Fino alla fine del tempo

di Heart26
(/viewuser.php?uid=234383)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Classe... ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Sento i polmoni che a ogni mio respiro si gonfiano di aria gelida che mi toglie il fiato, mi brucia in gola e mi pizzica gli occhi.
Sto correndo, talmente forte da sentire i piedi leggeri, quasi sollevati da terra. Le persone mi sfrecciano accanto in maniera indistinta, come durante un viaggio in macchina fatto a velocità troppo elevata dove, dal finestrino, ogni cosa appare senza forma, colore, senso...perde la sua magia. All'apparenza può sembrare una sensazione bellissima, eppure dentro qualcosa mi opprime, mi soffoca in gola urla di terrore e apre un'enorme voragine al centro esatto del mio petto. Ed eccole, all'angolo dei miei occhi, le lacrime che aspettavo, che sentivo venire da dentro.
Lacrime amare rigano il mio volto, lacrime intense, fastidiose, lacrime di dolore, lacrime insignificanti, lacrime che supplicano un motivo, un perché!
Il problema è che nemmeno io so l'esatto motivo di tutto questo.
Non so assolutamente niente, davanti a me vedo solo il buio più totale!
Mille e più domande iniziano a girarmi vorticosamente per la testa.
< Che posto è mai questo? Perché sto correndo? Sto per caso scappando e se sì da chi? Oppure sto semplicemente correndo per raggiungere un posto? O magari sto cercando qualcuno. Sì, ma chi devo raggiungere? Chi sta per andarsene da me ed è talmente importante da farmi correre così?> 
Tutto questo mi porta ad accelerare ancora di più il passo. 
So perfettamente che mi sto dirigendo verso l'ignoto, eppure non riesco a fermarmi perché dentro di me sono sicurissima che c'è qualcuno e non qualcosa che devo assolutamente trovare, costi quel che costi!!!
Ed ecco che, all’improvviso, la mia folle corsa viene bruscamente interrotta.
Sono ferma, immobile, sento i muscoli irrigidirsi al tocco di due dita gelide che mi stringono i polsi. "Dovrei aver paura? Scappo?" mi domando, ma la risposta arriva da sola quando la persona che mi blocca, e che ancora non ho avuto il coraggio di guardare in volto, mi tira a se avvolgendomi in un abbraccio che stranamente mi trasmette un senso di protezione, di sicurezza. Deciso e allo stesso tempo delicato mentre mi canticchia, quasi sussurrando, una dolcissima canzone all'orecchio. 
Appoggio la testa al suo petto e sono subito inebriata dal suo dolce profumo, è questo ciò che cercavo.
Mi abbandono ancora di più, sprofondando fra le sue braccia e finalmente la grandissima voragine che si era aperta nel mio petto, così come era nata, se ne va, liberandomi dalle centinaia di lacci che mi tenevano legata all'immenso dolore causato dalla solitudine e dal buio che mi circondavano.
La sua mano scivola leggera sul mio collo e delicata mi solleva il viso, per la prima volta riesco a vederlo.
L’imbarazzo è tanto ma non riesco a fare altro che annegare nell’immensità del suo sguardo, i suoi occhi sembrano attirarmi come calamite. Sono perfetti, di un color nocciola con una piccola sfumatura di verde smeraldo agli angoli. Profondi, intensi, pieni di una dolcezza mai vista.
Brillano, si illuminano tanto da sembrare due piccole stelle che ridono.
Ridono di me? Oddio, avrò le guance rosse come pomodori!!!
Sono occhi così nuovi, così diversi da tutti quelli incontrati prima d'ora, eppure cosi familiari, come se li avessi già incrociati, come se già una volta si fossero posati su di me.
Impossibile, me ne ricorderei sicuramente....come posso dimenticare due occhi del genere??

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Classe... ***


"Signorina Rinaldi! Abbiamo il piacere che ci degni della sua compagnia oggi, oppure vuole tornare nel mondo dei sogni dove si trovava fino a qualche istante fa?" la voce stridula e acuta della professoressa mi riporta di colpo alla realtà.
"Mi scusi professoressa?" domando scuotendo la testa per concentrarmi e mettere a fuoco il suo viso.
"Eh mi scusi professoressa! Non sono mica tua sorella, lo sai questo? Non hai seguito niente di quello che ho detto fino ad ora!!"
"Sì invece....futur proche!!Ecco la risposta alla domanda che ha appena fatto a Mazza!!" rispondo decisa sorridendo del suo volto che cambia gradualmente tonalità di colore.
Palla al centro...rete...goal!!Michela 1 Prof. 0!
"D'accordo...torniamo alla nostra lezione...oltre al futur proche abbiamo altri due gallicismi in francese..."
Ed ecco che la sua voce torna a fare da sottofondo ai miei pensieri.
Sono troppo stanca, stanotte non ho chiuso occhio e per di più il sogno continua a tormentarmi dato che, come da copione, la sveglia l’ha interrotto proprio sul più bello.
Quindi addio Mondo, per oggi non ci sono! Niente francese, storia, arte o italiano.
 
