You make my ordinary extraordinary.

di Drizzle_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'ultimo primo giorno di scuola. ***
Capitolo 2: *** A treasure of memories. ***
Capitolo 3: *** He. ***
Capitolo 4: *** Just promise that you won’t forget we had it all. ***
Capitolo 5: *** I Wanna Be Drunk When I Wake Up. ***
Capitolo 6: *** Goodmorning. ***
Capitolo 7: *** Without you. ***



Capitolo 1
*** L'ultimo primo giorno di scuola. ***


Driiin driiin driiiiiin la sveglia continuava a suonare in una mattina grigia di Settembre.
Una mano con alcune lentiggini sopra la spense poco delicamente scaraventandola per terra.
Perchè? Perchè, si continuava a chiedere la proprietaria di quella mano, la notte doveva sembrare così corta rispetto al giorno che sembra invece non finire mai.

Svogliata Fiamma, così si chiamava la proprietaria della mano, si alzò dal letto e si diresse con un passo, che avrebbe fatto invidia anche ad un bradipo, verso il bagno.
Insomma, si ritrovò a pensare, mentre si lavava i denti e vedeva la sua immagine riflessa allo specchio, questo è il mio quinto anno di superiori e non sono cambiata di una virgola dall'anno scorso. Non mi sono cresciute le tette, i miei capelli non sono più setosi o meno gonfi o di un altro colore che non sia quel rosso carota che mi ritrovo, mi mangio ancora le unghie, non ho perso dieci chili e ho ancora quelle fottute lentiggini.
Quando mai qualcosa in me cambierà?
Ma la vera domanda che Fiamma voleva porsi, ma che non aveva neanche il coraggio di pensare era: Cosa dovrò mai cambiare per piacere a qualcuno? C'è qualcosa che devo cambiare in me?
Ogni anno, il primo giorno di scuola, appena alzata Fiamma si posizionava davanti allo specchio e faceva l'invenatario delle cose che sarebbero dovute cambiare o ancora meglio che avrebbe voluto fossero cambiante in tre mesi d'estate e che ogni santo primo giorno di scuola si ritrovava a guardare la sua immagine riflessa nello specchio perfettamente uguale all'immagine che vi ci aveva visto riflessa qualche mese prima. Ogni anno era sempre la stessa storia, si trovava sempre uguale e quindi sempre poco desiderabile ai suoi occhi e anche agli occhi degli altri, secondo lei.
Si vestì velocemente, non era una ragazza tutto trucco e tacchi, soprattutto non per andare a scuola. Decise, infatti, di indossare un paio di pantaloni rossi e una canottiera bianca, giusto per mettere in risalto i suoi capelli, si ritrovò a pensare poi e cosi si cambiò i pantaloni indossando dei semplici jeans e mettendosi ai piedi delle converse con il simbolo della bandiera americana.
Guardò l'orologio prima di uscire di casa, porca miseria era in ritardo, di nuovo. Non appena chiuse la porta di casa, sentì una voce a lei familiare che le diceva che era, COME SEMPRE, in ritardo. Le spuntò involontariamente un sorriso sulle labbra. Quella è la frase che si sarebbe sentita ripetere dal suo migliore amico, Nathaniel, per il resto dei 10 mesi scolastici che gli rimanevano anzi se si voleva proprio essere sinceri i mesi sarebbero stati 11 contando anche il periodo dell'esame di maturità di quell'anno. Un brivido la percosse tutta al solo pensiero di quello che le si prospettava davanti per la fine dell'anno scolastico.
Aumentando il passo arrivò davanti a Nate, gli scoccò un bacio sulla guancia, gli sorrise e gli porse un muffin, fatto ovviamente da sua madre, lei non cucinava, lei odiava cucinare! Quello in tutta risposta contraccambiò il suo sorriso, addentò il muffin, le scompigliò i capelli ed entrò in macchina; Fiamma fece lo stesso e si sedette comodamente sul sedile del passeggiero della '500 bordeaux di Nate, lei adorava quella macchina.
Che dire di Nathaniel?! Quest'ultimo era chiamato Nate dagli amici, si presentava ed era il classico ragazzo che faceva letteralmente impazzire le primine e anche le " mature" con i suoi occhi blu e i suoi capelli corvini. Chi non avrebbe fatto i salti mortali per uscire con uno così?! 
Sinceramente Fiamma doveva ammettere che capiva che il fisico asciutto e scolpito faceva il suo effetto anche lei ogni volta che Nate si toglieva la maglia non rimaneva del tutto impassibile, ma non riusciva a vederlo sotto nessun'altra luce apparte quella del miglior amico. Porca miseria lo conosceva da quando avevano sei anni, si erano conosciuti il primo giorno di elementari e lui era il fratello che lei non aveva mai avuto. Frase scontata si ritrovò a pensare poi, tutte le persone ogni volta che descrivivano un amico a loro caro dicono questa frase, mah pensò sistemandosi una ciocca ribelle di capelli dietro l'orecchio.
Arrivati davanti a scuola c'erano ad aspettarli alla LORO solita panchina gli altri due componenti dei "FANTISTICI QUATTRO", così la madre di Fiamma si divertiva a chiamare la compagnia col la quale sua figlia girava.
Vi era Derek, che era il nerd del gruppo, ma non per questo nomignolo doveva essere per forza brutto, anche lui aveva il suo fascino e la sua schiera, seppur ridotta rispetto a quella Nate, di ragazzine urlanti che gli venivano dietro. Fisicamente non aveva niente di eccezionale, certo aveva un fisico asciutto e si teneva in forma andando a correre, gli sport di squadra non facevano per lui ricordiamoci che era pur sempre un nerd! 
Quello che, però, faceva impazzire le sue corteggiatrice era il suo carattere sempre solare e disposto ad aiutare gli altri, per non parlare, poi di quei riccioli ribelli color cioccolato che gli ricadevano sulla fronte nascondendogli quasi del tutto quei grandi occhi verdi che scrutavano ogni cosa curiosi, proprio come stava facendo adesso. Derek era un anima buona, cosa alquanto strana da trovare in un maschio, l'unica ragazza che riusciva a farlo impazzire era sua sorella Ginevra, ma conosciuta da tutti come Ginni. Lo sappiamo tutti no? Chi meglio delle sorelle o dei fratelli riesce a farci perdere la pazienza?
Lei, Ginevra, era l'ultimo componente dei " fantastici quattro". Fiamma non lo voleva ammettere ma in fondo quel nomigliolo le piaceva, così decise che nella sua testa avrebbe continuato a chiamare così i suoi amici.
Appena fu abbastanza vicino ai due nuovi arrivati tiro una pacca sulla spalla a Derek e abbracciò o meglio dire stritolò Ginni. Quest'ultima, era una ragazza semplice, anche lei non si curava molto del suo aspetto fisico, non si piaceva e forse era per questo che andavano tanto d'accordo. Era con lei che aveva passato svariate serate estive ad ingozzarsi di gelato, piangenti, in piena crisi ormanali sul suo letto, nella sua camere in mansarda, guardando vecchi film romantici.
Ginevra per Fiamma ERA LA SUA PERSONA.
La sua amica non si accorgeva di essere bella a suo modo e non c'era modo di farglielo capire, più volte Fiamma gli aveva fatto notare che quando passava per i corridoi della scuola i suoi lunghi capelli biondi e gli occhi azzuri cielo non lasciavano completamente indifferente la popolazione maschile, ma niente! Non c'era niente da fare, lei semplicemente nella sua ingenuità non lo capiva o semplicemente faceva finta di non capire per ripararsi dal dolore. C'era infatti stato una volta un ragazzo di cui Ginni era perdutamente innamorata e come dargli torto era bello, di carnagione scura, simpatico e intelligente purtroppo però quest'ultimo fece una mossa sbagliata che provocò il creparsi del piccolo cuore della bionda. Adesso lui, si trovava in non si sa quale parte del mondo con un gruppo di quattro scemi a cantare canzoni sdolcinate a una platea di ragazzine con gli ormoni a palla. Chissà se Zayn si ricordava ancora dell'amica, si ritrovò a pensare Fiamma e chissà se Ginevra pensava ancora a lui? Occhei si disse la rossa fra sè e sè per stamattina hai già fatto troppi ragionamenti complicati, che ne dici di chiudere il cervello, tanto quello non ti viene molto difficile, e di goderti il tuo primo ultimo giorno di scuola?! Così pensando prese i tre amici sotto braccio e tutti sorridenti si diressero verso il LORO ULTIMO PRIMO GIORNO DI SCUOLA, quello sarebbe stato un anno grandioso di ritrovarono a pensare " i fantastici quattro " contemporaneamente.

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Capitolo 2
*** A treasure of memories. ***


Ginevra:

Non ci posso credere è il mio ultimo primo giorno di scuola!

Chi l'avrebbe mai detto che sarei arrivata in quinta?! Quella belva di mio fratello, che sembra voglia mangiarsi anche la tazza contenente i cereali, mi aveva predetto che sarei stata bocciata mille volte, sto disgraziato vah! Seguendo i miei pensieri alzai il dito medio in sua direzione quando quell'immonda creatura puntò lo sguardo su di me.

<< Buongiorno anche a te! >> disse questo in tutta risposta e poi riportò tutta la sua attenzione su quella povera tazza.

