La malattia

di Skarlet_Ophelie
(/viewuser.php?uid=20966)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sola ***
Capitolo 2: *** La cura ***
Capitolo 3: *** Chi scegliere? ***
Capitolo 4: *** La scelta giusta? ***
Capitolo 5: *** Cioccolata ***
Capitolo 6: *** "Uccidila" "No, la amo" ***
Capitolo 7: *** Nel prato ***
Capitolo 8: *** Ancora ***
Capitolo 9: *** Siete pronte a morire? Il tradimento di Mark ***
Capitolo 10: *** La fine? ***
Capitolo 11: *** Forza e amore, il nostro potere ***
Capitolo 12: *** La casa senza entrata ***
Capitolo 13: *** L'energia del tuo amore ***
Capitolo 14: *** Torna con noi ***
Capitolo 15: *** Battaglia al tramonto ***
Capitolo 16: *** Sconto sotto la torre ***
Capitolo 17: *** Ora e per sempre ***



Capitolo 1
*** Sola ***


MEWMEW

LA MALATTIA

Quel giorno di estate non era iniziato bene. Strawberry si era svegliata con un mal di testa incredibile e si sentiva tremendamente stanca, così stanca che al Caffè Mew Mew toccò alle altre ragazze fare del lavoro in più. Tutti si preoccuparono, ma in fondo poteva essere una banalissima influenza, che durante la settimana sarebbe sparita. Ma quella stana tosse che la faceva tremare, il respiro irregolare e le due striature viola sulle guancie non erano di certo sintomi dell'influenza... Dopo una decina di giorni, la ragazza stava ancora male, e questo poteva contromettere l'esito delle battaglie. Kyle si decise a parlare, rivelando i suoi sospetti.

-Ho il sospetto che la malattia contratta da Strawberry sia provocata da un virus alieno, forse proveniente da qualche chimero...- si girò verso la ragazza malata -... ed in tal caso, mi dispiace dirlo, ma non c'è niente da fare. Non abbiamo cure, e non sappiamo cosa provochi al corpo umano... potrebbe anche essere contagiosa. Quindi, devi tornare a casa e rimanerci. I tuoi genitori sono in viaggio, e inventerò qualcosa al loro ritorno. Strawberry, se la malattia si diffondesse, sarebbe veramente la fine per l'umanità... te la senti di fare questo "sacrificio"?-.

Strawberry fissò un punto indeterminato al di là della finestra, nel cielo lontano e blu.

-Come è bello il cielo, oggi. Bene, se non avete nientaltro da dirmi, io andrei a casa. Ci vediamo, ragazze.-. Si alzò dalla morbida sedia imbottita ed uscì dalla porta, seguita dallo scampanellio del catturasogni appeso ad essa, che l'accompagnò per un lungo tratto. Poi, l'unica compagnia in quel giorno afoso furono le sue lacrime, calde lacrime salate che la bagnarono le guance ed i segni rossi che la misteriosa malattia le aveva inciso.

La casa della ragazza era stranamente silenziosa e cupa, ora che nessuno ne attraversava più la soglia, ridendo e scherzando. Lei girava in pigiama per casa, triste e malinconica. Nelle orecchie sentiva ancora la voce di Mark, il suo Mark....

-Ciao, Mark. Devo dirti una cosa...- l'aveva chiamato appena era tornata a casa, desiderosa della sua comprensione e del suo affetto. Il ragazzo esitò, forse imbarazzato -Strawberry, mi hanno chiamato le tue amiche. Mi hanno detto che sei malata, e che ti hanno infettato i chimeri... Io... non credo di essere pronto a rischiare di essere infettato. Non sopporterei l'idea di morire... Strawberry, addio.-

Aveva riattacato, lasciando la ragazza ancora più sconvolta. Da tutti si sarebbe aspettata una cosa del genere, ma non da lui. "Dannato bugiardo traditore! Mister essere perfetto ha paura della bua, eh? Maledetti tutti, maledetti chimeri ed alieni! Maledett..."

La sua attenzione fu attirata da un rumore proveniente dalla cucina. Scattò in piedi e corse nella stanza adiacente al salotto, e vi trovò qualcuno intento a rovistare nella credenza. Indossava un pantalone scuro, lungo fino alle ginocchia ed una maglia larga e nera, che arrivava fino all'ombelico. La pelle diafana riluceva, illuminata dai raggi dorati del tramonto, mentre il viso era nascosto dallo sportello del mobile di legno massiccio.

-Chi sei? Cosa vuoi da me?- gridò lei, ma temeva di sapere già la risposta. Infatti, dalla credenza emerse il viso divertito di Gish, intento a masticare qualcosa.

-Ehi micetta, non mi offri niente?- chiese beffardo, per poi dileguarsi e materializzarsi vicino alla ragazza spaventata, che scappò su per le scale, fino a raggiungere la sua camera. Chiuse la porta a chiave, ma l'alieno le comparve davanti, ridendo di gusto.

-L'hai voluto tu! MewBerry, Methamorphosiiiiiiii!- sollevò in aria la spilla dorata, ma non successe niente. "Oh no, non posso trasformarmi".

-Cosa c'è, bambolina? Uffa, volevo vederti con il costume rosa… ma col pigiama sei davvero carina… mi vuoi provocare?-

Gish guardò la ragazza, e notò le striature sul viso. -E quelle cosa sono?-

-Non sono affari tuoi!- Strawberry spalancò la porta e si fiondò sulle scale, ma le vertigini la costrinsero a fermarsi sul primo scalino, altrimenti sarebbe caduta.

Ma anche se si fermò, perse l'equilibrio e si preparò la peggio, quando si accorse di non essere arrivata al piano di sotto scivolando.

No, Gish l'aveva afferrata in tempo, ed ora lei si trovava tra le sue braccia, stupita ed imbarazzata. Lui le cingeva il corpo con le braccia diafane, affondando il viso nei suoi capelli rossi.

Lei cercò di divincolarsi, ma lui la tenne ferma, senza farsela scappare.

-Sei malata, micetta. Non è vero? Accidenti a quegli stupidi chimeri...- le sussurrò-Ma non temere, perchè puoi guarire. In fondo, è una malattia aliena ed io ho la cura. Però, adesso sembri più... più aliena anche tu. Sei bellissima, piccola-.

-Gish...- lentamente Strawberry sollevò le braccia e strinse timorosa quel ragazzo che, da essere suo nemico, poteva diventare la sua salvezza.

-Grazie-.

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La cura ***


MEWMEW

Mentre Strawberry riposava nel suo letto, Gish le studiava il profilo rilassato, semi nascosto dalla calda coperta rosa che si alzava ed abbassava ritmicamente, insieme al respiro della ragazza.

"Micetta, ti salverò, la malattia è ancora reversibile... Se non trovo subito la cura, però, non so cosa ti potrà succedere. Aspettami, piccola".

L'alieno si avvicinò cauto alla ragazza, sfiorandole la fronte con le labbra, e poi sparì nel nulla, lasciandola sola.

Lei continuò a vagare nel mondo dei sogni, questa volta non in compagnia di Mark, ma di gish, del suo nuovo ed unico amico in quei giorni di timore. Sognò di camminare con lui, mano nella mano, lungo un sentiero delimitato da coloratissimi alberi di ciliegio, in fiore...

Quando la rossa riaprì gli occhi, si guardò intorno nella stanza e, non vedendo nessuno, si alzò dal letto troppo velocemente, provocandosi le vertigini.

"Ahi, che male... ma... dove sei, Gish?" girò per tutta la casa cercando l'alieno, ma non lo trovò da nessuna parte. Tristemente, si sedette sul divano, guardando malinconica la cucina dove lo aveva trovato il giorno prima

-Che scemo!-

-Scemo a chi?-

La ragazza sorrise, riconoscendo la voce, ma rimase seduta al suo posto, finchè Gish non le fu di fronte.

-Vieni, ti ho portato la medicina- le disse, porgendole la mano. Lei gliela strinse, ridendo, ed insieme si smaterializzarono, per poi riapparire nella camera immersa nella penombra.

-Sdraiati, non devi stancarti.- Come se fosse suo padre, le rimboccò le coperte, e poi si sedette accanto a lei, sul piumone. Da una tasca prese un sacchettino di seta nera, e ne estrasse due capsule colorate ed iridescenti. Dentro di queste, si muovevano pigre delle bollicine oblunghe.

Le porse la pillola verdina, e lei la mise in bocca e bevve un sorso d'acqua, ingoiandola. Gish, intanto, osservava l'altra pillola, tenendola fra due dita. "A cosa servirà?" si chiese Strawberry, e lui le rispose come se le avesse letto nel pensiero.

-Questa... questo sarà il prezzo da pagare, se la medicina funzionerà.-

"Lo sapevo, aveva un piano!" Strawberry cercò di alzarsi a sedere, ma lui le bloccò i polsi sul cuscino, obbligandola a rimanere sdraiata. Avvicinò il proprio viso al suo, finchè non furono guancia controi guancia, e iniziò a spiegarle.

- Piccola, non fraintendermi. Se sopravviverai, ti chiedo di venire via con me, o almeno, di non tornare a combattermi. Quella capsula non è per te, è per me. Se accetti me ed il mio... affetto per te, la prenderò. Essa mi renderà simile ad un essere umano, così potrò stare con te...-

-No.-

-Perchè no? Dopo che ti ho aiut...-

- Non voglio che la prendi. Voglio Gish l'alieno... voglio stare con te, non con un ragazzo umano...- Strawberry parlò timidamente, concentrandosi su di un punto indefinito del soffitto, cercando di non pensare al corpo dell'alieno contro il suo.

- Oh, micetta...- Gish sollevò di poco il viso, per poi portare le sue labbra vicino a quelle della rossa, sorridendo quando le spuntarono la coda e le orecchie.

-Hai paura di me?-

-No... proprio perchè sei t...- non finì di parlare, non poteva. L'alieno l'aveva interrotta con un bacio, mentre le accarezzava i capelli. Lei, con i polsi finalmente liberi, gli cinse la schiena, socchiudendo gli occhi. Non avrebbe mai pensato di essere baciata nella sua stanza, men che meno da un suo nemico...

E per di più, le piaceva...

Vorrei ringraziare Kuroneko e MewAlexandra x le recensioni... HARIGATO!

Sai, MewAlexandra, sono d'accordo con te... xk nn esisti Kisshuuuuuuuuuuuuuuu?!?!?

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Chi scegliere? ***


MEWMEW

Strawberry aprì gli occhi confusa. Sentiva un braccio che le cingeva il fianco, ma non capiva chi potesse essere, perchè lei era nella sua stanza, immersa nell'oscurità.

-Ti sei svegliata, micetta-.

-Gish?-

-E chi, se no? Comunque, credo che il medicinale stia facendo effetto... le striature sono sparite dalle guancie. Come ti senti?- le chiese lui, alzandosi e stiracchiandosi.

Strawberry si avvicinò alla finestra, spalancandola e permettendo al sole di inondare la sua stanza. "Quanto avrò dormito? E per tutto questo tempo, è rimasto a vegliare su di me?"

-Grazie, va meglio. Le vertigini sono andate via. Ma è ancora possibile il contagio? E tu, non potresti ammalarti standomi vicino?-

Lui le si avvicinò, guardandola quasi dolcemente, con i suoi grandi occhi dorati. -Certo, ma correrò il rischio...Non ti preoccupare, non puoi più contagiare nessuno, e non credo che potresti ammalarti di nuovo. Bene, ora che sei sveglia e stai meglio, vado a fare un giro.- Fece per balzare fuori dalla finestra, ma si fermò on un piede sul cornicione, per poi girarsi verso la ragazza, ancora in pigiama.

-Che ne dici, piccolina? Ti va di fare un giro?-

Lei arrossì violentemente, divenendo porpora. -Oh... ehm, no... cioè, si, ma sono in pig...-

-Torno tra cinque minuti, fatti trovare pronta!- E sparì, lasciando la ragazza sola nella stanza, a decidere cosa indossare.

Quando tornò, tra mucchi di vestiti, pantaloni e maglie c'era lei. Indossava un vestito molto carino, con un ampia gonna ricamata, tutto rosa e fuxia. Sembrava quasi che si fosse trasformata, se non fosse stato per la mancanza di orecchie e coda, che le spuntarono quando lui le fece i complimenti.

-Allora, andiamo!-

L'alieno spiccò il volo, reggendo la ragazza tra le braccia, mentre lei si aggrappava al suo collo cercando di non guardare giù.

Sorvolarono i giardini pubblici ed i grandi magazzini, atterrando sulla Tokyo Tower, che si stagliava nel cielo azzurro e terso, abbagliante quasi come il sole.

Si sedettero sul cornicione, con i piedi sospesi nel vuoto, ammirando il panorama. Lui le circondò le spalle con un braccio, attirandola più vicino, e facendola di nuovo arrossire.

-Si può sapere perchè diventi sempre così rossa?!?- chiese lui, prendendola in giro.

-...bè, perchè... credo quando... sono in imbarazzo...- balbettò lei, concentrandosi sulla città sotto di lei, e cercando di non pensare di essere di nuovo stretta a lui, al suo corpo diafano e atletico. " O mamma, guarda la città... la città... C-I-T-T-A'... ... ...C-I-T-T-A'... C-I-T... Gish... no, città!!!! No, Gish... kyaaa!"

-Ah, se sei in imbarazzo, me ne vado.- lui si alzò in volo, lasciandola da sola sulla torre, ma senza perderla di vista. "Vediamo cosa fa, la mia micetta..."

Lei si guardò intorno, sorpresa per la reazione del ragazzo, e poi iniziò a cercare un'uscita, ricordandosi alla fine come erano saliti lassù.

-Stavo scherzando, Gish!!! Non mi lasciare qui, ti prego! Aiutami, non so come si scend...-.

Scivolò, trovandosi improvvisamente in caduta libera verso il suolo, molti metri sotto di lei.

-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!Aiutoaiutoaiutoooo!-

Chiuse gli occhi, preparandosi al peggio, quando si rese conto di non stare più cadendo. Aprì un occhio, poi l'altro, e tirò un sospiro di sollievo. L'alieno l'aveva afferrata durante la caduta, ed ora rideva di gusto, ripensando alla faccia sbigottita di Strawberry mentre precipitava.

-Sai che eri proprio buffa?-

-Tu! Stupido alieno menefreghista! Mi stavi facendo cadere! Mi sono spaventata a morte, non lo fare mai più!- gridò lei, dandogli dei pugni sul petto. Poi si lasciò abbracciare, mentre alcune lacrime le rigavano le guancie. "Ma perchè piango? Forse per lo spavento... o perchè mi ha salvata di nuovo...?"

-Basta, non piangere- le asciugò le lacrime - tanto non avrei mai permesso che ti succedesse qualcosa... Torniamo a casa-.

E di nuovo sorvolarono Tokyo, dirigendosi verso la casa di Strawberry, quando qualcosa di luminoso li superò, a pochi centimetri dai loro corpi.

-Lascia andare Strawberry, Gish!- gridò qualcuno dal basso. Quel qualcuno era Mina, mentre l'oggetto luminoso era il suo attacco.

