Come neve al sole

di KuroNekw
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 +extra ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 

Capitolo 1

 

M: - Siriaaaa… - Siriaaaa veloce o l’aereo parte senza di noi!!- Gridava Mindi infondo alle scale mobili
S: -arrivoo-
H: -Dai scansafatiche!!, vuoi che ti prenda in braccio? – disse Henri sorridendo
S: - simpatico ma c’è la faccio!-
M: -finalmente!, figuriamoci se le scale non erano mobili! -
S: -siete spiritosi stamattina, mi fa piacere! -
Era il 20 dicembre 2004, ci trovavamo all’aeroporto di Helsinki in Finlandia, Mindi e Henri avevano avuto la brillante idea di trascinarmi con loro in una vacanza in montagna, per trascorrere il natale e capodanno, dicevano che mi aiutava a “dimenticare” bhe io riuscivo a dimenticare anche da sola…ma vabbè, quando quei due si mettono qualcosa in testa, meglio assecondarli. Ah non l’ho detto, mi portano in Svizzera.


A: -raga, io ve lo dico, in stanza con Pauli non ci sto!! -
E: -noto con stupore che oramai Aki ha instaurato una certa repulsione nello stare in stanza con Pauli-
A: -non è repulsione!!! È tenere alla propria vita – rispose prontamente l’amico
E: - ma dai suvvia cosa ci può essere di tanto spaventoso!! -
A: -scommettiamo? Dormici tu una sola notte! – disse Aki fissando l’amico negli occhi!
E: - ok ci sto!! – e si strinsero la mano
P: -voi non siete normali!! Fate addirittura scommesse su di me!!?- disse Pauli offeso
A: -Pauli ne va della mia incolumità! -
P: - mpf..- ma Pauli con una smorfia si volta scocciato
L: -quanto la fate lunga, godetevi il paesaggio invece – intervenne Lauri che era rimasto a guardare fuori dal finestrino
A: - Lauri….vuoi dormirci tu con Pauli per caso? – disse Aki sogghignando mentre fissava Lauri
L: -scusate avevo le cuffie alle orecchie…dicevamo? -
A: -e si ti conviene cambiare discorso -
E: - dai finitela, ci dormo io con Pauli stasera,. e tu Aki starai con Lauri -
L’atmosfera sembrava essersi tranquillizzata, bhe probabilmente Aki aveva paura di qualche “uscita” indesiderata dal corpo di Pauli, ma dopotutto con quello che mangiava era quasi scontato che da qualche parte dovesse pure uscire.
il 25 e il 31 dicembre avevano dei concerti in Svizzera a Sierre. Visto che mancavano ancora 5 giorni alla prima data, pensavamo di trascorrerli in montagna, tra neve, snowboard, e nottate, insomma ci eravamo presi nel mentre, anche una piccola vacanza.


M: -veloci ragazzi, dobbiamo prendere la coincidenza per Sierra – urlava Mindi mentre si trascinava dietro il bagaglio facendo spazio fra la folla
Ci trovavamo nell’aeroporto di Berna, dovevamo prendere la coincidenza per Sierra, un paesino poco distante dalle montagne di Leukerbad nel passo di Gemmi, era un posto favoloso, sicuramente chi era patito di scii e snowboard non poteva non andare li. Io adoravo gli sport estremi e poi la neve….magica, meravigliosa, sarò anche una ragazza strana nel dirlo ma la neve mi faceva sentire protetta…avevo fatto del freddo il mio scudo.
Correvo come una squilibrata verso i due miei amici, trascinando anche io il mio bagaglio
S:- cavolo l’ho fatto troppo pesante – guardai indietro nella paura che potesse aprirsi e…
SBAAAAAAAAAAM
S:- AIOOOO, mamma mia che botta!! – ero andata a sbattere su qualcosa
L: -Diamine, ma sei pazza!!!, guarda dove corri – sentii una voce sotto di me
S: -o santo cielo!! – mi accorsi subito che non ero andata a sbattere su qualcosa, ma su qualcuno –perdonami – mi affrettai subito ad aiutarlo a rialzarsi
L: - Aio…-il ragazzo si portò una mano alla testa un po dolorante
S: - ti fa male?, scusa andavo di fretta ho una coincidenza da prendere -
L: -non è niente tranquilla, si anche io devo prendere una coincidenza ma guardo almeno dove metto i piedi!
Per un attimo mi parve di fissarlo negli occhi così intensamente che sembrava che il tempo non trascorresse più…
L: - ei mi hai capito? – mi disse scuotendo davanti a me la sua mano
S: -si..si scusa, farò attenzione la prossima volta – chinai il capo e corsi subito da Mindi e Henri

E: - Ei lauri – Eero arrivò verso di me – Abbiamo preso l’acqua e qualcosa da mangiare durante il tragitto – oi?? Lauri? –
L: - em, oddio si – rinvenne Lauri -  scusa ero soprapensiero, perfetto andiamo! – gli presi una bottiglietta d’acqua dalle mani e mi diressi verso l’aereo, senza accorgermi che Eero da dietro mi fissava un po’ sconcertato.
A: - Oi Eero, che hai da fissare Lauri? – arrivò anche Aki
P: - bhe si sarà innamorato, lasciamolo contemplare -
Ma Eero diede una pacca sulla testa a tutti e due
E: -scemi, andiamo! -


H: - chi era quel ragazzo con cui parlavi Siria?  - mi chiese Henri in aereo
S: -non lo so, mi sono andata a scontrare con lui per sbaglio – gli dissi un po imbarazzata
M: - sei proprio una pasticciona…..dai racconta com’era? – mi chiese curiosa
H: -MINDI!!, che domande sono, lei non ha mica tempo di pensare ai ragazzi ora -
S: -mamma mia, sono stata lasciata, mica sono depressa, smettetela di preoccuparvi per me, sto bene – lo dissi con tono arrogante
H: - dai Siria lo sai che lo facciamo solo per te, io non ti voglio più vedere piangere chiaro?!! -
S: - lo so…stai tranquillo, e comunque era solo un ragazzo con cui mi sono scontrata….- rimasi qualche secondo in silenzio – aveva i capelli neri…gli occhi verdi…..- lo dissi con un tono quasi malinconico..
M: -ei Siria…?? Ti sei incantata? – mi sussurrò Mindi
S: -nono!! Ci sono. Non preoccupatevi -  dissi in fretta, tanto che mi fissarono in modo strano
H: - bhe basta parlare di queste cose, godiamoci questa bellissima vacanza!! -
S&M: -oooooook – eravamo solite rispondere all’unisono
Io Mindi e Henri ci conoscevamo dai tempi dell’asilo, loro mi capivano meglio di chiunque altro. Meno di una settimana fa..il mio ragazzo, Set, mi ha lasciata…diceva che, “non riusciva più a vedere in me quella persona di cui si era innamorato 3 anni fa”….si certo, come no, la verità e che aveva già un altra…bha, gli uomini, io sono un tipo particolarmente forte di carattere, ci sono stata male all’inizio, ma vivo con la consapevolezza che prima o poi anche io sarò felice, dopotutto non può piovere per sempre
Ah, non mi sono presentata a dovere però, mi chiamo Siria Lumi, ho 22 anni, capelli lunghi e rossicci che mi piace portare legati…occhi verdi, dicono che alla luce del sole sembrano quasi azzurri…sono alta 1.68, e cerco sempre di mantenermi in forma, nella vita sogno di diventare archeologa, studio lettere classiche all’università….adoro i misteri, per hobby leggo manga, e scrivo piccole storie, ho anche una bella voce, e quando ho tempo mi piace cantare qualcosa. Insomma credo di essere una normale…anche se a volte sogno di essere speciale, diversa…


E: - ma ci pensate? Hanno dovuto inserire due voli, perché hanno esaurito il primo aereo -
P: - le partenze per Sierre sono aumentate, vuol dire che ci sarà tanta gente il 25 -
A: -e spero anche tante ragazze, vero Lauri? -
Lauri era ancora con la testa appiccicata al finestrino
A: - amico, ma la finisci di fissare fuori?, finirai per prendere la forma del finestrino -
E: - mi sembri pensieroso, non sarà per quella ragazza con cui ti ho visto parlare-  intervenne Eero
A: - una ragazza!!!!, ma dai dovevamo andare insieme a trovare ragazze – disse Aki offeso
L.:- ma che dite!!! Non la conosco nemmeno, mi è solo venuta addosso, e poi non è il mio tipo -
E: -si certo ti è venuta addosso!! – disse Eero dandogli pacche sulla spalla
L: -guarda che è vero! -
A: -non è il tuo tipo?, Lauri, non esistono ragazze che non sono il tuo tipo!!! – le ragazze, servono per divertirsi!
P: - Aki mi fai schifo!! -
A: -Eddai siamo in vacanza, c’è lo meritiamo un po di divertimento no? – disse Aki cercando di rimediare alla baggianata detta
P: -per me basta che si mangia -
E: - non avevamo dubbi!!!, io invece spero di trovare momenti tranquilli per esercitare un po’ di Yoga-
L: -ei, ma non dovevamo andare a sciare? – chiese Lauri confuso
E: -ovviamente, con tutti i giorni che abbiamo-
A: -andremo sulle montagne di Leukerbad, ci divertiremo!! – disse Aki tutto allegro
E: -li c’è anche un rifugio, si chiama Lammerenhutte -
P: -speriamo si mangi!! -





Commento dell'Autrice:
Autrice: ecco finalmente il primo capitolo :D
S: scusa autrice ma perchè hai colorato le scritte? O,o
Autrice: perchè così si capisce meglio di chi si parla
L: e perchè ne hai lasciata 1 nera?
Autrice: perchè li vi siete scontrati
E: e perchè ha lasciato gli spazi?
Autrice: perchè ancora non vi siete incontrati tutti....se no nn si capisce di chi si parla
P: e perchè...
Autrice: ooooooo insomma, sapete solo criticare? silenzio o vi faccio crepare tutti!!
S:.........
L:.........
E:........
P:........
Autrice: bene, bravi così :D. Alla prossima lettori!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2
 

H: - che bell’aria fresca c’è qui!!- disse Henri mentre uscivamo dal’aeroporto
S: -andiamo in Albergo ho proprio bisogno di farmi una doccia -
H: - si è vero, ci vuole -
M: -dopo andremo a visitare un po il posto -
H: -Hei Siria – ci interruppe Henri – quello non è il ragazzo che c’era a Berna?
Guardai attentamente e….si era lui
S: -si è lui -
M: -bhe forse anche loro passano qui le vacanze -
H: -c’è qualcosa che non quadra….io l’ho gia visto da qualche parte – disse Henri portandosi una mano al mento
M: -dai Sherlock, prendiamo un Taxi e andiamo!! – Mindi lo prese da un braccio e lo trascinò al taxi


E: -però…all’apparenza sembra un posto tranquillo vero? – disse Eero rivolgendosi agli amici, che però pensavano ad altro – ei mi sentite? -
A: -allora era quella? – disse Aki rivolto a Lauri
L: - si…era lei -
A: -buon per te, sembra che passi anche lei dei giorni a Sierra –
L: -ma che me ne importa, è una pazza, correva come una scalmanata senza guardare avanti-  per come parlavano sembravano due bambini che si scambiavano i pettegolezzi
P: - però carina dai – si intromise Pauli
L: -ho intenzione di rilassarmi, e Aki sa cosa intendo – lanciò un occhiata ad Aki, sapeva che l’amico l’avrebbe ben colta
A: -ben detto, è questo il Lauri che conosco!! – disse Aki fingendosi in lacrime
Intanto Eero alle spalle, bolliva di rabbia, odiava essere ingorato. Ma non durò assai, perché all’improvviso è dal nulla più totale un orda di fan seppellì i ragazzi, nella speranza di ricevere foto e autografi.


S:- è questo? – dissi, mentre ammiravo dal basso il nostro Hotel
H: -si, è proprio lui l’hotel De La Poste
M: -che brutto nome – intervenne Mindi
H: -bhe ci devi dormire, e poi mai giudicare un libro dalla copertina -
S: -non sembra male da fuori, è in stile settecentesco vero? -
H: -non ti sfugge niente vero? -
S: -modestamente!! –
M: -dai andiamo, mister “ci penso io all’hotel”, e miss “basta che sia antico e va bene” – disse Mindi ironica
Effettivamente all’interno non era per niente male, e le stanze….wow erano enormi, per essere un 3 stelle era veramente ben arredato, per non parlare del panorama, si poteva scorgere, dalla finestra della nostra stanza, un imponente montagna innevata..
Ero in stanza con Mindi, mi andai a gettare subito vasca da bagno, per poi buttarmi nel letto a riposare qualche ora.


A:- ma è un 3 stelle -  disse Aki, fermandosi all’improvviso con l’affanno
E:- ENTRAAAAAAAAAAAA – gridò Eero, e spinse subito l’amico dentro – veloci dentro – urlò a Pauli e Lauri, che lo seguivano da dietro
Chiusero immediatamente le porte, e pregarono ai responsabili di non far entrare nessuno fino a che non erano nelle loro stanze
L: -Mio….dio… - disse Lauri cercando di riprendere fiato
P: - erano come impazziti!!!, aiuto…ho paura -
A: -calma amico, dobbiamo essere forti!! – disse Aki, manco fossero in guerra
E: -esagerato….però cavolo, è stata dura squagliarsela
L: -non vedevo delle fan tanto accanite da quando andammo in Italia! -
Nel frattempo stavano salendo le scale
E: - già bhe, fortuna che Pauli è riuscito a farsi spazio, altrimenti non so quando ci sbrigavamo -
A: - comunque ho notato che è un 3 STELLE!! – intervenne nuovamente Aki
E: -si purtroppo qui a Sierre, più di 3 non ne ha nessun albergo.
L: -Hotel Atlantic….bhe ho letto che hanno la piscina – disse Lauri ironico!
A: - ma siamo a dicembre ci sono -8° li fuori – disse Aki sconcertato!
L: -lo so, ti prendevo in giro – disse ridendo!
A: -ti ricordo che stiamo in stanza insieme! – disse guardandolo con aria minacciosa
E: - e qui che ti sbagli! – disse Eero
A: -come mi sbaglio???? – trasalì Aki – Mi avevi promesso…la mano!!! TU!! – disse in preda al panico
E: -si lo so…ma vedi, avevo le dita incrociate…e poi, io e Lauri dobbiamo esercitarci…suvvia Aki, puoi farcela – gli disse, portandogli una mano alla spalla e guardandolo con un aria da finto dispiaciuto
Aki rimase immobile, era come gelato
P: - o insomma….prometto che non esagero ok? – disse ad aki cercando di confortarlo!
L: -non vi allarmate – intervenne Lauri - le stanze hanno le camere da letto separate!!! -
In quel momento una luce accecante apparve su Aki, i suoi occhi risplendevano e sembrava avesse riacquistato calore
A: -Dio ti ringrazio!! – disse quasi in lacrime!
Mentre i ragazzi si avviavano verso le loro rispettive camere
E: -ma sei sicuro che hanno le stanze separate? – disse Eero a Lauri in un bisbiglio
L: -no…ma era per dare speranze ad Aki -
E: -sei un mostro!! – gli disse ironico
L. –lo so – rispose l’amico con una risata!
Fortunatamente per una volta Lauri aveva ragione, le camere da letto erano separate, Aki tirò un sospiro di sollievo, e anche Lauri…che aveva paura per la sua incolumità, quando Aki avrebbe realizzato che aveva detto una cavolata.


Ieri notte avevamo passato una serata tranquilla e ci eravamo ritirati subito, non volevamo stancarci troppo, perché oggi dovevamo svegliarci presto per andare in montagna.
H: -quasi 50 min di pulman-
M: -bhe dai non è molto, arrivati li, noleggeremo quello che ci serve -
S: - ho proprio voglia di fare snowboard -
H: - credo che mi accontenterò di uno slittino!!
M: -il solito, pauroso!! Ma prova gli scii no? -
H: - tengo alla mia vita!!  - disse con una smorfia amichevole
Salimmo sul bus che ci avrebbe portato in montagna… quel giorno però mi sentivo particolarmente strana
M: -tutto bene Siria? – mi chiese Mindi
Io ero assorta un po nei miei pensieri, mentre guardavo lo splendido paesaggio fuori dal finestrino
S:- si certo, sento che ci divertiremo un sacco- non volevo dirgli che mi sentivo…turbata.. dopotutto loro lo facevano per me.
H: -dai ragazze, fra qualche minuto ci prenderemo a palle di neve – disse Henri tutto eccitato
M: -peggio di un bambino!! – lo riprese Mindi
S: -ahahah, dai lo sai, è fatto così –

 
L: -dobbiamo sempre distinguerci noi vero? – chiese Lauri perplesso, davanti ad un piccolo aereo
E: -vuoi che ci assalgono come ieri sera? -
L: -ovviamente no-
A: -meravigliosa notte…..ho dormito benissimo – Aki non faceva altro che lodare il cielo per la grazia di aver potuto dormire tranquillo ieri notte!
E: -ci fa piacere, che ti dicevo? -
A: -guarda che me la paghi per avermi mentito!! -
E: -suvvia, alla fine ti è andata comunque bene no? – gli disse Eero mettendogli un braccio intorno al collo
P: -io sono offeso, sappiatelo!! -
A. –dai Pauli per farmi perdonare ti offro tutto quello che vuoi oggi! -
E: - lo sai che ti sei rovinato vero? – bisbigliò Eero ad Aki
A: -si ma non posso vederlo offeso!! – gli bisbigliò Aki
P: -bhe, allora che aspettiamo, prendiamo questo aereo e viaaa – urlò tutto pimpante Pauli.
Salimmo sul piccolo aereo, Eero lo aveva noleggiato per evitare di viaggiare in mezzi pubblici, non voleva finire seppellito come ieri
E: -bella giornata oggi vero?  - disse Eero agli amici, mentre erano in volo
L: -meno male!, speriamo non peggiori! -
A: -ti prego Lauri, che tu sei un porta sfiga della madonna! – disse Aki
L: - ma va a cagareee – i due iniziarono a punzecchiarsi!
E: -peggio dei bambini! – aggiunse Eero


 M: -bene per prima cosa noleggiamo ciò che ci serve – disse Mindi mentre scendevamo dal buss
H: -io lo slittino!! – disse Henri prontamente
S: -vado a noleggiare uno snowboard e mi dirigo verso le piste alte, per che ora ci vediamo qui? -
M: -direi per le…uhm, 12.30 che ne dite? -
S: -perfetto! -
M: -miraccomando sii prudente -
S: -quando mai non lo sono stata? – gli dissi sorridendo mentre mi allontanavo
M: -bene vado a prendere gli scii, e TU –rivolgendosi a Henri e tirandolo dal colletto del giubbotto – vieni con me!
H: -uffaaaaaa, ma io non so sciareee – gridò disperatamente Henri ma Mindi era decisa più che mai a insegnarglielo una buona volta!


E: -bene un volo tranquillo per fortuna -
L: -sarà per il bel tempo – disse Lauri e nel mentre lanciò un occhiata ad Aki aspettandosi una battuta!
A: -perché mi fissi?....- disse Aki saltellando tutto pimpante verso il negozio da noleggio
L: -un giorno di questi lo uccido! -
P: -ragazzi, visto che rischio di farmi andare la colazione di traverso, io vi raggiungo fra un paio d’ore, nel mentre faccio un giro qui intorno
E: -se tu la chiami “colazione”, tutto quello che ti sei mangiato – disse Eero sconcertato
A: -vengo con te Pauli, devo comprare degli occhialini nuovi per sciare-
L: -allora io prendo uno snowboard e mi dirigo alle piste alte -
E: -come siete antiquati – disse Eero con aria da superiore
Tutti lo guardammo pensierosi
E: -eh eh, io prenderò una motoslitta!! – ma in quel momento Pauli e Aki se ne stavano andando e Lauri era entrato nel noleggio… - ma….antipatici!!!! 







Commento dell'Autrice
Autrice: uff, nella stesura originale ognuno di questi capitoli erano 2..
S: e perchè mo è 1 solo?
Autrice: perchè se no venivano troppi capitoli ma brevissimi, ho dovuto unirne 2 in 1
E: però se continua così, vedò tutto rosso e blu d'ora in poi...
Autrice: ma cosa vuoi vedere, che sei solo 1 mio personaggio! -_-
P: uff, quando si mangia...
Autrice: e tu da dove salti fuori!!
P: ho fame...
Autrice: *mazza in mano* cari lettori, ci vediamo al prossimo capitolo :D

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

 

Aria fresca, bel tempo, neve candida…..cosa potevo volere di meglio? Nulla, mi bastava restare sola immersa in quella natura fredda, ma allo stesso tempo accogliente. Si potevano anche ammirare dei laghi dall’alto delle piste, era proprio un paesaggio mozza fiato. Iniziai a scivolare giù per le piste con lo snowboard senza esagerare…era bello lasciarsi trasportare dal vento
S: -penso che andrò su una pista più alta – pensai fra me e me


L: -perché sei venuto con me? -
E: -perché avevo voglia di venire sulle piste con la motoslitta, e poi scusa che domanda è, ti sto pure risparmiando la funivia -
L: -vero, ammetto che sei stato utile – disse Lauri ironico
E:- spiritoso….ci fermiamo qua? -
L: -no ho voglia di andare più in alto -
E. – pista nera? -
L: -mi hai capito -
Con la motoslitta di certo era più semplice salire per la montagna, e poi per come eravamo imbottiti, il freddo non si sentiva per niente
Dopo qualche minuto
E. –eccoci, va bene se ti lascio qui? – Mi disse Eero guardandosi intorno
L: -perfetto amico, Grazie – presi lo snowboard da dietro la motoslitta – tu che farai? -
E: -mi faccio un giro qui intorno, vuoi che ti ripasso a prendere? -
L: -no grazie, penso che mi farò la discesa in Snow-
E: -perfetto, a dopo allora, ci vediamo per pranzo -
Gli feci un saluto con la mano e mi diressi verso la pista


S: -Wow che bello da quassù – dissi scrutando dall’alto la pista
Era alquanto spaventosa devo ammetterlo, una pista tutta dritta con qualche dosso e dei precipizi sui bordi, certo era difficile finirci dentro, ma bisognava comunque fare attenzione e poi….mi piacevano un sacco queste cose!
Cera veramente pochissima gente…dopotutto ci voleva coraggio a gettarsi da qui…
S: -spaventoso- sospirai
-vero è? – sentii una voce da dietro
S: - oh, si –mi voltai subito, tutto insaccato com’era tra giubbotto, sciarpa, cappellino, e occhialini nemmeno riuscivo a capire chi fosse o come fosse, dopotutto anche io ero irriconoscibile così
-sei coraggiosa a gettarti da qui – bhe si capiva almeno che era un maschio
S: -si, e ne vado fiera – dissi impettita
- mi piacciono le ragazze coraggiose -
S: -ma dico, ci stai provando? – dissi un po’ offesa
- assolutamente, era un complimento -
S: -bhe se lo dici tu…dopo di te prego – gli dissi allungando la mano verso la pista
-o ti ringrazio…- si gettò senza nemmeno pensarci due volte –ah a proposito mi chiamo Lauri – disse mentre si allontanava velocemente
S: -Lauri?.....che nome bizzarro – pensai, e così mi tuffai anche io tra la neve
L: -o sei già qui, non te la cavi male – mi disse appena mi avvicinai a lui
S: -guarda che avevo 5 anni la prima volta che sono salita su uno di questi – dissi con sicurezza, mentre mi destreggiavo sullo snowboard
L: -sei una ragazza molto sicura di te, ma vedi, non c’è paragone con….me – e dicendo così si fece più avanti e iniziò ad andare più veloce
Voleva la guerra? Bene, aveva trovato pane per i suoi denti! Mi gettai anche io in picchiata a tutta velocità, saltando fra i dossi e volteggiando in aria.
L: - cosa c’è, speri di impressionarmi- mi fece lui, sempre con quel tono ironico, particolarmente fastidioso. Lo ammetto sono un tipo estremamente competitivo
S: - credi di fare di meglio? -
L: -ovviamente! -
Nel frattempo ci eravamo fermati.
S: -bene dimostramelo – gli dissi tutta sicura di me
L: - facciamo una gara? -
S: -ci sto! -
Tornammo piano piano in cima alla pista
L: -il primo che arriva a valle vince,  non valgono imbrogli -
S: -io sono un tipo leale – gli dissi con tranquillità
L: -bhe tipo leale posso sapere il tuo nome? -
S: -lo saprai solo se vinci – detto così mi lanciai in pista, e lui mi seguì a ruota
L: -allora ti conviene dirlo ora, perché potrebbe volerci del tempo finchè mi raggiungi!!! -
S: -lo vedremo! -

M: - Oi Henri, ti vedo pensieroso – Disse Mindi, mentre si dirigevano verso le piste da scii –dai scherzavo prima, puoi usare lo slittino! -
H:- no no, non è quello, e che sto pensando da ieri ad una cosa…- disse soprapensiero
M: -pensi ancora a quel ragazzo? -
H: -l’ho già visto….e poi quei suoi amici fuori dall’aeroporto…-
M: - ma va, forse ti sbagli, su smettila di pensare troppo o ti va in fumo il cervello!! – disse Mindi dandogli una pacca sulla spalla
H: -uhm…sarà -
-scusate ragazzi-  Disse una voce dietro Mindi e Henri
i ragazzi si voltarono
M: -si mi dica -
-avete visto passare qualcuno in motoslitta per caso? -
M: -uhm…no -
Intanto Henri scrutava pensieroso quel ragazzo
H: -O MIO DIO!!! Ora ho capito chi siete!!! – disse all’improvviso indicandolo
M: -Henri ma che modi sono! – lo riprese Mindi
con rassegnazione in volto, il ragazzo non era troppo coperto e non avendo ancora gli occhiali da scii gli si poteva vedere il volto
H: - ma si, tu sei un membro dei The Rasmus vero?  - disse Henri tutto eccitato
A: -em…-Aki si era trovato un po spiazzato – s..si -
M: - e chi sono? – chiese Mindi
H: -una Band Rock, sono Finlandesi, mia sorella ha praticamente la stanza tappezzata di loro poster, sapevo di averli già visti da qualche parte! -
In quel momento si stava avvicinando una motoslitta…era  Eero, di ritorno dalla pista nera
E: -Ei Aki – gridò
A: - ah eccoti, ti stavo cercando, e Lauri? -
E: - è voluto restare alle piste – poi indicò i due ragazzi – loro chi sono? -
A: - ah, dei ragazzi a cui avevo chiesto un informazione –
E:  -dov’è Pauli? -
A. – è rimasto al rifugio…dice che oggi non se la sente di andare alle piste -
E: - esagera sempre con il cibo!  - disse rassegnato Eero
Nel frattempo Mindi e Henri si trovavano un po’ spiazzati
M: -Andiamo Henri, che tra meno di un ora dobbiamo vederci con Siria… -
H: - si scusa, andiamo -
-FERMI TUTTI – urlò improvvisamente una voce, era una guardia del luogo
Eero si fece avanti
E: -mi scusi c’è qualche problema? – Tutti guardammo la guardia nell’attesa di una risposta
G: -purtroppo è stata registrata un’imminente tempesta di neve, bisogna evacuare subito le piste! -
E&M: -COSAAAAAAAA-  dicemmo all’unisono io e Eero
A: -merda, lo dicevo che Lauri portava sfiga – disse sottovoce Aki
E: -c’è un nostro amico alle piste nere, bisogna avvisarlo-
M: -c’è anche una nostra amica- dissi prontamente
G: -non preoccupatevi, abbiamo giù dato l’ordine di evacuare tutte le piste, forza tornate al rifugio!-
Mentre ci incamminavamo….
M: -sono preoccupata Henri….-
H:- tranquilla, vedrai che è giù tornata al rifugio..-

Però non era male, era proprio bravo pensai, mentre continuavamo a scendere per la pista
L: -Ei riesci a starmi dietro? – mi urlò lui
S: -riesco a fare anche di meglio –
Ormai non credevo più nemmeno che fossimo sulla pista, visto che non c’erano più bandierine
Mancava poco, eravamo quasi al punto di arrivo, presi un piccolo dosso, sulla destra e cercai di gettarmi a tutta velocità!, ma lui sembrava intercettasse i miei movimenti e con uno slanciò riuscì a mantenersi in testa
L: -VINTO!! -
Arrivai io immediatamente dopo
S: -fortuna!!! – dissi offesa
L:  -fortuna o no, ora devi dirmi il tuo nome – mi disse avvicinandosi
S: -il mio nome?....ah certo…il mio nome e…..PRRRRRRRRR –gli feci una forte pernacchia e me ne andai
L:- che c’è non sai perdere? – mi urlò lui –guarda che possiamo farne quante ne vuoi, vincerò sempre io -
Ma io facevo finta di niente, tanto sapevo che mi avrebbe seguita
Dopo aver fatto un po di strada
L: -dai però ammetto che sei veramente brava, magari fra un anno o due…-
S: - sei modesto vedo, è una caratteristica di voi maschi o sei proprio così? – gli dissi con ironia malevola
L: - come sei acida!-
S: -no, è solo che con i maschi ho chiuso, quindi smettila di assillarmi – e detto così aumentai il passo!, quando mi voltai vidi che non mi stava più seguendo, -finalmente! -





