iL PeTaLo dI CiLiEgIo

di Zoa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO I° - Diamo una spolverata ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO II° - La Festa ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO III° - due sogni, un solo brivido ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO IV° - The Feather... Le Plume ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO V° - Palla di Pelo ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO VI° - Faints ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO VII° - Scoperte! ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO VIII° - Un Oceano Di Emozioni ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO IX° - Fiori rosa, fiori di pesco ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO X° - Uno in più... ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO XI° - PeRCHè L'AMoRe è Ciò CHe TuTTo Dà e NuLLa PReTeNDe ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO XII° - Verso la partenza ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO XIII° - Bagnati dall'amore ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO I° - Diamo una spolverata ***


Sakura

Ciao, io sono Francesca, anke se mi firmo Zoa! Questa è la prima fan fiction ke scrivo e sono un po’ imbarazzata… spero solo ke vi piaccia e ke nn me ne vorrete se farò quale errore… naturalmente ogni critica è bene accetta! Perciò aspetto vostre recensioni!

 

Note da me:

Dimenticate il manga a partire dalla cattura dell’ultima Clow Card. Vi anticipo ke non sarà The Earthy. Avevo cominciato a lavorare su questa storia disegnando una specie di manga… naturalmente con risultati non paragonabili a quello delle CLAMP, ma almeno guardabile…(tra parentesi ne avevo persino fatto una canzone come sigla iniziale!)

Spero ke vi piaccia…ancora non so quanti capitoli durerà…ciao e buona lettura!

 

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PROLOGO

Una ragazza vestita con uno strano costume rosa.

In mano ha un lungo bastone alla cui estremità spicca una stella dorata e dotata di un paio di candide ali. Si tratta di uno scettro.

 Sotto i suoi piedi c’è no strano simbolo. Un cerchio con una stella, un sole e una luna circoscritti in esso. È il simbolo della Cattura Carte.

La ragazza dai corti capelli castani fronteggia un’entità. Essa ha lunghissimi capelli del colore dei petali di pesco e la pelle eterea. Sakura, è questo il nome della Card Captor, impugna il suo scettro e pronuncia la formula per sigillare le carte.

-Sparisci! Torna prigioniera della Carta di Clow!-

Ma la carta non sperisce. Anzi, si avvicina a Sakura

-Che hai intenzione di fare?-

L’entità poggia un dito sulle labbra della Cattura Carte. La ragazza sente dentro di sé una voce “Zitta, ascolta il tuo cuore!”

Sakura viene avvolta da spire del colore del fuoco. È come in trans. Vede l’immagine di due ragazzi. Il suo Yukito e il suo caro amico Shaoran Li. Si sveglia improvvisamente.

-A che gioco stai giocando, carta! Rivelati e fatti catturare!-

Ancora quella voce dentro di sé: “Sakura, imparerai che non puoi catturare l’Amore! Anche se esso è racchiuso in una carta, avrà sempre la sua libertà! Lo capirai, Card Captor… Shaoran e Yukito sono lì… Nutrono dei sentimente per te… Dovrai capire quali e solo il tuo cuore potrà aiutarti. Tutto il resto non ti servirà.”

-Adesso basta!- disse Sakura, e alzando lo scettro pronunciò di nuovo la formula: -Sparisci! Torna prigioniera della carta di Clow! Una volta per tutte!-

L’entità venne sigillata e la carta volò nelle mani della Cattura Carte.

-The Love-

 

“Che avesse avuto ragione la carta, tanti anni fa?”si chiedeva una Sakura ormai cresciuta, svegliatasi dopo l’ennesimo sogno?

 

CAPITOLO 1

Sono passati cinque anni dalla cattura dell’ultima carta di Clow, The Love. Sakura è cresciuta, e anche i suoi amici. Molte cose non sono cambiate. Al suo fianco ci sono ancora Tomoyo, Chiharu, Rika, Naoko, Takashi. E poi ci sono il piccolo Kero-chan, Yukito, Shaoran. Ma tantissime cose sono cambiate. Innanzi tutto Sakura non riesce a capire il comportamento delle persone più importanti della sua vita: Yukito e Shaoran, un attimo amici e l’attimo dopo nemici. E nella tasta continua a girarle la frase che aveva pronunciato The Love tanti anni prima: “Shaoran e Yukito provano qualcosa per te…”

 

 

Sakura si stava preparando per uscire. Aveva indossato un maglione lungo a rombi rosa e azzurri e aveva lasciato sciolti i capelli che le arrivavano ora fin sotto le spalle. Kero-chan le girava attorno.

-Dove vai Sakura? Posso venire anche io? Dai!- diceva il guardiano.

-No, Kero, ricorda che sei un pupazzo!-

-Sakura, dai! Non fare discriminazioni!-

-Io non ne faccio Kero!-

-Si che ne fai! Ragazzina pestifera!-

Sakura si girò di colpo verso l’animaletto giallo.

-Kero-chan! Ormai ho quasi diciassette anni! Non sono più una ragazzina! Non fare come mio fratello Touya!-

-E allora che saresti? Vediamo!-

-Una donna!-

Kero-chan guardò divertito la sua padrona. Certo che era cresciuta davvero! Ormai aveva lasciato il suo aspetto infantile ed era diventata davvero una bellissima ragazza. Ma non gliel’avrebbe mai detto. Si divertiva a stuzzicarla. E non gliel’avrebbe detto soprattutto quella sera, dato che andava a divertirsi senza portarlo con lei!

“Sicuramente andrà a casa di Tomoyo che avrà preparato tantissimi dolcetti! Che ingorda” pensava il pupazzetto che galleggiava per aria con l’aria offesa e afflitta.

Sakura intanto aveva aperto un cassetto che conteneva un cofanetto con dei gioielli e accanto a questo c’era un libro. Il suo libro. Il libro che conteneva le Carte di Sakura. Era riuscita a trasformarle tutte dopo l’arrivo di Eriol Hiiragizawa, che altri non era che la reincarnazione del Signor Clow Reed. Ora si trovava in Inghilterra con la professoressa Kaho Mizuki. Era da tanto che Sakura non li vedeva.

Guardando il suo libro le vennero in mente tanti ricordi. Da molto tempo non usava le sue adorate carte. E le venne in mente un’idea.

-Sai Kero-chan… Forse c’è un modo per far sì che tu possa venire alla festa di Tomoyo- disse Sakura mentre stringeva tra le mani la chiave del sigillo e sentiva già il suo potere scorrerle nelle vene –Però c’è una condizione!-

Kero-chan guardava preoccupato Sakura. Aveva negli occhi una luce che lo inquietava –Che… che condizione, Sakura?-

-Oh, una cosa facile facile, Kero! Devi solo far finta di… essere il mio fidanzato…-

Kero-chan spalancò i suoi occhietti e goccioline di sudore gli imperlarono la fronte gialla –Ragazzina, non vorrei contraddirti… Ma… Come pensi di far capire ai tuoi amici di esserti fidanzata con un… PUPAZZO?- disse Kero-chan, anche se autodefinirsi pupazzo non gli faceva affatto piacere!

-Oh, Kero-chan! Lo sai che a tutto c’è un rimedio no?- diceva Sakura con voce persuasiva –Tu accetta la mia condizione e del resto me ne occupo io!-

-So che me ne pentirò… Ma… Accetto!- Kero-chan già pregustava i prelibati manicaretti di Tomoyo ed ogni condizione che Sakura gli avrebbe imposto, beh… l’avrebbe accettata!

-Bene, Kero-chan… Tieniti pronto!- Sakura impugnò la sua chiave, si concentrò e sotto gli occhi allibiti di kero-chan disse: -CHIAVE CHE POSSIEDI IL POTERE DELLA STELLA, RIVELAMI IL TUO VERO ASPETTO E AIUTAMI A SCONFIGGERE IL MALE! RELASE! RESCISSIONE DEL SIGILLO!- Fra le mani di Sakura apparve lo scettro con la stella alata e Kero-chan si mise ad urlare: -Ma sei impazzita Sakura? Usi le carte? Che hai intenzione di fare? Mi sono pentito di aver accettato la tua proposta… Saaaakura? Mi senti?-

Intanto Sakura stava usando le sue carte. –The Change, trasforma Kero-chan in un bellissimo ragazzo. Azione!-

Kero-chan venne avvolto da spire di vari colori e subito dopo al suo posto era apparso uno splendido ragazzo biondo con gli occhi azzurri.

Sakura soddisfatta disse:

-Sono ancora in splendida forma nonostante siano passati tanti anni!-

-E sei sempre più modesta Cattura Carte!- disse Kero-chan –Ma almeno come sono?-

-Hem… Credo di aver dimenticato qualcosa, Kero…- prese un’altra carta e disse: -The Voice, trasforma la stridula voce di Kero-chan in una voce forte e maschile!-

-Ma come ti… Ehi! Che bella voce! Complimenti Sakura!!-

-Modestamente- disse Sakura soffiandosi sulle unghie e ritrasformando lo scettro in chiave.

-Kero-chan, sei così carino! Se non fossi un mio guardiano ti lascerei così per sempre e ti sposerei!-

-In ogni caso Sakura, non avresti dovuto usare le carte per scopi personali… È la regola! Non lo fare più!-

-Ok Kero- disse una Sakura affranta –Però mi farai quel favore!-

-Si Sakura! Per i dolci di Tomoyo questo ed altro!- disse Kero-chan con occhi lacrimosi e l’acquolina in bocca. –Sakura?-

-Si Kero?-

-Ti consiglio di trovarmi un nome umano…-

-Oh! Hai ragione! Vediamo…- Sakura si mise a pensare –Ti chiamerai… Toshio!-

-Toshio… Sa tanto di Creamy o Mila e Shiro!-

-Mi è venuto in mente questo nome, dato che li stanno trasmettendo di nuovo in tv. Ma anche Shiro non è male!

-Decidi tu!-

-Ok… Shiro!-

-Sakura… Sei pazza! Ancora non mi hai spiegato dove andiamo! Cosa devo fare e… Perché lo faccio?-

-Andiamo da Tomoyo, è il suo compleanno. Ti ho coinvolto perché grazie al tuo aiuto devo scoprire delle cose e tu…- Kero-chan/Shiro non le fece finire la frase –Yukito e il cinesino, vero?-

-E tu come fai a saperlo?-

-Sakura… Urli nel sonno!-

Sakura prese un cuscino e lo lanciò contro Kero-Chan. –Smettila! Andiamo dai che sono già in ritardo!- prese la borsa e una sacca che aveva preparato prima. Scese in cucina e lasciò un biglietto al padre in cui lo avvertiva che avrebbe dormito a casa di Tomoyo.

Kero-chan/Shiro e Sakura salirono sul suo motorino e si diressero verso la casa di Tomoyo.

 

  

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Finito questo primo capitolo! Fatemi sapere cosa ve ne pare!

Sono ben accetti consigli, critiche e soprattutto elogi!!!

ciaoooo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** CAPITOLO II° - La Festa ***


sakura 2

Dopo aver letto le vostre recensioni (vi ringrazio tanto tanto!) mi è venuta voglia di scrivere il II° capitolo… Grazie a tutti!un ringraziamento speciale va a francy91 =)

 

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CAPITOLO II°

Arrivati alla festa Sakura e Kero-chan/Shiro fecero il loro ingresso trionfale, mano nella mano. Durante il tragitto Sakura aveva riempito il suo guardiano e pseudo-fidanzato di avvertimenti:

-Non mangiare troppo… Comportati in maniera normale…-

-Ma, Sakura- l’aveva interrotta Kero-chan –come faccio a comportarmi normalmente e non mangiare troppo? Per me è quello un comportamento normale!-

-K E R O-C H A N!- era stato l’unico commento di Sakura.

Tutti li guardavano. Nessuno conosceva il cavaliere che si trovava al fianco della ragazza. Tutte la invidiavano. Era davvero bello! E tutti invidiavano lui. Sakura era davvero bellissima. Molti la corteggiavano a scuola, senza successo.

Tomoyo era la persona più stupita della sala. La ragazza dai lunghi capelli neri si avvicinò alla sua cara amica

-Sakura, che bello che sei arrivata! Ma scusa… Posso sapere chi è lui?-

“Ecco… E adesso che dico a Tomoyo? Per ora è meglio che continui la mia sceneggiata” pensava Sakura mentre sul suo viso si dipingeva un sorrisetto malizioso. –Lui è il mio… fidanzato, Tomoyo! Ah, tanti auguri! Complimenti per la festa!-

-Grazie, Sakura! Ciao… fidanzato-di-Sakura! Hai un nome o ti devo chiamare così finché non cambierai status?-

Kero-chan aveva cominciato a sudare freddo. Sapeva che il piano della sua padrona non avrebbe funzionato e avrebbe procurato a tutti e due un mondo di guai. Stava per sputare il rospo, quando una gomitata di Sakura lo convinse a continuare sulla via della menzogna. Ecco a che livelli era sceso il grande, indiscusso, splendido…oh ma questo lo sapete già! Il magnifico guardiano delle carte! Intanto Tomoyo aspettava una risposta e Sakura gli aveva dato un’altra gomitata nelle costole. –Io mi chiamo… mi chiamo… mi chiamo…- accipicchia! Se l’era dimenticato!

-Shiro!- intervenne Sakura mentre i suoi occhi mandavano scintille al peluche trasformato. –Devi scusarlo Tomoyo, ma è molto timido!-

-Chi, io? Ma figuriamoci!- aveva detto prontamente “Shiro” sentendosi offeso. –È solo che mi avete colto alla sprovvista e…-

-Sai Tomoyo, dopo aver preso confidenza con le persone non la smette più di parlare ed elogiarsi…-

-Mi ricorda qualcuno Sakura… E chissà perché anche il colore dei suoi capelli mi ricorda un tesserino di nostra comune conoscenza!- aveva detto Tomoyo all’orecchio dell’amica affinché soltanto lei e Kero-chan potessero sentirla.

Espressioni imbarazzate comparvero sui volti dei due ragazzi mentre Tomoyo sorrideva, convinta di aver capito la verità e non molto lontana da questa.

Mentre i tre parlavano due ragazzi avevano assistito impotenti alla scena. Shaoran Li e Yukito Tsukishiro erano ammutoliti. La loro piccola Sakura si era fidanzata sotto il loro naso!

-Oh, amica mia- stava dicendo Tomoyo –come sei carina stasera! Dai! Vieni un attimo con me! Devo farti delle riprese!-

Una Sakura imbarazzatissima perché tutti gli occhi erano puntati su di lei accettò di buon grado la proposta dell’amica e lasciò solo in messo alla sala il povero Kero-chan. Che disperato e contento allo stesso tempo si era lanciato sui dolci preparati dalla bravissima Tomoyo.

 

Chiuse in camera di Tomoyo le due ragazze parlavano.

-Sakura, spiegami perché hai trasformato Kero-chan in un bel fusto e ti sei presentata al suo fianco stasera!-

Sakura aveva un’espressione seria: -Tomoyo, io devo capire alcune cose e devo fare una scelta. Dopo tanti anni mi sono venute in mente le parole di The Love. Te le ricordi? “Shaoran e Yukito nutrono dei sentimenti per te” e sta a me scoprire quali adesso. Ho aspettato troppo tempo!-

-In effetti hai ragione amica mia! Ma sei sicura che è questo il modo migliore?-

-Tomoyo… Hai forse qualche altra idea? La situazione è fin troppo complicata! Io lo possibilità di sfruttare i miei poteri. Forse non è giusto forzare gli eventi. Ma non è giusto neanche rimanere a guardare finché uno dei due si fa avanti!-

-Ma perché non ti fai avanti tu, Sakura?-

-Perché neanche io ho le idee chiare, amica mia!-

-Ti capisco Sakura. Alla fine anche io ho dovuto fare una scelta fra Eriol e la persona che adesso mi sta accanto…-

-Solo tu puoi capirmi, Tomoyo!- le due amiche si abbracciarono e Sakura continuò: -È meglio se andiamo adesso. Ho lasciato “Shiro” da solo e a quest’ora si sarà divorato metà del banchetto che hai preparato e poi, lui, starà per arrivare!- dopo aver detto questo fece l’occhiolino all’amica che arrossì fino alla radice dei capelli.

-E dai Sakura! Non devi prendermi in giro!-

-Ma è così divertente!-

Scendendo nella sala le due amiche continuavano a ridere. Appena misero piede nella sala, Sakura fu presa d’assalto da Shaoran e Yukito.

-Sakura, ti ho fatto preparare un cocktail alla pesca- stava dicendo il cinese.

-Ma no, Li. Non sai che Sakura è più il tipo da Martini?- diceva Yukito.

Sakura li guardava strabiliata. Ma erano del tutto impazziti? E adesso come ne usciva fuori? Aveva bisogno di un aiuto paranormale.

Ad un tratto la figura di un biondino alto e muscoloso si era affiancata a Sakura e le aveva messo una mano sulla spalla.

-A quanto ne so io, Sakura non beve alcolici. Vero… amore mio?- disse Kero-Shiro che ostentava una calma invidiabile ma dentro di sé era imbarazzatissimo.

-Oh, si… Tesoro mio!- rispose Sakura che stava per scoppiare a ridere in faccia a tutti e tre.

Shaoran e Yukito se ne andarono con le pive nel sacco.

“Non riesco a sentire Sakura chiamare tesoro mio uno che a sua volta la chiama amore mio! Che rabbia! Perché non ci sono io al posto di quel biondino?”pensava Shaoran, mentre Yukito era rimasto senza parole.

 

A distanza di sicurezza una ragazza elegantissima e dai lunghi capelli neri si gustava la scena dietro l’obiettivo della sua adorata telecamera e rideva di gusto per la scena appena assistita. Una voce profonda dietro di lei la fece sussultare. –Io non riderei così spudoratamente degli altri, se fossi in te!-

Senza girarsi, disse al ragazzo che si trovava dietro di lei, e che conosceva perfettamente: -Altrimenti il fratellone geloso che fa? Mi tira da un orecchio e mi confisca la telecamera?-

-No… Il fratellone geloso ti riempie di baci!-

Fu allora che Tomoyo si girò e baciò Touya, il suo fidanzato.

Sakura li guardava allibita. Era sempre così che reagiva. Nonostante suo fratello e la sua migliore amica fossero fidanzati da ormai tre anni, lei non riusciva ad abituarsi a vederli scambiarsi tenere effusioni. Così si girò e andò a sorseggiare da qualche parte un po’ di punch, cercando di affogare i suoi problemi in una bevanda analcolica. Ma i problemi si sa… sono dotati di un salvagente che neanche a Baywatch si è mai visto.

 

La festa trascorse così, tranquillamente. E si fecero le due. Mentre Tomoyo salutava gli ultimi invitati, Sakura salì in camera dell’amica, dove avrebbe passato la notte. Già sapeva cosa l’aspettava. Doveva farle riprendere la nuova coreografia che aveva realizzato per il saggio di ginnastica artistica e doveva farlo con qualche stravagante vestito che Tomoyo aveva cucito per l’occasione.

In camera di Tomoyo trovò una sorta di kimono di broccato bordeaux con strani disegni dorati. Lo indossò e si guardò allo specchio. Era aperto sulle gambe con spacchi profondi e sotto si intravedevano degli shorts dorati come i disegni del kimono. Alla vita era fissata una larga cintola di seta nera e le scarpine erano dello stesso materiale e colore. Anche l’orlo delle larghe maniche larghe del kimono erano rifinite di seta nera. L’estremità anteriore del kimono finiva sopra le ginocchia con delle frange, l’estremità posteriore arrivava fino ai piedi e terminava con un campanellino. Era davvero meraviglioso.

Tomoyo entrò e vide l’amica già pronta. Mentre prendeva la telecamera lei si preparava facendo dei riscaldamenti. Quando le diede l’ok partì una dolce musica e Sakura eseguì il suo difficilissimo esercizio sotto l’occhio attento della telecamera e non commise nessuno sbaglio. Tomoyo era estasiata. La sua amica era sempre bravissima e riusciva ad incantarla con i suoi movimenti attenti e precisi.

Alla fine dell’esercizio Sakura ricevette un applauso dall’amica e si ritirò per fare una doccia.

Qualche minuto dopo mentre Tomoyo pettinava i capelli bagnati di Sakura, le due amiche parlavano del più e del meno e la conversazione finì su Shaoran e Yukito.

-Tu devi fare chiarezza nel tuo cuore, Sakura!- diceva Tomoyo –Sei tu quella che deve scegliere e non loro che devono scegliere te!-

-Tomoyo il fatto è che se prima ero certa di essere innamorata di Yukito, ora non so cosa provo per Shaoran! Ti ricordi quanto ho sofferto quando lui è tornato ad Hong Kong per qual lungo anno. Poi è tornato… cambiato!-

-Sakura, è solo cresciuto! Come dovresti fare tu! Ma con te è impossibile! Tu soffri della sindrome di Peter Pan!-

-Tomoyo, io sto solo seguendo il corso naturale delle cose. Ricorda che io non ho potuto passare un’infanzia spensierata. La morte di mia mamma prima, la cattura delle carte dopo…-

-Anche questo è vero. Come è vero che neanche Shaoran ha avuto il tempo di vivere la sua infanzia. Fin da piccolo è stato costretto ad allenarsi per sconfiggerti!-

-Oh Tomoyo! Io non so che fare! Era tutto più facile prima. Quando si è bambini non si pesano le parole che di dicono. Forse Yukito neanche ricorda che tanti anni fa mi ero dichiarata a lui. E neanche Shaoran ricorderà più quella volta in cui mi disse di amarmi!-

-Sakura,- disse dolcemente Tomoyo –se non si ricordasse della sua dichiarazione, Shaoran non diventerebbe rosso come un peperone ogni volta che si fa riferimento a quegli anni. E Yukito non ti tratterebbe con il rispetto che ti riserva, se per te non provasse qualcosa di profondo! Anche se il tempo passa, le parole rimangono… Indelebili.-

-Oh, Tomoyo! La difficoltà non sta solo nell’interpretare i loro sentimenti, sono i miei che mi fanno paura! Neanche un sogno premonitore potrebbe aiutarmi… Ma… aspetta un attimo!- Sakura si alzò e dalla borsa estrasse il suo Libro. Prese The Dream. La donna raffigurata sulla carta parve ammiccarle. Impugnò la chiave del sigillo e risvegliò il potere della stella. -The Dream! Fai in modo che io sogni due situazioni in cui Shaoran e Yukito potrebbero farmi soffrire!- così Sakura cadde in un sonno profondo, mentre Tomoyo cercava inutilmente di risvegliarla.

 

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Un altro capitolo è finito!

Come vi sembra il tutto?

Ancora si devo arrivare alla parte clou… dove sakura entra in azione…dal prossimo capitolo qualcosa si capirà…spero! =)

Grazie a tutti voi ke re censite”!!!!

Vi adoro!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO III° - due sogni, un solo brivido ***


Sakura 3

 

Sono le 00:00…ora emblematica! Vediamo quanto ci metterò a scrivere questo capitolo…

La storia mi sta prendendo, come già era successo mentre disegnavo le tavole per il mio pseudo-manga… *_*’

E sto trascurando l’università…lunedì ho un esameeeee(Zoa…sei come me quando finiscono le vacanze e devo ancora fare tutti i compiti!NDSakura!)

Ora vi lascio al mio capitolozzolo!

 

µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ

 

 

CAPITOLO III°

Un viale di ciliegi in fiore. Una ragazzina sui tredici anni con una divisa alla marinara pattinava allegra lungo la strada. Anche se consapevole di essere in ritardo voleva godersi la natura in fiore.

“Hei ma quella sono io da bambina!” disse dentro di sè Sakura rendendosi conto di trovarsi in un sogno. (Le frasi tra “_” e non in corsivo sono i pensieri della Sakura… attuale. I dialoghi tra -_ - e in corsivo sono quelli dei personaggi del sogno).

Sullo sfondo una figura elegante e longilinea attirò l’attenzione della piccola Sakura che accelerò l’andatura con i suoi roller e si avvicinò al ragazzo.

“Quello… Quello è Yukito ai tempi delle elementari… Quando ero ancora innamorata di lui”.

-Ciao Yukito!- disse la ragazzina.

-Ciao dolce Sakura! Come stai?- le chiese gentilmente il ragazzo con gli occhiali.

-Be… bene e tu… tu come stai?- rispose Sakura imbarazzatissima e con le guance rosse.

-Benissimo, Sakura!-

-Come mai tutta questa allegria?-

-Mi è successa una cosa bellissima. Io e te siamo amici vero, Sakura?- la ragazza annuì incerta. –Bene! E allora lo manterrai un mio segreto?- proseguì Yukito.

-Si… Dimmi pure!-

“Non dirmi che adesso Yukito le dirà… mi dirà di amarmi?! Se solo fosse stato vero!”si illudeva la Sakura adulta.

-Allora te lo dico! Mi sono fidanzato! Sei la prima a cui lo dico! Non riuscivo più…-

“Noooooo! Non può essere vero!”

Yukito continuava a parlare ma la piccola Sakura non lo ascoltava più. Il suo piccolo cuore si era frantumato… Indietreggiò…

-Ah, ma… ma davvero Yukito? Sono, sono felicissima per te! Ehm… scusa se non mi trattengo ma…- “no! Non ce la faccio!” urlava dentro di sé la ragazzina - …devo scappare a scuola. Sono in… in ritardo… Ciao!-

-Ciao Sakura!_ disse Yukito che sorrideva con la faccia beata poiché non si era reso della reazione di Sakura.

Sakura pattinava velocissimamente, quasi a voler sfidare il vento. Voleva scacciare quelle lacrime di dolore che le scendevano sulle rosee gote.

-Noooo!- urlò più a sé stessa che al resto del mondo –No!- disse in un sussurro.  -Mi aspettavo forse che Yukito mi avrebbe mai amata? No… Ma una cosa del genere… No… Non me la meritavo proprio- si diceva la piccola Sakura.

“Povera piccola… Povera me…”

 

Buio…

 

Ancora il viale, ma questa volta non è in fiore. Gli alberi carichi di verdi foglie. Di verdi speranze. Ancora una ragazza. La stessa di prima, solo un po’ più cresciuta. Camminava velocemente perché come al solito era in ritardo.

“Sono sempre io! E sempre in ritardo =_=’. Avevo ancora i capelli un po’ corti, quindi sarà sicuramente una visione risalente ai primi anni dei superiori”pensava Sakura.

 La gonna azzurra della divisa svolazzava a causa di una leggera brezza.

Ancora una figura all’orizzonte. La ragazza si mise a correre. Sapeva di chi si trattava.

-Shaoran! Shaoran!- gridò la castana.

Il ragazzo che aveva chiamato si girò. Alto, bello, con gli scuri capelli castani e gli occhi del colore del miele. La guardò con affetto. Ma i suoi occhi brillavano più del solito.

-Ciao Sakura! Come sei carina oggi!-

La ragazza lo guardò stranita. Si fece un po’ rossa e disse: -Oh… Gra… grazie Shaoran! Sei in vena di… complimenti?-

-Oh si! Oggi si! Oggi è un giorno stupendo!-

“Chissà quale cataclisma si abbatterà su Tomeada! Shaoran così felice e in vena di complimenti? Naaa… È matematicamente impossibile che Shaoran si comporti così!” pensava Sakura sorridendo.

-E come mai sei cosi felice?- stava chiedendo Sakura.

-Ciao Shaorannuccio mio! Ciao Sakura!- disse una voce dietro di loro.

La ragazza dai capelli castani si girò e vide Meiling. Era diventata molto più carina. Aveva i lunghi capelli neri e liscissimi sciolti e con gli occhi sapientemente truccati sembrava dimostrare più anni di quelli che in realtà aveva.

 “Povero Shaoran!- pensarono sia la Sakura della visione che la sakura reale –Se prima era di buonumore ora chissà come sarà furente!”

Shaoran si avvicinò a Sakura e nell’orecchio le disse: -Ecco perché sono felice! Oggi la mia Meiling è tornata!-

“La mia Meiling? Ma è forse impazzito del tutto Shaoran?”

Il cinese abbracciò la ragazza con i capelli neri e la baciò sotto gli occhi stupiti di Sakura.

“Perché mi sento così… così male? Perché il mio cuore batte così forte ma sento che sta per spegnersi come la fiamma di una candela?

Perché sento questo freddo e le mie guance sono bagnate?”

 

-No!- urlò Sakura aprendo gli occhi e trovando davanti a lei una Tomoyo preoccupatissima.

-Sakura, amica mia! Ti senti bene? Mi sono presa un bello spavento!- disse la mora abbracciando la sua amica che stava seduta sul letto con i capelli bagnati.

-To… Tomoyo… Cosa… cosa è successo?-

-Non ricordi niente? Mentre ti stavo asciugando i capelli stavamo parlando di Yukito e Shaoran. Ti sei alzata di scatto. Ha risvegliato il potere della stella e hai farfugliato qualcosa. Poi sei caduta in trance-

-Ora ricordo! Ho invocato The Dream per capire qualcosa sui miei sentimenti. Scusami amica mia se ti ho fatto preoccupare, ma ora ho capito tutto!-

-Cosa hai visto?- chiese Tomoyo incuriosita.

-Prima ho sognato Yukito. Mi diceva di essersi fidanzato… Poi Shaoran…- fece una pausa –Ha abbracciato Meiling, e l’ha baciata! La cosa strana era che le due visioni erano ambientate in periodi diversi della mia vita!-

-Cioè? In un possibile ed ipotetico futuro?-

-No… Nel passato! Yukito parlava a me da bambina. Alla scena di Shaoran assisteva una Sakura più adulta, forse nel periodo del primo superiore. Non so spiegarti-

-Beh…- disse Tomoyo dopo averci pensato un po’ su –Anche il fatto dell’età avrà un suo senso, no? Ma sei venuta a capo di qualcosa?-

-Si! Ho capito… Sono sicura! Io sono molto affezionata a…- Sakura si bloccò di colpo. Un brivido le corse lungo la schiena. “Questa… Questa sensazione… Sento una forte presenza magica!”disse fra sé e sé la cattura carte.

