The Secret of Salvation

di Miha
(/viewuser.php?uid=52796)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - Profumo di Avventura - ***
Capitolo 2: *** - Conoscenze Sgradite - ***
Capitolo 3: *** - Oggetti misteriosi - ***



Capitolo 1
*** - Profumo di Avventura - ***


Capitolo 1 – Profumo di avventura



In una piccola zona periferica di Tokyo situava una bella casa con tanto di giardino e fiori profumati. A quell’ora, però, si ripeteva quasi tutte le mattine la stessa scena sgangherata.

“Ehi Meru ti sbrighi?O vuoi farmi fare tardi come tutte le mattine?” urlò una ragazza dall’entrata di casa.

“ma non è vero!Stamattina hai perso tre ore in bagno a fare non so che cosa e quindi di conseguenza ho tardato anche io. Dai sempre la colpa a me!” disse un'altra ragazza scendendo frettolosamente le scale. “ora muoviti che dobbiamo fare una corsa record!”

Ed ecco che queste due figure iniziano a correre frettolosamente verso l’istituto superiore della loro città. Erano due gemelle di 17 anni, la prima di loro, Meruri chiamata da tutti Meru, aveva i capelli lunghi mossi di un bel color castano scuro messi in risalto da un paio di occhi color smeraldo. La seconda invece si chiamava Mika e aveva dei lunghi capelli neri lisci adornati con degli occhi color nocciola. Inutile dire che quel giorno seppur apparentemente uguale agli altri in realtà gli avrebbe cambiato la vita.

“ci siamo quasi sorella. Ecco il cancello lo vedo….e vedo anche che non riesci a starmi dietro…” disse a di sfotto la castana.

“spiritosa!Sono le scarpe che mi sono messa che non mi permettono di correre come vorrei!”

“si come no!Adesso cerchi solo di…” ma si bloccò notando che qualcun altro proprio come loro correva a perdifiato per non arrivare tardi “ehi Mika ma tu conosci per caso quei due?”

“ma di chi parli?” disse voltandosi a guardare i due “no mi spiace mai visti”

In quel mentre i due soggetti in questione le avevano affiancate “Ma tu guarda se è possibile arrivare tardi il primo giorno. Certo che più scemi di noi si muore.” Imprecò uno di loro.

“per favore fratello taci e corri” disse urlando l’altro.

“guarda guarda…ehi bellezze anche voi in ritardo!Che ne dite di vederci dopo la scuola?” domandò il primo ragazzo.

“Ci vedremo sicuramente in sala punizioni se non ci sbrighiamo. Muoviti Meru!!!” sentenziò Mika.

Appena in tempo. La campanella suonò e le ragazze arrivarono per un pelo in classe, giusto due secondi prima dell’arrivo della professoressa di turno.

“chissà se quei due tipi ce l’hanno fatta…vabbeh inutile pensarci ora!” disse pensando tra se e se Meru.

“Buongiorno ragazzi!Prima di iniziare la lezione volevo fare un annuncio” disse la professoressa accomodandosi alla cattedra “da oggi avrete due nuovi compagni di classe. Prego accomodatevi!” disse gentilmente invitando ad entrare i due giovani. Apparvero due ragazzi che subito fecero colpo tra le ragazzine della classe. Uno era alto, slanciato, con i capelli e occhi color nocciola, mentre il secondo era l’opposto. Biondo e occhi celesti, con un fisico scultoreo.

“Loro sono Eishi e Hiroji Shizune. Sono due fratelli che si sono trasferiti da poco qui da noi quindi mi aspetto che li trattiate bene. E ora vediamo dove possiamo farvi sedere” disse la prof guardando in giro per l’aula “ah ecco li due posti liberi vicino Meru e Mika. Accomodatevi la! E, per favore ragazze dopo fategli fare un giro della scuola”

“Uffa ma perché proprio io?”Sbottò la castana.

“e su forza sarà divertente. E poi non vedi come sono carini?” domandò la sorella.

“ma tu sei proprio depravata pensi solo a quello!” affermò arrossendo Meru.

