente. Al che anche Iupitermon si convinse, e sospiro' con aria rassegnata...
e quasi apologetica. "Quello... quello che lei dice e' ragionevole, Lady
Verdandimon... e anzi, credo di doverle ancora delle scuse per la mia condotta
impropria dell'altro giorno. Non avrei dovuto fare simili insinuazioni ad
hominem." affermo', in un raro momento in cui ammetteva i suoi eccessi.
"Quindi... mi sembra giusto concederle questa possibilita'. Mi sembra che
anche Omnimon sia d'accordo..."
Verdandimon sorrise timidamente. "Grazie, Lord Iupitermon... Omnimon-san...
cerchero' di non deludere le vostre aspettative." affermo'. Poi, diede
un'occhiata all'esercito di Digimon schierato dietro di loro: cavalieri in
armatura, bestie mitologiche, dinosauri, draghi, robot... praticamente ogni tipo
di Digimon era rappresentato. "Allora... direi che possiamo iniziare a marciare
sul Mondo Digitale della Frontiera. Sara' una battaglia molto dura, lo so... ma
vinceremo!"
Urdmon anui' impressionata, vedendo una luce quasi furiosa accendersi negli
occhi della sorella minore. Di solito Verdandimon era una Digimon dolce e
tranquilla... ma quando c'era qualcosa che la faceva arrabbiare davvero, non
c'era proprio niente che potesse mettersi sulla sua strada.
Un potente ruggito di battaglia ruppe ogni indugio, mentre vari Digiport si
spalancavano davanti all'esercito dei Digimon divini, e la potente figura di
Azulomgmon si libro' in aria leggera come una nuvola. "A tutti i Digimon a
noi fedeli! Mantenete saldi i vostri cuori e preparatevi a colpire! Questa sara'
una guerra lunga e difficile... e la posta in gioco non potrebbe essere piu'
alta! Che ognuno di noi si impegni al massimo per fermare l'avanzata di Lucemon
e dei suoi demoni! Cavalieri Reali a me! Esercito a me! Si dia inizio alla
battaglia! AVANZATE!"
"Lo scontro decisivo e' iniziato... e il nostro nemico piu' terribile e'
un Digimon sul quale avevamo riposto le nostre speranze..." disse tra se'
Iupitermon, mentre l'esercito del Bene iniziava a marciare verso i varchi
dimensionali che si stavano aprendo...
----------
Dall'altra parte del passaggio dimensionale, anche l'esercito di Lucemon era
gia' schierato, sotto stendardi dall'aspetto truce e con armi di metallo
scintillante sollevate in aria. L'esercito dell'angelo caduto era eterogeneo
quanto quello dei suoi avversari, ma in questo caso, i Digimon che lo
componevano erano molto piu' sinistri e spaventosi. Per la maggior parte, i
Digimon che componevano i Daemon Corps, l'armata di dimensioni maggiori assieme
a quella di Barbamon, erano Goblimon, Bakemon,Vilemon e altri Digimon malvagi di
basso rango come quelli... ma mischiati ad essi c'erano terrificanti
mostruosita' come Raremon, MetalTyrannomon, Phantomon e altri Digimon che
sembravano piu' macchine da assedio che soldati semplici. Al contrario della
disciplina e dell'ordine che regnava nelle fila dei Digimon divini, l'esercito
di Daemon era una marmaglia urlante che riusciva a restare coesa soltanto grazie
all'autorita' e al potere del Demone dell'Ira. Lance, artigli, cannoni e altre
armi terrificanti si agitavano in aria, brandite da Digimon malvagi che non
vedevano l'ora di iniziare il massacro. Osservandoli da un costone di roccia che
guardava direttamente sull'immensa pianura, Daemon ghigno' soddisfatto dietro il
suo inquietante cappuccio. Altri Grandi Signori dei Demoni si vantavano del
fatto che il loro esercito fosse cosi' silenzioso e disciplinato, ma per Daemon
queste erano quisquilie insignificanti. L'unica cosa che contava era che i suoi
guerrieri sapessero fare bene il loro lavoro... e questa era una cosa che lui
aveva fatto in modo che i suoi uomini fossero molto bravi a fare!
Poco piu' in la', si vedeva il piu' tranquillo, ma altrettanto terrificante
esercito dei Nightmare Soldiers, le divisioni dell'esercito oscuro comandate da
Lilithmon e composte da una gamma ancora piu' ampia ed eterogenea di soldati:
tra questi era possibile vedere dei Soulmon, Digimon simili a Bakemon ma con in
testa un cappello da strega a larghe falde, qualche Mammothmon, numerosi
Ogremon, alcune Youkomon (Digimon simili a Kyuubimon, ma con il mantello di
colore azzurro-argentato), dei Karatenmon, e anche due o tre Digimon simili a
donne-gatto vestite da danzatrici del ventre, con tanto di velo sulla bocca e
braccialetti e cavigliere con dei campanellini dorati... in ogni caso, il gruppo
sembrava molto piu' controllato, ed era chiaro che non era dovuto soltanto al
fatto che temevano la loro comandante.
E subito dietro, si trovavano le truppe corazzate e l'artiglieria pesante
della divisione Metal Empire, comandata da Barbamon... a quella distanza, era
impossibile vedere da che Digimon fosse composta, ma si vedeva fin troppo bene
la marea di acciaio, cemento, spie luminose e scariche elettriche che annunciava
l'arrivo di un esercito di mostri meccanici! Interi sciami di robot alati
sciamavano sopra l'esercito principale, pronti a scendere in picchiata... e
sopra di loro, il cielo era tempestoso e ingombro di nubi, come se anche la
natura volesse dare a quella battaglia apocalittica un paesaggio adatto. Sullo
sfondo, si poteva vedere il maniero di Lucemon, una volta un maestoso simbolo di
ordine e giustizia, e ora diventato niente piu' che la dimora di un
tiranno...
La tensione era palpabile nell'aria, sottolineata dal vento gelido che
ululava tra i dirupi, e dai fulmini che ditanto in tanto guizzavano tra le
nuvole. I servitori di Lucemon tenevano lo sguardo fisso davanti a loro,
disposti in falangi ordinate che controllavano il futuro campo di battaglia a
360 gradi, in modo da evitare attacchi alle spalle. Era un momento snervante...
sembrava che l'esercito di Huanglongmon stesse puntando proprio su questo, per
far perdere la concentrazione all'esercito nemico e attaccarlo nel momento in
cui avesse la guardia abbassata.
Poi, tutt'a un tratto, i Signori dei Demoni che stavano presenziando ai
preparativi sobbalzarono. Un suono basso, cupo e vibrante risuono' tutt'attorno,
soffocando anche il botto dei tuoni... e una leggerissima, quasi impercettibile
distorsione fece vibrare l'aria attorno all'esercito dell'oscurita'!
Immediatamente, tutte le divisioni si prepararono e puntarono le loro armi verso
lo strano fenomeno, ansiosi di accogliere le forze nemiche...
Ancora per qualche secondo non successe nulla...
E, tutt'a un tratto, si apri' il primo dei Digital Gate, e una sfera
energetica luminosa ne usci' a tutta velocita', schiantandosi contro un'ala
della divisione del Metal Empire con un sibilo assordante! Alcuni dei robot
demoniaci vennero cancellati all'istante, e altri vennero scagliati in aria, ma
la maggior parte riusci' ad evitare il grosso del colpo e a rimettersi in
posizione per rispondere all'attacco! Altri attacchi, energetici e non, piovvero
dai cancelli digitali che si aprirono a ripetizione attorno all'esercito di
Lucemon... e pochi istanti dopo, i guerrieri di Huanglongmon fecero irruzione
nella pianura, scontrandosi con il nemico in un'impressionante dimostrazione di
coraggio e abilita' strategica! I servitori di Lucemon erano ancora un po'
disorientati dalla scarica iniziale, e dovettero cedere un po' di terreno... ma
il vantaggio non duro' tanto a lungo, in quanto le divisioni Metal Empire e
Nightmare Soldiers si riorganizzarono rapidamente e tapparono i buchi. Alcuni
dei Digimon malvagi piu' grossi, tra cui Mammothmon e Sethmon, fecero da
barriera contro l'impeto dei soldati di Huanglongmon, composti principalmente da
Knightmon e Dracomon... poi, l'esercito di Lucemon riprese ad avanzare, creando
uno stallo! Un terrificante sferragliare di armi e clangore di armature inizio'
a risuonare nella vallata... mentre dagli altri Digital Gates, altri guerrieri
al servizio di Huanglongmon e dei Digimon divini cominciavano ad attaccare, nel
tentativo di chiudere le forze nemiche in una morsa!
"Eccoli! Non vanno certo per mezze misure, vedo!" esclamo' Daemon,
creando un paio di fiamme sui palmi delle mani e poi librandosi in volo per dare
supporto ai suoi Daemon Corps. Vide, con la coda dell'occhio, che anche Leviamon
e Beelzemon stavano attaccando, fiancheggiando altre divisioni dell'esercito di
Lucemon, ma lascio' perdere e si concentro' unicamente sulla divisione nemica
piu' grande che gli fosse possibile vedere in quel momento: era una falange di
Knightmon che marciava compatta, spazzando via Goblimon, Vilemon, Devimon e
altri Digimon malvagi di questo tipo con notevole facilita'. Alcuni dei
Knightmon usavano gli scudi per aprirsi un varco nelle file dei nemici piu'
numerosi ma meno organizzati, e i Digimon in armatura che stavano dietro li
facevano a pezzi con i loro spadoni. Tuttavia, quelle loro precauzioni non
avrebbero potuto proteggerli da un Mega cosi' potente...
"Bene, nemmeno noi! EVIL INFERNO!" ringhio' Daemon. Le fiammelle che
teneva sui palmi delle mani si espansero, creando una gigantesca palla di fuoco
sopra la testa del demone incappucciato, che poi la scaglio' con tutte le sue
forze contro i Knightmon! Impacciati dalle armature e dalla formazione compatta,
i cavalieri corazzati non poterono fare altro che guardare con orrore la
gigantesca fiammata che si avvicinava rapidamente...fino ad inghiottirli ed
esplodere con un fragore colossale!
L'effetto fu devastante - non soltanto quasi la meta' della formazione di
Knightmon venne annientata, assieme ai servitori di Lucemon che si trovavano
troppo vicini al luogo dell'impatto... ma i superstiti furono costretti a
disperdersi nel bel mezzo delle truppe nemiche, che si riebbero molto piu'
velocemente e, ignorando del tutto la fine dei loro compagni - tanto, avrebbero
potuto essere facilmente rimpiazzati -, partirono al contrattacco. Non piu'
ammassati in falange in modo da proteggersi gli uni con gli altri, i Knightmon
si ritrovarono assaliti da tutte le parti da nemici molto piu' numerosi, e
nonostante cercassero di difendersi con valore, alla fine furono costretti a
soccombere, e il resto dell'esercio di Huanglongmon a retrocedere. La battaglia
era iniziata da poco, altri Digimon continuavano a riversarsi sul campo dai
varchi dimensionali, e cio' nonostante, gia' le sorti dello scontro pendevano
ora da una parte ora dall'altra!
