Akatsuki Carol

di Cocol_Sasso_97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Niente Natale, quest'anno! ***
Capitolo 2: *** I Natali di ieri? No grazie. ***
Capitolo 3: *** I Natali di Oggi… che sono quelli del futuro? ***
Capitolo 4: *** Natali futuri, tutto nelle vostre mani. ***



Capitolo 1
*** Niente Natale, quest'anno! ***


Akatsuki Carol

 

Capitolo 1
Niente Natale, nemmeno quest’anno

 
Il freddo dell’inverno bussava alle porte del covo degli Akatsukiani che, pur di ripararsi dal gelo appena arrivato, giravano per la casa avvolti in coperte di lana.
« Ve lo chiedo ancora una volta… - mugolò Kisame dopo l’ennesimo starnuto – Perché non accendiamo il riscaldamento? »
Deidara tirò su col naso arrossato « Perché Kakuzu non vuole… Dice che è un freddo passeggero e che poi passerà entro pochi giorni… »
« E dice anche che se non passerà entro pochi giorni a quel punto ci saremo abituati al freddo… Quel materialista del cazzo riuscirà a far morire pure me! » sbuffò Hidan, imbacuccato fino alla punta dei capelli e rannicchiato sul divano, cercando di mantenersi al caldo.
« Suvvia ragazzi, dobbiamo tenercelo così, lo sapete… » provò a rallegrarli Konan, passando con un vassoio di tazze di cioccolato.
« Ne sei sicura? Non possiamo proprio farlo fuori? » mugolò Itachi cercando a tastoni la tazza che la blu gli porgeva.
« Wow, detto da te vuol dire che Kakuzu ha proprio scassato i coglioni con la sua avarizia! » disse Zetsu, litigando con Tobi per un sacchetto di biscotti.
« Mi si è congelato l’animo pacifista dal freddo... »
« Oh andiamo, non vedetela così, tra qualche giorno è Natale! » cercò di rallegrarli la ragazza appena finito di passare le tazze e sedendosi sul divano, vicino al mucchio di coperte ammassato su un angolo più comunemente chiamato Hidan.
« Lo sai anche tu che non ce lo farà festeggiare Konan… » disse Sasori, l’unico che non soffriva il freddo per evidenti motivi.
« Vedrai che quest’anno ce lo permetterà! » disse la ragazza incredibilmente ottimista.
« E per quale motivo quest’anno ce lo permetterebbe? » Deidara soffiò sulla cioccolata calda, leggermente calda.
« Beh… Ecco… Perché… A Natale sono tutti più buoni! Ecco perché! »
« Konan. Non credi neanche tu a quello che stai dicendo… » ridacchiò l’albino dal suo nascondiglio.
« Oh beh, la speranza è l’ultima a morire e… »
« E io ti consiglio di non farla nemmeno nascere donna! »
I presenti nella stanza alzarono lo sguardo verso il tesoriere dell’Akatsuki, il quale stava scendendo per l’imminente cena.
« Ma perché?! Non possiamo festeggiare il Natale nemmeno quest’anno?!? » esclamò Konan infastidita.
« Ovviamente no. – disse dirigendosi verso la cucina dove la tavola era già stata apparecchiata – Non avete festeggiato quelli passati, non festeggerete questo e non festeggerete i prossimi! » spiegò, un sorrisetto bastardo in volto mentre si andava a sedere in attesa della cena.
Nuvolette di fumo uscirono dalle orecchie di Konan che, non vedendoci più dalla rabbia, avrebbe sicuramente reso Kakuzu una donna se non fosse stato per Pain che la tratteneva « LASCIATEMI! GLIELA FACCIO VEDERE IO A QUEL… QUEL… - la ragazza si calmò un attimo, poi tirò sul col naso, gli occhioni lucidi – IO VOGLIO IL MIO NATALEEE!!! »
« Susu… » provò a consolarla il capo dell’organizzazione, carezzandogli i capelli.
« Lo odio… »
« Benvenuta nel club… » mugolò la “coperta” sul divano.
« E torna nel mondo in superficie! » esclamò Kisame dando a Hidan una pacca sulla schiena che lo fece cadere per terra.
« ….Ahio… »
« Fammi indovinare, ti si sono congelati i riflessi? » provò Deidara.
« ….Si… » mugolò nuovamente Hidan, rannicchiandosi su sé stesso « Ho freddo porca puttana, HO FREDDO! »
« ABBIAMO CAPITO NON SEI IL SOLO! » sbuffarono i presenti tornando poi a sorseggiare cioccolata.
« CAZZO BRUCIAAA!!! » urlò Kisame scattando in piedi, una chiazza marrone sul cavallo dei pantaloni.
« HO TROVATO! » esclamò Konan nello stesso momento, ricevendo più attenzioni del pesce.
« Cosa? » fecero incuriositi.
« Sasori! Vieni qui! » esclamò tirandolo a sé e iniziando a mormorargli qualcosa all’orecchio.
« Si che esiste un veleno del genere… Non capisco però a che ti serva… Ah, ok… Wow, che tremenda vendetta, una nottata tormentata dagli incubi… » disse sarcastico.
« Tu non hai il diritto di giudicare, se non avrò il mio Natale lui non dormirà fino al 25! E ora vallo a preparare! » ordinò Konan scocciata.
« E perché dovrei? »
« Perché se non lo farai potrei far passare il freddo a Hidan dandoti fuoco! »
« …Fuoco… » piagnucolò Hidan, rabbrividendo…
 