-Ma cosa fanno? Ehi, ragazze, non attaccata!- gridò Strawberry, mentre Gish la lasciava a terra, atterrando al suo fianco, con un sorriso maligno sulle labbra. -Pensano che ti abbia rapita, micetta- le sussurrò nell'orecchio, poi si preparò a combattere.

-Se sei davvero guarita, ora puoi di nuovo trasformarti in Mewberry. Decidi piccola: Vuoi combattere con me, o contro di me?-.

Si scagliò contro le mew mew, estraendo dal nulla i suoi tridenti, lasciando la ragazza da sola con la sua indecisione.

" Con lui o contro di lui... perchè devo scegliere?".

Afferrò la spilla, ancora indecisa, guardando l'alieno affrontare da solo le sue compagne di squadra.

"Devo aiutare qualcuno... Ma chi...?" -Mewberry, METAMORPHOSI!-

Kuroneko, MewAlexandra, grazie di nuovo per i commenti, e grazie anche per i suggerimenti a Francesca Akira89... cercherò di migliorare, e di continuare a scrivere (però, cm si fa a nn fidarsi di kisshu?) !!!

KISSHU, VIENI FUORIIIII! Kisshu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!** ç.ç

Grazie anke a Kirara (kirara come il gattino di Sango?^^) magari esistessero tutti, il mondo sarebbe più bello, e sicuramente più movimentato!!!

Harigato e Sayonara!!!!!!!!!!

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La scelta giusta? ***


MEWMEW

- Mewberry, METAMORPHOSI!-

Mewberry si girò verso i combattenti, rimanendo a guardare l'alieno affrontare le altre Mew.

"Si sono preoccupate per me? O vogliono solo togliere di mezzo Gish? No, non posso permetterlo..."

Con un balzo felino affiancò l'alieno, circondato dalle quattro ragazze. Si misero schiena contro schiena, in attesa.

-Pronta, micetta? Sei sicura di voler affrontare le tue compagne?- le sussurrò lui.

-Certo,- poi si rivolse alle ragazze -allora, che fate lì impalate? Non volevate combattere contro Gish?-

-Ma Mewberry... cosa fai? Perchè stai dalla parte di quell'alieno? Dopo tutto quello che ha fatto... dopo che ha cercato di uccidere Mark...- cominciò a dire Mewlory, ma fu interrotta da una Mewberry furibonda

-Non parlare di Mark!!! Quel traditore, pur di non essere contagiato, mi ha abbandonata. E lui, che giurava amore eterno... ed io gli credevo.-

-Ma che dici? Forse le hanno fatto un "lavaggio del cervello"? Mewberry, stai bene?- chiese Mewmina, un pò sarcastica.

-Si, mai stata meglio... sono guarita, e sapete grazie a chi? Non voi, non Ryan o Kyle, nè quel... quel ... Mark! Mi ha curata lui, nonostante fossimo nemici. Non voglio combattere contro di voi, ma nemmeno contro Gish.- Detto questo, afferrò la Strawberry Bell e si preparò allo scontro.

Le altre ragazze si guardarono tra loro, indecise sul dafarsi, quando arrivò Mark nei panni del Cavaliere Blu e, senza esitazione, si slanciò contro Gish, colpendolo con un fendente. Se non fosse stato per i suoi tridenti, Gish ci avrebbe rimesso la vita.

-Ma cosa fai? Sei impazzito?- Mewberry si scagliò contro di lui, ancora più arrabbiata di prima.

-Il mio compito è protegg...- non finì di parlare, non poteva. La mew rosa l'aveva colpito in viso con un pugno, facendogli perdere l'equilibrio.

-Come mai sei così violenta, bambolina?- chiese sghignazzando l'alieno

-Taci e combattiamo!- Insieme, partirono all'assalto, parando e contrattaccando tutti i colpi delle mew e del Cavaliere Blu. Insieme, erano invincibili. Sembrava che fossero costituiti da un'anima con due corpi che si muovevano all'unisono. Andarono avanti così, scambiandosi tacite occhiate e invisibili ed indecifrabili messaggi.

Alla fine, le mew mew e il Cavaliere, malconcio, furono costretti a ritirarsi, per la prima volta battuti dall'alieno.

Quando tornarono alla casa di Strawberry, lei era stranamente silenziosa, e questo preoccupò l'alieno.

-Cosa c'è, bambolina?-

-Niente. Cioè, non lo so... è così strano...-

-Shhh, non ci pensare, piccola mia. Vieni qui.- e di nuovo l'abbracciò, ricambiato questa volta, nella penombra della stanza della rossa. " Non ti preoccupare, gattina... ti proteggerò sempre."

Forse è venuto un pò corto, ma nn avevo molta ispirazione...

Certo, se incontrassi un certo alieno con gli occhi dorati e i capelli verdone...bè, l'ispirazione nn mancherebbe^\\\\^

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Cioccolata ***


MEWMEW

Piccolo prologo...

Nn sapevo se continuare la storia o no, dato k il maggior lavoro è fatto... xò nn volevo lasciare il mio povero kisshu senza un lavoro... Eccomiiii, ecco il copione, amor... ehm, volevo dire kisshu. °\\\\°"

Cmq, aspetto tantitanti suggerimenti!!!!^^

1 saluto particolare a Kuroneko^^ [conosci qualcuno k può far uscire Kisshu dal manga e dall'anime (magari 2 Kisshu^^)? così sarebbe + divertente... senza offesa ai maschi terrestri!]

Mewjap -------- Ja, mata ne!

________________________________________________________________________________________________

"Ti proteggerò per sempre, gattina..." pensò, stringendola ancora di più a sè.

-Gattina, posso farti vedere una cosa...?- chiese lui, scostandola leggermente.

Lei aveva gli occhi semichiusi, ma lo guardò sorridendo ed annuendo, per poi rituffarsi tra le sue braccia accoglienti (k fortuna!).

Lui rise, poi si smaterializzò, mentre lei chiuse gli occhi, un pò timorosa.

Quando li riaprì, sentì intorno a sè un silenzio innaturale, tanto profondo da far sembrare i loro respiri come esplosioni..

Guardandosi intorno, scoprì di essere circondata da fiori, tantissimi fiori, di tutti i colori e tipi. Emanavano un profumo così intenso da far girare la testa, ed erano bellissimi.

-O mio Dio, Gish, sono bellissimi...- lasciò le sue braccia, chinandosi in quel tappeto variopinto e raccogliendo alcuni fiori, per poi annusarne il profumo.

-No, micetta. Bellissima sei tu...- la fece voltare, infilandole tra le ciocche una rosa senza spine, del colore dei suoi capelli purpurei.

Lei arrossì di nuovo, e di nuovo le spuntarono coda e orecchie. - Sta diventando un'abitudine arrossire, per te? Che bello, ho una gattina tutta per me...- Le accarezzò le orecchie nere e morbide, sorridendole dolce. -Non sai da quanto desideravo questo momento... desideravo te...- di nuovo l'abbracciò, poi si sedette tra i fiori, facendola mettere a fianco a sè. Da lì, ammirarono il tramonto dai colori cangianti, fianco a fianco.

Quando ormai il cielo era blu oltremare, Strawberry sbadigliò, stiracchiandosi.

-Hai sonno, micetta?-

-Bè, un pò...-

-Seguimi-.

Si diressero verso un boschetto, al limite del prato variopinto. Lì, tra gli alberi sempreverdi, si ergeva una bella casetta di legno, con le porte e le imposte blu, mentre il tetto era di un bianco lattiginoso, quasi liquido.

-Stanotte,- disse lui, sorridendole enigmatico - dormiremo qui.-

Lei lo guardò, guardò la casa e poi lo seguì, sospirando. All'interno, c'erano un piccolo caminetto, un tavolo e due sedie, e due porte. Una doveva essere il bagno, l'altra la camera da letto.

Gish si diresse verso il caminetto, accendendolo con uno schioccò delle dita. -Che ne dici, bambolina...-

-Sai, Gish,- disse lei, dandogli le spalle - penso che mi farò un bagno...-.

"Ed io penso che ti verrò a fare compagnia..."

Strwberry s'immerse nell'acqua bollente, sollevando nuvolette di vapore. Nella stanza c'era talmente tanto vapore, che non si vedeva niente, nemmeno a mezzo metro di distanza. La camera era immersa nella penombra, e neanche questo favoriva la visibilità.

La ragazza non si accorse dell'alieno che le era arrivato alle spalle, e quasi saltò fuori dalla vasca quando sentì una mano gelida sulla pelle accaldata. Guardò di lato, trovandolo accoccolato alla sua destra, sul pavimento scivoloso.

-Tu... cosa... fai... qui...-chiese, immergendosi fino al naso.

-O, non esagerare... non si vede niente con tutta questa nebbia!!!!- disse, seccato, per tornare a concentrarsi sulla sua gattina.

Le posò anche l'altra mano sulle spalle, e poi le massaggiò il collo, riemerso dall'acqua. "Perchè... perchè non provo nessun desiderio perverso... con lei così indifesa...?" tornando a concentrarsi sulla ragazza, si accorse che si era assopita. Avvicinò il viso alla sua spalla, e con un leggero bacio la fece ridestare.

-Ma cosa fai, vuoi dormire nella vasca?!? Sulla sedia vicino alla porta ci sono dei vestiti. Indossane uno, e poi vai a letto.- poi sparì.

Lei invece rimase un altro pò nella vasca, rimuginando. "E' così diverso... non tenta nemmeno di farmi i suoi stupidi scherzi. Che sia cambiato? O sono io a vederlo sotto una luce diversa?"

Avvolta nel grande asciugamano, studiò le vestaglie sulla sedia. Optò per quella lunga e rosa, con tante fragole stampate sopra, poi si asciugò i capelli, lasciandoli sciolti.

Entrando in cucina, notò due scodelle fumanti sul tavolo. Avvicinandosi, sentì il profumo della cioccolata calda, che le fece leccare i baffi...

-Hai fame, adesso?- Gish uscì dalla stanza da letto, e per la prima volta la ragazza lo vide senza i suoi soliti abiti. Indossava una leggera casacca verdina, con un ampia scollatura che lasciava intravedere il petto muscoloso e pallido, stretta in vita da una fascia di seta scura, e dei pantaloni blu.

Si sedette di fronte a lei, ed immerse un cucchiaio nella cioccolata scura.

-Come si chiama questa cosa? Ho visto spesso prepararla al tuo amico umano... ne ho, ehm... presa in prestito un pò dalle sue scorte...-

-Oh, questa è cioccolata calda, una delle mie bevande preferite- disse lei, avventandosi avida sulla tazza ed ingurgitandone il contenuto.

-Ahhhhhhhhhhhh!!!! Ed ora, a nanna....- aspettò che anche l'alieno finisse la sua tazza, ridendo ai baffi marroni che si era fatto intorno alla bocca, e poi si diresse verso la stanza da letto, per poi tornare indietro.

-Gish?-

-Ehhh?-

-Nella stanza c'è solo un letto...-

-Quindi?-

-... noi siamo due...-

-Già- disse lui, sorridendole allusivo.

Lei si battè la mano sul viso, esasperata. "No, non è cambiato per niente!".

Si diressero verso la stanza, lei camminando, anzi barcollando per il sonno, lui galleggiando in aria.

Strawberry esitò ancora, mentre l'alieno s'infilava nel letto.

-Che fai ancora là? Per caso vuoi dormire sulle sedie o nella vasca?- chiese sarcastico.

-No, certo che no...-

-E allora vieni qui-.

Si infilò anche lei nel letto, e subito lui le cinse il corpo con le sue braccia, aspirandone il profumo. Nonostante l'imbarazzo ancora presente, riuscì ad addormentarsi tra le sue braccia, sognando di non dover più combatterlo...

Non sapeva, però, che il suo sogno era molto lontano dalla reltà, e da quello che stava per accadere loro...

_________________________________________________________________________________________________

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** "Uccidila" "No, la amo" ***


MEWMEW

Quando Strawberry aprì gli occhi, notò due cose: il letto in cui dormiva non era il suo, e qualcosa (o qualcuno?) poggiava sulla sua schiena, bloccandola. Girò il viso nella direzione del peso, vedendo solamente un braccio pallido coperto da una manica verdina.

"Ma chi...? Oh no..." girò il viso dall'altro lato, e vide Gish profondamente addormentato, con il viso tranquillo e sorridente.

La ragazza si sentì come se avesse le farfalle nello stomaco, e avvampò. Non aveva mai visto l'alieno così rilassato. Continuò a guardarlo, come imbambolata. "... ... ... wow...". Sorprendendosi da sola, si girò sul fianco e si strinse di più al dormiente, accoccolandosi con la guancia sul suo petto, e chiuse di nuovo gli occhi. Non si accorse che, mentre si spostava, lui si era svegliato, ed ora guardava sorpreso la ragazza. Non si sarebbe aspettato che proprio lei, che la sera prima stava facendo tante storie, si fosse messa così vicina a lui... "Bè, meglio per me...". Le passò una mano tra i capelli, per poi scendere lungo le spalle e la schiena. Non andò oltre, però.

-Sei sveglio?-

-Mmm, che dici, gattina? Stai comoda?-

-Sì... cioè, il letto e piccolo, non sapevo dove metterm...-

-Shhh, non importa. Su, dormigliona, in piedi.-

-Guarda che sei tu quello che stava dormendo fino ad adesso.-

-Si si, ma ora alzati.-

Insieme si diressero verso la cucina, e se mai qualcuno fosse entrato, li avrebbe sicuramente creduti due sposini, anche se molto giovani.

Si sedettero vicino, bevendo altra cioccolata e sgranocchiando qualche biscotto.

-Bene, micetta. Penso che dovremmo tornare a casa tua, in fondo non puoi andare in giro con la vestaglia... Anche se non sei male... se tu la sbottonassi un pò... Ahia, mi hai fatto male!- gli era arrivato un biscotto in faccia.

-Non ho bisogno che tu mi dica come vestirmi... non ho bisogno di nulla-

-Ah, no? E chi è che stamattina si è raggomitolata e si è quasi messa a fare le fusa, svegliandomi?-

"Uh uh, se ne è accorto..."

-Perchè ti sono uscite le orecchie e la coda? Ho ragione, vero?-

-Taci!-

In poco tempo furono di ritorno alla casa della ragazza, che si cambiò. Lui, invece, tornò alla casetta e si rimise le sue solite vesti.

-Strawberry? Micetta, dove sei?-. Nella casa della ragazza regnava una strana quiete, surreale. La cercò dovunque, ma non la trovò da nessuna parte. "Cosa le sarà successo? Dove sei, piccola...". Sentì un dolore acuto alla testa, poi cadde a terra, perdendo i sensi.

L'ultima cosa che vide furono i piedi di qualcuno, che lo colpirono allo stomaco, facendolo svenire del tutto.

Quando riprese conoscienza, cercò di muoversi, ma si accorse di essere legato. Aprendo gli occhi, si ritrovò in una stanza dalle grandi pareti scure. L'unica fonte di luce erano dei grandi monitor su una di queste. Di fronte agli schermi, qualcuno stava seduto, dandogli le spalle. "Dove sono?" Cercò ancora di liberarsi, attirando l'attenzione della persona nella stanza.

