I Covet You

di Temari
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Salve a tutti! =D
Dunque, come avevo anticipato (chi ha letto la nota che avevo scritto quanche ora fa nell'altra raccolta), ho deciso di separare le drabble 'random' da quelle accomunate dal 'coming out' di Misaki e Usagi-san.
Ora "
I Covet You" raccoglierà queste ultime, mentre quelle un po' più spensierate/separate, verranno caricate in un'altra raccolta. ^^
Per chi vorrà continuare a seguire le due cose anche separate, un grazie in anticipo! :3

Note: il setting può essere pensato come qualche settimana dopo l'act. 32 uscito da poco, ergo, piccoli spoiler se non l'avete letto.

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari

I Covet You




- Harsh Words -

        Non sapeva da quanto tempo se ne stava lì seduto sul divano porpora del salotto, lo sguardo vacuo fisso sul tavolino da caffè in vetro senza davvero vederlo. Sentiva il gelo dentro, un'apatia ed un vuoto come mai prima...
        "Mi fidavo di te, Usagi, eppure ti sei approfittato di mio fratello per tutto questo tempo!" Era bastata quella singola frase, uscita dalla bocca di Takahiro, per farlo precipitare in quell'abisso di disperazione in cui ora si trovava.
        Il suo amico di vecchia data l'aveva trattato alla stregua di un traditore... E si era portato via un Misaki che opponeva resistenza, sordo a qualsiasi preghiera oltrepassasse le labbra dei due amanti.



- Confrontation -

        Misaki era furioso e così deluso dal comportamento di suo fratello come non lo era mai stato, e cercare di mantenere il controllo si stava rivelando molto difficile... Specialmente se lasciava che gli tornassero alla mente la reazione di Usagi-san alle accuse che suo fratello gli aveva gettato addosso e lo sguardo senza vita sul viso pallido mentre Misaki veniva trascinato fuori dalla porta.
        "Misaki, perché mi hai mentito?" Iniziò a dire Takahiro non appena arrivarono a casa sua. "Mi hai sempre detto che Usagi si prendeva cura di te e che non mi dovevo preoccupare, ma quello che ti stava facendo
—" Il solo pensiero sembrò troppo perché potesse continuare.


- Enough Pretenses -

        Era arrivato al limite anche lui. I pugni erano stretti talmente forte da far male e tutto ciò che desiderava era farne impattare uno contro la mandibola di Takahiro.
        "Oh, non parlare come se sapessi tutto, nii-chan! Non sai un cazzo di niente su Usagi-san quindi non osare parlare in quel modo—ti sei mai chiesto perché non ti ho mai detto che avevamo una relazione? QUESTO è il motivo! Sapevo che ti saresti comportato così!"
        Takahiro lo stava fissando con occhi spalancati e bocca aperta; non poteva credere che quello lì di fronte a lui fosse davvero il suo fratellino, che urlava e fremeva di rabbia... E che pareva non desiderasse altro che prenderlo a pugni.


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Salve a tutti! =D
Dunque, come avevo anticipato (chi ha letto la nota che avevo scritto quanche ora fa nell'altra raccolta), ho deciso di separare le drabble 'random' da quelle accomunate dal 'coming out' di Misaki e Usagi-san.
Ora "
I Covet You" raccoglierà queste ultime, mentre quelle un po' più spensierate/separate, verranno caricate in un'altra raccolta. ^^
Per chi vorrà continuare a seguire le due cose anche separate, un grazie in anticipo! :3

Note: il setting può essere pensato come qualche settimana dopo l'act. 32 uscito da poco, ergo, piccoli spoiler se non l'avete letto.

Ja ne,
Temari

I Covet You




 - Stasis -

        Guardando quei tempestosi occhi verde scuro, Takahiro si sentì perso per la prima volta dalla morte dei loro genitori... Aveva giurato, a quel tempo davanti alla loro tomba, che avrebbe sempre protetto e sostenuto suo fratello minore - era suo compito come ultimo parente che era rimasto a Misaki - eppure pareva che avesse fallito.
        Vedendo la delusione ed il risentimento restituirgli lo sguardo, si sentì come una zattera persa alla deriva nel mare, cercando di capire come avesse fatto tutto a crollare loro addosso a quel modo.
        Mentre Misaki si voltò ed uscì di casa senza dire una parola, non poté fare nulla se non fissarlo.



