E' come se lui fosse nato per lei, e lei fosse nata per lui.

di Sam__
(/viewuser.php?uid=195898)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1:    il tuo primo bacio è stato anche il tuo primo addio  


Erano 3 mesi, che si lanciavano sguardi e sorrisi, che passavano del tempo insieme, che si confidavano. Così quel giorno Federico aveva lasciato Maria, voleva essere onesto, così le disse che non l'amava ma che ci sarebbe sempre stato se avesse avuto bisogno e che naturalmente i suoi figli erano la suo priorità numero uno. Ora mancava solo dichiararsi a quella donna dal sorriso magico.

Erano 3 mesi, che si lanciavano sguardi e sorrisi, che passavano del tempo insieme, che si confidavano. Così quel giorno Florencia voleva parlare con Guido, ma ancora una volta lei non aveva il coraggio. Erano stati insieme 10 anni e avevano fatto un figlio, lasciarlo e mettersi con un'altro e un bambino di mezzo era una cosa troppo grande per lei. Anche se voleva dichiarare il suo amore a quell'uomo dagli occhi verdi cielo.

Arrivato agli studi, Federico vide Florencia dirigersi verso il camerino. Corse e una volta raggiunta le sfiorò la spalla "ciao Flor". La ragazza si girò e l'uomo notò gli occhi lucidi e persi nel vuoto "che succede?" chiese preoccupato ma Florencia scosse il capo, entrò velocemente nel suo camerino e chiuse la porta a chiave. Federico stese lì a bussare per almeno mezz'ora "Flor, parlami...parla con me. Che succede?".

Florencia se ne stava nel divano a piangere in silenzio. Non voleva vederlo, come avrebbe fatto a dirgli che lo amava ma non aveva il coraggio di lasciare Guido? Per come ci credeva lei nell'amore, a parlare così sarebbe diventata un'ipocrita.
A un certo punto sentì che non ne poteva più, così si alzò e aprì la porta, afferrò l'uomo da un braccio e lo tirò dentro per poi richiudere la porta.

Federico restò perplesso dalla reazione della ragazza. Ora, stavano in piedi l'uno di fronte all'altra, senza dire parola. Lui era così vicino da poterla baciare, ma resistette più che poteva...se lei non avrebbe voluto?
La guardava fissa negli occhi, aspettando che lei si muovesse per capire cosa fare, quando a un certo punto sentii due labbra morbide sfiorare le sue. Quel bacio, pur essendo delicato, gli era piaciuto più di qualsiasi altro...perchè anche se aveva gli occhi chiusi e non poteva vederla, sapeva che era stata lei a baciarlo, dal modo delicato e timido in cui lo fece.

Florencia ruppe il bacio e guardò Federico. Voleva vedere il suo viso, leggere nei suoi occhi ciò che pensava. L'uomo stava sorridendo, come per dirle che gli era piaciuto e lei poteva quasi sentire attraverso quello sguardo quella domanda che lui nemmeno pronunciò. Così sorrise di rimando e lui la baciò forte, con passione, come per farle sentire tutto quello che provava e che aveva celato per così tanto tempo.

L'uomo la prese in braccio, senza interrompere quei baci e l'appoggiò sul divano. Voleva toccarla, sentire ogni parte di lei per assicurarsi che fosse davvero lì con lui. Che era davvero tra le sue braccia e non solo un'illusione che la sua mente aveva creato. Lei era davvero lì con lui, e lui stava davvero facendo l'amore con lei.

Pochi minuti dopo erano lì, che respiravano ancora affannosamente. Federico si alzò e andò a prendere i suoi boxer caduti sul pavimento. Florencia prese le sue mutandine e la camicia di lui, abbastanza grande da coprirle quasi tutto per poi andare a sedersi. L'uomo si mise a sedere vicino a lei, si guardarono e sorrisero, le cinse la vita con un braccio e le stampò un bacio sulla testa. La ragazza guardò l'orologio del camerino, era tardi e da lì a poco qualcuno si sarebbe accorto della loro assenza "dobbiamo parlare. Ma è tardi" tagliò corto Florencia alzandosi e incominciado a rivestirsi. Federico s'infilò i jeans "parleremo più tardi" disse facendole l'occhiolino, la ragazza sorrise infilandosi gli shorts. L'uomo mise la cintura "ma dov'è la mia..." si spense quando vide la ragazza che indossava ancora la sua camicia "sta meglio a te che a me" disse sorridendo, Florencia se la tolse "scusa" disse porgendogliela, Federico la prese e se la mise addosso "almeno avrò il tuo profumo su di me per tutto il giorno", la ragazza sorrise imbarazzata e distolse lo sguardo infilandosi il top. L'uomo la guardò perplesso, finì di vestirsi e la raggiunse davanti lo specchio, l'abbracciò da dietro "so che c'è poco tempo, ma dimmi solo una cosa" abbassò lo sguardo "ti sei pentita?" disse con tristezza, Florencia si girò e gli mise le braccia attorno al collo "per niente" disse sorridendo. Federico ricambiò il sorriso e la baciò di sfuggita per poi uscire da quel camerino che racchiudeva il segreto più bello che potesse esistere.

