Solo un piccolo grande amore

di Mrs_Smolder
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


:Prologo
 

Finalmente si parte.
Non ne potevo più della vita casa-scuola, scuola-casa.
O meglio, non ne potevo più di stare qui in Bulgaria!
Odio la Bulgaria. Profondamente. Vorrei trasferirmi in qualche altro luogo del mondo, qualunque, purché ce ne andassimo da qui, ma mia madre proprio non ne vuole sapere!

Ciò che amo è il mare, il sole, l'estate, ma soprattutto AMO LE MALDIVE!
Eh già! E' proprio lì che sono diretta, ho deciso di fare questa piccola SORPRESA al mio meraviglioso fratellastro Paul, andando a trovarlo!
...Per essere più precisi, ho deciso di farmi questo piccolo regalo..
Suvvia, me lo merito! Dopo aver passato gli ultimi tre mesi praticamente segregata in casa come un topo da biblioteca, credo mi ci voglia proprio una bella vacanza!
Mia madre è stata colei che mi ha illuminata dicendomi "Sai Nina, dovresti uscire di casa, prendere un po' di sole, hai un viso cadaverico... Forse ti ci vorrebbe un bel viaggetto, non trovi?"
Ho evitato spontaneamente di soffermarmi sul suo poco tatto nell'avermi paragonata ad  un cadavere, non potendo neanche darle torto, ma ho colto al volo la sua geniale proposta di "fare un bel viaggetto"!
Ed eccomi qui, per fortuna ancora viva nonostante l'abbraccio strettissimo riservatomi da mia madre per salutare la sua bambina, pronta ad allacciare le cinture e spiccare il volo per le Maldive!
Ho preparato solo due valigie grandi ed un trolley medio...
In fin dei conti siamo a luglio, e ho intenzione di stare in quello che definisco il "Paradiso Terrestre" almeno due mesi!
In questo momento ci sono persone che stanno sistemando le loro borse nei reparti appena sopra i sedili, altre che stanno cercando la posizione migliore per stare comodi durante le ore di viaggio, e altri che sono appena arriv... Oh.Mio.Dio. E' appena entrato un ragazzo nell'aereo. Niente di strano fin qui, se non fosse che è davvero di una bellezza eterea. No, non scherzo, mi sento in soggezione per quanto è bello. Perché un tale concentrato di bellezza in un uomo?
Io! IO meritavo un tale potenziale, caro Dio, io ne avrei fatto buon uso, il mondo intero a quest'ora saprebbe della mia relazione con Brad Pitt, che Angelina Jolie levati proprio. E invece niente. Ma almeno mi restano i Brangelina.
Nonostante sia distante circa cinque o sei metri da me, riesco ad intravedere dei magnetici occhi azzurri sotto quel cappello color panna e quei capelli neri come la pece.
E non vorrei che fossero i miei ormoni impazziti a dettar legge, ma il tizio in questione - che ora mi rendo conto abbia anche un fisico mozzafiato, messo in risalto da una maglia dello stesso colore del cappello e da un pantalone nero - sta guardando proprio nella mia direzione!
Mi guardo intorno, fingendo di sistemare lo schienale del sedile, per controllare chi possa avere attirato la sua attenzione, ma rendendomi conto che l'unica presenza nella mie vicinanze è quella di un anziano che dorme  profondamente, mi dico: 
o sta guardando il signore anziano che sta dormendo perché é suo nonno, oppure sta guardando Me. 
E in tal caso, non posso impedire la nascita di un sorriso sul mio volto.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1: 
 

Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con l'hostess, - che chissà per quale motivo ha le guance imporporate di rosso - si incammina verso... Verso di me.
Solo ora mi rendo conto che il posto al mio fianco non è ancora stato occupato... E se fosse lui il mio compagno di viaggio?! Cos'è, Dio? Ti sei sentito punzecchiato prima, ed ora hai pensato di punirmi facendomi vedere da vicino il frutto della tua creazione? Sei simpatico, davvero.
Distolgo subito lo sguardo dal suo, dal momento che i miei occhi si erano inconsciamente calamitati nei suoi zaffiri blu per... Decisamente troppo tempo.
Guardo il sedile davanti al mio, che è decisamente meno interessante rispetto a colui che stavo guardando fino a pochi attimi fa.
Con la coda dell'occhio vedo che il ragazzo dagli occhi color oceano sta posizionando la sua bottiglietta d'acqua sul poggia oggetti del sedile affianco al mio...
E ti pareva. Non avevo dubbi.
  "Salve..." ...E' sua quella voce estremamente suadente che ha parlato? Ma certo, anche la voce suadente doveva avere. Non sia mai che Mr SonoFigoeSoDiEsserlo possa avere una brutta voce. Magari sei pure un damerino dai modi cortesi ed eleganti, che dici?
 Mi volto verso di lui,e lo trovo intento ad osservarmi, mentre le mie guance di sicuro diventano rosse come quelle della hostess, non tanto per la sua presenza, quanto per i miei pensieri da idiota. 'Nina, smettila di pensare con i tuoi ormoni, e non arrossire per un cordiale "salve", non sei una ragazzina, ricomponiti e rispondi al suo saluto, maledizione!'  La mia coscienza ipercritica mi intima di rispondergli, ed allora prendo fiato e mi faccio coraggio.
"Salve!" gli dico, rivolgendogli un mesto  sorriso. Ed il premio per l'originalità va a... Nina Dobreva!.
Si siede al mio fianco, allaccia le cinture e mi mostra un sorriso a trentadue denti. Dentatura perfetta, non che avessi dubbi a riguardo. E' chiaro ormai che il mio compagno di viaggio sia un modello dell'Abercrombie, devo solo abituarmici.
Ripensandoci, un difettuccio ce l'ha. Non è un ragazzo, ma un uomo. Guardandolo da vicino, direi che potrà avere circa trent'anni.
"Piacere, io sono Ian." Allunga la mano verso di me, ed io, dopo aver esitato un secondo, allungo la mia e stringo la sua presa con rinnovata decisione.
"Io sono Nina, piacere mio." La sua mano? Ovviamente perfetta anch'essa. Non è né gracile, né grezza, e non porta nemmeno una fede a contornare il suo anulare. O magari la nasconde nella tasca dei pantaloni... O non è tipo da matrimonio. O forse è gay. Sì, speriamo sia gay, così non potrò rimproverarmi per non essere riuscita ad ammaliarlo con quello che mia madre ha definito un aspetto cadaverico, dovuto in parte alla mancata abbronzatura, in parte alla nausea che sopraggiunge all'idea che l'aereo stia per decollare, in parte al mio non essere la copia sputata di Angelina Jolie. "Possiamo darci del tu? Sembri giovane.". 'Il fatto che stia parlando così apertamente con una perfetta sconosciuta, non è affatto a suo favore. No, non è gay. Riconosco lo sguardo da cascamorto.' Questo 'sembri giovane' mi appare come un modo indiretto per sapere la mia età. 
D'altronde l'età non si chiede mai apertamente ad una donna. 
"Certo, possiamo darci del tu. Ho diciannove anni." Ora tocca a te sputare il rospo. Quanti anni potrà avere Mr Perfezione? 
La voce dell'hostess interrompe la nostra conversazione, ricordandoci di allacciare le cinture di sicurezza e avvisandoci che stiamo per decollare.
Faccio ciò che la voce ha ricordato di fare, dal momento che avevo dimenticato di allacciare la cintura di sicurezza quando i miei occhi si erano soffermati sulla figura di Ian che entrava dallo sportello dell'areo, e torno a guardarlo, invitandolo silenziosamente a continuare la nostra conversazione.
"Oh, diciannove anni? Credevo qualcosina in più, tipo ventuno, o ventidue anni. Non è un'offesa eh, non prenderla come tale. Lo diventa quando ti avvicini ai trent'anni - e tira fuori un sorrisone a cui do subito il titolo "LeStendoTutte" - ... A me è capitato che mi dessero anche trentaquattro anni, quando in realtà ne ho ancora ventotto!"
Mmh, ha ventotto anni Mr Perfezione... Fatto sta che non mi ero affatto offesa quando mi ha rivelato che credeva avessi ventuno o ventidue anni, me lo dicono in tanti. Ci ho fatto l'abitudine.
"Bhè, effettivamente io pensavo che avessi trent'anni! Ci sono andata vicina comunque..."
Gli sorrido, prima di unirmi alla sua breve risata contagiosa, dopodiché riprende il discorso. 
"Ah, grazie della sincerità, è sempre bellissimo sentirsi dire che sembri più vecchio di quello che sei! - e fa un finto broncio. Schiudo leggermente la bocca, estasiata da quella visione, e appena me ne rendo conto mi ricompogno. Mi manca solo di andare in iperventilazione per uno stupido broncio - Sto scherzando ovviamente... E che fai nella vita, studi?"
Non ho ancora le idee chiare su ciò che vorrei fare in futuro, perciò queste domande mi mettono a disagio. Tuttavia non voglio smorzare la conversazione. Quale idiota lo farebbe se si trovasse al mio posto?
"Mmh, ho appena finito gli studi al liceo, ma non sono ancora decisa su cosa fare del mio futuro... Ho pensato che qualche lavoretto extra come barista, cameriera, o roba simile potrebbe essermi d'aiuto prima di decidere quale strada intraprendere... Col tempo vedrò, per ora ho intenzione di godermi le vacanze estive."
"Oh bhè, fai bene... Come lavoro extra potresti anche cimentarti come modella - mi fa l'occhiolino -, sei una bella ragazza, non avresti problemi!".  "Oh, grazie. Mi mancano giusto un paio di centimetri per fare parte delle modelle di Victoria'secret. Magari mi fai una raccomandazione con quelli dell'Abercrombie?" Scoppia a ridere, e mi guarda con un cipiglio divertito e stupito. "Ci farò un pensierino" - ma allora è davvero un modello?! - "... Se mai dovessi fare parte della schiera di modelli di cui parli. Che fai alle Maldive? Hai amici, parenti, fidanzato...?"
Un tantino ficcanaso, eh? Ma guarda, allora ce l'abbiamo qualcosa in comune, io e te! "Oh, ho due delle componenti da te citate ad attendermi. Tu invece?"
Decido di lasciarlo nel dubbio, solo per vedere la sua reazione, che non tarda ad arrivare. Mi sorride con fare enigmatico. 
"Ho amici." . Si limita a rimanere sul vago, il tipo... Poi continua
"Dunque, se non hai il fidanzato che ti aspetta alle Maldive, come mai non ha intrapreso con te questo viaggio?"
E chi te l'ha detto che era proprio quella la componente da scartare, razza di presuntuoso? Che poi questa è la classica domanda inespressa, che tradotta in parole semplici suonerebbe come: Sei single o fidanzata?
"Indovina. Come mai, se non ho un ragazzo che mi attende alle Maldive, non mi sta accompagnando in questo viaggio?" Rispondo infatti, in un moto di divertimento e di arroganza. Non ho mai intrapreso grandi storie.
La durata massima delle mie storie è stata di circa sei mesi. 
E chissà quanto mi erano sembrati, dal momento che le mie relazioni non avevano mai superato le tre o quattro settimane! 
Zach - questo è il nome del ragazzo di due anni più grande di me, con cui sono stata fidanzata per circa sei mesi -, è un bellissimo ragazzo bulgaro, biondo con gli occhi azzurri. 
Due anni fa lo conobbi alla festa di compleanno della mia amica Katerina, e da allora è entrato nella comitiva. Mi ha corteggiata, fin quando non gli ho dato la sua chance, e speravo davvero che fosse la volta buona per innamorarmi.
Devo ammettere che arrivare a diciassette anni senza poter dire di essere stata innamorata, mi scocciava parecchio.
Peccato che ora ne abbia diciannove, e non ho ancora avuto la possibilità di dirlo. 
Perché in sei mesi,nonostante reputassi Zach un bravissimo ragazzo, dolce e carinissimo, non ho provato quella sensazione di cui le mie amiche mi avevano parlato. ;
"Quando senti che il tuo mondo è racchiuso nel suo nome, quando sai che devi vederlo,e le farfalle cominciano a girarti nello stomaco!"
Fatto sta che, anche quando mi trovavo davanti a Zach, le famose 'farfalle nello stomaco' sembravano essere ancora bruchi.
Ed ecco che ho deciso di mettere fine alla nostra storia, dicendogli - con delicatezza e tatto, ovviamente - che mi sembrava inutile portare avanti una storia in cui non eravamo entrambi coinvolti in egual modo, in quanto dopo sei mesi lo reputavo quasi come un amico stretto, e non come un vero fidanzato.
Che gli volevo bene, insomma, ma non l'amavo.
Ci sono state solo dolci effusioni con i miei ex. Baci, carezze, ma niente di più. 
Sono un'inguaribile romantica! Rido, scherzo, e a volte provoco, ma non mi spingo oltre certi limiti se non provo veri e forti sentimenti.
E non avendone mai provati, sono ancora vergine. 
Ma no, non me ne vergogno. 
Mi vergognerei di più se avessi fatto sesso con un ragazzo senza amarlo veramente. 
Mi dico sempre che l'amore arriverà anche per me, prima o poi.
Ed io sarò pronta ad accoglierlo a braccia aperte.
A riportarmi nel mondo reale - in quella che mi era sembrata un'eternità, e non una manciata di secondi - ci pensa Ian, alzando un sopracciglio divertito e guardandomi fisso negli occhi
"Dunque vorresti farmi credere di essere single? Farò finta di crederci!" Ed ecco di nuovo quell'occhiolino!
Sorrido divertita dalla sua risposta.
Come se fosse impossibile che una semplice ragazza come me possa essere single!
Ok, sono carina, ed in genere piaccio ai ragazzi, ma non credo di avere una bellezza così particolare. 
"Che c'è di strano, scusa?" Lo stuzzico, alzando anche io un sopracciglio.
"C'è che sei troppo bella per essere single. O i ragazzi sono ciechi, o tu sei estremamente esigente, oppure... Non saprei, non credo di capire proprio tutte le donne, solo una buona parte."
Fa una faccia buffa, non posso fare a meno che sorridere, e rispondere a mia volta
"Niente di tutto ciò... Forse non ho incontrato la persona giusta. Ma sono ancora giovane."
Lui si ricompone e mi guarda più seriamente
"Attendi l'amore, forse."
Questa volta mi limito ad annuire leggermente, per poi aggiungere 
"E tu, Ian? Single o impegnato?" . Sì, sì, sono per le domande dirette, io. Senza troppi giri di parole, a differenza di qualcun altro.
"Sono single." Non è un bene che lo sia. Se un uomo come lui è così bello, è single, e chiacchiera con ogni donna che reputa esteticamente discreta, deve necessariamente avere qualcosa che non va. La parola CASCAMORTO continua a lampeggiare nella mia testa a lettere cubitali. "Capisco. "
L'hostess annuncia l'atterraggio che avverrà tra pochi minuti, ed io mi preparo psicologicamente a non diventare più cadaverica di quanto già sia.
Ian probabilmente si accorge del mio disagio, perché mi rivolge un sorriso rassicurante.
"Paura dell'atterraggio, eh? Devo ammettere che durante i primi voli che ho affrontato, io ero terrorizzato dal decollo!". 
Ha colto al volo la mia muta espressione. Tanto muta non dev'essere, dopotutto. "Sì, nonostante abbia preso l'aereo parecchie volte, l'atterraggio mi terrorizza. Non mi lascia affatto quella sensazione di adrenalina di cui tanti parlano, anzi!"
Lui continua a sorridermi rassicurante, ed io mi ritrovo a pensare quanto il suo sorriso sia luminoso e contagioso, visto che anche io, nonostante l'ansia per l'atterraggio, accenno un sorriso, senza fare neanche troppi sforzi. Poi, inaspettatamente a tutto ciò che potevo pensare avrebbe fatto, allunga la mano verso la mia, afferrandola.
"Va tutto bene, stai tranquilla,piccola."
Quel 'piccola' uscito dalle sue labbra mi fa assumere un'espressione tra il beota e lo stupito.
Mi impongo di ritirare indietro la mia mano, ma proprio non ci riesco!
Le mie dita sono perfettamente incatenate alle sue, e sento una scossa fortissima partirmi dal punto in cui le sue lunghe dita hanno toccato le mie, estendersi verso tutto il mio corpo.
Ritengo quasi impossibile che solo io abbia sentito questa enorme scossa, ma la sua espressione non sembra vacillare neanche per un attimo.
Non mi rendo conto che la gente si è già slacciata la cintura ed è pronta per uscire dai portelloni dell'aereo, incatenata come sono al suo sguardo, fin quando Ian non mi scuote dallo stato di trance in cui ero caduta.
"Visto? Non è stato poi così male l'atterraggio."
La sua voce è volutamente bassa, ed i suoi occhi continuano a perforare i miei, come a cercare risposte a domande inespresse.
Non riesco infatti a capire se si riferisca all'atterraggio in sè per sè, o alle nostre mani che eran..sono ancora legate tra loro!
Ritraggo istintivamente la mia mano dalla sua e, come per scusarmi del mio sbalzo d'umore improvviso, gli rispondo accennando un sorriso tirato
"Hai ragione... Pensavo peggio, grazie!" Slaccio la cintura, seguita a ruota da lui.
Siamo rimasti solo noi due e altre quattro, o forse cinque persone in aereo.
Prendo la mia borsa, e dopo un'approfondita ricerca, trovo finalmente il mio cellulare, che mi affretto ad accendere. 
Trovo due chiamate senza risposta di Paul, e un messaggio da Kat:
"Ciao Cosss:**! Ricodati di mandarmi un messaggio quando arrivi!
E goditi le Maldive anche per me!
Bacioni. <3"
 
Sorrido per l'ostinazione della mia amica Katerina nel chiamarmi Costantinova, nonostante sappia benissimo che non mi piaccia per niente questa parte del mio nome. Mentre mi dirigo verso l'esterno, rispondo a Kat:
"Quante volte ti ho detto di non chiamarmi in questo modo? Comunque l'aereo è atterrato da poco, sto andando alla ricerca di Paul, così potrà aiutarmi a trovare e portare in auto le mie valigie-peso piuma!
Ti chiamo più tardi!
"
Mi guardo intorno, e dopo qualche minuto incrocio finalmente il mio sguardo con quello di mio fratello! Immediatamente gli vado incontro e gli salto al collo, senza la minima intenzione di mollare la presa!
Mi accarezza dolcemente la schiena.
"Mi sei mancata molto, sorellina", mi dice, ed  io gli accenno col fiato sul collo un "anche tu", riuscito molto male a causa dell'emozione.
Non vedevo il mio fratellone da Capodanno, ovvero sette mesi!
Quanto mi era mancato. 
"Ora però staccati che non respiro!"
Il suo carattere è a tratti dolce, e a tratti indisponente, ma gli voglio bene anche per questo.
Mi stacco, e gli mostro un finto broncio, a cui risponde sorridendo divertito.
"Vedo che hai viaggiato con il mio amico! - dice, indicando qualcuno alle mie spalle, così mi giro, per vedere di chi si tratta - A proposito, quando diamine avevi intenzione di dirmi che venivi alle Maldive, Som?!". 
Ed io rimango SCONVOLTA, dal momento che quel 'qualcuno' alle mie spalle, altri non è che Mr Perfezione!
Subito dopo, però, soffoco una risata. 
Occhi spalancati e bocca schiusa; l'espressione di Ian, è qualcosa di fenomenale.
Allora anche la sua sicurezza può vacillare? Interessante...












Angolo "autrice":
Ecco a voi il primo capitolo!
Spero vi piaccia e soprattutto,spero che voi lettrici vi facciate sentire tramite le recensioni!^^
Mi farebbe molto piacere ricevere le vostre opinioni, i vostri consigli,i vostri pareri,e in casi la storia dovesse contenere numerosi errori, gradirei che me lo faceste notare!
Tanti baciiiiiii :***

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2:


Paul è ancora in attesa di una risposta da parte di Ian, ed io, per evitare di scoppiare a ridere di fronte all'espressione estremamente buffa che quest'ultimo ha assunto, mi limito ad accennare un sorriso divertito.
"Oh, Som, ci sei?!".
Gli si avvicina mio fratello, sventolandogli una mano di fronte al viso, con l'intenzione di farlo risvegliare dallo stato di trance in cui pare essere caduto.
Questo sistema funziona; Ian sbatte più volte le palpebre, e sposta il suo sguardo - dapprima posato su di me - verso mio fratello.
"Tua sorella? La ricordavo decisamente... Diversa."
La sua voce è impastata, sembra quasi imbarazzato.  
Non capisco a cosa si riferisca, forse mi avrà vista in qualche foto.
"Bhè, mi sembra ovvio, l'hai conosciuta il giorno del mio diciottesimo, lei aveva solo nove anni. Comunque sia, vi ripresento: lei è Nina - mi indica con la mano -, e lui invece è Ian." Dice indicandolo, questa volta rivolgendosi a me.
Oddio, mi ha conosciuta quando avevo nove anni?! 
Ci credo che non mi abbia riconosciuta! Ero in procinto di rotolare all'epoca.
Comunque sia, Paul non sa che abbiamo viaggiato vicini, e che ci siamo già presentati. 
E purtroppo Ian ha dimenticato la sua lingua sull'aereo, perciò credo sia meglio che risponda io.
"Oh, ci siamo già presentati, avevamo i posti vicini. Le coincidenze." Sorrido sarcastica, sposatando lo sguardo su Ian, in attesa che si dia una svegliata.
Va bene la sorpresa iniziale, quella ha coinvolto anche me, ma stare interi minuti a fissarmi con sguardo vacuo mi pare eccessivo.
Neanche se avesse scoperto che la ragazza che si è portata a letto è la fidanzata dell'amico eh.
"Sì, abbiamo avuto modo di fare le presentazioni.- Oh, ma allora ce l'ha ancora la lingua - Tu piuttosto, che mi racconti Wes?". 
Sembra essere tornato normale, dà una pacca sulla schiena a mio fratello e gli rivolge un sorriso radioso.
"Non cercare di cambiare argomento, Som! Non mi avevi neppure accennato del tuo arrivo, e ci siamo sentiti pochissimi giorni fa.".
Mio fratello lo guarda truce, ma si capisce benissimo che il suo sia un rimprovero che cederà a breve.
"In realtà volevo farti una sorpresa. Non mi aspettavo che lo stesso giorno in cui sarebbe arrivato qui il tuo meraviglioso migliore amico, sarebbe arrivata anche tua sorella! - Mi guarda, ed io reggo il suo sguardo per pochi secondi, perché poi torna a puntare i suoi occhi su quelli di Paul - E non guardarmi così, amico. Non sto mica scherzando. Dove credi che soggiornerò durante queste vacanze, sotto qualche ponte?". 
Ora sono io a schiudere la bocca e sbarrare gli occhi!
Ecco,cqueste sono cose per cui vale la pena rimanere scioccati, caro Ian: scoprire che dividerai la casa con il migliore amico di tuo fratello, che ha decisamente un aspetto niente male, ma che rimane comunque IL MIGLIORE AMICO DI TUO FRATELLO!
Non posso crederci, è impossibile.
...Però potrebbe essere bello svegliarsi la mattina e fare colazione con lui - 'e con tuo fratello', mi ricorda la mia fastidiosissima coscienza -, osservare i suoi capelli scompigliati e i suoi occhi ancora assonnati...
'Ma cosa vai a pensare, Nina?! E' solo il migliore amico di tuo fratello, il migliore amico di tuo fratello, il miigliore amico di tuo fratello..'
Lo ripeto in loop nella mia testa. Migliore amico di mio fratello, okay. Afferrato il concetto. "Perché no? Non è detto che starai scomodo, potrei prestarti un cuscino.- lo prende in giro mio fratello. Io però sono ancora sconcertata dalla notizia per ridere della sua battuta. - ... Su, andiamo a ritirare le vostre valigie.". 
Mi dirigo insieme a loro verso la stiva, rimanendo in religioso silenzio.
"Qualcosa non va, Nina?".
Mi giro in direzione della voce di Ian, che ha sussurrato questa frase vicino al mio orecchio, non immaginando però di trovarmi il suo viso ad una spanna dal mio.
Quando si è avvicinato così tanto?
Il suo sguardo è profondo ed intenso, e riesco ad individuare qualche traccia di malizia navigare in quei pozzi di oceano.
Il suo sorriso, invece, è sfacciatamente malizioso.
Vorrei rispondergli, dirgli che va tutto benissimo, e che può anche far sparire quel ghigno derisorio dal suo volto, ma la voce di mio fratello mi anticipa.
"Nina, queste sono tue, vero?".
Sposto immediatamente il mio sguardo su di lui, che mi indica due valigie rosse ed un trolley rosa.
Annuisco, e vedo Ian dirigersi verso Paul.
"Voi cominciate ad andare, io trovo la mia valigia e vi raggiungo." Si rivolge a lui, lanciandomi un'ultima occhiata intrisa di malizia.
"Va bene. Matt mi ha prestato la sua auto per venire qui, la ricordi, o avverti già qualche problema di memoria, Som?"
Gli risponde Paul, caricandosi le mie due valigie, e lasciandomi solo il trolley.
"Non sono un vecchio rimbambito, Wes. Una Nissan bluebird... Noiosamente grigia."
Paul annuisce, ed Ian sorride soddisfatto.
Io e Paul ci dirigiamo verso l'auto, e dopo aver caricato le valigie e il trolley nel cofano, prendo posizione nei sedili posteriori.
"Non c'è spazio per la mia valigia, la signorina ha occupato tutto lo spazio, a quanto vedo."
Mi giunge sarcastica la voce di Ian. 
"C'è spazio nel sedile posteriore, non ti lamentare." Mi difende Paul. 
Ian apre lo sportello e mette la valigia affianco a me, con la coda dell'occhio lo vedo cercare il mio sguardo, ma io prontamente mi concentro su ciò che vedo al di fuori dai finestrini, evitandolo volutamente.
Richiude lo sportello e si siede di fianco a mio fratello.
"Tecnicamente mio fratello era venuto a prendere solo la sottoscritta, comunque. La prossima volta che vuoi fare una sorpresa, pensaci due volte." Non manco comunque di rispondere alla sua frecciatina.
"Lo terrò a mente." "Bhè, com'è andato il viaggio, ragazzi? - Paul mi osserva attraverso lo specchietto retrovisore, ed io gli lancio un fugace sorriso - L'atterraggio è andato bene, Nina?"
Mi sento arrossire al pensiero della mia mano intrecciata a quella del mio futuro coinquilino, e la risatina beffarda di quest'ultimo non può che infastidirmi. Uno sbruffone, ecco cos'è. Non ho neanche voglia di rispondere, sento solo il bisogno di una doccia, seguita da un riposino.
"E' andato tutto bene, Paul. Perdonami se non ti darò retta, ma sono molto stanca.".
Paul annuisce, e poi comincia una conversazione con Ian, che però non ascolto, chiudendo gli occhi e ripensando a ciò che è accaduto in queste poche ore:
ricapitolando, ho viaggiato e chiacchierato con un bellissimo ragazzo al mio fianco;
ho scoperto che questo ragazzo è il migliore amico di mio fratello;
ho scoperto che vivrà insieme a me e Paul durante queste vacanze;
ho avuto la conferma che fosse solo un cascamorto, palesemente abituato ad avere tutte le donne che vuole. La cosa fastidiosa, però, è che non sono neanche sicura che mi dispiaccia l'idea di Ian come coinquilino.
Sono abbastanza intelligente da riconoscere il suo atteggiamento spocchioso e riconoscerne le intenzioni di Ian, ma non lo sono abbastanza da desiderare non avere niente a che fare con lui? Sento le palpebre cedere dietro tutti i miei pensieri, e dopo una breve lotta per tenere gli occhi aperti, mi decido a non opporre più resistenza.

 
  ***************************************
 
Sbatto più volte le palpebre, fin quando non apro completamente gli occhi.
Siamo arrivati? 
Un attimo, questa non è un'auto, bensì un letto.
C'è un comodino beige di fianco ad esso, con sopra una abat-jour rosa e un porta fotografie dello stesso colore, che contiene una foto in cui ci siamo io, Paul, mia madre e quello che era suo marito, nonché padre di Paul.
Sembriamo un perfetto quadretto familiare, e forse lo eravamo, prima che Tomasz rimanesse coinvolto in un brutale incidente stradale. 
Non avendo mai avuto una  figura paterna, lui era diventato come un padre per me.
Quano venne a mancare, Paul fu quello che ne soffrì di più.
Scuoto la testa, cercando di allontanare i ricordi spiacevoli. E' evidente che questa sia la mia camera.
Devo essermi addormentata durante il viaggio in auto.
Ma come ci sono arrivata fin qui?
Mi alzo, e mi dirigo verso la porta.
Faccio per aprirla, ma qualcuno mi anticipa.
"Oh, ti sei svegliata?" La figura di Ian, con indosso un pantalone grigio ed una t-shirt nera, i capelli scompigliati, e qualche gocciolina d'acqua che gli scende placidamente sulla fronte, mi si para davanti.
Un odore di dopobarba mi invade le narici. 
"Però, perspicace.- Gli rispondo sarcasticamente. Alza gli occhi al cielo, ed io continuo.- Devo aver dormito parecchio. Presumo che Paul mi abbia riportata qui mentre dormivo."
Mi specchio nei suoi occhi, che improvvisamente assumono una piega divertita e arrogante.
"Per la precisione, ti ho portata io qui." E mi fa l'occhiolino.
Sa di essere bello e di avere fascino, e continua ad ostentarlo spudoratamente. Questo suo atteggiamento mi urta come poche altre cose al mondo. "E' uguale. Eri venuto per dirmi qualcosa?".
Mi mostro indifferente, con l'intenzione di farlo smettere.
"Ero venuto per svegliarti.. Stasera abbiamo deciso di rimanere a casa, domani mattina invece andiamo a mare con Candice, Matt, Michael e Joseph. Paul mi ha detto di chiederti se per te va bene.".
Il mio viso si illumina nell'udire questi quattro nomi.
In particolare Candice, mi è mancata tantissimo.
"Certamente, va benissimo.". Sorrido radiosa, ravvivata dall'idea che domani li riabbraccerò tutti.
"Non sapevo conoscessi Matt e gli altri... Non mi risulta di averti mai incontrata, oltre al giorno del diciottesimo di Paul, ma eri molto piccola."
Ora mi sta sorridendo, ma non è un sorriso malizioso o derisorio, è spontaneo, meno fastidioso ed irritante del solito da sborone.
"Ero molto piccola, e con qualche chilo in più, naturale tu non mi abbia riconosciuta... Anche se io continuo a non ricordarmi di te... Comunque conosco Candice da dieci anni, e gli altri da circa tre anni. Sono come una seconda famiglia per me.". 
E' la verità. Voglio un bene pazzesco ai miei amici, e mi sono mancati davvero tantissimo.
"E' strano che non ti abbia mai incontrata, a parte al dicottesimo di Paul, intendo. Conosco Paul da... Praticamente da sempre! Forse venivi in vacanza nel periodo in cui io ero in Bulgaria, ed eri in Bulgaria nel periodo in cui io venivo in vacanza alle Maldive. Comunque Paul mi aveva parlato di te. Certo, non mi aveva detto che eri così bella, forse non voleva ci provassi con te. - Spero di non arrissere sotto il suo sguardo, anche se, conoscendomi, presumo che le mie guance abbiano assunto una tonalità diversa. Maledizione, perchè non riesco a controllare queste reazioni? Lui sorride leggermente; se n'è accorto, è ovvio. -... Bhè,ti lascio alle tue faccende, quando hai finito raggiungici."
Effettivamente devo ancora fare la doccia, così annuisco.
"Va bene, a dopo." Aggiungo, e dopo un fugace sorriso, che viene prontamente ricambiato, lo oltrepasso, sfiorando casualmente il suo braccio con il mio; avverto di nuovo un brivido scuotermi da capo a piedi.
Mi volto verso di lui, e nello stesso momento anche lui si volta nella mia direzione.
Incrociamo i nostri sguardi; è possibile che anche lui abbia sentito gli stessi brividi che ho sentito io?
Riprendo il controllo di me, mi volto in direzione del bagno e mi dirigo lì.
Chiudo la porta a chiave.
Mi spoglio velocemente della mia maglia rossa a bratelline, del mio pantaloncino nero, del mio completino intimo dello stesso colore, e delle mie converse rosse. 
Entro nella doccia, e mentre sciacquo i capelli, i miei pensieri ricadono su Ian;
perché mi fa questo effetto?
Io non capisco... E' indubbiamente un bellissimo ragazzo, ma non è solo questo ad incuriosirmi.
C'è qualcosa in lui... Oltre l'arroganza, oltre la sua sfrontata sicurezza.
Non ho inquadrato il suo carattere, e probabilmente è normale che sia così, avendolo conosciuto da poche ore. Ma quello che so è che ho voglia di scoprirlo, cosa che non mi era mai accaduta con nessun altro ragazzo, fino ad oggi.
Mi facevo bastare quel che sapevo, senza provare un vero interesse. Senza la curiosità di conoscere realmente la persona che stavo frequentando.
Ma basta pensare a lui. Domani rivedrò i miei amici, e non c'è niente che mi possa dare più gioia ora come ora.  
Candice mi deve raccontare parecchie cose, a giudicare da quanto mi aveva accennato per telefono.
Esco dalla doccia, mi avvolgo in un asciugamano bianco che arriva poco sopra il ginocchio, e ne prendo uno più piccolo per tamponare i miei capelli bagnati. 
Esco dal bagno e, durante il breve tratto che devo percorrere per arrivare in camera, vedo una porta aperta, ed intravedo la valigia di Ian. Quindi la sua camera è parallela alla mia. Sempre meglio, eh. 
Entro nella mia camera,e quando chiudo la porta, mi viene come un flashback, che mi ricorda che dovevo chiamare Katerina.
Cerco immediatamente il cellulare nella borsa, e trovo due chiamata perse, una di mia madre ed una di Kat.
Ok, priorità a mia madre, mi sembra giusto.
Uno squillo... Due squilli... Tre squilli...
"Tesoroo!!Ti ho chiamata un'oretta fa, ma non mi hai risposto, quindi ho chiamato Paul e mi ha detto che stavi dormendo. Come stai, hai riposato bene?" Mi raggiunge la voce squillante di mia madre.
"Ciao mamma! Sto benissimo, grazie! Ero stanca, e mi sono addormentata. Tu come stai?"
"Sto bene, anche se mi manca già la mia piccolina! L'importante è che so che sei in buone mani, così sto tranquilla!- E lo sono, con Paul.- So che c'è anche quel bel pezzo di ragazzo di Ian! Beh, che impressione ti ha dato?"
Quasi sputo un polmone. COSA? Mia madre lo conosce, quindi. "Non abbiamo avuto modo di confrontarci più di tanto... Comunque scusami, ma devo chiamare Katerina. Ci sentiamo presto, ok?".
"Va bene tesoro, ti farò il quarto grado in un altro momento allora. A presto, un bacione!".

La saluto e chiudo la chiamata, per iniziarne una nuova con Kat.
"Nina Costantinova Dobreva, ti sei finalmente ricordata dell'amica che avresti dovuto richiamare ore fa?!".
La voce stizzita esce davvero benone a Kat.
Mi lascio scappare una breve risata, poi tossisco e mi ricompongo, per stare al suo gioco.
"Mi perdoni, signorina Graham, ma a causa della stanchezza post viaggio, Morfeo mi ha accolta nelle sue braccia."
Ora è lei a ridere.
"Ok, basta, basta. Com'è andato il viaggio? L'atterraggio?". Anche Kat sa della mia fobia.
"E' andato bene... Notizia flash: ho viaggiato con un ragazzo che definire figo sarebbe un eufermismo.".
E' ovvio che debba raccontarle tutto. Ma sto attenta a parlare a bassa voce, essendo la camera di Ian di fronte alla mia.
"Perché solo quando viaggio io mi ritrovo sempre affianco vecchiette logorroiche, o ragazzi che definire brutti sarebbe un complimento?! Dai,descrivimelo!". Rido, divertita dalla sua risposta.
"E' più facile che capiti quello che capita sempre a te, e non quello che è capitato a me. Sembra uscito da un film, ha i capelli neri, gli occhi azzurri, labbra non molto carnose, un fisico asciutto. E' perfetto, non ha un difetto!".
"Wow,che fortuna! Ma mi spieghi perché stai parlando a bassa voce?"
.
Mi chiede, parlando anche lei a bassa voce, per imitarmi.
"Qui arriva il disastro: è il migliore amico di Paul, e vivrà a casa con noi. Ha la camera parallela con la mia. Nessuno dei due lo sapeva, abbiamo chiacchierato in aereo, ma non abbiamo parlato né di fratelli né di migliori amici! - Sento Kat scoppiare a ridere, e mi indispettisco ancora di più - C'è poco da ridere, Kat! Prima dell'atterraggio si è accorto della mia paura, mi ha rassicurata e ha preso la mia mano con la sua. Ero così presa dalla situazione, che non mi sono neanche accorta dell'atterraggio. Non potevo immaginare che l'avrei rivisto, una volta uscita dall'aereo."
Non ho la faccia di Katerina davanti a me, ma posso immaginarmi la sua espressione corrucciata, pronta a darmi una risposta, che infatti non tarda ad arrivare.
"Ma allora sei un essere umano anche tu, iniziavo a credere fossi un robot.- La interrompo con un "ehi", ma lei mi ignora - So come la pensi riguardo al 'lasciarsi andare solo se ci sono sentimenti di mezzo', ma comunque cerca di non essere un pezzo di ghiaccio... Se cercherà un contatto con te, non tirarti indietro per via dei tuoi ideali. Lasciati andare un po', non pensare a cosa dovresti o non dovresti fare."
E ricomincia con la storia del 'pezzo di ghiaccio'. Non è così. 
Non vado oltre certi limiti se non c'è sentimento, ma non sono un pezzo di ghiaccio.
"Non è che la mia morale mi renda un robot privo di sentimenti, Kat. Mi comporto come ritengo opportuno comportarsi, che vuoi che faccia? Dovrei saltargli addosso solo perché è un bel ragazzo?". Le rispondo piccata.
Lei sbuffa, e so benissimo che in questo momento starà alzando gli occhi al cielo.
"Se è bello come dici, sì che dovresti. Ma non lo farai, ti conosco, non cogli le occasioni come dovresti. Comunque stasera che fate, uscite?".Cambio d'argomento, forse è meglio.
So come la pensa, abbiamo modi diversi di vedere le questioni di cuore, e va bene così.
"No, semplice cenetta a casa, e domani a mare. Ovviamente con Candice e tutti gli altri! Tu esci?".
Le ho parlato di tutti i miei amici delle Maldive, soprattutto di Candice.
Sono certa che se si conoscessero andrebbero molto d'accordo, ma Kat non è mai stata qui.
"Non lo so, forse stasera esco con Steven e gli amici. Ma non ne sono sicura...".
Steven è un bravo ragazzo, nonché migliore amico di Zach, il mio "ex".
Kat evita sempre di nominarmelo, ma in realtà non serbo alcun rancore nei suoi confronti. 
In fin dei conti è lui ad aver sofferto per la nostra chiusura, non io. E mi dispiacque pure.
"Capisco. Comunque io devo sistemare i vestiti nell'armadio, vestirmi e preparare la cena! Insomma, ho parecchie cose da fare, quindi dobbiamo chiudere la chiamata, Kat!".
L'ultima parte la dico con tono basso, fintamente desolato. Rido leggermente, conoscendo già il siparietto che ne verrà fuori.
"Attacca tu...".Mi risponde infatti, melensa, come una dolce fidanzatina. 
"No, dai, attacca tu...". Le rispondo imitandola, mordendomi il labbro per trattenere le risate!
"Ciao ciao Costantinovaa". Non mi dà il tempo di ringhiarle contro, che chiude la telefonata.
Se non fossimo state in classe insieme, non le avrei mai fatto scoprire il mio terribile secondo nome. 
Poso il cellulare sulla scrivania, e comincio a sistemare gli abiti nell'armadio, dopodiché mi vesto, e scendo le scale, avvertendo odore di pesce;
mi volto verso il tavolo - per mia sorpresa già apparecchiato -, e vedo sui fornelli pentole e padelle.
Ian e Paul sono di fronte ad esse, che ridacchiano mentre il primo mescola ciò che si trova all'interno di una pentola.
Sospettosa mi avvicino. 
"Che avete cucinato di buono?" Si voltano di scatto verso di me.
Evidentemente non mi hanno sentita arrivare. Sorpresa.
"Ho cucinato io, modestamente sono un ottimo cuoco, e Paul mi ha detto che ti piace il pesce, quindi... - Si muove verso il tavolo, e sposta la sedia in modo tale che io possa sedermi - ...Accomodati." Ed ecco puntuale l'occhiolino.
Non poteva proprio mancare, eh?
"Che galante. Grazie." Rispondo, accennando un sorriso.
Paul porta a tavola il cibo, e mentre assaggio un po' di tutto devo ammettere che Ian aveva proprio ragione: è tutto squisito.
Antipasto: fagottini di salmone e riso, e spiedini di pesce;
Primo piatto: spaghetti con vongole.
Secondo primo piatto: risotto ai gamberetti.
Secondo piatto: calamari ripieni, alici fritte dorate, e filetti di merluzzo.
Per dolce c'è del gelato al limone, ma davvero non riesco a far entrare altro nel mio stomaco.
"Ma come hai fatto a cucinare tutta questa roba in un paio d'ore? Lavori come cuoco, Ian?" Gli domando, perché i complimenti in questo caso sono davvero meritati e non possono essere omessi.
"Sono contento che ti sia piaciuto, non avevo dubbi!.- Sorride compiaciuto,ed io gli rispondo con un 'Modesto'- Comunque no, non lavoro come cuoco, ho acquisito le doti culinarie di mia madre!".
Gli sorrido; bello e bravo a cucinare, sarà la mia condanna.
"Allora complimenti alla mamma,allora" E non solo per le doti culinar...
"Complimenti perché mi ha fatto apprendere i segreti culinari, o perché ha messo al mondo un potenziale modello dell'Abercrombie?".
Riprende le parole che gli avevo detto in aereo, facendomi sbuffare di tutta risposta. Mi ha rivolto nuovamente il suo occhiolino, accompagnato ovviamente da un sorrisetto malizioso. Inizio a pensare che sia nato con quell'espressione stampata sul volto.  
"Non avrai intenzione di provarci con lei davanti ai miei occhi, Som." Lo riprende Paul, con voce apparentemente leggera, ma rivolgendogli un'occhiata truce.
"Stavo solo scherzando, non te la prendere. E poi sono sicura che lei sappia difendersi anche da sola, non è vero Nina?" Mi guarda, ed io gli lancio un'occhiataccia.
"Non che ci voglia molto per difendersi da te. Sei solo molto presuntuoso, ma in fondo capisco la tua sicurezza, sei un bel ragazzo. Ti avranno fatto credere che il tuo aspetto basti per compensare la mancata umiltà." Mi auguro di non risultare troppo pungente, nonostante sia alto dentro di me il desiderio di farlo scendere dal piedistallo, ma invece scoppia a ridermi in faccia. E'' evidente che su quel piedistallo non ci si è posizionato da solo. "Sei fuori strada, non sono solo un bell'involucro. Ma se preferisci crederlo... Come dici tu. Bhè, che ne dite di guardare un po' di tv, ora?"
Mi mancava il contentino: "come dici tu". Paul deve accorgersi del mio cambio d'umore, perché spalanca leggermente gli occhi, e annuisce alla proposta di Ian.
"Io do una ripulita qui, dopodiché andrò a dormire. Sono stanca." Non ho intenzione di stare in compagnia di questo presuntuoso un attimo in più.
"Non hai dormito abbastanza oggi? Cos'è, eri tu il pilota e al mio fianco c'era la tua doppelganger?" Mi riprende Ian, sorridendo sornione.
Ora  b a s t a .
"Credo che siano affari miei quanto voglio dormire, no? O vuoi firmarmi il permesso prima di concedermi qualche ora di sonno?" Gli rispondo con un sorrisetto falso, che anche un bambino di due anni capirebbe sia tale.
Alza le mani in segno di resa.
"Se preferisci puoi dormire anche tutto il giorno." Replica lui, continuando a sorridere.
Mi pare di vedere Paul deglutire; sa che quando mi arrabbio divento una furia.
Invece no, mi trattengo, avendo capito che è solo un provocatore e che, probabilmente, non sta aspettando altro che vedermi sbottare da un momento all'altro..
'Sii superiore', mi dico. Mi appresto a sparecchiare la tavola e pulire tutto ciò che c'è da pulire, sfogando così il mio stress.
Ma chi lo conosce?! 
Crede di poter rispondermi così solo perché è di bell'aspetto o perché è l'amico di mio fratello? Sapesse quanto può importarmene.
E' suo amico, mica mio! 
Okay, basta. Meglio non rimanere qui. Il letto saprà darmi conforto. Avrei voluto chiacchierare un po' di più con mio fratello, ma è evidente che la presenza di Ian faccia la differenza. 
'Pensa a domani, pensa a domani, pensa a domani.'
Un sorriso si dipinge nuovamente sulle mie labbra, pensando che domani starò con Candice, Matt, Michael, Joseph, Paul....Ian....
Il mio sorriso si smorza.
Qui in cucina ho finito, quasi inconsciamente mi incammino verso le scale, ma prima di salire i primi gradini sento la voce di Ian giungermi spietata alle orecchie.
"Prima di andartene potresti salutare, comunque. Buonanotte." Non so se ha ancora il suo sorrisetto sul viso, ma la sua voce sembra quasi volermi rimproverare.
Anche la paternale. E' così grave che me ne stessi andando furtivamente a letto, senza salutare?
No! No, che non lo è, li avrei rivisti domani mattina, non l'anno prossimo. Poi lui che ne sa di buone maniere? Ci prova con me davanti al suo migliore amico, e per di più con metodi scadenti.
Mi avvicino ai due amici, seduti sul divano, e schiocco un bacio sulla guancia di Paul, che mi sorride affettuosamente. Dopodiché mi allontano verso le scale, avvertendo uno sguardo glaciale seguirmi passo dopo passo. Mi costringo a girarmi, prima di incamminarmi verso la mia stanza, e a puntare lo sguardo in quello di Ian. "Buonanotte." Mi esce quasi un sussurro, seppur privo di qualsiasi inflessione, e lui non sembra esserne soddisfatto. Cos'è, voleva il bacino della buonanotte?
Giunta nella mia camera, accendo la luce dell'abat-jour, mi spoglio dei miei abiti e indosso un pigiamino grigio e rosa. Mi corico sul letto, dove inizio a rigirarmi in cerca della giusta posizione.
Non riesco a trovarla, perché presa da altri pensieri. Forse sono stata troppo aggressiva?
Non credo di essere totalmente dalla parte del torto, anzi, credo di avere più ragione di lui. Se anche non averlo saluto possa essere risultato poco educato da parte mia, lui non è che abbia dato il meglio di sé oggi. Certo, a parte avermi cucinato tutta quella roba succulenta...
Che confusione... Per un'idiozia, poi. Non ho tempo di formulare tanti altri pensieri, perché il sonno giunge inaspettato e travolgente proprio come avvenuto qualche ora prima in macchina.












 
Angolo "autrice":
Ed ecco a voi il secondo capitolo!
Spero che vi piaccia e che vi facciate sentire tramite le recensioni!
Mi ha fatto molto piacere riceverne nello scorso capitolo!
Bacionii :****

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3:
 
 
Un bacio...E poi un altro... 
Ian continua a spargere baci lascivi lungo il mio collo.. 
Io rimango inerme tra le sue braccia, incitandolo tramite sospiri sconnessi a continuare ciò che ha già iniziato..
Non so come sia possibile tutto questo; non ha senso!
Ciò nonostante,  continuo a mettere da parte la ragione, convincendomi che non c'è spazio per la parte razionale di me, non ora.
Le labbra di Ian scendono dal collo verso le mie spalle,e le sue mani si intrufolano sotto la mia canottiera bianca, carezzandomi la schiena.
D'un tratto smette di baciarmi,e tornando in posizione eretta,punta i suoi meravigliosi occhi azzurri nei miei. 
Con una mano continua ad accarezzare la mia schiena,mentra l'altra si muove in direzione del mio volto,per spostare dietro l'orecchio una ciocca di capelli finita davanti il mio occhio sinistro.
Continua a guardarmi,ed io mi perdo nei suoi pozzi d'oceano.
Poi interrompe questo momento parlando,lasciandomi a dir poco frastornata.
"Svegliati.". Come 'svegliati'
Sta scherzando...Sta scherzando,vero?
No,no,no,no,no. 
Non può essere un sogno..
Ian continua a ripetermi con estrema calma di svegliarmi,ma io non sono in grado di rispondergli, e mi limito a guardarlo confusa.
Continuiamo così per qualche altro minuto,finché........
 
"Svegliati Ninaaa!!!". 
 
Spalanco gli occhi. Ma cosa......
Mi volto in direzione della voce che mi ha......Mi ha svegliata.
Era un sogno,quindi.
'Certo,Miss Coerenza,cosa volevi che fosse?',sussurra malignamente la mia vocina interiore,con cui ho imparato a convivere,pur non sopportandola affatto.
Trovo affianco al letto Paul,con un'aria decisamente seccata.
Se qui c'è qualcuno che deve essere seccato,quello non sei tu,PAUL,ma IO,in quanto la mia confusione ha raggiunto limiti inimmaginabili..
"Per caso ieri sera hai ingerito qualche sonnifero!?".
Mi domanda sarcasticamente mio fratello.
Deve essere qui da parecchio,e suppongo sia lui il motivo per cui Ian nel sogno continuava a ripetermi di svegliarmi.
"Fai meno il simpatico,Paul. La mia è stanchezza arretrata."
Mi volto leggermente verso l'orologio a muro,che segna le nove e ven..
"Le nove e venti?! Quando diamine avevi intenzione di svegliarmi?!".
Non ho tempo di rendermi conto di quanto la mia frase possa risultare ridicola,che Paul mi da la conferma,scoppiando in una fragorosa risata.
Corruccio la fronte,e quando finalmente smette di ridere,risponde.
"Parli seriamente?".
Riduce gli occhi a due fessure,scrutandomi.
"..A che ora abbiamo appuntamento con Candice e gli altri?"
Evito intenzionalmente di rispondere alla sua domanda retorica.
"Alle 10.00 devo essere sotto casa di Matt. - Deve? Perché non 'dobbiamo'? Come se mi avesse letto nel pensiero continua - Ora ti spiego: per venire all'aereoporto,Matt mi ha prestato la sua auto. Candice stamattina ha chiamato dicendo che non le parte il motorino. Ha bisogno di un passaggio,e anche Micheal,in quanto è rimasto a dormire da lei ieri. 
Joseph,invece,ci raggiungerà più tardi insieme ad un'amica... - Indugia un po' sulla parola 'amica'..Si è forse fidanzato? Bhè,spero di si,è un bravo ragazzo..- Non possiamo viaggiare in sei in un auto, perciò tu verrai in moto con Ian. Spero non sia un problema per te,anche perché è l'unica soluzione." 
Conclude,lasciandomi di stucco.
Neanche il tempo di formulare troppi pensieri che gli rispondo.
"Perché non invertite i ruoli? Cioè,perché non prendi tu la moto con me,ed Ian invece passa a prendere Matt,Candice e Micheal?".
Non so bene perché,ma non voglio trovarmi sola con Ian.
So che il mio corpo ha reazioni diverse quando sono a contatto con lui,e il sogno di stanotte ne è stata una conferma fin troppo esplicita.
"Sai cosa penso delle moto,Nina..Poi non capisco quale sia il problema.. Al contrario di me, a te piacciono molto... - Mordo nervosamente il mio labbro inferiore,e lui continua.. - Capisco che Ian non ti vada molto a genio,ma non ho afferrato bene il motivo.. Possibile che siano state quelle due battutine di ieri sera a causare quest'astio nei suoi confronti? Insomma,non sei mai stata una persona irrascibile,o almeno non fin a questo punto. Ian è uno sciupa femmine, gli piace vederle pendenti dalle sue labbra! D'altronde fa bene, le ragazze gli finiscono nel letto senza neanche il bisogno che lui schiocchi le dita! Tu sei una bella ragazza,ma lui scherza con tutte, se lo conosci bene sa essere un buon amico,chiedi a Candice!  Dovresti provare a conoscerlo meglio,non è solo un 'presuntuoso',come l'hai definito tu..".
Dopo il discorso di Paul,mi rendo conto che forse sono stata un po' esagerata con Ian... In fin dei conti,potevo ignorare le sue battutine..
"Ok,hai ragione...Però anche lui è un po' immaturo per la sua età...". 
Questo è vero! E' un uomo,non un ragazzino.
"Si,hai ragione,ma come dici sempre tu 'gli uomini maturano dopo e muoiono prima delle donne'! E adesso preparati! Devi essere velocissima,sono le 9.35!"
Batte le mani ripetutamente,come per incitarmi ad essere più veloce che posso.
Salto fuori dal letto e lascio un sonoro bacio sulla guancia di Paul, che in risposta mi scompiglia i capelli,e poi esce dalla mia camera.
Dovendo scegliere alla svelta quale costume indossare, opto per uno azzurro a fascia.
Siamo nel mese di luglio e - non avendo fatto neanche un misero bagno a mare  - non ho un filo d'abbronzatura! 
Tiro fuori dall'armadio un pantaloncino bianco e una maglia blu,afferro il cellulare e mi precipito  verso il bagno. 
Dopo aver lavato i denti, spazzolato i capelli, indossato il costume e gli abiti scelti, torno verso la mia camera alla ricerca delle infradito bianche, che - pur non sapendo spiegarmi come ci siano finite- trovo sotto il letto. 
Piego e riposo il pigiama sotto il cuscino, do una sistemata al letto,e afferro i miei occhiali da sole,pronta -o almeno mi autoconvinco di esserlo- ad incontrare Ian.
Scendo a passo svelto le scale,e guardandomi intorno, mi accorgo che non c'è nessuno.
Questa è divertente. Mi hanno lasciata a casa?
Mi dirigo in cucina per bere un po' d'acqua,e nel frattempo do un'occhiata all'orologio a muro,che segna le 9.55. 
Decido di andare a prendere una boccata d'aria fuori, in terrazza. 
Appena apro la porta,i raggi di sole mi illuminano, lasciandomi una sensazione di calore meravigliosa.
Sono consapevole che tra qualche giorno inizierò a rimpiangere l'aria fresca che c'era in Bulgaria quando sono partita, ma sono fermamente convinta che qualche goccia di sudore in più non mi farà cambiare idea sui tre punti principali: amo le Maldive,amo stare in compagnia di Paul,e amo stare in compagnia dei miei amici!
E a proposito di loro,la voglia di riabbracciarli è davvero tanta!
Nonostante sappia che a breve li rivedrò,provo una sensazione strana.. 
E' un po' come quando corri ad una maratona e sei in netto vantaggio rispetto agli altri; più ti avvicini al traguardo, più non ti sembra vero di esserci arrivato!
Io so che tra poco li riabbraccerò,e mi sembra quasi surreale!
Quasi non mi accorgo che ho chiuso gli occhi sull'uscio della porta...
Quasi non mi accorgo che qualcuno ha pronunciato il mio nome...
Quasi non mi accorgo che quel qualcuno è Ian.
Apro gli occhi,e lo vedo su una moto nera Honda appena dietro il cancello, intento ad osservarmi.
Volente o nolente,non posso far a meno di guardarlo anch'io.
Indossa un'attillata maglia bianca - che mette in risalto i suoi pettorali -,un pinocchietto grigio come il cappello, e gli occhiali da sole beige Ray ban.
Dopo la mia attenta 'ispezione' sul suo abbigliamento,finisco col pensare che è veramente un concentrato di perfezione. 
Madre natura non poteva fare di meglio..
E tra qualche minuto lo vedrò anche in costume.....
Scuoto la testa,imbarazzata dei miei stessi pensieri.
"Ciao..Apro il cancello e arrivo". 
Spezzo il silenzio con l'unica cosa sensata che potessi dire.
Entro dentro casa,e premo il pulsante che apre il cancello.
Sospiro.
Quando uscirò da quel maledettissimo cancello,dovrò salire in moto ed avvinghiarmi ad Ian.
C'è solo un piccolo problema: come posso farlo se il solo toccare la sua pelle mi procura brividi lungo tutto il corpo?
Per cominciare,sarà meglio indossare gli occhiali da sole.
Torno sulla terrazza,chiudo la porta di casa,e mi dirigo verso il cancello.
Una volta chiuso anch'esso,prendo fiato,consapevole di avere a pochi passi dietro di me Ian.
Sento il suo sguardo addosso. 
'Oh,chissà cosa starà guardando,dal momento che sei di SPALLE..'. Non c'è niente da fare, non riesco ad ignorare questa stupida vocina saputella.
Mi volto in direzione di Ian,che aveva già puntato il suo sguardo verso di me.
Mi sorride. E' un sorriso mesto il suo,che mi fa sciogliere ulteriormente.
Mi posiziono dietro di lui,e avvicino insicura le mie mani ai suoi fianchi.
Sento dei brividi percorrere la mia spina dorsale,e le mani tremarmi leggermente.
"Scusa per il ritardo,ma sono andato a fare benzina ed era pieno di gente! Comunque dietro di te c'è il casco,indossalo." 
Afferro il casco dietro di me,e indugio un po'.
"Perché tu non lo usi?"
C'è un pizzico di preoccupazione nella mia voce,ma credo - e spero - non se ne sia accorto.
"Perché ci vuole solo un quarto d'ora di moto per arrivare al mare, e l'altro casco sarà da qualche parte nel garage di Paul..Lo cercherò quando saremo di ritorno a casa. E ora indossalo,o penserò che ti preoccupi per la mia incolumità".
Ah,ah,ah...Che simpaticone.
Lui si che sa come farmi cambiare idea sul suo conto.
"Non sia mai...Piuttosto IO potrei pensare che TU ti preoccupi della mia incolumità, visto che insisti molto per farmi indossare questo casco..".
Mentre dico ciò, appendo gli occhiali da sole alla scollatura della maglia ed indosso il casco.
"Tuo fratello mi ucciderebbe se ti accadesse qualcosa..Ed ora reggiti forte!".
Non posso fare a meno di stringere la presa sui suoi fianchi,dal momento che parte improvvisamente a tutta velocità! 
I brividi,puntualmente, tornano a fare visita al mio povero corpo!
"Vai piano! Avrò anche il casco,ma se cado non ne esco certo illesa!".
Diminuisce leggermente dopo la mia affermazione.
"Ricordo che tuo fratello mi aveva parlato di te come una ragazza estremamente socievole e simpatica.....Non credo di essere molto d'accordo sul termine 'simpatica'..".
Bello quanto vuoi,ma anche molto antipatico!
"Invece mio fratello di te non mi aveva proprio parlato!..E comunque io sono simpatica con i miei simili,non con gli antipatici provocatori!"
Ben gli sta...
Certo che riesce a far uscire la parte più acida che c'è in me con le sue battutine infantili! 
"Mmh,mi sembra strano che non ti abbia mai parlato di me.... Avrai sicuramente un vuoto di memoria...E comunque, riguardo alla tua definizione 'antipatico provocatore',mi spiace  doverti correggere; sarò anche provocatore,ma antipatico proprio no.. Sei tu che da quando siamo usciti da quell'aereo hai alzato un muro,e non mi stai dando la possibilità di abbassarlo..Perciò sto tentando direttamente di abbatterlo!"
Perdindirindina,speravo con tutta me stessa che non avremmo mai parlato del viaggio in aereo...
Cambio d'argomento Nina,devi solo riuscire a cambiare argomento!
"Non credo di avere vuoti di memoria Ian,sono troppo giovane..E comunque lascialo decidere a me,che sono un occhio esterno,se sei simpatico o meno!".
Visto? Non è poi così difficile! Basta concentrarsi sulla prima par..
"Stai evitando di parlare del viaggio in aereo,o è solo una mia impressione?".
Coooome non detto.
Non sono MAI stata capace di deviare discorsi.
Ma posso ricorrere sempre alla difensiva,no?
"Perché dovrei? Non è successo niente in aereo,anzi,mi sembravi perfino più simpatico!".
Libero una mezza risata,giusto per alleggerire l'atmosfera,che secondo me sta diventando troppo pesante.
Ma quanto ci vuole per arrivare alla spiaggia?
A me sembra che siano passati più di quindici minuti..
Sarà l'ansia?
"Credo che prima di definire una persona antipatica dovresti conoscerla meglio,Nina."
La sua voce è seria,tant'è che rivorrei indietro l'atmosfera che prima definivo pesante,che non è niente in confronto a quella che si è venuta a creare ora.
"Anche tu hai detto di non trovarmi simpatica,o sbaglio?".
Continuo sulla difensiva.
Non so perché non voglia dargliela vinta,di solito se sbaglio accetto i miei errori e chiedo scusa,ma con lui non ci riesco proprio! 
E' come se sapessi che per lui sarebbe una vittoria,come se non volessi dargli troppa soddisfazione,ecco.
"Io ho detto che non credo di essere molto d'accordo sul fatto che tu sia estremamente simpatica,ma sarei disposto anche a cambiare idea,se tu mi dessi l'opportunità di farlo. Potrei farti cambiare idea anche sul mio conto,ma tutto questo dipende da te."
Bhè,perlomeno sono riuscita a deviare il discorso del viaggio in aereo..Almeno per il momento...
Che poi c'è poco da dire,non è successo niente di particolare!
'Ti si è solo paralizzata la lingua al contatto con la sua mano! Cose da niente..'
Limite di sopportazione verso la stupida vocina interiore: off.
Lui vuole un'opportunità per diventare mio amico,in fin dei conti cosa mi costa dargliela?
Posso provarci,anzi,devo provarci.
Mi tocca passare anche con lui le vacanze,e condividiamo la stessa casa.
"E sia. Ricominciamo da zero,va bene?". 
Sorrido,ma questa volta sono sincera.
Provare non costa nulla,male che vada tornerò a definirlo antipatico,o ancora meglio,tenterò di essergli indifferente..
'Si,indifferente. Mentre pensi tutte queste belle cose,i brividi continuano a percorrere il tuo corpo,e le tue mani continuano a tremare. Massì,sarà facile essergli indifferente,Miss Coerenza.'
La cosa peggiore dell'avere una vocina interiore che, anziché aiutarti e venirti incontro, ti scoraggia in ogni modo possibile,è che non puoi liberartene.
Fa parte di me,purtroppo.
"Io direi di ricominciare dal viaggio in aereo,non eravamo partiti male.."
Posso sentire la sua risata cristallina,e la trovo davvero meravigliosa,tant'è che fa sorridere anche me. 
Però non demorde con questa storia del viaggio,eh...
Potrei provare una contromossa..
"Suvvia,Ian..In aereo flirtavi spudoratamente con me!".
Rido sulla sua schiena,e nonostante il casco non mi permetta di ammirarlo come vorrei,mi rendo conto che è leggermente bagnata di sudore.
Mi ritrovo ad ammirare anche la sua schiena umida coperta da questa leggera t-shirt bianca.
"Dunque ti sei accorta che flirtavo con te,eh??.- Ride di gusto.- Bhè,sei una bella ragazza,quando ti ho vista mi hai,in un certo senso,colpito..E ho aperto una conversazione con te...Mi sei sembrata subito molto sveglia,e sono sicuro che sei piena di corteggiatori,eppure tendi ad arrossire ai complimenti..Come se non fossi abituata a riceverli...-Arrossisco impercettibilmente,ma per fortuna sono coperta da un casco,ed Ian è di spalle!.- Comunque non immaginavo che ti avrei più rivista, tanto meno così presto.. E' stata una piacevole sorpresa scoprire che sei la sorella di Paul."
Piacevole sorpresa?
Sarà anche bello vedere una tale perfezione come la tua ogni giorno,Ian.. 
Ma per me è paragonabile ad una tortura!
Ho provato troppe sensazione nei confronti di uno sconosciuto,perché tale è una persona che 'conosco' da..Ieri mattina.
"Neanche io immaginavo di rivederti..". 
Ian ferma la moto,o meglio,ha parcheggiato.
Quindi siamo arrivati? 
Proprio ora che cominciava a sembrarmi più simp...Meno antipatico.
Scendiamo dalla moto e mi tolgo il casco,per poi cercare di dare una sistemata ai miei capelli.
"Allora,abbiamo appuntamento...Proprio lì!"
Ian sorride,ed indica col capo verso un bar pieno di persone.
Aspetta,ma..... Quelli sono i capelli di Paul!
Quindi quelli affianco a lui,sono..........
SONO CANDICE,MATT E MICHEAL!
Sono di spalle,ma li riconoscerei tra mille!
Manca Joseph,però.. Paul mi aveva detto che ci avrebbe raggiunte più tardi in compagnia di una ragazza.
Sento il braccio di Ian poggiarsi morbidamente sulle mie spalle.
Brividi più forti percorrono il mio corpo,ma ora non ho tempo per pensarci!
Mi volto un attimo verso Ian,che mi sorride radioso,e solo ora mi accorgo si sia tolto gli occhiali da sole,lasciando scoperti i suoi occhi color cielo.
"Su,andiamo! Un uccellino mi ha detto che non li vedi da dieci mesi,io solo da tre!".
Mi fa l'occhiolino,accompagnato dal suo sorriso radioso, ed io gli lancio un sorriso a 32 denti,per poi scostarmi da lui e correre verso i miei amici,che ancora non si sono accorti della mia presenza a qualche metro di distanza da loro.
Appena  arrivo di fronte alla chioma bionda di Candice,sento gli occhi pungermi, e alzo gli occhi al cielo per evitare che le lacrime scendano.
"Candy..". La mia voce esce simile ad un sussurro,ma evidentemente lei lo sente,perché si volta verso di me,seguita da Micheal,Matt e Paul.
"OhmioDio. Oh mio Dio,Nina!".
Mi ritrovo improvvisamente Candice aggrappata a me, imitazione perfetta di un koala!
Sento la mia spalla inumidirsi; mentre io tento ancora di trattenere le lacrime,Candy si sta lasciando trasportare dal momento.
Una lacrima sfugge al mio controllo,e quando ci stacchiamo,è lei a parlare per prima.
"Non puoi immaginare quanto mi sei mancata! Io..Tu...Oh,insomma,ti voglio bene!"
La sua voce è rotta dall'emozione.
"Anche io Candy..E ora non piangere,dev'essere un momento felice questo,non triste!". 
Le sorrido radiosa,e lei ricambia goffamente il sorriso.
"Ma non sono lacrime di tristezza,sono lacrime di gioia!".
Ridiamo un po',e poi qualcuno tossisce ripetutamente per attirare la nostra attenzione. 
Ci voltiamo entrambe,e ad attenderci c'è Micheal con un'espressione imbronciata.
"Tesoro,capisco che non vedevi la tua migliore amica da quasi un anno,ma vorrei rammentarti che è anche la MIA migliore amica!".
Si rivolge a Candice,accompagnando quel 'mia' con un'occhiataccia risentita.
"Ohh,ma vieni qui,Trevinoo!!!". 
Allargo le braccia,come ad invitarlo ad abbracciarmi,e lui coglie al volo il mio gesto.
"Sono felice che tu sia qui,Nina..Più siamo a sopportare Candice,meglio è!"
Rido,e sento la voce di Candy pronunciare un "ehi!" risentito.
Matt si avvicina a noi e allarga le braccia.
"Posso unirmi anche io??"
Sorrido,e lui si unisce all'abbraccio.
Noi tre rimaniamo abbracciati a lungo,poi un ennesimo colpo di tosse ci fa voltare.
"Oh,e adesso chi è?!"
Mi volto con un'espressione truce,pronta a fulminare chiunque ci abbia interrotto, ma mi ritrovo davanti Joseph,che mi mostra un'espressione da cucciolo bastonato.
"E a me non mi abbracci,Dobrev?"
Espone anche un broncio, che mi fa sorridere ancora di più.
Mi avvicino a lui e lo stringo convulsamente.
"Sei troppo altro,Jos! Abbassati un po',dai!!"
Lui ride e si abbassa con le ginocchia fin ad arrivare alla mia altezza,e lasciarmi un bacio sulla guancia.
"Così va bene,piccola Dobrev?"
Uno dei tanti motivi per cui voglio bene a Joseph,è che mi chiama Dobrev,come piace a me, e non  Dobreva o COSTANTINOVA....
Ma ovviamente questo è solo uno dei tanti motivi...
"Divinamente,Jos!". 
Ci stacchiamo,e noto una bella ragazza affianco a Paul e Candy che ci guarda.
E' alta, ha lunghi capelli biondi, occhi grandi e azzurri, e labbra carnose. 
Non mi pare di conoscerla,ma lei mi guarda un po'....Ingelosita?
Ah,ecco..L'amica di cui Paul mi aveva parlato.
So bene che Joseph tiene molto alla sua privacy,è un tipo riservato,nonostante si fidi noi, ma è ovvio che non sia solo un'amica.
Forse non saranno fidanzati,ma ci sono vicini.
"E tu sei?".Le chiedo con un sorriso. 
Non voglio che mi vedi come una 'rivale',o peggio un 'nemico'.
"Claire,piacere di conoscerti,Nina. Joseph mi ha parlato molto di te!". 
Mostra un mesto sorriso,ed io mi avvicino a lei.
"Piacere mio,Claire. Spero per la sua incolumità che ti abbia parlato bene di me!"
Ridiamo un po' tutti alla mia battuta,Claire compresa.
"Allora comincio a nascondermi...".
Dice Joseph, guadagnandosi la mia occhiata truce,poi tutti scoppiamo nuovamente a ridere.
"Bhè,allora andiamo a mare! Non vorrei farvi notare che sono quasi le 11.00,ma è così!". 
E' Candice a parlare,mentre si avvicina a me e si attacca al mio braccio.
Mi accorgo solo ora della presenza di Ian.
Quando è arrivato? Ha già salutato tutti?
Ero così presa dal momento,che non mi sono accorta di niente.
Come in una bolla insieme ai miei amici,estranea al resto del mondo!
"Hai ragione,andiamo!"
Paul risponde a Candy,e insieme ad Ian,Matt e Micheal ci conducono verso la spiaggia,seguiti da me,Candy,Joseph e Claire.
"Allora,Jos! Come vi siete conosciuti tu e Claire?? .- Lui sbarra gli occhi,ed io sorrido divertita.- Mmh,va bene,se ti imbarazza parlarne può raccontarmelo Claire!"
Le sue guance si imporporano. Cerca con lo sguardo gli occhi Jos,che non tardano a farsi trovare.
"Se ci tieni a saperlo ci siamo conosciuti la vigilia di Natale,ero con Matt ad un locale e c'era anche lei..Questo è quanto." 
Maledette siano le sintesi brevissime di Joseph!
Riduco gli occhi a due fessure.
"Seriamente? Grazie del racconto,Jos. Sempre di molte parole."
Lui sbuffa e sorride.
"Non fare la ficcanaso,Dobrev."
Faccio la linguaccia,e poi guardo Claire.
"I particolari me li racconterai tu,vero?"
Lei sorride e annuisce,mentre Jos alza gli occhi al cielo.
Quando ci fermiamo,non posso fare altro che ammirare l'acqua limpida del mare.
E' qualcosa di stupendo,una meraviglia visibile ad occhio nudo.
"Primo bagno,Nina? Sei un po' pallida.."
Grazie per avermelo ricordato,Candy,ma lo sapevo già.
"Un po'? Mia madre mi ha definito cadaverica. Comunque si,è il primo bagno."
Lei sorride e risponde con un 'non ha tutti i torti',guadagnandosi un'occhiata assassina dalla sottoscritta.
Ci spogliamo tutti degli abiti,rimanendo in costume.
Il mio occhio cade senza neanche accorgermene su Ian - che indossa un semplice costume a mezza coscia blu notte -, e noto che anche lui guarda nella mia direzione, ma...
Ma cos'è questo sguardo?.. Diamine,sembra quasi che stia cercando di scavarmi dentro l'anima.......
..Ad essere estremamente sinceri, sembra più che mi stia spogliando con gli occhi,pervertito.
Nina,riprenditi...C'è poco da spogliare, sei in costume da bagno,ed è presente il suo migliore amico, ovvero tuo fratello.
E a proposito di Paul, l'hai sentito no?
"Ian è uno sciupa femmine, gli piace vederle pendenti dalle sue labbra! D'altronde fa bene, le ragazze gli finiscono nel letto senza neanche il bisogno che lui schiocchi le dita!"
Tzè,che razza di gente che c'è in giro.... Buttarsi nel letto di uno sconosciuto... 
Neanche se avesse meravigliosi capelli corvini che ricadono disordinatamente sulla fronte,occhi azzurri ed intensi come il mare, naso perfetto,labbra a dir poco invitanti e fisico perf.........Oh Merda.
Sento il mio viso andare a fuoco,e mi volto in tutt'altra direzione.
"Uuh,che succede qui?"
Mi volto verso Candy,che ha uno sguardo estremamente malizioso.
Assumo un'espressione confusa,e lei continua.
"Avanti! Sai meglio di me che noto subito certe cose! Parlo di te ed Ian! Lui ha gli occhi che sembrano fiammeggiare, tu l'hai guardato e ti si sono imporporate le guance!"
Avevo dimenticato le capacità di Candice nel comprendere le cose più assurde!
Lei rimane in attesa di una mia spiegazione,ed io sbuffo.
"Non c'è niente di particolare da raccontare,ma se ci tieni tanto ne parliamo in acqua,ok?"
Lei sorride e batte le mani,come una bambina che è riuscita a convincere i propri genitori a comprarle l'ultimo giocattolo inventato.
Neanche il tempo di abituarci alla temperatura del mare,che i ragazzi cominciano a schizzare l'acqua,ignorando le nostre imprecazioni!
Ormai quasi completamente bagnata,vado sotto acqua e,nuotando, raggiungo le gambe di Paul e gli faccio un pizzicotto.
Risalgo in superficie ridendo,e finisco per ridere ancora di più perché lui comincia a torturarmi con il solletico.
"Bastaa,basta..Ti pregoo,b-bastaa!"
Lui ride,e smette di farmi il solletico.
"Sei crudele,Paul."
Faccio il broncio,e lui invece sorride compiaciuto.
"Nina,andiamo a fare una nuotata!"
E' Candy. Ah,è vero..Devo raccontarle di Ian.
Ci allontaniamo abbastanza dal gruppo per non farci sentire.
Le racconto del viaggio in aereo,delle sensazioni provate al contatto con la sua mano, dei brividi che mi percorrono il corpo quando il mio corpo sfiora - anche involontariamente - il suo,delle sue provocazioni antipatiche,di ciò che mi ha detto Paul sul suo conto,di cose ci siamo detti io e Ian in moto. 
Tutto ciò che c'è da raccontare,insomma.
"Ti piace,e anche tanto!.-Sorride entusiasta,e quando vado per ribattere assume un'espressione pensierosa.- Però devo avvertirti,Nina. Paul ti ha detto la verità. Ian è abituato ad avere ragazze che lo corteggiano,che gli girano intorno per passare la notte con lui! Le usa,ma loro sono consapevoli di essere usate. Troiette,in pratica. L'unica che è riuscita a tenerlo al guinzaglio per quasi un anno,è stata una certa Megan. Viene anche lei dalla Bulgaria,ma ce l'ha fatta conoscere durante le vacanze natalizie. E' finita perché LEI ha tradito lui. Perciò lui ha fatta quasi una scelta di vita con le ragazze: scopa e torna a casa."
Oh. Sono senza parole. O forse avrei troppe cose da dire,e devo cercare di riassumere i miei pensieri.
"L'ha...Tradito? E lui la tradiva? Quando è successo?"
Spero che l'abbia tradito per ripicca,anche se non condivido.
Se non ami più l'uomo che hai al tuo fianco,lascialo.
Se lui ti tradisce,lascialo.
"NO! Si vedeva che lui era innamorato di lei. L'ha tradito con un ragazzo di qui, uno sconosciuto,in pratica! E' stato un duro colpo,poverino. E' accaduto tre anni fa.. A mio parere,lei è anche bruttina! Una biondina insipida,non sa nè di carne e nè di pesce!"
Ora sono spiazzata. Tradire il proprio ragazzo con uno sconosciuto.
Immagino che non fosse neanche bello quanto lui! 
Non si vedono ogni giorno ragazzi come Ian in giro..Con il suo fascino..
"Che stronza.."
Esce simile ad un sussurro la mia voce,e lei sorride,per poi continuare.
"Già,l'ho pensato anch'io. Ovviamente a lui non importa più niente di lei, il suo amore per Megan è stato presto rimpiazzato da una forte delusione nei suoi confronti,e a distanza di qualche mese dalla fine della loro storia,lei era solo un capitolo chiuso. Ian ha ragione a dirti che dovresti cercare di conoscerlo meglio,è un bravo ragazzo,non te ne pentirai!"
Si..Conoscerlo meglio..Se il mio corpo smettesse di avere determinate reazioni quando sono con lui,lo farei volentieri..
"Come faccio se quando la mia pelle sfiora la sua,mille brividi attraversano il mio corpo?!"
Lei sorride,e poi mi lancia un'occhiata comprensiva.
"Nina,provi attrazione fisica nei suoi confronti..E' comprensibile,guardalo!.-Mi indica con una mano Ian, che sorride parlando con Joseph.- Cerca di essere più sciolta con lui, vedrai che andrà tutto bene. Se dovrà esserci amicizia,sarà amicizia. Se dovrà essere più di un'amicizia,sarà più di un'amicizia. So che ancora è troppo presto per parlarne,ma dai sentimenti non si fugge,e neanche dal destino."
Forse ha ragione...Se son rose fioriranno,se son spine...Pungeranno.
"Va bene,Candy..Grazie dei consigli..Ti voglio bene!"
Le sorrido,e lei ricambia il mio sorriso, rispondendomi con un 'anche io'.
Torniamo verso gli altri,e la giornata - tra battutine,dispetti e tante,tantissime risate - prosegue per il meglio.
Quando dobbiamo tornare a casa,Joseph si offre di dare il passaggio a me e Paul.
"Perché non vieni in moto con me?"
E' Ian a parlare. Rimango sbalordita. Mi sta chiedendo di tornare a casa con lui!
"Soffri di solitudine,Som?"
Scherza Joseph,e Ian gli lancia un'occhiata facilmente traducibile in 'fatti gli affari tuoi'.
"Certo,ma questa volta il casco lo indossi tu."
Mi avvicino a lui,che mi risponde con un 'ma anche no'.
Arrivati sulla moto,indosso il casco e metto le mani sui suoi fianchi,e devo ammettere che mi sento meno in imbarazzo rispetto a prima. 
Forse devo cercare di vederlo solo come un amico, e non come il bellissimo ragazzo conosciuto in aereo.
Parte verso casa,con velocità moderata,ed io colgo l'occasione per sciogliere un mio dubbio.
"Come mai ti chiamano Som?"
Me lo chiedevo da quando Paul l'aveva salutato all'aereoporto.
"Mi chiamo Ian Joseph Somerhalder. So anche il tuo nome completo....."
Devo ricordarmi di uccidere mio fratello.
"Non osare utilizzare il mio secondo nome,Ian."
Se non vuole ritrovarsi fuori casa,o peggio,privo di vita.
"Non oserei mai,Cost.."
Si interrompe a causa di uno scappellotto,e comincia a ridere.
Quanto è bella la sua risata...
"Davvero,Ian..Non  mi piace Costantinova..Non mi piace per niente.."
E' davvero orribile! Ma come le è saltato in mente a mia madre di chiamarmi in questo modo?!
"Può non piacerti,ma associato a te secondo me è molto carino."
Ma proprio no....Sono intollerante al mio secondo nome.
Arriviamo a casa e Paul non è ancora arrivato. 
Ian mi chiede se voglio fare prima io la doccia.
"No,la faccio dopo,tranquillo.."
Lui annuisce e si reca in bagno.
In questo momento sono impegnata a messaggiare con Kat; le sto raccontando gli ultimi avvenimenti,e lei continua a rimproverarmi ironicamente per non essermi lanciata tra le braccia di Ian.
Soffoco una risata; che tipa buffa che è la mia Kat!
Intanto arriva Paul,e mi informa che stasera andremo con i nostri amici ad un elegante locale della zona.
Benissimo!...Si,benissimo....
Ma ecco che una domanda si affaccia nella mia mente,la domanda che attraversa le menti del 99% delle ragazze prima di uscire: che cosa indosserò?











