me, you and josh. di mydarling (/viewuser.php?uid=151626)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** best friends, forever. ***
Capitolo 2: *** partita di basket ***
Capitolo 3: *** PARTY. ***
Capitolo 4: *** casa al lago. ***
Capitolo 5: *** mi fido di te. ***
Capitolo 6: *** che i preparativi abbiano inizio. ***
Capitolo 1 *** best friends, forever. ***
best
friends, forever.
La campanella suona, finalmente!
Infilo velocemente i libri nello zaino prima di guardare l'orologio. La
campanella ha suonato come al solito con cinque minuti di ritardo.
Josy mi sta sicuramente aspettando fuori dalla classe, o davanti la
scuola. Josy è la mia migliore amica, la migliore che
potessi avere.
Forse c'è anche Josh in mezzo a quella marmaglia di gente
che esce...
Mi affaccio dalla porta, non c'è nessuno. Mi sta
aspettando fuori.
Josefina ed io ci conosciamo da... da sempre. Non so' dire di preciso
quando siamo diventate amiche.
Mi ricordo quando avevo sei anni. Nel giardino del mio quartiere
c'erano tanti bambini della mia età, ma non mi parlavano
nessuno. Perché loro erano superiori, erano
figli di papà regista e di mamma menager. Insomma, anche mio
padre era importante, abitavo (e ci abito tutt'ora) ad Holliwood, ma
non andavo a dirlo in giro.
Poi mi ricordo quel giorno in cui ho notato quella massa di capelli
neri ricci ribelli in un angolo, sotto un salice. Quella bambina della
mia età che se ne stava in disparte, guardando affascinata
quei rami cadenti dell'albero. Mentre la fissavo lei si
voltò dalla mia parte e mi sorrise. Piano piano ci siamo
avvicinate, ma ci abbiamo messo molto a fidarci l'una dell'altra.
Eravamo sottomesse a quegli sguardi perfidi dei bambini viziati e
insieme ci facevamo forza. Crescendo la situzione è
migliorata, di molto. Ma tutt'ora abbiamo a che fare con adolescenti
figli di registi famosi e robe varie.
Ci consideriamo sorelle, ma non possiamo essere più diverse
di così.
Lei con quei capelli neri come la notte che le risaltano gli occhi, di
un verde così puro che sembra brillare. Poi sotto al sole le
spuntano anche qualche riflesso dorato.
Io sono bionda, liscia e occhi neri come il carbone. Poi a volte,
quando c'è TANTO sole si schiariscono e diventatano quasi
grigi, ma capita raramente, quasi mai.
Siamo come l'acqua e il fuoco. Come i due lati della stessa medaglia.
Siamo diverse, ma unite.
«Audreeeeey! Sempre in ritardo!» mi dice la mia
amica abbracciandomi.
«Ciao...
Scusami ma in mezzo a quel branco di animali non addomesticati
è difficile uscire.» e sbuffo sorridendo a Josy.
«Allora, che
hai intenzione di fare oggi pomeriggio?»
«Fino alle
quattro ho le prove di danza, poi... tu oggi non hai delle selezioni di
pallavolo?»
«E'
verooooo...»
dice Josefina sbattendosi una mano in fronte «me ne ero
completamente dimenticata!»
«Allora ci
vediamo alle... cinque davanti casa tua?» le chiedo.
«Sì,
perfetto. Così ho anche il tempo di farmi una...
Aaaaaaah»
«Ma che
cazz...»
Un ragazzo è venuto a sbattere contro Josy. Josy per non
cadere mi afferra un braccio, ma presa alla sprovvista cado insieme a
lei. Di istinto afferro la maglia del ragazzo, che cade di fianco a noi.
Ci troviamo a fissarci senza dire una parola.
Poi
ci alziamo in silenzio.
«Si dice
scusa.» sbotto.
«Sì,
scusa.» e se ne va come se non glie ne fregasse di meno.
«Wow, che
gentile.» ironizza Josefina.
«Gia...»
«Ma chi era?
Non è il...»
«Sì,
è Josh, il capitano della squadra di basket. Quello che di
solito ci si struscia contro Brooke.»
Brooke sarebbe il capo cheerleader.
«In
realtà stavo per dire 'il ragazzo che gioca nella squadra
maschile di pallavolo' però... Ahahah»
«Eh
sì, sono dettagli... Ahahah Vabbè, andiamo a casa
che è tardi!»
«Ciao,
BooBoo.» BooBoo
è il soprannome che ci diamo tra di noi.
«Ciao,
BooBoo, ci vediamo dopo.» e le stampo un bacio sulla guancia.
Io salgo in moto e lei in motorino. Ma... il suo motorino è
un mostro. Un ragazzo della scuola gli ha modificato il motore e a
volte sembra che vola sulla strada.
Mentre guido per ritornare a casa un'immagine mi riempie il pensiero.
Gli occhi del capitano della squadra di basket.
sssssalve gente.
a scrivere questa
storia siamo in due, Susy (che sono io) e Ludo :)
abbiamo deciso di
scrivere un capitolo a testa sjhbdfsdf
bhe, nei prossimi
capitoli si parlerà di più di josh, lo prometto
<3
a presto. baci xx
ps: per chi vorrebbe farmi un graaaande piacere, questa è
un'altra mia ff che scrivo di josh: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1237020&i=1
se volete leggerla... sdjfksdfjfk
|
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Capitolo 2 *** partita di basket ***
CAPITOLO DUE MIO E LUDOS
capitoli precedenti,
scritti da ludo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1276651
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282397&i=1
PARTITA DI BASKET.
Il mio rifugio dal mondo è la danza.
E' qualcosa che ho nel sangue, fin da piccola.
Mi ricordo che mio padre veniva a vedere ogni mio saggio, accompagnato
da mia madre, prima che se ne andasse.
Quando si ammalò è stato come se la terra mi
fosse
crollata sotto i piedi. E' stato come se il mondo che conoscevo si
trasformasse nell'incubo peggiore della mia vita. Ma non era
un sogno, era reale.
Ho perso mia madre a undici anni.
Molti parlano di 'morte volontaria'. Non proprio un suicidio.
Mia madre ha sempre sofferto di anoressia. Era arrivata ad un punto
critico, il suo corpo non reagiva agli stimoli esterni, il suo stomaco
non sopportava più di tanto cibo al giorno. Il suo corpo si
spense piano piano... e con lui anche la mia voglia di vivere.
Dal giorno in cui è morta mia madre non faccio altro che
ballare, ballare, ballare... Provo ore e ore, senza mai stancarmi.
Ancora non ho superato la sua scomparsa, ma sto meglio, molto meglio.
