Beautiful inside

di Momos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Sfogliavo svogliatamente una rivista mentre la metro correva veloce nelle gallerie buie e l'odore di chiuso mi faceva voltare lo stomaco. Faceva decisamente troppo caldo per una che ama l'inverno. Compravo quel giornale ormai da anni e mi rendevo conto che più passava il tempo e più si riempiva di pubblicità inutili di cui non mi interessava.  Come da abitudine lasciai il giornale sul sedile di fianco al mio perché niente aveva colpito la mia attenzione. La metro frenò di scatto facendo cadere la rivista a terra. Mi chinai per raccoglierla quando prestai attenzione al retro del giornale. Stampata a caratteri cubitali, c'era una scritta che diceva
Hai una band e sei in cerca di successo?
La metro si fermò di nuovo e la solita voce monofonica mi ricordò che dovevo scendere. Cercando un passaggio tra le persone riuscii a mettere piede fuori dal vagone e spinta dalla corrente della gente che si dirigeva verso l'uscita non riuscii a leggere cos'altro diceva il giornale, così lo infilai in borsa ripromettendomi di leggerlo più tardi. Stranamente ero arrivata in anticipo e il bar era ancora chiuso così afferrai la rivista dalla borsa e iniziai a leggere tutto con molta attenzione. Tirai fuori un urlo di gioia appena finii di leggere.
-Scott, Brian, Ryanne, Vic venite!- li chiamai. Tutti e tre si avvicinarono
-Cosa c'è Sty?- mi chiese Scott. Io sorrisi a trentadue denti
-Quel sorriso non mi piace affatto- mi disse Ryanne.
-Guardate un po' qui?- dissi indicando il giornale
-Sty, è il giornale che compri tutte le settimane-, mi rispose Brian
-Sapete leggere?- rispose Vic indicando la scritta enorme. I suoi occhi brillavano -Ho già capito cosa vuole dirci Sty! Io ci sto- mi disse.
Gli altri iniziarono a leggere. Ryanne mi guardò e sorrise
-Proviamoci!- mi disse dandomi una pacca sulla schiena.
-Come volete- ci disse Brian. Scott rimase in silenzio
-Scott tu che ne dici?- gli chiese Vic
-è solo tra due giorni. Non è troppo presto?- si lamentò lui
-Ecco, sei sempre il solito- sbuffò Ryanne.
-Dico solo che forse non siamo pronti!- spiegò lui.
-Scott, da quanto ci conosciamo?- chiese Vic
-Da troppo tempo- rise Brian. Ryanne lo spinse e rise.
-Da quando abbiamo quattordici anni- rispose lui
-Ecco, ora ne abbiamo ventiquattro quindi sono dieci anni giusto?- risposi io -E da quanto suoniamo insieme?- chiese a lui.
-Da quando ci siamo conosciuti- rispose lui mangiandosi le parole
-E credi che dopo tutto questo tempo non siamo pronti?- rispose Ryanne al posto mio. Lui sbuffò.
-E va bene! Proviamoci!- rispose. Ryanne urlò di gioia e ci abbracciò tutti.
-Scusate! Io vi pago per lavorare non per abbracciarvi- ci sgridò Billie entrando dalla porta sul retro.
-Scusaci Billie- rispondemmo in coro.
-Brian aprì- disse lui sedendosi dietro alla cassa. Mi infilai il grembiule e iniziai la mia giornata. Mi divertivo a lavorare in quel bar, la giornata era molto stancante, ma in compagnia dei miei amici riuscivamo sempre a farci qualche risata. Il bar era sempre affollato trovandosi nella piazza centrale, per lo più i nostri clienti erano turisti provenienti dall'Europa.
Finalmente alle 15:00 in punto arrivarono Michelle, Alex e Matt che presero il nostro posto.
-Venite da me a provare?- chiesi appena tutti erano pronti a andare via.
-Si, basta che prima ci riposiamo un po'- rise Scott
-Sei sempre il solito- rise Vic. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 
Fortunatamente casa mia era solo quattro fermate di distanza dal bar.
-Dio quanto amo casa tua- esordì Brian guardandola
-Brian lo dici sempre!- risi io e lo spinsi dentro.
-Ci facciamo il bagno in piscina?!- propose Vic
-Ma non ho il costume- rispose Ryanne. Vic rise
-Perché ti vergogni a farti il bagno in intimo?!- le disse lei. Ryanne arrossì.
-Ve li presto io i costumi, li avete lasciati qui alcuni- poi mi voltai verso i ragazzi -ho anche i vostri- lo sbarrarono gli occhi e risero.
-Hai quello blu?- mi chiese Scott
-Si, e anche quello grigio- risposi io tirandoli fuori dal cassetto
-Ecco dov'era!- rise lui afferrandoli.
-Brian, non ho il tuo- dissi io frugando bene nel cassetto
-Tieni amico, prendi questo- disse Scott dandogli il costume.
-Ma non mi piace- si lamentò lui
-Vuoi farlo in mutande?!- chiesi. Lui scosse la testa -Allora non lamentarti-
In breve ci ritrovammo tutti sul bordo della piscina intenti a spingerci a vicenda. Alla fine Vic e Ryanne afferrandosi per mano furono le prime a lanciarsi in acqua.
-Che meraviglia- urlò Ryanne. Le sorrisi e in quel momento mi sentii spingere in avanti. Cercai di aggrapparmi a Brian che mi stava accanto ma tirai giù in acqua anche lui.
-Scott, inizia a correre che se ti prendo- urlai io uscendo dall'acqua. Scott tirò fuori un urlo di terrore con la voce da donna e iniziò a correre sul bordo della piscina.
-No Sty, non farmi male!- mi disse lui indietreggiando
-Potevi pensarci prima Scotti!- risposi io correndogli incontro. Cercai di spingerlo ma lui mi afferrò le braccia. Io scossi la testa
-Non dovevi farlo!- risi io. Lui sbarrò gli occhi
-Scott scappa finché sei in tempo- urlò ridendo Ryanne. Scott mi lasciò le braccia e cerco di correre via, fortunatamente ero molto veloce così appena mi sentii libera dalla sua presa gli saltai al collo aggrappandomi a lui con braccia e gambe e spostai tutto il peso verso la piscina.
-Aiu..- prima che riuscì a finire la frase era caduto in acqua. Tutti scoppiarono in una grossa risata. Appena ci videro risalire dal fondo iniziarono a giocare a palla.
-Te lo avevo detto che non avresti dovuto- gli dissi mordendogli l'orecchio.
-Sty- rise lui toccandosi l'orecchio -mi fai venire i brividi se mi mordi lo sai! E scendi dalle mie spalle!- rise lui cercando di farmi scendere.
-Non se ne parla, ora starò così finché non usciamo- risposi io.
-Sty- mi implorò lui -perché non vai da Brian?- mi chiese lui cercando di scrollarmi da addosso a lui.
-Brian non ce la fa a tene..- mi ritrovai sott'acqua ma non lasciai la presa. Quando tornai su morsi la spalla di Scott e lo sentii rabbrividire di nuovo.