Dopo essere uscita dal camerino, Florencia si diresse a parlare con Guido. Doveva lasciarlo, ora. Non avrebbe potuto mantenere il peso di averlo tradito, perchè infondo gli voleva ancora bene.
"Dobbiamo parlare" disse in tono serio, il ragazzo sorrise "ciao piccola" rispose allegramente, senza neanche prestare attenzione a ciò che aveva detto la ragazza, la tirò per un bacio. In quel momento Federico passò di lì e assistì alla scena. Rimase a bocca aperta e voltandosi si diresse verso un'uscita che portava al balcone.
Florencia ruppe il bacio "dobbiamo parlare" ripetè in tono duro, "adesso non posso, ma dopo parliamo" disse Guido facendole l'occhiolino.
La ragazza annuì e mentre si allontanava da suo marito, s'immerse nei suoi pensieri. Forse lasciare Guido non era la scelta giusta, Romeo era piccolo e aveva bisogno di una vera famiglia, però non era giusto stare con Guido solo per un compromesso, se Federico aveva lasciato sua moglie e non si era preoccupato della reazione dei suoi figli perchè lei non poteva farlo?
Perchè Romeo viene prima di tutto.
continuava a ripetersi.
Però Federico l'amava, non aveva detto quelle due parole, ma lei ne era sicura. Perchè un uomo lascerebbe sua moglie e vivrebbe una situazione complicata con i figli, se non per amore? E lei lo amava?

Federico era appoggiato alla ringhiera a fumare. Per lui il fumo non era un vizio, lo faceva solo quando era nervoso e questo era uno di quei momenti.
Sentì un tocco delicato sulla spalla, si voltò e vide Florencia "ehy" disse lei sorridendo, l'uomo abbassò lo sguardo....non riusciva a guardare la donna più bella su questa terra solo perché sapeva che gli avrebbe fatto ancora più male. Si girò verso la ringhiera e fece un tiro alla sigaretta, la ragazza rimase perplessa "qualcosa non va?" chiese inarcando entrambe le sopraciglia, Federico sorrise beffardo e espirò, Florencia gli prese la sigaretta dalle mani e la gettò di sotto
"che cavolo fai?" urlò l'uomo girandosi verso la ragazza, "così almeno non mi eviti" rispose la ragazza in tono arrabbiato
"mi stavo solo calmando" disse in tono più calmo
"da cosa?" chiese Florencia in tono curioso
"niente..." rispose Federico tenendo gli occhi bassi.

La ragazza lo fissò per qualche secondo "perchè non mi guardi?" Era sempre stata un pò stupita dal modo in cui la guardava, era diverso da tutti gli altri uomini che avesse mai conosciuto, perché era bello, ma non in modo evidente.
Non ottenendo risposta, Florencia si avvicinò, gli prese il viso fra le mani e lo costrinse a guardarla "cos'è successo?" sussurò la ragazza, Federico sentiva il cuore che stava per scoppiare "ti ho visto baciare Guido e forse per te ciò che è successo è un gioco ma per me no perchè ti amo..." disse tutto d'un fiato per poi spegnersi, si guardò intorno, evitando il contatto visivo con lei, non sapendo se voleva vedere come aveva reagito alla sua confessione.

-----------------------------------------
Angolo Autrice:

Premetto che amo la coppia Federico-Florencia e siccome non si è mai saputo come sono avvenute davvero le cose, basandomi su interviste e varie cose dette dagli attori ho immagginato tutto ciò. Se vi intaressa proseguirò :)
Baci.
P.S.
Amo il modo in cui Federico guarda Flor, non ho mai visto nessuno che guarda così una donna :')



Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


 Capitolo 2: Canta per me

Florencia deglutì a fatica "per me non è un gioco, ma non posso" disse abbassando lo sguardo. L'uomo la guardò perplesso "non puoi?", la ragazza  trattenne le lacrime "Romeo ha bisogno di una vera famiglia" disse con voce tremante, Federico restò sbalordito "quindi tu vuoi stare con Guido per un compromesso?" chiese arrabbiato,
Florencia gli lanciò un'occhiataccia "mio figlio non è un compromesso" disse in tono duro.

 come aveva potuto dire così, quando l'aveva pensato anche lei? Solo che Federico l'aveva detto in un modo così amaro da farlo sembrare uno sbaglio. Romeo non era uno sbaglio, era la cosa più bella che gli fosse mai capitata.

"lo sai cosa intendevo" tagliò corto l'uomo, la ragazza restò immobile a fissare il vuoto...senza dire parola. Così Federico le porse quell'unica domanda che forse avrebbe dato un senso a quella conversazione "mi ami?" chiese calmo, Florencia rabbrividì a quella domanda ma non diede risposta, l'uomo incominciò a irritarsi "rispondi" ma lei continuò a mantenere il silenzio, Federico sbottò "RISPONDI!!!" urlò e le lanciò un'occhiataccia.
Florencia scosse il capo "non lo so" disse fra le lacrime, l'uomo restò stupito dalla risposta della ragazza "io e te non abbiamo più niente da dirci" affermò e si diresse verso la porta, "Fede..." disse la ragazza trattenendolo per un braccio, l'uomo si ritrasse dalla presa e guardò la ragazza "non mi cercare, non mi parlare, non mi guardare, da oggi io e te lavoreremo insieme e basta" affermò in tono duro, "no, ti prego..." tentò di dire Florencia ma Federico scosse il capo "hai rovinato tutto" disse con le lacrime agli occhi per poi rientrare negli studi.