Ho preso tutte le abitudini che aveva mia madre. Ogni mattina mi
sveglio per andare a correre. E anche ogni sera. E' un rituale ormai.
«Per oggi abbiamo finito ragazzi.» dice il capo
crew.
Faccio parte di una crew di hip hop: Peter, Andreas, Jake, Thomas,
Julio ed io.
«Devo
andare è tardissimo.» sono le quattro, ma mi devo
lavare e cambiare.
Entro nello spogliatoio della palestra. Mi spoglio e mi lavo.
Mezz'ora e ho finito.
Mi sono portata il cambio da casa: abiti
Mi vesto e metto un filo di trucco. Metto un po' di schiuma ai capelli
dato che mi sono dimenticata la piastra a casa.
Esco e salgo in moto. moto
Arrivo davanti casa di Josy e suono il campanello.
La
porta si apre e... «BoooooBoooo!»
Josy mi salta letteralmente addosso.
«BooBoo,
ciao!» la guardo, fischio d'approvazione «come siamo
belle oggi.» e le faccio l'occhiolino.
«Scema,
anche tu, guarda che roba! AHAHAHAHA»
«Sì,
certo. Apparte il fatto che so' che non ti piace che mi vesto come
voglio, cioè così.»
e indico i miei vestiti larghi.
«La prossima
volta ci penso io a te.»
«Lo fai
sempre, ogni volta che dobbiamo uscire mi prepari i vestiti che mi devo
mettere!»
«Perché
voglio che tu sia femminile!»
«Di
femminile qui basti tu, femminile e sexy.»
Ridiamo entrambe.
«Sali in
moto dietro a me?»
«Va
bene.»
Partiamo.
Ci fermiamo al Parco, il ritrovo di tutti i giovani, il giardino dove
ci siamo conosciute da piccole. Il salice è ancora
lì.
Il campo da basket è occupato da un gruppo di ragazzi.
Anche da lui. Da Josh. Sento una stretta allo stomaco e non capisco il
perchè.
Josy scende dalla moto, seguita da me. Infilo i caschi sotto il sedile.
Ho la sensazione che qualcuno mi stia fissando, mi giro e vedo Josh
girato dalla nostra parte.
Guardo Josy che trattiene il respito. Non le piacerà mica 'quello'?
No, non è da lei. Non le piacciono ragazzi del genere.
Nonostante questo pensiero non riesco a non fissare il capitano della
squadra di basket.
«A
cosa stai pensando? Ti vedo seria...»
Josy è ritornata la ragazza di sempre.
La mia espressione cambia e diventa imperscrutabile. E' la cosa che so
fare meglio. Evitare di far trasparire il mio umore, i miei sentimenti.
«Nulla di
importante» sul serio, Josh non è importante...
«Andiamo a
vedere la partita?» chiede eccitata Josefina.
«Da quando
ti piace il basket?» chiedo sgomentata.
«E'
che c'è il mio compagno di pallavolo, non che mi interessi
sia chiaro.»
«Ok, andiamo
va'.»
Rimaniamo a guardare la partita fino alla fine.
I ragazzi, sudati e sexy (sì, anche io definisco alcuni
ragazzi sexy, raramente, ma lo faccio), escono dal campo di basket
recintato.
Un gruppo di oche, capitanate dalla cheerleader Brooke, si fanno largo
e cercano di attirare l'attenzione dei giocatori.
Alcuni si fermano, ma Josh e qualche altro si avvicinano a noi.
«Ma vengono
dalla NOSTRA parte?» il tono di
voce di Josy è sorpreso, eccitato e preoccupato.
«Così
sembra... Allontaniamoci va'.»
Josy mi prende sotto braccio e si incammina verso la mia moto.
Ma per farlo dobbiamo passare di fianco al gruppo di ragazzi.
«Gia ve ne
andate?» fa uno dei ragazzi.
«Mmmh
sì, problemi?» chiedo un po' sulla difensiva.
Il mio viso si trasforma in una maschera di indifferenza, gli occhi blu
ghiaccio sono gelidi.
Josy mi stringe il braccio, ma anche il suo viso e i suoi occhi verdi
sono indifferenti ai corpi... al bel fisico dei ragazzi.
«Stasera si
fa una festa a casa mia» dichiara Josh.
Incrocio il suo sguardo, che si sposta fissando a turno me e Josefina.
Sento il sangue pulsarmi nella testa.
«... e con
questo?» risponde Josy.
«Siete
invitate.» dichiara Josh.
Il mio sguardo si sposta al ragazzo alto alla sinistra di Josh.
Mi sta fissando intensamente con i suoi occhi verdi/marroni.
Mi mette in soggezione, ma ricambio lo sguardo. Vediamo chi cede per primo, eh?
Josy mi strattona lievemente un braccio, costringendomi a
distogliere gli occhi da quelli del ragazzo sfrontato.
«Allora
andiamo?»
«Mmh va
bene, ci saremo forse.»
«
Perfetto.»
e se ne va'.
buonsssalve belle
ragazze c:
come va? vi piace
il capitol? jfsdkjsf
josy e audrey...
tutte e due prese da quel josh.. che effeto che provoca quel ragazzo
ahahaahah
siete curiose di
sapere chi è il ragazzo dagli occhi verdi che fissa audrey?
lo scoprirete nel prossimo capitolo <3
una domanda... il
nostro metodo con i link dell'altra compagna di ff che ho messo
all'inizio del capitolo è comodo?
altra domanda... il link del vestito e della moto si apre bene e vedete
le immagini? :)
bhe,
allora ci sentiamo presto!
baci, susy xx
|
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Capitolo 3 *** PARTY. ***
fghdfhgf
questo
è il primo capitolo della storia, scritto da me: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1275107
questo è il secondo capitolo, scritto dalla mia amica ludo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1276651&i=1
questo è il terzo capitolo, scritto dalla mia amica ludo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282397&i=1
questo è il quarto capitolo, scritto da me: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282510&i=1
questo è il quinto capitolo scritto da ludo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1287177&i=1
e poi il sesto capitolo, scritto da me che è questo qua
sotto!
buona lettura c:
PARTY.
Non riesco a credere di essermi fatta convincere.
Sul serio, ancora non ci credo.
Mi guardo allo specchio della camera di Josy.
«Perché mi sono lasciata convincere a farmi
mettere questo vestito?»
«Perché
te l'ho detto io e tu mi dai ascolto perché mi vuoi bene. E
perché ti sta bene.» risponde Josy velocemente
mentre si
aggiusta i capelli dall'altra parte della camera.
Soffio
i capelli da davanti il viso e sbuffo.
«Piastra
un po' i capelli.» mi suggerisce Josefina.