- Advice -

        Manami aveva visto il suo cognatino uscire da casa loro come un fulmine e l'aveva quasi chiamato ad alta voce, ma si era fermata dopo aver intravisto l'espressione sul viso del ragazzo. Aggrottando le sopracciglia, la donna sentì la preoccupazione farsi strada dentro di lei, insieme ad un nodo che le si formò allo stomaco.
        Non appena Manami vide suo marito, in salotto, capì che qualcosa di brutto era successo fra i due fratelli.
        "L'hai scoperto, vero?" Fu tutto ciò che chiese, ma non aveva bisogno di sentire la risposta, "Ti converrà pensarci su per bene, Takahiro, altrimenti perderai tuo fratello, e il tuo migliore amico, una volta per tutte."



- On the Way Home -

        Erano appena le cinque del pomeriggio quando suo fratello era arrivato ed aveva capovolto il suo mondo, trascinandolo fuori dalla sua casa, lontano dal caldo abbraccio di Usagi-san.
        Il sole aveva appena iniziato a tramontare mentre Misaki continuava a correre, incurante degli occhi e dei polmoni che bruciavano, delle gambe che urlavano e del cuore che batteva all'impazzata—la sola voce che sentiva era quella che gli diceva di sbrigarsi a tornare indietro, perché sapeva, ed aveva paura...
        Sapeva cosa stava con molta probabilità passando per la mente di Usagi-san ed aveva paura che l'altro potesse fare qualcosa di stupido nella condizione in cui era, e Dio 
solo  sapeva che Misaki non voleva perdere l'unica persona che aveva mai amato così tanto.


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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Salve a tutti! =D
Dunque, come avevo anticipato (chi ha letto la nota che avevo scritto quanche ora fa nell'altra raccolta), ho deciso di separare le drabble 'random' da quelle accomunate dal 'coming out' di Misaki e Usagi-san.
Ora "
I Covet You" raccoglierà queste ultime, mentre quelle un po' più spensierate/separate, verranno caricate in un'altra raccolta. ^^
Per chi vorrà continuare a seguire le due cose anche separate, un grazie in anticipo! :3

Note: il setting può essere pensato come qualche settimana dopo l'act. 32 uscito da poco, ergo, piccoli spoiler se non l'avete letto.

Ja ne,
Temari

I Covet You





- Reflection Time -

        Seguendo il consiglio di Manami, Takahiro uscì a fare un giro per schiarirsi le idee, per calmarsi e per cercare di assimilare ciò che aveva scoperto quel giorno.
        Era mezzanotte passata quando rientrò a casa: era deluso di se stesso per essere stato chiuso mentalmente ed essere saltato a conclusioni affrettate ciecamente, per essere stata la persona a ferire Misaki - insieme ad Usagi - così tanto, per aver tradito la loro fiducia ed aver confermato le loro paure...
        Si sentiva in colpa, ma non era sicuro di poter accettare quel nuovo sviluppo tanto facilmente, perché a dispetto di tutto non riusciva a comprendere come e in che modo Misaki e Usagi avevano finito per avere quel genere di... Relazione.
        Sentiva il bisogno di parlare con qualcuno che sembrava essere a conoscenza di tutto ciò che stava succedendo. "... Manami?"

 

- Light Lost -

        L'unico suono che aveva riecheggiato nell'enorme appartamento nelle due ore e mezza passate era stato il ticchettio dell'orologio appeso alla parete del salotto.
        Lo scorrere del tempo, per Akihiko, era però passato completamente inosservato. Era rimasto seduto sul divano per un lungo periodo, poi, come in pilota automatico, i piedi l'avevano portato nella stanza di Misaki e lì le gambe gli avevano ceduto.
        Guardandosi intorno con occhi privi di vita, Akihiko poteva sentire le fauci della solitudine e della depressione affondare rapidamente nella sua anima, trascinandolo in basso sotto la la superficie...
        La luce stava già sparendo.
        E l'oscurità si faceva sempre più vicina, togliendogli il respiro.