* * *

Kakuzu si lanciò sul letto, il volto nascosto nel cuscino.
« Ohi ohi… Stupido mal di pancia… » mugolò infastidito rigirandosi mentre si teneva il ventre. Osservò con la coda dell’occhio l’orologio analitico le cui lancette erano ferme sulle dieci e trenta.
« …Mi riposo un attimo, poi mi passa… » socchiuse gli occhi e di colpo si addormentò.
I pezzetti di plastica scura quali erano le lancette dell’orologio ruotarono intorno al quadrante più volte prima che l’uomo si risvegliò.
Il rumore che lo aveva ridestato era quello della finestra nella stanza che, per una qualche strana ragione, era stata aperta.
« Mpf, si lamentano del freddo e si dimenticano di chiudere le finestre dopo aver cambiato l’aria… » brontolò alzandosi a chiudere la finestra.
« Oh, finalmente ti sei alzato! » sbuffò una voce che fece irrigidire il moro. Lentamente, lui si girò a occhi spalancati « M… Maestro? Tu?? QUI?!? »
Una figura verdastra era sospesa sopra il letto del tesoriere, un sorrisetto stampato in volto che osservava il suo ex allievo « Quanto tempo eh? Tranquillo, nemmeno io sono felice di stare qui, ho cose ben più importanti nell’Aldilà, quindi cercherò di fare veloce. » disse sbrigativo avvicinandosi all’uomo.
« C.. Cosa?! »
« Su su ora ti spiego! Le Alte Sfere mi hanno chiesto di fare da ambasciatore quindi ti spiego per bene cosa succede… Tu sei tirchio ragazzo mio. »
« Ehm… Lo so, lei mi ha insegnato a risparmiare più di quanto già non facessi… »
« Non interrompermi! » esclamò tirandogli uno scappellotto che gli attraverso la nuca, lasciando Kakuzu di sasso.
« Dicevo, sei troppo tirchio e la gente intorno a te ci sta male per questo. »
« Solo per un po’ di freddo, che vuoi che sia… » sbuffò infastidito.
« Non per quello stupido! I tuoi compagni vogliono festeggiare il Natale, ma tu non lo permetti! » spiegò infastidito osservando l’orologio da polso.
« E questo cosa frega alle Alte Sfere? » chiese, lasciando da parte lo stupore.
« Le Alte Sfere trovano simpatici i tuoi compagni e le cazzate che fanno alle feste quindi vogliono che festeggino il Natale in grande! »
« Li finanzino loro… »
« Proprio non capisci? Se continui sulla strada dell’avarizia morirai giovane come me! Ti ammazzeranno pur di rubare i tuoi soldi! »
« Non penso, ho 91 anni e sembro giovane come l’acqua e chiunque prova ad avvicinarsi ai MIEI soldi non vede l’alba del giorno dopo. »
« Oh. Te li porti bene. Come passa il tempo! - esclamò stupito, osservando poi l’orologio – Cazzo è tardi! Allora, in poche parole riceverai la visita dei tre spiriti, che ti mostreranno il valore del Natale o roba del genere! Ora vado o faccio tardi alla corsa dei pegaso alati! Ci vediamo quando passerai a miglior vita ragazzo! » detto questo sparì, lasciando il tesoriere nel buio.
« …Questo mal di pancia mi fa brutti scherzi… » fece alzando un sopracciglio e dirigendosi verso la cucina, dove avrebbe bevuto una tazza di camomilla prima di tornare tra le braccia di Morfeo…
 

