Right by your side.

di SallyD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1. ***
Capitolo 2: *** Chapter 2. ***
Capitolo 3: *** Chapter 3. ***
Capitolo 4: *** Chapter 4. ***



Capitolo 1
*** Chapter 1. ***


Right by your side.


Le giornate a New Port erano un po' come l'inferno: caldo,sole ed ancora caldo.
Non riusciva a sopportare l'idea di non potersi rinfrescare a causa di quella sua maledetta paura dell'oceano,così forte da portarlo a restare ancora una volta nella villa di proprietà Preston,ovvero di proprietà di suo suocero, mentre tutti gli altri erano al mare.
Nick Jonas era il futuro sposo della meravigliosa Trudy Preston,ereditiera di un impero del quale egli stesso sarebbe stato il direttore dopo l'estate.
Con il ventilatore posizionato verso il suo viso,Nicholas scriveva un messaggio in risposta alla sua sposa,confidandole di avere in servo per lei una serata 'hot'.
Si alzò poi di malavoglia dal divano su cui aveva incementato il suo fondoschiena ,per quasi tutto il giorno, e corse a prendersi una bottiglia di acqua ghiacciata.
Chiuse il frigo giusto in tempo, una scossa gli pervase la schiena e sobbalzò tanto da farsi scivolare da mano la bottiglia.
Un paio di occhi verdi cristallini lo fissavano terrorizzati e agguerriti.
Nick perse completamente il controllo quando la giovane gli mostrò un enorme coltello da cucina lasciando cadere a terra la sua valigia molto,e sottolineo molto,bizzarra..
«Chi cazzo sei tu?! Eh?! »urlò stizzita. Si tolse le scarpe con il tacco e,avanzando verso Nick che terrorizzato non riusciva a spiccicare il benché minimo suono,gli arrivò a puntare il coltello alla gola.
L'adrenalina aveva preso il sopravvento e più la ragazza bionda con gli occhi verdi smeraldo e un fisico mozzafiato gli si avvicinava,più Nick non aveva paura.
«Dimmi che ci fai in casa mia.. » sussurrò a denti stretti.
Nick ancora una volta tacque fissandola.
«Sage,che stai facendo?!» una voce li colse alla sprovvista e la donna bionda lasciò scivolare il coltello dalle mani verso il pavimento in marmo...


...To Be Continued.

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Capitolo 2
*** Chapter 2. ***



Right by your side.
 


 