- Back Home -

        Misaki passò oltre il genkan senza nemmeno perdere tempo a togliersi le scarpe.
        Si fermò slittando arrivato al grande salotto, guardandosi intorno velocemente e vedendolo vuoto; tormentandosi il labbro inferiore, Misaki gettò un'occhiata al piano superiore e si accorse che la porta della sua camera da letto era socchiusa, perciò salì le scale silenziosamente.
        Aprendo di più la porta in legno, rimase sull'uscio per qualche secondo, sentendo un groppo formarglisi in gola e le lacrime salate raccogliersi agli angoli dei suoi occhi verdi: Usagi-san era in ginocchio sul parquet, completamente immobile, come se avessero risucchiato la forza vitale dal suo corpo.
        "Usagi-san..."



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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Salve a tutti! =D
Dunque, come avevo anticipato (chi ha letto la nota che avevo scritto quanche ora fa nell'altra raccolta), ho deciso di separare le drabble 'random' da quelle accomunate dal 'coming out' di Misaki e Usagi-san.


Note: il setting può essere pensato come qualche settimana dopo l'act. 32 uscito da poco, ergo, piccoli spoiler se non l'avete letto.
Note 2: Qui iniziano quelle 'inedite'. ;)

Ja ne,
Temari

I Covet You



- Glass Marbled Wish -

        Lo scrittore sembrava sordo a ciò che lo circondava, da come non si era mosso di un millimetro quando Misaki aveva pronunciato il suo nome.
        Mordendosi l'interno della guancia, il ventiduenne si fece coraggio e avanzò verso Usagi-san. Una volta alle sue spalle, Misaki si inginocchiò e circondò delicatamente il torso dell'altro con le braccia, le mani tremanti posate sul cuore del più vecchio.
        Nessuno dei due si mosse per qualche tempo, poi Misaki poggiò la fronte sull'ampia schiena davanti a lui "Usagi-san... Ricordi quelle sfere di vetro che abbiamo comprato a Kyoto?" disse in tono basso, "Non ti ho mai detto qual'era il mio terzo desiderio..."



- Rising the Curtain -

        Manami era rimasta sveglia ad aspettare suo marito, perciò non la sorprese quando Takahiro entrò nella loro camera e le si sedette di fianco.
        Era combattuto, poteva vederlo chiaramente, e stava probabilmente cercando un altro punto di vista sulla relazione di Misaki-kun e Usami-san... Che lei era pronta a dare, al meglio delle sue possibilità, per il bene della sua famiglia acquisita.
        Come?
        Da quando?
        Perché loro?
        Perché non me ne sono reso conto?
        Manami riusciva a leggere quelle domande sul viso cinereo di suo marito e, mentre iniziò a parlare, posò una mano sopra quella chiusa a pugno di Takahiro. "Non so quando tutto sia iniziato, con esattezza, ma so che sono almeno tre anni..."



- Unsought Love -

        "Conosci Usami-san meglio di me, perciò non posso vedere la differenza tra com'era prima e com'è ora, con Misaki-kun che si prende cura di lui... Ma quando li vedo insieme, non riesco ad immaginare nessuno dei due con qualcun altro: sono fatti l'uno per l'altro." Continuò Manami, con voce calma e rassicurante.
        Si voltò di lato, fronteggiando suo marito, guardandolo dritto negli occhi e sorridendo amorevolmente. "E sono più che sicura che Misaki-kun non stesse cercando qualcuno di cui innamorarsi, men che meno di un uomo dieci anni più grande di lui, ma è successo, Takahiro. Nessuno può controllare questo genere di cose. Come familiare, dovresti solamente cercare di essere felice per loro."




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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Salve a tutti! =D
Anche se a me non cambia nulla, tanto non ho soldi per andare in giro... 
Buon Ferragosto :)
Per chi se n'è rimasto a casa come me, ecco il nuovo capitolo della raccolta.

Note: Nulla che non si sappia già.