-Sakura? Sakura? Non cadrai di nuovo in trance vero? Sakura? Cos’hai?-

-Tomoyo… Ho avvertito una forte presenza mistica! Devo andare e vedere cos’è stato!-

La ragazza con i capelli neri, appena registrò la frase dell’amica, sbatté più volte le palpebre guardando la sua amica con aria sognante. Si alzò di scatto, tolse da una cabina-armadio un vistoso vestito e impugnò la sua adorata telecamera.

Si poggiò una mano sulla guancia e commossa disse: -La Cattura Carte torna in azione!-

 

µµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµµ

 

Ci ho messo quasi un giorno! Sono le 19!

Mi sono dilungata parkkio con qst sogni… scusatemi!

Spero ke qst cap nn vi deluda!

Approfitto di qst spazio per ringraziare e rispondere a tutti voi che avete recensito:

 

Anto Chan: nel prox cap sakura entrerà davvero in azione…mi sono dilungata un po’ con il sogno..perciò… cmq dì a Shaoran ke può stare tranquillo… forse il rossetto io non glielo farò mettere… ma Sakura ha in mente grandi cose per lui!

 

Lady Maryon: kero-chan al fianco di Sakura è proprio un disastro… ma è talmente comico nella parte del fidanzatino gelosino!

Avril90: sono contenta che il primo cap ti sia piaciuto. Continua a leggere!=)

 

laukurata89:sono contenta che ti sia piaciuta la scenetta del martini…te la figuri a sakura che beve martini guarniti di ciliegina?sono contenta di aver trovato un’altra TouyaxTomoyo!=) spero che tu guarisca presto e che la mia ff ti faccia compagnia nei momenti di malattia(quanto sono modesta!!)

 

Shiny94:grazie x i complimenti…continua a leggere!

 

non so come chiamarmi: io ancora nn ho parlato di amore ;)

 

francy91:ciao ti voglio bene francescuzzola mia! Un bacio!

Ho letto anke le tue ff! stupende =)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** CAPITOLO IV° - The Feather... Le Plume ***


sakura 4

Ohhhh, come devo fare?

Voi mi state portando oltre il limite delle parole!

Mi stupisce riscuotere un tale successo (se vabbè esagerata! Ora nn ti recensiamo più dato ke ti vuoi dare tante arie! Ke sono una ventina di commenti? Bazzecole! NDTutti) nn lo dico x vantarmi! Lo dico meravigliata!(a allora se la metti così,continueremo a leggere e recensire NDTutti) (Zoa, ma tu ci credi ancora a babbonatale? NDKero-Chan) si perché? (… nessuna risposta DKerochan)…

Cmq… veniamo a noi =)

 

 -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-

 

CAPITOLO IV°

Una lama sottile e affilata scalfiva l’aria. Gocce di sudore scendevano dalle sue tempie. La concetrazione era alle stelle. Due occhi fissavano attentamente davanti a loro un nemico inesistente. Quegli occhi che avevano tante volte guardato pieni d’amore la sua Sakura. Quegli stessi occhi color miele che avevano assistito ad una scena che l’aveva quasi atterrito, avevano quasi pianto per la rabbia di non essere lui il ragazzo al fianco della sua Sakura.

-Perché, cazzo! Perché! Sono uno stupido! Anzi… sei una stupida!- urlava Shaoran Li alla Luna sopra di lui.

Era furente. Vedere Sakura con un altro era peggio di mille pugnalate al cuore.

Per anni aveva aspettato un cenno da parte sua. Si era dichiarato. Le aveva detto di amarla. E lei neanche gli aveva risposto. Era scappata via, quel giorno al tramonto dopo l’ultimo scontro con Eriol.

Poi quel giorno all’aeroporto lei l’aveva guardato con quegli occhioni verdi e profondi. Aveva creduto di vedervi un po’ d’amore. E invece si sbagliava. Si era convinto di essersi sbagliato.

Per lei era tornato da Hong Kong. Le era stato vicino. L’aveva vista crescere. L’aveva vista rifiutare centinaia di pretendenti. Lei dava sempre stessa risposta. Vera e sincera: -Amo un'altra persona.- e ogni volta Shaoran pensava che quella persona forse poteva essere lui.

Aveva aspettato. I giorni erano diventati mesi, i mesi anni… Ma niente. Santa timidezza! Alla fine anche lui l’aveva superato quello scoglio insormontabile! Eppure aveva continuato a sperare. Fino a quella sera. Finché era arrivata mano nella mano con quel…

-Uahhhhhrgh!- infilzò la spada nel pavimento piastrellato del suo balcone. Quanto la amava.

Si inginocchiò. Impugnava ancora l’elsa della spada. Una lacrima scese solitaria sulla sua guancia e cadde a terra lasciando l’alone. Ecco. Ora il suo cuore era come quell’alone. Etereo. Quasi asciutto. Niente più sangue. Niente più sentimenti. Niente più speranze. Eppure…

-Eppure il mio amore non si è estinto. Io la amo ancora. Come il primo gior…- un brivido gli corse lungo la spina dorsale. Quello stesso brivido che Sakura a pochi chilometri di distanza da lui aveva avvertito nello stesso istante. Allo stesso modo. Inconsciamente quel singolo brivido li aveva uniti. Ma li univa anche la stessa consapevolezza.

Guai in vista!

 

La figura di una ragazza si stagliava alta sulla giostra del Re Pinguino.

Sakura si era arrampicata lassù per osservare meglio ciò che la circondava. In realtà ci era salita su insistenza dell’amica Tomoyo che voleva fare delle splendide riprese per il ritorno in azione di Sakura.

Le aveva fatto mettere un costume abbastanza semplice, considerando i precedenti. Aveva una giacca lunga, aperta sul davanti, arancione con dei bottoni a stella dorati. Sotto indossava una gonnellina verde e una calzamaglia giallina. Il tutto corredato da buffi stivali del colore delle stelle. I capelli raccolti in due buffi codini troppo lunghi, ricordavano solo lontanamente quelli che portava quando era piccola, legati con un elastico e due tonde palline rosse.

Sakura impugnava lo scettro. Sentiva quella presenza in maniera costante e quasi opprimente. Emanava quasi una richiesta d’aiuto. Si sorprendeva per il fatto che nonostante fossero passati tanti anni lei aveva ancora i suoi poteri e i suoi sensi erano ancora pronti e scattanti.

Sentì dei passi. Si preparò. Aveva in mano le carte: The Jump, The Shield e The Sword. Voleva tenersi pronta per ogni eventuale pericolo. Non si fidava ancora completamente dei suoi poteri. Temeva che dopo tanto tempo fossero un po’ arrugginiti e non poteva mettere in pericolo

Tomoyo.

Dall’ombra emerse una figura. La Luna fu momentaneamente oscurata da una nuvola. Subito una folata di vento squarciò la nuvola e la luce della Luna risplendette sul parco permettendo a Sakura di vederlo.

Le mancò il fiato. Negli occhi aveva una strana luce. Rabbia, rancore. Forse perfino odio. Ma per cosa? Per chi?

 

-Anche tu hai avvertito quella presenza, Sakura?- disse Shaoran con un sorriso mesto e amaro sul volto. Non si aspettava di vederla già là. Eretta in tutta la sua magnificenza e bellezza. Emanava un fortissimo potere. Era bella da mozzare il fiato. E lui era invidioso e geloso… Geloso di chi, in una sera, gli aveva portato via la ragazza del suo cuore.

-Si. Pensavo di essermi sbagliata. Speravo di essermi sbagliata, ma man mano che ci avvicinavamo a questo posto avvertivo sempre più quella presenza-

-Già. Le vibrazioni provengono da qui. Da quando ti conosco è quasi sempre in questo parco che ci incontriamo-

 

A cosa alludeva Shaoran? Perché aveva quell’espressione triste e  arrabbiata?

Sakura scese con un salto dallo scivolo e gli si avvicinò.

-Già. È proprio strano il destino! Ma… sembra quasi che ti dispiaccia!-

-Cosa dovrebbe dispiacermi? Vedere una bambina troppo cresciuta?-

-Cosa intendi dire , Shaoran?-

-Non ti sembra di essere troppo grande per vestirti ancora in questo modo?- la squadrò da capo a piedi con sguardo sprezzante. Sakura sotto quegli occhi color miele e indagatori si sentì quasi nuda. Arrossì e Shaoran parve compiacersene, suscitando il disappunto della castana.

-Lo sai com’è Tomoyo! E poi non è affatto brutto il mio costume!-

-Quando ti deciderai a crescere?- disse Shaoran arrabbiato e amareggiato. –Ma… Lasciamo stare... Dove lo hai lasciato il peluche?-

“Oddio!- pensò Sakura –Kero-Chan! Me lo sono proprio scordato! Chissà dove sarà! Mi sento quasi in colpa! È ancora sotto la forma di Shiro! E non può annullare da solo gli effetti della mia magia! =o”

Shaoran la guardava irritato –Cos’è? Il gatto ti ha mangiato la lingua? O è stato… Shiro, a farlo?-

-Ma come ti permetti screanzato!- disse Sakura andando su tutte le furie. Anche se Shiro era frutto di una magia, Shaoran non aveva il diritto di parlare di lui in quel modo -Kero-chan non si sentiva bene! È per questo che non è venuto!-

-Che guardiani che ti ritrovi! E il tuo caro Yue? Che fine ha fatto lui? Forse anche Yukito aveva un’indigestione?-

Sakura guardava a terra. Non ci poteva credere! Perché Shaoran parlava in quel modo? Con quel tono aspro? Si sentì offesa, oltraggiata, avvilita…

-Tu non hai il diritto di parlare così di Cerberus e Yue! Tu non hai alcun diritto! Nessuno, hai capito?- urlò Sakura, stava quasi per piangere.

 

Calò il silenzio.

 

Sakura era seduta sull’altalena. Quell’altalena dove tanti anni prima un suo amico l’aveva consolata. Ora poteva ancora definirlo suo amico?

 

Shaoran stava poggiato alla struttura dell’altalena. “Chissà se quel suo… fidanzato è a conoscenza dei suoi poteri?- si chiedeva ilo cinese –Perché mi sono comportato in quel modo? Perché l’ho aggredita?

Forse lei è spaventata per questa presenza, per questa nuova minaccia, ed io che faccio? Le urlo addosso? Le parlo male dei suoi guardiani? Me lo sono meritato! Però anche lei ha esagerato!

Perché si mette ancora quegli abitini succinti? Non capisce che mi fa star male vederla così bella e non poter fare niente? No… Non può capirlo. Soprattutto non ora che è… fidanzata. Mi fa schifo solo pensarlo!”

 

A Sakura non importava che a Shaoran il suo vestitino non piasse. A lei si. E anche molto. Le vennero in mente tutti i buffi costumi che Tomoyo aveva confezionato per lei. Aveva vestito i panni di un jolly, di un pipistrello, di una ladra dal lungo mantello, di una fatina, di un elfo, di un moschettiere, perfino di una gattina! In quell’occasione aveva conosciuto Shaoran. Aveva catturato lui The Thunder, quella volta. E come se non bastasse l'aveva riempita di insulti, scritiche e offese. Poi però, quando lei era diventata la padrona delle carte, dopo il Giudizio Finale, lui le aveva reso tutte le carte che aveva sigillato. E non l'aveva più definita un'incapace. Perché? Perchè era così cambiato? Perchè tutto ad un tratto sentiva le pareti del suo cuore gelarsi? Perchè non le rivolgeva quel suo caldo sorriso fatto apposta per rincuorarla?

Quanti perché!

 

Shaoran non riusciva a vederla in quello stato. Triste a causa sua. Lui che voleva solo vederla sorridere. Voleva vederla mentre gli regalava un dei suoi dolci sorrisi. Che viveva per i suoi sorrisi. E invece ora stava quasi piangendo e una piccola ruga le increspava la fronte, segno inconfondibile per Shaoran. Stava pensando al passato. Chissà a cosa? A Yukito, forse? O a lui?

Sakura era quasi un libro aperto per lui. In quegli anni non solo aveva imparato ad amarla, ma aveva anche imparato a riconoscere i suoi stati d'animo. Standole vicino aveva assimilato tutti i suoi modi di fare, e molte volte si scopriva ad imitare i suoi gesti... Era amareggiato. Quello Shiro avrebbe mai potuto vantarsi di conoscere ogni lato del suo carattere? Ogni suo modo di fare? Eppure era riuscito a fare una figuraccia davanti a lui... e soprattutto davanti a lei. Ma in ogni caso Shiro non avrebbe mai potuto vantarsi di averla vista vestire i panni di Cattura Carte. Quello era un privilegio che solo a lui, e a Tomoyo naturalmente, era stato concesso. Ma ora? Non era un'esagerazione vestirsi in quel modo?

“Non capisce che siamo cresciuti? Poteva mettere quei ridicoli costumi quando aveva dodici anni. Ora ha diciassette anni e la differenza è notevole!- urlava Shaoran dentro di sé –Se me la trovassi adesso sotto la poggia vestita da gattina lascerei stare ogni carta possibile ed immaginabile e…” I suoi pensieri furono interrotti. Una mano delicata si era poggiata sul suo braccio.

-Shaoran?- disse Sakura incerta.

-Mmmm?- mugugnò il cinese –Hai avvertito qualcosa?- le chiese ironico guardandola con la coda dell’occhio.

-Dai Shaoran! Non usare quel tono con me! Per favore! Si può sapere che ti prende?-

Shaoran Li si girò di scatto, trovandosi a pochissimi centimetri dal viso di Sakura, vicinissimo alle sue labbra socchiuse per lo stupore di trovarselo così vicino.

-Vuoi sapere cos’ho, Sakura Kinomoto? Vuoi saperlo davvero? Da sola non lo capisci? Arrivi alla festa di Tomoyo con un biondo ossigenato. E che fai? Fai finta di niente! Te ne sbatti di quelli che ti circondano, di quelli che per anni ti hanno ammirato da lontano. E poi te ne arrivi vestita così, incurante del fatto che sei cresciuta e che puoi suscitare… cattivi pensieri. Ed io? Io come un cretino arrivo e corro in tuo aiuto! E tutto questo solo perché…- il cinese non finì la frase perché un sonoro ceffone gli arrivò in pieno viso.

 

-Basta!- Sakura lo aveva picchiato con tutta la forze che aveva trovato. Solo che ne aveva pochissima. Si sentiva debole e ferita. Davvero era stato Shaoran a pronunciare quelle parole cattive? E davvero lei lo aveva schiaffeggiato? Le sembrava di aver assistito alla scena di un film. Quando erano degenerate in quel modo le cose fra loro?

Stava per mettersi a piangere. Sentiva gli occhi pungerle. Si voltò.

 

Stava per scappare via ma Shaoran vide una lacrima trasperente come un cristallo e pura come un diamante sfuggire della perfetta incastonatura dei suoi occhi verdissimi e scorrerle giù sulla sua splendida e rosea guancia, finendo poi per cadere veloce perdendosi nel vento. Non si trattene. Le afferrò un polso e la girò verso di sé.

Poi quella strana sensazione si fece più acuta. Un brivido percorse le schiene dei due ragazzi.

 

-Eccola di nuovo. Teniamoci pronti…- disse Sakura che aveva subito ripreso il controllo. In battaglia doveva mettere da parte i sentimenti, ma un'altra lacrima le scivolò lungo la guancia e cadde solitaria al suolo. Al contatto con l'asfalto sprigionò una luce accecante che l’avvolse per un attimo. Dal cielo vide discendere una candida piuma striata di porpora.

Sakura si inginocchiò e contemplò a lungo l’oggetto che si trovava davanti a lei. Poi la toccò.

 

-Sakura? Sakura? Sakura mi senti?- diceva Shaoran. Si stava preoccupando. Non gli rispondeva perché era arrabbiata o perché non riusciva più a sentirlo?

Si avvicinò alla ragazza inginocchiata per terra e la guardò negli occhi.

Aveva lo sguardo spento, vacuo. Sembrava una sibilla in procinto di svelare un oracolo. Era in trans.

La scosse per cercare di svegliarla. –Sakura!- le urlò in faccia e una luce abbagliante li investì e li separò. Sakura fu scagliata lontano da lui e perse i sensi.

 

  -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-

 

Allora vi è piaciuto questo 5 capitolo?

Finalmente siamo entrati nel vivo.

Avrei voluto fare un capitolo solo su i pensieri di Shaoran ma alla fine ho optato per un salto pindarico e sono volata da una situazione all’altra. In realtà avrei voluto usare The Fly ma non riuscivo a risvegliare il potere della stella… ieri è andata a letto tardi…

Lasciamo stare ke è meglio!

La camomilla fa male!

il capitolo era già pronto ieri e avevo intenione di pubblicarlo subito... ma alla fine mi ero resa conto di alcune cavolta che avevo scritto. essendo troppo stanca per correggerle di notte, le ho corrette oggi. poi il tempo mi è scivolato tra le mani e mi si è fatta di nuovo l'1 di notte.

il 5° capitolo è già in costruzione. tra domani e dopodomani(o forse martedì del tutto, causa esame) sarà pubblicato... Zoa non vi abbandona!(peccato! NDTutti)

 

Cmq…passiamo alle risposte dei miei fan!(ki noi?tuoi fan? Ma facci il piacere dai!NDTutti…)=P

 

non so come chiamarmi:presto conoscerai anke tu la verità! Aggiorno subito perché avendo l’esperienza di lettrice ke rimane male quando vede un ff incompiuta da tanto ci rimane male e quindi mi calo nei vostri panni!ma un po’ di suspance ve la voglio creare perciò la parte maligna che è in me pubblicherà l’anno prox il 5°capitolo!ma la parte buona di zoa prende il sopravvento e promette ke pubblikerà presto…almeno dopo martedì =)

 

Anto Chan : quel povero cinesino gli okki ce li ha già belli e orientali…col mascara sai ke figo? Una geisha! ma hai davvero un fratello?

 

l'egittologa: grazie x il tuo incitamento ad aggiornare! Non ti deluderò! =)

 

LizDreamer: potrai mai perdonarmi x nn averti citato e ringraziato? Spero di si! Aggiornerò appena potrò! Promesso!

 

laukurata89: l’esame è stato rimandato a martedì… spero ke tu guarisca presto prestozzolo!

Sono contenta ke il mio cap precedente ti sia piaciuto! Fammi sapere cosa ne pensi di qst!

Ti è piaciuta la descrizione dei sogni? Spero di aver reso bene l’idea di quello che volevano significare… tenete presente la frase ke dice tomoyo a Sakura dopo ke lei le ha raccontato il sogno nei particolari!NDMe ;)

Non ti preoccupare per i tuoi discorsi bizzarri, ormai ci ho fatto l’abitudine…e poi sono un po’ simili ai miei!=°°°°°D

 

 

Shiny : sono felice ke ti sia piaciuto così tanto il cap precedente! Fammi sapere se anche qst ti piace! Beh,…vedrai delle sorprese sul… nemico di sakura…non sempre tutto è come sembra!

Io aggiorno in un giorno perché voi mi date lo stimolo a continuare! Senza la vostra curiosità non mi verebbe tanta voglia di finire…e poi ho le idee ke mi danzano in testa e ho l’esigenza di scrivere. Mi sono tanto appassionata anche io!

 

 

Grazie ancora a tutti! Anke a coloro i quali nn hanno recensito!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** CAPITOLO V° - Palla di Pelo ***


sakura 5

 

Bene, bene!

Siamo arrivati senza intoppi al 5° capitolo. È domenica. O per lo meno lo è oggi che comincio a scrivere e chissà quando finirò.

Oggi non ho molte parole da dire (meno male!NDTutti) indi per cui passo subito al mio capitolazzolo…

 

ÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ

 

CAPITOLO V°

Buio.

In lontananza si sentiva uno sgocciolare periodico. Sakura si trovava in una grotta quasi buia. Aveva gli occhi chiusi e sentiva freddo.

Quello sgocciolio le faceva venire i brividi. Sentiva una forte presenza magica. Abituando i suoi occhi alla scarsità di illuminazione si alzò in piedi. Cominciando a camminare si accorse che l’oscurità si stava diradando. Si accorse di essere vestita in modo strano. Un abito bianco composto da veli la copriva fino al ginocchio e lunghe maniche, anch’esse di velo, le cingevano le braccia. Il vestito era impreziosito da decorazioni dorate e un disegno color porpora sul davanti. Chi l’aveva vestita in quel modo?

Subito si ricordò quello che era successo prima che svenisse. Aveva discusso animatamente con Shaoran e aveva pianto.

Anche se non sapeva da quanto si trovava in quel posto e perché, era cosciente del fatto che non si trovava sulla Terra, ma in una dimensione forse parallela. In ogni caso quella grotta le trasmetteva un nonsocchè di sacro. Sentiva lontano il potere della sua Stella, segno inconfondibile della lontananza da casa.

 

“Aiutami!”

 

-Chi… chi ha parlato?- mormorò Sakura spaventata. Anche se ormai era cresciuta aveva ancora una gran paura per i fantasmi. Tutto a causa di Touya… Quando era piccola si divertiva a farle paura con storie di fantasmi e ora…

 

“Aiutami!”

 

Ancora quella voce. Insistente. Lontana. Sofferente. Inconsistente. Potente. Sakura era attratta dal punto in cui la voce sembrava provenire.

Camminò. I suoi passi risuonarono sulle umide pareti della grotta. Sempre quello sgocciolio continuo in sottofondo. Gocce che scivolavano dalle eterne stalattiti per formare sotto di loro altrettanto eterne stalagmiti. Se quella voce non avesse avuto quel potere attrattivo Sakura si sarebbe fermata e avrebbe notato che quei coni che scendevano leggeri dal soffitto delle pareti superiori formavano strani disegni, avevano strane forme.

 

“Aiutami!”

 

Si mise a correre. Le leggere scarpe scivolavano sul suolo vischioso dell’antro oscuro.

Sakura tremava per il freddo e per la paura. Anche se temeva di scoprire la provenienza di quella voce, se ne sentiva attratta.

Si fermò di colpo ritrovandosi in una grande apertura. Tutto era illuminato e la luce proveniva da una piuma. Quella piuma. Si avvicinò e fece per toccarla ma una voce la bloccò.

-No! Non toccarla! Non ancora!-

Sakura si girò e si ritrovò naso a naso con un buffo esserino bianco. Una palla di pelo dalle lunghe orecchie e una pietra color porpora incastonata sulla fronte.*

-Ciao Cattura Carte!-

-Ciao palla di pelo!- rispose la ragazza.

L’esserino stizzito disse: -Io non sono una palla di pelo! Sono Mokona! Il Supremo!-

-Ok! Ok! Non c’è bisogno di scaldarsi, palla di pelo o Mokona, come vuoi tu!-

Mokona si guardò e di colpo sorrise: -Ma tu hai ragione, Cattura Carte! Non mi hai visto in tutto il mio splendore! Ora mi trasformo e vedrai la mia vera e superba forma!-

PUFFF!

Una nuvoletta bianca comparve al posto del piccolo pseudoconiglio.

“Questo a me sembra Kero-Chan! °_° ” pensava Sakura.

Un’enorme Fenice bianca si presentò al cospetto di Sakura.

 

“Eccomi Sakura. Io sono il Supremo. Colui che tutto è e tutto vuole.”

 

Non appena Sakura udì questa voce eterna ed ingenerata che poteva provenire da ovunque e da nessuna parte, si inginocchiò istintivamente.

-Supremo!-

Gli occhi di Sakura si annebbiarono e guardavano con reverenza l’enorme uccello, se così lo si può definire.

 

“Ascolta Sakura, ho una missione da affidarti!- diceva il Supremo guardandola fisso con i suoi splendidi occhi color rubino –In questi anni ti ho osservata nella cattura delle carte. Sei stata strabiliante. Sono riuscito a mettermi in contatto con il Maestro. Clow Reed. Abbiamo parlato a lungo e anche lui è d’accordo con me. La situazione è grave. Una sciagura sta per abbattersi sulla Terra! Scompariranno i sentimenti. Regnerà il caos. L’odio…”

 

Diceva queste parole con voce tranquilla, pacata, come se fossero cose normali. Come se una tale catastrofe fosse una sciocchezza. Sakura non capiva cosa centrasse lei con quella faccenda. Cosa poteva fare lei, piccola e indifesa, contro un tale pericolo? Cosa centrava il signor Clow Reed?

 

“Questo- continuò la Fenice –si verificherà fra un anno esatto a partire da adesso”

 

Detto ciò una clessidra si materializzò davanti agli occhi di Sakura e una leggera polvere dorata cominciò a scivolare nel vetro.

 

“Si verificherà una particolare congiunzione astrale in quel giorno. Il 31 Marzo. Il giorno in cui l’ultimo petalo del Ciliegio Sacro cadrà.”

 

La piuma si avvicinò a Sakura, ancora inginocchiata per terra e persa nei suoi pensieri.

 

“Il tuo compito Sakura sarà quello di recuperare i Sette Talismani dell’Amore. Questa piuma è il primo. È già in tuo possesso. Te ne restano sei. Solo tu saprai come ritrovarli. Essi si trovano nei cuori delle persone pure e innamorate”

 

No. Non poteva essere. Un’altra missione. Altri pericoli. Avrebbe mai avuto un attimo di tregua?

 

“Sakura, so che quello che ti sto dicendo ti fa molto soffrire e ti lascia sconvolta- disse il Supremo leggendole nella mente –ma devi ascoltarmi. Purtroppo non puoi sfuggire ad un destino già scritto. Io ti darò un nuovo potere, il cui uso sarà difficile da gestire all’inizio, ma confido in te. Tu hai grandi poteri. Esso diventerà sempre più potente man mano che recupererai tutti i Talismani. Custodisci con cura questo potere, Sakura. Esso sarà un bene prezioso. Sarà l’unica speranza per salvare il mondo”

 

La chiave del sigillo si librò in aria e una luce dorata l’avvolse.

-La… la mia chiave!- disse Sakura ancora incredula per le parole dell’Essere.

La chiave cominciò a vorticare per aria. Sakura avvertì una nuova forza pervadere il suo essere e mutare la sua essenza. Il potere della Stella stava maturando. La chiave stava mutando.

Un nuovo oggetto si posò sulla mano della Cattura Carte. Era sempre la sua piccola chiave, ma invece di esserci una stella circoscritta, c’era un cuore rosa e la stella era posta alla sommità di esso. Il cuore era dotato di un paio di minuscole ali e al centro era attraversato da un frammento di metallo rosa al cui centro era incastonato un rubino.

Sakura osservava rapita la sua nuova chiave. Le mancava la sua stellina. Ma non poteva negare che quel nuovo potere era fortissimo.

 

“Sakura. Ascolta. Non ho finito di spiegarti. La tua Stella non ti ha lasciato. È sempre dentro di te. Veglierà sempre su di te. Solo che adesso si è rafforzata da un nuovo potere. Quello dell’Amore. Però devo darti un’avvertenza. Non ti basterà ritrovare i Talismani. Dovrai trovare tu stessa il Vero Amore. Solo esso ti darà il potere di sconfiggere l’Odio. Devi trovare la tua Stella in Terra. La persona che ti ha concesso inconsapevolmente la chiave per accedere al tuo potere”

 

Sakura si risvegliò di colpo dai suoi pensieri. Le parole della Fenice l’avevano colpita. Trovare il Vero Amore? E come? Ora non era più sicura di niente!

PUFFF!!

Al posto della Fenice comparve di nuovo la buffa palla di pelo.

-Ora vai, Sakura- le disse –E ricorda la nuova formula: “POTERE DEL CRISTALLO DEL CUORE!** AIUTAMI A SCONFIGGERE L’ODIO E A PORTARE L’AMORE! RELASE! RESCISSIONE DEL SIGILLO!”-

-Ma aspetta, palla di pelo! Non ho ancora…- ma Sakura non potè finire la frase perché il buio l’avvolse.

 

 

 

 

 

 

 

*alias Mokona. Mi scuso per essermi appropriata di tale personaggio. ^_^

**da Saylor Moon ^_^

 

ÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ

 

Allora, ke ve ne pare? Spero che sia di vostro gradimento. Anche se a me non piace in modo eccezionale… Mi sembra di non essere riuscita a trasmettere quello che volevo dire…

Cmq… se avete dei suggerimenti fatemi sapere!

Scusate se mi sono appropriata di mokona ma mi serviva x la storia. È troppo carino ^_^. E scusate anche per la formula di rescissione del sigillo. Mi piaceva l’idea del cristallo del cuore. Ma tranquilli. Con saylor moon ha a ke fare pochissimo!

 

Ora rispondo alle vostre recensioni!

 

laukurata89:grazie x tutti i complimenti al capitolo! Credo ke sia uno dei capitoli più belli della mia ff! anke se non è ancora detto! Può essere ke la mia arteria creativa si faccia sentire più in là… il fatto è ke in qst capitolo 5 sembra proprio avermi abbandonato. Sarà la tensione dell’esame ke hanno rimandato ci un altro giorno…ce l’ho domani…kke pallE!!!!!ma sei guarita???spero di si!!!povero Shaorannyno! Lo facciamo soffrire un po’ tutti qui, ma a noi piace così!bello, misterioso e dannatello! Ti prometto ke arriveranno tempi migliori per lui!

 

 

Hatori: sono felice ke ti sia piaciuta la mia ff! kero-chan a volte ha un ruolo marginale ed essendo ke è così carino come peluche, figuriamoci da ragazzo! ^_^… Tomoyo-Touya è una coppia ke mi ispira. Tutti e due affezionati a sakura… sai com’è?! (sono felice ke Touya si sia fidanzato con Tomoyo! Però c’è un problema! Lui con il mio cinesino si comporta male… io con tomoyo non potrei mai farlo! Perciò le mie marakelle le scarico tutte su Touya! NDSakura!)

Continua a leggere =)

 

 

 

Shiny94: non ti preoccupare se lasci la tua recensione in un altro cap! tanto le leggo tutte =). Nel capitolo 4 ho voluto dare senso al comportamento di lì nei confronti di sakura. Poverino. Va capito! Sakura lo prende x il ****! (|) …mi piace fare capitoli lunghi così non devo tagliare subito la scena. Voglio entrare nei personaggi e spiegare bene le loro emozioni! Kero-chan ne combinerà delle belle! ;)

 

 francy91: francy finalmente sei tornata!! *_* Shaoran non me la racconta giusta con tutti quei pensieri. Ma rendiamoci conto di una cosa… hanno quasi 18 anni. I ragazzi mica sono santi a quell’età! Anzi… adesso anke i bambini delle elementari e delle medie sono pericolosi!! Un cuore nuovo?? Naaaa! A noi piace così!

