Fantasy City

di Viresel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 0 - Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 0 - Prologo ***


Prologo

 

 

"VENITE QUI VOI DUE!!"

 

"Hey, principessa! Sta' attenta a non inciampare e cadere, eh?"

 

"Già, potresti rovinarti quel bel faccino!"

 

"LE VOSTRE FACCE SONO QUELLE CHE VERRANNO ROVINATE! E SMETTETELA DI CHIAMARMI 'PRINCIPESSA'!"

 

I due ragazzi dai capelli rossi risero, scappando per il corridoio della scuola, con un arrabbiatissimo Kuja Tribal dietro di loro.

La campanella aveva appena suonato, e gli studenti stavano uscendo dalle proprie classi, alcuni urlando parole d'incoraggiamento per i gemelli Rosembold, o per il più anziano dei fratelli Tribal; altri scuotevano semplicemente la testa.

 

"Sono qui da appena due settimane e tutti li conoscono già." commentò un moretto con una cicatrice sulla fronte.

 

"Beh, tutti imparano in fretta a conoscerti se dai fastidio a Mr. Narcisismo, soprattutto se tenti di bruciargli i capelli ogni giorno." disse il ragazzo che era con lui, mentre giocava con il cappello da cowboy che aveva in testa. "Ah! Aerith! Sei davvero bellissima oggi, lo sai?"

 

Una ragazza con i capelli castani raccolti in una lunga treccia li salutò con la mano, appena li scorse in mezzo alla folla. Il moretto alzò gli occhi al cielo sentendo il commento dell'amico. "Lo sai che è impegnata, Irvine, smettila di provarci con lei."

 

Irvine si girò verso di lui, sorridendo. "Beh, anche se lo è, e sì, so che lo è, posso comunque apprezzare la sua bellezza, sai? Cosa sei, geloso? Dovrei cominciare a provarci anche con te?"

 

L'altro ragazzo alzò di nuovo gli occhi, avvicinandosi all'amica, mentre Irvine sogghignava dietro di lui.

 

"Ciao Squall!" disse la ragazza, dandogli un bacio sulla guancia. "Ciao Irvine."

 

"Ciao Aerith!" disse Irvine. "Hai visto i gemelli rossi?"

La ragazza scosse la testa. "Sì, e penso che non sia il caso di giocare con Kuja in quel modo, un giorno di questi riuscirà a prenderli, e si pentiranno di averlo fatto arrabbiare così tanto."

 

Irvine rise. "Lui? Kuja la Principessa? Fare del male a qualcuno?"

 

Aerith aggrottò la fronte. "Ho sentito da suo fratello che può reagire molto male, in realtà, se qualcuno gli dà davvero fastidio." Guardando nella direzione in cui erano scomparsi i tre poco prima, i suoi lineamenti si addolcirono immediatamente. Alzò un braccio per sovrastare la folla. "Cloud! Cloud, siamo qui!"

 

Un biondino si girò nella loro direzione, e, sorridendo, li raggiunse. Nel frattempo, Irvine urlò "Ah, mia dea! Quanto mi sei mancata!"

 

Una ragazza che stava parlando con un insegnante si mise una mano sulla fronte, l'altra sul fianco, e sospirò. Salutò il docente, si girò verso la voce che l'aveva chiamata e si avvicinò al gruppetto.

 

"Quante volte ti ho già chiesto di smetterla di chiamarmi così?" disse, scuotendo la testa nella direzione di Irvine, e mettendo entrambe le mani sui fianchi.

 

"Lascia stare Tifa, non credo che lo farà mai." le rispose il biondino "Esattamente come non smetterà mai di provarci con la mia ragazza. Vero?" mise un braccio attorno alla vita di Aerith, dandole un bacio delicato sulle labbra.

 

Squall interruppe il discorso. "Dov'è Zell?"

 

"Oh, non era in classe, probabilmente è malato, sai? Ieri diceva che avrebbe aiutato il fratello ad allenarsi per il torneo di Struggle e, lo conosci Zell, probabilmente è uscito senza maglietta solo per impressionare quella Rikku..." spiegò Tifa.

