»Generazioni.

di Laxity
(/viewuser.php?uid=197209)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro. ***
Capitolo 2: *** La storia di Saito. ***
Capitolo 3: *** Compiti. ***
Capitolo 4: *** Alice. ***



Capitolo 1
*** Incontro. ***


Angolo dell'autrice:
Si avverte che questa è una FF che ho creato io in un forum :)

*Saito


Stavo tornando a casa dopo un'altra noiosa giornata.
Anche quel giorno, ero sempre dell'idea di non voler provare nessun buon sentimento.
Arrivai e lanciando lo zaino all'indietro gettai una voce a mia nonna Fumiko dicendo che ero arrivato mentre cominciavo a salire gli scalini per arrivare al piano superiore.
Nonna Fumiko: Anche oggi vuoi portato il pranzo sopra?
Saito: Come ti pare.
Nonna: Allora poi scendi, così staremo un po' in compagnia!
Ero cominciato a salire mentre pensavo.
E sapete cosa pensavo?
Al mio odio verso il mondo, verso la vita.
Fu quando cominciai a provarlo che decisi di non provare più amore e affetto.
Quando tutti, da piccolo, mi prendevano in giro. E per prendere in giro non intendo solamente parlar male di me, ma anche usarmi per diversi scopi.
Ma quella fu solo una piccola goccia rispetto a ciò che successe due anni dopo, all'età di 7 anni.
Ero uscito con i miei genitori per andare a vedere la fiera, quando i miei attraversarono.. O meglio, ci provarono, perché un mini-bus.. Beh, immaginate..
Ero sconvolto. Meno male che c'era mia nonna, altrimenti non avrei saputo tornare indietro e sarei morto dopo di loro.
È questo che si prova a voler bene ad una persona. Tanta gioia, tanto amore.. Che poi svanisce nel nulla lasciando solo odio e rancore verso la vita.
Volevo veramente molto bene ai miei.. Quando mi lasciarono fu un duro colpo. Durissimo.
Posai sulla scrivania le cuffiette con cui stavo ascoltando la musica (almeno qualcosa che riempiva il mio vuoto doveva esserci!) e poi mi avviai verso la sala da pranzo.
Nonna: Che cosa mi dici oggi?
Saito: Solite cose.
Nonna: Ma io non so le tue solite cose :)
Saito: Ah, niente, nonna! Niente!
Che poi era la verità.
Era sempre il vuoto a circondarmi.
Mia nonna abbassò lo sguardo scusandosi. Mi vennero i sensi di colpa. In fondo, era l'unica persona a cui tenevo. L'unica persona cara che mi rimase dopo quell'incidente.
Ma ero troppo orgoglioso, quindi non dissi nulla.

[Il mattino dopo, a scuola]

???: Ehi! Sei Saito Obata vero?
Era una ragazza. Rimasi a fissarla indifferente per un bel pezzo.
???: Dato che siamo nella stessa classe pensavo che potessimo fare amicizia, o quantomeno, scambiarci due parole!
Saito: E non fare la demente!
Cambiai direzioni e stavo per incamminarmi, quando sentii le sue urla.
???: DEMENTE SARAI TU! BRUTTO BEOTA!
Saito: Baka.
Aiko: E questa Baka ha un nome! Si chiama Aiko!! Okay?
E mi fece una grande smorfia, compresa di linguaccia, occhi storti.. Un vero mostro!
Mi allontanai silenzioso, come mio solito.
Guardai il cartello della disposizione dei banchi nella mia classe e vidi che ero accanto alla Baka. Sbuffai ed entrai in classe.
Eravamo stati per tutto il tempo alle estremità del banco per essere più lontani.
Finché il professor Akinari non disse che il compito per casa doveva essere svolto in gruppo.
Ma non avevamo libera scelta, dovevamo stare con il compagno di banco!
CHE NERVI!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La storia di Saito. ***


