La pace non dura per sempre, purtroppo

di Jude16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 2: *** L'arrivo di Kal ***
Capitolo 3: *** Brutte sensazioni ***



Capitolo 1
*** Ritorno a scuola ***


Voldemort è stato sconfitto.
Hogwarts è ritornata al suo antico splendore e alla sua massima fierezza.
Gli studenti hanno ripreso le lezioni: quelli che erano impegnati nel loro ultimo anno, interrotto bruscamente dalla Guerra, hanno deciso di ritornare tutti nella loro seconda casa per completare la loro formazione.
La pace sembrava regnare incontrastata, ma qualcosa di oscuro stava nuovamente per sconvolgere le vite del nostro eroico trio.
 
Il gran caos presente il primo giorno di scuola, nella stazione di King's Cross era sempre il solito, assordante e ingestibile: gufi che svolazzavano a destra e a manca dai loro padroni, studenti del primo anno impauriti e incitati dai loro genitori, mamme che si asciugano lacrime di gioia nel vedere i loro figli diventare grandi, piccoli gruppetti che si fanno scherzi prima di partire per un anno nella scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo.
In mezzo a tutto quel baccano c'erano Harry, Hermione e Ron, reduci dalla Guerra, segnati dalla sofferenza e dalla morte ma con un sorriso sulle labbra che li contraddistingueva: pur avendo vissuto un intero anno nel terrore, nella sofferenza, nell'ignoto, erano i più felici di tutti... felici di poter tornare ad una vita normale dopo tante preoccupazioni, felici di poter ridere liberamente.
Undici in punto, il fumo usciva copioso dall'espresso e il fischio che avvisava la chiusura delle porte era assordante. Gli ultimi saluti e via, si parte per una nuova avventura.
Il trio, come al solito, si scelse uno scomparto sul vagone centrale del treno.
-Che bello ragazzi essere di nuovo tutti qui, andare a scuola, studiare e finire la nostra formazione!- esclamò un Hermione fin troppo emozionata.
Harry sorrise divertito, contagiato dalla sua euforia, Ron sbuffò sonoramente.
-Chi me lo ha fatto fare di tornare di nuovo nella scuola... bah- mugulò a denti stretti.
-Potevi restartene a casa allora, Ronald- commentò acida Hermione.
Il rosso bofonchiò qualcosa in risposta, a voce troppo bassa perchè si postesse sentire.
Harry, che per tutto il tempo era rimasto in silenzio, osservava i due battibeccare come sempre, per ogni cosa, e provò una fitta di gelosia perchè si rese conto che lo sguardo di Hermione era fisso in direzione del suo migliore amico.
Rendendosi conto dell'assurdità di quel sentimento, scrollò le spalle e agitò la testa, dicendosi che era solo la stanchezza a farlo vaneggiare in quel modo.
"E' la mia migliore amica, per la barba di Merlino, ma che vado a pensare?"
Hermione, accortasi delle strane espressioni del suo amico, gli rivolse uno sguardo interrogativo, con il suo solito cipiglio alzato: appena lui se ne accorse le sorrise, un sorriso tirato che non sfuggì alla sua attenzione.
Toc.Toc.
Avevano bussato al vano: erano Luna, Neville e Ginny.
-Ciao ragazzi! Pronti per un nuovo anno?- domandò allegro il ragazzo.
L'occhiataccia di Ron, lo sguardo inespressivo di Harry e l'entusiasmo di Hermione lo mandarono in confusione, abbassò così gli occhi e si allontanò un poco dalla porta scorrevole della cabina.
-Avete visto dei Nargilli da queste parti?- domandò Luna con la sua solita stranezza simpatica a chiunque.
-Luna ma che dici, i Nargilli non sono sul treno. Ciao ragazzi, come va?- rispose Ginny per loro.
-Bene grazie, io non vedo l'ora di rivedere i professori- rispose la riccia battendo le mani, con un sorriso a trentadue denti.
-Non intendevo quello... intendevo come va seriamente- incalzò la rossa.
Il silenzio cadde tra i sei componenti dell'ex Ordine della Fenice, in ogni sguardo c'erano le stesse immagini strazianti e colme di odio: la morte, il sangue, gli amici caduti, il Signore Oscuro, Harry... tutte insieme raggruppate in un cassetto che ogni tanto si apriva e il suo contenuto tornava a galla.
-Si tira avanti- rispose Harry -ora c'è pace e speriamo che questa continui- fece un mezzo sorriso.
Ginny lo guardò colma di ammirazione, come se lui fosse il sole e per vivere avesse bisogno della sua luce.
Hermione notò quello scambio di sguardi e provò una lieve punta di fastidio nel veder boccheggiare la sua migliore amica di fronte al suo migliore amico.
"Ma cos'è questa gelosia? Per Harry?" rimase stranita da quelle sensazioni e decise di non badarci.
-Bene, stiamo per arrivare ad Hogwars, meglio che ci prepariamo, ci vediamo in sala grande ragazzi!- esclamò Luna per poi girare i tacchi e tornare nel suo vano.
 