Angolo "autrice":
Avevo detto che avrei aggiornato prima del fine settimana, e ce l'ho fatta!:D
Spero che il capitolo - più lungo del solito - sia di vostro gradimento, e che recensirete!
Mi ha fatto davvero tantissimo piacere ricevere quelle recensioni nello scorso capitolo!
Per me sono un grande incoraggiamento a portare avanti questa storia!
Bacioniiiiiiiiiiii :********

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4:
 
 
Dopo aver fatto una doccia,lavato i denti,asciugato i capelli e scelto di lasciarli al naturale, - ovvero boccoli - mi reco avvolta in un'asciugamano bianca nella mia camera.
Arrivata,chiudo la porta alle mie spalle e mi avvicino all'armadio.
Apro le tre ante,e nella mia testa si affaccia la fatidica domanda:
Cosa potrei indossare stasera???
Ed ecco che si affaccia anche la risposta:
Non ne ho idea.
Sempre le idee chiare,io.
E' un locale elegante,quindi dovrò dire NO ai miei amatissimi mini shorts.
Punto lo sguardo in direzione dei miei abiti,e il mio occhio cade inavvertitamente su un vestitino blu, regalatomi da mio fratello l'anno scorso,al mio diciottesimo.
Mi è piaciuto molto, devo ammettere che Paul ha avuto gusto! 
Fatto sta che non ho ancora avuto modo di indossarlo,in quanto non mi sembrava adeguato ai luoghi che frequento con i miei amici in Bulgaria.
Insomma,non andiamo in locali di lusso, ci raduniamo quasi sempre nello stesso umile ed accogliente bar.
Lascio cadere per terra l'asciugamano che mi avvolge il corpo,e infilo un paio di culotte bianche,dopodiché prendo quel vestito e lo indosso. 
Guardandomi allo specchio,noto con piacere che è dotato di coppe interne,così che non debba passare tutta la serata a sistemarmi il reggiseno.
Il vestito arriva qualche centimetro sopra le ginocchia,ed è caratterizzato da tonalità blu metallizzate che lo rendono davvero meraviglioso. 
Devo riconoscere che non ci ho messo neppure molto a scegliere cosa indossare!
Sotto questo vestito già di per sè particolare, possono andare bene le mie semplici decoltè beige,così le indosso.
Trucco maggiormente i miei occhi, utilizzando un ombretto blu notte brillantinato, un eye liner nero,un mascara nero,e una matita anch'essa nera.
Metto il portafoglio e il cellulare in una pochette beige,et voilà.
Sono pronta.
Mi reco fuori dalla mia camera,e con la coda dell'occhio vedo la porta della camera di Ian aperta,e all'interno lui non c'è.
Scendo le scale,e appena arrivo all'ultimo gradino,noto Ian che chiacchiera con Paul.
Entrambi si voltano nella mia direzione,e mi rendo conto che ho fatto bene a scegliere questo vestito,in quanto anche loro sono vestiti molto bene:
mio fratello indossa un pantalone grigio e una t-shirt nera,mentre Ian indossa un jeans nero ed una camicia bianca di lino.
Paul si avvicina a me,sorridendomi con gli occhi.
"Sei...Sei davvero..."
Mi guarda come incantato,e leggo nel suo sguardo dolcezza allo stato puro.
"Bellissima.Sei davvero bellissima." 
E' Ian a completare la frase iniziata da Paul.
Mi specchio nei suoi occhi,che oggi ho potuto constatare abbiano lo stesso colore dell'acqua limpida della Maldive,e leggo un misto di sincerità e bramosia.
Accenna un sorriso,alzando l'angolo destro delle sue magnifiche labbra.
Sono come calamitata dalla sua bocca,e non riesco a distogliere lo sguardo, fin quando Paul non attira la mia attenzione.
"Già,sei splendida Nina. Quando sei cresciuta così tanto??"
Mi volto verso mio fratello,e abbasso lo sguardo arrossendo.
Il mio rossore è dovuto più che altro a Ian,al suo essere così dannatamente bello,al suo fascino che mette soggezione, ai suoi occhi spaventosamente profondi, alle sue labbra dall'aspetto tanto morbide....
Chissà come potrebbero essere al contatto con le mie labb...
Ma insomma Nina,che diamine vai a pensare?! RIPRENDITI!
Non ho più controllo del mio corpo,della mia mente,di niente,maledizione!
"Grazie.."
 Rispondo ad entrambi,lanciando un fugace sguardo a Ian.
"Questo è il vestito che ti ho regalato al tuo diciottesimo,vero??"
Paul sorride compiaciuto, contento che il suo regalo sia stato di mio gradimento.
"Si si,non avevo avuto modo di indossarlo fin ora."
Lui continua a sorridermi,e mi da un bacio sulla guancia.
"Sono felice che sia capitata l'occasione giusta, perché sei davvero un incanto."
Gli sorrido radiosa, e poggio le mie mani sulle sue spalle,e la mia guancia sul suo petto.
Quando mi stacco,guardo sia Paul che Ian.
..Specialmente Ian..
"Anche voi state molto bene! Che ne dite se andiamo ora? - Lancio uno sguardo all'orologio a muro in cucina - Sono quasi le 21.10.."
Entrambi sorridono,e Paul tira fuori dalla tasca dei pantaloni un mazzo di chiavi,che mi sventola davanti agli occhi.
"Vuoi guidare tu la mia Mg Tf cabrio?"
Pronuncia quel 'mia' sorridendo, rimarcando palesemente la sua proprietà verso quell'auto di cui sono innamorata da tre anni, ovvero da quando l'ha acquistata.
"Certo che guido io. E smettila di rimarcare la tua proprietà verso la nostra auto..."
Gli faccio la linguaccia,e lui sorride beffardo.
"L'importante è esserne convinti.... Mi dispiace ricordarti che l'ho acquistata io,e che dunque appartiene a me. In compenso puoi guidarla quando te lo dico io.."
Ricambia la mia linguaccia, guadagnandosi uno scappellotto.
"Allora io comincio ad andare"
Afferma Ian,che prenderà la sua moto,dal momento che la Mg Tf cabrio di Paul ha solo due posti.
"Ti veniamo dietro,perché Nina non sa dove si trova il nuovo locale."
Gli risponde mio fratello.
Ci rechiamo fuori,e una volta allacciate le cinture, faccio partire l'auto e seguo Ian. 
Durante il tragitto,sento lo sguardo di Paul su di me,così mi volto leggermente fin ad incrociare il suo sguardo.
"Mi stai fissando...Sei inquietante."
Mi lancia un'occhiataccia,poi sorride. 
Mi volto nuovamente verso la strada e continuo a seguire Ian.
"E' che ti vedo davvero molto cambiata. Non solo a livello estetico,intendo. So che ci siamo visti circa sette mesi fa,ma sembra che tu sia maturata ulteriormente.. Certo,rimani sempre una piccola impicciona per me,ma sei cresciuta."
Sorrido,e lo guardo con la coda dell'occhio.
"Bhè,sai com'è Paul? Mentre tu invecchi, io cresco.."
Fa una breve risata,e scuote la testa divertito.
E' di questo che è caratterizzato il nostro rapporto fraterno.
Ci prendiamo in giro,sempre e comunque.
Nei momenti di rabbia possiamo anche insultarci, tanto poi passa, ed è come se non ci fossimo detti niente.
Negli attimi di pura sincerità, tiriamo fuori la nostra dolcezza l'uno per l'altro.
"Pensa a guidare, bambina."
Mi scherza,riservandomi un sorrisetto di sghembo.
"Certamento, nonnetto."
Replico, imitando la voce di una bimba.
Ridiamo entrambi,e arrivati di fronte ad un semaforo rosso,mi volto verso mio fratello.
"Ma quand'è che mi presenti la tua ragazza? Non posso credere che tu sia single,non me la racconti giusta."
O meglio: Paul ha parlato con Micheal di una ragazza con cui si sente da maggio, e lui a sua volta ne ha parlato con Candice,che ne ha parlato con me.
Ma questa parte evito di dirla ad alta voce.
"Infatti non lo sono.  Stasera ti presesenterò,anzi,vi presenterò la mia fidanzata,Torrey. Non la conosce nessuno, eccetto Ian.. E non ti impegnare troppo nel fare una credibile espressione stupita,tanto sono più che sicuro che conoscessi anche meglio di me il mio stato sentimentale. Ti ho già detto che sei un'impicciona,vero?. - All'inizio cerco di trattenermi,ma poi scoppio a ridere,e annuisco.- E che i nostri amici sono dei pettegoli l'ho già detto?" 
Ride anche lui,ed io smettendo di ridere nego con il capo.
"Questo non l'hai detto...Ma comunque non sono pettegoli..Forse un pochino, ma fanno bene! Ti sembra normale che ti senti con una ragazza da maggio e io devo venirlo a sapere da Cand..."
Oopssssss...Mi è scappata qualche parolina di troppo..
Lui mi guarda con un'espressione dura,che all'improvviso diventa una grande risata,a cui mi unisco volentieri.
"Dovevi vedere la tua faccia! E' inutile che tenti di nascondere che sia stata Candice a raccontartelo,me lo immaginavo. Non te l'ho detto perché comunque stiamo insieme da circa due mesi,e tu sei venuta solo ieri."
Annuisco,e gli mostro un mesto sorriso.
In fin dei conti ha ragione,se me lo avesse raccontato non sarebbe cambiato granché.
"Spero sia la ragazza giusta,Paul...-La mia espressione probabilmente diventa malinconica,perché Paul mi domanda che cos'ho.- ..Niente,è che..Pensavo.... Mi dispiace vivere tanto lontana da te,dai miei amici,da questo magnifico luogo.. Se mamma venisse con me, mi trasferirei volentieri qui,ma non ne vuole sapere."
Paul abbassa lo sguardo,e - quasi sicuramente - si lascia trasportare dai ricordi per qualche secondo, ricordi amari,deduco dalla sua espressione.
Il semaforo diventa verde, ed io riparto seguendo Ian.
"Se papà non fosse morto,Michaela si sarebbe trasferita qui alle Maldive.. Purtroppo quel che è stato è stato.. Tu hai ragione a non volerla lasciare sola, ma devi capire che lei è una donna forte. Insomma, potrebbe farcela anche senza di te. Ti dovresti trasferire qui, cercare un lavoro,e andare in Bulgaria per trovare tua madre e i tuoi amici ogni qual volta ne avresti la possibilità."
Sono anni che Paul mi ripete questa sua idea. 
Mi diceva che quando avrei finito gli studi al liceo, mi sarei potuta trasferire da lui,ma ho sempre risposto che mi sarebbe piaciuto solo se mia madre avesse seguito me.
Ma lei ha amiche e lavoro in Bulgaria. 
Inoltre,le Maldive la trasportano in uno stato di angoscia,perché è qui che è avvenuto l'incidente in cui Tomasz perse la vita.
E' riuscita ad andare avanti, ma solo in quest'ultimo anno è tornata ad essere veramente la donna radiosa che era quando Tom era vivo.
Dopo di lui non ha più trovato un uomo che la facesse sentire amata, ma forse è la volta giusta.
So che si sta sentendo da qualche mese con un collega,anche lui un professore.
Spero vivamente che possa renderla felice.
"Sai bene che non lascerei mai mamma da sola. Però c'è una speranza: come ti ha raccontato lei stessa, si sta frequentando con un professore. In quest'ultimo periodo l'ho vista molto più serena,credo sia merito di quest'uomo. Se la storia si rivelerà essere seria, finiranno sicuramente per convivere. A quel punto, potrò trasferirmi qui. Sai che mi farebbe molto piacere."
Gli sorrido,e lui ricambia il mio sorriso.
Anche lui spera che mia madre ritrovi l'uomo giusto.
"Bhè,allora speriamo che tutto andrà per il meglio. Questa è l'ultima curva,e.....- Appena oltrepassato l'angolo,vedo un edificio verde acqua molto grande,è di bell'aspetto, sembra elegante.- Questo è il locale! Segui Ian per il parcheggio,io scendo qui! Vado alla ricerca di Torrey."
Sorride raggiante pronunciando il nome 'Torrey',e questo fa sorridere anche me.
Apre lo sportello ed esce dall'auto,poi lo richiude ed io seguo la moto di Ian.
Arriviamo in un parcheggio sotteraneo,e appena trovo un posto libero parcheggio l'automobile.
Esco e chiudo lo sportello alle mie spalle. Chiudo a chiave l'auto,e metto le chiavi nella pochette.
Vengo raggiunta pochi attimi dopo da Ian.
Dio quanto è bello....
Dentro di me comincia a farsi strada la consapevolezza che è davvero molto difficile abituarsi a vedere tanto spesso una simile figura maschile.
Mi porge la mano,e mi regala un magnifico sorriso che mi fa sciogliere ulteriormente.
"Signorina Dobreva.."
Sorrido compiaciuta del suo buonsenso,per non avermi chiamata Costantinova.
"Signor Somerhalder.."
Poggio la mia mano sulla sua,e lui fa incrociare le nostre dita. 
Noto con piacere che il mio corpo non viene percosso da mille brividi.
La situazione però è imbarazzante, non mi sembra il caso di camminare mano nella mano con un "amico".
Sempre se un ragazzo che conosco da ieri mattina può essere considerato un amico.
Puntuale come sempre, invece,è il mio corpo che non vuole saperne di prendere comandi dalla mia testa.
Infatti il mio io-razionale crede che sia il caso di staccare le nostre mani, e proseguire vicini verso il locale, mentre il mio io-irrazionale,ovvero il mio corpo,è più che deciso a continuare a stare immobile con la mano stretta in quella di Ian.
Magari però la mia lingua non è paralizzata,basta provare a parlare...
Schiudo le labbra e...Come non detto,non ci riesco.
E' come se il comando sul mio corpo si resettasse quando sono al suo fianco.
E questo non è positivo,non lo è affatto.
"Andiamo?"
La sua voce mi riporta sul pianeta Terra,e - forse troppo bruscamente - allontano la mia mano dalla sua.
Una sensazione di vuoto mi percuote.
Le sue dita e le mie sembravano fatte apposta per essere unite.
"Si..Si andiamo."
Gli sorrido svelta,goffo modo per scusarmi del mio ennesimo sbalzo d'umore.
Non oso incrociare il mio sguardo col suo, limitandomi a guardare il suolo,mentre ci dirigiamo verso il locale.
"Questo abito ti dona davvero molto.."
Ma come fa quest'uomo ad emanare fascino da tutti i pori?
Anche la sua voce è incantevole,e le mie guance puntualmente si infiammano.
"Grazie Ian.."
Alzo leggermente gli occhi,e incontro i suoi pezzi d'oceano.
"Figurati. Sai che sei davvero graziosissima quando arrossisci?"
Grazie per avermelo fatto notare,Mr Perfezione.
Avrei preferito che questa sua confidenza se la tenesse per sè..
Non so cosa rispondergli, ma a salvarmi ci pensa Candice, venendomi incontro.
Oh,non mi ero neanche accorta di essere arrivata di fronte al locale.
"Ninaa! Sei un incanto tesoro! Quest'abito meraviglioso?! L'hai preso in Bulgaria?? Non te l'avevo mai visto!" 
Il terzo grado di Candice,help-me!
"Prendi fiato,Candy! Anche tu sei un incanto,quest'abito azzurro è davvero stupendo,ti sta benissimo! Il vestito che indosso me l'ha regalato Paul al mio diciottesimo,ed oggi ho avuto finalmente occasione di indossarlo."
Sorridiamo entrambe, e mi avvicino al resto del gruppo.
Saluto tutti,e noto una ragazza in un abito nero lungo fin alle ginocchia mano nella mano con Paul: ha lunghi capelli castani, occhi dello stesso colore, labbra carnose e sorride nella mia direzione.
Mi avvicino,e Paul fa le presentazioni.
"Nina,lei è Torrey,la mia fidanzata.-Stringo la mano della ragazza,e lei ricambia la stretta-. Torrey,lei è mia sorella Nina."
Sembra una ragazza solare,non troppo timida. 
Dall'aspetto non le darei meno di 25 anni.
"Piacere di conoscerti, Nina. Paul mi ha parlato molto di te,e sono sicura che andremo molto d'accordo!" 
Mi fa l'occhiolino,e devo ammettere che per quanto io sia gelosa del mio fratellone, lei è già entrata nelle mie grazie!
"Piacere mio, Torrey! Paul invece ha voluto farmi una sorpresa,ma in realtà si era sparsa voce che lui si fosse impegnato! Anche io sono certa che andremo molto d'accordo!"
Sorridiamo entrambe,e insieme al resto del gruppo entriamo nel locale.
Le luci sono soffuse,c'è un enorme bancone bianco al lato della sala,e al centro c'è una pista per ballare. 
Ci sono divanetti,poltrone e tavolini viola sparsi in tutto il locale.
Al momento c'è musica soft,adatta per chiacchierare tranquillamente senza dover urlare.
E' pieno di gente - chi più e chi meno - vestita bene.
Occupiamo i posti prenotati,e ci vengono serviti stuzzichini e aperitivi.
"E' un bel locale,non c'è che dire..Quando ha aperto?"
Sono seduta tra Torrey e Candice,e ho di fronte a me Ian.
Tanto per migliorare la mia situazione psico-fisica,ovviamente.
"A febbraio. E' molto frequentato,ed è davvero carino."
Risponde proprio colui che ha condannato il mio corpo e la mia mente.
Annuisco,e finisco il mio aperitivo.
"Nina,sei ancora single?"
E' Matt a parlare. 
E' stato schietto,di solito tende a fare molti giri di parole prima di rivolgere domande imbarazzanti.
Forse questa non è tale,per lui.
"Si..Tu come mai ti sei lasciato con Sara? Era così carina.. - Mi guarda incuriosito,e forse un po' stupito -. Daii,Matthew..Non fare questa faccia... Candy mi ha detto soltanto che vi siete lasciati il mese scorso. Ma non vedendola nè al mare e nè al locale,avrei comunque capito che la storia era finita. A quest'ora eri come minimo al telefono con lei!"
Gli sorrido compiaciuta: ho avuto modo di conoscere molto bene gli atteggiamenti dei miei amici!
"Però,niente male come analisi! - Ride,e anche il resto del gruppo si unisce - Candice,sei davvero una pettegola! - Stringe gli occhi a due fessure, guardando Candy,e lei mette il broncio,mimando con le labbra 'non è vero'. Matt torna a rivolgersi a me. - Comunque ci siamo lasciati perché non aveva senso continuare una storia finita ormai da tempo.. Tornando a parlare di te,sei davvero meravigliosa stasera..Sei sempre stata una bella ragazza,ma ora sei diventata una vera stella."
Gli sorrido,e noto che Ian,al suo fianco, ha un espressione dura sul volto.
Bhè,che gli prende? Sarà mica geloso?!
Ma cosa vai a pensare,Nina?! Geloso di che cosa? Anzi,geloso di CHI? Di TE? Perché dovrebbe essere geloso della sorella del suo migliore amico?!
"Grazie..Stasera sei in vena di complimenti,Davis?"
Lo prendo un po' in giro,sorridendo,ma lui mantiene un'espressione seria.
"Solo per te."
Ok,questa frase mi ha spiazzata.
Non voglio che uno dei miei migliori amici ci provi spudoratamente con me, per carità.
Trovo che sia un bell'uomo,ma è appunto un uomo di 29 anni.
E poi lo considero solo un amico.
'Oh,ha 29 anni...Ian ne ha 28,eppure non ci pensi due volte a sbavare per lui..'. Grazie per essere tornata a farti sentire,stupida vocina-ficcanaso.. Non sia mai che mi dovessi abbandonare. 
E poi io non sbavo per Ian!..
..Forse un pochino.......
Ooh,basta! Non devo giustificarmi di niente! 
"Ci stai provando con Nina o è la mia impressione?"
Oh. 
Non so cosa c'entrasse Ian,ma il suo tono è serio.
"Ho solo rimarcato un'ovvietà,ovvero che è una bellissima ragazza. E comunque non credo siano affari tuoi,Som."
A i u t o.
Credo di essere diventata viola dalla vergogna.
Sento gli sguardi di tutti che passano da me a Ian,e da me a Matt.
Ma che diamine! Cosa vogliono da me?!
Io non ho fatto proprio niente!
"Non credi,ma non puoi esserne certo."
Eh?! Questo è sclerare! 
Tutto il rispetto per te,Ian,ma effettivamente NO: non sono affari tuoi.
L'aria è diventata ancora più tesa, e soprattutto inopportuna.
"Ordiniamo qualcosa?"
Grazie Candy,ti amo!
"Certo,chiamo il cameriere."
Grazie Joseph,amo anche te!
Ordiniamo qualche drink,ed io mi limito a prendere un analcolico,in quanto non reggo molto bene l'alcol.
Alzo lo sguardo verso Ian,e vedendolo intento a scrutarmi mentre sorseggia la sua wodka tonik, lo abbasso nuovamente.
La musica comincia ad essere più forte, e tra poco sicuramente Cand...
"Micheal,andiamo a ballare???"
Ecco,come non detto.
Candy sorride radiosa verso Micheal.
Gli conviene accettare senza troppi ripensamenti. 
"Ora?"
Oh si. E' inutile che cerchi di prendere tempo,Trevino.
"Certo,ora."
Micheal sbuffa,ed io sorrido divertita,guadagnandomi un'occhiataccia torva da parte del mio amico.
"Su,che aspetti? Porta la mia amica a ballare!"
Rigirare il coltello nella piaga in situazioni del genere?
E' la mia specialità.
Lui continua a sbuffare,e Candice lo prende per mano,trascinandolo in pista.
Paul prende sottobraccio Torrey e si recano anche loro in pista, seguiti da Joseph e Claire.
Mmh,benone.
Sono finita tra Ian e Matt..
Ti prego Signore,fa che quest'atmosfera tesa migliori...
Ti prego Signore,fa che quest'atm..
"Dunque hai finito gli studi al liceo..E ora cos'hai intenzione di fare?"
Matt mi porge questa domanda, ed io comincio a respirare un'aria meno insopportabile.. 
"Ancora non ho le idee chiarissime.. Col tempo si vedrà.."
Lui annuisce,e fa per alzarsi,ma Ian lo anticipa.
"Ti va di  ballare?"
Ohhh. Credo proprio che questa sarà un'Estate diversa..
"C-certo,Ian."
Lo guardo negli occhi,e lui sorride compiaciuto.
Questo non mi piace per niente.
Mi porge la mano,che afferro insicura,e ci dirigiamo in pista.
Cominciamo a ballare, anche se non amo particolarmente questa musica rumorosa.
"Non è stato affatto carino ciò che hai fatto.."
Per farmi sentire mi avvicino di più al suo viso,ed alzo la voce.
"Cos'avrei fatto,scusa?"
Anche lui alza la voce, ma i suoi occhioni da 'sono innocente,lo giuro!' non mi ingannano.
"Non fare finta di non capire,Ian! Sto parlando di Matt. Mi hai invitata a ballare soltanto per fargli un dispetto, ma non capisco perché..Ci sono stati dei precedenti battibecchi tra voi,prima di oggi?"
Lui mi guarda sorridendo,e poi alza un sopracciglio.
"Se non volevi che gli venisse fatto questo 'dispetto',come lo definisci tu, avresti potuto rifiutare il mio invito,no? E comunque ti ho invitata a ballare perché mi andava di invitarti a ballare. Io e Matt non abbiamo litigato,nè in passato e nè oggi. Mi ha solo infastidito il suo provarci spudoratamente con te."
Questa poi. Non solo mi dice che il 'dispetto' a Matt l'abbiamo fatto in due, - facendomi sentire in colpa,perché tutto sommato ha anche ragione - ma per finire mi annuncia che gli da fastidio che Matt ci provi con me!
"E di grazia,potrei sapere il motivo di tanto interesse? No,perché non sono sicura che tu abbia qualche diritto sulla mia vita o sulla sua."
I suoi occhi diventano improvvisamente cupi,tant'è che dei brividi mi percuotono da capo a piedi,brividi diversi dal solito..
Mette la mano sul mio fianco e mi avvicina ulteriormente al suo corpo.
"Se vedessi Matt qualcosa di più che un amico,a quest'ora avresti rifiutato di venire a ballare con me,e di li a poco saresti stata appiccicata a lui,e non a me. Sei ancora in tempo per andare da lui."
Abbassa il suo viso verso il mio orecchio,e sento il suo alito fresco sul collo
"Infatti Matt è solo un amico, ma non dovrebbe infastidirti il fatto che lui ci provi con me, e potresti evitare finte scenette di gelosia. E comunque mi è passata la voglia di ballare."
Mi stacco bruscamente da lui, e quando vado per scendere dalla pista,Ian mi afferra il polso e mi avvicina nuovamente al suo corpo.
"Ehi ma che..." 
Libera il mio polso, e mette una mano dietro la mia nuca,e un'altra sul mio fianco,avvicinando il suo viso al mio.
Sento davvero molto caldo. 
Il suo viso è a pochissimi centimetri dal mio, le sue labbra sono a circa tre centimetri dalle mie,e i miei occhi non riescono a staccarsi dalla sua bocca.
"Non era una stupida scenetta di gelosia,la mia. E' che non voglio troppi rivali,specialmente se sono miei amici. Non vorrei che finissero per diventare miei nemici."
Il respiro mi si ferma,e il mio cuore perde stranamente un battito.
Rivali?
Ho capito bene?
Non so come o dove, ma trovo la forza di staccare il mio sguardo dalle sue labbra,spostandolo sui suoi occhi.
"Rivali? Non stiamo insieme, non ci stiamo frequentando, non c'è niente tra noi. Se c'era qualcuno che oggi poteva intervenire,quello era Paul,in quanto è mio fratello. Sarebbe più comprensibile la sua gelosia,non la tua."
Pronuncio questa parole con tutta la sicurezza di cui dispongo,e lui sorride sghembo.
Si avvicina ulteriormente,e le nostre labbra sono così vicine che,se parlassi,rischierei di sfiorare le sue.
Non ho la forza di muovermi,nè di avvicinarmi e nè di allontanarmi.
La pelle d'oca raggiunge le mie braccia,e per una frazione di secondi,tremo come una foglia.
"Dunque..Il tuo arrossire ai miei complimenti...Il tuo tremare al contatto col mio corpo... Le scosse che ti percuotono...Sono effetti che sei abituata a provare con tutti,dal momento che 'non c'è niente tra noi'..."
ADESSO. SOTTERRATEMI ADESSO. 
Anche viva,purché io possa sparire dal mondo in questo preciso istante.
Sono senza parole,e cerco invano di allontanarmi da lui.
Chiudo gli occhi e respiro,rendendomi conto troppo tardi di aver inspirato la stessa aria che sta respirando lui, quando l'odore del suo dopobarba ha ormai invaso le mie narici.
".Esatto.."
Trovo la forza di parlare,rendendomi ridicola, ma anche in questo caso mi rendo conto troppo tardi che la vicinanza col suo viso era tale che le mie labbra sfiorano leggermente le sue nel pronunciare questa stupidissima parola.
Nonostante le abbia a malapena sfiorate, ho potuto testare la loro morbidezza.
Per la miseria,non posso farmi sottomettere in questo modo!
Devo reagire,ma fuggire sarebbe davvero ironico e infantile...
Trascino la mia mano sul suo petto,e carezzo il suo torace da sopra la camicia bianca.
Schiude le labbra,e spalanca gli occhi,sorpreso.
Il suo viso si allontana circa un centimetro dal mio,ed io sorrido maliziosa.
"Chiudi la bocca,Ian...Ti entrano le mosche."
Lo allontano da me,e lui apre e richiude gli occhi più volte.
Missione compiuta. 
Vado verso il tavolino,e Matt è ancora lì.
"Ian è stato così pesante da farti stancare in meno di dieci minuti?"
Mi prende in giro,e non mi sembra che ci sia rabbia o rancore nella sua voce.
"Ero un po' stanca..Avevo bisogno di sedermi."
Sorrido,e lui ricambia il mio sorriso.
Chiacchieriamo amichevolmente degli anni scolastici,per lui tanto remoti,per me tanto recenti.
"Bhè,ti andrebbe di scatenarti un po' in pista,dato che hai riposato?"
E' tornato il suo sguardo da tivoglioconquistare,che con me non attacca per niente.
Sorrido,e guardo in direzione della pista.
"Matt,las....- Il mio occhio cade su Ian che balla animatamente con una ragazza con un abito cortissimo arancione  e i capelli ricci rossi.- Lanciamoci in pista!"
Mi volto verso Matt,che spalanca leggermente gli occhi,e poi sorride.
Sto sbagliando,lo so,ma non riesco a controllare certi miei comportamenti dettati dall'istinto!
Mi prende per mano e ci rechiamo in pista.
Cominciamo a ballare, e lui poggia le mani sui miei fianchi.
Dalla posizione in cui mi trovo vedo benissimo Ian,che ha notato la mia presenza ma fa finta di niente.
Continua a strusciarsi con quell'ochetta ceduta davvero molto velocemente al suo fascino.
L'oca dai capelli rossi fa scivolare le sue mani proprio dove erano passate le mie qualche minuto fa,per poi scendere ulteriormente.
Una rabbia furiosa si impossessa di me, ma non posso fare niente per placarla o spegnerla.
Questa è gelosia,è ovvio che lo sia!
Ma perché dovrei essere gelosa di un ragazzo che non mi appartiene? 
Non lo amo,non stiamo insieme,non è niente.
E' solo un bellissimo ragazzo.
Bello e stronzo,ovviamente.
La sua idea di ricominciare da capo è andata davvero all'altro mondo.
Se avesse voluto ricominciare come amico,non mi avrebbe provocata in questo modo! 
Ha solo tentato di sedurmi,e ciò non gli fa affatto onore!
"Ti piace.."
Sobbalzo sul posto, in quanto ero finita in una bolla esterna al mondo nella quale guardavo Ian e la rossa, ma avevo dimenticato che stessi ballando con Matt!
"Cosa?"
Lui sorride,un sorriso di circostanza.
"Ian. Ti piace Ian. Lo stai fissando mentre si struscia focosamente con quella ragazza.- Schiudo la bocca, e faccio per replicare,ma lui mi precede.- Nina,è il tipico playboy,è vero. Ma io lo conosco bene,tende ad essere geloso solo di ciò che gli importa davvero,e quando eravamo al tavolo ed io ti dedicavo le mie avances, ha dimostrato di essere geloso di te. Devi cercare di prenderlo per il verso giusto,se ti interessa veramente. L'attrazione fisica tra voi due è palese. Se hai intenzione di farlo ingelosire,sappi che io sono disponibile!.. Almeno fin quando non troverò una fidanzata!" 
Ride,ed io mi unisco a lui.
Bene,problema-Matt risolto.
Per quanto riguarda Ian, invece....Sono estremamente confusa.
Tende ad essere geloso solo di ciò che gli importa davvero...
Io sarei 'ciò che gli importa davvero'?
E' davvero surreale.
Lo conosco da soli due giorni,e mi ha stravolto la vita.
Eppure sono sempre stata dell'idea che, anche a distanza di qualche mesi, una persona non potesse provare niente per l'altra...
Bhè,errore mio,mi sbagliavo.
E di grosso anche.
Guardo nuovamente in direzione di Ian,che continua a fare il suo spettacolino con quella là.
"Grazie Matt...Sai che puoi fare? Riportami a casa,sono stanca."
Lui sorride,e mette la mano sulla fronte,imitando un soldato.
"Signorsì Signora!"
Ridiamo entrambi,e io lo abbraccio sincera.
"Tu comincia ad andare in auto,e aspettami fuori. Io vado a portare le chiavi dell'automobile a Paul,saluto i ragazzi e li avverto che mi stai accompagnando a casa."
Lui annuisce e si reca fuori.
Vado verso mio fratello,passando proprio di fianco a Ian,tant'è che il mio braccio sfiora il suo.
Lui mi guarda, ed io continuo indifferente per la mia strada.
Raggiungo Paul,Torrey,Joseph e Claire.
"Ragazzi io sono stanca,Matt mi accompagna a casa e poi torna qui da voi. Non vedo Candice e Micheal,se chiedono di me riferite che sono tornata a casa. Paul,tieni le chiavi dell'auto."
Do le chiavi a mio fratello e saluto i ragazzi, dopodiché mi reco fuori dal locale, e con mio stupore trovo Ian, - senza l'oca dai capelli rossi - con un drink in mano.
Lo ignoro. All'improvviso sento il clacson dell'auto di Matt,mi volto in direzione del suono e appena lo vedo faccio per avvicinarmi,ma una presa ferrea al polso mi ferma.
Mi volto,consapevole che la mano che mi tiene ferma è di Ian.
"Dove stai andando con Matt?"
Ahh,questa è davvero divertente..
"Sei sicuro che ti importi? No,voglio dire..La ragazza con cui ti strusc..Ehmm,con cui ballavi, l'hai lasciata in un angolo del locale?"
Lo vedo mordersi l'interno del labbro inferiore, capisco dunque di averlo messo in difficoltà.
"Se non ti dispiace,comunque,io vorrei andare a casa, quindi.."
Guardo il mio polso bloccato dalla sua mano,facendogli capire di lasciare la presa.
Incrocio il mio sguardo contrariato con il suo, indecifrabile.
Lascia la presa, e mi reco in auto.
Allaccio la cintura di sicurezza,e durante il tragitto per portarmi a casa, l'unica frase che esce dalla bocca di Matt è : "Non ricordavo che Ian fosse tanto geloso.."
Frase che non mi aiuta per niente a digerire il boccone amaro della gelosia,che ha colpito anche me.
Saluto Matt con un bacio sulla guancia ed entro in casa.
Mi reco direttamente al piano superiore.
Mi strucco,mi spoglio,indosso il pigiama, e mi lancio direttamente nel letto.
Sono le 23.45,ed io chiudo gli occhi,pensando alla serata.
Pensando ad Ian.
E' davvero lunatico.
Esageratamente lunatico.
Un attimo prima è dolce,e un attimo dopo è stronzo.
Se il suo modo di esternare la gelosia è quello che ha mostrato oggi con quella specie di oca, - che poi è un'offesa per gli animali,quelle povere oche che non c'entrano niente -bhè, ha davvero un metodo che fa schifo.
Vorrei poter dire che sono sicura che tra me e lui non accadrà niente, che vorrei veramente che non accadesse niente, ma mentirei a me stessa.
Sento che dopo soli due giorni si sono fatte strada in me troppe sensazioni.
Sensazioni che non so come gestire..
Sento che vorrei poggiare le mie labbra sulle sue, e constatare davvero la loro consistenza,la loro morbidezza.
Sento che vorrei perdermi nei suol suo sguardo,e contare le sfumature che attraversano i suoi occhi.
Ma tutte queste sensazioni vengono interrotte da Morfeo,che mi accoglie tra le sue braccia.










Angolo "autrice":
Eccomi quà! Questo capitolo l'ho sfornato stanotte, la pioggia mi ha ispirata! :)
Ho voluto inserire un po' di pepe tra Ian e Nina :P
Se vi interessa,gli abiti che ho immaginato per Candice e Nina sono questi:
Candy: 
http://www3.pictures.stylebistro.com/gi/Candice+Accola+Heels+Platform+Sandals+EjNMwqhXfEJl.jpg
Nina: http://www.aceshowbiz.com/images/wennpic/nina-dobrev-2011-muchmusic-video-award-02.jpg
Amo questi due abiti,specialmente il secondo:QQ__
Lunedì ricomincerà la scuola,perciò cercherò di inserire un capitolo a settimana.
Ringrazio tutte coloro che leggono la mia storia, chi l'ha aggiunta tra le seguite/ricordate/preferite, e soprattutto tutte coloro che lasciano le recensioni!
E' davvero importante per me sapere cosa ne pensate! 
E' un incitamento per portare avanti la storia, un input formidabile!
Grazie di cuore, un bacione :***
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Mi dispiace aver aggiornato più tardi del previsto,ma gli impegni scolastici mi hanno tenuta parecchio occupata,e sono riuscita a concludere il capitolo soltanto ieri sera!
Ci risentiamo giù! :)




Capitolo 5:


