iL PeTaLo dI CiLiEgIo di Zoa (/viewuser.php?uid=17236)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO I° - Diamo una spolverata ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO II° - La Festa ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO III° - due sogni, un solo brivido ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO IV° - The Feather... Le Plume ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO V° - Palla di Pelo ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO VI° - Faints ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO VII° - Scoperte! ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO VIII° - Un Oceano Di Emozioni ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO IX° - Fiori rosa, fiori di pesco ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO X° - Uno in più... ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO XI° - PeRCHè L'AMoRe è Ciò CHe TuTTo Dà e NuLLa PReTeNDe ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO XII° - Verso la partenza ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO XIII° - Bagnati dall'amore ***
Capitolo 1 *** CAPITOLO I° - Diamo una spolverata ***
Sakura
Ciao, io sono Francesca, anke se mi firmo Zoa! Questa è la
prima fan fiction ke scrivo e sono un po’ imbarazzata… spero solo ke vi piaccia
e ke nn me ne vorrete se farò quale errore… naturalmente ogni critica è bene
accetta! Perciò aspetto vostre recensioni!
Note da
me:
Dimenticate il manga a
partire dalla cattura dell’ultima Clow Card. Vi anticipo ke non sarà The Earthy.
Avevo cominciato a lavorare su questa storia disegnando una specie di manga…
naturalmente con risultati non paragonabili a quello delle CLAMP, ma almeno
guardabile…(tra parentesi ne avevo persino fatto una canzone come sigla
iniziale!)
Spero ke vi piaccia…ancora
non so quanti capitoli durerà…ciao e buona lettura!
???????????????????????????
PROLOGO
Una ragazza vestita con uno
strano costume rosa.
In mano ha un lungo bastone
alla cui estremità spicca una stella dorata e dotata di un paio di candide ali.
Si tratta di uno scettro.
Sotto i suoi piedi c’è no strano simbolo.
Un cerchio con una stella, un sole e una luna circoscritti in esso. È il simbolo
della Cattura Carte.
La ragazza dai corti capelli
castani fronteggia un’entità. Essa ha lunghissimi capelli del colore dei petali
di pesco e la pelle eterea. Sakura, è questo il nome della Card Captor, impugna
il suo scettro e pronuncia la formula per sigillare le
carte.
-Sparisci! Torna prigioniera
della Carta di Clow!-
Ma la carta non sperisce. Anzi,
si avvicina a Sakura
-Che hai intenzione di
fare?-
L’entità poggia un dito sulle
labbra della Cattura Carte. La ragazza sente dentro di sé una voce “Zitta,
ascolta il tuo cuore!”
Sakura viene avvolta da spire
del colore del fuoco. È come in trans. Vede l’immagine di due ragazzi. Il suo
Yukito e il suo caro amico Shaoran Li. Si sveglia
improvvisamente.
-A che gioco stai giocando,
carta! Rivelati e fatti catturare!-
Ancora quella voce dentro di
sé: “Sakura, imparerai che non puoi catturare l’Amore! Anche se esso è racchiuso
in una carta, avrà sempre la sua libertà! Lo capirai, Card Captor… Shaoran e
Yukito sono lì… Nutrono dei sentimente per te… Dovrai capire quali e solo il tuo
cuore potrà aiutarti. Tutto il resto non ti
servirà.”
-Adesso basta!- disse Sakura, e
alzando lo scettro pronunciò di nuovo la formula: -Sparisci! Torna prigioniera
della carta di Clow! Una volta per tutte!-
L’entità venne sigillata e la
carta volò nelle mani della Cattura Carte.
-The
Love-
“Che avesse avuto ragione la
carta, tanti anni fa?”si chiedeva una Sakura ormai cresciuta, svegliatasi dopo
l’ennesimo sogno?
CAPITOLO
1
Sono passati cinque anni dalla cattura
dell’ultima carta di Clow, The Love. Sakura è cresciuta, e anche i suoi amici.
Molte cose non sono cambiate. Al suo fianco ci sono ancora Tomoyo, Chiharu,
Rika,
Naoko, Takashi. E poi ci sono il piccolo Kero-chan, Yukito, Shaoran. Ma
tantissime cose sono cambiate. Innanzi tutto Sakura non riesce a capire il
comportamento delle persone più importanti della sua vita: Yukito e Shaoran, un
attimo amici e l’attimo dopo nemici. E nella tasta continua a girarle la frase
che aveva pronunciato The Love tanti anni prima: “Shaoran e Yukito provano
qualcosa per te…”
Sakura si stava preparando per uscire. Aveva indossato un maglione lungo
a rombi rosa e azzurri e aveva lasciato sciolti i capelli che le arrivavano ora
fin sotto le spalle. Kero-chan le girava attorno.
-Dove vai Sakura? Posso venire anche io? Dai!- diceva il
guardiano.
-No, Kero, ricorda che sei un pupazzo!-
-Sakura, dai! Non fare discriminazioni!-
-Io non ne faccio Kero!-
-Si che ne fai! Ragazzina
pestifera!-
Sakura si girò di colpo verso
l’animaletto giallo.
-Kero-chan! Ormai ho quasi
diciassette anni! Non sono più una ragazzina! Non fare come mio fratello
Touya!-
-E allora che saresti?
Vediamo!-
-Una
donna!-
Kero-chan guardò divertito la
sua padrona. Certo che era cresciuta davvero! Ormai aveva lasciato il suo
aspetto infantile ed era diventata davvero una bellissima ragazza. Ma non
gliel’avrebbe mai detto. Si divertiva a stuzzicarla. E non gliel’avrebbe detto
soprattutto quella sera, dato che andava a divertirsi senza portarlo con lei!
“Sicuramente andrà a casa di
Tomoyo che avrà preparato tantissimi dolcetti! Che ingorda” pensava il
pupazzetto che galleggiava per aria con l’aria offesa e
afflitta.
Sakura intanto aveva aperto un
cassetto che conteneva un cofanetto con dei gioielli e accanto a questo c’era un
libro. Il suo libro. Il libro che conteneva le Carte di Sakura. Era riuscita a
trasformarle tutte dopo l’arrivo di Eriol Hiiragizawa, che altri non era che la
reincarnazione del Signor Clow Reed. Ora si trovava in Inghilterra con la
professoressa Kaho Mizuki. Era da tanto che Sakura non li
vedeva.
Guardando il suo libro le
vennero in mente tanti ricordi. Da molto tempo non usava le sue adorate carte. E
le venne in mente un’idea.
-Sai Kero-chan… Forse c’è un
modo per far sì che tu possa venire alla festa di Tomoyo- disse Sakura mentre
stringeva tra le mani la chiave del sigillo e sentiva già il suo potere
scorrerle nelle vene –Però c’è una condizione!-
Kero-chan guardava preoccupato
Sakura. Aveva negli occhi una luce che lo inquietava –Che… che condizione,
Sakura?-
-Oh, una cosa facile facile,
Kero! Devi solo far finta di… essere il mio
fidanzato…-
Kero-chan spalancò i suoi
occhietti e goccioline di sudore gli imperlarono la fronte gialla –Ragazzina,
non vorrei contraddirti… Ma… Come pensi di far capire ai tuoi amici di esserti
fidanzata con un… PUPAZZO?- disse Kero-chan, anche se autodefinirsi pupazzo non
gli faceva affatto piacere!
-Oh, Kero-chan! Lo sai che a
tutto c’è un rimedio no?- diceva Sakura con voce persuasiva –Tu accetta la mia
condizione e del resto me ne occupo io!-
-So che me ne pentirò… Ma…
Accetto!- Kero-chan già pregustava i prelibati manicaretti di Tomoyo ed ogni
condizione che Sakura gli avrebbe imposto, beh… l’avrebbe
accettata!
-Bene, Kero-chan… Tieniti
pronto!-
Sakura impugnò la sua chiave, si concentrò e sotto gli occhi allibiti di
kero-chan disse: -CHIAVE CHE POSSIEDI IL POTERE DELLA STELLA,
RIVELAMI IL TUO VERO ASPETTO E AIUTAMI A SCONFIGGERE IL MALE! RELASE!
RESCISSIONE DEL SIGILLO!-
Fra
le mani di Sakura apparve lo scettro con la stella alata e Kero-chan si mise ad
urlare: -Ma sei impazzita Sakura? Usi le carte? Che hai intenzione di fare? Mi
sono pentito di aver accettato la tua proposta… Saaaakura? Mi
senti?-
Intanto Sakura stava usando le sue carte. –The Change, trasforma
Kero-chan in un bellissimo ragazzo. Azione!-
Kero-chan venne avvolto da spire di vari colori e subito dopo al suo
posto era apparso uno splendido ragazzo biondo con gli occhi
azzurri.
Sakura soddisfatta disse:
-Sono ancora in splendida forma nonostante siano passati tanti
anni!-
-E sei sempre più modesta Cattura Carte!- disse Kero-chan –Ma almeno come
sono?-
-Hem… Credo di aver dimenticato qualcosa, Kero…- prese un’altra carta e
disse: -The Voice, trasforma la stridula voce di Kero-chan in una voce forte e
maschile!-
-Ma come ti… Ehi! Che bella voce! Complimenti
Sakura!!-
-Modestamente- disse Sakura soffiandosi sulle unghie e ritrasformando lo
scettro in chiave.
-Kero-chan, sei così carino! Se non fossi un mio guardiano ti lascerei
così per sempre e ti sposerei!-
-In ogni caso Sakura, non avresti dovuto usare le carte per scopi
personali… È la regola! Non lo fare più!-
-Ok Kero- disse una Sakura affranta –Però mi farai quel
favore!-
-Si Sakura! Per i dolci di Tomoyo questo ed altro!- disse Kero-chan con
occhi lacrimosi e l’acquolina in bocca. –Sakura?-
-Si Kero?-
-Ti consiglio di trovarmi un nome umano…-
-Oh! Hai ragione! Vediamo…- Sakura si mise a pensare –Ti chiamerai…
Toshio!-
-Toshio… Sa tanto di Creamy o Mila e Shiro!-
-Mi è venuto in mente questo nome, dato che li stanno trasmettendo di
nuovo in tv. Ma anche Shiro non è male!
-Decidi tu!-
-Ok… Shiro!-
-Sakura… Sei pazza! Ancora non mi hai spiegato dove andiamo! Cosa devo
fare e… Perché lo faccio?-
-Andiamo da Tomoyo, è il suo compleanno. Ti ho coinvolto perché grazie al
tuo aiuto devo scoprire delle cose e tu…- Kero-chan/Shiro non le fece finire la
frase –Yukito e il cinesino, vero?-
-E tu come fai a saperlo?-
-Sakura… Urli nel sonno!-
Sakura prese un cuscino e lo lanciò contro Kero-Chan. –Smettila! Andiamo
dai che sono già in ritardo!- prese la borsa e una sacca che aveva preparato
prima. Scese in cucina e lasciò un biglietto al padre in cui lo avvertiva che
avrebbe dormito a casa di Tomoyo.
Kero-chan/Shiro e Sakura salirono sul suo motorino e si diressero verso
la casa di Tomoyo.
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Finito questo primo capitolo! Fatemi sapere cosa ve ne
pare!
Sono ben accetti consigli, critiche e soprattutto
elogi!!!
ciaoooo
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Capitolo 2 *** CAPITOLO II° - La Festa ***
sakura 2
Dopo aver
letto le vostre recensioni (vi ringrazio tanto tanto!) mi è venuta voglia di
scrivere il II° capitolo… Grazie a tutti!un ringraziamento speciale va a
francy91 =)
««««««««««««««««««««««
CAPITOLO II°
Arrivati alla festa Sakura e
Kero-chan/Shiro fecero il loro ingresso trionfale, mano nella mano. Durante il
tragitto Sakura aveva riempito il suo guardiano e pseudo-fidanzato di
avvertimenti:
-Non mangiare troppo…
Comportati in maniera normale…-
-Ma, Sakura- l’aveva interrotta
Kero-chan –come faccio a comportarmi normalmente e non mangiare troppo? Per me è
quello un comportamento normale!-
-K E R O-C H A N!- era stato
l’unico commento di Sakura.
Tutti li guardavano. Nessuno
conosceva il cavaliere che si trovava al fianco della ragazza. Tutte la
invidiavano. Era davvero bello! E tutti invidiavano lui. Sakura era davvero
bellissima. Molti la corteggiavano a scuola, senza
successo.
Tomoyo era la persona più
stupita della sala. La ragazza dai lunghi capelli neri si avvicinò alla sua cara
amica
-Sakura, che bello che sei
arrivata! Ma scusa… Posso sapere chi è lui?-
“Ecco… E adesso che dico a
Tomoyo? Per ora è meglio che continui la mia sceneggiata” pensava Sakura mentre
sul suo viso si dipingeva un sorrisetto malizioso. –Lui è il mio… fidanzato,
Tomoyo! Ah, tanti auguri! Complimenti per la
festa!-
-Grazie, Sakura! Ciao…
fidanzato-di-Sakura! Hai un nome o ti devo chiamare così finché non cambierai
status?-
Kero-chan aveva cominciato a
sudare freddo. Sapeva che il piano della sua padrona non avrebbe funzionato e
avrebbe procurato a tutti e due un mondo di guai. Stava per sputare il rospo,
quando una gomitata di Sakura lo convinse a continuare sulla via della menzogna.
Ecco a che livelli era sceso il grande, indiscusso, splendido…oh ma questo lo
sapete già! Il magnifico guardiano delle carte! Intanto Tomoyo aspettava una
risposta e Sakura gli aveva dato un’altra gomitata nelle costole. –Io mi chiamo…
mi chiamo… mi chiamo…- accipicchia! Se l’era
dimenticato!
-Shiro!- intervenne Sakura
mentre i suoi occhi mandavano scintille al peluche trasformato. –Devi scusarlo
Tomoyo, ma è molto timido!-
-Chi, io? Ma figuriamoci!-
aveva detto prontamente “Shiro” sentendosi offeso. –È solo che mi avete colto
alla sprovvista e…-
-Sai Tomoyo, dopo aver preso
confidenza con le persone non la smette più di parlare ed
elogiarsi…-
-Mi ricorda qualcuno Sakura… E
chissà perché anche il colore dei suoi capelli mi ricorda un tesserino di nostra
comune conoscenza!- aveva detto Tomoyo all’orecchio dell’amica affinché soltanto
lei e Kero-chan potessero sentirla.
Espressioni imbarazzate
comparvero sui volti dei due ragazzi mentre Tomoyo sorrideva, convinta di aver
capito la verità e non molto lontana da questa.
Mentre i tre parlavano due
ragazzi avevano assistito impotenti alla scena. Shaoran Li e Yukito Tsukishiro
erano ammutoliti. La loro piccola
Sakura si era fidanzata sotto il loro naso!
-Oh, amica mia- stava dicendo
Tomoyo –come sei carina stasera! Dai! Vieni un attimo con me! Devo farti delle
riprese!-
Una Sakura imbarazzatissima
perché tutti gli occhi erano puntati su di lei accettò di buon grado la proposta
dell’amica e lasciò solo in messo alla sala il povero Kero-chan. Che disperato e
contento allo stesso tempo si era lanciato sui dolci preparati dalla bravissima
Tomoyo.
Chiuse in camera di Tomoyo le
due ragazze parlavano.
-Sakura, spiegami perché hai
trasformato Kero-chan in un bel fusto e ti sei presentata al suo fianco
stasera!-
Sakura aveva un’espressione
seria: -Tomoyo, io devo capire alcune cose e devo fare una scelta. Dopo tanti
anni mi sono venute in mente le parole di The Love. Te le ricordi? “Shaoran e Yukito nutrono dei sentimenti per
te” e sta a me scoprire quali adesso. Ho aspettato troppo
tempo!-
-In effetti hai ragione amica
mia! Ma sei sicura che è questo il modo migliore?-
-Tomoyo… Hai forse qualche
altra idea? La situazione è fin troppo complicata! Io lo possibilità di
sfruttare i miei poteri. Forse non è giusto forzare gli eventi. Ma non è giusto
neanche rimanere a guardare finché uno dei due si fa
avanti!-
-Ma perché non ti fai avanti
tu, Sakura?-
-Perché neanche io ho le idee
chiare, amica mia!-
-Ti capisco Sakura. Alla fine
anche io ho dovuto fare una scelta fra Eriol e la persona che adesso mi sta
accanto…-
-Solo tu puoi capirmi, Tomoyo!-
le due amiche si abbracciarono e Sakura continuò: -È meglio se andiamo adesso.
Ho lasciato “Shiro” da solo e a quest’ora si sarà divorato metà del banchetto
che hai preparato e poi, lui, starà
per arrivare!- dopo aver detto questo fece l’occhiolino all’amica che arrossì
fino alla radice dei capelli.
-E dai Sakura! Non devi
prendermi in giro!-
-Ma è così
divertente!-
Scendendo nella sala le due
amiche continuavano a ridere. Appena misero piede nella sala, Sakura fu presa
d’assalto da Shaoran e Yukito.
-Sakura, ti ho fatto preparare
un cocktail alla pesca- stava dicendo il cinese.
-Ma no, Li. Non sai che Sakura
è più il tipo da Martini?- diceva Yukito.
Sakura li guardava strabiliata.
Ma erano del tutto impazziti? E adesso come ne usciva fuori? Aveva bisogno di un
aiuto paranormale.
Ad un tratto la figura di un
biondino alto e muscoloso si era affiancata a Sakura e le aveva messo una mano
sulla spalla.
-A quanto ne so io, Sakura non
beve alcolici. Vero… amore mio?- disse Kero-Shiro che ostentava una calma
invidiabile ma dentro di sé era imbarazzatissimo.
-Oh, si… Tesoro mio!- rispose
Sakura che stava per scoppiare a ridere in faccia a tutti e
tre.
Shaoran e Yukito se ne andarono
con le pive nel sacco.
“Non riesco a sentire Sakura
chiamare tesoro mio uno che a sua
volta la chiama amore mio! Che
rabbia! Perché non ci sono io al posto di quel biondino?”pensava Shaoran, mentre
Yukito era rimasto senza parole.
A distanza di sicurezza una
ragazza elegantissima e dai lunghi capelli neri si gustava la scena dietro
l’obiettivo della sua adorata telecamera e rideva di gusto per la scena appena
assistita. Una voce profonda dietro di lei la fece sussultare. –Io non riderei
così spudoratamente degli altri, se fossi in te!-
Senza girarsi, disse al ragazzo
che si trovava dietro di lei, e che conosceva perfettamente: -Altrimenti il
fratellone geloso che fa? Mi tira da un orecchio e mi confisca la
telecamera?-
-No… Il fratellone geloso ti
riempie di baci!-
Fu allora che Tomoyo si girò e
baciò Touya, il suo fidanzato.
Sakura li guardava allibita.
Era sempre così che reagiva. Nonostante suo fratello e la sua migliore amica
fossero fidanzati da ormai tre anni, lei non riusciva ad abituarsi a vederli
scambiarsi tenere effusioni. Così si girò e andò a sorseggiare da qualche parte
un po’ di punch, cercando di affogare i suoi problemi in una bevanda analcolica.
Ma i problemi si sa… sono dotati di un salvagente che neanche a Baywatch si è
mai visto.
La festa trascorse così,
tranquillamente. E si fecero le due. Mentre Tomoyo salutava gli ultimi invitati,
Sakura salì in camera dell’amica, dove avrebbe passato la notte. Già sapeva cosa
l’aspettava. Doveva farle riprendere la nuova coreografia che aveva realizzato
per il saggio di ginnastica artistica e doveva farlo con qualche stravagante
vestito che Tomoyo aveva cucito per l’occasione.
In camera di Tomoyo trovò una
sorta di kimono di broccato bordeaux con strani disegni dorati. Lo indossò e si
guardò allo specchio. Era aperto sulle gambe con spacchi profondi e sotto si
intravedevano degli shorts dorati come i disegni del kimono. Alla vita era
fissata una larga cintola di seta nera e le scarpine erano dello stesso
materiale e colore. Anche l’orlo delle larghe maniche larghe del kimono erano
rifinite di seta nera. L’estremità anteriore del kimono finiva sopra le
ginocchia con delle frange, l’estremità posteriore arrivava fino ai piedi e
terminava con un campanellino. Era davvero
meraviglioso.
Tomoyo entrò e vide l’amica già
pronta. Mentre prendeva la telecamera lei si preparava facendo dei
riscaldamenti. Quando le diede l’ok partì una dolce musica e Sakura eseguì il
suo difficilissimo esercizio sotto l’occhio
attento della telecamera e non commise nessuno sbaglio. Tomoyo era estasiata. La
sua amica era sempre bravissima e riusciva ad incantarla con i suoi movimenti
attenti e precisi.
Alla fine dell’esercizio Sakura
ricevette un applauso dall’amica e si ritirò per fare una
doccia.
Qualche minuto dopo mentre
Tomoyo pettinava i capelli bagnati di Sakura, le due amiche parlavano del più e
del meno e la conversazione finì su Shaoran e Yukito.
-Tu devi fare chiarezza nel tuo
cuore, Sakura!- diceva Tomoyo –Sei tu quella che deve scegliere e non loro che
devono scegliere te!-
-Tomoyo il fatto è che se prima
ero certa di essere innamorata di Yukito, ora non so cosa provo per Shaoran! Ti
ricordi quanto ho sofferto quando lui è tornato ad Hong Kong per qual lungo
anno. Poi è tornato… cambiato!-
-Sakura, è solo cresciuto! Come
dovresti fare tu! Ma con te è impossibile! Tu soffri della sindrome di Peter
Pan!-
-Tomoyo, io sto solo seguendo
il corso naturale delle cose. Ricorda che io non ho potuto passare un’infanzia
spensierata. La morte di mia mamma prima, la cattura delle carte
dopo…-
-Anche questo è vero. Come è
vero che neanche Shaoran ha avuto il tempo di vivere la sua infanzia. Fin da
piccolo è stato costretto ad allenarsi per
sconfiggerti!-
-Oh Tomoyo! Io non so che fare!
Era tutto più facile prima. Quando si è bambini non si pesano le parole che di
dicono. Forse Yukito neanche ricorda che tanti anni fa mi ero dichiarata a lui.
E neanche Shaoran ricorderà più quella volta in cui mi disse di
amarmi!-
-Sakura,- disse dolcemente
Tomoyo –se non si ricordasse della sua dichiarazione, Shaoran non diventerebbe
rosso come un peperone ogni volta che si fa riferimento a quegli anni. E Yukito
non ti tratterebbe con il rispetto che ti riserva, se per te non provasse
qualcosa di profondo! Anche se il tempo passa, le parole rimangono…
Indelebili.-
-Oh, Tomoyo! La difficoltà non
sta solo nell’interpretare i loro sentimenti, sono i miei che mi fanno paura!
Neanche un sogno premonitore potrebbe aiutarmi… Ma… aspetta un attimo!- Sakura
si alzò e dalla borsa estrasse il suo Libro. Prese The Dream. La donna
raffigurata sulla carta parve ammiccarle. Impugnò la chiave del sigillo e
risvegliò il potere della stella. -The Dream! Fai in modo che io sogni due
situazioni in cui Shaoran e Yukito potrebbero farmi soffrire!- così Sakura cadde
in un sonno profondo, mentre Tomoyo cercava inutilmente di
risvegliarla.
««««««««««««««««««««««
Un altro capitolo è finito!
Come vi sembra il tutto?
Ancora si devo arrivare alla parte clou… dove sakura entra in
azione…dal prossimo capitolo qualcosa si capirà…spero! =)
Grazie a tutti voi ke re censite”!!!!
Vi adoro!!!
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Capitolo 3 *** CAPITOLO III° - due sogni, un solo brivido ***
Sakura 3
Sono le 00:00…ora emblematica! Vediamo quanto ci metterò a scrivere
questo capitolo…
La storia mi sta prendendo, come già era successo mentre disegnavo le
tavole per il mio pseudo-manga… *_*’
E sto trascurando l’università…lunedì ho un esameeeee(Zoa…sei come me
quando finiscono le vacanze e devo ancora fare tutti i
compiti!NDSakura!)
Ora vi lascio al mio capitolozzolo!
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
CAPITOLO
III°
Un viale di ciliegi in fiore.
Una ragazzina sui tredici anni con una divisa alla marinara pattinava allegra
lungo la strada. Anche se consapevole di essere in ritardo voleva godersi la
natura in fiore.
“Hei ma quella sono io da bambina!” disse
dentro di sè Sakura rendendosi conto di trovarsi in un sogno. (Le frasi tra “_” e non in
corsivo sono i pensieri della Sakura… attuale. I dialoghi tra -_ - e in corsivo
sono quelli dei personaggi del sogno).
Sullo sfondo una figura
elegante e longilinea attirò l’attenzione della piccola Sakura che accelerò
l’andatura con i suoi roller e si avvicinò al
ragazzo.
“Quello… Quello è Yukito ai
tempi delle elementari… Quando ero ancora innamorata di
lui”.
-Ciao Yukito!- disse la
ragazzina.
-Ciao dolce Sakura! Come stai?-
le chiese gentilmente il ragazzo con gli
occhiali.
-Be… bene e tu… tu come stai?-
rispose Sakura imbarazzatissima e con le guance
rosse.
-Benissimo,
Sakura!-
-Come mai tutta questa
allegria?-
-Mi è successa una cosa
bellissima. Io e te siamo amici vero, Sakura?- la ragazza annuì incerta. –Bene!
E allora lo manterrai un mio segreto?- proseguì
Yukito.
-Si… Dimmi pure!-
“Non dirmi che adesso Yukito le
dirà… mi dirà di amarmi?! Se solo fosse stato vero!”si illudeva la Sakura
adulta.
-Allora te lo dico! Mi sono
fidanzato! Sei la prima a cui lo dico! Non riuscivo
più…-
“Noooooo! Non può essere
vero!”
Yukito continuava a parlare ma
la piccola Sakura non lo ascoltava più. Il suo piccolo cuore si era frantumato…
Indietreggiò…
-Ah, ma… ma davvero Yukito?
Sono, sono felicissima per te! Ehm… scusa se non mi trattengo ma…- “no! Non ce
la faccio!” urlava dentro di sé la ragazzina - …devo scappare a scuola. Sono in…
in ritardo… Ciao!-
-Ciao Sakura!_ disse Yukito che
sorrideva con la faccia beata poiché non si era reso della reazione di
Sakura.
Sakura pattinava
velocissimamente, quasi a voler sfidare il vento. Voleva scacciare quelle
lacrime di dolore che le scendevano sulle rosee
gote.
-Noooo!- urlò più a sé stessa
che al resto del mondo –No!- disse in un sussurro. -Mi aspettavo forse che Yukito mi
avrebbe mai amata? No… Ma una cosa del genere… No… Non me la meritavo proprio-
si diceva la piccola Sakura.
“Povera piccola… Povera
me…”
Buio…
Ancora il viale, ma questa
volta non è in fiore. Gli alberi carichi di verdi foglie. Di verdi speranze.
Ancora una ragazza. La stessa di prima, solo un po’ più cresciuta. Camminava
velocemente perché come al solito era in
ritardo.
“Sono sempre io! E sempre in
ritardo =_=’. Avevo ancora i capelli un po’ corti, quindi sarà sicuramente una
visione risalente ai primi anni dei superiori”pensava
Sakura.
La
gonna azzurra della divisa svolazzava a causa di una leggera
brezza.
Ancora una figura
all’orizzonte. La ragazza si mise a correre. Sapeva di chi si trattava.
-Shaoran! Shaoran!- gridò la
castana.
Il ragazzo che aveva chiamato
si girò. Alto, bello, con gli scuri capelli castani e gli occhi del colore del
miele. La guardò con affetto. Ma i suoi occhi brillavano più del
solito.
-Ciao Sakura! Come sei carina
oggi!-
La ragazza lo guardò stranita.
Si fece un po’ rossa e disse: -Oh… Gra… grazie Shaoran! Sei in vena di…
complimenti?-
-Oh si! Oggi si! Oggi è un
giorno stupendo!-
“Chissà quale cataclisma si
abbatterà su Tomeada! Shaoran così felice e in vena di complimenti? Naaa… È
matematicamente impossibile che Shaoran si comporti così!” pensava Sakura
sorridendo.
-E come mai sei cosi felice?-
stava chiedendo Sakura.
-Ciao Shaorannuccio mio! Ciao
Sakura!- disse una voce dietro di loro.
La ragazza dai capelli castani
si girò e vide Meiling. Era diventata molto più carina. Aveva i lunghi capelli
neri e liscissimi sciolti e con gli occhi sapientemente truccati sembrava
dimostrare più anni di quelli che in realtà
aveva.
“Povero Shaoran!- pensarono sia la Sakura della visione che la sakura
reale –Se prima era di buonumore ora chissà come sarà
furente!”
Shaoran si avvicinò a Sakura e
nell’orecchio le disse: -Ecco perché sono felice! Oggi la mia Meiling è
tornata!-
“La mia Meiling? Ma è forse
impazzito del tutto Shaoran?”
Il cinese abbracciò la ragazza
con i capelli neri e la baciò sotto gli occhi stupiti di
Sakura.
“Perché mi sento così… così
male? Perché il mio cuore batte così forte ma sento che sta per spegnersi come
la fiamma di una candela?
Perché sento questo freddo e le
mie guance sono bagnate?”
-No!- urlò Sakura aprendo gli
occhi e trovando davanti a lei una Tomoyo
preoccupatissima.
-Sakura, amica mia! Ti senti
bene? Mi sono presa un bello spavento!- disse la mora abbracciando la sua amica
che stava seduta sul letto con i capelli bagnati.
-To… Tomoyo… Cosa… cosa è
successo?-
-Non ricordi niente? Mentre ti
stavo asciugando i capelli stavamo parlando di Yukito e Shaoran. Ti sei alzata
di scatto. Ha risvegliato il potere della stella e hai farfugliato qualcosa. Poi
sei caduta in trance-
-Ora ricordo! Ho invocato The
Dream per capire qualcosa sui miei sentimenti. Scusami amica mia se ti ho fatto
preoccupare, ma ora ho capito tutto!-
-Cosa hai visto?- chiese Tomoyo
incuriosita.
-Prima ho sognato Yukito. Mi
diceva di essersi fidanzato… Poi Shaoran…- fece una pausa –Ha abbracciato
Meiling, e l’ha baciata! La cosa strana era che le due visioni erano ambientate
in periodi diversi della mia vita!-
-Cioè? In un possibile ed
ipotetico futuro?-
-No… Nel passato! Yukito
parlava a me da bambina. Alla scena di Shaoran assisteva una Sakura più adulta,
forse nel periodo del primo superiore. Non so
spiegarti-
-Beh…- disse Tomoyo dopo averci
pensato un po’ su –Anche il fatto dell’età avrà un suo senso, no? Ma sei venuta
a capo di qualcosa?-
-Si! Ho capito… Sono sicura! Io
sono molto affezionata a…- Sakura si bloccò di colpo. Un brivido le corse lungo
la schiena. “Questa… Questa sensazione… Sento una forte presenza magica!”disse
fra sé e sé la cattura carte.