-Smettila- rise lui. Io mi spostai da dietro la schiena a davanti. -Bene, ora che mi stai in braccio puoi darmi almeno un bacino di scuse visto che quando sei arrivata non mi hai neanche salutato?- mi disse
-Bacino di scuse? Tu dovresti- risposi io incrociando le braccia e rimanendo con le gambe intorno alla sua vita. Lui rise e cercò di darmi un bacio. Io lo schivai e feci finta di mettere il broncio.
-Ah è così?! Va bene- disse lui iniziando a farmi il solletico sotto il collo. Non resistevo.
-Smettila Scotti- riuscii a dire tra una risata e un altra.
-Dammi un bacio e smetto- mi rispose lui senza fermasi. Mi avvicinai rapidamente e posai le mie labbra sulle sue. Per un attimo si fermò -E cos'era quello?- mi disse pronto a ricominciare.
-Scotti no ti prego, mi fanno male i muscoli della pancia a forza di ridere- lo implorai io. Mi avvicinai e gli diedi un bacio su tutte e due le guance, e poi di nuovo avvicinandomi sempre di più alle labbra finché dopo svariati piccoli baci mi ci posai sopra. Lo sentii stringermi con le braccia sul suo petto. Sentivo il mio cuore battere fortissimo, stavamo insieme da parecchio ma ogni volta era come la prima.
-Smettetela di fare i fidanzatini, iniziamo anche noi eh- mi disse Vic avvicinandosi a Ryanne.
-E poi io cosa faccio?- si lamentò Brian. Tutti risero
-dovresti trovarti una fidanzata- gli rispose Scott -e voi non rompete, per avere un bacio ho faticato e voi mi disturbate sul più bello?!- sbuffò
-Ops, scusaci- rise Ryanne abbracciando Vic. Erano davvero innamorate l'una dell'altra. Più passava il tempo e più ero convinta che fossero fatte per stare insieme, si completavano. Mi voltai a guardare Scott
-Dove eravamo rimasti?- mi chiese avvicinandosi di nuovo. Io risi e mi allontanai da lui.
-Andiamo a provare che è meglio- risposi uscendo dalla piscina.
-Grazie Vic! Davvero, grazie! Ti odio- disse Scott sbuffando e uscendo dopo di me. Vic rise e lo abbracciò
-Scusami- disse ridendo -dopo la convinco io-
-tu non convinci proprio nessuno- risposi io entrando in casa.
-Vado a farmi la doccia- urlò a tutti Scott. Vic mi spinse
-Vengo anche io- risposi fulminando Vic con lo sguardo.
-Ryanne noi andiamo al piano di sopra?- le chiese Vic. Lei annuì e salirono su per le scale.
-Brian, c'è l'altro bagno- gli suggerii. Lui rise
-Conosco questa casa come le mie tasche. Vado- disse andando via.
Entrammo in bagno e chiusi la porta a chiave.
-Scott mi slacci il costume che Vic mi ha fatto il nodo troppo stretto?!- gli chiesi avvicinandomi a lui.
-Ecco fatto- mi disse dopo aver sciolto tutti e due i nodi del mio bikini.
Aprii l'acqua della doccia e aspettai un attimo che arrivasse alla temperatura giusta. Un attimo prima di entrare nella doccia mi sfilai anche il pezzo di sotto.
-Vieni Scott- gli dissi. Lui rise ed entrò con me. Mi sentivo un po' rossa sulle guance.
-Sty, arrossisci ancora?!- rise lui insaponandosi.
-Non posso farci niente- risposi io togliendomi la schiuma di dosso.
-Che tenera- mi disse dandomi un bacino.
-Spostati così mi riesco a sciacquare- gli dissi. Lui si voltò e si allontanò. Ero sempre stata attratta dal suo fisico. Era proporzionato, anche se non aveva i muscoli scolpiti e gonfi. Lo abbracciai facendo aderire tutto il mio corpo al suo.
-Ti amo- gli sussurrai un attimo prima di mettermi sotto il getto della doccia.
Uscii e mi avvolsi con un asciugamano il corpo e i capelli e poi ne passai uno anche a Scott. Corsi in camera a prendere i nostri vestiti e tornai in bagno. C'era silenzio tra di noi. Non era abituato a sentirmi dire certe cose.
Mi asciugai per bene e mi infilai i miei pantaloncini neri e la canotta dei nirvana. Attaccai il phon alla spina e lo accesi. Iniziai ad asciugarmi i lunghi capelli turchesi.
-Lasciali mossi e sciolti- mi disse Scott -mi piacciono di più-
-Va bene- risposi sorridente. Spensi il phon appena finito.
-Comunque anche io- mi disse lui infilandosi gli shorts.
-Anche tu cosa?- chiesi mettendo il phon al suo posto.
-Ti amo anche io- mi disse asciugandosi con l'asciugamano i suoi ricci. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Gli mandai un bacio e uscii dal bagno.  Brian era seduto sul divano intento a guardare un programma in tv.
-Brian, quelle due dove sono?- gli chiesi.
-Non ne ho idea, credo in camera- mi rispose continuando a guardare lo schermo. Io risi e iniziai a salire le scale
-Ryanne, Vic! Scendete- urlai bussando alla porta.  Le sentii ridere.
-Eccoci- sentii Vic urlare. Rimasi lì fuori e dopo qualche secondo aprirono la porta.
-Ce l'avete fatta- dissi ridendo. Vic afferrò per mano Ryanne
-Volevo due coccole- disse. Io scossi la testa e iniziai a scendere le scale.
Quando arrivammo giù Scott e Brian stavano animatamente discutendo su chi delle due ragazze in tv fosse più bella.
-Sentiamo un parere femminile- disse Scott -Ryanne e Vic secondo voi chi è più bella tra le due?-
Le ragazze guardarono lo schermo per un po'.
-La mora- risposero in coro.
-visto?! Tu sei fissato con le bionde. Quella mora è davvero un gran bel pezzo di ragazza- Scott rise. Io mi piazzai davanti ai suoi occhi.
-Secondo te chi è più bella tra lei e me? Stai attento a come rispondi- dissi sorridendo. Lui guardò Brian ridere
-Ovviamente tu amore mio- mi rispose mandandomi un bacio
-Ah ecco- risposi ridendo. Bé vogliamo andare a provare o rimaniamo qui tutto il tempo a sbavare su ragazze dal fisico perfetto e la faccia sexy?- chiesi io guardando i ragazzi seduti sul divano.
-Andiamo su- dissero mentre si alzavano sbuffando sonoramente.
Scendemmo le scale fino al garage che avevamo allestito come sala prove.
-Su quel giornale c'è scritto che dobbiamo portare una nostra canzone e una cover- ricordai a tutti.
-Io propongo come nostra canzone beautiful inside- propose Scott da dietro la batteria.
-Bella- risposi io afferrando il mio basso.
-Per noi è OK- risposero Brian e Vic alla chitarra.
-A me piace moltissimo- rispose Ryanne impugnando il suo microfono.