 

non so come chiamarmi: considera ke sakura è più timida di Shaoran! Non si butterebbe mai nelle sue braccia! E poi lei ha sofferto molto a causa di Yukito! Ma ti immagini? T’innamori di uno. Questo con te fa lo strafigo, è dolce, ti dice sempre ke sei carina, ti offre caramelle… tu ke pensi? Questo mi vuole sposare! Poi scopri ke è un essere paranormale, ke in realtà non esiste… superi lo shock e ti dikiari e quando lo fai lui ti dice ke quello ke provi è dovuto ai suoi poteri… in pratica ti ha riamato pazza maniaca! E alla fine scopri ke è pure omosessuale e se la fa con tuo fratello! Niente da dire contro gli omosessuali! Ma per una ragazza innamorata è il colmo! =°°°°°°

mi kiedi di yue? Prima o poi arriverà… forse!

 

Anto Chan: se avessi un fratello come Shaoran non lo farei uscire di casa =)…troppo bello… però non lo vorrei come fratello… sinceramente lo preferire come marito! =) cmq salutami il tuo fratellone =)

 

LizDreamer: sono felice ke ti sia piaciuto il capitolo =) continua a leggere!!

 

E ke dire???

Grazie veramente a tutti!

Mi state spingendo a scrivere sempre di più!!!!!

 

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** CAPITOLO VI° - Faints ***


d

Ho passato l’esonero e come promesso ho aggiornato la ff! ma….

Guardo il foglio e non so minimamente che scrivere… mi sa ke il genio creativo mi ha abbandonata… e spero che mi ritrovi… sennò qua ke scrivo?

Vediamo ke mi viene in mente…

Grazie a tutti voi…

 

 

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CAPITOLO 6°  

Un ragazzo e una ragazza inondati dalla luce della Luna in mezzo al nulla. La ragazza, priva di sensi, giaceva inerte tra le braccia del ragazzo dai capelli castani scompigliati dal vento.

Qualcun altro lì di fronte a loro riprendeva la dolcissima scena con una telecamera.

-Che carini che sono! Sono due soggetti meravigliosi! Peccato che riesca a fare queste riprese solo quando uno dei due è svenuto!- Tomoyo ridacchiava. Anche se era in pensiero per la sua amica. Un senso di colpa la pervase. Sakura svenuta per terra tra le braccia di Shaoran e lei riusciva a pensare ad una scena lontana nel tempo ma simile a quella. Solo che all’epoca i soggetti erano invertiti.

 

 

Sakura ancora doveva sigillare tutte le Carte di Clow e Shaoran era un suo acerrimo nemico e fidato amico.

Quella volta la carta aveva ferito il cinese ed era caduto privo di sensi tra le braccia di Sakura che piangendo bagnava di calde lacrime il completo tradizionale di Shaoran.

“Che carini che erano! Tanto piccoli e innocenti, ma già tanto forti e potenti!”

Tomoyo non lo sapeva, ma quella sera una delle lacrime di Sakura era scivolata sulle labbra socchiuse di Shaoran. Quel liquido caldo lo aveva raggiunto nel suo stato di confusione e ne aveva acceso i sensi. Quella goccia salata lo aveva risvegliato e aveva acceso in lui un sentimento che non sapeva definire, ma che ben presto avrebbe preso possesso del suo cuore scaldandolo nelle lunghe e fredde notti d’inverno, senza abbandonarlo neanche per un attimo.

 

 

Mentre si perdeva in quei ricordi, Tomoyo ancora guardava imbambolata la scena attraverso l’obbiettivo della sua adorata videocamera. Shaoran stringeva al suo petto Sakura e dondolava su sé stesso, come per tranquillizzare la ragazza che nel suo stato d’incoscienza si agitava.

-Ma che diamine ti è preso? Agapi mou ! (amore mio in greco. ndA) Riapri gli occhi Sakura!-

 

 

Sakura sentiva le palpebre pesanti. Un dolce calore l’avvolgeva facendole dimenticare il gelo della caverna da cui stava riemergendo. Una sensazione di benessere le si diffuse in tutto il corpo. Chissà cosa lo generava. Chissà chi era la fonte di quel calore.

Lentamente aprì i verdi occhi e mise a fuoco l’immagine di un ragazzo con gli occhi del colore del miele che la stringeva e le baciava il capo. Nei suoi occhi leggeva terrore e angoscia.

-Sha.. Shaoran!- mormorò.

-Sakura! Sakura, stai bene?-

-Si… Credo di si!-

Improvvisamente Shaoran realizzò di trovarsi vicinissimo, quasi naso a naso con Sakura. Divenne tutto rosso e si alzò di scatto.

“Possibile che dopo tutti questi anni mi faccia ancora questo effetto?” si chiedeva.

“Ma che gli è preso? Stavo così bene nelle sue braccia! Ma… ma cosa dico! O cielo! Devo aver preso proprio una bella botta in testa!” pensava Sakura di rimando.

Shaoran tornò serio e riprese il tono aspro che aveva adoperato prima che Sakura svenisse: –Posso sapere cosa ti è successo?-

-Oh! Io… non ricordo bene. Sono un po’ confusa…Ho avuto una visione dopo il contatto con quella piuma- rispose Sakura stizzita per il cambiamento improvviso di Shaoran.

-Ricordi qualcosa della tua visione?-

-Beh… ero in una caverna buia e gelida. Puoi tutto si è illuminato e… Ah si! Ora ricordo! Uno strano esserino bianco mi ha parlato… Si è trasformato, come fa Kero-Chan… Da palla-di-pelo è diventato il… Supremo!-

-Sakura? Sei sicura di stare bene? Forse la tua visione non aveva un significato particolare! Forse è dovuta alla botta che hai preso cadendo!-

-Fammi finire, Shaoran Lì! Questo Supremo aveva le sembianze di una Fenice. Ma il colore era decisamente diverso. Era tutto bianco e alcune piume avevano un colore purpureo- Sakura si fermò. Cercò di ricordare ancora ma aveva la testa annebbiata e l’odore del dopobarba di Shaoran le aleggiava ancora nel naso. Aveva un odore così buono. Intenso, forte… sensuale… “Basta!” intimò a sé stessa.

Shaoran la osservava in attesa di una risposta. Cercò di concentrarsi nuovamente. Ma se lui la guardava così… Chiudendo gli occhi riprese il controllo.

-La fenice mi ha parlato di alcuni Talismani. Ha detto che devo ritrovarli! Altrimenti l’Odio regnerà sulla Terra e…- non potè continuare a parlare perché Shaoran infuriato la interruppe.

-Che cosa? E tu hai accettato? È una cosa normale secondo te? Non volevi condurre una vita normale? Non avevi promesso a me e a tutti gli altri che non ti saresti più mischiata volontariamente in qualche guaio?- Shaoran serrò la mascella e strinse le mani a pugno. –E al tuo “Shiro” che dirai? Andrai in giro con lui di notte? (Beh, in effetti hai proprio indovinato! Shiro in realtà è Kero-Chan e con lui vado sempre in giro di notte… e con te naturalmente! NDSakura ^_^) Sappi che io non ci sarò questa volta! E non solo perché non condivido la tua scelta…-

A Sakura si gelò il sangue nelle vene. –Come… come non ci… sarai?-

-Devo… tornare ad Hong Kong… È… per Meyling…- mentì il ragazzo. “Una bugia a fin di bene” si disse.

-Ah…- disse solamente Sakura nascondendo il volto fra i capelli e dimenticando per il momento la sua nuova missione… -E… quanto sarai via?-

“Allora a me un po’ ci tieni, dolce Sakura?!” Shaoran sorrise fra sé e sé. Forse c’era ancora qualche speranza per il suo amore. –Non… non so neanche quando partirò…- continuò a mentire.

Una lacrima solitaria e invisibile scese sul viso di Sakura. Nessuno la notò. –O… Ok… Beh… Allora ci si vede. Ora devo andare. Si è fatto tardi e Kero-chan sarà in pensiero. Ciao Shaoran- Sakura si avvicinò a Tomoyo e all’orecchio le sussurrò: -Non so a che ora torno. Tu lascia la finestra della tua stanza aperta, ok?-

-Si amica mia! Stai tranquilla. Ti copro io se dovessero chiamare Touya o tuo padre. Mi raccomando!- disse Tomoyo a Sakura comprendendo il suo stato d’animo.

La Cattura Carte prese in mano la sua chiave del sigillo e pronunciò la nuova formula: - POTERE DEL CRISTALLO DEL CUORE! AIUTAMI A SCONFIGGERE L’ODIO E A PORTARE… L’AMORE! RELASE! RESCISSIONE DEL SIGILLO!- “Amore… e chi ci crede più?”pensava Sakura fra sé mentre prendeva forma il suo nuovo scettro.

Sahoran e Tomoyo guardavano abbagliati la forza che il nuovo potere di Sakura trasmetteva. E a Tomoyo scintillarono gli occhi mentre il vestito che aveva fatto per Sakura scompariva per fare posto ad un abito bellissimo tutto composto di veli e oro.

Sakura impugnò lo scettro e invocò The Fly. Volò via mentre i suoi due amici la osservavano meravigliati.

 

 

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Allora? Com’è il capitolo? È il massimo che riesco a fare! è un pò cortissimo....Non so perché ma non riesco più a trasporre in parole ciò che vorrei che i eprsonaggiio sentissero! Mi raccomando se avete critiche e suggerimenti io sono qui!

Avvertenza: nei prossimi capitoli ci saranno rivelazioni… sconvolgenti nel perfetto stile zooooooniano! =°°°°D

 

 

Ora passiamo alle risposte per coloro che recensito mi hanno!

 

francy91:visto che un po’ di shaoranninismo c’è nel mio nuovo capitolo?(ma ke razza di sostantivo è Shaoranninismo?NDFrancy91?) (l’ho appena coniato, ti piace? Indica tutto ciò che riguarda Shaoran! NDZoa che sbava x shaoran…) (hey! Lascia stare il mio amore! NDSakura!) (uffa! Sakura puoi stare tranquilla.. tanto nn te lo posso sfiorare il tuo shaoran! NdisperataDZoa) (ok…ma non dovevi dire qualcosa a me? NDFrancy91) (Si hai ragione! NDZoa). Sono felice ke ti piaccia l’idea dei talismani! È troppo carino palla di pelo! Mi è venuta in mente una ff in cui si scontrano per un concorso di bellezza mokona e kero… ke amorini!!! Se volete iscrivere altri animaletti magici sono aperte le iscrizioni! (si accettano scommesse! NDZoa).

Spero ke ti piaccia anke qst chappy! =)

 

non so come chiamarmi: poverina sakurella… non la faccio star tranquilla!(ke rima da maestri! NDZoa) (seh! Ma va! NDTutti!)…come ti sembra qst chappy?

Forse le clamp quando hanno coniato il nome yukito volevano esprimere i pensieri di sakura quando lo scorge per la via dei ciliegi: TO-h!KI-c’è! YUUUUU? YUKI!... per abbreviare yukito! (ma ke si beve qst prima di scrivere ste stronzate? NDTutti)

 

Anto Chan: visto ke l’ho fatta svenire davvero sakura? (Shaoran ringraziami x il momento romantico ke ti ho fatto vivere! NDZoa) L’esame…. Ho preso 22… meglio di niente! Saluti e baci al fratellino!

 

Hatori:sono contenta che ti piaccia la mia ff! ne vedrai delle belle!

 

LizDreamer: ho aggiornato un po’ tardi rispetto ai miei ritmi… ma ce l’ho fatta spero ke ti piaccia anke qst chappy!

 

laukurata89: nn ti preoccupare se hai letto il cap in ritardo…l’importante è ke lo hai letto! Ora vado ad ascoltare isla bonita e vedo se davvero c’è qst stessa melodia, così citiamo in giudizio madonna per aver rubato i diritti di copyright alla mediaset violando il suo diritto all’immagine e così la mediaset ci dovrà un favore e faremo trasmettere qualke anime in versione integrale senza censure. Altrimenti facciamo il contrario e citiamo la mediaset per aver violato il copyright di madonna! (ecco a ke serve laurearsi in giurisprudenza! NDZoa ke ha finalmente capito il senso della sua scelta universitaria…)(ma ke ha detto qst pazza? NDTutti!)

ah, ma poi ti sei ripresa? Spero di si!

 

 

 

E che dire? Grazie a tutti e recensiiiiiiiite =)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** CAPITOLO VII° - Scoperte! ***


d

Ed eccomi di nuovo qui!

Ieri mi sono coricata alle 2:30 solo per ultimare la struttura della vicenda. Adesso so come andrà a finire!

Quante sorpresine vi riserverò!!

Adesso ke so come va a finire sono più propensa a scrivere!

Sinceramente non sapevo proprio come sbrigare la faccenda ma, con il cuore e la testa più leggeri, ieri mi è tornata l’ispirazione e finalmente ho dato un fine a qst storia… che purtroppo per voi sarà lunga….vi dispiace?? Fatemelo sapere! Il fatto è che non voglio bruciare le tappe… non voglio limitare lo scorrere dei pensieri dei nostri eroi… come direbbe non mi ricordo ki, devo esprimere lo stream of consciousness…

Hem… lasciamo perdere.

Vi ringrazio ancora per il sostegno! Davvero non ho parole!

Adesso ke mi sono tolta dai piedi l’esonero potrò aggiornare ancora più velocemente!

Sono felice felice!!!

Vi adoro!

E ora…vai col tango!!!!

(qui finalmente si parlerà di Yukito, ma vi avverto… è decisamente OoC! Ma mi serviva così. Mi perdonerete mai? ndautrice)

ÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊ

  

CAPITOLO 7°

Tomoyo non aveva parole. Aveva ripreso tutto e se non avesse assistito con i suoi occhi alla scena di poco fa non ci avrebbe mai creduto!

Non era tanto il nuovo strabiliante potere di Sakura a stupirla. Ma il comportamento dei suoi due amici. Le parole che si erano detti erano pesanti e l’aria era carica di tensione.

Shaoran che aggrediva Sakura per come era vestita, forse era una cosa prevedibile. Lei sapeva quanto quel ragazzo amasse la sua amica, e la scenata di gelosia nei confronti di “Shiro” l’aveva presagita già alla sua festa. Ma che la situazione peggiorasse in quel modo… No. Non poteva essere. Sakura e Shaoran non potevano litigare in quel modo! Non per una magia di Sakura. Non per un suo vestito. Si sentiva quasi in colpa.

Per anni aveva visto quei due farsi del male a vicenda oppure auto-lesionarsi. Lui timido e allo stesso tempo forte. Lei così dolce ma indecisa.

Per anni Sakura si era torturata il cuore correndo dietro a Yukito. Per anni aveva asciugato le sue lacrime dopo l’ennesima illusione che il ragazzo le dava. Certo, Sakura non era da biasimare per il suo comportamento. Chiunque avrebbe pensato che dietro i complimenti, la dolcezza e l’affetto di Yukito potesse nascondersi qualcosa di superiore all’amicizia. Ma dopo l’ennesima illusione, dopo il centesimo appuntamento andato a male, chiunque avrebbe capito che qualcosa di storto c’era.

Forse non era neanche colpa di Yukito, o forse si? Tante volte Tomoyo si era domandata perché lui facesse soffrire Sakura in quel modo, se lo facesse di proposito o per sbaglio. Ma la risposta non ce l’aveva neanche lei e molte volte ne aveva parlato anche con Touya. Neanche lui si spiegava il comportamento dell’amico, e stranamente non gli aveva mai detto niente in proposito.

Tomoyo aveva chiesto al suo fidanzato del perché non affrontasse l’argomento con Yukito. Lui semplicemente le diceva che non voleva intervenire nelle faccende private della sorella. Ma questa era una bugia. Infondo Touya si intrometteva sempre nella vita di Sakura. In tutti i modi cercava di tenerla lontana da Shaoran. E forse era proprio a causa del cinese che non aveva mai parlato a Yukito riguardo al suo comportamento poco riguardoso nei confronti di Sakura. Infondo aveva sempre sperato che sua sorella si fidanzasse con un ragazzo come Yukito, capace di proteggerla e non di metterla nei guai. Per lui Shaoran in effetti significava sempre disastri in arrivo o carte di Clow da recuperare. Mentre Yukito e la presenza di Yue lo spingevano a fidarsi ciecamente dell’amico. Ma fino a che punto ci si poteva fidare? Touya non sapeva di certo che Yukito aveva baciato Sakura e che l’avesse quasi spinta a fare un passo decisamente molto più lungo della sua gamba. Se non fosse stato per il guardiano della Luna, intervenuto al momento giusto per difendere la sua padrona, di certo Sakura si sarebbe pentita per il resto della sua vita di essersi donata alla persona sbagliata. Quandola Cattura Carte le aveva raccontato l’accaduto con le lacrime agli occhi, Tomoyo aveva capito quanto Sakura fosse sconvolta. Ed era stato allora che le aveva aperto gli occhi dicendole che Yukito non ci teneva a lei. Sakura era scoppiata a piangere e si era chiusa in casa per quasi un mese, ma almeno aveva capito che Yukito non era la persona giusta per lei, e adesso lo teneva alla giusta distanza.

La cosa negativa era che purtroppo aveva chiuso completamente il suo cuore all’amore. Non voleva più soffrire. Non voleva più fidarsi di nessuno. Neanche di Shaoran che era rimasto ad aspettarla per anni. Che per lei era tornato da Hong Kong. Che per lei aveva lasciato Meyling. Che per lei si sarebbe buttato nel fuoco e chissà che altro avrebbe fatto.

Era ora che anche lui si decidesse ad agire. Da un lato aveva fatto bene a trattarla male. Sakura da sola non riuscirebbe mai a capire la profondità dei sentimenti di Shaoran. Certo, sapeva che l’affetto dell’amico andava aldilà della semplice amicizia. Ma non voleva fidarsi neanche di lui. Non ci riusciva proprio.

Quante volte aveva tentato di farli mettere insieme? Quante volte aveva discusso con Touya perché non era favorevole a quell’unione! Eppure Tomoyo vedeva in Shaoran Li l’unico capace di stare al fianco di Sakura.

L’unico capace di non farla soffrire. L’unico capace di amarla incondizionatamente. Tomoyo ci teneva alla felicità di Sakura. Era sempre stata quasi una seconda mamma per lei e voleva vederla felice.

E pochi minuti fa lui era riuscito ad aprire un varco nel cuore di lei. Sakura a casa le aveva detto di aver capito i veri sentimenti che la legavano a Shaoran e a Yukito. Ma non le aveva ancora detto di chi era innamorata. Non le rimaneva che stare ad aspettare e sperare per il meglio.

“Si… Ma aspettare quanto?”

 

Persa nei suoi pensieri non si era resa conto che Shaoran stava quasi piangendo per la rabbia. Aveva gli occhi lucidi e si accaniva contro quella debolezza. Si sentiva uno stupido, un ragazzino di quindici anni e non un ragazzo maturo sulla soglia del diciannovesimo anno d’età.

Possibile che tutti gli allenamenti che aveva fatto da ragazzo non gli servissero più a niente? Non riusciva più a rimanere impassibile alle cose che gli capitavano. Specialmente quando c’era Sakura di mezzo.

Sakura… Croce e delizia della sua vita.

“Ho esagerato!” pensava. E un momento dopo cambiava idea. “È solo una pazza! Perché accetta tutto ciò che le propongono di fare?” Si accaniva contro l’indole gentile della ragazza che amava. Anche lui era gentile, ma non pazzo. Ma infondo era proprio quella sua scelleratezza ad attrarlo tanto. Con i suoi sorrisi e le sue premure, Sakura l’aveva profondamente cambiato.

Appena era arrivato da Hong Kong era un ragazzo chiuso e serio. Però Sakura era riuscita ad aprirsi un varco nel suo cuore e a cacciare fuori tutto il buono che Shaoran aveva.

Insieme a lei aveva vissuto tante avventure e ora doveva affrontarne un’altra. E non era riuscito a non arrabbiarsi. Credeva che finalmente tutto avrebbe preso un ordine. Ed ecco che l’ordine viene smosso.

Infondo la vita è così: un giorno hai una vita normale e il giorno dopo devi affrontare mille avversità. Un giorno sei convinto che il giorno dopo sarà uguale a quello precedente e invece è l’opposto. Pensi che il sole sorgerà sempre, ma far parte di quel mondo che non tutti conoscono, il mondo della magia, cancella quella prospettiva. Sai che forse un nuovo giorno non ci sarà, che una catastrofe è lì dietro l’angolo e tu devi combatterla. Non per te stesso, ma per il resto del mondo. E qual è la cosa più brutta? La cosa più brutta è che il resto del mondo non saprà mai nulla e quindi non combatti neanche per la gloria.

Lui si trovava a combattere per lei. Per lei che così piccola aveva aperto un sigillo in un giorno come tanti. Lei che poco più che bambina aveva accettato il peso della salvezza dell’umanità sulle sue spalle e aveva combattuto l’oscurità. E lui combatteva per nascondere le sue insicurezze. Per dimostrare a qualcuno che valeva più di quello che tutti pensavano. Aveva accettato la missione per sua madre, per conquistare quella stima a cui tanto anelava. Per dimostrarle che lui era degno di portare quel cognome. E grazie a quella missione aveva conosciuto il suo piccolo fiore. Il suo grande amore. Sakura. Ed era a lei che adesso voleva dimostrare tutto il suo valore. Solo lei contava, ora. Neanche sua madre era riuscito a distoglierlo dal suo interesse principale: farle capire che di lui si poteva fidare. Che lui non era Yukito. Che lui per lei ci sarebbe stato sempre. E in effetti c’era stato.

Nella cattura delle carte, nel Giudizio Finale, negli scontri contro un nemico invisibile, nello scontro con Eriol. E nel momento in cui aveva avuto maggior bisogno di lui, Shaoran c’era stato. L’aveva fatta piangere sulla sua spalla, le era stato vicino, aveva sofferto per il suo cuore spezzato. Quel piccolo cuore che lui avrebbe voluto ricostruire, quel piccolo cuore che aveva sopportato tanto dolore.

Erano amici, questo solo contava per lui. E gli era bastato. Aveva accettato quel ruolo di confidente. Un ruolo che a lui però non si addiceva. Quante volte avrebbe voluto spaccare il muso di Yukito? Ogni volta che lei arrivava mortificata dopo l’ennesimo appuntamento andato male, lui la accoglieva a casa sua in lacrime e non poteva fare niente. Non aveva nessun diritto di intromettersi direttamente nelle sue vicende. Glielo aveva detto anche quella sera, pochi minuti prima.

“Tu non hai alcun diritto! Nessuno, hai capito?”

Quelle parole gli risuonavano nelle orecchie. Chissà che avrebbe detto Sakura se avesse saputo che una volta era andato a casa di Yukito e lo aveva preso a pugni? Era stato molto tempo fa.

 

Dlin dlon.

-Chi può essere?- si chiese il ragazzo moro seduto sul divano.

Si alzò e andò ad aprire la porta ma davanti a sé non vide nessuno.

-Ma che cavolo…- non finì la frase perché guardando in basso vide un ammasso bagnato di vestiti e capelli castani.

-Sakura?- disse incerto.

Solo un gemito provenne dalla ragazza. Si inginocchiò davanti a lei. Ora era impaurito. I suoi occhi riflettevano solo terrore.

-Che ti è successo, piccola?- le chiese con voce tremante.

-S… Shaor… Shaoran!- riuscì ad urlare alla fine la castana. Si buttò tra le sue braccia e pianse convulsamente.

-Ehi Sakura! Che è successo? Perché sei in questo stato?- continuava a domandarle Shaoran nel panico totale.

La ragazza alzò la testa e Shaoran vide gli occhi rossi e gonfi. La prese in braccio e la portò dentro casa. La depositò sul divano e le fece togliere il cappotto fradicio. Anche il resto dei suoi vestiti era bagnato e così la condusse nella sua stanza e le diede un pigiama.

-Fai una doccia calda, metti questo e coricati! Quando ti sarai calmata un po’ chiamami!- detto questo lasciò sola Sakura nella sua stanza e andò a preparare della cioccolata calda.

-Che diavolo è successo? Perché è ridotta così? Se è stato Yukito questa volta non mi limiterò a guardarlo male! Nessuno mi impedirà di vendicarmi…- borbottava fra sé e sé mentre aspettava che il latte si scaldasse.

Dopo quasi mezz’ora, in cui Shaoran aveva distrutto mezza cucina per il nervosismo, un’esile vocina ancora rotta dal pianto lo chiamò.

Si precipitò nella sua stanza e vederla nel suo letto pallida, indifesa e con gli occhi gonfi e rossi gli fece un brutto effetto.

-Allora, Sakura. Vuoi dirmi cosa è successo?- le chiese dolcemente anche se dentro di lui combattevano due forze contrastanti: rabbia e amore. Odio e desiderio.

-Yu… Yukito…- solo un nome. Solo quel nome bastò per mandarlo su tutte le furie. Per il bene di Sakura dovette calmarsi perché già lei era distrutta e doveva mostrarsi tranquillo per infonderle un po’ di sicurezza.

-Cosa è successo stavolta?-

-Io… io non lo so Shaoran! Era tutto perfetto… Poi… poi è cambiato improvvisamente!-

-Co… come è cambiato? Credi che centri una carta?-

-No! Non centra nessuna carta! Almeno credo! Anzi, vorrei che fosse così!- rispose Sakura quasi urlando.

-E allora cosa intendi dire per: è cambiato?- Shaoran non riusciva più a contenersi. Che le aveva fatto sta volta? Cercò di non pesare al peggio.

-Eravamo in macchina… Stavamo parlando tranquillamente. Lui era dolce… premuroso… Insomma, il solito!- stava dicendo Sakura mentre riprendeva un po’ di colorito. -Poi non so che è successo! Si è avvicinato… Mi guardava con occhi strani. Non l’avevo mai visto in quel modo! Mi ha baciato…- Sakura riprese a piangere, imbarazzata, rossa in viso. –Io non capivo più niente. Mi sono emozionata. Ho ricambiato il bacio… Era sempre stato il mio sogno…- smise di parlare. Un rantolo le usciva dalla gola.

Shaoran non ce la faceva più. Aveva le unghie conficcate nei palmi e sentiva il sangue che scorreva, tanto era forte la pressione che esercitava con le dita per cercare un briciolo di calma.

-E poi che è successo? Continua!- la incitava. Non poteva vederla così. Con la testa fra le mani e scossa dai singhiozzi. Lei che era tanto forte. Poi alzò di scatto la testa e nei suoi occhi vi lesse solo il terrore. Neanche davanti ad una carta di Clow aveva mai avuto quello sguardo impaurito.

-La sua bocca puzzava di alcool. Forse aveva bevuto prima di darmi l’appuntamento! Non lo so… Sarà stato per l’alcool che poi…-

-Che poi? Non farmi stare così, Sakura! Concludi il disc…-

-Mi è saltato addosso, Shaoran! Capisci? Stava per… stava per… Hai capito?!- urlò Sakura nel pieno terrore, con gli occhi sbarrati.

-Che cosa? Come? Cioè… Io… io l’ammazzo!- Shaoran si era alzato in piedi con gli occhi iniettati di sangue.

-No aspetta!- Sakura mise una mano tremante sul braccio dell’amico. Questo gesto gli ricordò che Sakura aveva bisogno di lui, di vederlo tranquillo, sennò non si sarebbe mai calmata. Perciò tentò di riprendere un minimo di controllo. Solo per il suo bene.

-Shaoran… Non è riuscito a fare niente, per fortuna. Yue… ha preso il suo posto… Mi ha salvata. Io mi sono messa a piangere, lui anche. Mi ha chiesto scusa, è uscito dalla macchina e se n’è andato. Ora non so dov’è. Io sono… sono corsa qui. Ho sentito il bisogno di venire da te, anche se ero vicino casa di Tomoyo… Shaoran? Shaoran, mi senti?- chiese titubante Sakura, vedendo il cinese con la testa bassa e la mascella serrata.

Shaoran si sedette sul letto davanti alla sua amata e l’abbracciò. Inizialmente lei non reagì, era scossa, forse anche terrorizzata, persino da lui.

-Va tutto bene, tesoro mio!- disse il ragazzo che la teneva stretta fra le sue braccia e la cullava. La sua voce la calmò e si ritrovò di nuovo a piangere sulla sua spalla, come tanto tempo prima e sempre per lo stesso, stupido, ragazzo.

Si addormentò in quella posizione e Shaoran vegliò tutta la notte su di lei, dopo aver chiamato Tomoyo per dirle di inventare qualcosa per tenere a bada Touya.

Quando Sakura si era svegliata il giorno dopo aveva trovato Shaoran con la testa fra le braccia e una mano intrecciata alla sua. Quella scena le aveva fatto tanta tenerezza e dentro di lei aveva capito che lui ci sarebbe sempre stato e che lei voleva che lui ci fosse sempre, come lei voleva esserci sempre per lui. Era stato in quel momento silenzioso che qualcosa in Sakura era cambiato. Nell’inconsapevolezza di tutti e due lei si stava innamorando.

 

Shaoran ricordò che il giorno successivo a quell’episodio aveva accompagnato Sakura a casa di Tomoyo. E aveva notato che il suo volto era quasi più sereno, che lo guardava con occhi fiduciosi e con un sorriso che solo a lui era dedicato. Ma né Sakura, né nessun altro, tranne lui e Yukito, seppe mai cosa fosse successo dopo.

 

In una folle corsa aveva raggiunto la casa di quel verme e vi aveva trovato Yue in preda alla disperazione.

Vedere il guardiano della Luna, che era sempre serio e non faceva mai una piega, in quelle condizioni, fece pena a Shaoran Li.

-Cosa le ha fatto, Yue?-

L’etera creatura non si era neanche accorta di Shaoran e si spaventò per quella debolezza e mancanza di concentrazione.

-Io… io gli ho impedito di fare del male alla mia padrona. Io… Deve solo ringraziare che non possiamo incontrarci altrimenti…-

-Lo so Yue. Lo so. Chiamamelo!- gli ordinò il cinese.