-Sakura? Sakura? Non cadrai di
nuovo in trance vero? Sakura? Cos’hai?-
-Tomoyo… Ho avvertito una forte
presenza mistica! Devo andare e vedere cos’è
stato!-
La ragazza con i capelli neri,
appena registrò la frase dell’amica, sbatté più volte le palpebre guardando la
sua amica con aria sognante. Si alzò di scatto, tolse da una cabina-armadio un
vistoso vestito e impugnò la sua adorata
telecamera.
Si poggiò una mano sulla
guancia e commossa disse: -La Cattura Carte torna in
azione!-
µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ
Ci ho messo quasi un giorno! Sono le 19!
Mi sono dilungata parkkio con qst sogni… scusatemi!
Spero ke qst cap nn vi deluda!
Approfitto di qst spazio per ringraziare e
rispondere a tutti voi che avete recensito:
Anto Chan: nel
prox cap sakura entrerà davvero in azione…mi sono dilungata un po’ con il
sogno..perciò… cmq dì a Shaoran ke può stare tranquillo… forse il rossetto io
non glielo farò mettere… ma Sakura ha in mente grandi cose per
lui!
Lady Maryon: kero-chan
al fianco di Sakura è proprio un disastro… ma è talmente comico nella parte del
fidanzatino gelosino!
Avril90: sono contenta che il primo cap ti sia piaciuto. Continua a
leggere!=)
laukurata89:sono
contenta che ti sia piaciuta la scenetta del martini…te la figuri a sakura che
beve martini guarniti di ciliegina?sono contenta di aver trovato un’altra
TouyaxTomoyo!=) spero che tu guarisca presto e che la mia ff ti faccia compagnia
nei momenti di malattia(quanto sono modesta!!)
Shiny94:grazie
x i complimenti…continua a leggere!
non so come chiamarmi: io ancora nn ho parlato
di amore ;)
francy91:ciao ti voglio
bene francescuzzola mia! Un bacio!
Ho letto anke le
tue ff! stupende =)
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Capitolo 4 *** CAPITOLO IV° - The Feather... Le Plume ***
sakura 4
Ohhhh, come devo fare?
Voi mi state
portando oltre il limite delle parole!
Mi stupisce
riscuotere un tale successo (se vabbè esagerata! Ora nn ti recensiamo più dato
ke ti vuoi dare tante arie! Ke sono una ventina di commenti? Bazzecole! NDTutti)
nn lo dico x vantarmi! Lo dico meravigliata!(a allora se la metti
così,continueremo a leggere e recensire NDTutti) (Zoa, ma tu ci credi ancora a
babbonatale? NDKero-Chan) si perché? (… nessuna risposta
DKerochan)…
Cmq… veniamo
a noi =)
-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-
CAPITOLO IV°
Una lama sottile e affilata
scalfiva l’aria. Gocce di sudore scendevano dalle sue tempie. La concetrazione
era alle stelle. Due occhi fissavano attentamente davanti a loro un nemico
inesistente. Quegli occhi che avevano tante volte guardato pieni d’amore la
sua Sakura. Quegli stessi occhi color miele che avevano assistito ad
una scena che l’aveva quasi atterrito, avevano quasi pianto per la rabbia di non
essere lui il ragazzo al fianco della sua Sakura.
-Perché, cazzo! Perché! Sono
uno stupido! Anzi… sei una stupida!- urlava Shaoran Li alla Luna sopra di
lui.
Era furente. Vedere Sakura con
un altro era peggio di mille pugnalate al cuore.
Per anni aveva aspettato un
cenno da parte sua. Si era dichiarato. Le aveva detto di amarla. E lei neanche
gli aveva risposto. Era scappata via, quel giorno al tramonto dopo l’ultimo
scontro con Eriol.
Poi quel giorno all’aeroporto
lei l’aveva guardato con quegli occhioni verdi e profondi. Aveva creduto di
vedervi un po’ d’amore. E invece si sbagliava. Si era convinto di essersi
sbagliato.
Per lei era tornato da Hong
Kong. Le era stato vicino. L’aveva vista crescere. L’aveva vista rifiutare
centinaia di pretendenti. Lei dava sempre stessa risposta. Vera e sincera: -Amo
un'altra persona.- e ogni volta Shaoran pensava che quella persona forse
poteva essere lui.
Aveva aspettato. I giorni erano
diventati mesi, i mesi anni… Ma niente. Santa timidezza! Alla fine anche
lui l’aveva superato quello scoglio insormontabile! Eppure aveva continuato a
sperare. Fino a quella sera. Finché era arrivata mano nella mano con quel…
-Uahhhhhrgh!- infilzò la spada
nel pavimento piastrellato del suo balcone. Quanto la
amava.
Si inginocchiò. Impugnava
ancora l’elsa della spada. Una lacrima scese solitaria sulla sua guancia e cadde
a terra lasciando l’alone. Ecco. Ora il suo cuore era come quell’alone. Etereo.
Quasi asciutto. Niente più sangue. Niente più sentimenti. Niente più speranze.
Eppure…
-Eppure il mio amore non si è
estinto. Io la amo ancora. Come il primo gior…- un brivido gli corse lungo la
spina dorsale. Quello stesso brivido che Sakura a pochi chilometri di distanza
da lui aveva avvertito nello stesso istante. Allo stesso modo. Inconsciamente
quel singolo brivido li aveva uniti. Ma li univa anche la stessa
consapevolezza.
Guai in
vista!
La figura di una ragazza si
stagliava alta sulla giostra del Re Pinguino.
Sakura si era arrampicata lassù
per osservare meglio ciò che la circondava. In realtà ci era salita su
insistenza dell’amica Tomoyo che voleva fare delle splendide riprese per il
ritorno in azione di Sakura.
Le aveva fatto mettere un
costume abbastanza semplice, considerando i precedenti. Aveva una giacca lunga,
aperta sul davanti, arancione con dei bottoni a stella dorati. Sotto indossava
una gonnellina verde e una calzamaglia giallina. Il tutto corredato da buffi
stivali del colore delle stelle. I capelli raccolti in due buffi codini troppo
lunghi, ricordavano solo lontanamente quelli che portava quando era piccola,
legati con un elastico e due tonde palline rosse.
Sakura impugnava lo scettro.
Sentiva quella presenza in maniera costante e quasi opprimente. Emanava quasi
una richiesta d’aiuto. Si sorprendeva per il fatto che nonostante fossero
passati tanti anni lei aveva ancora i suoi poteri e i suoi sensi erano ancora
pronti e scattanti.
Sentì dei passi. Si preparò. Aveva
in mano le carte: The Jump, The Shield e The Sword. Voleva tenersi pronta per ogni eventuale
pericolo. Non si fidava ancora completamente dei suoi poteri. Temeva che dopo
tanto tempo fossero un po’ arrugginiti e non poteva mettere in pericolo
Tomoyo.
Dall’ombra emerse una figura.
La Luna fu
momentaneamente oscurata da una nuvola. Subito una folata di vento squarciò
la nuvola e la luce della Luna risplendette sul parco permettendo a Sakura
di vederlo.
Le mancò il fiato. Negli occhi
aveva una strana luce. Rabbia, rancore. Forse perfino odio. Ma per cosa? Per
chi?
-Anche tu hai avvertito quella
presenza, Sakura?- disse Shaoran con un sorriso mesto e amaro sul volto. Non si
aspettava di vederla già là. Eretta in tutta la sua magnificenza e bellezza.
Emanava un fortissimo potere. Era bella da mozzare il fiato. E lui era invidioso
e geloso… Geloso di chi, in una sera, gli aveva portato via la ragazza del suo
cuore.
-Si. Pensavo di essermi
sbagliata. Speravo di essermi sbagliata, ma man mano che ci avvicinavamo a
questo posto avvertivo sempre più quella presenza-
-Già. Le vibrazioni provengono
da qui. Da quando ti conosco è quasi sempre in questo parco che ci
incontriamo-
A cosa alludeva Shaoran? Perché
aveva quell’espressione triste e
arrabbiata?
Sakura scese con un salto dallo
scivolo e gli si avvicinò.
-Già. È proprio strano il
destino! Ma… sembra quasi che ti dispiaccia!-
-Cosa dovrebbe dispiacermi?
Vedere una bambina troppo cresciuta?-
-Cosa intendi dire ,
Shaoran?-
-Non ti sembra di essere troppo
grande per vestirti ancora in questo modo?- la squadrò da capo a piedi con
sguardo sprezzante. Sakura sotto quegli occhi color miele e indagatori si sentì
quasi nuda. Arrossì e Shaoran parve compiacersene, suscitando il disappunto
della castana.
-Lo sai com’è Tomoyo! E poi non
è affatto brutto il mio costume!-
-Quando ti deciderai a
crescere?- disse Shaoran arrabbiato e amareggiato. –Ma… Lasciamo
stare... Dove lo hai lasciato il peluche?-
“Oddio!- pensò Sakura
–Kero-Chan! Me lo sono proprio scordato! Chissà dove sarà! Mi sento quasi in
colpa! È ancora sotto la forma di Shiro! E non può annullare da solo gli effetti
della mia magia! =o”
Shaoran la guardava irritato
–Cos’è? Il gatto ti ha mangiato la lingua? O è stato… Shiro, a
farlo?-
-Ma come ti permetti
screanzato!- disse Sakura andando su tutte le furie. Anche se Shiro era frutto
di una magia, Shaoran non aveva il diritto di parlare di lui in quel
modo -Kero-chan non si sentiva bene! È per questo che non è
venuto!-
-Che guardiani che ti ritrovi!
E il tuo caro Yue? Che fine ha fatto lui? Forse anche Yukito aveva
un’indigestione?-
Sakura guardava a terra. Non ci
poteva credere! Perché Shaoran parlava in quel modo? Con quel tono aspro? Si
sentì offesa, oltraggiata, avvilita…
-Tu non hai il diritto di
parlare così di Cerberus e Yue! Tu non hai alcun diritto! Nessuno, hai capito?-
urlò Sakura, stava quasi per piangere.
Calò il silenzio.
Sakura era seduta
sull’altalena. Quell’altalena dove tanti anni prima un suo amico l’aveva
consolata. Ora poteva ancora definirlo suo amico?
Shaoran stava poggiato alla
struttura dell’altalena. “Chissà se quel suo… fidanzato è a conoscenza dei suoi
poteri?- si chiedeva ilo cinese –Perché mi sono comportato in quel
modo? Perché l’ho aggredita?
Forse lei è spaventata per
questa presenza, per questa nuova minaccia, ed io che faccio? Le urlo
addosso? Le parlo male dei suoi guardiani? Me lo sono meritato! Però anche lei
ha esagerato!
Perché si mette ancora quegli
abitini succinti? Non capisce che mi fa star male vederla così bella e non poter
fare niente? No… Non può capirlo. Soprattutto non ora che è… fidanzata. Mi fa
schifo solo pensarlo!”
A Sakura non importava che a
Shaoran il suo vestitino non piasse. A lei si. E anche molto. Le vennero in
mente tutti i buffi costumi che Tomoyo aveva confezionato per lei. Aveva vestito
i panni di un jolly, di un pipistrello, di una ladra dal lungo mantello, di una
fatina, di un elfo, di un moschettiere, perfino di una gattina! In
quell’occasione aveva conosciuto Shaoran. Aveva catturato lui The Thunder,
quella volta. E come se non bastasse l'aveva riempita di insulti, scritiche e
offese. Poi però, quando lei era diventata la padrona delle carte, dopo il
Giudizio Finale, lui le aveva reso tutte le carte che aveva sigillato. E non
l'aveva più definita un'incapace. Perché? Perchè era così cambiato? Perchè tutto
ad un tratto sentiva le pareti del suo cuore gelarsi? Perchè non le rivolgeva
quel suo caldo sorriso fatto apposta per rincuorarla?
Quanti
perché!
Shaoran non riusciva a vederla
in quello stato. Triste a causa sua. Lui che voleva solo vederla sorridere.
Voleva vederla mentre gli regalava un dei suoi dolci sorrisi. Che viveva per i
suoi sorrisi. E invece ora stava quasi piangendo e una piccola ruga le
increspava la fronte, segno inconfondibile per Shaoran. Stava pensando al
passato. Chissà a cosa? A Yukito, forse? O a lui?
Sakura era quasi un libro
aperto per lui. In quegli anni non solo aveva imparato ad amarla, ma aveva anche
imparato a riconoscere i suoi stati d'animo. Standole vicino aveva assimilato
tutti i suoi modi di fare, e molte volte si scopriva ad imitare i suoi gesti...
Era amareggiato. Quello Shiro avrebbe mai potuto vantarsi di conoscere ogni lato
del suo carattere? Ogni suo modo di fare? Eppure era riuscito a fare una
figuraccia davanti a lui... e soprattutto davanti a lei. Ma in ogni
caso Shiro non avrebbe mai potuto vantarsi di averla vista vestire i panni di
Cattura Carte. Quello era un privilegio che solo a lui, e a Tomoyo naturalmente,
era stato concesso. Ma ora? Non era un'esagerazione vestirsi in quel
modo?
“Non capisce che siamo
cresciuti? Poteva mettere quei ridicoli costumi quando aveva dodici
anni. Ora ha diciassette anni e la differenza è notevole!- urlava Shaoran
dentro di sé –Se me la trovassi adesso sotto la poggia vestita da gattina
lascerei stare ogni carta possibile ed immaginabile e…” I suoi pensieri furono
interrotti. Una mano delicata si era poggiata sul suo
braccio.
-Shaoran?- disse Sakura
incerta.
-Mmmm?- mugugnò il cinese –Hai
avvertito qualcosa?- le chiese ironico guardandola con la coda
dell’occhio.
-Dai Shaoran! Non usare quel
tono con me! Per favore! Si può sapere che ti
prende?-
Shaoran Li si girò di scatto,
trovandosi a pochissimi centimetri dal viso di Sakura, vicinissimo alle sue
labbra socchiuse per lo stupore di trovarselo così
vicino.
-Vuoi sapere cos’ho, Sakura
Kinomoto? Vuoi saperlo davvero? Da sola non lo capisci? Arrivi alla festa di
Tomoyo con un biondo ossigenato. E che fai? Fai finta di niente! Te ne sbatti di
quelli che ti circondano, di quelli che per anni ti hanno ammirato da lontano. E
poi te ne arrivi vestita così, incurante del fatto che sei cresciuta e che puoi
suscitare… cattivi pensieri. Ed io? Io come un cretino arrivo e corro in tuo
aiuto! E tutto questo solo perché…- il cinese non finì la frase perché un sonoro
ceffone gli arrivò in pieno viso.
-Basta!- Sakura lo aveva
picchiato con tutta la forze che aveva trovato. Solo che ne aveva
pochissima. Si sentiva debole e ferita. Davvero era stato Shaoran a pronunciare
quelle parole cattive? E davvero lei lo aveva schiaffeggiato? Le sembrava di
aver assistito alla scena di un film. Quando erano degenerate in quel modo le
cose fra loro?
Stava per mettersi a piangere.
Sentiva gli occhi pungerle. Si voltò.
Stava per scappare via ma
Shaoran vide una lacrima trasperente come un cristallo e pura come un diamante
sfuggire della perfetta incastonatura dei suoi occhi verdissimi e scorrerle
giù sulla sua splendida e rosea guancia, finendo poi per cadere veloce
perdendosi nel vento. Non si trattene. Le afferrò un polso e la girò verso di
sé.
Poi quella strana sensazione si
fece più acuta. Un brivido percorse le schiene dei due
ragazzi.
-Eccola di nuovo. Teniamoci
pronti…- disse Sakura che aveva subito ripreso il controllo. In battaglia doveva
mettere da parte i sentimenti, ma un'altra lacrima le scivolò lungo la guancia e
cadde solitaria al suolo. Al contatto con l'asfalto sprigionò una luce accecante
che l’avvolse per un attimo. Dal cielo vide discendere una candida piuma striata
di porpora.
Sakura si inginocchiò e
contemplò a lungo l’oggetto che si trovava davanti a lei. Poi la
toccò.
-Sakura? Sakura? Sakura mi
senti?- diceva Shaoran. Si stava preoccupando. Non gli rispondeva perché era
arrabbiata o perché non riusciva più a sentirlo?
Si avvicinò alla ragazza
inginocchiata per terra e la guardò negli occhi.
Aveva lo sguardo spento, vacuo.
Sembrava una sibilla in procinto di svelare un oracolo. Era in
trans.
La scosse per cercare di
svegliarla. –Sakura!- le urlò in faccia e una luce abbagliante li investì e li
separò. Sakura fu scagliata lontano da lui e perse i sensi.
-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-
Allora vi è piaciuto questo 5 capitolo?
Finalmente siamo entrati nel vivo.
Avrei voluto fare un capitolo solo su i pensieri di Shaoran ma alla fine
ho optato per un salto pindarico e sono volata da una situazione all’altra. In
realtà avrei voluto usare The Fly ma non riuscivo a risvegliare il potere della
stella… ieri è andata a letto tardi…
Lasciamo stare ke è meglio!
La camomilla fa male!
il capitolo era già pronto ieri e avevo intenione di pubblicarlo
subito... ma alla fine mi ero resa conto di alcune cavolta che avevo scritto.
essendo troppo stanca per correggerle di notte, le ho corrette oggi. poi il
tempo mi è scivolato tra le mani e mi si è fatta di nuovo l'1 di notte.
il 5° capitolo è già in costruzione. tra domani e dopodomani(o forse
martedì del tutto, causa esame) sarà pubblicato... Zoa non vi
abbandona!(peccato! NDTutti)
Cmq…passiamo alle risposte
dei miei fan!(ki noi?tuoi fan? Ma facci il piacere
dai!NDTutti…)=P
non so come
chiamarmi:presto
conoscerai anke tu la verità! Aggiorno subito perché avendo l’esperienza di
lettrice ke rimane male quando vede un ff incompiuta da tanto ci rimane male e
quindi mi calo nei vostri panni!ma un po’ di suspance ve la voglio creare perciò
la parte maligna che è in me pubblicherà l’anno prox il 5°capitolo!ma la parte
buona di zoa prende il sopravvento e promette ke pubblikerà presto…almeno dopo
martedì =)
Anto Chan : quel
povero cinesino gli okki ce li ha già belli e orientali…col mascara sai ke figo?
Una geisha! ma hai davvero un fratello?
l'egittologa: grazie x
il tuo incitamento ad aggiornare! Non ti deluderò! =)
LizDreamer: potrai
mai perdonarmi x nn averti citato e ringraziato? Spero di si! Aggiornerò appena
potrò! Promesso!
laukurata89: l’esame è
stato rimandato a martedì… spero ke tu guarisca presto
prestozzolo!
Sono
contenta ke il mio cap precedente ti sia piaciuto! Fammi sapere cosa ne pensi di
qst!
Ti è
piaciuta la descrizione dei sogni? Spero di aver reso bene l’idea di quello che
volevano significare… tenete presente la frase ke dice tomoyo a Sakura dopo ke
lei le ha raccontato il sogno nei particolari!NDMe ;)
Non ti
preoccupare per i tuoi discorsi bizzarri, ormai ci ho fatto l’abitudine…e poi
sono un po’ simili ai miei!=°°°°°D
Shiny
: sono
felice ke ti sia piaciuto così tanto il cap precedente! Fammi sapere se anche
qst ti piace! Beh,…vedrai delle sorprese sul… nemico di sakura…non sempre tutto
è come sembra!
Io
aggiorno in un giorno perché voi mi date lo stimolo a continuare! Senza la
vostra curiosità non mi verebbe tanta voglia di finire…e poi ho le idee ke mi
danzano in testa e ho l’esigenza di scrivere. Mi sono tanto appassionata anche
io!
Grazie ancora a tutti! Anke a coloro i quali nn
hanno recensito!
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Capitolo 5 *** CAPITOLO V° - Palla di Pelo ***
sakura 5
Bene,
bene!
Siamo
arrivati senza intoppi al 5° capitolo. È domenica. O per lo meno lo è oggi che
comincio a scrivere e chissà quando finirò.
Oggi non ho
molte parole da dire (meno male!NDTutti) indi per cui passo subito al mio
capitolazzolo…
ÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ
CAPITOLO V°
Buio.
In lontananza si sentiva uno
sgocciolare periodico. Sakura si trovava in una grotta quasi buia. Aveva gli
occhi chiusi e sentiva freddo.
Quello sgocciolio le faceva
venire i brividi. Sentiva una forte presenza magica. Abituando i suoi occhi alla
scarsità di illuminazione si alzò in piedi. Cominciando a camminare si accorse
che l’oscurità si stava diradando. Si accorse di essere vestita in modo strano.
Un abito bianco composto da veli la copriva fino al ginocchio e lunghe maniche,
anch’esse di velo, le cingevano le braccia. Il vestito era impreziosito da
decorazioni dorate e un disegno color porpora sul davanti. Chi l’aveva vestita
in quel modo?
Subito si ricordò quello che
era successo prima che svenisse. Aveva discusso animatamente con Shaoran e aveva
pianto.
Anche se non sapeva da quanto
si trovava in quel posto e perché, era cosciente del fatto che non si trovava
sulla Terra, ma in una dimensione forse parallela. In ogni caso quella grotta le
trasmetteva un nonsocchè di sacro. Sentiva lontano il potere della sua Stella,
segno inconfondibile della lontananza da casa.
“Aiutami!”
-Chi… chi ha parlato?- mormorò
Sakura spaventata. Anche se ormai era cresciuta aveva ancora una gran paura per
i fantasmi. Tutto a causa di Touya… Quando era piccola si divertiva a farle
paura con storie di fantasmi e ora…
“Aiutami!”
Ancora quella voce. Insistente.
Lontana. Sofferente. Inconsistente. Potente. Sakura era attratta dal punto in
cui la voce sembrava provenire.
Camminò. I suoi passi
risuonarono sulle umide pareti della grotta. Sempre quello sgocciolio continuo
in sottofondo. Gocce che scivolavano dalle eterne stalattiti per formare sotto
di loro altrettanto eterne stalagmiti. Se quella voce non avesse avuto quel
potere attrattivo Sakura si sarebbe fermata e avrebbe notato che quei coni che
scendevano leggeri dal soffitto delle pareti superiori formavano strani disegni,
avevano strane forme.
“Aiutami!”
Si mise a correre. Le leggere
scarpe scivolavano sul suolo vischioso dell’antro
oscuro.
Sakura tremava per il freddo e
per la paura. Anche se temeva di scoprire la provenienza di quella voce, se ne
sentiva attratta.
Si fermò di colpo ritrovandosi
in una grande apertura. Tutto era illuminato e la luce proveniva da una piuma.
Quella piuma. Si avvicinò e fece per toccarla ma una voce la
bloccò.
-No! Non toccarla! Non
ancora!-
Sakura si girò e si ritrovò
naso a naso con un buffo esserino bianco. Una palla di pelo dalle lunghe
orecchie e una pietra color porpora incastonata sulla fronte.*
-Ciao Cattura
Carte!-
-Ciao palla di pelo!- rispose
la ragazza.
L’esserino stizzito disse: -Io
non sono una palla di pelo! Sono Mokona! Il
Supremo!-
-Ok! Ok! Non c’è bisogno di
scaldarsi, palla di pelo o Mokona, come vuoi
tu!-
Mokona si guardò e di colpo
sorrise: -Ma tu hai ragione, Cattura Carte! Non mi hai visto in tutto il mio
splendore! Ora mi trasformo e vedrai la mia vera e superba
forma!-
PUFFF!
Una nuvoletta bianca comparve
al posto del piccolo pseudoconiglio.
“Questo a me sembra Kero-Chan!
°_° ” pensava Sakura.
Un’enorme Fenice bianca si
presentò al cospetto di Sakura.
“Eccomi Sakura. Io sono il
Supremo. Colui che tutto è e tutto vuole.”
Non appena Sakura udì questa
voce eterna ed ingenerata che poteva provenire da ovunque e da nessuna parte, si
inginocchiò istintivamente.
-Supremo!-
Gli occhi di Sakura si
annebbiarono e guardavano con reverenza l’enorme uccello, se così lo si può
definire.
“Ascolta Sakura, ho una
missione da affidarti!- diceva il Supremo
guardandola fisso con i suoi splendidi occhi color rubino –In questi anni ti
ho osservata nella cattura delle carte. Sei stata strabiliante. Sono riuscito a
mettermi in contatto con il Maestro. Clow Reed. Abbiamo parlato a lungo e anche
lui è d’accordo con me. La situazione è grave. Una sciagura sta per abbattersi
sulla Terra! Scompariranno i sentimenti. Regnerà il caos.
L’odio…”
Diceva queste parole con voce
tranquilla, pacata, come se fossero cose normali. Come se una tale catastrofe
fosse una sciocchezza. Sakura non capiva cosa centrasse lei con quella faccenda.
Cosa poteva fare lei, piccola e indifesa, contro un tale pericolo? Cosa centrava
il signor Clow Reed?
“Questo- continuò la Fenice –si verificherà fra un anno
esatto a partire da adesso”
Detto ciò una clessidra si
materializzò davanti agli occhi di Sakura e una leggera polvere dorata cominciò
a scivolare nel vetro.
“Si verificherà una particolare
congiunzione astrale in quel giorno. Il 31 Marzo. Il giorno in cui l’ultimo
petalo del Ciliegio Sacro cadrà.”
La piuma si avvicinò a Sakura,
ancora inginocchiata per terra e persa nei suoi pensieri.
“Il tuo compito Sakura sarà
quello di recuperare i Sette Talismani dell’Amore. Questa piuma è il primo. È
già in tuo possesso. Te ne restano sei. Solo tu saprai come ritrovarli. Essi si
trovano nei cuori delle persone pure e innamorate”
No. Non poteva essere. Un’altra
missione. Altri pericoli. Avrebbe mai avuto un attimo di
tregua?
“Sakura, so che quello che ti
sto dicendo ti fa molto soffrire e ti lascia sconvolta- disse il Supremo leggendole nella mente
–ma devi ascoltarmi. Purtroppo non puoi sfuggire ad un destino già scritto. Io
ti darò un nuovo potere, il cui uso sarà difficile da gestire all’inizio, ma
confido in te. Tu hai grandi poteri. Esso diventerà sempre più potente man mano
che recupererai tutti i Talismani. Custodisci con cura questo potere, Sakura.
Esso sarà un bene prezioso. Sarà l’unica speranza per salvare il
mondo”
La chiave del sigillo si librò
in aria e una luce dorata l’avvolse.
-La… la mia chiave!- disse
Sakura ancora incredula per le parole
dell’Essere.
La chiave cominciò a vorticare
per aria. Sakura avvertì una nuova forza pervadere il suo essere e mutare la sua
essenza. Il potere della Stella stava maturando. La chiave stava
mutando.
Un nuovo oggetto si posò sulla
mano della Cattura Carte. Era sempre la sua piccola chiave, ma invece di esserci
una stella circoscritta, c’era un cuore rosa e la stella era posta alla sommità
di esso. Il cuore era dotato di un paio di minuscole ali e al centro era
attraversato da un frammento di metallo rosa al cui centro era incastonato un
rubino.
Sakura osservava rapita la sua
nuova chiave. Le mancava la sua stellina. Ma non poteva negare che quel nuovo
potere era fortissimo.
“Sakura. Ascolta. Non ho finito
di spiegarti. La tua Stella non ti ha lasciato. È sempre dentro di te. Veglierà
sempre su di te. Solo che adesso si è rafforzata da un nuovo potere. Quello
dell’Amore. Però devo darti un’avvertenza. Non ti basterà ritrovare i Talismani.
Dovrai trovare tu stessa il Vero Amore. Solo esso ti darà il potere di
sconfiggere l’Odio. Devi trovare la tua Stella in Terra. La persona che ti ha
concesso inconsapevolmente la chiave per accedere al tuo
potere”
Sakura si risvegliò di colpo
dai suoi pensieri. Le parole della Fenice l’avevano colpita. Trovare il Vero
Amore? E come? Ora non era più sicura di
niente!
PUFFF!!
Al posto della Fenice comparve
di nuovo la buffa palla di pelo.
-Ora vai, Sakura- le disse –E ricorda la
nuova formula: “POTERE DEL CRISTALLO DEL CUORE!** AIUTAMI A SCONFIGGERE L’ODIO E
A PORTARE L’AMORE! RELASE!
RESCISSIONE DEL SIGILLO!”-
-Ma aspetta, palla di pelo! Non ho ancora…- ma Sakura non potè finire la
frase perché il buio l’avvolse.
*alias Mokona. Mi scuso per essermi
appropriata di tale personaggio. ^_^
**da Saylor Moon ^_^
ÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ
Allora, ke ve
ne pare? Spero che sia di vostro gradimento. Anche se a me non piace in modo
eccezionale… Mi sembra di non essere riuscita a trasmettere quello che volevo
dire…
Cmq… se avete
dei suggerimenti fatemi sapere!
Scusate se mi
sono appropriata di mokona ma mi serviva x la storia. È troppo carino ^_^. E
scusate anche per la formula di rescissione del sigillo. Mi piaceva l’idea del
cristallo del cuore. Ma tranquilli. Con saylor moon ha a ke fare
pochissimo!
Ora rispondo
alle vostre recensioni!
laukurata89:grazie x tutti i complimenti al capitolo! Credo ke sia uno dei capitoli
più belli della mia ff! anke se non è ancora detto! Può essere ke la mia arteria
creativa si faccia sentire più in là… il fatto è ke in qst capitolo 5 sembra
proprio avermi abbandonato. Sarà la tensione dell’esame ke hanno rimandato ci un
altro giorno…ce l’ho domani…kke pallE!!!!!ma sei guarita???spero di si!!!povero
Shaorannyno! Lo facciamo soffrire un po’ tutti qui, ma a noi piace così!bello,
misterioso e dannatello! Ti prometto ke arriveranno tempi migliori per
lui!
Hatori:
sono felice ke ti sia piaciuta la mia ff! kero-chan a volte ha un ruolo
marginale ed essendo ke è così carino come peluche, figuriamoci da ragazzo! ^_^…
Tomoyo-Touya è una coppia ke mi ispira. Tutti e due affezionati a sakura… sai
com’è?! (sono felice ke Touya si sia fidanzato con Tomoyo! Però c’è un problema!
Lui con il mio cinesino si comporta male… io con tomoyo non potrei mai farlo!
Perciò le mie marakelle le scarico tutte su Touya!
NDSakura!)
Continua
a leggere =)
Shiny94: non ti preoccupare se lasci la tua recensione in un altro cap! tanto le
leggo tutte =). Nel capitolo 4 ho voluto dare senso al comportamento di lì nei
confronti di sakura. Poverino. Va capito! Sakura lo prende x il ****! (|) …mi
piace fare capitoli lunghi così non devo tagliare subito la scena. Voglio
entrare nei personaggi e spiegare bene le loro emozioni! Kero-chan ne combinerà
delle belle! ;)
francy91: francy finalmente sei tornata!! *_* Shaoran non me la racconta giusta con
tutti quei pensieri. Ma rendiamoci conto di una cosa… hanno quasi 18 anni. I
ragazzi mica sono santi a quell’età! Anzi… adesso anke i bambini delle
elementari e delle medie sono pericolosi!! Un cuore nuovo?? Naaaa! A noi piace
così!
non so come
chiamarmi: considera ke sakura è più timida di Shaoran! Non si butterebbe mai nelle
sue braccia! E poi lei ha sofferto molto a causa di Yukito! Ma ti immagini?
