Klaine Week

di Uptowngirl
(/viewuser.php?uid=175949)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mare, sole e Cooper ***
Capitolo 2: *** S.O.S BISCOTTI ***
Capitolo 3: *** Numeri e sorprese ***
Capitolo 4: *** Super-Bowtie ***
Capitolo 5: *** All'occhio non sfugge nulla. ***



Capitolo 1
*** Mare, sole e Cooper ***


Salve gente! Ebbene si, sono presente anche per la Klaine week. Allora, che dire, ecco il solito orrore, mi scuso ancora, ci si vede alla fine per le note.

 

 

 

 

KLAINE WEEK

DAY 1: Klaine and Cooper

Mare, sole e Cooper.

Kurt e Blaine avevano progettatto quella giornata da giorni, molti giorni. Avevano trovato un posto molto carino dove organizzare la loro giornata perfetta.

Kurt era in macchina per andare a casa Anderson per prendere Blaine e partire per il mare. Era un sabato perfetto, c'era il sole.

Ma i due ragazzi non avevano ancora fatto i conti con una persona o per meglio dire, un cataclisma: Cooper Anderson. Il carissimo fratellone di Blaine aveva approfittato di un periodo di pausa dalla sua vita mondana per fare visita alla sua famiglia.

Così, mentre si avvicinava a casa Anderson, cominciò a scorgere Blaine, vestito con una camicia bianca sbottonata fino al terzo bottone in perfetto contrasto con la sua pelle olivastra ed un paio di bermuda verdi, che fasciavano perfettamente il suo s... ma poi scorse, UN SALVAGENTE A PAPERELLA?! E... NOO COOPER, NO, NO ASSOLUTAMENTE NO! Il ragazzo non ci voleva credere, non poteva essere vero che vicino al suo stupendo fidanzato, con il quale aveva progettato una giornata di coccole sulla spiaggia, c'era il suo fratellone impiccione, con un salvagente fatto a paperella.

Poi si fermò e dopo pochi secondi sentì la portiera aprirsi, e Coop urlare:

"Blaine, metti le valige nel baule e sbrigati! Ciao Kurtie, dovresti scusarti per non avermi invitato, ma ti perdono perché oggi sono sicuro che ci divertiremo, appena ho saputo che andavate al mare non ho resistito e ho rimediato al vostro errore." Disse Cooper mentre allacciava la cintura al salvagente.

"Ciao Coop, bene sono molto contento che tu sia venuto" disse Kurt lanciando un' occhiataccia a Blaine che nel frattempo era entrato nella macchina. Blaine mimò uno "scusa" con le labbra e gli diede un bacio minuscolo sulle labbra, sfiorandole appena.

"Cooper smettila con quella papera di plastica, non è un bambino e nemmeno un animale vero non ha senso allacciare la cintura ad uno stupido pezzo di plastica!" Disse Blaine. Cooper fece una faccia offesa e rispose:

"LO VUOI CAPIRE CHE SI CHIAMA ORLY*! E poi le allaccio la cintura perché non sta ferma, e se scappa chi la riprende più!" E poi diede una carezza alla testa del salvagente.

Entrambi i ragazzi erano basiti, Kurt sussurrò all'orecchio del suo fidanzato:

"Blaine ma perché tuo fratello va in giro con quel coso?!"

"Dice che avere animali è l'ultima moda, e lui voleva una papera, però non è riuscito a catturarne una, così ha preso un salvagente"

Kurt non ci voleva credere, ma trattandosi di Cooper, tutto è possibile.

"Ragazzi sbrighiamoci, Orly vuole fare il bagno" Detto questo partirono.

Dopo circa 45 minuti di viaggio, in cui Kurt ogni volta che usava il cambio sfiorava casualmente il ginocchio di Blaine, Cooper disse:

"Mi annoio! E anche Orly, che facciamo?"

"Non lo so Cooper, ma tranquillo manca poco" Disse Kurt visibilmente scocciato.

"Che ne dite di giocare a "Cooperlopoli"?" Disse il ragazzo tranquillamente.

"Che gioco è "Cooperlopoli"?" Chiese Kurt spaentato all'idea di sapere veramente che gioco fosse.

"Blainely, spiega ti a Kurt, io spiego ad Orly"

"Allora Kurt 'Cooperlopoli' è il gioco che quel coglione di mio fratello ha inventato, in pratica lui fa domande stupide tipo: 'Di che colore sono le mutande che indosso la domenica?' e chi ne indovina di più conquista il suo cuore, ma non ha senso uno stupido gioco inventato da lui e dal suo ego, mi costringe sempre a giocarci." Kurt era senza parole, non riusciva a crederci, Cooper interpretò quel silezio come un si e tirò fuori dalla tasca dei foglietti blu, tanti foglietti blu:

"Bene, vedo che volete giocare, allora prima domanda: 'Se fossi un criminale di che colore userei i post-it per scrivere i miei piani malvagi?'**"

Dopo la domanda numero 48 Cooper disse:

"Devo andare al bagno" Ma i due lo ignorarono.

"Ragazzzzi a me e a Orly ci scappa"

"Cooper manca poco, dai resisti" Disse Kurt.

"Ma Kurtie dobbiamo andare al bagno"

"Dai, suuu, perfavore" Disse Cooper lagnandosi.

"OK, OK" Dissero in coro Kurt e Blaine.

Dopo un paio di minuti si fermarono ad una stazione di servizio, Cooper e Orly scesero dalla macchina.

"Adesso starà 25 minuti al bagno e 35 al bar a mangiare qualsiasi cosa" Disse Blaine sbuffando. Kurt, si avvicinò a lui e disse:

"Bhe, prendila sul positivo, siamo soli per i prossimi 55 minuti e lo sai quante cose si fanno in 55 minuti? Tante..." Disse Kurt posando le sue labbra sopra quelle di Blaine, il quale non aspetto neanche un minuto per allacciare le braccia dietro al collo del suo ragazzo ed avvicinarlo a lui per approfondire il bacio che li stava unendo in quel momento.

Restarono per un pò in quel modo, poi Kurt staccò le sue labbra da quelle di Blaine, e le portò al lobo del suo orecchio che succhio languidamente facendo gemere il moro, poi spostò le sue labbra tracciando passaggi leggeri appoggiandole dolcemente al suo collo in un punto vicino alla masciella che succhiò fino a farlo diventare rosso:

"Kurt...." Mormorò Blaine inebriato dal piacere che gli stavano procurando le labbra del suo ragazzo.

