Pokemon Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

Salve a tutti! Spero che vada tutto bene, e che l'anno nuovo sia cominciato il meglio possibile... e per meglio festeggiare l'inizio del nuovo anno, vi presento una mia nuova storia, dedicata a uno dei miei videogiochi preferiti... e ad un anime con il quale ho un rapporto di amore / odio. Mi spiego meglio... adoro i personaggi dell'anime di Pokemon - con l'eccezione di un certo allenatore dai capelli viola che NON risponde al nome di Harley - ma penso che gli autori stiano facendo del loro meglio per gettare al vento tutte le opportunità che gli vengono offerte, e la loro caratterizzazione dei personaggi è alquanto carente: prova ne sia che Ash è passato dall'aver sconfitto due Pokemon Leggendari all'aver perso contro un allenatore alle prime armi nel giro di tre episodi. Per non parlare del fatto che, in tutta la saga di Bianco & Nero, sembra aver dimenticato tutto quello che ha imparato nelle serie precedenti.

Insomma, mi rendo conto che l'anime di Pokemon è stato fatto principalmente per vendere i giochi... ma potrebbero nasconderla un po' meglio, la cosa! Aggiungete a questo il fatto che trovo assolutamente irritante Iris, la nuova compagna di viaggio, e avrete un quadro completo di quanto penso che la nuova serie dell'anime faccia schifo. Gli unici personaggi che davvero mi piacciono sono Spighetto, la sua rivale Burgundy, Giorgia (la rivale di Iris), Stephan e la povera e bistrattata Bel. Per il resto... mi basti dire che di recente, uno dei rivali di Ash è riuscito ad essermi odioso quasi quanto Paul. E' una bella impresa.

Avevo intenzione di scrivere questa storia in ogni caso, visto che avrei comunque scritto un sequel per Heart Soul Adventures. Perchè sì, questo è un sequel di Heart Soul Adventures, ambientato appena un paio di mesi dopo la fine di quest'ultima storia... ma non preoccupatevi, non ci sarà bisogno di sapere tante cose di Heart Soul Adventures per seguire Best Wishes Reload. I richiami saranno sporadici, e non riveleranno troppo che non sia già accaduto nei capitoli che ho pubblicato.

Comunque, dicevo, gli ultimi episodi andati in onda in Giappone mi hanno convinto a scrivere questa riedizione di Best Wishes, giusto per riscrivere la saga nella maniera che a me e, spero, alla maggior parte di coloro che frequentano questa sezione di EFP sia più gradita. Come sempre, i personaggi che appaiono in questa storia sono di proprietà dei rispettivi ideatori, e sono stati usati senza permesso e senza scopo di lucro. Quindi, non denunciatemi, anche perchè non ci guadagnereste molto.

Ah, già, giusto per non dimenticarmi... aspettatevi anche un po' di romanticismo in questa storia, in particolare Pokeshipping (Ash / Misty) e FerrisWheelshipping (Touko / N). Hehee... sì, lo ammetto, anch'io sono stato preso da quest'ultima coppia! Certo non prenderanno una parte troppo grande della storia, ma sicuramente aggiungeranno un qualcosa che nell'anime di Pokemon è mancato in maniera alquanto disdicevole.

Credo di aver detto tutto quello che c'era da dire... quindi, senza ulteriori indugi, iniziamo con la storia! Buona lettura!

Oh, e... festeggiamo l'arrivo della sesta generazione di Pokemon! Pokemon X e Pokemon Y usciranno ad ottobre!

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La regione di Unima. Un luogo misterioso, pieno di sorprese, dove vivono Pokemon sconosciuti ai più, e dove esseri umani e Pokemon vivono ora in una ideale ma precaria condizione di armonia. Un luogo dove si mescolano tradizione e modernità, tra leggende misteriose ed invenzioni straordinarie. In questo continente, si trova una delle Leghe Pokemon più prestigiose in assoluto, con a capo il Campione Nardo, affiancato dal suo allievo Marzio e da altri tre dei più grandi allenatori di Pokemon mai esistiti.

E' in questo nuovo mondo che il giovane aspirante Pokemon Master, Ash Ketchum, assieme alla ragazza del suo cuore e al suo inseparabile Pikachu, vivrà una nuova avventura, e conoscerà nuovi amici e nuovi rivali. Davanti a sè, questo giovane ed ambizioso allenatore ha ancora una lunga strada... e non si lascerà fermare da nessun ostacolo!

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"Pika pi!" esclamò Pikachu, drizzando le orecchie con eccitazione mentre indicava verso l'orizzonte, e verso la terraferma che stava già cominciando a farsi vedere, illuminata dal sole del mattino. Il suo allenatore, il quindicenne Ash Ketchum di Biancavilla, era in piedi accanto a lui, e stava guardando oltre la ringhiera del traghetto sul quale si era imbarcato soltanto il giorno prima, partendo dal porto di Aranciopoli. Solo due mesi prima lui, la sua fidanzata Misty e tutti i loro amici avevano vissuto un'avventura straordinaria che li aveva portati a sfidare nemici terribili e a salvare i Pokemon Leggendari dei quattro continenti dell'Est dalle brame di uomini assetati di potere... e ora, dopo un periodo passato alternandosi tra il riposo e l'allenamento dei Pokemon, lui e Misty erano in viaggio per quel nuovo continente, Unima, e le meraviglie che sicuramente aveva in serbo per loro! Certo, era stato un po' triste dover salutare Brock, Tracey, Gary, Vera, Lucinda e tutti gli altri amici - alcuni dei quali inaspettati - che avevano lottato al loro fianco per tutto quel tempo, e li avevano aiutati a salvare la situazione prima che accadesse un disastro irreparabile. Ma dopotutto, era giusto così... ognuno di loro aveva la sua strada da percorrere, Brock per inseguire il suo sogno di diventare il miglior allevatore di Pokemon del mondo... Gary per continuare le sue ricerche e succedere a suo nonno (anche se Misty, con un pizzico di malizia, aveva notato come Gary avesse deciso di lavorare nei laboratori dislocati a Sinnoh...). Vera e Lucinda, per continuare sulla loro strada e diventare le migliori coordinatrici di Pokemon del mondo...

E poi, questo non voleva certo dire che le loro strade non si sarebbero più incrociate. Anzi, Ash aveva tutta l'intenzione di contattare i suoi amici, quando possibile, e scambiarsi le ultime novità.

Con un sorriso eccitato, Ash si aggiustò il berretto sulla testa e accarezzò Pikachu. "Hehee... lo so che non vedi l'ora di sbarcare, Pikachu... e sinceramente, anch'io sono eccitato all'idea che molto presto saremo ad Unima!" disse gentilmente. "Un nuovo continente... accidenti, mi sento come se stessi iniziando di nuovo tutto il viaggio!"

"Beh, spero che questo non voglia dire che farai gli stessi errori di quando hai iniziato il viaggio!" gli rispose divertita Misty, la sua fidanzata, arrivandogli a fianco con le mani sulla nuca e la migliore faccia tosta che riusciva a fare! Anche se ormai si conoscevano da cinque anni, Misty aveva mantenuto il suo sarcasmo e la sua abitudine di punzecchiare Ash. "E... se per caso incontri una ragazza con la bicicletta, cerca se possibile di starle lontano. E' solo un consiglio, è ovvio!"

Tuttavia, Ash non brontolò per la battuta - anzi, la prese sul ridere e rispose con un'altra frase ironica. "Beh, è un consiglio che seguirei volentieri. Peccato che a questo punto sembra che ormai io abbia l'obbligo per contratto di distruggere una bici per ogni continente che visito! Vera e Lucinda potrebbero testimoniare..."

I due ragazzi e Pikachu risero brevemente dello scambio di battute. "Hehehee... ma guarda un po', Ash Ketchum che ribatte colpo su colpo alle mie frecciate! Credevo che non avrei mai visto il giorno in cui questo sarebbe accaduto!" rispose Misty. I suoi quindici anni si facevano ormai sentire - e anche se i suoi capelli erano pettinati come tanto tempo fa, con l'ormai immancabile coda laterale e le frangette sulla fronte, il suo abbigliamento era decisamente diverso: portava dei jeans corti che mettevano bene in mostra le sue gambe, e al posto del suo top giallo indossava una maglietta a righe azzurre e bianche a maniche corte, tirata su e legata sul davanti in modo da scoprirle la pancia, mentre ai piedi portava un paio di sandali bianchi dalle orlature gialle.

Ash, dal canto suo, aveva un abbigliamento molto simile a quello a cui era abituato. Indossava una giacchetta a maniche corte di due colori, blu nella parte superiore e bianca in quella inferiore, con una grande cerniera lampo luccicante, un paio di pantaloni grigi scuri con comode scarpe da ginnastica rosse, e il suo immancabile berretto con il frontino era bianco sulla parte frontale, decorato con una Pokeball stilizzata di colore azzurro, e rosso su tutto il resto della superficie. Anche Ash era cresciuto e aveva messo su un po' di centimetri da quando era partito per la prima volta da Biancavilla, con solo un recalcitrante Pikachu al suo fianco. E, qualcuno avrebbe notato, si era anche fatto più robusto. Dopotutto, non si fa una vita come la sua, sempre all'aria aperta e in viaggio, senza averne degli effetti benefici!

"Beh... a costo di dire un'ovvietà, direi che siamo quasi arrivati!" affermò Misty. La costa si avvicinava sempre di più, e non sarebbe passata più di un'ora prima che il traghetto approdasse. "Allora, Ash... hai già deciso come fare? Partirai da un singolo starter, immagino."

Il ragazzo annuì, scambiandosi un segno d'intesa con il suo Pikachu. "Sì... Dopotutto, se voglio imparare quanto più possibile sui Pokemon, è anche giusto che per certi versi io riparta dalle basi. Ma... questa volta starò attento a non trascurare gli altri miei Pokemon! Farò in modo di ricorrere anche a loro, se ce ne sarà bisogno." rispose.

"Pika, pika!" rispose Pikachu, approvando l'idea. Anche Misty sembrò essere d'accordo.

"Mi sembra una buona idea... per quanto mi riguarda, io ho con me Seadra, Cloyster e Gyarados... nel caso ce ne sia bisogno! E ho tutta l'intenzione di catturare qualche altro Pokemon d'Acqua, fintanto che sono qui!" affermò, mentre con lo sguardo adocchiava un grosso Pokemon simile ad un pesce luna di colore rosa che saltava elegantemente fuori dall'acqua, e tra sè pensò che sembrava una forma evoluta di un Luvdisc. "Bene... allora cominciamo a prendere i nostri bagagli... e andiamo! Il continente di Unima ci aspetta!"

"Perfetto!" rispose il giovane aspirante Pokemon Master. Raggiunse Misty, e i due si scambiarono un rapido ma tenero bacio, poi Ash prese Pikachu in braccio e guardò verso la costa, ormai sempre più vicina. "Preparati, lega di Unima! Stiamo arrivando... e vinceremo!"

"Pikachu!"

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Soffiolieve. Una cittadina vicina alla costa orientale di Unima, adagiata all'interno di un golfo che la protegge dalle correnti fredde dell'oceano. Un posticino tranquillo, in cui quasi tutti si conoscono, e le stagioni sono scandite dall'imbrunire delle foglie e dalle mutevoli fasi del giorno e della notte.

Quel giorno, in una graziosa casa di legno dal tetto spiovente, posta nella piccola piazza centrale, una ragazza si stava preparando per iniziare il suo viaggio, dando un'ultima occhiata al suo zaino per verificare se tutto era a posto. Era il giorno del suo tredicesimo compleanno, dopotutto... e Touko, una graziosa ragazza dai folti capelli castani legati in una coda dietro la testa, non vedeva l'ora di muovere i suoi primi passi nel mondo dei Pokemon!

Mentre controllava quello che aveva messo nel suo zaino, Touko si prese un attimo di pausa per controllare che anche il suo abbigliamento fosse a posto. La ragazzina indossa un completo che di femminile aveva ben poco - ma chiunque conoscesse il carattere dinamico di Touko avrebbe pensato che le si addicesse perfettamente! Maglietta bianca a maniche corte, con sopra una giacchetta nera, e pantaloncini corti un po' sbrindellati, scarponcini nero-marroni con i lacci e le suole rossi, e un berretto bianco con il frontino rosso decorato con una Pokeball stilizzata rossa, dal cui retro spuntava una vaporosa coda di capelli castani... un abbigliamento poco elegante ma sicuramente pratico per un lungo viaggio alla scoperta del continente! Tra non molto, sarebbe stato il momento di presentarsi dalla professoressa Aralia per ricevere il suo primo Pokemon... e Touko sapeva bene che ci sarebbero stati anche Komor e Bel! C'era qualcosa di speciale nell'idea di iniziare la sua grande avventura al fianco dei suoi più grandi amici...

Finalmente, Touko finì di controllare il suo zaino e, con un sorriso soddisfatto, lo richiuse. Mancava soltanto qualche ora... tra non molto, la professoressa Aralia avrebbe portato gli starter, e allora il suo grande viaggio sarebbe iniziato! Touko si chiese chi avrebbe potuto scegliere... forse il maialino fiammeggiante Tepig? O la graziosa lontra acquatica Oshawott? O l'astuto serpentello d'erba Snivy? C'era solo l'imbarazzo della scelta, in una situazione simile...

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"Bene... credo che con questo, so tutto quello che c'è bisogno di sapere per iniziare il mio viaggio." disse con tutta flemma un ragazzo tredicenne dai capelli neri a caschetto, alzandosi dalla sua scrivania e aggiustandosi gli occhiali da vista sul naso mentre richiudeva il libro sui Pokemon che stava leggendo. "Ho coperto tutte le basi, ora l'unica cosa che mi serve è la possibilità di mettere in pratica quello che ho imparato. Ho anche già deciso chi sarà il mio starter."

Komor, il secondo degli aspiranti allenatori che avrebbero iniziato il loro viaggio da Soffiolieve, rimise a posto i libri che aveva ripassato fino a quel momento, e riordinò la sua camera, guardando il risultato con un certo orgoglio. Era questo il suo ideale di vita... l'ordine, la strategia e l'organizzazione prima di tutto, era questo il modo migliore per riuscire come allenatori. E con questo sistema, con pazienza e costanza, sarebbe diventato il più forte allenatore di tutta Unima.

Il ragazzo si mise a posto i vestiti - una leggera giacca azzurra a maniche lunghe su una camicia bianca, con una striscia rossa che la attraversava verticalmente, pantaloni lunghi neri e scarpe azzurre - e cercò di pettinare il ricciolo ribelle di capelli neri che svettava sulla sua testa. Non avendo successo, Komor sospirò e scosse la testa, decidendo che non era il caso di far aspettare Touko e Bel... anche le sue amiche, come lui, avevano atteso da lungo tempo quel giorno!

"E va bene... possiamo iniziare!" disse finalmente tra sè Komor, andando a prendere le sue cose. "Vediamo un po' come va..."

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"Lalalaaa, lalalaaa... hmm... vediamo un po', ho tutto? Allora, la mappa e la bussola ci sono... anzi, tre bussole, giusto per stare sicura... poi il cambio, la cassetta del pronto soccorso e... Aaaaaaugh!"

Si sentì un forte frastuono, e i rumori di numerosi oggetti che cadevano a terra quando la ragazzina bionda perse la presa e rovesciò a terra tutti i contenuti dello zaino! Osservando il disordine che ora regnava sovrano nella sua camera, la ragazzina si mise le mani nei capelli cominciò a sfregarseli, come se stesse cercando di farsi venire in mente una soluzione! "Aaaaah, guarda qui che roba, accidenti! Ma perchè faccio sempre le cose nella maniera più imbranata?" esclamò Bel di Soffiolieve, mentre riprendeva a raccattare il suo equipaggiamento da viaggio. "Cavolo... devo rimettere tutto a posto in fretta, Komor e Touko saranno già pronti ormai!"

Anche lei tredicenne, Bel dava comunque un'impressione molto diversa rispetto a Komor o a Touko... mentre il ragazzo con gli occhiali proiettava un'aria di sicurezza in sè e di calma, e Touko sprizzava determinazione da tutti i pori, la biondina dall'ampio vestito bianco intero, con tanto di gonna, il golfino arancione senza maniche e, elemento ancora più distintivo, il grande cappello verde da cui uscivano ciuffi di spettinati capelli biondi, dava l'aria di essere inesperta e nervosa... un'impressione che non veniva certo attenuata dalla confusione che aveva fatto in quel momento! Con zelo, Bel si inginocchiò per terra e cominciò a rimettere tutto a posto, mentre al piano di sotto, i suoi genitori sospirarono gentilmente, sentendola mentre si affannava dietro il suo bagaglio.

"Aaah, la nostra piccola Bel... ancora non riesco a credere che stia per partire!" affermò la mamma di Bel, sorridendo fieramente. "In effetti... ancora mi stupisce il fatto che tu abbia acconsentito a lasciarla partire così facilmente! Mi ricordo che eri assolutamente contrario!"

Il papà di Bel, un uomo alto e un po' sovrappeso, dai corti capelli neri e dall'espressione bonaria ma un po' altezzosa, alzò lo sguardo dal giornale che stava leggendo, e rivolse un sorriso tranquillo a sua moglie. "E lo sono tuttora, mia cara." affermò. "Ma... credo che vedere con i suoi occhi quanto sia duro diventare allenatori, e quanto il mondo dei Pokemon sia pericoloso, la farà desistere ben presto. Non preoccuparti, cara, sarò pronto ad andarla a prendere e riportarla a casa prima che si faccia davvero male."

La moglie, senza perdere il sorriso, alzò gli occhi al cielo e scosse la testa. Sempre il solito iperprotettivo...

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Il sole del mattino era la vista che la professoressa Aralia, la massima autorità di Unima in fatto di Pokemon, preferiva quando doveva andare a dare gli starter a qualche allenatore esordiente. Le dava l'idea di un nuovo inizio, del primo passo di un viaggio che andava vissuto in tutta la sua bellezza.

La giovane scienzata era una donna sulla trentina d'anni, con una folta chioma di capelli castani chiari disposti in una strana pettinatura sopra la testa, come un ricciolo di panna montata, e grandi occhi verdi che le davano un fascino elegante e discreto, accentuato da un paio di grandi orecchini rossi che, a parte i suoi capelli, erano l'unica concessione alla stravaganza. Il suo camice da laboratorio, portato sopra una maglietta bianca e una corta gonna verde, era invece quanto di più conservativo si potesse immaginare. In quel momento, la professoressa portava con sè una piccola scatola nella quale erano contenute le Pokeball da assegnare agli allenatori esordienti, e passeggiava in tutta tranquillità, guardandosi attorno e godendosi lo spettacolo della tarda primavera.

La scena era tranquilla e rilassante, e sembrava che sarebbe andato tutto come le altre volte... se non fosse stato per un improvviso movimento e un verso particolare che le fece voltare lo sguardo verso una roccia vicina. Ormai, la giovane scienziata si trovava vicino alla città di Soffiolieve, e il paesaggio naturale stava lasciando il passo alle costruzioni della civiltà, quindi la sorprese un po' il fatto che ci potesse essere un Pokemon selvatico da quelle parti. E c'era in quel verso un che di triste... Aralia decise che era il caso di andare a controllare, e si diresse verso la roccia, restando alquanto sorpresa di vedere che il Pokemon che stava emettendo quei versi era una piccola creatura simile ad un porcellino che era stata legata con una fune ad un paletto piantato nel suolo! Era più o meno delle dimensioni di un porcellino da latte, di colore principalmente arancione, con diverse chiazze nere, rosa e gialle su varie parti del corpo. Aveva dei grandi, tristi occhi ovali, il classico naso piatto dei maiali, e una larga striscia gialla sul suo grugno, mentre la maggior parte del suo musetto era nera, con lunghe orecchie posizionate proprio sopra la testa. Le sue zampette erano corte e terminavano con delle piccole unghie nere, e la sua coda era a molla, e terminava con una piccola sfera rossa. Ma la cosa che scioccò di più la giovane scienziata fu vedere che il piccolo Tepig era estremamente magro e affamato, e stava cercando di cavarsela brucando un po' d'erba.

"Un... Tepig?" si chiese Aralia, chinandosi verso il piccolo Pokemon suino, che emise un grugnito di paura e cercò di ritirarsi quanto più poteva con quella corda al collo. La giovane donna si fermò, capendo di avergli fatto involontariamente paura, e cercò di parlargli con calma e gentilezza per blandirlo, mentre con una mano prendeva un po' di cibo per Pokemon dalla tasca del camice. "Oh, scusa, piccolo... non avevo intenzione di spaventarvi, davvero!" disse, per poi appoggiare un po' di bocconcini vicino a lui. "Ti ho visto qui, e ho pensato che avessi fame... ecco, mangia pure! Non fare complimenti..."

"Piiig?" grugnì il Pokemon porcellino, muovendo tristemente le orecchie. Con circospezione, Tepig si avvicinò al cibo e ne prese un boccone, senza per questo apparire più vivace o rassicurato... e mentre Tepig cominciava, abbastanza controvoglia, a mangiare, la professoressa iniziò a sciogliere il nodo che lo teneva fermo al paletto, chiedendosi chi poteva essere così crudele da fare una cosa simile a quel piccolo Pokemon... e per quale motivo poi...

"Probabilmente qualcuno che pensava che questo Tepig fosse troppo debole, e ha voluto sbarazzarsene..." disse tra sè. "Purtroppo, mi sa tanto che Tepig ha ancora fiducia nel suo allenatore, e vorrebbe restare qui ad aspettarlo... ma se non lo prendo con me, non se la caverà certo da solo. E va bene, vorrà dire che lo prenderò con me, e magari potrà diventare lo starter di qualcun altro che ne avrà più cura..."

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Alla dogana di Unima, appena scesi dal traghetto, Ash e Misty stavano espletando tutte le formalità necessarie ad entrare nel continente... il che, nel loro caso, voleva dire anche verificare le loro licenze di allenatori. L'agente della dogana stava esaminando con attenzione i loro documenti, restando particolarmente impressionato dalle credenziali di Ash.

"Hmm... Ash Ketchum, eh? Vedo che dall'altra parte dell'oceano ti sei già fatto una certa reputazione, ragazzo." affermò. "Giunto tra i Top 16 nel Campionato di Kanto. Top 8 nei Campionati di Johto e Hoenn. Vincitore dei Campionati di Sinnoh e delle Isole Orange. E hai anche completato la Battle Frontier di Kanto. Molto interessante, ragazzo... e che ci fa una promessa come te ad Unima? Immagino che faccia parte di un viaggio di istruzione, per così dire, eh?"

"Certo che per essere un addetto alla dogana, parla un sacco..." pensò Misty con sarcasmo, ricevendo i suoi documenti.

"Può scommetterci!" rispose allegramente il ragazzo. "Il mio sogno è diventare un Pokemon Master, il più grande che si sia mai visto! E per fare questo... devo viaggiare in tutto il mondo, e scoprire quanto più possibile sui Pokemon!"

L'agente fece una risata gioviale. "Bene, bene... ragazzo mio, con queste credenziali, credo proprio che ce la farai!" affermò. "Okay, i vostri documenti sono in regola. Potete andare. Vi consiglierei di prendere un autobus per Soffiolieve, visto che è la città più vicina, e troverete anche una professoressa che potrà darvi qualche starter per iniziare il vostro viaggio."

"Vuole dire la professoressa Aralia?" chiese Misty. "Sì, ci è stato detto di lei... il professor Oak ce ne ha parlato in termini lusinghieri! Comunque grazie dell'informazione!"

"Di niente!" concluse l'uomo, mentre faceva cenno ad altri di passare. "E... mi raccomando, godetevi Unima, voi due piccioncini!"

Sia Ash che Misty arrossirono visibilmente sentendosi chiamati in quel modo... e Pikachu sghignazzò tra sè, sapendo bene quanto il suo allenatore e la sua fidanzata fossero ancora un po' impacciati in quel campo. Dopo aver mormorato un saluto, Ash, Misty e Pikachu si diressero assieme fuori dall'edificio della dogana... e finalmente, fecero i loro primi passi sul suolo di Unima, trovandosi di fronte alla stazione degli autobus, piena di grandi veicoli a due piani sulle cui fiancate spiccavano cartelloni pubblicitari di grandi imprese di quel continente... in particolare catene di ristoranti e bar come PokeDonalds o Pokebucks!

"Wow..." affermò Ash, guardando con meraviglia il nuovo mondo in cui lui, l suo starter e la sua fidanzata erano approdati. "Unima è un posto... completamente diverso da Kanto e dagli altri posti in cui sono stato! Credo... credo che dovremo dimenticarci di molte cose che davamo per scontate, eh, Misty? Però... non cambia il fatto che non vedo l'ora di cominciare! Forza, cerchiamo il primo autobus per Soffiolieve!"

"Pikachu!" il topolino elettrico balzò agilmente giù dalla spalla di Ash e cominciò a correre allegramente verso gli autobus fermi in attesa, con Ash appena dietro, e Misty che cercava di stare dietro a tutti e due!

"Hey!" esclamò la rossa allenatrice di Pokemon d'Acqua. "Aspettatemi, voi due! Non così in fretta! SEi sempre il solito, Ash..."

"Chi aspetta è perduto, mia cara Misty!" disse Ash, prendendo amichevolmente in giro la sua fidanzata. "Andiamo, ragazzi! Prossima fermata... Soffiolieve!"

"Pikachu!"

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CONTINUA...

Pokemon Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

Eccomi di ritorno! Ho cercato di fare il prima possibile, sfruttando al meglio il tempo che ho. Per fortuna, adesso come adesso, riesco un po' a giostrarmi il mio tempo... bisognerà vedere se sarò in grado di farlo anche più avanti, con tutti gli impegni che si stanno impilando gli uni sugli altri... ma per adesso sì, mi sto trovando bene!

Okay, e così i nostri Ash e Misty sono arrivati a Unima! Ed ora sono in viaggio verso Soffiolieve per iniziare il loro viaggio... e perchè no, magari conoscere anche qualche nuovo amico! Infatti, in quella piccola città, qualcuno sta per ricevere il suo starter... tre giovani aspiranti allenatori di nome Touko, Komor e Bel! Adesso che Ash è un allenatore di una certa esperienza, immagino che non sarà tanto assurdo ipotizzare che faccia la parte del mentore per questi baldi giovanotti...

Ma saranno solo Ash e Misty ad avere una parte importante in questa storia? Hehee... la risposta è no, cari miei, perchè c'è qualcun altro che sta per tornare! Un terzetto a noi molto caro, che non ha intenzione di farsi mettere da parte! Un terzetto a cui tutti noi ci siamo affezionati, e che non è stato molto sotto i riflettori, nella serie Best Wishes! Beh, forse è stato anche meglio così, ma insomma...

Che serie di Pokemon è senza il mitico Team Rocket?

Comunque, per adesso, come ho detto, si va a Soffiolieve, per ricevere il primo Pokemon di Unima... e credo che anche Misty avrà modo di iniziare bene il suo viaggio nel nuovo continente! Vedrete presto il perchè... Ma ora, non perdiamoci in troppe chiacchiere, e cominciamo il nuovo capitolo! Spero che sia venuto bene, perchè è stato il risultato di una bella lotta con il blocco dello scrittore!

Grazie mille, e a presto!

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"Siamo arrivati a Soffiolieve, ultima fermata!" esclamò il conducente dell'autobus che aveva portato Ash e Misty alla città dove avrebbero incontrato la professoressa Aralia e avrebbero iniziato la loro avventura nel continente di Unima. Dopo essersi sgranchiti un po' le gambe intorpidite, i due ragazzi e Pikachu salutarono il conducente e scesero, trovandosi di fronte una graziosa città non molto lontana dall'oceano, composta da un gruppo di casette in legno basse e dai tetti spioventi, circondata da graziosi alberi di conifere, che presentava più di qualche somiglianza con la sua amata Biancavilla. Un luogo ameno e tranquillo... chissà quali Pokemon vivevano da quelle parti!

"Grazie, signore! Buon proseguimento!" esclamò Ash, voltandosi un ultima volta verso il conducente dell'autobus. Lui, Pikachu e Misty agitarono le mani mentre le porte del veicolo si chiudevano, e l'autobus ripartiva per continuare la sua spola tra il porto e la cittadina... poi, sentendo il cuore battere a mille, Ash e Pikachu si voltarono verso Soffiolieve, restando a guardarla con evidente emozione per diversi minuti, mentre Misty si avvicinava da dietro e metteva una mano sulla spalla al suo ragazzo.

"Questa città... Soffiolieve... sembra davvero un bel posto!" affermò la rossa, lo sguardo che andava dalle case alla spiaggia vicina. "Allora... è qui che il professor Oak ci ha detto che incontreremo la professoressa Aralia, giusto?"

Ash annuì, accarezzando Pikachu sulla testa per poi voltarsi verso la sua ragazza. "Esatto... e già che ci sono, ne approfitterò per chiamare la mamma e il professore. Giusto per fargli sapere che il viaggio è andato bene, e siamo arrivati senza intoppi."

"Sì, buona idea." disse Misty. "Io, ragazzi... se non vi dispiace, andrò a dare un'occhiata alla spiaggia, a vedere se c'è qualche Pokemon d'Acqua che posso prendere! Ne ho visto qualcuno di interessante, mentre stavamo arrivando in porto. Che ne dite, ci vediamo qui tra... diciamo, un paio d'ore?"

"Pikachu pi!" rispose Pikachu, dicendo di sì con un cenno della testa.

"Va bene, Misty... qui tra due ore, allora!" rispose Ash. Misty gli fece una strizzatina d'occhio come intesa, e i due fidanzati presero ognuno una strada diversa. Ash si incamminò lungo una piccola stradina polverosa che portava verso Soffiolieve, con Pikachu che zampettava allegramente dietro di lui, mentre Misty prese una stradina che andava dalla parte opposta, verso una spiaggia sabbiosa. Si salutarono ancora una volta, poi Ash e Pikachu ripresero la loro strada, avanzando a grandi passi verso la cittadina mentre si guardavano attorno, ammirando l'ambiente completamente diverso rispetto a quello a cui loro erano abituati.

Non ci volle molto tempo per giungere a destinazione. In men che non si dica, Ash e il suo immancabile compagno d'avventura erano giunti alle porte della piccola città, e si stavano guardando attorno alla ricerca di un telefono pubblico da cui avrebbero potuto chiamare Biancavilla. Tuttavia, Ash e Pikachu si resero subito conto che Soffiolieve non era quello che si dice una cittadina moderna... c'era solo un piccolo Pokemon Center, e un Pokemon Market, qualche negozio per le necessità quotidiane, e in generale, dava l'impressione che la popolazione vivesse in maniera abbastanza semplice. Ash e Pikachu capirono che sarebbe stato un po' difficile trovare un videotelefono da quelle parti.

"Pika pi, pikachu pika pika?" chiese il topolino elettrico al suo allenatore, sfregandosi la fronte mentre pensava a come risolvere quel problema.

Ash annuì lentamente. "Beh, credo che il laboratorio della professoressa Aralia ce l'avrà, un telefono come si deve, no? Non dovrebbe essere tanto difficile trovarlo, dopotutto."

"Hmm... scusate, vi posso dare una mano? Mi sembra che voi stiate cercando il laboratorio della professoressa Aralia, dico bene?" chiese una voce femminile proveniente da dietro di loro. Un po' sorpresi, Ash e Pikachu si voltarono per rispondere, e videro che a parlare era stata una ragazzina sui tredici anni dall'aspetto vivace e dai lunghi capelli castani, un po' mossi, legati in una folta coda dietro la schiena, che indossava dei vestiti che Ash ricollegò subito all'immagine tipica di un allenatore di Pokemon: berretto con il frontino, maglietta bianca con sopra una giacchetta nera senza maniche, shorts e scarponcini da viaggio, con uno zaino rosso sulle spalle. I suoi occhi azzurri guardavano con curiosità il giovane aspirante Pokemon Master e il suo Pikachu, e sembrava molto incuriosita dal piccolo Pokemon elettrico, come se non ne avesse mai visto uno in vita sua. "Se volete vi posso accompagnare... stavo giusto andando lì per ricevere il mio starter!"

Ash sbattè gli occhi, un po' sorpreso, e si schiarì la voce prima di rispondere alla ragazzina. "Beh... grazie, te ne saremmo molto grati!" affermò. "Ma, hai detto che lo ricevi oggi, il tuo starter? Non voglio dire nulla di strano, ma... ecco, mi sembra che lo inizi un po' tardi, il tuo viaggio."

"Ho tredici anni, qui ad Unima è questa l'età in cui di solito si riceve la licenza di allenatore." rispose la ragazza, dando un'altra occhiata ad Ash e al suo Pokemon. "Immagino che voi proveniate da un altro continente, vero? So che da quelle parti, si inizia prima ad allenare i Pokemon... e quel Pokemon che hai con te, non l'ho proprio mai visto."

Sulle prime sbalordito del fatto che un'aspirante allenatrice potesse non avere mai visto un Pikachu, Ash si ricordò di quello che gli aveva detto il professor Oak prima della partenza. "Giusto... il professore mi aveva detto che qui ad Unima, i Pokemon di Kanto, Johto, Hoenn e Sinnoh sono molto rari... adesso si spiega come mai lei non ha mai visto un Pikachu..." pensò tra sè, poi riprese il discorso. "Beh... sì, in effetti io vengo da un altro continente... dal continente di Kanto, per l'esattezza. Il mio nome è Ash Ketchum, e questo che vedi è il mio primo Pokemon, il mio Pikachu!"

"Pika pikachu!" esclamò allegramente il topolino elettrico alzando una zampetta per salutare. La ragazzina si chinò e accarezzò Pikachu sulla testa, arruffandogli un po' il pelo e ricevendo qualche piccola scarica di energia statica.

"Ciao, Pikachu! Lo sai che sei davvero carino?" disse, e il topolino elettrico fece una faccia imbarazzata per un attimo, per poi sorridere orgogliosamente, mettersi le mani sui fianchi e mettersi a petto in fuori!

"Pika pika!"

La ragazzina rise divertita, poi si presentò a sua volta. "Beh... sono contenta di conoscervi, Ash e Pikachu! Il mio nome è Touko... e come ho detto, sto cominciando oggi il mio viaggio di allenatrice! I miei amici Komor e Bel iniziano oggi anche loro, ci siamo dati appuntamento al laboratorio, e tra un'oretta circa dovrebbe arrivare anche la professoressa per darci i nostri starter! E tu... come mai un allenatore di Kanto è da queste parti? Non si vedono tanto spesso allenatori di altri continenti, da queste parti."

"Diciamo che sono qui in viaggio di allenamento!" rispose Ash semplicemente. "Vedi... il mio sogno è diventare il più grande Pokemon Master di tutti i tempi, e modestamente ho già vinto due campionati. Sono venuto qui ad Unima perchè, per realizzare il mio sogno, devo conoscere quanto più possibile sui Pokemon, e vedere quelli di tutti i continenti! Con me è venuta anche la mia fidanzata Misty... solo che adesso è andata sulla spiaggia per prendere qualche Pokemon d'Acqua, e ci siamo dati appuntamento tra un paio d'ore appena fuori dalla città. Comunque... grazie, Touko, apprezziamo molto il pensiero! Non conosciamo per niente Unima, e ci farebbe comodo avere una guida... in cambio di alcuni consigli su come allenare i Pokemon, che ne dici?"

"Affare fatto!" esclamò Touko, facendo il segno dell'okay. "Prego, seguitemi... il laboratorio è da questa parte, e i miei amici mi staranno già aspettando!"

"Perfetto! Grazie, Touko... andiamo!" esclamò Ash, e i due ragazzi e Pikachu si incamminarono verso il laboratorio...

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Misty prese un bel respiro, sentendo con piacere il profumo della salsedine e lo sciabordio delle onde oceaniche che si infrangevano sulla spiaggia e sugli scogli, e si incamminò lungo la spiaggia, guardandosi attorno per ambientarsi nel nuovo continente. Doveva ammettere che la prima impressione era stata buona, almeno fino a quel momento... e che non vedeva l'ora di scoprire come fosse il resto di Unima. A sentire il professor Oak, era un posto pieno di sorprese... ma per il momento, la cosa che la interessava era trovare un Pokemon d'Acqua che potesse andarle bene. Magari uno di quei Pokemon che aveva visto mentre arrivavano, sembrava un tipo di Pokemon interessante.

La ragazza dai capelli rossi si avvicinò ad un gruppo di scogli, alla ricerca di un posto in cui si potesse nascondere qualche Pokemon, e si arrampicò con circospezione sulle rocce. Dalla sua posizione, rimase stupita nel vedere che le onde oceaniche avevano creato un piccolo lago in mezzo agli scogli, nel quale erano cresciute alcune alghe e nella quale nuotava con aria frustrata un Pokemon simile ad un grosso pesce luna lungo più di un metro di colore rosa carne, con dei marchi di colore più vivo sulle pinne laterali e dorsali, che sembravano quasi delle mani stilizzate. Non sembrava avere una coda, e i suoi occhi erano rotondi con le iridi dorate, decorati con dei marchi che sembravano quasi delle sopracciglia. Stava nuotando in cerchio nel bel mezzo del laghetto di acqua marina, cercando probabilmente un modo per uscire da quella situazione.

"Quello è lo stesso Pokemon che ho visto all'arrivo... sembra un'evoluzione di Luvdisc, anche se immagino che non sia così." disse tra sè Misty, avvicinandosi con un misto di curiosità e preoccupazione al Pokemon, che a sua volta sembrò accorgersi della sua presenza e si scostò dal bordo dello specchio d'acqua, squadrandola con sospetto. Esperta com'era di Pokemon d'Acqua, tuttavia, Misty sapeva come trattare con un Pokemon ritroso, e si fermò dov'era, mostrando che non aveva intenzione di fargli del male. "Ciao... scusa, non volevo farti paura! Ti avevo visto qui, che nuotavi, e mi è sembrato che tu fossi in difficoltà... è così, vero?"

"Alo... momola?" chiese il Pokemon rosa, azzardandosi a nuotare un po' più vicino a Misty, e guardandola come per sincerarsi delle sue intenzioni. Sembrava sincera, ma la situazione difficile in cui il Pokemon pesce si trovava in quel momento lo rendeva nervoso e diffidente. Misty decise che era il caso di mostrargli la bontà delle sue intenzioni, e tirò fuori una delle sue Pokeball, facendo uscire il più mite dei suoi Pokemon... il Seadra che, fino a pochi mesi prima era stato un tranquillo Horsea.

"Misty chiama... Seadra!" disse la rossa, e il Pokemon simile ad un grande cavalluccio marino dalle pinne affilate apparve accanto alla sua allenatrice, tenendosi in piedi sulla sua coda a spirale. "Seadra, vai da quel Pokemon, e cerca di aiutarlo, o di capire cosa gli succede."

"Sea!" annuì il Pokemon, annuendo prima di entrare nel laghetto di acqua salata e avicinarsi con circospezione al Pokemon rosato, che sembrò essere almeno un po' rassicurato, e rimase fermo in attesa che Seadra gli parlasse. Quest'ultimo si avvicinò un po' di più, fermandosi alla distanza giusta per non sembrare che stesse invadendo lo spazio dell'altro Pokemon, e cominciò a parlare. "Sea, sea! Seadra?"

"Momo!" rispose il Pokemon sconosciuto. "Alomomo, la... momo!"

Seadra annuì lentamente e guardò verso la sua allenatrice, facendole un cenno con la testa. "Seeeadra!" esclamò con voce acuta, indicando gli scogli che bloccavano l'accesso al mare. "Dra! Seadra!"

"Credo di aver capito..." mormorò Misty, guardando nella stessa direzione. "Quel Pokemon vorrebbe uscire da questa pozza d'acqua, ma non ci riesce perchè gli scogli che lo separano dal mare sono troppo alti, e non riesce a saltare oltre."

Seadra annuì e aprì a ventaglio le sue pinne dorsali, per dire che il Pokemon pesce luna voleva aggiungere qualcos'altro. "Sea... seadra!" esclamò, con il Pokemon sconosciuto che annuiva in segno di approvazione.

"Davvero, Seadra? Pensi che gli piacerebbe viaggiare con noi?" chiese Misty, per poi voltarsi verso il pesce luna, che stava muovendo la pinna dorsale per approvare quello che la ragazzina aveva appena detto. "Ne sei sicuro? Non sarò certo io a costringerti... ehm... accidenti, non so neanche come si chiama, questo Pokemon..."

"Alomomola!" esclamò il pesce rosa, sorridendo speranzoso alla prospettiva di andarsene finalmente da quell'angusto laghetto. Misty ricambiò il sorriso e tirò fuori dallo zaino una Pokeball bianca e azzurra, l'ultima delle Rete Ball che Kurt aveva forgiato per lei quattro anni prima, quando aveva visitato Azalina assieme ad Ash e a Brock. La soppesò un attimo tra le mani, e Seadra annuì e si spostò per dare la possibilità alla sua allenatrice di mirare meglio.

"Alomomola, eh? Va bene, affare fatto!" esclamò. "Vai, Rete Ball!"

La rossa scagliò la sua sfera specializzata, e il Pokemon rosa di nome Alomomola saltò fuori dall'acqua e si fece toccare dalla sfera, che lo assorbì, per poi rimbalzare sul terreno vicino a Misty. La sfera si scosse per un paio di volte... e finalmente si immobilizzò, emettendo il segnale sonoro che voleva dire che il Pokemon era stato catturato! Con un gridolino di gioia, Misty raccolse la sua sfera e la sollevò in aria, festeggiando per il primo Pokemon di Unima che era riuscita a catturare.

"Yuhuuu! Ce l'ho fatta! Il mio primo Pokemon d'Acqua di Unima!" esclamò la ragazzina dai capelli rossi, mentre Seadra tornava da lei nuotando con rapidi colpi delle sue pinne, sorridendo da un orecchio all'altro! "E... grazie anche a te, Seadra! E' stato soprattutto grazie a te se io ed Alomomola siamo riusciti ad intenderci al volo!"

"Sea!" esclamò il cavalluccio marino gigante, come per dire che non c'era bisogno che lei lo ringraziasse. "Seadra, dra!" aggiunse poi, guardandosi attorno come per dire che c'era ancora un bel po' da vedere, prima che fosse il momento di ritrovarsi con Ash.

"Sì, è vero, Seadra..." rispose lei. "Non è passata nemmeno un'ora... restiamo ancora un po' qui e facciamoci un giretto. Chissà Ash come se la starà cavando in questo momento..."

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Komor, in piedi accanto all'entrata del laboratorio della professoressa Aralia, diede una rapida occhiata al suo orologio da polso, constatando con un certo orgoglio di essere in anticipo di cinque minuti rispetto all'orario concordato. La puntualità era sempre stata una cosa a cui il ragazzo con gli occhiali teneva molto. Ora, si trattava soltanto di aspettare Touko e Bel... e sperare che quella sbadata di Bel non facesse troppo tardi!

Il ragazzo si mise ad aspettare con pazienza... e come aveva previsto, Touko si presentò cinque minuti dopo, in perfetto orario. Tuttavia, Komor notò che assieme a lei c'era uno sconosciuto, un ragazzo dai capelli neri di un paio d'anni più grande di lei accompagnato da un Pokemon giallo dalle guance rosse, che Cheren non aveva mai visto prima di allora. I tre si avvicinarono con passo calmo, e Touko mosse la mano per salutare il suo amico d'infanzia mentre lo raggiungevano... gesto che Komor ricambiò, pur restando a guardare incuriosito il ragazzo sconosciuto.

"Ciao, Touko. Sei puntuale, vedo." salutò Komor, sorridendo appena un po' quando la sua amica lo raggiunse. "Bene... immagino che Bel sarà in ritardo, come al suo solito, ma non importa. E' una cosa che mi aspetto da lei... piuttosto, Touko, vedo che ti sei portata dietro qualcuno."

"Ciao, Komor! Sì, lui è Ash Ketchum, un allenatore di Pokemon proveniente da Kanto! Attualmente è in viaggio assieme alla sua ragazza per diventare un Pokemon Master, ma ha già partecipato a diversi campionati di Pokemon, e ne anche vinti diversi!" rispose Touko, per poi presentare il suo amico ad Ash. "Ash... lui è Komor il secchione, e siamo amici fin da quando eravamo in fasce, più o meno!"

"Secchione... preferisco definirmi una persona che cerca di approfondire le cose." disse Komor, estendendo tranquillamente la mano ad Ash, che la strinse in segno di amicizia. "Comunque... sì, io sono Komor. Piacere di conoscerti."

"Il piacere è tutto mio, Komor!" rispose Ash con tono allegro. A giudicare dalla vivacità e dal timbro di voce, Komor pensò che quell'Ash Ketchum non fosse uno che prendeva troppo sul serio le cose, ma non disse nulla a riguardo. "Lui è Pikachu, il mio migliore amico! Allora... tu e Touko avete deciso di iniziare il viaggio assieme, eh? Dovete essere grandi amici anche voi!"

"Pika pika!" rispose Pikachu, presentandosi a Komor con una drizzata d'orecchie e uno squittio acuto.

"Sì, diciamo di sì..." rispose Komor, finalmente lasciando la stretta di mano. "In realtà, ci dovrebbe essere una terza persona, ad iniziare il viaggio con me e Touko... ma è un po' in ritardo, anche se effettivamente la cosa non mi sorprende..."

Touko ridacchiò. "Hehee... tranquillo, Ash, Bel sarà qui a momenti! E' solo che è un po' sbadata, e a volte fa confusione... ma in quanto a buona volontà non è seconda a nessuno!" affermò rivolta ad Ash. "In effetti... suo papà non la voleva far partire, e si è convinto solo di recente a darle il permesso."

Komor si aggiustò gli occhiali, e la sua espressione si incupì leggermente... ma era talmente bravo a fingere la completa nonchalance che Ash e Touko non si accorsero di nulla. Ash, dal canto suo, sospirò ironicamente. "Beh... se si tratta di essere sbadati e combinare disastri, io ne so qualcosa! A proposito, Touko, meno male che non avevi una bicicletta... poi ti spiego il perchè!" rispose. "Comunque... capisco. E... potete togliermi una curiosità? Che starter usate, qui ad Unima?"

"Possiamo scegliere fra tre Pokemon, uno di Fuoco, uno d'Acqua e uno d'Erba, esattamente come nelle altre Leghe Pokemon di cui ho letto." rispose Komor, segretamente apprezzando la possibilità di dare un po' di sfoggio della sua conoscenza. "Il nostro starter di Fuoco è Tepig. Lo starter d'Erba si chiama Snivy, e quello d'Acqua si chiama Oshawott. Sono tutti Pokemon molto validi, come potete immaginare, ma da quello che so, sono un po' più complessi da gestire rispetto a starter di altre regioni."

"Capisco... beh, immagino che adesso l'unica cosa da fare sia metterci qui buoni e aspettare che arrivi la vostra amica Bel. A proposito, il laboratorio della professoressa Aralia ha anche un videotelefono, per caso?" chiese Ash, ricordandosi di quel particolare. "Dovrei avvertire mia mamma e il mio mentore, per così dire, a Kanto del fatto che sono arrivato ed è andato tutto bene."

"Nessun problema." rispose Touko. "Sono sicura che la professoressa ti lascerà fare la chiamata, sempre che tu abbia una scheda telefonica. Chiedo scusa del fatto che non hai trovato un videotelefono pubblico o cosa del genere, ma come puoi vedere... questa è una cittadina piuttosto semplice, e non abbiamo tutte le comodità che ci sono in un grande città."

"Pikachu..." rispose Pikachu, come a dire che non c'era bisogno di scusarsi. I quattro si sedettero su una panchina vicina, aspettando con pazienza che arrivasse anche Bel... ma per fortuna non dovettero attendere a lungo, prima che la professoressa Aralia aprisse la porta del suo laboratorio, accogliendo i tre ragazzi. Ash, Touko e Komor si alzarono in piedi, mentre la scienziata usciva dal suo laboratorio e li salutava tutti con un radioso sorriso e un gesto della mano.

"Ehilà, ragazzi! In perfetto orario, vedo!" esclamò Aralia con voce chiara e cristallina. "Touko, Komor... vi vedo pronti! E abbiamo anche un nuovo arrivato, qui... tu devi essere Ash, quel ragazzo di Kanto di cui mi ha parlato il mio illustre collega, il professor Oak! Benvenuto ad Unima!"

"Piacere, professoressa Aralia..." disse Ash, un po' stupito di sapere che la scienziata aveva già sentito parlare di lui. "Quindi, il professor Oak le aveva detto che sarei venuto?"

"Certamente! Era da un po' che non sentivo il buon vecchio Oak, e immagina che piacere mi ha fatto quando ho sentito che sarebbe venuta una promessa di Kanto per affrontare la Lega di Unima!" affermò. "Hmm... però vedo che manca ancora qualcuno. Bel non è ancora arrivata, vero?"

"E' solo questione di qualche minuto..." assicurò Touko alzando le spalle. Era abituata ai ritardi della sua amica bionda... "Credo che sarà qui a momenti, e allora..."

"SONO IN RITARDOOOOOO!"

Touko non aveva neanche finito di parlare, che una figura minuta dai capelli biondi e vestita principalmente di arancione e verde arrivò con la velocità di un Rapidash con il pepe sotto la coda e andò a sbattere contro il malcapitato Ash, facendolo finire con il sedere per terra! La nuova arrivata barcollò all'indietro per un po', e finì per andare a sedersi per terra anche lei, sfregandosi poi la fronte per mandare via lo stordimento... e la professoressa Aralia sospirò senza neanche cambiare espressione, evidentemente abituata a scene simili.

"Pika pi?" chiese Pikachu. Il topolino elettrico era andato a vedere se il suo allenatore si era fatto male, e fu sollevato quando Ash gli fece il segno del pollice in alto e si rialzò senza problemi.

"Tranquillo, Pikachu, ho visto di peggio!" affermò, per poi voltare lo sguardo verso la persona che lo aveva urtato, e che ora stava seduta a terra, terribilmente imbarazzata. "Piuttosto, qualcun altro qui si è fatto male, per caso? Stai bene, tu?"

"Owww... scusa, scusa, sono proprio una frana, io!" rispose la persona in questione - una ragazzina bionda con un grande cappello verde, e con addosso un vestito bianco, un maglioncino arancione senza maniche, e scarpette gialle con le calze arancioni. Touko e Komor andarono ad aiutare i due ad alzarsi, e la ragazzina bionda ringraziò imbarazzata e si ripulì il vestito con una mano. "Chiedo scusa... dovevo essere qui già qualche minuto fa, ma sono successe un sacco di cose, e ho finito per fare in ritardo... e allora sono arrivata qui in tutta fretta e ti sono finita addosso!"

Touko ridacchiò divertita, mentre Komor alzava leggermente gli occhi al cielo. "Hehee... tranquilla, Bel, siamo appena arrivati anche noi!" affermò la mora. "La professoressa è giunta qui da poco, in ogni caso, quindi non ci hai fatto aspettare troppo a lungo... oh, a proposito, lui è Ash Ketchum, un allenatore più esperto che è giunto qui dal continente di Kanto! Al momento è in viaggio con la sua fidanzata per imparare quanto più possibile sui Pokemon di Unima! E quello che vedi con lui è il suo primo Pokemon, Pikachu!"

"Pika!" salutò il topolino elettrico, per niente arrabbiato per il piccolo incidente di prima.

"Oh... viaggia con la sua ragazza? Ooooh, quanto è romantico!" esclamò Bel con espressione trasognata. Rendendosi conto di stare sognando ad occhi aperti, la biondina si richiamò alla realtà scuotendo la testa, e poi tese la mano ad Ash, che ricambiò la stretta. "Comunque... io sono Bel, piacere di conoscerti, Ash! Spero proprio che diventeremo amici!"

"Ne sono sicuro, Bel! Dopotutto, ho già avuto modo di cionoscere Touko e Komor, e mi sembrano due persone in gamba! Credo proprio che sarà lo stesso con te!" rispose Ash.

"Basta che stai un po' più attenta a dove metti i piedi quando corri." aggiunse Komor con tono distaccato.

Bel fece una buffa espressione contrariata. "Non c'è bisogno che tu lo dica in questo modo, sai?"

Vedendo che ormai le dovute presentazioni erano state fatte, la professoressa Aralia si schiarì la voce e prese la parola. "Bene... vedo che finalmente siete tutti qui. Allora, se volete, posso accompagnarvi all'interno del mio laboratorio e cominciare a darvi i vostri starter. Vi va bene?"

"Certamente, professoressa! Non aspettavamo che quello!" esclamò Touko, sentendosi sempre più elettrizzata. Il momento che lei aveva tanto aspettato, era finalmente arrivato! Lei, Komor e Bel avrebbero ricevuto il loro primo Pokemon!

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Ash notò con una certa meraviglia che l'interno del laboratorio di Aralia aveva un aspetto molto più moderno del resto della città, e in effetti era forse meglio fornito di alcuni laboratori che aveva visto nei quattro continenti in cui aveva viaggiato finora. A fianco di provette, stampanti e computer dall'aspetto relativamente ordinario, Ash e Pikachu notarono delle macchine più grosse e più complicate, sulle quali luccicavano spie intermittenti e grafici che lui rifiutava a priori di stare a guardare per paura che gli potessero mandare il cervello in corto circuito... e anche i Pokedex, che Ash e i tre aspiranti allenatori videro appoggiati sulla scrivania della giovane scienziata, sembravano più moderni e sofisticati.

"Woooow!" esclamò trasognata Bel. "Questo posto è troppo bello! Chissà come dev'essere affascinante lavorare qui!"

Komor sospirò, con l'aria di chi aveva ormai da tempo assistito a una scena come quella. "Non è per essere un guastafeste, Bel, ma non è certo la prima volta che vediamo il laboratorio della professoressa Aralia... comunque, devo ammettere che hai ragione, è un posto in cui non mi dispiacerebbe lavorare, se non avessi già il mio obiettivo."

"Beato te che ce l'hai... io non sono ancora sicura di cosa farò." sospirò la biondina, facendosi un po' più seria. "Sto facendo questo viaggio proprio perchè voglio capire quale sarà la mia strada."

"Sono sicuro che la troverai, Bel!" affermò Ash, facendole un sorriso incoraggiante. Il suo pensiero andò subito a Vera, e a come le avesse imparato ad amare i Pokemon proprio a partire dal momento in cui aveva iniziato il suo viaggio. "Viaggiare con i Pokemon può aiutare anche a decidere la propria strada... ne so qualcosa anch'io! A proposito... professoressa Aralia, non è che per caso ha un videotelefono, qui nel suo laboratorio? Dovrei chiamare Biancavilla per comunicare che sono arrivato senza problemi... non si preoccupi, ho già una scheda telefonica con me."

La giovane scienziata annuì, mostrando al ragazzino un telefono con video posto in un angolo del laboratorio. "Certamente! Prego, usa pure quello... e manda i miei migliori saluti al professor Oak! Digli che è il benvenuto qui ad Unima in qualsiasi momento!"

"Grazie! Non mancherò! Scusate, ragazzi, vado a fare una chiamata e torno..." Ash si scusò con Touko e i suoi compagni, poi lui e Pikachu raggiunsero il videotelefono, e il ragazzo tirò fuori la sua scheda telefonica e cominciò a comporre il numero di casa sua. Non ci volle molto prima che la sua mamma, la signora Delia Ketchum, rispondesse, e il suo viso ancora giovanile - in fondo, aveva ancora solo 33 anni - si illuminò quando vide suo figlio e Pikachu sullo schermo.

"Ciao, mamma! Come vedi, siamo arrivati!" salutò Ash, muovendo una mano.

"Pikachu!"

"Ash, Pikachu! Sono così felice di sentirvi... ti trovo bene, tesoro! E tu, Pikachu, sei sempre carino come ti ricordo, potrei abbracciarti e coccolarti tutto il giorno..." esclamò Delia, quasi sfregando il viso contro lo schermo del videotelefono, e mettendo in imbarazzo il malcapitato Ash, a cui scese una grossa goccia di sudore dalla nuca!

"Ehm... apprezziamo molto la premura, mamma..." mormorò, gettando uno sguardo a Touko, Komor e Bel, che lo stavano guardando con varie espressioni: Bel stava ridacchiando tra sè, Komor cercava di mostrarsi indifferente, e Touko sbatteva gli occhi meravigliata. Cercando di mantenere un po' di dignità, Ash si schiarì la voce e cercò di riportare la discussione sui binari originali. "Stavo... er... stavo dicendo, io e Misty siamo arrivati ad Unima soltanto qualche ora fa! Io ora sono al laboratorio della professoressa Aralia, e sto per ricevere il mio starter di Unima... mentre Misty è andata un attimo in spiaggia a cercare qualche Pokemon d'Acqua! Sì, possiamo dire che l'inizio del nostro viaggio è andato bene, e... anche Pikachu, come vedi, è in buona forma!"

"Pika pika chu, pika pi pika!" squittì il topolino elettrico, drizzando fieramente le orecchie.

"Bene, bene, mi fa piacere... a proposito, per caso c'è qui anche il professor Oak, se vuoi dargli un saluto!" affermò Delia. "Era giusto curioso di sapere se avevate fatto buon viaggio, e se eravate già arrivati a Sabbiafine!"

"Ah, davvero? Bene, meglio così... sì, vorrei parlare un po' con lui, se è possibile!" rispose Ash. Sua mamma annuì, e si voltò alla propria destra per chiamare l'illustre scienziato, che apparve poco dopo sullo schermo, assieme al Mr. Mime di casa Ketchum, e salutò il suo allievo più promettente.

"Ehilà, Ash! Come va, ragazzo mio?" chiese il professore, dopo aver ricevuto la cornetta dalle mani di Delia. Mimey salutò con le sue grandi mani, e Pikachu rispose con lo stesso gesto. "Vedo che siete arrivati già... e mi fa piacere che sembrate già ambientarvi!"

"Hehee, che posso dire, prof... ormai la nostra esperienza ce l'abbiamo!" rispose Ash con una risatina gioviale. Nel frattempo, il gruppo dei tre aspiranti allenatori stava ascoltando le istruzioni che Aralia stava dando loro riguardo i loro starter, con comprensibile trepidazione.

Dopo essersi assicurata che tutti fossero attenti, la giovane scienziata si schiarì la voce e cominciò a parlare. "Okay... allora, immagino che tutti voi sappiate che avete il diritto di scegliere uno di questi Pokemon, selezionati appositamente dalla Lega di Unima, come vostro starter. Potete scegliere Tepig, Oshawott o Snivy, che sono rispettivamente di tipo Fuoco, Acqua ed Erba. Ognuno di loro ha i suoi vantaggi e svantaggi, quindi vi consiglierei di scegliere con una certa oculatezza." spiegò, mostrando loro un gruppo di Pokeball poste su un tavolo. I tre amici guardarono con gioia e attesa le sfere poste sul tavolo, con Touko e Bel che cercavano di decidere quale dei tre avrebbero preferito.

"Touko, Komor... scegliete voi per primi, io devo ancora decidermi!" disse la biondina, sfregandosi la fronte mentre cercava di pensare a chi prendere.

"Sicura?" chiese Komor, volendo essere certo di poter scegliere per primo. Aveva già fatto la sua scelta, ma voleva assicurarsi di non prevaricare le sue amiche. Bel annuì, e anche Touko gli fece cenno di scegliere lui per primo.

"Nemmeno io ho deciso ancora... vai prima tu, Komor." Disse Touko, per poi rivolgere un sorrisetto ironico al suo amico con gli occhiali. "Del resto... sono sicura che ormai tu hai già scelto da un pezzo, conoscendoti!"

"Okay..." affermò Komor, aggiustandosi gli occhiali come era sua abitudine, e poi toccando la Pokeball corrispondente a Snivy. "Allora scelgo Snivy, lo starter di tipo Erba. Sarà lui il mio primo Pokemon."

"Bene. Una scelta interessante, se posso dire la mia." commentò Aralia. La Pokeball si aprì di scatto, e da essa uscì un piccolo Pokemon simile ad un serpentello verde dai grandi occhi felini, con le palpebre gialle e delle piccole decorazioni gialle, che ricordavano un paio di ali atrofizzate e facevano sembrare che Snivy stesse indossando un collarino. Curiosamente, la creaturina aveva due paia di piccoli arti che spuntavano ai lati del corpo, dello stesso colore verde del resto del corpo, e aveva anche una grande foglia di palma come coda. Guardò Komor con aria astuta e alzò la testa, fiero di essere stato scelto come suo Pokemon iniziale.

"Ivy!" esclamò con voce acuta. Komor si chinò verso il suo primo Pokemon e gli permise di salire sul suo braccio, un sorriso appena accennato sul suo volto.

"Bentrovato, Snivy. Il mio nome è Komor, e sarò il tuo partner." gli disse, con Snivy che lo guardava con espressione attenta. "Sono convinto che andremo molto lontano assieme."

Snivy sembrò rifletterci su per un attimo... poi si decise e annuì in tono deciso. "Sni!" esclamò, aprendo a ventaglio la sua coda di foglie.

"Okay, allora... direi che adesso tocca a me..." affermò Touko, dando una rapida occhiata alle Pokeball, poi a Bel, e infine ad Ash, che stava finendo la telefonata e stava facendo gli auguri a sua mamma e al professor Oak. Sfortunatamente, la ragazzina era ancora piuttosto indecisa... e mentre era là che contemplava e cercava di farsi venire un'idea, un verso acuto proveniente da sotto il tavolo attirò la sua attenzione, e Touko abbassò lo sguardo... giusto in tempo per vedere un piccolo Tepig dall'aria confusa ed impaurita che la guardava con due grandi occhi tristi.

Bel e Komor notarono anche loro il nuovo arrivato. "Oh... e quel Tepig? Come mai è fuori dalla sua sfera?" chiese il ragazzo con gli occhiali.

"Che carino... però ha l'aria di avere molta paura..." disse Touko, chinandosi un po' verso il Pokemon maialino, che si ritirò rapidamente e appiattì le sue lunghe orecchie dietro la testa.

"Oh... quel Tepig l'ho trovato stamattina, legato vicino ad una roccia. Proprio qui, vicino al laboratorio." spiegò Aralia, non nascondendo la sua preoccupazione. "Era triste e aveva fame, quindi gli ho dato un po' di cibo. Temo che... sia stato abbandonato dal suo ex-allenatore, e ora non sappia più cosa fare. Forse aspetta ancora che quel disgraziato che lo ha lasciato ritorni a prenderlo."

"Che crudeltà, come si può fare una cosa così orribile ad un Pokemon così dolce?" mormorò Bel. Per quanto Touko e Komor restassero in silenzio, dalle loro espressioni si capiva che anche loro provavano la sua stessa indignazione. Tepig, dal canto suo, restava seminascosto sotto il tavolo, guardando con timore la ragazza che stava chinata verso di lui.

E fu allora che Touko prese la sua decisione.

"Professoressa..." chiese. "Visto che il suo allenatore non lo vuole più... potrei allenare io questo Tepig come mio starter? Sempre se lui è d'accordo, si intende."

"Pig?" esclamò il piccolo Tepig con voce acuta. Era chiaramente sorpreso dalla proposta... e anche la professoressa, pur restando impassibile, era segretamente contenta che Touko glielo avesse chiesto.

"Certo che puoi... anzi, sono molto contenta che tu me l'abbia chiesto!" rispose Aralia. Touko sorrise e si voltò nuovamente verso Tepig, tendendogli la mano in un gesto di amicizia.

"Ciao, Tepig... io sono Touko, e sto per diventare un'allenatrice di Pokemon." disse gentilmente, facendo in modo che il maialino di fuoco sbattesse gli occhi e uscisse dal suo rifugio improvvisato, almeno un po'. Tuttavia, si vedeva che non era ancora molto convinto...

"Mi... mi rendo conto che sei ancora spaventato, e vorresti che il tuo vecchio allenatore fosse qui." continuò la ragazzina, sentendosi un po' in imbarazzo. In fondo nemmeno lei pensava che avrebbe incontrato il suo primo Pokemon in questo modo, e non era sicura di stare dicendo la cosa giusta ad un Pokemon che era ancora triste per essere stato abbandonato. "Però... ecco, io non credo di poterlo sostituire, e immagino che tu gli voglia ancora bene. Non ti biasimo per questo. Però... se magari tu volessi darmi una possibilità, magari potremmo diventare amici, e potremmo aiutarci a vicenda a superare gli ostacoli che avremo di fronte. Quindi... Tepig, vorresti diventare mio amico e accompagnarmi?"

Tepig fece un passo incerto in avanti, continuando ad essere combattuto. Touko non poteva certo sostituire il suo allenatore... e Tepig non si era ancora rassegnato all'idea di essere stato abbandonato... ma il modo in cui quella ragazzina diceva le cose, con una tale partecipazione e sentimento... no, non era possibile che mentisse. Forse... forse era il caso di darle una possibilità...

Un altro passo in avanti... un altro... e poi, Tepig salì lentamente in grembo a Touko, che lo tenne delicatamente tra le braccia e lo coccolò per farlo sentire meglio.

"Grazie, Tepig... farò del mio meglio per non deluderti..." disse, mentre si alzava per presentare a Tepig i suoi amici. "Tepig... questi sono Komor e Bel, i miei migliori amici! Li incontreremo spesso, quindi... pensavo che fosse giusto farteli conoscere!"

"Awww, che cariiiiino!" esclamò Bel, in visibilio, mentre accarezzava il Pokemon tra le braccia di Touko. Un po' allarmato, Tepig si divincolò per qualche secondo, prima di calmarsi e lasciarsi accarezzare dalla biondina. "E' così tenero... sei grande, Touko, hai già fatto amicizia con lui!"

"Beh, questa è una cosa che certo non insegnano sui libri. A fare amicizia con un Pokemon, voglio dire." commentò Komor, mentre grattava Tepig dietro un orecchio.

"Pig..." mormorò timidamente il Pokemon simile ad un maialino, mentre strusciava il musetto sulla spalla di Touko per ringraziarla della sua fiducia...

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"Bene, allora... questo è tutto, Ash! Ricordati di lavarti i denti, di cambiarti la biancheria sporca..." stava dicendo Delia al telefono, gettando nuovamente i malcapitati Ash e Pikachu nell'imbarazzo più totale!

"Ehm... mamma, lo so! Dopotutto, ho quindici anni, ormai! Hehehee..." mormorò il ragazzo con una risatina nervosa. Sperava che Touko e gli altri fossero troppo impegnati a scegliere i loro starter per badare alla sua telefonata.

Delia ridacchiò gentilmente. "Lo so, tesoro, lo so... è che sai com'è, per me tu resterai sempre il mio bambino, anche quando avrai trent'anni!" affermò. "Però... hai ragione, non serve che io ti ricordi queste cose. Comunque, una cosa te la voglio dire... mi raccomando, sii galante con Misty! E soprattutto... buona fortuna, tesoro! Farò il tifo per te!"

Ash arrossì leggermente, e Pikachu ridacchiò a denti stretti, prima che il ragazzino sorridesse di rimando. "Grazie, mamma! Farò sicuramente del mio meglio... e sicuramente anche Misty!" affermò, facendo il segno dell'okay. La mamma e il professor Oak salutarono un'ultima volta prima che la chiamata si interrompesse, e Ash e Pikachu si guardarono con decisione e raggiunsero la professoressa Aralia, mentre quest'ultima era ancora impegnata a distribuire gli starter. Il ragazzino vide Touko che teneva tra le braccia il suo nuovo Tepig, e Komor con Snivy sulla spalla, e guardò con interesse i due starter.

"Wow... e così, questi sono gli starter di Unima, eh? Devo dire che sembrano interessanti... Touko, sembra che il tuo starter sia già molto legato a te!" commentò, dopo aver dato un'occhiata anche allo Snivy di Komor.

"Già... quel Tepig è un Pokemon un po' particolare, in effetti." affermò Aralia, e quando Ash sbattè gli occhi con aria interrogativa, la professoressa si riavviò i capelli e cominciò a raccontare la storia di come l'aveva incontrato, solo poche ore prima. Quando ebbe finito, anche Ash assunse un'espressione compunta. Non era la prima volta che aveva a che fare con un Pokemon abbandonato dal suo allenatore... esattamente come Charmander e Chimchar.

"Capisco... sì, è una cosa che ho già avuto modo di vedere, in passato." disse con tristezza Ash, e poi accarezzò Tepig sulla testa. "Beh... stai tranquillo, Tepig, sono sicuro che Touko si prenderà più cura di te del tuo allenatore! La conosco già abbastanza da sapere che andrà tutto bene tra te e lei!"

"Te, pig?" mormorò il maialino di fuoco, mentre Touko lo grattava dietro un orecchio.

"Pikachu!" rispose Pikachu, facendo il segno dell'okay.

"Certo, puoi starne sicuro!" affermò Touko. "So che ci vorrà un po' perchè noi troviamo l'intesa giusta... ma sono sicura che ce la faremo!"

Ash annuì, e poi guardò verso Bel. "Beh... adesso credo tocchi a te scegliere, Bel! Dopotutto, io sono un ospite qui a Unima, e mi sembra giusto che sia tu a scegliere per prima."

La biondina sbattè gli occhi e indicò verso di sè. "Oh... dici davvero?" chiese, per poi annuire silenziosamente e guardare le Pokeball. "Beh... in tal caso, credo che... prenderò anch'io Tepig, è così carino! E poi... penso che sia un attimo più facile da usare, per un'imbranata come me! D'accordo, professoressa... allora anch'io scelgo Tepig!"

Aralia disse di sì con la testa mentre Bel toccava la sua nuova Pokeball, e faceva uscire un altro Tepig, che però sembrava più allegro e vivace di quello di Touko, e che saltò immediatamente tra le braccia della neo-allenatrice per coccolarla! "Tepig, tepig! Piiig!" esclamò il maialino, mentre Bel rideva divertita.