T’innamori di uno. Questo con te fa lo strafigo, è dolce, ti dice sempre ke sei
carina, ti offre caramelle… tu ke pensi? Questo mi vuole sposare! Poi scopri ke
è un essere paranormale, ke in realtà non esiste… superi lo shock e ti dikiari e
quando lo fai lui ti dice ke quello ke provi è dovuto ai suoi poteri… in pratica
ti ha riamato pazza maniaca! E alla fine scopri ke è pure omosessuale e se la fa
con tuo fratello! Niente da dire contro gli omosessuali! Ma per una ragazza
innamorata è il colmo! =°°°°°°
mi kiedi di yue? Prima o poi arriverà…
forse!
Anto Chan: se avessi un fratello come Shaoran non lo farei uscire di casa =)…troppo
bello… però non lo vorrei come fratello… sinceramente lo preferire come marito!
=) cmq salutami il tuo fratellone =)
LizDreamer: sono felice ke ti sia piaciuto il capitolo =) continua a
leggere!!
E ke dire???
Grazie veramente a tutti!
Mi state spingendo a scrivere sempre di
più!!!!!
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEE
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Capitolo 6 *** CAPITOLO VI° - Faints ***
d
Ho passato l’esonero
e come promesso ho aggiornato la ff! ma….
Guardo il foglio e non so minimamente che scrivere… mi sa ke il genio
creativo mi ha abbandonata… e spero che mi ritrovi… sennò qua ke scrivo?
Vediamo ke mi viene in mente…
Grazie a tutti voi…
<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-
CAPITOLO
6°
Un ragazzo e una ragazza
inondati dalla luce della Luna in mezzo al nulla. La ragazza, priva di sensi,
giaceva inerte tra le braccia del ragazzo dai capelli castani scompigliati dal
vento.
Qualcun altro lì di fronte a
loro riprendeva la dolcissima scena con una
telecamera.
-Che carini che sono! Sono due
soggetti meravigliosi! Peccato che riesca a fare queste riprese solo quando uno
dei due è svenuto!- Tomoyo ridacchiava. Anche se era in pensiero per la sua
amica. Un senso di colpa la pervase. Sakura svenuta per terra tra le braccia di
Shaoran e lei riusciva a pensare ad una scena lontana nel tempo ma simile a
quella. Solo che all’epoca i soggetti erano invertiti.
Sakura ancora doveva sigillare
tutte le Carte di Clow e Shaoran era un suo acerrimo nemico e fidato amico.
Quella volta la carta aveva
ferito il cinese ed era caduto privo di sensi tra le braccia di Sakura che
piangendo bagnava di calde lacrime il completo tradizionale di Shaoran.
“Che carini che erano! Tanto
piccoli e innocenti, ma già tanto forti e potenti!”
Tomoyo non lo sapeva, ma quella
sera una delle lacrime di Sakura era scivolata sulle labbra socchiuse di
Shaoran. Quel liquido caldo lo aveva raggiunto nel suo stato di confusione e ne
aveva acceso i sensi. Quella goccia salata lo aveva risvegliato e aveva acceso
in lui un sentimento che non sapeva definire, ma che ben presto avrebbe preso
possesso del suo cuore scaldandolo nelle lunghe e fredde notti d’inverno, senza
abbandonarlo neanche per un attimo.
Mentre si perdeva in quei
ricordi, Tomoyo ancora guardava imbambolata la scena attraverso l’obbiettivo
della sua adorata videocamera. Shaoran stringeva al suo petto Sakura e dondolava
su sé stesso, come per tranquillizzare la ragazza che nel suo stato
d’incoscienza si agitava.
-Ma che diamine ti è preso? Agapi mou ! (amore mio in greco.
ndA) Riapri gli occhi
Sakura!-
Sakura sentiva le palpebre
pesanti. Un dolce calore l’avvolgeva facendole dimenticare il gelo della caverna
da cui stava riemergendo. Una sensazione di benessere le si diffuse in tutto il
corpo. Chissà cosa lo generava. Chissà chi era la fonte di quel
calore.
Lentamente aprì i verdi occhi e
mise a fuoco l’immagine di un ragazzo con gli occhi del colore del miele che la
stringeva e le baciava il capo. Nei suoi occhi leggeva terrore e angoscia.
-Sha.. Shaoran!-
mormorò.
-Sakura! Sakura, stai
bene?-
-Si… Credo di
si!-
Improvvisamente Shaoran
realizzò di trovarsi vicinissimo, quasi naso a naso con Sakura. Divenne tutto
rosso e si alzò di scatto.
“Possibile che dopo tutti
questi anni mi faccia ancora questo effetto?” si
chiedeva.
“Ma che gli è preso? Stavo così
bene nelle sue braccia! Ma… ma cosa dico! O cielo! Devo aver preso proprio una
bella botta in testa!” pensava Sakura di rimando.
Shaoran tornò serio e riprese
il tono aspro che aveva adoperato prima che Sakura svenisse: –Posso sapere cosa
ti è successo?-
-Oh! Io… non ricordo bene. Sono
un po’ confusa…Ho avuto una visione dopo il contatto con quella piuma- rispose
Sakura stizzita per il cambiamento improvviso di
Shaoran.
-Ricordi qualcosa della tua
visione?-
-Beh… ero in una caverna buia e
gelida. Puoi tutto si è illuminato e… Ah si! Ora ricordo! Uno strano esserino
bianco mi ha parlato… Si è trasformato, come fa Kero-Chan… Da palla-di-pelo è
diventato il… Supremo!-
-Sakura? Sei sicura di stare
bene? Forse la tua visione non aveva un significato particolare! Forse è dovuta
alla botta che hai preso cadendo!-
-Fammi finire, Shaoran Lì!
Questo Supremo aveva le sembianze di una Fenice. Ma il colore era decisamente
diverso. Era tutto bianco e alcune piume avevano un colore purpureo- Sakura si
fermò. Cercò di ricordare ancora ma aveva la testa annebbiata e l’odore del
dopobarba di Shaoran le aleggiava ancora nel naso. Aveva un odore così buono.
Intenso, forte… sensuale… “Basta!” intimò a sé
stessa.
Shaoran la osservava in attesa
di una risposta. Cercò di concentrarsi nuovamente. Ma se lui la guardava così…
Chiudendo gli occhi riprese il controllo.
-La fenice mi ha parlato di
alcuni Talismani. Ha detto che devo ritrovarli! Altrimenti l’Odio regnerà sulla
Terra e…- non potè continuare a parlare perché Shaoran infuriato la
interruppe.
-Che cosa? E tu hai accettato? È una cosa
normale secondo te? Non volevi condurre una vita normale? Non avevi promesso a
me e a tutti gli altri che non ti saresti più mischiata volontariamente in
qualche guaio?- Shaoran serrò la mascella e strinse le mani a pugno. –E al tuo
“Shiro” che dirai? Andrai in giro con lui di notte? (Beh, in effetti hai proprio
indovinato! Shiro in realtà è Kero-Chan e con lui vado sempre in giro di notte…
e con te naturalmente! NDSakura ^_^) Sappi che io non ci sarò questa volta! E
non solo perché non condivido la tua scelta…-
A Sakura si gelò il sangue
nelle vene. –Come… come non ci… sarai?-
-Devo… tornare ad Hong Kong… È…
per Meyling…- mentì il ragazzo. “Una bugia a fin di bene” si
disse.
-Ah…- disse solamente Sakura
nascondendo il volto fra i capelli e dimenticando per il momento la sua nuova
missione… -E… quanto sarai via?-
“Allora a me un po’ ci tieni,
dolce Sakura?!” Shaoran sorrise fra sé e sé. Forse c’era ancora qualche speranza
per il suo amore. –Non… non so neanche quando partirò…- continuò a
mentire.
Una lacrima solitaria e
invisibile scese sul viso di Sakura. Nessuno la notò. –O… Ok… Beh… Allora ci si
vede. Ora devo andare. Si è fatto tardi e Kero-chan sarà in pensiero. Ciao
Shaoran- Sakura si avvicinò a Tomoyo e all’orecchio le sussurrò: -Non so a che
ora torno. Tu lascia la finestra della tua stanza aperta,
ok?-
-Si amica mia! Stai tranquilla.
Ti copro io se dovessero chiamare Touya o tuo padre. Mi raccomando!- disse
Tomoyo a Sakura comprendendo il suo stato d’animo.
La
Cattura
Carte prese in
mano la sua chiave del sigillo e pronunciò la nuova formula: - POTERE DEL CRISTALLO DEL CUORE! AIUTAMI A SCONFIGGERE L’ODIO E A PORTARE…
L’AMORE! RELASE! RESCISSIONE DEL SIGILLO!- “Amore… e chi ci crede
più?”pensava Sakura fra sé mentre prendeva forma il suo nuovo
scettro.
Sahoran e Tomoyo guardavano abbagliati la forza che il nuovo potere di
Sakura trasmetteva. E a Tomoyo scintillarono gli occhi mentre il vestito che
aveva fatto per Sakura scompariva per fare posto ad un abito bellissimo tutto
composto di veli e oro.
Sakura impugnò lo scettro e invocò The Fly. Volò via mentre i suoi due
amici la osservavano meravigliati.
<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-<-
Allora? Com’è il capitolo? È il massimo che riesco a fare!
è un pò cortissimo....Non so perché ma non riesco più a trasporre in parole ciò che
vorrei che i eprsonaggiio sentissero! Mi raccomando se avete critiche e
suggerimenti io sono qui!
Avvertenza: nei prossimi capitoli ci
saranno rivelazioni… sconvolgenti nel perfetto stile zooooooniano!
=°°°°D
Ora passiamo alle risposte per coloro che
recensito mi hanno!
francy91:visto
che un po’ di shaoranninismo c’è nel mio nuovo capitolo?(ma ke razza di
sostantivo è Shaoranninismo?NDFrancy91?) (l’ho appena coniato, ti piace? Indica
tutto ciò che riguarda Shaoran! NDZoa che sbava x shaoran…) (hey! Lascia stare
il mio amore! NDSakura!) (uffa! Sakura puoi stare tranquilla.. tanto nn te lo
posso sfiorare il tuo shaoran! NdisperataDZoa) (ok…ma non dovevi dire qualcosa a
me? NDFrancy91) (Si hai ragione! NDZoa). Sono felice ke ti piaccia l’idea dei
talismani! È troppo carino palla di pelo! Mi è venuta in mente una ff in cui si
scontrano per un concorso di bellezza mokona e kero… ke amorini!!! Se volete
iscrivere altri animaletti magici sono aperte le iscrizioni! (si accettano
scommesse! NDZoa).
Spero
ke ti piaccia anke qst chappy! =)
non so come chiamarmi: poverina
sakurella… non la faccio star tranquilla!(ke rima da maestri! NDZoa) (seh! Ma
va! NDTutti!)…come ti sembra qst chappy?
Forse
le clamp quando hanno coniato il nome yukito volevano esprimere i pensieri di
sakura quando lo scorge per la via dei ciliegi: TO-h!KI-c’è! YUUUUU? YUKI!...
per abbreviare yukito! (ma ke si beve qst prima di scrivere ste stronzate?
NDTutti)
Anto Chan: visto
ke l’ho fatta svenire davvero sakura? (Shaoran ringraziami x il momento
romantico ke ti ho fatto vivere! NDZoa) L’esame…. Ho preso 22… meglio di niente!
Saluti e baci al fratellino!
Hatori:sono
contenta che ti piaccia la mia ff! ne vedrai delle belle!
LizDreamer: ho
aggiornato un po’ tardi rispetto ai miei ritmi… ma ce l’ho fatta spero ke ti
piaccia anke qst chappy!
laukurata89: nn ti
preoccupare se hai letto il cap in ritardo…l’importante è ke lo hai letto! Ora
vado ad ascoltare isla bonita e vedo se davvero c’è qst stessa melodia, così
citiamo in giudizio madonna per aver rubato i diritti di copyright alla mediaset
violando il suo diritto all’immagine e così la mediaset ci dovrà un favore e
faremo trasmettere qualke anime in versione integrale senza censure. Altrimenti
facciamo il contrario e citiamo la mediaset per aver violato il copyright di
madonna! (ecco a ke serve laurearsi in giurisprudenza! NDZoa ke ha finalmente
capito il senso della sua scelta universitaria…)(ma ke ha detto qst pazza?
NDTutti!)
ah,
ma poi ti sei ripresa? Spero di si!
E che dire? Grazie a tutti e recensiiiiiiiite
=)
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Capitolo 7 *** CAPITOLO VII° - Scoperte! ***
d
Ed
eccomi di nuovo qui!
Ieri mi sono
coricata alle 2:30 solo per ultimare la struttura della vicenda. Adesso so come
andrà a finire!
Quante
sorpresine vi riserverò!!
Adesso ke so
come va a finire sono più propensa a
scrivere!
Sinceramente
non sapevo proprio come sbrigare la faccenda ma, con il cuore e la testa più
leggeri, ieri mi è tornata l’ispirazione e finalmente ho dato un fine a qst
storia… che purtroppo per voi sarà lunga….vi dispiace?? Fatemelo sapere! Il
fatto è che non voglio bruciare le tappe… non voglio limitare lo scorrere dei
pensieri dei nostri eroi… come direbbe non mi ricordo ki, devo esprimere lo
stream of consciousness…
Hem… lasciamo
perdere.
Vi ringrazio
ancora per il sostegno! Davvero non ho
parole!
Adesso ke mi
sono tolta dai piedi l’esonero potrò aggiornare ancora più
velocemente!
Sono felice
felice!!!
Vi
adoro!
E ora…vai col
tango!!!!
(qui finalmente si parlerà di Yukito, ma vi avverto… è
decisamente OoC! Ma mi serviva così. Mi perdonerete mai?
ndautrice)
ÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊ
CAPITOLO 7°
Tomoyo non aveva parole. Aveva
ripreso tutto e se non avesse assistito con i suoi occhi alla scena di poco fa
non ci avrebbe mai creduto!
Non era tanto il nuovo
strabiliante potere di Sakura a stupirla. Ma il comportamento dei suoi due
amici. Le parole che si erano detti erano pesanti e l’aria era carica di
tensione.
Shaoran che aggrediva Sakura
per come era vestita, forse era una cosa prevedibile. Lei sapeva quanto quel
ragazzo amasse la sua amica, e la scenata di gelosia nei confronti di “Shiro”
l’aveva presagita già alla sua festa. Ma che la situazione peggiorasse in quel
modo… No. Non poteva essere. Sakura e Shaoran non potevano litigare in quel
modo! Non per una magia di Sakura. Non per un suo vestito. Si sentiva quasi in
colpa.
Per anni aveva visto quei due
farsi del male a vicenda oppure auto-lesionarsi. Lui timido e allo stesso tempo
forte. Lei così dolce ma indecisa.
Per anni Sakura si era
torturata il cuore correndo dietro a Yukito. Per anni aveva asciugato le sue
lacrime dopo l’ennesima illusione che il ragazzo le dava. Certo, Sakura non era
da biasimare per il suo comportamento. Chiunque avrebbe pensato che dietro i
complimenti, la dolcezza e l’affetto di Yukito potesse nascondersi qualcosa di
superiore all’amicizia. Ma dopo l’ennesima illusione, dopo il centesimo
appuntamento andato a male, chiunque avrebbe capito che qualcosa di storto
c’era.
Forse non era neanche colpa di
Yukito, o forse si? Tante volte Tomoyo si era domandata perché lui facesse
soffrire Sakura in quel modo, se lo facesse di proposito o per sbaglio. Ma la
risposta non ce l’aveva neanche lei e molte volte ne aveva parlato anche con
Touya. Neanche lui si spiegava il comportamento dell’amico, e stranamente non
gli aveva mai detto niente in proposito.
Tomoyo aveva chiesto al suo fidanzato del perché non
affrontasse l’argomento con Yukito. Lui semplicemente le diceva che non voleva
intervenire nelle faccende private della sorella. Ma questa era una bugia.
Infondo Touya si intrometteva sempre nella vita di Sakura. In tutti i modi
cercava di tenerla lontana da Shaoran. E forse era proprio a causa del cinese
che non aveva mai parlato a Yukito riguardo al suo comportamento poco riguardoso
nei confronti di Sakura. Infondo aveva sempre sperato che sua sorella si
fidanzasse con un ragazzo come Yukito, capace di proteggerla e non di metterla
nei guai. Per lui Shaoran in effetti significava sempre disastri in arrivo o
carte di Clow da recuperare. Mentre Yukito e la presenza di Yue lo spingevano a
fidarsi ciecamente dell’amico. Ma fino a che punto ci si poteva fidare? Touya
non sapeva di certo che Yukito aveva baciato Sakura e che l’avesse quasi spinta
a fare un passo decisamente molto più lungo della sua gamba. Se non fosse stato
per il guardiano della Luna, intervenuto al momento giusto per difendere la sua
padrona, di certo Sakura si sarebbe pentita per il resto della sua vita di
essersi donata alla persona sbagliata. Quandola
Cattura Carte le aveva raccontato l’accaduto con le lacrime agli occhi,
Tomoyo aveva capito quanto Sakura fosse sconvolta. Ed era stato allora che le
aveva aperto gli occhi dicendole che Yukito non ci teneva a lei. Sakura era
scoppiata a piangere e si era chiusa in casa per quasi un mese, ma almeno aveva
capito che Yukito non era la persona giusta per lei, e adesso lo teneva alla
giusta distanza.
La cosa negativa era che
purtroppo aveva chiuso completamente il suo cuore all’amore. Non voleva più
soffrire. Non voleva più fidarsi di nessuno. Neanche di Shaoran che era rimasto
ad aspettarla per anni. Che per lei era tornato da Hong Kong. Che per lei aveva
lasciato Meyling. Che per lei si sarebbe buttato nel fuoco e chissà che altro
avrebbe fatto.
Era ora che anche lui si
decidesse ad agire. Da un lato aveva fatto bene a trattarla male. Sakura da sola
non riuscirebbe mai a capire la profondità dei sentimenti di Shaoran. Certo,
sapeva che l’affetto dell’amico andava aldilà della semplice amicizia. Ma non
voleva fidarsi neanche di lui. Non ci riusciva
proprio.
Quante volte aveva tentato di
farli mettere insieme? Quante volte aveva discusso con Touya perché non era
favorevole a quell’unione! Eppure Tomoyo vedeva in Shaoran Li l’unico capace di
stare al fianco di Sakura.
L’unico capace di non farla
soffrire. L’unico capace di amarla incondizionatamente. Tomoyo ci teneva alla
felicità di Sakura. Era sempre stata quasi una seconda mamma per lei e voleva
vederla felice.
E pochi minuti fa lui era
riuscito ad aprire un varco nel cuore di lei. Sakura a casa le aveva detto di
aver capito i veri sentimenti che la legavano a Shaoran e a Yukito. Ma non le
aveva ancora detto di chi era innamorata. Non le rimaneva che stare ad aspettare
e sperare per il meglio.
“Si… Ma aspettare
quanto?”
Persa nei suoi pensieri non si
era resa conto che Shaoran stava quasi piangendo per la rabbia. Aveva gli occhi
lucidi e si accaniva contro quella debolezza. Si sentiva uno stupido, un
ragazzino di quindici anni e non un ragazzo maturo sulla soglia del
diciannovesimo anno d’età.
Possibile che tutti gli
allenamenti che aveva fatto da ragazzo non gli servissero più a niente? Non
riusciva più a rimanere impassibile alle cose che gli capitavano. Specialmente
quando c’era Sakura di mezzo.
Sakura… Croce e delizia della
sua vita.
“Ho esagerato!” pensava. E un
momento dopo cambiava idea. “È solo una pazza! Perché accetta tutto ciò che le
propongono di fare?” Si accaniva contro l’indole gentile della ragazza che
amava. Anche lui era gentile, ma non pazzo. Ma infondo era proprio quella sua
scelleratezza ad attrarlo tanto. Con i suoi sorrisi e le sue premure, Sakura
l’aveva profondamente cambiato.
Appena era arrivato da Hong
Kong era un ragazzo chiuso e serio. Però Sakura era riuscita ad aprirsi un varco
nel suo cuore e a cacciare fuori tutto il buono che Shaoran aveva.
Insieme a lei aveva vissuto
tante avventure e ora doveva affrontarne un’altra. E non era riuscito a non
arrabbiarsi. Credeva che finalmente tutto avrebbe preso un ordine. Ed ecco che
l’ordine viene smosso.
Infondo la vita è così: un
giorno hai una vita normale e il giorno dopo devi affrontare mille avversità. Un
giorno sei convinto che il giorno dopo sarà uguale a quello precedente e invece
è l’opposto. Pensi che il sole sorgerà sempre, ma far parte di quel mondo che
non tutti conoscono, il mondo della magia, cancella quella prospettiva. Sai che
forse un nuovo giorno non ci sarà, che una catastrofe è lì dietro l’angolo e tu
devi combatterla. Non per te stesso, ma per il resto del mondo. E qual è la cosa
più brutta? La cosa più brutta è che il resto del mondo non saprà mai nulla e
quindi non combatti neanche per la gloria.
Lui si trovava a combattere per
lei. Per lei che così piccola aveva aperto un sigillo in un giorno come tanti.
Lei che poco più che bambina aveva accettato il peso della salvezza dell’umanità
sulle sue spalle e aveva combattuto l’oscurità. E lui combatteva per nascondere
le sue insicurezze. Per dimostrare a qualcuno che valeva più di quello che tutti
pensavano. Aveva accettato la missione per sua madre, per conquistare quella
stima a cui tanto anelava. Per dimostrarle che lui era degno di portare quel
cognome. E grazie a quella missione aveva conosciuto il suo piccolo fiore. Il
suo grande amore. Sakura. Ed era a lei che adesso voleva dimostrare tutto il suo
valore. Solo lei contava, ora. Neanche sua madre era riuscito a distoglierlo dal
suo interesse principale: farle capire che di lui si poteva fidare. Che lui non
era Yukito. Che lui per lei ci sarebbe stato sempre. E in effetti c’era
stato.
Nella cattura delle carte, nel
Giudizio Finale, negli scontri contro un nemico invisibile, nello scontro con
Eriol. E nel momento in cui aveva avuto maggior bisogno di lui, Shaoran c’era
stato. L’aveva fatta piangere sulla sua spalla, le era stato vicino, aveva
sofferto per il suo cuore spezzato. Quel piccolo cuore che lui avrebbe voluto
ricostruire, quel piccolo cuore che aveva sopportato tanto
dolore.
Erano amici, questo solo
contava per lui. E gli era bastato. Aveva accettato quel ruolo di confidente. Un
ruolo che a lui però non si addiceva. Quante volte avrebbe voluto spaccare il
muso di Yukito? Ogni volta che lei arrivava mortificata dopo l’ennesimo
appuntamento andato male, lui la accoglieva a casa sua in lacrime e non poteva
fare niente. Non aveva nessun diritto di intromettersi direttamente nelle sue
vicende. Glielo aveva detto anche quella sera, pochi minuti
prima.
“Tu non hai alcun diritto!
Nessuno, hai capito?”
Quelle parole gli risuonavano
nelle orecchie. Chissà che avrebbe detto Sakura se avesse saputo che una volta
era andato a casa di Yukito e lo aveva preso a pugni? Era stato molto tempo
fa.
Dlin
dlon.
-Chi può essere?- si chiese il
ragazzo moro seduto sul divano.
Si alzò e andò ad aprire la
porta ma davanti a sé non vide nessuno.
-Ma che cavolo…- non finì la
frase perché guardando in basso vide un ammasso bagnato di vestiti e capelli
castani.
-Sakura?- disse
incerto.
Solo un gemito provenne dalla
ragazza. Si inginocchiò davanti a lei. Ora era impaurito. I suoi occhi
riflettevano solo terrore.
-Che ti è successo, piccola?-
le chiese con voce tremante.
-S… Shaor… Shaoran!- riuscì ad
urlare alla fine la castana. Si buttò tra le sue braccia e pianse
convulsamente.
-Ehi Sakura! Che è successo?
Perché sei in questo stato?- continuava a domandarle Shaoran nel panico
totale.
La ragazza alzò la testa e
Shaoran vide gli occhi rossi e gonfi. La prese in braccio e la portò dentro
casa. La depositò sul divano e le fece togliere il cappotto fradicio. Anche il
resto dei suoi vestiti era bagnato e così la condusse nella sua stanza e le
diede un pigiama.
-Fai una doccia calda, metti
questo e coricati! Quando ti sarai calmata un po’ chiamami!- detto questo lasciò
sola Sakura nella sua stanza e andò a preparare della cioccolata
calda.
-Che diavolo è successo? Perché
è ridotta così? Se è stato Yukito questa volta non mi limiterò a guardarlo male!
Nessuno mi impedirà di vendicarmi…- borbottava fra sé e sé mentre aspettava che
il latte si scaldasse.
Dopo quasi mezz’ora, in cui
Shaoran aveva distrutto mezza cucina per il nervosismo, un’esile vocina ancora
rotta dal pianto lo chiamò.
Si precipitò nella sua stanza e
vederla nel suo letto pallida, indifesa e con gli occhi gonfi e rossi gli fece
un brutto effetto.
-Allora, Sakura. Vuoi dirmi
cosa è successo?- le chiese dolcemente anche se dentro di lui combattevano due
forze contrastanti: rabbia e amore. Odio e desiderio.
-Yu… Yukito…- solo un nome.
Solo quel nome bastò per mandarlo su tutte le furie. Per il bene di Sakura
dovette calmarsi perché già lei era distrutta e doveva mostrarsi tranquillo per
infonderle un po’ di sicurezza.
-Cosa è successo
stavolta?-
-Io… io non lo so Shaoran! Era
tutto perfetto… Poi… poi è cambiato
improvvisamente!-
-Co… come è cambiato? Credi che
centri una carta?-
-No! Non centra nessuna carta!
Almeno credo! Anzi, vorrei che fosse così!- rispose Sakura quasi
urlando.
-E allora cosa intendi dire
per: è cambiato?- Shaoran non riusciva più a contenersi. Che le aveva fatto sta
volta? Cercò di non pesare al peggio.
-Eravamo in macchina… Stavamo
parlando tranquillamente. Lui era dolce… premuroso… Insomma, il solito!- stava
dicendo Sakura mentre riprendeva un po’ di colorito. -Poi non so che è successo!
Si è avvicinato… Mi guardava con occhi strani. Non l’avevo mai visto in quel
modo! Mi ha baciato…- Sakura riprese a piangere, imbarazzata, rossa in viso. –Io
non capivo più niente. Mi sono emozionata. Ho ricambiato il bacio… Era sempre
stato il mio sogno…- smise di parlare. Un rantolo le usciva dalla
gola.
Shaoran non ce la faceva più.
Aveva le unghie conficcate nei palmi e sentiva il sangue che scorreva, tanto era
forte la pressione che esercitava con le dita per cercare un briciolo di
calma.
-E poi che è successo?
Continua!- la incitava. Non poteva vederla così. Con la testa fra le mani e
scossa dai singhiozzi. Lei che era tanto forte. Poi alzò di scatto la testa e
nei suoi occhi vi lesse solo il terrore. Neanche davanti ad una carta di Clow
aveva mai avuto quello sguardo impaurito.
-La sua bocca puzzava di
alcool. Forse aveva bevuto prima di darmi l’appuntamento! Non lo so… Sarà stato
per l’alcool che poi…-
-Che poi? Non farmi stare così,
Sakura! Concludi il disc…-
-Mi è saltato addosso, Shaoran!
Capisci? Stava per… stava per… Hai capito?!- urlò Sakura nel pieno terrore, con
gli occhi sbarrati.
-Che cosa? Come? Cioè… Io… io
l’ammazzo!- Shaoran si era alzato in piedi con gli occhi iniettati di
sangue.
-No aspetta!- Sakura mise una
mano tremante sul braccio dell’amico. Questo gesto gli ricordò che Sakura aveva
bisogno di lui, di vederlo tranquillo, sennò non si sarebbe mai calmata. Perciò
tentò di riprendere un minimo di controllo. Solo per il suo
bene.
-Shaoran… Non è riuscito a fare
niente, per fortuna. Yue… ha preso il suo posto… Mi ha salvata. Io mi sono messa
a piangere, lui anche. Mi ha chiesto scusa, è uscito dalla macchina e se n’è
andato. Ora non so dov’è. Io sono… sono corsa qui. Ho sentito il bisogno di
venire da te, anche se ero vicino casa di Tomoyo… Shaoran? Shaoran, mi senti?-
chiese titubante Sakura, vedendo il cinese con la testa bassa e la mascella
serrata.
Shaoran si sedette sul letto
davanti alla sua amata e l’abbracciò. Inizialmente lei non reagì, era scossa,
forse anche terrorizzata, persino da lui.
-Va tutto bene, tesoro mio!-
disse il ragazzo che la teneva stretta fra le sue braccia e la cullava. La sua
voce la calmò e si ritrovò di nuovo a piangere sulla sua spalla, come tanto
tempo prima e sempre per lo stesso, stupido,
ragazzo.
Si addormentò in quella
posizione e Shaoran vegliò tutta la notte su di lei, dopo aver chiamato Tomoyo
per dirle di inventare qualcosa per tenere a bada
Touya.
Quando Sakura si era svegliata
il giorno dopo aveva trovato Shaoran con la testa fra le braccia e una mano
intrecciata alla sua. Quella scena le aveva fatto tanta tenerezza e dentro di
lei aveva capito che lui ci sarebbe sempre stato e che lei voleva che lui ci
fosse sempre, come lei voleva esserci sempre per lui. Era stato in quel momento
silenzioso che qualcosa in Sakura era cambiato. Nell’inconsapevolezza di tutti e
due lei si stava innamorando.
Shaoran ricordò che il giorno
successivo a quell’episodio aveva accompagnato Sakura a casa di Tomoyo. E aveva
notato che il suo volto era quasi più sereno, che lo guardava con occhi
fiduciosi e con un sorriso che solo a lui era dedicato. Ma né Sakura, né nessun
altro, tranne lui e Yukito, seppe mai cosa fosse successo
dopo.
In una folle corsa aveva
raggiunto la casa di quel verme e vi aveva trovato Yue in preda alla
disperazione.
Vedere il guardiano della Luna,
che era sempre serio e non faceva mai una piega, in quelle condizioni, fece pena
a Shaoran Li.
-Cosa le ha fatto,
Yue?-
L’etera creatura non si era
neanche accorta di Shaoran e si spaventò per quella debolezza e mancanza di
concentrazione.
-Io… io gli ho impedito di fare
del male alla mia padrona. Io… Deve solo ringraziare che non possiamo
incontrarci altrimenti…-
-Lo so Yue. Lo so. Chiamamelo!-
gli ordinò il cinese.