Trudy avvicinò Nick  con le sue esili braccia abbronzate.
La bionda trasalì alla visione della scena, sembrava mortificata al punto da scolarsi mezza bottiglia di vodka liscia in una frazione di secondi.
Trudy guardò Nick negli occhi e gli carezzò la guancia.
"Ti ha fatto del male tesoro?" gli chiese affettuosamente. 
Nick scosse la testa rasata posandole entrambe le mani sui fianchi.
"Ma ha detto che questa è casa sua? È pazza per caso?!" chiese il giovane un pò perplesso.
" Magari lo fosse,in effetti questa è anche casa sua" le rivolse uno sguardo strano e Trudy specificò.
"...è la quarta ed attuale moglie di mio padre" roteò gli occhi.
"WO! Avrà appena 25 anni,tuo padre ne ha 50..." Nick era molto sorpreso da quella rivelazione.
Sage era giovane,bella e raggiante,pensò Nicholas,per essere sposata con un 50enne.
D'altro canto,però,come biasimarla aveva sposato un miliardario con molte proprietà e aziende.
Nick la osservò per un po' di tempo mentre aiutava Trudy con la cena.
Non gli aveva ne chiesto scusa per la scenata di poco prima ne si era presentata.
Se ne stava semplicemente sul divano,senza scarpe,a bere litri di vodka,a leggere riviste e ogni tanto usciva fuori stranamente e se ne stava seduta sull'asfalto del vialetto della villa a lanciare sassolini.
Più Nick l'osservava più non si faceva capace di quanto fosse bizzarra. Trudy invece la osservava con disappunto.
Era evidente che,comunque, tra Trudy e Sage non scorresse buon sangue; per prima cosa Nick era allo scuro dell'esistenza di Sage equivalente al fatto che per sua moglie fosse l'essere più insignificante di questa terra. E se non altro per il fatto di non essersi neanche scambiate uno sguardo.
Appena conclusa la preparazione della cena, mentre Trudy se ne stava al telefono da quasi un'ora,Nick si rilassava su un lettino coperto da morbidi cuscini. Poco dopo dalla tasca posteriore dei sui bermuda grigi  tirò fuori un pacchetto di Lucky Strike e ne estrasse una sigaretta.
Rimase così a guardare il sole che stava per tramontare .
"Dammi una sigaretta" gli si gelò il sangue notando una figura snella e alta al suo fianco.
Quella era una pretesa,Nicholas di stare ai suoi ordini non ci pensava minimamente,così le rese l'ascesa più ardua.
"Perché dovrei?!" le rispose.
"Prevedibile" sibilò solo quella parola e con un movimento rapido si spogliò dei suoi indumenti e si tuffò in piscina.
Nick era incantato dai movimenti di Sage eguali a quelli di una sirena,lei aveva decisamente catturato la sua attenzione.
"Nick,muovi il culo sta per arrivare papà" urlò Trudy dalla cucina evidentemente stizzita.
Diede un ultima occhiata a Sage che era appena emersa dall'acqua e le fece cenno di salire.
"SarahJeanne vieni dentro" le disse fredda Trudy. 
Nick spense la cicca nel portacenere e girandosi per un'ultima volta notò Sage su un lettino a fumare, lei in tutta risposta sorrise.
Forse,pensò Jonas, tanto gelida non era...
 

                                    ...To Be Continued. 
 

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Capitolo 3
*** Chapter 3. ***


Right by your side.


 



Mr. Vincent Preston era uno degli uomini più prestigiosi e affascinanti di tutta la California e Nick si sentiva protetto e assicurato dal legame di parentela che lo legava a lui.
Non che Nick non amasse Trudy ma,diciamoci la verità,quella relazione era basata anche e soprattutto sugli interessi.
Il signor Vinny ,come lui preferiva essere chiamato,ascoltava interessato i discorsi di sua figlia minore che non faceva altro che ripetergli quanto fosse patetica la sua matrigna.
Ovviamente,Sage era fuori la terrazza a fare non si sa cosa.
"Papà,dovresti pensare seriamente di lasciarla. È una sclerotica,oggi gli ha puntato un coltello alla gola" starnazzò indicando Nicholas che alzò il capo dalla sua coppa di gelato alla menta e rispose quasi strozzandosi.
"Andiamo,amore. Non puoi mica fargliene una colpa,mi ha trovato in casa sua da perfetto sconosciuto." provò a consolare l'animo surriscaldato di Trudy e affondò,ancora una volta,il cucchiaio nel gelato riducendolo ad una poltiglia.
"Si,tesoro, ma..."
"Niente ma,True è una brava ragazza Sage. Avresti fatto lo stesso tesoro,io ti conosco.." sorrise beffardo il signor Preston,poi interpellò Nick.
"Nicholas,ci dai due minuti ho bisogno di scambiare due paroline con mia figlia." disse autoritario.
Annuì e si alzò pulendosi le labbra carnose.
Tutta l'attenzione era in quel momento concentrata su quella maledetta bionda che da un paio di ore teneva occupata la sua mente.
La beccò a fumare un'altra sigaretta dal suo pacchetto.
"Dovresti chiedermi il permesso ,sai?" sobbalzò vistosamente.
"Perché dovrei?!" sapeva giocare molto bene d'astuzia.
"Touchè" esclamò accomodandosi al suo fianco a bordo piscina.
Lei abbozzò un sorriso che si spense dopo pochi attimi.
"Comunque io sono Nick Jonas,futuro sposo di Trudy Preston." si era montato decisamente la testa.
"Tieni i piedi di piombo stronzo,questa è una famiglia di avvoltoi" sbottò appoggiando le labbra alla sigaretta.
Restò senza parole Nick,quel paio di sillabe l'avevano praticamente gelato.
"Stronza ci sarai te,non ti permetto di parlare male di loro."
Scoppiò in una vaporosa risata,Nick strinse i pugni non tollerando minimamente il suo atteggiamento.
"Sei patetico!" rise ancora beffeggiandolo.
"E tu sei una mocciosa,vaffanculo!"
Gli aveva fatto perdere le staffe.
Le strappò letteralmente le sue sigarette dalle mani mentre Sage sghignazzava ancora di più.



