Without you

di Belial The MadHatter
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Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Premeditazione ***
Capitolo 2: *** Il delitto ***
Capitolo 3: *** L'accusa ***



Capitolo 1
*** Premeditazione ***


Dedico questa fanfic alla Lepre Marzolina e a tutti coloro che leggono e commentano i miei scritti. Senza di voi, nulla di quanto state per leggere sarebbe mai stato scritto.


Messaggio speciale per la Lepre Marzolina.
Anche se mi diverto a prenderti in giro, anche se continuo a chiederti perché il male non debba mai vincere, anche se mi ostino a cercare di spiegarti che il lieto fine spesso è una nota stonata, anche se ti scrocco qualche migliaio di passaggi in macchina, anche se ti ho regalato una gatta che in realtà è una pantera che non si fa accarezzare, anche se capita che non legga i tuoi messaggi, anche se...
Nonostante tutto ammetto di volerti bene e ti ringrazio di tutto. Ti dedico questa fanfic, perché senza di te non avrei mai conosciuto il significato della parola "fanfiction" e non avrei mai scritto nulla. Forse qualcuno potrà odiarti per questo, ma non io. ^^

Belial, the MadHatter

P.s. Prova a farmi notare in qualsiasi modo quanto ho scritto qui sopra e ti prometto che editerò il capitolo immediatamente...


Note dell'autrice:
Questa fanfic è la prima parte di una trilogia. Questo significa che il finale è aperto, forse è definibile come tronco. Allora perché pubblicarla? Perché spero che la pubblicazione mi aiuti a completare il suo seguito al più presto.
Se qualcuno ha qualche idea, può tranquillamente inviarmela. ^^
Per i beta-reader: la fanfic è cambiata leggermente rispetto a quando l'avete letta...



Without you

Capitolo 01:

Premeditazione


La battaglia infuriava.

L'attacco era stato improvviso, disorganizzato: una decina di berserker e una dozzina di troll che si era riversata dal bosco sui fianchi della carovana, credendo che la paura rendesse loro il gioco facile. Impreparati ad una resistenza efficace, non si erano aspettati una battaglia.

Da un punto sicuro ammirava lo scontro e l'affascinante danza della morte. Era difficile trattenere un sorriso soddisfatto: tutto stava convergendo verso la realizzazione dei suoi progetti.

Nulla avrebbe potuto impedire che accadesse: la ruota del destino girava inesorabile. Era questione di giorni, ore o minuti. Ma, prima o poi, il suo nemico sarebbe caduto e non si sarebbe più alzato. Sperava ardentemente che accadesse in quel momento per poter godere della sua agonia da vicino...

Senza la presenza di quell'essere insignificante, tutto sarebbe stato perfetto. Nulla più avrebbe minacciato il suo compito... i suoi privilegi... la sua stessa esistenza...

Una spada colpì, anche se di striscio e immaginò l'essenza vitale scorrere...

Felice che il suo desiderio divenisse realtà, osservò attentamente il compimento del suo piano. E, finalmente, permise che, sulle proprie labbra, comparisse un sorriso malizioso e compiaciuto, carico d'odio...

Un'inutile domanda scivolò via tra la confusione, rapita dal vento.

Il suo nemico non esisteva più.

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Capitolo 2
*** Il delitto ***


Without you

Capitolo 02:

Il delitto


La battaglia infuriava.

I berserker erano più numerosi del previsto e i troll non erano compresi nelle informazioni che avevano ricevuto. Proteggere la carovana limitando i danni si stava dimostrando un'impresa non da poco.

Aveva perso il conto delle FireBall che aveva scagliato, dei fendenti effettuati e di quelli parati o evitati. Solo una volta erano riusciti a ferirla in modo superficiale al fianco, non gravemente, ma doleva. Non avrebbe, però, avuto tempo di castare un Recovery fino a quando non li avessero sterminati o messi in fuga. Ma appariva questione di momenti: tra diserzioni e morti, il loro numero si era assottigliato molto. Persino Sylphiel non sembrava troppo preoccupata all'interno della barriera che aveva eretto per proteggere i mercanti.

In fondo, tutto quanto era ordinaria amministrazione: difendere una carovana fino ad una qualche meta e riscuotere la ricompensa era la cosa migliore (oltre all'assaltare i covi dei banditi e spremere Philionel di Sailun) quando si era a corto di denaro.

Finalmente, arrostì l'ultimo berserker rimasto nelle vicinanze e contemplò il campo di battaglia. Dei suoi compagni, solo Gourry aveva riportato qualche ferita dovuta ad un incantesimo lanciato a casaccio da un aspirante mago tra i loro "protetti". E poi era lei a non avere mira... Ma Sylphiel aveva già abbandonato la barriera e si era messa al lavoro.