Se fosse stato per il tono del
ragazzo, Yue non gli avrebbe mai obbedito. Ma la determinazione che lesse nei
suoi occhi dal taglio orientale lo obbligò ad eseguire la sua richiesta. Così
dopo una luce abbagliante, al suo posto era comparso
Yukito.
Neanche il tempo di riprendersi
che un pugno gli era arrivato in pieno stomaco ed era caduto per terra.
Shaoran si accanì contro quel
ragazzo che un tempo credeva di aver amato. Lo riempì di calci e pugni finché
Yukito non gli implorò di fermarsi.
-Avvicinati un’altra volta a
Sakura e dimentica quello che significa respirare, verme!- Shaoran si voltò e
scomparve.
Dopo quell’episodio Yukito non
aveva cambiato il suo comportamento nei confronti di Sakura, ma era stata lei a
tenerlo alla larga. Né lui né Shaoran riuscivano a guardarsi più negli occhi.
Uno per paura, l’altro per ribrezzo e odio. Aveva continuato a bere e nessuno
riusciva spiegarsi perché. Così si era allontanato dal gruppo e li incontrava
solo per sbaglio o se veniva convocato Yue. Nessuno sapeva perché, solo Sakura,
Shaoran e Tomoyo sapevano la verità. E solo Yukito sapeva il perché delle sue
irrazionali azioni, e nessuno pensò che forse i suoi problemi erano legati al
fatto che il suo unico grande amore non gli poteva appartenere.
“Dopo tutto quello che ho fatto
per lei, arriva con quello! Potrà mai, e dico mai, lui fare la metà di quello che ho fatto
io per Sakura?” -Sarà mai capace di
rinunciare a tutto e a tutti per lei?- disse ad alta voce quasi senza
accorgersene.
-Io credo di no, Shaoran- disse
dolcemente Tomoyo. Non si era accorto che si fosse avvicinata. Chissà perché
erano destinati a quel triangolo eterno. Sakura corre da Shaoran per farsi
consolare aiutare e ad aiutare e a dare consigli a Shaoran c’è sempre Tomoyo,
disponibile e aperta con tutti.
-Cosa?- chiese il cinese alla
sua amica.
-Ho sentito quello che ti stavi
chiedendo. Io non credo che nessuno potrà fare mai quello che tu hai fatto per
lei. Tu la ami così tanto che il tuo amore supererebbe il tempo ed ogni altro
confine-
-Già. Peccato che a saperlo sei
tu e non lei-
-Ma tu la conosci, Shaoran. Ha
bisogno di una spintarella!- disse sorridendo Tomoyo. -Pensa cosa ha dovuto
subire prima di capire che forse Yukito non era la persona giusta per lei. E
nonostante questo, stava ancora a pensarci su!-
-È così ingenua a volte- le
rispose Shaoran con un sorriso dolce e mesto dipinto sul suo bel
volto.
-Per questo ha bisogno di
continui suggerimenti, e, anche se stasera hai un po’ esagerato, forse sei
riuscito a far cadere un altro piccolo muro di quella barriera che si è eretta
intorno al cuore- Tomoyo gli poggiò la sua candida mano sulla spalla e continuò:
-Ma dimmi. Parti davvero?-
-Beh… Veramente le ho mentito.
Però forse è davvero il caso che io parta per un po’. Dopo stasera ho bisogno di
cambiare aria-
-Ma con Meyling hai parlato
poi?-
-Si. Non ce l’ho fatta. Non
potevo più mentirle. Lei aveva intuito che qualcosa non andava. Non torno a casa
da più di un anno e quando mi chiamava ero sempre evasivo. Non ci è voluto molto
a fare 2+2-
-Non la hai mai amata, vero?
Meyling, intendo-
-Sai Tomoyo, ti sembrerà
strano, ma c’è stato un tempo in cui ero davvero innamorato di lei. Quando
ancora vivevo in Cina. Credevo che avrei sposato davvero lei, e non era solo una
cosa infantile. Mi sono ritrovato spesso a pensarla in questi anni e mi sono
reso conto che, anche se in una forma del tutto infantile, io
l’amavo-
-Si fa volere bene, Meyling.
Una volta superata la timidezza iniziale, che nasconde dietro un carattere un
po’ burbero, è davvero una splendida ragazza! Merita la tua
sincerità!-
-Si. Ma io merito anche
qualcosa no?-
-Si, Shaoran. Sia tu che Sakura
meritate di essere felici. Insieme.-
Shaoran arrossì. –Adesso però
c’è questa nuova missione…-
-Non è per la missione che sei
arrabbiato. A me puoi dirlo!- disse Tomoyo
sorridendo.
-Tu vedi lontano! Hai capito
tutto! Forse lo hai capito prima di me!-
-Prima di te non lo so, ma prima di Sakura
di sicuro!- (ma
proprio così scema mi vedi? °_° NDSakura)
Entrambi risero e il malumore
di Shaoran sparì.
-Lei è fatta così. Tu lo sai-
continuò Tomoyo –Lei vuole aiutare tutti e tu è anche per questo che ti sei
innamorato di lei-
-Si. È anche per questo. Lei mi
ha cambiato molto-
-E sei geloso di… Shiro- Tomoyo
pronunciò quel nome ridendo. Shaoran la guardò con aria
corrucciata.
-Si. E non prenderti gioco di
me, amica ingrata!- esclamò Shaoran fingendosi offeso. Poi tornò serio e disse:
-il fatto è che non sopporto il fatto di vederla con qualcuno che la farà
soffrire di nuovo!-
-Shaoran, la verità è che tu
non sopporti di vederla con qualcuno che non sei
tu!-
-No Tomoyo. Non è per questo!
Oddio- aggiunse imbarazzato –è anche per questo. Ma il fatto è che poi toccherà
a me consolarla di nuovo e sinceramente non so se questa volta riuscirò a
rimanerle vicino!-
-È naturale amico mio che non
sai se ce la farai. Tu la ami! Ma la colpa è anche tua. Tu ti sei mostrato
sempre come un amico per lei e anche dopo esserti dichiarato le hai fatto capire
che ti bastava la sua amicizia!-
-Tomoyo, anche tu hai visto
com’era ridotta fino ad un anno fa! Non potevo abbandonarla! Non potevo
lasciarla sola!-
-Forse la colpa è anche mia! Io
ho pensato soprattutto alla mia storia con Touya e non le sono stata
sufficientemente vicina!-
-Ma lei di questo non te ne fa
una colpa! Anzi! Lo sai che è felice di averti per cognata!-
-Si. Si vede soprattutto dalla
faccia che fa ogni volta che io e il fratello ci
baciamo!-
Scoppiarono a ridere. –Ma…
Touya è felice di avere… quello lì per… cognato?-
“Se Touya sapesse che “il
peluche” è suo cognato gli verrebbe un colpo!” Tomoyo sorrise all’idea: Sakura
fidanzata con un orsacchiotto giallo! Tutti i rotocalchi ne
parlerebbero!
-Tomoyo? Non vuoi rispondere
alla mia domanda per caso?-
-Eh? Oh! Scusa! Mi ero
distratta! Per tornare a noi… Non credo che Touya abbia visto sua sorella con…
“Shiro”… Sennò chissà che scenata avrebbe fatto! Ammetto che sono stata complice
di Sakura e li ho tenuti lontani!-
-Ma dove lo ha pescato quel
damerino?- disse in un sospiro Shaoran che ormai non ci capiva più
niente.
-Eh! Sapessi!- “Se sapessi che
in realtà Shiro è Kero-Chan! Povero te!”
-Ha i capelli del colore di
Kero… Ehi un momento! Ora ho capito! Ecco perché qualcosa mi suonava strano! Il
biondino è… è…-
-Kero-Chan!- concluse per lui
Tomoyo con un sorriso stampato in faccia. “Che senso ha mentire? Tanto ci è
arrivato da solo!”
-Sentivo delle vibrazioni
magiche provenire da lui!- si alzò di scatto dalla panchina su cui erano seduti
e si girò con gli occhi socchiusi verso Tomoyo.
-Tu! Tu! Tu! Sapevi tutto e mi
hai tenuto all’oscuro!!!! Ah! Ma questa me la paghi! Dopo che avrò trovato
quella monella e le avrò dato una sonora sculacciata te la farò pagare anche a
te!-
-Dai, Shaoran! Non te la sarai
presa? Per uno scherzo innocente?-
-“Scherzo innocente” lo chiami?
Stavo per morire d’infarto!-
-Ok! Hai ragione… Ma io che ci
posso fare? Voi maghi siete tutti pazzi!-
Le lanciò un’occhiata in
tralice e disse: -Ora la vado a cercare. Se la conosco bene so dove posso
trovarla-
-Mi raccomando! Non arrabbiarti
troppo e fatti perdonare per le sfuriate! E cerca di combinare qualcosa!!!- gli
urlò Tomoyo.
Shaoran già correva verso la
sua moto nera e le parole della sua migliore amica, che il vento gli portò
all’orecchio, lo fecero sorridere.
-Prossima tappa: gelateria
notturna!-
E un boato si propagò nell’aria
frizzante di fine Marzo.
ÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊ
Finitooooooo!
In questo capitolo mi sono davvero
impegnatissima!
Oddio!
Mi piace
tanto!
Mi scuso con
tutti i fan di yukito/yue, ma mi servivano così… infondo la mia mente è
malata!
So ke shaoran
cn la moto è un po’ anacronistico ma lo volevo così
=D
Spero che vi
sia piaciuto. A me si! Sento che finalmente il genio creativo mi ha
ritrovato.
Il capitolo è
lunghissimo e mi sono vendicata sui due capitoli precedenti che erano un po’
scadenti (evvai! Sono tornate anche le mie rime baciate!ndZoa) (siamo
rovinati!ndTutti!)(Che carino Shaoran!ndTutte,comprese Zoa e Sakura che
sbavano)(emmò che
centra?ndTutti)(niente!ndZoa)
Okok!
Torniamo a noi…. Vi rispondo alle
recensioni!
laukurata89: sono felice ke ti sia piaciuta quella cosa ke ho riamato impune,mente
capitolo. A me nn sa di molto! Ma siete voi quelli ke devono giudicare, perciò
mi sento onorata dei tuoi complimenti!
Anke
io ogni tanto guardo amici…ma nn mi piace proprio e cambio subito…nn ti
preoccupare. in effetti un certa assonanza isla bonita-sailor moon c’è… e sai
una cosa? Isla bonita somiglia anke ad una song di gery halliwel(sempre se si
scrive così…ndZoa) “Mi
Chico Latino”… a qst punto penso ke sia madonna la copiona… lasciamo stare ke
sennò fanno causa a noi x diffamazione!
Ancora io nn sono in grado di difendere nessuno! Aspettiamo 5 anni x
muovere accuse! L’esame è andato così così… ho preso 22… ho capitato
l’assistente del prof ed è un sadico! Mi ha kiesto cose turche! E vabbè…
speriamo ke vada meglio la seconda parte (ke farò SOLO con il rpf
naturalmente!)
Hai recensito velocissimamente! Grazie =)
Anto Chan: x me
ke sn una povera vekkia Shaoran è un fratellino… ecco xkè lo kiamo così…senza
offesa, cmq!ma nn è carino svenire sempre fra le sue braccia! Sakura mi lincia!!
Di a shaoran ke se mi fa anke a me i dolcini alla pesca gli faccio vivere quale
momento d’amore con sakura… sennò lo faccio cadere in un letto di spine (zoa x
un dolcetto è + sadica di kero-chan!ndPalla di pelo ke ormai vive stabile a casa
dell’autrice!)
La
materi adell’esame era filosofia del diritto. È una materia bellissima, ma come
ho già detto ho capitato l’assistente pazzo!
Continua
a leggere mi raccomando!
francy91: la
marca del dopo barba di shaoran è… lo sapremo nella prossima puntata! Non
skerzo…vediamo… a me piacciono i profumi di Tommy Hilfiger…perciò sarà quello il
dopobarba di shaory! Mmmmm mamma ke buono!
Allora…
gli iscritti al concorso x ora sn:
-cerberus alias
kero-chan
-mokona alias
palla-di-pelo
-spinel-sun alis
spiccino o fata dei boschi(ke amore ^_^ mi fa morire kero quando lo kiama
così!)
-mirmo alias
choko-nuvola
-eriol alias
mostriciattolo
-qui, quae e quod che
vanno insieme sul quad(oddio kiudetemi in un manicomio!)
-e…
sta a
voi dirne altri… le iscrizioni scadranno il 30
novembre. Affrettatevi!
Sono
contenta ke il chappy ti sia piaciuto, dimmi ke te ne sembra di
qst!
LizDreamer: sono
contenta ke ti piaccia così tanto la mia ff! continua a seguirla mi
raccomando!
Shiny x il capitolo 5: quanti
complimenti! Così mi faccio rossa come shaoran quando sta x dikiararsi a
sakurotta!
Sakura
è così ingenua ke kiama in tutti i modi gli esseri più potenti…solo yue nn ha
nessun soprannome… sarà ke c’era di mezzo yukito!
Shiny x il capitolo 6: sono
sempre strafelice ke ti piaccia così tanto la ff! adesso ke so ke fine deve
avere sono acora + felice!!!
E ke dire?????
Grazie a tutti!
Grazias a todos
Thank you so much
Merci
Arigatò (a rigatone!!! =) ) (dopo qst te ne puoi andare!
ndTutti)
E basta! Non ne so più…
Vi
adoro!!!
Continuate a
recensire!!!!!
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Capitolo 8 *** CAPITOLO VIII° - Un Oceano Di Emozioni ***
sakura 8
Ok ok… mi
dispiace… mi sono fatta desiderare…
Ho avuto
tantissimo da fare tra università e varie vicissitudini… (tutte a me capitano!
Buahhhhhhhh ndZoa che piange e si
arrabbiola!)
Ho la
testolina che mi trabocca di idee e sto girando con un taccuino per segnare le
cose ke mi vengono in mente quando sono in
giro!
Anke la
notte! Mi sveglio e appunto!!
Scusatemi per
il tremendo ritardo, rispetto ai miei soliti tempi, ma ho ricominciato con
l’università e mi devo riabituare ai tempi…
Oddio! Qst ff
mi sta prendendo molto! E poi voglio finirla presto perkè ne ho in testa
un’altra!
Spero cmq di
non deludervi e di non annoiarvi!
Sono contenta
che non vi dispiaccia che la ff si riveli un po’ + lunga del previsto. La
situazione mi sta pendendo il volo =)
Ora vi lascio
e comincio il mio 8 capitolo.
ØØØØØØØØØØØØØ
CAPITOLO 8°
L’immenso oceano scuro si
stagliava all’orizzonte. La finissima sabbia argentata per la luce della Luna
era fredda al tatto. Una leggera brezza increspava la superficie del mare
creando giochi di luci e ombre con il riflesso argenteo e candido del bianco
satellite. La falce di Luna era la sua unica compagna in quella notte che stava
lentamente diventando giorno.
La ragazza, con i capelli
sparsi nel vento, pensava al suo destino. Quante volte la mano di qualche dio
capriccioso aveva giocato con la sua vita e i suoi sentimenti. E quante volte
lei, impavida ma allo stesso tempo impaurita, di fronte a eventi più grandi di
lei e a forze contrastanti, era riuscita ad avere la
meglio.
Aveva combattuto per sigillare
le carte di Clow. Aveva combattuto per trasformarle in Sakura’s Card. Aveva
salvato innumerevoli volte il suo quartiere, la sua città, il suo paese. Più
semplicemente il mondo. E ora? Ora non le rimaneva che qualche sporadico ricordo
e tanta sofferenza nel cuore.
Una nuova missione l’attendeva
al varco e senza neanche pensarci ci si era buttata a capofitto. Nessuno che le
avesse mai detto un grazie. Tutti contro di lei. Touya, Shaoran, suo
padre.
Nessuno voleva che lei
combattesse. Nessuno voleva che lei si facesse del male. Ma nessuno pensava che
forse era giusto così. Ci sono persone speciali che nascono con dei poteri e non
per colpa loro. Queste persone hanno davanti a loro tre alternative: nascondersi
a tutto e a tutti e non usare i loro poteri per la salvaguardia dell’umanità;
abusare dei loro poteri e usarli per scopi malvagi; o prendere coscienza della
grande fortuna e della possibilità di poter fare del bene e salvare tante vite
umane.
E questa scelta aveva fatto
Sakura. Aveva accettato la sua natura diversa dalle altre e si era lanciata
fiduciosa per salvare il suo mondo. Grazie ai suoi poteri aveva vissuto tante
strabilianti avventure, aveva conosciuto tantissime persone. Aveva conosciuto
lui. Un ragazzo all’apparenza come tanti, ma infondo diverso da chiunque. Più
bello della media. Forte, sicuro e un po’ timido. Dolce e
coraggioso.
Quante volte le era stato
vicino? Quante volte le aveva salvato non solo la vita, ma anche il suo cuore,
ricucendolo nei punti dove qualcuno calpestandolo l’aveva strappato. Con i suoi
timidi gesti aveva cambiato profondamente Sakura, che, inconsapevolmente, stava
entrando in quell’universo che non tutti avevano il modo di conoscere, un mondo
fatto di dolcezza e sguardi fuggiaschi, un mondo privato e destinato solo a due
anime. Il mondo dell’amore.
Se n’era accorta tanto tempo fa
di amarlo. E molte volte era arrivata alla conclusione di averlo sempre amato.
Anche quando credeva di amare Yukito, in realtà provava qualcosa per il suo
Shaoran.
Quando era arrivato a Tomeada
era sempre serio e imbronciato, però le infondeva un senso di pace. Carta dopo
carta si era resa conto che da lui c’era tanto da imparare e che era fin troppo
facile volergli bene. Si era ripromessa che sarebbe riuscita a farlo sorridere e
quando ci era riuscita era rimasta abbagliata dalla bellezza di quel volto. Ogni
suo raro sorriso, che concedeva solo e soltanto a lei, illuminava anche la
stanza più buia e ogni sua giornata più tetra.
Crescendo insieme aveva
imparato a conoscerlo. Stavano sempre insieme e lui le era sempre vicino quando
qualcosa la turbava. Eppure, pur rendendosi conto del grande amore che li univa,
pur sapendo dell’immenso affetto che lui provava per lei, non era riuscita ad
accettarlo. Non era riuscita a chiudere con gli spauracchi del suo passato. Non
pensava che ci potesse essere un’altra vita dopo
Yukito.
Yukito. Il suo cuore era
rimasto impantanato nel suo ricordo per anni. Era rimasto incatenato a quella
parvenza d’amore. Un amore inesistente. Da parte di entrambi. Aveva finalmente
capito i sentimenti che la legavano al ragazzo solo una mattina di due anni
prima. Quando svegliandosi a casa di un amico, del suo amico, aveva conosciuto
la potenza del vero amore. Di quello incondizionato. Di quello che si può
provare solo una volta nella vita. E lei non era ancora pronta a tutto
quello.
Aveva il cuore ferito e Shaoran
l’aveva capito. Aveva capito che doveva lasciarla libera di crescere, di
dimenticare. E lei che aveva fatto? Era riuscita a ferirlo! Il suo sciocco
comportamento di poche ore prima aveva rovinato tutto ciò che lei stessa aveva
tentato di costruire e di non rovinare. La loro splendida amicizia. Era in nome
di questo loro rapporto che Sakura aveva sempre soppresso i suoi sentimenti per
Shaoran. Aveva paura che tutto potesse rovinarsi, che se si fosse dichiarata
sarebbe cambiato tutto. Aveva paura di commettere errori. Aveva paura che tutti
fossero come Yukito, anche se sapeva che Shaoran era l’opposto dell’amico di suo
fratello. Ma quello che più la spaventava era essere abbandonata. Se si fossero
fidanzati e poi lasciati, lui sarebbe tornato ad Hong Kong, e questo Sakura non
poteva sopportarlo. Preferiva soffrire e non rischiare. Non le era ancora chiaro
del perché del suo comportamento alla festa. Non sapeva chi o cosa l’avesse
indotta a far credere a tutti che si fosse fidanzata. Forse voleva prendersi una
rivincita con Yukito. Forse voleva solo fare ingelosire Shaoran. Ultimamente nei
suoi confronti era freddo e distante. Ma non come poco fa. Non come al parco.
Era un altro. E tutto solo per un vestito e per Shiro…
-Kero-Chan!- esclamò Sakura
balzando in piedi –Me lo sono dimenticato!-
Intanto un biondino stava
seduto con le mani nelle mani nel salone di casa Daidouji.
-Si è dimenticata di me! Del
grande e unico guardiano del Sole! Benedetta ragazza! Come ci si può scordare
così di un esserino indifeso come me?! Non posso sciogliere da solo
l’incantesimo. E non c’è più niente da mangiare! Ho finito tutte le scorte di
Tomoyo. Mi uccideranno! Ma erano così buoni i suoi pasticcini!- sospirava il
povero Kero-Shiro con l’acquolina in bocca. Sakura l’aveva lasciato solo per
tutto il tempo della festa e soprattutto l’aveva lasciato nei guai. Tante
ragazze bramose si erano avvicinate a lui con occhi sognanti e lui non sapeva
come doveva comportarsi.
-Come hai potuto?!!!!- si
diceva il piccolo pupazzo trasformato. Poi delle spire colorate lo avvolsero e
tornò ad essere il piccolo Kero-Chan.
-Santa ragazza! Finalmente!-
urlò felice.
Con lo scettro in mano Sakura aveva
afferrato The
Change e The Voice per annullare i loro effetti su Kero-Chan. Poi, per farsi
perdonare prese The Sweet e disse: -The Sweet! Materializza una squisita torta
al cioccolato per il mio piccolo guardiano!- e una torta ricoperta di cioccolato
fuso e panna si materializzò davanti agli occhi estasiati (e affamati) di
Sakura. Poi prese The Move e completò l’opera: -The Move, porta la torta a
Kero-Chan!-
Si sedette per terra, felice di aver fatto un’altra volta il suo
dovere.
Con occhi luccicanti e la bava alla bocca, Kero-Chan accolse la torta che
la sua padrona gli mandava.
-Sakura sa come farsi perdonare!- e si fiondò sul suo dolce, dimenticando
la tristezza di prima.
“Eccola” disse fra sé un aitante motociclista sul ciglio della strada che
dava sul mare.
Lei era là. Unica figura distinta nel mezzo dell’oceano. Giocava con le
onde che s’infrangevano ai suoi piedi scalzi. Sembrava una bambina. La stessa
bambina che tanti anni prima aveva aperto un varco nella sua
corazza.
Decise di raggiungerla.
Sakura era là, con la testa china, e non si era accorta del ragazzo alle
sue spalle. Piangeva. Non sapeva neanche lei perché stesse piangendo.
-Che scema che sono!- esclamò.
-Oh, si! Questa l’hai detta giusta, ragazzina- disse Shaoran –Ragazzina,
lo sai che anche quando piangi sei molto carina?-
Sakura si voltò di scatto trovandosi il suo migliore amico a pochi
centimetri dal viso.
-Ma lo sei molto di più quando sorridi!- aggiunse Shaoran asciugando con
un dito una lacrima di Sakura e portandosela alle labbra: -Le tue lacrime sono
salate. Sei triste-
-Cosa vuoi Shaoran? Come mi hai trovata?-
-Sakura… Scusa. Mi sono comportato male. Lo so che tu sei fatta così. Sei
generosa e aiuti chiunque ti chieda qualcosa. Ma…-
-Shaoran, lascia perdere…- disse Sakura voltandogli le spalle e
cominciando a correre.
In un attimo Shaoran le fu nuovamente accanto.
-No Sakura! Voglio spiegarti il perché della mia reazione!- fece una
pausa per trovare le parole –Tu rischi troppo, Sakura! Io voglio farti capire
quali pericoli corri! Quando catturavamo le carte, ricordi quante volte hai
messo a repentaglio la tua vita? Cadute nel vuoto, ferite di spade… Non puoi
aver dimenticato i rischi che si corrono quando si ha a che fare con forze
sovrannaturali!-
-Tu ricordi troppe cose Shaoran. Perché?- disse astiosa la
ragazza.
-Io ricordo tutto ciò che ti riguarda perché riguarda anche me! Io lo
faccio perché… Ti voglio bene!-
-Si, anche io te ne voglio Shaoran- disse sakura sospirando e calmandosi
un po’ -Tu mi sei sempre stato vicino. Mi hai sempre aiutata. Mi hai sempre
consolata…-
-Sempre per lo stesso motivo, tontolona! Io non posso pensare che tu
possa soffrire o farti del male. E questa volta per me sarà ancora più dura.
Quando affronterai i tuoi nemici io non ci sarò-
-Già. Sarai via per molto?-
-No. Forse solo un paio di settimane. Ho delle cose da
sbrigare!-
-Meiling?-
-Gelosa?-
-Io? Di Meiling?- disse Sakura diventando completamente rossa –E perché
mai? È la tua fidanzata no?-
-No, Sakura. Non più- sorrise amaramente il
cinese.
-Come? Cioè… voi… tu… lei…- balbettava confusa
Sakura.
-Sakura… tra me e Meyling c’era una promessa. Questa promessa è stata
rispettata tanto tempo fa. Lei ora è fidanzata con un ragazzo formidabile…-
sospirò Shaoran per stuzzicare Sakura.
-Sembri quasi dispiaciuto!- disse irritata Sakura.
-Io? Dispiaciuto? E perché mai?
Oddio… forse un po’. Infondo stavamo bene insieme. Ma non potevo
mentirle-
-Mentirle? Su cosa?- chiese
sakura dubbiosa.
-Tu riusciresti a stare con
qualcuno e amare qualcun altro?-
-N-no… Credo di
no-
-Ecco! Io non amavo Meiling.
Non più. Amavo un’altra-
Sakura era imbarazzata. Non
aveva mai parlato così con Shaoran. Era confusa. Quel discorso doveva prenderlo
per una specie di dichiarazione, o che altro?
-E tu invece? Sei innamorata
di… Shiro?- disse il ragazzo quasi sul punto di ridere. Sakura innamorata del
peluche! Che assurdità!
-Eh? S-Shiro? <_< - “E
ora? Che gli dico?” –N-non… non credo…-
-Ha davvero un curioso colore
di capelli quel… ragazzo- disse ironico il cinese –È un colore che ho già visto
da qualche parte…-
“Oddio… che sta dicendo? Ha
forse capito qualcosa?”
-Ma per caso…- disse Shaoran
guardandola intensamente e con un tono divertito –è dotato di qualche potere
magico?-
-Eh? Cosa? Come? Poteri? Shiro?
Pe-perché m-me lo chi-chiedi?- Sakura stava decisamente impazzando. Shaoran
aveva capito tutto o no?
-Oh, si… mi è sembrato di
sentire un’aura magica attorno a lui- buttò lì il
cinese.
-…-
-Che c’è? Non rispondi? Non
vuoi forse dirmelo?-
-…-
“Com’è buffa! È rossa come un
peperone e non sa come dirmi che Shiro non esiste!!
-Sakura? Ci
sei?-
-…Sh-shaoran! Hai…
hai…-
-Capito tutto? Si?- concluse
Shaoran per lei.
-Cioè… tu… tu lo sai… lo sai
che…-
-Che Shiro altri non era che il
peluche?-
Sakura chiuse gli occhi
rassegnata. Era rossa fino alla radice dei capelli.
-Perché lo hai
fatto?-
-Io… non lo
so-
-Lo sai che qualcuno poteva
farsi male?-
-E chi scusa?- esclamò Sakura
stupita. Da quando fare una piccola magia poteva mettere a repentaglio
l’incolumità di qualcuno?
-Poteva farsi male Kero-Chan…
Erano in molti quelli che volevano riempirlo di botte!- “Io per primo!” si disse
il cinese.
-E perché? Che ha fatto di
male?- chiese Sakura ingenuamente.
-Semplicemente accompagnava la
ragazza più carina e più corteggiata della festa- disse Shaoran spazientito per
l’ingenuità della ragazza.
-E questa sarei io? Ma da
quando?- esclamò Sakura stupita.
-Sakura… Avrai anche dei poteri
magici… ma su certe cose sei proprio una tontolona! Non te ne sei accorta che
tutta la scuola ti sbava dietro?- -_-
-A me?- x_x
-E allora a chi? Non so se te ne sei resa
conto, ma sei diventata molto carina e tutti vorrebbero uscire con
te.(anche io!
anche io! ndShaoran =D°°°°°°° )
Ma ti devo spiegare tutto?-
-No? Davvero? E perché non mi
sono mai resa conto di tutto questo? Perché nessuno è mai venuto a dirmi
niente?- si era aggrappata inconsciamente al braccio di Shaoran e lui era
diventato tutto rosso.
-N-non t-ti dic-cono n-niente
pe-perch-chè p-p-p-pensan-no c-che i-io e t-te… t-te ed-d
i-iooo…-
-Io e te? Te ed io
cosa?-
Adesso era Shaoran quello
imbarazzato. Non era una cosa normale dire a Sakura che teneva tutti i suoi
corteggiatori lontano da lei con la forza!
-Insomma!- esclamò –Tutti
pensano che io e te siamo fidanzati!-
Entrambi divennero fucsia. Si
sedettero sulla sabbia e non dissero più nulla.
“Che imbarazzo!!- pensava
Sakura –Come mi ripresento a scuola lunedì? Io non ne sapevo niente di questa
storia!”
“Ma perché gliel’ho detto così?
Ci è rimasta malissimo! Sarà infastidita!- si diceva Shaoran –Non possiamo
rimanere in silenzio per sempre!! Devo dirle qualcosa! È così imbarazzante la
situazione!”
-Hem… allora… Perché… Perché
non mi parli dei tuoi nuovi poteri?- esclamò il
cinese.
Sakura lo guardò attonita. Si
alzò i piedi e cominciò a camminare seguita da lui.
-I miei poteri? Sono cresciuti!
Li sento scorrere dentro di me come la lava in un
vulcano!-
-Si? Quando prima hai
risvegliato il potere della stella ho sentito una forza prorompente! È davvero
strabiliante!-
-Si… Neanche io ci potevo
credere! Ho paura della potenza dei miei poteri. E non so a cosa andrò incontro…
So che sarà qualcosa di terribile… E tu non ci
sarai!-
-Ma non starò via per molto! Te
l’ho detto. Devo sbrigare delle faccende…- disse Shaoran un po’ confuso. Era una
contraddizione vivente quella ragazza.
-Ma… Ma se hai detto che tu e
Meiling vi siete lasciati… cosa devi fare di così importante?- “Cosa può essere
più importante di me?” urlava a sé stessa Sakura.
-Te lo dirò. Meiling si è
fidanzata. Ci sarà una cerimonia per il fidanzamento ed io dovrò prendervi
parte-
-Ah! Spero che sia
felice-
-Lo spero anche io… Che ne dici
se torniamo a casa? È davvero tardi- decise di chiudere lì il discorso. Non
aveva senso continuare a mentirle.
-Si… Hai ragione!