Spazio Autore


SHAO GENTE!!! **
Come va?!? **
SONO TORNATA!!!! :D per poco <3
Questa è la mia versione del “Canto di Natale” >w<
Si, immagino sia una cosa vista e rivista, ma volevo dare il mio contributo >w<
Domani posto il secondo capitolo -3-
Intanto spero che questo sia di vostro gradimento ^w^
Le recensioni, negative o positive, sono ben accette! ^^
Spero di riuscire a rallegrare un minimo il vostro periodo pre-natale **
Saranno quattro capitoli, l’ultimo a Natale :3 <-- sarà postato dal mio computer ** <-- se arriva xD
Quindi ora vi lascio, a domani con:

I Natali di ieri? No grazie.


Cocol_Sasso_97

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Capitolo 2
*** I Natali di ieri? No grazie. ***


Capitolo 2
I Natali di ieri? No grazie.

 
Il silenzio della notte era rotto dai mormorii di dolore del tesoriere dell’Akatsuki che si stava rigirandosi nelle coperte per il mal di stomaco.
« Bastardi, sono stati loro me lo sento… » mugolò aprendo un occhio e guardandosi intorno, il buio intorno a lui. Faceva muovere velocemente gli occhi, guardandosi in giro, cercando di mettere a fuoco i contorni.
« Li ammazzo tutti altro che Natale e Natale… » mormorò mettendosi seduto.
« Eh si, ammazzare li ammazzi se lasci il riscaldamento spento, ti rendi conto di quanti gradi ci sono?! » esclamò una voce davanti a sé.
Kakuzu alzò un sopracciglio e si strofinò gli occhi, riuscendo così a mettere a fuoco ciò che si muoveva sospeso davanti al suo letto.
Una chiazza bianca sembrava osservarlo.
In realtà l’uomo non poteva esserne sicuro poiché quella… cosa non aveva volto. A dirla tutto sembrava una semplice coperta bianca sospesa nel vuoto.
« No dai… Non ci voglio credere… » sbottò Kakuzu infastidito e tornando sotto le coperte, cercando di ignorare il mal di pancia.
« Ehi, ma sai chi sono io?! » sbuffò la seconda presenza, avvicinandosi al letto e cercando di tirare via le coperte.
« No, non lo so e non mi interessa per niente… Vai via… »
« Ehi, io sono qui per aiutarti! Devo portarti a vedere i Natali passati! »
« Se sono passati che senso ha vederli di nuovo? » sbuffò guardandolo con la coda dell’occhio, concentrandosi soprattutto sulla mano che spuntava da sotto quella che evidentemente era una coperta.
« E che ne so, mi hanno detto che devi vederli e io te li faccio vedere! Alzati su! »
Kakuzu spalancò gli occhi e si alzò di scatto, tirando via la coperta « …TU! » esclamò infine osservando il viso che, purtroppo, conosceva fin troppo.
« Io cosa? - fece lui perplesso cercando di riprendere la coperta – e dammelo che ho freddo! »
« Che cazzo ci fai qui Hidan?!? »
« Te l’ho detto devo farti vedere i Natali Passati! Comunque io non sono Hidan… Cioè, sono lui fisicamente ma non son lui sul serio! » sbuffò riprendendo la coperta dalle mani dell’avaro e rimettendosela intorno.
« …Ma che cazzate stai a farneticare? »
« Non sono cazzate, è vero. Io sono lo spirito dei Natali Passati ma per poter scendere tra i comuni mortali devo prendere l’aspetto di un umano… » spiegò sbrigativo.
« Allora hai sbagliato soggetto, Hidan è un alieno. »
« Ah si? Beh ma se sono diventato così vuol dire che è umano sul serio… »
« Si ok… »
« Non mi credi? Allora vai a controllare! Il tuo amico è giù in sala insieme ai tuoi compagni che guarda la scatola delle immagini… »