Se fosse stato per il tono del ragazzo, Yue non gli avrebbe mai obbedito. Ma la determinazione che lesse nei suoi occhi dal taglio orientale lo obbligò ad eseguire la sua richiesta. Così dopo una luce abbagliante, al suo posto era comparso Yukito.

Neanche il tempo di riprendersi che un pugno gli era arrivato in pieno stomaco ed era caduto per terra.

Shaoran si accanì contro quel ragazzo che un tempo credeva di aver amato. Lo riempì di calci e pugni finché Yukito non gli implorò di fermarsi.

-Avvicinati un’altra volta a Sakura e dimentica quello che significa respirare, verme!- Shaoran si voltò e scomparve.

Dopo quell’episodio Yukito non aveva cambiato il suo comportamento nei confronti di Sakura, ma era stata lei a tenerlo alla larga. Né lui né Shaoran riuscivano a guardarsi più negli occhi. Uno per paura, l’altro per ribrezzo e odio. Aveva continuato a bere e nessuno riusciva spiegarsi perché. Così si era allontanato dal gruppo e li incontrava solo per sbaglio o se veniva convocato Yue. Nessuno sapeva perché, solo Sakura, Shaoran e Tomoyo sapevano la verità. E solo Yukito sapeva il perché delle sue irrazionali azioni, e nessuno pensò che forse i suoi problemi erano legati al fatto che il suo unico grande amore non gli poteva appartenere.

 

“Dopo tutto quello che ho fatto per lei, arriva con quello! Potrà mai, e dico mai, lui fare la metà di quello che ho fatto io per Sakura?” -Sarà mai capace di rinunciare a tutto e a tutti per lei?- disse ad alta voce quasi senza accorgersene.

-Io credo di no, Shaoran- disse dolcemente Tomoyo. Non si era accorto che si fosse avvicinata. Chissà perché erano destinati a quel triangolo eterno. Sakura corre da Shaoran per farsi consolare aiutare e ad aiutare e a dare consigli a Shaoran c’è sempre Tomoyo, disponibile e aperta con tutti.

-Cosa?- chiese il cinese alla sua amica.

-Ho sentito quello che ti stavi chiedendo. Io non credo che nessuno potrà fare mai quello che tu hai fatto per lei. Tu la ami così tanto che il tuo amore supererebbe il tempo ed ogni altro confine-

-Già. Peccato che a saperlo sei tu e non lei-

-Ma tu la conosci, Shaoran. Ha bisogno di una spintarella!- disse sorridendo Tomoyo. -Pensa cosa ha dovuto subire prima di capire che forse Yukito non era la persona giusta per lei. E nonostante questo, stava ancora a pensarci su!-

-È così ingenua a volte- le rispose Shaoran con un sorriso dolce e mesto dipinto sul suo bel volto.

-Per questo ha bisogno di continui suggerimenti, e, anche se stasera hai un po’ esagerato, forse sei riuscito a far cadere un altro piccolo muro di quella barriera che si è eretta intorno al cuore- Tomoyo gli poggiò la sua candida mano sulla spalla e continuò: -Ma dimmi. Parti davvero?-

-Beh… Veramente le ho mentito. Però forse è davvero il caso che io parta per un po’. Dopo stasera ho bisogno di cambiare aria-

-Ma con Meyling hai parlato poi?-

-Si. Non ce l’ho fatta. Non potevo più mentirle. Lei aveva intuito che qualcosa non andava. Non torno a casa da più di un anno e quando mi chiamava ero sempre evasivo. Non ci è voluto molto a fare 2+2-

-Non la hai mai amata, vero? Meyling, intendo-

-Sai Tomoyo, ti sembrerà strano, ma c’è stato un tempo in cui ero davvero innamorato di lei. Quando ancora vivevo in Cina. Credevo che avrei sposato davvero lei, e non era solo una cosa infantile. Mi sono ritrovato spesso a pensarla in questi anni e mi sono reso conto che, anche se in una forma del tutto infantile, io l’amavo-

-Si fa volere bene, Meyling. Una volta superata la timidezza iniziale, che nasconde dietro un carattere un po’ burbero, è davvero una splendida ragazza! Merita la tua sincerità!-

-Si. Ma io merito anche qualcosa no?-

-Si, Shaoran. Sia tu che Sakura meritate di essere felici. Insieme.-

Shaoran arrossì. –Adesso però c’è questa nuova missione…-

-Non è per la missione che sei arrabbiato. A me puoi dirlo!- disse Tomoyo sorridendo.

-Tu vedi lontano! Hai capito tutto! Forse lo hai capito prima di me!-

-Prima di te non lo so, ma prima di Sakura di sicuro!- (ma proprio così scema mi vedi? °_° NDSakura)

Entrambi risero e il malumore di Shaoran sparì.

-Lei è fatta così. Tu lo sai- continuò Tomoyo –Lei vuole aiutare tutti e tu è anche per questo che ti sei innamorato di lei-

-Si. È anche per questo. Lei mi ha cambiato molto-

-E sei geloso di… Shiro- Tomoyo pronunciò quel nome ridendo. Shaoran la guardò con aria corrucciata.

-Si. E non prenderti gioco di me, amica ingrata!- esclamò Shaoran fingendosi offeso. Poi tornò serio e disse: -il fatto è che non sopporto il fatto di vederla con qualcuno che la farà soffrire di nuovo!-

-Shaoran, la verità è che tu non sopporti di vederla con qualcuno che non sei tu!-

-No Tomoyo. Non è per questo! Oddio- aggiunse imbarazzato –è anche per questo. Ma il fatto è che poi toccherà a me consolarla di nuovo e sinceramente non so se questa volta riuscirò a rimanerle vicino!-

-È naturale amico mio che non sai se ce la farai. Tu la ami! Ma la colpa è anche tua. Tu ti sei mostrato sempre come un amico per lei e anche dopo esserti dichiarato le hai fatto capire che ti bastava la sua amicizia!-

-Tomoyo, anche tu hai visto com’era ridotta fino ad un anno fa! Non potevo abbandonarla! Non potevo lasciarla sola!-

-Forse la colpa è anche mia! Io ho pensato soprattutto alla mia storia con Touya e non le sono stata sufficientemente vicina!-

-Ma lei di questo non te ne fa una colpa! Anzi! Lo sai che è felice di averti per cognata!-

-Si. Si vede soprattutto dalla faccia che fa ogni volta che io e il fratello ci baciamo!-

Scoppiarono a ridere. –Ma… Touya è felice di avere… quello lì per… cognato?-

“Se Touya sapesse che “il peluche” è suo cognato gli verrebbe un colpo!” Tomoyo sorrise all’idea: Sakura fidanzata con un orsacchiotto giallo! Tutti i rotocalchi ne parlerebbero!

-Tomoyo? Non vuoi rispondere alla mia domanda per caso?-

-Eh? Oh! Scusa! Mi ero distratta! Per tornare a noi… Non credo che Touya abbia visto sua sorella con… “Shiro”… Sennò chissà che scenata avrebbe fatto! Ammetto che sono stata complice di Sakura e li ho tenuti lontani!-

-Ma dove lo ha pescato quel damerino?- disse in un sospiro Shaoran che ormai non ci capiva più niente.

-Eh! Sapessi!- “Se sapessi che in realtà Shiro è Kero-Chan! Povero te!”

-Ha i capelli del colore di Kero… Ehi un momento! Ora ho capito! Ecco perché qualcosa mi suonava strano! Il biondino è… è…-

-Kero-Chan!- concluse per lui Tomoyo con un sorriso stampato in faccia. “Che senso ha mentire? Tanto ci è arrivato da solo!”

-Sentivo delle vibrazioni magiche provenire da lui!- si alzò di scatto dalla panchina su cui erano seduti e si girò con gli occhi socchiusi verso Tomoyo.

-Tu! Tu! Tu! Sapevi tutto e mi hai tenuto all’oscuro!!!! Ah! Ma questa me la paghi! Dopo che avrò trovato quella monella e le avrò dato una sonora sculacciata te la farò pagare anche a te!-

-Dai, Shaoran! Non te la sarai presa? Per uno scherzo innocente?-

-“Scherzo innocente” lo chiami? Stavo per morire d’infarto!-

-Ok! Hai ragione… Ma io che ci posso fare? Voi maghi siete tutti pazzi!-

Le lanciò un’occhiata in tralice e disse: -Ora la vado a cercare. Se la conosco bene so dove posso trovarla-

-Mi raccomando! Non arrabbiarti troppo e fatti perdonare per le sfuriate! E cerca di combinare qualcosa!!!- gli urlò Tomoyo.

Shaoran già correva verso la sua moto nera e le parole della sua migliore amica, che il vento gli portò all’orecchio, lo fecero sorridere.

-Prossima tappa: gelateria notturna!-

E un boato si propagò nell’aria frizzante di fine Marzo.

 

ÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊÉÊ

  

Finitooooooo! In questo capitolo mi sono davvero impegnatissima!

Oddio!

Mi piace tanto!

Mi scuso con tutti i fan di yukito/yue, ma mi servivano così… infondo la mia mente è malata!

So ke shaoran cn la moto è un po’ anacronistico ma lo volevo così =D

Spero che vi sia piaciuto. A me si! Sento che finalmente il genio creativo mi ha ritrovato.

Il capitolo è lunghissimo e mi sono vendicata sui due capitoli precedenti che erano un po’ scadenti (evvai! Sono tornate anche le mie rime baciate!ndZoa) (siamo rovinati!ndTutti!)(Che carino Shaoran!ndTutte,comprese Zoa e Sakura che sbavano)(emmò che centra?ndTutti)(niente!ndZoa)

Okok! Torniamo a noi…. Vi rispondo alle recensioni!

 

laukurata89: sono felice ke ti sia piaciuta quella cosa ke ho riamato impune,mente capitolo. A me nn sa di molto! Ma siete voi quelli ke devono giudicare, perciò mi sento onorata dei tuoi complimenti!

Anke io ogni tanto guardo amici…ma nn mi piace proprio e cambio subito…nn ti preoccupare. in effetti un certa assonanza isla bonita-sailor moon c’è… e sai una cosa? Isla bonita somiglia anke ad una song di gery halliwel(sempre se si scrive così…ndZoa) “Mi Chico Latino”… a qst punto penso ke sia madonna la copiona… lasciamo stare ke sennò fanno causa a noi x diffamazione!  Ancora io nn sono in grado di difendere nessuno! Aspettiamo 5 anni x muovere accuse! L’esame è andato così così… ho preso 22… ho capitato l’assistente del prof ed è un sadico! Mi ha kiesto cose turche! E vabbè… speriamo ke vada meglio la seconda parte (ke farò SOLO con il rpf naturalmente!)

Hai recensito velocissimamente! Grazie =)

 

Anto Chan: x me ke sn una povera vekkia Shaoran è un fratellino… ecco xkè lo kiamo così…senza offesa, cmq!ma nn è carino svenire sempre fra le sue braccia! Sakura mi lincia!! Di a shaoran ke se mi fa anke a me i dolcini alla pesca gli faccio vivere quale momento d’amore con sakura… sennò lo faccio cadere in un letto di spine (zoa x un dolcetto è + sadica di kero-chan!ndPalla di pelo ke ormai vive stabile a casa dell’autrice!)

La materi adell’esame era filosofia del diritto. È una materia bellissima, ma come ho già detto ho capitato l’assistente pazzo!

Continua a leggere mi raccomando!

 

francy91: la marca del dopo barba di shaoran è… lo sapremo nella prossima puntata! Non skerzo…vediamo… a me piacciono i profumi di Tommy Hilfiger…perciò sarà quello il dopobarba di shaory! Mmmmm mamma ke buono!

Allora… gli iscritti al concorso x ora sn:

-cerberus alias kero-chan

-mokona alias palla-di-pelo

-spinel-sun alis spiccino o fata dei boschi(ke amore ^_^ mi fa morire kero quando lo kiama così!)

-mirmo alias choko-nuvola

-eriol alias mostriciattolo

-qui, quae e quod che vanno insieme sul quad(oddio kiudetemi in un manicomio!)

-e…

sta a voi dirne altri… le iscrizioni scadranno il 30 novembre. Affrettatevi!

Sono contenta ke il chappy ti sia piaciuto, dimmi ke te ne sembra di qst!

 

LizDreamer: sono contenta ke ti piaccia così tanto la mia ff! continua a seguirla mi raccomando!

 

Shiny x il capitolo 5: quanti complimenti! Così mi faccio rossa come shaoran quando sta x dikiararsi a sakurotta!

Sakura è così ingenua ke kiama in tutti i modi gli esseri più potenti…solo yue nn ha nessun soprannome… sarà ke c’era di mezzo yukito!

 

Shiny x il capitolo 6: sono sempre strafelice ke ti piaccia così tanto la ff! adesso ke so ke fine deve avere sono acora + felice!!!

 

 

E ke dire?????

 

Grazie a tutti!

 

Grazias a todos

 

Thank you so much

 

Merci

 

Arigatò (a rigatone!!! =) ) (dopo qst te ne puoi andare! ndTutti)

 

E basta! Non ne so più…

 

Vi adoro!!!

 

Continuate a recensire!!!!!

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** CAPITOLO VIII° - Un Oceano Di Emozioni ***


sakura 8

Ok ok… mi dispiace… mi sono fatta desiderare…

Ho avuto tantissimo da fare tra università e varie vicissitudini… (tutte a me capitano! Buahhhhhhhh ndZoa che piange e si arrabbiola!)

Ho la testolina che mi trabocca di idee e sto girando con un taccuino per segnare le cose ke mi vengono in mente quando sono in giro!

Anke la notte! Mi sveglio e appunto!!

Scusatemi per il tremendo ritardo, rispetto ai miei soliti tempi, ma ho ricominciato con l’università e mi devo riabituare ai tempi…

Oddio! Qst ff mi sta prendendo molto! E poi voglio finirla presto perkè ne ho in testa un’altra!

Spero cmq di non deludervi e di non annoiarvi!

Sono contenta che non vi dispiaccia che la ff si riveli un po’ + lunga del previsto. La situazione mi sta pendendo il volo =)

Ora vi lascio e comincio il mio 8 capitolo.

 

ØØØØØØØØØØØØØ

 

CAPITOLO 8°

L’immenso oceano scuro si stagliava all’orizzonte. La finissima sabbia argentata per la luce della Luna era fredda al tatto. Una leggera brezza increspava la superficie del mare creando giochi di luci e ombre con il riflesso argenteo e candido del bianco satellite. La falce di Luna era la sua unica compagna in quella notte che stava lentamente diventando giorno.

La ragazza, con i capelli sparsi nel vento, pensava al suo destino. Quante volte la mano di qualche dio capriccioso aveva giocato con la sua vita e i suoi sentimenti. E quante volte lei, impavida ma allo stesso tempo impaurita, di fronte a eventi più grandi di lei e a forze contrastanti, era riuscita ad avere la meglio.

Aveva combattuto per sigillare le carte di Clow. Aveva combattuto per trasformarle in Sakura’s Card. Aveva salvato innumerevoli volte il suo quartiere, la sua città, il suo paese. Più semplicemente il mondo. E ora? Ora non le rimaneva che qualche sporadico ricordo e tanta sofferenza nel cuore.

Una nuova missione l’attendeva al varco e senza neanche pensarci ci si era buttata a capofitto. Nessuno che le avesse mai detto un grazie. Tutti contro di lei. Touya, Shaoran, suo padre.

Nessuno voleva che lei combattesse. Nessuno voleva che lei si facesse del male. Ma nessuno pensava che forse era giusto così. Ci sono persone speciali che nascono con dei poteri e non per colpa loro. Queste persone hanno davanti a loro tre alternative: nascondersi a tutto e a tutti e non usare i loro poteri per la salvaguardia dell’umanità; abusare dei loro poteri e usarli per scopi malvagi; o prendere coscienza della grande fortuna e della possibilità di poter fare del bene e salvare tante vite umane.

E questa scelta aveva fatto Sakura. Aveva accettato la sua natura diversa dalle altre e si era lanciata fiduciosa per salvare il suo mondo. Grazie ai suoi poteri aveva vissuto tante strabilianti avventure, aveva conosciuto tantissime persone. Aveva conosciuto lui. Un ragazzo all’apparenza come tanti, ma infondo diverso da chiunque. Più bello della media. Forte, sicuro e un po’ timido. Dolce e coraggioso.

Quante volte le era stato vicino? Quante volte le aveva salvato non solo la vita, ma anche il suo cuore, ricucendolo nei punti dove qualcuno calpestandolo l’aveva strappato. Con i suoi timidi gesti aveva cambiato profondamente Sakura, che, inconsapevolmente, stava entrando in quell’universo che non tutti avevano il modo di conoscere, un mondo fatto di dolcezza e sguardi fuggiaschi, un mondo privato e destinato solo a due anime. Il mondo dell’amore.

Se n’era accorta tanto tempo fa di amarlo. E molte volte era arrivata alla conclusione di averlo sempre amato. Anche quando credeva di amare Yukito, in realtà provava qualcosa per il suo Shaoran.

Quando era arrivato a Tomeada era sempre serio e imbronciato, però le infondeva un senso di pace. Carta dopo carta si era resa conto che da lui c’era tanto da imparare e che era fin troppo facile volergli bene. Si era ripromessa che sarebbe riuscita a farlo sorridere e quando ci era riuscita era rimasta abbagliata dalla bellezza di quel volto. Ogni suo raro sorriso, che concedeva solo e soltanto a lei, illuminava anche la stanza più buia e ogni sua giornata più tetra.

Crescendo insieme aveva imparato a conoscerlo. Stavano sempre insieme e lui le era sempre vicino quando qualcosa la turbava. Eppure, pur rendendosi conto del grande amore che li univa, pur sapendo dell’immenso affetto che lui provava per lei, non era riuscita ad accettarlo. Non era riuscita a chiudere con gli spauracchi del suo passato. Non pensava che ci potesse essere un’altra vita dopo Yukito.

Yukito. Il suo cuore era rimasto impantanato nel suo ricordo per anni. Era rimasto incatenato a quella parvenza d’amore. Un amore inesistente. Da parte di entrambi. Aveva finalmente capito i sentimenti che la legavano al ragazzo solo una mattina di due anni prima. Quando svegliandosi a casa di un amico, del suo amico, aveva conosciuto la potenza del vero amore. Di quello incondizionato. Di quello che si può provare solo una volta nella vita. E lei non era ancora pronta a tutto quello.

Aveva il cuore ferito e Shaoran l’aveva capito. Aveva capito che doveva lasciarla libera di crescere, di dimenticare. E lei che aveva fatto? Era riuscita a ferirlo! Il suo sciocco comportamento di poche ore prima aveva rovinato tutto ciò che lei stessa aveva tentato di costruire e di non rovinare. La loro splendida amicizia. Era in nome di questo loro rapporto che Sakura aveva sempre soppresso i suoi sentimenti per Shaoran. Aveva paura che tutto potesse rovinarsi, che se si fosse dichiarata sarebbe cambiato tutto. Aveva paura di commettere errori. Aveva paura che tutti fossero come Yukito, anche se sapeva che Shaoran era l’opposto dell’amico di suo fratello. Ma quello che più la spaventava era essere abbandonata. Se si fossero fidanzati e poi lasciati, lui sarebbe tornato ad Hong Kong, e questo Sakura non poteva sopportarlo. Preferiva soffrire e non rischiare. Non le era ancora chiaro del perché del suo comportamento alla festa. Non sapeva chi o cosa l’avesse indotta a far credere a tutti che si fosse fidanzata. Forse voleva prendersi una rivincita con Yukito. Forse voleva solo fare ingelosire Shaoran. Ultimamente nei suoi confronti era freddo e distante. Ma non come poco fa. Non come al parco. Era un altro. E tutto solo per un vestito e per Shiro…

-Kero-Chan!- esclamò Sakura balzando in piedi –Me lo sono dimenticato!-

 

Intanto un biondino stava seduto con le mani nelle mani nel salone di casa Daidouji.

-Si è dimenticata di me! Del grande e unico guardiano del Sole! Benedetta ragazza! Come ci si può scordare così di un esserino indifeso come me?! Non posso sciogliere da solo l’incantesimo. E non c’è più niente da mangiare! Ho finito tutte le scorte di Tomoyo. Mi uccideranno! Ma erano così buoni i suoi pasticcini!- sospirava il povero Kero-Shiro con l’acquolina in bocca. Sakura l’aveva lasciato solo per tutto il tempo della festa e soprattutto l’aveva lasciato nei guai. Tante ragazze bramose si erano avvicinate a lui con occhi sognanti e lui non sapeva come doveva comportarsi.

-Come hai potuto?!!!!- si diceva il piccolo pupazzo trasformato. Poi delle spire colorate lo avvolsero e tornò ad essere il piccolo Kero-Chan.

-Santa ragazza! Finalmente!- urlò felice.

 

Con lo scettro in mano Sakura aveva afferrato The Change e The Voice per annullare i loro effetti su Kero-Chan. Poi, per farsi perdonare prese The Sweet e disse: -The Sweet! Materializza una squisita torta al cioccolato per il mio piccolo guardiano!- e una torta ricoperta di cioccolato fuso e panna si materializzò davanti agli occhi estasiati (e affamati) di Sakura. Poi prese The Move e completò l’opera: -The Move, porta la torta a Kero-Chan!-

Si sedette per terra, felice di aver fatto un’altra volta il suo dovere.

 

Con occhi luccicanti e la bava alla bocca, Kero-Chan accolse la torta che la sua padrona gli mandava.

-Sakura sa come farsi perdonare!- e si fiondò sul suo dolce, dimenticando la tristezza di prima.

 

“Eccola” disse fra sé un aitante motociclista sul ciglio della strada che dava sul mare.

Lei era là. Unica figura distinta nel mezzo dell’oceano. Giocava con le onde che s’infrangevano ai suoi piedi scalzi. Sembrava una bambina. La stessa bambina che tanti anni prima aveva aperto un varco nella sua corazza.

Decise di raggiungerla.

 

Sakura era là, con la testa china, e non si era accorta del ragazzo alle sue spalle. Piangeva. Non sapeva neanche lei perché stesse piangendo.

-Che scema che sono!- esclamò.

-Oh, si! Questa l’hai detta giusta, ragazzina- disse Shaoran –Ragazzina, lo sai che anche quando piangi sei molto carina?-

Sakura si voltò di scatto trovandosi il suo migliore amico a pochi centimetri dal viso.

-Ma lo sei molto di più quando sorridi!- aggiunse Shaoran asciugando con un dito una lacrima di Sakura e portandosela alle labbra: -Le tue lacrime sono salate. Sei triste-

-Cosa vuoi Shaoran? Come mi hai trovata?-

-Sakura… Scusa. Mi sono comportato male. Lo so che tu sei fatta così. Sei generosa e aiuti chiunque ti chieda qualcosa. Ma…-

-Shaoran, lascia perdere…- disse Sakura voltandogli le spalle e cominciando a correre.

In un attimo Shaoran le fu nuovamente accanto.

-No Sakura! Voglio spiegarti il perché della mia reazione!- fece una pausa per trovare le parole –Tu rischi troppo, Sakura! Io voglio farti capire quali pericoli corri! Quando catturavamo le carte, ricordi quante volte hai messo a repentaglio la tua vita? Cadute nel vuoto, ferite di spade… Non puoi aver dimenticato i rischi che si corrono quando si ha a che fare con forze sovrannaturali!-

-Tu ricordi troppe cose Shaoran. Perché?- disse astiosa la ragazza.

-Io ricordo tutto ciò che ti riguarda perché riguarda anche me! Io lo faccio perché… Ti voglio bene!-

-Si, anche io te ne voglio Shaoran- disse sakura sospirando e calmandosi un po’ -Tu mi sei sempre stato vicino. Mi hai sempre aiutata. Mi hai sempre consolata…-

-Sempre per lo stesso motivo, tontolona! Io non posso pensare che tu possa soffrire o farti del male. E questa volta per me sarà ancora più dura. Quando affronterai i tuoi nemici io non ci sarò-

-Già. Sarai via per molto?-

-No. Forse solo un paio di settimane. Ho delle cose da sbrigare!-

-Meiling?-

-Gelosa?-

-Io? Di Meiling?- disse Sakura diventando completamente rossa –E perché mai? È la tua fidanzata no?-

-No, Sakura. Non più- sorrise amaramente il cinese.

-Come? Cioè… voi… tu… lei…- balbettava confusa Sakura.

-Sakura… tra me e Meyling c’era una promessa. Questa promessa è stata rispettata tanto tempo fa. Lei ora è fidanzata con un ragazzo formidabile…- sospirò Shaoran per stuzzicare Sakura.

-Sembri quasi dispiaciuto!- disse irritata Sakura.

-Io? Dispiaciuto? E perché mai? Oddio… forse un po’. Infondo stavamo bene insieme. Ma non potevo mentirle-

-Mentirle? Su cosa?- chiese sakura dubbiosa.

-Tu riusciresti a stare con qualcuno e amare qualcun altro?-

-N-no… Credo di no-

-Ecco! Io non amavo Meiling. Non più. Amavo un’altra-

Sakura era imbarazzata. Non aveva mai parlato così con Shaoran. Era confusa. Quel discorso doveva prenderlo per una specie di dichiarazione, o che altro?

-E tu invece? Sei innamorata di… Shiro?- disse il ragazzo quasi sul punto di ridere. Sakura innamorata del peluche! Che assurdità!

-Eh? S-Shiro? <_< - “E ora? Che gli dico?” –N-non… non credo…-

-Ha davvero un curioso colore di capelli quel… ragazzo- disse ironico il cinese –È un colore che ho già visto da qualche parte…-

“Oddio… che sta dicendo? Ha forse capito qualcosa?”

-Ma per caso…- disse Shaoran guardandola intensamente e con un tono divertito –è dotato di qualche potere magico?-

-Eh? Cosa? Come? Poteri? Shiro? Pe-perché m-me lo chi-chiedi?- Sakura stava decisamente impazzando. Shaoran aveva capito tutto o no?

-Oh, si… mi è sembrato di sentire un’aura magica attorno a lui- buttò lì il cinese.

-…-

-Che c’è? Non rispondi? Non vuoi forse dirmelo?-

-…-

“Com’è buffa! È rossa come un peperone e non sa come dirmi che Shiro non esiste!!

-Sakura? Ci sei?-

-…Sh-shaoran! Hai… hai…-

-Capito tutto? Si?- concluse Shaoran per lei.

-Cioè… tu… tu lo sai… lo sai che…-

-Che Shiro altri non era che il peluche?-

Sakura chiuse gli occhi rassegnata. Era rossa fino alla radice dei capelli.

-Perché lo hai fatto?-

-Io… non lo so-

-Lo sai che qualcuno poteva farsi male?-

-E chi scusa?- esclamò Sakura stupita. Da quando fare una piccola magia poteva mettere a repentaglio l’incolumità di qualcuno?

-Poteva farsi male Kero-Chan… Erano in molti quelli che volevano riempirlo di botte!- “Io per primo!” si disse il cinese.

-E perché? Che ha fatto di male?- chiese Sakura ingenuamente.

-Semplicemente accompagnava la ragazza più carina e più corteggiata della festa- disse Shaoran spazientito per l’ingenuità della ragazza.

-E questa sarei io? Ma da quando?- esclamò Sakura stupita.

-Sakura… Avrai anche dei poteri magici… ma su certe cose sei proprio una tontolona! Non te ne sei accorta che tutta la scuola ti sbava dietro?- -_-

-A me?- x_x

-E allora a chi? Non so se te ne sei resa conto, ma sei diventata molto carina e tutti vorrebbero uscire con te.(anche io! anche io! ndShaoran =D°°°°°°° ) Ma ti devo spiegare tutto?-

-No? Davvero? E perché non mi sono mai resa conto di tutto questo? Perché nessuno è mai venuto a dirmi niente?- si era aggrappata inconsciamente al braccio di Shaoran e lui era diventato tutto rosso.

-N-non t-ti dic-cono n-niente pe-perch-chè p-p-p-pensan-no c-che i-io e t-te… t-te ed-d i-iooo…-

-Io e te? Te ed io cosa?-

Adesso era Shaoran quello imbarazzato. Non era una cosa normale dire a Sakura che teneva tutti i suoi corteggiatori lontano da lei con la forza!

-Insomma!- esclamò –Tutti pensano che io e te siamo fidanzati!-

Entrambi divennero fucsia. Si sedettero sulla sabbia e non dissero più nulla.

 

“Che imbarazzo!!- pensava Sakura –Come mi ripresento a scuola lunedì? Io non ne sapevo niente di questa storia!”

 

“Ma perché gliel’ho detto così? Ci è rimasta malissimo! Sarà infastidita!- si diceva Shaoran –Non possiamo rimanere in silenzio per sempre!! Devo dirle qualcosa! È così imbarazzante la situazione!”

-Hem… allora… Perché… Perché non mi parli dei tuoi nuovi poteri?- esclamò il cinese.

Sakura lo guardò attonita. Si alzò i piedi e cominciò a camminare seguita da lui.

-I miei poteri? Sono cresciuti! Li sento scorrere dentro di me come la lava in un vulcano!-

-Si? Quando prima hai risvegliato il potere della stella ho sentito una forza prorompente! È davvero strabiliante!-

-Si… Neanche io ci potevo credere! Ho paura della potenza dei miei poteri. E non so a cosa andrò incontro… So che sarà qualcosa di terribile… E tu non ci sarai!-

-Ma non starò via per molto! Te l’ho detto. Devo sbrigare delle faccende…- disse Shaoran un po’ confuso. Era una contraddizione vivente quella ragazza.

-Ma… Ma se hai detto che tu e Meiling vi siete lasciati… cosa devi fare di così importante?- “Cosa può essere più importante di me?” urlava a sé stessa Sakura.

-Te lo dirò. Meiling si è fidanzata. Ci sarà una cerimonia per il fidanzamento ed io dovrò prendervi parte-

-Ah! Spero che sia felice-

-Lo spero anche io… Che ne dici se torniamo a casa? È davvero tardi- decise di chiudere lì il discorso. Non aveva senso continuare a mentirle.

-Si… Hai ragione! Torniamo!-

-Ma prima…- la fermò Shaoran tenendola per un braccio e scrutandola nei profondi occhi verdi –devi dirmi una cosa-

-Cosa?- chiese spaventata Sakura.