Torniamo!-
-Ma prima…- la fermò Shaoran
tenendola per un braccio e scrutandola nei profondi occhi verdi –devi dirmi una
cosa-
-Cosa?- chiese spaventata
Sakura.
-Perché hai trasformato il
peluche in un ragazzo e sei venuta con lui alla
festa?-
Sakura cercò il coraggio di
dirgli la verità. –L’ho fatto perché… perché… per… per… per mettere alla prova
una persona!- era la verità. Una mezza verità.
-Ok… Possiamo andare
allora-
Sakura rimase delusa. Non le
aveva chiesto neanche chi fosse quella persona. Sperava che Shaoran non avesse
capito male la situazione.
Con il sole quasi sorto si
avviarono verso la città lasciando quella spiaggia e quelle parole che si erano
detti, lì dove dovevano stare.
-Sarà mia- diceva a sé stesso
Shaoran sorridendo e accelerando, mentre Sakura spaventata si stringeva a
lui.
×××××××××
Allora?????????? Com’è????????????
Finalmente un
momento un po’ più allegro per la nostra coppia preferita! Dopo la mia one-shot
tristissima ci voleva! Cmq… non vi preoccupate… forse farò una one-shot a lieto
fine! (oh no!ndTutti) (e invece si!NDzoa!)…
Con qst
capitoli introspettivi e introduttivi mi sto dilungando parecchio… spero che non
dispiaccia a nessuno… credo che fra 2 o 3 capitoli si entrerà nel vivo
dell’azione…
Vi sto
annoiando!!!! -_-
vabbè
Ora rispondo
alle recensioni =)
HATORI: sono contenta che ti piaccia la ff! sarà proprio
lunga…vi asfissierò ancora per molto! W Shaory!
Shiny: davvero..quanta
bava hai mi sono domandata leggendo la recensione! Kiunque l’avrebbe menato a
quel cretino di yukito… e poi shaory sulla moto!!! Oddio!!! Mi sentivo male
mentre scrivevo la scena! Yukito se ne meritava botte! L’ha salvato solo yuè!
Purtroppo ho aggiornato tardissimo… mi farò perdonare cn il prossimo
chappy!!
Grazie x la tua
lunghissima recensione!!!! Tvb anke se nn ti
conosco!!!
non so come
chiamarmi:sono felice ke ti
piaccia il modo in cui scrivo. I sentimenti dei personaggi sono importantissimi
secondo me. X qst mi sto dilungando tanto!! Grazie!!1
LizDreamer: ti avrà delusa il
fatto ke abbia aggiornato così tardi… ma nn ho avuto tempo! Spero ke anke qst
mio capitolo ti piaccia… no… la ragazza della porta accanto nn l’ho mai visto
(anke xkè accanto a me abitano 2 vekkietti tontoloni!ndZoa) (dopo qst smetterò
di leggere la tua ff!ndLizDreamer)…lasciamo stare… fammi sapere se qst chappy ti
è piaciuto.
Anto Chan: mi fate morire tu
e Shaoran… il mio diario segreto è pieno di frasi su ciò ke mi fai fare cn tuo
fratello! (tra cui svenire!) digli ke la scena d’amore cn Sakura se la dovrà
sognare x un po’… x ora nn ne sono previste ma ce ne saranno… deve ringraziarmi
xkè almeno in qst chappy nn ci ha litigato!!! Dimmi cm’è qst 8
capitolo!!
evanescense88:
grazie!
MORFEa: sono felice ke la
mia ff ti piaccia1 ho aggiornato un po’ tardi ma ho cercato di fare un bel
capitolo!!!
laukurata89: nn ti preoccupare
se leggi tardi… l’importante è ke leggi, te l’ho detto! Cmq…yukito avrà il suo
angolo di paradiso… poi vedrete…e nn sarà touya! Lui è cn tomoyo!!!! Visto ke
figo Shaory in moto? Kero ha riskiato grosso ma nn gli avrei mai fatto fare una
brutta fine… anke lui però avrà delle sorpresine!!
Raby Moon: sono felice ke ti
sia piaciuta la ff! pubblicare nn è difficile! Ti devi registrare cliccando su
LOGIN. Poi clikki su IL TUO ACCOUNT e vai nella sezione AGGIUNGI UNA NUOVA
STORIA. La parte complicata è quella di mettere il testo. Devi avere un
programma che ti faccia creare pagine HTML in modo da poter mettere il carattere
ke vuoi tu… il programma puoi scaricarlo direttamente sul sito. Una volta
installato puoi creare il capitolo… salvi il nuovo documento e poi nella sezione
AGGIUNGI UNA NUOVA STORIA vai sulla barretta SFOGLIA. Cerki il file del capitolo
e pubblici. se ci sono altri dubbi dimmelo!!! Cerkerò di essere +
kiara!....
Liy: nn ti preoccupare
se nn hai scritto molto. L’importante è ke tu abbia recensito un
po’!!!!!!
Allora… io kiudo qui (finalmente! ndTutti che fanno la
hola davanti al pc)
Vorrei tanto parlare di + cn voi…conoscervi
meglio!
Perciò vi lascio il mio contatto msn : zoa87@hotmail.it
Mi raccomando!!!
Ciaoooooooo
Grazieeeeee
Recensiteeee
Smettilaaa (ndtutti)
ZXA
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Capitolo 9 *** CAPITOLO IX° - Fiori rosa, fiori di pesco ***
s_9
Ciao a
tutti!
Eccomi di nuovo qui x la gioia (o disgrazia?ndzoa) di tutti
voi.
Mi scuso per l’immane ritardo, ma ho avuto problemi cn internet…ke
diamine!
cmq… cosa mi raccontate?ho letto un sacco di
recensioni!!!grazie!!molte sono state cancellate…xkè?????buahhhhhh!i teatrini,
come vengono definiti, a me piacciono tanto tanto
tanto!!!!
Cmq…ultimamente nn ho avuto tempo di scrivere…e quindo qst nono
capitolo è vecchio di decenni…il decimo è in
cantiere…
continuate a leggere!vi prometto ke un ritardo simile nn si
verificherà mai più!!!!
Ehm…vi lascio al capitolo ke è
meglio…
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..
CAPITOLO 9
-Arrivati!- disse Shaoran
frenando davanti una splendida villa.
-Mmm?- mugugnò Sakura
insonnicchiata. Inconsciamente si era addormentata appoggiata all’ampia schiena
del ragazzo e ora non capiva dove si trovava.
-Bella addormentata? Siamo
arrivati a casa di Tomoyo!-
-Non sono una bella
addormentata!- rispose Sakura stiracchiandosi.
“Addormentata forse no, ma
bella si… Anzi, bellissima!” pensava Shaoran dispiaciuto per essere arrivati.
Appena Sakura si era poggiata alla sua schiena aveva sentito un brivido
percorrergli la spina dorsale e aveva deciso di prendere una strada che gli
aveva permesso di stare per più di un’ora in quella
posizione.
-Ehi? Ora sei tu il bello
addormentato, Shaoran!- esclamò Sakura accorgendosi che Shaoran era rimasto
imbambolato a pensare a chissà cosa.
-Lo pensi davvero?- disse il
cinese sfoderando un sorriso accattivante che Sakura riuscì a vedere nella
penombra attraverso lo specchietto retrovisore della sua
moto.
-Cosa?- chiese la
castana.
-Che io sia bello! Me lo dicono
in tante ultimamente!- disse tutto compiaciuto.
-Ma sentitelo! Playboy da
strapazzo!-
-Eh si! Sono proprio
bello!-
-Shaoran Li? Ci sei? Ce la fai?
Sei connesso?- diceva Sakura rivolgendosi all’amico che si ammiccava allo
specchietto.
-Mmmmm? Scusa, ma mi stavo
ammirando… Sai, non capita tutti i giorni di vedere un bel fusto come me e anche
io certe volte mi…-
-BASTA!!!- lo interruppe la
ragazza –Sembri Kero-Chan! Non la smetti più stasera? L’aria del mare ti ha
fatto male!- continuò spazientita. Stare in quella posizione, sulla moto, con il
suo Shaoran, era piacevole. Ma a tutto c’è un
limite!
-Ok, ok signorina. Scendiamo!
Però… che schiaffo alla miseria!-
-S H A O R A N !- sibilò Sakura
al limite della sopportazione.
Shaoran scese dalla moto
ridendo. Si era preparato ad aiutare la sua bella, ma appena si voltò verso
Sakura vide che era abilmente scesa con un movimento fluido delle gambe
facendolo rimanere lì a bocca aperta. Era bella da mozzare il fiato. Togliendosi
il casco le si erano sciolti i lunghi capelli e adesso una leggera brezza li
faceva fluttuare intorno al suo dolcissimo viso.
“È bellissima. Io… io devo…”
lentamente si avvicinò a Sakura e la abbracciò.
-Ma…- Sakura era tra le braccia
di Shaoran ed era imbarazzatissima. “Cosa gli è preso?”
pensava.
-Sh… Shaoran?- sussurrò contro
il suo orecchio.
Quel sussurro fece rabbrividire
il ragazzo e la strinse ancora di più a sé.
Sakura alzò il viso e lo guardò
negli occhi e vi lesse solo un’immensa dolcezza. Sentì il suo cuore battere
forte pieno di felicità. Quel momento era quasi sacro per lei… Shaoran l’aveva
abbracciata diverse volte. Per consolarla, per darle forza o coraggio, per
salutarla. Ma non l’aveva mai guardata in quel modo. Anzi, non la guardava in
quel modo da diversi anni. Da quando si era dichiarato. E adesso stava
riscoprendo la facilità con la quale ci si poteva perdere nei suoi occhi color
miele. Si sentì infinitamente bene tra le sue braccia e si abbandonò
completamente a lui.
Entrambi posarono lo sguardo
l’uno sull’altra e Shaoran prese con due dita il mento di Sakura. Ad un
millimetro dalle sue labbra sussurrò:
-Sarebbe troppo facile così. So
che lo vogliamo tutti e due. Ma adesso no. Adesso non si può- e si staccò
bruscamente.
Quelle parole, pronunciate con
tono lieve, pesarono come un macigno sul cuore di Sakura. Sentiva ancora il suo
alito sulle labbra. Il sospiro caldo di Shaoran adesso era sostituito da
sferzate di vento gelido.
Si voltò di scatto e corse
verso la porta di casa Daidouji che si aprì e le permise di rifugiarvisi dentro.
Lontano da lui.
-Dannazione!- urlò Shaoran
rivolgendosi alla Luna. -Ho rovinato tutto…- sussurrò poi sedendosi sul
marciapiede e abbandonando la testa fra le mani. Per terra vide l’elastico con
il quale erano legati i setosi capelli di Sakura. Lo prese e lo mise in tasca.
-È così bella. Non posso stare
lontano da lei. Dopo tutti questi anni… io… io sono impotente di fronte
all’amore. Posso ripetermi cento milioni di volte che sarebbe meglio
dimenticarla, che lei non potrà mai essere mia… Ma… Ma è inutile! Lei è la
perfezione. La perfezione assoluta. Lei brilla come la stella dalla quale prende
il potere, è un sole che illumina la mia vita… Lei è Sakura e basta! Ed io… io,
sono un povero idiota…-
Con la schiena contro la porta
e la testa poggiata alle ginocchia, Sakura piangeva. Calde lacrime tormentavano
la sua pelle lattea, ma un sorriso increspava le sue rosee labbra. Era corsa via
come una bambina, ma capiva il gesto di Shaoran. Capiva perché lui si era
ritratto a un millimetro dalle sue labbra.
Lui era lì e lei anche, ma non
erano vicini con il cuore. C’erano tante cose da spiegare, da capire. C’erano
tanti errori che entrambi avevano commesso che non sarebbero svaniti con un
bacio e avrebbero reso quest’ultimo indegno di essere il sigillo del loro
amore.
Sperava solo che Shaoran avesse
capito che il suo cuore gli apparteneva. Che l’avrebbe aspettato. Che l’amava.
-Ora gli mando un messaggio!-
sussurrò Sakura prendendo il suo telefonino. Pensò molto alle parole da usare.
Non doveva essere né esplicita, ne troppo
misteriosa.
Così, scrisse: L’importante non è esserselo dato, ma aver
sperato entrambi di farlo. Dovunque
tu sia…non correre, perchè in fondo siamo entrambi sotto lo stesso cielo,
trapuntato di luminose stelle, continuando a sognare quel momento che prima o
poi arriverà...
Vicino a lei arrivò Tomoyo che le si sedette di fianco e l’abbracciò. Non
sapeva cosa fosse successo, ma l’espressione di felicità sul volto dell’amica
era appagante.
-Allora, testona, avete smesso di farvi del male?- disse la
mora.
-Oh, amica mia!- esplose Sakura abbracciandola –È stato bellissimo! Io…
Lui… Noi… beh… insomma…-
-Sakura?? Parli come Shaoran quando t’incontrava per strada alle medie!-
entrambe le ragazze risero e Sakura cominciò a raccontare per filo e per segno
quello che era successo. Arrivata alla parte del quasi-bacio Tomoyo stava per
svenire dall’emozione e dalla felicità.
-Oh no!- urlò.
-Cosa c’è amica mia? Secondo te stavamo commettendo un errore?- le chiese
Sakura allarmata.
-No, Sakura! Sono disperata! Tu stavi per baciare Shaoran… Ed io… io… IO
NON TI HO RIPRESA!!!!- la frase tormentata di Tomoyo fu seguita da una caduta in
stile manga di Sakura
-Prima o poi… Sakura… tu non immagini neanche quanto sia vicino!- disse
fra sé e sé Shaoran leggendo il messaggio.
Stava molto meglio. Pensava di aver rovinato tutto e invece aveva appena
messo il primo mattone per la costruzione di qualcosa di
meraviglioso.
Il giorno dopo Sakura si svegliò felice. Era il suo compleanno.
Diciassette anni!
Si voltò verso l’amica che aveva dormito con lei e non la trovò. Guardò
l’orologio che aveva al polso: -Le undici!-
esclamò!
Si alzò e si vestì di corsa. Scendendo in cucina sentì le voci allegre di
Tomoyo e Kero-Chan.
-Ehm… Buongiorno!- disse imbarazzata.
-Ciao bella addormentata!- le sorrise l’amica.
-No Tomoyo! Non ti ci mettere anche tu!- rispose la castana ripensando a
come la sera precedente si era addormentata contro la schiena di Shaoran.
Arrossì.
-Ehi! Non è che ti viene la febbre proprio oggi? Non vorrai passare i
tuoi diciassette anni a letto!- disse il pupazzetto giallo svolazzando davanti
alla sua padrona per toccarle la testa. –No… Non hai la febbre, signorina… e
allora…-
-Kero… È l’amore!- disse Tomoyo con un
sospiro.
-Ehm… Evitiamo il discorso…- disse Sakura imbarazzata –Che si fa, Tomoyo?
Avevi detto che avevi un favore da chiedermi!-
-Esatto amica mia!- alla mora cominciarono a luccicare gli occhi. “Brutto
segno!” pensava Sakura. –Ma prima…- disse Tomoyo alzandosi e andando ad
abbracciare Sakura –Auguri amica mia! Spero che questo giorno realizzi ogni tuo
desiderio!- e le consegnò un pacchetto.
-Oh grazie Tomoyo!- esclamò Sakura commossa. Aprì il pacchetto e vi trovò
una fatina di ceramica affacciata su un pozzo. –Tomoyo! È bellissima! Grazie!-
abbracciò l’amica e si mise a saltellare per la
stanza.
Poi fu il turno del suo piccolo guardiano –Padroncina pestifera, tanti
auguri!!!!!!!- e cominciò a girarle intorno facendole cadere vicino della
polvere dorata. Poi si avvicinò e le diete un pacchettino. Sakura curiosa lo
aprì e vi scovò dei biscotti al cioccolato, i preferiti del suo
guardiano.
-So che non è un granchè come regalo…- disse imbarazzato Kero-Chan
–ma ho pensato che sarebbe
stato carino regalarti una cosa a cui io non potrei rinunciare
mai…-
Sakura lo tirò da una zampina e l’abbracciò riempiendolo di piccoli
bacetti. –Com’è dolce il mio peluche!-
Dopo questo momento di euforia, Sakura concentrò nuovamente la sua
attenzione sull’amica. –Allora, Tomoyo, cosa volevi
chiedermi?-
-Ti va di… provare dei vestiti nuovi che ho cucito per te? La cosa capita
a pennello con la nuova missione e…- Sakura e Kero-Chan fecero una caduta in
stile manga. Poi al guardiano del sole girò in testa la frase di Tomoyo…
-Missione?- disse –Che missione?-
-Oh, Kero! Tu non sai niente è vero! Ho accettato una nuova missione!-
disse la cattura carte entusiasta.
-Che cosa hai fatto?!- urlò il peluche.
-Hai capito benissimo, piccoletto! La tua padrona, che sarei io, ha
appena ricevuto un nuovo incarico, corredato da nuovi poteri! E a conferirmeli è
stata una palla di pelo che parla proprio come te!-
-Sakura… quando ti propongono una nuova missione… prima di accettarla…
DEVI PARLARNE CON IL SOTTOSCRITTO!!!- urlò
Kero-Chan.
-Ma… Senti nanerottolo, chi ti credi di essere? Io sono la tua padrona e
accetto tutte le missioni che voglio! Non è possibile che io debba discutere con
tutti riguardo a questi nuovi sviluppi e che tutti dobbiate mettere in
discussione le mie scelte! Sono una persona adulta e so cosa sia giusto fare e
cosa no!-
-Sakura… io lo dicevo solo… solo perché mi preoccupo per
te!-
-Non eri preoccupato per me quando mi hai nominata Cattura Carte alla
tenera età di undici anni!- esclamò indignata
Sakura.
-Ne abbiamo parlato infinite volte e so che non è stato giusto, ma tu eri
la prescelta…-
-Prescelta un corno!- esclamò Sakura. –Anche adesso mi hanno scelta.
Anche adesso da me dipendono le sorti del mondo!-
-Ok, ok… Ho esagerato… È solo che non ero preparato ad una notizia del
genere… Ti… ti va di parlamene?- disse Kero-Chan dispiaciuto per la discussione
avuta con la sua padroncina.
Sakura raccontò al suo guardiano tutto ciò che le aveva detto Mokona e
quando le chiese di descrivergli l’animaletto Kero-Chan s’illuminò e disse: -Il
Maestro Clow Reed mi aveva parlato del Supremo. Non sapevo che fosse il
guardiano dell’Amore. Sono stupefatto. Se ha sentito la forza che hai dal Limbo
in cui si trova vuol dire che in questi anni i tuoi poteri non sono stati sopiti
ma si sono rafforzati. Ma prima hai detto che ti ha concesso un nuovo potere… Di
cosa si tratta?-
Sakura mostrò a Kero-Chan la sua nuova chiave del sigillo e subito
risvegliò il potere del Cristallo del Cuore. Come era successo la sera
precedente, fu avvolta da un fascio di luce bianchissima e subito dopo era
vestita con l’abito della visione e reggeva lo scettro con il cuore alato.
Kero-Chan e Tomoyo guardavano ammaliati la ragazza vestita di bianco. Emanava
una grandissima forza e i suoi occhi riflettevano l’immagine di una donna sicura
di sé. La mora fu la prima a parlare: -Sakura… Sei bellissima! Questo vestito è
meraviglioso!-
-Grazie Tomoyo!- disse Sakura arrossendo-
-Questo è l’abito da gran cerimonia per il rito del risveglio dei Sacri
poteri- disse Kero-Chan.
-Oh no!- esclamò Tomoyo –Se ogni volta che risvegli il potere della
stella cambia abito…-
-Cosa Tomoyo?- chiesero all’unisono padrona e
guardiano.
-Io… non ti potrò riprendere con i miei costumi!- sussurrò la ragazza con
lo sguardo triste. Caduta in stile manga di Sakura e
Kero-Chan.
-Vabbè! Io non mi preoccupo! Tanto prima di risvegliare il tuo potere
potrai sempre indossare i miei costumi!- disse sorridendo
Tomoyo.
Kero-Chan e Sakura risero e si avviarono verso la “Stanza dei
Costumi”.
Come al solito la miriade di abiti la sorprese. Ce n’erano sempre di più,
nonostante in quegli anni non avesse più affrontato carte e svolazzato sui
tetti, Tomoyo aveva continuato a produrre costumi. Ce n’erano più di un
migliaio. Guardò in un angolo che non aveva mia notato. C’erano costumi dai
colori familiari. Rosso, nero, blu. Verde e giallino. Rosa e
bianco.
-I miei primi costumi, Tomoyo!- esclamò Sakura –Li hai
ancora!-
-Non potrei mai buttarli via, amica mia.- disse dolcemente Tomoyo avvicinandosi alla castana. –Vuoi
provarne qualcuno?-
-Oh, si!- disse piena di gioia Sakura.
Così cominciò a provare i primi costumi che Tomoyo aveva confezionato.
Era strano vedersi cresciuta in abiti della sua infanzia. Tranne per qualche
eccezione, le andavano tutti bene. mise prima di tutti il suo preferito, quello
rosa e bianco pieno di fiocchi e volant. Le andava un po’ stretto e corto, ma
sembrava ancora la bambina spensierata di cinque anni prima. Poi mise il vestito
con cui avevano girato uno dei loro “film”, nel periodo in cui Shaoran era
tornato in Cina. Sembrava una vera streghetta con quel cappellino a punta e la
mantellina ornata di stelline dorate. Anche questo le stringeva, ma era sempre
più emozionata. Poi fu la volta del primissimo vestito da lei indossato: quello
con il quale aveva catturato la carta dell’ombra. Il lungo mantello rosso ora
non era poi così lungo e la giacchetta con la coda non le stava più tanto bene.
ma guardandosi allo specchio provò una strana stretta allo stomaco perché nel
riflesso dietro di lei, li vide. Vide i vestiti più importanti della sua vita.
Le sembrava che fosse passato così tanto tempo… quando indossò il primo, una
gattina le ammiccava dallo specchio. Le orecchie a punta erano davvero carine
sui suoi capelli ormai lunghi e il vestito le ricadeva sulle morbide forme come
se fosse stato cucito apposta per le sue misure di adolescente. I campanellini
tintinnavano e la curiosa codina ricadeva sul pavimento. Due lacrime stavano per
sgorgarle dagli occhi. Con quel vestito aveva conosciuto il suo Shaoran. Poi indossò il vestito
della recita. Era ancora bellissima con quel vestitino rosa e la giarrettiera
con la stella e i nastri. Nella sua mente rivide la scena del ballo. Com’era
bello e sicuro di sé Shaoran… Pensare che pochi minuti dopo ci fu una dura
battaglia le fece decidere di indossare l’ultimo vestito del suo passato, quello
rosa, l’esatta copia di quello verde vicino. Con quel vestito avevano catturato
The Hope. La Speranza. Il
sentimento più importante per Shaoran.
-Sakura… Tutto bene?- le chiese incerta
Tomoyo.
La ragazza si asciugò le lacrime e tolse anche quell’abito. –Si. Il gioco
dei ricordi è finito- non era arrabbiata, solo un po’ malinconica. Infondo ogni
compleanno era così per lei. La malinconia era una cosa che non l’abbandonava
quasi mai ultimamente.
Si tolse i pensieri tristi dalla mente e si dedicò alla sua amica per il
resto della mattinata e alla fine aveva pronti per lei il vestito per il saggio
e un altro. Sakura pensava che sarebbe servito per qualche occasione
particolare, ma non conosceva la verità. Tomoyo l’aveva fatto apposta per la
festa a sorpresa che aveva organizzato per festeggiare il suo
compleanno.
Chissà perché, Tomoyo l’aveva mandata al palazzetto due ore prima
dell’esibizione. Va bene che doveva prepararsi, però così le sembrava esagerato.
Aveva indossato la tunichetta della sera prima, tutta decorata in oro e broccato
rosso. I capelli glieli aveva sistemati l’amica prima di mandarla via. Erano
raccolti in un semplice chignon con bacchettine e stelline a completare il
tutto.
Dopo un’ora la sua amica era finalmente arrivata e con sé aveva portato
l’altro vestito. Quando Sakura le chiese il perché, Tomoyo aveva risposto
vagamente.
Si era fatta l’ora di avviarsi in pedana. Si sentiva emozionata e aveva
completamente dimenticato che fosse il giorno del suo
compleanno.
Fece la sua entrata davanti ai giudici e tra il pubblico scorse Touya,
Yukito, suo padre, Tomoyo con Kero-Chan su una spalla, la mamma di Tomoyo, tutti
i suoi compagni di scuola e lui. Shaoran. Era bellissimo! Aveva una giacca nera
con una maglia dello stesso colore e i jeans. L’esame che gli stava facendo con
gli occhi fu interrotto dalla voce del suo allenatore che presentava lo
spettacolo alla giuria. Era ora di concentrarsi.
Si sistemò vicino l’asse e appena la musica partì cominciò a eseguire il
suo esercizio complicatissimo. Non pensava ad altro che non fosse la musica e le
figure della sua esibizione. Aveva dimenticato Tomoyo che la stava riprendendo e
la presenza della persone a cui più voleva bene.
Intanto un piccolo animaletto di peluche sospirava sulla spalla di
Tomoyo. Tanti pensieri gli turbinavano nella mente. Da tanto tempo si sentiva
solo. Non che Sakura gli facesse mancare qualcosa. Anzi, era sempre tanto
premurosa con lui e lo ricopriva di attenzioni. Ma sentiva la mancanza di
qualcosa. Anzi di qualcuno che stesse al suo fianco. Di una compagna che
l’amasse. E lui sapeva di chi aveva bisogno. Era un sentimento che era nato
appena l’aveva conosciuta, in un bosco, tanti anni prima. E questo amore era
cresciuto con gli anni e la lontananza l’aveva rafforzato.
Quello che aveva innescato la malinconia che adesso lo opprimeva era
stato un episodio della sera precedente. Dopo che Sakura l’aveva lasciato da
solo come uno stoccafisso, una ragazza molto carina, dai capelli neri e gli
occhi verdi, gli si era avvicinata e, molto timidamente, gli aveva chiesto un
ballo. Kero-Chan non era riuscito a dirle di no e, anche se non aveva mai
ballato in vita sua, si era ritrovato al centro della pista abbracciato con
quella ragazza. Fairy… Fata. Quel nome gli aveva riportato alla mente lontani
ricordi. Il suo grande amore. Chissà se sarebbe stato fortunato come Sakura e
l’avrebbe mai rivista.
-Ma forse… adesso… con la nuova missione… tornerà!- sussurrò Kero-Chan
sorpreso da quel lampo di genio.
Il sorriso tornò sul suo bel musetto e ringraziò mentalmente la sua
padrona per aver accettato di aiutare Mokona.
Finita la musica Sakura tornò in sé. Sapeva di non aver commesso alcun
errore e le facce meravigliate dei giudici le davano la conferma. Il suo
allenatore le mostrava le dita in segno di vittoria e Tomoyo le sorrideva da
dietro la telecamera. Anche Shaoran la guardava con una luce intensa negli
occhi. Ammirazione e stupore erano i sentimenti che univano tutti quelli che le
volevano bene.
Corse nello spogliatoio e si infilò una giacca. Tra poco ci sarebbero
state le votazioni e l’agitazione che provava era papabile. Un lieve bussare
alla porta la distrasse.
-Avanti- disse.
-Amica mia! Sei stata fantastica!- esclamò Tomoyo entrando ed
abbracciando Sakura. –Non avrei mai potuto sperare di riprendere uno spettacolo
più bello! Mentre ti muovevi sull’asse nessuno fiatava! Erano tutti come
ipnotizzati dai movimenti che facevi! Io stessa, che avevo già visto tante volte
l’esercizio, non te l’avevo mai visto fare così
bene!-
-Grazie tomoyo! Se non ci fossi stata tu non sarei qui
ora.-
-Ma che dici! Il talento è il tuo mica il mio! Io ti ho solo
incoraggiata!-
-Grazie!- Sakura tenne stretta l’amica per qualche secondo finché dalla
porta dello spogliatoio non entrò un enorme mazzo di rose bianche e rami di
pesco in fiore portate da un fattorino. -È qui Sakura
Kinomoto?-
-Si- rispose incerta la ragazza.
-Bene- esclamò il fattorino –Questi sono da parte di un ammiratore
segreto!- consegnò il mazzo a Sakura e se ne andò.
-Un…- sussurrò Sakura guardando l’amica.
-…ammiratore segreto?- finì per lei Tomoyo. Le due ragazze si guardarono
e scoppiarono a ridere simultaneamente.
-Tomoyo, non ci credo! Non ho neanche vinto, e già ho un
ammiratore!-
-Sakura, tu sei troppo ingenua! Non sai che mezza scuola ti viene
dietro?-o_O
-L’ho scoperto da poco…- -_-‘. Caduta in stile manga di
Tomoyo.
-Guarda meglio e vedi se c’è un biglietto!- suggerì la
mora.
Guardando nel mazzo Sakura scrutò un piccolo biglietto rosa. Lo aprì e
lesse: -Nel giardino della vita è appena
sbocciato un delicato fiore di ciliegio. Chiunque lo saprà cogliere ne rimarrà
affascinato. Chi lo ha colto ne è rimasto punto come se avesse toccato la più
bella delle rose.-
Le due ragazze continuarono a fissarsi. –Questo è un rebus, amica mia!-
disse Tomoyo.
-Ma chi può mai essere stato? Si tratta di sicuro di qualcuno che mi
conosce. Sa come mi chiamo…- disse la castana.
-Sakura, non so chi è stato, ma dobbiamo
scoprirlo!-
-Beh, se non ha firmato il biglietto vuol dire che non vuole che io
sappia la sua identità. Quindi perché dobbiamo forzarlo a mostrarsi? E poi così
è molto più intrigante!-
-Hai ragione… Ma se dovesse rifarsi vivo e non darti neanche un indizio…
interverrò!-
-Ok… ti darò carta bianca allora!-
Le due amiche continuarono a parlare per un po’ finché non arrivò il
momento della premiazione.
Emozionantissima, Sakura salì sul podio ottenendo il massimo del
punteggio. Una bellissima coppa scintillava tra le sue mani ma era il suo
sorriso dolcissimo che aveva abbagliato tutti i presenti. Shaoran
compreso.
Dopo essersi fatta una doccia, Tomoyo insistette affinché si mettesse
l’altro vestito che aveva preparato la mattina. Era davvero bello. Era nero e
grigio, il pezzo di sopra era una semplice canottiera ornata di pietre dorate e
la gonna era composta da veli intrecciati tra loro e decorati con le stesse
pietre della canottiera. Una stola le copriva le braccia dal freddo primaverile
e le scarpe col tacco alto la facevano sembrare ancora più alta e slanciata di
quanto in realtà fosse. I capelli raccolti in uno chignon le davano il giusto
tocco di classe che non poteva mancare.
-Tomoyo…perché mi hai fatta vestire così?- =_=’ chiese Sakura
all’amica.
-Ora…si festeggia!- disse soltanto la mora trascinando una Sakura confusa
nell’auto guidata dalle sue guardie del corpo.
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..