Zelgadiss si stava sbarazzando del suo ultimo avversario e Amelia era già nel pieno del suo discorso sul trionfo della Giustizia. Come al solito, Xelloss era scomparso all'inizio della battaglia, anche se non dubitava che si trovasse nei paraggi per nutrirsi dei sentimenti negativi dovuti al combattimento e che presto si sarebbe rivisto. I carri avevano subito pochi danni, quindi la loro ricompensa sarebbe stata considerevole.

Si dedicò alla propria ferita: solo un graffio, guaribile con un semplice incantesimo. Castò il Recovery ed aspettò che il dolore diminuisse. Ma non accadde, sembrò piuttosto che stesse ottenendo l'effetto contrario. La ferita appariva più profonda e la perdita di sangue non si arrestava.

In mancanza di meglio, si tolse uno dei guanti e lo usò per tamponarla.

- Sylphiel, lascia stare Gourry ed aiutami. -

- Ci vorrà solo un momento, Lina-sama. -

La sacerdotessa continuò la sua opera, senza prestarle attenzione o degnarla di uno sguardo. Sospirò e si appoggiò ad un carro.

Amelia arrivò subito.

- Qualcosa non va, Lina? -

- La ferita... Non guarisce... -

La principessina si mise subito all'opera con un Recovery, ma senza migliori risultati. Anzi, il sangue ormai scorreva copioso e il dolore era terribile... e si sentiva sempre più debole...

Il guanto, zuppo di sangue, era stato sostituito.

Si rese conto che Xelloss e Zelgadiss la stavano osservando...

Xelloss? Ma quando era ricomparso? Non se n'era accorta... Per una volta il suo eterno sorriso era scomparso...

Fu costretta a sedersi a terra: le gambe minacciavano di cedere sotto al suo peso.

La voce di Amelia intenta a castare il Recovery, i mormorii preoccupati dei mercanti che l'avevano circondata... tutto sembrava sempre più distante ed ovattato... solo il dolore era chiaro, vicino a lei, su di lei... Poi udì delle voci sovrastare ogni altro suono.

- Lina ha bisogno di te adesso. -

- Lina può farcela da sola o farsi aiutare da Amelia mentre finisco con... -

Dalla folla spuntarono Zelgadiss che trascinava Sylphiel per un braccio. La sacerdotessa la guardò e si portò le mani davanti alle labbra per trattenere un'esclamazione stupita. Si mise subito all'opera con un Resurrection. Era dunque così grave?

Anche Gourry la fissò addolorato e impotente. Poi si sedette al suo fianco, la fece appoggiare a sé e le prese una mano tra le sue. A volte sapeva essere così dolce...

Persino l'azione congiunta degli incantesimi di Amelia e Sylphiel non otteneva risultati: l'emorragia continuava... e il dolore... il dolore aumentava... quel dolore che sembrava tagliarla in due e la costringeva a digrignare i denti per non urlare. Probabilmente stava stritolando una delle mani di Gourry, ma lui non si lamentò. Anzi, mormorava parole d'incoraggiamento, rassicurazioni incomprensibili... forse rivolte più a se stesso...

Alla fine sussurrò:

- Non morire... Senza di te, io... io... - e le lacrime fecero comparsa sui suoi occhi.

Non voleva morire!

Non poteva finire in quel modo! ... Aveva ancora tante cose da fare e da vedere... Non poteva arrendersi così senza lottare... Senza nemmeno conoscere il motivo della propria morte...

Cercò di riflettere...

Dopo vari Recovery e un Resurrection, una normale ferita sarebbe stata già un ricordo... Cosa c'era di diverso? Quei berserker e quei troll non avevano armi magiche... Non poteva trattarsi di un incantesimo di guarigione invertito...Ma allora cosa o chi...

Possibile che si trattasse di...

Con le ultime forze, si concentrò per scrutare chi la circondava... cercando chi tra loro... senza che lei se n'accorgesse... aveva...

E lo vide: un sorriso malizioso e compiaciuto, carico d'odio.

- Perché? - riuscì a sussurrare, guardando in quella direzione.

Ma se, anche vi fu risposta, si perse nell'oblio che l'avvolse e che cancellò il dolore.

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Capitolo 3
*** L'accusa ***


Without you

Capitolo 03:

L'accusa


Nonostante fosse piena estate, tutto sembrava aver perso la propria vivacità.

Il gruppo procedeva in assoluto silenzio, ciascuno perso nei propri pensieri. Ogni tentativo di conversazione si era spento miseramente qualche chilometro prima.