"Hehehee... wow, Tepig, sei davvero in gran forma!" esclamò la biondina. "Anch'io sono felice di conoscerti!"

"Beh, immagino che questo voglia dire che resto solo io..." affermò Ash. Pikachu indicò le Pokeball rimaste sul tavolo, e dopo un attimo di esitazione, Ash toccò la sfera corrispondente allo starter di tipo Acqua. "E va bene! Allora prendo Oshawott!"

"SHA!" esclamò lo starter, balzando fuori dalla sfera e presentandosi davanti ad Ash, a braccia alzate e con espressione allegra e gioviale: si trattava di una piccola lontra bipede di colore principalmente bianco, azzurro e blu, con la testa bianca e sferica e due piccole orecchie blu triangolari. I suoi occhi grandi, neri ed ovoidali erano fissati su una testa tonda, dal viso spruzzato di lentiggini e dal grosso naso arancione. Il suo corpo tozzo aveva corte braccia e gambe, e in una mano brandiva una conchiglia a forma di ventaglio come se fosse stata un'arma, mentre dietro di sè agitava una piccola coda blu a forma di paletta.

Ash rise, un po' per l'aspetto buffo del Pokemon, un po' per l'eccitazione. "Hehee... che carino, quindi questo è un Oshawott? Sno sicuro che a Misty piacerà molto, quando glielo farò vedere!" affermò. Quando vide il suo nuovo Pokemon avvicinarsi a lui e agitare una zampina per salutarlo, Ash fece lo stesso. "Ciao, Oshawott, io sono Ash... e quello che vedi con me è il mio amico Pikachu! Sono sicuro che andremo d'accordo!"

"Osha, osha?" esclamò la piccola lontra, avvicinandosi al topolino elettrico, che le strinse la mano in segno di amicizia.

"Pika pikachu!"

"Bene, bene... vedo che avete già familiarizzato con i vostri Pokemon, e la cosa non può che farmi piacere!" affermò Aralia. "Allora... a questo punto non mi resta che consegnarvi i vostri Pokedex, le enciclopedie elettroniche che vi permetteranno di sapere tutto quello di cui c'è bisogno sui vostri Pokemon! Ecco a voi!"

La scienziata consegnò ad ognuno un Pokedex di nuovo modello, dall'aspetto evidentemente più avanzato e più moderno rispetto ai Pokedex che aveva visto a Kanto, Johto, Hoenn e Sinnoh... lo schermo piatto a cristalli liquidi sembrava quasi far uscire le immagini, e le scritte apparivano chiare e ben leggibili su di esso. Incuriosito, Ash puntò il Pokedex verso ognuno dei tre starter, osservandoli con attenzione a partire dal suo Oshawott.

"Oshawott, il Pokemon Lontra. E' in grado di combattere usando la conchiglia sul suo stomaco, fatta dello stesso materiale delle sue unghie. Quando viene attaccato, risponde immediatamente usando la conchiglia come una lama."

"Tepig, il Pokemon Suinfuoco. E' in grado di emettere fuoco dal suo naso, e può usare le sue fiamme per arrostire le bacche prima di mangiarle. Se si sente male, dal suo naso esce soltanto fumo."

"Snivy, il Pokemon Serperba. Molto intelligente e calmo, si muove ancora più velocemente se è esposto alla luce solare. Si nutre tramite fotosintesi, usando le foglie distribuite sulla sua coda."

Touko tenne ancora in braccio il suo Tepig, che cercava di nascondersi in qualche modo rannicchiandosi addosso a lei, e si voltò verso la professoressa Aralia, ringraziandola con un inchino. "La... la ringraziamo tutti, professoressa! Promettiamo che ci prenderemo cura di questi Pokemon, e diventeremo degli allenatori degni di questo nome! Ci vedrà presto al campionato di Unima, tutti e tre!"

Pur non essendo eccitato come lo erano le sue amiche ed Ash, Komor non potè fare a meno di dirsi d'accordo. "Apprezziamo molto quello che lei ha fatto per noi, professoressa. E faremo in modo di essere meritevoli della sua fiducia."

"Certamente! Anche se sono un'imbranata, farò del mio meglio per diventare un'allenatrice come si deve! Yu-huuuu!" esclamò Bel, al settimo cielo come lo era del resto anche il suo Tepig! Il maialino mosse le orecchie e alzò una zampetta emettendo il suo acuto grugnito.

"Bene, ragazzi... mi fa piacere che siate già così decisi!" affermò Aralia, dando un'ultima occhiata al gruppetto. Non vedendo nulla di fuori posto, decise che era il momento di fare gli auguri di buon viaggio. "Ora... non ho altro da dirvi, se non che vi faccio tanti auguri di buona fortuna, e spero che tutto vada bene! Seguite i consigli di Ash, è un allenatore esperto e saprà guidarvi!"

"Beh, non posso dire di essere quello che si dice un maestro..." rispose Ash con un po' di imbarazzo. Era una sensazione piacevole, quella di non essere più trattato come un principiante alle prime armi... "Ma cercherò di darvi delle dritte! Anche se, si intende, poi dovrete sviluppare voi il vostro stile di allenamento."

"Ricevuto!" affermò Touko con un rapido movimento della testa. "Grazie di tutto, professoressa... Ash... sono sicura che andrà tutto bene, non sei d'accordo anche tu, Tepig?"

Lo starter di Touko si guardò attorno, come se volesse vedere cosa ne pensavano gli altri... e vide attorno a sè i volti incoraggianti di Ash, Pikachu, Oshawott, Bel e il suo Tepig, Komor e Snivy, e anche quello di Aralia, che sembravano volergli trasmettere la sensazione che sarebbe andato tutto per il verso giusto...

E per la prima volta da quando il suo allenatore lo aveva lasciato, Tepig si arrischiò e fece un timido sorriso, guardando dritto negli occhi l'allenatrice che da quel momento in poi si sarebbe presa cura di lui... e che ora gli stava sorridendo radiosa!

"Tepig!"

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Ma non tutto era rose e fiori per il gruppetto che stava per iniziare il suo viaggio... anche se loro ancora non lo sapevano. Da qualche altra parte, non troppo distante da Sabbiafine, era appena atterrato uno strano veicolo... una mongolfiera il cui pallone era a forma di testa di Meowth, con tanto di zampina alzata, e ai cui comandi c'erano tre individui molto ben conosciuti... un terzetto che Ash aveva avuto tra i piedi, ora come nemici ora come alleati, fin da quando era partito da Biancavilla!

"Ci siamo, James... siamo arrivati ad Unima!" affermò Jessie, riavviandosi i suoi lunghi, splendenti capelli fucsia, e mettendosi a posto la sua classica uniforme del Team Rocket. La mongolfiera-Meowth era atterrata in una radura, circondata da alberi di vario tipo, sotto un cielo azzurro già in parte tinto dal sole dell'imbrunire. "Hmm... non male davvero, come posto!"

"Già..." rispose il ragazzo dai capelli azzurri, scendendo dalla mongolfiera. Anche lui era vestito con l'uniforme bianca del Team Rocket, bianca con i guanti e gli stivali neri, e la lettera R maiuscola disegnata sul petto. "Sarei curioso di vedere i Pokemon Musical di cui si comincia a parlare così tanto... mi hanno detto che sono spettacolari!"

La sua compagna di avventura si sfregò il naso con un indice, ridacchiando con fare vanitoso. "Hohohoo, non dirmi che ti interessano i musical adesso! No, io sono più interessata a vedere Pokewood, la famosa capitale del cinema! Sono sicura che una diva di talento come me potrebbe sfondare, con tutte le qualità che possiedo!"

Meowth sbucò fuori dal cestello della mongolfiera per ultimo, e provvide subito a richiamare all'ordine entrambi i suoi compagni di viaggio. "Ragazzi, non voglio fare il guastafeste..." disse con la sua voce nasale. "Ma vorrei ricordarvi che il capo ci ha affidato una missione ben precisa! Siamo qui per tenere d'occhio quell'organizzazione che da un po' di tempo ha cominciato ad operare da queste parti, come si chiama... ah, sì, il Team Plasma! E magari anche scoprire qualcosa di più su questo continente, visto che il capo è molto interessato a questo posto! E' una missione importante, quindi vedete di non fare stupidaggini o perdere tempo!"

"Ugh... lo sappiamo, Meowth, non c'è bisogno che me lo ricordi!" brontolò Jessie. "Accidenti, proprio ora che stavo cominciando a sognare un futuro da star... beh, non importa! Sarà comunque un lavoro piacevole, in confronto a quello che abbiamo dovuto passare finora! Finalmente abbiamo riconquistato la fiducia del capo!"

James volle mettere le mani avanti. "Giusto... però, tutto dipende dal fatto che non ci troviamo di fronte i mocciosi ancora una volta!" affermò. "E' sempre così, anche quando andiamo in un altro continente... ce li troviamo sempre in mezzo ai piedi!"

"Anche se sono venuti fin qui, poco importa." rispose Meowth con un ghigno astuto. "Al momento, non ci interessa Pikachu, abbiamo pesci ben più grandi da pigliare! Quindi... tutto quello che dobbiamo fare è non metterci sulla loro strada, e probabilmente ci lasceranno in pace! Concentriamoci sul Team Plasma... e vedrete che completeremo questa missione in men che non si dica!"

"Ottima idea, Meowth! E va bene, questa volta... il Team Rocket dimostrerà a tutti di cosa è capace!" esclamò James. "E con i nostri Pokemon, e quelli che cattureremo qui ad Unima, sarà un gioco da ragazzi!"

Jessie porse loro la mano destra. "Allora... diciamolo tutti assieme! Tutti per uno, e uno per tutti!"

James e Meowth, senza esitazioni, piazzarono le loro mani su quella di Jessie... e dopo aver preso lo slancio, il terzetto di criminali spiccò un salto, esclamando tutti assieme il nome con cui erano conosciuti. "TEAM ROCKET!"

"Wobbuffet!" esclamò il Wobbuffet di Jessie, apparendo dal nulla e facendo un saluto militare!

Una goccia di sudore scese dalle teste dei due giovani e di Meowth. "Wow... passano gli anni e i continenti, ma certe cose restano sempre uguali a sè stesse..." mormorò il Pokemon felino.

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Nei meandri di una profonda foresta, in una zona sconosciuta di Unima, una misteriosa figura, un Pokemon dal contegno fiero ed elegante, uscì dalla macchia, guardando verso il sole che tramontava. Una strana sensazione si faceva sentire nella sua mente... la sensazione che presto, per la terra che aveva visto nascere lui e i suoi fratelli, le cose sarebbero cambiate.

"C'è qualcosa di strano, oggi, nell'aria..." pensò il Pokemon, mentre i raggi del sole creavano artistici riflessi sulla sua pelle azzurra dai riflessi metallici, e facevano risplendere le sue corna acuminate. "Sta per accadere qualcosa di nuovo, da queste parti. E per il continente di Unima, potrebbe essere tempo di grandi cambiamenti..."

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BEST WISHES RELOAD

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

Bentornati, amici Pokefan! Bentornati al consueto appuntamento con Best Wishes Reload, la mia personale revisione della serie di Pokemon attualmente in onda in Giappone, con l'aggiunta di un bel po' di sana Pokeshipping! La storia è appena cominciata, e già ci sono gli elementi per pensare che sarà alquanto spettacolare. Almeno, spero di non deludere le vostre aspettative...

Allora, vediamo un po' la situazione qual è. Per adesso, Ash e i tre aspiranti allenatori di Sabbiafine hanno ricevuto i loro starter di Unima - Touko e Belle hanno scelto Tepig, e nel caso di Touko, questo è un Tepig un po' particolare, che forse le darà un po' da fare. Cheren ha scelto Snivy, cosa che in effetti si addice al suo carattere preciso e metodico. Mentre Ash, questa volta, ha deciso di scegliere lo starter d'Acqua, Oshawott. Beh, considerando che nell'anime Oshawott cerca sempre di mettersi in mostra, mi sembrava anche giusto - come ha notato anche uno dei miei recensori.

Misty, ovviamente, non è rimasta con le mani in mano, e ha catturato il suo primo Pokemon d'Acqua di Unima, un Alomomola con cui ha fatto amicizia. Con questo, il gruppo di giovani avventurieri si prepara ad iniziare il viaggio verso la Lega Pokemon di Unima, e sicuramente, lungo la strada, non mancheranno gli imprevisti, le battaglie e i colpi di scena!

Quindi, se siete pronti... cominciamo pure il viaggio! Ci sono molte cose da fare, e se vorranno venire a capo dei misteri che li attendono, Ash, Pikachu, Misty, Touko e i loro compagni dovranno cominciare già a darsi una mossa! Detto questo... allacciatevi le cinture di sicurezza, e proseguiamo il lungo viaggio verso l'ambito titolo di Pokemon Master!

Buona lettura!

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Prima di iniziare il viaggio, Touko e Komor avevano fatto un salto a casa loro per salutare i loro genitori, e per ricevere le ultime raccomandazioni riguardo il viaggio, con Ash e Belle che attendevano vicino a casa di Touko. Il ragazzo di Biancavilla si stava chiedendo, in effetti, come mai Belle non avesse fatto la stessa cosa dei suoi amici, e la biondina aveva semplicemente risposto che aveva già salutato la sua mamma e il suo papà prima di andare al laboratorio della professoressa Aralia.

"Sanno già dove sto andando, i miei genitori... e mi hanno già detto tutto quello di cui c'era bisogno! Quindi, non ti preoccupare, Ash, io sono già a posto!" rispose allegramente Belle. Ash aveva accettato la spiegazione, ma una parte di lui aveva come l'impressione che Belle non fosse tranquilla al cento per cento. Tuttavia, pensò che si trattasse di una sua impressione, e non pensò che fosse rispettoso indagare oltre.

"Pikachu!" squittì Pikachu, indicando la porta d'ingresso della casa di Touko... una graziosa casa a due piani, non troppo dissimile da quella di Ash. La ragazzina castana e i suoi genitori erano sulla porta, e si stavano scambiando gli ultimi saluti... richiamando alla mente di Ash il fatidico momento in cui lui aveva salutato la sua mamma per partire per il suo viaggio, con quel Pikachu capriccioso a fianco. "Pika pi, pikachu pika pika?" proseguì il topolino elettrico, facendo un occhiolino ad Ash in segno di intesa.

Ash ridacchiò gentilmente. "Già... hai proprio ragione, Pikachu, è come tornare indietro nel tempo!" affermò.

"Allora, Touko..." stava dicendo la mamma di Touko a sua figlia. "Ricordati sempre di avere cura dei tuoi Pokemon e dei tuoi compagni di viaggio, perchè saranno i tuoi più preziosi alleati... cerca di osservare e di imparare quanto più possibile da ciò che vedrai, e ricordati tutto quello che ti abbiamo insegnato."

"E, cosa più importante..." affermò suo padre. "Ricordati che in ogni momento ci siamo noi, e potrai sempre contare su di noi!"

Touko sorrise, sentendosi delle lacrime di commozione salirle agli occhi, ma le trattenne, non volendo danneggiare l'immagine che voleva dare di ragazza forte e matura. "Grazie, mamma... grazie, papà! Vedrete che non vi deluderò! Io, Komor e Belle arriveremo assieme al campionato... e sarete fieri di noi!" promise, per poi dare un bacio sulla guanca a ciascuno dei suoi genitori, e cominciare lentamente ad allontanarsi, voltandosi di tanto in tanto per salutare ancora. Una volta che ebbe raggiunto Ash, Pikachu e Belle, si voltò ancora una volta per salutare, e anche gli altri tre agitarono la mano verso i due genitori.

"Arrivederci, signori!" esclamò Belle. "Tanti auguri, e spero di rivedervi presto!"

"Arrivederci!" salutò Ash. "E non abbiate paura! Vostra figlia sarà al sicuro con noi!"

"Pika pika!" fu il commento di Pikachu. Fu in quel momento che Komor arrivò con tutta calma, avendo fatto i suoi ultimi convenevoli, e il ragazzo con gli occhiali diede un'occhiata al gruppo prima di schiarirsi la voce e cominciare a parlare.

"Bene... immagino che adesso possiamo partire, giusto?" disse. "Anzi... prima mi sembra che tu debba andare a prendere la tua fidanzata, dico bene, Ash?"

Ash diede un'occhiata al suo orologio, rendendosi conto con suo grande sollievo che era ancora abbastanza in anticipo. Non era il caso di rischiare la furia di Misty per un ritardo... "Già, se mi presentassi all'appuntamento in ritardo, non credo che me la caverei tanto facilmente! Hehehee..." affermò. "Comunque, saranno soltanto alcuni minuti di deviazione. Poi, cominceremo il nostro viaggio... e spero che sia un buon viaggio per tutti voi!"

"Lo sarà, Ash, ne sono sicura!" affermò Touko, guardando speranzosa la Pokeball che conteneva il suo Tepig...

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Misty si guardò attorno, canticchiando tra sè una canzoncina, mentre aspettava che Ash si ripresentasse nel punto in cui si erano dati appuntamento. Aveva qualche minuto di anticipo, quindi poteva permettersi di aspettare un po'... e in ogni caso, anche se Ash fosse stato un po' in ritardo, Misty era troppo eccitata per il fatto di aver catturato un Alomomola per essere arrabbiata con il suo fidanzato. Anzi, chissà come sarebbe stato contento di vedere un nuovo Pokemon!

"Beh, ora tutto sta nel vedere se andrà d'accordo con il resto dei miei Pokemon... ma sono sicura che Alomomola saprà farsi ben volere!" disse tra sè, per poi mettersi ad aspettare accanto ad un cartello indicatorio. Per curiosità, lesse le indicazioni, e vide che mentre in una direzione, quella in cui era andato Ash, c'era la cittadina di Sabbiafine, dall'altra si trovava una città chiamata Quattroventi, che probabilmente sarebbe stata la loro prossima meta.

Impegnata com'era a guardarsi attorno, affascinata dal nuovo mondo in cui era entrata, Misty quasi non si accorse di Ash e di Pikachu finchè i due non la chiamarono dalla distanza.

"Pikachu pi!" squittì la vocetta acuta di Pikachu, che corse davanti ad Ash... e, Misty notò quando alzò lo sguardo per rispondere, al resto del gruppo. Ad accompagnare Ash, in effetti, c'erano alcuni allenatori che sembravano avere uno o due anni meno di lui: una ragazzina dall'aria dinamica, con lunghi capelli castani legati in una coda; un ragazzo con gli occhiali dall'aspetto maturo e posato; e una ragazzina bionda con un gran cappello verde, che invece dava l'impressione di essere allegra e un po' svampita. Misty era un po' sorpresa di vedere che Ash, già il primo giorno di viaggio, era riuscito ad incontrare non uno, ma tre nuovi compagni, ma la cosa non le diede fastidio - ovviamente, purchè nessuna di quelle ragazze pensasse di soffiarle il fidanzato o di mancare di rispetto ai Pokemon d'Acqua! A parte questo, era sicura che sarebbe andata d'accordo con quei tre, sembravano delle persone a posto.

"Hey, Ash! Pikachu!" esclamò Misty, mentre il suo ragazzo la raggiungeva e faceva cenno al resto del gruppo di venire pure. "Allora, com'è andata? Mi sembra che la vostra prima esperienza con gli allenatori di Unima sia stata buona... vi siete portati dietro già tre persone!"

"Beh... sì, diciamo che abbiamo avuto la fortuna di conoscere questi tre ragazzi proprio il giorno in cui hanno ricevuto il loro primo Pokemon! E... prima che tu me lo chieda, sì, qui ad Unima, a quanto pare, i ragazzi iniziano il viaggio a tredici anni, invece che a dieci come da noi." disse Ash, presentando il gruppetto di allenatori di Sabbiafine uno alla volta. "Comunque... ho il piacere di presentarti Touko, Komor e Belle! Ragazzi, lei è Misty, la mia fidanzata ed ex-capopalestra, esperta di Pokemon d'Acqua!"

"Già, i Pokemon d'Acqua sono la mia più grande passione!" rispose Misty, per poi presentarsi al gruppo. "Piacere di conoscervi, ragazzi! Spero che sarà un viaggio divertente e che andremo d'accordo!"

"Beh... non è che viaggeremo assieme per tutto il tempo." volle precisare Komor, ripetendo il suo classico gesto di aggiustarsi gli occhiali. "Ognuno di noi farà a modo suo, e svilupperà il suo modo di addestrare i Pokemon. Tuttavia, viaggiare con un allenatore più espertodi noi per un po' di tempo non potrà che esserci utile. Si ha sempre qualcosa da imparare."

"Giusto!" esclamò Touko. "E visto che Ash ha già partecipato a ben cinque campionati, e ne ha vinti due, beh... penso proprio che abbia molto da insegnarci!"

"Pika pi, pika chu?" rispose Pikachu, facendo un cenno di intesa al suo migliore amico umano. Ash ridacchiò, chiaramente lusingato per le lodi che gli venivano fatte. Era davvero una sensazione piacevole, sentirsi apprezzati per le proprie vittorie. Di solito, ogni volta che andava in un nuovo continente, Ash si ritrovava ad essere completamente ignorato, oppure ad essere ricordato per la sue sconfitte...

"Hehehee... sì, Pikachu, ne sono contento anch'io!" affermò Ash, per poi ricordarsi di un piccolo particolare. "Oh... a proposito, Misty, sei poi riuscita a catturare un nuovo Pokemon d'Acqua, in questo tempo?"

La rossa ex-capopalestra ghignò con sicurezza e mostrò la Rete Ball nella quale conservava la sua più recente cattura. "Puoi scommetterci, Ash Ketchum, la sottoscritta tiene fede alla sua fama!" affermò Misty. "Questo è il mio primo Pokemon d'Acqua di Unima! Anzi, guarda, ve lo faccio vedere!"

Con un gesto del dito, Misty fece aprire la sfera azzurra, e il suo Alomomola ne uscì in un lampo di luce, e apparve davanti al resto del gruppo fluttuando a pochi centimetri dal suolo, le sue grandi pinne che si muovevano lentamente nell'aria.

"Alo! Momola!" salutò l'enorme pesce luna, scuotendo la pinna dorsale in un gesto di saluto. Mentre Ash e Pikachu guardavano impressionati quel Pokemon sconosciuto, Belle emise un gridolino entusiasta, e corse ad esaminare Alomomola, ammirando il grazioso Pokemon d'Acqua da tutti i lati, mentre quest'ultimo la seguiva con lo sguardo, un po' sbalordito.

"Woooow! Un Alomomola, che bello!" esclamò Belle, accarezzando Alomomola su un fianco. "Lo sai che è davvero un Pokemon stupendo? E non è neanche tanto comune! Wow, si vede che ci sai fare con i Pokemon d'Acqua! Mi insegni come si fa, Misty? Anch'io vorrei poter fare amicizia con i Pokemon come fai tu! Mi insegni, mi insegni?"

"Wow... un attimo, Belle, un attimo!" esclamò Misty, con una grossa gocciolona di sudore sulla nuca davanti all'iperattiva Belle. Anche Komor e Touko non poterono trattenere un'espressione imbarazzata, e dopo aver ridacchiato tra sè, Ash tirò fuori il suo Pokedex aggiornato per sapere di più su quel Pokemon...

"Alomomola, il Pokemon Assistenza. La membrana speciale che ricopre completamente il suo corpo ha la capacità di curare le ferite degli altri. Vive in mare aperto, e preferisce farsi trasportare dalle onde. Se si imbatte in un Pokemon ferito, lo riaccompagna a riva." spiegò il Pokedex. Pikachu, felice di fare conoscenza con un altro Pokemon della fidanzata del suo allenatore, si avvicinò ad Alomomola e gli porse una zampa in segno di amicizia.

"Pikachu pi pikachu pika? Pikachu!" squittì, e Alomomola, tenendo fede alla sua reputazione di Pokemon amichevole e materno, estese una delle sue grosse pinne verso il topolino elettrico e gli strinse la mano a modo suo.

"Alomomola!" esclamò, suggellando l'inizio della loro amicizia.

"Forte! Sembra che Pikachu e il nuovo Pokemon di Misty abbiano già fatto amicizia!" affermò Touko. "Ma... Ash, visto che la tua fidanzata ama tanto i Pokemon d'Acqua, perchè non le fai vedere il tuo? Credo che ne sarà molto entusiasta!"

"Giusto, Touko, hai ragione! Grazie per avermelo ricordato!" rispose Ash, e quando Misty guardò verso di lui incuriosita, Ash tirò fuori la Pokeball... e prima ancora che potesse dire qualsiasi cosa, il suo starter di Unima schizzò fuori dalla Pokeball, esattamente come aveva l'abitudine di fare Psyduck a suo tempo! Oshawott apparve davanti a Misty e ad Alomomola, e afferrò con decisione la conchiglia sulla sua pancia, per poi sollevarla in aria in una sorta di buffo presentat-arm!

"Osha, wott!" esclamò il grazioso Pokemon d'Acqua.

La reazione di Misty fu quasi istantanea - dopo un istante passato ad ammirare Oshawott, la ragazzina dai capelli rossi si chinò, raccolse il Pokemon lontra, e lo abbracciò stretto come se fosse stato un morbido peluche, mentre delle comiche stelline cominciavano a splendere attorno a lei! "Aaaaaah! Checcarinoooooo!" esclamò, in visibilio, mentre il malcapitato Oshawott cercava in qualche modo di divincolarsi e prendere un po' di fiato, e sia Alomomola che Pikachu si facevano scendere una gocciolona di sudore dalla testa. "Sei un amore, Oshawott! Perchè non hanno degli starter d'Acqua così adorabili anche da dove veniamo noi?"

"Ecco, lo sapevo... Ma non avevi detto la stessa cosa anche di Piplup, se non ricordo male?" mormorò Ash sfregandosi la testa. Quando vide che anche i suoi tre "allievi", Belle compresa, erano rimasti senza parole ad osservare la scena, il ragazzo ridacchiò e fece loro segno di non badarci troppo. "Ehm... va tutto bene, ragazzi! La mia fidanzata ha... ehm... un leggero caso di eccessivo entusiasmo nei confronti dei Pokemon d'Acqua! Ma va tutto bene, tra pochi minuti... credo... sarà di nuovo qui sulla Terra!"

"Ooookay..." mormorò Touko, non eccessivamente convinta. Il loro primo giorno come allenatori era cominciato in maniera alquanto strana... ma per fortuna, dopo qualche secondo passato a coccolare Oshawott come se fosse stato un gattino, Misty aprì gli occhi e si accorse del gruppo di allenatori che la stava guardando un po' stranamente. Immediatamente, si ricompose, e appoggiò gentilmente Oshawott a terra, permettendo allo stravagante starter di tornare, un po' frastornato, dal suo nuovo allenatore.

"Ehm... heheheee... scusate, come avete potuto vedere... io non riesco a resistere ai Pokemon d'Acqua, soprattutto se sono carini come quell'Oshawott!" replicò Misty. Per fortuna, i tre ragazzi di Sabbiafine non sembrarono troppo disturbati dal comportamento di Misty, e anche il serioso Komor alzò le spalle e ci passò su.

"Nessun problema." affermò. Quando Misty richiamò Alomomola nella sua sfera, e Touko si fu accertata che non mancasse nessuno, il ragazzo con gli occhiali decise che a quel punto si poteva anche riprendere. "Bene... magari gli altri starter li presenteremo più avanti. Si avvicina la sera, e penso che sarebbe meglio cominciare a coprire un po' della strada che ci separa da Quattroventi. Non siete d'accordo anche voi?"

"Hai ragione, Komor... Magari, se facciamo in tempo, possiamo anche allenare un po' i nostri Pokemon, e chissà, forse anche catturarne qualcun altro!" affermò Touko. "Bene, allora... cominciamo pure! Si parte verso Quattroventi!"

"Un momento, ragazzi! C'è ancora una cosa!" intervenne Belle, alzando una mano. Quando gli altri quattro si voltarono verso di lei per chiederle quale fosse il problema, Belle si schiarì la voce e proseguì. "Touko, Komor... vi ricordate che avevamo promesso di fare questo viaggio assieme, vero? Allora... beh, penso che sarebbe bello se il primo passo sulla nostra strada di allenatori di Pokemon lo facessimo tutti assieme! Che ne dite?"

Touko sbattè gli occhi, un po' stupita, poi si voltò verso Komor come a chiedergli conferma con lo sguardo... ma un attimo dopo, pensò che quella della sua amica era stata una bellissima idea, e che valeva la pena di farlo, anche soltanto a scopo simbolico. "Mi sembra giusto. In fondo, per quanto le nostre strade potranno portarci in luoghi diversi, non possiamo certo dimenticare che noi siamo amici... e che saremo sempre insieme con lo spirito!" affermò. "Ci sto, Belle! Komor, che ne dici?"

Il ragazzo sorrise gentilmente e si piazzò a fianco delle sue amiche d'infanzia. "Oh beh... un modo un po' originale di celebrare l'inizio di un viaggio, ma non mi dispiace neanche. E va bene." rispose. Ora i tre amici erano l'uno a fianco dell'altro, con Touko al centro, e Komor prese fiato per un istante e cominciò il conteggio. "Okay, ragazze... allora al tre! Uno..."

"Due..." riprese Belle, con il cuore che le batteva all'impazzata.

"E tre!" concluse finalmente Touko, la voce grondante di entusiasmo. Rispondendo tutti assieme al segnale, lei, Komor e Belle mossero assieme il primo passo... e iniziarono il loro cammino, con Ash, Pikachu e Misty che li seguivano, guardandoli impressionati. "Hahahaaa! Evviva, lo abbiamo fatto sul serio! E ora... in marcia, gente! Abbiamo un sacco di cose da fare, e meno tempo per farle!"

"Siiiiì!" esclamò Belle, alzando un pugno in aria.

Ash, Misty e Pikachu restarono per un attimo a guardare i tre allenatori che iniziavano ad incamminarsi... e poi Ash fece un occhiolino alla sua ragazza, facendole cenno che era il caso di muoversi. "Beh... forse è meglio che ci sbrighiamo anche noi!" affermò scherzosamente. "Non vogliamo certo che i nostri... hehehee... allievi... se ne vadano senza di noi, vero?"

"Vedi di non alzare tanto la cresta solo perchè adesso il maestro sei tu... okay, Ash Ketchum?" lo stuzzicò amichevolmente Misty. Ash storse il naso e brobottò qualcosa riguardo certe fidanzate guastafeste mentre assieme a Pikachu incominciava a seguire Touko, Komor e Belle sulla strada per Quattroventi.

"Pikachu!" esclamò Pikachu, cercando di richiamare Touko e gli altri...

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Il viaggio, almeno per la prima ora circa, era stato abbastanza tranquillo e privo di eventi. Il gruppo stava ora viaggiando lungo una strada sterrata che tagliava in due una grande pianura ricoperta di erba alta fino alle ginocchia, tinta di arancione dal sole che stava scendendo, e lungo la strada, avevano tutti avuto modo di parlare e venire a sapere delle rispettive avventure... in particolare, Ash, Misty e Pikachu avevano quasi subito conquistato i tre amici di Sabbiafine con le loro vicende in giro per i quattro continenti che componevano la regione da dove venivano. Le sfide con svariate organizzazioni criminali, le rivalità, i momenti di gioia vissuti assieme... ce ne sarebbe stato abbastanza da durare diversi giorni!

"Woooow, fantastico!" stava dicendo Belle in quel momento. "E così, Ash... tu e questi tuoi due amici, Lucinda e Brock, avete assistito ad una battaglia tra due Pokemon Leggendari che governano lo Spazio e il Tempo nelle vostre regioni? E un altro Pokemon Leggendario nato dall'oscurità cercava di farli smettere? Accidenti, che forza! Chissà se le vivremo anche noi avventure del genere!"

(Belle si sta riferendo al film "L'Ascesa di Darkrai" - NdA)

Il più scettico Komor, tuttavia, non si fece prendere troppo la mano dall'entusiasmo. "Sicuramente è una storia molto interessante, Belle. Ma non penso dovresti farti troppe illusioni." affermò. "Voglio dire, Ash è sicuramente stato fortunato a vedere tutti questi Pokemon Leggendari, e a vivere queste avventure al loro fianco. Ma un allenatore normale non ha mai questa fortuna. Certo, molti sognano di incontrare Pokemon Leggendari come Zekrom, Reshiram o il Trio dei Moschettieri... ma per quasi tutti, questi rimangono dei sogni e basta."

"Eddai, Komor, non fare lo scettico!" rispose Touko, dandogli una pacchetta amichevole sul braccio. Il ragazzo con gli occhiali fece una piccola smorfia. "Insomma, d'accordo che non sono molte le persone che hanno il privilegio di vedere un Pokemon Leggendario, ma questo non vuol dire che noi per forza non saremo tra questi, giusto? Un po' più di entusiasmo!"

"Giusto! Dopotutto, viaggiare nel mondo dei Pokemon è una continua scoperta... e chissà che non abbiate anche voi questa fortuna!" rispose Ash. "Anzi, ora che mi ci fate pensare, non so neanche quali siano i Pokemon Leggendari di Unima! Cavolo, avrei dovuto documentarmi, prima di partire..."

"Pika pi..." mormorò Pikachu scuotendo la testa. Ormai era abituato a queste sviste da parte del suo allenatore, anche se a sua difesa bisognava ammettere che da quando aveva vinto il campionato di Sinnoh, avvenivano meno di frequente...

Komor abbozzò un sorriso, mentre faceva cenno di fermarsi per un po' al centro di quella grande pianura erbosa. "Beh, avremo tutto il tempo più avanti per parlare delle leggende di Unima. E vi posso assicurare che non sono nè poche nè tantomeno insignificanti. Per adesso, però... che dite, non pensate che sia il momento giusto per fermarsi e fare un po' di pratica con i nostri starter? Dobbiamo pur sempre cominciare dalle basi. E poi, se vogliamo anche catturare qualche nuovo Pokemon, questo è il momento migliore della giornata. I Pokemon diurni sono ancora in attività, e quelli notturni cominciano a svegliarsi."

"Certo che per essere uno alle prime armi, ne sai molte di cose, sui Pokemon..." affermò impressionato Ash. Il ragazzo con gli occhiali gli ricordava sempre più una versione più grande e più matura di Max, il fratellino di Vera...

Komor si mise a posto gli occhiali come era sua abitudine. "Prima di partire, ho cercato di studiare il più possibile sui Pokemon e sulle meccaniche dei combattimenti." spiegò. "Credo che sia la cosa più importante per un aspirante allenatore. Conoscere il più possibile sui Pokemon, sapere quali sono i loro punti deboli e i loro punti di forza, e sapere quali sono le combinazioni di mosse giuste per ciascuno di essi, è la cosa fondamentale per ottenere il meglio da loro."

Un discorso convincente, e Ash doveva ammettere che Komor aveva la sua brava parte di ragione... ma per certi versi, il ragazzino di Biancavilla non riusciva a dirsi del tutto d'accordo. "Oh, beh... non sarò certo io a mettere in dubbio l'importanza dell'allenamento e dell'esperienza!" affermò. "Tuttavia... credo che ci sia un altro fattore, ancora più importante."

"Un altro fattore?" chiese incuriosita Belle, mentre Komor sbatteva gli occhi stupito. Misty ebbe l'impressione che il ragazzino con gli occhiali fosse anche un po' risentito per il fatto che Ash lo stesse in parte contraddicendo. "E... dicci, Ash, di che cosa si tratta?"

Ash si chinò e lasciò che Pikachu gli salisse sulla spalla, e il topolino elettrico fece un gesto di intesa ad Ash prima di voltarsi verso Touko, Komor e Belle, e fare il segno dell'okay. "Pikachu!"

"Um..." mormorò Touko. "Penso di aver capito cosa vuoi dire, Ash. Parli... del legame tra l'allenatore e il suo Pokemon, vero?"

"Esatto!" rispose Misty al posto del suo ragazzo. Una rapida occhiata ad Ash le confermò che aveva detto esattamente quello che lui intendeva. "Certo, addestrare i Pokemon è importante, e in battaglia, senza una buona strategia, non si può andare da nessuna parte. Tuttavia... è proprio il legame tra l'allenatore e i Pokemon che permette ad entrambi di dare del proprio meglio! Senza di quello, senza l'intesa tra i due, non si può andare tanto lontano. C'è sempre bisogno che ci sia l'amicizia tra il Pokemon e il suo allenatore."

"Wow... questa me la devo ricordare." affermò Belle.

Tuttavia, Komor sembrò alquanto perplesso della cosa, e non fece troppo caso alle raccomandazioni dei due allenatori di Kanto. "Mah... sarà." rispose. "Io, personalmente, non vedo come l'amicizia tra un allenatore e il suo Pokemon possa rendere il Pokemon più forte. E il mio scopo è diventare l'allenatore più forte di Unima, e un giorno battere il Campione Nardo. Comunque, immagino che questa sia solo una parentesi, una digressione... come ho detto, adesso è il momento giusto per far fare un po' di pratica ai nostri Pokemon."

"Va bene..." affermò Ash, pensando che il discorso che voleva fare a Komor poteva anche attendere più avanti. "Allora, facciamo così, ci vediamo qui tra un'oretta circa, e vediamo un po' che Pokemon avrete catturato. E vediamo un po' che cosa avete catturato!"

"Grande!" affermò Belle. "Vedrai che bel Pokemon che catturerò! Anche se non ho ancora deciso che Pokemon sarà... ma lasciamo perdere! A presto, ragazzi!"

"Vedo che a Belle l'entusiasmo non manca!" scherzò Misty. "Va bene, ragazzi... io accompagnerò Belle, se la cosa non vi dà problemi. Ash, tu magari vai con Komor o con Touko, va bene?"

"Grazie, ma non avrò bisogno di assistenza." affermò Komor, sicuro di sè. "Sarò in grado di catturare un nuovo Pokemon senza l'aiuto di nessuno. E se non elaborassi le mie strategie per conto mio, non avrebbe alcun senso che io mi allenassi, non è vero?"

"Accidenti, certo che Komor è un tipo molto convinto..." disse tra sè Ash, per poi alzare le spalle e voltarsi verso Touko. "Beh, in questo caso... vengo con te, Touko! Magari ti darò una mano a catturare il tuo primo Pokemon!"

"E io accetto con gioia, Ash!" affermò la ragazzina, annuendo gentilmente. "Credo... che tutti noi avremo bisogno di un po' di consigli da degli esperti come voi, almeno all'inizio!"

"E va bene..." rispose Komor, alzando le spalle. "Allora, tutti qui tra un'oretta. Buona fortuna."

I tre allenatori di Sabbiafine si scambiarono gli auguri, prima che ognuno di loro si allontanasse per conto suo, addentrandosi nell'erba alta...

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"Hm. Mi sembra... che quell'Ash Ketchum dia dei consigli un po' troppo irrealistici, per essere un esperto." sospirò Komor, girando tra le proprie mani la Pokeball che conteneva il suo Snivy. "Insomma... dopotutto, capisco che un allenatore debba avere cura dei propri Pokemon, su questo non ci piove. Ma... a cosa servirà creare dei legami tanto profondi con loro? Non vedo come questo mi permetterà di diventare più forte... mah, per adesso non è il caso di preoccuparsene. Pensiamo piuttosto a trovare un Pokemon da catturare...

Passarono solo pochi nimuti prima che un fruscio nell'erba alta attirasse la sua attenzione, e il ragazzo con gli occhiali strinse le dita attorno alla sua Pokeball e si tenne pronto. Guardandosi attorno con attenzione, riuscì a vedere l'erba che si muoveva... e da alcune fronde, un istante dopo, emerse un piccolo Pokemon simile ad un cane della prateria o ad una marmotta, che lo guardava minacciosamente con un paio di occhi esageratamente grandi dalle iridi rosse, con un cerchio giallo attorno alla pupilla. Era ricoperto da un corto strato di pelliccetta bruna, che diventava più chiara sulla pancia e sul muso, e i suoi incisivi sporgevano dalla bocca, dandogli un aspetto acuto che veniva accentuato ancora di più dalla coda tenuta dritta dietro di sè, terminante in un ciuffo di pelliccia bianca.

Dopo un attimo di sorpresa iniziale, Komor sorrise tra sè. Quel Pokemon era talmente comune che bastava aver letto qualche libro per sapere tutto il necessario su di lui... ma giusto per pignoleria, il ragazzo consultò il suo Pokedex.

"Patrat, il Pokemon Esplorante. Usando il cibo che tengono conservato nelle guance, possono restare all'erta per giorni interi senza stancarsi, e usano la loro coda per comunicare tra loro. Tuttavia, la loro vista eccellente li lascia ancora esposti ad attacchi alle spalle." disse il Pokedex, senza in effetti aggiungere niente di nuovo a quello che il ragazzo già sapeva. Komor sorrise e annuì tra sè. Era comunque un ottimo Pokemon per iniziare...

"E va bene..." affermò, mentre il roditore si metteva in guardia, sapendo che lo aspettava uno scontro. "Come primo Pokemon da catturare, mi sembra una buona scelta. Tocca a te, Snivy!"

Komor lanciò la sua Pokeball con un gesto deciso del braccio, e il serpentello verde apparve davanti a lui, lanciando il suo acuto grido di battaglia! Atterrò davanti a Patrat e si acquattò sul terreno, pronto a cominciare lo scontro e a ricevere il primo ordine di Komor... che del resto non tardò ad arrivare. "Molto bene. Inizia subito con un attacco Fulmisguardo."

Snivy squadrò Patrat e lo costrinse ad indietreggiare di un passo con un'occhiataccia, e per un attimo il Pokemon marmotta tentennò, ma si riprese subito e tentò un attacco Azione, colpendo Snivy al torace. Per fortuna di Snivy, i danni furono limitati, e il Pokemon d'Erba non dovette fare altro che rotolarsi sul terreno per accompagnare il colpo e rialzarsi in fretta. Vedendo che Patrat si stava già voltando per attaccare di nuovo, Komor non perse tempo a sferrare un attacco decisivo.

"Ed ora... Frustata!" ordinò. Snivy sogghignò leggermente, poi estese dal proprio corpo una liana e la avvolse attorno ad una delle zampe posteriori del suo avversario, sollevandolo di peso... e poi facendolo cadere pesantemente al suolo! Con un breve strillo, Patrat scivolò a terra e rimase stordito, dando a Komor tempo più che sufficiente per estrarre una Pokeball vuota e lanciarla contro di lui.

La sfera toccò Patrat e lo assorbì al proprio interno, poi cominciò ad ondeggiare... e infine, dopo alcuni secondi, si fermò segnalando che la cattura era avvenuta! Soddisfatto, Komor andò a raccogliere la sfera e ringraziò Snivy con un cenno della testa.

"Niente male, Snivy. Grazie per l'aiuto." affermò. "Con questo, abbiamo fatto un primo passo. Ma non ti adagiare sugli allori... questo è niente, in confronto a quello che dovremo affrontare."

"Snivy!" replicò il serpentello, ben sapendo che il suo allenatore aveva ragione...

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"Allora... tenere gli occhi bene aperti... stare attenti a tutto quello che si muove... ehm... devo ammettere che sono un po' nervosa!" mormorò Belle, mentre lei e Misty si aggiravano tra l'erba alta in cerca di qualche Pokemon. La biondina aveva già fatto uscire dalla sfera il suo Tepig, sentendosi più sicura con il suo Pokemon a fianco, ma non sembrava che riuscisse a tranquillizzarla molto.

Misty cercò di far calmare Belle, mettendole una mano sulla spalla. "Okay... okay, stai tranquilla, non c'è bisogno di agitarsi!" la consigliò, facendole un piccolo sorriso per calmarla. "Allora... basta stare un po' attente, e prepararsi a dare l'ordine giusto al tuo Pokemon nel momento in cui dovrai iniziare a combattere. Sai già che msse ha il tuo Tepig?"

"Tepiiig?" chiese il vivace maialino di fuoco. Belle si calmò un pochino, ma si rese conto, con suo grande disappunto, di non sapere esattamente che mosse avesse il suo Pokemon!

"Ehm... beh, in effetti ero un po' distratta, e non ho esattamente prestato molta attenzione quando..." cercò di svincolarsi, intrecciando nervosamente gli indici. "Però... ehm... sì, immagino che Tepig abbia mosse tipo Azione, Colpocoda o Braciere... avrebbe senso, per uno starter di tipo Fuoco, no?"

"Ehm..." Misty si fece scappare una gocciolona di sudore dalla testa, vedendo che quella ragazza era imbranata quasi quanto lo era Ash all'inizio. Beh, poco male, pensò infine. Dopotutto, era lì per farla imparare... "Okay, diciamo che è un inizio. Chiaramente, in questa situazione, non è il caso di usare Braciere, per non dare fuoco alle sterpaglie... ma credo che anche soltanto con Colpocoda ed Azione tu possa già fare un discreto lavoro. Ricordati che Colpocoda abbassa la difesa del tuo avversario, e permette ad Azione di indebolirlo di più... questo renderà la battaglia più facile da vincere!"

"O... Okay, grazie, Misty!" ribattè nervosamente la biondina... prima che un uggiolio acuto, proveniente dalle sterpaglie davanti a lei, le fece fare un salto per la sorpresa e fece fermare di botto il suo Tepig! Il maialino abbassòla testa e soffiò una nuvoletta di fumo nero dalle narici, come se volesse sfidare il Pokemon che si nascondeva in quel posto a farsi avanti e combattere... e l'invito venne accolto al volo nel momento in cui un grazioso Pokemon simile ad un cagnolino di razza Yorkshire Terrier, ricoperto di un'arruffata pelliccetta color marrone chiaro, con grandi occhioni languidi e un piccolo naso rosso, che svettavano in un musetto ricoperto di peluria più chiara. Le sue zampette erano corte, e gli davano un aspetto tozzo, e la sua coda era poco più che un ciuffo di pelo posto all'estremità opposta del corpo. Il piccolo Pokemon abbaiò di nuovo, cercando di sembrare intimidatorio... e riuscendo soltanto a far scorrere una gocciolona di sudore dalla testa di Tepig, e a far andare Belle in brodo di giuggiole!

"Ommammamiacheccariiiiinooooo!" esclamò la ragazzina, senza neanche mettere gli spazi tra le parole! "Awww, è un Pokemon adorabile! Lo voglio, lo voglio, lo voglio! Che... che cosa dice il Pokedex su di lui, eh?"

Mentre il Pokemon cagnolino guardava stupefatto la ragazzina bionda, chiedendosi cosa avesse in mente, quest'ultima consultò la sua enciclopedia elettronica, e ascoltò quello che c'era da sapere su quel Pokemon... "Lillipup. Il Pokemon Cagnolino. La peluria che copre il suo muso è un eccellente organo sensoriale, che percepisce le condizioni nlla zona circostante. E' un Pokemon coraggioso che ama sfidare avversari forti, ma è abbastanza intelligente da fuggire se si rende conto di essere in difficoltà."

Pur non avendo lo stesso entusiasmo di Belle, anche Misty pensò che Lillipup fosse molto carino... e soprattutto, che sarebbe stato un ottimo acquisto come primo Pokemon nella squadra della sua nuova amica. "Okay... allora, Belle, tieniti pronta! Questa è la tua prima battaglia! Resta calma, non avere troppa fretta... e buona fortuna!" la consigliò, per poi fare un passo indietro in modo da lasciare alla sua amica e al suo Tepig lo spazio necessario per combattere.

"O... Okay!" esclamò Belle, riportandosi alla realtà proprio mentre Lillipup cominciava ad attaccare! Un Azione centrò il suo Tepig, facendolo barcollare, ma Tepig non si perse d'animo e ribattè con un Azione altrettanto potente, che fece ruzzolare a terra il cagnolino. "Bravo, Tepig! Adesso... er... cerca di evitare il prossimo attacco e usa Colpocoda!"

"Pig!" rispose Tepig, e mentre il suo avversario si rialzava e scrollava la testa, girò su sè stesso e colpì Lillipup con la sua coda. Il Pokemon canino indietreggiò, cercando di scrollarsi di dosso l'avversario... ma quest'ultimo gli stette addosso e lo colpì ancora con la coda. Sentendosi più sicura di sè, Belle sorrise e colse l'occasione per dare l'ordine decisivo.

"Bravo, Tepig! E adesso... usa Azione!" esclamò. Il maialino ghignò e si scagliò con tutto il suo peso contro Lillipup che, colto di sorpresa, non riuscì a difendersi e venne scagliato a terra, dove rimase stordito per un istante... tempo più che sufficiente perchè Belle lo potesse toccare con una Pokeball! Il cagnolino abbaiò sorpreso prima di essere risucchiato nella sfera, che si appoggiò a terra e ondeggiò un paio di volte... prima di fermarsi e dare il segnale di cattura!

"Yuhuuuu! Ce l'ho fatta! Ho preso il mio primo Pokemon!" esclamò Belle, al settimo cielo, mentre raccoglieva il suo Tepig e lo abbracciava, saltellando sul posto! "Grazie, Tepig! Grazie, grazie, grazie! Sei stato fantastico... e grazie anche a te, Misty! Non so come avrei fatto senza di te, sei una vera amica!"

"Hehehee... Per carità, Belle, io non fatto proprio niente!" affermò la rossa ex-capopalestra. "Sei stata tu a catturare quel Pokemon, e sei stata tu a permettere al tuo Tepig di riuscire! Io... ti ho solamente dato un po' di fiducia! Ecco, questa è una delle regole principali. Credere in sè stessi. Con questo, credimi, un allenatore e i suoi Pokemon posso andare ovunque!

"Tepig!" esclamò Tepig, in perfetto accordo con Misty, per poi accoccolarsi sulla sua allenatrice per congratularsi con lei.

Belle arrossì imbarazzata. Se doveva essere sincera, non credeva che catturare il suo primo Pokemon sarebbe stato così semplice... "Beh... grazie, Misty! E grazie ancora, Tepig! Farò del mio meglio, potete starne certi!" esclamò, per poi andare a recuperare la Pokeball contenente il suo nuovo Lillipup...

...e inciampare su una radice sporgente, finendo così con la faccia a terra mentre Misty si copriva gli occhi!

"Ahioooo, che bottaaaaa!" si lamentò Belle, strofinandosi il naso mentre si rialzava... e tenendo poi fieramente in alto la sua Pokeball. "Hehehee... beh, però... ce l'ho fatta! Ho preso il mio primo Pokemon! Evviva!"

"Tepiiiiig!" esclamò il suo starter, alzando in aria una zampetta.

Misty ridacchiò imbarazzata. "Ehm... beh, sì, niente male come inizio... spero solo che non si ammazzi prima di raggiungere la prima palestra!" commentò tra sè.

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"Eccolo lì, Ash! Mi sembra di vedere già un Pokemon! Anzi... ce ne sono due, uno sta uscendo adesso da quel boschetto!" esclamò Touko, guardando in direzione della foresta che sorgeva a pochi metri da loro, interrompendo la distesa di erba alta. Ash e Pikachu si voltarono a loro volta, e videro che in effetti, erano apparsi non uno, ma ben due Pokemon, anche se di specie diverse! Il primo ricordava molto una delle comuni specie di Pokemon Normale / Volante che costituivano la prima cattura per gli allenatori alle prime armi degli altri quattro continenti in cui era stato - solo che questo assomigliava molto di più ad un piccione, essendo dotato di un corto piumaggio grigio con grandi occhi ovali dalle iridi dorate, e una testa tonda sulla quale spiccava un ciuffetto di piume più corte. Aveva un corto becco nero, una macchia nera dietro il collo, e una zona di colorazione più chiara, a forma di cuore, sul petto. Stava becchettando pacificamente tra l'erba, usando le sue zampette rosa dai corti artigli per tenersi ancorato al suolo, e le sue corte ali nere per svolazzare da un'altra parte, poco lontano, quando gli andava.

L'altro Pokemon, invece, che stava uscendo in quel momento dalla foresta, non era niente di più e niente di meno che un grazioso cerbiatto dal mantello rosato, decorato con macchiette gialle, mentre il sottopancia era di un meno appariscente beige chiaro. Un piccolo fiore giallo decorava la sua testa, e anche l'interno delle sue lunghe orecchie era giallo, e aveva dei piccoli zoccoli neri e una corta coda dello stesso colore rosa del mantello. Aveva un aspetto grazioso ed indifeso... anche se Touko sapeva bene che, trattandosi di un Pokemon, la seconda parte era altamente improbabile.

"Wow, che carino quel Pokemon!" esclamò la ragazzina bruna, cercando di scannerizzare i due Pokemon con il suo Pokedex. Anche Ash, desideroso di sapere quanto più possibile sui Pokemon di Unima, fece lo stesso...

"Pidove, il Pokemon Piccione." disse il Pokedex di Touko, mostrando l'immagine del curioso volatile. "Il verso di uno stormo di questi uccelli può risultare particolarmente invadente. Questo Pokemon è abituato allla presenza dell'uomo, ed esegue sempre gli ordini del suo allenatore al meglio. Tuttavia, non è molto intelligente, e spesso non riesce ad eseguire ordini complessi."

"Deerling, il Pokemon Stagione." continuò poi il Pokedex di Ash. "Al cambio della stagione, cambia radicalmente anche il suo aspetto, che può essere influenzato anche dalla temperatura e dall'umidità. Quando sente un pericolo in avvicinamento, si nasconde tra l'erba."

Prima che Ash potesse prendere una decisione, una delle sue Pokeball si aprì da sola... e ne uscì il suo Oshawott, con la conchiglia già in mano, e in posizione di guardia! "Oshaaaa!" esclamò, facendo volteggiare la conchiglia a pettine in una mano, e poi lanciandola in aria e riprenderla al volo. Poi, il Pokemon lontra si voltò verso lo stupito Ash e indicò sè stesso con un pollice. "Osha, oshawott!"

"Pika?" chiese Pikachu, sorpreso dall'iniziativa del suo nuovo compagno di viaggio. Ash sbattè le palpebre un paio di volte, poi alzò le spalle, pensando che del resto era comunque sua intenzione far fare un po' di allenamento ad Oshawott. Magari non contro Deerling, che sembrava essere un Pokemon d'Erba... ma quel Pidove non sembrava male come Pokemon da catturare.

"Ehm... va bene, Oshawott, lascio fare a te!" rispose allegramente il ragazzo di Kanto, con grande gioia del Pokemon lontra, che si scagliò contro Pidove con un attacco Azione e lo colse di sorpresa! Il Pokemon colombo venne colpito ad un fianco e spalancò gli occhi, muovendo disordinatamente le ali mentre cercava di riprendersi e contrattaccare... e Touko, ridacchiando tra sè della scena, decise che quel Deerling sarebbe andato bene come prima cattura. Non appena il cerbiatto si accorse di lei, la ragazzina bruna tirò fuori la sua Pokeball e fece uscire il suo starter!

"Okay, Tepig! Vai, quel Deerling è tutto tuo!" esclamò Touko. Il Pokemon Fuoco apparve un attimo dopo davanti a lei... ma dopo aver lanciato il suo richiamo, Tepig posò lo sguardo su Deerling, che già si preparava a difendersi... e con grande sorpresa di tutti, al punto che anche Oshawott e Pidove interruppero il loro scontro, il maialino di fuoco indietreggiò di un passo, guardando il grazioso Pokemon cerbiatto con paura. "Huh? Che... che succede, Tepig? Stai... stai bene?"

"Te... piiiig..." mormorò il maialino, facendo un altro passo indietro e cercando di nascondersi dietro la sua perplessa allenatrice. Nonostante avesse il vantaggio del tipo, Tepig sembrava avere paura del Pokemon Normale / Erba... per qualche motivo che Ash e Touko non riuscivano a spiegarsi.

"Ehm... ho come l'impressione che Tepig abbia paura di quel Pokemon... quel Deerling, hai detto che si chiama, no?" chiese Ash. Pikachu, deciso a vederci più chiaro, si avvicinò con cautela a Tepig, in modo da non sembrare troppo brusco, e gli appoggiò una mano sulla spalla per fargli animo.

"Pika pika?" chiese il topolino elettrico, al che Tepig scosse la testa, ripetendo il proprio verso.

"Tepiiiiig!" grugnì, facendo capire a Pikachu quale fosse più o meno il problema. Il Pokemon Elettro annuì, con espressione comprensiva, e si voltòverso Ash per spiegargli come stavano le cose.

"Pikachu pikachu pika pika!" squittì, indicando Deerling che rimaneva in posizione di guardia. Ash rimase stupito per un attimo... poi tradusse a Touko quello che il suo Pokemon voleva dirgli.

"Ehm... so che sembrerà strano, Touko..." affermò. "Ma... da quello che ho capito, Tepig è stato battuto una volta da uno di quei Pokemon, ed è per questo che il suo allenatore lo ha abbandonato. Adesso... temo che abbia sviluppato una fobia di quel particolare tipo di Pokemon..."

"Tepig, pig!" esclamò Tepig, tenendo lo sguardo basso per la vergogna. Con che faccia, stava pensando, poteva presentarsi alla sua allenatrice un Pokemon di Fuoco che aveva paura di un Pokemon d'Erba?

Tuttavia, Touko si dimostrò molto più comprensiva e gentile di quanto Tepig osasse sperare. Dopo essere rimasta senza parole per un istante, la ragazzina si chinò verso il suo starter e gli fece una carezza sulla testa, cercando di tranquillizzarlo. Immediatamente, il Pokemon di Fuoco, che era rimasto rigido e tremante, aspettandosi una punizione o una sgridata, si rilassò e guardò sorpreso la sua nuova allenatrice, restando stupefatto quando la vide sorridergli, senza mostrare il benchè minimo rimprovero per la sua paura...

"Va tutto bene, Tepig. Non essere triste." gli disse, grattandolo sulla testa. "Non ce l'ho con te... se hai paura dei Deerling, sono sicura che hai un buon motivo. E... sono convinta che tu sia un grande Pokemon in ogni caso! Quindi non ti crucciare... magari sarà per un'altra volta, okay?"

"Pig, pig? Tepiiig..." mormorò il maialino con sguardo tremante. Il suo sguardo andò al Pidove che Oshawott stava affrontando un attimo prima... e decise che non avrebbe permesso che la sua allenatrice restasse senza Pokemon soltanto perchè lui aveva un problema. Touko era così gentile, che Tepig sentiva il bisogno di ripagarla... e così dopo un istante di esitazione, il maialino si lanciò su Pidove e lo centrò in pieno con un attacco Azione! Il piccione, colto di sorpresa, non era in guardia, e così venne scagliato a terra e rimase lì, stordito e pronto peressere catturato!

"Oh... wow! Beh... questa proprio non me l'aspettavo!" commentò stupefatto Ash, mentre Oshawott prendeva a protestare per il fatto che Tepig gli aveva soffiato l'avversario!

"Osha, oshaaaa! Wott!" esclamò la lontra, prima che Ash cercasse di calmarla.

"Ehm... va tutto bene, Oshawott, non serve che ti agiti..." affermò il ragazzo, un po' imbarazzato. Oshawott era molto zelante, forse anche un po' troppo. "Ecco... magari possiamo catturare quel Deerling invece, che ne dici?"

"Deer!" protestò il cerbiatto, caricando Oshawott e cercando di sferrare un attacco Azione. Ash ringraziò tra sè che per il momento, Deerling non sembrasse conoscere attacchi di tipo Erba... ma strinse comunque i denti quando l'attacco di Deerling colpì Oshawott, infliggendogli qualche danno. Per fortuna, il piccolo Pokemon lontra si riebbe subito, e rispose con il suo attacco Azione, colpendo Deerling al torace. I due contendenti si separarono, ma Ash, da esperto qual era, decise che era il caso di sfruttare il più possibile il vantaggio.

"Okay, bene così, Oshawott!" esclamò Ash. "Usa Colpocoda... e poi di nuovo Azione! Immagino che così sarà sufficiente..."

Deerling cercò di usare di nuovo Azione, ma Oshawott schivò abilmente, e riuscì a solleticare il cerbiatto con la sua codina a spatola, poi, mentre Deerling cercava di attaccare di nuovo, si mosse per primo e centrò l'avversario con tutto il suo peso, facendolo sedere per terra. Deerling emise un breve gemito, più di sorpresa che di dolore... e in quel momento, Ash e Touko si guardarono negli occhi, annuirono, e scagliarono le Pokeball rispettivamente contro Deerling e Pidove. La scena che Ash era ormai abituato a vedere si ripetè, con la sfera che ondeggiava qua e là per un breve periodo di tempo... e che infine si bloccò, segnalando che la cattura era avvenuta!

"Sì! Bel colpo!" esclamò Touko, prendendo in braccio Tepig e iniziando a coccolarlo. "Sono contenta, Tepig! Grazie per esserti dato da fare per me... e non aver paura. Io non mi comporterò mai come quel disgraziato che ti ha abbandonato. Non preoccuparti tanto per lui... se non ti vuole, vuol dire che non ti merita!"

"Te... pig?" esclamò sorpreso il maialino. Poi, la felicità per essersi dimostrato all'altezza ebbe la meglio, e il piccolo starter di Fuoco abbracciò la sua allenatrice, con gli occhi pieni di lacrime di gioia. "Tepiiiig!"

Ash, Pikachu ed Oshawott, che osservavano la scenetta da breve distanza, sorrisero tra sè, prima che Ash andasse a recuperare la sua Pokeball con dentro il suo Deerling. "Beh... che dire, come primo giorno, è stato davvero denso di avvenimenti! Comunque... grazie mille, Oshawott, sei stato bravo anche tu! Credo proprio... che questo viaggio sarà molto eccitante, non pensi anche tu, Pikachu?"

"Pika pika!" si disse d'accordo Pikachu, per poi voltarsi verso Oshawott e fargli il segno dell'okay. "Pikachu!"

"Oshawott!" esclamò Oshawott, la conchiglia in una mano, e il pollice alzato con l'altra!

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Poco dopo, era giunta l'ora del ritrovo... e ognuno dei ragazzi aveva potuto vantare di aver catturato un nuovo Pokemon! Belle era entusiasta del suo adorabile Lillipup, mentre Komor si era accontentato di dire che aveva catturato un Patrat e che da lì avrebbe messo su la squadrà più forte che lui potesse immaginare. Dal canto suo, Ash fu lieto di mostrare il suo Deerling ai suoi "allievi", mentre Touko parlò del suo Pidove, e soprattutto del fatto che Tepig si era prodigato per aiutarla a catturarlo. Quella sera, mentre i ragazzi mangiavano la loro cena a base di cibi in scatola - non essendoci nessuno del gruppo capace di cucinare decentemente - e si rilassavano dopo una giornata entusiasmante, i Pokemon erano stati lasciati liberi in uno spiazzetto vicino, in modo che potessero sgranchirsi le zampe e fare un po' di conoscenza gli uni con gli altri. E il gruppo di Pokemon, in particolare Oshawott e il Tepig di Belle stavano cercando di far sentire il Tepig di Touko il più a suo agio possibile, sotto lo sguardo vigile di Alomomola che faceva da baby-sitter a tutti quanti. Anche i Pokemon da poco catturati, Patrat, Lillipup, Pidove e Deerling si stavano ambientando, e gli stessi Pokemon che avevano affrontato poco prima ora facendo amichevolmente salotto con loro.

"Bene, bene... direi che come primo giorno, abbiamo fatto un buon lavoro!" affermò Misty, guardando soddisfatta i Pokemon che giocavano e chiacchieravano tra loro. In quel momento, Oshawott stava spronando il timido Tepig di Touko ad unirsi ai giochi, anche se quest'ultimo cercava di tenersi un po' a distanza da Deerling. "Domani mattina, pensate che arriveremo a Quattroventi abbastanza presto?"

"Non dovrebbe essere a più di due o tre ore di cammino da qui." disse Komor, ravvivando con un ramo il falò attorno al quale erano seduti, ben arginato da un cerchio di sassi. "Anche se, se vogliamo svegliarci e arrivare presto, è il caso di non restare alzati troppo a lungo."

"A questo proposito, mi offro io per fare il primo turno di guardia." disse Touko, dopo aver finito una scatoletta di carne. Il cielo era terso e pieno di stelle, una vista a cui Touko era abituata, vivendo in una cittadina di campagna dove l'inquinamento luminoso era inesistente... ma era comunque uno spettacolo che la commuoveva ogni volta. "Voi per adesso riposatevi... domani arriveremo a Quattroventi, e vedrete che bella città che è!"

"Bene, mi fa piacere!" Ash commentò. "E voglio essere in forma per quando ci arriveremo! Me la voglio godere tutta!"

"Anch'io, Ash... Anch'io!" affermò Misty, cingendo con un braccio le spalle del suo fidanzato, e ignorando Belle che faceva gli occhioni da Cupido alla coppietta...

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Il mattino dopo, dopo una dormita ristoratrice e una breve colazione, il gruppetto si era rimesso presto in viaggio... e dopo poco più di due orette di viaggio, era arrivato a Quattroventi, la prima città lungo la loro strada.

Già all'arrivo, Ash, Pikachu e Misty erano rimasti alquanto impressionati: per essere una città di dimensioni abbastanza modeste rispetto a molte altre città di Unima, era decisamente grande e moderna, costituita principalmente da pittoresche case a due piani, e con una larga strada che la tagliava in due quasi di netto, arrivando ad un'ampia piazza nella quale sorgevano numerosi edifici dedicati ai Pokemon... tra cui, i ragazzi di Kanto notarono, anche quello che sembrava essere un Pokemon Center, più grande e più moderno di qualunque altro centro loro avessero mai visto dalle loro parti. Le strade erano piene di persone indaffarate, e davano l'idea di un luogo allegro e pieno di vita. Impressione che non fece altro che rafforzarsi quando Ash e i suoi compagni raggiunsero la città e cominciarono a camminare lungo la via principale, circondati da una folla cicaleggiante.

"Eccoci qui, siamo arrivati!" esclamò Touko con evidente orgoglio nel presente ai suoi amici la nuova città. "Come potete vedere... qui a Quattroventi c'è sempre un bel po' di movimento, anche se in effetti oggi mi sembra che ce ne sia più del solito!"

"Comunque, prima di andare da qualsiasi parte..." propose Komor, aggiustandosi gli occhiali. "Io proporrei di fare un salto al centro Pokemon. I nostri Pokemon saranno stanchi per il viaggio, ed è il caso che siano ben riposati per quanto visiteremo il posto che ho in mente."

"C'è qualche posto che vorresti farci vedere, Komor?" chiese incuriosita Misty. "Un posto dove possiamo allenare i nostri Pokemon, magari?"

Il ragazzo con gli occhiali sorrise in maniera misteriosa, e sia Touko che Belle si guardarono con aria di intesa, capendo che cosa voleva dire. "Vi spiegherò quando saremo lì. Per adesso... facciamo un salto al Pokemon Center, okay?"

Cinque minuti dopo, il gruppo entrò nel centro Pokemon da una porta scorrevole... e ancora una volta, Ash, Pikachu e Misty rimasero sconcertati nel vedere che quello non era affatto un semplice Pokemon Center... annesso ad esso c'era anche un Pokemon Market, che a quanto pareva vendeva una gran quantità di oggetti diversi, e con un sacco di persone che si aggiravano tra gli scaffali, alla ricerca di qualcosa di interessante! Insomma, era davvero un posto grande, confortevole e pieno di sorprese, a quanto pareva!

"Sorpresi?" chiese Komor, dando l'impressione di essere piuttosto orgoglioso. "Come potete vedere, qui ad Unima i Pokemon Market e Pokemon Center sono riuniti in un unico edificio. Molto più comodo, e intanto che i nostri Pokemon vengono curati, possiamo andare un po' in giro a cercare qualcosa che ci può interessare. Magari qualche Pokeball, o qualche medicina."

"Pika Pikachu!" esclamò eccitato Pikachu.

"Beh... è davvero una gran bella cosa, Komor!" fu la risposta di Ash, mentre il gruppo raggiungeva il banco dell'Infermiera Joy... notando con una certa sorpresa che le infermiere di Unima erano piuttosto diverse da quelle di Kanto, Johto, Hoenn o Sinnoh! A parte il fatto che questa Joy aveva i capelli un po' più ordinati, con due frangette che le ricadevano sulla fronte, e la sua uniforme era un po' più colorata, di un rosa più acceso e con il grembiule che ricadeva un po' più in basso. Dava l'impressione di essere più adulta delle Joy che erano abituati a vedere... e Ash, Pikachu e Misty furono una volta tanto contenti che Brock non fosse lì con loro! "Oh... ehm... buongiorno, infermiera Joy!"

"Buongiorno! Vedo che qui c'è una bella comitiva di allenatori!" disse la ragazza, che sembrava avere tutta la gentilezza e l'affabilità delle sue controparti di oltreoceano. "Bene, e mi pare di capire che siete tutti allenatori che hanno appena iniziato. In tal caso... vi auguro buona fortuna, e spero che voi vi prendiate sempre molta cura dei vostri Pokemon!"

"Non si preoccupi, infermiera Joy! Questo è poco ma sicuro!" rispose Belle. "Volevamo appunto lasciarle qui un attimo i nostri Pokemon, in modo che potessero riposarsi un po'... intanto noi accompagnamo i nostri amici di Kanto a dare un'occhiata al negozio!"

"Hmm... e così voi siete di Kanto, eh? Beh... in effetti lo si capisce da questo Pikachu!" affermòl'infermiera, mentre il topolino giallo balzava sul bancone. "Bene... allora spero che Unima vi stia piacendo, e vi faccio i miei migliori auguri di un felice soggiorno... siete fidanzati, per caso?"

Ash e Misty sobbalzarono e arrossirono visibilmente, per poi voltarsi l'uno verso l'altra con espressioni imbarazzate! "Ehm... si vede così tanto?" mormorò Ash, mentre Pikachu sghignazzava tra sè...