Il castello era come se non fosse mai stato ridotto ad un cumulo di macerie, i professori avevano fatto un ottimo lavoro di ristrutturazione e lo avevano riportato allo splendore di prima.
I tre amici rimasero incantati di fronte al capolavoro compiuto e con la commozione del cuore entrarono tra le mura della casa che li aveva accolti fino ad allora, era tutto come prima, nessuna modifica, nessun cambiamento apparte le misure di sicurezza triplicate.
Un nuovo anno stava per incominciare.
 
-Cosa devo fare signore? Cosa posso inventarmi per riuscire ad infiltrarmi nelle loro vite e a conquistarmi la loro fiducia?- la sua voce provocava un'eco agghiacciante nella caverna in cui sostava, ricoperto da un mantello di oscurità.
-Iscriviti nella loro scuola... diventa loro amico... fagli credere di essere dalla loro parte e poi colpiremo- un ringhio guttiurale e profondo rispose alla domanda del giovane ragazzo, un essere nascosto dall'oscurità di cui spiccavano solo due occhi rossi come il sangue, ricolmi di odio e disgusto.
-Sarà fatto signore- il ragazzo fece un inchino e si smaterializzò lontano da lì.
-Preparatevi ragazzi, da leggende finirete nel fango- una risata gutturale riempì lo spazio circostante e si propagò per parecchi metri prima di spegnersi.
Il silenzio tornò padrone.




Eccomi qua con un altro tentativo di long fic, spero possa intrigarvi e piacervi, cercherò di aggiornare i capitoli in maniera costante. Grazie mille a chi leggerà e chi recensirà la mia storia :D
Un bacio.

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Capitolo 2
*** L'arrivo di Kal ***