«Sissignora.»
e mi metto sull'attenti.
«Non
fare la scema e sbrigati.» scherza Josy.
«Ok...
ok..»
*dopo una decina di minuti*
«Io
sono pronta.» e richiudo fiera lo specchio dell'anta gigante
dell'armadio, prima di voltarmi.
«Anche
io, BooBoo» e si gira anche lei.
Rimaniamo a fissarci sorridendo come due cretine.
«Sei
bellissima..!» inizia a cinguettare Josy.
«Ma
ti sei vista tu?! Oddio, sembri... una modella!»
«Yeah,
baby. Siamo stupende!» e mi abbraccia stando attenda a non
stropicciare i nostri vestiti.
«Mi
sento un po' come la copia di Brooke... una putt...» dico.
«AHAHAHAHA
ma che dici. Brooke con questi vestiti ci viene a scuola. Lei alla
festa ci andrà con un vestitino cortissimo.»
«Hai
ragione, hai ragione.»
Scendiamo di corsa le scale e ci precipitiamo fuori.
Stiamo per salire entrambe nel motorino di Josy quando una macchina si
ferma e dei ragazzi si sporgono dal finestrino.
«Andate alla
festa di Josh?» ci
domandano.
«Si,
perchè?» chiedo.
«Noi andiamo
lì ma non sappiamo la strada e dobbiamo arrivare a casa di
Josh il prima possibile. Dobbiamo suonare.»
«Noi
sappiamo la strada.» dice
Josefina con mia sorpresa.
«Davvero?!» chiede
incredulo quel ragazzo che non riesco a riconoscere.
«DAVVERO?!» sbotto
subito dopo.
«Eh,
si… Io… io ci sono stata già un paio
di volte…» risponde
timidamente.
«Okay,
quindi seguiteci.» dico. Se
sa casa di Josh.. bhe... meglio per noi.
«Come mai
sai dove abita Josh?» chiedo per
curiosità.
«Ehm…» abbassa lo
sguardo. Se non me lo vuole dire ha qualche ragione particolare.
*dopo venti minuti*
Il motorino si ferma nel parcheggio di una villa che sembra non finire
mai.
QUESTA SAREBBE CASA DI JOSH? W O W.
Scendo e subito dopo di me anche Josefina.
«Ragazze,
grazie di averci salvato l’ingaggio.» dice uno
dei ragazzi che abbiamo accompagnato.
«Oh, di
niente…»
risponde Josy. Vedo i suoi occhi e la sua bocca spalancarsi per la
sorpresa. Mi giro anche io per vedere cosa ha provocato la sua reazione
e... cazzo. I One Direction, davanti a noi. Non è la prima
volta
che parliamo con gente famosa, dato i lavori che fanno i nostri
genitori, però loro sono...
«Josefina
giusto?» chiede
gentilmente Payne.
«Si, ma
preferisco che mi chiamino Josy.»
«E tu sei
Audrey?» mi chiede
Tomlinson.
«Si.» rispondo a
mezza voce.
«Bene
ecco… volevamo chiedervi se Josy volevi cantare una canzone
con
noi e Audrey, se volevi fare un po’ di scena con una
coreografia» ci chiede
Styles.
«Err…
certo! Perché no?» risponde
precipitosamente Josefina.
«E tu?» chiede
Horan girandosi a guardare me.
«No, non ho
i vestiti adatti, magari un'altra volta, eh?»
«Vabbè,
ciao bellissime.»
e si dirigono verso la ENORME villa.
Aspettiamo che si allontanino e iniziamo a urlare come cretine.
«Ora
basta, andiamo va.»
e trascino Josy verso l'ingresso.
Suona il campanello.
La porta si apre e compare Josh.
In piedi, appoggiato allo stipite, esclama «Finalmente
siete arrivate! Stavamo aspettando solo voi!»
Sì, certo. Tutta la scuola è la dentro, e magari
anche
mezza città, e lui sta aspettando noi, due semplici
'compagne'.
Ci guarda con uno sguardo furbo, come se sapesse cose che noi ignoramo.
Indosssa un paio di jeans neri, la camicia la tiene fuori dai
pantaloni con le maniche alzate e al collo ha una cravatta blu.
Bhe, come rimanere impassibili davanti ad un ragazzo del genere?
Con la mano ci invita ad entrare.
C'è gente dappertutto. Di sopra si intravedono ragazzi che
si baciano molto appasionatamente.
Ci muoviamo in mezzo a quella calca e andiamo al tavolo alcolici.
Dopo un quarto d'ora decidiamo di andarcene. Davvero, questo non
è il nostro genere di posto.
«Vuoi
rimanere un altro po'?»
mi urla Josefina in un orecchio.
«No!»
gli rispondo con un volume di voce altrettanto forte.
«Neanche
io!».
La prendo per un gomito e sgomitando a destra e sinistra riusciamo ad
arrivare all'uscita.
Josy sta per aprire la porta quando dalle casse si sente la voce di
Malik che dice «Okay,
ragazzi ora rallentiamo un po’ e abbiamo bisogno di una
straordinaria voce per questo pezzo, Josy, vieni a cantare con
noi!» tutti si girano a fissarci.
«E che
cazzo, ora anche lui ci si mette?!» dico sottovoce.
«Audrey
se vuoi non ci vado. Non mi va di lasciarti sola.» mi guarda
preoccupata.
«Cogliona,
zitta e vai! Fagliela vedere alle Barbie, questo
è il tuo momento.»
«Grazie!»
mi risponde e prima di correre, per quanto veloce glielo permettono i
tacchi, mi stampa un bacio sulla guancia.
'di nulla' rispondo
ironicamente tra me e me.
Josefina sale sopra il palco. Inizia a cantare (total
eclipse of the heart)
Lo so, la sua voce è meravigliosa. Fin da piccola mi piace
ascolare le sue canzoni. Mi incantano.
Tutti sembrano rapiti e le coppie ballano insieme.
Mi appoggio ad una colonna, fiera della mia migliore amica, ma anche
nervosa e incazzata.
Nervosa perché non mi piace il contatto con tutta questa
gente
che non conosco, e incazzata perché non posso ballare
insieme a
Josh.
OH MERDA. HO AVUTO SUL
SERIO QUESTO PENSIERO?
Mi dirigo di fretta verso il tavolo con le cose da bere.
Prendo un po' di punch alcolico. Lo svuoto in mezzo secondo e ritorno
verso la colonna, il posto migliore per vedere BooBoo.
Un ragazzo ci si appoggia, impedendomi di proposito di vedere il palco.
Alzo lo sguardo e riconosco i suoi occhi verdi. Il ragazzo amico di
Josh, che stava al campo di basket con lui.