Ja ne,
Temari

I Covet You





- Bared Truth -

        La voce di Manami era soffusa di serenità, comprensione ed amore incondizionato, mentre parlava, ed il movimento accennato del suo pollice sul dorso della sua mano era confortante.
        Eppure il suo cuore era ancora in tumulto
—le parole di sua moglie avevano agito come unde in un mare mosso, portando a riva tutto cià che aveva scelto di non vedere, tutto ciò che era rimasto nascosto sotto la sabbia.
        Come Usagi era sembrato più sereno, le sue spalle più distese ed il suo sorriso più genuino.
        Come Misaki si imbarazzasse quando lo scrittore lo abbracciava, benché Takahiro stesso lo facesse spesso.
        Il modo in cui... Litivagano.
        Sono stato un vero sciocco a non vedere tutto questo...


- Beside You -

        Le sue parole finalmente parvero riscuotere Usagi-san dal suo abisso di disperazione: Misaki lo sentì trattenere il respiro ed il battito del suo cuore diventava più forte a man mano che passavano i secondi. "... Vuoi sapere qual è stato il mio desiderio più importante?" Chiese, combattendo il crescente imbarazzo.
        "..." La risposta di Usagi-san fu talmente bassa che Misaki quasi non la sentì.
        Sentendo il calore invadergli il viso, il più giovane dei due si fece forza "Ho desiderato... Di rimanere con te per sempre, Usagi-san." Quando lo scrittore rimase in silenzio, Misaki parlò nuovamente "Potresti... Girarti, Usagi-san?" disse, e quando l'altro fece come gli era stato chiesto, sorrise, posando una mano sulla guancia pallida. "... Di rimanere per sempre al tuo fianco..."



- Crossing Paths -

        Era passata una settimana da quando era successa la faccenda di Misaki e Usagi
—tutti avevano pensato fosse meglio mantenere le distanze per qualche tempo.
        Takahiro, Manami e Mahiro avevano deciso, quella domenica, di andare a Kuma Park, perciò ora Takahiro si trovava ad osservare sua moglie e suo figlio fare un giro sulle tazze da tè rotanti, seduto su una panchina poco distante.
        "Metti questo, Misaki."
        La voce raggiunse le orecchie di Takahiro che, voltandosi, inaspettatamente vide il suo miglior amico con un cappello di paglia in mano ed il suo fratellino fulminare Usagi con lo sguardo mentre arrossiva di botto. "Non sono più un ragazzino di otto anni, pervertito!"
        La risata di Usagi riecheggiò nelle orecchie di Takahiro a lungo, dopo che i due scomparvero fra la folla.


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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Salve a tutti! =D
Come mi ero ripromessa, sono riuscita a completare la raccolta per il compleanno di Misaki! Tutto quel che manca è finire di tradurre le drabble rimanenti, intanto godetevi le prossime quattro e cantate "Tanti auguri!" alla donnicciola dagli occhi verdi! Che Misaki non mi senta... LOL

Tanjoubi Omedetou, Misaki-kun!! :3


Ja ne,
Temari

I Covet You



- Wondering -

        "Ah, guarda quello!" Misaki si fermò davanti ad una banchetto in cui si sparava alle lattine, gli occhi verdi fissi sul pupazzo di un pinguino "Vorrei comprare un regalo per la prossima volta che... Vedrò Mahiro..." disse, il suo entusiasmo evaporò prima della fine della frase.
        Voltandosi verso Usagi-san, il ventiduenne non poté nascondere la sua agitazione. "Pensi... Che potremmo vedere nii-chan e gli altri
 ancora?"
        "Non preoccuparti, Misaki," Rispose lo scrittore, scompigliandogli i capelli gentilmente. "Sono sicuro che si sistemerà tutto. Dagli tempo, se ne faranno presto una ragione."
        "... Mmh." Misaki non commentò, ma lasciò che Usagi-san lo abbracciasse a dispetto di tutta la gente che stava loto intorno.


