una dea per i Saiyuki boys

di Lu_Sama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'incontro ***
Capitolo 2: *** I Saiyuki boys ***
Capitolo 3: *** sogni e incubi ***
Capitolo 4: *** incomprensioni ***
Capitolo 5: *** i disagi del campeggio ***
Capitolo 6: *** al karaoke tutto si può ***



Capitolo 1
*** l'incontro ***


UNA DEA PER I SAIYUKI BOYS

In un piccolo paesello in mezzo al deserto il caos regnava sovrano. L’ennesimo demone fuori controllo, gli ennesimi omicidi e l’ennesimo intervento della dea della guerra Son Kira, nata dall’unione del dio principe della guerra Homura e dalla terra stessa.

La scena si ripeteva sempre uguale, la divina Kanzeon Bosatsu che la chiamava per avvertirla di un "piccolo problema", Kira che si rifiutava di intervenire poiché "non era sua competenza", Kanzeon che la minacciava con qualche suo segreto, Kira che scendeva sulla terra con finta disinvoltura dicendo che "non lo faceva di sicuro per le sue minaccie" e poi l’arrivo sul posto. Demoni, demoni, demoni. Uno morto, l’altro fermato con un dispositivo di controllo, l’altro morto e… ops! Le era scappata la mano! Proprio quello che aveva deciso di salvare grazie alla sua incredibile misericordia era morto! Che strano… e poi ancora demoni, demoni, demoni.

Tzk, che razza inutile… come quella umana del resto… non che gli dei fossero meglio ovviamente! Con quello stupido consiglio, quello stupido Nataku e quegli altri stupidissimi sottoposti sempre pronti a leccare il culo!!! Gli unici che si salvavano a parte lei erano Kanzeon Bosatsu e suo padre Homura… Tutti gli altri potevano anche morire… In ogni caso finito di sterminare… ehm, cioè no! Salvare i demoni se ne faceva ritorno nel regno celeste per poi essere disturbata da Kanzeon ecc ecc. Era un ciclo continuo.

Ma questa volta era diverso. Questa volta, finita la missione non sarebbe tornata a casa. E non avrebbe neanche potuto uccidere il demone. Se lo sarebbe persino dovuto portare dietro!! E tutto per cosa? Perché non riusciva mai a dire di no a suo padre, ecco perché! Era stata incaricata di recuperare i cinque sutra, primo fra tutti il sutra del cielo demoniaco, che apparteneva a tale Genjo Sanzo Hoshi. Bhò! E chi l’aveva mai sentito?! Le era stato spiegato che era il nipote della divina Kanzeon e che era un bonzo che viaggiava con tre demoni. E allora? Dov’era il problema? Per uccidere… ehm… sottrarre ad un bonzo e a tre demoni un sutra che ci vorrà mai?

Con la scusa dell’aiuto, ora si sarebbe dovuta portare dietro un demone idiota e puzzolente!

Una volta arrivata sul posto aveva individuato il demone e le aveva applicato un braccialetto al polso come dispositivo di controllo. Subito il demone si era bloccato ed era svenuto. Ed erano state ovazioni ed un incessante acclamare e pregare e gioire. Uff! Che noia gli umani… Poi si era caricata in spalla il demone che stranamente non pesava molto e se n’era andata al sicuro in una grotta. Aveva depositato il demone ed aveva iniziato ad osservarlo. Anzi… osservarlA. Era una femmina, aveva un bel viso dolce con dei tratti molto morbidi, la pelle scura e dei lunghi capelli neri. Era carina per essere un demone. Kira non l’avrebbe mai ammesso ovviamente, ma questa era un'altra storia. Finalmente dopo circa tre ore di sonno la ragazza si svegliò. Sbattè un paio di volte le palpebre e si guardò intorno disorientata. Kira notò che aveva dei begli occhi: viola, profondi con delle lunghe ciglia nere. Era un mix di colori quella ragazza…

Il giovane demone individuò Kira dopo circa due minuti, non che fosse scema, ma la dea era vestita di nero, aveva i capelli scuri ed era nell’ombra, quindi era ovvio che non l’avesse notata subito. Quando Kira si alzò ed iniziò a camminare verso di lei la ragazza sussultò e chiese incerta:

- E tu chi sei?- Kira alzò un sopracciglio evidentemente scocciata da tutta l’impudenza di quella mocciosa, ma subito rispose:

- Taci. Sono io a fare le domande qui. Tu come ti chiami?- la ragazza con tono di sfida rispose:

- Sha Laira- Kira iniziava ad alterarsi:

- Sha Laira e poi?-

- Niente, Sha Laira e basta.-

- Di chi sei figlia… Questo intendevo… Quando ci si presenta si dice anche la provenienza di solito…-

- Conosco solo il nome di mio padre, mia madre non l’ho mai conosciuta. Mio padre si chiama Sha Jien. Mia madre era… bhè, sua madre.- Kira fece un’espressione alquanto perplessa, il suo invidiabile autocontrollo vacillò in modo evidente ed una vena iniziò a pulsare in modo impercettibile sulla sua tempia.

- Cosa diavolo vorrebbe dire che tua madre è la madre di tuo padre? È come dire che tua nonna è tua mamma o la madre di tuo padre è sua moglie o….- Kira si fermò un attimo, chiuse gli occhi, si massaggiò un paio di volte le tempie e sospirò profondamente. Poi più calma e rilassata guardò verso Laira che la guardava dal basso in alto con un bel sorriso dolce. Sembrava una bambina…

- Quanti anni hai?- chiese la dea.

- 15! Tu?- rispose Laira

- Tzk, non è affar tuo. In ogni caso mi toccherà convivere con te per qualche giorno, quindi cerca di stare brava- Laira assunse un’espressione sconcertata:

- Eh? Qualche giorno? E perché? Anzi, cosa è successo? Mi ricordo solo del sangue…-

- Hai molto semplicemente perso il tuo io. Hai ucciso, distrutto, raso al suola, attaccato, ferito.- il tutto fu spiegato da Kira in tono quasi divertito, mentre contava le stragi sulle dita elencandole come fossero state la lista della spesa. Sha corrugò la fronte.

- Davvero…?- l’espressione della dea faceva intendere che di sicuro non era uno scherzo, così riprese:

- E perché adesso ho riaquistato il mio… come lo chiami?... il mio io? E perché dobbiamo stare insieme qualche giorno?- Son rispose:

- Perché dobbiamo ammazzare insieme un po’ di gente.- la più giovane esclamò:

- E perché mai?? Io non voglio uccidere!!- Kira sorrise per la prima volta, anche se in realtà quello non era un sorriso, ma bensì un ghigno.

- Ormai ti sei già macchiata le mani. Quattro persone in più o in meno non fanno differenza! In ogni caso nella vita hai solo due possibilità: o uccidi o vieni ucciso. Scegli tu qual è la più conveniente. In ogni caso ora si è fatto tardi, dormi. Ti spiegherò i dettagli domani.- la giovane annuì, si stava per coricare, ma poi le venne in mente una cosa, così disse:

- Mi dici almeno una cosa? Come ti chiami?- la dea si fermò, riflettè un’attimo sull’eventualità di mentirle e poi disse:

- Kira. Son Kira.- il demone disse:

- Son Kira e poi?- la dea disse:

- Son Kira figlia della terra.- la giovane Sha rimase perplessa e la bella dea della guerra la sentì chiaramente bisbigliare:

- E poi è assurda la mia spiegazione… Saranno ben normali le sue di origini…- dopodichè Kira decise di riposare.

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Capitolo 2
*** I Saiyuki boys ***


Capitolo 2

La mattina seguente Kira si svegliò a causa di uno strano odore. Era… dolciastro e… disgustosamente delicato! Aprì velocemente gli occhi e si ritrovò davanti al naso dei fiori di glicine. Starnutì e si alzò di scatto cercando di capire dove diavolo si trovava. Solo dopo un attimo si ricordò del demone e della missione affidatagli da suo padre, così cercò con lo sguardo… come aveva detto di chiamarsi..? Ah, già! Laira. La vide poco distante che faceva delle collane con dei fiori di… di glicine! La dea sospirò rassegnata e scosse la testa per quanto era infantile il demone, poi sibilò gelida:

- Stupida ragazzina, cosa ci fa questa roba puzzolente accanto a me!!!- Laira la guardò sconcertata e poi le regalò uno dei suoi meravigliosi sorrisi e disse:

- Oh, ti sei svegliata!... guarda che "quella roba puzzolente" come la chiami tu, non è nient’altro che glicine, ed in teoria dovrebbe profumare! Credevo ti avrebbe fatto piacere…- Kira disse subito:

- bhè, non mi fa piacere, quindi vedi di non mettermi mai più sotto il naso una roba del genere!- Laira fece un verso rassegnato e sussurrò:

- Chiamarli fiori o glicine le costa troppa fatica…- Kira la fulminò con lo sguardo e la ragazza si zittì. Improvvisamente la dea si irrigidì e subito dopo disse:

- Devo andare via un attimo, tu resta qui.- Laira annuì e l’altra ragazza se ne andò lasciandola sola.