-E come cover che ne dite di Closer to the edge?- propose Brian
-Non so, non mi esce proprio bene- rispose Ryanne
-Ma cosa dici che la canti da Dio?!- le rispose Vic. Lei sorrise e annuì.
-Allora è deciso, Beautiful inside e Closer to the edge- disse Scott.
-Proviamo prima Beautiful inside così mi scaldo la voce- disse Ryanne.
Scott iniziò a battere il tempo con la batteria e tutti iniziammo a suonare. Le parole e le note scorrevano veloci e precise. Quella canzone ci rappresentava tutti, era la prima canzone che avevamo scritto insieme e forse la più bella di tutte.
-Più la sento e più mi piace- disse Vic appena finita l'esecuzione.
-Ho sbagliato qualcosa però- si scusò Ryanne.
-Secondo me era perfetta, era più sentita- risposi io sorridendo.
Continuammo a provare fino a che Scott si alzò dalla batteria per prendere un’altra bacchetta dopo che quella che stava usando era finita contro Brian che sbagliava sempre lo stesso pezzo.
-Volete sapere che ore sono?- ci chiese Scott -Quasi mezzanotte-
-Domani avremo di nuovo il turno di mattina. Forse è meglio andare, che ne dici Ryanne?- chiese Vic. Lei annuì.
-Scott tu rimani qui?- gli chiesi posando il basso. Lui sorrise
-Se tu vuoi- mi rispose ridendo. Afferrai una bacchetta e la tirai contro di lui. -Lo prendo come un si- disse ancora lui.
-Ehm...non vorrei distruggere i vostri piani ma Scott ti ricordi che io devo dormire da te perché a casa mia stanno facendo i lavori?- ci disse Brian
-E qual è il problema? Dormi qui anche tu- risposi io.
-Ah, allora va bene- mi rispose -grazie- io sorrisi.
-Rimanete anche voi! Vi lasciamo tutto il piano di sopra libero- proposi a Vic e Ryanne. Loro si guardarono e fecero spallucce.
-Se ci lasci il piano di sopra libero!- mi rispose Vic ridendo.
-Fantastico, sarò di nuovo solo- sbuffò Brian.
-Vuoi venire con noi su?- chiese Ryanne dolcemente
-Con voi? Cosa si fa una cosa a tre?!- rispose lui ridendo.
-Siamo lesbiche, i maschi non ci interessano per niente- rispose Vic.
-Allora no, sto bene nella camera di sotto- rispose Brian.
-Allora siamo d'accordo. Vic e Ryanne di sopra, io e Scott di sotto e Brian nella stanza degli ospiti. Oppure puoi provare la stanza degli hobby- proposi. Brian rise
-Tu hai una stanza degli Hobby?!- mi chiese sorpreso
-Tecnicamente, mio padre, ha una stanza degli hobby. Solo che non viene mai qui, quindi in pratica è mia- risposi io ridendo.
-Sei ricca da far paura- mi rispose lui sconvolto
-No, io no!- Odiavo quando dicevamo che io ero ricca solo perché mio padre era riuscito a diventare molto ricco. -Lui si tiene tutti i soldi per sé, altrimenti non lavorerei tutti i giorni al bar e noi avremmo già un cd in vendita- risposi un po' urtata.
-Non volevo offenderti- mi disse lui. Io sorrisi e lo tranquillizzai.
-Buona notte- disse Vic prendendo Ryanne per mano. Salirono su per le scale e sentimmo solo una porta chiudersi a chiave.
-Andiamo anche noi. Io ho sonno- mi disse Scott
-Si, proprio sonno- rise Brian. Gli diedi un piccolo schiaffetto.
-Scemo, vai a dormire va- gli dissi mentre camminavamo verso la camera.
Scott aprì il cassetto del comò e afferrò una sua canottiera e un paio di pantaloncini. Ormai parecchia sua roba era a casa mia.
-Dio quanto sono stanco- mi disse tuffandosi sul letto.
-Non hai neanche voglia di due coccole?- gli risposi sdraiandomi al suo fianco. Lo sentii ridere mentre dolcemente gli mordevo tutto l'orecchio.
-Sty, non ti sazi mai- mi rispose ridendo. Sapeva di mentire. Mi misi seduta sulla sua pancia
-No, non mi sazio mai di te- gli sussurrai all'orecchio. Lui rise ancora. Iniziò a slacciare uno per uno i bottoni della mia canottiera finché non me la sfilò completamente.
-Hai visto che carino? L'ho comprato proprio per te- risposi indicando il mio nuovo reggiseno. Lui lo guardò attentamente
-Come ho fatto a non vederlo prima in bagno?- mi rispose ridendo piano.
Con lui ogni volta era amore e divertimento, niente di scontato. 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Mi sentii accarezzare le spalle nude così mi voltai lentamente coprendomi con il lenzuolo.
-Cos'è ora ti copri?- rise lui. Io arrossi e mi avvicinai a lui
-Ma tu mi ami davvero?- chiesi appoggiandomi alla sua spalla
-Certo- mi rispose lui.
-Anche se non ho un fisico perfetto, se non sono mora o bionda e anche se ho tutti i difetti che conosci?- gli chiesi ancora. Mi sentii stringere
-Credi che te lo direi se non ci credessi davvero? Tu non hai bisogno di avere un fisico perfetto, non mi serve abbracciare le costole, un po' di carne va sempre bene, e comunque sei magra. Non hai bisogno neanche di essere bionda o mora, i tuoi capelli turchesi ti stanno d'incanto. E poi quale altra stupidaggine avevi detto?- ci pensò un po' su -Ah si, i difetti! Sty, chi non ne ha? Nessuno è perfetto- mi stringeva a se.
-Tu rasenti la perfezione- gli risposi accucciandomi a lui.
-I tuoi occhi, il tuo sorriso, il tuo profumo. Ecco cosa rasenta la perfezione-mi rispose accarezzandomi.
-Scusami se ti scoccio sempre con le mie paranoie- gli dissi.
-Ma smettila, tu devi metterti in quella testolina che non mi scocci. Stiamo insieme da otto anni e ancora non lo hai capito?!- mi disse lui alzandosi.
-Lo vedi che sei perfetto?!- risi io tirandomi su. -Non voglio andare a lavoro- dissi ributtandomi giù.
-Dai pigrona alzati- mi disse lui cercando di tirarmi su.
-No Scott, lasciami dormire- risposi cercando di tirare giù anche lui. Iniziò a ridere e mi prese in braccio di peso. Trascinai con me anche il lenzuolo per coprirmi. Mi portò dritta in bagno, mi fece scendere e afferrò i vestiti a caso dal mio armadio.
-Tieni, vestiti pigra- mi disse lanciandomi canotta e shorts.
-Pigra io? Ieri mi sembra che questa pigrona, come mi chiami tu, non è poi stata tanto male- risposi io incrociando le braccia.
-Ah ora ti fai i complimenti da sola?- rise lui.