Trudy lo raggiunse sul letto poco dopo. Posò la testa sul suo petto e sospirò.
"Che succede piccola?" le chiese.
"Papà vuole che mi occupi di un affare molto importante,per una settimana a Las Vegas..."
"Ma è fantastico,non sei felice?" Nick sapeva che c'era qualcosa che non andava,un piccolo dettaglio metteva in crisi Trudy.
"Mio padre vuole che tu ti occupi della casa,visto che sei in ferie, e ti prenda cura di Sage..." non poteva succedere davvero, insomma True non l'avrebbe mai permesso.
"Spero tu stia scherzando! Mi ha chiamato stronzo poco fa"
"Amore non farci caso, è sempre la solita. Ma ti prego amore fallo per me,io mi fido di te"
Strinse la sua donna e la baciò dolcemente aspettando che si addormentasse per coprirla con una soffice trapunta.
Uscì pochi minuti dopo per prendersi una coca e scontrò qualcuno.
Si ritrovò davanti ad una Sage coperta solo da un lenzuolo.
Sorrise ancora e schioccò la lingua
"Sarà anche un avvoltoio,ma il sesso con lui è il massimo."
Rise sguaiatamente e se ne ritornò in camera lasciando Nick come un cretino sull'uscio della porta...

...To Be Continued.




 

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Capitolo 4
*** Chapter 4. ***


Right by our side.