Commento dell'autrice
Autrice: e qui si entra nel vivo della storia
A: ma se è peggio di un sonnifero
Autrice: *sguardo assassino*
A: cosa c'è è ver
SBANNNNG!
Autrice: ok, dicevo....uhm ah si, buona continuazione :D

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

 

Arrivai ad un certo punto e decisi di riposare…mentre mi guardavo intorno però, provai la sensazione di essermi persa….effettivamente non ero più sulla pista, forse presi dalla foga della gara non ci eravamo accorti di essere andati fuori.
L: -ti vedo spaesata –
mi voltai
S: -ancora tu?  -vedi che so benissimo dove sono
All’improvviso si alzò il vento
L:- inizia a fare più freddo – disse lui strofinandosi le braccia
Guardai verso il cielo, ed effettivamente non aveva un bel aspetto

Ci trovavamo al rifugio di Lammerenhutte, quando siamo arrivati, Eero e Aki erano stati investiti da una grande folla di Fan, fortunatamente erano fan tranquilli, mentre il loro compagno Pauli era bello seduto a fare chiacchiere davanti ad una tazza di cioccolata calda
M: -COME NON C’E’???? – urlai al proprietario del rifugio
Proprietario: -mi…m..mi scusi, ma non è arrivato nessuno con il nome Siria Lumi….- disse lui particolarmente spaventato per il tono che stavo usando
H: -calmati Mindi! – disse  Henri prendendomi per un braccio
E: -scusi può controllare anche Lauri Ylonen? .- interruppe Eero, che si era liberato dai Fan
Passò qualche secondo
Proprietario: -mi spiace…nessuno -
Ci portammo entrambi le mani ai capelli
M : -mio dio dove sarà-  dissi quasi in lacrime
E: -La vostra amica era alla pista nera avete detto vero? – mi disse Eero, con aria altrettanto preoccupata come la mia
H: - si, è andata con lo snowboard – rispose Henri
E. – Anche Lauri è andato li…magari si sono incontrati..-
H: -dici che forse sono insieme? -
E. –bhe nessuno di loro due è tornato no? -
Proprietario: -c’è stata poca gente che si è avviata alle piste nere stamani- interruppe il proprietario
M: - bisogna fare qualcosa!!!- dissi determinata! – non lascio Siria li fuori!-

L: - si sta alzando un vento tremendo! -
S: -lo vedo sai -
L: -andiamo verso il rifugio! -
Dovevamo parlare a voce alta perché eravamo contro vento
S: -se solo sapessi dov’è!!-
L.: -bhe riscendiamo la montagna, è meno pericoloso che stare quassù -
Iniziammo a scendere dalla montagna, ma più scendevamo e più il vento si faceva forte, gli alberi che ci circondavano si muovevano per il vento, sembrava che dovessero venir giu da un momento all’altro,nei paraggi non si aggirava nemmeno un piccolo animale….all’improvviso, si alzò anche la neve e ben presto non si vedeva più un palmo dal naso
S: -cavolo nn vedo nulla – urlai io
L:  -credo che siamo finiti in mezzo ad una bufera -
S: -oltre a modesto sei anche perspicace! -
L.: -e tu sempre molto simpatica! -
Ok ora la visuale era completamente offuscata dalla neve che ci veniva in contro…
S: -perfetto ci siamo persi!! –esclamai io
L:-coraggio tieniti a me, se no rischiamo di perderci!!! – mi disse lui con tono serio
Mi aggrappai al suo giubbotto e iniziammo a camminare…camminare…camminare….
S: -credo sia il caso di trovare rifugio da qualche parte, non possiamo continuare a camminare senza meta, e poi sicuramente ci staranno cercando è inutile allontanarsi così –dissi ad un tratto, sempre con tono alto per farmi sentire-
L: -lo so – ci fermammo – ma così non si vede nulla! -
S: -cavolo, E’ TUTTA COLPA TUA!!!- gli dissi ad un tratto
L: -MIA?, CHE DIAMINE HO FATTO IO-
S: -se tu non avessi detto “facciamo una gara” non saremmo mai usciti fuori pista!!! – ci stavamo praticamente urlando in faccia!
L: -SEI STATA TU AD ACCETTARE, IO CHE NE POTEVO SAPERE -
Ringhiai furiosa e iniziai a camminare a grandi passi via da lui!!
il vento si era calmato e perlomeno si vedeva qualcosa in più rispetto a prima, ero talmente furiosa che non guardavo nemmeno dove mettevo i piedi!
L: -ATTENTA – mi urlò da dietro Lauri
Mi afferrò di corsa dal braccio cercando di portarmi via, ma eravamo troppo vicini al bordo di un dirupo e la neve sotto di noi aveva ceduto..

Eravamo tutti e 5 seduti ad un tavolino del rifugio…tutti con aria pensierosa….e triste
Proprietario: -posso portarvi qualcosa ragazzi? – disse gentilmente
M: -SI I NOSTRI AMICI!! – dissi io furiosa
H: -Mindi ti devi calmare, stanno facendo il possibile! -
Proprietario: -signorina capisco il suo stato, ma purtroppo con questa neve è impossibile mandare gli aerei di ricognizione, abbiamo mandato una slitta con dei cani, che sono addestrati alla ricerca di persone scomparse, con gli oggetti che ci avete dato, i cani seguiranno l’odore, per quanto sarà possibile con questo vento…abbiate fiducia.
Detto questo andò via, io mi gettai di peso sulla poltrona e abbassai lo sguardo
E: -che situazione…- disse Eero sottovoce..
A: -è orribile essere bloccati qui sapendo che un amico è li fuori chissà dove e non poter fare nulla!-  disse Aki stringendo forte i pugni
P: - dobbiamo avere fiducia…- disse Pauli guardando verso di me, con un sorriso rassicurante, io annuii..
Nel frattempo alla tv, sul telegiornale locale era già stata data la notizia
- Un’improvvisa tempesta di neve ha colpito le cime del passo di Gemmi, la tempesta è arrivata senza preavviso, tanto che le piste non sono state avvisate in tempo per l’evacuazione, fortunatamente non c’era molta gente oggi, ma purtroppo abbiamo ricevuto l’avviso che ci sono 2 dispersi, una giovane ragazza e il cantante finlandese Lauri Ylonen, che il 25 e il 31 di questo mese avrebbe dovuto cantare con la sua band a Sierra. Vi terremo informati su tutte le novità. Linea allo studio.-

Ormai erano passate ore da quando ci trovavamo in quel rifugio, e io non facevo altro che fare avanti e indietro per cercare di scaricare un po il nervoso
H: - Mindi mi stai facendo venire mal di testa, siediti un po -
M: -non riesco Henri…sono troppo preoccupata – cercavo di mantenere la calma per non scoppiare a piangere
E:  -bhe la speranza e che siano insieme...- disse Eero all’improvviso
P: -magari hanno trovato rifugio in qualche grotta…. -
Mi andai a sedere….e in silenzio fissai la porta principale, nella speranza che arrivasse qualcuno

Il vento soffiava imperterrito, la neve continuava a cadere come se non dovesse più smettere..ricordo che sentivo il suono che il vento emetteva quando passava fra gli alberi..
S: -Ahio….- mi alzai dolorante, scuotendomi la neve di dosso…avevo un taglio sul braccio destro – cavolo, brucia – fortunatamente sembravo intera..solo la testa mi girava leggermente…
sprofondavo nella neve a ogni passo, era veramente profonda, con questa tempesta aveva nevicato veramente parecchio, e sembrava non volesse cessare….dopo qualche istante mi ricordai di…
S: -LAURI, cavolo è vero, dove sarà – mi voltai più volte, ma già la visuale era ridotta…non riuscivo a trovarlo.
S: - merda…speriamo non sia precipitato più giù – mi stava salendo una tremenda angoscia intrisa di senso di colpa, voltai lo sguardo in alto, da quello che riuscii a vedere, non sembrava molto alto…forse un 4-5 metri…la neve alta doveva aver attutito la caduta…
In quel momento mi venne da pensare che forse la neve lo aveva seppellito! Iniziai a scavare dove mi ero risvegliata io, anche se il braccio mi faceva male.
Strappai un pezzo dalla maglia che avevo sotto l’imbottitura e feci una piccola fasciatura.
Dopo qualche minuto che scavavo
S: -c’è qualcosa qui! – meno male, lo avevo trovato, gli tolsi la neve di dosso –Ei –iniziai a scuoterlo – ei Lauri rispondimi – che situazione – gli levai gli occhiali e il cappellino e..
S: -Accidenti è il ragazzo dell’aeroporto! – Aveva la faccia tutta rossa, doveva aver preso molto freddo seppellito dalla neve. Lo scossi ancora nella speranza si svegliasse! E finalmente aprì gli occhi
L: -uhm….che diavolo..- avevo la sua testa sulle mie ginocchia, e quando aprì gli occhi, un’altra volta mi incantai…- perché…mi fissi?, e ho la testa sulle tue gambe? -
Lo mollai subito alzandomi di scatto e voltandomi di lato
L: -Ei, che modi!- Tentò di rialzarsi ma notai che barcollava –cavolo, la testa… -disse con affanno, si mise una mano sulla fronte -
Mi girai verso di lui…infondo era tutta colpa mia..
S: -tutto bene? – gli dissi dolcemente
L: - grazie…per l’interessamento…- sembrava respirasse a fatica, mi avvicinai subito a lui, mi tolsi un guanto e gli toccai la fronte, scottava tremendamente!!!
S: -ma tu hai la febbre alta!! – lo guardai nuovamente in viso, e questa volta oltre ad essere rosso aveva gli occhi lucidi
L: -no…tran- non fece in tempo a finire la frase, che mi cadde di peso fra le braccia!!!
Merda, che dovevo fare ora!






Commento dell'autrice:
Autrice: bene bene, la situazione si fa difficile
M: mi scusi autrice, mi sa che bisogna portare Aki in ospedale
Autrice: ma no sta bene!
A: ..quanti bei uccellini rossi....e quella cosa è? uh un delfino volante..
Autrice: lo vedi? è tutto normale
M: .........
E: mi sa che la botta in testa è stata troppo forte
Autrice: hai detto qualcosa?
E: NO NO!, anzi le risparmio fiato e saluto io i lettori!!! alla prossima :D

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

 

E: -Mi scusi ancora non si sa niente? – chiese Eero al proprietario del rifugio
Prop:- mi dispiace…la squadra di soccorso sta facendo il possibile-
Eero tornò verso di noi con lo sguardo basso, si vedeva anche che era molto stanco, si erano fatte le 4.30…nessuno di noi aveva pranzato, e io non avevo di certo fame..
P: -Ho fame – esclamò Pauli
Lo guardammo tutti con un aria terrificante
P: -mi è passato l’appetito- e abassò lo sguardo
Uff…dove sei Siria.

S: -Lauri..- facevo fatica a tenerlo su – ascolta sei pesante!!, non riesci a camminare? – ma lui non rispondeva, provò ad alzare la testa ma non ci riuscì, continuava ad ansimare
Cosa dovevo fare?
S: -e va bene! – mi feci coraggio, e cercai di caricarmelo sulle spalle, gli rimisi il cappellino di lana in testa e lo coprii con quello del giubbotto – ci mancava solo questa neve alta…- iniziai a camminare lentamente verso…il…nulla, non sapevo dove andare, ma da qualche parte la strada mi avrebbe portato. Fortunatamente non ero una smidollata altrimenti sarei rimasta li dov’ero
Mi facevo strada fra gli alberi agitati dal vento, per fortuna ora si riusciva a vedere bene o male dove mettevo i piedi. Avevo camminato per parecchio, fermandomi ogni tanto a riprendere fiato…ripresa per l’ennesima volta la strada, ad un certo punto intravidi un cartello “retraite de chaleur 100m” era francese…
non sapevo bene cosa ci fosse scritto ma seguii la freccia sul cartello. Sempre con fatica percorsi altri 100 metri tra la neve alta che per poco non mi arrivava alle ginocchia, con mio estremo stupore e grande felicità, alla fine del tragitto vidi una piccola struttura!! Non ci pensai nemmeno a cosa potesse essere che mi ci fiondai subito dentro
S: -vuota.. – adagiai Lauri sul pavimento e mi guardai intorno…doveva essere un vecchio rifugio abbandonato
Cerano ancora dei tavolini, qualche sedia e due divanetti vicino ad un camino, di per se il luogo era spoglio di decorazioni ma non era ridotto male, c’erano anche delle scale che portavano al piano di sopra, pensai che forse ci fossero delle stante e dei bagni, probabilmente era stato abbandonato da poco, quando hanno costruito quello di Lammerenhutte….però mi chiesi che motivo c’era di abbandonarlo…
L: -……ei-  mi girai subito, Lauri stava cercando di alzarsi
S: -cosa fai –corsi subito da lui – non devi sforzarti!!! Resta giù – dissi decisa
Ma lui come tutti gli uomini esistenti sulla faccia della terra era cocciuto come un mulo e orgoglioso come un aquila. Si mise in piedi tenendosi alla parete di legno
S: - e che parlo a fare? – dissi alzando le mani
L: -ma…dove..siamo? – mi disse guardandosi anche lui intorno
S: -credo sia un vecchio rifugio - dissi rassegnata, poi come previsto mi ricadde fra le braccia! –ecco che avevo detto?, adesso fai come dico io! – lo trascinai verso il divanetto vicino al camino e lo stesi sopra – resta fermo qua!!! Chiaro? – ma lui non fece altro che guardarmi –vado…- ero arrossita! -. a cercare un po di legna...- mi alzai di scatto e uscii

Avevo preso un po di sonno sulla spalla di Henri…quando mi svegliai, anche gli altri stavano riposando nelle posizioni più strane…ad esempio Aki dormiva con i piedi sul tavolino e la faccia spiaccicata sul braccio del divano, mentre Pauli era seduto ad una sedia con la testa sul tavolo vicino ad un’altra cioccolata calda fumante. Notai che erano le 6 passate…
mi alzai dal divano facendo attenzione a non svegliare gli altri e mi avviai verso la finestra
Rimasi un po a guardare fuori, ora si riusciva a vedere meglio, mi strinsi fra le braccia e per poco non caddi nell’angoscia più totale
E: -non riesci a dormire?– mi girai di soprassalto!
M: - ah sei tu -
E: -scusa non volevo spaventarti..-
M : -no tranquillo….- e tornai a fissare fuori
E: - sono sicuro che stanno bene – disse Eero guardando anche lui fuori, ma si vedeva che era solo un modo per convincere anche se stesso
All’improvviso la porta di ingresso si spalancò!!!
Mi girai subito nella speranza di vedere Siria, ma aimè, erano due uomini tutti incappucciati, vidi il proprietario correre verso di loro!! Così io e Eero dopo esserci lanciati un’occhiata ci avvicinammo
Prop:- quindi tutto qui? – sentii dire dal proprietario
Uomo X: - si abbiamo trovato solo questi occhialoni-
Cercai di scrutarli
E: -MA!! QUELLI SONO DI LAURI – mi urlò Eero da dietro e velocemente li afferò
Propr: - sono del vostro amico?
Eero non disse niente, fissava gli occhiali con lo sguardo abbassato.
Nel frattempo a causa delle urla di Eero si erano svegliati anche gli altri
H: -Mindi Mindi, cosa è successo – subito Henri corse verso di me
M: - credo siano i due uomini delle ricerche….hanno trovato gli occhiali dell’altro ragazzo, Lauri…-
Nel frattempo mentre Eero continuava a fissare ancora gli occhialoni Aki, che si era avvicinato a lui, aveva perso la pazienza
A: -CHE DIAVOLO SIGNIFICA!! – disse alzando per il colletto uno dei due uomini
Uomo X- ei…Stai calmo – cercava di liberarsi
A: -MI DEVI DIRE COSA CAVOLO SIGNIFICA, DOV’E’ LAURI!! – urlava forte
Intanto stavano cercando di allontanarlo!
Uomo X: - purtroppo non lo sappiamo ancora, abbiamo trovato solo questi, qualche chilometro distanti dalla pista nera…-
Due ragazzi tenevano fermo Aki compreso Pauli
A: -e Allora perché vi siete fermati con le ricerche??!!!  - disse rassegnato
Uomo X: - si sta facendo buio non possiamo addentrarci fra le montagne in mezzo ad una tempesta-  disse l’uomo irritato
Aki guardò i due uomini e il proprietario con sguardo furioso, ma allo stesso tempo incredulo
E: - Basta Aki – lo interruppe Eero portandogli una mano sulla spalla
A: -ma -
E: - stanno facendo il loro lavoro, domani continueranno! Dobbiamo avere fiducia – dette queste parole senza guardare in faccia nessuno, se ne tornò a sedere..ma io notai che aveva gli occhi lucidi e che tratteneva le lacrime
In quel momento mi rattristai anche io….
P: -dai Aki, torniamo a sedere- Aki aveva lo sguardo basso, con uno strattone scostò l’amico e si andò a sedere vicino alla finestra…
Propr:  -ok lo spettacolo è finito! – disse il proprietario mentre allontanava tutti i curiosi che per il trambusto si erano avvicinati
Non eravamo tantissimi…forse una 40 ina…il rifugio aveva anche delle stanze, ma io decisi di restare a dormire sui divani, e credo che anche gli altri la pensassero come me


Fuori si stava facendo ormai buio, dovevo sbrigarmi a prendere un po di legna, intorno al rifugio c’erano molti pini innevati..che coprivano la visione delle montagne o di quello da cui era circondato, forse è per questo che se ne sono andati da qui?....raccolsi dei rami vicino ad alcuni piccoli alberi ormai secchi, e rientrai nel rifugio. Non era il caso di restare troppo tempo fuori con il buio in arrivo e con il brutto tempo, poi presi una sedia e la misi in modo da bloccare la porta di ingresso.
Mi avvicinai al camino e al divano dove c’era Lauri
S: -ei…sono tornata – cercai di rivolgergli parola, ma lui come sempre si limitò a fissarmi, adesso tremava anche.
Presi subito la legna che avevo raccolto la disposi nel camino e…
S: -cavolo e ora come l’accendo – dissi portandomi una mano alla testa
Ci dovranno pur essere fiammiferi qua, pensai…iniziai a guardami intorno , ma non è che ci fosse poi molto. Andai al piano di sopra
Era un corridoio non molto lungo, con 4 porte, due ad un lato e due ad un altro. Aprii la prima, era il bagno, c’era solo un lavandino, qualche secchio, un gabinetto (che era meglio non usare) e una doccia, uscii e controllai le altre stanze, nulla, erano camere da letto completamente spoglie. Tornai di sotto amareggiata…e con testa bassa mi poggiai sul braccio del divano dove stava Lauri.
un po per la situazione un po per la rassegnazione, inizia a piangere. Cosa dovevo fare ora?, se non potevo nemmeno accendere un fuoco, qui Lauri rischia di rimetterci le penne, per di più non avevo medicinali con me, iniziai così, ad avere tutti i pensieri negativi possibili…mentre ero assorta nella mia disperazione sollevai lo sguardo.
S: -Ma.. – Lauri aveva un accendino in mano e lo oscillava vicino alla mia testa
Lo guardai, con le lacrime agli occhi, ma il mio sguardo diceva tutto
S: - ma cavolo, me lo potevi dare prima!!!! – lo presi rapida, e mi asciugai le lacrime –tu ti diverti a farmi del male? -
L: - ……-  fece un semplice sorriso
Scossi la testa e mi apprestai ad accendere il fuoco
Tornai al piano di sopra, mi ero ricordata che in bagno c’era un secchio, fortunatamente c’era ancora l’acqua (solo fredda), la lasciai scorrere un po, lavai il secchio e lo riempii, chiusi il lavandino e tornai di sotto, mi tolsi il giubbotto, e strappai un altro pezzo dalla mia maglia, questa volta più lungo, mi avvicinai a Lauri, gli misi il mio giubbotto sopra come coperta e arrotolato più volte su se stesso il pezzo di maglia, lo bagnai e lo misi sulla sua fronte, sulla quale ormai ci potevi friggere un uovo!! Mi sedetti ai piedi del divano con la schiena poggiata ad esso, e rannicchiata sulle mie ginocchia iniziai a fissare il fuoco.

Non riuscivo più a prendere sonno, anzi nessuno di noi ci riusciva, Aki era ancora nell’angolino a fissare fuori dalla finestra ormai da 3 ore…Eero continuava a fissare quegli occhiali come se potessero dirgli cosa fosse successo, Pauli come sempre aveva una tazza di cioccolata calda in mano e Henri con la testa sollevata fissava il vuoto. Io..semi sdraiata con le gambe fuori dal divano non facevo altro che sospirare.
H: - Ei Mindi – mi fece henri dopo un po scuotendomi dalle gambe, io mi sollevai un po
M: -oi, dimmi – parlavamo sottovoce
H: -nulla di particolare….questo silenzio mi rende nervoso – disse continuando a fissare il vuoto –non credo di sopportare ancora questa tensione… -
M: -e cosa credi di fare? – gli dissi sempre sottovoce
Ad un tratto Henri mi fissò intensamente e con sguardo serio
H: - voglio andare a cercare Siria, non mi importa di questa tempesta, ma io non riesco a stare con le mani in mano – un sorriso mi apparve in volto, Henri era un gran fifone, ma quando si trattava di Siria, cambiava completamente carattere
E: - vengo con te! – Eero aveva sentito di cosa parlavamo, e sembrava si fosse ridestato –andremo con la motoslitta che avevo noleggiato -
Tutti e 3 ci guardammo a lungo, anche Pauli aveva alzato lo sguardo dalla sua amata cioccolata
M: -si ma domani, con il sole – dissi mentre guardavo entrambi – non dovete rischiare anche voi di perdervi!
Entrambi annuirono




Commenti dell'autrice:
S:come mai non colora più i testi?
Autrice: mi rompevo le palle ogni volta
L: non si capisce niente così...
Autrice: scusa? non ho capito che hai detto? *sgardo malefico*
S: Lui farnetica!! ha bevuto troppo!!
Autrice: uhm...sarà meglio
L: MA!
S: taci!
Autrice: quanta dolcezza!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6


Fui svegliata dallo scoppiettare del fuoco nel camino, avevo dormito con la testa sulle mie ginocchia, una posizione non delle migliori visto che mi risvegliai con il torcicollo. Mi alzai per mettere altra legna del camino e per rinfrescare la fronte di Lauri, che sembrava dormisse, aveva ancora il respiro affannoso.
Non si poteva continuare così, ci voleva un medico, o perlomeno delle medicine. Mi avvicinai delicatamente a lui e con la mano destra gli sfiorai il viso, lo ammetto….era carino, e io comune donna mortale, ero un’altra volta caduta preda del fascino degli uomini.
Tornai a sedermi nello stesso punto da dove mi ero alzata
S: -sai Lauri, se proprio vuoi saperlo mi chiamo Siria….- iniziai a parlare da sola, ora si che ero veramente pazza –la mia storia non è nulla di eccitante, sono una ragazza all’apparenza coraggiosa, ma che in realtà ha poco di cui esserlo, non faccio altro che nascondere il mio lato peggiore, la verità è che sono insicura, lunatica….il mio peggior difetto è la bontà…- mi fermai qualche secondo – vivo una vita normale, come tutte le persone normali, in una città normale, con degli amici normali, la verità è che vivo troppo nei miei sogni, nei quali posso sentirmi realmente viva…- mi fermai ancora e mi strinsi più forte alle mie gambe, mentre continuavo a fissare il fuoco – è lo stereotipo di ogni donna, sognare il principe azzurro, la vera difficoltà è capire chi è, questo non è facile e quindi capita spesso di sbagliarsi, alla fine soffre sempre la persona che ci ha creduto realmente….in questo caso io. Continuo a ripetere a me stessa che non mi capiterà mai più di innamorarmi…la verità è che sola non riesco a stare, stavo cercando di cambiare…di trasformare la mia bontà in freddezza..come la neve di queste montagne, ho creato intorno a me una sfera di ghiaccio – iniziai a parlare più sottovoce e quasi con le lacrime agli occhi – non voglio più soffrire…non voglio più – forse era un bene che mi fossi liberata.
L: -Siria…che nome dolce – alzai la testa e mi voltai piano verso Lauri, allora era sveglio!
S: -Se…sei sveglio?, allora hai sentito tutto? – chiesi un po fra la vergogna e lo stupore. Lui annuì.
L: -me lo sentivo…..che ti stavi…nascondendo –
S: -non è caratteristica di voi uomini essere perspicaci..-
L: - mi piace…quando fai la dura – disse con una risata
Arrossii nuovamente
Abbassai un attimo lo sguardo, cavolo aveva sentito tutto, che figuraccia!!
L: -tranquilla, il tuo segreto è al sicuro con me….- ma che fa mi legge nel pensiero?
S: -uhm..bhe… -
L: *Coff, Coff* - all’improvviso Lauri aveva iniziato a tossire
S: -oh no, ci mancava solo la tosse!! – mi sedetti vicino a lui sul divano, e cercai di coprirlo più che potevo – cerca di non agitarti, non parlare -
L: - ma no…*Coff* dai tranquilla- si sentiva che parlava a fatica
Ma perché devono sempre rendermi la vita difficile!!!
S: -R I P O S A T I – gli dissi con determinazione – vedrai che ti porto via di qui! – e questa volta lo avrei fatto, costi quel che costi! Lo fissai con sguardo determinato e finalmente si decise a chiudere gli occhi.

Ore 9.30
Prop: -sicuri allora che volete uscire? -
E: -sicurissimi – disse Eero serio
Prop: -mi hanno avvisato da Sierra che la tempesta non vuole cessare potrebbe finire da un momento all’altro come potrebbe continuare per giorni!! – il proprietario era seriamente preoccupato, ma Henri e Eero ormai erano decisi –e va bene, andate…ma ascoltate se le cose dovessero mettersi male, esattamente a 4,5km dalla pista nera proseguendo verso est, c’è il vecchio rifugio che usavamo prima di questo, riposatevi li -
E: -la ringrazio -
H: -tornerò con Siria – disse Henri rivolgendosi a me
Dopo aver salutato, uscirono dal rifugio, salirono sulla motoslitta di Eero e scomparvero  nella neve…


E: - Henri, non perdere di vista le bandierine se riesci – disse Eero a henri mentre sfrecciavano fra le piste con la motoslitta
H: -tranquillo, anche se con questa neve non è facile -
E: - lo so, ma purtroppo non abbiamo cani con noi, dobbiamo fare attenzione a non perderci! -
H: -la squadra di ricerca è andata a ovest, controlliamo il lato est della pista nera noi -
E: - è dove hanno trovato gli occhiali di Lauri -
H: - esatto -
Si avviarono così verso la pista nera

Ormai avevo fatto tipo 50 volte avanti e indietro nella stanza del rifugio, pensavo che forse mi sarebbe venuta un idea, da come uscire di li e tornare dai nostri amici
Fortunatamente ora Lauri sembrava dormisse, sicuramente il riposto gli avrebbe fatto bene. Io invece, ero sempre più nervosa e nel mentre si stava facendo sentire anche la fame.
S: - ma che diavolo li prende al tempo!, perché non vuole smettere – continuavo a domandarmi mentre guardavo fuori. Ancora qualche giorno bloccati li dentro e sicuramente saremmo morti di fame.

Io ero sempre seduta sul divano, questa volta stavo scarabocchiando qualcosa su un foglio, tanto per passare il tempo…
P: - ti va? – Pauli si era avvicinato a me con una tazza di cioccolata calda!. Ma quanta ne beveva!!!
M: - grazie volentieri! – bhe ero digiuna da 1 giorno
Iniziai a sorseggiarla, ci voleva proprio. Aki era ancora a quella finestra, penso che si sentisse impotente per il fatto che non poteva aiutare l’amico.
P: - è sempre così, fa il duro ma in verità è più tenerone di me – disse Pauli notando che ormai guardavo spesso verso Aki
M: - bhe chi non lo sarebbe in questa situazione - ribattei io
Mi alzai dal divano e mi avvicinai ad Aki
M: -ti va una cioccolata calda? – gli dissi gentilmente
Lui si limitò a guardarmi
A: -volevo andare anche io a cercarli…. – disse sconsolato, e tornò a guardare fuori
Lo guardai per un po..mi sedetti vicino a lui
M: -la motoslitta era solo per due, tranquillo, anche io mi sento come te….- non so nemmeno perché l’ho fatto ma inconsciamente mi è venuto da accarezzargli il volto…come per consolarlo…e lui con mio estremo stupore, mi guardò lasciandomi finalmente un sorriso.