Finito di far colazione salii in camera, mi lavaii i denti, mi detti un'ultima ricontrollata allo specchio, terribile come sempre mi ritrovai a pensare ed uscii di casa in anticipo di 10 minuti, non volevo mica arrivare in ritardo il mio ULTIMO PRIMO GIORNO DI SCUOLA!

Mentre mi dirigevo a passo lento verso la scuola pensai per la prima volta dopo tanto tempo a Zayn, che strana coincidenza che mi venisse in mente proprio adesso, proprio oggi che erano due anni che mi aveva lasciato. Due anni in cui ero riuscita pian piano a rincollare i pezzi del mio cuore.

Se devo essere sincera non so perchè quella rottura mi fece tanto male, era già stata prima di lui con altri ragazzi e delle volte erano stati loro a lasciarmi, ma quando quella mattina, la mattina del primo giorno di scuola della terza superiore, Zayn mi disse che non saremmo più potuti stare insieme perchè lui avrebbe inseguito il suo sogno, ci rimasi proprio di merda!

Lo so che sono stata egoista ad urlargli di tutto contro e so anche che sarei dovuta essere felice per lui, perchè finalmente ce l'aveva fatta, ma come fai a essere felice per qualcuno se la felicità di questa persona procura a te tanto dolore e tristezza?!

Era una domanda che mi facevo da due anni a cui, però, non avevo ancora trovato una risposta.

Si, adesso che ci pensava, Zayn le mancava terribilmente non era solo il suo ragazzo, ma era anche uno dei suoi più cari amici e di punto in bianco, da un giorno all'altro se ne era andato.

Mamma mia quanto ci era stata male, quante notti in bianco passate a bagnare il cuscino di lacrime inopportune e quante volte aveva fatto finta davanti ai suoi amici che andava tutto bene, che le era passata. Lei però lo sapeva bene che Fiamma non le credeva, la conosceva fin troppo bene, sapeva ogni suo più piccolo difetto e pregio, lei diceva che ne avevo molti. Lei era LA MIA PERSONA.

Il giorno in cui Zayn mi mollò, lei fu quella che dopo di me ci rimase peggio, ma per come è fatta non lo diede a vedere, ma io le leggevo dentro, sapevo tutto il dolore che stava passando. Stava soffrendo per la perdita di un suo caro amico e per il dolore che io provavo. Anche quella volta mi sono comportata da egoista, non ho fatto nulla per lei, non lo consolata, non le ho detto parole carine, non lo fatta piangere sulla mia spalla, ma ho lasciato che lei facesse tutte queste cose per me, pensai scuotendo la testa contrariata per il mio comportamento.

Sapevo quanto Fiamma fosse legata a Zayn, loro erano come due gemelli separati alla nasciata, si capivano al volo anche solo con uno sguardo, tra di loro non c'era bisogno di parole, avevano molte cose in comune, ma la cosa più importante è che si volevano un gran bene, quando Zayn partì non la salutò nemmeno. Se ne andò così di punto in bianco senza neanche dirle ciao e io lo so che lui lo fece con le più buone intenzioni di questo mondo, lo capivo non voleva farla soffrire ancora di più, ma non capì che agendo in quel modo portò Fiamma solo ad odiarlo ancora di più.

BASTA si disse, quelli erano pensieri troppo tristi e troppo complicati da fare di prima mattina, così accese il suo I-pod, si infilò le cuffie nelle orecchie e continò il tragitto sulle note dei 30 Seconds to Mars che cantavano Beautiful Lie.

Bene era arrivata e come al solito era la prima, si ritrovò a pensare soddisfatta.

Non ebbe neanche cinque minuti di pace che arrivò quel ropiscatole di suo fratello.

<< Ciao sorellina >> disse quest'ultimo scompigliandole i capelli. Non lo sopportava, non ce la faceva proprio.

<< Siamo gemelli Derek, questo vuol dire che siamo nati lo stesso giorno e che non esiste nessun -ina >> ribattei io in tono scocciato.

<< Ti vorrei ricordare Ginny che io sono nato cinque minuti prima, quinidi posso benissimo chiamarti sorellina >> disse il riccio calcando in modo molto irritante la sua voce su quell'-ina.

Non gli avrei risposto, non avrei continuato quella discussione inutile e poi stavano arrivando gli altri, grazie al cielo.

Appena Fiamma arrivò da noi e dopo avermi stretto in un abbracciotogliilrespiro si accese una sigaretta. Ecco, aveva incominciato a fumare da quando Zayn se ne era andato, quindi teoricamente questo un'ultima cosa di lui l'aveva lasciata, aveva lasciato questo brutto vizio di fumare a Fiamma e io non riuscivo a farla smettere, come non ero riuscita a far smettere mio fratello. Meno male che Nate come me non fumava, almeno non mi sentivo una maniaca della salute. Ridacchiai pensando a quell'aggettivo, in realtà qua il maniaco della salute era Nate, teneva talmente tanto al suo corpo che non fumava, non beveva e non mangiava nei FastFood. Era veramente insopportabile andare a mangiare fuori con lui, non vi dico quante ore ci mette ad ordinare! Per poi cosa scegliere?! Un piatto di insalata di pollo!

Quella mattina stavo pensando decisamente troppo, oh bene! Adesso la mia migliore amica stava anche litigando con mio fratello che dispettoso come sempre le aveva rubato la sigaretta. La rossa, poveretta, era alta ma raggiungere il riccio di altrezza era alquanto difficile soprattuto per una ragazza.

<< Dammi quella sigaretta, Derek! >> disse Fiamma avvicinandosi al riccio.

<< Se tu me ne dai un altra volentieri, Girasole! >> rispose Derek con un sorriso divertito sulle labbra.

Ahia, la rossa odiava quel soprannome che mio fratello le aveva dato in quarta elementare quando lei ci aveva rivelato il suo amore per quei fiori. Alle elementari era un soprannome carino e affettuoso, ma adesso era decisamente fuori luogo e soprattutto inadatto per quello che Fiamma era diventata, poteva più essere paragonata a una rosa rossa con le spine.

<< Non chiamarmi così, Nanni! >> ribatte quella mentre le usciva il fumo dalle orecchie.

Nanni era il nomigliolo che, la mia amica, aveva dato lo stesso giorno a mio fratello. Le sembrava gentile trovargli un soprannome visto che lui l'aveva fatto per lei e che soprannome gli trovò. Nanni fu semplicemente la prima parole che le venne in mente, non aveva nessun significato e nessun senso, ma non si sa bene per quale motivo a mio fratello piacque un sacco.

<< Eddai, lo so che ti piace quando ti chiamo così >> rispose lui.

<< No, affatto! e adesso se non ti spiace rivvorrei la mia sigaretta indietro! >> controbatte la rossa.

<< Io l'ho faccio solo per te, lo sai che il fumo fa male, Gi! >>.

Uuuuuh eccolo il secondo soprannome che lei odiava, questo era semplicemente l'abbreviazione di Girasole ed era per questo motivo che Fiamma lo odiava, perchè secondo me se non fosse derivato dal nome di quel fiore non le sarebbe neanche dispiaciuto.

La rossa senza farsi troppi problemi, arrabbiata nera, saltò in braccio a mio fratello che la prese al volo e con uno scatto repentino portò indietro la mano con la sigaretta.

<< Oh, Fiamma, dovresti saperlo che ormai ti conosco come le mie tasche >> le disse Derek stampandole un bacio sulla punta del naso.

Io li ho sempre visti bene insieme, ma ogni volta che parlavo di questa cosa con uno o con l'altro mi guardavano sgranando gli occhi e poi scoppiando a ridere, erano solo amici niente di più! Mi dovevo mettere l'anima in pace non mi sarei mai ritrovata Fiamma come cognata.

La rossa scese da mio fratello con aria da funerale e si sedette affianco a me, tirò fuori un pacchetto di sigarette e se ne accese un'altra. Facendo così chiamo mio fratello, quello si girò e lei gli lanciò il pacchetto dal quale aveva appena preso la sigaretta dicendo: << A quanto pare non mi conosci ancora così bene! >> e concludendo la frase gli fece l'occhiolino e mio fratello scoppiò a ridere, ma rise proprio di gusto.

<< Ah Gi, mi stupisci ogni giorno sempre di più! >> e detto questo Derek si alzò e spense con il piede la sigaretta. Dopo che Fiamma ebbe finito la sua ci prese tutti sotto braccio e entrammo a scuola per affrontare il nostro ULTIMO PRIMO GIORNO DI SCUOLA.

 

Eccomi mi qui, già con il secondo capitolo di questa scuola!
Non so perchè ma non ce la faccio a non pubblicarlo, sono troppo entusiasta, questa storia mi prende,
mi prende un sacco e spererei che prendesse anche voi!
Quindi per piacere se vi piace e la leggete potreste anche lasciare una recensione,
ci terrei tanto!
La vostra " scrittrice "

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Capitolo 3
*** He. ***


 

  DA ORA IN POI, SE NON LO SPECIFICHERO' ALL'INIZIO DEL CAPITOLO, IL PUNTO DI VISTA SARA' SEMPRE QUELLO DI FIAMMA.

Derek era allucinante quando ci si metteva pensò la rossa. La cosa bella però era che lei gli dava corda, le piaceva un sacco scherzare con lui, la estraniava dal mondo con tutte quelle boiate che sparava.

