tutto d'un tratto!

di Chiars_stories
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il ricordo di un bel ricordo ***
Capitolo 2: *** l'ora della verità ***
Capitolo 3: *** i magnifici occhi cielo che leggono il mio mondo ***
Capitolo 4: *** we go to London ***
Capitolo 5: *** non un semplice incontro ***
Capitolo 6: *** i sogni si realizzano sempre basta crederci ***
Capitolo 7: *** il compleanno di Laura! ***
Capitolo 8: *** piccole incomprensioni ***
Capitolo 9: *** la vita passa ma l'amore resta ***
Capitolo 10: *** il mio si? in tutte le lingue del mondo ***
Capitolo 11: *** la mia vita appesa ad un filo ***
Capitolo 12: *** il ritorno alla vita ***
Capitolo 13: *** quando il tutto sovrasta il tutto ***
Capitolo 14: *** la vita è bella ma... ***
Capitolo 15: *** quando l'amore arriva e non se ne va più! ***



Capitolo 1
*** il ricordo di un bel ricordo ***


Capitolo 1: IL RICORDO DI UN BEL RICORDO

Ho creduto tante volte che nella vita c’è solo una direzione, ma forse mi sbagliavo.

La radio era accesa ma io ero intenta a guidare con mia figlia seduta sull’atro sedile. Lei aveva quasi tredici anni e io diciotto in più di lei. Quel giorno stavamo tornando alla nostra casa a Roma dopo esser andate a far spese. Ad un certo punto dalla radio comincio ad uscire una melodia fin troppo famigliare per i miei gusti e appena la udì accostai per sentirla meglio e ricordare quei fantastici momenti passati che credevo aver sepolto per bene nel mio cervello ma mi sbagliavo erano ancora vivi e vegeti più che mai.

Laura: – mamma ma perché ci siamo fermate?-

Io:– te lo spiego dopo se non ti scoccia.- appena in tempo dopo la dolce melodia comincio a sentirsi una meravigliosa voce. E faceva così:

You're insecure

Don't know what for

You're turning heads

When you walk through the do-o-or

Don't need make up

To cover up

Being the way that you are is en-o-ough

Everyone else in the room can see it

Everyone else but you

Le lacrime scesero dal mio viso come un fiume in piena mentre i ricordi, le risate e le voci gironzolavano per la mia testa .

Baby you light up my world like nobody else

The way that you flip your hair gets me overwhelmed

But when you smile at the ground it ain't hard to tell

You don't know oh oh

You don't know you're beautiful

If only you saw what I can see

You'll understand why I want you so desperately

Right now I'm looking at you and I can't believe

You don't know oh oh

You don't know you're beautiful

Oh oh

That's what makes you beautiful .

Poi proseguiva e io intanto piangevo e finita la canzone mia figlia mi chiese- mum perché piangi?- io la gardai negli occhi che erano di un azzurro più intenso del mare e tremendamente perfetti gli occhi che anch’io avrei voluto avere ma i miei erano verdi tendenti al marrone.

Io:– Laura non posso più nasconderti la verità-. Lei mi guardava con gli occhi sbarrati senza capire così le dissi che quando saremo arrivate a casa le dovevo parlare di una cosa molto importante che doveva sapere.

spazio autrice: ciaooo a tutti questo è la mia prima FF e spero che vi piaccia come inizio io la trovo splendida ci si vede nei prossimi capitoli

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Capitolo 2
*** l'ora della verità ***


Capitolo 2: L’ORA DELLA VERITA’

E così fu. Mi sentivo agitata ma non so perché in fondo dovevo parlare a mia figlia di una cosa che doveva assolutamente sapere così presi coraggio e mi diressi verso la libreria e spostando una serie di libri (una specie di combinazione segreta diciamo) questa si aprì e sotto gli occhi increduli di mia figlia si presentò una stanza segreta LA MIA STANZA SEGRETA.

La stanza era piccolina, ma per me racchiudeva un grande tesoro “LA MIA VITA”.

Sulle pareti c’erano poster e foto, al centro c’era un divano in pelle rossa e la feci sedere.

Lei era incredula e mi disse – pensavo di conoscere la mia casa, ma evidentemente non era così- ci mettemmo a ridere entrambi e poi riprese –perché non me l’hai mai fata vedere questa stanza?

Io:–perché aspettavo il momento giusto e questo è arrivato-.

Feci un bel respiro profondo e dissi - voglio iniziare raccontandoti la mia adolescenza . La mia più grande passione è sempre stata la musica e quando avevo quindici anni mi innamorai perdutamente di una band anglo-irlandese formata da cinque ragazzi quattro inglesi e un irlandese. Il loro nome era ONE DIRECTION-a pronunciare quel nome mi vennero i brividi per tutta la schiena e mia figlia mi interruppe dicendomi – ah si una volta mentre ero da Silvia ho sentito una canzone di questo gruppo alla radio mi sembra che si intitolasse “One Thing” se non ricordo male! Ma scusa che centra tutto questo con quella cosa così importante che dovevi dirmi? Comunque questi tizi cantano davvero bene per i miei gusti.- io sorrisi e dissi- prima cosa non correre troppo perché non sono mica un vulcano che sputa fuori parole a caso devo pensarci su bene prima di parlare e seconda cosa non chiamarli tizi hanno dei nomi e sono bellissimi!-. lei mi sorrise. Allora io prosegui – era la band del momento milioni e milioni di ragazze in tutto il mondo impazzivano per loro eravamo sopranominate “Directioner” mi piacevano veramente e non c’era giorno che non gli ascoltassi perché loro per me erano diventati essenziali.

Fin che un giorno la mia vita cambiò con un’amica siamo andate a Milano dove ci fermammo per cinque giorni e alloggiammo nel loro stesso hotel senza sapere che anche loro erano lì. Così diventammo amici e ci scambiammo i numeri di telefono però questo sogno finì perché il giorno della partenza nostra e dei ragazzi arrivò prestissimo neanche ci rendemmo conto. Già sarebbe finito il loro tour in Italia e noi saremo ritornate a casa ricordando per sempre quella bellissima esperienza che avevamo vissuto con i nostri idoli.

La sera prima della partenza andammo in ristorante a cenare con loro e poi a fine serata mentre gli altri erano un po’ più avanti di me perché mi ero fermata ad allacciarmi la scarpa che mi si era slacciata mi ritrovai davanti Niall che mi disse- tutto bene? Dai sbrigati!- io gli sorrisi e annui così lui mi prese la mano e mi sussurrò all’orecchio –sei bellissima- e mi diede un piccolo bacio sulla bocca e arrossimmo tutti e due raggiungendo gli altri e quella serata così bella purtroppo si concluse e noi tornammo a casa, ma io non dissi mai alla mia amica che Niall mi aveva baciato perché avevo paura che si potesse ingelosire.- mi interruppe un'altra volta chiedendomi – come si chiamano questi ragazzi?- io le risposi – Niall Horan, Harry Styles, Louis Tomlinson, Liam Payne e Zayn Malik. Così lei mi disse – che bei cognomi hanno ma credo che se dovessi sceglierne uno sceglierei sicuramente Horan perché ha un bella melodia ed è divino- io la guardai e sorrisi pensando “lo credo che ti piace è il tuo cognome”.

Io:– mi lasci adesso andare avanti con questa storia o no?- lei annui e mi fece proseguire. –io gli scrivevo e lui dall’altra parte del mondo mi rispondeva e credimi mi sembrava di vivere un sogno. Volevo assolutamente rivederlo e così mi misi a lavorare facendo la commessa in un negozietto vicino a casa mia per guadagnare i soldi e andare a Londra e rivedere quei fantastici ragazzi. Quando mi fu possibile presi il primo areo per Londra e lo chiamai dicendoli che sarei venuta così mi venne a prendere all’aeroporto con la sicurezza e devo ammettere che feci un po’ di difficoltà a trovarlo perché aveva degli occhiali scuri e un capello in testa fu lui a notarmi e mi corse incontro con quegli uomini sempre alla calcagne appena lo vidi mi buttai tra le sue braccia e lo abbracciai più forte che potevo e lui mi disse- ehi così mi soffochi!- io mi staccai e gli dissi – oh scusami Niall ma sono felicissima di vederti- lui mi sorrise e giuro che mi era mancato un casino quel fantastico smile sul suo meraviglioso viso e poi ci avviammo per andare a casa dove c’erano anche gli altri ragazzi ad aspettarci e appena li vidi mi buttai anche nelle loro braccia. Ero contenta di essere lì con loro avevo aspettato ben due anni che mi sembravano un eternità. Così Louis il più simpatico della band mi disse- dove starai ora?- io gli risposi che avrei cercato una casa qui nei paraggi così da passare più tempo possibile con loro. Ma una voce molto rassicurante mi disse- non ci pensare nemmeno tu rimani qui con noi perché noi siamo cinque ragazzi che non sanno neanche farsi il letto da soli perciò rimani qui non hai alternative-. E io risposi –ah non mi ricordavo che eri così Zayn.- tutti scoppiammo a ridere.

Ad un certo punto Niall se ne uscì’ dicendo- oh una fame pazzesca che ne dici Chiara di prepararci un sandwich, così vediamo come te la cavi!- io lo guardai male, ma annui e andai in cucina a preparare questi sandwich che dopo neanche dieci minuti furono pronti e mi fecero i complimenti perché erano davvero buoni-. Mi fermai per un secondo ad ammirare i meravigliosi occhi cielo di mia figlia e poi lei mi disse- ma questo Niall è come me gli piace sempre mangiare! Mi piacerebbe moltissimo conoscere questi tipi non perché sono famosi beh dai un pochino forse si, ma secondo me sono una forza della natura- io annui perché non riuscivo a fare altro e se andavo avanti così sicuramente sarei scoppiata a piangere.

La guardavo e più lo facevo più mi ricordava Niall era identica aveva persino il neo sul collo nello stesso punto era veramente anche figlia mia quella ragazza o no? Sembrava solo sua per tutti questi anni ho pensato sempre la stessa cosa.

La sua vocina dolce mi riportò in me- allora si può sapere quello che ti è preso?- così senza risponderli andai avanti- mi trovavo davvero bene con loro ogni minuto sparavano cazzate a go, go ed eravamo sempre lì a ridere. E una sera dopo aver preparato una squisita pizza all’italiana ero lì che stavo sparecchiando la tavola quando si avvicinò a me Niall e mi disse – te lo ricordi il nostro primo bacio? – era molto imbarazzato e lo ero anche io però annui e così mi baciò questa volta è stato molto più bello, più lungo, più romantico dell’altra volta. E poi sempre rosso come un pomodoro mi chiese di diventare la sua ragazza e io risposi di si era veramente timido ma romantico anche troppo. Mi trovavo bene benissimo con loro.

Ma un giorno su un giornale “il London magazine” un giornalista aveva scritto delle cose veramente molto crudeli sul mio conto dicendo “ Chiara la fidanzata di Niall Horan lo tradisce e sta con lui solo per la sua fama l’ha rivelato lei.” mi ricordo ancora quel giorno come se fosse ieri entrai dalla porta dopo essere andata a farmi un giretto per il centro e quando arrivai mi accorsi subito che c’era qualcosa che non andava nei ragazzi così dissi – ehi ragazzi che succede?- Niall mi fulmino con lo sguardo mi faceva quasi paura e mi fece vedere il giornale aveva le lacrime agli occhi e non riusciva quasi a parlare. Io negai tutto quello che c’era scritto ma non mi credettero le uniche a farlo furono Eleonor e Danielle le ragazze di Louis e Liam, che cercarono di parlare ai ragazzi ma neanche a loro diedero retta e allora me ne andai da Londra e tornai in Italia venni qui a Roma perché mi sentivo sicura e protetta e pensavo di poter dimenticare quel anno passato con loro ma c’era un piccolo problema che lo impedì.- La mia voce si fece sempre più rocca e debole quasi non riuscivo più a parlare, ma presi un bel respiro Laura impaziente mi disse- quale mum?- E io le risposi senza pensarci le parole mi uscirono di bocca e dissi – mi accorsi di essere incinta e quella creatura non poteva essere che di Niall-. Conclusi ad occhi lucidi facendo fatica a trattenere le lacrime Laura mi ha guardato e mi ha detto – sono io vero quella creatura quel bel ricordino che ti ha lasciato quello strafigo di Niall?- e si mise a piangere abbracciandomi poi ci guardammo mi faceva uno strano effetto vedere quelle lacrime e quel sorriso mescolati all’azzurro dei suoi occhi e così me ne uscì fuori dicendole – Laura ma lo sai vero che sta parlando di tuo padre come puoi dire che strafigo eh? Piccola peste- e ridemmo a crepa pelle aveva preso tutto di lui persino la risata contagiosa.

Infine lei mi chiese – andiamo a Londra voglio incontrare il mio papà! Voglio dirgli quanto e figo e quanto sono fighi anche gli altri, ma veramente Niall è mio padre?- io le dissi –certo non ti mentirei mai su una cosa così tesoro- così le feci vedere una sua foto e lei disse – cavolo è identico a me non ci avevo mai fatto caso.- io la guardai perplessa poi le dissi – perché tu sapevi chi erano cioè gli avevi ancora visti e senti prima che te ne parlassi?- lei annui e mi racconto tutto come gli aveva conosciuti- allora un giorno sono andata da Silvia e alla radio abbiamo sentito questa canzone che si intitolava “One Thing” e poi siamo andate su internet e abbiamo cercato questa canzone perché ancora non sapevo il nome di chi la cantasse e poi abbiamo scoperto che erano loro e mi sono innamorata di Niall cioè di mio padre e adesso che ci penso mi fa ridere dai come ho fatto?- la guardai e pensai lei sapeva della loro esistenza e non mi aveva detto niente io ero sempre stata attenta in tutti questi anni e lei sapeva della loro esistenza e poi pensai mentre pronunciava il nome della canzone che aveva sentito dalla sua amica “ cavolo che pronuncia perfetta che ha un po’ tendente all’irlandese però” beh che pretendete era la figlia Niall Horan cosa volete che non sappia parlare inglese con quella meravigliosa accento irlandese. Così le chiesi – perché non mi hai parlato di questo episodio?- e lei mi rispose – beh in realtà non lo so, forse perché mi imbarazzava dirti che mi ero innamorata di una persona che aveva vent’anni in più di me e che poteva benissimo essere il tuo di fidanzato anzi che il mio- la guardai e come ogni che lo facevo rivedevo quel ragazzo in lei cavolo aveva tutto di lui occhi, capelli, naso, bocca persino il sorriso era identico. Non so perché le raccontai la verità forse perché lo doveva sapere aveva il diritto come ogni persona sulla faccia della terra sapere chi fosse suo padre come forse anche lui aveva il diritto di sapere di sua figlia.

Mi faceva troppa paura solo il pensiero di rivederlo e raccontarli tutto ero agitata quando lo raccontai a mia figlia figuriamoci a lui.  

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Capitolo 3
*** i magnifici occhi cielo che leggono il mio mondo ***


Capitolo 3: I MAGNIFICI OCCHI CIELO CHE LEGGONO IL MIO MONDO

Mi continuava a chiedere di andare a Londra ma io le rispondevo sempre di no non so perché lo facevo, forse perché mi mancava il coraggio mi spaventava troppo l’idea di rivedere quei ragazzi ma soprattutto Niall.

Fino a che un giorno eravamo nella stanza (ormai ci stavamo tutto il giorno anche a mangiare) e Laura mi chiese ancora – dai mamma please andiamo a Londra io voglio conoscere mio padre devi farti forza perché anche lui deve sapere che ha una figlia no credi?- così si alzò dal divanetto in pelle rossa per dirigersi verso l’unica mensola della stanza dove c’era solo un libro, ma non era un libro qualsiasi era il “ il Dare to Dream” era da un casino di tempo che non lo sfogliavo anzi forse era da un bel po’ che non guardavo in quella direzione. Lei lo prese e mi chiese – e questo che cos’è-.

Io –non vedi che un libro l’anno scritto loro per le fan alcuni anni fa.-

Così prese a sfogliarlo e a leggerselo tutto in solo cinque ore come avevo fatto io la prima volta che lo comprai.

Ero lì che la guardavo leggere quel fantastico libro che io mi ero letta e riletta ormai da saperlo quasi a memoria e capì che per lei era veramente importante incontrare su padre non solo perché era famoso ma perché voleva averne uno come le sue amiche. Fu allora che mi convinse a partire, ma il merito non era stato di Laura era stato dei One Direction perché ancora una volta mi avevano fatto capire quanto era importante avere coraggio. Un coraggio che non sapevo di avere e che quel colore così intento a leggere mi fece riacquistare così la lasciai finire di leggere.