Indossa un giubbetto di pelle nero, dello stesso colore dei suoi
capelli ingellati in una cresta appositamente disordinata, sopra una
canottiera attillata bianca; i pantaloni sono neri e le nike bianche.
Lui ricambia lo sguardo divertito.
«Josh non
pensava che saresti venuta insieme alla tua amica.»
«Da quando a
Josh interessa quello che facciamo?»
«Sempre
sulla difensiva, eh?»
«Sai,
non sono una di quelle tante ragazze che ti porti a letto, facendo a
gara con Josh.» rispondo prima di girarmi dall'altra parte e
andarmene lontano da lui.
Sento il suo braccio che mi circonda le spalle. Sapevo che non era
finita lì.
«Se
vuoi pensare che sono uno che si scopa tutte le ragazze, fallo. Ma ti
sbagli.» e mi sorride. I suoi occhi si illuminano e io
rimango
frastornata.
Il suo sorriso....
Sfruttando
il mio silezio dice «Vuoi
ballare?»
«Con
te?» e scoppio in una risata.
Il suo sguardo si incupisce un po'.
«Va bene,
balliamo va.»
«Con
te?» e scoppia in una finta risata.
«Copione.
Vuoi ballare sì o no?»
«Madame...»
e mi porge una mano in modo teatrale.
La afferro con strafottenza e mi guida al centro.
Appoggia le mani sui miei fianchi e mi stringe a se, forse un po'
troppo vicino.
Non posso tornare indietro, ma mi da troppo fastidio il contatto fisico
con le altre persone.
Io tengo le mie mani lungo i miei fianchi, non sapendo dove metterle.
E' la prima volta che ballo un lento con un ragazzo.
Vedendomi un tantino impacciata il ragazzo afferra le mie mani e se le
porta sul collo, poi rimette le sue sui miei fianchi.
Inizia a muoversi lentamente... balla bene, però!
«Audrey,
giusto?»
«Perché
tu sai il mio nome e io non so' il tuo?»
«Sai,
Josh...» e mi fa l'occhiolino «...comunque
io sono Tom.»
«Cosa centra
Josh ora?» chiedo curiosa...
«Sai...
così. Una volta aveva un cotta per te..»
«COSA?»
chiedo con voce stridula.
«Sì,
e anche per Josy... forse Josy ricambiava...
perchè?»
«COSA?»
«Ma ci
senti?»
«Ehm...
Sì, ok. Come hai detto che ti chiami?»
«Tom.»
e mi guarda come se fossi pazza, poi però mi sorride.
«Ok.»
Balliamo così per un altro po', poi però non ce
la faccio più a sentire una persona così vicina e
propongo a Tom di uscire.
Parliamo un po'. Io sono seduta sul motorino di Josy.
Cerco di evitare l'argomento 'JOSH HUTCHERSON', ma devo chiedere
spiegazioni il prima possibile a Josefina.
Tom continua a provarci e a parlare e mi viene il nervoso.
Se eravamo in una situazione normale forse gli avrei anche dato corda,
ma devo ASSOLUTAMENTE parlare con Josy.
Ad un certo punto una ragazza si infila tra me e il moro.
E' BOOBOO. finalmente!
«Si,
sei tanto carino e buono ma ora dobbiamo tornare a casa. Ciaoo!» dice.
«Grazie
di avermi salvata da quello! Non mi si staccava
più!»
Saliamo entrambe e Josy parte. Mi giro per
dare un'ultima occhiata a Tom, e nel momento in cui mi giro lui fa lo
stesso.
Vedo un sorriso spuntargli in viso. Sotto il casco, faccio la stessa
cosa.
«BooBoo,
dobbiamo parlare!» le dico mentre ritorniamo a casa.
buoooooonassera.
ecco a voi il capitolo.
com'è?
vi piace? vi prego, recensite. se lo fate vi regalo hashish e chupa
chups!
vabbè,
alla prossima.
baci, susy xx
|
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Capitolo 4 *** casa al lago. ***
sdgfsdgsdg
capitoli precedenti:
capitolo uno: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1275107
capitolo due: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1276651&i=1
capitolo tre: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282397&i=1
capitolo quattro: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282510&i=1
capitolo cinque: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1287177&i=1
capitolo sei: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1293878
capitolo sette: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1294238&i=1
questo
è il capitolo numero otto.
buona lettura c:
CASA AL LAGO.
Ecco Josefina
finalmente. L'ho cercata dappertutto. Sta parlando con un ragazzo, ma
non riconosco chi è, dato la distanza.
Lui se ne va e io mi avvicino per farmi vedere dalla mia miglirore
amica.
«Josy!»
urlo cercando di farmi sentire tra questa marmaglia di gente.
«Tesoro!»
Josefina mi sente e si volta.
«Dobbiamo
parlare.» dico assumendo lo sguardo distante e serio.
«Oddio,
così mi fai preoccupare. Di cosa?»
«Di
Josh.» annuncio.
Vedo che anche lei assume una faccia seria, ma solo per mezzo secondo.
Poi ritorna tranquilla e spensierata, come è di solito.
«Piccola,
scusa, ma devo proprio andare. Rischio di fare tardi a
biologia!»
e si allontata senza lasciarmi il tempo di controbattere.
*pochi
minuti dopo...*
Esco dal bagno delle ragazze. Oddio no, c'è Josh. Mi avvio
verso la parte opposta.
«Audrey, aspetta!» sento dire ad alta voce dal
ragazzo.
Mi fermo per non farlo penare a cercarmi, anche se l'idea di farlo
correre per tutta la scuola non è male.
«Ciao
Mr. Popolarità»
«Come
sei bella oggi...» dice fissandomi negli occhi.
«Cosa
vuoi, Hutcherson?» gli dico, cercando di non farmi distrarre
dal
fatto che è in tenuta da basket, e di conseguenza dai suoi
muscoli.
«Niente...
Volevo solo chiederti di uscire con me...» pff, ora fa anche
il timido per farmi pena.
«E
cosa ci guadagnerei io?» e lo sfido fissandolo negli occhi.
Lo faccio spesso. E di solito metto in soggezione i ragazzi.
Perché il mio sguardo diventa freddo e distante, e
ciò fa
allontanare i coglioni.
«TU,
niente. IO, molto.»
«Gia,
hai ragione. Ciao Josh!» e me ne vado.
«Tu
in effetti non ci guadagni e non ci perdi nulla!» Mi urla.
Mi giro, decisa a dirgliene quattro. Mi avvicino a lui, ma non molto.
Solo quel poco per fargli capire che non cambio idea. E lo fisso negli
occhi.