Kakuzu aprì la bocca, per poi richiuderla subito, rinunciando all’idea di chiedere cosa fosse la scatola delle immagini « Oh andiamo, lo so che sei tu Hidan. Konan ti ha ingaggiato per farmi cambiare idea sul Natale e farvelo festeggiare ma la mia risposta è no. »
« Chi è Konan? » chiese confuso.
« …Torna a dormire Hidan, non funziona con me. »
Detto questo, l’uomo si girò per sedersi sul letto, ma la cosa gli fu impossibile, dato che il letto era sparito.
Anzi, tutta la stanza era sparita.
In quel momento si trovava in un luogo che era stato scenario della sua giovinezza.
Si trovava al Villaggio della Cascata.
« Ma che cazz… » sussurrò guardandosi intorno confuso.
« Siamo in uno dei tuoi Natali passati Kakuzu… - spiegò Hidan fluttuando al suo fianco, avvolto nella coperta – Questa è la prima tappa… »
« …Questa è un’illusione di Itachi… »
« No, non lo è… Lo sai anche tu… »
« Ma non dire balle, io sono sicuro che questa è un’illusione di Itachi. » disse Kakuzu incrociando le braccia al petto evidentemente infastidito.
« E va bene, è una illusione però ora guarda… » disse indicando un gruppo di ragazzi tra cui spiccava un ragazzo alto.
« Ehi ma… Quello… »
« Si, sei tu. Ma allora avevi sul serio degli amici? Non posso crederci! » sghignazzò il fantasma.
« …Questo mi fa credere ancora di più che tu sia Hidan… »
« No, non lo sono! Cos’è che quel tuo amico non farebbe mai? »
« A parte che non è un mio amico… Non oserebbe uhm… MAI baciarmi se ci tiene al cazzo. » disse scocciato.
« Ok, allora ti bacio così capisci che non sono Hidan! » detto questo cercò di avvicinarsi a labbra sporgenti, cercando di baciarlo.
« No ehi! NON FARE STRONZATE! - urlò cercando di tirare al fantasma un cazzoto, ma non ci riuscì e lo attraverso, lasciandolo a dir poco stupefatto – Che cazzo…?! »
Il fantasma rise a gran voce, fluttuando in aria e tenendosi le mani sul ventre per il troppo ridere « Ahahahah ora hai capito? Avviciniamoci a te del passato e vediamo che succede va! » esclamò ancora ridendo e raggiungendo il gruppetto, seguito da un Kakuzu ancora confuso.
« Che bello domani è Natale! Stasera ho organizzato una festa per festeggiare domani! Chi è che viene? » annunciò uno dei presenti.
« Uh che grande idea! Vengo io! »
« Anche io! »
« Ci sono pure io!! »
Una serie di voci si alzarono dai ragazzi che ridendo e sorridendo annunciavano la loro presenza al party.
« Ahahah okok, venite tutti allora! E tu Kakuzu? »
« Mh? – il ragazzo alzò lo sguardo verso i compagni che lo guardavano curiosi. Poi scrollò la testa – No, non vengo… »
« Cosa? Nemmeno quest’anno? » sbuffò una ragazza incrociando le braccia.
« Ma perché non vieni mai?! » esclamò uno dei ragazzi, curioso.
« Non sono affari vostri. - decretò infastidito – io torno a casa » concluse allontanandosi.
« Uff, è sempre il solito noioso… Perché perdiamo ancora tempo con lui? Non sa nemmeno cosa sia il divertimento… »
Kakuzu osservò se stesso del passato che se ne andava via « E rivedere questa scena a che mi serve? »
« E io che ne so, ho una lista di posti dove portarti e io seguo la lista… Cerco che eri noioso eh? Perché non andavi alle feste? Paura di far figuracce con le ragazze? » ridacchiò.
« Non sono cazzi tuoi. Andiamo al prossimo posto, così finiamo subito. »