Il chiacchiericcio presente in Sala Grande era una piacevole compagnia per la cena, i professori troneggiavano nella loro tavolata, vigili su ogni cosa che succedeva: tutti gli studenti erano eccitati per il nuovo anno scolastico, soprattuto i nuovi alunni appena stati smistati dal Cappello Parlante.
I nostri amici erano seduti al loro solito posto, Ron si stava abbuffando come un Troll, con due pezzi di salsiccia in bocca annuiva di tanto i tanto alle parole di Neville, Harry ed Hermione lo guardarono di sbieco e scoppiarono in una fragorosa risata.
-Che sce?- sbiascicò l'amico.
Il che fece aumentare l'ilarità del momento.
Dean diede una pacca sulla spalla del rosso ridendo a più non posso, scuotendo leggermente la testa. Asciugandosi le piccole lacrime dagli occhi, Hermione ritornò sul suo piatto intenta a finirne il contenuto, però si sentì osservata: alzò lo sguardo e, per un secondo, incontrò le iridi verdi di Harry che imbarazzato tornò a giocare con il cibo.
Il portone della sala si aprì con un gran fracasso, rimbombando tra le mura della stanza, annunciando la presenza dell'ormai noto custode Gazza con la sua adorata Mrs. Purr acciambellata in una spalla: tutti gli studenti si girarono nella sua direzione e lo seguirono con lo sguardo nel suo percorso verso la preside, curiosi di sapere la novità.
La professoressa McGranitt annuì e si alzò in piedi con fare solenne, pronta a dare un annuncio importante, il custode tornò indietro da dove era venuto.
-Chissà cosa sarà successo- bisbigliò Hermione, visto l'insolito silenzio.
Harry e Ron scossero la testa.
-Ragazzi, un attimo di attenzione per favore- uno sgabello ed il Cappello Parlante erano apparsi dinnanzi alla professoressa -quest'anno ci sarà un nuovo studente qui nella scuola, vi prego di accettarlo e insegnarli le nostre regole, abbiate pazienza miraccomando. Questo ragazzo entrerà a far parte di una della casate frequentando il settimo ed ultimo anno- si sistemò il cappello -il suo nome è Kal, signor Gazza prego, lo porti dentro-
I ragazzi si voltarono tutti verso il portone della sala, dopo poco entrò un ragazzo alto, la muscolatura asciutta, i capelli scarmagliati di un biondo cenere e due occhi azzurri come il cielo, con una luce strana: aveva un'aria un po' intimorita ma camminava a testa alta, in direzione dello sgabello; quando passò di fianco ad Harry lo squadrò intensamente.
Scambiò due parole con la preside e si mise a sedere, cappello in testa.
-Mmmm bene, molto bene... ah ah... capisco, capisco... mmmm- il ragazzo si agitò sulla sedia, nervoso -Grifondoro!- ululò infine.
La tavolata applaudì il suo nuovo membro e lo accolse tra le fila, il ragazzo si sedette qualche metro più in giù del trio, continuando a lanciare occhiate strane al Bambino Sopravvissuto.
-Harry, perchè quel tipo continua a fissarti?- domandò Ron a bassa voce.
-Non lo so, me lo stavo domandando anche io- 
-C'è qualcosa di strano in quel ragazzo... - aggiunse Neville.
-Tu Hermione... - la ragazza era come in trance, stava con gli occhi puntati verso Kal, come fosse una divinità e presto i tre ragazzi si accorsero che tutto il genere femminile aveva la stessa espressione.
Ron le sventolò davanti alla faccia una mano per distoglierla dai suoi pensieri e la ragazza, scuotendo la testa, tornò nel mondo dei mortali e avvampò.
-S-scusate ragazzi... - una risatina nervosa le uscì dalla bocca.
Harry la guardò scuro in volto, colto da un moto di gelosia che non si sapeva spiegare così si alzò dalla panca scusandosi e andando nei dormitori.
"Ma chi diavolo è questo qui adesso, Hermione si è imbambolata, aveva l'aria da pesce lesso, ma guarda te" andava avanti e indietro per il dormitorio, furioso, non notò che ai soliti quattro letti se ne era aggiunto in altro.
Bussarono alla porta e Kal entrò nella stanza, i due si guardarono per un paio di minuti in silenzio, senza proferire parola, studiandosi: l'amarezza di Harry nei confronti di Mr. Biondo aumentava sempre di più e poi quel ragazzo non lo convinceva del tutto.
-Ciao io sono Kal, piacere di conoscerti, sarò il nuovo compagno di stanza... tu devi essere Harry Potter giusto?- tese la mano in attesa della risposta, la bocca piegata in un sorriso.
-Sì sono io, piacere- afferrò la mano con riluttanza.
Una sorta di scarica negativa percorse tutto il corpo di Harry, una sensazione di disagio e morte si impadronì di lui facendolo rabbrividire.
Entrarono nella stanza anche Ron, Neville e Seamus che scambiarono le formalità con il nuovo arrivato, Harry prese da parte Ron e gli disse ciò che aveva provato e le sue sensazioni a riguardo.
-Dai Harry, non essere così precipitoso nel giudicalo, a me sembra un ragazzo apposto- rispose il rosso.
-Lo so ma non mi convince Ron- 
-Dai non ti tormentare, è tardi andiamo a letto, domani incominciano le lezioni e sarà uno strazio inimmaginabile. Dormici su- detto questo, diede una pacca sulla spalla all'amico e si nascose sotto le coperte, addormentandosi poco dopo.
Harry lo imitò ma la sua notte fu molto movimentata, tormentato da incubi e continui risvegli nel cuore della notte.
"Inutile, c'è qualcosa di strano"
 