IO: ok Lauretta mi hai convinta andiamo a Londra partiremo domani- lei mia abbraccio fortissimo quasi da farmi mancare il respiro

Laura: grazie mamma ti voglio un mondo di bene-.

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Capitolo 4
*** we go to London ***


Capitolo 4: WE GO TO LONDON
L’aereo parti alle 10:30 da Roma con destinazione Londra.
Ero agitatissima all’idea di andare a Londra e rivederli dopo tanto tempo perché non sapevo se le era passata non sapevo se mi avevano perdonato ma la cosa che mi spaventava di più era quella che Niall avesse trovato una ragazza con qui mi aveva rimpiazzato magari sposandola e avendo anche dei figli giuro che questo non l’avrei mai sopportato perché per me lui era tutto era la mia vita.
Strinsi la mano a Laura che era lì accanto a me che se la dormiva beatamente sempre con un sorriso stampato sulla faccia proprio come quello di Niall identico. Mi accovacciai e mi misi anche io a dormire. Svegliandoci qualche minuto prima di atterrare.
Laura:  dove andiamo a casa loro? Io
Io: no per ora staremo un po’ in albergo.
Appena arrivate in hotel mi feci una doccia e poi andammo a esplorare questa meravigliosa città. Stranamente mi ricordavo tutto ogni singolo buco ogni singola strada ogni singola via mi ricordavo anche dove abitavano ma no portai lì mia figlia almeno non il primo giorno appena arrivate non mi andava proprio e poi mi doveva passare ancora l’agitazione. Non era decisamente il momento di rivedere quel abitazione.
Laura:– dai mum mi fai vedere la loro casa dove si trova  sempre che ti ricorda dov’è ovviamente-
Io:–no non mi ricordo dov’è –
Laura:–bugiarda non ti credo.
 Io:–si mi ricordo dov’è ma non è il caso di andarci ora appena arrivate perché prima ci dobbiamo calmare entrambe perché ne sono sicura che se ti portassi lì tu gli urleresti alla finestra…- lei mi sorrise e concordo con me.
Rientrammo in hotel e dopo aver mangiato ci infilammo subito a letto ma io non riuscì a chiudere occhio per le prime cinque o sei ore poi mi addormentai all’ultimo facendo un sogno forse era più un incubo.....
“uscendo dal hotel ci trovammo davanti i ragazzi che me ne dissero di tutti i colori e cosa peggiore Niall portava un anello d’oro nella mano sinistra e non erano soli c’erano le loro mogli e i loro figli ed io mi sentivo da schifo e scappai tornando a Roma con mi figlia che piangeva perché il su  papà strafigo come l’aveva definito non la voleva…”
Mi svegliai di soprassalto trovandomi davanti mia figlia che mi disse- buon giorno eh! Lo sai che parlavi nel sonno non l’avevi mai fatto prima d’ora che ti succede super mum? – io la guardavo ipnotizzata dai sui meravigliosi occhi cielo tremendamente perfetti e identici a quel ragazzo suo padre che avevo una paura bestiale a rincontrare.
Laura: -allora mamma si può sapere perché parlavi nel sonno?
Io:-non lo so! Cosa dicevo?
Laura: -parlavi di papà ed eri triste perché lui ci aveva cacciate via. Ma tu pensi che sarebbe capace di fare una cosa del genere?
Io:–no tesoro stai tranquilla è solo che sono molto agitata di rivederlo.
Laura:-beh è normale tu lo ami ancora non hai mai smesso di farlo no?  Io annuì e poi lei se ne uscì fuori dicendo- che fame che ho dai andiamo a fare collazione!-
 Io:- sai che mi ricordi un casino Niall quando dici quella frase lui non faceva altro che ripeterla tutto il giorno.
Laura:-come faccio io! Si vede che sono sua figlia no? Io annuì e ci preparammo per andare a fare colazione.
Continuavo a ripetermi che sarebbe andato tutto bene ma come avrei fatto a contattarlo il suo numero non ce l’avevo più perché avevo cambiato anche il mio e non sapevo davvero come fare.
Ma non potevamo mica rimanere sempre in hotel per il resto della nostra vita, così il pomeriggio andammo a fare un giro e portai Laura a vedere il “Big Ben” quella fantastica torre che mi era rimasta nel cuore e appena la vidi mi fece uno strano effetto mi fece subito all’istante pensare a Niall, a Harry, a Louis, a Liam e a Zayn.
Laura mi riportò alla realtà dicendomi – super mum io fame! Mi va proprio di mangiarmi un gelato.- così andammo alla ricerca di una gelateria e comprammo questo gelato. Solo che appena uscì dalla gelateria accade una cosa a cui non potevo crederci: mi trovai davanti Eleonor e Danielle sempre belle e carine come tredici anni fa con sei bambini vicino a loro.
Eleonor: - ehi Chiara era da tanto che non ci si vedeva ma che fine hai fatto?
Io:–beh dopo quell’episodio con quella rivista me ne sono tornata in Italia a Roma! Ma voi vi siete posate con i ragazzi vedo!!!- loro annuirono e mi presentarono i loro figli tre per uno assomigliavano veramente a Louis e Liam così io le presentai mi figlia che appena la videro mi dissero -però devi aver dimenticato presto Niall perché avrà almeno dodici anni. Laura nel frattempo era andata a giocare gli altri bambini che anche se erano più piccoli di lei di qualche anno si divertiva da morire.
Così io scossi la testa dicendo -io Niall non lo mai dimenticato e lei è sua figlia- loro sgranarono gli occhi.
Danielle:- sai che neanche Niall ti ha mai dimenticata e poi quando è venuto fuori che quella pagina era tutto uno scherzo di un giornalista alle prime armi che era malato di gossip non ti dico la rabbia che abbiamo provato quello che c’è stato più male però fu proprio lui.- a sentire quelle parole senti il cuore esplodermi e cercare di uscire dalla gabbia toracica, nello stomaco sentivo  tutto un formicolio come una ragazzina che si innamora la prima volta e la rabbia beh quella c’era eccome.
Eleonor: –ma non hai sentito niente guarda che questo giornale a chiesto scusa hai ragazzi trasmettendolo in tutto il mondo.- io scossi la testa e loro mio guardarono e scoppiarono a ridere.  
Io:– ehi ma che avete da ridere?-
Danielle: – dovresti vedere la tua faccia fa spanzare.- 
Eleonor:- Niall ha diritto di sapere che ha una figlia perciò ti aiuteremo noi a farvi incontrare e chiarire tutto che poi non so quello che c’è da chiarire-  
Danielle:– ti ricordi ancora dov’è la casa vero?- io annui- bene allora domani alle 11:00 i ragazzi torneranno dal tour in Francia e li faremo una sorpresa. Che ne dici?-
io - non lo so mi sento parecchio agitata. –
Eleonor - beh mi sembra normale ma stai tranquilla e cerca di riposare sta notte perché domani sarà un gran giorno.

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Capitolo 5
*** non un semplice incontro ***


Capitolo 5: NON UN SEMPLICE INCONTRO

Ero agitata stra, stra, stra agitata non dormi per tutta la notte per quanto Eleonor e Danielle mi avevano rassicurato dicendomi che non mi aveva mai dimenticata che mi amava ancora avevo fifa mi spaventava presentarli nostra figlia forse perché conoscendola gli sarebbe salta addosso e non lo avrebbe più lasciato neanche per un secondo o magari avevo semplicemente paura io a rivederlo perché mi sentivo codarda ad essermene andata e non dirle niente della mia gravidanza.

Non dissi nulla a Laura perché sapevo che se glielo dicevo lei non mi avrebbe fatto dormire per niente e già facevo fatica di mio a chiudere gli occhi figuriamoci con lei che mi ossessionava.

Pensavo, pensavo e ripensavo all’amore che provavo per Niall in tutti questi anni non avevo mai smesso neanche un secondo di amarlo, e anche se avevo Laura che mi ricordava anche fin troppo lui mi sentivo male molto male.

Così la mattina ci alzammo per le otto ci preparammo e andammo a fare colazione sempre con quell’agitazione che mi perseguitava. Non mi ricordo neanche che gusto aveva il cappuccino e il cornetto che presi perché la mia testa era troppo occupata a pensare ad altro “come sarebbe andata?????”.

Laura:– dove mi porti oggi?-

Io: -eh, eh sorpresa in posto che sicuramente ti piacerà molto vedrai!-

Laura:– in un centro commerciale magari il più famoso di tutta Londra?- era patita per lo shopping come me forse era una delle poche cose che aveva preso da me.

Io: –no però sarebbe un’idea intanto che aspettiamo l’ora di pranzo.-

Laura:– perché che succede all’ora di pranzo?- leccandosi i baffi nonostante avesse fatto colazione da neanche quindici minuti

Io:– che sorpresa sarebbe se te lo dicessi? Però dai ora non perdiamo tempo vatti a preparare che andiamo a fare un giro al centro commerciale.

Il tempo non era dei migliori c’erano dei nuvoloni che promettevano pioggia prima che arrivasse pomeriggio così per sicurezza misi l’ombrello in borsa perché si sa quando sé a Londra è sempre meglio averlo che non averlo. Uscimmo che erano le dieci e qualche minuto. Appena uscimmo dall’hotel cominciò a diluviare così presi fuori dalla borsa l’ombrello e aspettammo circa cinque minuti l’arrivo del taxi che ci portò in due posti che mi ricordavano loro, ma forse ci andai solo per farmi coraggio anche se ne avevo lo ammetto ero solo agitata molto agitata.

Il taxi ci portò a destinazione e uscimmo pagando e ringraziando il taxista e corremmo a più non posso dentro il negozio per evitare di non bagnarci perché era inutile aprire l’ombrello per fare solo cinque passi. Prima di entrare ci siamo fermate sotto la tettoia di stoffa del negozio dove Laura lesse- “Selfridges the big shop of London” figo è il più grande vero?-

io la guardai storta e le dissi – non so se è il più grande ma credimi è il più bello!- così tutta entusiasta entrò e si comprò alcune cose ( alcune si fa per dire) poi io guardai l’orologio ed erano le undici così la chiamai

io:- ehi basta qui hai preso anche troppo andiamo in un negozio che non dista tanto da qui.- lei annui e dopo aver pagato andammo in quest’altro shop mai sentito parlare di Topman? Quando lo vidi scoppiai a ridere Laura:– perché ridi dimmelo anche a me così rido pure io?!!?-

io:– no no niente solo che questo negozio mi fa ricordare dei momenti in cui me la sono spassata alla grande ma vogliamo entrare?-

[ Laura]

Sapevo che mia madre mi nascondeva qualche cosa ma non me lo voleva dire beh sicuramente aveva i suoi buoni motivi, forse era una cosa che riguardava mio padre ( Niall Horan) ancora non ci credo io figlia di una star roba da non credere ma non ce l’avevo con la mia mum perché non mi aveva detto la verità da subito anzi ero solo felice che me l’ha detto. Entrai e mi diedi allo shopping più sfrenato anche se forse non comprai tutto ma lo avrei fatto volentieri…

[Chiara]

Guardai l’orologio erano le 12: 15 ci affrettammo a pagare e uscimmo di corsa da Topman chiamai un taxi e ci precipitammo dai ragazzi durante il tragitto chiamai Danielle dicendolo che stavamo arrivando e lei mi rassicuro dicendo che avevano ancora da arrivare perché all’aeroporto avevano trovato alcuni fan e si erano fermati a firmare autografi e a far foto. L’avevano sempre fatto amavano farlo e lo continueranno a fare anche in futuro. così chiusi la chiamata

Laura:– con chi parlavi? Ha fammi indovinare una di quelle due tipe che abbiamo incontrato al Big Ben giusto-

Io: - si fa parte della sorpresa ma ora non chiedermi più nulla- arrivammo alla nostra “fermata” e uscimmo dal mezzo incamminandoci verso il giardino di una casa bellissima di colore rosso.

Laura:– chi ci abita qui?-

Io:– tuo papà e tutta la famiglia degli altri ragazzi, caspita e cambiata dall’ultima volta- sentì un urlo uscirle dalla bocca e subito le misi la mano davanti per farla tacere.

La presi per un braccio e la portai dentro suonai il campanello e la porta si apri salimmo due rampe di scale Eleonor:- ah ciao ben arrivate mi ha chiamato appena adesso Louis mi ha detto che saranno qui a momenti- pensai bene benissimo sentivo l’agitazione aumentare ogni secondo che passava e non vi dico il mio cuore come batteva. Laura mi teneva la mano era forse più agitata di me e chiesi alle ragazze- ma non le avrete mica detto che io sono qua?!-

Danielle:– ma che scherzi gli abbiamo solo detto che c’era una sorpresa. A proposito come ti senti?-

Io:- sono stra agita e tra un po’ scoppio.- in quella sentimmo suonare al portone allora ci nascosero in cucina chiudendo la porta io pregai mia figlia di restare in silenzio qualsiasi cosa fosse capitata lei obbedì. Ad un certo punto sentì le voci dei ragazzi mi agitai ancora di più guardai Laura lei era completamente persa non muoveva neanche un muscolo forse l’unica cosa che si muoveva nel suo corpo era il cuore che batteva all’impazzata.

Dalla cucina udì Eleonor:– bentornati c’è una sorpresa in cucina per voi!!!!!- poi senti la voce di Harry: – oh siamo molto impazienti di vedere di cosa si tratta-. Quella sorpresa capì che eravamo noi due così vidi la porta aprirsi e mi trovai quei meravigliosi cinque ragazzi davanti a me ma loro non mi vedevano perché avevano gli occhi chiusi feci segno a Laura di non urlare perché sapevo che lo avrebbe fatto molto volentieri.

Danielle:– ok potete aprire gli occhi- in quel momento vi giuro avrei voluto sparire non essere mai venuta e non aver mai raccontato niente a nessuno, ma ormai ero lì non si poteva tornare in dietro. I ragazzi aprirono gli occhi e non vi dico le loro facce io feci un leggero sorriso salutando con la mano, ma la faccia che mi colpì di più fu quella di Niall che appena mi vide gli scese una lacrima e rimase li immobile. Io avevo avvisato Laura di non saltare addosso a Niall dicendogli la verità perciò cercava di trattenersi il più possibile anche se vedevo che faceva molta fatica. in coro mi senti dire – CHIARAAAAA!!!!!-

Liam:– che ci fai qui?-

Io:– sono venuta a trovarvi non siete contenti?-

Zayn:– ma certo, chi è quella ragazza vicino a te?-

io risposi senza paura e timore ormai avevo trovato un coraggio pazzesco- mia figlia anzi mia e di Niall-. Ah che liberazione…

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Capitolo 6
*** i sogni si realizzano sempre basta crederci ***


Capitolo 6: I SOGNI SI REALIZZANO SEMPRE BASTA CREDERCI

Sentì levarsi un “ cosaaaaaa” Niall sbiancò improvvisamente e gli altri rimasero di sasso senza dire altro forse perché non sapevano che dire. Poi mi si avvicinarono tutti e mi abbracciarono fortissimo quasi a farmi mancare il respiro. Concluso quel mega abbraccio Niall mi disse con le lacrime agli occhi- perchè non mi hai ma detto niente- io le spiegai tutta la storia e infine dissi – ti prego Niall abbraccia tua figlia non vedi che muore dalla voglia di stringerti?!- così fece un leggero sorrisino e l’abbracciò era bellissimo per me vedere questo l’avevo sognato per un’infinità di notti che non mi sembrava quasi vero.

La casa era talmente grande che nella casa stessa ogni ragazzo avevo il suo diciamo “appartamentino” e così tutti andarono nel loro e anche noi era strano per me dire la parola “NOI” e sapere che c’era anche Niall però mi piaceva e adesso mi ero calmata anzi stavo bene mi sentivo libera, ma soprattutto felice. Niall aprì la porta della sua meravigliosa casetta che era piccola la più piccola. Un bellissimo divano bianco con i cuscini neri si presentò davanti a noi e difronte una televisione gigantesca appesa al muro poi di lato c’erano tre porte la prima mi disse che una era la sua stanza quella in mezzo era un bagno e l’altra era una semplice stanza vuota con letto che li serviva se qualcuno sarebbe venuto a trovarlo.