"Ti piace Blaine, ti piace se faccio così" Sussurrò Kurt una volta avvicinatosi al suo orecchio e cominciando a passare in modo leggero una mano sopra al cavallo dei pantaloni del moro.

"Oh...oh Kurt, oddio ti prego fai qualcosa" Kurt stava avvicinando la mani hal bottone dei pantaloni del moro quando....

"Riecco....mi ra..gazzi, ma che state facendo?!" Disse Cooper osservando il collo di Blaine in cui era ben visibile un segno rosso e la mano di Kurt ancora sopra il cavallo dei pantaloni del fratello, entrambi i ragazzi erano bloccati, ma il primo a riprendersi fu Kurt che tolse la mano dai pantaloni di Blaine. Kurt, rosso in faccia come un peperone Kurt disse:

"Ragazzi, ripartiamo, di questo passo non arriveremo mai!" Nessuno osò aggiungere altro erano tutti troppo imbarazzati.

Dopo 20 minuti di viaggio in assoluto silenzio, arrivarono al mare. Tirarono fuori un ombrellone e i teli e poi li stesero sulla sabbia. Kurt e Blaine si misero vicini e cominciarono a spalmarsi la crema solare a vicenda, sorridendosi.

Nel frattempo Coop ed Orly erano andati a fare il bagno. Cooper era impegnato a provarci con una ragazza spiegando quanto fosse alla moda Orly e di quanto fosse figo essere lui, e la ragazza ci cascò in pieno.

Nel frattempo Kurt e Blaine si erano spostati in una zona più appartata della spiaggia, dietro ad alcune barche. Stavano camminando mano nella mano, ma per Blaine era impossibile continuare a camminare e basta, avendo vicino Kurt, in costume da bagno, meraviglioso come sempre.

Così dopo una lunga lotta interiore, mentre il ragazzo parlava su quanto non sopportava Cooper in mezzo ai piedi, senza alcun preavviso, lo spinse contro un muro delle cabine e cominciò a sbranargli la bocca, e allacciargli le braccia alla vita, mentre Kurt strinse i suoi capelli liberi dal gel tra le dita. Dopo poco Kurt si staccò e cominciò a passare la lingua sul labbro inferiore di Blaine, per poi succhiarlo e tirandolo leggermente, facendo emettere a Blaine un gemito roco e sensuale, che lo spinse a fare di più.

Poi, Blaine disse:

"No tesoro, non ti puoi divertire solo tu" E detto questo, con voce roca, attaccò il collo chiaro di Kurt, mordendolo in alcuni punti e con sgurdo fiero osservarlo scurirsi al tocco delle sue labbra.

Nel frattempo Kurt, aveva reclinato la testa per lasciare più accesso a Blaine e nel frattempo teneva tra le dita i riccioli del ragazzo.

Mentre continuava il suo lavoro nel collo del ragazzo Blaine passo il pollice sopra un capezzolo di Kurt, il quale gemmette sussurrando:

"Oh, Blaine oh" Vedendo il suo ragazzo così impazziente, Blaine, pasò entrambe le mani sopra il sedere del suo ragazzo, tirandolo verso se e spingendo il suo bacino contro quello dell'altro, facendo scontrare le loro intimità vogliose di attenzioni.

Nel momento esatto in cui si scontrarono, entrambi gemettero dal piacere e Blaine soffiò sul collo di Kurt.

"Oh, Blaine" Disse Kurt.

"Oh Kurt" Disse Blaine.

"Oh....Blaine"

"Oh Kurt"

"Blainee Kurttt, dove siete?"

In quel momento, i due ragazzi si guardarono negli occhi, increduli, che quel pazzo li seguisse dovunque e li interrompesse sempre.

"NO" Urlarono i due ragazzi in coro, e si staccarono con i capelli sconvolti, le labbra arrossate, e qualche piccolo problema...nei piani inferiori.

"Eccovi, ma che facevate là dietro?" Disse curioso il ragazzo.

"Vedi Coop stavamo cercando granchi per darli da mangiare ai gatti delle nevi che vivono nella foresta pluviale" disse Blaine sarcastico però, si sa, che Cooper Anderson non è il re degli svegli, così rispose:

"Ma i gatti non vivono nella foresta pluviale, e poi dai dello stupido a me" Disse Cooper.

"Sentite perché non andiamo a pranzo" Propose Kurt.

Gli altri due annuirono, e si diressero verso un ristorante in riva al mare. I due ragazzi, avevano organizzato nella loro mente, di pranzare soli imboccandosi a vicenda. Ma ovviamente, non fu così.

Cooper si sedette al tavolo con loro, e cominciò a parlare con un accento spagnolo, giustificando questo suo atteggiamento, dicendo che "si allenava per quando avrebbe interpretato un ragazzo innamorato che chiede alla sua fidanzata di sposarlo facendo una serenata mariachi" e ci aveva provato con le ragazze del tavolo vicino dicendo che erano "tre scapoli alla ricerca dell'amore" e così le ragazze si erano sedute al loro tavolo cominciando a toccargli il ginocchio e quando una ragazza andò troppo verso nord dal ginocchio per la gamba di Kurt, Blaine non ci aveva visto più e aveva urlato:

"Brutta giraffona secca giù le mani dal mio ragazzo!" alzandosi in piedi e stringendo i pugni.

La ragazza rispose "Ma siete gay?"

"Certo che lo siamo, ci amiamo, ma quel coglione di mio fratello ci voleva provare con voi e ci ha tirati in mezzo" Rispose Blaine lanciando occhiate omicide a suo fratello, sotto lo sguardo fiero e sorpreso di Kurt per la gelosia del suo ragazzo, mentre annuiva alle sue parole.

"LUI STA CON ME!" Concluse Blaine tirando Kurt a se per un finco e baciandolo.

Le ragazze come risposta gli darono uno schiaffo.

"Blaine! Dovevi reggermi il gioco, dove è finita la solidarietà tra fratelli?"

"Cooper, se mi toccano Kurt io divento cattivo" Rispose il riccio.

"E poi da fastidio anche a me che una ochetta qualunque tocchi il mio ragazzo!" Disse Kurt.

"Scusate ragazzi, ma devo chiedervi di lasciare il locale" Disse il proprietario del ristorante.