Ho fatto un capitolo
lunghissimo (noooo non ce n’eravamo accorti! Ndtutti)! Ho riletto la ff è ho
trovato un po’ di errori qua e la…mi scuso con voi per
tutto…
Spero che continuerà a
piacervi il mio lavoro svolto e mi scuso cn tutti perché non risponderò alle
recensioni in quanto molte sono state cancellate e non mi sembra giusto per
quelli che si erano dati la pena di
recensire.
Faccio ringraziamenti
volanti a : l’egittologa; nonsocomechiamarmi; shiny; laukurata, morfea;
lizdreamer; hatori e francy ke mi hanno sempre recensito. Naturalmente ringrazio
anche tutti quelli che non ho citato ma nn me li ricordo… =( (dopo questa le
recensioni scenderanno a 1 max x capitolo… ndzoa ke si dispera x la figura di
m***a)
Ciao a tutti e continuate e leggere e a seguirmi
J
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Capitolo 10 *** CAPITOLO X° - Uno in più... ***
sakura_10
come promesso sono tornata (oh noo!!!ndtutti che sbattono con
disperazione la testa al monitor del computer) (e invece si! Ndzoa che
sghignazza sadica)…
questo capitolo giunge in congiunzione astrale con il pianeta
saturno…(ma che dico? Ndzoa =_=”)(se non lo sai tu…ndtutti
<_<’)
non so davvero che dire…perciò comincio il chappy
:D
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
CAPITOLO 10
La città scorreva
veloce attraverso il finestrino dell’auto dell’amica. Non capiva ancora dove si
stavano dirigendo. I pensieri cominciarono a fluirle in testa: “Cosa avrà in
mente Tomoyo questa volta?” si chiedeva perplessa Sakura. “Ho solo vinto una
coppa, e per quanto questa sia bellissima, non mi sembra il caso di andare a
festeggiare…”
Non sapeva
perché, ma non era dell’umore giusto per festeggiare. O forse il perché lo
sapeva… -Shaoran…- sussurrò senza che nessuno la
sentisse.
Non era andato
neanche a salutarla, e non le aveva risposto al messaggio che gli aveva mandato
la sera prima riguardo al bacio. Non c’è che dire, era proprio una giornata da
dimenticare. Senza contare che, tranne Tomoyo e i suoi famigliari, nessuno le
aveva fatto gli auguri del compleanno. Era come se tutti si fossero dimenticati
di lei.
Tomoyo vide
l’espressione triste dell’amica e si scusò mentalmente con lei. Era stata la
mora a dire a tutti di non farle gli auguri per il compleanno, altrimenti la
festa a sorpresa, che sorpresa sarebbe stata? Solo che lei non era riuscita a
far finta di dimenticarsi dell’amica, e appena l’aveva vista quella mattina, non
era riuscita a non darle gli auguri, e Kero-Chan non poteva certo far finta di
niente.
-Ehm… Sakura?-
disse Tomoyo per cercare di distrarre
l’amica.
-Si?- sospirò la
castana.
-Non dovresti
essere triste! Hai vinto, no?-
-Già…- disse poco
convinta la card captor.
-A cosa
pensi?-
-Secondo
te?-
-Shaoran… ho
capito…-
Dopo qualche
attimo di silenzio Sakura esclamò: -Perché non mi ha neanche salutata dopo il
saggio?- qualche lacrima si affacciò sui suoi bellissimi occhi verdi che Tomoyo
aveva truccato una mezz’ora prima. Fece lo sforzo di ricacciarle indietro, ma
non ci riuscì.
-Dai, amica mia…
Lo sai che Shaoran è così timido… Magari ripensa al bacio che stavate per darvi
ieri e non riesce ad avvicinarsi…- la ragazza si sentiva colpevole. Era sempre a
causa sua se Shaoran non era andato a salutare l’amica.
-Neanche se
l’avessi costretto io come faceva Yukito con me…- le si strinse lo stomaco pronunciando
quel nome e ricordando quegli eventi, ma cercò di allontanare quel ricordo. Non
voleva rovinarsi del tutto il giorno del suo compleanno. –Torniamo a casa. Ti
prego…- supplicò Sakura.
“E ora che le
dico? <_<’” pensava Tomoyo. –Dai Sakura!...ormai…ormai… Ormai siamo quasi
arrivati! Che ci costa farci un giretto nel locale e farci quattro
salti?-
-Tomoyo… a te non
è mai piaciuto ballare!- disse esasperata la
castana.
-Beh, ultimamente
mi piace molto ballare invece! Io e Touya ci siamo iscritti ad un corso di
ballo. Abbiamo imparato il liscio, il tango, il cha-cha-cha, il merengue… Ogni
tanto andiamo a ballare nelle balere, e…-
-Tomoyo…basta
così!- disse Sakura disgustata con la tipica gocciolina sulla testa. “Mio
fratello che balla in cha-cha-cha nelle balere? L’amore non cambia… ti
stravolge!” =_=’ si disse.
Scese dalla
macchina si ritrovarono davanti ad un locale degno della presenza di un re.
Tutto il fasto dorato che mostrava all’esterno faceva immaginare il lusso
sfrenato che doveva esserci dentro.
E infatti le
aspettative non furono smentite. L’ingresso era tutto di legno dipinto in oro e
c’erano diversi inservienti vestiti con giacche di broccato rosso e i bottoni
dorati.
-È bellissimo, Tomoyo! Non ho mai visto
un’entrata così bella! (frase detta con la tipica intonazione dei fichi d’india XD
) Valeva la pena venire
solo per vedere questi tizi conciati così!- esclamò Sakura riferendosi ai vari
camerieri e buttafuori presenti nell’ingresso. La frase di Sakura fu seguita da
una caduta in stile manga di Tomoyo.
-Dai, Sakura,
andiamo!- disse la mora per non pensare a quello che quella tonta dell’amica
aveva appena detto.
Percorsero un
corridoio, anch’esso lussuoso e un cameriere indicò alle due ragazze la porta
nella quale dovevano entrare.
-Tomoyo… non ho
mai visto un corridoio così bello! Ci devono essere le pareti insonorizzate! Non
si sente neanche una nota!-
-Ehm…
sicuramente!- °_° “Ma questa è tutta scema!” –Dai, Sakura! Apri la porta!-
continuò Tomoyo.
Buio. Buio e
silenzio. Le tenebre assolute circondavano la
castana.
-Tomoyo? Non ho
mai visto un buio così bel… ma che c***o mi fai dire?- disse Sakura
rivolgendosi all’autrice che le fa dire cose
assurde.
Ok, ricominciamo. Scena 5647, 2. Ciak. Azione!!
(hai finito? Ndsakura che si è
rotta le scatole di avere un’autrice pazza e
skizzofrenica)
Buio. Buio e
silenzio. Le tenebre assolute circondavano la
castana.
-Tomoyo? Tomoyo? Tomoyo? A s**o*za ‘ndo
stai? T_T baaaaaasta zoaaaaa!!! (eddai! Se non si skerza un po’ che gusto c’è? Ndzoa
ke se la ride) (lo skerzo è bello quando dura poco. Tu è da dieci
capitoli che rompi il c***o! ndsakura ke continua a disperarsi) (ok, ok…la smetto -_- ndzoa ke non ce la fa più ad essere
un’autrice incompresa anke dai personaggi ke lei stessa crea….) (ma ricorda! Io ti ho creato ed io ti posso distruggere!
Buhahuauhahahaua altra-ndzoa ke ride sadicamente, mettendo paura a
sakura) (dopo questo momento-spazzatura possiamo anke smettere qui di
leggere. Arrivederci! È stato un vero piacere… ndtutti ke si alzano dalla
scrivania e se ne vanno a farsi i c***i loro) (ok basta!
Ndzoa ke torna ad essere un’autrice seria seria…) (basta crederci ndtutti
i personaggi di cui zoa abusa)
Buio. Buio e
silenzio. Le tenebre assolute circondavano la
castana.
-Tomoyo? Tomoyo?-
urlava Sakura che cercava l’amica nel buio che l’opprimeva. –Se questo è uno
scherzo, è davvero di cattivo gusto! Non è serata. Tomoyo? Accendete la
luce?!-
Sakura disse luce
e luce fu. Anzi luci coloratissime erano esplose danzando davanti gli occhi
stupefatti di Sakura.
-Auguri!!!!-
urlavano tutti i suoi amici. Erano lì. Lì per lei. Sakura si sentì in colpa per
aver dubitato del loro affetto.
-Avete fatto
tutto questo per me?- chiese incerta.
-No. Noi ci siamo
limitati a venire. Chi ha organizzato tutto è Tomoyo!- esclamò
Naoko.
-Oh, amica mia!- disse Sakura abbracciando
Tomoyo, anche se non aveva capito la battuta sarcastica di Naoko
(sei sicura ke era sarcastica?
Ndzoa contenta x essersi ripresa una rivincita su Sakura). –È tutto opera della
tua mente malata? Ecco perché nessuno mi parlava e nessuno mi ha fatto neanche
gli auguri!-
-No… veramente
non te li abbiamo fatti perché davvero ci eravamo dimenticati di te!- sussurrò
Chiharu imbarazzata.
-Ah!- esclamò Sakura indignata. Un glaciale
silenzio calò sui presenti finché… tutti scoppiarono a ridere
(lo faccio
solo perché ti voglio bene… ndzoa ke si sente buona
oggi) e Tomoyo
esclamò: -Dai, Sakura! Stiamo scherzando! Basta ragazzi – disse poi rivolgendosi
a tutti gli altri –l’abbiamo torturata a dovere. Ora facciamola
divertire!-
-Sarebbe anche
ora!- esclamò ridendo Sakura. Poi il suo sguardo scorse su tutti i presenti e
riuscì a vedere lui. L’unico che voleva vedere era lì, immobile davanti a
lei.
Erano occhi negli
occhi. Si fissarono per qualche istante, ma i loro occhi dicevano
tutto.
“Com’è bello il
mio Shaoran…” pensava Sakura mentre, titubante, si avvicinava al
cinese.
-Ciao!- disse con
un sorriso.
-Ciao. Auguri!-
disse il ragazzo cingendole la vita con un braccio e baciandola all’angolo della
bocca. –Questo è per te- aggiunse Shaoran porgendole un pacchetto
rosa.
Sakura cercava di
scartarlo delicatamente, ma l’imbarazzo le giocava brutti scherzi e più di due
volte rischiò di far cadere il pacchetto. Dopo molte peripezie riuscì ad aprire
la scatolina e dentro vi trovò una splendida catenina con un ciondolo a forma di
stella e inciso sopra vi era uno strano simbolo. Commossa, abbracciò Shaoran che
per il ravvicinato contatto con la ragazza dei suoi sogni, era diventato di un
buffo color porpora. Subito Sakura s’irrigidì, pensando all’abbraccio spontaneo
che gli aveva dato e tornò a guardarlo negli
occhi.
-Sai… sai cosa
significa quel… quel simbolo nella stella?- le chiese Shaoran balbettando per
l’imbarazzo.
-Ehm… no. È un
ideogramma cinese?- chiese Sakura
incuriosita.
-Si… un giorno,
forse, ti spiegherò…- disse lui con uno strano
sorriso.
Ad un tratto una
dolcissima canzone si diffuse per la sala addobbata a festa e tutte le giovani
coppie si strinsero per ballare. Solo loro due erano fermi al centro della pista
e si guardavano negli occhi intensamente.
Senza dire nulla
lui la prese dalla vita e l’attirò a sé e Sakura si abbandonò contro il suo
ampio torace. E le note li trascinarono e li avvolsero in una danza senza fine.
Quella dell’amore.
I'll
be your dream I'll be your wish I'll be your fantasy I'll be your hope
I'll be your love Be everything that you need I'll love you more with
every breath Truly, madly, deeply do I will be strong I will be faithful
'cause I'm counting on A new beginning A reason for living A
deeper meaning, yeah I want to stand with you on a mountain I want
to bath with you in the sea I want to lay like this forever Until the
sky falls down on me And when the stars are shining brightly in the
velvet sky, I'll make a wish send it to heaven Then make you want to cry
The tears of joy for all the pleasure in the certainty That we're
surrounded by the comfort and protection of The highest powers
In lonely hours The tears devour you Oh can you see it baby? You
don't have to close your eyes 'Cause it's standing right here before you
All that you need with surely come I'll be your dream I'll be your wish
I'll be your fantasy I'll be your hope I'll be your love Be
everything that you need I'll love you more with every breath Truly,
madly, deeply do I want to stand with you on a mountain I want to
bathe with you in the sea I want to live like this forever Until the sky
falls down on me *
Sarò il tuo sogno, il tuo desiderio, la tua
fantasia sarò la tua speranza, sarò il tuo amore, ogni cosa di cui tu
possa aver bisogno Ti amerò di più ad ogni respiro Veramente Follemente
Profondamente Sarò forte, sarò fedele Perché conto in Un nuovo
inizio, Una ragione per vivere, Un significato più profondo, si Voglio
star con te in cima ad una montagna Voglio far il bagno con te nel
mare Voglio rimaner così per sempre Finché non mi cada sopra il
cielo E quando le stelle splenderanno nel cielo
vellutato Esprimerò un desiderio, lo mando al paradiso E ti farò venir voglia di piangere Le lacrime di gioia
per tutto
il piacere nella certezza Che siamo contornati
da comfort e protezione Delle potenze più alte, Nelle
ore di solitudine Le lacrime ti divorano Oh, lo capisci baby? Non devi
chiudere gli occhi perché sta proprio
davanti a te
Verrà certamente tutto ciò di cui hai
bisogno Sarò il tuo sogno,il tuo
desiderio,
la tua
fantasia sarò la tua speranza, sarò il tuo amore, ogni cosa di cui tu
possa aver bisogno Ti amerò di più ad ogni respiro Veramente Follemente
Profondamente Voglio star con te in cima ad una montagna Voglio far il
bagno con te nel mare Voglio rimaner così per sempre Finché non mi cada
sopra il cielo *
La
musica era finita, ma loro continuavano a stare lì, al centro della pista,
mentre il dj che Tomoyo aveva ingaggiato per la festa di Sakura, metteva sui
piatti un pezzo da discoteca.
Intorpidita dalla
sensazione di benessere che la vicinanza con Shaoran le dava, non capiva cosa
stesse succedendo e aveva ancora il viso contro il suo petto. Sentiva il suo
caldo respiro sulla testa e le sue forti mani cingerle possessivamente la vita.
Ma fu riportata alla realtà da uno spintone, che li fece risvegliare da quello
stato di semi-trance in cui erano caduti.
-Oh!- esclamarono
insieme.
-Ecco… io…
scusa!- disse Sakura e sparì tra i corpi in movimento dei suoi
amici.
“Ecco! Sono il
solito cretino! Invece di baciarla e dirle ciò che provo per lei, mi addormento
tra le sue braccia e la lascio scappare!”
-Si amico mio!
Sei proprio un cretino!- disse divertita una voce alle sue
spalle.
-E tu che diavolo…- ma Shaoran
si bloccò di colpo e vide davanti a se una persona che mai si sarebbe aspettato
di vedere. Una persona che portava solo guai. – Hiiragizawa! Sai
leggere anche nel pensiero adesso?- esclamò
incredulo.
-Certo vecchio mio, certo! Ma non serve leggerti nel pensiero… Ce l’hai
stampata in faccia l’espressione del cretino! Dopo cinque anni non le hai ancora
detto niente? Sei senza speranze!-
Il
cinese rise e abbracciò contento il ragazzo inglese che in quegli anni era molto
cambiato. Era cresciuto in altezza e aveva cambiato gli occhiali. I capelli neri
erano cresciuti e ora somigliava molto al maestro Clow Reed. Passò un po’ di
tempo con lui e scoprì che era stato invitato da Tomoyo ma che comunque sarebbe
tornato in quanto aveva sentito una forte presenza magica a
Tomeada.
Parlando di questo Eriol chiese a Shaoran: -Tu ne sai qualcosa? Ci sono
state manifestazioni di potere?-
-Credo che Sakura potrà parlartene meglio di me.-
-È
coinvolta?- chiese il moro.
-Ni. Si è autocoinvolta…-
bevendo qualcosa cambiarono discorso, anche perché dal tono del cinese, Eiol
aveva capito che non era contento della decisione presa dalla ragazza che amava.
Intanto Sakura era fuori. Il vento le carezzava le gote rigate dal
pianto. Ma anche questa volta il suo era un pianto di
gioia.
Guardò il ciondolo che Shaoran le aveva regalato e decise che avrebbe
aspettato che il significato di quel simbolo glielo dicesse
lui.
-Che scemo! In un modo o nell’altro mi fa piangere! Ma un giorno di
questi…- sospirò sorridendo e voltandosi per tornare nella sala dove c’era la
sua festa si scontrò con una donna alta e bellissima, dai capelli rossi come un
rogo.
-Professoressa Mizuki!- esclamò sorpresa. –Siete tornata
dall’Inghilterra?-
-Ciao Sakura. Auguri!- disse consegnandole un involucro e sorridendo
misteriosamente come era solita fare. –È un pensiero che Eriol ha ritenuto
opportuno farti.- detto questo se ne andò e lasciò Sakura basita con il suo
regalo. Tolse la carta e ne estrasse una cintura di metallo rosa con una
conchiglia con un foro sopra, come se mancasse qualcosa. Insieme a questa c’era
un bigliettino: La purezza di un
sentimento si trova nella purezza delle lacrime di chi lo prova.
-Cosa avrà voluto dire?- si chiese la ragazza allacciandosi la cintura
alla vita. Essa sprigionava un’energia simile a quella di Mokona. E lei capì.
“Quando ce ne sarà bisogno mi sarà d’aiuto”.
Tornata in sala cominciò a divertirsi lanciando sguardi intensi al suo
Shaoran. Pi qualcuno le toccò la spalla e vide il suo caro amico
Eriol.
-Eriol! Sei proprio tu?!- chiese
entusiasta.
-E
allora chi monella?- sorrise lui abbracciandola e dandole gli auguri. –Come sei
cresciuta!-
-Eh! Anche tu non scherzi, vecchio
mio!-
-Vecchio? Ma sa abbiamo la stessa età!- disse Eriol e sorrise per il
fatto che entrambi i suoi giovani amici lo avevano chiamato “vecchio
mio”.
-Ma
lo sai a cosa mi riferisco se ti chiamo
vecchio!-
-A
Clow Reed?-
-Schhhh! Parla più piano!- esclamò la ragazza
esasperata.
-Chi vuoi che mi senta qui?-
-Chi è Clow Reed?- disse una voce alle loro
spalle.
-Takashi!- esclamò sorpreso e felice Eriol, nonché imbarazzato per
essersi fatto sentire.
-Hiiragizawa? Che mi venga un colpo! Anzi… che ti venga un colpo! Non ti
sei fatto più vivo da quando sei tornato in Inghilterra!- disse contrariato
Yamazaki dando una pacca affettuosa al suo amico ed ex compagno di scuola,
nonché sostenitore nel raccontare le
panzane.
-Hai ragione amico mio! Sono stato un amico indegno di questo sinonimo!
Ma la sai da dove deriva la parola “amico”?- e così Eriol cominciò a dire tutta
una sequela di nozioni finte prese qua e là in modo che Yamazaki si dimenticasse
di Clow Reed.
-Oh
no! Non mi direte che ricomincerete da capo con le vostre frottole!- esclamarono
con disappunto Sakura e Chiharu che intanto si era avvicinata al fidanzato a
agli amici.
La
festa trascorse tranquilla tra risate, bevute, brindisi e alla fine la torta.
Tornati a casa tutti un po’ stanchi e felici, si addormentarono nei loro
morbidi letti, ma due ragazzi si pensavano a vicenda e si
sognarono.
-Shaoran… ti amo- sussurrò Sakura prima di essere avvolta dalle braccia
di Morfeo.
-Sakura… ti amo- disse più a sé stesso che ad altri il ragazzo cinese
dagli occhi del colore del miele.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
* Savage Garden -
Truly
Madly Deeply
(attenti alle parole =) ndzoa)
* Savage Garden - Veramente Follemente
Profondamente
Fiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiitooooooooooo
anche qst capitolo
finalmenteeeeee!!!!!
da 2 settimane cerco l’ispirazione e mi è venuta
finalmente!!
Ho scritto tutto sta sera di
getto!
Meno male…sennò non ce l’avrei più
fatta!
Adesso ke ho l’esame dovrò di nuovo dedicarmi allo
studio e non posso alzare la testa dal libro fino all’1
febbraio…
Uffaaaaaaaa
Allora?ke ve ne pare???sta volta è un capitolo
differente…secondo me è meno noioso…(secondo te… a noi non è piaciuto
ndtutti)
Volevo solo darvi delle indicazioni: attenti alla
frase del bigliettino del regalo di Eriol…sarà importante alla fine
:D
Ora vado…spero di trovare più recensioni…per il nono
capitolo ce n’erano poke…anke se l’avete letto in
molti!!!
Ringrazio tutti quelli ke hanno letto,anke se non
recensito(però siete monelli eh? :D)
Ora passiamo ai ringraziamenti
particolari:
non so come
chiamarmi: per
scoprire l’identità della fiamma di kero dovrai aspettare l’11°capitolo…x
scoprire l’ammiratore…si accettano scommesse!!!
Spero
ke anke qst 10°capitolo ti sia piaciuto e ti ringrazio per aver
recensito!!
laukurata89: hai
recensito x ben 2 volte…allora davvero sei pazza!ci vuole fegato!cmq..visto ke
il tuo rito ha funzionato???il blocco mi è passato!evviva evviva il mio
talento(se …vabbè ndtutti)è resuscitato(come il tuo pc…ke lazzaroni!) finalmente
tu hai aggiornato la tua fiction personale e l’hai anke finita…visto ke nn è
difficile?mettiti d’impegno e aggiorna la tua(ovviamente prendendoti tutto il
tempo ke ti serve e se non dovesse basta il tempo…risvegliamo il mistico rito:
OH BLOCCO
PASSA EH, PASSA EH, PASSA EH LA LAURETTA AGGIORNAR DEV, E
SE TU ROMPI LEI QUESTO NON PUOI FAR (spudoratamente copiato e incollato dalla
tua recensione…) (ho notato ndlau)
le tue email
mi fanno mucho piacere!lo sai!
Spero ke qst
capitolo un po’ demenziale ti sia
piaciuto!tivogliounmondodibene
Ok…ora vado a ninna xkè è davvero tardi…posterò
domani il capitolo…x ora è già tanto ke l’ho
finito.
Ciao e grazie!!!leggete,leggete,leggete (e recensite
:P )(sembro una delle televendite: alza la cornetta mo***al c**a ti aspetta!
ndzoa ke non vuole fare pubblicità
occulta)….
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Capitolo 11 *** CAPITOLO XI° - PeRCHè L'AMoRe è Ciò CHe TuTTo Dà e NuLLa PReTeNDe ***
sakura 11
Ecco alla velocità della luce un 11 capitolo…
Ma chissà se qst storia sta facendo breccia nei vostri
cuori..
Cmq…io continuo…
Questo, x ki se lo kiede, è un capitolo di svolta…. Sakura entra
in azione!
Si cominciaaaaaa
-<-<-<----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------->->->-
CAPITOLO 11
Tic… tic…
-Che fastidioso quest’orologio!- mugugnò Kero-Chan nel
sonno, mentre con una zampina faceva cadere l’oggetto che apparentemente causava
quel rumore insistente.
Tic…
tic…
Il rumore
continuava ma… -Questa non è la lancetta dei secondi…- si alzò dal suo lettino
nel cassetto di Sakura e svolazzò accanto alla finestra, da dove sembrava
provenire quel rumore insistente. Davanti a lui c’erano la Luna, le stelle e lei. Un
incanto nella luce della luna che l’avvolgeva. Una visione nel buio che la
contornava.
-Spinel! * -
sussurrò il piccolo guardiano. E, come guidato da un incantesimo, aprì la
finestra e abbracciò la creatura nera. I loro corpi furono avvolti da luci
biancastre, dorate, grigie e blu e si ritrovarono nella loro maestosa forma:
tigre e pantera, ali d’angelo e ali di fata.
-Fata dei boschi,
tu mi hai di nuovo stregato…- sussurrò Cerberus nell’orecchio
dell’amata.
-Mi sei mancato,
peluche!- così scherzando e ridendo cominciarono a vorticare nel cielo notturno
e chiunque avesse osservato con attenzione il cielo quella notte, avrebbe visto
spire ed evoluzioni fatte di polvere magica, perché l’amore è sempre magia.
Chiunque avesse curiosato nel cuore di Kero-Chan vi avrebbe trovato la
felicità.
-È tardi! È
tardi!- urlava una ragazza con i capelli castani dalla sua stanza mentre
indossava la divisa primaverile della scuola superiore Hinata. Il giallo e il
bordeaux davano un tocco di allegria al viso già splendente di lei. I capelli
sciolti, fermati qua e là da qualche fermaglio le davano un’aria sbarazzina. Era
appena entrata nell’età più bella, nell’adolescenza e si affacciava ad essa con
tutta la gioia possibile. Mentre scendeva di corsa le scale, si chiedeva come
avesse fatto la sua adorata sveglia a cadere e a rompersi in mille pezzi
causandole quell’immane ritardo.
-Mostriciattolo!
Sembri il Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie!- disse divertito
Touya Kinomoto osservando la sorella Sakura mentre si strafogava con il pane
tostato e un bicchiere di succo alla pesca.
Sakura si fermò e
un ricordo lontano le sfiorò la mente… Grazie ad una magia di Eriol era stata
risucchiata dal libro della favola di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. In
quel mondo Yukito era il Bianconiglio, Eriol lo Stregatto e Shaoran Pinko Panko
e Panko Pinko… -Che carino!- sussurrò inconsciamente, sotto gli occhi stralunati
di Touya e le lancette dell’orologio che puntavano minacciosamente verso le
otto.
La corsa verso
scuola fu estenuante. Rischiò di cadere dai pattini un paio di volte distratta
dal bagliore che la sua nuova, adorata stella emanava a contatto con la luce del
Sole.
Di corsa riuscì
ad entrare prima del suono della campana e fortunatamente, prima che il
professore entrasse in aula. Così ritrovò tutti insieme i suoi amici: Tomoyo,
Eriol, Yamazaki, Chiharu, Naoko, Rika e Shaoran naturalmente, che stavano dando
il bentornato a Eriol e si sentì di nuovo bambina, le sembrò di tornare a quei
giorni in cui il suo unico scopo era ritrasformare le Sakura’s
Card.
Yamazaki stava
raccontando qualche frottola delle sue con il supporto di Eriol. I due
finalmente si erano ritrovati e le loro fervide immaginazioni a lungo assopite
avevano ripreso a lavorare.
Chiharu insisteva
con Yamazaki nel dirgli di smetterla, che non lo sopportava più, finché lui fece
l’osservazione sbagliata: -Lo sai che la parola amore deriva dalla radice di
sofferenza?-
-Ah si? Ecco
perché a te non ti soffro più!- sbuffò la ragazza dai capelli
castani.
Yamazaki la prese
male e così rincarò la dose: -E lo sai che quando un ragazzo dice alla sua
ragazza che la ama in realtà vuole dirgli il contrario?- e poco dopo aggiunse
con uno sciocco sorriso: -Ti amo!-
Un sonoro ceffone
gli arrivò in pieno viso e Chiharu scappò via in lacrime seguita da Naoko.
Nell’aula era
appena entrato il professore e aveva assistito alla scena con un espressione tra
il serio e il preoccupato. Poi, prima di fare l’appello disse: -Farò finta che
Mihara sia in classe insieme alla signorina Yanagisawa. Ma solo per questa
volta.- aggiunse.
-Poverina!- disse
Sakura rivolta a Tomoyo e guardando con disappunto
Yamazaki.
-La colpa è sua!-
si difese il ragazzo. -Mi rimprovera sempre quando racconto qualcosa. Quando ci
siamo fidanzati lei sapeva che ero così. Non può cambiarmi! Ma non vi
preoccupate. Le passerà.- Le ultime due frasi le disse più per rassicurare sé
stesso che gli altri.
Iniziò così per
Yamazaki un periodo tristissimo.
-Lasciami stare!
Hai capito?!- urlava Chiharu a Yamazaki mentre la teneva per un
polso.
-Non puoi fare
così!- gridò lui –Non ho fatto niente di male! Mi stavo solo divertendo con i
miei amici!-
-Non hai fatto
niente? Non hai fatto niente?- saltò su Chiharu mentre il tono della sua voce
saliva sempre di più –Mi hai detto praticamente di non amarmi davanti a tutti!
Sei uno sciocco! Un imbecille! Io… io non posso più fidarmi di
te.-
Qualcosa si
spezzò nel cuore del ragazzo. La sua amata Chiharu lo stava trattando come un
estraneo da più di una settimana. L’aveva riempita di regali, lettere, fiori.
Persino in classe le aveva mandato un mazzo di rose rosse, ma lei lo aveva
gettato dalla finestra. Era l’ombra di sé stesso.
–Un uomo
distrutto- l’aveva definito un giorno Eriol cercando di fare un po’ di umorismo,
ma nessuno aveva voglia di ridere in quel momento. Le ragazze si erano schierate
con Chiharu, e i ragazzi, anche se lo biasimavano, difendevano il loro
amico.
Un litigio fra
fidanzati era diventata lotta di classe, se così la si può
definire.
La cosa era
difficile da gestire anche perché entrambi avevano torto e
ragione.
-Se solo lui non
raccontasse tutte quelle cavolate…- diceva Sakura sconsolata nel cortile della
scuola parlando con la sua inseparabile amica Tomoyo. Soffriva molto della
situazione, anche perché non parlava più con Shaoran da una settimana dato che,
in qualità di miglior amico di Yamazaki, si era trincerato con tutti i maschi
della loro classe, e Sakura era dalla parte di
Chiharu.
-Si ma è anche
Chiharu ad essere in torto- le rispose la mora -È intollerante con i difetti di
Yamazaki. Io devo sopportare tutto il carattere di Touya e tu sai che non è
facile… Dovrei litigarci dalla mattina alla sera solo perché insiste nel
chiamarti “mostriciattolo”? No! Non sarebbe giusto! Anche se sei la mia
amica…-
-Si Tomoyo, hai
ragione. Ma pensa anche che brutta cosa non poter capire se quello che ti dice
il tuo ragazzo è vero o falso!- disse sconsolata la
castana.
-Beh, non posso
darti torto, Sakura- acconsentì l’amica.
La card captor si
fermò di colpo e disse: -Il fatto che adesso litighiamo tutti non è
normale!-
-Pensi che sia
colpa di qualche talismano?- chiese eccitata Tomoyo all’idea di poter filmare la
sua adorata amica nei panni di cattura… talismani in questo
caso.
-Amica mia credo
proprio di si. Mokona mi ha detto che i talismani sono nei cuori delle persone…
Il fatto è che io non ho percepito nessuna vibrazione negativa o positiva. Non
so cosa debba aspettarmi-
-Ma… come farai
ad entrare in azione davanti a Yamazaki, Chiharu e magari qualcun altro?-
domandò preoccupata la mora.