 

I ragazzi si stavano dirigendo verso il refettorio quando videro Kuja tornare indietro verso la sua classe, nella quale aveva dimenticato la borsa, borbottando tra sé. Sembrava senza fiato. Aerith gli si avvicinò.

 

"Ciao Kuja. È tutto a posto?"

 

Il ragazzo riprese la sua naturale compostezza. "Sì, Gainsborough, tutto a posto. Per favore, torna pure dai tuoi..." lanciò un'occhiata al gruppo che la stava aspettando. "...amici." Si voltò, e continuò a camminare verso la classe ormai vuota. Aerith mise il broncio e tornò dagli altri.

 

"Aerith, tesoro, non provare mai più a parlare con Sua Altezza, non mi è piaciuto come ti ha trattata. Ha rischiato di diventare completamente una donna."

 

Irvine e Tifa scoppiarono a ridere, Squall si limitò a sorridere mentre Aerith gli diede un buffetto sulla spalla.

 

"Scommetto che ha solo bisogno di qualcuno che lo metta al suo posto."

 

 

"Imbecilli." sibilò Kuja, le mani ben piantate nelle tasche dei jeans. "Appena riuscirò a prenderli, gli--"

 

"Chiedo scusa?"

 

Kuja smise di camminare. Sospirando, si voltò verso la voce che l'aveva disturbato. Davanti a lui si trovava un uomo con i capelli color argento che gli arrivavano fino alla vita, un foglietto in mano e un'espressione leggermente annoiata sul viso.

 

Ma che diavolo?

 

"Sei tu..." l'uomo guardò il foglietto. "...Kefka Palazzo?" Si volse nuovamente verso Kuja, in attesa di una risposta.

 

"No, non sono io."

 

"Sai dove posso trovarlo?"

 

Kuja ???? "No, ma se resta con me lo incontrerà molto presto."

 

L'uomo alzò un sopracciglio. "Come mai ciò?"

 

"Diciamo che...è 'interessato' a me."

 

L'uomo sorrise. "Beh, anche io lo sarei."

 

Kuja arrossì. "Uhm, mi dispiace, ma non sono gay."

 

L'altro corrugò la fronte, poi realizzò. "Oh. Sei un ragazzo."

 

Kuja arrossì di nuovo, questa volta di rabbia. "Sì, sono un ragazzo." Si volse, raggiungendo la sua classe ed entrandovi. Raccolse le sue cose ed uscì. L'uomo lo stava aspettando.

 

Kuja lo ignorò, facendo finta che non fosse lì, e dirigendosi verso il refettorio. L'altro lo seguiva. Dopo qualche metro si fermò e si voltò verso lo sconosciuto, urlando "Si può sapere cosa vuole da me?!"

 

L'uomo lo guardò perplesso. "Hai detto tu che avrei incontrato Palazzo se ti fossi stato vicino."

 

Kuja rimase interdetto. Davvero pensava di trovarlo così?

 

"Magari invece oggi è il mio giorno fortunato e non troverò altri seccatori sulla mia strada." rispose il giovane, roteando gli occhi.

 

"Oh, e faccio parte anche io del genere 'seccatore'?" chiese l'altro.

 

Kuja non sapeva cosa rispondere. Sarebbe stato scortese dire di sì, anche se era quello che pensava. Sospirò. "Perché lo cerca?"

 

"Perché sono stato appena chiamato per sostituire un insegnante di questa scuola, più precisamente il professore di filosofia della classe 4 sezione B, quella in cui sei entrato non meno di cinque minuti fa, e in segreteria mi avevano detto di rivolgermi a lui per i dettagli."

 

Il ragazzo però non sembrava aver percepito l'ultima frase.

 

Questo sarebbe un insegnante, anzi, un MIO insegnante? Ma avrà a malapena qualche anno più di me! L'unica qui dentro così giovane è la signorina Trepe, ma la sua è praticamente una vocazione...com'è possibile che esistano altre persone che diventano docenti così presto?

 

Kuja si rese conto che la sua bocca si era aperta per lo stupore, e si affrettò a chiuderla. "Ehm, se vuole, posso dirle io quello che le serve, non so nemmeno perché le abbiano detto di parlare con quello psicopatico, non ci caverebbe niente."