"Oh, diciamo che ho un certo sesto senso per queste cose!" disse Joy facendo un occhiolino. "Comunque, non preoccupatevi, non vado certo a dirlo in giro! Allora, aspettate qualche minuto, e i vostri Pokemon saranno come nuovi! A dopo!"

Mentre Joy iniziava a rimettere in sesto i loro Pokemon, Touko e i suoi compagni portarono Ash e Misty alla sezione del Pokemon Market, cominciando a far loro vedere cosa c'era da comprare. E in effetti, ognuno di loro aveva proprio bisogno di fare un po' di scorta di Pokeball e medicine... anche se Touko, incuriosita, andò adare un'occhiata alla sezione dei CD musicali, chiedendosi se avrebbe trovato quello che aspettava da un po'.

"Allora, vediamo un po'... i Clash At Houndoom Head, i Sex Voltorb, i Guns And Roserades..." mormorò la ragazzina, passando in rassegna le custodie dei CD di musica rock, finchè non vide esattamente quello che stava cercando, e lanciò un breve urletto di gioia! "Woooow! Eccolo qui, finalmente è uscito!"

"Cosa?" chiese Ash incuriosito, avvicinandosi alla sua "allieva" mentre questa osservava estasiata il CD appena uscito. Sopra di esso, su uno psichedelico sfondo viola e nero, campeggiava la figura di una ragazza di circa sedici-diciassette anni, vestita di un appariscente felpone a righe azzurre e viola, con stivali dal tacco alto e una minigonna frastagliata, i cui capelli bianchi erano legati in un grosso ciuffo sopra la testa. Teneva tra le mani una chitarra elettrica, e guardava verso un pubblico immaginario con un ghigno da dura, accentuato dai suoi splendenti occhi celesti. "Ehm... che cos'è quello, un nuovo album musicale? Di... quella tipa in copertina?"

"Esatto!" esclamò Touko con gioia. "Quella che vedi è Velia di Zondopoli, stella nascente del rock di Unima! E questo è il suo primo CD singolo! Non sai quanto tempo ho atteso perchè uscisse!"

"Però... questa sì che mi giunge nuova." affermò Misty, guardando sorpresa il CD. Ma prima che potesse fare altre domande, il suono di un richiamo proveniente dalla piazza vicina riecheggiò nel Pokemon Center / Market, e le persone che lo affollavano cominciarono subito a riversarsi in strada, mollando quello che stavano facendo ed uscendo in una ressa ordinata ma comunque frenetica. "Ah! E adesso che succede? Come mai escono tutti?"

"Non ne ho idea..." rispose Belle, perplessa. "Andiamo a dare un'occhiata... o magari chiediamo all'infermiera Joy, magari lei sa qualcosa..."

"Beh, che fate ancoraqui, voi?" chiese uno degli ultimi clienti rimasti, fermandosi un secondo per spronare Ash e i suoi compagni. "Presto, tutti in piazza! Oggi c'è un evento storico, qui a Quattroventi!"

Komor corrugò la fronte. Un evento così importante, e lui non ne sapeva niente? C'era qualcosa di strano... "Un momento, con calma. Di cosa state parlando?" chiese, ricevendo in risposta un'occhiata sorpresa.

"Davvero non lo sapete?" rispose l'altro. "Oggi... potrebbe iniziare una nuova era per gli allenatori di Pokemon! Tra non più di dieci minuti, c'è la riunione in piazza per assistere al discorso... del Saggio Ghecis, del Team Plasma!"

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CONTINUA...

POKEMON BEST WISHES RELOAD

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

Bentornati, amici miei! E' un periodo un po' duro per me, a causa di problemi personali che non sto qui a spiegarvi... ma non vi preoccupate, io continuerò a scrivere finchè riuscirò a ritagliarmi anche soltanto un briciolo di tempo a mia disposizione! E come potete vedere... beh, ho deciso di scrivere il nuovo capitolo di questa storia prima di dedicarmi nuovamente ad Heart Soul Adventures! Questo perchè in questo capitolo entra in scena uno dei personaggi più importanti della storia, e soprattutto uno dei più popolari della storia di Pokemon! Sono sicuro che molti di voi avranno già capito di chi sto parlando, ma in ogni caso, basterà leggere il titolo di questo capitolo per sapere tutto! E sicuramente, l'introduzione di un simile personaggio in una storia di Pokemon non potrà che portare con sè un po' di sviluppi interessanti, e magari anche un po' di domande a cui Ash e i suoi compagni dovranno cercare una risposta... Quindi potete stare tranquilli che ci sarà molto da leggere in proposito!

Certo, trattandosi di un personaggio alquanto complesso, almeno per gli standard di questa serie, spero di fare un buon lavoro nel caratterizzarlo. Comunque, lascio a voi decidere se ci sono riuscito! Grazie mille a tutti coloro che seguono le mie storie, è sempre un piacere sentire le vostre opinioni!

Bene, e a questo proposito... siete riusciti a cogliere alcuni cameo che certi personaggi hanno fatto nel capitolo precedente? Hehehee... beh, in realtà ce n'è stato uno solo - Velia, la seconda Capopalestra di Pokemon Bianco 2 & Nero 2, che avrà un ruolo abbastanza importante in questa storia (mentre nell'anime è apparsa in soli due episodi). Ma sicuramente in questo capitolo ce ne sarà un altro, quindi tenete gli occhi bene aperti, e potreste riconoscere qualcuno che ha fatto diverse apparizioni nella serie animata!

Per adesso, vi lascio al nuovo capitolo, che ho sfornato a tempo di record perchè non vedevo l'ora di far entrare in scena N! Buona lettura e buon divertimento!

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Due figure sedute ad un tavolo, all'esterno di un bar di Quattroventi, stavano guardando con grande interesse verso la piazza, nella quale si era riunito un gran numero di persone. Più o meno al centro della piazza si trovava un piccolo palco, dove probabilmente sarebbe salito chiunque avesse dovuto esibirsi quel giorno... e le due persone sedute al tavolo, accompagnate da un Meowth acciambellato sotto una sedia, cercavano di capire di cosa si sarebbe trattato. Certo, per attirare una simile marea di persone, doveva essere un evento davvero straordinario...

"Allora, quanto ci mettono, questi tipi, di chiunque si tratti?" borbottò stizzita Jessie, cercando di sembrare quanto più anonima possibile. Cosa alquanto ardua, visto che tutto quello che aveva fatto per nascondersi era stato mettersi dei vestiti sportivi, e un paio di occhiali da sole! "Io non ho nessuna voglia di starmene qui seduta! Che diamine, non potrebbero fare più presto?"

Il più paziente James, che si era travestito in modo molto simile, le fece cenno di abbassare la voce. "Ssssh! Jessie, per favore, non farti prendere dall'irritazione... so che ci stanno mettendo un po' di tempo, ma dobbiamo essere pazienti! Ti ricordo che il capo vuole quante più infotmazioni possibili su questo Team Plasma, e dobbiamo restare qui e attendere quello di cui c'è bisogno."

"Va bene, va bene..." borbottò Jessie con un sospiro, per poi prendere un sorso dal bicchiere di limonata ghiacciata che era appoggiato vicino a lei. Meowth, che cercava di far credere di stare facendo un sonnellino, teneva invece gli occhi mezzi chiusi e le orecchie tese, in attesa che iniziasse l'evento... e quando la folla iniziò ad applaudire, il Pokemon parlante ghignò soddisfatto tra sè, capendo che le cose si stavano finalmente facendo interessanti!

"Eccoli, finalmente!" disse tra sè Meowth. "Bene, bene... allora vediamo un po' cos'è questa storia del Team Plasma... il capo ne sarà contento!"

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Ash, Pikachu, Misty, Touko, Komor e Belle avevano recuperato i loro Pokemon, poi avevano seguito il resto della clientela fuori dal Pokemon Center, desiderosi di capire cosa stesse accadendo... e con loro grande sorpresa videro che si era già riunita una grande folla nella piazza centrale di Quattroventi, e che c'erano delle persone che si stavano dirigendo in ordine e con disciplina verso un palco messo su al centro della piazza. Tuttavia, da dove si trovavano in quel momento, era difficile vedere bene di cosa si trattava... era meglio dare un'occhiata in giro per vedere se si riusciva a trovare un posto migliore.

"Hmm... credo che di là possiamo trovare ancora qualche posto libero!" affermò Komor, indicando l'ala sinistra della folla. Ash e i suoi compagni seguirono il ragazzo con gli occhiali verso l'entrata di un vicoletto, da dove si poteva vedere bene il centro della piazza, e dove c'era ancora poca gente... in effetti, l'unica persona che si trovava lì vicino era una ragazza sui tredici anni dall'aspetto da maschiaccio, che portava sulla testa un gran cappello giallo dal quale spuntavano ciuffi di capelli fucsia, vestita di una maglietta blu con un leggero gilet azzurrino senza maniche, shorts blu, e stivaletti azzurri con le calze blu, che guardava verso il palco con un'espressione annoiata nei suoi grandi occhi azzurri. Il gruppo si dispose nei posti liberi più a sinistra, e guardò con attenzione gli individui che si avvicinavano al palco, scortando qualcuno...

"Guardate come sono vestiti! Che strani..." commentò Belle, indicando il gruppetto che si avvicinava: erano un gruppo di sei persone, composto in egual misura da uomini e donne, vestiti come una sorta di cavalieri crociati, con una tuta aderente nera con sopra una leggera cotta di maglia di ferro con un cappuccio che ricopriva la parte superiore del capo, guanti e stivali color argento chiaro, e una larga veste di stoffa bianca sulla quale era inciso uno strano emblema a forma di scudo medievale, composto da una P azzurra che veniva attraversata orizzontalmente da un fulmine. Marciavano in due file ordinate, in mezzo alle quali si trovava un appariscente individuo che Ash capì subito essere la persona che avrebbe dovuto parlare ai cittadini di Quattroventi.

"Guardate! Quello dev'essere... quel Saggio Ghecis di cui abbiamo sentito." disse il giovane aspirante Pokemon Master. La prima cosa che lui e i suoi compagni notarono di quell'uomo fu la sua altezza - era veramente imponente, e raggiungeva quasi i due metri d'altezza, ma nonostante ciò non dava l'impressione di essere molto prestante fisicamente. Doveva avere all'incirca una cinquantina d'anni o un po' meno, con lunghi capelli biondi pallidi un po' mossi con tre lunghi ciuffi che svettavano dalle basette e dalla frangia sopra la fronte, e i suoi occhi erano grigi e acuti... o meglio dire, il suo occhio sinistro, visto che il destro era coperto da un vetrino rosso semitrasparente. Il vestito che indossava era quanto di più strano Ash avesse mai visto in vita sua: sembrava un mantello che avvolgeva completamente il corpo dell'uomo, e la parte sinistra era di tessuto viola con delle complesse venature dorate e una inquietante decorazione a forma di occhio, con la pupilla rossa, più o meno all'altezza dei fianchi. La metà di destra era identica, a parte il fatto che i colori erano invertiti, e sotto il mantello di poteva vedere a tratti qualche lembo di una veste di seta bianca, oltre alle scarpe marroni dall'aspetto antiquato ma ben tenuto che l'uomo portava. A completare il bizzarro abbigliamento contribuiva un grande "collare" dorato che incorniciava anche le spalle e la parte superiore del torace, e sulla cui parte frontale era disegnato lo stesso simbolo che i suoi seguaci portavano sul petto.

"Mamma mia... c'era bisogno di vestirsi in modo così ridicolo per fare un discorso?" commentò Komor, scuotendo la testa.

Touko annuì. "Se il suo scopo era farsi notare, beh... c'è riuscito benissimo!"

Mentre il pubblico applaudiva, e Ash e i suoi compagni osservavano Ghecis che saliva sul palco, quest'ultimo si voltò verso la folla con espressione accomodante, alzando la mano sinistra per ringraziare. Diversi membri del gruppo di Ash notarono che Ghecis sembrava camminare con una leggera zoppia, visto che trascinava un po' la gamba destra, ma non ci fecero più di tanto caso...

Finalmente, quando il vociare del pubblico si quietò, Ghecis si schiarì la voce e, dopo essersi assicurato che tutti gli stessero prestando attenzione, cominciò a parlare.

"Signore e signori... vi ringrazio sentitamente per aver partecipato così numerosi. Per chi non mi conoscesse, permettetemi di presentarmi. Il mio nome è Ghecis, e sono uno dei Sette Saggi del Team Plasma." disse, con voce stentorea e al tempo stesso calma e controllata.

Ash e Pikachu si guardarono con evidente disappunto. Ormai, con l'esperienza che avevano, sapevano fin troppo bene che ogni volta che incontravano qualche organizzazione che si faceva chiamare 'Team Chicchessia', potevano aspettarsi brutte notizie... ma non dissero nulla e decisero di ascoltare quello che Ghecis aveva da dire. Dopotutto, sembrava che almeno gli abitanti di Quattroventi si fidassero di lui...

Dietro di loro, la ragazzina dal cappello giallo si mise una mano davanti alla bocca e sbadigliò, non sembrando troppo interessata al discorso...

"Oggi, signore e signori, vengo a voi per proporvi una questione molto importante, che però, temo, sfugga all'attenzione di molti." riprese Ghecis, facendo spaziare il suo sguardo su tutto il pubblico. "Quello di cui vi voglio parlare, gentile pubblico... è la liberazione dei Pokemon."

Qualche mormorio di sorpresa si levò dal pubblico, e Ghecis attese che le persone avessero bene assimilato quello che aveva proposto, prima di continuare il suo discorso. "Permettetemi di spiegarvi quello che sto cercando di dire. Sicuramente, la maggior parte di voi, e degli abitanti di questa terra felice, credono che noi esseri umani siamo giunti a vivere assieme ai Pokemon, per il fatto che vogliamo la compagnia gli uni degli altri, e abbiamo bisogno gli uni degli altri. Certamente, a tutt'oggi esseri umani e Pokemon collaborano in molti campi, e mentre stiamo parlando, sicuramente qualche allenatore si starà misurando con qualcun altro, facendo combattere i loro Pokemon in qualche scontro di allenamento. Ci diciamo... che questo permette sia a noi umani che ai nostri Pokemon di tirare fuori tutto il nostro comune potenziale nascosto. Che è grazie a questa collaborazione che possiamo arrivare più in alto."

Fece una pausa, chiaramente seguendo una studiata tecnica oratoria. "Tuttavia, io mi chiedo... è questa la verità? Davvero esseri umani e Pokemon devono vivere assieme? O piuttosto... non siamo forse noi esseri umani che assumiamo che le cose debbano essere così, senza chiederci quali potrebbero essere le opinioni dei Pokemon? Forse qualcuno di voi... potrebbe aver avuto i miei stessi pensieri."

Ash sbattè gli occhi, chiedendosi dove quello strano individuo volesse andare a parare... e Ghecis continuò, illustrando ulteriormente quello che voleva dire. "Anche adesso, i Pokemon sono soggetti agli ordini egoistici dei loro allenatori. I Pokemon sono creature molto diverse da noi. Sono esseri viventi meravigliosi che contengono un potenziale incredibile, e da cui noi umani abbiamomolto da imparare... eppure noi esseri umani imponiamo loro il nostro egoistico modo di pensare. Noi, come società, siamo cresciuti attorno ai Pokemon, e abbiamo creato delle forme di divertimento che consistono nel dare ordini ai Pokemon, e restare in disparte mentre loro si fanno male e fanno tutto il lavoro al nostro posto. Ora, gentili ascoltatori... potete dire, in tutta coscienza, che non ci sia del vero in quanto vi sto dicendo?"

Ash corrugò la fronte. C'era da dire che, in effetti, quello che il Saggio Ghecis stava dicendo non era del tutto insensato. Ash stesso aveva conosciuto molti allenatori che trattavano i loro Pokemon come delle armi da usare contro i loro nemici, oppure come semplici strumenti per ottenere ciò che volevano. Però... non poteva neanche dire che Ghecis avesse del tutto ragione - non tutti gli allenatori erano come Ghecis li stava dipingendo. Al suo fianco, Touko storse il naso, anche lei poco convinta dalle parole di quel tipo... dopotutto, Ash sapeva che lei e il suo Tepig erano una prova vivente che c'erano degli allenatori che volevano bene ai loro Pokemon...

Belle, invece, sembrava un po' confusa. "A... Aspettate un momento." mormorò. "Che... che cosa vorrebe dire quel signore? Vuol forse dire che... anch'io sto trattando il mio Tepig in maniera sbagliata?"

Komor stava per risponderle di non farsi raggirare dai discorsi di quell'individuo... ma, con sua grande sorpresa, la ragazza con il cappello giallo che stava appoggiata al muro dietro di loro, a braccia conserte, lo anticipo'. "E tu credi a quello che dice quello lì? Fesserie." affermò, staccandosi poi dal muro e cominciando ad allontanarsi. "Sentite, io qui sto solo perdendo tempo. Se volete stare là ad ascoltare quel vecchio che dà aria ai denti, liberi di farlo. Io taglio la corda. Ciao, ciao."

"Hey, aspetta un momento..." cercò di richiamarla Komor, ma la ragazza, senza neanche dire il suo nome, continuò ad allontanarsi, senza neanche voltarsi indietro, e lasciando tutti alquanto interdetti. "Strana tipa..."

"E quindi, signore e signori... detto questo, qual è il dovere di noi esseri umani nei confronti di queste stupende creature chiamate Pokemon?" chiese Ghetsis, rivolto a tutto il pubblico. Un attimo dopo, l'uomo annuì e rispose alla sua stessa domanda. "Esatto, gentile pubblico. La liberazione. Dobbiamo liberare i Pokemon, e solo in questo modo, gli esseri umani e i Pokemon saranno veramente uguali."

Ash stava esitando. Quella era una situazione un po' diversa dalla maggior parte di quelle in cui si era trovato in passato... non era d'accordo con quello che Ghecis diceva, ma si rendeva conto che alcuni dei punti che l'uomo aveva esposto non erano sbagliati, e vedeva che in ogni caso, molti degli abitanti di Quattroventi sembravano essere stati convinti, almeno in parte, dal suo discorso. Alcuni si erano disinteressati e se n'erano andati a metà come aveva fatto la ragazza di prima, ma la maggior parte stava ora ponderando le parole di Ghecis, e sembrava in procinto di crederci.

Il ragazzo stava ancora ponderando che cosa fare, quando Pikachu, che stava ancora sulla sua spalla, lo toccò sulla guancia con una zampetta, e lo riscosse dai suoi pensieri. Quando Ash si voltò per chiedergli cosa volesse, Pikachu lo guardò severamente, con aria di rimprovero... quasi volesse chiedergli cosa ci faceva ancora lì, e perchè non stava dicendo niente per rispondere a quell'individuo. Anche Touko si fece avanti e prese la spalla ad Ash per convincerlo ad andare.

"Pika pi, pika pikachu pika?" esclamò il topolino elettrico. Con la zampetta, indicava il palco sul quale Ghecis aveva appena finito il suo discorso. Ash annuì in direzione del suo amico, e poi guardò Misty, che sembrò capire al volo quello che il suo ragazzo intendeva fare, e gli diede a sua volta un cenno di assenso con la testa.

"Vengo anch'io." disse Touko, e Ash fece un passo in avanti e alzò una mano per chiedere il permesso di parlare.

"Mi scusi, signor Ghecis." esordì Ash, attirando l'attenzione del misterioso individuo, che comunque non diede segno di sorpresa e gli rispose con lo stesso tono affabile che aveva usato nel suo discorso.

"Dimmi pure, mio giovane amico. C'è qualcosa che vorresti aggiungere, in proposito?" chiese. Alcuni degli individui vestiti da templari cominciarono a parlottare tra loro, ma si interruppero quasi subito.

"In effetti, saremmo in due a voler aggiungere qualcosa." disse Touko, mettendosi a fianco di Ash. Pikachu annuì a sua volta mentre la ragazzina di Soffiolieve peoseguiva il discorso. "Abbiamo... ascoltato il suo discorso, e dobbiamo ammettere che ci sono state diverse cose che ci hanno trovato d'accordo, tra quelle che lei ha detto. Tuttavia, con tutto il dovuto rispetto, certe parti non ci hanno convinto più di tanto. Potremmo esporre anche noi il nostro punto di vista?"

Ghecis annuì, e un tenue sorriso marcò il suo volto già segnato dalle rughe. "Ovviamente. Non sia mai detto che il Team Plasma non ascolta le opinioni di chi la pensa diversamente. Prego, miei giovani amici... fate sentire anche a questi gentili ascoltatori i vostri pareri." disse, invitando Ash, Pikachu e Touko a salire sul palco.

"Grazie, signore..." ringraziò Ash. Il ragazzo di Biancavilla e il suo Pikachu salirono e guardarono verso la folla che li fissava, attendendo il loro intervento... o forse, affascinati dalla vista del Pokemon che accompagnava Ash, e che la stragrande maggioranza di loro raramente aveva visto. Ash deglutì nervosamente, non essendo abituato a parlare ad una grande folla, ma si ricompose e cominciò il suo discorso. "Ehm... scusate, io non sono molto bravo a parlare... e non mi è mai successo prima di dover parlare ad una folla... tuttavia, io e gli amici con cui sto viaggiando non pensiamo che semplicemente liberare i Pokemon sia la soluzione giusta."

"Prima di iniziare il mio viaggio... cioè, soltanto ieri... io, come tanti altri allenatori alle prime armi, ho ricevuto il mio starter. Un Tepig che era stato abbandonato dal suo allenatore, e che non voleva avere a che fare con nessun altro allenatore." spiegò Touko. "Io... ho visto quel piccolo Tepig, ho capito che doveva avere sofferto, e ho pensato... che era giusto che qualcuno facesse vedere a quel Pokemon che c'era ancora qualcuno disposto a volergli bene, e ad accettarlo per quello che era. Certo, è accaduto solo ieri, e non posso sapere come andrà... ma a me non interessa se il mio Tepig è forte o debole, o perchè è stato abbandonato. E' pur sempre il mio Pokemon, gli voglio bene e vorrei farlo con lui, questo viaggio. Così... magari ci potremmo insegnare qualcosa a vicenda, no?"

L'uditorio rimase in silenzio, colpiti dalle parole della giovanissima allenatrice, mentre Ghecis restava al suo posto senza dire niente, in attesa che i ragazzi finissero di dire quello che volevano.

"Io... sono stato un allenatore di Pokemon per cinque anni ormai, e non ho intenzione di smettere tanto presto. Perchè, vedete, allenare Pokemon e incontrare tante altre persone come me, ognuna con i suoi modi di fare e di pensare, mi ha permesso di capire molte cose, sia di me stesso che dei miei Pokemon." affermò Ash. "Nel corso dei miei viaggi ho fatto molte esperienze... tra cui questa, che vorrei raccontarvi. Quando avevo dieci anni, ed ero ancora un allenatore alle prime armi, ho catturato come mio primo Pokemon un Caterpie non lontano dalla mia città natale, Biancavilla, nel continente di Kanto. Per farla breve, si è rapidamente evoluto in un Metapod, e poi in un Butterfree, ed è diventato uno dei miei compagni più fidati. Però, come succede per tutte le creature, anche il mio Butterfree dovette un giorno cercare una compagna per fare in modo che la sua specie continuasse... e quel giorno io, come suo allenatore, ho lasciato che Butterfree se ne andasse con la sua compagna, ma ho sempre portato il suo ricordo nel mio cuore, e anche se ho provato tristezza per la lontananza, ho comunque saputo che ho fatto la cosa giusta nel lasciare che Butterfree seguisse la sua natura."

Questa storia aveva commosso molte persone nell'uditorio, e anche alcuni degli individui vestiti da templari stavano seguendo con partecipazione. Ghecis, dal canto suo, annuì con espressione interessata, ma non sembrò essere convinto tanto facilmente. "Beh... quella che hai condiviso con noi del Team Plasma, e con il gentile pubblico qui riunito, è sicuramente una storia interessante. Interessante, e anche molto toccante. Ma... non è tutto qui quello che volevi dirci, ragazzo mio. Non è forse vero?"

"Pika pika!" squittì Pikachu, facendo un occhiolino ad Ash e segnalandogli che era il momento di vibrare un affondo decisivo. Il ragazzo sorrise e annuì a sua volta, per poi raccontare quello che era successo alcuni mesi prima, nel periodo appena successivo al suo viaggio nel Settipelago.

"In effetti no... c'è un'ultima parte che dovrei raccontare." proseguì, facendo al pubblico un sorriso gentile. "Alcuni mesi fa, io e alcuni miei amici eravamo tornati a Biancavilla, la mia città natale, dopo un'avventura nel Settipelago in cui io e una mia amica eravamo rimasti feriti... e un giorno, mentre eravamo in via di guarigione, indovinate un po' cosa è successo? Ebbene sì... il mio Butterfree è tornato da me. Ora che la sua compagna non c'è più... ha deciso di passare a casa mia, in un luogo a lui familiare, il resto della sua vita. Per il semplice fatto che si era affezionato a me, e ha voluto ricambiarmi per il dono che gli avevo fatto."

"Awww... questa... questa è una storia così... sniff... così bella..." singhiozzò Belle, guardando Ash e Pikachu con gli occhi lucidi. Komor si aggiustò gli occhiali, cercando di ostentare indifferenza, ma in realtà anche lui era rimasto colpito da quella storia così profonda.

"Quindi... vedete quello che voglio dire?" chiese Ash al pubblico. "Con questo voglio dire... che può esserci collaborazione tra esseri umani e Pokemon, e anche affetto. Crediamo... che basti la volontà di venirsi incontro."

"Non sono un granchè come oratrice nemmeno io... però sono sicura che Ash abbia ragione, tutto quello che serve è cercare di capirsi a vicenda... e saper mettere da parte le proprie ambizioni per venire incontro anche ai sentimenti dei nostri Pokemon!" affermò Touko. Per qualche secondo, non accadde nulla, anche se dalla folla si sentì qualche vociare che esprimeva ora accordo, ora dubbio... e infine, Ghecis per primo fece un sorriso e cominciò a battere le mani una, due, tre volte... Un battito lento e ritmato che sapeva un po' di presa in giro...

"Brillante. Un intervento brillante, nella sua semplicità, ragazzi miei. Mi piacciono le persone che hanno grandi speranze ed idee chiare." affermò. "Signore e signori, certamente quello che avete sentito è molto sensato... ma riflettendoci su, quante persone possono dire in buona coscienza di avere un rapporto così buono con i propri Pokemon? Certo, molti allenatori non sono così generosi nei confronti dei propri Pokemon... ed è per questo che esistiamo noi del Team Plasma, per fare in modo che i diritti dei Pokemon vengano rispettati. Quindi... signore e signori, vi lasciamo con questa riflessione... Qual è il nostro dovere nei confronti dei Pokemon? Qual è il rapporto che ci dovrebbe essere tra noi e loro? Penso... che la risposta vi sarà evidente tra non molto. Detto questo io, il Saggio Ghecis del Team Plasma, vi ringrazio per la vostra attenzione, e mi congedo."

Ghecis si inchinò e scese dal palco, mentre le due schiere di guardie del corpo si disponevano ai suoi fianchi in perfetta sincronia, e cominciarono ad allontanarsi, lasciando il gruppo di Ash e dei suoi amici accanto al palco. La folla tutt'attorno cominciava a disperdersi, ognuno tornando alle proprie mansioni... ma era chiaro che le parole di entrambe le parti avevano lasciato il segno.

"Non lo so..." disse infine Ash, nel momento in cui Misty, Komor e Belle lo raggiunsero. "Io ho provato a dire la mia, ma temo di non essere riuscito a fare una grande impressione. Quel Ghecis le sa usare, le parole."

Misty mise una mano sulla spalla del suo ragazzo. "Beh, non te la prendere, Ash... secondo me, hai fatto un bell'intervento, e poi mi è piaciuto molto sentirti ancora parlare di Butterfree. Sono sicura che in molti ti avranno ascoltato! E anche tu, Touko, hai fatto presa!" affermò, facendo un occhiolino.

"Pikachu!" confermò Pikachu.

"Devo ammetterlo anch'io, è stato un discorso semplice ma efficace." fu il commento di Komor. "Però, se devo essere sincero, adesso come adesso mi preoccupa di più questo Team Plasma. Dicono di essere un gruppo che lotta per i diritti dei Pokemon, eh?"

"Beh, però un po' hanno anche ragione..." disse Belle. "Insomma, Komor... è pur vero che ci sono persone che maltrattano i Pokemon e li usano soltanto come armi. Forse per quella gente qualcuno potrebbe fare qualcosa..."

"Hai ragione anche tu, Belle... ma è comunque un po' strano che questo Team Plasma sia saltato fuori così, all'improvviso, e si sia messo a parlare dei diritti dei Pokemon... chiedendo a tutti di liberarli, tra l'altro!" rispose Touko, sfregandosi la fronte con aria pensierosa. "Non so che cosa pensare di loro, se devo essere sincera..."

"Beh, magari ne sapremo di più la prossima volta che li incontreremo..." affermò Misty. "Piuttosto, credo che adesso la cosa migliore da fare sia..."

"Aspettate."

Una voce giovanile interruppe improvvisamente il discorso...

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"Beh, hai sentito, Jessie?" sussurrò James alla sua compagna di mille avventure, indicando con lo sguardo il palco ora vuoto. "Quindi... a quanto pare questo Team Plasma è un gruppo che si batte per la liberazione dei Pokemon..."

Jessie storse il naso, non del tutto convinta. "Quel Ghecis sembra essere un pezzo grosso di questa organizzazione... e quello che i capi dicono potrebbe non corrispondere a quello che vogliono davvero." affermò. "Sinceramente, James, non sono molto convinta. Ho come la sensazione che ci sia qualcosa sotto, anche se non saprei dire che cosa..."

James sospirò, ricordando i momenti in cui si erano dovuti separare dai loro Pokemon. "Però, bisogna dire che in effetti è giusto che un allenatore pensi soprattutto al bene dei suoi Pokemon." commentò. "Voglio dire... è stata la stessa cosa quando abbiamo lasciato liberi Arbok, Weezing, Dustox o Cacnea, non è così?"

Jessie guardò verso terra, ricordando quei momenti. Sì, erano stati momenti tristi, ma lasciar andare i loro Pokemon per la loro strada era la cosa giusta da fare... e lei, almeno a quel proposito, non veva nessun rimpianto. E poi, doveva ammettere che il discorso fatto da Ash era stato convincente, e le aveva riportato alla mente quei momenti felici di pochi mesi prima, quando Arbok e Weezing, dopo aver affrontato un lungo viaggio, erano tornati da loro...

"Ragazzi... forse sarebbe meglio rimandare a dopo il viaggio nel viale dei ricordi." li richiamò alla realtà Meowth, alzandosi dal suo posto sotto il tavolo. "Dobbiamo fare rapporto al capo di quello che abbiamo visto, e poi... beh, non dimenticate che dobbiamo tenere d'occhio il Team Plasma e quel Ghecis."

"Lo sappiamo, Meowth, tranquillo..." cominciò a rispondere James... poi, notò qualcosa di strano al centro della piazza ormai quasi completamente svuotata. "Aspettate un momento, guardate là! Lì, con i mocciosi... c'è uno strano tipo!"

"Come?" chiese Meowth. Lui e Jessie volsero stupiti lo sguardo al centro della piazza, dove si trovavano Ash, Touko e i loro compagni di viaggio...

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"Huh? Ci... avete chiamato?" chiese Ash, voltandosi verso la persona che aveva parlato. Tutti i suoi compagni fecero la stessa cosa... e videro che l'individuo in questione era un giovanotto che doveva avere uno o due anni più di Ash, con lunghi capelli di un colore verde-giallino molto simile a quello dei capelli di Ghecis, raccolti in una folta coda dietro la schiena, e con splendenti occhi grigio-azzurri che osservavano con curiosità il gruppo di amici. Il suo modo di vestire richiamava quello tradizionale di un allenatore di Pokemon, con una camicetta bianca a maniche corte sopra una maglietta nera, pantaloni lunghi grigi e un paio di scarpe da ginnastica di un colore simile a quello dei suoi capelli, mentre sulla testa portava un berretto da baseball nero con il frontino dello stesso colore, e una targhetta grigia completamente vuota sul davanti. Un braccialetto nero decorava il suo polso destro, e portava al collo una sorta di medaglione nero, mentre appeso alla sua cintola si trovava una sorta di cubo di Rubik dorato. Aveva una bella presenza... ed era anche di per sè un bel ragazzo, il che per Touko era sempre una buona cosa!

Accanto a lui, camminava un Pokemon simile ad un simpatico gattino dalla corta pelliccia viola, con una testa piuttosto grande rispetto al corpo e dei ciuffi di pelo che svettavano dalle guance e dalle punte delle orecchie. Dei grandi segni viola chiaro sovrastavano i suoi occhi verdi dalle pupille ellittiche, facendoli sembrare più grandi di quanto non fossero in realtà, mentre dei piccoli segni bianchi sulla fronte ricordavano delle piccole sopracciglia. Il suo collo, le sue spalle, la sua schiena e le sue zampe posteriori erano color crema, e la punta della sua coda, che muoveva sinuosamente avanti e indietro, presentava un'estensione ricurva simile ad una falce.

"Che carino, che Pokemon è?" chiese Belle, usando il suo Pokedex sul piccolo felino, che la guardò facendo le fusa, e si mise in posa affascinante. L'immagine del gattino nero apparve sul piccolo schermo, e il computer portatile iniziò a parlare.

"Purrloin, il Pokemon Furbizia. Pokemon di tipo Buio. Questo Pokemon si serve del suo aspetto grazioso ed inoffensivo per avvicinare gli incauti e rubare oggetti o cibo quando abbassano la guardia. Se viene scoperto, si difende usando i suoi artigli. E' difficile tenerlo fermo, grazie alla sua grande energia." rivelò l'enciclopedia elettronica. Il misterioso ragazzino si chinò per accarezzare il suo Pokemon, ma per un attimo, Komor potè giurare che aveva guardato male il Pokedex di Belle...

"Ho ascoltato il vostro discorso, e devo dire che è stato molto interessante." esordì il ragazzo rivolto ad Ash, Pikachu e Touko. Parlava molto velocemente, con gentilezza ma con una certa energia, con il tono di una persona che era convinta di quello che diceva. "Oh, e devo dire che sono molto impressionato dal tuo Pikachu. Ne ho visti molti, sui miei libri, ma non credevo che avrei avuto l'occasione di vederne uno dal vivo così presto... è davvero un'esperienza eccitante!"

"Pika pika?" chiese Pikachu, mentre il ragazzo allungava una mano verso di lui e lo accarezzava delicamente in mezzo alle orecchie. Per qualche motivo, Pikachu non si sentiva minacciato... anzi, c'era qualcosa, in quel misterioso ragazzo, che lo tranquillizzava, come se il roditore giallo sentisse che il nuovo arrivato riusciva a capirlo al volo. Ash stesso si stupì del fatto che Pikachu non avesse neanche fatto sfrigolare le guance. Dal canto suo, il ragazzo assunse per un attimo un'espressione vagamente stupita...

"Ehm..." intervenne Misty, alzando una mano. "Scusa, ma tu chi sei? Vieni qui all'improvviso e ti metti ad accarezzare Pikachu..."

Il giovanotto con il Purrloin si voltò verso la ex-capopalestra di Celestopoli, e la guardò per un istante prima di schiarirsi la voce. "Oh, perdonate i miei modi villani..." disse, sinceramente imbarazzato. "Mi succede sempre, quando vedo un Pokemon eccezionale come questo Pikachu... vogliate scusarmi, è più forte di me."

"Tranquillo, nessun problema!" affermò Ash. Quel ragazzo era un tipo strano, ma il ragazzo di Biancavilla lo trovava già simpatico. Sembrava una brava persona, anche se un po' eccentrica... "A proposito, il mio nome è Ash!"

"Piacere, Ash... il mio nome è N." si presentò il nuovo arrivato. "E... come ho detto, ho trovato molto interessante quello che avete detto prima. Tu, ragazza... hai parlato del tuo Tepig, giusto?" Si voltò verso Touko, che sbattè gli occhi stupita. "Come ti chiami, a proposito?"

"N?" mormorò Ash tra sè. "Strano nome..."

"Io?" chiese la ragazzina castana, ancora un po' spaesata. Si ricompose quasi subito e si schiarì la voce. "Ehm... il mio nome è Touko, e vengo da Soffiolieve. Ho iniziato ad allenare Pokemon soltanto ieri, e ho già un Tepig e un Pidove, se la cosa può interessarti."

Il ragazzo dal nome peculiare sorrise lievemente. "Il tuo Tepig. Vorrei sentire la sua voce. Fammi sentire cosa dice di te." affermò con fare sibillino.

"La voce dei Pokemon?" chiese Komor, sempre più incredulo. "Ma di cosa stai parlando? I Pokemon non parlano alle persone..."

"Quindi, anche voi non riuscite a sentire la voce dei vostri Pokemon? E' davvero un peccato..." fu la risposta di N, che non sembrava in procinto di chiarire le cose. Touko, tuttavia, a quel punto voleva sapere di cosa stava parlando quel tipo... quindi, dopo aver cercato la Pokeball nella quale teneva il suo starter, la ragazzina fece uscire il maialino di fuoco, facendolo apparire davanti al Purrloin di N.

"Purr?" miagolò il grazioso felino di tipo Buio, guardando con una certa sufficienza lo starter di Touko, che fece un passo indietro con inquietudine quando capì che Purrloin lo stava sfidando... ma si ricompose subito, e dopo aver preso fiato, puntò i piedi a terra e si preparò allo scontro.

"Non ho idea di cosa volesse dire N... con questa storia sulla voce dei Pokemon." affermò confusa Misty. "Ma... mi sembra che voglia far misurare il suo Purrloin con il Tepig di Touko. Anche se non capisco il perchè."

"Immagino che lo vedremo ora..." disse Ash. Komor e Belle osservarono con attenzione la scena, mentre Tepig e Purrloin si guardavano fissi negli occhi... ed N annuiva, sempre più interessato.

N premette le labbra le une sulle altre, e dopo aver emesso un verso di perplessità, riprese a parlare. "Sempre più interessante... non avrei mai creduto che un giorno avrei sentito un Pokemon dire queste cose. Bene... allora, fammi sentire ancora un po' la voce del tuo Tepig! Purrloin, usa Graffio!"

"Loin!" il gattino viola scattò in avanti con velocità incredibile e sferrò una zampata, tirando fuori i suoi piccoli ed acuti artigli. Tepig non riuscì a schivare, e la zampa del suo avversario gli lasciò tre segni paralleli su una zampa anteriore, facendolo grugnire di dolore... ma il maialino si riprese subito dopo, e contrattaccò.

"Accidenti... Tepig, non farti intimorire! Usa Colpocoda per indebolirlo... e poi Azione!" ordinò Touko. Il maialino non si fece attendere, e colpì il suo avversario con la sua coda a molla, facendogli perdere la presa sul terreno per mezzo secondo... ma N sembrava esserselo aspettato, e non esitò a dare il suo nuovo ordine.

"Purrloin, adesso usa Ruggito. Così sarete di nuovo alla pari." affermò il giovane. Il gattino fece un passo indietro e, un attimo prima che Tepig potesse scagliarsi su di lui, emise un acuto miagolio che stordì il maialino per un attimo... e lo distrasse quel tanto che bastava ad impedire che l'attacco Azione avesse effetto pieno. Tepig colpì, ma Purrloin non rimase a terra a lungo e si rialzò ancora, pronto a rispondere all'attacco.

"Accidenti... bisogna dirlo, quel tipo di nome N sa quello che fa!" esclamò Belle, mentre assisteva incantata allo scontro. Ash annuì, in perfetto accordo con la biondina, e continuò ad osservare. Più lo scontro andava avanti, più il ragazzo si convinceva che c'era qualcosa di insolito in N... come se quel misterioso ragazzo avesse qualche segreto che non voleva rivelare... ma non per cattiveria, c'era qualche altro motivo dietro...

"Ash... secondo te, Touko può farcela?" chiese Misty al suo fidanzato. Anche lei non riusciva a staccare gli occhi dallo scontro.

"Non te lo so dire, Misty... una cosa è certa, N non è uno sprovveduto. Conosce bene i Pokemon..." affermò Ash. Davanti a lui, N annuì e colse il momento giusto per attaccare, non appena il Tepig di Touko mandò a segno un attacco che però Purrloin riuscì a bloccare per un pelo.

"Adesso, Purrloin, usa un attacco Finta." diede ordine N. Con un ghigno beffardo, il gattino viola scomparve da sotto gli occhi di Tepig e di Touko, che subito cominciarono a guardare in giro per capire dove fosse andato...

"Attenti, è lì sopra Tepig!" li avvertì Komor appena in tempo. Ma anche così, Tepig non fu in grado di evitare il colpo: Purrloin riapparve dal nulla proprio sopra di lui e sferrò un deciso attacco con i suoi artigli, colpendo Tepig alla schiena e facendolo cadere a terra con un grugnito, mentre il gattino viola eseguiva una spettacolare acrobazia in aria e atterrava su tutte e quattro le zampe accanto al suo allenatore. Touko strinse i denti, vedendo che il suo Pokemon era in difficoltà, ma Tepig riuscì a rialzarsi e si mise di nuovo in guardia.

"Cavolo, avete visto? Quell'attacco è stato davvero incredibile!" esclamò Belle. "Come ha detto che si chiama? Finta, per caso?"

"Già, ed è un colpo che non può essere evitato in alcun modo..." spegò Ash, che già diverse volte lo aveva visto in azione.

Komor scosse la testa. "Di solito un Purrloin non può impararlo, ma ho letto che, se un certo Purrloin è nato da un Pokemon di tipo diverso che conosce Finta, allora questa particolare mossa sarà tra quelle che il Purrloin neonato conoscerà." disse. "MI stupisce che N ne sappia così tanto..."

"A dopo le spiegazioni... Tepig, sicuro che ce la fai ancora?" chiese Touko al suo Pokemon. Quando quest'ultimo rispose con un verso acuto e un cenno affermativo della testa, Touko sorrise rassicurata, e decise che era il caso di usare qualche mossa più potente. "Bene... allora, non farti più scrupoli! Usa Braciere!"

Il maialino soffiò una fiammata dal naso, e colpì il terreno attorno a Purrloin, che miagolò per la sorpresa e l'improvviso calore, e balzò indietro per spegnersi la punta della coda! Con un paio di frustate sul terreno, Purrloin riuscì ad estinguere la fiammella, che comunque gli lasciò un segnetto nero sulla punta della coda, e sibilò innervosito, pronto a scagliare un nuovo attacco contro Tepig... almeno finchè, incredibilmente, N non alzò una mano e fece cenno al suo Pokemon che non serviva continuare oltre.

"Va bene così, Purrloin. Può bastare." affermò con tutta calma, alzando una mano e fermando lo scontro tra i due Pokemon, che si voltarono verso di lui con evidente stupore. Tirando fuori un flaconcino da una tasca della sua camicia, il ragazzo si chinò verso il suo Purrloin e gliene versò un po' sulla punta della coda. Immediatamente, i segni della lotta svanirono, e il gattino viola tirò un piccolo sospiro di sollievo. Subito dopo, N andò da Tepig e gli versò sulla schiena il resto della medicina, facendolo riprendere a sua volta. Quando si trovò davanti lo sguardo confuso di Touko, che pareva chiedergli come mai avesse fatto una cosa così inusuale, il giovanotto sorrise e si rimise a posto il berretto. "Davvero inaspettato, Touko... ho sentito bene la voce del tuo Tepig, mentre combattevamo, e posso assicurarti che in tutta la mia vita, non ho mai sentito nessun Pokemon dire cose simili. Mi sembra evidente che tra voi c'è già un legame molto forte, anche se siete alle prime armi."

"Beh... grazie, anche se non ho ancora ben capito cosa tu intenda con sentire la oce dei Pokemon..." mormorò incerta Touko, andando a controllare che il suo Tepig stesse bene. La pozione che N aveva usato su di lui aveva fatto sparire completamente tutti i segni della battaglia. "Ma... non capisco, come mai ti interessa sentire... come la chiami tu... la voce dei Pokemon? A che scopo?"

N prese in braccio il suo Purrloin e rivolse un sorriso gentile alla ragazzina di Soffiolieve, al suo Tepig, ai suoi amici e anche ad Ash e a Misty. "Lo saprai molto presto, mia giovane amica." affermò. "Per ora... vorrei solo dirvi che siete degli allenatori di buon cuore, diversi da molti di quelli che ho incontrato finora. Mi rallegra sapere che ci sono delle persone che tengono così tanto al bene dei loro Pokemon, e mi piacerebbe avere la possibilità di diventare vostro amico. Ma... purtroppo, per adesso, devo salutarvi. La mia presenza è richiesta altrove. Sono sicuro che avremo modo di rivederci... ah, e prima che mi dimentichi! Ash, hai detto di chiamarti, vero?"

Vedendo che N si stava rivolgendo a lui, il giovane allenatore di Biancavilla si schiarì la voce. "Ehm... sì, dimmi pure, N... di cosa si tratta?"

"Per qualche motivo, sento che facciamo parte della stessa formula matematica. Due fattori che sommati contribuiranno ad un risultato che, al momento, mi è ignoto." spiegò N, sempre con quel modo di fare un po' misterioso. "Spero comunque che questo incontro vi abbia fatto riflettere... soprattutto sul rapporto che ci dovrebbe essere tra umani e Pokemon. Finchè i Pokemon saranno confinati nelle loro Pokeball, non potranno mai diventare esseri perfetti. Io cambierò il mondo per i Pokemon, perchè essi sono miei amici... e spero che anche voi lo potrete essere. Arrivederci."

"A... Aspetta un momento, N!" cercò di richiamarlo Misty. Invano, perchè il ragazzo, seguito a brevissima distanza dal suo Purrloin, salutò agitando una mano e si diresse verso la strada che portava fuori dalla cittadina, diretto verso chissà dove... e Ash e i suoi compagni non poterono fare altro che accompagnarlo con lo sguardo, chiedendosi dove mai stesse andando, e quando lo avrebbero rivisto.

Dopo qualche secondo di silenzio, Ash sospirò e si sfregò la nuca con una mano. "Che tipo strano... era simpatico, per quello, ma temo di non essere riuscito a seguirlo del tutto." affermò il ragazzino di Biancavilla. "Dice che facciamo parte della stessa formula matematica... boh, io mi sono fermato alle operazioni con le parentesi!"

"Svegliati, Ash, non credo volesse dire questo..." borbottò Misty. Anche se il suo ragazzo era maturato in quegli anni, c'erano sempre momenti in cui mostrava ancora il suo lato sbadato... "Sigh... beh, non importa. Sicuramente incontreremo di nuovo quel tipo di nome N... e allora, magari, lui ci spiegherà qualcosa di più."

Komor decise che a quel punto, erano rimasti lì nella piazza abbastanza a lungo. "Visto che con quello strano tipo abbiamo finito... io credo che sia il caso di iniziare ad addestrare un po' meglio i Pokemon che abbiamo catturato ieri. Proprio qui a Quattroventi c'è un Club Battaglie che possiamo usare per fare un po' di pratica." spiegò il ragazzo con gli occhiali. "Potremo anche trovare qualche allenatore con cui misurarci, con un po' di fortuna."

"Va bene, Komor... visto che tu conosci questo posto meglio di noi, allora facc pure strada." affermò Misty. Mentre il gruppo lentamente seguiva Komor verso il Club Battaglie, Touko e Belle si guardarono tra loro, e la biondina, dopo aver dato un'occhiata al Tepig della sua amica, tirò un piccolo sospiro...

"Hey, Touko, tu che ne dici?" chiese Belle, senza preoccuparsi di nascondere un po' di preoccupazione. "Voglio dire, quelli del Team Plasma ed N hanno detto delle cose sensate, però... non me la sento di rinunciare al mio viaggio così velocemente, quando ho appena iniziato. Secondo te... è una cosa egoista da parte mia?"

"Tepig?" chiese Tepig, guardando verso la sua allenatrice con espressione interrogativa. Sembrava quasi che stesse attendendo con trepidazione la sua risposta... una risposta che sul momento Touko non fu in grado di dare.

"Io... non ne sono sicura..." disse infine Touko, facendo una carezza al suo starter. "Il mio scopo resta sempre lo stesso, ma... sicuramente questo incontro mi ha dato qualcosa a cui pensare. Non fraintendetemi, però... io non mi faccio scoraggiare da questo! Saprò essere una brava allenatrice per i miei Pokemon... e vincere il campionato di Unima!"

"Brava, Touko! Questo è lo spirito giusto!" esclamò Ash.

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In una stradina sequestrata di Quattroventi, Jessie, James e Meowth erano seduti davanti ad un piccolo computer portatile, e la giovane donna dai capelli rosso stava comunicando con il capo del Team Rocket, il famigerato Giovanni, il cui volto era visibile su una finestra al centro dello schermo. Il noto boss dell'organizzazione era seduto alla sua scrivania, e stava accarezzando il suo languido e lezioso Persian, che di tanto in tanto alzava lo sguardo verso Meowth e gli gettava un'occhiataccia spocchiosa.

"Bene, bene... vedo che avete qualche notizia da darmi." esordì Giovanni con tutta calma. "Allora... avete scoperto qualcosa di più su questo Team Plasma che comincia a far parlare di sè?"

Meowth restituì a Persian un'altra occhiata obliqua, poi si ricompose e rispose al suo capo, sperando di farci più bella figura possibile. "In effetti sì, capo, solo mezz'ora fa un membro del Team Plasma, un tizio vestito in maniera assurda di nome Ghecis, ha fatto un discorso sulla pubblica piazza... da quanto abbiamo potuto capire io e i miei compagni, questo Team Plasma è un gruppo che si batte per i diritti dei Pokemon e la loro liberazione... ma ovviamente, potrebbe essere solo una facciata che presentano al pubblico per guadagnarsi la loro fiducia." spiegò il Pokemon felino.

Giovanni sembrava già molto interessato alla faccenda. "Un gruppo per la liberazione dei Pokemon, eh? Ma guarda..." disse, facendo un sottile sorriso. "Credo proprio... che saranno degli avversari da non sottovalutare! Sapete dirmi qualcosa di più su di loro, o al momento è questo quello che avete scoperto?"

"In effetti, per il momento non è che siamo venuti a sapere molto altro su di loro..." affermò James. "A quanto pare, in questo Team Plasma ci sono sette Saggi, di cui questo Ghecis fa parte... ma non so dirle altro, a parte che devono essere i capi dell'organizzazione."

"Capisco." rispose Giovanni. "E che mi dite di Ash Ketchum e del suo gruppo di amici? Ci sono anche loro, lì ad Unima?"

"Abbiamo visto Ash Ketchum e la ragazza di nome Misty proprio mezz'ora fa... erano con un gruppetto di allenatori che non conosciamo, ma crediamo che si tratti dei loro nuovi compagni di viaggio... due ragazze e un ragazzo." rispose Jessie. "Quali... ehm... quali sono i suoi ordini, nel caso dovessimo avere a che fare con loro?"

Giovanni sogghignò di nuovo. "Per il momento, loro non ci interessano. Ma... se questo Team Plasma dovesse rivelarsi un problema, potrebbero tornarci molto utili." affermò il boss del Team Rocket. "Quindi, tutto quello che dovete fare per ora è tenerli d'occhio. Tenetevi aggiornati sui loro spostamenti, e aggiotnatemi se avranno a che fare con il Team Plasma. Una volta che avremo un quadro abbastanza completo della situazione, io stesso vi raggiungerò ad Unima. Per il momento, continuate a fare un buon lavoro. Vi state riscattando dall'inutilità che avete avuto in precedenza, quindi... fate buon uso di questa opportunità che vi sto offrendo!"

"Certamente, capo! Può contare senz'altro su di noi!" esclamò orgogliosamente James, facendo in tutta fretta un saluto militare. Jessie e Meowth si misero a loro volta sull'attenti, e vi rimasero finchè la figura di Giovanni non fu scomparsa dallo schermo... poi, la ragazza tirò un sospiro di sollievo, pensando che una volta tanto, la missione sembrava andare a buon fine. Almeno, come inizio non era male.

"Bene... con questo direi che possiamo iniziare a seguire le tracce di questo Team Plasma!" affermò la ragazza. Dietro di lei, scivolando fuori dalle ombre, si stavano muovendo due Pokemon che ricordavano molto dei serpenti giganteschi e muscolosi, uno dei quali aveva un grande disco di pelle espanso attorno al collo, esattamente come un cobra... mentre un altro, o meglio dire un'altra, era una grossa vipera con i canini esageratamente lunghi e la coda appuntita. Altre due figure, una libellula gigante e un Pokemon simile ad un sacco da allenamento azzurro dall'espressione melensa, seguivano a ruota.

"Già... questa è un'occasione che non ci capiterà mai più nella vita!" esclamò James, sorridendo come un bambino in un negozio di dolci! I suoi Pokemon... un grosso mostro fluttuante composto da due sfere collegate tra loro che emettevano gas tossici, una pianta carnivora dagli steli tentacolari, e una chiocciola gigante dal guscio di roccia e dal corpo di lava fusa... erano dietro di lui, e tutti quanti emisero dei versi di gioia in partecipazione all'eccitazione del loro allenatore.

Sorridendo astutamente, Meowth si sbattè un pugno sulla zampa opposta. "E allora, ragazzi, non facciamoci attendere!" esclamò. "Attenti a voi, Team Plasma! Il Team Rocket è qui per rovinarvi la festa!"

"ALLA VELOCITA' DELLA LUCE!" esclamarono tutti e tre in coro!

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"Ecco... adesso puoi andare, amico mio." disse N al Purrloin che aveva usato per affrontare il Tepig di Touko. Il ragazzo si trovava in quel momento appena fuori da Quattroventi, vicino ad una grande pianura erbosa, ed era chinato accanto al Pokemon che aveva con sè quella mattina, accarezzandolo gentilmente dietro la testa. "Ti chiedo scusa se ti fatto combattere contro un altro Pokemon come te. Sicuramente, ti sarà dispiaciuto dover lottare con un amico... e dovergli fare del male. Tanto più che ti sarai fatto male anche tu."

"Purr... loin!" miagolò il Pokemon gatto, scuotendo gentilmente la testa per dire di no.

N sorrise gentilmente. "Sì, capisco cosa vuoi dire... però, è comunque giusto che adesso tu torni libero, come tutti i Pokemon dovrebbero essere. Grazie per avermi aiutato... e ti prometto che molto presto, questo mondo sarà molto più bello di come lo vedi adesso."

"Loin..." rispose Purrloin, guardando un'ultima volta verso il ragazzo dal cuore d'oro, in una maniera che suggeriva che avrebbe sentito la sua mancanza... e poco dopo, si infilò tra l'erba con due agili salti, e scomparve tra le alte fronde, accompagnato dallo sguardo di N. Quest'ultimo rimase a guardare Purrloin che correva libero nel suo ambiente naturale, poi alzò lo sguardo e fissò l'orizzonte, pensando all'incontro di poco prima. Aveva il presentimento che quei due allenatori che aveva conosciuto sarebbero diventati molto importanti per lui...

"Ash Ketchum di Biancavilla... E Touko di Soffiolieve." disse tra sè. "Sono sicuro che molto presto capirete. Un mondo senza allenatori, dove Pokemon ed esseri umani percorrono strade diverse... un mondo come questo, penso che si potrebbe definire un paradiso."

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CONTINUA...

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

Bentornati! La mia riedizione della saga di Unima è ripresa, e questo sarà decisamente un capitolo dedicato all'azione e ai combattimenti! Comunque, ho constatato con piacere che a molti dei miei lettori è piaciuta molto l'apparizione di N nello scorso capitolo, e sono sicuro che le sorprese che il nostro amico difensore dei Pokemon ha in serbo per noi non mancheranno di rendere questa storia piacevole ed interessante, per non parlare del legame che si verrà a creare tra lui, Ash e Touko. Farò del mio meglio per sviluppare quanto più possibile questo aspetto dei tre personaggi, ma ovviamente farò tutto quanto è in mio potere per dare i dovuti momenti di gloria anche agli altri personaggi della serie, in particolare a quelli che penso la serie originale abbia criminalmente ignorato o maltrattato.

Comunque, come stavo dicendo, questo sarà più che altro un capitolo di azione e allenamento. I nostri eroi devono prendere la mano con i Pokemon che hanno catturato a poco, e far fare loro un po' di pratica... e tra l'altro, questo capitolo segnerà il momento in cui il gruppo degli amici di Touko si separerà, ognuno di loro prendendo una strada diversa in modo che possano affinare le loro tecniche ed allenare i Pokemon ognuno secondo il proprio stile. Ovviamente, questo vuol dire che riappariranno ancora, in svariate occasioni, ma Komor e Belle non saranno più membri regolari del cast di personaggi che vedremo in ogni capitolo. Ci concentreremo di più sul terzetto Ash, Misty e Touko... in effetti, mi riesce un po' più facile gestire solo tre (e tra qualche capitolo, quattro) personaggi.

Okay, questo è tutto, per ora! Ash e i suoi compagni stanno per continuare i loro primi passi verso la Lega di Unima, e gli ostacoli che dovranno superare sono ancora tanti e svariati! Cosa li attende in questo cammino? Non resta che scoprirlo continuando a leggere questa storia! A presto!

Ehm... a questo proposito, spero che i fan di un certo personaggio mi perdonino la figura un po' magra che gli ho fatto fare in questo capitolo. Prima che qualcuno lo pensi, no, non sto parlando di Iris - ma di qualcun altro la cui presenza in Bianco & Nero ho trovato alquanto superflua ed irritante.

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"Bene, amici... questo è il Club Battaglie di Quattroventi, il luogo dove molti allenatori principianti si incontrano per addestrare i loro Pokemon." disse Komor, ripetendo il suo gesto ormai classico di aggiustarsi gli occhiali sul naso mentre dava le spiegazioni. "Credo che non ci sia posto migliore per cominciare ad allenare come si deve i Pokemon che abbiamo appena catturato. Allora, che ne dite? Facciamo una prova?"

"Sì, mi sembra una buona idea!" disse Misty, dando un'occhiata al luogo. Era un edificio a due piani, di forma cilindrica e di dimensioni notevoli, che appariva più grande persino del Pokemon Center e che presentava sul tetto una grossa icona simile ad una Pokeball stilizzata, con tanto di insegna luminosa che ovviamente in quel momento era spenta. Davanti all'ingresso, costituito da una porta scorrevole automatica, si trovava un gruppetto abbastanza nutrito di ragazzi che rumoreggiavano per entrare, e che uno alla volta passavano e si univano a quelli che già stavano allenando i loro Pokemon all'interno dell'edificio. "Del resto, non ho avuto molte possibilità di far sgranchire un po' i muscoli ad Alomomola, e credo che questa sia l'occasione giusta per iniziare!"

"Giustissimo, Misty!" affermò il suo fidanzato. "Sono curioso di vedere come sono gli allenatori di Unima! E poi, chissà, magari potrò vedere qualche nuovo Pokemon! Ti senti pronto, Pikachu? E tu, Oshawott?"

"Pika pi!" esclamò il simpatico topolino elettrico... un attimo prima che Oshawott saltasse fuori dalla sua Pokeball e salisse sulla spalla di Ash, facendo quasi perdere l'equilibrio al Pokemon Elettro, che barcollò per un istante, lanciando uno squittio d'allarme, e riuscì in qualche modo a tenersi in piedi. "Pikaaaa!"

"Osha osha, wott!" esclamò il Pokemon Lontra, tenendo fieramente alzata in aria la sua conchiglia. Pikachu si rimise a posto e diede un'occhiata di striscio ad Oshawott, non gradendo molto il fatto che lo starter d'Acqua cercasse di prendersi tutte le attenzioni di Ash...

Ash e i suoi compagni non mancarono di notare questo particolare... e Ash per primo pensò che avrebbe dovuto prima di tutto cercare di gestire un po' meglio il carattere esuberante di Oshawott, per evitare che litigasse con Pikachu. Cercando di fare da paciere tra i due, il ragazzino di Kanto accarezzò prima Pikachu e poi Oshawott sulla testa. "Su, su, ragazzi, non litigate... tranquilli, ognuno di voi avrà la sua occasione di dare prova di sè! E anche Deerling, si intende... non vorrete certo privarlo della sua posibilità di dare prova di sè, vero?"

"Pika..."

"Oshawott!"

I due Pokemon assentirono, ma si guardarono con una certa diffidenza, come a volersi rammentare a vicenda di non mettersi l'uno sulla strada dell'altro. In tutto questo, l'unica a non essere troppo entusiasta all'idea di misurarsi con altri allenatori era proprio Belle, il cui pensiero sembrava tornare continuamente al discorso che il Saggio Ghecis aveva fatto solo un'ora prima nella piazza principale. Continuava a pensare al problema che quello strano individuo aveva sollevato, e a pensare, soprattutto, che non aveva tutti i torti - forse era vero che gli esseri umani costringevano i Pokemon a fare quello che non volevano? Anche quel ragazzo un po' stravagante ma gentile di nome N sembrava essere d'accordo con la teoria di Ghecis... e queste considerazioni stavano facendo venire un po' di dubbi alla biondina.

"Va tutto bene, Belle?" chiese Touko tutt'a un tratto, un po'preoccupata per la sua amica, che sembrava non essere proprio in gran forma. Belle si riscosse dai suoi pensieri e scosse la testa, poi si strofinò gli occhi come se si stesse svegliando da un sonno profondo. "Belle, mi sembravi un po'... assente. Scusa se te lo dico, ma parevi essere in un altro mondo completamente..."

"Ah... scusa, Touko... e scusa anche tu, Komor... stavo pensando ancora a quello che ha detto il signor Ghecis, e ho finito per far volare la testa da tutt'altra parte..." disse la biondina con evidente imbarazzo. Sospirò e guardò per terra per un po', temendo di aver toccato un tasto falso. "Lo so, lo so... non dovrei farci caso, e tutte queste cose... ma non riesco a fare a meno di pensare che il signor Ghecis avesse la sua parte di ragione. Non so se far combattere tra loro i Pokemon, come facciamo sempre noi allenatori, sia davvero una bella cosa. I Pokemon si fanno male, questo non possiamo negarlo..."

Komor sospirò, con l'aria di qualcuno che aveva già fatto quel discorso un sacco di volte. Certo, Belle era anche una persona ingenua, e non lo stupiva il fatto che un discorso come quello avesse fatto presa su di lei... però si aspettava che, dopo aver sentito il commento di quella misteriosa ragazza che aveva ascoltato l'iniziio del discorso vicino a loro, anche Belle avesse deciso di non prestarci troppa attenzione. Soprattutto dopo che Ash e Touko erano intervenuti. "Belle... se ti fai tutti questi scrupoli inutili, non diventerai mai una brava allenatrice di Pokemon, e tu lo sai, vero?" disse il ragazzo con gli occhiali. "Io credo che un allenatore come si deve capisce da solo come si sente il proprio Pokemon, e non ha bisogno di... bah... parlare con i Pokemon per capirli."

"Io penso che Komor abbia ragione, Belle." rispose Touko. "Dopotutto, io sono sicura che a Tepig piace stare con me... e se i Pokemon sono davvero affezionati a noi, non gli dispiace certo impegnarsi e combattere per noi. Non ci pensare troppo, adesso... okay, Belle? Sono sicura che quando saremo tutti e tre diventati dei grandi allenatori di Pokemon, tutti questi dubbi saranno svaniti come fumo al vento!"

Ash volle dire la sua. "E' vero, posso confermarlo anch'io. Ho affrontato molti allenatori lungo la mia strada... e ti posso assicurare che, con qualche rara eccezione, tutti i loro Pokemon erano contenti di combattere per loro, e non serbavano rancore anche quando combattevano fino ad esaurirsi." affermò. "Adesso... non ti preoccupare per questo, e pensa ad allenare il tuo Tepig e il tuo Lillipup! Sono sicuro che più avanti sarai contenta di aver costruito un buon rapporto con i tuoi Pokemon fin dall'inizio del tuo viaggio!"

"Hehee... certo che sei bravino anche tu con le parole, Ash!" commentò affettuosamente Misty, facendo un'occhiolino al suo ragazzo, che rispose sfregandosi la nuca con una mano, e arrossendo leggermente. Pikachu incrociò le zampine anteriori sul petto e annuì fieramente, orgoglioso del suo allenatore.

"Pika pi!"

"Beh, che vi posso dire? Io dico semplicemente quello che mi viene in mente!" affermò lui, facendo ridacchiare le altre due ragazze, e strappando un piccolo sorriso anche all'austero Komor.

"In altre parole, non hai pensato neanche per un attimo a quello che stavi dicendo, vero?" chiese sarcastico il ragazzo con gli occhiali. Ash perse l'equilibrio per un secondo, e finì a terra con la faccia per il disappunto!

"Guarda che non c'era bisogno di dirlo in questo modo... sigh..."

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L'interno del Club Battaglie era un po' come Ash se lo aspettava - ricordava molto una Palestra, solo che c'erano numerosi ring disposti in formazione regolare per tutta la lunghezza della grande sala principale. Ai lati, c'era qualche chiosco dove prendere qualche rinfresco o qualche medicina per i propri Pokemon, e poco più in là, ASh e i suoi compagni videro anche delle scale che andavano verso il piano superiore. Era pieno di allenatori, praticamente tutti dell'età di Touko e dei suoi amici, e l'allegro brusio delle voci che si sfidavano, incitavano i loro Pokemon, festeggiavano una vittoria o si lamentavano amaramente per una sconfitta rendeva l'atmosfera ancora più vitale. Dopo essersi guardati attorno, cercando di scansare la folla che si avvicendava, Ash e i suoi compagni individuarono altri ring che sembravano un po' meno affollati, e Misty fece la sua proposta. "Okay, ragazzi, allora facciamo così... ognuno di noi andrà ad un ring, e si allenerà un po' lì. Questo vi permetterà di fare un po' di pratica con il vostro stile, senza che ci sia nessuno ad influenzarvi. Vi può andare bene?"

"Okay, mi sembra una buona idea!" rispose Touko, che già estraeva la Pokeball che ospitava il suo Tepig. "Allora... se permettete, io prenderei il quadrato più a sinistra!"

"D'accordo, Touko, io mi metto subito prima!" rispose Belle. Le sue riluttanze iniziali sembravano essere state dimenticate, e adesso la biondina era tornata del suo solito buon umore. Touko sperò soltanto che non si sarebbe fatta prendere troppo la mano dall'entusiasmo, e non avrebbe finito per andare a picchiare la testa contro qualcosa!

In breve tempo, ognuno di loro aveva scelto il quadrato su cui far fare pratica ai suoi Pokemon, e dopo essersi dati appuntamento in un paio d'ore nel posto da cui erano entrati, ognuno si diresse verso una delle postazioni, tenendo pronte le proprie Pokeball. Touko, Komor e Belle si augurarono buona fortuna prima di prendere posizione... mentre Ash e Misty si scambiarono un rapido bacio, e il ragazzo fece il segno dell'okay alla sua fidanzata per poi mettersi in fila assieme ad un altro gruppo di allenatori, tutti ragazzi all'incirca dell'età di Touko e dei suoi compagni, che aspettavano il loro turno ai bordi del ring. Per fortuna, non ci fu bisogno di aspettare a lungo, e ben presto lui, Pikachu e un altro gruppetto di allenatori poterono salire, e il topolino elettrico fece sfrigolare le guance, non vedendo l'ora di poter dare prova di sè! Proprio per questo, rimase un po' deluso quando Ash gli fece cenno di avere pazienza...

"Aspetta un attimo, Pikachu, dopo toccherà a te." lo pregò gentilmente Ash. "Prima volevo far fare un po' di pratica ad Oshawott e a Deerling, visto che penso che ne abbiano bisogno. Abbi solo un attimo di pazienza, poi scenderai in campo anche tu, okay?"

"Pika..." sospirò il topolino elettrico. Certo, comprendeva il punto di vista del suo allenatore, e doveva ammettere che era anche d'accordo - ormai, Pikachu era diventato così forte che usarlo in una battaglia con degli allenatori alle prime armi era un po' ingiusto. Tuttavia, non poteva fare a meno di provare un po' di invidia per i due Pokemon che più di recente si erano aggiunti al gruppo. Per non parlare del fatto che ancora non vedeva troppo di buon occhio quell'Oshawott...

Come se fosse stato evocato dai suoi pensieri, il Pokemon lontra scattò fuori dalla sua Pokeball e apparve davanti ad Ash, brandendo fieramente la sua conchiglia e cercando di atteggiarsi a guerriero! "Osha, osha!" esclamò, voltandosi verso il suo allenatore per salutarlo con la mano. Ash ricambiò con una risatina imbarazzata, mentre Pikachu storse il naso e si girò dall'altra parte.

"Ehm... grazie mille, Oshawott, mi fa piacere vedere tanta grinta da parte tua!" rispose il giovane allenatore di Biancavilla, per poi estrarre l'altra sua Pokeball. "Comunque, aspetta solo un istante, e adesso faccio scendere in campo anche il tuo compagno... vieni pure, Deerling, faccio sgranchire un po' le zampe anche a te!"

In un lampo, il Pokemon cerbiatto apparve sul quadrato e si impennò, muovendo le zampette in aria. "Deer!" esclamò con voce melodica, e poi appoggiò anche le zampe anteriori a terra, avanzando sul quadrato con un'aria un po' vanitosa. Oshawott, tuttavia, non ne sembrò turbato, e i due Pokemon si scambiarono uno sguardo di intesa un attimo prima che il primo sfidante - un ragazzo dai capelli neri con un cerotto sulla guancia e un completo di t-shirt, jeans corti e sandali - si facesse avanti, recando con sè un Patrat e un Pidove.