Kurt e Blaine uscirono, ma no Cooper fece il suo solito show e disse urlando e puntando il dito:

"Io sono Cooper Anderson, e non permetto a nessuno di buttarmi fuori!" Però il ragazzo non aveva fatto i conti con due gorilloni che lo buttarono fuori caricandolo di peso, però non buttarono fuori anche Orly.

Il resto del pomeriggio passò tra bagni e coccole sotto l'ombrellone e senza che se ne accorsero arrivò l'ora di tornare a casa.

Mentre erano circa a metà strada e stavano cantando "We Are Young" Cooper disse:

"Ragazzi, ho scordato Orly al ristorante."

 

 

NOTE

*Due povere ragazze hanno dovuto sopportare il mio sclero di 15 minuti per cercare il nome della paperella.

**Ogni riferimento ai miei scleri con la mia Pervi è puramente casuale.<3

 

Grazie a chi ha letto, grazie a chi vuole lasciare un piccolo parere.

Martina.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** S.O.S BISCOTTI ***


Secondo giorno, secondo orrore! Parlando di questa storia.. non mi convince molto, ne avevo scritta un'altra, ma poi ho scelto questa, dunque spero vi piaccia e buona lettura! Ringrazio chi ha letto, recensito o inserito la storia tra le ricordate\seguite, mi avete resa contenta e mi avete tirato su anche se sto da schifo! Ringrazio la mia Pervi che mi fa i betaggi lampo hahah ti adoro :3 Ci si vede in fondo!

DAY 2: Roomates Klaine

S.O.S BISCOTTI!

Blaine adorava condividere la stanza con Kurt.

Adoravano stare ore sul letto guardando musicals e ripentendo a memoria le battute.

Oppure facevano i compiti, ed ancora improvvisavano concerti saltando sul letto utilizzando come microfono il flacone del bagnoschiuma. Ok, questo lo faceva solo Blaine, ma Kurt lo "accompagnava" urlandogli contro di smetterla perché doveva ripetere storia. Ma questo era un insignificante dettaglio.

*

Blaine aveva una vera e propria fissa con i biscotti. Sin da bambino ne mangiava a quantità industriali. Le dreghe di Blaine Anderson erano il gel e i biscotti.

Quella sera, Blaine non riusciva proprio a prendere sonno, a discapito del povero Kurt, il quale voleva solo dormire ma il continuo frusciare e i brontolii di Blaine non riuscivano a farlo riposare.

"Ufh mhh uff" Si brontolava Blaine.

"Blaine, perfavore ho sonno, stai zitto e dormi, sennò domani mattina ti troverai a dover combattere con me e le mie occhiaie, e te lo sconsiglio." Disse Kurt in tono minaccioso.

"Ma Kurt! Non riesco a dormire, da piccolo mi succedeva spesso, la mia mamma aveva un metodo per farmi dormire, solo quello funzionava." Aveva risposto il moro scrollando le spalle.

"E sentiamo, che metodo usava la tua mamma, almeno vedo se posso aiutarti e così torniamo a dormire." Aveva detto Kurt.

"Lo giuri?" Aveva chiesto Blaine sfoggiando i suoi occhi da cucciolo.

"Lo giuro" E Kurt non sapeva cosa lo avrebbe aspettato.

*

"Blaine..sei serio?! Ti rendi conto? Siamo alle 2.00 di notte, nella cucina della Dalton, per cucinare biscotti?!" Aveva detto Kurt incredulo.

"Si esatto, è l'unico modo, devo cucinare biscotti, così mi addormento, e tu hai promesso di aiutarmi e lo farai."

Detto questo Blaine si era avviato verso una delle credenze dalla quale aveva tirato fuori un pacco di farina 00', delle goccie di cioccolato ed il lievito.

Kurt aveva aperto il frigo ed aveva preso latte, uova e burro e li aveva appoggiati sopra al tavolo.

Entrambi iragazzi si erano diretti allo scolapiatti per prendere una ciotola ed un cucchiaio, i loro finchi si erano scontrati appena e si erano sorrisi timidamente, imbarazzati da quel gesto involontario.

Dopo aver appoggiato sopra al taolo tutto il necessario, Kurt aveva chiesto:

"Allora, visto che sono costretto a fare questa cosa, facciamola per bene, ricordi la ricetta?"

"Hem hem, ricetta?" Aveva detto Blaine masticando le parole.

"Si Blaine, la ricetta, senza ricetta viene solo un disastro, non dirmi che non la sai!" Kurt era shoccato, il suo compagno di stanza lo aveva portato alle 2.00 di notte, a fare biscotti e nemmeno sapeva come farli!

"Quando ho detto che facevo i biscotti con mia mamma intendevo dire che lei faceva i biscotti, ed io stavo seduto nel tavolo della cucina e le raccontavo i miei problemi, dopo li mangiavamo assieme e bevevamo latte caldo." Aveva spigato Blaine timidamente.

"Fammi capire, io dovrei farti i biscotti e sentirti parlare per i prossimi 45 minuti?!"

"Si, daiiii ti prego" E mentre diceva questo aveva fatto gli occhi da cucciolo, e Kurt non sapeva resistere agli occhi da cucciolo di Blaine.

Alla fine Kurt aveva accettato e aveva ricordato la vecchia ricetta di sua mamma, e si era messo a preparare i biscotti:

"Allora cucciolotto della tua mammina cos'è che ti affligge tanto da disturbare il sonno del tuo fantastico comagno di stanza?" Aveva detto Kurt in modo sarcastico mentre mescolava l'impasto e Blaine lo osservava rapito tirarsi su una ciocca dicapelli dalla fronte.

"Kurt, non chiamarmi in quel modo! La mia mammina mi chiama ciccino! Comunque, KURT non lo so, non sono tranquillo, sono molto confuso" Rispose il ragazzo continuando a fissarlo, come rapito.

"Confuso riguardo cosa?" Aveva domandato Kurt incuriosito dalle parole del suo amico.

"Non lo so, è come se mi stesse succedendo qualcosa solo che io non me ne rendo conto, come tu non ti rendi conto che tistoperlanciaredellafarina!" Aveva urlato Blaine dopo aver sfoggiato un sorriso furbetto.