Bene, pensò Fiamma, stava già seguendo molto attentamente la PRIMA lezione di Letteratura Inglese. Infatti, poco dopo, pur facendo uno sforzo disumano la rossa provò a riconcentrarsi sulla noiossissima lezzione di Mss. Carrivan. Tutto quello sforzo però durò poco.

Infatti, qualcuno ad un certo punto aprì la porta della classe. Ad entrare fu il preside Finnink che era venuto a presentare un nuovo studente. Oh bene, pensò la rossa, magari quella era la volta buona che, nel mio corso di letteratura inglese, sarebbe arrivato un gran figo a colmare di gioia le mie giornate.

Purtroppo, però, non fu così.

Appena lei lo vide le si gelò il sangue nelle vene, non poteva crederci, non era vero, quello era un FOTTUTISSIMO sogno, ma che stava dicendo un FOTTUTISSIMO incubo. In realtà non si era ancora svegliata, in realtà non aveva ancora incontrato quegli occhi, i SUOI occhi.

Che ci faceva nella SUA classe, che CAZZO ci faceva? Zayn non doveva essere in giro per il mondo, con altri quattro deficenti a cantare " sei bella di qui, sei bella di là" ?! pensò la rossa.

Si ne era sicura, ne era sicura al 100%! Allor, però, non riusciva a spiegarsi il perchè fosse li, non riusciva a spiegarsi perchè la stesse fissando negli occhi, non riusciva a spiegarsi perchè si stesse avvicinando a lei. Girò all'improvviso la testa alla sua sinistra MERDA c'era una banco vuoto vicino a lei e CAZZO si stava venendo a sedere proprio difianco a lei, non ci poteva credere, ma eccolo che con tutta la nonchalance di questo mondo stava spostando la sedia e si stava sedendo a qualche millimetro da lei.

Non ce la faceva, non ce la faceva proprio a guardarlo negli occhi, da quando il preside aveva presentanto il nostro "nuovo" compagno di corso lei non aveva fatto altro che fissare un punto impreciso davanti a se stessa.

Perchè il preside aveva definito Zayn un nuovo studente?! Lui che fino a due anni fa frequentava questa scuola?! ... il corso dei sui pensieri fu interrotto da una voce a lei molto familiare.

<< Ciao Fiamma >> disse il "nuovo" studente, calcando il tono della SUA voce sul SUO nome.

No, non ce la faceva dove assolutamente andarsene da quella classe.

Si alzò all'improvviso e uscì dalla classe, dicendo di sfuggita all'insegnante e al preside, che non se ne era ancora andato, che non si sentiva molto bene.

Fiamma corse, corse finchè non raggiunse il cortile della scuola e si sedette sulla LORO panchina. Seduta li si concesse finalmente di respirare. Prese il cellulare e mandò un messaggio a Nate chiedendogli se poteva uscire, non se la sentiva ORA di dire a Ginevra che Zayn era tornato, lei ci sarebbe rimasta ancora peggio. Mandato il messaggio, si accese una sigaretta per scaricare i nervi e così facendo si mise ad aspettare il suo migliore amico, sapeva che sarebbe arrivato.

Infatti non ebbe neanche il tempo di finire la sigaretta che vide arrivare Nate. Appena lui arrivò, lei gli si scaraventò tra le braccia e li FINALMENTE pianse. Pianse come non aveva mai fatto quello fu un pianto liberatorio, fu un pianto dal quale traspariva TUTTO il suo dolere, fu un pianto di sfogo, fu un pianto che si teneva dentro da due anni.

Quando Nate sentì, che la rossa cercava di calmarsi, se la costò un attimo di dosso e le disse

<< Ei Girasole, che cosa è successo? >> a quella comparve un pallido e tirato sorriso sulle labbra e cercando di usare il suo tono da riprovero disse << Non mi chiamare così! >> e detto ciò ritornò a rifuguarsi tra le braccia dell' amico.

Mentre Nate le accarezzava i capelli cercando di calmarla le disse di nuovo << Fiamma per piacere, mi puoi dire quello che è successo?! >>.

<< E' tornato! >> rispose la rossa, e quella rivelazione le provocò un'altra ondata di singhiozzi.

<< E' tornato chi?! >> disse il moro confuso.

<< Zayn >> riuscì a sussurrare Fiamma. Non appena quel nome uscì dalla sue labbra, questa sentì tutti i musculi del corpo di Nate irrigidirsi. Lo sapeva, neanche lui non si sarebbe mai aspettato una sua ricomparsa.

<< Dove l'hai visto? >> le chiese lui, ingordo di nuove informazioni.

<< L'ha presentato il preside Finnink al mio corso di Letteratura Inglese come "nuovo" studente! >> rispose quest'ultima, staccandosi dall'amico e facendo il gesto delle virgolette con le mani quando disse il "nuovo" studente.

Sedutesi entrambi sulla LORO panchina, Fiamma si accese un'altra sigaretta, era decisamente troppo nervosa.

E dopo svariati minuti di silenzio Nate disse << Non ci posso credere che sia ritornato qua, proprio a Londra per finire la scuola.>>

Fiamma in tutta risposta prese un altro tiro al mentolo dalla sigaretta.

<< Non poteva andarla a finire a Bradford, dove è nato?! Sa che qua non è il benvenuto dopo tutto quello che ci ha fatto passare, dopo tutto quello che vi ha fatto passare a te e a Ginni! >> continuò deciso il moro.

Ginni! Fiamma se l' era quasi dimenticata, << come farò a dire a Ginevra che Zayn è tornato? >> pensò ad alta voce quest'ultima.

Nate l'abbracciò e dopo quelli che parvero minuti interminabili le disse che purtroppo era OBBLIGATO a tornare in classe perchè aveva quella stronza di Matematica, la Bali, che di sicuro gli aveva già messo una nota sul registro. Detto questo la stritolò ancora un volta nel suo abbraccio e dandole un bacio tra i capelli le disse << Aspettami all'uscita che ti riaccompagno a casa, occhei Piccola?! >>.

Fiamma non alzò neanche lo sguardo dalle sue scarpe, che in quel momento trovava particolarmente interessanti, ma annuì solamente. Nate le diede ancora un altro bacio tra i capelli e se ne andò. Gli faceva un male vederla così, la rossa rare volte gli pareva piccola ed indifesa. Questa però era una di quelle volte.

Fiamma non saprebbe dire dopo quanto tempo lo sentì arrivare, ma sentì i suoi passi, li sentì avvicinarsi sempre di più e allora decise che quello era il momento giusto di accendersi la terza sigaretta in neanche mezz'ora. Lo sentì sedersi vicino a lei, come aveva fatto a trovarla?!pensò la rossa.

<< Da quando fumi? >> eccola la sua voce, pensò Fiamma, la sua stramaledettissima voce.

<< Da due anni >> rispose questa, con la voce più rauca di quanto lei volesse << e a te non dovrebbe interessare, anzi tu ADESSO non dovresti proprio essere qua a parlare con me! >> continuò Fiamma pian piano che la rabbia si faceva spazio in lei, sopra tutta la tristezza che l'aveva presa nel momento in cui aveva rivisto Zayn.

<< Senti Gì, mi dispia ... >> provò a dire questo, ma Fiamma non lo lasciò neanche finire. Come aveva osato, come aveva osato a chiamarla in quel modo, a chiamarla Gì. Solo i suoi amici potevano farlo e ormai lui non lo era più da due anni.

<< Oh no Malik, non ci provare neanche! Non provare neanche ad attaccare la solfa delle scuse, perchè non funzioneranno, te lo dico già in partenza! >> disse la rossa con tutta la rabbia che aveva in corpo. Il ragazzo aprì la bocca per controbattere, ma lei fu più veloce.

<< Come CAZZO ti permetti a presentarti in questa scuola, dopo due anni che non ti fai sentire?! Sei sparito di punto in bianco senza neanche SALUTARMI e adesso sei qua che ti rivolgi a me come se niente fosse successo! >> continuò Fiamma sfongandosi per la rabbia che aveva represso in lei in questi DUE LUNGHI ANNI.

<< Se mi lasciassi parlare, ti potrei spiegare tutto quant ... >> riprovò a parlare Zayn.

<< No, non ti lascio parlare. Io a te non devo niente e non voglio sentire nessuna TUA stupida scusa. Mi fa troppo male stare qui così vicino a te, mi fa troppo male sentirti parlare, non lo capisci che tu per me eri tutto?! Eri il mio migliore amico e di punto in bianco non c'eri più, puff scomparso senza lasciarmi neassuna spiegazione. Dovevo proprio valere poco per te! Beh, questa è una magra consolazione, ma adesso sei tu a non valere più niente per me! >> disse la rossa con la voce inclinata, da li a poco sarebbe di nuovo scoppiata a piangere, ma NO non gli avrebbe dato questa soddisfazione. Infatti spense la sigaretta e disse << Addio Zayn >> e dicendo queste parole una lacrima indiscreta le scese lunga la guancia.

Fiamma tornò in classe mentre stava suonando la campanella, si scusò con la professoressa e si inventò una scusa dicendole che era stata poco bene.