-Perché hai trasformato il peluche in un ragazzo e sei venuta con lui alla festa?-

Sakura cercò il coraggio di dirgli la verità. –L’ho fatto perché… perché… per… per… per mettere alla prova una persona!- era la verità. Una mezza verità.

-Ok… Possiamo andare allora-

Sakura rimase delusa. Non le aveva chiesto neanche chi fosse quella persona. Sperava che Shaoran non avesse capito male la situazione.

 

Con il sole quasi sorto si avviarono verso la città lasciando quella spiaggia e quelle parole che si erano detti, lì dove dovevano stare.

 

-Sarà mia- diceva a sé stesso Shaoran sorridendo e accelerando, mentre Sakura spaventata si stringeva a lui.

 

×××××××××

 

Allora?????????? Com’è????????????

Finalmente un momento un po’ più allegro per la nostra coppia preferita! Dopo la mia one-shot tristissima ci voleva! Cmq… non vi preoccupate… forse farò una one-shot a lieto fine! (oh no!ndTutti) (e invece si!NDzoa!)…

Con qst capitoli introspettivi e introduttivi mi sto dilungando parecchio… spero che non dispiaccia a nessuno… credo che fra 2 o 3 capitoli si entrerà nel vivo dell’azione…

Vi sto annoiando!!!! -_-

vabbè

Ora rispondo alle recensioni  =)

 

 

HATORI: sono contenta che ti piaccia la ff! sarà proprio lunga…vi asfissierò ancora per molto! W Shaory!

 

 

Shiny: davvero..quanta bava hai mi sono domandata leggendo la recensione! Kiunque l’avrebbe menato a quel cretino di yukito… e poi shaory sulla moto!!! Oddio!!! Mi sentivo male mentre scrivevo la scena! Yukito se ne meritava botte! L’ha salvato solo yuè! Purtroppo ho aggiornato tardissimo… mi farò perdonare cn il prossimo chappy!!

Grazie x la tua lunghissima recensione!!!! Tvb anke se nn ti conosco!!!

 

non so come chiamarmi:sono felice ke ti piaccia il modo in cui scrivo. I sentimenti dei personaggi sono importantissimi secondo me. X qst mi sto dilungando tanto!! Grazie!!1

 

LizDreamer: ti avrà delusa il fatto ke abbia aggiornato così tardi… ma nn ho avuto tempo! Spero ke anke qst mio capitolo ti piaccia… no… la ragazza della porta accanto nn l’ho mai visto (anke xkè accanto a me abitano 2 vekkietti tontoloni!ndZoa) (dopo qst smetterò di leggere la tua ff!ndLizDreamer)…lasciamo stare… fammi sapere se qst chappy ti è piaciuto.

 

Anto Chan: mi fate morire tu e Shaoran… il mio diario segreto è pieno di frasi su ciò ke mi fai fare cn tuo fratello! (tra cui svenire!) digli ke la scena d’amore cn Sakura se la dovrà sognare x un po’… x ora nn ne sono previste ma ce ne saranno… deve ringraziarmi xkè almeno in qst chappy nn ci ha litigato!!! Dimmi cm’è qst 8 capitolo!!

 

evanescense88: grazie!

 

MORFEa: sono felice ke la mia ff ti piaccia1 ho aggiornato un po’ tardi ma ho cercato di fare un bel capitolo!!!

 

laukurata89: nn ti preoccupare se leggi tardi… l’importante è ke leggi, te l’ho detto! Cmq…yukito avrà il suo angolo di paradiso… poi vedrete…e nn sarà touya! Lui è cn tomoyo!!!! Visto ke figo Shaory in moto? Kero ha riskiato grosso ma nn gli avrei mai fatto fare una brutta fine… anke lui però avrà delle sorpresine!!

 

 Raby Moon: sono felice ke ti sia piaciuta la ff! pubblicare nn è difficile! Ti devi registrare cliccando su LOGIN. Poi clikki su IL TUO ACCOUNT e vai nella sezione AGGIUNGI UNA NUOVA STORIA. La parte complicata è quella di mettere il testo. Devi avere un programma che ti faccia creare pagine HTML in modo da poter mettere il carattere ke vuoi tu… il programma puoi scaricarlo direttamente sul sito. Una volta installato puoi creare il capitolo… salvi il nuovo documento e poi nella sezione AGGIUNGI UNA NUOVA STORIA vai sulla barretta SFOGLIA. Cerki il file del capitolo e pubblici. se ci sono altri dubbi dimmelo!!! Cerkerò di essere + kiara!....

 

 

Liy: nn ti preoccupare se nn hai scritto molto. L’importante è ke tu abbia recensito un po’!!!!!!

 

 

Allora… io kiudo qui (finalmente! ndTutti che fanno la hola davanti al pc)

Vorrei tanto parlare di + cn voi…conoscervi meglio!

Perciò vi lascio il mio contatto msn : zoa87@hotmail.it

Mi raccomando!!!

Ciaoooooooo

Grazieeeeee

Recensiteeee

Smettilaaa (ndtutti)

 

 

ZXA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** CAPITOLO IX° - Fiori rosa, fiori di pesco ***


s_9

Ciao a tutti!

Eccomi di nuovo qui x la gioia (o disgrazia?ndzoa) di tutti voi.

Mi scuso per l’immane ritardo, ma ho avuto problemi cn internet…ke diamine!

cmq… cosa mi raccontate?ho letto un sacco di recensioni!!!grazie!!molte sono state cancellate…xkè?????buahhhhhh!i teatrini, come vengono definiti, a me piacciono tanto tanto tanto!!!!

Cmq…ultimamente nn ho avuto tempo di scrivere…e quindo qst nono capitolo è vecchio di decenni…il decimo è in cantiere…

continuate a leggere!vi prometto ke un ritardo simile nn si verificherà mai più!!!!

Ehm…vi lascio al capitolo ke è meglio…

 

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..

 

CAPITOLO 9

-Arrivati!- disse Shaoran frenando davanti una splendida villa.

-Mmm?- mugugnò Sakura insonnicchiata. Inconsciamente si era addormentata appoggiata all’ampia schiena del ragazzo e ora non capiva dove si trovava.

-Bella addormentata? Siamo arrivati a casa di Tomoyo!-

-Non sono una bella addormentata!- rispose Sakura stiracchiandosi.

“Addormentata forse no, ma bella si… Anzi, bellissima!” pensava Shaoran dispiaciuto per essere arrivati. Appena Sakura si era poggiata alla sua schiena aveva sentito un brivido percorrergli la spina dorsale e aveva deciso di prendere una strada che gli aveva permesso di stare per più di un’ora in quella posizione.

-Ehi? Ora sei tu il bello addormentato, Shaoran!- esclamò Sakura accorgendosi che Shaoran era rimasto imbambolato a pensare a chissà cosa.

-Lo pensi davvero?- disse il cinese sfoderando un sorriso accattivante che Sakura riuscì a vedere nella penombra attraverso lo specchietto retrovisore della sua moto.

-Cosa?- chiese la castana.

-Che io sia bello! Me lo dicono in tante ultimamente!- disse tutto compiaciuto.

-Ma sentitelo! Playboy da strapazzo!-

-Eh si! Sono proprio bello!-

-Shaoran Li? Ci sei? Ce la fai? Sei connesso?- diceva Sakura rivolgendosi all’amico che si ammiccava allo specchietto.

-Mmmmm? Scusa, ma mi stavo ammirando… Sai, non capita tutti i giorni di vedere un bel fusto come me e anche io certe volte mi…-

-BASTA!!!- lo interruppe la ragazza –Sembri Kero-Chan! Non la smetti più stasera? L’aria del mare ti ha fatto male!- continuò spazientita. Stare in quella posizione, sulla moto, con il suo Shaoran, era piacevole. Ma a tutto c’è un limite!

-Ok, ok signorina. Scendiamo! Però… che schiaffo alla miseria!-

-S H A O R A N !- sibilò Sakura al limite della sopportazione.

Shaoran scese dalla moto ridendo. Si era preparato ad aiutare la sua bella, ma appena si voltò verso Sakura vide che era abilmente scesa con un movimento fluido delle gambe facendolo rimanere lì a bocca aperta. Era bella da mozzare il fiato. Togliendosi il casco le si erano sciolti i lunghi capelli e adesso una leggera brezza li faceva fluttuare intorno al suo dolcissimo viso.

“È bellissima. Io… io devo…” lentamente si avvicinò a Sakura e la abbracciò.

 

-Ma…- Sakura era tra le braccia di Shaoran ed era imbarazzatissima. “Cosa gli è preso?” pensava.

-Sh… Shaoran?- sussurrò contro il suo orecchio.

Quel sussurro fece rabbrividire il ragazzo e la strinse ancora di più a sé.

Sakura alzò il viso e lo guardò negli occhi e vi lesse solo un’immensa dolcezza. Sentì il suo cuore battere forte pieno di felicità. Quel momento era quasi sacro per lei… Shaoran l’aveva abbracciata diverse volte. Per consolarla, per darle forza o coraggio, per salutarla. Ma non l’aveva mai guardata in quel modo. Anzi, non la guardava in quel modo da diversi anni. Da quando si era dichiarato. E adesso stava riscoprendo la facilità con la quale ci si poteva perdere nei suoi occhi color miele. Si sentì infinitamente bene tra le sue braccia e si abbandonò completamente a lui.

Entrambi posarono lo sguardo l’uno sull’altra e Shaoran prese con due dita il mento di Sakura. Ad un millimetro dalle sue labbra sussurrò:

-Sarebbe troppo facile così. So che lo vogliamo tutti e due. Ma adesso no. Adesso non si può- e si staccò bruscamente.

Quelle parole, pronunciate con tono lieve, pesarono come un macigno sul cuore di Sakura. Sentiva ancora il suo alito sulle labbra. Il sospiro caldo di Shaoran adesso era sostituito da sferzate di vento gelido.

Si voltò di scatto e corse verso la porta di casa Daidouji che si aprì e le permise di rifugiarvisi dentro. Lontano da lui.

 

-Dannazione!- urlò Shaoran rivolgendosi alla Luna. -Ho rovinato tutto…- sussurrò poi sedendosi sul marciapiede e abbandonando la testa fra le mani. Per terra vide l’elastico con il quale erano legati i setosi capelli di Sakura. Lo prese e lo mise in tasca.

-È così bella. Non posso stare lontano da lei. Dopo tutti questi anni… io… io sono impotente di fronte all’amore. Posso ripetermi cento milioni di volte che sarebbe meglio dimenticarla, che lei non potrà mai essere mia… Ma… Ma è inutile! Lei è la perfezione. La perfezione assoluta. Lei brilla come la stella dalla quale prende il potere, è un sole che illumina la mia vita… Lei è Sakura e basta! Ed io… io, sono un povero idiota…-

 

Con la schiena contro la porta e la testa poggiata alle ginocchia, Sakura piangeva. Calde lacrime tormentavano la sua pelle lattea, ma un sorriso increspava le sue rosee labbra. Era corsa via come una bambina, ma capiva il gesto di Shaoran. Capiva perché lui si era ritratto a un millimetro dalle sue labbra.

Lui era lì e lei anche, ma non erano vicini con il cuore. C’erano tante cose da spiegare, da capire. C’erano tanti errori che entrambi avevano commesso che non sarebbero svaniti con un bacio e avrebbero reso quest’ultimo indegno di essere il sigillo del loro amore.

Sperava solo che Shaoran avesse capito che il suo cuore gli apparteneva. Che l’avrebbe aspettato. Che l’amava.

-Ora gli mando un messaggio!- sussurrò Sakura prendendo il suo telefonino. Pensò molto alle parole da usare. Non doveva essere né esplicita, ne troppo misteriosa.

Così, scrisse: L’importante non è esserselo dato, ma aver sperato entrambi di farlo. Dovunque tu sia…non correre, perchè in fondo siamo entrambi sotto lo stesso cielo, trapuntato di luminose stelle, continuando a sognare quel momento che prima o poi arriverà...

Vicino a lei arrivò Tomoyo che le si sedette di fianco e l’abbracciò. Non sapeva cosa fosse successo, ma l’espressione di felicità sul volto dell’amica era appagante.

-Allora, testona, avete smesso di farvi del male?- disse la mora.

-Oh, amica mia!- esplose Sakura abbracciandola –È stato bellissimo! Io… Lui… Noi… beh… insomma…-

-Sakura?? Parli come Shaoran quando t’incontrava per strada alle medie!- entrambe le ragazze risero e Sakura cominciò a raccontare per filo e per segno quello che era successo. Arrivata alla parte del quasi-bacio Tomoyo stava per svenire dall’emozione e dalla felicità.

-Oh no!- urlò.

-Cosa c’è amica mia? Secondo te stavamo commettendo un errore?- le chiese Sakura allarmata.

-No, Sakura! Sono disperata! Tu stavi per baciare Shaoran… Ed io… io… IO NON TI HO RIPRESA!!!!- la frase tormentata di Tomoyo fu seguita da una caduta in stile manga di Sakura

 

-Prima o poi… Sakura… tu non immagini neanche quanto sia vicino!- disse fra sé e sé Shaoran leggendo il messaggio.

Stava molto meglio. Pensava di aver rovinato tutto e invece aveva appena messo il primo mattone per la costruzione di qualcosa di meraviglioso.

 

Il giorno dopo Sakura si svegliò felice. Era il suo compleanno. Diciassette anni!

Si voltò verso l’amica che aveva dormito con lei e non la trovò. Guardò l’orologio che aveva al polso: -Le undici!- esclamò!

Si alzò e si vestì di corsa. Scendendo in cucina sentì le voci allegre di Tomoyo e Kero-Chan.

-Ehm… Buongiorno!- disse imbarazzata.

-Ciao bella addormentata!- le sorrise l’amica.

-No Tomoyo! Non ti ci mettere anche tu!- rispose la castana ripensando a come la sera precedente si era addormentata contro la schiena di Shaoran. Arrossì.

-Ehi! Non è che ti viene la febbre proprio oggi? Non vorrai passare i tuoi diciassette anni a letto!- disse il pupazzetto giallo svolazzando davanti alla sua padrona per toccarle la testa. –No… Non hai la febbre, signorina… e allora…-

-Kero… È l’amore!- disse Tomoyo con un sospiro.

-Ehm… Evitiamo il discorso…- disse Sakura imbarazzata –Che si fa, Tomoyo? Avevi detto che avevi un favore da chiedermi!-

-Esatto amica mia!- alla mora cominciarono a luccicare gli occhi. “Brutto segno!” pensava Sakura. –Ma prima…- disse Tomoyo alzandosi e andando ad abbracciare Sakura –Auguri amica mia! Spero che questo giorno realizzi ogni tuo desiderio!- e le consegnò un pacchetto.

-Oh grazie Tomoyo!- esclamò Sakura commossa. Aprì il pacchetto e vi trovò una fatina di ceramica affacciata su un pozzo. –Tomoyo! È bellissima! Grazie!- abbracciò l’amica e si mise a saltellare per la stanza.

Poi fu il turno del suo piccolo guardiano –Padroncina pestifera, tanti auguri!!!!!!!- e cominciò a girarle intorno facendole cadere vicino della polvere dorata. Poi si avvicinò e le diete un pacchettino. Sakura curiosa lo aprì e vi scovò dei biscotti al cioccolato, i preferiti del suo guardiano.

-So che non è un granchè come regalo…- disse imbarazzato Kero-Chan

  –ma ho pensato che sarebbe stato carino regalarti una cosa a cui io non     potrei rinunciare mai…-

Sakura lo tirò da una zampina e l’abbracciò riempiendolo di piccoli bacetti. –Com’è dolce il mio peluche!-

Dopo questo momento di euforia, Sakura concentrò nuovamente la sua attenzione sull’amica. –Allora, Tomoyo, cosa volevi chiedermi?-

-Ti va di… provare dei vestiti nuovi che ho cucito per te? La cosa capita a pennello con la nuova missione e…- Sakura e Kero-Chan fecero una caduta in stile manga. Poi al guardiano del sole girò in testa la frase di Tomoyo… -Missione?- disse –Che missione?-

-Oh, Kero! Tu non sai niente è vero! Ho accettato una nuova missione!- disse la cattura carte entusiasta.

-Che cosa hai fatto?!- urlò il peluche.

-Hai capito benissimo, piccoletto! La tua padrona, che sarei io, ha appena ricevuto un nuovo incarico, corredato da nuovi poteri! E a conferirmeli è stata una palla di pelo che parla proprio come te!-

-Sakura… quando ti propongono una nuova missione… prima di accettarla… DEVI PARLARNE CON IL SOTTOSCRITTO!!!- urlò Kero-Chan.

-Ma… Senti nanerottolo, chi ti credi di essere? Io sono la tua padrona e accetto tutte le missioni che voglio! Non è possibile che io debba discutere con tutti riguardo a questi nuovi sviluppi e che tutti dobbiate mettere in discussione le mie scelte! Sono una persona adulta e so cosa sia giusto fare e cosa no!-

-Sakura… io lo dicevo solo… solo perché mi preoccupo per te!-

-Non eri preoccupato per me quando mi hai nominata Cattura Carte alla tenera età di undici anni!- esclamò indignata Sakura.

-Ne abbiamo parlato infinite volte e so che non è stato giusto, ma tu eri la prescelta…-

-Prescelta un corno!- esclamò Sakura. –Anche adesso mi hanno scelta. Anche adesso da me dipendono le sorti del mondo!-

-Ok, ok… Ho esagerato… È solo che non ero preparato ad una notizia del genere… Ti… ti va di parlamene?- disse Kero-Chan dispiaciuto per la discussione avuta con la sua padroncina.

Sakura raccontò al suo guardiano tutto ciò che le aveva detto Mokona e quando le chiese di descrivergli l’animaletto Kero-Chan s’illuminò e disse: -Il Maestro Clow Reed mi aveva parlato del Supremo. Non sapevo che fosse il guardiano dell’Amore. Sono stupefatto. Se ha sentito la forza che hai dal Limbo in cui si trova vuol dire che in questi anni i tuoi poteri non sono stati sopiti ma si sono rafforzati. Ma prima hai detto che ti ha concesso un nuovo potere… Di cosa si tratta?-

Sakura mostrò a Kero-Chan la sua nuova chiave del sigillo e subito risvegliò il potere del Cristallo del Cuore. Come era successo la sera precedente, fu avvolta da un fascio di luce bianchissima e subito dopo era vestita con l’abito della visione e reggeva lo scettro con il cuore alato. Kero-Chan e Tomoyo guardavano ammaliati la ragazza vestita di bianco. Emanava una grandissima forza e i suoi occhi riflettevano l’immagine di una donna sicura di sé. La mora fu la prima a parlare: -Sakura… Sei bellissima! Questo vestito è meraviglioso!-

-Grazie Tomoyo!- disse Sakura arrossendo-

-Questo è l’abito da gran cerimonia per il rito del risveglio dei Sacri poteri- disse Kero-Chan.

-Oh no!- esclamò Tomoyo –Se ogni volta che risvegli il potere della stella cambia abito…-

-Cosa Tomoyo?- chiesero all’unisono padrona e guardiano.

-Io… non ti potrò riprendere con i miei costumi!- sussurrò la ragazza con lo sguardo triste. Caduta in stile manga di Sakura e Kero-Chan.

-Vabbè! Io non mi preoccupo! Tanto prima di risvegliare il tuo potere potrai sempre indossare i miei costumi!- disse sorridendo Tomoyo.

Kero-Chan e Sakura risero e si avviarono verso la “Stanza dei Costumi”.

 

Come al solito la miriade di abiti la sorprese. Ce n’erano sempre di più, nonostante in quegli anni non avesse più affrontato carte e svolazzato sui tetti, Tomoyo aveva continuato a produrre costumi. Ce n’erano più di un migliaio. Guardò in un angolo che non aveva mia notato. C’erano costumi dai colori familiari. Rosso, nero, blu. Verde e giallino. Rosa e bianco.

-I miei primi costumi, Tomoyo!- esclamò Sakura –Li hai ancora!-

-Non potrei mai buttarli via, amica mia.- disse dolcemente Tomoyo  avvicinandosi alla castana. –Vuoi provarne qualcuno?-

-Oh, si!- disse piena di gioia Sakura.

Così cominciò a provare i primi costumi che Tomoyo aveva confezionato. Era strano vedersi cresciuta in abiti della sua infanzia. Tranne per qualche eccezione, le andavano tutti bene. mise prima di tutti il suo preferito, quello rosa e bianco pieno di fiocchi e volant. Le andava un po’ stretto e corto, ma sembrava ancora la bambina spensierata di cinque anni prima. Poi mise il vestito con cui avevano girato uno dei loro “film”, nel periodo in cui Shaoran era tornato in Cina. Sembrava una vera streghetta con quel cappellino a punta e la mantellina ornata di stelline dorate. Anche questo le stringeva, ma era sempre più emozionata. Poi fu la volta del primissimo vestito da lei indossato: quello con il quale aveva catturato la carta dell’ombra. Il lungo mantello rosso ora non era poi così lungo e la giacchetta con la coda non le stava più tanto bene. ma guardandosi allo specchio provò una strana stretta allo stomaco perché nel riflesso dietro di lei, li vide. Vide i vestiti più importanti della sua vita. Le sembrava che fosse passato così tanto tempo… quando indossò il primo, una gattina le ammiccava dallo specchio. Le orecchie a punta erano davvero carine sui suoi capelli ormai lunghi e il vestito le ricadeva sulle morbide forme come se fosse stato cucito apposta per le sue misure di adolescente. I campanellini tintinnavano e la curiosa codina ricadeva sul pavimento. Due lacrime stavano per sgorgarle dagli occhi. Con quel vestito aveva conosciuto il suo Shaoran. Poi indossò il vestito della recita. Era ancora bellissima con quel vestitino rosa e la giarrettiera con la stella e i nastri. Nella sua mente rivide la scena del ballo. Com’era bello e sicuro di sé Shaoran… Pensare che pochi minuti dopo ci fu una dura battaglia le fece decidere di indossare l’ultimo vestito del suo passato, quello rosa, l’esatta copia di quello verde vicino. Con quel vestito avevano catturato The Hope. La Speranza. Il sentimento più importante per Shaoran.

-Sakura… Tutto bene?- le chiese incerta Tomoyo.

La ragazza si asciugò le lacrime e tolse anche quell’abito. –Si. Il gioco dei ricordi è finito- non era arrabbiata, solo un po’ malinconica. Infondo ogni compleanno era così per lei. La malinconia era una cosa che non l’abbandonava quasi mai ultimamente.

Si tolse i pensieri tristi dalla mente e si dedicò alla sua amica per il resto della mattinata e alla fine aveva pronti per lei il vestito per il saggio e un altro. Sakura pensava che sarebbe servito per qualche occasione particolare, ma non conosceva la verità. Tomoyo l’aveva fatto apposta per la festa a sorpresa che aveva organizzato per festeggiare il suo compleanno.

 

Chissà perché, Tomoyo l’aveva mandata al palazzetto due ore prima dell’esibizione. Va bene che doveva prepararsi, però così le sembrava esagerato. Aveva indossato la tunichetta della sera prima, tutta decorata in oro e broccato rosso. I capelli glieli aveva sistemati l’amica prima di mandarla via. Erano raccolti in un semplice chignon con bacchettine e stelline a completare il tutto.

Dopo un’ora la sua amica era finalmente arrivata e con sé aveva portato l’altro vestito. Quando Sakura le chiese il perché, Tomoyo aveva risposto vagamente.

Si era fatta l’ora di avviarsi in pedana. Si sentiva emozionata e aveva completamente dimenticato che fosse il giorno del suo compleanno.

Fece la sua entrata davanti ai giudici e tra il pubblico scorse Touya, Yukito, suo padre, Tomoyo con Kero-Chan su una spalla, la mamma di Tomoyo, tutti i suoi compagni di scuola e lui. Shaoran. Era bellissimo! Aveva una giacca nera con una maglia dello stesso colore e i jeans. L’esame che gli stava facendo con gli occhi fu interrotto dalla voce del suo allenatore che presentava lo spettacolo alla giuria. Era ora di concentrarsi.

Si sistemò vicino l’asse e appena la musica partì cominciò a eseguire il suo esercizio complicatissimo. Non pensava ad altro che non fosse la musica e le figure della sua esibizione. Aveva dimenticato Tomoyo che la stava riprendendo e la presenza della persone a cui più voleva bene.

 

Intanto un piccolo animaletto di peluche sospirava sulla spalla di Tomoyo. Tanti pensieri gli turbinavano nella mente. Da tanto tempo si sentiva solo. Non che Sakura gli facesse mancare qualcosa. Anzi, era sempre tanto premurosa con lui e lo ricopriva di attenzioni. Ma sentiva la mancanza di qualcosa. Anzi di qualcuno che stesse al suo fianco. Di una compagna che l’amasse. E lui sapeva di chi aveva bisogno. Era un sentimento che era nato appena l’aveva conosciuta, in un bosco, tanti anni prima. E questo amore era cresciuto con gli anni e la lontananza l’aveva rafforzato.

Quello che aveva innescato la malinconia che adesso lo opprimeva era stato un episodio della sera precedente. Dopo che Sakura l’aveva lasciato da solo come uno stoccafisso, una ragazza molto carina, dai capelli neri e gli occhi verdi, gli si era avvicinata e, molto timidamente, gli aveva chiesto un ballo. Kero-Chan non era riuscito a dirle di no e, anche se non aveva mai ballato in vita sua, si era ritrovato al centro della pista abbracciato con quella ragazza. Fairy… Fata. Quel nome gli aveva riportato alla mente lontani ricordi. Il suo grande amore. Chissà se sarebbe stato fortunato come Sakura e l’avrebbe mai rivista.

-Ma forse… adesso… con la nuova missione… tornerà!- sussurrò Kero-Chan sorpreso da quel lampo di genio.

Il sorriso tornò sul suo bel musetto e ringraziò mentalmente la sua padrona per aver accettato di aiutare Mokona.

 

Finita la musica Sakura tornò in sé. Sapeva di non aver commesso alcun errore e le facce meravigliate dei giudici le davano la conferma. Il suo allenatore le mostrava le dita in segno di vittoria e Tomoyo le sorrideva da dietro la telecamera. Anche Shaoran la guardava con una luce intensa negli occhi. Ammirazione e stupore erano i sentimenti che univano tutti quelli che le volevano bene.

Corse nello spogliatoio e si infilò una giacca. Tra poco ci sarebbero state le votazioni e l’agitazione che provava era papabile. Un lieve bussare alla porta la distrasse.

-Avanti- disse.

-Amica mia! Sei stata fantastica!- esclamò Tomoyo entrando ed abbracciando Sakura. –Non avrei mai potuto sperare di riprendere uno spettacolo più bello! Mentre ti muovevi sull’asse nessuno fiatava! Erano tutti come ipnotizzati dai movimenti che facevi! Io stessa, che avevo già visto tante volte l’esercizio, non te l’avevo mai visto fare così bene!-

-Grazie tomoyo! Se non ci fossi stata tu non sarei qui ora.-

-Ma che dici! Il talento è il tuo mica il mio! Io ti ho solo incoraggiata!-

-Grazie!- Sakura tenne stretta l’amica per qualche secondo finché dalla porta dello spogliatoio non entrò un enorme mazzo di rose bianche e rami di pesco in fiore portate da un fattorino. -È qui Sakura Kinomoto?-

-Si- rispose incerta la ragazza.

-Bene- esclamò il fattorino –Questi sono da parte di un ammiratore segreto!- consegnò il mazzo a Sakura e se ne andò.

-Un…- sussurrò Sakura guardando l’amica.

-…ammiratore segreto?- finì per lei Tomoyo. Le due ragazze si guardarono e scoppiarono a ridere simultaneamente.

-Tomoyo, non ci credo! Non ho neanche vinto, e già ho un ammiratore!-

-Sakura, tu sei troppo ingenua! Non sai che mezza scuola ti viene dietro?-o_O

-L’ho scoperto da poco…- -_-‘. Caduta in stile manga di Tomoyo.

-Guarda meglio e vedi se c’è un biglietto!- suggerì la mora.

Guardando nel mazzo Sakura scrutò un piccolo biglietto rosa. Lo aprì e lesse: -Nel giardino della vita è appena sbocciato un delicato fiore di ciliegio. Chiunque lo saprà cogliere ne rimarrà affascinato. Chi lo ha colto ne è rimasto punto come se avesse toccato la più bella delle rose.-

Le due ragazze continuarono a fissarsi. –Questo è un rebus, amica mia!- disse Tomoyo.

-Ma chi può mai essere stato? Si tratta di sicuro di qualcuno che mi conosce. Sa come mi chiamo…- disse la castana.

-Sakura, non so chi è stato, ma dobbiamo scoprirlo!-

-Beh, se non ha firmato il biglietto vuol dire che non vuole che io sappia la sua identità. Quindi perché dobbiamo forzarlo a mostrarsi? E poi così è molto più intrigante!-

-Hai ragione… Ma se dovesse rifarsi vivo e non darti neanche un indizio… interverrò!-

-Ok… ti darò carta bianca allora!-

Le due amiche continuarono a parlare per un po’ finché non arrivò il momento della premiazione.

Emozionantissima, Sakura salì sul podio ottenendo il massimo del punteggio. Una bellissima coppa scintillava tra le sue mani ma era il suo sorriso dolcissimo che aveva abbagliato tutti i presenti. Shaoran compreso.

 

Dopo essersi fatta una doccia, Tomoyo insistette affinché si mettesse l’altro vestito che aveva preparato la mattina. Era davvero bello. Era nero e grigio, il pezzo di sopra era una semplice canottiera ornata di pietre dorate e la gonna era composta da veli intrecciati tra loro e decorati con le stesse pietre della canottiera. Una stola le copriva le braccia dal freddo primaverile e le scarpe col tacco alto la facevano sembrare ancora più alta e slanciata di quanto in realtà fosse. I capelli raccolti in uno chignon le davano il giusto tocco di classe che non poteva mancare.

-Tomoyo…perché mi hai fatta vestire così?- =_=’ chiese Sakura all’amica.

-Ora…si festeggia!- disse soltanto la mora trascinando una Sakura confusa nell’auto guidata dalle sue guardie del corpo.