Leviamon, il gigantesco Demone dell'Invidia, era deciso a fare in modo che la
situazione non restasse incerta a lungo. Emise un lungo grugnito nasale,
richiamando a se' alcune delle truppe, e carico' un altra divisione
dell'esercito del Bene, aprendosi un varco in un gruppetto di Greymon e
Garurumon! Le sue fauci scattarono, chiudendosi sul Greymon piu' vicino come una
sorta di tagliola gigantesca... e schiacciandolo come una patatina fritta! Il
dinosauro si dissolse in una pioggia di pixel, che sparirono un istante dopo
nelle fauci voraci del Demone dell'Invidia... e subito dopo, anche Beelzemon e
un branco di Vilemon si gettarono sul gruppo di Digimon animali.
Uno dei Garurumon prese fiato e scaglio' una enorme fiammata azzurra contro i
Vilemon, cancellandone un paio... ma i dati in cui i demonietti vennero
trasformati si diressero inaspettatamente verso Beelzemon, che li assorbi'
attraverso il suo braccio corazzato. Con un ghigno, il Demone della Gola si
scaglio' contro i suoi avversari e inizio' a colpire con i pugni a destra e a
sinistra, facendo il vuoto attorno a se'. Poi, distanziatosi abbastanza dal
nemico, tiro' fuori due luccicanti pistole nere e le punto' contro i Digimon del
Bene... per poi premere entrambi i grilletti contemporaneamente!
"Double Impact!" esclamo' Beelzemon. Con due scoppi quasi simultanei,
due pallottole eruppero dalle canne delle sue enormi pistole e colpirono
rispettivamente un Ikkakumon e un Tyrannomon, cancellandoli all'istante... e
ancora una volta, i dati che componevano i due Digimon caduti vennero assorbiti
da Beelzemon ed incorporati nella sua struttura! Gli altri Digimon
retrocedettero inorriditi, e Beelzemon si volto' verso di loro, sfoderando una
serie di lunghi artigli affilati!
"Heheheee... sorpresi?" ringhio' Beelzemon. "Non mi chiamano il Demone della
Gola per nulla... ogni volta che cancello un Digimon, sono in grado di assorbire
i suoi dati, per diventare piu' forte! Certo, visto che siete tutti soltanto dei
Champion, non fate molta differenza... ma e' comunque una soddisfazione! Allora,
c'è qualcun altro che vuole provare a misurarsi con me... o con il mio collega?
Nessuno? Oh, beh, nessun problema, mi faccio avanti io!"
I Digimon Champion si dispersero in preda all'orrore, mentre Beelzemon
cominciava a fare strage tra loro... e Leviamon e un gruppo di SangLoupmon
(Digimon simili a lupi con delle lame sulle zampe e i denti da vampiro)
arrivavano a dare loro man forte!
I Digimon al servizio di Lucemon stavano iniziando, seppur con lentezza, a
recuperare il vantaggio perduto all'inizio, e anzi a far pendere l'ago della
bilancia dalla loro parte! Ma le forze del Bene non erano conosciute per essere
gente che si lasciava scoraggiare dalla prima avversita'... e infatti, per ogni
soldato che cadeva, altri ne prendevano il posto emergendo dai Digital Gates in
numero apparentemente infinito. Le maree di Digimon spingevano ora da una parte
ora dall'altra, e il frastuono delle urla, dei ruggiti, del metallo su metallo
riempiva l'aria creando un'eco terrificante!
Ad un certo punto, un gruppo di soldati del Metal Empire, guidato da un
gigantesco MetalTyrannomon, riusci' ad aprirsi una breccia nel fianco sinistro
dell'esercito di Huanglongmon, e innumerevoli Digimon macchina malvagi
iniziarono a bombardare la divisione dei Knightmon, che cercarono di opporsi
quanto piu' possibile alzando i loro scudi e bloccando gli attacchi. Ma non
poterono nulla contro il respiro infuocato del MetalTyrannomon, che sciolse i
loro scudi e li avvolse, trasformandoli in una pioggia di dati inutili! Con una
risata di trionfo, il tirannosauro meccanico sprono' i suoi guerrieri a
penetrare ancora di piu' nelle file nemiche, spargendo morte e
distruzione...
"HEAVENLY THUNDER!"
Almeno finche' non accadde l'imprevisto. Prima che i soldati del Metal Empire
potessero rendersi conto di quello che stava succedendo, una sorta di ombra
calo' sul campo di battaglia... e un fulmine abbagliante discese dal cielo e si
schianto' addosso al MetalTyrannomon, che ebbe appena il tempo di spalancare gli
occhi per la sorpresa prima che la massiccia scarica elettrica lo disintegrasse
e facesse volare in aria i Digimon robotici che gli stavano piu' vicini!
Immediatamente, il Metal Empire cesso' la sua avanzata... e molti di loro
guardarono verso l'alto, giusto in tempo per vedere che, da un Digital Gate che
si era aperto molto piu' in alto rispetto agli altri, era apparso Iupitermon! Il
padre delle Divinita' Olimpie era su un maestoso carro di bronzo circondato da
un'aura elettrica azzurra che illuminava la volta celeste tutt'attorno a lui, e
in una delle sue possenti mani brandiva la sua terribile spada a forma di
fulmine, ancora crepitante di energia! Un paio di ali piumate si agitavano
selvaggiamente nel vento dietro di lui, mentre il suo carro descriveva ampi
cerchi sopra il campo di battaglia, spaventando molti dei Digimon malvagi! A
trainare la biga, c'erano due Gryphomon - enormi Digimon simili ad uno strano
incrocio tra un leone e un'aquila, con un potente corpo scattante e muscoloso,
ricoperto da una corta pelliccia dorata con delle striscie nere sui quarti
posteriori... e le zampe anteriori e la testa da aquila, completi di un elmetto
di bronzo che copriva tutta la parte superiore della testa, lasciando solo uno
spazio per gli occhi! Le loro ali erano nere e membranose, come quelle di un
drago, le loro code erano serpenti vivi, che si contorcevano ferocemente, e le
loro grida di battaglia erano talmente forti che riuscivano a sentirsi anche
oltre il frastuono di quella battaglia! I Digimon al servizio di Huanglongmon
lanciarono della grida di vittoria alla vista di uno dei loro generali piu'
potenti che interveniva in maniera cosi' spettacolare... ed efficace!
"Maledetti trasgressori!" impreco' Iupitermon, la spada puntata contro
i Digimon al servizio dei Grandi Signori dei Demoni. "Osservate la gloria di
Iupitermon e delle Dodici Divinita' Olimpie! Vi pentirete di averci sfidato! Chi
ha cuore si faccia sotto... saro' lieto di spedirli nelle profondita' del Dark
Ocean!"
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Iupitermon
Anche chiamato: Zeusmon
Tipo: Divino
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Heavenly Thunder, Aegis Defence, Titan Crusher
Il Signore dei Nembi, il Re Tonante, il padre delle Dodici Divinita' Olimpie!
Un guerriero che non ha mai conosciuto la sconfitta, e che solca i cieli di
DigiWorld su un carro che reca tempeste ovunque vada. I suoi fulmini e i suoi
pugni non mancano mai il bersaglio... e il suo scudo, Aegis, e' una delle difese
piu' impenetrabili di tutto DigiWorld!
Nome: Gryphomon
Anche chiamato: Griphonmon
Tipo: Bestia Fantasma
Attributo: Virus
Livello: Mega
Attacchi: Solar Roar, Moebius Bite
Un Digimon mitologico dai poteri incredibili, con le ali e il becco di un
uccello da preda, il corpo di un felino e la coda simile ad un serpente vivo!
Pare che i rapporti tra la testa e la coda non siano molto buoni... ma questo
non pregiudica in alcun modo la sua abilita' in combattimento! Grazie alle sue
onde ultrasoniche, puo' sorpassare quasi tutte le barriere!
I Digimon del Metal Empire ruggirono per la rabbia e la paura e cercarono di
rispondere con una raffica di proiettili: un gruppo di Tankmon, Digimon simili a
carri armati con le braccia terminanti in mitragliatrici e il naso costituito da
un lungo cannone, puntarono verso l'alto e aprirono il fuoco contro la biga
trainata dai Gryphomon... ma i due Digimon mitologici riuscirono a virare in
tempo, e i proiettili esplosero vicino a Iupitermon senza fargli alcun danno! Un
istante dopo, i due grifoni scesero in picchiata e aprirono i loro affilati
becchi mentre piombavano addosso ai Tankmon, che allinearono i loro cannoni per
un'altra raffica...
"Solar Roar!"
I due Gryphomon scagliarono contemporaneamente il loro attacco sonoro, e
dalle loro bocche usci' una potentissima scarica di onde sonore a frequenza
inimmaginabile, che travolse i missili che si dirigevano verso di loro,
facendoli esplodere, e poi investi' in pieno la divisione di Tankmon, penetrando
le loro corazze come se fossero state di carta! Uno dopo l'altro, i Digimon
carro armato si disintegrarono e i loro dati si dispersero, e Iupitermon scese
ancora un po' per sferrare un fendente micidiale con la sua spada lampeggiante!
Un Andromon del Metal Empire venne tagliato a meta' all'altezza del torace, e i
due pezzi, emettendo alcune scariche elettriche, si dissolsero nel nulla un
secondo dopo... ma fu allora che il Signore dei Nembi si trovo' di fronte un
avversario molto piu' pericoloso, che si mise a scagliargli contro delle
raffiche di fiamme azzurre!
"Pandemonium Lost!" la voce di un vecchio, dal tono freddo e crudele,
annuncio' l'arrivo della potente scarica di fuoco soprannaturale, e Iupitermon
alzo' il suo impenetrabile scudo, Aegis, e paro' l'attacco. La sua biga sali'
nuovamente, e Iupitermon guardo' nella direzione da cui era provenuto
l'attacco... Barbamon, il Grande Signore dei Demoni dell'Avarizia, aveva preso
il volo da un costone di roccia vicino, e ora che il leader delle Divinita'
Olimpie era sceso in campo, era deciso a dimostrare cosa era capace di fare!
"Hehehee... aspettavo di vederti scendere in campo, Iupitermon! I tuoi poteri
eguagliano la tua fama!" esclamo' l'antico mago, le ali spiegate e il bastone
magico puntato verso il Signore dei Nembi. "Ma questa volta... non vi sara'
tanto facile vincere! Avete di fronte i fedeli servitori di Lucemon, il Digimon
che creera' un nuovo ordine... di cui noi saremo i padroni!"
"Folle! Ambizioni come quelle di Lucemon non portano che a morte e rovina!