 

L'uomo aggrottò la fronte. "Non è educato da parte di uno studente parlar male di un insegnante."

 

Il giovane sospirò. "Appena lo conoscerà capirà perché dico così. A proposito, lei è il professor...?"

 

"Ah, giusto, non mi sono nemmeno presentato. Io sono Sephiroth Crimson, e a quanto pare anche il tuo nuovo insegnante di filosofia." Sephiroth allungò una mano, che Kuja strinse con poca convinzione.

 

"Io sono Kuja Tribal, piacere di conoscerla." Sorrise. "Le andrebbe di cominciare dalla mensa?"

 

 

Ore 17:32

Chat aperta.

 

Login: I<3FESTIVAL!

 

I<3FESTIVAL!: Heyyyyyy c'è nessunoooo????

 

I<3FESTIVAL!: Ufffffffff

 

Logout: I<3FESTIVAL!

 

Chat chiusa.

 

Ore 20:13

Chat aperta.

 

Login: FALCONPUNCH

 

Login: Leon

 

Login: FlowerGirl

 

Login: LadyKiller

 

Login: DelicateBlossom

 

FALCONPUNCH: Oy ragaaaaaa!!

 

FALCONPUNCH: Com'è andata oggi?? Che avete fatto?

 

FlowerGirl: Oh, Zell, come stai? Tifa ci ha detto che probabilmente ti eri preso qualcosa!

 

LadyKiller: Niente di che bello, a parte che Rikku si è messa con me.

 

FALCONPUNCH: COOOOSAAAAA?????????

 

LadyKiller: ahahahaha

 

DelicateBlossom: Zell, lascialo perdere, figurati se Rikku accetta di stare con questo qui...

 

FALCONPUNCH: Comunque sì, ho la febbre :,(

 

FALCONPUNCH: IRVINE SEI UNO STRONZO

 

LadyKiller: ti sta bene, la prossima volta fai meno il galletto

 

Login: SpikeyHead

 

LadyKiller: comunque Tifa non dire così, mi spezzi il cuore

 

Leon:

 

FALCONPUNCH: RITIRA QUELLA PAROLA

 

FALCONPUNCH: SUBITO

 

SpikeyHead: ohoho, la battuta preferita di Squall!!

 

Leon: ciao anche a te

 

SpikeyHead: :) 'sera

 

DelicateBlossom: Zell, CALMATI per favore

 

FlowerGirl: aaaah, stupida connessione! Zeeeell ci manchi ;( guarisci presto!!

 

Login: Fred&George

 

Fred&George: HEY HEY HEY BELLA GENTEEEEEEE

 

FALCONPUNCH: Aerith, tu sei l'unica che mi vuole bene!!

 

DelicateBlossom: raga però no capslock che ci basta Zell

 

Fred&George: sorry :) :)

 

Login: LittleStar

 

FlowerGirl: certo, io voglio bene a tutti i miei amici!! <3

 

LadyKiller: ohoho, una nuova iscritta....

 

Fred&George: giù le mani dalla tastiera finto cowboy, e tu sorellina fuori di qui che non è posto per te

 

LittleStar: zitti vecchiacci

 

FlowerGirl: ciao Kairi!!

 

DelicateBlossom: Ciao Kai :)

 

LittleStar: ciao a tuttiiii! ^^

 

SpikeyHead: io andrò a cucinare sennò non si mangia più

 

SpikeyHead: buona chiacchierata!

 

Logout: SpikeyHead

 

Fred&George: ce lo vedo Strife a cucinare

 

Fred&George: con un bel grembuile

 

Fred&George: quasi quasi per Natale gliene regaliamo uno

 

Fred&George: ahahahaah!!!

 

FALCONPUNCH: ancora nessuno mi ha detto cos'avete fatto oggi!!

 

FlowerGirl: oh, è vero!