- Coincidence -

        Avevano finito per rimanere a Kuma Park per tutto il pomeriggio, ed ora erano le otto passate.
        Proprio quando Takahiro stava per suggerire di andare a casa, dicendo che avevano visto tutto - anche se lui aveva a malapena prestato attenzione a quello che gli era passato davanti, dato che aveva cercato Misaki e Usagi per tutto il tempo -, Manami gli disse che Mahiro voleva fare un giro sulla ruota panoramica, così si misero in fila in attesa del loro turno.
        Una volta dentro ad una delle cabine, mentre salivano in alto, Manami lo punzecchiò delicatamente ad un braccio, puntando fuori senza dire una parola ad una cabina che stava salendo dietro la loro... Con gli occhi spalancati, Takahiro vide Usagi e Misaki all'interno.



- Side Unseen -

        Le risate e la conversazione di Manami e Mahiro non era altro che un rumore di sottofondo per Takahiro: il suo sguardo era incollato alle due persone che avevano monopolizzato i suoi pensieri nell'ultima settimana.
        Il cielo fuori si stava scurendo in fretta, ma poteva vedere all'interno della cabina senza difficoltà
—suo fratello e Usagi erano seduti uno accanto all'altro, le spalle che si toccavano mentre parlavano tranquillamente... Poi lo scrittore si abbassò all'orecchio di Misaki e, qualsiasi cosa gli disse, fece arrossire l'altro fino alla punta dei capelli mentre rispondeva qualcosa in cambio.
        Il bacio che Usagi diede a Misaki subito dopo fu il gesto più dolce e sentito che Takahiro avesse mai visto fare al suo amico nei confronti di chiunque altro.


- Decision -

        Nel tempo che ci misero ad arrivare alla loro macchina, Takahiro aveva rivisto la scena di quel bacio diverse volte nella sua testa... Era rimasto scioccato, sì, ma in modo completamente diverso da come l'aveva scioccato quel che aveva visto il giorno in cui tutto era iniziato.
        Ora che quella porta era socchiusa, e l'idea aveva messo radici, Takahiro aveva davvero iniziato a vedere
—era stato ingenuo e prevenuto. Un terribile esempio per suo figlio ed un terribile fratello maggiore.
        Mentre lui e  la sua famiglia tornavano a casa in silenzio, Takahiro strinse il volante fra le mani e promise a se stesso che sarebbe cambiato una volta per tutte, che avrebbe fatto pace con Misaki e Usagi—se lo meritavano più di tutti.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Salve a tutti! =D
C'ho messo meno del previsto, così posto adesso invece di più tardi. ^^
Con questo capitolo finisce la raccolta dedicata al 'coming out' di Misaki e Usagi-san... spero vivamente che sia piaciuta a tutte/i! Nel mio piccolo ho cercato di renderla il più realistica possibile, e chissà che prima o poi non ci capiti di vedere qualcosa di simile (o no) anche nel manga!

Tanjoubi Omedetou, Misaki-kun!!! :3
(Di nuovo)


Ja ne,
Temari

I Covet You




- Gaping Chasm -

        La mattina dopo, durante una pausa a lavoro, Takahiro rimase fedele alla propria decisione e chiamò Usagi. Benché lo scrittore gli avesse risposto piuttosto freddamente, non aveva avuto nulla in contrario ad una sua visita subito dopo il lavoro.
        "Mi scuso, Takahiro, Misaki dovrebbe arrivare tra poco." Disse Usagi mentre si versava del caffè dandogli le spalle.
        Continuando a fissare il suo amico, Takahiro vide quanto l'altro fosse teso, tutto per causa sua. "Non c'è problema, non mi pesa aspettare." Si costrinse a sorridere mentre una fitta di senso di colpa lo colpì al cuore.
        Il silenzio tornò a regnare pesante nella stanza.
        Non posso credere di essere stato tanto stupido da causare tutto questo...



- Seeing Each Other Again -

        Non più di quindici minuti più tardi, la porta d'ingresso si aprì e si chiuse, un "Sono a casa!" detto con voce stanca ruppe il silenzio opprimente fra i due uomini.
        Takahiro stava per alzarsi in piedi per andare a salutare suo fratello, ma Usagi lo precedette, perciò decise di rimanere dov'era: probabilmente lo scrittore voleva avere il tempo di preparare Misaki per il loro ospite.
        Altra fitta di senso di colpa.
        "No, Usagi-san, sta' lontano..." Sentì la voce di Misaki lamentarsi leggermente, "Perché diavolo fai il broncio
—oh, andiamo, non è che non voglio che mi abbracci: puzzo! Ho corso in giro tutto il giorno, almeno lascia che mi faccia un bagno—"
        Takahiro si ritrovò a ridere silenziosamente nell'ascoltare involontariamente quel discorso a senso unico e quando Misaki si fiondò in salotto, non poté fare a meno di commentare. "Di certo lo conosci meglio di quanto abbia mai fatto io, Misaki."


