DIO LEGNA

di Boh_No
(/viewuser.php?uid=229960)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio della fig- FINE! ***
Capitolo 2: *** La puzza e gli scagliozzi ***



Capitolo 1
*** L'inizio della fig- FINE! ***


Questa è la storia di un angelo al contrario…

La storia di Dio Legna…
 
Era sera tarda, ritardata, il vento sbatteva i vetri che gemevano, sii udii un urlo, era nato.
-Caspita senti, urla come un porcello!- Disse il signor Annuccio,-Papà, è un bambino!Ed è mio figlio!- Disse il signor Giangiargiuto, uomo intellettuale con il quaziente intellettivo così alto che era stato comparato quasi a quello del Sindaco,un criceto obeso. –Puttana!Cosa hai fatto!- Si sentirono delle urla provenire dalla sala parto, l’ostetrica aveva fatto cadere il bambino cosa che ‘ovviamente’ aveva provocato l’ira della signora Asdrubala, donna di classe moglie del signor Giangiargiuto. Quest’ultimo corse subito in sala per vedere lo stato del bambino che per fortuna era integro.
-Ma vedi te sta zoccola!- -Mi scusi signore!Non volevo!- la voce acuta e piagnosa dell’ostetrica fece innervosire ancora di più Giangiargiuto che con fare brusco le consigliò di andare al registrare il nome del figlio –Mi raccomando! Si deve chiamare Angelo! Angelo Id!- Ma un po’ per ripicca per l’incazzatura, un po’ per la dislessia cinese l’ostetrica registrò il piccolo con il nome di ‘’Dio Legna’’.
 
Gli anni passarono velocemente e il piccolo Dio legna cresceva, sfottuto da tutti i bambini per il suo nome in lui crebbe un grande senso di rabbia, che lo porto a essere quasi asociale e stitico. Per di più poco prima del suo diciasseiesimo compleanno venne a scoprire che la madre Asdrubala era un transessuale sovietico, cosa che fece crescere in lui molti dubbi sulla sua provenienza. –Andari a vivere da nonno Annuccio!- questa fu la risposta di Giangiargiuto dopo la separazione consensuale,e dopo avergli dato un pasto e un biglietto per partire Dio Legna disse –Qua meglio sgommare!- Il viaggio non fu uno sballo e nemmeno in prima classe coi bicchieri di cristallo, bensi nell’ultimo vagone del treno insieme a mucche morte impazzite.
Arrivò nella piccola cittadina di Inculoalmondo  all’alba, nonno Annuccio era già la ad aspettarlo.   –Il mio porcello!Come sei cresciuto, sei diventato proprio un bella ragazzo ,però credo che dovresti metterti un reggiseno!Bricconcella!- -Ehm, nonno io non sono un porcello,tanto meno una ragazza quindi..Ehm…- Ma il nonno era già partito con il cervello e stava urlando al gatto di andare ad acchiappare i topi morti che scappavano.
Entrato in casa, Dio Legna corse subito a vedere la sua nuova camera, aveva le pareti di un bel nero acceso e il pavimento era di terracotta alla crostata di banana. Si buttò sul letto stanco Gesù e chiuse gli occhi pensando ‘’Caspita! Domani sono diciassei anni, sto invecchiando…Ah e domani ci sarà anche la scuola nuova..Non voglio socializzare’’e con questo pensiero si addormentò in un sogno pornofondo fino all’indomani.
 Dopo un’abbondante colazione a base di gelato ai capperi e una spremuta d’aglio fatta in casa, Dio Legna corse subito verso la nuova scuola ed entrò in classe sedendosi alla seconda fila dove aspettò  con calma l’arrivo della professoressa immerso nei suoi pensieri.
-Dio Fregna!Chi è Dio Fregna?!- Sentendo le iniziali del suo nome Dio Legna si risvegliò dai suoi pensieri ed alzò la mano –Mi scusi, forse voleva dire Dio Legna- Ma la prof. Non lo cagò di striscio e continuò l’appello.
 
  -Ehi!Tesoruccio!- Dio Legna si voltò avvertendo uno strano odore provenire dal banco accanto al suo e notando una ragazza(?) brutta e grassa che puzzava a scimmia morta.-Lo sai che sei veramente carino?!- Si voltò disgustato verso l’altro banco in cerca di un compagno più profumato e si trovò accanto un Alpaca. –Ah1Tu sei quello nuovo!Quello stronzetto che mi ha plagiato il nome!- Infatti l’Alpaca in questione si chiamava Dio Alpaca il quale sosteneva di essere l’unico vero Dio.                                                   
 
-Ehm, scusa…Io penso si tratti solo di un caso, cioè tu sei molto più…Divino!Si sei molto più divino di me- Disse Dio Legna timidamente trascinando le parole,-BEEEEEEEEEEEEEEEEEH,alla fine non sembri così male…Vuoi un pezzo del mio quaderno?-Disse l’Alpaca strappandone un pezzo con la bocca e mangiucchiandolo per poi porgere il resto del quaderno a Dio Legna.-Si, penso che accetterò…- il ragazzo staccò un bel pezzettone e se lo mise tutto in bocca assaporando il sapore della carta appena stampata che si scioglieva in bocca.
 