Non avrebbe visto gli altri prima di pranzo, bene aveva tempo di riprendersi pensò dirigendosi verso la classe dove si teneva il corso di scrittura creativa, lei amava quel corso, lei amava scrivere. Le due ore del corso di Mss Carneval, la professoressa di scrittura creativa, passarono in fretta, FIamma amava quella donna. Non c'era altro insegnate che mettesse tanta passione quanta ne metteva lei nel spiegare la propria materia.

Finite le due ore si diresse in palestra, che culo si ritrovò a pensare già due ore di ginnastica il primo giorno di scuola. Dopo essersi cambiata insieme alle due compagne si misero a giocare a pallavolo e se Fiamma dovesse proprio essere sincera quelle due ore passarono in fretta e la cosa positiva era che nelle ultime quattro ore aveva pensato poco o niente a Zayn. Qualunque cosa le facesse dimenticare quell'inizio orribile del suo PRIMO ULTIMO GIORNO DI SCUOLA era più che gradito.

Finita ginnastica e dopo essersi data una rinfrescata si diresse in sala pranzo, dove vide gli altri membri dei " fantastici quattro " seduti a un tavolo. Li raggiunse, ma appena guardò negli occhi Ginevra capì che lei lo aveva incontrato.
 



Eccomi con un nuovo capitolo, il terzo! :)
Spero vi piaccia, ditemi cosa ne pensate, un grazie a tutti quelli che leggono, e un grazie ancor più grande a chi recensisce! :)
La vostra "scrittrice" xxx

 


EccE 

 

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Capitolo 4
*** Just promise that you won’t forget we had it all. ***


Una persona che non la conosceva bene come lei, non se ne sarebbe accorta.
Gli occhi di Ginevra ad uno sguardo sconosciuto e frettoloso sarebbero parsi quelli di sembre, sarebbero sembrati i suoi soliti occhi azzurri con qualche striatura di verde.
Ma no!
Era con gli occhi che quest'ultima esprimeva tutte le sue emozioni, Fiamma lo sapeva bene, aveva imparato a riconoscere la luce che essi si portavano dentro, il modo in cui brillavano illuminando il viso di Ginevra quando questa ultima era contenta o come nello stesso modo glielo incupissero quando c'era qualcosa che non andava. Si, lei lo notava e anche quel giorno lo aveva notato!

Probabilmente aveva visto Zayn nel cambio di lezione, pensò Fiamma anzi a dirla tutta lo sperò. Non si agurava proprio che all'amica toccasse la stessa sorte che era toccata a lei, a Ginevra non sarebbe bastato un pianto per sfogarsi se avesse incontrato il ragazzo nello stesso modo e con lo stesso impatto con il quale lo aveva incontrato lei.
La rossa si sedette vicino a lei e le strinse delicatamente la mano per farle capire che lei aveva capito. Si avvicinò, così, al suo orecchio e le sussurò << dopo scuola vieni da me, ci porta Nate a casa ok? >>.
Ginevra non rispose, si limitò soltanto ad annuire in maniera impercettibile con la testa.
La pausa pranzo durò un' ora e finito di mangiare ognuno prese la strada che lo avrebbe condotta alla classe nella quale si sarebbe svolta le lezione.
Fortunamente per Fiamma la giornata era finita, così decise di andare in biblioteca a leggere un libro, doveva aspettare che anche gli altri uscissero da scuola.

Era immersa fino alla punta dell'unghia del mignolo nella lettura di uno dei suoi libri preferiti " Piccole Donne " quando sentì qualcuno sedersi accanto a lei, decise che non avrebbe alzato lo sguardo, non poteva essere nessuno che lei conosceva, tutti i suoi amici erano a lezione, lei era l'unica che aveva le ultime due ore del lunedì libere. Infatti, così fece, continuò a leggere fino a quando qualcuno non le chiuse il libro.
Fiamma alzò la testa di scatto già con l'intenzione di dirne di tutti i colori al diretto interessato, ma appena vide chi era le si gelò il sangue nelle vene. Nell'arco di un nano secondo si ricompose, non voleva che lui la vedesse in un certo stato. Così dopo pochi secondi gli rivolse la parola << Che ci fai qui?! Mi sembrava di essere stata abbastanza chiara l'ultima volta che abbiamo parlato! >>.
<< Giuro che non ti ho seguito, sono venuto in biblioteca perchè ho l'ultima ora libera ed questo, se ti ricordi, è uno dei miei posti preferiti >> ribattè il ragazzo.
<< Bene dovrò incominciare a trovarmi un altro posto dove leggere in pace, qui ovviamente non si può più >> rispose acida la rossa.
<< Eddai Fiamma per quanto ancora la tirerai avanti con questa storia, ti ho già detto che mi dispiace, cos'altro dovrei fare? >> rispose il suo vicino con tono abbattutto.
<< Oh come ti ho già detto, tu per me non esisti più! Hai fatto quello che hai fatto e queste sono le conseguenze >> controbattè lei decisa.
<< Mi darei mai qualche minuto per spiegare? >> chiese il ragazzo speranzoso.
<< No, mi sono bastati i tuoi fatti, non mi devi dare altre spiagazioni, fidati è già tutto chiarissimo! >> rispose lei.
<< Per piacere ti chiedo due minuti della tua vita! >> disse quest'ultimo.
<< No, te lo già detto troppo volte e per di più di minuti adesso te ne ho già concesso 5! Adesso se vuoi scusarmi vado a cercarmi un altro posto per leggere in PACE! >> disse Fiamma decisa, purtroppo però il suo vicino non sembrava disposto a farla passare così questa aggiunse << Per piacere Elia, oggi è già stata una giornata terribile, non farla divenatare una giornata di merda! >>.
Il ragazzo alzando gli occhi al cielo spostò le gambe in modo che Fiamma potesse passare.
Lei dirigendosi fuori dalla scuola verso la solita panchina pensò inevitabilmente ad Elia ed a quello che era stato per lei.
Non poteva e non voleva mentire lui era stato il suo unico ragazzo, quello con cui aveva avuto tutte le sue PRIME VOLTE, ma non essendo la sua vita una favola la storia con lui non si concluse per niente bene.

Rise tra se e se quella era un po' la barzelletta della sua vita, tutte le persone alle quali lei voleva davvero bene quando decidevano di andarsene dalla sua vita se ne andavano senza neanche degnarla di un saluto, senza neanche dirle addio.
Era successo con Zayn, con suo padre e anche con Elia, quest'ultimo un bel giorno aveva deciso che non era più interessato alla rossa, che poteva trovare altre ragazze meglio di lei e così fece se ne trovò una più bella, più magra, più intelligente così tanto intelligente da accorgersi che Elia era un coglione e da mollarlo dopo nemmeno due settimane che si frequnetavano.
Fiamma aveva davvero tanto goduto quando era venuta a sapere che la storia tra quei due era già finita dopo così poco tempo. Ne era sicura era il karma che puniva Elia per tutto il dolore che le aveva fatto provare. Infatti quest'ultima un giorno dell'anno scorso era entrata a scuola e aveva visto Elia che teneva la mano della troia di turno, Benedetta. Ne era sicura, in quel momento tutta la scuola aveva sentito il suo cuore spezzarsi e fu da quel giorno che non ebbe più ragazzi, un po' perchè ne aveva già avuto troppo con Elia, un po' perchè non c'era nessuno, davvero un anima viva, che era interessato a lei.
Quest'ultima ormai non faceva altro che pensare di essere troppo brutta, troppo grassa per piacere a qualcuno e il fatto che nessuno le chiedesse di uscire era per lei solo la conferma a questa sua teoria. Qualche volta pensava che fosse anche un bene che nessuno la volesse almeno non avrebbe mai più sofferto come aveva sofferto per Elia però altre volte le mancava qualcuno che le dicesse che era bellissima e altre smancierie varie.
Occhei, doveva smettere di pensare a quelle cose, già la giornata era una merda e questi pensieri non aiutavano certo a migliorare le cose.
Ma che ore erano?! Si ritrovò a pensare la rossa. Guardò l'orologio le 4 meno 10 minuti, bene aveva tutto il tempo di accendersi una sigaretta e infatti così fece. Per fortuna quei dieci minti passarono in fretta e Fiamma vide uscire dalle porte della scuola i suoi amici. Dopo aver parlato per qualche minuto le due ragazze non essendo in vena di chiacchiere chisero a Nate se le poteva portare a casa e questo in tutta risposta salutò gli amici e si diresse verso la macchina.
Dieci minuti dopo Fiamma era sulla porta di casa sua che abbracciava Ginevra che si era lasciata andare ad un pianto liberatorio sulla spalla dell'amica. La rossa con delicatezza spinse l'amica dentro casa sua e quando Ginni si fu leggermente calmata Fiamma le racconto la sua giornata, gli incontri che aveva avuto con Zayn e con Elia. Quella rimase stupita dalla faccia tosta del moro che le era andato a parlarle anche dopo tutto quello che aveva fatto passare, dopo essersene andato senza neanche saluturla. 
Per fortuna a Zayn non era passato neanche per l'anticamera del cervello di andare a parlare con Ginevra, sapeva come la pensava questa, con lei aveva parlato il giorno prima di partire e la bionda gli aveva già sputato in faccia tutto il suo disappunto per quella scelta azzardata, ma pensava, anzi sperava che Fiamma l'avrebbe riaccolto almeno come conoscente, che gli rivolgesse la parola in tono civile invece questa gli aveva parlato solo per insultarlo.
Ginevra sembrò calmarsi solo davanti ad un piatto di lasagne che la mamma della rossa aveva lasciato trovare pronte nel frigo, e finalmente si decise a parlare.
<< Sai ancora non ci credo. >> disse con gli occhi che le ricominciavano a diventare umidi, dopo che abbe finito di mangiare.
<< Io stamattina quando lo visto, ho pensato, ho sperato che fosse solo un INCUBO, ma così evidentemente non era! >> rispose l'amica.
<< Io mi chiedo con quale coraggio si sia ripresentato in questa scuola, con quale coraggio sia venuto a parlarti. >> disse Ginevra.
<< E' facile Ginni, lui non capisce! >> rispose in modo ovvio la rossa.
<< Non capisce cosa? >> chiese perplessa la bionda.
<< Come cosa?! >> disse la Fiamma << non capisce che il suo arrivo procura a noi solo dolore e vecchi ricordi, che lui è un ombra scura del nostro passato, non capisce che lui per noi non esiste più >>
<< Purtroppo non è vero che per noi non esiste più, perchè se non esistesse davvero più adesso non non saremo qui a parlare di lui, io non sarei qui a piangere per lui! >> affermò Ginni.
<< NO, ti sbagli per me lui da stamattina è uno sconosciuto, non esiste davvero più! Lo visto e ho provato delle emozioni che non aveva mai provato e mai avrei pensato di provare nei suoi confronti! >> rispose la rossa con la rabbia che le saliva in corpo. Lo sapeva, lo sapeva che la ricomparsa di Zayn non avrebbe portato mai nulla di buono.
<< Di che cosa stai parlando Fiamma?! Che cosa hai provato stamattina quando l'hai visto?! >> chiese curiosa la bionda.
La diretta interessata non rispose subito, ci pensò su e poi con un sbuffo rispose << DISPREZZO >>.
Ginevra non disse niente e così Fiamma lo preso come un incitamente ad andare avanti e continuò << Ho provato disprezzo, rabbia, delusione, astio, odio nei suoi confronti! C'è poco da fare Ginni! Sono INCAZZATA NERA CON LUI e la cosa non potrà cambiare tanto facilmente >>.
<< Lo so Gì, vorrei che anche per me fosse ancora così, e pensavo davvero di esserlo, incazzata intendo, ma niente appena l'ho visto quelle fragili mura che avevo costruito intorno al mio cuore sono crollate >> disse la rossa e appena finì di parlare un singhiozzo le uscì dalle labbra.
Fiamma si alzò e la andò ad abbracciare, ma la bionda continuò a parlare << sono passati due anni!!! Com'è possibile che io per lui provi ancora le stesse emozioni di due anni fa, come se non fosse mai andato via?! >> ormai Ginevra non riusciva più a trattenere i singiozzi e le lacrime avevano ricominciato a rigarle il viso.
<< Basta, è deciso stasera andiamo a bere, ne abbiamo davvero bisogno >> concluse la rossa.