-Se tu non me li fai, è ovvio- risposi io pettinandomi i capelli
-Allora diciamo che non sei pigra in tutto- lo sentii ridere di nuovo. Chiusi la porta del bagno e inizia a vestirmi. Il sorriso di Scott era di gran lunga migliore di qualsiasi altro sorriso al mondo, era puro e sempre presente sul suo viso, pronto a accompagnare i suoi grandi occhi verdi.
Mi vestii velocemente mentre canticchiavo la nostra canzone.
-Sty quanto ti manca? Faremo tardi- mi urlò Scott battendo sulla porta. Quando la aprii me lo ritrovai a un palmo dal naso così mi avvicinai e gli diedi un bacino
-Ma quanto sei bello?!- gli dissi accarezzandolo. Lo presi per mano e uscimmo insieme dalla stanza.
Brian uscì nello stesso momento e ci salutò con uno sbadiglio.
-Ryanne e Vic?- chiese Scott. Brian fece spallucce
-Eccoci, eccoci!- disse Vic scendendo le scale con Ryanne di corsa.
-Bene andiamo, dobbiamo prendere la metro- dissi afferrando le chiavi e chiudendo la porta di casa a chiave.
 
 
Ecco iniziare un altra giornata, uguale a quella precedente. La cosa frustrante di avere un sogno grande è arrivare ogni volta a un soffio dal realizzarlo ma proprio quando sei lì, e inizi ad assaporarlo ecco che svanisce tutto con un soffio.
-Billie, dobbiamo parlarti- dissi seguita dagli altri.
-Cosa c'è ragazzi?- ci chiese.
-Bé ecco, domani...non possiamo venire a lavoro- dissi tutto d'un fiato
-Cosa? Nessuno di voi?- ci chiese -e perché?-
-Dobbiamo fare un audizione- dissi a bassa voce
-Un audizione? E perché non lo avete detto prima! Certo che potete andare- ci rispose allegramente -In bocca al lupo allora- ci disse mentre uscivamo.
-Crepi il lupo- rispondemmo in coro.
Passammo tutto il resto del pomeriggio a provare. Era tutto perfetto, nessuno sbagliava niente. Eravamo davvero pronti. Finalmente.
-Bé, sta sera è d'obbligo dormire qui- dissi sedendomi sulle gambe di Scott
-Questa sera si!- rispose Brian. -Dormiamo tutti insieme- propose.
-E dove?- chiesi io. Non avevo un letto tanto grande in casa.
-Sul bordo piscina- mi rispose indicando i lettini prendi sole -li uniamo tutti e dormiamo insieme, come rito scaramantico-
Ci guardammo tutti.
-Se stiamo scomodi domani mattina ti picchio- lo minacciò Scott. Ognuno salì nelle camere e portarono giù i cuscini. Fuori tirava un venticello piacevole. Unimmo tutti i lettini e ci sdraiammo.
-Ecco, adesso non iniziate a fare i piccioncini- ci disse Brian che era sdraiato nel lettino di mezzo.
-Brian, trovati una ragazza- gli ripeté Scott. Tutti risero.
Mi addormentai quasi subito appoggiata alla spalla di Scott, quel vento leggero trasportava il suo profumo e mi cullava dolcemente

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Il mattino dopo mi svegliai molto riposata e rilassata. Ognuno si chiuse in un bagno e ne uscì dopo svariati minuti vestito e truccato per bene.
-Come sei bella Ryanne- le dissi guardandola
-Grazie Sty! Mi piace come ti sei fatta i capelli- mi rispose lei.
-Bene, siamo tutti pronti. Andiamo- disse Brian. Tutti rimasero fermi
-Brian...dimentichi qualcosa?- chiesi incrociando le braccia
-una cosa fondamentale per dei musicisti- lo aiutò Scott
-Gli strumenti!- urlò lui. Poi scoppiò a ridere. Caricammo con fatica tutti gli strumenti nel camioncino. Eravamo allegri, riposati e pieni di energia. Ryanne si mise al volante e partì. Non ci impiegammo molto ad arrivare. Nel parecchio già c'erano parecchi camioncini colorati con mille fantasie. Per prima cosa corremmo a iscriverci. Si presentò il primo problema. La nostra band non aveva un nome!
-Bene, e adesso?- portammo i fogli da compilare dentro il camioncino
-Io ho un’idea- dissi piano. Tutti mi guardarono Bé, lo sapete che sono fissata con i Mars, e se ci chiamassimo “Beautiful inside”? Come i Mars che hanno dato lo stesso nome della band al primo album- Nessuno parlò.
-Per me è un’ottima idea- disse a un certo punto Vic.
-Piace anche a me- disse Ryanne. Guardai i ragazzi sorridere e annuire.
Compilammo i moduli e li riconsegnammo. La ragazza all'entrata ci consegnò un numero, il numero della nostra entrata. Più passava il tempo più l'ansia iniziava a salire ma nessuno cercava di darlo a vedere. La mia gamba iniziava a muoversi su e giù sempre più velocemente e Scott tamburellava il ritmo delle due canzoni sulla parete.
-Beautiful inside- ci chiamò una ragazza. Tutti alzammo lo sguardo -Siete i prossimi ragazzi- Ryanne iniziò a scaldare la voce con dei vocalizzi.
-Scott ho una paura folle- gli dissi mentre lui faceva degli esercizi.
-Tranquilla Sty, tu devi solo dare il meglio di te. Non devi dire “potevo fare di meglio” - mi rispose alzandosi in piedi e afferrando le sue bacchette. -Andiamo-
Prima di entrare presi un bel respiro. Poi entrai.
-Beautiful inside, benvenuti- si accesero tutte le luci e un ragazzo ci venne incontro sul palco. -Vi presento la giuria- davanti a noi apparvero tante persone. Guardai Scott e iniziai a respirare sempre più veloce. -Credo che li conosciate, comunque, dalla mia destra abbiamo Jared, Shannon e Tomo dei 30 Seconds To Mars, Andy, Jake, Ashley, Christian e Jeremy dai Black Veil Brides, Ronnie, Jacky, Derek, Ron e Ryan dei Falling In Reverse, e Adam Lambert- quando finì di elencare tutti i presenti mi sentii per un attimo mancare la terra sotto i piedi. Stavamo per esibirci davanti a gran parte dei miei idoli.
-Raccontateci un po’ di voi- ci chiese Ronnie.
-Siamo i Beautiful Inside, abbiamo tutti ventiquattro anni e ci conosciamo da 10- riassunse Ryanne. I loro sguardi erano puntati su di noi, chissà con quale coraggio Ryanne riusciva a parlare così spigliatamente.
-Bene, quindi vi conoscete da molto- disse Shannon. Ryanne annuì. Tenevo la mano di Scott stretta nella mia. Ogni tanto la sentivo muoversi, forse la tenevo davvero troppo stretta. 
-Voi due state insieme!?- chiese Ryan indicando me e Scott.
-Si, sia Stivy che Scott che io e Vic- rispose Ryanne senza alcun tipo di vergogna. Adam Lambert sorrise a trentadue denti.
-Da quanto?- chiese.
-sei anni io e Vic e otto anni Sty e Scott- rispose lei.