Inaspettatamente
lui avvicina il suo viso di più verso il mio.
Così vicino
da sentire il profumo della sua colonia, così vicino da
distinguere tutte le sfumature di marrone dei suoi occhi.
Così vicino da
sentire il suo respiro sulla pelle.
Tutto ciò che volevo dirgli mi muore in gola. Rimango a
fissarlo, incapace di aprire bocca.
COME FA A FARMI QUESTO
EFFETTO?
«Che ti costa?» mi chiede sottovoce.
«Mi costa
sopportarti..» riesco a dire.
Avvicina le labbra all'orecchio.
«Fammi
questo favore, ti prego.» il suo respiro mi sfiora la guancia
e il mio cuore si ferma.
«Eh... Ok,
ok... quando?» cazzo, come si fa a dire di no?
«Sabato
pomeriggio.» si allontana da me ma continua a fissarmi negli
occhi.
«Dove?»
chiedo questa volta più lucida, dato che si è
allontanato.
«Al
Parco.»
«Là
con te? Mai.»
«Dove,
allora?» mi chiede sorridendo.
«Alle
quattro davanti casa mia. Fatti vedere puntuale!» dico un
secondo prima di girarmi e andarmene.
SABATO
POMERIGGIO, ore sei.
Cazzo di casino che ho combinato.
Sono davanti al mio armadio, cercando qualcosa da mettermi per l'uscita
con Josh.
Perché non ho detto di no? Ah certo, ero mezza imbambolata.
Questi giorni non mi sono quasi mai sentita con Josefina. Ed
è una cosa strana.
Se ci incontravamo la nostra conversazione non durava molto e una delle
due era sempre in ritardo per qualche lezione.
Prima di uscire con Josh devevo prima parlare di lui con Josefina.
CAZZO.
Ormai il danno è fatto, non posso dire di no. Non
è da me, di solito se prendo un impegno lo rispetto.
Mi squilla
il telefono. ED ORA CHI
E'?
«Pronto?»
«Eih Audrey,
sono Josh!»
«Ed
ora come hai il mio numero?»
chiedo sospirando.
«Eeeh
io sono Josh Hutcherson...»
dice scherzando.
«Dimmi.»
«Volevo
dirti che ti porto su un club elegante, quindi mettiti qualcosa di
carino.»
«Aspetta...aspetta...
tu mi dici come mi devo vestire?» dico quasi urlando al
telefono.
«Era
un consiglio, non arrabbiarti. L'ho detto per farti un favore.»
«Vabbene.
Carino in che senso? Che mi vesto male di solito?.» e
richiudo il telefono.
CHE FACCIA TOSTA.
Mi arriva un messaggio.
'carino nel senso
vestito da sera, o qualcosa del genere. e sei bella sempre tu. josh'
Ok, forse lo perdono...
Però non glie la do vinta. Non può dirmi come mi
devo vestire.
Mi ha detto di mettermi un vestito elegante? Bene, mi
metterò le cose meno eleganti che trovo.
*dopo
dieci minuti*
Sono pronta e sto finendo di sistemarmi i capelli (http://www.polyvore.com/audrey/set?id=60267118#stream_box)
Sento suonare il campanello di casa.
Scendo
le
scale di corsa e urlo a papà che sta in studio a lavorare
«E' per me, devo uscire! Stai tranquillo, torno presto! Ciao,
ti
voglio bene!»
«Ciao,
piccola!» mi urla di rimando.
Apro la porta e trovo Josh vestito per bene. E'... sexy. Oddio, no. Sto
arrossendo.
«Buonasera.»
mi sorride e mi guarda meglio.
«Sei
bellissima, ma ti avevo detto elegante...» si lascia sfuggire
un sorriso ironico.
«Bhe... ho
deciso di portarti in un altro posto, che piace molto a me. Ti
va?»
«Mmh
sì, perché no?»
«Se non ti
dispiace io vorrei prendere la mia moto...» guardo Josh per
vedere la sua reazione.
«Devi
proprio?»
«Ok ok...
salgo con te solo perché mi hai fatto decidere il luogo del
nostro appuntamento.»
«Quindi
questo è un appuntamento?» e mi guarda in modo
sexy.
«Bhe... che
ne so'.. mi hai chiesto di uscire, penso di sì.»
sbotto.
«Oh,
pensavo che l'avevi presa presa più come 'favore per un
amico'. Però... meglio così.»
mi da il casco e salgo dietro a lui.
Lui parte. Mi aggrappo alle maniglie laterali della moto. Dopo qualche
minuto mi fanno male le braccia e decido di tenermi aggrappata a lui.
Appoggio le mani sulla sua pancia. Appena sente che ho spostato le mani
si volta un po' verso di me, e so' che sta sorridendo anche se la sua
bocca è coperta dal casco. Lo so, perché vedo
l'espressione dei suoi occhi. Gli sorrido di rimando, poi poggio la
testa sulla sua spalla.
http://weheartit.com/entry/38180028/via/iJoanna
«E' questo
il posto?» mi chiede Josh.
«Sì,
non ti piace?»
«E'...»
e indica tutto «bellissimo!»
e sorride.
«Sì,
bhe... ci venivamo spesso da piccole io e Josefina. Vedi là,
di fianco al lago? C'è una casa, è delle nostre
famiglie, mia e di Josy.
Passavamo le estati qua, anche Natale e altre feste. Però
adesso è da...da diversi anni che non ci torniamo con le
famiglie, però io e Josy qualche pomeriggio lo passiamo
qua.»
In realtà non andiamo più tutti insieme
da quando mia madre morì. Ci ricorda troppo lei...
«Bhe,
è fantastico. Potevi dirmelo, mi portavo il
costume.» mi dice.
AHAHAHAHAHA lui in costume? No, grazie. Gia è tanto se
riesco a rimanere calma con lui quando è vestito.
«No, l'acqua
è fredda.» l'unica scusa che mi viene in mente.
«Ma
la terra e il lago è di vostra proprietà?»
«No,
solamente questa parte qua, dove sta la casa. Poi si dividono i conti
la madre di Josy e mio padre.»
«Capito... »
«Vieni,
dai.» lo prendo per mano e lo porto in riva al lago. «Guarda ci
sono i pesci.» e mi metto seduta per terra.
Mi giro verso Josh. E' bellissimo, davvero.
Ma molto probabilmente c'è qualcosa che devo sapere. Non su
di lui, in generale.
Josy sembra strana quando si parla di lui. Non strana nel senso
'innamorata di Josh'. Strana nel senso 'nervosa'. Non so spiegarlo.
«Perché
mi guardi così?» mi chiede Hutcherson con un
sorriso.