Niall: ehi piccola mia non ti scoccia se per questa notte dormi con me e quello splendore di tua madre?! Perché non voglio farti dormire in quella stanza la mia principessa deve avere una bella cameretta! - lei annui saltandoli in braccio io ero veramente felice che succedesse tutto questo e non avrei cambiato niente di questo momento.

Poi mi accorsi di una cosa che mi sembro alquanto strano…

Io: ehi ma come mai non hai una cucina? E strano sai da te!-

Niall: la cucina ce l’abbiamo in comune io ho solo un frigorifero e un armadietto che contiene qualche cosa, ma poi dovresti conoscerci noi siamo sempre fuori a mangiare, abbiamo una promozione in un ristorante che credo tu conosca proprio bene dove paghiamo sempre la metà.-

Io: Nandos-con una risatina ironica perché sapevo che non c’era bisogno di chiedere.

Niall: esatto proprio quello magari questa sera ci andiamo che ne dite con gli altri ovviamente-. Poi ci sedemmo tutti e tre sul divano a chiacchierare Niall ovviamente era in mezzo perché lo volevamo vicino tutte e due e probabilmente anche lui lo voleva. Infine mi misi a fissarlo.

Niall: perché mi guardi?-

Io: beh sai non lo faccio da tredici anni capiscimi dai. Ah a proposito non mi hai ancora detto se mi vuoi insomma se siamo fidanzati o no.- lui mi guardo scosse la testa e mi baciò che bello è stato un bacio bellissimo. Mi mancavano le sue labbra, la sua lingua tutto mi mancava di lui e adesso era di nuovo mio probabilmente lo era sempre stato ma io non lo sapevo.

Laura: ehi ci sono anche io e poi tu papà non consumarmi la mia super mum e tu mamma non fare finta che io non esista ricorda che lui è anche mio!!!!!.- ci staccammo e insieme dicemmo- scusa tesoro!!!!!.- e poi tutti a ridere.

Arrivò l’ora di cena e uscimmo per andare al Nandos Laura era euforica anche perché si era fatta una bella chiacchierata con Niall su cosa c’era da mangiare, lui era contento perché a sua figlia piaceva mangiare come lui e lei era contenta perché assomigliava a suo papà e io beh io ero contenta di come andavano le cose ero contenta di quello che stava capitando. Passammo una serata tutti insieme era veramente bello ci raccontammo di tutto io continuavo a parlare.

Laura: - papà sai che quando non sapevo ancora che tu eri mio papà e ti ho visto per la prima volta mi sono innamorata di te!!!!!- tutti iniziarono a ridere come i matti.

Niall: - Beh si vede che sono carino se mia figlia si innamora di me.-

Zayn: - ehi amico non tirartela adesso eh.-

Harry: –tale madre tale figlia mi sembra anche logico-

Niall: – eh già si è innamorata di me la madre che vuoi che non lo faccia la figlia?!-

Liam:– già ma peccato che sia anche figlia tua-

Niall:- perché peccato? io sono contento di essere padre e credetemi ne voglio altri-.

Louis:- allora Chiara preparati questa notte, poi mi dici come è andata eh- Eleonor lo guardo male dandogli una pacca sulla testa lui non era cambiato per niente era sempre il solito bambinone che scherzava e che sparava cazzate.

Niall:- non credo questa notte non si fa niente sai com’è voglio avere vicino le donne della mia vita e poi mia figlia si merita una stanza decente non quella schifezza di camera degli ospiti.

Ritornammo a casa. Ci mettemmo tutti e tre a letto Niall ovviamente era ancora in mezzo che abbracciava tutte due ci addormentammo subito io sentendo il suo buonissimo odore mi sentì quasi mancare era bello essere lì quasi non ci credevo, ma sapevo che era la realtà e pensai “come mi piace la vita”. Sentivo il suo cuore battere e anche il mio lo faceva fortissimo e finì per addormentarmi e svegliarmi con il letto vuoto così uscì dalla camera e appena arrivai in salotto mi trovai davanti Niall e Laura che preparavano squisite fette di pane e nutella con un cappuccino da leccarsi i baffi e non vi dico il profumo.

Mi sentì dire – buon giorno – e io risposi allo stesso modo.

Niall si avvicinò mi diede un bacio:- oggi andiamo a comprare una bella stanza per Laura!- e così fu si scelse la più bella quella azzurra, nera e bianca e vi assicuro che era molto bella. La montammo e dipingemmo le pareti di azzurro come i suoi occhi che si intonavano davvero bene. Devo dire che mi sentivo un po’ un’ intrusa perché loro avevano dei bellissimi occhi azzurri mentre io verdi tendenti al marrone, ma aperte questo sentivo che eravamo una vera famiglia. Le critiche però sul giornale non mancano si sa e sempre lo stesso giornale che ha fatto il pettegolezzo un paio di anni fa disse “ Niall ha una figlia di tredici anni pare che l’abbia avuta con Chiara quella ragazza che se ne andò proprio tredici anni fa per un commento poco carino fatto da un nostro dipendente ci tanniamo a dire che è stato licenziato e noi facciamo ancora tante scuse ai due ma soprattutto alla figlia che era allo scuro di tutto… vi auguriamo di restare uniti e non dividervi più per nessuna ragione perché ora siete una famiglia….. saluti il London Magazine”.

A leggere queste cose mi venne da piangere perché di quel giornale avevo brutti ricordi e pensai “cazzo prima ti criticano tanto e fanno pettegolezzi stupidi che non sono per niente veri e poi vengono a dirti che dobbiamo restare uniti”.

Niall appena mi vide piangere corse subito da me venne lì molto dolcemente mi asciugò le lacrime con le dita:– amore perché piangi?-

Io:- non lo so forse mi sono commossa leggendo questo brano-

Niall sorrise, mi abbracciò e mi sussurrò all’orecchio:- non ti preoccupare io ti amo ti ho sempre amato-. Poi mi chiese piano per evitare che nostra figlia ci sentisse:– ma la mia bimba e innamorata?-

Io:– perché sei geloso forse?-

Niall: –beh un pochino.- allora mi misi a ridere

Laura: – ehi che avete da ridere?-

Niall:–niente tesoro continua a guardare la tv.-

Io:– di preciso non lo so ultimamente mi ha raccontato che lì piaceva un suo compagno di classe che era anche suo amico ma non so altro perché con me di queste cose non parla molto diciamo che è molto riservata e io conosco qualcun altro uguale a lei.-

Niall:- chi io?- io annui- almeno dimmi come si chiama questo ragazzo che poi ci parlo io.-

lo guardai male molto male– si chiama Manuel-.

Niall:–wow bel nome-.

Io:-si ma adesso basta parlare di questo ragazzo parliamo di noi. Ma sul serio non hai avuto nessun altra dopo che me ne sono andata?-.

Niall: - no c’eri solo te nel mio cuore e credimi quando ci hanno detto che era tutto un falso io non ti dico come mi sono sentito ero arrabbiatissimo e ho giurato a me stesso che non avrei più avuto nessuna donna eccetto te…..- pensai “ che dolce che è proprio un amore”

io:-che cosa hai provato quando ti ho detto di nostra figlia?-

Niall:- beh non ci potevo credere (in realtà non mi sembra ne ancora vero) mi ci devo abituare a sentirmi chiamare papà però a parte questo sono felice e l’emozione che ho provato è stata fantastica. Anche quando ho aperto gli occhi e ti ho vista lì davanti a me.- io sorrisi lo presi per il mento e lo baciai: le nostre lingue danzavano a ritmo del nostro cuore e le labbra si muovevano alla velocità della luce….. lui era davvero l’amore della mia vita e io credo di essere stato il suo.

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Capitolo 7
*** il compleanno di Laura! ***


Capitolo 7: IL COMPLEANNO DI LAURA

Era passata una settimana e non mi ero ancora abituata ad alzarmi e trovare la colazione pronta, ad alzarmi e trovarmi davanti Niall e Laura che se la ridevano e mangiavano a più non posso facendo si che anche io mi unissi a loro non ero abituata a questo ritmo di vita e poi mangiare anche insieme agli altri era un vero spasso uscivamo molte volte a mangiare fuori e fare passeggiate per la città era veramente la vita che ho sempre sognato.

Era 25 luglio mi svegliai e trovai Niall che stava ancora dormendo era così tenero che non volevo svegliarlo ma dovevo dirgli una cosa allora salì sopra di lui e li diedi un piccolo bacio sulla bocca.

Niall:- ehi amore buongiorno che ore sono?-

Io:- non è tardi sono le sette, ma ti ho svegliato perché ti devo dire una cosa molto importante.- lui si alzò di scatto quasi cadevo dal letto ma mi sorresse- che è successo? non mi spaventare.-

io sorrisi dolcemente e dissi- ma no non ti preoccupare niente di grave solo che ci tenevo a dirti che tra 5 giorni è il compleanno di nostra figlia-.

Niall:–ah fammi pensare che regalo posso fargli!-.

io mi misi a rider - tranquillo ho pensato io al regalo perfetto chiamiamo Manuel…- lui sgranò gli occhi- Manuel quel Manuel?-

io:- si perché sei geloso che tua figlia possa mettersi con lui?-

Niall:- sinceramente si un po’ sono geloso, ma sono anche contento perché so che non ha una settimana di vita (anche se forse per me è così), ma va bene se tu riesci a rintracciare questo ragazzo per me va bene-. Io gli sorrisi e mi persi nei suoi occhi come sempre.

Niall:- lo sai che mi fai battere il cuore come il primo giorno che ti ho vista te lo ricordi? E stato a Milano tu eri una semplice fan-

io:- come potrei dimenticarmi quel giorno!- mi sorrise mi accarezzò la schiena e mi baciò con un vero bacio appassionante.

Mi baciava mi baciava e mi baciava fino a che non venimmo interrotti.

Laura:- ehy scusate se interrompo questo bellissimo momento, magico, emozionante, ma io ho fame!- mi misi a ridere come una matta guardai Niall – è proprio uguale a te-lui annui ridendo.

Doveva essere una sorpresa quella dell’arrivo di Manuel così mentre Laura non era in casa chiamai sua madre Romina:

  • Ciao Romina ti disturbo? sono Chiara!

  • Ah ciao Chiara come va? Ma quando torni a Roma?

  • Bene. Credo che non tornerò più o almeno per ora anche se devo dire che mi manca molto.

  • Ah fammi indovinare hai ritrovato Niall lei sapeva tutto perché era diventata un amica per me.

  • Esatto.

  • E come va con lui devi farmelo conoscere e anche gli altri perché io non sono mica stata fortunata come te!

  • Già hai ragione per questo ti ho chiamato. Come sai domenica è il compleanno di Laura così beh ho pensato che tu e Manuel potreste venire qui.

  • Stai scherzando?

  • No non sono mai stata più seria in vita mia. Però questa deve essere una sorpresa ok?!

  • Ma posso dirla a Manuel?

  • Si si a lui si

  • Ok allora ci vediamo tra 5 giorni all’aeroporto di London

  • Ok un bacio stammi bene. Riattaccai e andai subito a dire a Niall che sarebbe arrivato Manuel con sua madre.

I preparativi andavano avanti bene e Laura non sospettava nulla a dirla tutta non si ricordava che tra pochi giorni avrebbe compiuto quattordici anni perché era troppo presa dal fatto che aveva trovato suo padre e che quel papà non fosse uno qualunque ma Niall Horan.

30 luglio ore 8:00

Mi svegliai e Niall era lì ancora nel mondo dei sogni lo svegliai per preparare la mitica festa di nostra figlia.

Io:- amore è arrivato il grande giorno-lui mi sorrise, mi baciò e si alzò per andare a preparare colazione e io invece andai in camera da Laura che dormiva ancora.

Niall:- no lasciala dormire perché ne sono sicuro che se la svegli ti chiederà sicuramente il motivo e poi la collazione non è ancora pronta! Più tosto vieni a darmi una mano.-

io:-stai imparando a conoscerla eh?!- andammo in cucina e preparammo una breakfast spettacolare con brioche alla crema dei biscotti al cioccolato e un buonissimo cappuccino da intingere il tutto.

Ad un certo punto sentimmo la porta della camera di Laura aprirsi così ci nascondemmo sotto il tavolo e appena uscì gridammo - buon compleanno tesoro!!!!!-

Laura: oh mio dio mi ero completamente dimenticata, grazie mille– ci corse incontro e ci abbracciò, poi disse – wow è tutto per me grazie vi adoro!-. ridevo, ridevo e ridevo perché era uguale a Niall e anche lui se la rideva in una maniera pazzesca.

Andammo nel salotto “comune” dove tutti fecero gli auguri a Laura.

Niall: ora vieni con me che c’è una sorpresa-

Laura: dove mi porti papà?-

Niall: è una sorpresa vedrai sarà bellissima- scendemmo le scale e sul ultimo gradino ci trovammo un pacchettino con scritto “ per Laura aprimi” lo aprì e ci trovò una targhetta argento con una scritta “ for ever Young” tutti i ragazzi scesero per le scale cantando: “ for ever Young

Liam: Let's dance in style, Let's dance for a while, Heaven can wait we're only watching the skies, Hoping for the best but expecting the worst, Are you gone drop the bomb or not?

Harry: Let us die young or let us live forever, We don't have the power but we never say never, Sitting in a sandpit, Life is a short trip, The music's for the sad man.

all: Forever young, I wanna be, Forever young, Do you really want to live forever, Forever, Forever young.

Niall: Some are like water, some are like the heat, Some are like the melody of some other beat, But sooner or later they all will be gone, Why don't they stay young?

Harry: It's hard to get old without a cause, I don't want to perish like a fading horse, youth is like diamonds in the sun, And diamonds are forever.

All: Forever young, I wanna be, Forever young, Do you really want to live forever, Forever, Or never? Forever young, I wanna be, Forever young (forever), Do you really want to live forever? Forever, Or never?

Louis, Liam: So many adventures couldn't happen today, So many songs we forgot to play, So many dreams are swinging out of the blue, We let 'em come true.

Harry: Forever young, I wanna be, Forever young, Do you really want to live forever? Forever, Or never?

All: Forever young, I wanna be, Forever young Do you really want to live forever? Forever, Or never? Forever young, I wanna be, Forever young (forever), Do you really want to live forever? Forever, Or never?

All: Forever young, I wanna be, Forever young (forever), Do you really want to live forever? Forever, Forever Young…

Alla fine della canzone Laura si commosse e andò ad abbracciargli tutti il primo fu Niall ovviamente, poi Louis, poi Zayn, poi Liam ed infine Harry che gli chiese – perché canti di più degli altri non è mica giusto sai!- lui sorrise e si sa che Styles lo sa fare proprio bene a 32.000 denti – beh che domanda perché io sono il più bello, lo sono sempre stato e sempre lo sarò per sempre è per questo che abbiamo successo per la mia bellezza- lo guardammo e ci mettemmo tutti a ridere.

Liam: ma scusa se non sbaglio tu dici sempre che la cosa che rende i One Direction così belli sono le mie sopracciglia o sbaglio?-

Harry: ma le tue sopracciglia non sono niente in confronto con la mia bellezza- Liam le diede uno spintone Zayn: hey Hazza come ho detto a Nialler un paio di sere fa non tirartela! Perché il più bello sono io- toccandosi il ciuffo.

Harry:-ah e chi se la tira poi sarei io no?-

Laura:–posso esprimere il mio parere?-annuirono tutti- per me siete tutti belli e non serve litigare.

Niall: ecco si a ragione la mia bimba- guardò l’orologio e disse- cazzo ma siamo in ritardo scusate ma dobbiamo andare-.

Laura: dove?-

io: sorpresa!!!!!-

io e Niall la prendemmo sotto braccio e ci dirigemmo verso la macchina andando così all’aeroporto a prendere voi sapete chi.

Laura ci – che ci facciamo qui in aeroporto?-

io– ma per una volta puoi avere un attimo di pazienza.- ci mettemmo con le spalle contro la pista dove sarebbero atterrati Manuel e Romina in modo tale che quando scesero dall’aereo lui potesse mettergli le mani sugli occhi e far così diventare ancora più emozionante l’incontro e ovviamente è stata un idea di Niall perché lui lo faceva sempre con me.

[ Laura]

Era strano non ci capivo niente perché i miei genitori mi avevano portato al aeroporto il giorno del mio compleanno che cosa avevano in mente di regalarmi una crociera sui caraibi beh devo dire che se era così ero davvero contenta ma chi non è contento di ricevere questo tipo di regalo? Tornai alla realtà quando due mani calde e morbide mi coprirono gli occhi e senti la voce di mamma che diceva- su indovina chi è?- mi concentrai e pensai a chi potesse avere quelle mani così belle e al mondo c’era solo una persona così urlai “MANUEL” e mi girai di scatto e lo abbracciai.