Passarono i giorni, e quella mattina agli studi si dovevano incidere le canzoni per "Ninì". Era arrivato il momento di incidere "te amo màs", così Guido e il resto dei produttori chiamarono Florencia e Federico, "Flor ha scritto questa canzone che mi sembra perfetta per i vostri rispettivi personaggi" affermò Guido porgendo il foglio con su scritto il testo a Federico, l'uomo annuì e diede un'occhiata al foglio. Florencia era ansiosa di vedere la reazione di Federico, sperava con tutta se stessa che lui non capisse che in realtà quella canzone l'aveva scritta pensando a loro, e non a Ninì e Tomàs.
Federico non fece nessun sorriso, nessuna smorfia, nessuno sguardo. Forse non aveva capito il "vero" significato di quella canzone, o forse gliene importava così poco che non aveva prestato attenzione.
La ragazza restò delusa, ma anche contenta...forse era meglio che lui non capisse.
A interrompere i suoi pensieri fu la voce di Guido che la richiamò "Flor, canta un pezzetto tu così Federico capisce il ritmo", Florencia annuì, partì la base e incominciò a cantare.

Federico cercava di guardarla il meno possibile, di parlarle il meno possibile ma per quanto fosse ferito, non riusciva a smettere di amarla. Di amare il suo sorriso, di amare i suoi occhi smeraldo, di amare la sua voce...ecco, la sua voce! L'uomo riemerse dai suoi pensieri e prestò attenzione a quella voce angelica, rilassante, quella voce che gli piaceva tanto.
"Ti amo più di quanto posso esprimere, ti amo di più, ti amo di più, non è un effetto fugace..."
all'udire quelle parole, Federico sgranò gli occhi e diede un'occhiata veloce al foglio per poi ri-guardare la ragazza.
Pensò a quella volta che Florencia gli disse che la maggior parte delle canzoni che scriveva avevano un significato personale, racchiudevano un ricordo, un'emozione o una confessione. Questa canzone, era una di quelle.

La felicità dell'uomo finì non appena pensò che la ragazza gli aveva detto che non l'amava. Non l'aveva proprio detto, ma il non lo so  cosa poteva significare? Se si amava qualcuno non ci pensavi due volte a rispondere "si".
Quindi era evidente, quella canzone Florencia l'aveva scritta pensando a lei e Guido, non a lei e Federico e nemmeno a Ninì e Tomàs.
Florencia finì di cantare e Guido corse verso di lei e la baciò "sei stata bravissima!" esclamò, poi si rivolse a Federico "se hai capito incominciamo a provare", "si ho capito. Possiamo cominciare" rispose l'uomo freddamente.
Così dopo varie prove, incisero la canzone.
Uscirono dalla sala registrazione e Florencia decise di parlare con Federico.

"ehy" disse la ragazza abbozzando un sorriso, l'uomo non rispose e fece per andarsene ma lei gli strattonnò il braccio "non andartene, parliamo", Federico si liberò dalla presa "parlare di cosa? Della bella canzone che hai scritto su di te e Guido?" chiese arrabbiato, Florencia restò perplessa "come? Ma tu..." non fece in tempo a finire la frase perchè Federico l'interruppe "...come so che parla di questo? Ho prestato attenzione al testo e mi sono ricordato che le tue canzoni significano sempre qualcosa per te" affermò l'uomo abbasando lo sguardo, la ragazza si morse il labbro...quella era una scenata di gelosia? La gelosia è segno di intaresse, no?
"e se non fosse su di me e Guido?" chiese Florencia inarcando un sopraciglio, "hai detto che non mi ami, su chi altri dovrebbe essere?" chiese Federico incuriosito.
forse era meglio che lui avesse capito così, lei non poteva lasciare Guido, Romeo aveva biogno di una vera famiglia. Sì, era meglio che Federico la pensasse così
"bhè è anche su Ninì e Tomàs" disse la ragazza abbassando lo sguardo, "ah, si certo" affermò l'uomo e andò via.

Federico stava per entrare nel camerino quando una voce alle sue spalle lo richiamò "Federico, devo parlarti!", l'uomo si voltò e vide Guido, "dimmi" rispose Federico in tono calmo, "io me ne sono accorto..." tagliò corto il ragazzo, l'uomo rimase perplesso "di cosa?" chiese inarcando un sopraciglio, "ho visto il modo in cui guardi Florencia, gli occhi spesso tradiscono un uomo, perchè gli occhi dicono sempre la verità"


Angolo Autrice:
Eccomi qui a continuare questa folle storia!
Ringrazio tutte le persone che la seguono e che recensiscono :)
Questo capitolo forse lascia un pò a desiderare...ma capitemi: immagginare perfettamente la realtà è un pò difficile!
Ribadisco che questa storia è basata per metà su verità e per metà sulla mia fantasia!
Spero vi piaccia, a presto con il 3 capitolo...Baci!