Lina Inverse era morta, tra le braccia dell'uomo che più al mondo l'aveva amata. Circondata dai suoi più cari amici. Per colpa di una ferita superficiale divenuta mortale... una ferita che lei all'inizio si era rifiutata di curare.

Aveva sempre creduto che gli incantesimi di guarigione fossero infallibili, che con essi avrebbe salvato chiunque... Aveva scoperto il proprio limite nel modo peggiore: perdendo una cara amica.

Anche se la ferita era strana, anche se gli incantesimi di Lina e d'Amelia avevano fallito, non riusciva a non pensare che, se avesse dato la precedenza a lei, sarebbe riuscita a guarirla. Si sentiva impotente e colpevole come quando la città di Sailarg era stata distrutta... aveva avuto la possibilità di avvertire suo padre, ma non lo aveva fatto e, in un solo momento, aveva perso i suoi parenti, i suoi amici,... tutti!

Lina era morta perché lei non si era dimostrata abbastanza abile.

Gourry, dopo un disperato grido di dolore, si era trincerato nel silenzio e non aveva mai abbandonato il cristallo di ghiaccio contente il corpo di Lina. Aveva ignorato il cibo che gli aveva portato, non le aveva mai rivolto la parola... nemmeno uno sguardo. L'espressione vacua sul suo viso, costantemente rivolto verso Lina, non lasciava trapelare nulla del suo tumulto interiore.

Amelia aveva pianto tra le braccia di Zelgadiss, mentre la chimera le accarezzava i capelli in silenzio, con mestizia...

Persino Xelloss aveva sostituito il proprio eterno sorriso con un'espressione impassibile. Soffriva anche lui? Oppure rimaneva vicino a loro per nutrirsi del loro dolore?

Dopo quegli ultimi concitati momenti, i mercanti avevano mormorato qualche parola di condoglianza e avevano donato loro un carro coperto per raggiungere Zephilia. In un certo qual modo le era parso un gesto giusto e nel contempo gentile. Ma chissà a quanti avrebbero raccontato l'accaduto.

La voce del decesso di Lina aveva già raggiunto la sua città natale? Come avrebbero potuto spiegare come era morta? Era colpevole e spettava a lei dare la notizia ai genitori.

E poi cosa? Non voleva tornare a Neo-Sailarg... Voleva fare qualcosa per Lina, la sua amica... e rivale in amore. Voleva divenire più forte per riuscire a salvare tutti...

Salvare tutti...

Con la mente tornò ad una notte estiva di due anni prima.

Si erano fermati per la notte in una locanda ed aveva chiesto una camera singola perché gli altri non si accorgessero degli incubi che la tormentavano. Sognava di Copy-Rezo che distruggeva Sailarg, senza che lei facesse nulla per impedirlo... di suo padre che moriva senza conoscerne il motivo...

Come sempre, si era svegliata piangendo.

Diversamente dal solito, era uscita dalla locanda e si era diretta verso la piazza per sedersi alla fine su una panca, vicino un abbeveratoio.

Non aveva fatto altro che rimanere là, a guardare il cielo, cercando di dimenticare il dolore o, semplicemente, di morire perché sparisse per sempre. Poi era arrivato anche qualcun altro: Lina Inverse che l'aveva osservata con uno sguardo che aveva giudicato di superiorità.

Essere scoperta l'aveva umiliata e fatta sentire colpevole. Ma che diritto aveva di giudicarla?

- Allora, Lina... Cosa ci fai qui? -

Si era seduta al suo fianco e avevano parlato. Ma era più corretto dire che solo lei aveva parlato raccontando come si sentiva, i suoi sogni,... tutto. Come le lacrime che avevano iniziato a scorrere sulle sue guance, le parole erano fluite dalla sua bocca e le era stato impossibile fermarsi.

L'altra maga si era limitata ad ascoltare.

I ricordi di quei momenti erano confusi, ma qualche frase di Lina era rimasta incisa nella sua memoria...

"Non è solo questo: ti senti in colpa." aveva dichiarato quando le aveva parlato del dolore per la perdita di suo padre, senza però parlare di quella sofferenza ancora maggiore che era il saperlo morto quando aveva avuto la possibilità di salvarlo...

Quel "Non trattenere le lacrime.", prima di tornare, così simile ad una promessa d'essere là a sostenerla in quel momento in cui era debole... Lasciandola piangere appoggiata ad una spalla senza dire altro, limitandosi ad offrirle il proprio fazzoletto quando si era accorta che il suo era inutilizzabile.