 

DelicateBlossom: ci sono succose novità

 

Fred&George: SUCCOSISSIME

 

DelicateBlossom: ragazzi -_-''

 

Fred&George: oh, giusto :) faremo i bravi, lo giuriamo

 

LittleStar: seeeee

 

LittleStar: proprio

 

Fred&George: -_- sorellina non sei divertente

 

LittleStar: :P

 

FlowerGirl: praticamente, sono arrivati due insegnanti nuovi e due studenti nuovi! Uno è il nostro nuovo prof di filo, l'altro è di storia, ha la classe di Zack...sembra che siano tutti parenti!! voci dicono che quello di storia sia il padre, e gli altri tre tutti suoi figli!! e hanno tutti i capelli bianchi (i figli)!

 

FlowerGirl: uno è nella mia classe, mentre l'altro è nella classe di Rikku!

 

Leon: certo che di pettegolezzi te ne intendi

 

FlowerGirl: XP antipatico

 

Fred&George: sì, e la nostra Principessa si è già innamorata del Principe XDD

 

DelicateBlossom: ma smettetela, è stato carino da parte sua fargli vedere la scuola, dato che è nuovo...

 

FALCONPUNCH: no, spetta, cosa?

 

FALCONPUNCH: di chi state parlando?

 

LittleStar: siete proprio cattivi

 

Logout: LittleStar

 

Leon: di Tribal e del nuovo prof

 

DelicateBlossom: praticamente Kuja ha portato il prof in giro per la scuola a fargli vedere dov'erano il refettorio, l'aula prof...

 

Fred&George: sì, e si guardavano con occhi sognanti *^*

 

Fred&George: secondo me tempo una settimana e se lo porta a letto

 

Login: I<3FESTIVAL!

 

Leon: oh no

 

Logout: Leon

 

FlowerGirl: uffi ragazzi dovreste smetterla di prenderlo in giro, sul serio...

 

Logout: LadyKiller

 

I<3FESTIVAL!: ciao ragazziiiiiii!!!

 

Logout: Fred&George

 

I<3FESTIVAL!: allora, che ne dite di iniziare a parlare del nuovo festival scolastico???

 

Logout: DelicateBlossom

 

Logout: FALCONPUNCH

 

FlowerGirl: mi disp Selphie ma stavo giusto per chiudere per andare a studiare :)

 

FlowerGirl: la prossima volta magari, eh? :*

 

Logout: FlowerGirl

 

I<3FESTIVAL!: ma...ma...ragazzi....

 

I<3FESTIVAL!: Ma che cavolo!!

 

Logout: I<3FESTIVAL!

 

Chat chiusa.





***
Eeee eccoci qui. Spero vi sia piaciuto l'inizio di questa storia :) in realtà questa ff l'avevo iniziata molti anni fa ed in inglese, poi mi è tornata la voglia...
Prima di tutto: la maggior parte delle avvertenze le ho messe per essere sicura di non ritrovarmi qualcuno che mi bacchetta per non essere stata abbastanza scrupolosa ^^ ho voluto mettere il rating arancione perché non so nemmeno io se farò scene di sesso o meno. Al massimo, metterò un link esterno, così chi vuole può leggersi lo smut e chi vuole solo la storia no. Vi assicuro che dietro questa...roba (XD) ci ho studiato un bel pò, per creare delle parentele fattibli con le età e le somiglianze. Quindi spero che apprezziate almeno lo sforzo!
Inoltre, le future coppie sono (per la maggior parte) già state decise, ma se in un momento decido che mi piace una cosa ce la metto (per questo il tag "crack pairing") come è successo per il mio personaggio femminile preferito XD mi dispiaceva lasciarla sola, allora ho introdotto un personaggio che all'inizio non avevo contemplato solo per farla felice (e far felice anche me). Ci sono solo due triangoli, e l'incesto è a mala mena accennato, non sarà descritto in nessun modo.
Mi scuso invece per la lunghezza del pezzo con la chat. Anche quello non era contemplato, poi ho deciso che mi piaceva l'idea e l'ho fatto. Prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi, devo solo riprenderci la mano ;)
Ah, e fate conto che in questo capitolo vedete una decina dei più di 50 personaggi che intendo introdurre. Buona fortuna a me!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

 

Per una famiglia grande ci vuole una macchina grande, o almeno così pensava Auron Crimson, 43 anni, professione insegnante, con tre figli adottivi.