All’improvviso la porta dell’aula si spalancò e sbucò un signorotto inculo ben vestito che si rivolse gentilmente alla professoressa Rottaelmaya. –Mi scusi, Lei crede in Dio?- -E lei crede in Allah!?- Dopo questa risposta da parte della prof. Apparve al centro dell’aula un kebbabaro fluttuante che
BOOOOM
Esplose riducendo la scuola in mille pezzi lasciando solo pochi sopravvissuti prescelti da quello stronzetto in calore di Mr.Destino…
-Beh, sembra ci sarà da divertirsi-
 
 
 
 ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Ok è una puttanata enorme ,  è frutto dei miei scleri con le amiche e soprattutto della mia mente perversa, anche se devo ammettere che il riconoscimento più grande va a mia madre la quale ha letto il poster di Angeloid (un manga) al contrario ed ha contribuito alla crezione di questa…COSA…

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La puzza e gli scagliozzi ***


Dopo l’esplosione Dio Legna prese con se l’Alpaca che era sopravvissuto e corse verso la casa di nonno Annuccio,i danni li aveva subiti solo la scuola,’’Che culo,oh!’’ pensò il ragazzo anche perché da quello che aveva visto la classe era piena di truzzi-tamarri ed era felice che avessero tirato tutti le cuoia. -Nonno!Stai ben..!- Ma non finì la frase che appena entrò in casa con l’Alpaca sulle spalle, si ritrovò il nonno che contrattava con uno gnomo.-E così,,,questo fostebbe lu ragazzo- il nano probabilmente aveva seguito un corso di dizione della lingua italiana da Michele Misseri,si avvicinò a Dio Legna dandogli una pacca sul culo,-Beh,direbbi che è proprio uno bella porcello,Annuccio!- -Beh,è stato pur sempre partorito da un transessuale sovietico!- Rispose il nonno per poi rivolgere uno sguardo al nipote.-Nipote mia,l’eslposione di oggi non è stata un caso,ti stanno cercando!E lui Valery lo gnomo sarà il tuo maestro…Dovrai affrontare molti nemici!Destino e i suoi scagliozzi ti stanno cercando!- A sentire quelle parole Dio Legna rabbrividì,perché lo cercavano?Chi era quello gnomossessuale che gli palpava il culo ma soprattutto chi era questo Destino e i suoi scagliozzi? –BEEEEEEEEEEEEH,non c’è tempo da perdere!Mi prenderò la responsabilità di essere il tuo braccio destro,però non chiamarmi Federica!- disse l’Alpaca che si era ripreso e che stava mangiando i vestiti di nonno Annuccio. E fu così che Dio Legna, l’Alpaca e lo Gnomosessuale si avviarono. –Ma dove cazzo stiamo andando?!- -Minchia ne so io!?- il loro discorso venne interrotto dal rumore dei passi che si avvicinavano velocemente a loro, qualcuno gli stava inseguendo,-Oh no!Sono gli scagliozzi di Destino!I semafori rossi di GTA che corrono!- e dopo aver pronunciato queste parole lo Gnomosessuale salto in groppa all’Alpaca e brandendo la sua gnomezza fece fuggire i semafori perché i suoi piedi puzzavano di formaggio a causa del furto dei calzini avvenuto 2 settimane prima.-Questo è la mia potere ma erastotene anche la mia debbolezzu!Quando mi freghettero lu calzini abbi avuto lu poteri dei piedo allu furmaggi gorgonzola!- Disse tristemente Valery mentre l’Alpaca agonizava sotto la puzza dei piedi. Camminarono per chilometri, non c’era neanche un Mc’dolan aperto dove poter assagiare un buon panno con coca cina e patagine. Credevano che ormai era finta, erano nel bel mezzo della statale e non c’erano neanche le ‘’signorine’’ si accasciarono tutti e tre per terra sfiniti finchè…-Sveglia fanciulli!Il sole brilla nella notte!- Dio Legna aprì gli occhi è si ritrovò la sua ex-compagna di banco, quella che puzzava.-Dai su!Dio Legnetta,faremo tardi al nostro matrimonio!- Scattò in piedi usando un piccione morto come arma da difesa, -C..Cosa vuoi da me!?- -Te l’ho detto tesorino voglio sposarti!- In quel momento si alzò anche l’Alpaca che rispose duramente –Tu lurida!Non lo avrai mai!Lui è solo mio!- A quelle parole Dio Legna arrossì e Valery si fece due seghe. -Io sono la grande Mocciola!Regina del regno dei Mocci!E tu non mi impedirai di sposare il mio amato prediletto!- E a quelle parole si fiondò sopra l’Alpaca sfociando in un incontro di lotta libera. A quella vista Dio Legna prese il sapone che aveva nello zaino e lo versò sopra Mocciola e questa, come aveva previsto il ragazzo, si sciolse maledicendolo.-S..Stai bene!?- Dio Legna accarezzò il volto dell’Alpaca che era svenuto per il fetore,-Si…Non preoccuparti,l’importante e che stai bene tu!- Il ragazzo abbracciò l’Alpaca e si avviarono verso un bed and breakfast dove prenotarono una stanza e rimasero li per la notte. -Dicono sia stato avvistato il drago pecora…-,-Il Drago Pecora!? Allora siamo fottuti!- -Dicono che il drago pecora sia uno dei più fidati scagliozzi di Mr Destino..- I tre giovani(?), sentirono vociferare molto del Drago Pecora nel locale quella sera,ed anche del misterioso Mr Destino che cercava il povero Dio Legna ma cosa voleva da lui…Forse favori sessuali?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1260063