Erano le 18:30, e Jim stava decidendo cosa mettersi prima di andare alla festa,ma era distratto dalla giornata passata,ma alla fine mandò tutto all’aria e prestò attenzione all’armadio e si gettò in mezzo agli abiti per cercare quello giusto.

Jim- No,questo no,odio il verde,questo no, alleluia finalmente quello giusto. Bisogna vedere se mi sta ancora.

Uno Smoking grigio,molto elegante,dato che era molto che Jim non lo usava decise di soffiare per levare un po’ di polvere, soffiò e si alzò una nuvola di polvere che rivelò la vera identità dello smoking,ovvero…Lo smoking era blu.

Jim- Blu o grigio non fa la differenza.

Si fece una doccia , perché…

Jim- Ragazzi,puzzo come una scimmia…

Detto fatto! Una scimmietta si avvicinò a lui con una targhetta al collo con su scritto Spike.

Jim- Ciao piccola scimmietta,ti sei persa? Vediamo chi è il tuo padrone : Jim Carrey. Ma sono io!!!!Non è possibile!!!!

Jim venne preso da un attacco di panico ma provò a riprendersi,perché si stava facendo tardi.

Jim- Okkey, niente panico. Ora tu stai lì finché io non ritorno,ok? Bene.

Jim si infilò sotto la doccia e cominciò a lavarsi. Dopo di questo si provò lo smoking ma vide che aveva un grosso buco nella manica. Così prese una grossa macchina da cucire e provò a cucirsi la manica ma fece un disastro,la cucì da un lato all’altro,così dovette ricominciare tutto. Erano le 19:15 e Jim aveva appena finito di cucire la manica aveva riprovato 3 volte prima di riuscirci. Verso le 19:30 uscì di casa ,con la solita macchinina gialla.

Jim: Sono un’ ora in anticipo… Forza e coraggio.

Dio: Tranquillo andrà tutto bene.

Jim: Ah!!!!! Come sei entrato!?!?!

Dio: Elementare Jim sono Dio.

Jim: Si e io sono Babbo Natale!!!

Dio: Come vuoi.

Jim si trasformò in Babbo Natale veramente!! Era sconvolto.

Jim: Che mi hai fatto?!

Dio: L’hai detto tu che eri Babbo Natale ed io ti ho accontentato.

Jim: Fammi tornare come prima!!!!

Dio: Va bene.

Jim: Ora sparisci. Ehi?

Non c’era nessuno. Ma non perse tempo e andò al Lussurez. Appena entrato vide molte maschere appese al muro,e una gabbia con due civette delle nevi. A quel punto  il ciuffo di Jim si rizzo, facendolo diventare:

Ace Ventura- Ma quelle sono due civette delle nevi!!! Sono molto rare da queste parti.

Cameriere- Mi scusi e lei sarebbe?

Ace- Ace Ventura: L’acchiappa animali.

Jim si riprese almeno per un momento.

Jim- Mi deve scusare non so cosa mi sia preso mi chiamo Jim Carrey, sono qui per l’anniversario dei 50 anni dell’azienda.

Cameriere: Ah,lei è il signor Carrey,venga le faccio fare il giro del locale.

Jim- Questa maschera è molto bella ma non riesco a leggere il nome vediamo: The Mask… Ahhh!!!!!!

In quel momento la maschera si attacco alla faccia di Jim che subì una trasformazione.

Le persone erano sconvolte da quella cosa verde che camminava in mezzo alla pista. In pochi minuti però la situazione ritornò normale. Finché non arrivarono degli ospiti indesiderati…
Rapinatore- Ok, dateci la grana e nessuno si farà del male!!!

The Mask- Ok,tenete il grano,ma non fate i pop corn,c’è chi è intollerante al sodio
Rapinatore- Non fare lo spiritoso,e dacci i soldi o facciamo saltare in aria tutto capito?!

The Mask- Datevi una calmata… Non siete mica i padroni di casa.
Il rapinatore uscì la pistola puntandola a dosso alla Maschera

The Mask- E quella cosa sarebbe?
Rapinatore- Come cos’è? E’ una pistola.

The Mask- Ah! E quella la chiami pistola? Questa è una pistola!!!