Manuel: tanti auguri principessa-.

Io: grazie tesoro- e gli diedi un bacio sulla guancia poi mi girai verso mamma e papà e gli vidi sorridere gli abbracciai e dissi- oh grazie è il regalo più bello che ho ricevuto-

Manuel: ehy guarda che io non sono un regalo il mio regalo è qua- mi porse un pacchetto

Romina: ti consiglio di aprirlo a casa è un po’fragile. Ah a proposito- disse riferendosi a papà- io sono Romina è un vero piacere incontrarti- e papà rispose –piacere mio-.

[Niall]

Non so che ho provato a vedere mia figlia tra le braccia di un ragazzo che non fossi io e devo dire che forse ero un po’ geloso e protettivo, beh ma per me aveva soltanto pochi giorni di vita anche se sapevo che non era così, lei era quasi diventata una donna. Mi dispiaceva però non essermi goduto dei momenti di lei da piccola, di sentirmi chiamare per la prima volta “papà”, di vederla muovere i primi passi si mi dispiaceva ma ero comunque contento di avere una figlia già adolescente mentre i miei amici dovevano darsi ancora da fare per cambiare pannolini e preparare pappette invece mia figlia mangiava come me a tutti gli effetti se capite. Non ero arrabbiato nemmeno con Chiara l’amore della mia vita perché non era colpa sua di quello che era successo, ma adesso non mi importava del passato ero solo contento e basta. Certo vedevo che Laura guardava Manuel con gli occhi lucidi come mi guardava Chiara e capì che ne era innamorata cotta.

[Chiara]

Era veramente felice non si aspettava una sorpresa del genere.

Io: allora vogliamo avviarci casa? ah a proposito voi dormirete nel garage dove c’è una cameretta con un bagno vi accontentate spero!?-

Romina: ma certo se questo garage è a casa dei One Direction mi sembra ovvio. Ah mi dispiace ma non possiamo fermarci molto perché io giovedì devo tornare in Italia il mio capo non mi ha permesso più di tre giorni-. Si sentì un “nooooo” da Laura ovviamente.

Niall: Beh se vuoi Manuel può restare abbiamo la casa molto grande noi!-

Romina: se Manuel è d’accordo per me va bene.- Laura e Manuel si guardarono negli occhi e annuirono tutti felici. Arrivammo a casa e presentammo Romina ai ragazzi lei era incredula, beh ma bisogna capirla è una Directioner anche io non ci potevo credere qualche anno fa.

Romina: non ci credo ho aspettato così tanto tempo che non mi sembra vero di conoscevi-. Tutti risero poi ha un certo punto mi girai e notai che Laura e Manuel erano spariti.

io: scusate ma avete visto dove sono andati Laura e Manuel?- vidi tutti fare un sorrisino tranne Niall e Romina.

Louis: sono andati sul terrazzo non gli avete visti sai com’è volevano un po’ di privace- e strizzo l’occhiolino contro di me e mi fece balbettare- Lou ma che ti salta in mente sei sempre il solito!- uscimmo sul terrazzo e gli vidi lì che ridevano e Laura stava scartando il regalo. Ci trovò una truce di trucchi a forma di cuore quado l’apri gli si illuminarono gli occhi e ringrazio Manuel e Romina.

Vidi Niall che fece una faccia strana credo che fosse preoccupato per il regalo troppo romantico che l’amico di sua figlia gli aveva fatto.

Io: geloso eh?!-

Niall: che voi che ti dica?-.

Fu proprio una bella festa e Laura era felice non l’avevo mai vista così contenta il giorno del suo compleanno, mangiammo una torta buonissima con sopra panna montata e ripieno di crema al cioccolato una vera delizia… (ah ovviamente Laura e Niall ne presero 2 fette non c’è da stupirsi di questo si sa!)

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Capitolo 8
*** piccole incomprensioni ***


Capitolo 8:  PICCOLE INCOMPRENSIONI.

Romina: Ciao Manu fai il bravo e obbedisci a Chiara mi raccomando- e lui annui un po’ dispiaciuto perché la madre non poteva restare lì con lui, ma anche contento perché rimaneva a Londra con Laura. Ci salutammo e vidi il suo aereo sparire tra le nuvole. Tornati a casa  mentre Manuel e Laura erano nel appartamento di Louis a giocare con i suoi bimbi, io e Niall eravamo seduti sul divano accoccolati.

Niall: sono preoccupato sai?!-

io: perché- alzando un sopracciglio

Niall: dove facciamo dormire Manuel non possiamo mica lasciarlo tutto solo nel garage e qui non abbiamo un atra camera-. Scoppiai in una risata pazzesca non riuscivo più a smettere mi rotolavo avanti e indietro per il divano senza respirare neanche un secondo.

Niall: beh che hai da ridere-

io: scusa, ma sei tu che mi fai ridere è ovvio che dorme nella camera di Laura-

Niall: cosa????? Nella camera di mia figlia non deve dormire nessun uomo a parte il sottoscritto-.

 Io: ah è tutto chiaro sei geloso – si alzò bruscamente in piedi e alzò la voce

Niall: no Chiara non è la questione che io sia geloso o meno la questione è che io ho paura hanno soltanto tredici anni cosa succederebbe se nostra figlia restasse incinta io non voglio diventare nonno a trent’anni perché poi a sessanta sarei già bisnonno .

Mi alzai anch’io dal divano- ma che ti salta in mente Niall hanno tredici anni mica venti e poi non stanno mica insieme, e noi, noi quanti anni avevamo te lo ricordi? Io diciotto e tu ventuno –

Niall: per ora che ne sai tu? Ma noi aravamo maggiorenni eravamo molto più grandi di loro- sorrisi mi faceva troppo tenerezza vedere che si preoccupava così tanto per la sua cucciola lo invitai a sedersi sul divano .

Io: amore senti io lo so che per te Laura è come se avesse pochi giorni di vita, ma non è così lei è cresciuta è una ragazzina e non puoi dicerto impedirli di vivere la sua vita solo perché tu sei protettivo nei suoi confronti. Beh un momento è giusto esserlo ma non troppo devi dare fiducia a Laura capisci?-  scosse la testa,

Niall: hai ragione però promettimi una cosa?- io annui – mi devi promettere che prima di cena ne parlerai a Laura di questa cosa ok?- sorrisi annuendo. Vidi che anche lui alzò la due estremità delle labbra e lo vidi avvicinarsi dolcemente al mio viso sfiorare il mio naso con il suo e poi dopo neanche un secondo la sua bocca era appiccicata alla mia, e le nostre lingue danzavano,  danzavano e danzavano a ritmo del nostro cuore che batteva. Non mi sarei mai staccata dalle sue labbra era come droga per me, ma venimmo interrotti dalla porta che alle nostre spalle si aprì.

Laura: Eh scusateci abbiamo interrotto qualche cosa-  “NO” dissimo

Manuel - ok – alzando un sopracciglio- noi andiamo in camera-

Niall: no aspetta un attimo Laura prima mamma ti deve parlare- incrociai gli occhi di mia figlia e la vidi alquanto terrorizzata.

Io: si vieni un attimo con me ti devo parlare diciamo da donna a donna-. Lei annui e mi seguì entrammo in camera sua e cominciai a parlare.

Io: Laura tu non sei più una bambina e questo lo sai però non se neanche una donna diciamo che sei a metà-

Laura: si mamma dai per favore arriva al dunque-

io: ok io e papà dopo una breve discussione abbiamo deciso che Manuel dormirà qui nella tua camera, però mi devi promettere anzi ci devi promettere che per nessuna ragione dopo mezzanotte dormiate o siate nello stesso letto mi hai capito Laura-

Laura:  mamma perché mi dici questo guarda che io e Manu non stiamo mica insieme e poi siamo troppo piccoli per fare certe cose massimo un bacetto sulle labbra niente di più-

io: posso farti una domanda senza che ti arrabbi?- lei annui- ma a te Manuel piace o no? Guarda che mi sono accorta di come lo guardi-

Laura: ah si perché come lo guardo?-

io: come guardavo io Niall qualche anno fa quando ci siamo conosciuti o meglio lui mi ha conosciuta perché io lo conoscevo già, a Milano eh si allora ti piace?-

Laura: si mi piace e da un po’ anche però non ho il coraggio di dirglielo perché non so se lui prova le stesse cose- le accarezzai dolcemente la guancia.

Io:  Lauretta mia nella vita bisogna rischiare anch’io avevo paura che Niall non provasse le stesse cose che provavo io e pure mi sono fatta avanti e ho scoperto che gli piacevo e guarda adesso abbiamo una bellissima figlia anche se lo sappiamo entrambi da poco però siamo felici-

Laura: e se poi dopo averli detto che mi piace non vuole più parlarmi o peggio ancora  non vuole più addirittura essere mio amico che faccio no voglio fare questa figuraccia-

io: con i se e con i ma non risolvi niente devi prendere coraggio se veramente vuoi sapere se anche lui è innamorato di te- mi abbracciò

Laura: grazie super mum, come farei senza di te però mi aiuti a parlarci-

io: no Laura è una cosa che devi dirgli quando siete da soli io non voglio rovinare questo momento perché e tuo capisci- annui e mi abbracciò ancora.

Uscimmo dalla camera e trovammo Niall e Manuel a parlare di non  so che perché appena arrivai smisero di chiacchierare e Laura fece segno al suo amico di seguirla in camera. Così io mi fiondai sulle gambe del mio amore.

Io:  allora di che parlavate?-

Niall: Pff, sai gli ho chiesto che cosa prova per Laura e lui mi ha detto che stra cotto- feci un sorrisino

Io: e tu che gli hai detto?- non mi sembrava preoccupato anzi era contento a modo suo ma era contento.

Niall: beh mi sembra ovvio gli ho detto che secondo me anche mia figlia è cotta di lui perciò gli ho detto di farsi avanti- sorrisi e lui fece altrettanto

Io: e bravo il mio Niall! A proposito lo sai che e vero a nostra figlia piace davvero Manuel ?!-

Niall: ah si ma allora sono un veggente!- gli tirai una leggera gomitata nelle costole e lo vidi sobbalzare per poi avvicinarsi e baciarmi dolcemente.

[Laura] 

Ero decisa ormai a dirgli quello che provavo penso proprio che era ora e stra ora lo feci sedere sulla sedia della scrivania ed io mi sedetti su quest’ultima, lo guardai e quei bellissimi occhi color nocciola per un attimo mi fecero perdere il coraggio ma poi pensai subito ai miei genitori a quanto audacia avesse avuto mia madre per far si che io incontrassi mio padre e quanto avevano fatto per me fin ora e poi pensai ha quello che mi disse mamma e così mi decisi a parlare. Ma lui mi precedette.

Manuel: senti Laura per me non è facile dirti questa cosa perché me la porto con me ormai da troppo tempo e ho imparato a conviverci, ma ora te la devo dire se no scoppio- avevo capito così andai avanti.

 Io: ho capito dove vuoi arrivare e anch’io beh ecco insomma…- non riuscì a finire la frase che le sue labbra sfiorarono leggermente le mie dandole un piccolo bacio a schiocco.

Io: è da tanto che aspetto questo momento e finalmente è arrivato –

Manuel: già anch’io, però permettimi di baciarti come si deve come una vera coppia?!- annui e ci baciammo era davvero bello era il mio primo vero bacio perché anche se ero la figlia di Horan non avevo avuto molti ragazzi anzi preferivo l’amicizia che l’amore fino a quel momento ovvio.

[ Chiara]

È sempre così non ci si accorge del tempo che passa, era incredibile ma erano già due mesi che vivevo con Niall, Manuel era partito il primo di settembre e Laura era molto triste perché non si sarebbero più rivisti fino alle vacanze di natale. Ma a parte questo aveva incominciato la scuola lì a Londra e si trovava davvero bene non aveva avuto problemi ne con l’ambientarsi con i nuovi compagni, ne con la lingua e ne per il fatto di essere la figlia di Niall forse era il carattere non so però la vedevo serena era solo un po’ triste per via di Manuel però cerava di non farlo vedere molto si perché lei è sempre stata una persona forte mi ha dato lei la forza di andare avanti in tutti questi anni.

Mi ricorderò per sempre questo momento come se fosse successo ieri: ero appena uscita dal bagno quando suonò il mio cellulare che si trovava sul tavolo così lo presi feci un leggero sorrisino vedendo il nome della persona che mi stesse chiamando.

Io:-Pronto ciao Momo come stai?- lui era il mio migliore amico si chiamava Tommaso gli volevo un mondo di bene c’era sempre stato quando avevo bisogno persino quando è nata Laura lui mi ha aiutata era veramente un grande lo adoravo, lo chiamavo Momo così non so il motivo mi piaceva fin da piccoli e lui mi chiava youkiki. Intanto mi ero seduta sul divano dove c’era Niall che leggeva un giornale.

Momo:- oh chi si sente la mia Youkiki come stai? Io bene ma si sente che manchi questa citta è vuota senza te e Laura!

Io:- oh grazie sei dolcissimo

Momo:-Lo sono sempre stato? Senti adesso purtroppo ti devo lasciare perché ho un riunione di lavoro. Fatti sentire qualche volta mi raccomando mi ha fatto piacere sentirti.

Io:-Si si tranquillo grazie tesoro.

Momo:-Ah prima di riattaccare volevo dirti che mi manchi e anche Laura salutala da parte mia.

Io:-Certo. Anche tu mi manchi e anche a Laura ciao stammi bene Momo!

Momo:-Ciao stammi bene Youkiki! Sentì una risatina- e riattaccai ancora sorridendo.

[Niall]

Mi sono sentito il mondo crollare addosso a sentir dire quelle parole “ mi manchi, sei dolcissimo, tesoro…” certo non sapevo l’italiano però quelle parole le sapevo, sapevo cosa volessero dire così a pena  Chiara  riattaccò si è girò verso di me con un sorriso ma quando vide la mia faccia questo sparì.

Io: Io mi fidavo di te lo sempre fatto-

Chiara: Niall ma che stai dicendo?-

io: -ah fai anche la finta tonta? Sai quello che ti dico tornate in Italia però Laura resta qui- mi alzai ed usci recandomi nella parte di casa che avevamo in comune con i ragazzi sperando che non ci fosse nessuno e fu proprio così avevo bisogno di stare da solo dopo quello che era successo e neanche il tempo di sedermi sul divano che le lacrime fiondarono il mio viso.

In quel momento mi passo davanti tutta la mia vita: quando ero piccolo e litigavo con mio fratello per ogni scemenza, quando ho fatto X Factor e o incontrato i miei amici per poi formare una band, tutti tour che avevamo fatto, tutti i paesi che abbiamo visitato, persino l’incontro a Milano con Chiara che era bellissima con un sorriso che faceva dimenticare tutto, quando andai a prenderla al aeroporto di Londra, quando se ne andò e poi quando tornò con nostra figlia a tutto pensai. Avevo ancora quelle parole che mi gironzolavano per la testa non riuscivo a cancellarle lei mi aveva presa in giro, magari quel Momo così l’aveva chiamato era insieme a lei e forse Laura era sua figlia e mi aveva soltanto preso in giro in questi due mesi. Sentì la porta d’ingresso aprirsi così mi fiondai in cucina perché non volevo vedere nessuno.

 

 

[Chiara]

Io:-Niall….- urlai mentre la porta si chiuse con un tonfo, che gli era preso proprio non riuscivo a capirlo e non so come e ne perché mi ritrovai la faccia bagnata dalle lacrime. Avevo paura di perderlo un’altra volta, avevo paura che mi portasse via Laura. Poi a un certo punto la porta si aprì mi asciugai le lacrime e mi alzai dal divano.

Io: – Niall sei…- mi fermai di scatto quando vidi che non era lui ma Laura.

Laura: – ciao mum dov’è il mio dad ?-

io:- non lo so Laura non lo so- poi scoppiai a piangere lei si fiondò subito tra le mie braccia

Laura:- mamma ma che è successo?- era preoccupatissima forse più di me perché aveva capito che era successo qualcosa tra me e Niall mi abbracciò – allora mamma non tenermi sulle spine dimmi che è successo-

Io:– in realtà non lo so neanche io perché mi a chiamato Tommaso e…-

Laura:- Tommaso come sta? Quanto mi mancai  lo zio Momo- diciamo che l’avevo contagiata a chiamarlo anche lei così.