-Non ci avevo
pensato!- esclamò la charm captor** allibita. –Alla fine mi ritroverò a
raccontare tutto a tutti e sarò guardata come
un’aliena!-
-Oppure ti
scrittureranno per fare un film del quale io sarò la regista!- disse esaltata
Tomoyo pensando a Sakura nei panni di cattura carte sui grandi
schermi.
-Tomoyo… non so
se ho fatto bene ad accettare…- stava dicendo Sakura, ma una voce alle sue
spalle non le permise di continuare la
frase.
-Accettare cosa?-
disse Shaoran con la sua voce calda e
suadente.
Sakura trasalì.
Non ci parlava da una settimana e sentirselo comparire improvvisamente alle
spalle l’aveva scossa.
-Accettare un
appuntamento!- disse Tomoyo prontamente.
Sakura si era
raggelata. –To… Tomoyo? Ma… ma perché hai detto questo?- chiese la ragazza
basita. Non era vero che aveva accettato un appuntamento, così rischiava solo di
incrinare ancora di più il rapporto con
Shaoran.
Il castano le
guardava con un’espressione indecifrabile sul volto. Poi improvvisamente scoppiò
a ridere. –Non me la fate più, ragazzine! Sakura non ha nessun appuntamento, e
se la dovessi vedere con qualcuno… beh… saprei subito che è Kero-Chan il suo
accompagnatore!- disse allegro.
-E con questo che
vorresti dire?- andò su tutte le furie
Sakura.
-Mi sembra
logico, no? Nessuno ti inviterebbe, sapendo quanto sei dedita al cibo! Io, ad
esempio, non ti inviterei mai!-
Lo sguardo
allegro di Sakura si spense. I suoi verdi occhi erano diventati inespressivi.
“Perché mi dice queste cose? Perché si comporta così?” gridava a sé stessa. Poi
avvertì una sensazione, un brivido e capì che anche il suo Shaoran era sotto
l’effetto di qualche forza riconducibile ad un
talismano.
-Tomoyo!- disse
dopo che l’amico se n’era andato –Devo intervenire!- così si allontanarono
velocemente dal cortile della scuola, mentre Tomoyo preparava la sua adorata
telecamera. –Sakura?- disse improvvisamente con uno strano sorriso. –Non vorrai
entrare in azione con la divisa? Potrebbe rovinarsi, sporcarsi, strapparsi…-
Sakura non le lasciò terminare la frase: -Dov’è il costume?- disse
spazientita.
Mentre indossava
l’abito che Tomoyo aveva tirato fuori da chissà dove, pensava che era tipico
dell’amica portare dei costumi con lei. –Troppo previdente- mugugnò guardando la
ragazza che con occhi luccicanti di gioia la guardava nel suo completino giallo
e dorato. Era una tutina di cotone che le arrivava al ginocchio. Con il collo
alto e rigido che si apriva davanti con un piccolo foulard dorato a sbuffo, il
completino scendeva morbido fino alle ginocchia dove una fitta maglia di catene
dorate pendevano dai pinocchietti e creavano giochi di luci e ombre sulle sue
gambe snelle. Una cinta di pelle dorata si accostava alle scarpe a bambolina del
medesimo colore e ai ricami dorati delle calze corte gialline. Si fece una coda
di cavallo fermata con un nastro dorato e una fascia dello stesso colore, ma di
pelle, completava l’effetto. Le creazioni di Tomoyo erano molto cambiate in quei
tempi. Pizzi e volant erano stati sostituiti con completi sobri e tessuti
leggeri. Il vestitino calzava a pennello al corpo flessuoso della castana che
nonostante tutto si piaceva mentre si osservava nel riflesso di un vetro.
Nel frattempo
Tomoyo non aveva perso tempo e dal nulla aveva creato una mascherina dorata di
pelle. Nel darla a Sakura, la mora disse: -Con questa sembrerai davvero
un’eroina e ti darà quell’alone di mistero che non guasta
mai!-
-Tomoyo!!- urlò
Sakura al colmo della sorpresa per le innumerevoli risorse dell’amica. “Se non
ci fosse stata lei forse non avrei catturato tutte le carte di Clow!” si ritrovò
a pensare.
Lo stesso brivido
che avvertì prima la scosse e in men che non si dica si ritrovò nel punto in cui
la forza proveniva: la terrazza.
-Tu non puoi
mollarmi così, Chiharu!- stava urlando Yamazaki tenendo da un polso la ragazza,
che dal canto suo cercava di divincolarsi e di fargli mollare la presa con
graffi e schiaffi.
-Io posso e come!
Hai sbagliato e adesso la pagherai!- urlava di
rimando.
Sakura era
interdetta. Tomoyo seguiva la scena da lontano con la sua telecamera e riusciva
a distinguere le aspre frasi che i due ragazzi si scambiavano. Pensare che erano
fidanzati da più di cinque anni le faceva male e sperava che Sakura riuscisse a
risolvere la situazione.
La castana dal
canto suo non sapeva davvero cosa fare. Fortunatamente Yamazaki e Chiharu non si
erano ancora accorti della sua presenza (anche se è difficile non notare una
sottospecie di Titti con la calzamaglia… ndzoa) ma era questione di pochi
minuti. Intanto Sakura studiò la situazione. Doveva richiamare il suo scettro e
avrebbe attirato l’attenzione, e forse non l’avrebbero scoperta grazie alla
mascherina che Tomoyo le aveva fabbricato (lo so ke è impossibile ke con una
misera maskerina si possa celare la propria identità…ma negli anime sulle
maghette ne sono convinti!!!ndzoa). Il problema era che ogni volta che
richiamava il suo scettro avveniva la trasformazione, e non sapeva se la
mascherina avrebbe resistito o no…
Comunque non
c’era un attimo da perdere. La situazione si stava complicando ulteriormente
perché Chiharu aveva appena mollato uno schiaffo in faccia a Yamazaki. Ma lui
non sembrava pronto a reagire (le donne non si toccano neanche con un fiore!!!
ndZoa), e, sorprendendo Sakura, Tomoyo e Chiharu, aveva afferrato la ragazza
dalla vita e l’aveva stretta a sé, per poi baciarla con passione.
Chiharu,
evidentemente sorpresa per il gesto, non si mosse e osservò con sguardo assente
il suo fidanzato inginocchiarsi e dirle: -Chiharu… Fidati di me, delle parole
che sto per dirti, perché probabilmente non avrò mai più il coraggio di
pronunciarle-
-Ti ascolto-
disse lapidaria la ragazza con i capelli
castani.
-So di aver fatto
un errore tremendo nel dire quelle cose. Ma sai che sono fatto così. Sai che
forse non cambierò mai. Ma tu non sai una cosa. Io…
io…-
-E dillo!- si
trovò a dire Sakura, per poi maledirsi. Quante volte era stata interrotta nel
bel mezzo di una dichiarazione al suo Shaoran. Ora non voleva fare lo stesso.
Perciò si tappò la bocca, grata al vento che aveva portato via la sua
esclamazione.
-Io ti amo…-
stava dicendo Yamazaki.
-Non abbastanza
da impedirti di dire cattiverie e bugie, evidentemente- aveva risposto gelida
Chiharu.
Ma il ragazzo non
si era lasciato intimidire dalla durezza di quelle parole. –Chiharu… torna con
me. Aiutami tu a non sparare cavolate. Tu sei la mia anima gemella. Sei l’unica
che mi ha sopportato- disse amaramente, per poi aggiungere tutto d’un fiato:
-Solo… solo… Io solo con te sono completo!- così una grande luce scaturì dal suo
petto e Sakura capì che era giunto il momento per
intervenire.
-POTERE DEL CRISTALLO DEL CUORE! AIUTAMI A
SCONFIGGERE L’ODIO E A PORTARE L’AMORE! RELASE!
RESCISSIONE DEL SIGILLO!- gridò tenendo in mano la sua chiave. E la
solita luce bianchissima l’avvolse trasformandola nella sacerdotessa
dell’Amore.
Una voce colmò un vuoto che Sakura aveva
scoperto di avere solo da un paio di giorni. Era il
Supremo.
-Sakura.
Il tuo momento è arrivato. Il primo talismano si è rivelato. Ora sta a te
sigillarlo- sentì dirsi dalla sua voce che poteva venire da ogni parte e da
nessun luogo. Era dentro di lei. Qualcosa di potentissimo viveva dentro il suo
cuore purissimo. –Dì le parole che ti
sorgono dal cuore- aggiunse per poi tacere e riportare dentro Sakura
quell’attanagliante sensazione di vuoto.
-Yamazaki! Yamazaki!- gridava preoccupata
Chiharu. –Amore mio! Cos’hai? Svegliati! Ti perdono!- diceva tra le lacrime
copiose. La paura aveva risvegliato i sentimenti che provava per lui, i
sentimenti che credeva morti dopo le parole senza cuore che lui, seppur
scherzando, le aveva rivolto.
Sakura era davanti a lei. La mascherina era
rimasta sul suo viso, ma del completino di Tomoyo nessun a traccia. Candidi veli
le cingevano la figura dandole l’immagine di una dea. –Non ti preoccupare- disse
con una voce che neanche lei riconobbe come sua. Capiva di essere in una sorta
di trans. Capiva di incarnare un’essenza millenaria.
-Aiutalo, ti prego! Non so perché, ma sento che
solo tu puoi risvegliarlo!- disse Chiharu tra le lacrime rivolgendosi alla Charm
Captor.
Levò in aria
lo scettro col cuore alato e pronunciò: - Sphere of the
Thoroughness!*** Lascia questo corpo libero di amare liberamente!- e così
un’energia enorme e prorompente scaturì da Yamazaki e andò a formare una sfera
di fili d’oro intrecciati, all’interno della quale era racchiusa una luce. La
luce dell’Amore. La sfera si depositò sulla mano di Sakura, che si sentì
pervadere da un ulteriore forza, e si sentì
completa.
Prima di andarsene, guardò Chiharu china sul
suo amato e disse: -Si sveglierà presto. Amalo, dagli tutta te stessa, perché
lui è la tua metà perfetta. Colui che ti completerà- si voltò e sparì nella luce
del mattino (in realtà si era infilata in uno stanzino che il bidello usava per
riporre scope e spazzoloni! Ndzoa che vuole rovinare tutti i momenti)
chiedendosi se anche lei avrebbe trovato la sua metà e se la sua metà fosse
proprio Shaoran.
-<-<-<----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------->->->-
*
prego tutti i lettori di voler comprendere questa mia scelta nel delineare il
personaggio di Spinel. Non essendo capace di descrivere emozioni in situazioni
yaoi, ho ritenuto opportuno optare per una caratterizzazione a me più congeniale
e far diventare spinel sun una femmina. Mi sembra anche più reale viste le
fattezze della nostra fata dei boschi!(ke parolone x dire ke non sono capace di
descrivere scene yaoi!! E poi spiccino mi sa tanto di femminucciaaaa ndzoa
imbarazzata)
**
mi sembra doveroso scrivere il significato di questo nuovo…ehm…lavoro di sakura.
Essendo ke le carte le ha ormai catturate e ora si trova alle prese con
talismani, mi sembra normale che l’appellativo di card captor, cattura carte
appunto, non sia più appropriato. Perciò ho optato per un nuovo…nick name :D…
cattura magia, sarebbe letteralmente, ma io lo intendo come cattura oggetti
magici, perciò charm captor! Se la mia soluzione è un problema…
ditelo…
***
Sphere of the Thoroughness : sfera della completezza =)
Finito anke qst undicesimo capitolo!
Non potevo aspettare
ancora x scriverlo xkè avevo tutte le parole sulle…dita
:D
Cmq… finalmente Sakura
è entrata in azione dopo 11 capitoli di transito…forse vi ho annoiato, ma spero
di essermi rifatta con qst capitolo un po’ +
avvincente!!
Ok…
Ke devo dirvi di più?
Spero ke non ve la prendiate a male per le mie scelte nel fatto dei
personaggi…io la storia la vedo così, mi sarebbe piaciuta
così…
In caso ci fossero
reclami…io sono qui a vostra disposizione…
Ora passiamo ai
ringraziamenti!
laukurata89: ciau laura la pala...anke a me
piace la canzone ke ho messo nel 10°capitolo e le parole mi sembravano adatte
alla storia…in effetti avevo cominciato a scrivere una song-fict (si dice
così??non lo so <_< ndzoa) (ignorante ndtutti) con quel testo, e poi ho
avuto l’ispirazione x il capitolo!!
Spero
ke anke qst capitolo ti piaccia…nel capitolo 10 quando sakura dice:cosa avrà
voluto dire, io intendevo proprio quella frase di quei 2 di mai dire lunedì
(anke io voglio mr peeeeeemp!!!)…eriol è proprio un vekkiaccio…pensa ke è la
reincarnazione del grande e potente clow reed
a
proposito (a proposito di ke? Ndlau…)…ke fine hai fatto???ce l'hai cn meee :(
???mi spiace x quella email pesantissima -_- perdonami…spero ke tu recensisca
qst capitolo…ci tengo ai tuoi commenti!!
non so come
chiamarmi: salve siamo di mo****l c**a, le
abbiamo kiamato x offrirle una strepitosa offerta…3 batterie di pentole a SOLI
1500 e…
cmq…lasciamo stare qst demenzialità e passiamo ad altro…pero ke anke qst
capitolo ti sia piaciuto…finalmente sakura è entrata in azione (è dal 1 capitolo
ke lo prometto!ndzoa) (in effetti era ora nd non so come chiamarmi, anzi
kiamarti…sn io ke sto scrivendo x tendzoa all’interno della nota di non so come
chiamarti )(okok…la smetto)
silgree89: ciao!benvenuta nella mia coda di fan (ma x favore! Ndtutti)(soffro di
manie di grandezza, ma sognare nn fa male a nessuno ndzoa)…sono felice ke tu
abbia trovato il tempo di leggere e spero ke anke qst volta leggerai il
capitolo, sennò nn ti preoccupare e fai cn calma…sai, io a volte preferisco
leggere una ff quando ha molti capitoli…sennò poi ci rimango troppo male e
vorrei leggere subito l’aggiornamento…la tua ff è stata molto bella,
davvero!!!!spero ke la ff continui a piacerti!!ciaooo e fammi sapere
=D
allora amici e amike,
lettori e lettrici, fan e ammiratori!(sempre con le mie manie di grandezza…) vi
saluto e vi salasso…il prossimo capitolo…dopo il 22 (dico sempre così, però poi
se ho l’ispirazione devo scrivereeee)
ciao e continuate a
leggere e recensireeeee
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Capitolo 12 *** CAPITOLO XII° - Verso la partenza ***
12
Salve salvino amicici!!
Come
state??
Spero
bene…
È
da un’eternità ke non scrivo…e me ne dispiace!
Me
ne sono successe di tutti i colori…ex ke appaiono, scompaiono e
ricompaiono…cambiamenti di università…mezzi esami preparati…litigi con la mia
migliore amica…diciamo ke x quello ke penso ora, mi sembra di essere Peter Pan
ke arriva sulla Terra dall’Isola che non c’è e capisce ke il mondo non è come
lui immagina…ke è molto ma molto peggio e non vede l’ora di ripartire verso la
seconda stella a destra….
Così ho pensato ke scrivere mi avrebbe
fatto bene…credo ke il mio stile sia un po’ cambiato, ma dopo un’attenta lettura
di quello ke avevo scritto ho ripreso il filo del discorso…in caso ci fossero
problemi, ditelo!!!se doveste avere bisogno di un riassuntino della storia, l’ho
già bello che pronto e se volete posso postarlo nel prossimo capitolo che
prometto sarà in linea presto!
Ora
vi lascio…buona lettura….e commentate…
CAPITOLO 12
Maggio era alle porte e con lui le belle giornate, il sole,
i fiori. La primavera esplodeva davanti agli occhi da Sakura che stava
passeggiando nel parco insieme ad un ragazzo moro, dai lineamenti
cinesi.
-Shaoran, con Yamazaki hai più parlato?- stava domandando la
castana.
-Si. Ora le cose vanno bene. l’incidente sembra aver
cancellato ogni traccia di stupidità da lui- entrambi risero e Sakura si portò
la mano davanti la bocca per darsi un contegno. Nel farla ricadere lungo il
fianco sfiorò la mano di Shaoran ed entrambi rabbrividirono.
In quel momento stavano passeggiando lungo un viale pieno di
rampicanti, che avevano messo da poco radice nel parco e piccoli raggi del Sole
giocavano tra le foglie evocando strani disegni sui volti dei due ragazzi che si
ritrovarono fermi, l’uno davanti all’altro con le facce rosse. L’imbarazzo
regnava sovrano.
Shaoran sorrise compiaciuto vedendo il ciondolo che portava
Sakura. Da più di un mese non se ne separava mai. Istintivamente accarezzò la
stellina che era adagiata sul petto della ragazza che, osservando il gesto del
cinese, aumentò il ritmo del respiro.
Si guardarono negli occhi e la mano di Shaoran risalì lungo
il collo si Sakura con una lievissima carezza, e poi si posò sulle gote rosse e
calde. Le si avvicinò e depositò un bacio lievissimo sulla sua
guancia.
Sakura chiuse gli occhi, perdendosi in quel momento e
istintivamente abbracciò quel corpo che lei tanto amava. E si sentì avvolgere
dalla morbidezza, da una freschezza che la pervase.
-Shaoran… io…- mormorò lei.
-Shh! Non dire niente!- sussurrò lui mentre stava per
baciarla.
-SAAAAAAKURAAAAA!- disse una vocina gracchiante e fastidiosa
vicino al suo orecchio.
-NOOOOOOOOOOOO!- urlò disperata la ragazza ritrovandosi
avvinghiata al suo cuscino e non a Shaoran. –Era un sogno stupendo, Kero-Chan! E
tu mi hai interrotto sul più bello!!- urlò rivolta al peluche lanciandogli
contro l’ormai odiato cuscino che ogni notte prendeva le sembianze di un moro
niente male.
-Oh! Scusami padrona se ho reputato giusto svegliarti visto
che sono le sette e mezza e tu devi essere a scuola alle otto, dato che per
questa settimana sei la capoclasse!- disse tutto d’un fiato e stizzito
Kero-Chan. –Io! Il meraviglioso, stupendo, superbo, mitico…- sakura realizzando
che ora fosse, si alzò di scatto e si diresse in bagno la sciando l’orsacchiotto
giallo ad elogiare le sue indubbie qualità.
Alla velocità della luce si preparò e scese, facendo
attenzione a non fare troppo rumore per evitare gli insulti di suo fratello. Ma
appena mise piede in cucina si rese conto che in casa non c’era nessuno e sulla
lavagnetta bianca lesse: -Io e papà staremo via per una settimana. Siamo andati
a sistemare le cose per il campeggio. Mi raccomando! Ricordati di venire
domenica con Tomoyo e gli altri mostriciattoli tuoi amici. Fai la brava e non
mangiare troppo. Ti aspettiamo per domenica. Un bacio, Touya (dai un bacio anche
a Tomoyo da parte mia)-
“Che sdolcinato!” pensò Sakura. Ma un altro pensiero si
impossessò della sua mente. -La vacanza in montagna!- disse allegra mentre
mangiava un toast che sicuramente suo padre aveva lasciato là per lei.
Nell’ingresso s’infilò i pattini e si avviò verso la sua scuola pensando ai
bellissimi giorni che l’aspettavano per le vacanze di primavera insieme ai suoi
amici, e al suo Shaoran.
-Ma dov’è!- si chiese spazientito un ragazzo cinese, mentre
aspettava la sua amata Sakura per riordinare l’aula. Aveva fatto i salti mortali
per riuscire a convincere Tomoyo a cedergli il suo posto di capoclasse, solo per
passare qualche minuto solo con lei. Voleva farle una sorpresa, ma con tutto il
ritardo che lei stava facendo sicuramente sarebbe entrata in classe con il
professore.
-Uff! scusami Tomoyo, ma sta mattina stavo facendo un bel
sogno, sai con chi, ihihih! E Kero-Chan mi ha svegliata e mi sono arrabbiata!
Sai che odio essere interrotta mentre sogno il mio S… Shaoran!!- urlò Sakura che
era entrata correndo in aula e si era stesa su un banco per riprendere fiato
senza rendersi conto che nell’aula non c’era Tomoyo, ma Shaoran
stesso.
-Stavi sognando me?- chiese lui con un sorriso
beffardo.
Lei
prima impallidì e poi le si imporporò il viso. –Ma che dici! Perché avrei dovuto
sognarti! Ahahahah! Che assurdità vai dicendo! Ahahah!- diceva Sakura
imbarazzata, ma il suo tono non parve convincere il castano che le si avvicinò
con uno sguardo malandrino e l’afferrò dalla vita. Si stavano specchiando negli
occhi. Un mare verde in un oceano di miele. Il naso all’insù di lei contro
quello marcato di lui. “Dimmi che non è un sogno! Dimmi che non è un sogno!
Dimmi che non è un so…”
-Ehy! Ragazzi!- esclamò una vocina dalla cartella di
Sakura.
-K E R O – C H A N!- sibilarono entrambi verso il peluche
giallo che svolazzava per l’aula, ignaro di ciò che aveva interrotto
(o forse l’aveva fatto apposta? Ihihih sghignazza zoa) .
-Che ci fai tu qui?- chiese stizzita la ragazza, cercando di
far sparire il rossore sulla guance facendo dei respiri profondi. Ma un
sussurro, che solo lei potè sentire, vanificò tutti i suoi sforzi: -Avremo tutto
il tempo, tranquilla piccola- disse Shaoran dietro di lei depositandole una
carezza tra la guancia e il collo, una carezza che le toccò le corde
dell’anima.
-Mi sono detto: che faccio tutto solo a casa, mentre qui a
scuola Sakura se la spassa con Tomoyo? A proposito! Dov’è Tomoyo?- chiese il
peluche tutt’ad un tratto sospettoso.
-Già! Dov’è Tomoyo?- chiese anche Sakura alla volta di
Shaoran.
-Ehm… Posso spiegare tutto!- esclamò terrorizzato dagli
indici inquisitori che cattura carte e guardiano (più che
indice, zampetta inquisitoria, dovrei dire XD ndzoa ) gli puntavano contro “Ed ora che mi invento? Che me la sono
mangiata?”
-Ciao a tutti!- esclamò Tomoyo entrando e osservando la
scena con un sorriso: Sakura e Kero-Chan che intimidivano Shaoran, più grosso e
alto di tutti e due, ma con un’aria spaurita. Lui si voltò verso la mora e con
gli occhi le lanciò un messaggio chiaro: AIUTO!
-Ah Shaoran! Grazie per avermi sostituita! Dovevo salutare
Touya prima che partisse!- dopo aver udito questa frase, Sakura e Kero-Chan si
calmarono e insieme cominciarono a riordinare l’aula prima dell’arrivo degli
altri.
Anche se scherzava allegramente, Sakura era un po’
imbronciata. “Che scema che sei – si diceva- credevi davvero che avesse convinto
Tomoyo a cederle il posto solo per vedere te?”
E altri pensieri omicidi vagavano per la testa di Shaoran:
“Dannato peluche! Mi mancava tanto così, e l’avrei baciata! Ma un
giorno…”.
“Ihihih! Anche stavolta sono riuscito a sventare le loro
smancerie! Questa volta Touya me ne sarà più che riconoscente e mi darà tutti
quei dolcetti di Tomoyo che mi ha promesso!” si diceva il guardiano felice per
aver obbedito agli ordini di Touya.
“Chissà chi si è opposto contro questi due benedetti
ragazzi! Speriamo che la vacanza serva a qualcosa!!” pensava Tomoyo che decise
di introdurre l’argomento: -Allora? Siete pronti per la vacanza?- chiese
allegramente.
-Si!- esclamarono all’unisono i due ragazzi che si
guardarono e sorrisero imbarazzati per l’ennesima prova della sintonia che li
univa!
“Mi è sempre piaciuto osservare il cielo. Nuvole che si
rincorrono, il sole che sbuca timido e caldo allo stesso tempo…” diceva Sakura a
sé stessa mentre il suo sguardo si perdeva verso i tetti della città. “Stavamo
per baciarci… un’altra volta! E siamo stati interrotti… Se va avanti così… Non
credo che ne usciremo illesi… Però… pensandoci bene, Shaoran è così paziente… Un
altro si sarebbe già imbufalito e avrebbe lasciato perdere tutto” si girò a
guardarlo e lo beccò a osservare i suoi lunghi capelli castani. Entrambi
arrossirono e si sorrisero cercando di dare ascolto alla lezione di
matematica.
“Accidenti, quanto è bella! Quando arrossisce poi… Giuro che
taglio la testa al peluche e voglio vedere se in quel dannato corpicino giallo
ha del cotone! Sono stato interrotto per l’ennesima volta!” pensava stizzito
Shaoran mentre esplorava con gli occhi la schiena della ragazza che amava. La
testa poggiata pigramente sul braccio, gli occhi rivolti al pallido sole di
maggio. Ci sarebbe annegato in quelle pozze verdi. “Ma cosa vado a pensare! Sto
diventando troppo romantico! Questa ragazzina mi farà dare di matto! È che la
amo così tanto!”. In quel momento la ragazzina in questione si era voltata a
fissarlo e lui era rimasto imbambolato e scocciato per essere stato scoperto
nell’atto di osservarla.
“Meglio prestare attenzione al professore!” si consigliò
saggiamente il ragazzo.
La settimana proseguì velocemente e finalmente arrivò la
domenica mattina. Tomoyo aspettava la solita ritardataria insieme ai suoi amici,
mentre le sue guardie del corpo aiutavano le ultime arrivate, Naoko e Rika, a
caricare i bagagli nel pulmino di proprietà Daidouji.
-Ma quanto ci mette!- ringhiò stizzito Shaoran, mentre tutti
lo canzonavano.
-Si deve fare bella per qualcuno!- sorrise Tomoyo nella sua
direzione, pensando con occhi sognanti al completino che le aveva dato la sera
prima.
La sera prima…
-Sakura! È arrivata Tomoyo!- aveva gracchiato Kero-Chan
mentre divorava dei biscotti. Sakura scese di corsa le scale, già pronta per la
serata che le aspettava: film, popcorn, pizza e un salto nel locale vicino al
cinema per farsi quattro salti.
Accolse l’amica che la guardò con occhio critico: -E tu
vorresti uscire così, sta sera?- disse guardando i semplici jeans e la maglietta
con lo scollo a barca che Sakura si era messa.
-Cos’ho di brutto?- disse la castana osservandosi nello
specchio dell’entrata.
-Sakura?! È sabato, andiamo al cinema e poi a ballare e con
noi ci sarà Shaoran. Vuoi farlo cadere ai tuoi piedi o no?- la sgridò Tomoyo
bonariamente. –Meno male che ci sono io!- sospirò mostrandole una busta con dei
vestiti.
Dopo mezz’ora Sakura era diventata una ragazza da copertina
di Cosmopolitan: maglietta a righe bianche e blu, gonna di jeans a piegoline con
i bottoni laterali a stella e dei fuseaux lunghi fin sotto il ginocchio bianchi.
I capelli legati con una coda alta e il trucco sul blu. Il complesso le piaceva
molto, ma quando vide le scarpe, si pentì di aver accettato la proposta
dell’amica. Due altissime decolté blu elettrico le fecero drizzare i capelli
dietro il collo. Quando provò a camminare su quei nove centimetri di tacco,
quasi caracollò dalle scale dell’entrata.
-Tomoyo! Sono sempre più convinta che vuoi attentare alla
mia vita!- la risata che seguì quella frase la raggelò. “Ma chi me l’ha fatta
fare!”
Al cinema ci arrivarono con il motorino di Sakura senza non
pochi problemi a causa di quei benedetti tacchi e lì di fronte trovarono già i
loro amici: Shaoran, Rika, Naoko e Yamazaki attaccato a Chiharu.
-Ma quant’è bello?- chiese in un bisbiglio Sakura alla sua
amica osservando il suo Shaoran in jeans, camicia bianca e giacca nera, poggiato
pigramente alla sua moto, i capelli al vento e lo sguardo pensoso poggiato su
Sakura.
“Tutta opera di Tomoyo! Quei tacchi sono pericolosissimi
sulla moto… al ritorno l’accompagno io” pensava Shaoran rimirando a sua volta la
sua Sakura con quella gonna cortissima.
Salutati tutti decisero di entrare per prendere i posti e
Tomoyo, sicura del fatto suo, cominciò la sistemazione “casuale” delle coppie.
In ordine: Naoko, Rika, Chiharu, Yamazaki, Shaoran, Sakura e
lei.
-Che sistemazione “casuale”, amica mia!- ringhiò Sakura
rivolta a Tomoyo.
-Dai! Non prendertela! Avrete qualche attimo di intimità
così!- le sorrise la mora.
-Si, come no!- sospirò lei e si perse tra i pensieri. “Io e
Shaoran… Vicini… Cinema… Buio… Potrebbe succedere di tutto! Potrebbe prendermi
la mano, passarmi un braccio attorno al collo…” i suoi pensieri furono
interrotti dal suo amato: -Sakura? Sakura? Ci sei? chi devo chiamare per farti
rinvenire? Le scarpe sono troppo strette e non ti fanno circolare il sangue?- le
diceva Shaoran scuotendola.
-Eh? Si? Dimmi!- esclamò lei
stupita.
-Popcorn o patatine?- le disse lui
gentilmente.
Lei lo fissava imbambolata e a parte le sue labbra che si
muovevano non capiva niente.
-Sakura? Pianeta terra chiama Sakura! Bella addormentata??-
quell’appellativo la scosse definitivamente e chiese gentilmente al ragazzo di
ripeterle la domanda. Lui dopo averla scrutata con aria preoccupata e divertita
insieme, le chiese per l’ennesima volta: -Popcorn o
patatine?-
-Oh… popcorn, grazie…- sussurrò delusa “Cosa credevi che ti
avrebbe chiesto? In chiesa o al comune il matrimonio?”
I ragazzi tornarono quasi prima che in sala spegnessero le
luci stracarichi di roba da mangiare. Shaoran mostrò a Sakura una mega
confezione di popcorn –Ho pensato di prenderli in un formato gigante solo per me
e per te, dato che solo noi due li volevamo e non ce n’erano più, ti
spiace?-
-Oh no! Tranquillo!- “Adesso dobbiamo anche mangiare dallo
stesso… piatto…” pensò agitata.
Il film cominciò e Sakura e Shaoran mangiavano placidamente
i loro popcorn.
“Potrei passarle casualmente un braccio attorno alle
spalle…” pensava Shaoran guardandola con la coda dell’occhio. Nelle scene
romantiche i suoi occhi si facevano lucidi e sognanti, mentre in quelle da
brivido serrava le palpebre.
Avevano scelto un film horror con una storia d’amore in
sottofondo, in modo da soddisfare sia ragazzi che ragazze. Dopo una scena
particolarmente cruenta Chiharu e Yamazaki si erano abbracciati e Sakura
spontaneamente si aggrappò a Shaoran, rannicchiandosi contro il suo petto. Il
ragazzo divenne tutto rosso e stava immobile come un asse di legno, ma i suoi
pensieri erano escandescenti.