 

Il più grande, Sephiroth, aveva intrapreso la sua stessa carriera, ed ora si ritrovavano a lavorare nello stesso istituto. Gli altri due figli invece, Zexion e Riku, erano ancora studenti, ed era stato facile per lui sistemarli nella stessa scuola in cui lavorava. Sperava solo di non ritrovarseli di fronte in classe un giorno o l'altro.

 

"Bene ragazzi, oggi iniziamo ufficialmente la nostra vita a Fantasy City. Come vi sembra?"

 

Ovviamente il primo a rispondere su Sephiroth "Interessante." Gli altri due, invece, stettero zitti.

 

"Spero davvero che riusciate a farvi degli amici qui. So che vi manca la vecchia scuola, ma non potevamo trasferirci solo io e Seph e lasciarvi da soli..."

 

"Potevi lasciarci da zia Paine." Obiettò Zexion. Auron Sospirò.

 

"Sai bene che zia Paine non è in grado di badare a tre persone contemporaneamente..."

 

Zexion incrociò le braccia sul petto e non rispose. Dopo qualche minuto arrivarono nel parcheggio della scuola, riservato ai soli docenti.

 

"Eccoci arrivati, scendete e prendete gli zaini, Seph vi accompagnerà in classe: ieri è venuto a fare un...giro turistico, diciamo così." Auron tirò il freno a mano e slacciò la cintura, mentre Riku schizzava fuori dalla macchina. "Riku, mi raccomando."

 

"Cosa papà?" rispose il figlio, guardandolo da sopra il finestrino abbassato del passeggero, con i suoi occhi verdi pieni di voglia di vivere, scoprire, fare.

 

"Non far uscire di testa nessun compagno e nessun insegnante, d'accordo?"

 

Sotto lo sguardo severo del padre, Riku abbassò lo sguardo. "Va bene, va bene, per questa settimana non farò nulla di male, contento?"

 

Auron sospirò. "Preferirei lo facessi sempre, ma una settimana è già un inizio." Sorrise. "Dai, ora andate, o farete tardi." Scendendo dalla macchina assaporò la freschezza dell'aria mattutina. Erano abituati a ben altro clima, ma anche questo non gli dispiaceva molto.

 

"Ah, professor Crimson!" una voce femminile alle sue spalle lo fece voltare, e si trovò davanti una giovane ragazza bionda in un tailleur rosa antico, con i capelli raccolti sulla testa e un paio di occhiali, che la faceva sembrare indubbiamente una maestrina.

 

"Buongiorno." la salutò.

 

"Buongiorno a lei." la ragazza fece in piccolo inchino con la testa. "Io sono Quistis Trepe, una delle insegnanti di suo figlio Zexion, piacere di conoscerla." Gli porse la mano con un sorriso radioso stampato in volto. Difficile da dire se fosse vero o solo di circostanza, ma le strinse comunque la mano.

 

"Il piacere è tutto mio." le sorrise di rimando.

 

Aggiustandosi gli occhiali sul naso, la ragazza diede un'occhiata alla cartellina che teneva in mano. "Bene, questa mattina ha lezione nella classe 5 sezione A. Immagino che abbia portato il materiale didattico, vero?" Quistis alzò gli occhi su di lui, aspettando la sua risposta.

 

"Sì, ho tutto dietro." disse, annuendo.

 

"Perfetto, allora mi segua, prego."

 

Auron aprì il bagagliaio della macchina, tirò fuori un paio di libri e una cartellina, e richiuse. Si avvicinò a Quistis, che lo stava aspettando sulla porta d'ingresso, neanche un pelo fuori posto.

 

Come siamo diversi.

 

La ragazza lo portò a destinazione senza fare commenti. Arrivati davanti alla porta della classe a cui avrebbe fatto lezione, si girò verso di lui "Ecco, questa è la sua classe per stamattina. Se ha bisogno, per qualsiasi cosa mi trova nell'aula professori di questo piano, fino all'ora di pranzo. È la stanza in fondo a quel corridoio, a destra." disse, indicando con la mano alla sua sinistra. "Buona lezione professore." Quistis sorrise e fece di nuovo quel piccolo inchino con la testa.