 


Eccolo qui il secondo capitolo di questa storia, che dire, spero che vi piaccia e che continuerete a seguire i nuovi sviluppi. Chi è questo Kal? Come mai è così "attratto" da Harry? Beh, se lo volete davvero sapere continuate a seguirmi :D
Grazie a chi commenterà e leggerà.
Un bacio.

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Capitolo 3
*** Brutte sensazioni ***


-Molto bene ragazzo mio, molto bravo. Continua così, cerca di farteli amici, conquistali e poi distruggili- ringhiava la voce.
-Sarà fatto!- decretò solenne, reverenziale alla luce degli occhi rossi del suo padrone.
-Ora vai, torna da loro, recita bene-
Si smateriallizzò senza proferire parola.
 
Prima ora di Pozioni, la materia più barbosa di tutte dentro quella scuola, almeno fin quando la insegnava Piton: Harry e Ron si andarono a sedere agli ultimi banchi, così da poter dormire un po' durante la lezione: Hermione invece, superandoli di gran carriera, sbuffando e scuotendo leggermente la testa con fare rassegnato, si andò a sedere al primo banco, sempre vuoto se non per la sua presenza costante.
Dopo poco, entrò Kal nell'aula, si guardò un po' intorno cercando un banco libero quando notò la giovane Grifondoro riccia seduta tutta sola davanti, decise così di raggiungerla e prendere posto vicino a lei.
Harry non lo perse di vista un secondo, osservò tutti i suo movimenti e sentì la furia montare quando capì che quello si sarebbe seduto vicino alla sua Hermione.
"Un momento, la MIA Hermione?"
Accantonò quel pensiero, cercando di trafiggere la schiena di Mr. Biondo con dardi di fuoco al posto degli occhi, non gli piaceva era inutile.
Appena Hermione si accorse che Kal si era seduto vicino a lei, avvampò dalla vergogna non riuscendo a spiccicare nessuna parola: era bello, osservò, lineamenti perfetti, occhi magnetici, denti bianchissimi, labbra invitanti... quando sia accorse di essersi soffermata troppo sulle sue labbra, si riscosse e tornò a fissare davanti a se, in attesa di Lumacorno.
-Ciao, Hermione giusto?- attaccò bottone Kal.
"Oddio sa come mi chiamo, sa come mi chiamo!" la sua dea interiore prese a saltellare come un'indemoniata, sprizzando gioia da tutti i pori.
-S-sì, piacere, come ti trovi qui ad Hogwarts?- balbettò la ragazza.
-Oh molto bene, soprattutto perchè nella mia casata ci sono delle persone affascinanti come te- ammiccò.
Hermione distolse lo sguardo, sentendosi strana, una brutta sensazione l'aveva colpita all'improvviso. Spostò la sua attenzione ai due ragazzi dietro di lei e notò subito la furia omicida negli occhi di Harry nei confronti di Kal: un lieve sorriso le increspò le labbra, rischiarandole il cuore. Ron non la guardava, la sua attenzione era tutta concetrata su Luna, dall'altra parte dell'aula, che parlottava con una sua compagna di Corvonero che quella mattina avevano lezione con i Grifondoro.
Harry si accorse di essere stato colto in fallo, così abbassò la testa sulla sua pergamena ed iniziò a scribacchiare qualcosa, la fronte corrucciata.
Lumacorno finalmente entrò in aula spezzando quella tensione che si era creata dopo l'affermazione di Kal, che non aveva più proferito parola.
-Buongiorno ragazzi, buongiorno- salutò cordiale -quest'oggi prepareremo un Distillato di Morte, deve essere letale affinchè voi possiate ricevere una E come valutazione- sorrise bonario, notando la disperazione su alcuni volti presenti nella sala.