Siamo stati ciechi a pensare che un solo Digimon potesse cambiare le sorti del
Mondo Digitale della Frontiera... ma e' un errore a cui possiamo ancora porre
rimedio! Distruggeremo il vostro esercito e imprigioneremo voi e il vostro capo
nel Dark Ocean, dove sara' pianto e stridore di denti! TITAN CRUSHER!"
esclamo' Iupitermon con grave indignazione. Con il braccio che reggeva la spada,
il leader delle Divinita' Olimpie sferro' un pugno in aria... e un istante dopo,
davanti a lui apparve l'immagine di un gigantesco pugno serrato avvolto da un
alone di energia dorata, piu' grande del suo carro e dei suoi Gryphomon messi
assime, che discese su Barbamon come una meteora! Il Signore dei Demoni
dell'Avarizia strinse i denti, allarmato, e creo' uno scudo energetico attorno
al proprio corpo, proteggendosi dal tremendo impatto... o se non altro limitando
i danni, dal momento che il terrificante colpo riusci' comunque a farlo
indietreggiare di decine di metri premendo sulla sua barriera invisibile!
Un'esplosione immensa squarcio' il cielo tempestoso, e Barbamon venne scagliato
indietro, ma riusci' a contenere la violenza del colpo. Si rimise in guardia con
notevole rapidita' e afferro' stretto il suo scettro magico, creando attorno a
se' altre sfere di fuoco blu-grigiastro che gli orbitarono attorno per diversi
secondi, prima di volare contro Iupitermon e i suoi destrieri! La Divinita'
Olimpia riusci' a proteggersi, ma alcuni dei proiettili magici colpirono i corpi
e le ali dei Gryphomon, danneggiandoli seriamente e facendo loro perdere
l'assetto di volo per un secondo! Iupitermon afferro' le redini e riusci' a
rimettere in riga i Digimon mitologici, ma Barbamon, volando con grande agilita'
grazie alle sue numerose ali da pipistrello, riusci' a portarsi sopra di lui e
ad indirizzargli contro un'altra scarica di fuoco, questa volta colpendolo in
pieno! Iupitermon strinse i denti e condusse il suo carro in modo da caricare il
Demone dell'Avarizia a mezz'aria, pregando tra se' che i suoi fratelli maggiori
riuscissero a tenere a bada le altre fazioni dell'esercito di Lucemon...
"Se desideri il gioco duro, Barbamon... saro' lieto di dartelo!"
sentenzio' Iupitermon, brandendo di nuovo la sua terribile spada
folgorante...
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Nell'oceano vicino al primo campo di battaglia, infuriava un'altra battaglia!
Una delle piu' importanti divisioni dell'esercito di Huanglongmon, l'unita'
anfibia denominata Deep Savers, aveva colto di sorpresa le truppe acquatiche di
Lucemon, appostate vicino al castello... e ora il mare sciamava di vivaci
Dolphmon, Octomon e Tylomon che si gettavano a capofitto contro le bestie
acquatiche dell'angelo caduto! Si trattava per la maggior parte di Gesomon,
Shellmon, WaruSeadramon, Scorpiomon e altri mostri marini che sembravano usciti
dagli abissi piu' profondi! Le acque ribollivano e schiumavano, mentre i Digimon
lottavano strenuamente per guadagnare una posizione di vantaggio... un
Submarimon scaglio' un paio di missili con propulsione ad ossigeno verso un
DrenHolmon, un Digimon simile ad un enorme scarabeo smeraldino, con un serpente
che spuntava dalla sua schiena, che camminava sul pelo dell'acqua, facendogli
perdere l'equilibrio ma senza riuscire a buttarlo giu'... un gruppo di
Seadramon, serpenti marini dalle squame verdi, attaccarono con violenza una
colossale Archelomon dell'esercito di Lucemon, una testuggine corazzata dal
guscio percorso da lame affilate e dal becco crudelmente uncinato... un Tylomon,
un Digimon simile ad un enorme squalo, era impegnato in un corpo a corpo con un
disgustoso Raremon dal corpo viscido...
Ma nonostante la violenza dello scontro e la determinazione di entrambe le
parti, sembrava che nessuna riuscisse a prendersi abbastanza vantaggio da
sopraffare l'altra... e sopra di loro, si stava svolgendo un altrettanto
frenetico scontro fra le forze aeree delle due fazioni!
Lord MagnAngemon e Lady Angewomon, alla testa di un'intera divisione di
truppe aeree, diedero istruzioni ad un gruppo di Birdramon di bloccare
l'offensiva di uno squadrone di Pteramon, Digimon simili a rettili alati
preistorici dalla pelle metallica con dei missili installati sulle ali. I
micidiali rettili eseguirono una virata e scagliarono i loro proiettili, che si
diressero contro i giganteschi volatili con un sibilo malefico... ma i Birdramon
risposero sbattendo con decisione le loro ali e scatenando un attacco Meteor
Wing, una raffica di palle di fuoco che parti' dalle punte delle loro ali ed
intercetto' i missili a meta' del loro percorso, facendoli esplodere senza dare
loro la possibilita' di fare danni. Lord MagnAngemon annui' soddisfatto e uso'
la spada montata sul suo braccio destro per bloccare l'attacco di un Hornetmon,
un Digimon malvagio simile ad un gigantesco calabrone meccanico. Il pungiglione
della bestia cozzo' violentemente contro la lama, e un attimo dopo MagnAngemon,
con un'abile finta, spinse il mostro lontano da se'... dando la possibilita'
alla sua collega di colpirlo in pieno con una freccia di luce!
"Heaven's Charm!" esclamo' Lady Angewomon, creand un arco di luce
nelle proprie mani e scagliando un dardo luminoso contro il Digimon insettoide,
che venne colpito in pieno petto e si disintegro' a mezz'aria con un ronzio
furioso! La donna angelica, con un agile colpo d'ali, si avvicino' al suo
compagno, usando il suo arco per tenere lontani i Digimon malvagi che si
avvicinavano...
"C'e' qualcosa che non mi convince, in tutto questo..." affermo' Lord
MagnAngemon, osservando la battaglia che infuriava attorno a lui. Ancora, le due
fazioni sembravano piu' o meno alla pari, e nessuna delle due riusciva a
prendersi un vantaggio duraturo sull'altra... "E' impossibile che l'esercito di
Lucemon sia tutto qui, altrimenti non sarebbe riuscito a sottomettere
DigiWorld..."
"Sono d'accordo." rispose Angewomon. "Lucemon ha qualcosa in mente...
teniamoci pronti a tutto!"
La guerra era appena iniziata... e molto presto, sarebbe esplosa in tutta la
sua violenza!
----------
CONTINUA...
Nota dell'autore: E cosi', comincia la guerra contro le forze di Lucemon... e
gia' dall'inizio, vediamo che entrambi gli schieramenti sono messi a dura prova!
Scusate ancora per il tempo che ci ho messo ad aggiornare... e spero che i
prossimi capitoli varranno l'attesa! KillKenny, ti interessera' sapere che
implementero' molte delle idee che mi hai dato gia' a partire dal prossimo
capitolo! Tra qualche giorno dovrei mandarti una mail per proporti alcune mie
idee...
Okay, questo e' quanto! Spero che vi siate divertiti... e lasciatemi una
recensione! ^_^
Justice Gundam
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Capitolo 12 *** Venti di guerra ***
The_Lost_Past_12
Digimon: The Lost Past
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
Ancora una volta, credo di dovermi scusare con tutti coloro che già da molto
tempo aspettano la prosecuzione di questa mia storia - purtroppo, con tutto
quello in cui mi sono imbarcato in questi ultimi tempi, ho finito per metterla
da parte, e non ho piu' trovato l'ispirazione per proseguirla... ma adesso sono
riuscito a riorganizzarmi un minimo e a rimetterci mano, e questa volta credo
proprio che non dovrete piu' aspettare cosi' tanto tra un capitolo e l'altro.
Tranquilli, stavolta sono convinto che questa storia va in porto, in un modo o
nell'altro!
La guerra e' iniziata, e per adesso sembra che le forze in campo si
equilibrino. Nonostante le immense risorse su cui Huanglongmon e la sua corte
possono contare, Lucemon ha dalla sua degli alleati altrettanto potenti, e gia'
adesso si avverte che l'esito della battaglia e' molto incerto! Ovviamente,
pero', nessuna delle due parti ha ancora iniziato a far scendere in campo le
armi segrete, e prima che la guerra abbia fine, ci saranno un bel po' di
sorprese da parte di entrambe le fazioni!
E già in questo capitolo, i colpi di scena inizieranno a fioccare... ma non
facciamo troppi spoiler, senno' poi chi lo legge, il capitolo? ^_^
E piuttosto, pensiamo... a scusarmi nuovamente con i lettori che hanno atteso
tanto tempo per vedere la conclusione di questa storia - e ancora un po' ci
sara' da aspettare - e rispondere alle recensioni che mi hanno
lasciato...
DarkRoxas92: Beh, in effetti io cerco di essere piu' imprevedibile che
posso, e con una guerra di questa portata, che coinvolge gli esseri piu' potenti
dell'universo di Digimon, non potevo esimermi dal fare qualcosa di grandioso ed
epico! Comunque, grazie per i complimenti, e spero che questa lunga attesa sia
stata soddisfacente, visto che per piu' di un anno non ho piu' toccato questa
storia! Grazie ancora, e a presto!
Eden89: Grazie anche a te per i complimenti! Gia', per Iupitermon questa
era l'occasione migliore per mostrare i suoi poteri, e credo checi stia
riuscendo benissimo! E Beelzemon non sarebbe Beelzemon, se non facesse anche lui
la sua bella figura! E anche gli altri Signori Dei Demoni, beh... in fondo,
visto che Lilithmon rappresenta la Lussuria, dovevo renderla un po' seducente ed
adescatrice, e Daemon... lui lo conosciamo bene da Adventure 02 e dal mio
Reload! Ma vedo che i Tredici Abissali hanno lasciato il sego piu' di ogni
altro, eh? C'e' un motivo ben preciso se Demogorgomon si comporta cosi', e per
quanto riguarda DarkGuumon, beh... devo dire che ti sei avvicinato abbastanza!
E... si', e' Akumon il boss degli Abissali, anche se per il momento non sembra
che si faccia coinvolgere personalmente nella guerra. La somiglianza di
Jormungandrmon con Death The Kid, devo essere sincero, non so se e' stata voluta
o meno, dal momento che e' stato il mio amico KillKenny a suggerirmi questo
Digimon, assieme alla maggior parte degli Abissali! Comunque, grazie mille della
recensione, e spero di risentirti presto!
KillKenny: Hehehee.. gia', immaginavo che ti avrebbe fatto piacere il
debutto degli Abyssal Lords! Non credo che faranno questo errore che dici tu, ma
non si puo' mai sapere... e si', ci sono discrete possibilita' che Hildmon e
Urdmon si incontrino sul campo di battaglia! Mi ricordo che mi hai mandato, un
po' di tempo fa, un Digimon ispirato al piu' figo degli eroi di Super Robot
Wars, e dovrei ancora averlo da qualche parte! Comunque, grazie ancora per il
voto, e a risentirci a presto!
Okay, ci siamo tutti! Ora, non mi resta che salutarvi, augurarvi buona
lettura del mio nuovo capitolo... e darvi appuntamento alla prossima volta!
Spero che sia valsa la pena di aspettare cosi' tanto... e a presto!