“ma guarda che fortuita coincidenza…siete le ragazze di stamattina quindi adesso che non corriamo possiamo fare come si deve le presentazioni. Io sono Hiroji e lui è mio fratello Eishi!E’ un onore fare la vostra conoscenza” disse il biondino facendo il baciamano a Meru.

“Ehi ma che fai?Sappi che queste cose sono fuori luogo qui da noi!” sbottò stizzita la ragazza.

“Meru calmati. Piacere nostro ragazzi!Comunque dopo la lezione andiamo in giro per la scuola quindi non prendete impegni.” Disse tutta eccitata Mika.

“Bene e ora in silenzio e seduti. Inizia la lezione!” affermò la professoressa. Una nuova era stava per avere inizio.

To be continued…

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** - Conoscenze Sgradite - ***


Capitolo 2 – Conoscenze sgradite



Alla fine delle lezioni i quattro si recano in giro per la scuola. Mika è alla testa del gruppo e spiega a Eishi le varie aule e le varie attività scolastiche, Hiroji era dietro loro due e Meru era alla fine del gruppo che non ascoltava nulla di ciò che veniva detto.

“uffa ma perché devo passare la mia pausa pranzo dietro a questi soggetti?Per carità il castano è molto carino ma il biondo non lo sopporto proprio.” pensò Meru tra se e se quando si sentì strattonare un braccio.

“ehi che ne dici di svignarcela e lasciare la teoria a chi la vuole sentire?” domandò eccitato il biondo.

“ehi ma chi ti dice che io non sto sent… “non riesce a finire la frase che il ragazzo l’ha già praticamente rapita. Continuano a correre mano nella mano ma la ragazza è così arrabbiata che non ci fa neanche caso, inoltre continua a gridare nelle orecchie del ragazzo che sembra non sentirci. La corsa dura circa dieci minuti e si conclude sul retro della scuola sotto un magnifico albero di ciliegio in fiore.

“che meraviglia. Molto meglio stare qui che ascoltare quelle petulanti storie della tua scuola, non è vero Meru?” domandò il biondo. Ma anche se continuava a chiamare la ragazza quest’ultima non rispondeva fino quando il ragazzo stancò si voltò e ciò che vide non gli piacque per niente. La castana era avvolta dalle fiamme della collera e gli occhi erano rossi come il fuoco. Anche se Hiroji era al dir poco terrorizzato rivolse lo stesso la parola alla ragazza. “ehm…che ti prende?”

“che mi prende?Secondo te che mi prende?Come ti permetti di trattarmi così, non sono la tua pupazzetta personale non dimenticarlo.” sbottò la ragazza “ho una voglia matta di strozzarti!”

“che esagerata. In fondo dovresti ringraziarmi, ti ho salvato la pausa pranzo. Ti stavi annoiando proprio come me.”

“io non mi stavo annoiando, stavo ascoltando in silenzio. E comunque come stanno le cose ora, se prima credevo solo che mi fossi antipatico ora ne ho la certezza assoluta.”

“ti sono antipatico?Che peccato e dire che io ti trovo molto simpatica. Certo che non posso permettermi scontri con te devo trovare una soluzione per cancellare questa cosa tra noi.” disse il ragazzo assumendo la posizione di quello che pensa.

“rassegnati. Puoi pensare anche per mille anni ma non ci sarà mai niente capace di farmi cambiare idea!”

“però sbagli a non credere nei miracoli. A volte possono accadere, come adesso. Ti farò vedere come l’antipatia nei miei confronti ti passa subito.” detto ciò, approfittando del fatto che la ragazza era appoggiata al ciliegio con la faccia rivolta verso destra, Hiroji si avvicina bloccandola con le sue braccia e attirandola a se, la bacia. La povera ragazza era stata colta di sorpresa e in un primo momento sembrava stesse per cedere quando riprese coscienza di se e strattonò via il ragazzo mollandogli un sonoro ceffone in pieno viso.

“ma come ti sei permesso di fare una cosa del genere?” urlò irritata la ragazza “non avvicinarti mai più a me razza di pervertito” disse voltandosi e correndo verso l’interno della scuola. Nel tragitto continuava a toccarsi le labbra, il suo primo bacio dato a uno sconosciuto. Anche se non era desiderato non poteva far a meno di pensare al sapore delle sue labbra.