- Last Act, Begin -

        Misaki non si era aspettato di vedere suo fratello. Era così scioccato che gli ci volle un minuto intero prima di rendersi conto che Usagi-san aveva detto la verità e che non stava avendo allucinazioni... E gli ci volle un altro minuto perché l'osservazione di Takahiro venisse assimilata
—quando lo fu, gli si infiammarono le guance e rischiò di mettersi a balbettare cose senza senso, prima di ricordarsi che la situazione era più che seria.
        Rimase lì fermo immobile senza sapere che fare, temendo perfino di respirare.
        La mano di Usagi-san sulla sua spalla lo fece saltare. "Andiamo a sederci. Credo che Takahiro sia qui per parlare a tutti e due." Disse lo scrittore, guidando Misaki verso il lungo divano porpora di fronte a suo fratello.
        Per quanto cercasse di nasconderlo, Misaki poteva sentire la mano di Usagi-san tremare.


- In Time -

        Traendo un profondo respiro, Takahiro finalmente iniziò a parlare. "Innanzitutto, mi dispiace tantissimo
—vi ho feriti molto più di quanto credevo avrei mai potuto fare, ho deluso sia voi che me stesso. Non sono riuscito a pensare in modo razionale e tutto ha preso una piega orribile." Era certo che il suo viso mostrasse quanto dispiaciuto fosse. "Ero solo... Sorpreso, parecchio, e... Beh, ferito perché non avete avuto abbastanza fiducia in me da tentare almeno di confidarvi. Tuttavia—"
        Misaki fece per interromperlo, ma Takahiro alzò una mano, chiedendo implicitamente di lasciarlo continuare. "Tuttavia ora capisco perché avete deciso di non farlo..."
        Un movimento catturò il suo sguardo mentre pensava a come andare avanti: Usagi e suo fratello si stavano tenendo per mano, come se il contatto desse loro forza. "... Non posso dire, in tutta onestà, che una settimana - o un paio - saranno sufficienti perché io mi abitui a questo nuovo sviluppo fra voi due, ma sembrate felici... Più felici di quanto vi abbia mai visto, e questo rende felice anche me perché voglio bene ad entrambi." Sorrise lievemente nel vedere le facce sconvolte che gli restituirono lo sguardo.
        "Per favore pensate a ciò che ho detto e, uh, spero mi perdonerete... Ora credo farei meglio ad andare." Si alzò dal divano, grattandosi il collo e dirigendosi verso la porta, quando fu placcato al suolo. "Misaki?" Sentendo la camicia diventare umida, Takahiro si rese conto che suo fratello stava piangendo.
        "Nii-chan..." La voce carica di lacrime di Misaki era attutita ed interrotta dai singhiozzi. "Mi dispiace...!! Grazie!!"
        "Forza, Misaki, lascia andare tuo fratello." Disse Usagi, prendendo il più giovane per le spalle e tirandolo in piedi mentre questo cercava di asciugarsi le lacrime. "È inutile fare così e lo sai..." Lo ammonì, allontanandogli le mani e porgendogli invece un fazzoletto, "Vuoi che le fermi io al posto tuo?" continuò lo scrittore con un ghigno.
        "No! Piantala, Usagi-san!" Fu la risposta indignata di Misaki.
        "Beh, credo sia meglio che vada a casa." Interruppe Takahiro, divertito dalla piccola scenetta, "Abbiate cura di voi, Misaki, Usagi. A presto!" disse, abbracciando entrambi e andandosene con un'ultima occhiata indietro prima di uscire: suo fratello  - che non aveva più bisogno della sua protezione - ed il suo migliore amico baciarsi con un sorriso che distendeva loro le labbra.

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