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Capitolo 12 - Venti di guerra
La terribile battaglia tra le forze del Bene e quelle del Male stava
scuotendo la desolata pianura e stava facendo ribollire il mare, mentre ogni
divisione dei due eserciti cercava di fare sempre piu' pressione sugli
avversari, circondarli e precludere loro ogni via di fuga. Le disciplinate forze
guidate da Gallantmon e Omnimon avevano formato un quadrato compatto, e i
Knightmon che componevano la formazione ricacciavanoia a colpi di scudo e spada
tutti quelli che cercavano di aprirsi una strada in quella selva di acciaio e
muscoli. I due Cavalieri Reali ancora fedeli a Huanglongmon stavano dando un
ottimo esempio a tutti i loro sottoposti, esponendosi in prima persona sul campo
di battaglia e proteggendo i loro soldati dai Digimon piu' pericolosi, in modo
che le forze del Bene potessero continuare ad avanzare.
Un ruggito terrificante provenne dalle file dell'esercito guidato da
Barbamon, e i due Cavalieri Reali si voltarono appena in tempo per vedere che
dei nemici particolarmente grossi e minacciosi si stavano facendo strada tra i
ranghi della D-Brigade, la divisione capeggiata dal Demone dell'Avarizia. Dopo
aver spazzato via alcuni Knightmon che avevano eroicamente cercato di
trattenerli, si stavano avvicinando pericolosamente alla divisione dei Virus
Busters: si trattava di alcuni Digimon cibernetici dall'aspetto orribile ed
inquietante, che dalla vita in su assomigliavano molto a dei draghi dalle squame
azzurro-violacee, con un complesso elmetto di Chrome-Digizoid dorato sulla testa
e sul muso, la bocca spalancata e irta di denti aguzzi come quella di uno
squalo, e una enorme, quasi sproporzionata, piastra di metallo a proteggergli il
collo, mentre le braccia muscolose terminavano ciascuna in tre bocche di cannone
nelle quali erano caricati dei lunghi aculei di metallo, come a voler imitare
una mano umana nella maniera piu' grossolana ed inquietante possibile. Ma questo
corpo era inserito in un macchinario terrificante consistente in un paio di
robusti cingoli da carro armato che permettevano ai terrificanti Digimon
cibernetici di muoversi sul terreno accidentato come se fossero stati in piano -
un macchinario enorme, sbilanciato, apparentemente montato a caso, e dal quale
spuntavano minacciosamente oggetti come lame e mitragliatrici. I terribili
mostri meccanici squadrarono la formazione di Knightmon e lanciarono un acuto
grido di battaglia, mentre si avvicinavano per ingaggiare combattimento,
attorniati dalle grida di giubilo di innumerevoli Commandramon!
"Gallantmon, quelli devono essere..." disse Omnimon, puntando gia' il suo
braccio Garurumon contro i Digimon cingolati. Il Cavaliere Reale di tipo Virus
preparo' il suo scudo e la sua lancia, e si appresto' a ricevere l'attacco.
"Si', comandante Omnimon, non c'e' dubbio... sono l'arma segreta della
D-Brigade di cui i nostri informatori ci hanno avvisato!" affermo'. "Sono i
Tankdramon, la guardia scelta di Barbamon..."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Tankdramon
Tipo: Macchina
Attributo: Virus
Livello: Ultimate
Attacchi: Striver Cannon, Blast Gatling
Digimon macchina utilizzato dalla D-Brigade come forza di soppressione delle
rivolte e per distruggere rapidamente vasti schieramenti nemici. Vanta una
potenza di fuoco incredibile, ed e' in grado di mirare a piu' di trenta bersagli
contemporaneamente grazie ai radar installati nella sua armatura.
Omnimon e Gallantmon diedero ordine ai Knightmon e agli altri Digimon che
militavano sotto di loro di tenersi alla larga da quelle terribili macchine...
appena in tempo, visto che i mostri simili a carri armati sollevarono le teste,
puntandole verso l'alto, e da quelle orrende fauci spalancate uscirono degli
enormi cannoni telescopici, che si estesero verso l'alto con un inquietante
rumore di metallo che strideva sul metallo. I Tankdramon presero la mira per un
secondo... poi, ognuno di loro esplose una bomba ad altissimo potenziale che
sali' verso l'alto, percorse un breve tratto, e comincio' a scendere giu' in
picchiata verso i ranghi dei Virus Busters!
"Quello e' senza dubbio l'attacco Striver Cannon!" esclamo' Omnimon,
visibilmente allarmato. "Gallantmon... dobbiamo fermarli, o dei nostri compagni
restera' ben poco!"
"Sono dietro di lei, comandante Omnimon!" rispose Gallantmon, mentre i due
Cavalieri Reali si alzavano in volo per intercettare il terribile attacco. Il
suo scudo si stava illuminando di una strana luminescenza bianca, e si potevano
percepire le scariche di energia che ne percorrevano la superficie, mentre il
braccio Garurumon di Omnimon cominciava a sua volta a raccogliere energia, e dal
suo braccio Greymon appariva una lunga, affilata spada incisa di rune...
"Blocchiamo questo attacco prima che sia troppo tardi!"
Il Cavaliere Reale di tipo Vorus volo' davanti al suo comandante e tenne alto
lo scudo, piazzandosi giusto sulla traiettoria di alcuni dei missili, che
sfrecciarono sibilando verso di lui. Senza farsi intimorire, Gallantmon punto'
il suo scudo carico di energia contro i missili e li paro' abilmente, facendoli
esplodere sulla superficie della sua protezione senza subire alcun danno!
Omnimon scatto' in avanti a sua volta, raggiunse i missili restanti e, prima che
questi potessero colpirlo, sferro' un colpo spettacolare con la sua spada,
tagliandoli tutti in due parti nette! I missili fatti a pezzi restarono per un
attimo sospesi in aria... poi, si dissolsero in stringhe di dati innocue e
scomparirono nel nulla! Per il momento, la formazione dei Virus Busters era
salva, e stava continuando a resistere agli assalti di Goblimon, Vilemon,
Bakemon e altri Digimon malvagi... ma se Omnimon e Gallantmon non fossero
riusciti a fermare i Tankdramon, avrebbero potuto sferrare un ltro attacco come
quello da un minuto all'altro!
"Adesso, Gallantmon! Non lasciamo che quei mostri attacchino di nuovo!
Supreme Cannon!" esclamo' Omnimon, per poi sparare un laser potentissimo
dal suo braccio Garurumon, illuminando a giorno l'intera area e colpendo in
pieno diversi dei Tankdramon, che stridettero in preda ad una furia impotente
prima di dissolversi a loro volta. I rimanenti draghi cibernetici scatenarono
immediatamente il loro attacco Blast Gatling, scatenando un inferno di fuoco e
proiettili dalle numerose mitragliatrici sparse qua e la' sui loro corpi
metallici, al punto che per un attimo il fragore della battaglia venne coperto
dal suono delle armi automatiche che vomitavano quintali di piombo!
Immediatamente, Omnimon e Gallantmon si chiusero in difesa - il leader dei
Cavalieri Reali uso' il suo mantello per deflettere le innumerevoli pallottole
che gli grandinavano addosso, mentre Gallantmon si protesse ancora con il suo
scudo...
Dopo qualche interminabile secondo in cui i Tankdramon continuarono a
martellare i due Cavalieri Reali con tutta la loro potenza di fuoco, finalmente
l'assalto cesso', e i Digimon cibernetici si fermarono e attesero che il
polverone che avevano sollevato si dissolvesse, per vedere cosa fosse rimasto.
Barbamon, in disparte rispetto al resto della battaglia, corrugo' la fronte
dubbioso, mentre le sue mani ossute grattavano con espressione pensierosa il suo
bastone nodoso. Se fosse davvero riuscito ad eliminare i due Cavalieri Reali,
questo sarebbe valso una bella promozione alla D-Brigade... ma in effetti, non
pensava che quell'attacco cosi' grossolano e approssimativo sarebbe stato
abbastanza da sconfiggerli...
I Tankdramon, invece, sembravano pensarlo davvero... ragion per cui rimasero
assolutamente scioccati quando Omnimon e Gallantmon emersero dal polverone
completamente illesi, al punto che non ebbero il tempo di fare nulla quando
Gallantmon si concentro' per un attimo...
"Shield of the Just!"
...e l'energia che aveva accumulato sul suo scudo si scarico' su di loro come
un torrente in piena, sotto forma di un poderoso raggio laser bianco che colpi'
in pieno i mostri draconici, cancellandoli all'istante tra le grida di giubilo
dei Virus Busters! Barbamon scosse la testa, vedendo che la sua D-Brigade ora
cominciava ad indietreggiare... e, con un unico gesto della mano, si
teletrasporto' davanti alle sue truppe, scomparendo e riapparendo in uno sbuffo
di vapore bluastro! Omnimon e Gallantmon, che stavano cercando di incalzare i
Commandramon e i Sealsdramon in ritirata, si fermarono all'improvviso,
spalancando gli occhi quando il terribile Signore dei Demoni alzo' lo
scettro.
"Combattete bene, Cavalieri Reali... ma non abbastanza da impensierire me,
Barbamon, comandante della D-Brigade e tesoriere di Lucemon-sama!" esclamo' il
demone con voce roca, mentre un vortice di energia blu appariva sul pomo del suo
bastone magico. Immediatamente, i due Cavalieri Reali sentirono come un vento
che cercava di trascinarli verso il loro avversario, e si ritrassero con
prudenza, rendendosi conto che questa volta avevano a che fare con un avversario
molto pericoloso...
"Gallantmon, qui ci penso io!" affermo' Omnimon, sfoderando di nuovo la sua
Grey Sword... per poi scattare ad alta velocita' contro Barbamon, che fu
costretto ad interrompere l'incantesimo che stava lanciando e a sollevare il
bastone per parare il fendente dall'alto verso il basso che il leader dei
Cavalieri Reali gli stava per sferrare. Con un grugnito, il demone dall'aspetto
decrepito indietreggio' di qualche passo, ma ben presto riusci' a rimettersi in
guardia e a contrastare il suo avversario, spingendo con tutte le sue forze!
"Tu... occupati di guidare le truppe! Dobbiamo aprire un varco nella D-Brigade!
E state attenti agli attacchi dall'alto! Vai! Ci penso io a Barbamon!"
"Ricevuto, comandante Omnimon! Stia attento!" rispose il cavaliere in
armatura bianca, per poi prendere il volo verso le sue truppe, che erano alle
prese con la D-Brigade e altre divisioni dell'esercito di Lucemon. Un Gigadramon
scese giu' dal cielo, emergendo dalle nubi temporalesche che sovrastavano
l'immensa pianura, e cerco' di afferrare Gallantmon tra le fauci, ma il nobile
guerriero evito' con agilita' l'attacco e, prima che il serpente alato potesse
voltarsi, gli trafisse il cranio con la sua lancia, cancellandolo sul colpo!
"Hehehehee... non siamo un po' troppo sicuri di noi stessi, mio caro
Gallantmon?" lo scherni' l'antico mago, che ora stava cominciando a guadagnare
un po' di terreno. "Voglio dire... come puoi pensare di cavartela cosi'
facilmente conto di me, che sono uno dei sette Grandi Signori dei Demoni? Al
punto da chiedere al tuo compagno di andare a combattere da un'altra parte...