- Non puoi salvare tutti, - aveva mormorato Lina, forse più a se stessa che a lei, mentre salivano le scale della locanda. Eppure sentirlo dire era stato come sentirsi togliere un peso dal cuore.

Quelle tre frasi l'avevano aiutata a lenire il dolore... e a chiedersi come doveva sentirsi l'altra maga, sapendo di essere stata la causa di tutto, a come potesse sopportare il peso delle proprie azioni...

Gli stessi pensieri sarebbero tornati alla notizia del rapimento di Gourry da parte dell'HellMaster...

Come poteva essere così forte e sicura? Poche volte aveva mostrato segni di cedimento... ma senza un crollo... Era perché al suo fianco aveva Gourry? Era lui a sostenerla? A renderla invincibile?

Il loro rapporto, basato su una fiducia reciproca tale da non richiedere la comunicazione a parole, era stupendo. Ma le aveva tolto ogni possibilità che Gourry ricambiasse i suoi sentimenti: non c'era spazio per lei.

Si vergognava ad ammetterlo, ma c'era stato un periodo in cui aveva immaginato un mondo senza Lina Inverse. Un mondo in cui Sailarg non era mai stata distrutta... in cui suo padre aveva allontanato Copy-Rezo dalla città... in cui i DarkLords non li coinvolgevano nei loro progetti di distruzione... in cui il GigaSlave non era mai stato creato... in cui Gourry la amava e non erano costretti a viaggiare senza una meta precisa. Un mondo che aveva giudicato perfetto.

Tre giorni prima, le era stata rivelata la dolorosa verità: un mondo senza Lina Inverse non era ciò che voleva veramente. Poteva sembrare arrogante, violenta e testarda, ma era una delle poche vere amiche che avesse avuto.

Ed era morta per colpa sua. Avrebbe voluto trovarsi al suo posto nella bara di ghiaccio.

- Consegnateci il carro e tutto il denaro che possedete e avrete salva la vita! - urlò qualcuno.

Persi nei propri pensieri, non avevano prestato attenzione ed una decina di banditi li avevano circondati.

Li guardò stupita, incapace di decidere cosa fare. Sapeva che Lina avrebbe reagito scagliando FireBall e altri incantesimi a destra e a manca... ma non aveva la il coraggio di farlo. Tutti avrebbero ricordato l'altra maga... e avrebbero creduto che stava cercando di prenderne il posto! Era un pensiero insopportabile! Ma non era in grado di combattere con la spada... e Gourry non sarebbe intervenuto... forse non si era nemmeno accorto del problema.

- In fretta! Altrimenti ve ne pentirete! La nostra clemenza ha un limite! - urlò ancora il capo dei banditi.

Zelgadiss scese dal carro e sguainò la spada, mentre Amelia, senza alcun discorso sulla Giustizia, castò un FireBall. Sconfissero tutti coloro che si trovarono di fronte praticamente in silenzio.

Rimase ad osservarli, senza agire. Il suo intervento avrebbe rotto la sintonia tra quei due, ne era sicura... Avrebbe voluto poter godere di quell'assoluta fiducia nell'altro... Voleva che Gourry avesse fiducia in lei... che si confidasse con lei... che sfogasse il suo dolore con lei come Amelia aveva fatto con Zelgadiss... che almeno la considerasse...

Infine i furfanti fuggirono nel folto della foresta.

Stavano per proseguire, quando sentirono un urlo provenire dal retro del carro. Accorrendo, videro un bandito a terra che tremava e balbettava... Probabilmente aveva approfittato della confusione per intrufolarsi e rubare qualcosa.

Se aveva fatto del male a Gourry...

Prese a castare un DragonSlave, ma si fermò quando Xelloss, comparso all'improvviso, le mise una mano sul braccio.

- È morta! - gridò il bandito, indicando il carro.

- Lina Inverse è morta! - continuò ad urlare, fuggendo nella foresta.



Quella sera si accamparono nella foresta. Il pasto si mantenne nello stile della giornata: silenzioso e triste.

Cercò di sedersi il più vicino possibile al fuoco perché si sentiva circondata dal gelo. Avrebbe voluto che qualcuno piangesse o gridasse... qualunque cosa, ma che li trascinasse al di fuori di quella situazione irreale... Perfino che Lina Inverse si alzasse e li sgridasse perché non sopportava quei musi lunghi...

Fu Zelgadiss a smuoverli: si piazzò di fronte Xelloss e lo squadrò minaccioso. Infine dichiarò ad alta voce:

- Sei stato tu ad ucciderla. -

Lo fissarono tutti sorpresi, persino il mazoku. Quest'ultimo forse perché non vi era dubbio nel tono della voce della chimera. Come poteva esserne così sicuro?