E: -bene siamo in cima! – c’era un vento tremendo ed Eero era costretto a parlare ad alta voce
H: - più si sale e più è peggio! – gli urlò Henri
E: - andiamo dove hanno trovato gli occhiali, 4.5km a est -
H: - si ma come facciamo a sapere quanti ne percorriamo! -
E: -tranquillo la motoslitta ha il conta chilometri! -
H: -ottimo, allora direi di procedere verso il basso, sicuramente se si sono rifugiati insieme, saranno scesi.
E: - perfetto andiamo! -



Commenti dell'autrice:
E: per caso Aki...si è ripreso?
Autrice: perchè non si sente bene?
E:.....
H: Eero...non distrarti, continuiamo a cercare...
Autrice: veloci prima che vi soffoco nella neve!!
E: O_O
H: O_O

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7


Mi ero poggiata al davanzale di una delle finestre a guardare fuori, non che ci fosse un paesaggio da poter ammirare…mi ero messa a fare i giochetti sul vetro appannato..stavo proprio disperata per la noia..
ad un tratto, mi sentii toccare la spalla
S: CHI E’!!!! – mi voltai di scatto e caddi all’indietro per lo spavento…era Lauri –mio dio mi hai fatto prendere un colpo! –
L: - scusa…non volevo spaventarti – era in piedi davanti a me, mi rialzai
S: -cosa ci fai in piedi devi riposare – chiesi preoccupata
L: - mi sono scocciato a stare sdraiato *coff* *coff* … - parlava piano, evidentemente aveva mal di gola – gli misi una mano sulla fronte….scottava meno
Gli presi un braccio cercando di riportarlo sul divano
S: - non puoi rimanere in piedi devi riposare, se no col cavolo ti sentirai meglio -
Ma lui ad un tratto si impuntò, bloccandomi –cosa fai – aveva lo sguardo fisso sul mio. Mi incantai completamente, non riuscivo più a dire cosa volevo, le mie labbra sembravano serrate anche se avrebbero voluto dire qualcosa…il cuore iniziò a battermi forte, e con mio estremo stupore iniziai anche a tremare…lui si stava lentamente avvicinando a me…cosa devo fare??? Ero nel panico, sapevo cosa voleva fare ma….no…NO!! NON VOGLIO!!, una lacrima mi scese dal viso. E dopo il gesto che ne seguì probabilmente fu perché non voleva lasciarmi il braccio. Gli diedi uno schiaffo violento con la mano libera..., tanto che lo feci barcollare, ma probabilmente era perché non aveva molte forze.
S: - o mio dio…..scusami – mi portai le mani in viso, inizia a piangere e me ne andai al piano di sopra…mi sentivo così umiliata, e allo stesso tempo un mostro.


Henri ed Eero erano stati costretti ad uscire di pista
E: -fermiamoci qua, ci sono troppi alberi per continuare in moto – disse Eero
H: -continuiamo a piedi? -
E: - si cerchiamo di tenere presente dove ci siamo fermati, per quanto ci sia possibile!-
Così iniziarono a camminare, fra gli alberi e la neve alta
H: - Eero attento qui c’è un dirupo – disse ad un tratto Henri sporgendosi un po
E: - ma qui la strada finisce….-
H: - non sembra molto alto, forse possiamo scendere di qua -
E: -cerchiamo una parte meno ripida -
In tutto questo c’è solo da immaginare come urlavano per farsi sentire visto che avevano il vento contro
Dopo qualche metro trovarono una discesa accessibile e si portarono più in basso.
E: -saranno stati 4-5 metri…- osservò Eero
H: -continuiamo a scendere? – disse Henri mentre notava che Eero si guardava bene intorno
E: -sicuramente siamo vicini al posto dove hanno trovato gli occhialoni di Lauri…- disse Eero tra se e se
Henri lo guardava mentre Eero faceva su e giù e testava la neve con i piedi…poi si avvicinò a lui
E: -dai continuiamo…sicuramente se sono passati di qui, saranno scesi più a valle -
Annuii e rincominciarono a camminare.

Avevamo appena finito di mangiare un boccone, per la felicità di Pauli che aveva tanto insistito per farci mangiare qualcosa
P: - bhe a stomaco pieno si ragiona meglio – disse guardando Aki
A: -scusate per la scenata di prima…- mi sembrava quasi un cagnolino bastonato
M: -tranquillo se non avessi dalla mia parte l’autocontrollo che distingue gran parte di noi ragazze, avrei reagito anche io così – dissi sorridendo, e lui mi ricambiò il sorriso
A:- senti Mindi… - disse Aki all’improvviso
M: -dimmi-
A: -tanto per conoscerci meglio…, voi di dove siete, intendo te e i tuoi amici -
M: - di Helsinki, o perlomeno ci siamo trasferiti tutti e 3 li per studio, sai noi 3 ci conosciamo da una vita ormai -
A: -già – e abassò lo sguardo – anche noi 4 -
M: -finiscila di tormentarti – e gli misi una mano sulla spalla
A: - si hai ragione…devo essere più positivo -
M: -ecco! Non è difficile!, guarda Pauli -
P: -Eh? Cosa chi, quando? – Pauli era alle prese con un cosciotto di pollo
Mi portai una mano alla fronte, notando che anche Aki aveva assunto un aria rassegnata
M: - ma sei un pozzo senza fondo!! – esclamai
P: -non ci posso fare niente, ecco….il cibo mi vede…io vedo lui ed è amore a prima vista!!
A: -il suo è un amore filosofico!! -
Ci guardammo per un attimo tutti e tre….e dopo qualche secondo scoppiammo a ridere!! Ci voleva proprio.


Mi ero rifugiata in una delle stanze di sopra lasciando la porta aperta…come al mio solito mi ero rannicchiata sulle mie ginocchia in un angolo…ero proprio a pezzi. Ma come gli era saltato in mente di avvicinarsi a me in quel modo..lui non sa chi sono io, e io non so chi sia lui, come aveva potuto approfittare così di ME!...forse sbagliavo io però…forse ero tutta sbagliata, in fondo chi ero io per giudicare l’amore?
Iniziai un’altra volta a viaggiare nei meandri più nascosti e profondi della mia mente, ero solita fare di ogni situazione un film, di quelli che non avevano mai un lieto fine. Dopotutto con tutte le delusioni che avevo avuto, come poteva esserci un lieto fine?..
Mi destai dai miei pensieri quando sentii una porta chiudersi violentemente, veniva da giù. Rimasi un attimo a pensare, dopo mi fiondai subito di sotto, la prima cosa che notai era che…LAURI? Non c’era, mi misi il mio giubbotto e uscii subito di fuori
S: -MA DOVE VAI!!- urlai
Lui era di spalle, si fermò un secondo, come per sentire cosa avevo detto e poi riprese a camminare
Iniziai ad avvicinarmi a lui a grandi passi
S: -DOVE STAI ANDANDO! – e lo fermai per un braccio
Wow, mi sembrava di rivivere la situazione di poco fa
S: -non puoi stare fuori, rischi di ammalarti seriamente- ma lui continuava a non dire nulla –torniamo dentro- gli dissi più piano
Ma niente non voleva muoversi, si girò leggermente verso di me, con uno sguardo poco rassicurante, poi con uno strattone si libero dalla mia presa.
e continuò a camminare….
S: -AH E’ COSI’!!! – SI BRAVO CONTINUA, NON TI FERMARE – sembravo una pazza sclerata, gesticolavo con le mani e urlavo –SAI CHE TI DICO, NON ME NE IMPORTA PROPRIO NULLA DI COSA TI SUCCEDE!!! – ma niente, lui non si fermò – SPARISCI!! -
detto questo mi voltai dalla direzione opposta, mi imbronciai e piantai i piedi nella neve, come una bambina capricciosa…
dopo qualche secondo però..non resistetti e mi girai nuovamente…ma lui ormai non c’era più!

H: -Eero, ascolta – disse Heri con fatica, visto che la tempesta sembrava aumentare con il calare del buio
E: -dimmi -
H: -cerchiamo riparo, si sta facendo notte… -
Eero si guardò un po intorno
E: -si hai ragione, ci conviene andare a quel vecchio rifugio di cui ci ha parlato il proprietario
H: -non dovrebbe essere lontano -
E: - si cred - *BAAAAAAAAAAAANG*
H: -oh cavolo Eero ti sei fatto male??? – chiese Henri preoccupato
Eero si rialzò dolorante
E: -AIIIIHIAA, ma che diavolo – mentre si toccava la testa, notò che era andato a sbattere ad un cartello di legno completamente coperto dalla neve –ma sto coso che ci fa qui! – disse arrabbiato con il cartello
H: -vediamo un po – Henri levò la leve da sopra – “retraite de chaleur 100m” , bene mi sa che abbiamo trovato il rifugio – Henri guardò Eero con un sorriso ironico
E: -o meglio LUI ha trovato ME!- disse Eero offeso
H: -dai andiamo – disse Henri dandogli una pacca sulla spalla – è a 100 metri, non è lontano
Dopo qualche minuto
H: -certo che questo tempo è proprio strano, un attimo fa nevicava di brutto, ora invece si è calmato… -
E: - è un tempo imprevedibile… -
H: - ah guarda – esclamò Henri
Erano finalmente arrivati al rifugio, si diedero un occhiata a vicenda, e infine entrarono
E: -LAURIIIIII – gridò Eero
H: -SIRIAAAA CI SEII!!! – lo seguì Henri…ma niente, nessuno rispose
I ragazzi setacciarono il rifugio da cima a fondo…
H: -Ei, Eero presto corri qua!! – Henri era in piedi vicino al camino
E: - dimmi hai trovato qualcosa? -
H: -credo di si – si accovacciò vicino al camino e prese un pezzo di legno bruciacchiato ancora caldo
E: -ma, è caldo – i due ragazzi si guardarono qualche secondo
H: - qualcuno è stato qui! -

La squadra di ricerca era tornata al nostro rifugio, mentre di Henri ed Eero ancora niente. Questa volta erano tornati a mani vuote
Speriamo stiano tutti bene, pensavo fra me e me
Aki finalmente si era tranquillizzato, e stava parlando con il proprietario…io invece tornai a scarabocchiare sui fogli, e ogni tanto davo un occhiata fuori dalla finestra.
Erano ormai le 4.00


Commento dell'Autrice:
S: che balle sti maschi!
Autrice: quoto pienamente!
M: ma noooo Aki è così tenero!
A&S: *Sguardo assassino!*
M: oook, vado via :D
S: torno a cercare quel coso spelacchiato a dopo!!
Autrice: Facci sapere come finisce :).....ah no...sono io che devo dare notizie. Bhe alla prossima!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8


Vagavo fra la neve alta e il vento, che con il calare del buio era diminuito. Dovevo ritrovare Lauri non potevo lasciarlo vagare solo per la montagna conciato com’era.
Ma perché devono rendermi sempre la vita difficile? *mi fermai* e poi è un tipo che ho conosciuto da solo 2 giorni perché mi stavo preoccupando tanto *ripresi a camminare* vabbè…comunque non sono tanto perfida da lasciarlo qui fuori, speriamo non si sia allontanato troppo, o rischio di ammalarmi anche io….
Tutto questo lo pensavo nella mia testolina mentre mi facevo avanti fra la neve
S: - LAURIIII – urlavo ogni tanto, sperando potesse sentirmi –LAURIIIII – ma niente, poi con il vento a sfavore non era facile nemmeno con un megafono farsi sentire. Ad un certo punto intravidi una piccola rientranza vicino ad una roccia, decisi di entrare per riposarmi un po.

E: - pensi che fossero loro? – chiese Eero a Henri mentre uscivano dal rifugio
H: -è possibile -
E: -allora non abbiamo tempo di riposare, se erano loro non sono lontani -
H: - giusto, quindi che si fa? -
E: Eero si portò una mano al mento, come era solito fare quando aveva un idea – torniamo alla motoslitta! – esclamò
H: - perché?, poi è difficile proseguire -
E: - lo so, ma mi sento più sicuro! -

Ero seduta quasi fuori dalla grotta, che non era manco tanto profonda, poggiai la testa alla parete e iniziai un altro dei miei tanti viaggi mentali.
Non capisco se gli piacevo poteva anche darmi del tempo no? La mia storia l’aveva sentita, insomma uscivamo da questa situazione e potevamo anche conoscerci meglio, non so un caffè insieme, una cenetta romantica…invece NO, loro complicano sempre tutto, subito al dunque vogliono arrivare….anche se…era proprio carinoooo
Iniziai ad arruffarmi i capelli perché non ci stavo più capendo niente!!!
Continuavo a dire a me stessa *stronzo* ma la verità è che mi piace!! E davanti a lui ho di nuovo negato ciò che realmente volevo.
Qui mi sa che la pazza sono io…neanche Freud avrebbe potuto analizzarmi!
Come ho potuto innamorarmi di un ragazzo in soli 2 giorni e che nemmeno conosco? Bho, forse i suoi occhi…il suo viso..era così…dolce… Stavo arrossendo in maniera particolarmente imbarazzante visto che ero pure sola. Ero solita farmi una domanda e auto rispondermi , infondo chi meglio di me poteva darmi il consiglio migliore?.
Quindi forse anche lui si è innamorato di me..per…per cosa… feci un sospiro e mi misi a guardare fuori, finalmente la neve cadeva serena sul prato bianco della montagna.


A: -ragazzi venite a vedere – disse Aki che era vicino ad una finestra
Andammo verso di lui
A: - guardate sembra che il tempo si sia calmato -
P: - hai ragione!! – esclamò Pauli
Io invece corsi subito dal proprietario
Prop: -si signorina, so cosa vuole dirmi – mi disse con un sorriso – mi è appena arrivata una comunicazione, finalmente la tempesta è andata via!! -
Penso di non aver mai sorriso come quel giorno in tutta la mia vita, corsi dai ragazzi tutta sprizzante di gioia pèr dargli la notizia
A: -Favoloso!, adesso possiamo andare anche noi ad aiutare Eero ed Henri-
P: -andrete con le prime luci dell’alba- disse Pauli ironico!
Guardammo strano Pauli…
P: -bhe, cosa c’è? – un’altra volta ironico
Scuotemmo la testa
P: - direi di FESTEGGIAREE!!- disse Pauli con una tazza di cioccolata in mano!!, ma da dove l’aveva presa????
A: -non avevo dubbi – disse Aki portandosi una mano in fronte
io mi limitai a sorridere

Fui svegliata da alcuni rumori che sentii venire da fuori la grotta..mi ero un po appisolata
Mi alzai di scatto e andai fuori per controllare…
S: -Lauri? – dissi sottovoce – Lauri sei tu? – ammetto che mi stavo veramente spaventando
Non vidi niente, forse era stato qualche uccello sugli alberi…non feci in tempo a tornare dentro che lo sentii di nuovo. Era un suono agghiacciante simile ad un ringhio…Questa volta però non avevo il coraggio di girarmi, ero come paralizzata.
ancora quel ringhiare…ed era più di uno, sentivo che si faceva sempre più vicino…vicino….vicino, avevo le lacrime agli occhi…doveva finire così, sbranata dai Lupi!!??? Chiusi forte gli occhi…desideravo con tutta me stessa che andassero via!!
mentre ero ogni istante più sicura che ormai mancava poco, mi venne in mente lui…perché?? Perché proprio lui?

Ad un certo punto sentii come un lamento, tipo quello dei cani che si fanno male, a quel punto decisi di girarmi!







Commento dell'autrice:
S: lupi....
Autrice: e belli grossi anche!
S: ma perchè proprio lupi?
Autrice: preferivi Orsi?
S: piccoli cerbiatti no?
Autrice: si aspetta, chiamo Bambi!!!
E: tenero Bambi *-*
Autrice: o mio dio, Eero è una checca!
E: *-*
Autrice: chiudiamola qua!!, alla prossima :D

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9


S: -Lauri? – Lauri aveva lanciato un sasso ad uno dei lupi, erano 2
L: - Siria, entra nella grotta – mi disse, ma non mi rivolse lo sguardo
S: -ma-
L: - TI HO DETTO ENTRA!!! – disse alzando parecchio la voce
Io indietreggiai lentamente fino a entrare in grotta, con i lupi che ora erano rivolti verso Lauri
L: -Bestiacce, venite qui. – gli urlava lui
S: - Lauri fa attenzione, quelli sono affamati – gli dissi tremante, ma lui sembrava non mi ascoltasse…era ancora arrabbiato?
I lupi lo stavano quasi accerchiando, come erano soliti fare quando trovavano una preda, uno alla destra e uno alla sinistra, lo osservavano attentamente senza perderlo mai di vista, con i denti serrati e ringhiando, piano piano si facevano sempre più vicini a lui, Lauri a piccoli passi indietreggiava
Prese un bastone di media lunghezza in mano e iniziò a scuoterlo davanti a loro, si vedeva ormai che aveva ancora gli occhi gonfi e l’affanno
Perché dovevo starmene li ferma, ad aspettare che lo sbranassero? Tanto dopo lo avrebbero fatto anche con me!! E no! Non ci sto, questa volta voglio dimostrare ciò che ho voluto solo in apparenza dimostrare a me stessa, ovvero essere coraggiosa.
Mentre quelle bestiacce si avvicinavano sempre di più a lui, mi ricordai dell’accendino di Lauri che avevo in tasca. Gli animali hanno paura del fuoco pensai!!
Non potevo avvicinarmi a lui ora, se lo facevo di sicuro il mio brusco movimento poteva intimorire le bestie, che mi avrebbero aggredita!! Tentai così il tutto per tutto
S: -LAURIIII – urlai forte!!, e gli lanciai l’accendino!. Fortuna che questa volta mi aveva sentito, la sfortuna fu che gli scivolò dalle mani e cadde nella neve!!
S: -MERDAAAA, MERDAAA – continuavo a ripetermi dando calci alla neve
Lauri si era abbassato per raccoglierlo, tenendo sempre alto il ramo. Probabilmente non avevano ancora attaccato perché avevano timore di cadere nella neve alta, ed effettivamente Lauri li stava portando sempre più verso….
S: -un lago ghiacciato!!!????? – mi sporsi un pochino ed è quello che vidi, al di là degli alberi e della neve alta, a poco più di 10 metri dove c’ero io, c’era un lago ghiacciato, probabilmente non lo avevo notato perché prima nevicava troppo!!!
S: -Lauri cosa vuoi fare sei impazzito!!!???? – urlavo io intanto ero uscita dalla grotta e piano piano mi avvicinavo a lui
L: -bhe, era la mia idea iniziale, l’accendino non funziona, si è bagnato – e lo lanciò via!! – lo disse con così tanta tranquillità
Si forse era ancora arrabbiato con me….ma che dovevo fare??? Avrei dovuto baciarlo???, comunque non era momento ne luogo di pensare a ste cose.
La neve alta aveva impedito ai lupi di attaccarlo subito, ma erano indubbiamente affamati, probabilmente con questi 2 giorni di tempesta non avevano avuto modo di cacciare!!!
L: -dai bestiacce….avvicinatevi ancora un po – mi ero fermata poco più sopra vicino ad un albero, ormai Lauri era sulla grande lastra di ghiaccio del lago.
L –ancora un po…- finalmente anche i Lupi erano sopra
L’imprevedibile accade sempre quando meno te lo aspetti, o perlomeno non fa mai parte di un piano ben definito. Ad un certo punto i lupi sentendosi più liberi avevano deciso che era il momento per attaccare!!! si stavano quasi per gettare su Lauri.
S:- NOOOOOOOO – gridai da sopra, e dopo istintivamente mi gettai a capofitto anche io verso di lui, lanciando a quelle bestiacce tutto quello che mi capitava a tiro, riuscii a bloccare la loro corsa appena in tempo, che mi ero ritrovata anche io sulla lastra di ghiaccio, i due lupi di bloccarono, molto probabilmente avevano avvertito il pericolo imminente. Mi guardai sotto i piedi e non fu rassicurante quello che sentii
Crick….Crick…
Guardai Lauri dritto negli occhi
L: -CORRIIIIIIIIIIIIIIII – mi urlò lui facendomi segno di andarmene
Mi voltai di scatto e cercai di raggiungere la terra ferma, mentre ero quasi alla fine però inciampai su un pezzo di ghiaccio sollevato cadendo di peso sul braccio destro (quello a cui mi ero tagliata)
Fu un secondo, vidi i Lupi che cercavano disperatamente di scappare e tutto sotto di loro spaccarsi come un puzzle in mille pezzi!!, cercavo di rialzarmi ma scivolavo. Era la fine?
L: -Presto dammi la mano!! – vidi Lauri che mi porgeva una mano, all’inizio esitai ancora confusa, ma dopo l’afferrai, non facemmo comunque in tempo che cademmo entrambi in acqua!


Freddo terribilmente freddo, le mie gambe le mie braccia, nulla rispondeva più ai miei comandi, il freddo mi aveva come paralizzato! Freddo….o paura?...lentamente stavo scivolando sempre più nelle profondità del lago, ormai c’era poco da fare... non sarei più riuscita a tornare su…chiusi lentamente gli occhi, dai quali ormai non percepivo più il freddo,…quando venni travolta da una piacevole sensazione, un leggero calore sulla mia mano sinistra, gli riaprii, avevo ancora la mano stretta a quella di Lauri. NO non doveva finire così!
S: -AHHHH, anf, anf….- ero riuscita ad emergere dall’acqua, e finalmente potevo respirare, mi portai sulla sponda innevata del fiume trascinandomi Lauri quasi privo di sensi. Quando finalmente riuscii ad uscire dall’acqua, iniziai a riprendere fiato, ero ancora scossa dopo tutto quello che era successo, avvicinai le mie mani sul volto di Lauri e cercai di riscaldarlo, inutile ero gelata quanto lui.
S: - Lauri?, ei riesci a sentirmi? –aveva gli occhi semi aperti, zuppi com’eravamo solo un miracolo poteva salvarci ora.
con la sua schiena poggiata al mio petto, cercai di riscaldarci entrambi con il poco calore che avevamo…avevo la mia testa poggiata sulla sua spalla…
S: -sai..-dissi tremando – mi dispiace, per quello che ho fatto prima – sempre tremando, però parlare mi aiutava a pensarci meno – e solo che, credo di aver dato troppo ad una persona la quale non si meritava nulla…e ora…ho paura, di ripetere lo stesso errore, però…io credo nelle favole – arrangiai un sorriso, e lo strinsi più forte a me –
Schopenhawer la chiama “Astuzia della Natura” quella forza incontrollabile che spinge due esseri di sesso opposto ad attrarsi l’un l’altro, per me è pura magia inutile doverla definire in altro modo, quando ti piace qualcuno ti piace, perché farci tanti giri? Perché dannarsi tanto? La vita è una, dalle delusioni si deve imparare, apprendere, conoscere il modo di non sbagliare più, ma ora, io, avevo ancora bisogno di quella magia, e questa volta l’avrei usata con cura.

Lo baciai, perché lo volevo, perché me lo sentivo, ma durò poco….ricordo solo che caddi all’indietro mentre un rumore, come il rombo di un motore, si faceva sempre più vicino, una forte luce sfocata, e infine il buio.







Commento dell'autrice:
Autrice: uhm....qui la situazione si fa preoccupante...
A: uhm, gnam gnam....che sucsef gnam?
Autrice: che cavolo ha detto?
M: chiede cosa succede!
Autrice: e tu come lo hai capito
M: *sguardo soddisfatto* so cose che persino lei non sa!
Autrice: non mi prendere per il culo....ma...mangia pop corn?
A: vuole?
Autrice: .......... *prende il bastone*
M: UHM!! AKIIII, vieni ti vogliono al telefono!!!
Autrice: alla prossima ^^

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


capitolo 10


M: - Siria?....Siria? -
Mi sentivo dolcemente chiamare, ed ero sicura fosse la voce di Mindi. Mi sentivo così tranquilla e non avevo più freddo, quasi non avrei voluto aprire gli occhi
H: - forse ha bisogno di riposare ancora…- Questo era Henri, c’era anche lui…ma allora non ero più nella foresta!
M: -e che sono preoccupata…è da 2 giorni che dorme..- 2 GIORNIII??? Cavolo!
H: - dai stai tra… OH SIRIAA!! – avevo piano piano riaperto gli occhi
S: - ragazzi..-dissi lentamente
Mi si fiondarono entrambi addosso, quanto avevo desiderato poterli riabbracciare
S: - ei – dissi e entrambi si allontanarono un po – ma cosa è successo??? -
Entrambi si guardarono
H: - io e Eero…un amico di Lauri -
S: - LAURI – lo interruppi – COME STA??? DOV’E’ ORA? -
H: -calma calma, sta bene, è in un'altra stanza-
M: -avevate preso entrambi molto freddo, rischiavate di morire congelati, ma -
H: - ma – continuò Henri – Io ed Eero siamo arrivati li in tempo con la motoslitta, avevamo sentito urlare, appena in tempo -
S: - ah, ecco cosa erano quel rumore e quella luce allora….- abbassai lo sguardo
M: -va tutto bene Siria?-
S: - sisi!!! – dissi rialzando la testa con un sorriso – a proposito, dove mi trovo? -
M: - siamo a Sierra, nell’ospedale locale -
S: - capito…-
H: - avrai sicuramente molta fame, ti vado a prendere qualcosa – disse Henri sorridendomi
S: -grazie, mangerei volentieri qualcosa! – detto questo uscì dalla stanza
M: - va tutto bene Siria?, non immagini quanto fossi preoccupata! -
S: - tutto bene, ormai è finita, stai tranquilla – le dissi rassicurandola,e infine le raccontai quello che avevo passato
M: -accidenti non deve essere stato facile – esclamò Mindi alla fine
Io avevo lo sguardo abbassato…in quel momento entrò Henri tutto sprizzante di gioia
H: - Rieccomi!!!, ho portato qualcosa da mettere sotto i den…, Hei, ma che è successo qua? È morto qualcuno? – ci disse tornando serio
S: - No, e io ho una grande fame, che fai resti li? – gli dissi ironica
Per il momento era meglio non raccontargli nulla, in seguito ci avrebbe pensato Mindi.
Avevo il pensiero fisso su Lauri, avrei tanto voluto sapere come stava, se si era svegliato e una gran voglia di vederlo.
Mentre mangiavamo…
M: -ah….em, Siria? -
S: - uhm,? Si cosa c’è? – Mindi aveva assunto un’aria preoccupata
M: - non te lo abbiamo detto prima ma…Eero e Lauri…e con loro ci anche altri due ragazzi, formano una Band Rock famosa in Finlandia…i The Rasmus- in quel momento Mindi si fece piccola piccola e indietreggiava…aveva paura per la mia reazione.
S: -COSAAAAAAAAAAAAA????? – perfetto avevo finito di mangiare!!


S: -Me lo potevi dire prima no????, band rock famosa??
M: - e non solo in Finlandia….- la guardai con sguardo poco rassicurante –dai non guardarmi così….-
H: -scusate ma che succede? – ci chiese Henri che non stava capendo nulla, a lui ancora non avevamo raccontato la vicenda
M: - em…ecco, ti dobbiamo raccontare una cosa – disse Mindi rivolta a Henri
Dopo un po
H: - COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAA? – stessa reazione mia –Merda Siria, lo sai che è una cosa impossibile per te….-
M: -Henri, ma che dici!!! -
H: -Dai mindi guardiamo la realtà in faccia, lui è uno famoso, e come tutti i famosi, non cerca il vero amore, piace divertirsi.
M: - bhe…mai dire mai -
H: - oh, non iniziare con le favole, è questa la realtà
Iniziarono una violenta lotta, su chi avesse ragione, senza considerare il mio punto di vista! Come erano soliti fare ogni volta che si discuteva su qualcosa che mi interessava
S: -LA FINITE!!!??? – gridai infine
Mi guardarono entrambi
M&H: - Scusa…- mi dissero in coro
S: - non ho detto che mi ci devo mettere insieme ok??? Smettetela di preoccuparvi troppo per me, non ho più 12 anni…..e ora, se non vi dispiace vorrei riposare un po ok? – mi ero un po’ alterata..
I ragazzi mi guardarono, e infine uscirono dalla stanza. Forse avevo esagerato..però ora avevo voglia di stare un po sola, loro avrebbero capito.