Si girò, per guardare Gish.

-Finalmente sei sveglio, alieno.- disse, sorridendo cinico.

-Tu... tu sei quello stupido umano per cui lavora la mia gattina...- fu interrotto da un altro calcio nella pancia, che li tolse il fiato.

-...Dove... dov'è Strawberry?...- La porta si aprì, ed entrarono due delle compagne di Strawbery, con lei ferma tra di loro.

-Gish! Lasciatemi, lasciatemi! Gish!!!- si divincolò, raggiungendolo ed inginocchiandosi al suo fianco.

-Cosa ti hanno fatto? Stai bene?- chiese, notando i graffi ed i lividi che aveva sl corpo.

-Io sto bene... E tu, piccola? Perchè siamo qui?-

Lei si girò verso Ryan, che era tornato vicino ai monitor.

-Già, Ryan. Perchè siamo qui?-

-Tu sei qui, perchè è qui che devi stare. Lui, perchè è un nemico e dobb...-

-STUPIDO RINCRETINITO DI UN RAGAZZO SENZA CERVELLO! COME PUOI PENSARE CHE IO VOGLIA STARE QUI, DOPO CHE MI AVETE ABBANDONATA AL MIO DESTINO, QUANDO ERO MALATA? E LUI MI HA AIUTATA, ALLA FACCIA DELL'INIMICIZIA!-

Strawberry si girò verso Gish, ed iniziò a slegarlo.

Mina e Lory fecero per avvicinarsi, ma lei si girò, guardandole infuriata.

-Avvicinatevi,- disse, sibilando - avvicinatevi e provate a toccarlo, e vi uccido!-

-Micetta, non esagerare...- Gish si massaggiò i polsi doloranti, alzandosi in piedi e barcollando. Lei gli prese un braccio e se lo passò dietro le spalle, mantenendolo ed aiutandolo.

-Cosa volete, allora?- chiese lei.

-Perchè ti sei alleata con un nemico?- gli domandò il biondo.

-Te l'ho già detto.-

-Non è un valido motiv...-

-Ha ragione Ryan,- lo interruppe Pam, con la solita aria indifferente e superiore -lui l'ha aiutata e seguita, e noi abbiamo pensato subito a qualche trucchetto subdolo. Se avesse avuto qualche piano, non l'avrebbe già messo in atto?-

-Magari non era ancora il momento.-

-No, il momento è giusto, umano- esclamò Gish, guardandolo cinicamente - e c'è anche il piano. O meglio, c'era... Ma adesso, dopo aver passato così tanto tempo con la mia gattina, non ho più intenzione di attuarlo...-

-Cosa hai, Gish?- L'alieno si era accasciato al suolo, scosso da strani spasmi, sempre più lunghi.

-Ha le convulsioni? Ma cosa diavolo li succede?-

Tutti lo circondarono, più curiosi che preoccupati, mentre Strawberry lo scuoteva, spaventata.

"...Cosa... cosa mi succede? no... non voglio..."

"Gish..." una voce rimbombò nella mente dell'alieno, invadendola "Uccidili, Gish... è il tuo compito... Avanti, sono umani, sono nemici..."

"No, non voglio.. non vog...no... ucciderli... no... non devo! No... si... no... uccidili, uccidili..."

Si alzò, lasciando la ragazza preoccupata per terra, guardando il soffitto.

Rise, e dalla sua bocca uscì una risata crudele, troppo cattiva per essere davvero la sua.

-Cosa ti è successo?- Strawberry venne trascinata lontana da lui, mentre lo guardava atterrito.

I suoi occhi, i suoi bellissimi occhi dorati, erano diventati rossi come il sangue. Estrasse i tridenti dal nulla, brandendoli ferocemente.

-Allora,- chiese -chi vuole morire per primo? Scegliete, tanto farete tutti la stessa fine.

-Gish, cos'hai?- Strawberry gli era di fronte, a qualche metro di distanza, e gli parlava incredula.

-Spostati, umana...-

-Cosa? Che ti prende, perchè parli così?-

Si girò, non prestandole più ascolto, e guardò verso Ryan, impassibile e gelido come sempre.

-Tu, tu sarai il primo.-

Si slanciò verso il ragazzo, puntandogli le proprie armi contro, ma Ryan fu più veloce, e lo scansò. Ora era di nuovo vicino ai monitor. Di nuovo l'alieno lo attaccò, conficcando uno dei tridenti nelle apparecchiature elettroniche. Una leggera scossa di corrente lo percorse, ma non se ne preoccupò.

Si scagliò di nuovo verso il biondo, ma questa volta lo colpì al braccio, ferendolo. Lui cadde a qualche metro di distanza, spacciato. Non avrebbe potuto evitare altri colpi.

-Sei morto!- Gish corse verso di lui ma, mentre stava per colpire, si trovò bloccato dalla rossa, che lo abbracciava piangendo.

-Cosa fai? Perchè, Gish, perchè?-

-Vuoi finire di vivere anche tu?- chiese, sollevando il tridente, pronto ad affondasrlo nel corpo tremante della ragazza.

"Uccidila"

Abbassò il braccio, ma si fermò quando la punta ghiacciata tocco la schiena della ragazza.

"Non posso... non la posso uccidere."

"Gli umani ti odiano... avanti, conficcale il pugnale nel corpo."

"Forse mi odiano gli umani... ma lei no, lei... lei mi ama... ed io amo lei..."-

_________________________________________________________________________________________________

Bè, che ne dite?

Forse un pò troppo banale o ovvio?

p.s. scusami kisshu, se ti faccio fare questa figura cattiva...ç.ç

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Nel prato ***


MEWMEW

Oggi sarà un capitolo + corto... sorry....ç.ç

Il pugnale gli cadde di mano, mentre Strawberry lo stringeva più forte, facendogli beììattere il cuore. La prese dalle braccia, stringendola così forte da conficcarle le unghie nella carne, ma lei rimase in silenzio, stringendo i denti.

-B-basta... Strawberry, v-vai via... ti farò del male, se r-rimani qui...-

Lei si specchiò nei suoi occhi, rivelando il volto bagnato da calde lacrime salate.

-No Gish, non me ne andrò neanche se mi ferisci, nemmeno se tenti di uccidermi... Non posso... Non voglio-

"Avanti, eliminala!"

"Non... non voglio.... no"

-Và via, và via piccola-

-No...- L'abbracciò di nuovo, incurante delle ferite alle braccia.

Tutti stavano guardando, immobili e stupefatti.

-Non la tocca, non vuole ucciderla... aveva ragione lei...-

-Gish, torna in te, per l'ultima volta... Gish!-

Lui, che aveva chiuso gli occhi, aprì le palpebre, rivelando le iridi dorate.

-Piccola, mi dispiace... se succederà di nuovo... io... non so cosa potrei farti, è pericoloso... dovre...-

Per la prima volta, fu lui ad essere interrotto dalle labbra di Strawberry e, per la prima volta, sentì le guance bagnate dalle proprie lacrime.

Vicini ed uniti, forse un pò doloranti. Così rimasero per un tempo infinito, e poi sparirono nel nulla, lasciando le mew mew e Ryan nel laboratorio, e ritrovandosi nel bellissimo prato variopinto.

Si stesero tra quelle miriadi di fiori profumati, ancora baciandosi e coccolandosi, desiderosi di non dover mai più dividersi, anche se quella misteriosa voce sarebbe rimasta in agguato, pronta a dividerli. Ma non ora.

________________________________________________________________________________________________

Ehi, Kuroneko, non mi chiederai i diritti d'autore....

No scherzo, come si chiama la tua ff? Mi piacerebbe leggerla...

________________________________________________________________________________________________

Nooooo, il lanciafiamme nooooooooo! Scusa, e poi come faccio a finire la storia, se mi arrostisci????

_______________________________________________________________________________________________

Grazie a tutti\e x le recensioni, sono così commossa, xk sono arrivata a 20^^...

Harigatooooooo, ja mata ne!

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Ancora ***


MEWMEW

Ni-hao tomodachi! Watashi wa Mewjap desu, konnichi-wa!

Tornando all'italiano, k piacere rivedervi!!!!

Kuroneko, ho trovato la tua ff e l'ho letta, è fantasticaaaaa!!!! L'ho messa tra le mie preferite^^...

Fujiko92, non ti preoccupare... se mi arrostisci ti vengo a cercare e ti tormento come fanno gli spettri...XD Se non mi precede Ki-chan(ops!°°') ehm, volevo dire Kisshu, visto k non sopporta il nomignolo( ma è così kawaii...ki li capisce i maschi, umani o alieni k siano...)

Ok, ho deciso, metterò un annuncio: Chi riesce a trovare il modo x rendere reale Kisshu o x portare noi kisshu-dipendenti nell'anime( con conseguente invasione di italiane stile manga innamorate^^)???

Bene, ho finito con i miei commenti semi-dementi(uh, ho fatto la rima...), ecco a voi la storia!!!

__________________________________________________________________________________________________________________

-Gattina... gattina, svegliati!-

Strawberry aprì gli occhi, mentre qualcuno la scutoeva piano, ma vide solo un volto sfocato e contornato di verde.

-Cosa... chi...-

-Micetta, vuoi svegliarti? Va bene, ho capito... non è che vuoi fare la bella addormentata nel prato? Ti avverto, il principe non vuole solo un bacio...-

Gish si chinò su di lei, stampandole un sonoro bacio sulla fronte, facendole aprire gli occhi.

Poi, senza più pensare a svegliarla, scese lungo il viso e si fermò sulle morbide labbra rosee della ragazza, assaggiandole...

"Uh... mi sa che non dovevo fingere di dormire... però, tutto sommato..."

Strawberry si staccò dal suo bacio, posando lo sguardo sui fiori che la circondavano, mentre lui rimase a gattoni sopra di lei, guardandola malizioso e dolce.

"Quanto ho desiderato questo momento, ed ora lei è qui... ed è mia... come ho potuto solo lontanamente pensare di ucciderla?"

Poi si ricordò quella voce fastidiosa, ma molto familiare. Era come se l'avesse già sentita, tante volte, odiandola con tutte le sue forze. Odiando chi la possedeva... Ma non riusciva a capire chi potesse essere... o forse...

"No, non può essere... non ora..."

-Gish? Ehi, ma mi ascolti? Mi fai alzare?-

-Oh, sì, scusa... -

-Stai bene, Gish? Uffa, non è giusto... perchè tu mi devi chiamare in mille modi diversi e tu sei solo Gish? No, non è giusto...-

Strawberry saltò in piedi, con la sua agilità felina, e prese a camminare avanti ed indietro, tracciando un piccolo sentiero sotto i suoi passi.

-Non penserai mica di potermi chiamare in altri modi...-

-Perchè no? Tu mi chiami gattina, micetta, bambolina, piccola, Strawberry e Mewberry...-

"No, non ci credo... Il suo cervellino è davvero bacato... Spero che non le vengano in mente nomi troppo strani! Che imbarazzo..."

-Perchè mi guardi così?-

Lui tornò nella realtà, accorgendosi di essersi imbambolato sulla ragazza.

-Giusto, ho trovato... ti potrei chiam...re M..et... Gi... ma m..sent...-

Gish non ascoltava più. Non la vedeva più. Si sentiva terribilmente strano, e molto, molto cattivo...

"Cosa succede? Cos'è questa sensazione, così strana e... e... sgradevole...?"

"Gish, devi eliminarla..."

"Ancora tu? Sparisci, ho capito chi sei! Tu sei..."

"Silenzio! Obbedisci, oppure la missione non sarà più tua... Hai dimenticato il motivo per cui sei sulla Terra? O devo mandarti i tuoi cari fratellini, per farti da balie?" Una risata crudele e cinica gli rimbombò in testa, costringendolo in ginocchio. Era troppo fastidiosa, dolorosa...

"No, non puoi far venire loro! Non è giusto!"

"Allora fai quello che ti ho detto!"

"No!"

"Bene, lo faranno loro al posto tuo... Stanno arrivando. Sapevo già che ti saresti opposto, sono partiti ieri. Peggio per te, e per quella tua stupida umana. Ah ah ah ah!"

-No, non è giusto!-

Piantò un pugno nel terreno, escoriandosi le nocche, mentre la rossa era china su di lui, preoccupata come non mai.

-Cosa c'è, Gish, cosa è successo?-

-Sta arrivando, piccola,- le disse, guardandola nelle iridi di cioccolato - e presto sarà la fine. Per tutti.-

Tornò a guardare il solco che aveva provocato, nascondendo il viso sotto i capelli, mentre qualcosa molto simile ad una goccia d'acqua gli scivolava sulla mano.

"Se anche lui piange... è davvero la fine..."

Lei si alzò, guardando il mite cielo azzurrino, che sembrava indifferente ai suoi problemi...

______________________________________________________________________________________________________________

Bene, ho un grandissimo dilemma... più grande di "ESSERE O NON ESSERE?":

quale soprannome potrebbe dare Strawberry a Gish?!?

(Nooo, non rispondeteeee, non siate così crudeliii! nd Gish)

(Muahahahah XD! nd Strawberry)

(ç.ç \ nd Gish)

( |-Q___________ \non piangere, ti consolo io! Nd me...)

Ja, mata ne!!!

MewJap

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Siete pronte a morire? Il tradimento di Mark ***


MEWMEW

Posso farvi una domanda? Ma percaso hanno cambiato il doppiatore di Taruto?!?

________________________________________________________________________________________________

-Ehem... posso?-

Strawberry entrò nel Cafè Mew Mew, mentrw Gish rimase fuori, accolccolato su un albero, pronto ad intervenire in suo aiuto.

-Strawberry?-

Paddy sgranò gli occhi e le gettò le braccia al collo, strangolandola, mentre le altre tre si accontentarono di salutarla con un piccolo inchino come si deve.

-Cosa ci fai qui?-

-R-ryan... eheeem... devo dirvi una cosa importante... riguardo Gish e gli alieni in genere...-

-Se devi dirci che ora stai con lui e che Mark non t'interessa più, non ce n'era bisogno... Chissà poi, dove è finito quel piveraccio... Dopo il pugno che gli hai dato, minimo è finito in ospedale...-

Strawberry arrossì, mentre le tornò in mente di aver effettivamente colpito il ragazzo... "Ma non era un pugno forte..."

-No, non devo dirvi questo... è solo che Gish...-

-Se devi dirci che te ne vai con lui sul suo pianeta, fai pure... Ma se vi sposerete, voglio fare la damigella...!-

-Non è neanche questo! Ho detto che Gish mi ha dett...-

-Si è dichiarato???-

-MA MI FATE PARLARE!!!! Ohhh. Mi ha detto Gish che quel misterioso alieno che lo controllava, ha mandato altri suoi simili sulla Terra, perchè lui li ha traditi e si è schierato dalla mia p... dalla nostra parte. Ed è inutile che mi gurdi così, Ryan. Io mi fido di Gish. Ci vediamo.-

Fece per andarsene, quando dal laboratorio emerse Kyle, trafelato e preoccupato

-Tutte nel laborat... Oh, ciao Strawberry! Vieni anche tu.-

Le ragazze e Ryan seguirono il ragazzo, ma Strawberry rimase nella hall, aspettando che l'alieno la raggiungesse, poi si avviarono insieme nella stanza segreta.