Kira si diresse a passo spedito verso un boschetto e ben presto si ritrovò davanti ad un bellissimo ragazzo con i capelli castani e gli occhi di due colori diversi: uno azzurro ed uno dorato, come i suoi, gli stessi occhi e lo stesso sguardo gelido. Nell’uomo davanti a lei c’era anche del divertimento, cosa che in quelli di Kira si scorgeva di rado. Kira ghignò:

- Homura… Cosa ci fai qui?- l’interpellato si mise una mano sulla fronte e disse con fare melodrammatico:

- Oh, Kira! Figlia mia! Perché ti ostini a chiamarmi per nome? Non potresti chiamarmi paparino?- la dea lo guardò male come al suo solito, e poi rispose:

- Certo, magari in un’altra vita.- il dio le sorrise e si mise ad osservarla.

Kira stava per chiedergli che diavolo volesse quando il padre le saltò letteralmente addosso abbracciandola e urlando:

- Oh bambina mia!!! Mi manchi già!!! Come faremo a stare tanto tempo lontani??- la dea rispose alquanto scazzata:

- Che diavolo vuol dire "tanto tempo"? Doveva essere questione di un paio di giorni, no?- il padre della ragazza si staccò e sospirò profondamente poi le disse:

- La situazione è un po’ più… complicata. Ci sono delle condizioni. Non potete uccidere né il bonzo né i tre demoni che l’accompagnano e prima di recuperare il sutra dovete avere la loro piena fiducia.- la dea era abbastanza sconvolta:

- Quindi fammi capire, io dovrei portarmi dietro quella stupida ragazzina, andare da quattro perfetti sconosciuti, trovare un modo per convincerli a portarci con loro nel loro viaggio,conquistare la loro fiducia e poi finalmente rubargli il sutra? E perché mai questa semplice operazione di recupero dovrebbe durare così tanto? Non sono il giocattolino di Kanzeon!- Homura rispose evidentemente stupito:

- Ed ora cosa centra Kanzeon?- la ragazza sbuffò:

- Mi sembra ovvio che sia lei a volere tutto questo perché in caso contrario non si divertirebbe!!!- il dio sorrise divertito dalla facilità della figlia di capire i piani della divina Kanzeon, poi sospirò un "i piani dei superiori non si contestano" dopodichè diede un veloce bacio alla figlia e sparì.

La bella dea fece ritorno alla grotta dove trovò la ragazza che dormiva, la svegliò in modi non troppo gentili e poi le spiegò la situazione. Il demone stette ad ascoltare tutta la spiegazione in silenzio e poi annuì felice dicendo:

- Così magari potrò trovare quell’uomo!- Kira fece un’espressione incerta:

- Quale uomo?- la risposta arrivò prontamente:

- Quello dei miei sogni!-

- Guarda che il principe azzurro non esiste…-

- Ma no! Cosa hai capito! Intendevo dire un uomo che continuo a sognare… Ormai è più di un mese che mi appare sempre in sogno. Ha i capelli rossi, lunghi e gli occhi dello stesso colore. Mi sembra di averlo già visto, ma in realtà non lo conosco…-

- Tzk, e chi ti da la certezza che esista veramente? Magari è solo il tuo ideale di uomo e te lo sogni.- Laira sorrise:

- Fa niente! Se anche così fosse voglio provare a cercarlo!-

- Fai come vuoi…-

- Comunque dov’è che andiamo a cercare questi qui? Tu sei una dea no? Dovresti saperlo…- Kira era senza parole:

- E come fai a sapere che sono una dea?-

- L’ho sentito dall’odore! Però è strano… hai tre odori diversi… di dio, di demone e di essere umano…- Alla giovane arrivò prontamente una scarpa in testa:

- Ahi!! Ma cosa ho detto?? Bhè, ma in fondo è normale che hai questi tre odori, hai detto di essere nata dalla terra e a questo si deve il tuo odore demoniaco… mentre per quanto riguarda gli altri due… mah, devi essere figlia di un semidio!... Ahi!! Finiscila!!- altra scarpa in testa per farla stare zitta. La dea non si sprecò neanche a rispondere e passò direttamente a spiegarle come li avrebbero incontrati:

- Visto che come dici tu sn una dea ed ho abbastanza poteri, li indurrò a dirigersi nel paesino qui vicino.- Laira sgranò gli occhi:

- Puoi comandare la loro volontà?!-

- Sì, ma in modo limitato. Sai… il libero arbitrio…-

- Oh…- la ragazza era abbastanza impressionata. Kira si rimise le scarpe e senza dire niente si incamminò. Laira seguì la dea senza dire niente.

Ben presto arrivarono nel paese vicino, non quello sterminato da Laira, un altro, e cercarono un albergo dove poter passare la notte. Ne scelsero uno in centro che era l’unico in cui, entrando, non trovavi i topi a darti il benvenuto. Al bancone c’erano quattro ragazzi uno più strano dell’altro. Uno con i capelli neri e gli occhi verdi, cn una specie di monocolo sull’occhio, uno con i capelli e gli occhi rossi che ci stava provando cn la ragazza al bancone, un biondino dagli occhi ametista con un vestito che definire assurdo è un complimento e uno… uno… maledizione!!! La ragazza biascicò un "arrivo subito" ed uscì in strada, fece velocemente il giro della casa e fece un "salto a casa". Appena arrivata nel mondo celeste iniziò ad urlare:

- Dannati figli di vostra madre!!!!!!!!!!!! Venite fuori subito!!!!!!! HOMURA!!!!!!!!!! KANZEON!!!!!!!!!!!- gli altri dei erano abbastanza sconvolti dall’irruenza della ragazza, ma lei non ci fece caso come al solito. Improvvisamente spuntò fuori Kanzeon che disse sorridendo:

- Oh, mia cara! Ma tu non dovresti essere fra gli esseri umani ora?- a Kira ormai usciva il fumo dalle orecchie:

- Dannata vecchia! Come se non sapessi che eri lì a guardarti la scena! Adesso è tutto più chiaro! Non vuoi che li uccida perché quel moccioso è mio fratello!!- Kanzeon sorrise divertita:

- Bhè, non solo. Fra di loro c’è anche il fratellastro/zio di Laira- Kira sbarrò gli occhi:

- Schifosa mummia, ecco perché me la stai facendo portare dietro!- Kanzeon ridacchiò:

- Ovvio! E comunque non voglio che tu li uccida perché fra di loro c’è anche mio nipote!- Kira si accigliò e stava per chiedere spiegazioni, ma Kanzeon la mandò via, così dovette per forza tornare da Laira. Quando entrò la vide che parlava animatamente con il rosso e quando anche lei individuò la dea le corse incontro e disse:

- Indovina Kira! Quel ragazzo è quello del mio sogno!- Kira sussurrò:

- Lo so. Poi parliamo…- si interruppe scocciata e guardò verso suo fratello che la stava fissando con insistenza. Lei per niente felice della cosa gli disse con il suo solito modo gentile:

- Bhè, che hai da guardare? Vuoi una foto?- Goku rispose:

- no, è solo che mi ricordi qualcuno…- il moro disse:

- Ci credo Goku, ti assomiglia da morire!- il ragazzo rispose:

- Tu dici Hakkai?- Kira disse:

- Come hai detto che si chiama?- il ragazzo chiamato Hakkai sorrise:

- Si chiama Son Goku, il ragazzo biondo è Genjo Sanzo ed io sono Cho Hakkai, molto lieto.- nel frattempo Laira aveva continuato a parlare con il rosso e ben presto aveva urlato:

- Kiraaaaaa!!!- la dea, molto scocciata, aveva risposto:

- E ora che diavolo c’è da urlare?- la ragazza disse:

- Lui… lui… si chiama Sha Gojyo! Sha, capisci?- Kira disse rassegnata:

- Certo che capisco, non sono mica scema, sai?- Hakkai disse:

- Possiamo sapere i vostri nomi?- la dea rispose subito:

- Son Kira- il silenzio calò sui quattro giovani, ma non durò molto, poiché Goku le saltò subito al collo urlando:

- HO UNA SORELLA!!!- la dea vide chiaramente il bonzo irrigidirsi, così decise di non spostarsi e di assecondare il fratello. Subito Sanzo affermò:

- Non puoi essere sicuro che lei sia tua sorella, quindi staccati da lei!- Kira ghignò fra sé e sé, e pensò che probabilmente si sarebbe divertita a far impazzire quel bel biondo… poi disse:

- Veramente io sapevo di avere un fratello di nome Goku, ma non sapevo chi fosse.- Sanzo fece una strana espressione:

- E perché mai ti dovrei credere?-

- Infatti non sei obbligato- Laira subito le disse:

- Kira!! Non mi avevi detto di avere un fratello però!- la dea era senza parole, ma subito si riprese:

- Ci conosciamo da ieri idiota! Non siamo mica così intime!- Gojyo alla notizia rimase scioccato:

- No! Una versione di Sanzo al femminile! Che tragedia!- Laira rise:

- Sarà dura tenere dietro a tutti e due!- Nello stesso momento arrivarono un’harisennata in testa a Gojyo e una scarpa addosso a Laira. Goku rise sempre abbracciato alla sorella. Sanzo iniziava ad essere alterato, così la dea, per innervosirlo ancora di più, decise di cambiare argomento, sempre con il fratello stretto a sé. Parlarono dei vari viaggi ed infine decisero di continuare il viaggio insieme, nonostante Sanzo si fosse opposto in modo abbastanza evidente. Poi ci fu il dramma:

- Dove avete intenzione di dormire?- chiese Hakkai in tono gentile. Kira rispose gelida:

- Pensavamo di passare la notte qui.- la dea vide chiaramente l’espressione contrita sul volto di Sanzo, ma decise di far finta di niente. Alla fine decisero le divisioni: i due Sha sarebbero stati in camera insieme per… "parlare"… Non che lei ci credesse molto dal modo in cui la ragazza fissava il rosso… Comunque, Hakkai sarebbe andato in camera con Goku poiché gli era venuta la febbre nonostante i suoi continui lamenti per voler stare con Kira e quest’ultima… bhè, si sarebbe dovuta sorbire Sanzo…

Andarono tutti nelle rispettive camere per dormire, ma per quattro di loro sarebbe stata una lunga notte….