-Bene, che cosa ci portate di vostro?- chiese Jared cambiando discorso.
-Il nostro pezzo si chiama Beautiful Inside, mentre la cover è Closer To The Edge- rispose Ryanne. Jared sorrise e si voltò a guardare il fratello. Si sussurrarono qualcosa e poi tornarono a guardarci.
-Potete iniziare con il vostro pezzo, la cover servirà per dopo- ci avvertì il presentatore. Ognuno di noi prese il suo posto.
Scott ci diede il tempo e iniziammo a suonare. Ogni tanto chiudevo gli occhi e mi immaginavo di essere nel garage a provare per calmarmi un po’. Sentivo un energia positiva uscire dalle corde del mio basso. Ero felice. Ogni tanto mi voltavo a guardare Scott. Su quella batteria picchiava duro. Per un attimo i nostri sguardi si incontrarono e mi fece l’occhiolino. Sorrisi in risposta.
-Grazie mille Beautiful Inside. Ci vediamo dopo- ci disse il presentatore facendoci uscire.
-Direi che è andata benissimo- urlò Brian appena fuori. Li strinsi tutti in un abbraccio. Eravamo davvero felici e soddisfatti.
-Ora non ci resta che aspettare- disse Vic sedendosi a terra.
-Hai fatto colpo su Adam quando hai detto che state insieme- rise Scott
-Vi guardava con degli occhioni- disse Brian ridendo.
-Noi siamo adorabili, come non guardarci con gli occhioni!- rispose Vic.
Passavano le ore e piano piano le esibizioni volgevano al termine. Ogni volta che una band usciva cercavamo di origliare riguardo la loro esibizione. L’agitazione iniziava a salire. Ci richiamarono tutti dentro. Avevamo tutti le gambe tremanti e gli sguardi speranzosi. 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


-Bene, vi siete esibiti tutti una volta. Ora i giudici si prenderanno qualche momento per pensare a chi potrà eseguire una seconda esibizione. Tra qualche momento solamente sei di voi rimarranno ma solo due di voi avranno la possibilità di poter vedere un loro disco in negozio e in più le band sceglieranno chi dei due vincitori portare in tour per aprire i loro concerti. Tornate fuori e appena avranno deciso vi richiameremo noi- ci disse congedandoci. Uscimmo tutti delusi, ci aspettavamo già di sapere chi fosse il vincitore. Passò poco più di mezz’ora quando ci richiamarono dentro.
-I nostri giudici sono giunti ad una conclusione, le sei band che potranno esibirsi per la seconda volta sono- prese un attimo di pausa –Beautiful inside, complimenti vuoi siete una delle sei band. Potete uscire- urlò allegramente il presentatore. Sentii gli altri urlare di gioia. Guardai Scott e gli saltai in braccio. Ero felice come non mai, ma dovevo rimanere concentrata, ci aspettava un'altra esibizione. Ci voltammo verso la giuria e li ringraziammo. Dopo pochi minuti uscirono le altre cinque band. Non ci rivolgemmo la parola, dopo tutto era una competizione. Ci richiamarono dentro, di nuovo. Questa volta, senza chiederci niente ci fecero subito esibire. Finita la canzone cercai gli sguardi della giuria per vedere che reazione avevano. Guardai Jared e gli sorrisi, lui in risposta mi fece l’occhiolino.
-Non ce la faccio più, sono passate due ore, quanto ci vuole a scegliere- sbuffò Ryanne.
-Stanno discutendo del nostro futuro, per me possono parlare anche per tutta la notte- rispose convinta Vic.
In quel momento il presentatore uscì allegramente dalla porta.
-Prego, potete entrare- ci disse. Sembrava il momento in cui aprono i cancelli ad un concerto. Tutti pretendevano di entrare nello stesso momento da quella minuscola porticina verde. Non si erano neanche accorti di aver letteralmente schiacciato contro la parete il povero presentatore. Noi, come al solito, eravamo gli ultimi. Entrare per primi non ti faceva guadagnare punti quindi perché schiacciarsi li?!
-Benvenuti, di nuovo, su questo palco. Come avrete notato i nostri giudici- disse indicandoli –ci hanno impiegato molto a scegliere chi di voi talentuosi ragazzi meritasse il premio. Ora, sono giunti ad un conclusione quindi lascio la parola ai giudici- e si misi da parte.
-Come sapete solo due di voi avranno la possibilità di vedere un loro disco dentro un negozio e in più potranno aprire i concerti di uno di noi- spiegò di nuovo Adam. –Bene, Andy vuoi dire tu il primo vincitore?- disse. Avrei voluto urlargli “diamine, sbrigatevi qui c’è gente che sta morendo”
-La prima band vincitrice sono...- ci guardò tutti –Black Fire- annunciò. I ragazzi iniziarono a urlare e abbracciarsi. –In più, se gli altri non sono contrari, li vorremmo con noi in tour come band d’apertura- continuò Andy. Tutti annuirono. I Black Fire corsero ad abbracciare la band che li aveva scelti e tornò accanto a noi continuando a abbracciarsi.
-Tocca a noi ora- disse Ronnie alzandosi –La seconda, e ultima band sono...- prese una breve pausa e poi urlò –Beautiful inside-
Mentre tutti saltavano e urlavano io rimasi immobile. Non poteva crederci, ce l’avevamo fatta. Tremavo tutta così per evitare che le gambe mi cedessero mi sdraiai a terra e mi coprii con le mani gli occhi. Mi sentii schiacciare dal peso di tutti e scoppiai a ridere. Quando finalmente si alzarono, aiutata da Scott, mi tirai su anche io.
-E se tutti sono d’accordo noi vorremmo portarli in tour con noi- continuò Ronnie. Questa volta non annuivano tutti.
-Bè, noi non siamo d’accordo. Li vorremmo anche noi- rispose prontamente Jared. Mi voltai a guardarli. Speravo che lo dicessero, non perché non volessi andare con i Falling in Reverse ma avere la possibilità di conoscere la mia band preferita e partire in tour con loro era molto meglio. Ronnie si voltò a guardarli e poi si rivolse al presentatore
-in questi casi che si fa?- chiese mettendosi di nuovo seduto.
-In questi casi è la band a scegliere con chi partire- rispose subito. I miei occhi brillarono e mi voltai verso gli altri che sorridevano già.
-Credo che senza dubbio dovremmo scegliere i Mars. Sono la nostra band preferita e poi chi se la sente Sty se non scegliamo loro- rise Brian.
-Scemo! Dobbiamo scegliere a prescindere da come reagire io- risi. Tutti annuirono e tornarono a guardare i giudici. Ryanne prese la parola.
-Noi scegliamo i 30 Seconds To Mars,  non perché non riteniamo i Falling in Reverse bravi ma loro, i Mars intendo, sono la cosa che ci ha fatti conoscere e ci accomuna da dieci anni- spiegò lei. I ragazzi annuirono.
-Allora sarà un piacere avervi con noi- disse Shannon alzandosi in piedi. Eravamo euforici così ci lanciammo nelle braccia di Shannon, Tomo e Jared. Strinsi in un forte abbraccio il fratello minore dei Leto.