Kurt inizialmente era rimasto bloccato, ma poi dopo un paio di secondi si era ripreso, e aveva urlato:

"LILLIPUZZIANO MALEFICO QUESTA ME LA PAGHI!" Ed aveva preso due uova e le aveva rotte tra i ricciolini dell'altro.

"COME OSI?! APPENA RIENTRIAMO IN CAMERA BUTTO TUTTE LE TUE CREME NEL WC" Aveva risposto Blaine lanciandogli addosso un intero pacco di zucchero.

"LE MIE CREME TU NON LE TOCCHI INGELLATORE AMBULANTE! SE SOLO PROVI AD AVVICINARTI BUTTO TUTTO IL GEL NELLO SCARICO DELLA DOCCIA"

I due ragazzi avevano continuato ad offendersi schersosamente ed a lanciarsi addosso qualsiasi cosa trovarono sopra quel tavolo, fino a quando Blaine non si era ritrovato bloccato tra Kurt ed il lavandino, poi Kurt aveva parlato:

"Allora ciccino non mi hai ancora detto cosa non ti fa dormire." Erano a pochi centimeti l'uno dall'altro.

"Come ti ho già detto sono confuso, molto confuso. Confuso da un paio di occhi blu." Kurt a quell'affermazione aveva sgranato gli occhi. Possibile che...

"Annegherei in quelle pozze di mare. Poi questi meravigliosi occhi appartengono a questo ragazzo dalla pelle bianca, lattea, ogni olta che vedo quella pelle vorrei baciarla, toccarla" Blaine aveva detto quelle parole sporgendosi verso Kurt che si era tirato indietro di pochi centimetri e gli aveva accarezzato un braccio lasciato scoperto dalle maniche della maglietta che indossava, con la punta delle dita, sembrava che avesse paura di rovinarlo.

"E quelle labbra, è da mesi che le bramo, che vorrei sentire il loro sapore, sapere che effetto farebbero sopra le mie." E dopo aver detto queste parole aveva passato il pollice sopra le labbra di Kurt e poi lo aveva baciato.

"Bla..Blaine i.i biscotti.." Aveva balbettato Kurt, eccitato e intimorito dalle parole del moro.

"Sono sicuro che i tuoi biscotti sarebbero buonissimi, ma sinceramente, vorrei assaggiare qualcos'altro al momento." Lo aveva sussurrato a pochi centimetri dall'orecchio di Kurt, con voce roca, poi lo aeva guardato neglio occhi e mentre si avvicinava guardava famelico le labbra dell'altro.

E poi lo aveva baciato.

Si era sporto verso Kurt che lo teneva ancora bloccato contro il lavandino ed aveva delicatamente appoggiato le labbra contro quelle di Kurt. Sentendo quel contatto, l'altro ragazzo lo aveva spinto ancora di più contro il lavandino e aveva allacciato le braccia dietro al collo dell'altro, il quale lo aveva stretto in vita, ed aveva tirato i suoi ricci baciandolo con foga.

Dopo alcuni minuti per mancanza d'aria si staccarono, ma Blaine aveva continuato a lasciare piccoli baci sulle labbra di Kurt.

"Avevo ragione, tu sei meglio dei biscotti, sai di nuvole." Poi si era riappropriato delle sue labbra.

"Molto, molto meglio..." E Kurt a quelle parole aveva ridacchiato contro le sue labbra.

Ovviamente una volta ritornati in camera i due ragazzi non avevano dormito.

 

 

Eccoci alla fine. Ringrazio tutti coloro che sono arrivati fino alla fine! Ci vediamo domani per la prossima one! Se ci sono errori grammaticali mi scuso :3

*Regala lecca lecca a forma di papillon a chiunque lasci un commento*

Martina

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Numeri e sorprese ***


Salve salvino (devo aver contratto la sindrome di Ned Flanders e non me ne sono accorta lol), comunque io odio questa one. Ne avevo scritta un'altra, ma è persa nella palestra della mia scuola, quindi ho scritto questa. Ringrazio chi ha letto le altro one. Spero che dopo questo orrore non lascerete la raccolta. Buona lettura!

 

 

 

KLAINE WEEK DAY 4: SKANK\NERD KLAINE

Numeri e sorprese.

Blaine Anderson era un nerd. Tutti lo scartavano tranne le sue amiche più care, Rachel e Mercedes.

Quella sera le ragazze lo avevano convito -costretto- ad andare in un locale con loro.

Erano andati in una discoteca poco fuori Lima. Il povero Blaine si guardava attorno spaesato, metre le due ragazze si scatenavano ballando una qualche canzone a lui sconosciuta dal ritmo assordante. Il ragazzo se ne stava in un angolo vicino all'entrata.

Pochi minuti dopo le sue amiche si avvicinarono a lui.

"Dai Blaine, balla almeno una canzone con noi, non fare il cretino standotene solo e fermo quà" Disse Mercedes con Rachel che le annuiva al fianco.

"Ragazze non ho voglia, io odio posti del genere, sapete che preferisco la calma della mia camera e di un vidog...." Non riuscì a terminare la frase, perché le due lo trascinarono, tirandolo per la manica della camicia a quadri blu e verdi in pista.

"Ragazze, lasciatemi! Perfavore!" Si lamentava il ragazzo.

Alla fine, le due lo trascinarono sulla pista e cominciarono a ballare con lui, ma il ragazzo se ne stava fermo.

Mentre tentava di scappare dalle grinfie delle sue amiche, sentì una mano sfiorargli il fianco, si voltò, e vide due occhi azzurri che lo fissavano intensamente.

Gli occhi appartenevano ad uno splendido ragazzo dalla pelle chiarissima, i capelli castani pettinati all'insù, ma che ormai erano sfuggiti alla piega per il caldo di quel posto.

Si stava moscando le labbra rosee torturandosi il pircing che vi era. D'un tratto parlò:

"Ciao dolcezza, sembra che tu ti stia annoiando, che ne dici di divertirti con me?" Parlò lascivamente e ammiccando verso di lui leccandosi il labbro superiore.

Nel frattempo, le due si erano accorte di ciò che stava accadendo, e stavano assistendo alla scena dando delle pachette alla spalla del loro amico.

Quel ragazzo era tremendamente sexy pensò Blaine, ma scosse la testa e si disse mentalmente di essere uno stupido, come poteva un ragazzo così interessarsi a..lui.

"Dai Blaine non essere scortese, balla con lui" Disse Rachel, tentando di incoraggiarlo.