Io: – beh sta bene non abbiamo parlato molto perché doveva andare a un riunione ah mi detto di salutarti- Laura:- mi manca un pochino e a te?- annui- eh ma poi che è successo con papà perché non sai dov’è?-

 io: - beh come ti ho detto non lo so perché appena ho attaccato e mi sono girata verso di lui ha cominciato a dirmi che di me si fidava e che potevo anche tornarmene in Italia ma che tu dovevi rimanere qui con lui- le lacrime cominciarono a scendermi senza interruzione anche Laura aveva il viso bagnato.

Laura: – no io non permetterò che tu parta però non voglio partire neanche io non voglio lasciare mio papà adesso che lo incontrato perciò sai quello che ti dico- si asciugò le lacrime e riprese- vado a cercarlo e spiegarli tutto perché sono sicura che lui se né andato perché si è ingelosito dopo averti sentito parlare con Tommaso- la mia forza lei era la mia forza lo era sempre stata e sempre lo sarà e così andò a cercarlo.

Mi sdraiai sul divano a pancia in su ancora con le lacrime che colavano dal mio viso senza interruzione e poi credo di essermi addormentata.

[Niall]

Ero tornato a sedermi sul divano e non avevo smesso di buttar fuori lacrime amare anche se continuavo a ripetermi che gli uomini non piangono per me era impossibile smettere perché Chiara per me era tutto e anche Laura… sentì una voce dolce che chiamava “papà” e capì che era Laura poi la porta si aprì e comparve proprio lei appena mi vide seduto sul divano mi corse incontro.

Laura:- papà perché ti sei comportato così-

io:- così come?-

Laura:– dai non fare il finto tonto! Perché ti sei comportato così con la mamma?...- la interruppi bruscamente – senti parlami di tutto ma non di tua madre perché mi ha tradito-

Laura:- papà ma che dici guarda che Tommaso e un amico per mamma solo un amico-

Io:-e chi è adesso questo Tommaso prima Momo e poi lui- scossi la testa – lasciami solo Laura- si alzò e si sedette su di me.

Laura:- che sciocco che sei papà adesso tu stai a sentirmi e non ti muovi da qui-

Io:- come pensi che possa fare ad andarmene se sono bloccato dalle tue gambe non mi posso mica tele trasportarmi!- ci mettemmo a ridere.

Laura: - oh my dad tu non hai capito Tommaso e Momo sono la stessa persona e per la mamma non è però una persona qualunque lui è il suo migliore amico e l’ha aiutata quando era in difficoltà, quando era sola, quando sono nata io capisci papà- si era messa a piangere mi addolci e la strinsi a me più che potevo.

Io:-dunque non stanno insieme?!-

Laura:– certo che no. Voglio dirti ancora due cose: non voglio offenderti e dirti che lui e come un padre perché io ora ho te però c’è stato quando avevo bisogno di un papà e l’ultima cosa la più importante vai dalla mamma adesso perché lei ha già sofferto troppo per te non ti pare?-

Io:- già mi sento così stupido mi sono fatto accecare dalla gelosia e mi sento…-

Laura:- papà vai a dirle quanto la ami!- sorrisi e l’abbracciai

Io:- non so che farei senza di te ti voglio bene Laura- sorrise e mi disse ancora una volta di andare.

Aprì la porta del appartamento e feci un sorriso credo uno dei più belli in tutta la mia vita quando vidi Chiara che dormiva beatamente sul divano era così dolce, così mi avvicinai e le diedi un bacio con un bello schiocco sulla guancia e lei si svegliò…

Io:-scusa sono stato uno stupido dovevo fidarmi di te- scosse la testa no disse una parola chiuse gli occhi, mi mise la mano tra i capelli e mi baciò. 

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Capitolo 9
*** la vita passa ma l'amore resta ***


Capitolo 9: LA VITA PASSA, MA L’AMORE RESTA.

[Chiara]

Si stava avvicinando il natale che avremo festeggiato tutti insieme per poi andare all’aeroporto perché Laura era stata invitata da Manuel per le vacanze perché così si erano promessi quando lui partì. Devo dire che non mi ero mai allontanata da Laura e un po’ mi faceva soffrire,

io:– mi raccomando fa quello che dice Romina e salutala anche da parte mia- annui abbracciò anche Niall e sparì con l’aereo tra le nuvole.

Eravamo rimasti soli e così dato che non avevo voglia di prepara chissà che cosa per cena decisi di fare dei tost con prosciutto e formaggio che Niall mangiò molto volentieri. Quando finimmo di mangiare Niall si alzò dal tavolo mi porse la mano per aiutarmi a fare lo stesso, poi si inginocchiò tirò fuori dalla tasca una scatola a forma di cuore di colore rosso… e all’interno c’era un bellissimo anello argento con qualche diamantino incastonato ma niente di che eh…

Niall:- Chiara mi vuoi sposare?- ero stra felice pensavo che non me la avrebbe mai chiesto così mi inginocchiai anch’io per essere alla sua “altezza”.

Io:- e me lo chiedi Niall ovvio che ti sposo anche subito se vuoi!- sorrise con gli occhi pieni di gioia e mi baciò.

Niall:-Ah quasi mi dimenticavo vieni con me!- mi portò in camera da letto con le sue mani sopra i miei occhi adoravo quando lo faceva mi faceva sembrare tutto ancora più romantico di quanto non lo fosse già. Aprì la porta mi tolse le mani dagli occhi e davanti a me si presentò un vero e proprio spettacolo per terra c’erano un sacco di petali sparsi per tutta la stanza, sul letto c’era un gigantesco cuscino a forma di cuore con scritto “I LOVE YOU” poi mi porse una rosa sorrisi lo abbracciai e poi lui si avvicino assetato dalle mie labbra e cominciammo a baciarci senza interruzione. Era grande il nostro amore dovevamo recuperare tutti i momenti persi in passato.

Ad un certo punto non so quello che mi prese lo sbattei contro l’armadio alle sue spalle e lui iniziò a sbottonarmi la camicetta bianca a pois rossi che indossavo, mi guardò quando arrivò all’ultimo bottone sorrisi annuendo perché era da pazzi rifiutare il suo amore e poi perché ero stata io a provocarlo sbattendolo contro l’anta dell’armadio. Quindi feci lo stesso togliendoli la t-shirt, mi strinse ancora di più a se  toccandomi i fianchi dove sulla parte sinistra era situata la cerniera della mini gonna a balze e con un zip la tirò giù io invece mi limitai a slacciargli la cintura, mi fermai a guardarlo lui mi fece l’occhiolino e si sbottonò i pantaloni.

Mi accarezzò la schiena arrivando al reggiseno e lo tolse senza chiedermi il permesso ma tanto la mia risposta la conosceva perciò era inutile chiedere. Mi spinse sul letto ci infilammo sotto alle coperte.

Io:- ti amo!-

Niall:- anch’io ti amo!-

era bellissimo. Non volevamo più smettere di baciarci perché per entrambi l’altro era essenziale e poi l’amore che si era creato era veramente tanto e non valeva la pena di rompere questa bellissima passione tra di noi almeno per ora…

La mattina seguente mi svegliai tra le sue braccia.

Io:- buon giorno-

Niall:–buon giorno. allora piaciuto ieri?- 

io:- ma certo lo rifarei anche questa sera!- mi fece un sorriso malizioso poi mi saltò sopra.

Niall:- ecco perché ti amo-

Io:- perché-

Niall: – beh 1 perché sei bellissima, 2 perché sei entrata nella mia vita e non ne sei più uscita e 3 perchè sei stata la prima ragazza a farmi sentire quel bellissimo sentimento che è l’amore e tu perché mi ami?- sorrisi a sentirgli dire quella parole il cuore scoppiava, poi ci rotolammo ed ero io adesso sopra lui.

Io:- 1 ti amo perché sei perfetto, 2 ti amo perché hai cambiato la mia vita e 3 perché sei stato il primo ragazzo a farmi sentire quel bellissimo sentimento che è l’amore.-

Già l’amore è un sentimento forte, un sentimento bello bellissimo e chissà come se la passava la mia Laura così decisi di chiamarla ( Niall era li con me).

Laura:-Pronto  ciao mum ciao dad come state? Io da favola.

Niall:-Ah si da favola. beh anche noi stimo bene e ci manchi-

Laura:-Anche voi mi mancate. Ma scusatemi adesso devo andare perché Tommaso ci ha portati al Luna Park!-

Io:-Ah capisco salutamelo tanto da parte mia- guardai Niall ma mi fece un sorrisino non era geloso solo contento

Laura:-Ok ciao my parents!

Io e Niall:-Ciao Lauretta!-

I giorni passavano molto in fretta troppo in fretta già perché arrivò il giorno in cui Laura tornava da Roma. Roma la mia città l’avevo sempre amata ed era proprio per quello che mi sistemai li dopo il malinteso con i ragazzi perché lei  è grande e bella non so ma di quella città mi piaceva tutto poi con il tempo ho imparato ad amare anche Londra, ma se qualcuno mi dovesse domandare qual è la mia città preferita direi quella senza pensarci un secondo. Perché Roma mi ha accolta, mi ha curata, mi ha aiutata, mi ha sostenuta ma soprattutto mi ha capita. Dato che mancavano ancora 5 ore all’arrivo di Laura andammo nella parte di casa in comune a chiacchierare con gli altri più che altro parlare del nostro matrimonio perché ultimamente non si faceva che parlare di quello. Ero in piedi con una mano appoggiata alla sedia dove era seduta Danielle con in braccio la sua figlioletta che non stava mai ferma era come Laura da piccola pensai e con l’altra stringevo quella di Niall poi ad un tratto sentì mancarmi il respiro e persi i sensi per qualche minuto.

[Niall]

La vidi cadere come un sacco di patate per poi riuscire ad afferrarla in tempo prima che tocchi terra.

Io: – oh mio dio Chiara che ti è successo?-

 Harry:- è svenuta vieni ti aiuto a metterla sul divano- poi Zayn ordino a Perrie (sua moglie) e Elena  (la moglie di Harry) di portare i bambini di sopra per non spaventarli. Ero lì le tenevo la mano ero preoccupato che non le fosse capitato qualcosa tutti lo eravamo.

Liam:- dai Niall è solo svenuta-

Io:- ah si solo svenuta voglio vedere se ti fosse capitato a te.-

Liam:– si ok scusa-

io:– no scusami tu Payne-.

Era sempre lì e ormai erano passati quasi 5 minuti ma lei non si svegliava.

Eleonor:- ragazzi lasciatela respirare un po’- difatti dopo un po’ aprì gli occhi- Niall…- disse con un filo di voce- che… che è successo?- le strinsi la mano per farle capire che io c’ero

Io:- sei svenuta ti senti meglio adesso?- fece una faccia e si tirò su aiutata da me.

Chiara:- cosa svenuta?-

 

[Chiara]

Ero svenuta come era possibile?

Danielle:– ti era ancora successo di svenire o è la prima volta?- vi giuro che quella domanda averi voluto che nessuno me la facesse.

Io:- beh… si una volta quando ero tornata in Italia dopo l’incomprensione del giornale, e poi basta fino ad ora-

Zayn:– e perché sei svenuta? Sempre che te lo ricorda ovvio- ecco un'altra domanda che non volevo sentire io:– beh ecco…- le parole non volevano proprio uscirmi e il cuore cominciava a bussare violentissimo nel mio petto.

Niall:- allora amore perché sei svenuta quella volta?- lo guardai negli occhi quei bellissimi, magnifici stupendi occhi azzurri mi faceva paura dirgli quello che era capitato quella volta però presi coraggio tirai fuori le parole di bocca nonostante non volessero uscire.

Io:- ok vi racconto tutta la storia- annuirono impazienti- ero appena arrivata da poche ore a Roma e andai subito a casa di un mio amico Tommaso per sfogarmi e parlare di quello che era successo e lui cercò di tranquillizzarmi perché ero molto nervosa e continuavo a piangere. Quando così da un momento all’altro senza neanche accorgermene svenni anche li e quando mi sono risvegliata ero distesa sul divano e Tommaso mi portò all’ospedale perché si era preso un bello spavento. Dopo un’ora il dottore mi porto i risultati degli analisi e… risultò che ero incinta di tre settimane ecco- .

Niall:- cioè vuoi dire che anche questa volta potresti essere…

lo:– incinta –

Eleonor:- Chiara devi subito fare un test per toglierti il dubbio –

Io:– non serve lo già fatto ed è risultato positivo-

Niall:– perché non mi hai detto niente?  Lo sai che mi hai fatto morire di paura?!- sorrisi

Io:- beh volevo che ci fosse anche Laura e poi comunque questa sera ve lo avrei detto- sorrisero tutti.

Louis–Bene noi vi lasciamo da soli-

Niall – no no andiamo noi perché tra un po’ devo andare a prendere Laura-

 io:- come devo andare dobbiamo andare a prendere Laura- mi accarezzò la guancia

Niall:-  tu stai qui aspetti un bambino e devi riposarti il più possibile- lo presi per il mento tiradolo in dietro il collo – guarda che è anche mia figlia e poi pensa a cosa ti direbbe se non mi vedesse all’aeroporto-

Niall:- le dico semplicemente che non se potuta venire perché… boh dai inventerò una scusa-

io:-io voglio venire-

Niall:- assolutamente no, basta non si discute più. Rimani qui con i ragazzi.

Mi diede un bacio e scappò.

[Niall]

Ero felicissimo stavo per diventare padre per la seconda volta. Era incredibile di come la mia vita fosse cambiata non ero abituato, poi ero molto premuroso e attento con Chiara perché volevo  starle vicino farle sentire il mio affetto quello che sicuramente non aveva sentito tredici anni fa. I miei pensieri furono interrotti da una vocina…

Laura:- papà sono qui!-

Io: ciao tesoro com’è andata in Italia?

Laura:- sisi tutto bene Roma non è cambiata e mi sono trovata bene con Manuel. Ma la mamma dov’è?

Io: beh non ha potuto venire.

Laura: - e perché?

Io: te lo spiegherà lei ma adesso andiamo dai!

Aprimmo la porta di casa e Laura corse subito in contro a Chiara.

Laura: mamma tutto bene perché non sei venuta a prendermi anche tu?

Chiara: siediti che adesso ti racconto.- poi mi guardò con un sorrisino e mi sedetti anch’io.

[Chiara]

Laura si era seduta tra me e Niall impaziente di sentire il perché non ero andata a prenderla a l’aeroporto.

Laura:- allora mum dai racconta.

Io: beh prima credo che tuo padre deve…- aveva capito il mio amore aveva capito.

Niall: beh ci sposeremo il prossimo 17 aprile. La faccia di Laura fu tipo O.O

Laura:- sul serio grande papà così si fa- e ci mettemmo tutti a ridere.

Io:- aspetta perché non è tutto tra poco avrai anche un fratellino.  Altra faccia O.O

Laura:- grande il doppio, il triplo, il quadruplo, il quintuplo papà-  e ci abbracciò.

Ero stra felice e credo che anche Niall e Laura lo erano in fondo eravamo una famiglia, una di quelle che si vogliono un mondo di bene, di quelle che si amano più di quanto il gatto ami la sua coda ( ahahah che battuta non so da dove mi si saltata fuori).

Laura: - e è un maschio o una femmina?

Io: - non lo so non è mica da tanto che lo sappiamo.

Niall: - dai decidiamo dei nomi insieme gli scriviamo su un foglietto e poi decidiamo quale va bene.

Io: - Niall sapevo che eri stupido ma con questa hai superato veramente te stesso.

Niall:- e perché scusa?- feci una faccia un po’ schifata come dire “se ci pensi un attimo ci arrivi”.

Laura: - secondo me invece è una buona idea.

Io: -ok

Niall:- prendiamo carta e penna e scriviamo un nome maschile e uno femminile poi decidiamo.

Pensai a qualche nome decente che non fossero i soliti nomi italiani banali ma doveva significare qualcosa per me il nome di mio figlio/a come Laura del resto. Già perché per me il nome Laura mi ricorda tutta la mia vita, mi ricorda quella donna per il quale vivevo e per la quale avrei dato la vita, perché avevo solo 8 anni quando ascoltai una sua canzone “LE COSE CHE VIVI” non sapevo niente di lei ma mi sentì bene mi sentì per la prima volta di amare qualcuno veramente(la personalità intendiamoci), non come si amano i genitori, i fratelli, gli amici… no era un modo diverso di amare il mio era un amore per una persona che mi ha aiutata ad affrontare la vita, che c’era sempre nel momento del bisogno e che ogni momento anche in futuro lei ci sarebbe stata. Per questo ho chiamato così mi figlia come lei avete capito chi è? È LAURA PAUSINI una amica, una sorella questa è stata per me e ho messo il suo nome a mia figlia per ringraziarla perché da quel 7 aprile ad oggi ne sono cambiate di cose e anche io sono cambiata, ma l’unica cosa che non è cambiata è stata quella fottutissima promessa che le ho fatto se avrò una bimba la chiamerò come te!...LAURA…

Per questo pensai bene e scelsi dei nomi che potessero voler dire qualcosa.