 

ECCOMI SONO TORNATA!
SI LO SO LO SO, SONO IN UN RITARDO COSMICO, MA LA VERITA' E' CHE HO IL COMPUTER ROTTO E DEVO DIPENDERE DAI MIEI FRATELLI E VI FACCIANO INTENDERE DI QUANTO SIANO CONTENTI DI IMPRESTARMELO E PER DI PIU' QUESTO PERIODO SCOLASTICO E' UN INFERNO, SONO PIENA DI VERIFICHE E DI INTERROGAZIONE QUINDI NON CE LA FACCIO A SCRIVERE! 
COMUNQUE MI SCUSA CON TUTTE VOI PER IL RITARDO, IO IN PRIMIS ODIO I RITARDI PERO' NON HO POTUTO FARE ALTRIMENTI.
RINGRAZIO TUTTE VOI CHE LEGGETE E RECENSITE LA MIA UMILE STORIA E VI INCITO A CONTINUARE A FARLO, IO FARO' LO STESSO CON LE VOSTRE APPENA AVRO' UN PO' DI TEMPO LIBERO.
UN BACIONE A TUTTE 
XXX

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Capitolo 5
*** I Wanna Be Drunk When I Wake Up. ***


Come era stato stabilito quella sera le ragazze, dopo aver mangiato abbondantemente a cena e fregandosene del fatto che il giorno dopo sarebbero andate a scuola, uscirono per andare a bere, ma che dico proprio per andare a sbronzarsi!

FLASHBACK
QUALCHE ORA PRIMA


* driiiiin driiiiin *
Squilla il telefono, Fiamma risponde: << Pronto?! Oh ciao Mamma, come va?! Io?! Tutto bene, tutto bene! E' venuta a mangiare qua da noi Ginevra! Ah come dici, stasera non ci siete a dormire?! E dove dormite?! Dalla nonna?! Per una settimanaaaaaaaaaaaaa?! Mamma non scherzare?! Come vivo io una settimana senza te e papà?! E voi le valige quando ve le siete prese?! Stamattina?, a quindi sapevate già tutto e perchè non mi avete avvisata?! Ah vi siete dimenticati, bene! Comunque dove avete messo i soldi?! Sul tuo comodino, nella scatola rossa?! Occhei bene, si ti voglio bene anch'io bene mamma, salutami papone! >>
Chiusa la chiamata Fiamma si rivolse con un sorriso raggiante nei confronti di Ginevra << Ho casa libera per una settimana e tu dormirai qui, perchè ho paura a dormire da sola >>
<< Certo, certo, secondo te mi faccio scappare un'occasione del genere?! Aspetta solo un secondo che chiamo mia madre per avvertirla >> rispose la bionda anche lei entusiasta.

FINE FLASHBACK

Le due ragazze, che durante il tragitto per arrivare al bar avevano chiamato in ricognizione il resto dei "fantastici quattro", arrivarono al pub da loro scelto.
Il Tribes.

Amavano quel Pub per come era strutturato, sembrava costruito apposta sui gusti delle ragazze. Era moderno, spaziosi, con una pista da ballo, ma anche con dei tavolini ai quali sedersi per bere in santa pace il proprio drink. Richiamava colori scuri che però venivano resi fosforescenti, sgargianti dalle luci della sala e la musica era DIVINA! Al Tribes si poteva ascoltare e ballare di tutto, tu chiedevi una canzone e Tom, il DJ, te la metteva. Era per questo che Fiamma, Ginevra, Derek e Nate amavano andare li, potevano essere loro stessi al 100 %.
Così infatti fecero quella sera, magari alzando un po' il gomito. Togliamo il magari erano tutti ubriachi fradici. Ma sapete una cosa?! Andava bene così! Una volta ogni tanto si concedevo delle serate di puro "sbrago" e il ritorno di Zayn poteva essere una buona "scusa" per questa loro sbronza.
Si stavano divertendo come matti.
Nate e Derek avevano conquistato una coppia di gemelle italiane che sembravano essere molte interessate a loro.
Ginevra stranamente stava ballando con un biondino, un biondino sconosciuto mai visto in giro e Fiamma proprio al di fuori di ogni regola, di ogni SUA regola, stava baciando uno sconosciuto,uno sconosciuto dai capelli ricci, uno sconosciuto che aveva un culo dannatamente perfetto.
Cosa stava capitando a tutti?! Loro non erano persone che andavano con la prima o il primo che incontravano, stava pensando Fiamma mentre il ricciolino sti stava occupando minuziosamente di ricoprire di baci lascivi ogni minuscola parte del suo collo.
Al diavolo, pensò la rossa, ormai non gliene importava più niente, quello che doveva succedere era già successo con Elia, quindi niente sarebbe stato una novità.
Si appiccicò, seguendo questi suoi pensieri poco casti, ancora di più al riccio e gli chiese sussurrandogli in un orecchio quale fosse il suo nome.
Lui le rispose che si chiamava Harry.
Continuarono a ballare e baciarsi ancora per un'oretta e mezza quando Harry chiese a Fiamma se le andava di andarsene e questa in tutta risposta lo prese per mano e lo condusse fuori dal locale.
Dopo dieci minuti la rossa si trovò nel salotto di una sontuosa casa, con quadri appesi ai muri e vasi di fiori freschi sul tavolo posto al centro della stanza.
Quest'ultima fischiò << Capperi ti tieni bene eh?! >>.
<< Non vivo da solo in questa cosa, e tutti queste mobili sono del proprietario precedente. E' morto senza eredi e così ci hanno venduto la casa già arredata >> rispose il riccio.
<< Ci?! >> chiese confusa la ragazza.
<< Si, come ti ho detto prima, non vivo da solo in questa casa, ma con quattro coinqulini >> disse Harry avvicinandosi con fare malizioso a Fiamma << ma adesso non parliamo di questo >> continuò il riccio incominciando a tirare giù la cerniera del vestito della rossa.