-Siete stati grandi- mi sussurrò. Aveva davvero degli occhi da mozzare il fiato. Li sorrisi e tornai a festeggiare insieme ai miei compagni.
-Ragazzi mi dispiace interrompervi ma devo dirvi un ultima cosa. Entro domani sera vi chiamerà il manager che ha deciso di occuparsi di voi e entro il fine settimana prenderete accordi con la band che vi ha scelti per il viaggio. Siete stati fantastici!- disse alla fine sorridendo. Ci strinse in un abbraccio e ci lasciò uscire.
Arrivati nel parcheggio i due ragazzi si lasciarono scivolare sulla fiancata del camioncino.
-Siamo stati grandi- urlò di gioia Brian. Sentire da lui un commento positivo invece che le solite lamentele ci spiazzò tutti.
-Hai ragione, abbiamo dato il massimo! Sembra finalmente che la fortuna sia arrivata- rispose Scott dandogli una pacca sulla spalla.
-Ehm..scusate l’interruzione- sentimmo qualcuno arrivare alle nostre spalle. Ci voltammo tutti e i ragazzi si alzarono in piedi.
-Oh di niente, tranquilli- rispose Vic.
-Ecco, volevamo invitarvi a casa nostra un giorno di questi, prima di partire insieme- propose Jared.
-Per conoscerci meglio- aggiunse subito Shannon guardando Ryanne e facendogli un occhiolino. –Come ti chiami?- gli chiese.
-Ryanne- rispose lei con il suo tono dolce. Era un animale da palco scenico ma scesa da li tornava la timida ragazza dai lunghi e arruffati capelli biondi.
-Mi piace il tuo nome- disse lui avvicinandosi. Vic si mise in mezzo, coprendo con il suo corpo la sua fidanzata.
-Si, anche a me. Molto- rispose lei facendo allontanare il batterista con una piccola spinta sul petto.
-Ah già, solo donne- rispose lui e come un cane bastonato tornò accanto a Tomo. Jared alzò gli occhi al cielo e ricominciò a parlare.
-Se non è un problema Stivy può darmi il numero di cellulare così vi faccio sapere quando e come arrivare- spiegò Jared tirando fuori il suo black berry e avvicinandosi a me. Brian si mise tra di noi, proprio come aveva fatto Vic poco prima.
-Se siete d’accordo- disse in un tono con cui tutti sarebbero stati d’accordo a prescindere da cosa avrebbe detto dopo -ti do il mio di numero- Jared arretrò e con fare indifferente si concentrò sullo schermo del suo cellulare.
-Certo, nessun problema- appena si scambiarono i numeri i tre si voltarono e sparirono.
-Potevi essere anche un po’ più carino, ha solo chiesto il suo numero- lo rimproverò Brian che era rimasto in silenzio per tutto il tempo.
-Meno male che lo hai detto Brian! Oggi è la seconda cosa intelligente che dici- e ignorando i borbottii di Scott mi misi seduta sul sedile.
-Puoi lasciarmi qui- disse per primo Scott indicando la metro. Fermai la macchina senza protestare o proporgli di restare da me e lo feci scendere.
-Ciao ragazzi- disse e sbattendo la portiera scese. Sbuffai.
–Hai ragione a essere arrabbiata, parliamo di Jared Leto mica uno qualsiasi- mi disse Vic. Scoppiai a ridere
-Ma tu hai fatto lo stesso con Ryanne-
-Sty, è diverso! Intanto a Ryanne non piace Shannon, cioè a lei non piacciono gli uomini e poi se Shannon gli avesse chiesto il numero non avrei fatto tutte quelle storie, mi da solo fastidio che la guarda così- mi spiegò lei.
-No infatti, cioè si, riconosco che è un bel ragazzo ma mi fermerei all’amicizia, io ho Vic- rispose lei dolcemente. Poi le due scesero e Brian decise di accompagnarle a casa. 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Rimasi ferma sul vialetto di casa, a fissare il vuoto. La frase di Ryanne mi aveva fatto riflettere parecchio. “Io ho Vic”
-Ma perché per loro è così facile?! Vorrei vedere se fosse Taylor Momsen a chiedere il numero a Ryanne cosa farebbe Vic, altro che “non avrei problemi” come minimo non farebbe più uscire Ryanne di casa- mi dissi da sola. Dopo qualche minuto di autoconvinzione scesi dalla macchina e mi lancia sul divano. Ero stanchissima e affamata.
Mi sdraia sul divano e senza accorgermene mi ero addormentata, aveva bisogno di riposare un po’.
-Come break me down, bury me bury I’m finish from you- il mio telefono iniziò a squillare, a tastoni lo trovai e ancora con gli occhi chiusi e la bocca impastata dal sonno risposi.
-Chi è?- chiesi in modo molto rude
-Sty? Sono Jared- non riuscii subito a collegare chi Jared fosse, poi corrugai la fronte e realizzai che era lui, Jared Leto.
-Ciao Jared!- avevo il cuore che mi batteva a mille
-Volevo ecco..chiederti scusa se ti ho creato problemi con il tuo fidanzato prima- mi disse. Mi scappò una piccola risata
-Tranquillo! Piuttosto, come hai avuto il mio numero?- chiesi
-Essere Jared Leto aiuta molto in certe situazioni. La ragazza che vi ha fatto compilare i moduli deve essere una nostra fan perché appena le ho promesso un biglietto per il nostro concerto mi ha detto tutto- rise lui.
-Prometti biglietti in cambio del mio numero?! Interessante!- risi io.
-Senti, so che è tardi e se mi dici di no non me la prendo ma ti andrebbe di vederci?- parlò molto veloce forse per non farsi tradire dall’agitazione.
-Ora?- chiesi io. Guardai l’orologio che segnava le 23:55.
-Tranquilla se non vuoi non importa- rimediò subito lui.
-No, va bene! Dove ci vediamo?- non volevo perdermi un occasione del genere. In quel momento non avevo pensato a Scott, solo a me!
-Vengo a prenderti io- disse lui
-E dove andiamo?- chiesi io. Ancora ero incredula
-Che ne pensi del ristorante vegano sulla spiaggia?- propose
-Non lo conosco, devo vestirmi elegante?- chiesi pensando a cosa indossare per apparire al meglio.
-Come preferisci, pensa però che dopo andiamo a fare un giro in spiaggia, sempre se vuoi- Avrei voluto urlare “Certo, con te anche in capo al mondo” ma mi limitai a rispondere
-Capito! A dopo allora- riagganciai e corsi verso il mio armadio. Una cosa che non mi mancava erano proprio i vestiti, amavo avere tanta scelta ma ero talmente tanto elettrizzata all’idea di rivederlo che mi sembrava non avere niente da mettere. Afferrai il cellulare e composi il numero di Ryanne sapendo di trovare anche Vic con lei.