[Niall]

Era bello per me poter scegliere il nome di un'altra persona non l’avevo mai fatto prima e credetemi non è come scegliere il nome per un animale domestico è qualcosa di più. Sapevo che si doveva scegliere bene perché poi il figlio si sarebbe portato quel nome per tutta la vita così mi misi a pensare a dei nomi che potessero significare qualcosa perché sapevo che anche Chiara e Laura non gli avrebbero scelti a casaccio.

[Laura]

Volevo che mio fratello/ sorella avesse un nome bello che significasse qualcosa. Come il mio del resto perché mia madre mi ha sempre raccontato di avermi messo un nome veramente importante per lei che le ricordava come è bello crescere con una persona che per te e tutto, che ti ha cambiato la vita e che da quel momento in poi quella persona sarebbe restata per sempre con te qualsiasi cosa fosse successa.

E così pensai a dei nomi significativi.

[Chiara]

Io: - ok peschiamo i foglietti.

Tutti ne presero uno e poi comincio Laura a leggere.

Laura: - nome maschile: Michael. Nome femminile: Sophie. Beh credo di sapere di chi è questo si capisce dal nome vero papà?

Niall: come ai fatto?

Laura: beh uno dalla scrittura mamma non scrive così male senza offesa e poi si capisce dal nome maschile come il tuo idolo.

Niall: mi conosci bene vedo.

Chiara: ho un’idea diciamo perché abbiamo scelto questi nomi.

Niall: si. Allora io ho scelto Michael come il mio idolo Michael Bublé e Sophie perché era il nome di mia nonna.

Io: ah carino beh adesso tocca a me. Nome maschile: Manuel. Nome femminile: Nicole. Ahahah non può essere che tuo Laura.

Laura. Già l’hai capito da Manuel giusto?

Io: si però non gli mettiamo Manuel dai non voglio fregarli il nome a Romina.

Laura: ok come vuoi. Comunque ho scelto Manuel perché è il nome del mio ragazzo e Nicole perchè è bello e mi piace ha una bella melodia.

Io: Si hai ragione. Adesso tocca a te Niall.

Niall: nome maschile: Karol. Nome femminile: Agata. Ovviamente è tuo amore.

Io: già. Ho scelto Karol perché è un nome che mi ricorda una persona importante che mi ha insegnato come si vive e come si ama anche chi non ci sta simpatico. Era un uomo che ha insegnato al mondo come bisogna vivere nella fede e nell’amore era un papa ma per me era un semplice uomo di chiesa. e invece Agata come la scrittrice di gialli Agata Christie che leggendo il suoi libri mi ha fatto amare quel genere letterario.

Laura: bene ora decidiamo i due nomi…

spazio autrice: ciaoo gente lo so che non scrivo mai a fine capitolo e mi scuso molto ma con la scuola il tempo di scrivere è veramente poco e in questi days sono stata anche ammalata perciò spero che mi capiate... ma vi chiedo una cosuccia piccola piccola potete lasciare anche una recensione basta anche dirmi che vi piace non serve cose maga galattiche grazie 1000 appena posso pubblico il seguito ciaoooo

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Capitolo 10
*** il mio si? in tutte le lingue del mondo ***


Capitolo 10: IL MIO Sì? IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO.

-1giorno al matrimonio ero agitata. Provavo una cosa mai provata era una sensazione che non so spiegare neanche ora era come se si ero felice di sposarmi di diventare la signora Horan ma allo stesso tempo non volevo non fraintendetemi io amavo Niall ma in quei momenti qualche dubbio ti viene.

Era tutto pronto Niall era nella casa in comune con i ragazzi mentre io ero con le ragazze nel appartamento c’era anche Laura in fondo era una donna . Andai a dormire abbastanza presto ma dormi poco o niente e ricordo di aver sognato Milano la città dove ho conosciuto Niall e i ragazzi e dove la mia vita è cambiata più di quanto non lo era già. Dei miei parenti diciamo che c’era solo Tommaso e sua moglie, Romina e Manuel e una mia cara amica perché io con i miei genitori non ero in buon rapporto perché loro erano arrabbiati per come io avevo vissuto la mia vita, per quello che era successo con Niall, perché ero una mamma di 18 anni sola e non ero tornata da loro.

17 aprile ore 10:30

Era tutto pronto uscimmo di casa quando Niall e i ragazzi erano già usciti e ci precipitammo in una chiesetta in periferia che secondo me era un posto veramente romantico. Il mio vestito era crema con delle rose sporgenti sul petto e uno chiffon arricciato in vita.

Eleonor: ecco siamo arrivate

Io: oh my carrots sono emozionatissima.

Perrie: beh dai tranquilla è normale ogni sposa lo è.

Danielle: già è un grande passo!

Entrammo nel cortile della chiesa era bellissimo il mio Horan elegantissimo e perfettissimo smoking grigio fumo camicia bianca e cravatta verde chiaro onore al suo paese.

Prete:  vuoi tu Niall prendere Chiara come tua sposa amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita finché morte non vi separi?

Niall: si lo voglio. Si girò verso di me con un sorriso spettacolare credo proprio che sia stato il migliore in tutta la sua vita.

Prete: vuoi tu Chiara prendere Niall come tuo sposo amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita finché morte non vi separi?

Io: si lo voglio. Anch’io lo guardai e sorrisi.

Prete: bene vi dichiaro marito e moglie ora può baciare la sposa.

E neanche un secondo dopo la mia bocca era appiccicata a quella di Niall in bacio.

Fu una festa bellissima e festeggiammo a casa tutti insieme e ricevettimo tanti regali anche per il bebè.

I giorni passavano ed erano veramente belli ero già al terzo mese e un po’ di pancia cominciava notarsi e me lo dicevano tutti anche se secondo me non era così. Laura era euforica non faceva che parlarne tutto il giorno Niall doveva farci ancora l’abitudine a tutti questi cambiamenti così radicali nella sua vita e forse anche io.

Ero lì da sola che non sapevo che fare perché Niall era ad un concerto di beneficenze con gli altri Laura le era andata dietro e le altre ragazze non so dov’erano.

Così presi la radio e ascoltai canzoni a caso che non sapevo neanche chi le cantasse ma ad un certo punto le mie orecchie si aprirono più di quanto non lo fossero già per ascoltare una delle mie canzoni preferite e mi stupì di sentirla in una radio inglese ma poi pensai beh dai lei è famosa in tutto il mondo che c’è da meravigliarsi?!.

E RITORNO DATE

E ritorno da te nonostante il mio orgoglio

Io ritorno perché altra scelta non c´è

Ricordando i giorni a un `altra latitudine

Frequentando il posti dove ti vedrei

Recitando il gesti e le parole che ho perso

E ritorno da te dal silenzio che è in me

Tu dimmi se c´è ancora per me

Un `altra occasione, un `altra emozione

Se ancora sei tu

ancora di più un `altra canzone fresca e nuova

Tu dimmi se ormai qualcosa di noi c´è ancora dentro gli occhi tuoi,

Oh no...gli occhi tuoi

E ritorno da te perché ancora ti voglio

E ritorno da te contra il vento che c´è

Io ritorno perché ho bisogno di te

Di respirare fuori da questa inquietudine

E ritrovarci mani forti su di me

E non sentirmi sempre così fragile

Tu dimmi solo se c´è ancora per me

Un `altra occasione, un `altra emozione

Dimmi si ancora sei tu

ancora di più la nostra canzone che risuona

Tu dimmi se ormai qualcosa di noi c´è ancora dentro gli occhi tuoi, oh no...x2

Questa canzone rispecchiava la mia storia con Niall ma in tutte la canzoni della Pausini io trovo qualcosa di mio, qualcosa che mi rispecchi, ma soprattutto che mi dia sicurezza. Che mito che era per me quella donna era tutto ma proprio tutto.

spazio autrice: ciaoo belle tate ecco qua un altro capitolo dai forse adesso comincio a scrivere in fondo hai capitoli... cqm niente recensioni why??????? non vi piace? fatemelo sapere con un mini recensione. baci8 kia!

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Capitolo 11
*** la mia vita appesa ad un filo ***


Capitolo 11: LA MIA VITA APESA A UN FILO.

Era primavera io adoro questa stagione il profumo dei fiori, la natura che si risveglia dopo freddo inverno, gli animali che mettono il loro musetto fuori dalla tana, mi è sempre piaciuta.

I One Direction avevano cominciato una serie di interviste sui programmi televisivi inglesi e io e Laura eravamo andate a fare un giro con la macchina perché era da un po’ che non ci andavo, partimmo per questo mini viaggetto nonostante Niall non era molto d’accordo.

Niall: non andarci dai sei incita.

Io: appunto sono solo incinta non sono mica malata di chissà che roba e poi so guidare sai?

Niall: si va beh dai ma io ho paura

Io: paura di cosa? Ah ho capito non ti fidi delle donne al volente è così?

Niall: ma no.

Io: e allora?

Niall: e allora niente però stai attenta mi raccomando

Io: tranquillo.- Lo baciai e scappai mano nella mano con Laura.

Erano le 5 del pomeriggio e stavamo tornando a casa quando improvvisamente un ubriaco finì sulla mia corsia facendo un urto violentissimo e capotando l’auto.

[Niall]

Harry: oh finita anche questa.

Liam: già non vedo l’ora di arrivare a casa.

Louis: vi va di vedere un film questa sera come i vecchi tempi lo scelgo io ovviamente

Io: no no assolutamente no tu hai gusti veramente…- mi interruppe Zayn

Zayn: lo scelgo io allora perché Lou vuole solo film horror per far spaventare il nostro piccolo Harry.

Harry: non sono piccolo dato che ho dei figli e poi scusa non è colpa mia se non mi piacciono ognuno avrà i suoi gusti.

Mi squillò il cellulare:

io: pronto

X: parlo con Niall Horan?

Io: si sono io perchè?

X: sua moglie e sua figlia hanno avuto un incidente sulla seconda strada a sud di Londra.

Io: no non può essere dove sono adesso?

X: le abbiamo portate all’ospedale di san James.

Attaccai e mi precipitai tra le braccia di Zayn che mi abbraccio stranito.

Zayn: ehy Niall che ti prende?

Io: mi ha telefonato…-  non riuscivo a parlare perché le lacrime avevano preso il sopravento, intanto tutti i ragazzi erano in camerino seduti e impazienti di sapere perché mi ero messo ha piangere così da un momento all’altro.

Louis: allora chi ti ha telefonato si può sapere?

Io: la polizia.- Sempre con le lacrime agli occhi

Harry: la polizia e perché cosa è successo?

Io: Chiara e Laura hanno fatto… un… un… incidente

Liam: oh mio dio e come stanno?

Io: non lo so male credo sono al San James.- Le facce dei ragazzi si preoccuparono molto e così siccome non eravamo in grado di guidare dopo quello che era successo chiamammo Paul che lui conosceva poco Chiara e Laura e ci portò all’ospedale. Io non riuscivo a parlare, non riuscivo neanche a camminare mi sorreggeva Louis e parlo Harry.

Harry: mi scusi sono state ricoverate qui una madre con una figlia?

X: nome?

Harry: la madre Chiara e la figlia Laura.

X: ehm... si Laura e in sala operatoria ha avuto un trauma cranico e invece la madre è molto più grave e si trova anche lei in sala operatoria ma lei ha subito molti più danni della figlia.

Io: no no e del bambino sa niente era incinta.

X: no mi dispiace chiedete ha un dottore.

Liam: dai su siamo tutti preoccupati.

Ci sedemmo fuori dalle due sale operatorie che erano vicine in attesa io mi appoggiai a Harry che vedi piangere anche lui eravamo tutti distrutti.

Io: no ragazzi vi prego non piangete perché mi fate stare ancora più male.

Zayn: si ma vedi e che noi ti vogliamo bene e ne vogliamo anche Chiara e Laura…

Io: si lo so grazie ragazzi!

Harry: figurati.

Louis: ragazzi non credete sia meglio avvisare le nostre mogli?

Liam: beh non lo so non vorrei farle preoccupare e poi i bambini dove li lasciamo?

Uscì il dottore dalla sala operatoria dove c’era Laura… ci alzammo in piedi di scatto per avere notizie.

Io: allora dottore?

Dott: beh bisogna dire che il trauma cranico era abbastanza drammatico ma siamo riusciti a salvarla, ha inoltre ha una gamba rotta e un taglio sul braccio destro ma niente di preoccupante.

Io: ah. E sa niente di mia moglie?

Dott: no mi dispiace si occupa il mio collega ma lei era molto più grave.

Io: e il bambino?

Dott: non lo so chieda al mio collega quando esce.

Harry: possiamo vedere Laura?

Dott: si tra una mezzoretta la porteremo in camera. Il medico se ne andò e io mi sedetti sulla sedi mettendomi le mani nei capelli.

Io: e tutta colpa mia si solo mia…

Louis: ma no che dici come può essere colpa tua dai.

Io: si perché le ho detto che poteva andare a fare un giro con la macchina ma io me lo sentivo che non dovevo permetterlo.

Liam: ma dai come potevi saperlo e poi Chiara sa guidare gli sono venuti addosso.

Io: già se prendo quel bastardo lo strozzo con le mie mani.

Harry: Niall calmati ok.

Affondai sulla sua spalla e mi misi a piangere a dirotto ero distrutto stava andando tutto bene non poteva succedere questo.

Il medico ci diede il permesso di vedere Laura, mi precipitai di corsa in camera e lei appena mi vide mi sorrise, ma devo dire che non era uno dei migliori perché era preoccupata lo si leggeva in faccia.

Io: oh Lauretta che è successo.- abbracciandola.

Laura: un tipo un po’ bevuto ci è venuto addosso e mamma non ha potuto evitarla. Come sta lei?

Io: non lo so è ancora in sala operatoria ma credo non tanto bene i danni maggiori gli ha subiti lei.

Laura: nooo- disse piangendo- il mio fratellino come sta la mia super mum no nono papà-. Mi abbracciò fortissimo.

Io: dai su stai tranquilla questo è il miglior ospedale di Londra vedrai che li salveranno entrambi.

Laura: lo spero papà .

Harry: si tranquilla.

Zayn: senti Niall io adesso vado a casa ad avvisare le ragazze.

Io: ok

Zayn: fammi sapere quando Chiara si sveglia eh.

Io: si certo.

Il dottore entrò: scusate ma adesso è meglio che Laura si riposi andate ad aspettare fuori che tra un po’ uscirà il mio collega.

 Ci precipitammo in sala d’attesa e dopo qualche minuto uscì il medico.

Io: allora dottore mi dica come è andata.- La sua faccia non sembra sprizzare felicità.

Dott: mi dispiace ma sua moglie e entrata in coma ci resterà almeno per qualche giorno ma sta abbastanza bene  per il resto.

Io: e… il bambino?

Dott: mi dispiace ma quello non siamo proprio riusciti a salvarlo era in condizioni gravissime ed era già morto prima di arrivare qui.

Io: capisco…

Liam: e adesso chi glielo dice a Laura?

Io: già non la prenderà affatto bene.

Louis: e tu come ti senti?

Io: non lo so prima voglio vedere Chiara poi capirò.

Entrai solo io nella camera e lei era lì ferma immobile che non si muoveva con la mascherina dell’ossigeno e un casino di fili attaccati sul petto, mi faceva male vederla così un male pazzesco mi sentivo responsabile in qualche modo. Pensai a nostro figlio che non c’era più, per colpa di un incosciente che si mette alla guida quando è ubriaco fradicio, “come faccio senza di te” continuavo a ripetermi “non vivo tu sei la mia vita, sei il mio amore”. Gli presi la mano e lei non so come me la strinse, ma sapevo che erano i riflessi del coma.

Passarono i giorni, dormivo un po’ nella camera di Laura e un po’ in quella di Chiara. La mia figliola la presa abbastanza bene anche se per lei era molto importante avere quel fratellino ma mi disse: VA BEH DAI PAPA’ IL DESTINO A VOLUTO COSì LA MAMMA E’ SALVA QUESTO MI IMPORTA PIU’ DI TUTTO.