 

"Grazie, e a lei buona mattinata!" lui, di nuovo, sorrise di rimando. La ragazza si allontanò con passo deciso, quasi marziale, e Auron non poté fare a meno di sperare che tutti i suoi colleghi non fossero come lei.

 

 

"Riku, questa è la tua classe." Sephiroth si era fermato davanti a una classe il cui cartello indicava '2A'. "Te l'ha già detto nostro padre, ma io te lo ripeto: non fare casini, intesi?"

 

"Sì, sì, ho capito, ho promesso che farò il bravo, datemela un po' di fiducia ogni tanto!" rispose il fratello più piccolo.

 

"Solo ogni tanto però, sennò te ne approfitti." disse Zexion.

 

Riku stava per ribattere ma Sephiroth lo fermò. "Ok, ok, Riku buona mattinata, torno all'ora di pranzo, Zex andiamo." Il ragazzo sembrò sgonfiarsi come un palloncino, ed entrò in classe con il broncio.

 

Mentre camminavano, Zexion chiese al fratello "Come mai hai detto che questa città ti sembra interessante? Hai visto qualcosa?"

 

Sephiroth sorrise. "Ho visto qualcuno." Zexion smise di camminare.

 

"Considerando che ieri sei stato solo qui, non so se essere felice o meno di quello che mi hai appena detto." Il più grande scoppiò a ridere.

 

"Tranquillo fratellino, non sono intenzionato a mietere vittime fra docenti e studenti." disse, sorridendo. Zexion riprese a camminare, non troppo convinto.

 

"Allora...è uno studente o un professore?" chiese.

 

"Uno studente." rispose Sephiroth.

 

"E in che classe è?"

 

"Quella in cui insegno." Zexion si fermò di nuovo.

 

"Ennò pero'." Il più piccolo guardò il fratello con uno sguardo a metà fra lo sconsolato e l'incredulo.

 

"Ahaha, dai Zex, non l'ho mica fatto apposta!" Zexion si passò una mano sul viso, e riprese a camminare.

 

"Non voglio sapere più niente." Sephiroth ridacchiò sotto i baffi.

 

Camminarono ancora un paio di minuti, finché non arrivarono davanti ad un'altra porta, il cui cartellino indicava '4C'.

 

"Sei arrivato fratellino, questa è la tua classe. Divertiti!" gli fece l'occhiolino.

 

Zexion lo guardò male. "Mi sa che sarai tu l'unico a divertirsi oggi. Neanche Riku può, dato che ha promesso di 'fare il bravo'." salutò il fratello con la mano ed entrò in classe.

 

Mi divertirò un sacco sì!

 

 

"Ooh, ma allora è questo?"

 

"Sembra davvero un bell'uomo!"

 

"Macchè uomo, è giovanissimo!"

 

"Beh, è bello comunque..."

 

Kuja sapeva che ad un certo punto della giornata avrebbe avuto una lezione con il professor Crimson, ma sperava con tutto il cuore accadesse il più tardi possibile. Invece eccolo lì, seduto alla cattedra, mentre spulciava il registro.

 

Magari sta cercando il mio nome...ahaha, che pensiero stupido.

 

Sorridendo fra sé, cominciò ad organizzare le proprie cose sul banco, mentre un paio di voci ridacchiavano in fondo alla classe.

 

"Bene ragazzi, prima di tutto buongiorno a voi. Io sono Sephiroth Crimson, come immagino già sappiate, e sarò il vostro insegnante di filosofia per quest'anno." La classe davanti a lui sembrava divisa a metà: da una parte le ragazze, che lo fissavano come fosse stato una tortina al cioccolato spruzzata di panna; dall'altra i ragazzi, stranamente attenti per essere una classe di liceali. Sephiroth notò subito due teste che spiccavano fra le altre, e non solo per il colore dei capelli. Indicandoli, disse "Voi due dovreste essere i fratelli...Rosembold, giusto?"

 

"Sì professore, siamo proprio noi!" rispose quello dei due che aveva i capelli più lunghi, mentre l'altro sogghignava. Sephiroth sorrise ad entrambi.