POV GINEVRA

Stavo ballando, occhei stavo ballando, stavo ballando con uno sconosciuto, stavo ballando con uno sconosciuto carino, stavo ballando con uno sconosciuto carino che mi stava baciando il collo, stavo ballando con uno sconosciuto carino che adesso stava avvicinando pericolosamente la sua bocca alla mia.
Eh che cazzo, pensò la bionda cingendo il collo del biondo con le sue mani e annullando così la distanza che c'era tra i due.
Quando riaprì gli occhi le si gelò il sangue nelle vene, lui era li, lui era nel suo locale.
Che stupida, si ritrovò a pensare, quello era anche il SUO locale preferito.
Si staccò immediatamente dal biondino come se Zayn l'avesse beccata con le mani nella marmellata, come se l'avesse beccata a tradirlo, ma purtroppo lei a lui ormai non doveva più niente.
Si è vero lei non doveva più preoccuparsi di queste cose e quasi per sottolineare questa sua "libertà" si avvinghiò di nuovo in modo passionale al SUO biondino.
Quando riaprì gli occhi per la seconda volta, vide che Zayn era ancora la, nella stessa posizione che la, li fissava. Ma che voleva, pensò la bionda, che aveva tanto da fissare?!
Si lei era andata avanti, dopo tutto il periodo in cui Zayn era stato assente non poteva seriamente pensare che lei gli sarebbe stata fedele, che lei lo avrebbe perdonato e aspettato.
Si doveva ammetterlo di uomini nella sua vita, in quei due anni ce ne erano stati veramente pochi, era lei che li allontanava tutti, avendo paura di scottarsi di nuovo.
E poi ecco li che con la sua camminata lenta, ma decisa in tutta la sua eleganza, in tutta la sua bellezza si dirige verso di me, verso di noi, verso di me e il biondino, verso il biondino.
Aspetta?! Sisi sta venendo proprio verso di noi, ma non mi sta degnando neanche di uno sguardo, si sta dirigendo verso il MIO biondino e momento, momento, momento gli rivolge anche la parola.
<< Ciao Niall >> disse quest'ultimo tirando una pacca amichevole sulla spalla del SUO amico.
<< Oh ciao Zayn, pensavo che non saresti riuscito a venire stasera >> disse il biondino prendendo la mano a Ginevra << ma alla fine ce l'hai fatta, sono contento >> concluse.
Ci fu un momento di imbarazzo dove gli occhi de moro si soffermarono forse un po' troppo a lungo su Ginevra, tanto che Niall se ne accorse e disse << Ah si, questa è ... >>
<< Ginevra >> concluse il moro per lui.
il biondo stupito chiese << Ah ma vi conoscete già?! >>
<< Sfortunatamente si! >> disse la bionda << e voi come fate a conoscervi?! >> continuò curiosa.
<< Semplice facciamo parte della stessa band, i One Direction, ricordi?! >> disse Zayn con il tono più strafottente che la bionda avesse mai sentito.
<< Purtroppo ricordo Zayn e ora se volete scusarmi ho bisogno di un po' d'aria >> così dicendo si avviò verso l'uscita prendendo la sua borsa.
Zayn la seguì, ma la sua avanzata fu interrotta dal braccio di Niall che lo guardò con aria interrogativa.
<< Ti spiego dopo >> disse il moro dirigendosi già verso la porta.

POV ZAYN

Uscito la trovò li, appoggiata al muro che fumava.
Alt, fermi tutti, facciamo un passo indietro, da quando Ginevra fumava?!
<< Da quando fumi? >> le chiese infatti curioso.
<< Da quando non ti interessa più >> rispose lei con un filo di voce.
Passò un auto che con i fari illuminò il viso di Ginevra e così si accorse stava piangendo.
Mamma mia, pensò Zayn, se è una cosa possibile è ancora più bella di due anni fa, anche adesso con il viso rigato dalle lacrime è meravigliosa.
Gli si avvicino con l'intendo di asciugarle le lacrime, lo faceva sempre QUANDO STAVANO INSIEME, ma la bionda si allontanò di scatto dicendo << Non toccarmi >>.
<< Andiamo Gin-gin non puoi essere anche tu arrabbiata con me >> disse Zayn << io a te ho detto tutta la verità! >>
<< Questo non vuol dire proprio un CAZZO >> disse Ginevra << non vuol dire proprio un cazzo >> continuò a ripetere quasi sussurrandolo.
Il ragazzo tirò un sospiro di sconforto e poi disse << Lo sai perchè sono ritornato qua?! Eh lo sai Ginevra?! >> quest'ultima non rispose quindi il moro proseguì << sono tornato perchè mi mancavate tutti terribilmente, mi mancava Fiamma, mi mancavano i ragazzi, mi mancavi TU >>
La bionda tirò su la testa di scatto e con occhi infuocati dalla rabbia disse << Non provare a metterci in mezzo, non provare a dire che ti siamo mancati, perchè sarebbero solo un mucchio di cazzate. Abbiamo visto tutti che ti sei fatto una nuova cerchia di amici e hai buttato via quelli vecchi. >>
<< Beh mi sembra che i miei amici "nuovi" ti piacciano abbastanza >> disse Zayn con cattiveria e con una punta di gelosia. 
Non tardò ad arrivare uno schiaffo da parte della ragazza che poi aggiunse con la voce incrinata dal pianto << Non sapevo chi fosse, non lo conoscevo, non sapevo fosse tuo amico, se no non ci sarei stata per niente al mondo >>.
<< Che ti è successo Ginevra?! >> disse il moro accarezzandole il volto. Questa volta la ragazza non si ritrasse a quel tocco. << Una volta non saresti mai andata con uno sconosciuto. >> aggiunse il ragazzo.
<< Le persone cambiano Zayn, le persone cambiano quando soffrono e quando fantasmi del passato ritornano nella loro vita >> disse la bionda allontanandosi da lui.
<< Sono addirittura un fantasma del passato?! >> chiese stupito il ragazzo.
<< Vorrei che lo fossi, ma come posso definirti parte del mio passato se ogni volta che ti vedo il cuore mi batte a mille, se divento rossa ogni volta che mi guardi, se abbasso il MIO sguardo quando incontro il TUO >> disse infervorandosi Ginevra << dimmi come posso andare avanti se per due anni il mio punto fisso sei stato tu e adesso, da quando sei tornato mi chiedo se io un po' ti manco, se io almeno in piccola parte ti faccio provare le stesse emozioni che mi fai provare tu. Se provi ancora un po' dei sentimenti che dicevi di provare per me una volta?! >>.
Zayn non rispose era rimasto basito da questa rivelazione e la bionda nel mentre aveva chiamato un taxi, l'unica cosa che voleva adesso era entrare in un letto caldo e addormentarsi piangendo.
Prima di salire sul taxi, si girò verso Zayn che non aveva ancora cambiato posizione dal discorso di prima e gli disse << Quello che vorrei di più, credo, è mancarti ... >> e dicendo questa frase salì sul taxi.

 

Taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa daaaaaaaaaaaaaaaaaaan sono tornata,
si lo so , lo so, sono in un ritardo cosmico, mi perdonate?! :DDD
Anyway ho scritto questo capitolo che non mi  fa particolarmente impazzire ma ci sono un po' di personaggi nuovi!
Enjoy it!
Miraccomando lasciate tante recensioni, siete state così brave nel capitolo scorso! :DDD
Un bacione a tutte
Drizzle_
xxx

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Capitolo 6
*** Goodmorning. ***


POV FIAMMA

 
Che malditesta che avevo, mi stava facendo scoppiare la testa!
Che cavolo avevo fatto ieri sera?! Per essermi ridotta in questo stato dovevo aver bevuto davvero tanto.
Si girò a pancia in gù nel letto perchè c'era un raggio di sole che la prendeva in piena faccia e in quel momento non aveva proprio voglia di aprire gli occhi, alzarsi ed andare a chiudere le tende di camera sua.
ASPETTATE TUTTI UN MOMENTO, LA FINESTRA DI CAMERA MIA NON DAVA SUL MIO LETTO, come era possibile quindi tutto ciò?!
C'era qualcosa che non andava, si rigirò a pancia in su ed apri lentamente, MOLTO lentamente soltanto un occhio ... aveva paura.
Improvvisamente era vispa, attenta e con tutte e due gli occhi ben aperti. Quella non era la sua camera, quella non era proprio la sua camera! Quella non era la sua finestra, quello non era il suo armadio, e quello non era sicuramente il suo letto, il suo letto non sapeva russare.
ALT!
I letti non russano, si girò lentamente, ma davvero con una lentezza disumana e trovò al suo fianco un ragazzo.
UN RAGAZZO pensò Fiamma ... e questo da dove spuntava fuori e per di più era TUTTO nudo, abbassò in fretta lo sguardo su di se, per dinci era nuda anche lei.
Si ributtò a peso morto sul letto e si coprì con le coperte.
Che CAZZO aveva fatto ieri sera?!
Lei non andava a letto con uno da quando aveva lasciato Elia, ed era passato TANTO tempo ...
Quanto CAZZO aveva bevuto ieri sera?! Non se lo ricordava, porca paletta, non si ricordava un CAZZO della sera prima, non si ricordava neanche il nome di quello con cui EVIDENTEMENTE era andata a letto.
Bene, pensò, questo era decisamente il modo migliore di iniziare la domenica mattina ...
Aspettate tutti un momento quel giorno non era domenica, ieri era lunedì ed era andata a scuola, quindi oggi era ... MARTEDI'!
Oh CAZZO dovevo andare a scuola, controllai velocemente che ora fosse, era tardi terribilmente tardi, ormai non c'era più speranza di entrare.
Bene, aveva già fatto un' assenza il secondo giorno di scuola pensò ringhiando contro se stessa.
In quel preciso istante, le vibrò il cellulare, era un messaggio di Ginevra che le chiedeva con toni molto calmi ed educati se era ancora viva e per quale diamine di motivo non era venuta a scuola. Fiamma le rispose che non sapeva esattamente dove si trovasse, che però stava bene e che al suo rientro da scuola l'avrebbe trovata a casa e che insieme a lei avrebbe provato a ricostruire i fatti della sera prima; non ricevette nessuna risposta.
Dovevo assolutamente bere un bicchiere d'acqua, così scesi con molta delicatezza dal letto, mi misi addosso una maglia del ragazzo che dormiva affianco a me e uscì da quella camera.