"Heh... e così, hai un Deerling, eh? Non se ne vedono molti, da queste parti, devi essere stato bravo a catturarlo!" affermò il ragazzino più giovane. "Sono curioso però di vedere come te la cavi in una lotta di Pokemon! Che ne dici, ti va?"

Ovviamente, Ash non era certo tipo da rifiutare una sfida. "Io? Puoi scommetterci, amico! Allora, vediamo un po' quali sono le mosse di Deerling..." rispose. Con curiosità, il ragazzo consultò il suo Pokedex, sul quale apparve l'immagine del simpatico Pokemon cerbiatto, e il piccolo computer portatile iniziò ad enumerare gli attacchi conosciuti da Deerling. "Deerling, attacchi conosciuti: Azione, Camuffamento, Ruggito, Turbosabbia e Doppiocalcio."

"Hmm, molto bene! Credo che sarà una sfida interessante!" disse tra sè Ash. "Derrling, Oshawott, tenetevi pronti! Questa è la vostra prima battaglia ufficiale, quindi... buona fortuna!"

"Osha!" esclamò il Pokemon lontra, mettendosi inguardia mentre Deerling grattava il pavimento con uno zoccolo, quasi volesse caricare da un momento all'altro...

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Anche Misty era già salita su uno dei quadrati, e dopo aver fatto uscire il suo nuovo Alomomola, che riscosse qualche commento ammirato da parte dei ragazzi lì riuniti, stava controllando le sue mosse, constatando con un certo piacere che il pesce luna rosa conosceva già un po' di tecniche interessanti, anche se sembrava più un Pokemon da difesa che da attacco. Uno dei giovani allenatori lì presenti aveva usato il suo Pokedex per mostrare alla ragazza dai capelli rossi che tipo di attacchi potesse usare il suo Pokemon, e l'enciclopedia elettronica li stava enumerando in ordine.

"Alomomola. Attacchi conosciuti: Libbra, Docciascudo, Acquanello, Acquagetto." disse la voce elettronica. L'avversario di Misty, un allenatore con uno o due anni meno di lei, aveva schierato un Lillipup, e sembrava non aspettare altro che la ex-Capopalestra di Celestopoli facesse la prima mossa... Misty decise che non era il caso di deluderlo, e partì con il primo attacco.

"Alomomola, cominciamo pure! Usa Acquagetto!" esclamò la rossa, e il pesce luna emise il suo verso dolce e melodioso prima di scagliare un rapidissimo getto d'acqua ad alta pressione, che raggiunse Lillipup e lo fece barcollare prima che quest'ultimo potesse iniziare l'attacco! Il Pokemon cagnolino abbaiò per la sorpresa quando il poderoso getto lo raggiunse sul musetto come una raffica di vento gelido, e indietreggiò nel tentativo di riprendersi e contrattaccare. Il suo allenatore, improvvisamente allarmato, gli ordinò di rispondere con un attacco Morso, e Lillipup, scattando verso Alomomola nel momento in cui questo era ancora scoperto, chiuse i suoi dentini sulla pinna dorsale del grosso pesce, strappandogli un'esclamazione di sorpresa. Poi, Lillipup cercò di mantenere la presa e trascinare a terra Alomomola, ma il pesce luna tirò nella direzione opposta con tutte le sue forze, riuscendo ad opporsi ai suoi tentativi, almeno finchè Misty non gli diede un nuovo ordine.

"Non cercare di tirare, Alomomola... respingilo con Docciascudo!" esclamò la ragazzina. Annuendo, il grosso pesce rosa schizzò un getto d'acqua verso l'alto, per poi farlo ricadere sotto forma di una pioggia fitta ed insistente che investì Lillipup inzuppandogli la pelliccia, e penetrandogli negli occhi e nelle narici. Lillipup mollò la presa e si ritirò tossendo, dando ad Alomomola il tempo di contrattaccare con un attacco Libbra. Usando le sue pinne, il Pokemon d'Acqua schiaffeggiò il suo avversario, e riuscì a farlo cadere a terra, dove rimase stordito, dando la vittoria a Misty!

"Evviva!" esclamò Misty, rivolgendo al pubblico un segno di vittoria fatto con l'indice e il medio della mano destra. "E questa è la mia prima vittoria con un Pokemon di Unima! Grazie, Alomomola! Sapevo che saremo stati una grande squadra!"

"Alo! Momo!" rispose il pesce rosa, muovendo gioiosamente le pinne. Nel momento in cui l'allenatore avversario richiamò il suo Lilliup sconfittto, Alomomola si rimise in guardia, ben sapendo che quello era soltanto l'inizio..."

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Komor si mise a posto gli occhiali, valutando per ben la situazione: lui e Belle avevano finito per fare squadra, dal momento che erano arrivati un paio di allenatori - un ragazzo e una ragazza - che avevano insistito per fare uno scontro due contro due... e di conseguenza, Belle aveva deciso di fare squadra con la persona che conosceva meglio, e che poteva compensare per le sue debolezze, o almeno così lei pensava. Il Lillipup di Belle e il Patrat di Komor eran in quel momento schierati davanti ad un Pidove e ad un Purrloin... e il gattino viola aveva già inarcato la schiena e rizzato il pelo di fronte al Pokemon cagnolino della ragazza bionda!

"Oh... okay, Komor, io sono pronta! Anche se sinceramente non so come siconduce una battaglia in doppio..." mormorò Belle. "Non è che mi daresti una mano, per favore?"

"Questo non è un problema. Una lotta in doppio si conduce in maniera molto simile ad una lotta normale... con la sola differenza che bisogna fare un po' più di attenzione alle mosse che si usano, dal momento che alcune di esse possono colpire il Pokemon che sta dalla tua stessa parte, oppure avere effetto su entrambi gli avversari. Nel nostro caso, non corriamo il rischio di colpirci a vicenda... ma dobbiamo comunque stare attenti, perchè gli avversari hanno comunque la possibilità di concentrarsi su uno solo di noi finchè non lo avranno sconfitto, e poi pensare all'altro. Resta concentrata, e stai attenta a quello che fai."

"Va bene... farò del mio meglio!" esclamò Belle, stringendo i pugni con decisione. Il suo Lillipup si acquattò sul terreno, e si preparò a lanciarsi sul'avversario, emettendo il suo acuto uggiolio.. ma il Pidove dell'avversario decise che era il caso di prendersi i primo colpo!

"Pidove, attacca per primo!" esclamò il ragazzo. "Usa Attacco Rapido su quel Lillipup!"

Il Pokemon colombo schizzò in avanti con rapidità quasi accecante e colpì il Lillipup di Belle, facendolo incespicare... e dando la possibilità alla sua compagna di attaccarlo a sua volta! La ragazza ordinò al suo Purrloin di scagliare un attacco Sfuriate, e il gattino viola emise un miagolio feroce prima di scagliarsi su Lillipup ed iniziare a graffiarlo, alternando prima una zama, poi l'altra. In un disperato tentativo di sottrarsi a quell'attacco furioso, Lillipup mosse le zampe davanti a sè, e cercò in qualche mod di allontanare l'avversario... ma di fronte ad un attacco così ben coordinato, Belle si stava trovando in crisi!

"Ah! Un... un momento, aspettate! Non... non ho ancora deciso cosa fare!" esclamò Belle, in preda ad un breve attacco di panico. "K... Komor, ho bisogno di una mano! Non so come fare, qui!"

"Patrat,attacca Pidove con Morso!" esclamò il ragazzo con gli occhiali, mantenendo la sua calma proverbiale. Quando il cane della prateria si scagliò sull'avversario, sferrandogli un morso su un'ala, Komor si voltò verso Belle, cercando di consigliarla. "Resta calma, Belle! Non farti prendere dal panico! Come ho detto, concentrati su uno alla volta, e non avere fretta! Patrat, ora stai attento... ripartiranno alla carica tra pochissimo!"

Belle prese fiato e si calmò, poi pensò un istante alla prossima mossa, proprio mentre il Purrloin avversario si preparava ad usare un nuovo attacco Sfuriate. "Ehm... okay, Komor! Grazie... allora, Lillipup... aspetta un momento, cosa posso...? Ah! Okay,ora ci sono! Usa Segugio per seguire i movimenti di Purrloin!"

"Pup!" abbaiò il cagnolino, per poi fiutare l'aria attorno a sè, mentre Purrloin si muoveva con sempre maggiore velocità attorno a lui, nel tentativo di disorientarlo. Nel frattempo, il Pidove nemico si era ripreso, e aveva attaccato il Patrat di Komor con una Raffica, scatenando una piccola bufera di vento contro di lui. Il cane della prateria rimase fermo al suo posto, eseguendo l'ordine del suo allenatore...

"Patrat. Usa Pazienza. So che puoi resistere." affermò Komor. Patrat non tentò neanche di parare l'attacco Raffica del suo avversario, e strinse i denti quando il colpo lo raggiunse come un diretto. Subito dopo, una fioca aura di luce lampeggiò attorno al corpo di Patrat, e il Pokemon sembrò caricarsi...

"Ma cosa... che significa questo?" esclamò la ragazza della coppia avversaria, non sapendo che razza di mossa quella fosse.

"Ugh... non so che cosa sia, ma non te lo lascerò fare!" esclamò il ragazzo. "Pidove, attaccalo con Attacco Rapido! Ora!"

Il Pokemon colombo schizzò nuovamente verso l'avversario e lo colpì con tutta la forza di cui era capace... e Patrat lanciò un breve squittio di dolore nel momento in cui l'attacco andò a segno, ma non cadde, e anzi l'aura che lo circondava si fece più vivida, e Komor fece un mezzo sorriso quando vide che i pesciolini avevano abboccato all'amo.

"Ottimo. Patrat, puoi scaricarti ora." disse. Patrat annuì e si scagliò con tutta la sua forza contro il Pidove avversario, centrandolo in pieno... e restituendogli raddoppiati tutti i colpi che aveva preso fino a quel momento! Il Pokemon piccione venne scagliato a terra, e rimbalzò un paio di volte prima di fermarsi con gli occhi trasformati in spirali, segno che non poteva più combattere.

Al Purrloin avversario non stava andando molto meglio. Il Lillipup di Belle stava seguendo l'odore del Purrloin avversario, e per quanto velocemente quest'ultimo potesse muoversi, Lillipup gli stava dietro e sapeva esattamente dove fosse. Frustrato, Purrloin scattò verso Lillipup nel tentativo di eseguire un altro attcco Sfuriate, ma Lillipup riuscì a schivare, e si lanciò in un attacco Azione che respinse il gattino viola. Quest'ultimo atterrò in piedi, ma le sue zampe cedettero un attimo dopo, e cercò di recuperare lo svantaggio con un attacco Ruggito, che fece esitare per un attimo sia Lillipup che Patrat.

"Eco cosa volevo dire." disse Komor a Belle. "Attacchi come Ruggito hanno effeto su entrambi gli avversari, come in questo caso. Stai molto attenta."

"Va bene..." rispose Belle. Non appena l'allenatrice avversaria si accinse ad attaccare ancora, Belle la anticipò e diede a Lillipup un altro ordine. "Lillipup, usa Morso! So che non è molto efficace, ma potrebbe esserci utile!"

Lillipup riuscì ad evitare un attacco Graffio da parte di Purrloin, poi chiuse i denti sulla sua coda e lo trascinò verso il bordo del quadrato. Il gatto viola, soffiando rabbiosamente, cercò di artigliare il pavimento e resistere, ma Lillipup riuscì a staccarlo da terra con uno strattone, poi lo trascinò verso il bordo del quadrato, e lo fece cadere giù. Fu una caduta molto breve, e Purrloin non si fece niente... ma ebbe comunque l'effetto di spiazzare completamente l'avversaria e farla perdere automaticamente, dando la vittoria a Komor e a Belle!

"Loin?" chiese il gattino, dopo essersi dato una scrollata. Rivolse uno sguardo dubbioso al Lillipup di Belle, che si voltò verso la sua allenatrice agitando vivacemente la coda, e abbaiò un paio di volte!

"Pup! Pup!"

"Urrà! Bravo, Lillipup, era esattamente questo che avevo in mente!" esclamò con gioia la biondina, correndo ad abbracciare il suo Pokemon, che le diede una leccatina sul viso, sotto lo sguardo esterrefatto di Komor, del suo Patrat e dei loro due avversari. Il ragazzo con gli occhiali non se l'era aspettata per niente, una tattica del genere...

"Accidenti, questa poi..." commentò. "A volte Belle mi sorprende... non avevo proprio pensato che si potesse fare anche così."

"Pat, rat?" squittì il suo Patrat, annuendo in tono di assenso.

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"Tepig, usa Braciere! Pidove, usa Raffica per ravvivare le fiamme!" esclamò Touko, rivolta ai suoi due Pokemon che stavano combattendo nell'arena contro un Oshawott e un altro Pidove. Il maialino soffiò una vampata di fuoco dalle narici, incendiando il terreno davanti ai due avversari... e subito dopo, Pidove sbattè le ali e scagliò una potente raffica di vento sul fuoco, dandogli più forza e spingendolo verso i due avversari,che vennero colti di sorpresa e colpiti. Lo Oshawott nemico si chiuse in difesa e riuscì a resistere, grazie anche alla resistenza del suo tipo contro gli attacchi di Fuoco... ma il suo compagno si abbattè al suolo, abbrustolito e con gli occhi trasformati in spirali. Subito dopo, Oshawott scagliò un attacco Pistolacqua, cercando di colpire Tepig... ma ad un cenno di Touko, Pidove si mise in mezzo e usò le sue corte ali per parare il getto d'acqua, facendolo disperdere! Tepig annuì verso il suo compagno, ringraziandolo con un sorriso... e il Pokemon piccione gli fece un occhiolino, per dirgli che quello era il momento di contrattaccare, e concludere il match!

"Grazie, Pidove!" esclamò Touko. "Adesso, Tepig... colpisci con Azione! Usa tutta la tua forza!"

"Tepig!" esclamò il maialino di fuoco, per poi caricare contro Oshawott con tutta la sua forza! Il Pokemon d'Acqua non riuscì a difendersi, e venne colpito in pieno, ruzzolando sul pavimento per poi fermarsi a pancia all'aria e restare disteso, stordito e sconfitto. Il ragazzo che aveva sfidato Touko sospirò e abbassò la testa, mentre richiamava i suoi Pokemon sconfitti... mentre il Tepig della ragazza guardava con stupore il risultato del suo attacco, come se non riuscisse a credere di essere stato davvero lui a fare una cosa del genere! Lui, che si era lasciato sconfiggere da un semplice Deerling... era davvero in grado di fare questo? Di combattere ad armi pari con dei Pokemon? Anche se era stato aiutato da Pidove e dal suo attacco Raffica, non credeva ugualmente che sarebbe riuscito a raggiungere simili risultati!

Touko sembrò comprendere quello che il suo Starter stava pensando, e salì sull'arena per congratularsi con Tepig e Pidove. "Hahaaa! Sì, Tepig, ce l'hai fatta! Hai visto? Si tratta solo di avere un po' di fiducia in sè stessi, e di allenarsi con un minimo di assiduità... vedrai, sono sicura che diventerai uno splendido Pokemon!"

"Pig... Pig!" esclamò il maialino di fuoco, saltando in braccio alla sua allenatrice e abbracciandola con tutta la forza di cui era capace. Touko fece la stessa cosa e strinse Tepig con entusiasmo, felice che il suo Pokemon si stesse aprendo e stesse recuperando la fiducia in sè stesso... finchè il suo sguardo non si posò su Pidove, che la stava guardando con espressione un po' contrariata - non aveva apprezzato molto il fatto che la sua allenatrice si fosse apparentemente dimenticata di lui.

Sentendosi improvvisamente molto sciocca, Touko si fermò e prese tra le braccia anche Pidove, chiedendogli scusa con imbarazzo. "Ehm... hai ragione, Pidove! Scusami tanto, non volevo certo dimenticarmi di te!" esclamò, prendendo in braccio anche il suo Pokemon Normale / Volante. "Sei stato grande anche tu!"

"Pidove, dove!" rispose Pidove, muovendo la testa su e giù, contento che il suo contributo fosse stato riconosciuto. Dopo aver tenuto in braccio i suoi Pokemon e averli coccolati per un po', Touko si guardò attorno, fece scendere a terra Tepig e poi mollò la presa su Pidove, che prese a svolazzarle attorno. La ragazzina e il piccione guardarono gli altri allenatori saliti sul ring, pronti ad affrontare chiunque volesse misurarsi con loro.

"Allora, chi è il prossimo? Accetterò qualunque sfida!"

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Il Deerling di Ash mandò a segno un poderoso attacco Doppiocalcio, mettendo al tappeto un altro Patrat, e segnando un'altra vittoria per il giovane allenatore di Biancavilla. Diversi degli allenatori lì presenti erano alquanto stupiti dell'abilità dimostrata dal ragazzo... in effetti, molti di loro avevano già capito, più o meno, che Ash non era un allenatore di quelle parti, e che sembrava già avere un bel po' di esperienza con i Pokemon. Si chiedevano soltanto come mai non stesse usando quello strano Pokemon giallo che si limitava a stare sulla sua spalla e a guardare con un po' di invidia Deerling ed Oshawott che affrontavano i loro avversari.

"Avete visto che roba? Quel tizio ci sa fare..."

"Già... del resto, è un po' più grande di noi..."

"Non è solo questo... secondo me, quello ha già esperienza!"

Mentre i ragazzi discutevano, impressionati dall'abilità di Ash e dei suoi Pokemon, un altro ragazzo si avvicinò al loro ring, interessato a quelle voci che già cominciavano a girare circa il nuovo arrivato. Si trattava di un giovanotto di circa 13-14 anni, con i capelli a caschetto, lunghi fino alle spalle e di uno strano colore verde oliva, che portava al collo una piccola macchina fotografica digitale. Il suo abbigliamento consisteva di una giacchetta leggera arancionea maniche lunghe aperta sul davanti, con sotto una maglietta grigia scura, pantaloni lunghi grigio chiaro e scarpe bianche e blu, e si portava con una certa aria di superiorità, guardando il quadrato sul quale Ash e i suoi Pokemon stavano affrontando i loro avversari. Un sottile sorriso apparve sulle sue labbra, mentre guardava Ash che accarezzava sulla testa Deerling... e poi rideva dell'esuberanza di Oshawott, che si stava esibendo in un numero acrobatico con la sua conchiglia a pettine!

"E allora... quello sarebbe il nuovo arrivato, eh?" chiese il ragazzo con la fotocamera, non esattamente impressionato da quanto stava vedendo. "In effetti, non l'ho mai visto da queste parti... ma se devo dire la verità, non mi sembra poi questo granchè."

"Ma le apparenze possono ingannare, Diapo..." rispose una ragazzina bionda vicino a lui. "Quel ragazzo ha già battuto quattro allenatori, e mi dà tutta l'impressione di uno che ci sa fare. Sono sicura che viene da un altro continente."

Il ragazzo di nome Diapo fece una foto ad Ash e a Pikachu, mentre l'aspirante Pokemon Master accarezzava Deerling. "Non mi dire. La cosa si fa interessante." affermò. "Bene... vorrà dire che adesso lo metterò alla prova io. Vediamo un po' se è davvero così bravo, o se invece è stata solo fortuna."

Mentre Ash e i suoi Pokemon si preparavano al prossimo sfidante, la voce chiara e squillante di Diapo li chiamò da bordo ring. "Hey, tu! Sei il nuovo arrivato, eh? Non è da tutti entrare qui e sconfiggere quattro allenatori come niente fosse!" esclamò, attirando l'attenzione di Ash. "Chi sei, tu? E da dove vieni?"

"Oh... salve!" esclamò Ash, notando che il giovanotto che lo stava avvicinando ricordava vagamente Paul, il suo più grande rivale... anche se dava l'impressione di essere meno antipatico e un po' più socievole. "Beh... il mio nome è Ash Ketchum, e vengo da Kanto! Lui è Pikachu, il mio migliore amico, e il Pokemon con cui ho iniziato il mio viaggio!"

"Pika!" salutò il Pokemon Elettro.

Diapo chiuse gli occhi, si mise le mani in tasca, e sghignazzò con una certa presunzione non appena sentì il nome del continente natale di Ash. "Hmph... hehehehee... da Kanto, dici? In effetti, ora che ti guardo bene, mi dai proprio l'impressione di essere un campagnolo! Non capisco come uno come te possa aver battuto quattro dei ragazzi di queste parti!" disse beffardo.

"Deer!" esclamò Deerling, offeso dalle insinuazioni che Diapo stava facendo riguardo il suo allenatore. Anche Oshawott si adombrò... e Ash, che ancora non era esattamente conosciuto per l'autocontrollo, prese l'insinuazione come un insulto personale.

"Hey! Chi sarebbe il campagnolo? Che cos'hai contro Kanto, eh?" esclamò. Diapo sorrise un po' di più, guardando Ash con la coda dell'occhio. Quel tipo di Kanto abboccava all'esca fin troppo facilmente...

"Dico solo le cose come stanno." rispose con tutta calma. "Kanto è un piccolo continente dove non c'è niente di niente. Mi chiedo come tu abbia fatto a battere già quattro di noi!"

Ash strinse i denti, sentendosi montare la rabbia... ma si costrinse a restare calmo. Era il momento di dare una lezione a quello sbruffone... "Bene. Se davvero la pensi così, perchè non combattiamo? Vediamo un po' se è stata davvero solo fortuna, la mia!" esclamò, dando un'occhiata a Pikachu. Sembrava un po' troppo usare il suo Pikachu, che era così forte, contro uno che sembrava sostanzialmente un principiante... ma era il caso di farlo stare un po' al suo posto.

"Certo. Per me non c'è problema." rispose Diapo, salendo sul ring e mettendosi dalla parte opposta rispetto ad Ash, tra gli incoraggiamenti e gli applausi del pubblico. Ash fece cenno a Deerling e ad Oshawott di restare da parte, e quando i suoi due Pokemon di Unima si furono messi dietro di lui, Pikachu sgattaiolò giù dalla spalla di Ash e si mise in guardia. "Hmm... e quindi, quello sarebbe il tuo Pikachu, eh? E va bene... vediamo cosa riesce a fare contro il mio Snivy! Esci, Snivy... tocca a te!"

Dalla Pokeball di Diapo uscì lo stesso tipo di Pokemon che Ash aveva visto usare a Komor, con la differenza che questo sembrava un po' più grande, e aveva sicuramente molta esperienza in più. Tuttavia, non era davvero un avversario all'altezza di Pikachu. E Diapo, sfortunatamente per lui, non sembrava essersi accorto della cosa...

"Un Pokemon Elettro... lo sai, vero, che gli attacchi elettrici non hanno molto effetto contro il tipo Erba, vero?" chiese retoricamente Diapo. "Per un allenatore è basilare conoscere i tipi e sapere quali sono efficaci o meno contro altri tipi."

"Beh... io non sono mai stato un teorico! Preferisco la pratica!" scherzò Ash. "E poi... il fatto che si possa vincere anche senza necessariamente opporre un tipo avvantaggiato all'avversario è ciò che rende le battaglie di Pokemon davvero interessanti!"

"Pika!" Pikachu squittì, sgranchendosi le dita mentre lo Snivy di Diapo strisciava con attenzione attorno a lui.

Il ragazzo con la fotocamera alzò le spalle. "Oh, beh, come preferisci... Snivy, attacca subito con Fulmisguardo!" ordinò. Il serpentello d'erba puntò su Pikachu uno sguardo feroce, e il topolino elettrico restò fermo al suo posto, e lo lasciò fare, senza farsi intimorire.

"Voi che ne dite, ragazzi? Secondo voi chi vince?" chiese una ragazza che stava assistendo.

"Diapo vince, non c'è dubbio. E' il più forte di tutti noi..." rispose un ragazzo.

"Hmm... io ho l'impressione che quel ragazzo di Kanto sappia quello che sta facendo." fu il commento di un altro. Ash, completamente concentrato sull'avversario di fronte a lui, non badò ai commenti esi preparò a rispondere al successivo attacco del suo avversario... che da parte sua cominciava a sospettare di non avere a che fare con un pivellino, e decise che era meglio passare all'azione.

"Ora, Snivy... attacca con Azione!" ordinò il ragazzo più giovane. Snivy sogghignò e si lanciò ad alta velocità contro Pikachu, cercando di andargli addosso con tutto il suo peso... ma il topolino elettrico si scansò all'ultimo momento, mandando a vuoto l'attacco! Sorpreso, Snivy prese ancora un po' le distanze, poi ritornò alla carica. Ma il suo avversario evitò di nuovo il colpo, e schizzò dall'altra parte dell'arena, sempre tenendo alta la guardia. Un verso di ammirazione si levò dal pubblico, e Pikachu sorrise tra sè mentre si preparava ad attaccare di nuovo.

Diapo fiutava che le cose si stavano mettendo male. Quello che gli era sembrato un fuoco di paglia si stava rapidamente trasformando in un serio problema... "Accidenti, è bravo per essere un campagnolo. Forse ho fatto male a sottovalutarlo." disse tra sè. "Ma... se pensa che lo farò vincere così, si sbaglia di grosso! Snivy, attacca con Vorticerba!"

"Sni!" esclamò il serpentello. Snivy cominciò a volteggiare su sè stesso, facendo una capriola in aia e mettendosi a testa in giù. Un tornado di energia verde si formò attorno al suo corpo, e il Pokemon d'Erba avanzò verso Pikachu, cercando di travolgerlo. Ash rimase sbalordito, non avendo mai visto una mossa simile prima d'ora... ma recuperò in fretta il sangue freddo, e contrattaccò al volo.

"Okay, Pikachu, concludiamo! Attacca con Locomovolt!" A queste parole, Pikachu annuì e sprigionò una potente scarica elettrica che formò un'aura cepitante attorno al suo corpo. Poi prese lo slancio e si scagliò a tutta velocità contro il vortice di energia luminosa, balzando al suo interno e sfondandolo con il puro e semplice impeto dell'attacco! Come un proiettile luminoso, il topolino elettrico sfrecciò contro Snivy e lo centrò in pieno... e davanti ad un simile divario di forza, la resistenza all'elettricità del tipo Erba si rivelò del tutto inutile: lo starter di Diapo venne travolto dalla scarica elettrica e scagliato sul terreno, mentre il vortice energetico si dissipava senza alcuna conseguenza. Gli spettatori ammutolirono quano videro Snivy a terra privo di sensi - quel ragazzo sconosciuto aveva battuto il più forte allenatore dei paraggi, e lo aveva fatto sembrare facile!

"Non posso crederci..." mormorò Diapo, la cui espressione altezzosa aveva lasciato posto ad una incredula e stupita.

"Ottimo lavoro come sempre, Pikachu!" rispose Ash, vedendo il suo migliore amico che si voltava verso di lui e gli faceva il segno di vittoria. Poi, rivolgendosi a Diapo che stava richiamando il suo Snivy, cercò di fargli pesare meno la sconfitta. "Non prendertela, in fondo mi sembra che il tuo Snivy fosse ben allenato. Sei in gamba, hai la stoffa dell'allenatore."

"Già..." rispose Diapo con un sospiro. Non era arrabbiato nè con Ash nè con il suo Snivy... stava piuttosto rimproverando sè stesso per non essere stato in grado di capire che aveva di fronte un avversario troppo forte per lui. Tuttavia, non era tipo da farsi abbattere così facilmente, e dopo aver fatto a Snivy un cenno di gratitudine, alzò la testa e guardò Ash dritto negli occhi. "Beh, lo ammetto. Al momento, sei troppo forte per me. Colpa mia che ho alzato un po' troppo la cresta. Ma un giorno, stai pur certo che riuscirò a batterti."

"Hehee, molto interessante! Accetterò la tua sfida in qualsiasi momento!" rispose Ash, e i due allenatori si scambiarono un'occhiata di sfida e di intesa, mentre il pubblico stupito scoppiava in un applauso entusiasta. Pikachu, dal canto suo, guardò verso Oshawott, che aveva assistito alla battaglia dal bordo del ring, e gli fece un occhiolino, quasi volesse dirgli che era così che si faceva. Stupito, il Pokemon lontra sbattè gli occhi... ma subito dopo, puntò l'indice verso Pikachu, quasi volesse sfidarlo a vedere chi di loro due sarebbe stato il Pokemon preferito di Ash!

"Oshawott, osha! Wott!" esclamò Oshawott con determinazione, e Pikachu rispose sorridendo lievemente e stringendo gli occhi...

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Il tempo era volato, e finalmente, il gruppo di Ash si era ritrovato all'uscita del Club Battaglie, tutti un po' stanchi ma fondamentalmente entusiasti di come era andata. Tutti loro avevano sostenuto un bel po' di battaglie, e adesso non vedevano l'ora di riposarsi un po' e far riposare anche i loro Pokemon. Era stata una giornata molto piena... e adesso, si potevano anche permettere di prendersela un po' comoda.

"Allora, ragazzi... com'è andata? A me, personalmente, molto bene! Tepig e Pidove hanno vinto un bel po' di incontri!" commentò Touko, passandosi una mano sulla fronte come se volesse asciugarsi il sudore. "E a quanto ho visto... Komor e Belle hanno sostenuto una bella lotta in coppia! Hehehee... certo che date poprio l'idea di essere una bella squadra!"

"Normale amministrazione." rispose Komor, ostentando indifferenza. "Molto semplicemente, Belle ha avuto qualche problema, e io le ho dato una mano. Dopotutto, un allenatore di Pokemon deve anche saper fare gioco di squadra."

Belle ridacchiò imbarazzata. "Beh... comunque grazie per l'aiuto, Komor! Ad un certo punto, mi sono trovata completamente spiazzata!" rispose. "Insomma... io ci provo, certo, ma non sono certo brava come te o Touko!"

"A me sembra che tu te la cavi abbastanza bene lo stesso, Belle!" fu il commento di Ash. "Come dico sempre, tutto quello che serve è avere un po' di fiducia in sè stessi! Con quella, puoi andare da ogni parte!"

"E a questo proposito..." lo apostrofò scherzosamente Misty. "Ti sei andato a ficcare in qualche lite, eh? Ho visto che hai usato Pikachu per affrontare quel ragazzo con i capelli a caschetto!"

Pikachu volle giustificare il suo allenatore. "Pika pika pikachu, pikachu pi!"

"In effetti è così... quel ragazzo mi ha sfidato dicendo che ero un campagnolo, e pensava di aver gioco facile su di me soltanto perchè sono di Kanto." spiegò Ash. "Allora ho voluto fargli vedere che non era così. Non era un ragazzo cattivo, davvero. Aveva solo bisogno che qualcuno gli ricordasse di non alzare troppo la cresta."

"E va bene..." rispose Misty. "Comunque, ora direi che la giornata sta volgendo al termine. Andiamo al Pokemon Center a far riposare un po' i nostri Pokemon... e poi, domani mattina, immagino che voi due partirete per conto vostro, vero?"

Belle annuì, un po' maliconica. "Sì... come abbiamo detto, io e Komor dovremo iniziare a cavarcela da soli, e a sviluppare la nostra tecnica." rispose. "Comunque... spero che ci incontreremo ancora presto! E soprattutto, Touko, conto che ci troveremo tutti assieme al campionato di Unima di quest'anno!"

"Su questo non ci piove!" rispose la ragazzina, scambiandosi uno sguardo deciso con i suoi due più cari amici d'infanzia. "State pur certi... che quando sarà il momento, saremo lì tutti e tre, assieme!"

"Bene. Vi consiglio di prepararvi, perchè per allora sarò diventato molto più forte!" rispose Komor. Poi, Touko mise la mano davanti a sè, con il palmo rivolto verso terra, e i suoi due amici misero a loro volta le mani sul dorso di quella di Touko, rinnovando la loro amicizia e scambiandosi la promessa di rivedersi tutti molto presto.

"Ci saremo. Te lo prometto, Touko." rispose Komor.

Belle annuì. "Anch'io. Farò del mio meglio, e non mi farò fermare!"

Mentre i tre si scambiavano questo gesto di amicizia, Ash, Pikachu e Misty restavano in disparte, guardando la scena con nostalgia, ricordando i vecchi tempi in cui loro viaggiavano per Kanto insieme a Brock. Chissà se agli occhi delle persone che incontravano loro apparivano uniti come lo apparivano Touko, Komor e Belle in quel momento?

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La serata era passata senza che accadesse nulla di particolare: dopo aver fatto riprendere i loro Pokemon al centro, e aver mangiato assieme ad un fast food, Ash e i suoi compagni avevano dormito nei sacchi a pelo, nel salone principale del Pokemon Center, addormentandosi ancora presto. Erano le prime luci dell'alba quando si svegliarono - anche se Ash, considerato il suo leggendario sonno profondo, dovette ricevere come sveglia una piccola scarica elettrica di Pikachu - e dopo essersi lavati e preparati, si erano riuniti nella piazza principale di Quattroventi, vicino a dove Ghetsis aveva tenuto il suo discorso e avevano conosciuto N soltanto il giorno prima, per salutare Belle e Komor.

"Bene, ragazzi..." stava dicendo Touko, cercando di nascondere la sua malinconia. "Che dire che non sia già stato detto? E' stato bello iniziare la mia avventura insieme a voi... e vi auguro buona fortuna per il futuro! Mi raccomando, cerchiamo di incontrarci di tanto in tanto... mi piacerebbe vedere a che punto siamo, e magari confrontarmi un po' con voi!"

"E' stato bello conoscervi anche per noi." disse Ash, stringendo la mano ora a Komor, ora a Belle. "Mi raccomando, ricordatevi quello che vi ho insegnato... e sono sicuro che andrà tutto bene! Siate gentili con i vostri Pokemon, e allenateli con costanza. Sono sicuro che alla fine diventerete degli allenatori fantastici!"

"Grazie. Sapremo trarre frutto da quello che ci hai insegnato..." rispose Komor con educazione, anche se tra sè e sè pensava che c'erano diverse cose, tra quelle che Ash aveva insegnato, che non lo trovavano molto d'accordo. Belle si inchinò con gratitudine, e si aggiustò il berretto prima che cadesse per terra.

"Grazie mille, amici! Spero anch'io che ci rivedremo presto... e anche tu, Komor, buona fortuna!" affermò. "Mi raccomando, dobbiamo vederci al campionato! E' il mio più grande obiettivo!"

"Certamente! A presto, amici! Buona fortuna!" concluse Touko, con Ash, Misty e Pikachu che salutavano a loro volta.

"Arrivederci, Komor! Arrivederci, Belle!"

"Buona fortuna a tutti e due!"

"Pika pika!"

Komor e Belle si allontanarono lentamente, entrambi in direzioni diverse, e mentre la biondina si volava di tanto in tanto per agitare la mano, il ragazzo con gli occhiali si limitò a fare un gesto di saluto, restando voltato di spalle. Ash, Pikachu, Misty e Touko li accompagnarono con lo sguardo, mentre questi si allontanavano fino a scomparire oltre l'orizzonte... e infine, con un sospiro, Ash si voltò verso le sue compagne di viaggio. "Bene... ora siamo per conto nostro. Dimmi tu, Touko, quale dovrebbe essere la nostra prossima meta?"

"Beh, sicuramente la nostra prossima meta sarà Levantopoli... è lì che si trova la prima Palestra ufficiale che gli aspiranti alla Lega Pokemon di Unima devono affrontare." spiegò la ragazzina. "Tuttavia, prima di andare lì è necessario far fare un po' più di pratica ai nostri Pokemon, e credo anche di sapere dove..."

"Ash, Misty e Touko, immagino?"

Una voce femminile dal tono vivace ma educato si sovrappose alla conversazione, e Pikachu per primo si voltò per rispondere: a parlare era stata una bella ragazza dai lunghi capelli blu-violetti, tenuti fermi in una frangetta da una spilla decorata con un fiore viola, che indossava un paio di sottili occhiali da vista, un lungo camice da laboratorio che arrivava fin sotto le ginocchia, e un paio di scarpette rosa, e aveva un'espressione tranquilla, quasi trasognata, sul viso. "Pika?" chiese il Pokemon Elettro, guardando bene la giovane donna, che si avvicinò e salutò lui e il terzetto di ragazzi.

"Ehm... sì, siamo noi, signorina." rispose Touko un po' perplessa. "Possiamo... esserle utili in qualche modo? E... scusi se glielo chiedo, ma come fa a conoscere i nostri nomi?"

"Hehee... avete ragione, non mi sono neanche presentata." rispose, facendo poi un inchino formale. "Il mio nome è Zania, e vengo da Levantopoli. Sono un'amica di università della professoressa Aralia... lei mi ha da poco contattato per dirmi che eravate arrivati qui a Quattroventi... e io ho deciso di venirvi incontro! Avevo giusto un favore da chiedervi..."

"Davvero?" chiese Misty. "Beh... piacere di conoscerla, signorina Zania! Ci dica... come possiamo esserle utili?"

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CONTINUA...

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Bentornati! Spero di non avervi fatto aspettare troppo con questo nuovo capitolo... anche perchè non vedo l'ora di arrivare finalmente alla prima palestra di Unima, anche soltanto per inrdurre Spighetto e i suoi fratelli! E poi, in questo arco di tempo, dovrò anche espandere un po' le squadre di Ash e di Touko, e dare un po' di rilevanza anche a Misty!

Allora, nello scorso capitolo, abbiamo visto Ash e i suoi compagni di viaggio prendere un po' di confidenza con i loro primi Pokemon di Unima e, nel caso del terzetto di Soffiolieve, con i loro primi Pokemon in assoluto. Belle e Komor hanno affrontato una battaglia in doppio, il che è stato per Komor un modo per dare prova della sua conoscenza... e per Belle, un'occasione di mostrare le sue tattiche alquanto inusuali! E poi, Ash ha avuto a che vedere con un ragazzo di Unima di nome Diapo, che ha alzato un po' la cresta... e che poi ha visto con i suoi occhi di che pasta è fatto Ash in realtà! Hehehee... spero che i fan di Diapo non me ne vogliano troppo per quella scena. So che in realtà è un bravo ragazzo, ma aveva bisogno di imparare a restare al suo posto, e la sua rivalità con Ash, nell'anime, l'ho sempre trovata artificiale ed inverosimile. Quindi, ho voluto far vedere cosa sarebbe davvero successo se fosse stata tenuta un minimo di verosimiglianza: inutile dire che un allenatore che ha da poco ricevuto il suo primo Pokemon non ha nessuna speranza contro un allenatore esperto che ha al suo attivo cinque Leghe, una Battle Frontier più tutti gli eventi della mia storia precedente, Heart Soul Adventures.

Bene. Detto questo, passiamo alla parte principale del capitolo. Alla fine dello scorso capitolo, Ash, Misty e Touko hanno salutato Komor e Belle, che ora andranno ognuno per conto loro a sviluppare la tecnica, e hanno incontrato Zania, una delle migliori amiche della professoressa Aralia... che credo abbia un favore da chiedere loro! Di cosa si tratterà? E... cosa dovranno affrontare i nostri eroi per riuscire? Beh, non dovete attendere oltre per saperlo! Vi basterà scorrere ancora un po' questa pagina, e potrete leggerlo da voi! Quindi... buona lettura, e se potete lasciarmi una recensione, ve ne sarei molto grato!

Oh, già... dimenticavo! Finalmente sono riuscito a pubblicare un libro! Se siete interessati, potete trovare l'indirizzo a cui comprarlo nella mia pagina! Grazie mille a tutti, e arrivederci a presto!

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Ash, Pikachu, Misty e Touko si guardarono attorno incuriositi. Dopo averli incontrati ed essersi presentata, Zania aveva condotto i tre giovani allenatori a casa sua, una casa abbastanza grande, su due piani, che era stata praticamente trasformata in un piccolo laboratorio. Su alcune scrivanie ordinatamente disposte vicino ad un muro si trovavano diversi PC di ultima generazione, mentre un po' più in là, vicino ad un tavolo pieno di provette e altri oggetti il cui scopo Ash non voleva neanche immaginare, erano stati appoggiati alcuni grafici che sembravano decisamente complessi ed incomprensibili. Malgrado gli oggetti sparsi qua e là, tuttavia, la casa non dava l'impressione di essere mal tenuta o sporca, e anzi si sentiva un lieve profumo di deodorante per ambienti. Ad una dele scrivanie, si trovava una ragazzina più o meno dell'età di Touko, che stava smanettando furiosamente alla tastiera, intenta a scrivere chissà cosa. Zania ridacchiò imbarazzata, mentre faceva accomodare i suoi nuovi amici in casa sua.

"Hehehee... vogliate scusare il disordine!" affermò. "Il fatto è che una scienziata deve sempre avere un sacco di roba per le mani, e a volte mi dimentico di metterla via!"

La ragazzina al computer interruppe per un attimo quello che stava facendo, e guardò verso Zania e i nuovi arrivati. Si trattava di una tipetta dall'aspetto un po' buffo, con addosso un camice da laboratorio di diverse misure più ampio, al punto che le mani scomparivano nelle maniche quando si alzava in piedi, una sorta di uniforme scolastica alla marinaretta, azzurra con il fiocco giallo sul colletto, e un paio di scarpe nere dalla suola un po' alta. Come Zania, indossava un paio di occhiali da vista, con il bordo rosato, e i suoi capelli castani erano legati in due codini ai lati della testa, dandole un'aria più giovanile di quanto probabilmente non fosse.

"Ciao, sorellona!" disse la tipetta con gli occhiali, il cui sguardo cadde immediatamente su Ash, Pikachu e le loro compagne di viaggio, per poi iniziare a scrutarli attentamente. "Allora... sono loro gli allenatori che sono partiti l'altro giorno da Soffiolieve?"

"Sorellona?" chiese Touko, ritirandosi un po' davanti allo sguardo esaminatore della ragazzina.

"Beh... sì, è così... la mia sorellina, Mico, qui presente, è un piccolo genio del computer, e immagino che in questo momento abbia fatto qualche modifica al suo Sistema di Custodia Pokemon. E' un nuovo programma che lei ha inventato di recente, e che consentirà di rendere più semplici e più veloci i trasferimenti di Pokemon da e verso altri continenti. Immagino che, dal momento che voi due siete di Kanto, la cosa potrebbe interessarvi, non trovate?"

"In effetti, sì..." commentò Ash, per poi tendere la mano in segno di amicizia alla ragazzina. "Beh, piacere di conoscerti, Mco! E' sempre bello, per me, conoscere nuove persone! Io sono Ash Ketchum, di Biancavilla... e il Pokemon che vedi con me è il mio migliore amico, Pikachu!"

"Pika!" esclamò il topolino elettrico, mentre Mico si chinava verso di lui per esaminarlo per bene.

"Hmm, molto interessante! Quindi... questi sono i Pokemon che usano in altri continenti? Davvero notevole..." affermò Mico, per poi voltarsi verso Misty e Touko. "E voi dovete essere... o meglio, una di voi due dovrebbe essere Touko, giusto? La signorina Aralia ci ha parlato di tre allenatori che avevano ricevuto i loro starter solo l'altro ieri."

"Sono io." si presentò la ragazzina castana. "E... la mia compagna qui vicino a me è Misty, la fidanzata di Ash!"

"Piacere di conoscervi!" rispose Misty, strizzando un occhio con fare sbarazzino.

Mico continuò a guardare attentamente le due allenatrici di Pokemon per qualche secondo, poi si aggiustò gli occhiali e anuì. "Bene, bene, bene... sembrate essere delle persone in gamba, tutto sommato. Quindi... immagino che la mia sorellona potrà fidarsi di voi, per l'incarico che vi sta per affidare. Lascio a te la parola, sorellona."

Una gocciolona di sudore scese dalle teste di Ash, Misty e Touko, mentre Mico alzava la testa e sorrideva con fare saccente. "Ehm... non è per fare la sfacciata, ma se non lo sapessi mi verrebbe da chiedermi quale delle due è la sorella maggiore..." commentò.

Zania, da parte sua, non sembrò essere troppo imbarazzata dal comportamento un po' altezzoso della sorella minore, e dopo essersi schiarita la voce, cominciò a parlare. "Okay, grazie, Mico... puoi anche tornare al tuo lavoro, adesso!" disse con una strizzatina d'occhio. "Allora, ragazzi... e ragazze, si intende! Venite un attimo, vorrei mostrarvi una cosa molto interessante! Anch'io, come la mia amica Aralia, faccio ricerca sui Pokemon e sulle loro capacità, abitudini e peculiarità... e recentemente, mi sono avvicinata a fare una scoperta che potrebbe essere rivoluzionaria!"

"Pika pika?" chiese Pikachu, mentre lui e il terzetto di allenatori seguivano la scienziata verso un banco sul quale erano state disposte, in ordine sparso, alcune provette. Zania si avvicinò al tavolo e cominciò a cercare, annuendo tra sè quando trovò una provetta trasparente di forma cilindrica, nel quale era stata sigillata ermeticamente una piccola quantità di uno strano vapore rosato, all'interno del quale si potevano vedere, sforzando un pochino lo sguardo, degli strani effetti di luce iridati, come se all'interno della nuvoletta di vapore stessero esplodendo dei fuochi d'artificio in miniatura. Zania, facendo molta attenzione a non fare uscire il prezioso gas dalla provetta, la mostrò ai suoi tre ospiti e a Pikachu, che guardarono meravigliati gli strani giochi di luce che si susseguivano all'interno della nuvoletta di vapore.

"E... questo che cos'è?" chiese meravigliato Ash, ritrovandosi ad avere difficoltà a distogliere lo sguardo dagli strani giochi di luce. "Non ho mai visto niente del genere... spero non sia pericoloso!"

"Hehehee... tranquillo, Ash, sarò anche una disordinata, ma se si trattasse di qualcosa di pericoloso, non lo terrei certo qui, in mezzo a tutte le altre mie provette!" rispose la ragazza con gli occhiali, ridacchiando divertita. Vedendo che anche Pikachu e le due compagne di viaggio di Ash stavano osservando affascinati il gas rosa, Zania rispose alla domanda senza altri indugi. "Quella che vedete è la nebbia dei sogni... una sostanza gassosa che viene prodotta da un Pokemon di nome Munna, un Pokemon di tipo Psico diffuso in alcune zone di Unima... tra cui anche il Cantiere dei Sogni, ad est di Levantopoli. Recentemente, ho cominciato a studiare questa sostanza, e ho scoperto che ha delle qualità molto interessanti. In particolare, sembra che questa sostanza riesca a mostrare i sogni delle persone, e inoltre possa essere usata per ottenere una fonte di energia più pulita e durevole. Fino a pochi giorni fa, ho lavorato allo studio di questa sostanza assieme ad un'equipe di miei colleghi... ma ora, come potete vedere, sono rimasta la sola a condurre gli studi, e mi è rimasta solo questa dose di nebbia dei sogni. Una dose che è insufficiente alle mie ricerche."

"Come mai gli altri scienziati se ne sono andati, signorina Zania?" chiese incuriosita Misty, guardando con ancora più attenzione all'interno della sostanza gassosa. Concentrandosi un po', Misty aveva come l'impressione di vedere sè stessa con alcuni anni in più, che riceveva da Lorelei in persona un'onoreficenza che la proclamava la più grande maestra di Pokemon d'Acqua del mondo! Lo stupore e l'emozione le fecero fare due passi indietro, e la ragazza dai capelli rossi sbattè le palpebre mentre si appoggiava una mano sul petto.

"Heheheee... vedo che anche tu hai visto i tuoi sogno all'interno della nebbia, eh?" affermò Zania con una risata divertita. "Come potete vedere... una persona può vedere i suoi più grandi sogni all'interno di quella sostanza! E la stessa cosa è accaduta con i miei colleghi... ma sfortunatamente, molti di loro non avevano desideri particolarmente altruistici... pensavano a sfruttare la nebbia dei sogni per arricchirsi, o comunque per realizzare i loro scopi egoistici, e non certo per la scienza o per fare del bene al prossimo. Alla fine... i loro desideri hanno finito per contaminare la nebbia dei sogni e per provocare una reazione chimica sconosciuta. Il risultato? Un'esplosione che ha reso del tutto inservibile il laboratorio che usavo prima, anche se per fortuna nessuno si è fatto male."

Ash e Touko non avevano resistito alla tentazione e si erano avvicinati alla provetta per vedere i propri sogni riflessi nella nebbia... e in effetti, Ash era riuscito ad intravedere un'immagine sfumata di sè stesso e di Pikachu che, in piedi sopra un podio dopo aver sconfitto Lance, il campione di Kanto e Johto, ricevevano il riconoscimento di Pokemon Master; mentre Touko si era vista in piedi sul primo posto del podio al campionato di Unima, con Komor e Belle al secondo e al terzo posto appena sotto di lei, che applaudivano calorosamente. Immediatamente, i due allenatori si allontanarono con un'esclamazione di sorpresa, temendo che i loro pensieri avrebbero finito per contaminare la nebbia dei sogni!

"Ah... ehm, capiamo, signorina Zania... quindi, adesso lei vorrebbe chiederci di andare a prendere dell'altra nebbia dei sogni in questo posto vicino a Levantopoli?" chiese Touko, aggiustandosi un po' il berretto in modo da non dare l'impressione di essere troppo interessata alla nebbia dei sogni.

Zania annuì vivacemente. "Esatto! Si chiama Cantiere dei Sogni, ed è una piccola località ad est di Levantopoli, nella quale si trovano i resti del laboratorio che io e i miei colleghi usavamo fino a pochi giorni fa." spiegò. "Adesso però è un rovina... le piante hanno già cominciato ad invadere le macerie, ed è diventato una sorta di piccolo parco giochi per bambini e Pokemon. Tuttavia, i Pokemon che vivevano lì ci sono ancora, e tra di questi, non dovreste avere difficoltà ad incontrare un Munna. Posso fidarmi di voi, vero?"

"Certamente! Andremo lì e prenderemo un po' di nebbia dei sogni!" affermò Ash, facendo il segno dell'okay. "Stia tranquilla, signorina Zania, io ho una certa esperienza nel trattare con i Pokemon!"

"Bene, ragazzi! Mi affido a voi, le mie ricerche sono ad un punto morto senza la nebbia dei sogni." concluse Zania. "Vi darò tutte le provette e gli strumenti che vi servono per recuperare la nebbia dei sogni... poi, per il resto, sono sicura chesaprete fare un buon lavoro! Grazie infinite, mi fate davvero un grande favore!"

"Di niente, dopotutto... un'amica della professoressa Aralia è anche una mia amica! E poi, a Levantopoli ci dovevamo andare comunque, per affrontare la Palestra!" affermò Touko. Un po' le dispiaceva non essere stata in grado di vedere il suo sogno... ma immaginò che più avanti avrebbe avuto di nuovo la possibilità di farlo! "Torneremo qui con la nebbia dei sogni, ha la nostra parola!"

"Bene... sono curiosa di vedere come ve la caverete!" disse Mico, alzando furbescamente gli occhi dal suo lavoro.

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Circa un'ora dopo, ricevuti da Zania e da Mico gli strumenti per prelevare la nebbia dei sogni, e sentiti gli ultimi consigli, Ash, Pikachu, Misty e Touko avevano lasciato Quattroventi da una strada che si dirigeva verso nord-ovest, addentrandosi in una vasta e lussureggiante prateria, punteggiata qua e là da alberi secolari. Era una giornata calda e soleggiata, e i tre ragazzi, assieme a Pikachu, trovavano che quella fosse la giornata ideale per cominciare il loro viaggio verso Levantopoli. In effetti, stavano già chiacchierando vivacemente, scambiandosi storie ed opinioni... e in particolare, visto che l'argomento era stato sollevato, dei loro sogni e delle loro aspirazioni per il futuro.

"Un Pokemon Master, eh? Davvero un'idea molto ambiziosa!" affermò Touko, dopo aver sentito quali fossero le aspirazioni di Ash. "Immagino che... questo ci renderà rivali, ad un certo punto! Dopotutto, io ho intenzione di diventare la più grande allenatrice di Pokemon di tutta Unima, e non mi dispiacerebbe farmi conoscere anche in altri continenti!"

"Heheheee... bene, quindi vuol dire che ho già una temibile futura rivale!" commentò scherzosamente Ash.

Misty ridacchiò a sua volta, guardandosi attorno in modo da non perdersi neanche un istante, neanche un particolare del suggestivo ambiente che li circondava. Ora il gruppo stava passando vicino ad un piccolo complesso di case, circondato da un muro di cinta che si apriva su un lato, accogliendo gli eventuali ospiti con una scritta di benvenuto, e un grande disegno di una spiaggia assolata. Sembrava un villaggio vacanze, o cose di questo genere... "Mi fa piacere saperlo, Touko... ma come mai hai deciso di diventare una campionessa? Voglio dire... c'è qualche motivo particolare che ti ha spinto verso questa scelta?"

Touko si sfregò il mento, un po' dubbiosa. Non si aspettava una domanda del genere da Misty, e doveva ammettere di non avere una risposta pronta. "Hmm... se devo essere sincera, Misty... non c'è un motivo vero e proprio. Mi spiego meglio... di questi tempi, un sacco di ragazzi e ragazze della mia età sognano di diventare allenatori di Pokemon, e quindi... ecco, ho pensato che avrebbe potuto essere la stessa cosa anche per me. In pratica, se mi chiedete il perchè voglio diventare una campionessa di Pokrmon, io vi rispondo... perchè no?"

"Capisco..." rispose Ash, la cui espressione si era fatta un po' più seria. Pikachu teneva le orecchie tese, prestando attenzione alla conversazione dei suoi compagni di viaggio mentre allo stesso tempo teneva d'occhio la strada, nel caso avesse visto qualcosa di interessante. "Beh... certo, non è mia intenzione criticarti, e penso che in fondo tu sia una ragazza che tiene ai suoi Pokemon e sa come addestrarli... ma... ecco, mi sembra un po' strano che sia semplicemente questo il motivo per cui sei diventata un'allenatrice di Pokemon. E'... un po' pochino, mi spiego?"

Touko sbattè gli occhi, non del tutto sicura di quello che voleva dire il suo compagno e istruttore. "In che senso, Ash?"

"Ehm... d'accordo, d'accordo... forse sono un po' troppo impiccione, e non dovrei dire certe cose." affermò imbarazzato il giovane allenatore di Biancavilla. "E' solo che... beh, non importa. Immagino che più avanti avrai modo di vedere da sola quello che voglio dire, e..."

"Pika pi!" squittì Pikachu, con un improvviso tono di allarme. Ash si interruppe e guardò davanti a sè, cercando di capire cosa volesse dire il suo migliore amico... ma era già troppo tardi. Il giovane allenatore di Biancavilla mise un piede su una copertura di terra e foglie che era stata posta sopra una buca scavata nella terra, a pochi metri dal complesso di edifici... e il terreno, incapace di reggere il peso di un essere umano, cedette, facendo cadere Ash con un piccolo grido di sorpresa in una fossa profonda non più di un metro e mezzo. Per riflesso condizionato, il ragazzo tenne stretto Pikachu in modo che non si facesse male, e una frazione di secondo dopo, atterrò sul fondo sabbioso della buca, mentre le ragazze, che erano rimaste qualche centimetro più indietro, si bloccavano giusto in tempo per non finire dentro a loro volta, e andarono a controllare se Ash stava bene.

"Ash!" esclamò Misty, chinando e tendendo una mano al suo fidanzato. "Tutto bene? Ma che significa? Chi è che ha scavato questa buca per terra?"

"Owww... sì, Misty, tutto bene... sono solo un po' ammaccato, ma non è niente!" rispose Ash, rialzandosi mentre si massaggiava la schiena. Pikachu si scrollò la polvere di dosso e salì sul braccio che Touko gli stava offrendo per tirarsi su. "Non ne ho idea, Misty... non vorrei che si trattasse del Team Rocket!"

"Il Team Rocket?" chiese Touko, sentendo quel nome per la prima volta. "E chi sarebbero?"

Misty sospirò, mentre aiutava Ash a salire su. "Jessie e James, due strani tipi che seguono Ash da quando lui è partito da Smeraldopoli per rubargli Pikachu... loro e il loro Meowth parlante ci hanno messo i bastoni tra le ruote tante di quelle volte, che ormai non riesco più neanche a contarle! Da quando siamo tornati dal Settipelago, bisogna dirlo, ci hanno più o meno lasciato in pace... ma non si può mai sapere, con quei tre!"

"Sinceramente no, non credo che si tratti del Team Rocket... altrimenti sarebbero già entrati in scena con il loro motto!" commentò Ash, dopo aver controllato che Pikachu stesse bene. Il topolino elettrico lo rassicurò con un cenno della testa. "Allora... chi è che potrebbe avere scavato questa buca?"

"Accidenti... siete caduti anche voi nelle trappole dei Sandile?" chiese la voce di un ragazzino proveniente dall'ingresso del complesso di edifici, e il proprietario di quella voce, un bambino dai corti capelli castani e dagli occhi verdi, con addosso una maglietta verde a maniche corte, e un paio di pantaloncini neri con scarpe dello stesso colore, si avvicinò al gruppo per spiegare la situazione. "Scusate... quella trappola è stata scavata da un gruppo di Sandile che, da un po' di tempo a questa parte, ha cominciato a dare fastidio ai clienti del resort termale di mio padre... che in effetti, in questo momento è chiuso per mancanza di clienti."

I ragazzi e Pikachu si voltarono verso il nuovo arrivato, e Misty lanciò un'occhiata al gruppo di edifici dietro di lui. "Ah... quindi questo è un resort termale?" chiese. "E... cos'è successo? Come mai questi... ehm... come si chiamano? Sono dei Pokemon, giusto? E stanno dando fastidio ai clienti?"

"Sì... il mio nome è Dan." si presentò il bambino. "Un gruppo di Sandile si è stabilito qui vicino da parecchio tempo, in effetti, e fino a poco tempo fa non ci sono mai stati incidenti... ma tutto è cambiato da quando è arrivato un Sandile che indossa un paio di occhiali da sole, che ha preso il controllo del gruppo di Sandile e ha cominciato a farli comportare in maniera irrazionale."

Ash si sfregò la fronte con aria confusa. "Questo è strano... i Pokemon di solito non sono cattivi di per sè. C'è qualche... rarissima... eccezione, ma per la maggior parte, seguono la loro natura, o fanno quello che gli ordina il loro allenatore." commentò.

"Non sapete per caso, se questo Sandile con gli occhiali da sole appartiene a qualcuno?" chiese Touko, desiderosa di saperne di più.

"No, sono sicuro di no." rispose Dan. "Semplicemente, un giorno non c'era, e il giorno dopo è arrivato qui e ha cominciato a dare fastidio, assieme a tutti gli altri Sandile che una volta vivevano pacificamente."

"Dile! Dile!" una voce acuta e gracchiante colse di sorpresa i ragazzi, e dai cespugli vicino alla fossa uscirono diversi Pokemon simili a piccoli coccodrilli, lunghi poco più di mezzo metro, e ricoperti da una dura corazza del colore della sabbia, segnata da alcune righe nere che percorrevano il corpo trasversalmente. Il loro muso era allungato, con una striscia nera circa a metà, e i loro occhi erano particolarmente grandi rispetto al resto del corpo, con delle macchie circolari che li attorniavano completamente, dando l'impressione della classica maschera di un ladro, o di un paio di occhiali da sole. I loro arti erano piccoli, al punto che il ventre rosato dei piccoli rettili quasi strisciava sul terreno, e avevano tutti una piccola coda che sembrava inservibile in combattimento. Il più grande di questi strani Pokemon rettili portava un paio di veri occhiali da sole sul naso, e ad Ash, per un istante, tornò in mente il suo Squirtle quando ancora era il capo di quella banda di suoi simili, all'inizio del suo viaggio...

"Quelli devono essere i Sandile..." commentò Misty, guardando con un po' di sospetto i piccoli caimani che si paravano davanti a loro, senza attaccare ma senza neanche dare l'impressione di volersene andare. Ash tirò fuori il suo Pokedex e lo puntò verso il branco di Sandile, in modo da saperne qualcosa in più.

"Sandile, il Pokemon Sabbiadrillo. Tipo Terra / Buio." dissse l'enciclopedia portatile. "Vive in condizioni climatiche calde, in modo che la sua temperatura corporea rimanga costante. Sono Pokemon amichevoli ed altruisti, per quanto il loro morso possa essere pericoloso."

"Anche il Pokedex dice che tendono ad essere amichevoli... quindi, cosa avrà spinto quei Sandile a comportarsi in questo modo?" si chiese Touko, tenendo pronte le Pokeball di Tepig e di Pidove.

"Non ne ho la più pallida idea... ma cerchiamo di farcelo spiegare, prima di combattere." rispose Ash. "Pikachu, puoi parlare un po' tu con questi Sandile?"

"Pika!" rispose Pikachu, scendendo agilmente dalla spalla del suo allenatore, e andando a parlare con il Sandile con gli occhiali da sole. "Pikachu pika, pika pi pikachu pika?"

"Sandile!" rispose il capo dei Pokemon coccodrillo con una certa aggressività, forse dovuta anche al fatto che era conscio che Pikachu non poteva fargli nulla con i suoi attacchi elettrici. "Sandile dile, sand sandilee!"

"Pika?" esclamò Pikachu, apparentemente sorpreso dalla rivelazione. Quando Ash, Misty, Touko e Dan si chinarono verso di lui, come per chiedergli che cosa stesse accadendo, il topolino elettrico annuì e cominciò a spiegare quello che il capo dei Sandile gli aveva detto. "Pika pi, pikachu! Pikachu pika pika!"

Ash corrugò la fronte stupefatto. "Cosa? Come sarebbe a dire, che stanno cercando di salvare quante più persone e Pokemon possibile?"

"Volete dire... che c'è qualcosa di pericoloso nascosto sotto le terme?" chiese Dan. "Non è possibile... mio padre aveva fatto tutti i controlli necessari prima ancora che la costruzione iniziasse! Non capisco cosa dovrebbe esserci di pericoloso!"

"Sand, sandile!" rispose il coccodrillo con gli occhiali da sole. Alzando una zampetta artigliata, il Sandile capo fece cenno ad umani e Pokemon di seguirlo verso le terme, e per l'esattezza verso un gruppetto di alberi a fianco del complesso termale. Non vedendo molte altre alternative se volevano venire a capo di quel mistero, Ash e i suoi compagni seguirono Pikachu e i Sandile nella direzione verso cui questi ultimi li stavano guidando, e ben presto, il gruppetto si ritrovò in un piccolo spiazzo circondato da alberi radi... nel quale era riunito un nutrito gruppetto di Pokemon selvatici, che sembrava stare collaborando di propria volontà con i Sandile. Per la maggior parte, erano Pokemon che Ash, Misty e Touko avevano già visto... ma ce n'erano un paio che giungevano loro nuovi: uno di essi era un Pokemon uccello che sembrava un aquilotto, con la testa coperta di arruffate piume bianche, e un viso grigio-blu che presentava un piccolo becco ricurvo e affilato. Una singola piuma rossa e bianca, tenuta dritta sopra la testa com la piuma d'onore di un pellerossa, si estendeva dalla fronte del Pokemon, e il suo corpo dalle corte ali azzurrine sembrava piuttosto piccolo in confronto alla testa. Le zampe erano piuttosto grosse, ed armate di piccoli artigli neri, mentre la coda era squadrata sulla punta, e la sua colorazione era uguale a quella della sua testa.

L'altro Pokemon era chiaramente di tipo Erba: era principalmente di colore verde erba, con una testa tondeggiante che sembrava quasi una cipolla, coronata da tre foglie allungate, quasi ad imitare un ciuffetto di capelli, e un viso a forma di falce di luna, che non aveva alcun lineamento a parte un paio di occhi ovali di colore castano. Il resto del suo corpo era alquanto primitivo, e consisteva di niente più che un tozzo stelo verde con braccia e gambe appena accennate. Ash e Touko usarono i loro Pokedex per verificare di che tipo di Pokemon si trattasse.

"Rufflet, il Pokemon Aquilotto. Tipo Normale / Volante. I suoi artigli sono così forti da poter aprire anche le noci più resistenti e ridurre in poltiglia ogni tipo di bacca. Cerca costantemente avversari più forti da sfidare in combattimento." disse il Pokedex di Ash, inquadrando l'aquilotto. Touko, invece, stava scannerizzando il Pokemon vegetale, che le restituì uno sguardo incuriosito.

"Petilil, il Pokemon Bulbo. Tipo Erba. Preferisce vivere in luoghi in cui il suuolo è fertile e ricco di sostanze nutritive, quindi sono considerati di buon auspicio dai contadini. Le loro foglie sono amare ma molto nutrienti." rivelò il Pokedex della ragazzina.

"Wow... quanti Pokemon! Non ne avevo mai visti tanti così in vita mia!" affermò Dan, guardando meravigliato il gruppo di Pokemon che ora stavano osservando i quattro umani. Tra di essi, Ash, Misty e Touko riconobbero alcuni Lillipup, Purrloin, Pidove e Patrat. Il capo dei Sandile disse qualcosa al resto dei Pokemon, in modo da rassicurarli della bontà delle intenzioni del gruppo, poi si voltò di nuovo verso i ragazzi, e cominciò a spiegare qualcosa a Pikachu...

"Dile, sand sandile... sand!" esclamò il piccolo coccodrillo... e non appena ebbe finito di parlare, come se fosse stato evocato dalle sue parole, si sentì il rumore di acqua che straripava, e un sibilo come quello di una pentola a pressione, che fece fare un salto per la sorpresa a tutti gli umani: alzando appena un po' gli occhi, oltre il limite degli alberi, Touko riuscì a vedere che dalla terra era emerso improvvisamente un geyser! Un misto di vapore ed acqua bollente era stato proiettato in aria, e i Pokemon che erano riuniti lì si spostarono allarmati, con i Sandile che cercavano di proteggerli in qualche modo.

"Ah! Quello è un geyser!" esclamò Touko allarmata. "E' saltato fuori all'improvviso! Se ci fosse stato qualcuno da quelle parti... non avrebbe fatto una bella fine!"

"Ma come... com'è possibile?" esclamò Dan. "Non era mai successo prima d'ora da queste parti... da dove salta fuori questo geyser?"

"Non lo so... ma non è l'unico! Guardate là!" esclamò Ash, indicando in lontananza, dove altre colonne di acqua bollente e vapore si stavano sollevando verso il cielo! I Sandile, compreso il loro leader, emisero delle esclamazioni acute, e Pikachu capì che volevano dire che non si aspettavano sarebbe accaduto così presto...

"Pikachu! Pika pika chu, pika?" chiese, e il capo dei Sandile si aggiustò gli occhialida sole e annuì.

"Sand, sandile!" esclamò.

Misty volle dire la sua. "Hmm... credo di aver capito più o meno come stanno le cose." affermò la rossa ex-Capopalestra. "Credo che il capo dei Sandile si sia reso conto che c'erano dei geyser inesplosi già da un po' di tempo, e abbia cercato di far andare via i turisti per proteggerli."

"Lo immaginavo che ci doveva essere qualcosa dietro... di solito i Pokemon non cominciano a fare brutti tiri alla gente senza un motivo ben preciso." disse Ash. "Comunque... in questo momento c'è un problema un po' più urgente... ho come la sensazione che quei geyser non si stiano fermando... anzi, si stanno avvicinando sempre di più!"

"Accidenti... questo è un disastro!" esclamò Dan, guardando con crescente paura le fenditure che si aprivano sul terreno, avanzando verso il gruppetto di Pokemon! Un istante dopo, si sentì un tremendo schianto, e Ash, Pikachu, i loro amici, il Rufflet del gruppo di Pokemon, e una parte dei Sandile - compreso il loro capo - si spostarono appena in tempo per evitare di cadere in una fenditura che si riempì rapidamente di acqua bollente che faceva salire inquietanti nuvole di vapore bianco! L'acqua era caldissima... e sarebbe stata letale per qualunque essere umano!

"Oh, no! Attenti, ragazzi!" esclamò Touko ai Pokemon che erano rimasti dall'altra parte. Ma a quel punto era troppo tardi - i Pokemon erano completamente circondati da una pozza di acqua bollente, con Petilil che cercava in qualche modo di farli stare indietro in modo che non perdessero l'equilibrio. Mentre Ash e i suoi compagni si guardavano attorno alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarli a superare la pozza d'acqua bollente e andare ad aiutare i Pokemon, un Sandile rimasto sulla sponda sicura afferrò una roccia tra i denti e strinse le mandibole più che poteva, e si mise in posizione verticale in modo che la sua coda puntasse verso l'alto. Stava compiendo una strana verticale, e i ragazzi si chiesero a cosa sarebbe mai servita... quando un altro Sandile si arrampicò sul suo compagno e gli prese la coda tra le fauci, per poi mettersi in posizione verticale, imitandolo alla perfezione.

"E adesso che stanno facendo?" si chiese Touko, sbalordita di fronte a quello strano spettacolo. Rapidamente, gli altri Sandile seguirono l'esempio dei loro compagni, fino a formare una piccola colonna di mini-coccodrilli posti l'uno sopra l'altro... e a quel punto, una volta che il capo dei Sandile fu salito per ultimo, il Sandile che formava la base di quella colonna improvvisata mollò appena un po' la presa sulla roccia... e tutto il gruppo si inclinò come una specie di ponte levatoio, facendo in modo che il coccodrillo con gli occhiali da sole atterrasse sull'isolotto, che già cominciava a disfacersi!

"Wow, questa sì che è stata una bella idea!" esclamò Misty. "Però... ho come l'impressione che i Pokemon rimasti lì non siano molto convinti..."