 

"Bene, vorrei gentilmente che cambiaste di posto." Ai due ragazzi si gelò il sorriso sul volto.

 

"Come...ma...perché..." cominciò uno dei due.

 

"Perché sono sicuro che assimilerete meglio, qui davanti." continuò il professore, un'espressione serena sul volto. "E sono convinto che anche i vostri compagni ne saranno felici." Sephiroth diede una rapida occhiata al resto della classe, e si soffermò sugli occhi grigi che aveva tanto apprezzato il giorno prima.

 

Kuja, dal canto suo, pensò di essere arrossito di una tonalità di rosso ancora sconosciuta all'umanità, e distolse immediatamente lo sguardo.

 

"Forza, prendete il posto di questo ragazzo...come ti chiami?" chiese, rivolto al biondino seduto di fronte a lui, che indossava una maglietta a maniche corte di un bel giallo limone.

 

"Ehm, Tidus. Tidus Fleetarm."

 

Sephiroth alzò entrambe le sopracciglia, interessato. "Oh, Fleetarm. Quindi devi essere il figlio di Jecht Fleetarm, o sbaglio?"

 

Il ragazzo sembrò arrabbiato per la domanda. "Sì, è il mio vecchio." Rispose, a denti stretti.

 

"Capisco, allora mi fa ancora più piacere conoscerti." Tidus lo guardò incuriosito. Era abituato alle persone che gli chiedevano di suo padre, essendo abbastanza famoso. Ma qualcuno felice di conoscere lui? Questa era nuova.

 

Si alzò, lasciando il posto ad Axel Rosembold, che, passandogli vicino, gli sussurrò "Appena questo se ne va tu torni dov'eri." Tidus fece un piccolo cenno di assenso e si sedette in fondo all'aula.

 

Reno, il fratello di Axel, stava per sedersi a fianco a lui, quando Sephiroth scosse la testa.

 

"No ragazzo, tu ti siederai là." disse, indicando il posto vicino alla finestra. Reno sbuffò, allontanandosi a malincuore.

 

Kuja, invece, aveva un sorriso enorme, e alcuni dei suoi compagni lo fissavano spaventati: il maggiore dei Tribal sorrideva solo per scherno.

 

 

Il refettorio era sempre pieno di studenti, poiché la quasi totalità di essi frequentava dei corsi pomeridiani supplementari, che spaziavano dall'economia domestica, alla recitazione, alle lingue straniere e sulla storia del cinema. In un tavolo appartato, però, sedeva una ragazza dai capelli chiarissimi molto mossi, e sembrava volesse sprofondare nel pavimento. Teneva gli occhi bassi sul piatto che aveva davanti, masticando lentamente. Il suo vestito rosso a collo alto era l'unica nota di colore in quello che sembrava un punto di pura luce.

 

Zexion la notò subito. Era una delle sue nuove compagne di classe, e aveva immediatamente preso nota del suo atteggiamento schivo nei confronti di coloro che le stavano intorno. Un po' come lui. Decise che, se proprio doveva farsi degli amici, avrebbe cominciato da lei. E poi, detestava il chiasso.

 

"Ciao. Posso sedermi?" le chiese, appena arrivò al suo tavolo. Lei alzò gli occhi con calma, come se qualsiasi movimento le costasse uno sforzo enorme. Annuì leggermente, e Zexion si sedette di fronte a lei, dando le spalle al resto della sala. La ragazza tornò a guardare il suo piatto.

 

"Io sono Zexion, mi sono trasferito da poco in questa città. Ti ho vista prima in classe, sai? Come ti chiami?" la ragazza non rispose.

 

Passò qualche secondo, e Zexion cominciò a pensare che fosse muta, quando, ingoiato il boccone che stava masticando, disse "Terra."

 

Il ragazzo le sorrise. "È davvero un bel nome. Piacere di conoscerti." allungò una mano verso di lei, che la guardò con sguardo vuoto. Alla fine, Zexion abbassò il braccio. "Ti senti bene?" chiese.

 

"Scusami." fu tutto ciò che rispose la ragazza, alzandosi.