Pandemonium Lost!"
Una sfera di vapore rosso si formo' sul pomo dello scettro di Barbamon, per
poi espandersi con la violenza di un fiume in piena, travolgendo il leader dei
Cavalieri Reali e creando una enorme sfera vorticante attorno ai due... una
sorta di uragano in miniatura che inizio' a roteare sempre piu' velocemente e
violentemente, inviando scariche energetiche in ogni direzione... e un attimo
dopo, l'enorme sfera esplose letteralmente, inghiottendo sia il Grande Signore
dei Demoni che il suo avversario! Diversi dei soldati semplici, che erano troppo
vicini al luogo dell'esplosione, vennero letteralmente vaporizzati dall'immensa
energia sprigionata, mentre altri, un pochino piu' lontani, se la cavarono
semplicemente venendo sollevati in aria e scagliati via dalla potenza dello
scoppio!
Tuttavia, quando la luce provocata dall'esplosione si dirado' abbastanza da
permettere di vedere, tutti i presenti scoprirono che, anche se Barbamon era
prevedibilmente uscito illeso da quella catastrofe, Omnimon stesso non aveva
subito grossi danni: era riuscito all'ultimo momento a ripararsi con la falda
del suo mantello, e il terribile incantesimo era stato per la maggior parte
inutile contro di lui.
Barbamon, che probabilmente non si aspettava di distruggere Omnimon cosi'
facilmente, ma sperava almeno di infliggergli dei danni consistenti, sogghigno'
amaramente mentre il leader dei Cavalieri Reali si rimetteva in guardia. "Heh...
avevo sottovalutato le tue capacita' di difesa, inrigante Cavaliere Reale... non
e' un caso se facevi parte della guardia d'onore di Lucemon-sama. Peccato che tu
non sia stato capace di capire la grandezza del suo ideale, a quest'ora potresti
essere al suo fianco a dominare DigiWorld."
Omnimon sembro' non curarsi eccessivamente delle parole di Barbamon. "Lo
stesso si potrebbe dire di te, Demone dell'Avarizia." affermo' con tutta calma.
"Nemmeno a te importa molto di rendere l'universo un posto... migliore, come il
tuo capo si illude di poter fare... lavori per lu soltanto perche', una volta
che Lucemon avra' il dominio su tutti i mondi esistenti, questo ti permettera'
di mettere mano a piu' ricchezze di quanto tu stesso possa immaginare... non e'
forse cosi'?"
Barbamon getto' indietro la testa e rise, una risata gracchiante e acuta che
confermo' ad Omnimon quello che aveva appena insinuato. "HAHAHAHAAA! Indovinato,
Omnimon, complimenti per le tue capacita' deduttive!" gracchio' il Demone
dell'Avarizia. "Si', per essere sinceri non mi interessa molto di quello che
vuole fare Lucemon-sama con i vari Mondi Digitali... a me interessa impadronirmi
di quante piu' ricchezze possibile, ed essere al servizio di Lucemon-sama mi da'
la possibilita' di farlo senza tanti problemi! Se poi il dominio di Lucemon-sama
rendera' davvero migliori i vari Mondi Digitali, hey, questo e' un bonus! Ma
tornando a noi... non e' un po' imprudente da parte tua ordinare al tuo compagno
di andare da un'altra parte e non intromettersi?"
I due contendenti si scagliarono di nuovo l'uno contro l'altro, scambiandosi
colpi terrificanti ma senza mai riuscire a superare la guardia dell'avversario:
ogni volta che uno dei due sembrava in procinto di mandare a segno un fendente,
l'altro si proteggeva con uno scudo di energia o alzava la sua arma piu'
rapidamente di quanto l'occhio umano potesse vedere, parando il colpo! Entrambi
i contendenti erano troppo abili perche' l'altro riuscisse a mandare a segno un
colpo serio...
"E' questo il modo di fare di noi Cavalieri Reali... le nostre battaglie
contro avversari alla nostra altezza... le combattiamo da soli!" replico'
Omnimon. "Intervenire nella battaglia di un compagno significherebbe mancare di
rispetto alla sua abilita' in combattimento. Immagino che tra voi servitori di
Lucemon questo concetto non valga, vero?"
"Hehehee... ma guarda, un modo di pensare alquanto originale! E vantaggioso
per noi! Senza l'aiuto dei tuoi amichetti, non riuscirai mai a sconfiggermi!
Death Lure!" esclamo' il mago malvagio, alzando il suo bastone magico e
puntandolo verso il cielo. Un fulmine saetto' in lontananza, accompagnato da un
poderoso rombo di tuono, e Omnimon si senti' trascinare verso l'alto da una
violenta folata di vento, il suo mantello che svolazzava selvaggiamente verso
l'alto. Un vortice energetico si apri' in mezzo alle nuvole con un sinistro
ululato, e inizio' a risucchiare i Digimon che si trovavano nelle vicinanze,
senza fare distinzioni tra gli alleati e i nemici di Barbamon!
"Uuuuugh... tu sei pazzo, Barbamon!" esclamo' Omnimon, cercando di tenersi
stretto al terreno. Quando si rese conto che non sarebbe riuscito a farlo,
pianto' per terra la sua spada e la uso' per ancorarsi saldamente. "Che diamine
stai facendo? Sei disposto a sacrificare anche i tuoi uomini pur di vincere? Che
razza di esercito puo' sperare di durare a lungo, se i comandanti hanno
un'attitudine cosi' sprezzante verso i loro sottoposti?"
Barbamon rise di nuovo, un suono acuto ed inquietante che, mischiato con
l'ululare del vento, rendeva lo scenario ancora pu' terrificante. "Hahahahahaaa!
Vedo che non sai come vanno le cose, per noi dell'esercito di Lucemon! Tutti
questi Digimon... sono nati dalla materia grezza del Dark Ocean! Possiamo
crearne quanti ne vogliamo per rimpiazzare quelli che perdiamo! Si puo' dire lo
stesso del tuo esercito? Non mi sembra proprio..." lo prese in giro il Demone
dell'Avarizia, indicando con la mano ossuta una delle sue divisioni di Virus
Busters, in quel momento impegnata in una mischia con una divisone della
D-Brigade. Trascinati via dalla terribile forza del vento, i Knightmon al
servizio dei Virus Buster venivano inesorabilmente risucchiati nel vortice, e
scomparivano all'interno come granelli di polvere nella bocca di un gigantesco e
mostruoso aspirapolvere! Era uno spettacolo spaventoso, e forse quello che
sconvolse di piu' Omnimon fu il vedere come a Barbamon sembrasse dare gioia
quello spettacolo, senza neanche farlo preoccupare del fatto che erano i suoi
uomini quelli che venivano aspirati assieme ai Knightmon!
Con un grugnito rabbioso, Omnimon si ancoro' al terreno con tutte le sue
forze... e mentre Barbamon ancora rideva follemente, il cavaliere bianco riusci'
a sollevare il suo braccio Garurumon e caricare di nuovo una notevole quantita'
di energia al suo interno, puntandolo contro il suo avversario. Barbamon si
accorse del pericolo appena in tempo e, con un'esclamazione di sorpresa, creo'
una barriera energetica tutt'attorno al suo corpo, un attimo prima che Omnimon
potesse aprire il fuoco...
"Supreme Cannon!" esclamo' Omnimon, esplodendo un enorme fascio di
energia dal suo braccio a testa di lupo. Barbamon impreco' e concentro' tutta la
sua energia nel mantenere lo scudo attorno al suo corpo, ma cosi' facendo fu
costretto ad interrompere il suo Death Lure, facendo cadere al suolo tutti i
Digimon che erano stati risucchiati in precedenza - anche se la semplice caduta
da una simile altezza fu sufficiente a cancellare molti di loro. Con rabbia,
Barbamon comincio' a premere contro il raggio energetico di Omnimon, mentre il
Cavaliere Reale riprendeva ad avanzare, mettendo sempre piu' pressione al
crudele Signore dei Demoni...
"Uuuuugh..." ringhio' Barbamon. "Non... non male, Omnimon... non male
davvero! Ma se pensi che io possa essere sconfitto cosi' facilmente... ti sbagli
di grosso..."
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In tutt'altro luogo, lo scontro stava volgendo a sfavore dei Nature Spirits,
soprattutto grazie al fatto che Beelzemon era intervenuto personalmente nella
battaglia, facendo a pezzi tutti coloro che osavano mettersi sulla sua strada!
Il terribile Demone della Gola era una furia scatenata, e i suoi artigli si
muovevano come lampi di luce nera, facendo in pratica una vittima ad ogni
fendente! Nulla poteva opporsi a lui, e i pochi che ancora tentavano di
resistere venivano rapidamente ridotti in dati e assorbiti da
Beelzemon...
"Hah! Questi Digimon non vanno neanche bene come riscaldamento!" esclamo' il
Demone della Gola, dopo aver trafitto un malcapitato Togemon con i suoi letali
artigli e averne assorbito i dati. "Non c'e' neanche gusto a combatterli, vanno
giu' troppo facilmente!"
"Davvero? Allora che ne diresti se io ti offrissi una sfida piu' adeguata,
demone?" Beelzemon venne interrotto da una voce maschile profonda ed imperiosa,
e da una potente fiammata che, proveniendo da un punto non meglio identificato
sopra la testa del demone, quasi gli piovve addosso come una meteora! Per sua
fortuna, Beelzemon era troppo abile per farsi cogliere di sorpresa cosi', e
riusci' a balzare indietro appena in tempo, facendo in modo che la palla di
fuoco riducesse il terreno sul quale si trovava un attimo prima in una macchia
di cenere! Alzando rapidamente la testa, il Demone della Gola corrugo' lafronte
sorpreso quando vide di chi si trattava - un guerriero umanoide che risplendeva
come un sole in miniatura, circondato da un'aureola di fiamme dorate che aveva
origine da una strana sfera arancione posta sopra la sua testa. Completamente
coperto da un'armatura rossa che permetteva di vedere soltanto i suoi occhi
dorati, aveva una chioma di lunghi capelli biondi che ondeggiava selvaggiamente
nel vento che infuriava attorno a lui, e le sue mani e i suoi piedi erano armati
di lunghi artigli dorati, con degli spuntoni ricurvi ad ornare le ginocchiere.
Dei gioielli rossi di forma circolare erano visibili sul dorso delle sue mani, e
da essi venivano costantemente spruzzate fiamme dello stesso colore di quelle
che circondavano il guerriero scarlatto. Era una visione gloriosa, e nonostante
Beelzemon fosse stato incontrastato fino a quel momento, anche lui si rendeva
conto che questo Digimon era di tutt'altra classe rispetto a quegli avversari
indegni che gli si erano parati di fronte finora.
Non che questo lo preoccupasse veramente, in ogni caso. Anzi, l'idea di
confrontarsi con un guerriero in grado di farlo impegnare seriamente sembrava
far fremere di gioia Beelzemon. "Heheheheee... ma guarda, vedo che tu sei molto
diverso da quelli che ho affrontato finora!" sghignazzo', mentre il
fiammeggiante guerriero atterrava davanti a lui e si metteva in posizione.