« Come desideri! Prossima tappa! »
Una luce bianca li avvolse e quando questa sparì si ritrovarono nuovamente nel covo.
« Eh beh? Hai sbagliato? »
« No, è giusto qui! » esclamò  ridendo indicando di sotto, in prossimità del salotto da cui venivano risate allegre e musica natalizia.
« Che succede qua? » chiese Kakuzu confuso mentre lo spirito del Natale Passato lo spingeva verso il basso, in modo da farlo scendere nella sala dove erano riuniti tutti gli Akatsukiani, eccetto lui.
« Cosa? Festeggiano il Natale? E con quale soldi? »
« E lo chiedi? » rise lo spirito.
Kakuzu fece per aprir bocca ma si zittì nello sentire un discorso tra Deidara, Konan e Hidan, quello vero.
« Quel bastardo… quest’anno ci è andata bene che Pain gli ha affibbiato una missione per Natale… L’anno prossimo come facciamo a festeggiare? » chiese Konan.
« Semplice, gli rubiamo un po’ più di soldi e affittiamo un locale solo per noi! » rise Hidan bevendo euforico.
« BUON NATALE!!! A TUTTI E A QUEL BRAVO RAGAZZO QUALE KAKUZU CHE CI FINANZIA OGNI ANNO LA FESTA DI NATALE!!! » rise Deidara alzando il bicchiere in segno di brindisi, seguito da tutti gli altri.
« BUON NATALE!!! » urlarono di rimando ridendo.
« Che stronzi! - esclamò Kakuzu infastidito – Ora li ammazzo tutti! Così imparano! »
« Non puoi, non possiamo interferire col passato! » disse Hidan.
« Ma io agirò nel presente… -  disse infastidito – quindi sbrigati a portarmi dove devi. »
« Uff che noioso, stanno ancora festeggiando! » esclamò.
« Ho detto andiamo. »
« Ok ok… »
Nel giro di pochi secondi lo scenario cambiò nuovamente. Kakuzu si guardò intorno e trattenne il respiro.
« Non qui… » sussurrò.
« Che succede? Mamma mia che catapecchia… » si lamentò lo spirito fluttuando in giro per la casa che era formata da tre stanze di non grandi dimensioni.
Kakuzu andò a passo veloce verso una di quelle tre stanze, la più piccola, dove vi era un bambino rannicchiato sul letto, un portafoto stretto al petto.
Kakuzu si sentì mancare guardando il volto contratto del bambino per mantenere le lacrime.
« Uh, un piccolo cagasotto piagnucolone! Ehi… Ma sei tu! – lo schernì lo spirito – Come mai piangi? »
« Non sta piangendo. » disse secco osservando il bambino che aveva tirare fuori dalla tasca della giacchetta scucita una moneta e la osservava.
Il bambino si alzò, posò la foto che ritraeva lui insieme a una donna e un uomo e prese una cassetta da sotto il letto. La aprì velocemente e si scoprì contenere diverse altre monete alle quali si unì quella nuova.
« Un altro anno… - mugolò segnando un’altra linea su un foglio - Vedrai papà, quando tornerai userò i soldi che ho risparmiato finora per farti il più bel regalo di Natale che tu abbia mai ricevuto…  » osservò nuovamente la foto e sorrise, nascondendo nuovamente la cassetta sotto il letto.
« Ehi Kakuzu! Mamma è tornata! Buon Natale piccolo mio! » urlò la madre entrando nuovamente in casa.
« Cucciolo lui, è un sentimentalone in fondo! » sghignazzò Hidan.
« Non scassare e portami di nuovo a casa. Subito. » esclamò guardandolo furente.
Lo spirito deglutì e scoccò le dita e tutto tornò come all’inizio, Kakuzu seduto sul suo letto e il buio che lo avvolgeva. Sospirò e chiuse gli occhi, pronto a dormire e richiudere quei ricordi in un cassetto dimenticato nella sua mente…
 