M:- non è che abbiamo esagerato? – chiesi ad henri mentre passeggiavamo per i corridoi
H: -nha, tranquilla, vedrai che tra poco le passerà tutto-
M: -bhe si, conoscendola.-
H: -senti voglio andare un attimo da Eero – mi disse henri improvvisamente, era particolarmente serio
M: -perché? -
H: -per vedere se tutto va bene ovvio? –cambiò subito espressione
Ci avviamo verso la loro stanza, in direzione della porta proprio di fronte c’era una finestra con un piccolo balconcino, fuori poggiato sul cornicione c’era Eero.
H: -Eero – esclamò Henri
E: -Ei, ciao ragazzi!! – ci stringemmo la mano –bhe come va?, la vostra amica tutto bene? – chiese gentilmente
H: -si, si è svegliata un oretta fa, ora riposa -
E: -bene sono contento -
H: -a voi? -
E: -Bhe Lauri non si è ancora svegliato, ma sta bene, ormai è tutto passato – aveva un aria molto tranquilla, completamente diversa da quando eravamo al rifugio.
M: -bhe magari quando si risveglia anche lui, e entrambi stanno meglio, possiamo organizzare una piccola festa no??- in quel momento ero stata freddata dallo sguardo di Henri, che sembrava contrario.
E: -si sarebbe una bella idea, penso che salteremo anche il concerto del 31…quindi credo che per questo mese e quello dopo saremo liberi. -
M: -oggi è 24…bhe un modo insolito per passare la vigilia di natale..- dissi ironica
H:- em, Mindi, puoi venire un attimo con me?? – disse all’improvviso Henri, prendendomi per un braccio –scusaci Eero torniamo subito -
E: -certo, mi trovate qua – disse perplesso
M: -ma dove mi stai portando?? – dissi a Henri mentre mi trascinava

H: -ti faccio vedere una cosa!-







Commento dell'Autrice:
Autrice: bhe tutto e bene quel che finisce bene
S: -.-
L: -.-
E: -.-
H: -.-
Autrice: cosa c'è?....chi?...che sono quelle facce?...
...............
...............
...............
...............
Autrice: Fuggo!! alla prossima

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11


M: -Henri dove mi stai trascinando –
H: -ora ti faccio aprire gli occhi -
Continuavo a non capire a cosa puntasse, poi finalmente ci fermammo davanti all’ingresso principale
M: -bhe? – gli dissi pensierosa
H: -apri la porta – mi disse facendo cenno con il capo
Io andai verso la porta e quasi avessi paura di aprirla, poggiai la mia mano lentamente sulla maniglia fino a girarla completamente…Quando fui fuori rimasi abbastanza incredula ma dopotutto c’era da aspettarselo
H:- visto? Cosa ti avevo detto? – mi disse Henri da dietro con voce seria
Io rimasi per un po in silenzio…e nel mentre mi guardavo intorno, ora ero preoccupata, e non volevo darla vinta ad Henri
M: -si bhe!!, sarà anche uno famoso, ma che non è in grado di amare è da vedere!! E io te lo dimostrerò! – gli dissi a un palmo dal suo naso con occhi di sfida
H: - perfetto vedremo chi dei due ha ragione, questi non aspettano altro che Lauri esca di qui, per sommergerlo di interviste e domande, upf –fece un gesto di disapprovazione con il capo – si dimenticherà presto chi è Siria – e detto questo rientrò in ospedale
Io ero rimasta ferma sugli scalini, non volevo dargliela vinta, Siria si meritava un po di felicità…
Tizio: -scusi signorina -
Il mio viaggio mentale venne interrotto da un ragazzo tutto incappucciato il quale da sotto il cappotto aveva tirato fuori un microfono
Tizio: - l’ho sentita parlare di lauri con quel ragazzo, lei lo conosce?? – gli brillavano gli occhi
M: -em…veramente io –non avevo fatto in tempo a dire nulla di concreto, che una marea di giornalisti tra cameraman, fotografi e tizi con i microfoni mi si fiondarono a dosso manco avessi detto “si”.
Tizio: - Conosce il signor Ylonen??
Tizio2: -Come sta in questo momento??
Tizio3: - come si sente il signor Ylonen??
Tizio: - è vero che annulleranno anche il concerto del 31??
Tizio4: - in che condizioni si trova ora??
Tizio3: - signorina per favore risponda
M: -ehm...- ero completamente sommersa non riuscivo manco a pensare a quello che avrei potuto dire
Tizio6:-è un’amica del signor Ylonen? Da quanto tempo vi conoscete???
M: -veramente…-
Tizio9- è la sua ragazza???-
M: -NO!! – oddio che situazione
Tra flash delle macchine fotografiche e domande a propulsione stavo per impazzire, quando fortunatamente una mano amica mi tirò fuori da quel delirio
A- Ei Mindi!!- Era Aki – che ci fai qui fuori!! – cercavamo di parlarci ma era dura con tutta quella gente che appena ebbe realizzato che quello fosse Aki si era gettata di peso addosso a tutti e due -
M: -guarda manco io lo so!! Aiuto -
A: - Per favore lasciateci in pace, non appena potremo rilasceremo interviste – Aki cercava di addolcire i giornalisti, ma quelli erano in cerca dell’esclusiva.
Tizio: - questa la è la sua ragazza signor Hakala?
Io e Aki ci guardammo
A&M: -NO!!! – dicemmo in tono disperato
Non so come, forse per miracolo, riuscimmo a rientrare nell’edificio
Tirammo entrambi un lunghissimo sospiro di sollievo e con le spalle alla porta ci accasciammo a terra quasi increduli di essere riusciti a sfuggire alle grinfie delle macchine fotografiche e delle telecamere
Ci guardammo per un attimo…
A&M: -ahhahahahahahahahah – scoppiammo a ridere senza motivo
P: - ragazzi state bene?? -
Era pauli che ci guardava con aria preoccupata. Ci rialzammo, sorridendo
M: -nulla, va tutto bene – gli dissi strizzando l’occhio ad Aki
A: -ma tu che fine avevi fatto, ti stavo cercando -
P: -ero andato alle macchinette a prendere qualcosa da mangiare, però non c’è molto quindi credo che uscirò a comprare qualcosa -
A&M:- NOOOOOO –gli dicemmo in coro
Lui di risposta ci guardò in modo ancora più strano…
P: -perché?...- disse piano
Io guardai Aki
M:- perché se tieni alla tua incolumità io non uscirei-
Aki fece cenno di si con la testa
P: - io ho fame, qui non si mangia abbastanza, tornerò subito tranquilli -
Vedemmo Pauli uscire dalla porta…e
Io e Aki ci guardammo per l’ennesima volta, ormai era come se ci leggessimo nella mente
M: -1….- iniziai a contare
A: -2….-
M: -3-
SBAAAAAAAAAAM!! La porta si spalancò e Pauli tutto con i vestiti sciupati rientrò con l’affanno
P: -O…MIO…DIO!!! – si rivolse a noi! – Ragazzi, NON, uscite, ne va della vostra incolumità!


Mi svegliai inebriata dal buon odore di arancia sbucciata, adoravo la frutta, tranne l’ananas...
M: - eheh, sapevo che non avresti resistito – Mindi mi guardava con l’arancia in mano
S: - conosci i miei punti deboli, lo ammetto- gli dissi con ironia
M: -prendi, ti aiuterà a tirarti su -
Senza farmelo ripetere inizia a mangiare la mia bella arancia
S: - dov’è Henri?? -
M: -sarà con Eero, ormai quei due sono diventati pappa e ciccia-
S: -ah, mi fa piacere…-
M: -se ti stai chiedendo come sta Lauri…si è svegliato -
Sgranai gli occhi
S: -veramente? E cmq non me lo stavo chiedendo- e tornai a mangiare la mia arancia
M: -si…certo…Cmq, il medico ha detto che ti può dimettere, così possiamo passare la vigilia altrove-
S: - ottimo -
M: -te la senti? –
S: - sisi, mi fa solo un po male il braccio, ma posso farcela-
Ci fu qualche minuto di silenzio….
M: -se vuoi…passiamo da Lauri prima di andare via…- mi disse Mindi all’improvviso, con aria maliziosa
S: -bhe!, si, cioè, ok…così lo saluto- arrossii improvvisamente
M: -ahahaha, mi fai morire, sei proprio un bel tipo!! -
S: -hai finito di prendermi in giro?? – le dissi offesa e iniziai a punzecchiarla
M: - dai che mi fai il solletico, lo sai che non lo sopporto – iniziammo una violenta lotta di solletico, nella quale non vinceva mai nessuno poiché ci arrendevamo entrambe.
S: - Ok Ok…dai basta – dissi riprendendo fiato
M: -sei incorreggibile….-
H:- bhe vedo che ora stai molto meglio -
Non ci eravamo accorte che era entrato Henri
S: -sempre passo felpato tu e -
H: -ero venuto per vedere se te la sentivi di uscire -
M: -tranquillo ci ho già pensato io -
S: - bhe allora mi preparo…-
Io e Mindi fissammo Henri…
H: - uhm?, cosa? – si guardò preoccupato –ho qualcosa addosso?
M: -HENRI!!! – disse Mindi come a volerlo sgridare
H: -ma daiiii vi conosco da quando andavamo al mare senza il costume!!!
Dalla stanza iniziarono a volare cuscini, bottigliette, spazzola e tutto quello che potevo usare come oggetto da lancio, fino a che Henri non se ne fu andato.
H: -mamma mia che modi….scherzavo!!! – ci disse con un urlo, e infine chiudemmo la porta!
E- cacciato dalla stanza delle ragazze? – disse Eero rivolto a Henri
H: -pare proprio di si! – gli rispose ironico
E: -sono le 2, ti va un caffè? -

H: -sempre meglio che essere preso a cucinate!! – detto così i due si avviarono verso le macchinette.








Commento dell'autrice:
Autrice: Pauli sei incorreggibile!
P: io ho fame ç_ç
A: come se fosse una novità!
E: Dai Aki, sai com'è fatto!....Pauli vieni, avevo una merendina da parte!
A: ma così lo vizi!
Autrice: Scusate...
E: ma cosa dici!
A: non può mangiare sempre
Autrice: em
E: ma va!! lo sai che dopo ci collassa
A: io proprio non ti capisco!!
Autrice: abbiamo finito? Miss Eero e Mrs Aki?
E: ei perchè io la femmina?!
Autrice: Alla prossima :)

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12


Avevo appena finito di prepararmi che bussarono alla stanza
M: -spero non sia Henri – disse Mindi ironica
S: - dai ora sono pronta può entrare – le sorrisi
D: -è permesso?
Era un dottore
M: -ah prego entri, pensavo fosse il nostro amico
D: -bene vedo che si è già preparata, quindi ha deciso di uscire? – mi domandò il medico
S: - si grazie, mi sento molto meglio-
D: -ottimo, allora appena ha finito, deve solo firmarmi delle carte e potrà andare -
S: -certo, arrivo subito-
D: -perfetto- detto questo uscì dalla stanza

H: -credo che Siria voglia passare a salutare Lauri prima di andare via -
E: -ah ok, allora aspettiamole davanti alla stanza -
I due amici si stavano lentamente godendo il loro caffè caldo, che più che un caffè sembrava un cappuccino ma senza latte, in una tazza enorme.
E: -Ei Aki – esclamò Eero
Aki era fuori dalla stanza vicino al balcone
A: - oi ciao Eero, ciao Henri – disse con aria rassegnata
E: -è successo qualcosa?? -
A: - Pauli….-
E: - che ha?? Ha fatto indigestione???? – disse Eero nel panico
A: - Seee magari -
Pauli era seduto su una sedia sul balcone con lo sguardo triste
E: -Pauli tutto bene? -
P: -macchè!!!,
E: -cosa è successo amico, racconta…e stai tranquillo – gli disse Eero gesticolando lentamente, poi prese le mani di Pauli –andrà tutto bene-
A: -uccidetemi!!!- esclamò Aki, disgustato da quella scena
Nel frattempo Henri se la rideva di gusto sotto i baffi
P: -bhe qui non si mangia abbastanza, e io non posso uscire a comprare nulla…è LA FINEEE, CAPISCI???? LA FINEEEE….-
E: -amico…oggi è la vigilia-
Pauli alzò lo sguardo…
P: -questo vuol dire che quei giornalisti andranno via prima o poi!-
Eero sorrise!
P: -mi vado ad appostare alla porta di ingresso e aspetto che vadano viaaaa- detto questo tutto zompettante se ne andò.
Eero, che si era inginocchiato, si rialzò si mise le mani sui fianchi
E: -ottimo lavoro Eero -
A: - si ottimo lavoro genio, oggi è la vigilia, i negozi sono tutti chiusi – gli disse Aki.
Ma Eero si limitò ad un sorriso di rassegnazione
M: - Ei ragazzi!!!! – Mindi urlava per il corridoio
S: -mindi shhh, abbassa la voce, siamo in un ospedale!!! –la rimproverai io
M: -ops -
H: - ah eccovi finalmente!!
S: -ho dovuto firmare delle carte, siamo pronte-
H: -non vuoi salutare Lauri – Henri mi guardò storto
M : -ovvio che si – Mindi mi precedette, e fissò Henri con uno strano sguardo, che avevano in mente??
A: -Eero tu non vai da Pauli a rimediare al casino che hai fatto? -
E: -nhaaa, se no chi se lo tiene tutta la serata -
S: -voi restate qui stasera?
E: -bhe si…non possiamo lasciare Lauri solo alla vigilia
improvvisamente mi venne un terribile bruciore allo stomaco, seguito da una malinconica sensazione di angoscia, mi limitai a fare un lungo sospiro.
A: -dai entriamo in stanza venite.-


A: -Lauriii ci sono visite – disse Aki quando entrammo in stanza
Lauri era seduto sul letto con la schiena poggiata sul cuscino
L: -mi hai portato la cioccolata calda??? –
A: -porc!!, ora vado!, Mindi vieni con me? – Mindi si trovava un po’ spiazzata, ma Aki la trascinò da un braccio e se la portò con lui
Restammo in stanza io Eero, e Henri
Eero ruppe quel imbarazzante silenzio che si era creato
E: - Siria voleva salutarti –
Io che nel mentre ero diventata bordò, mi avvicinai a lui
S: - co…come ti senti? -
L: -meglio..- sembrava nervoso anche lui
Ritornò nuovamente il silenzio
E: - Dai Henri usciamo, andiamo da Pauli
H: -ma io veramente…
E: -Muoviti!!! -
così rimanemmo soli….Eero era una persona molto perspicace, ma la situazione non cambiò, tornò a regnare il silenzio
L: -Quindi….tu..stai bene? – mi domandò lui
S: -sisi!! Tutto apposto- dissi velocemente io
L: -capisco…-
S: -tu quando..?
L: -penso fra un paio di giorni…-
S: -ah…ottimo…-
Tornò il silenzio..
L&S:- Ascolta io.!- avevamo parlato insieme
L: -prima tu!
S: -nono, vai tranquillo-
L: -insisto!-
Mi presi qualche secondo…
S: -bhe…s..sono…contenta che tu stia..bene – avvampai completamente, e iniziai a giocare con il laccio del cappuccio della mia felpa nervosamente..
Lui rise dolcemente
S: -perché ridi!! -
L: -sei così buffa quando ti emozioni -
S: -I…IO…non sono emozionata!!! Cosa te lo fa pensare! -
L: -che sei diventata tutta rossa e stai torturando quel povero laccio –
S: io non sono rossa! È il freddo! – e inconsciamente mi voltai di schiena cn le braccia conserte
L: - e che ti volti sempre, quando ti senti offesa…., quindi vuol dire che ho ragione -
Mi rassegnai, aveva ragione…..ma…io non so cosa mi prendeva quando ero con lui…il cuore iniziava a battermi all’impazzata, e diventavo tutta rossa…nessun ragazzo mi aveva mai fatto quest’effetto. Mi rivoltai
S: - tu che volevi dirmi -
Lui abbassò lo sguardo qualche secondo, come per pensare.
L: - Mi dispiace per quella sera nel rifugio…forse era che non ragionavo tanto bene a causa della febbre, però in quel momento fu la prima cosa che mi era venuta in mente di fare, probabilmente lo avrei fatto con chiunque…so che non è una bella cosa…e ti chiedo scusa.-
Si fermò un secondo, io lo ascoltavo con molta attenzione
L:-Però sai, quando poi sei uscita fuori mentre me ne andavo, e cercavi di fermarmi, credo che sia nato qualcos’altro dentro di me, e mi sono sentito estremamente stupido, con i lupi…e al lago, io sentivo che dovevo salvarti, anche a costo della mia vita-
I suoi occhi erano così penetranti che sembravano potessero scrutare le profondità della mia mente, fino a toccare la mia anima, e io ne ero completamente incantata
L: -Pensavo…magari potremmo conoscerci meglio- mi sorrise – che dici?-
S: -penso che sia una buona idea – e ricambiai il sorriso…poi mi avvicinai sempre di più a lui….
BUM-TUM-SBAM….
mi voltai di scatto
S: -Ma cosa è stato??? – esclamai.
Dei forti rumori provenivano da dietro la porta
L: -n..non ne ho idea!!
Mi avvicinai alla porta e con un orecchio cercai di sentire…poi la aprii velocemente e, tutti uno dopo l’altro, Henri, Eero, Aki e Pauli mi caddero ai piedi come tanti fagotti, Mindi che era l’unica in piedi mi guardò.
M- peggio dei bambini!!! –disse infuriata, con le braccia conserte
Io iniziai a ridere e mi voltai verso Lauri che con sguardo rassegnato guardava gli amici uno sopra all’altro

A: -Ahm, Lauri la tua cioccolata…ajo – disse aki schiacciato sotto Pauli con un bicchierone in mano.







Commento dell'autrice:
Autrice: peggio dei bambini
S: già peccato che gli hai descritti tu così
L: già
Autrice: -.-, anche voi siete frutto della mia fantasia
S: chi?
Autrice: finta tonta!

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13


M: -Siria, non hai toccato cibo-
S: -uhm…lo so, e che non ho molta fame…-
H: -Dai Mindi, è uscita solo oggi dall’ospedale -
M: -è per Lauri? -
H: -ma cosa vai a pensare??? -
M: -ti chiami Siria!!!!???
Henri si limitò a fissare Mindi
S: -nono, è solo che non ho appetito -
Eravamo in un piccolo ristorantino di Sierre, a passare la vigilia di Natale, c’era intrattenimento, musica, ed una pista dove si poteva ballare…
H:- visto??? -
M: -Sta zitto -
S:- vado a prendere una boccata d’aria arrivo subito -
M: -Henri!!! –lo riprese Mindi– finiscila di intrometterti -
H: -intromettermi a cosa??? -
M: -lo sai benissimo, che ti piaccia o no lei è innamorata -
H: -è di chi!!!??? SPIEGAMI DI CHI! – Henri aveva inconsciamente alzato la voce
M: -non urlare sei impazzito??-
H: -s…scusa…non volevo, ma questa situazione mi fa innervosire -
M: -a me invece rende felice, perché anche lei lo è, e dovresti esserlo anche tu! -
H: - credi che io non sia felice???, ma spiegami, lei ti sembra felice?? A me no, mi pare più che sia in pena-
M: -questo perché l’amore è la peggiore delle malattie…, quando ti innamori, nulla ha più senso..- la voce di Mindi si faceva sempre più bassa…- trovare l’amore probabilmente è peggio che perderlo…perché a volte è irraggiungibile e quindi alla fine non ti resta altro che rassegnarti..ma è dura arrivare alla rassegnazione di un amore impossibile e quindi diventi triste, incompreso, solitario….-
H: -Mindi?....- disse Henri in un bisbiglio.., Mindi sollevò la testa – ma ti sei innamorata di…
E: -Ragazzi!!!! -
Improvvisamente arrivò Eero dal nulla e i due amici fecero un salto per lo spavento
M: -o madonna…-
E: -scusate vi ho spaventato? -
H: -Eero ma come fai ad avere questa capacità di arrivare sempre di soppiatto e nei momenti più impensabili?
A: -lo dico sempre anche io!! – intervenne Aki
H: -Ah, ma ci siete tutti….e…Pauli?-
A&E: -Al Buffet!! – dissero in coro
M: -avete lasciato Lauri solo in ospedale?- chiese Mindi perplessa
A: -ovvio che no, è per questo che siamo qui ..-
E: -non vi dico nemmeno che fatica per trovarvi…-
A: -già, per fortuna che abbiamo il segugio Pauli…
Mindi e Henri guardavano pensierosi i due amici
E: -non chiedete..-
A: -comunque abbiamo una sorpresa per Siria – Aki si guardò intorno, -dov’è?-
M: -è.. uscita a prendersi una boccata d’aria, la vado a chiamare-
A: -ok fai subito, e non dirle nulla della sorpresa-
Mentre Mindi si allontanava
H: - ma posso sapere cosa avete in mente? -
E: -te lo dico io-
Eero spiegò cosa avevano in mente, ma Henri non sembrava entusiasto
H: -uhm…capito-
In quel momento arrivarono Mindi e Siria


S: - e voi che ci fate qua – chiesi stupita
Eero e Aki si guardarono negli occhi nella speranza di trovare una scusa fattibile
E: - bhe ecco…Aki..- e guardò l’amico
A: -si…si insomma, la verità è che Pauli…- e in quel momento arrivò Pauli, con due piattoni in mano e la bocca piena
S: -Pauli?? -
P: -aumhuahuiamhuha?-
E: -Pauli, dio mio, INGOIA!! -
P: -scusate!!, cosa è successo? – e mi guardò più perplesso di me
Io mi girai nuovamente verso Eero e Aki e li guardai in cerca di risposte
Aki era sul procinto di dire qualcosa ma all’improvviso si spensero le luci, e al centro della pista se ne accese una, notai subito che Eero e Aki avevano tirato un sospiro di sollievo, perché?
Appena voltai nuovamente il viso sulla pista, il cuore fece un salto in gola e vi giuro che mi mancò quasi il respiro, rimasi come un ebete con la bocca semi spalancata nel vedere Lauri al centro della pista.
S: -Ma…- riuscii a dire solo questo, e non mi ero accorta che lentamente gli altri si erano fatti sempre più indietro lasciandomi li sola, stavo per indietreggiare anche io ma non feci in tempo che…
L: -Siria - Lauri mi aveva chiamato
Io ero voltata di spalle, in quel momento chiusi gli occhi, e non potete immaginare come mi sia sentita osservata in quell’istante, non mi era mai successo, ero diventata un pezzo di ghiaccio, lentamente mi voltai e cercai di guardare solo di fronte a me, verso Lauri. Lui sollevò la mano e fece segno di avvicinarmi
Me l’avrebbero pagata, Mindi, Henri, Eero, Aki e anche Pauli pensavo, sempre se sarei sopravvissuta a quella serata, visto che credevo di svenire da un momento all’altro per l’imbarazzo, oppure di fuggire come nei film gettandomi da una finestra o meglio ancora semplicemente uscendo dalla porta d’ingresso. Comunque al solito avevo dato troppo libero spazio ai miei pensieri che senza accorgermene la mia mano stringeva quella di Lauri
L: -sei bellissima – mi disse con un sorriso, io mi limitai a ricambiarlo
Forse voleva cantare una canzone?, ma no, non dovrebbe nemmeno essere qui, allora che aveva in mente…
Cercavo di tenere lo sguardo fisso su di lui, ma non lo guardavo in viso…, poi vidi che fece gesto con la mano verso il Dj e partì un lento…ah ecco…voleva…ballare?? Madò io ero così negata…
Comunque di tempo per pensare ne rimase poco, lui mi strinse la vita con le sue braccia , in quel momento avevo la mia testa poggiata sul suo petto e la sua poggiata sulla mia testa, non ho idea di come, ma mi stavo muovendo al dolce suono di quel lento, i miei piedi andavano soli, ero completamente assorta nell’inebriante profumo che emanava Lauri, e mi sentivo così…protetta, le sue braccia…avrei voluto che mi tenessero stretta in eterno che non mi lasciassero mai, mi avvinghiai anche io a lui e lo strinsi forte, potevo sentire il suo battito, il suo respiro….non mi accorsi che stavo piangendo, ma erano lacrime di gioia, lacrime che mai avevo gettato prima d’ora e per la prima volta ero felice di piangere
S: -non mi lasciare mai – gli bisbigliai singhiozzando
L: -perché dovrei….-

Ero proprio su un altro mondo, stavo provando un calore mai sentito, quel calore di cui avevo bisogno da tempo, finalmente, mi liberai dalla mia prigione di ghiaccio come neve al sole…







Commento dell'autrice:
Autrice: quanta tenerezza **
E: quanto miele **
P: uhm...dolci...gnam
A: mi sta venendo da vomitare -_-
Autrice: sei un insensibile!!
E: vero
P: già!
Autrice: avete finito?
P:come? il dolce è già finito? NOOOOOOOOOO
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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14



M: -bhe, che ti dicevo Henri? – Mindi lanciò un occhiata di vittoria all’amico
H: -umpf – ma lui si limitò ad una smorfia
M: -perché non ammetti che lui la ama!! -
H: -non è ancora detto, sarò convinto solo quando torneremo ad Helsinki -
M: -perché cosa cambia qui! -
H: -lo vedrai, con tutta la gente che gli va dietro – disse scocciato
M: -è impossibile discutere con te!! -
A: -Ei..Mindi – Aki un po’ imbarazzato si era rivolto a Mindi
M : -dimmi, tutto bene? -
A: -si..ecco, volevo chiederti se…ti va di…- e indicò la pista
M: - ballare?? – disse Mindi con un sorriso
A: -si.. – se non fosse che non c’era molta luce, si poteva facilmente vedere il colore rosso di cui Aki si era tinto in viso
Mindi lanciò un occhiata ad Henri, che sembrava più furioso di prima, e tirò Aki in pista
Eero, notando la tensione si sedette vicino a Henri
E: -cosa c’è?, geloso? -
H: -c…cosa IOO?? Scherzi, nono-
E: -bhe sembrava volessi fulminare Aki -
H: -ma no, non è quello, per me Mindi e Siria, sono come due sorelle…-
E: -bhe non intendevo che fossi geloso perché a Siria e Mindi piacciono due ragazzi – Eero fissò intensamente Henri e lui lo ricambiò
H: -so a cosa vuoi arrivare…-
E: -sicuro che non vuoi parlarne? -
H: -sicurissimo!!-
E: -vedi solo di non fare sciocchezze -
H: -perché dovrei? – chiese Henri perplesso ma con un leggero tono di ironia
E: -perché quando si ha paura di perdere delle persone care si fanno tante pazzie…- concluse Eero.
I due si fissarono per qualche secondo in modo poco amichevole
H: -tu sei sposato vero? -
E: -già-
P: -ma, ragazzi non mangiate nulla?? – Pauli li interruppe, mentre gustava una fetta di torta al cioccolato
H: -no grazie, ho già mangiato abbastanza – esclamò Henri
Eero però era ancora pensieroso e fissò per qualche altro secondo Henri
E: -bhe comunque sono le 11.40 tra poco è mezzanotte
H: -ci saranno i fuochi-
E: - si direi di aspettare che finiscano il lento e andarli a vedere tutti insieme -
P: -io adoro i fuochi-
E: -perfetto, però finisci prima di mangiare!! -
P: -tranquillo, sono al limite!! -
E: -quasi non ci credo…-


S: -che belli i fuochi -
L: -già..sono…molto…luminosi – disse Lauri ironico
Lo guardai e poi gli diedi un leggero schiaffo sulla spalla
H: -ma che carini già vi prendete a schiaffi? -
Lanciai un occhiata di stupore verso Henri
S: - Era per scherzare Henri
M: -lascialo perdere Siria, ha le sue cose -
S: -ohhh, perdono -
H: -ah ah , avete finito tutte e due? -
M: - e tu hai finito di scassare? -
S: -MINDI-
Ma che stavano facendo, litigavano?, non ci stavo capendo nulla
A: -Ei ragazzi calma, sono solo fuochi, Lauri ma com’è che ogni volta che parli fai casini – Disse ironico Aki
L: -Aki, sappi che appena avrò il 100% delle mie forze quello che non riuscirà più a parlare sarai tu!- esclamò Lauri
A: -allora meglio che inizio a correre -
in quel momento nessuno riuscì a trattenere una risata lo stesso Lauri scoppiò a ridere, lui e Aki erano davvero spassosi. Tutti ridevamo tranne Henri che si rigirò verso i fuochi, mi avvicinai a lui un po’ preoccupata
S: -Henri ma va tutto bene? Sei strano oggi -
H: -tutto bene Siria – mi rispose secco
S: -uhm, magari qualcuno ha bisogno di un…SOLLETTICOOO – mi gettai su di lui e iniziai a fargli il solletico, anche se lui non lo soffriva
H: -dai finiscila -
S: -ma come, giochiamo sempre così noi…- lui però aveva la testa voltata e un espressione seria e malinconica in viso
H: -dai torna dal tuo fidanzatino, che si sentirà solo -
Rimasi di stucco per qualche minuto, pensai Henri geloso? Non è possibile, allora perché si stava comportando così…
Gli stavo per posare una mano sulla spalla ma venni chiamata da Lauri
L: -Siria, vieni, accendiamo tutti insieme le stelle filanti -
S: -Si arrivo, un secondo – mi rivoltai verso Henri – tu vieni? – ma lui non mi rispose
Un po amareggiata, me ne andai verso gli altri, magari aveva solo bisogno di stare un po’ solo, magari domani gli sarebbe passato tutto.
Dopo una mezz’oretta
M: -ma nooo dovete già andare via? -
E: -purtroppo il signorino Lauri non sarebbe neanche dovuto venire qui-
L: -già, ho fatto un patto con il dottore, entro l’1 devo tornare in ospedale-
S: -uff, peccato, bhe domani ti vengo a trovare-
L: -mi trovi li – disse ironico
E: -bhe veloci prima che la macchina si trasformi in zucca
P: -uhm, gnam, zucca -
Tutti: - PAULI!! -
L: -dov’è il vostro amico?-
M: -chi Henri?, bho da qualche parte – disse Mindi scocciata..
L: -vabbè allora salutatemelo, a domani -
M&S: -ciaooo-
M: -wow che serata, e Siria? –
Ero un attimo pensierosa
S: -sisi, d’avvero, senti ma….oh Aki -
Aki era tornato indietro
A: - scusate ma ho dimenticato qualcosa
M: -cos…-
in quell’istante la mia bocca avrebbe potuto toccare il pavimento, nel vedere la scena di Aki che baciava Mindi, in compenso una piacevole sensazione di felicità mi pervase
A: -ok, a domani!! – e se ne andò lasciando Mindi lì come un cubetto di ghiaccio
Io la guardai, poi lei rivolse lo sguardo verso di me e….
M&S:- AAAAAAAAAAAAAAAAAAA- tra saltelli e urla di gioia sembravamo due bambine che avevano visto il loro idolo.