-Sty che succede?-
-Niente Ryanne tranquilla! C’è anche Vic lì con te?-
-Eccomi sono qui- rispose lei prontamente
-Ho bisogno di voi. Jared mi ha chiamata e mi ha chiesto se volevamo andare ad un ristorante sulla spiaggia e poi a fare un giro lì. Ma non so cosa mettere!-
-Cosa? Jared ti ha chiamata? Andate a cena insieme? Il tuo problema non è Scott ma cosa mettere?- le voci delle due ragazze si alternavano
-Esatto! Ho agito d’impulso, non potevo perdere un occasione simile-
-Hai fatto benissimo!- rimasi a bocca aperta
-Mi aspettavo una sgridata- risi io
-Non abbiamo tempo! Pensiamo a cosa metterti- disse poi Ryanne.
-Io avevo pensato ai jeans grigi con..- non riuscii a finire la frase perché venni stroncata da un –NO- secco da parte di tutte e due.
-Metti il vestitino quello bianco con le croci nere, le calze quelle con i buchi e le creepers bianche e nere- disse Ryanne con tono autoritario
-e sopra quel golfino con le tasche con i teschi sopra- continuò Vic
-Ma non sembrerò una bambolina gotica?- protestai io.
-Una bambolina gotica molto sexy!- rise Vic.
-Facci sapere come va! Ciao bambola sexy- Ryanne salutò e chiuse la conversazione. Rimasi in contemplazione del mio gigantesco armadio per circa dieci minuti finché presa dalla disperazione non seguii il consiglio delle due e mi vestii. Fonai i capelli e li lasciai ricadere con dei boccoli sulle spalle, mi truccai con il mio solito ombretto nero e un po’ di rossetto rosso per mettere in risalto la mia carnagione chiara di cui andavo molto fiera. Continuavo a guardarmi allo specchio, non mi vedevo sexy come dicevano Vic e Ryanne, ma ormai sentivo suonare alla porta, non avevo più tempo per cambiare idea.
Aprii la porta e guardai Jared sorridere. Mi guardò dall’alto in basso
-Ciao- dissi appena arrivò a guardarmi in faccia.
-Ciao!- disse lui con tono euforico, si avvicinò e mi diede due baci sulle guance. –Andiamo?- mi chiese porgendomi la mano. Esitai un attimo ma poi la strinsi e mi lasciai condurre verso la macchina.
-Spero di non averti disturbata prima quando ti ho chiamata- disse lui mentre fissava al strada buia.
-Oh no, affatto! Stavo solo dormendo- risposi ridendo. Ero seduta al suo fianco e torturavo il mio povero vestitino a causa dell’ansia.
-Se continui così lo rompi prima della fine della serata il vestito- mi disse lui poggiando la sua mano sulla mia facendomi fermare.
-Sono molto agitata- mi scusai io. Lui continuava a tenere la sua mano sopra la mia.
-Ma devi stare tranquilla, non mangio le belle ragazze- disse ridendo e riposizionando la mano sul volante. Svoltò a destra e la strade buia diventò improvvisamente illuminata e tante voci echeggiavano nella notte.
Mi aprì lo sportello e mi invitò a scendere. C’era molta gente, ma nessuno parve meravigliarsi nel vedere Jared attraversare i tavoli per chiamare un cameriere. Il ragazzo al contrario, parve incredulo e un po’ intimidito ci accompagnò al tavolo.
-Quel cameriere deve essere nuovo, mi ha guardato in modo sorpreso. Qui mi conoscono, ci vengo molto spesso- disse lui sfogliando il menù. Era così dannatamente perfetto, più lo guardavo e più non riuscivo a trovare un difetto.
 
 
La cena passò rapidamente tra chiacchiere e risate e senza accorgermene ci ritrovammo a passeggiare sulla spiaggia con il vento che mi scompigliava i capelli.
-Grazie per questa bella serata- riuscii a dire dopo svariati minuti di silenzio. Lo vidi voltarsi a guardarmi.
-Grazie a te per essere venuta. Credevo di ricevere un bel no come risposta!- mi rispose lui.
-on mi conosci ancora Jared, non perdo le occasioni!- risposi io -Non vedo l’ora di partire, è proprio un sogno che si realizza per noi- continuai
-Anche io sono molto contento che partiate con noi! Ammetto che quando Ronnie ha detto che vi voleva con loro mi è preso un colpo, ma vi volevamo a tutti i costi. Siete davvero bravi e affiatati-
-Ancora per poco! Se Scott scopre che sono qui con te altro che affiatamento! Comunque, grazie- riuscii a rispondere. Poi Jared si fermò e mi indicò le scarpe
-Sono meravigliose!- disse continuando a fissarle
-Sii! Ne ho tantissime a casa sono fissata con scarpe e vestiti e smalti- risi io. –ho circa 40 smalti tutti diversi- spiegai entusiasta
-Davvero?Così tanti?! Comunque io ho un paio di queste a casa, ma mi vanno piccole! Me le ha regalate Shannon ma ha sbagliato numero- mi rispose lui scuotendo la testa. Scoppiai a ridere e scossi la testa.
-Posso..posso chiederti una cosa?-  Avevo infilato le mani nelle piccole tasche del mio golfino.
-Certo, chiedi pure- mi rispose lui sedendosi nella sabbia. Mi misi accanto a lui abbracciando le gambe con le braccia.
-Come mai mi hai chiesto di uscire?- chiesi disegnando dei piccoli cerchi nella sabbia. Non avevo il coraggio di guardarlo nonostante fosse buio avevo paura che potesse vedermi rossa in viso.
-Non ne ho idea! Sai quando vedi una persona e dici devo conoscerla? è successo quando ti ho vista, poi hai iniziato ha suonare e mi sono detto che avrei fatto di tutto pur di portarti in tour con noi. E ci son riuscito, allora mi sono detto quale momento migliore per chiederle il numero? Però si è messo in mezzo quello li- rise e scosse la testa. –“già presa Bro!” Ecco cosa mi ha detto mio fratello- disse ancora ridendo. Alzai lo sguardo
-Si chiama Scott!-  lo corressi. Lui mi guardò e alzò un sopracciglio
-Sisi, non mi interessa il suo nome- disse ridendo. Mi persi con lo sguardo nel mare e mi lasciai cullare dal suono delle onde che si infrangevano sulla spiaggia.
-A volte mi chiedo se lo amo davvero- dissi continuando a guardare il mare illuminato dalla luce della luna –intendo dire, ormai non so se sia diventato quasi un abitudine. Lo conosco da talmente tanto tempo che sembriamo marito e moglie, ci manca solo la fede al dito! Io lo adoro, farei tutto per lui ma a volte lo guardo e mi chiedo come faccio ancora a sopportare certi suoi atteggiamenti e perchè mi sono fidanzata così presto-
-Si dice sia l’amore a fare questi effetti- disse lui con un tono amaro. Sorrisi e feci spallucce.
-Scusami se ti angoscio con le mie paranoie- lui sorrise e mi cinse le spalle con un braccio
-Non importa, ci dovremmo sopportare per parecchio tempo quindi va bene conoscerci meglio- mi rispose lui dondolando a destra e poi a sinistra. Mi sentii tirare indietro e atterrai sulla sabbia fredda. Ero accucciata a lui e respiravo il suo profumo. Venni attraversata da un brivido e tremai.