Nel frattempo il ragazzo si portò la mano sulla guancia rossa e continuava a osservare la ragazza sparire all’orizzonte. Fece un ghigno compiaciuto “che carattere ha questa ragazza, gli servirà molto per quello che le aspetta. Certo me l’avevano descritta in maniera del tutto differente ma devo dire che così mi piace ancora di più. Adesso devo solo vedere se mio “fratello” abbia fatto il suo dovere con Mika altrimenti dovremmo escogitare un altro modo!” detto ciò si allontana anch’esso in direzione della scuola, ma adesso possiamo dire con certezza che nell’aria c’è qualcosa di misterioso che sta per accadere.

To be continued….

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** - Oggetti misteriosi - ***


Capitolo 3 – Oggetti Misteriosi

 
 
Meru corse nell’istituto in preda alla rabbia mista a imbarazzo. Quel tipo l’aveva baciata, era il suo primo bacio. Eppure, anche se doveva essere solo in preda alla collera, sotto sotto quel bacio non le era affatto dispiaciuto. Scorse poco lontano la sorella e le corse incontro come una furia.

“ehi Mika non puoi immaginare neanche lontanamente cosa mi sia successo” iniziò a dire la castana alla sorella, che purtroppo sembrava essere su un altro pianeta “Mika…Mika ma insomma mi senti?”

Ormai era da mezzora che le sventolava davanti la faccia una mano ma non aveva alcuna reazione da parte della ragazza, se non una miriade di sospiri e la faccia tutta rossa come se fosse stata al sole per cinque giorni di fila. Dopo un urlo disumano e un ceffone dietro la nuca, Mika sembrò svegliarsi dallo stato di truns in cui si trovava.

“come scusa, stavi dicendo qualcosa?” disse lei tranquillamente.

“Sicura di sentirti bene?Secondo me hai la febbre e stai delirando!”

“ora come ora, dopo quello che è successo posso anche morire felice” affermò lei secca.

“ehm..so che mi pentirò ma…che cosa è successo?”

“Eishi…” disse lei sospirando più volte.

“Il fratello dell’antipatico biondo?Che ha fatto?” domandò scettica.

“lui mi ha invitata a ballare stasera”

“ah, buon per te. Spero che ti divertirai, ma adesso ascoltami un istante…” ma venne nuovamente interrotta dalla sorella.

“Naturalmente verrai anche tu con me e lui porterà Hiroji e così….”

“CHE COSA??” ora il suo sguardo assomigliava a una ragazza indemoniata

“e dai sorellina non fare così. Sai bene che se non vieni tu mamma e papà non mi danno il permesso di uscire. E poi lui è un gran fusto e si vede che non ti è indifferente. Ti supplico non tradirmi proprio nel momento del bisogno” aveva messo la dignità sotto i piedi e questo non era da Mika. Non si poteva rifiutare.

“va bene basta pregarmi!Però sorella patti chiari e amicizia lunga. Se Hiroji fa solo una volta, ripeto una sola volta, il deficiente….giro i tacchi e me ne vado subito!”

“ma è successo qualcosa tra voi?Siete spariti e non vi abbiamo più trovato poco fa. Dove siete andati?”

“non farmici pensare. Quel Giuda mi ha rapito e trascinato sotto il ciliegio nel retro della scuola e mentre parlavamo lui…lui…” troppo imbarazzata per continuare a parlare.

“lui cosa, Meru?”

“Quell’essere…mi ha baciato!”

“Che cosaaaaaaaaa??" urlò a perdifiato la ragazza "Ma davvero?Certo che non ce lo facevo un tipo così intrepido.”

“Ah non dirlo a me. Sono rimasta scioccata. Naturalmente lo preso a sberle e me ne sono andata”

“Tipico di te, sei troppo violenta” disse con una goccia dietro la testa.

“Volevo vedere te. Ma adesso basta parlare, andiamo a casa che ti preparo per il tuo appuntamento!”