"Allora il tuo nome è Blaine. Allora Blaine, vorresti ballare un pò con me?" Disse Kurt.

"Emh, co...." Rachel e Mercedes spinserò Blaine contro l'altro, il quale prontamente lo afferrò tra le sue braccia, e gli strinse le braccia alla vita, cominciando ad ondeggiare, strusciandosi su di lui.

"Piacere Blaine, io sono Kurt. Te lo dico così almeno sai quale nome gemere tra pochi minuti quando ci chiuderemo nel bagno a fare cosacce." Disse Kurt spingendo il suo bacino contro quello del moro.

"Cosa?! Io me ne vado!" Disse Blaine correndo verso l'uscita, mentre sentì in mezzo a tutto quel casino una voce gridargli:

"BLAINE, IO OTTENGO TUTTO QUELLO CHE VOGLIO SAPPILO, IO VOGLIO TE E TI AVRO'."

*

"BLAINE ANDERSON! Perché ieri sera te ne sei andato così senza nemmeno avvisare?!" Disse una Rachel al quanto irritata.

"Scusami Rach, ma quel tipo si stava strusciando..su..su di me e mi avea proposto di..di ..fa.fare cosaccenelbagno." Disse Blaine fissando la punta delle sue scarpe.

"Ed allora, era stupendo, io qualcosina avrei accettato!" Disse Rachel.

"Rachel! Ti sembro una persona che va con il primo che capita?!" Disse Blaine irritato.

"Di che parlate, e perché ieri te ne sei andato senza dire nulla?" Disse Mercedes mettendo le mani sui fianchi.

"Perché quel figo di ieri ci stava provando con lui!" Rispose Rachel per lui.

"Vedo che qualcuno sta parlando di me, ciao Blainely" Spuntò fuori Kurt e tentò di assestargli una pacca sul sedere e riuscendoci facendo sobbalzare ed arrossire Blaine.

Le ragazze ridacchiarono.

"Hey, c...ciao." Disse timidamente Blaine sistemandosi gli occhiali.

"Splendore, ieri mi sono offeso, te ne sei andato senza venire a divertirti un pò con me." Disse Kurt.

"Io..va..vado a lezione, ciao ragazze." Detto questo se ne andò, sentedo gli occhi di Kurt che lo trafiggevano con lo sguardo in un punto un pò troppo basso per essere la schiena.

La prima ora avrebbe avuto matematica, la sua materia preferta, si sarebbe rifugiato tra tutti quei numeri.

Molti odiavano la matematica, ma lui non riusciva a capirne il perché.

Non capivano la bellezza di una formula o un' espressione che poco a poco torna a posto fino a portare al risultato*.

Vedere tutto così ordinato, senza sorprese.

Mentre aspettava l'arrivo della prof, sentì un tonfo vicino a lui, poi un fiato caldo sul suo collo ed una voce, una melodia nel suo orecchio:

"Ciao tesoro, vedo che abbiamo la stessa lezione."

"Ciao Kurt." Disse semplicemente Blaine.

Vide che Kurt stava per rispondergli, ma in quel momento entrò la prof.

Stavano risolvendo dei problemi quando sentì un piede strusciare contro la sua caviglia, si girò, ma aveva già capito che era Kurt.

Il ragazzo lo stava fissando, che novità.

"Dovresti fare i tuoi problemi."

"No, tu sei più interessante, decisamente." Disse continuando a strusciare insistamente il piede.

Blaine si rigirò verso il suo quaderno. Sentendo sempre uno sguardo trafiggerlo.

*

La stessa situazione continuò a ripetersi per alcuni girni.

Kurt lo seguiva dovunque, ed aveva potuto costatare che avevano molte lezioni in comune.

Stava camminando nel corridoio, quando sentì l'ennesima pacca sul sedere.

"Ciao culetto bello."

"Kurt, perfavore, la smetti di stalkerarmi."

"No Blaine, lo vuoi capire che io ottengo sempre ciò che voglio. Comunque mi serve un favore."

"Che vuoi Hummel?" Disse Blaine.

"Non parlare con quel tono sennò mi eccito, comunque vorrei delle ripetizioni di matematica, sai sono stato un bambino cattivo, che ne dici di punirmi?" Disse.

"Aaaaaaa, basta dai!" Disse Blaine facendo per andarsene, ma fu fermato da una mano che afferrò il suo polso.

"Ok, lo ammetto sto esagerando, comunque sono serio mi servirebbe una mano a matematica."

*

Blaine stava giocando ad un gioco su nternet, quando sentì il campanello suonare.

Mise in pausa ed andò ad aprire.

Trovò Kurt che fumava una sigaretta appoggiato allo stipite.

"Vedo che sei arrivato, bene entra, pronto per un pò di matematica?" Disse Blaine sorridendo.

"Oddio, quanto odio quella materia, per me è un incubo, non i torna un accidente ed ogni volta che apro il libro do di matto, come cavolo possono tornare qulle cose strane?**" Disse Kurt con tono esasperato.

"Dai su, non è brutta come materia, anzi è rassicurante."

"Come rassicurante?"

"Si, ci sono 0 sorprese, tutto segue una logica precisa, è immutabile, è così ora e sarà così tra 1000 anni. Mi sento come dire...protetto."

"Dai su, togliamoci questo dente."

Quel giorno Kurt e Blaine non fecero molta matematica.

Contro ogni previsione di Blaine finirono nel letto in camera sua a fare altro.

Perché se la matematica è senza sorprese, la vita ce ne da molte.

Perché Blaine e Kurt contro ogni previsione si erano trovati. Kurt pensava di essere destinato a vivere tra sigarette e sesso occasionale.

Mentre Blaine era canvinto che sarebbe morto solo tra i suoi calcoli.

Invece ora erano insieme.

E tornavano alla perfezione.

 

 

 

*Io NON condivido questo parere.

**Io CONDIVIDO questo parere, odio la matematica.

Allora, eccoci in fondo a questa roba, ora me ne ritorno a fare greco, salvatemi ç____ç

A domani! (Spero)

Martina

p.s Se volete dirmi di suicidarmi lasciate una recensione! :3

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Super-Bowtie ***


Eccoci anche per il terzo giorno della Klaine Week. Questa cosa l'ho scritta in pochissimo tempo quindi mi scuso se fa schifo. Grazie a Tere che mi beta velocemte ed è costretta a leggersi questi orrori. Buona lettura!