Un luminosissimo raggio di sole filtra dal balcone,colpendomi in pieno.
Cerco di ignorarlo,ma dopo dieci minuti diventa davvero insopportabile.
Apro entrambi gli occhi, più e più volte,fin quando riesco a focalizzare bene gli oggetti che contraddistinguono la mia camera.
Punto immediatamente lo sguardo sull'orologio a muro, che segna le nove meno dieci. 
Non è neanche tardi.
Se ad esempio provassi a richiudere gli occhi,e riprendere a fare ciò che stavo facendo prima,magari.....
Sbuffo.
Chi voglio prendere in giro? 
Il mio hobby preferito, ovvero dormire, è stato interrotto da questo maledettissimo sole!
Mi mordo la lingua.
Questo 'maledettissimo sole' mi mancherà davvero tantissimo quando tornerò in Bulgaria..
Non posso fare altro che alzarmi dal letto, pur continuando a sbuffare.
Esco dalla mia camera,e mi dirigo verso il bagno.
Metto la mano sulla maniglia della porta,faccio per aprirla,ma..
Vengo anticipata,la porta si apre, e mi trovo davanti ad una visione irresistibilmente imbarazzante!
Ian.
Chi altro poteva uscire da questa porta,con indosso soltanto un asciugamano beije legata distrattamente intorno alla vita, ed il fisico statuario scoperto attraversato da goccioline d'acqua,se non Lui?
Mi costringo a distogliere lo sguardo dai suoi pettorali, puntando i miei occhi sorpresi e imbarazzati nei suoi indecifrabili swarovski.
Errore mio.
Ovviamente vengo calamitata da quei pezzi di cielo,e non riesco a spostare il mio sguardo dal suo.
E' così imbarazzante non avere potere sul mio corpo!
Insomma,sono abituata a prendere molto in considerazione il mio lato razionale, quindi non mi sono mai trovata in simili situazioni.
Mi sento davvero impotente!
"Buongiorno,Nina." 
Mi distoglie dal mio stato di trance la sua voce calda e ....maliziosa? 
Si,i suoi occhi sono diventati colmi di malizia, e la sua voce si è adeguata benone.
Devo farmi forza, e devo continuare a guardarlo negli occhi con più sicurezza!
Non voglio apparire come una stupida ragazzina che perde la testa per il belloccio di turno! 
E lui non può immedesimarsi nella parte del cacciatore, e trattarmi come una preda!
Come la sua preda!
"Buongiorno,Ian. Credevo che a quest'ora fossi sveglia solo io. Bhè, se non ti dispiace.."
Indico la porta dietro di lui,come ad indicargli di lasciare a mia disposizione il bagno e, magari, sparire. 
L'intenzione,in realtà, era che il mio tono sembrasse naturale,tranquillo.
Ma c'è la possibilità che  sia uscito un tantinello FREDDO.
Sarà forse che per un attimo il mio sguardo è sceso sul suo corpo,e ho notato una macchiolina violacea sul suo collo?
Si,un succhiotto.
Sarà stato l'ochetta dai capelli rossi di ieri sera,o forse qualche altra conquista della serata.
Massì,magari tra un po' sgattaiola dalla sua camera una gallinella con l'aria compiaciuta.
O forse due..Che ne so io dei gusti di questo sconosciuto!
Ma poi che me ne importa?!
Non sono affari che mi riguardano.
Lo vedo sorridere,alzando un lato delle sue labbra.
"Faceva davvero troppo caldo per continuare a dormire,avevo bisogno di una doccia rinfrescante.. Credo che Paul dormi ancora.. Comunque il bagno è a tua disposizione, anche tu ne hai bisogno,vedo.."
Parla a bassa voce, indicando con gli occhi il mio corpo,che ora mi rendo conto sia attraversato da piccole goccioline di sudore. 
Spero di non arrossire sotto il suo sguardo scrutatore,e attendo che si sposti,per permettermi d'entrare.
Quando lo fa, faccio per oltrepassarlo,ma lui torna sui suoi passi facendo scontrare il suo corpo con il mio.
Maledizione,no!
Ciao, inopportuni brividi,mi siete mancati tanto. 
Perché quest'idiota mi fa quest'effetto?!
Sono più idiota di lui,ecco la verità!
Continua a scrutarmi con i suoi occhi e, nervosa più che mai, decido di affrontarlo.
I miei occhi marroni si mescolano con i suoi occhioni azzurri.
Mi allontano leggermente dal suo corpo,continuando a sfidarlo con gli occhi.
"Ma si può sapere cosa ti passa per la testa,Ian?"
Domando a bassa voce, pur con voce estremamente irritata.
Il gioco è bello quando dura poco, e questo suo modo di fare sta cominciando seriamente ad irritarmi.
"A cosa ti riferisci,Nina? Non ho fatto niente."
Che aria innocente! Potrebbe fare l'attore,quest'idiota.
"Senti Ian, mi stai davvero scocciando. Qual è il tuo problema? Davvero,non capisco. Mi piacrebbe fare la psicologa,sai..Ma al momento non lo sono, per cui rivolgiti ad un esperto. Sono meno di tre giorni che siamo qui,e stai tentando di mettermi in situazioni imbarazzanti ogni qual volta ne hai la possibilità! Non eri tu che avevi detto di 'darti una possibilità per farti rivalutare'? Bhè, la mia valutazione è che sei parecchio lunatico,allora."
Ok,forse sono stata un po' dura, ma non è un bambino!
E' un uomo, cavolo!
La maturità di un quindicenne a 28 anni mi infastidisce parecchio.
"Sarò lunatico, ma tu sei parecchio acida per avere solo 19 anni. Io ti avevo chiesto di ricominciare da capo perché tu hai tentato di mettere da parte le sensazioni che abbiamo provato durante il viaggio in aereo, preferendo ignorarmi! Non neghiamo l'evidenza,Nina. C'è attrazione tra di noi, è palpabile! Non puoi nasconderla."
Mi fissa negli occhi,e soffoco una risata dal momento che lui sta parlando seriamente!
Insomma, che cavolo di discorso è questo?!
"No,fammi capire... Tu ci provi costantemente con ME, ovvero con la sorella di quello che consideri il tuo migliore amico, solo perché tra noi c'è attrazione fisica? Allora ti faccio sapere il mio punto di vista: penso che tu sia un bellissimo ragazzo,ok? Ma non per questo verrei a letto con te! Si,perché le tue intenzioni sembrano proprio queste. Il tuo atteggiamento da 'sonofigoemelasento', è a mio parere tutt'altro che piacevole. Sai Ian, avrei potuto comprenderlo se tu avessi avuto 15 anni,o 16... Ma hai 28 anni,e a 28 anni dovresti avere una maturità diversa, più profonda. Inoltre, potrò anche sembrarti acida, ma trovo che il tuo comportamento infantile possa attirare solo le ochette. Trattarmi come una di loro è una mancanza di rispetto verso me,e anche verso Paul."
Oddio che liberazione.
Dovevo dire tutto ciò che ho detto.
I suoi occhi sono stupefatti, ma ciò non mi fa affatto pentire di avergli rivelato il mio punto di vista. 
"Eppure questa notte l'hai passata con Matt, nonostante non state insieme,o sbaglio?! Questo non ti rende 'una di loro'?!"
Senza alcun preavviso,la mia mano colpisce la sua guancia.
Anche dopo aver visto nei suoi occhi pure scintille di ira, non riesco a pentirmi di avergli tirato un ceffone,ne tantomeno il suo sguardo truce riesce ad intimidirmi.
"Chiariamo tre punti fondamentali,Ian. Primo: Io non faccio parte della categoria di donne  di cui ti circondi tu. Secondo: Risparmiati questa stupida gelosia, perché ti ripeto che non stiamo insieme,e sono liberissima di fare ciò che voglio della mia vita. Terzo: Probabilmente ieri sera eri così IMPEGNATO con qualche ochetta, che non ti sei reso conto che Matt è tornato al locale subito dopo avermi accompagnata a casa. Ora,se vuoi scusarmi,mi serve il bagno."
Se prima i suoi occhi erano rabbiosi per lo schiaffo, ora sono solo spalancati per lo stupore.
Sembra una mummia,e probabilmente si è reso conto della sua grande gaffe, ma non mi importa. 
Mi ha definito una troia,in sintesi.
Lo oltrepasso, e chiudo la porta dietro le mie spalle,girando la chiave nel chiavistello.
C'è solo una cosa di cui sono felice: il mio corpo è riuscito a seguire la ragione senza troppi problemi.
E Ian Somerhalder ha dimostrato di essere un idiota,davvero.
Mi lavo i denti, faccio una doccia, mi avvolgo in un'asciugamano,e mi reco nella mia camera.
Prima di chiudere la porta della mia stanza,noto che la sua è chiusa.
Ordino la mia camera e, quando ho finito, metto un filo di matita nera negli occhi, lego i capelli facendo una coda di cavallo, indosso un mini short nero, una camicetta bianca,e un paio di ballerine zebrate.
Afferro il cellulare sul comodino, e cerco il numero di Candice.
Quando lo trovo, clicco sul tasto sinistro,per chiamarla.
Uno squillo...Due squilli....Tre squilli...Quattro squilli...
Guardo l'ora sul cellulare: sono le 10.40.
Possibile che stia ancora dormendo?
....Sei squilli...
Ok, la chiamo più tardi.
Faccio per cliccare sul tasto destro, ma la chiamata viene accettata.
"...Pronto?"
Voce assonnata, spenta e ...Opss, a quanto pare stava dormendo.
"Candy..Sono Nina,scusa..Credevo che fossi sveglia!"
Sbadiglia,e poi sento uno sbuffo.
"Per tua informazione, la sottoscritta è tornata a casa alle quattro del mattino, a differenza tua, che a quanto pare hai voluto anticipare Cenerentola. Il mio sonno è più che giustificato... E comunque ormai mi hai svegliata,perciò spero vivamente che tu abbia qualcosa di MOLTO importante da dirmi!"
Crede di farmi sentire in colpa parlandomi delle sue poche ore di sonno?
Bhè, si sbaglia di grosso.
Insomma,è Estate! 
Se dormi poco un giorno,recuperi il giorno dopo!
"Non fare troppe storie, andrai a letto prima stasera, o dormirai fin a tardi domani mattina! Comunque non ho voglia di parlarne a telefono,tra dieci minuti sono da te."
Ovviamente parlo sottovoce,non vorrei che qualcuno mi sentisse.
"Oh oh,qualcosa mi dice che c'entra Ian..E' così,vero?"
Ma davvero?
"Perspicace come sempre,Candy."
Fa una breve risata,e sono sicura che in questo momento avrà un sorriso a 32 denti.
Del tutto inappropriato,Candy,te l'assicuro.
"Bhè,sei ancora a casa? Muoviti,su!"
Ora sono io a ridere!
Non aveva sonno fino a ....Due minuti fa? O forse tre!
"Mi raccomando,non ti addormentare.. Non vorrei rimanere fuori casa..Sai,ci saranno come minimo 35°."
Ridiamo entrambe, e lei chiude la chiamata,dopo aver pronunciato un 'Contaci.'.
Afferro gli occhiali da sole, che metto sulla scollatura della camicetta,  e una tracolla nera, nella quale metto il cellulare.
Scendo le scale, vado in cucina per bere un po' d'acqua e prendere le chiavi dell'auto, e trovo Paul che parla con Ian.
Paul mi saluta con un 'buongiorno' radioso,che ricambio volentieri.
Ian ovviamente fa finta di non vedermi.
Come me,d'altronde.
Riempio un bicchiere d'acqua, e dopo aver finito mi rivolgo a Paul.
"Dove sono le chiavi dell'auto?.- Alza un sopracciglio, così continuo.- Devo andare da Candy. Te la riporto presto."
Faccio gli occhioni dolci,che con lui funzionano sempre!
"....E perché vai da lei a quest'ora?"
Avevo già pensato ad una scusa, anche se del tutto scontata.
"Non abbiamo ancora avuto modo di fare grandi conversazioni in questi giorni!.. Allora? Le chiavi?"
Continuo con i miei occhioni dolci, e lui alza gli occhi al cielo,sbuffando.
"Vado a prendertele io,le ho lasciate nella mia camera."
Gli direi volentieri che posso andare a prenderle io,per evitare di rimanere nella stessa stanza in cui c'è Ian,ma sono sicura che quest'ultimo lo capirebbe,ed io non voglio sembrare una sciocca intimidita da unosbruffone.
Così annuisco, e lui se ne va,lasciandomi sola con lui.
Riempio un altro bicchiere d'acqua,pur non avendo affatto sete.
Semplicemente per evitare di affrontare il suo sguardo, che sento puntato su di me.
Bevo piano, attendendo che Paul arrivi con le chiavi, spezzando quest'aria a dir poco tesa.
Come se mi avesse letto nel pensiero, Paul arriva sventolando il mazzo di chiavi.
"Non una sola ammaccatura,mi raccomando, Nina."
 Riduco gli occhi a due fessure,e gli rubo le chiavi dalle mani.
"Non mi risulta di aver mai creato danni alla tua auto,carissimo fratellino."
Pronuncio quel 'carissimo fratellino' con un fintissimo tono dolce.
Mette una mano sotto il mento, alzando gli occhi al cielo,come se stesse pensando. 
Torna in posizione normale, e sorride.
"No,infatti. Ma c'è sempre una prima volta per tutto,e vorrei che questa tua prima volta non avvenisse con la mia auto, carissima sorellina"
Imita il mio tono di voce,pronunciando 'carissima sorellina'.
Sbuffo, e salutandolo con un 'a dopo', apro il cancello ed esco di casa,dirigendomi in auto.
Si, io e Ian ci siamo proprio evitati.
Metto in moto l'auto,e accendo la radio.
Durante il percorso per andare a casa di Candy, ascolto una canzone che sembra fatta apposta per ricordarmi l'insensata gelosia di Ian,o il suo stupido comportamento nei miei confronti in generale.
Di scatto spengo la radio,e dopo cinque minuti arrivo di fronte alla casa di Candice.
Suono al citofono,e dopo meno di dieci secondi la porta si apre,mostrandomi una Candice sorridente con indosso un semplice vestitino giallo.
Torna dentro casa per aprirmi il cancello,che oltrepasso,chiudendolo dietro le mie spalle.
Entro in casa,facendo lo stesso con la porta.
Candice mi da un bacio sulla guancia, ed io le sorrido.
"Andiamo in cucina,così mangiamo qualcosa mentre mi racconti le novità.."
Annuisco,dal momento che effettivamente non ho fatto colazione,e ho un certo languorino.
Mette sulla tavola due bicchieri,una bottiglia di succo di frutta alla pesca,una bottiglia di thè alla pesca, e quattro pacchi diversi di brioches.
Soffoco una risata.
"Sicura che siamo solo noi due,Candy?"
Le dico,guardando in direzione delle diverse confezioni di brioches.
Lei,dapprima stupita, scoppia in una risata.
"Senti, mangia in silenzio. Anzi no,mangia e racconta."
Verso del thè alla pesca nel bicchiere, e afferro una brioches al cacao.
Comincio a raccontarle tutto: di ieri sera,quando Ian mi ha invitata a ballare, delle sue provocazioni, dell'ochetta rossa, di stamattina....
Lei mi ascolta, annuendo.
Molto spesso i suoi occhi vengono attraversati da scintille di puro stupore.
"....Ed eccomi qui. Avevo davvero bisogno di sfogarmi."
Lei mi sorride comprensiva.
"Forse sei stata un po' dura nei suoi confronti, - faccio per replicare, ma lei mi anticipa  - MA, in fin dei conti, hai fatto bene! Cioè, io lo conosco da parecchio, e potrei dirti che di solito se ci prova con una ragazza,non lo fa ripetutamente! Primo, perché di solito non c'è neanche bisogno che ci provi una seconda  volta: insomma, l'hai visto?! Diciamo che trova le ragazze giuste per i suoi passatempi senza troppi problemi,ecco. Secondo, perché ha un modo tutto suo di ragionare,ovvero: 'se non me la dà quella, me la dà quell'altra'. Evidentemente gli interessi,sennò non proverebbe neanche questa gelosia nei confronti di Matt o dei ragazzi che ieri ti guardavano sbavando..- inarco un sopracciglio,e lei alza gli occhi al cielo.- Suvvia,Nina. Non è possibile che tu sia così cieca da non esserti accorta del gruppetto di ragazzi che ti spogliavano con gli occhi...Sarà mica che hai occhi solo per Ian?"
Conclude il suo discorso,con tanto di occhiolino!
Le riservo un'occhiata torva, sbuffando.
"Risparmiamelo Candy,ti prego. E in quanto alla frase 'evidentemente gli interessi', io vorrei farti una piccolissima ed insignificante correzione: evidentemente, gli interessa portarmi a letto. Un particolare.."
Abbasso lo sguardo, forse sentendomi motificata da questa squallida realtà.
Mi fa ancora più rabbia il pensiero che questa realtà mi dia tanto fastidio!
"Ehi..Non lo dico per toglierti il malumore,Nina, ma non credo proprio che lui voglia solo portarti a letto..Non avrebbe alcun senso, e non credo abbia davvero così poco rispetto per Paul.. Si sarà anche comportato in modo sgradevole con te, ma sono sicura che non butterebbe mai all'aria un'amicizia importante come quella che ha con tuo fratello per un bel corpicino ed un bel volto."
Il suo discorso non fa una piega, ma mi ritrovo a dirle ciò che penso realmente. 
"Quindi secondo te quali sono le sue intenzioni? Continuare a mettermi alla prova fin quando non cascherò ai suoi piedi? E metti caso che un giorno questo accadrà... Cosa mi dirà? 'Mi dispiace,Nina. La mia amicizia con tuo fratello Paul è troppo importante per una scopata e via.'"
Lo scimmiotto,imitando goffamente la sua voce profonda e il suo sguardo sensuale.
Lei ride, e presto mi lascio contagiare.
"Ok, devo ammettere che Som è davvero un ragazzo indecifrabile! Però credo che smetterà di provocarti tanto esplicitamente, dopo la vostra conversazione civile..."
Alzo gli occhi al cielo.
Già,abbiamo chiuso davvero bene il discorso,noi.
"E' ovvio che tenteremo entrambi di ignorarci,ma per quanto tempo potremmo andare avanti così? Condividiamo la stessa casa,gli stessi amici.."
Lei annuisce,e all'improvviso vedo passare una strana scintilla nei suoi occhi..
Una di quelle che non porta MAI niente di buono.
"Potrò sembrarti pazza, ma io vi vedo perfetti insieme! Dovete solo cercare di capirvi, ecco! Tu dovresti scioglierti un pochino,tesoro. Mentre lui dovrrebbe capire che le ragazze che si porta a letto quotidianamente, non sono considerabili donne... Il termine 'femmine' si addice meglio. Anzi,'oche' rimane la migliore definizione. Comunque continua con l'indifferenza,Nina. Prima o poi uno dei due cederà.. Speriamo sia lui." 
Si,effettivamente sembra un po' pazza.
Ma solo un pochino..
A contribuire a questa sensazione è sicuramente il suo sorriso smagliante che ha accompagnato il suo intero discorsetto.
"Ti stai facendo film mentali. Se si fosse trattato di un uomo con la maturità che dovrebbe avere un ventottenne,e non di un uomo con una maturità di un sedicenne, avrei volentieri oltrepassato il fatto che è il migliore amico di mio fratello. Ma ha dimostrato davvero l'opposto. E mi ha dato della poco di buono,Candy!"
Devo assumere un'espressione davvero colma d'ira nel pronunciare l'ultima frase,a giudicare dallo sguardo quasi intimorito di Candice.
Prendo un respiro e mi calmo.
"...Non mi uccidere,ma... Tu sei consapevole di non essere una 'poco di buono',quindi... Sapresti spiegarmi,o meglio,sapresti spiegarti il perché ti fa tanto rabbia che lui ti abbia definito tale? Insomma, a chiunque darebbe fastidio, ma tutta quest'ira dev'essere dovuta a qualcosa,no? Se di una persona non ti importa davvero niente, quello che esce dalla sua bocca ti entra da un orecchio e ti esce dall'altro. E ora guardati! Non solo hai reagito mollandogli un ceffone, ma hai dovuto sfogare la tua rabbia con un'amica! Pensaci bene,Nina.. Io credo che ti infastidisca molto di più il fatto che Ian ti piaccia nonostante non sia molto maturo, e non che ti infastidisca la sua immaturità in sè per sè."
Ma che dice?! 
No,non è assolutamente così...
Non può essere così...
..Non deve essere così...
Insomma,da quando Candice è diventata tanto profonda?!
'Ma smettila. Ha ragione lei. In sintesi ti sta dicendo che sei un'ipocrita che tenta di autoconvincersi del falso.'
Oh, oh! Quasi mi mancava la mia carinissima vocina ficcanaso!
"Forse hai ragione,Candy... Mi interessa...Ma non so come spiegarmelo! Insomma, lo conosco da pochissimo! Posso capire che mi piaccia esteticamente, è ovvio! Ma io non mi sono mai soffermata troppo sull'aspetto fisico.. Intendiamoci,lo tengo in considerazione, ma vado oltre... Come fa ad interessarmi anche il suo carattere?! Ha dimostrato quasi soltanto di essere un idiota con me! Ed io vorrei...Vorrei.."
Non mi vengono le parole per concludere la frase.
"Vorresti scoprire cosa nasconde il suo carattere."
Conclude Candy,al mio posto.
"Già.."
Mi scruta con gli occhi, e poi sorride leggermente.
"Ti ripeto: continua ad ignorarlo. Non resisterete a lungo. Tra voi due c'è chimica."
Le sorrido, e il mio occhio cade sul mio cellulare e..
"Diamine, si è fatto tardi! Sono le 13.00, devo proprio andare Candy! Grazie per i consigli e per tutto!"
Lei sorride, e mi abbraccia.
"Figurati tesoro. Sai che per te ci sono sempre,vero?"
Rispondo al suo abbraccio, e annuisco.
La saluto con un bacio sulla guancia e mi reco verso l'auto.
Durante i dieci minuti che impiego per arrivare a casa,mi rendo conto che la chiacchierata con Candy mi è stata davvero molto utile, dal momento che mi sento molto più rilassata rispetto a quando stavo andando da lei.
Arrivata di fronte a casa, parcheggio.
Prendo un bel respiro, ripetendomi che devo solo continuare ad ignorarlo.
Slaccio la cintura, ed esco dall'auto,chiudendola in seguito.
Citofono o apro con le chiavi?
E se risponde Ian? 
Forse è meglio che io usi le chiavi.
Apro il cancello,e lo chiudo dietro le mie spalle.
Faccio lo stesso con la porta d'ingresso.
Sento le voci di Ian,Paul e...Torrey?
Si,credo sia lei.
Mi avvicino verso la cucina,e trovo Torrey che chiacchiera animatamente con Ian.
Mi pare che parlino di cibo,chi cucina meglio tra loro due.
Oh bhè,devo dire che l'idiot...Ian sa cucinare.
Non hanno ancora notato la mia presenza,così tossisco leggermente.
Si voltano tutti e tre verso di me, due dei quali sorridono,mentre uno mi lancia uno sguardo glaciale.
Chi sarà mai..
"Ciao Nina!! Allora,oggi ho cucinato io, perciò dopo pranzo dovrai esprimere il tuo giudizio. Ovvero: chi cucina meglio tra me ed Ian. So che ha già mostrato le sue doti culinarie.. E sicuramente sarà stato modesto come sempre.."
Lo prende in giro Torrey,avvicinandosi a me.
Lascio sfuggire un sorrisetto, come per confermare le sue ipotesi.
"Effettivamente se la cava bene ai fornelli!.- Sento il suo sguardo su di me. Forse non si aspettava un 'complimento' da parte mia, e sinceramente, non ho avuto il tempo di pensare..Le parole mi sono uscite di bocca da sole. -.Tuttavia, sono sicura che anche tu non sei niente male. Al momento mi baso sull'olfatto. Mmh,che buon profumino!"
Sorridiamo, e l'aiuto a portare il cibo a tavola.
Mi ritrovo seduta di fronte a Ian, e affianco a Torrey.
Uno squisito primo piatto di risotto ai funghi, seguito da scaloppine ai funghi e insalata mista.
Decisamente tutto squisito, ma dentro di me sono consapevole che mi sia piaciuta ancor di più la cucina di Ian.
Sarei sincera nel dare il mio giudizio,se Ian non fosse uno stupido egocentrico.
Purtroppo però, so che non voglio andare contro i miei stessi pensieri in modo esagerato, perciò decido di rimanere imparziale.
"Torrey,cucini benone,davvero! Tutto squisitissimo..Ma"
Mentre sto per dire che non posso esprimere chi dei due abbia cucinato meglio, vengo interrotta da Ian­.
"Ma come cucino io,non cucina nessuno,giusto?"
Modesto,davvero.
Presa da un irrefrenabile voglia di spegnere il suo ego, non bado neppure a ciò che dico.
"Veramente stavo per dire 'Ma nonostante la sfida tra voi due sia difficile, tu sei stata davvero insuperabile!'."
Mi mordo la lingua, credendo di essere stata acida, ma noto che Ian, anziché assumere un'espressione risentita o altro, se la ride sotto i baffi!
"Ridi,ridi, Som. Fatto sta che hai perso!"
Lo riprende sorniona Torrey, e poi si rivolge a me, mentre sto bevendo un bicchiere d'acqua.
"Grazie dei bei complimenti,Nina. Ora però,parliamo di cose serie.- assume un'espressione così maliziosa,che potrebbe fare concorrenza a Candy! -. Tu...Matt...Cos'è successo tra voi due??"
Quasi mi strozzo con l'acqua, o peggio,rischio di sputare l'acqua in faccia ad Ian!
"No,non è successo niente,Torrey.."
Lei sorride, e continua,come se non avessi detto niente.
"Dai,vedevo come ti guardava ieri. E poi ha PALESEMENTE flirtato con te! Non fare la timida,su.. Fai come se Paul ed Ian non ci fossero!"
Il mio occhio si sposta leggermente verso Lui, e poi su Paul, trovandoli entrambi molto interessati alla conversazione.
Altro che 'come se non ci fossero'..
"Siamo solo amici,e abbiamo chiarito questa questione ieri sera.."
Le spiego brevemente.
"Dunque..Tu interessi a lui,ma lui non interessa a te.. Peccato, è un bravo ragazzo.. Forse un po' grande, ma l'età non è importante. Comunque ieri sera c'erano diversi gruppetti di ragazzi che ti stavano spogliando con gli occhi!"
Arrossisco impercettibilmente.
Insomma, questi discorsi davanti a loro due....
..Mio fratello e l'amico.... 
..Mio fratello e Lui...
"Torrey,per piacere.."
Cerco di farle capire che sono in imbarazzo,e sembra che lei afferri il concetto.
"Che i ragazzi la spogliassero con gli occhi era assai evidente a tutti,meno che alla diretta interessata."
Oh.
Ho sentito bene, o ha parlato proprio Ian?
Mi volto verso di lui, che mi osserva con un'espressione seria.
"Forse perchè tu facevi lo stesso,Som."
Lo punzecchia mio fratello, facendomi sentire ancora più in imbarazzo!
"Può darsi,Wes."
Risponde Ian sorridendo.
Paul mi guarda, e alza un sopracciglio.
"C'è qualcosa che non va,Nina?"
Fratellone sospettoso. 
Non è il momento per il terzo grado.
"No,niente! Perché?"
Sorrido, ma spero non si noti che il mio è un sorriso del tutto forzato.
"Perché sei diventata rossa come un peperone..Io più che domandarti cos'è successo tra te e Matt, ti domanderei,anzi,vi domanderei, cos'è successo tra voi due."
Si rivolge a me ed Ian, ed io spalanco gli occhi per lo stupore.
Lui,invece, rimane quasi indifferente,calmo.
"Non è successo niente,Wes."
Gli risponde infatti, tranquilllo.
Io annuisco, e minuto dopo minuto, sento l'aria farsi  più tesa.
"Lo spero,Som."
Mio fratello gli lancia un'occhiata eloquente, che lui sembra comprendere facilmente.
"Ook, sparite dalla cucina,se non volete aiutarci nelle faccende domestiche."
Torrey si rivolge ai ragazzi,che si dileguano in un batter d'occhio dalla cucina.
Io e Torrey ci dedichiamo a pulire e sistemare la stanza.
"Sai,ho messo in ballo Matt per vedere la reazione di Ian..-.A queste parole,pronunciate a bassa voce, mi blocco di colpo, tenendo la forchetta da lavare sospesa in aria.- Non crederai che io non mi sia accorta della sua gelosia,vero? Insomma, se n'è accorto persino Paul!"
Mi volto, e incontro il suo sguardo da 'nonsonocosìcieca' ed un sorrisetto malizioso.
"Non c'è davvero niente tra noi,Torrey. E' solo un bel ragazzo, ma ha un carattere insopportabile."
Mi giustifico,dicendo una piccola parte di verità.
"Non è vero. Ti posso assicurare che la sua è solo una stupidissima barriera. Me l'ha fatto capire Paul. Devi sapere che, la prima volta che si è lasciato trasportare dai sentimenti come l'amore, ha avuto una grossa delusione. Quindi nasconde tutto dietro stupide battutine,o dietro ad un sarcasmo che,a volte,diventa anche pesante. E' un bravo amico, quasi perfetto. Se voi due non siete ancora riusciti a trovare la giusta strada, forse significa che non siete destinati a diventare amici,ma...Qualcosa di più."
Sospiro, rendendomi conto che questa storia è quasi comica.
Mi bastano davvero tre giorni per dedicare tutti questi pensieri ad un ragazzo?
"Non so se mi va di giocare a scoprire il suo carattere,Torrey. Se non gli va di mostrarmelo, credo che accetterò la sua scelta."
Sussurro queste parole con un po' di malinconia.
Sono davvero contorta,lo so.
E' che è così bello che mi viene difficile crederlo un semplice idiota egocentrico.
So che c'è dell'altro in lui,che per il momento mi ha mostrato più le caratteristiche negative del suo carattere che quelle positive, ma non sono convinta di volerle conoscere.
Insomma, secondo Candy lui è interessato a me, ma io continuo a credere che lui sia interessato soltanto al mio aspetto fisico.
"Io credo che, se deve succedere qualcosa tra voi due, accadrà..Volente o nolente,Nina."
Annuisco, e sussurro un 'può darsi', continuando a pulire le posate.
            
                                                                                      ************************
 
I giorni trascorrono tranquilli. 
Tra uscite serali,mare, e così via,siamo arrivati al sabato sera.
Nessun cambiamento tra me ed Ian; ci limitiamo a salutarci e a risponderci di tanto in tanto tramite monosillabi.
'Forse è meglio così',mi ripeto. 
Ma non credo neanche io a me stessa.
Secondo Candy la situazione è catastrofica!
Dice che lui mi osserva spesso, ma lo fa quando sono assorta in altro.
..Ed io faccio lo stesso con lui.
Scendo le scale,pronta per uscire: ho lisciato i capelli, ho indossato un vestitino nero - che scende scorrevole lungo il mio corpo e arriva sopra le ginocchia -, una collana argentata, e un paio di zeppe beije,abbinate alla pochette.
Paul e Torrey sono giù, ed Ian è affianco a loro.
Un momento,ma se Torrey è già qui,allora...
"Sei splendida Nina!!"
Mi dice lei, sorridente nel suo abito verde prato.
"Grazie Torrey! Anche tu!!"
Le sorrido di rimando,e  lei mi ringrazia.
"Tu vieni con me."
Dice semplicemente Ian,senza lasciar trasparire alcuna emozione.
"Va bene."
Rispondo atona.
Occhio per occhio...
In realtà ho notato che quando ho sceso le scale mi ha osservata parecchio, e ci ha messo più del solito a distogliere lo sguardo.
..Ed anche io l'ho ammirato nella sua camicia blu notte e il suo pantalone bianco.
Ci dirigiamo tutti e quattro verso i rispettivi mezzi di trasporto,e quando allaccio leggermente le braccia intorno ad Ian, quei brividi ritornano puntuali,come a ricordarmi che ci sono sempre, ma si fanno sentire quando il mio corpo entra in contatto con il suo.
Il viaggio è silenzioso e teso.
Forse preferivo le provocazioni a questo silenzio di tomba.
Quando arriviamo vicino al bar 'Les palmas', che con la mia comitiva siamo soliti frequentare appunto il sabato sera, lui parcheggia.
Scendo dalla moto, e tolgo il casco,restituendolo a Ian.
Il silenzio giace su di noi, e quando stiamo per raggiungere gli altri, finalmente spiccica parola.
"Comunque stai benissimo stasera.."
Mi volto verso di lui, e i miei occhi si fondono coi suoi.
"Grazie..Anche tu non scherzi.."
No,aspetta.. Questa come mi è venuta?!
Anche tu non scherzi?!
Ok,è un dato di fatto, ma dovevo tenermelo per me!
Arrossisco,e lui sorride mestamente.
"Grazie,piccola."
Distolgo il mio sguardo dal suo, e rifletto sul tono della sua voce.
E' dolce e sensuale. 
Maledettamente sensuale.
Arriviamo di fronte ai ragazzi, e Candy mi salta addosso,sussurrandomi testuali parole:
"Come sempre splendida,Miss So.."
La interrompo bruscamente con uno sguardo truce ed uno 'smettila subito.',e poi ricambio il complimento.
Sta benone anche lei nel suo abito rosso fuoco.
Saluto anche gli altri, e ci dirigiamo insieme dentro il bar.
"Sei stupenda."
Mi volto verso il ragazzo che ha pronunciato queste due parole.
"Grazie,Matt."
Gli sorrido semplicemente,e vengo ricambiata.
Un cameriere si avvicina a noi, chiedendoci il cognome che abbiamo utilizzato per prenotare il tavolo.
"Wesley."
Risponde mio fratello.
Il cameriere ci indica il tavolo, e, raggiungendolo,ci sediamo.
Alla mia sinistra c'è Candy, alla mia destra Matt.
Ian è di fronte a Matt, mentre di fronte a me c'è Paul.
Chiacchieriamo del più e del meno, e quando il volume della musica diventa più alto, ci dirigiamo tutti in pista.
Matt mi cinge il fianco col braccio, avvicinandomi a lui.
"Smettila, Davis."
Lo riprendo stizzita.
Lui sbuffa e abbandona la presa.
"Dunque non hai proprio intenzione di darmi un'opportunità,eh?"
Mi guarda negli occhi, ed io reggo il suo sguardo.
"Solo amici,Matt..Ok?"
Lui annuisce, tirando un sorriso.
"Bhè,allora vado in cerca di 'ragazze disponibili',Dobreva"
Mi fa l'occhiolino, ed io scoppio a ridere.
"Buona fortuna,e comportati bene."
Ironizzo,e lui mi guarda con aria di superiorità.
"Non c'è bisogno di fortuna..Insomma..Guardami!"
Si indica con le mani, sorridendo sornione.
"Certo,certo.."
Ridiamo entrambi,e poi si allontana.
Mi guardo intorno,e noto con disappunto di aver perso di vista l'intero gruppo!
Faccio per avvicinarmi al tavolo, ma qualcuno pronuncia il mio nome.
"Nina?!"
Mi volto in direzione della voce, e mi ritrovo davanti ad un ragazzo che mi guarda sorridente e.. Stupito?
Ha i capelli castani e gli occhi dello stesso colore,indossa una camicia nera e un pantalone grigio.
Mi sembra di averlo già visto,ma non ricordo dove...
"Nina,sei diventata bellissima!.- Gli sorrido a mo' di ringraziamento, imbarazzata per non aver ancora capito chi sia.- Deduco che tu non mi abbia riconosciuto,eh? Sono Daniel, Daniel Gillies."
Spalanco gli occhi,sorpresa a dir poco.
Daniel era un amico di mio fratello Paul, e non lo vedevo da oltre dieci anni.
Si sono persi di vista perché Daniel ha ricevuto offerte lavorative a Londra.
"Daniel! Si,ora ricordo! Che ci fai qui?? Non eri a Londra??"
Gli sorrido,avvicinandomi.
"Bhè,sono tornato qui solo ieri. Sai,ho recitato in due serie tv in questi anni e,per ora, il lavoro è finito. Paul dov'è???"
Mi sorride, e ricambio il suo sorriso.
Pensare che quando ero piccola mi piaceva! 
E' diventato un bell'uomo, molto elegante.
Avrà 30 anni,ora? Si,credo di si.
"Sarà qui,da qualche parte! Stavo giusto andando a cercare lui e il resto della comitiva,quando ho sentito chiamare il mio nome!"
Mi scruta attentamente, quasi mettendomi a disagio.
"Bhè,allora andiamo insieme a cercarlo,ti va?"
Annuisco,e ci mischiamo nella folla,alla ricerca di Paul e gli altri.
Quando li troviamo,sento uno  sguardo glaciale puntato su di me.
Mi accorgo subito dopo che il braccio di Daniel è negligentemente poggiato sulle mie spalle.
D'istinto mi scosto leggermente, e attiro l'attenzione di Paul,che è ancora di spalle, toccando la sua schiena con l'indice.
Lui si volta, guardando prima me,poi Daniel.
Si sofferma sulla sua figura.
"Daniel! Cavoli,quanto tempo! Come stai??!"
Daniel abbraccia mio fratello, e quando si stacca gli risponde.
"Non c'è male,Wesley. Ho passato dieci anni a Londra e, momentaneamente, il mio lavoro lì è concluso. Tu invece? Come te la passi??"
Sorridono entrambi,e tutto il gruppo li guarda incuriositi.
Tutti tranne Ian.
Quest'ultimo,infatti, ha un espressione glaciale sul volto.
"Bene, anche per me non c'è male. Ti presento la mia fidanzata e i miei amici, Daniel."
Fa le presentazioni e, quando arriva di fronte ad Ian, si blocca di colpo.
"Voi due vi conoscete già.."
Ian continua a guardarlo freddamente,e Daniel ricambia a pieno.
"Che piacere rivederti,Somerhalder."
Sorride falso, e Ian lo imita.
"Oh,il piacere è tutto tuo."
Oddio,che aria tesa!
Daniel fa come se non l'avesse sentito,e torna a rivolgersi a Paul.
"Comunque complimenti,Wes. Tua sorella Nina è diventata incantevolmente splendida. L'avevo lasciata una bambina, e ora la ritrovo una meravigliosa ragazza."
Io accenno un mezzo sorriso,e Paul mi osserva compiaciuto.
"Oh,Gill,me l'hanno detto davvero in tanti in questi giorni!"
Daniel mi guarda e sorride.
"Ci credo,Wes."
Paul propone di andare a ballare,e ci buttiamo tutti in pista.
Matt è poco lontano da noi, e balla animatamente con una ragazza slanciata dai lunghi capelli neri.
Sorrido.
Bhè, perlomeno non insisterà più con me.
"Non mi piace questo Daniel,Nina. Ha tutta l'aria di uno che vuole portarti a letto."
Rido per la schiettezza di Candy.
"Ma mi faccia il piacere,signorina Accola! Mi conosce da quando ero alta un metro e una cicca."
Ironizzo,ma lei rimane seria.
"Hai visto Ian? Bhè, non l'ho mai visto così,eccetto dopo aver scoperto il tradimento di Megan. E' ovvio che deve esserci un precedente tra loro due."
Torno seria anche io,e annuisco.
"Si,è vero. Ma i problemi di Ian non mi riguardano. Personalmente Daniel non mi ha fatto niente. Perciò mi comporterò normalmente,Candy."
Continuiamo a ballare, poi la musica diventa lenta,e una mano sul fianco mi fa voltare.
Inconsciamente spero che sia Ian,invece mi ritrovo a pochi centimentri dal volto di Daniel.
 "Che stai facendo?"
Gli domando,sospettosa.
"Ballo con una bella ragazza. Semplice, no?"
Mi sorride sghembo,ed io assottiglio gli occhi.
"No, al mio paese è preferibile un 'ti va di ballare?'. E se me l'avessi chiesto.. FORSE avrei anche detto di si."
Mi trattengo dal dire che se me l'avesse chiesto avrei molto probabilmente rifiutato,per evitare di essere troppo sgarbata.
"Bhè,ormai è andata."
Si avvicina ulteriormente,ed io mi allontano.
"Ok,ora smettila però."
Gli dico irritata. Lui sorride,avvicinandosi ancora,e...
Qualcuno mi afferra il braccio,allontanandomi da lui.
Mi volto con un'aria di gratitudine verso il ragazzo che mi ha allontanata, ma la mia espressione muta quando incontro gli occhi di Ian.
Sembrano aver vita propria,se potessero accenderebbero un incendio,tanto sono infuocati.
"Ti impicci proprio dappertutto,Ian?"
Gli domanda scocciato Daniel.
Mi accorgo di avere ancora il braccio sotto la presa ferrea di Ian.
Ian fa per parlare, ma io mi scosto,e mi avvicino a Daniel.
"Stavi seriamente provando a baciarmi?! Sei scemo o cosa?"
Gli domando,inviperita.
Lui spalanca gli occhi,sorpreso.
"Devi smetterla,Gillies. La prossima volta che ti trovo in atteggiamenti simili con Nina, ti spacco la faccia."
Gli occhi mi escono quasi fuori dalle orbite, e mi volto verso Ian.
Ha detto davvero ciò che ho sentito?
Daniel ride di gusto,e Ian diventa sempre più nervoso.
"Sto tremando dalla paura..E comunque sentiamo..Perché non dovrei avvicinarmi a Nina?"
Già,Ian.. Perché non dovrebbe avvicinarsi a me?
Guardo entrambi, e osservo gli occhi di Ian accendersi di una luce diversa,e le sue labbra piegarsi in un sorrisetto ambiguo.
"Per questo semplice motivo."
Si avvicina velocemente a me, e mettendo le mani ai lati del mio viso,mi fa avvicinare a lui, per poi poggiare le sue labbra sulle mie.
Dovrei sentirmi usata, in quanto mi sta baciando solo per fare innervosire Daniel, ma non riesco a pensare ad altro che non sia la sua lingua che solletica il mio labbro inferiore,invitandomi a schiudere le labbra.
Vorrei reagire,ma faccio tutt'altro; lascio libero accesso alla sua lingua.
Comincia una danza tra le nostre lingue,alla quale partecipo dapprima passiva,e in seguito mi ritrovo ad assumere un ruolo attivo.
Affondo le mie dita tra i suoi capelli, e lui accarezza le mie guance con i pollici.
"Voi due state insieme?!"
Al suono di questa frase pronunciata da Daniel, la bolla in cui ero precipitata insieme ad Ian, scoppia. 
Mi allontano dalle labbra di Ian e,rendendomi conto della situazione imbarazzante e sgradevole, decido di non ascoltare altro.
Mi allontano dal corpo di Ian, dirigendomi a passo veloce verso l'uscita.
Dio,come ho fatto ad essere tanto idiota?!
Una sfida tra due ragazzi,ed io che faccio?
Lascio che Ian mi faccia interpretare la parte della sciocca ragazza-oggetto.
Idiota,idiota,idiota,idiota,idiota.
Ecco cosa sono,un'emerita idiota.
Sento dei passi dietro di me,e vedo Ian a qualche metro di distanza avvicinarsi velocemente verso di me,con un'espressione mortificata sul volto.
Sposto lo sguardo verso la strada,e il mio occhio cade su un taxi. 
Senza pensarci troppo, mi avvicino ad esso.
Apro la portiera ed entro,indicandogli la via di casa.
Ian cerca di raggiungermi,ripetendo più volte il mio nome,ma l'auto parte,lasciandolo solo su quella strada.










Angolo "autrice":
Ed ecco a voi il quinto capitolo! 
Mi scuso nuovamente per i giorni di ritardo,ma ribadisco che la scuola mi ha tenuta occupata!
Non ne sono certa,ma è possibile che questo capitolo sia venuto più lungo dei precedenti!
Spero sia di vostro gradimento, o che comunque esprimerete il vostro giudizio/pensiero!
Ricordate che le vostre recensioni sono un grandissimo incoraggiamento a portare avanti la storia!
Per chi fosse interessata, Nina l'ho immaginata proprio così: 
http://www.thevampirediariesitaly.com/wp-content/uploads/2011/04/Nina-Dobrev-Montecarlo-FilmFestival.jpg
Grazie a chi semplicemente legge la storia, chi l'ha inserita tra le seguite/preferite/ricordate, e GRAZIE DI CUORE a chi si ferma qualche minuto per commentare!
Un bacione :****

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6:
 
Il viaggio nel taxi sembra durare meno del previsto, in quanto la mia testa era troppo occupata a fare il resoconto della serata.
Mentre entro in casa, ripenso per la centesima volta le stesse e identiche cose:
Daniel ci ha provato con me, nonostante io non fossi minimamente interessata a lui.
Ian mi ha baciata.
Io ho lasciato che mi baciasse.
E infine,quello che mi costa di più ammettere: lo desideravo.
Si,proprio così.
Desideravo che le mie labbra provassero le sue, constatandone la loro apparente morbidezza.
..Ma poi sono scappata,come una stupida ragazzina.
Ho lasciato anche che Daniel credesse quello che volesse sul mio conto.
Perché comunque sono scappata,non ho risposto a niente e nessuno.
Magari ci avrà pensato Ian a spiegargli la situazione..Ma a modo suo.
Può avergli detto qualsiasi cosa.. 
Ciò non toglie che il mio è stato un comportamento davvero molto stupido..
Mi strucco,indosso il pigiama,e vado dritta nel mio letto.
Sotto le coperte, continuo a rimuginare sulla serata,arrivando ad una bellissima conclusione:
Ian si è comportato da idiota,perché mi ha baciata solo per farsi vedere da Daniel,perciò mi ha usata come uno stupido oggetto.
Io non mi sono affatto ritirata,ma avrei dovuto farlo,considerando che non ho retto la situazione e sono scappata come una codarda.
Le alternative infatti erano due: o rispondevo al bacio di Ian e stavo al gioco fino alla fine, o lo allontanavo prima che le nostre labbra si incontrassero.
Invece io ne ho creata una tutta mia che, per l'amor di Dio, è stata comodissima,almeno fin quando nel taxi non mi sono resa conto di ciò che avevo fatto.
Ian non mi ha forzata a baciarlo, eppure io l'ho accettato volentieri.
E quando quella bolla magica in cui eravamo finiti è scoppiata, io non ho saputo affrontare quello sguardo di ghiaccio.
Perché il problema non era Daniel,o quello che lui ha potuto pensare su di me, ma quegli occhi color mare che erano alla ricerca delle mie iridi.
O forse non era neanche questo il vero problema.
Forse il vero problema sono io.
Non credevo di essere una persona tanto infantile e lunatica.
Sono due aggettivi che non tollero,specialmente il secondo, eppure mi ritrovo ad associarli alla mia stessa persona.
Prima di abbondonarmi ad un sonno profondo, decido mentalmente che domani affronterò la situazione con Ian,perché non possiamo fare finta che non sia successo niente,ed io non posso credere di aver assunto un atteggiamento tanto ipocrita.
Con questo pensiero,chiudo le palpebre già schiuse,e mi lascio cullare dalle braccia di Morfeo.
 
**********************************
 
Spalanco gli occhi di colpo.
Stanotte ho dormito tranquilla,stranamente.
Di solito, quando mi addormento pensando a qualche problema,anche se non è di rilevante importanza, il mio sonno è perennemente agitato.
Invece stanotte no,e avrei anche continuato a dormire tranquillamente, se pochi attimi fa non fossero apparsi nella mia mente due occhioni grandi e azzurri come il cielo, facendomi inevitabilmente svegliare.
Si,proprio così.
Mi sono apparsi in sogno gli occhi di Ian, e sono bastati e avanzati per farmi spalancare gli occhi e farmi passare completamente il sonno.
E pensare che fin a pochissimo tempo fa, andare a scuola , o meglio, svegliarmi per andare a scuola, era un trauma pazzesco!
Neanche le cannonate riuscivano a farmi passare la voglia di abbracciare il mio morbidissimo cuscino o tenere le coperte strette al mio corpo!
Avrei dovuto conoscerlo prima, questo ragazzo. Sarebbe stata un'ottima alternativa alla sveglia.
Mi alzo dal letto, indosso le ciabatte,e guardo l'orario sul cellulare,che segna le le nove e dieci.
C'è un messaggio da parte di Katerina..
In questi giorni non mi sono fatta sentire per niente..Che amica del cavolo!
Troppo impegnata a pensare ad Ian e a come agire con lui..
Quando invece,l'unica soluzione plausibile,è essere più naturale,pià spontanea...Ecco tutto.
 "Sono profondamente delusa dal suo atteggiamento menefreghista,signorina Nina Costantinova Dobreva. E' pregata gentilmente di farsi sentire almeno una volta a settimana, o verrà raggiunta a breve alle Maldive dalla sua (presunta) amica, Katerina. Spero lei abbia giustificazioni quanto al suo comportamento. 
Distinti Saluti.
Katerina Graham." 
Sorrido mentre leggo il messaggio ricevuto.
Kath ha la capacità di strapparmi un sorriso anche solo con un messaggio.
E' così simile a Candy,e allo stesso tempo così diversa!
La sua costanza nel darmi del lei quando finge di essere offesa con me mi fa sorridere sempre.
Scrivo il messaggio di risposta:
 "Mi perdoni, signorina Graham. Non è stato programmato questo 'deludente atteggiamento menefreghista' nei suoi confronti. Se devo dirle la verità, mi farebbe molto piacere una vostra visita qui alle Maldive, un'amica in più non si rifiuta mai! E' stata una settimana molto piena,e le racconterò tutto non appena potrò chiarmarla. Al momento posso solo dirle che c'entra Ian,e che no,non stiamo insieme, quindi può benissimo evitare di fare inopportuni salti di gioia di fronte al mio messaggio.
Cordiali saluti.
Nina [...]Dobreva. :P" 
Clicco su 'Invia messaggio' e...Inviato!
Ancora in pigiama, mi dirigo al piano di sotto: ho assolutamente bisogno di fare colazione!
Appena scendo un gradino delle scale,sento delle voci provenire dalla cucina.
E' il caso che mi cambi,prima di scendere?
Do un'occhiata veloce al mio corpo, coperto da un mini shorts turchese e una canottiera bianca con al centro un grande cuore verde acqua.
Sbuffo,e decido noncurante di scendere vestita così come sono.
Dirigendomi in cucina, mi rendo conto che è troppo tardi per tornare indietro, nonostante abbia sentito indistintamente la voce di Ian, quella di mio fratello,e quella di.. Daniel?
No,è impossibile.
Non posso essere così sfigata!
E poi perché Daniel dovrebbe essere qui alle nove e trenta del mattino?!
Peccato che,entrando in cucina, vedo anche la sua figura di fronte a quella di Paul ed Ian.
Quest'ultimo si volta nella mia direzione,e incolla le sue iridi alle mie.
Reggo il suo sguardo,nonostante sia difficilissimo non perdermi nei suoi occhi.
"Buongiorno"
Esce melodioso questo suono dalle sue labbra; non è freddo,nè tantomeno dolce,è semplicemente...Naturale.
Quello che dovrei essere io..Naturale.
"Buongiorno.."
Rispondo io, spostando il mio sguardo verso le altre due figure,che mi stanno guardando.
Cerco lo sguardo di Paul,trovandolo preoccupato e incuriosito.
Probabilmente non sa niente di ieri sera,e si starà chiedendo qual è il motivo per cui sua sorella si sia volatilizzata prima che la serata finisse, senza neanche avvisare.
Oh,Paul,me lo sono chiesta anch'io,sai?
La risposta è stata  molto chiara,alla fine: sono una codarda.
"Nina."
Daniel pronuncia il mio nome a mo' di saluto.
Io accenno un mezzo sorriso tirato in risposta.
Lui si che mi ha irritata ieri sera,e parecchio anche.
Non per il ballo,ma per il bacio che voleva darmi,nonostante io non lo desiderassi affatto!
"Buongiorno sorellina..Posso sapere come e per quale motivo sei sparita ieri sera?"
No..No,no,no,no,no, ho già detto no?!
Non posso dirtelo proprio davanti a loro due, che diamine!
Hai un tempismo davvero perfetto,Paul.
Mi sento smarrita per la sua domanda,e cerco inconsciamente gli occhi di Ian, che mi fissano quasi mortificati.
Ritorno da Paul,e ignoro lo sguardo incuriosito di Gillies.
"Ho preso un taxi,ero molto stanca..Lo so,avrei dovuto avvisarti.."
Paul mi sorride alzando un lato delle labbra,ma i suoi occhi celano preoccupazione.
"Quindi eri stanca...E perché non ti ha accompagnata il tuo fidanzato?"
Oh cacchio.
Come fare per farsi odiare DAVVERO da me in soli cinque secondi: ve lo spiega,Daniel Gillies!
Che stronzo!
Ed ora che dico?!
Nuovamente cerco gli occhi di Ian,che questa volta sono concentrati sulla figura di Daniel, ridotti a due fessure e colmi di ira.
"Saranno anche affari nostri,questi. Piuttosto,non dovevi andartene? Sai già dov'è la porta,o vuoi anche essere accompagnato?"
Paul guarda Ian,che ha pronunciato questa frase con una calma che è palesemente falsa,e poi me.
Mi lancia un'occhiata da 'dimmisubitocosastasuccedendo', e in risposta faccio ruotare l'indice della mano destra, come ad indicare 'dopo'.
"Va bene,tolgo il disturbo..Trattami bene Nina,allora.- Daniel sorride falsamente ad Ian,e poi si rivolge a Paul.- Ci vediamo,Wesley.- Si avvicina alla porta,e quando la apre guarda Ian negli occhi.- Salutami tua sorella."
Gli fa anche l'occhiolino, e si chiude la porta dietro le spalle.
Ian fa per avanzare ma, quasi senza rendermene conto,la mia mano si poggia sul suo polso,come per bloccarlo. 
Come se conoscessi il significato della frase di Daniel,o il motivo della reazione di Ian.
Non so niente,eppure ho stretto le mie dita intorno al suo polso.
Cosa ancor più strana,è che lui non si scosta dalla mia debole presa.
Piuttosto prende un respiro,e rivolge nuovamente il suo sguardo verso la porta da cui è uscito Daniel.
"Figlio di puttana.."
Paul lo guarda comprensivo,e poi posa i suoi occhi sulla mia mano che,quasi immediatamente, lascia la presa sul polso di Ian.
"Vorrei sapere cosa sta succedendo."
E' arrivato il momento di svelare a Paul cosa succede...
Ma il problema, piccolissimo e microscopico problema,è che neanche io so cosa sta succedendo!
Mi affido ad Ian,sperando che lui abbia le idee più chiare delle mie.
Paul si siede sul divano,osservando me ed Ian.
"Avanti,vi ascolto."
Mi mordo il labbro inferiore, cercando di formulare una frase di senso compiuto, con risultati pessimi.
Per mia fortuna, Ian prende parola.
"Non c'è niente di cui tu debba preoccuparti,Paul. Se ti riferisci a ciò che ha detto Daniel, posso riassumere il tutto molto velocemente: ieri sera ci ha provato con tua sorella,e ha cercato di baciarla mentre lei cercava di sottrarsi.. Io l'ho semplicemente aiutata,e come giustificazione del mio aiuto,ho detto che ero il fidanzato di Nina,e per dimostrarlo ci siamo baciati."
Paul schiude le labbra,sorpreso da questa rivelazione.
Io invece guardo Ian,che ha fornito una brevissima spiegazione su ciò che è accaduto tra noi.
Però..Molto bravo a pararsi il sedere,lui.
'L'ho semplicemente aiutata'.
Oh,ti ringrazio tanto, allora!
"Daniel ha cercato di baciarti?.- Paul mi guarda, infastidito dalle sue stesse parole.- E perché te ne sei andata,scusa? Non crederai davvero che io possa accettare la solita giustificazione: ero stanca, avevo mal di testa.. Le hai utilizzate troppe volte in questi giorni, ed è strano,sai? L'anno scorso eri sempre arzilla, mentre quest'estate sembri..Spenta..Che succede, Nina?"
Paul mi guarda negli occhi,e non riesco a reggere il suo sguardo preoccupato a lungo.
"Niente! Davvero, Paul...E' solo che..In questo periodo mi sta capitando di non capire i miei stessi atteggiamenti,i miei stessi modi di fare..Sono solo un po' confusa.."
E adesso sento anche lo sguardo di Ian su di me,perciò non oso spostare il mio dalle mattonelle del pavimento,che mai fin ad ora avevo trovato tanto interessanti.
"Vorrei solo capire a cosa è dovuta questa tua confusione,Nina.. Non ti ho mai vista così distante...Comunque non possiamo prolungare oltre questa conversazione,se ti va di parlarne con me,sai dove trovarmi. Ora però devo assolutamente andare a prendere Torrey,mi sta tartassando di chiamate: devo accompagnarla ad una visita,ed è decisamente in ritardo!"
Alzo gli occhi verso Paul,che si avvicina a me e mi da un bacio sulla guancia.
"Allora muoviti,che aspetti!?"
Mentre dico ciò, gli indico la porta con la mano,sorridendogli.
Lui ricambia il sorriso e, guardando me ed Ian, pronuncia un 'ciao' generale,e se ne va.
Ed eccoci qui.
Ian si volta verso di me,e fa incontrare i nostri occhi.
"Nina,io..Mi dispiace..Mi sono comportato da immaturo ieri sera. Non avrei dovuto baciarti,o almeno non in quel modo,davanti a Daniel."
I suoi occhi sono così liquidi in questo momento,che mi pare di affondare nei suoi pezzi di cielo.
Quando mi rendo conto di ciò che ha detto,formulo anch'io una risposta.
"Ieri sera mi sono sentita usata,è vero.. Mi è sembrato che tu volessi rimarcare un territorio che in realtà non ti appartiene, e non ne avevi il diritto. Però,è anche vero che avrei potuto evitare il tuo bacio, e invece non l'ho fatto. E' ironico che io ti abbia definito immaturo innumerevoli volte,quando il mio atteggiamento fin ora non è stato da meno.  Mi sono comportata in maniera del tutto infantile quando sono scappata, proprio quando avrei dovuto affrontare la situazione.."
Mentre dico ciò abbasso lo sguardo,ma una mano,la sua mano, si poggia sul mio mento,alzandolo,e facendo incontrare i nostri occhi.
Marrone fuso con l'Azzurro.
Terra fusa col Cielo.
E una marea di brividi attraversa il mio corpo.
"C'è una differenza tra me e te,anzi,ce ne sono tante... E' vero che scappare non è stato un atteggiamento maturo,ma è anche comprensibile e giustificabile per la tua età..Io invece non lo sono,perché ho 28 anni.. Ti ho baciata perché c'era Daniel,si..Ma avrei voluto farlo anche prima,stanne certa..Non è una giustificazione la mia,ma credimi se ti dico che più Daniel ti sta lontana,meglio è per te."
Non riesco a capire il significato di queste sue ultime parole, e soprattutto non riesco a forumulare grandi frasi,se la sua mano non si sposta dal mio mento.
E' così bella,vellutata..
Quando mi rendo conto che la sto fissando intensamente, sento le mie guance andare a fuoco.
Alzo gli occhi verso Ian,che allontana pacatamente la sua mano dal mio mento.
Ora va meglio...Almeno credo..
"Ian,ti chiedo per piacere di evitare le frasi enigmistiche: che cosa significa che più Daniel mi sta lontana e meglio è per me? Cos'è,un assassino?"
Ironizzo,sperando di scoprire il significato della sua frase.
Il suo sguardo rimane impassibile, e mi pento della battuta quando lo vedo rabbuiarsi.
"No, assassino no. Ma è uno stronzo,questo è sicuro. E' una lunga storia..."
I suoi occhi si incupiscono sempre di più, e nonostante siano fissi nei miei, non sento realmente il suo sguardo...
Sono sicura che, se facessi un qualsiasi movimento, non se ne accorgerebbe,per quanto è perso nei suoi pensieri.
So di esagerare con la domanda che sto per fargli,ma voglio veramente sapere qualcosa in più.
"Prima di andarsene,Daniel ti ha provocato, vero? Quando ti ha detto di salutargli tua sorella.."
Se prima reputavo il suo sguardo cupo,ora non saprei davvero come definirlo.
"Al diciottesimo di Paul,c'era anche mia sorella Robyn. All'epoca lei era appena una sedicenne.. Aveva una cotta per quell'idiota di Daniel, ma lui non l'aveva mai calcolata. Preferivo sicuramente che non la calcolasse però,se l'alternativa era mettere una pastiglia nel suo drink per portarsela a letto! .- Spalanco gli occhi,sorpresa da ciò che ho appena sentito..Non so davvero cosa dire,e lui prosegue il suo discorso,chiudendo le sue mani a pugno .- Avrebbe fatto sesso con lei,ridotta in uno stato pessimo proprio a causa sua, nel bagno degli uomini! Per giunta al compleanno di colui che considerava il suo migliore amico! Se non fossi arrivato in tempo..."
Lascia la frase a metà, stringendo nervosamente le labbra.
Senza neanche rendermene conto,seguendo semplicemente il mio istinto,mi avvicino ad Ian,e poggio una mano sulla sua spalla, carezzandola dolcemente.
A questo gesto, lui assume un'espressione stupita,ma io continuo guardandolo comprensiva.
"E cos'è successo,dopo?"
Sussurro,e lui sembra perdersi nei ricordi.
"L'ho subito allontanato da Robyn,e mi sono buttato su di lui cieco dalla rabbia.. Ci siamo tirati diversi destri,pugni,calci.. E nel mentre lo insultavo, così tanto che non mi sono neanche accorto che mia sorella era uscita dal bagno. Siamo stati raggiunti da lei,Paul e Matt poco dopo, che hanno faticato molto per dividere me e Daniel. L'unico vero motivo per cui mi sono lasciato bloccare dalle braccia di Paul, è stato mia sorella: sentivo la sua voce che mi chiedeva di fermarmi, ma solo dopo aver incrociato il mio sguardo infuriato con quello disperato e colmo di lacrime di lei,l'ho fatto."
Sono sempre più esterefatta.
Potevo aspettarmi di tutto da Daniel,ma non avrei mai pensato che sarebbe arrivato a tanto.
Ha drogato la sorella di Ian,e l'avrebbe anche violentata se Ian non fosse arrivato in tempo!
Non oso immaginare quanto potesse essere infuriato Ian.
"Non posso crederci.. Ma Daniel era ubriaco?"
Gli domando, con espressione ancora sconvolta per ciò che le mie orecchie hanno sentito dianzi.
Lui fa un sorrisetto nervoso,e poi mi guarda negli occhi.
"Aveva bevuto qualche cocktail,ma era perfettamente cosciente,sapeva ciò che faceva. Ha agito in questo modo perché è un fottutissimo stronzo,e mi odiava perché la sua fidanzata storica l'aveva tradito con me. Peccato che io non fossi suo amico,e inoltre non sapevo neppure che quell'ochetta che gironzolava spesso intorno a me era la sua fidanzata. Per me è stata solo una notte qualunque con una ragazza qualunque."
Oh,questa poi. 
E' stato decisamente un gesto esagerato ed estremamente meschino quello di Daniel, perché nonostante tutto il rancore che poteva provare nei confronti di Ian,non avrebbe  dovuto nemmeno pensare di drogare e cercare di violentare la sorella.
Stiamo scherzando?
La 'ragazza qualunque' che Ian si è portato a letto in 'una notte qualunque', era fidanzata con Daniel...
Ma Daniel avrebbe dovuto discuterne con la sua fidanzata,più che con Ian!
E' lei ad averlo tradito.
E se proprio voleva prendersela con lui,avrebbe dovuto farlo in modo diretto.
Invece si è comportato in modo viscido e codardo, usando la sorella di Ian come mezzo per arrivare ad un fine,ovvero far soffrire Ian.
"Mi dispiace,Ian..Si è comportato davvero malissimo! E qual è stata la reazione che ha avuto tua sorella in tutta questa situazione?"
Gli domando,continuando a carezzare la sua spalla.
"Quale vuoi che sia stata? Aveva solo sedici anni..Ha sofferto moltissimo,perché tra l'altro a lei piaceva davvero Daniel, e per mesi interi ha sprecato lacrime inutili..Poi si è resa conto che non ne valeva la pena,si è rialzata,ed eccola felicemente sposata con un figlio di due anni! Ciò nonostante, il mio pensiero su Daniel rimane immutato,e per rinnovare il mio astio nei suoi confronti, mi basta ricordare le sue pietosissime scuse, rivolte a Robyn davanti a me e Paul. Continuava a ripetere che era ubriaco,e non avrebbe voluto drogare mia sorella o farle altro. Robyn ha finto di accettare le sue scuse,e quando si è allontanata affianco a tuo fratello,Daniel mi ha rivelato malignamente che non era affatto dispiaciuto per ciò che aveva fatto,ma che piuttosto gli dispiaceva di non aver portato a termine ciò che aveva iniziato con mia sorella. Ovviamente è sfociata un'altra rissa tra me e lui,che è stata bloccata nuovamente da Paul. Avevo intenzione di vendicarmi su Daniel,fargliela pagare seriamente...Peccato che dopo pochi giorni sia partito per lavoro..Come attore,guarda caso... Ironia della sorte.. Il resoconto è quello che ti dicevo prima,comunque: Daniel Gillies è un fottutissimo stronzo."
Oh,lo puoi ben dire,Ian.
Ritraggo la mia mano dalla sua spalla,e gli sorrido mestamente,riservandogli uno sguardo comprensivo.
Il mio sorriso viene ricambiato dal suo,ed un silenzio leggero e affatto fastidioso regna sovrano su di noi. 
Purtroppo,esso non dura molto,perchè ad interromperlo ci pensa il mio stomaco,che mi ricorda il motivo per cui ero scesa in cucina in principio,emettendo un suono davvero vergognoso.
Ian si lascia sfuggire un sorrisetto ironico,ed io arrossisco di colpo.
"Devi fare colazione,eh? Andiamo.. .-Mi indica con un cenno di capo di seguirlo,e arrivati in cucina, lui continua a parlare.- Dal momento che hai sopportato le mie chiacchiere fin ad ora, è il caso che tu assaggi le mie crepes,come ricompensa! Anche io devo fare colazione, sono stato interrotto dal suono del campanello..Quell'idiota..Mi era bastato vederlo per perdere l'appetito,ma tu me l'hai fatto ritornare, quindi..Crepes alla nutella per entrambi!"
Mi fa l'occhiolino,ed io sorrido divertita.
"Mi ha fatto piacere chiacchierare con te,Ian..E accetto volentieri la tua offerta! Amo le crepes alla nutella!"
Sorridiamo entrambi,e lui si mette all'opera.
Prendo posto su una sedia e, mentre l'osservo,mi rendo conto di quanto sia stato utile parlare con lui civilmente.
Abbiamo spezzato quell'aria tesa che ormai ci sovrastava,ed io riesco a parlare con lui in modo migliore,diverso.
Spero che quest'atmosfera duri,perché non voglio rovinarmi l'Estate,e anche perché Ian mi interessa..
Si,è così,mi interessa.
Non è affatto cessata quella voglia di saperne di più sul suo conto e di conoscerlo meglio!
Anzi,dopo questa lunga chiacchierata,è decisamente aumentata.
Mi viene servita sotto il naso una crepes alla nutella dall'aspetto invitante,e alzando gli occhi incontro quelli sorridenti di Ian.
Sorrido,e afferro quella meraviglia.
Entrambi mangiamo le nostre crepes nell'arco di due minuti,e non posso fare a meno di apprezzare!
"Ian,devi diventare cuoco,o pasticciere,vedi un po' tu! Sei promosso con dieci e lode!"
Lui sorride compiaciuto,e annuisce.
"Grazie,grazie..Lo so che cucino benissimo! Sono sicuro che l'altra volta non pensavi seriamente che Torrey avesse cucinato meglio di me, o che comunque ti fosse piaciuto di più ciò che lei ha servito rispetto alla mia cenetta coi fiocchi! Su,ammettilo Nina!"
Ride divertito,ed io mi lascio contagiare.
"Non pensarai veramente  che rimangerò ciò che ho detto l'altro giorno,vero Ian?!"
Alzo un sopracciglio,e lui espone il suo labbro inferiore,assumendo un'espressione da cucciolo,che mi fa scoppiare a ridere.
"Va bene,va bene.. Non rimangiare ciò che hai detto,ma sono certo che le tue erano solo provocazioni per cercare di smontare il mio lato egocentrico!"
Ha tutta l'aria di un saputello,e tra l'altro la sua teoria è più che sensata!
Ma non posso mica dirgli 'Si,è proprio così. Ho tentato disperatamente di farti scendere dal piedistallo, a costo di distruggerlo!'.
"Pensala come ti pare,allora."
Mi alzo dalla sedia e,aprendo uno stipetto,prendo un bicchiere.
Dal frigo estraggo una bottiglia di succo di pesca e,dopo aver riempito il bicchiere, la riposo dov'era.
Dopo aver bevuto un sorso di succo di frutta,una domanda attraversa la mia mente,e non riesco a trattenerla a lungo tra le mie labbra.
"Perché hai detto a Daniel che siamo fidanzati?"
Ian assume un'espressione pensierosa,e accenna un sorriso.
"Questa domanda mi mette davvero K.O,Nina.. Il punto è che non lo so.. Dopo che ti ho baciata, mi sembrava il metodo più adatto per fargli capire di stare lontano da te."
Lo guardo negli occhi,trovandoli più sinceri che mai.
"Allora riformulo la domanda: come mai vuoi che Daniel stia lontano da me?"
La mia è più curiosità che altro,a dir il vero.
Ma la curiosità va placata,sennò rischia di diventare fastidiosa,o no?
Lui soffoca una risata,e scuote leggermente la testa, divertito.
"Perché Daniel è uno stronzo,tu mi interessi, e lui ha mostrato interesse per te ieri sera. Non ti merita,perciò vorrei che stesse il più lontano possibile da te. Vorrei che capisse che non può averti,e il modo migliore sarebbe avermi al tuo fianco. Peccato che questa messa in scena,in cui lui ci crede fidanzati, verrà presto allo scoperto."
Il mio cuore perde stranamente un battito,e schiudo le labbra mentre i miei occhi vengono ipnotizzati dai suoi, che continuano ad essere seri e sinceri.
Non sono molto sicura di aver compreso bene la frase completa,in quanto mi ero più che altro soffermata sul quelle tre parole: tu mi interessi.
"Potremmo fingere."
Che bella idea,quasi rido a questo pensiero!
Perchè è un pensiero,ovviamente..
L'ho pensato,ma non l'ho detto ad alta voce,vero?
No,non l'ho detto davvero,non posso averlo detto davvero!
E allora perché gli occhi di Ian si sono illuminati di colpo ed ha un'espressione tanto stupita sul volto?!
"Non credevo che una proposta simile sarebbe mai uscita dalle tue labbra! Per me va benissimo, non lo faccio per il mio ego maschile,Nina, ma per disintegrare quello di Daniel. Non credo neanche che starà spesso con noi, perché Paul sa cosa penso su quell'essere."
Ritira la proposta,Nina. Ritira la proposta,Nina. Ritira la proposta,Nina.
"E sia."
Tra quello che penso e quello che dico, c'è di mezzo l'universo!
Non ho controllo di me ciò che dico o che faccio quando sono con Ian: questo aspetto non è affatto mutato, a quanto pare.
"Daniel è venuto qui stamattina per annunciare un'uscita programmata per stasera, ha chiesto di far venire anche Matt,Candice,Micheal,e compagnia bella.. In realtà ho preferito rifiutare il suo fastidioso invito,ma in compagnia di una bella ragazza come te, tutto cambia,no?"
Mi fa l'occhiolino,ed io sbuffo sonoramente.
"Sei pregato di non trattarmi come un trofeo,Ian. Non so neanche io come mi è passata per la testa un'idea del genere, ma sono disposta a metterla in pratica se eviterai di trattarmi come una bambola."
Lui alza gli occhi al cielo,e quando torna a rivolgermi il suo sguardo,lo ritrovo serio e sicuro.
"Non ti tratterò come un trofeo o come una bambola,promesso. Sarai semplicemente la mia splendida fidanzata."
Sorrido mestamente,e sussurro un 'ok',per poi finire il mio succo di pesca.
La porta di casa si apre,e Paul entra accompagnato da una Torrey dall'aspetto a dir poco infuriato.
"..Ma basta,ho capito,non facciamone una traggedia ora.."
Oh,oh..
"SILENZIO,SILENZIO. E' meglio se stai ZITTO. Non ne fai una giusta! Ti avevo detto che avevo la visita alle otto e trenta,nonostante in realtà fosse fissata alle nove,e nonostante ciò sei venuto a prendermi alle dieci passate! Avrei preso un taxi,ma sono così idiota da fidarmi dei tuoi 'sono in macchina!','Sono a cinque minuti da casa tua!', 'Non ti muovere,sto venendo', e bla bla bla.."
Soffoco una risata,mentre Torrey scimmiotta con i nervi alle stelle mio fratello.
Lei si volta verso me ed Ian,che la salutiamo trattenendo l'istinto di scoppiare a riderle in faccia.
Ci saluta con un cenno di capo,e poi si sofferma sulla mia figura.
"Lo sai che hai un fratello idiota,vero? Ritardatario, bugiardo,e idiota. Ed è anche menefreghista,perché non gli interessano minimamente i problemi della sua fidanzata! Quanti gradi di vista mi mancano? Mistero! E' tutto un mistero con Paul! La visita è saltata,ed io dovrò aspettare chissà quanto per riuscire a prenotarne un'altra!"
A questo punto non posso fare a meno di scoppiare a ridere,e vengo seguita da Ian,mentre Torrey ci fissa sbigottita e, se possibile, ancora più infuriata.
"Tu hai ragione,Torrey..Ma Paul è questo,mi dispiace..Prendere o lasciare!"
Riesco a dirle mentre continuo a ridere,e non riesco a smettere vedendo il suo viso diventare sempre più rosso di rabbia,e Paul bere negligentemente un bicchiere d'acqua.
"Prendi un bel respiro,Torrey..Inspirare,ed...Espirare...Inspirare,ed...Espirare..."
Ian la sbeffeggia,e Torrey riduce gli occhi a due fessure, mimando con le labbra un tenerissimo 'vaffanculo'.
Continuando a ridere,salgo le scale,e mi dirigo nella mia camera,che metto in ordine.
Dopodiché prendo dall'armadio un mini short grigio e una canottiera rosa chiaro,e li indosso.
Quando torno al piano inferiore, trovo Torrey che guarda la tv,e mi avvicino a lei.
"Hai ragione,mio fratello è un idiota.. Pensa che io lo sopporto da anni ed anni! Forse il suo caratterà avrà qualche lato positivo,no? Se scavi bene,ma proprio bene bene, li trovi..."
Lei accenna un sorriso,e si volta a guardarmi.
"Oh, è una ricerca disperata,devo scavare davvero moltissimo...Nonostante tutto lo amo."
Io le sorrido,dopodiché sposto lo sguardo verso la tv.
Dopo qualche minuto,mi volto verso la cucina,da cui sento arrivare un buon odorino,e vedo Ian cucinare.
Incuriosita,mi avvicino a passo felpato.
Mi ritrovo pochissimi passi dietro la sua schiena,e lui non si è ancora reso conto della mia presenza,o almeno sembra che non se ne sia accorto.
Ancora un altro passo, e..
"Che cucini di buono??"
Si volta di scatto,come una molla,ed io scoppio a ridergli in faccia.
Per poco non urlava dallo spavento!
Lui mi dedica un'occhiata truce, e poi scuote la testa.
"Scommetto che ora ti senti perfino realizzata: 'Ho preso Ian alla sprovvista mentre cucinava..Sono proprio una forza!'."
Mi scimmiotta con una vocina femminile che non si può proprio sentire!
"Certo! Ed io scommetto che in questo momento stai nascondendo la delusione per esserti spaventato come una femminuccia!"
Ian alza gli occhi al cielo,e prima di girarsi nuovamente verso i fornelli, gli rivolgo una linguaccia.
Immerge un cucchiaio  estratto da un cassetto in una pentola, e poi lo fa riemergere.
Mi fa cenno di avvicinarmi un po',e così faccio.
"E' sugo semplice. Oggi mi sono buttato sul classico. Ci penserà Torrey a farti gustare qualche prelibatezza!.- Pronuncia questa frase con finta gelosia,e scuoto la testa divertita.- Assaggia, comunque."
Avvicino la mia bocca al cucchiaio che Ian tiene tra le mani.
Chiudo gli occhi, assaporando il sugo che lui ha preparato; per quanto semplice possa essere,lo trovo davvero squisito.
Riapro gli occhi,e cerco le iridi di Ian,che trovo intente a fissare la mia bocca.
"E' davvero buonissimo."
Lui alza il suo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi,e accenna un sorriso.
Apparecchio la tavola,e Torrey fa per alzarsi dal divano e darmi una mano,ma viene stizzita da una mia rapida occhiataccia.
Se ogni tanto sta ferma non le succede mica niente,eh!
Lei sbuffa,e riprende a girare i canali,alla ricerca di qualcosa i interessante.
Dopo dieci minuti è pronto il pranzo,e Torrey va a trovare mio fratello, che si trova in chissà quale angolo della casa.
Intanto, io ed Ian finiamo di fare le porzioni,e ci sediamo a tavola,in attessa dell'arrivo della coppietta.
Siamo come sempre uno di fronte all'altro,ma questa volta non c'è nessun'aria tesa e fastidiosa a circondarci.
"Quando tu eri al piano di sopra,ho parlato con tuo fratello. Gli ho detto che Daniel deve sapere che noi due stiamo insieme,e gli ho fornito una breve spiegazione.. Ciò che importa,comunque, è che lui ha assicurato il suo 'appoggio' senza fare troppe domande." 
Bene,mi fa piacere che non dovrò affrontare questa conversazione con mio fratello.
Sono comunque stupita dal fatto che Paul non abbia fatto molte domande.
"Secondo me aveva la testa piena dei rimproveri di Torrey,e non ti ha neppure ascoltato sul serio!"
Rido divertita, e lui mi segue.
"Può essere,si!"
Veniamo interrotti dall'arrivo dei due,che sembrano aver chiarito dopo la loro discussione.
"La pasta si sta facendo fredda,ed è colpa tua Paul!"
Lo rimprovero,e lui sbuffa,sedendosi di fronte a Torrey.
"Oggi volete rimproverarmi proprio tutti?! Manchi solo tu,Som."
Dicendo ciò,prende il contenitore che contiene il formaggio grattuggiato,e fa per metterne un po' nella sua pasta.
Nel mentre però, Ian glielo ruba di mano.
"Troppo formaggio,Wes! Non puoi mangiarlo tutto tu,ci siamo anche noi!"
Paul assume un'espressione tra l'infastidito e l'incredulo,che svanisce solo quando io,Ian e Torrey ci mettiamo a ridere.
"Non è divertente.."
Dice sbuffando mio fratello.
"Oh,si che lo è! E poi sei stato tu a chiedermi indirettamente di rimproverarti..Io ti ho solo accontentato."
Alzando gli occhi al cielo,Paul continua a mangiare,e tutti noi lo imitiamo.
Finito il pasto,io e Torrey rimaniamo a pulire la cucina,invece Ian e Paul vanno nel salotto, pronti a giocare con  la mia amatissima XBOX..
'Mia'...Diciamo che è anche di mio fratello...
Forse è proprio sua,si...
Ma questi sono particolari insignificanti!
Nel frattempo, Torrey mi fa qualche domanda - a cui rispondo volentieri - sulla mia vita in Bulgaria,su come ho passato questi anni scolastici, sul mio rapporto con mia madre Michaela,e roba varia.
Appena finiamo di pulire e ordinare la cucina,io e Torrey andiamo ad importunare Paul ed Ian, obbligandoli a fare giocare anche noi all'XBOX, più precisamente a tennis.
Tra vittorie e sconfitte,il pomeriggio trascorre tranquillamente,e quando si avvicina la sera, la mia mente non può fare a meno di finire nell'orribile tunnel del 'cosa indosserò stasera?'.
Così,mentre faccio scorrere l'acqua sul mio corpo, rilassandomi sotto il getto della doccia, decido che ci penserò dopo,che se devo proprio concentrarmi in questo momento,posso farlo,ma non su qualcosa,bensì su qualcuno..
Stasera fingerò di essere la sua fidanzata..
Accenno un sorriso a questo pensiero,mentre strofino i capelli sulla nuca.
Una finzione,si,ma nonostante sia tale, io sento già i brividi percorrermi tutto il corpo,al pensiero che dovrò stargli vicina,e dovrò fingere di provare un sentimento forte per lui.
Si,dovrò fingere,perché di amarlo non lo amo,almeno non ancora.
'Non ancora,eh? Ha 28 anni,e tu nei hai 19,rassegnati bella..'
L'immancabile vocina fastidiosa mi raggiunge,e fa smarrire il sorriso dalle mie labbra.
Dannazione,saranno anche parecchio nove anni,e al momento si notano ancor di più, ma Ian mi piace!
E comunque non sono fidanzata veramente con lui,devo solo fingere di esserlo..
'Oh,fingere o non fingere,questo non significa che non vorresti diventare la sua fidanzata..'
Mi chiedo perché perdo tempo a giustificarmi con me stessa.
Perché questa vocina irritante è parte di me, è il lato più criticone della mia coscienza.
Con questo pensiero,abbasso la manovella che fa scorrere l'acqua,e un sorriso orna spontaneamente il mio viso: sconosciuta, conoscente, sorella, amica, nemica, fidanzata, amante, moglie... Stasera non importa quale sia il mio vero ruolo nella sua vita,né tanto meno quale sia il suo nella mia,non voglio chiedermelo,e non voglio neanche saperlo.
So soltanto che dovrò impersonificare quello della fidanzata: la fidanzata di Ian.
Devo fingere di stare con lui?
Bene,allora..: 'CIAK.. AZIONE!'











