Doll Alphabet di alister_ (/viewuser.php?uid=102339)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Indice ***
Capitolo 2: *** A - Asleep ***
Capitolo 3: *** C - Cruel ***
Capitolo 4: *** H - Home ***
Capitolo 5: *** K - Know ***
Capitolo 6: *** M - Moments ***
Capitolo 7: *** N - Nightmare ***
Capitolo 8: *** S - Synapsis ***
Capitolo 9: *** U - Unreal ***
Capitolo 1 *** Indice ***
masterlist doll alphabet
N/A: Visto che questa raccolta sta diventando molto disomogenea, ho
deciso di creare un indice che aiuti nella lettura. In continuo
aggiornamento ^^
A – Asleep
Personaggi: Echo
Timeline: tra la 2x01 e la 2x05
Rating: giallo
Warning: drabble, spoiler, gen
Word Count: 100
Introduzione: Il suo
risveglio è solo l'ennesimo sogno dai contorni sfumati.
C – Cruel
Personaggi: Topher, Claire
Timeline: 2x12
Rating: giallo
Warning: spoiler, gen
Word Count: 115
Introduzione: Perché Claire
non è vuota: lui l'ha riempita con tutto ciò che serviva.
H – Home
Personaggi: Claire/Whiskey
Timeline: pre-serie e post serie
Rating: giallo
Warning: spoiler fino alla 2x12
e per Epitaph One, flashfic, gen, flashfic
Word Count: 360
Introduzione: La prima volta
che si risveglia alla Dollhouse, non ha più un nome, né un passato.
K – Know
Personaggi: Paul/Mellie
Timeline: 2x12
Rating: giallo
Warning: spoiler, death fic,
angst, drabble
Word Count: 100
Introduzione: Ha stretto
Mellie, ha visto November, ma non ha mai realmente scoperto lei,
Madeline.
M –
Moments
Personaggi: Priya/Tony
(Sierra/Victor)
Timeline: post 2x12
Rating: giallo
Warning: het, fluff
Word Count: 200
Introduzione:
Stringere la mano di Tony è strano e naturale al tempo stesso.
N –
Nightmare
Personaggi: Claire,
Alpha
Timeline: prima stagione
Rating: giallo
Warning: drabble
Word Count: 130
Introduzione:
Il sorriso dipinto sulle labbra di Alpha è un baluginare di lame.
S -
Synapsis
Personaggi: Topher,
hints Bennett/Topher
Timeline: Epitaph Two
Rating: arancione
Warning: flashfic, angst, death
fic, spoiler per la 2x12 ed Epitaph Two
Word Count: 255
Introduzione:
Ogni morte è la morte di Bennett. La rivive in loop, ad ogni
sparo.
U – Unreal
Personaggi: Paul/Mellie
Timeline: 1x09
Rating: giallo
Warning: drabble, het
Word Count: 110
Introduzione:
Voleva svelare l'illusione, senza sapere di esserne la prima vittima.
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Capitolo 2 *** A - Asleep ***
N/A: Scritta per il COW-T #2 @ maridichallenge,
con prompt "La storia e il titolo della storia devono iniziare
con la prima lettera del nick dell'autore e contenere la parola
nome/nomi". E' il mio primo tentativo
su Dollhouse, telefilm che sto guardando e amando in maniera
impressionante (già me lo aspettavo, adorando Whedon). Ambientata in un
momento vago della serie: non contiene spoiler, ma forse è meglio
contestualizzata se posta dopo la 1x12 e la 2x01.
EDIT:
Questa drabble, inizialmente nata da sola, è stata trasformata in una
raccolta di drabble e flashfic, su personaggi vari e diversi momenti
della serie. Le drabble/flash non sono consequenziali. Saranno postate
in ordine sparso, e riordinate (seguendo l'ordine dell'alfabeto) man
mano.