 

KLAINE WEEK

DAY 3: HEROES

Super-Bowtie

La vita di Blaine non era facile. Così dopo una stressante giornata finita alle 00.00, si mise a letto al finco di suo marito che già dormiva da un pò.

*

Erano le 6.00 di mattina quando Blaine Anderson sentì la sveglia suonare. Doveva prepararsi per andare al lavoro.

Era difficile essere uno stagista al Times, lì i capi ti usano come se fossi la loro cameriera personale, e ti fanno sfacchinare dalle 8.00 della mattina, fino alle 20.00 della sera e talvolta gli capitaa di doversi portare del lavoro a casa. In ogni caso si riteneva fortunato di lavorare in una rivista così famosa a soli 21 anni.

Anche se il ragazzzo avrebbe preferito crogiolarsi tra le lenzuola per molte altre ore, dovette alzarsi.

Si preparò una tazza di caffè e mangiò alcuni biscotti, per poi lavarsi, vestirsi indossare il suo papillon e uscì di casa.

Dopo una lunga passaggiata a piedi, visto che perse la metropolitana arrivò di corsa in ufficio, e subito, non appena fu entrato, si ritrovò Sandy, la segretaria del direttore che gli diede subito ordine di fotocopiare un bel pò di scartoffie per unn nuovo articolo.

Si diresse con passo stanco alla fotocopiatrice che si trovava vicino alla mensa.

Stava facendo la milionesima fotocopia, o forse la quattromiliionesima, non lo sapeva, ma sapeva che ormai aveva i crampi alla mano sinistra, quando sentì i suoi colleghi vociferare qualcosa su un fatto accaduto la sera precedente:

"Si, si, io ero presente l'ho visto, ha attaccato al muro i rapinatori con del...mhh cemento credo.."

Disse la stagista del terzo piano.

"No, no non era cemento, era colla! Comunque dopo gli ha legato le mano con un papillon a modo di manette! Vi rendete conto, è l'eroe di New York!"

Aggiunse il postino.

"Ecco che cosa era quella roba collosa, era gel! Lo dice anche lui mentre lo lancia 'verrete imprigionati nel gel della giustizia!'"

Disse la segretaria del suo capo.

"Certo che Super-Bowtie è proprio un eroe, ho sentito che vogliono creare un fumetto e una bambola!"

Blaine ascoltò sorridendo e crogiolandosi il discorso dei suoi colleghi, solo in quel modo riusciva a farsi notare, ebbene si, lui era Super-Bowtie!

Nessuno lo sospettava.

Nessuno si sarebbe sospettato che il timido stagista, dai capelli pazzi inprigionati dal gel, imbranato e silezioso fosse l'eroe del momento!

Sin da piccolo aveva capito di essere speciale, lo avea capito quando un giorno a 5 anni aveva incollato con una strana roba trasparente il suo orsacchiotto al soffito.

Finalmente dopo infinite chiacchiere, infiniti caffè ed infinite fotocopie tornò a casa con le dita indolenzite e pronto a stendersi sul letto e dormire.

Dopo vari tentativi, e svariate imprecazioni riuscì ad aprire la porta rischiando di far capitolare a terra l'enorme cartone di pizza che teneva in mano.

Era pronto a sedersi nel divano, guardare un bel film ed addormentarsi per poi svegliarsi la mattina seguente con un fortissimo torciccolo.

Ma pultroppo non andò così.

Il suo anello-segnala-guai si illuminò e capì che avrebbe dovuto rimandare di un paio d'ore.

Sfinito prese la sua borsa e tirò fuori la sua tuta da superoe, una tutina aderente blu, un gilet giallo ed un papillon verde. I papillon erano il suo simbolo.

Stando attento a non essere visto, uscì dalla finestra e spiccò il volo verso la sede di Vogue.

Una volta arrivato, entrò da una finestra per capire cosa fosse successo.

D'un tratto snetì un urlo:

"Haaaaaa AIUTO!" Corse alla svelta verso il luogo da cui proveniva.

Quando apparse di fronte alla porta, vide un ragazzo bellissimo, con il volto pallido e due stupendi occhi azzurri spalancati dalla paura. Gridava aiuto.

Di fronte a lui, c'era un uomo dal volto coperto da un passamontagna che lo minacciava puntandogli contro un coltello e minacciandolo di ucciderlo se non gli dava delle chiavi.

Appena vide quella scena, Blaine scatto in avanti e disse:

"Il mio gel ti incollerà,

parola di Super-Bowtie!"

L'uomo gli rise in faccia e disse:

"Oddio che paura che ho, del gel ed uno stupido pezzo di stoffa lanciati da un lillipuzziano con dei problemi alla vista mi farranno del male" Usando un tono sarcastico.

"Non sottovalutarmi, sembro innoquo, ma non lo sono." E detto questo sferrò contro il bestione una raffica di gocce di gel all'altezza degli occhi, ma l'uomo li schifò con estrema facilità.

Ma quel maledetto non riuscì ad evitare i suoi papillon, i quali lo attaccarono al muro per la maniche della maglietta.

Gli levò il passamontagna scoprendo la sua vera identità e chiamò la polizia che lo portò via ringraziandolo per l'aiuto e scattandogli alcune foto per le riviste.

Alla fine rimase solo con il ragazzo che aveva salvato. L'altro si avvicinò e gli disse:

"Allora dovrei ringraziarti Super-Bowtie." Disse torturandosi le maniche della camicia con lo sguardo basso.

"A me basterebbe solo sapere il tuo nome." Rispose l'eroe incantato dalla belleza del ragazzo di fronte a lui.

"Kurt, Kurt Hummel, e tu saresti.." Disse levandogli la mascherina dagli occhi.

"Piacere sono Blaine, Blaine Anderson." L'altro lo fissava incantato.

"Tanto, tanto tanto piacere Blaine, Blaine." Disse avvicinandosi alle sue labbra e posandole sopra le sue.....

"BLAINE, BLAINE SVEGLIATI!" A.. ma allora era solo un sogno.

"Hem, simph cheph c'e Kurt?" Rispose struffando gli occhi con la mano ancora un pò addormentato.

"Volevo svegliarti, ma a quanto pare solo i baci funzionano" Disse suo marito sorridendo.

"Magari se me ne dai un altro mi sveglio meglio..." Disse Blaine maliziosamente.