Angolo "autrice":

Speravo di finire il capitolo entro domenica, ma sono riuscita a portarlo a termine soltanto stanotte!
Tra l'altro,devo ammettere che questo capitolo non mi convince molto :-S
Spero che esprimerete il vostro pensiero tramite le recensioni, è davvero molto importante per me!

Non potete neanche immaginare quanto mi abbiano reso felice le dieci recensioni del capitolo precedente!*-*
Ringrazio come sempre tutte coloro che leggono la mia storia,o l'hanno aggiunta tra le seguite/ricordate/preferite.. E ovviamente,un grazie di CUORE va a tutte coloro che commentano la mia storia! 
Grazie,grazie,grazie!
Un bacioneeee <3

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Vorrei cominciare dicendo che questo capitolo era già stato pubblicato oggi pomeriggio intorno alle 19.00, ma a causa di problemi del server, tutti gli aggiornamenti avvenuti dopo le 16.00, sono andati perduti!
Ci risentiamo giù :) Buona lettura!


Capitolo 7:


Mentre scendo le scale,sento le voci di Ian,Paul e Torrey.
Chiacchierano su una canzone, che mi sembra di capire non sia affatto di gradimento a Paul e alla fidanzata, ma al contrario piace molto a Ian.
"Non capite davvero niente,il caso è chiuso."
Sentenzia Ian,che si volta successivamente nella mia direzione.
Indossa un jeans nero,abbinato alle scarpe e alla giacca di pelle,e una camicia bianca di lino.
Io invece indosso un vestitino bianco, decorato da diversi strass argentati a zig zag,e un paio di tacchi grigi,decorati anch'essi da diversi strass.
I nostri sguardi si incrociano,facendo mischiare quei due colori tanto contrastanti per l'ennisima volta.
Ad interrompere quel contatto visivo è proprio lui,che decide di mettermi in profondo disagio,squadrandomi dalla testa ai piedi diverse volte.
Sento le mie gote arrossirsi,ma spero sia solo una mia sensazione sbagliata.
Schiarendo la voce,mi volto in direzione di Paul e Torrey, e pronuncio un 'ciao' generale.
"Sei già pronta? Miracolo!"
Ironizza Paul,osservandomi divertito,ed in risposta riceve un'occhiataccia.
"Ma quanto siamo spiritosi stasera?! Non mi pare che abbiate dovuto aspettatarmi in questi giorni! A differenza di qualcun altro,io sono veloce."
Pronunciando quel 'qualcun altro', punto i miei occhi in quelli verde prato di Paul.
Fa per replicare,ma Torrey lo anticipa.
"Oh,non dire niente,Paul. Non provare a giustificarti,perchè sei ingiustificabile. Non sono comprensibili i tuoi tempi, perchè non sei una donna,ovvero non devi truccarti,scegliere se lisciare i capelli o lasciarli mossi, se indossare un pantalone o una gonna, un pantaloncino o un vestitino,ecc.. Non è comprensibile che tu impiega due ore per lavarti,indossare una maglietta e un pantalone, e sfidare la gravità con i tuoi capelli!"
Appena conclude il suo discorso,scoppio a ridere,e percepisco anche la risata cristallina di Ian.
Quasi contemporaneamente portiamo i nostri sguardi su Paul,che guarda truce Torrey.
"Non è divertente,non lo è affatto. Io non sono lento,e per vostra informazione, i miei capelli sono difficili da gestire,anche più dei vostri."
Dice stizzito, osservando soprattutto me e Torrey.
Io smetto di ridere,ma mordo il mio labbro inferiore per non ricominciare.
"Si,hai proprio ragione.. Ma puoi risolvere il terribile problema 'capelli' facilmente,tesoro...- Paul guarda insospettito Torrey,che invece sbatte le ciglia più volte, rivolgendosi a lui innocentemente.- Tagliali."
All'udire quest'ultima parola, scoppio in una fragorosa risata,seguita a ruota da tutti.
Tutti tranne Paul, ovviamente..
Quest'ultimo guarda scioccato Torrey.
"Dai, sto solo scherzando, tesoro.. Anche a me piacciono i tuoi capelli,lo sai! Sono così..così.. coraggiosi! Ti ripeto,non è da tutti sfidare la gravità!"
Continuiamo a ridere,e Paul mette in mostra un finto broncio.
"I capelli sono i miei,quindi devono piacere a me."
Conclude con sguardo fiero,ed io sorrido divertita.
"Giustissimo,compare."
Dice Ian,continuando a ridere,e dando qualche pacca sulla spalla di Paul.
Io e Torrey annuiamo, fingendoci pienamente d'accordo.
"Allora.. Vogliamo andare?"
Mi porge la mano Ian, in un gesto tanto galante quanto inopportuno.
"Ma che galantuomo."
Lo stuzzico, poggiando la mia mano sulla sua, stando al suo gioco.
Avvicina le sue labbra alla mia mano,e sorridendo simula elegantemente un baciamano.
"Noi stiamo andando, se avete finito di fare i fidanzatini...O forse state cominciando a provare la vostra recita per stasera?"
Le mie gote si imporporano,e guardo indispettita Paul.
"Arriviamo subito,Wes."
Risponde tranquillo Ian.
Ci rechiamo fuori casa,e mentre Ian indossa il casco,io lo imito.
"Vuoi guidare tu?"
Mi giunge inaspettata la sua domanda.
Guidare io? 
Sulla sua moto? 
Con lui dietro di me?
Il casco copre buona parte del mio volto,ma purtroppo i miei occhi spalancati sono visibili anche ad Ian,che immagino stia sorridendo dietro il suo casco.
"Se non te la senti, puoi dirmelo tranquillamente. Non devi sentirti obbligata.. Anzi,fai come se non te l'avessi chiesto,ok?"
A queste parole rassicuranti, cerco di ragionare lucidamente,e quando lo vedo dirigersi al posto guida, poggio istintivamente la mia mano sul suo braccio,come per fermarlo.
"N-no. Cioè,guido io,ok?"
Lui annuisce,ed io mi siedo nel posto che è solito occupare Ian.
Sento la sua presenza dietro di me,e metto in moto.
Peccato che non fossi pronta neppure psicologicamente alla sua presa sui miei fianchi.
I brividi mi percorrono da capo a piedi, e cerco di non pensarci,mentre seguo l'auto di Paul.
"Bel vestitino."
Sussurra dietro il mio orecchio,con voce morbida e ..sensuale.
Si,la sua voce è sempre sensuale,qualsiasi cosa dica.
Un po' come lui.
"Grazie,Ian."
Replico semplicemente.
Carezza leggermente i miei fianchi,in modo delicato e apparentemente distratto.
"Deduco che anche uno straccio vecchio apparirebbe bellissimo se posato su un corpo come il tuo."
Arrossisco inevitabilmente,lusingata dai suoi complimenti,ed anche un po' incredula.
Mi ritengo una ragazza carina, di quelle che possono piacere e non piacere. 
Non credo però di possedere una bellezza esagerata,soprattutto non quanto vorrebbe farmi credere Ian.
Mi limito all'ennesimo 'grazie', a cui lui risponde con un 'non c'è di che'.
Il silenzio si fa insopportabile per me,perchè continuo a pensare alle sua mani che carezzano distrattamente i miei fianchi, e nonostante ci sia un pezzo di stoffa a dividere le sue mani dalla mia pelle, sento i brividi continuare a percorrere il mio corpo.
"Sei pronta per stasera,Nina?"
Spezza così il silenzio,e mentre respiro mi rendo conto che ero finita quasi in uno stato d'apnea.
Incredibili gli effetti che questo ragazzo ha su di me.
"Si,credo di si..Cioè,non dovremmo fare niente di particolare,suppongo..No?" 
Che imbarazzo,aiuto!
In queste situazioni non so proprio che dire!
'Queste situazioni? Nel tempo libero giochi a fare la finta fidanzata?'
Irritantissima e immancabile è la mia vocina interiore,che solitamente fingo di non sentire, ma in questo caso mi è impossibile ignorarla: non ho mai finto di essere la fidanzata di nessuno,ed eccomi qui. 
La cosa comica,e solo al pensiero mi viene da ridere,è che è stata una MIA iniziativa!
Sono confusa. Molto,troppo confusa.
Forse ho proposto il falso fidanzamento perché il racconto di Ian mi aveva trasmesso amarezza ,o forse perché ho pensato che gli sarei stata vicina, o forse è stato solo l'istinto.
Il punto è che, se potessi tornare indietro, non sono sicura che eviterei di proporre una simile follia.
"No,niente di particolare..Ma sai bene che c'è una differenza tra l'essere amici e l'essere fidanzati.."
Ian mi risveglia dal mio stato di torpore, rimarcando un'ovvietà che stavo cercando di evitare.
"Si,lo so,Ian.."
Insomma,sono anche agitata!
Sembro una ragazzina al suo primo appuntamento!
Se potessi osservare una situazione simile dall'esterno,riderei di me..
"Siamo arrivati. Parcheggia lì.."
Indica con l'indice uno dei pochi posti rimasti liberi.
Faccio come mi ha detto,e appena sento le sue mani liberare la presa dai miei fianchi, chiudo la moto e scendo.
Togliamo entrambi il casco,e la prima cosa che facciamo è guardarci negli occhi.
I suoi sono limpidi e trasmettono sicurezza, ovvero ciò che mi serve, perché non so come sono i miei occhi in questo momento,ma a giudicare dal mio stato d'animo, credo proprio che si possa leggere titubanza e insicurezza in essi.
"Andiamo..amore."
Sussurra l'ultima parola con un sorrisetto malizioso.
Oh,quasi mi mancavano i suoi sorrisetti maliziosi.
Faccio ruotare i miei occhi, e l'osservo mordersi il labbro inferiore per evitare di scoppiare a ridermi in faccia.
"Non ti consiglio di utilizzare termini tanto dolci in serata,perché rischio davvero di scoppiare a ridere,e rovinare tutto."
Lui continua a sorridere,e alzando gli occhi al cielo sospira.
"Va bene,non fare la fidanzatina acida però.."
Torna a guardarmi negli occhi con un sorrisino sghembo,ed io alzo un sopracciglio, indispettita.
"Oh,fa parte di me,mi dispiace.. Tu non fare il cascamorto invece.."
Ian ride,mantenendo un sorrisino e un'espressione estremamente maliziosa.
"Oh,fa parte di me,mi dispiace.. E comunque,non devo fare il cascamorto con te,o con le altre?"
Questa poi! 
Neanche fosse il mio vero fidanzato!
..E' anche vero che deve fingere di esserlo,quindi..
"Con me,e anche con le altre.- Rispondo con sicurezza -. Se dobbiamo fingere di essere fidanzati,non voglio passare per la cornuta della situazione,grazie."
Lui torna serio e annuisce.
Improvvisamente fa incastrare le dita della sua mano con quelle della mia.
Tralasciando i brividi che, puntuali come un orologio svizzero, attraversano il mio corpo, camminiamo così, mano nella mano, diretti verso un locale in cui Daniel ci ha dato appuntamento.
Riconosco dapprima la testa bionda di Candice,poi quelle di tutti gli altri.
Quasi ritraggo la mano al pensiero che tutti mi vedranno con lui in questa strana situazione.
"Tranquilla, ci ho già pensato io ad avvisare gli altri."
Sussurra Ian,con una tranquillità che invidio veramente tantissimo!
Arriviamo davanti agli altri,ed Ian attira l'attenzione con un leggero colpo di tosse.
Del tutto finto,ovviamente.
Candy si volta veso di me, mostrandosi in tutto il suo splendore con un sorriso radioso e ..malizioso.
Indossa un abito nero succinto,e dei tacchi vertiginosi rossi come la borsa.
"Sei..Wow, sei decisamente troppo sexy oggi, signorina Accola. Trevino non è geloso?"
Alzo i toni per farmi sentire anche da Micheal,che puntualmente riduce gli occhi a due fessure,e prima che Candy apra bocca per parlare,l'anticipa.
"Stavo per dirti che stasera sei anche più splendida del solito,ma siccome mi hai fatto ricordare che la signorina qui presente .- Indica Candice con il pollice -. non ha voluto ascoltarmi quando le ho detto che il suo vestitino lasciava davvero pochissimo spazio all'immaginazione, rimangio tutti i complimenti."
Rido divertita,e osservo Candy alzare gli occhi al cielo e sbuffare.
"Quante storie per un vestitino.. Copre i punti essenziali,non è necessario fare il geloso."
Mi allontano da loro due, e saluto tutti gli altri con la mano.
Joseph espone il labbro inferiore,imitando pessimamente un broncio.
"Non mi calcoli più,piccola Dobreva? Ti limiti ad un saluto generale?"
Sorridendo mi avvicino a lui,e lo abbraccio.
Per fortuna Claire ha capito che per me lui è soltanto un amico,così non devo reggere i suoi sguardi gelosi-assassini.
"Non mi piace quest'idea. Sai a cosa mi riferisco..Ma comunque reggerò il vostro gioco,tutti quanti lo faremo."
Sussurra a bassa voce queste parole, in modo tale che solo io possa sentirle.
Mi limito ad annuire,e gli lancio un'occhiata facilmente traducibile in un 'grazie'.
Qualcuno,e chissà perché riesco a capire di chi si tratta, poggia il braccio sulle mie spalle,ed io mi volto per fare incontrare per l'ennesima volta i nostri occhi.
Non capisco se la sua è una calma reale o apparente, ma continuo ad invidiarla.
"Buonasera Nina.- la voce di Daniel mi porta a guardarmi intorno, dal momento che non avevo ancora fatto caso alla sua presenza. Lo trovo vicino Paul e Torrey,e ha un'espressione indecifrabile sul volto.- Ian."
Io rispondo con un cenno di capo.
"Daniel."
Risponde invece Ian,con voce distaccata.
"Bene,ci siamo tutti. Entriamo dentro."
Seguiamo Daniel,e quando sto per entrare nel locale,una leggera presa blocca il mio braccio.
E' Candy.
"Ti dispiace se ti rubo un attimo Nina? Tu comincia ad entrare."
Ian annuisce,ed entra dentro.
"Non puoi immaginare la mia reazione incredula quando Micheal mi ha detto 'ha chiamato Ian. Ha detto che Nina fingerà di essere la sua fidanzata. I motivi non me li ha raccontati,ma c'entra Daniel. Noi dobbiamo soltanto reggergli il gioco.' A dirla tutta,inizialmente sono scoppiata a ridergli in faccia."
Candy ha un'espressione che parla da sè.
Sembra voglia dirmi: Ti conviene parlare,o comincerò il tuo amatissimo terzo grado.
"Candy,ti racconterò tutto,ma non posso farlo ora! Dentro ci aspettano, cominceranno a sospettare qualcosa se non ci vedono rientrare. Ti posso solo dire che Daniel è uno stronzo,e Ian ha parecchia rabbia nei suoi confronti. Ho avuto io quest'idea patetica del finto fidanzamento, le parole mi sono uscite di bocca da sole,senza alcun controllo,e lui ha afferrato al volo la mia 'poposta'. Spero ti basti,ora rientriamo."
Faccio per entrare nel locale,ma Candy mi blocca con le sue parole.
"Posso farmi bastare questa mini spiegazione,per ora. E comunque ricordati che le parole che vengono detto senza alcun preavviso, quelle dettate dall'istinto,partono sempre da qualcos'altro,e quel qualcos'altro si identifica con il termine 'sentimenti'."
Mi volto verso di lei,con un'espressione confusa.
"Candy,non esagerare. Lo conosco da pochissimo tempo.. Posso dire che mi piace molto esteticamente,ma questo è scontato,e che sto cercando di conoscerlo meglio,nonostante il bacio di ieri mi abbia inizialmente infas.."
Candy mi interrompe con un'espressione scioccata.
"Cosa,cosa,cosa?!? Un bacio??? Tu mi parli di tutte queste stupidate,quando ieri sera c'è stato un bacio ed io non ne so niente?!"
Oh. Forse avevo dimenticato di raccontarle quest'episodio..
O meglio: forse non ne ho avuto il tempo.
"Shhh,non urlare! Te l'avrei detto,ma mi è passato di mente.. Ti racconterò anche questo pezzo di storia,ma ora entriamo dentro."
Le rivolgo uno sguardo supplichevole,e lei annuisce,alzando gli occhi al cielo..
"D'accordo. Ma sappi che non è finita qui,signorina Dobreva."
Sorridendo,entriamo dentro il locale,e guardandoci intorno notiamo il nostro gruppo al bancone delle bibite.
Ci avviciniamo,e Candy va verso Micheal.
D'istinto cerco Ian con gli occhi,ma non lo trovo.
Cercando Paul mi accorgo della sua assenza,così mi avvicino a Torrey.
"Paul ed Ian dove sono?"
Lei si volta verso di me,e mi fa segno di seguirla.
Arrivate nel bagno delle donne,chiude la porta dietro le nostre spalle.
Si accorge della mia espressione preoccupata,e prende parola.
"Non stanno litigando,ok? Stai tranquilla. Ti ho portata qui per evitare che qualcuno ci sentisse. Paul mi ha raccontato i motivi del rancore che Ian ha nei confronti di Daniel, tu li conosci vero? .- Annuisco,e lei continua -. Paul ha scelto di assecondare questa vostra finzione, ma è preoccupato per te. Secondo Paul, Daniel non ha niente contro di lui,ma contro Ian si,perciò ha paura che al suo fianco tu potresti non essere tanto al sicuro quanto vuol fare intendere Ian,capisci? Vuole soltanto assicurarsi che Ian gli riferisca tutto,in casi Daniel faccia qualche mossa azzardata nei tuoi confronti."
Un sospiro di sollievo fuoriesce dalle mie labbra.
"Il mio fratellone iperprotettivo.. Va bene."
Sorrido mestamente,e lei ricambia.
Usciamo dal bagno,e tornando al bancone noto con piacere che ci sono tutti.
Mi avvicino a Paul ed Ian.
Quest'ultimo si volta verso di me con un sorriso dolcissimo,che farebbe sciogliere chiunque.
O perlomeno fa sciogliere me.
"Che prendi da bere,Nina?"
Mi siedo sullo sgabello libero affianco ad Ian,e do un'occhiata veloce al menù delle bibite, soffermandomi sui cocktail analcolici.
"Shirley Temple,grazie."
Lui sorride,e si rivolge al barman.
"Uno Shirley Temple e un..Blue Moon."
Oh,il Blue moon.
Due anni fa l'ho voluto provare..
Ricordo soltanto che era parecchio forte.
Il giorno dopo non ricordavo cosa avessi fatto la sera precedente,e avevo un mal di testa insopportabile.
Kath mi ha rinfrescato la memoria, raccontandomi che avevo dato i numeri: avevo flirtato con uno sconosciuto, e avevo definito una componente insopportabile del nostro gruppo 'puttana'. 
Cioè,di esserlo lo era davvero, ma dirlo da ubriaca..
Solo al pensiero mi sento in imbarazzo.
Ecco dunque i motivi principali per cui non bevo più alcolici.
Quando il barman ci porge i nostri cocktail,mi perdo a guardare il Blue moon di Ian.
E' di un colore azzurro come il cielo,e mi spinge a guardare gli occhi di Ian.
Si,è decisamente lo stesso colore.
Quando lui si accorge che lo sto fissando,distolgo lo sguardo e sorseggio il mio analcolico,imbarazzata più che mai.
"Bevine un sorso,è buonissimo."
Avvicina il suo cockail verso di me,e sorridendo nego col capo.
"No,meglio di no,grazie."
Ian mi osserva incuriosito.
"Mmh,vediamo un po' se indovino: hai già bevuto il Blue moon,e hai fatto qualche figuraccia..- Annuisco,trattenendo le risate,e continuando a sorseggiare il mio Shirley Temple-. Il giorno dopo ti sei ritrovata nel letto di uno sconosciuto?"
Quasi mi affogo con il drink!
"No,questo no! Ho flirtato con uno sconosciuto..E ho definito una ragazza del mio gruppo una 'poco di buono',ecco.."
Ian ride divertito,ed io arrossisco per il mio riassunto di quella strana serata che neppure ricordo.
"Da ubriachi non si ragiona,perciò si dice quello che si pensa veramente..Magari in modo un po' amplificato. "
Già,è proprio così.
Se mi ubriacassi stasera,domani quasi sicuramente mi ritroverei di fronte ad una Candice sorridente pronta a strillarmi felice: 'Hai detto che ti piace IAAN,hai detto che ti piace IAAN!'.
Sorrido a questo pensiero.
"Bhè,effettivamente quella ragazza non era proprio una santarellina,anzi.."
Ridiamo entrambi,e finiamo i nostri cocktail.
"Posso offrirti qualcosa da bere,Nina?"
La sua voce perfettamente composta comincia ad irritarmi.
Mi volto verso Daniel,e con un sorriso tirato gli rispondo.
"Ho appena finito di bere,Daniel..Perciò no, ma grazie lo stesso."
La sua espressione rimane impassibile,come se non avessi parlato.
"Va bene,rimandiamo il drink ad un'altra volta. Almeno accetti di tenermi compagnia in una breve passeggiata qui fuori? Se Ian permette, ovviamente."
Mi volto di scatto verso Ian,che cerca di mantenere un'espressione tranquilla.
Noto comunque che è forzata,e che sta pensando sul da farsi.
Mi guarda negli occhi,e sorride mestamente mantendendo il contatto visivo.
"Certo che permetto,Gillies. L'importante è tenere le mani a posto,no?"
La sua voce risulta ironica,ma capisco bene che non scherza nel dire ciò.
Scendo dallo sgabello,mentre Daniel annuisce.
"Sicuro,Somerahlder."
Risponde infine.
Prima che io possa allontanarmi,Ian è decisamente troppo vicino a me.
Il suo viso è vicinissimo al mio.
Si avvicina ulteriormente,mentre io rimango immobile di fronte a lui,incantata dai suoi pezzi di cielo,e dalle sue labbra..
Quelle labbra che,catturano le mie in un casto bacio,un semplice e delicato sfioramento di labbra.
Brividi ed emozioni variopinte alloggiano in me,che rispondo altrettanto castamente a quel contatto.
Quando mi allontano da lui, i suoi occhi sono come lava,e sembrano volermi sciogliere ulteriormente. 
"Andiamo?"
Daniel interrompe questo momento,ed io annuisco,continuando a guardare Ian negli occhi.
Quest'ultimo mi accarezza una guancia con il pollice,sorridendomi semplicemente,e poi si volta verso il bancone,mentre io mi volto verso Daniel.
Usciamo fuori dal locale,e mentre passeggiamo,Daniel mi fa qualche domanda inerente alla mia vita in Bulgaria,mentre io gli domando qualcosa riguardo al mondo dello spettacolo.
"Ti ripeto,ho girato due serie in questi dieci anni,ma non sono di grande importanza. Forse farò un colloquio per quanto riguarda un film che devono girare..Riguarda il mondo soprannaturale, potrebbe essere interessante."
Io annuisco,e mentre camminiamo,Daniel si volta verso di me,con un'espressione ambigua,che non so decifrare.
"Da quanto state insieme?"
La sua domanda,e anche la freddezza con cui me la pone,mi spiazzano.
"Qualche settimana..Perché?"
Lui sorride,ma il suo è un sorriso tutt'altro che rassicurante,è maligno.
"Perché Ian è uno stronzo. Vuole solo portarti a letto,Nina. Non gli importa niente di te, ti usa e basta."
Mentre lui cerca di ferirmi in qualche modo,io quasi scoppio a ridergli in faccia.
Insomma,pensano reciprocamente le stesse cose,L'UNO DELL'ALTRO!
"Se così fosse, sarebbe un mio problema,e non tuo. Stai tranquillo,Daniel."
Sorrido tranquilla,mantenendo una sicurezza incredibile.
Ero pronta ad una sparata simile  da parte sua.
"Hai ragione Nina,perdonami. E' che Ian è davvero una persona spregevole, lascia perdere.."
E anche qui mi viene da ridere,perchè sapendo ciò che ha fatto lui, mi verrebbe spontaneo replicare dicendo 'il bue dice cornuto all'asino'.
Piuttosto evito,e sto al suo gioco.
"Cos'ha fatto di tanto spregevole? Vorrei saperlo,in quanto sono la sua ragazza.."
Vedendolo soddisfatto della mia curiosità, mi chiedo chi è tra me e lui l'attore.
"Ha costretto la mia ex ragazza a passare la notte con lui,ad esempio."
Addirittura?
Il racconto di Ian era decisamente diverso,e non credo proprio che abbia obbligato una ragazza a passare la notte con lui.
Insomma,basta guardarlo,no? 
E' di una bellezza scioccante,di ragazze ne può avere a bizzeffe.
Forse sbaglio,ma mi fido molto di più del racconto di Ian,piuttosto che fidarmi di quello di Daniel.
"Costretto? E perché la tua ex non l'ha denunciato? Sai,si tratta di violenza sessuale.."
La sua espressione si indurisce,ma io cerco di non fare vacillare la mia sicurezza.
"Aveva paura."
E' alle strette,non sa che rispondere.
Diamine,è scomodo raccontare bugie,eppure ne sta dicendo davvero tante,una sopra l'altra!
Per fortuna ci ritroviamo di fronte al locale da cui eravamo partiti,così possiamo smettere questa stupida messa in scena.
"Fa freddo,entriamo dentro Daniel."
Lui annuisce,anche se poco convinto.
Entrando dentro il locale,mi guardo intorno,e vedo Ian che parla con Matt.
Mi avvicino a loro,scortata da Gillies.
"Te l'ho riportata,Ian."
Oh,simpatia portami via!
Neanche fossi un oggetto.
'Posso portarla via','te l'ho riportata'..
Magari ora paga pure Ian.. per il prestito ovviamente.
"Lo vedo. Spero che tu non l'abbia appesantita con discorsi noiosi."
I loro scambi di sguardi sono inquietanti.
Quella calma apparente che cela rancore reciproco.
E' insostenibile,davvero.
Matt si allontana cautamente,lanciandomi uno sguardo che sembra dirmi 'se fossi in te me ne andrei'.
"Al contrario, abbiamo parlato di argomenti interessanti e vivi."
Ian sorride falsamente,e aspetta che Daniel si allontani.
Quando lo fa, si rivolge a me.
"Non oso immaginare cosa abbia detto di me."
Oh,fai proprio bene Ian.
"Pare che tu abbia costretto la sua ex ragazza a venire a letto con te.."
Dico a bassa voce,e lui spalanca gli occhi sorpreso.
"Addirittura?! Questa è davvero divertente..Per poco era quella che costringeva me!"
Rido divertita,di fronte alla sua espressione quasi scioccata.
"Magari quella lì gli ha raccontato una versione tutta sua,e lui ci ha creduto.."
Ian sospira,annuendo.
"Si,può essere..Non m'importa comunque.. Questa serata si sta decisamente appiattendo,e fuori comincia ad esserci vento. Io torno a casa,ti va di seguirmi o vuoi stare ancora un po'qui?"
Effettivamente comincio a stancarmi. 
Tiro fuori il cellulare dalla pochette,e guardo l'ora.
Sono le 23.36. Pensavo che fossero massimo le dieci e trenta!
"Ti seguo,mi sto decisamente stancando."
Lui sorride,e prendendomi per mano ci dirgiamo verso gli altri.
Sembra un gesto così naturale,il suo.
Come se non stesse fingendo,eppure so bene che è solo ed esclusivamente una finzione tutto ciò.
"Ragazzi,noi ce ne stiamo andando. Stare dentro il locale comincia a stufarci,e fuori c'è vento."
Salutiamo tutti,e dopo aver alzato gli occhi al cielo in risposta all'occhiata maliziosa di Candy, io ed Ian usciamo fuori il locale,dirigendoci verso la moto.
"Sicuro di voler guidare? Cioè,oltre a quel cocktail hai bevuto altro?"
Lui nega col capo,e mi guarda dalla punta dei capelli fino ai piedi.
Mi chiedo cosa gli passa per la testa,e lo capisco solo quando si toglie il giubbotto di pelle e viene alle mie spalle.
"Non ce n'è bisogno,Ian. Davvero,stai tranquillo e rimetti il giubbotto,non mi fa così fred.."
"Shh,smettila di parlare. Mettitelo e basta."
Mi aiuta a metterlo,sfiorando con la sua mano le mie braccia e le mie spalle, provocandomi brividi che sono sicura non siano di freddo.
Entrambi indossiamo il casco,e posizionandoci sulla moto,ci dirigiamo verso casa.
Le mie mani sono sui suoi fianchi,e mi limito a stringerle leggermente quando aumenta di velocità.
Arriviamo presto a casa,ed entrando dentro tolgo il giubbotto di Ian e glielo porgo.
"Grazie,Ian."
Alza un angolo delle sue magnifiche labbra in risposta.
Credo di essermi soffermata un po' troppo su di esse,e quando cerco i suoi occhi,lo trovo intento a scrutare le mie.
Si avvicina ulteriormente a me,e torna a guardarmi negli occhi.
Sento elettricità allo stato puro intorno a noi,e tento di abbassare lo sguardo, ma Ian mi alza il mento con la sua mano, fin a far incrociare i nostri sguardi.
Con l'indice carezza la mia guancia,e avvicina il suo volto al mio.
Sento il cuore battermi stranamente troppo forte,tanto che ho paura possa sentirlo.
Non so davvero cosa fare,e quando i nostri volti sono ad una distanza minima, sono io ad agire d'istinto,catturando le sue labbra in un bacio,dapprima simile a quello ricevuto nel locale,ovvero un casto sfioramento di labbra,che però diventa sempre più passionale,tanto che mi ritrovo con le spalle al muro,le mani di Ian a coppa sul mio volto,e le mie impegnate ad attorcigliarsi ai suoi disordinati capelli corvini.
Chiudo gli occhi,mentre l
e nostre lingue si cercano,per iniziare quella danza sfrenata e senza regole,che consiste semplicemente nel seguire l'istinto.
La mia mente è annebbiata mentre ci baciamo.
Posso sentire  il suo cuore gareggiare col mio, per decretare quale batte più forte.
Dopo un tempo che mi è apparso interminabile, Ian allontana le sue labbra dalle mie, continuando a tenere le sue mani a coppa sul mio viso,ed io riapro gli occhi.
Entrambi abbiamo il fiatone,come se avessimo corso per ore.
I suoi occhi si incatenano ai miei,e mentre allontana una mano dal mio volto,l'altra continua ad accarezzarmi una guancia arrossata.
"Questo bacio..Sappi che per me non c'entra niente con la nostra finzione."
Mi lascia inaspettatamente un bacio sulla fronte,e il mio cuore continua a battere forte,troppo forte,mentre lui si allontana senza aspettare nessuna replica da parte mia.
E fa bene,perché non sarei stata in grado di dire neanche una mezza parola.
Sento una porta chiudersi,e suppongo si tratti di quella della camera di Ian.
Salgo le scale,vado nella mia camera e mi spoglio,per poi indossare il pigiama.
Neanche mi strucco,vado direttamente sotto le coperte.
Con l'indice e il medio, tocco le mie labbra.
Ci siamo baciati.
L'ho baciato.
E diamine,è stato il bacio più profondo e più sentito che abbia mai dato o ricevuto!
Non ho mai provato una sensazione così..Intensa.
Passo la lingua sul labbro inferiore,per risentire ancora il suo sapore.
Ho desiderato che quei minuti durassero un'eternità.
Non so cosa succederà ora.
So soltanto che ho desiderato con tutta me stessa che ci fosse quel bacio.
Sembrava un sogno..
Chiudo gli occhi,e sorrido con ancora l'indice e il medio sulle mie labbra.
Continuando agli occhi di Ian,alle sue labbra,al suo bacio, mi lascio cullare dalle braccia di Morfeo.










Angolo "autrice":
Rieccomii!! Allora,come vi ho già detto prima,il capitolo era stato pubblicato intorno alle 19.00!
Appena concluso,aggiungerei! >.<
Comunque, ho voluto inserire un momento zuccheroso tra Nina ed Ian,che spero abbiate apprezzato!:3
Per la cronaca, è così che immagino Nina in questo capitolo: 
http://www.modaedintorni.com/images/fashionita/galllery/nina-dobrev/nina-03.jpg
Secondo me in questa foto è particolarmente bella!:Q__
Spero di ricevere le vostre recensioni; continuo a ribadire che è importante il vostro incoraggiamento!
Mi rivolgo particolarmente a coloro che hanno aggiunto la mia storia tra le preferite,e che fin ora non hanno commentato: se preferite la mia storia ad altre,ce l'avrete qualcosa da dire,no?>.<
..E comunque,ringrazio di cuore chi ha recensito e chi continua a recensire, chi ha aggiunto la storia tra le seguite/ricordate/preferite, e anche soltanto chi legge!!
Grazie,grazie,grazie!^^
Un bacione :**********

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Ehmm...RIECCOMI.....>____________<
Allora,voglio essere estremamente sincera,perciò ammetto che questo ritardo non è giustificabile! D:
Cioè,sono riuscita a concludere il capitolo - che per la cronaca non mi convince nemmeno,ho apportato modifiche fin a qualche attimo fa! - , ma è stato scritto a tratti,un po' oggi,un po' ieri,un po' l'altro ieri,ecc..E' piuttosto lungo,nonostante abbia tagliato o sostituito diversi pezzi!
Adesso mi dileguo,vi auguro buona lettura,ci risentiamo giùùù!



Capitolo 8:
 
"Alzati..Alzati Nina,su..Si vede che non stai dormendo.."
Ascolto per l'ennesima volta  la cantilena scocciata di Paul, che cerca di farmi alzare dal letto da almeno dieci minuti, accompagnando le sue parole da leggeri tocchi di mano sulla mia spalla destra.
Ciò nonostante, mi rifiuto di aprire gli occhi, autoconvincendomi che, prima o poi, si stancherà e deciderà di lasciarmi dormire.
"Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima?!"
Pff,parla anche da solo.
Mentre tento di tornare nell'adorabile mondo dei sogni,sento distintamente il lenzuolo svanire da sopra il mio corpo,ma non me ne curo.
Fa anche caldo,mi hai fatto solo un favore,Paul.
Ho appena finito di formulare questo pensiero, che il mio dolce fratellino si applica per farmi il solletico, ridendo come se lo stessi facendo io a lui!
Stringo i denti, cercando disperatamente di non cedere alla sua tortura.
"Su,è inutile continuare a far finta di dormire,pigrona! Non resisterai a lungo,e comunque la tua espressione è un tutto dire!"
Sbuffo contrariata, rendendomi conto di essere arrivata al limite della sopportazione. 
Apro entrambi gli occhi di colpo, focalizzando immediatamente lo sguardo su Paul, che sorride sornione, ricevendo in risposta un'occhiata truce e un leggero spintone.
"Quando fai così sei proprio odioso,ne sei consapevole?"
Fa spallucce,e si allontana dal mio letto con un sorrisetto sghembo stampato sul volto.
"E' mai possibile che occorrano sempre nuovi metodi per riuscire a svegliarti,o comunque farti alzare dal letto?"
Alzo gli occhi al cielo,e lascio che uno sbadiglio esca dalle mie labbra.
"..Posso sapere per quale motivo mi hai svegliata,almeno?"
Lui scoppia in una fragorosa risata,sotto il mio sguardo interrogativo.
"Seriamente,Nina? Insomma,guardami! .- Indica con le mani il suo corpo, e solo ora che l'ho osservato bene, mi rendo conto che indossa soltanto il costume da bagno -. E comunque ieri ti avevo detto che oggi saremmo andati a mare, dunque deduco sia questa l'attenzione che mi riservi quando parlo.."
Mi fissa indispettito,ed in risposta faccio ruotare gli occhi,sbuffando.
"Non avevo notato il tuo abbigliamento perché avevo,anzi,ho sonno.. E ieri avrai sicuramente parlato tanto,così tanto che avrò preso la saggia decisione di smettere di ascoltarti.."
Sbatto innocentemente le ciglia,e lui si avvicina alla porta scuotendo la testa.
"Vedi di muoverti,scansafatiche. Ti do un quarto d'ora,gli altri sono già in spiaggia.."
Spalanco gli occhi.
Un quarto d'ora?
Ok che andare a mare non implica piastrare i capelli o truccarmi,ma quindici minuti sono così pochi!
Mi alzo dal letto,e do una velocissima sistemata al letto,sotto lo sguardo divertito di Paul.
"Ok, ce la posso fare! Ho quindici minuti a disposizione per scegliere un costume, lavarmi, vestirmi, e spazzolare i capelli. Si, ce la posso fare!"
Dico rivolgendomi più a me stessa che a Paul,mentre apro il cassetto dei costumi da bagno.
"Ah,ah,errore tesoro. Non ho detto che hai quindici minuti per prepararti,ma che tra quindici minuti dobbiamo essere a mare,è ben diverso. Anzi,ora non sono più quindici,ma qualcosina in meno.." 
Mi volto nella sua direzione,fissandolo truce,e in risposta ottengo un sorrisetto falso.
"Tic tac,il tempo scorre.."
E dopo aver detto ciò, mi libera finalmente dalla sua presenza.
Afferro un costume nero a pois bianchi,e subito dopo estraggo dall'armadio un semplice vestitino bianco.
Indosso le infradito nere,e corro verso il bagno.
Dopo essermi lavata,tolgo il pigiama ed indosso il costume e il vestitino.
Do una veloce spazzolata ai miei capelli,e mi dirigo nella mia camera per prendere il cellulare e gli ultimi accessori.
Do un'occhiata all'ora sul display del cellulare, - che segna le 10.03 - ,dopodiché lo metto in una borsa nera di grandezza media, insieme al portafoglio e agli occhiali da sole.
Quando sto per scendere le scale,però,ricordo come per magia chi incontrerò giù.
Si,perché fin a pochi attimi fa avevo sviato mentalmente la questione 'ho baciato Ian' , ma ora è inevitabile che ci pensi.
So che,scendendo queste scale,mi ritornerà in mente ancora più vivacemente il bacio di ieri,l'intensità che l'ha caratterizzato.
..I nostri occhi,che si sono incrociati più e più volte..
..La sicurezza che mi ha trasmesso con i suoi sguardi,nonostante sentissi il terreno vacillare sotto i miei piedi.
E quasi non me ne rendo conto,ma ho sceso tutti i gradini delle scale,e i miei occhi vanno alla ricerca di una figura che non c'è.
"Oh,mi complimento,sei già pronta!"
Mi volto in direzione della voce ironica di Paul,mentre quest'ultimo fa girare il mazzo delle chiavi dell'auto con l'indice della mano.
"Ah,ah,ah. Simpaticissimo,davvero. Torrey ed Ian..?"
Domando con finto disinteresse,mentre mi dirigo in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
"Sono partiti da qui cinque minuti fa. Torrey voleva fare un giro in moto,perciò tu dovrai sopportare me in una quattro ruote."
Sorrido divertita,e poso il bicchiere ormai vuoto nel lavandino.
"Oh,sopporterò la tua compagnia,tranquillo. L'importante è che guidi io."
Gli rubo le chiavi di mano,e ci rechiamo entrambi in auto.
Accendo la radio,e affianco la mia voce a quella di Adele,cantando "Someone like you".
Quando la canzone arriva al ritornello,Paul chiude la radio,ed io mi volto a guardarlo con un'espressione omicida dipinta sul volto.
"Non ho chiuso la radio perché sei una pessima cantante,anche se lo sei, ma perché ho voglia di chiacchierare con la mia sorellina stonata."
Oh,giustificazione davvero gratificante.
"E non potevamo chiacchierare quando la canzone finiva?"
Lo riprendo stizzita,e lui assume un'espressione falsamente pensierosa.
"Mmh,credo che in questo caso c'entri il fatto che sei una pessima cantante."
Riceve uno schiaffetto sulla spalla,e ride del mio broncio.
"Se hai finito di offendermi e ridere di me.."
Fingo una voce offesa,e lui alza le mani in segno di resa.
"Ok,vengo in pace.. Ti dicevo che voglio parlarti,e voglio andare dritto al punto,ovvero.. Ian."
Spalanco gli occhi,e sento le mie guance accendersi di un rosso fuoco, nel collegare nuovamente il suo nome al bacio di ieri sera.
"C-cosa c'entra Ian,scusa?"
Sussurro incerta,e mi rendo conto che, se stavo zitta, facevo una figura migliore.
"Avanti,Nina.. Non mi pare di essermi mai comportato da fratello ipergeloso, è giusto che tu faccia le tue esperienze di vita come meglio credi, ma in questo caso non si parla solo di te, ma anche del mio migliore amico. Cioè,io non voglio assolutamente interferire, vorrei solo sapere se tra voi due è tutto ok,e assicurarmi che tu non ti dimentichi che sono tuo fratello,ovvero che sei hai bisogno di me io ci sono e ci sarò sempre. Non pretendo che tu ti confida con me, in questo può esserti più utile Candy."
Schiudo le labbra,incapace di articolare parola.
Il tono di voce da lui usato è stato cauto e comprensivo,ma ciò non toglie che non so cosa rispondergli.
Se gli confidassi che ci siamo baciati, penserebbe che stiamo insieme,o che ci stiamo frequentando, ma io stessa sono la prima a non sapere in che situazione ci troviamo io ed Ian.
Insomma,lui mi ha detto che non faceva parte della 'nostra finzione' quel bacio,ma ciò non toglie che non lo conosco così tanto da poter essere sicura che per lui ha avuto l'importanza che ha avuto per me.
Si,lo so,è stato solo un bacio,ma per me ha avuto un determinato valore.
L'ho desiderato con tutta me stessa,e non si è trattato solo d'istinto,ma anche di sentimenti.
Parlare di amore sarebbe fin troppo affrettato, ma quando i nostri corpi e le nostre labbra si sono incontrate,ho provato una sensazione a dir poco sublime; i brividi mi attraversavano il corpo,ed era come se fossi sotto il getto di una doccia dapprima fredda ed in seguito calda, poi di nuovo fredda e poi di nuovo calda..
Sembrava che il mio cuore potesse scoppiare da un momento all'altro, tanto era forte il battito cardiaco.
Per non pensare alle sue labbra..
Oh,le sue labbra..
"Ehi? Terra chiama Nina Costantinova Dobreva. Sei ancora in auto con me?"
La voce di Paul mi risveglia dallo stato di trance in cui ero precipitata.
..Che vergogna!
Anziché pensare ad una risposta da dargli,mi sono persa nel ricordo del bacio di ieri sera!
Sento il viso in fiamme dall'imbarazzo.
"Ehm,si! Ero sovrappensiero,scusa! Comunque non so cosa Ian ti abbia detto su di noi, ma ci stiamo solo conoscendo meglio per il momento,con la scusa del 'finto fidanzamento',sai.."
Sorrido impacciata, e spero che lui non prolunghi ancora il discorso.
Proprio ora doveva capitare il semaforo rosso?!
"Non ne ho parlato con Ian, preferivo parlarne prima con te.. Comunque ci sarà anche Daniel oggi.. Mi ha chiamato stamattina, proponendo una giornata a mare,ma gli ho detto che avevamo già preso questo impegno con gli altri,così ha chiesto se poteva unirsi a noi.."
Sbuffo,esasperata dalla continua presenza di Daniel.
"Ma questo non ha una famiglia che non vedeva da dieci lunghissimi anni? Perchè è sempre tra i piedi?"
Paul scoppia a ridere,ed io lo fisso interrogativa.
"No,è che..Niente lascia perdere!.- Lo incito silenziosamente a parlare, spinta anche un po' dalla curiosità -. E' che questa tua frase mi ha fatto pensare che Ian ti stia contagiando parecchio!"
Alzo gli occhi al cielo,e poi lo guardo seriamente.
"Tu sai quello che ha fatto alla sorella di Ian,eppure permetti a Daniel di stare con noi.. Perché?"
Paul punta i suoi occhi verde prato nei miei,fissandomi improvvisamente serio.
"Perché so benissimo che, dando corda a Ian, si scatenerebbe nuovamente un putiferio. Voglio solo mantenere la pace, dal momento che Daniel potrebbe ripartire da un giorno all'altro,e questo ritorno alle Maldive non sarà duraturo. Dentro di me,però,so benissimo di aver perso completamente la stima che avevo nei confronti di Daniel dieci anni fa, e anche Ian sa cosa penso a riguardo."
Annuisco,rendendomi conto che non posso proprio dargli torto.
E' evidente che Ian sia una testa calda,e se Paul gettasse benzina sul fuoco, non faciliterebbe di certo la situazione.
Parcheggio l'auto,dopodiché indosso gli occhiali da sole, e mi dirigo verso la spiaggia insieme a Paul.
Quando riesco ad intravedere il gruppo dei nostri amici,i miei occhi cercano inconsciamente Ian,e lo trovano in tutto il suo splendore.
'Si,di spalle. E poi era lui il pervertito.'
Mi sento avvampare,dopo essere stata ripresa dalla mia solita e simpaticissima vocina interiore.
Ciò nonostante,non riesco proprio a staccare gli occhi dal suo corpo statuario,che non è proprio niente male anche visto da dietro..
Ma cosa penso!? Basta,RIPRENDITI NINA!
Paul si fa notare dai nostri amici  con un colpetto di tosse,e subito dopo ci avviciniamo.
"I soliti ritardatari..Scommetto che Nina dormiva fino a massimo mezz'ora fa,non è così?"
Ho già detto che amo l'accento inglese di Joseph,nonostante sia spesso taaanto antipatico?
"B i n g o,amico."
Do uno schiaffetto sul braccio di Paul,e mi avvicino a Joseph,mostrandogli un broncio, degno di una bambina di cinque anni.
"Sei cattivo. Non ti parlo più,Mor."
Lui ride,e in risposta mi abbraccia,e mi da un bacio sulla guancia.
"Non sono cattivo,sono solo realista..E ho anche un ottima memoria,ergo ricordo perfettamente il tuo amore incondizionato per letti e cuscini,e di conseguenza i tuoi abituali ritardi mattutini."
Sorrido,e in seguito mi stacco dal suo abbraccio.
Tolgo gli occhiali da sole,e subito dopo anche il vestito.
"Bene,adesso puoi seguirmi in acqua,tesoro."
Candy mi trascina letteralmente con lei nell'acqua.
Anche gli altri si uniscono a noi,ma Candy mi fa segno di allontanarci.
Spero di essere psicologicamente pronta per raccontarle tutto,perché questa volta non mi risparmierà!
Dopo una breve nuotata,Candy mi guarda con occhi brillanti di curiosità.
"Tu devi decisamente raccontarmi qualcosa,signorina."
Annuisco,e comincio a raccontarle tutto:  la sua espressione muta a seconda di ciò che le confido,e noto il suo volto incupirsi maggiormente mentre le racconto la storia della sorella di Ian,e illuminarsi maggiormente mentre le racconto del bacio di ieri sera.
"..Ed eccoci qui, a pochi metri di distanza.. Non voglio essere pessimista o altro,ma mi pare che stia cercando di evitarmi! E se si fosse già pentito di quel bacio?"
Lei fa un sorriso rassicurante,che comprende anche i suoi smeraldi azzurri.
"Hai detto che non vuoi essere pessimista,no? Allora non esserlo. Non cercare di darti delle risposte da sola, non servirebbe a niente. Vedrai che presto le avrai,ma da lui."
Incurvo le labbra in un'espressione pensierosa,nonostante l'incoraggiamento di Candy.
"Spero che tu abbia ragione..Comunque sbaglio, o Daniel è sparito dopo che siamo arrivati io e Paul?"
 Si guarda intorno,e in seguito annuisce.
"Si,hai ragione. Bhè,meglio così; oltre ad essere un maniaco psicopatico, è anche molto pesante! Fa discorsi esageratamente lunghi e complessi, sembra di parlare con Wikipedia."
Rido divertita,e lei si fa presto contagiare.
Posando lo sguardo sulla spiaggia,noto la sagoma di Daniel uscire dal bar con una bottiglia in mano e dei bicchieri di carta.
"Abbiamo cantato vittoria troppo presto,Candy. Wikipedia è già di ritorno."
Sbuffa pesantemente,e mi fa cenno con la testa di avvicinarmi con lei verso gli altri.
Mi sembra di capire che Paul,Joseph,Matt,Micheal ed Ian,stiano bisticciando su chi sia il migliore tra loro cinque a giocare a poker.
"Sono quattro bambini,altro che uomini.."
Torrey alza gli occhi al cielo,e dicendo ciò li indica con la mano.
Io, Claire e Candice,scoppiamo a ridere.
"Già..Poi Jos è il massimo! Vuole fare sempre il sapientone ultra maturo..Ed eccolo a bisticciare con gli amici come se fosse un bambino a cui hanno rubato le caramelle!"
Continuando a ridere,diamo pienamente ragione a Claire.
In questi giorni,anche lei ha dato modo di farci intendere che la sua iniziale freddezza,era dovuta semplicemente alla timidezza e all'imbarazzo,dal momento che si è ritrovata catapultata nel nostro gruppo all'improvviso,e non conosceva quasi affatto nessuno di noi.
Devo ammettere che mi sta davvero simpatica, soprattutto perché con lei Joseph è sempre naturale e armonioso, felice almeno quanto io lo sono per lui.
Ci avviciniamo ulteriormente ai ragazzi,e Candy interrompe i loro interessantissimi discorsi.
"Ma insomma?! Avete finito di bisticciare come marmocchi?? Io non vorrei deludervi,ma solo rinfrescarvi la memoria; l'ultima partita di gruppo,l'ho vinta io!"
I ragazzi guardano infastiditi Candy,che invece sorride compiaciuta.
"Può capitare a tutti di avere un po' di fortuna,amore."
Se gli sguardi potessero uccidere,Micheal sarebbe di sicuro all'altro mondo!
"Oh,fortuna..Potremmo parlare di superiorità piuttosto,che ne dici?"
Bhè,io non ero presente durante la partita di cui stanno parlando tanto animatamente Micheal e Candy,ma una cosa è certa: lei non ha mai vinto una partita a poker in mia presenza!
"Dico che era meglio parlare di fortuna,dal momento che hai vinto solo quella partita,e Dio solo sa come! Dovevamo aver bevuto parecchio,per aver fatto arrivare te in finale! Insomma, tu parli di memoria,ma ricordi la tua vittoria?! Avevi chiamato l'online credendo di avere doppia coppia,e avresti anche perso,se Ian non ti avesse fatto notare che avevi scala!"
Ma quanto sono carini Candy e Trevino!
Lei che lo guarda con occhi apparentemente OMICIDI,e lui che le sorride sornione.
Ah,l'amour..
"Correttezza,Accola,correttezza..Avrei potuto ingannarti,e tu non te ne saresti resa conto, eppure non l'ho fatto.."
La voce di Ian stuzzica Candice,che sbuffando alza gli occhi al cielo.
"Uffaa,quanto siete pignoli! Ho vinto io,a chi importa come e perché?!"
Ridiamo un po' tutti dell'espressione buffa di Candice,che oscilla tra l'irritato e il risentito.
"Torniamo in spiaggia,che è meglio.."
Conclude divertito Paul.
Mentre usciamo dall'acqua,cerco invano gli occhi di Ian. 
Non mi ha praticamente degnata di uno sguardo,e sinceramente sono infastidita da quest'atteggiamento.
A questo punto mi sembra ovvio che voglia ritornare sui passi del 'finto fidanzato' e niente di più,ma almeno evitasse di comportarsi in maniera tanto infantile, non affrontando la situazione.
Daniel si siede accanto a me,sotto l'ombrellone.
"Vi va un po' di brasilena?"
Insieme agli altri accetto l'offerta di Daniel.
Ovviamente 'gli altri' non include Ian,che non lo degna neanche di risposta,seduto sul suo telo verde davanti a me,con l'espressione apparentemente rilassata,nella quale però riesco a scorgere dell'irritazione.
Non lo capisco,davvero.
Insomma,con Candy e con gli altri si comporta come sempre, è distaccato solo con me.
Mi sta evitando,è chiaro.
"Dunque,come ti sei trovato a Londra,Daniel?"
Oh,ti prego Jos!
Mi volto verso Candy,che come immaginavo ha assunto un'espressione esausta,che poco dopo copre,portando entrambe le mani sul volto.
"Gli anni passati a Londra sono stati meravigliosi,anche se impegnativi..Una cosa è certa: mi mancavano Le Maldive,avevo davvero bisogno di tornare a casa."
Joseph annuisce,e continua a sorseggiare la brasilena.
"Tornare a casa,già..Eppure non stai passando molto tempo con la tua famiglia,sei quasi sempre con noi,o sbaglio?"
Ian si rivolge con ironia tagliente a Daniel,che invece sorride come se niente fosse.
"Tranquillo,sto passando del tempo anche con la mia famiglia. Spero non sia di disturbo la mia presenza,Somerhalder."
Ian nega col capo,seppur con poca convinzione,ed accenna un sorrisetto falso.
"Oh,nessun disturbo,Gillies."
Quando Daniel e Ian si ritrovano a conversare,l'aria intorno a loro finisce sempre per diventare tesa, ed è decisamente imbarazzante da gestire.
"..Le Maldive mi riportano in mente tantissimi bei ricordi,quali la mia infanzia,la mia adolescenza..Paul fa parte di quel gruppetto di persone che hanno avuto davvero importanza nel corso della mia vita."
Paul sorride mestamente,e abbassa gli occhi,perdendosi sicuramente nei ricordi del passato.
Lui e Daniel erano molti amici,o almeno li vedevo così da bambina.
Rabbrividisco, al pensiero che quest'uomo avrebbe violentato senza pentimento alcuno una ragazza innocente, solo per ripicca.
"Non so se ricordi,Nina,ma quando eri piccolina avevi una cotta per me."
Sgrano gli occhi,arrossendo impercettibilmente.
Incrocio per un attimo lo sguardo improvvisamente incuriosito di Ian,dopodiché guardo Daniel.
"M-ma come..? Cioè,io non.. .- Paul scoppia a ridere,interrompendo il mio discorso senza senso .- Ma certo! Gliel'hai detto tu,non è così??"
Lancio una finta occhiata indignata a Paul,che annuisce con aria falsamente dispiaciuta e colpevole.
"Oh,Paul diede solo conferma ai miei sospetti..Avevo già notato da solo che i tuoi occhietti si illuminavano ogni volta che ti salutavo dandoti un bacio sulla guancia,ed eri davvero tenerissima."
Sorride sincero,mentre gli altri ridono,e Candice mi lancia uno sguardo che sembra chiedermi 'seriamente?!'.
Ian invece ha un'espressione strana,come sempre indecifrabile.
Tornando a rivolgermi a Daniel,accenno un sorriso divertito.
"Ok,sono stata sgamata!"
Lui ride, e poi torna a puntare i suoi occhi nei miei.
"Bhè,se da bambina eri tenerissima,ora sei bellissima. Ian è fortunato ad averti al suo fianco."
Ecco,queste sono le situazioni più imbarazzanti.
Non tanto per il complimento in sè per sè,ma per l'ultima frase.
Ian è fortunato ad averti al suo fianco.
Si,non potevi trovare una frase più adeguata,Daniel.
Inconsciamente cerco lo sguardo di Ian con il mio,e finalmente lo trovo.
Sembra che abbia un mare in tempesta al posto degli occhi,e questi trasmettono a loro volta diverse sensazioni e diversi stati d'animo,che come al solito non riesco a distinguere.
Insomma,è disarmante.
Non sono capace di interpretare i suoi atteggiamenti,così come non sono in grado di leggere qualcosa nei suoi occhi.
Distolgo lo sguardo da Ian,voltandomi verso Daniel.
"Grazie,Daniel.." 
Lui alza un angolo delle labbra,a mo' di sorriso.
Ho bisogno di allontanarmi da qui.
Non ho intenzione di andarmene per l'ennesima volta a casa in anticipo,l'ho già fatto troppe volte,e Paul me l'ha anche fatto notare.
Però ho bisogno di stare un attimo sola,magari andando al bar.
Si,sono tesa come la corda di un violino,stare qui peggiorerebbe soltanto il mio già instabile umore.
"Io vado un attimo in bagno."
Mi alzo dal telo,sperando che la mia voce sia risultata abbastanza naturale.
"Vengo con te,Nina?"
Candy deve aver capito la situazione,e cerco di farle capire silenziosamente che ho bisogno di stare da sola per qualche minuto.
"Non c'è bisogno, Candy. Torno subito.."
Dico,guardandola negli occhi.
Lei annuisce,ed io afferro la mia borsa e mi reco nel bar.
Mi siedo su uno dei diversi sgabbelli liberi vicini al bancone,e quando il barista mi chiede cosa voglio, chiedo un thé alla pesca.
Mi viene servito poco dopo,ed io comincio a sorseggiarlo lentamente.
Come ci sono finita qui,a torturarmi il cervello, chiedendomi cosa frulli in quello di Ian?
'La tua proposta del fingervi fidanzati ti dice niente?'
Mi trattengo dallo sbuffare, pur rendendomi conto che questa vocina impicciona non ha poi tanto torto.
"Quant'è?"
Chiedo al barista, riferendomi al thé che ho appena finito di bere.
"3$,signorina."
Faccio per tirar fuori i soldi dal portafoglio,ma una mano si posa leggermente sulla mia mano,e riconosco immediatamente che non si tratta di quella di Ian.
"Tenga." 
Lo sconosciuto allontana la mano dalla mia,e poggia i soldi del thé sul bancone. 
Il barista li prende e si allontana. 
Volto lo sguardo verso la voce,e un ragazzo dall'aria sbarazzina, a cui non darei più di  25 anni,con occhi e capelli castano chiaro,e un sorriso stampato sul volto,mi osserva con la testa piegata di lato.
"Grazie,ma non mi sembra il caso.." 
Mi affretto a prendere i soldi dalla borsa,ma lui mi blocca nuovamente con un cenno della mano.
"Non è il caso,si tratta solo di tre dollari! Posso darti del tu,ehm..?"
Chiede silenziosamente il mio nome,e decido di lasciar perdere la questione 'thèoffertodaunosconosciutochevuolericomchiarmi',avendo già abbastanza grilli per la testa.
"Mi chiamo Nina,puoi darmi del tu,e grazie del thé."
Accenno un sorriso,che ricambia immediatamente.
"Non c'è di ché! Io sono Nathaniel,Nina,ma puoi chiamarmi Nath."
E chi te l'ha chiesto?
Il suo sorriso è spudoratamente malizioso,e nonostante sia carino esteticamente, non ho proprio voglia di intraprendere una conversazione con uno sconosciuto.
'Anche Ian era uno sconosciuto,in aereo..'
Possibile che qualsiasi cosa faccia,questa stupida vocina abbia sempre qualcosa da ridire?!
"Bhé,Nath,io devo tornare in spiaggia,ci si vede!"
Gli sorrido mestamente,e faccio per scendere dallo sgabbello,ma la sua voce mi ferma.
"Che fretta c'è? Prendiamo qualcosa da bere,no?"
Ok,calma Nina. 
Il tizio non ha colpe,sei tu che sei troppo nervosa in questo momento.
"Ho appena finito di bere il thé,come hai visto..Quindi no,ma grazie lo stesso."
Lui però non si lascia scoraggiare,e sorridendo si siede sullo sgabbello vicino a quello su cui sono seduta io.
"Insisto!"
Perdi tempo. Vorrei dar voce a questo pensiero,ma mi trattengo.
Scendo dallo sgabbello, e lui mi imita.
"Sarà per un'altra volta,Nath."
Voltandomi però,mi ritrovo decisamente spiazzata.
Ian è davanti a me,e i suoi occhi azzurri e freddi sono puntati in quelli marroni e maliziosi di Nathaniel.
Il ragazzo capisce che ci conosciamo,e allunga la mano verso Ian,che l'afferra senza indugio,allargando poi un sorriso che non promette nulla di buono.
"Sono Ian,il fidanzato di Nina. Tu sei? Anzi no,non dirmelo. Non mi interessa."
Allontana la sua mano da quella di Nathaniel,e mette la sua mano intorno alla mia vita,cercando di rimarcare il territorio.
Sono tentata dall'allontanare la mano di Ian,perché l'ha rifatto.
Quest'idiota di Ian ha nuovamente tracciato il territorio,come se fossi una sua proprietà!
"Oh,anche se non ti interessa, io sono Nathaniel! Non sapevo fosse la tua fidanzata, ma comunque stavamo solo chiacchierando,non te la rubo mica."
Ian sorride falsamente,e da una pacca sulla spalla di Nathaniel.
"E' tutto molto interessante,ma ora puoi anche andare alla ricerca di qualche altra ragazza da rimorchiare. Ciao Natale."
Pizzico con le dita la mano che Ian trattiene attorno al mio fianco.
Nathaniel,non NATALE!
..Che sgarbato!
Lui fa come se niente fosse,e Nathaniel sposta la sua attenzione su di me,sorridendo come se Ian non avesse parlato.
"Simpatico il tuo fidanzato! Ci vediamo in giro,Nina."
Mi fa un'occhiolino intriso di malizia,e si allontana verso la spiaggia ridacchiando.
Sciolgo bruscamente la presa di Ian dal mio fianco,e punto i miei occhi nei suoi.
"Si può sapere che ti prende?! Prima mi eviti come se avessi la peste, e poi ti lasci andare con infantili e inopportune scenette di gelosia?! Ma come ragioni,Ian?"
Contengo il tono della voce,per evitare di dare spettacolo alle poche persone presenti nel bar.
Lui sospira rumorosamente,e chiude un attimo gli occhi,per riaprirli subito dopo.
Sembra che abbia del fuoco celeste nelle iridi,e io non riesco proprio a non perdermi ad osservare i suoi occhi cristallini.
Sono la parte principale di lui che mi ha colpita da subito,fin dal viaggio in aereo.
"Non potevo fingere che non fosse successo niente,Nina. Avevo bisogno di parlarti,ma non davanti a tutti. E comunque quell'idiota ci stava spudoratamente provando con te,se non te ne fossi accorta!"
Evitarmi perché non sapeva come comportarsi,che cosa ridicola!
E comunque,se fossi in lui,mi farei un esame di coscienza, prima di definire qualcun altro 'idiota'.
"Dunque far finta di non vedermi ti è sembrata la cosa migliore da fare? Potevi almeno salutarmi,o dimostrarmi in qualche modo di essere più maturo di quello che hai dimostrato! E per la cronaca, quel ragazzo poteva provarci con me quanto voleva, perché in fin dei conti io e te non siamo veramente fidanzati."
Sbotto d'un tratto,e lui spalanca gli occhi sorpreso.
Ho perso ogni briciolo di auto controllo,e sono come una macchinetta che non riesce a fermarsi.
"Ieri sera ci siamo baciati,e anche se questo non ci rende fidanzati,ci separa sicuramente dalla linea dell'amicizia. Io so di aver sbagliato evitandoti,ma questo non significa che io mi sia pentito del bacio di ieri,stavo soltanto riflettendo su come comportarmi con te,ora."
Si avvicina ulteriormente,posando la sua mano sui miei capelli umidi,e carezzandomi.
'Questo non significa che io mi sia pentito del bacio di ieri'
Tutto si è fermato udendo questa frase.
Rabbia,delusione,aspettative,piacere,felicità,amarezza.
Tutto si è resettato,e mi sento un'idiota per questo.
Basta davvero un suo sguardo dolce,e una sua frase 'rassicurante' per addolcirmi..per calmarmi?
"Io.."
Cerco di articolare una frase di senso compiuto,con risultati pessimi.
"Shh. Niente 'io'. Se tu sei d'accordo,possiamo..provarci.Tu mi piaci,Nina. Sul serio, non ti sto prendendo in giro. So di essere spesso lunatico,e anche che nove anni di differenza non sono pochi,ma da parte mia c'è interesse nei tuoi confronti,vorrei conoscerti meglio,e se anche tu pensi lo stesso di me,potremmo provarci."
Sento il cuore battere impazzito,e sento nella mia testa come un eco della voce di Ian,che ripete 'potremmo provarci'.
E mi rendo conto che è proprio vero: Ian mi piace,mi piace anche troppo.
Prendo un respiro profondo,e cerco di ignorare i suoi occhi apparentemente sicuri, che celano un'evidente impazienza di ricevere una mia risposta.
"..Si..Perché no?"
Sorrido impacciata,e lui allarga un sorriso improvvisamente sereno,che comprende anche gli occhi.
'Perché finirai per scottarti,ecco perchè.'
Risponde al posto di Ian la voce della mia coscienza,che ignoro bellamente.
Continuando ad accarezzarmi la testa,e posando l'altra mano sulla mia spalla,Ian si avvicina al mio viso,e guardandomi negli occhi, deposita un casto bacio sull'angolo delle mie labbra.
Mille brividi attraversano il mio corpo,e mi sento davvero andare a fuoco,dalla punta dei piedi,fin a quella dei capelli.
Di scottarmi mi sto scottando comunque, tanto vale buttarmici dentro questo fuoco.