A - Asleep
[Echo]
Anche nel sonno, non riesce a ritrovare sé stessa. I suoi
sogni sono frammenti scheggiati di persone diverse. Una sequenza di
scene di cui è spettatrice e protagonista inconsapevole.
Un istante è una negoziatrice sull'orlo di una crisi d'asma, quello
dopo una giovane sposa felice. Passa dalla serenità di ragazza acqua e
sapone al tormento di chi nasconde un passato traumatico, per poi
ritrovarsi con un frustino in mano e un vestito di pelle addosso.
Il suo risveglio è solo l'ennesimo sogno dai contorni sfumati.
Nomi su nomi galleggiano tra i suoi ricordi confusi. Ne sente suo uno
soltanto.
Non Caroline.
Echo.
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Capitolo 3 *** C - Cruel ***
N/A:
Scritta per la Maratona in
Piscina di piscinadiprompt,
con prompt Dollhouse, Claire/Topher,
umanità. Spoiler
per la 2x11!
C – Cruel
[Topher/Claire]
E' sbagliato,
terribilmente sbagliato,
più che sbagliato: è assurdo.
E' assurdo
che la dottoressa Saunders
impugni una pistola. E' assurdo che spari con la naturalezza di un
killer. E' assurdo che se ne vada come se nulla fosse, vuota.
Perché Claire
non è vuota: lui l'ha
riempita con tutto ciò che serviva – forza, grazia, compassione,
pietà. L'ha creata così perché avesse l'umanità che a lui
mancava, non perché fosse l'ennesima bambola assassina.
E'
assurdo, eppure è proprio Claire
Saunders a portargli via l'unica persona che abbia mai significato
qualcosa per lui. Per un attimo spera che sia solo un ultimo, folle
scherzo; ma quel cadavere, steso nel laboratorio in cui dà vita alle
sue finzioni, è una crudele realtà.
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Capitolo 4 *** H - Home ***
claire home
N/A:
Scritta
per la Staffetta in Piscina di
piscinadiprompt,
con prompt Dollhouse, Claire, Feels like home, e per la community 500themes_ita, con
prompt #21 Risorgere dalla ceneri.
H
- Home
[Claire -
Whiskey]
La prima
volta che si risveglia alla Dollhouse, non ha più un nome, né un
passato.
Un sorriso infantile e disorientato ha preso sul suo viso il
posto dell'amarezza degli errori passati, cancellati dalla sua memoria
con la facilità di un colpo di spugna.
Si rialza da quella sedia più leggera. Ha la mente sgombra come quella
di un neonato.
“Benvenuta, Whiskey” dice una donna che non conosce.
Ancora non sa che quel nome racchiude in sé grandi possibilità.
Il suo primo pensiero al secondo risveglio è che il viso le brucia, le
brucia da morire.
Prima ancora di aprire gli occhi, la invade un senso di paura tanto
devastante da bloccarle ogni muscolo.
I dettagli più cruenti sono impressi a fuoco nella sua mente, dove
sovrastano i ricordi più sfumati dei suoi ieri. Sente l'impulso di
portarsi le mani al viso, ma non lo fa: sa già che non si tratta di un
incubo, che è tutto reale.
La prima faccia che vede è quella irritante di Topher.
“Dottoressa Saunders, come si sente?”
E' il tatto a prevalere, la terza volta: c'è la mano di Echo che le
accarezza la pelle morbida all'interno del polso.
Quando apre gli occhi, le sorride dolcemente: spesso Claire ha pensato
che fosse così gentile con lei perché si sente in colpa – in
fondo, se lei si trova in questa situazione dipende unicamente
dall'ossessione che Alpha nutre per lei. Ora, però, accantona questi
pensieri: sembra davvero felice di vederla, e lei non avrebbe mai
pensato che qualcuno potesse sorriderle così.
“Bentornata, Claire”.
Il suo tono è genuino e rassicurante, ma c'è qualcosa che non va:
Claire non ricorda di essersi addormentata.