La Baka sbuffò.
Saito: Guarda che il compito puoi farlo da sola! Io vengo a scuola solo per far contenta mia nonna Fumiko, che è l'unica persona a cui tengo!
Nemmeno il tempo di finire e il professore parlò.
Prof. Nakito: Saito, se non eseguirai i compiti che vengono lasciati lo dirò tua nonna.
Allora fui costretto ad organizzarmi con Aiko a casa mia per comporre una ricerca.
Lo dissi a mia nonna.
Nonna: Nuove amicizie? :)
Saito: Assolutamente no! È insopportabile.
Mia nonna intanto ridacchiava, chissa come mai?
Saito: Ed ora cos'è questa risatina?
Nonna: Oh, niente.. *Pensa che prima o poi diventeranno ALMENO amici*

Aiko bussò alla porta e andai ad aprire.
Indossava una minigonna a scacchi rossa e nera, una maglietta bianca e un gilet nero.
Le proposi di salire sopra, nella stanza che chiamavo 'mini-studio' perché era compresa di computer con cui potevo fare ricerche, fogli sulla quale scrivere, penne, carta millimetrata e quant'altro. Aiko accettò e salimmo.

Aiko: Ehi, ho visto solo tua nonna. I tuoi genitori lavorano molto? Non li ho visti :)
Avevo gli occhi lucidi ma riuscii a controllare la mia voce in modo da non farglielo capire, ma era meglio se non allungavo troppo il discorso perché prima o poi avrei perso il controllo.
Saito: Baka! Secondo te..
Mi interruppe.
Aiko: NON CHIAMARMI COSì! TI HO SOLO FATTO UNA DOMANDA; BEOTA!
Saito: Allora sei davvero Baka!! Fammi finire! Secondo te perché ho detto che mia nonna è l'unica persona a cui voglio bene??
Arrivato all'ultima parola avevo perso il controllo della mia voce per colpa delle lacrime. Infatti avevo 'singhiozzato' mentre pronunciavo quella parola e mi cadde una lacrima.
Aiko: Oh scusa.. Non pensavo che.. Aspetta un secondo! Non ci credo! Tu che piangi?! Oh cielo scusami tanto!!
Scossi la testa (lo ribadisco, ero un po' orgoglioso, quindi non volevo farmi beccare anche quando era ovvio) per togliermi le lacrime.
Saito: NON È VERO! COSA TE LO FA PENSARE?
Aiko: Forse il fatto che stavi lacrimando? .. Va beh, non ci pensiamo più. Facciamo i compiti.
Saito: Già.

*Aiko
Ora avevo capito perché era così cupo.
Aveva sicuramente perso tutta la gioia di vivere quando erano morti i suoi genitori. Ma doveva esserci stato per forza qualcos'altro.. A meno che in fondo non abbia veramente un cuore più dolce di molte altre persone, ma al contempo molto fragile. E non pensavo proprio.

Aiko: Senti.. Scusa la mia sfacciataggine.. Ma cosa c'è che non va? Insomma.. Hai sempre un'aria così triste e abbattuta.. E anche così scontrosa.
Saito: Baka. Te l'ho detto poco fa cosa.
Aiko: Mi riferivo a qualcosa di altro.
Saito: Allora, prima il fatto che i miei amici mi hanno preso in giro, mi hanno sfruttato e usato ai loro scopi e poi mi hanno fatto soffrire dicendo a tutti che era meglio stare lontani da me perché sono meschino, poi a 7 anni il fatto dei miei genitori, a 10 anni mio nonno ha avuto un infarto e ora invece, mia sorella, che era in Francia, dove doveva rimanere per una settimana, non è ancora tornata. Contenta?!
Aiko: Mi dispiace..
Mi scappò di abbracciarlo. Ora potevo aspettarmi una brutta reazione da parte di Saito, e invece no. Rimase fermo, le braccia e le mani al proprio posto, senza ricambiare l'abbraccio.
Ma almeno aveva accettato il fatto che stavo provando a consolarlo.
Aiko: Senti, Saito..
Saito: Che c'è?
Aiko: Io vorrei essere tua amica. E non dire che sono demente, come hai detto quando te l'ho chiesto per la prima volta! In questi pochi minuti ho avuto modo di capire che in fondo anche tu hai cuore.
Saito: Io non ho cuore.
Aiko: Pensala come vuoi, intanto rispondi.
Saito: Bah, va bene.
Vidi un album fotografico e la mia sfacciataggine mi suggerì di prenderlo e guardarlo.
Saito: NON PRENDERE QUELL'ALBUM!
E me lo strappò di mano aprendolo e avvicinandolo di più a sé come se volesse sentirlo nel cuore.
Quel gesto mi fece capire ancora di più che era una persona dolcissima, in fondo.
Anche se molto scorbutica!!
Saito: Beh, dato che dobbiamo essere amici, penso che puoi guardarlo. Ma non dirlo a nessuno e non ridere!
Aprii l'album e..