Spazio Autore

 
Bene, ecco il secondo capitolo :3
Io vi avevo avvisato che questo sarebbe stato un po’ triste u.u
Uh, a chi interessa prima o poi (forse) scriverò una ff sul passato di Kuzu :3 Dopo quella di Sasori e quella di Hidan xD
Spero che vi sia piaciuta J
Un piccolo giudizio anche solo un “Bello” o “brutto” mi farebbe piacere, anche come mex privato >.>
A domani col prossimo capitolo!
I Natali di Oggi… che sono quelli del futuro?
Un bacio!
Cocol_Sasso_97

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Capitolo 3
*** I Natali di Oggi… che sono quelli del futuro? ***


Capitolo 3
I Natali di Oggi… che sono quelli del futuro?

 
Il rintocco delle campane del villaggio vicino risuonava nella notte. Il vento portava quel flebile suono alle orecchie dell’uomo che, pur essendo a occhi chiusi, non riusciva a tornare nel mondo del sonno.
Aveva ancora qualche dubbio sull’autenticità dello spirito, ma nemmeno Itachi avrebbe potuto scoprire quei ricordi…
Che fosse tutto vero allora? Non aveva importanza, sperava solamente che c’erano altri due spiriti che gli avrebbero fatto visita e che alla fine tutto sarebbe tornato come prima.
Perciò era in attesa. In attesa dello spirito che gli avrebbe mostrato i Natali presenti.
Che poi cosa gli avrebbe fatto vedere? Era ancora la notte del 23 dicembre, Natale sarebbe stato tra qualche giorno!
« Stupidi spiriti… Se dovete fare le cose fatele bene… » sbuffò infastidito guardandosi intorno, attendendo lo spirito.
Improvvisamente una luce esplose al centro della stanza, illuminando il volto di Kakuzu che, scocciato, si metteva a sedere.
Dalle scintille che stavano per toccare terra partivano altre luci, che salivano verso il soffitto per poi esplodere nuovamente, in un insieme di colori dal tema natalizio.
Un’ultima scintilla esplose, dopo che tutte le altre si furono spente. Quest’ultima era la più grande e, quando esplose, lasciò spazio al ragazzo biondo che Kakuzu conosceva.
« Ciao Kakuzu! Come va? Sei pronto a partire??! » esclamò euforico, fluttuando in aria lo spirito con le sembianze di Deidara.
Il moro sospirò « E va bene… Andiamo… E sbrighiamoci… »
« Bene, andiamo ai preparativi del Natale presente!!! » urlò euforico, tirando il tesoriere fino al salone al piano di sotto.
I suoi compagni erano riuniti intorno al divano, a parlare a bassa voce tra di loro.
« E anche quest’anno avremo il nostro Natale! » rise Hidan stiracchiandosi.
« Già… Un po’ mi dispiace però… Rubare sempre così i soldi a Kakuzu e modificargli la memoria per non fargli capire che lo abbiamo derubato è… è brutto, soprattutto durante il periodo natalizio! » disse Konan, osservando il mazzetto di soldi.
« La colpa è solo sua, è lui che non vuole farci festeggiare. » sbuffò Deidara, quello vero, impassibile.
« Si ma… »