Dopo aver chiuso la porta, tutti si sistemarono davanti agli schermi. Sulla piantina di Tokyo, centinaia di lucette rosse lampeggiavano disordinate, mentre quelle verdi, che indicavano gli alieni, erano concentrate in due punti.

Una sul Cafè Mew Mew, quindi Gish, e tre nei pressi del parco, non lontano da lì.

-Ma... quell'alieno aveva parlato di due, non di tre! Acc.... bugiardo... -

Gish si smaterializzò, lasciando Strawberry atterrita e gli altri non molto sorpresi.

- Perchè mi guardate così? Anche lui era sorpreso. Anzi, dovremmoi aiutarlo!-

Detto fatto, su consiglio di Kyle si avviarono verso il grande parco, e mentre correvano si trasformarono.

-MewMina...

-MewPaddy...

-MewLory...

-MewPam...

-MewBerry...

- METAMORPHOSI!-

Raggiunsero i giardini, cercando quasiasi cosa potesse indicare una presenza aliena. Ma l'unica cosa che videro fu Mark, sdraiato su una panchina, incosciente.

-Ma cosa gli è successo? Mark, stai bene?-

Corsero verso di lui, non ascoltando nemmeno quello che Ryan urlava loro.

Troopo tardi sentirono le parole "Alieno... lui ... attente...", perchè una grande esplosione le mandò a terra.

Il moro si alzò dalla panchina, con ancora gli occhi chiusi, ma ridendo sommessamente.

Al suo fianco apparvero due alieni, un maschio ed una femmina.

Il maschio era più alto di Mark, aveva i capelli lunghi e bianchi, ma non era anziano. Da sotto la cortissima maglietta e dai calzoncini si intravedevano i muscoli possenti. Calzava dei sandali verdini, come il resto dell'abbigliamento, ed in mano teneva una specie di vaso oblungo, dalla cui bocca fuoriusciva un filo di fumo. I suoi occhi erano arancioni.

La femmina era un pò più bassa, magrissima ed atletica, ed indossava un kimono succinto, nero, e degli stivali scuri alti fino alla coscia.

Stringeva un nastro da ginnastica ritmica, anch'esso nero.

I capelli corvini e ricci le ricadevano sulle spalle, gonfi e morbidi, mentre gli occhi glaciali scrutavano le mew mew.

Dopo qulache istante, si guardarono e sfiorarono Mark con le loro armi, ed egli aprì gli occhi, rossi come il fuoco.

Senza preavviso, si teletrasportò davanti a MewBerry e la colpì nello stomaco con una ginocchiata, facendola accasciare gemente al suolo.

-E questo è per il pugno.-

-Tu, lurido verme... Come hai potuto ferire la mia micetta!?!-

Gish apparve dal nulla, lanciandosi con i tridenti sguainati contro Mark, ma fu bloccato dal nastro della ragazza, che lo avvolse a spirale come un serpente di seta, e lo strinse, quasi soffocandolo, mentre potenti scariche elettriche lo percorrevano.

Cadde accanto alla mew gatto.

-Questa è la famosa "Terra"? Mi aspettavo di più da te, Deep Blue...-

La ragazza si rivolse a Mark mentre lui le cingeva i fianchi co un braccio.

-Non ti preoccupare, Rayon... quando gli umani scompariranno... sarà perfetta...-

Le orecchie del ragazzo si modificarono, fino a diventare appuntite, gli occhi gli divennero azzurri, i capelli lunghissimi e neri.

-Sai, Deep... mi sei mancato...-

-Anche tu, Piccola...-

Deep Blue, ossia Mark, abbracciò l'aliena, la baciò, e poi si concentrò sull'altro alieno, stringendo sempre a sè Rayon.

-E tu, Ekos, che ne pensi?-

- Ci accontenteremo...-

-Bene, Mew Mew, dovrei presentarvi questi due... amici... dovrei presentare anche me stesso-

Rise, agghiacciando le ragazze, già perplesse.

-Il mio nome è Deep Blue, e sono qui per conquistare la Terra. Il "Mark" a cui eravate abituate era solo una mia trasformazione, servita a non insospettirvi. E grazie al cavaliere blu, il petetico salvatore, ho potuto studiarvi da vicino e raggirarvi. Come sono stupidi gli umani...-

-Questa bella aliena, molto meglio delle ragazze di questo pianeta... è Rayon, la mia compagnia... ed Ekos è suo fratello, nonchè grande guerriero alieno... Siete pronte a morire, Mew Mew?-

__________________________________________________________________________________________________

Stupido schifoso ameba viscido strisciante lurido verme di Mark, sempre il suo zampino sta!!!

-Come ti permetti insulsa umana? Siete voi che rovinate gli alieni seri!!!- (Deep)

-Kisshoolooooooo! Deep Blue ha insultato Strawberryyyyy!!!!- (Mewjap)

-Tu, come ti permetti! Ti faccio vedere io!- (Kisshu)

Sbonk, sbatabonk, skaboom!!!!

< velo pietoso su Mark\deep blue massacrato da un Kisshu sorridente >

-Bravissimoo Kisshoolo!:-Q_______________- (Mewjap)

_________________________________________________________________________________________________

Kuroneko, vedi ke la tua storia è bellissima!!!!!

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** La fine? ***


MEWMEW

CIAO A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!

Vi piacciono i nuovi alieni?!?

(A me non tanto, stanno massacrando le mew mew XD)

_______________________________________________________________________________________________

-Siete pronte a morire, Mew Mew?-

Muovendo qualche passò verso le ragazze, al nuovo nemico apparve in mano una lunga spada scintillante, mentre il vaso di Ekos iniziò a vibrare tra le sue mani. Rayon si limitò ad agitare il nastro, guardando il fratello ed il compagno divertita.

-Voi, non avete il diritto di fare questo... tu...Mark o come ti chiami... io mi fidavo di te, avrei dato la mia vita per la tua... ma aveva ragione Gish...-

Mewberry si alzò dolorante, avvicinandosi all'alieno ancora steso per terra, esausto.

-Oh... che discorso commovente...- Deep Blue applaudì ironico, accompagnato dall'aliena, che intanto studiava Ryan.

-Sai, Deepuccio...-

-Ti ho detto che in pubblico non mi devi chiamare così.-

-Uf, va bene. Comunque, avevi detto che le umane non erano granchè, ed hai ragione... però i maschi terrestri non sono tanto male... potrei tenermi il biondino per ricordo? Solo per divertirmi un pò... in fondo, tu hai il tuo giocattolo,- indicò Mewberry con ribrezzo -perchè io no?-

-Perchè tu hai già me, Rayon... ma se proprio lo vuoi... tanto non mi è mai stato simpatico. Però, prima occupati della nanetta bionda e della verde.-

Come vuoi, Deepuc... Deep.-

Rayon saltò, arrivando direttamente di fronte a MewLory e MewPaddy, studiandole. Poi guardò Ryan, leccandosi le labbra. Lui rimase impassibile, nonostante stesse provando qualcosa di molto molto simile alla paura. Una paura terribile...

Si avvicinò alle due ragazze, pronte a combattere, facendo oscillare l'arma, poi la scagliò contro MewPaddy, che con un agile salto la evitò

-Mmmlll :-P-

-Brutta nanetta terrestre!-

Di nuovo attaccò, e di nuovo MewPaddy zampettò via, andandole dietro e lanciandole uno dei suoi attacchi gelatinosi, facendola infuriare.

-C-come ti permetti a colpirmi con questa... questa schifezza...-

Il nastro fece scintille, disintegrndo la gelatina giallognola, e Rayon lo lanciò verso MewPaddy, che troppo tardi cercò di evitare.

Si preparò al colpo, ma MewLory le si gettò contro, proteggendola col proprio corpo, mentre l'aliena con il serpente di seta l'avvolgeva alle caviglie e la scagliava lontano.

-Tu, Ekos... Vanno bene la mewlupo e quella uccello? Alla gattina ed al traditore ci penserò io-

-D'accordo, Deep. Non mi dispiacciono quelle due...-

Anche lui si avvicinò alle mew mew rimaste, lasciando Mark, o meglio Deep Blue vicino alla mew neko e a Gish, che si era rialzato.

Ekos aprì il vaso di creta, ed il filo di fumo divenne una spirale turbolenta e gassosa, che si modellò fino a prendere le sembianze di una gigantesca spada, alta quanto l'alieno.

-Bene, signorine, si comincia!-

Afferrò l'elsa di fumo e si scagliò verso MewPam, che lo scansò, grazie al suo dna lupesco.

Veloci e silenziosi, continuarono quasi a volteggiare tra i cespugli del parco, ma quando lei attaccò, spalancò gli occhi sorpresa:

La spada fumosa assorbiva i suoi attacchi e non si poteva distruggere, come un fantasma, ma se colpiva era dura come l'acciaio, ed altrettanto resistente.

MewMina cercò allora di distruggere il vaso, ma la sua freccia fu fermata da una mano di vapore impalpabile che ne era fuoriuscita, e gliela rilanciò, sfiorandola. Per le mew mew non si metteva bene.

Intanto Mark-Deep Blue avanzava verso l'alieno ferito e la mew rosa

-Tu, non dovresti parlare di tradimenti, MewBerry. E neanche lui. Tu mi hai colpito, seguendolo, e lui si è alleato a te, tradendo il suo pianeta.-

Mosse un altro passo verso di loro, ma Gish scattò, sfiorandolo al braccio con i tridenti.

-Oh, coraggioso... ti facevo più codardo... bene allora!-

Iniziarono a lottare, mentre la ragazza li guardava trattenendo il fiato. Erano velocissimi, quasi invisibili. Con colpi e contraccolpi si spingevano verso angoli o vicoli ciechi, cercando di mettersi in trappola a vicenda.

Alle altre non andava così bene. MewLory era già a terra, per la disperazione del biondo, mentre MewPaddy ancora resisteva contro il nastro elettrico di Rayon.

Anche contro Ekos le cose non andavano bene. Dal suo vaso uscivano le cose più impensate, da animali ad armi a chimeri, che nonostante fossero di fumo, e quindi non si potevano distruggere, potevano colpire, ferire, uccidere. Anche unendo le loro forze, MewMina e MewPam erano in difficoltà.

-Prendi questo, schifoso! Come osi insultare la mia micetta? Dopo che ho lottato tanto per lei proprio a causa tua!!!!-

Gish colpiva senza tregua, mentre il sudore gli imperlava la fronte. Deep Blue sembrava uguale all'inizio dello scontro, se non per qualche graffio sul viso e sulle braccia.

-Deeeeep, io ho finito qui!!!- La voce di Rayon ricgiamò l'attenzione dei tre.

Gish e la mew rosa si girarono, desiderando non averlo mai fatto per due motivi: MewLory e MewPaddy erano a terra, ferite e sfinite, mentre l'aliena teneva Ryan legato con il nastro, ed ogni tanto gli mandava qualche scossa, mentre lo graffiava con le lunghe unghie dipite di viola.

-Vai ad aiutare Ekos e poi raggiungetemi.-

Rayon scrollò le spalle, abbandonando Ryan per terra, vicino alla mew verde, e raggiunse il fratello, dendogli man forte con le due ragazze spossate.

Unendo le loro armi, in un battibaleno anche le due mew mew furono sconfitte.

Gli unici due rimasti che dovevano affrontare quei tre nemici, veloci ed ancora nel piano delle forze, erano MewBerry e Gish.

-Accidenti...-

"Come faremo? Con il mio fiocco e i suoi tridenti non risolveremmo nulla...."

Iniziò il vero scontro.

Ekos e Deep saltarono addosso a Gish, mentre MewBerry rimase da sola contro l'aliena.

-Bene, bene... Guarda chi mi tocca affrontare... Non è giusto, almeno Gish è un alieno, ma tu... sei solo una stupida umana...-

-E tu sei una befana!-

-Cosa? Cosa significa "befana"?-

-Significa brutta vecchiaccia. V-E-C-C-H-I-A-C-C-I-A!-

La mew gatto saltò, e si lanciò contro Rayon, riuscendo a ferirle un braccio.

-Ahia... come osi? Tu... te la farò pagare per aver tenuto per così tanto tempo il mio Depuccio...-

-Rayon!-

-... volevo dire Deep lontano dal pianteta! Vedrai...-

-Invece di parlare, difenditi!- le gridò MewBerry, saltandole di nuovo addosso, ma questa volta fu bloccata dal nastro, che le si avvolse intorno, sempre più stretto, togliendole il respiro.

-Mpf-

-Ora non parli più? Povera piccola terrestre...-

-Levale le mani di dosso!-

Gish le arrivò alle spalle, conficcnadole un tridente nel braccio destro, ed il nastro le cadde, liberando la mew mew.

-Non è lei la tua avversaria! Torna qui, vigliacco!-

Ekos lo prese per le braccia, mentre i tridenti scomparvero, e Deep Blue lo colpì allo stomaco con un pugno.

-E va bene, usiamo i metodi umani. Prendi questo. Questo. E questo.-

Sottolineava ogni frase con un colpo, mentre l'alieno dai capelli bianchi teneva fermo il "traditore".

-No, Gish!!!-

-Oh, si invece... Torna qui, tu.-

Non badando alla ferita sanguinante, Rayon raccolse di nuovo il nastro, che subito strinse tra le sue spire la ragazza stanca, e se la trascinò in volo, fino a raggiungere la torre di Tokyo.

MewBerry rimase sospesa a molti, moltissimi metri dal suolo...

"Come quella volta... Però c'era Gish a salvarmi... adesso, questa pazza non la riuscirà a fermare nessuno..."

Si alzò sulla piattaforma, tremando, mentre dietro le apparivano Deep Blue ed Ekos, trascinandosi dietro un Gish incoscente.

-Bene, micia, raggiungi il tuo amico.

Una forte carica trafisse la ragazza, che si accascò accanto al corpo inerme del suo amico alieno, e tutti e due rimasero svenuti ai piedi dei tre invasori, che già pensavano a come disfarsi di loro, possibilmente facendoli molto male...

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Cosa faranno Rayon, Ekos e Deepuccio ai due poveri innamorati?!?

-Ovvio, li stecchiremo e poi li disintegreremo insieme alla terra!- (Deep)

--Ma... Depuccio, io voglio quelò biondino nella mia stanza...- (Rayon con gli occhioni di una bambina che chiede un lecca lecca ç.ç)

-E non mi chiamare così-(Deep si sbatte una mano sulla faccia +_+)

-Eddaiiiii...- (Rayon)

-D'accordo, tienitelo...-

-Voi due non farete niente di tutto questo!-XO (Mewjap col bazooka)

-D-d'accordo, metti giù quel c-coso però... su, da b-brava...- (Rayon e Deep) °-°"

-Tsk, vigliacchi- (Ekos)

-Uff- ^_^"(Rayon e Deep mentre Mewjap si allontana soddisfatta)

_________

ALLA PROSSIMAAA! NI-HAO XXX

Mewjap

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Forza e amore, il nostro potere ***


MEWMEW

Ni-hao!!!