Il giorno seguente Nicholas si alzò con l'intenzione di tenere d'occhio quella vipera di Sage.
Il nostro giovane sposo se ne stava tranquillo a bere la sua spremuta mentre leggeva un messaggio in posta elettronica di suo fratello Joe.
Joe era secondo dei 3 fratelli di Nick   ,il mezzano e forse il più pazzo e bello dei tre,che semplicemente gli diceva che sarebbe passato per New Port con Kevin e Danielle.
Non riuscì a trattenersi dal guardare il suo profilo di Twitter,le immagini con Frankie,e altre ancora con lui.
"Chi è questo delizioso bocconcino?" sussurrò Sage all'orecchio di Nick. La vide sedersi accanto a lui, su uno degli sgabelli e guardare la foto.
Per un istante i capelli dorati ,come il grano, di Sage sfiorarono la spalla nuda di Nick,e  si sentì pervaso da mille scosse.
Quando stabilizzò la pelle d'oca spense il computer amareggiato.
"Che c'è Jonas? Era il tuo amante quello?!" rise per l'ennesima volta.
"Ti diverte prenderti il gioco di me? Sei una stronza spero tu lo sappia..."
"Sei uno sciocco illuso,spero tu lo sappia" sorrise falsamente e sedette sull'isola di cotto,a gambe incrociate, mangiando un sandwich al tonno e maionese.
"Ho voglia di uscire oggi." addentò il sandwich,Sage, leccando via un po' di maionese che colava.
Nick alzò lo sguardo su di lei e in men che non si dica lo distolse.
"Possiamo prendere un taxi,sono senza auto"rispose Nick mangiando un po' d'uva.
"Datti una sciacquata e vestiti in fretta ho voglia di fare shopping"
Disse portandosi sopra un barattolo intero di Nutella.
Scosse la testa e dopo una buona mezz'ora era pronto ad aspettarla giù seduto sul dondolo.
Sage fece capolino dalla terrazza e si parò davanti a Nick.
"Sbrigati e chiama un taxi" lo intimò.
Nicholas Jerry Jonas in quel preciso istante perse i numi della ragione e cominciò a boccheggiare,cosa mai accaduta. Gli piaceva da morire quel vestito nero,e adorava come le sue scarpe gialle si intonassero al colore scuro della sua pelle abbronzata,i suoi ormoni andarono a farsi benedire.
"Tieni questo e asciuga.." alluse al fatto che Nick stesse praticamente sbavando, porgendogli un fazzoletto.
"Sbrigati,non ho tutta la giornata."
Quando si fu ripreso da quello stato di shock,Nick compose il numero e chiamò un taxi.
La vide accomodarsi sui sedili posteriori del taxi ed estrarre dalla sua borsa il suo nuovo IPhone 4S di un bianco accecante.
Il taxi partì quando Nick con un tonfo fece chiudere lo sportello.
"Non fissarmi ,odio chi lo fa" sbottò tenendo gli occhi puntati sul suo cellulare. Lo sposo sconvolto si voltò guardando fuori il finestrino.
Un paio di ore dopo Nick ai ritrovò a seguire Sage ai grandi magazzini di Newport.
Non le bastavano 3 paia di scarpe e vestiti che straripavano dalle buste, aveva bisogno anche di nuove borse cosmetici e cianfrusaglie varie. Avevano passato metà della giornata a ispezionare i grandi magazzini,diedero un occhiata all'orologio che segnava già le 5 del pomeriggio, e mentre Nick se ne stava seduto a bere un te e Sage alle prese con un paio di Jeffrey Campbell altissime, squillò un cellulare.
Nick sapeva che quella non era la sua suoneria ma si affrettò comunque a recuperare il cellulare da una delle buste.
"Pronto?" rispose senza indugi.
"Sarah?!" una voce maschile.
"Non c'è nessuna Sarah,chi è?"
"Mi passi Sage."  il ragazzo,che dalla voce aveva si e no 35 anni, cominciò ad irritarsi.
"Le ripeto che non c'è ." Nick non si stava di certo divertendo..
"Le dica solo questo: Shining. 7.30"
E riattaccò lasciando Nick con un pugno di mosche e...un pugno dritto nello stomaco.
"Chi ti ha dato il permesso di rispondere eh?! Chi credi di essere?! " Avrebbe dovuto aspettarsi una reazione del genere,non programmarla ma almeno prevederla.
"Imbecille!! Con chi hai parlato?!" urlava infuriata Sage.
" Non lo so mi ha solo detto di dirti: Shining 7.30." il volto di Sage cambiò espressione,dalla rabbia passò immediatamente al panico.
Prese in fretta la sua borsa e andò via senza fiatare.