« Konan, non fare tanto la santerellina che sei tu la prima a volere il Natale! » ridacchiò Kisame.
« Si, è vero ma… Non mi piace fare così… »
« Lo dici ora, quando arriva Natale sei la prima a festeggiare! Dove andiamo quest’anno? »
Kakuzu alzò un sopracciglio e guardò lo Spirito che svolazzava sopra le teste dei suoi compagni, osservandoli curiosi « Sentiamo, perché mi hai portato a sentire questi discorsi? »
« Non lo so, è nella lista… Probabilmente è per farti sentire in colpa… - ipotizzò svolazzando – Cacchio che figata che è la terra! Vieni, andiamo nella prossima tappa! Voglio vedere il mondo in questa notte!! Quindi sbrighiamoci!!! » concluse poi tirandolo via.
« Ehi, aspetta! »
In men che non si dica i due stavano volando a velocità elevata nei cieli sopra i villaggi, la meta che la conosceva solo lo Spirito.
« Ehi ma che fretta hai? Il mondo puoi vederlo anche domani! » chiese curioso anche se, in realtà, non gli dispiaceva che quella tortura finisse prima.
« Beh, perché io posso vivere solo una notte e voglio vedere più cose possibili! Eccoci arrivati! » esclamò atterrando di fronte alla finestra di un’umile casa.
Kakuzu si sporse piano e vide una famiglia felice che, sorseggiando cioccolata calda e mangiando biscotti, stava attorno al camino a parlare tra di loro.
« Ma perché si festeggia il Natale mamma? » chiese il bambino più piccolo osservando con occhi che brillavano la madre.
« Beh, si festeggia il Natale per stare insieme, per amarsi, per scambiarsi doni e volersi bene! »
« Ah si? »
« Certo – intervenne il padre – e questo è anche il cosiddetto spirito natalizio! »
« E bisogna essere buoni, soprattutto nel periodo natalizio, così Babbo Natale ti porta i dono! » aggiunse la sorella.
« Ma io sono sempre buono! » disse contento il bambino tra le risate dei parenti.
« Spirito? » chiamò Kakuzu.
Lui lo osservò e sorrise « Probabilmente ti serviva una lezione sul quello che è il vero spirito del Natale… »
« Si, ma non mi interessa, so benissimo perché si festeggia il Natale e non me ne frega niente, quindi ora portami di nuovo a casa… Se abbiamo finito… »
« Ma… Sicuro? Loro stanno ancora parlando… » provò a fargli cambiare idea lo spirito dei Natali Presenti che tanto presenti non erano…
« Senti, io non ne ho voglia e tu hai poco tempo per vedere il mondo, ne traiamo vantaggio entrambi! » esclamò osservando il biondo.
Lui ci pensò un secondo, poi sorrise « Hai ragione! Buon Natale allora! » esclamò saltando in aria ed esplodendo in mille luci colorate che si diramarono fino a impedire di vedere il paesaggio. Quando queste luci sparirono Kakuzu si ritrovò nel suo letto, avvolto nelle coperte.
« Tsz… Spirito dei Natali futuri, manchi solo tu, vedremo se sarai in grado di farmi cambiare idea… » ridacchiò, convinto che questa buffonata non gli avrebbe fatto cambiare idea.
 