Scusate per il ritardo...^\\\^"

Bene, tra un pò anche questa finirà, ma non vi preoccupate, non subito! Almeno qualche altro capitolo lo scriverò!!!!

Cmq, grazie ancora a tutti quelli che mi recensiscono... il computer è diventato un appuntamento giornaliero, pur di postare nuovi "chappy"...

Bene, a voi la storia...

P.S. VOGLIO KISSHUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!

se tu esistessi, stupido alieno(senza offendere**), risolveresti tutti i miei problemi! Ma niente, come si fa ad essere così insensibili?(Mewjap)

-Insensibile, io? Ma se sei tu quella che mi ha quasi ucciso col Bazooka... Scherzavo scherzavo, metti via quel coso!...°_°"- (Kissholino)

- ... :-P ^^- (Mewjap)

H

A

R

I

G

A

T

O

-

G

O

Z

A

I

M

A

S

U

!

__________________________________________________________________________________________________

Gish aprì gli ochhi, frastornato ed indolenzito. Non sentiva più le braccia, e la pancia era tutta un livido, probabilmente per i pugni di Deep Blue.

Il sole era ancora alto, e faceva caldo. Provò a muovere i piedi, e si accorse finalmente che non poggiava su nulla.

Guardò in basso, e si accorse di essere sospeso a mooooooolti metri da terra, legato ad uno degli spuntoni che sostenevano la piattaforma della torre. A pochi metri da lui, la mew rosa, ancora incosciente, pendeva nel vuoto, sostenuta solo dal nastro elettrico di Rayon, oscillando pericolosamente.

-Mewberry!- Tentò di smaterializzarsi, ma non servì a nulla.

-Calmo, non puoi smaterializzarti... la corda con cui sei legato è fatta apposta per i prigionieri alieni... Godiamoci lo spettacolo.- Ekos rise, indicando la sorella divertito

L'alieno ferito guardò la ragazza, in balia dell'aliena e del vuoto. Sarebbe bastata una scarica del nastro o una folata più potente, per farla cadere giù .

Era forse quello il piano degli alieni? Fargli vedere la morte della sua amata, per poi ucciderlo?

"No... ho giurato di proteggerla...."

Gish, cercando di non essere visto, iniziò ad armeggiare con uno dei suoi tridenti, cercando di tranciare i legacci che lo bloccavano.

-No! Questi li prendo io e,- lo intimò Deep Blue, togliendogli le armi, che sparirono - se tu ti slegassi cadresti nel vuoto, non hai abbastanza forze per volare.-

-Sei pronta, Rayon?-

-Mai stata così pronta, fratello!-

Rayon smosse il nastro, facendo ballonzolare la prigioniera, poi la investì con una forte scarica, che la risvegliò, facendola gridare.

-No, no, fermi, lasciatela!-

- E perchè? Perchè lo vuoi tu?-

Di nuovo Rayon la colpì, con scosse sempre più poteti, mentre scintille bluastre percorrevano la striscia di seta nera, avvolgendo la ragazza inerme. Sembrava che stesse tremando, ed anche Gish tremava, rabbioso e frustrato.

Non poteva smaterializzarsi.

Non poteva liberarsi.

Non poteva aiutarla.

Ma l'aveva promesso, doveva salvarla, a costo della sua stessa vita, era un suo dovere...

Ma cosa doveva fare?

-A cosa pensi, traditore? A come salvare la tua gattina? No, non puoi fare niente... E' finita.- gli sussurrò Ekos, malignamente.

E Deep Blue, alias quel traditore di Mark, gli diede man forte.

-Sai cosa le faremo? Ora Rayon la indebolirà con la sua elettricità, poi la lascerà cadere nel vuoto, fino a che non si schianterà al suolo, dove passano gli altri umani con le loro... come si chiam... automobili! Si, e dopo tu la raggiungerai, perchè farai la sua stessa fine... scariche e gravità... anche se volevo tagliarti ersonalmente la gola, ma non mi sporcherei mai con il sangue di un traditore...-

Tu... tu, lurido verme, come osi trattare così Mewberry? Lei sarebbe morta per te! E COSI' LA RIPAGHI? SCHIFOSO BASTARDO, DEVI MORIRE!-

Iniziò ad agitarsi, incidendosi i polsi con le corde troppo strette, ma non gli importava, voleva solo uccidere quel che era stato un umano... quello che ora faceva soffrire la sua micetta.

Niente, erano troppo resistenti...

-Allora, Deep, posso finirla? Mi sto stancando...-

-Aspetta, lasciala a me... tu occupati del traditore.-

Deep prese Mewberry dal collo, stringendole le dita affusolate intorno alla gola, mentre lei annaspava stanca. Intanto Rayon si avvicinò all'altro prigioniero, mentre col nastro gli avvolgeva le braccia livide, mentre le scintille gli danzavano sulla pelle bianca e ferita.

"Ahi... maledetta aliena... No, Micetta..." -No, lasciala in pace... Uccidi me, ma lascia in pace Strawberr...-

Non finì di parlare, perchè le scariche di Rayon lo trafissero come migliaia di aghi minuscoli e lunghissimi, mentre il capo lanciava la ragazza giù, sbattendo poile mani come per togliere la polvere rimasta.

Strawberry, ormai tornata normale, cadde giù, mentre i suo vestiti si agitavano nel vento che l'avvolse.

-No... Strawberry... Straw... NOOO!-

Gish urlò, liberando intorno a sè una potenza inimmaginabile, quasi palpabile nelle onde azzurrine che lo circondarono, mentre i legacci si dissolsero e la forza trasmessa dall'alieno trafisse Rayon, mandandola a sbattere contro le colonne di ferro.

Anche lui cadde, cercando di raggiungere la sua bambolina.

Doveva raggiungerla, ancora poco e si sarebbe schiantata al suolo...

"Ancora un pò..."

Allungò una mano, sfiorando il braccio di Strawberry, che rallentò come per incanto.

La prese per la vita e la strinse, toccando delicatamente il suolo con i piedi.

Posò la ragazza a terra, chinandosi su di lei.

-Strawberry... mi dispiace... piccola...-

Una delle sue rare lacrime colò sul viso della ragazza, splendendo della luce azzurrina che Gish emanava, mentre lei iniziò a muoversi, sbattendo le palpebre.

-... G-gish? Cosa... dove... ah, piano!-

Ora lui la stringeva, più forte di come non avesse mai fatto, desideroso di non lasciarla più.

Ma lo scontro non era ancora finito.

Non ancora...

Guardò in alto, giusto per scorgere i tre alieni che si volatilizzarono, umiliati.

"Non è finita qui, Mark... ti troverò, e te la farò pagare molto molto cara"

Tornò a concentrarsi sulla sua piccola micetta, che ora sembrava essersi calmata e le passò una mano nei capelli rossi, sporchi di polvere.

-Piccola, non succederà più...-

-Gish...-

-Che c'è?-

-Grazie, di nuovo.-

E questa volta fu lei a baciarlo, troppo conenta per provare timidezza.

-----------------------------------------------------------------------------

Arrivederci alla prossima puntata!!!

Skerzo...

V.V.B.!!!

Aishiuteru, Kisshu!!

Aishiteru Xxx... ^\\\\\\\\^

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** La casa senza entrata ***


MEWMEW

Konnichiva!!!

Scusate x il ritardo di 1 giorno... sorry ç.ç

Bene, si continua

Non è giusto, domani è l'ultima puntata delle Mew Mew

(Cmq, no, Ryan sta ancora a Tpkyo...)

__________________________________________________________________________________________________

-Allora, ricapitolando: abbiamo convissuto con un nostro nemico...anzi, il nostro nemico, per tutto questo tempo, e nessuno se ne è accorto? Ma bene, se andiamo avanti così finirà che li inviteremo a cena... già, l'ultima cena...-

-Smettila, Ryan! Non sei mica tu quello che è stato appeso alla torre di Tokyo! Guarda Gish o Strwberry... loro mica si lamentano!-

-E perchè sono troppo impegnati a farsi le fusa! Ma li hai visti? Sembra quasi che ci sia colla tra loro, non amore... e poi, quella stupida aliena voleva anche portarmi via... ahia!-

-Ecco, così stai un pò in silenzio. E' stato terribile per tutti...-

Lory finì di bendare le ferite del biondino, poi andò nella hall del Cafè, chiuso per "ferie".

Effettivamente, Gish e Strawberry erano accoccolati l'uno affianco all'altra sulle poltroncine del bar, in silenzio, quasi in trance.

L'alieno era seduto contro la spalliera, con un braccio fasciato poggiato sul bracciolo e l'altro intorno alle spalle della rossa, che aveva la testa sulla spalla di lui, ed entrambi tenevano gli occhi chiusi, mentre i loro respiri regolari sembravano quasi un unico suono, tanto erano in sintonia. Ogni tanto, lui sollevava un pò la mano che cingeva la ragazza e gliela passava tra i capelli, accarezzandola dolcemente.

"Non sarebbe mai stata così tranquillamente con Gish, se non avesse preso quella malattia... Sembra quasi che i ruoli tra lui e Mark si siano invertiti... E quel Mark, poi! Chi l'avrebbe mai pensato che in realtà fosse un alieno... e che avesse anche una compagna?!?"

-Ragazze, venite nel laboratorio, ed anche tu, Gish. Kyle ci vuole tutti.-

Lory seguì Ryan, ancora pensierosa, mentre i due innamorati si avviavano mano nella mano.

Il ragazzo castano era di fronte ad uno dei grandi schermi, e digitava frettolosamente qualcosa sulla tastiera, quasi spazientito.

Pam, Paddy e Mina erano già con lui, e lo guardavano preoccupate. Sembravano essersi riprese, anche se lo spavento del giorno prima era ancora forte.

Non l'avevano mai visto così agitato.

-Gli alieni stanno attaccando separatamente... accidenti! Di questo passo, distruggeranno la città!!! Per fortuna, dopo che Gish si è liberato, l'aliena si è ferita, e piuttosto gravemente, per cui non è il problema più grosso. I nostri avversari sono Deep Blue e Ekos, e loro sono qui-

Indicò un punto sulla cartina virtuale, dove due figure pulsanti di verde si stavano muovendo. Un altro punto verde era fermo nella periferia, circondato da tanti puntini rossi.

-Intorno alla femmina ci sono molti chimeri, forse per proteggerla... Chi si sentireb...-

-Vado io!- dissero all'unisono Stawberry e Gish, e poi, guardandosi, scoppiarono a ridere, allentando la tensione che aleggiava nella stanza.

-Bene... và solo tu, Strawberry. Con te verrà Paddy... Gish, tu mi serviresti qui, contro Ekos... te la senti?-

-Certo.-

-Bene, con te ci saranno Pam, Lory e Mina. Deep Blue è un pesce troppo grosso per noi, ora... Ryan, tu rimani con me, monitoreremo la situazione. Se dovesse diventare troppo pericolosa, rientrerete tutti. Ci siamo capiti?-

-D'accordo, Kyle. Squadra Mew Mew, IN AZIONE! E... state attente, ragazze.-

Tutte sparirono dalla porta, mentre Gish si smaterializzò, lasciando i due giovani studiosi nella grande stanza buia, mentre il computer pulsava lento.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-MewLory,-

-MewMina,-

-MewPam,-

-Metamorphosi!-

Le tre mew mew circondarono l'alieno dai capelli bianchi, che non le degnò di uno sguardo, mentre Gish appariva al loro fianco.

-Bene, le miao miao!-

-Vedi che noi siamo le Mew Mew!-

-E' uguale, morirete comunque. Ed anche tu, traditore... Sai, Deep ti aspetta.... o sei troppo codardo per andare da lui?-

-Non sono codardo! Tu, rifiuto alieno, come ti permetti? Questa sarà la tua tomba! Dì le ultime preghiere, Ekos!-

Gish si lanciò con i tridenti sguainati sull'altro, che saltò via, prendendo il vaso, ma non si accorse che la mew verde era dietro di lui, perciò si beccò in pieno petto il suo attacco.

-Fiocco...d'acqua!-

Cadde all'indietro, sorpreso.

-Che c'è, Ekos, non ti sai più mantenere in piedi? Scato alieno che non sei altro!!!-

-Taci, traditore!-

Aprì la giara, e ne fuoriuscì la solita nebbiolina cangiante, pronta a trasformarsi in qualsiasi cosa il suo padrone avesse ordinato.

-Oh no no di nuovo!-

MewMina e MewPam si scansarono, pronte ad evitare ogni possibile attaccò, mentre MewLory rimase lì ferma, pensierosa e stranamente tranquilla.

-Che c'è, non ti spaventa la mia nebbia?-

Dal vaso uscì una mano trasparente e liquida, che avvolse la mew verde e si condensò intorno a lei, come un muro baluginante.

-Ah ah ah ah! Stupida umana! Affogherai, così imparerai a non aver paura di me!!! Ma cosa...-

MewLory sorrise, e disintegrò la bolla d'acqua facilmente.

-Mi dispiace per te, ma il mio elemento è proprio l'acqua! Fiocco d'acqua!-

Di nuovo lo colpì, e questa volta il vaso gli cadde di mano, frantumandosi al suolo.

"Non ci credo... da sola è riuscita a battere Ekos... La mia micetta non mi aveva detto che fosse così forte questa mew mew..."

Le altre due mew mew circondarono l'alieno caduto, mentre Gish finiva di distruggere i cocci dell'arma, ormai inutilizzabile.

-Tsk, e chi era il debole, poi? Sai, mi hai deluso... rifiuto alieno!-

-Taci, Gish! Adesso tu verrai con noi e ci dirai dove si nasconde Deep Blue... Altrimenti sarà la tua fine...-

-E non provare a scomparire, altrimenti ti farò scomparire io!-

-Stupide umane, con chi credete di avere a che fare? Perdere la mia arma non significa perdere la battaglia... Non mi fate paura!-

Si rialzò, e si scagliò contro la mew verde, ma non fece in tempo a raggiungerla, perchè qualcosa lo colpì ed esplose, uccidendolo.

-Perchè lo hai fatto?-

Le tre ragazze si girarono verso l'alieno dai capelli verdi, ma non ottennero risposta.

-Il vostro amico vi aspetta al laboratorio... io vado dalla micetta!-

e scomparve di nuovo.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-MewPaddy...-

-MewBerry...-

-Metamorphosi!-

Le due ragazze correvano attraverso la città, e man mano che si avvicinavano al nascondiglio, la distruzione aumentava, probabilmente opera dei chimeri.

Ed eccoli, i mostri creati dagli alieni, concentrati a proteggere una casetta di legno, unica rimasta in piedi in quel quartiere.

Le mew mew si avvicinarono circospette, agili e silenziose. Le creature non sembravano fortissime, ma erano molto numerose.

-Fiocco... immobilizza!-

-Fiocco di luce... massimo splendore!-

Ne abbatterono alcuni, e gli altri le scovarono, gettandosi su di loro impazziti.

Le due ragazze, sopravvissute a battaglie peggiori, li sterminarono in poco tempo, o almeno così sembrò loro, finchè la capannetta non rimase scoperta e vulnerabile.