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Compiti. ***


Aprii l'album e trovai delle foto che lui sicuramente riteneva ridicole.. Io non pensavo che potesse veramente essere così dolce in fondo!
C'erano solamente 9 foto.
La prima foto era lui da piccolo, quando era solo un neonato mentre si infilava il pollice in bocca! Che dolce!
La seconda foto ritraeva Saito e un suo compagno di asilo insieme.
Nella terza foto era evidentemente più grande, sempre all'asilo. Ma 'sta volta era da solo. In lontananza c'era il suo amico che lo guardava più o meno male mentre bisbigliava qualcosa ad un altro compagno. Anche se lui nella foto sembrava essersene accorto, cercava di far finta di niente ma i bambini non sono bravi a fingere, quindi si capisce.
Nella quarta foto c'era lui che abbracciava i suoi genitori in un teatrino, probabilmente di una scuola. Era vestito da maghetto. Doveva voler proprio bene ai suoi genitori!
La quinta foto conteneva l'immagine dell'aeroporto dove stava entrando sua sorella. Saito (che aveva all'incirca 5 anni in quella foto) era accanto alla sorella che le tirava il vestito con gli occhi lucidi. Che carino!
Nella sesta foto aveva un sorriso smagliante mentre teneva per mano sua nonna Fumiko.
Nella settima c'era tutta la sua famiglia che guardava la fiera insieme a lui..
Mi dispiaceva ricordarlo persino a me, quindi girai alla svelta la 'pagina' dell'album.
L'ottava foto ritraeva un volto triste, un po' com'è ora Saito.
La nona foto riportava tutto a quando era un bambino di circa 3-4 anni massimo.
Stava abbracciando un orsetto di peluche mentre dormiva.
E poi l'ultima, dove c'era Saito che ridacchiava contento!

Saito: Sono i momenti che hanno avuto più importanza nella mia vita e ho deciso di metterli in quest'album.
Le foto sono orribili!
Aiko: Io le trovo stupende. Tutte quante, forse l'ottava un po' meno, ma le altre mi hanno dato più sicurezza che in fondo c'è qualche buon sentimento in te.
Saito: Penso che ti ricrederai molto presto. Ora pensiamo a fare il compito.
Aiko: Okay, okay!

[Il giorno dopo, a scuola]

*Saito
In quella ragazza c'era qualcosa di familiare e sconosciuto allo stesso tempo.
Per una ragione ignota, pensai di potermi fidare di lei e non mi sbagliavo.
La cosa familiare che c'era in lei era l'energia e la solarità che emanavano i miei genitori, mia sorella e mio nonno per farmi crescere pieno d'affetto.
La parte sconosciuta di lei indicava il fatto che oltre a parenti era la prima persona che si interessava ai miei problemi e che cercasse di aiutarmi seppur non conoscendomi.
Me ne rendevo conto che ormai ero più o meno perso, quindi la sola cosa che potevo fare era affidarmi al mio istinto, che mi diceva di fidarmi pienamente di Aiko.

Prof Nakito: Su, scattare! Dovete darmi subito i vostri compiti! :36ti4.gif:
Io e Aiko ci alzammo insieme per andare a dare al professore i nostri compiti.
Sapete quali erano? Nei fogli c'erano scritte delle domande alle quali si doveva rispondere. Ovviamente c'era scritto anche che il professore non avrebbe detto niente al compagno di banco per non far scatenare litigi e quant'altro!



Queste erano le domande e le risposte del mio compito:

Hai avuto modo di conoscere qualche lato di Aiko il giorno di questo compito?
Sì.