 

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Ho fatto un capitolo lunghissimo (noooo non ce n’eravamo accorti! Ndtutti)! Ho riletto la ff è ho trovato un po’ di errori qua e la…mi scuso con voi per tutto…

Spero che continuerà a piacervi il mio lavoro svolto e mi scuso cn tutti perché non risponderò alle recensioni in quanto molte sono state cancellate e non mi sembra giusto per quelli che si erano dati la pena di recensire.

Faccio ringraziamenti volanti a : l’egittologa; nonsocomechiamarmi; shiny; laukurata, morfea; lizdreamer; hatori e francy ke mi hanno sempre recensito. Naturalmente ringrazio anche tutti quelli che non ho citato ma nn me li ricordo… =( (dopo questa le recensioni scenderanno a 1 max x capitolo… ndzoa ke si dispera x la figura di m***a)

 

Ciao a tutti e continuate e leggere e a seguirmi J

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** CAPITOLO X° - Uno in più... ***


sakura_10

come promesso sono tornata (oh noo!!!ndtutti che sbattono con disperazione la testa al monitor del computer) (e invece si! Ndzoa che sghignazza sadica)…

questo capitolo giunge in congiunzione astrale con il pianeta saturno…(ma che dico? Ndzoa =_=”)(se non lo sai tu…ndtutti <_<’)

non so davvero che dire…perciò comincio il chappy :D

 

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CAPITOLO 10

La città scorreva veloce attraverso il finestrino dell’auto dell’amica. Non capiva ancora dove si stavano dirigendo. I pensieri cominciarono a fluirle in testa: “Cosa avrà in mente Tomoyo questa volta?” si chiedeva perplessa Sakura. “Ho solo vinto una coppa, e per quanto questa sia bellissima, non mi sembra il caso di andare a festeggiare…”

Non sapeva perché, ma non era dell’umore giusto per festeggiare. O forse il perché lo sapeva… -Shaoran…- sussurrò senza che nessuno la sentisse.

Non era andato neanche a salutarla, e non le aveva risposto al messaggio che gli aveva mandato la sera prima riguardo al bacio. Non c’è che dire, era proprio una giornata da dimenticare. Senza contare che, tranne Tomoyo e i suoi famigliari, nessuno le aveva fatto gli auguri del compleanno. Era come se tutti si fossero dimenticati di lei.

 

Tomoyo vide l’espressione triste dell’amica e si scusò mentalmente con lei. Era stata la mora a dire a tutti di non farle gli auguri per il compleanno, altrimenti la festa a sorpresa, che sorpresa sarebbe stata? Solo che lei non era riuscita a far finta di dimenticarsi dell’amica, e appena l’aveva vista quella mattina, non era riuscita a non darle gli auguri, e Kero-Chan non poteva certo far finta di niente.

-Ehm… Sakura?- disse Tomoyo per cercare di distrarre l’amica.

-Si?- sospirò la castana.

-Non dovresti essere triste! Hai vinto, no?-

-Già…- disse poco convinta la card captor.

-A cosa pensi?-

-Secondo te?-

-Shaoran… ho capito…-

Dopo qualche attimo di silenzio Sakura esclamò: -Perché non mi ha neanche salutata dopo il saggio?- qualche lacrima si affacciò sui suoi bellissimi occhi verdi che Tomoyo aveva truccato una mezz’ora prima. Fece lo sforzo di ricacciarle indietro, ma non ci riuscì.

-Dai, amica mia… Lo sai che Shaoran è così timido… Magari ripensa al bacio che stavate per darvi ieri e non riesce ad avvicinarsi…- la ragazza si sentiva colpevole. Era sempre a causa sua se Shaoran non era andato a salutare l’amica.

-Neanche se l’avessi costretto io come faceva Yukito con me…-  le si strinse lo stomaco pronunciando quel nome e ricordando quegli eventi, ma cercò di allontanare quel ricordo. Non voleva rovinarsi del tutto il giorno del suo compleanno. –Torniamo a casa. Ti prego…- supplicò Sakura.

“E ora che le dico? <_<’” pensava Tomoyo. –Dai Sakura!...ormai…ormai… Ormai siamo quasi arrivati! Che ci costa farci un giretto nel locale e farci quattro salti?-

-Tomoyo… a te non è mai piaciuto ballare!- disse esasperata la castana.

-Beh, ultimamente mi piace molto ballare invece! Io e Touya ci siamo iscritti ad un corso di ballo. Abbiamo imparato il liscio, il tango, il cha-cha-cha, il merengue… Ogni tanto andiamo a ballare nelle balere, e…-

-Tomoyo…basta così!- disse Sakura disgustata con la tipica gocciolina sulla testa. “Mio fratello che balla in cha-cha-cha nelle balere? L’amore non cambia… ti stravolge!” =_=’ si disse.

Scese dalla macchina si ritrovarono davanti ad un locale degno della presenza di un re. Tutto il fasto dorato che mostrava all’esterno faceva immaginare il lusso sfrenato che doveva esserci dentro.

E infatti le aspettative non furono smentite. L’ingresso era tutto di legno dipinto in oro e c’erano diversi inservienti vestiti con giacche di broccato rosso e i bottoni dorati.

-È bellissimo, Tomoyo! Non ho mai visto un’entrata così bella! (frase detta con la tipica intonazione dei fichi d’india XD ) Valeva la pena venire solo per vedere questi tizi conciati così!- esclamò Sakura riferendosi ai vari camerieri e buttafuori presenti nell’ingresso. La frase di Sakura fu seguita da una caduta in stile manga di Tomoyo.

-Dai, Sakura, andiamo!- disse la mora per non pensare a quello che quella tonta dell’amica aveva appena detto.

Percorsero un corridoio, anch’esso lussuoso e un cameriere indicò alle due ragazze la porta nella quale dovevano entrare.

-Tomoyo… non ho mai visto un corridoio così bello! Ci devono essere le pareti insonorizzate! Non si sente neanche una nota!-

-Ehm… sicuramente!- °_° “Ma questa è tutta scema!” –Dai, Sakura! Apri la porta!- continuò Tomoyo.

Buio. Buio e silenzio. Le tenebre assolute circondavano la castana.

-Tomoyo? Non ho mai visto un buio così bel… ma che c***o mi fai dire?- disse Sakura rivolgendosi all’autrice che le fa dire cose assurde.

Ok, ricominciamo. Scena 5647, 2. Ciak. Azione!! (hai finito? Ndsakura che si è rotta le scatole di avere un’autrice pazza e skizzofrenica)

Buio. Buio e silenzio. Le tenebre assolute circondavano la castana.

-Tomoyo? Tomoyo? Tomoyo? A s**o*za ‘ndo stai? T_T baaaaaasta zoaaaaa!!! (eddai! Se non si skerza un po’ che gusto c’è? Ndzoa ke se la ride) (lo skerzo è bello quando dura poco. Tu è da dieci capitoli che rompi il c***o! ndsakura ke continua a disperarsi) (ok, ok…la smetto -_- ndzoa ke non ce la fa più ad essere un’autrice incompresa anke dai personaggi ke lei stessa crea….) (ma ricorda! Io ti ho creato ed io ti posso distruggere! Buhahuauhahahaua altra-ndzoa ke ride sadicamente, mettendo paura a sakura) (dopo questo momento-spazzatura possiamo anke smettere qui di leggere. Arrivederci! È stato un vero piacere… ndtutti ke si alzano dalla scrivania e se ne vanno a farsi i c***i loro) (ok basta! Ndzoa ke torna ad essere un’autrice seria seria…) (basta crederci ndtutti i personaggi di cui zoa abusa)

Buio. Buio e silenzio. Le tenebre assolute circondavano la castana.

-Tomoyo? Tomoyo?- urlava Sakura che cercava l’amica nel buio che l’opprimeva. –Se questo è uno scherzo, è davvero di cattivo gusto! Non è serata. Tomoyo? Accendete la luce?!-

Sakura disse luce e luce fu. Anzi luci coloratissime erano esplose danzando davanti gli occhi stupefatti di Sakura.

-Auguri!!!!- urlavano tutti i suoi amici. Erano lì. Lì per lei. Sakura si sentì in colpa per aver dubitato del loro affetto.

-Avete fatto tutto questo per me?- chiese incerta.

-No. Noi ci siamo limitati a venire. Chi ha organizzato tutto è Tomoyo!- esclamò Naoko.

-Oh, amica mia!- disse Sakura abbracciando Tomoyo, anche se non aveva capito la battuta sarcastica di Naoko (sei sicura ke era sarcastica? Ndzoa contenta x essersi ripresa una rivincita su Sakura). –È tutto opera della tua mente malata? Ecco perché nessuno mi parlava e nessuno mi ha fatto neanche gli auguri!-

-No… veramente non te li abbiamo fatti perché davvero ci eravamo dimenticati di te!- sussurrò Chiharu imbarazzata.

-Ah!- esclamò Sakura indignata. Un glaciale silenzio calò sui presenti finché… tutti scoppiarono a ridere (lo faccio solo perché ti voglio bene… ndzoa ke si sente buona oggi) e Tomoyo esclamò: -Dai, Sakura! Stiamo scherzando! Basta ragazzi – disse poi rivolgendosi a tutti gli altri –l’abbiamo torturata a dovere. Ora facciamola divertire!-

-Sarebbe anche ora!- esclamò ridendo Sakura. Poi il suo sguardo scorse su tutti i presenti e riuscì a vedere lui. L’unico che voleva vedere era lì, immobile davanti a lei.

Erano occhi negli occhi. Si fissarono per qualche istante, ma i loro occhi dicevano tutto.

“Com’è bello il mio Shaoran…” pensava Sakura mentre, titubante, si avvicinava al cinese.

-Ciao!- disse con un sorriso.

-Ciao. Auguri!- disse il ragazzo cingendole la vita con un braccio e baciandola all’angolo della bocca. –Questo è per te- aggiunse Shaoran porgendole un pacchetto rosa.

Sakura cercava di scartarlo delicatamente, ma l’imbarazzo le giocava brutti scherzi e più di due volte rischiò di far cadere il pacchetto. Dopo molte peripezie riuscì ad aprire la scatolina e dentro vi trovò una splendida catenina con un ciondolo a forma di stella e inciso sopra vi era uno strano simbolo. Commossa, abbracciò Shaoran che per il ravvicinato contatto con la ragazza dei suoi sogni, era diventato di un buffo color porpora. Subito Sakura s’irrigidì, pensando all’abbraccio spontaneo che gli aveva dato e tornò a guardarlo negli occhi.

-Sai… sai cosa significa quel… quel simbolo nella stella?- le chiese Shaoran balbettando per l’imbarazzo.

-Ehm… no. È un ideogramma cinese?- chiese Sakura incuriosita.

-Si… un giorno, forse, ti spiegherò…- disse lui con uno strano sorriso.

Ad un tratto una dolcissima canzone si diffuse per la sala addobbata a festa e tutte le giovani coppie si strinsero per ballare. Solo loro due erano fermi al centro della pista e si guardavano negli occhi intensamente.

Senza dire nulla lui la prese dalla vita e l’attirò a sé e Sakura si abbandonò contro il suo ampio torace. E le note li trascinarono e li avvolsero in una danza senza fine. Quella dell’amore.

 

 

I'll be your dream
I'll be your wish I'll be your fantasy
I'll be your hope I'll be your love
Be everything that you need
I'll love you more with every breath
Truly, madly, deeply do
I will be strong I will be faithful
'cause I'm counting on
A new beginning
A reason for living
A deeper meaning, yeah
I want to stand with you on
a mountain
I want to bath with you in the sea
I want to lay like this forever
Until the sky falls down on me
And when the stars are shining
brightly in the velvet sky,
I'll make a wish send it to heaven
Then make you want to cry
The tears of joy for all the
pleasure in the certainty
That we're surrounded by the
comfort and protection of  
The highest powers
In lonely hours
The tears devour you
Oh can you see it baby?
You don't have to close your eyes
'Cause it's standing right here
before you
All that you need with surely come
I'll be your dream I'll be your wish
I'll be your fantasy
I'll be your hope I'll be your love
Be everything that you need
I'll love you more with every breath
Truly, madly, deeply do
I want to stand with you on a
mountain
I want to bathe with you in the sea
I want to live like this forever
Until the sky falls down on me *

 

Sarò il tuo sogno,
il tuo desiderio, la tua fantasia
sarò la tua speranza, sarò il tuo amore,
ogni cosa di cui tu possa aver bisogno
Ti amerò di più ad ogni respiro
Veramente Follemente Profondamente
Sarò forte, sarò fedele
Perché conto in
Un nuovo inizio,
Una ragione per vivere,
Un significato più profondo, si
Voglio star con te in cima ad una montagna
Voglio far il bagno con te nel mare
Voglio rimaner così per sempre
Finché non mi cada sopra il cielo 
E quando le stelle splenderanno nel cielo vellutato
Esprimerò un desiderio, lo mando al paradiso
E ti farò venir voglia di piangere
Le lacrime di gioia per tutto

il piacere nella certezza
Che siamo contornati

da comfort e protezione
Delle potenze più alte,
Nelle ore di solitudine
Le lacrime ti divorano
Oh, lo capisci baby?
Non devi chiudere gli occhi 
perché sta proprio

davanti a te

Verrà certamente tutto ciò di cui hai bisogno 
Sarò il tuo sogno,il tuo desiderio,

la tua fantasia
sarò la tua speranza, sarò il tuo amore,
ogni cosa di cui tu possa aver bisogno
Ti amerò di più ad ogni respiro
Veramente Follemente Profondamente
Voglio star con te in cima ad una montagna
Voglio far il bagno con te nel mare
Voglio rimaner così per sempre
Finché non mi cada sopra il cielo *

 

La musica era finita, ma loro continuavano a stare lì, al centro della pista, mentre il dj che Tomoyo aveva ingaggiato per la festa di Sakura, metteva sui piatti un pezzo da discoteca.

Intorpidita dalla sensazione di benessere che la vicinanza con Shaoran le dava, non capiva cosa stesse succedendo e aveva ancora il viso contro il suo petto. Sentiva il suo caldo respiro sulla testa e le sue forti mani cingerle possessivamente la vita. Ma fu riportata alla realtà da uno spintone, che li fece risvegliare da quello stato di semi-trance in cui erano caduti.

-Oh!- esclamarono insieme.

-Ecco… io… scusa!- disse Sakura e sparì tra i corpi in movimento dei suoi amici.

“Ecco! Sono il solito cretino! Invece di baciarla e dirle ciò che provo per lei, mi addormento tra le sue braccia e la lascio scappare!”

-Si amico mio! Sei proprio un cretino!- disse divertita una voce alle sue spalle.

-E tu che diavolo…- ma Shaoran si bloccò di colpo e vide davanti a se una persona che mai si sarebbe aspettato di vedere. Una persona che portava solo guai. – Hiiragizawa! Sai leggere anche nel pensiero adesso?- esclamò incredulo.

-Certo vecchio mio, certo! Ma non serve leggerti nel pensiero… Ce l’hai stampata in faccia l’espressione del cretino! Dopo cinque anni non le hai ancora detto niente? Sei senza speranze!-

Il cinese rise e abbracciò contento il ragazzo inglese che in quegli anni era molto cambiato. Era cresciuto in altezza e aveva cambiato gli occhiali. I capelli neri erano cresciuti e ora somigliava molto al maestro Clow Reed. Passò un po’ di tempo con lui e scoprì che era stato invitato da Tomoyo ma che comunque sarebbe tornato in quanto aveva sentito una forte presenza magica a Tomeada.

Parlando di questo Eriol chiese a Shaoran: -Tu ne sai qualcosa? Ci sono state manifestazioni di potere?-

-Credo che Sakura potrà parlartene meglio di me.-

-È coinvolta?- chiese il moro.

-Ni. Si  è autocoinvolta…- bevendo qualcosa cambiarono discorso, anche perché dal tono del cinese, Eiol aveva capito che non era contento della decisione presa dalla ragazza che amava.  

 

Intanto Sakura era fuori. Il vento le carezzava le gote rigate dal pianto. Ma anche questa volta il suo era un pianto di gioia.

Guardò il ciondolo che Shaoran le aveva regalato e decise che avrebbe aspettato che il significato di quel simbolo glielo dicesse lui.

-Che scemo! In un modo o nell’altro mi fa piangere! Ma un giorno di questi…- sospirò sorridendo e voltandosi per tornare nella sala dove c’era la sua festa si scontrò con una donna alta e bellissima, dai capelli rossi come un rogo.

-Professoressa Mizuki!- esclamò sorpresa. –Siete tornata dall’Inghilterra?-

-Ciao Sakura. Auguri!- disse consegnandole un involucro e sorridendo misteriosamente come era solita fare. –È un pensiero che Eriol ha ritenuto opportuno farti.- detto questo se ne andò e lasciò Sakura basita con il suo regalo. Tolse la carta e ne estrasse una cintura di metallo rosa con una conchiglia con un foro sopra, come se mancasse qualcosa. Insieme a questa c’era un bigliettino: La purezza di un sentimento si trova nella purezza delle lacrime di chi lo prova.

-Cosa avrà voluto dire?- si chiese la ragazza allacciandosi la cintura alla vita. Essa sprigionava un’energia simile a quella di Mokona. E lei capì. “Quando ce ne sarà bisogno mi sarà d’aiuto”.

 

Tornata in sala cominciò a divertirsi lanciando sguardi intensi al suo Shaoran. Pi qualcuno le toccò la spalla e vide il suo caro amico Eriol.

-Eriol! Sei proprio tu?!- chiese entusiasta.

-E allora chi monella?- sorrise lui abbracciandola e dandole gli auguri. –Come sei cresciuta!-

-Eh! Anche tu non scherzi, vecchio mio!-

-Vecchio? Ma sa abbiamo la stessa età!- disse Eriol e sorrise per il fatto che entrambi i suoi giovani amici lo avevano chiamato “vecchio mio”.

-Ma lo sai a cosa mi riferisco se ti chiamo vecchio!-

-A Clow Reed?-

-Schhhh! Parla più piano!- esclamò la ragazza esasperata.

-Chi vuoi che mi senta qui?-

-Chi è Clow Reed?- disse una voce alle loro spalle.

-Takashi!- esclamò sorpreso e felice Eriol, nonché imbarazzato per essersi fatto sentire.

-Hiiragizawa? Che mi venga un colpo! Anzi… che ti venga un colpo! Non ti sei fatto più vivo da quando sei tornato in Inghilterra!- disse contrariato Yamazaki dando una pacca affettuosa al suo amico ed ex compagno di scuola, nonché sostenitore nel raccontare le panzane.

-Hai ragione amico mio! Sono stato un amico indegno di questo sinonimo! Ma la sai da dove deriva la parola “amico”?- e così Eriol cominciò a dire tutta una sequela di nozioni finte prese qua e là in modo che Yamazaki si dimenticasse di Clow Reed.

-Oh no! Non mi direte che ricomincerete da capo con le vostre frottole!- esclamarono con disappunto Sakura e Chiharu che intanto si era avvicinata al fidanzato a agli amici.

La festa trascorse tranquilla tra risate, bevute, brindisi e alla fine la torta.

Tornati a casa tutti un po’ stanchi e felici, si addormentarono nei loro morbidi letti, ma due ragazzi si pensavano a vicenda e si sognarono.

 

-Shaoran… ti amo- sussurrò Sakura prima di essere avvolta dalle braccia di Morfeo.

 

-Sakura… ti amo- disse più a sé stesso che ad altri il ragazzo cinese dagli occhi del colore del miele.

 

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* Savage Garden - Truly Madly Deeply (attenti alle parole =) ndzoa)

* Savage Garden - Veramente Follemente Profondamente

 

 

 

Fiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiitooooooooooo anche qst capitolo finalmenteeeeee!!!!!

da 2 settimane cerco l’ispirazione e mi è venuta finalmente!!

Ho scritto tutto sta sera di getto!

Meno male…sennò non ce l’avrei più fatta!

Adesso ke ho l’esame dovrò di nuovo dedicarmi allo studio e non posso alzare la testa dal libro fino all’1 febbraio…

Uffaaaaaaaa

Allora?ke ve ne pare???sta volta è un capitolo differente…secondo me è meno noioso…(secondo te… a noi non è piaciuto ndtutti)

Volevo solo darvi delle indicazioni: attenti alla frase del bigliettino del regalo di Eriol…sarà importante alla fine :D

Ora vado…spero di trovare più recensioni…per il nono capitolo ce n’erano poke…anke se l’avete letto in molti!!!

Ringrazio tutti quelli ke hanno letto,anke se non recensito(però siete monelli eh? :D)

Ora passiamo ai ringraziamenti particolari:

 

non so come chiamarmi: per scoprire l’identità della fiamma di kero dovrai aspettare l’11°capitolo…x scoprire l’ammiratore…si accettano scommesse!!!

Spero ke anke qst 10°capitolo ti sia piaciuto e ti ringrazio per aver recensito!!

 

laukurata89: hai recensito x ben 2 volte…allora davvero sei pazza!ci vuole fegato!cmq..visto ke il tuo rito ha funzionato???il blocco mi è passato!evviva evviva il mio talento(se …vabbè ndtutti)è resuscitato(come il tuo pc…ke lazzaroni!) finalmente tu hai aggiornato la tua fiction personale e l’hai anke finita…visto ke nn è difficile?mettiti d’impegno e aggiorna la tua(ovviamente prendendoti tutto il tempo ke ti serve e se non dovesse basta il tempo…risvegliamo il mistico rito: OH BLOCCO PASSA EH, PASSA EH, PASSA EH LA LAURETTA AGGIORNAR DEV, E SE TU ROMPI LEI QUESTO NON PUOI FAR (spudoratamente copiato e incollato dalla tua recensione…) (ho notato ndlau)

le tue email mi fanno mucho piacere!lo sai!

Spero ke qst capitolo un po’ demenziale ti sia piaciuto!tivogliounmondodibene

 

 

 

Ok…ora vado a ninna xkè è davvero tardi…posterò domani il capitolo…x ora è già tanto ke l’ho finito.

Ciao e grazie!!!leggete,leggete,leggete (e recensite :P )(sembro una delle televendite: alza la cornetta mo***al c**a ti aspetta! ndzoa ke non vuole fare pubblicità occulta)….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** CAPITOLO XI° - PeRCHè L'AMoRe è Ciò CHe TuTTo Dà e NuLLa PReTeNDe ***


sakura 11

Ecco alla velocità della luce un 11 capitolo…

Ma chissà se qst storia sta facendo breccia nei vostri cuori..

Cmq…io continuo…

Questo, x ki se lo kiede, è un capitolo di svolta…. Sakura entra in azione!

Si cominciaaaaaa

 

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CAPITOLO 11

Tictic

-Che fastidioso quest’orologio!- mugugnò Kero-Chan nel sonno, mentre con una zampina faceva cadere l’oggetto che apparentemente causava quel rumore insistente.

Tic… tic…

Il rumore continuava ma… -Questa non è la lancetta dei secondi…- si alzò dal suo lettino nel cassetto di Sakura e svolazzò accanto alla finestra, da dove sembrava provenire quel rumore insistente. Davanti a lui c’erano la Luna, le stelle e lei. Un incanto nella luce della luna che l’avvolgeva. Una visione nel buio che la contornava.

-Spinel! * - sussurrò il piccolo guardiano. E, come guidato da un incantesimo, aprì la finestra e abbracciò la creatura nera. I loro corpi furono avvolti da luci biancastre, dorate, grigie e blu e si ritrovarono nella loro maestosa forma: tigre e pantera, ali d’angelo e ali di fata.

-Fata dei boschi, tu mi hai di nuovo stregato…- sussurrò Cerberus nell’orecchio dell’amata.

-Mi sei mancato, peluche!- così scherzando e ridendo cominciarono a vorticare nel cielo notturno e chiunque avesse osservato con attenzione il cielo quella notte, avrebbe visto spire ed evoluzioni fatte di polvere magica, perché l’amore è sempre magia. Chiunque avesse curiosato nel cuore di Kero-Chan vi avrebbe trovato la felicità.

 

-È tardi! È tardi!- urlava una ragazza con i capelli castani dalla sua stanza mentre indossava la divisa primaverile della scuola superiore Hinata. Il giallo e il bordeaux davano un tocco di allegria al viso già splendente di lei. I capelli sciolti, fermati qua e là da qualche fermaglio le davano un’aria sbarazzina. Era appena entrata nell’età più bella, nell’adolescenza e si affacciava ad essa con tutta la gioia possibile. Mentre scendeva di corsa le scale, si chiedeva come avesse fatto la sua adorata sveglia a cadere e a rompersi in mille pezzi causandole quell’immane ritardo.

-Mostriciattolo! Sembri il Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie!- disse divertito Touya Kinomoto osservando la sorella Sakura mentre si strafogava con il pane tostato e un bicchiere di succo alla pesca.

Sakura si fermò e un ricordo lontano le sfiorò la mente… Grazie ad una magia di Eriol era stata risucchiata dal libro della favola di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. In quel mondo Yukito era il Bianconiglio, Eriol lo Stregatto e Shaoran Pinko Panko e Panko Pinko… -Che carino!- sussurrò inconsciamente, sotto gli occhi stralunati di Touya e le lancette dell’orologio che puntavano minacciosamente verso le otto.

La corsa verso scuola fu estenuante. Rischiò di cadere dai pattini un paio di volte distratta dal bagliore che la sua nuova, adorata stella emanava a contatto con la luce del Sole.

Di corsa riuscì ad entrare prima del suono della campana e fortunatamente, prima che il professore entrasse in aula. Così ritrovò tutti insieme i suoi amici: Tomoyo, Eriol, Yamazaki, Chiharu, Naoko, Rika e Shaoran naturalmente, che stavano dando il bentornato a Eriol e si sentì di nuovo bambina, le sembrò di tornare a quei giorni in cui il suo unico scopo era ritrasformare le Sakura’s Card.

Yamazaki stava raccontando qualche frottola delle sue con il supporto di Eriol. I due finalmente si erano ritrovati e le loro fervide immaginazioni a lungo assopite avevano ripreso a lavorare.

Chiharu insisteva con Yamazaki nel dirgli di smetterla, che non lo sopportava più, finché lui fece l’osservazione sbagliata: -Lo sai che la parola amore deriva dalla radice di sofferenza?-

-Ah si? Ecco perché a te non ti soffro più!- sbuffò la ragazza dai capelli castani.

Yamazaki la prese male e così rincarò la dose: -E lo sai che quando un ragazzo dice alla sua ragazza che la ama in realtà vuole dirgli il contrario?- e poco dopo aggiunse con uno sciocco sorriso: -Ti amo!-

Un sonoro ceffone gli arrivò in pieno viso e Chiharu scappò via in lacrime seguita da Naoko.

Nell’aula era appena entrato il professore e aveva assistito alla scena con un espressione tra il serio e il preoccupato. Poi, prima di fare l’appello disse: -Farò finta che Mihara sia in classe insieme alla signorina Yanagisawa. Ma solo per questa volta.- aggiunse.

-Poverina!- disse Sakura rivolta a Tomoyo e guardando con disappunto Yamazaki.

-La colpa è sua!- si difese il ragazzo. -Mi rimprovera sempre quando racconto qualcosa. Quando ci siamo fidanzati lei sapeva che ero così. Non può cambiarmi! Ma non vi preoccupate. Le passerà.- Le ultime due frasi le disse più per rassicurare sé stesso che gli altri.

Iniziò così per Yamazaki un periodo tristissimo.

 

-Lasciami stare! Hai capito?!- urlava Chiharu a Yamazaki mentre la teneva per un polso.

-Non puoi fare così!- gridò lui –Non ho fatto niente di male! Mi stavo solo divertendo con i miei amici!-

-Non hai fatto niente? Non hai fatto niente?- saltò su Chiharu mentre il tono della sua voce saliva sempre di più –Mi hai detto praticamente di non amarmi davanti a tutti! Sei uno sciocco! Un imbecille! Io… io non posso più fidarmi di te.-

Qualcosa si spezzò nel cuore del ragazzo. La sua amata Chiharu lo stava trattando come un estraneo da più di una settimana. L’aveva riempita di regali, lettere, fiori. Persino in classe le aveva mandato un mazzo di rose rosse, ma lei lo aveva gettato dalla finestra. Era l’ombra di sé stesso.

–Un uomo distrutto- l’aveva definito un giorno Eriol cercando di fare un po’ di umorismo, ma nessuno aveva voglia di ridere in quel momento. Le ragazze si erano schierate con Chiharu, e i ragazzi, anche se lo biasimavano, difendevano il loro amico.

Un litigio fra fidanzati era diventata lotta di classe, se così la si può definire.

La cosa era difficile da gestire anche perché entrambi avevano torto e ragione.

-Se solo lui non raccontasse tutte quelle cavolate…- diceva Sakura sconsolata nel cortile della scuola parlando con la sua inseparabile amica Tomoyo. Soffriva molto della situazione, anche perché non parlava più con Shaoran da una settimana dato che, in qualità di miglior amico di Yamazaki, si era trincerato con tutti i maschi della loro classe, e Sakura era dalla parte di Chiharu.

-Si ma è anche Chiharu ad essere in torto- le rispose la mora -È intollerante con i difetti di Yamazaki. Io devo sopportare tutto il carattere di Touya e tu sai che non è facile… Dovrei litigarci dalla mattina alla sera solo perché insiste nel chiamarti “mostriciattolo”? No! Non sarebbe giusto! Anche se sei la mia amica…-

-Si Tomoyo, hai ragione. Ma pensa anche che brutta cosa non poter capire se quello che ti dice il tuo ragazzo è vero o falso!- disse sconsolata la castana.

-Beh, non posso darti torto, Sakura- acconsentì l’amica.

La card captor si fermò di colpo e disse: -Il fatto che adesso litighiamo tutti non è normale!-

-Pensi che sia colpa di qualche talismano?- chiese eccitata Tomoyo all’idea di poter filmare la sua adorata amica nei panni di cattura… talismani in questo caso.

-Amica mia credo proprio di si. Mokona mi ha detto che i talismani sono nei cuori delle persone… Il fatto è che io non ho percepito nessuna vibrazione negativa o positiva. Non so cosa debba aspettarmi-

-Ma… come farai ad entrare in azione davanti a Yamazaki, Chiharu e magari qualcun altro?- domandò preoccupata la mora.