S: -Ora si che è proprio una bella serata- gli dissi stringendogli forte le mani







Commento dell'autrice:
L'autrice in questo momento è assente, si prega di lasciare un messaggio dopo il bip :)





Bene sarete presto contattati, alla prossima!

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15



i due giorni seguenti li passai a fare avanti e dietro in ospedale a trovare Lauri, finchè finalmente non lo dimisero. Mindi e Aki ormai erano una coppia a tutti gli effetti, e vederli insieme mi rendeva molto felice, Henri invece sembrava fosse tornato quello di sempre anche se a volte mi dava l’impressione che odiasse sia Aki che Lauri…ma vabbè io viaggio parecchio di fantasia e non ci feci più molto caso. Era il 28 Dicembre, eravamo in un bar a Sierre
E: -ma sei proprio sicuro che te la senti? -
L: -sicurissimo, non ho intenzione di annullare anche la data del 31-
E: -vabbè se lo dici tu, allora do la conferma- Eero si alzò dal tavolino e con il telefono in mano si mise in disparte
S: -sicuro sicuro che ti senti meglio? – gli dissi preoccupata
L: -siiiii, non preoccupatevi, mi sento benissimo, e poi ho voglia di farti sentire qualcosa-
S: -uhm…non lo fai solo perché vuoi che io ti senta cantare…vero??? -
L: -nono…bhe anche, però mi scoccia dover annullare una data, figuriamoci 2- e mi diede un bacio sulla guancia, ora che ci penso, non ci eravamo ancora baciati sulla bocca…probabilmente lui aspettava che io mi sentissi pronta e quindi che facessi io la prima mossa.
P: -che bel tempo…- disse Pauli spaparanzato sulla sedia
A: -oh,vero– esclamò Aki – Speriamo non peggiori, vero Lauri? – disse ironico lanciando un occhiata all’amico
L: -Aki ti ricordo, che ora mi sento mooolto bene…-
A: -oh….ehm.., inizio a correre..-
L: -sarà meglio -
Non ci credo lo stavano facendo veramente!!! Si rincorrevano come due bambini, imbarazzante pensai…ma allo stesso tempo molto divertente
M: -bhe, almeno con loro due non c’è da annoiarsi – mi disse Mindi
P: -fanno sempre così…si punzecchiano come una coppia di sposini -
S: -Pauli ma tu sei fidanzato? -
P: -Felicemente sposato!! -
S: -ah che bello..-
H: -umpf…- Henri che fino a quel momento era stato in disparte fece una smorfia, e in quel momento tornò anche Eero
E: -ok, confermata, ma…che stanno facendo quei due?-
M: -non so…di preciso…uhm, Aki è saltato addosso a Lauri…-
S: -no, ora Lauri è addosso ad Aki-
M: -si ma Aki gli sta tirando i capelli-
S: -oh, guarda Lauri ha tolto una scarpa ad Aki…e….perchè viene verso di noi????- ero alquanto preoccupata
L: -PRESTO PRESTO NASCONDETELA -
Mi ritrovai senza alcun motivo la scarpa di Aki in mano, mentre Aki aveva appena fatto fare un volo a Lauri e con il pugno gli arruffava tutti i capelli
……..
……..
……..
……..
E: -ok, dicevamo???-
Cameriera: -ecco le vostre cioccolate -
P: -oh la ringrazio-
A&L: -ECCOCI!!, cioccolata? Dove? – erano magicamente apparsi dinanzi al tavolino e la cameriera fece un salto dallo spavento
E: -stia tranquilla è tutto sotto controllo-
Lauri sembrava uno spaventapasseri con i capelli tutti arruffati e la felpa strappata mentre Aki aveva il calzino tutto bucato, la cosa più divertente e che si sostenevano con le braccia sulle spalle
Si sedettero al tavolo come se nulla fosse…
E: -Lauri ho confermato per il 31-
L: -perfetto grazie-
A: -allora dopo andiamo a provare un po?-
P: -ottima idea-
S: -Em, Aki la scarpa…- gli dissi fra una risata e lo stupore
A: -oh grazie!!-
Se questa doveva essere la routine giornaliera…pensai…mi piaceva un casino!!!


Autrice: bene signori e signori, siamo finalmente giunti a metà FanFic, ora che Siria ha dato pienamente libero sfogo ai suoi pensieri,alle sue paure alle sue sensazioni e chi più ne ha più ne metta, e dopo aver dato anche un po di spazio a Mindi, ora è arrivato il momento di far parlare Lauri e Aki. Bene detto questo buona continuazione!!

31 dicembre Ore 20.30
L: -sono arrivati? – chiesi impaziente
E: -si li ho visti in prima fila-
L: -uff, mi domando perché non hanno voluto il pass!! -
A: -Mindi mi ha detto che non volevano avere trattamenti speciali…- disse Aki un po
triste
E: -dai ragazzi, tanto dopo stiamo tutti insieme -
In quel momento arrivò Pauli
P: -ei ragazzi li sentite come sono carichi?? -
Da dietro il Backstage, si potevano benissimo sentire le urla dei fan, una sensazioni favolosa!
E: -bhe direi che hanno aspettato anche troppo-
L: -mi carica un casino un pubblico così-
A: -Lauri, ti luccicano gli occhi!!!-
L: -lo so, sono troppo nervoso- mi guardarono tutti e tre strano
E: -non pensare troppo a Siria…-
A: -Dobbiamo distruggerlo quel palco oggi!! – disse Aki e mise la mano in avanti pronto per il nostro solito grido di incoraggiamento
L: -ok ragazzi, pronti?- mani uno sopra all’altro – EEEEEE VIAAAA!!-
Salimmo sul palco, quanto mi mancava quella sensazione, i fan che urlavano il tuo nome, che non aspettavano altro che tu cantassi la loro canzone preferita, battevano le mani, si sgolavano, flash delle macchine fotografiche…finalmente ero tornato al posto che mi spettava….e questa volta in più c’era lei…in prima fila, non mi era facile vederla con tutte quelle luci, ma c’era, e non potevo sicuramente deludere ne lei ne i fan. Cantare ed essere accompagnato anche da loro era forse la cosa più bella, che ti faceva comprendere quanto realmente il nostro lavoro era stato apprezzato. Probabilmente non mi ero mai sentito tanto carico fin ora come lo ero in questo momento, quando cantavo le parole mi uscivano con…gioia?…non è facile da spiegare sembrava che fossi ubriaco…si ubriaco d’amore!
L: -UOHOOOOOO grandioso!! – urlai tutto esaltato appena tornato nel backstage
E: -ok abbiamo perso Lauri -
L: - ma dai ragazzi, avete visto che grande concerto? – ero sempre più esaltato
E: -ammetto che eravamo tutti in ottima forma -
A: -wow sembrava come se le mie bacchette andassero sole oggi…-
L: -vero Aki?, è la stessa cosa che ho provato io!! -
E: -ok gli abbiamo persi entrambi…-
P: -ehh…l’amore l’amore…- sospirò Pauli
M: -hola ragazzi!! -
Era Mindi, e c’erano anche Siria ed Henri,
S: -ciaooo -
L: -Siriaa, come avete fatto ad entrare senza pass!! – le dissi correndo subito da lei
S: -bhe, Mindi è una ragazza dalle mille risorse!! – disse Siria rassegnata
M: -eheh se qualcuno mi dice “Non puoi entrare è vietato”…bhe sarà l’ultima volta che lo fa….- lo disse con un aria alquanto spaventosa, a tal punto che evitai di chiedere altro…
A: -adorabile il mio amore, si fa valere!! – le disse Aki baciandola
E: -bhe vi siete divertiti?? -
S: -si mi è piaciuto molto!! -
H: -si…bravi – Henri non mi sembrava molto convinto
M: -Meruhmsglshiosi -
L&S: -EH???
E: -Aki se tu smettessi di baciarla magari!!
A: -scusate, sapete quando l’istinto chiama!! – disse Aki staccandosi dalle labbra di Mindi
M : -dicevo, Meravigliosi!!! – e ripresero senza sosta a baciarsi
P: -ehh…l’amore l’amore – sospirò ancora Pauli
E: -Pauli va tutto bene?? -
P: -............ -
E: -Pauli?- Eero guardò pensieroso l'amico
P: - ho fame!!- disse con un lamento
E: sconcertato -andiamo va! -
Ore: 22,30








Autrice
Totalmente assente per motivi che solo lei sa!
un consiglio, non chiedetevi dove possa essere, ve ne potreste pentire!

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16


Tutti: 5…4…3…2…1! AUGURIII!!
Era scoccata la mezzanotte del nuovo anno 2005, dopo il concerto abbiamo prenotato una piccola Baita in montagna, e con i Fan e la gente del posto stavamo festeggiando l’inizio del nuovo anno!
S: -splendidi come sempre i fuochi e? – esclamò Siria con lo sguardo rivolto al cielo
L: -già, da qui la vista è anche migliore..- mi avvicinai a lei e le misi il braccio intorno alla vita stringendola a me.
S: -tutto bene? – mi sussurrò lei
L: -si, certo, sto da Dio..- e la guardai dritto negli occhi..
Rimanemmo così per qualche secondo, mi avvicinai con il viso sempre più a lei finchè i nostri nasi si sfiorarono…- tu…tutto bene?..- le dissi in un bisbiglio
S: -d’incanto.-
A quel punto la baciai, e niente questa volta poteva impedirmelo, era come assaporare l’ossigeno che c’è nell’aria, mi faceva sentire sempre più vivo, per me ora c’era solo lei, illuminati dalla luce di quei fuochi che le piacevano tanto, nessuno ci avrebbe disturbati. Le accarezzai il volto con la mano e iniziai a massaggiarle dolcemente la nuca, quando le mie labbra si staccarono dalle sue iniziai a darle dolci baci sul collo…dopo mi fermai e la guardai nuovamente negli occhi. Aveva in volto un dolce sorriso
S: -stanotte si prospetta una…notte accesa..- mi disse con sorriso malizioso
In quel momento i fuochi erano cessati
A: -ooooi Siria, Lauri, venite vi perdete la festa – Aki in lontananza ci stava chiamando
S: -bhe sarà meglio tornare dagli altri no?...- dicendo così mi passò la mano sulla guancia e sempre con quel sorrisetto in volto tornò dagli altri…
L: -Wow…- fu l’unica cosa che riuscì a dire, prima di iniziare ad incamminarmi
H: - ti è piaciuto e – Mi voltai subito, e dietro di me vidi Henri
L: -come scusa? – ma da quanto era li? Pensai
H: -lo sai benissimo – si avvicinò sempre di più a me, e non aveva uno sguardo amichevole
L: -non capisco qual è il tuo problema, hai sempre quell’aria da scocciato, che problemi hai!!?-
H: -io problemi?? Ah!! Questa è bella, a me sembra che TU stia giocando sporco! – mi disse puntandomi il dito contro
L: -io giocare sporco?? Ma ti sei bevuto il cervello!?
H: -bada a come parli nanetto piumato -
L: -va bene, ora basta, nessuno ti da il diritto di offendere!
H: -se no che mi fai? – mi disse con una cantilena
A quel punto serrai i pugni
H: -o aiuto…il nanetto vuole picchiarmi – sempre con cantilena
L : -Senti un po..!
E: -Lauri! – Eero mi aveva chiamato mentre si stava avvicinando a noi –va tutto bene qui – disse rivolto ad entrambi
Io e Henri ci guardavamo con aria poco amichevole
L: -Si Eero, tranquillo, stavamo solo chiacchierando, torniamo alla festa-
E: -Tu non vieni? – disse Eero a Henri, con uno sguardo che sembrava potesse leggergli nella mente
Lui senza proferire parola mi spinse con la spalla e se ne andò
E: -Lauri…-
L: -non mi piace, affatto! -
E: -hai ancora i pugni serrati…-
L: -scusa…- mi rilassai un po..- dai torniamo dagli altri-
S: -oi ma dove ti eri cacciato….Lauri?? – Siria mi scuoteva una mano davanti
L: -sc..scusami, pensavo -
A: -Lauri che pensa, alleluia!! -
Fulminai Aki all’istante
A: -ok, sto zitto!
S: -va tutto bene??
L: -certo!, bhe allora, ho voglia di bere!!! –cercai di nascondere la rabbia, almeno per stasera volevo divertirmi
S: -d’accordo..bhe.. Birra o Vino?? -
L&A: -BIRRA!!! -
Mi ero quasi dimenticato della vicenda con Henri quella sera, forse perché mi ero fatto 6 bottiglie di birra mischiate a non so quante altre bevande e quindi era difficile rimanere lucido, figuriamoci ricordarmi cosa avevo fatto qualche oretta prima, non ricordo molto della serata, so solo che la mattina dopo quando mi sono svegliato erano le 12…
L: -MERDA!!!! – esclamai guardando l’orologio…- ho esagerato un’altra volta…-
S: -ah, ben svegliato, ubriacone…- mi disse ironica Siria che era seduta ad una sedia dal mio lato del letto
L: -ehm…si…scusami…-
S: -e di cosa? Dai scendiamo che ci aspetta una bella colazione!! – mi fece l’occhiolino e uscì dalla stanza
Ok, non so se stessi sognando, ma dubito, barcollavo ancora un pochino ma fortunatamente riuscii a vestirmi e scesi anche io per la colazione


S: -ecco il nostro bell’addormentato – esclamò Siria quando mi vide arrivare
L: -scusate l’attesa..- dissi ancora assonnato!!
M: -dormito bene? -
L: -oh si, una meraviglia -
All’improvviso provai una terribile sensazione di gelo alle spalle, così mi voltai
E: -Beato….te -
Eero aveva due occhiaie che gli arrivavano a terra e a stento si teneva in piedi
L: -E…Eero cosa è successo!! -
Anche lui si sedette, e senza dire nulla, si gettò con la testa sul tavolo
Io rivolsi lo sguardo verso i ragazzi in cerca di risposta, poi mi soffermai su Pauli
L: -Pauli…non è che…-
P: -Oh, io ho dormito da dio -
Tutti: -appunto!!!-
E: -non…è…stata…colpa…di…Pauli…- diceva Eero mezzo addormentato
L: -allora cosa è successo ieri notte…-
E: -chiedilo ad Aki e Mindi…- e con molta fatica sollevò il capo e rivolse un occhiata gelante ad Aki
A: -Cosa?...che abbiamo fatto..-
E: - non ho chiuso occhio, per il casino che facevate ieri notte!-
A: -quale casino!!?-
E: -non fare il finto tonto…abbiamo le camere comunicanti si sentiva tutto!!! -
M: -amore forse si riferisce a quando abbiamo sbattuto il tappeto!! – disse mindi ironica
A:- aaaaahhh sisi, ricordo!! -
E: -Sbattuto.. il tappeto??? Ma se sentivo Mindi gridare, OOO SIIII E’ ENORME!!
A: -bhe, effettivamente…è un “grosso” tappeto!!-
L: -OK basta, non voglio sapere nient’altro!! Vi prego, sto facendo colazione!!-
E: -Aki, se non fossi inabilitato, tu stavi già correndo lo sai??-
A: -ti voglio bene anche io!! -
In quel momento arrivò anche Henri, i nostri due sguardi si scontrarono per qualche secondo colmi di odio!
M: -ah vedo che ti sei deciso anche tu!! – gli disse Mindi dandogli una pacca sul braccio
H: -si scusate, ma…ho dormito poco stanotte!! -
E: -ecco…non sono l’unico- disse Eero prima di tornare con la testa spiaccicata sul tavolo
P: -ma com’è che io non ho sentito nulla? -
L: -perché a te due cose nella vita ti tengono buono, il cibo, e il letto!-
P: -anche questo è vero!! -
S:- ragazzi..- disse Siria e rivolse lo sguardo ad Henri e Mindi –visto che ci siamo tutti, dobbiamo dirvi una cosa -
M: -lo dico io, domani abbiamo l’aereo per Helsinki!-
A: -Ma noo, di già!?-
L: -ma come, così presto? -
S: -eh si, la nostra vacanza è giunta al termine-
L: -non potete restare ancora un po’?- chiesi impaziente
S: -sai com’è…mancanza di materia prima! -
A: -bhe ma che problema c’è!! Abbiamo la baita, restate qui ancora qualche giorno-
Vidi che Siria guardò Mindi, come per dirle, che facciamo?
M: -bhe..mag..
H: -No…- la interruppe Henri – mi dispiace ma non possiamo, grazie comunque per l’offerta
M: -perché non possiamo!!!??
H: -perché ho un mucchio di cose da fare, prima torno a casa, prima le sistemo!-
M: -e cosa avresti di tanto importante? Dobbiamo restare solo qualche altro giorno, mica 1 mese!-
H:- io non posso ok?-
Entrambi si alzarono dal tavolo e iniziarono a guardarsi minacciosi
A: -Ok, ok, calmiamo le acque, non fa niente-
H: -tu cosa ti intrometti! -
M: -Henri, ma sei impazzito!!- gli urlò Mindi
H: -voi siete impazzite!!, ma che diavolo vi prende!, dovevamo passare dei giorni in montagna tutti insieme, invece abbiamo passato più tempo tra bar e ospedale, che io non so manco più com’è fatta una pista da scii-
M: -ma se non sai manco sciare tu!!-
H: -il punto è, che ve ne siete fregati di ME!! -
Ammetto che notai il cambio di espressione sia nel viso di Mindi che in quello di Siria, credo si sentissero un po’ in colpa…
Dopo aver detto questo, Henri prese il giubbotto e uscì fuori. Rimanemmo tutti senza parole per qualche secondo..
E: -vado io – ci girammo verso Eero
L: -sicuro di reggerti in piedi?- dissi ironico

Lui mi lanciò un occhiata apprensiva e uscì




Commento dell'autrice:
Autrice: VI SONO MANCATAAAAAAAAAAA?
..........
..........
..........
..........
Autrice: riformulo *bastone in mano* VI SONO MANCATAAAA?
S: SII!!
E: SIII!
M: Stavo per chiamare la polizia :D
L: perchè eri andata da qualche parte?
Autrice: lauri, vieni qua che devo mostrarti una bella cosa!
L: Uh, cosa?
S: LAURIIIIIIIII *gli corre incontro* 
E: o mio dio, saluto io!, alla prossima

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17

 
E: -sbaglio o tempo fa ti avevo detto se ti andava di parlarne? – Chiese Eero a Henri dopo averlo raggiunto
H: -io non ho nulla di cui parlare –rispose lui freddo
E: -ah no? Ed è per questo che stai sempre con il muso quando siamo tutti insieme o che l’altra sera volevi fare a botte con Lauri? -
H: -tsk, io non volevo fare a botte con nessuno!! -
A quel punto Eero si mise davanti a Henri, e lo fissò negli occhi
E: -senti un po’! Fatti tutti i pensieri che vuoi, a me non me ne frega niente, ma prova soltanto a toccare con un dito i miei amici e ti faccio rimpiangere il giorno in cui sei nato! – Eero aveva assunto un tono deciso –chiaro? -
H: -chiaro!- disse henri di rimando
Mentre Eero si stava allontanando per tornare dagli amici
H: -fa attenzione ai tuoi amici allora, perché non ho intenzione di vedere Siria e Mindi soffrire!!- disse con arroganza Henri – gli darò 1 possibilità!-
Eero che si era fermato per sentire, riprese a camminare e se ne andò!

L: -Allora? –chiesi io con noia
Eero arrivò in quel momento
E: -e allora credo che andrà meglio da ora -
M: -ma cosa ti ha detto? – chiese mindi con impazienza
E: - sono cose che dovreste risolvere tra di voi.-
Mindi e Siria si lanciarono un occhiata, in quel momento arrivò anche Henri, che però dopo averci lanciato un occhiata veloce si diresse verso la sua stanza
S: -ragazzi…- disse Siria sospirando –grazie per la disponibilità, ma credo sia meglio che torniamo ad Helsinki…
A: -uhm…si penso non ci sia scelta-
M: -bhe tanto voi quando tornate? -
A: -ripartiamo fra 4 giorni -
M: -ma dai non è molto, poi potremo stare di nuovo insieme…- no? -
A: - si certo…- Aki era un po’ titubante, sapevo a cosa pensava.
Noi a febbraio avremmo dovuto riprendere il tour europeo..
L: -quindi domani andate via? – chiesi un po’ sconsolato
S: -si domani alle 10.00. -
P: -Bene, direi che stasera è una sera perfetta per festeggiare!!
E: -certo che per te, ogni motivazione è buona per festeggiare, eh Pauli?-
P: -Non vedo cosa c’è lo impedisce, ridere e scherzare fra amici è sicuramente il modo migliore per scacciare via i cattivi pensieri!! Sapete come si dice? “ ridi e fai credere di essere pazzo, piuttosto che triste”- disse Pauli in tono solenne
E: -Wow, amico non ti facevo così profondo-
Io e Aki lo guardammo un po’ sorpresi
P: -infatti l’ho letta su facebook!!!-
Tutti – MA VAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! -
L: -Eero, non dire più cose di cui potresti pentirti!!-
E: - scusate mea culpa!! -
A: -suvvia, i miracoli possono sempre avvenire!! -
P: -avete finito!!!!???-
Notai che in volto di Siria era tornato il buon umore, bene, ero contento

M: -vado da Henri a dirgli che ripartiamo
S: -vengo con te Mindi
Le ragazze si diressero verso la stanza di Henri, e noi 4 restammo seduti a fissarci per qualche minuto
E: -Henri, ha paura che voi due facciate soffrire Mindi e Siria…- intervenne Eero
Io e Aki lo guardammo meravigliati
E: -ho paura che farà delle stupidaggini, quindi fate attenzione…..sono serio!!-
L: -si ho notato che non gli vado molto a genio! – dissi io irritato
A: -bhe io non ho intenzione di far soffrire nessuno, amo Mindi-
L: -e io amo Siria-
P: -e io amo la torta al cioccolato!! -
Guardammo tutti Pauli con aria storta
P: -cosa c’è?, si possono amare tante cose!!-
E: -tornando a noi….lo so che voi le amate, ma lui non si fida! Quindi occhi aperti-
L: -agli ordini capitano!!-


2 settimane dopo…
-bussano alla porta, Siria vai tu? -
S: -si Mamma!!, sarà Lauri-
L:- buoooona sera – dissi con un sorriso da ebete stampato in volto e un bel mazzo di fiori fra le mani
S: -sei proprio buffo sai, comunque ti aspettavamo – mi prese i fiori dalle mani, aspirò forte il loro odore e mi fece segno di entrare. –dai vieni che ti presento i miei-
entrammo in una stanza grande con due divani ed un tavolino in vetro al centro, una finestra molto ampia permetteva una bella vista dell’esterno e non mancava una libreria, sulla quale erano posati libri che secondo i miei calcoli non esatti dovevano avere almeno 100 anni, sul pavimento erano posati 2 grandi tappeti persiani…
L: -uhm….tappeti…brrr -
S: -tutto bene Lauri? -
L: -sisi, scusa pensavo a voce alta-
Cambiando discorso su uno dei divani vi era seduto un anziano signore, circa sulla 60 ina, capelli brizzolati, sguardo serio, in viso qualche ruga marcava solo il suo pessimo stato d’animo in cui si trovava in quell’istante, in mano teneva un bastone da passeggio che accarezzava manco fosse la testa di un bel pitone, vestito di un eleganza non trascurabile con degli abiti neri…
L: -voldemort….- dissi rabbrividendo
S: -come? -
L: -oh nulla, scusa-
S: -sai che sei strano? – e mi sorrise
Ci sedemmo proprio sul divano opposto dov’era quel signore…. Deglutii senza rendermene conto, ero diventato nervoso….era chiaro, quello era il padre
S: -Lauri…ti presento..mio padre – anche Siria sembrava essere molto intimorita
L: -P…piacere mio signore – gli porsi la mano, ma lui niente, non ricambiò, un po’ imbarazzato la ritrassi indietro, continuava a gelarmi con i suoi occhi azzurri,
avevo ingoiato la mia stessa saliva almeno 7 volte da quando mi ero seduto su quel divano
Dopo qualche minuto di silenzio, nella stanza entrò anche una signora, non ero capace di dire quanti anni potesse avere poichè aveva un aspetto incantevole, maestoso, imponente, vestita con colori sgargianti, aveva un modo di camminare solenne, portava i capelli sciolti, lunghi capelli di un rosso ramato, occhi azzurri anche i suoi, fu la prima cosa che mi colpì, un leggero e dolce sorriso le addolciva il viso, non una piega, non una ruga, doveva curarsi d’avvero molto, oppure è così che sono gli angeli?
S: -Lauri?...- mi sussurrò Siria..
L: -s..si?..- le dissi senza distogliere lo sguardo da quell’incantevole visione
S: -hai la bocca aperta…-
L: -oh – merda pensai – scusa…- madonna che figuraccia, chinai il capo e arrossii…
Se quella era la madre, voglio proprio sapere chi le ha fatto un incantesimo capace di farla sposare a quel uomo!
S: -ti presento mia madre!! -
Lo sapevo cavolo!! Mi alzai in piedi di scatto e con la testa sempre china
L: -piacere di conoscerla!!! – dissi ad una velocità quasi impercettibile!!
la signora rise dolcemente
-ma che ragazzo buffo, il piacere è tutto mio caro-
Ragazzo buffo? Ecco avevo fatto già la prima figuraccia!!
Tornai a sedere, e notai che anche Siria stava sorridendo…..ma lui no!! Lui era sempre li davanti a me, che mi guardava senza mai distogliere lo sguardo, sembrava quasi potesse scrutarmi l’anima, ed era una sensazione per nulla piacevole.