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3: Non è quello che sembra

Federico deglutì a fatica, aveva capito perfettamente cosa intendeva dire Guido ma si mostrò perplesso "non capisco a cosa ti riferisci", il ragazzo gli gettò uno sguardo fulminante "non capisci? A te piace, ammettilo", Federico si sforzò con tutto se stesso per non fare nessun tipo di espressione che avrebbe confermato l'ipotesi di Guido "penso che sia un'ottima attrice e una brava persona, ma non significhi che mi piaccia" affermò con tono calmo e deciso, il ragazzo si era stufato così tagliò corto "ascolta, tutti gli uomini che hanno lavorato con Florencia si sono innamorati di lei, e mai nessuno è riuscito a portarmela via. Tu non farai la differenza" disse e senza neanche far replicare Federico, andò via.

Federico pensò di dover parlare subito con Florencia. Lei aveva raccontanto tutto a Guido? Perchè non aveva pensato di chiederle prima di non dire niente? Perchè mi fidavo disse fra sé. Doveva parlarle, non poteva aspettare fino a domani. Corse fino all'uscita degli studi per arrivare in tempo a fermarla, ma lei era lì con  suo marito. L'uomo sentì un brivido percorrergli la schiena.  E' strano, quando vedi la persona con cui saresti salvo, sei sempre lì che la guardi da lontano. E' tua, ma tu non sei mai così vicino da poterla afferrare. Pensò di lasciar perdere, le avrebbe parlato domani. Così passò con indifferenza davanti Florencia e Guido "ciao" disse di sfuggita, senza guardarli.

Quanto poteva farle male quello sguardo? E pensare che fino a qualche giorno prima sarebbero stati lì a parlare come due buoni amici, due amici che si amano di nascosto. Pensò a quella volta che erano nel camerino, quella volta in cui non ci furono parole, quella volta che segnò la fine della loro "amicizia". Sorrise al ricordo, ma una voce la riportò alla realtà "perchè ridi?" chiese Guido inarcando un sopraciglio, la ragazza sgranò gli occhi e subito disse la prima cosa che le venne in mente "perchè mi manca Romeo, e non vedo l'ora di rivederlo" affermò con un sorriso. Aveva mentito, anche se era vero che Romeo le mancava e voleva vederlo, lei non sorrideva per quello.
I due si avviarono alla macchina e Florencia pensò che forse doveva dire a Guido cos'era successo, però pensò a quello che la sua confessione avrebbe potuto scatenare, e mantenne il silenzio.

L'indomani arrivato agli studi, Federico voleva subito parlare con Florencia, senza far insospettire Guido. Come fare? Subito gli venne in mente un'idea. Prese il cellulare, compose un numero e chiamò, "pronto?" disse una voce all'altro capo del telefono, "Flor sono Federico ma non far capire che sono io" disse tutto d'un fiato, "Isa, da quanto tempo, come stai?" affermò la ragazza, anche se non capiva perché non potevano parlare tranquillamente. "dove sei?" chiese lui, "molto bene, grazie" rispose lei, "ah giusto, Isa non ti chiederebbe una cosa del genere" disse Federico imbarazzato, "ahahaha hai proprio ragione" affermò Florencia con una risata, "ok, dimmi solo si o no. Sei agli studi con Guido?", "si si infatti" rispose la ragazza, l'uomo tagliò corto "raggiungimi nel sottoscala al piano terra, non dire che devi parlare con me. Ci vediamo lì fra 5 minuti", "ok, mi ha fatto piacere sentirti. Ciao un bacio grande" disse la ragazza e riattaccò.

Guido guardò incuriosito Florencia "chi era?", "ricordi Isabel Macedo? Mi ha invitato ad una rimpatriata con tutti gli attori di Floricienta" rispose la ragazza con tono calmo e deciso per far sì che lui ci credesse, il ragazzo annuì. "io vado un attimo in bagno e poi in camerino a prepararmi" affermò Florencia con un sorriso e quando fu abbastanza lontano dallo sguardo di Guido, sgattaiolò nel luogo dell'incontro.
Federico era già lì che l'aspettava.

"che... succede?" chiese la ragazza ancora affaticata per la corsa, "ieri Guido mi ha detto che dal modo in cui ti guardo, ha capito che provo qualcosa per te".
Florencia sgranò gli occhi "co-cosa? E tu che hai detto?", "ho detto che non era vero, ma lui non ci ha creduto e mi ha detto che nessuno ti porterà via da lui" rispose Federico facendo una smorfia, "e pensare che ieri stavo per dirgli cosa era successo fra noi" disse la ragazza ancora perplessa, "e spero tu non l'abbia fatto" affermò l'uomo con sguardo curioso, Florencia gli lanciò uno sguardo severo "ovvio che no",
"comunque la cosa peggiore non è che lui abbia sospetti" disse Federico abbassando lo sguardo, "ah no? E quale sarebbe?" chiese lei pensando a cosa poteva essere peggiore di questo, l'uomo alzò lo sguardo a la fissò dritta negli occhi "che si è accorto della verità".
Florencia non riusciva a credere che Federico era ancora innamorato di lei, nonostante la delusione che gli aveva dato, nonostante la rabbia, nonostante il dolore...nonostante tutto. Chiuse gli occhi, aveva paura che fosse soltanto frutto della sua immaginazione, aprì gli occhi, ma lui era ancora lì. Provò a chiuderli e a riaprirli. Ma lui era ancora lì.