 

Finito anche il secondo capitolo!!! Il terzo sarà moooooooolto bello!!! Mi raccomando!!! Recensite in tanti!!!

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Capitolo 3
*** sogni e incubi ***


Capitolo 3

Kira decise di andare nella stanza più lontano possibile dai due Sha per paura di non riuscire a dormire a causa di… ehm… come dire… "rumori molesti" e Sanzo su questo si trovò d’accordo con la bella dea. Si diressero così nella propria stanza e rimasero alquanto scioccati dal modo in cui essa era arredata. Avevano dovuto prendere tre camere matrimoniali, poiché tutte le singole erano occupate, ma non si sarebbero mai aspettati una camera… così matrimoniale!! Al centro della stanza era posizionato un letto rotondo tutto rosa, con le lenzuola piene di pizzi e frufru e con diversi cuscini a forma di cuore posizionati al suo centro. Accanto al letto c’erano due comodini anch’essi disgustosamente rosa e disgustosamnete cuoriciosi. Poi c’era un tappeto sempre dello stesso colore e della stessa forma, un comò identico, dei quadri sbaciucchiosi e mielosi alle pareti, incensi, fiori, profumi… insomma, tutto in quella camera era rosa, cuoricioso, profumoso e smielato. Sembrava più che una stanza matrimoniale, una camera da hotel a ore di quarta categoria… Kira decise di far finta di niente e si diresse davanti al comò per darsi un’occhiata allo specchio, dopo essere rimasta scioccata dalle condizioni dei suoi capelli, prese a pettinarsi con una spazzola che aveva prima disinfettato accuratamente (il disinfettante non si sa da dove fosse spuntato fuori, come anche la spazzola, però lei è pur sempre una dea…).

Sanzo ebbe così modo finalmente di osservare la sua compagna di stanza. Bisognava ammettere che era veramente bella, aveva dei lunghi capelli castani e ondulati e degli occhi stupendi, profondi, freddi, veri… spietati. Era vestita in modo abbastanza bizzarro (ha parlato… -.- ndKira)con un lungo abito nero senza maniche e con una strana scollatura, aveva anche dei guanti dello stesso colore che finivano al di sopra del gomito. Il monaco notò anche che nella parte sinistra dell’abito c’era un enorme spacco che arrivava fino all’anca e che lasciava intravedere una giarrettiera nera bordata di pizzo bianco che fungeva da fodero per tener ferma una pistola. Kira si voltò infine scocciata:

- Scusa, ma hai ancora per molto da guardarmi???- Sanzo si riscosse:

- Non so di cosa parli. Stavo pensando ad altro e mi sono incantato.- Kira ghignò:

- Sì, certo. Come vuoi tu.- poi finalmente si prepararono per andare a dormire, benchè alla dea non andasse molto a genio l’idea di dover condividere il letto con il biondo.

Ben presto il sonno colse la dea e quella si abbandonò alle amorevoli cure di Morfeo, ma la bella sensazione durò poco, poiché ben presto la ragazza fu svegliata da un calcio assestatogli involontariamente dal ragazzo che giaceva accanto a lei. Quella, evidentemente infastidita, si girò verso il giovane per dirgli un paio di paroline, ma poi si fermò e lo osservò. Aveva un volto meraviglioso, dei lineamenti delicati nonostante la smorfia di evidente paura che li distorcieva. Probabilmente stava facendo un incubo. La dea rimase incantata dai suoi capelli, che alla luce della luna brillavano di luce propria ed i suoi occhi l’avevano subito incuriosita: quella strana espressione di freddezza, così simile eppure così diversa dalla sua. Il suo sguardo era difficile da decifrare, lo scherno era spesso evidente, come l’astio, l’invidia… l’odio. Lui la odiava? No, non la conosceva abbastanza, ma sicuramente aveva paura di lei. Aveva paura che gli potesse portare via colui che era riuscito a donargli il sorriso. Era proprio quella la differenza fra di loro: gli occhi del ragazzo, nella loro freddezza comunicavano qualcosa, mentre i suoi no, erano semplicemente apatici, senza sensazioni. Da lei non traspariva neppure la noia. I suoi muri di difesa erano così alti che nulla riusciva a scalfirli.

Il filo dei suoi pensieri venne interrotto da un altro calcio assestatogli dal bonzo.

- Ok, ora basta- sussurrò la dea. Era decisa, voleva vedere cosa tormentava così tanto Sanzo, così approfittò della sua parte divina per entrare nei sogni di Genjo Sanzo Hoshi. Posò la sua mano sul braccio dell’altro e chiuse gli occhi.

Subito si ritrovò proiettata in un mondo che non le apparteneva, in cui nulla era delineato, a parte tre figure, di cui una stesa a terra morta. La seconda apparteneva ad un ragazzino con le mani sporche di sangue che singhiozzava accanto a quello che era stato il suo maestro, mentre in un angolo, con gli occhi sbarrati dal terrore e lacrime trattenute a stento, c’era il bel biondo che in quello stesso momento le stava accanto nella realtà. Kira stette a guardare per un po’, ma poi decise di intervenire perché si stava davvero annoiando.

La dea si avvicinò a Sanzo, gli mise una mano sulla spalla e gli sussurrò:

- I ricordi fanno male vero?- lui sbarrò ancora di più gli occhi, ma poi rispose:

- Già, a volte sì…- Kira sorrise, per la prima volta un sorriso vero, per niente tirato né ironico. In fondo era in un sogno, no? Non doveva mantenere nessuna immagine, perciò per una volta poteva anche lasciarsi andare.

La giovane prese il ragazzo per mano e lo condusse fuori dalla casa, camminarono per un po’ finchè non si trovarono in un prato, a quel punto si sedettero e stettero in silenzio per un po’. Poi Kira chiese:

- Ne sei consapevole?- Sanzo la guardò in modo strano prima di rispondere:

- Di cosa scusa?- la dea ridacchiò:

- Di star sognando!! Tutto questo non sta accadendo veramente!- il bonzo la guardò con gli occhi sempre più fuori dalle orbite e la dea nella realtà strinse più forte a sé il braccio del biondo perché questo si stava svegliando. Maledizione! Brutta mossa! Non gli avrebbe dovuto dire che era un sogno, perché ora la consapevolezza l’avrebbe molto probabilmente svegliato! O forse no… Bhè, c’era un’altra possibilità, e cioè che lui iniziasse a decidere come doveva andare avanti il sogno… Evidentemente aveva optato per la seconda perché il paesaggio, che aveva tremolato per qualche istante attorno ai due giovani nel sogno, era tornato normale. Ovviamente per quanto si potesse definir normale il paesaggio di un sogno visto che era pur sempre un sogno…

Sanzo sorrise e poi disse:

- Ma è il mio o il tuo sogno?- Kira rispose ingenuamente:

- Tuo ovviamente!-

- Allora posso fare ciò che voglio- la dea lo guardò male:

- Spero non ti stiano venendo strane idee in testa e che tu non voglia trasformare questo sogno cominciato come incubo in un sogno erotico!- il bonzo sembrava offeso:

- Guarda che quello semmai è lo scarafaggio, non io!- Kira improvvisamene si diede una scrollata come se avesse ricevuto una scossa elettrica, prese per mano il giovane, gli si avvicinò e sussurrò:

- Ora devo andare, è mattino. Ti verrò a trovare domani notte bel biondino!- dopodichè gli rubò un veloce bacio a fior di labbra. A poco a poco tutto iniziò a sfumare e ben presto Sanzo si svegliò con uno strano senso di calore addosso, volse la testa e vide Kira aggrappata al suo braccio, con una mano intrecciata con la sua. Ben presto quella si svegliò, guardò il ragazzo con il suo solito sguardo freddo e poi dovette correre in bagno poiché le veniva da vomitare.

- Dannazione!- sibilò fra i denti la dea una volta finito di dar di stomaco:

- Evidentemente non ho poteri illimitati qui sulla Terra, una notte continua ad usarli e mi sento male! Dannazione!-

Nel frattempo il biondo si sedette sul letto e ripensò al bel sorriso dolce che aveva la sua compagna di stanza nel sogno, e quello che aveva assunto incrociando il suo sguardo appena sveglia. Sì, era stato decisamente un sogno.

Nota dell'autrice: Ciao a tutti e grazie per aver letto questo capitolo!! Ci tengo solo a precisare che l'abito di Kira è come quello di Lust in Fullmetal Alchemist! Voglio anche ringraziare di cuore ferra e Temari che commentano ogni mio capitolo!!! Thanks thanks thanks!!!