«Mmmmh»
dico e faccio ruotare lo sguardo nel paesaggio di fronte a me. Muovo la
mano in senso circolare per terra, come se disegnassi piccoli cerchi e
poi... immergo la mano nell'acqua e bagno Josh.
«AHAHAHAHAHHAHA
sei tutto bagnato! Guardati.»
«Brutta
stronza...» Josh si alza e immerge tutte e due le mani
nell'acqua. Non faccio in tempo ad alzarmi e scappare che lui gia mi ha
bagnata.
«AHAHAHAHAH
è fredda...» mi alzo e corro lontano da Josh.
Lui mi rincorre e anche se io non vado piano, lui mi raggiunge, mi
placca come un giocatore di rugby e mi butta a terra.
Ma per farmi attutire il colpo, nella caduta mi rigira e cado lunga
sopra di lui.
Ridiamo come matti, e mi rimetto a sedere con le gambe sopra le sue.
Passiamo un'ora a scherzare e ridere. Era da tanto che non mi divertivo
in questo modo.
Si crea qualche occasione in cui ci saremmo potuti baciare, ma ho
sempre evitato.
Sono attratta da lui? Oh, ovvio che sì. Mi piace? Credo di
sì.
Allora perchè non baciarlo? Perché prima devo
parlare con Josy. E anche perché c'è Tom. La sera
alla Villa di Josh ho visto una parte di lui, che non sapevo esistesse.
Mi ha stregata.
«Hai
sentito?» mi chiede Josh.
«Cosa?»
e mi guardo intorno.
«Ecco,
questo.» dopo qualche secondo si sentono delle risate.
Una
la riconosco, quella femminile.
«E'
Josy!» e mi spunta un sorriso.
Poi si sente anche una risata maschile. Non ho idea di chi sia.
«Questo
è Tom.»
Dopo qualche secondo vedo in lontanaza le due figure di Josy e Tom
spuntare dal viale che porta sino a qua.
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Capitolo 5 *** mi fido di te. ***
xfnhsd
MI
FIDO DI TE.
Finalmente sono riuscita a parlare con
Josy. Ne avevo bisogno.
Non le piace Josh, questa è una bella cosa.
Però... non
sembrava lei quando parlavamo di lui, potrebbe anche piacergli... Ma
no! Non mi direbbe mai una bugia. Come io le ho detto che non mi piace
Tom... Mi sembra un po' strano che Thomas ci prova con me e il giorno
dopo con Josefina. Spero solo che non la faccia soffrire,
sennò
deve vedersela con me!
Sento una voce di ragazza che urla «Mi hai presa in giro! Non
farti più vedere!»
CAZZO. MA E' JOSEFINA. COSA E' SUCCESSO?
Non riesco a vederla.
«Dove
diavolo sei..» sbotto tra me...
Sono preoccupatissima.
Eccola! Vedo la sua chioma di capelli ricci.
«JOSY!
JOSY! JOSEFINAA!» urlo il suo nome.
Lei si volta, mi guarda con i suoi occhioni verdi colmi di lacrime
La abbraccio di slancio e inizia a piangere.
«Cos'è
successo piccola?» le chiedo.
«Tom...»
riprende fiato «Tom
mi ha usata...» e appoggia di nuovo la sua guancia sulla mia
spalla.
«Perché?
Cosa ha fatto?»
«Io
non gli piacevo veramente!»
Continua piangendo.
BRUTTO BASTARDO. SE LO PRENDO GLIE LA
FACCIO PAGARE.
Ma ora devo stare con Josy, lei ha bisogno di me ora.
«Josy…»
Liam appare all'improvviso dietro le
spalle di Josy. Io la stringo più forte.
«Non
è il momento.»
gli dice, un po' bruscamente.
«Scusa…
ti chiamo più tardi se vuoi parlare.»
continua Liam.
«Non
ha bisogno di una star per parlare. Lei ha me.»
gli dico guardandolo negli occhi, nel
frattempo stringo ancora di più la ragazza tra le mie
braccia.
Lo
vedo irrigidirsi. «Calmati!
Io non le ho fatto niente.»
dice e se ne va.
Io e Josy stiamo un po' insieme, poi
capisco che ha voglia di rimanere un po' sola e la lascio andare a casa.
*DURANTE IL POMERIGGIO...*
Driiiiiiiiiiiiiiiiiin.
Il mio cellulare sta squillando. E' la terza volta, ma non rispondo. E'
Tom.
Di sicuro deve chiedermi di Josefina e vuole sapere come
'riconquistarla'.
*un quarto d'ora dopo...*
Driiiiin.
Il telefono ha smesso di squillare, è il campanello della
porta.
E' sicuramente Josefina che ha voglia di distrarsi.
Scendo le scale e urlo «BoooooooooBooooooooo!».
Apro la porta e mi ritrovo quel gran stronzo di Thomas.
Faccio per chiudere la porta ma Thomas la blocca con un piede.
Lo guardo malissimo perché non trovo le parole giuste per
insultarlo.
Lui mi guarda storto, ma in modo ironico.
«Ciao anche
a te, bionda.» mi dice.
«Ho
un nome. E lascia stare la porta.»
gli rispondo a malo modo.
«Va
bene.» Tom lascia la porta, ma aglimente entra dentro casa e
si richiude la porta alle spalle «Fatto.»
«Stronzo,
esci da casa mia.»
«Grazie, a
quanto pare sono il benvenuto qui.» dice ironico.
«Non sei il
benvenuto da nessuna parte TU.»
«Ora portami
in camera tua.»
«Ma no,
brutto maniaco. Urlo e chiamo a mio padre!»
«Errato. Tuo
padre è uscito prima che io entrassi.»
«Vaffanculo.»
«Portami
in camera. Voglio solo parlare-»
mi dice dolcemente.
«Sì,
e poi cosa fai? Usi anche me?»
«In
che senso?»
sembra confuso.
«BRUTTO
IDIOTA! NEL SENSO CHE HAI USATO LA MIA MIGLIORE AMICA PER
DIVERTIRTI.»
Tom scoppia in una risata fragorosa. «Forse devi
sentire la mia versione.»
«Sì,
dai, sono curiosa. Dimmi tutto.» dico in modo petulante.
«Andiamo in
camera.»
«E andiamo,
palloso.»
«Bella
casa.» mi dice mentre saliamo le scale.
«Grazie»
rispondo bruscamente.
Entriamo
e lui mi guarda volontariamente in modo malizioso.
«Non fare lo
scemo.» mi viene da ridere sì, ma sono
incazzatissima con lui.
«Bene,
allora. Josy ti ha detto che io l'ho usata. E molto probabilmente glie
l'avrà detto Josh.»