-Non ci avevo pensato!- esclamò la charm captor** allibita. –Alla fine mi ritroverò a raccontare tutto a tutti e sarò guardata come un’aliena!-

-Oppure ti scrittureranno per fare un film del quale io sarò la regista!- disse esaltata Tomoyo pensando a Sakura nei panni di cattura carte sui grandi schermi.

-Tomoyo… non so se ho fatto bene ad accettare…- stava dicendo Sakura, ma una voce alle sue spalle non le permise di continuare la frase.

-Accettare cosa?- disse Shaoran con la sua voce calda e suadente.

Sakura trasalì. Non ci parlava da una settimana e sentirselo comparire improvvisamente alle spalle l’aveva scossa.

-Accettare un appuntamento!- disse Tomoyo prontamente.

Sakura si era raggelata. –To… Tomoyo? Ma… ma perché hai detto questo?- chiese la ragazza basita. Non era vero che aveva accettato un appuntamento, così rischiava solo di incrinare ancora di più il rapporto con Shaoran.

Il castano le guardava con un’espressione indecifrabile sul volto. Poi improvvisamente scoppiò a ridere. –Non me la fate più, ragazzine! Sakura non ha nessun appuntamento, e se la dovessi vedere con qualcuno… beh… saprei subito che è Kero-Chan il suo accompagnatore!- disse allegro.

-E con questo che vorresti dire?- andò su tutte le furie Sakura.

-Mi sembra logico, no? Nessuno ti inviterebbe, sapendo quanto sei dedita al cibo! Io, ad esempio, non ti inviterei mai!-

Lo sguardo allegro di Sakura si spense. I suoi verdi occhi erano diventati inespressivi. “Perché mi dice queste cose? Perché si comporta così?” gridava a sé stessa. Poi avvertì una sensazione, un brivido e capì che anche il suo Shaoran era sotto l’effetto di qualche forza riconducibile ad un talismano.

-Tomoyo!- disse dopo che l’amico se n’era andato –Devo intervenire!- così si allontanarono velocemente dal cortile della scuola, mentre Tomoyo preparava la sua adorata telecamera. –Sakura?- disse improvvisamente con uno strano sorriso. –Non vorrai entrare in azione con la divisa? Potrebbe rovinarsi, sporcarsi, strapparsi…- Sakura non le lasciò terminare la frase: -Dov’è il costume?- disse spazientita.

 

Mentre indossava l’abito che Tomoyo aveva tirato fuori da chissà dove, pensava che era tipico dell’amica portare dei costumi con lei. –Troppo previdente- mugugnò guardando la ragazza che con occhi luccicanti di gioia la guardava nel suo completino giallo e dorato. Era una tutina di cotone che le arrivava al ginocchio. Con il collo alto e rigido che si apriva davanti con un piccolo foulard dorato a sbuffo, il completino scendeva morbido fino alle ginocchia dove una fitta maglia di catene dorate pendevano dai pinocchietti e creavano giochi di luci e ombre sulle sue gambe snelle. Una cinta di pelle dorata si accostava alle scarpe a bambolina del medesimo colore e ai ricami dorati delle calze corte gialline. Si fece una coda di cavallo fermata con un nastro dorato e una fascia dello stesso colore, ma di pelle, completava l’effetto. Le creazioni di Tomoyo erano molto cambiate in quei tempi. Pizzi e volant erano stati sostituiti con completi sobri e tessuti leggeri. Il vestitino calzava a pennello al corpo flessuoso della castana che nonostante tutto si piaceva mentre si osservava nel riflesso di un vetro.

Nel frattempo Tomoyo non aveva perso tempo e dal nulla aveva creato una mascherina dorata di pelle. Nel darla a Sakura, la mora disse: -Con questa sembrerai davvero un’eroina e ti darà quell’alone di mistero che non guasta mai!-

-Tomoyo!!- urlò Sakura al colmo della sorpresa per le innumerevoli risorse dell’amica. “Se non ci fosse stata lei forse non avrei catturato tutte le carte di Clow!” si ritrovò a pensare.

Lo stesso brivido che avvertì prima la scosse e in men che non si dica si ritrovò nel punto in cui la forza proveniva: la terrazza.

 

-Tu non puoi mollarmi così, Chiharu!- stava urlando Yamazaki tenendo da un polso la ragazza, che dal canto suo cercava di divincolarsi e di fargli mollare la presa con graffi e schiaffi.

-Io posso e come! Hai sbagliato e adesso la pagherai!- urlava di rimando.

Sakura era interdetta. Tomoyo seguiva la scena da lontano con la sua telecamera e riusciva a distinguere le aspre frasi che i due ragazzi si scambiavano. Pensare che erano fidanzati da più di cinque anni le faceva male e sperava che Sakura riuscisse a risolvere la situazione.

La castana dal canto suo non sapeva davvero cosa fare. Fortunatamente Yamazaki e Chiharu non si erano ancora accorti della sua presenza (anche se è difficile non notare una sottospecie di Titti con la calzamaglia… ndzoa) ma era questione di pochi minuti. Intanto Sakura studiò la situazione. Doveva richiamare il suo scettro e avrebbe attirato l’attenzione, e forse non l’avrebbero scoperta grazie alla mascherina che Tomoyo le aveva fabbricato (lo so ke è impossibile ke con una misera maskerina si possa celare la propria identità…ma negli anime sulle maghette ne sono convinti!!!ndzoa). Il problema era che ogni volta che richiamava il suo scettro avveniva la trasformazione, e non sapeva se la mascherina avrebbe resistito o no…

Comunque non c’era un attimo da perdere. La situazione si stava complicando ulteriormente perché Chiharu aveva appena mollato uno schiaffo in faccia a Yamazaki. Ma lui non sembrava pronto a reagire (le donne non si toccano neanche con un fiore!!! ndZoa), e, sorprendendo Sakura, Tomoyo e Chiharu, aveva afferrato la ragazza dalla vita e l’aveva stretta a sé, per poi baciarla con passione.

Chiharu, evidentemente sorpresa per il gesto, non si mosse e osservò con sguardo assente il suo fidanzato inginocchiarsi e dirle: -Chiharu… Fidati di me, delle parole che sto per dirti, perché probabilmente non avrò mai più il coraggio di pronunciarle-

-Ti ascolto- disse lapidaria la ragazza con i capelli castani.

-So di aver fatto un errore tremendo nel dire quelle cose. Ma sai che sono fatto così. Sai che forse non cambierò mai. Ma tu non sai una cosa. Io… io…-

-E dillo!- si trovò a dire Sakura, per poi maledirsi. Quante volte era stata interrotta nel bel mezzo di una dichiarazione al suo Shaoran. Ora non voleva fare lo stesso. Perciò si tappò la bocca, grata al vento che aveva portato via la sua esclamazione.

-Io ti amo…- stava dicendo Yamazaki.

-Non abbastanza da impedirti di dire cattiverie e bugie, evidentemente- aveva risposto gelida Chiharu.

Ma il ragazzo non si era lasciato intimidire dalla durezza di quelle parole. –Chiharu… torna con me. Aiutami tu a non sparare cavolate. Tu sei la mia anima gemella. Sei l’unica che mi ha sopportato- disse amaramente, per poi aggiungere tutto d’un fiato: -Solo… solo… Io solo con te sono completo!- così una grande luce scaturì dal suo petto e Sakura capì che era giunto il momento per intervenire.

-POTERE DEL CRISTALLO DEL CUORE! AIUTAMI A SCONFIGGERE L’ODIO E A PORTARE L’AMORE! RELASE! RESCISSIONE DEL SIGILLO!- gridò tenendo in mano la sua chiave. E la solita luce bianchissima l’avvolse trasformandola nella sacerdotessa dell’Amore.

Una voce colmò un vuoto che Sakura aveva scoperto di avere solo da un paio di giorni. Era il Supremo.

-Sakura. Il tuo momento è arrivato. Il primo talismano si è rivelato. Ora sta a te sigillarlo- sentì dirsi dalla sua voce che poteva venire da ogni parte e da nessun luogo. Era dentro di lei. Qualcosa di potentissimo viveva dentro il suo cuore purissimo. –Dì le parole che ti sorgono dal cuore- aggiunse per poi tacere e riportare dentro Sakura quell’attanagliante sensazione di vuoto.

-Yamazaki! Yamazaki!- gridava preoccupata Chiharu. –Amore mio! Cos’hai? Svegliati! Ti perdono!- diceva tra le lacrime copiose. La paura aveva risvegliato i sentimenti che provava per lui, i sentimenti che credeva morti dopo le parole senza cuore che lui, seppur scherzando, le aveva rivolto.

Sakura era davanti a lei. La mascherina era rimasta sul suo viso, ma del completino di Tomoyo nessun a traccia. Candidi veli le cingevano la figura dandole l’immagine di una dea. –Non ti preoccupare- disse con una voce che neanche lei riconobbe come sua. Capiva di essere in una sorta di trans. Capiva di incarnare un’essenza millenaria.

-Aiutalo, ti prego! Non so perché, ma sento che solo tu puoi risvegliarlo!- disse Chiharu tra le lacrime rivolgendosi alla Charm Captor.

Levò in aria lo scettro col cuore alato e pronunciò: - Sphere of the Thoroughness!*** Lascia questo corpo libero di amare liberamente!- e così un’energia enorme e prorompente scaturì da Yamazaki e andò a formare una sfera di fili d’oro intrecciati, all’interno della quale era racchiusa una luce. La luce dell’Amore. La sfera si depositò sulla mano di Sakura, che si sentì pervadere da un ulteriore forza, e si sentì completa.

Prima di andarsene, guardò Chiharu china sul suo amato e disse: -Si sveglierà presto. Amalo, dagli tutta te stessa, perché lui è la tua metà perfetta. Colui che ti completerà- si voltò e sparì nella luce del mattino (in realtà si era infilata in uno stanzino che il bidello usava per riporre scope e spazzoloni! Ndzoa che vuole rovinare tutti i momenti) chiedendosi se anche lei avrebbe trovato la sua metà e se la sua metà fosse proprio Shaoran.

 

  

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* prego tutti i lettori di voler comprendere questa mia scelta nel delineare il personaggio di Spinel. Non essendo capace di descrivere emozioni in situazioni yaoi, ho ritenuto opportuno optare per una caratterizzazione a me più congeniale e far diventare spinel sun una femmina. Mi sembra anche più reale viste le fattezze della nostra fata dei boschi!(ke parolone x dire ke non sono capace di descrivere scene yaoi!! E poi spiccino mi sa tanto di femminucciaaaa ndzoa imbarazzata)

 

** mi sembra doveroso scrivere il significato di questo nuovo…ehm…lavoro di sakura. Essendo ke le carte le ha ormai catturate e ora si trova alle prese con talismani, mi sembra normale che l’appellativo di card captor, cattura carte appunto, non sia più appropriato. Perciò ho optato per un nuovo…nick name :D… cattura magia, sarebbe letteralmente, ma io lo intendo come cattura oggetti magici, perciò charm captor! Se la mia soluzione è un problema… ditelo…

 

*** Sphere of the Thoroughness : sfera della completezza =)

 

 

 

 

Finito anke qst undicesimo capitolo!

Non potevo aspettare ancora x scriverlo xkè avevo tutte le parole sulle…dita :D

Cmq… finalmente Sakura è entrata in azione dopo 11 capitoli di transito…forse vi ho annoiato, ma spero di essermi rifatta con qst capitolo un po’ + avvincente!!

Ok…

Ke devo dirvi di più? Spero ke non ve la prendiate a male per le mie scelte nel fatto dei personaggi…io la storia la vedo così, mi sarebbe piaciuta così…

In caso ci fossero reclami…io sono qui a vostra disposizione…

Ora passiamo ai ringraziamenti!

 

laukurata89: ciau laura la pala...anke a me piace la canzone ke ho messo nel 10°capitolo e le parole mi sembravano adatte alla storia…in effetti avevo cominciato a scrivere una song-fict (si dice così??non lo so <_< ndzoa) (ignorante ndtutti) con quel testo, e poi ho avuto l’ispirazione x il capitolo!!

Spero ke anke qst capitolo ti piaccia…nel capitolo 10 quando sakura dice:cosa avrà voluto dire, io intendevo proprio quella frase di quei 2 di mai dire lunedì (anke io voglio mr peeeeeemp!!!)…eriol è proprio un vekkiaccio…pensa ke è la reincarnazione del grande e potente clow reed

a proposito (a proposito di ke? Ndlau…)…ke fine hai fatto???ce l'hai cn meee :( ???mi spiace x quella email pesantissima -_- perdonami…spero ke tu recensisca qst capitolo…ci tengo ai tuoi commenti!!

 

non so come chiamarmi: salve siamo di mo****l c**a, le abbiamo kiamato x offrirle una strepitosa offerta…3 batterie di pentole a SOLI 1500 e…

cmq…lasciamo stare qst demenzialità e passiamo ad altro…pero ke anke qst capitolo ti sia piaciuto…finalmente sakura è entrata in azione (è dal 1 capitolo ke lo prometto!ndzoa) (in effetti era ora nd non so come chiamarmi, anzi kiamarti…sn io ke sto scrivendo x tendzoa all’interno della nota di non so come chiamarti )(okok…la smetto)

 

silgree89: ciao!benvenuta nella mia coda di fan (ma x favore! Ndtutti)(soffro di manie di grandezza, ma sognare nn fa male a nessuno ndzoa)…sono felice ke tu abbia trovato il tempo di leggere e spero ke anke qst volta leggerai il capitolo, sennò nn ti preoccupare e fai cn calma…sai, io a volte preferisco leggere una ff quando ha molti capitoli…sennò poi ci rimango troppo male e vorrei leggere subito l’aggiornamento…la tua ff è stata molto bella, davvero!!!!spero ke la ff continui a piacerti!!ciaooo e fammi sapere =D

 

 

 

allora amici e amike, lettori e lettrici, fan e ammiratori!(sempre con le mie manie di grandezza…) vi saluto e vi salasso…il prossimo capitolo…dopo il 22 (dico sempre così, però poi se ho l’ispirazione devo scrivereeee)

ciao e continuate a leggere e recensireeeee

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** CAPITOLO XII° - Verso la partenza ***


12

Salve salvino amicici!!

Come state??

Spero bene…

È da un’eternità ke non scrivo…e me ne dispiace!

Me ne sono successe di tutti i colori…ex ke appaiono, scompaiono e ricompaiono…cambiamenti di università…mezzi esami preparati…litigi con la mia migliore amica…diciamo ke x quello ke penso ora, mi sembra di essere Peter Pan ke arriva sulla Terra dall’Isola che non c’è e capisce ke il mondo non è come lui immagina…ke è molto ma molto peggio e non vede l’ora di ripartire verso la seconda stella a destra….

Così ho pensato ke scrivere mi avrebbe fatto bene…credo ke il mio stile sia un po’ cambiato, ma dopo un’attenta lettura di quello ke avevo scritto ho ripreso il filo del discorso…in caso ci fossero problemi, ditelo!!!se doveste avere bisogno di un riassuntino della storia, l’ho già bello che pronto e se volete posso postarlo nel prossimo capitolo che prometto sarà in linea presto!

Ora vi lascio…buona lettura….e commentate…

 

 

CAPITOLO 12

 

 

Maggio era alle porte e con lui le belle giornate, il sole, i fiori. La primavera esplodeva davanti agli occhi da Sakura che stava passeggiando nel parco insieme ad un ragazzo moro, dai lineamenti cinesi.

-Shaoran, con Yamazaki hai più parlato?- stava domandando la castana.

-Si. Ora le cose vanno bene. l’incidente sembra aver cancellato ogni traccia di stupidità da lui- entrambi risero e Sakura si portò la mano davanti la bocca per darsi un contegno. Nel farla ricadere lungo il fianco sfiorò la mano di Shaoran ed entrambi rabbrividirono.

In quel momento stavano passeggiando lungo un viale pieno di rampicanti, che avevano messo da poco radice nel parco e piccoli raggi del Sole giocavano tra le foglie evocando strani disegni sui volti dei due ragazzi che si ritrovarono fermi, l’uno davanti all’altro con le facce rosse. L’imbarazzo regnava sovrano.

Shaoran sorrise compiaciuto vedendo il ciondolo che portava Sakura. Da più di un mese non se ne separava mai. Istintivamente accarezzò la stellina che era adagiata sul petto della ragazza che, osservando il gesto del cinese, aumentò il ritmo del respiro.

Si guardarono negli occhi e la mano di Shaoran risalì lungo il collo si Sakura con una lievissima carezza, e poi si posò sulle gote rosse e calde. Le si avvicinò e depositò un bacio lievissimo sulla sua guancia.

Sakura chiuse gli occhi, perdendosi in quel momento e istintivamente abbracciò quel corpo che lei tanto amava. E si sentì avvolgere dalla morbidezza, da una freschezza che la pervase.

-Shaoran… io…- mormorò lei.

-Shh! Non dire niente!- sussurrò lui mentre stava per baciarla.

 

-SAAAAAAKURAAAAA!- disse una vocina gracchiante e fastidiosa vicino al suo orecchio.

-NOOOOOOOOOOOO!- urlò disperata la ragazza ritrovandosi avvinghiata al suo cuscino e non a Shaoran. –Era un sogno stupendo, Kero-Chan! E tu mi hai interrotto sul più bello!!- urlò rivolta al peluche lanciandogli contro l’ormai odiato cuscino che ogni notte prendeva le sembianze di un moro niente male.

-Oh! Scusami padrona se ho reputato giusto svegliarti visto che sono le sette e mezza e tu devi essere a scuola alle otto, dato che per questa settimana sei la capoclasse!- disse tutto d’un fiato e stizzito Kero-Chan. –Io! Il meraviglioso, stupendo, superbo, mitico…- sakura realizzando che ora fosse, si alzò di scatto e si diresse in bagno la sciando l’orsacchiotto giallo ad elogiare le sue indubbie qualità.

Alla velocità della luce si preparò e scese, facendo attenzione a non fare troppo rumore per evitare gli insulti di suo fratello. Ma appena mise piede in cucina si rese conto che in casa non c’era nessuno e sulla lavagnetta bianca lesse: -Io e papà staremo via per una settimana. Siamo andati a sistemare le cose per il campeggio. Mi raccomando! Ricordati di venire domenica con Tomoyo e gli altri mostriciattoli tuoi amici. Fai la brava e non mangiare troppo. Ti aspettiamo per domenica. Un bacio, Touya (dai un bacio anche a Tomoyo da parte mia)-

“Che sdolcinato!” pensò Sakura. Ma un altro pensiero si impossessò della sua mente. -La vacanza in montagna!- disse allegra mentre mangiava un toast che sicuramente suo padre aveva lasciato là per lei. Nell’ingresso s’infilò i pattini e si avviò verso la sua scuola pensando ai bellissimi giorni che l’aspettavano per le vacanze di primavera insieme ai suoi amici, e al suo Shaoran.

 

-Ma dov’è!- si chiese spazientito un ragazzo cinese, mentre aspettava la sua amata Sakura per riordinare l’aula. Aveva fatto i salti mortali per riuscire a convincere Tomoyo a cedergli il suo posto di capoclasse, solo per passare qualche minuto solo con lei. Voleva farle una sorpresa, ma con tutto il ritardo che lei stava facendo sicuramente sarebbe entrata in classe con il professore.

-Uff! scusami Tomoyo, ma sta mattina stavo facendo un bel sogno, sai con chi, ihihih! E Kero-Chan mi ha svegliata e mi sono arrabbiata! Sai che odio essere interrotta mentre sogno il mio S… Shaoran!!- urlò Sakura che era entrata correndo in aula e si era stesa su un banco per riprendere fiato senza rendersi conto che nell’aula non c’era Tomoyo, ma Shaoran stesso.

-Stavi sognando me?- chiese lui con un sorriso beffardo.

Lei prima impallidì e poi le si imporporò il viso. –Ma che dici! Perché avrei dovuto sognarti! Ahahahah! Che assurdità vai dicendo! Ahahah!- diceva Sakura imbarazzata, ma il suo tono non parve convincere il castano che le si avvicinò con uno sguardo malandrino e l’afferrò dalla vita. Si stavano specchiando negli occhi. Un mare verde in un oceano di miele. Il naso all’insù di lei contro quello marcato di lui. “Dimmi che non è un sogno! Dimmi che non è un sogno! Dimmi che non è un so…”

-Ehy! Ragazzi!- esclamò una vocina dalla cartella di Sakura.

-K E R O – C H A N!- sibilarono entrambi verso il peluche giallo che svolazzava per l’aula, ignaro di ciò che aveva interrotto (o forse l’aveva fatto apposta? Ihihih sghignazza zoa) .

-Che ci fai tu qui?- chiese stizzita la ragazza, cercando di far sparire il rossore sulla guance facendo dei respiri profondi. Ma un sussurro, che solo lei potè sentire, vanificò tutti i suoi sforzi: -Avremo tutto il tempo, tranquilla piccola- disse Shaoran dietro di lei depositandole una carezza tra la guancia e il collo, una carezza che le toccò le corde dell’anima.

-Mi sono detto: che faccio tutto solo a casa, mentre qui a scuola Sakura se la spassa con Tomoyo? A proposito! Dov’è Tomoyo?- chiese il peluche tutt’ad un tratto sospettoso.

-Già! Dov’è Tomoyo?- chiese anche Sakura alla volta di Shaoran.

-Ehm… Posso spiegare tutto!- esclamò terrorizzato dagli indici inquisitori che cattura carte e guardiano (più che indice, zampetta inquisitoria, dovrei dire XD ndzoa ) gli puntavano contro “Ed ora che mi invento? Che me la sono mangiata?”

-Ciao a tutti!- esclamò Tomoyo entrando e osservando la scena con un sorriso: Sakura e Kero-Chan che intimidivano Shaoran, più grosso e alto di tutti e due, ma con un’aria spaurita. Lui si voltò verso la mora e con gli occhi le lanciò un messaggio chiaro: AIUTO!

-Ah Shaoran! Grazie per avermi sostituita! Dovevo salutare Touya prima che partisse!- dopo aver udito questa frase, Sakura e Kero-Chan si calmarono e insieme cominciarono a riordinare l’aula prima dell’arrivo degli altri.

Anche se scherzava allegramente, Sakura era un po’ imbronciata. “Che scema che sei – si diceva- credevi davvero che avesse convinto Tomoyo a cederle il posto solo per vedere te?”

E altri pensieri omicidi vagavano per la testa di Shaoran: “Dannato peluche! Mi mancava tanto così, e l’avrei baciata! Ma un giorno…”.

“Ihihih! Anche stavolta sono riuscito a sventare le loro smancerie! Questa volta Touya me ne sarà più che riconoscente e mi darà tutti quei dolcetti di Tomoyo che mi ha promesso!” si diceva il guardiano felice per aver obbedito agli ordini di Touya.

“Chissà chi si è opposto contro questi due benedetti ragazzi! Speriamo che la vacanza serva a qualcosa!!” pensava Tomoyo che decise di introdurre l’argomento: -Allora? Siete pronti per la vacanza?- chiese allegramente.

-Si!- esclamarono all’unisono i due ragazzi che si guardarono e sorrisero imbarazzati per l’ennesima prova della sintonia che li univa!

 

“Mi è sempre piaciuto osservare il cielo. Nuvole che si rincorrono, il sole che sbuca timido e caldo allo stesso tempo…” diceva Sakura a sé stessa mentre il suo sguardo si perdeva verso i tetti della città. “Stavamo per baciarci… un’altra volta! E siamo stati interrotti… Se va avanti così… Non credo che ne usciremo illesi… Però… pensandoci bene, Shaoran è così paziente… Un altro si sarebbe già imbufalito e avrebbe lasciato perdere tutto” si girò a guardarlo e lo beccò a osservare i suoi lunghi capelli castani. Entrambi arrossirono e si sorrisero cercando di dare ascolto alla lezione di matematica.

 

“Accidenti, quanto è bella! Quando arrossisce poi… Giuro che taglio la testa al peluche e voglio vedere se in quel dannato corpicino giallo ha del cotone! Sono stato interrotto per l’ennesima volta!” pensava stizzito Shaoran mentre esplorava con gli occhi la schiena della ragazza che amava. La testa poggiata pigramente sul braccio, gli occhi rivolti al pallido sole di maggio. Ci sarebbe annegato in quelle pozze verdi. “Ma cosa vado a pensare! Sto diventando troppo romantico! Questa ragazzina mi farà dare di matto! È che la amo così tanto!”. In quel momento la ragazzina in questione si era voltata a fissarlo e lui era rimasto imbambolato e scocciato per essere stato scoperto nell’atto di osservarla.

“Meglio prestare attenzione al professore!” si consigliò saggiamente il ragazzo.

 

La settimana proseguì velocemente e finalmente arrivò la domenica mattina. Tomoyo aspettava la solita ritardataria insieme ai suoi amici, mentre le sue guardie del corpo aiutavano le ultime arrivate, Naoko e Rika, a caricare i bagagli nel pulmino di proprietà Daidouji.

-Ma quanto ci mette!- ringhiò stizzito Shaoran, mentre tutti lo canzonavano.

-Si deve fare bella per qualcuno!- sorrise Tomoyo nella sua direzione, pensando con occhi sognanti al completino che le aveva dato la sera prima.

 

La sera prima…

-Sakura! È arrivata Tomoyo!- aveva gracchiato Kero-Chan mentre divorava dei biscotti. Sakura scese di corsa le scale, già pronta per la serata che le aspettava: film, popcorn, pizza e un salto nel locale vicino al cinema per farsi quattro salti.

Accolse l’amica che la guardò con occhio critico: -E tu vorresti uscire così, sta sera?- disse guardando i semplici jeans e la maglietta con lo scollo a barca che Sakura si era messa.

-Cos’ho di brutto?- disse la castana osservandosi nello specchio dell’entrata.

-Sakura?! È sabato, andiamo al cinema e poi a ballare e con noi ci sarà Shaoran. Vuoi farlo cadere ai tuoi piedi o no?- la sgridò Tomoyo bonariamente. –Meno male che ci sono io!- sospirò mostrandole una busta con dei vestiti.

Dopo mezz’ora Sakura era diventata una ragazza da copertina di Cosmopolitan: maglietta a righe bianche e blu, gonna di jeans a piegoline con i bottoni laterali a stella e dei fuseaux lunghi fin sotto il ginocchio bianchi. I capelli legati con una coda alta e il trucco sul blu. Il complesso le piaceva molto, ma quando vide le scarpe, si pentì di aver accettato la proposta dell’amica. Due altissime decolté blu elettrico le fecero drizzare i capelli dietro il collo. Quando provò a camminare su quei nove centimetri di tacco, quasi caracollò dalle scale dell’entrata.

-Tomoyo! Sono sempre più convinta che vuoi attentare alla mia vita!- la risata che seguì quella frase la raggelò. “Ma chi me l’ha fatta fare!”

Al cinema ci arrivarono con il motorino di Sakura senza non pochi problemi a causa di quei benedetti tacchi e lì di fronte trovarono già i loro amici: Shaoran, Rika, Naoko e Yamazaki attaccato a Chiharu.

-Ma quant’è bello?- chiese in un bisbiglio Sakura alla sua amica osservando il suo Shaoran in jeans, camicia bianca e giacca nera, poggiato pigramente alla sua moto, i capelli al vento e lo sguardo pensoso poggiato su Sakura.

“Tutta opera di Tomoyo! Quei tacchi sono pericolosissimi sulla moto… al ritorno l’accompagno io” pensava Shaoran rimirando a sua volta la sua Sakura con quella gonna cortissima.

Salutati tutti decisero di entrare per prendere i posti e Tomoyo, sicura del fatto suo, cominciò la sistemazione “casuale” delle coppie. In ordine: Naoko, Rika, Chiharu, Yamazaki, Shaoran, Sakura e lei.

-Che sistemazione “casuale”, amica mia!- ringhiò Sakura rivolta a Tomoyo.

-Dai! Non prendertela! Avrete qualche attimo di intimità così!- le sorrise la mora.

-Si, come no!- sospirò lei e si perse tra i pensieri. “Io e Shaoran… Vicini… Cinema… Buio… Potrebbe succedere di tutto! Potrebbe prendermi la mano, passarmi un braccio attorno al collo…” i suoi pensieri furono interrotti dal suo amato: -Sakura? Sakura? Ci sei? chi devo chiamare per farti rinvenire? Le scarpe sono troppo strette e non ti fanno circolare il sangue?- le diceva Shaoran scuotendola.

-Eh? Si? Dimmi!- esclamò lei stupita.

-Popcorn o patatine?- le disse lui gentilmente.

Lei lo fissava imbambolata e a parte le sue labbra che si muovevano non capiva niente.

-Sakura? Pianeta terra chiama Sakura! Bella addormentata??- quell’appellativo la scosse definitivamente e chiese gentilmente al ragazzo di ripeterle la domanda. Lui dopo averla scrutata con aria preoccupata e divertita insieme, le chiese per l’ennesima volta: -Popcorn o patatine?-

-Oh… popcorn, grazie…- sussurrò delusa “Cosa credevi che ti avrebbe chiesto? In chiesa o al comune il matrimonio?”

I ragazzi tornarono quasi prima che in sala spegnessero le luci stracarichi di roba da mangiare. Shaoran mostrò a Sakura una mega confezione di popcorn –Ho pensato di prenderli in un formato gigante solo per me e per te, dato che solo noi due li volevamo e non ce n’erano più, ti spiace?-

-Oh no! Tranquillo!- “Adesso dobbiamo anche mangiare dallo stesso… piatto…” pensò agitata.

Il film cominciò e Sakura e Shaoran mangiavano placidamente i loro popcorn.

“Potrei passarle casualmente un braccio attorno alle spalle…” pensava Shaoran guardandola con la coda dell’occhio. Nelle scene romantiche i suoi occhi si facevano lucidi e sognanti, mentre in quelle da brivido serrava le palpebre.

Avevano scelto un film horror con una storia d’amore in sottofondo, in modo da soddisfare sia ragazzi che ragazze. Dopo una scena particolarmente cruenta Chiharu e Yamazaki si erano abbracciati e Sakura spontaneamente si aggrappò a Shaoran, rannicchiandosi contro il suo petto. Il ragazzo divenne tutto rosso e stava immobile come un asse di legno, ma i suoi pensieri erano escandescenti.