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Capitolo 4
*** incomprensioni ***


saiyu

 

Capitolo 4

 

Quando la dea fece il suo ritorno in camera, aveva un colorito decisamente poco sano e l’aria ancora più scazzata del solito se possibile. Si diede una veloce occhiata allo specchio inorridendo per le sue condizioni e poi andò a prendere i suoi vestiti adagiati su di una sedia (ovviamente rosa, cuoriciosa e pizzosa) con l’intento di vestirsi, ma si bloccò quasi subito. Volse lo sguardo sul bonzo, ancora a letto e a petto nudo, che stava sbadigliando senza accorgersi dello sguardo omicida che gli stava rivolgendo Kira. L’essere ignorata infastidì molto la dea che si schiarì la voce per richiamare l’attenzione di Sanzo, questo la guardò e disse tranquillamente:

- Problemi?- una vena iniziò a pulsare sulla tempia di Kira:

- Bonzo idiota, io mi dovrei vestire…-

- Ok, vestiti.- Kira rimase in silenzio qualche secondo e poi esclamò:

- Io mi vestirei anche, se tu magari te ne andassi in bagno o in una qualche altra stanza!!!!- Sanzo sobbalzò per lo spavento e se ne andò in bagno con in mano le sigarette. La dea si vestì e uscì dalla camera diretta nell’atrio dell’albergo per fare colazione. Una volta arrivata si diede un veloce sguardo intorno alla ricerca di quelli che sarebbero (purtroppo) diventati i suoi compagni di viaggio e ben presto individuò Laira seduta in un angolino. La raggiunse e le si sedette accanto osservandola. No, non aveva fatto niente con il kappa. Bastava guardarla. Decise comunque di stuzzicarla un po’:

- Com’è andata la nottata?-

- Mmh, così…-

-Delusa dalle sue prestazioni?- Laira la guardò confusa:

- Eh?-

- Sì, insomma, non è bravo come sembra a letto?- Laira biascicò:

- bravo…? Letto…? No! Non è come credi!!!! Non abbiamo fatto niente!! Nel modo più assoluto!!!- una voce raggiunse le loro orecchie:

- Di che parlate belle fanciulle?-

- Di niente stupido kappa pervertito, dicevo che a quanto pare non sei così bravo a letto visto che Laira è così delusa…- la ragazza in questione era completamente rossa per la vergogna:

- Ti ho detto che non abbiamo fatto niente!!!- un’altra voce aggiunse:

- Strano…- Gojyo chiese al bonzo appena arrivato:

- E tu Sanzo? Hai finalmente perso la verginità?- il diretto interessato stava per rispondergli per le rime, ma fu interrotto dalla dea:

- Sì, assolutamente. Mi aspettavo qualcosa in più sinceramente…Cioè, all’inizio ho dovuto condurre io, ma poi si è lasciato andare…- Sanzo era sconvolto:

- Che diavolo dici razza di ragazza perversa?! Io ti ammazzo!- la dea scosse la testa rassegnata:

- Sanzo, capisco che tu non voglia far sapere in giro delle tue poche capacità a letto, ma il solo fatto di essere stato con una bella ragazza come me dovrebbe riempirti d’orgoglio!- il bonzo continuò ad insultare la dea cercando di difendersi, e quella gli rispose sempre per le rime fra le risate dei due Sha, finché non furono interrotti da un urlo:

- Kiiiiiiiiiiiiraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!- il “dolce fratellino” della dea era appena arrivato e le era saltato al collo urlando di felicità, seguito da Hakkai che salutò tutti cortesemente con il suo solito sorriso di circostanza. Sanzo, ancora rosso in viso per le affermazioni di Kira, rivolse un’occhiata molto poco benevola al ragazzo spaparanzato sulla dea, che stava peraltro soffocando visto che comunque era lei la minore dei due fratelli. Goku se ne accorse e disse ingenuamente al suo Sole:

- Qualcosa non va Sanzo? Non hai dormito bene stanotte?- il bonzo rispose quasi sbraitando:

- No! Per niente!- e la dea aggiunse:

- E chi ha dormito?!- il biondo stava per rispondere, ma la dea non lo lasciò neanche iniziare, cambiando subito discorso come se niente fosse, cosa che fece alquanto imbestialire il bonzo:

- Laira… Scusa, ma come diavolo sei conciata? Di chi sono quei… cosi? - la ragazza in questione si diede una veloce occhiata e arrossì: aveva ancora addosso i vestiti prestatele da Gojyo, dato che i suoi erano lerci, insanguinati e mezzi stracciati… Il rosso rispose:

- Ti informo che quei “cosi” sono dei miei vestiti!- la dea assunse un’espressione schifata:

- Oltre ad essere assolutamente orribili le stanno pure dannatamente grossi… Laira, vieni con me, ti do dei vestiti più adatti ad una ragazza… magari anche della tua misura…- Gojyo sgranò gli occhi:

- Farò finta di non aver sentito quello che hai detto dei miei vestiti…- Kira alzò le spalle e trascinò via Laira per un braccio.

Andarono nella camera della dea, ma purtroppo la trovarono occupata da una ragazza molto giovane, sui 14 anni forse, intenta a rifare il letto. La dea rimase un attimo sulla soglia interdetta e poi sibilò:

- Chi diavolo sei, che cosa diavolo ci fai qui e chi diavolo ti ha dato il permesso di frugare fra le mie cose!- ogni “diavolo” fu intriso di puro veleno e fu sputato fuori dalle labbra della dea in modo talmente perfido che la ragazzina si spaventò a morte come se avesse urlato tante bestemmie da tirar giù tutti gli dei. Tremante rispose:

- I- io s- sono la cameriera e s- stavo mettendo a p- posto la c- camera… m- me l’ha ordinato il p- padrone della locanda…- a Kira iniziò a pulsare la famosa venetta sulla tempia che aveva in comune con il bonzo corrotto, solitamente brutto segno:

- Erano ovviamente domande retoriche, non me ne frega assolutamente niente di chi sei tu! Era semplicemente un modo per farti capire che voglio che sloggi da qui al più presto perché ho bisogno della camera!- Laira osservò un attimo Kira convinta che la dea non sarebbe stata comunque contenta della risposta: se la ragazza non avesse risposto probabilmente le avrebbe dato della gran maleducata.  La cameriera tremava di paura, ma nonostante questo continuò:

- M- mi dispiace m- molto signorina, ma d- devo fare il mio lavoro! In c- caso contrario v- verrei licenziata!- la dea roteò gli occhi prima di rispondere:

- Sai cosa me ne frega a me se ti licenziano! Io adesso ho bisogno la camera perciò vattene!- la giovane accanto a Kira decise di intervenire per evitare che la dea scoppiasse, perché da un momento all’altro sarebbe accaduto e la cameriera avrebbe assistito all’ira di una dea fra le meno pazienti, cosa poco raccomandabile a qualsiasi persona e/o demone che ci tenesse minimamente alla propria vita, così disse:

- Scusi signorina, ma sa, io mi dovrei cambiare un momento, perciò sarebbe questione di secondi, davvero. Potrebbe gentilmente aspettare fuori qualche istante? Poi le lasceremo la camera libera così che lei possa continuare il suo lavoro!- la cameriera, sconcertata dalla gentilezza del demone annuì e se ne andò bisbigliando qualcosa del tipo “chiamatemi quando avete finito”. Kira volse lo sguardo su Laira che la guardava con un sorrisone che le arrivava da un orecchio all’altro.

- Tsk, non capisco perché la gente deve essere sempre così dura di comprendonio!- sbuffò la dea, il demone rispose:

- Se tu provassi ad essere un po’ più gentile con le persone che ti stanno intorno forse queste ti ascolterebbero e… Ahia!!- a Laira era arrivata in testa una scarpa per tutta risposta, cosa non molto gradevole visto che la dea aveva i tacchi. Kira aggiunse:

- Bando alle ciance! Ora ti do qualcosa, almeno ti cambi…- schioccò le dita e sul letto (da ricordare tutto cuoriciosa ecc ecc) davanti a loro apparvero un paio di pantaloni piuttosto larghi, ideali per grandi movimenti, degli stivali dall’aria estremamente comoda, una maglia semplice di cotone bianco e una giacca molto lunga, stretta in vita da una specie di corsetto e con numerosi lacci per chiuderla.

Il tutto era di ottima qualità e di tessuti caldi e morbidi, adatti alla stagione fredda che si apprestava ad arrivare. Laira era evidentemente impressionata:

- Wow!! Come hai fatto??- Kira inarcò un sopracciglio:

- Non avevi detto di sapere che sono una dea? Questo è palesemente uno scherzetto in confronto ai miei illimitati poteri e…- la giovane si interruppe e guardò la ragazzina di fronte a lei che la osservava scettica. La dea si schiarì la voce e continuò:

- In ogni caso muoviti a vestirti, prima che quegli idioti abbiano la splendida idea di lasciarci qui…- Laira annuì, ma nonostante questo non accennò a muoversi. Kira guardava Laira. Laira guardava Kira. Venetta pulsante.