Angolo "autrice":
*sinascondeinunangolino*...Ehmm..E' permesso??>.<
Allora,come ho già detto su,non credo di essere giustificabile per questo ritardo D:
Il punto è che ho avuto diversi momenti liberi per poter scrivere il capitolo,ma mi mancava totalmente l'ispirazione! E ..MAGIA! L'ispirazione tornava quando non avevo assolutamente il tempo per scrivere il capitolo D: Comunque spero che il capitolo vi piaccia più di quanto piace a me,perché sinceramente non mi convince per niente t.t 
Ho assolutamente bisogno di sapere cosa pensate di questa sottospecie di schifezza che mi è venuta fuori! 
Come sempre,ringrazio di cuore chi ha recensito/recensisce,e chi ha aggiunto/aggiunge la storia tra le seguite/ricordate/preferite. Inoltre,ringrazio tutti coloro che perdono qualche minuto a leggere questa pseudo storia!
Grazie,grazie,e ancora grazie! 
Sono stata felicissima delle 14 recensioni dello scorso capitolo,non potete immaginare quanto mi rendete felice :')
Un bacioneeeee :********** <3

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


*sinascondedietrounmegaposterdiIanSomerhalderversioneDamonSalvatore*
..C'è qualcuno che si ricorda ancora di me,o perlomeno della mia storia?>.<
Ok,a parte gli scherzi,non aggiorno da ben cinque settimane,e considerando che la storia doveva essere aggiornata ogni due settimane,direi che sono in ritardo!
Giustificazioni? Uhmph..Temo di essere a corto.
Quando ho avuto tempo a disposizione per scrivere,ero semplicemente e completamente senza ispirazione.
Ho avuto la cosiddetta 'crisi da pagina bianca',ma sappiate che non ho intenzione di lasciare la storia a metà (anzi,oltre metà!). La porterò a termine,questo è SICURO,ma chiedo scusa per i ritardi compiuti fino ad ora.
Anche questo capitolo - come il precedente - è stato scritto a singhiozzo,ma spero che vi piaccia lo stesso!
Buona lettura,ci risentiamo giù! :)




Capitolo 9:
 
"Allora..Come ti sembra?"
Ian esce dal camerino dell'ennesimo negozio visitato oggi,con una camicia blu con sfumature azzurre.
Mmh,mette in risalto i suoi pettorali,ma non è niente di particolare..
"Carina..Ma no,non mi convince. No,non voglio comprargli una semplice t-shirt o una camicia! Insomma,tu sei un uomo, e conosci Paul da tanto tempo,saprai consigliarmi qualcosa di più originale,no?!"
E bene si,domani è 23 Luglio,ovvero il compleanno di Paul,ed io non ho la più pallida idea su cosa regalargli!
Ian emette una risata che vaga tra il divertito e l'indispettito.
"Questa poi! E' tuo fratello,Nina..E per la cronaca, io ti ho dato una marea di consigli,che  tu hai volutamente ignorato."
Alzo gli occhi al cielo,ignorando la sua occhiataccia accusatrice.
"Ogni anno è la stessa storia..Non so mai cosa regalargli!"
Dico tra me e me.
Sento un sonoro sbuffo,dopodiché il rumore delle tendine del camerino che si richiudono.
Sono passati pochi giorni da quella giornata al mare,e il mio rapporto con Ian diventa sempre più intenso e complice, come se ci conoscessimo da chissà quanto tempo,anziché poche settimane. 
E' tutto così spontaneo,naturale.
Con questo non intendo dire che Ian abbia abbandonato la sua natura spesso insopportabile e maliziosa,anzi..
E' capitato diverse volte che io abbia dovuto prendere le distanze da lui, o meglio,dal richiamo spudorato del suo corpo verso il mio.
Però, superato il momento imbarazzante, siamo tornati a punzecchiarci giocosamente.
La situazione è così ..strana, per me.
Sto cercando di conoscere un po' di più le diverse sfumature del suo carattere,e stanno venendo a galla diversi pezzi della sua vita che io non conoscevo affatto, dal momento che in aereo Ian mi aveva sottoposto ad un terzo grado degno di Candice,a cui però mi ero limitata a rispondere,senza rivolgergli le stesse domande.
Ci stiamo frequentando,in pratica,ma per trovarci soltanto nella fase della 'frequentazione',sono fin troppo presa da lui.
Mi volto improvvisamente verso il camerino in cui si trova Ian,avendo udito una sottospecie di imprecazione in bulgaro, che tuttavia non ho compreso a fondo a causa dei toni bassi da lui usati.
Ma che sta combinando?!
"Ian?..Ehi,dimmi che non stai perdendo tutto questo tempo ammirandoti allo specchio,ti prego."
Mi avvicino un po' al camerino,e d'un tratto la mano di Ian scosta velocemente la tenda che lo nascondeva dai miei occhi.
La camicia bianca a mezze maniche con cui è uscito di casa,è ora sbottonata per tutta l'ampiezza del torace,lasciando così in bella vista il fisico scolpito di Ian.
Dio,ma quanto è bello quest'uomo?
Alzo lo sguardo verso il suo,e a quel punto faccio fatica a trattenere il mio isitinto,che mi porterebbe sicuramente a ridergli in faccia; l'espressione di Ian è irritata,spazientita,ed imbronciata.
Dire che in complesso risulta buffa,sarebbe un eufemismo.
"Cos'è questa faccia,Ian? C'era un mostro nel camerino?"
Domando divertita,e altrettanto curiosa di sapere cosa diamine gli frulli nella testa in questo momento.
"Ah, ah, ah. Ti ha mai detto nessuno che non ti riesce molto bene fare la spiritosa? E comunque non è colpa mia; sono ore che giriamo di negozi in negozi,e tu mi stai usando come manichino! Anche le mie mani ne stanno risentendo,non ho più neppure la facoltà di abbottonare una stupida camicia!"
Sbuffa spazientito,e in risposta soffoco l'ennesima risata.
Mi avvicino a lui,puntando i miei occhi nei suoi pezzi di cielo.
"Quanto sei esagerato..Vuoi una mano?!"
Ironizzo,alzando un sopracciglio.
Vedo improvvisamente i suoi occhi tornare a luccicare maliziosi,e il suo sorriso aprirsi lentamente in un'espressione di scherno, e mi ricordo che mi trovo davanti a Mr Perfezione dall'ego smisurato,colui che prende alla parola qualunque cosa io dica.
Infatti,annuisce nella mia direzione,e prima che io possa dire o fare qualunque cosa,cattura le mie mani con le sue e, tagliando le distanze,le avvicina alla sua camicia sbottonata.
Sento le mie guance tingersi di rosso,ciononostante punto i miei occhi nei suoi e,ostentando una sicurezza che non mi appartiene,comincio ad abbottonargli la camicia,accompagnata dalle sue mani che ancora si trovano sulle mie.
Parto dal punto più basso, stando attenta a non toccare il suo corpo,ma quando arrivo vicino ai suoi pettorali,li sfioro impercettibilmente.
Il suo sguardo diventa,se possibile,più ardente,come brace celeste pronta a risucchiarmi nel suo calore,e le sue dita carezzano dolcemente le nocche delle mie.
Lascia infine la presa,ed io allungo le mani per aggiustargli il colletto della camicia.
"Fatto. Devo dedurre che l'età stia cominciando a farsi sentire, Mr Somerhalder?"
Lui sorride divertito,non abbandonando comunque il suo sguardo malizioso.
"Oh,credo proprio di si,Miss Dobreva. E' anche vero che non capita tutti i giorni di dover essere usato come manichino per accontentare i capricci di una mocciosetta,ma questi sono futili particolari."
Ammorbidisce maggiormente il tono di voce nel pronunciare l'appellativo 'mocciosetta', e mi lascio sfuggire un sorrisetto prima di rispondere.
"..Uh,un vecchietto piegato al volere di una mocciosetta..E' intrigante,non trovi?"
Sempre più divertito,fa scendere velocemente il suo sguardo sul mio corpo,tornando poi a puntarlo nei miei occhi,che lo sfidano audaci.
Stare vicino ad Ian mi porta a tirar fuori lati del mio carattere che fin'ora erano rimasti  nascosti perfino ai miei stessi occhi,e devo ammettere che a volte ciò mi spaventa.
 "Intrigantissimo..Ma questo povero vecchietto avrà una ricompensa per gli sforzi a cui è stato sottoposto,oppure no?"
Replica, ammiccando maliziosamente nella mia direzione.
Faccio ruotare i miei occhi,e tornando a guardarlo nei suoi,metto teatralmente la mano sotto il mio mento,fingendomi pensierosa.
"Ma sicuro! ..Se entro fine giornata avremo trovato un regalo,anzi,IL regalo per Paul,ovviamente.."
Faccio un occhiolino,dopodiché gli faccio segno di seguirmi fuori dal negozio.
..Dio che caldo!
Mi ero abituata alla temperatura del negozio,ben armato di aria condizionata,ed ora mi ritrovo ad affrontare il caldo soffocante dell'esterno.
"..Temo che non avrò alcuna ricompensa,allora..-Ian appare alle mie spalle,sbuffando esasperato.-Sono le sei e venti,Nina. Siamo fuori da stamattina,da STAMATTINA,capisci?! Avremo avuto si e no due ore di relax, e tutto questo per un regalo,anzi,per IL regalo di tuo fratello! Insomma,Paul non è un tipo esigente,e comunque basta il pensiero,no?"
Metto le braccia conserte,e sputo un 'no' fra i denti.
In risposta lui sbuffa di nuovo,ma questa volta divertito.
Oh,ride di me,che carino.
"Ridi,ridi..Io voglio che questo regalo sia speciale,non cerco qualcosa di esageratamente costoso,ma qualcosa di diverso,te l'avrò detto almeno dieci volte.."
Lui annuisce,e si siede su una panchina libera, chiudendo gli occhi.
Mi siedo al suo fianco e,vedendolo ancora con gli occhi chiusi,colgo l'occasione per osservarlo meglio.
I capelli neri corvini ricadono come sempre disordinatamente sulla fronte,donandogli il classico aspetto da bello e dannato,le palpebre chiuse mi permettono di ammirare meglio le sue lunghe ciglia nere,il suo naso perfetto è poi seguito da un paio di labbra a dir poco magnetiche.
Ecco,le sue labbra hanno qualcosa in comune con i suoi occhi: entrambi sono magnetici, attirano incredibilmente nella loro direzione.
Mi costringo a spostare lo sguardo dalla sua bocca,e scendo quindi verso il resto del suo corpo.
Pessima mossa.
Bhè,credo che niente del corpo di quest'uomo non trasudi sesso..
'Contieniti,pervertita..'
Quasi sbuffo contro me stessa.
Insomma,non sto mica dando voce ai miei pensieri!
E comunque,temo che non mi abituerò mai ad una visione celestiale come Ian..
Quella che dovrebbe essere una semplice T-shirt bianca a mezze maniche, appare come una doppia pelle,che gli fascia perfettamente il fisico scolpito,mentre  le sue braccia,muscolose ma non in modo eccessivo, sono incrociate appena sotto il busto.
Anche le sue mani sono così,così...Ahh! Sono a corto di termini per contemplarlo! 
E' maledettamente sensuale, da capo a piedi,mani incluse
"Ti piace quello che vedi?"
Mi trattengo dal lanciare un urlo per lo spavento,avendo perfettamente riconosciuto la voce di Ian. 
Alzo lo sguardo verso il suo,trovandolo intento a scrutarmi, divertito e malizioso,ma soprattutto malizioso.
'Beccata!'
Sento le guance andarmi a fuoco,e i miei occhi si spostano verso la palma al fianco della panchina,divenuta improvvisamente una visione estremamente interessante.
"C-che cosa?! Cioè no,no non mi piace! N-non ti stavo g-guardando.."
Ma che ho detto?!
A giudicare dal sopracciglio alzato di Ian,neanche lui deve aver capito bene.
"Come dici tu..-mi mordo il labbro inferiore,cercando di non incrociare il suo sguardo e continuando ad ammirare la palma,ma la sua voce improvvisamente più alta mi fa ridestre dal mio intento - HO TROVATO! Ho trovato il regalo per Paul,e sono sicuro che questa è la volta buona! Come ho fatto a non pensarci prima?!"
Gli lancio un'occhiata interrogativa, sentendomi incuriosita ma allo stesso tempo speranzosa.
Al solo pensiero che,se il presunto regalo riuscirà a convincere anche me, torneremo finalmente a casa e potrò stendermi sul mio lettuccio, mi viene voglia di saltellare qui,in mezzo alla strada.
"Di che si tratta?"
 
   ***************
 
"Metterai questo..O questo!"
Senza avvisare nessuno,Candice si è presentata a casa mia, per assicurarsi che domani non mi presenti in mini shorts e t-shirt alla festa che abbiamo preparato per il compleanno di Paul; ed eccola al mio fianco,seduta sul mio letto con un sorriso smagliante ed entrambe le mani occupate rispettivamente da due miei vestiti,a detta di lei 'f a n t a s t i c i'.
"Perché devi stressarmi,Candy?! Ho promesso che avrei indossato un vestito senza fare storie, ma non che avrei dovuto sceglierlo già il giorno prima..Mio fratello non si sta sposando,sta solo compiendo gli anni."
Dai,forse l'hai convinta Nina,incrocia le dita,dai..
..Come non detto.
Mi guarda come se fossi un alieno.
"Solo? Hai detto S O L O? Tesoro,non mi risulta che ogni giorno sia il compleanno di tuo fratello, perciò eliminiamo subito quel 'SOLO' vicino a 'compiendo gli anni'. Dovresti apprezzare il mio aiuto,ti sto risparmiando la scelta dell'abito all'ultimo minuto,così domani non avrai niente da fare,escluso gonfiare palloncini ovviamente."
Sbuffo esasperata,e lei continua incurante delle mie proteste a sventolarmi i vestiti davanti agli occhi.
"Ok,ok, hai vinto! Scelgo quello beige,va bene?"
Ed io che credevo di poter dormire dopo l'interrogatorio telefonico di Kat,durato circa due ore e trenta,e la chiamata quotidiana di mia madre, durata circa mezz'oretta.
"Ti piacerebbe,tesoro. Devi provarli entrambi,e poi sceglieremo.- Spalanco gli occhi,e faccio per protestare, ma lei mi anticipa.- So che sei stanca,ma così non fai altro che perdere tempo.. Vedila un po' in questo modo: prima provi i vestiti,prima ti lascerò in santa pace,libera di riposare."
Annuisco contro voglia,e trovo la forza di alzarmi e provare il vestito verde smeraldo a tubino che mi passa Candy.
Certo che di persone taciturne ne conosco tante,ma lei le supera tutte!
Una volta indossato l'abito,giro su me stessa per far vedere il vestito a Candy, e le rivolgo un sorriso falso quanto una banconota da due euro.
"Che ne dice,signorina Accola?"
Picchiettandosi l'indice sulle labbra,Candy ignora il mio tono ironico e concentra lo sguardo sul mio corpo.
"..E' indubbimento bellissimo,ma credo che quello beige lo sarà ancor di più! Vediamo.."
Mi passa l'altro abito,e lo indosso velocemente.
Questa volta il volto di Candy si illumina.
"Oh si,è perfetto!! Davvero meraviglioso,nella sua semplicità ti sta un incanto,Nina!.-  Per una naturale curiosità,mi volto verso lo specchio,e mi ritrovo a dare mentalmente ragione a Candy sulla bellezza di quest'abito,nonostante io non sia il massimo dello splendore ora come ora; ho sonno,e i miei occhi sono spenti e bassi, a mio parere potrei passare inosservata nel bel mezzo di una maratona tra zombie.- Farai impazzire ancor di più Ian,come se non fosse abbastanza cotto di te!"
Danger; sta aprendo un argomento pericoloso,corro il rischio di perdere definitivamente la mia predispozione a dormire, me lo sento.
"Non essere sciocca,Candy..Comunque quest'abito me l'ha regalato Katerina! Sai,credo che ci sia lo stesso negozietto di quello che c'è in Bulgaria anche qui,all'angolo della casa di Micheal..Magari un giorno facciamo un salto da quelle parti,no?"
Tolgo anche quest'abito,ed indosso un comodo pantaloncino bianco di cotone e una canottiera dello stesso colore.
"Oh,io i salti da quelle parti li faccio molto spesso,e moolto volentieri!.- Mi fa l'occhiolino, sorridendo maliziosa.- Comunque mi dispiace,Nina.. I cambi di argomento con me non attaccano più,quindi puoi evitare di provare a corrompermi parlando di shopping ecc.. Sono più interessata alla contorta evoluzione della storia tra te ed Ian!"
Figuriamoci,avrei costruito una statua in onore di me stessa se fossi riuscita ad ingannarla per più di trenta secondi!
"Candy,per favore! Innanzitutto abbassa la voce,perché credo sia anche lui in casa.. E comunque ti ho già raccontato ciò che c'era da sapere,ci stiamo frequentando,ecco.. Come ha detto lui, stiamo provando a vedere se questa storia può andare avanti.."
Mi siedo di nuovo sul letto,e lei sorride con una sicurezza disarmante,guardandomi come se fosse pronta a dirmi la cosa più ovvia del mondo.
 "Tesoro, certo che può andare avanti.. Lui vive in Bulgaria,tu anche! Lui viene in vacanze alle Maldive,tu anche! Lui è bellissimo,tu anche! Ed infine,ma non meno importante,lui si sta comportando bene nei tuoi confronti,ti sta mostrando piano piano la sua vera personalità,ti sta dando l'opportunità di abbattere quello stupido muro che protegge i suoi sentimenti, quel muro che lo fa vedere agli occhi della gente come un uomo sexy capace di stendere fanciulle con il solo uso dello sguardo,un uomo sexy si,ma vuoto dentro. Bhè,non è così,noi che lo conosciamo davvero sappiamo perfettamente che Ian può risultare la persona più enigmatica e pungente che ci sia sulla faccia della Terra, ma sappiamo anche che sa essere la persona migliore del mondo,quella che tutti vorrebbero al proprio fianco,come amico o come compagno..Non nego che,se non amassi alla follia Micheal,un pensierino su Ian ce l'avrei fatto da un pezzo!"
Conclude divertita,ed io sorrido per la sua ultima frase,mentre ripenso a tutto il discorso di Candy.
Il fatto che Ian si stia aprendo a me è vero,non posso proprio negarlo.
Abbiamo affrontato diverse conversazioni sulle nostre vite e i nostri interessi ultimamente.
Ian mi ha parlato della sua felice infanzia,ma anche dell'influenza che il divorzio dei suoi genitori ha avuto sui suoi fratelli, più che su lui stesso,in quanto a differenza sua sembravano non essersi accorti dei diversi tradimenti di loro padre verso loro madre,perciò Ian aspettava soltanto che lei si decidesse a chiedere il divorzio. In seguito, mi ha parlato del suo percorso universitario in Bulgaria,conclusosi con la laurea in giurisprudenza, e mi ha parlato moltissimo del rapporto speciale che ha con sua sorella Robyn, sottolineando però che vuole un mondo di bene anche a suo fratello maggiore, Robert.
Entrambi ci siamo aperti l'uno con l'altro,l'unico tasto che non abbiamo sfiorato fin'ora è quello degli ex e delle ex,che sinceramente non sono neanche troppo interessata a conoscere.
Insomma,io non ho molto da dire sui miei ex,il mio racconto durerebbe dieci minuti scarsi,e di lui so già qualcosa,in quanto Candy mi aveva parlato di quella ragazza bulgara, Megan, di cui Ian si era innamorato per la prima volta,ed anche della fine della loro storia, causata dal  tradimento di lei con uno sconosciuto qui alle Maldive,che portò Ian alla scelta di non voler avere più a che fare con storie serie,che andassero oltre la nottata di fuoco.
Devo ammettere che mi solleva un po' il pensiero che la fine di questa relazione non risalga a poco tempo fa, perlomeno ho la consapevolezza di non essere un ripiego per Ian.
Una cosa è sicura,e ne sono certa perché me lo confermano gli occhi di Ian; Candy ha ragione quando dice che lui non è affatto un uomo vuoto,e quella che usa lui è soltanto una barriera che usa per proteggere i suoi sentimenti.
Una specie di maschera,ecco.
Ian potrebbe essere paragonato ad un libro con la copertina bruciacchiata, che viene appunto guardato perchè attira attenzione,ma non viene acquistato per come si presenta. Non si può sapere cosa contiene quel libro,se prima non viene sfogliato e letto; io stessa sono stata la prima a giudicarlo come un immaturo,un tipo superficiale..Ma la verità è che Ian è profondo,maledettamente profondo. 
E' profondo come un oceano,profondo come lo sono i suoi occhi.
..E Dio solo sa quanto tutta quella profondità mi intimorisca.
"Bhè,il mio discorso ti ha stesa?!"
La voce ironica di Candy mi risveglia dalle mie riflessioni e, alzando lo sguardo verso il suo, le rivolgo un sorriso dolce,in cui racchiudo tutta la mia gratitudine per lei,per il suo esserci sempre per me,per i suoi consigli e le sue premure che partono dal cuore.
"In questo periodo non faccio altro che ringraziarti,lo so,però tu sei la persona che più di tutte mi sta stando vicina,o meglio,quella che più di tutte sa come stanno le cose tra me ed Ian,come sono iniziate e come stanno proseguendo..Sei quella che mi sta consigliando,e che sopporta il mio malumore spesso insensato! Perciò graz.."
"No,non farlo Nina. Sarebbe come ringraziarmi perché ti sono amica,mi faresti sentire un'idiota,davvero!"
Soffocando una risata mi abbraccia,ed io ricambio calorosamnte la sua stretta.
Dopo poco squilla il suo telefono,e a giudicare dai suoi occhi che si illuminano ulteriormente, deve essere Micheal.
Infatti si alza dal letto con un sorriso smagliante.
"Sono le nove e trentacinque, tesoro. Micheal mi aspetta,dunque ti lascio riposare! Ci vediamo domani!.-Mi alzo dal letto per accompagnarla,ma lei apre il palmo della mano come per fermarmi.-Conosco questa casa praticamente quanto te, idem per la strada che conduce alla porta d'ingresso,perciò..Buona dormita!"
Se ne va sorridendo,e chiude la porta della mia camera.
Sistemo gli abiti nell'armadio,e mi sdraio sul letto, chiudendo le palpebre.
Quasi immediatamente, sento il sonno prendere il sopravvento su tutto.
 
 ***************
 
Sento distrattamente il letto abbassarsi,e qualcosa scivolare sulla mia guancia,ma non riesco ad identificare di cosa si tratti..
I brividi che mi colgono impreparata,però,mi fanno pensare che c'entri Ian.
Il movimento sulla mia guancia continua,e capisco che si tratta delle sue dita che mi carezzano dolcemente.
Tento di aprire gli occhi,e dopo svariati tentativi ci riesco.
La luce del comodino è aperta,ed illumina Ian,seduto sul mio letto,che sembra non accorgersi del mio risveglio, continuando quasi meccanicamente i suoi movimenti.
"..Ian.."
Mugugno con voce ancora impastata dal sonno.
Strabuzza un po' gli occhi,dopodiché li punta nei miei.
"Ehi,dormigliona..Non volevo svegliarti."
Allontana la mano dal mio volto,e si siede un po' più vicino a me.
"Non preoccuparti..Che ore sono?"
Mi stiracchio leggermente,strofinandomi un occhio con la mano.
"Le 23.55..A proposito,aspettiamo domani per dare gli auguri a tuo fratello,oppure lo chiamiamo a mezzanotte?"
Già,Torrey aveva organizzato una cena con Paul per stasera!
"Uhm..Non so,secondo te non è il caso di aspettarlo stanotte?"
Mi sembra di vedere sul volto di Ian un'espressione maliziosa,ma non capisco il perché.
"Perché tu credi seriamente che Paul tornerà a casa stanotte,giusto?"
Certo, che domande son..Oh.
Si,effettivamente non ha tutti i torti..
"Era quello che pensavo fino a pochi secondi fa.."
Ride divertito,ed io faccio il broncio.
"Non ridere di me.."
Lo riprendo,e lui punta i suoi occhi divertiti nei miei imbronciati.
"Sei così ingenua,Nina.."
Non lo dice in tono di disprezzo,ma semplicemente come se stesse dicendo un dato di fatto.
Il suo sguardo, caldo come fuoco, riesce a farmi sciogliere come se fossi una noce di burro.
"E tu lo sei troppo poco,Ian.."
Dico in tono ironico,tentando di cambiare l'atmosfera che si è creata tra noi.
Lui sorride leggermente, alzando un angolo delle sue labbra,e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, soffermando la mano sulla mia guancia, che sono sicura sia diventata rossa.
"Una perfetta simmetria,non trovi?"
Sussurra lui,continuando a sorridere mestamente.
Ricambio il suo sorriso,e mantengo il contatto visivo tra di noi.
Vedo il suo volto avvicinarsi lentamente al mio,facendomi intuire le sue intenzioni.
Dopo la giornata in spiaggia,non ci siamo più baciati,o meglio, non abbiamo avuto molte occasioni per farlo.
Non dico che questo mi abbia fatto piacere,ma comunque ci stiamo frequentando,non siamo esattamente fidanzati,e a volte mi ritrovo a pensare che meno contatti avvengono tra di noi, meno potrei soffrirci se questo nostro 'inizio' non portasse da nessuna parte.
Perché è così che stanno le cose; Ian mi piace sempre di più,mi piace fin troppo per essere una persona che conosco da meno di un mese,e ho paura di perdere il controllo della situazione con lui.
Candy mi ha ripetuto più volte di vivere il momento, di non pensare costantemente al 'dopo', di mettere da parte i miei schemi,ed è quello che sto facendo in un certo senso,però non riesco ad abbandonarli completamente.
Interrompono il mio flusso di pensieri le labbra morbide di Ian, che premono dolcemente sulle mie.
Incrocio i suoi occhi,che mi trasmettono sicurezza,e rispondo al suo bacio schiudendo le labbra,facendo sì che le nostre lingue comincino una danza meravigliosamente naturale.
Corrono,si inseguono,e si trovano.
Una mano di Ian rimane sulla mia guancia,mentre l'altra finisce dietro la mia testa,carezzandola.
Le mie mani invece finiscono una dietro il suo collo, e l'altra tra i suoi capelli corvini,che scompiglio ulteriormente.
Il suo corpo spinge verso il mio,che finisce sul letto sotto quello di Ian,che si regge sui gomiti.
Le sue labbra si separano dalle mie,cominciando a lasciare una scia di baci infuocati che partono dal mento e finiscono sul collo,dove si soffermano.
Un gemito strozzato fuoriesce dalla mia bocca,ma quando sento le sue mani carezzare i miei fianchi, e sollevare leggermente la mia canottiera, percepisco una sensazione di panico,come se la situazione stesse precipitando.
Così riprendo il controllo di me stessa,e con entrambe le mani porto il suo viso all'altezza del mio,cosicchè i nostri occhi tornino a scontrarsi.
Dio,sono convinta che il fuoco non bruci neanche la metà dei suoi occhi,liquidi di desiderio e di..di cos'altro?
Cosa c'è oltre al desiderio,nei suoi occhi blu?
Sento che c'è dell'altro,lo vedo,ma non capisco di cosa si tratti,non riesco ad identificarlo.
Intanto le sue labbra catturano nuovamente le mie,ma questa volta in un bacio più casto,che finisce velocemente.
Si sdraia al mio fianco,e solo ora mi rendo conto che il mio cuore batte incredibilmente veloce,tanto da fare insinuare dentro di me il terrore che lui stesso possa sentire il rumore dei miei battiti.
"..Mi avevi promesso una ricompensa, se entro fine giornata avremmo trovato il regalo per Paul,quindi..Considero questa la mia ricompensa,mocciosetta."
La voce ironica e al contempo roca di Ian mi porta a voltarmi verso di lui,reggendomi su un gomito,e trovandolo nella medesima posizione.
"Sono una che mantiene le promesse,vecchietto."
Sorridiamo entrambi,e lui si avvicina al mio viso,lasciandomi un inaspettato bacio sulla guancia.
Si alza con il busto,ed io lo imito.
"Sarà meglio che vada,ora. Buonanotte,Nina.."
Resta.
Ecco cosa vorrei dirgli mentre lo vedo alzarsi dal letto e guardarmi dolcemente,anziché augurargli la buonanotte a mia volta.
Resta.
Va verso la porta,lanciandomi un'ultima occhiata.
Resta.
Un altro sorriso.
Resta.
"Resta."
Sussurro,ma la porta della mia stanza si è appena chiusa.










Angolo "autrice":
Domando nuovamente perdono per il ritardo,n
onostante io sappia perfettamente di essere imperdonabile D:
Come punizione a me stessa,sto pubblicando questo capitolo a notte fonda (sono le quattro e dieci)!
..o meglio,non so se domani avrei avuto molto tempo per aggiornare t.t
..Almeno così sono riuscita a rileggere il capitolo,ma se ci sono degli errori non esitate a farmeli notare!!
Dicevo..Ah si,spero che questo capitolo valga almeno la metà di quanto avete atteso >.<"
C'è un MA,in compenso..Già da questo fine settimana inizieranno le vacanze,ergo...Avrò un po' più di tempo per scrivere i capitoliii,urràà :DD
E comunque ho già in mente il prossimo capitolo - ovviamente ci sarà la festa di compleanno di Paul -,che avrei voluto unire a questo capitolo,ma come potete notare è venuto già piuttosto lunghetto di suo :S
Non sono un asso con le sintesi,a quanto pare..XD
Bhè,io vi invito umilmente a recensire (anche per lanciarmi pomodori,si accettano tutti i tipi di ortaggi e non xD), ribadendo come sempre che è davvero importante il parere -positivo o meno- di voi che leggete, specialmente per noi 'pseudo-autrici'.
Insomma,personalmente sono alle prime armi,e posso assicurarvi che il vostro appoggio mi sta dando il coraggio e la forza per portare avanti questa storia!!
Ringrazio tutte coloro che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite/ricordate/preferite,tutte coloro che recensiscono,ma anche chi segue silenziosamente. Io come sempre vi invito a farvi avanti,soprattutto se apprezzate,non tenetevelo per voi,fatemelo sapere :'3
Un bacione grandissimoooooooooo <3

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


02.40; aggiornamento notturno - On!
Se non avessi aggiornato ora,non avrei potuto farlo fin a fine settimana.
Buona lettura,ci risentiamo giù!:)


Capitolo 10:

 
"Umph.."
Delle dita solleticano il mio collo,cercando di risvegliarmi dal sonno profondo in cui sono riuscita a precipitarmi solo a notte fonda.
Bhè,la causa è ovvia,nonostante abbia ancora il torpore del sonno addosso sono capace di riassumerla con sole tre lettere,più precisamente due vocali e una consonante : I A N.
Forse,anzi,molto probabilmente sono io il problema,perché è dei miei pensieri e delle mie azioni che non riesco ad avere il controllo quando sono con lui,quando le vicinanze tra di noi si accorciano,e..
..Maledettissimo Paul!
E' il suo compleanno? Bhè, è irrilevante!
Il fatto che sia anagraficamente un anno più vecchio rispetto a ieri,non gli da il diritto di riservarmi questa tortura!
..Riciclata,per giunta! 
Sforzandomi di non ridere,mi giro a pancia in giù e metto il cuscino sopra la mia testa,a mo' di scudo.
Purtroppo però,questo non lo blocca,perché le sue dita si adattano al mio cambio di posizione per solleticarmi la schiena,che si contorce spasmodicamente.
"Tanti auguri,Paul,ok? Lasciami dormire,ora."
Niente,non molla,piuttosto se la ride sotto i baffi,e crede che non lo senta.
Anzi,mi dovrei complimentare con lui perché non è ancora scoppiato a ridere,come suo solito.
"..Pазкарай се.."
Mugugno con voce ancora impastata dal sonno,quasi sicura che non mi abbia capita.
Continua a stupirmi,però,scoppiando a ridere.
Oh sì,se la ride proprio,ma..
C'è un piccolo problema; o io sto ancora dormendo,e dunque sono immersa nel bellissimo e tormentatissimo mondo dei sogni,o la risata che ho appena sentito non appartiene a mio fratello,così come le mani che ora sono poggiate rispettivamente sulla mia spalla e sulla mia schiena non appartengono a Paul,ma a qualcun altro di mia conoscenza..
Mi volto impallidita verso il dubbio in questione,e i miei occhi mi confermano che sì,posso compilare un diario con la lista delle mie figuracce,e sì,posso aggiungere che ho mandato a quel paese Ian credendo che fosse Paul,dal momento che il mio sguardo si scontra con due fari azzurri come lapislazzuli e magnetici come calamite,che hanno un aspetto parecchio divertito, e per confermarlo sono accompagnati da un sorriso a 32 denti.
"In genere sei una ragazza così dolce,ma mandare a quel paese tuo fratello il giorno del suo compleanno non lo sarebbe altrettanto,non credi Nina?"
Avvampo dall'imbarazzo.
Ennesima gaffe,ennesima gaffe,ennesima gaffe!!!
Ma perché non mi ci abituo mai?!
O meglio,perché non mi ci abituo mai con lui!?
Insomma,sono un talento per le figuracce, ma solo quando le faccio con Ian non riesco proprio a trattenermi dal pensare,pensare,e ancora pensare..
Ecco,lo sto facendo di nuovo,sto pensando tanto,ho sicuramente un espressione da beota stampata sul volto,e non ho ancora spiccicato parola!
La sua risata scema pian piano,ed io cerco di darmi la giusta dose di carburante per tornare a parlare, ma la mia bocca sembra aver vita propria,e rimane dischiusa,non emettendo alcun suono.
"..Ehi,tutto bene?"
La voce improvvisamente preoccupata di Ian sembra però ridestarmi da questa specie di stato di trance, e scrollando velocemente il capo emetto  una risatina imbarazzata,nonostante l'intenzione fosse proprio quella di nascondere l'imbarazzo.
Dio,come attrice faccio pena!
"Ehm,si,scusa mi ero.. ecco,io ero..- 'incantata?' sempre molto utile la mia carissima vocina interiore.- ..Ma che ci fai qui?!"
Cambio d'argomento,sono un genio,si!
'Certo,non se ne sarà neppure accorto..'
"Certo che sei buffa.. Comunque sono qui perché sono le dieci e trenta,tuo fratello tornerà per l'ora di pranzo o più tardi con Torrey,e io l'ho chiamato per chiedergli come fare per svegliarti,dal momento che la musica ad alto volume e l'odore del cornetto alla nutella non hanno funzionato."
Rido divertita,e cerco con gli occhi il cornetto alla nutella da lui menzionato.
"Oh,se stai cercando il cornetto,ecco..Sono qui da poco prima delle dieci,mi era venuto un certo appetito e ho mangiato il mio cornetto,ma dopo un paio di minuti tu continuavi a dormire così ho pensato che non fosse il caso che tu mangiassi sola..E sai,i cornetti sono come i loacker,uno tira l'altro e..- Scoppia in una fragorosa risata- Dai Nina,leva quest'espressione da cucciolo bastonato-affamato dal tuo bel faccino,sto scherzando ovviamente! Ecco i nostri cornetti!"
Mi lascio contagiare dalla sua risata,e guardo con occhi famelici la  bustina di carta marrone  che Ian mi sta sbandierando sotto il naso,pregustando il sapore della nutella sulla pasta morbida del cornetto.
"Pessimo scherzo,comunque! Paul ti ha confidato segreti quali 'i metodi per svegliarmi' e non ti ha detto niente riguardo il mio legame con il cibo,in particolare con i dolci? Seriamente?!"
Lui alza un sopracciglio,scettico e divertito.
"Certo che me ne ha parlato..Ecco perché l'ho fatto! E non lamentarti,piuttosto mangia!"
Prendo quella prelibatezza dalle sue mani, e accolgo calorosamente il suo invito,gustandomi la colazione.
"Mmh,sarà mica il mio compleanno..?"
Ride divertito,mentre io chiudo gli occhi assaporando il sapore dolcissimo della nutella.
"No,al massimo è il compleanno di tuo fratello,a cui non hai ancora fatto gli auguri. Ma tranquilla,stava dormendo quando l'ho chiamato io, mi ha risposto ancora mezzo addormentato,tipo 'grazie Som.. solletico,falle il solletico.'."
Quest'ultima goffa imitazione della voce di Paul mi fa scoppiare in una fragorosa risata,mentre finisco di mangiare il cornetto.
Punto i miei occhi nei suoi,divertiti e..famelici?
La sua mano si sposta sulla mia guancia,e carezzandola si avvicina alla mia bocca,dove punta anche il suo sguardo.
Schiudo inconsciamente le labbra,e mi sento avvampare quando il tocco del suo indice arriva proprio sul lato di esse.
Totalmente ammaliata dal suo sguardo,mi  ritrovo ad osservare i suoi capelli scompigliati che gli donano un aspetto ancora più sexy.
Scendo con lo sguardo sui suoi meravigliosi occhi azzurri,che si spostano dalle mie labbra ed intercettano le mie iridi.
"Avevi della crema.."
Sussurra con voce roca,indicandomi il suo indice,che subito dopo porta in bocca, continuando a mantenere il contatto visivo con me.
Dalle mie labbra non esce niente,se non un 'oh' sussurrato,a cui Ian risponde sorridendo maliziosamente.
Maledizione,riprenditi Nina! Sembri una pervertita!!
Scuoto la testa,e gli sorrido mestamente.
"..Scendiamo giù?"
Vedo aprirsi sul suo volto un sorrisetto divertito,che però non riesco a capire.
"Sei una frana nel cambiare argomento,sappilo.- Chiarisce allora,ed io sento le mie guance imporporarsi vivamente,e abbasso la testa mordendomi il labbro inferiore.- Ma questo contribuisce nel renderti così adorabile..Dai,scendiamo."
Mi porge la mano,aiutandomi a scendere dal letto,e quando incrocio nuovamente il suo sguardo mi fa un occhiolino.
Scese le scale,scegliamo di passare un po' di tempo giocando all'X-box,e senza rendercene conto quel 'po' di tempo' previsto per giocare a tennis,si trasforma in ore di gioco dal quale Ian ne esce vincitore. 
"Ti ho battuta,non c'è stato niente da fare!"
Sospirando mi butto a peso morto sul divano,al suo fianco, e gli rivolgo un'occhiata truce e una linguaccia.
"Per poco,non montarti troppo la testa..La prossima volta vincerò io,stanne certo!"
"Credici."
Risponde sorridendo sornione,scompigliandomi i capelli.
Un rumore di chiavi fa voltare entrambi verso la porta d'ingresso,da cui spunta Paul seguito da Torrey.
"Oh,vi abbiamo per caso interrotti?"
Mi sorride maliziosa quest'ultima,e in risposta alzo gli occhi al cielo,e corro ad abbracciare Paul.
"Tanti augurii a tee,tanti augurii a tee,tanti augurii al mio vecchietto,tanti augurii a Paul!"
Mi arriva un buffetto sulla testa,e subito dopo un bacio sulla guancia.
"Omettendo quel 'vecchietto'..Ti ringrazio piccolina."
"Bhé,neanche un abbraccio al tuo amico?! Auguri Wes."
Interviene Ian,dandogli qualche pacca sulle spalle.
"Vieni qui,Som!"
Lascio loro dello spazio,e saluto Torrey.
"Avete pranzato?"
Le domando,per sapere se devo preparare anche per loro qualcosa.
"Si,abbiamo avuto tempo anche per il pranzo.."
Mi risponde maliziosamente,ed io la spintono scherzosamente.
"Smettila! Non sono interessata ai particolari della notte focosa tra te e mio fratello!!"
La riprendo ironicamente,pur pensando seriamente ciò che le ho detto.
Ridiamo entrambe,e lei mi segue in cucina, offrendosi di aiutarmi a cucinare qualcosa di veloce per me ed Ian.
Optiamo per un secondo di carne,mozzarella e lattuga,che a tavola Paul definisce essere troppo poco in confronto al 'pranzo reale' che Torrey gli ha presentato oggi,composto da primo,secondo,frutta,e dessert.
Dopo pranzo mi dedico alle faccende domestiche,poi mi reco nel bagno per lavarmi i denti e fare una doccia.
Quando finisco,mi avvolgo in un'asciugamano bianca che mi arriva fin a metà coscia,mi trucco con eyeliner e un po' di mascara,e decido di lasciare i capelli mossi,confidando nelle  temperature ancora molto alte per asciugare i capelli naturalmente ed evitare dunque la tortura del phon.
Apro la porta del bagno e mi reco nella mia stanza.
Posiziono la biancheria di pizzo bianco sul letto, e frugo nell'armadio alla ricerca del vestitino beige scelto da Candy ieri.
"Ehi Nina,volevo chiederti fra quanto dovrem.."
La voce di Ian mi fa voltare nella sua direzione; la porta era socchiusa e non l'avevo sentito entrare.
Lo incito a continuare la frase iniziata,ma lui schiude e le labbra e mi scruta da capo a piedi,mettendomi in soggezione.
Gli rivolgo un'occhiata interrogativa,non capendo la sua espressione quasi ammaliata.
..Bhé,almeno fin quando non mi rendo conto delle condizioni in cui mi trovo; avvolta in un misero asciugamano!
Sistemo imbarazzata quel pezzo di stoffa,tentando di coprire i punti essenziali,e cerco invano di spostare la sua attenzione sui miei occhi.
Tossisco per attirare la sua attenzione,e finalmente focalizza il suo sguardo nel mio.
"..Cosa volevi chiedermi,Ian?"
Boccheggia qualche secondo,per poi tornare calmo come sempre,avvicinandosi al mio letto.
"Fra quanto dobbiamo andare io e Paul in spiaggia? Tu a che punto sei,devi solo vestirti?"
Si sofferma particolarmente su quest'ultima parola, mettendomi ancora più in imbarazzo di quanto già non fossi prima.
"Meno di un'ora,io e Torrey scendiamo tra massimo dieci minuti..Potresti..Potresti uscire di qui,adesso?"
Sorride vittorioso per avermi messa alle strette,ed io alzo gli occhi al cielo.
"D'accordo,d'accordo..Mi dileguo..Uh,bel completino!"
Gli rivolgo un'occhiata di rimprovero,mentre gli levo lo slip bianco in pizzo dalle mani.
Lui ride divertito,e se ne va chiudendosi la porta dietro le spalle.
Che scemo..
Che bello scemo..
Che bello scemo sexy..
Aaah,bastaa!
Mi avvicino alla porta,che per sicurezza chiudo a chiave,ed indosso la biancheria e il vestito, mentre ai piedi indosso un paio di zeppe beige semplici e non troppo alte.
I capelli sono ormai asciutti,e metto in una borsa - bianca come i ricami della parte superiore dell'abito - il regalo per mio fratello, il cellulare, il portafoglio e altri accessori.
Apro la porta, e sentendo la voce di Paul provenire dalla stanza di Ian,scendo furtivamente le scale per non farmi sentire,e in cucina vedo Torrey,avvolta in un abito verde pistacchio a balze,che apre il cancello e mi da le chiavi della moto di Ian in mano.
Usciamo di casa,e mettiamo entrambe i caschi.
"Guida tu,è la moto del tuo fidanzato."
Mi stuzzica Torrey,ed io mi limito a farle una linguaccia,non sapendo bene cosa risponderle.
Fatto sta che faccio come mi dice,e ci rechiamo verso la spiaggia.
Appena parcheggio,il telefono squilla.
"Candy?"
"Dove sietee??"
"Siamo arrivate..Uh,vedo la tua testolina bionda."
La vedo guardarsi intorno,e quando intercetta la mia figura e quella di Torrey, chiude la telefonata e sventola la mano verso di noi.
Ci avviciniamo,e salutiamo tutti.
"Matt dov'è?"
Domando guandando Micheal,che mi risponde con un'alzata di spalle.
"Mi sono sentito con lui dieci minuti fa..Ha detto che ritardava un po',ma sarebbe arrivato prima del festeggiato."
Annuisco a Joseph,e aiuto Candy a sistemare i vassoi con le diverse pietenze sulle tovaglie posizionate sulla spiaggia.
Una bustina di plastica con dentro palloncini da gonfiare mi si posiziona davanti agli occhi.
"Seriamente?"
Domando sbalordita a Candy,che sorride divertita.
"Oh,sicuro! Io te l'avevo detto ieri che avresti dovuto gonfiare palloncini.."
"Ma credevo stessi scherzando! Insomma,compie 28 anni,non dieci.."
Il suo sguardo sbalordito mi basta per interromperla ancor prima che inizi a parlare a vanvera, e mi metto a lavoro gonfiando palloncini colorati.
"Hai addosso il costume,vero?"
Mi domanda Candy sedendosi su un telo in spiaggia,e scuoto la testa in senso di diniego.
"Codice rosso..In anticipo,mi sono venute oggi pomeriggio,che sfiga!"
Sbuffo,seguita da lei,che neanche tre secondi dopo sorride maliziosamente.
Lunatica. Pazza e lunatica.
"Bhé,potrà tenerti compagnia Ian,qui sulla spiaggia..Soli soletti.."
Strizza l'occhio,e decido di stare al suo gioco,annuendo sorridente.
"Oh,si..Non vedo l'ora,magari sotto le stelle..E magari ce ne andiamo prima per poterci divertire meglio,senza timore che qualcuno ci disturbi..Non è un'idea magnifica?!?"
Scoppio a ridere di fronte alla sua espressione traducibile in un 'Perché no?',e lei mi segue divertita.
"Nina,sta suonando il tuo telefono!"
Claire mi passa la borsa,da cui tiro fuori il cellulare. 
E' un messaggio da Ian.
 
Sono in auto con il festeggiato,che al momento non sembra sospettare niente,anzi,è convinto che tu e Torrey siate nella tua stanza. Ha anche urlato 'noi usciamooo' da sotto le scale,prima di uscire di casa. 
Ps.Nascondetevi sotto la sabbia,ok?;) 
 
Ruoto gli occhi,e rispondo velocemente.
 
Ceeerto!:P Anziché sprecarti in battute tanto pessime,vedi di non parcheggiare vicino il Luxy-bar,perché ho parcheggiato lì la tua moto! A dopo :)
 
"Che hai da sorridere con questa faccia da scema? Scommetto che c'entra Ian!"
L'arrivo di Matt mi salva dal quasi sicuro terzo grado di Candy.
"Ben arrivato Matt!.. Ragazzi,Ian e Paul stanno per arrivare..Andiamo al retro del bar."
"Maaa, prima prendete questi. E non osate rifiutarvi di indossarli!"
Candice porge ad ognuno di noi cappellini buffi colorati con su scritto 'Happy Birthday', e delle trombette.
Ridendo andiamo dietro il bar, e aspettiamo di vedere Paul ed Ian per sbucare da quest'angolino e saltare addosso al festeggiato.
"Vedo i capelli coraggiosi di Paul!"
Mi trattengo dallo scoppiare al ridere,mentre Torrey indica con l'indice la figura di Paul da lontano.
"Coraggiosi?"
Domanda incuriosito e perplesso Joseph,facendomi sorridere ulteriormente.
"Poi ti spiego...Al mio tre usciamo fuori...Uno...Due...e..Tre!"
Paul sobbalza dallo spavento quando vede tutti noi spuntare dal retro del bar,e sorride mentre stoniamo la canzoncina per gli auguri e suoniamo ognuno le rispettive trombette.
Lo abbracciamo tutti calorosamente,e Paul sorride commosso.
"Grazie mille ragazzi! Io..Io non me l'aspettavo..Grazie davvero,non so cosa dire!"
Si rivolge a tutti noi con espressione dolce e gentile,e sento il mio cuore riscaldarsi sotto il suo sguardo emozionato.
"Nah,non ringraziarci..Piuttosto seguici, abbiamo messo i teli tutti vicini sulla spiaggia,e Candy mi ha costretta a gonfiare palloncini."
Ridiamo tutti,e andiamo verso i teli; arrivati, ci posizioniamo dove capita.
Scherziamo un po' tutti,e ad un certo punto Torrey tira fuori un paio di forbici dalla sua borsa,e si avvicina minacciosamente ai capelli di Paul.
Quest'utlimo si ritrova ad indietreggiare sul telo,spaventato dallo sguardo agguerrito di Torrey.
"N-no,allontanati..Allontana quell'aggeggio infernale dai miei capelli,tesoro!"
Paul marca la parola 'tesoro',mantenendo uno sguardo pietrificato.
Scoppiamo a ridere,mentre Torrey riposa le forbici nella borsa e dà un buffetto a mio fratello.
"La tua faccia era epica! Oddio,dovevi vederti!"
Paul,imitando pessimamente un broncio, mette in mostra il labbro inferiore,che Torrey cattura con i suoi denti,finendo per baciarlo dolcemente.
Sono così carini insieme..Davvero adorabili.
Un braccio, che riconosco essere quello di Ian, cinge improvvisamente la mia vita.
Mi volto verso di lui,che alza un angolo delle sue labbra a mo' di sorriso.
Ricambio il sorriso,e poggio istintivamente la mia testa sulla sua spalla.
Avvicina la sua mano al mio volto,carezzandomi dolcemente i capelli.
Mi rilasso sotto il suo dolce tocco,e chiudo gli occhi sorridendo.
Stare tra le sue braccia mi fa stare bene; nonostante io continui ad avere il timore di lasciarmi andare, sento che quando sono con lui non c'è spazio per il mio lato razionale, perché lui lo soffoca, lo mette KO,e questo mi spaventa,è vero,perché è come se sentissi di non essere più al sicuro,ma.. Le sue braccia..
Le sue braccia sono la protezione più forte che potessi desiderare; per quanto sia consapevole di perdere buona parte del mio autocontrollo quando sono tra le sue braccia,sento che lui può essere il mio pilastro.
Quando sono con Ian,il mondo esterno non mi spaventa più,anzi,non esiste proprio,perché ci siamo solo io e lui.
Ed è mentre la mia mente elabora questi pensieri,che nella mia testa appare come un fulmine a ciel sereno una domanda.
Una domanda di grande importanza,una domanda che mi spiazza.
Una domanda a cui, fin ad oggi, ho sempre risposto 'NO' con convinzione,ed ora invece non sono più tanto sicura di poter negare,o almeno non a me stessa.
 
Mi sto forse innamorando?











Angolo "autrice":

Ed eccomi qui,con il decimo capitolo di questa storia! :)
Allora,io avevo detto che avrei cercato di aggiornare prima,perchè avevo pensato che durante le vacanze natalizie avrei avuto parecchio tempo per scrivere,ma così non è stato; tra parenti,amici, compiti, computer rotto, ancora compiti, caricatore del computer bruciato,e ancora compiti, ho avuto davvero poco tempo!
Il capitolo l'ho concluso poco fa,e sono consapevole che andare a letto dopo le due e trenta di notte quando il giorno dopo si ha scuola non è un fattore molto positivo,ma sono altrettanto consapevole che attendevate questo capitolo da poco più di tre settimane,e nei giorni a seguire non avrei avuto proprio il tempo necessario per concludere il capitolo,figuriamoci aggiornarlo! Volendo evitare di fare un ritardo strepitoso come l'ultima volta, mi sono messa a lavoro di notte,SOLO PER VOI!é__è
So che lo dico molto spesso,ma anche questa volta il capitolo non mi convince granché!>.<"
La festa di Paul è iniziata ma non si è conclusa,perché il capitolo era già abbastanza lungo così com'è,se avessi allungato ulteriormente temo che sarebbe diventato parecchio pesantuccio.
Se vi interessasse saperlo,è così che ho immaginato Nina: 
http://i01.i.aliimg.com/img/pb/761/393/472/472393761_490.jpg
(eccetto per i capelli,che come ho detto erano mossi e sciolti)
Come sempre spero di ricevere le vostre recensioni,perché in esse sono racchiusi i vostri consigli e i vostri pareri, importantissimi per un' "autrice" alle prime armi come me!
Ringrazio tutte coloro che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate!
Siete davvero in tante ad averla aggiunta tra le seguite,e siete in tante anche ad averla aggiunta tra le preferite; mi farebbe tantissimo piacere se vi faceste sentire esternando le vostre opinioni,positive o negative che siano,purché siano costruttive!:)
Un ringraziamento speciale a voi che recensite,siete davvero importanti per l'andamento della storia!! *-*
Un bacione enormeeeeeeeeeeee <3
 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


..Ehm,ehm..*sischiariscelavoce*..C'è qualcuna disposta ad accettare le mie scuse?
..Lo so,lo so,sono imperdonabile,questo è stato un ritardo pazzesco!
Non aggiornavo da poco più di un mese,ma questa volta ho poco da dire a mia discolpa; ho avuto nuovamente problemi con il pc (momentaneamente con la batteria bruciata,che tristezza ç.ç),ma non è stato questo il vero problema,ma la cosiddetta "Crisi da pagina bianca".
Ora voi vi chiederete - Ma questa crisi da pagina bianca colpisce sempre e solo lei?! - ,ed io risponderò che sono nel mirino di questa "crisi" quando arrivo ai punti più "incisivi" di una storia,e considerando che questa (in teoria) non durerà ancora per molto, vi chiederò umilmente perdono per quest'ennesimo ritardo!
Vi auguro buona lettura,ci risentiamo giù! :)


 
 
 
Capitolo 11:
 
..Quando sono con Ian,il mondo esterno non mi spaventa più,anzi,non esiste proprio,perché ci siamo solo io e lui.
Ed è mentre faccio questi pensieri,che nella mia mente appare come un fulmine a ciel sereno una domanda di grande importanza.
Una domanda a cui, fin ad oggi, ho sempre risposto 'NO' con convinzione,ed ora invece non sono più tanto sicura di poter negare,o almeno non a me stessa.
 
Mi sto forse innamorando?
 