La maschera tirò fuori un migliaio di pistole e armi. I rapinatori scapparono dalla paura,anche se premuto il grilletto spuntò un semplice “Bang!”. Tutti applaudirono e la maschera fece un semplice inchino dicendo:

The Mask- Grazie,grazie,sono così commosso. Sono aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15,non mancate. Il sipario si chiude qui.

The Mask si levò la maschera ritornando il semplice Carrey. Tutti erano un po’ delusi,ma ognuno ritornò ai suoi chiacchierì. Ma accadde un fatto inaspettato… Una signora con una pelliccia di volpe scese le scale accompagnata da un omino basso e vecchio. Il ciuffo di Jim si arricciò ripresentando il carissimo…

Ace- Ace Ventura!!! L’acchiappanimali!!!!! Bella la giraffa con la volpe accollata.

Omino- Chi è lei?

Ace- Ma come,l’ho appena detto! Sono Ace Ventura!!!!

Signora- Non ha per niente classe

Ace- Certo perché lei ce la con quella povera bestiola al collo,vero?

Signora- Non c’è nulla di male,questo è un dono della natura.

Ace- Ah,davvero?

Fece svenire l’omino e se lo mise sulle spalle prendendo in giro la signora

Ace- La la la la la. La la la laaaaaaaaa! Quando passate dal via ritirate 200 £. I colori autunnali mi donano di più,niente da fare. Dov’è Spike? Sarà a bighellonare,come al solito. Che avete da guardare?

Tutti si voltarono dall’altra parte,pensando agli affari propri. Ace era messo in un angolino a mangiare come un animale. Finchè…

Dio- Jim?

Ace- E lei chi è scusi,avrà sbagliato persona, io sono Ace Ventura: L’acchiappanimali!!!!

Jim si risvegliò nel suo letto,con una terribile emicrania. Era vestito come la notte scorsa… Con lo smoking ma continuava a pensare ad una cosa:
Jim- Perché ho voglia di giocare a Monopoli…?
Purtroppo si ricordò che nonostante il giorno precedente ci fu una festa,non era domenica, e quindi si preparò per andare a lavorare. Si lavò,sempre con Spike in agguato sopra il muretto del bagno aspettando qualcosa da mangiare,fece colazione e andò a lavorare. Il tempo passò in fretta e arrivò il tempo di uscire da quelle mura… Appena uscito, come al solito sentì che quel giorno sarebbe stato un giorno di…
Jim- Oh merda!!! La mia macchina!!!
La macchina era tutta rigata e con le gomme a terra.
Jim- Questa macchina ne ha viste di tutti i colori,e io devo tornare a piedi!
Prese la via che costeggiava il mare,e visto che era ora di pranzo non c’era anima viva in giro. Camminava sveltamente pensando a tutto quello che era successo oggi… Stava tranquillamente bofonchiando, poi ripensò un momento a una cosa…
Jim- Da quando ho conosciuto quel tizio che dice di essere Dio,mi capitano cose strane… Forse è lui che mi fa quelle cose alla macchina… Comunque…- Si rivolse al cielo- E’ tutta colpa tua!! Si,Dio,è colpa tua!! Manca solo che mi cada una…Una… Una cassa con sei pinguini sulla testa!!!!!
Boom!!! Una cassa molto grande gli cadde in testa intontendolo. In essa era appeso un biglietto con scritto: Per Jim Carrey da tuo padre.
Jim- Ma mio padre è morto da un bel po’ d’anni!! Mha! Intanto la porto con me…

Prese la scatola e la portò fino al portone di casa morendo dalla curiosità di sapere cosa contenesse. Aprì la porta e si catapultò dentro sbattendosi dietro il portone come se facendolo avesse chiuso tutti i suoi problemi senza sapere che i guai erano appena iniziati… Aprì la cassa morendo dalla curiosità e i suoi occhi luccicarono quando aprì la scatola,ma quando ne vide il contenuto rimase deluso,all’interno c’erano sei pinguini impagliati...
Jim- Tutto qui?! Mi aspettavo chissà cosa… Ora ho fame…
Jim andò in cucina per far finire di reclamare il suo stomaco. In quel tempo,circa un’ ora, accadde qualcosa di inaspettato e quando Jim tornò in soggiorno per andare in camera da letto,ma invece di sei pinguini impagliati,si ritrovò sei pinguini vivi che scorrazzavano in salotto.
Jim- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!! Questo è un incubo!!!!!!

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