"Michy mi spieghi come cavolo fai?" mi sussurra la voce di Stella, la mia vicina di banco e miglior amica, all'orecchio.
"Come riesco a fare cosa?" bisbiglio senza farmi notare, evitando così l'ennesima sgridata del giorno.
"Come riesci a far azzittire la prof. rispondendo costantemente corretto alle domande più difficili dopo aver passato un'ora intera sulle nuvole?"
"Si chiamano più comunemente super poteri, destinati ovviamente solo ai supereroi!!"
"Mangiato pane, Nutella e simpatia per colazione?" dice Gaia, girandosi verso di noi ridendo, dato che ovviamente aveva ascoltato tutto il nostro discorso. Ha un sorriso talmente contagioso che non possiamo fare altro che scoppiare a ridere anche noi senza un motivo preciso!!
"Ora basta! - urla la prof - mi avete stufato!!Di Giorgio, Rinaldi, Rossini, interrogate!"
Non facciamo nemmeno in tempo ad alzarci che veniamo salvate dalla protettrice di tutti gli studenti: la campanella!
"Per questa volta vi siete salvate...la prossima però non avrete tutta questa fortuna!" ci ricorda con un mezzo sorriso sulle labbra, uscendo dalla classe.
 
Intervallo...
 
Non ho per niente fame così infilo le cuffie del mio I-Pod e sprofondo il viso tra le braccia distese sul banco.
"Cucciola ma cos'hai oggi??Non ti ho mai vista così depressa!" dice Gaia sollevando con la mano il mio viso.
"Non ho niente! Davvero!" rispondo cercando di convincere più che altro me stessa.
"Certamente, e secondo te io ci dovrei credere? Ma se ti si legge in faccia che menti! Forza, parla"
"Stella lasciala stare. Se vuole sa benissimo che noi siamo qui, sempre!!"
"No!!Deve parlare ora perché lo decido io. Punto. Perché io sono la STAR!!"
"Beh - sollevo la testa appoggiandomi sul gomito - l'importante è essere convinti nella vita!"
"A Tutankhamon...cos'è? Ogni tanto torni dal regno dei morti?"
Ed ecco che tutto passa. Un enorme sorriso si allarga sul mio viso e la giornata può finalmente incominciare. La professoressa di economia turistica ha deciso di prendersi un giorno di vacanza e questo vuol dire solo una cosa: ora buca!
Con l'occasione inizio a raccontare a Stella e Gaia il sogno che mi ossessiona da tre lunghissime notti.
"Per me vuol dire che troverai l'amore a breve! Ma che canzone cantava? Non l'ho sentita!"
"Non so Gaia, nemmeno io ho mai sentito quella canzone...però mi piace!!E tu Ste? Che ne pensi?" lungo e strano momento di silenzio.
"Per me vuol dire che non ci stai proprio con la testa!" ride, sempre la solita!!
"Michy,Gaia,Stella, abbiamo supplenza con il professore di informatica che ci vuole giù in laboratorio!" è Serena, una delle nuove compagne di classe con cui ho legato di più.
Lei è straordinaria, mi capisce al volo e poi è milanista come me, non come le altre due che non capiscono niente di calcio, comprendetele povere sono interiste!!
Anche Sere è al corrente del mio strano sogno. Per lei dietro ogni sogno si nasconde qualcosa, una predizione, un desiderio, un prossimo avvenimento, uno strano avvertimento. Quindi bisogna analizzarne ogni minimo particolare perché mai dire mai nella vita, "metti che vinci alla lotteria, salvi la vita a qualcuno o magari incontri il principe azzurro.." direbbe lei!
Peccato che in diciotto anni di sogni non mi sia mai capitato niente di strepitoso!
Scendiamo velocemente le scale.
Quella sottospecie di Super Mario in versione gigante che abbiamo come insegnante non ammette ritardi.
Poi ecco che lo vedo.
Lui! Christian, il mio bellissimo e formidabile ragazzo, con cui però ho litigato spesso in questi ultimi giorni per colpa del concerto a cui dovrò andare nel fine settimana e con cui non ho ancora chiarito.
Sento il mio cuore battere forte, troppo forte, come se da un momento all'altro dovesse esplodere.