Commento dell'autrice:
E: uhm...
Autrice: cosa c'è?
E: narrazione un po' distorta direi
Autrice: cosa intendi dire?
E: non ha un narratore ben definito...
Autrice: oh, non sono una scrittrice esperta
E: si ma...non è che così la gente si confonde?
Autrice: ma tu, sei sempre qui a criticare?
E: non posso farci niente, mi hai descritto tu così!
Autrice: -.-

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18

Minuti, forse ore…ormai sembrava che il tempo si fosse fermato nell’istante in cui anche la madre di Siria si era seduta sul divano accanto al marito. Lui continuava a fissarmi, io tentavo di distogliere lo sguardo…o perlomeno di non guardarlo in viso, i suoi occhi non si erano distaccati da me nemmeno un istante probabilmente…
l’unico suono che si udiva in quel silenzio quasi angosciante era il ticchettare dell’orologio a pendolo
Tic…Toc…Tic….Toc
Stava diventando quasi snervante, continuavo a muovere nervosamente le mani, tentavo di guardare Siria ogni tanto, ma avevo paura di essere fulminato all’istante da lui
Lei….la moglie invece..ogni tanto mi lanciava dolcissime occhiate quasi intrise di compassione, probabilmente sapeva il brutto carattere del marito, e di quanto mi stessi sentendo in imbarazzo in quel momento, sembrava quasi volesse prendermi le mani per tranquillizzarmi, ma a me bastava percepire quella sensazione per sentirmi più tranquillo.
Anche Siria sembrava preoccupata.
Forse non ero la prima vittima?
Probabilmente faceva così con tutti i ragazzi che lei presentava
Una famiglia di altri tempi insomma, dove se il padre non da la benedizione, puoi anche sognarti la figlia, ma come in tutti i casi, lui era la perfetta figura del dittatore, un Dart Fener in prima regola insomma.., sperando che da un momento all’altro non si metta in piedi e mi dica “Lauri, Io sono TUO padre” allora li si che sarebbe shoccante e non so se reggerei la situazione, anche perché dopo chi lo dice ai miei? E dovrebbero spiegarmi il perché sono figlio di essere così spregevole…ma poi mi viene da pensare che ha sposato un Angelo come la moglie e quindi l’opzione Fener non avrebbe alcun senso
Sembra quasi di trovarmi difronte a due forze completamente opposte, Lui la chiara espressione di autorevolezza capace di terrorizzare chiunque solo con lo sguardo, Lei dolcezza infinita capace di scaldare il cuore con la sola presenza.
Eh si, ho paura di essere finito in una gabbia di matti, spero solo che Siria non abbia due personalità e che quella cattiva sia sopita dentro di lei pronta a risvegliarsi, allora li si che sarebbe triste come cosa
Comunque visto che ormai sono qui, devo farmi valere, e cercare di dimostrare tutta la mia buona volontà nel voler portare avanti la storia con la figlia del dittatore e dell’angelo
S: -Lauri?...Oh, Lauri? -
L: -Oh! D..dimmi! – Siria mi stava scuotendo con entrambe le mani,e  aveva un’espressione poco rassicurante
Ecco lo sapevo la sua parte cattiva si era risvegliata
S: - ma stai bene??, Ouuu mi senti?-
L: -c…cosa???Calmati Siria andrà tutto bene!!!! – ero scattato in piedi indietreggiando un po’
e va bene prima o poi sarebbe successo, meglio tardi che mai, dovevo farla tornare in se!
S: -ma sei scemo!!??? Io sto benissimo!! Dai muoviti i miei sono già in cucina pronti per la cena, e aspettano noi!..bha…- Si allontanò a grandi passi…
Rimasi per un attimo come uno stoccafisso…mi guardai intorno e non c’era più nessuno…
Basta bere la cioccolata calda di Pauli ogni giorno mi fa pensare a cose strane!
L: -che idiota che sono – mi dissi portandomi la mano sulla fronte
S: -allora ti muovi? –Siria era sull’uscio della porta, con un leggero sorriso mi guardava
L: -ehm, ecco…- come ho potuto pensare a quelle cose su di lei!! Troppi film
S: -dai artista, che in tavola si fredda tutto, poi chi lo sente a mio padre – mi disse con voce apprensiva
L: -ARRIVO!! – eh no, io di certo non volevo sentirlo!

Ora che avevo appurato che in Siria non vi era assopita alcuna doppia personalità mi sentivo più tranquillo, ma quella era solo una delle preoccupazione che echeggiavano nella mia mente….infatti la più grande era: Come avrei fatto a farmi accettare dal padre?
Ci sedemmo al tavolo, abbastanza grande per sole 4 persone
nuovamente mi ritrovai senduto con Siria alla mia sinistra questa volta, il padre a capotavola alla mia destra e la madre difronte.
S: -ah, comunque non ho fatto le giuste presentazioni prima..
-tranquilla cara, ci penso io – che voce magnifica –mi presento sono Eveline, lui è Alfred-
L: -il piacere e tutto mio signori!- mi alzai di scatto e feci un leggero inchino
E: -sei un ragazzo molto garbato vedo – disse la madre,
Tornai a sedere
Arrossii per un istante, il padre invece non aveva fatto un singolo movimento, era tremendamente impassibile!
S: -bhe, a questo punto direi di mangiare, che dite?
E: -dico, che hai perfettamente ragione!-
La signora si alzò in piedi e battè due volte le mani
E: -Marco? – disse alzando di un po’ il tono di voce, ma senza perdere la sua naturale dolcezza
Vidi entrare un signore sulla 40ina vestito di bianco e nero, un cameriere?
M: -mi dica signora – chiese lui con un inchino
E: -puoi iniziare a servire la cena-
M: -provvedo subito signora-
Rimasi incredulo ancora una volta, eppure Siria non sembrava una snob, la casa…era una semplice villa a due piani, di quelle che si trovano ormai ovunque nella periferia di Helsinki, probabilmente non sono tipi molto sfarzosi ne a cui piace mettersi in mostra, però Siria avrebbe potuto mettermi al corrente….magari è qualcosa che preferisce non raccontare a tutti..
E: -bhe, allora, Lauri. Giusto?
rinvenni subito!
L: -s..si, sono Lauri-
E: -parlaci un po’ di te, Siria non ci ha raccontato molto..-
L : -ecco io, ho una band musicale-
E:- e studi anche? -
L :-n…no, ho lasciato gli studi per dedicarmi alla band…-
Al- Che cosa ridicola! -
Sentii un brivido salirmi per la schiena, lui mi aveva finalmente rivolto la parola, anche se non fu proprio carina, infatti non sapevo che dire
S: -PAPA’! – lo riprese Siria
Al: -Siria, non intrometterti – aveva una voce dura e forte proprio come il suo carattere – Quindi, non studi, fail il girovago? E sei solo o ci sono altri sprovveduti come te nella “Band” ?-
Ok, non so quale forza misteriosa mi aveva trattenuto in quell’attimo, ma se avessi potuto, gli avrei fatto ingoiare le parole a suon di pugni
L: -siamo 4 – mi limitai a rispondergli freddo.
Al: -tsk, perfetto, 4 poveri sprovveduti!, ma cosa si insegna ai ragazzi di oggi, ad abbandonare lo studio per cosa? Per sbattere dei bastoncini su dei tamburi o sfregare le mani su delle corde?
E: -Alfred! – lo riprese la moglie
Al : -No Eveline, mia figlia deve avere il meglio nella vita, proprio come lo avuto io incontrando te! -
S: -PAPA’, tu non provi nemmeno a conoscerlo Lauri, come puoi permetterti di giudicarlo!
Al: -signorina non ti permettere ad alzarmi più la voce! -
Fortunatamente in quell’istante era arrivata la cena, anche perché la situazione si stava facendo molto accessa
S: -mi spiace Lauri…lui fa sempre così – mi bisbigliò Siria
L: -non preoccuparti…- gli bisbigliai io
Fortunatamente la cena era passata nel modo migliore, tutti concentrati a mangiare, nessuno aveva pronunciato parola. La madre di Siria era andata ad occuparsi personalmente del dolce…
Mi stavo versando un po’ d’acqua nel bicchiere ed ero nel procinto di bere..
Al: -e sentiamo, quante ragazze ti sei portato a letto!??
Avete presente quando non ti aspetti una domanda del genere?, ecco, non so cosa mi abbia trattenuto dallo sputare fuori l’acqua che stavo bevendo, ma per poco non mi strozzavo!
S: -LAURI!! Tutto a posto? – Siria mi stava dando dei colpi sulla schiena
L: -Cof, Cof…s…si!! Anf…tutto bene – mi rirpesi subito
S: -Papà ma che domande sono!!!- chiese Siria sorpresa quanto me
Al: -Allora? -
L: -b…bhe…ecco- che cosa dovevo dirgli?? Era colpa di Aki se ogni volta mi ubriacavo e mi risvegliavo nel letto degli alberghi dove alloggiavamo durante i tour!
E: -Il dolce è servito!! -
Salvezza, era proprio un angelo! Tirai un lungo sospiro di sollievo, quando la signora entrò con in mano un’enorme torta!!
Al: -continueremo dopo! – disse lui, e nuovamente mi gelai
Non gli rivolsi più lo sguardo fino a che non finimmo di stare a tavola







Commento dell'autrice
Perdono se ci sono errori di grammatica ma sono passata ad una versione gratuita di word...e non mi segna più gli errori, potrei averne fatti alcuni per la fretta, poichè l'ho scritto ora XD
Eero: -guarda che le tue scuse non le ascolta nessuno
Autrice: -io avviso ugualmente!! -
P: -non sapevo che la mia cioccolata potesse avere un effetto tanto negativo sulla mente di Lauri
A: -scusa ma cosa ti aspetti da un mezzo neurone?
L: -guardate che io sono qua!!!
A: -ma io ti voglio bene lo sai!! 
L: -ruffiano!!

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19
 

Al:- Quindi suoni in una band….quelle dove i ragazzi si drogano o tagliano le vene? –eravamo un’altra volta nel salotto
L: -band rock….- dissi ormai privo di speranze
Al: -quindi vi tagliate? -
S: -Papà!! – disse siria nella disperazione totale
L: -no!-
Al: -vi drogate? -
L: -no!-
Al: -e cosa fate!?-
Sembrava lo facesse a posta, mi veniva da rispondergli, cosa cazzo vuoi che si fa in una band rock!!!
L: -suoniamo!!!, batteria…chitarra.. sa cosa sono? – gli dissi irritato
Al: -umpf, certamente so cosa sono, ma non lo reputo un lavoro!
Ev: -Alfred, non essere così critico -
L: -Se lei mi desse la possibilità di…-
Al: -Possibilità! – disse interrompendomi – quale possibilità vuoi? Di dare una vita senza futuro a mia figlia? Lei deve avere solo il meglio sappilo! E di sicuro un…UN, come diavolo vi chiamate voi, non può darglielo!!
Siria aveva abbassato la testa con le mani in viso, la vergogna che provava doveva essere tanta, ma io dovevo mantenere la calma e il sangue freddo
L: -io lavoro nel campo della musica, scrivo testi e compongo canzoni, abbiamo pubblicato dei Cd, la gente ci paga per questo, a me piace quello che faccio e lo considero un lavoro!
Al: -assurdo!, pagarvi per sentirvi cantare parole a caso!!!-
L: -non sono parole a caso!, i nostri testi diffondono emozioni, come quelli di tutte le band al mondo, ognuna in maniera diversa!-
Al: -Tutte stupidagini, il mondo ormai va a rotoli a causa di gente come voi che non è più in grado di distinguere i doveri dal divertimento! -
L: -non è DIVERTIMENTO- adesso avevo iniziato ad alterarmi – io e i miei amici, ci mettiamo sentimento e passione in quello che facciamo e lo facciamo sia per noi stessi sia per la gente che ci ascolta, che mi paghino o meno è questo c’ho che mi piace fare e quindi lo faccio! -
Al: -ecco vedi?, queste cose non durano mai per sempre, un giorno non ti pagherà più nessuno, a te potrebbe anche andare bene ma a mia figlia NO!-
Era INUTILE, discutere con lui, capiva solo quello che voleva
L: -quando arriverà quel giorno, troverò altro da fare! -
Al: -ah quindi è così che va il mondo?, si pensa a tempo debito a cosa fare? Il futuro bisogna costruirselo, non da un giorno all’altro ma con il sudore e con il cervello!-
bene mi ha appena detto che sono senza cervello
L: -mi dia una possibilità! – questa volta ero proprio disperato
Al: -e anche se ti dessi questa possibilità credi che cambierebbe qualcosa?-
L: -cambierà che non passerà un giorno in cui Siria possa pentirsi di aver scelto me!-
Siria si voltò verso di me e mi guardò un po’ confusa, ma si vedeva che le mie parole le avevano fatto piacere
bhe effettivamente sembrava che stessi chiedendo di poterla sposare…
E: -Coraggio Alfred…dopotutto il mondo è cambiato, che dici di provare a cambiare con lui?-
Le parole della moglie sembravano averlo reso pensieroso, forse dietro quella maschera dura e insormontabile, si nascondeva una coscienza, anche se non capivo a cosa si riferisse con: il mondo è cambiato…
Si alzò in piedi, e mi alzai anche io
Al: -UNA!-
Detto così uscì dalla stanza, rimasi un po’ confuso, infine guardai Siria e le sorrisi
Ev: -bhe ragazzi, mi ritiro anche io, miraccomando – a quelle parole mi lanciò un occhiolino, e uscì anche lei
S:- Mi spiace per mio padre, lui è sempre così con i ragazzi -
L: -vuole solo il meglio per te – le dissi con un sorriso
Lei mi guardò storta
L: -e va bene, è odioso!!
S: -sei buffo quando sei sottopressione o imbarazzato! -
L: -ah, ti diverti? -
Entrambi ridemmo
L: -bhe sarà meglio che vada, domani devo vedermi con gli altri in sala prove-
S: -magari posso raggiungervi?
L: -magari si…
Mi accompagnò sull’uscio della porta di ingresso
S: -Allora a domani…
L: -A domani…
Ci demmo un ultimo bacio, e me ne andai, continuai a salutarla finchè non chiuse la porta…
Lauri…hai appena superato la prova più difficile, LA FAMIGLIA DI LEI!!
Così mi dicevo…ma forse i guai veri dovevano ancora iniziare.

Mattina seguente:
L: -Buoooongiorno a tutti -
E: -oh, buongiorno, com’è andata?-
P: -Dai racconta -
A: -hihi -
Ma siete pazzi?, nemmeno mi avete fatto entrare!! E tu perché te la ridi?
A: -uhm….niente, dai su racconta – Aki aveva un tono compiaciuto, che stava tramando?
L: -bhe, è andata, insomma, sono ancora vivo…quindi…-
E: -quindi loro come sono? -
P: -cucina bene la madre? -
L: -calma, ragazzi…ora vi racconto..-
Qualche minuto dopo
E: -HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA -
A: -poooovero Lauriiii -
Ridevano come due zitelle!
P: -bhe almeno il cibo è buono!! -
Pauli come al solito pensava a l’unica cosa che potesse riempirgli lo stomaco!
Eero e Aki si gettarono con le mani attorno al mio collo e iniziarono a ridere come due ebeti!
L: -avete finito? –dissi leggermente irritato –Aki tu che te la ridi tanto, a te com’è andata invece? Anche tu ti sei visto ieri con la famiglia no? – Aki si scostò da me, diventando d’untratto pensieroso
A: -sono stato- si prese qualche secondo- …..MERAVIGLIOSAMENTE, la famiglia di Mindi è uno spasso, il padre lavora in un negozio di articoli sportivi, e la madre fa volontariato, ha un fratellino più piccolo stupendo, abbiamo giocato tutti e 3 per ore ai videogame,e i suoi genitori erano li che facevano il tifo!!, una famiglia così unita non la si incontra tutti i giorni! -
Eero era ancora vicino a me, e io avevo assunto un aria rassegnata
E: -dai amico, non fare quella faccia -
L: -Eero, devi aiutarmi a trovare un modo per farmi accettare dal padre…solo tu puoi – ormai ero disperato
E: -questo signore non ha un hobby?-
L: -cosa ne so, è stato tutto il tempo a criticarmi e a guardarmi male!!-
E: -allora chiedi a Siria, trova qualcosa che gli piace fare, e prova a farla insieme a lui, solitamente funziona così-
L: -Siria verrà qui tra poco, chiederò subito -
A: -Ah, viene anche Mindi, e oggi pomeriggio vado a vedere la partita di calcio a casa sua – disse Aki
L: -Aki, lo spazio è piccolo, non mi costringere ad inseguirti! -
A: -daaaaai, vedrai che riuscirai a trovare qualcosa-
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
P: -uh, la porta, vado io-
E:- saranno le ragazze, bhe iniziamo o cosa?
Lanciai un ultima occhiata di odio verso Aki che per tutta risposta mi sorrise.

 

Nel frattempo da un'altra parte..
H: - Allora? Cosa hai scoperto?
-ha avuto 1 possibilità-
H: -tsk-
-ma sei proprio sicuro di quello che vuoi fare?-
H: -tanto 1 possibilità non gli basterà, finirà comunque per deluderla-
-io credo che quello che debba dargli una possibilità sia tu-
H: -ci ho provato….ma non riesco, non posso pensare che da un momento all’altro Siria starà nuovamente male-
-bha, se lo dici tu-
H: -senti ti ho chiesto un favore, se non puoi mi cerco qualcun altro-
-stai calmo lo farò, dopotutto non è la prima volta che me lo chiedi -
H: -e la prima è andata benissimo-
-sei proprio meschino-
H: -lo sai che odio quando dici così, io lo faccio solo per il suo bene-
-e con Mindi? Come farai?-
H: -ogni cosa a tempo debito, pensiamo prima a Siria-
-quindi aspetto un tuo segnale?
H: -tra due settimane loro partono per il tour, colpiremo prima della partenza, ti chiamo -
-va bene caro, aspetterò-








Commenti dall'autrice:
Autrice: -uhm, chissà che ha in mente Henri
A: -ma soprattutto chi è quel tizio/a con cui parla
E: -già molto interessante
M: -uhm...
P: -oh, vado a fare i pop corn!
Autrice: -.-......continuate a seguire la storia e lo saprete

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Capitolo 20

 

Siria e Mindi ci avevano raggiunto in sala prove e mentre noi provavamo loro avevano avuto modo di scambiarsi quattro chiacchiere
M: -quindi….com’è andata ieri con i tuoi…cioè…con tuo padre…e Lauri?-
Siria la guardò un po’ preoccupata
M: -immaginavo…non è cambiato di una virgola vero? -
S: -affatto, gli ha dato una possibilità…-
M: -roba da matti…-
S: -senti Mindi! -
M: -dimmi-
S: -non serve che chieda a te com’è andata, ma piuttosto, Henri? Non lo sento da qualche giorno! -
Mindi aggrottò la fronte
M: -non lo so! E non mi interessa-
S: -perché dici così! È ancora arrabbiato per la vacanza? -
M: -non ho idea di cosa passi per la testa di quel ragazzo, e sinceramente non mi interessa, ora voglio solo stare tranquilla, gli passerà-
S: -effettivamente ho cose più importanti a cui pensare….-
M: -una di queste è? -
S: -la sopravivenza di Lauri a casa mai-
Entrambe tirarono un lungo sospiro
S: -comunque chiamo Henri oggi, magari possiamo farci una pizza tutti insieme-
M: -stasera non posso, mio padre ha invitato Aki per la partita -
S: -tipico di tuo padre -
M: -facciamo un altro giorno, così veniamo anche noi-
S: -certamente, oggi lo sento, vediamo cosa mi dice -
Un’oretta più tardi
S: -oi avete finito? -
I ragazzi erano usciti
L: -ci prendiamo una pausa, senti Siria, devo chiederti una cosa-
S: -si dimmi tutto -
L: -qual è….la passione di tuo padre! –la guardai con occhi spalancati e speranzosi
S: -em…-
L: -allora???..-
S: -mi spiace Lauri…non ne ha! -
Sentii dietro di me Aki ridacchiare e il mondo crollarmi completamente addosso
E: -aja, questo è male-
A: -dai amico ci hai provato! A questo punto puoi solo pregare!
Mi voltai con occhi assatanati e fissai intensamente Aki
A: -d..dai scherzavo -
Mi accasciai su una sedia
L: -come faccio a guadagnare la fiducia di tuoi padre se a lui non piace nulla! -
S: -tu devi farti accettare per come sei, non perché fai qualcosa con lui…-
L: -si ma…era almeno un modo per iniziare un dialogo-
S: -uhm….- Siria diventò stranamente pensierosa..
P: -uff, tutta quest’agitazione mi ha messo fame…-
E: -sono le 12…andiamo a mangiare un boccone?-
L: -lasciatemi qui, morirò in pace..-
E: -ma va, vuoi fare il depresso! Dai alza quel sedere, una soluzione la troviamo-
A: -si infatti!, non essere triste – aki mi diede una pacca sulla spalla
L: -Aki…-
A:- Mindi iniziamo ad andare avanti noi? -
M: -eh, ma…– borbottò Mindi mentre veniva trascinata da Aki
S: -bhe andiamo anche noi?
P: -non me lo faccio ripetere! -
Mi alzai dalla sedia trascinandomi tra la delusione e lo sconforto
E: -Lauri un attimo solo, devo chiederti una cosa su una canzone-
L: -proprio ora?, ne parliamo dopo no?-
E: -No, ora-
S: -vi aspettiamo giù- Siria e Pauli lasciarono la stanza
L: -ma non potevi dirmelo dopo? -
E: -stupido, non centra nessuna canzone, stammi a sentire-
Che aveva in mente?
E: -Siria mi è sembrata strana, secondo me nasconde qualcosa, io sono certo che suo padre una passione la ha, insomma quale persona al mondo non ha una passione?-
L: -il padre di Siria- dissi io rassegnato
Eero mi diede una pacca sulla testa
E: -stupido, non vuole dirtelo è chiaro! -
L: -e perché mai?-
E: -cosa ne so io, comunque è solo una mia supposizione, ma a questo punto per scoprirlo dovrai provarle tutte-
L: -fantastico di male in peggio!-
E: -dai ti darò una mano nel mio tempo libero, ora andiamo se no a Pauli chi lo sente!-


(Capitolo Extra: Lauri e le imprese impossibili)

Tentativo 1 la pesca
Toc Toc
Al: -si chi è? -
L: -s..sono io signore -
Alfred apre la porta
L: -s..senta mi chiedevo, le va di andare a pesca?- un Lauri tutto agghindato per la pesca con una canna in mano era sull’uscio della porta con un sorriso ebete in volto
SBAM!
Tentativo fallito!

Tentativo 2 l’hockey su ghiaccio
Toc Toc
Al: -arrivo-
L: -salve signore ci rincontriamo – Lauri questa volta era vestito con i colori della squadra del cuore – le va di guardare la partita di Hockey insieme?-
Al: -1 io non lo seguo, 2 io odio l’Helsinki-
SBAM!
Tentativo Fallito!

Tentativo 3 giocare a carte
Toc Toc
Al: -sii?- apre la porta
L: -senta mi chiedevo – Lauri con un mazzo di carte in mano -…le va un pokerino? -
Alfred lo guardò con disprezzo
SBAM!
da dietro la porta – una scala 40??? -
Tentativo fallito!

Tentativo 4 il modellismo
Toc Toc…
Alfred apre la porta
L: -ascolti, costruiamo insieme una bella nave di compensato? Come quelle che fanno vedere alla tv? Ho tutti i materiali
Al: -uh ma davvero??? -
L: -si, le va?? – occhi luccicanti
Al : -uhm….bhe…magari..
Finalmente sembrava aver trovato la passione di Alfred
L: -Allora?-
Al: -NO!-
SBAM!

Tentativo 5 Film 
Ev: -Alfred, hai visite
Al: -non dirmi che è ancora quel..
L: -salve signore! Aspetti, non dica nulla…, le va di andare a vedere l’ultimo film d’azione uscito al cinema?, si vede un sacco di sangue, e donne – Lauri alzò il sopraciglio - …bhe…ci siamo capiti no? – sorriso beffardo
Al: -ah, quelli dove la gente viene squarciata, città distrutte e devastate, donne stuprate, droga, alcol?-
L: -bhe…è..solo un film..-
Al:- io sono contro la violenza, di qualsiasi genere!! E odio chi si prende gioco delle donne!-
SBAM!
Tentativo fallito











Commento dell'autrice
Autrice: -Le cose sembrano non andare per il verso giusto, c'è la farà Lauri a trovare questa passione nascosta?...
Ok no, così sembro il narratore di DagonBall! continuate a leggere e lo saprete!


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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21


A: -Lauri che è quella faccia da depresso? -
E: -già non hai toccato cibo! -
A: -e se non ti sbrighi a mangiarlo….bhe…lo mangia Pauli-
L: - murble murble…-
E: -e basta con sti lamenti, devi tirarti su!! -
L: -ma come faccio a tirarmi su!!, quell’uomo è…è-
E: -insopportabile?
A: -testardo? -
P: -cocciuto?-
L: -avete reso l’idea…, le ho provate tutte. NULLA!!, non gli piace nulla! -
E: -bhe, piano B-
L: -Piano b?-
E: -io ho sempre un piano B! -
Guardammo tutti Eero in attesa della risposta
E: -chiedi alla moglie-
L: -credi che se Siria non mi ha detto nulla, me lo dirà lei? -
E: -può essere-
L: -va bene!, ci vado ora – dissi tutto determinato
A:- E le prove?-
Guardai Aki intensamente
A: -vaaa bene, proviamo senza voce! -

Nel frattempo…
S: -pronto? Henri-
-Ciao Siria, dimmi tutto -
S: -ciao come stai, è da un po’ che non ci sentiamo-
-si scusa sono stato impegnato, va tutto bene? -
S: -sisi, non c’è male, e a te?-
-tutto apposto, volevi chiedermi qualcosa? -
S: -si bhe, volevo sapere, ti va di vederci oggi? usciamo tutti insieme-
-ah, ma che bell’idea, certo!
S: -perfetto allora, ci vediamo alle 6 a casa di Mindi -
-ok, a dopo allora, ciao ciao -
-chi era?
H: -Era Siria,-
-e uscirai con loro oggi?-
H: -bhe si, perché no-
-sei ancora convinto di quello che devo fare? -
H: -perché tu no? -
-no mi chiedevo solo, magari se tu provassi a conoscerli meglio…-
H:- io conosco la gente come loro, non c’è futuro –


Intanto…
Mi trovavo davanti alla porta di ingresso della casa di Siria
L: - e va bene Lauri, fatti forza, devo solo chiedere alla splendida moglie, qual è la passione del burbero marito, massi che ci vuole-
Ev: -a fare cosa? -
Feci un salto per lo spavento
L: -ah, l…lei era qui -
Ev: -scusa non volevo spaventarti – disse sorridendo
L: -no, no… -
Ev: -vuoi entrare? Siria è andata da Mindi -
L: -em, si g...grazie-
Ev: -che buffo, dai vieni-
Ecco ero riuscito a farmi chiamare due volte buffo dalla madre della mia ragazza, in meno di 2 giorni
Ev: -bhe, che fai resti li?-
L: -no no , arrivo -
Entrammo in casa
Ev: -Siria è andata da Mindi, ma credo che sarà qui fra qualche minuto, ti va una tazza di thè?-
Mi sentivo un po’ nervoso in presenza di Eveline
L: -oh, sisi, la ringrazio -
Ev: -rilassati caro, non essere così teso, non c’è motivo- mi disse Eveline con un sorriso
L: -ehm, no ma, io sono tranquillissimo!! – ma quanto ero scemo?
Ev: - Marco, puoi prepararci un buon thè con dei biscotti? -
M: -subito signora-
Marco era sempre molto disponibile, ed era l’unico “servo” in casa Lumi
Ev: -vieni tesoro, accomodiamoci in salotto, mio marito è uscito-
T-t-tesoro? Aveva dei modi troppo sdolcinati!
L: -si signora! -
Ev: -o Lauri, chiamami pure Eveline per favore, mi fai sentire una vecchietta così! – disse lei
L: -o mi scusi, signora….Eveline!!…- mi sentivo parecchio fuori luogo così
Ci sedemmo in salotto, su quei divani dove ci eravamo conosciuti la prima volta
Ev: -eri venuto per Siria? -
L: -no, ecco, veramente, volevo chiederle una cosa-
Ev: -davvero?, e di cosa si tratta, dimmi tutto -
L: -senta, se vuole può anche non rispondere, ma, ecco…volevo sapere se
M: -Ecco thè e biscotti signora Eveline! -
Marco mi aveva interrotto proprio nel momento più impegnativo!
Ev: -o ti ringrazio Marco, puoi andare -
Lui fece un inchino, poi rivolse uno sguardo verso di me, rimasi qualche secondo immobile, perché mi aveva fissato così? Poi se ne andò
Ev: -scusa l’interruzione, dicevi? -
Rinvenni subito, non c’era motivo di pensare al perché
L: -si, dicevo – chiusi gli occhi per aiutare le parole ad uscire – SUO MARITO HA UNA PASSIONE!!?? – ma sono pazzo? Perché ho alzato la voce!!
Riaprii gli occhi e lei mi guardava con leggermente intimorita, e come darle torto
Ev: -ahah…ahahahahah - all’improvviso iniziò a ridere
Rideva? Stava ridendo, ma non di quelle risate alte e fastidiose, lei cercava di contenerla, era graziosa -
L: -mi, perdoni non volevo alzare la voce!! – arrossii tremendamente, e abbassai lo sguardo per nascondere il volto- che diamine, una figuraccia dopo l’altra
Ev: -stai tranquillo, tu mi piaci parecchio sai?, sono proprio contenta che Siria abbia conosciuto un ragazzo tanto dolce e divertente -
dolce?non ero mica un desser. Feci per alzare lo sguardo e lei mi era vicinissima, le sue labbra mi sfiorarono la fronte. Aveva degli atteggiamenti tremendamente materni
Ev: -non farti cambiare mai da nessuno mi raccomando – mi sussurrò
Rimasi letteralmente con la bocca semi aperta, e il cuore che per poco non mi fuoriusciva dalla bocca, quando lei si allontanò da me, si diresse verso un panno, il quale copriva qualcosa di molto grande posto in angolo,la prima volta non lo avevo notato.
Lei vi passò la mano sopra, e per la prima volta riuscii a notare tristezza nel suo viso, venni preso da un senso di angoscia…
Ev: -questo….questo è tutto quello che resta ad Alfred della sua più grande passione..
Disse lei, in tono triste e malinconico
S: -MAMMA?-
Mi alzai di scatto, e sull’uscio della porta c’era..
L: -SIRIA?-
S: -LAURI?-
L: -S..Signore – dissi con tono preoccupato
Accidenti, ora si che potevo definirmi morto, dietro Siria era apparso lui! La mia Nemesi peggiore
Ev: -caro sei tornato-











