Io so che posso volare.

di Giuls_x
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parallele ***
Capitolo 2: *** Trave ***
Capitolo 3: *** Corpo libero ***
Capitolo 4: *** Volteggio ***



Capitolo 1
*** Parallele ***


Io so che posso volare.

Paison.

Cosa provi, quando sai che ogni giorno potrebbe essere l'ultimo ? Cosa provi, quando una piccola distrazione potrebbe costarti la vita ? Nei casi più estremi, ovvio. Ma spesso, la linea che separa normalità ed estremo, può essere molto sottile. E ne sei consapevole, quando leghi ben strette le polsiere; ne sei consapevole, quando immergi le mani nella magnesia. E allora sei lì, che non puoi tirarti indietro, perché la tua scelta l'hai già fatta, molti anni fa. Fissi le due aste di legno dal basso, consapevole che tra pochi secondi sarai aggrappata ad esse, starai mettendo la tua vita in discussione per l'ennesima volta. Però non hai paura. Allora salti, e ti aggrappi a quei due pezzi di legno come ti aggrapperesti ad una corda cadendo in un burrone, ad un gancio nel vuoto. E ti muovi, e rotei, ti stacchi e ti riaggrappi saldamente. I muscoli ti fanno un gran male, ma hai imparato a sopportare il dolore. Tutto passa in fretta, perché non puoi essere lenta, perché la velocità fa parte del piano per non farsi male. Tiri tutti i muscoli del tuo corpo, e ti prepari per il salto finale. Una frazione di secondo, prima della fine dell'esercizio. Quella frazione di secondo in cui ormai non ti senti neanche più un essere umano. Stai volando. E poi atterri, senti di nuovo il suolo sotto i tuoi piedi, ti senti di nuovo ciò che sei. E sei felice, perché ogni volta provi qualcosa che gli altri non possono provare, e poi torni alla sicurezza della terraferma. Inquietudine, determinazione, felicità, voglia di libertà. Ecco cosa provi.

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Capitolo 2
*** Trave ***


Lauren.

Ci sono attimi in cui tutto quello che hai sembra poter crollare da un momento all'altro. Ci sono momenti, invece, in cui tutto crolla davvero. Ma sai che c'è qualcosa che non crollerà mai, 
che ti terrà sempre in piedi, che ti sorreggerà quando atterrerai. E ci sei sopra. Sai che per tutta la durata di quel momento puoi essere te stessa. Tutti ti guardano, perché sei meravigliosa. Perché stai facendo qualcosa di sensazionale. Perché cadere da quell'asse potrebbe costarti molto caro, ma tu sai già che non succederà. Tu non vuoi farlo succedere. Allora sorridi, e sfidi la sorte. Salti,atterri, poi risalti e riatteri ancora. Quando sei a testa in giù, e guardi l'attrezzo da vicino, come se lo guardassi negli occhi, come se lo sfidassi. Quando invece salti verso l'alto, voli verso il cielo, e l'attrezzo non lo vedi proprio, e calcoli ogni minimo movimento del tuo corpo, perché sai che una coordinata sbagliata potrebbe farti finire fuori. E invece, ogni volta, senti il solido sotto i piedi, senti che ti avvicini sempre di più al tuo traguardo. Poi fissi il vuoto, davanti a te. Un sospiro, prima della corsa verso la fine. Un ultimo salto, un'ultima rotazione del tuo corpo, e sei sollevata di sentire una base stabile sotto di te. Sei felice, sei consapevole di quello che puoi fare. Ci sono attimi in cui ti sembra di cadere nel vuoto, ma poi capisci che, finché ci crederai, avrai sempre una base solida su cui cadere in piedi.

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Capitolo 3
*** Corpo libero ***


Kaylie.

Quando cerchi la perfezione in ogni cosa, ma tutto quello che trovi è solo mediocrità. Quando senti che non riuscirai ad arrivare alla fine della corsa, che ti manca il fiato. Però, alla fine, 
corri, ti lanci, ti metti in contatto col tuo corpo, e sai che cadrai in piedi. Perché sei tu a deciderlo, perché sei tu a volerlo. La vita viaggia su una linea con due estremi. C'è il punto d'inizio, e sai che da lì parte tutto. E poi c'è la fine. E tu la guardi da lontano, la osservi, e ti chiedi per quanto tempo continuerà ad essere così lontana. Allora puoi lasciarti andare e aspettare che arrivi, inesorabile. Oppure, puoi riempire quella distanza, quello spazio, così da non vederla, da attenare un po' la paura. E allora cominci a volteggiare, sorridi, perché è così che si deve fare. Per qualche minuto, la perfezione la stai creando tu. Ricominci a correre, e volteggi ancora, e riesci a controllare il tuo corpo come mai. Senti il tappetone sotto i piedi, poi sotto le mani, in alcuni casi sotto il tuo corpo per intero. La libertà di esprimersi è alla base di tutto. Quindi non hai paura, e riesci a tirare fuori te stessa, il tuo temperamento, la tua voglia di farcela. Riesci a volare. Senti che quell'estremo, per ora, non ti spaventa così tanto. Poi ti volti, e vedi il punto da cui tutto è iniziato. Ti rivolti, ed ecco la fine. E tu sei al centro, che salti verso il cielo, che di sembra di toccarlo. La musica finisce, e tu ti senti quasi vuota, perché il tuo momento di gloria è finito. Però c'è stato. Così è la vita: finisce, ma c'è stata. E sta a te farlo ricordare agli altri. Quando cerchi la perfezione e capisci di averla raggiunta, anche solo per pochi minuti. Sorridi.

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Capitolo 4
*** Volteggio ***


Kelly.

Nella tua vita sei sempre stata incatenata. Ti senti legata, bloccata, in una te che non ti piace, in una te che non ti soddisdfa. Cerchi ormai da sempre, la possibilità di riscattarti. Non sei 
un robot: hai bisogno di sfogarti, di essere libera, di dimostrare quello che sei, oltre a quello che sai fare. Guardi dritta davanti a te, ormai rassegnata al fatto che quello che devi fare è già stato programmato. Ma tu non vuoi che sia così. Tu vuoi superarlo, quell'ostacolo, quel recinto. Vuoi vedere cosa c'è oltre. E allora cominci a correre, più veloce che puoi, come se stessi scappando da tutto, da tutti. Da te. Corri e non ti importa più di niente, sai che la tua corsa ti porterà a ciò che devi fare. Eccolo lì il tuo trampolino di lancio, e ogni passo ti avvicina sempre di più alla tua libertà. Salti, vogliosa di scavalcare quel recinto, di arrivare dall'altra parte. Ti dai la spinta con le braccia, e rotei su te stessa, voli. Si, voli, esibendoti in un insieme meraviglioso di volteggi. Perché devi superare quell'ostacolo, ma devi farlo con stile. Devi far si che vedano chi sei, di cosa sei capace. Che lo vedano ancora una volta. Forse l'ultima, chi lo sa. Atterri dall'altra parte. Magari barcolli, ma almeno sei atterrata in piedi. E sai che atterrerai sempre in piedi, perché sei tu a volerlo. Nella tua vita sei sempre stata incatenata, ma ora è il momento di sciogliere quelle catene. E tutto dipende da te.


Angolo dell'autrice:

Ok, anche questa raccolta è arrivata alla conclusione. L'ho scritta di botto, come tutti i miei lavori del resto xD Però penso che sia venuto fuori qualcosa di carino, tutto sommato. Grazie a che ha letto e leggerà quello che ho buttato giù, grazie a chi recensice, grazie di cuore a chi mi segue :)
Giuls_x

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