Quel vuoto nei suoi ricordi è un colpo al cuore.
Tanto tempo dopo, riapre gli occhi ed è di nuovo vuota.
Non c'è nessuno a prenderle la mano e a indicarle la via, ma scopre di
non averne bisogno. Tante cose le sono familiari: il suo nome
(Whiskey), quelle stanze (le ha percorse tante volte), la sua assenza
di pensieri (è così naturale).
E' già stata in quel posto – fisico e mentale; muoversi è semplice.
Qualsiasi cosa sia successa, è ormai dimenticata.
E, anche se è buio e si sentono urla lontane, si sente al sicuro. Si
sente a casa.
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Capitolo 5 *** K - Know ***
N/A:
Scritta
per la Sfida 2 della Staffetta in
Piscina di piscinadiprompt,
con prompt Paul/Mellie, Madeline. Spoiler
per la 2x12!
K
- Know
[Paul/Mellie]
E pensa che
avrebbe voluto conoscerla,
conoscerla davvero.
Ha stretto
Mellie, ha visto November,
ma non ha mai realmente scoperto lei, Madeline. Ha represso il
desiderio egoistico di entrare nella sua vita nella speranza di
donarle un po' di tranquillità, e non è servito a niente: giace
ugualmente a terra, la fronte che sanguina per una ferita
autoinflittasi al massimo della consapevolezza.
Con l'eco
delle sue ultime parole che
si ripete e ripete nella sua testa, Paul non può fare a meno di
credere che la Madeline che non ha mai conosciuto non fosse poi così
diversa dalla sua Mellie.
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Capitolo 6 *** M - Moments ***
N/A: Scritta per la Staffetta
in Piscina
di piscinadiprompt, con prompt
Dollhouse, Sierra/Victor, momenti perduti. E' ambientata subito dopo la
2x12, immaginando che Priya e Anthony abbiano finalmente un po' di
tempo per stare insieme "normalmente".
M - Moments
[Priya/Anthony -
Sierra/Victor]
Stringere la mano di Tony è strano e naturale al tempo stesso. In linea
di principio quelle effusioni sono ancora una novità, eppure entrambi
sanno – sentono – di aver
compiuto gli stessi gesti per mesi e mesi; ogni giorno, le loro dita si
sono cercate tra i corridoi luminosi della Dollhouse, le loro mani si
sono intrecciate, i loro sguardi si sono sorrisi, complici e ingenui –
Priya lo ricorda anche se quei ricordi le sono stati strappati.
Ci sono molti momenti che è felice di non ricordare, ma ce ne sono
altri, come quelli condivisi con Tony, che vorrebbe non aver perduto.
“Abbiamo tutto il tempo del mondo per rimetterci in pari” dice lui,
sfiorandole le labbra, quando gli esprime quel pensiero.
Priya gli dà ragione con un sorriso; poi il suo sguardo corre alla
macchina fotografica appena acquistata e nei suoi occhi si accende una
nuova luce.
“Un sorriso per l'obiettivo!” esclama, con un'allegria che lei stessa
non sentiva nella sua voce da troppo tempo.
Pochi secondi dopo sventola un'istantanea del sorriso impacciato di
Tony: le sembra la foto più bella che abbia mai scattato.
Non vuole più dimenticare un singolo attimo della sua vita.
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Capitolo 7 *** N - Nightmare ***
claire alpha
N/A: Scritta per la
community piscinadiprompt, con prompt
Dollhouse, Alpha/Claire, cicatrici.
N
- Nightmare
[Alpha/Claire]
Mani ruvide le accarezzano il
viso, dita invadenti seguono i contorni scarlatti delle sue ferite:
bruciano come fuoco che corrode la carne, ancora una volta.
“Ma che belle cicatrici” ghigna una voce a un centimetro dalle sue
labbra.
Lei trema.
Un respiro caldo insiste sul suo volto contratto in una smorfia di
paura.