"Bene... tu si' che sei un avversario degno di me! E se riusciro' a sconfiggerti
e ad assorbire i tuoi dati, la mia forza aumentera' in maniera esponenziale!
Posso sapere chi sei, prima che combattiamo?"
"Il mio nome e' Apollomon." tuono' il nuovo arrivato. "Comandante supremo
della divisione Dragon's Roar dell'esercito di Huanglongmon-sama, membro delle
Dodici Divinita' Olimpie e fratello di Dianamon."
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Apollomon
Tipo: Divino
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Sol Blaster, Phoebus Blow, Arrow of Apollo
Questo Digimon rappresenta la potenza del sole stesso, una fiammata violenta
ed incontenibile che ridurrebbe in cenere tutto cio' che lo circonda se la
volonta' che la anima non la tenesse costantemente sotto controllo. Normalmente
e' un Digimon pacifico, ma una volta che viene spinto a combattere, la sua furia
e' terribile a vedersi!
Ancora una volta, Beelzemon non sembro' particolarmente impressionato:
sembrava pensare solamente a quanto sarebbe stato soddisfatto di combattere
contro un avversario di tale portata. "Apollomon, eh? Una delle Dodici Divinita'
Olimpie... non vedevo l'ora di misurarmi con uno di voi in battaglia!
Heheheheee... divertimi, Apollomon, diventa il mio nutrimento!"
"E va bene, Beelzemon... vedremo chi cadra' per mano di chi! Phoebus
Blow!"
Le fiamme che venivano emanate dai manicotti di Apollomon esplosero
letteralmente, circondando le sue braccia di una scintillante aura infuocata, e
la fiammeggiante Divinita' Olimpia scatto' verso Beelzemon, congiunse le mani
sopra la testa, e sferro' un poderoso colpo a mani unite che il Demone della
Gola riusci' per un pelo ad evitare, e che sfondo' letteralmente la roccia,
facendo volare frammenti infuocati per ogni dove! Beelzemon si allontano' di un
breve tratto, ma poi vide un'apertura nella difesa di Apollomon e scatto' di
nuovo in avanti per aggredirlo, sfoderando i suoi artigli e mirando al torace...
ma questa volta non si trovava di fronte ad un semplice Digimon di basso rango,
e la divinita' del sole non perse tempo a ricordarglielo!
Un poderoso pugno, sferrato con una tale rapidita' che Beelzemon non lo vide
muoversi finche' non fu troppo tardi, centro' il Signore dei Demoni al torace e
blocco' la sua carica, facendo barcollare Beelzemon e lasciandolo senza fiato
per un momento! Apollomon cerco' di proseguire l'attacco, sferrando un altro
Phoebus Blow che questa volta colpi' in pieno il nemico, scagliandolo ad una
grande distanza per poi sbatterlo al suolo con abbastanza violenza da aprire una
breccia nella pietra! Beelzemon, dando dimostrazione di notevoli capacita' di
ripresa, si rialzo' e si sollevo' in aria un istante dopo, poi tiro' fuori le
sue pistole ed esplose una raffica di colpi contro Apollomon!
"Double Impact!" esclamo' il Demone della Gola. Due proiettili
velocissimi, circondati da cerchi concentrici di pura energia sonora, vennero
esplosi dalle pistole del demone e sfrecciarono verso Apollomon, che si mosse in
tempo per evitarli... ma subito dopo, si ritrovo' sotto attacco di numerosi
altri proiettili, che lo costrinsero ad un folle zigzag. Alla fine, uno dei
colpi gli arrivo' troppo vicino, e il guerriero di fuoco venne colpito
dall'esplosione di onde sonore e incespico'. Beelzemon ghigno' e scese a terra,
per poi scattare verso il suo avversario... che pero' si riprese piu'
velocemente di quanto il demone non avesse previsto e lo respinse con un deciso
gesto del braccio, tracciando una scia di fuoco nell'aria! Beelzemon fece
un'agile capriola all'indietro e riusci' ad allontanarsi appena in tempo.
Atterro' su un ginocchio e appoggio' a terra una mano artigliata, cercando di
riprendere fiato... ma ancora una volta, il ghigno di soddisfazione non tardo' a
riapparirgli di nuovo sulla faccia!
"Perfetto! Assolutamente perfetto! Sei proprio tu l'avversario che volevo!"
esclamo' il Demone della Gola. "Finalmente qualcuno che mi permetera' di
esprimere tutto il mio potere! Questa battaglia... sara' molto piu' divertente
di quelle che ho sostenuto finora!"
"Davvero? Allora faro' in modo di non deluderti, demone!" tuono' la Divinita'
Olimpia con espressione ferocemente determinata. La battaglia era appena
iniziata, e gia' Apollomon si rendeva conto che non poteva permettersi di non
fare sul serio...
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La battaglia nel profondo dei mari di DigiWorld e sulla costa non stava
andando molto diversamente: intere divisioni di Digimon acquatici appartenenti
ad entrambe le fazioni in lotta premevano disperatamente le une sulle altre,
facendo in modo che il mare prima calmo e terso ribollisse come una pentola a
pressione. Ogni tanto, alcuni Digimon acquatici emergevano e lottavano sopra la
superficie delle onde per un attimo prima di esserne risucchiati... e infatti,
proprio in quel momento, un Dolphmon emerse, avvinghiato nei tentacoli di un
Octomon al servizio di Lucemon... e poco dopo, si videro le pinne dorsali di un
gruppo di Tylomon che si scagliavano tutti assieme contro un WaruSeadramon, una
versione malvagia di MegaSeadramon... e poi, alcune Mantaraymon, Digimon simili
a grandi mante dalla pelle blu, che si scagliavano tutte assieme contro un
enorme Raremon, un orrido Digimon costituito di grigia fanghiglia tossica. La
battaglia stava andando parecchio per le lunghe... e Neptunmon, il Signore delle
Maree, che stava guidando la sua divisione, i Deep Savers, in quella battaglia,
si rendeva conto che cosi' non poteva andare avanti...
Un Divermon infuriato si scaglio' sulla Divinita' Olimpia dei mari, che
rispose all'istante, trafiggendolo con il suo tridente senza neanche degnarlo
della sua attenzione. L'uomo-pesce si dibatte' per un attimo sui rebbi del
tridente, poi si immobilizzo' e venne cancellato. Neptunmon ritiro' la sua arma,
scuotendo la testa per commentare la follia di quel Digimon, poi guardo' in
direzione della mischia piu' vicina... un gruppo di Digimon acquatici suoi
seguaci se la stava vedendo molto brutta contro una divisione molto piu'
numerosa e potente di Gesomon, Octomon e altri Digimon di questo tipo, e il
Signore delle Maree non perse tempo ad intervenire a loro favore!
"Resistete, miei fedeli sudditi... Vortex Penetrate!" esclamo' la
Divinita' Olimpia, puntando il suo tridente contro il nemico e sparando un
dirompente vortice che sfreccio' ad altissima velocita' e pressione contro i
Digimon tentacolari, che non ebbero la possibilita' di fare nulla per
difendersi! Il terribile gorgo li travolse, spazzandoli via come foglie morte in
un uragano... e la stragrande maggioranza di loro venne scomposta in stringhe di
dati prima ancora di essere espulsa dal vortice! Altri ancora vennero scagliati
qua e la' e si dissolsero non appena impattarono sulle rocce o vennero scagliati
fuori dall'acqua... soltanto alcuni riuscirono per pura fortuna a sopravvivere
al micidiale attacco, e anche questi decisero che la cosa piu' saggia fosse
abbandonare il combattimento e scappare il piu' lontano possibile! Dai
superstiti della divisione di Deep Savers provennero esclamazioni di giubilo
dirette alla Divinita' Olimpia, che ringrazio' con un cenno del capo, prima di
voltarsi verso un gruppo di suoi soldati che stavano arrivando a dare man forte
alle truppe ancora impegnate nel combattimento - si trattava di un gruppo misto
di Submarimon, Digimon simili a sottomarini viventi, con la corazza esterna di
colore grigio, un paio di larghe pinne pettorali, la coda fatta come un motore
ad eliche, e una lama affilata, simile al corno di un narvalo, sulla punta del
muso; e Seahomon, Digimon dall'aspetto di cavallucci marini giganti ricoperti da
una corazza argentata decorata con rune dorate, il muso terminante in quello che
sembrava essere un enorme megafono, una cresta azzurra sulla testa, e delle
strane ali azzurre a strisce rosse che avvolgevano i loro corpi come se fossero
state un mantello. Nuotavano con rapidita' grazie alle loro lunghe code a
frusta,e l'espressione sui loro volti era di durezza e di determinazione,
un'espressione che difficilmente si sarebbe associata ad una creatura cosi'
docile. Questo gruppo misto nuotava verso le forze acquatiche di Lucemon, e gia'
puntava loro contro le armi di cui disponevano...
ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Submarimon
Tipo: Animale Marino
Attributo: Anti-Virus
Livello: Armor
Attacchi: Oxygen Torpedo, Submarine Attack
Il risultato dell'evoluzione di un Armadillomon tramite il Digimental
dall'Affidabilita', e' chiamato non a caso "l'affidabile guardiano dei mari".
Dimostra la sua vera potenza sott'acqua, dove si muove con grande agilita' e
puo' essere contrastato solo da avversari che hanno familiarita' con
l'elemento.
Nome: Seahomon
Tipo: Animale Marino
Attributo: Anti-Virus
Livello: Armor
Attacchi: Prism Rainbow, Dragon Noise
Digimon acquatico lontanamente imparentato con i Digimon draghi, nato
dall'evoluzione di un Armadillomon tramite il Digimental della Luce. Vive a
grandi profondita', e si e' adattato perfettamente alle condizioni estreme degli
abissi marini.
"Meno male che sono arrivati i rinforzi, cominciavo ad essere un po'
preoccupato." commento' Neptunmon, permettendosi un piccolo sorriso quando i
primi Submarimon scagliarono i loro attacchi Oxygen Torpedo, scatenando una
raffica di bolle d'aria contro i nemici. Alcuni Seahomon si fecero avanti un
attimo dopo, scagliando contro i seguaci di Lucemon il loro attacco Dragon Noise
- una potente scarica di onde sonore che coprirono una vasta area, scuotendo con
violenza i nemici che vi restarono intrappolati, e cancellandone una buona
parte. Incoraggiati dal successo, i rinforzi dei Deep Savers avanzarono
ancora...
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Lontano dal luogo dove si stava svolgendo la battaglia, Lucemon osservava con
interesse gli sforzi dei suoi generali e dei Digimon divini, segretamente
godendosi l'esito incerto della battaglia. Per essere soltanto la prima
battaglia, entrambe le fazioni stavano dando dimostrazione di possedere enormi
risorse, e il fatto che questo scontro fosse cosi' imprevedibile dava sapore
alla sfida. Doveva ammetterlo, non immaginava che Huanglongmon potesse contare
su Digimon cosi' forti e abili... Apollomon, per esempio, stava dando parecchio
filo da torcere al potente Beelzemon...