-Andiamo!-

-Aspetta... MewPaddy...-

-Che c'è?-

-Non possiamo andare...-

-Come? E perchè? Kyle ha detto ch...-

-MewPaddy... non ci sono nè porte nè finestre... da dove dovremmo entrare?-

-Semplice, la distruggiamo!!!!-

- Se vuoi, micetta, ti ci porto io dentro!-

Gish atterrò leggero dietro MewBerry, e la prese per mano.

-Vieni anche tu, scimmietta?-

-Certo!-

Si aggrappò alla mew rosa, e tutti e tre scomparvero, per ritrovarsi dentro la casa senza entrate.

La stanza era buia, umida, e non sembrava nemmeno una stanza, perchè era proprio il buio ad autoilluminarsi, spandendo intorno un'aura leggera e fosforescente.

Si ritrovarono nella penombra, indecisi sul da farsi...

-Benvenuti, nemici...-

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** L'energia del tuo amore ***


MEWMEW

Sonoi tornata...in ritardo... ma sono qui!

Scusatemi tanto, ero troppo triste x la fine di Tokyo Mew Mew... Ma come può Strawberry amare ancora quell'essere insulso chiamato Mark?!?!?!?

Gish -Me lo chiedo anch'io...-

Straw -Come ti permetti...? Il mio Mark è davvero speciale, non mi avrebbe uccisa!-

Mark - E poi il pianeta era in pericolo, poteva essere distrutto...-

Straw -Cosa? E tu ti preoccupi per la sotìrte del pianeta? Ma... ma allora... voglio Gish!-

MewJap -Eh, no, cocca! Ora Gish me lo porto via io, così impari a stare con l'ameba!

Gish -Giusto! (/Si rivolge a mewjap, con un sorriso smagliante) Dove andiamo, dolcezza?

MewJap -Dove vuoi, basta che mi porti con te! Occhio, però, che peso...-

Gish -No problem...-La stringe e spariscono, lasciando l'ameba e Strawberry da soli.

Straw -Noooooooooooooooooooooooooooooooooooo!

Mark - Che c'è?-

Straw - Muori!-

BOOM.

__________________________________________________________________________________________________

-Rayon, esci fuori!-

Gish, MewBerry e MewPaddy si guardarono intorno, confusi. Il buio si stava condensando in una figura antropomorfa, mentre una luce strana e artificiale illuminava l'ambiente, che si rivelò immenso e spoglio. Di certo non si trovavano più nella casetta, perchè era troppo grande per esserlo.

-Ma bravi... già mi avete trovato... sapete, pensavo di avere più tempo, ma non importa. Sono forte comunque!-

la voce dell'aliena rimbombava fredda e cinica, mentre un forte vento iniziò a sferzare i tre combattenti, sempre più disorientati.

Finalmente, la loro nemica si materializzò, ma era molto cambiata dall'ultima volta, si era come trasformata... in peggio.

La pelle livida delle braccia era decorata con dei tatuaggi serpeggianti cremisi, mentre due segni dello stesso colore le ornavano le guancie candide e contratte in un ghigno perfido. I capelli corvini non erano più morbidi boccoli, ma erano stati divisi in due lunghissime trecce che terminavano con degli anelli, sempre rossi. Ed il corto kimono nero, rovinato da Gish, aveva lasciato il posto ad uno strano abito: era composto da un corsetto nero, un'ampia gonnellina a pieghe purpurea ed un paio di scarpette, anch'esse nere. In mano non stringeva più il nastro elettrico, ma una lunga lancia lignea con alle estremità due aculei scintillanti.

Squadrò con gli occhi di ghiaccio i tre, poi sparì nel nulla.

-Ma dove... dov'è?-

-Non lo so, micetta... stiamo attenti.-

Riapparve dietro MewPaddy, colpendola su un fianco con l'asta, e facendola cadere a molti metri di distanza, dolorante.

Poi si passò la lancia nell'altra mano, soppesandola pensierosa.

Rise tra sè, e ripartì all'attacco, scagliandosi sulla Mew gialla, che intanto si era rialzata.

-Uhm, non mi diverto con te, sei troppo piccola. Sparisci!-

La colpì di nuovo, ed ancora, accanendosi contro la malcapitata, che a stento riusciva a parare i suoi duri attacchi.

-No, MewPaddy!Stai ferma! Fiocco di luc...-

-Taci, umana!- Dalla punta della lancia partì un raggio di luce violetta, che travolse la mew rosa, mandandola a sbattere contro un muro quasi invisibile, mentre Gish cercava di strappare dalle grinfie dell'aliena la piccola mew mew, ma Rayon se ne accorse, e gli tolse il respiro calciandolo nello stomaco. Lui si accasciò al suolo, senza fiato.

-Non è ancora il tuo turno, Gishetto... aspetta un altro pò...-

Tornò sulla piccola mew gialla, ancora raggomitolata ai suoi piedi, e le scagliò contro il fascio di luce viola, mentre lei urlava e scalciava, trafitta da quelle scariche. Alla fine, si ritrasformò, riprendendo le sembianze umane. Con un calcio la spedì vicino a Gish, e poi si rivolse a Mewberry, dirigendosi verso di lei.

-E adesso tu, sgualdrina. Come hai potuto solo pensare che Deep potesse essere "tuo"? Ahhh, ingenua... la pagherai!-

Iniziò a colpirla con l'asta della lancia, percuotendola su braccia e gambe e riempiendola di lividi, senza che lei riuscisse a scansarla. Era come se l'aria in quella stanza fosse pesante, che rallentasse in qualche modo i suoi movimenti, mentre Rayon era ancora scattante e forte, forse troppo per lei.

-Stupida, cosa credevi di fare contro di noi? Le Mew Mew sono solo cinque stupide ragazzette terrestri... nemmeno lontanamente sareste in grado di batterci... e per di più, pagherai anche per aver sedotto un alieno, che per causa tua non ha finito la sua missione, nonostante fosse così facile sterminarvi... deboli umane e nient'altro!-

Mentre lei continuava a colpirla, MewBerry non riuscì a non pensare alle dure parole che le aveva rivolto.

"Le mew mew sono deboli? Forse è vero... sono troppo forti... e poi, mi sento così stanca... Dove sei, Gish? Gish... sarà davvero così? Se non si fosse innamorato di me, saremmo già morte... deboli umane ... e nient'altro... deboli..."

Era allo stremo delle forze, anche lei era tornata normale, quando Rayon si bloccò, e tornò indietro, al fianco dell'alieno dai capelli verdi.

-Sai, Gish, sei ancora in tempo per pentirti ed aiutarmi... uccidila, e Deep ti perdonerà... potrai tornare con noi sul pianeta, così da andare a soccorrere i nostri simili, e poi portarli qui, quando tutti gli umani saranno scomparsi... dai, Gish... non fare stupidaggini...-

Lui la guardò per un istante, confuso, e poi i suoi occhi si posarono sulla sua gattina, mentre lo sguardo si addolciva. No, non poteva tradirla... o sì?

-Rayon, le tue parole mi commuovono... pensavo che non avrei mai potuto ottenere il vostro perdono, ma a quanto pare mi sbagliavo. Posso darle il colpo di grazia?-

-Cosa dici Gish? Sei impazzito? Torna in te, ti prego...-

Lui le si avvicinò, brandendo i tridenti, mentre il solito ghigno malizioso si affacciava sul viso candido.

-Mi dispiace, bambolina... perdonami anche tu... -

Si scagliò su di lei, che chiuse gli occhi, aspettando la fine, ma sentì le due lame trafoiggere il muro invisibile ai lati de suo viso, mentre il volto dell'alieno le era a pochi centimetri di distanza. Si specchiò nelle pozze dorate, mentre lui le sfiorò sfuggente la fronte con un bacio, scomparendo per riapparire sull'aliena sorpresa, lanciandosi in picchiata su di lei.

Allungò le braccia, ed i suoi tridenti si avvicinarono alla testa corvina...

- Lo avevo detto che mi dispiace, gattina... perdonami, ma non ce l'ho fatta...-

Cadde vicino a Paddy, mentre il sangue cadeva copioso dallo squarcio che Rayon gli aveva fatto sul ventre.

-No... Gish... perchè... - Strawberry guardava l'alieno, incredula e spaventata, mentre le lacrime le rigavano il volto, calde e salate

-Ah ah ah ah! Stupido Gish, credeva davvero di potermi battere, con le sue misere forze? E adesso tocca a te... Morirete lentamente, e nessuno vi potrà salvare!-

Rayon si lanciò contro di lei, con la lancia protesa verso la sua testa, ma la punta insanguinata non la sfiorò nemmeno, come impigliata in qualcosa di impalpabile ma presente, che circondva il corpo della ragazza e la proteggeva, mentre lei ancora non reagiva, troppo scossa dal sacrificio di Gish.

-Ma cosa... perchè non riesco a colpirla? Che diavoleria è mai questa, umana? Devi morire!-

Di nuovo cercò di colpirla, e di nuovo fu respinta.

-S-strawberry... svegliati... avanti, piccola, solo tu puoi ucciderl... -

-Gish, zitto, non ti sforzare!- La rossa scattò in piedi, correndo verso di lui, mentre l'aliena ribolliva di rabbia, dimenticata.

Strawberry prese Gish tra le braccia, delicata ed attenta, e gli asciugò la fronte, imperlata di sudore e polvere.

-Micetta, perchè non reagisci? A-avanti... p-puoi farcela...-

-No, no, no! Che dici? Se non ci sei riuscit...-

-Ma si può sapere che dici? Tu non puoi decidere se combattere o no, devi farlo e basta... Fallo per me...-

Si sollevò un poco, facendo leva sui gomiti, chiudendo gli occhi per lo sforzo ed il dolore, e la baciò a lungo, incurante della ferita.

Quando le loro labbra si incontrarono, sentì come se il calore stesse lentamente riprendendo possesso di lei, così come le forze.

Si staccò dall'alieno, spaventata.

-Che c'è, micetta... nessuno ti ha mai donato le proprie energ...- Cadde, incosciente, accasciandosi sulle ginocchia di lei.

-No... Rayon, la pagherai... per lui, per Paddy, per tutti! MewBerry, Metamorphosi!-

Tutto successe in un attimo, come se il tempo avesse accellerato il suo ritmo improvvisamente.

La mew rosa estrasse la Strawberry Bell e si preparò all'attacco, brillando della stessa luce che aveva avvolto Gish sulla torre di Tokyo, mentre l'aliena la guardava stupefatta e lievamente spaventata.

-Cosa credi di fare, umana?- le disse, ma la voce le tremava.

La mew gatto saltò, e si slanciò su di lei come una furia, brandendo l'arma che emise un fascio di luce potente e mai visto prima.

-Fiocco di luce, massimo splendore!-

"Non è mai stato così potente... cosa mi succede? Cosa mi ha trasmesso Gish, con quel bacio? Forse... forse il suo amore per me..."

Colpì in pieno Rayon, che non ebbe nemmeno il tempo di gridare, dissolvendosi nel nulla.

Poi, corse da Gish e lo ricambiò, trasmettendogli il suo, d'amore, e facendolo risvegliare.

Anche se ormai lui aveva aperto gli occhi, rimase unita alle sue labbra morbide e calde, infondendogli quanta più energia poteva, senza pensare a quanta poca ne sarebbe rimasta a lei.

E infatti, quando lui la scostò per guardarla, lei si accasciò sul suo petto, con i volto sereno e un sorriso dolce.

Lui la strinse a sè, ormai guarito, ed afferrò la piccola Paddy, per poi teletrasportarsi al cafè.

Ora ne mancava solo uno.

Deep Blue.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Perdono, perdono, perdono! Perdonatemi x il ritardo abissale, ma quelle stupide prof ci hanno riempito di compiti x "il secondo quadrimestre" XO!!!

Gish- Cosa sono i compiti?

Mewjap-Sono delle cose peggio dei chimeri, e non si possono sconfiggere se non facendoli(o copiandoli)

Gish -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!-

Mewjap -Ma dove corri! Tanto tu non li devi mica fare!!! Uffa, e mi ha lasciata sola!!! Maledetta scuola!!!

The end^^

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Torna con noi ***


MEWMEW

CIAOOOOOOOOOOOOOOOOO! Scusate di nuovo il ritardo ç.ç

Kuroneko, vedi k Kisshu non deve stare solo con te! Stasera mi sento sola... potrebbe venire un pò da me? Poi domani mattina te lo rimando... ^^ *.* dai......

Kisshu -Eh il mio parere non conta?-

Mewjap- Kishetto, sei molto intelligente, però adesso fà parlare noi, così ti troviamo una sistemazione...-

Kisshu- Sarà...-

________________________________________________________________________________________________

-Come stanno?-

-Paddy si è svegliata e sembra migliorata, anche se le ferite sembravano gravi e...-

-Non mi interessa la scimmietta!-

Gish colpì il muro con un pugno, poi si appoggiò ad esso con la testa, furibondo.

Stava domandando a quel dannato umano la stessa cosa da forse due giorni, se non di più, ma la risposta era sempre...

-Su Strawberry non posso dirti ancora niente. Kyle è con lei, sa cosa fare.-

Si girò ed uscì dal bar, passando accanto a Ryan senza vederlo realmente.

Non gli era mai stato simpatico, ed in quel momento più che mai lo odiava con tutte le sue forze.

Le cose non andavano proprio male, certo... ed era rimasto in vita solo Deep Blue.

"Dannazione! Stupida Strawberry, perchè lo hai fatto?"

Si alzò in volo, andandosi ad accoccolare sul grande ramo di un ciliegio dalle foglie gialle ed arancioni.

"Chissà se potrò portare la mia gattina qui, un giorno, per farle ammirare questi colori autunnali... piccola stupida, vuoi lasciarmi solo? Se tu dovessi ... se tu morissi... no, non voglio pensarci".

Scosse vigorosamente la testa, cacciando i suoi tristi pensieri, e tornò a guardare il cielo terso e limpido, di un azzurro abbagliante ed intenso.

Strawberry non si era più svegliata, dopo averlo salvato.

Si era come addormentata, ed ancora non lasciava il suo mondo dei sogni.

O meglio, degli incubi: ogni tanto iniziava ad agitarsi e a gridare frasi sconnesse, e non si calmava finchè non sentiva la mano dell'alieno nella sua, che ogni volta accorreva preoccupato, ma anche speranzoso di trovarla sveglia.

Ma niente.

Anche adesso, mentre fissava intontito alcuni uccelli volare sopra di lui, fu riportato alla realtà dalla voce della sua gattina.

Subito si materializzò da lei, in preda a spasmi terribili, che scuotevano il suo fragile corpicino avvolto in un pigiama rosa.

-Non dovevi baciarmi... per salvare me, rischi di morire tu!- le gridò, consapevole di non essere ascoltato, mentre Kyle e Ryan lasciavano la stanza buia.

Gish si sedette accanto alla ragazza, madida di sudore, e le accarezzò gentilmente la testa, passandole una mano tra i capelli, e lei subito si calmò, come se ne sentisse la presenza.

Il respiro tornò regolare e il volto si distese, mentre lei stringeva infantile la mano dell'alieno, ma non accennò a svegliarsi.