“Non ti sembra un disegno un tantino... incompleto?”
Il sorriso dipinto sulle labbra di Alpha è un baluginare di lame.
Quando il coltello di abbatte sul suo viso, rapido come un fulmine
durante una tempesta, lei serra gli occhi: neanche questa volta ha la
prontezza di urlare.
Claire si sveglia di soprassalto.
L'aria riprende a scorrerle nei polmoni solo dopo una manciata di
secondi di sgomento.
“Uno, due, tre...”
Conta ad alta voce i battiti del suo cuore, la voce tremula
nell'oscurità della notte.
E' stato solo un altro incubo.
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Capitolo 8 *** S - Synapsis ***
topher bennet
N/A: Scritta per la Maratona in
Piscina di piscinadiprompt,
con prompt Dollhouse, Bennett/Topher,
sinapsi danneggiate. Spoiler
per la 2x11 e la 2x13!
S - Synapsis
[Bennett/Topher]
Bum.
Il proiettile
scava un buco in fronte,
trapassa la corteccia cerebrale, danneggia permanentemente
l'encefalo. Non si può lavorare, su un cervello esploso; neanche un
genio come lui può ricavarci qualcosa.
Gli sarebbe
bastata una sua impronta.
Certo, il suo viso dolce non ci sarebbe stato comunque –
orrendamente deformato da quel buco – e non ci sarebbero state
quelle labbra morbide da baciare goffamente, ma le sinapsi sarebbero
rimaste intatte. Il suo bel cervello avrebbe continuato a funzionare.
E lui l'avrebbe amato in qualsiasi corpo, anche in quello di un uomo.
Bum.
Il
corpo cade a
terra. Sporca di cervella il pavimento tirato a lucido, schizza di
sangue il suo viso esterrefatto.
Il
buco in fronte,
il cervello inutilizzabile: lo stesso modus operandi, anche quel
giorno.
Eppure
lui l'ha
detto, l'ha ripetuto tra le lacrime, l'ha ribadito farneticando: gli
spari non lo aiutano. Odia i proiettili, soprattutto quelli che
scavano buchi profondi nella testa della gente. Nella sua testa.
Harding
lo lascia
solo con quel cadavere sconosciuto. E' una donna, e lui le gira il
capo: il foro di uscita ha aperto una voragine nel cranio.
Anche
lei era
ridotta così, lo sa anche se l'hanno coperta prima che la potesse
vedere.
Eppure,
lui
continua a vederla. Ogni giorno, in ogni corpo che la Rossum
sacrifica per incentivarlo al lavoro – anche se l'ha detto, che
le pallottole non sono un buon incentivo.
Ogni
morte è la
morte di Bennett. La rivive in loop, ad ogni sparo.
Le sinapsi si
danneggiano, logorate. Non riesce a pensare a nient'altro che a
cervelli esplosi per colpa sua.
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Capitolo 9 *** U - Unreal ***
N/A: Scritta
per la Maratona in
Piscina di piscinadiprompt,
con prompt Dollhouse, Paul/Mellie, coriandoli.
Ambientata durante la 1x09!
U - Unreal
[Paul/Mellie]
L'inganno è
penetrato anche tra le stanze disordinate della sua casa, tra le
lenzuola del suo letto, tra i granelli di zucchero che si prestano i
vicini.
Bastano poche parole, pronunciate tanto velocemente che la sua mente
stenta a coglierne il senso, a far venir veno il presupposto su cui si
fonda ogni sforzo compiuto negli ultimi mesi: voleva svelare
l'illusione, senza sapere di esserne la prima vittima.
Sotto il peso insopportabile di quella rivelazione, che giunge da
labbra morbide e conosciute, la sua realtà va in frantumi. Quando
riprende a stringere Mellie – no, November
– gli restano in pugno soltanto i coriandoli di tutto ciò che
credeva autentico.
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