Erano passati 10 giorni dall’incidente quando nel tardo pomeriggio Chiara finalmente aprì gli occhi…

spazio autrice: ciaooo allora adesso mi preoccupo davvero tanto. come mai non recensite voglio solo sapere che ne pensate. ma questo capitolo mi piace molto anche se è triste è uno di più belli secondo me si capisce quanto Niall ami Chiara e Laura perciò detto questo recensiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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Capitolo 12
*** il ritorno alla vita ***


Capitolo 12: IL RITORNO ALLA VITA.

Io: ehy amore tutto bene?

Chiara: perché sono in un letto d’ospedale?

Io: tu e Laura avete avuto un incidente non ti ricordi?

Era stranita.

Chiara: no e Laura come sta?

Io: non ti preoccupare lei sta bene ha solo una gamba rotta, ha avuto un lieve trauma cranico ma adesso sta benone non ti preoccupare.

Chiara: e il mio bambino?- disse preoccupata io non avevo il coraggio di dirle che non c’era più che per colpa di quel incosciente che tra l’altro se l’era cavata con poco lui non c’era più così me ne uscì dicendo:  vado ad avvisare un medico che ti sei svegliata vediamo quello che dice ok.

Lei annui e io chiamai il dottore che corse subito a visitarla. E apparentemente stava bene anche se fece la stessa domanda anche al dottore e lui gli rispose schietto senza paura.

Dott: mi dispiace ma non siamo riusciti a salvarlo.

Lei incomincio a piangere ed urlare e io ero lì a calmarla anche se non serviva molto lei era distrutta quel bimbo lei lo voleva con tutta se stessa anch’io devo dire ma lei più di tutti.

Quando tornammo a casa lei non era più quella di prima era come dire un po’ stranita e forse stava cadendo in depressione.  Una molto grave.

E io ero molto triste e preoccupato a vederla così perché lei non se lo meritava…

[Chiara]

Mi sentivo malissimo se avessi ascoltato Niall ora non sarei così avrei ancora il mio bambino, il nostro bambino invece per la mia troppa sicurezza non era più come una volta.

Eleonor: Chiaraaaaa come stai meglio vero?

Io: mica tanto mi dispiace molto per il bambino.

Elena: dai su la vita continua.  più avanti potete sempre riprovarci.

Io: si ma non è questo il fatto è che mi sento io la responsabile perché Niall me l’ha detto di non andarci ma io niente ho fatto di mia testa e ora pago di mia borsa.-(ahah mia nonna lo dice sempre questa frase intendo).

Niall: no amore non è colpa tua.- baciandomi la fronte.

Io: scusate voglio andare a straniarmi un attimo sul letto perché non mi reggo neanche in piedi.

Harry: si. Dai raccontala a qualcun altro sai se ne letto viene anche Niall voi due ci riprovate subito!

Niall lo fulmino con gli occhi.

Harry: dai scherzavo un po’ di allegria no?

Liam: si ma tu esageri Harry con la parola “allegria”.

Zayn: no Hazza tu sei pervertito e pensi a quello tutto il giorno.

Elena: Ecco perché mi sono innamorata di Styles perché è pervertito come nessuno lo è. – ( ahia ora Elena mi uccide si perché lei è una mia amica e mi ha chiesto di farle fare la moglie di Harry scusa Elly).

Harry: eh ma anche tu lo sei se no no saresti mia moglie…

I ragazzi cercavano di farmi stare bene ma per me non era facile io quel figlio lo volevo, beh avevo Laura però questo era come dire un modo che dimostrava che dopo tutto quello che era successo dopo tutto il passato noi due ci amavamo ancora anzi non avevamo mai smesso di amarci.

I giorni passavano e io diventavo sempre più legata ad Elena che mi aiutava a non pensare anche se ero depressa e non pensavo ad altro tutto il giorno ma diciamo che lei ce la metteva tutta per strapparmi un sorriso e una risata e il bello è che ci riusciva sempre.

Laura non era più neanche lei la stessa era diventata una secchiona e non faceva altro che passare il tempo sui libri diceva che così non pensava al fratellino. Niall anche lui cercava di farmi star bene ma si vedeva lontano un miglio che era lui il primo a vedermi così, ma cercava di non darlo all’occhio.

Mi chiudevo dentro me stessa per ore e ore senza parlare con nessuno e l’unica cosa che facevo era pensare, pensare e ancora pensare che secondo me non mi faceva altro che male perché rammendare il passato non è mai una buona soluzione anzi bisogna pensare che domani sarà migliore ma non riuscivo a togliermi quel pensiero. Non ero grave  e neanche Laura per fortuna ma il mio bimbo nella mia pancia non c’era più e per me era straziante come se mi avessero tolto una parte importante di me stessa.

La più importante…

Spazio autrice: ciaoooo come vi butta????? a me discretamente ho pubblicato il capitolo proprio oggi anche se era pronto da un po' perchè today is 12/12/12 nonchè santa Lucia che mi ha "portato" ( non ci credo è) ma a volte mi piace fare la bimba! rulllooooooo di tamburi...... IL CALENDARIO DEI RAGAZZI DEL 2013, UN GIORNALINO E UN BAGNO SCHIUMA AL GELSOMINO (non vi dico il profumo...) ma tornando a noi il capitolo vi piace?????? a me abbastanza nel prossimo vi anticipo che ci sarà qualcosa di..... non vi anticipo niente perciò a presto belle ah e mi raccomando continuate a recensire perchè siete poch ma proprio poche mi raccomando ci conto eh.... un bacione Kia

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Capitolo 13
*** quando il tutto sovrasta il tutto ***


Capitolo 13: QUANDO IL TUTTO SOVRASTA IL TUTTO.  

Ero a casa di Elena e Harry a chiacchierare mentre i suoi bimbi erano in quella di Liam a giocare insieme anche a quelli di Zayn e Louis e Laura era in camera a studiare.

Io: grazie Elena perché mi fai dimenticare tutto quando sono qui con te.

Elena: Ma dai io sono tua amica e ti sono vicina.- ma vidi che era un po’ giù di corda.

Io: ehy ma è tutto ok?

Elena: beh diciamo che un problemino c’è ma non so se parlartene perché non sono sicura di questa cosa.

Io: beh dimmela così se so qualche cosa ti do conferma.

Elena: ok. Ieri quando i bambini dormivano e Harry era in bagno, io ero seduta sul letto quando improvvisamente arriva un messaggio a Harry e c’era scritto “ NEW MASAGGE: LIEBE”. E tu sai che vuol dire “Liebe”?

Io: si vuol dire amore in tedesco…

Elena: esatto e allora lo aperto e sai quello che c’era scritto? “

Io: no direi di no non sono una veggente!- ci mettemmo a ridere.

Elena: c’era scritto: DOLCE STYLES TI VOLEVO AVVERTIRE CHE DOMANI ALL’INCONTRO PUBBLICITARIO IO CI SARO’ NON VEDO L’ORA DI VEDERTI UN BACIO LIEBE!

Io: sai che ti dico non dovevi leggerlo se tu ti fidi di lui sei a posto.

Elena: è proprio questo il problema non so se mi fido più di lui.

Io: Elena ma che dici, avete due bambini e non puoi separarti.

Elena: non ho detto che voglio sperarmi però non mi fido più di mio marito. Ti ricordo che sono sposata con Harry Styles…

Io: eh e allora io con Niall Horan che centra.

Elena: Chiara non mi prendere in giro per favore.

Io: non ti sto prendendo in giro dai si ok devo ammettere che sono famosi ma sono sposati non possono tradirci perché ne va della loro reputazione sui giornali non credi.

Elena: si ma io voglio vederci chiaro in questa faccenda.

Io: allora sai che devi fare? Questa sera quando tornano dall’incontro pubblicitario scopri come stanno veramente le cose.

Elena: no, no e assolutamente no.

Io: allora tieniti il dubbio che ti devo dire scusa.

Elena: ma tu credi che dovrei parlarli?

Io: io lo farei solo per togliermi il dubbio.

Elena: grazie Chiara sei un vera amica…

Io: di niente, dai tu mi aiuti e io ti aiuto e così che fanno gli amiche.

Ci abbracciammo. E piano piano cominciavo a rendermi conto che la depressione scompariva e lasciava posto ad un’altra persona e credo che anche Elena se ne era accorta perché con i miei consigli lei si sentiva bene e anch’io.

Eravamo diventate proprio  unite…

Alla sera tornarono i ragazzi dall’incontro pubblicitario e io a Niall non dissi nulla perché Elena mi aveva pregato di non dirgli niente e io da buona amica mantenni la parola…

[Elena]

Erano le sette appena passate quando arrivò Harry… i bambini gli saltarono addosso e io mi limitai a guardalo e salutarlo appena e per tutta la sera non gli scambiai neanche una parola.

Quando i bambini andarono a letto lui si avvicinò e tentò di baciarmi ma io lo fermai e rimase sconcertato perché non mi ero mai comportata così.

Harry: ehy amore ma che hai è da quando sono arrivato che non mi parli?!

Io: ah e me lo chiedi?

Harry: beh ovvio non posso essere nella tua testa. Ma dimmi che ti succede?

Io: si certo te lo dico, ieri ho visto un messaggio nel tuo cellulare di un certo LIEBE o una certa non so e nel testo c’erano un po’ troppe smancerie e io non mi fido più di te Harry mi dispiace…- urlai come una forsennata.

Harry: primo abbassa la voce che i bambini dormono e secondo io amo solo te e questo LIEBE tu non hai idea di chi sia e non è dicerto quello che pensi tu amore mio.

Io: ah si e allora chi è? Voglio saperlo Harry non mentirmi..

Si avvicino dolcemente… -ma certo amore te lo dico è la nostra nuova guardia del corpo e il suo cognome è proprio Liebe ma si pronuncia laib e scherza con me e anche con gli altri ma stai tranquilla non sono arrivato al punto di innamorarmi di lui anzi non ci penso neanche perché io amo te più della mia vita stessa.

Sorrisi e lui fece lo stesso .

Harry: che gelosona che sei amore mio!

Io: beh ma non credi che devo esserlo tu sei Harry Styles…

Harry: e tu sei la moglie di questo figo e questo figo ti ama tantissimo quindi un po’ va bene ma tu credo che hai esagerato non credi?

Io: si scusa amore.

E ci baciammo in un bacio pieno d’amore perché io lo amavo troppo il mio bellissimo maritino.

Poi neanche 5 minuti dopo ci ritrovammo sotto le coperte uniti in amore troppo forte che nessuno dei due sapeva spiegare a parole ma solo  e soltanto a gesti perché era così lo capivo solo quando mi faceva sentire la sua presenza e io la facevo sentire a lui.

La mattina mi svegliai con il suo solito bacetto e tutto si risistemò e il tutto ha sovrastato il tutto è proprio il caso di dirlo oh yes…

[Chiara]

Elena e Harry avevano risolto e anche io Niall ci eravamo ripresi da quella brutta sventura la mia depressione era sparita grazie ad alcune persone che mi volevano ( e me ne voglio tutt’ora) un mondo di bene mi avevano aiutata e sostenuta e bisogna dire che il tutto ha sovrastato il tutto come credo che succeda in ogni occasione che sia positiva o negativa….

spazio autrice: eccone un' altro sfornato dalla ditta... che ne pensate??? ve lo aspettavate un bodyguard con questo nome? diciamo che l'idea me venuta perchè ho conosciuto una ragazza tedesca che faceva proprio così di cognome ma si scriveva come si pronunciava, ma io lo fatto così perchè altrimenti non c'era molto da preoccuparsi e elena non lo avrebbe mai letto altrimenti. cqm per chi non lo avesse capito elena è una mia amica anche nella "realtà". vi anticipo che nel prossimo capitolo ci saranno grandi novità perciò detto questo mi raccomando recensite vi voglio attive è ciaooooo splendori statemi bene kia!

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Capitolo 14
*** la vita è bella ma... ***


Capitolo 14: LA VITA E’ BELLA MA…
 I giorni passavano e io mi rendevo conto di come era bella  la vita perché anche se ci sono delle volte che sembra andar tutto male poi alla fine si risolve e anche  per me era andata così.
Era un sabato mattina come tanti altri ed eravamo tutti nella parte di casa in comune quando all’improvviso entrarono Elena e Harry con un sorrisino alquanto malizioso e tutti ci guardammo perplessi perché sembravano due ragazzini nonostante ci fossero lì molti minorenni per la precisione 12 si perché tre erano di Liam e Danielle, tre di Louis e Eleanor altri tre di Zayn e Perrie, Laura e i due bimbi dei due pazzi.
Harry: ragazzi io e Elena volevamo dirvi una cosa…
Liam: che cosa?
Louis: aspetta Elena non l’avrai mica fatto castrare Harry perché voleva fare troppe volte zum-zum spero? 
( ahahah dove mi è uscita questa, scusa Elena spero che non mi ucciderai per questo ah no scusa non puoi devo continuare con la ff).
Ci mettemmo tutti a ridere meglio quelli che l’hanno capita.
Elena: ma non che dici Lou io non potrei mai fare questo a Styles…
Laura: beh ma allora che dovete dirci?
Si guardarono sorrisero e poi Elena disse: sono incinta…
Io la fissai senza dire una parola mentre gli altri facevano i complimenti. Io non sapevo che pensare perché a quest’ora il mio bimbo poteva nascere a giorni e invece… Niall si accorse di questa mia assenza momentanea e si avvicinò per chiedermi il motivo.
Niall: ehy amore che hai? Sembri persa tutto bene? 
Io: si, si è che stavo pensando… beh tu sai che cosa.- E avevo ragione lo aveva capito così mi prese per la mano e mi disse di non preoccuparmi che mi capiva e che anche lui si sentiva così ma è andata come è andata e bisognava accettarlo e che però lui era contento per Elena e Harry e anch’io anche se per loro era già il terzo mentre noi avevamo solo Laura ma credo che prima o poi arriveremo anche noi a quel numero come tutti gli altri.
I ragazzi annullarono degli incontri in America che avveno programmato per il mese di Giunio per via della gravidanza di Elena e un po’ anche perché volevano stare più tempo con la loro famiglia che tanto amavano.
Ma una sera risuccesse… quando eravamo in camera da letto e io mi stavo mettendo il pigiama Niall entrò nella stanza e mi fermò…
Niall: no amore non mettere il pigiama non serve.- io lo guardai alquanto perplessa poi lui non mi lasciò neanche il tempo di chiedergli il perché di quella domanda che la risposta divenne subito chiara le sue labbra si appoggiarono dolcemente alle mie e io avevo capito che voleva riprovarci ma non perché si sentiva inferiore ai suoi amici per via del numero di figli ma perché lui voleva solo averne un altro e anche io. Così risuccesse…
Quando tutto sembrava andare bene nell'aria si sentì un lieve ronzio che mi disturbava, ma sapete quel era il disturbo maggiore il fatto che questa persona venne a bussare letteralmente a casa mia senza preavviso. Era una donna avrà avuto circa la mia età forse qualche anno in più ma non molti, era una bella ragazza con occhi tra il grigio e verde e i capelli lunghi, ricci e mori e appena vi vide mi disse: dov'è Niall?
Io: scusi ma non le sembra opportuno dirmi chi è lei?
Lei: perchè scusa?
Io: beh sai com'è io sono sua moglie...
lei: ah si non mi dire ma allora ci ha messo davvero poco a dimenticarmi, quando io invece lo amo ancora... disse con un sorrisino malizioso
io: scusa ma si può sapere chi cazzo sei?
Lei: si certo mi chiamo Daisy e sono la ex di Niall allora e in casa o no?
Io: ah la sua ex io come ti ho già detto sono la moglie e comunque non è in casa.- cominciavo ad incazzarmi e lei l'aveva notato.
Daisy: beh allora dille che sono passata ciao...
io chiusi la porta sbattendola dal nervoso chi era quella Daisy che cazzo voleva da Niall? Proprio adesso che andava bene e che mi ero ripresa dalla depressione.
Laura uscì dalla sua stanza chiedendomi perchè avevo sbattuto la porta in quel modo e chi era quella tipa che aveva sentito parlare....
io: non lo so Laura non lo so cercava papà e mi ha detto di essere la sua ex.
Laura: la sua ex e da quando vent'anni?!
Io: boh ma credo che quando viene gli farò un bel discorsetto!
Laura: ok fai come vuoi ma non esagerare come il tuo solito io vado a studiare.
Io: ma se la scuola è finita...
Laura: si lo so ma ho voglia di studiare perchè non posso?
Io: si si fai pure.
Era strana Laura non la capivo perchè passare tutta la vita sui libri perchè vivere così? Diciamo che in quel momento c'era solo una persona che l'avrebbe fatta stare meglio il suo MANUEL che tra qualche settimana sarebbe venuto a Londra.
Raccontai anche a Elena la storia di questa Daisy e lei mi disse che dovevo assolutamente parlarne con lui perchè le ex sono veramente pericolose. 
Allora quando venne Niall gli parlai.
Io: Niall devo parlarti.
Niall: si certo che c'è?
Io: ti ricordi quando sono venuta qui con Laura è passato quasi un anno giusto?- lui annui e non capiva dove volessi arrivare- ecco ti ricordi quello che mi avete detto tu e gli altri?
Niall: si ti ho detto che ti amo che non ti ho dimenticata...
io: si ma mi hai detto anche un'altra cosa
Niall: cosa?
Io: io voglio che me lo dici tu?
Mi guardava con i suoi meravigliosi occhi senza capire era perso nei miei e i nei suoi ma non ci capivamo.
Niall: non capisco dove vuoi arrivare amore.
Io: ah non lo capisci. Allora te lo dico io. Quando non c'eri è venuta a trovarti una persona.
Niall: beh ma scusa che c'entra tutto questo potevi dirmelo senza tanti giri di parole.
Io lo guardai lo fulminai con il mio sguardo assassino.
Niall: e chi era?
Io: la tua ex
Niall: la mia cosa?
Io: la tua ex Niall ci senti o sei sordo
Niall: ex? Aspetta non sarà mica Daisy?
Io: si proprio quella
si sedette sul divano e si mise la mani nei capelli, mi fece segno di sedermi accanto a lui. Però devo dire che io non ero arrabbiata volevo solo vederci chiaro in questa faccenda.
Io: Niall voglio che tu sappia che non sono arrabbiata voglio sapere solo la verità.
alzo la testa e mi guardò...
Niall: si ovvio che ti dico la verità non potrei mai mentirti. Daisy non è la mia ex o meglio lei crede di esserlo ma noi non ci siamo mai messi insieme.
io: e allora perchè dice di esserlo se non è così?
Niall: non lo so. Ma non capisco che vuole è da due anni che no si faceva sentire.
 Io: Niall io ti credo perchè ti amo e so che mi ami anche tu e non voglio che questa rovini tutto quello che abbiamo costruito non voglio.
Mi sorrise e mi strinse a se dicendo: neanche io amore neanche io e vedrai che non succederà.
Poi mi baciò e io capì un'altra volta quanto mi amava e che diceva sul serio . 
I giorni passavano abbastanza in fretta e Daisy per un po' non si fece sentire e Niall mi raccontò di come l'ha incontrata: i ragazzi erano ad un concerto a Manchester e in un locale aveva incontrato questa ragazza che sapendo della situazione sentimentale di Niall ne approfittò e lo baciò, ma lui la respinse lei le disse che gli piaceva ma ovviamente a lui no e lei si era fissata con questa storia, dandoli a volte dei problemi ma appunto come ho detto prima era due anni che non si faceva sentire fino ad ora lui non ci aveva pensato. spazio autrice: ma zao tatine come ve la passate????? a me non va male sono leggermente impegnata con la scuola e impegni vari ma per il resto dai... cqm io da oggi sono in vacanza hieh che bello 15 gg ci stanno per riprendersi. ma detto questo passiamo al capitolo come vi sembra?? a me non mi fa ne caldo ne freddo non è dicerto uno dei migliori però dai è passabile... vi comunico che il prossimo capitolo sarà l'ultimo, o meglio della 1 serie si perchè poi ne farò un altra che ancora non so come la chiamerò! perciò detto questo recensite e fatemi sapere che ne pensate bye kia!