Lui si chinò sul suo volto, studiando le lunghe ciglia in parte nacoste dalle ciocche rosse dei capelli, desiderando le sue labbra come non mai.

Si avvicinò ancora di più e posò la propria bocca sulla sua, delicato ed attento.

Un brivido gli percorse la schiena, facendolo fremere, poi si accasciò accanto alla sua amata, che ancora gli stringeva la mano.

-Cosa succede?- Kyle entrò nella stanza, seguito da Lory, ma trovarono i due ragazzi vicini e addormentati.

-Cosa... cosa è successo, Kyle?-

-Vorrei tanto saperlo, Lory. E non penso che sia una cosa positiva...-

Mentre la ragazza dai capelli verdi si portava una mano alla bocca, il moro si avvicinò al letto, coprendo i due con un lenzuolo celestino, ed uscirono dalla stanza, chiudendo la porta e facendo calare definitivamente le tenebre nella stanza.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-Ma... ma cosa... ma dove... ma...-

-Gish? Sei tu, Gish?-

Gish si girò incredulo, trovandosi di fronte a Strawberry, che si gettò tra le sue braccia piangendo di gioia.

Dopo un momento di smarrimento, lui la strinse forte a sè, ed intanto si guardò intorno.

Si trovavano in un luogo immenso, e bianco. Tutto era chiaro, diafano, e brillava di luce propria.

Non è che poi ci fosse molto... solo bianco. E azzurro... Si, l'azzurro del cielo... e poi era tutto così soffice, spumoso....

E tutto profumava di... di fresco, di pulito... e di fragola.

No, il profumo di fragola veniva dalla ragazza tra le sue braccia, che singhiozzava ancora, ma che ormai aveva smesso di piangere.

-Piccola... dove siamo?-

-Non lo so... ma prima era tutto così diverso... Sai, qui è sempre tutto buio e il cielo è sempre tempestoso. E dappertutto escono chimeri che non posso combattere... non posso trasformarmi... E poi... e poi viene anche quel... quel raditore di Mark, e mi insegue, mi vuole uccidere... devo nascodermi sempre... Alcune volte però sei arrivato a salvarmi, me ne sono accorta. Cioè, non eri proprio tu, er più che altro la tua presenza... ed ora che sei tu qui, tutto è diventato calmo e sereno... Non te ne andare Gish, non mi lasciare di nuovo qui... ti prego...-

Poggiò la testa sul petto dell'alieno, respirando lentamente come per trattenere altre lacrime.

Lui le accarezzò i capelli, confuso. Dove si trovavano?

Perchè era tutto così difficile, per loro?

Non potevano semplicemente stare insieme?

No, evidentemente no.

Dovevano lottare per tutto.

-Non ti preoccupare, piccola, riusciremo ad andare via...-

-Come sei arrivato qui?-

-Nello stesso modo in cui ci sei arrivata tu-

-Mi... mi hai baciata?-

-Perchè, ti da fastidio?-

Mentre lei arrossiva, lui le prese il viso tra le mani e la guardò negli occhi, facendola diventare ancora più rossa.

-Magari, se ti bacio torneremo al tuo stupido Cafè... perchè non provare?-

-Ma...ma Gish io ...-

Le chiuse la bocca con un bacio, mentre lei si irrigidì.

Poi però la sentì rilassarsi, le lasciò la testa e la strinse di nuovo, e lei si aggrappò alla sua maglia, spingendosi verso di lui.

Rimasero a lungo uniti, mentre uno strano calore si diffondeva nelle loro membra.

Era la via per il ritorno, o semplicemente l'emozione?

L'alieno si sedette nel bianco, sistemandosi la ragazza tra le gambe e facendole poggiare la testa sulle spalle, per poi abbracciarla da dietro le spalle. Chinando un pò la sua testa, sfiorò la chioma indomita e rossa.

Sentiva sul petto il ritmico respiro di Strawberry, e poteva avvertire anche il battito del suo cuore, stranamente veloce.

Sorrise tra sè.

"Ah la mia micetta, si vergogna... e se faccio così..."

si smaterializzò, e Strawberry perse l'equilibrio, cadendo di schiena. Ma prima che potesse rialzarsi, lui le apparve sopra a gattoni, bloccandole le gambe tra le sue e la testa con le mani.

Se prima lei era arrossita, ora era letteralmente in escandescence.

Anche il respiro andava più veloce, aumentava il battito man mano che diminuiva la distanza tra i loro volti.

Quando si trovarono naso contro naso, lui allentò la presa sulle gambe, ma lei non si mosse.

-Non scappi?-

-Perchè... perchè dovrei?- Sussurrò lei, distogliendo lo sguardo.

-Scusa, non ti ho sentito, potresti ripetere?- fece lui divertito, stupendola.

Per un pò si guardarono, indecisi sul dafarsi.

-Allora?-

-Ho detto: perchè dovrei?-

Questa volta fu lui a rimanere di stucco.

Con un abile mossa degna dal gatto che era, lei si liberò e gli fece perdere la posizione.

Cadde lui di schiena, e in men che non si dica si ritrovarono ribaltati, lei sopra e lui sotto.

-E adesso? Che mi fai, mi graff...-

-Shhhhhhhh-

Lo baciò, chiudebdo gli occhi, mentre le sue lacrime scivolavano sul volto dell'alieno che, dopo essersi ripreso, la strinse a sè.

Quando si unirono, quando un corpo aderì perfettamente all'altro, quando sentirono di desiderarsi oltre il possibile, allora una luce azzurrima li avvolse e li fece sparire.

Si risvegliarono nel letto, avvolti dalle coperte blu, ancora uniti.

-Gish...-

-Dimmi-

-Chiudi la porta...-

Si alzò veloce, chiuse a chiave la porta e tornò dalla sua gattina.

Si sedettero uno di fronte all'altra.

Lei era arrossita ancora, e le erano addirittura spuntate la coda e le orecchie, ma in fondo aveva chiesto lei che si chiudesse la porta.

-Hai paura, micetta?-

-... bè... un pò...-

-Non ti preoccupare, ci sono io con te...-

Le si avvicinò di più, serrandole i fianchi con le gambe e bloccandola, ma tanto lei non aveva intenzione di andare da nessuna parte.

Nell'oscurità, lui le sfilò la camicietta rosa del pigiama, e lei rimase con un reggiseno rosa decorato da tante ffragoline rosse.

Poi si sfilò la sua di maglia, gettandola ai piedi del letto senza tanti complimenti, e abbracciò la ragazza intimidita, sentendo la sua pelle calda e profumata contro la propria.

Le sfiorò il collo con piccoli baci, ma di una lentezza infinita. Sembrava volesse assaporare ogni centimentro della sua pelle, mentre le accarezzava dolcemante la schiena nuda.

-Posso...?-

-... ... ... no... non ancora-

La strinse ancora più forte, poi la fece sdraiare e la coprì con il suo corpo, obbediente. Avrebbe aspettato ancora, ma non troppo. Se non si fosse decisa, se la sarebbe presa comunque, con o contro la sua volontà.

Era una promessa.

______________________________________________________________________________________

Pensavate che gli avrei fatto fare cose sconcie?!?!?!?

Kisshu -E perchè no?-

Ichigo -Scemo, questo rating non è sufficiente. Se vieni a casa mia però...-

Mewjap- Ma vattene con la tua ameba, pervertita! Kisshu è soltanto "nostro"!!!!-

Kisshu -°_°- (non ha voce in capitolo)

Sayonara! ^^

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Battaglia al tramonto ***


MEWMEW

Konnichi-wa^^!

Sono tornaaaaaaaaataaaaaaaa!!!

Ci avvicniamo alla fine, e mi dispiace tanto!ç.ç

Ma non vi preoccuate, è in cantiere una nuova ff sulla coppia + bella del mondo!!!!^^

Harigato, Kuroneko! Ti rimanderò Kisshu il prima possibile!!!!

Kisshu -ah, ma allora è un vizio! Non sono una palla!!!!!

Mewjap°_° -Cosa?-

Kisshu -non mi potete lanciare come se fossi una palla, non è giusto! Ho una dignità anche io!... insomma... credo °-°" -

Mewjap -Cosacosacosa? Osi dire che non ti trattiamo da essere vivente? >_<

Kisshu -Noooo! Non volevo dire questo ! Dai ...su... piccola... metti giù il bazooka ...-

Mewjap -^o^ e tu dammi un bacetto!-

Kisshu -Ma chi me lo ha fatto fare di venire sulla terra?!?-

Mewjap-SMACK-(Mewjap lo riempe di baci tipo Pucca con Garu)

Kisshu -°_° XO arrivo, Kuroneko!!!!-

Mewjap X-Q______________________ciao ciao kishetto^^-

__________________________________________________________________________________________________________

Gish aprì gli occhi, poi si guardò intorno confuso.

Affianco a lui, Strawberry dormiva serena, ancora senza maglia, con i capelli scompigliati sparsi sul cuscino morbido.

Lui le accarezzò il viso, soffermandosi sulle labbra rosse, poi si alzò, stiracchiandosi e, dopo aver tirato il lenzuolo sulla sua gattina, fino a sotto il mento, si diresse verso la finestra e la spalancò, facendo invadere la stanza da calore e luce, che baluginò sul corpo addormentato della ragazza.

Lui stiracchiò di nuovo i muscoli.

-Gish? Apri, Gish!-

Qualcuno bussava alla porta e cercava di aprirla.

Si era completamente dimenticato di averla chiusa a chiave, quindi si diresse verso di essa e la spalancò, trovandosi faccia a faccia con Kyle, Ryan e Lory, che arrossì distogliendo lo sguardo, dato che lui era ancora a petto nudo e il pantalone non copriva molto, visto che era a bassa vita...

-Come sta Strawberry?- chiese Kyle, preoccupato, ma tirò un sospiro di sollievo quando l'alieno sorrise felice e si spostò per farli entrare.

Videro la loro amica seduta sul letto, che si teneva la coperta stretta al petto e li sorrideva stanca.

-Oh Straw!-

Lory le corse incontro, abbracciandola e facendole cadere il lenzuolo, così lei rimase solo con il reggiseno colorato, arrossendo.

Kyle e Ryan si girarono imbarazzati quanto lei, mentre Gish scoppiò a ridere e, quando Lory lasciò la ragazza, le porse una maglia che lei prontamente si infilò.

-Bene Strawberry, come ti senti?-

-Io ... credo bene... come sta Paddy?-

-Anche lei sta bene, anche se è un pò scossa... Quell'aliena l'ha picchiata selvaggiamente... povera bambina-

-Mi dispiace... è colpa mia...- si girarono stupiti verso l'alieno.

Era stato lui a parlare.

-No Gish... non è colpa tua... solo loro...-

Lui si avvicinò alla finestra, poggiando la fronte sul vetro freddo.

-Se io non mi fossi... se Mark non si fsse sentito tradito, non si sarebbe trasformato... se non ti avessi trasmesso quella malattia, non sarebbe successo niente... io...-

-Shhhh.-

Strawberry si era alzata e, barcollando, la'veva raggiunto, stingendosi contro di lui.

"Come è bella... la mia piccola..."

-Micetta, grazie...-

-... non ti preoccupare, Gish... -

Ryan, Kyle e Lory uscirono dalla stanza, lasciandoli soli.

Però un'esplosione li riportò alla realtà, facendo tremare le fondamneta del Cafè.

Nel grande giardino, dove accorsero tutti, Deep Blue stava distruggendo con minuzia tutte e pianticelle che le ragazze con cura avevano piantato e fatto crescere.

-Tu, mostro! Adesso sei da solo!-

-Ah ah ah! Pensate che me ne importi qualcosa di quei due stupidi?-

Puntò la mano verso di loro, facendo esplodere il terreno a pochi centimetri dai loro piedi.

-Ah ah ah ah ah ah... Sttrawberry, sarai la prima a morire insieme all'alieno!!!-

-Taci, escremento di mucca che non sei altro! Non osare nemmeno pensare di poterti avvicinare al mio Gish...-

"... il mio Gish... o, bambolina..." l'alieno arrossì per la prima volta nella sua vita alle parole della ragazza, poi tornò a guardare con disprezzo il nemico.

-Se non ti uccidi da solo, ti faccio fuori io!-

Partì all'attaccò, i tridenti sguainati, mentre le ragazze si trasformavano ed accerchiavano Deep Blue.

Tutte attaccarono, ma sembrò inutile: nessun colpo, infatti, sfiorava il ragazzo blu vestito.

Nemmeno Gish, che rimase sospeso a pochi centimetri da lui, per poi essere scaraventato a terra.

-Maledetto vigliacco! Sei così schifosamnete codardo, che non combatti nemmeno ad armi pari?-

-Ah, e così che la pensi? Bene, Gish: vediamoci al tramonto ai piedi della torre di Tokyo. Ci affronteremo solo noi due, e chi vincerà...- rise, guardando la rossa -... avrà Strawberry....-

La ragazza quasi svenne a quelle parole. La voleva, o era solo desiderio di poterla uccidere sotto lo sguardo impotente di Gish?

L'avrebbe scoperto quel pomeriggio.

Le ore passarono lente, entre il locale affollato la dostraeva solo in parte.

Nessuno sembrava essersi accorto del giardino semi distrutto, ed era meglio così.

Finito di servire i tavoli, uscì nel cortile, godendosi il tepore pomeridiano.

Mancava forse un'ora al tramonto, ed era spaventata.

Si sentì afferrare la vita, e cercò di divincolarsi, ma la stretta era forte, auoritaria... possessiva.

Poteva essere solo una persona.

-Vieni con me micetta... devo farti vedere una cosa...-

La strinse contro di sè, per poi sollevarsi in volo, e raggiunse il ramo di ciliegio che lo aveva ospitato il giorno prima.

Lì si sistemò per bene, con la schiena contro il tronco, e fece accomodare la ragazza su di sè, attirandola poi contro il suo petto.

Insieme, guardarono il cielo sfumare dall'azzurro all'arancio e rosa, per poi passare al dorato.

-Sai Gish...il cielo ha il colore dei tuoi occhi adesso...-sussurrò lei, chiudendo gli occhi ed abbandonandosi tra le braccia del ragazzo.

-Piccola... mi devi promettere una cosa...-

-...-

-Se io dovessi perdere... non sopporterei di vederti con quel verme... anche se è una cosa spregevole, ti chiedo di non andare con lui. Uccidilo, scappa, ma non seguirlo... non lo sopporterei...-

-Va bene... ma tanto sarai tu a vincere, vero?-

Lui la guardò, assaporando quella sua ingenuità che l'aveva fatto impazzire, poi le ciese un'ultima cosa.

-Micia...-

-Dimmi-

-Se vincerò... ti concederai a me?-

Lei arrossì, troppo sorpresa per dire qualsiasi cosa.

Era felice della sicurezza che l'alieno aveva in sè, ma la domanda non se l'aspettava proprio... ma doveva decidere in fretta, gli ultimi raggi del sole stavano scomparendo.

-Devo andarmene, micetta... ci vediamo alla torre di Tokyo...-

-Aspetta!-

-Che c'è?-

-Si... se vincerai...-

Lui sorrise.