Tuttavia, l'angelo caduto immaginava che non fosse il caso di sottovalutare
troppo la situazione. Certo, era una battaglia interessante a vedersi, ma qui in
ballo c'era il futuro del suo esercito, la possibilita' di creare un multiverso
migliore sotto il suo dominio, e lui non voleva giocarsela soltanto per
assistere ad un bello spettacolo.
"Bene... direi che mi sono divertito abbastanza. Se questo e' il massimo di
cui Huanglongmon e i suoi seguaci sono capaci, allora non ho nulla da temere."
disse tra se' Lucemon, piegando leggermente le sue ali contro il corpo.
"Comunque, non e' il caso di giocare troppo con la fortuna. Adesso voglio far
vedere a Huanglongmon di cosa e' davvero capace la mia armata."
Un semplice ordine mentale da parte dell'angelo caduto, e le nubi
temporalesche che coprivano il campo di battaglia iniziarono a turbinare, con
fulmini di vari colori che saettavano in mezzo ad esse...
----------
"Un momento! Che sta succedendo lassu'?" esclamo' allarmato Craniummon,
alzando lo sguardo verso le nubi nere che si muovevano in maniera inquietante,
descrivendo dei cerchi nel cielo rabbuiato sopra di lui. Per un istante, la
furiosa mischia nella quale tutti i Digimon erano impegnati si smorzo', mentre
tutti volgevano la loro attenzione allo strano fenomeno. Ma le reazioni delle
due fazioni erano agli antipodi - mentre i Digimon al servizio di Huanglongmon
erano allarmati, e cercavano di stringersi a quadrato per far fronte a qualsiasi
cosa potesse accadere, l'esercito di Lucemon sembrava estasiato: grida di
giubilo e di vittoria si levavano dal gruppo di Digimon demoniaci, che ben
presto rinnovarono l'attacco ai seguaci di Huanglongmon, che fecero del loro
meglio per riorganizzarsi e respingerli.
"Non fatevi prendere dal panico! Restate uniti e formate un quadrato!"
esclamo' AlforceVeedramon, cercando di tenere uniti i suoi uomini, che stavano
affrontando un micidiale assalto da parte di una divisione dei Nightmare
Soldiers. I draghi che militavano sotto di lui cercarono di eseguire l'ordine e
ricacciare indietro i nemici, ma proprio in quel momento, accadde l'evento che
decise una volta per tutte l'esito del combattimento!
Con un sinistro ululato, diversi Digital Gate si aprirono qua e la' sul campo
di battaglia, emanando una strana luce violacea che immerse ogni cosa nel suo
bagliore innaturale... e una terribile risata cavernosa riecheggio' per tutta la
desolata pianura, facendo quasi tremare la terra con la sua potenza!
Immediatamente, delle figure terrificanti iniziarono a materializzarsi nei
cancelli dimensionali, e numerosi Digimon demoniaci di varie forme, colori e
dimensioni si riversarono sul campo di battaglia, come un fiume in piena!
Barbamon interruppe il suo combattimento con Omnimon, sottraendosi appena in
tempo ad un fendente micidiale che il Cavaliere Reale stava per mettere a
segno... e dopo aver dato un'occhiata ai rinforzi che stavano apparendo per ogni
dove, esplose in una risata di scherno! "Hehehehee... niente male, Cavaliere
Reale, davvero niente male... il vostro esercito ci stava dando del filo da
torcere, devo ammetterlo... ma come puoi vedere, Lucemon-sama ha pensato ad ogni
possibilita'! Non avevate nessuna possibilita' di contrastarci, fin dall'inizio!
Osserva come il nostro esercito fa a pezzi le vostre raffazzonate truppe!"
esclamo'.
"Che cosa?" esclamo' Omnimon, voltandosi con evidente orrore verso i portali
che si stavano aprendo. Lo spettacolo era talmente terrificante che avrebbe
finito per essere quasi spettacolare, se solo lui e i suoi compagni non si
fossero trovati proprio in mezzo: torme di Digimon demoniaci stavano emergendo
dai Digital Gates e si stavano letteralmente tuffando nel bel mezzo della
mischia, agitando furiosamente zanne e artigli e scagliando lampi energetici di
vari, febbrili colori tutt'attorno! Enormi Devidramon dalle squame nere facevano
a pezzi tutto quello che gli capitava sotto tiro. Banchi di Divermon, Scorpiomon
e altri mostri marini si tuffavano nelle acque in preda al maremoto, facendo a
pezzi i soldati di Neptunmon, che si ritirarono il piu' velocemente posssibile,
solo per trovarsi di fronte ad altri branchi di nemici. Mostruosi Hornetmon,
Digimon simili a giganteschi calabroni robot, con pungiglioni grandi come spade
e micidiali mandibole seghettate, sfrecciavano sulle coorti dei Virus Busters,
per poi gettarsi in picchiata come falchi e abbattere un avversario ad ogni
passaggio. Creature mostruose e malvagie si aggiungevano all'armata di Lucemon
ad ogni secondo, sopraffacendo le forze del Bene con la pura e semplice
superiorita' numerica.
"Non... non e' possibile! Lucemon puo' fare una cosa del genere?" esclamo'
Omnimon, spaventato dalla strage che si stava facendo dei suoi uomini. "Ha... ha
aperto dei portali... direttamente dal Dark Ocean al Mondo Digitale?"
"Hehehee... questo dovrebbe farti capire di cosa e' capace Lucemon-sama!"
affermo' Barbamon. "Ora che i poteri della Luce e delle Tenebre sono amalgamati
in lui, non c'e' praticamente nulla che lui non possa fare! E come vedi, aprire
dei portali dal Dark Ocean fino a qui, per trasportare le forze degli Abissali
fino nel Mondo Digitale... per Lucemon-sama non e' certo un problema! Adesso...
che cosa avete intenzione di fare? Se restate qui, non credo che del vostro
esercito restera' molto!"
Omnimon non lo degno' di una risposta. Barbamon non aveva neanche finito di
parlare, prima che il cavaliere bianco puntasse il suo braccio-Garurumon contro
il terreno ai piedi dell'antico mago ed esplodesse un colpo, sollevando
frammenti di roccia e polvere dappertutto! Barbamon emise un breve grugnito di
sorpresa e fece qualche passo indietro, il che diede ad Omnimon il tempo di
prendere il volo e dirigersi nuovamente verso le sue truppe, dove Gallantmon
stava in qualche modo cercando di contenere l'orda di demoni in emersione. Prima
che Barbamon potesse riorganizzarsi ed attaccare, Omnimon si era gia'
allontanato abbastanza, e stava dando l'ordine di ritirata.
"Gallantmon! Richiamiamo le truppe, questa battaglia e' persa! Dobbiamo
cercare di ritirarci e limitare le perdite!" esclamo', volando in mezzo ad uno
sciame di Hornetmon e cominciando a fare a pezzi gli insetti robotici con la sua
spada. Gallantmon si volto' rapidamente verso il suo compagno... e un enorme
WaruMonzaemon, un Digimon simile ad un gigantesco orsacchiotto di peluche grigio
piombo, dall'espressione crudele e pieno di rattoppi, cerco' di colpirlo con i
suoi artigli di ferro contorto. Per fortuna, Gallantmon respinse l'attacco con
il suo scudo, senza alcuno sforzo, e poi trafisse l'avversario con la sua
lancia, cancellandolo all'istante.
"Ricevuto, Omnimon... ma temo che non sara' facile, con tutti i Digimon che
ci stanno sciamando addosso!" esclamo' il cavaliere virale, vedendo che i loro
soldati venivano assediati da ogni direzione da mostri del Dark Ocean di tutti i
tipi. "Dovremmo cercare di toglierci di mezzo tutti questi mostri, prima di
tentare una ritirata..."
----------
Apollomon e Beelzemon stavano proseguendo la loro battaglia, senza lasciarsi
rallentare neanche un po' dalla mischia che stava infuriando attorno a loro...
tuttavia, era abbastanza eviidente che la Divinita' Olimpia non stava piu'
mettendo tutta se' stessa nella battaglia, e si stava guardando attorno per
controllare come se la stessero cavando i suoi compagni. Non molto bene, a
giudicare da tutti i Digimon malvagi che stavano abbattendosi su di loro, tra
risate maligne e grida di gioia folle... entro breve, i Digimon al servizio di
Huanglongmon sarebbero stati decimati, se non si fosse trovata una
soluzione.
Apollomon fu sorpreso di vedere che anche Beelzemon non sembrava per niente
contento del fatto che fossero arrivati cosi' tanti rinforzi... soprattutto
quando un gruppetto di Vilemon e Keramon urlanti si arrampico' fino
all'altopiano dove lui e la Divinita' Olimpia stavano combattendo, e si lancio'
come un branco di piranha affamati addosso ad Apollomon, che sollevo' il suo
pugno avvolto dalle fiamme e si preparo' a spazzarli via... soltanto per
rimanere sorpreso quando il Demone della Gola estrasse le sue pistole ed esplose
una raffica di colpi contro i Digimon di basso rango!
"Toglietevi di mezzo, stupide bestioline!" ringhio' Beelzemon. "Double
Impact!"
Due colpi vennero esplosi dalle pistole gemelle del demone, e i proiettili
esplosero addosso al branco di servitori del Male, cancellando all'istante
quelli che si erano spinti piu' avanti... i cui dati Beelzemon non si degno'
neanche di assorbire. Mentre Apollomon osservava sbalordito quello che il suo
avversario aveva fatto, i restanti Vilemon e Keramon si fermarono sotto lo
sguardo severo del Signore dei Demoni e decisero saggiamente di tagliare la
corda, gettandosi alla ricerca di avversari un attimo piu' abbordabili...
"Cosa? Perche' l'hai fatto? Non sono tuoi sottoposti anche quelli?" chiese
sbalordito Apollomon, mentre Beelzemon si voltava di nuovo verso di lui e si
rimetteva in guardia.
La risposta di Beelzemon fu un grugnito disgustato. "Hmph! Non ho certo
bisogno di palle al piede, io! Ne' che quei mostriciattoli senza valore
interferiscano nel mio combattimento. Voglio che questa battaglia sia fra te e
me, Apollomon... non accetto che qualcuno si intrometta in uno scontro con un
degno avversario!"
"Non immaginavo che anche tra i Signori dei Demoni ci fossero persone con un
tale senso dell'onore... ti ho un po' rivalutato, lo devo ammettere." affermo'
Apollomon, facendo accendere un anello di fuoco attorno al proprio corpo. "Ma...
questo non cambia il fatto che siamo nemici, e che e' mio dovere combattere
contro di te finche' avro' fiato in corpo!"
"Hehehee... se bastasse una sciocchezza come questa a farti provare
compassione per un demone come me, allora non saresti degno del tuo posto tra le
Divinita' Olimpie!" sghignazzo' Beelzemon. "Ottimo... allora riprendiamo, e vedi
di non distrarti! Non hai tempo di guardarti attorno!"
Con uno scatto improvviso, Beelzemon si scaglio' contro Apollomon, sferrando
un colpo micidiale con i suoi artigli che la Divinita' Olimpia riusci' per un
pelo a deviare. Apollomon volo' all'indietro, nel tentativo di mettere un po' di
distanza tra se' e il crudele demone, che pero' prsegui' incalzante il suo
attacco, del tutto indifferente a quello che stava accadendo tutt'attorno a
loro...