Sakura non si staccò più per tutta la durata del film e solo
quando le luci si erano riaccese, si accorse di aver abbracciato Shaoran per più
di un’ora. Si staccò immediatamente e la sua faccia si fece color porpora e
mormorò uno –Scusa- in direzione del castano.
-E di cosa?- rispose lui preso alla
sprovvista.
-Di averti, ehm… stretto, durante il film!- rispose Sakura
sempre più imbarazzata. Camminavano vicini ed erano gli ultimi del gruppo, lui
le aveva poggiato un braccio attorno alla vita e lei camminava in stile
robot.
-Sakura… È un discorso difficile, ma prima o poi dovremo
affrontarlo- disse Shaoran prendendosi di coraggio. –Sono anni che va avanti
così. Appena uno dei due si avvicina all’altro, inizia l’imbarazzo. Perché?
Perché non possiamo comportarci normalmente? Cavolo! Siamo due persone normali.
Io non mangio te, tu non mangi me…-
Sakura, sorpresa dalle parole del ragazzo, non sapeva
davvero cosa dire. Aveva indubbiamente ragione. Ma tutto quello che accadeva tra
loro era una conseguenza dei sentimenti che li univano. –Shaoran, io…- ma furono
interrotti dai loro amici che li chiamavano per decidere dove passare la serata.
Alla fine si erano ritrovati a casa di Naoko davanti a delle pizze, patatine e
birre.
Sakura e Tomoyo parlottavano tra loro del comportamento di
Shaoran.
-Non so perché ha preso quel discorso- stava dicendo Sakura
all’amica.
-Beh, amica mia, di sicuro la situazione lo sta facendo
disperare! Appena lui ti si avvicina tu balbetti, arrossisci e diventi
intrattabile, e a lui succede la stessa cosa. Non è mica
facile!-
-Oh ma lo so che non è facile. Ma mica è colpa mia se siamo
due timidi! E poi dopo tutto quello che è successo… come può pretendere che tra
me e lui sia tutto facile?-
-Sakura, il punto è che tra voi non è successo un bel nulla
e proprio a causa della vostra timidezza!- esclamò Tomoyo
stizzita.
-E cosa devo fare?- le chiese la castana
timidamente.
-Non lo so. Se non lo sapete voi due, non può saperlo
nessuno. Ora andiamo, avviciniamoci agli altri!- disse alla fine la mora
dirigendosi verso il gruppo.
La serata trascorse allegra, tra risate e brindisi alla
birra e all’una era arrivato il momento di
salutarsi.
Tomoyo, Yamazaki e Chiharu furono accompagnati a casa dalle
guardie del corpo della mora, Rika rimase a dormire da Naoko e Sakura e Shaoran
sarebbero tornati a casa con le rispettive moto.
Arrivati sotto Shaoran prese Sakura da un braccio e la
bloccò.
-Ragazzina, non vorrai tornare a casa da sola!- esclamò con
una finta voce dura.
-Ehi, ragazzino, cosa intendi dire? Che non so badare a me
stessa? Ricordati che sono la Card Captor- rispose lei con un tono simile al
suo.
-Card Captor o no, tu a casa da sola, vestita in quel modo,
non ci torni. È immorale- le rispose lui facendo il duro, ma con lo sguardo
serio.
Sakura si guardò le scarpe. Tacchi alti o no doveva guidare.
Infondo non era stato difficile da casa sua al cinema. –Perché è immorale? Non è
stato difficile guidare prima!-
-Ti si deve spiegare proprio tutto!- esclamò Shaoran
esasperato –Hai una gonna, dei tacchi… Non ti dice niente la parola
“malintenzionati”?-
Sakura lo guardò preoccupata, e alla fine disse: -P-p-puoi
scortarmi s-s-se vuoi…-
Dopo qualche minuto di silenzio Shaoran acconsentì con un
cenno del capo e salirono sulle loro moto.
“Diamine! Avrei voluto portarla io a casa, come quella sera…
Dopo la gita dovrò partire per la Cina e volevo stare un po’ solo con lei… Ha
paura di me!” dal nervosismo aveva accelerato troppo e dovette rallentare per
farsi raggiungere dalla piccola moto di Sakura. Dopo pochi minuti erano davanti
la casa della castana.
-Grazie, Shaoran!- disse lei con un
sorriso.
-Figurati- rispose lui.
Cadde un silenzio imbarazzante. Tutti e due fissavano
interessati le proprie scarpe e nessuno si decideva a dire
qualcosa.
Alla fine Sakura balbettò: -T-t-ti va d-di e-entrare?- era
rossa fino alla radice dei capelli.
Lui la guardò per un istante. Le gote arrossate, gli occhi
languidi, smarriti e spaventati allo stesso tempo. Due pozze verdi in cui lui
avrebbe voluto specchiarsi per tutta la vita se non per l’eternità. –Si- rispose
inconsciamente e seguì Sakura che si avviava verso la porta di casa camminando
in stile robot.
“Ma cosa mi è saltato in mente? Invitare Shaoran in casa
mia, del tutto soli…- pensava Sakura mentre apriva la porta di casa –è
sconveniente!- si rimproverò, poi però in testa le baluginò un pensiero: -Siamo
abbastanza grandi per stare soli! Se tutto va bene nessuno lo scoprirà mai e…”
ma i suoi pensieri furono interrotti dal cinese che le aveva chiesto dove
avrebbe potuto poggiare il casco. Sakura si voltò verso di lui e l’osservò nella
semioscurità dell’entrata. Un dispettoso raggio di Luna creava misteriose ombre
sul suo viso, illuminando solo in parte i suoi bellissimi tratti. “visto così,
nell’oscurità, è ancora più bello” pensava Sakura, mentre provava un
irrefrenabile impulso di sfiorargli il viso con una labile carezza, ma proprio
quando aveva alzato la mano, lui aveva acceso la luce
dall’interruttore.
-Sakura? Sei sicura di star bene? è tutta la sera che sembri
assorta nei tuoi pensieri!- disse Shaoran preoccupato avvicinandosi a
lei.
Solo quando i loro nasi stavano per sfiorarsi, Sakura
interruppe quel contatto per andare in cucina –Mettilo là, il casco- disse
infine e gli indicò un ripiano sul quale poggiare le sue cose e con un cenno gli
indicò la cucina.
Dopo essersi tolta le scarpe che le facevano male, cominciò
a preparare del tè a piedi nudi.
Shaoran la guardava estasiato. Non avevano detto neanche una
parola, ma non ce n’era bisogno in quel momento. Il rumore delle tazzine, del
fuoco, il respiro di Sakura, erano parole più che esaustive. Qualcosa di magico
stava accadendo.
-Sakura, grazie- sussurrò il castano
dolcemente.
La ragazza sussultò. –E di cosa, Shaoran! Sei stato molto
gentile ad accompagnarmi a casa. È il minimo che io possa fare offrirti del tè-
sistemò le tazzine sul tavolo della cucina e prese dei
biscotti.
Bevendo il tè parlarono della partenza prevista per il
giorno dopo.
Il tempo stava passando veloce senza che i due ragazzi se ne
accorgessero. Seduti sul divano chiacchieravano sui vecchi tempi, sulle Clow
Cards, sulla nuova missione e semplicemente di
loro.
-Era da molto tempo che non passavamo una serata così!-
esclamò Sakura allegra. L’imbarazzo era scemato grazie a Shaoran che l’aveva
messa a suo agio come quando erano ragazzini.
-Già- rispose lui assorto. –Tu mi vedi solo come un amico,
Sakura?- chiese all’improvviso.
La ragazza trasalì.
Dopo anni di sentimenti provati e malcelati, proprio adesso
doveva esserci la resa dei conti. Nella mente di Sakura turbinavano infiniti
pensieri. Nessuna soluzione esisteva, se non parlare chiaramente. Aveva giocato
col fuoco e ora si stava bruciando.
Si sentiva come una falena pericolosamente vicina ad una
lampadina. Le sue ali si sarebbero di certo bruciate di lì a poco, quando
avrebbe aperto bocca e l’unico suono che ne sarebbe uscito era: nulla. Silenzio totale. Aveva la
bocca aperta e nessun suono proveniva dalla gola.
-Sakura? Hai una paresi?- disse Shaoran. “Certo che potevo
evitarmela la battuta” pensava il ragazzo. In qual momento anche la sua vita era
appesa ad un filo. Anzi, alle corde vocali della ragazza davanti a lui. Cosa
avrebbe risposto? E soprattutto: avrebbe risposto?
-Io non ti ho mai visto come un amico- proruppe poi lei.
Rossa da fare invidia ad un pomodoro, gli occhi accesi e di un verde intenso. Si
guardarono negli occhi.
Quella frase rimase sospesa. Carica di significati. Ma
l’anima di Shaoran gli diede l’unica vera interpretazione. –Questa risposta mi
basta. Per ora- aggiunse infine e alzatosi, posò un bacio leggero e dolce come
le ali di una farfalla sulle labbra socchiuse di Sakura e se ne andò lasciando
la ragazza immobile nella penombra del soggiorno.
Solo pochi minuti dopo si riprese sentendo il rombo della
moto del cinese. Si porto una candida mano alle labbra e sorrise dolcemente.
Qualcosa si era smosso dalle profondità dei loro cuori. Un
gesto e una frase li univa e li teneva lì, dove solo gli innamorati riescono ad
arrivare (chiedo umilmente perdona a federico
moccia!!!).
Torniamo al presente.
Una nuvola di capelli castani si agita in una camera situata
al secondo piano di una casetta gialla nel centro di Tomeada.
-Dove sono i miei orecchini a stella?- urla verso un peluche
giallo che degusta placidamente dei biscotti a l
cioccolato.
-Nel primo cassetto del comodino- le
indica.
-Nel primo cassetto, nel primo cassetto- si ripete la
proprietaria dei capelli sopra citati.
Trovato quello che cercava comincia ad indossare quello che
la sua migliore amica le aveva lasciato la sera prima in una busta: una
maglietta rosa con le maniche di velo e dei pinocchietti neri con dei veli dello
stesso colore della maglietta. A completare il tutto c’erano dei calzini di velo
rosa e delle bamboline di pelle nera con dei buffi pom-pon
fucsia.
Ecco la nostra Sakura pronta per partire. Nessuna valigia al
seguito, in quanto la sua amica Tomoyo aveva insistito per prepararle tutti i
vestiti che avrebbe dovuto mettere in campeggio. Tutto ciò che le serviva era in
uno zainetto fucsia nel quale si era infilato anche
Kero-Chan.
-E dopo mezz’ora di ritardo, Sakura è qui!- esclamò Yamazaki
vedendo l’amica scendere al volo dalla moto ancora in corsa, scaraventare il
mezzo contro il muro di cinta di casa Daidouji, fare una capriola sul tettuccio
del mini-van in cui avrebbero viaggiato, e calarsi dal finestrino per finire
seduta su un sedile.
-Allora, si parte?- ebbe la faccia tosta di dire con tono
annoiato l’ultima arrivata. Il tutto fu seguito da una caduta in stile manga dei
suoi amici.
Lasciato il motorino fumante e semidistrutto sul
marciapiede, i sette ragazzi partirono verso la loro
meta.
Mi
sono già scusata x l’immane ritardo? Se non bastassero le mie scuse precedenti,
ve le ripropongo ora: S C U S A T E M I!
Ringrazio
tutti quelli che hanno recensito il capitolo 11. non vi ringrazio uno per uno
perché ora non ho tempo, ma riprenderò sicuramente dal prossimo
capitolo!
Adesso
vi lascio…spero che siate clementi con me, povera autrice senza
cielo…
Questo
capitolo è in cantiere da 3 mesi circa e adesso ho avuto di nuovo la forza di
scrivere…
Beh…che dire di più?a presto, e recensite
numerosi!!!
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Capitolo 13 *** CAPITOLO XIII° - Bagnati dall'amore ***
13
Ragazze, l’aggiornamento procede. Spero
solo che sia sempre così. Se no passeranno altri mesi prima che io
aggiorni.
Beh… vi lascio al capitolozzolo e i ringraziamenti a dopo :D
CAPITOLO 13
Canzoni allegre, segreti e
confessioni tra amiche. Ecco la tipica atmosfera di una gita. E tra loro, se ci
si sforza di guardare bene, possiamo individuare, come in tutte le gite, una
ragazza innamorata e un ragazzo innamorato. Una ragazza timida e un ragazzo
timido. Tutti e due belli e giovani e tutti e due con speranze ed emozioni
chiuse nel cuore.
L’unica cosa che fa la
differenza dal resto del mondo è una sorta di magia che aleggia tra loro. Eh
già, perché questi due ragazzi, innamorati l’uno dell’altro, hanno dei poteri e
un peso sulle spalle: salvare il mondo.
Ma almeno per una settimana,
cercheranno di dimenticare tutto. Tranne loro
stessi.
Ed eccoli tutti e due a
guardare dal finestrino, assorti nei loro pensieri.
“Basta, ho deciso! In questa
settimana devo dimenticare la timidezza e darmi una mossa. Non posso essere
sempre in uno stato confusionale davanti a lui. Adesso mi alzo e vado a sedermi
vicino a Shaoran!” si disse Sakura ma proprio quando si era alzata dal sedile
uno scossone le fece cadere addosso la persona che si trovava in piedi vicino al
suo posto e che sembrava essersi materializzata dai suoi pensieri.
–Shaoran!- esclamò ritrovandosi
sotto di lui. La fissava con uno sguardo malandrino e i suoi occhi color del
miele vagavano dagli occhi verdi di Sakura, alle sue
labbra.
“Due paradisi in cui vorrei
perdermi e naufragare” pensava Shaoran guardando in quel mare verde e quelle
colline rosee e morbide. “Come sono belli i suoi occhi… e le sue labbra…”
sollevò la mano per accarezzarle con il pollice le labbra e la sentì tremare
sotto il suo tocco, la vide arrossire di piacere e sospirare per quel contatto
tanto bramato.
-Piccioncini!- li canzonò una voce vicino
a loro e si ritrovarono tre paia di occhi e una telecamera puntata addosso e
subito si immobilizzarono come due statue di gesso, imbarazzati e rossi da fare
invidia ad un peperone.
-Scusa!- borbottò il cinese e
si poggiò al sedile tenendo il broncio.
“Soliti ficcanaso!” si ritrovò
a pensare Shaoran, seduto vicino a Sakura e incapace di rivolgerle la parola
“Perché non vanno a spiare Chiharu e Yamazaki che se ne stanno comodamente
sdraiati sui sedili di dietro?”. Stizzito si voltò verso Sakura e la colse
mentre era sul punto si scoppiare a ridere. Quando una grossa risata uscì dalle
sue labbra anche Shaoran rise e riconobbe che la situazione era davvero troppo
comica.
-Dai non te la prendere!-
esclamò Sakura dopo un po’ –Infondo non hanno visto
molto…-
Shaoran la guardò stupito. Non
era da lei parlare in maniera così… sciolta. “Che sia vittima di un talismano?”
si ritrovò a pensare.
-Sai- continuò la castana
poggiandogli una mano sul braccio –non mi sono arrabbiata per quello che stava
per succedere poco fa!- gli sorrise e gli depositò un bacio su una guancia.
“Bene, Sakura è impazzita ed io
potrei approfittare della situazione!” pensò Shaoran osservandola. Nella sua
espressione riuscì a distinguere determinazione e
coraggio.
-Non mi guardare così, Shaoran-
sussurrò lei –Anche io voglio che la situazione si sblocchi, che la timidezza
sparisca. Ma non è facile e tu lo sai. Però possiamo comportarci come due amici
normali. Quando sarà il momento… capisci cosa intendo vero?- lo guardò
dolcemente, senza imbarazzo. Il sorriso che gli regalò fu il più dolce che lui
avesse mai visto e qualcosa si sciolse dentro il suo
cuore.
Il viaggio continuò
tranquillamente. Sakura e Shaoran chiacchieravano allegramente e gli altri
cantavano canzoni più o meno famose. Finalmente i ragazzi scorsero la scritta di
benvenuto nel campeggio “Rhodan House”.
Tomoyo chiamò Touya per sapere
dove lui e suo padre avevano sistemato la tenda. Scesa dal mini-van Tomoyo
chiamò a gran voce il fidanzato che subito accorse per aiutarli a scaricare i
bagagli.
-Tu, cinesino, va a raccogliere
la legna con Yamazaki. E sta lontano da mia sorella, capito?- ringhiò Touya a
Shaoran e lui non ebbe altra scelta che eseguire gli
ordini.
Camminando tra gli alberi i due
ragazzi si ritrovarono a parlare.
-Ma hai finalmente parlato con
Sakura? Oggi vi ho visti parecchio affiatati, e non sembravate due idioti che
balbettano frasi incomprensibili- disse Yamazaki
all’amico.
-Diciamo che c’è da parte di
tutti e due la volontà di “fare qualcosa” per dare un senso alla nostra storia.
In più Sakura si sta impegnando a scavalcare lo scoglio della timidezza… Ma…-
sospirò il cinese.
-C’è sempre un “ma”, amico
mio!- disse Yamazaki battendo una mano sulla spalla dell’amico –E scommetto che
l’ostacolo che adesso tu non riesci a superare è il terribile
Touya!-
-Non ne parliamo per favore!
(x_x) per quanto Tomoyo cerchi di farlo ragionare o di tenerlo lontano quando
sono con Sakura, lui riesce sempre a intervenire o a litigare con me. Ha anche
delle terribili spie!- “Il dannato peluche” si disse rabbioso
Shaoran.
-Dai! Vedrai che questa vacanza
servirà un po’ a tutti come rimedio contro i nervi. Ma lo sapevi che i nervi…- e
così Yamazaki cominciò a infarcire il povero Shaoran di cavolate sui nervi e sui
rimedi.
-Non lo voglio vedere girare
intorno a mia sorella!- stava dicendo intanto Touya alla sua fidanzata mentre
stavano seduti in riva ad un piccolo laghetto –Non mi piace come la
guarda!-
Intanto Tomoyo sorrideva alla
cocciutaggine del ragazzo che amava e gli teneva la mano mentre bonariamente
cercava di fargli capire quanto Shaoran fosse importante per la sua amica: -Lui
le è stato vicino sempre. L’ha protetta quando c’erano di mezzo le carte di
Clow…- “L’ha protetta da Yukito” aggiunse nella sua
mente.
-Non importa. Quando c’è lui
nei paraggi ci sono guai in vista- affermò nervosamente il
castano.
-Non dimenticare qual periodo
in cui lui era tornato in Cina e tua sorella soffriva tremendamente per il
distacco…-
-Mia sorella non soffriva per
il cinese. Di lui non gliene importa nulla!-
-Touya! Come puoi affermare
questo? Lei è innamorata di lui come Shaoran è innamorato di
lei!-
-No! E se solo questo fosse
vero, tu dovresti fare di tutto per farglielo dimenticare!- brontolò il
ragazzo.
-Touya Kinomoto! Ricorda che
prima di essere la tua fidanzata, io sono la migliore amica di tua sorella e per
lei voglio solo il suo bene!- s’inalberò Tomoyo.
-Il meglio per lei sarebbe un
ragazzo come Yukito. Almeno sarei tranquillo grazie alla presenza di quella
specie di angelo custode!-
-Si, come no. Ma Yuè non è
Yukito. E Yukito è molto diverso da come lo ricordi
tu!-
-Cosa vuoi dire?- chiese
sospettoso Touya.
Tomoyo si morse la lingua.
Aveva parlato troppo. –Niente, lascia stare… Adesso godiamoci il panorama!-
cercò di sviare lei e Touya abboccò all’amo: -Hai ragione, dolcezza. Perché
rovinarci la serata parlando del cinesino, quando possiamo dedicarci ad attività
molto più piacevoli?- detto questo la face sdraiare per terra e cominciò a
depositarle piccoli baci su tutto il viso e dove gli era permesso dall’assenza
dei vestiti.
Tomoyo gli prese il viso tra le
mani e lo baciò dolcemente, con amore e una delicata passione. -Ti amo- sussurrò
vicino alle sue labbra scure.
-Non mi abituerò mai al suono
che queste due parole hanno quando a dirmele sei tu- disse Touya guardandola
intensamente, per poi chinarsi su di lei e baciarla con tutto l’amore che
riusciva a dimostrarle.
Sakura era seduta sulla cima di
una collinetta. Il vento giocava con i suoi capelli e il sole rosso del tramonto
creava contrasti di luce sul suo volto. Tra le mani aveva la sua nuova chiave
del sigillo. Anche in quelle dimensioni ridotte emanava un’enorme
forza.
-Mi sono cacciata in qualcosa
di molto più grosso di me… Non lo avrei mai immaginato…- sospirò queste parole
mentre la sua mente rievocava la cattura del primo talismano. Yamazaki, Chiharu…
Shaoran che non le rivolgeva la parola…
-Questa forza è dannatamente
potente. Riesce a esercitare il suo potere anche su Shaoran. Neanche le carte
avevano effetto su di lui. Ora chissà quali sorprese mi riserverà il futuro.
Manca poco meno di un anno a quanto ha detto il Supremo, ed io in questo lasso
di tempo dovrei trovare anche un fidanzato- *_* poggiando la testa sulle
ginocchia, sbruffò. –È più facile catturare una carta di Clow, anzi, mille
carte, che dichiararmi a quel cocciuto! Lui sa cosa provo, ma non vuole
facilitarmi le cose! Già immagino cosa dice nella sua mente: “Staremo insieme
solo quando anche lei lo vorrà veramente e avrà il coraggio di scegliere e non
di farsi scegliere!”- bofonchiò imitando il cinese –Le stesse cose che direbbe
Tomoyo… Di questo passo impazzirò!-
-Ragazzina, pazza lo sei già se
ti metti anche a parlare da sola!- disse una voce alle sue spalle.
Istintivamente Sakura nascose la chiave del sigillo che si era messa a brillare
e si voltò ritrovandosi naso a naso con Shaoran che si era accovacciato accanto
a lei. Le emozioni provate quella mattina riaffiorarono intensamente. Lo
scossone, la carezza delle dita del ragazzo sulle sue labbra, i suoi caldi occhi
colore del miele… Per smorzare la tensione che si era creata nella sua testa,
Sakura con un dito spinse indietro la testa di Shaoran che, colto alla
sprovvista, perse l’equilibrio e cadde all’indietro suscitando l’ilarità della
ragazza.
-Basta così poco per buttarti
giù, ragazzino?- disse fra le risate.
-Ride bene chi ride ultimo!-
sogghignò lui e le saltò addosso cominciando a farle il solletico. Lei rideva
talmente tanto che non si accorse di rotolare lungo il fianco della collina
insieme a Shaoran.
E neanche lui se ne accorgeva
preso com’era da quel nuovo gioco che li stava riportando
all’infanzia.
Si resero conto di quello che
era appena successo quando si ritrovarono completamente bagnati nell’acqua del
laghetto che si trovava alle pendici della collina. Ma nonostante i vestiti
inzuppati d’acqua continuarono a ridere, a giocare, a schizzarsi con
l’acqua.
-Sbruffone!- lo canzonava
Sakura facendogli la linguaccia mentre schizzi dorati arrivavano come carezze
sulla sua pelle.
-Buffona!- le rispose Shaoran
caricandosela di peso sulle spalle per lanciarla poi in acqua con un grosso
tuffo. –Guardati! Sei così pesante che hai diviso le acque, ragazzina!-
-Come osi, cinesino?!- gli
disse riemergendo dall’acqua fresca e attaccandosi al collo del ragazzo per
trascinarlo con sé nell’acqua. Shaoran le poggiò le mani sui fianchi e si
ritrovarono abbracciati. Sakura con le braccia intorno al collo forte di lui. Si
persero in quell’abbraccio, annegarono nelle profondità dei loro occhi che
dicevano mille cose e tacevano tutto. Misteri, segreti, speranze.
Sakura infilò le dita tra i
capelli bagnati del ragazzo e gli avvicinò la testa alla sua. Socchiuse gli
occhi.
“Questo sarà il momento più
importante della mia vita. Non devo, non posso sciuparlo…” pensava la ragazza
con il cuore in tumulto. Le labbra a pochi centimetri l’una dall’altra.
L’agognato bacio stava per essere dato ma…
-Toglile le tue manacce di
dosso, ragazzino!- urlò con voce tonante Touya. Stava giusto godendo della
compagnia della sua fidanzata quando aveva sentito delle voci familiari
provenire dal laghetto. Aveva riconosciuto in quelle voci sua sorella e il
cinese. Aveva lasciato Tomoyo sdraiata sul prato ed era corso a vedere cosa
stava succedendo tra qui due. La scena a cui aveva appena assistito, il caldo
abbraccio in cui erano avvinghiati i due ragazzi, lo fece infuriare e si era
tuffato in acqua per separarli e per dare una lezione una volta per tutte al
ragazzo che infastidiva sua sorella.
-Comportati da uomo e prenditi
le tue responsabilità. Me la pagherai cara questa offesa che hai fatto a mia
sorella!- sbraitò mettendosi in posizione di
combattimento.
Sakura e Shaoran, ancora
abbracciati, lo guardavano con i sopracigli alzati e
sconcertati.
-Touya, smettila. Ti stanno
guardando tutti…- disse Sakura imbarazzata.
-Con te faccio i conti dopo. Ti
farò passare la voglia di fare il bagno vestita a suon di sculacciate. Con un
cinesino per giunta!- tagliò corto Touya e si rivolse furente verso Shaoran.
–Dai! Fatti sotto, bamboccio!-
-Touya Kinomoto, la vuoi
smettere si o no?- aveva urlato Tomoyo sdegnata con le mani sui fianchi –Va
bene, è tua sorella. Ma ora hai proprio esagerato. Se non la lasci stare, tra
noi finisce qua!- evidentemente Tomoyo non ne poteva più della situazione e il
nervosismo aveva avuto la meglio su di lei, facendole perdere la proverbiale
calma.
Tutti la guardavano allibiti.
Nessuno osava dire nulla. Erano tutti immobilizzati in quella strana scena:
Touya pronto a sferrare due sonori pugni verso Shaoran che a sua volta si
trovava di spalle ma con la testa girata verso il fratello di Sakura, la quale
si trovava ancora tra le sue braccia.
-Se fosse stato per te, tua
sorella si sarebbe ritrovata tra le braccia di un poco di buono. Yukito non è
affatto la persona che tu credi che sia! Ha cercato di forzare Sakura a fare
cose delle quali tu non ne saresti molto felice di venire a sapere e se ne è
uscita da quella storia è solo grazie a Shaoran. Mentre io e te pensavamo solo a
noi stessi, è stato questo ragazzo, che tu chiami “cinesino”, a fare da fratello
maggiore a Sakura. E anche da amico, visto che lei si era ritrovata sola, senza
la sua migliore amica e senza suo fratello. Senza il suo eroe.- “Ecco, l’ ho
fatto- pensava tristemente Tomoyo –ho detto la verità a Touya. Ho svelato la
vera personalità del suo migliore amico. Che ne sarà adesso di noi?” aveva le
lacrime agli occhi e aveva paura della reazione del suo fidanzato.
Lui si fece prima paonazzo. Poi
chinò il capo e se ne andò chissà dove verso i boschi. Sakura era già pronta a
seguirlo, ma Shaoran e Tomoyo glielo impedirono.
-Lascia che si sfoghi. Se non
tornerà domani mattina andremo a cercarlo. Ormai sta facendo buio- disse
dolcemente Shaoran prendendole la mano per non farla scappare in direzione del
fratello.
-Adesso sa tutto- disse Sakura.
Ma questa è l’ultima cosa che ricordò prima di piombare in un sonno senza
sogni.
Finalmente ho dato un po’ di spazio alla coppietta Tomoyo-Touya a cui
avevo lasciato un ruolo marginale. Questo solo per scusarmi per i continui
sospironi che vi causo quando Sakura e Shaoran stanno per capitolare e poi non
capitolano mai, come succede anche in questo capitolo per ben tre volte… poveri
pueri!
Bene. adesso passo ai ringraziamenti :
silgree89:
ecco
che sono ritornata con un altro
capitolo e non devi chiamare “chi l’ha visto” o l’FBI x ritrovarmi. La nostra
beneamata coppia dovrà ancora un po’ patirne prima di “capitolare” e di
concludere qualcosa. Sennò che gusto ci sarebbe? Tanto vale scrivere: Sakura e
Shaoran si baciarono e vissero felici e contenti! ;) infondo questo tira e molla non è male.
Si fanno desiderare! Per il loro primo bacio ho grandi progetti (ndzoa che ride
sadicamente. Sakura e Shaoran sono due marionette nelle mie avide manine).
Mentre scrivevo la frase “ma cosa credevi che
ti avrebbe chiesto? In chiesa o al comune il matrimonio?” Anche io ridevo come
una scema davanti al monitor! Nel periodo in cui non riuscivo a scrivere mi
veniva la voglia di mangiarmi la mia tastierina (che è di dimensioni talmente
piccole che chiunque la vede me la chiama “caccoletta” . credo che si fosse un
po’ offesa per questi insulti gratuiti e allora ho fatto di tutto per farmela di
nuovo amica (in pratica l’ho pulita, le ho tolto la polvere, molliche del
paleolitico che se venisse analizzato il dna in esse contenuto potrebbe essere
usato per ricreare i dinosauri (ma come fanno ad andarci molliche nella
tastiera? Ndsilgree - -‘) (non ne ho idea, ma le ho trovate ndzoa) ).
Ok..dov’ero rimasta? Mi sono persa, come al solito… beh..comunque spero che
anche questo capitolo ti sia piaciuto e ti prometto solennemente che nel
prossimo capitolo Sakura backs in actions! (si scrive così? Ndzoa disperata
perché il suo inglese si è rammollito dato il periodo di fancazzismo perenne in
cui è cascata)
manu:
spero
che anche questo chappy ti sia piaciuto. Per una svolta nella storia
Sakura-Shaoran si dovrà apettare un bel po’. Come ho già detto sopra, non mi va
di facilitargli le cose. Infondo nella vita niente e facile, men che meno
trovare l’amore della propria vita (alla fine magari non sarà neanche Shaoran,
chi lo sa? ndzoa). Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Ciao e a
presto!
LadyMarion
:
eccoti accontentata! Ho aggiornato presto prestolo (considerando che ultimamente
i miei aggiornamenti fanno salti di 2,3,4,5,6 mesi, ho fatto passi a da
gigante!) spero che anche questo chappy ti piaccia!
Bene…con le recensioni per il capitolo 12 ho finito… ne approfitto adesso
per ringraziare quelli che hanno letto Un lampo di vita e specialmente quelli
che hanno recensito. Grazie mille!
Ok. Adesso è davvero tutto per questo capitolo. Spero di ricevere tante
recensioni (tante quante me ne arrivavano i primi tempi =) ) ma sono felicissima
di leggere quelle che mi lasciate. Infondo sono anche le recensioni che mi
spingono a scrivere!
Un besos, ancora grazie!
Ciao, zoa ;)
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