Nicholas fissò per poco la sagoma di Sage avviarsi quando si alzò e cominciò a seguirla. Il suo passo,nonostante le scarpe alte,era frettoloso,incalzante e talmente veloce che in un battito di ciglia sparì dalla sua vista.
"Trudy,non so dove sia. È la seconda volta che lo ripeto."
Nicholas era in preda al panico,non riusciva a scandire neanche bene le parole.
L'asfalto bruciava come carbone ardente sotto le gomme del taxi,sarebbe stato impossibile riuscire a trovarla in quell'inferno, così Nick decise di a tornare a casa.
Appena entrò  in casa,si rese conto che non c'era nessuno. Erano le 7e 30 e di Sage neanche l'ombra.
Si richiuse piano la porta alle spalle e in fretta salì al piano di sopra.
Depose tutte le borse in camera sua e si fece un giro.
Non si poteva definire una bella stanza quella di Sage,un letto ad una piazza e mezzo occupava un quarto della stanza, un armadio grande quanto casa Jonas occupava l'altro quarto ed il resto era vuoto.
Accanto al letto faceva la sua misera figura un comò adornato da una lampada e una foto.
-Una foto?!-  Nick rimase basito,Sage non era tipo da ricordarsi di qualcuno più importante di lei.
Sedette sul materasso e afferrò la cornice in argento dalla base liscia in legno.
Un ragazzo, biondo con gli occhi grigi.
-Strano- pensò Nick-Sage non avrebbe tenuto così in mostra una persona a cui,forse, tiene-
Guardò con attenzione la figura alta e snella del ragazzo,che sorrideva all'obiettivo con gli occhi colmi di luce. In tempo Nick posò la cornice sulla superficie in legno
"Che cosa ci fai tu qui?" Sage esasperata dalla presenza di Nick si gettò sul letto e lo cacciò via facendolo atterrare col sedere sulla moquette.
"Ahi!"
"Finocchio!" rise di gusto.
"Dove sei stata fino ad ora?"
" A sbollire la rabbia... Sai Jonas ho riflettuto su di te..."
Nick sedette ai piedi del letto e l'ascoltò.
"...Infondo non ha importanza che tu lo sappia o meno,però mi va di dirtelo..."
"Cosa?" Nick d'un tratto divenne curioso.
"Posso fidarmi? Non lo dirai a quella rompipalle di tua moglie?"
A Nick venne da ridere,infondo Trudy un pochino lo era.
"Si Sage,non ne farò parola."
"Bene. Ho ordinato cinese ti va?"
Questo atteggiamento da Sage era piuttosto strano.
"Come mai così disponibile?"
"Io e te siamo succubi della stessa razza. Dovremmo difenderci a vicenda." gli sorrise sinceramente e lo invitò a scendere.
Dopo cena e dopo un paio di bicchieri di vino, Sage cominciò a raccontare alcuni eventi della sua vita.
Gli spiegò anche chi fosse l'uomo della telefonata.
"Sai Jonas in vita mia ho combinato parecchi casini..." borbottò mentre beveva d'un sorso il delizioso Braghetto.
"... L'uomo della telefonata,Hugo, è uno spacciatore a cui devo dei soldi."
Si versò dell'altro vino nel bicchiere quasi a farlo traboccare.
Nick si lasciò scivolare la mascella più in giù del dovuto.
"E...cosa vuole da te?"
"Soldi...che ho ma che non voglio dargli." tracannò un altro bicchiere di vino.
"Perché mai?!" le rispose immediatamente.
"Ho bevuto un po' troppo,credo che me ne andrò a letto." disse sciogliendosi i capelli. Quell'odore di verbena a Nick faceva impazzire.
"Oh no Sarah ora tu ti siedi e mi racconti."
"Non sei stanco neanche un po'?" gli disse sbadigliando sonoramente.
"No."
"Okay,portami di sopra allora."
Con un balzo Sage si ritrovò sulle spalle di Nick a cavalcioni.
-è una piuma-pensò Nick.
Arrivati in camera sua scese dalle spalle di Nick e corse sul letto come una bambina. Afferrò in fretta la fotografia che Nicholas aveva analizzato poco prima e la strinse al petto.
"Prima ti ho visto guardare questa foto." sussurrò la bionda.
"Si,scusa"
"Non scusarti,di solito chi entra in questa stanza o ci viene per fare sesso oppure per sbirciare nel mio armadio. Tu sei il primo ad esserti interessato a questa"
Gli passò la foto e Nick la osservò ancora per un po'.
Sage tirò da sotto il letto una bottiglia di bourbon vecchio di 17 anni e se ne versò in un bicchiere di vetro.
"Ci vai giù pesante con gli alcolici"
Constatò Nick.
"Mi aiutano a dimenticare,sono un ottimo rimedio."
Si strinse nelle spalle e guardò ancora quella foto.
"Bello vero?"