In effetti, anche se il capo dei Sandile stava esortando gli altri Pokemon a sbrigarsi e a salire sul ponte improvvisato che i suoi compagni avevano creato, all'inizio furono solo i Sandile rimasti sul lembo di terra a fidarsi e ad affrettarsi a raggiungere la terraferma, passando sui corpi dei loro compagni che, in qualche modo, riuscirono a reggere il peso. Gli altri Pokemon erano comprensibilmente ancora poco convinti... ma non c'era molto tempo, l'isolotto stava cominciando a sgretolarsi, e qualcuno doveva fare in modo che quei Pokemon si sbrigassero a salvarsi...

In particolare quei Pidove, notarono Ash, Misty, Touko e Ben. Se erano in grado di volare, perchè non lo stavano facendo in quel momento?

Il Rufflet che era rimasto sulla sponda sicura sembrava essere d'accordo, e dopo essersi messo appena a distanza di sicurezza dall'acqua bollente, iniziò a lanciare un a serie di stridii acuti, all'indirizzo dei Pidove rimasti sull'altra sponda! "Rufflet!" cinguettò. "Ruff let, ruff rufflet?"

"Pi pi dove?" rispose uno dei Pidove, riuscendo a sovrastare il rumore che riecheggiava tutt'attorno. Rufflet riuscì a sentirlo e alzò gli occhi al cielo, cosa che fece anche Pikachu un istante dopo.

"Pikachu... pika pika chu!" spiegò al suo allenatore, che sbattè gli occhi incredulo, e scosse la testa con un sospiro.

"A quanto pare... i Pidove si erano dimenticati che erano in grado di volare." mormorò desolato.

Una grossa goccia di sudore scese dalle teste di Misty, Touko e Dan. "Ugh... beh, in effetti, il Pokedex lo diceva, che non erano Pokemon molto svegli..." mormorò Touko. "Beh, comunque io non li lascio lì a morire! Tepig, Pidove, venite fuori! Dobbiamo intervenire anche noi!"

"Ci sono anch'io! Misty chiama... Cloyster ed Alomomola!" esclamò la rossa. I due Pokemon di Touko, e due tra i più recenti membri della squadra di Misty si materializzarono davanti al gruppetto, pronti ad intervenire. Rufflet prese il volo e si sollevò con determinazione sopra l'acqua bollente, mentre Pikachu correva sopra il ponticello di Sandile per raggiungere gli altri Pokemon... e Ash, non vedendo molte altre possibilità, cercò con lo sguardo il punto in cui la terraferma e l'isolotto si avvicinavano di più. Una volta che ebbe trovato quello che sembrava essere un punto buono, il ragazzo cominciò a prendere la rincorsa, con grande allarme di Misty e Touko! "Eh? Hey, Ash, che stai facendo? Aspetta un momento, non vorrai mica saltare!"

"Ash, sei impazzito? Quell'acqua è talmente calda che moriresti, se ci cadessi dentro!" cercò di richiamarlo Dan.

Tuttavia, Ash non era certo il tipo di persona che si tirava indietro davanti al pericolo. "Tranquilli... so quello che sto facendo... almeno spero!" mormorò. "Se riesco a saltare dall'altra parte, posso aiutare molti di quei Pokemon a salvarsi!"

"Beh... allora aspetta almeno che ti renda le cose più facili, no? A volte sei così sventato, Ash..." mormorò Misty, per poi dare un ordine a Cloyster. "Cloyster, cerca di congelare l'acqua con un attacco Geloraggio! So che non durerà a lungo, ma almeno dovrebbe tenere finchè Ash non giungerà dall'altra parte!"

"Cloyster!" esclamò l'ostrica gigante. Le sue valve si aprirono di scatto, rivelando un viso nero con due occhi dispettosi e un sorriso truffaldino... e un attimo dopo, dall'interno della conchiglia partì un raggio di energia congelante che colpì in pieno l'acqua bollente, sollevando un acuto suono sibilante. Lentamente ma progressivamente, l'acqua cominciò a raffreddarsi, e dai lastroni di ghiaccio si formarono sulla superficie, dando ad Ash la possibilità di fare il salto senza rischiare troppo.

"Wow... il tuo Pokemon è davvero forte, Misty!" esclamò Touko, guardando meravigliata il Cloyster della sua amica. "Accidenti, spero che ungiorno anche il mio Pokemon sarà in grado di fare cose così spettacolari!"

"Grazie, Misty! Adesso ci penso io!" esclamò Ash, prendendo la rincorsa, e poi correndo a tutta velocità verso il costone di ghiaccio che Cloyster aveva creato con il suo attacco. Non era certo un poggapiedi molto affidabile... ma lo era abbastanza da permettere al giovane allenatore di prendere lo slancio e saltare, atterrando senza problemi sull'isolotto nel quale i Pokemon erano rimasti bloccati. Pikachu stava cercando di guidarne alcuni verso la salvezza, facendo loro attraversare il ponte che i Sandile avevano formato con i loro corpi... ma stava procedendo troppo lentamente, e molti Pokemon avevano ancora troppa paura per arrischiarsi.

"Pika pi!" esclamò Pikachu.

Ash si mise in equilibrio sull'isolotto instabile, e fece il segno dell'okay al suo migliore amico. "Tutto a posto, Pikachu! Non potevo certo lasciarti fare tutto da solo, no?" disse allegramente, per poi mettersi a arlare agli altri Pokemon. "Ora presto... fidatevi di me, posso aiutarvi a raggiungere l'altra sponda! Se rimaniamo qui, per noi non ci sarà scampo, però... per potervi salvare, ho bisogno anche della vostra collaborazione! Per favore... fidatevi di me, farò in modo di riportarvi tutti sull'altra sponda sani e salvi!"

"Ruff! Let!" esclamò Rufflet. L'aquilotto aveva preso il volo dalla terraferma e aveva raggiunto l'isolotto, deciso a dare una mano a salvare quanti più Pokemon possibile. Dopo aver rivolto uno sguardo di intesa ad Ash, Rufflet svolazzò verso un Patrat e lo afferrò con attenzione tra le sue zampe, sollevandolo come se non pesasse nulla, e poi portandolo con sè mentre quest'ultimo si rannicchiava nervosamente su sè stesso. Ash prese in braccio un Lillipup e un Purrloin, e dopo aver preso la rincorsa ed essersi assicurato che il Cloyster di Misty avesse di nuovo congelato una parte dell'acqua, spiccò un balzo che lo riportò dall'altra parte! Poi, fece andare i due Pokemon, ce tirarono un sospiro di sollievo mentre il Pidove di Touko svolazzava attorno all'isolotto per richiamare tutti i suoi simili.

"Pidove! Pidove!" esclamò il Pokemon colombo. Per fortuna, i suoi sforzi ebbero successo, e gli altri Pidove presero il volo uno ad uno per seguire il loro compagno verso la salvezza. Il Pidove di Touko, da partesua, scese giù per afferrare un Purrloin e trasportarlo verso la terraferma, poi tornò indietro... e raggiunse Petilil un attimo prima che il terreno sotto di lui cedesse! Appena in tempo, il Pokemon piccione prese al volo il germoglio vivente e lo sollevò in aria... ma uno schizzo di acqua bollente, dovuto ad un frammento di roccia che era precipitato nel torrente, colpì Petilil al fianco, causandogli una bruciatura. Petilil emise un piccolo grido di dolore, e il Pidove di Touko si affrettò a riportarlo sulla terraferma, dove Tepig si affrettò a prenderlo sulla schiena e a portarlo dallo Alomomola di Misty.

"Peti... lil..." mormorò il Pokemon d'Erba, mentre Touko, il suo Tepig ed Alomomola cercavano di prestargli le loro cure. Alomomola, in particolare, fluttuò in aria a pochi centimetri da lui, e gli accarezzò la parte ustionata con una delle sue pinne pettorali.

"Hm? Ma che... che sta facendo Alomomola?" chiese Dan, restando alquanto stupito quando vide che la scottatura sulla pelle di Petilil si stava ritirando, e ben presto, di essa non rimase che qualche segnetto rosso sullo stelo del piccolo Pokemon d'Erba. Stupito per il fatto di non sentire più dolore, Petilil alzò lo sguardo stupefatto verso Alomomola... che, come se niente fosse, fece un sorriso al piccolo Pokemon e annuì per dire che andava tutto bene.

"La pelle degli Alomomola è coperta da una sottile membrana trasparente che secerne un enzima che accelera la guarigione." spiegò Touko, mentre Misty accarezzava sulla testa il suo primo Pokemon di Unima. Alomomola ringraziò con un sorriso e un cenno della testa... ma subito dopo, richiamò l'attenzione dei presenti sul fiume di acqua bollente e sui geyser che ancora stavano eruttando nelle vicinanze!

"Alo! Momo!" esclamò il pesce luna con voce melodiosa. Ash, nel frattempo, era riuscito a portare sulla sponda sicura gli ultimi due Pokemon rimasti bloccati, un Lillipup e un Patrat. Ma non ebbe il tempo di gioirne prima che un altro geyser esplodesse, e questa volta, era davvero pericolosamente vicino al gruppo! Al punto che, per un istante, Ash e Pikachu ebbero paura di essere investiti dall'acqua bollente...

"Cloyster! Attacco Bora!" esclamò Misty, sperando di essere in tempo per salvare il suo ragazzo e il Pokemon elettrico. Con una rapidità che nessuno si sarebbe mai aspettato da questo tipo di Pokemon, Cloyster si voltò verso il geyser e scagliò una potente raffica di vento misto a neve e schegge di ghiaccio, che colpì in pieno il geyser bollente, sollevando un penetrante suono sibilante e una nuvola di vapore bianco mentre l'acqua si raffredda e si trasformava in una spettacolare sorta di opera d'arte congelata. Quando il vapore si diradò, Ash e Pikachu tirarono un sospiro di sollievo, vedendo che il geyser era stato congelato, e ora aveva assunto l'aspetto di una scultura astratta fatta di cristalli di ghiaccio!

"Wow... stavolta c'è davvero mancato un pelo..." mormorò Ash. La scarica di adrenalina che lo aveva spinto fino a quel momento cominciò ad esaurirsi, e il ragazzo si sedette sul terreno, venendo subito assistito da Misty e da Pikachu.

"Pika pi?" chiese il Pokemon Elettro.

"Ash, stai bene? Non sei ferito, vero?" chiese Misty.

Il ragazzo ridacchiò e flettè un braccio, come per mostrare il muscolo. "Hehehee... tranquilli, ci vorrà qualcosa di più per mettermi a terra!" affermò. "Piuttosto... i Pokemon sono tutti salvi? I Sandile? Rufflet e Petilil?"

"Sì... stanno tutti bene!" rispose Touko con tono sollevato. Ash, Pikachu e Misty si voltarono verso la loro amica / allieva, e videro che attorno a lei si erano radunati tutti i Pokemon, che stavano festeggiando lo scampato pericolo, e stavano applaudendo coloro che li avevano salvati. Tra le braccia della ragazzina, c'era Petilil, che pareva essersi quasi del tutto ripreso dalla scottatura di prima, e ora festeggiava allegramente assieme a tutti gli altri. Anche Dan sembrava molto contento e sollevato, e guardò l'isolotto che finiva di sgretolarsi e di precipitare nell'acqua bollente, lieto che non fosse accaduto nulla di male a nessuno.

"Petilil!" esclamò il Pokemon Erba, saltellando tra le braccia di Touko, che dovette stare attenta a non lasciarselo cadere. Il Tepig e il Pidove di Touko, assieme a Rufflet, stavano controllando che tutti i Pokemon stessero bene, mentre i Sandile si stavano affrettando a fare una barriera di terra attorno alla pozza d'acqua bollente, in modo che nessuno corresse il rischio di andare troppo vicino. Per fortuna, la situazione era sotto controllo, e i geyser smisero di eruttare di lì a poco, riconsegnando la piccola vallata alla quiete e al silenzio.

Dan rivolse ad Ash e ai suoi compagni un sorriso di gratitudine. "Ragazzi... credo che sia io che mio papà vi dobbiamo dei ringraziamenti. Se non fosse stato per voi... i geyser avrebbero potuto provocare un disastro! Grazie per averci aiutato a salvare le terme... e tutti questi Pokemon!"

"Di niente, figurati!" rispose Misty, aiutando Ash ad alzarsi. "Però non possiamo certo prendere tutto il merito per noi."

"Cloyster!" rispose il Cloyster di Misty, indicando con lo sguardo il gruppo di Sandile riuniti poco distante, che stavano guardando la scena messi tutti in riga come tanti soldatini, con in testa il Sandile con gli occhiali da sole. Sembravano in procinto di andarsene, ma Dan li richiamò con un cenno della mano, e i piccoli Pokemon coccodrilli si fermarono e si voltarono indietro verso di lui.

"Ecco..." cominciò a dire. "Scusate se ho dubitato di voi! Grazie mille, ci avete reso un gran favore! Ora... penso proprio che i clienti torneranno alle nostre terme!" Si voltò poi verso Ash e i suoi compagni. "E visto che anche voi ci avete dato una mano... potreste essere voi i prossimi nostri clienti, che ne dite? Vi offriamo due camere e una cena gratis, per ringraziarvi di quello che avete fatto per noi!"

"E noi accettiamo di buon grado!" affermò Ash. "Siete d'accordo anche voi, vero, ragazze? Vero, Pikachu?"

"Certamente! Era da un po' che non ci andavamo tutti insieme, alle terme..." disse Misty, ricordando che l'ultima volta era stata almeno cinque anni fa, alle terme di Cinnabar Island.

"Pikachu!"

"Ci sono anch'io!" affermò Touko, alzando vittoriosa il pugno in aria.

Il capo dei Sandile fece un sorriso, lieto che le cose si fossero risolte nel migliore dei modi... e poi cominciò a guidare il suo gruppo verso la prateria.

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"Aaaah... niente di meglio che un bel bagno caldo, dopo una giornata così!" disse tra sè Ash. Lui, Pikachu e Dan si stavano rilassando in una delle piscine di acqua calda della sezione maschi dell'albergo, guardando il cielo limpido e pieno di stelle dopo una deliziosa cenetta. I Pokemon di Ash, Oshawott e Deerling, si stavano allenando tra loro nelle vicinanze... ma più che altro, Oshawott ne stava approfittando per mettere in mostra la sua abilità nel maneggiare la sua conchiglia come se fosse stata una spada! Il cerbiatto, dal canto suo, faceva del suo meglio per schivre i colpi e, di tanto in tanto, sferrare qualche affondo con gli zoccoli.

"Hai ragione, Ash... è stata un giornata emozionante, e non solo grazie a quei Sandile!" commentò Dan, con la schiena appoggiata al bordo della vasca. "Quindi... sei qui ad Unima per un viaggio di studio, per così dire."

"Pika!" confermò Pikachu, accennando con la testa al suo allenatore. "Pika pi, pika pika chu, pika chu!"

"Grazie, Pikachu... beh, sì, in effetti se voglio raggiungere il mio sogno, e diventare un Pokemon Master, devo sapere quanto più possibile di tutti i Pokemon che esistono al mondo, di tutti i continenti e di tutto quello che riesco a vedere. E finora, devo dire che Unima mi è piaciuta molto. A parte quella banda di svitati, il Team Plasma, che si è fatto vedere di recente."

"Il Team Plasma? Ho sentito parlare di loro, sì... solo pochi mesi fa, hanno cominciato a parlare del fatto che i Pokemon e gli uomini dovrebbero essere separati, e cose del genere..." disse Dan, non dando troppa importanza a quello che considerava solo un fenomeno passeggero. "Beh, comunque tra un po' penso che la smetteranno... e nessuno più si ricorderà di loro."

"Lo spero proprio..." mormorò Ash, che ormai aveva abbastanza esperienza da sapere come andavano di solito le cose. Nel frattempo, Oshawott aveva cercato di sferrare un attacco sul fianco di Deerling... ma il cerbiatto di tipo Normale / Erba era riuscito ad anticipare la mossa e sferrò un attacco Doppiocalcio scalciando con le zampe posteriori e facendo saltare via la conchiglia dalle mani dello starter d'Acqua, che guardò con muto stupore la sua mano ora vuota, mentre la sua preziosa conchiglia spiccava il volo, descrivendo un arco in aria... e andava a cadere dall'altra parte della staccionata che divideva i bagni dei maschi da quelli delle femmine!

"Oshaaaa!" esclamò Oshawott sgomento, mettendosi in una posizione melodrammatica copiata pari pari dalla celebre opera d'arta "L'Urlo" di Munch! Poi, senza pensarci su due volte, Oshawott abbandonò l'allenamento con Deerling e iniziò a correre verso l'interno, per raggiungere il bagno delle ragazze e recuperare la sua preziosa arma! Ash, Pikachu e Dan videro cosa stava per fare... e il giovane allenatore di Kanto si mosse per trattenere il suo troppo impulsivo starter d'Acqua!

"Hey! Hey, aspetta un momento, Oshawott! Dove vai?" chiese Ash, legandosi un asciugamano attorno alla vita, e poi correndo dietro alla lontra marina mentre questa infilava gli spogliatoi. Cercando di non scivolare, e al tempo stesso di andare il più veloce possibile, Ash cercò di stare dietro ad Oshawott, anche quando la lontra infilò un'altra porta, uscì dagli spogliatoi dei maschi, e poi svoltò un altro angolo. Ash vide il suo starter d'Acqua che svoltava un altro angolo, e ormai sicuro di poterlo acchiappare, si gettò su di lui e lo prese tra le mani...

...

...

Peccato che quello che stava stringendo tra le mani ora non era Oshawott, ma un paio di caviglie attaccate ad un paio di aggraziati piedi nudi, posti alla fine di un paio di gambe snelle... appartenenti ad una bella ragazza dai capelli rossi che in quel momento indossava soltanto un asciugamano rosa attorno al corpo... e un'espressione alquanto irritata sul suo bel viso lentigginoso! E appena dietro di lei, c'era un'altra ragazza, castana, anche lei con addosso solo un asciugamano, che teneva in una mano la conchiglia di Oshawott... e con l'altra teneva il Pokemon lontra per la collottola!

Un' inequivocabile aura della rabbia circondò il corpo di Misty, e delle buffe venuzze pulsanti affiorarono sulla sua fronte!

"Ash... Ketchum..." ringhiò. "Tu... oggi... hai voglia... di rischiare, vero?"

"Ehm..." Subando freddo, Ash si staccò dalle caviglie di Misty e cominciò ad indietreggiare, mentre Misty e Touko avanzavano minacciose verso di lui. "C'è... c'è una spiegazione logica a tutto questo, ragazze... ehm... in effetti... vorrei sapere anch'io come ho fatto a finire nello spogliatoio delle ragazze... hehehee... okay, okay, adesso me ne vado..."

*SBRAAAAAANG!*

Ash riuscì a vedere i piedi di Misty e Touko che calavano sulla sua faccia prima di volare fuori dallo spogliatoio femminile e strisciare sul pavimento per un po' di metri, finendo poi lungo disteso per terra con gli occhi trasformati in spirali! Un attimo dopo, un Oshawott alquanto rammaricato atterrò vicino a lui... e un altro attimo dopo, la conchiglia di Oshawott atterrò vicino a quest'ultimo!

"COPPIA DI GUARDONI!" esclamarono assieme Misty e Touko, per poi chiudere di colpo la porta dello spogliatoio, e lasciare Ash steso a terra... e Oshawott che, senza farsi tanti problemi, recuperava la sua conchiglia e la alzava fieramente in aria!

"OSHA!"

"Uuuuugh... brutto colpo... è superefficace..." mormorò stordito Ash. Dan, Pikachu e Deerling arrivarono in quel momento e si lasciarono sfuggire un grosso gocciolone di sudore dalla nuca quando videro il ragazzo steso lì a terra!

"Ehm... succedono spesso cose del genere?" chiese Dan, alquanto sbalordito.

Pikachu alzò le spalle e scosse la testa. "Pika pika..." mormorò, mentre Deerling tirava un sospiro rammaricato...

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Il giorno dopo era arrivato senza altri intoppi, per fortuna... e dopo aver fatto colazione e aver salutato i proprietari delle terme, Ash, Pikachu e i loro compagni erano nuovamente in viaggio per Levantopoli, davanti ad una suggestiva alba che macchiava il cielo di rosa e arancio.

"Okay, ragazzi... siamo sulla buona strada! Dovremmo raggiungere Levantopoli stasera sul tardi!" spiegò Touko, dando un'occhiata alla mappa che era stata installata nel suo Pokedex. "Una volta lì... penso che potremo già andare al Cantiere dei Sogni, e andare in cerca di un Munna per prendere la nebbia dei sogni per la signorina Zania!"

"Perfetto! E magari ne approfitteremo per fare una capatina alla palestra! Sono curioso di vedere com'è!" disse Ash, entusiasta all'idea di affrontare la sua prima lotta in Palestra del continente di Unima. Poi, vedendo Misty che lo stava guardando di sottecchi, Ash si sfregò la fronte e assunse un tono imbarazzato, ricordando l'incidente della sera prima. "Ehm... a proposito, ragazze, mi dispiace ancora per ieri sera... Oshawott era scappato via, e io mi sono messo ad inseguirlo senza starci tanto a pensare... non mi ero nemmeno accorto di essere entrato nel vostro spogliatoio. Ehm... sì, so che ho fatto una cretinata... er..."

Ash fece una buffa espressione da innocentino quand Misty, storcendo il naso, gli si avvicinò e lo guardò fisso negli occhi... poi, la ragazza dai capelli rossi sfoderò un sorriso sornione. "Hmmm... vediamo un po', Ash Ketchum... dovrei crederti, o non dovrei crederti? Questa sì che è una bella domanda..." disse, cercando di farlo restare un po' sulle spine. Ash sbattè gli occhi, senza sapere cosa dire... e infine Misty ridacchiò, mostrando che aveva già perdonato e dimenticato. "Ma... visto che sono buona, te la lascio correre, per stavolta! A patto, ovviamente, che tu tenga sotto controllo il tuo Oshawott, okay? E' carino e tutta questa specie di cose, ma non deve esagerare con la vivacità! Siamo d'accordo, Ash?"

Il ragazzo rise a sua volta, sollevato del fatto che Misty non se la fosse presa. "Hehehee... grazie, Misty, sei un angelo!"

"Oh, beh... modestamente, lo sapevo già!" scherzò lei, e i due fidanzati risero tra sè per poi scambiarsi un bacio. Touko tirò un piccolo sospiro, vedendo i due fidanzati e chiedendosi tra sè quando avrebbe trovato un ragazzo... ma subito dopo, un piccolo movimento proveniente dall'erba alta al suo fianco attirò la sua attenzione, e Touko fece cenno ad Ash e a Misty di fermarsi un attimo per vedere di cosa si trattasse...

"Pika?" squittì Pikachu, scendendo dalla spalla di Ash per vedere di chi si trattasse. Non rimase del tutto sorpreso quando vide che si trattava del Rufflet e del Petilil che avevano aiutato il giorno prima, e che adesso sembravano essere venuti a salutarli, a giudicare dalle espressioni sui loro volti. In effetti, Pikachu ebbe come la sensazione che quei due Pokemon volessero fare qualcosa in più che salutare. "Pika! Pika chu!"

"Rufflet!" salutò il Pokemon aquilotto, alzando fieramente una delle sue alette.

"Oh... ehilà, guarda un po' chi si vede!" esclamò sorpreso Ash, mentre il gruppo si fermava per accogliere i due Pokemon. "Va tutto bene, adesso? I vostri amici Pokemon stanno tutti bene, immagino..."

"Peti!" rispose Petilil annuendo, per poi rivolgere ad Ash e a Touko uno sguardo interrogativo. "Peti peti lil?"

"Pika?" chiese conferma Pikachu.

Rufflet incrociò le ali sul petto e annuì. "Rufflet ruff! Ruff ruff let, ruff let ruff!" rispose, mentre il suo sguardo acuto si posava su Ash, Misty e Touko, guardandoli con approvazione. Soddisfatto per aver indovinato, Pikachu fece cenno a Rufflet e a Petilil di aspettare, e si voltò verso Ash.

"Pika pi, pikachu?" chiese Pikachu al suo allenatore, sperando segretamente che dicesse di sì.

"Oh... capisco, è una buona idea!" disse Ash. Quando Touko gli si avvicinò per chiedergli cosa volessero dire i Pokemon, il ragazzo provvide subito a tradurre per lei. "A quanto pare... Rufflet è rimasto impressionato dal fatto che abbiamo rischiato per aiutare tutti quei Pokemon, e lui e Petilil vorrebbero unirsi a noi! Che ne dici, Touko... ti va di far entrare uno di loro in squadra?"

"Certo che mi va!" esclamò allegramente la ragazzina. "Ma... lascio scegliere a te per primo, Ash... visto che in fondo il maestro sei tu!"

"Però, se vuoi la mia, Touko... sarebbe una buona idea che Petilil lo prendessi tu. In fondo, un Pokemon Volante ce lo hai già, mentre Ash ha già un Pokemon d'Erba. Penso che... così avrete una squadra più bilanciata!" commentò Misty.

Touko restò a pensarci su qualche secondo. "Beh, immagino che tu abbia ragione, Misty... e va bene, allora!" affermò. "Ash, a te va bene prendere Rufflet?"

"Certamente! Va bene... allora io prendo Rufflet e tu Petilil!" rispose Ash, che poi rivolse la domanda ai due Pokemon. "E voi due, siete d'accordo?"

"Rufflet!" esclamò l'aquilotto, facendo un saluto militare come un marine americano! Petilil ripetè il proprio verso, saltellando su e giù e muovendo allegramente le sue foglie per dire che anche lui era d'accordo.

"Okay, allora... benvenuti in squadra!" esclamò Touko, lanciando una Pokeball vuota verso Petilil, nello stesso momento in cui Ash faceva la stessa cosa per Rufflet. I due Pokemon si fecero assorbire alle sfere, che si mossero per qualche secondo prima di fermarsi ed emettere il suono che segnalava che la cattura era avvenuta. "Evviva! Adesso ho un Petilil! La mia squadra sta venendo su bene!"

"Sono contento per te, Touko... e anche per il fatto che adesso ho un Rufflet in squadra! Evviva!" fu il turno di Ash di esultare. Misty andò dal suo fidanzato e gli mise una mano sulla spalla, sorridendo per congratularsi con lui... ma segretamnte, sperava di riuscire anche lei a catturare qualche nuovo Pokemon d'Acqua, presto o tardi. A parte Alomomola, non aveva avuto occasione di trovarne altri.

"Beh, il viaggio è appena iniziato, a dire la verità." disse tra sè la rossa. "Bene... ora che questa avventura si è conclusa bene, il nostro prossimo obiettivo è Levantopoli e il Cantiere dei Sogni. Speriamo che non ci siano intoppi..."

Mentre Ash, Pikachu, Misty e Touko riprendevano la strada per Levantopoli, in lontananza, un Sandile che indossava un paio di occhiali da sole, li osservava con evidente interesse, e dopo averci riflettuto un po', cominciò ad incamminarsi nella stessa direzione del gruppetto. Chissà, forse avrebbe avuto la possibiità di vivere qualche divertente avventura...

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CONTINUA...

Pokemon: Best Wishes Reload

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Bentornati a tutti! E spero di non avervi fatto aspettare troppo con questo capitolo. Purtroppo, sapete com'è, gli impegni ci sono sempre, e io cerco per quanto possibile di stare dietro a tutto quanto. E non vedevo neanche l'ora di poter iniziare questo capitolo, visto che qui... ve lo posso dire già da ora... i nostri eroi sfideranno per la prima volta il Team Plasma!

Già, finalmente vedremo il primo scontro tra il gruppo di Ash (in un certo senso) e il nuovo team di malfattori della saga di Unima! Credo proprio che ci sarà da divertirsi! Certo, ci vorrà ancora un po' prima di poter svelare tutto su di loro, quindi si può dire che questo scontro non è altro che un piccolo anticipo di quello che accadrà in seguito. Ma spero che possa ugualmente essere interessante!

Hmm... e così ora che la saga di N si è conclusa in Giappone, ci sarà una saga filler abbastanza simile a quella delle Isole Orange, eh? Chissà... forse è il caso di darci un'occhiata, potrebbe diventare un'interessante aggiunta alla saga che sto scrivendo, per la quale ho già in progetto un po' di idee interessanti! Magari ne approfitterò per dedicare un po' di tempo a certe questioni accennate nel videogioco, e che forse nell'anime avrebbero potuto essere approfondite meglio... o a questioni che l'anime che sollevato e poi abbandonato. In ogni caso, avrò da scrivere ancora per un bel po', quindi restate sintonizzati!

Okay, non credo di avere altro da dire, quindi... buona lettura e arrivederci a fine capitolo per le recensioni! Buon divertimento!

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Capitolo 7 - La nebbia dei sogni

"Bene, bene... e così, questa sarebbe Levantopoli, la città dove troveremo la prima palestra della Lega di Unima!" affermò Misty, guardando dall'alto di una collinetta la graziosa cittadina che si estendeva sotto i loro occhi. Si trattava di una città apparentemente molto popolosa e vivace, costruita in stile europeo, con case a più piani e numerosi negozi e boutique di curiosità, che dava un senso di eleganza e di sobrietà, ma anche di modernità.

Touko, che si trovava in piedi sulla collinetta assieme ai suoi due amici di Kanto e a Pikachu, annuì in segno di assenso. "Esattamente... Levantopoli, la sede della prima palestra, gestita da tre fratelli di nome Chicco, Maisello e Spighetto. Anche se... purtroppo non so esattamente quale sia la palestra. Temo che dovremo andare un po' in cerca, se vogliamo guadagnarci la nostra prima medaglia di Unima."

"Beh, allora non restiamo qui a discutere del più e del meno..." intervenne Ash con il suo claassico sorriso allegro. "Andiamo al Pokemon Center di questa città, e cominciamo a chiedere in giro, che ne dite?"

"Pika pi, pika pika!" esclamò Pikachu con la sua vocetta acuta, scuotendo un dito come per dire di no. Ash sbattè gli occhi, un po' spiazzato, prima che Misty gli ricordasse l'altro motivo per cui avevano fatto tutto quel viaggio fin lì.

"Ash, ti ricordi, vedo, che dobbiamo anche recarci al Quartiere dei Sogni, e andare a prendere quella nebbiolina colorata per la signorina Zania, vero?" chiese la ragazza dai capelli rossi, indicando un edificio posto alla periferia della città, circondato da una fitta foresta, che sembravaa essere stato in parte demolito da un incendio o da un'esplosione, e dal quale si vedevano ancora affiorare delle travi spezzate o dei pezzi di intonaco. Doveva essere quello il laboratorio in cui Zania aveva partecipato a quegli esperimenti con la nebbia dei sogni di cui aveva parlato il giorno prima... e probabilmente, era lì che avrebbero trovato quel Pokemon, Munna, che produceva la sostanza che cercavano. "La signorina ci aveva parlato di questo posto dove lei e alcuni suoi colleghi conducevano i loro studi, e che poi è andato distrutto in un'esplosione... e ho come l'impressione che sia quello!"

"Ehm... cavolo, è vero, mi ero dimenticato che dovevamo anche andare a prendere la nebbia dei sogni per la signorina Zania... scusate, è che ogni volta che ho la possibilità di sfidare una palestra, non capisco più nulla!" affermò il ragazzo, sfregandosi la fronte imbarazzato. Pikachu sospirò e annuì con aria comprensiva...

Misty si pettinò una frangia con la mano. "Ash... per certi versi sei ancora un bambino,e scusa se lo dico!" disse, senza cattiveria ma volendo comunque fare un appunto al suo fidanzato. "Ormai hai i tuoi quindici anni, dovresti essere un po' più coscienzioso per certe cose."

"Vabbè, scusa tanto, Misty..." disse Ash, con tono già un po' meno contento. "Dovresti saperlo anche tu che quando c'è la possibilità di confrontarmi con qualche allenatore forte, io mi entusiasmo sempre. Sono sempre stato così, no?"

"Certo, ma ogni cosa in moderazione, no?" ribattè Misty. Vedendo che i due stavano cominciando a discutere con un po' di concitazione, Touko spostò lo sguardo dall'uno all'altra, cercando di convincerli a non prendersela tanto con dei gesti pacificatori della mano... e poi, vedendo che Ash e Misty continuavano a guardarsi con tono di sfida, sospirò e guardò Pikachu con espressionne compassionevole.

"Hey, Pikachu... non mi dirai che ti sei dovuto sopportare questi due fin da quando avete iniziato il vostro viaggio, hai dovuto sopportare questi due, vero?" chiese la ragazzina di Soffiolieve, aggiustandosi il suo berrettino. Il topolino elettrico sorrise e alzò le spalle, come per dire che non c'era molto da fare, e che Ash e Misty, in fondo erano fatti così...

"Pika pika..."

"Va bene..." rispose Touko, per poi rivolgersi ad Ash e Misty. "Okay... okay, ragazzi, non c'è bisogno di litigare, ragazzi! Vorrà dire che andremo al Cantiere dei Sogni, e andremo a prendere la nebbia dei sogni per la signorina Zania. Poi... magari ci fermeremo per la notte al Pokemon Center, e domani inizieremo il viaggio di ritorno verso Quattroventi per consegnare la nebbia dei sogni. Una volta che saremo tornati a Levantopoli, avremo tutto il tempo di cercare la palestra e guadagnarci la nostra medaglia, che ne dite?"

Ash e Misty si guardarono con tono comicamente offeso per un attimo... e poi sbuffarono e volsero lo sguardo altrove, lasciando la povera Touko completamente spiazzata! La ragazzina castana sbattè gli occhi, e un grosso gocciolone di sudore le scese lungo la fronte, poi sospirò e abbassò la testa, quasi volesse dire che con quei due testoni non c'era molto da fare...

"Ooookay... prendo il vostro silenzio come un dissenso..."

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Per fortuna, Ash e Misty avevano dissotterrato l'ascia di guerra in breve tempo... e dopo una camminata di non più di venti minuti, passati ad ammirare lo stile e la magnificenza della nuova città nella quale erano arrivati, Ash e i suoi compagni erano arrivati di fronte a ciò che restava del Cantiere dei Sogni, un edificio diroccato che cominciava già ad essere invaso dai rampicanti e dalle erbacce, e che in effetti sembrava un po' pericolante. Il fatto che fosse seminascosto dalle fronde degli alberi, che facevano entrare soltanto alcuni raggi di sole qua e là, rendeva il posto in qualche modo inquietante, il che si aggiungeva inoltre al fatto che tutt'attorno non si sentivano molti suoni, a parte di tanto in tanto il verso di qualche Pokemon selvatico che aveva scelto quel posto come sua nuova tana. Ash, Pikachu, Misty e Touko si erano fermati vicino a quello che una volta doveva essere il cancello d'ingresso, e che ora giaceva in mezzo allo spiazzo davanti all ex-laboratorio, le sbarre piegate e leggermente arrugginite.

"Wow... certo che questo posto è proprio ridotto male..." commentò Ash, sapendo di dire un'ovvietà. "La signorina Zania ci aveva detto che l'incidente del Quartiere dei Sogni è stato abbastanza recente, ma qui mi sembra che sia già passato qualche mese da quando lo hanno abbandonato. Non capisco proprio..."

"Nemmeno io... e se devo essere sincera, questo posto mi fa un po' venire i brividi!" mormorò spiazzata Misty, che si arrischiò a fare un passo all'interno della recinzione. Per fortuna, non sembrava esserci motivo di avere paura: nulla sembrava in procinto di crollare, e non c'era traccia di Pokemon Coleottero in giro... per non parlare del fatto che non c'era nessuno di sospetto dei dintorni...

Un momento.

Misty sentì un suono di qualcosa che spostava dei rami, nascosto in un grosso arbusto poco lontano da lei... e, con un gesto d'allarme, prese una delle sue Pokeball e la lanciò, facendo uscire il suo Alomomola, che si piazzò di fronte alla sua allenatrice e si tenne pronto a combattere, mentre anche Ash e Touko entravano nel cortile interno e si apprestavano ad affrontare la figura che si nascondeva tra le fronde. "Alo!" esclamò il pesce luna rosa, cercando di sembrare quanto più intimidatorio possibile mentre si schierava a fianco della sua allenatrice.

"Hey! Chi è là, fatti vedere!" esclamò Ash, mentre Pikachu già caricava le guance di energia elettrica. Ci fu un'altra serie di fruscii, accompagnati dal suono di rami che si spezzavano... e i ragazzi sentirono che qualcosa di grosso si stava facendo strada tra le foglie, spezzando rami e fronde mentre avanzava...

"Pika!" esclamò Pikachu, immaginando già che fosse qualche Pokemon grosso e pericoloso...

E la cosa che si nascondeva tra le fronde cascò a terra di faccia con un grido di sorpresa, rivelandosi per quello che era: una ragazzina bionda con un grazioso vestitino bianco e arancione, e un grosso cappello verde sulla testa, che in quel momento aveva appena finito di trascinarsi comicamente fuori dall'arbusto, piena di ramoscelli e macchie verdi! Mentre Ash e i suoi compagni, Alomomola compreso, facevano un passo indietro e guardavano stupiti la ragazza che era appena uscita dalle fronde, quest'ultima si rialzò massaggiandosi il naso, e sorridendo con aria imbarazzata davanti al terzetto di allenatori!

"Salve..." mormorò timidamente Belle, aggiustandosi il berretto in un goffo tentativo di apparire presentabile.

Touko sbattè gli occhi un paio di volte... poi raggiunse la sua amica e tirò fuori un fazzoletto dalla propria tasca, per poi cercare in qualche modo di ripulire Belle! "Belle! Accidenti, amica mia, ci hai fatto davvero prendere un colpo, questa volta!" esclamò. "Come... come mai sei qui, da queste parti? E... cosa ci facevi nascosta in quel cespuglio? Mamma mia, guarda quanto ti sei macchiata..."

"Ehm... lo so, lo so... il fatto è che stavo cercando di nascondermi... ci sono delle strane persone, qui nel Cantiere dei Sogni..." rispose Belle, facendo allarmare un po' anche Ash, Pikachu e Misty. "Vi ricordate quelle strane persone vestite da cavalieri d'altri tempi, che accompagnavano quel signore... Ghecis, mi pare si chiamasse... quando siamo stati a Quattroventi? C'erano alcuni di quei tipi, qua in giro, e stavano cercando un Munna per prendergli la nebbia dei sogni!"

"Cosa? Quelli del Team Plasma, vuoi dire?" chiese Ash, dopo essersi assicurato che Belle stesse bene. Per fortuna, a parte i vestiti sporchi, era completamente sana. "E stavano cercando la nebbia dei sogni di Munna?"

"E' lo stesso motivo per cui noi siamo qui adesso..." affermò Misty, trovando la coincidenza pittosto inquietante. A quanto pareva, non potevano davvero andare in un nuovo continente senza imbattersi per qualche motivo nei piani dell'organizzazionedi turno. "Un'amica della professoressa Aralia ci aveva chiesto di fare una commissione per lei e procurarle un po' di nebbia dei sogni... ma non ci aspettavamo che ci fosse qualcun altro interessato ad essa! E tu, Belle... come mai da queste parti?"

Dopo essersi sistemata come meglio poteva ed essersi tolta alcuni ramoscelli dai capelli, Belle rispose alla domanda di Misty. "Beh... io ero qui per allenare un po' i miei Pokemon, e magri per provare anch'io a catturare un Munna... anzi, già che ci sono, mi piacerebbe presentarvi il nuovo arrivato nella mia squadra! Vieni pure, Minccino, non aver paura... questo sono miei amici!" disse, rivolta al cespuglio da cui era uscita. Ash e Pikachu guardarono verso il punto in cui Belle aveva rivolto lo sguardo, e videro uscire dalle fronde un grazioso Pokemon coperto da una corta e soffice pelliccia grigia, che diventava bianca sulla punta delle orecchie e della sua coda simile ad uno spolverino, con dei grossi ciuffi di peluria sulla fronte, all'interno delle sue gandi orecchie tonde, e sul collo. Due grandi occhi marroni guardavano con curiosità i nuovi arrivati, e la piccola creatura si reggeva su due gambette piccole ed arrotondate, e aveva un paio di braccia quasi altrettanto corte. Era un Pokemon dall'aspetto molto grazioso e pacifico... e Touko, con un sorriso, pensò che si adattava molto allo stile di Belle!

"Che carino... vediamo un po' che Pokemon è!" disse Touko, dopo aver accarezzato sulla testa il simpatico Pokemon, che non oppose resistenza. La ragazzina castana tirò fuori il suo Pokedex e diede un'occhiata, ricevendo le informazioni che voleva un istante dopo.

"Minccino, il Pokemon Chincillà. Tipo Normale. Questi Pokemon amano i posti puliti ed ordinati, e usano le loro folte code come scope per togliere di mezzo la sporcizia. Si salutano ripulendosi a vicenda con le loro code." disse il Pokedex, mentre Minccino, una volta finito di salutare Touko, iniziava a spazzare il terreno con la sua lunga coda setosa, cercando in qualche modo di rimettere a posto quel luogo disastrato.

"In effetti, mi sembra proprio che questo Pokemon sia un po' un maniaco della pulizia..." affermò Misty, guardando il grazioso Pokemon grigio che spostava un po' di pietre e le metteva da parte, dove non avrebbero potuto dare fastidio a nessuno.

Belle si mise una mano davanti ala bocca e ridacchiò quando Minccino tornò da lei e le fece il segno dell'okay. "Hehehee... sì, è vero! Pensate che non l'ho nemmeno catturato io!" disse la ragazzina biona. "E' successo ieri... ero ad un fiume che stavo riempiendomi la borraccia, e avevo appoggiato le mie Pokeball accanto a me. A quanto pare, una delle mie Pokeball era sporca di polvere, e questo Minccino si è messo a pulirla con la coda... ha finito per schiacciare il pulsante, ed è stato catturato dalla Pokeball, senza che io l'avessi neanche lanciata!"

"Minccino..." disse il simpatico roditore, un po' imbarazzato dal modo in cui si era fatto catturare.

Ash, Misty, Pikachu. Alomomola e Touko si fecero una breve risata, per poi riportare la loro attenzione al problema più impellente - ovvero, trovare la nebbia dei sogni di Munna e quelli del Team Plasma, prima che facessero qualcosa di losco. "Beh, è sicuramente una storia divertente! Ma... ora credo che sia il caso di dare un'occhiata qui in giro! Se è vero che quelli del Team Plasma sono da queste parti, credo che sia il caso di assicurarci che non abbiano in mente qualche tiro mancino!" disse Misty, indicand l'interno dell'edificio pericolante.

"Sì, avete ragione... però questo posto è piuttosto grande. Non so se facciamo in tempo a scovarli prima che se ne vadano..." affermò Belle. "Come possiamo fare?"

"Io direi che potremmo dividerci in due coppie." propose Touko. "Facciamo così: io e Belle cercheremo da questa parte... mentre Ash e Misty andranno a vedere dall'altra! Poi ci ritroveremo qui, può andare bene?"

"A... Aspetta un momento, Touko! Com'è che noi due dobbiamo andare assieme?" esclamò Misty con evidente imbarazzo. Ma l'unica risposta che le arrivò dalla ragazzina dai capelli castani fu un occhiolino e un cenno di assenso, nel momento in cui Touko prese per mano Belle e la trascinò con sè verso l'ala sinistra dell'edificio pericolante, con la biondina che lanciava una breve esclamazione di sorpresa. Il Minccino di Belle, che era ancora impegnato a spazzare il pavimento, squittì per la sorpresa e, pur con riluttanza, abbandonò il lavoro che stava facendo e corse dietro Touko e Belle, lasciando Ash, Misty e Pikachu nel bel mezzo dello spazzo desolato, alquanto stupiti.

"Pika?" esclamò Pikachu, guardando poi verso il suo allenatore e la sua fidanzata. Ash restituì a Pikachu uno sguardo perplesso, e poi guardò verso Misty... la quale alzò le spalle dopo qualche secondo di silenzio e cominciò a dirigersi verso l'ala opposta dell'edificio, cercando di mostrarsi superiore!

"Okay... a questo punto non credo ci sia molto da fare." disse la ragazzina dai capelli rossi. "Vieni, Ash... vediamo di risolvere questo problema e trovare la nebbia dei sogni per la signorina Zania. Prima finiamo, prima possiamo dedicarci alla palestra... è quello che vuoi anche tu, giusto?"

Ash e Pikachu guardarono la loro amica che, con il naso in aria, si dirigeva verso una porta un po' malconcia... poi si scambiarono uno sguardo perplesso, e il topolino elettrico scosse la testa con un sorrisetto rassegnato. "Pika pikachu pi..." mormorò, al che Ash fece una risatina a denti stretti, ed entrambi presero a seguire Misty.

"Diamine, ho come l'impressione che Misty sia ancora un po' irritata per prima..." disse il giovane aspirante Pokemon Master. "Mah... a volte faccio un po' fatica a capirle, le ragazze... e io e Misty siamo fidanzati già da qualche mesetto!"

"Pika pi, pika pika!" rispose il topolino elettrico, muovendo la coda allegramente.

Ash rise di cuore. "Hehehee... hai ragione tu, Pikachu. Senza ragazze che vita sarebbe?"

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"Credo che siano passati di qui, Touko... Lillipup, riesci a confermarlo? Prova ad usare Segugio per ritrovarli." disse Belle, mentre lei e Touko passavano attraverso un corridoio scoperchiato dal pavimento polveroso e pieno di crepe, cosparso di frammenti di vetro e calcinacci. La ragazzina biona aveva fatto uscire il suo Pokemon cagnolino dalla sua sfera, e ora Lillipup stava seguendo le tracce che gli uomini del Team Plasma avevano lasciato dietro di sè grazie al suo olfatto finissimo. Ma anche se avevano un modo sicuro per seguire le tracce del Team Plasma, Touko e Belle camminavano con estrema cautela, stando bene attente a non toccare le pareti più fragili. Da come Zania aveva parlato dell'incidente che aveva distrutto il Cantiere dei Sogni, Touko non aveva immaginato che fosse stato ridotto così male...

"Pup, pup!" esclamò il Lillipup di Belle, annusando il terreno polveroso in cerca di una traccia olfattiva che lo portasse agli uomini del Team Plasma che si erano intrufolati nel cantiere in rovina. Con estrema attenzione, il cagnolino avanzò di qualche passo... poi si fermò, annusando il pavimento e guaì allegramente un paio di volte, indicando il terreno, sul quale si poteva vedere, anche se a malapena, un'orma di qualcuno che era passato lì da poco! E anche l'odore era inconfondibile... sicuramente era passato di lì qualche essere umano!

"Mi sembra che Lillipup abbia trovato qualcosa di interessante!" esclamò Touko con malcelato entusiasmo. "Vuole che lo seguiamo. Sicuramente qualcuno è passato di qui!"

"Cino?" esclamò il Minccino di Belle, guardando l'impronta rimasta impressa nella polvere con fare vagamente disgustato. Se fosse stato per lei, la graziosa Pokemon cincillà avrebbe provveduto a spazzare via quella sgradevole testimonianza di incuria e sporco... ma in quel momento, serviva alla sua allenatrice e alla sua amica, quindi si limitò a guardare verso Belle e a farle un cenno di assenso. La ragazzina biona annuì di ritorno e prese in braccio Minccino per rassicurarla, sapendo che molto probabilmente avrebbero presto dovuto vedersela con gli uomini del Team Plasma che erano entrati nel cantiere.

"Tranquilla, Minccino, ce la faremo! Li coglieremo di sorpresa, e quei furfanti del Team Plasma non sapranno nemmeno che cosa li ha colpiti!" affermò. "Hey, Touko... hai anche tu dei nuovi Pokemon da quando ci siamo lasciate a Quattroventi, giusto?"

"Certamente... anche se non ho avuto molte possibilità di allenarli..." affermò la ragazzina castana. "Ho catturato un Petilil soltanto ieri, mentre Ash ha preso un Rufflet... ma comunque penso che Tepig, Pidove e Snivy dovrebbero essere sufficienti!"

"Va... va bene! Allora... a questo punto penso che possiamo anche andare!" disse Belle, con evidente esitazione. Certo non immaginava che avrebbe potuto trovarsi ad affrontare due tipacci appartenenti ad una misteriosa organizzazione così, quando era solo all'inizio della sua carriera...

Le due ragazze e i loro Pokemon si prepararono mentalmente e seguirono il Lillipup di Belle, che cominciava a guidarle verso un cortile interno...

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L'atmosfera, tra Ash e Misty, era diventata strana all'improvviso. Anche se non c'era ostilità, e anzi i due ragazzi e Pikachu stavano proseguendo la ricerca in collaborazione, senza alcun inconveniente, almeno fino a quel momento. Tuttavia... c'era qualcosa di strano nell'aria. Ash faceva fatica a pensare ad un modo per iniziare una conversazione con Misty, e la ragazza dai capelli rossi a sua volta faceva fatica a pensare ad un modo di iniziare un discorso con il suo fidanzato. Era per quel piccolo litigio che avevano avuto un attimo prima? O magari c'era qualcosa nell'aria che impediva loro di attaccare un discorso? Certo, l'atmosfera che si respirava nel cantiere diroccato era veramente strana, quasi irreale... come se una misteriosa foschia si fosse posata su di esso. A volte, Ash, Pikachu e Misty avevano come l'impressione di essere davvero all'interno di un sogno, mentre cercavano lungo i muri dll'edificio e tra i cespugli.

Misty si avvicinò con attenzione ad una rampa di scale che portava ad un balcone sopraelevato... e dopo essersi assicurata che le scale avrebbero retto, lei e il suo Alomomola si avvicinarono, e la ragazza fece il primo passo sulla scala, in cerca di qualcosa che avrebbe messo lei, Ash e i suoi Pokemon nella giusta direzione. Gli scalini scricchiolarono un po', ma ressero... e Misty gettò un'occhiata ad Ash per vedere cosa stesse facendo. Il ragazzo e Pikachu stavano guardando in un corridoio che andava verso l'interno del complesso in disuso, e Misty fece per chiamarli... ma uno strano malessere che la prese al petto la fermò prima che potesse aprire la bocca. Sentendosi un po' disorientata, Misty ritornò al piano terra e scosse la testa, chiedendosi cosa stesse accadendo, e perchè all'improvviso lei ed Ash sembravano così distanti. Eppure, quello che era successo poco prima non le era sembrato tanto serio, e anche Ash sembrava non essersela presa a male. Allora come mai...

E c'era un'altra cosa che Misty aveva notato. In quel momento, i contorni degli oggetti avevano cominciato a farsi sfocati, come se fossero stati una fotografia mossa, e sembravano quasi perdere consistenza davanti a lei. Sembrava che tutto stesse sbiadendo in una nuvola di nebbia... e i suoi movimenti si stavano facendo più lenti e goffi. Misty si sentiva stranamente sonnolenta, e pur provando una sensazione di benessere aveva come il presentimento che ci fosse qualcosa che non andava.

Ora delle strane immagini si stavano sostituendo a quello che Misty stava vedendo... immagini che in qualche modo le riportavano alla mente quel momento immaginario che aveva intravisto nella nebbia dei sogni che Zania aveva con sè... in quella provetta, Misty aveva avuto l'impressione di vedere sè stessa che riceveva dal suo idolo Lorelei il titolo di migliore allenatrice di Pokemon d'Acqua del mondo... ma ora c'era qualcosa in più... c'erano un sacco di persone tutt'attorno a lei, e tutte stavano applaudendo, e la stavano incoraggiando... e tra tutte quelle persone ce n'era una in particolare, che Misty era felice di vedere... un certo ragazzo dai capelli neri, con il suo immancabile berretto e il suo inseparabile Pikachu sulla spalla...

"Uuuugh... svegliati, Misty... questo non può essere vero..." disse tra sè Misty, la cui lucidità andava diminuendo sempre più. "Questo... è un sogno... non capisco... cosa sta... hmm... però... tutto questo è... no, un momento, non può essere vero... questa è... un'allucinazione... un'allucinazione..."

Prima che la vista le si annebbiasse del tutto, Misty riuscì a vedere Ash che correva verso di lei per abbracciarla... e uno strano Pokemon dall'aria sonnolenta che fluttuava sopra di lei, riempiendo l'aria di una strana sostanza gassosa, rosata e luccicante...

"Mushaaaaaa..." si sentì il suo canto melodico, prima che Misty scivolasse nell'incoscienza...

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Con attenzione e circospezione, Belle e Touko entrarono nel cortile del cantiere abbandonato, con i loro Pokemon al proprio fianco. Mentre Belle era accompagnata dal suo Lillipup e dal suo Minccino, Touko aveva fatto uscire Tepig e Petilil, e ora il gruppetto si stava avvicinando lentamente, con tutta la prudenza possibile, al centro del cortile, evitando i ferri arrugginiti che spuntavano dai calcinacci infranti, e con i quali si sarebbero potute ferire. Anche da una certadistanza, le due ragazze e i loro mostri tascabili riuscivano a vedere che c'era qualcun altro, da quelle parti... due persone, in effetti, che stavano in piedi al centro della piazzetta, e sembravano in procinto di minacciare qualcuno. Erano effettivamente chine su una piccola forma che cercava in qualche modo di ritirarsi, e davano l'impressione di volerlo costringere con la forza a fare qualcosa...

"E quelli sarebbero..." sussurrò Touko, nascoondendosi dietro un muretto diroccato, e cercando di tenere nascosti anche il suo Tepig e il suo Petilil. Arrischiandosi a dare un'occhiata, le due ragazze videro che le due figure nel bel mezzo del cortile erano due individui vestiti da cavalieri templari, con addosso delle armature di maglia, e un simbolo che ricordava una P azzurra attraversata da un fulmine disegnato nel bel mezzo della striscia di stoffa bianca che avevano sul petto. Non c'era modo di sbagliarsi, si trattava senza ombra di dubbio di uomini del Team Plasma: sia Touko che Belle ricordavano molto bene quegli strani individui che avevano accompagnato l'uomo di nome Ghecis durante il suo discorso in piazza a Quattroventi. E guardando un po' meglio, si poteva vedere che stavano incombendo in maniera alquanto minacciosa su un piccolo Pokemon dall'aspetto inoffensivo che cercava in qualche modo di proteggersi - una piccola creatura quadrupede tonda, paffuta, che ricordava un po' un tapiro o un maialino, con la pelle rosa decorata con fiori rosa e viola sulla schiena e sui fianchi. Aveva un paio di occhi rossi di forma ovale, con le ciglia piuttosto lunghe, e fluttuava in aria senza peso, circondato da piccole nuvolete di fumo rosa. Anche da quella distanza, Touko riconobbe subito un Munna, il Pokemon in grado di produrre la nebbia dei sogni...

"Munna, il Pokemon Mangiasogni. Tipo Psico. Munna può nutrirsi dei sogni sia degli esseri umani che dei Pokemon, e può poi proiettare quei sogni emettendo la nebbia dei sogni dal proprio corpo. Se il sogno è stato particolarmente piacevole, la nebbia emessa è di colore rosato." recitò il Pokedex, mentre Touko e Belle guardavano con maggiore attenzione verso i due uomini del Team Plasma, che sembravano essere un uomo e una donna...

"Allora? Che cosa aspetta questo stupido Pokemon a produrre la nebbia dei sogni?" disse l'uomo, con tono alquanto irritato. "Avanti, inutile creatura! Facci un po' di nebbia dei sogni! Questi sbuffi non ci bastano certo!"

"Munna..." mormorò il piccolo Pokemon Psico con voce melodiosa, scuotendo la sua piccola testa armata di proboscide e cercando di ritirarsi quanto poteva, anche se ormai era all'angolo.

"Cosa?" si chiese Belle. "E che cosa stanno facendo quegli individui?"

"Non lo so... ma non mi sembra che abbiano buone intenzioni nei confronti di quel Munna..." rispose Touko. Il suo Petilil era vicino a lei, e sembrava in procinto di scagliarsi contro i due del Team Plasma... "Beh, sai che ti dico, Belle? E' il caso di andare a fare loro qualche domanda!"

"E' la stessa cosa che stavo per proporre io, Touko! Mi hai proprio letto nel pensiero!" rispose la biondina. Con decisione, le due ragazze e i loro Pokemon si alzarono in piedi e uscirono dai loro nascondigli, per poi marciare con grinta verso i due individui in armatura. "Aspettate un momento! Fermi, cosa state facendo a quel Munna?"

Immediatamente, i due del Team Plasma si voltarono verso Touko e Belle, senza però allontanarsi da Munna, anche di fronte al nutrito gruppetto di Pokemon che sembravano in procinto di attaccarli. Tepig e Lillipup erano di fronte a tutti, e cercavano di intimorirli con uno sguardo feroce. "Eh? E voi due chi siete, ragazzine? Non abbiamo tempo per i vostri giochetti! Noi siamo il Team Plasma, e lottiamo giorno e notte per liberare i Pokemon dagli stupidi esseri umani!" esclamò l'uomo.

"E per quanto riguarda quello che stiamo facendo..." continuò la donna. "I Pokemon Munna e Musharna, che è la sua forma evoluta, emettono un misterioso vapore chiamato 'nebbia dei sogni', grazie al quale è possibile vedere i sogni delle persone. Noi useremo quella sostanza per manipolare i cuori, e costringere la gente a liberare i loro Pokemon!"

"Esatto!" continuò l'uomo. "Quindi, sbrigati, stupido animaletto... fatti uscire la nebbia dei sogni!"

Con queste parole, il seguace del Team Plasma alzò un braccio e schiaffeggiò Munna con il rovescio della sua mano guantata, strappandogli un breve gemito di dolore e facendolo barcollare in aria! "Munnaaaaa!" si lamentò, mentre l'uomo continuava ad infierire, e Touko e Belle sobbalzarono, scioccate dalle sue azioni.

"Avanti! Hai sentito quello che ti ho detto? Fuori la nebbia dei sogni!" esclamò l'uomo, cercando di colpire ancora una volta... ma questa volta, Touko intervenne e si mise in mezzo, afferrando con entrambe le mani il polso dell'individuo e tenendolo fermo mentre lo fissava con uno sguardo indignato!

"Touko, attenta!" la avvertì Belle.

"Fermi! Che state facendo? Picchiate un Pokemon per fargli fare la nebbia dei sogni?" li apostrofò duramente. "Perchè lo fate? Non siete allenatori anche voi?"

Mentre l'uomo guardava Touko con un misto di rabbia ed incredulità, come se non riuscisse a capire perchè la ragazzina cercasse di fermarlo, la donna si fece avanti e squadrò le due ragazzine nel tentativo di intimorirle. "Esatto... anche noi siamo allenatori di Pokemon, ma a differenza vostra, noi combattiamo per una causa giusta! E cioè, liberare i Pokemon dagli esseri umani che li sfruttano!"

"Tepig!" esclamò indignato Tepig. Paragonare la sua allenatrice, che era stata gentile e paziente con lui e lo aveva accettato per quello che era, all'individuo senza cuore che lo aveva abbandonato, era per lui intollerabile!

"Ma vi sentite? Vi rendete conto di quello che state dicendo?" li apostrofò Belle. "State sfruttando anche voi quel Munna! Lo state maltrattando perchè lui faccia quello che volete voi!"

L'uomo sghignazzò, non prestando ascolto alle parole di Belle. "Hah! Non hai mai sentito dire che il fine giustifica i mezzi, marmocchia? E in questo caso, il nostro fine è creare un mondo in cui i Pokemon siano liberi... e per fare questo, noi vinciamo le battaglie e prendiamo con la forza i Pokemon ai loro allenatori... anzi, sapete una cosa? Già che ci siamo, salveremo i vostri Pokemon da voi!"

"Ottima idea, compagno!" disse la donna, tirando fuori una Pokeball. "Vieni, Purrloin! Dai una lezione a queste marmocchie!"

"Dalle una mano, Patrat!" esclamò l'uomo. Immediatamente, un Patrat e un Purrloin apparirono davanti ai due uomini del Team Plasma... e mentre Touko e Belle facevano un passo indietro, Petilil e Minccino fecero cenno al resto del gruppo di restare indietro e si fecero avanti per affrontare i due Pokemon del Team Plasma, che non persero tempo e si lanciarono all'assalto! Come un fulmine, Purrloin si scagliò su Petilil e la colpì con un Graffio, mandandola a terra... ma la piccola Pokemon d'Erba si rialzò un attimo dopo, e rotolò di lato per sfuggire agli artigli del felino!

"Ho già un po' di esperienza con questo tipo di Pokemon!" ribattè Touko. "Petilil, usa Crescita e poi lanciagli un Parassiseme!"

"Petilil!" esclamò la Pokemon d'Erba, che si concentrò per un attimo e sprigionò un'aura smeraldina tutt'attorno a sè per un istante, in modo da potenziare le sue capacità di attacco. Poi, tirò indietro la testa e fece un movimento improvviso, scagliando un seme dal ciuffo di foglie che le faceva da capelli. Ma il Pokemon felino non si fece cogliere impreparato, e saltò via un attimo prima che il Parassiseme potesse raggiungerlo, per poi rivolgere a Petilil un sorriso beffardo.

Intanto, il Patrat del Team Plasma stava combattendo contro il Minccino di Belle... e almeno per il momento, i due sembravano alla pari. Patrat aveva messo a segno un attacco Morso, facendo barcollare il piccolo cincillà per un istante... ma quest'ultimo non si perse d'animo e rispose immediatamente, centrando il suo avversario con un attacco Doppiasberla: Minccino afferrò il suo avversario per la pelliccia e iniziò a prenderlo a schiaffi, scuotendolo con una forza inaspettata per una creatura così piccola e graziosa. Una, due, tre... dopo il quarto schiaffone, Minccino scagliò via Patrat e lo fece cadere sul pavimento impolverato, ma il Pokemon simile ad un cane della prateria si rialzò, scuotendo la testa per mandare via lo stordimento.

"Tsk... avete proprio deciso di darci fastidio fino alla fine, brutte mocciose..." grugnì la donna, mentre Purrloin si scatenava con un attacco Sfuriate su Petilil, mettendola in ginocchio! Touko strinse i denti, temendo per un attimo che la nuova Pokemon della sua squadra sarebbe stata battuta così facilmente... ma un istante dopo, Petilil si rimise in piedi, e Touko annuì tra sè e si complimentò con lei per la sua tenacia!

"Bel colpo, Petilil! Ora forza... dagli una bella lezione con il tuo Parassiseme!" esclamò la ragazzina castana. Purrloin sghignazzò con disprezzo... non si era resa conto, quella lì, che era una tecnica destinata al fallimento? Era fin troppo facile schivare quell'attacco... e infatti, quando Petilil scagliò il seme assorbi-energia, Purrloin lo evitò facilmente spostandosi di lato. Ma questa volta, fu Petilil a ridere per ultima... infatti, evitando il Parassiseme, Purrloin era balzata propro ala giusta distnza perchè Petilil potese usare uno deisuoi attacchi migliori! "Perfetto! E' andata proprio come speravo! E adesso... Petilil, colpisci con Megassorbimento!"

"C-cosa?" esclamò la donna del Team Plasma, rendendosi conto troppo tardi di aver abbassato la guardia solo per l'età delle sue avversarie. Con un movimento rapido e repentino, Petilil raggiunse Purrloin e lo afferrò con le sue piccole mani, per poi cominciare ad assorbirgli l'energia, sotto forma di sfere di luce verde che uscivano dal corpo del felino e venivano assorbite da quello di Petilil! Purrloin miagolò allarmato e riuscì in qualche modo a sottrarsi alla presa di Petilil, ma la Pokemon d'Erba era già riuscita a sottrarle una notevole quantità di energia e a riprendersi quasi del tutto dai colpi che l'avversario le aveva sferrato in precedenza! Con rinnovata determinazione, i due Pokemon ripresero a lottare, mentre il Minccino di Belle proseguiva la battaglia con il Patrat del Team Plasma, usando la sua coda per colpire l'avversario.

"Bel colpo, Touko!" esclamò Belle con decisione. "Tocca a te, Minccino, usa Spazzasberla!"

Touko sbattè per un attimo gli occhi alla menzione di un attacco che non aveva mai sentito prima di allora... mentre Minccino, con l'agilità e la grazia di un cigno, eseguiva una serie di voteggi e colpiva l'avversario con la sua coda, con crescente potenza, fino a scagliare il Patrat nemico sul pavimento! Il Pokemon simile ad un cane della prateria si rialzò ancora una volta, barcollante ma ancora capace di combattere, e rispose con un attacco Azione, facendo perdere per un attimo l'equilibrio a Minccino, ma durò soltanto un istante prima che il Pokemon cincillà si rialzasse e si mettesse in guardia. Il suo nemico attaccò di nuovo, usando una raffica di attacchi Azione che costrinsero Minccino ad indietreggiare... e Belle cominciò a lambiccarsi il cervello nel tentativo di guadagnare un po' di tempo.

"Hmm... okay, Minccino, prova con Solletico!" esclamò la biondina, sperando di distrarre l'avversario quel tanto che bastava per rimontare. Minccino obbedì e, non appena il Patrat nemico si fu avvicinato abbastanza, usò la sua coda per solleticarlo sotto le ascelle e sulla pancia, facendolo fermare con espressione sorpresa, e poi facendolo scoppiare a ridere in maniera incontrollabile! Nel frattempo, la Petilil di Touko e il Purrloin del Team Plasma si stavano scontrando di nuovo, e la Pokemon Erba, pur avendo ricevuto un attacco Graffio dell'avversario, aveva risposto abilmente con un attacco Assorbimento, lasciando indebolito il felino viola... e increduli i due del Team Plasma!

"Maledizione... ma come fate? Com'è possibile?" si chiese l'uomo del Team Plasma. "Non esiste che due mocciose come te ci impediscano di raggiungere il nostro scopo!"

"Davvero? Beh, io invece dico che esiste, eccome!" rispose a tono Touko. "Hey, Belle, che ne dici? Chiudiamo questo scontro in maniera elegante... ed efficace?"

"Hmm... credo di aver capito cosa vuoi dire!" rispose la biondina. "Okay, allora... Minccino, attacca con Canto!"

"Petilil, usa Sonnifero!" ordinò Touko alla sua Pokemon. Con un cenno di assenso, la Pokemon vegetale mosse le foglie sulla sua testa e scagliò una nube di polvere dorata contro Purrloin, che era troppo indebolito per evitare l'attacco e si ritrovò ben presto cosparso di quella strana sostanza, che lo fece subito sentire assonnato... mentre Minccino, dopo essersi schiarito la voce, cominciava a cantare una dolce melodia che incantò Patrat, provocandogli lo stesso effetto. In breve tempo, entrambi i Pokemon del Team Plasma si afflosciarono a terra, finendo tra le braccia di Morfeo e segnando la sconfitta dei due tipacci del Team Plasma!

"Evviva! Abbiamo vinto!" esclamò Belle, alzando le braccia in aria subito imitata dal suo Minccino!

"Cino! Minccino!" esclamò il Pokemon cincillà. Touko e Petilil si guardarono in segno di intesa, e la ragazzina castana fece un segno dell'okay al suo Pokemon.

"Ugh... maledizione, non posso credere che sia andata così!" esclamò l'uomo. "E... e adesso cosa diremo ai nostri capi? Non possiamo tornare senza la nebbia dei sogni!"

"Ci sarà pure un modo..." mormorò la donna, prima che qualcosa di inaspettato la costringesse ad interrompersi e a guardarsi attorno, mentre una strana nebbiolina rosa cominciava a circondare lei e il suo collega. Touko, Belle e i loro Pokemon, confusi, si ritirarono di un passo... e i due seguaci del Team Plasma iniziarono a guardarsi attorno. Dal loro punto di vista, il paesaggio stava diventando sfumato e confuso, e diventava difficile concentrarsi sui loro dintorni... "Huh? E... e adesso? Che significa tutto questo? Da dove viene questa..."

"Voi due! Cosa state facendo qui?" esclamò con tono seccato una voce alle loro spalle, che quei due conoscevano molto bene... provando un improvviso brivido di paura, i due si voltarono di scatto, giusto in tempo per veder avanzare verso di loro il Saggio Ghecis in persona, i suoi occhi acuti fissi su di loro in un'espressione arcigna e di rimprovero.

"Ah! Saggio... Ghecis... noi... stavamo semplicemente... eseguendo la missione che ci era stata assegnata..." rispose l'uomo, mettendo immediatamente da parte l'arroganza! "Eravamo qui... per recuperare la nebbia dei sogni, come ci era stato detto di fare!"

"Avete già perso abbastanza tempo qui." tagliò corto Ghecis. "Ricordate che la nostra missione è la liberazione dei Pokemon, e voi siete parte di questo grande progetto. Tornate subito alla base."

"Va... va bene!" esclamarono in simultanea le due recute, richiamando i loro Pokemon addormentati. Ghecis voltò loro le spalle e scomparve nell'oscurità... e subito dopo, i suoi scagnozzi lo seguirono, gettando a Touko e a Belle, che sembravano entrambe alquanto confuse, uno sguardo minaccioso. "Per questa volta ve la cavate così, mocciose... ma non crediate che andrà così anche la prossima! IL Team Plasma è dalla parte del giusto, e ve ne renderete conto! Comunque... per adesso ce ne andiamo! Ritenetevi fortunate!"

I due seguaci del Team Plasma voltarono le spalle a Touko, Belle e ai loro Pokemon... e se ne andarono, lasciando le due amiche molto spiazzate. Per quello che avevano visto loro, i due individui erano rimasti lì fermi, a parlare con qualcuno che loro due non potevano vedere, e la nebbia rosa che li circondava si stava a sua volta dissolvendo, immergendo nuovamente i resti del cantiere nell'inquietante tranquillità di prima. Munna era ancora acquattato in un angolo, e stava guardando le sue salvatrici con rinnovata speranza e gratitudine.

"Ma... cosa è successo qui?" si chiese Touko, tenendo in braccio la sua Petilil. "All'improvviso è apparsa quella strana nebbia... e quei due hanno cominciato a parlare con l'aria! Beh... se non altro se ne sono andati!"