Angolo Autrice:
Ecco il terzo capitolo della mia storia, io trovo che non sia molto originale e anche un pò corto. Comunque, questo è ciò che è venuto fuori :)
Spero vi piaccia.
p.s.
Tra 6 giorni è il compleanno di Federico, e questo ha portato la mia mente malata ad ideare il 4 Capitolo su qualcosa attinente al compleanno di Federico, però non so, magari lo faccio su quello di Florencia. Posso decidere quel che voglio, tanto la mia storia non ha un tempo stabilito, apparte l'anno che è 2009/2010 :D

Mi sono dilungata anche troppo, come sempre grazie a chi segue la mia storia, a chi recensisce e a chi consiglia. Baci :)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


 Capitolo 4: il padre migliore del mondo

Florencia sperava con tutta se stessa che avesse sentito male, che era tutto frutto della sua immagginazione, che aveva confuso le parole. Ma bastò una domanda per confermarle che tutto ciò stava accadendo davvero, "non hai niente da dire?" chiese Federico curioso, domandandosi perchè mai le avesse detto una cosa del genere, "non devi dirmi queste cose, non so come reagire" rispose la ragazza abbassando lo sguardo, "dì solo che hai scelto lui perchè lo ami",
"non ho scelto, se avrei potuto, io avrei scelto te" affermò Florencia con tono malinconico, "ma tu ami Guido?" chiese l'uomo inarcando un sopraciglio, la ragazza sospirò "è che mi sono abituata", Federico rimase sbigottito dall'affermazione di lei "quindi tu rinunci alla possibilità di stare con me per un'abitudine? Non si ama per abitudine" disse arrabbiato.
Florencia annuì e sussurò "è meglio così", tutto il silenzio che c'era fece sentire a Federico quell'affermazione "ma meglio di cosa? Ti prego parla per te perchè per me è meglio che stessimo insieme"  disse senza capire perchè lei si comportasse così, la ragazza teneva gli occhi fissi sul pavimento e alzò le spalle come per dire va bene, non fa niente. Quell'atteggiamento fece infuriare Federico "perchè fai così? Di cosa hai paura?" urlò, ma lei non rispose, restava lì imobbile.

L'uomo le si avvicinò, le prese il viso fra le mani e la costrinse a guardarlo "rispondi" annunciò infine, capendo che arrabbiarsi e urlare era inutile con lei, "chi mi assicura che tu non mi tratti male, non mi deludi, non mi abbandoni e non mi tradisci? Chi mi assicura che potrò trattenerti dallo sparire come il sogno che sei?" disse Florencia con le lacrime agli occhi, Federico abbozzò un sorriso "io non sono come lui, io non farei mai niente che potesse farti del male" rispose accarezzandole il viso, "Guido è il padre di mio figlio, lui è un bravo ragazzo anche se ha sbagliato, non voglio complicare tutto" disse la ragazza, l'uomo si allontanò bruscamente ma non fece in tempo per girarsi e andar via, perchè la sua camicia era già umida delle lacrime di Florencia che lo abbracciò forte "non andare via, ho bisogno di te" disse col viso nascosto sul suo petto.

Federico ricambiò l'abbraccio "io non me ne andrò, staro sempre qui con te, se avrai bisogno di me ci sarò, sempre". Come poteva andarsene con due occhioni verdi pieni di lacrime che stavano a supplicarlo? Come poteva abbandonarla? pensò che fin dal principio lei doveva capire che lui ci sarebbe stato nonostante tutto, così avrebbe avuto la forza di lasciare Guido e spiegare a Romeo come stavano le cose e finalmente stare con lui.
"io non posso perderti" affermò la ragazza tra i singhiozzi, "si è fatto tardi, dovremmo andare" disse l'uomo mettendo fine all'abbraccio, Florencia lo scrutò con insicurezza. Federico poteva leggere nel suo sguardo la paura che provava, il dubbio che lui si fosse fatto vivo dopo questa conversazione, che lui ci fosse stato sempre, " sarò sempre qui, promesso" disse lui abbozzando un sorriso. Florencia ricambiò il sorriso, salutò Federico e andò via.