- Allora? Non hai forse capito?- il demone sbattè le palpebre stupita:

- Guarda che sto aspettando te!-

- Me?-

- Sì, sto aspettando che tu esca!-

- Sei una femmina no?-

- Certo!-

- Allora direi che non hai niente che io non ho, e poiché le mocciose come te non mi interessano, ma mi piacciono gli uomini, direi che di problemi non ce ne sono perciò cambiati! Ora!-

- …-

- ??-

- Ti puoi almeno girare?- Kira emise un verso esasperato e si girò di spalle mentre la mocciosa si cambiava. Nel frattempo la dea chiese:

- A proposito, hai un’arma?-

- Sì! La mia cavigliera si trasforma in alabarda!-

- Perfetto. Ora muoviti, io ti precedo giù- la dea raggiunse gli altri e subito Goku le si attaccò ad un braccio sotto lo sguardo poco rassicurante di Sanzo ed appena la giovane Sha li raggiunse decisero di partire. Laira chiese:

- Qual è la destinazione?- il suo fratello-zio rispose:

- Dove ci porta il cuore!!-

- Non scherzare!-

- Non sto scherzando!- la dea aggiunse:

- Ok, allora partiamo!- Sanzo affermò guardando la dea in cagnesco:

- Qui gli ordini li do io!-

- Che li dia tu o che li dia io non fa differenza. Adesso partiamo! È un ordine mio caro bonzo!-

- No mia cara! Hai capito molto male! Ti ricordo che siete state tu e la mocciosa ad unirvi al nostro gruppo, non il contrario!-

- Questo non ha importanza, se vuoi dare ordini dalli ai tuoi due amichetti, ma alla ragazzina e a mio fratello li do io!-

- Oh! Tuo fratello! E mi dici dov’eri tu quando Goku è stato imprigionato, oppure quando piangeva disperato in quella cella o in qualsiasi altro momento della sua vita?-

- Che dici? Magari non ero ancora nata? E comunque non mi sembra siano affari tuoi! Ora sono qui!-

- Sì, ora, ma sono io che l’ho cresciuto!-

- Complimenti! Ricordami di darti un premio quando sarà tutto finito! Di cosa hai paura bonzo?-

- Non ho paura! Razza di…- non poté finire la frase poiché lo interruppe il padrone della locanda che disse:

- Scusate signori, visto che i vostri amici se ne sono andati da circa dieci minuti, chi di voi paga?- i due ragazzi si fermarono e la dea disse:

- Bhè, visto che sei tu che dai gli ordini suppongo che pagherai…-

- Tu però dai gli ordini alle due scimmie perciò paghi tu per loro…- alla fine fecero a metà. I due ragazzi raggiunsero il resto del gruppo che aveva già preso posto su Jeep, e si fermarono un attimo impensieriti.

- Ok, come facciamo a starci tutti?- chiese la dea alquanto seccata. Hakkai rispose:

- Se dietro si stringono un po’, tre persone ci stanno, al massimo qualcuno va in braccio a qualcun altro…- Sanzo e Kira si guardarono schifati e poi Kira disse:

- Laira! Va in braccio a Gojyo!- quella cercò di protestare ma la dea aggiunse:

- Vedi altre soluzioni?-

- Bhè, potresti sempre andare in braccio a Sanz…Ahia!!!- una scarpa centrò in piena fronte la povera Laira che decise di assecondare la bella dea, così finalmente partirono. Il viaggio non fu per niente tranquillo, poiché i due leader del gruppo continuavano a battibeccare per le cose più stupide, tanto che anche Hakkai si stava scocciano, basti dire che il suo ineguagliabile sorriso era disturbato da una specie di tic alla guancia. Finalmente dopo circa un’ora di battibecchi i ragazzi decisero di finirla, anche perché non avevano più voce, così poté finalmente parlare Laira per fare una constatazione:

- Il cielo si sta oscurando… tra non molto ci sarà un temporale di notevoli dimensioni…- Kira disse:

- Oh, perfect! Il prossimo villaggio è a due giorni di viaggio!-

- Direi che possiamo solo trovare una caverna e stare lì aspettando che torni il bel tempo…- propose la giovane demone. Sanzo disse in tono sprezzante come al suo solito:

- Oh, certo! Come gli uomini primitivi! Mi sembra perfetto!- Kira sibilò:

- Hai un’idea migliore signor bonzo?- il biondo rispose con uno “Tzk” perciò si divisero per andare a cercare un riparo. Si sarebbero messi in contatto tramite sfere di energia, poiché sia hakkai che Laira le sapevano fare. Gojyo disse subito di voler stare con Laira e per ovvia conseguenza Kira decise di astenersi dal gruppo dei due Sha perché troppo smielati. Hakkai quindi si portò dietro Kira e Sanzo, che si era rifiutato di stare con quei due ma che non voleva neanche stare a contatto con la dea, mentre Laira andò in avan scoperta con Gojyo e Goku.

La dea decise di dirigersi a ovest e stranamente il bonzo non disse niente. Si avvertiva molta tensione fra i due perciò Hakkai pensò di fare un po’ di conversazione. Disse per un po’ sciocchezze a cui Kira e Sanzo risposero con monosillabi finchè Hakkai non affermò ridendo:

- voi due siete identici! Per questo non andrete mai d’accordo!- Kira alzò fulminea il capo:

- Io? Identica a questo qui? Spero tu stia scherzando!- sanzo aggiunse:

- Infatti! Io sono molto meno stupido!-

- Sarei io la stupida?-

- Come volevasi dimostrare!-

- Come ti permetti razza di stupido bonzo idiota?!-

- Come ti permetti tu! Chi diavolo ti credi di essere? Sei comparsa di punto in bianco trascinandoti dietro quella mocciosa e hai sconvolto la vita di tutti!-.

- Oh, perdonami se ho interrotto il tuo trantran ritrovando mio fratello!-

- Usi Goku come scusa per tutto, ma non ti vergogni?-

- Sei tu che dovresti vergognarti! Sei un egoista possessivo! Perché diavolo sei così geloso di quel ragazzo? Goku dice sempre che tu sei il suo Sole, ma siamo sicuri che non il contrario stupido bonzo dal cuore di ghiaccio? I raggi splendenti di quella splendida persona che è mio fratello hanno sciolto anche il tuo cuore ma tu non vuoi ammetterlo, idiota come sei! Goku prima o poi si stuferà di essere trattato così da te e ti abbandonerà, perciò prima o dopo lo perderai comunque quindi finiscila di darmi la colpa di tutto e di guardarmi male ogni volta che Goku mi abbraccia perché mi irriti!- Sanzo dopo il verdetto dettato dalla dea rimase in silenzio per qualche minuto e poi disse a bassa voce e con molta calma:

- Cosa ne sai? Cosa ne vuoi sapere tu di me, di Goku e di quella che è la nostra vita? Non sparare cose a caso donna, non parlare di cose che non capisci…- Kira replicò:

- L’unico che qui non capisce sei tu… uomo…Ma in fondo te ne accorgerai quando lui se ne andrà…- dopodichè si dovette fermare perché li avevano raggiunti gli altri tre, non essendosi neanche accorti di essere giunti ad una grotta e che Hakkai aveva lanciato il segnale. Goku chiese ingenuo:

- Qualcosa non va ragazzi?- loro non risposero, per quel giorno bastava così ed in fondo anche per i giorni successivi, poiché Kira e Sanzo non si sarebbero rivolti la parola per diversi giorni se non nei sogni del bonzo, in cui Kira riusciva anche ad innamorarsi.

 

Nota dell’autrice: Uff! Finito! Mi spiace non aver aggiornato per così tanto tempo, ma mi si era impallato il computer! :P Comunque adesso sono qui con un nuovo capitolo!! Recensite in tanti!!!

 

Kiss kiss

 

Lilith-chan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** i disagi del campeggio ***


saiyu

 

 

Capitolo 5

Si respirava aria di tensione nella grotta (neanche tanto grande) in cui si erano riuniti i sei ragazzi. Stranamente nessuno parlava e la cosa metteva un’angoscia incredibile. Erano tutti radunati al riparo ma di pioggia neanche l’ombra e la cosa faceva arrabbiare ancora di più Sanzo e Kira, già di pessimo umore per i fatti loro. Visto comunque che non accennava a diluviare e che era ancora chiaro decisero di procurarsi qualcosa da mangiare e di accendere il fuoco. Già… accendere il fuoco… primo grande problema. Gojyo propose:

- Bhè, visto che stiamo facendo gli uomini primitivi, potremmo provare con i legnetti o con le pietre focaie!- Kira intervenne:

- Perché, tu sai individuare le pietre focaie?-

- Ovviamente no, che domande!- Kira sbuffò esasperata, in ogni caso si misero a cercare legnetti per accendere il fuoco, cosa che non fece per niente felice la dea che dopo circa mezz’ora di lavoro affermò scocciata:

- Mi sembra di essere entrata nei boyscout! Che schifo! Le mie povere mani sono piene di terra! Ahh!! Guardate le mie unghie!! Che orrore! Che ribrezzo! Che disgusto! Che voltastomaco! Che…-

- Eddai Kira piantala!- intervenne ridendo ad un certo punto Laira che si stava divertendo da morire. La dea ancora più alterata si rimise a cercare pezzi di legno, finchè il suo lavoro non fu interrotto di nuovo da Laira, più precisamente da un suo urletto:

- Ah! Aspettate! Ma io so accendere il fuoco! Basta usare le sfere di energia! Se le concentro nel palmo della mano danno vita ad una fiamma!- rimasero tutti in silenzio per un attimo, sconcertati da ciò che aveva detto il demone, dopodichè Kira sbraitò:

- Cioè, fammi capire! Io è un’ora che mi insozzo di terra per niente?! Mi sono rotta un’unghia, strappata il vestito, sporcata di terra e graffiata le mani per un piffero di niente??? Baka oni!!!!!!!!!!- l’imprecazione fu ovviamente accompagnata da una scarpa in testa alla povera demone che aveva ormai imparato a sopportare tutto. Il secondo “problema”,  o almeno per la dea era tale, fu il posto dove dormire. Quando, infatti, Laira andò da lei a chiederle dove avrebbero dormito, Kira inorridì nel notare che Hakkai stava disponendo delle coperte all’interno della grotta, chiaro segno che avrebbero dovuto dormire lì. Si avvicinò quindi al moro e chiese:

- Ehm… Quelli cosa sarebbero?- Hakkai rispose con quel suo solito sorriso che dava tanto sui nervi alla bella dea:

- Bhè, i nostri letti! Non saranno confortevoli come un letto d’albergo, ma ci dobbiamo accontentare!- Kira assunse un’espressione talmente schifata che non si può neanche descrivere. Chiese quindi titubante:

- Cioè… ehm… non avete neanche dei sacchi a pelo?- il demone scosse la testa e la dea gli volse le spalle imprecando. Laira vedendo il cattivissimo umore della dea, le si avvicinò e le chiese:

- Scusa Kira, ma non potresti farli apparire come hai fatto con i miei vestiti?- la dea la guardò per qualche secondo e poi le chiese con fare ironico:

- Sì, certo… Però c’è un problema mia cara mocciosa: come farei a giustificare la loro miracolosa comparsa? Ti ricordo che loro non sanno e non devono sapere che sono una dea!- allora Laira rispose con tutta la semplicità di cui era dotata:

- Potresti sempre dire che li hai trovati in un cespuglio…- a Kira iniziò a pulsare la venetta sulla tempia e prima di tirare un’altra scarpa a Laira (a lungo andare non è molto salutare…) decise di andarsene a cercare qualcosa da mangiare, ma con scarsi risultati. Decise quindi di aspettare che tornassero gli altri con qualcosa di commestibile, ma vedendo che erano riusciti solo a trovare un paio di conigli decise di intervenire, almeno per sé. Andò nella foresta, lontano dagli sguardi dei suoi compagni, e poi andò da suo padre e molto gentilmente gli chiese del cibo:

- Maledetto padre dannato! Portami del cibo! Molto! E subito!- Homura dapprima saltò al collo della figlia come al suo solito, ma ritrovandosi l’arma della ragazza puntata alla tempia, decise di assecondarla. Dopo aver cenato e aver digerito, decise di tornare da quegli impiastri che stava raggirando per i suoi scopi. Nel giro di pochi minuti li raggiunse e Laira subito le corse incontro impensierita con qualcosa in mano. Poi le chiese:

- Kira dov’eri finita?? Ero preoccupata!!! Pensavo che…- poi farfugliò un qualcosa di incomprensibile, così che Kira le chiese di ripetere perché non aveva capito. Così la giovane demone rispose:

- Bhè… io… ecco… pensavo che mi avessi abbandonato anche tu…- Kira sbarrò gli occhi sconcertata, ma subito si riprese e le rispose:

- Ah! Baka!!- Laira chiuse gli occhi pensando che le arrivasse una scarpa in testa, invece poco dopo sentì un tocco gentile sul capo. Non era una carezza, le ci aveva semplicemente appoggiato una mano sopra. Era già molto per gli standard della dea! Laira allora la guardò con gli occhioni spalancati e lucidi e subito Kira si riscosse, ritrasse di getto la mano e le disse:

- Ah, piantala di fare tante scene!!! Piuttosto, cosa tieni lì in mano?- Laira replicò:

- Visto che non tornavi e gli altri avevano fame, noi abbiamo mangiato, ma ti ho tenuto da parte un pezzo di carne!! In realtà lo voleva mangiare Sanzo, ma io gliel’ho impedito!!- Kira la guardò impensierita un attimo, e poi scoppiò a ridere. Per la prima volta nella realtà Kira aveva riso, le erano persino venute le lacrime agli occhi, tanto che i quattro ancora nella grotta misero la testa fuori per vedere che cosa stava succedendo. La dea smise di ridere ed ancora con il sorriso sulle labbra, guardò Laira che era ancora sconcertata e le disse:

- Non ti preoccupare. Mangialo tu!- Laira la guardò raggiante e le chiese:

- Davvero posso?? Ma… e tu?- Kira scosse il capo poggiandole una mano sulla spalla e dicendo che non aveva fame (e ci credo!! Con tutto quello che ti sei fatta cucinare da Homura!! ndMe). La dea si diresse quindi verso la grotta, ma quando incrociò lo sguardo dei ragazzi, si accorse di stare ancora sorridendo ed il suo volto si indurì. Ecco, come velocemente aveva iniziato ad essere felice, allo stesso modo adesso tornava quella di sempre, fredda, glaciale e menefreghista.

Notò che il cielo si stava rannuvolando molto velocemente, si girò quindi per dire a Laira di rientrare e notò che aveva già finito di mangiare: doveva avere veramente fame!! In ogni caso si ritirarono nella grotta e ben presto iniziò a piovigginare. Ovviamente non c’era niente di interessante da fare in una grotta angusta, umida e buia dato che il vento aveva spento il fuoco, così decisero di andare a dormire. Kira si mise praticamente all’entrata della grotta, dato che tutto quel contatto fisico la disgustava profondamente, accanto a lei si mise suo fratello che si addormentò con un lembo del vestito della dea stretto in mano, vicino al quale c’era Sanzo, rompiballe come sempre. Vicino a lui c’era Gojyo con accanto ovviamente Laira. Hakkai era in fondo alla grotta, accucciato in un angolino con Hakuryu, a fare l’asociale come al suo solito. Tutti ben presto si erano addormentati, ma la bella dea non riusciva a prendere sonno. C’era qualcosa che non andava… Qualcosa che doveva fare… Ma non capiva cosa, era una sensazione strana, come quando ti dimentichi di fare qualcosa ed il dubbio ti tormenta, tipo spegnere il gas prima di andare a letto. Si girò a guardare i suoi compagni addormentati… Laira, Gojyo, da qualche parte c’era Hakkai, Goku e… Sanzo… Quell’emerito imbecille testa di cazzo!! Stupido come pochi!! Aveva il grande dono di fare imbestialire la dea, dono poco raccomandabile a dir la verità! Però… forse riguardava lui quella strana sensazione… Sì, ma cosa aveva dimenticato di fare?? … Ah! Già! Si era dimenticata di parlargli per il resto della serata! Bhè, allora niente di preoccupante! In ogni caso decise di togliersi ogni dubbio, così scostò leggermente suo fratello e si mise fra lui e Sanzo, dopodichè, come la sera precedente, gli posò una mano sul braccio ed entrò nei sogni del biondo.

Questa volta niente incubi. Era un sogno calmo. A dir la verità quasi inutile. C’era solo Sanzo, seduto sull’erba di una collina che guardava il paese sottostante. C’era anche un po’ di vento a scompigliargli i capelli. Kira gli si sedette accanto e notò che il bonzo non sembrava particolarmente stupito del suo arrivo.

- Oggi ho litigato con la vera Kira.- iniziò Sanzo. La dea lo guardò storto:

- Vera?- il biondo annuì:

- certo, vera. Tu sei solo frutto dei miei sogni in fondo…- giusto…la dea stette in silenzio, così il bonzo continuò:

- sai perché mi sono arrabbiato tanto? Perché aveva ragione. Aveva capito tutto stando insieme a me e a Goku soltanto un giorno e la cosa mi dava molto fastidio perché io non me n’ero accorto in tutti questi anni! Probabilmente sono diventato Goku-dipendente, ma questo non va bene per niente…- si interruppe e sospirò. Kira piegò la testa di lato con espressione perplessa e chiese:

- Perché non va per niente bene?- Sanzo accennò un mezzo sorriso:

- perché non è questa la filosofia su cui ho basato la mia intera esistenza! “Non avere legami, non essere schiavo di nessuno, vivi soltanto per la tua vita!” questo era il mio motto!- kira ridacchiò:

- Hai riassunto in poche parole il mio tenore di vita fino ad adesso!-

- Io non voglio avere niente da proteggere!- la dea sussurrò:

- Mi sa che è troppo tardi…- non riuscì quasi a finire la frase che si ritrovò catapultata nel mondo reale. Non capiva… Non poteva essere già giorno… Si girò sconcertata nel buio finchè non incontrò due occhi che la scrutavano nell’oscurità. Laira era davanti a lei, con una mano stretto sul suo braccio. La dea la fissò assonnata e perplessa e poi le chiese:

- Che vuoi?- la giovane rispose in un bisbiglio:

- Posso dormire con te?- Kira sbarrò gli occhi:

- E perché mai?- la sua voce fu coperta dal rumore molto forte di un tuono, al quale Laira rispose con un mugugno terrorizzato. La dea volse gli occhi al cielo:

- Oh signore! Hai paura di un temporale! E va bene, però allontaniamoci da questo stupido bonzo corrotto, che se no rompe!- Laira annuì, dopodichè si sdraiarono nuovamente e la giovane demone si addormentò nell’abbraccio caldo di Kira la quale continuò a ripetersi le parole di Sanzo, forse per auto convincersi:

- Non avere legami, non essere schiavo di nessuno, vivi soltanto per la tua vita! Non avere legami, non essere schiavo di nessuno, vivi soltanto per la tua vita! Non…- finchè anche lei non si addormentò.