 
POV ZAYN
 
Che giornata di merda!
Non mi era suonata la sveglia, mi ero addormentato tardissimo, perchè una volta tornato a casa non ero riuscito a smettere di pensare a quello che mi aveva detto Ginevra e a come mi sarei dovuto comportare, con lei e con il resto dei ragazzi e per di più ieri sera Harry si era portato a casa un' amichetta e diciamo che io sentivo tutto, UNA COSA ALQUANTO DISGUSTOSA.
Ma ritornando a Ginevra, cosa le potevo dire?!
Che in quegli anni ero uscito con un sacco di ragazze, ma nessuna mi aveva fatto provare quello che mi faceva, anzi che mi fa tuttora provare lei?! Naah risposta sbagliata, così le avrei spiattellato in faccia che mi ero dato alla pazza gioia in quei due anni, ma cosa diavolo le potevo dire per farmi perdonare, ma soprattutto per farle capire che la amavo ancora ...
Mentre Zayn si stava facendo tutte ste seghe mentali uscì dalla sua camera da letto per dirigersi verso la cucina a fare colazione.
* Sbaaaaaaam * il rumore di un bicchiere che cade " MOLTO DELICATAMENTE " nel lavandino,
Ah Niall non cambierai mai, pensò Zayn entrando in cucina.
 << Porca troia >> disse una voce tutt'altro che maschile.
Oh cazzo pensò quest'ultimo questo non era Niall, era l'amichetta di Harry.
Fiamma non l'aveva sentito entrare quindi si stava riempiendo un bicchiere d'acqua ma Zayn all'improvviso tossì per far notare la propria presenza ed appena la rossa si girò quel sorso d'acqua che aveva appena preso gli fuoriuscì di getto lavando completamente Zayn che nel frattempo si era avvicinato.

 
POV NARRATORE
 
 
Entrambi i ragazzi erano scioccati, la sera prima Zayn aveva visto un vestito abbandonato in sala ma MAI avrebbe potuto pensare che sarebbe stato della sua migliora amica.
 
<< Che ci fai qui?! >> chiese stupido.
<< Prendo un bicchier d'acqua >> rispose la rossa, cercando di sviare il discorso.
<< Fiamma dico sul serio >> replicò lui,
<< Cosa vuoi che ci faccia qui Zayn?! Da me si è rotto l'impianto idraulico e così ho deciso di venire a casa tua a prendere un bicchier d'acqua >> disse lei << mi sono fermata a dormire qua >> aggiunse poi.
<< Questo mi sembra ovvio >> rispose in modo acido il moro.
<< Mmm bene >> disse Fiamma.
<< Chi è stato allora il tuo cavaliere ieri sera?! >> chiese Zayn curioso di sapere chi dei suoi amici si fosse portato a letto la sua migliore amica.
L'interpellata non rispondeva, ma anzi stava diventando paonazza e aveva abbassato il suo solito sguardo fiero su i suoi piedi.
<< Uh uh, non te lo ricordi ... >> disse lui scoppiando a ridere.
<< Si che me lo ricordo si chiama … >> era inutile, Fiamma lo sapeva, non le sarebbe mai venuto in mente il nome di quel ragazzo, della sera prima non si ricordava assolutamente nulla, ma non voleva darla vinta a Zayn così tirò ad indovinare << … William ! >>.
<< Naaaah, risposta sbagliata in questa casa non vive nessun William >> rispose il moro divertito.
<< Ooooh va bene >> scoppiò la rossa << non mi ricordo come si chiama occhei ?! >> continuò spazientita.
<< ahahahahahahahahahahahah >> il moro non riusciva a smettere di ridere, ma tra un singhiozzo e l’altro riuscì a dire a Fiamma che il ragazzo con cui la sera prima era andata a letto si chiamava Harry Edward Styels.
La rossa lo trucidò con lo sguardo poiché quest’ultimo continuava a ridere e uscì dalla cucina diretta alla camera in cui aveva dormito per prendere i suoi vestiti e uscire da quell’incubo.
Ma appena arrivata in camera si ritrovò faccia a faccia con due occhi color smeraldo che le sorridevano.
Mamma mia se erano belli si ritrovò a pensare la rossa.
<< Ciao >> disse lui.
<< Buongiorno >> rispose lei.
<< E’ da tanto che sei sveglia ?! >> domandò il riccio curioso.
<< Abbastanza da scoprire che sei uno dei coinquilini di Zayn >> rispose acida lei.
<< Ah allora conosci Zayn ?! Non lo sapevo >> disse Harry.
<< Si, purtroppo lo conosco e sinceramente neanche sapevo e immaginavo che poteste essere amici! >> disse Fiamma.
<< Come fai a conoscerlo? >> chiese giustamente il riccio.
<< E’ una storia lunga da spiegare, fattela spiegare da Zayn sono sicura che ne sarebbe molto contento >> rispose compiaciuta la rossa << Comunque sai dove sono i miei vestiti?! >> aggiunse imbarazzata.
<< Mmmm sinceramente non mi ricordo molto di ieri sera >> disse Harry.
<< Ah meno male, allora non sono la sola! Pensa che non mi ricordavo neanche il tuo nome, me la dovuto dire Zayn >> disse ridendo la ragazza.
<< Io il tuo nome me lo ricordo, Fiamma … >> disse il riccio con tono offeso << … e mi ricordo anche tutto quello che abbiamo fatto in questa stanza >> aggiunse con tono malizioso avvicinandosi alla ragazza.
Fiamma dal canto suo si sentiva terribilmente in imbarazzo non solo non ricordava nulla della sera prima, ma inoltre non trovava i suoi vestiti e così non poteva andarsene da quella STRAMALEDETTA CASA.
<< Davvero non ti ricordi niente di ieri sera?! >> continuava ad insistere il ragazzo.
<< No Harry come ti ho già detto non mi ricordo niente >> rispose lei con il fiato corto data la vicinanza del ragzzo.
<< Se vuoi possiamo rifare tutto quello che abbiamo fatto ieri sera … >> le disse il riccio avvicinandosi e mordendogli l’orecchio << così potrai ricordartelo >> disse sempre sussurrando.
Fiamma dovette prendere tutta la sua forza di volontà per allontanarsi dal ragazzo e dirgli << Penso che questa non sia una buona idea, piuttosto mi aiuti a cercare i miei vestiti ?! >>

 
 
POV HARRY


Se ci rimasi male per la risposta che mi diede Fiamma?!
Ovvio, nessuno mi aveva mai rifiutato, nessuno mi aveva mai detto di no. Tutti volevano Harry Edward Styles. Tutti erano attratti da me. Non che lei non lo fosse, ho sentito il modo in cui  ha trattenuto il fiato quando le ho morso l’orecchio e ho sentito anche il momento in cui ha ricominciato a respirare quando si è allontanata da me, ma nonostante questo mi ha rifiutato.
E adesso mi mandava anche a cercare il  SUO vestito, questa ragazza era sicuramente  fuori dall’ordinario, ma forse era proprio questo fatto a renderla così straordinaria ai miei occhi. La trovavo bellissima, il colore dei suoi capelli mi faceva impazzire, per non parlare poi delle sue lentiggini.
 

And I'm joining up the dots 
with the freckles on your cheeks …


 
E poi usciva fuori con la storia che conosceva Zayn, questa cosa me la dovevo far spiegare!
Oh ecco il suo vestito.
Ritornando in camere continuai a pensare a quello che le avrei potuto dire, ma non mi veniva niente di furbo, appena aprii la porta di camera la ritrovai a smanettare con il suo cellulare e appena mi senti entrare alzò la testa e mi regalò uno dei più bei sorrisi che io avevo mai visto.
Harry ALT!
Non ti puoi innamorare, Harry Edward Styles non si innamora MAI!
Così non le sorrisi le diedi il suo vestito e lei senza proferire parola di vestiti e uscì dalla stanza dicendomi solo un misero CIAO.
Perfetto “anche per lei” era stata solo una scopata!
Sarei impazzito, lo sapevo già
.