Mentre camminava immersa nei suoi pensieri, la ragazza vide una piccola figura correre verso di lei, era Romeo. Guido era andato a prenderlo per farle una sorpresa. Si chinò e lo prese tra le braccia, i due si strinsero in un forte abbraccio "amore mio che fai qui?" chiese Florencia stranita ma entusiasta dalla presenza del bambino, "sorpresa!!!" esclamò il piccolo Romeo.
Poco dopo arrivò Federico, che vedendo Romeo si diresse subito a salutarlo "ciao piccolo" disse l'uomo con un sorriso. Non era la prima volta che Romeo veniva agli studi e quindi conosceva già quasi tutti.
Il bambino sorrise e allungò le braccia verso Federico, Florencia glielo porse e le si strinse il cuore alla scena che vide: suo figlio giocava con l'uomo che amava. Cosa c'era migliore di questo?
La ragazza si avvicinò all'uomo "io devo allontanarmi un attimo, ti dispiace stare con Romeo?", l'uomo teneva gli occhi fissi sul bambino "no, certo che no! A te piccolo, dispiace?" rispose ridendo, facendo il solletico a Romeo. Il bambino rise e Florencia si allontanò, o meglio, si mise dietro un'angolo per vedere come si comportava Federico.

  Lo stava mettendo alla prova inconsciamente? Oppure voleva semplicemente gustarsi quella meravigliosa scena? Senza dubbio era un padre meraviglioso, il migliore del mondo. Lo era per Vito e Ciro, e sicuramente lo sarebbe stato anche per Romeo. Florencia pensava fra sé, quando il tocco di una mano sulla sua spalla la fece rabbrividire. "Flor, che fai?", la ragazza sobbalzò e si girò di scatto, fortuna che chi l'aveva sorpresa era solo Paula Morales, (N.A. l'attrice che fa Celina) "Pau!!!! Oh...ehm, niente, io ecco... controllavo Romeo" disse con agitata Florencia, "e come mai tutta questa agitazione? Forse, guardavi Federico?" chiese in tono malizioso l'amica, la ragazza scosse la testa "chi? Fede? No no lui non c'entra niente, davvero" rispose imbarazzata, Paula sorrise e inarcò le sopraciglia "ti piace vero? E anche tanto", Florencia era in difficoltà non sapeva come far credere a Paula che si sbagliasse "ti ricordo che sono sposata..." affermò con lo sguardo basso, "ma...?" continuò l'altra incuriosita, "senti, Federico è una persona fantastica, un ottimo padre, attore e uomo. Lo apprezzo molto ma ciò non implica che debba sentire qualcosa per lui" disse Florencia con tono fermo cercando di essere il più convincente possibile.
Paula sorrise e fece per andarsene, però si girò verso la ragazza "si capisce cosa provi per Federico, hai un tono diverso quando parli di lui", quell'affermazione incuriosì Florencia "diverso come?", "un tono dolce e orgoglioso allo stesso tempo" rispose e poi andò via.

Florencia sorrise per ciò che aveva detto Paula, sembrava come l'ennesimo segnale che diceva fallo tuo per sempre.

Proprio mentre Federico giocava con Romeo, passò di lì Guido che si arrabbiò per la scena che vide: suo figlio giocava con l'uomo che voleva portargli via la moglie. Questo era troppo. Il ragazzo s'avvicinò all'uomo "che stai facendo?" chiese in tono duro, "gioco con Romeo" rispose Federico pensando a cosa ci fosse di sbagliato. Guido prese il bambino "tesoro, vai a cercare la mamma, io devo parlare con Federico" disse con un tono più calmo, Romeo annuì e corse via dal lato opposto a quello dove Florencia stava assistendo alla scena.
Guido si accertò che Romeo non fosse più nei paraggi per poi dare uno spintone a Federico "se sei ancora qui è solo perchè io devo finire questo progetto. Non devi avvicinarti a Florencia, men che meno a Romeo" affermò il ragazzo con sguardo fulminante, l'uomo stava per replicare quando fu interrotto da una voce tremante e spaventata "Guido, non è colpa sua, gli ho chiesto io di tenere Romeo".
Era Florencia, che non appena vide ciò che stava per succedere, si precipitò a fermarli.
Guido inclinò leggermente la testa e guardò Florencia, in un attimo si precipitò su di lei, le bloccò le braccia e la spinse al muro "tu sei mia. Romeo è mio" disse il ragazzo guardandola fissa negli occhi. Federico restò immobile ad aspettare che il ragazzo facesse qualcosa di talmente stupido per il quale lui avrebbe potuto reagire, Florencia era spaventata e il suo sguardo vacillava dal ragazzo all'uomo. Voleva solo correre verso Federico. Voleva che lui la stringesse a sè, per sentirsi al sicuro.