-Hai freddo Sty?!- mi chiese lui stringendomi più forte
-No è la tua vicinanza. Sono emozionata- risposi stringendomi a lui -non ne approfittare eh- disse poi
-Mi hai capito subito eh Sty- disse lui ridendo e regalandomi un bacio sulla fronte.
-Si io sono sempre fidanzata eh- dissi allontanandomi un po’ da lui per guardarlo negli occhi. Quando splendore in quei due grandi occhi azzurri che brillavano alla luce della luna.
-Non mi ho mica fatto questo- disse baciandomi la guancia –o tantomeno questo- disse poi in un sussurro avvicinandosi alle mie labbra. Con un piccolo movimento voltai il viso facendo ricadere il suo bacio nel vuoto.  Rimasi immobile, a guardarlo negli occhi cercando di capire cosa gli passasse per la testa, ma niente, quegli occhi mi annullavano, non mi lasciavano pensare o reagire. Mi morsi un labbro e distolsi lo sguardo.
-scusami- disse lui alzandosi in piedi e togliendosi la sabbia di dosso. Non trovai il coraggio per rispondere, mi alzai in piedi e lo seguii verso la macchina.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


-grazie per la serata- riuscii a dire dopo aver passato l’intero viaggio di ritorno in silenzio. Jared era in piedi di fronte la portiera
-grazie a te per aver accettato- mi rispose. Cercava di non darlo a vedere, ma si era incupito. Solo per colpa mia.
-Per quanto riguarda quello che è successo prima..- non feci in tempo a finire la frase
-Fai finta che non sia successo nulla, ho agito d’impulso. Cancellalo- mi rispose con la classica frase che nessuno vorrebbe sentirsi dire mentre mi regalava un bacio sulla fronte. Tornò in macchina lasciandomi sola nel vialetto di casa.
-Credo di non voler cancellare- dissi anche se non poteva sentirmi. Aprii la porta di casa e mi lancia sul divano.
Per la prima volta diedi ragione ai miei amici che mi ripetevano
“sei isterica”
Appena il mio corpo aveva toccato la fredda pelle del divano avevo iniziato a piangere istericamente. Ero stata una stupida, non sarei dovuta neanche uscire con lui non avrei dovuto fare niente.
Quella notte il mio sonno fu tormentato. Continuavo a vedere Jared e Scott litigare e alla fine rimanevo sola, nel buio più totale.
Quando mi svegliai mi resi conto di essere in ritardo ma soprattutto che Scott non mi aveva riempita di sms cercando di svegliarmi.
Mi vestii in fretta e furia e corsi verso la metro. Non mi sembrava di avere niente di strano addosso ma molti continuavano a fissarmi e parlottare tra loro. Ero abituata a essere osservata per il mio modo di vestire ma quella mattina mi sembrava tutto amplificato.
 
-Ciao Sty- mi disse Brian
-Ciao- risposi corrugando la fronte. C’era un silenzio quasi imbarazzante li le uniche due sorridenti come al solito erano Vic e Ryanne che mi corsero ad abbracciare.
-Allora hai seguito il nostro consiglio eh? Eri proprio una bambola sexy ieri sera- mi disse allegra Ryanne porgendomi un giornale. Rimasi immobile osservando la prima pagina. Io e Jared eravamo insieme a cena fuori e poi sulla spiaggia e poi..no..non potevo crederci!
-Eri davvero molto bella ieri sera- disse Scott alle mie spalle.
-Scott io ti giuro che non..- mi interruppe
-Non voglio sapere niente- disse continuando a asciugare tazzine. -non voglio rovinare quest’opportunità per te. Siamo amici, solo amici- disse. Quelle ultime parole avevano ferito più di tutto. Non voleva rovinare quell’opportunità per me, allora non ero così importante? Cercai di non piangere o sbattere i pugni, mi limitai a voltare le spalle.
I miei occhi caddero di nuovo su quella maledetta rivista e venni assalita da un brivido. Mi passarono davanti ali occhi tutti quegli anni insieme a Scott, tutte quelle parole non dette per paura di non essere capita, tutti quei gesti rimpiazzati dalla frase “è solo un ragazzo molto timido” per autoconvincermi. Quel brivido si trasformò in rabbia.
Tornai a guardarlo e le miei labbra iniziarono a muoversi, comandate dal cuore.
-Sai cosa penso Scott? Che tu sei un gran furbo! Tu..tu non immagini neanche lontanamente quanto sei importante per me, sei parte della mia vita...sei..sei parte di me da anni. Ma io lo vedo, non sono stupida, hai solo colto la palla al balzo, era da tempo che volevi rompere con me vero? Te lo leggevo negli occhi ogni volta che ti guardavo. Quei falsi ti amo, quelle risposte vuote. Sei solo un uomo senza palle Scott!- non piangevo, non urlavo, non provavo niente in quel momento. Solo vuoto.  –E se ti è bastato un pettegolezzo su un giornale per smettere di amarmi bè..allora è meglio così. Evidentemente mi ero innamorata della persona sbagliata-
Vidi Scott poggiare le tazzine e avvicinarsi a me con aria di sfida.
-Pettegolezzo? Pettegolezzo Sty? Qui ci sono foto che provano tutto!-
-Mi pare che quando c’erano foto che provavano che tu eri stato con Holly io abbia aspettato a dare giudizi, ti ho ascoltato, ti ho perdonato soprattutto perché può capitare a tutti di avere una debolezza, siamo essere umani ricordi?-
-Bene, allora sentiamo! Cosa hai da dirmi a riguardo? Lo hai baciato Sty! Cosa devi spiegare? Che ti sei allontanata subito dopo? Che è stato lui a cercare te? Ma per favore!- mi rispose con una risatina di disprezzo.
-Cosa credi? Anche se non sono bionda, alta quindici metri, magra e con gli occhi azzurri non posso essere ugualmente attraente per qualcuno? Questo è sempre stato il problema, mi sono sempre sentita meno di te, io non ho niente che tu non abbia! E mi dispiace che tu non te ne sia accorto ma io ti amavo da impazzire e si, tanto per la cronaca, ti amo ancora-
-E tanto per la cronaca, Sty è una gran bella ragazza- Ryanne mi fece l’occhiolino e se ne andò.
La discussione finì in quel momento. Neanche più una parola.
-Sty, posso parlarti un secondo?- Brian si era avvicinato a me
-Se devi farmi la predica sappi che non ti ascolterò-
-No ma quale predica! Ecco solo..tutto questo si ritorcerà contro la band vero? Voglio dire..non ci sarà più quell’alchimia tra di noi-
-Brian, stai tranquillo! Cercherò di essere il più professionale possibile. Sono sempre stata dell’idea che la vita personale e la carriera debbano restare separate. Io stimo Scott come musicista, quindi quando saremo in sala di registrazione o in sala prove o sul palco tornerò a essere la stessa di prima verso Scott. Te lo prometto!- Lo abbracciai forte e tornai a lavorare.

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