In ogni caso il sonno durò poco, poiché ben presto si svegliò in preda alla nausea. Uscì in fretta e furia dalla grotta, cadde per terra ed iniziò a vomitare mentre la pioggia la bagnava. Dopo pochi secondi sentì due mani tirarle su i capelli. Dannazione! Aveva svegliato anche Laira! Finalmente finì sia di piovere che Kira di vomitare e quest’ ultima, stremata, si coricò nuovamente, addormentandosi subito.

Quando si svegliò si trovò davanti al naso dei fiori. Erano quei fiorellini che si trovano in montagna… quelli tutti colorati… e con grande stupore della dea c’era persino del glicine. Dove diavolo l’aveva trovata se comunque erano in montagna?? Si accorse con suo grande disgusto di avere un braccialetto di fiori attorno al polso, così interruppe la marea di complimenti che i tre demoni stavano rivolgendo a Laira urlando:

- Ancora?! Che orrore!!! Che schifo!!! Puzzano da morire!! Toglimeli subito da sotto il naso!- tutto lo strepitare della dea svegliò anche il bonzo, che ebbe più o meno la stessa reazione della dea. Dopo varie imprecazioni ed altrettanti sospiri da parte dei quattro demoni, decisero all’unanimità di ripartire visto che finalmente aveva smesso di piovere. Salirono su Jeep, ma dopo pochi minuti di viaggio decisero di fermarsi ancora un momento poiché erano arrivati ad un laghetto. Visto che l’igiene (almeno per la dea) veniva prima anche di tutti i sutra esistenti, pensarono bene di lavarsi prima di ripartire. Si diedero una sciacquata, senza farsi bagno completo, mentre la bella dea si appartò e fece comparire spazzolino e dentifricio per ovvia funzione. Finalmente poterono partire, sperando di non dovere essere più interrotti.

Su Jeep si respirava stranamente aria di tranquillità, così strana da sembrare quasi inquietante. Né Sanzo né Kira dissero niente per buona parte del viaggio, finchè Laira non sbottò irritata:

- Ma la volete finire di fare i mocciosi?? Non so perché abbiate litigato, ma qualunque sia il motivo non è sicuramente abbastanza valido da rovinare il viaggio a tutti quanti!!- a questa affermazione Sanzo rispose con uno “Tzk!” mentre Kira biascicò un qualcosa di incomprensibile. In ogni caso, pian piano ricominciarono a rivolgersi la parola, anche solo per insultarsi leggermente. Ad ogni modo il loro viaggio fu interrotto di nuovo, questa volta causa stupidi demoni che avevano scelto la giornata sbagliata per attaccarli. I sei ragazzi decisero di sbrigarsi, poiché avevano già sprecato fin troppo tempo. Kira non si mosse nemmeno da Jeep, estrasse semplicemente la pistola dalla giarrettiera ed iniziò a sparare al branco di demoni. Come al solito non erano per niente forti, così stavano per rimettersi in viaggio, quando videro Kougaiji, Doku e Yaone. Ovviamente erano dei sicari i demoni appena sconfitti… Uff!! Che barba!! Kira era così persa nei suoi pensieri che non si accorse nemmeno dell’evidente elettricità e tensione che stava percorrendo l’aria in quel momento. Si accorse di qualcosa solamente quando Gojyo si slanciò in avanti tirando un pugno a Doku ed iniziando ad urlargli contro:

- Tu!! Doku!! Dannato bastardo!! Come hai potuto non dirmi di avere una figlia?! E come hai potuto abbandonarla a se stessa?!- l’interessato era troppo sconvolto dalla vista di Laira per reagire, così che si prese un mucchio di cazzotti in faccia senza dire neanche “ah”. Laira nel frattempo aveva fatto qualche passo indietro e tutti gli altri si erano fermati ad osservare la scena per cercare di capirci qualcosa. Kira guardò tutti, ad uno ad uno per cercare di comprendere la situazione, ma visto che i suoi sforzi erano vani disse:

- Scusate, non vorrei interrompervi, ma… ehm… ecco… come dire? Che diavolo succede?- le rispose Laira in un sussurro:

- Quello è mio padre…- Kira rispose:

- Oh! Capisco! E perché lo stai picchiando Gojyo?- Gojyo si voltò a guardare la bella dea stravolto:

- Perché? Mi chiedi perché? Ha abbandonato sua figlia!- Kira sospirò:

- Bhè, scusa tanto se non siamo nati tutti per essere genitori… tu cosa avresti fatto Gojyo? Partendo dal presupposto che sei un grandissimo irresponsabile, se tu avessi avuto un figlio con tua madre l’avresti tenuto?- il rosso non rispose. Goku tirò il vestito di sua sorella affinché lo ascoltasse:

- Kira, ora basta… Non mi sembra il caso di infierire… Stanno già abbastanza male tutti e tre…- la dea rispose con uno dei suoi soliti “Tzk!”, ma nonostante questo stette in silenzio. Laira comunque tirò via Gojyo da suo fratello, dicendogli di stare tranquillo. Doku disse:

- Laira…Come sei cresciuta!- la ragazza annuì ed abbassò lo sguardo. Era molto tempo che non vedeva suo padre. Lui l’aveva tenuta con se per alcuni anni, finchè non le aveva confessato la verità. A quel punto la ragazza se ne era andata e lui non aveva fatto assolutamente nulla per fermarla, né per rintracciarla. La giovane aveva vissuto sempre sola e si era sempre sentita abbandonata. Era ovvio. Comunque c’era qualcos’altro che irritava alquanto la dea: lo sguardo di Kougaiji, il capo dei tre demoni, che non aveva abbandonato un attimo la dea, la quale disse mooooooooooolto scocciata:

- Se magari la piantassi di fissarmi con quello sguardo da pesce lesso mi faresti anche un favore! Cosa vuoi? Una foto? O magari un autografo?- quello scosse la testa e rispose:

- No, è solo che sei bellissima!- e quello fu solo il primo di una lunga serie di complimenti rivolti alla dea. Dopo l’ennesimo “Taci razza di idiota!” detto da Kira a Kou, questo si bloccò e disse rivolto a Doku:

- Senti, chi è?- Kira inarcò un sopracciglio pensando all’idiozia del demone. Non ci si mette a fare complimenti alla prima che passa senza neanche sapere chi è… Comunque Doku si voltò in direzione del fratello e chiese a sua volta:

- Chi è?- Gojyo si voltò verso Laira:

- Chi è?- laira si diresse da Kira:

- Chi sei?- una scarpa in testa fu seguita da un sonoro:

- IDIOTAAA!!!-.

La dea dopo essersi ricomposta rispose:

-  Io sono Son Kira. Non ti è dato sapere oltre.- Kougaiji rispose con gli occhi languidi:

- Kiiraaaa!!! Che bel nome!!!- e avanti di questo passo. Il principe sembrava non volersene più andare, mentre i sei protagonisti non avevano per niente voglia di stare lì a sorbirsi Kou in pieno sclero, senza contare che avevano anche fretta, così che Sanzo si avvicinò a Kira e bisbigliò:

- Fai qualcosa!- e quella rispose:

- E cosa?-

- Qualunque cosa lo faccia andare via!- la dea ci pensò un po’ su, finchè non giunse a quella che le pareva la più efficace fra tutte le varie alternative. Lamentandosi del caldo Kira iniziò a tirarsi su il vestito, scoprendo le gambe e parte del seno, finchè non ottenne l’effetto desiderato: Kougaiji giaceva ora a terra svenuto/morto, non si sa, e con parecchio sangue che gli usciva dal naso a fiotti. Doku e Yaone (che fino a quel momento se ne era stata in un angolino, inutile almeno quanto Hakkai) non poterono far altro che caricarsi il loro principe sulle spalle e andarsene. A quel punto Sanzo, diventato di uno strano colorito oscillante fra il rosso pomodoro ed il bordeaux, sbraitò:

- RAZZA DI IDIOTA!!!!!!!!! CHE CAVOLO FAI???!!!- e lei rispose stupita:

- Ma se mi hai detto tu di fare qualcosa!-

- Sì, ma l’idea non era far morire dissanguati tutti gli uomini nel raggio di un kilometro!-

- Che esagerato!! Non mi sembra ci sia qualcun altro che perde sangue qui!- il resto del viaggio lo passarono a litigare come al solito, fra le risa di Laira che stava facendo di tutto per non pensare a suo padre.