Continuano a vagare nella mia mente queste quattro parole,e il punto di domanda presto svanisce,così come il forse,lasciando il posto ad una frase che mi spaventa, anche senza il bisogno di pronunciarla a voce.
Mi sto innamorando.
Sussulto al mio stesso pensiero .
Com'è possibile?
Troppo poco il tempo passato con lui,decisamente troppo poco ciò che so di lui, e troppo poco tutto questo per poter essere definito amore..Eppure l'ho appena fatto,dentro di me. 
Dicono sia facile confondere l'amore per sentimenti o sensazioni più vaghe e meno intense,come la passione,o magari l'infatuazione..
E possibile che la mia sia un'unione tra queste ultime?
E' per questo che sono tanto confusa?
La voce squillante di Candice mi distrae dai miei pensieri,e la mano di Ian cessa le carezze che mi stava rivolgendo.
"Mangiamo e brindiamo,ragazzi! Dopo,carissimo Paul,ti toccherà il taglio della torta fatta dalle mie manine!"
Ridiamo tutti divertiti,consapevoli dell'impossibilità della situazione: Candice che prepara torte?!
Ma quando mai?!
"Si,la cucina era sicuramente la tua,ma le mani che hanno preparato la torta erano quelle di Torrey!"
Ecco,ora ci siamo!
"Trevino,non c'era bisogno di specificare! Insomma,secondo te avevamo creduto alla tua fidanzata schizzata?! Ci credi così sprovveduti?"
Candy smette di fulminare con lo sguardo Micheal,per dedicarsi ad Ian,mentre ridiamo sempre di più. 
Ci alziamo dai teli per mangiare,dopodiché Joseph tira fuori dalla borsa di Claire una bottiglia di Grappa.
Lo guardiamo in procinto di scoppiare nuovamente a ridere,e lui scrolla le spalle con un sorrisetto divertito sul volto.
"Bhè,che avete da guardare? Se volete accontentatevi del vostro champagne."
Fatto sta che dopo pochi minuti la sua bottiglia è praticamente vuota,e Paul si ritrova davanti una torta dall'aspetto delizioso con su scritto "Happy Birhday,Grandfather-Paul!".
"Ma quanta dolcezza nei confronti del tuo ragazzo,tesoro."
Ironizza Paul,guardando di traverso Torrey,che lo abbraccia da dietro mentre lui fa per tagliare la torta.
"Fermati! Ma che fai!? Nella scatola vicino la torta ci sono le candeline a numero,mettili!"
Paul sbuffando fa come indicato da Candice,e facendosi passare un accendino accende l'estremità dei numeri 2 ed 8.
"Contenta,ora?"
La prende in giro,e lei annuisce sorridendo.
Mi accorgo che Micheal sta filmando in direzione di Paul,e Claire è pronta a scattare foto.
Sorrido osservando la mano di Torrey su quella di Paul, mentre lui soffia sulle piccole fiamme e noi altri cantiamo la canzoncina che avevamo stonato appena era sbucato da dietro l'angolo del bar.
"Se vuoi farmi diventare cieco,questo è il giusto metodo,Claire!"
"E' il tuo compleanno,non puoi pretendere che non vengano scattate foto!"
Neanche un attimo dopo,mi sento trascinare al fianco di Paul,e guardo Ian perplessa.
"Una foto con il fratellino e..con il suo amico sexy."
Ammicca malizioso,e un flash accecante ci coglie alla sprovvista.
Claire ride guardando la foto,e quando ce la mostra ci uniamo a lei; è effettivamente buffa,perché ha immortalato Paul con la mano sulla fronte in un espressione esasperata, mentre io - in mezzo ai due ragazzi come se fossi la festeggiata - osservo con un sopracciglio alzato l'espressione gongolante e maliziosa di Ian.
"E' arrivato il momento di scartare i regali,no?"
Oggi Candice è in vena di parole.
Non che non lo sia di solito,ma oggi è particolarmente..petulante?
"Uuuh,devi scartare i regalii,Pauul!"
Ian imita la voce di Candice, e lei in risposta gli tira un pugno sulla spalla.
"Siete  e s i l a r a n t i."
Ian mi guarda con una finta espressione dolorante per il pugno ricevuto poc'anzi,mentre Candy mette il broncio prima di replicare con un infantile 'ha cominciato lui!'.
Paul comincia a scartare i regali; inizia da quello di Candice e Micheal,ovvero un bellissimo orologio explorer 2 rolex,poi quello di Joseph e Claire,ovvero una t-shirt di Giorgio Armani con il collo a V,quello di Matthew è una collana d'acciaio Morellato insieme ad un braccialetto della stessa marca,e quello di Torrey è un cuore grande con una foto di un loro bacio con lo sfondo del mare.
Paul ringrazia tutti calorosamente,poi mi guarda con un sopracciglio inarcato,non credendo seriamente che io possa aver saltato la "missione-regalo".
Gli sorrido,e tiro fuori dalla borsa un pacco di medie dimensioni,e appena glielo passo lo apre incuriosito.
A giudicare dalla sua bocca spalancata,deduco che Ian ha fatto centro.
"E'..meraviglioso.. Ma come..? - mi guarda un po' stralunato,e poi si volta verso Ian -. Som,devo dedurre che l'idea l'abbia avuta tu?"
Ian scrolla le spalle,e gli sorride amichevolmente.
"Non sapevo che tu fossi appassionato delle fotografie,me l'ha detto Ian."
Il regalo infatti è una polaroid 600,ovvero una macchina fotografica istantanea; nonostante la polaroid abbia fallito da anni ormai,il progetto di un team di appassionati che ha fondato 'The Impossible Project'* ha avuto qualche frutto,e infatti Ian mi ha portata in un negozietto particolare, gestito da un anziano adorabile che ci ha mostrato pezzi di antiquariato meravigliosi,oggetti che non sapevo neppure fossero esistiti,ed infine ha tirato fuori una delle ultime Polaroid che gli erano rimaste,quelle che io avevo visto solo in film di altri tempi.
"Io..Effettivamente non l'ho mai detto a nessuno,forse lo sapeva solo Ian..Amo le foto, adoro fotografare,ma non pensavo neppure che vendessero Polaroid,soprattutto qui alle Maldive!"
Ha un'espressione felice come quella di un bambino,e mi si scioglie il cuore solo a guardarlo.
"Avevo sentito parlare di questo negozietto di antiquariato,e appena me ne sono ricordato siamo andati lì! Ci sono anche tre pellicole nella scatola,e a casa c'è una bacheca che Nina ha voluto prenderti per forza."
Ian alza gli occhi al cielo,ed io lo guardo indispettita.
"Ma è ovvio,scusa! Ha una macchina fotografica che appena scatta foto le stampa,il minimo è che abbia anche una bacheca su cui poterle attaccare!"
Lui alza le mani in segno di resa,ed io alzo il mento fieramente, consapevole di aver ragione.
"Comunque vi ringrazio di cuore,tutti quanti..Siete le persone a cui tengo di più,ed avervi tutti qui è meraviglioso..Non mi riferisco solo ad oggi,ma anche a quando ho bisogno di voi e ci siete,per me è..fantastico."
Sento gli occhi pizzicare,condividendo a pieno le sue parole; insieme siamo come una seconda grande famiglia, e il pensiero che tra poco più di un mese dovrò tornare in Bulgaria è destabilizzante.
Lo so,anche lì ho persone a me care,ad esempio Katerina è una delle persone più importanti nella mia vita,per non parlare di mia madre..Ma io vorrei poterli avere tutti insieme,magari alle Maldive, ma se fossimo tutti in Bulgaria per me sarebbe comunque perfetto.
"Ehi,piccola..Che hai?"
Mi volto verso Ian,che mi accarezza dolcemente le spalle,e scuoto la testa sorridendogli mestamente.
"Niente,stavo solo pensando..Tranquillo."
Annuisce,poco convinto.
Sembra indeciso se parlare o meno,come se non fosse sicuro di ciò che sta per dirmi.
"Se posso chiedere..A cosa stavi pensando? Sembri molto pensierosa,oggi.."
La sua domanda non risulta invadente, e il tono dolce da lui usato unito alle carazze che adesso sposta sulla mia guancia, fanno sì che io sia sincera con lui.
"Non voglio andarmene."
"Cosa? Andartene dove?"
"Non voglio tornare a casa,a settembre. Io vorrei stare qui,ma..non posso. Vorrei, ma non posso."
Mi guarda negli occhi,mescolando i suoi color dell'oceano con i miei color della terra,che sento leggermente umidi.
"Paul mi ha detto che tua madre sta avendo una relazione con un uomo, e se tutto va bene potrai trasferirti qui,non la lasceresti sola e nelle feste o quando vorrai potrai andare a trovarla. Non pensare troppo al futuro,piccola, goditi il presente, qui ed ora."
Le sue parole mi sollevano improvvisamente il morale,e annuisco sorridendo alle sue ultime parole.
"Hic et Nunc..Il tuo tatuaggio,no?"
"Già.."
Sorride,e sembra perdersi nei ricordi,e mi viene spontaneo fargli una domanda.
"Come mai questo tatuaggio? Voglio dire,non ti sarai svegliato un mattino pensando 'qui ed ora',no?"
"E' stato uno dei giorni più belli della mia vita.."
"C'entra Megan?"
Mi mordo la lingua,dandomi delle stupida per non aver riflettuto prima di aprir bocca!
"Come sai di Meg..Oh,Candice. Figuriamoci se teneva la bocca chiusa,lei..-Sorride tranquillamente,e mi pare di non vedere alcun rancore immerso nei suoi occhi.- Comunque lei non c'entra,mi feci questo tatuaggio quando divenni zio. Ricordo che sembravo io il padre di quella piccola peste,tanto ero emozionato...In quell'occasione misi perfino da parte il rancore che avevo nei confronti di mio padre,lo vedevo così emozionato...Per non parlare di mia madre,o Robert... Infine,vedere la felicità risplendere negli occhi di mio cognato e in quelli di mia sorella,mentre lei stringeva al petto Jaxon,è stata la scena più fantastica che io abbia mai visto."
I suoi occhi sono illuminati di una luce diversa,lasciano trasparire una dolcezza infinita,e capisco quanto tenga alla sua famiglia, e quanto sia protettivo nei confronti delle persone a lui care.
"Sei davvero una bella persona,Ian..Ad essere sincera,non avrei mai pensato che tu fossi così..così,ecco."
Mi guarda sorpreso,rivolgendomi un sorriso sincero.
"Tu invece sei davvero cristallina. Non è difficile capire che persona tu sia, si percepisce facilmente, o perlomeno io l'ho percepito subito..Mi sei piaciuta fin dall'inizio perché mi sei sembrata così vera,ti sei esposta con i tuoi pregi e difetti,ed è adorabile vedere le tue guance arrossire ad ogni mio complimento, o quando ti trovi in situazioni un po' imbarazzanti.."
Continua a sorridermi sinceramente,con un accenno di malizia nello sguardo.
"Piccioncini,mi dispiace davvero interrompervi,siete così carini,ma crediamo sia il caso di andare.. Vi ricordo che stasera andiamo in discoteca!"
Matthew compare alle nostre spalle,ed annuendo mi dirigo al fianco di Ian verso la sua moto.
"Le chiavi,prego.- Porge le mani,ed io lo guardo con un'espressione da cucciolo bastonato a cui lui risponde alzando un sopracciglio. - Non attacca,tesoro. Ti concedo di guidare al ritorno,così potrò bere un po' di più senza problemi. Splendido,no?"
"No,a questo punto non guido neanche al ritorno così tu non potrai ritenerti libero di ubriacarti."
Alza gli occhi al cielo,si mette il casco e mi passa il mio.
"Non ho detto che mi sarei ubriacato,ma che avrei bevuto un po' di più,è diverso."
Puntualizza stizzito,ed io sbuffo sedendomi dietro di lui,ed allacciando le braccia ai suoi fianchi.
"Mmh,facciamo che sceglierò se guidare o meno a seconda di come ti comporterai oggi."
"Perfetto,farò il bravo bambino."
Non posso vedere la sua espressione,ma dal tono di voce infantile da lui usato, mi immagino un sorrisetto ambiguo stampato sul suo volto.
Roba di cinque minuti e arriviamo di fronte al parcheggio,e il tempo di scendere dalla moto e levare i caschi,ci raggiungono anche gli altri.
"So che hanno assunto un nuovo dj.."
Dice Joseph,mentre entriamo nella discoteca.
"Si, dicono sia in gamba."
Aggiunge Matt,dopodiché la musica ad alto volume mi separa dalle loro voci.
..O forse la mano di Candy che mi trascina nel bagno delle donne,mi separa dale loro voci.
"Che ho fatto questa volta?!"
Le domando perplessa,e lei scoppia a ridermi in faccia.
"Ma niente,Nina! Adesso non posso neanche dirti qualcosa che tu pensi di aver fatto qualcosa di sbagliato!?"
"Bhè,considerando che mi hai trascinata in bagno come se ti avessi tinto i capelli di verde a tua insaputa,posso aspettarmi di tutto."
Lei si guarda allo specchio,come per assicurarsi che i suoi boccoli siano biondi,dopodiché si volta verso di me con espressione tranquilla.
"Meravigliosi."
"I tuoi capelli o i miei?"
"Entrambi,ma mi riferivo a te ed Ian. Siete così..Oh,siete splendidi!"
Mi mordo il labbro,mentre rifletto sulla questione che mi ha travolta oggi,ovvero riguardo i sentimenti che provo per Ian.
Devo parlarne con Candy?
Mi sentirò più leggera dopo averne parlato con qualcuno?
"Oggi..Mi sono sentita spaesata,Candy."
"Ti riferisci ad Ian? Cos'è successo?"
"Mi riferisco a ciò che provo per Ian.- Si fa improvvisamente più attenta,e mi invita silenziosamente ad andare avanti.- Io..Dio,mi sento una stupida! Mi piace Ian,mi piace molto,e fin qui è tutto ok..Ma mentre ero stretta tra le sue braccia,ho sentito una sensazione strana,ed intendo più del solito..Non mi ero mai domandata seriamente se mi stessi innamorando di lui, e quando me lo sono domandata,ho sentito il mio cuore annuire, mentre la mia testa mi diceva che è impossibile,perché è troppo presto per parlare di amor.."
"Oh,ma dai!.- Mi interrompe svelta lei,con gli occhi quasi fuori dalle orbite.- Nina,perdona la mia irruenza,ma tu sei mai stata innamorata?.- Nego con il capo,non capendo dove vuole arrivare.- Bene,e allora come fai a pensare che 'è troppo presto'? Non c'è un tempo predefinito per innamorarsi! E' vero,voi vi conoscete da poche settimane, ma hai mai sentito parlare di 'amore a prima vista'? Sai,può risultare buffo,neppure io ci credevo,ma esiste! Insomma,prendi me e Micheal come esempio; io sentii il cuore battere più del solito la prima volta che lo vidi,ed il suo sguardo fu come un invito ad approfondire ciò che avevo sentito."
Le parole di Candy come sempre sembrano darmi una scossa - in senso positivo,ovviamente - ,e la ringrazio con lo sguardo per ciò che mi ha detto.
"Ultimamente mi capita molto spesso di dirtelo,ma..Hai ragione,Candy. E' solo che sono così confusa..Avevo bisogno di parlarne con qualcuno."
"Bhé,per questo esistono le amiche,no? Hai una 'Candice Accola-personale' a tua disposizione, pronta a darti consigli e spingerti sulla giusta direzione se/quando vuoi. Ti basta fare un fischio..O magari uno squillo al telefono,vedi tu!"
Rido divertita,e l'abbraccio di slancio.
"Ook,così mi soffochi però!!"
Allento la presa,ed insieme usciamo dal bagno e torniamo in pista.
Intercettando con lo sguardo il nostro gruppo,lo raggiungiamo.
"Dove vi eravate cacciate?"
Domanda Ian,quando ci vede.
"Eravamo in bagno..Perché,vi siamo mancate?"
"Non sai quanto!"
Mi risponde,con una mano sul petto ed un'espressione falsamente dolorante.
Gli lancio un buffetto sul braccio,e lui ride.
"Uuh,Candice ti influenza,stai diventando troppo,come dire.. Violenta.."
Sussurra quest'ultima parola dietro il mio orecchio, tanto che sento il suo respiro caldo sul collo, ed un brivido mi scuote da capo a piedi. 
"Questo non rientra nel 'fare il bravo bambino',Somerhalder.."
"Non sono incluse neanche le provocazioni?! Ahh,che sfiga,mi divertono così tanto!!"
Mette il broncio,ed io sorrido divertita.
La musica effettivamente è gestita bene,e mi volto verso il presunto dj,che però non riesco a focalizzare bene a causa delle luci colorate che vanno e vengono.
Dio,le abolirei,sono accecanti!
"Che dici,seguiamo il consiglio del dj e balliamo?"
Mi domanda Ian,ed ancor pirma che io apra la bocca,mi ritrovo con le mani strette delicatamente nelle sue, ed i nostri corpi si muovono al ritmo della musica,sfiorandosi di tanto in tanto.
Ad un certo punto Ian mi fa girare su me stessa,per poi cedermi nelle braccia di Paul.
"Devo essere geloso,Nina? Stai diventando troppo sexy per i miei gusti."
Mi dice appena avviene il cambio della musica,così che io possa sentirlo senza che lui debba urlare.
Sento le guance infiammarsi,e ringrazio per la prima volta in questa serata il fastidiosissimo gioco di luci, che perlomeno non gli permette di notare il colore delle mie gote.
"Io dico che devi essere geloso di Torrey,più che di me."
Lo vedo sorridere,mentre continua a ballare con le mani sui miei fianchi.
"E' con Som e il resto della comitiva. Se si avvicina qualcuno,è sicuramente in buone mani. A proposito di Som,sono felice di vederti serena insieme a lui,mi sembrate entrambi sereni a dir il vero,ed è ottimo perché tu sei la mia sorellina e lui il mio migliore amico,ed il pensiero di non poter far niente per impedirvi di frequentarvi devo ammettere che mi tormentava. Avevo paura che finisse per ferirti,e mi dicevo 'Paul,non puoi impedire al tuo migliore amico di conoscere tua sorella,anche se è più piccola di te non decidi tu per la sua vita'. Ora però sono sicuro che lui tenga a te,lo vedo dal modo in cui ti guarda,dalla luce che risplende nei suoi occhi..Fidati se ti dico che come lo conosco io lo conoscono in pochi,e tu gli piaci davvero,Nina."
Le parole di Paul sono come un'oasi in mezzo al deserto per me, e sento il mio cuore battere all'impazzata.
"Anche lui."
Dico soltanto,e lui capisce il 'mi piace davvero' che ho preferito sottintendere.
Guarda dietro le mie spalle,e voltandomi vedo la nostra comitiva avvicinarsi.
"Piccola Dobrev,mi concedi un ballo?"
Annuisco a Joseph,che da ottimo ballerino mi fa scatenare in pista,sotto le risa mie e dei nostri amici.
La serata continua,e tra scherzi,balli,e cocktail,si fanno le cinque del mattino,e la discoteca comincia a svuotarsi mentre la musica scema sempre di più.
Constatiamo che si è fatta ora di andarcene a casa,e mentre ci dirigiamo verso l'uscita, una voce mi blocca.
"Ehi,Nina!"
Mi volto,e con me anche gli altri,e riconosco il ragazzo dell'altro giorno,in spiaggia.
Ecco,si chiamava..
"Ciao,Nathaniel.."
Mi rivolge un sorriso a 32 denti,e abbassa le cuffie che aveva in testa posizionandole sul collo.
Era lui il dj?
Guardando la sua t-shirt,con su scritto "Dj Nath",deduco che la mia intuizione fosse giusta.
"Ti ho vista a fine serata in pista,volevo salutarti con il microfono,ma poi mi sono trattenuto! E' stata la mia seconda serata qui,è davvero una bella discoteca!"
Strabuzzo gli occhi,e accenno un sorriso,mentre sento la presa leggere di Ian sul mio fianco irrigidirsi.
"Già,è molto carina.."
"Oh,lui non è il tuo ragazzo? Quello simpatico,ehm..Ian,giusto?"
Incurva le labbra,e mi volto per vedere il viso di Ian,trovandolo sorridente come l'ultima volta.
Incline a mandarlo al diavolo,in pratica.
"Giusto. Posso assicurarti che hai fatto bene ad evitare il saluto via-microfono,Natale. Insomma, poteva risultare fastidioso l'ennesimo tentativo di provarci con una ragazza,pur sapendola fidanzata,non trovi?"
L'aria è tesa,e il tono tranquillo di Ian non inganna proprio nessuno.
L'improvvisa vicinanza di Paul al suo fianco mi fa pensare che,nonostante i suoi ventott'anni,lui abbia ancora una testa parecchio calda.
"Non sono mica geloso."
Ammica nella mia direzione,ed io lo osservo infastidita,rispondendo prima ancora che Ian apra bocca.
"Nessuno te l'ha chiesto,non ti conosco neppure. E comunque la musica era carina,ma niente di eccezionale; l'altro dj faceva di meglio."
Mi mordo la lingua,rendendomi conto di esse stata impulsiva e brusca.
'Acidità alle stelle,neanche fosse il primo sconosciuto che ci prova con te..'
Incrocio lo sguardo di Nathaniel,non trovandolo lontanamente ferito,anzi..E' piuttosto compiaciuto,e mi osserva da capo a piedi.
"Vorrà dire che la prossima volta farò di meglio,bellezza."
"Ora.Hai.Stufato."
Sibila Ian,e scatta come una molla con espressione infastidita verso Nathaniel,ma Matthew e Paul lo bloccano immediatamente.
"Andiamo,Som! Lascialo perdere,è un ragazzino."
Gli dice mio fratello,trascinandolo fuori la porta di ingresso della discoteca.
"Un ragazzino che vorrebbe farsi spaccare il muso!"
Nathaniel ride sotto i baffi,ed io gli rivolgo un'occhiata truce,seguendo gli altri fuori dalla porta,non prima di sentire Matt dire all'idiota 'la prossima volta non lo bloccheremo',riferendosi ad Ian.
Candy mi lancia un'occhiata preoccupata,ed io le faccio un cenno con la testa per tranquillizzarla.
"Possiamo andare o c'è il rischio che torni dentro per pestare quel marmocchio?"
Gli domanda Joseph,dando una pacca sulla spalla ad Ian,tra l'altro leggermente brillo.
Sputa un 'no' fra i denti,ed io scuoto la testa avvicinandomi a lui,facendo cenno agli che possono andarsene.
Paul mi rivolge un'ultima occhiata,e sussurrando un 'vi aspetto a casa',si dirige verso il suo veicolo.
Accarezzo la spalla di Ian,che si volta con ancora l'espressione infastidita sul volto, che però si addolcisce dopo aver incrociato il mio sguardo.
"Quell'idiota ti aveva puntato gli occhi addosso,te l'avevo detto io."
E mi trattengo dal ridere vista la sua espressione da bambino che non ha ottenuto ciò che voleva.
..Certo,un bambino desidererebbe un giocattolo,o magari un gelato..Ian invece desidererebbe poter tirare un pugno in faccia a Nathaniel.
"Sii superiore,Ian. Non devi sentirti minacciato da ogni figura maschile che mi si avvicina."
Lui mi guarda stralunato,ed approfitto di questo momento di intimità per alzarmi un po' sulle punte e baciarlo dolcemente e castamente.
La morbidezza delle sue labbra unito al sapore dei cocktail sembra un afrodisiaco.
Lui chiude gli occhi,e muove solo le sue braccia per carezzarmi leggermente i fianchi.
Non approfondiamo il bacio,e quando riapre gli occhi torno con i piedi per terra e gli rivolgo un mesto sorriso,che ricambia quasi subito.
"Guidi tu,no?"
Annuisco,prendo le chiavi della moto e,dopo aver messo il casco,partiamo verso casa.
Arriviamo in pochi minuti a casa,forse perché avendo trovato le strade libere mi sono concessa di accellerare un po',ignorando le battutine di Ian.
Parcheggio vicino l'auto di mio fratello,appena arrivato anche lui,che apre il cancello di casa.
Lo seguo,insieme a Torrey ed Ian,finché Paul non si blocca di scatto a metà strada.
"Oh.Mio.Dio."
Sussurra,e guardando in direzione del suo sguardo,vedo sul portico di casa nostra una ragazza di statura media avvolta in una maglia celeste e dei pantaloni bianchi,dai capelli lisci biondo scuro,gli occhi azzurri e un sorrisetto divertito sul volto.
"Sentiamo: cos'hai da dire a tua discolpa,per non avermi invitata al tuo compleanno?"












*The Impossible Project: esiste davvero,è un progetto fondato da appassionati della Polaroid, che ovviamente ha fallito diversi anni fa.

Angolo "autrice":
Dal momento che domani non ho scuola,ho preferito aggiornare ora (03.35,sintomi di sonno-on,aiuto ç.ç).
Impiego sempre un po' di tempo tra modifiche e cose varie,e considerando che domani pomeriggio non avrei avuto tempo per aggiornare,e il mattino quando non ho scuola per me è sacro (ovvero dormo) mi è sembrato il minimo aggiornare di notte (a quanto pare aggiorno di notte quando mi sento in colpa per i ritardi xD).
Allora,allora,allora..Il capitolo forse è più lungo dei precedenti,ma non di molto.
Ormai è ovvio che non sono mai pienamente soddisfatta di ciò che scrivo,probabilmente lo sono stata di più con il Prologo che ho buttato giù senza pensarci troppo ed in modo davvero buffo ed esilarante,dopodiché la sicurezza è svanita nel nulla.
Ciononostante,non mi sembra tanto orribile rispetto ai precedenti,lo trovo pressochè accettabile u_u
Succede tutto o niente,ho voluto concentrarmi particolarmente su ciò che prova Nina e ciò che ne pensano alcuni personaggi,come Candy e Paul.
Nina ha avuto praticamente la benedizione di entrambi,e ora può anche sposare Ian; evviva gli sposii!
Ahahahah,scherzo ovviamente! Non so ancora quanti capitoli manchino alla fine di questa storia, ma non credo sia un numero molto elevato perché non mi piace trascinarmi troppo situazioni già viste ed elaborate..
Ho iniziato (ma proprio pochissime righe) il prossimo capitolo, e ho qualche idea su cosa scrivere,ma evito assolutamente promesse in cui dico quando aggiornerò; io spero di aggiornare al più presto,ma ciò dipenderà dal tempo libero che avrò a disposizione per scrivere e,SOPRATTUTTO, dalla santissima ispirazione!>.<
Come sempre vi invito ad esprimere il vostro parere (bello o brutto che sia,non mi offendo,purché siano recensioni costruttive!),e ringrazio tutte coloro che mi sostengono aggiungendo la storia tra le seguite (c'è stato un aumento notevole dopo l'ultimo capitolo,non me l'aspettavo)/preferite/ricordate,e ancor di più ringrazio chi spende qualche minuto per recensire <3
Siete adorabili ed INDISPENSABILI per l'andamento della storia,davvero!
Un bacione grandeee,alla prossima :)

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12
 
..E questa chi è?
 
Dopo essersi rivolta a Paul,gli si avvicina un po' di più,per poi spostare il suo sguardo su Ian con un sorrisetto impertinente sul volto.
Quest'ultimo ricambia il sorriso,squadrandola da capo a piedi, mentre Paul taglia le distanze che lo separano da lei per abbracciarla di slancio.
Osservo la scena impietrita,e guardando il volto di Torrey capisco di non essere l'unica a non conoscere l'identità di questa ragazza.
Li osserva vagamente irritata da quella vicinanza così..intima.
Do mentalmente dell'idiota a mio fratello,mentre lancio uno sguardo che vuole essere rassicurante a mia cognata.
"E a me niente coccole?"
Sposto lo sguardo su Ian,che ha pronunciato questa frase con un finto tono geloso.
Sento un groppo alla gola quando le labbra della ragazza si distendono in un sorriso sincero,o meglio,quando esse si spalmano uno,due,e tante altre volte sul viso di Ian,che in risposta le sussurra qualcosa che non riesco a sentire,non tanto per la distanza che mi separa da loro,ma piuttosto perché sono impegnata ad alleviare una strana sensazione di bruciore che sembra aver avvolto il mio stomaco.
'Si chiama gelosia questa sensazione,Nina. G E L O S I A.'
Ignoro volutamente la vocina che mi ha sussurrato malignamente queste parole,e sposto lo sguardo verso Torrey, che mi lancia uno sguardo rassicurante,simile a quello che le ho rivolto poc'anzi io.
La bolla di calore ed affettuosità,comunque,sembra essere concentrata solo ed eslusivamente su Ian,Paul,e la biondina..
..Che sia Megan?!
..No,impossibile..Se fosse stata Megan a quest'ora l'atmosfera era tutt'altro che tranquilla; da ciò che mi ha raccontato Candy, non mi risulta che i rapporti tra lei ed Ian siano rimasti intatti.
Riporto il mio sguardo sull'allegro trio,che sembra essere a proprio agio nonostante l'atmosfera ambigua e tesa che sentiamo intensamente sia io che Torrey.
Le occhiatacce truci di quest'ultima, sembrano avere ormai vita propria,e dopo un suo sospiro marcato che sembra voler attirare l'attenzione della ragazza e dei suoi due amiconi idioti, questa si volta verso di noi con un'espressione inizialmente confusa,e pochi secondi dopo più consapevole, come se avesse identificato chi siamo.
Sofferma lo sguardo su di me,squadrandomi da capo a piedi,con un sorrisetto compiaciuto.
..Seriamente?
Credo che la mia espressione sia tutt'altro che amichevole,anche se tento di mascherare il tutto con una maschera di impassibilità e indifferenza.
Dopo questi meravigliosi minuti di totale sconcerto ed imbarazzo,Ian si rivolge a noi con un sorriso radioso,come se niente fosse.
"Perdonateci,ragazze,ma ci siamo completamente dimenticati di fare le presentazioni! Lei è Robyn,mia sorella.- All'udire questa frase, un sospiro di sollievo fuoriesce spontaneamente dalle mie labbra,e pare che anche Torrey abbia avuto una reazione simile alla mia-. E' innoqua,Torrey,puoi ritirare gli artigli!"
NON CI CREDO!
Lo ha detto sul serio?!
Si,l'ha fatto,e con tanto di occhiolino ad un'improvvisamente imbarazzatissima Torrey!
Non l'ho mai vista così rossa,o meglio,così bordeux!
Non riesco a risparmiarmi una mezza risata,seguita anche dagli altri,mentre Torrey mi guarda indispettita per aver dato inizio a quella serie di risate. 
Paul però le si avvicina,avvolgendola in un dolce abbraccio.
"Bene,per una volta sei rimasta senza parole,DeVitto!..Dunque,come avrai capito, lei è la fidanzata di Paul,Robyn. - Si avvicina di un altro passo a me,e lanciandomi uno dei suoi  sguardi a dir poco ambigui,degno proprio di essere definiti suoi,e torna a rivolgersi alla sorella. - Lei invece è.."
"Nina,mi pare ovvio!.- Lo interrompe Robyn,lasciandolo di stucco,ma specialmente LASCIANDOMI DI STUCCO.-  Ian mi aveva accennato qualcosa sul tuo conto al telefono,e considerando la sua tendenza a non parlarmi mai di ragazze, mi era sembrato difficile credergli quando ti aveva definita semplicemente un' 'amica'. Inoltre,dagli sguardi che mi hai rivolto poco fa,deduco che le mie intuizioni fossero esatte!"
Conclude con un occhiolino,e mi do della stupida per non essermi accorta subito della somiglianza dei due!
Oltre che a livello estetico,il sorrisetto divertito con cui si è presentata Robyn era dannatamente simile a quello di Ian,e anche l'occhiolino che mi ha rivolto non è da meno.
Alternando lo sguardo tra Ian e la sorella, noto che lui è tranquillo,e non sembra provare neanche la metà dell'imbarazzo che invece provo io in questo momento.
Faccio per rispondere,ma lui mi anticipa alzando gli occhi al cielo.
"Sei una ficcanaso,Robyn. Non vedi che la stai mettendo in imbarazzo?"
"Oh,da che pulpito viene la predica!"
"Che vorresti dire? Io metto sempre tutti a proprio agio."
Soffoco una risata,ma Robyn se ne accorge lanciandomi uno sguardo d'intesa.
"Pare che io non sia l'unica a non essere d'accordo con te,fratellone."
Gli dice con aria spavalda,guardandomi.
Ian si volta verso di me,ed io mi mordo il labbro inferiore per evitare di ridergli in faccia.
Perchè sì,i suoi occhi che sembrano volermi convincere a non dare man forte alla sorella, sono esilaranti!
"Non guardarmi così,Ian. Non posso dire che sia il tuo forte evitare di mettere in imbarazzo le persone."
Lui mette in mostra un finto broncio,e mettendosi la mano sul petto,proprio sul punto del cuore,imita un'espressione addolorata.
"Come hai potuto tradirmi con..con..mia sorella?! Proprio tu?!"
Scoppio a ridere,scuotendo la testa divertita.
"Non è colpa mia,sei tu che tenti in ogni modo di mettere in imbarazzo tutto e tutti. Posso negare che ti diverti a farlo? Certo che no."
Mi guarda con occhi improvvisamente famelici,che sembrano volermi dire 'ah sì? Sappi che questa me la paghi.'..
Ma questo 'me la paghi' ,più che una minaccia,appare come una dolce condanna.
"Che ne dite di entrare dentro? Sono le cinque passate,e l'aria comincia ad essere piuttosto fresca."
Annuiamo a Paul,ed entriamo dentro casa.
"Ma  Robert e Jaxon? Perché non sono venuti con te?"
Domanda Ian,mentre si versa dell'acqua in un bicchiere.
"Robert non ha ancora le ferie,ed io ho preso tre giorni dalle mie per poter stare qui con voi nelle fantastiche Maldive! Il lavoro gli ruba buona parte della giornata,perciò il piccolo è rimasto con nostra madre,Ian..Anche perchè non è mai troppo sicuro affidare a voi uomini bambini in tenera età!"
Ride lei,e Ian abbassa lo sguardo con una strana smorfia sul volto,come se si stesse perdendo in un ricordo.
"Dunque..Starai qui solo tre giorni?"
Le domando io,e lei annuisce sorridendo.
"Si,e pretendo che mi facciate divertire! Non vengo qui da quando avevo sì e no sedici anni!"
A quest'affermazione,vedo Ian irrigidirsi e indurire la mascella; collego questa sua reazione a ciò che Daniel tentò di fare a Robyn.
Ciononostante, lei sembra non notare la sua reazione,e continua a sorridere radiosa,mentre noto anche Paul irrigidirsi un po'.
"Sono due mandroni,ma non preoccuparti: domani pomeriggio andremo tutti a mare,e programmeremo qualcosa per la sera!"
Ian si risveglia dal suo apparente stato di trance,e le sorride mestamente.
"Come volete,ma adesso andiamo a dormire,o domani a mare mi addormenterò sul materassino e mi risveglierò oltre oceano."
"Male che vada diventi pappa per squali,Som."
Lo riprende scherzosamente Torrey,guadagnandosi un'occhiataccia truce dal diretto interessato.
"Nina,indichi tu la stanza a Robyn? Le metto la valigia fuori la porta."
Annuisco a mio fratello,che augurandoci la buonanotte si dilegua insieme a Torrey nei piani superiori.
"Io sto crollando dal sonno, buonanotte Robyn. - le si avvicina Ian,per darle un tenero bacio sulla guancia,e poi si volta nella mia direzione -. Nina."
Accenno un sorriso per salutarlo,ma lui mi stupisce piacevolmente, avvicinandosi a me e lasciandomi un dolce bacio sulla guancia,molto vicino alle mie labbra,che sfiora leggermente.
Percepisco le mie gote arrossarsi,e sento lo sguardo della sorella puntato su noi due, e soprattutto su di me.
Lui sale le scale,ed io mi verso un po' d'acqua in un bicchiere,per riprendermi dalla sensazione di calore che,come ormai mi capita sempre quando le vicinanze tra me ed Ian si dimezzano,ha invaso il mio corpo.
Tornando a guardare Robyn,che non ha smesso di fissarmi pur stando in silenzio,le faccio cenno di seguirmi,mentre salgo le scale.
"Vieni,ti mostro la stanza in cui dormirai."
Lei annuisce,e quando arriviamo di fronte ad una porta con la valigia davanti - più precisamente la stanza affiancata a quella di Ian - le domando se le serve qualcosa,ma lei nega con il capo.
"Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere,io sono proprio qui davanti..Ok?"
Robyn mi affianca,e guardandola più da vicino, noto che ha gli occhi identici a quelli di Ian, o quasi identici,dal momento che il colore dei suoi sono di un azzurro più acceso rispetto a quelli glaciali di Ian.
"Hai fatto breccia nel cuore di mio fratello,Nina."
Non è una domanda,la sua,ma una constatazione.
Il tono della sua voce però è neutro,non ne sembra contenta e questo mi mette un po' di agitazione.
"E' un male?"
Oso domndare,con tono di voce altrettanto basso.
"No,se tieni a lui no. Se lo stai prendendo in giro invece sì,lo è eccome."
"Io non prendo in giro nessuno,tantomeno Ian."
Mi difendo con voce tranquilla,perché fondamentalmente ho detto la semplice verità.
"Non ti sto accusando,Nina. A me fa piacere che mio fratello abbia riaperto il suo cuore ad un'altra donna,dopo quell'oca di Megan. Voglio solo che non soffra più,non se lo merita e.."
"Io non lo sto prendendo in giro,Robyn. Credimi se ti dico che, nel caso in cui questa storia iniziata forse troppo frettolosamente finisse,sarei io la prima a soffrirne."
Mi sorride,e scuote la testa mentre si lascia andare ad una risatina che non comprendo.
"Nina,Nina..Conosco Ian come le mie tasche,perciò credimi tu se ti dico che ne soffrirebbe anche lui,qualora vi lasciaste.. Ma non preoccuparti,non devi pensare al peggio,se lui ti piace tanto quanto tu piaci a lui,non vedo perché dovreste lasciarvi. Comunque,se ti va,continueremo a parlarne domani..Sempre se saremo in grado di alzarci dal letto!" 
Annuisco divertita,e lasciandole la buonanotte mi dileguo nella mia stanza.
Mentre mi metto il pigiama,ripenso alle parole di Robyn,e finendo sotto le coperte,mi lascio cullare dal pensiero che forse anche lui prova quello che io sento di provare per lui.
..Magari non si è chiesto addirittura se si sta innamorando di me,ma ciò non toglie che gli piaccio, e questo me lo sta confermando lui,ancor più delle parole di Paul,o di Candice,o di Robyn.
Lui,con i suoi piccoli gesti e i suoi sguardi dolci,lui e i suoi occhi che sembrano aver fatto breccia nel mio cuore dal primo istante in cui lo vidi,quegli occhi che sono capaci di farmi sciogliere come neve al sole anche solo sfiorandomi lievemente.
E' davvero tanto impossibile che io mi sia innamorata di lui,in così poco tempo?
..No,non lo è.
Sento le palpebri pesanti,e con ancora l'immagine di me ed Ian insieme intatta nella mente,mi addormento,non prima però di sorridere tra me e me pensando ai suoi occhi che, quasi sicuramente,mi perseguiteranno anche questa notte.
 
**************
"E così lei è la famosa Robyn..Non so come hai fatto a non pensare che si trattasse della sorella di Ian,sono identici!..O peggio,sospettare che fosse Megan,dopo la mia accurata descrizione di quel pesce lavato."
Rido per l'espressione esterefatta di Candice, e sorseggio il mio thé alla pesca.
Siamo a mare, o meglio,sono tutti immersi a mare,eccetto me e Candice,che siamo intente a chiacchierare sedute su un telo sulla spiaggia a causa della 'maledizione del ciclo in estate'.
"Hai ragione,ma in quel momento non ho riflettuto moltissimo,e comunque non avevo visto foto né di Robyn né di Megan,mi era concesso il beneficio del dubbio..No?"
"No."
Sbuffo,e Candy si lascia sfuggire un risolino,che viene interrotto da un rantolo,dovuto a quello che presumo essere un lieve dolore alla schiena.
"Che ingiustizia..Non capisco perchè noi donne dobbiamo soffrire più degli uomini! Anzi no, lo capisco: Dio è un maschilista,ecco cos'è! Non è forse lui che condannava Eva per aver indotto Adamo a mangiare la mela da quello stupido albero?! No,dico..Povero Adamo! Tutta colpa di Eva,è colpa sua se Adamo era un inetto facilmente manipolabile ed incapace di prendere decisioni in modo singolare!"
Scoppio in una fragorosa risata,e blocco con un cenno di mano Candice,per evitare che lei continui questo discorso esilarante.
Di questo passo sarebbe capace di citarmi pezzo per pezzo le ambiguità della Bibbia, solo ed unicamente per provare il fatto che lei abbia ragione.
"Hai ragione,Candy..Dio è proprio un maschilista,anzi,IL maschilista in eccellenza!"
Le do corda,e lei alza il viso soddisfatta.
"Vi rendete conto che siete capaci di contestare perfino la posizione del Signore,sì?"
Mi volto verso Ian,ammirandolo in tutta la sua bellezza,ancora gocciolante di acqua salata, mentre si siede sul mio telo e avvolge un braccio sulle mie spalle.
"Ehi! Sei gelato,levati!"
Faccio per allontanare il suo braccio,aiutandomi con entrambe le mani,ma finisco per ritrovarle entrambe intrecciate alle sue, e la mia testa invece finisce per essere poggiata sul suo petto.
"Sempre a lamentarti,incredibile."
Non gli rispondo,mentre Candy lancia occhiate che definire maliziose sarebbe un eufemismo.
"Finalmente! Micheal mi sta facendo segno che tra cinque minuti ce ne possiamo andare. Io comincio ad andare al parcheggio,quando esce dall'acqua diteglielo. - Faccio per alzarmi,ma lei mi blocca con un leggero movimento del capo -. State comodi,ci vediamo stasera tanto.."
La saluto con la mano,o meglio,ci provo,visto che le mie dita sono ancora intrecciate a quelle di Ian,che non molla la presa.
"A stasera bionda"
Le dice lui,e Candy se ne va.
"A proposito di stasera..Stavamo pensando che potremmo giocare a carte..Tu che dici?"
"Poker?"
Domando a mia volta,e mi volto quel poco che basta per vederlo annuire.
"Dico che devi prepararti psicologicamente ad essere sconfitto."
Mi guarda scettico,alzando notevolmente un sopracciglio,accompagnando il tutto da un sorrisetto sbieco.
"Se fossi in te non ne sarei tanto sicuro,sai? E' difficile battermi. Dovrai inventarti qualcosa per corrompermi a farti vincere, tesoro."
Sussurra malizioso,ed io mi stacco un po' di più dalla sua presa per guardarlo a mia volta scetticamente.
"Non credo che ce ne sarà bisogno,al massimo sarà il contrario."
Le sue mani si poggiano sul mio punto vita,e in men che non si dica mi ritrovo con le gambe incrociate ai suoi fianchi,le mani poggiate sulle sue spalle,mentre le sue vagano sulla mia schiena scoperta,e i nostri volti finiscono a pochissimi centimetri di distanza l'uno dall'altro.
"Nessun problema,ho i miei metodi e dicono che siano più che efficaci."
Ribatte malizioso, e appena apro bocca per ribattere,le sue soffici labbra mi zittiscono, scontrandosi con le mie, e dando inizio ad un bacio che mi coinvolge più del previsto, facendomi dimenticare dove ci troviamo,e che a solo pochi passi da noi mio fratello e i nostri amici potrebbero assistere a questa scena così intima.
Il mio cervello è in sit out,non riesco a pensare a niente all'infuori delle nostre lingue, che sembrano voler gareggiare tra loro,alle sue labbra morbide,che si incastrano perfettamente con le mie, come se fossero il pezzo di puzzle mancante per completarlo,e alle sue mani,che danzano freneticamente e allo stesso tempo dolcemente sulla mia schiena.
Ad occhi chiusi, lascio che le mie mani saggino la tonicità delle sue spalle,spostandone poi una sui suoi soffici e ancora umidi capelli corvini,tirando di tanto in tanto qualche ciocca ed udendo in risposta alcuni lamenti soffocati sulle mie labbra.
Riapro gli occhi, quando le sue cominciano a tracciare baci bollenti a partire dal mio mento, attraversando la linea del mio collo, e finendo sulle mie spalle,dove si soffermano.
Spinta da non so quale forza,prendo il suo volto tra le mani,e trovando il suo sguardo famelico con il mio,mi riapproprio della sua bocca,che mi trascina nuovamente nel mio piccolo angolo di paradiso.
Muovendo inconsciamente il bacino,sento qualcosa sfiorare il mio interno coscia.
Utilizzando quei pochi neuroni ancora intatti,capisco che quel 'qualcosa' ,non è altro che una reazione di Ian, evidentemente eccitato dalla situazione,e sento le mie gote andare letteralmente a fuoco al pensiero di essere io a fargli quest'effetto.
"Nina,Ian..Buonasera..Disturbo?"
Credevo di essere andata a fuoco poco fa?
Bhè,ora temo di aver superato le tonalità del fucsia.
Sento appena il corpo di Ian irrigidirsi al suono della voce irritante di Daniel,sbucato dal nulla con i suoi soliti modi fastidiosamente composti.
Mi volto leggermente verso di lui,ma solo con la testa dal momento che le braccia di Ian mi trattengono ancora per i fianchi,lasciandomi così addossata a lui.
"Gillies..No,figurati,stavamo giusto pensando a te."
Risponde ironicamente Ian,mantenendo intatto quel suo tono provocatorio e apparentemente tranquillo.
Io mi limito a salutare con un sorriso tirato Daniel,che si siede senza troppi preamboli sul telo libero di Paul.
"Speravo di trovarvi qui. Ieri ho provato a chiamare tuo fratello per fargli gli auguri,ma non ha risposto,così ho pensato di farglieli di persona,anche se in ritardo."
Ignorando la provocazione di Ian,si rivolge a me,pur sempre con quell'aria di superiorità che non lo abbandona mai,e mi chiedo se non se ne renda conto o se lo faccia di proposito per risultare più odioso di quanto lo sia già di per sè.
"Non saprei,Daniel.. Magari non ha sentito la chiamata,ed era tardi quando l'ha vista. Comunque è ancora in acqua, quindi.."
"Nessun problema, aspetto qui."
"Fai pure,non crei alcun disturbo."
Sottolinea Ian,facendogli intendere palesemente che ciò che pensa è esattamente il contrario.
Faccio per alzarmi dalle gambe di Ian,rendendomi finalmente conto della situazione parecchio imbarazzante in cui ci troviamo,anche se lui non sembra pensarla allo stesso modo; le sue mani continuano a bloccarmi per i fianchi, perciò metto le mie sulle sue e lo guardo nei suoi occhi azzurro mare,per fargli intendere che vorrei che mollasse la presa.
In risposta,lui si avvicina al mio orecchio,lasciandovi un bacio leggero appena sotto il lobo.
"Credo di avere bisogno di una doccia fredda,ma al momento credo sia il caso che tu aspetti qualche minuto prima di lasciarmi allo scoperto. E' colpa tua se sono ridotto così,non trovi?"
Sussurra poi con voce bassa e rauca, ed io trattengo a stento una risatina nel constatare che si riferisce alle condizioni momentanee sotto il suo basso ventre,ed evito accuratamente di strusciarmi sul suo corpo marmoreo.
"Primo: hai iniziato tu. Secondo: non sembrava che ti dispiacesse,poco fa.."
Gli rispondo,tirando fuori una grinta che probabilmente era sepolta in me,prima di conoscere Ian.
"Dispiacermi? No,affatto. Non ho detto questo,anzi. Ti ho soltanto colpevolizzata per il tuo essere troppo sexy,e mi riferisco ad ogni tuo gesto e movimento. Non so se ne sei consapevole,ma mi fai impazzire quando mi sfidi con il tuo sguardo,o quando accogli le mie di sfide."
Mi risponde,continuando a mantenere il tono di voce basso e seducente,ma allo stesso tempo indiscutibilmente sincero.
Credo che le mie guance siano ormai abbinate al rosso del pezzo di sopra del mio costume,e cerco di non pensarci,sperando che lui non se ne accorga o che ritenga questa mia reazione dovuta al sole.
'Sì,il sole delle sette e trenta di sera. Moolto credibile,Nina.'
Appena ripresa la facoltà di parola,vengo interrotta sul nascere dalla voce pacata di Paul che saluta Daniel.
Mi volto,e al fianco di mio fratello individuo anche Torrey e Robyn.
Ian si irrigidisce sotto di me,e mi permette di scostarmi da lui.
Collego il tutto alla questione delicata e mai digerita che coinvolse sua sorella e Daniel, il quale ai miei occhi appare per un momento scosso dalla visione di Robyn.
Lei invece sembra rilassata e indifferente,mentre il fratello le si avvicina mettendole un braccio intorno alla vita.
"Robyn?..Sei ..Quanto sei cresciuta?! Per poco non ti riconoscevo..Come stai?"
Il tono di voce di Daniel è più caldo del solito,e anche i suoi occhi lo sono.
Le si avvicina di qualche passo,ma notando la mano di Ian avvolta possessivamente al fianco di Robyn si blocca,in attesa di una risposta che non tarda ad arrivare.
"Anche tu sei diverso da come ti ricordavo, Daniel. Devo ammettere che non ti avrei mai immaginato con la barbetta, neppure proiettandoti su un'isola dispersa!.- Ride con espressione stupita,indicandogli la barba che ricopre buona parte del suo volto -. Comunque sto benone,tu invece? Come mai qui alle Maldive? Ricordavo che eri andato fuori per lavoro,nella Grande Mela."
La voce tranquilla e sciolta di Robyn mi fa credere seriamente che ora sia tutto apposto,o che comunque lei non provi più alcun tipo di rancore nei suoi confronti.
Daniel le sorride con lo stesso calore che avevo percepito prima,e portandosi una mano sui capelli castani se li scosta leggermente,in un gesto malcelato di nervosismo.
"Sì,ma dopo dieci anni ho concluso i contratti..Ora è da vedere,c'è la possibilità che io ne accetti un altro che mi terrà impegnato per circa 3-4 anni,e dovrò recarmi a questo colloquio prossima settimana.. Sei cambiata moltissimo,Robyn.. Hai l'aria più matura,più.."
"In genere le persone tendono a maturare crescendo,Gillies. Certo,qualche eccezione a parte.. Comunque eri venuto qui per fare gli auguri a Paul,no? Faglieli pure,noi andiamo via."
Ian porge la mano alla sorella,che lo guarda con un'occhiataccia indispettita e accusatoria.
Dio,perché quest'uomo non riesce a trattenersi dal fare danni?!
Se sua sorella prova ancora rancore per Daniel,lo stava celando più che egregiamente!
Che bisogno c'era di intervenire e metterla in imbarazzo?
Nonostante ciò,Robyn mette la mano su quella del fratello,stringendogliela come per farlo calmare.
"Sì,scusa Daniel ma mi sento poco bene. In bocca al lupo per il lavoro."
Gli dice per concludere,ma lui l'afferra per un braccio nonappena Ian comincia a camminare con ancora la mano di lei stretta nella sua.
Entrambi si bloccano,ma Daniel concentra la sua attenzione sulla figura di Robyn.
"Io..Volevo dirti..Cioè,questa settimana come ti ho detto sono ancora qui alle Maldive,se ti va possiamo prendere un caffè..?"
Ian spalanca gli occhi,sorpreso il doppio di quanto lo sia io di udire questa proposta uscire dalla sua bocca con tono inaspettatamente insicuro e speranzoso.
"Starò qui altri due giorni,Daniel,dopodiché tornerò a casa da mio marito e mio figlio. Se stasera vuoi unirti a noi per una partitina a poker,sei il benvenuto. Per quanto riguarda quella storia,posso assicurarti che per me è acqua passata,mi sono fatta una vita e soprattutto dopo la nascita di mio figlio non ho avuto il tempo materiale per ripensarci! Non ha alcun senso continuare a rimuginare su ciò che è stato,non più. Se ti può far sentire meglio,io sono più che disponibile ad accettare le tue scuse,purché siano sentite,diversamente da come lo furono quelle che mi feci dieci anni fa."
Daniel schiude la bocca, e i suoi occhi sono a dir poco increduli.
La presa che aveva sul suo braccio è diventata molle,e lei ne approfitta per salutare con un cenno di capo tutti noi ed allontanarsi al fianco di Ian dalla spiaggia.
"E' sposata con un figlio.."
Dopo qualche minuto di silenzio assordante creatosi tra tutti noi,Daniel biascica quasi a se stesso questa frase.
"Già.. Mi sento in dovere ti dirti quanto tu abbia sbagliato dall'inizio,Daniel. A prescindere dal fatto che non avresti dovuto tentare di vendicarti con Ian utilizzando sua sorella, avresti almeno dovuto comprendere il tuo grossissimo errore e avresti dovuto sentire la necessità di chiederle scusa,anziché continuare a riservare tutto quell'astio nei confronti di Ian e far finta che non fosse successo niente. Lei non aveva alcuna colpa,se non quella di essersi presa una cotta per te."
Prende parola Paul,e sotto gli sguardi increduli di me e Torrey, Daniel abbassa il volto con aria colpevole e affranta.
"Io..Lo so. Ho avuto modo di riflettere e ..di pentirmene,ecco. E.."
"E allora perchè quando  hai rivisto Ian,a distanza di dieci lunghissimi anni,non gli hai fatto capire di esserti pentito per ciò che avevi fatto? Avresti dovuto tirare fuori le palle per chiedergli scusa,e fargli capire di esserti seriamente reso conto dell'errore commesso. Hai gettato all'aria quest'occasione,di nuovo,a distanza di dieci anni."
Lo interrompe mio fratello,guardandolo dritto negli occhi.
"Non avevo niente contro Robyn,ho odiato Ian e me la sono presa con la persona sbagliata, ovvero quella a cui lui teneva di più.. Io ho capito di aver sbagliato,ma non potevo tornare indietro, perché l'odio per Ian non era mutato. Tutt'ora lui mi odia,ed io..Io rispondo al suo odio con il mio di rancore,perchè non penso ci sia qualcosa da recuperare tra me e lui. Non era mio amico,non lo era mai stato e mai avrei voluto che lo fosse. Le scuse che sento di dover fare sono indirizzate soltanto a sua sorella,non a lui."
Ribatte astioso,guadagnandosi un'occhiata davvero poco amichevole da parte di Paul.
"Come preferisci..La coscienza è la tua,non la mia.. Stasera,come ti ha detto Robyn, giochiamo a poker a casa mia. Il meteo di oggi porta pioggia e vento,perciò non usciamo. Se ti va fai un salto..Ora noi andiamo."
Finendo di vestirci,Paul prende il borsone del mare e saluta con una pacca sulla spalla Daniel,mentre io e Torrey lo salutiamo con la mano.
Allontanandoci,la voce di Daniel che chiama Paul per nome,lo porta a girarsi.
"..Auguri per ieri."
"Grazie,Daniel."
E ci allontaniamo definitivamente verso il parcheggio.
"Mmh,bene..Sono a piedi?"
Dico ironicamente,come per spezzare quest'atmosfera un po' tesa che continua ad alleggiare intorno a noi. 

Paul prende il suo cellulare,e digitando un numero se lo porta all'orecchio.
"Evviva la tua irruenza!..Al parcheggio..Con Torrey e Nina,che hai lasciato a piedi,tra l'altro. Ah ok,muoviti."
Ok,era al telefono con Ian,su questo non ci sono dubbi.
"Hai mandato Ian a prendermi? Potevo prendere un taxi,Paul!"
"Veramente mi ha detto che se n'era reso conto da solo e che era già partito da casa per venirti a prendere. Sarà qui a breve."
Oh.
Bhè,nonostante la sua agitazione,è carino da parte sua essersi ricordato di me.
"Ehh,la dolcezza di Ian,alle volte.."
Sussurra Torrey,lanciandomi un'occhiata intrisa di malizia.
Alzo gli occhi al cielo,mentre mio fratello sbuffa divertito.
"Comunque potete andare,non siamo mica in un deserto,posso aspettarlo da sola."
"Sicura? Per noi è uguale,minuto in più,minuto in meno."
"Tranquillo,cominciate ad andare."
Dopo pochissimi minuti da quando Paul e Torrey sono partiti con l'auto,il motore della moto di Ian arriva dritto alle mie orecchie.
Si ferma proprio davanti a me,e vedo da sotto il casco i suoi occhi guardarmi con rammarico.
"Ti chiedo scusa per oggi,non ho riflettuto e sono stato irruento..Avrei dovuto pensare che.."
"Scherzi,Ian? Stai tranquillo,non hai bisogno di scusarti con me per questa sciocchezza,davvero. Anzi,mi dispiace che tu abbia dovuto scomodarti per ritornare qui a prendermi,avrei preso un taxi."
Mi ammonisce con lo sguardo,e mi passa il casco con una mano.
"Non dire idiozie,Nina. Un taxi..."
Durante il tragitto per tornare a casa,evito di parlargli di oggi,ma quando arriviamo davanti il portone,prima di oltrepassarlo,mi rivolgo a lui.
"Tua sorella è una ragazza in gamba,Ian. Lascia fare a lei. So che dopo ciò che è successo hai paura che possa riaccaderle qualcosa di spiacevole,ma non è più una ragazzina. E' cresciuta,è sicuramente maturata e sa come comportarsi. Abbi fiducia."
Lui annuisce,abbassando di poco la testa e stringendo le labbra in un'espressione pensierosa.
"Hai ragione..Anzi,ora che entriamo perché non metti una buona parola per me,perchè è una furia e non vuole saperne di ascoltarmi."
Apre le labbra in sorriso che vaga tra il divertito e il colpevole.
Scuoto la testa a mo' di rimprovero,per poi annuire.
"Posso provarci,anche se dubito dia ascolto proprio a me,dal momento che a malapena mi conosce."
"Fidati,le stai fin troppo simpatica..E poi voi donne siete accomunate dai vostri ideali estremamente femministi."
"E voi uomini dai vostri fastidiosamente maschilisti."
Sbuffa,alzando le mani in segno di resa,ed insieme entriamo dentro casa; si preannuncia una serata diversa.
"Speriamo bene",sussurro tra me e me,mentre salgo le scale e mi dirigo verso la stanza di Robyn.











Angolo diquellaritardariadiun' "autrice":
Non potete capire quanto mi sia costato tagliare il capitolo a questo punto T.T
Avrei voluto inserire almeno la serata in cui i personaggi giocano a poker,ma come avrete notato il capitolo è parecchio lungo,più di quanto avevo previsto .-.
Ultimamente ciò che scrivo mi soddisfa di più,solo che mi escono fin troppo ordinari e non è quello che vorrei.
Purtroppo non sono capace di sintetizzare ciò che scrivo,tant'è che per fare perlomeno tornare a casa Nina ho dovuto tagliare alcuni pezzi del capitolo!!
La situazione dunque è questa: come alcune di voi avevano sospettato,la biondina che era sulla veranda di casa Wesley era la sorella di Ian,ovvero Robyn. Ho già detto che Megan non ci sarà in questa storia,perché fa parte del passato di Ian e lui non ha più alcun interesse nei suoi confronti. Non ho intenzione di inserirla,in sintesi..Il rapporto tra Nina ed Ian è sempre più intenso,tra loro due ho voluto creare fin da subito una certa chimica,non del tutto amichevole inizialmente,ma che man mano si è trasformata in qualcosa di più sentimentale..Diciamo che il mio lato DELENA finisce per spargersi un po' ovunque,ahahahah xD
Per quanto riguarda l'interruzione della scena in cui Nina ed Ian stavano bellamente limonando,bhè..è stato Daniel,non io..Non mi date la colpaaa >__<
Come avrete capito,non sono in grado di creare personaggi antagonisti ç.ç
Cioè,più che altro questa storia è fatta con il cast degli attori di TVD,ed io li amo praticamente tutti,Daniel Gillies -e i suoi capelli che fanno Swishhh*.*- compreso! Non credo di riuscire a farlo rimanere come 'il cattivone della situazione' ancora per molto,ecco..e credo si sia capito da questo capitolo,in cui ha dimostrato di sentirsi in colpa (almeno con Robyn)..Ian è stato come al solito impulsivo,e la sorella ha tentato di mascherare il suo comportamento coprendolo,ma arrivata a casa evidentemente gliene avrà dette di tutti i colori xD ..Nel prossimo capitolo Nina chiacchiererà con Robyn (un pezzetto già ce l'ho,perché in teoria l'avrei dovuto inserire in questo capitolo, ma poi non l'ho fatto per la questione "lunghezza-capitolo"),e poi ..poi si vedrà ;)
Ormai credo non abbia senso chiedervi scusa per il ritardo,lo faccio da tipo 10 capitoli e peggiore sempre di più, perciò eviterò anche di fare promesse tipo "aggiornerò prossima settimana per compensare quest'immenso ritardo",ecc...anche se vorrei farlo,sono consapevole che non manterrei la promessa. ç.ç
Un bacione enorme a tutte quelle magnifiche persone che recensiscono constantemente (siete fondamentali per l'andamento della mia storia!!),ed anche a quelle che l'hanno aggiunta tra le seguite/preferite/ricordate! ..Un grazie anche a chi segue silenziosamente questa Nian,anche se mi farebbe piacere sapere il parere di voi lettrici silenziose,bello o brutto che sia!
Alla prossimaa :)

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


So che sembra ridicolo questo punto,ma mi sento in dovere di scusarmi con voi per l'ennesimo ritardo. Non ho avuto molto tempo per scrivere,e quando l'ho avuto non l'ho sfruttato,ritrovandomi a scrivere questo capitolo a pezzetti! A dirla tutta l'ho scritto quasi per intero nell'arco di questa giornata!! Tra l'altro devo ammettere di essere un po' dispiaciuta dal leggero calo di recensioni,o comunque mi sono posta diverse domande: la storia piace/continua a piacere,oppure c'è qualcosa che non vi convince? Cioè,noto che aumenta a vista d'occhio il numero di persone che aggiungono questa storia nelle varie liste,in particolar modo nelle seguite e preferite,e di questo ve ne sono davvero grata,ma..una piccola recensione è sempre costruttiva,e  sarebbe davvero d'aiuto dal momento che siamo arrivati agli sgoccioli della storia..Perchè sì,manca davvero poco,credo che la prolungherò al massimo fino al quindicesimo capitolo!..Ma non ne sono certa,visto che ho appena finito di scrivere il capitolo che state per leggere! xD
A proposito,mi sto prolungando troppo,e domani ho scuola,dunque..Buona lettura!!^^



Capitolo 13
 
"Razza di microcefalo smettila di bussare,non ho intenzione di aprirti questa dannatissima porta!"
La voce infuriata di Robyn arriva distintamente alle mie orecchie,in risposta ai colpi dati sulla porta della sua camera.
"Sono Nina..Vuoi che passi più tardi?"
Le domando incerta,e poco dopo sento il rumore della chiave che gira nella serratura della porta,che viene poi aperta da Robyn con un'espressione vagamente irritata.
Non è un buon segno.
"Entra pure.."
Accetto il suo invito,seppur con poca convinzione.
Ci sediamo entrambe sul letto,e lei mi guarda invitandomi a parlare.
Bene,odio iniziare i discorsi,ma ormai sono qui e mi sono lasciata convincere dalla faccia da cucciolo bastonato di Ian,perciò non posso tirarmi indietro.
"Sai..Quando ero piccola mi piaceva Daniel..Bhè,fino a nove anni,poi è partito e chi l'ha più visto!?"
'Grande inizio,Nina. Complimenti.'
"Sì,aveva quel fascino particolare che colpiva,non sembrava un ragazzo di vent'anni, ma un giovane uomo maturo al punto giusto.."
Aggiunge Robyn,con un sorrisetto sincero sul volto.
"Ian mi ha spiegato il motivo di tutto il rancore che ha nei confronti di Daniel,e sono rimasta davvero scioccata..Non mi sarei aspettata un atteggiamento tanto viscido da parte di Daniel, appunto per la maturità che avevo associato alla sua persona..Certo, ero piccola e non potevo capire come lui fosse realmente,ma mi era sempre sembrato una persona a modo,gentile e soprattutto corretta.."
"Il primo a non essere stato corretto nei suoi confronti è stato Ian,ma è anche vero che lui non sapeva che la 'conquista-di-una-notte' fosse la fidanzata di Daniel..Non che lui ed Ian fossero chissà quali amici, entrambi condividevano l'amicizia di Paul,più che altro.."
La osservo in volto,e mi meraviglio di trovarla rilassata,come se stessimo parlando di cosa mangeremo stasera anziché di una parte dolorosa del suo passato.
"Ad ogni modo,il suo è stato un comportamento sbagliato,non doveva cercare di ferire te per arrivare a ferire Ian,non avrebbe dovuto neppure pensare di approfittarsi di una ragazzina per il semplice gusto di vedere soffrire tuo fratello..Dopo questo avvenimento probabilmente Ian  ha alimentato il suo senso di protezione nei tuoi confronti,ma lo fa solo perchè ti vuole bene,e te ne vuole davvero tanto.- sentendola sospirare, continuo il mio discorso.- Sai,conosco Ian da meno di un mese, ed un mese per me è davvero poco per potermi sbilanciare con parole o gesti,ma devo anche ammettere che la sua conoscenza mi ha portata a modificare radicalmente il mio modo di vedere le cose, ovvero da pseudo maniaca del controllo,probabilemente anche paranoica!.- Rido nervosamente,sfregandomi le mani sulle cosce -. Noi due abbiamo instaurato un rapporto basato sulla sincerità,anche se questo non significa che io non mi faccia assillare dai dubbi sul fantomatico noi spesso e volentieri,anzi! Ho già detto che sono un po' paranoica?!.- Annuisce ridendo,pur non capendo a pieno il fine del mio discorso.- Bhè,a parte questo, volevo raccontarti una vicenda di non molti giorni fa, in cui parlavamo delle nostre famiglie, ed Ian mi ha raccontato del giorno in cui è nato tuo figlio Jaxon, e..Non posso descrivere la luce che ho visto brillare nei suoi occhi, mentre mi descriveva l'immagine di te esausta ma felice con Jaxon dormiente tra le tue braccia,è stato così dettagliato da farmi immaginare la scena come se vi avessi visti con i miei occhi! E.."
Mi interrompo ad un tratto,vedendola coprirsi il volto con entrambe le mani a palmi aperti.
..Sta piangendo?
Grandioso,io volevo calmarla e invece la sto facendo piangere.
Sono un disastro,e questo disastro si sente decisamente in colpa!
"Ehi,Robyn,scusa..Io non volevo angosciarti ulteriormente,non era mia intenzione,mi dispiace! Io.."
Vorrei continuare ad auto infliggermi offese varie,ma una sua risatina mi fa bloccare di scatto.
Togliendosi le mani da davanti il volto,mi rivolge un sorriso mesto,e noto che i suoi occhi sono un po' umidi,ma non in lacrime.
"Non devi dispiacerti di niente,Nina..So che Ian ti ha mandata a calmarmi perchè ha notato che ti ho già presa in simpatia,e lui non è così idiota da presentarsi alla porta di questa camera dopo lo sciocco comportamento che ha adottato proprio oggi. Io gli voglio bene,e gliene vorrò sempre..Anche se pestasse Daniel a sangue senza una ragione precisa, continuerei a volergli bene..Nonostante tutte le offese che potrei istintivamente sbraitargli contro,lui..Lui è il mio fratellone, è fastidiosamente impulsivo ed iper protettivo,ma nonostante ciò tiene tanto alla sua famiglia,tiene tanto a me. Abbiamo sempre avuto un rapporto speciale,e questo rapporto non si è mai inclinato..Non succederà oggi,non per una reazione impulsiva di Ian,non per Daniel."
Sento gli occhi pungere,e mi sento una sciocca di proporzioni abissali.
Cavolo,cosa c'entrano le mie lacrime ora?!
Il suo discorso,il modo in cui me ne ha parlato,tutto ciò mi ha commossa,e ..non posso piangere,o meglio,non vorrei piangere,ma è più forte di me!
Abbasso lo sguardo sul copriletto,sperando che lei non si accorga della gocciolina scesa sulla mia guancia.
"Se piangi anche tu sono io a sentirmi in colpa,Nina! Oh,devo ricordare ad Ian di non fare cavolate con te, vi voglio vedere all'altare quanto prima!"
Sgrano gli occhi,scoppiango in una fragorosa risata.
"Sposati?! Sai da quanto ci conosciamo?!"
Riesco a dirle tra una risata e l'altra,mentre lei mi rivolge un'occhiata incredula che definirei 'alla Candice'.
"E quindi?! Quando c'è amore nell'aria,nulla è più rilevante! Ma tranquilla,non c'è fretta,vi sposerete più in là.."
Anche questa frase detta con occhi sognanti mi ricorda Candy!
"Certo,come dici tu.."
"Bhè,matrimoni a parte,direi che è il caso di prepararci! Stasera vi vinco tutti a poker,scommetti?"
Mi porge la mano,che afferro e stringo decisa.
"Avrei qualche dubbio,sono una forza con le carte!"
Ride,borbottando un 'vedremo',mentre io esco fuori dalla sua stanza,entrando poi nella mia.
"Allora,mi ha perdonato?.- Lancio un urlo per lo spavento,voltandomi poi in direzione della voce che associo alla figura di Ian,sdraiato bellamente sul mio letto,con espressione preoccupata e al contempo curiosa.- Che hai?"
"Che ho?! Scherzi vero? Ti sembra modo questo?! Sbucare all'improvviso nella mia stanza e... Metti i piedi fuori dal letto,subito!!"
Sbuffa,ma fa come gli ho detto.
"Allora??"
Continua poi,puntando i suoi occhioni azzurri nei miei.
"Allora niente Ian,sei imperdonabile per ciò che hai fatto oggi e lei non intende più rivolgerti la parola!.- Dico con voce ironica,ma vedendo il suo volto oscurarsi,capisco che non ha afferrato la mia ironia,e continuo più sciolta sedendomi al suo fianco.- Ma che domande fai? E' ovvio che ti ha perdonato,non ce l'aveva realmente con te,o meglio,non in modo tanto eccessivo da non rivolgerti più la parola o tenerti il muso per il resto della sua vita! Aveva solo bisogno di stare sola,o forse di parlare un po',ma ad ogni modo puoi stare tranquillo."
Vedo il suo viso rilassarsi visibilmente,e sorridendomi in modo radioso mi afferra per un braccio e mi trascina a fianco a lui sul letto.
Sento le sue labbra sulla mia fronte,che poco dopo scendono,lasciandomi un bacio sulla punta del naso.
"..Grazie."
Sussurra,con le labbra scese a pochi millimetri dalle mie,ed io vorrei trovare la forza per rispondergli,per dirgli 'non c'è di ché',o 'figurati',ma..
Mi butto a capofitto sulle sue labbra,che schiude maggiormente mentre sgrana gli occhi per la sorpresa del mio gesto.
Le nostre lingue continuano ad inseguirsi,mentre lui si siede trascinandomi con lui, e non capisco come o in che momento,ma mi ritrovo seduta con le gambe intrecciate alla sua vita proprio come oggi a mare, con le mie mani impegnate a giocare con i suoi capelli corvini.
Ci stacchiamo solo per riprendere fiato e, dopo aver incontrato il suo sguardo famelico e quasi lucido, mi rilancio su quelle morbide labbra che sembrano volermi invitare a provarle ogni qual volta le guardo.
Le sue mani vagano sulla mia schiena,e poco dopo mi ritrovo senza maglia,con solo il costume a coprirmi i seni.
La mia mente è nuovamente offline, non può mandarmi alcun segnale o comunque io non sono nelle condizioni di captarli.
Sono semplicemente sopraffatta da queste sensazioni che partono dal mio basso ventre e si espandono in tutto il mio corpo.
Quando sento le labbra di Ian allontanarsi dalle mie, sono tentata dall'avvicinarlo per l'ennesima volta,ma vedendo i suoi occhi diventare improvvisamente più scuri,quasi blu, lascio fare a lui,che comincia a spargermi baci intorno alla clavicola,scendendo poi più giù,verso i seni,che bacia da sopra il costume.
Sento che la situazione sta degenerando,che non sarò in grado di fermarmi,che non sarà in grado di fermarsi,se non mettiamo le distanze tra noi subito.
"Ian.."
Lo richiamo,e vorrei che mi guardasse anziché scendere a vezzeggiare il mio ombellico, facendomi andare ancora più in tilt di quanto non lo fossi poco fa!
Sento il mio corpo andare a fuoco,e mentre sento le sue labbra piegarsi in un sorriso proprio sul mio ombellico al suono del mio ennesimo gemito,metto le mani nei suoi capelli e glieli tiro quel tanto che basta perchè lui possa alzare il viso verso di me.
Quando lo fa,i suoi occhi sono così magnetici che mi dimentico ciò che volevo dirgli, perciò mi limito a scendere dal letto sotto il suo guardo smarrito.
Mi avvicino a lui,ancora seduto sul letto,e gli lascio un bacio sul pomo d'adamo,spinta dalla voglia di sentire ogni parte del suo corpo sotto le mie labbra.
"E' un modo carino per farmi capire che devo buttarmi sotto un getto d'acqua gelata?"
Mi domanda ironicamente,con uno sguardo da predatore,mentre mi avvicina al suo corpo e affonda la sua testa tra i miei capelli,sparsi ad un lato del collo.
"No,io direi che è un modo carino per farti notare l'ora,tra non molto saranno tutti a casa e non vorrei che tu fossi così distratto da collegare la tua sconfitta contro di me ad una semplice mancanza di concentrazione..Voglio vincerti in piena forma!"
Mugugna qualcosa che non riesco a decifrare,e poco dopo le sue labbra si concentrano sul lato coperto dai capelli del mio collo,baciandolo intensamente,facendomi chiudere gli occhi in preda all'estasi.
Poco dopo però li riapro,sentendo la pelle del mio collo risucchiata dalle sue labbra,nel vero senso della parola.
Mugugno qualcosa,e quando si stacca,mi tocco il punto dove Ian si è intrattenuto con la sua bocca e la sua lingua.
"Mi hai..Mi hai fatto un succhiotto?!"
Gli domando incredula,andando verso lo specchio dell'armadio,e riconoscendo la macchiolina un po' più scura del resto della pelle.
"Sì,così impari a provocarmi e ad allontarmi sul più bello."
Mi risponde con un sorriso beffardo,prima di abbracciarmi da dietro e baciarmi il lobo dell'orecchio.
Quando si è alzato dal letto,e quando si è avvicinato così tanto??!
"Fai meno lo spiritoso,Somerhalder. Io oggi volevo legarmi i capelli e per colpa tua non posso."
Sbuffo,e vedo dallo specchio il suo riflesso sorridere divertito e tutt'altro che in colpa, così gli do una lieve gomitata al fianco,ottenendo in risposta una finta smorfia di dolore.
"Auch. Fa male,non diventare violenta come Candice,ti prego."
Guadagnandosi un'occhiataccia indispettita e al contempo divertita.
"Siamo amiche,migliori amiche,è naturale che i nostri comportamenti siano simili per alcuni versi, specialmente con i ragazzi antipatici come te."
"Così mi ferisci,Nina!"
Dice con tono drammatico,portandosi una mano all'altezza del cuore,e prima che io posso fulminarlo con lo sguardo,mi volta verso di lui,ma con il contatto visivo diretto mi viene difficile rimproverarlo o fare altro che non sia osservare le sue labbra,tentata da buttarmici nuovamente con le mie.
Tagliando le distanze,mi lascia un lieve bacio a stampo,e tornando a guardarmi continua.
"Vado a prepararmi,come hai già detto tu,è tardi. A dopo."
Mi fa un occhiolino,e prima di lasciare la stanza rilascia sul mio collo una lieve carezza, più precisamente là dove ha lasciato il succhiotto.
Quando chiude la porta,mi rendo conto che ormai sono andata,persa.
Non posso più fare a meno di lui,e questo mi distrugge perchè la mia insicurezza mi porta a pormi migliaia di domande non appena lui si allontana da me,mentre quando è al mio fianco mi sembra di essere sotto un portico ben saldo,sicura che l'impalcatura sopra le nostre teste non cadrà mai,e che anche se cadesse lui riuscirebbe a metterci in salvo.
Non so spiegare quello che sento di provare per lui,o meglio,quando dentro di me ci provo tutto quanto mi riporta alla parola 'amore',e questo termine mi spaventa già meno rispetto a ieri..
Serve davvero una definizione a ciò che siamo?
Serve davvero una definizione per ciò che proviamo?
Metto da parte tutti questi quesiti che mi rendono la regina delle paranoiche,e mi preparo per stasera; partita a poker a casa,uguale..Jeans e t-shirt!!
Cosa voglio di più dalla vita?
 