Commento dell'autrice
Autrice: -speriamo che sta volta riesco a pubblicare sto capitolo!!-
E: -manco il server ne può più!!-
Autrice: -di cosa?-
E: -della tua storia!! -
Autrice: -Eero stai bene? -
E: -si perchè? -
Autrice: -ma ne sei proprio sicuro?-
E: -certo che lo sono!!-
Autrice: -bene perchè fra poco potresti non esserlo più! Scusate il disagio, al prossimo capitolo!! -

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22


Se non ero morto prima, ero morto ora, e si…ero ufficialmente morto, un Lauri morto per l’esattezza, da quel giorno in poi Lauri Ylonen non sarebbe più esistito, la mia intera esistenza sarebbe svanita, Puf!!
Quanto mi sarebbe ancora rimasto? 3-2 minuti? Forse secondi non lo so, sta di fatto che avrei voluto tanto trovarmi altrove, avrei preferito dormire con Pauli una notte piuttosto che trovarmi in questa situazione, avrei preferito fare a botte con Aki o subirmi una lezione di Eero su “Come controllare la rabbia” piuttosto che tutto questo!
Ma dopotutto prima o poi lo avrei dovuto affrontare, bhe si, lo avrebbe scoperto, anche se a dire il vero nemmeno ho capito con esattezza cosa ci sia sotto quel panno, qualcosa di grande sicuramente. L’aria iniziava a mancarmi, ormai ero spacciato, e Siria? Come avrebbe reagito? Cosa avrebbe fatto?
E i ragazzi? Si sarebbero trovati un altro cantante? Probabilmente si….
Avrei voluto almeno dire ai miei che non sarei tornato per cena…ma pazienza.
Eccolo…sentivo i suoi passi che si avvicinavano, io ero rimasto immobile vicino al divano da cui mi ero alzato….mentre lui si avvicinava…sempre di più
Avevo lo sguardo rivolto verso il pavimento, quando lui fu abbastanza vicino a me..
sentii solo un sospiro intriso di rabbia…e
Al: -Esci -
Parola che non mi sarei mai fatto ripetere più di una volta!
Con la testa china e la coda fra le gambe mi stavo avviando verso l’uscita e verso la libertà!
S: -è un…piano..-
Mentre stavo passando di fianco a Siria…lei mi sussurrò queste parole
L: -un piano? -
Mi fermai all’improvviso e rimasi abbastanza scosso.
Un piano? Quell’uomo suonava? O perlomeno sapeva cosa fosse uno strumento musicale? Com’era possibile…mi ha criticato tanto! A quel punto era arrivato il momento di farsi coraggio!
L: -lei suona???- dissi incredulo rivolto ad Alfred
Al: -è passato!! – disse secco
L: -no ma, lei suona e non me lo ha detto???-
Al: -non ti avevo detto di uscire???? -
L: -perché non me lo ha detto!! Potevano suonare insieme -
Mai lo avessi detto, mi guardò come se in quel momento potesse polverizzarmi, e a passo veloce si diresse verso di me!
Al: -Ti ho detto, ESCI, non sono fattacci tuoi-
L: -M..MA! -
Non feci in tempo a dire altro che di prepotenza mi prese dal colletto della maglia e iniziò a trascinarmi fuori dalla casa!!
S: -PAPA’ MA COSA FAI!!! – urlò Siria
Ev: -ALFRED, non sono modi!! – ribattè la moglie
Al: -NON MI INTERESSA DEVE TENERSI FUORI DAI FATTI CHE NON GLI RIGUARDANO!!!
L: -EIII, mi sta facendo MALE! -
Stavo per morire soffocato, visto che iniziò a stringere forte
Al: -FUORI! -
aprì la porta e SBAM…..scena già vista
Mi ritrovai nuovamente fuori dalla casa, completamente disteso a terra!
-Lauri?? –
Stavo per rimettermi in piedi, quando mi sentii chiamare…
L: -Henri??-

Dopo qualche minuto...
H: -AHHAHAHAHAHAHAAH -
L: -si…che ridere… -
H: -scusa amico, ma veramente, non c’è la faccio più! -
Dopo aver raccontato ad Henri il perché mi trovassi sbattuto fuori dalla casa della mia ragazza, sono stato tipo 20 minuti a subirmi le sue irritanti risate!! Mi sembrava Aki
H: -ok ok, ci sono!.- mentre si asciugava le lacrime
Ci eravamo seduti ad una panchina vicino la casa di Siria. Da quando eravamo tornati, Henri sembrava cambiato, non mi guardava più con disprezzo, quindi avevo voltato pagina anche io. Era inutile rivangare il passato
L: -volevi chiedere qualcosa a Siria? – gli dissi, così da stroncargli quella fastidiosa risata
H: -no, veramente dovevamo vederci stasera-
L: -davvero?-
H: -non sai niente?-
L: -bhe no…magari Siria non ha avuto modo di avvisarmi..- dissi un po’ confuso
H: -l’appuntamento era alle 6 da Mindi, ma ho pensato di venire prima qui, così potevamo andarci insieme…noi 3.
Driin
L: -oh, un messaggio…-
presi il cellulare
L: - è di Siria *vediamoci direttamente da Mindi, scusa se non ho potuto avvertirti prima*-
H: -bhe spero che il padre non gli abbia fatto la ramanzina…-
L: -ramanzina? -
H: -si…se la prende sempre con lei…-
L: -e perché scusa? -
H: -non c’è un perché, quando è arrabbiato se la prende con Siria stop! -
Rimasi un po’ basito da quest’affermazione..
H: -tu non sai perché si sono lasciati…Siria e il suo ex..-
L: -perché lui l’ha tradita? –
H: -è vero si… ha preferito un’altra….ma..-
L: -ma?-
H: -solo un santo può convivere con quell’uomo, alla fine l’ex si è scelto un’altra per disperazione!!-
L: -esagerato!!
H: -vedrai quanto sono esagerato, quando Siria inizierà ad essere nervosa perché il padre le farà una ramanzina al giorno, alla fine ti farai venie i sensi di colpa! Fidati -.
Dopo quell’affermazione diventai un tantino pensieroso, infondo da quell’uomo ci si sarebbe potuto aspettare di tutto…e poi ora che sapevo che gli piaceva il piano le cosa sarebbero potute andare meglio..
L: -Senti Henri, ma tu sapevi che il padre di Siria suonava il piano? –
H: -ovviamente, io mi ricordo anche le giornate passate in salotto a casa sua…io Siria e Mindi ci sedavamo vicino a lui…e venivamo incantati dalla sua musica……ahhh che bei ricordi! -
L: -è perché ora non lo suona più?-
H: -vuoi proprio saperlo?....anche se non dovrei dirtelo io…-
L: -certo che voglio saperlo!! Dai che ti costa! – dovevo assolutamente sapere perché ripudiava così tanto i musicisti
H: -è iniziato tutto 6 anni fa…-











Commento dell'autrice: 
Autrice: -finalmente tutto sembra tornato alla normalità...
E: -lo credi davvero? ...a me sembra che Lauri abbia ancora dei problemi
L: -a me non ci pensa mai nessuno....
Autrice: -ma tu taci, io mi riferivo al forum!
L: -mi trattano tutti male...-
Autrice: -madonna sei come il prezzemolo! sempre in mezzo!-
E: -EHI! così rischia di urtare la sua sensibilità!-
Autrice: -a me invece è già urtata la pazienza!
E: -vado a prepararti una camomilla....-
L -non lasciarmi solo...-
Autrice: -...poveri noi...-


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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23
 


Alfred era maestro di musica in una delle più prestigiose scuole di Helsinki, però talvolta dava anche lezioni private in casa sua…
C’era in particolare un ragazzo..che aveva attirato la sua attenzione, il suo nome era Jussi
Quando lo conobbi io aveva circa 11 anni, era un prodigio del piano, forse perché aveva avuto rigidi insegnamenti sin da quando era piccolo!
Quando Jussi si trasferì ad Helsinki i genitori chiesero ad Alfred di fargli da insegnante privato a tempo pieno, e lui accettò.
Ogni giorno Jussi veniva a prendere lezioni a casa di Siria, e ricordo bene quanto ci divertivamo tutti insieme!! Noi ci sedavamo al tavolo, e Alfred e Jussi ci incantavano con la loro musica, la lezione durava non più di un paio d’ore, quindi passavamo molto tempo insieme a giocare, io, Siria, Mindi e Jussi.
Lui voleva diventare famoso come compositore e pianista, aveva delle ampie prospettive e ci metteva sempre l’anima in quello che faceva, devo dire che quel periodo è stato forse il più bello.-
L: -e poi? -
H: -e poi…successe quello che nessuno si sarebbe mai immaginato..
Eravamo cresciuti praticamente insieme noi 4, e ormai avevamo tutti 16 anni.
Jussi doveva dare uno spettacolo al Tampere-Talo.
Alfred e Jussi si erano preparati alla grande per quello spettacolo, e la sala era completamente piena!
L’esibizione andò alla grande, anche Alfred fu sorpreso..
Il giorno dopo però, quando i giornali avrebbero dovuto recensire lo spettacolo….a Jussi bastò un solo articolo per...-
Al: -Uccidersi!-
Mi voltai di spalle! E dietro di me c’era Alfred. Rimasi confuso dalle sue parole, perché Jussi si sarebbe ucciso!?
Al: -L’articolo sul City, era ciò che scosse Jussi più dal profondo della sua anima, lui voleva essere il migliore, in tutto e per tutto, non accettò quello che c’era scritto sull’articolo…-
H: -l’articolo diceva che…”anche se Jussi era un prodigio, anche se dietro il suo lavoro ci fosse un grande maestro come Alfred Lumi…il pubblico non doveva farsi incantare dal suo bel faccino da sedicenne, che la sua fiamma si sarebbe potuta spegnere da un momento all’altro, che Jussi sarebbe diventato solo un fenomeno da bambine…”
L: -non…non ho mai sentito parlare…di Jussi..-
Al: -la stampa volle oscurare il caso, quando Jussi si tolse la vita, da quel giorno, promisi a me stesso che non avrei più insegnato, il sogno che Jussi rincorreva era un po’ anche il mio di sogno, un sogno irraggiungibile! -
L: -perché lei si è arreso! -
Al: -No! Ho solo voluto accettare il fatto che o sei raccomandato o nel mondo dello spettacolo noi sei, e non diventerai mai nessuno!!-
L: -Questo lo dice lei!, io non ero raccomandato e ho comunque fatto strada!-
Al: -non durerai ancora molto! -
Dannazione quanta cocciutaggine in un singolo uomo!
L: -questo lo dice lei!-
Al: -è la verità! -
L: -bhe ALLORA SAPPIA CHE HA TORTO!! -
Forse avevo esagerato con l’alzare la voce, ma ora ero veramente stufo, lui mi guardò quasi con disprezzo! Ma allo stesso tempo incredulo
L: -anche io ho ricevuto una miriade di critiche negative, forse sono più loro che non quelle positive, più volte mi sono ritrovato col sedere a terra, ma sia io che i miei amici non ci siamo dati per vinti tanto facilmente. Lei si è arreso alla prima difficoltà proprio come Jussi, lui non accettava critiche, voleva essere il migliore! Allora perché non lo ha dimostrato e? perché non è andato avanti!!
Rimanemmo in silenzio qualche secondo..
L: -la musica non è solo fama e successo….è anche passione,energia,sentimento….Jussi lo aveva dimenticato…e lei?-
Quei silenzi diventavano sempre più opprimenti, Alfred si girò di spalle..
E si avviò verso la casa, dove notai che anche Siria e Eveline stavano ascoltando, Henri era rimasto in disparte, però notai un certo cambiamento di espressione sul suo volto.
Io corsi verso Siria!
S: -Lauri..-
le sorrisi
S: -mi dispiace non averti detto nulla…di..-
L: -non importa!, adesso voglio pensare solo a noi due!-
Mi voltai un’altra volta verso Alfred e notai che ricambiò il mio sguardo…ma questa volta era sereno
Finalmente ora niente poteva mettersi fra me e Siria, così iniziai a baciarla per la gioia.
S: -uh, Lauri, tra 20 minuti dobbiamo essere da Mindi e vederci con gli altri!!
L: -bhe che aspettiamo!! Andiamo no!
Mi sentivo più leggero ora! Ero sicuro che non avrei più avuto timore del vecchio burbero signore, amante della musica, a cui mancava soltanto ritrovare il vero significato di quella parola…così piccola, ma capace di racchiudere tanti significati.
Quella sera probabilmente in casa Lumi si sarebbe udita una melodia ormai assopita da anni!



Ev: -ammettilo…ti ricorda tanto Jussi…- chiese Eveline al marito quando furono rientrati in casa
Al: -uhm..-
Ev: - ma perché ti ostini tanto, sii onesto con te stesso per una volta-
Al: -così potrò ricevere per due volte la stessa umiliazione?
Ev:-Lasciamo che siano loro a cambiare il futuro – le disse accarezzandogli il volto
Al: -tu sei sempre così ottimista..-
Ev: -io ho speranza, quella che Jussi aveva perso, e che tu hai scordato, insieme al tuo amore per la musica..-
Afred entrò nel salotto…e si avvicinò al piano ancora coperto, gli pose una mano sopra..-
Ev: -coraggio – lo esortò la moglie
Lui afferrò il panno e lo sollevo via, una nuvola di polvere si sparse nell’aria, e quando si dissolse, un bellissimo piano in mogano per nulla toccato dagli anni che lo hanno visto silenzioso, si ergeva nella luminosa camera.
Alfred si sedette allo sgabello, sollevò una sottile rivestitura che copriva i tasti e iniziò a intonare una dolce sinfonia.


M: -no ma la puntualità non è il vostro forte e?-
eravamo appena arrivati a casa di Mindi, ad aspettarci c’era anche Aki.
S: -perdono, abbiamo avuto un contrattempo!!-
A: -bhe per farvi perdonare potete offrire la cena! -
L: -fidati! -
Eravamo arrivati in leggero ritardo, ma sembrava che li avessimo fatti aspettare le ore!, e finchè non giungemmo al locale, lei e Aki non facero altro che rinfacciarcelo, anche se si vedeva lontano un miglio che se la ridevano sotto i baffi!
E: -Finalmente, ma dove vi siete cacciati!!-
L : -esagerato, abbiamo solo 10 minuti scarsi di ritardo!-
E: -si ma io ho dovuto sopportare Pauli che non la finiva di chiedersi quando avrebbe potuto mangiare!!-
P: -Allora ora possiamo iniziare??-
Tutti: -PAULIIII!!-
Decidemmo di entrare, per la sua felicità e per le nostre orecchie
E. –ah, ci sei anche tu, Henri.-
Henri era rimasto un po’ in disparte fino a quel momento!
H: -bhe, era una rimpatriata no? Mica potevo mancare! -
Fortunatamente sembrava che fosse tranquillo
Avevamo prenotato un tavolo, in un piccolo locale vicino al mare, volevamo passare una serata tranquilla, anche perché ormai mancava una settimana..e dopo saremmo dovuti ripartire per il tour primaverile.
Da quanto tempo non passavamo tutti insieme una bella serata, ora si che sarebbe andato tutto bene, Pauli come al solito non fece complimenti e si spazzolò di tutto e di più
A: -ragazzi guardate – Aki stava mischiando nel suo bicchiere, bevande alcoliche di diverso tipo, fino a formare un intruglio strano
E: -Aki….sei sicuro di volerlo fare? -
A: -cosa c’è di male? -
E: -c’è di male che dopo dobbiamo portarti in ospedale-
A: -nhaaa, qualcuno ne vuole? -
M: -amore non guardarmi, non ho intenzione di bere quella roba!-
L: -amico questa volta passo! -
Così tutto d’un fiato Aki si tirò giù quell’intruglio…
Dopo aver fatto una faccia a dir poco schifata
A: -Wow..-
E crollò sul tavolo
E: - ecco! Lo sapevo! Mindi fatti avere del caffè amaro! Cerchiamo di tirarlo su!
M: -il solito esagerato! -
S: -Lauri, non è meglio chiamare un’ambulanza? -
L: -tranquilla Siria, ci vuole di peggio per abbatterlo- intanto me la ridevo sotto i baffi.
H: -Lauri?-
L: -Ei, dimmi Henri -
H: -posso…parlarti un attimo in privato? -
Privato? Chissà cosa voleva dirmi.
Lanciai un occhiata a Siria, che scrollò le spalle
L: -si certo! -
Andammo su un balconcino che dava sul mare
L: -dimmi tutto! -
H: -ascolta, voglio essere sincero, quindi fammi finire di parlare e dopo potrai darmi una risposta
O mio dio, cosa voleva dichiararsi??
L: -o..ok, ti ascolto-
H: -ecco..volevo, scusarmi! Mi dispiace di essere stato insopportabile quando eravamo in Svizzera, è vero…sono troppo protettivo, avevo solo paura che Siria e Mindi potessero soffrire, soprattutto Siria che si era lasciata da poco, quindi ti chiedo se possiamo provare a rincominciare da capo! Che ne dici?- Mi porse la mano
Sembrava veramente pentito, e io sinceramente non avevo mai avuto nulla contro di lui, e poi, potevo capirlo..
Gli strinsi forte la mano!
L: -Dico di si! Il passato e passato no?
H: -si!
L: -dai torniamo dagli altri…e speriamo che Aki si sia ripreso!-
H: -ma gli succede spesso? -
L:- almeno 3 volte al mese! -
Rientrammo nella sala…
L: -come sta Aki? -
M: -va meglio! -
L: -amico, lo sai che hai rischiato di rimanerci secco?- Mi rivolsi ad Aki che aveva la testa poggiata sul tavolo con vicino una decina di tazzine vuote
A: -uhm…mi sa…che devo…-
Scena disgustosamente orribile! Fortunatamente non prese nessuno, ma dopotutto era inevitabile! Avevamo tutti un espressione alquanto schifata
E: -vaaaaaa bene, prima di farci cacciare, opterei di portare Aki a casa!
Dopo aver chiesto scusa per la sgradevole visione, ai proprietari e alle povere persone che da quel momento in poi non avranno più toccato cibo, ci siamo diretti ognuno verso casa
E: -riaccompagno io Aki e Mindi….-
P: -direi anche di prenderci libera la giornata di domani, viste le sue condizioni – disse Pauli indicando Aki semisvenuto su Mindi
E: -direi di si! -
L: -bene, allora ci aggiorniamo!
E: -henri vuoi che ti riaccompagno a casa? C’è un posto libero-
H: -nono, grazie comunque, tornerò a piedì ho voglia di una passeggiata!
E: -come vuoi, andiamo dai! – Tutti si allontanarono e io lanciai un occhiata a Siria
L: -tu…vieni con me? Casa mia non è lontano di qui- notai il suo cambiamento di espressione, in uno di piacevole stupore
S: -certo! -

Driiiiiiiin Driiiiiiin!!!!
-Allora? -
--Tra 6 giorni partono--
-quindi? Devo agire?-
--ti ho mai detto il contrario? --
-bhe..mi sembrava che dopo ieri…-
--io non mi tiro MAI indietro!--
-lo hai già fatto una volta-
--si, ma la prima è bastato poco, lui invece è diverso, bisogna andarci pesante--
-come vuoi-
--aspetta che sia solo e fa quello che devi--
-funzionerà?-
--deve--











Commento dell'autrice: 
E: -questa storia diventa giorno giorno più angosciante
Autrice: -in che senso?-
E: -non si capisce na mazza!-
Autrice: -abbi fede e capirai!-
E: -sai credo di non voler capire...-
Autrice: -capirai...capirai...-
E: -ma ho appena detto..
Autrice: -capirai...-

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Capitolo 24
 

Per questo breve tratto sarà Siria il narratore:

Arrivata a casa di Lauri inizia a guardarmi intorno, temevo di imbattermi nel classico disordine maschile, e invece devo ammettere che fui piacevolmente sorpresa nel notare l’ordine che regnava in quella piccola casa.
Lauri: -ti piace la mia dimora? – disse lui ironico
Siria: -accogliente! -
Mi fece segno di seguirlo, e entrammo in quella che doveva essere la sua camera da letto. Rispetto alle altre stanze forse, questa doveva essere la più grande, subito a destra sopra ad una sedia era posata una chitarra, la mia attenzione però si soffermò su un mobile dove c’erano delle foto….
Siria: -che carino! – esclamai.
Lauri: -uhm, cosa? – lui mi si avvicinò
Siria: -sei tu da piccolo? – c’erano un sacco di foto, alcune con Lauri e i ragazzi quando erano più giovani, altre in cui Lauri era molto più piccolo, in compagnia dei genitori…
Lauri: -bellissimo vero? –
Siria: - o si!!, uno schianto di bambino! – dissi facendogli una linguaccia
Lauri: -è così allora? mi fai la linguaccia! -
Mi prese in braccio e tra una spinta,risate, e il tentare di divincolarmi finimmo entrambi sul letto, con lui sopra di me….
A quel punto, nei miei pensieri era chiara e limpida una sola immagine…ed ero anche sicura di quello che avrebbe voluto fare lui. Avevo un po’ di timore, ma non avrei esitato, lo amavo, lo amavo con tutta me stessa e volevo legare questo amore più stretto che
mai
Lauri
: -tutto bene…- mi disse lui, con un dolce bisbiglio
I nostri sguardi erano incrociati da qualche minuto, e io leggevo benissimo la sua voglia di conquistarmi, di farmi sua….
Aspettava che fossi io a iniziare, questa volta non avrei esitato.

.
(Il narratore torna Lauri)
Aprii lentamente gli occhi ancora appesantiti dal sonno…il mio sguardo incrociò il viso di Siria.
Siria: -buongiorno..- mi disse dolcemente
Lauri: -giorno…-risposi io
Le sorrisi e piano piano mi avvicinai a lei sfregando il mio naso sul suo..-
Lauri: -dormito bene?-
Siria: -si- disse, ricambiando il mio sorriso
Mi misi seduto sul letto, e iniziai a stirarmi, tra uno sbadiglio e l’altro
Siria: -che ore sono? -
Lauri: -uhm..-presi l’orologio – le…12.45 -
Siria. –ah..-
………….
………….
………….
………….
Siria: -COOOOOOOOOSA? , ma è tardissimo!!!- urlò Siria
Lauri: -ma sei matta!! Mi è preso un colpo, tardi per cosa?? -
Siria: -Tardi per nulla, ma ieri sera non ho avvisato i miei che restavo da te a dormire!! – Siria saltò fuori dal letto, e iniziò subito a vestirsi!!-
Lauri: -ok! Questo è un problema! -
Seguii subito il suo esempio

A Casa di Siria
Eveline: - potevi avvisarci Siria…ringrazia che tuo padre non ha chiamato la polizia-
Siria: -mi spiace mamma…e che…- Siria arrossi visibilmente
Eveline: -non importa..- Rispose Eveline, probabilmente aveva capito –però ora va da tuo padre e chiedigli scusa-
Siria annuii,e io la seguii, entrammo nel salotto, questa volta notai piacevolmente che il pianoforte era stato scoperto
Alfred era in piedi vicino ad esso
Siria: -papà…-
Alfred: -vedo che finalmente vi siete ritirati-
Entrambi eravamo pronti alla grande sfuriata che ci attendeva
Alfred si avvicinò ad entrambi…
Alfred: -Mi hai fatto preoccupare!!! Ne una chiamata, un messaggio..un misero squillo!!-
Ecco il tono da padre arrabbiato…
Siria: - mi spiace papà hai ragione e..-
Lauri: -è colpa mia, mi dispiace – Siria mi lanciò un occhiata confusa – solo che casa mia era vicino, ed era molto tardi, così..- mi bloccai quando Alfred mi porse la mano
Alfred: -non ci eravamo presentati per bene ricordi? -
Tra incredulità e stupore gli strinsi la mano
Alfred: -bhe,- mi guardò intensamente-  l’importante è che non è successo nulla di grave -
Disse, e accenno un lievissimo sorriso
Un sorriso!! Non potevo crederci mi aveva sorriso, certo quasi impercettibile, però era già un passo avanti
Alfred: -ah, Lauri-
Lauri: -si signore? -
Alfred: -chiamami Alfred!
Lauri: -O…ok–
Alfred:- Pensavo…qualche volta…magari quando non hai impegni- girava in torno alle parole, come se le tirasse fuori con fatica – potremmo suonare qualcosa insieme!!-
Ora capisco perché ci mettesse tanto a dire che gli avrebbe fatto piacere suonare il piano con me.
Sorrisi compiaciuto..
Lauri: -Ma certo! Anche ora se vuole – e lanciai un occhiata a Siria, la quale ricambiò con un cenno di approvazione
Alfred: -ottimo, e non fare quel sorrisetto! Non è come credi – si voltò e andò verso piano
Siria: -vaaa bene, vi lascio soli e aiuto la mamma in cucina con Marco -
Siria mi alzò i pollici in segno di vittoria, io le ricambiai un sorriso e poi andai da Alfred.












Commento dell'autrice:
Autrice: uhm si penso che possa andare
E: ma è brevissimo
Autrice: bhe a volte bisogna fare delle pause sai
E: se lo dici tu...
Autrice: vedrai il prossimo srà bello carico!!
E: allora mi preparo!
Autrice: preparati a correre se non la smetti di criticare!
E: come siamo suscettibili stasera!

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Capitolo 25
 

Lauri: -Spero sia solo una delle tante belle serate che passerò con i tuoi!!-
Siria: -lo saranno lo saranno, mio padre è solo molto orgoglioso!-
Lauri: - l’ho notato sai! – dissi ironico
Ero sull’uscio della porta di casa di Siria, ormai si era fatto tardi, avevo passato una piacevole serata
Siria: -allora a domani?-
Lauri: -sisi certo, credo che Aki abbia ancora un po’ di nausea…prima ha chiamato..-
Siria: -ah era lui! Mannaggia!-
Lauri: -sono abituato!- dissi scrollando le spalle –senti probabilmente ci vediamo da Eero prima di partire fra 3 giorni, lo facciamo sempre prima di iniziare un tour, piccola festicciola solo tra di noi-
Siria: -tenete Aki lontano dagli alcolici però!-
Lauri: -ah non credo, il lupo perde il pelo ma non il vizio!-
Ridemmo entrambi
Siria: - va bene dai, ti chiamo domani, meglio che vada ora!! Onde evitare ire paterne!-
Lauri: -vorrei evitarle anche io- le diedi un bacio – a domani allora!-


Mattino seguente
Mi svegliai abbastanza presto, probabilmente perché la sera prima ero andato a letto ad un orario decente
DRIIIIIN DRIIIN era il cellulare
Lauri: -pronto?-
-Lauri?..-
Rimasi per un attimo confuso
Lauri: -ah ma sei tu!, dimmi tutto-
-Ti va di fare colazione insieme? Devo dirti alcune cose.. -
Lauri: -a me? -
-bhe si… -
La cosa mi sembrava abbastanza strana, perché mai avrebbe avuto qualcosa da dire a me! 
Lauri: -bhe…ok, dove ci vediamo?-
-al bar che sta al molo ovest del porto-
Lauri: -bar migliori no? A che ora?
TU TU TU TU TU TU
Lauri: -HEI??? Pronto!??
Aveva riattaccato
Ancora rincitrullito dal sonno, cercai di trovare un senso alla chiamata che avevo appena ricevuto! Dopo essermi lavato e vestito….uscii di casa e mi diressi verso l’appuntamento.
erano appena le 9.