Sapeva che avrebbe acconsentito.

La riportò a terra, la baciò con passione e poi sparì.

-Questa... è la battaglia finale!-

Lo stesso pensiero si fece strada nelle loro menti, per lasciar posto alla speranza.

___________________________________________________________________

Tadaaaaaaaa!

Mi raccomando aspetto tantitantitanti commenti!

Ponti x la battaglia finale???

Kisshu, ti aspettooooo!

Ehi Kuroneko-chan, sta arrivando!!!

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Sconto sotto la torre ***


MEWMEW

Sono tornataaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!

Hai finito con Kisshu, Kuro-chan? Sai, mi manca tantotanto ç_ç

Kisshu-E che palle! Ma che sono, un pelouche?XO

Mewjap-Si, con le orecchie luuuuuunghe e morbide, i capelli serici ed il corpo perfetto!!!!XD

Kisshu- Maniaca!- °_°"

Mewjap-Eddai, Kishetto, non te la prendere... - (si mette in un angolino al buio con i lucciconi agli occhi e lo sguardo dispiaciuto)

Kisshu -Nu, non piangere!!!0_0"-(Si avvicina e l'abbraccia)

(O_OMewjap diventa rossa peggio di Ichigo e sviene sbavando quando lui le dà un bacetto sulla guancia)

Mewjap- X-Q_________________

Kisshu -Uh, ma che le ho fatto? Ki le capisce 'ste umane è bravo...

Noooooooo, non te ne andareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!

Kisshuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!

_______________________________________________________________________________________

Il vento scuoteva impetuoso i capelli dei due alieni, che si studiavano uno di fronte all'altro.

La luna piena si stagliava nel nero, lucente e calma, unica testimone dello scontro che tava per cominciare.

Sembrava indifferente, nel suo splendore, alla loro rabbia e all'odio reciproco, che montava ogni secondo di più.

-Sei venuto, Gish.-

-Certo! Mi hai preso per un codardo? L'unico cheuò essere definito così, sei tu.-

-Ah, già... il tuo sarcasmo poco dibìvertente non ti lascia mai. Poveretto, quasi mi dispiace dover togliere alla Terra il suo clown... ma tanto, essa ti raggiungerà, tranne una persona. La tua Strrawberry... Lei la lascerò in vita, ti farò pentire di avermi sfidato ed anche lei soffrirà, perchè non ti vedrà mai piu! Ah ah ah ah!-

-Ridi, ridi... che fra poco piangerai!-

Lo scontro iniziò.

Gish si smaterializzò, per poi riapparire detro al nemico ed attaccarlo alle spallle con i suoi tridenti, ma il moro parò con facilità, e uscì dal tiro del primo, sempre ridendo sadico.

-Ohhhhh, ma che paura che mi fai!!!!.-

-Taci, bastardo!-

Di nuovo partì all'attacco, afondando i tridenti nella seta del mantello blu dell'alieno, che scnsava con facilità i suoi attacchi.

Ma lui si girò su se stesso, prendendolo di striscio sul collo, che iniziò a sanguinare.

-Ah ah, ti ho pres...oh...-

Deep Blue l'aveva colpito allo stomaco con l'elsa della grande spada, per poi mandarlo a sbattere contro le colonne di ferro della torre, che assisteva imperterrita allo scontro come la luna.

Si avvebtò sull'alieno dai capelli verdi, cercando di affondargli la spada nello stomaco, ma affettò l'aria, mentre l'alro gli piombò addosso dall'alto, conficcandogli i tridenti nelle braccia.

Perse la spada, mentre il suo sangue scuro gocciolava dalle lame affilate.

-Adesso non ridi più, eh?-

Si avventarono uno sull'altro, il moro un pò rallentato dalle ferite, l'altro agguerrito più che mai.

Ogni colpo, ogni fendente ed ogni parata producevano un clangore sinistro e tante scintille azzurine, che danzavano tra i due combattenti prima di sparire.

Deep Blue si trovò con le spalle contro le colonne di ferro.

-Mi sorprendi... Non dicevi di essere il più forte?- chiese Gish ansimando, tenendo i tridenti incrociati sul collo del nemico.

-Già,- sorrise l'altro - Lo dicevo e lo dico ancora!-

Si materialiozzò dietro all'alieno, calciandolo alla schiena e mandandolo a sbattere con la testa sul metallo.

I tridenti gli caddero di mano e lui si ritrovò in ginocchio, tastandosi le sopracciglia insanguinate.

Un taglio gli attraversava la fronte, spargendogli sangue sugi occhi ed annebbiandogli la vista.

-Ah ah ah ah! Avevo ragione no? Ora sei tu quello nei guai!-

Gish afferrò di nuovo le sue armi e le alzò, giusto in tempo per parare un fendente che gli avrebbe tranciato via la testa.

"Per un pelo... devo liberarmi di lui al più presto..."

-Gish!-

Mewberry correva verso di lui col fiatone, stringendo nella mano la Strawberry Bell.

Gli si affiancò, trafelata e determinata.

-Allora, come va?-

-Male. Dobbiamo toglierlo di mezzo. Subito-

Lei annuì, poi guardò Deep Blue, e gli tornò in mente Mark...

"Forse, sfruttando la sua anima umana... potremmo..."

-Gish... ho un piano-

Gli si avvicinò e, tenendo sempre d'acchio il nemico, gli sussurrò la sua idea.

-No, no, no! Non ti lascerò fare questo... è troppo pericoloso!-

-Ma Gish, forse è l'unica soluzione... e poi, se è non fosse così, non vorrebbe certo lasciami in vita... fammi provare....-

-... Micetta... se non dovessi farcela, prima ucciderò lui e poi i raggiungerò. Non potrei vivere, se no. D'accordo?-

-Si. Vado.-

MewBerry corse verso Deep Blue, che si preparò a parare il suo attaccò, ma rimase interdetto.

La ragazza aveva lasciato cadere l'arma e si avvicinava a lui lentamete, indifesa.

-Cosa vuoi fare?-

-Io... io voglio vedere... voglio sentire un'ultima volta Mark... l'ho amato tanto, è stata colpa di quella malattia aliena se ci siamo separati, quindi è colpa anche di Gish... voglio stare con Mark...-

Si avvicinò ancora di più, fermandosi a pochi passi dall'alieno, che la guardava con desiderio e disprezzo allo stesso tempo.

-Mark... da quanto tempo non mi trasformo in lui... non esiste più... sono io Mark adesso. Starai con me."

L'afferrò per le braccia, stringendola troppo forte e facendole male, ma in fondo aveva funzionato.

L'allontanò, poi la baciò con foga, assaporando la ragazza disgustata, ma che resisteva stoica per il bene del pianeta.

Chiuse gli occhi, ed aspettò che finisse.

Gish si materializzò alle spalle del moro, trafiggendogli il petto con i tridenti, e sfiorando la ragazza, che subito balzò via, sputando.

-Come... come avete potuto? Era un inganno... sgualdrina! Lurida umana, ti sei venduta a Gish e hai osato usare la mia parte umana... grrrrr, pagherete!!!!!!-

Anche se la ferita sanguinava copiosamente, lui sprigionò una grande energia e si avvetò su di lei, che fu tratta in tempo in salvo dall'amato.

-Grazie-

-Prego, dolcezza... avanti, finiamolo!-

Atterrarono sulla torre, ed insieme puntarono le armi contro Deep Blue, accecato dalla rabbia.

-Vai!!!!-

-Fiocco di luce, massimo splendore!!!-

Una scrica elettrica ed un fascio di luce iridescente si concentrarono sul nemico, avvolgendolo letali. Lui gridò, ma era troppo tardi: ormai era stato colpito.

Scesero, e si avvicinarono al corpo esanime.

-Lo devo finire-

Gish si avvicinò, trapassandogli la gola e sporcandosi le mani di sangue caldo.

-Ora, è davvero concluso lo scontro.-

___________________________________________----------------------_______________

Cosa faranno Gish e Straw, ora che è morto L'ameba?!?

Tutto a domani, Nyaa!

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Ora e per sempre ***


MEWMEW

Eccomi! In ritardo come al solito, ma dovevo decidere cosa scrivere… insomma, mi sono informata!!! Solo, non prendetevela se non sarà emozionante, non so che si prova…ç.ç

Cmq, Kisshu, perché non mi aiuti tu?^^

Kisshu-Col cavolo!-

Mewjap- Eddaiiii, Ki-chan * *…

Kisshu- Vai al diavolo, io me ne vado da Kuroneko!

Mewjap- TRADITOREEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

Ecco a voi la storia, l’ultimo chappy, credo…(forse ne aggiungerò qualcuno sul fututro dei personaggi)

E’ stato bello provare a scrivere, e tornerò, parola di maniaca!!!!

Ah, si... scusate se è corto, ma come vi ho detto... non ho molta ispirazione...sorryyyyyyyyyyyyy!!!!!!!!!!!!!!!!!!

____________________________________________________________________

“Dove… dove sono? E così morbido… e caldo… dove… dov’è la luna… e la torre… e Gish…?”

Mille pensieri turbinavano nella mente di Strawberry, che lentamente stava riprendendo coscienza di sé e dell’ambiente che la circondava.

Riconobbe le tende, i mobili, e quindi mise a fuoco la sua camera, buia e silenziosa.

Si sollevò sui gomiti, guardandosi meglio attorno, ed una voce la fece sussultare.

Una voce allegra e maliziosa…

-Ti sei svegliata, micetta!!! Temevo che volessi dormire fino a domani… Non si mantengono così le promesse, lo sai?-

Gish le apparve davanti, impedendole qualunque movimento.

Lei, sospirando, tornò a sdraiarsi, stanca.

-Come mai siamo qui?-

-Bè,- iniziò lui, stendendosi accanto alla ragazza, passandole un braccio sotto le spalle e attirandola a sé –quando Mark è morto, tu sei svenuta, come tutte le tue compagne. Quel Ryan ha detto che sono i geni del gatto, e che dovevi passare la notte al Cafè Mew Mew con loro, perché ti dovevano tenere sotto controllo. Allora io ho pensato: “Perché la mia micina deve dormire con tutti quegli umani, se posso benissimo farle compagnia io?” Poi, per convincerli, ho detto che mi avevi fatto una promessa, ma non ho detto quale, e che dovevi assolutamente mantenerla… Così, ti ho portata qui…-

Strawberry arrossì.

Lui le scomparve da vicino, per riapparirle sopra, bloccandole le ginocchia con le proprie e i polsi vicino al viso, stringendoli non troppo forte, ma

abbastanza per impedirle di alzarsi.

-C-che cosa v-vuoi fare…-

-Oh, io? Niente… solo prendermi la ricompensa…-

La baciò con passione e lei, senza volerlo, schiuse le labbra, così le loro lingue si accarezzarono piano.

“Cosa? Maledetto corpo, perché non mi rispondi? Perché ubbidisci a lui e non a me? Ma… ma che fa… oh no… n…”

Lui le aveva lasciato uno dei polsi ed aveva afferrato la zip della felpa, che ora le stava aprendo, sempre baciandola.

Come prima, lei pensava a come fermarlo, mentre il suo corpo fremeva quando le dita gelide dell’alieno lo sfioravano.

La cerniera era completamente aperta.

La lasciò, prendendo fiato, poi le circondò le spalle e la fece sollevare a sedere, notando divertito le guancie porpora della ragazza.

-Vuoi rimanere con la felpa?- chiese ironico.

-Cosa? Io…-

Non aspettò la risposta, gliela sfilò e la spinse di nuovo giù, sfiorandole la pelle nuda con le labbra bollenti.

Lei tremava ora, e non per il freddo. Senza rendersene conto, iniziò a chiamare piano l’alieno, quasi sussurrando, ma lui la sentì, e si fermò.

Tornò ad esplorarle la bocca, ed intanto giocava con la spallina del suo reggiseno.

Scese con il viso, baciandole il collo, le spalle, l’incavo dei seni ancora nascosti dall’intimao, per poi scendere sulla pancia, fino a baciarle il contorno dell’ombelico, mandandola totalmente in tilt. Ora lei non connetteva più, il corpo, indipendente dai pensieri, bramava solo il contatto con quello di

Gish, voleva solo lui, lo chiamava quasi, fremendo.

-Ehi, micetta, già sei in fibrillazione? E se faccio così…-

Risalì verso il suo volto, mentre con la mano le scendeva lungo i fianchi, fino alle gambe, ed iniziò ad accarezzarle le cosce, infilando la mano sotto la gonna con gesti delicati ma decisi.

-C-cosa… fai… a-aspetta…-

“Perché non si ferma? Perché continua… perc… però… non è poi così male… ehi, ma cosa penso? No, è vero… mi piace…”

Chiuse gli occhi, rilassandosi, mentre lui continuava ad accarezzarla lento.

Poi si fermò.

-Strawberry, devo andare avanti?-

Riaprì gli occhi, leggermente appananati. Perché glielo chiedeva?

Si alzò a sedere anche lei.

Ripensò a quando si erano incontrati, al bacio rubato, alle battaglie… alla malattia, al suo aiuto… al tradimento di Mark, alla sua quasi morte… alla promessa…

-Gish… ti prego… non lasciarmi ora… prendimi…-

Sorrise guardandola, e non se lo fece ripetere.

Si sdraiarono di nuovo, adesso lei era tranquilla, era con lui…

Lui le sfilò anche la gonna, gettandola ai piedi del letto, poi percorse con un dito l’elastico degli slip. Mai era riuscito ad arrivare fino a quel punto, e voleva andare oltre, volevano andare oltre.

Si sfilò anche lui i suoi indumenti, rimanendo in boxer, poi iniziò a tormentarle il corpo con piccoli baci, anche lui con il respiro irregolare, la voce rotta dall’eccitazione che cresceva sempre di più in tutti e due i ragazzi.

Ora rimanevano solo dei lembi di stoffa separarli.

Lei inarcò la schiena mentre Gish le sganciava il reggiseno, poi glielo sfilò carezzando con gli occhi e con le mani ogni centimetro di pelle rimasta troppo a lungo celata. Le sfiorò i capezzoli con le labbra.

Infine, le tolse gli slip, ed anche lui si liberò dall’intimo .

Erano nudi, erano accaldati e si desideravano.

Le salì sopra, mentre lei gli stringeva le gambe intorno alla vita, e la fece sua, bramandola. Entrò piano, mentre Strawberry cacciava indietro le lacrime che le sgorgavano dagli occhi, aggrappandosi con forza alle spalle dell’alieno che, con i suoi movimenti, presto sostituì il dolore al piacere.

Prima lento, poi sempre più veloce e sicuro, uscì da lei mentre arrivavano al culmine, poi la coprì col suo corpo, posandole un bacio leggero e casto sulla fronte.

-Micetta…-

-Che c’è?-

-Stai bene?-

-Credo… credo di si… non pensavo che…-

-Cosa?-

-Che fosse… che fosse così…-

-Rimarrai con me?-

-Si, Gish. Perché ti amo…-

-Anche io ti amo…-

-Ora e per sempre.-

Si abbracciarono, teneri ed innamorati, e si addormentarono stretti l’uno all’altra, finalmente uniti.

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=118953