******************
 
"Dunque mi stai dicendo che per poco non vi davate alla pazza gioia? Così mi piaci,Nina!!"
"Shh,stai un po' zitta! Non hai seguito una parola di ciò cho detto?!"
Rispondo a Candy, con voce esasperata.
Siamo chiuse in bagno da almeno un quarto d'ora,con la scusa del mal di pancia di Candice, a cui anche io avevo creduto dal momento che oggi a mare non stava benissimo per il ciclo..
Peccato che fosse un modo alternativo per trascinarmi in disparte e riferirmi che 'aveva notato occhiate sempre più languide tra me ed Ian,seguite da una macchiolina sul mio collo'.
Dico io,questa ragazza ha i radar al posto degli occhi?!
Ho lasciato i capelli sciolti,e quella macchiolina l'ho coperta accuratamente con il fondotinta!
"Sì,sì,è uguale..Non puoi più mandarlo di nuovo in bianco,Nina,ti rinnego come amica! Povero Som!!"
Sbuffo rumorosamente,guardandola indispettita.
"Ma quale povero Som! Avevo ragione io,neanche dieci minuti dopo eravate tutti qui a casa...E comunque vorrei ricordarti che anche io ho le mie cose.."
"Non trovare scuse tanto futili."
"Non è affatto una scusa,è un dato di fatto! E non vorrei che la mia prima volta dovesse avvenire proprio con il ciclo addosso,è una cosa che mi disgusta..Ora andiamo,stanno ancora aspettando noi per giocare!"
Riesco finalmente a trascinarla fuori dal bagno, e mentre scendiamo le scale che conducono al magazzino,riprende a parlare.
"..Hai ammesso che la tua prima volta sarà con Ian e a breve,questo è un bel passo avanti,Nina!"
"Sarei curiosa di sapere quanto ti piace da uno a dieci rigirare qualunque cosa io dica in ciò che vorresti sentirti dire.."
"Otto e mezzo,forse nove..Ma comunque non ho rigirato niente,è quello che hai detto tu,tesoro."
Annuisco per l'esasperazione,ed entriamo nella stanza in cui tutti gli altri sono intenti a ridere e scherzare.
"Oh,le signorine sono tornate finalmente!"
Inizia Micheal,appoggiato da Ian e Matt.
Daniel non è ancora arrivato,e ho l'impressione che Ian speri che non verrà proprio.
"Iniziamo?"
Domanda Paul,e tutti annuiscono in risposta.
"Non aspettiamo Daniel?"
Mi volto un po' stupita verso Robyn,che ha posto questa domanda con una calma e scioltezza disarmante.
"Non è un problema nostro se la puntualità non è di casa per lui.. Quando e se arriverà ci guarderà giocare e parteciperà alla partita seguente,se ci sarà tempo di farne un'altra..Ma ne dubito."
Le risponde Ian,con tono inizialmente indispettito,che diventa più noncurante dopo l'occhiataccia infastidita della sorella.
Mi viene da sorridere alla visione di questa scena,e dopo un colpetto di tosse di mio fratello iniziamo a giocare.
Già al terzo giro Candice è fuori gioco,sotto le risa di tutti noi e il suo volto imbronciato diventa man mano più irato,mentre comincia a delirare dicendo che abbiamo complottato per farla perdere!
La sua sconfitta viene poi seguita da quella di Claire,che aveva annunciato il suo aver giocato solo due volte diversi anni fà.
A ruota lascia il tavolo anche Matt,seguito da Torrey e Micheal, entrambi con due scale battute dal colore di Ian.
Il bussare alla porta del garage ci fa bloccare,ed essendo io nella parte finale del tavolo mi alzo per aprire,trovandomi davanti Daniel vestito casual,con in mano due sacchetti che emanano un ottimo odore.
"Ciao Nina.- Si avvicina,lasciandomi un bacio sulla guancia.- Buona sera,ragazzi. Scusate il ritardo,ho avuto un contrattempo."
Chiudo la porta alle nostre spalle,e indicandogli un posto libero torno a sedermi nel mio.
"Tranquillo,Daniel..Noi comunque abbiamo iniziato da un po',al limite quando finiamo facciamo un altro giro."
Gli dice mio fratello,mentre riprendiamo a giocare.
"Non c'è problema,sono venuto per stare con voi,non per la partita di poker in sé per sé.- Sposta lo sguardo su Robyn,e dopo qualche secondo torna a concentrarsi sulla figura di Paul.- Ho portato i cornetti..Siamo undici,giusto?"
Annuiamo,mentre anche Robyn va fuori gioco,mugulando un 'no' fra i denti.
"Mi dispiace,sorellina,ma ti ho detto tante volte di non puntare tutto quando hai soltanto un tris e non siamo meno di cinque persone a giocare!"
Le dice con tono dispettoso Ian,che l'ha mandata fuori gioco con una scala.
"Fai meno il sapientone,Ian Joseph Somerhalder. La tua è solo tanta fortuna!"
Gli risponde lei,con un'occhiata torva.
A seguire Robyn ci pensa mio fratello,e rimaniamo in gioco io,Joseph,ed Ian come chip leader.
"Siamo agli sgoccioli e i finalisti sono: l'inglese dall'accento sexy,ergo Morgan, e la coppia bulgara formata dalla bella Dobreva e il bel Somerhalder dall'irresistibile sguardo di ghiaccio..Chi vincerà?!"
Candy fa da telecronista,utilizzando una bottiglietta di rum come microfono,mentre Micheal la riprende con la videocamera.
"Ehi,non ti starai sbilanciando un po' troppo con i complimenti tu?"
Le dice appunto il fidanzato,e lei nega con il capo,facendoci scoppiare a ridere.
"La vittoria è nelle mie tasche,mi dispiace."
Dice Ian,con tono beffardo.
"L'importante è esserne convinti,Som."
Lo stuzzica Joseph,vincendo una mano a cui non ho partecipato.
"L'atmosfera si fa sempre più tesa,signori e signore,ma ormai abbiamo capito che la vittoria sarà della giovane Nina,che silenziosamente è arrivata in finale,agguerrita più che mai!"
Continua a parlare Candice,facendomi sorridere divertita.
"Temo che Candy abbia bevuto il contenuto della bottiglia che ha in mano."
Dice ironico Ian,e lei gli lancia un cuscinetto addosso per zittirlo.
"No,non ha bevuto,ha ragione..Vinceremo o io,o Joseph..Non tu,Somerhalder."
Provo Ian,lanciandogli uno sguardo intriso di sfida,che ricambia sussurrando un 'vedremo'.
"Tra i due vi è elettricità allo stato puro,i loro sguardi più che sfidarsi sembrano volersi spogliare,e.."
"Candice!"
La riprendo,con occhi spalancati,e lei risponde con un 'che c'è?'.
Insomma,c'è anche mio fratello in questa stanza!!
"L'avevo detto io che aveva bevuto..- Dice Ian a voce bassa,per non farsi sentire da Candy.- ..Allora,che fai Morgan? Giochi tutto contro la dolce Nina o foldi come ho fatto io?"
Con sorriso beffardo,Ian provoca Joseph,che lo ignora bellamente e guarda me negli occhi per cercare di capire se ho davvero un punto o se si tratta solo di un bluff.
Peccato che io non intendo lasciare trasparire niente sul mio volto,e il mio poker di tre è difficile da battere.
"Uhm..Se parlo con l'accento sexy sciogli questa tua espressione imperturbabile e mi fai capire che punto hai?!"
Sussurra ironico Joseph,facendomi ridere divertita.
"Auch,fai lo scorretto,Morgan?"
Gli rispondo estremamente divertita,ma veniamo interrotti da Candice che sbiacica qualcosa di simile a 'il suo tono è sempre secccssy'.
Sì,ha decisamente bevuto.
Alla fine Joseph decide di giocarsela,mostrando un full niente male.
Faccio prima una faccia sconvolta,e quando vedo il suo volto assumere una sfumatura vittoriosa,spezzo le sue speranze mostrandogli il mio poker.
"Ops,mi era sfuggito un tre,pardon!"
Tra le risate generali,Morgan mi scombina i capelli,ottenendo uno sguardo truce da parte della sottoscritta.
"Piccola Dobrev,ti raccomando; hai vinto me,vinci anche Som!"
E mi fa un occhiolino,mentre io punto il mio sguardo in quello di Ian.
"Puoi giurarci."
Mentre Candice continua a fare la parte della telecronista,la partita prosegue,e ogni tanto Micheal passa vicino a me e ad Ian per inquadrare le nostre carte.
"Chi è chip leader?"
Domanda Robyn,osservando appunto le nostre chips che sono più o meno uguali.
"Credo Ian,ma di poco.."
Le risponde Daniel,e nel mentre mi rendo conto di avere la scala colore!
Guardo meglio le carte,più per scena che per altro,poi punto il mio sguardo in quello di Ian.
"All in."
Dico infine,e lui sgrana gli occhi per la sorpresa.
"Uhm..Sicura? Di fare all in,dico..Sai che stai giocando tutte le tue chips e hai un buon punto o stai bluffando perchè ti sei stancata delle mani altalenanti che stai avendo?"
Domando con tono disinvolto e dannatamente fastidioso.
"Che stiamo avendo, semmai..Ti ricordo che hai perso più tu le chips che io, dal momento che tu eri chip leader e di parecchio anche..Comunque sì,ho un buon punto...O forse bluffo,chi può saperlo?"
Sbatto innocentemente le ciglia,scatenando le risate di Robyn e Torrey,mentre Ian si massaggia il mento con sguardo fin troppo sicuro..
"Ti seguo."
Dice Ian,osservandomi di sottecchi.
"Sicuro? Di fare all in,dico..Sai che stai giocando tutte le tue chips e hai un buon punto o mi segui perchè ti sei stancato delle mani altalentanti che stai avendo?"
Scimmiotto la sua voce,ripetendo le sue stesse parole,facendolo sorridere divertito.
"Sicuro,tranquilla."
"Bene,allora..Mostrate le carte!"
Dice Micheal,continuando a registrare la nostra partita.
"Gira le carte,Nina."
Come se si trattasse di un gioiello prezioso,mostro piano le carte ad Ian,con sguardo trionfante.
Le sue pupille si sgranano visibilmente,e la sua bocca si schiude leggermente, osservando il mio punteggio.
Quando però vedo un angolo delle sue labbra alzarsi in un sorrisetto beffardo,comincio a domandarmi quale punteggio possa avere.
Ingoiando la mia stessa saliva,gli chiedo di mostrare le sue carte.
"Direi che avrei fatto il tuo stesso gioco,chiunque andrebbe all in con una scala colore. E' praticamente uno dei punti più alti del poker,anzi,il secondo punto più alto..Peccato che il secondo venga dopo il primo,e in questo caso il primo è proprio la scala reale."
E mostra le sue di carte,che insieme a quelle del tavolo formano proprio una scala reale!
Una smorfia imbronciata prende forma sul mio volto,mentre gli altri sono ancora più increduli di me per la vittoria di Ian.
Che fortuna che ha avuto!
"E la vittoria se l'aggiudica Ian Joseph Somerhalder,grazie ad una..Uhm,come avete detto che si chiama? ..Scala reale?"
Continua a biascicare Candice,tra le risa generali.
"Si,ora ripeti con me,Candy: 'una scala reale ha battuto una scala colore,ergo..Somerhalder ha un culo pazzesco!'"
Continua Torrey,facendomi ridere,ma il colpo di grazia mi viene dato da Candice,che con sguardo pensieroso le risponde 'nel vero senso della parola',riferendosi al di dietro di Ian.
"Trevino,non guardarmi male solo perchè la tua fidanzata mi trova terribilmente affascinante e bello,è un dato di fatto,non prendertela con me."
Dice Ian con espressione sorniona,mentre Micheal lo fulmina con lo sguardo nonostante sia visibilmente divertito dalla situazione.
"Domani mattina non ricorderai ciò che stai dicendo,Candice,e sarà davvero divertente ricordartelo."
Sussurro più a me stessa che a lei,dal momento che si sta quasi addormentando sul braccio di Paul.
Cominciamo a mangiare i cornetti alla nutella portati da Daniel,mentre bevono del boubon.
Bevono,perchè io non bevo da quando qualche anno fà ho dato della troia ad una ragazza della comitiva in Bulgaria.
..Però,considerando che sono a casa mia,e che le ripercussioni non dovrebbero esserci, potrei..
Ma sì,un goccio posso berlo anch'io!
"Qualcuno mi riempe il bicchiere o devo fare da sola?"
Domando,facendo oscillare a destra e sinistra il bicchiere.
"Tu non bevi,Nina,chi vuoi prendere in giro?"
Replica Paul,mentre Ian mi osserva con circospezione.
"Si,infatti piccola Dobrev. Se vuoi un po' d'acqua.."
Continua Joseph,con un sorrisetto beffardo.
"Bhè,il fatto che non bevo non significa che non possa bere un bicchiere di bourbon a casa mia!"
Sbotto,e Daniel mi zittisce versandomi un po' di bourbon nel bicchiere,e per un po' intendo proprio un po'.
Perciò prendo la bottiglia e ne riempio oltre metà,bevendolo poi tutto d'un sorso, sotto i loro sguardi esterefatti.
"Nina Konstantinova Dobreva?..Sei proprio tu con un bicchiere con dell'alcool all'interno o ho semplicemente le allucinazioni post-sbronza?"
Domanda con voce impastata Candice,ed in risposta mi riempio un altro bicchiere.
Non è affatto male questo bourbon!
"Ottimo bourbon!"
Dico dopo l'ennesimo bicchiere svuotato,e Ian si siede al mio fianco levandomi di mano la bottiglia.
"Si vede che non te ne intendi,questo bourbon fa schifo,è uno dei peggiori che io abbia mai bevuto in tutta la mia vita..Ma che te ne parlo a fare,non mi stai neanche seguendo.."
Io non sono ubriaca.. Sono cosciente,e lo sto seguendo eccome!
Ha detto che il viola della t-shirt mi dona,anche se mi preferirebbe senza..Ma non possiamo fare l'amore,perchè a quest'ora si deve dormire e..
"Bhè,prima che ti addormenti sul mio braccio vorrei che mi riempissi di complimenti per averti vinta,Nina."
Mi volto verso di lui con un sopracciglio alzato all'inverosimile.
Ho sentito bene o sono gli effetti dell'acool?
"Prego?"
"Hai capito benissimo..O almeno credo,a giudicare dalla tua faccia esterefatta."
"Bhè,scordatelo allora. Al limite posso ripetere quanto tu abbia cu..Quanto tu sia fortunato."
Scoppia a ridere,e con un sorrisetto dispettoso sul volto mi abbraccia.
"Dai,non ti arrabbiare,sei arrivata seconda sù.."
"Non sono arrabbiata!"
Sbotto imbronciata. Forse sono un po'..
"Infastidita però sì."
Ecco,appunto.
"Non è vero.."
"E' divertente il tuo negare l'evidenza; mi hai sfidato apertamente ed hai perso,ammetti che questo ti infastidisca, avanti..Da ubriaca puoi dirmelo!"
Grr,che antipatico! 
"Non sono ubriaca..Altro che innamorata di questo presuntuoso irritante,ha ragione Robyn quando lo definisce microcefalo.."
Borbotto tra me e me,chiudendo gli occhi e accucciandomi meglio sul suo braccio stranamente irriggidito.
..Oddio,mi sento male.
Sono anche questi effetti dell'alcool?!
No,non credo...E allora..?!
No,è impossibile..Io..Non l'ho detto ad alta voce,fa parte del mio essere ubriaca..
Non posso aver detto ad alta voce di essere innamorata di Ian,non con lui a pochi centimetri da me. 
Per quale diamine di motivo ho bevuto?! 
Sento l'ossigeno venir meno,ho bisogno di aria.
"Ian..Ho bisogno di aria,aiutami.."
Biascico,un po' insonnolita,un po' intimorita,e un po' ubriaca..
"Si,tranquilla,ti porto a letto."
"Noo,non voglio venire a letto con tee oggii,io voglio dormiree!"
Lo sento ridere,per poi parlare con tono incredulo.
"Non posso credere che tu abbia appena trovato un doppio senso in ciò che ho detto io, direi che è il momento di andare a nanna,ti accompagno e poi torno giù..Ok?"
"Noo,non è ok per niente,devi restare con me finché non mi addormentoo!"
"Va benissimo,tranquilla..Ragazzi porto la bella addormentata a letto,poi torno giù.- faccio per replicare,ma lui continua.- Non prima che lei si sia addormentata,ovviamente."
"Buonanotte Ninaa! Sappi che ti ho ripresa con la videocamera,perchè non credo che ti vedrò altre volte ubriaca!"
Collego questa voce a quella di Micheal,più che altro per la parola videocamera..
Sono ancora in grado di elaborare pensieri? Woooow!
Sento altre voci augurarmi la buonanotte,ma non riesco a distinguere neppure quella di Paul dalle altre!
Schiudo le palpebre,mentre vedo le scale muoversi.
Uuh,sono sulle montagne russee?!
Che belloo!
Peccato che il giro sulla giostra finisce presto,e mi ritrovo stesa sul letto.
"..Ho caldoo! Levami questi jeans!"
Mugolo assonnata,e sento una mano accarezzarmi i capelli.
"Vuoi che ti spogli? Ti lascio solo con la maglia?"
Sento le gote infiammarsi,e anche in questo caso do la colpa al bourbon.
"Sì,però non guardarmi che mi vergognoo."
Una risata melodica mi arriva alle orecchie,e sorrido pensando che questo suono sia il più bello che io abbia mai sentito.
"Non ti guardo,ma tu comincia a chiudere la bocca perchè domani sarà imbarazzante ricordarti tutto ciò che hai detto,quindi se continui a parlare peggiori la tua situazione.."
Piego le labbra in un broncio,e sento una sensazione di fresco sulle mie gambe,e poco dopo le mani di Ian si affrettano a coprirmi con il lenzuolo.
Sorrido,felice di essere stata accontentata,e nel medesimo istante in cui la mano di Ian comincia ad accarezzarmi il viso,sento un piacevole buio risucchiandomi nel suo vortice,e mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.











Angolo "autrice":
Bhè,non ho molto da dire su questo capitolo,a parte che io mi sono divertita molto scrivendolo,perchè desideravo tanto scrivere di Nina ubriaca per farle dichiarare qualcosa di importante, e per questo motivo ho aspettato il tredicesimo capitolo! Come ho detto all'inizio,siamo agli sgoccioli,e come avrete capito Nina ha proprio dichiarato ad Ian di essere innamorata di lui,anche se il modo in cui l'ha detto non è stato dei più romantici..Come capitolo mi piace un po' di più rispetto agli altri - in generale,intendo -,e spero di non avervi confuso le idee,specialmente nella parte in cui tutta la comitiva giocava a poker!!
Di solito le mie "note" sono più accurate,ma sto morendo di sonno e considerando che sono quasi le due e domani devo svegliarmi alle sette,direi che è ora di dileguarmi!
Ringrazio di cuore tutte coloro che seguono la mia storia,silenziosamente o meno,e chi la inserisce/l'ha inserita in una delle tre liste!
Un bacione enorme a chi recensisce,svolgete davvero un ruolo fondamentale per me,non mi pare vero di aver scritto una Nian e di aver ricevuto un'accoglienza tanto calorosa *-*
Alla prossima:**************

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14

 
La prima cosa che noto aprendo gli occhi,è la sensazione di intontimento che mi pervade da capo a piedi.
Subito dopo,mi rendo conto che essa è accompagnata da altri spiacevoli effetti, quali la forte emicrania,l'insopportabile nausea che tocca la bocca dello stomaco,e per completare l'opera mi accorgo di non riuscire a reggere la luce che fuoriesce dalle tende della mia camera, tanto da portarmi a chiudere gli occhi di scatto dopo averla a malapena intravista.
Mi alzo dal letto,e nonostante la testa mi giri come se in questo momento fossi su una giostra,mi avvicino all'armadio,afferro un comodo vestitino celeste,la bianchieria intima, e incredibilmente riesco a raggiungere il bagno sana e salva!
Chiudendo la porta alle mie spalle,mi sciacquo il volto,umettandomi le labbra secche e rendendomi conto di avere anche una gran sete!
Con una mano reggo lo spazzolino e lavo i denti,mentre con l'altra massaggio una tempia, nella speranza di placare l'emicrania.
Nonostante il dentifricio alla menta,sento chiaramente il sapore amaro dell'alcool in bocca; quanti bicchierini di troppo ho bevuto ieri?
Maledizione,sapevo che non avrei dovuto toccare quel bourbon,conosco gli effetti che l'alcool ha su di me,e anche se questa volta non ho offeso nessuno - o almeno spero - le conseguenze fisiche sono sempre quelle, e definirle dannatamente fastidiose sarebbe un eufemismo!
Abbassando lo sguardo sul mio corpo,mi rendo conto di indossare soltanto la maglia di ieri sera.
Ma cosa..?
Immagini alquanto confuse si proiettano nella mia mente,in un ordine piuttosto vago e disordinato.
Sento il bisogno di Candice,ma da quel che ricordo anche lei non era in condizioni migliori delle mie!
Tolgo tutto ciò che ho addosso,e mi infilo sotto il getto d'acqua della doccia ad occhi chiusi.
Tento di ricordare cosa è accaduto ieri sera,facendo il resoconto della serata..
Dunque,abbiamo giocato a poker..Ian ed io siamo arrivati in finale,ma lui ha battuto la mia scala colore con una scala reale..Abbiamo scherzato,mangiato,bevuto,e..
Fine dei ricordi.
Seriamente?!
No,Nina,concentrati su..Ci sarà dell'altro,altrimenti non avresti questa sensazione di vuoto nella testa ora..
'Oh,sì che l'avresti...Sapevi che l'alcool si ciba dei neuroni?'
Nonostante i postumi,questa vocina irritante è onnipresente.
Continuo a massaggiarmi le tempie,alzando il volto per farlo scontrare maggiormente con l'acqua fresca.
L'immagine di me che rido sul letto con Ian al mio fianco mi fa aprire gli occhi di scatto!
Io..Ian...Sul letto?
Sarà stato lui a togliermi i jeans..Sento il sangue salirmi alle guancie a tal pensiero!
Ma cos'altro è successo?
Non mi sento diversa,e anche se fosse non credo proprio che Ian avrebbe approfittato di me ubriaca per..bhè,sì,ci siamo capiti.
Esco dalla cabina doccia e avvolgo il mio corpo con un telo,mentre con un asciugamano tampono i capelli.
Mentre mi sforzo di ricordare qualcos'altro riguardante ieri sera,indosso l'intimo e il vestitino,dopodichè opto per evitare di asciugare i capelli con il phon,per evitare di udire un suono di per sé fastidioso ulteriormente amplificato, e di dire definitivamente addio ai miei poveri timpani.
A chi dovrò chiedere aiuto per sapere cosa posso aver detto o fatto ieri sera?
Esco dal bagno,e scendo le scale per dirigermi in cucina.
Purtroppo i giramenti di testa continuano a tartassarmi,tanto che devo contare sull'aiuto della ringhiera per non rotolare dalle scale.
La cucina è deserta,ma mentre preparo un'aspirina sento la voce squillante di Robyn salutarmi.
Squillante a causa dei postumi,ovviamente.
"Buongiorno Robyn.."
Ricambio il suo saluto,mentre bevo tutto d'un fiato il contenuto del bicchiere.
"Non sei abituata a bere,a quanto pare!"
Ironizza,indicando con un cenno del capo la bustina vuota dell'aspirina che sto gettando nel cestino.
Annuisco,con un sorrisetto che vaga tra l'imbarazzato e il consapevole.
"Ti risulta che abbia fatto o detto qualche cavolata ieri..?"
Le domando con tono incerto,con la speranza di vederla scuotere la testa negativamente.
"Per quello che ho potuto vedere no,non mi risulta."
Mi sorride mestamente,bevendo un sorso di succo d'arancia.
"Com'è andata ieri?.. Hai parlato con Daniel?"
Non vorrei risultare invadente,ma dopo la nostra conversazione dello scorso pomeriggio credo la mia non sia solo semplice curiosità.
"Uhm..Un po'.- Sorride,arricciando le labbra in una smorfia che la rende molto buffa -.Non abbiamo scavato molto nel passato,giusto il tempo di domandarmi nuovamente scusa per ciò che è successo insomma.. Poi ci siamo proiettati sul presente,sulle nostre vite ora come ora. Non riusciva a credere che io avessi un figlio e che fossi sposata,sembrava seriamente sconvolto!"
Ride divertita,ed io la seguo ricordando l'espressione da pesce lesso di Daniel quando Robyn gli ha rivelato a mare la sua condizione di moglie e madre!
"Quando ti ha vista a mare la sua faccia era...Sembrava un'altra persona,totalmente diversa da quella che avevo potuto conoscere in queste settimane.. Credo che trovarti sposata e per di più con un figlio possa essere stato scioccante per lui,che magari ti immaginava single o fossilizzata sul passato!"
"Già..Spiacente,ma in genere non tendo a fossilizzarmi su una situazione per lunga durata! Questa è stata senza dubbio una delle più serie che io abbia affrontato,ma ripensandoci credo di aver perso fin troppo tempo a pensarci su e a piangere. Non si può tornare indietro nel tempo,ma se potessi farlo non verserei neppure una lacrima..Io ho avuto la fortuna di essere salvata dall'arrivo di mio fratello quel giorno,Daniel non è riuscito nel suo intento, dunque io posso ritenermi fortunata e lui anche,perchè non deve portarsi sulla coscienza il peso di una violenza sessuale. Ci sono tante ragazze che hanno vissuto esperienze simili alla mia,ma il più delle volte per loro non c'è stato nessuno ad arrivare in tempo per salvarle,perciò non sarebbe stato giusto fossilizzarmi sul passato,non lo sarebbe stato specialmente nei confronti di quelle ragazze che riescono ad andare avanti nonostante quella sensazione di vuoto che si portano dentro."
Sento gli occhi lucidi all'udire questo discorso uscire dalle sue labbra.
Robyn è una ragazza forte,ha una grinta pazzesca e quasi la invidio per la sua determinazione.
E' una donna che merita la miglior vita che il mondo possa offrirle proprio per il valore che lei da' alla vita stessa.
"Ian aveva ragione,Robyn..Sei una ragazza speciale,ed è per questo che lui ti ama così tanto, è per questo che i suoi occhi brillano di una luce tanto particolare e abbagliante quando parla di te o quando ti guarda."
Le sussurro sincera,ricevendo in risposta un suo sguardo carico di gratitudine e dolcezza.
"Auch,le donne di casa sono già sveglie nonostante siano ancora le undici!"
Mi volto di scatto verso Ian,apparso alle nostre spalle all'improvviso,a petto nudo e con solo un pinocchietto addosso.
Scompiglia ad entrambe i capelli,ricevendo in contemporanea due schiaffi su entrambi le mani da parte della sottoscritta e di Robyn.
"Questo 'ancora' potresti anche levarlo.."
Lo corregge lei,facendo oscillare la bottiglia di succo d'arancia nelle sue mani,per offrirglielo.
"No,grazie..In realtà cercavo del bourbon,ne è rimasto o la signorina ha fatto il pieno?"
Dice,puntando i suoi occhi nei miei.
Ah,ah,ah.
Spiritoso,Somerhalder.
Moolto spiritoso.
Rispondo alla sua finta occhiata innocente con uno sguardo truce.
"Le tue battute sono divertenti quanto potrebbero esserlo le spine sotto i piedi..Scalzi,per giunta."
"Non era una battuta,la mia..Tu invece migliori sempre di più,sarà merito della mia vicinanza? Si dice che l'allievo superi il maestro,sai?"
Mi si avvicina con un sorrisetto malizioso stampato sul volto; Dio,quanto può essere sbruffone!
"Sicuramente,Somerhalder."
Soffio il suo nome con uno sbuffo malcelato,udendo in risposta la sua risata divertita.
"Ook,io mi dileguo e vi lascio alle vostre botte e risposte. Continuate così e finirete per rotolarvi nudi in cucina! Andate sopra perlomeno,su!"
Sento il viso andare a fuoco,e schiudo le labbra incapace di articolare risposta.
Ian invece alza gli occhi al cielo,e senza neanche voltarsi verso Robyn muove le dita della mano a mo' di saluto.
Beato lui che è immune a qualsiasi tipo di provocazione!
Sento i passi di Robyn allontanarsi,probabilmente salendo al piano di sopra.
Cerco il contatto visivo con Ian,trovandolo un attimo dopo.
"Ian..Senti,è evidente che io ieri abbia alzato troppo il gomito.. Perciò volevo chiederti.. Sai se ho fatto qualcosa di cui vergognarmi? Scene imbarazzanti o comunque qualcosa di simile..?"
Farfuglio imbarazzata,sotto il suo sguardo incuriosito e lievemente divertito.
All'improvviso si illumina,e senza rispondere alla mia domanda si incammina verso le scale.
"Metto le scarpe,una t-shirt e un jeans,e andiamo a fare un giro in moto.  Comincia a prendere le chiavi,io arrivo tra un attimo."
E se ne va,lasciandomi sempre più confusa e preoccupata.
Evidentemente il discorso è lungo...Avrà molto da raccontarmi..Ergo...Oddio!
Chissà che ho combinato!
Calma,Nina.. Magari vuole solo fare un giro con te,niente di cui preoccuparti..
Sì,certo,e allora perchè ha evitato di rispondere alla mia domanda riguardo ieri sera?!
Prendo un lungo respiro, e afferrando le chiavi della sua moto,esco di casa.
Dopo un po' esce anche Ian,con un jeans chiaro e una maglia beige con scollo a V,e porgendomi un casco e indossandone un altro,si mette alla guida,con me alle sue spalle.
Non ci allontaniamo molto da casa,arrivando ad un vecchio parco qui vicino, che mi riporta alla mente una marea di ricordi.
Venivo sempre qui da piccola,con mia madre,Paul e suo padre..
Ogni volta che i nostri genitori ci portavano qui al parco,io non volevo andarmene,e rimanevamo per ore,fin quando non trovavano un modo per convincermi che saremmo tornati il giorno dopo,e mi facevano staccare dall'altalena rossa che ora sto osservando.
Sono passati tantissimi anni,eppure è la stessa altalena che occupavo io,più consumata e di un rosso più sbiadito,ma è sempre quella.
"Ehi..Ti vedo persa..Qualcosa non va?"
Ian si siede al mio fianco sulla panchina verde,anch'essa identica a quella su cui mia madre e Tomasz si sedevano aspettando il momento per andarcene,mentre Paul mi spingeva da dietro l'altalena.
"Affatto..Stavo solo pensando tutti i bei ricordi che questo luogo mi riporta in mente."
Sussurro sincera,spostando lo sguardo dall'altalena ai suoi occhi celesti,resi ancora più intensi dalla luce del sole che li illumina.
"Una parte della tua infanzia?"
Annuisco,cominciando a raccontargli piccoli eventi avvenuti qui, momenti che in qualche modo sono rimasti intatti nella mia mente,come il giorno in cui Paul si addormentò sulla panchina ed io usai un pennarello nero per disegnarli sul braccio quella che doveva essere la faccia di Ariel,la Sirenetta.
"E quando si è svegliato?!"
Mi domanda ridendo divertito.
"Uhm..Non la prese tanto bene all'inizio...Però si mise a ridere quando gli dissi che era Ariel, perchè lui sosteneva che somigliasse di più a Flounder,il pesce di Ariel.."
Mi imbroncio ripensadoci,anche se non aveva tutti i torti..
"Evidentemente Paul non si intende di arte."
Mi fa l'occhiolino,con un sorrisetto beffardo,ricevendo uno schiaffetto sul braccio.
"Vuoi fare un giro sull'altalena?"
Mi domanda con un sorriso mesto,ed io ci penso un po',prima di annuire.
Mentre Ian mi spinge verso l'alto,io rido con aria spensierata,proprio come quando ero piccolina.
L'aria è più leggera,il sole è caldo ma mai fastidioso,e il lieve venticello che mi scompiglia i capelli è afrodisiaco,così come lo sono le mani di Ian che mi spingono da dietro l'altalena, sfiorandomi di tanto in tanto i fianchi.
Dopo minuti che sembrano ore,gli chiedo di fermarsi,e lui mi invita a scendere dall'altalena, per poi mettersi al mio posto e farmi accomodare sulle sue gambe,tenendomi ancorata a lui con le mani.
"Grazie,Ian."
Gli sussurro sincera,e sento le sue labbra poggiarsi nell'incavo del mio collo,lasciando un lieve e dolce bacio.
"Non c'è di che,piccola."
Mi rilasso contro il suo petto,ricevendo altri baci sulla linea del collo.
"Ian..Puoi dirmi qualcosa su ieri?"
Gli domando improvvisamente,e sento il suo corpo irrigidirsi leggermente per un attimo.
"Bhè..Abbiamo giocato a poker,sei arrivata in finale ma hai perso contro di me..Ahia! - Rido,dopo avergli pizzicato un braccio per il suo finto tono neutrale e per il sorrisetto che sicuramente gli avrà incorniciando il volto mentre mi provocava.- Evidentemente eri poco propensa ad accettare la sconfitta,perciò hai alzato un po' il gomito con il bourbon più scadente che potesse esistere,che tra l'altro hai definito ottimo,dimostrando quanto te ne intendi..Poi ti stavi addormentando,perciò ti ho detto che ti avrei portata a letto, ma hai protestato dal momento che avevi afferrato il doppiosenso di questa frase.."
"Non l'ho detto sul serio,ti prego.."
Lo interrompo imbarazzata,speranzosa che la sua sia stata solo una battuta,ma convinta del contrario.
"Oh,sì che l'hai detto!.-Mi risponde con tono divertito,poggiando la testa sulla mia spalla.- Poi Trevino ti ha ripresa mentre salutavi tutti perchè sosteneva di non averti mai vista ubriaca e che questa sarebbe stata sicuramente l'ultima volta, ed io ti ho portata nella tua camera."
"Sei tu che mi hai tolto il pantalone?"
Ok,domanda idiota con risposta ovvia.
Potevo risparmiarmela.
"Si,mentre tu mi chiedevi di non guardarti perchè ti vergognavi. Sono stato un fulmine!"
Ride sulla mia spalla,lasciando l'ennesimo bacio.
"Ho deciso,non mi avvicinerò mai più all'alcool."
"Hai già infranto questa decisione ieri,o sbaglio?"
Annuisco,girandomi quel tanto che basta per incrociare il mio sguardo con il suo.
Dio,quanto amo i suoi pezzi di cielo.
Quanto amo lui.
Perdo un battito,ancora poco abituata a questi pensieri su di lui.
Non posso credere che dopo così poco tempo io possa essere sicura di amarlo,eppure lo sento,eppure ne sono convinta,ora più che mai.
Sarei anche pronta a dichiarargli ciò che provo,ma ho paura..
Paura che lui possa pensare che io sia una ragazzina che scambia un'infatuazione per amore nel giro di circa un mese,e che l'interesse che indubbiamente prova per me e che lo spinge a volermi conoscere giorno dopo giorno,possa evaporare come una macchia d'acqua esposta al sole,lasciandomi in balia dei miei sentimenti,ma sola.
E' naturale, è giusto che lui non si senta pronto per parlare di amore,come potrebbe?
Io stessa faccio fatica a credere che i miei sentimenti siano già così forti a distanza di qualche settimana,nonostante i discorsi rassicuranti di Candice..
Le labbra soffici di Ian che si poggiano sulle mie mi distraggono da ogni pensiero razionale, e  chiudo gli occhi rispondendo al suo bacio.
Mi basta.
Al momento, tutto questo mi basta; la sua vicinanza,la sua dolcezza,la sua ironia, i suoi baci.. Mi bastano.
Va bene così,è perfetto così.
 
******************
 
"Ti ripeto che non è affatto vero che non ti ho tenuta aggionata,Kat! Non ti ho risposto ieri perchè avevo lasciato il telefono a casa ed ero fuori con Ian,e non ti ho richiamata perchè dovevo farmi una ricarica!"
Rispondo alla mia amica,che da circa mezz'ora si lamenta del mio farmi sentire poco spesso.
Insomma,non è affatto vero! 
"Si,si,risparmiati le scuse traditrice.- Sbuffo,pur essendo divertita dal suo tono accusatorio da maestrina acida.- Comunque,quando mi farai conoscere il tuo bel ragazzone? L'ho cercato su facebook e non c'è,che palle! Ed io che volevo vedere se era davvero più bello di Zach!"
Scoppio a ridere,sempre più convinta che  lei e Candice potrebbero fare squadra insieme!
"Hai la mia parola,lo è..E poi è più carismatico,più coinvolgente,più..più tutto! Non so spiegartelo, soprattutto per telefono,ma sono sempre più convinta di ciò che provo per lui."
"Aaaah,non mi abituerò MAI a questa realtà! Nina Konstantinova Dobreva innamorata!"
"Già..Tesoro,ora devo staccare.. La sorella è stata qui pochi giorni,e ora deve ripartire.. Ci sentiamo presto,ok?"
"Nessun problema! Salutami Paul,e ricordati di non sparire!"
Rido,e salutandola un'ultima volta chiudo la telefonata.
Scendo le scale,andando in cucina dove si trovano tutti,venuti a salutare Robyn che deve partire tra un'oretta.
Micheal mi sorride,lanciandomi poi una videocamera che afferro al volo per miracolo.
"Se cadeva e si rompeva erano fatti tuoi,Trevino!"
Lo riprendo stizzita,e lui ride,seguito da Candy.
"Non sia mai che questo gioiellino si rompa,dentro c'è un universo parallelo in cui tu sei ubriaca,non so se mi spiego."
Risponde lei,estremamente divertita,mentre io sgrano gli occhi al ricordo di due giorni fa.
Non voglio guardare questo video,no.
"Tesoro,stai scherzando? Anche se si rompesse la videocamera,o se Nina cancellasse il video, io l'ho salvato sul pc. Non sono così sprovveduto."
Le risponde Micheal,ricevendo una mia occhiataccia stizzita.
"Oh,non è che la tua fidanzata fosse messa meglio di me. Se non ricordo male ha fatto apprezzamenti sul di dietro di Ian."
"Ricordi bene,ha detto che avevo culo in tutti i sensi."
Interviene con raffinatezza Ian,ricevendo uno spintone da una Candice tutt'altro che imbarazzata, che gli rivolge un sorrisetto angelico.
"Dovevo aver bevuto davvero taaanto."
Ridiamo divertiti,e dopo aver bevuto qualcosa - di analcolico,personalmente -,Ian si avvicina alla sorella.
"Rob,è arrivato il momento dei saluti. Se non cominciamo ad andare perderai l'aereo."
Le comunica,e lei annuisce tranquilla.
Saluta tutti uno ad uno,ringraziandoci per l'ospitalità e mostrandosi felice di averci conosciuto.
"Capisco perchè Ian tenga tanto a voi,mi chiedevo cosa aveste di tanto speciale,ed ora lo capisco; sembrate una famiglia estesa,mi sono divertita davvero tanto in questi giorni."
Ci sorride radiosa,venendo ricambiata da tutti noi.
Prima di andarsene,si volta verso di me e mi stringe in un abbraccio dolce.
"Io e te ci rivedremo sicuramente..Ci conto eh!"
Mi fa un'occhiolino,ed io annuisco,pensando che mi farebbe davvero piacere conoscere la sua famiglia,e il piccolo Jaxon.
"Lo spero davvero,Robyn! E' stato un vero piacere conoscerti."
"Anche per me,Nina."
Dopo un ultimo sorriso,si incammina verso l'auto di Paul,dove Ian è già al posto di guida.
Mi siedo sul divano,e vengo affiancata da Candy.
"Simpatica la sorella di Ian,più di lui sicuramente."
Sorrido al suo commento,e poggio la testa sulla sua spalla.
"Tra un mesetto dovrò andarmene anche io..Perchè ho l'impressione che questa volta non potrò farcela,e arriverò a mettere la colla sul fondo delle mie scarpe pur di rimanere qui, in questa casa?"
Sussurro,e lei ride,poggiando a sua volta la sua testa sulla mia.
"Uhm,credo proprio che la motivazione inizi con la 'I' e finisca con 'AN'.- Rido anch'io, non riuscendo a darle torto.- Io vorrei che tu rimanessi alle Maldive,ma in caso contrario posso rassicurarti; ricordati che anche Ian vive in Bulgaria,e sta qui in vacanza. Non vi perderete di vista,non c'è alcun problema ad ostacolarvi ora come ora. Piuttosto,ti sei sentita con tua madre per sapere come va con quel professore?"
"Sì,ma la parola 'convivenza' non è uscita fuori.."
Sospiro,pensierosa e lievemente agitata; tutt'a un tratto,la Bulgaria mi appare quasi come una gabbia,in cui non ho intenzione di vivere per tutta la vita.
"Su col morale,Dobreva..Anche se fosse manca più di un mese!"
Sorrido,riconoscendo che ha ragione.
Mi alzo dal divano,e mi volto verso i miei amici.
"Per informazione: voi avreste intenzione di uscire,stasera?"
Si guardano,e non sembrano molto convinti.
"Io e Torrey stasera non ci siamo,devo conoscere suo fratello..Sicura che non sia un tipo geloso o aggressivo?"
Domanda con tono basso e lievemente preoccupato Paul,con un'espressione che fa scoppiare a ridere tutti noi.
"Bhè,insomma..Ha 35 anni,sono pur sempre la sua sorellina minore..."
A quanto pare Paul non coglie l'ironia nelle parole della sua fidanzata,perchè i suoi occhi si sgranano maggiormente.
"Quanto sei scemo,Paul! Ti sta solo prendendo in giro!"
Gli dico,alzando gli occhi al cielo,mentre gli altri continuano a sghignazzare.
"Zitta,pulce..Voglio fargli una buona impressione,tutto qui..."
"Si,si,certo."
Mi rivolge un'ultima occhiata indispettita,prima di lasciar correre l'argomento.
"Sinceramente oggi non ho voglia di uscire,proporrei di stare ognuno a casa propria."
Schietta e senza mezzi termini,Candice arriva subito al dunque,ricevendo una mia occhiata divertita.
Io sono d'accordo,e a quanto pare lo sono anche gli altri,che annuiscono.
Dopo altri dieci minuti,cominciano ad andarsene,e infine rimaniamo a casa io,Paul,e Torrey.
Guardo l'orologio,e rendendomi conto che sono quasi le otto,mi dirigo in cucina per cucinare qualcosa.
"Vuoi una mano?"
Mi domanda Torrey,ed io scuoto la testa.
"Cosa posso cucinare di sbrigativo e non troppo pesante?"
"Tu cucina gli hamburger,io faccio un'insalata con pomodori e mozzarelle."
Annuisco,e mi metto ai fornelli.
Mentre gli hamburger cuociono sulla padella,ed io apparecchio la tavola,la porta di casa si apre,ed Ian entra con un'aria apparentemente tranquilla,dietro la quale intravedo un po' di turbamento.
"Ehi..Che cucinate?"
Toglie il giubbotto,e si avvicina ai fornelli.
"Hamburger ed insalata.. Tu vuoi qualcos'altro?"
"No,non ho molta fame..Va bene così."
Annuisco,e vedendo gli hamburger cotti,chiudo i fornelli.
"Bhè,qui è pronto.. Noi cominciamo ad andare,Paul?"
Mio fratello appare in cucina,e annuisce a Torrey,che sorridendoci sparisce dietro la porta di casa,mentre Paul prende le chiavi dell'auto dalle mani di Ian,dandogli una pacca sulla spalla e rivolgendomi un sorriso,prima di seguire Torrey fuori casa.
Metto il cibo a tavola,e io ed Ian cominciamo a mangiare.
"Ti vedo un po' spento..Sei dispiaciuto per la partenza di tua sorella?"
Gli domando,prima di bere un po' d'acqua.
"Un po',si..Cioè,è stata una sorpresa vederla fuori casa due giorni fa,e sapevo che sarebbe rimasta meno di tre giorni,ma..Sono passati così in fretta,non me ne sono quasi reso conto!"
"Hai ragione,ma era giusto che tornasse da suo marito e suo figlio,Ian."
"Si,è vero..L'importante è che stia bene."
Annuisco,finendo il cibo nel mio piatto poco dopo di lui.
"E' rimasta dell'insalata,ne vuoi?"
Gli domando,ma lui nega col capo.
"Sono sazio..Piuttosto,vogliamo uscire stasera o guardiamo un film?"
"Preferirei guardare un film,se non ti dispiace.."
Non ho proprio voglia di uscire oggi,spero non se la prenda..
"Affatto. Che film abbiamo qui?"
Domanda tra sé e sé,mentre si reca nel soggiorno a cercare i dischi,ed io sparecchio la tavola e sciacquo le posate.
"Vedi te,ma sei pregato di non scegliere horror o thriller.."
"Si,magari guardiamo I PASSI DELL'AMORE,o meglio ancora,TITANIC."
Mi prende in giro,calcando il tono di voce sui titoli dei film,ricevendo una mia occhiataccia stizzita in risposta.
"Non so cosa tu abbia contro questi due capolavori,soprattutto Titanic..Ma comunque io sono disposta a guardare anche altri generi di film,tipo azione..C'è Troy?"
Annuisce,e pare d'accordo con la scelta del film.
"Per me Troy va bene!"
Mentre mette il disco nel lettore dvd,io asciugo un'ultima forchetta e mi asciugo le mani, per poi sedermi sul divano.
Spegne la luce,e si siede al mio fianco,avvolgendo le mie spalle con un braccio,e facendomi poggiare con la schiena contro il suo petto.
Mentre il film scorre commentiamo alcune parti,ed io chiudo gli occhi quando ci sono le scene più sanguinose.
"Che fifona!"
Mi riprende ad un certo punto,scompigliandomi i capelli.
"Non sono fifona..Mi fa impressione questo bestione che sembra immortale!"*
"E questo non fa di te una fifona?.-La sua mano si avvicina al mio volto, ed io gli mordo leggermente un dito,facendolo ridere.- Ahia,mordi anche?! Non va bene, dovrò comprarti una museruola."
Stringo maggiormente i denti sul suo dito,facendogli scappare un piccolo urletto; piccolo, ma non finto.
"Così impari a prendermi in giro."
Ridiamo un po',e continuiamo a guardare il film.
I miei occhi probabilmente assumono la forma di cuoricini,quando Briseide si avvicina ad Achille con in mano quella specie di coltellaccio,finendo poco dopo sotto il suo corpo.
Fantastici,gli sguardi che si lanciano,i loro visi che si avvicinano, e...
E Ian parla di sopra,proprio nel cuore della scena.
"Potresti chiudere la tua boccaccia?"
Lo riprendo irritata,e la sua risata cristallina arriva dritta al mio udito.
"No,sono geloso.. Stai mangiando con gli occhi il corpo di Brad Pitt."
Rido anch'io,girandomi con il busto per puntare i miei occhi nei suoi,anche se abbiamo solo la luce della tv ad illuminarci.
"Come fai a dire che lo sto mangiando con gli occhi se fino ad ora ero di spalle? E comunque Brad Pitt merita,ma io ammiravo l'amore di Briseide e Achille."
"Eri di spalle,ma è arrivata della bava sul mio braccio..- Ride,mentre io roteo gli occhi per la sua battutina.-  Comunque il film è bello,ma è stravolto per scopi commerciali,ci sono un sacco di incongruenze con la realtà."
"Si,lo so,ma non è né il primo film né l'ultimo ad essere lievemente stravolto per scopi commerciali,e..Uffaa! E' finita la scena,è colpa tua,l'hai fatto apposta.."
Metto il broncio,e lui mi trascina per i fianchi sulle sua gambe,e mi ritrovo con le mie intrecciate dietro il suo collo.
"Hai ragione,non posso negare di averlo fatto appositamente per distrarti dal platinato in tv.. Che posso farci,soffro di egocentrismo.."
Sussurra con tono neutrale,avvicinando le sue labbra alle mie.
Taglio le distanze,catturando le sue in un bacio fugace.
Poggia le mani sulla mia schiena,che accarezza dal basso verso l'alto.
Cerca la mia lingua,trovandola poco dopo,e dando inizio ad una danza frenetica che ci lascia senza fiato,tanto da portarci a staccarci.
I suoi occhi sono illuminati da una luce diversa,sono dolci e al contempo famelici,e più lo guardo più vorrei baciarlo,toccarlo,amarlo.
Questa consapevolezza mi porta a riappropiarmi delle sue labbra,mantenendo il contatto visivo tra noi.
Stacca la sua bocca dalla mia dopo qualche minuto,scendendo poi sulla linea del mio collo,che attraversa alternando baci a lievi tocchi di lingua.
Il mio corpo si infiamma sempre di più sotto il tocco delle le sue mani,che vagano sulla mia schiena da sotto la maglia.
Le sue dita sono come lava incandescente che brucia dolcemente la mia pelle,lasciandomi in preda ad un piacevolissimo dolore.
Sento le sue labbra distendersi in un sorriso sulla mia clavicola.
"Credo che avrò bisogno di un'altra doccia fredda."
Sussurra,con voce roca.
Sembra volersi muovere,ed io poggio istintivamente una mano sul suo petto, mentre porto l'altra all'altezza della sua guancia,e rispondo con un 'No' deciso,facendo sì che i nostri occhi si incontrino.
"Cosa 'no'?"
Domanda con sguardo incerto,mentre io carezzo il suo petto da sopra la maglia.
"Nessuna doccia fredda. Io..Voglio fare l'amore con te."
Nel medesimo istante in cui pronuncio queste parole,i suoi occhi si sgranano notevolmente, e lo vedo boccheggiare in cerca di parole.
Ho paura di aver rovinato tutto,ho paura di aver detto o fatto qualcosa di sbagliato,e mi do mentalmente della paranoica insicura,mentre tento di celare tutte queste emozioni contrastanti dietro un'espressione decisa.
Senza dire niente,chiude la bocca,o meglio,la chiude sulla mia,e si alza dal divano con ancora il mio corpo legato con le gambe al suo,e sale - tra un bacio e l'altro - le scale.
In men che non si dica mi ritrovo stesa su un letto,che riconosco non essere il mio.
Mi guardo intorno,e mi rendo conto appunto di non essere nella mia camera,ma nella sua.
I pensieri razionali smettono di essere formulati dalla mia mente nel momento esatto in cui Ian si appropria per l'ennesima volta delle mie labbra,mentre con una mano carezza il mio fianco e con l'altra regge il suo corpo da sopra il mio.
Incantata dai suoi baci, non mi rendo conto di essere rimasta in intimo sotto il suo sguardo lucido,quasi liquido.
Guardando il suo corpo mi rendo conto che,al contrario di me,lui è fin troppo vestito; allungo le mani verso l'orlo della sua maglietta,e nonostante le mani mi tremano,riesco a togliergliela.
Allungo poi le mani verso i suoi jeans,ma la sua mano mi blocca,ed afferrando con essa entrambi i miei polsi,li posiziona sopra la mia testa,rivolgendomi uno strano sguardo, serio ma intriso di..amore?
Le sue labbra si poggiano lievemente sulle mie,scendendo poco dopo a vezzeggiare i miei seni da sopra il reggiseno, che qualche attimo dopo sparisce assieme ai suoi jeans.
Sento le guancie imporporarsi sotto i suoi occhi,e nonostante l'eccitazione pervada il mio corpo in questo momento, mi sento in imbarazzo; sono praticamente nuda sul letto di Ian,con soltanto uno slip a coprire la mia intimità,e..
"Ehi.- Ian carezza il mio volto,e poggia un dito sotto il mio mento per farmi alzare il viso quel tanto che basta per riprendere il contatto visivo.-  Non evitarmi. Non imbarazzarti. Guardami. Sei bellissima,non puoi neanche immaginare quanto tu lo sia. In questo momento particolarmente."
Con la mano libera carezza il mio seno,facendo fuoriuscire dalle mie labbra un lieve gemito,e chiudo gli occhi imbarazzata per riaprirli subito dopo al ricordo delle sue parole.
Punto i miei occhi nei suoi,e cerco di contare le sfumature che caratterizzano i suoi pozzi d'oceano,fallendo miseramente.
Le sue iridi mi distraggono!
Sento la sua erezione premere contro la mia coscia,e poco dopo anche i miei slip finiscono sul pavimento.
Lui è ancora in boxer,ed io allungo le mani per aiutarlo a liberarsi dell'ultimo indumento.
Le mani continuano a tremarmi,e lui mette le sue sulle mie per aiutarmi nell'intento.
Una volta nudo,mette un preservativo tirato fuori da non so dove e non so quando sul suo pene,e si avvicina alla mia intimità con la sua,e dopo avermi guardata da capo a piedi, torna a puntare i suoi occhi nei miei,posizionando le mani sui miei fianchi.
"E' la tua prima volta?"
Mi domanda con tono reso più roco dall'eccitazione.
Annuisco,imbarazzata di doverglielo rivelare in questa situazione per la prima volta.
"Farà male,ma sarà per poco. Sei pronta?"
"Sì."
Sussurro,e in un attimo è dentro di me.
Sento un dolore viscerale che parte dall'interno coscia,e non posso evitare di lanciare un piccolo urlo,mentre una lacrima scende dal mio occhio.
"Shh. E' tutto finito,piccola. Dimmi tu quando muovermi."
Sussurra queste parole vicino al mio orecchio,baciando dolcemente la pelle sotto il mio lobo.
Passano altri secondi,in cui sento solo i nostri respiri mescolarsi tra loro, e quando sento di essermi abituata a questa presenza dentro di me,gli faccio cenno di muoversi.
E lui si muove,piano e dolcemente,e se all'inizio ciò che sento è solo un lieve fastidio per quest'invasione nella mia intimità, ad un certo punto diventa tutto diverso,più amplificato,più intenso e più bello.
Comincio a sentire un piacere puro,un piacere fisico,e tento di seguire i movimenti del suo bacino,sollecitata dalle sue braccia che mi reggono ancora dai fianchi.
Le spinte diventano sempre più profonde,più forti,ma mai dolorose,ed entrambi sembriamo trascinati in una bolla di piacere esterna al mondo,una bolla che racchiude soltanto me e lui,il mio corpo e il suo,i nostri corpi intrecciati come se non volessimo mai separarci.
E quando il piacere aumenta,e il ritmo del suo bacino diventa più frenetico,aggrapparmi con le mani alle sue spalle e pronunciare il suo nome come una preghiera è l'unica cosa sensata che riesco a fare,ed in risposta sento la voce roca di Ian urlare sommessamente il mio nome, mentre mi guarda negli occhi e mi lascia un bacio a fior di labbra,prima di dare un'ultima spinta di bacino che da' il colpo di grazia ad entrambi, che esausti e vinti dal piacere ci accasciamo sul letto, ancora ansimanti ed intrecciati,ancora accaldati ma appagati.
E continuo a guardarlo mentre accarezza con l'indice il profilo del mio volto,ed anche mentre esce dal mio corpo e allunga un braccio per stringermi in un abbraccio,ed infine chiudo gli occhi nel momento in cui poggia le sue soffici labbra sulla mia fronte,lasciandomi trasportare nel mondo dei sogni.










*Troy è uno dei miei film preferiti,e la scena che ho citato c'era davvero; quel colosso enorme non moriva mai,anche se era stato colpito diverse volte dalla lancia di Ettore!XD
 
Angolo "autrice":
Olèèèèèèèèèèè! Non sono in ritardooo,evento raro ed unico,non so quando e se ricapiterà! Ho scritto il capitolo questo fine settimana,e come al solito le modifiche sono state apportate fino a ...qualche secondo fa? Sì,proprio così. Purtroppo mi convince pochissimo,ho smesso di rileggere l'ultima parte perchè davvero non sapevo come modificarla,ci ho provato in tutti i modi possibili e immaginabili ma proprio non mi convince il risultato! E' la mia prima fan fiction,e dunque non avevo mai scritto scene di genere sessuale...Inoltre il rating della mia storia è arancione,e non credo di essermi spinta sul rosso..non l'ho fatto,vero?
Siamo agli sgoccioli della storia,il prossimo capitolo potrebbe anche essere l'ultimo (senza contare l'epilogo), o forse no..Chi lo sa? Io no,dal momento che non ho ancora idea di cosa scrivere nel prossimo capitolo!
Bando alle ciance, gradirei davvero conoscere la vostra opinione su questo capitolo!
Sono insicura perchè,vi ripeto,non  avevo mai descritto questi tipi di scene!
Ringrazio di cuore tutte coloro che hanno aggiunto la mia storia nelle varie liste,siete tante e ne sono felice!
Un ringraziamento speciale a chi spende qualche minuto per scrivere una recensione,mi rendete più soddisfatta di ciò che scrivo e mi spingete a proseguire il racconto!
Grazie,grazie,e ancora GRAZIE!!
Vi lascio un bacione,alla prossima :***************

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15
 
Solo una parola: Mortificata.
Sono davvero mortificata dell'enorme arco di tempo che è trascorso dall'ultima volta che ho postato un capitolo.  
Sono passati più di due mesi,ma spero vivamente che qualcuna possa perdonarmi o,perlomeno, leggere il capitolo senza odiarmi troppo,anche perchè è l'ultimo D: 
Tenterò di giustificarmi meglio a fine capitolo, intanto vi lascio alla lettura del capitolo, che per la prima volta inizia con il punto di vista di Ian anziché quello di Nina!
 