"Maledizione..." mormoro' Apollomon, eseguendo un ubriacante zigzag tra i
fendenti del suo avversario. Non era in una bella posizione... se solo non ci
fosse stata la situazione delicata delle truppe sue alleate a distrarlo, allora
avrebbe potuto combattere al meglio delle sue forze contro questo temibile
avversario...
----------
"Grande padre, Huanglongmon-sama..." esclamo' EbonWumon da entrambe le
sue teste, osservando con orrore lo spettacolo che si vedeva da una sorta di
schemo olografico nell'immensa sala del trono del Primo Digimon: la battaglia,
che fino a quel momento sembrava alla pari, altalenante tra una fazione e
l'altra, ora stava chiaramente volgendo a favore delle forze di Lucemon! Le
forze nemiche si stavano riversando ad ondate addosso ai Digimon del Bene,
minacciando di travolgerli e annientarli... e Huanglongmon strinse i denti con
evidente disappunto. Neanche lui si aspettava che il nemico fosse capace di
tanto... "I nostri Cavalieri Reali e i nostri compagni stanno per essere
sopraffatti. Che cosa possiamo fare? Dobbiamo aiutarli, in qualche
modo..."
Huanglongmon, nonostante il suo apparente stoicismo, era stato anche lui
sorpreso da questa piega inaspettata. Non credeva ch il potere di Lucemon
potesse mai arrivare a simili estremi... gli Abissali, sfortunatamente, avevano
scelto bene quale Digimon manipolare per i loro scopi. Bisognava trovare una
soluzione al piu' presto... anche se, nell'immediato, la cosa migliore da fare
era non sprecare inutilmente le vite di migliaia di altri Digimon. Solo in
seguito avrebbero potuto elaborare una strategia migliore per sconfiggere
Lucemon...
"LO VEDO, EBONWUMON, FIGLIO MIO... MA ANCHE LUCEMON SEMBRA NON SAPERE FINO
A CHE PUNTO POSSONO ARRIVARE I MIEI POTERI, E ORA GLIENE DARO' UNA PICCOLA
DIMOSTRAZIONE." affermo' il Primo Digimon. Un'aura dorata appena visibile
inizio' a risplendere attorno al suo corpo, ed EbonWumon pote' giurare di aver
visto uno strano, inquietante effetto di distorsione che fluttuava attorno a lui
per qualche secondo. Era passato molto tempo dall'ultima volta che il Digimon
testuggine aveva visto fare una cosa del genere al suo progenitore... e la cosa,
per quanto lo meravigliasse, gli incuteva anche un po' di timore. Ogni volta che
Huanglongmon usava i suoi poteri per distorcere lo spazio e il tempo, era
perche' la minaccia era cosi' terribile che soltanto un suo intervento diretto
poteva rimettere a posto le cose.
"NON TEMERE, FIGLIO... NON HO INTENZIONE DI PROVOCARE UNO SCOMPENSO NEL
FLUIRE DEL TEMPO E DELLO SPAZIO." affermo' Huanglongmon, capendo per empatia
i pensieri di EbonWumon. "MOLTO SEMPLICEMENTE, VOGLIO SALVARE QUANTI PIU'
POSSIBILE DEI NOSTRI COMPAGNI... E AL TEMPO STESSO, FAR VEDERE A LUCEMON CHE NON
CI PIEGHEREMO A LUI TANTO FACILMENTE. CHE LE PORTE DIMENSIONALI SI APRANO... E
CHE LUCEMON POSSA VEDERE CON I SUOI OCCHI A CHI HA FOLLEMENTE LANCIATO UNA
SFIDA!"
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"Transcendent Sword!"
Omnimon sferro' un ennesimo fendente con la sua spada, facendo a pezzi alcuni
Golemon che si erano imprudentemente parati davanti a lui nel tentativo di
fermarlo. I Digimon di pietra vennero ridotti in dati un istante dopo, ma
Omnimon sapeva che questo non voleva dire assolutamente niente: i servitori di
Lucemon continuavano a piombare loro addosso da tutte le direzioni, senza dare
loro un istante di tregua. Le file dei Virus Busters e delle altre divisioni
stavano disperatamente cercando di rimanere unite, ma davanti ad una tale
disparita' numerica, anche soltanto sopravvivere appariva un'impresa sempre piu'
ardua. Molto presto, non avrebbero potuto fare altro che arrendersi...
O almeno, questo era quello che sembrava.
Nel momento in cui Omnimon sembrava in procinto di scagliarsi di nuovo contro
il nemico, cercando almeno di portarsi dietro quanti piu' avversari possibile
prima di soccombere, le nuvole nere che coprivano la volta celeste si
squarciarono di colpo, e una luce dorata, dirompente e abbagliante, scaturi' da
un posto non meglio precisato nel cielo sopra di loro, come se il sole si stesse
ribellando al risultato di quello scontro! I seguaci di Lucemon, colti di
sorpresa, lanciarono un collettivo urlo di rabbia e paura, mentre cercavano di
ripararsi da quella luce sacra che bruciava loro gli occhi e la pelle... e nel
giro di pochi secondi, il massacro che si stava facendo dei seguaci di
Huanglongmon cesso' allorche' le divisioni dell'esercito del Male venivano
respinte. I comandanti di Lucemon, anch'essi disturbati dalla luce che feriva
loro gli occhi, furono costretti a ritirarsi con delle espressioni rabbiose, e a
richiamare i loro soldati proprio adesso che la vittoria sembrava
assicurata.
"AAAARGH!" esclamo' Barbamon, cercando di proteggersi gli occhi con una delle
ampie maniche della sua tunica da mago. "Maledizione... non mi aspettavo che
Huanglongmon in persona sarebbe intervenuto! Cosi' non possiamo proseguire...
per questa volta accontentiamoci di quello che abbiamo fatto! A tutte le truppe,
ritirata! A tutte le divisioni della D-Brigade, restate indietro e coprite! Via
di qui, tutti quanti!"
Grida di rabbia e di frustrazione accolsero l'ordine di Barbamon. I maligni
stavano gia' assaporando la loro vittoria su Huanglongmon e il suo esercito, e
una grande vittoria per il loro signore Lucemon, e ora se la stavano vedendo
soffiare da sotto il naso! Molti di loro erano decisi a disobbedire all'ordine e
restare il piu' a lungo possibile, disposti a morire pur di portarsi dietro
quanti piu' possibile dei loro nemici, ma alla fine tutti i nemici furono
costretti a cedere, e uno alla volta, le divisioni della D-Brigade seguirono i
loro comandanti verso le vie di fuga che si stavano aprendo.
Beelzemon, irritato all'idea di dover interrompere il suo scontro con
Apollomon, si protesse da un poderoso pugno fiammeggiante sferrato dalla
Divinita' Olimpia, respingendola con un gesto del braccio... poi, spiego' un
paio di grandi ali nere e piumate che si aprivano dietro la sua schiena e prese
il volo, guardando con rabbia il suo avversario. "Maledizione, proprio adesso
che avevo trovato un avversario davvero capace di soddisfarmi... e va bene, per
questa volta va cosi', Apollomon! Ma la prossima volta... o tu o un altro dei
tuoi colleghi, non riuscirete a sottrarvi ai miei artigli! Ricordati le mie
parole... e a presto!"
Apollomon strinse i denti, vedendo Beelzemon che si ritirava seguendo gli
altri mostri di Lucemon. Nel giro di pochi minuti, le forze nemiche si erano
ritirate, e sulla pianura desolata che aveva visto quell'apocalittica sfida tra
Bene e Male scese un silenzio terribile... il silenzio della natura che aveva
visto un'orribile cataclisma, e che adesso restava come attonita, incapace di
credere che fosse finito tutto cosi', come era iniziato.
Uno alla volta, i comandanti dell'esercito del Bene radunarono i soldati che
erano loro rimasti - non molti, rispetto all'armata che si era presentata
all'inizio di quell'infausta giornata. Iupitermon fece atterrare il suo cocchio
trainato da Gryphonmon, e Apollomon spense l'anello infuocato che aveva acceso
attorno a se'. Omnimon e Gallantmon radunarono i Cavalieri Reali rimasti fedeli
attorno a se'. Verdandimon e le sue sorelle stavano in piedi su un picco
isolato, ad osservare la luce che, pian piano, si smorzava e dissolveva le nubi
temporalesche.
Questa volta, la battaglia si era conclusa con un nulla di fatto... ma si era
lasciata dietro la consapevolezza che Lucemon era capace di molto piu' di quello
che avevano visto, e che se non fossero riusciti anche loro a fare di piu'...
molto di piu' di quello che avevano fatto oggi... la vittoria finale sarebbe
spettata a Lucemon e, per estensione, agli Abissali...
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"Hmm... molto bene, per oggi puo' bastare." affermo' Lucemon soddisfatto, con
Lilithmon al suo fianco, mentre muoveva indifferente una mano sulla sfera di
vetro che aveva usato per osservare la battaglia. "D'accordo, forse questa volta
non eravamo organizzati al meglio. Ma sono sicuro che la prossima volta,
Huanglongmon e i suoi servitori non potranno opporsi a noi... il nosto obiettivo
si avvicina sempre di piu', miei fedeli... e tra non molto, l'universo intero
dovra' piegarsi al nostro volere!"
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E, nei meandri piu' oscuri del Dark Ocean, Akumon sghignazzo' con gioia
maligna. "Huhuhuhuuu... per essere un semplice diversivo, e' stato molto
divertente! D'accordo, Lucemon mi sta convincendo! Vorra' dire che nella
prossima battaglia, gli daremo una mano anche noi Abissali, per quello che sara'
possibile! Quello che pensavamo era vero... sta per iniziare una nuova era, e
noi saremo tutti testimoni di questi eventi!"
Un coro di risate cavernose, provenienti dall'intero uditorio degli Abissali,
fece eco alla proclamazione di Akumon, prova dell'impazienza che i signori del
Male provavano all'idea di vedere il loro piano giungere a compimento...
----------
CONTINUA...
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Capitolo 13 *** AVVISO ***
Avviso
AVVISO
Da oggi, 17 Luglio 2011, fino al 5 Agosto, sarò in vacanza. Le mie fanfiction
riprenderanno per un breve periodo dal 6 al 10 di Agosto, e poi in maniera
definitiva a partire dal 21 Agosto.
Faccio a tutti voi i migliori auguri di una buona estate, e spero di
rivedervi tutti presto!
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Capitolo 14 *** AVVISO ***
Avviso
Avviso
Le mie fanfiction vengono interrotte dal 17 al 29 agosto, visto che sarò
all'estero per una vacanza! La stesura delle mie storie riprenderà il 30
agosto!
Buon proseguimento a tutti!
Justice Gundam
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Capitolo 15 *** AVVISO ***
Avviso
Avviso
Le mie fanfiction vengono interrotte dal 17 al 29 agosto, visto che sarò
all'estero per una vacanza! La stesura delle mie storie riprenderà il 30
agosto!
Buon proseguimento a tutti!
Justice Gundam
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