- Perché avrei dovuto farlo? - chiese il Priest, interessato.

- Ci ho pensato molto, ma devo ammettere che non ne ho idea. Forse non ti era più necessaria... oppure era divenuta un passatempo noioso... Ma l'hai uccisa. -

Sembravano pronti allo scontro.

Xelloss li aveva sempre sfruttati, ma erano stati sui compagni di viaggio... Avrebbe potuto eliminarli come ci si libera dei vecchi giocattoli?

Forse Zelgadiss aveva ragione: i mazoku erano infidi e pericolosi. Non aveva mai approvato che Lina permettesse che una di quelle creature viaggiasse con loro.

- Zelgadiss... -

Amelia sembrava sul punto di dire qualcosa, forse in difesa del Priest, ma rinunciò.

- Sentiamo, come avrei fatto? -

Xelloss pose la domanda con leggerezza, come avrebbe chiesto un bicchiere d'acqua ad una locandiera.

Che comportamento odioso: l'argomento era serio! Ma era una domanda che si era posta anche lei. La morte di Lina era stata diversa da tutte quelle che aveva già visto... e da ciò che si sarebbe aspettata da un demone. Immaginava ad un combattimento ricco di colpi scorretti, di sangue, di magia, di dolore e parole taglienti. Ma uccidere per dissanguamento...

- Tramite una maledizione che impedisse alle sue ferite di rimarginarsi. Sulla spalla sinistra di Lina è stata impressa con il sangue la stella a cinque punte. Prima o poi sarebbe rimasta ferita e sarebbe morta, lentamente... Gli incantesimi di guarigione hanno solo accelerato il processo! -

Una maledizione?! Era una pratica di magia nera orribile, subdola e sleale.

- Potrebbe non essere stato lui. Lina aveva molti nemici... soprattutto tra i mazoku... - suggerì Amelia.

- Quale altro demone avrebbe potuto avvicinarsi tanto a Lina Inverse senza scatenare una battaglia?! -

"Nessuno" rispose mentalmente ed era innegabile.

- Ma come può essere così sicuro che sia stato un mazoku, Zelgadiss? - lo interrogò ancora la principessa, come nel disperato rifiuto che un loro compagno di avventure fosse colpevole di un atto del genere.

- Tu, Sylphiel e Lina non siete riuscite a spezzare la maledizione. Siete tra le maghe più potenti... Solo se lanciata da un mazoku d'alto rango, avrebbe potuto resistervi. -

Anche Amelia sapeva che era vero.

Il Trickest Priest era potente, più potente dei suoi incantesimi di guarigione... Se lui era l'assassino, allora non era colpa sua se Lina era morta. Avrebbe potuto smettere di tormentarsi... Avrebbe potuto smettere di pensare ai se, ai ma e ai forse...

Non era colpa sua!

Era inutile ormai nutrire dubbi: Xelloss, quel mostro... aveva ucciso Lina.

Gourry aveva ascoltato tutto ed era sceso dal carro. Li osservava, attento.

- Immagino che a questo punto sia inutile affermare che non l'ho uccisa io, vero? - chiese il mazoku.

- Ma non sei stato tu ad uccidere Lina... È stata la perdita di sangue dovuta alla ferita causata dalla spada di un berserker e aggravata dalla maledizione che tu le hai lanciato. No, non sei stato materialmente tu ad ucciderla, - affermò in tono pungente la chimera, con rabbia.

Era un ragionamento nello stile dei mazoku, un esempio della loro distorsione della verità!

- Bel ragionamento... E mi sembra logico incolpare il demone del gruppo... -

L'unica risposta che ricevette fu un Ra-Tilt, che evitò teletrasportandosi a pochi passi.

Gourry gli era già alle spalle con la BlastSword sguainata. Xelloss parò l'affondo con il bastone.

Lei iniziò a castare la formula del DragonSlave per colpirlo con l'incantesimo preferito di Lina.

Il mazoku si teletrasportò ancora, a tre metri da terra, e disse:

- Se hai una risposta ad ogni domanda, Zelgadiss, rispondi: perché uccidere lei e risparmiare voi? - e aprì gli occhi volgendo loro il proprio sguardo felino in segno di sfida...

- E come potete sperare di sconfiggermi senza di lei? -

Scomparve, lasciandoli a rimuginare sulle sue parole.

Gourry rinfoderò la spada e si avvicinò al carro.

- Cosa hai intenzione di fare? - gli chiese Zelgadiss.

Gourry si girò, tranquillo. Sul suo volto un'espressione decisa.

- Andrò a Zephilia e poi a caccia di mazoku. -

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