“Si si, questa cosa mi piace. Prendiamo le cartelle e andiamocene.” Corsero in classe e dopo poco erano sulla via di casa. Si stavano godendo una tranquilla passeggiata lungo una strada tappezzata di alberi di ciliegio in fiori adornata da una cascata di petali a causa di una leggera brezza di vento.

“sei emozionata, vero sorellina?” domandò Meru

“Beh non te lo nascondo…però vorrei farti una domanda” disse timidamente la ragazza.

“Spara pure” rispose la moretta tutta curiosa.

“Ecco…volevo chiederti se ti è piaciuto il bacio di Hiroji” diretta e decisa.

La ragazza asunse diverse colorazioni che andavano dal rosso chiaro al viola “ma cosa vuoi che ne sappia?Ero così incavolata che quel bacio non me lo sono neanche goduta. Il mio primo bacio andato a farsi friggere e come se non bastasse…” ma quando si accorse di parlare sola si fermò “Ma scusa prima mi fai una domanda e poi ignori la risposta?”

“guarda laggiù Meru” disse la ragazza indicando a terra e poi prendendo l’oggetto di curiosità tra le mani “che belli, chi li avrà gettati?”

“Penso che li hanno persi, queste cose non si gettano, devono essere costose” asserì Meru.

Tra le mani delle ragazze vi erano due splendidi anelli con d’oro con al centro incastonata una pietra dalla forma particolare, una blu e una rossa. Le due ragazze rimasero come incantate dinnanzi a quei due oggetti.

“Ma guarda un po’, sono davvero stupendi. Chissà chi li ha persi” affermò Kika “dai scegli il colore, ti do la precedenza.”

“Non possiamo tenerli, se li avranno persi sono di qualcuno e a giudicare dal peso direi che sono di qualcuno bello ricco”

“Vabbeh dai se in giro qualcuno li cerca li restituiremo. Per ora teniamoli noi, che ti costa?” si lamentò Mika

“ok, va bene. Io prendo quello con la pietra rossa se per te non è un problema” disse rassegnata Meru.

“Figurati, sai benissimo che io adoro il celeste” rispose tutta contenta la ragazza.

Mika porse l’anello con la pietra rossa a Meru ed entrambe lo infilarono all’anulare destro. Quando il gioiello ebbe il contatto con le due ragazze accadde qualcosa di inspiegabile. Una fitta luce avvolse entrambe, cullandole in un dolce abbraccio. Le due non riuscivano ad avere paura, quella luce era così calda e melodiosa da placare qualsiasi spirito inquieto. Era come se il tempo si fermasse per un istante formando dinnanzi a loro qualcosa che non aveva ne forma ne odore. Era qualcosa di meraviglioso che piano piano scomparve nel corpo delle due ragazze, facendo diradare l’immensa luce che si era formata. L’unica sensazione che rimase alle due fu un immenso brivido lungo la schiena e poi il nulla.

“ok, questo è strano!” disse Mika

“Concordo. Appena ho toccato questo anello mi ha avvolto una sensazione strana…non brutta, ma inspiegabile” ma guardandosi il gioiello alla mano lo sguardo della moretta cadde sull’orologio sul polso “Sorella, anche se non mi dispiace più di tanto, se non corriamo alla velocità della luce rischi di saltare il tuo appuntamento romantico con il nuovo arrivato”

“Cosa?” un urlo della ragazza squarciò il cielo “Scordatelo, per nulla ci rinuncio quindi inizia a correre amica bella!”

Fecero una corsa pazzesca fino a casa e in men che non si dica erano vestite e truccate. Mika aveva una gonna di jeans lunga fino alle ginocchia , una maglietta azzurrina a collo alto che lasciava scoperta la schiena, dei sandali azzurri e una borsetta di jeans abbinata. Meru, invece, aveva un pantalone nero attillato, una magliettina rossa a barca con una fragolina sul seno sinistro, delle scarpe nere con tacco e una borsetta rossa. Il tempo di salutare i genitori e avvisarli di non aspettarle in piedi che le due si erano già fiondate in strada. Destinazione “Parco Centrale”.
 

To be continued…

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=696439