La sera giunsero finalmente ad un villaggio. Ora il problema era sempre quello: le camere. Decisero di giocarsele a poker visto che c’erano disponibili soltanto quattro singole ed una matrimoniale, che si beccarono loro malgrado Sanzo e Gojyo. Goku infine propose:

- Sentite, che ne dite di andare al karaoke?- erano tutti d’accordo e accettarono volentieri la proposta a parte Sanzo e Kira, che come al solito avevano qualcosa da ridire. Laira disse allora:

- Ok, allora visto che andate così tanto d’accordo e che volete un po’ d’intimità, vi lasciamo soli, ma sappiate che staremo fuori solo un paio d’ore, quindi cercate di muovervi. Kira non la lasciò neanche finire e disse:

- Vengo!- e Sanzo aggiunse:

- Anch’io!- gli altri si misero a ridere e tutti insieme ed in allegria (a parte i due leader che come al solito avevano un muso lungo così) andarono al karaoke! 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** al karaoke tutto si può ***


saiyu

Capitolo 6

 

Erano appena arrivati al karaoke e stavano per prendere posto, quando notarono con loro sommo dispiacere, che la banda di Kougaiji aveva deciso di andarsi a riprendere proprio lì. Decisero quindi di fare tutto in silenzio per cercare di non farsi notare, infatti si avvicinarono al bancone in punta di piedi e chiesero sottovoce alla signorina una camera solo per loro. Goku, non capendo il perché di tutta quella sceneggiata chiese a Sanzo a voce leggermente troppo alta:

- Sanzooooooo!!! Perché tutto questo silenzio?? È triiiiiiiiiiiiiiiiiiste!!!- il bonzo tirò prontamente un harisennata in testa al povero demone, ma purtroppo per loro il gruppo del principino li sentì e fracassarono le palle dei nostri malcapitati protagonisti a tal punto, che questi alla fine acconsentirono a lasciarli andare nella stessa loro stanza del karaoke, così da poter cantare “allegramente” tutti insieme. La cosa rattristò molto Kira e Sanzo, che iniziarono a bere come due spugne per dimenticare tutti i loro problemi (Eh sì… la vita è proprio dura vero? Razza di scemi, avete tutto e vi lamentate pure! >< ndMe) (Taci! Cretina!! Invece di parlare di cose che non puoi capire, scrivi una fanfiction decente! ndSanzo&Kira). L’unico problema era che i due non reggevano esattamente l’alcool e questo portò come ovvia conseguenza una bella sbornia ad entrambi. In ogni caso, la serata canora si aprì con Gojyo, che si mise a cantare a squarciagola come un cretino una stupida quanto irritante canzoncina:

- Due gemelle, splendide sorelle,

con qualcosa in più

Terry e Meggy magic girls!

Due magiche gemelle

Entrambe molto belle

San teletrasportarsi sempre qua e là!

Sì sempre qua e là!

Han due fidanzati

Davvero innamorati!

C’era un brillio negli occhi

E batte il cuore!

Si riaccende il fuoco dell’amore!

Emozioni forse uniche

Sensazioni quasi magiche!

È… un po’ magia per Terry e Meggy!

Che vanno qua e là

Senza viaggiare!

È… un po’ magia per Terry e Meggy!

Che hanno due ragazzi splendidiiiiiiiiiiiii!!...-

Ecc ecc…

Quando il ritornello fu accompagnato da delle specie di ululati provenienti da Goku, fu chiaro a tutti che non erano solo Kira e Sanzo ad essere ubriachi… Gli unici a quanto pare realmente sobri erano Hakkai, Yaone e Doku, tutti e tre indecisi se ridere o piangere per lo stato dei loro compagni. Dopo circa un’ora di canzoncine stupide e/o storpiate e/o rovinate la situazione dei nostri ehm… “eroi” diciamo… sì… più o meno… vabbè, comunque, la situazione era più o meno questa: Laira aveva tentato di fare lo strip-tease tre volte su un tavolino incitata da Gojyo, ma era sempre stata prontamente fermata dal padre, Goku aveva cantato cinque volte la sigla di “Pollon” tanto che avevano dovuto tirargli in testa il microfono per farlo tacere, Gojyo, dopo l’ultimo tentativo fallito di Laira di fare lo spogliarello, aveva deciso che trovava molto sexy una colonna, tanto che aveva deciso di provare a sedurla ma questa a quanto pare non ci voleva stare, così che dopo una quindicina di tentativi si era messo a piangere, Kougaiji giaceva semi-morto per terra dopo l’attentato alle mutandine di Kira (attentato non riuscito ovviamente!!), Sanzo era stravaccato sul divano in stato di semi-incoscienza con una birra in mano ed un grosso bernoccolo in testa causato da una trave del soffitto che gli era caduta in testa dopo aver evocato il sutra sei volte nel tentativo di uccidere una mosca, mentre Kira aveva iniziato a parlare con la sua pistola credendola un prete ed iniziando a confessare tutti i suoi peccati. Hakkai, essendo uno dei pochi superstiti e perciò uno dei pochi ancora in grado di cantare chiese con quel suo solito irritantissimo sorriso a Yaone:

- Signorina Yaone, le andrebbe di cantare qualcosa insieme a me?- l’interessata rispose con un sorriso altrettanto ipocrita (questi due non li sopporto, mi dispiace!):

- Ma certo! Con estremo piacere! (evviva la galanteria! -.- bleah…)- così, impugnati i microfoni partirono in quinta con la colonna sonora del Titanic. A questo punto Kira si riscosse dalla sua confessione con la pistola e decise di prendere in mano la situazione, poiché quei due messi insieme non erano un pericolo pubblico, di più. Dopo averli praticamente buttati giù dal palco a calci annunciò:

- Bene, visto che siete tutti un branco di incapaci, canterò io qualcosa di decente!!- e poi rivolta al jukebox:

- Maestro, musica!- (vabbè, era ubriaca…)partì la musica e lei si mise  a cantare:

- I'm in heaven when you kiss me
show me how you miss me
take me with you back to wonderland!
I'm in heaven when you kiss me
show me how you miss me
Take me with you back to wonderland!
You catch up me with a spear
I'll follow you anywhere
You lead me into temptation
I guess you need to enjoy
I'm like a kid with a toy
I'm losing my concentration
One kiss from you and I'm on fire
Your touch is all I desire
One look and you take me higher
You know I couldn't resist
Ya I miss...every time I'm with you
Every time that we kiss
I'm in heaven when you kiss me
Heaven when you kiss me
You were sent to me from Wonderland! …-

Ecc ecc anche qui. In ogni caso era sempre meglio di pollon o Terry e Meggy…dato il contenuto della canzone, Goku si sentì in dovere di fare qualcosa per la sorella, così salì sul palco e la baciò, senza farsi problemi e senza pudore. L’idea dell’incesto non lo sfiorò minimamente, ma a quanto pare la sorella non era esattamente della stessa idea poiché estrasse la pistola/prete dalla giarrettiera per puntarla alla tempia del povero demone, che credendo di fare qualcosa di carino per la dea, aveva combinato l’ennesimo casino. Kira non fece però in tempo a sparare perché fu preceduta da Sanzo che tirò al povero Goku un harisennata da record che fece tremare le pareti.

Il silenzio più assoluto era calato nella stanza. C’erano persino quelle specie di rovi che rotolavano sul pavimento come nei film western.

Peccato solo che nessuno aveva capito niente di quello che era successo  visto che erano tutti troppo occupati nei loro affari. L’unica cosa certa era che lo sguardo di Sanzo faceva moooooooolta paura. Il bonzo ritirò il suo fedele harisen, ma solo per tirar fuori la ancor più temuta pistola. Il bel biondo si mise a sparare a destra e a manca nel tentativo di beccare Goku che scappava da tutte le parti terrorizzato ed invocando l’aiuto della sorella, la quale lo guardava con aria assorta, come da un altro mondo. Laira, capendo quello che stava succedendo, decise di correre (per modo di dire) da Kira per chiederle di fermare i due. Dopo circa dieci minuti di rincoglionimento totale riuscì ad arrivare a lei e le disse:

- Kira, non credi dovresti fare qualcosa?- quella con sguardo alquanto sconvolto rispose:

- E perchèèèèèèèè???????- Laira sgranò gli occhi:

- Ma come perché?! Il tuo ragazzo sta per uccidere tuo fratello!- Kira ancora più confusa disse:

- Chi starebbe cercando di uccidere mio fratello?-

- Il tuo ragazzo!-

- E chi è il mio ragazzo?-

- Ma come chi?! Sanzo, ovvio!-

- E da quando io starei con quell’idiota col parrucchino?- a queste parole tutto si bloccò di nuovo. Sanzo assunse di nuovo l’espressione omicida di poco prima. La venetta sulla sua tempia iniziò a pulsare così tanto che scoppiò. Kira alzò lo sguardo ignara di tutto e quello fu il suo più grande errore: mai guardare negli occhi una belva assetata di sangue!!! Sanzo prese la rincorsa come un toro e ben presto fu addosso a Kira che però non si spostò avendo la mente troppo annebbiata dall’alcool, così ben presto si ritrovarono entrambi a terra uno addosso all’altro. Sanzo non si alzava più. La cosa stava facendo preoccupare la dea, che non vedeva l’ora di toglierselo di dosso visto che non amava i contatti fisici. Però niente. Nada. Nisba. Il bonzo non si muoveva. Così la dea se lo tolse di dosso con la forza mandandolo a sbattere la testa sul pavimento. Quell’idiota si era addormentato. In ogni caso a Kira non gliene fregava niente. Era stanca, perciò decise di andare a dormire. Gli altri seguirono il suo esempio e nessuno si curò più del povero bonzo, che per quella notte fu lasciato al suo destino macabro (a voi l’immaginazione! XD).

 

 

Ok, questo capitolo non mi soddisfa per niente. Anzi, mi fa un po’ schifo. Però il mio lavoro lo devo fare, perciò… XD in ogni caso domani parto ( non ho voglia… -.-) perciò riprenderò in mano la storia quando torno (ovvero alla fine di agosto). Oddio… mi sento già male… un mese senza computer!! °__°

Ringrazio Temari e ferra che hanno recensito come sempre!! Grazie di seguirmi!! ^^

Comunque ferra, non ti preoccupare, per Kira ho ben altri progetti, Kou è tutto tuo! XD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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