 
Pov Ian
 
Sento il respiro di Nina regolarizzarsi,segno che si è appena addormentata.
Do una fugace occhiata al suo corpo nudo,soffermandomi qualche secondo di troppo sui suoi seni che si alzano e si abbassano ad un ritmo lento e persuasivo.
Probabilmente sono io a trovarlo persuasivo,come tutto ciò che riguarda Nina, come Nina stessa.
Stando attento a non svegliarla, mi scosto cautamente da lei,sciogliendo l'abbraccio in cui l'avevo avvolta.
Allungo un braccio verso il lenzuolo,spostandolo poi quel tanto che basta per coprire il suo corpo minuto ma formoso.
Perfetto.
Il suo corpo è perfetto; i suoi seni sembrano fatti apposta per le mie mani, e le sue gambe sembrano fatte appositamente per incastrarsi ai miei fianchi.
Perfetta.
E' il pezzo mancante di un puzzle,e quel puzzle sono io.
Alzo lo sguardo verso il suo viso, e sorrido notando la sua espressione beata.
Le palpebre abbassate e le ciglia lunghe celano i suoi meravigliosi occhioni da cerbiatto,le sue guance sono ancora arrossate e le sue morbide labbra schiuse.
Vorrei saggiarle,ma allo stesso tempo non vorrei disturbarla.
Alla fine opto per continuare ad osservarla in silenzio e,soprattutto, immobile.
Dio,quanto è bella.
Cosa ho fatto di così meraviglioso per meritarmi una creatura del genere al mio fianco?
Lei.
Lei che, con la mente offuscata dall'alcool,mi ha rivelato di essersi innamorata di me.
Innamorata.
Innamorata.Di.Me.
Folle.
Ecco cos'è: una folle.
Innamorata di un idiota come me,un idiota che conosce da meno di un mese e che è stato capace di farla impazzire,infuriare,urlare per il solo gusto di provocarla e di scoprire fino a che punto si sarebbe spinta.
Quell'idiota che le si era seduto vicino in aereo, incuriosito dallo sguardo insistente di una ragazzina apparentemente sveglia e  diffidente; 
Quell'idiota con cui aveva chiacchierato - e ad un certo punto anche flirtato - come se si conoscessero da una vita e non da qualche minuto, rivelandogli pezzetti della sua vita,e con il quale era bastato scambiare un fugace sguardo per fargli capire che aveva il terrore dell'atterraggio;
Quell'idiota che l'aveva presa alla sprovvista afferandole la mano per incuterle sicurezza,e che si era sentito scosso da una marea di brividi nel momento in cui si erano toccati, domandandosi nel medesimo istante se era possibile che anche lei avesse sentito la stessa scossa percorrerla da capo a piedi;
Quell'idiota che era rimasto senza parole scoprendo che lei era la sorella del suo migliore amico,ma che nonostante ciò aveva provato imperterrito a farla capitolare ai suoi piedi, come avevano sempre fatto tutte le altre..Già,tutte le altre,mi dicevo a cantilena nella mia mente, lei è una delle tante,deve essere una delle tante,non può essere diversa solo perchè si sta opponendo all'attrazione che è evidente proviamo l'uno per l'altro;
Quell'idiota che aveva scoperto sentirsi in colpa, nel momento in cui lei l'aveva giustamente schiaffeggiato, precisandogli che non era una delle poco di buono di sua conoscenza a cui lui l'aveva poco velatamente paragonata,e che il vero immaturo tra i due era proprio lui;
Quell'idiota che, vedendola ballare con Gillies,si era scurito in volto, ed era intervenuto per allontanarla dalle sua braccia quando il volto del suo tutt'altro che amico si è avvicinato troppo a quello di lei, e subito dopo l'aveva baciata per marcare il territorio, non tanto con l'obbiettivo di gonfiare il suo ego,quanto con quello di poterla proteggere dallo stronzo che li osservava a pochi passi da loro;
Quell'idiota che aveva capito di aver fatto una cazzata,solo quando gli occhi di lei, confusi e smarriti, si erano velati di lacrime;
Quell'idota che, se avesse potuto scegliere, nonostante la rabbia di lei e nonostante il senso di colpa che gli aveva stretto lo stomaco in una morsa ferrea quando era corsa lontano da lui, avrebbe rifatto lo stesso gesto avventato altre dieci,cento, o mille volte;
Quell'idiota che si era scoperto felice come un bambino nel giorno del suo compleanno quando lei, dopo aver chiarito con lui ed averlo ascoltato parlare di ciò che era accaduto tra sua sorella e Daniel, gli aveva proposto di fingere di essere il suo fidanzato, con una naturalezza ed una semplicità spiazzante. E si era sentito così importante,pensando che lei gli stava dando un'altra opportunità per starle vicino,ma soprattutto gli stava dando il consenso di esporsi per proteggerla come lui stesso non avrebbe mai sognato di chiederle;
Quell'idiota che poi l'aveva baciata per davvero, non per finzione,istinto,o quant'altro.. Aveva sentito la necessità di riappropriarsi delle sue labbra,cercando prima il consenso nelle iridi di lei,che l'aveva stupito prendendo l'iniziativa e gettandosi per prima sulla sua bocca, dando inizio ad una danza armoniosa e carica di passione che coinvolgeva mani e lingue;
Quell'idiota che il giorno dopo non aveva avuto il coraggio di guardarla negli occhi, e non perché si fosse pentito del bacio, ma perché era stato colto da uno scioccante moto di paura, rendendosi conto che non aveva mai provato sensazioni tanto forti come quando l'aveva baciata,neppure nei momenti più intimi passati con Megan, di cui era stato davvero innamorato..E si era sentito terrorizzato per quelle sensazioni, si era chiesto se dopo la sofferenza provata a causa di Megan,era disposto a correre il rischio di scottarsi di nuovo;
Quell'idiota che aveva avuto la risposta nel momento in cui il ragazzino con il sorrisetto sbieco vicino il bancone del bar ci aveva provato con lei, e le si era avvicinato mostrandosi possessivo e geloso,geloso marcio,come mai lo era stato in vita sua,tanto da arrivare  - dopo la ritirata del ragazzo con il sorriso tatuato sul viso - a chiederle di provarci sul serio,provare a stare insieme per davvero, non per il teatrino che avevano tirato su, ma per poter avere più accesso l'uno nella vita dell'altro;
Quell'idiota che aveva imparato in poco tempo a conoscere le varie sfaccettature del carattere frizzante della ragazzina,e che a sua volta si era mostrato a lei per quello che era veramente, niente di più e niente di meno, cercando soltanto di celare la paura che lo attanagliava, ovvero la paura che lei potesse non apprezzarlo come lui apprezzava lei,che potesse non piacerle quanto lei piaceva a lui;
Quell'idiota che, dopo poco tempo,aveva capito di essersi sbagliato sul suo conto,si era reso conto che lei con "le altre" non c'entrava proprio niente,e che il fatto stesso che aveva deciso di scegliere lui per la sua prima volta,la rendeva a sua volta più idiota di lui!
Quell'idiota ero io,sono io.
Un mugolio di Nina mi risveglia dallo stato di trance in cui ero precipitato, e decido di andare a farmi una doccia,mentre le mie labbra si stendono in un sorriso pensando a ciò che provo per la ragazza che dorme sul mio letto in questo momento.
Ora più che mai,sono sicuro di ciò che provo.
 
 
Pov Nina
 
..So shine bright, tonight you and I 
We’re beautiful like diamonds in the sky 
Eye to eye, so alive 
We’re beautiful like diamonds in the sky..
 
Le note di Diamonds risuonano nella mia testa,e ciò sta ad indicare che il mio cellulare sta squillando.
Mi guardo intorno e..oh.
Non credo sia qui il mio cellulare.
No,decisamente questa non è la mia stanza.
Mi gratto la testa mentre ripenso alla notte trascorsa,e allo stesso tempo mi rendo conto che il mio cellulare ha cessato di suonare.
..Ho decisamente altro a cui pensare al momento!
Ad esempio,perchè Ian non è qui,al mio fianco?
Un moto d'ansia mi assale,e mordere il labbro inferiore sembra essere un ottimo sfogo per non pensare al peggio,per non cadere nello sconforto in cui il mio lato pessimista e maniaco del controllo mi getterebbe volentieri in questo preciso istante.
Il mio occhio cade sul letto,e sento il respiro mozzarsi alla vista di una macchiolina rossa.
Non ho il tempo di formulare altri pensieri,la porta si apre di scatto,e la figura di Ian nudo dalla vita in su è..wow.
Probabilmente avrà fatto una doccia,il suo corpo è ancora ricoperto da goccioline d'acqua che finiscono  per cadere sull'asciugamano stretto intorno alla sua vita,e i suoi capelli spettinati e umidi sono una vera visione accompagnati dai suoi occhi color mare..Sembra un Dio sceso in terra.
'Oh,cosa ne farai di noi comuni mortali?!'
Zittisco la mia acida vocina interiore per rivolgere un'occhiata carica si sottintesi ad Ian.
Quello che ha in mano è il mio cellulare,non il suo.
"D'accordo,è stato un piacere anche per me. Te la saluto,a presto!"
Cerco i suoi occhi,e li trovo intenti a percorrere il mio corpo famelicamente, esattamente come ho fatto io poco fa con il suo, con la piccola differenza che il lenzuolo che copriva il mio corpo è gettato sul letto ed io sono completamente nuda.
Sento il mio volto andare in fiamme,e abbassando gli occhi tento di ricoprirmi con quel lenzuolo.
La sua risatina mi fa arrossire maggiormente,e irritata rialzo lo sguardo verso il suo.
"Posso riavere il mio cellulare e,magari,sapere con chi stavi parlando?"
Gli domando indispettita,cercando di non perdermi nei suoi occhi e nel suo sorrisetto estremamente malizioso.
Si avvicina tendendomi il cellulare,e l'odore della sua pelle sembra un afrodisiaco troppo potente per poterlo reggere anche solo un secondo di più.
Allungo la mia mano per prendere il cellulare,ma lui ritira la sua e poggia il telefono sul comodino a fianco al letto,sistemandosi subito dopo davanti a me,più precisamente con le braccia ai lati del mio corpo,come a bloccarmi sul letto.
Un groppo di saliva mi blocca la gola,e pare che non voglia assolutamente saperne di scendere,accompagnato dal battito frenetico del mio povero cuore.
"Stavo parlando con la tua migliore amica bulgara, Kat.. E' simpatica,abbiamo fatto amicizia .- Scuoto la testa sorridendo..Lei ed Ian andrebbero sicuramente d'accordo,insieme potrebbero farmi uscire completamente pazza..Tipo Candy.- Comunque credo di sentirmi profondamente offeso..Io sono qui,quasi nudo,e tu sei sul mio letto nella medesima situazione,e cosa mi chiedi? Il tuo cellulare? .- La sua voce suadente e maliziosa fino agli estremi mi fa quasi tremare,e vorrei controbattere ma lui continua peggiorando la mia situazione psicofisica .- Dovrai trovare un modo per farti perdonare,piccola impertinente."
Si abbassa maggiormente su di me,e il suo corpo a contatto con il mio mi fa temere che lui possa sentire il suono dei battiti incessanti del mio cuore.
Il suo naso sfiora la mia guancia,spostandosi poi verso il mio collo,mentre i suoi capelli umidi mi solleticano il viso.
Credo che,se sono ancora viva e questo non è un sogno,non sopravviverò ancora a lungo.
"N-non so, c-cosa dovrei fare per farmi p-perdonare per la mia insolenza,signor Somerhalder?"
Gli domando con voce tremolante per l'eccitazione che ha risvegliato in me,mentre chiudo gli occhi beandomi dei lievi baci che sta lasciando sulla linea del mio collo.
"Innanzitutto potresti iniziare col dirmi che non ti sei pentita della notte appena trascorsa."
Nonostante la situazione,la sua voce è seria e decisa,e riapro gli occhi di scatto ponendo le mie mani sulle sue spalle nel tentativo di fermarlo.
Di conseguenza mi ritrovo con il suo volto a pochi centimetri dal mio,e i suoi occhi si incatenano ai miei.
"Non sarei qui ora se mi fossi pentita,Ian. E neanche tu,credo..Solo.. Io so cosa ha signifcato per me questa notte,quello che mi preme sapere è cosa ha significato per te..So che non posso obbligarti a dire quello che non vuoi,ed io non pretendo assolutamente niente da te,sia chiaro,ma vorrei davvero poter sapere cos.."
Le sue labbra bloccano il mio discorso confuso,scontrandosi con le mie e coinvolgendomi in un bacio frenetico e passionale.
Tento di stare al suo ritmo, ma sono ancora troppo provata e perciò mi limito a carezzargli i capelli che mi attirano quasi quanto i suoi meravigliosi occhi.
Le sue mani si sistemano sui miei fianchi,e non so come o in quale momento, ma mi ritrovo con le gambe intrecciate ai suoi fianchi, mentre lui è seduto sul letto.
"Ci sarebbero tanti modi per dirlo,eppure nessuno di questi risulterebbe appropriato in questo momento..Nina,tu sei davvero importante per me,so che stanotte hai fatto un grande passo,era la tua prima volta e hai deciso di passarla con me. - Abbasso lo sguardo, ma due dita sotto il mento mi costringono a rialzarlo .-  Non ho intenzione di perdere questo scenario. Sì,insomma..Io che faccio una doccia e tornando nella stanza trova la mia ragazza nuda che si ricopre con il lenzuolo semi-trasparente -. Arrossisco guardando il lenzuolo,rendendomi conto che le sue parole non sono affatto infondate .- Io che la provoco, e lei che arrossisce e al contempo mi sfida con lo sguardo.. Io che dopo averla stuzzicata le dichiaro i miei sentimenti,dicendole che mi sono innamorato pazzamente di lei,probabilmente come non mi era mai accaduto in tutta la vita.- Il mio cuore perde un battito,o forse due,e il suo sguardo dolce e rassicurante mi fa sciogliere ulteriormente .- Sì Nina,è così,ho raggiunto quasi la soglia dei trent'anni,mentre tu ti stai avvicinando a quella dei venti,ma entrambi siamo in grado di riconoscere la differenza tra una cotta adolescenziale e l'amore. Insomma,la sensazione che si prova quando stai vicino alla persona che ti piace,e la sensazione che si prova quando stai vicino alla persona che ami..Non sono neanche lontanamente simili.- Tento disperatamente di seguire il suo discorso,ma temo di essere rimasta bloccata alla parte in cui afferma di essersi innamorato di me,per poi riprendere ad ascoltarlo nel momento in cui ho sentito 'vicino alla persona che ami',e lui sembra quasi accorgersene perchè le sue labbra si piegano in un sorriso pigro, ed esita un po' prima di continuare, come per darmi il tempo di riprendere ad ascoltarlo .- Durante il viaggio in aereo mi dissi che non eri mai stata innamorata, che aspettavi 'quello giusto'..Bhè,io temo che 'giusto' sia tutto tranne che il termine che possa rappresentarmi. Tra noi due ci sono ben nove anni di differenza, io continuerò a farti infuriare per cazzate e tu continuerai ad urlarmi contro quanto io sia un'idiota e,diamine, ti darò torto, ma in realtà,che rimanga tra noi,sarò totalmente d'accordo con te!.- Mi lascio contagiare dalla sua risata cristallina,e ottengo come risultato una risatina stonata accompagnata da un lieve singhiozzo che avevo tentato di reprimere .- Ciò che importa è che entrambi vogliamo questo,vogliamo stare insieme e affrontare ogni singola difficoltà o momento di felicità insieme. Sai,io non amo particolarmente le dichiarazioni d'amore, sinceramente non ne ho mai espressa una ad alta voce, in genere preferisco dimostrare ciò che provo con i gesti,ma nel tuo caso è diverso. Io non ho mai provato quello che provo quando sono con te, quando ti ho vicina, quando ti guardo,quando ti tocco. I gesti da soli non  bastano,le parole neanche, perciò è meglio far combaciare gesti e parole..Io ho bisogno di dirtelo,e tu devi solo sentirtelo dire..Io ti amo,Nina*. Ti amo,e non trovo nessuna ragione che possa spingerci a non continuare questa storia iniziata un po' ..così,con il piede sbagliato. Ma in fondo,quale storia è perfetta? Non conosco una sola coppia che si è consolidata senza prima essersi insultati per bene ed aver battibeccato per sciocchezze.. Non nego che non avrei mai pensato che sarei finito a letto con te..Non per parlare almeno..- Mordo le labbra per non ridere alle sue parole o al suo occhiolino,perchè ridere ora comporterebbe anche singhiozzare,e non voglio rovinare questo momento .- Insomma,non per dichiararti così apertamente i miei sentimenti,ma ti assicuro che non mi sono mai sentito tanto libero, soddisfatto e felice. Tu mi rendi così,Nina,ed è anche per questo che ti amo."
Con gli occhi probabilmente troppo sgranati per non mostrargli che sono lucidi,lo osservo minuziosamente e arrivo ad una conclusione: non è altro che un sogno,sono destinata a svegliarmi e piangere veramente per la delusione.
Può la mia mente avere elaborato uno scenario tanto meraviglioso?
Non sarebbe la prima volta che lo sogno,ma questo raggiungerebbe senza dubbio il primo posto tra i miei "migliori sogni".
Credo che mi sveglierò con le lacrime agli occhi,le guance umide e il cuscino bagnato.
Abbasso lo sguardo,chiedendomi se tutto ciò è davvero finto o c'è la possibilità che sia reale, e nello stesso momento le sue dita sotto il mio mento fanno in modo che io rialzi il mio volto, accompagnando il gesto con un "ehi".
I suoi occhi dapprima sicuri,ora sono adombrati da ansia e timore.
"Mi sembra strano dirlo perchè ero abbastanza convinto del contrario, e ad aiutarmi potrebbero aver contribuito le parole che hai detto due giorni fa in preda all'alcool.- Lo guardo confusa,e lui continua sorridendo forzatamente,o almeno così sembra .- Forse ho omesso quella parte quando mi hai domandato ciò che c'era da sapere su quella sera, ma preferivo non obbligarti a ripetere quello che avevi detto a mente offuscata.. Ma non importa,magari eri solo ubriaca e hai parlato a caso,se ho frainteso qualcosa puoi dirmelo,ho parlato solo io fino ad ora e non ti ho dato modo di controbat.."
Questa volta sono io a bloccarlo con un bacio,stringendo il suo volto tra le mie mani,e arrivando a giocherellare con le punte delle dita con i suoi capelli corvini,ormai praticamente asciutti.
Non sono l'unica ad essere insicura,a quanto pare!
"Sei un perfetto idiota,Ian Joseph Somerhalder,e non so di preciso cosa possa aver detto alla festa, ma posso intuire che sia qualcosa di simile a ciò che sto per dirti ora: ti amo. Ti amo come non mi era mai accaduto in tutta la vita,non credevo fosse possibile amare con tale intensità ma ho dovuto ricredermi..Amo ogni singolo particolare che ti riguardi,e ho amato le tue parole dalla prima all'ultima. Se è vero che non hai mai fatto una dichiarazione d'amore,bhè.. Allora complimenti,sei promosso a pieni voti,con tanto di lode! Stavo tacendo perchè ho paura..Ho paura che questo sia l'ennesimo sogno destinato a finire,ho paura che mi sveglierò e..Un pizzicotto."
"Cosa?"
"Dammi un pizzicotto."
Mi guarda inizialmente con occhi sgranati, poi sorride maliziosamente e mi fa sdraiare sul letto.
"Conosco metodi altrettanto efficaci piccola,dicono che siano ottimi sostituti dei pizzicotti.."
E le sue labbra sono di nuovo sulle mie.
 
 
*******************************
 
"..Non era un sogno."
Sussurra Candy, rimasta fino ad ora in silenzio ad ascoltare il mio racconto sulla notte e la mattina trascorse con Ian - in cui ho ovviamente omesso le parti troppo intime, che sono esattamente quelle che lei voleva che approfondissi -,e potrei giurare di non aver mai sentito la voce di Candice tanto bassa,né di aver visto i suoi occhi luccicare in questo modo.
"No,non lo era."
Le sorrido,ma lei sembra guardare il vuoto.
Le sventolo una mano davanti al viso,riprendendo il contatto visivo.
"Sembri in catalessi..Dovrei essere io quella in queste condizioni,sai?"
"Oh,ti assicuro che non ci sei poi così lontana,tesoro."
Ecco tornata Candice Accola,vivace e maliziosa più che mai.
Scuoto la testa divertita,aspettando che riprenda a parlare,mentre sorseggio un po' di Estathé alla pesca dal mio bicchiere.
"Sono ancora scioccata dalla dichiarazione di Ian. Cioè,è una dichiarazione in piena regola, e credo di invidiarti un po',non è ho mai ricevuta una così lunga e intensa.- Dice mettendosi una mano sotto il mento,come se ci stesse riflettendo su,ed io la guardo con un sopracciglio inarcato .- Per favore,Nina,non pensarci neanche! Taylor non si conta,non puoi paragonare una dichiarazione ricevuta al secondo anno di liceo da un ragazzino con gli ormoni a palla e l'apparecchio ai denti,con quella di un pezzo d'uomo come Ian Somerhalder!"
Scoppio a ridere,e lei prende a guardarmi male.
"Non dico che sono la stessa cosa,ma Taylor era stato così cariiino!"
Le dico mordendomi le labbra nel tentativo di non scoppiarle a ridere di nuovo in faccia.
"Era un anno più piccolo di me,e puzzava di cannabis..E non sapeva articolare una frase senza balbettare. Questo lo chiami carino?"
Il tentativo di non riderle in faccia fallisce miseramente,e corro il rischio di affogarmi con il thé per non sputarglielo addosso.
In mio soccorso arrivano due pacche sulla schiena da una mano piacevolmente familiare.
"Barbie vedo che hai intenzione di uccidermi la fidanzata.. Sarai mica gelosa?"
"Non sia mai,Smolder. Non riusciresti a far ripartire il tuo amichetto là sotto per chissà quanto tempo,e sarebbe meglio non correre il rischio di essere sbranata da tutte le tue ex amichette,dal momento che nessuna si è mai lamentata delle tue prestazioni,anzi.."
Ribatte prontamente Candy,sbattendo innocentemente le ciglia.
I loro battibecchi sono i miei preferiti,credo sia lei quella che tiene maggiormente testa ad Ian, soprattutto l'unica che riesca ad uscire a testa alta dagli scambi di parole basati su battutine maliziose e spinte, addirittura andicipandolo a volte..Come ora.
"Non preoccuparti per loro,pensa al mio povero cuoricino piuttosto..Vorresti vedere il tuo sexy amico con gli occhioni tristi e spenti?"
Mette su un broncio adorabile,ma a giudicare da entrambe le sopracciglia inarcate di Candy, lei non le trova affatto "tenere".
"Mettendo da parte il mio meraviglioso fidanzato,vorrei illuminarti un po': c'è Paul e il suo fisicaccio perfetto,c'è Matt e il suo meraviglioso sorriso,c'è Joseph e il suo fantastico accento britannico..Tu credi davvero che mi dispiacerebbe per i tuoi occhioni di ghiaccio pronti a sciogliere Nina? Oh,ti prego Smolder,ti credevo più furbo.- Si alza dallo sgabello del bar,dando una pacca sulla spalla di Ian e facendomi un occhiolino .- Vado fuori a cercare Micheal, a dopo piccioncini."
Le faccio un cenno con la testa,e lei si allontana da noi.
Ian si siede al posto in cui era seduta lei prima,scuotendo ancora la testa con un sorrisetto divertito sul volto.
"Secondo te riuscirò mai a metterla a tacere?"
Mi lascio sfuggire una risata,guardandolo poi come se avesse detto un'eresia..ed in fondo lo è.
Scuoto la testa in segno di diniego.
"Solo se la uccidi Ian,solo se la uccidi."
E ridiamo entrambi,fin quando il mio cellulare non comincia a suonare.
Lo tiro fuori dalla tasca,e la scritta "Mamma:)" illumina il display.
"Chi è??"
"Mia madre."
Gli sorrido, e rispondo alla chiamata.
"Ciao mam.."
"Tesoro, ho assolutamente bisogno di parlarti,devo dirti una cosa e ho bisogno di sapere che ne pensi,se sei d'accordo o meno tu devi dirm.."
"Frena mamma. Respira,parla piano e soprattutto abbassa la voce,ci sento benissimo."
Ian ride,mimandomi la parola 'acida' a cui non rispondo,limitandomi a roteare gli occhi.
"Ok,allora..Ero a cena da Max,il mio collega.- Ride,ma non mi contagia perché non ne capisco il motivo.- E' buffo,lo sto definendo il mio 'collega'..Vabbè,ero da lui e.. Tesoro, sarò breve e concisa: mi ha chiesto di andare a vivere con lui.- Mi si mozza il respiro di colpo,e mia madre riprende a parlare, probabilmente confusa dal mio silenzio.- Lui mi ha detto che puoi venire a vivere anche tu con noi,e che se non vuoi un cambiamento tanto radicale potrà venire a vivere lui da noi,anche se ti assicuro che la sua casa è una reggia,è meravigliosa quasi quanto lui!.- Sento gli occhi pizzicare,e le labbra tremare. Ian mi si avvicina,scuotendomi leggermente ed io alzo la mano verso di lui a palmo aperto, come per bloccarlo sul posto.- Tesoro,devi dirmi qualcosa, credo che a breve avrò un arresto cardiaco e..Dio,scusa se ti sto dicendo queste cose per telefono, ma ho bisogno di sapere cosa ti sta passando per la testa in questo momento,lo sai che sei la persona più importante della mia vita e che a me puoi dire tutto! Io non gli ho ancora dato una risposta ovviamente e.."
"Mamma,sei a cena con Max?"
"..Sì,ma sono in bagno da un po',sai..con la scusa del trucco e ..Non credo se la sia bevuta, ma è irrilevante."
"Vai da lui,mamma. Digli che non vedi l'ora di trasferire le tue cose da lui,che non sarà facile liberarti di te,e che io non vedo l'ora di conoscerlo. Appena sarò tornata dalle Maldive me lo farai conoscere. Io sono strafelice per te,non sai quanto ho desiderato che arrivasse questo momento, aspettavo che tu tornassi ad essere felice e ..Dio,ora lo sei,e anche tanto!"
"So che lo sei anche tu..Con Ian,intendo..- Sgrano gli occhi,e prima che possa risponderle mi anticipa.- Le voci circolano..Anche per telefono."
"Te ne avrei parlato,mamma,solo che.."
"Niente 'ma', Nina.. Non me la sono presa perchè non me ne hai parlato,sono solo un po' stupita.. Credi che non ne sarei stata molto felice perchè è più grande di te di nove anni?"
"Io..Io non lo so,può darsi..C'ero già io pronta a riempirmi di paranoie,avevo paura di ricevere il resto da te.."
"Amore mio,non sei più una bambina,anche se mi piace pensarlo.. Sei cresciuta,sei libera di fare tutte le scelte che vuoi,io posso solo consigliarti di mettere un po' di razionalità in tutto ciò che fai,ma sono consapevole che lo fai già,senza il bisogno che sia io a dirtelo. Io voglio solo la tua felicità, e se quel bel pezzo di ragazzo di Ian ti rende felice,io non posso fare altro che darvi la mia benedizione!"
"E io la do a te e Max,mamma!"
"Bene,ora devo assolutamente tornare di là,o Max penserà che la pasta e cozze che ha cucinato abbia creato qualche danno collaterale.."
Rido divertita,seguita da lei,e con un ultimo saluto stacco la telefonata.
Fisso lo schermo del cellulare,ancora incredula per la telefonata appena ricevuta.
Dio,non credevo sarebbe mai accaduto.
Mia madre,felice con un altro uomo..Dopo Thomas,temevo non si sarebbe più ripresa.
Poi finalmente è arrivato lui,il nuovo collega,il "professore dall'aria antipatica"..
Sorrido tra me e me..Tanto antipatico non dev'essere,questo professore!
"Hai intenzione di condividere con me la conversazione avuta con Michaela,oppure dovrò agire di fantasia basandomi su quel poco che ho sentito e sul sorrisetto accennato che hai sulle labbra accompagnato dai tuoi stupendi occhioni lucidi?"
Alzo il volto verso Ian,improvvisamente vicino,vicinissimo a me,direi quasi ad un soffio dalle mie labbra.
"..Un pizzicotto?"
Osservo i suoi occhi strabuzzarsi,e un sorrisone apparire sul suo volto.
"Credo di aver capito il centro della conversazione,e...Come stamattina,posso far valere altri metodi che sostituiscono i pizzicotti,e hai potuto constatare tu stessa quanto siano efficaci e piacevoli.."
Le sue labbra sfiorano le mie,a ritmo con le sue parole,ed io sorrido mantenendo vivo il contatto visivo.
"Sarà meglio andare a casa allora, non è il caso di fare atti sconci in pubblico.."
Sorridiamo complici,e unendo le nostre mani ci dirigiamo fuori dal bar,incontrando i nostri amici che ci limitiamo a salutare velocemente,senza distogliere i nostri sguardi se non per pochi secondi.
Ci dirigiamo poi verso la sua moto,verso la mia casa e verso la vita..La nostra vita.















*riferimento al 2x08-DELENA: "Ho bisogno di dirtelo,e tu devi sentirlo: io ti amo Elena.."


Angolo "autrice":
...linciatemi,fate quello che volete,io non ho grandi motivazioni da esporre per giustificarmi,sono sempre le stesse: ho avuto diversi impegni,ma anche quando avevo tempo per scrivere non l'ho fatto..purtroppo se non c'è l'ispirazione puoi stare anche ore davanti al pc,finirai inevitabilmente per cancellare ciò che hai scritto!
Oggi mi sentivo particolarmente ispirata,infatti si può dire che abbia scritto oltre metà capitolo tra oggi pomeriggio e stanotte! Il risultato non mi soddisfa quasi affatto,eccetto per alcune parti che ho adorato scrivere - il battibecco tra Ian e Candice e,soprattutto,la parte in cui Ian si definisce innumerevoli volte un IDIOTA mhauhah -,ma ad esempio la fine...Dio mio,mi lincerei da sola! Mi sono data al sentimentalismo!
Era l'ultimo capitolo,se non si fosse capito. Sinceramente non so più che scrivere,questo non era ciò che mi aspettavo di scrivere quando ho iniziato questa storia..semplicemente non mi aspettavo niente,come avrò già detto innumerevoli volte questa storia è nata per puro caso in una notte d'Agosto l'anno scorso..Ho pubblicato quasi sempre in ritardo - eccetto il primo periodo,in cui ero eccitatissima all'idea di pubblicare qualcosa di mio che riguardasse due attori che amo,ma man mano che andavo avanti il tempo stringeva sempre di più e l'ispirazione cominciava ad essere saltuaria: a volte c'era,altre volte no. 
Sono soddisfatta dei risultati avuti,non mi riferisco tanto alla storia in sé per sé,quanto al calore con cui avete accolto una neo-"scrittrice" dilettante come me,siete state meravigliose!
Ringrazio tutte coloro che hanno aggiunto la storia tra le seguite/preferite/ricordate (ho notato che c'è stato un calo in un po' tutte le liste,e purtroppo me l'aspettavo..insomma,capita quando non aggiorni da oltre due mesi e non lasci neppure un AVVISO!),MA soprattutto coloro che hanno speso qualche minuto per lasciarmi il loro modesto pensiero, siete state fantastiche e,vi assicuro,indispensabili per l'andamento della storia..positivo o negativo che sia stato..siete anche voi responsabili XD Ahahahahah :P
Posterò l'epilogo a breve,non credo che impiegherò molto tempo per scriverlo perchè ho già in mente cosa scrivere e soprattutto non sarà lungo come i capitoli postati fin ora XD 
Mi spiace per voi,ma siete state vittime della mia logorrea..chi mi conosce un po' è consapevole di quanto sia implacabile! ..NOEMI ne sa qualcosa..
Ancora grazie a tutte,quando posterò l'epilogo cercherò di ringraziarvi in modo più specifico!
A presto,un bacionee! :***************

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Capitolo 17
*** Epilogo ***


Non spenderò molte parole per giustificarmi perché.. non saprei neanche io come fare, sono ingiustificabile e la cosa peggiore è che ne sono consapevole.
Perciò salto il passaggio 'giustificazioni-insensate', o almeno lo rimando a dopo, se avrete intenzione di leggerle le troverete nelle note a fine capitolo, le mie ultime note per questa storia.
Buona lettura! 


EPILOGO


"Stringi più forte i laccetti di dietro."
"Ancora di più? Non voglio essere complice di un duplice omicidio."
"Semmai triplice, Candy..Se hai tanta voglia di scherzare, almeno fallo bene."
Soffoco una risata, mentre finisco di sistemare i capelli intorno al viso di Torrey, diventato leggermente più rotondo da qualche mese a causa della gravidanza.
"Errore mio, pardon.- Ironizza Candy, allontanandosi quel poco che basta per lasciare alla futura sposa la visuale completa della sua figura allo specchio.- Sicura che non sia troppo stretto il corsetto? Insomma, non vorrei che veramente tu possa ritrovarti a corto di fiato prima di pronunciare il fatidico 'sì'. E poi non voglio fare soffrire i piccolini.."
Torrey però sembra non ascoltarla, presa com'è dall'osservarsi allo specchio con gli occhi lievemente lucidi per la commozione.
Il trucco leggero le dona vitalità, e il viso è contornato da alcuni boccoli che le ricadono volutamente dalla chioma acconciata, donandole nel complesso un'aria angelica.
Dire che è meravigliosa nel suo vestito color panna è un eufemismo; la scollatura a barca è ricamata in pizzo, così come il resto dell'abito che scende stretto sulla vita, per poi allargarsi in stile "romantico". 
Nonostante sia già al sesto mese, la pancia è ancora poco visibile, in particolar modo oggi, con il corpetto stretto che l'avvolge in modo incantevole.. Se non fossi a conoscienza del suo stato, probabilmente nemmeno me ne accorgerei.
Mi avvicino a mia cognata, facendole distogliere lo sguardo dallo specchio ed indicandole il soffitto.
"Non una lacrima, ok? Guarda su e non pinagere. Non sei ancora sull'altare e già vuoi rovinare il trucco? Sarà anche leggero, ma è venuto così bene che, se dovessi rovinarlo, io e Candy piangeremo di sicuro insieme a te in preda alla disperazione!"
Riesco a strapparle una risatina, in cui però è ancora chiarissima la tensione ed il nervosismo.
Come darle torto, chiunque sarebbe tesa e nervosa il grande giorno.
E a proposito di ciò, chissà mio fratello in questo momento.. 
"Sei un incanto, Torrey DeVit.. Oh, perdonami, volevo dire Torrey Wesley! Caspita come suona bene!"
Il buon umore di Candice è contagioso come sempre e, lanciando un ultimo sospiro, Torrey si gira verso di noi, sorridendoci radiosamente.
"E' giunto il momento di andare, che ne dite?"
Io e Candice ci guardiamo negli occhi, e sorridendoci a vicenda annuiamo nella sua direzione.
"Andiamo, su."
Le sussurro appena dietro l'orecchio, prendendola poi sotto braccio da un lato, mentre dall'altro Candy fa lo stesso.
Fuori casa è parcheggiata un'auto d'epoca rossa fiamma prenotata da Paul per portare Torrey davanti la piccola cappella sulla spiaggia, e al lato di essa vi è il padre, che nel momento stesso in cui vede la sua splendida figlia, le sorride gioioso con occhi luccicanti d'amore paterno. 
Io e Candice l'affidiamo al padre, che le sfiora delicatamente il volto con la mano, e le lascia un bacio sulla fronte.
Ai miei occhi è una scena commovente e dolcissima; il padre di Torrey può sembrare un uomo duro alle apparenze, con la sua espressione quasi perennemente seria e composta, ma ho avuto modo di capire che si tratta, appunto, solo di apparenze.
Liberty infatti è un pezzo di pane, in particolar modo con la sua unica figlia femmina che, tra l'altro, somiglia in maniera sorprendente alla moglie defunta.
Credo infatti che in lei riveda la figura di sua moglie, e magari in questo momento sta ricordando il giorno in cui la sposò.. O magari sono io che sto farneticando, mentre Candice mi risveglia dal mio stato di trance per trascinarmi nella sua auto.
Mentre lei guida, io mi soffermo ad osservarla, avvolta in un vestito lungo che le sta divinamente; entrambe indossiamo un abito lungo, ma il suo ha lo scollo a barca, è in raso ed è azzurro con sfumature dorate, mentre il mio è in chiffon, color pesca e anch'esso con sfumature dorate, con scollatura a cuore e leggeri filamenti incrociati sulla schiena.
Fatto sta che lei è bellissima, sembra una di quelle fate che escono dai film fiabeschi a sfondo natalizio, ma devo ammettere che è buffo vederla così preparata, alla guida della sua panda! 
Probabilmente avvertentendo il mio sguardo su di sé, mi domanda a cosa stia pensando di tanto divertente da sorridere tra me e me.
"Pensavo che mancava alla lista delle cose da vedere, 'Candice Accola con abito da testimone lungo fino ai piedi, con tanto di tacchi a spillo, alla guida di una panda rosa shock!'"
Le rispondo divertita, e lei sbuffa roteando gli occhi al cielo.
"Non capisco cosa vi dia fastidio della mia pandina..E' pratica, è fantastica, è.."
"..Rosa shock."
Finisco la sua frase, sempre più divertita, mentre lei si limita a rispondere senza guardarmi, impegnata a guidare la sua 'fantastica pandina rosa shock', e schivare vecchietti in bicicletta mai visti prima, che proprio oggi evidentemente hanno deciso di fare un giro per le Maldive per fare saltare i nervi - già di per sé poco affidabili - di Candy.
"..Ho messo i fiocchetti dorati agli specchietti esterni, hai notato?"
Mi limito a ridere, evitando accuratamente di ribadire il mio disapunto per l'abbinamento dorato-rosa shock, anzi, l'abbinamento di qualsiasi colore - che non sia il nero - abbinato a questo colore eccentrico, cosicché lei non debba sprecare fiato su tutte le favolette riguardanti gli abbinamenti di colori contrastanti, e risparmiandomi così il suo verdetto finale, ossia "non capisci niente di moda".
"Sbaglio, o sei tesa come una corda di violino?"
Mi domanda, non distogliendo l'attenzione dalla strada.
"No.. E' solo che.. Ho paura che.. Non lo so neanche io di cosa ho paura.."
"Non devi avere paura di niente. Al massimo potrebbe ubriacarsi prima di andare all'altare.- Sgrano gli occhi, dapprima incredula, e subito dopo cominciando a prendere in considerazione questa possibilità.- Anzi no, per fortuna oltre ad Ian c'è il fratello di Torrey!"
"Bhè, che ne sai che David non abbia abbandonato il suo carattere pacato e composto il giorno del matrimonio di sua sorella?! Magari è nervoso e si è lasciato coinvolgere anche lui, e.."
"E niente, Nina! Dio Santo, sei paranoica, te l'ho già detto, vero?! Seriamente credi che arriverà ubriaco all'altare? Insomma, una cosa del genere potresti aspettartela da Ian, al massimo, ma non da Paul, perciò stai calma."
Sospiro rumorosamente, anche per la sua insinuazione su Ian, e lei sbuffa ridacchiando.
"Non ridere di me."
La riprendo imbronciata, incrociando le braccia al petto.
Smette di ridere e alza le mani al cielo - rimettendole subito dopo sul volante, evitando così di farci finire appiccicate ad un palo -, mantenendo però un sorrisetto divertito a piegarle le labbra.
"Oh, siamo arrivate, c'è giusto giusto un post..Chi è lo stronzo che mi ha appena fottuto il parcheggio?!"
"Magari è una stronza, che ne sai? Ce n'è un altro lì comunque, perciò stai calma."
Le dico, riportando alla fine le sue stesse parole con un tono di voce imitativo del suo, indicandole poi un parcheggio disponibile, che lei occupa subito dopo avermi lanciato un'occhiataccia.
Ci diamo un'ultima aggiustatina con l'ausilio degli specchietti, e poi scendiamo dall'auto, in direzione della spiaggia.
"Guarda un po' chi aveva ragione tra noi due.- Dice, indicandomi l'auto che le ha fregato il parcheggio, da cui è appena uscito un uomo.. Un uomo che, guardando meglio, riconosco essere Daniel Gillies.-.. Era uno stronzo!"
"E' Daniel Gillies, hai notato?"
Assottiglia gli occhi, per poi schiudere la bocca e scuotere la testa.
"No, non l'avevo notato..Bhé, a maggior ragione, è uno stronzo."
Rido divertita, e intanto lui ci viene incontro, salutando poi entrambe con un bacio sulla guancia.
"Nina, noi due siamo destinati a vederci a distanza di mesi e mesi, a quanto pare.. Diventi sempre più bella, lasciatelo dire.- Gli sorrido a mo' di ringraziamento, e lui distoglie la sua attenzione da me per rivolgersi ad entrambe -. Suppongo che sarete voi le testimoni..Siete particolarmente incantevoli."
"Che perspicacia."
Risponde acidamente Candice, facendomi ridacchiare, mentre Daniel mi rivolge uno sguardo interrogativo.
"Poco fa le hai fregato il parcheggio da sotto il naso. Non puoi non averlo notato, eravamo in una panda rosa shock."
Spiego brevemente, e lui sembra pensarci su, per poi scoppiare in una risata profonda ed elegante - stiamo parlando pur sempre di Daniel Gillies! -.
Candy assottiglia maggiormente gli occhi, palesemente indispettita, ed io faccio segno a Daniel di smetterla, così pian piano si ricompone.
"Ok, ehm.. Perdonami Candice. Se avessi saputo che alla guida di quel giocat..- Sgrano gli occhi, e lui si corregge frettolosamente.- di quella carinissima e coloratissima auto c'eri tu, avrei sicuramente evitato di occuparlo. Scuse accettate?"
"Assolutamente no, ma per il momento è meglio non pensarci, o finirà che anziché aspettare la sposa aspetteranno le testimoni."
Affrettiamo il passo, arrivando finalmente davanti la cappella, dove entriamo e troviamo gli invitati in attesa dell'arrivo della sposa, che chiacchierano tra di loro.
E' un matrimonio di soli intimi, gli amici ed i parenti stretti.
Evito di soffermarmi sulla gente e sui vari dettagli, per poter inquadrare la figura di mio fratello.
Mi guardo intorno, per poi posare lo sguardo all'altare, dove focalizzo immediatamente l'immagine di Paul che sorride nervosamente a David, mentre si sfrega le mani l'una contro l'altra. Questo gesto non passa affatto inosservato ai miei occhi, perché lo ha sempre fatto in momenti particolarmente importanti, ad esempio il giorno degli esami di maturità al liceo, o quando dovette affrontare gli esami più difficili all'università.
Ora sta per compiere un passo importantissimo, ed anche se tenta di mascherarlo con sorrisi estesi, riesco a leggere tutta la tensione che ha in corpo anche solo guardandolo.
Arresto tutti questi pensieri per avvicinarmi a lui, che al momento mi da' quasi le spalle, e perciò l'abbraccio da dietro, poggiando la testa sulla sua spalla.
Inizialmente lo sento irrigidirsi, ed in seguito si scioglie e accarezza le mie mani.
Nel mentre vedo David salutarmi con un cenno del capo ed un sorriso, che ricambio, e poi si allontana, lasciandoci un po' soli.
"La tua sposa arriverà a momenti, fratellino. Io e Candice abbiamo fatto un ottimo lavoro con trucco e capelli, ma devo riconoscere che il soggetto meritava già di suo."
"E' ovvio, altrimenti non la sposerei.- Sussurra ironico, ricevendo uno schiaffetto  sulla spalla, per poi riprendere dopo un lieve sospiro -..Anche se in questo momento mi pare quasi di essere sul patibolo."
Sciolgo l'abbraccio, per posizionarmi davanti a lui e puntare i miei occhi nei suoi.
"Che intendi dire, Paul? Spiegati meglio."
"Non fraintendermi, Nina. Io sono felicissimo di stare con Torrey, e sai bene che le ho proposto di sposarmi ancor prima di scoprire che fosse incinta, proprio perché l'amavo e la amo tantissimo, ora che porta in grembo i miei figli la amo il doppio, e non desidero  niente di meglio che vivere al suo, anzi, al loro fianco, però.. Ho davvero paura. Insomma, non tanto per il matrimonio in sé, perché sono sicurissimo di ciò che provo per lei e di ciò che lei prova per me, ma..Diventerò padre, ci credi? Io non posso pensarci, insomma.. Se non fossi in grado di essere un buon padre?! E se di conseguenza diventassi un pessimo marito? Le cose sono collegate tra loro, sai, ed io.."
Continua a torturarsi le mani, ed io gliele blocco con le mie, rivolgendogli poi uno sguardo rassicurante e sincero.
"Non credevo che mi sarei mai ritrovata a doverti rassicurare su qualcosa,  sei sempre stato padrone di te stesso e di ogni tua azione, di ogni tuo comportamento, giusto o sbagliato che fosse. Sei sempre stato tu a trasmettermi sicurezza, perché ne avevi abbastanza per entrambi.  Eppure eccoci qui, in una situazione totalmente diversa in cui i ruoli si sono invertiti.- Abbassa lo sguardo, come imbarazzato, ed io sciolgo la presa dalle sue mani per posarne una sotto il suo mento, riprendendo il contatto visivo, e l'altra a carezzargli la spalla -. Non devi vergognarti con me, siamo fratelli e non c'è nessuna ragione per cui tu debba sentirti in imbarazzo in mia presenza. E' naturale che tu sia così ansioso in questo momento, sei un essere umano, ed è altrettanto naturale che io possa dirti, senza dubbi o incertezze, che sarai un marito eccellente ed un padre eccezionale.- Un lampo di incertezza gli attraversa lo sguardo, ed io gli rivolgo uno spontaneo e intenerito sorriso -. Paul, tu sei più preoccupato di diventare padre ché di diventare marito, hai ragione.. Anche se, mi sento in dovere di ricordarti che mancano ancora tre mesi per la nascita dei miei nipotini! Ho comunque bisogno di dirti una cosa che non ti ho mai detto. Paul, tu sei la persona migliore che conosca. E credimi, non esagero nel dirti ciò. Tu..Tu Hai perso tuo padre quando eri ancora un bambino, hai sofferto tantissimo ed io l'ho visto con i miei occhi, nonostante fossi molto piccola. A differenza mia, tu stavi attraversando quell'età in cui si è abbastanza grandi da comprendere bene una situazione e, di conseguenza, soffrirne fino a star male, e abbastanza piccoli da non riuscire a sopportare troppo dolore. Eppure ti sei dimostrato forte, ti sei rialzato come un vero supereroe, come quello che sei sempre stato per me.- Una lacrima mi scivola via, sotto gli occhi lucidi di Paul, che la osserva scendere, silenziosamente -. Ricordo ancora il giorno in cui sei uscito dalla tua camera, dopo tre giorni dal funerale di Tomasz. Erano stati giorni terribili, mia madre ti lasciava il piatto con il cibo fuori la porta, e lo trovava puntualmente intatto qualche ora dopo. La mattina presto io sgattaiolavo dal letto di mamma, venivo dietro la tua porta e alternavo lievi bussi al chiamarti per nome, e in risposta ricevevo soltanto il silenzio assoluto. Poi un giorno stavo correndo nel corridoio, e sono scivolata. Mamma, da sotto il getto della doccia, non mi sentì piangere. Ero proprio davanti la tua camera, e continuavo a singhiozzare e a tirare su col naso, come quella che ero.. Una bambina. Ricordo perfettamente il momento in cui ho smesso di piangere. Ho visto la porta della tua stanza aprirsi, dopo tre giorni in cui era stata perennemente chiusa a chiave, e ti ho visto. Mi sono asciugata le lacrime perché non volevo che mi vedessi piangere, tu mi dicevi sempre che dovevo sorridere, perché ero più bella sorridente che in quella che definivi la mia 'versione piagnona'. E tu mi hai sorriso. Avevi un volto distrutto, gli occhi lucidi di lacrime appena versate, ma mi hai sorriso ugualmente.. Un sorriso contrastante con il tuo stato d'animo, con il resto del tuo volto, ma che ti eri impegnato a tirar fuori, solo per me.  Paul, tu non sei stato solo un fratello per me, sei stato anche una figura paterna, sei stato il connubio perfetto di padre e fratello, eccellente in entrambi i campi, ed è per questo che posso garantirti che sarai un ottimo papà, il migliore che si possa desiderare, perché posso dire di averlo provato sulla mia pelle."
Concludo, con gli occhi diventati lucidi, mentre i suoi sono completamente appannati.
Una lacrima gli scende dall'occhio sinistro, e lui la spazza subito via con il pollice, guardando in alto e sospirando.
Volevo calmarlo, rassicurarlo, fargli capire che è un uomo fantastico, e gli ho riportato alla mente ricordi spiacevoli, proprio il giorno del suo matrimonio..
'Forse non era il momento adatto per tirar fuori il super discorso.'.
Mi riprende la solita vocina, e mi trovo costretta a darle ragione.
"Paul, ehi, guardami.- Gli metto una mano sulla spalla, richiamando la sua attenzione -. Scusa. Lo sai, dico e faccio spesso le cose nel momento sbagliato! Non avrei dovuto parl-"
"No. No, Nina, non scusarti. Io sono.. Lusingato, dalle tue parole. Sapevo di essere importante per te, ma non pensavo di esserlo a tal punto. Sono.. Sono felice per ciò che mi hai detto, ma sappi che anche tu sei stata la mia ancora di salvezza. Ti ringrazio, Nina."
"Non devi ringraziarmi, tutto ciò che ho detto lo penso sul serio. Dubito però di averti tranquillizzato, non si direbbe proprio.."
Alza un lato delle labbra a mo' di sorriso, abbassando lo sguardo.
"Ho ricordato quei giorni.. Tu mi hai dato la forza di andare avanti, tu e il tuo sorriso dolce incastonato in un visetto tondo. E tua madre, che non si è mostrata debole davanti a me. Vi voglio bene, sono felice che siate qui con me, in un giorno così importante. Vorrei che ci fosse anche papà, ma purtroppo non è possibile.."
"Sono sicura che sarebbe fiero di te, e che in questo momento ti starà guardando. Adesso, forza e coraggio. Torrey arriverà a momenti.. Ma Ian dov'è? Non l'ho ancora visto.."
Paul scrolla le spalle, ed io mi guardo intorno, cercando la figura del testimone con lo sguardo, ma non trovandola.
Ma dove si è cacciato?
Guardo verso l'entrata, timorosa che Torrey possa arrivare prima che Ian torni da-chissà-dove.
..E come se l'avessi chiamata, ecco che sento il rumore del motore di un auto che parcheggia davanti la cappella, ed una zia di Torrey ci annuncia l'arrivo della nipote.
Non è possibile, se non arriva immediatamente io giuro che lo ucci..
"Cercavi me?"
La voce suadente e maliziosa di Ian giunge al mio orecchio, e girandomi verso di lui mi ritrovo ad un palmo dal suo viso.
Non riuscirò mai ad abituarmi alla sua perfezione.
I suoi occhi sono di un celeste accecante, e il suo sguardo unito al suo sorriso dovrebbero essere ritenuti illegali.
Sì, quest'uomo, il mio uomo, è decisamente uno sputo all'autostima di tutta la popolazione maschile.
"Sì, cercavo te, in quanto testimone di mio fratello. Si può sapere dove ti eri cac-"
Non concludo la frase, le sue labbra si poggiano sulle mie in un bacio lieve e dolce, così dolce da farmi sorridere sulle sue morbide labbra.
Punta i suoi pezzi di cielo nei miei occhi, e mi sento nuda sotto il suo sguardo profondo.
"Stavo parlando con tua madre, sono giustificato.- Mi fa l'occhiolino, allontanandosi da me quel che basta perché io possa ascoltarlo senza pensare ad altro, come.. che ne so? Baciarlo .- Ora posizioniamoci ai nostri posti, l'orchestra è già all'opera."
Raggiungo Candice, e rivolgo un ultimo sguardo incoraggiante a Paul, che sembra aver riacquistato il controllo di sè.
"Tuo fratello ha gli occhi lucidi. Possibile che abbia pianto?"
Abbasso lo sguardo, e Candice trae da sola le sue conclusioni, emettendo un "oh" accompagnato da un'espressione alquanto scioccata, ma si ricompone nonappena appare sulla soglia della chiesa la sposa che stavamo attendendo.
A passo cadenzato si avvicina all'altare, con il braccio ancorato a quello del padre.
Tutti gli occhi sono puntati su di lei, e nonostante l'avessi già vista con l'abito da sposa solo un quarto d'ora fa, non posso fare a meno di guardarla incantata anch'io. 
E' così.. Perfetta. E' perfetta per mio fratello, è la sua metà mancante, e più gli si avvicina e più ne sono certa.
Mi volto un attimo verso mio fratello, che sta fissando la sua donna.
Nei suoi occhi navigano un mix di emozioni indecifrabili.. Quello che però riesco a decifrare, mi colpisce in maniera impensabile: la sua sicurezza.
Nei suoi occhi non c'è più un lampo di incertezza, c'è spazio solo per devozione e sicurezza.
E mi sento così soddisfatta, al pensiero che, in parte, ho contribuito anch'io a renderlo sicuro della sua scelta, a tranquillizzarlo nel suo momento di debolezza.
E' così che ci si sente, quando ci si rende utili e se ne ha la dimostrazione? E' così che si è sentito Paul tutte le volte che mi è stato d'aiuto?
Perché è una delle sensazioni più belle che io abbia mai provato. 
Sento la felicità, la gioia pura, impossessarsi di me, e devo spostare lo sguardo per non piangere.
Facendo ciò, però, finisco per incrociare gli occhi di Ian.
Occhi limpidi, cristallini, e vivi.
Occhi che mi domandano silenziosamente se sia tutto ok, mentre mi scavano l'anima senza degnarsi di chiedermi il permesso, perché sanno che gli verrebbe accordato.
Ed io gli sorrido. Gli sorrido perché sono felice che lui sia con me, qui ed ora.
Perché anche se non posso stringerli la mano in questo momento, a causa di quel metro e mezzo o poco più che ci separa, le nostre anime sono abbracciate.
E lo sento. Sento la sua anima che stringe forte la mia, mentre anche lui risponde al mio sorriso, rivolgendomene uno dei suoi, di quelli speciali, che coinvolgono non solo le labbra, ma anche gli occhi. Uno di quelli  che di rado mostra agli occhi della gente, ma che riserva ai miei spesso e volentieri, senza vergogna alcuna.
Uno di quei sorrisi che sanno d'amore. Che sanno di noi.

Entrambi distogliamo i nostri sguardi per osservare Liberty che cede la mano di sua figlia a Paul, non prima di averle lasciato un bacio sulla guancia, e rivolge un sorriso amorevole a mio fratello, che ricambia per poi rivolgerne uno a Torrey, con occhi luccicanti di amore.
La cerimonia dura poco, e come mi aspettavo la parte che mi emoziona maggiormente è quella dello scambio degli anelli con le promesse, seguito dai  che escono con certezza dalle labbra di Paul e di Torrey, in seguito alla fatidica domanda del sacerdote.
Un'altra lacrima scende furtivamente dal mio occhio sinistro, e mi giro quel tanto che basta per guardare mia madre; ha il volto rilassato, ed anche se intravedo i suoi occhi lucidi, è evidente che lo siano per lo stesso motivo per cui lo sono i miei: è felice.
Paul merita di essere felice, e noi siamo felici che lo sia.
Asciugo frettolosamente la lacrima che era scesa prima, sperando di non aver combinato un disastro con il trucco.
Candice mi accarezza la spalla, sorridendomi in modo rassicurante, ed io ricambio il suo sorriso: il fatto stesso che non mi abbia appena trucidata con lo sguardo, significa che il trucco non ne ha risentito eccessivamente, giusto?
 
 *****************

Pov Ian

Noi testimoni siamo a tavola con gli sposi, ed io sto discutendo con Candice riguardo la sua acidità che, spesso, viene fuori.
Ha detto a Paul che Nina in auto era nervosa, e che lei per rassicurarla le ha assicurato che Paul non si sarebbe mai ubriacato prima delle nozze, a differenza mia, che sarei stato capace di questo ed altro. Ovviamente ho usato le sue stesse parole contro di lei, finendo per definirla "acida come una zitella", ed ora mi sto divertendo troppo, riesco a vedere il suo viso diventare violaceo, nonostante abbia il volto ricoperto di quel prodotto fastidioso che le ragazze usano per nascondere "le imperfezioni".

Com'è che si chiama? Fondotinta? Forse.
Fatto sta che è uno spasso vederla infuriarsi e tentare di tenermi testa. Di solito ci riesce, ma ora sembra che si sia zittita definitivamente.
Amen. Ti ringrazio Signore, non potevo desiderare di meg..
"..E comunque acido sarai te, hai mai pensato che non sei simpatico come credi?"
Come non detto.
Mi fulmina con lo sguardo, ed io le sorrido sghembo.
"Chi ti ha detto che mi credo simpatico? Forse tu, in fondo, mi trovi così simpatico da credere che io ne sia consapevole. Perciò ti ringrazio, Candy, sei sempre un tesoro con me, ho capito che devo leggere tra le righe gli innumerevoli complimenti che mi rivolgi."
Sbatto le ciglia innocentemente, e tutti scoppiano a ridere, mentre Nina ridacchia esasperata, e Candice ha gli occhi ridotti a due fessure.
Sventola una mano in aria, come se volesse allontanare un qualche moscerino - che probabilmente sarei io, nella sua visuale -, e borbotta un 'lasciamo perdere', che mi fa sorridere trionfante.
"Sei esasperante, quando vuoi, ne sei consapevole?"
Sussurra Nina a bassa voce, per evitare che la battaglia tra me e Candice ricominci.
Afferro la sua mano e l'avvicino alle mie labbra, baciandole dolcemente le nocche, e mantenendo il contatto visivo.
"Ti ho già detto che sei stupenda oggi, quasi più del giorno in cui ti vidi seduta nel posto accanto a quello che era stato assegnato a me, su quell'aereo?"
Mi sorride con gli occhi, guardandomi leggermente confusa.
"Quasi, dici? Non so se il tuo sia effettivamente un complimento, dal momento che quel giorno non ero neanche lontanamente preparata come oggi."
"De gustibus non est disputandum. Fu la prima volta che ti vidi, perciò sono libero di credere che eri ancora più meravigliosa quel giorno, con un semplice pantaloncino e la t-shirt, rispetto ad oggi che indossi un vestito lungo ed un paio di tacchi sicuramente scomodi. Questo non significa che oggi tu non sia bella, sarebbe impossibile che non lo fossi."
Mi sorride scuotendo la testa a destra e a sinistra, e poi avvicina le sue labbra alle mie.
"Dici cose strane, cose che non sempre concordo, e sei così dolce anche se tenti di mascherarlo con del sano sarcasmo. Ti amo."
Le sorrido, sempre più convinto del fatto che lei mi conosca più di chiunque altro al mondo.. Eccetto mia sorella, con cui forse c'è un parimerito.
Non capita di frequente che io le dica di amarla, né che lo faccia lei, di solito lasciamo che siano i fatti a dimostrarlo. Quando lo diciamo, significa che ne sentiamo il bisogno, ed è sempre un piacere pronunciare queste cinque lettere, o sentirle uscire dalla sua bocca.
Accorcio le distanze, ed unisco le mie labbra alle sue, baciandola con cautela e con non troppa passione, solo perché mi ricordo della presenza di sua madre a tavola.
"Oh, i piccioncini, guardate quanto sono carini."
La voce di Candy porta sia me che Nina a sorridere, e ci giriamo verso di lei, ma prima che io possa aprire bocca, Nina mi anticipa dicendo quello che stavo per dire io, come se mi avesse letto nel pensiero.
"Forse un po' acida lo sei, tesoro."
Accompagna le parole con una linguaccia, che la bionda prontamente ricambia, ed io sorrido tra me e me: è la donna che ho sempre desiderato al mio fianco, così giovane eppure così ricca di qualità, ricca di amore da dare e ricevere, ricca di grinta e di emozioni.
Mi distoglie dai pensieri la voce di Paul, che si è alzato in piedi chiedendo attenzione a tutti i presenti.
"Fino a stamattina credevo che non avrei fatto alcun discorso, ne ero sicuro, a dire il vero. Poi però ho parlato con una persona, e ora sento di dover dire qualcosa anch'io.- Intercetto lo sguardo di Nina, e capisco che la 'persona' a cui si riferisce Paul, è lei.- Non sono mai stato sicuro del fatto che mi sarei sposato. Sapevo, o quantomeno speravo, che mi sarei innamorato, ma ero dubbioso riguardo la durata che la relazione avrebbe avuto.. Poi è arrivata Torrey, e ha scombussolato tutti i miei propositi. Così limpida, così cristallina.. Come potevo non innamorarmi di lei, e del suo sorriso contagioso? .- Le carezza una spalla, e lei abbassa un po' la testa, imbarazzata -. Non stiamo insieme da una vita, è vero, ma sono sicuro che lei sia la mia anima gemella, sono sicuro che il nostro amore ci porterà lontano, ma insieme, e sono sicuro che con i nostri bambini formeremo una bellissima famiglia. Spero di esserci sempre per loro, spero che il giorno in cui si sposeranno, potremo esserci entrambi, perché so come ci si sente a non avere il proprio genitore fisicamente ed emotivamente vicino in un giorno così importante. Oggi io sono qui, e desidererei tanto che ci fosse anche mio padre, così come Torrey avrebbe voluto che ci fosse sua madre, ma purtroppo non è possibile. Possiamo solo sperare che ci stiano guardando, e che siano fieri di noi. Ringrazio però Liberty e David, per essersi presi cura di Torrey in maniera impeccabile, i risultati si toccano con mano, basta vedere la persona che è diventata. E ringrazio ovviamente Michaela, per avermi tirato su come se fossi stato davvero suo figlio, e perché per me è stata, ed è, davvero una madre, e sono contenta che abbia trovato un uomo che l'ha resa finalmente felice.- Alla donna in questione trema il labbro inferiore, e il suo compagno le accarezza la schiena. Ha gli occhi più lucidi della figlia, a cui stringo le spalle con le braccia -. E ringrazio Nina, che considero una sorella a tutti gli effetti, e che mi ha dato ragione di credere che valesse la pena andare avanti, nonostante la perdita di mio padre. Ringrazio poi Ian, per essere stato come un fratello per me da.. Da sempre.- Mi sorride mestamente, ed io ricambio, quasi imbarazzato oltre che emozionato -. E ringrazio i miei amici, tutti i miei amici, a partire da quelli che conosco da anni, a quelli che conosco da meno tempo, ed i parenti. Se siete qui significa che siete importanti per me, ed anche per Torrey. Ed infine, per così dire, ringrazio proprio lei, la donna che ho sposato e che porta in grembo i nostri figli. La donna che amo e che spero potrà perdonarmi per il discorso che l'ha messa così tanto in imbarazzo.- Ride, contagiando alcuni dei presenti, mentre Torrey finalmente alza il viso che aveva tenuto abbassato fino a quel momento, e si mette in piedi prendendo la mano di Paul con la sua.- Grazie a tutti per l'attenzione, la serata può proseguire, ora."
Apro gli applausi per il mio amico fraterno, e nel mentre vedo Torrey sussurrare un 'ti amo' al suo sposo, baciandolo subito dopo.
Se potessi rinascere, vorrei essere come Paul.
Una persona fantastica come lui è rara da trovare, e il fatto stesso che non mi abbia linciato per averci provato con sua sorella, e che abbia capito che facevo sul serio con lei, lo rende unico nel suo genere. 
Qualche minuto dopo, o forse qualche ora dopo, non saprei dire, mi ritrovo sdraiato al bordo piscina insieme a Nina, che ha l'abito alzato fino alle ginocchia ed i piedi scalzi che sbatte leggermente sull'acqua di tanto in tanto. Ho un braccio sotto la testa e l'altro intorno al suo fianco, e mi perdo ad osservare la leggera e fresca aria muovere i suoi capelli, lasciati mossi sulla schiena.
E' un silenzio rilassante che va avanti da diversi minuti, che decido però di interrompere per dire ciò che ormai sto pensando da diversi giorni.
"Sai, Nina, oggi in chiesa quando mi sono allontanato con tua madre è stato per chiederle una cosa, di cui avevo già parlato anche con Paul.."
Si gira verso di me, e tira fuori i piedi dall'acqua per sdraiarsi nella mia stessa posizione, ma dalla parte opposta, in modo tale da mantenere il contatto visivo.
"Di che parli?"
"Parlo del fatto che sono innamorato di te, e che tu lo sei di me. Tuo fratello ormai si è sposato, e come sai andrà a vivere nella casa che Liberty ha lasciato a Torrey. Io sto lavorando e tu stai proseguendo gli studi con il tuo tirocinio. Perciò mi chiedevo se ti andrebbe di vivere insieme, solo io e te."
Sono teso, in attesa della sua risposta. So che mi ama, ma so anche che la convinvenza è un passo importante, ed anche se io e lei abbiamo vissuto sotto lo stesso tetto, non era la stessa cosa con la presenza di suo fratello in casa.
Lei mi guarda con la bocca schiusa, e ad un tratto me la ritrovo tra le braccia, stesa su di me, tanto che per poco non cadiamo entrambi nella piscina!
"E me lo chiedi? Io ti amo, e speravo che me l'avresti chiesto, anche perché altrimenti l'avrei fatto io."
Sorride sulle mie labbra, ed io la guardo incredulo e felice, catturando le sue labbra in un bacio che, finalmente, posso riempire di passione
Le nostre lingue iniziano una danza che ormai conoscono alla perfezione, mentre le accarezzo la schiena e poggio la mia fronte sulla sua.
"Ti amo anche io, Nina."












Angolo "autrice":
Ringrazio chi è arrivata fin qui, leggendo quest'epilogo che, neanche fosse stato fatto fatto di oro, si è fatto attendere per mesi e mesi. Ho deciso di concluderlo e pubblicarlo perché sono stata spronata a farlo, in quest'ultimo periodo in modo particolare.
Sono stata più volte tentata dal cliccare su 'completa' senza l'epilogo, ma non l'ho mai fatto perché mi ricordavo di avervi promesso un epilogo, in cui accadeva esattamente ciò che avete letto, solo che.. diciamo che si è fatto attendere un tantinello troppo. Chiedo scusa per il ritardo, ma ormai quel che è fatto è fatto, no? 
Un ringraziamento va ai lettori che ho potuto notare attraverso le visualizzazioni - che sono state davvero tante -, ed anche a chi ha inserito la mia storia in una delle liste. E' stata una vera soddisfazione vedere quel numerino crescere man mano, fino ad arrivare a quasi 100 nelle seguite e quasi 50 tra le preferite :) Ma un ringraziamento di cuore è indirizzato a chi ha lasciato qualche parolina a quest'autrice - che si vergogna davvero tanto a definirsi tale - ritardataria: vi assicuro che le recensioni sono importantissime, spronano l'autrice a migliorare e, soprattutto, a scrivere, scrivere, scrivere. Perciò grazie, come ho detto a molte di voi, non mi aspettavo di certo quest'accoglienza quando ho inserito il prologo di "Solo un piccolo grande amore". Probabilmente passeranno mesi prima che revisionerò questa storia, sono certa che sia pieno di errori, primo fra tutti - come mi ha fatto notare una lettrice - il fatto che io abbia scritto innumerevoli volte "Micheal" al posto di "Michael"! La cosa divertente è che so benissimo che si scrive Michael, ma puntualmente, quando vado per scriverlo, le dita partono prima sulla "e" ché sulla "a".. COSE STRANE. Poi vabbé, ci saranno tanti altri errori che dovrò correggere, sicuramente :)
Sicuramente quando ho scritto la storia non immaginavo che Paul e Torrey avrebbero divorziato, né che Ian e Nina si sarebbero lasciati, ma specie per quest'ultima coppia io mantengo viva la speranza di un loro ritorno. E, anche se ciò non accadesse, spero che possano essere felici! Entrambi lo meritano, e dal momento che tengo molto sia ad Ian Somerhalder che a Nina Dobrev, desidero che siano felici: che lo siano insieme o che lo siano separatamente, è un altro discorso, che sicuramente viene dopo.
Detto ciò, chiedo scusa per la logorrea! Finalmente posso cliccare su "Completa", perciò GRAZIE per avermi seguita fin qui.
Un bacione e, spero, a presto! <3

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