"Ti somiglia,molto."
"Era mio fratello,Robert." bevve ancora,dalla bottiglia, un lungo ed intenso sorso.
"Era?" Nick aveva perso ogni freno inibitorio.
Sage che a quel punto era ubriaca fradicia si stese e cominciò a raccontare. Nick le si stese accanto
,poggiato su un gomito,ad ascoltarla interessato.
" Il mio vero nome è SarahJeanne Owen. Sono nata a Detroit da una famiglia di modeste condizioni. Quando hai un padre impiegato e sempre disponibile e una madre amorevole che ogni santo giorno si cura di te,ti fa le treccine con i fiocchetti,ti prepara il pranzo, fino ai 15 anni,pensi che il mondo finisca li e invece...Iniziai le scuole superiori ed è li che mi resi conto che in realtà quello che desideravo era diventare grande: avere delle amiche "fighe",avere un ragazzo "Figo" proprio come il playmaker  della squadra di basket e far parte finalmente del gruppo di mio fratello Rob.
Lui per me era irraggiungibile,la sua fama a scuola era maggiore anche di quella del preside,ma Robert non voleva che io entrassi a far parte del suo gruppo, mi ripeteva sempre che me ne sarei pentita, ed aveva ragione.
Nonostante ciò continuai a provarci e riprovarci,cominciai a vestirmi in modo non consono per una ragazzina di appena 16 anni:
top scollati,minigonne in pelle,calze a rete e scarpe vertiginose.
Questo mio atteggiamento,però,portò uno degli amici di mio fratello ad interessarsi a me.
Ci provò con me più di una volta e quando mi arresi alle sue avance ,scopammo.Fu rude e doloroso ma per essere la sua fidanzata,e quindi entrare nel gruppo, mi concessi.
Robert lo seppe poco dopo quando ad una festa mi presentai come la fidanzata di Al,suo amico. Il mio obbiettivo era raggiunto e mio fratello a poco a poco si rassegnò all'idea di tenermi sempre con se.
In quel periodo eri una sfigata se non fumavi erba,così cominciai anch'io a fumare;inizialmente mi piaceva ma poi volevo di più.
Intanto la mia storia con Al finì e arrivai al punto tale da scoparmi un tizio qualsiasi per un pò d'erba.
Una sera a casa mia,Robert tornò con uno zaino sulla spalla,lui non era tipo da zaini o roba del genere.
Entrai in camera sua e mi chiusi dietro la porta a chiave. Dallo zaino tirò fuori un sacchetto pieno zeppo di polvere bianca,era cocaina.
La scelta non  mi risultò ardua mi avvicinai a mio fratello e guardai come con la tessera dell'auto bus divideva e setacciava la "coca".
Non disse nulla quel pomeriggio,di solito si sarebbe arrabbiato ma era troppo fatto per rendersi conto della mia presenza.
Così presi un po' di carta e arrotolandola tirai anch'io per la prima volta.
Continuammo a farci per un mesetto circa, poi il dramma.
Robert era appena tornato da scuola e aveva con se il solito carico di cocaina. Mi invitò a fare un paio di tiri ed io accettai,lui era già strafatto ma non se ne curò,anzi.
Io tirai ancora due volte,me ne bastavano tre al giorno mentre a lui non più.
Il suo record era pari a 5 grammi al giorno così lo sfidai a prenderne ancora mezzo grammo e fu li che lo uccisi.
Tirò il mezzo grammo e i suoi occhi diventarono rossi come il fuoco,la sua pelle colorata di chiazze rosse divenne bianca, dal suo naso colava sangue copiosamente e la sua bocca produceva schiuma.
Chiamai il 911 e nello stesso istante feci sparire la cocaina,la gettai nel lavabo della cucina.
Robert non ce la fece,il suo cuore si fermò,l'overdose l'aveva ucciso,io l'ho ucciso."
Sage cominciò a piangere e a tracannare il bourbon.
"Da allora non ho più rivisto la mia famiglia,non sono andata al suo funerale,non sono mai neanche andata al cimitero." bevve ancora.
Nick a quel punto le strappò via la bottiglia dalle labbra.
"Preston mi ha conosciuta in un night club e si è innamorato della mia bellezza e mi ha sposata. Ma è uno stronzo perché ..." Nick era sconvolto dal racconto di Sage,l'aveva decisamente giudicata male.
"Perché Preston è uno stronzo?"
Sage non diede risposta,si era addormentata.
Nick la coprì con una coperta e le stette accanto tutta la notte.
  

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