Spazio Autore
 
Ed eccoci arrivati al penultimo capitolo u.u
Non ho sul serio niente da dire su questo u.u
Ci vediamo al prossimo capitolo:
Natali Futuri, tutto nelle vostre mani.
A domani e, per chi di quei pochi che leggono, domani non potesse farlo…

BUON NATALE!!! ^^


Cocol_Sasso_97

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Capitolo 4
*** Natali futuri, tutto nelle vostre mani. ***


Capitolo 4
Natali futuri, tutto nelle vostre mani.

 
Kakuzu osservò insistentemente l’orologio che segnava quasi le quattro del mattino.
« Meno tre… Due… Uno… »
Le campane del villaggio vicino suonarono le quattro e, preciso come nessuno spirito lo era stato prima, apparve l’ultimo Natale, circondato da una nube rossa.
Kakuzu tossì un paio di volta, infastidito da quella nube e cercò di scacciarla con movimenti veloci della mano finché essa non si dissolse da sola. Al centro della stanza vi era una figura non molto alta, incappucciata e immobile, che probabilmente lo stava osservando.
« Tu sei l’ultimo spirito no? Quello dei Natali futuri? – la figura annuì e l’uomo continuò – Benissimo, allora sbrighiamoci, voglio poter finalmente dormire. »
Lo spirito annuì nuovamente e tirò fuori dal mantello uno strano pugnale che usò per squarciare l’aria, letteralmente. Un lampo di luce inondò la camera e Kakuzu fu costretto a chiudere gli occhi per non farli lacrimare, quando li riaprì lo Spirito lo aveva spinto in un vortice di lice che lo porto. Il vortice li catapultò in un silenzioso cimitero, era notte e l’unica luce era quella della luna.
« Dove siamo? » chiese Kakuzu guardandosi intorno, ma lo spirito rimase in silenzio, al che Kakuzu, irritato, tolse il cappuccio al ragazzo che era lo spirito dei Natali Futuri.
« Sasori? » chiese confuso. « Anche tu ti sei unito a questa pagliacciata? »
Ma lo spirito non rispose.
« Uff, ho capito, sei più silenzioso del solito… »
Kakuzu si guardò intorno e, con un po’ di sforzo per il buio, riuscì finalmente a capire dove si trovava.
« Un cimitero! Vuoi dirmi che se continuo così festeggerò i prossimi Natali nell’oltretomba?? » esclamò ridendo.
Sasori scrollò la testa energicamente e indicò l’uscita del cimitero.
« Dobbiamo uscire? Va bene… » confuso Kakuzu seguì lo spirito che camminava a passo veloce tra le persone che erano alla ricerca di un regalo dell’ultimo secondo.
« Ehi, non correre… » brontolò Kakuzu cercando di ripararsi gli occhi dalla neve che cadeva.
Sasori si fermò e si guardò intorno, e Kakuzu vide dei bambini che, stringendosi in una coperta malconci, cercavano riparo dal freddo.
I due li osservarono e Kakuzu chiese « Mi stai dicendo che se continuo a non far festeggiare di casa finirò per strada sul lastrico e al freddo? »
Sasori sbuffò « No Kakuzu, ti sto dicendo che ho sbagliato strada ora sta zitto e fammi pensare! »
« Cosa??! Ma come puoi sbagliare strada?! »
« Ho cercato una scorciatoia tra le strade temporali, su quella principale c’era traffico, non è mica colpa mia! Ora sta zitto! » sbuffò scocciato.
« Tze…. »
« Ho trovato, vieni… » disse risolutivo mentre tirava fuori il pugnale e squarciava nuovamente l’aria. Dopo pochi minuti si ritrovavano davanti ad una grande casa, da cui si vedevano sagome di persone che si divertivano. Lo Spirito attraversò il muro tirandosi dietro Kakuzu « Vieni che ho fretta… »
Kakuzu osservò quelli che erano i suoi compagni di squadra. Se era tuta una pagliacciata la avevano escogitata bene, gli anni che in teoria erano passati si vedevano sui volti dei presenti, presenti che si divertivano bevendo e cantando canti natalizi.
Li osservarono per diversi minuti finché, un Deidara coi capelli più corti e una barba incolta parlava con Konan che, nonostante l’età, era sempre in forma.
« Hahaha, chissà dov’è adesso quel babbeo! » rise Deidara bevendo dell’altro Sakè.
« Eheheh, lo abbiamo chiuso in una stnza per evitare che ci rovinasse il divertimento, ovviamente dopo avergli tolto fino all’ultimo centesimo per finanziare questa festa! Così impara! »
« Hai ragione Konan, e sappi che sei veramente stronza, con affetto, ovviamente…! » rise Deidara.
Konan alzò un sopracciglio e gli tirò un calcio negli stinchi, tra le risate generali « Con affetto caro! »
« Spirito? – chiamò Kakuzu – Chi è il babbeo che hanno squattrinato? »
« Il babbeo Kakuzu… Sei tu! » esclamò lo spirito dopo aver preso una pausa e indicandolo.
« NOOOOO!!! » esclamò Kakuzu svegliandosi di soprassalto nel letto. Si guardò attorno velocemente e, altrettanto velocemente, scese in sala dove erano ancora tutti radunati.
Rimase un attimo in silenzio con una ventina di occhi puntati addosso e poi si schiarì la gola « Ehm… Volevo dirvi solo che…. Mh… Magari per quest’anno… Si potrebbe anche festeggiare il Natale… Ma solo per quest’anno! »
I presenti rimasero a bocca aperta « Come mai questo cambio di idea? »
« Non fate domande e godetevi la mia gentile concessione, e vedete di non spendere troppo, capito Konan?? »
Konan annuì ridacchiando, il veleno di Sasori era ottimo anche per far venire i sensi di colpa….
 
Spazio Autore
 
…..Mi spiace ç.ç Ho avuto decine di imprevvistoi T-T
Anche ora, pubblicare questo capitolo che doveva essere pubblicato a natale è stato un casino ç.ç
Spero solo che non vi deluda ç.ç
E scusatemi ancora ma tra verifiche, malattie, internet che salta e varie non ho avuto proprio tempo ç.ç
Bacioni
cocol

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