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Capitolo 15
*** quando l'amore arriva e non se ne va più! ***


Capitolo 15: QUANDO L'AMORE ARRIVA NON SE NE VA PIU'

Daisy continuava a mandarmi minacce via cellulare, via e-mail oppure per posta.

io ero molto spaventata perchè non mi era mai capitata una cosa così.

Un giorno ero nella parte di casa in comune con tutti e arrivò una lettera fu proprio quella a convincermi a denunciarla. Anche gli altri mi dissero che dovevo farlo perchè non si può vivere così e una vera tortura. Quella lettera faceva così:

CARA CHIARA,

DEVI STARE LONTANA DA NIALL PERCHE' LUI E' MIO E HO INTENZIONE DI RIPRENDERMELO A TUTTI I COSTI.

E QUANDO DICO COSI' STAI PUR CERTA CHE SONO DISPOSTA A FARE DI TUTTO PER LUI E QUESTO IMPLICA TOGLIERE DI MEZZO TUTTI GLI OSTACOLI COME TE.

DEVI ALLONTANARTI DA LUI E TORNARTENE DA DOVE SEI VENUTA E PORTATI TUA FIGLIA CON TE SE NON VUOI  CHE SI FACCIA DEL MALE.

POTRESTI AVERLA SULLA COSCENZA, RICORATELO.

SPERO CHE IL MIO MESSAGGIO  TI SIA ARRTIVATO CHIARO ALTRIMENTI QUESTA STORIA FINIRA' MALE!

( la lettera è stata scritta da Elena ovvero per efp innamorataelly se volete passate anche da lei)

Appena lo lessi mi misi a piangere e Niall dopo averla letta disse: amore devi andare a denunciarla è pazza da legare.

Tutti  gli altri concordavano con lui.

Allora il giorno stesso andai a fare la denuncia contro questa pazza e sapete quello che scoprì che lei era psicopatica con problemi di mentre insomma da manicomio.

I giorni passarono e arrivò il giorno in cui Manuel e Romina vennero a Londra per starci due settimane (almeno quello che credevamo). Laura era euforica all'idea di rivedere il suo ragazzo perchè era dalle vacanze di natale che non si vedevano più. Andammo a prenderli all'aeroporto e quando si videro si saltarono letteralmente addosso io guardai Niall sorridendo e lui fece lo stesso erano così teneri che... non potevo credere che la mia figlioletta fosse fidanzata, ma dovevo anzi dovevamo accettarlo però dai eravamo contenti in fondo erano così dolci insieme mi ricordavano tanto io e Niall.

I giorni passavano e loro erano sempre più felici quando ad un certo punto mentre i due piccioncini erano intenti a guardarsi amorosamente Romina disse: scusate se interrompo questo bellissimo momento ma io ho una sorpresa.

Laura: io adoro le sorprese su coraggio suocera spara.

Io e Romina ci guardammo e iniziammo a ridere come due pazze mentre l'unico che era serio era Niall.

Manuel: dai mamma che c'è non dirmi che...

Romina: restiamo.... restiamo a vivere qui a Londra ho chiesto il trasferimento, ma prima dovevo essere sicura che me lo dessero ed è stato accettato.

Laura comincio a saltare dalla gioia e anche  Manuel era contento perchè non ne sapeva nulla e Niall vi chiederete... lui continuava a sorridere non smetteva di guardare sua figlia e poi si avvicinò a me dicendomi: mi ricordano tanto noi due.

E io annui dio quanto aveva ragione... e come se ne aveva.

Niall: e dove pensate di stare?.

Romina: beh ho affittato un appartamento qui vicino per non separare i nostri piccioncini.

Laura: grazie Romina sei unica davvero..

il giorno seguente Laura e Manuel erano a fare un giro con Romina e io ero sola con Niall ed ad un certo punto mi sentì come se il pranzo girava nel mio stomaco e avevo la nausea...

io: Niall ho la nausea mi viene da vomitare.

Niall: come sarebbe hai la nausea? Che ti succede?

Io: non lo so mi sento male.

Niall: forse hai preso un colpo di freddo.

Io: si forse.- volevo credere che fosse così ma non ne ero certa perchè eravamo a Londra ed era giugno e non faceva di certo freddo era un po' impossibile.

Neanche cinque minuti dopo mi ritrovai in bagno a rigurgitare lo so che fa un po' schifo ma quando succede, succede che ci volete fare...

qualche giorno dopo  Romina cominciò il lavoro lei era infermiera professionista e lavorava al san James quello dove ero stata ricoverata dopo l'incidente.

Quel 21 giugno Laura  e Manuel erano andati a vedere il Big Bang e il London Eyes con degli amici di Laura. Io avevo ancora la nausea e non mi passava, mi misi a contare e capì tutto...

ero lì in bagno a guardarmi allo specchio con un sorriso, quando sentì bussare alla porta...

era Niall: amore tutto bene? E un'ora che sei in bagno...

io: sisi tranquillo sto bene.

Niall: dai apri la porta.

Io: no aspetta ancora un po'.

Mi decisi era proprio ora non potevo più aspettare dovevo sapere se era come sospettavo.

Esso risultò POSITIVO che ci volete fare se non sbaglio in un test di gravidanza due lineette è... proprio quello.

continuavo a ridere guardarmi allo specchio perchè non ci potevo credere.

Niall: adesso o apri la porta o la butto giù perchè sono davvero preoccupato.

 mi avvicinai alla porta aprendola e dissi: ah si e perchè?

Niall: beh è da più di un'ora che sei chiusa in bagno cominciavo a credere che fossi svenuta.

Sorrisi e anche lui poi disse: ma tutto bene che ti succede sei... come dire strana sicura di star ben...

non lo lasciai finire e presi il suo viso tra le mie mani e lo baciai.

Lui continuava a sorridermi senza capire il perchè di questo mio comportamento così lo presi per mano portandolo in bagno e dicendoli di chiudere gli occhi. Lui lo fece ma era proprio confuso non ci stava capendo niente ahahh poverino il mio Horan stava impazzendo, ma sicuramente non immaginava quello che volessi dirli non se lo aspettava proprio.

Io: bene sei pronto?

Niall: per cosa?

Io: per la sorpresa mega galattica che sto per farti vedere...

lui sorrise annuendo e allora io dissi: bene ora apri gli occhi.

Lui gli aprì e io avevo in mano il test.

Niall: che cos'è un termometro per misurare la febbre? Ah adesso mi spiego il tuo comportamento volevi dirmi che hai la temperatura alta famm...

io: ma no che cosa dici? Ti sembra un termometro questo? Beh un po' ci assomiglia ma non lo è..

Niall: che cos'è allora?

Io: ma non ci arrivi?

Niall: a cosa scusa non capisco mi stai confondendo se non è un termometro che è?

Io: un test Niall un test di...

 non mi lasciò finire la frase la concluse lui: di gravidanza?

Io annui lui lo prese in mano dicendo: e che dice?

Io: che sono incinta...

gli si illuminò il viso mi sorrise con uno dei suoi sorrisi migliori mi attirò a se e mi baciò era davvero felicissimo non era neanche in se mi prese per mano andò a bussare a tutte le porte dei ragazzi e mi disse di chiamare Laura e Manuel.

Dopo un po' arrivarono tutti nella parte di casa in comune c'era anche Romina.

Niall continuava a ridere era stra felice e io lo guardavo e mi faceva uno strano effetto perchè era veramente bello vederlo aveva una faccia da crepare...

Liam: ehy amico tutto bene?

Niall: si si

Louis: no tu non stai bene sei strano Chiara ma che gli ha messo nel latte sta mattina?

Io: eh sapessi Louis sapessi.

Elena: si ma seriamente che hai Niall se veramente strano...

io: sai com'è Elena lui e contento come era contento qualcun'altro qualche giorno fa.

Tutti mi guardavano perplessi senza capire.

Zayn: ok va bene ma perchè sei contento?

Niall: glielo diciamo amore?.- disse rivolgendosi a me

io annui ero molto agitata non riuscivo neanche a parlare.

Harry: che cosa dovete dirci? Dai sparate...

io e Niall cantando: shot me of the sky you are my kryptonite. Guardandoci dritti negli occhi.

Harry: ehy quella è mia.

Noi due ci guardammo e ridevamo, ridevamo come due matti

Laura: mamma papà, ma siete sicuri di star bene sembrate due drogati.

Niall: si si ok dai forza e coraggio diciamoglielo... Chiara, io... NOI.... beh ecco.... avremo.... un bambino...

le loro facce era tipo :-O Laura non serve neanche che io vi dica come era contenta si alzò dal divano e cominciò a saltare per tutta la casa e anche gli altri erano contenti.

Elena si avvicinò a me dicendomi: hai visto amica mia|!?

Io annui e l'abbracciai felice.

Louis: ah però amico ti sei dato da fare subito! Bravo, bravo così si fa.

Niall: dai Piantala Lou.

Eleonor: è sempre il solito che ci volete fare non cambierà mai.. e lui le fece un sorrisino baciandola.

Niall: ora non ti lascerò fare più niente ti accompagnerò anche in bagno se proprio devo-.

I ragazzi fecero tipo un: ohohohoh.

Io: non credo che sia il caso tranquillo amore mio non farò niente prometto, questo figlio lo voglio e non voglio perdere anche questo perchè altrimenti mi suicido.

Niall: no ci pensare neanche poi io come farei senza di te?

Eravamo tutti contenti a casa Direction ci sarebbero stati due bebè hie.

Dopo alcune settimane andai a fare un ecografia insieme a Niall.

Io: sei pronto amore?- chiesi a Niall intanto che il dottore mi spalmava sulla pancia il gel e lui annui.

Dott: eccolo qua, ma un momento...

Niall: che succede dottore, c'è qualcosa che non va?

Io lo fissavo perchè ero preoccupata che non ci fosse qualche malformazione.

Dott: no no niente di preoccupante anzi vedete- disse ingrandendo il monitor- vedete sono due!

Niall: come scusi due?

Dott: si due gemellini...

io: oh mio dio non ci posso credere.

Dott: Già e volete sapere di che...

“SI” affermammo insieme io Niall guardandoci negli occhi.

Dott: ok sono due maschietti.

Appena arrivammo a casa raccontammo ai ragazzi la notizia e tutti furono contenti, ma in particolare Laura che disse: due fratellini in una volta sola che figata...

Passarono alcuni mesi da quel giorno e era giunto il momento... la nascita della bimba di Elena e Harry.

Harry: oh mamma mia è il terzo ma sono agitato come se fosse il primo!

Niall: io non so cosa si prova perchè quando e nata la mia bimba- disse abbracciando Laura- non c'ero.

Laura: va beh papà ci sei ora.- Sorrisero entrambi come erano dolci.

Dopo due ore sentimmo un pianto e capimmo che era nata la piccola DARCEY l'avevano chiamata così perchè a Harry piaceva molto quel nome e da sempre diceva che se avesse avuto una bambina l'avrebbe chiamata così!

Era veramente carina questa bimba assomigliava a Hazza dalla testa ai piedi eh si perchè aveva i capelli ricci color castano e quei occhi smeraldo beh ma un po' di ricci gli aveva presi anche da Elena, che dolce. Io pensavo al bambino  che avevo perso qualche mese fa e che ora l'avrei potuto stringere tra le braccia e poi i miei pensieri si focalizzarono su quegli che “portavo ora” ed ero stra felice perchè mancavano poche settimane anche per me.

Appena entrammo in camera vedemmo tutta la famiglia Styles riunita e tra poco ci sarebbe stata anche una nuova famiglia Horan.

Come avrò detto molte volte non ti accorgi del tempo che passa si perchè credetemi passa veramente in fretta...

il giorno in cui i miei gemellini vennero alla luce fu una cosa indescrivibile, il dolore si c'era è normale ma fu una cosa bellissima erano perfetti capelli castano chiaro come i miei, ma gli occhi gli occhi erano ancora una volta azzurri e io mi chiesi come era possibile una cosa così su 3 figli tutti e 3 con gli occhi come il padre, però poi pensai “beh per loro sarà un orgoglio”.

Appena uscì dalla sala parto Niall mi venne in contro abbracciandomi e dicendomi: sono perfetti amore mio perfetti.

Io: come te amore il merito è tuo.

Sorridemmo insieme stringendo tra le braccia i nostri bellissimi gemellini Michael  e Mettew... 

spazio autrice: ciaooo belle carotine eh bene si siamo giunti al termine di questa ff!!!!! vi chiedo di recensire e farmi sapere che ne pensate. vorrei infine ringraziare elena che mi ha dato molti consigli e idee e che mi sopporta sempre... perciò detto tutto questo ci vediamo l'anno prossimo ciaooooo ancora e buone feste a tutte!!!!!!!!!

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