Ore 10,30
Siria: -Pronto Eero…-
-Oi Siria dimmi tutto-
Siria: -senti per caso hai sentito Lauri stamane?-
-no perché?-
Siria: -doveva chiamarmi ma non si è ancora fatto sentire..-
-tranquilla, starà dormendo come un ghiro!-
Siria: -no, non credo, sono sotto casa sua e sto suonando da quasi mezz’ora ma niente…-
-uhm…è strano..senti sto arrivando aspettami!
Siria: -ok..-

Ore 11.00
Eero: -eccomi Siria!-
Eero arrivò di corsa sotto casa di Lauri, dove c’era Siria ad aspettarlo
Eero: -Ancora niente?-
Siria fece un cenno con la testa
Eero: -è strano, ho provato anche io a chiamarlo e nulla, solitamente risponde subito, ho avvisato anche gli altri stanno arrivando qui!
Siria: -ok…-
Eero: -dai stai tranquilla, vedrai che sarà sceso e si è scordato il cellulare a casa-
Siria: -e si dimentica di chiamarmi?-
Disse Siria in preda alla preoccupazione
Eero: -bhe…-
Aki: -Eiii, ragazzi eccoci!-
Aki, Mindi e Pauli li stavano salutando da infondo alla strada
Siria e Eero gli andarono incontro
Mindi: -Allora? -
Siria: -nulla..-
Eero: -Aki ti senti meglio? -
Aki: -si tranquillo, ora sono preoccupato per Lauri-
Pauli: -raga, forse è andato a fare colazione, io direi di chiedere in giro se lo hanno visto-
Eero: -ottima idea, separiamoci, se qualcuno sa qualcosa avvisa gli altri!-
Siria:-Aspettate!!- disse Siria all’improvviso –mi è arrivato….un…messaggio..-è di Lauri…- si gettarono tutti per leggere il messaggio:
-Prt Ovt-
Aki: -che diavolo significa!!- esclamò Aki
Mindi: -non poteva essere più specifico!-
Eero: -Prt….Prt…-
Aki: -ed ecco Eero che medita ad alta voce..-
Eero: -Scccc, sto cercando di capire…-
Siria: -un’abbreviazione?-
Eero: -già! Non ci avevo pensato, PRT-
Pauli: -….porto?-
Guardarono Pauli increduli
Aki: -che diavolo ci fa al porto-
Eero: -non lo so! Ma tutto può essere!-
Siria: -e OVT? -
Iniziarono tutti a pensare……a spezzare quel silenzio fu Mindi
Mindi: - il porto serve alle navi no? -
E: -bhe, si-
Mindi: - la cosa più importante per i marinai sono le indicazioni no?
Eero: -si anche!-
Mindi: -soprattutto quelle che servono a capire da dove spira il vento o dove si trovi un..-
Tutti: - ARRIVA AL PUNTO MINDI!!-
Mindi: -e va bene va bene!! Secondo me è Ovest, ricordo perfettamente che al porto ci sono indicazioni su, Nord, Sud, Est e Ovest!
Eero: -Mindi sei un Genio!-
-Ragazzi!, che ci fate tutti qui-
Una voce famigliare li scosse
Siria: -HENRI!-
Qualche minuto dopo!
Henri: - che aspettiamo andiamo a controllare no??-
Tutti insieme, iniziarono a dirigersi verso il porto, ma Siria sembrava sempre più preoccupata…
Aki: -se è uno scherzo, questa volta dovrà correre mooolto veloce- borbottava Aki
Ad un certo punto Siria fermò Henri per il braccio..
Henri:- oi Siria!, cosa c’è-
Siria: -volevo ringraziarti per essere qui -
Henri rimase qualche secondo in silenzio
Henri: -non potrei mai abbandonare un amico in difficoltà!-


 

Sentivo un dolore alla testa non trascurabile, come se avessi preso una forte botta
Cercai di portarvi la mano ma non ci riuscivo, quando riacquistai la lucidità, mi accorsi di essere legato come un salame
Lauri: -ma che diav..- cercavo di liberare le mani
--Tutto inutile—una voce da dietro di me
Lauri:- ma cosa è successo!! Perché mi hai legato-
--ho dovuto mi dispiace--
Lauri: -che diavolo significa! Liberami subito-
--non posso…--
Lauri:-come sarebbe non puoi!- il mio tono di voce si faceva sempre più alto, speravo che qualcuno sentisse! – se non mi liberi immediatamente, grido aiuto!-
--fallo pure…non credo ti sentirà qualcuno--
Mi guardai intorno, ed effettivamente non c’era molto…sembrava un vecchio edificio abbandonato, però si vedeva il mare, quindi probabilmente eravamo ancora vicino al porto..
L’unica cosa che ricordo, e che eravamo usciti dal Bar, e stavamo passeggiando lungo la costa..
Lauri: -perché lo stai facendo, non ti ho fatto nulla!-
--no infatti--
Lauri:-ALLORA PERCHE’?-
--senti non complicarmi le cose—si avvicinò a me, e come se non bastasse mi tappò anche la bocca con uno straccio
Lauri: -uhumhhugmhu- Maledizione pensavo
--se ti puoi fidare di me…se solo tu possa farlo, sappi che lo faccio solo per il tuo bene!-
Per il mio bene? Legarmi come un salame e imbavagliarmi, lasciandomi a terra al freddo! Bel modo di farmi del bene!
--non guardarmi così, col tempo capirai--

Siria: -Allora??-
Eero:- niente, io e Aki abbiamo controllato tutti i Bar-
Siria: -io e Mindi tutti i pochi negozi nelle vicinanze-
Aki: -guardate, tornano Pauli e Henri-
Eero: -Allora?-
Pauli: -Nada…-
Henri: -nulla nemmeno lungo la costa..-
Eero: -Maledizione!! Vabbè…facciamo ciò che avremmo dovuto fare sin dall’inizio-
Eero prese in mano il telefono
Siria: -vuoi chiamare la polizia?-
Eero: -ormai, è l’unica soluzione che mi resta-
Henri: -No, aspetta- Disse Henri in tutta fretta
Eero: -perché dovrei aspettare?, Lauri e chissà dove, e forse in pericolo!-
Henri:- non abbiamo controllato gli edifici!-
Aki: -ma c’è ne sono una marea qui!-
Mindi: -Aki ha ragione, è una zona portuale, c’è ne sono troppi!-
Henri: -bhe, io dico che se lo hanno rapito, lo hanno sicuramente portato in uno stabilimento abbandonato! È inutile chiamare la polizia!, perderesti solo tempo per sporgere la denuncia!-
Eero lo stava guardando in modo poco convinto
Henri: -dividiamoci singolarmente!, io controllo gli edifici ad Ovest!
Aki: -io vado ad Est
Mindi:- io andrò con Siria a Nord
Henri: -Eero, tu e Pauli potreste..
Eero: -vengo con te!- disse Eero prontamente
Henri: -ma..non serve, posso farcela…-
Eero: -in due si cerca meglio no? Pauli andrà con Siria e Mindi, due ragazze sole, non è consigliabile, non sappiamo con chi abbiamo a che fare…-
Aki: -Eero a ragione, allora se scoprite qualcosa chiamate!-
Tutti: -Ok!-
Si vedeva chiaramente che Eero non si fidava di Henri, probabilmente credeva che tramasse qualcosa, e aveva deciso di non perderlo di vista!











Commento dell'autrice:
E: -che fantasia che hai!.....non mi guardare così, è in senso buono-
Autrice:- sarà meglio
E: -vado a fare i pop corn va!-
Autrice: -uhm....trama qualcosa...!! Vabbè! continuate a seguire ragazzi ormai siamo quasi agli sgoccioli :D


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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


Capitolo 26

Dovevano essere passate almeno un paio d’ore da quando mi ero svegliato in quel posto
--allora ti sei calmato?--
Lo fissai come se volessi ucciderlo
--direi di no, se mi guardi così!- disse sorridendo –dai se prometti di stare zitto ti libero la bocca
Abbassai lo sguardo
--lo prendo per un si--
Finalmente potevo parlare, non ero un tipo a cui piaceva starsi zitto!
Lauri:- Posso sapere che diavolo sta succedendo!?-
--sei ostinato vedo--
Lauri: -hai detto che devo fidarmi di te, e che andrà tutto bene, allora perché non mi dici cosa è sta storia?-
Non mi rispose, si voltò di spalle e si sedette a terra poggiato contro la parete
--non posso--
O santa pazienza! Mi stavo quasi rassegnando a restare li, non sapevo ancora per quanto….quando ad un certo punto sentii una voce familiare in lontananza…ero quasi certo che gridasse il mio nome!
Lauri: -EEEEEEIIIIIIII AIUTOOOOO SONO QUIIIIIII-
--CHE DIAVOLO FAI! Sei impazzito!!
Lauri: - AIUTO AIUTOOO SON…
Lui mi si gettò a dosso, e con la mano mi teneva la bocca chiusa!!
--sta zitto vuoi farci scoprire!!??--
Si cazzo, volevo dirgli
Lauri:- uhuhuhmm- non riuscivo a liberarmi!
--fa silenzio!!--
Lauri:- uhuhmhmhmmmmmhmh-
--maledizione--
Eero:- LAURI!-
Luce divina, in lontananza c’era Eero! Stavo quasi per piangere dalla gioia!
Eero corse verso di noi, e prima che potesse togliermi il mio aggressore di dosso, fu lui ad alzarsi
--aspetta aspetta, posso spiegare! Sei solo?-
Eero si fermò, ma aveva un espressione tutt’altro che  pacifica
Ora, da che io ricordi, avrò visto Eero con quell’espressione si e no 2 volte da 11 anni che ci conosciamo, e le conseguenze sarebbero potute essere molto brutte
Henri: -Marco?!!-
Lauri: -Henri?- e lui da dove è saltato fuori!-
Henri: -Lauri va tutto bene?! – Henri mi si avvicinò, mentre Eero non distoglieva lo sguardo da Marco
Eero: -chiamo gli altri! E guai se ti muovi- Eero era sempre più minaccioso, però Marco aveva una strana espressione in viso…quasi fosse spaventato
Henri: -coraggio Lauri, ti libero-
Lauri: -ah…grazie, non ne potevo più!-
Marco: -FERMO!-
Eero: -Hei Hei che cavolo vuoi fare-
Marco aveva una pistola in mano, e la puntava verso Henri
Henri: -Marco, stai calmo! Non c’è bisogno di fare sciocchezze-
Marco: -Tu- indicò Eero –getta quel telefono
Eero esitò
Marco: -HO DETTO GETTALO!
Lauri: -Cazzo Eero fa come ti dice!
Eero gettò il telefono a terra, che mi arrivò vicino. Riuscii ad intravedere con la coda dell’occhio il testo di un messaggio e il nome Aki
Se fossi riuscito a premere invio il gioco era fatto! Ma avevo ancora le mani legate
Marco: -ok, ora andate tutti e due contro il muro – indicando Henri ed Eero
Lentamente mi trascinai vicino al cellulare, mentre Marco era distratto, con la punta delle dita riuscii ad inviare quel benedetto messaggio!



Marco: -voltatevi di faccia contro il muro e non fate sciocchezze o Lauri fa una brutta fine
Lauri: -ma perché devo andarci di mezzo io!-
Henri: -sei tu quello legato come un salame!-
Lauri: -che cavolo centra!-
Marco:- FATE SILENZIO?!-
Lauri: -sei tu che stai urlando!-
Marco mi si avvicinò di scatto, con la pistola puntata in faccia-
Marco: -Fa poco lo spiritoso- disse serio
Ma io mantenni sempre quel mio sguardo rigido…
Lauri: -Marco…posso dirtela una cosa?-
Marco aveva lo sguardo fisso su di me
Marco: -che vuoi? -
Lauri: -mai….sottovalutare….la maggioranza…-
Marco: -che diav? -
SBAAANG!
Aki: -Arrivano i soccorsi!- disse Aki con un sorriso
Avevo preso un po’ di tempo, vedendo arrivare Aki e gli altri da dietro Marco
Lauri: -che botta…-
Aki aveva dato un forte colpo in testa a Marco, che era caduto disteso a terra
Siria: -LAURIII-
Lauri: -Sir…-
Siria mi si getto a dosso piangendo..-
Lauri: -Hei, dai tranquilla, va tutto bene! – le dissi guardandola in volto!, lei scosse la testa
Pauli: -Amico ci…hai…fatto…preoccupare! – Pauli arrivò da dietro quasi trascinandosi
Aki: -Pauli ti senti bene? -
Pauli: -ho dovuto…correre…sono sfinito…-
Mindi: -Esagerato! Per qualche metro di corsetta!
Pauli: -sono un tipo poco resistente ok?- disse Pauli offeso
Fu spontanea una piccola risata di gruppo a quell’affermazione!
Lauri: -scusate…capisco la vostra gioia nell’avermi ritrovato..ma…mi liberate?-
Eero: -ops, dai ci penso io!-
Siria: -Ti aiuto -
Marco: -Oi..oi.oi…- Marco si stava rialzando, Aki non aspettò che fosse del tutto in piedi che lo alzò di peso dal colletto!
Aki: -Ei, Brutto bastardo, ma che cavolo volevi fare!
Ma marco non disse nulla, si limitò ad abbassare lo sguardo
Aki: -Guarda che ti riempio di pugni se non rispondi!- Ed era seriamente in procinto di farlo!
Siria: -No Aki, fermo! Mettilo giù- lo interruppe Siria
Aki: -Ma…- lo sguardo di Siria non ammetteva repliche…-va bene..-
Siria: -Marco…ma cosa ti è saltato in mente…- Siria aveva una voce affranta…d’altronde nessuno se lo sarebbe mai aspettato..
Marco: -Siria…io…-
Eero: -La pistola è finta- esclamò Eero
Tutti si voltarono verso di lui
Aki: -come finta??- Aki la prese in mano! E iniziò a maneggiarla- è vero!-
Siria: -Marco, ma cosa significa!-
Henri: -Significa che è una grande seccatura!-
Henri che come al solito era rimasto in ombra, aveva parlato
Eero: -tu non me la racconti giusta!- gli disse Eero
Siria: -cosa vuol dire questa tua affermazione!-
Henri: -significa che non ho scelta-
Un secondo, anche meno, nemmeno il tempo di comprendere quello che stava succedendo, che tutto quello che credevo stesse succedendo perse significato.









Commento dell'autrice
Eero:- .........-
Autrice: -cosa c'è il gatto ti ha mangiato la lingua?-
Eero: -tu vedi troppi film secondo me!-
Autrice: -io vivo di cinema!! bhuahahah-
E: -e si vede!-
Aurice: -Ormai stiamo entrando nel vivo!! continuate a seguire la storia, manca poco alla conclusione-

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Capitolo 27



All’improvviso iniziai a non percepire più le voci, i suoni, gli odori…sembrava come se tutto intorno a me si fosse fermato, come se qualcuno avesse messo pausa.
Molto lentamente vedevo ombre vicino a me che si muovevano, potevo sentire il battito del mio cuore sempre più forte, e il respiro sempre più affannoso, ma non provavo nessuna brutta sensazione, solamente un forte calore allo stomaco…farsi sempre più insopportabile come se mi avessero puntato una candela accesa.
-L…u…-
--..au..i--
Qualcosa iniziai a sentirla, ma erano per lo più lettere alla rinfusa…
-..a…i-
--…..ri-
Come se qualcuno mi stesse chiamando, le ombre mi erano vicine, il calore sempre più fitto…
Siria:-LAURIIII!!!!-
Riconobbi la voce di Siria, e le ombre diventarono visibili
Lauri: -Sir..ia -
Che mi stava succedendo, cosa era successo, non riuscivo a respirare
Eero: -Amico, tieni duro, ho chiamato l’ambulanza…-
Perché Eero singhiozzava….Pauli aveva una mano che li copriva il viso e Aki? Aki dov’era?
Eero: -cerca di tamponare la ferita Siria!! O perderà troppo sangue-
Sangue? Mi portai una mano sul forte calore che provavo e nel momento in cui lo sfiorai, provai il dolore più terribile che avessi mai provato prima
Siria: -Aspetta! – mi disse Siria quasi incapace di parlare, mi prese la mano con la sua, la quale tremava paurosamente, e mise sotto la sua sciarpa
Adesso lo sentivo forte,e non era più calore, ma forte bruciore..
percepivo l’impotenza dei miei amici, la disperazione della mia ragazza e il dolce sapore del sangue che continuava ad uscire dalla mia bocca
Non mi ricordo cosa fosse successo…non ricordo più nemmeno cosa stava succedendo, so solo che stavo dimenticando persino chi ero.
Incapace di parlare, incapace di muovermi, la mia silenziosa disperazione era arrivata al culmine, ancora una volta le persone che mi erano accanto divennero ombre, questa volta il mio battito si faceva sempre più lento, e iniziai a respirare con più difficoltà…
Morire? Ma perché, andava finalmente tutto così bene…ero sopravvissuto al gelo della Svizzera, e al padre della mia ragazza….cosa avevo fatto ancora di male, cosa mi stava lentamente trascinando nell’oscurità totale…non me lo ricordavo…
solo quando le ombre si fecero buio totale…allora capii.



Una sensazione a dir poco agghiacciante  mi pervase, un freddo..intenso come se dentro di me non scorresse più sangue, percorse tutto il mio corpo, e di li a poco mi ritrovai....dove mi ritrovai? Non ne avevo la più pallida idea You promised you swallow your tears when I leave you”…”My love will grow black if your heart gets stolen Just promise to keep your heart…” Mi vennero in mente alcune strofe di Keep you heart broken…ma stranamente non me la ricordavo tutta…
Che situazione…
Camminavo nel nulla più totale…dove…non lo so…da quanto…non lo sapevo…perché?...non ne avevo la più pallida idea, so solo che improvvisamente tutti i miei più profondi ricordi si stavano facendo largo nella mia testa, come le sequenze di un film, ciò che credevo di aver dimenticato, ciò che volevo dimenticare, quello che invece…mai avrei scordato..e infine…vuoto…non ricordavo esattamente, dopo..cosa fosse successo, e non ricordavo neppure i nomi di quelle persone…che erano sempre li, in quasi tutti i miei ricordi. Improvvisamente provai una terribile sensazione di solitudine…e continuando a camminare arrivai in procinto di un panchina…decisi di sedermi
Ero li, cercavo di ricordare….iniziai a canticchiare un versetto
”So close…so far..i’m lost in time…” suonava bene pensai…
Lauri: -Dovrei proporlo a…com’è che si chiamava…- sospirai – inutile-
--Lauri?—mi sentii chiamare
Lauri: -ciao! – era un ragazzo, ma non ero sicuro di conoscerlo
--ciao, posso sedermi qui? Vicino a te? --
Lauri: -fai pure..-
--non ricordi chi sono? – aveva anche lui una strana aria malinconica, e la sua faccia era segnata da cicatrici, sembrava stanco, e aveva gli occhi arrossati
Lauri: -dovrei? -
--dipende…--
Lauri: -non credevo più neanche di chiamarmi Lauri a dire il vero..-
--no di questo ne sono convinto io!--
Lauri: -ma tu come ti chiami? -
Il ragazzo ci penso un po’
--Henri--
Lauri: -uhm…sai non so….siamo amici? -
Henri: -no…-
Lauri: -ah…-
Henri: -ho fatto una cosa molto brutta..- intervenne subito lui
Lauri: -tanto?-
Henri: -abbastanza…e speravo di rimediare-
Lauri: -e puoi?-
Henri: -non lo so…questo dipende da te-
Lauri: -posso aiutarti? -
Henri: -solo se vuoi -
Lauri: -cosa dovrei fare?-
Henri: -perdonarmi- improvvisamente la sua espressione cambiò, non era più malinconica
Lauri: -per cosa? -
Henri: -per tutto-
Lauri: -io….io non ricordo, se mi hai fatto qualcosa-
Henri si alzò in piedi di fronte a me, solo ora mi accorsi che non faceva più freddo,e guardando meglio ciò che mi circondava mi resi conto di essere su una strada…priva di qualsiasi colore
Henri: -strano posto e?-
Lauri: -ma dove siamo? -
Henri: -non credo ti serva saperlo- e accennò un sorriso –non le senti?-
Lauri: -sentire cosa?-
Henri: -le voci Lauri….-
Chiusi gli occhi, e cercai di concentrarmi, ma introno a noi nulla faceva il minimo suono…e io non sentivo alcuna voce
Henri: -stai sbagliando…- intervenne lui
Io lo guardai strano
Henri: -non devi ascoltare con le orecchie…ma come? Un cantante come te..pensavo che voi sapeste usare anche il cuore-
Fu come un lampo! Iniziai a tremare, non so per quale ragione…solo che ora qualcosa la sentivo, ed era piacevole come una dolce sinfonia
Henri: -ecco così-
A poco a poco quel luogo iniziava a prendere colore, riuscii a distinguere il grigio dell’asfalto ma il resto non sapevo come descriverlo..
Lauri: -perché….mi trovo qui- chiesi a Henri
Henri: -perché la stupidaggine umana non ha limite…- rise nuovamente – perché talvolta la gente usa troppo gli occhi per vedere ciò che in realtà può essere visto solo con l’anima-
Man mano che parlava il suo volto diventava sempre più sereno, e quei brutti segni andavano sempre più scomparendo…
Henri: -perdonami Lauri – mi guardava fisso negli occhi, i suoi, ora, erano di un acceso verde prato..
Henri: -comunque, tu puoi uscire di qui, non devi restarci-
Lauri: -vieni con me? -
Henri: -no..-
Mi prese le mani, e mi alzai, erano…calde
Henri: -volevo solo che tu sapessi che…le ho amate con tutto il mio cuore, volevo che loro fossero felici, non sopportavo che soffrissero, potrai considerarmi un pazzo per quello che sono arrivato a fare, te ne do’ atto ma…. non volevo perderle, per nessuna ragione
il suo sguardo era sempre più intenso..sentivo che..non mentiva
Henri: -ora però – mi lasciò le mani – sono sicuro che staranno benissimo…per sempre-  e mi sorrise
Non lo so perché…ma alla fine di quelle parole, iniziarono a scorrere lacrime dal mio viso…senza motivo, il mio cuore era sereno, lacrime di gioia?
Henri: -coraggio Lauri! – mi esortò lui – non puoi più restare qui!
Lauri: -io…come posso uscire? -
Henri: -devi “sentire” …c’è qualcosa che ti manca, lo sai! Allora cerca di riprendertela, cerca di ricordare cosa ti manca Lauri! CORAGGIO!-
Chiusi nuovamente gli occhi e mi portai una mano al petto…cosa mi manca…quella strofa di prima…volevo farla sentire a…
Lauri: - Pauli!...Eero..Aki…- improvvisamente sentii una orribile sensazione di rigetto, e fui quasi incapace di respirare…mi accasciai a terra in ginocchio…
Henri mi mise una mano stretta sulla spalla!
Henri: -Lauri! – lo guardai – non dimenticarti della cosa più preziosa! Ora è tua – Sembrava così felice, così sereno, rispetto a quando era arrivato
La cosa più preziosa..
Henri: -ricordaglielo anche a lui! – si allontanò da me – ora devo andare-
Io ero ancora a terra….
Lauri: -no…aspetta-
Henri: -dimmi solo che mi perdoni…-
Lo fissai per qualche secondo…
Lauri: -Ti perdono-
Come se un potente getto di vento mi avesse colpito in pieno, chiusi involontariamente gli occhi e quando li riaprii..
--La…Lauri!!!!-
Riacquistai piano piano la vista, che mi si era offuscata a causa di una forte luce
Lauri: - Siria…-










Commento dell'autore:
Autrice: -Un lettore attento si accorgerà di un certo riferimento nella seconda parte del capitolo, la scelta non è stata casuale, mi ci sono ispirata volontariamente- :D
E: -*sob....sob*
Autrice: -Eero...che fai piangi?-
E: -si...-
Autrice: -mi dicevano che sei un tipo sensibile ma...dai..è finito tutto bene!!-
E: -bhe ma...io non piango per quello
Autrice: -bhe se ti riferisci che ormai siamo alla fine...e vabbè prima o poi doveva succedere
E: -no...io mi riferisco proprio al fatto che finalmente è finita!-
Autrice: .......
.........
........
E: -lo so!! fuggo, ma cazzo la voglia di dirlo era troppa!! *scappa*
Autrice: -perdonatemi, finisco di picchiare Eero e torno, per la conclusione della storia! buon proseguimentooo!!

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 +extra ***


Capitolo 28

 

Tante volte mi ero soffermato a pensare cosa vi fosse dietro al significato dell’amore, dopotutto la maggior parte dei testi che compongo con i miei amici. non sono altro che una sorta di ricerca ad una risposta ben definita…..bhe ad una conclusione non ci sono mai arrivato!
Appena mi sono svegliato ho riconosciuto tutti gli amici, e parenti che erano li vicino a me, e Siria..
Non ho voluto sapere nei dettagli cosa fosse successo quella sera, e ne tantomeno ho voluto sapere perché Marco mi avesse rapito, lui continuava a dire che era per proteggermi…fu comunque arrestato per complicità..
Henri…mi fu detto solo che dopo lo sparo si era gettato dall’edificio, quando Siria gli ha urlato “Ti odio”!
Non raccontai a nessuno di quello che avevo sognato quando ancora ero privo di sensi, raccomandai solo ad Aki di proteggere sempre Mindi, ma a lui non serviva farselo ripetere
Adesso che mi trovo qui, davanti alla tua tomba…provo quasi pietà, nonostante la rabbia per quello che avevi fatto, però lo avevo promesso…ti avrei perdonato
Siria: -Lauri?...- Siria mi prese sottobraccio, e io le ricambiai un lieve sorriso –e ora di andare – mi disse
Lauri: -si….-
Siria: -qualcosa ti turba?-
Feci un lungo sospiro
Lauri: -mi rammarico….poichè il mondo ha perso un uomo coraggioso capace di amare.. – Siria mi lanciò un occhiata confusa – la sua unica nemica è stata la paura…questo mi fa capire quanto realmente vi volesse bene…- mi fermai qualche secondo…- mi chiedo se sarò capace di amarti, senza la paura di perderti…- guardai Siria negli occhi..-
lei mi prese il viso con le sue mani calde
Siria: - fino a che nel tuo cuore ci sarà spazio per me, non mi perderai mai…Henri avrebbe dovuto capirlo..-
Ci prendemmo per mano e lentamente andammo verso l’uscita…
“Remember and live forever…Remember to live for love” si, sarebbe stato un bel ritornello per una nuova canzone!


-The End-




Extra: After some time!

Lauri: -Allora l’hai presa? -
Eero: -ovvio!! Eccola -
Lauri: -perfetto dai qua!-
Eero: -non posso riprendere io?-
Lauri: -no, voglio farlo io!-
Eero: -ma io sono più bravo di te!-
Lauri: -ti ho detto di no! Decido io-
Eero: -e chi cavolo sei per decidere!-
Lauri: -l’idea è stata mia, decido io!-
Eero: -ma anche no!! Daaaai quaaaaa-
Eero iniziò a strattonarmi la telecamera dalle mani
Lauri: -ma sei scemo? Così la rompiiii, fermoo-
Iniziammo a tirarla da entrambi i lati, ad un certo punto si aprì la porta
Aki a torso nudo ci guardava con aria minacciosa
Io lasciai la telecamera, e Eero finì all’indietro
Lauri: -è stata sua l’idea – dissi indicando Eero
Eero: -Ma brutto!! -
Aki: -guarda che vi ho sentito, facevate un macello della madonna-
Mindi: -Amoreee, che succede? – Mindi lo richiamava da dentro la camera
Aki: -nulla tesoro,dei “poveri” mendicanti in cerca di spiccioli, mi sbrigo subito e torno da te!-
Mindi: -ok, non trattarli troppo male -
Aki: -no no, tu intanto chiama l’ambulanza che non si sa mai-
Lanciai un occhiata ad Eero
Aki si scrocchiò le mani
Aki: -quindi, da chi iniziamo? – disse guardandoci
Eero: -Da lui!
Lauri: -Da Lui!


FIIIINE :D













Commento Finale
Autrice: - bene signori siamo giunti alla fine, spero vivamente che vi sia piaciuta, tralasciando la mia poca praticità di scrittrice
Che dire! ringrazio molto Valeria, una mia amica che prima di tutti leggeva ogni capitolo, dandomi consigli di ogni genere, e che mi ha aiutato nella stesura della trama più e più volte!
Magari tornerò presto con qualche nuova FanFiction, ma per il momento saluto tutti quanti!! Alla prossima
Dai ragazzi salutate anche voi
E-A-P-L-S-M-H-EV-MA-AL: -CIAOOOOOOO!-

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