Ooooooooooooooh eccomi qui! :DD
Sapevo che ce l'avrei fatta ad aggiornare prima di natale e della fine dell'anno! 
YEAH BUDDIE!
Beh che dire questo capitolo è un po' di passaggio e  non mi fa particolarmente impazzire, però era necessario! :)
Io però a tutte\i voi che siete arrivate\i fin qua devo fare una STADING OVATION !!
Quanto siete cari?! Il capitolo prima ha
ricevuto 25
dico 25
ribadisco 25
recensioni!!! 
E' una cosa non mi è mai successa! Grazie grazie grazie dal più profondo del mio cuore! <3
Siete fantastici  :')

Drizzle_ xxx

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Capitolo 7
*** Without you. ***


POV GINEVRA

Quanto potevano essere noiose due ore di matematica?!
Troppo decisamente troppo per me. Avevo già staccato la spina dalla realtà da una buona mezz’ora e concentrato tutte le mie attenzioni sulle gocce di pioggia che si andavano a infrangere sull’asfalto del parcheggio della scuola.
Mamma mia che tempo orrendo, non si vedeva un cielo così grigio da mesi. Sembrava che il tempo  volesse rispecchiare il mio stato d’animo: grigio, assente, privo di emozioni, deluso, arrabbiato …
Il problema a tutto questo era Zayn!
Era sempre lui, lo era in passato e lo era anche adesso. Era sempre stato così tra noi due, lui era quello che se ne fregava e io quella che ci rimaneva male. Stare con lui era un continuo dolore che una volta potevo sopportare solo per il fatto che lui mi AMAVA, ma adesso che tutto questo non c’è più, adesso che lui è ricomparso dal nulla e pretende che tutto ritorni come prima, adesso NO! Non posso più sopportarlo.
Era dallo scoccare della seconda ora che pensavo a lui e alla nostra ultima conversazione, quella dove avevo ammesso, mio malgrado, di amarlo ancora, si quello era stato un errore, un GRANDISSIMO errore.
Dovevo parlargli, non volevo che si illudesse che le cose sarebbero potute tornare come una volta.
Non fraintendetemi io lo vorrei, lo vorrei davvero tanto, ma poi sarebbe di nuovo come due anni fa. La nostra “ relazione “ è un ciclo vizioso e se non sarò io a chiuderla non lo chiuderà nessuno.
Occhei avevo preso finalmente una decisione, la fatidica decisione, quella che avrei dovuto prendere due anni fa quando lui aveva deciso di uscire dalla mia vita e adesso per uno strano gioco del destino ero io a chiuderlo fuori dalla mia vita quando invece lui voleva entrare.
Dovevo parlargli, armarmi di coraggio e andare da lui. Si l’avrei fatto dopo scuola.
Ma dove diavolo era Fiamma quando una aveva bisogno di parlarle, stanotte non era rientrata a dormire e pensavo di trovarla qua a scuola, ma di lei neanche l’ombra, ora le manderò un messaggio.
Perfetto non si era svegliata in tempo, ha detto che mi racconterò tutto una volta a casa.
 
 
POV NARRATORE
 
Finita la scuola Ginevra cercò all’uscita una faccia a lei tanto famigliare ma non la trovò, forse se ne era già andato o forse non era proprio venuto a scuola, bene. Questo non era certo un auspicio favorevole per la povera ragazza, forse era meglio fare tutto ciò il giorno dopo! Ma Ginevra decise che quel momento era già stato rimandato troppe volte, adesso non poteva più aspettare, lei non poteva più aspettare!
Così decise che sarebbe andata a casa sua a parlargli, incominciò ad incamminarsi ma una volta preso coraggio e suonato il campanello della casa si trovò davanti il viso del Signor Malik che dopo essersi fatti alcuni convenevoli gli disse che suo figlio abitava da quando era tornato in un'altra casa con alcuni suoi amici. La ragazza dopo essersi fatta spiegare come arrivarci si incamminò sempre più agitata.
Arrivata davanti alla porta di casa del ragazzo non fece neanche in tempo a suonare la porta che questa si spalancò e davanti a lei comparve un viso a lei familiare, MOLTO familiare.
<< Che ci fai tu qui?! >> chiese sbalordita la ragazza.
<< Io io io … ma scusa che ci fai tu qui?! >> rispose l’altra persona.
<< Sono venuta a parlare con Zayn, che tu sappia è in casa?! >> chiese ancora la bionda.
<< Purtroppo si, ho avuto un bell’impatto con lui stamattina >> rispose l’altra.
<< Fiamma si può sapere che ci fai tu qui, questa non me l’aspettavo proprio! >> disse Ginevra.
<< Guarda, credimi se ti dico, che neanche io me lo sarei mai aspettato! >> controbatté la rossa << ma ti spiegherò tutto dopo! >> aggiunse.
<< Mi aspetti qui?! Io tanto non ci metterò tanto a parlargli >> disse la prima.
<< Si, va bene. Ti aspetto, però, qui fuori. Questa casa per me è un incubo, ora come ora! >> replicò l’amica.
<< Tu mi devi un bel po’ di spiegazioni cara mia!! >> sottolineò Ginevra.
<< Guarda anche a me servirebbero un bel po’ di spiegazioni! >> ribatte con tono ironico Fiamma e quando l’altra entrò lei si chiuse dietro di se la porta di QUELLA casa, si sedette sui gradini e si accese una sigaretta. Finalmente un attimo di pace da quando aveva aperto gli occhi quella mattina.
 
 
 
 
 
POV ZAYN

 
Era stata una bella sorpresa beccarsi Fiamma quella mattina in cucina, non se lo sarebbe mai aspettato da lei un comportamento del genere.
Mi ricordo ancora quanto ci mise ad andare a letto con Elia, tutti i problemi che si faceva, tutte le domande, tutte le sue paure ed ero stato io a depistarla, a farla ragionare.
Dovevano essere cambiante un bel po’ di cose da quando se ne era andato, prima o poi avrebbe scoperto tutto quello che era accaduto.
Adesso è meglio se vado a farmi una doccia.
* Sbeeeeeeeeeeeem *
<< Ma che diavolo… ?! >> disse questo poiché si era andato a scontrare contro Ginevra.
Un attimo che ci faceva quella a casa sua, chi l’aveva fatta entrare?!
<< Ginevra … ?! >> aggiunsi.
<< Ehm si, ciao Zayn! Mi dispiace per la botta, sono una sbadata! >> disse la ragazza.
<< Ah no fa niente, non ti preoccupare! Posso sapere perché sei qua?! >>.
<< Ti devo parlare di quello che ti ho detto ieri sera … >>.
<< Senti Ginni per quanto riguarda ieri sera sera, ci ho pensato tanto e … >>.
<< No ti prego Zayn lasciami finire, sono venuta qua per dirti una cosa >>.
<< Ah si scusa, dimmi pure! >>.
<< Mi dispiace per come è finita la serata ieri, non me lo sarei mai aspettata. Non volevo dirti quelle cose e soprattutto non volevo metterti in imbarazzo … >>.
<< Ginevra non l’hai fatto, davvero non mi hai messo in imbarazzo in nessun modo >>.
<< Lasciami finire ti prego! >>.
<< Ok >>.
<< Allora sono venuta qua per dirti di cancellare dalla tua memoria ciò che ho detto ieri sera, avevo bevuto e lo sai che quando bevo incomincio a parlare a vanvera! Adesso ognuno ha la sua vita, io ho la mia e tu la tua! E’ giusto così e così deve essere, quindi ti prego non pesare le parole che ti ho detto ieri, perché non le penso! Tu per me sei stato molto importante, ma quel capitolo con te l’ho chiuso. Avrei dovuto chiuderlo tanto tempo fa! >> detto ciò mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò via.
Mi aveva lasciato spiazzato, mai da lei mi sarei aspettato un discorso del genere, soprattutto dopo quello che ci eravamo detti ieri sera.
Bene Zayn direi che tutte le seghe mentali che ti sei fatto stamattina sono state tempo perduto.
Si adesso ho ancora più bisogno di una doccia.
 
 
POV FIAMMA

 
Ma quanto ci mette quella stordita ad uscire, mi sono già fumata due sigarette, mi sto annoiando e ho il terrore che il riccioluto esca da quella porta, se non arriva tra cinque minuti le mando un messaggio con scritto che me ne sono andata a casa.
<< Ooooooooh finalmente, ti stavo per dare per dispersa! Com’è andata?! Cosa dovevi dire di così importante a Zayn? >> chiesi curiosa.
<< E’ finita, gli ho detto semplicemente che tra noi non potrà mai più esserci nient’altro >> e dicendo questo incominciò a piangere.
<< Oh tesoro mi dispiace tanto, ma hai fatto la cosa giusta! Tagliamo tutti i contatti con loro. >> e mentre le dicevo questo l’andai ad abbracciare.
<< Si hai ragione, so che ho fatto la scelta giusta sta volta! >> disse tirando su col naso la bionda.
<< Si anche secondo me! >> aggiunsi.
<< Ma a proposito di scelte che ci facevi tu in quella casa?! >> mi chiese curiosa.
<< Non avevamo detto di tagliare tutti i contatti con loro?! Ecco la mia storia non li taglia, anzi! >> replicai.
<< Sono tutta orecchi. >> e così incomincia a raccontarle come era andata la mia serata e facendo ciò arrivammo a casa dove continuammo la nostra conversazione davanti a una cioccolata calda.



 

Finalemnte sono tornata, si non sono morta! :)
Avevo solo un sacco di roba da studiare e non trovavo mai il tempo per scrivere, ho lasciato per un mese il capitolo scritto a metà
e poi quando l'avevo finalmnete finito ci ho messo un'altra settimana per pubblicarlo!
Chiedo umilmente perdono!
Trovo che questo capitolo faccia schifo, non sapevo che scrivere, quindi vi chiedo ancora una volta scusa.
Spero che voi lasciate cmq le vostre recensione anche solo per darmi dei consigli, vi aspetto.
Un bacione,
Drizzle_
xxx

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