Se no, dì ciò che ti è parso di capire, se sì, scrivi gli aspetti che hai conosciuto.
È veramente testarda, ma anche molto amichevole. È molto fastidiosa ma solare e piena di energia.
Per qualche motivo mi induce a fidarmi di lei anche se non la conosco ancora bene.

Scrivi su di lei.
Non ho molto da dire perché non la conosco ancora bene, ma so che ha un carattere forte ed è proprio una brava persona. Ovviamente quella testardaggine mi da proprio fastidio! Ma forse è proprio per la sua testa di coccio che lei non si è arresa a voler diventare mia amica, quindi penso di poterlo accettare. Forse.

Prof. Nakito: Su questo compito non vi metterò voti. Voglio solo vedere qual'è e quale sarà l'andazzo di questa classe.

*Aiko

Queste erano le mie domande e le mie risposte:

Hai conosciuto meglio Saito il giorno del compito?
Senz'altro.

Sappiamo che Saito ha avuto qualche problema. Ne sai qualcosa?
Sì, ma non oso dirlo perché può anche avere Saito i suoi sentimenti e non oso pugnalarlo alle spalle.

Quali sono le cattive e le buone qualità di Saito?
È un po' arrogante e molto fastidioso, specialmente nei battibecchi. Ha anche una certa aria cupa! Ma suppongo che in fondo sia molto dolce e sensibile.

Prof. Nakito: In realtà sapevamo tutto tramite sua nonna, che l'ha detto perché Saito diceva che non gli importava. Ma ti sei dimostrata una vera amica non dicendo niente. Complimenti!

[Alla fine dell'orario scolastico]

Aiko: Ehi, Saito! Che domande c'erano sul tuo foglio?
Mi disse tutto per filo e per segno, e anche se aveva detto anche della mia testardaggine non m'importava.

*Saito
Non le avevo detto del fatto della fiducia, mi sarei vergognato.
Saito: Avrei anche voluto aggiungere che sei una Baka ma mi sono contenuto. :32bt4.gif:
Aiko: EHIIIIIIIII! BEOTAAA! :giovy3za2.gif:
E cominciammo a correre per le vie: lei per acchiapparmi e riempirmi di rimproveri e io per scappare!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Alice. ***


*Saito

Erano le 10:07 di un giorno festivo, così non andai a scuola.
Mi misi a sedere sul mio letto per poi fissare il vuoto per un minuto circa (XD). Poi mi ributtai sul letto.
Dopo qualche minuto decisi finalmente di alzarmi.
Mi lavai la faccia, spazzolai i capelli, ecc.
Dopo, scesi al piano sottostante per fare colazione in compagnia di mia nonna Fumiko.
La nonna era strana. Abbattuta, direi.

Nonna Fumiko: Buongiorno..
Saito: Ciao. Nonna, c'è qualcosa che non va?
Nonna Fumiko: Devo parlarti di qualcosa di molto importante. Sai quelle volte che, toccando gli esseri viventi, ti sei sentito più energetico, vitale..?
Saito: Sì. Mi hai sempre detto che erano casi..
Nonna: Questo era ciò che ti dicevo per paura di non rivederti mai più. Il tuo è un potere speciale che si chiama Alice. Te lo descrivo nei dettagli.
Il tuo alice ti consente di rubare l'energia altrui, ma se ne sottrai troppa, la vittima si sentirà mancare sempre più forze. Prima si addormenterà, poi sverrà e nel peggiore dei casi.. Morirà.
Tuttavia, più energia sottrai, più i tuoi 5 sensi si svilupperanno. E non solo, potrai correre molto veloce, saltare molto in alto ed avere una potenza strabiliante negli attacchi corpo a corpo.
Saito: WOW. Perché avevi paura di non rivedermi?
Nonna: Perché.. Chi ha un alice deve entrare in un'accademia speciale, dove ci sono regole durissime.. è un miracolo persino riuscire a mandare una lettera..
Saito: Ma cosa..?! è troppo presto!! La scuola è iniziata adesso! Loro sanno che ho un alice? Devo andarci per forza?
Nonna: Purtroppo è un sì per entrambe le risposte.. Hanno chiamato 'sta mattina poco prima che tu scendessi, per dirmi che saresti dovuto partire domani dopo scuola.. Anche una certa 'Aiko' partirà domani con te..
La nonna stava piangendo ed era più triste che mai. Io capii che non c'era nulla da fare e l'abbracciai.
Saito: Ti voglio bene. Godiamoci quest'ultima giornata insieme.