"Sinceramente, a me va bene anche così." affermò Belle, tirando un sospiro di sollievo mentre accarezzava il suo Minccino. "Tuttavia, ammetto che mi piacerebbe sapere da dove è saltata fuori quella foschia... era nebbia dei sogni, vero? Quindi... forse c'era un altro Munna nei dintorni!"

"Mushaaaa..."

Una voce melodiosa riecheggiò da dietro un angolo, e sia le ragazze che Munna videro arrivare un altro Pokemon, che già dall'aspetto dava l'impressione di essere la versione evoluta di Munna: era un po' più grande, con un corpo grassottello di colore viola che fluttuava in aria a poche decine di centimetri dal suolo, mentre la sua testa simile a quella di un tapiro era rosata, separata dal corpo da un motivetto frastagliato. Teneva gli occhi costantemente chiusi, ed era in una posizione fetale che lo faceva sembrare perennemente addormentato. Le punte dei suoi corti arti terminavano conuno zoccoletto rosa, e un pennacchio di fumo rosa si dipartiva dalla sua fronte. Si stava avvicinando a Munna con fare protettivo, e il Pokemon più piccolo stava muovendo il naso verso di lui, quasi volesse parlargli e ringraziarlo.

"O forse più semplicemente è stato lui... vediamo un po'!" disse Touko, consultando il suo Pokedex e puntandolo verso il nuovo Pokemon, che si fermò a mezz'aria e voltò lentamente la testa verso le due ragazze. "IL Pokedex dice che si tratta di Musharna, la forma evoluta di Munna!"

"Musharna, il Pokemon Dormiveglia. Pokemon di tipo Psico. E' la forma evoluta di Munna quando viene esposto ad una Pietralunare. La nebbia dei sogni che viene emanata dalla sua testa prende la forma di cose presenti nei sogni che ha mangiato." spiegò il congegno elettronico. Musharna si avvicinò a Munna e lo accarezzò delicatamente con la sua corta proboscide, in modo da rassicurarlo.

"Credo di aver capito..." affermò Belle, indicando i due Pokemon. "Musharna ha usato la sua nebbia dei sogni per far vedere a quei due prepotenti qualcosa che li ha convinti ad andarsene. Beh, meglio così!"

"Munna, munna!" esclamò il piccolo Munna, indicando Belle e Touko con lo sguardo, e facendo sì che Musharna si voltasse verso di loro. Un po' imbarazzate, le due ragazze attesero mentre il Pokemon che sembrava dormire le osservava con attenzione... e infine chinò la testa in un segno di ringraziamento, ed emise una nuvoletta di fumo rosa dal pennacchio che usciva dalla sua testa, formando una piccola sfera di gas luccicante che restavasospesa in aria accanto alle due ragazze.

"Musha!" esclamò Musharna, facendo cenno alle due amiche di prenderla. Touko restò per un attimo ad osservarlo, e poi si rivolse a Musharna, ringraziandolo sentitamente.

"Davvero, Musharna... sono io che devo ringraziare te! Non sai quanto mi dai una mano!" affermò la ragazzina di Soffiolieve, tirando fuori dal suo zaino l'equipaggiamento che Zania le aveva prestato per raccogliere la nebbia dei sogni. Mentre Touko raccoglieva in una provetta la sostanza misteriosa, con Tepig e Petilil che assistevano con grande interesse, Munna iniziò a fluttuare verso Belle e guardò lei e i suoi Pokemon, Lillipup e Minccino, in maniera quasi implorante. Con un mormorio sorpreso, la ragazzina bionda si voltò verso il piccolo Pokemon Psico, che abbassò un po' la testa e ripetè il proprio nome.

"Mu munna, mun?" chiese, con l'aria di chi voleva chiedere un grosso favore. Il Lillipup di Belle drizzò un po' le orecchie e guaì un paio di volte, muovendo allegramente la coda mentre guardava verso la sua allenatrice.

"Aspetta... ho capito bene, Munna? Vorresti unirti alla mia squadra per ringraziarmi di averti difeso da quei due furfanti?" chiese la biondina, per poi sorridere allegramente e accettere la rihiesta di Munna. "Beh... certo, per me non ci sono problemi! Anzi... sono molto contenta che tu me l'abbia chiesto! D'accordo, allora... grazie ancora, Munna e Musharna! E... benvenuto in squadra, Munna!"

Belle tirò fuori una Pokeball e toccò delicatamente Munna con la superficie della sfera... e il Pokemon rosa a fiori si lasciò tranquillamente risucchiare e catturare. Poi, la ragazzina biona sollevò in aria la sfera contenente il suo nuovo Pokemon e lanciò un gridolino di gioia! "Evviva! Ho preso un Munna! E questo è il mio quarto Pokemon!" esclamò. "Grazie... grazie mille, Musharna! Ti siamo grate tutte e due per averci aiutato! Ti prometto che mi prenderò cura di Munna, e diventerà un grande Pokemon!"

"Sharna!" esclamò il Pokemon evoluto, agitando leggermente il pennacchio di fumo che si ergeva sopra la sua testa. Poi, assunse un'espressione vagamente imbarazzata e fece cenno alle due ragazze di seguirlo verso l'ala opposta dell'edificio in rovina. "Mu mushar..."

"Huh? E adesso che c'è? Mi sembra quasi che Musharna voglia dirci qualcos'altro..." disse Belle.

"In effetti, ora che ci penso..." disse Belle, mettendosi la provetta con la nebbia dei sogni nello zaino. "Ash, Pikachu e Misty dove saranno finiti?"

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"Hmm... grazie... ho mangiato abbastanza..." mormorò con tono beato Ash Ketchum, tranquillamente addormentato sopra un letto di foglie secche con il fedele Pikachu che dormiva al suo fianco. A poca distanza da lui, anche Misty era distesa a terra, e dormiva della grossa, con un aspetto innocente e tranquillo, con Alomomola a fianco... anche ora che la nebbia che li aveva avvinti si era diradata, gli effetti continuavano a farsi sentire sui due giovani allenatori, almeno finchè un paio di familiari figure non si avvicinò a loro e non cercò di scuoterli per farli svegliare. Touko si avvicinò ad Ash, scuotendolo per una spalla mentre quest'ultimo continuava a mormorare qualcosa circa le pietanze che lui e Pikachu stavano mangiando... mentre Belle si chinò su Misty e cercò di svegliarla. Per fortuna, non ci volle molto, e un attimo dopo, i due allenatori di Kanto e Pikachu si rialzarono mormorando qualcosa tra i denti.

"Ash? Misty? Che succede, state bene?" chiese Touko, mentre i due allenatori di Kanto, Pikachu ed Alomomola riprendevano i sensi e si sfregavano gli occhi, cercando di capire cosa fosse successo... Si guardarono per un attimo negli occhi,un po' confusi... e poi videro Touko e Belle, accompagnate da Musharna.

"Owww... più o meno sì... in effetti, stavo sognando di incontrare Lorelei, il mio idolo... e che lei mi nominava migliore allenatrice di Pokemon d'Acqua del mondo..." mormorò Misty, pensando che era un po' un peccato essere state interrotte nel bel mezzo di un sogno così bello. "Alomomola, stai bene? Ash, Pikachu? Ma... come mai ci siamo addormentati di colpo?"

"Non ne ho idea, Misty..." rispose Ash. "In effetti, stavamo guardando in giro, per vedere se c'erano tracce del Team Plasma... e all'improvviso, tutto è diventato confuso e siamo finiti nel mondo dei sogni. E che sogni, potrei aggiungere!"

"Pika pikachu..." disse Pikachu, indicando MUsharna che sembrava voler dire qualcosa... Il Pokemon Dormiveglia sospirò e chinò la testa come per chiedere scusa, mentre fluttuava verso gli stupefatti Ash e Misty.

"Quello... sembra un po' un Munna. E' la forma evoluta, vero?" chiese Misty. "ED è... stato lui a farci dormire?"

"Momola?" chiese Alomomola a Musharna, volendo avere una spiegazione.

Touko sospirò e si sfregò la nuca. "Beh... sì, è stato lui in effetti... c'era davvero il Team Plasma, da queste parti!" spiegò. Quando Ash, Misty e i loro Pokemon si voltarono stupiti verso le loro amiche di Unima, Touko si schiarì la voce e proseguì. "A quanto pare, alcuni di loro volevano la nebbia dei sogni per usarla per costringere gli allenatori a liberare i loro Pokemon. Stavano facendo del male ad un Munna per averla per sè... ma io e Belle li abbiamo fermati, e Musharna ci ha regalato la nebbia dei sogni per sdebitarsi!"

"Già... a quanto pare ha scambiato anche voi per dei malintenzionati, e vi ha mandati a nanna..." spiegò Belle. "Ma adesso l'equivoco si è chiarito. Oh, e poi Munna ha anche accettato di entrare a far parte della mia squadra!"

"Bel colpo, Belle... hai già una squadra abbastanza varia!" disse Ash. "Cavolo... peccato che oggi io e Misty ci siamo persi tutta l'azione!"

"In compenso, adesso sappiamo che non c'è da fidarsi del Team Plasma. Dicono di voler liberare i Pokemon, ma si comportano da vere carogne!" disse Misty con evidente indignazione. "Beh... l'importante è che i Pokemon siano sani e salvi, e che abbiamo la nebbia dei sogni! Oh, e complimenti per aver catturato Munna, Belle!"

"Hehehee... grazie! Ma ora... che ne dite se facciamo una capatina a Levantopoli e ci riposiamo un po'? Questa è stata una giornata molto avventurosa per tutti noi!" ringraziò la biondina. Touko e gli altri si dissero d'accordo, e Ash e Pikachu si rivolsero a Musharna per salutarlo e per dirgli che non serbavano rancore nei suoi confronti.

"E' tutto a posto, Musharna! Capiamo perchè lo hai fatto... e speriamo di rivederci, un giorno di questi!" disse il ragazzino. "Grazie ancora per la nebbia dei sogni!"

"Pika pika!" esclamò Pikachu, salutando Musharna. Il Pokemon Psico salutò a sua volta, muovendo una zampina e plasmando il fumo che usciva dalla sua testa nella forma di una mano che si muoveva a destra e a sinistra. Il ragazzo e i suoi compagni continuarono a salutare mentre si allontanavano dal cantiere dei sogni... e una volta che Musharna non fu più visibile, Ash sospirò e si voltò verso Misty, che a sua volta stava per rivolgergli la parola.

"Misty?" chiese il ragazzo. "Va... va tutto bene?"

"Certamente, Ash... dimmi, c'era... ehm... qualcosa di cui volevi parlarmi?" chiese lei, con un pizzico di imbarazzo. Sperava che Ash non se la fosse presa troppo a male per quel piccolo litigio di poche ore prima...

Ash si schiarì la voce e continuò. "Ecco... niente, volevo scusarmi. Hai ragione, io spesso agisco ancora senza pensare, e dovrei fermarmi un po' di più a riflettere. Beh... in fondo ho quasi sedici anni, e non sono più un bambino... quindi... ecco, avevi ragione a sgridarmi. Dovrei stare più attento alle mie priorità."

"Tranquillo, Ash... anch'io dovrei chiederti scusa, sono davvero un po' troppo focosa." disse Misty con tutta tranquillità. "Ecco... tutto qui. Spero che tu non te la sia presa a male."

"Secondo te? Io potrei mai prendermela a male? Hehehee..." scherzò Ash. Contenti che la cosa si fosse risolta bene, Ash e Misty si avvicinarono e si scambiarono un rapido, tenero bacio, mentre Pikachu ed Alomomola si guardavano con espressione di intesa - il pesce luna rosa fece l'occhiolino al topolino elettrico, che rispose guardando il suo allenatore e la sua fidanzata... e poi mostrando un segno di vittoria al grazioso pesce rosa.

"Pikachu!"

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"E così, voi avete usato violenza contro quel Munna, allo scopo di estrarre la sua nebbia dei sogni..." disse, in una stanza sotterranea semi-illuminata, un uomo vestito di eleganti vesti di colore neutro che ricordavano un po' quelle di un mago o di un sacerdote taoista, con barbetta e baffetti bianchi e due radi cespugli di capelli bianchi che spuntavano dai lati di un piccolo copricapo di colore rosso-marrone. Malgrado il suo inoffensivo aspetto da nonno, il vecchietto era piuttosto adombrato, mentre camminava lentamente attorno ai due seguaci del Team Plasma che avevano cercato di estrarre la nebbia dei sogni a Munna... "Questo... è un comportamento indegno di un leale soldato del Team Plasma! Maltrattare i Pokemon... è una cosa che fanno i barbari contro cui noi ci battiamo! Non possiamo certo abbassarci al loro stesso livello!"

"Mi... mi dispace, Saggio Giano..." disse la donna, tenendo la testa bassa. "Il fatto è che... beh, quella nebbia dei sogni ci serviva, e il nostro scopo è la libertà dei Pokemon, quindi... insomma, il fine giustifica i mezzi, no?"

Il vecchietto le restituì uno sguardo offeso. "Attenta a quello che dici! Questo è il primo passo verso la corruzione!" esclamò. "Non sono interessato alla vostra giustificazione. Non c'è motivo che renda ammissibile il maltrattamento di un Pokemon! Noi del Team Plasma siamo nati per opporci a questo, e il nostro re, l'eroe che cambierà il mondo, ha giurato che nella nuova era non ci saranno simili angherie verso le meravigliose creature chiamate Pokemon!"

Il vecchietto fece una pausa, e vedendo che i suoi sottoposti non rispondevano e restavano invece fermi al loro posto, con rabbia e rassegnazione, diede la sua sentenza.

"Per cui... siete radiati dal Team Plasma, con effetto immediato. Restituite le vostre Pokeball e andatevene dove volete. Purchè sia lontano da noi. Non tolleriamo più la vostra presenza."

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CONTINUA...

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemn scritta da: Justice Gundam

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"Bene... e con questo, siamo riusciti ad ottenere la nebbia dei sogni che la signorina Zania stava cercando!" affermò con decisione Ash, guardando la provetta che Touko aveva raccolto solo un'ora prima. Il gruppo si era fermato al Pokemon Center, giusto il tempo di controllare se i loro Pokemon stessero bene.. e per fortuna, i Pokemon di Touko e di Belle non avevano subito danni troppo rilevanti in quella battaglia con gli uomini del Team Plasma. Un semplice passaggio nella macchina di guarigione, ed erano già come nuovi! "Tuttavia, che il Team Plasma stia facendo questo è un po' preoccupante. Quindi, Touko... tu dici che attaccano gli allenatori per sottrarre loro i Pokemon e liberarli?"

"Almeno, questo è quello che hanno detto quei tipi che io e Belle abbiamo affrontato." spiegòla ragazzina di Soffiolieve, seduta su una panchina, nella sala d'attesa del Pokemon Center, con accanto la sua amica bionda. "Hanno detto che il loro scopo è salvare i Pokemon dagli allenatori che li sfruttano, e hanno cercato di attaccarci per sottrarci i nostri Pokemon."

"Io... non sono molto intelligente, e certe cose non le capisco subito, ma non riesco proprio a capire come facciano quelle persone a dire che quello che fanno loro non è sfruttare i Pokemon..." disse Belle, accarezzando il Munna che si era unito da poco alla sua squadra. Il Pokemon Psico stava dormendo tranquillamente sulle ginocchia della sua nuova allenatrice, con espressione beata e tranquilla, mentre Belle parlava ai suoi compagni. "Stavano maltrattando questo Munna per costringerlo a fare la nebbia dei sogni, e volevano usarla per convincere gli allenatori a rilasciare i loro Pokemon. In che modo quello che fanno è diverso da quello che fanno gli allenatori senza scrupoli di cui parlano?"

"Quello che dicono è tutta una scusa per giustificare quello che dicono e fanno, ragazze... non dovete prestare loro ascolto!" affermò Misty, scuotendo la testa. "Sono come tutte le altre organizzazioni criminali che ogni tanto saltano fuori... si riempiono la bocca di queste parole... liberare i Pokemon, fare del bene al mondo... ma poi quando vai a vedere non sono altro che un branco di malfattori."

"Dovremmo parlare con le agenti Jenny di Unima..." affermò Ash, per poi guardare verso il banco dell'infermiera Joy. "Comunque, adesso i nostri Pokemon dovrebbero essere pronti. Belle, tu che cosa hai intenzione di fare, adesso? Vuoi venire con noi ad affrontare la palestra di Levantopoli, oppure prosegui per conto tuo?"

"Sinceramente, non mi sento ancora pronto per affrontare la palestra..." rispose Belle con incertezza. "Pensavo di restare ancora un po' da queste parti per allenare i miei Pokemon, e magari provare a sfidarla più avanti, quando mi sentirò più sicura!"

"Più o meno è la stessa cosa anche per noi..." rispose Touko. "Tra oggi e domani, ci alleneremo e faremo in modo che i nostri Pokemon siano ben preparati... e poi, sfideremo la nostra prima Palestra! Accidenti, mi sento eccitatissima! Se penso che fino a pochi giorni fa non potevo fare altro che sognare di fare un viaggio come questo... e assieme a due amici provenienti da un altro continente!"

"Pika pi, pikachu pika?" chiese Pikachu al suo migliore amico, curioso di sapere se avrebbe avuto la possibilità di sgranchirsi un po' le zampe. Rimase leggermente deluso quando Ash lo accarezzò sulla testa, dicendogli che avrebbe dovuto aspettare ancora un po'.

"Scusa, Pikachu... ma vorrei tenerti ancora un riserva, almeno per queste prime palestre!" affermò il ragazzino. "Il problema è che tu, adesso come adesso, sei troppo forte, e se facessi combattere te, non avrei la possibilità di fare più esperienza con i Pokemon di Unima. Quando mi troverò ad affrontare sfide più impegnative... allora mi rivolgerò anche a te, va bene?"

"Pikachu..." rispose con un'alzata di spalle il topolino elettrico. Non era molto contento di restarsene in disparte mentre Oshawott, Deerling e Rufflet combattevano... ma comprendeva il punto di vista del suo migliore amico.

"Magari puoi dare una mano agli altri Pokemon ad allenarsi, non credi?" chiese Ash, cercando di far sentire utile Pikachu. "Credo che Oshawott e gli altri non potranno trarre altro che vantaggi dal farsi allenare da un Pokemon forte come te!"

L'umore di Pikachu migliorò all'istante, e il topolino elettrico annuì e drizzò le orecchie. "Pika!" esclamò, muovendo la coda con decisione.

"Bene! Allora possiamo contare su un allenatore di tutto rispetto!" affermò Misty. "Con lui, Touko... puoi stare sicura che i tuoi Pokemon saranno in forma per quando affronteremo la palestra!"

Quando l'infermiera Joy chiamò i ragazzi per riconsegnare loro i Pokemon, Touko e Belle si alzarono dalla panchina e si avvicinarono al bancone, dove l'infermiera dai capelli rosa consegnò loro le Pokeball una alla volta, mentre Ash e Misty si sedevano al loro posto e approfittavano di quel momento per parlare un po'. In particolare, a Misty premeva sapere qualcosina circa quello che era successo durante quel sonnellino fuori programma che si erano fatti nel cantiere dei sogni. "Senti, Ash... quando quel Musharna ci ha fatti dormire, non è che per caso hai sognato... la stessa cosa che avevi visto nel laboratorio della signorina Zania, qualche giorno fa?" chiese la ragazzina dai capelli rossi, la cui voce aveva già un timbro un po' meno diretto.

Ash si schiarì la voce, notando come Misty si fosse leggermente innervosita. "Beh... se vuoi dire che mi sono visto su un podio assieme a Pikachu, dopo aver vinto lo scontro decisivo per il titolo di Pokemon Master... beh, sì, in effetti ho sognato proprio questo! E tu... beh, immagino che il tuo sogno sia stato quello di ricevere il titolo di migliore allenatrice di Pokemon d'Acqua del mondo, magari dalla signorina Lorelei... dic bene?"

"Heheheheee... beh, mi conosci troppo bene, vero, Ash?" affermò la rossa, per poi guardare da un'altra parte e sospirare. "Però... c'era qualcosa in più nel sogno che ho fatto io, e che non avevo visto dalla signorina Zania..."

"In realtà... anch'io ho visto qualcosa in più..." affermò Ash, mentre le mani dei due allenatori si avvicinavano lentamente. Un leggero rossore si dipinse sulle guance dei due ragazzi, e Pikachu, capendo come stavano le cose, sorrise tra sè e si allontanò un po' per dare al suo migliore amico e alla sua fidanzata un po' di spazio per loro. Chissà perchè, da quando Ash e Misty si erano dichiarati, aveva l'impressione che fossero migliorati molto anche come allenatori...

Ash e Misty rimasero per un po' a guardarsi imbarazzati, e Ash esitò per qualche istante prima di dire che altro aveva visto nel suo sogno. "In realtà... avevo visto qualcosa in più nel mio sogno. C'era... beh, c'era un bel po' di pubblico a guardare il mio ultimo scontro con Lance, e in prima fila, davanti a tutti... c'eri tu, Misty!" rispose, il rossore sulle sue guance che si faceva più pronunciato.

Misty ridacchiò di nuovo, facendo un po' più rossa anche lei. "Beh... è una bella combinazione, Ash... perchè anch'io ho visto te in prima fila, quando ho sognato! Ti ho visto che mi incoraggiavi... e mi applaudivi quando stavo vincendo! Quando... quando ho battuto l'ultimo Pokemon di Lorelei, ho visto che tu e Pikachu vi eravate addirittura commossi! Hehehee... non è che per caso ti sta venendo il cuore tenero?" affermò. I due fidanzatini risero in un misto di imbarazzo e allegria... e si avvicinarono per scambiarsi un rapido bacio, poi Ash si sfregò la nuca con una mano e cercò di volgere il discorso ad altri argomenti. "Beh, questa nebbia dei sogni è davvero strana... chissà che cosa scoprirà la signorina Zania quando gliela consegneremo! A questo proposito... forse faremmo meglio ad avvisarla, non credi?"

Misty annuì, e i due fidanzati, accompagnati da Pikachu, si diressero al videotelefono posto all'angolo opposto della sala d'attesa, mentre Touko e Belle ringraziavano l'infermiera Joy e recuperavano i loro Pokemon. Ash tirò fuori una carta telefonica e la inserì, per poi comporre il numero che Zania aveva dato loro prima che partissero da Quattroventi. Non ci volle molto prima che l'immagine di Zania apparisse a video, e la giovane donna si aggiustò gli occhiali e sorrise contenta quando vide i due ragazzini e il Pokemon di Kanto apparire davanti a lei. "Ehilà, ragazzi!" esclamò Zania. "Vedo che siete arrivati a Levantopoli... allora, com'è andata?"

"Signorina Zania... ce l'abbiamo fatta! Siamo arrivati a Levantopoli, abbiamo fatto un giretto nel cantiere dei sogni, e siamo riusciti a prendere un campione di nebbia dei sogni!" annunciò Ash. "Adesso ce l'ha Touko... tra qualche giorno, dopo che avremo vinto la sfida in palestra, torneremo da lei a consegnarle la nebbia dei sogni, se le va bene!"

"Oh, non c'è bisogno che voi vi scomodiate a tornare qui a Quattroventi, con tutta la strada che avete già fatto..." rispose Zania, muovendo una mano davanti a sè. "Tra un paio di giorni passerò lì vicino a Levantopoli, e potrete darmi la nebbia dei sogni quando ci incontreremo. Ci incontreremo alla Nursery Home poco fuori la città... Così, voi avrete tutto il tempo che vi serve per allenarvi e vincere la Medaglia Trio! E a questo proposito, vi sento molto sicuri di voi stessi!"

"Beh, sa com'è... Ash non è uno che si imbarca in uno scontro pensando che potrebbe perdere!" scherzò Misty. "A volte vorrei che ragionasse un po' di più prima di dire certe spacconate, ma in fondo ha fatto diversi passi avanti in questo senso, da quando l'ho conosciuto!"

"Pikachu! Pika pi pi pika chu!" affermò Pikachu, facendo il segno dell'okay alla collega della professoressa Aralia, che ridacchiò divertita.

"Hehehee... mi stai diccendo che ti occuperai tu stesso di allenare i Pokemon di Touko come si deve, eh, Pikachu?" chiese. "Bene, allora immagini che non ci sia da preoccuparsi! Sarà interessante vedere come ve la caverete, quindi sappiatemi dire!"

"Senza dubbio!" rispose Touko, apparendo quasi dal nulla dietro Ash, Pikachu e Misty, con le sue Pokeball ben strette in mano. "Tra pochi giorni ci sarà la mia prima sfida in palestra... e farò del mio meglio per guadagnare la mia prima Medaglia! E anche Belle farà la stessa cosa tra non molto!"

"Bene, bene... in tal caso, non mi resta altro da fare che augurarvi buona fortuna!" affermò Zania. "Ci vediamo presto... mi raccomando, tenetela bene, la nebbia dei sogni! Se la mia ricerca proseguirà come da programma, credo che tra un po' potrò fare una scoperta veramente rivoluzionaria!"

"Stia tranquilla, signorina Zania!" rispose Touko, facendo il segno dell'okay. "La terremo come si deve... e la sua ricerca potrà proseguire! Le facciamo tanti auguri anche noi!"

Zania annuì, e la chiamata si interruppe dopo che tutti si furono scambiati i saluti di rito. Poi, Belle indicò l'ora, mostrata su un orologio digitale appeso al soffitto del Pokemon Center. Con grande sorpresa di tutti, erano già le quattro del pomeriggio. C'era ancora tempo per allenarsi, ma meno di quello che si erano aspettati.

"Avete visto, ragazzi? Non mi ero proprio accorta che il tempo fosse passato così in fretta..." affermò la biondina, aggiustandosi il berrettino verde sulla testa. "Che cosa ne dite... facciamo un altro giro al cantiere dei sogni per allenarci un po'?"

"Pika pika!" rispose Pikachu, preparandosi ad impartire le sue prime lezioni ai suoi colleghi più recenti...

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Il giorno dopo, nel cantiere dei sogni, in una piccola stanza diroccata che si adattava benissimo a fare da palestra per i Pokemon che si volevano addestrare, Ash, mIsty e Touko si stavano preparando alla sfida in palestra, dopo che Belle aveva salutato il gruppo ed era tornata ad allenarsi per conto suo...

"Okay, Oshawott, Rufflet! Vediamo come ve la cavate in due contro Pikachu!" esclamò Ash. Il suo starter d'Acqua e il Pokemon aquilotto si erano schierati davanti a Pikachu, che stava facendo loro cenno di avvicinarsi atteggiandosi a maestro d arti marziali! Pikachu si coprì il pugno destro con la mano sinistra e si inchinò davanti ad Oshawott e Rufflet, che ricambiarono e si misero in guardia. Dall'altra parte della stanza, Touko stava facendo un po' di pratica con i Pokemon di Misty, e in particolare stava facendo allenare Petilil e Tepig... mentre Misty aveva fatto uscire Alomomola e Seadra.

Rufflet attaccò Pikachu per primo, scagliandosi contro di lui con un attacco Furia rapidissimo e inesorabile... ma Pikachu, sfruttando la sua maggiore esperienza ed agilità, riuscì ad evitare tutti i colpi che Rufflet gli stava scagliando contro, e pur retrocedendo, dava l'impressione di avere il controllo completo della situazione. Oshawott, credendo di poter approfittare del momento in cui Pikachu era distratto con Braviary, scivolò verso di lui e cercò di attaccarlo con Conchilama, brandendo la sua conchiglia a pettine come se fosse stata una spada, ma Pikachu si rivelò una volta di più un avversario scaltro, e parò il colpo con il suo attacco Codacciaio, facendo saltare di mano la conchiglia al Pokemon lontra.

"Oshaaaaaa!" esclamò scnvolto Oshawott, guardandosi la mano vuota. Poi, lasciando perdere tutto, corse verso la conchiglia e si chinò per raccoglierla... soltanto per essere raggiunto in pieno volto da un Attacco d'Ala da parte di Rufflet, che si era staccato da Pikachu e, con grande sorpresa sia del topolino elettrico che del suo allenatore, era andato da Oshawott per tirargli uno schiaffo! Il rumore del colpo, abbastanza potente da far cadere Oshawott a terra, risuonò nella stanza semidistrutta, e Ash e i suoi compagni si voltarono verso Oshawott e Rufflet, talmente stupiti che per un attimo non riuscirono a dire nulla! Il Pokemon lontra era rimasto seduto sul pavimento, e guardava Rufflet con gli occhi spalancati, massaggiandosi la guancia sulla quale l'ala di Rufflet aveva lasciato un segno rosso!

"Pika pikachu? Pika!" esclamò Pikachu, scuotendosi per primo dal suo stupore, e poi andando a muso duro verso Rufflet per chiedergli spiegazioni.

"Perchè hai fatto questo, Rufflet? Non è giusto prendersela così con un tuo compagno!" lo rimproverò Ash. L'aquilotto, senza mostrarsi in alcun modo pentito per quello che aveva fatto, indicò la conchiglia di Oshawott, ancora a terra vicino al Pokemon lontra, e gettò uno sguardo di disapprovazione al suo compagno.

"Ruff! Rufflet!" esclamò, spiegando il motivo per cui aveva colpito Oshawott. Pikachu corrugò la fronte, restando un po' stupito dalla spiegazione... ma poco dopo, si voltò verso Ash e cominciò a spiegare.

"Pika pi, pikachu pika pika!" esclamò, indicando anche lui la conchiglia di Oshawott rimasta sul pavimento. Il ragazzo sbattè le palpebre, un po' confuso, e poi diede la spiegazione che anche Misty e Touko stavano cercando.

"Rufflet... era piuttosto seccato del fatto che Oshawott abbia abbandonato tutto e sia corso a raccogliere la sua conchiglia. Un po' come era successo alle terme..." spiegò Ash. "Quando Deerling aveva calciato via la conchiglia di Oshawott, Oshawott era stato preso dal panico ed era corso a riprendersela."

"Oh, sì... ce lo ricordiamo bene tutte e due..." mormorò con malcelato sarcasmo Touko, gettando una breve occhiataccia alla lontra e ad Ash!

Ash si schiarì la voce, cercando di non ricordare quel particolare momento. "Ehm... e quindi, come stavo dicendo..." affermò. "Rufflet ha capito che Oshawott ha questo punto debole, e sta cercando di inculcargli in mente che può combattere anche senza usare la conchiglia."

"Il fatto è che potrebbe usare anche dei mezzi più gentili..." commentò Misty. "Facendo così, non se lo renderà certo amico."

Rufflet guardò Misty con espressione poco convinta, come per dire che le maniere brusche erano l'unico modo sicuro di ottenere risultati. Ash, ancora poco convinto, raccolse da terra la conchiglia di Oshawott e le restituì al suo starter di Unima, che la recuperò con gratitudine.

"Osha sha!" esclamò sorridente.

"Di niente, Oshawott!" rispose Ash con un occhiolino. Un attimo dopo, però, si fece un po' più serio. "Tuttavia... non posso negare che Rufflet ha la sua parte di ragione. Se perdi quella conchiglia, ti fai prendere dal panico e non riesci più a combattere... bisognerebbe trovare un modo per fare sì che tu possa continuare a combattere anche senza quella conchiglia, non sei d'accordo anche tu?"

"O... Osha?" chiese Oshawott, guardando con sospetto ora Ash, ora Pikachu. Il topolino elettrico annuì seriamente, indicando con un cenno della testa l'arma improvvisata del Pokemon d'Acqua. Tuttavia, quello che Ash disse poco dopo tranquillizzò Oshawott, facendogli capire che era un problema che poteva tranquillamente essere rimandato a più avanti.

"Comunque, per adesso va bene così." affermò Ash. "Non ti preoccupare, Oshawott... più avanti vedremo di sviluppare meglio la tua tecnica di combattimento, in modo che tu non debba preoccuparti per la tua conchiglia. Ora però pensiamo ad allenarci per affrontare la palestra, va bene, ragazzi?"

"Ruff, ruff..." affermò Rufflet con un'alzata di spalle. Sperò tra sè che la troppa premura di Oshawott nei confronti della sua conchiglia non finisse per nuocere loro prima che Ash facesse qualcosa a riguardo...

Misty e Touko avevano già ripreso l'allenamento: il Tepig e il Petilil della ragazzina di Soffiolieve se la stavano cavando egregiamente contro Alomomola, evitando i controllati attacchi di tipo Acqua che il pesce luna rosa scagliava loro contro... mentre con Seadra, che era decisamente più forte ed esperto, cercavano di tenersi a distanza e difendersi dai suoi attacchi. Grazie alla combinazione di potenza e velocità degli attacchi di Seadra, i Pokemon di Touko stavano migliorando in maniera quasi percettibile in agilità e resistenza. Seadra cominciava lanciando alcune bolle d'acqua a bassa velocità, trattenendosi il più possibile in modo da non fare del male ai Pokemon di Touko nel caso qualcosa fosse andato male... e poi aumentava man mano il ritmo, sparando bolle sempre più velocemente. Grazie a questo accorgimento, i Pokemon di Touko man mano imparavano a dosare le energie e a velocizzarsi.

In particolare, il piccolo e timido Petilil stava dimostrando una inaspettata dose di coraggio e determinazione, ora che si trattava di allenarsi. Anche se sapeva che Seadra era molto più forte di lui, il Pokemon simile ad un germoglio si faceva avanti, senza esporsi troppo ma senza neanche risparmiarsi. Sembrava che volesse dimostrare alla sua nuova allenatrice di essere una degna aggiunta al suo gruppo... e in effetti, per certi versi il suo atteggiamento ricordava molto quello di Tepig. Misty si chiese se questo non avrebbe portato allo sviluppo di una rivalità tra i due, come erastato tra Charizard, Sceptile, Infernape e Meganium... tuttavia, per il momento, l'importante era cercare di preparare i Pokemon di Touko per lo scontro che si sarebbe tenuto l'indomani. Non avevano idea di che Pokemon avrebbero usato i fratelli di Levantopoli, ma con un Pokemon di Fuoco e uno d'Erba abbastanza ben allenati, Touko avrebbe dovuto avere delle buone possibilità.

"Hey, Tepig, Petilil... vedo che ce la state mettendo tutta!" esclamò Touko, vedendo il maialino di fuoco che eseguiva un audace slalom tra le bolle scagliate da Seadra. "Ma... cercate di non strafare! Non è il caso di arrivare esausti allo scontro con i Capipalestra, okay?"

"Pig! Tepig!" esclamò lo starter di Fuoco, scansandosi nel momento in cui una raffica di bolle si schiantò sulla piastrella, mancandolo di pochissimo. Touko sorrise vedendo l'impegno che Tepig ci stava mettendo nell'allenamento... come poteva qualcuno pensare che un Pokemon del genere fosse inutile? Detto questo, però, sperò che Tepig non volesse strafare, e che non cercasse di fare più di quanto rientrasse nelle sue forze...

"Okay, Seadra... adesso rallenta un po'!" si raccomandò Misty. "Non è il caso di far stancare troppo Tepig! Okay... adesso proviamo con un esercizio un po' più tranquillo..."

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La sera era arrivata velocemente, e dopo aver fatto una camminata tutti assieme fino al Pokemon Center, e aver fatto riposare i loro Pokemon, Ash e le sue compagne di viaggio si apprestavano a scegliere un posto dove cenare. Levantopoli era una città abbastanza grande - in effetti, Ash, Pikachu e Misty avevano avuto sempre l'impressione che le città di Unima fossero in media più grandi di quelle di Kanto e Johto - e a guardarsi bene attorno, c'era solo l'imbarazzo della scelta per quanto riguardava scegliere un posto dove andare a cenare. Tuttavia, proprio per questo era un po' difficile scegliere... ogni locale aveva qualcosa che lo faceva sembrare interessante, e i ragazzi non erano sicuri di dove andare.

"Cavolo... non immaginavo proprio che ci fosse una tale possibilità di scelta, da queste parti!" affermò Ash, passando vicino ad una tavola calda che vendeva hamburger e hot dog. "Forse faremmo meglio a sceglierne uno a caso, e andare lì a mangiare. Il mio povero stomaco reclama i suoi diritti, ormai..."

Touko sospirò e stava per rispondere che a quel punto, a lei andava bene qualsiasi cosa... quando qualcuno si intromise educatamente nella conversazione.

"Ehm... scusate se disturbo, signori, ma ho sentito che avete qualche problema a scegliere il posto dove cenare." disse il nuovo arrivato. Quando Ash, Pikachu, Misty e Touko si voltarono verso di lui, videro che si trattava di un giovanotto che sembrava avere più o meno l'età di Ash, con corti capelli verdi un po' scompigliati - Misty pensò che quel ciuffetto sulla fronte assomigliava ad un ciuffo d'erba - occhi dello stesso colore e un'espressione tranquilla ed educata sul viso. Era vestito come un cameriere di un ristorante di alta classe, con una camicia bianca e immacolata sotto una giacca nera senza maniche, un papillon di colore verde chiaro, pantaloni di raso nero e scarpe lucide, e si stava rivolgendo al terzetto di amici con un elegante inchino. "Se mi è concesso di suggerirvi, il ristorante che io e i miei fratelli gestiamo è considerato da molti il migliore di questa città, e saremmo molto onorati se voleste sceglierlo come luogo per cenare."

"Oh... beh, grazie per il suggerimento. A questo punto, credo che sarebbe una buona idea." affermò Misty, facendo anche lei un piccolo inchino per ringraziare il ragazzo dai capelli verdi. "Ash, Pikachu, Touko... voi che cosa ne dite?"

"A questo punto, per me un posto vale l'altro... comunque va bene, io accetto!" affermò.

"Anch'io!" rispose Touko, poi si volse verso il giovanotto dai capelli verdi. "A proposito, potremmo sapere il tuo nome?"

Il giovanotto vestito da cameriere fece un modesto sorriso. "Mais oui, mademoiselle!" rispose, mischiando qualche parola in francese al discorso. "Il mio nome è Spighetto, e ho l'onore di essere uno dei Capipalestra di Levantopoli, nonchè uno dei proprietari del ristorante più famoso di questa città, e un conoscitore di Pokemon di classe A. Sono molto onorato di fare la vostra conoscenza, signori e signore." Concluse la frase facendo un altro dei suoi inchini da gentleman, e Touko sgranò gli occhi stupefatta alla rivelazione.

"Cosa, cosa? A... Aspetta un momento, mi stai dicendo... che tu sei uno dei Capipalestra di questa città, e al tempo stesso... voi gestite un ristorante?" chiese. "Avevo sentito parlare di un ristorante di alta classe da queste parti, ma non mi aspettavo che c'entrasse qualcosa con la palestra!"

"Pika pikachu?" chiese Pikachu, attirandosi lo sguardo un po' incuriosito di Spighetto, che subito dedusse che quel ragazzo dai capelli neri con il berrettino da baseball doveva per forza venire da un altro continente. Anzi, era altamente probabile che si trattasse di quel ragazzo di nome Ash Ketchum che aveva vinto il campionato della Lega di Sinnoh soltanto qualche mese prima, e che aveva in seguito partecipato ad un'operazione congiunta delle Leghe Pokemon di tutti e quattro i continenti dell'Est...

Tuttavia, Spighetto non disse niente in prposito, e si limitò a sorridere educatamente a Touko. "In effetti è così, mademoiselle. Il nostro ristorante e la palestra di Levantopoli hanno molto più in comune di quanto lei non pensi... ma immagino che voi non siate qui perchè io vi annoi con questi dettagli prolissi." affermò. Se voi lo desiderate, vi posso guidare fino al ristorante che io e i miei fratelli gestiamo. Faremo del nostro meglio per rendere gradevole la vostra serata."

"Va bene! ACcettiamo!" affermò Ash, dopo essersi rapidamente consultato con Pikachu e le sue due compagne di avventura. "Grazie, Spighetto, ci togli da una situazione un po' problematica!"

"In realtà, Ash... stavamo soltanto andando in giro a cercare un posto dove mangiare." volle precisare Misty. "Giusto per non dover mangiare anche stasera i soliti cibi in scatola."

Ash ridacchiò e si sfregò la nuca. "Hai ragione, Misty... ma sai che mangiare bene è anche quello importante per me!" si giustificò. "E ora che Brock non viaggia più con noi, dobbiamo arrangiarci con quello che abbiamo. Quindi, visto che stasera si può cambiare..."

"Bene, mi fa piacere che abbiate accettato." disse educatamente Spighetto. "Allora... se voleste seguirmi, s'il vous plait... A proposito, Ash... ti chiami così, giusto? Mi devo congratulare con te per il rapporto che c'è tra te e il tuo Pokemon!" Indicò con lo sguardo Pikachu, che come sempre era accucciato sulla spalla di Ash, e il topolino elettrico indicò sè stesso con un dito, sbattendo gli occhi per la sorpresa.

"Pika?" chiese.

"Huh? Ma... scusi, signor Spighetto, come fa a dire che c'è un buon rapporto tra Ash e il suo Pikachu così, senza neanche averli mai visti in azione?" Chiese Touko, incuriosita. Non aveva mai visto nessuno fare una cosa del genere...

"Beh... se voleste perdonare la mia mancanza di modestia, io sono un conoscitore di Pokemon di classe A. Il compito di noi conoscitori di Pokemon è, a partire da dettagli apparentemente insignificanti, cercare di capire come un Pokemon si relaziona con il suo allenatore, e dare un giudizio sul loro rapporto." rispose Spighetto, mentre guidava il gruppetto di amici attraverso le strade semi-illuminate di Levantopoli. "Ora, semplicemente da eementi quali la postura, la respirazione, il rilassamento di un Pokemon, si possono già trarre delle conclusioni sul rapporto che intercorre con l'allenatore. Certo non è una scienza esatta, ma i conoscitori di più alto livello possono comprendere molte cose su un Pokemon e sul suo allenatore semplicemente guardandoli bene. E io posso vedere con facilità che il rapporto tra te e il tuo Pikachu, Ash... ha un gusto unico e del tutto speciale. Una commistione quasi perfetta di dolce e salato, con giusto un retrogusto piccante che rappresenta il tocco di classe necessario ad un piatto spettacolare! Dovete essere davvero molto amici, tu e il tuo Pokemon..."

"Lui è Pikachu..." spiegò Ash, accarezzando il suo starter sulla testa. "E... sì, è stato il mio primissimo Pokemon, ed è tuttora il mio migliore amico! Grazie delle buone parole... anche se sinceramente non me ne intendo per niente di gusti e aromi! Hehehee..."

"Certo, ha un modo un po' originale di esprimere il suo giudizio sui Pokemon..." affermò Misty, con una piccola goccia di sudore che le scendeva dalla nuca.

Spighetto fece una breve, educata risata a bocca chiusa. "In effetti, c'è il fatto che io lavoro in un ristorante, e tendo ad usare metafore basate sul gusto per rappresentare l'impressione che ho avuto di un Pokemon." spiegò. "La cosa tende a cogliere qualcuno di sorpresa... comunque, eccoci arrivati. Benvenuti al ristorante che io e i miei fratelli gestiamo!"

Dopo una passeggiata di alcuni minuti, Spighetto aveva condotto Ash, Pikachu, Misty e Touko ad un grande edificio dall'aspetto molto simile a quello di un'elegante villa in stile occidentale, con grandi finestre che davano sulla piazza principale di Levantopoli, in quel momento immersa in un mare di luci ed insegne colorate. Una breve rampa di scale portava ad una grande doppia porta di legno scuro, che sembrava piuttosto antiquata, almeno se raffrontata ad una città come quella, che dava l'impressione di essere abbastanza moderna. Dall'interno provenivano i suoni che ci si potrebbe aspettare da un ristorante, e si poteva facilmente capire che c'erano molte persone all'interno. Le luci erano accese, e l'edificio dava nel complesso l'impressione di un luogo tranquillo, di alto livello ma comunque accogliente. Spighetto invitò i suoi nuovi compagni ad entrare, e i quattro amici varcarono lentamente la porta d'ingresso e guardarono all'interno. Si trattava davvero di un ristorante di alta classe, con i muri tappezzati di rosso e dei tavoli dalle tovaglie bianche disposti ordinatamente, sotto lampadari di cristallo. A diversi tavoli erano sedute giovani donne che erano nel bel mezzo del loro pasto, o che comunque si stavano parlando.

Mentre Ash e i suoi compagni si guardavano attorno, cercando di orientarsi, a loro si avvicinarono altri due giovanotti che non solo erano vestiti esattamente come Spighetto, ma che gli assomigliavano molto anche come aspetto fisico. Uno di loro aveva i capelli rossi, pettinati in modo da assomigliare ad una fiamma, e indossava un papillon rosso. L'altro aveva i capelli blu, un po' lunghi e pettinati in modo da ricordare due getti d'acqua che fluivano, e indossava un papillon blu. Quest'ultimo si fece avanti, e si inchinò educatamente davanti al gruppo. "Benvenuti, signori. Vedo che nostro fratello Spighetto ha portato dei nuovi clienti." osservò. "Il mio nome è Maisello. Piacere di conoscervi, signori, e benvenuti nel nostro ristorante."

"E il mio nome è Chicco." disse il giovanotto dai capelli rossi. "Prego... permetteteci di accompagnarvi al vostro tavolo."

"Cavolo... questo sì che è un posto di classe!" affermò Touko, mentre lei e i suoi compagni di viaggio seguivano Spighetto e i suoi fratelli verso il tavolo che sarebbe stato loro assegnato. "Spero solo che non ci venga a costare troppo..."

"Non vi preoccupate, signori. Sono convinto che trovare anche le tariffe, così come il pasto, di vostro gradimento." affermò Maisello, per poi indicare ad Ash e ai suoi compagni un tavolo in un angolo del ristorante, dove avrebbero potuto stare tranquilli loro tre e i loro Pokemon. "Comunque, per il momento... prego, accomodatevi, e fate pure la vostra scelta tra i nostri menù!"

"E non abbiate fretta, decidete pure con calma." disse Chicco. "Uno di noi passerà a prendere le vostre ordinazioni tra qualche minuto!"

Mentre i tre fratelli salutavano e si allontanavano, Ash e i suoi compagni di viaggio si guardarono a vicenda... e Misty alzò le spalle e sorrise tranquillamente. "Beh, questa non me l'aspettavo proprio. Comunque, è un bel posto, tutto sommato! Non siete d'accordo anche voi?"

"Pikachu..." mormorò Pikachu un po' intimorito. I posti così eleganti e formali non erano esattamente i suoi preferiti. Però, se non altro, sembrava un buon posto per rilassarsi, sia per lui che per il resto dei Pokemon del gruppo. E se ad Ash e a Misty andava bene, anche lui si poteva adattare. Uno dopo l'altro, Ash, Misty e Touko fecero uscire il resto dei loro Pokemon, che si disposero ordinatamente accanto al muro e si sgranchirono un po' le zampe...

"Tutto bene, ragazzi? Stasera ci sarà da rilassarsi..." disse Ash rivolto ad Oshawott, Rufflet e Deerling. Touko aveva fatto uscire il suo Tepig, assieme a Petilil e a Pidove, mentre i Pokemon di Misty, più grandi rispetto agli altri, si erano disposti a cerchio attorno al tavolo, in modo da non intralciare troppo i loro compagni. Pikachu si stiracchiò e fece cenno agli altri Pokemon che potevano rilassarsi anche loro... ma mentre Deerling ed Oshawott non ebbero problemi a rilassarsi, Rufflet mantenne la sua espressione severa. Ash ebbe l'impressione che quel Rufflet non era il tipo di Pokemon che abbassava facilmente la guardia...

"Bene... allora vediamo un po'... io prenderei un'insalatone! Speriamo soltanto che ce ne siano alcune senza carote nè pomodori..." affermò Misty.

"Allora... io invece comincerei con un bel piatto di gamberi in salsa rosa!" disse Touko, guardando con interesse il menù. "E poi... ci sarebbe questo piatto di sogliole alla griglia che mi attira non poco!"

"Voi ragazze andate sempre sul leggero, eh? Io invece mi mangerei un bel piatto di carne! Magari questo vitello tonnato..." disse Ash, cercando qualcosa di gustoso tra le varie voci del menù.

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Poco dopo, Spighetto era tornato a prendere gli ordini di Ash, Misty e Touko. Ritornò alcuni minuti dopo, portando non soltanto un pasto abbondante per tutti, ma anche diverse ciotole di cibo per Pokemon per i loro compagni tascabili. La cena fu tranquilla, e non accadde nulla di eclatante: per lo più, Ash, Misty e Touko rimasero a chiaccherare, scambiarsi nozioni e raccontarsi qualcosa della loro vita. Un'ora dopo, i loro piatti erano vuoti, e i ragazzi si stavano rilassando sulle loro sedie.

"Mi sembra di intuire che il pasto è stato di vostro gradimento." affermò Maisello, avvicinandosi al tavolo. "Ne siamo molto onorati. Avete bisogno di qualcos'altro, prima di chiedere il conto?"

Touko storse un po' il naso, immaginando che adesso sarebbe venuto il momento peggiore... "In effetti... no, grazie! Abbiamo già mangiato abbastanza... e poi non vorremmo trovarci a dover pagare un conto stratosferico!" affermò. Maisello sembrò restare vagamente perplesso per un attimo... poi, quando Spighetto e Chicco lo raggiunsero, fece una breve, educata risata a bocca chiusa.

"Heheheee... beh, in effetti non si può dire che il nostro ristorante sia il più economico della città." affermò il giovanotto dai capelli blu. "Ma... dal momento che voi mi sembrate degli allenatori di Pokemon piuttosto in gamba... abbiamo pensato che per voi, potremmo fare un'offerta speciale!"

"Esatto... vedete, questo è un ristorante, certo..." affermò Spighetto. Il ragazzo dai capelli verdi schioccò le dita, e improvvisamente, tutte le luci del ristorante si smorzarono. Al centro della sala, con grande sorpresa dei tre allenatori, si accesero delle luci da palcoscenico, e i tre fratelli si misero in posizioni plastiche nel bel mezzo della sala. Dietro di loro, il pavimento iniziò a muoversi, e si separò, rivelando un grande ring come quelli che usavano tutte le Palestre di Pokemon per gli scontri ufficiali. Il quadrato si levò fino a raggiungere un altezza di un metro e mezzo dal suolo, e da ciascuno dei suoi lati scesero delle rampe di scale che toccarono il terreno. Ash, Pikachu e le loro compagne videro che alcune delle cameriere si erano cambiate di colpo, rivelando dei costumi da cheerleader!

"Quello in cui vi trovate è un ristorante... e al tempo stesso è anche la Palestra di Levantopoli!" esclamò Spighetto. "Se quello che volete è una sfida in palestra, siete nel posto giusto! Benvenuti alla palestra di Levantopoli!"

"IT'S SHOWTIME!" esclamarono i tre fratelli all'unisono! Mentre le cheerleader iniziavano ad applaudire e a festeggiare, dei grossi goccioloni di sudore scesero dalle fronti di Ash e dei suoi compagni di viaggio...

"Pikachu?" fu il commento di Pikachu.

"Quindi... questo ristorante sarebbe la palestra?" esclamò stupefatta Touko. "Questa proprio non me l'aspettavo... pensavo che la Palestra fosse da un'altra parte, e che il ristorante fosse una cosa che non c'entrava niente..."

"E invece, ecco la grande sorpresa!" affermò Chicco con un sorriso sicuro. "Se riuscirete a sconfiggere uno di noi in una battaglia ufficiale, non solo vi conferiremo la Medaglia Trio della nostra palestra, ma avrete anche la cena gratis! Come immagino sappiategià, io e imiei fratelli siamo i Capipalestra! Io sono Chicco, e sono specializzato in Pokemon di tipo Fuoco!"

"Io, Spighetto, sono specializzato in Pokemon di tipo Erba!" affermò il ragazzo dai capelli verdi.

"La mia specialità, invece, sono i Pokemon d'Acqua." disse Maisello. "Ora, le regole sono queste: a sfidarvi sarà, di noi tre, quello il cui Pokemon ha il vantaggio del tipo sul vostro Pokemon principale! Però... visto che siete in tre, vorrà dire che..."

"Che potremmo fare una sfida tre contro tre per rendere il tutto più equilibrato, no?" propose Ash, cogliendo di sorpresa i tre fratelli Capipalestra. Poi, si voltò verso le due ragazze e spiegò la sua idea. "Uno di noi contro uno di voi tre! Magari, potremmo usare due Pokemon ciascuno per rendere il tutto più equilibrato. Così non solo risolviamo il problema del conto, ma offriamo anche un bello spettacolo ai clienti di questo ristorante!"

"Hmm... interessante! M sembra davvero una buona idea!" affermò Spighetto, mentre alcuni inservienti di sala provvedevano a sgombrare il centro della sala in modo che ci fosse abbastanza spazio per uno scontro di Pokemon. Ash, Misty, Touko e i loro Pokemon si alzarono dai loro posti e si schierarono davanti ai tre fratelli, pronti ad accettare la sfida. "Va bene. Ash, hai detto che il tuo Pokemon iniziale è stato Pikachu, giusto?"

"Sì... però, sinceramente, non vorrei usarlo adesso." affermò Ash con un pizzico di imbarazzo. "Tuttavia, ho un altro Pokemon che è in svantaggio contro i Pokemon Erba... Oshawott!"

La lontra marina si fece avanti, sollevando fieramente in aria la sua conchiglia. "Osha, oshaaa!" esclamò, pronto a cominciare.

"Bene... Touko, tu hai scelto quel Tepig come starter, vero?" chiese Maisello alla ragazzina dai capelli castani. "Bene... vorrà dire che sarò io il tuo avversario!"

"Bene, per noi sarà un piacere!" disse Touko con determinazione. "Sei pronto, Tepig?"

"Piiiig!" esclamò il maialino di fuoco.

"Il che vuol dire... che io dovrò vedermela con te. Misty, giusto?" disse Chicco con un pizzico di delusione. "Accidenti, adesso dovrò vedermela con un'allenatrice di Pokemon d'Acqua... beh, non importa! Non è certo il tipo che decide chi vince o chi perde!"

Misty sorrise e si scostò una frangia di capelli dal viso. "Io sono pronta quando vuoi!"

"Bene, bene..." affermò Spighetto, mettendosi al centro dell'arena improvvisata e presentando gli sfidanti al pubblico. "Sembra proprio che stasera ci sarà una battaglia degna di questo nome! Ash e Misty di Kanto, e Touko di Soffiolieve, sfideranno noi tre fratelli per la Medaglia Trio, la prima Medaglia ufficiale della Lega Pokemon di Unima! Allora, signore e signori... ognuno dei contendenti potrà usare due Pokemon, e non si faranno sostituzioni finchè un Pokemon non sarà stato messo fuori combattimento! Siete pronti? Diamo pure inizio ai giochi!"

Gli applausi del pubblico risuonarono tutt'attorno, mentre Ash e i suoi compagni sceglievano i loro primi Pokemon. Misty fece venire avanti il suo Alomomola, che annuì con un ghigno sicuro e mosse le pinne verso i suoi avversari... e Chicco annuì a sua volta e fece uscire il suo primo Pokemon... un normalissimo Patrat!

"Un Patrat?" chiese Misty. "E io che mi aspettavo un Pokemon di tipo Fuoco..."

"Beh... diciamo che prima di mandare in campo i nostri campioni, noi facciamo in modo che i Pokemon dei nostri avversari si scaldino un po'!" spiegò Spighetto, facendo entrare in campo un grazioso Lillipup. Un Pidove stava già affiancando Maisello... e subito dopo, anche Ash e Touko fecero la loro scelta.

"Okay... allora il primo round è tuo, Rufflet!" esclamò Ash, invitando il Pokemon aquilotto a farsi avanti. Rufflet annuì seriamente e, dopo aver gettato una breve occhiata ad Oshawott, come per dirgli di stare a guardare ed imparare, svolazzò davanti ad Ash e si mise in guardia. Touko aveva già scelto il suo Pidove per affrontare Maisello... e un attimo dopo, una cameriera si mise ai lati dall'arena improvvisata e diede inizio al confronto.

"Molto bene, signore e signori... uno spettacolo come questo si era visto raramente a Levantopoli!" affermò. "I nostri tre Capipalestra, Spighetto, Maisello e Chicco... affronteranno ora gli sfidanti provenienti da Kanto e da Soffiolieve! Tenetevi pronti, perchè ho il presentimento che sarà uno scontro spettacolare! Iniziate pure!"

"Bene! Rufflet, usa Attacco d'Ala!" esclamò Ash, decidendo che chi colpisce per primo colpisce due volte. Spighetto, restando calmo e tranquillo, ordinò al suo Lillipup di scansare l'attacco e rispondere con un Morso, e il cagnolino riuscì a sferrare il primo colpo, chiudendo le sue piccole zanne sull'ala dell'aquilotto prima che quest'ultimo potesse centrarlo. Rufflet strillò per il dolore e la frustrazione, e cercò di scansarsi di lato, ma venne raggiunto un attimo dopo da un attacco Azione e gettato a terra... mentre lo Alomomola di Misty riusciva a mandare a segno un Acquagetto contro il Patrat di Chicco, e gli Attacchi Rapidi dei due Pidove - quello di Maisello e quello di Touko - si scontravano a mezz'aria, lasciando entrambi i contendenti del tutto illesi.

"Hmm... niente male!" affermò Chicco, vedendo il suo Patrat barcollare. "Ma adesso voglio proprio vedere come riesci a cavartela! Patrat, usa Pazienza!"

"Alomomola, usa Acquagetto, presto!" esclamò Misty, cercando di intercettare l'attacco di Patrat... che però restò fermo al suo posto e si concentrò, non cercando neanche di spostarsi quando il potente getto d'acqua gli piovve addosso. Il cane della prateria retrocedette di qualche passo, ma un'aura rossa cominciò a splendere attorno a lui... e Misty capì di essersi messa nei guai! "Oops... mi sa che non è stata una mossa molto furba..."

"Presto, Pidove, usa Aerasoio!" esclamò Touko, e il suo Pokemon piccione lanciò una scarica di proiettili a forma di mezzaluna dalle sue ali, sbattendole ad altissime velocità! Il Pidove di Maisello venne colpito dai primi due attacchi, ma riuscì ad alzarsi in volo e a schivare il resto, per poi rispondere con un attacco Azione che fece barcollare il Pidove di Touko. Ash, pur concentrato sullo scontro del suo Rufflet, stava dando uno sguardo anche alle sue compagne, e si stava rendendo conto che quei tre fratelli erano degli avversari di tutto rispetto! C'era bisogno di fare qualcosa in fretta per rimontare!

Rufflet venne colpito da un altro attacco Azione, ma riuscì a proteggersi con le sue ali, e a respingere l'avversario... poi, decidendo che era giunto il momento di farsi valere, squadrò il Pokemon cagnolino con aria feroce, e Ash ebbe l'idea che gli serviva per riportarsi in pari! "Hmm... okay, credo di aver capito! Rufflet, usa Visotruce per fermarlo!"

"Rufflet!" esclamò l'aquilotto, per poi fare l'espressione più minacciosa che gli riuscisse, e squadrare ferocemente il Lillipup del suo avversario, che indietreggiò di qualche passo uggiolando di paura. Ash annuì con decisione, e decise che era il momento di concludere!

"Bel colpo, Rufflet... e ora, concludi con Aeroassalto!" esclamò Ash. Rufflet ghignò e si scagliò contro il suo avversario a tutta velocità, centrandolo in pieno dopo essere volato in aria per un breve tratto ed essersi gettato in picchiata! Lillipup venne centrato in pieno e cadde a terra, dove rimase stordito!

"Bel colpo! Ash è riuscito a sconfiggere il Lillipup di Spighetto!" esclamò l'arbitro, mentre Spighetto, senza scomporsi, richiamava il suo Lillipup sconfitto e si complimentava con lui per l'impegno profuso. Anche le due ragazze sembravano in procinto di vincere le loro battaglie... lo Alomomola di Misty aveva ricevuto un poderoso attacco Pazienza da Patrat, e gli erano stati restituiti raddoppiati tutti i danni che aveva inflitto... ma il pesce luna si era dimostrato più resistente del previsto, ed era rimasto in piedi, per poi contrattaccare con una Doppiasberla sferrata con lesue pinne. Patrat si rialzò un attimo dopo e scosse la testa per schiarirsela, per poi centrare Alomomola con un Morso... ma il pesce luna rimase ancora in piedi e si difese con Protezione, evitando un altro attacco Morso. Poi, usando di nuoco Acquagetto, agì prima che Patrat potesse usare un nuovo attacco Pazienza e colpì l'avversario con un potente e preciso getto che lo mise al tappeto una volta per tutte! Il Pidove di Touko, da parte sua, aveva usato Individua per evitare un Aerasoio da parte di quello del suo avversario... e prima che il Pidove avversario potesse rispondere, si era prodotto in una spettacolare e micidiale combinazione, usando un Aerasoio per centrare l'avversario mentre si rimetteva in guardia, e poi usò Attacco Rapido per mandarlo a terra una volta per tutte!

"Sembra che i nostri sfidanti siano davvero in gamba!" esclmò l'annunciatrice. "I nostri tre Capipalestra hanno combattuto bene... ma Ash, Misty e Touko, questi i nomi degli sfidanti, hanno saputo farsi valere, e hanno sconfitto i loro primiavversari! Ma ovviamente... questo è soltanto uno scontro di riscaldamento! Ora, i nostri ospiti dovranno vedersela con i campioni della nostra Palestra... quindi, consiglio loro di prepararsi, perchè è adesso che comincia la sfida più difficile!"

"Okay, allora... cambio di Pokemon!" affermò Ash. "Rufflet, hai fatto un ottimo lavoro! Ora tocca a te, Oshawott!"

"Oshaaaa!" esclamò il Pokemon lontra, avanzando spavaldamente sul campo di battaglia e preparando la sua conchiglia, brandendola come se fosse una spada. Rufflet squadrò con antipatia Oshawott, e per un attimo fu tentato di ribellarsi all'ordine... ma alla fine, si convinse e tornò al fianco di Ash, lasciando campo libero al suo "collega". Touko si congratulò con Pidove e lo richiamò al suo fianco, per poi dargli il cambio con Tepig... mentre Misty, non volendo far stancare oltre Alomomola, decise che era il momento di far sgranchire un po' uno dei suoi Pokemon di Kanto... ovvero, il Cloyster che lei aveva catturato appena qualche mese fa quando era ancora uno Shellder! In breve tempo, i tre nuovi Pokemon erano schierati in campo, e gli spettatori applaudirono mentre anche Chicco, Spighetto e Maisello preparavano i loro campioni!

"Bene, bene... vedo che le loro squadre sono ben assortite, e mi sembrano anche molto agguerriti!" affermò Chicco, dopo aver dato un'occhiata ai Pokemon che si erano schierati davanti a loro.

"Già... un gusto davvero raro e speciale, se posso dire la mia!" rispose Spighetto. "Anche se nel caso di Rufflet, trovo che ci sia un certo gusto acidulo... dovrà fare qualcosa in proposito, se vorrà tirare fuori il meglio da quel Pokemon! Beh, non importa... per adesso è il caso di far uscire i nostri Pokemon più forti... non pensate anche voi?"

"Perfettamente d'accordo, fratello." rispose Maisello. Con movimenti lenti e studiati, i tre fratelli Capopalestra estrassero delle Pokeball decorate e le aprirono, facendo apparire sul campo di battaglia tre Pokemon dall'aspetto molto simile e, al tempo stesso, profondamente diverso: tutti e tre assomigliavano a delle scimmiette con la testa un po' troppo grande rispetto al corpo e un paio di grandi orecchie ai lati della testa, con il muso, il torace e le braccia di colore giallo chiarissimo... eppure ognuna di esse, a modo suo, assomigliava a quello dei tre fratelli che l'aveva mandata in campo: una, quella mandata in campo da Chicco, era rossa, con un ciuffo di peli sulla fronte che formava una sorta di fiamma; quella di mezzo, corrispondente a Spighetto, era di colore verde chiaro, e sembrava che un piccolo arbusto crescesse sulla sua fronte; infine, quella appartenente a Maisello era azzurra, e il ciuffetto sulla sua fronte ricordava parecchio un getto d'acqua proveniente da un geyser. La cosa buffa era che le espressioni sul volto di ciascuna di esse rispecchiavano perfettamente quelle dei rispettivi allenatori! Ash e Touko misero mano immediatamente ai loro Pokedex per saperne di più...

"Pansear, il Pokemon Testacalda. Tipo Fuoco. Questo Pokemon vive principalmente in caverne vicino a vulcani o altri luoghi che raggiungono temperature elevate. La temperatura del ciuffo sulla sua fronte può fondere i metalli. Molto intelligente, arrostisce le Bacche prima di mangiarle."

"Pansage, il Pokemon Scimperba. Tipo Erba. Questo Pokemon vive in foreste fitte e profonde, e divide le foglie che crescono sulla sua testa con i Pokemon deboli. Mangiare queste foglie ha l'effetto di calmare lo stress. Inoltre, è molto bravo a trovare Bacche e le divide con gli altri Pokemon."

"Panpour, il Pokemon Annaffiatore. L'acqua conservata nel ciuffo sulla sua testa è ricca di minerali, e le piante che la ricevono crescono sane e robuste. Una volta viveva nelle foreste, ma col tempo ha sviluppato un corpo che gli rende semplice vivere vicino all'acqua."

"Bene... adesso sì che ci dobbiamo impegnare!" esclamò Touko, mettendo via il suo Pokedex. "Tepig, so che ce la puoi fare! Sarà anche un Pokemon d'Acqua, ma questo non significa che non possiamo batterlo!"

"Te... pig!" esclamò il maialino di fuoco, dopo un attimo di esitazione. Era la prima volta che affrontava un Pokemon d'Acqua, e se doveva essere sincero con sè stesso, improvvisamente non pensava più di essere alla sua altezza... ma non deludere la sua allenatrice era molto importante per lui, e quindi Tepig si mise in guardia e si preparò a sostenere l'attacco di Panpour, che restò calmo e tranquillo, e si preparò a sostenere lo scontro. Vedendo che Maisello non dava cenno di voler iniziare, Touko decise che si sarebbe presa il primo colpo, e diede il suo primo ordine.

"Okay... Tepig, attacca con Colpo-Coda!" esclamò la ragazzina castana. Il maialino di fuoco raggiunse Panpour e cercò di colpirlo con la sua corta coda, ma la scimmietta acquatica attese fino all'ultimo momento e fece una ruota, portandosi fuori dalla portata di Tepig.

"Ben fatto, Panpour. E ora... prego, continua con Docciascudo." affermò Maisello con tutta calma. La scimmietta azzurra sparò un grosso schizzo d'acqua dal ciuffetto a forma di geyser e provocò una breve pioggia, che inondò la sua parte del campo di battaglia e costrinse Tepig a ritirarsi con un grugnito di paura. Touko si protesse il viso con una mano quando alcuni getti la raggiunsero.

"Ah! Accidenti, e quello che cos'è?" chiese la ragazzina, evidentemente sorpresa.

Maisello annuì lentamente. "Sarò lieto di dare le dovute spiegazioni, signorina. Docciascudo ha l'effetto di ridurre ulteriormente l'effetto delle mosse di tipo Fuoco sul mio Panpour, che già di per sè ne è resistente."

"Pan! Pour!" esclamò la scimmietta, facendo una capriola all'indietro con fare vivace, e poi rimettendosi in guardia. Touko corrugò la fronte, cercando di pensare ad una strategia da usare contro quel pericoloso avversario... e anche se non credeva che sarebbe bastata, un'idea luminosa le fece apparire un piccolo sorriso sulle labbra.

"E va bene, vorrà dire che dovrò compensare! Tepig, usa Nitrocarica!" esclamò la ragazzina castana. Il maialino, non del tutto sicuro di quello che stava facendo, esitò per un istante... e per poco questo non gli costò la battaglia, dal momento che diede il tempo a Panpour di prendere la mira e scagliare un altro attacco.

"Prima che possa farlo, Panpour... usa Idrovampata." affermò il ragazzo dai capelli blu. Panpour annuì e soffiò dalla bocca un potente getto di acqua bollente che descrisse un arco in aria e ricadde su Tepig, che reagì appena in tempo per evitare un colpo micidiale! Il maialino scattò in avanti, e un'aura di fuoco si accese attorno al suo corpo mentre si dirigeva contro Panpour come un missile, evitando di appena un centimetro il getto di acqua bollente... poi, colpì in pieno Panpour, facendolo barcollare e costringendolo a fare due passi indietro. Certo, l'attacco non aveva avuto molto effetto, e del resto Touko non se l'era neanche aspettato... almeno, però, era riuscita ad evitare l'attacco di Panpour, che si era schiantato sul pavimento liberando una nuvola di vapore bianco.

"Tepig..." mormorò Tepig, osservando la pozzanghera che si espandeva sul quadrato.

Panpour si sgranchì le mani, avendo subito solo danni superficiali dal colpo che pure lo aveva raggiunto in pieno. Tuttavia, Maisello aveva annuito in direzione di Tepig, rendendosi conto che Touko non aveva puntato a danneggiare direttamente Panpour. In effetti, ora Tepig si stava muovendo più velocemente...

"Sì, proprio come speravo!" esclamò Touko. "Nitrocarica aumenta la velocità del Pokemon che la usa, e questo ci renderà più facile evitare gli attacchi del nostro avversario!"

"Vedo che è già ben informata sugli effetti di molti attacchi, signorina." disse Maisello, congratulandosi sinceramente con la ragazzina. "Immagino che lei abbia studiato adeguatamente, prima di imbarcarsi in questo viaggio."