Kurt lo baciò dolcemente, dopo si staccò:

"Amore, ma che cosa stavi sognando, blateravi qualcosa sul gel appiccicoso e i papillon taglienti." Chiese un pò confuso.

"Sognavo di essere un supereroe. Lavoravo come stagista al "Times" e salvavo i cittadini di New York con una tutina blu, un gilet giallo e un papillon blu, e attaccavo i nemici con il gel e i papillon e ti stavo salvando da un pazzo e...."

"Blaine, Blaine, calmati, tu sei il direttore del "Times" e poi, per fortuna che ci sono io, ti vesti male pure nei sogni. E gel?! Papillon?! Tesoro, tu lavori troppo caro. E non credi che dovrei ricompensare il mio eroe......." Disse Kurt con tono lascivo e malizioso.

"Già dovresti.." Si avvicinò a lui Blaine, fino a quando le loro labbra non si toccarono, prima dolcemente, poi sempre più con passione.

In pochi secondi, Kurt si ritrovò sopra Blaine, mentre gli stava slacciano un pò il pigiama per avere più accesso al suo collo.

Blaine gemette per quella dolce e fantastica tortura. Mentre l'altro continuava, Blaine prese il suo sedere tra le mani e spinse contro il suo bacino, a quel punto gemettero entrambi...

"Papi, papà, ho fatto un brutto sogno." I due sentirono una vocina provenire dalla porta appena socchiusa e si separarono subito, giusto in tempo per veder entrare Ted, il loro bambino di 4 anni con in mano il suo orsacchitto.

"Tesoruccio, cosa è successo?" Disse Blaine a suo figlio battendo la mano sul lettone in mezzo a loro per invitarlo a salire.

"Ho sognato un mostro che si voleva mangiare la casa." Rispose il bimbo accoccolandosi contro il petto di Kurt come un gattino che fa le fusa, uguale al padre, uguale al padre pensò tra se e se il ragazzo.

"Stai tranquillo cucciolino, papà B. ci salvarà se succede qualsiasi cosa, lui ed il suo gel sono inffallibili!" Disse Kurt accarezzando i ricciolini di suo figlio.

"E non ti scordare i papillon taglienti!" Aggiunse Blaine.

"Papi, e tu come lo sai?" Chiese il bambino.

"Dubiti del tuo papà tesoro?" Chiese Blaine quasi offeso.

"Tesoro, lo so perché il tuo papà mi ha gia salvato. Mi ha salvato da tanti mostri." Disse guardandolo dolcemente con quello sguardo pieno d'amore.

E Blaine si perse negli occhi di suo marito e di suo figlio. Hanno gli stesssi occhi. Gli stessi occhi.

Si addormentarono tutti con il sorriso sulle labbra sapendo che Super-Bowtie li avrebbe sempre protetti.

 

Eccoci alla fine, spero vi sia piaciuta. Grazie a chi legge e spero lasciate un commentino.

Martina.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** All'occhio non sfugge nulla. ***


Salve, eccoci per il 5 giorno della Klaine Week! Bene, mi sto vergognando un pochino. Spero vi piaccia, buona lettura!

 

 

 

 

KLAINE WEEK DAY 5

All'occhio non sfugge nulla.

Blaine Anderson aveva sempre amato le foto.

A suo parere, tramite un obbiettivo si poteva scoprire la vertità.

Perché se puoi ingannare l'occhio umano, non puoi ingannare l'occhio della macchina fotografica, uno macchina per catturare attimi, momenti, ricordi ed emozioni.

*

Quella mattina avrebbe avuto il suo primo lavoro veramente importante, alcune foto per un catalogo di moda maschile molto importante.

Dall'eccitazione si era svegliato presto, molto presto. Si sentiva come se un essere sovraeccitato si fosse impossessato del suo corpo.

Dopo essersi vestito ed aver indossato il suo papillon portafortuna era uscito di casa.

Alle 9.00 era davanti a quell'enorme palazzo, ad osservare a bocca aperta con gli occhi verso l'alto. Si sentiva un pò stupido, sembrava un bambino di 5 anni che va al Luna Park per la prima volta.

Anche se era in anticipo, decise di entrare, chiese alla segretaria dove doveva andare e si avviò verso lo studio 6.

Appena entrato osservò la stanza enorme, completamente bianca, con molte attrezzature.

Ed ancora si ritrovò a sembrare un bambino.

"Ricordo ancora quando ero come te, come un bambino che vede il mondo per la prima volta. Affascinato da tutto e da tutti." Disse una voce dietro di lui.

Quando si voltò, non potè credere ai propri occhi, davanti a lui c'era un angelo. Era un ragazzo un pò più alto di lui, capelli castani pettinati perfettamente all'insù, pelle chiarissima e perfetta, labbra rosee e occhi stupendi, magnetici. Blaine era incantato da quel paio di occhi. Erano come un mare, come il cielo. Blane ci era annegato e caduto contemporaneamete. Voleva solo vagare per quei occhi per tutta la sua vita.

Avrebbe tanto voluto fare una foto. Ma non poteva passare per cretino, anche se ci stava riuscendo benissimo perché si era incantato. Ma anche l'altro ragazzo era rimasto perso in un bosco autunnale.

"Hem, hem piacere sono Blaine." Si diede dello stupido mentalmente, se ne era uscito con la cosa più stupida della terra.

"Kurt." Rispose semplicemente il ragazzo.

Kurt, Kurt, Kurt

. Blaine ripetè mentalmente quel nome, era pura melodia.

"Allora Kurt, deduco dalle tue parole che da molto che lavori in questo settore." Disse Blaine timidamente.

"Si, ma si cambia subito idea, tra colleghi stronzi che farebbero di tutto per vederti morto e stilisti pazzi tutto perde fascino. Tempo un paio di settimane e la tua adorabile faccina da cucciolotto di panda spaesato sparirà presto."

"Cucciolotto di panda?" Disse Blaine ridacchiando.

"Si, avete tutti questa faccia, ma la tua è la più adorabile che abbia mai visto aggiunse Kurt unendosi alla sua risata.

Ed in quel momento Blaine sentendo quella risata pura e cristallina non riuscì a resistere, tirò fuori la macchina fotografica e scattò una foto.

"Blaine! Già cominci a farmi foto? Tra una decina di minuti me ne dovrai fare molte! A proposito, vado a prepararmi a dopo!" Disse facendogli l'occhiolino ed andandosene.