*Aiko

Non sapevo cosa fare e mi stavo annoiando, quindi decisi di dedicarmi al mio hobby: scrivere.
Per qualche strana ragione quel giorno non mi andavano le storie serie, quindi.. Restate a guardare il seguito! AHAHHA (W le puzzette! Poi capirete. LOL)

Un giorno, una puzzola di nome Lattuga, sparò una puzzetta talmente potente che si aprì una voragine sul terreno. Era troppo piccola per scorreggiare da sola! Era pericoloso, e lei era solo un cucciolo!

Dopo mi bloccai un momento mentre me la facevo sotto i baffi, la lessi e poi esplosi in risate fortissime. Non feci in tempo a cancellare che sentii una leggera scossa. Mi girai e vidi un piccolo buchino quasi invisibile sul pavimento.
Mi rigirai e vidi una puzzola che faceva puzza di metano XDD
Aiko: Lattuga?! :rityrq3.gif: Beh, intanto è meglio che ti fai un bagnetto. XD
La lavai per bene e poi raccontai tutto a mia mamma, che mi fece un discorsetto sull'alice academy e sulla mia partenza.
Sulle prime mi ribellai, ma non potevo farci niente.
*Saito
Ed ora eccomi qui, a raccontare il PRESENTE.
Le ore proseguono lentamente.
Ogni volta che mi giro verso Aiko noto che ha un'aria più che triste.
Appena finita la scuola, la noto più che lenta e alzo il braccio come per prenderla e trascinarla. Aspetta? E se la ammazzo con il mio alice? Meglio farle solo un cenno di seguirmi.
Lei mi continua a ripetere che deve fare in fretta cominciando a darmi alla testa.
Eccoci davanti alla macchina che ci avrebbe portato all'accademia. Prendo posto.

Aiko: Come? Ci vai anche tu?!
Saito: No, mi sono seduto qui perché è comodo .__.° Secondo te?!?
Aiko: Beota!
Saito: Baka.
Aiko è entrata in macchina con.. Una puzzola? ò.ò
Saito: Come mai hai una puzzola in braccio? :32bt4.gif:
Aiko mi ha raccontato la storia per filo e per segno.
Aiko: è quasi come se fossi sua madre! L'ho creata io :)
Saito: Allora è questo il tuo alice.
Aiko: Già. E il tuo?
Le rispondo a malincuore. Probabilmente la prenderà a male.
E invece no! Sta ridendo come una folle!
Aiko: Meno male! Tanto io non ho intenzione di essere toccata!
Saito: Figurati se io voglio toccare te! Non sei nemmeno lontanamente carina! Sei un mostro!
Ma non penso veramente questo. Cioè, i suoi occhi e i suoi capelli sono meravigliosi.. L'avete vista? Gli occhi verdi-ambra, i capelli color miele-bronzo che al sole diventano color rame e rossicci :notafu4uy9qg3pz6go1jz2.gif:
Ma che cosa penso?! :giovy3za2.gif: Sarà anche attraente ma è fastidiosa, antipatica e testarda! :doh1.gif:
Aiko: BEOTAAAAA! Se ti tocco per darti un pugno il tuo alice ha effetto ugualmente?!
Saito: Suppongo di sì.
Aiko: Non importa. è solo per un secondo! :_huahua.gif:
E mi da un pugnetto sulla nuca. Poi si è stancata persino di parlare.
Aiko: Buonanotte :em0167xxqy6.gif:
Dopo si è addormentata con la testa appoggiata vicino al finestrino che lascia trasparire la luce del sole e che rende i capelli di Aiko di color rame-rossicci.
Ma che.. La sto fissando? :giovy2sq4.gif: No, sto veramente dando i numeri! Sarà meglio se mi metto a dormire anche io :32bt4.gif: :doh1.gif:

Un po' di tempo dopo, la voce dell'autista svegliò me e Aiko. Stava dicendo che eravamo arrivati!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1260721