In un attimo la mente di Florencia formulò milioni di pensieri spingere Guido e correre da Federico. No! Troppo avventato.
Urlare a squarciagola in modo da far precipitare tutti e far vedere ciò che Guido stava per fare. No! Non aveva ancora fatto niente.
Non sottomettersi e farsi valere. No! Se Romeo avrebbe visto sarebbe stato traumatizzante.
Cosa fare?
Trovato.
Tranquillizzarlo, calmarlo, senza andargli contro. Convincerlo che ciò che credeva era frutto della sua fantasia
.
Florencia sapeva cosa fare, ma a sconvolgere i suoi piani fu l'arrivo del piccolo Romeo "papà, mamma non..." si bloccò appena vide suo padre molto arrabbiato, sua madre spaventata e Federico pronto per fare a botte!
Florencia lanciò uno sguardo a Federico, uno sguardo che racchiudeva mille paure, insicurezze e speranze ma solo la cosa più importante la ebbe vinta nello sguardo di lei "porta via Romeo".
Federico era indeciso, senz'altro il bambino doveva andare via di lì, ma Florencia? Chi l'avrebbe difesa nel caso in cui la situazione fosse peggiorata? L'istinto di padre ebbe il soppravvento e l'uomo prese in braccio Romeo e lo portò abbastanza lontano.
Non spiegò niente su ciò che stava accadendo, né Romeo fece domande. Entrambi si misero a giocare, per distrarsi. Sembrava che col piccolo funzionasse, ma con Federico no, la sua mente era occupata da un pensiero, per meglio dire una preghiera, che gli stava facendo scoppiare la testa "fa che non le abbia fatto del male, fa che stia bene, fa che sia sana e salva, fammela apparire qui in perfette condizioni"

Angolo Autrice:
Eccomi qui, non ho abbandonato la storia! Solo che fra lo studio e vari impegni non trovo tempo per scrivere.
Allora che ve ne pare di questo 4 capitolo? Ho cercato di farlo il più lungo possibile! Credo che fra il 5 e il 6 capitolo la storia finirà, ma sto già iniziando ad abbozzare un'altra storia, che però non sarà a capitoli. Non vi svelo niente ;) spero di aggiornare presto
Baci.

P.s.
"Lui è davvero il padre migliore del mondo" cit. Florencia ♥
ma quanto posso amarli :')

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Capitolo 5: Il mio vero inizio sei tu.

Florencia era spaventata, ma cercò di mantenere la calma "Guido, lasciami andare", il ragazzo si allontanò "dimmi la verità, che cosa c'è fra voi?" chiese in tono arrabbiato ma anche triste, la ragazza pensò di mentire, ancora una volta, ma più negava quel sentimento a se stessa e più diventava forte. Meglio mettere le cose in chiaro, non serviva a niente continuare a mentire, meglio dire la verità in modo che lei e Federico non avrebbero più dovuto nascondersi "ok, basta bugie. Si, fra me e lui c'è qualcosa, qualcosa che non riesco a spiegare, qualcosa che ci lega dal profondo ed è più forte di quanto potessi immaginare"
 
Nel frattempo Federico sentì un istinto che diceva di lasciare tutto e correre da lei.
"piccolo, io vado a vedere dov'è tua mamma, mi prometti che non ti allontani?"
chiese frettolosamente l'uomo, il bambino annuì e Federico sfreccio via.
 
Forse quello non era il momento più adatto per dire la verità a Guido, Florencia era sola, la rivelazione non era tra le più gradite...
Guido non sfiorò la ragazza nemmeno con un dito, anzi era calmo "non importa se mi hai detto la verità. Il progetto è mio, se tu mi lasci, io non lo porto a termine" affermò sicuro di sé, "il progetto è anche mio" ribatté Florencia, "ma a me non interessa. Tu lasciami e io caccio via quel bell'imbusto. Voglio proprio vedere come lo  finisci il progetto senza uno dei protagonisti" puntualizzò lui, "cos'è? Una minaccia? Non puoi cacciarlo se non ha fatto niente" disse lei, "allora amore mio, credo che tu non mi abbia capito. Il progetto è nostro, se io mollo, tu affondi inevitabilmente"  disse con tono più duro, "vuol dire che io e Federico non staremo insieme fino a quando non finirà Ninì" affermò lei esasperata, "no piccola mia, questo vuol dire che se tu starai con lui, anche dopo Ninì, io questo progetto non lo finisco, chiaro?". Florencia non ce la faceva più, Guido la minacciava  e lei doveva cedere per forza, il progetto era troppo importante. Presa dal panico, rabbia e paura corse via piangendo e proprio in quel momento arrivò Federico.
 
L'uomo vide Florencia correre via, lanciò uno sguardo a Guido che sorrideva, sicuro che le cose sarebbero andate come voleva lui. Federico corse dietro Florencia e la vide entrare nel suo camerino.
Si sentivano dei singhiozzi provenire da dentro la stanza, Federico bussò alla porta
 
"Flor, sono io" sussurrò, "che ci fai qui? Lasciami in pace" urlò fra i singhiozzi la ragazza, "sono qui...non lo so, sono qui per te" affermò triste lui.
Florencia era indecisa, una parte di lei voleva mandare via Federico ma l'altra aveva tanto bisogno di lui, delle sue parole, dei suoi abbracci, della sua presenza. Così andò ad aprire "è successo un casino..." disse e gli fece cenno di entrare, l'uomo scrutò la ragazza e le accarezzò il viso "che è successo?" chiese dolcemente, Florencia abbassò lo sguardo "ho detto a Guido che ti amo e lui mi ha minacciato. Se sto con te, lui non porta a termine il progetto" affermò e alzò lo sguardo per vedere Federico che non era arrabbiato o triste, bensì aveva un sorriso da ebete stampato in viso.
 
 Alla fine lei aveva ammesso i suoi sentimenti, era l'uomo più felice del mondo!
 