 

Zexion rimase a bocca aperta. A quanto pare aveva sbagliato...la ragazza non era riservata, ma una con la puzza sotto al naso. Dopo neanche un secondo una voce dietro di lui disse "Non prendertela con lei, non è sempre così."

 

La ragazza che aveva appena parlato entrò nel suo campo visivo, e Zexion poté vederla in faccia. Era abbastanza minuta, e sembrava più piccola di lui di qualche anno. Aveva i capelli neri a caschetto, e una felpa bianca col cappuccio. Ai piedi portava un paio di scarpe da ginnastica.

 

Forse questa sarà più amichevole.

 

"Ah, no?" le disse. "E normalmente com'è?" La ragazza, mentre lui l'osservava, si era seduta nel posto lasciato vuoto da Terra.

 

"La persona più buona del mondo." rispose, facendo un piccolo sorriso. "Sai, lei...non sappiamo bene cos'abbia, ma ogni tanto sembra totalmente in un altro mondo, a malapena risponde quando le si parla..."

 

"Sì, l'avevo notato." disse Zexion, guardando nella direzione in cui se n'era andata la ragazza.

 

"Parlale di nuovo domani, ti assicuro che vedrai cosa intendo. E probabilmente neanche si ricorderà di averti visto. Devi scusarla, davvero non è colpa sua." La ragazza lo guardò dispiaciuta. "Comunque, tu devi essere uno dei nuovi studenti, vero? Io sono Garnet, anche se tutti mi chiamano Daga." disse, allungando la mano verso di lui, che la strinse con gioia.

 

"Io mi chiamo Zexion. Sono in classe con Terra, per questo l'avevo avvicinata."

 

"Ah, capisco." disse Garnet. "Io invece sono in 3A." aggiunse, cominciando a mangiare.

 

Zexion si rese conto solo allora di non aver ancora toccato cibo. Anche lui prese la forchetta dal sacchettino di plastica che conteneva le posate ed il tovagliolo, e pinzò un broccoletto, guardandolo poco convinto. "Qui il cibo com'è?" chiese.

 

Garnet lo guardò raggiante "Ottimo!" esclamò. "Abbiamo una cuoca fantastica, fa praticamente tutto da sola, e dicono che abbia viaggiato per tutto il mondo imparando ricette e segreti dei migliori chef!"

 

Zexion continuò a fissare la sua verdura. "Se lo dici tu." disse, mettendo in bocca il broccoletto. Subito non capì cosa fosse successo. Era talmente abituato al gusto scialbo dei broccoli bolliti della sua vecchia scuola, che non si aspettava assolutamente di sentire delle spezie delicate solleticargli il palato. Inoltre, non era per niente mollo come pensava.

 

Garnet lo guardava sogghignando. "Allora?" chiese.

 

"Ma...è...davvero sono broccoli?" Garnet scoppiò a ridere.

 

"Sì, sono broccoli. I migliori broccoli della città, se posso permettermi!"

 

Zexion ne prese subito ancora. "Come si chiama la cuoca?"

 

"Quina." rispose Garnet.

 

 

La ragazza dal volto pallido camminava vicino al bordo della piscina della scuola, guardando fissa davanti a sé.

 

"Buon pomeriggio Terra." disse un uomo dietro di lei.

 

La giovane si voltò verso la voce, e fissò la persona che aveva davanti con occhi vacui. Poco a poco, sembrarono riprendere colore.

 

"Ah, buon pomeriggio a lei professore." disse la ragazza, guardandosi intorno spaesata. "Cosa ci facciamo qui?"

 

"Ti ho di nuovo trovata a vagare per la scuola senza meta." rispose lui, sorridendole enigmatico.

 

In quel momento la giovane si rese conto di essere quasi finita dentro la piscina, e si affrettò a mettere abbastanza spazio fra sé e l'acqua. "Oh, la ringrazio professore, è sempre davvero molto gentile con me."

 

L'uomo le si avvicinò "Dovere Bradford, dovere."

 

"Allora, penso che sia ora che vada a prendere le mie cose e poi diretta a casa. A domani, professor Palazzo, e grazie ancora!"

 

La ragazza si allontanò salutando con la mano. "A domani...Terra."

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