«Josh? Cosa
c'entra lui?»
«Bhe, forse
anche lui ha usato una ragazza.»
«Non
capisco, spiegati.» la mia voce è incerta.
«Si
da il caso, che il tuo caro amico che hai portato al lago, e con il
quale penso hai passato un MERAVIGLIOSO pomeriggio ci prova con la tua
cara migliore amica.»
«E io dovrei
credere a questo?»
«Perché
no?»
«Perché
lo stai dicendo tu.»
«E allora
dimmi... Per quale motivo JOSH è andato a parlare con JOSY,
dicendo che io la stavo usando. Dimmi, per quale scopo io stavo con
Josy? Per scoparmala? Avrei trovato altre mille. Sai, mi sarebbe potuta
interessare. Ma il ragazzo per cui tu hai una cotta fa il
geloso.»
«NON HO UNA
COTTA PER JOSH.» dico espressamente.
«Si vede a
chilometri... Comunque... Ora mi credi?» e mi guarda fisso
negli occhi.
Sono così verdi... Sono bellissimi.
Forse,
per la prima volta nella mia vita, i miei occhi sono lucidi e incerti.
Mi sento debole e... delusa? Usata? Dopotutto io e Josh non avevamo una
storia. Neanche mi aveva baciata.
E la storia di Tom... Bhe, gli credo.
«Allora? Mi
credi?»
mi scuote Tom, ma i suoi occhi sono dolci.
«Sì,
mi fido di te.» riprendo il controllo di me stessa
perché dopotutto ho passato un bel po' di tempo con lui, e
so che non è uno che racconta cazzate. Assumo l'espressione
fredda e distante.
«Josh non
è la persona che credi.»
«Anche tu
non sei la persona che credo che tu sia.»
«Bhe, su
questo hai ragione.» e mi fa un sorriso da mozziare il fiato «Però...
Anche tu non sei come ti mostri.»
Si avvicina piano piano, come se avesse paura della mia reazione.
Non riesco a tirarmi indietro, sono come ipnotizzata dal suo sguardo.
Poggia le sue labbra sulle mie, con una tale delicatezza che sembra
abbia paura di rovinarle.
Le nostre lingue si muovono, si attorcigliano come due ballerini.
Thomas mi spinge indietro e mi fa sbattere contro l'armadio.
Il bacio diventa più appassionato e... sexy.
Intreccio le mani nei suoi capelli e li tiro.
Lui spinge più il suo corpo contro il mio e infila le mani
sotto la mia maglia.
Non la vuoel sfilare, mi sta solo accarezzando delicatamente la schiena.
Ci spostiamo di nuovo, e finisco lunga nel letto, con lui sopra.
I nostri denti si scontrano per la foga, facciamo a gara nel morderci
le labbra.
Sento il suo corpo sul mio, il suo profumo che mi invade.
E per un momento non penso a nulla. Tranne al nostro bacio.
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Capitolo 6 *** che i preparativi abbiano inizio. ***
CHE I
PREPARATIVI ABBIANO INIZIO.
Sto fissando la sveglia sopra il comodino: 1.00 am.
E' tardissimo. Ma perché Tom mi voleva alla festa? Ho detto
a Josy che era Brooke che ci voleva... Ma era Tom che mi stava
supplicando.
Dio quel ragazzo... E poi anche Josh c'è... Se non mi
sbaglio.
Sento il mio cellulare che vibra. Un messaggio.
'Esci di casa.'
'Sono da Josefina.' rispondo.
'ESCI DI CASA'
'Va bene, va bene, stai calmo.'
Mi infilo un giubbotto lungo fino alle caviglie. Ma che
diavolo ha Josy nel suo armadio? HAHAHAH la guardo mentre dorme,
è un tesoro.
Scendo le scale, fortunatamente la madre di Josefina ha la camera
lontanissimo dalla nostra.
Apro la porta e c'è Tom che mi vogle le spalle. E'
appoggiato alla sua moto e guarda la strada.
Credo che non mi abbia sentito. Accosto la porta per non rimanere
chiusa fuori al freddo.
Sbuffo vapore dalla bocca «Cosa c'è?»
Lui
sussulta, si volta e sorride, non solo con la bocca, ma con gli occhi.
Sono quelli che lo rendono... bello.
«Sei
bellissima.»
«Vabbè,
o mi stai portando per il culo, o sei davvero ubriaco
marcio.» e indico il cappotto.
Lui
scoppia a ridere «Volevo parlarti.»
«Lo
spero per te, sennò mi hai fatto alzare per niente di
importante» e lo guardo ironica.
«Vuoi
dire che non sono importante?» fa il finto offesso.
«Bhe...
non poi così tanto.»
«Oh
mi dispiace allora... perché le stavo per fare una
proposta.»
Divento
seria «Cosa?»
Si
avvicina e mi prende le mani. Se le porta al petto e dice «Voglio
impegnarmi con te.»
«Cosa
significa?»
«Che
voglio... provare a fare sul serio con te. Voglio vedere cosa
succede.»
«NO!»
urlo, poi mi guardo intorno e dico «Cioè..
come pensi che possa accettare? Ci provi con me, poi con la mia
migliore amica. La fai soffire e ritorni da me. E poi sei tipo l'ex di
Josy... e.. e... non ci si mette con gli ex delle migliori
amiche.»
«Tecnicamente
non sono il suo ex, non siamo stati fidanzati. E poi a lei non
interesso più.»
«Non
è quello. E' una questione di.. lealtà verso di
lei.. Le voglio troppo bene.»
«Ascoltami...»
lascia le mie mani e porta le sue intorno al mio viso «Mi
piaci. Io ti piaccio, spero. Proviamo.»
«Per
ora vediamo come va... però... non voglio che si sappia in
giro.» dico autoritaria.
«Signor
sì, signora» porta la mano alla fronte e fa il
saluto da militare.
Rido
«Non fare lo scemo!»
«Va
bene.» affera il mio cappotto e mi tira delicatamente verso
di lui. Mi bacia dolcemente «Ora
vai a letto e sognami.»
«Sì»
gli do un altro bacio «anche
tu.»
Corro dentro, salgo le scale di corsa per l'euforia. Rimetto il
giubbotto dentro l'armadio e mi infilo al calduccio sotto le
coperte.
*mattina seguente*
«BooBooooooooooo!»
mi rigiro sotto le coperte.
«BoooooBooooooooo!»
è Josy che sta urlando.
«BooooBooo
sveglia!!» apro gli occhi. Josefina è seduta a
cavalcioni sopra di me e sta cercando di svegliarmi.
Guardo la sveglia, le otto.
Sbaglio o oggi abbiamo deciso di non andare a scuola?