"non capisco cosa ci sia da ridere" disse la ragazza infastidita, "hai detto a Guido che mi ami?!" esclamò l'uomo ridendo, "si e allora? Ma che ti prende?" chiese la ragazza, "no scusa è che, non mel'avevi mai detto..." rispose imbarazzato "(ri)dillo!" urlò Federico, "ma tanto già lo sai" affermò stranita Florencia, l'uomo sorrise e si avvicinò alla ragazza "ma tu dimmelo. Dimmelo solo una volta" disse con occhi supplichevoli.
Ci fu un attimo di silenzio, Florencia sospirò "ti amo" sussurrò, l'uomo chiuse gli occhi "dillo più forte" affermò sorridendo, "Fede, ma che bisogno c'è?" chiese infastidita, lui aprì gli occhi e le cinse la vita con le braccia "perché se lo dici così piano non sembra vero" disse tristemente, "e se lo dico più forte Guido ci sente e ci ammazza" affermò sorridendo sarcasticamente, "tutte scuse" disse mettendo il broncio Federico.
 
Florencia sorrise, era strabiliante cos'era capace di fare quell'uomo. Un attimo prima lei era triste, preoccupata e piangeva, e non appena era arrivato lui, si era sentita più forte, più protetta, più felice. Florencia sorrideva ma subito dopo si rattristò. Rimaneva ancora il problema di Guido.
 
Federico notò l'espressione triste sul viso della ragazza "che succede?" disse sfiorandole il viso, "succede che resta il problema di Guido!" affermò esasperata Florencia, "problema?" chiese lui inarcando le sopraciglia, "dai Fede, basta scherzare" rispose infastidita la ragazza, "chi sta scherzando? Senti, dico davvero, pensa un attimo. Credi davvero che Guido rinuncerebbe a tutta questa fatica? Questo progetto è tanto importante per te, quanto per lui" disse sicuro di sé l'uomo.
Florencia fece mezzo sorriso "e quindi che si fa?", Federico sorrise "quindi dobbiamo solo minacciare Guido come fa lui con te e..." s'avvicino e le cinse la vita con le braccia "...magari potresti darmi anche un bacio", "si, potrei..." disse con sguardo ammaliante lei. Federico avvicinò il suo viso a quello di lei, Florencia gli posò due dita sulle labbra "...ma non lo farò" affermò e s'allontano frettolosamente dall'uomo, "cosa? Vieni subito qui" disse lui serio. Afferrò la ragazza da dietro, lei si girò di scatto e finalmente si scambiarono il tanto atteso bacio.
 
Uscirono dal camerino e proprio davanti a loro c'era non altri che Guido!
Florencia rimase impaurita dalla comparsa del ragazzo, senza sapere cosa fare. Federico l'aveva rassicurata ma bastò lo sguardo di Guido per far crollare tutte le sue certezze. Lo sguardo del ragazzo era un misto di rabbia e dolore, aspettava che uno dei due "colpevoli" colti sul fatto prendesse parola per giustificarsi, ma così non fu.
Federico fece un respiro profondo e  senza dire parola, prese la mano di Florencia. Un gesto che significava certezza, un po’ come se le avesse detto stringiti a me più che puoi, io ti proteggerò non temere.
Lei lo guardò stupita, ma quel toccò le diede una forza incredibile. Strinse la mano dell'uomo e guardò Guido con sicurezza, con forza come chi è pronto a lottare.
Quel gesto fece infuriare Guido "il progetto non si fa più!" gridò mentre andava via, “va bene, ci perdi tu. Io ho già guadagnato moltissimo…” disse Florencia facendo un lieve cenno verso Federico.
 
Guido dovette ammettere che infondo quel progetto era importante, c’era di mezzo tanta gente e non poteva mischiarlo con faccende personali.
 
Il progetto andò avanti e Guido dovette solo ammettere che quel “fiore” che amava ma di cui non si era preso cura, ora, apparteneva ad un altro giardino che l’avrebbe trattato come il fiore più raro e prezioso al mondo.

Angolo Autrice
Ed eccoci alla fine di questa storia! Scusate se l'ultimo capitolo è un pò corto, ma non c'era molto da dire. Per quanto sia innamorata persa di Federico e dei miei bellissimi BertAdor, Guido non è una persona così malvagia, per molto tempo ha reso felice il mio piccolo fiore anche se poi le ha fatto del male. Non potevo fargli fare la parte del cattivo, quindi ho scritto ciò che penso: sicuramente Guido si sarà reso conto di ciò che ha perso ma non può farci più niente!
Vi aspetto tra qualche tempo nella mia prossima FF, il cui nome sarà:"30 Giorni" ma non vi svelo niente, apparte che i personaggi saranno sempre Flor e Fede ♥♥
Per ultimo, non meno importante, ringrazio chi mi ha seguito, recensito, aggiunto fra seguite o preferite o semplicemente ha letto senza far sentire la sua presenza.
E dato che sono riuscita a pubblicare il capitolo in tempo per Natale, TANTISSIMI AUGURI E FELICE ANNO NUOVO. Baci.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1238367