Allora rallento, scendo le scale una alla volta, in maniera diversa dal mio solito. Non saltello. Faccio passi piccoli piccoli. Molto lentamente concentrata ad analizzare ogni minimo particolare dei gradini...una macchia di caffè, un cumulo di polvere, ora una briciola forse di focaccia, là una crepa. Il mio sguardo vaga a destra e a sinistra, mi guardo intorno persa, cercando di evitare l'unica cosa che so, dentro di me, di voler veramente guardare, ammirare per ore.
Sere, Stella e Gaia camminano altrettanto lentamente dietro di me.
Sono silenziose, fin troppo per i miei gusti.
Non è da loro, assolutamente. Scommetto che è perché sanno esattamente cosa mi sta passando per la testa. Mi conoscono troppo bene, talmente che a volte mi fanno paura perché sembrano conoscermi più di me stessa. Però senza loro non vivrei.
Ed eccomi a dover affrontare l'inevitabile, passargli accanto, camminare sullo stesso gradino dove è fermo a parlare con il suo professore di educazione fisica. Ha qualcosa di strano, muove le mani nervosamente ed ha un’espressione imbronciata sul viso eppure, ai miei occhi, è ancora più bello, non smetterà mai di farmi sentire le farfalle nello stomaco ed orgogliosa di lui ogni volta che lo vedo o solo lo sento nominare.
“Sei sicura che non sia lui il ragazzo del tuo sogno? Può essere sai? E’ il tuo inconscio che ti tira brutti scherzi visto che non vi parlate ormai da più di una settimana, un record per voi che siete la coppia più bella e invidiata di tutto l’intero istituto!” dice al mio orecchio Serena
“Chi? Christian? No, no, riconoscerei i suoi occhi. Il ragazzo del sogno invece aveva lo sguardo più bello ed intenso del Mondo, era misterioso, come uno di quei vecchi attori del cinema. Ecco, li definirei occhi da Hollywood!” rispondo stringendomi le mani e sorridendo quasi sognante
“Ehi, sveglia! – mi scuote prendendomi dalle spalle Stella – hai le pupille a forma di cuoricino fra un po’. Michy, guarda che sei unica, solo tu puoi prenderti una cotta per un ragazzo di cui hai visto solo gli occhi in un sogno!”
E così, senza nemmeno accorgerci, ridendo e scherzando abbiamo superato il mio ostacolo. Mi volto e cammino a modi gamberetto per richiamare l’attenzione di Gaia, rimasta indietro, fino a che qualcosa mi fa frenare di colpo e finire col sedere a terra. Non è possibile, sono così sfortunata da essere andata contro alla vicepreside e l’unica cosa che mi ha impedito di sbattere la testa a terra è stato il piede di Serena.
Pochi istanti e le sento scoppiare a ridere dietro di me.
Grazie per averci scelto e aver rinnovato il suo abbonamento mensile a FigurediBeep Card. Con questa ennesima figuraccia ha guadagnato 100 punti fedeltà.
Finalmente una mano stringe la mia aiutandomi ad alzarmi.
“Amore ti sei fatta male?” mi chiede con un’infinita dolcezza Christian, riconoscere il timbro profondo della sua voce anche fra altre mille.
“No, no, grazie mille!” rispondo balbettando imbarazzata e poi mi rialzo di scatto, del genere 'tranquillo baby, sono una forte io!!'. Ma chi voglio prendere in giro? Sono più sbadata di un ippopotamo ubriaco in un negozio di cristalli!! Mi accorgo di star ancora stringendo la sua mano e allora lascio rapida la presa e la nascondo in tasca come se stessi nascondendo un'arma del delitto mentre lui sorride divertito della mia buffa e stupida reazione. Abbasso lo sguardo istintivamente perchè non posso permettere che mi veda così, morta di vergogna. Dai miei occhi, sono sicura che capirebbe tutto, a meno che non l'abbia già notando vedendo il mio cuore battere e esplodere da sotto la felpa!! Non voglio essere la prima a cedere, a chiedere scusa, non questa volta ma le mie guance che iniziano, pian piano, a farsi più calde mi tradiscono. Aiuto, starò sicuramente diventando rossa come un peperone! Salvatemi!
"Michy??Veloce!!Siamo in ritardo...."
Fiuuu...salvata in corner! Grazie Stellina!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1273861