Lasciò Blaine sbigottito per alcuni secondi, ma poi la sua espressione sorpresa fu sostituita da un gigantesco sorriso.

 

 

Blaine pensava che sarebbe andato tutto bene. Ma si sbagliava di grosso. Non sarebbe resistito.

Sapeva che era un catalogo maschile, ma non che fosse un catalogo di intimo maschile.

Avrebbe dovuto fotografare Kurt in intimo per le prossime due ore.

Mannaggia a lui che aveva indossato i pantaloni più stretti del suo armadio.

In quel momento era certo che avrebbe avuto qualche piccolo, non per vantarsi ma grande problema.

Decise che era il momento di cominciare, così appena finito avrebbe potuto ba.... si rimproverò mentalmente e chiamò Kurt per dirgli di mettersi nel posto dove arebbe dovuto fare le foto e gli disse:

"Allora Kurt, non immaginare l'obbiettivo come un semplice essere umano che puoi ingannare con poco. Non potrai mai ingannare la macchina fotografica. Scegli cosa vuoi trasmetterle e sii convincente." Disse Blaine fissando il ragazzo che al momento indossava una maglietta intima ed un paio di boxer stretti, molto stretti e cavolo! Kurt era veramente gro...

Kurt gli annuì e sorrise vedendo lo sguardo di Blaine puntato su di lui.

"Allora Kurt, dammi una faccia...divertita." Disse Blaine.

Kurt capì alla perfezione il suggerimento e fu perfetto.

Fecero un sacco di scatti e Kurt cambiò ancora un pò di completi intimi e Blaine sentiva sempre più crescere qualcosa.

Ma la situazione si aggravò agli ultimi scatti, quando Kurt uscì con solo un paio di boxer oscenamente stretti.

Il ragazzo deglutì sonoramente, mentre l'altro si aviava con passo fiero, sotto lo sguardo invidioso degli altri, verso la postazione.

"A..allora Kurt, devi sedurre la fotocamera, immagina che al suo posto ci sia una bella donna che ti vuoi portare a letto, conquistala1" Disse Blaine deglutendo sonoramente e fissando il ragazzo incantato.

"Blaine, posso immaginarmi un bel ragazzo che mi vorrei scopare, sai le donne non fanno per me." Disse Kurt.

"O...ok." Disse Blaine che dentro di se unrlava cose tipo: YEEEE E' GAYYY! o TI PREGO KURT FAMMI TUO! Ma poi si diede dello stupido, come poteva un modello interessarsi a lui, e che modello!

Kurt era, era, era non c'erano parole, più che sedurlo gli stava lanciado dei scopasguardi da urlo! Blaine non avrebbe retto molto e ad ogni foto il suo amichetto cresceva.

Cazzo! Doveva andarsene!

Sembrava davvero che Kurt ci stesse provando con lui.

Finalmente quella tortura finì e corse via balbettando qualche scusa che comprendeva il bagno.

Stava correndo per i corridoi tentando di nascondere BabyB, quando sentì una mano tirarlo e si trovò sbattuto contro una porta ed un paio di labbra contro le sue.

Aprì gli occhi e vide Kurt! Non ci poteva credere che fosse vero.

Aveva le labbra più morbide che avesse mai sentito.

Continuarono a baciarsi in quel modo passionale per lungo tempo, quando si staccarono, e appoggiarono le fronti sorridendosi.

"Allora vedo che ha proprio funzionato il mio scopasguardo." Disse Kurt sorridendo maliziosamente ed avventandosi sul collo del più basso, il quale gemeva.

"Si aa sei ha fantastico aaa, dio!" Disse Blaine inebriato dall'effetto della labbra del ragazzo sul suo collo.

"Ma ora voglio divertirmi anche io!" Aggiunse in seguito ribaltando le posizioni, gettando le labbra sul collo dell'altro, mordendolo, succhiandolo e baciandolo.

"Hey fermo piccolo ninfomane, faccio il modello, non posso avere dei segni rossi sul collo!" Disse Kurt divertito ed inebriato da quella senzazione di piacere.

Blaine continuò imperterrito il suo lavoro per un pò, fino a quando non sentì delle dita sottili slacciare uno ad uno i bottoni della sua camicia.

Mentre lui mise le mani nel bordo della maglia di Kurt per poi sfilargliela. Per far ciò si era distratto e si ritrovò nuovamente tra quel corpo caldo, pelle contro pelle attaccato al suo, e la porta fredda.

Sentì i denti di Kurt catturare un suo capezzolo, leccarlo, succhiarlo, modicchiarlo. Blaine si inarcò contro le sue labbra gemendo.

Mentre Kurt continuava la sua piacevole tortura anche dall'altra parte, la sua mano andò a slacciare il bottone dei suoi pantaloni, per poi passare il palmo della mano sopra il cavallo dei pantaloni. Kurt gemette e staccandosi emise un soffio caldo contro quella parte così delicata di se e si inarcò facendo scontrare i loro bacini ed in quel momento entrambi gemettero e si rispinsero l'uno contro l'altro in cerca di quel contatto.

Blaine decise di continuare ciò che aveva interrotto, e abbasso i pantaloni del ragazzo, il quale li scalciò via. Timidamente infilò la mano sotto l'intimo del ragazzo, cominciado a muovere la mano su e giù, prima lentamente e incoraggiato dai gemiti dell'altro a dun ritmo sempre più incalzante.

"Blaine oh dio, di più" Soffiava Kurt contro il suo orecchio facendolo eccitare sempre più.

"Kurt cominciò ad avvicinare la mano al suo intimo e gli sfilò pantaloni e boxer assieme lasciandolo completamente nudo davanti ai suo occhi.

Kurt lo osservò con sguardo famelico leccandosi le labbra.

"Sei stupendo." E detto questo si chinò, cominciando a baciare le ossa del bacino, scendendo sempre più in basso, fino ad arrivare in quel punto, che succhiò.

Dopo si stacco e preparandolo entrò dentro di lui, entrambi erano inebriati dal piacere e gridavano lascaidosi andare.

Quando tutto finì si sedettero a terra sfiniti ma sorridendosi, capendo che quello era solo l'inizio.

 

 

 

Ora torno a fare greco :3

Se volete lasciare un parere fatelo :3

Martina.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1301326