"Certamente! Se diventare una brava allenatrice di Pokemon è il mio obiettivo, allora devo cercare di sapere quanto più possibile su di loro!" affermò, mentre Tepig e Panpour si affrontavano nuovamente. Tepig, ora un po' più sicuro di sè, grattò il terreno con uno zoccoletto e si preparò ad attaccare ancora. "Visto che ce la puoi fare, Tepig? E ora forza... continuiamo con un'altra Nitrocarica!"

"Pig!" Con un cenno affermativo, il porcellino si lanciò all'attacco un'altra volta, avvolto da una fiammata rossa. Panpour si scansò giusto in tempo e rispose colpendo Tepig con una Pistolacqua che estinse il fuoco ed inflisse un danno considerevole allo starter di Fuoco, facendolo rotolare a terra in un attimo di panico. Tepig riuscì a rialzarsi, ma subito dopo si ritrovò sotto attacco da parte delle Sfuriate di Panpour, che iniziò a colpirlo con i suoi corti artigli e lo costrinse quasi a retrocedere fino a bordo del ring. Touko strinse i denti, e cercò di pensare ad un'altra strategia per togliere Panpour di dosso al suo Pokemon prima che fosse troppo tardi...

Ma certo!

"Tepig, usa Ricciolscudo... e poi Nitrocarica di nuovo!" esclamò la ragazzina. Il porcellino riuscì a scansare un fendente da parte di Panpour e si arrotolò a palla in modo da difendersi meglio dai colpi dell'avversario... poi, ancora una volta, si accese di sibilanti fiamme scarlatte e si scagliò contro Panpour, cogliendolo di sorpresa e facendolo cadere sul pavimento. La scimmietta si rialzò quasi subito con una spettacolare capriola all'indietro, e cercò di sparare un'altra Pistolacqua... ma questa volta, Tepig riuscì a scansarsi in tempo, e il getto si disperse senza fare danni! Grazie agli attacchi Fuococarica che Tepig aveva usato, era diventato troppo veloce perchè Panpour potesse stargli dietro!

"Niente male davvero... ma non abbiamo ancora finito." disse Maisello. "Prego, Panpour... usa Acquanello."

"Pan!" La scimmietta creò un anello d'acqua attorno a sè, in modo da poter recuperare l'energia perduta e proteggersi meglio dagli attacchi di Tepig... ma ormai, sia il maialino che la sua allenatrice vedevano la vitoria ad un passo, e non avevano intenzione di farsela sfuggire!

"E va bene... allora dobbiamo concludere con questa, prima che le cose si facciano troppo difficili!" affermò Touko. "Tepig, attacca con Smog!"

Tepig soffiò una nuvoletta di fumo nero e caligginoso dalle narici, e riuscì ad avvolgere Panpour e a farlo indietreggiare tra colpi di tosse e starnuti, vanificando l'effetto dell'Acquanello. Poi, prima che potesse riprendersi, Touko ordinò un attacco Azione, e riuscì a fare in modo che Tepig colpisse Panpour con tutta la velocità che aveva accumulato... e di conseguenza, anche con una forza molto maggiore! La scimmietta d'acqua emise un gridolino di sorpresa quando la potenza del colpo la staccò dal pavimento, e la fece volare oltre il bordo del ring, dove rimase a terra stordita, mentre Tepig riprendeva fiato e guardava incredulo il suo avversario battuto, come se fosse incapace di credere a quello che lui stesso era riuscito a fare!

Era la sua prima sfida in palestra... con un Pokemon che aveva il vantaggio su di lui... e aveva vinto...

Aveva vinto!

"Panpour non è più in grado di combattere!" esclamò l'arbitro. "Touko e Tepig vincono questo incontro!"

"URRA'!" eslamò la ragazzina, abbracciando con energia Pidove e Tepig. "Ce l'abbiamo fatta, ragazzi! Il nostro primo incontro in palestra! Abbiamo vinto! Hai visto, Tepig? Hai visto che sei un grande Pokemon? Te l'ho detto... devi credere di più in te stesso! Visto che ce l'abbiamo fatta!"

"Tetepig! Pig, pig!" esclamò il maialino di fuoco, mentre anche Pidove esultava e festeggiava.

Maisello, accettando dignitosamente la sconfitta, richiamò Panpour e si complimentò con lui per uno scontro ben condotto... poi si rivolse a Touko e fece un inchino. "I miei più sentiti complimenti, signorina. A lei e ai suoi Pokemon. A lei va in omaggio la cena che ha ordinato... e la Medaglia Trio della nostra palestra! Congratulazioni, è stato un incontro fenomenale."

"Grazie, signor Maisello... ne sono molto onorata! Lo è stato anche per me!" rispose Touko, ricambiando l'inchino.

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"Pansear, usa Fossa!" esclamò con decisione Chicco, e la scimmietta di fuoco si tuffò letteralmente nel pavimento del ring, muovendosi a tutta velocità verso il Cloyster di Misty. A prescindere dal fatto che il Pokemon di Misty aveva il vantaggio ed era anche evoluto, l'avversario stava combattendo con determinazione e valore... e stava riuscendo ad impegnarla più del previsto!

"Accidenti... Cloyster, difenditi con Ritirata!" rispose Misty, e l'ostrica gigante riuscì appena in tempo a rinchiudersi nella sua conchiglia, prima che Pansear emergesse di fronte a lei e la colpisse con un potente diretto. Cloyster barcollò ma si rimise subito in piedi, e cercò di rispondere all'attacco usando un Mulinello, scagliando un vortice d'acqua contro la scimmietta rossa... che però riuscì ad evitare il colpo eseguendo una capriola all'indietro in aria, e portandosi fuori dalla portata di Clloyster. Atterrò in piedi con un piccolo ghigno di trionfo... e Misty e Chicco, dopo essersi guardati negli occhi, si scambiarono un sorriso di intesa, entrambi trovando la sfida molto stimolante! "Hehehee... notevole, mi stai costringendo ad impegnarmi al massimo! Non immaginavo che un Pokemon di Fuoco mi avrebbe impegnato così tanto!"

"Grazie, signorina! Io e i miei fratelli ci alleniamo insieme tutti i giorni... quindi abbiamo finito per sviluppare delle tecniche contro i Pokemon che hanno il vantaggio su di noi!" rispose il ragazzo dai capelli rossi. "Anche se Cloyster è un Pokemon che non ho mai visto prima, non mi è difficile adattare la mia tecnica per affrontarlo."

"Bene, sono contenta per te..." affermò Misty. "Ma... non credere di essere l'unico ad avere una strategia! Anch'io ho imparato qualcosina nella mia carriera di allenatrice!"

Chicco sorrise un po' di più. "Interessante... sono curioso di vedere se sarai in grado di starmi dietro! Pansear, usa Fossa di nuovo!"

"Sear!" annuì la scimmietta, per poi mettersi a scavare un'altra fossa, e dirigersi verso Cloyster. L'ostrica gigante attese, e Misty corrugò la fronte come se stesse cercando di concentrarsi... e dopo aver fatto un rapido calcolo, Misty diede il suo ordine, un istante prima che Pansear emergesse!

"Cloyster, Tenaglia!" esclamò Misty. Le valve di Cloyster scattarono in avanti nel momento stesso in cui la scimmietta di fuoco iniziò a schizzarefuori dal pavimento... e un attimo dopo, si richiusero su Pansear, che gridò per la sorpresa! Cloyster strinse la presa, cercando di sottomettere Pansear, che invece lottava con tutte le sue forze per tenere separate le pinze letali... E mentre Chicco osservava stupefatto, non riuscendo a credere che Misty fosse riuscita a dare l'ordine proprio in quel momento, Misty sorrise e diede un secondo ordine. "Perfetto! E ora... Idropulsar, prima che si liberi!"

"Cloysssster!" sibilò il bivalve, per poi avvolgere Pansear in un proiettile sferico fatto d'acqua... e scagliarlo via con tutta la forza di cui era capace! Lo Idropulsar scoppiò a mezz'aria e scagliò Pansear sul pavimento, per poi inondarlo con l'acqua di cui era composto! Inutile dire che un attacco del genere, scagliato a distanza così ravvicinata, non lasciò scampo a Pansear, che si afflosciò sul pavimento.

"Bel colpo, Cloyster! E questa vittoria è nostra!" esclamò Misty, facendo il segno di vittoria all'ostrica gigante, che si voltò e fece l'occhiolino mentre Chicco, passata la sorpresa, richiamava Pansear nella sua Pokeball e si congratulava con lui...

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"Adesso, Oshawott! Usa Azione!" esclamò Ash, e il suo Pokemon lontra si scagliò contro il Pansage di Spighetto... che riuscì facilmente ad evitare l'attacco usando una Frustata, facendo uscire una liana dal braccio destro e facendola avvinghiare attorno ad un lampadario, per poi issarsi su e schivare Oshawott mentre quest'ultimo cercava di colpirlo direttamente. La lontra marina barcollò e si tenne in piedi, mentre Pansage scendeva giù di colpo e lo centrava con un attacco Morso, facendolo barcollare.

"Hmm... non ci siamo. Non c'è abbastanza coordinazione nei movimenti di Oshawott." affermò Spighetto, osservando attentamente lo scontro. "Combatte con audacia, questo è certo. Ma gli manca il criterio. Questo è un difetto a cui dovresti pensare, Ash."

Il ragazzo di Biancavilla non si fece scoraggiare. "Davvero? Bene, vorrà dire che terrò a mente i tuoi consigli... dopo che avrò vnto la Medaglia Trio! Oshawott, respingilo con Pistolacqua!" esclamò. La lontra scagliò un potente getto d'acqua che colpì Pansage in faccia, facendolo cadere a terra ma senza infliggergli danni considerevoli... e la scimmietta verde si rialzò di scatto e prese accuratamente la mira.

"Pansage, usa Semitraglia, s'il vous plait." disse pacatamente Spighetto. Pansage iniziò a sparare una raffica di semi dalla bocca, come se si trattasse di una mitragliatrice improvvisata, e la lontra spalancò gli occhi per un attimo prima di tirare fuori la sua conchiglia e iniziare a sferrare una raffica di colpi davanti a sè, intercettando i proiettili! Uno di essi scivolò tra i fendenti e colpì Oshawott alla spalla, facendolo barcollare per un istante... ma il Pokemon lontra riuscì a deviare tutti gli altri attacchi, e si scagliò contro Pansage, centrandolo con un fendente e facendolo cadere a terra! Spighetto rimase sorpreso per un attimo, non aspettandosi che un colpo in apparenza così elementare avesse una tale potenza... poi sorrise e annuì tra sè, spiegandosi tutto. "Oooh, mais oui, tutto molto chiaro! Sembra che quell'Oshawott conosca Tagliofuria! Un ingrediente alquanto imprevisto, devo dire."

"Tagliofuria, eh? Bene, allora noi sapremo come sfruttarlo!" rispose Ash, sapendo che la particolarità di quell'attacco era di diventare più forte ogni volta che veniva usato ripetutamente. "Forza, Oshawott, attacca di nuovo!"

"Osha!" esclamò il Pokemon d'Acqua, sferrando un altro colpo che raggiunse Pansage al petto e lo fece cadere a terra. Tuttavia, il Pokemon scimmia non era deciso ad arrendersi così facilmente, e si rialzò subito, portandosi a distanza con due spettacolari capriole all'indietro... e nel bel mezzo della seconda acrobazia, lanciò un seme contro Oshawott e lo colpì al petto. Immediatamente, dal seme sbocciarono delle liane che si avvinghiarono attorno ad Oshawott, togliendogli energie e facendolo gridare per l'improvviso dolore, mentre delle sferette di energia verde volavano dal suo piccolo corpo a quello di Pansage!

"Oh, cavoli... questo è un attacco Parassiseme!" esclamò Ash. "Oshawott, cerca di liberarti!"

"Un buon tentativo, Ash... ma vediamo se farai in tempo!" affermò Spighetto. "Pansage, prego... usa Fogliamagica per concludere!"

"Pansage!" esclamò la scimmietta, creando una raffica di foglie luminose attorno a sè e puntandole verso Oshawott, i cui movimenti erano stati impediti dalle liane che si erano avvinghiate attorno al suo corpo. La lontra spalancò gli occhi spaventata... ma ben presto, la paura si trasformò in determinazione, ed Oshawott raddoppiò gli sforzi per sfuggire alla presa mortale delle liane. Con un incredibile sforzo, riuscì a far cedere quelle che gli avvinghiavano il braccio destro e, ora libero di usare la suaarma, fendette le altre con la sua conchiglia, un attimo prima che l'attacco Fogliamagica potesse colpirlo!

"Oshawott, ora o mai più! Usa Tagliofuria!" esclamò Ash. Oshawott rispose con un verso di determinazione e sferrò un micidiale fendente davanti a sè, ben sapendo che in ogni caso non avrebbe potuto evitare l'attacco! L'idea funzionò, e le Fogliemagiche vennero fatte a pezzi dal poderoso colpo, permettendo ad Oshawott di proseguire e chiudere la distanza con Pansage! La scimmietta ebbe appena il tempo di spalancare gli occhi per la sorpresa... e il Tagliofuria di Oshawott la colpì in pieno, mandandola a terra un'altra volta e con ancora più potenza rispetto a prima! Pansage fece un tentativo di rialzarsi... poi sospirò e cadde a terra senza più forze, segnando la vittoria di Ash!

"Pansage non può più combattere! La vittoria va ad Ash e ad Oshawott!" esclamò l'arbitro, e la sala proruppe in un applauso entusiasta verso Ash e i suoi compagni, mentre il ragazzino di Biancavilla si congratulava con il suo entusiasta Oshawott e si scambiava un cinque con Pikachu!

"Evviva! Ce l'abbiamo fatta! Abbiamo vinto! E' la nostra prima vittoria in una palestra di Unima!" esclamò. Poi, vedendo che anche Misty e Touko avevano vinto le loro battaglie, il ragazzo si voltò verso di loro per congratularsi. "E Complimenti anche a voi, ragazze! E' stato proprio un bell'inizio per il nostro viaggio ad Unima!"

"Decisamente! E sono contenta che il mio Tepig abbia vinto!" affermò Touko, con Misty che faceva il segno dell'okay dietro Ash. Poi, vedendo che i tre fratelli si stavano avvicinando, la ragazzina si voltò verso di loro, vedendo che Spighetto e Maisello portavano loro la Medaglia Trio... uno stemma a forma di papillon, composto da tre brillantini, uno blu, uno rosso e uno verde disposti in verticale con le orlature dorate.

"Un combattimento altamente interessante e spettacolare." commentò Chicco, per niente rammaricato della sconfitta. "Come Capipalestra, è con grande onore che vi conferiamo la Medaglia Trio, la prima medaglia della Lega di Unima!"

"Grazie, ragazzi... certo, non mi aspettavo di affrontarvi così presto! Però... è stato un bello scontro, e una serata davvero indimenticabile!" ringraziò Ash, sempre tenendo ben stretti Pikachu ed Oshawott. Mentre il Pokemon lontra alzava in aria la sua conchiglia e lanciava un grido di vittoria, Misty fece un segno di vittoria rivolto al pubblico, e Touko sollevò il suo tepig, in modo che tutti vedessero chi era stato a permetterle di vincere!

Mentre il pubblico applaudiva, congratulandosi con entrambe le parti per la loro abilità, Spighetto rivolse un'occhiata ad Ash e ai suoi compagni. Davvero, non aveva mai visto un allenatore così poco convenzionale... era curioso di saperne di più, sarebbe potuto essere utile alla sua carriera di conoscitore di Pokemon... e poi, Ash e le sue compagne davano l'impressione di essere delle persone con cui era divertente stare. Chissà... forse, se i suoi fratelli erano d'accordo...

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L'indomani mattina, dopo essersi svegliati al Pokemon Center e aver fatto tutti i dovuti preparativi, Ash, Pikachu, Misty e Touko si stavano apprestando a riprendere il loro viaggio, seguendo le indicazioni che Touko stava dando loro. A quando pareva, la loro prossima meta sarebbe stata una città di nome Zefiropoli, che a quanto pareva era stata fondata a partire da un gruppo di magazzini abbandonati, più di un secolo prima.

"E' una città molto particolare... dicono che il paesaggio la renda un luogo popolare per artisti d'avanguardia, ed è il posto dove cominciano molti nuovi trend. Proprio per questo, la chiamano 'la città dell'arte'. E c'è anche un museo, da quelle parti." spiegò la ragazzina ai suoi compagni. "Comunque, per raggiungerla, dovremo camminare un bel po'... e attraversare una valle in mezzo alla quale scorre un importante fiume."

"Bene... in tal caso, è meglio che cominciamo ad incamminarci, non trovate?" chiese Ash, scambiandosi uno sguardo di intesa con Pikachu. "Dovremmo avere anche abbastanza tempo per vedere un po' di cose interessanti lungo la via, e magari per allenare un po' i nostri Pokemon!"

"Pika!" rispose Pikachu. Poi, qualcosa di insolito vicino all'uscita del Pokemon Center attirò la sua attenzione, e il Pokemon elettrico fece cenno ad Ash e alle sue compagne di guardare in quella direzione. "Pika pika chu!"

"Hm? Che c'è, Pikachu? Hai visto qualcosa di particolre?" chiese Touko. Quando guardò nella direzione che il topolino elettrico aveva indicato, vide che i tre Capipalestra che avevano affrontato e battuto la sera prima erano in piedi vicino all'uscita e li stavano salutando. Immediatamente, il gruppetto di allenatori andò ad accoglierli. "Hey! Chicco, Spighetto, Maisello... che sorpresa, come mai da queste parti?"

"Niente di particolare, volevamo soltanto farvi gli auguri di buon viaggio." rispose Maisello, sorridendo educatamente. "Dopotutto, siete stati degli avversari molto validi. Anche se... credo che uno di noi avrebbe una richiesta da farvi."

Fece un cenno di assenso a Spighetto, e il ragazzo dai capelli verdi si schiarì la voce e fece la sua richiesta ad Ash e al suo gruppo. "Se la cosa non vi dà eccessivo disturbo... vorrei chiedervi se fosse possibile che io mi unissi a voi." chiese Spighetto. "Ho visto che siete degli allenatori con un grande potenziale, e penso che unirmi a voi mi permetterà di fare più esperienza, e di migliorare le mie capacità come esaminatore di Pokemon. Non preoccupatevi, ho già parlato ai miei fratelli di questa mia idea, e loro si sono detti d'accordo."

"Non c'è problema, il ristorante e la Palestra possiamo tranquillamente gestirli noi!" affermò Chicco, annuendo verso Ash, Misty e Touko. Colti leggermente di sorpresa, i tre ragazzi e Pikachu si guardarono l'un l'altro... ma non ci volle molto perchè decidessero, e Touko per prima fece il segno dell'okay a Spighetto.

"E va bene, ci stiamo!" affermò la ragazzina. "Dopotutto, più siamo, meglio è, no?"

Ash e Pikachu si dissero d'accordo. "Sì, lo pensiamo anche noi!" affermò il ragazzo. "Sarà un piacere averti con noi, Spighetto!"

"Pikachu!"

Delle scintille luminose si accesero attorno al giovane intenditore, e sulle sue guance apparvero dei cerchietti rossi simili a quelli di Pikachu, mentre lui sorrideva e si inchinava con entusiasmo. "Merci beaucoup, mes amis!" esclamò. "Cercherò di mettere a frutto le mie abilità... e sarà un piacere accompagnarvi!"

"Altrettanto, Spighetto!" affermò Misty, strizzando un occhio. "Ho come l'impressione che questo sarà l'inizio di una grande amicizia!"

"Ci fa piacere." rispose Maisello. Lui e Chicco fecero un ultimo inchino, e Spighetto rispose allo stesso modo prima che Ash e i suoi compagni riprendessero il loro viaggio. "In tal caso... vi auguriamo buon proseguimento per il vostro viaggio, e buona fortuna per l'arrivo a Zefiropoli! La Capopalestra, Lenora, è considerata un'avversaria molto pericolosa, quindi restate in guardia!"

"Lo faremo!" rispose Ash con entusiasmo. "E non sarà certo lei ad impedirci di raggiungere la Lega Pokemon di Unima! Ora forza, ragazzi... dobbiamo andare alla Nursery Home per incontrare la signorina Zania!"

"Okay! Si riparte!" esclamò Touko, e Pikachu alzò un pugno in aria con entusiasmo.

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CONTINUA...

Pokemon Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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"Molto bene... Snivy, evita la sua Cadutamassi, e contrattacca con Vorticerba." ordinò Komor, tenendo d'occhio il combattimento tra il suo starter e uno strano Pokemon che sembrava una sorta di sasso animato - un Roggenrola, un Pokemon di tipo Roccia in cui il giovane allenatore con gli occhiali si era imbattuto durante una breve sosta in una caverna. Era alto non più di mezzo metro, con un corpo sferico composto di rocce blu e marroni. Al centro del suo corpo si trovava una curiosa formazione simile ad un occhio, con l'interno giallastro e una sorta di esagono nero posto vicino al centro della sfera. Aveva una cresta marrone sulla parte superiore del corpo, anch'essa composta di dura roccia, e i suoi piedi erano due sassi marroni collegati direttamente al corpo. Un incontro del tutto inaspettato, per Komor... ma non per questo sgradito, visto che era un'ottima opportunità per catturare un Pokemon molto forte!

"Roggenrola, il Pokemon Placca. Tipo Roccia." aveva detto il Pokedex, che Komor si era fatto scrupolo di consultare non appena quello strano essere gli si era presentato davanti. "La struttura esagonale al centro del suo corpo, simile ad un occhio, è in realtà un orecchio sensibilissimo che gli serve per orientarsi sottoterra. A causa delle pressioni presenti nei luoghi in cui può vivere, il suo corpo è duro come l'acciaio."

Il Pokemon simile ad un serpentello verde annuì energicamente e rotolò di lato, schivando una raffica di rocce che il Roggenrola avversario scagliò contro di lui... poi, creò un vortice di energia verde, misto a fili d'erba e foglie, che scagliò contro il suo avversario, sollevandolo in aria e poi facendolo ricadere a terra! Il Pokemon roccioso aveva emesso un suono metallico, come quello di due sbarre di ferro che cozzavano l'una sull'altra, quando venne colpito dal turbine e scagliato a terra... e quando l'attacco Vorticerba si esaurì, Roggenrola si rialzò barcollando. Esattamente come Komor aveva previsto!

Il ragazzo si sggiustò gli occhiali e fece un piccolo sorriso. "Sei ancora in piedi, vedo... beh, me lo aspettavo, in effetti. Grazie all'abilità Vigore, non puoi essere messo al tappeto da un colpo solo. In ogni caso, a questo punto non fa nessuna differenza." disse, per poi tirare fuori una Pokeball dal suo zaino e lanciarla contro il Roggenrola stordito. La sfera toccò il suo bersaglio, che venne risucchiato all'interno... e dopo aver cercato di liberarsi per qualche secondo, si rassegnò e si fece catturare. Nel momento in cui la Pokeball smise di muoversi, Komor andò a raccoglierla con un sorriso soddisfatto e rivolse un sorriso di gratitudine alla sua Snivy. "Complimenti, Snivy... un altro ottimo lavoro! Credo... che la nostra squadra stia venendo su bene, non trovi anche tu?"

"Sni, snivy!" esclamò il serpentello d'erba, alzando il musetto in tono un po' arrogante. Non poteva nascondere di essere fiera di come stavano andando le cose a lei e al suo allenatore, soprattutto se pensava che era in buona parte grazie a lei. Ora, Komor aveva già quattro Pokemon in squadra... e una Medaglia Trio nel suo repertorio. Decisamente un buon inizio.

Komor mise via la sfera contenente il suo nuovo Roggenrola, ripromettendosi che sarebbe passato il prima possibile ad un Pokemon Center per farlo rimettere in sesto, poi diede una rapida occhiata alla mappa che aveva con sè. Stando ai suoi calcoli, in quel momento si trovava a non più di una settimana di cammino da Zefiropoli, dove lo avrebbe atteso la sua seconda sfida in Palestra. Più esattamente, avrebbe dovuto vedersela con Aloe e i suoi temibili Pokemon di tipo Normale, che avevano la fama di essere avversari molto pericolosi per un allenatore alle prime armi. Ringraziò tra sè la fortuna di aver già trovato un buon Pokemon di tipo Roccia, ma si ricordò che ben presto avrebbe dovuto trovare anche un Lotta come si doveva. Quello, in effetti, era l'unico punto debole dei Pokemon di tipo Normale.

"Bene... ho un po' di tempo per pianificare e fare le cose come si deve." disse tra sè il ragazzo, che come sempre preferiva agire con metodo e previdenza. "Dovrò dedicare qualche giorno a preparare la mia squadra e a fare in modo di non essere colto di sorpresa dai Pokemon di Aloe. Per quello, ho già pensato a un regime di allenamento che tirerà fuori il meglio dai miei Pokemon... oggi pomeriggio, Snivy, riprenderemo gli allenamenti di tutti i giorni. Ti vorrei anche chiedere se, visto che sei tu la più esperta della mia squadra, potessi prenderti un po' di tempo per aiutarmi ad allenare Roggenrola. Credo proprio che avrà bisogno di essere molto preparato, se vorrà affrontare Aloe con qualche possibilità di vittoria. Speriamo solo che Touko e Belle non restino troppo indietro."

Il serpentello annuì e ripetè il suo nome un paio di volte... poi si drizzò, avendo sentito qualcosa che gli suonava nuovo e un po' sospetto. "Snivy? si chiese, guardando verso l'erba alta che circondava l'ingresso della grotta nella quale Komor si era fermato un attimo per riposare. Non essendo il tipo da ignorare certi segnali, Komor si voltò a sua volta, e sentì che dall'erba proveniva in effetti uno strano fruscio che si faceva sempre più vicino...

"Hm? E questo cos'è?" si chiese il giovanotto con gli occhiali, pronto a scattare non appena il pericoloso si fosse palesato. "Snivy, resta in guardia. Potrebbe essere qualsiasi cosa."

Snivy si acquattò sul terreno... e un attimo dopo, la cosa misteriosa uscì dall'erba alta, facendo fare un piccolo salto a Komor nel momento in cui il giovane allenatore si rese conto che si trattava di un ragazzino della sua età, ma dall'aspetto magrolino e fragile, che uscì incespicando dall'erba alta e inciampò, finendo poi a terra nella polvere, proprio vicino a Komor! Spiazzato, il giovanotto con gli occhiali ci mise un paio di secondi a rendersi conto che il nuovo arrivato stava singhiozzando... ed era evidente che aveva fatto una corsa folle attraverso l'erba alta, per motivi che Komor poteva soltanto immaginare.

"Eh? E... e questo tipo per quale motivo..." mormorò tra sè Komor. Poi, lui e Snivy si avvicinarono al nuovo arrivato, che non sembrava neanche essersi accorto di loro e continuava a restare disteso a terra in lacrime. L'allenatore di Soffiolieve si chinò su di lui, appoggiandogli una mano sulla schiena per fargli coraggio. Dite pure che è razionale, dite pure che non si lascia coinvolgere... ma non dite mai che Komor è insensibile. "Hey, che succede? Che problema hai?"

Il ragazzo sconosciuto smise di piangere, e alzò la testa per guardare Komor negli cchi, pulendosi la polvere dalla faccia con una mano. "Per... per favore aiutami... si... sono presi... il mio Lillipup!" mormorò con voce roca. Komor capì subito che quel ragazzino doveva aver urlato, e questo lo induceva ancora di più a credere che la richiesta di aiuto fosse sincera. O era così, oppure quel ragazzino era un ottimo attore.

"Chi l'ha preso?" chiese Komor, tenendolo per le spalle in modo da fargli mantenere la calma. Il ragazzo più esile prese due respiri profondi e si schiarì la voce, per poi iniziare a raccontare quello che era successo.

"Erano... erano degli strani individui... erano vestiti da cavalieri, e avevano uno stemma azzurro sul petto." spiegò, al che Komor storse il naso, ricordando bene i misteriosi individui che avevano accompagnato il Saggio Ghecis durante il suo discorso a Quattroventi. "Hanno... hanno detto di chiamarsi... Team Plasma... e dicevano che loro combattevano per liberare i Pokemon. Hanno... hanno preso la Pokeball nella quale tengo sempre il mio Lillipup... e lo hanno portato via! Dicevano... dicevano che io avrei fatto solo del male a Lillipup... ma non è vero! Lillipup è il mio migliore amico! Io... io non farei mai... perchè... perchè me lo hanno portato via? Perchè?"

Il ragazzino stava di nuovo per scoppiare in lacrime, e lo Snivy di Komor gli afferrò i pantaloncini e glieli scosse in modo da richiamarlo alla realtà. "Sni, snivy!" esclamò con voce acuta, e anche Komor cercò di aiutarla a mantenere la situazione sotto controllo.

"Stai calmo... possiamo aiutarti a recuperare il tuo Lillipup, ma solo se stai tranquillo e ci dici dove sono andati questi tizi del Team Plasma." affermò. "Cerca di stare tranquillo, e pensa a quello che è successo... mi sembra evidente che hai inseguito il Team Plasma, quindi sapevi più o meno dove stavano andando, dico bene?"

"Sì... sì, è così..." rispose il ragazzino, dopo aver fatto due buoni respiri per calmarsi. "Io... li ho visti che andavano verso la Falda Sotterranea, quella caverna che entra nelle montagne qui vicino e si dice che porti ad una grotta naturale... ma mi sono perso, e adesso non so più dove... dove andare!"

"Per tua fortuna, noi qui abbiamo mappa e bussola." rispose Komor, per poi stendere sul terreno una mappa cartacea e piazzare la sua bussola accanto ad essa. "Allora, vediamo un po'... hmm... è qui vicino. E va bene. Una piccola deviazione non sarà un problema. Snivy, andiamo a dare una mano a questo ragazzo."

"Snivy!" esclamò il serpentello verde, annuendo con la testa. L'allenatore più giovane riuscì a sorridere e a ringraziare Komor con un cenno della testa.

"Grazie... grazie mille! Non so proprio come ringraziarti!" affermò. Komor sembrò non curarsene troppo e si aggiustò gli occhiali, mentre guardava nella direzione in cui si dovevano trovare gli uomini del Team Plasma di cui parlava il malcapitato.

"Non c'è bisogno che tu mi ringrazi. Dopotutto, è anche nel mio interesse darti una mano." affermò con tutta calma. "Non mi piace l'idea che qualcuno rubi i Pokemon di un allenatore... e poi, credo che affrontare questi individui sarà un buon allenamento."

"Va bene..." disse il ragazzo più giovane. "Comunque... sono grato ugualmente! Per me significa molto che tu mi aiuti! Stai attento, perchè anche loro hanno dei Pokemon molto forti..."

Komor alzò le spalle. "Il che significa che sono un branco di ipocriti, se davvero dicono che vogliono liberare i Pokemon..." affermò. "E va bene, andiamo pure. Sono pronto ad affrontarli, in ogni caso."

Detto questo, il giovanotto con gli occhiali e il suo Snivy si avviarono verso il luogo dove avrebbero trovato il Team Plasma, con il nuovo arrivato che li seguiva, un po' intimorito, a breve distanza...

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James, Jessie e Meowth erano sempre stati abituati a dormire all'addiaccio e a passare anche diverse notti di fila in una tenda o sotto le stelle, a mangiare cibo in scatola. Tuttavia, la loro recente promozione, e il fatto che fossero riusciti, in qualche modo, a guadagnarsi di nuovo i favori di Giovanni, aveva fatto loro pensare che per un po' non avrebbero più dovuto preoccuparsi di questo fastidio.

Purtroppo, i fatti stavano dando loro torto... soprattutto considerando che in quel momento, erano occupati a farsi strada tra arbusti bassi, rami ricoperti di foglie e rovi, e pozzanghere di fango che costellavano il sottobosco! Jessie, in particolare, era di pessimo umore, anche ora che la sua Yanmega stava aprendo la strada al gruppo usando con abilità il suo attacco Ronzio per scatenare raffiche sonore che sfoltivano le foglie attorno a loro...

"Accidenti, James... e meno male che dovevamo fare soltanto qalche oretta di marcia, eh? Doveva essere solo una deviazione, eh?" esclamò irritata la ragazza dai capelli fucsia, incombendo minacciosa sul malcapitato James. "Accidenti a te e alle tue idee! Potevi almeno informarti dove portasse quel sentierino che ci hai fatto prendere!"

"Ehm... mi dispiace, Jessie... ma come facevo ad immaginare che da questa parte c'era una foresta impenetrabile? Io credevo che avremmo trovato una scorciatoia per arrivare prima a Zefiropoli!" cercò di giustificarsi il malcapitato James, sfregandosi la nuca in tono apologetico. Non era il caso di insistere troppo quando si aveva a che fare con una Jessie che soffriva di luna storta...

Meowth sospirò e scosse la testa. "Seriamente, James... potevi almeno informarti! Qui ad Unima non siamo così noti che ci riconoscerebbero subito se non ci camuffassimo..." affermò il Pokemon felino. "Almeno potevi andare in giro a chiedere se c'era davvero una scorciatoia per Zefiropoli da queste parti."

James strinse i denti e strizzò un occhio. In effetti, ora che ci pensava bene, non sarebbe stata una cattiva idea. "Ehm... mi dispiace, Meowth, davvero! Ma... che ci posso fare se non mi è venuto in mente? Sono ancora abituato al fatto che dobbiamo agire in gran segreto!" cercò di giustificarsi.

"Grrr... ti ci vorrebbe una cura di potassio per mettere qualcosa in quel cervello vuoto che hai, ecco cosa ti ci vorrebbe!" grugnì Jessie, con delle venuzze pulsanti che affioravano dalla testa.

La Yanmega della ragazza scosse la testa desolata, per poi riprendere a falciare rami e foglie a colpi di onde sonore, mentre Meowth si mise in mezzo ai suoi due compagni nel tentativo di mediare. "Okay, okay, ragazzi, avete detto la vostra tutti e due!" esclamò, non nascondendo una certa irritazione. "Ora, però, smettetela di fare i cretini, e vediamo di fare qualcosa per uscire di qui! Non so voi, ma a me non va l'idea di dover fare un'altra notte sotto le stelle, proprio adesso che potevamo permetterci di fare le cose in maniera più rilassata!"

Jessie sospirò rassegnata. "E va bene, Meowth... come desideri! Però, vorrei ricordarti che non abbiamo la più pallida idea di dove andare nè di dove si trovi la città più vicina. Che cosa proponi di fare, visto che tu sei così bravo?"

"Per adesso, scegliere una direzione e continuare a camminare in quella, e in quella soltanto!" rispose Meowh con decisione. "Non siamo mica in una foresta tropicale, dopotutto... prima o poi sbucheremo fuori da qualche parte, e allora penseremo al da farsi!"

Yanmega, che stava continuando ad aprire la strada ai suoi compagni, si bloccò per un attimo e volò nuovamente dalla sua allenatrice, usando una zampa per indicare il muro di foglie che stava per sfoltire e davanti al quale si era fermata.

"Hmmm?" chiese Jessie, mettendo da parte per il momento la sua irritazione. "Che cosa succede, Yanmega? Hai visto qualcosa di strano, là davanti?"

La gigantesca libellula preistorica disse di sì con la testa e si appoggiò a terra, ripiegando le grandi ali dietro la schiena in modo da non fare rumore. Poi, sempre indicando con una delle sue zampe segmentate, guidò Jessie, James e Meowth verso la fine della vegetazione, e i tre agenti del Team Rocket, curiosi di vedere di che cosa volesse avvertirli la Pokemon Coleottero / Volante, scostarono le fronde quel tanto che bastava per vedere cosa ci fosse senza essere visti a loro volta. Meowth per primo vide che il gruppo stava sbucando vicino alla fiancata di un'alta rupe, nella quale si apriva una grande caverna naturale all'ingresso della quale facevano la guardia due strani individui vestiti da templari del Medioevo, con una cotta di maglia che proteggeva anche la testa (e Jessie ebbe un brivido al pensiero di quanto dovesse fare caldo, con la giornata di sole e tutta quella ferraglia addosso), e una P azzurra attraversata da un fulmine posta sulla striscia di seta che scendeva attraverso il torace. Ognuno di loro aveva un Pokemon al proprio fianco, un Pidove per il primo... e uno strano Pokemon simile ad un pipistrello ricoperto da un'ispida pelliccia bianco-giallina per il secondo. Un po' incuriosita da quest'ultimo, Jessie si prese un paio di secondi per guardarlo meglio: era grande più o meno come un gatto selvatico, e sembrava essere di forma sferica se non fosse stato per il fatto che la pelliccia incolta e selvaggia di cui era ricoperto rendeva difficile vedere quale fosse la sua vera forma. I suoi occhi erano nascosti dalla peluria, e le uniche parti visibili del suo volto erano il naso simile a quello di un maiale, con un segno a forma di cuore rosso sulla parte anteriore, e la bocca aperta in un sorriso un po' sciocco, che metteva in mostra uno dei suoi incisivi superiori. Si teneva in aria sbattendo freneticamente le sue corte ali membranose, e sembrava non avere zampe... o magari, riflettè la ragazza, anche quelle le teneva nascosta in tutta quella peluria.

In ogni caso, non era difficile capire di chi si trattasse... "Hey, Jessie... quelli non sono quegli svitati del Team Plasma? Quelli che hanno fatto quel discorso, lì a Quattroventi?" chiese James, riconoscendo le uniformi e tornando col pensiero all'arringa in cui il Saggio Ghecis si era esibito alcuni giorni prima.

"Proprio loro, James... sembra che non tutto il male venga per nuocere, in fondo!" riflettè Jessie ad alta voce, sfoderando un piccolo sorriso di sicurezza. "A qusnto vedo, questo dev'essere un loro nascondiglio. Magari qui troveremo qualche informazione in più sulla lor organizzazione e sui loro progetti! Se scopriamo qualcosa di veramente significativo, il capo ce ne sarà molto grato!"

"Beh, questa potrebbe essere l'idea migliore che hai avuto in questi ultimi giorni, Jessie... ma c'è un piccolo particolare, come facciamo ad avvicinarli?" chiese Meowth, sollevando un problema non trascurabile. A cui tuttavia, Jessie sembrava avere già una soluzione pronta, visto che sfoderò un sorrisetto e mosse il dito indice come per dire di no.

"E qui entra in gioco la nostra leggendaria abilità con i travestimenti, mio caro Meowth!" rispose. "Se facciamo finta di essere due semplici viandanti, magari loro ci accoglieranno. Ovviamente, dovremo fare in modo di non far vedere che abbiamo Pokemon, altrimenti... beh, da quanto ho potuto sentire, questi del Team Plasma non hanno una grande stima degli allenatori. E poi, non è il caso che vedano che abbiamo Pokemon dei quattro continenti dell'Est, potrebbero insospettirsi."

Yanmega indicò sè stessa con una zampa e guardò verso la sua allenatrice come per chiederle che cosa avrebbe dovuto fare in tal caso... e Jessie strizzò un occhio a lei e a Meowth per dire loro di non preoccuparsi. "Oh, state tranquilli, avrete anche voi la vostra parte. Io e James non faremo che distrarre quei tipi del Team Plasma, e voi... voi avrete tutto il tempo di dare un'occhiata in giro e magari trovare qualcosa che interessi al nostro capo!"

"Furtività è il mio secondo nome!" affermò Meowth con un ghigno astuto. "Okay, Jessie, il caso è tuo!"

"Dicci pure cosa dobbiamo fare... e noi lo faremo!" affermò James, contento che finalmente il Team Rocket potesse tornare in azione. Era passato un po' di tempo dalla loro ultima avventura, e doveva ammettere che l'idea di un po' di azione non gli dispiaceva.

Jessie si mise le mani sui fianchi e annuì, orgogliosa di avere una volta tanto il comando della situazione. "Bene, bene... una volta tanto, sono io la mente del piano!" affermò. "Okay, ecco cosa faremo..."

James, Meowth e Yanmega si avvicinarono a Jessie per sentire cosa stesse bisbigliando, e prepararsi ad eseguire il piano...

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Uno degli uomini del Team Plasma, quello con il Pokemon pipistrello al suo fianco, si stiracchiò e si sgranchì una spalla, un po' indolenzito dopo essere rimasto per tanto tempo a fare la guardia all'ingresso del loro nascondiglio. "Hmm... accidenti, ma quanto ci mettono gli altri a fare le loro ricerche? Io comincio ad essere un po' stanco..." affermò, parlando al suo compagno.

"Abbi pazienza, lo sai che questo è un momento molto importante per noi." disse il suo compagno, permettendo al suo Pidove di appoggiarsi sulla sua spalla. Il Pokemon tortora tubò un paio di volte, e il suo allenatore lo accarezzò gentilmente sulla testa con un dito guantato di ferro. "Stiamo per localizzare i nascondigli dei Tre Moschettieri, e tra non molto dovremmo ricevere conferma dell'esistenza del quarto membro di quel gruppo, quindi abbiamo bisogno di intensificare le ricerche, in modo da arrivare ad un esito positivo il prima possibile."

"Sì, capisco." disse l'altro individuo, mentre permetteva a sua volta al Pokemon pipistrello di usare la sua spalla come trespolo. "Ma... non si era detto che il nostro sovrano avrebbe avuto dalla sua parte il potere di uno dei Draghi Sacri che hanno creato questa regione? Non vedo perchè allora c'è bisogno che noi troviamo anche i Tre Moschiettieri... anzi, quattro, come non detto."

"Beh, capisco come mai la pensi così... ma che ci vuoi fare, sono ordini che vengono dall'alto." rispose l'uomo con il Pidove. "Del resto, il Saggio Ghecis pensa che ci sia un legame tra quei Pokemon e il Drago che si legherà all'eroe di Unima. Se riuscissimo a scoprire qual è, allora anche per il nostro sovrano sarebbe un grande vantaggio. Molto probabilmente, questo favorirebbe il nostro obiettivo di separare i Pokemon dagli esseri umani."

L'altro accarezzò il suo Pokemon e, dopo aver fatto silenzio per un attimo, rispose al suo compagno. "Sai, a questo proposito, c'è una cosa che mi sto chiedendo da un po'..." disse, suscitando la curiosità del suo amico. "Il nostro obiettivo, come dici tu, è fare in modo che uomini e Pokemon vivano in due mondi separati. Si può dire che noi del Team Plasma stiamo cercando di separare il bianco dal nero... Ma allora, come dovremmo considerarci noi, che per realizzare questo scopo, usiamo comunque dei Pokemon? Noi convinciamo le persone a separarsi dai loro, però alla fine... usiamo dei metodi molto simili. Questo non fa di noi degli ipocriti?"

"Beh..." disse l'altro, tradendo un attimo di esitazione. In effetti, non poteva certo dire che quello che affermava il suo compagno fosse sbagliato. "Purtroppo... purtroppo sì, questo te lo devo concedere. In effetti... noi, per combattere contro quella che noi consideriamo un'ingiustizia, facciamo la stessa cosa che accusiamo i nostri oppositori di fare. Ci serviamo di Pokemon che combattano le battaglie al nostro posto. Però... in questo caso, temo che questo sia il prezzo da pagare per un fine nobile. Quello che dovremo fare in seguito sarà dare il buon esempio, e dovremo essere noi per primi a lasciare liberi i nostri Pokemon e dimostrare che crediamo in quello che facciamo."

L'altro annuì, almeno apparentemente convinto dal discorso... poi si mise ad ascoltare, sicuro di aver sentito qualcosa nell'aria. "Hmm? Aspetta un momento, mi sembra di sentire qualcuno che si avvicina... non ti sembra che qualcuno stia cantando?"

"Woo, Woobat?" esclamò il Pokemon simile ad un pipistrello, rivelando il proprio nome.

L'altro individuo in armatura tese le orecchie, e in effetti gli sembrò di sentire una voce femminile che canticchiava, con voce non esattamente gradevole. "Hmm... sì, in effetti, mi sembra di sentirla, e non è neanche tanto intonata... vediamo di chi si tratta." affermò, per poi rivolgersi al Pidove che gli si era appollaiato sulla spalla. "Tieniti pronto a combattere, Pidove. Nel caso fossero degli allenatori, potremmo essere costretti a separarli dai loro Pokemon."

"Pidove!" esclamò il Pokemon simile ad una tortora, per poi librarsi in volo e disporsi a fianco del Pokemon pipistrello di nome Woobat. Le due reclute del Team Plasma restarono in attesa, con circospezione... e poco dopo, videro arrivare Jessie e James, vestiti come un paio di escursionisti, con tanto di t-shirt, pantaloncini corti, scarponcini da viaggio e zaini sulle spalle! Jessie stava continuando a cantare, anche se sfortunatamente l'entusiasmo che ci metteva era di gran lunga superiore alla sua abilità! James, che indossava un paio di occhiali da sole, si fermò a qualche metro dall'ingresso della grotta... e salutò con la mano, cercando di non dare l'impressione di sospettare nulla!

"Ehm... s-salve, amici! Stavano viaggiando, e ci eravamo persi! Che coincidenza, imbatterci proprio in voi, in un momento come questo!" affermò con una risata un po' nervosa. Gli uomini del Team Plasma non dovevano sospettare nulla, altrimenti le cose avrebbero potuto complicarsi non poco... "Siamo... siamo turisti, e stavamo viaggiando verso Zefiropoli, ma... ehm... ci siamo persi e stavamo giusto cercando qualcuno che potesse darci indicazioni!"

"Esatto! Il mio amico non è molto pratico di questi posti, e ha finito per perdersi... hehehee..." ridacchiò nervosamente Jessie, sperando che i due tizi del Team Plasma se la bevessero. Uno dei due individui, quello con il Woobat, storse il naso e si avvicinò a Jessie e a James, scrutandoli minuziosamente in modo da cogliere anche il minimo particolare che potesse tradirli. I due giovani agenti del Team Rocket sfoderarono i loro più riusciti sorrisetti commerciali e si mossero nervosamente sul posto... e all'interno dello zaino di Jessie, un certo Pokemon felino dotato del dono della parola strinse i denti, cercando di resistere ad uno starnuto che gli stava venendo su...

"Urgh... ma perchè questo impiastro deve essere così paranoico?" si chiese Meowth, acquattandosi sul fondo dello zaino in modo da non poter essere visto. Era un nascondiglio stretto, buio e insopportabilmente caldo, ma era anche l'unico che Meowth poteva usare per passare inosservato. "Accidenti... avanti, tu, cosa aspetti a farli passare? I miei amici Jessie e James non sono altri che due normalissimi escursionisti, non te ne accorgi?"

Per diversi secondi, la recluta del Team Plasma continuò ad esaminare Jessie e James... e alla fine, dopo essersi allontanato un po' da loro, fece loro una domanda a bruciapelo. "Avete Pokemon con voi, per caso?"

Facendo finta di essere sorpresi della domanda, Jessie e James si guardarono a vicenda e alzarono le spalle. "Chi, noi? Avere dei Pokemon? No, no, no, no, no... noi siamo solo due persone normalissime che amano la vita all'aria aperta e che hanno deciso di godersi una lunga camminata in mezzo alla natura! Stavamo... ehm... stavamo giusto andando a Zefiropoli, quando abbiamo smarrito la strada! Hehehee..." rispose Jessie, muovendo una mano davanti a sè.

La recluta del Team Plasma ci riflettè un po' su... poi, convincendosi che quei due non erano allenatori nè rappresentavano una minaccia, fece loro cenno di avvicinarsi, e al suo collega di stare tranquillo. "Okay, nessun problema. Questi due sono puliti." disse, poi lui e il suo Woobat fecero cenno a Jessie e a James di accomodarsi. "Venie pure... possiamo darvi le indicazioni che cercate, e magari darvi anche un po' d'acqua e di cibo, se ne avete bisogno. E... vogliate scusare tutte le nostre precauzioni, ma volevamo essere sicuri che voi non foste allenatori di Pokemon. Non abbiamo una gran simpatia per quelle persone... ci avete mai pensato alla relazione che c'è tra umani e Pokemon?"

"Ehm... a dire la verità no..." affermò James, sfregandosi la nuca. "Noi non siamo allenatori e... abbiamo avuto contatti con i Pokemon un po' raramente!"

"Allora, immagino che voi non sappiate della missione di noi del Team Plasma..." disse la recluta con il Pidove, accompagnando i due ragazzi all'interno, dove si trovavano altre quattro reclute che stavano osservando delle mappe e degli strumenti. "E' una cosa a cui noi del Team Plasma abbiamo pensato a lungo... se è davvero giusto che gli esseri umani sfruttino i Pokemon per i loro scopi personali. E abbiamo pensato che l'unica cosa giusta da fare, sia fare in modo che esseri umani e Pokemon non possano entrare più in contatto. Noi... riteniamo che solo così sia possibile preservare la bellezza di queste meravigliose creature."

"Woobat..." affermò il Pokemon pipistrello, anche se era percettibile nel suo verso un po' di malinconia.

James e Jessie, cercando di prestare attenzione a tutto quello che veniva detto, annuirono e diedero un'occhiata attorno a sè. La caverna era stata trasformata in una sorta di rifugio improvvisato, con alcune brandine messe in una stanza comune, e delle lampade ad olio attaccate alle pareti della caverne, che emettevano una fioca luminosità tutt'attorno. In lontananza, da un corridoio che si inoltrava tra le rocce, si poteva sentire il suono di un fiumiciattolo che scorreva sottoterra... e, cosa che saltò all'occhio dei due criminali dal cuore d'oro, c'erano alcuni Pokemon che scorrazzavano in libertà, in particolare Patrat e Pidove... anche se tra essi c'erano anche altri due dello stesso tipo di quel Pokemon pipistrello dalla pelliccia ispida che i due avevano visto assieme ad una guardia... e poco più in là, rifugiato in una piccola nicchia umida scavata nella roccia, si trovava un Pokemon simile ad un funghetto il cui cappello semisferico assomigliava ad una Pokeball, con due corte braccia senza dita che spuntavano da un corpo bianco e grassoccio, su cui spiccava un volto composto solo da due occhi neri simili a chicchi di caffè, e una bocca dalle grandi labbra rosate. C'erano davvero dei Pokemon curiosi, lì ad Unima...

"Ammettiamo che è un po' ipocrita che noi diciamo queste cose, anche se ci sono dei Pokemon che vivono con noi..." ci tenne a precisare la guardia con il Woobat. "Ma... anche se molti di questi Pokemon ci appartengono, altri hanno scelto di loro volontà di continuare a vivere qui, con noi... molti di questi Woobat, e il Foongus che vedete lì..." indicò con lo sguardo il Pokemon funghetto che li osservava incuriosito dalla sua piccola tana. "...forse hanno pensato che la nostra causa fosse giusta, e hanno deciso di aiutarci e di sostenerci. Non so esattamente per quale motivo, ma in fondo... i Pokemon non sono creature misteriose che fanno parte di tutto un altro mondo? Noi esseri umani, con la nostra limitata capacità di comprensione, non potremo mai capirli fino in fondo, non siete d'accordo anche voi?"

"Ehm... è vero, è vero!" affermò frettolosamente Jessie, sempre più convinta di avere a che fare con un branco di matti... "In effetti... era proprio quello che stavamo pensando!"

"Foongus?" chiese dubbioso il Foongus che si nascondeva nell'anfratto tra le rocce. Sembrava che l'arrivo di Jessie e James avesse ridestato la sua curiosità... come se riuscisse a capire che quei due nascondevano qualcosa.

"Ora, se volete accomodarvi..." disse la prima delle reclute, quella che aveva un Pidove con sè. "Vado a prendervi qualcosa da bere, e intanto voi vi potete riposare un po'. C'è... soltanto una cosa, però, che vorremmo chiedervi in cambio. Non parlate dell'esistenza di questo nostro nascondiglio in giro, okay? Ancora... non sono moltisssime le persone che hanno a cuore i diritti dei Pokemon, e se si venisse a sapere in giro che alcuni di noi si sono nascosti qui, diventeremmo subito il bersaglio di tutti quegli ignoranti che non riescono a capire i bisogni dei Pokemon."

"Tranquilli, con noi potete stare al sicuro!" rispose allegramente James, mentre lui e Jessie appoggiavano gli zaini a terra. La recluta annuì e se ne andò assieme al suo Pokemon, lasciando Jessie e James da soli nella stanza scavata nella roccia... e quando furono sicuri di non essere visti da nessuno, fecero cenno a Meowth di uscire dal suo nascondiglio. Tirando un respiro di sollievo, il Pokemon gatto sgusciò fuori e prese un po' di fiato... poi incrociò lo sguardo del Foongus di prima e di un Woobat selvatico che si era avvicinato in quel momento. Entrambi sembravano molto curiosi di sapere che razza di Pokemon fosse... ma Meowth, sapendo che era importante che nessuno si accorgesse di lui, fece loro cenno di stare tranquilli con una zampa alle labbra.

"Okay, Meowth... puoi andare!" sussurrò Jessie al loro compagno di mille avventure. "Cerca di trovare qualcosa di utile e portacelo! Buona fortuna!"

"Tranquilli, ragazzi, sarò scaltro e silenzioso come voi mi conoscete!" rispose Meowth a bassa voce, per poi cominciare ad allontanarsi... con Woobat e Foongus che lo seguivano a breve distanza! "Hm? E voi due, che fate? Perchè mi state dietro come delle ombre?"

"Woo!" esclamò il Woobat selvatico con entusiasmo. "Woobat woo, woobat!"

"Fooooongus..." proseguì il Pokemon fungo, saltellando sul suo gambo mentre seguiva Meowth nella semioscurità. Il Pokemon parlante sospirò e fece di nuovo cenno di fare silenzio.

"Sigh... immagino di essere un Pokemon del tutto nuovo per loro, e non solo per il fatto che so parlare..." affermò rassegnato Meowth. "E va beeeene... allora potete seguirmi, ma a patto i non fare confusione e di non farmi scoprire, d'accordo? Fate conto che io stia giocando a nascondino, okay?"

Forse pensando che davvero Meowth stesse solo giocando, Woobat e Foongus non ebbero nulla da obiettare, e cominciarono a seguire a distanza Meowth mentre si intrufolava abilmente tra le ombre del covo del Team Plasma. I due ragazzi del Team Rocket osservarono il loro inseparabile compagno che si allontanava, augurandogli buona fortuna con lo sguardo... e poi si misero seduti, rilassandosi giusto per un attimo.

"Accidenti... ma perchè non possiamo andare da qualche parte senza imbatterci in qualche branco di matti?" sussurrò Jessie al suo compagno di mille avventure. "Voglio dire... una volta tanto che non dobbiamo stare attaccati a quei mocciosi, e non dobbiamo catturare Pikachu... troviamo questi pazzoidi che pensano che gli allenatori facciano del male ai Pokemon! E che si sono messi in testa che diventeranno degli eroi e libereranno tutti i Pokemon... certo che se ne incontra di gente assurda!"

"Però... non si può dire che abbiano del tutto torto, non credi, Jessie?" chiese sommessamente James, ripensando a diverse esperienze che avevano fatto nel corso dei loro viaggi. "In fondo... ci sono molti allenatori che maltrattano i loro Pokemon e li usano soltanto per i loro scopi personali. Ti ricordi di quel Paul, a Sinnoh? Va bene che adesso è cambiato un po', dopo che Ash lo ha sconfitto due volte, ma prima aveva un modo di trattare i Pokemon che neanche noi avremmo mai nemmeno pensato di usare con i nostri... insomma, forse non è poi così sbagliato quello che vogliono fare quelli del Team Plasma..."

"Non dire cretinate, James!" lo rimbeccò immediatamente Jessie. "Se qualcuno venisse da te e ti dicesse che devi separarti da Weezing, da Carnivire, da Mime Jr. o da Magcargo... soltanto perchè secondo lui è giusto così, tu gli daresti retta? non ti importerebbe di quello che vogliono i nostri Pokemon?"

James arretrò un po' davanti all'espressione indignata di Jessie, e si rese conto di aver detto qualcosa che non andava. Dopotutto, anche Jessie aveva dovuto separarsi dai suoi Pokemon, in certe occasioni, per esempio quado aveva lasciato libera la sua Dustox... o quando aveva lasciato Arbok con quella colonia di Ekans e Koffing. "Ehm... scusa, Jessie... hai ragione, hai ragione, non mi sembrerebbe giusto per niente!" si scusò. "Okay, d'accordo, comunque intanto abbiamo scoperto cosa vuole questo Team Plasma... adesso, però, è tutta questione di scoprire se è davvero questo il loro obiettivo, o se invece non c'è qualcosa dietro."

Jessie si calmò e si mise più comoda. "Beh, è proprio per questo che Meowth sta dando un'occhiata in giro... magari scopre qualcosa che ci mette sulla pista giusta!" affermò. "Per adesso, continuiamo a fare finta di essere due passanti, e non diamo troppo nell'occhio... huh? E adesso cosa?"

Un'ombra si era stagliata improvvisamente all'ingresso del nascondiglio del Team Plasma, cogliendo di sorpresa i due ragazzi del Team Rocket... e quando Jessie e James guardarono in quella direzione, riconobbero uno dei ragazzi che erano con Ash e Misty subito dopo il sermone di Ghecis a Quattroventi! Un ragazzo di circa tredici anni, piuttosto alto per la sua età, con i capelli neri e gli occhiali da vista, che si portava con sicurezza e razionalità al tempo stesso. Una Snivy era al suo fianco, con le sue liane già srotolate e pronte a colpire... e dietro di lui, c'era un ragazzino un po' più giovane, dall'aspetto impaurito, che guardava nervosamente verso l'interno. Senza aspettare che qualcuno gli rivolgesse la parola, Komor fece un passo all'interno della caverna, tenendo lo sguardo fisso su Jessie e James...

"Hey, Jessie... ma quello non è il quattrocchi che stava con i mocciosi a Quattroventi?" sussurrò il ragazzo dai capelli azzurri alla sua complice, che gli rispose con una piccola gomitata al fianco per dirgli di non farsi scappare dette troppe cose. Per fortuna, Komor non sembrava aver sentito, e dopo essere arrivato ad una certa distanza dai due falsi escursionisti, si aggiustò gli occhiali e fece una domanda, calmo ma fermo.

"Il Team Plasma." affermò, mentre la sua Snivy giocherellava con le sue fruste di liane in maniera minacciosa. "Sono qui per recuperare un Pokemon che loro hanno rapito."

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Nelle sale più interne del nascondiglio, raccolti attorno ad un tavolino di legno sul quale erano appoggiate diverse carte e una lanterna ad olio, sei individui vestiti da cavalieri templari stavano discutendo tra loro riguardo quell'inaspettata visita che avevano appena ricevuto... e non tutti sembravano essere d'accordo sul da farsi, considerato che alcuni di loro stavano rimproverando i due che erano all'ingresso per aver fatto entrare quei due "viandanti".

"Vi rendete conto che avete appena rivelato a due completi sconosciuti l'esistenza del Team Plasma?" stava dicendo uno degli agenti del Team Plasma. "Se andassero a parlare con le autorità, per noi sarebbero guai! Dovremmo dire addio a questo nascondiglio... proprio adesso che ci stiamo avvicinando al santuario segreto di Cobalion! La vostra impulsività potrebbe costarci molto cara, e voi lo sapete!"

"Hey... stai calmo!" esclamò la recluta che aveva parlato per prima. "E soprattutto, non farti sentire da quelli, o potrebbero allarmarsi! Ascoltate, non credo che la situazione sia poi così tragica come la fai sembrare! A me quei due sembravano persone ragionevoli, e si sono anche convinti in fretta che quello per cui noi del Team Plasma combattiamo è giusto. Credo che basterà un po' di convinzione da parte nostra, e non dovremo preoccuparci che loro rivelino i nostri segreti. Che diamine, magari potrebbero anche chiedere di unirsi a noi! Non credete che potrebbero essere delle buone reclute?"

"E' un rischio, e voi lo sapete bene. Il nostro sovrano è stato molto chiaro in questo senso." rispose un terzo. "Non possiamo rischiare contatti troppo prolungati con chi non fa parte del Team Plasma. Potrebbe mettere a rischio tutta l'operazione."

"Sì, lo sappiamo, però..." cercò di dire il secondo che aveva parlato... soltanto per essere interrotto un attimo dopo quando qualcosa, proveniente dalla sala d'ingresso, provocò un improvviso, assordante rumore di qualcosa che si spaccava... e i membri del Team Plasma riuscirono a sentire qualcosa di pesante e parecchio arrabbiato che si muoveva nella stanza principale! "Ah! E questo che cosa accidenti..."

"SHARRRRROK!" esclamò una voce sibilante dalla sala dove fino ad un attimo prima si trovavano Jessie e James... e poco dopo, una parte del muro della sala cedette, e da dietro esso apparve un enorme serpente dalle squame viola, simile ad un incrociio tra un pitone e un cobra reale, con un inquietante disegno a forma di volto ghignante sul petto, e la bocca armata di un paio di zanne velenifere ricurve, affilate come pugnali! Assieme a lui, c'era un altro Pokemon simile ad una gigantesca chiocciola il cui corpo sembrava fatto di lava fusa, con un pesante guscio di pietra magmatica dal quale scaturiva di tanto in tanto una fiammata. Un paio di grandi occhi peduncolati fissavano con evidente ostilità i membri del Team Plasma riuniti nella sala, mentre la Magcargo di James avanzava lenta ma inesorabile contro i sei individui! E appena dietro, si vedevano Komor e due dei suoi Pokemon... uno dei quali era la sua Snivy, mentre l'altro era un Pokemon dall'aspetto fiero - un puledrino di zebra nero, con spesse strice bianche sul collo, il torace, la schiena e le zampe posteriori. Aveva un grande e rotondo naso scuro, e gli occhi blu e gialli, e la sua criniera bianca a cresta attraversava il collo, terminando sopra la testa in una sorta di saetta appuntita. Le sue orecchie piccole e vagamente appuntite si agitavano vivacemente, mentre i suoi piccoli zoccoli neri calpestavano furiosamente il terreno roccioso. Sembrava essere impaziente di iniziare lo scontro, e delle piccole scariche elettriche crepitavano sul suo "corno" a forma di saetta.

"Cosa? E... e tu chi sei? Da dove vengono quei Pokemon?" esclamò uno dei membri del Team Plasma, mentre alcuni dei loro Pokemon si schieravano al loro fianco. Komor non si scompose, e mentre la sua Snivy si metteva in guardia, e il Pokemon simile ad un puledro di zebra abbassava la testa e picchiettava per terra con un suo zoccolo, il ragazzo si aggiustò gli occhiali e si preparò allo scontro imminente.

"Temo che vi stiate equivocando. Di questi, soltanto Snivy e Blitzle sono miei." affermò, per poi puntare il Pokedex verso uno dei Pokemon simili a pipistrelli che svolazzavano attorno agli uomini del Team Plasma. La stessa immagine di un Pokemon pipistrello di forma praticamente sferica, con la pelliccetta ispida che gli copriva gli occhi, il naso che terminava con una sorta di cuore, e la bocca semiaperta con il dentino sporgente...

"Woobat, il Pokemon Pipistrello. Tipo Psico / Volante." recitò la voce elettronica. "Questo Pokemon vive in caverne e foreste umide. Emette onde ultrasoniche dalle narici per orientarsi e rendersi conto di ciò che lo circonda, e delle ventose sul naso gli consentono di restare attaccato ai muri quando dorme. Si dice che il timbro che lasciano sui muri sia un segno di fortuna."

Komor alzò le spalle. "Beh, non avrò bisogno di fortuna." disse tra sè, per poi rivolgersi nuovamente al Team Plasma. I suoi due Pokemon, Snivy e Blitzle, erano accanto a lui, affiancati dall'Arbok di Jessie e dalla Magcargo di James. "Voi siete il Team Plasma, immagino. Personalmente, non avrei nessun motivo per essere qui, ma so che avete appena costretto un ragazzo a separarsi dal suo Lillipup. Sono nel vero?"

"Questi non sono affari che ti riguardano, allenatore!" ribattè uno degli individui. "Non possiamo lasciare che dei mocciosi allenino Pokemon! Pensa un po' a quanto soffrono nelle mani di irresponsabili come voi! Non abbiamo fatto altro che liberare quel Pokemon da una vita di schiavitù ed infelicità!"

"Voi dite? Io credo che quel Pokemon non la pensi allo stesso modo." disse James, arrivando da dietro la sua Magcargo. Il giovanotto dai capelli azzurri aveva un'espressione seria che Jessie non era abituata a vedergli sul volto... e doveva ammettere che era molto ben impressionata dal tono deciso del suo compagno. Chiaramente, era una cosa che gli stava molto a cuore. "Piuttosto... mi sembra che voi abbiate semplicemente deciso per conto vostro cosa fosse meglio per lui. Guardate me e la mia Magcargo... non vi sembra che andiamo d'accordo? Non credo che lei sarebbe molto contenta se qualcuno la separasse da me!"

"Mag, mag! Cargo!" esclamò la chiocciola di magma, facendo guizzare una fiammella sul suo guscio di roccia perenfatizzare quello che voleva dire. Komor gettò un'occhiata al Pokemon Fuoco / Roccia, facendosi una nota mentale di chiedere dove James avesse trovato un Pokemon come quello.

Uno dei membri del Team Plasma scosse la testa, rifiutandosi di credere che fosse come diceva James. "E' ovvio che quel Pokemon è stato suggestionato, e a questo punto è talmente indotttrinato che non riesce più ad immaginare di vivere senza un allenatore. Per questo crede di essere felice al tuo fianco... ma noi te lo sottrarremo e lo rieducheremo ad accettare nuovamente la vita nel mondo esterno."

Komor scosse la testa. "Santi numi, non posso crederci... siete davvero così testardi?" chiese retoricamente. "E va bene... se non volete restituire quel Lillipup di vostra volontà, ci penserò io a restituirlo al legittimo proprietario. Snivy, Blitzle, tenetevi pronti!"

"Presto, amici, respingete questi importuni!" esclamò uno dei membri del Team Plasma, mentre i loro Pokemon si schieravano davanti a loro. Un Patrat si feceavanti per colpire la Snivy di Komor... ma venne intercettato da un potente attacco Lanciafiamme da parte della Magcargo di James, che lo travolse e lo fece cadere a terra, abbrustolito e stordito! Un Pidove cercò di colpire Snivy con un Aerasoio, ma Arbok si lanciò su di lui e lo colpì con un attacco Fulmindenti, trasmettendogli una scarica elettrica che lo mise fuori combattimento all'istante!

"Hey, ragazzo... ci pensiamo noi a tenere occupati gli altri! Tu concentrati sul loro capo!" affermò James, indicando l'individuo che era al centro della sala e che sembrava dirigere la difesa. Quest'ultimo scosse la testa, quasi fosse stato offeso dall'epiteto che gli era stato affibbiato...

"Io sarei il capo? Tsk... nel Team Plasma, non ci sono capi o subordinati, siamo tutti uguali!" affermò. "Gli unici a comandare su di noi sono il nostro sovrano e i Sette Saggi... e adesso, avrete prova della forza che loro ci hanno concesso! Woobat, Pidove, tocca a voi! Confusione sullo Snivy, e Azione sul Blitzle!"

"Woobat!" esclamò il pipistrello dalla pelliccia ispida, scagliando un impulso di energia psichica blu e viola contro Snivy, e facendola barcollare per un istante. Ma il serpentello riuscì a tenersi in piedi, e ad un cenno di Komor, estese le sue liane verso il tavolo posto al centro della sala e si trascinò con energia verso di esso, per poi spiccare un salto e colpire Woobat con un attacco Azione ben assestato. Il Pokemon Psico / Volante evitò abilmente un altro attacco, e rispose con una potente Raffica, scagliando a terra la Pokemon d'Erba... mentre Pidove colpiva il Blitzle di Komor con un attacco Azione! Il puledrino di zebra fece un passo indietro, scuotendo la testa... e Komor, senza perdere la calma, diede il suo nuovo ordine.

"Snivy, non farti abbattere. Usa Verdebufera per confondergli le idee." affermò. "E tu, Blitzle... usa Sottocarica e poi scaglia un attacco Ondashock!"

"Snivy!" esclamò il serpentello, iniziando a ruotare su sè stesso e creando un vortice di energia verde e foglie luminose che sfrecciò verso Woobat e lo costrinse a retrocedere, usando le ali per proteggersi. Poi, con abilità, il pipistrello si abbassò verso il terreno e cercò di colpire di nuovo Snivy con un attacco Azione... ma la Pokemon d'Erba gli rivolse un rapido attacco Fulmisguardo che fece esitare Woobat, mentre Blitzle, evitando un attacco Azione da parte di Pidove, creò un'aura elettrica attorno al proprio corpo, che costrinse il Pokemon Normale / Volante a retrocedere e cercare un altro modo di attaccare il Pokemon Elettro. Poi, prima che Pidove potesse reagire, Blitzle abbassò la testa e lanciò il suo attacco!

"Bliiiitz!" esclamò Blitzle, scagliando un'ondata di crepitante energia dorata contro il suo avversario e colpendolo in pieno! Grazie alla mossa Sottocarica che Blitzle aveva usato un attimo prima, la potenza dell'Ondashock era stata aumentata, e il Pidove avversario si contorse ed emise un breve cinguettio quando la scarica elettrica attraversò il suo corpo, lasciandolo a terra stordito.

Komor si aggiustò gli occhiali, facendo un mezzo sorriso di soddisfazione quando vide che la tattica aveva funzionato. "Un'altra delle cose che ho imparato dai miei libri. Sottocarica non serve solo a proteggere meglio il Pokemon che la usa, ma rende il successivo attacco, se è di tipo Elettro, molto più potente del normale. Ottimo lavoro, Blitzle!" affermò il ragazzo, annuendo seriamente in direzione del puledrino di zebra, che mosse vivacemente le orecchie e fece crepitare una scarica elettrica in cima al suo "corno" per esprimere il suo assenso... poi si voltò allarmato verso Snivy, sperando che la sua compagna di squadra se la stesse cavando bene. "Attenta, Snivy... blocca quel Woobat con un Avvolgibotta!"