Sakura non si staccò più per tutta la durata del film e solo quando le luci si erano riaccese, si accorse di aver abbracciato Shaoran per più di un’ora. Si staccò immediatamente e la sua faccia si fece color porpora e mormorò uno –Scusa- in direzione del castano.

-E di cosa?- rispose lui preso alla sprovvista.

-Di averti, ehm… stretto, durante il film!- rispose Sakura sempre più imbarazzata. Camminavano vicini ed erano gli ultimi del gruppo, lui le aveva poggiato un braccio attorno alla vita e lei camminava in stile robot.

-Sakura… È un discorso difficile, ma prima o poi dovremo affrontarlo- disse Shaoran prendendosi di coraggio. –Sono anni che va avanti così. Appena uno dei due si avvicina all’altro, inizia l’imbarazzo. Perché? Perché non possiamo comportarci normalmente? Cavolo! Siamo due persone normali. Io non mangio te, tu non mangi me…-

Sakura, sorpresa dalle parole del ragazzo, non sapeva davvero cosa dire. Aveva indubbiamente ragione. Ma tutto quello che accadeva tra loro era una conseguenza dei sentimenti che li univano. –Shaoran, io…- ma furono interrotti dai loro amici che li chiamavano per decidere dove passare la serata. Alla fine si erano ritrovati a casa di Naoko davanti a delle pizze, patatine e birre.

Sakura e Tomoyo parlottavano tra loro del comportamento di Shaoran.

-Non so perché ha preso quel discorso- stava dicendo Sakura all’amica.

-Beh, amica mia, di sicuro la situazione lo sta facendo disperare! Appena lui ti si avvicina tu balbetti, arrossisci e diventi intrattabile, e a lui succede la stessa cosa. Non è mica facile!-

-Oh ma lo so che non è facile. Ma mica è colpa mia se siamo due timidi! E poi dopo tutto quello che è successo… come può pretendere che tra me e lui sia tutto facile?-

-Sakura, il punto è che tra voi non è successo un bel nulla e proprio a causa della vostra timidezza!- esclamò Tomoyo stizzita.

-E cosa devo fare?- le chiese la castana timidamente.

-Non lo so. Se non lo sapete voi due, non può saperlo nessuno. Ora andiamo, avviciniamoci agli altri!- disse alla fine la mora dirigendosi verso il gruppo.

La serata trascorse allegra, tra risate e brindisi alla birra e all’una era arrivato il momento di salutarsi.

Tomoyo, Yamazaki e Chiharu furono accompagnati a casa dalle guardie del corpo della mora, Rika rimase a dormire da Naoko e Sakura e Shaoran sarebbero tornati a casa con le rispettive moto.

Arrivati sotto Shaoran prese Sakura da un braccio e la bloccò.

-Ragazzina, non vorrai tornare a casa da sola!- esclamò con una finta voce dura.

-Ehi, ragazzino, cosa intendi dire? Che non so badare a me stessa? Ricordati che sono la Card Captor- rispose lei con un tono simile al suo.

-Card Captor o no, tu a casa da sola, vestita in quel modo, non ci torni. È immorale- le rispose lui facendo il duro, ma con lo sguardo serio.

Sakura si guardò le scarpe. Tacchi alti o no doveva guidare. Infondo non era stato difficile da casa sua al cinema. –Perché è immorale? Non è stato difficile guidare prima!-

-Ti si deve spiegare proprio tutto!- esclamò Shaoran esasperato –Hai una gonna, dei tacchi… Non ti dice niente la parola “malintenzionati”?-

Sakura lo guardò preoccupata, e alla fine disse: -P-p-puoi scortarmi s-s-se vuoi…-

Dopo qualche minuto di silenzio Shaoran acconsentì con un cenno del capo e salirono sulle loro moto.

 

“Diamine! Avrei voluto portarla io a casa, come quella sera… Dopo la gita dovrò partire per la Cina e volevo stare un po’ solo con lei… Ha paura di me!” dal nervosismo aveva accelerato troppo e dovette rallentare per farsi raggiungere dalla piccola moto di Sakura. Dopo pochi minuti erano davanti la casa della castana.

-Grazie, Shaoran!- disse lei con un sorriso.

-Figurati- rispose lui.

Cadde un silenzio imbarazzante. Tutti e due fissavano interessati le proprie scarpe e nessuno si decideva a dire qualcosa.

Alla fine Sakura balbettò: -T-t-ti va d-di e-entrare?- era rossa fino alla radice dei capelli.

Lui la guardò per un istante. Le gote arrossate, gli occhi languidi, smarriti e spaventati allo stesso tempo. Due pozze verdi in cui lui avrebbe voluto specchiarsi per tutta la vita se non per l’eternità. –Si- rispose inconsciamente e seguì Sakura che si avviava verso la porta di casa camminando in stile robot.

 

“Ma cosa mi è saltato in mente? Invitare Shaoran in casa mia, del tutto soli…- pensava Sakura mentre apriva la porta di casa –è sconveniente!- si rimproverò, poi però in testa le baluginò un pensiero: -Siamo abbastanza grandi per stare soli! Se tutto va bene nessuno lo scoprirà mai e…” ma i suoi pensieri furono interrotti dal cinese che le aveva chiesto dove avrebbe potuto poggiare il casco. Sakura si voltò verso di lui e l’osservò nella semioscurità dell’entrata. Un dispettoso raggio di Luna creava misteriose ombre sul suo viso, illuminando solo in parte i suoi bellissimi tratti. “visto così, nell’oscurità, è ancora più bello” pensava Sakura, mentre provava un irrefrenabile impulso di sfiorargli il viso con una labile carezza, ma proprio quando aveva alzato la mano, lui aveva acceso la luce dall’interruttore.

-Sakura? Sei sicura di star bene? è tutta la sera che sembri assorta nei tuoi pensieri!- disse Shaoran preoccupato avvicinandosi a lei.

Solo quando i loro nasi stavano per sfiorarsi, Sakura interruppe quel contatto per andare in cucina –Mettilo là, il casco- disse infine e gli indicò un ripiano sul quale poggiare le sue cose e con un cenno gli indicò la cucina.

Dopo essersi tolta le scarpe che le facevano male, cominciò a preparare del tè a piedi nudi.

 

Shaoran la guardava estasiato. Non avevano detto neanche una parola, ma non ce n’era bisogno in quel momento. Il rumore delle tazzine, del fuoco, il respiro di Sakura, erano parole più che esaustive. Qualcosa di magico stava accadendo.

-Sakura, grazie- sussurrò il castano dolcemente.

La ragazza sussultò. –E di cosa, Shaoran! Sei stato molto gentile ad accompagnarmi a casa. È il minimo che io possa fare offrirti del tè- sistemò le tazzine sul tavolo della cucina e prese dei biscotti.

Bevendo il tè parlarono della partenza prevista per il giorno dopo.

 

Il tempo stava passando veloce senza che i due ragazzi se ne accorgessero. Seduti sul divano chiacchieravano sui vecchi tempi, sulle Clow Cards, sulla nuova missione e semplicemente di loro.

-Era da molto tempo che non passavamo una serata così!- esclamò Sakura allegra. L’imbarazzo era scemato grazie a Shaoran che l’aveva messa a suo agio come quando erano ragazzini.

-Già- rispose lui assorto. –Tu mi vedi solo come un amico, Sakura?- chiese all’improvviso.

La ragazza trasalì.

Dopo anni di sentimenti provati e malcelati, proprio adesso doveva esserci la resa dei conti. Nella mente di Sakura turbinavano infiniti pensieri. Nessuna soluzione esisteva, se non parlare chiaramente. Aveva giocato col fuoco e ora si stava bruciando.

Si sentiva come una falena pericolosamente vicina ad una lampadina. Le sue ali si sarebbero di certo bruciate di lì a poco, quando avrebbe aperto bocca e l’unico suono che ne sarebbe uscito  era: nulla. Silenzio totale. Aveva la bocca aperta e nessun suono proveniva dalla gola.

-Sakura? Hai una paresi?- disse Shaoran. “Certo che potevo evitarmela la battuta” pensava il ragazzo. In qual momento anche la sua vita era appesa ad un filo. Anzi, alle corde vocali della ragazza davanti a lui. Cosa avrebbe risposto? E soprattutto: avrebbe risposto?

-Io non ti ho mai visto come un amico- proruppe poi lei. Rossa da fare invidia ad un pomodoro, gli occhi accesi e di un verde intenso. Si guardarono negli occhi.

Quella frase rimase sospesa. Carica di significati. Ma l’anima di Shaoran gli diede l’unica vera interpretazione. –Questa risposta mi basta. Per ora- aggiunse infine e alzatosi, posò un bacio leggero e dolce come le ali di una farfalla sulle labbra socchiuse di Sakura e se ne andò lasciando la ragazza immobile nella penombra del soggiorno.

Solo pochi minuti dopo si riprese sentendo il rombo della moto del cinese. Si porto una candida mano alle labbra e sorrise dolcemente.

Qualcosa si era smosso dalle profondità dei loro cuori. Un gesto e una frase li univa e li teneva lì, dove solo gli innamorati riescono ad arrivare (chiedo umilmente perdona a federico moccia!!!).

 

 

 

Torniamo al presente.

Una nuvola di capelli castani si agita in una camera situata al secondo piano di una casetta gialla nel centro di Tomeada.

-Dove sono i miei orecchini a stella?- urla verso un peluche giallo che degusta placidamente dei biscotti a l cioccolato.

-Nel primo cassetto del comodino- le indica.

-Nel primo cassetto, nel primo cassetto- si ripete la proprietaria dei capelli sopra citati.

Trovato quello che cercava comincia ad indossare quello che la sua migliore amica le aveva lasciato la sera prima in una busta: una maglietta rosa con le maniche di velo e dei pinocchietti neri con dei veli dello stesso colore della maglietta. A completare il tutto c’erano dei calzini di velo rosa e delle bamboline di pelle nera con dei buffi pom-pon fucsia.

Ecco la nostra Sakura pronta per partire. Nessuna valigia al seguito, in quanto la sua amica Tomoyo aveva insistito per prepararle tutti i vestiti che avrebbe dovuto mettere in campeggio. Tutto ciò che le serviva era in uno zainetto fucsia nel quale si era infilato anche Kero-Chan.

 

-E dopo mezz’ora di ritardo, Sakura è qui!- esclamò Yamazaki vedendo l’amica scendere al volo dalla moto ancora in corsa, scaraventare il mezzo contro il muro di cinta di casa Daidouji, fare una capriola sul tettuccio del mini-van in cui avrebbero viaggiato, e calarsi dal finestrino per finire seduta su un sedile.

-Allora, si parte?- ebbe la faccia tosta di dire con tono annoiato l’ultima arrivata. Il tutto fu seguito da una caduta in stile manga dei suoi amici.

Lasciato il motorino fumante e semidistrutto sul marciapiede, i sette ragazzi partirono verso la loro meta.

 

 

 

Mi sono già scusata x l’immane ritardo? Se non bastassero le mie scuse precedenti, ve le ripropongo ora: S C U S A T E M I!

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito il capitolo 11. non vi ringrazio uno per uno perché ora non ho tempo, ma riprenderò sicuramente dal prossimo capitolo!

Adesso vi lascio…spero che siate clementi con me, povera autrice senza cielo…

Questo capitolo è in cantiere da 3 mesi circa e adesso ho avuto di nuovo la forza di scrivere…

Beh…che dire di più?a presto, e recensite numerosi!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** CAPITOLO XIII° - Bagnati dall'amore ***


13

Ragazze, l’aggiornamento procede. Spero solo che sia sempre così. Se no passeranno altri mesi prima che io aggiorni.

Beh… vi lascio al capitolozzolo e i ringraziamenti a dopo :D

 

CAPITOLO 13

Canzoni allegre, segreti e confessioni tra amiche. Ecco la tipica atmosfera di una gita. E tra loro, se ci si sforza di guardare bene, possiamo individuare, come in tutte le gite, una ragazza innamorata e un ragazzo innamorato. Una ragazza timida e un ragazzo timido. Tutti e due belli e giovani e tutti e due con speranze ed emozioni chiuse nel cuore.

L’unica cosa che fa la differenza dal resto del mondo è una sorta di magia che aleggia tra loro. Eh già, perché questi due ragazzi, innamorati l’uno dell’altro, hanno dei poteri e un peso sulle spalle: salvare il mondo.

Ma almeno per una settimana, cercheranno di dimenticare tutto. Tranne loro stessi.

Ed eccoli tutti e due a guardare dal finestrino, assorti nei loro pensieri.

 

“Basta, ho deciso! In questa settimana devo dimenticare la timidezza e darmi una mossa. Non posso essere sempre in uno stato confusionale davanti a lui. Adesso mi alzo e vado a sedermi vicino a Shaoran!” si disse Sakura ma proprio quando si era alzata dal sedile uno scossone le fece cadere addosso la persona che si trovava in piedi vicino al suo posto e che sembrava essersi materializzata dai suoi pensieri.

–Shaoran!- esclamò ritrovandosi sotto di lui. La fissava con uno sguardo malandrino e i suoi occhi color del miele vagavano dagli occhi verdi di Sakura, alle sue labbra.

 

“Due paradisi in cui vorrei perdermi e naufragare” pensava Shaoran guardando in quel mare verde e quelle colline rosee e morbide. “Come sono belli i suoi occhi… e le sue labbra…” sollevò la mano per accarezzarle con il pollice le labbra e la sentì tremare sotto il suo tocco, la vide arrossire di piacere e sospirare per quel contatto tanto bramato.

 -Piccioncini!- li canzonò una voce vicino a loro e si ritrovarono tre paia di occhi e una telecamera puntata addosso e subito si immobilizzarono come due statue di gesso, imbarazzati e rossi da fare invidia ad un peperone.

-Scusa!- borbottò il cinese e si poggiò al sedile tenendo il broncio.

“Soliti ficcanaso!” si ritrovò a pensare Shaoran, seduto vicino a Sakura e incapace di rivolgerle la parola “Perché non vanno a spiare Chiharu e Yamazaki che se ne stanno comodamente sdraiati sui sedili di dietro?”. Stizzito si voltò verso Sakura e la colse mentre era sul punto si scoppiare a ridere. Quando una grossa risata uscì dalle sue labbra anche Shaoran rise e riconobbe che la situazione era davvero troppo comica.

 

-Dai non te la prendere!- esclamò Sakura dopo un po’ –Infondo non hanno visto molto…-

Shaoran la guardò stupito. Non era da lei parlare in maniera così… sciolta. “Che sia vittima di un talismano?” si ritrovò a pensare.

-Sai- continuò la castana poggiandogli una mano sul braccio –non mi sono arrabbiata per quello che stava per succedere poco fa!- gli sorrise e gli depositò un bacio su una guancia.

“Bene, Sakura è impazzita ed io potrei approfittare della situazione!” pensò Shaoran osservandola. Nella sua espressione riuscì a distinguere determinazione e coraggio.

-Non mi guardare così, Shaoran- sussurrò lei –Anche io voglio che la situazione si sblocchi, che la timidezza sparisca. Ma non è facile e tu lo sai. Però possiamo comportarci come due amici normali. Quando sarà il momento… capisci cosa intendo vero?- lo guardò dolcemente, senza imbarazzo. Il sorriso che gli regalò fu il più dolce che lui avesse mai visto e qualcosa si sciolse dentro il suo cuore.

 

Il viaggio continuò tranquillamente. Sakura e Shaoran chiacchieravano allegramente e gli altri cantavano canzoni più o meno famose. Finalmente i ragazzi scorsero la scritta di benvenuto nel campeggio “Rhodan House”.

Tomoyo chiamò Touya per sapere dove lui e suo padre avevano sistemato la tenda. Scesa dal mini-van Tomoyo chiamò a gran voce il fidanzato che subito accorse per aiutarli a scaricare i bagagli.

-Tu, cinesino, va a raccogliere la legna con Yamazaki. E sta lontano da mia sorella, capito?- ringhiò Touya a Shaoran e lui non ebbe altra scelta che eseguire gli ordini.

Camminando tra gli alberi i due ragazzi si ritrovarono a parlare.

-Ma hai finalmente parlato con Sakura? Oggi vi ho visti parecchio affiatati, e non sembravate due idioti che balbettano frasi incomprensibili- disse Yamazaki all’amico.

-Diciamo che c’è da parte di tutti e due la volontà di “fare qualcosa” per dare un senso alla nostra storia. In più Sakura si sta impegnando a scavalcare lo scoglio della timidezza… Ma…- sospirò il cinese.

-C’è sempre un “ma”, amico mio!- disse Yamazaki battendo una mano sulla spalla dell’amico –E scommetto che l’ostacolo che adesso tu non riesci a superare è il terribile Touya!-

-Non ne parliamo per favore! (x_x) per quanto Tomoyo cerchi di farlo ragionare o di tenerlo lontano quando sono con Sakura, lui riesce sempre a intervenire o a litigare con me. Ha anche delle terribili spie!- “Il dannato peluche” si disse rabbioso Shaoran.

-Dai! Vedrai che questa vacanza servirà un po’ a tutti come rimedio contro i nervi. Ma lo sapevi che i nervi…- e così Yamazaki cominciò a infarcire il povero Shaoran di cavolate sui nervi e sui rimedi.

 

-Non lo voglio vedere girare intorno a mia sorella!- stava dicendo intanto Touya alla sua fidanzata mentre stavano seduti in riva ad un piccolo laghetto –Non mi piace come la guarda!-

Intanto Tomoyo sorrideva alla cocciutaggine del ragazzo che amava e gli teneva la mano mentre bonariamente cercava di fargli capire quanto Shaoran fosse importante per la sua amica: -Lui le è stato vicino sempre. L’ha protetta quando c’erano di mezzo le carte di Clow…- “L’ha protetta da Yukito” aggiunse nella sua mente.

-Non importa. Quando c’è lui nei paraggi ci sono guai in vista- affermò nervosamente il castano.

-Non dimenticare qual periodo in cui lui era tornato in Cina e tua sorella soffriva tremendamente per il distacco…-

-Mia sorella non soffriva per il cinese. Di lui non gliene importa nulla!-

-Touya! Come puoi affermare questo? Lei è innamorata di lui come Shaoran è innamorato di lei!-

-No! E se solo questo fosse vero, tu dovresti fare di tutto per farglielo dimenticare!- brontolò il ragazzo.

-Touya Kinomoto! Ricorda che prima di essere la tua fidanzata, io sono la migliore amica di tua sorella e per lei voglio solo il suo bene!- s’inalberò Tomoyo.

-Il meglio per lei sarebbe un ragazzo come Yukito. Almeno sarei tranquillo grazie alla presenza di quella specie di angelo custode!-

-Si, come no. Ma Yuè non è Yukito. E Yukito è molto diverso da come lo ricordi tu!-

-Cosa vuoi dire?- chiese sospettoso Touya.

Tomoyo si morse la lingua. Aveva parlato troppo. –Niente, lascia stare… Adesso godiamoci il panorama!- cercò di sviare lei e Touya abboccò all’amo: -Hai ragione, dolcezza. Perché rovinarci la serata parlando del cinesino, quando possiamo dedicarci ad attività molto più piacevoli?- detto questo la face sdraiare per terra e cominciò a depositarle piccoli baci su tutto il viso e dove gli era permesso dall’assenza dei vestiti.

Tomoyo gli prese il viso tra le mani e lo baciò dolcemente, con amore e una delicata passione. -Ti amo- sussurrò vicino alle sue labbra scure.

-Non mi abituerò mai al suono che queste due parole hanno quando a dirmele sei tu- disse Touya guardandola intensamente, per poi chinarsi su di lei e baciarla con tutto l’amore che riusciva a dimostrarle.

 

 

Sakura era seduta sulla cima di una collinetta. Il vento giocava con i suoi capelli e il sole rosso del tramonto creava contrasti di luce sul suo volto. Tra le mani aveva la sua nuova chiave del sigillo. Anche in quelle dimensioni ridotte emanava un’enorme forza.

-Mi sono cacciata in qualcosa di molto più grosso di me… Non lo avrei mai immaginato…- sospirò queste parole mentre la sua mente rievocava la cattura del primo talismano. Yamazaki, Chiharu… Shaoran che non le rivolgeva la parola…

-Questa forza è dannatamente potente. Riesce a esercitare il suo potere anche su Shaoran. Neanche le carte avevano effetto su di lui. Ora chissà quali sorprese mi riserverà il futuro. Manca poco meno di un anno a quanto ha detto il Supremo, ed io in questo lasso di tempo dovrei trovare anche un fidanzato- *_* poggiando la testa sulle ginocchia, sbruffò. –È più facile catturare una carta di Clow, anzi, mille carte, che dichiararmi a quel cocciuto! Lui sa cosa provo, ma non vuole facilitarmi le cose! Già immagino cosa dice nella sua mente: “Staremo insieme solo quando anche lei lo vorrà veramente e avrà il coraggio di scegliere e non di farsi scegliere!”- bofonchiò imitando il cinese –Le stesse cose che direbbe Tomoyo… Di questo passo impazzirò!-

-Ragazzina, pazza lo sei già se ti metti anche a parlare da sola!- disse una voce alle sue spalle. Istintivamente Sakura nascose la chiave del sigillo che si era messa a brillare e si voltò ritrovandosi naso a naso con Shaoran che si era accovacciato accanto a lei. Le emozioni provate quella mattina riaffiorarono intensamente. Lo scossone, la carezza delle dita del ragazzo sulle sue labbra, i suoi caldi occhi colore del miele… Per smorzare la tensione che si era creata nella sua testa, Sakura con un dito spinse indietro la testa di Shaoran che, colto alla sprovvista, perse l’equilibrio e cadde all’indietro suscitando l’ilarità della ragazza.

-Basta così poco per buttarti giù, ragazzino?- disse fra le risate.

-Ride bene chi ride ultimo!- sogghignò lui e le saltò addosso cominciando a farle il solletico. Lei rideva talmente tanto che non si accorse di rotolare lungo il fianco della collina insieme a Shaoran.

E neanche lui se ne accorgeva preso com’era da quel nuovo gioco che li stava riportando all’infanzia.

Si resero conto di quello che era appena successo quando si ritrovarono completamente bagnati nell’acqua del laghetto che si trovava alle pendici della collina. Ma nonostante i vestiti inzuppati d’acqua continuarono a ridere, a giocare, a schizzarsi con l’acqua.

-Sbruffone!- lo canzonava Sakura facendogli la linguaccia mentre schizzi dorati arrivavano come carezze sulla sua pelle.

-Buffona!- le rispose Shaoran caricandosela di peso sulle spalle per lanciarla poi in acqua con un grosso tuffo. –Guardati! Sei così pesante che hai diviso le acque, ragazzina!-

-Come osi, cinesino?!- gli disse riemergendo dall’acqua fresca e attaccandosi al collo del ragazzo per trascinarlo con sé nell’acqua. Shaoran le poggiò le mani sui fianchi e si ritrovarono abbracciati. Sakura con le braccia intorno al collo forte di lui. Si persero in quell’abbraccio, annegarono nelle profondità dei loro occhi che dicevano mille cose e tacevano tutto. Misteri, segreti, speranze.

Sakura infilò le dita tra i capelli bagnati del ragazzo e gli avvicinò la testa alla sua. Socchiuse gli occhi.

“Questo sarà il momento più importante della mia vita. Non devo, non posso sciuparlo…” pensava la ragazza con il cuore in tumulto. Le labbra a pochi centimetri l’una dall’altra. L’agognato bacio stava per essere dato ma…

-Toglile le tue manacce di dosso, ragazzino!- urlò con voce tonante Touya. Stava giusto godendo della compagnia della sua fidanzata quando aveva sentito delle voci familiari provenire dal laghetto. Aveva riconosciuto in quelle voci sua sorella e il cinese. Aveva lasciato Tomoyo sdraiata sul prato ed era corso a vedere cosa stava succedendo tra qui due. La scena a cui aveva appena assistito, il caldo abbraccio in cui erano avvinghiati i due ragazzi, lo fece infuriare e si era tuffato in acqua per separarli e per dare una lezione una volta per tutte al ragazzo che infastidiva sua sorella.

-Comportati da uomo e prenditi le tue responsabilità. Me la pagherai cara questa offesa che hai fatto a mia sorella!- sbraitò mettendosi in posizione di combattimento.

Sakura e Shaoran, ancora abbracciati, lo guardavano con i sopracigli alzati e sconcertati.

-Touya, smettila. Ti stanno guardando tutti…- disse Sakura imbarazzata.

-Con te faccio i conti dopo. Ti farò passare la voglia di fare il bagno vestita a suon di sculacciate. Con un cinesino per giunta!- tagliò corto Touya e si rivolse furente verso Shaoran. –Dai! Fatti sotto, bamboccio!-

-Touya Kinomoto, la vuoi smettere si o no?- aveva urlato Tomoyo sdegnata con le mani sui fianchi –Va bene, è tua sorella. Ma ora hai proprio esagerato. Se non la lasci stare, tra noi finisce qua!- evidentemente Tomoyo non ne poteva più della situazione e il nervosismo aveva avuto la meglio su di lei, facendole perdere la proverbiale calma.

Tutti la guardavano allibiti. Nessuno osava dire nulla. Erano tutti immobilizzati in quella strana scena: Touya pronto a sferrare due sonori pugni verso Shaoran che a sua volta si trovava di spalle ma con la testa girata verso il fratello di Sakura, la quale si trovava ancora tra le sue braccia.

-Se fosse stato per te, tua sorella si sarebbe ritrovata tra le braccia di un poco di buono. Yukito non è affatto la persona che tu credi che sia! Ha cercato di forzare Sakura a fare cose delle quali tu non ne saresti molto felice di venire a sapere e se ne è uscita da quella storia è solo grazie a Shaoran. Mentre io e te pensavamo solo a noi stessi, è stato questo ragazzo, che tu chiami “cinesino”, a fare da fratello maggiore a Sakura. E anche da amico, visto che lei si era ritrovata sola, senza la sua migliore amica e senza suo fratello. Senza il suo eroe.- “Ecco, l’ ho fatto- pensava tristemente Tomoyo –ho detto la verità a Touya. Ho svelato la vera personalità del suo migliore amico. Che ne sarà adesso di noi?” aveva le lacrime agli occhi e aveva paura della reazione del suo fidanzato.

Lui si fece prima paonazzo. Poi chinò il capo e se ne andò chissà dove verso i boschi. Sakura era già pronta a seguirlo, ma Shaoran e Tomoyo glielo impedirono.

-Lascia che si sfoghi. Se non tornerà domani mattina andremo a cercarlo. Ormai sta facendo buio- disse dolcemente Shaoran prendendole la mano per non farla scappare in direzione del fratello.

-Adesso sa tutto- disse Sakura. Ma questa è l’ultima cosa che ricordò prima di piombare in un sonno senza sogni.

 

 

 

 

 

 

Finalmente ho dato un po’ di spazio alla coppietta Tomoyo-Touya a cui avevo lasciato un ruolo marginale. Questo solo per scusarmi per i continui sospironi che vi causo quando Sakura e Shaoran stanno per capitolare e poi non capitolano mai, come succede anche in questo capitolo per ben tre volte… poveri pueri!

Bene. adesso passo ai ringraziamenti :

silgree89: ecco che sono ritornata  con un altro capitolo e non devi chiamare “chi l’ha visto” o l’FBI x ritrovarmi. La nostra beneamata coppia dovrà ancora un po’ patirne prima di “capitolare” e di concludere qualcosa. Sennò che gusto ci sarebbe? Tanto vale scrivere: Sakura e Shaoran si baciarono e vissero felici e contenti! ;)  infondo questo tira e molla non è male. Si fanno desiderare! Per il loro primo bacio ho grandi progetti (ndzoa che ride sadicamente. Sakura e Shaoran sono due marionette nelle mie avide manine). Mentre scrivevo la frase “ma cosa credevi che ti avrebbe chiesto? In chiesa o al comune il matrimonio?” Anche io ridevo come una scema davanti al monitor! Nel periodo in cui non riuscivo a scrivere mi veniva la voglia di mangiarmi la mia tastierina (che è di dimensioni talmente piccole che chiunque la vede me la chiama “caccoletta” . credo che si fosse un po’ offesa per questi insulti gratuiti e allora ho fatto di tutto per farmela di nuovo amica (in pratica l’ho pulita, le ho tolto la polvere, molliche del paleolitico che se venisse analizzato il dna in esse contenuto potrebbe essere usato per ricreare i dinosauri (ma come fanno ad andarci molliche nella tastiera? Ndsilgree - -‘) (non ne ho idea, ma le ho trovate ndzoa) ). Ok..dov’ero rimasta? Mi sono persa, come al solito… beh..comunque spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e ti prometto solennemente che nel prossimo capitolo Sakura backs in actions! (si scrive così? Ndzoa disperata perché il suo inglese si è rammollito dato il periodo di fancazzismo perenne in cui è cascata)

 

manu: spero che anche questo chappy ti sia piaciuto. Per una svolta nella storia Sakura-Shaoran si dovrà apettare un bel po’. Come ho già detto sopra, non mi va di facilitargli le cose. Infondo nella vita niente e facile, men che meno trovare l’amore della propria vita (alla fine magari non sarà neanche Shaoran, chi lo sa? ndzoa). Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Ciao e a presto!

 

LadyMarion : eccoti accontentata! Ho aggiornato presto prestolo (considerando che ultimamente i miei aggiornamenti fanno salti di 2,3,4,5,6 mesi, ho fatto passi a da gigante!) spero che anche questo chappy ti piaccia!

 

Bene…con le recensioni per il capitolo 12 ho finito… ne approfitto adesso per ringraziare quelli che hanno letto Un lampo di vita e specialmente quelli che hanno recensito. Grazie mille!

 

Ok. Adesso è davvero tutto per questo capitolo. Spero di ricevere tante recensioni (tante quante me ne arrivavano i primi tempi =) ) ma sono felicissima di leggere quelle che mi lasciate. Infondo sono anche le recensioni che mi spingono a scrivere!

 

Un besos, ancora grazie!

 

Ciao, zoa ;)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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