Kal era sicuro di sè invece, notò la riccia, prima di essere distratta da un piccolo fogliettino che planava sul suo quaderno ricoperto di appunti: lo aprì e riconobbe la calligrafia di Harry.
"Dobbiamo assolutamente parlare, è urgente! Vediamoci dopo la lezione vicino alla capanna di Hagrid, ti aspetto lì"
Ripiegò il fogliettino e se lo mise nella borsa, stando attenta a non farsi vedere da nessuno, ma qualcuno l'aveva notata e aveva letto anche il bigliettino.
Dopo due ore di straziante lezione, impiastricciamento, esplosioni e un sacco di T messe a metà classe, Hermione si diresse verso la capanna di Hagrid, notando che al suo interno non c'era nessuno.
-Pssst- 
Hermione si girò di scatto verso quel rumore, spaventata, ma non appena vide i due occhiali tondi ed i capelli scarmagliati del suo migliore amico, sorrise e si avvicinò a lui.
-Ehi Harry, eccomi qui, che mi volevi dire?- domandò curiosa.
-Senti Hermione, so che ti sei invaghita di quel coso lì, Mr. Biondo, però non mi piace- palò con voce innaturale.
-Lo so Harry, l'ho notato anche io che non ti va a genio, ma non credere che a me piaccia- rispose alzando un sopracciglio, come faceva di solito quando rimugianava su qualcosa -cioè è affascinante, bello, però ha qualcosa di strano- concluse tornando a guardare le iridi verdi, le sue iridi verdi.
"Le mie cosa?"
-Visto allora che non sono l'unico che la pensa così, poi non mi piace che tu gli dia corda, non voglio che ti faccia del male... non voglio- abbassò lo sguardo nel pronunciare queste parole.
-Prima di tutto Harry so badare a me stessa, anche se avrò sempre bisogno di te, seconda cosa perchè non dovrei dargli corda? Non mi ha fatto niente, non vedo perchè non ci dovrei parlare più-
"Perchè sono tremendamente geloso, ecco perchè" non lo disse però.
-Ti prego stai attenta Herm, non voglio perderti, ho già rischiato durante la guerra ed è stata una sensazione orrenda- sussurò infine il ragazzo.
-Oh Harry... - piccole lacrime spuntarono dai suoi occhi, si lanciò tra le sue braccia.
Rimasero abbracciati per secondi, minuti, ore, non lo sapevano nemmeno loro: l'unica certezza era che nessuno dei due voleva abbandonare qualla posizione, si trovavano troppo bene per rinunciare.
-Dobbiamo fare delle ricerche su quel Kal- soffiò Harry tra i capelli di Hermione, solleticandole un po' il collo.
-Sono con te, sempre- rispose la riccia, invasa dai brividi.
Si guardarono negli occhi per qualche istante, prima di allontanarsi e ritornare verso il castello, parlottando sul piano che avrebbero attuato per entrare nello schedario della preside e raccogliere qualche informazione.
Tutto quel tempo però, non erano stati soli, qualcuno aveva assistito allo scambio di battute deformato da un ghigno orrbile sulle labbra, nacosto dietro ad una corteccia secolare, notando anche gli sguardi dei due amici.
-Vi amate miei cari, ma non riuscite a dirvelo, bene... vi ucciderò prima che possiate confessarvi i vostri sentimenti- ringhiò.
 
 
 
Ciaoooo! Ecommi di nouovo qui, per la barba di Merlino, sto aggiornando a velocità supersonica. Speriamo che il capitolo vi piaccia e che vi stimoli ad andare avanti nella storia.
Non so quanto riuscirò ad aggiornare pochè nei prossimi giorni sarò sommersa da verifiche ed interrogazione, tenterò di fare il possibile.
Volevo fare un ringraziamente speciale a Josephine Vaiolet Black e rl4ever che mi stanno seguendo nel mio viaggio, e un grazie anche a chi legge solamente, mi fa molto ma molto piacere, davvero :D
Un bacio.

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