«Che
c'è?» dico mezza addormentata.
«Ho
avuto un idea stanotte mentre dormivo! C'è.. no mentre
dormivo.. quando mi sono svegliata!».
Ripenso a stanotte e sorrido.
«Mi
dica, signorina Josefina.» mi metto a sedere.
«Organizziamo
una festa a casa nostra!!!» mi dice seria.
«COOOOOOOSA?!»
mi tiro su in ginocchio sopra al letto.
«Una
festa.» ripete divertita «a
casa nostra.»
«Ma
tu sei pazza. E tua madre?»
«Domani
è sabato. Oggi è venerdi. Ciò vuol
dire che non ritorna a casa a dormire, ma rimane in ufficio.»
«Mmmh
non sembra una buona idea.»
«Da
quando in qua, tu Audrey, dici che non è una buona idea?»
«Da quando
ho scoperto di avere un'amica fuori di testa.» la guardo
divertita.
«No,
impossibile. Questo lo sai da un bel po'. HAHAHAHAH»
«Va bene,
facciamo la festa. A patto che... tu canti.»
«COOOOOOSA?!»
mi urla.
«Tu canterai
alla festa.»
«Ma
uffaaaaaaa!» e mette il broncio. Le spuntano le fossette
sulla fronte. Che cucciola.
«Vuoi la
festa? Allora canterai.»
«Eh va
bene!»
*durante il pomeriggio*
«CAZZO JOSY
VAI PIANO!!!» le urlo!
Stiamo correndo con i carrelli per tutto il corridoio del supermercato
del centrocommerciale.
I
carrelli sono pieni di cibo, birra, alcool, patatine, qualche addobbo,
delle prolunghe per l'amplificatore delle casse e fazzoletti.
«Abbiamo
svaligiato tutto!» mi dice ridendo come una matta.
Rido
anche io con le lacrime agli occhi «Come portiamo a casa
tutta 'sta roba?»
«Nel sedie
della tua moto ci entra parecchia roba. Poi... nel mio motorino
possiamo mettere qualcos'altro.»
«Mmmh... va
bene» dico un po' incerta.
Riprendiamo la corsa. Ridiamo come cretine e le altre persone o ci
guardano male, molto male, o ridono con noi.
Superiamo un incrocio di corridoi e ci ritroviamo un carrello con un
altro signore davanti. Cerchiamo di fermarci, per non scontrarci.
Ci blocchiamo in tempo. Proviamo a fare le serie «Scusa,
scusa tant...» dice Josy. Alza lo sguardo contemporaneamente
a me.
«Oh
cazzo..» mi esce. Mi giro di scatto e Josy fa la stessa cosa.
Ci tiriamo su i cappucci delle felpe.
«Scusi
tanto.» dico mentre mi allontano con il mio carrello.
«Scusi,
signore che non conosco» dice Josefina mentre mi guarda.
Scivoliamo via veloce con i carrelli e ci andiamo a nascondere dietro
ad un mucchio di confezioni di pomodori confezionati.
«CAZZO. MIO
PADRE. OH CAZZO.» gli dico sottovoce e ancora sotto shock.
«TUO
PADREEEE! PER FORTUNA NON CI HA RICONOSCIUTE. STAVA IMPEGNATO A
LEGGERE... MA QUELLO NON ERA IL REPARTO PRESERVATIVI?» mi
urla e ride.
«Ma quanto
puoi essere scema?! Sarà stato un altro reparto... HAHAHAHAH»
«Se lo dici
tu...» mi guarda «Che
spavento. Pensa se vedeva i nostri carrelli...»
«Non voglio
pensarci.» e rabbrividisco.
Ricominciamo a girare per il supermercato scrutando ogni reparto alla
ricerca di mio padre.
Non c'è più ombra di lui.
Josy mi da una spinta e corre via con il suo bolide-carrello.
La imito.
Ad un certo punto Josy si blocca e tira fuori il suo cellulare. Le
è arrivato un messaggio.
«Chi
è?»
chiedo, tanto per farmi gli affari miei.
«Liam.»
«Cosa
dice? Ti ama? AHAHAHAH»
«Che
stronza. No leggi qua.»
'Ma
cosa diavolo state facendo tu e Audrey? Sembrate pazze xx'
«OCCAZZO. Ma
è qui?» dico.
Josefina si guarda intorno. Sorride e saluta un gruppo di ragazzi.
Loro ci vengono incontro. Liam, Louis e Niall.
I tre angeli venuti dal cielo. Ma dove cazzo ho trovato 'sta frase
sdolcinata? Mi riprendo e li saluto.
«Cos'è
tutto questo cibo?» dice Niall.
«Organizziamo
una festa.»
«E non ci
hai invitato?» scherza Liam.
«Doveva
pensarci Audrey.» mi guarda in modo accusatorio.
«Ehm..
credo di essermi dimenticata di spedire gli inviti via internet... eh.»
«TI SEI
DIMENTICATA? COME HAI FATTO A DIMENTICARTI DI SPEDIRE GLI INVITI? CHE
FESTA E' SENZA LE PERSONE?» infila le mani tra i capelli. Mi
guarda disperata.
Nel vedere la sua espressione scoppio a ridere.
La stessa cosa fanno i tre ragazzi. Josefina ci fulmina con uno sguardo
assassino e smettiamo subito.
«Tranquilla,
ora chiamo Harry e Zayn. Ci pensano loro ad invitare TUTTI.»
Ma se sono loro due a fare gli inviti... la gente viene per forza. Sono
tra i più popolari!
«Perfetto!»
esclamo mettendo un braccio attorno alle spalle di Louis. «Ora ti
faccio la lista delle persone OUT, che non devono entrare» e
scoppio a ridere.
«La prima
sei tu.» mi dice Louis dandomi uno spintone.
«Allora.. vi
aiutiamo noi a sistemare tutto in casa. E anche a fare arrivare tutta
'sta roba a destinazione. Ma davvero pensavate che sarebbe entrato
tutto in due moto?» chiede Liam perplesso.
«In
realtà no.» dico sorridendo a BooBoo.
Ci dirigiamo tutti verso la cassa.
Io e Josy ci dividiamo il conto, anche se i tre ragazzi hanno insistito
per mettere anche la loro parte. MA NON SE NE PARLA.
Carichiamo la roba nella macchina di Louis. Io e BooBoo ci dirigiamo
verso i rispettivi veicoli, e partiamo.
Arriviamo.
CHE I PREPARATIVI ABBIANO
INIZIO.
e
dopo secoli di attesa... ecco il mio capitolo :3
spero
vi piaccia skhf
buona
lettura, susy.
|
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