Snivy annuì e riuscì per un pelo ad evitare un attacco Raffica che Woobat le scatenò contro... poi, scattò verso di lui, e avvolse attorno a lui le sue corte spire, cercando poi di stringere quanto più possibile. Con decisione, Snivy fece cadere a terra Woobat con un'abile torsione del suo corpo, e tenne duro in modo da costringere il pipistrello di tipo Psico / Volante alla resa. Woobat agitò le ali e cercò di colpire Snivy per liberarsi dalla sua presa, ma anche dopo aver ricevuto un paio di schiaffi in faccia dalle ali di Woobat, Snivy riuscì a resistere e strinse ancora un po'. Finalmente, l'avversario cedette e si afflosciò a terra senza più forze, mentre Arbok e Magcargo finivano di sconfiggere i Pokemon del resto del Team Plasma.

"Ugh... non è possibile!" esclamò una delle reclute, retrocedendo di fronte ai due Pokemon di Jessie e James, che ora bloccavano loro la strada. Vedendo che Jessie e James erano appena dietro, e facendo rapidamente due più due, l'uomo del Team Plasma li squadrò con evidente rabbia. "Voi! Voi ci avete ingannato! Avevate detto di non essere allenatori, e pensavamo che avreste potuto diventare nostri alleati! Invece anche voi siete come quella gentaglia che schiavizza i Pokemon!"

"Ancora si rifiutano di accettare che ai Pokemon... almeno ai miei... piaccia stare con gli esseri umani." commentò Komor, scuotendo la testa. Proprio in quel momento, Meowth e Yanmega apparvero dietro Jessie e James, tenendo con sè dei fogli che avevano sottratto al nascondiglio del Team Plasma.

"Hey, ragazzi, ci siamo!" esclamò il Pokemon felino, sventolando i fogli che aveva preso con sè, mentre la libellula gigante ne trasportava altri. "Questi fogli potrebbero interessarci molto! E ora possiamo levare le tende!"

Yanmega annuì a sua volta, mentre Komor sbatteva gli occhi incredulo davanti alle parole del Pokemon... ma prima che il ragazzo o qualcuno del Team Plasma potesse commentare, Jessie annuì e fece a Meowth il segno dell'okay. "Perfetto! Allora possiamo andarcene!" esclamò. "Quello che ci serve lo abbiamo, in ogni caso! Bene, quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, ragazzo! Noi ci salutiamo qui... ricordati di noi, perchè presto sentirai parlare di noi in tutta Unima!"

"Cosa? Un... un momento, e voi chi siete?" esclamò Komor, mentre Snivy e Blitzle gli si avvicinavano sospettosi. "E che significa quel Pokemon parlante...?"

"Temo che queste domande dovranno attendere un altro giorno per la risposta, ragazzo mio!" affermò James. "Per adesso, ci dobbiamo salutare! Comunque... ricordati di avere sempre caro il legame con i tuoi Pokemon, e non credere alle sciocchezze che dicono questi tipi! A presto, ragazzo! Magcargo, usa Smog per coprirci la fuga!"

"Carrrrgo!" esclamò la chiocciola di lava, per poi soffiare una nube di denso fumo nero dalle narici, creando una cortina fumogena che invase la sala e costrinse tutti a coprirsi naso e bocca. Komor si chinò su Snivy e Blitzle per proteggerli dal fumo irritante... e dopo qualche secondo in cui il fumo aveva impedito a tutti di reagire, la visuale tornò normale, e Komor potè vedere che Jessie, James e i loro Pokemon erano scomparsi nel nulla, come se non fossero mai stati lì. Gli uomini del Team Plasma erano altrettanto stupiti, ed evidentemente seccati per essere stati messi nel sacco così facilmente. Sembrava che alcuni di loro fossero in procinto di scagliarsi su Komor... almeno finchè una giovane donna dai capelli azzurri raccolti dietro la testa, con addosso un uniforme da poliziotta a maniche corte di colore beige, con un cravattino nero e una minigonna vertiginosa, e un berretto con frontino nero, sul quale svettava uno stemma dorato sul quale era disegnata una grossa U nera. Indossava inoltre un paio di guanti bianchi, e un paio di scarpe nere con il tacco alto... e non c'era bisogno di una gran fantasia per immaginare che si trattasse dell'agente Jenny in versione Unima! Dietro di lei, c'era il ragazzo che si era rivolto a Komor per ricevere aiuto.

"Fermi tutti! Che nessuno si muova! Siete accusati di furto e rapimento di Pokemon!" esclamò l'agente Jenny, rivolta agli uomini del Team Plasma. Ora che i loro Pokemon erano stati messi fuori combattimento, non c'era molto che loro potessero fare se non arrendersi... e una volta che fu sicura di avere tutto sotto controllo, la poliziotta si voltò verso Komor, senza però mai perdere di vista i misteriosi individui vestiti da cavalieri. "Erano questi i ladri di Pokemon di cui mi hai detto al telefono, vero?" chiesea Komor. "Devo ringraziarti, ragazzo... hai reso un grande servizio alla polizia di Unima!"

"Ugh... questa poi... è andato tutto nel peggiore dei modi!" si lamentò uno degli uomini del Team Plasma.

"Di niente, agente Jenny. Ho solo fatto il mio dovere come allenatore." disse Komor. Un attimo dopo, da una stanza vicina, un piccolo Lillipup arrivò di corsa e si gettò tra le braccia del ragazzino che Komor aveva aiutato, e quest'ultimo sfoderò un radioso sorriso e abbracciò il suo Pokemon.

"Lillipup! Meno male che stai bene!" esclamò, mentre l'agente Jenny provvedeva a mettere le manette agli uomini del Team Plasma. "Grazie... grazie mille, amico mio! Non so come posso sdebitarmi... dico davvero!"

Komor alzò le spalle, cercando di restare distaccato. "Come ho detto, era giusto che io ti dessi una mano. E poi, non mi piacciono questi tipi e le loro assurde convizioni. Non siete d'accordo anche voi?"

"Blitzle!" rispose la piccola zebra, annuendo. Snivy, tuttavia, restò in silenzio, come se stesse aspettando qualcosa... e un attimo dopo, il suo piccolo corpo cominciò a brillare e a cambiare forma, sorprendendo Komor e Blitzle per un istante! Poi, il ragazzo annuì soddisfatto quando si rese conto che la sua Snivy stava evolvendo... e poco dopo, quando la luce si fu diradata, Komor vide che la sua starter si era trasformata in un Pokemon più grande, lungo quasi un metro, quasi del tutto verde con delle chiazze color crema sulle spalle, e una sorta di collarino giallo che partiva dal torace e si estendeva fino a dietro le spalle. Tre foglie simili a quelle di una palma crescevano dalla sua coda, procedendo poi lungo la schiena. I suoi arti erano piccoli e quasi atrofizzati, e una piccola cresta sporgeva dalla parte posteriore della sua testa. Aveva stretti occhi rossi, e un'espressione altezzosa sul suo volto aristocratico.

"Serrrvine!" esclamò il nuovo Pokemon, strizzando un occhio al suo allenatore, che rispose con un sorriso calmo mentre estraeva il Pokedex per verificare.

"Servine, il Pokemon Serperba. Tipo Erba." disse l'enciclopedia elettronica, e il ragazzino con il Lillipup si inclinò leggermente verso Komor per saperne di più. "Forma evoluta di Snivy. Astuto ed agile, quando corre sembra scivolare sul terreno. Sfrutta la sua velocità per confondere l'avversario. E' molto abile a mimetizzarsi nell'erba alta, e usa le sue fruste per sconfiggere gli avversari."

"Wow... il tuo Pokemon si è anche evoluto!" esclamò il ragazzino, il cui Lillipup abbaiò allegramente.

"Già... un motivo in più per non doverti chiedere alcun compenso." affermò Komor, accarezzando prima Servine e poi Blitzle sulla testa. "Anche se... ancora mi chiedo chi fossero quei due individui, e perchè avessero quei Pokemon sconosciuti così forti... e soprattutto, quali saranno le loro intenzioni? Non ne ho la più pallida idea..."

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Era stata una buona giornata per il Team Rocket. Jessie, James, Meowth, Yanmega, Arbok e Magcargo erano seduti in cerchio attorno ai fogli trafugati, disposti sul terreno polveroso, e li stavano leggendo con grande interesse.

"Hmm, interessante! E così... qui si parla di Cobalion, Terrakion e Virizion! Devono essere i nomi di alcuni Pokemon Leggendari di Unima, di solito è così che vanno le cose con queste organizzazioni!" affermò Meowth con un sorrisetto astuto. "E poi, c'è un nome aggiunto in basso... Keldeo, eh? Credo che faremmo bene a documentarci un po'! Ho sentito dire che a Zefiropoli c'è una biblioteca ben fornita, potremo dare un'occhiata da quelle parti!"

"Hehehee... questo è stato davvero un colpo da maestri, ragazzi miei! Visto che le mie idee funzionano?" si vantò Jessie. "Ora, abbiamo qualcosa di interessante da raccontare al nostro capo... e sappiamo anche dove andare a cercare altre informazioni!"

"Wow, questo sì che è stato un gran successo per il Team Rocket!" esclamò felice James. "Sembra che se non dobbiamo stare dietro a Pikachu o ai mocciosi, riusciamo meglio in tutto quello che facciamo..."

"Woobat!"

James si fermò di colpo quando qualcosa di tondo e peloso svolazzò improvvisamente in faccia a Jessie, abbracciandola con le sue ali membranose... e James, Meowth e gli altri Pokemon lo riconobbero immediatamente come uno dei Woobat che erano nella caverna con il Team Plasma! E non era da solo, visto che dalle fronde attorno a loro emerse il Foongus che Jessie e James avevano visto prima nella grotta! Entrambi sembravano alquanto entusiasti di aver ritrovato il Team Rocket, e il piccolo Foongus si aggrappò saldamente alla gamba del confuso James.

"Hey! E questo che cosa..." esclamò irritata Jessie, riuscendo finalmente a staccarsi Woobat dalla faccia, e guardarlo con incredulità. "Questo... è uno dei Pokemon che erano con il Team Plasma in quel nascondiglio! Come mai è qui?"

"Woo Woobat!" esclamò il pipistrello.

"Foongus, gus gus!" esclamò a sua volta il funghetto. Magcargo ed Arbok corrugarono la fronte dubbiosi... e Meowth sbattè gli occhi confuso, per poi tradurre quello che i due Pokemon di Unima stavano dicendo.

"Ehm... ragazzi, mi sa che qui abbiamo altri due Pokemon che vogliono unirsi a noi!" affermò il Pokemon felino.

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CONTINUA...

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scrtta da: Justice Gundam

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La giornata era cominciata presto per il gruppo di Ash - ora che anche Spighetto si era unito a loro, il quartetto si era svegliato alle prime luci dell'alba, esattamente il giorno dopo che Ash e Touko avevano vinto la Medaglia Trio. Era loro intenzione arrivare il prima possibile alla Nursery Home appena fuori dalla città di Levantopoli, dove li attendeva la professoressa Zania, in modo da consegnarle la nebbia dei sogni... e poi, ci sarebbe stata ancora la possibilità di cercare altri Pokemon, e allenare un po' quelli che già avevano. Dopo aver raccolto tutte le loro cose, aver salutato i fratelli di Spighetto ed aver verificato che fosse tutto a posto, Ash, Pikachu e i loro compagni si stavano incamminando lungo una larga strada asfaltata che si addentrava tra due file di alberi, e verso una grande piazza decorata da siepi finemente intagliate, resa ancora più maestosa da una fontana che creava dei semplici ma suggestivi giochi d'acqua. Tutt'attorno, dei fiori di vari colori contribuivano a rallegrare il paesaggio, e diffondevano nelle vicinanze un gradevole profumo che arrivava alle narici di Ash e dei suoi compagni.

"Wow... ragazzi, certo che voi di Unima ci sapete proprio fare, quando si tratta di decorare le vostre città!" affermò Misty trasognata, andando a dare un'occhiata da vicino alla fontana. Era talmente grande che in essa ci vivevano agevolmente dei Pokemon, per l'esattezza dei grossi pesci verdi simili a piranha, con delle pinne bianche sotto le quali si vedevano dei puntini neri. La schiena di quei Pokemon era solcata da una linea nera bordata di rosso, e anche gli occhi erano rossi, di grandi dimensioni e tradivano un'aria aggressiva ed irruenta. Le sue pinne bianche erano appuntite ed affilate, e si riuscivano a vedere dei dentini aguzzi spuntare dalle loro mascelle. "E... questi Pokemon d'Acqua? Che belli, non ne ho mai visti di simili!"

"Quelli sono dei Basculin, Misty." disse Spighetto, raggiungendo la ragazza dai capelli rossi accanto alla fontana, con tutta calma. Misty stava osservando quasi rapita quei pesci dall'aspetto minaccioso che si muovevano agilmente nella fontana, dando uno sguardo verso la superficie di quando in quando come se volessero stare attenti che qualche passante non gli desse del cibo. "Sono i Pokemon d'Acqua più comuni che si possano trovare ad Unima, e sono considerati dei validi Pokemon da allenare. Anche se questi non si possono catturare, visto che appartengono a Levantopoli. Comunque non ti preoccupare, più avanti avrai molte occasioni per catturarne uno."

"Bene! Vorrà dire che non me la lascerò sfuggire!" disse Misty con convinzione. Ash e Touko, incuriositi, tirarono fuori i loro Pokedex e diedero un'occhiata.

"Basculin, il Pokemon Irruenza." disse l'enciclopedia elettronica. "Pokemon di Tipo Acqua. E' un Pokemon impulsivo e violento, conosciuto per il fatto che appare in due varianti, distinte a seconda dei colori del dorso. Le due varianti non si sopportano a vicenda, e inizieranno subito a litigare se si incontreranno."

"Come potete vedere, in questo specchio d'acqua ci sono soltanto Basculin dello stesso tipo." spiegò Spighetto, indicando che tutti i Pokemon presenti nella fontana erano del tipo con la striscia rossa. "Non sappiamo esattamente da cosa dipenda la rivalità tra le due specie, ma fatto sta che non possono essere tenute assieme nella stessa zona. Comunque, se si esclude questo spiacevole difetto, i Basculin sono dei Pokemon molto validi... oserei dire che mischiano una fantasia di aromi in una miscela imprevedibile e sorprendente, se mi passate il paragone con l'arte della cucina."

"Tranquillo, Spighetto... dopotutto, immagino che per te, che hai lavorato in un ristorante per tanto tempo, sia un paragone che viene da solo!" affermò con tutta tranquillità Touko. "A proposito... non ti abbiamo neanche chiesto quanti anni hai."

"Io ho sedici anni, mademoiselle Touko... e lavoro nel ristorante di famiglia già da quando ne avevo quattordici." rispose Spighetto, senza mai perdere il suo sorriso affabile. "Anche se, nel mio tempo libero, mi diletto a coltivare vari hobby. Per esempio, per la decorazine di questa fontana, ho dato una mano anch'io con suggerimenti, perizie tecniche e pareri personali su come secondo me sarebbe stato meglio posizionare le statue, le decorazioni... e tutto il resto!" Concluse la frase con un elegante movimento della mano, mentre delle stelline luminose si accendevano elegantemente attorno a lui... e i suoi compagni si lasciavano sfuggire una gocciolona di sudore lungo la nuca!

"Ma cosa insegnano ai ristoratori di Unima? Fisica quantistica?" si chiese Ash con una certa incredulità.

"Pika pikachu..." fu la risposta di Pikachu, le cui orecchie guizzarono di lato come se avesse avuto un tic. "Pika, pika pi pikachu pika!"

"Beh... in effetti si può dire che l'effetto d'insieme è molto suggestivo, quindi... complimenti per il lavoro che hai svolto, Spighetto!" affermò Touko, in qualche modo intuendo quello che Pikachu voleva dire. Poi, la ragazzina dai capelli castani diede un'occhiata al suo orologio da polso, e vide che si stava avvicinando l'ora dell'appuntamento con Zania alla nursery home. "Credo però che ora faremo meglio a sbrigarci... non vorrei far attendere la signorina Zania! Spighetto, tu sai arrivare fino alla nursery home, vero?"

"Certamente, mademoiselle! Non dovete fare altro che seguirmi!" affermò Spighetto, indicando la strada che usciva da Levantopoli e si addentrava in un piccolo centro abitato composto da basse casette di legno e campi coltivati posti a scacchiera tra le case. "Seguendo questa strada, ci arriveremo in meno di mezz'ora!"

"Grazie, Spighetto! Non penso che potremmo chiedere una guida migliore!" rispose allegramente Ash. Il gruppetto riprese a seguire il giovanotto dai capelli verdi mentre quest'ultimo li guidava verso la loro meta, e Ash e Misty ne approfittarono per mettersi a camminare affiancati, ammirando il posto meraviglioso nel quale stavano viaggiando. A volte, sembrava loro ancora un sogno... stavano viaggiando in un luogo dall'altra parte del mondo, stavano conoscendo persone nuove, trovando nuovi Pokemon e vedendo luoghi incredibili... e in tutto questo, si stavano divertendo come non avrebbero mai creduto!

"Allora, Ash, che te ne pare?" Chiese Misty, arrossendo leggermente. "Penso che questo viaggio ad Unima si stia rivelando un'esperienza molto emozionante! Non... non pensi anche tu?"

Ash ridacchiò, a metà tra l'allegro e il nervoso, e afferrò gentilmente la mano di Misty. I due ragazzi, guidati dai loro sentimenti, si intrecciarono le dita a vicenda e si guardarono dolcemente... mentre Ash dava la sua risposta alla domanda di Misty. "Beh, certo! Su questo non c'erano dubbi!" affermò. "Però... non credo che me lo starei godendo altrettanto se non fosse per il fatto che ci siete anche tu e Pikachu!"

"Hehehee... sei un po' prevedibile, lo sai?" rispose Misty, divertita e un po' commossa al tempo stesso. "Però... sono contenta anch'io che tu sia qui con me. Certo, sono felice di vedere Unima... ma non sarebbe la stessa cosa senza di te!"

"Pika pika!" esclamò Pikachu, sfregandosi il mento con espressione saccente. Era il caso di lasciarli un po' da soli, almeno per il momento. Dopotutto, con tutto il tempo che ci aveva messo Ash per accorgersi dei sentimenti che Misty provava per lui, a Pikachu non faceva una gran differenza passare per un po' in secondo piano nei pensieri del suo allenatore.

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La nursery home non era troppo lontana... e dopo una mezz'oretta di cammino, il gruppo arrivò ad una casetta modesta ma dignitosa ad un solo piano, circondata da un grande giardino recintato molto simile a quelli attorno al laboratorio del professor Oak a Biancavilla. Ash vide diversi Pokemon che scorrazzavano in giro, chiaramente godendosi la tranquillità di quel luogo, e capì subito che erano arrivati nel luogo dove li attendeva la professoressa Zania per il loro appuntamento. Beh, se non altro aveva scelto un luogo molto adatto... non c'era possibilità di sbagliarsi, ed era un poto tranquillo dove non c'era posssibilità che qualcuno cercasse di rovinare tutto.

A questo proposito, Ash non aveva più sentito parlare di quegli strani individui del Team Plasma da quando Touko e Belle li avevano affrontati al Cantiere dei Sogni. Sperabilmente, quella sarebbe stata l'ultima volta che li avrebbero incontrati, e quella storia si sarebbe risolta da sola in breve tempo. Tuttavia, la sua mente tornò per un attimo a quel ragazzo un po' strano ma simpatico che avevano incontrato a Quattroventi... quel ragazzo di nome N, che diceva di essere in grado di parlare con i Pokemon... e anche se la cosa sembrava incredibile, dopo averlo visto per un po', Ash non trovava la csa tanto difficile da credere. C'era qualcosa di unico in quel giovanotto... aveva senza dubbio una grande sensibilità, intelligenza e carisma... e tuttavia, per certi versi, Ash sentiva che c'era come un fossato a separarli. Avrebbe voluto sapere un po' di più su di lui, sapere da dove veniva, come faceva a capire i Pokemon così al volo... era un ragazzo chesicuramente nascondeva molte sorprese, e ad Ash non sarebbe dispiaciuto conoscerlo meglio. Eppure, al tempo stesso, era come se sentisse che qualcosa lo separava da lui... come se venissero da due mondi completamente diversi.

"Ash? Terra chiama Ash, ci sei?"

Ash si svegliò di colpo dai suoi pensieri quando vide che Touko gli stava agitando una mano davanti al viso, cercando di riportarlo alla realtà. Pikachu stesso si stava sporgendo dalla sua spalla e stava richiamando il suo allenatore, che sembrava essersi perso nel suo mondo. "Ah! Scu... scusate, mi ero messo a pensare tutt'a un tratto, e ho finito per perdermi!" affermò Ash.

Misty si mise una mano davanti alla bocca e sghignazzò ironicamente. "Oh, beh, allora non mi stupisco che tu ti sia perso, è un territorio che non conosci molto bene!" affermò, facendo storcere il naso ad Ash, e strappando una breve risatina a Pikachu e a Spighetto. Touko, invece, volle prendere le difese di Ash, pur capendo che Misty non lo aveva detto con cattiveria.

"Oh, andiamo, Ash non è poi così imbranato!" affermò la ragazza dai capelli castani. "Insomma, è stato lui ad insegnarmi un bel po' di cose sui Pokemon... anzi, lo devo ancora ringraziare come si deve per avermi fatto da guida quando avevo appena iniziato il mio viaggio!"

"Hehehee... grazie, Touko, ma Misty non lo diceva per farmi una critica!" rispose il ragazzo di Biancavilla. "E poi, diciamoci la verità... è vero che una volta mi buttavo a testa bassa senza stare tanto a riflettere. Ho imparato molto dai miei primi incontri, ma ho ancora molta strada da fare come allenatore di Pokemon, e questo è un argomento sul quale non si finisce mai di imparare. Anche Pikachu... siamo amici da cinque anni ormai, e abbiamo combattuto assieme tante di quelle battaglie che non riesco neanche a tenerne conto. Ma... anche su di lui imparo un sacco di cose ogni volta che vado in una nuova regione, e devo insegnargli delle nuove mosse per fare in modo che Pikachu impari nuove strategie... e la sua tecnica di lotta non diventi troppo prevedibile.""

"Pika pikachu!" affermò il topolino elettrico, facendo il segno dell'okay al suo allenatore. Touko annuì, impressionata dal discorso di Ash e da come aveva ammesso che anche lui aveva molto da imparare sui Pokemon e anche sul suo starter. E pensare che lei aveva pensato che allenare i Pokemon non fosse poi una cosa tanto difficile... e invece, adesso che sentiva l'opinione di un esperto, capiva che anche davanti a lei si estendeva una strada lunga e difficile...

"Beh, comunque non preoccuparti troppo, Touko." affermò Spighetto, mentre il gruppo raggiungeva la nursery home. "Le cose vanno prese con il ritmo giusto... e per adesso, mi sembra che tu stia facendo un gran bel lavoro, per essere alle prime armi! Insomma, sei pur riuscita a sconfiggere me e i miei fratelli. Questo per me significa che sai già come mischiare gli ingredienti nelle giuste dosi, e se continui così, avrai delle ottime possibilità di piazzarti bene nel campionato di Unima di quest'anno.

Misty sospirò, un po' malinconicamente. Doveva ammettere che era fortemente tentata di partecipare anche lei al campionato di Unima di quell'anno. Sarebbe stata un'ottima opportunità per mettersi alla prova e mostrare che la sua abilità come allenatrice di Pokemon d'Acqua non si era arrugginita... ma lei non andava in giro a sfidare le Palestre, e non collezionava Medaglie, quindi per lei non sarebbe stato possibile iscriversi. Se solo ci fosse stato un altro modo per iscriversi, magari ci avrebbe fatto un pensierino...

La nursery home era finalmente vicina, e Ash e i suoi compagni videro alcune figure vicine all'ingresso della casetta, che sembravano stare parlando da amici. Unadi queste era una giovane donna dai lunghi capelli blu notte vestita di un camice da laboratorio, che Ash e i suoi amici riconobbero subito come Zania... mentre le altre due sembravano più anziane, ed erano vestite in maniera conservativa ma comunque gradevole, dando l'impressione di due tranquilli coniugi di campagna. Touko immaginò che quei due fossero i proprietari della pensione Pokemon, e che loro e Zania si conoscessero da un po' di tempo, in quanto davano l'impressione di essere molto in confidenza.

"Signorina Zania!" la chiamò Touko, alzando una mano e salutando mentre si avvicinavano all'ingresso della pensione. Riconoscendo la voce, la giovane donna si voltò in quella direzione e salutò a sua volta, lieta di veder arrivare i suoi giovani amici in perfetto orario. "Buongiorno, signorina Zania! Speriamo di non essere arrivati in ritardo!"

"Ehilà, Touko! Ash, Misty... è un piacere rivedervi!" esclamò la giovane donna, aggiustandosi gli occhiali mentre il gruppetto le si avvicinava. "Tranquilli, siete perfettamente in orario! Oh, e vedo che si è unito qualcuno alla vostra compagnia! Tu sei uno dei tre Capipalestra di Levantopoli, se la memoria non mi inganna."

"Oui, mademoiselle!" disse Spighetto, mettendosi a distanza di cortesia da Zania, e poi inchinandosi con grazia ed eleganza che venivano da anni di pratica. "Il mio nome è Spighetto, e ho l'onore di gestire contemporaneamente il più importante punto di ristoro di Levantopoli, e la Palestra di quella città, assieme ai miei fratelli Chicco e Maisello. Sono molto onorato di fare la sua conoscenza, signorina... Zania, immagino."

"Sì, sono io! Piacere di conoscerti, Spighetto!" rispose la giovane donna, per poi rivolgersi ad Ash e al resto del suo gruppo. "Per quanto riguarda voi... vi devo ringraziare per esservi scomodati di andare fino al Cantiere dei Sogni, e aver recuperato la nebbia dei sogni! Ho sentito... che c'è stato qualche piccolo contrattempo, in effetti."

"Beh... a parte il fatto che Ash e Misty sono finiti nel mondo dei sogni grazie ad un Musharna un po' troppo zelante..." rispose Touko, mentre i due ragazzi di Kanto guardavano in giro con epressione imbarazzata. "Io e la mia amica Belle, che abbiamo incontrato per caso mentre eravamo lì, ci siamo imbattuti in due individui che facevano parte del Team Plasma, quel gruppo di strani tizi vestiti da cavalieri che si stanno facendo sentire in questi giorni."

La proprietaria della Pokemon Nursery, una vecchietta bassa e dall'aspetto simpatico, vestita di abiti rosati di cotone leggero, sembrò leggermente allarmata nel sentire quel nome. "Avete detto... Team Plasma, ragazzi?" chiese incuriosita. "Anche voi avete avuto a che fare con quei teppisti che pensano che i Pokemon e gli uomini dovrebbero vivere separati?"

"Pika..." rispose Pikachu, storcendo il naso mentre ripensava al discorso che il Saggio Ghecis aveva fatto a Quattroventi. Era un po' preoccupante che continuassero a sentir parlare di quel gruppo sempre di più man mano che il loro gruppo proseguiva il viaggio attraverso Unima, e il topolino elettrico poteva solo sperare che, una volta che si fosse sgonfiata l'eco delle loro gesta più eclatanti, il Team Plasma sarebbe stato solo un ricordo...

"Non possiamo dire di averli visti granchè..." rispose Ash. "Qualche giorno fa, abbiamo ascoltato un discorso che uno dei loro capi aveva fatto in una città che abbiamo visitato. Parlava del fatto che gli esseri umani e i Pokemon non dovrebbero vivere insieme, e che noi esseri umani costringiamo i Pokemon a fare quello che vogliamo noi... senza tenere in considerazione quello che pensano i nostri Pokemon. Io però non credo che sia così. Almeno... io cerco sempre di pensare a quello che è meglio per i miei Pokemon, e cerco sempre di tenere in considerazione anche la loro opinione. Altrimenti, che razza di allenatore sarei? Io penso che un buon allenatore si veda anche dal rapporto che riesce ad instaurare con i suoi Pokemon, dopotutto."

"Ci saranno sempre persone che vedono la propria posizione come l'unica giusta." disse l'anziano proprietario della pensione. "E il Team Plasma è composto da persone come queste. Si sono convinte che quello che fanno è la cosa giusta, e sono convinto che la maggior parte di loro lo facciano anche in buona fede. Ma non si rendono conto che i loro modi di fare non fanno altro che far inimicare loro l'opinione pubblica, Purtroppo, finchè queste persone non si convinceranno che anche i punti di vista degli altri meritano di essere presi in considerazione, non si potrà andare d'accordo tanto facilmente con loro. Io... penso che in fondo non sia tanto complicato: il mondo è una miscela di bianco e nero. A volte predomina l'uno, a volte predomina l'altro, in misure diverse a seconda dei casi... a volte, più raramente, sono presenti entrambi in egual misura... ma alla fine, è proprio perchè ci sono tante persone e tante opinioni diverse che il mondo è un posto così bello."

"Pika pikachu..." mormorò il topolino elettrico, impressionato dal discorso dell'anziano signore. Nella sua semplicità, i concetti che aveva espresso erano molto profondi... e il Pokemon Elettro si ritrovò a pensare che forse era anche quello il motivo per cui a lui e al suo allenatore piaceva così tanto viaggiare... non si poteva mai prevedere che tipo di persone ci si trovava davanti, e conoscere nuove persone con il loro carattere e le loro particolarità era interessante come scoprire nuovi luoghi e nuovi Pokemon.

"Sì, in effetti è vero... nel corso della mia carriera di studiosa ho incontrato molte persone che non la pensavano proprio come me, e con le quali ho anche avuto da discutere. Però, alla fine, ho avuto modo di scoprire che venendoci incontro, e considerando anche le idee dell'altro, abbiamo potuto ottenere risultati molto migliori che se ognuno fosse rimasto arroccato sulle proprie posizioni." affermò, ripensando alle sue esperienze come scienziata. "Hehehee... sono sicura che la mia amica Aralia direbbe più o meno la stessa cosa! Ne abbiamo avute di discussioni, quando studiavamo assieme all'università, ma alla fine sono tutte riuscite ad arricchirci come studentesse e a farci crescere!"

"E' una cosa molto interessante, devo ammetterlo." affermò Spighetto. "Come intenditore di Pokemon, anch'io ho ancora molto da imparare e credo che anch'io incontrerò un sacco di persone che non la penseranno come me sui miei metodi di giudizio dei Pokemon, ma questo non significa che uno di noi abbia torto e l'altro ragione. Anzi, credo che questo debba spronarmi ad imparare nuove cose, e a migliorarmi sempre di più."

"Intenditore di Pokemon? Questa è una cosa che non ho mai sentito prima d'ora..." affermò Ash, incuriosito da quel termine che gli giungeva completamente nuovo.

Spighetto annuì. "Sì... ma forse è meglio se adesso ci mettiamo un po' comodi e consegniamo alla professoressa Aralia la nebbia dei sogni. E' questo il motivo per cui vi dovevate incontrare qui, vero?" affermò, indicando con un cenno educato lo zaino in cui Touko teneva la preziosa sostanza. La ragazzina castana annuì, e dopo aver ricevuto il permesso di entrare in casa dai proprietari della Pokemon Nursery, il gruppo si accomodò e depose sul pavimento di legno levigato i loro zaini. All'interno, l'abitazione non si presentava molto diversa da come appariva all'esterno - si trattava di una casetta modesta ma molto carina, con mobili in legno che sembravano essere stati fatti artigianalmente, e qualche tendina alle finestre, a dare al tutto un aspetto più vivace. Non c'erano molte comodità tecnologiche, e anche le poche che c'erano, come una televisione posta su un comodino e una radio appoggiata su una mensola, davano l'impressione di avere i loro anni.

"Prego, prego... accomodatevi pure, ragazzi, se volete vi prepariamo un tè." si offrì la signora, lasciando che un grazioso Pidove si appoggiasse sulla sua spalla mentre il gruppetto si sedeva su degli sgabellini levigati disposti in cerchio al centro della sala principale, e Touko cominciava a cercare nel suo zaino il campione di nebbia dei sogni che erano riusciti a raccogliere per Zania.

"Grazie, signori, ma non scomodatevi troppo... non penso che vi disturberemo troppo a lungo!" affermò la ragazzina, pescando finalmente la provetta con la nebbiolina rosa prodotta da Munna e Musharna. "Ah, bene! Ecco dove l'avevo messa! Ecco la nebbia dei sogni, signorina Zania! Spero che vada bene!"

"Certo, cara! Così è perfetto!" affermò la donna con gli occhiali, ricevendo la provetta piena di vapore rosato dalle mani della giovane allenatrice. "E' esattamente la quantità che mi serviva per riprendere i miei studi... vi ringrazio molto, sarei stata davvero in difficoltà senza il vostro aiuto!"

"Oh, ma le pare! Nessun problema, per noi è stato un piacere!" affermò Ash, per poi prendere le sue Pokeball e deporle davanti a sè. "Beh... visto che questo posto sembra adatto, perchè non facciamo uscire un po' i nostri Pokemon? Così si sgranchiranno un po' le gambe, e potranno scaricare un po' di energia!"

"Sì, mi sembra una buona idea!" affermò Misty, prendendo le sue Pokeball. "Signori... scusate, non avete per caso uno specchio d'acqua? Io... ho solo Pokemon d'Acqua, e se potessero avere uno spazio dove nuotare un po'..."

La vecchietta ridacchiò gentilmente, per poi indicare i campi appena fuori dalla porta sul retro. "Certamente... prego, ragazzi, venite pure!" affermò. "Dopotutto, per noi che gestiamo un posto dove i Pokemon possono vivere in tranquillità, sarebbe assai poco professionale non avere uno spazio ampio in cui i Pokemon di tutti i tipi possano correre in libertà! Prego... venite pure!"

Detto questo, l'anziana e simpatica signora guidò il gruppetto oltre la porta, e davanti a loro si estese un'impressionante vista - davanti a loro si trovava un vasto campo di erba rada, punteggiato da alberi ben tenuti, e decorato da un grazioso laghetto limpido e pulito - un luogo dove piccoli Pokemon di tutti i tipi scorrazzavano allegramente, senza mostrare alcuna diffidenza nei confronti dell'uomo. Sicuramente si trattava per la maggior parte di Pokemon che erano stati affidati alle cure della pensione, e che stavano socializzando con gli altri ospiti della nursery, e godendosi la possibilità di correre liberi! "Allora, che ve ne pare? E' da una vita che io e mio marito gestiamo questo posto... e adesso, tutti i Pokemon che vivono qui, anche solo temporaneamente, occupano uno spazio speciale nei nostri cuori." continuò la signora. "Ecco... ora, se volete, potete farli uscire! E... se avete dei Pokemon d'Acqua, quel laghetto lì è tutto a vostra disposizione!"

"Grazie, signora! Per noi è un vero piacere! Forza, ragazzi, potete uscire!" esclamò Touko, aprendo una dopo l'altra le sue Pokeball, da cui uscirono entusiasti Tepig, Pidove e Petilil, che non persero tempo a ringraziare la loro allenatrice con un cenno della testa, e poi unirsi ai numerosi Pokemon che stavano giocando nel campo davanti a loro. Pikachu scese con un balzo dalla spalla del suo allenatore, che gli strizzò un occhio in segno di intesa e fece uscire a sua volta i Pokemon che aveva preso finora - ovvero, Oshawott, Deerling e Rufflet - mentre Misty raggiungeva il laghetto e faceva uscire i suoi quattro Pokemon d'Acqua: Gyarados, Cloyster, Seadra ed Alomomola si tuffarono nel lago, cogliendo di sorpresa tutti i Basculin lì presenti... e un attimo dopo, gli abitanti del laghetto, e molti dei Pokemon che si trovavano nelle vicinanze corsero verso i nuovi arrivati, curiosi di sapere di più di quei Pokemon che non avevano mai visto prima d'ora! Davanti a quell'assembramento di Pokemon, Gyarados e Cloyster spalancarono gli occhi confusi e guardarono spiazzati la folla che si riuniva attorno a loro, mentre Seadra ed Alomomola, un po' più abituati a trattare con gli altri, accoglievano i Pokemon che si facevano loro incontro con cortesia.

"Però... certo che la tua ragazza ha dei Pokemon molto particolari, ragazzo mio!" affermò il vecchio proprietario della pensione. "Venite da un altro continente, vero?"

"Ehm... si vede tanto che è la mia ragazza?" affermò Ash, sperando che il leggero rossore che aveva sulle guance non si vedesse troppo. "Comunque... sì, noi veniamo da Kanto, uno dei quattro continenti dell'Est. Io... ho cominciato ad allenare Pokemon cinque anni fa, quando avevo dieci anni. Dalle nostre parti, i ragazzi cominciano ad allenare Pokemon un po' prima rispetto a qui... e il mio Pikachu, quel Pokemon giallo che viaggia sempre con me fuori dalla Pokeball, è stato il mio starter, e ormai è diventato il mio migliore amico. Ho incontrato Misty proprio il giorno dell'inizio del mio viaggio, cercando di sfuggire ad un gruppo di Spearow inferociti... e da allora... hehehee... da allora ne sono successe tante, che se mi mettessi a raccontare credo che ci metterei tutta una vita! Comunque.. sì, anche Misty ha iniziato presto ad allenare Pokemon. Anzi, dirò di più, lei è una ex-Capopalestra, ed è stata la seconda Capopalestra che ho affrontato nella mia carriera!"

"Sembra che tu abbia vissuto una vita molto interessante, ragazzo mio. Nonostante la tua giovane età, hai fatto molte esperienze." disse la proprietaria della pensione, sorridendo caldamente al ragazzo. "Bene... credo che saranno tutte molto utili, sia a te che alla tua compagna qui presente!"

Touko ridacchiò divertita, mentre dava una carezza sulla testa alla sua Petilil mentre questa le passava vicino affettuosamente. "Beh, non mi dispiace certo viaggiare con un esperto di Pokemon come Ash! Mi sono resa conto di avere molto da imparare da lui e Pikachu... e io mi sdebito facendo loro da guida ad Unima!" affermò.

"Per noi è un piacere, Touko..." affermò Ash, per poi dare un'occhiata in direzione di Spighetto. "Ma... se possiamo riprendere il discorso di prima, Spighetto, non è che potresti spiegarci esattamente cosa sono gli intenditori di Pokemon? E' qualcosa che noi non abbiamo, a Kanto e negli altri continenti."

"Pika pika!" esclamò Pikachu, mettendosi ad ascoltare con attenzione. Spighetto si schiarì la voce e raccolse per un attimo i pensieri, in modo da organizzare bene il discorso.

"Beh... in effetti ci sarebbe molto da dire sugli intenditori di Pokemon, per chi non li conosce." iniziò a spiegare, con un tono professionale che faceva subito capire che era un vero esperto in materia. "Per dirla in breve, possiamo immaginare gli intenditori di Pokemon come degli esperti nell'arte di giudicare la compatibilità tra i Pokemon e i loro allenatori. Noi intenditori utilizziamo la nostra conoscenza dei Pokemon e la nostra esperienza in prima persona per capire che tipo di legame c'è tra Pokemon e allenatori. E a partire dalle nostre osservazioni, cerchiamo di dare dei consigli su come fortificare tale legame. Inoltre, aiutiamo gli allenatori alle prime armi a scegliere quali Pokemon potrebbero essere più compatibili con il loro stile di allenamento. Esiste un sistema di valutazione per noi intenditori di Pokemon, a seconda della nostra esperienza, ed è suddiviso in quattro classi distinte: classe C per i principianti, poi classe B, classe A... e infine la classe S, che è riservata solo per i più esperti in assoluto. Io ho l'onore di appartenere alla classe A, ma mi ci sono voluti molti anni di studio e pratica per arrivare a questo punto."

"Wow!" esclamò Touko, impressionata. Aveva già capito che Spighetto non era uno sciocco, ma non immaginava che fosse un tale esperto. "Sei veramente un tipo in gamba, Spighetto! E... dimmi, quand'è che hai iniziato a studiare per diventare un intenditore di Pokemon? Se non sono troppo curiosa, si intende..."

Spighetto strizzò un occhio, e delle comiche scintille dorate iniziarono a splendere attorno a lui! "Tout va bien, mademoiselle!" affermò. "Per rispondere alla tua domanda... ho cominciato a studiare quando avevo nove anni, e l'anno dopo ho ricevuto il mio diploma di intenditore di classe C. So che è un po' presto per incominciare, ma essere un intenditore è sempre stato il mio sogno, e se voglio realizzarlo e raggiungere la classe S, devo darmi molto da fare!"

Touko sospirò e fece un piccolo sorriso, pensando che fosse molto bello che Spighetto avesse già deciso quale fosse la sua strada. "Mi fa molto piacere... io, invece, non saprei dire esattamente quale sia il mio sogno, il mio scopo nella vita. Voglio dire... io non particolari abilità, non sono portata per qualcosa in particolare... ho cominciato ad allenare Pokemon perchè è quello che fanno tutti, di questi tempi, e pensavo che sarebbe stato un buon modo di diventare conosciuta. Certo, adesso sto cercando di diventare una campionessa, e di allenare la mia squadra di Pokemon meglio che posso. Ma... non credo di avere un vero e proprio obiettivo, almeno per adesso. Questo... fa di me una ragazza superficiale, per caso?"

Ash, Misty, Spighetto e Zania si guardarono, un po' indecisi su cosa dire alla loro compagna di viaggio... e alla fine Zania sorrise amichevolmente e strizzò un occhio a Touko in segno di intesa. "Beh, no, non essere così dura con te stessa." affermò. "Significa solamente che non hai ancora trovato la tua strada, e che devi ancora prendere una decisione in questo senso. Sai... anche viaggiare così, assieme ai tuoi compagni, può aiutarti a decidere quello che vuoi fare. Cerca solo di non avere fretta e di non bruciare le tappe... e sono sicura che alla fine anche tu troverai qualcosa che vuoi veramente fare! Non sorprenderti... se saranno anche i tuoi Pokemon a darti l'idea vincente!"

"Del resto, neanche una mia amica sapeva veramente cosa voleva fare, quando ha iniziato ad allenare Pokemon..." continuò Ash, riferendosi chiaramente a Vera, che quando aveva ricevuto il suo Torchic non aveva neanche la passione per i Pokemon. "E' stato solo con il tempo che ha trovato la sua vera vocazione... quindi non ti preoccupare troppo, e vedrai che le cose verranno!"

"Grazie, Ash... lo spero davvero!" affermò la ragazzina castana, per poi abbassare lo sguardo e vedere che il suo Tepig stava strofinando il musetto sulla sua caviglia, invogliandola a venire con lui e divertirsi un po' a correre all'aria aperta. "Hm? Che c'è, Tepig? Vuoi fare una corsetta con me?"

"Te pig, pig!" esclamò il maialino di fuoco, annuendo entusiasta.

Touko strizzò un occhio e cominciò a seguire di corsa il suo starter mentre quest'ultimo si avviava verso il prato aperto, sotto lo sguardo approvante del resto del gruppo. "Va bene! Eccomi, sto arrivando!"

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"Hmm... vediamo un po' voi due..." disse Spighetto, dando un'occhiata ad Ash e al suo Rufflet, che ora si trovavano fianco a fianco vicino ad una panchina posta vicino al laghetto. Il Pokemon aquilotto teneva le braccia-ali conserte sul petto, in tono fiero, mentre Ash restava in piedi vicino a lui cercando di sembrare più naturale possibile. Il giovanotto dai capelli verdi rimase per un po' ad osservare l'allenatore e il suo Pokemon, cercando di farsi un'idea della loro situazione... e poi, una volta che ebbe preso tutti gli elementi che gli sembravano utili, pronunciò il suo giudizio.

"Hmm... non mi sembra niente male, il tuo Rufflet. Devo dire che il rapporto che si sta instaurando tra di voi ha qualcosa di particolare... come un piatto dal gusto imprevedibile, con un retrogusto pepato che lo rende interessante. Credo che sarà alquanto intrigante vedere come si svilupperà il vostro rapporto, dal momento che è chiaro che ora siete solo agli inizi." commentò Spighetto, mentre Rufflet continuava a restare in quella che Ash avrebbe definito una posa regale.

"In effetti, devo ammettere che adesso come adesso... beh, io e Rufflet siamo abbastanza amici, ma abbiamo avuto motivo di dissentire, in certi casi." affermò il ragazzo, ricordando i modi bruschi, anche se fondamentalmente ben intenzionati, con cui Rufflet aveva biasimato Oshawott per il fatto che si affidava troppo alla sua conchiglia per combattere. "Comunque c'è da dire che è davvero sorprendente come riesci a capire certe cose del rapporto tra un allenatore e i suoi Pokemon così, semplicemente a guardarli."

Spighetto si schiarì la voce. "Beh... non posso dire di capire tutto così, semplicemente guardando voi due." affermò con modestia. "A partire da alcuni particolari, da come un Pokemon si pone nei confronti del suo allenatore, e da come si comporta in battaglia, posso intuire certe caratteristiche del loro rapporto, e magari dare anche qualche consiglio su come migliorarlo. Tuttavia, è bene ricordarlo, l'opinione di un intenditore di Pokemon, anche di uno di classe S, non è da prendere come oro colato. E' pur sempre un consiglio, che un allenatore deve sentirsi libero di seguire o meno. Dopotutto, nessuno conosce i propri Pokemon meglio di chi li allena, giusto?"

"Beh, comunque i tuoi consigli mi sembrano molto sensati." affermò Misty, avvicinandosi al suo Gyarados che era arrivati fino a riva e stava avvicinando delicatamente il muso feroce lla sua allenatrice. "A proposito, Spighetto... tu che cosa mi dici del rapporto che c'è tra me e il mio Gyarados? Sarei curiosa di sapere cosa ne pensi..."

"Hmm... un Pokemon che viene da un altro continente, e a quanto mi hai detto, era anche un tipo di Pokemon di cui avevi paura. Questa sì che è una bella sfida anche per un intenditore di alto livello." disse Spighetto, apparentemente stimolato alla prospettiva di dare un giudizio su un Pokemon che non aveva mai visto prima d'ora. "Misty, puoi metterti accanto al tuo Gyarados, così riesco a farmi un'idea migliore del rapporto che c'è tra voi due?"

"Va bene..." rispose la rossa ex-Capopalestra di Celestopoli, un po' dubbiosa sull'utilità che potesse avere la vicinanza fisica al proprio Pokemon ai fini dell'esame. Tuttavia, immaginando che Spighetto ne sapesse più di lei su queste cose, fece come l'intenditore di Pokemon le aveva chiesto, e si piazzò vicino al bordo del laghetto, appoggiando una mano sulla schiena del suo Pokemon. Gyaradosemise un breve, sommesso ruggito e si mise a sua volta in posa, attendendo che il ragazzo dai capelli verdi emettesse il suo giudizio... che ci mise un po' per arrivare. Evidentemente, pensò Misty, il fatto di avere di fronte un Pokemon che non aveva mai visto prima voleva dire che spighetto doveva dare un'occhiata più attenta e cercare di considerare anche particolari che a Misty, e ad osservatori meno attenti, sarebbe sfuggito.

"Hmm... questo sì che è interessante." disse infine Spighetto, anche se si vedeva che per lui era stato un po' difficile capire come stessero le cose. "Allora... mi sembra di capire che ci sono state un po' di frizioni tra te e quel Pokemon. O meglio, con questa particolare specie di Pokemon... ma adesso tu e lui vi fidate gli uni degli altri, eh? Credo che posso paragonare il vostro rapporto ad un dolce dal sapore un po' particolare, che richiede un po' di tempo per abituarsi ad esso, ma che alla fine dà un sacco di soddisfazioni. Che ne dici, Misty? Credi che la mia analisi, per quanto superficiale, sia stata abbastanza accurata?"

"Beh... " Misty si grattò uno zigomo, abbastanza impressionata dal modo in cui Spighetto aveva accuratamente riassunto il rapporto che c'era stato tra lei e il suo enorme serpente di mare. "In effetti, non è stato molto facile per me imparare a fidarmi dei Gyarados... complice un piccolo incidente che mi era capitato da piccola... però adesso credo di esserci passata sopra, e Gyarados è uno dei membri più fidati della mia squadra! Comunque... complimenti, Spighetto, vedo che sei molto bravo a capire certe cose!"

"Oh, è semplicemente il mio lavoro come intenditore di Pokemon!" disse Spighetto schermendosi un po'. "Piuttosto, io credo che adesso sarebbe il caso di... huh?"

I ragazzi, Touko compresa, restarono per un attimo sorpresi quando i Pokemon che scorrazzavano nell'ampio cortile iniziarono a scappare verso la parte più interna, come se stesse arrivando qualcosa che li spaventava dall'esterno. Pikachu e Rufflet, i più vicini alla casa dei proprietari della Pokemon Nursery, guardarono in quella direzione allarmati, vedendo per primi che Zania e i due anziani signori erano in piedi all'ingresso del cortile... e stavano discutendo con un gruppo di individui che sembravano porsi davanti a loro con tono minaccioso! Era chiaro in ogni caso che non era una conversazione a cuor leggero...

"Guardate... ho come l'impressione che quella gente stia cercando di minacciare la signorina Zania e i due signori!" esclamò Touko, guardando meglio in quella direzione proprio nel momento in cui uno dei nuovi arrivati si stava muovendo nel suo campo visivo. La ragazzina castana soffocò un'imprecazione quando vide che si trattava di una donna vestita con ua cotta di maglia in stile medievale, e un drappo di seta bianca con un simbolo ormai familiare disegnato sul petto...

"Cosa? Maledizione, non ditemi che..." mormorò Touko, mentre anche Ash, Misty e Spighetto guardavano in quella direzione. Pikachu sospirò irritato, riconoscendo quegli strani individui da quando li aveva visti a Quattroventi. Erano senza dubbio uomini del Team Plasma... e adesso erano lì per chissà quale motivo!

"E quelli chi sono? Da dove vengono?" chiese dubbioso Spighetto. "Indossano degli abiti molto strani... e non mi sembrano molto amichevoli!"

"Quelli... sono gli uomini del Team Plasma, Spighetto!" affermò Touko, corrugando la fronte. "Sono vestiti in maniera assurda, sono d'accordo... ma se sono qui, non è certo per fare conversazione amichevole con i signori della nursery! Andiamo a dare un'occhiata!"

Gyarados fece un cenno di assenso alla sua allenatrice, che lo richiamò temporaneamente nella sua Pokeball e, accompagnata dal suo Alomomola, seguì Ash e il resto del gruppo verso gli uomini del Team Plasma, che ora sembravano stare venendo a metodi un po' meno civili di discutere con Zania e i due anziani signori...

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"Quante volte ve lo dobbiamo ancora ripetere?" stava dicendo in quel momento il proprietario alla ragazza del Team Plasma, cercando senza troppo successo di farla desistere con le parole. "Noi non facciamo niente di male a questi Pokemon. A loro piace vivere qui, e noi ci prendiamo cura di loro e li accudiamo finchè i loro allenatori non tornano a prenderseli. Come potete adesso, voi, venire qui ed imporci di farli andare tutti via? Questo è il lavoro che facciamo da tutta una vita, e non smetteremo soltanto perchè lo volete voi!"

"Questa è la prova che non amate i Pokemon tanto quanto dite." ribattè senza esitazione la donna, sospirando quasi stancamente. "Sinceramente, non capisco come facciate a non afferrare una cosa così ovvia. I Pokemon non sono stati creati per il piacere e il tornaconto di noi esseri umani. Non abbiamo alcun diritto di intaccare la loro purezza e costringerli a vivere come vogliamo noi. E invece voi, continuando a lavorare per degli allenatori a cui non importa nulla dei loro Pokemon, non state facendo altro che favorire questo modo sbagliato di fare le cose. I Pokemon sono esseri liberi e meravigliosi che non dovrebbero avere alcun contatto con l'uomo. Quindi, siamo venuti qui per chiedervi di liberare tutti i Pokemon che avete nella vostra riserva... o, se vi rifiuterete di farlo, per liberarli noi stessi."

"Queste richieste sono davvero assurde." replicò Zania. Fino a quel momento, Ash e i suoi compagni l'avevano vista come una giovane donna allegra ed apparentemente un po' assente... quindi, in quel momento, faceva uno strano effetto vederla così seria. "Se fosse davvero come dite voi, se esseri umani e Pokemon fossero fatti per vivere gli uni lontani dagli altri, allora perchè saremmo riusciti a convivere assieme per tanto tempo? Non esisterebbero nè allenatori, nè Palestre, nè tantomeno Leghe Pokemon... quindi, da dove vi viene questa convinzione? Me lo spiegate?"

"Noi non siamo in dovere di spiegare nulla a nessuno." disse bruscamente un'altra recluta, questa volta un uomo che sembrava abbastanza giovane. "Le cose stanno così e basta. Il contatto con l'uomo modifica la natura di questi esseri meravigliosi che dovrebbero essere lasciati dove sono."

"Qual è il problema?" chiese educatamente Spighetto, raggiungendo per primo il gruppetto che stava discutendo. "Mi sembra che questi signori stiano sollevando alcune polemiche circa il fatto che questo grazioso posto abbia il diritto o meno di ospitare dei Pokemon."

"Oh, sei tu, ragazzo... e ci siete anche voi!" disse l'anziana proprietaria, con un certo sollievo.

Gli uomini del Team Plasma, quattro in tutto, rivolsero ad Ash e ai suoi compagni uno sguardo poco rassicurante, e la donna che sembrava essere a capo del gruppetto mosse un passo verso di loro, con una Pokeball già in mano. "Voi siete degli allenatori, vero? E... se non ricordo male, tu sei uno dei Capipalestra di Levantopoli. Spighetto, immagino. Bene... allora vorremmo gentilmente pregarvi di liberare anche voi i vostri Pokemon e permettere loro di proseguire la loro vita liberi e senza più alcun vincolo con l'umanità. Dovreste convenire anche voi che è la cosa giusta da fare nei loro confronti."

"Pika!" esclamò Pikachu con decisione. restando vicino ad Ash. A loro volta, il Gyarados di Misty fissò con ostilità gli uomini del Team Plasma e scosse la testa, mentre il Tepig di Touko si teneva timidamente accanto alla sua allenatrice. Questo netto rifiuto, opposto da coloro a cui pensavano di stare facendo un favore, colse di sorpresa gli uomini del Team Plasma, che sbatterono gli occhi confusi prima che uno degli uomini del gruppo reiterasse l'invito.

"Sì, capisco... questi Pokemon ormai sono stati così condizionati dalla vicinanza con gli esseri umani, che si sono autoconvinti che non possono vivere senza di loro." commentò. "Tutto grazie alla Pokeball, quello strumento infame che gli allenatori usano per privare i Pokemon della loro libertà."

"Non vorrei sembrare sfacciato, signori." ribattè prontamente Spighetto, con calma ed educazione, ma senza farsi mettere i piedi in testa. "Tuttavia, vorrei farvi notare che non siete esattamente nella posizione ideale per fare a noi questo appunto. Anche voi utilizzate delle Pokeball, da quanto mi è dato di vedere."

"Appunto!" esclamò Misty. "Quindi perchè ci biasimate per il fatto che le usiamo anche noi? Mi sembra un po' ipocrita, la cosa!"

"Beh..." cercò di ribattere un'altra recluta. Ma si bloccò quasi subito quando si rese conto, con suo grande disappunto, di non poter rispondere in maniera convincente. Le parole di Spighetto avevano toccato un tasto sensibile.

La donna a capo del gruppo rimase in silenzio per un attimo, e guardò in silenzio la sfera che teneva in una mano. "Sì... posso capire quello che dite, e in effetti c'è del vero nelle vostre parole." ammise, senza cercare di nascondersi dietro un dito. "Ma... purtroppo in questo caso è un male necessario per difendere la nostra causa e convincere gli allenatori più recalcitranti a separarsi dai loro Pokemon. Lo facciamo per il bene di tutti."

"Convincere gli allenatori, voi dite." replicò Spighetto. "Certo... potrei anche credere che le vostre intenzioni sono buone, ma temo che non bastino a fare della vostra una buona causa. Da quanto mi è dato di sapere, voi del Team Plasma rubate i Pokemon degli altri allenatori e li liberate. Senza chiedervi cosa ne pensino i Pokemon stessi, e tantomeno gli allenatori. Se devo essere sincero, non mi sembra il modo più corretto per difendere la libertà dei Pokemon. Voi non state facendo altro che imporre la vostra volontà su di essi, il che non mi sembra molto diverso da quello che voi accusate gli allenatori di fare."

Ancora una volta, le parole di Spighetto andarono un po' troppo vicine alla verità per alcuni degli scagnozzi del Team Plasma, che rimasero di sasso e si guardarono come se non sapessero cosa rispondere. Due di loro indietraggiarono indecisi, quasi volessero lasciar perdere e andarsene... ma gli altri due, tra cui la donna, sembravano testardamente decisi a resistere fino all'ultimo, anche a costo di usare metodi sgradevoli se necessario.

"Hmph... sai parlare bene, ragazzino, ma le tue sono parole a vuoto." affermò la donna. "Un fine nobile a volte richiede mezzi sgradevoli, e se è per la liberazione dei Pokemon, noi del Team Plasma siamo pronti anche a sporcarci le mani. Esci, Trubbish!"

"Bissssh!" sibilò il Pokemon che apparve un istante dopo: era una piccola, e un po' rivoltante, creatura che ricordava un sacchetto dell'immondizia verde, annodato sulla parte superiore in modo che i due lembi sembrassero due lunghe orecchie. Aveva gli occhi di forma ovale, e una bocca appena accennata dalla quale spuntavano tre dentini appuntiti. Le sue corte braccia erano formate da rifiuti incollati assieme che fuoriuscivano da due strappi sui lati del sacchetto, e si muoveva su due gambe piccole e tozze. Un odore pestilenziale si diffuse nell'aria tutt'attorno allo strano Pokemon, costringendo Spighetto e gli altri ad indietreggiare e a turarsi il naso.

"Uuuuugh! Ma che razza di Pokemon è quello?" esclamò Misty, mentre Ash cercava a tentoni il suo Pokedex e lo consultava, tenendosi una mano davanti al viso.

"Trubbish, il Pokemon Spazzatura. Tipo Veleno." disse il Pokedex. "Preferisce vivere in posti sudici come discariche di rifiuti. Si dice chesia nato da una reazione chimica, quando dei sacchi di rifiuti sono entrati in contatto con scarichi tossici industriali."

"Beh... certo non è il Pokemon più pulito che io abbia mai visto. E ho pure un Muk in riserva..." commentò Ash, mentre Pikachu cercava di resistere al tanfo terrificante e si preparava a combattere. Vedendo che il suo starter era pronto a combattere, Ash decise che in questo caso era giusto fargli sgranchire un po' i muscoli, e gli fece cenno di tenersi pronto, mentre l'altro scagnozzo del Team Plasma faceva uscire due Pokemon: uno di essi era un Roggenrola dall'aspetto alquanto minaccioso, mentre l'altro... era un altro Pokemon molto strano che ricordava una sorta di cellula stilizzata: aveva una forma tonda con un piccolo solco al centro, e un corpo principale di colore verde chiaro, con gli occhi neri e una buffa bocca a forma di rombo. Aveva una sorta di ricciolo giallo sul lato sinistro del corpo, ed era completamente avvolto in una bolla di uno strano fluido di colore verde scuro. Si muoveva fluttuando in aria, pulsando lentamente e riflettando la luce del sole.

"Anche quei due non li ho mai visti..." affermò Touko, decidendo che era il caso di dare un'occhiata a quei due Pokemon. Tirando fuori il suo Pokedex, lo puntò prima contro Roggenrola, e poi contro il Pokemon fluttuante.

"Roggenrola, il Pokemon Placca. Tipo Roccia. La struttura esagonale al centro del suo corpo, simile ad un occhio, è in realtà un orecchio sensibilissimo che gli serve per orientarsi sottoterra. A causa delle pressioni presenti nei luoghi in cui può vivere, il suo corpo è duro come l'acciaio."

"Solosis, il Pokemon Cellula. Tipo Psico. Una membrana amniotica piena di fluidi nutritivi protegge il suo corpo, permettendogli di vivere in qualunque luogo. Usa la telepatia per comunicare con i suoi simili, e i suoi poteri psichici per sconfiggere gli avversari."

"Decisamente molto diversi dai Pokemon che si vedono di solito..." commentò con una certa incredulià Misty, mentre il suo Gyarados si teneva pronto a combattere. Tuttavia, Ash le fece cenno di restare tranquilla e godersi lo spettacolo.

"Aspetta, Misty... adesso credo che sia il caso che Pikachu faccia un po' di moto! Anzi... credo che anche Deerling dovrebbe fare un po' di pratica, non credi? Okay... vai, Deerling, tocca a te!" affermò il ragazzo, facendo uscire il Pokemon cerbiatto dalla sfera. Deerling si impennò sulle zampe posteriori e sferrò un paio di calci in aria con le zampette anteriori, per poi fare un occhiolino di ringraziamento ad Ash e prepararsi ad affrontare il Roggenrola nemico. Pikachu fece il segno dell'okay al simpatico Pokemon Normale / Erba, e si preparò a combattere a sua volta...

Anche Touko si stava preparando a combattere... ma anche a lei, Spighetto fece cenno che non era il caso di farsi coinvolgere e che ci avrebbe pensato lui. "Perdona il mio ardire, Touko... ma vorrei affrontare io questa signorina." affermò. "Un gentiluomo deve cercare di dirimere le questioni con le parole piuttosto che con la forza. Ma se la ragione fallisce, deve essere pronto a sostenere la propria posizione comunque sia necessario. Pansage... puoi darmi una mano, s'il vous plait?"

Con un gesto elegante, Spighetto lanciò la sua Pokeball e ne fece uscire la simpatica scimmietta verde, che saltellò a destra e a sinistra per un attimo, poi si mise in posizione di guardia davanti a Trubbish, mentre la donna del Team Plasma corrugava la fronte con disapprovazione.

"Un Pansage, eh? Bene... vediamo come se la cava contro un Pokemon avvantaggiato." affermò. "Avanti, Trubbish... usa Acidobomba contro di lui!"

Il Pokemon simile ad un sacchetto della spazzatura agitò le orecchie, e scagliò una sfera di liquido viola grande come il pugno di un uomo contro Pansage, che saltò via all'ultimo momento, e fece una capriola all'indietro per evitare l'attacco. Il colpo atterrò sull'erba davanti a Pansage e creò una pozzanghera di acido dal quale si levavano pungenti vapori bianchi... e un attimo dopo, Pansage ghignò e fissò Trubbish con decisione.

"Pansage, rispondi con Fulmisguardo." ordinò Spighetto. Un bagliore inquietante balenò negli occhi altrimenti tranquilli della scimmietta di tipo Erba, che bloccò Trubbish prima che quest'ultimo potesse avanzare, e lo fece esitare, facendogli abbassare la guardia per un attimo. Senza perdere tempo, la donna del Team Plasma diede un nuovo ordine.

"Trubbish... Doppiasberla!" esclamò, e un attimo dopo, il Pokemon simile ad un sacchetto della spazzatura chiuse le distanze e colpì Pansage con un manrovescio sferrato con le "orecchie", per poi continuare con due sberle, una di sinistro e una di destro, che fecero barcollare il Pokemon scimmia... ma quest'ultimo, senza scomporsi, afferrò al volo le orecchie di Trubbish e lo tirò verso di sè, interrompendo l'attacco del Pokemon Veleno, e poi iniziando un attacco suo!

"Perfetto, Pansage! Ora usa Fossa!" disse Spighetto. Pansage sorrise e iniziò a scavare per terra con la mano libera, inabissandosi per un breve tratto... e poi scagliandosi verso l'alto come un proiettile, colpendo in pieno l'avversario e facendolo volare in aria come un fuscello! Trubbish atterrò pesantemente vicino alla sua allenatrice, che strinse i denti per la rabbia e diede un'occhiata ai Pokemon del suo compagno, che non se la stavano cavando molto meglio contro Pikachu e Deerling: il Pokemon Elettro aveva schivato un potente attacco Psico-onda, che Solosis aveva scagliato sotto forma di un raggio multicolore di onde concentriche... e ora, con rapidità e potenza, stava colpendo Solosis con una Codacciaio seguita da un Tuonoshock. La combinazione mise a terra l'avversario, mentre Deerling parava come meglio poteva un attacco Bottintesta di Roggenrola, e rispondeva con un Doppiocalcio rapido e preciso, facendo barcollare il Pokemon Roccia. Ormai, il Team Plasma aveva capito che si stava mettendo male per loro... e stavano cominciando a richiamare i loro Pokemon, rinunciando al loro proposito.

"Hm. Non molto bene, temo." affermò Spighetto. "Il vostro rapporto con i Pokemon è... insipido. Ci vorrebbe un po' più di sapidità."

"Ugh... e va bene, abbiamo capito! E' il vostro giorno fortunato, vi sono capitati questi allenatori fortissimi..." mormorò la donna del Team Plasma. "Ma questo non significa che la nostra crociata si fermerà qui... noi continueremo a batterci per i diritti dei Pokemon, e finchè le lotte in palestra e tutti i vostri barbari metodi di sottrarre la libertà ai Pokemon continueranno, noi non smetteremo! Ritirata, Team Plasma!"

"PLASMAAAA!" esclamarono gli altri tre, anche se due di loro non sembravano per niente convinti... e ben presto, il quartetto di uomini del Team Plasma si dileguò, lasciando in pace i due proprietari della pensione. Pikachu, Deerling e Pansage si guardarono negli occhi, scambiandosi dei cenni di assenso e amicizia, mentre Ash e spighetto si congratulavano a vicenda per la splendida vittoria.

"Complimenti, Ash! Una battaglia davvero spettacolare!" affermò il giovane intenditore di Pokemon. "Davvero... non immaginavo che il tuo Pikachu fosse così forte! Immagino che tu non l'abbia usato conro di noi, in palestra, perchè altrimenti sarebbe stato troppo facile, giusto?"

Ash e Pikachu si guardarono sorridendo, e il ragazzo dai capelli neri annuì a Spighetto. "Beh... non per essere presuntuoso, ma pensavo di sì. A me piace la sfida, e se usassi solo Pikachu, non avrei modo di fare esperienza con altri Pokemon." spiegò. "Comunque, anche il tuo Pansage è ben allenato! Non a caso mi hai dato un bel po' di filo da torcere!"

"Sage!" esclamò la scimmietta, alzando un pugno in aria.

Zania annuì con approvazione, mentre l'anziana proprietaria della nursery si avvicinava portando con sè un uovo azzurro a screziature bianche, e i Pokemon ospiti del centro andavano ad esultare per la vittoria dei due ragazzi. "Grazie, ragazzi... non sappiamo come ringraziarvi, quei teppisti ci stavano rendendo il lavoro impossibile!" affermò la vecchietta. "Vorremmo sdebitarci in qualche modo... e credo che regalarvi questo uovo che uno dei nostri Pokemon ha fatto di recente potrebbe essere un buon modo! E' un Pokemon d'Acqua, potrebbe esservi di grande aiuto!"

Ash accettò l'uovo con un inchino, e si voltò verso la sua fidanzata. "Grazie mille, signora... ma penso che se si tratta di un Pokemon d'Acqua, andrà molto meglio per la mia ragazza!" affermò, per poi dare alla sorpresa ma lusingata Misty il prezioso regalo. "Comunque... è un pensiero molto gentile da parte vostra, e sono sicuro che Misty saprà prendersi cura di questo Pokemon meglio di me!"

"Ash... ne sei proprio sicuro?" chiese Misty, non riuscendo a nascondere la sua emozione. L'ultima volta che aveva accudito un uovo di Pokemon era stato per Togepi... e ora, la situazione le riportava alla mente dei ricordi dolci e tristi al tempo stesso. Quando Ash le sorrise e annuì, Misty fece un bellissimo sorriso e ringraziò dando al suo ragazzo un bacetto sulle labbra. "Grazie, Ash, per me vuol dire molto! E grazie anche a voi, signori! Non dimenticherò la vostra gentilezza!"

"E noi non dimenticheremo quello che avete fatto per noi, ragazza mia!" affermò il marito dell'allevatrice. "Grazie a voi, potremo continuare il nostro lavoro senza problemi, e la signorina Zania potrà proseguire il suo!"

"E' vero." riprese Zania. "Grazie alla nebbia dei sogni che mi avete portato, la mia ricerca potrà andare avanti. E chissà, forse svelerà qualcosa di più sui misteriosi Munna e Musharna!"

"Ci fa molto piacere!" iniziò a rispondere Spighetto... per poi sentire qualcosa di morbido che si strusciava sulla sua gamba, e immobilizzarsi di colpo, con una buffa espressione di paura dipinta sul volto! Con esitazione, il giovane intenditore di Pokemon abbassò lo sguardo... e vide che si trattava di un morbido, tenero e graziosissimo Purrloin che si stava accoccolando su di lui!

"Loin!" miagolò leziosamente il gattino nero.

Immediatamente, delle righine blu di paura e un sorrisetto nervoso si dipinsero sul volto di Spighetto, e delle goccioline di sudore iniziarono a scendere dalla sua testa, cogliendo tutti di sorprese e facendo tirare un sospiro rassegnato a Pansage. Pikachu e Deerling, incuriositi, chiesero al Pokemon scimmia cosa significasse tutto questo...

"Deer deer, ling?" chiese il cerbiatto, al che Pansage scosse la testa e alzò le spalle.

"Pansaaage..." affermò. Pikachu, Deerling e persino il Gyarados di MIsty restarono allibiti per un istante... poi, i due Pokemon più piccoli scoppiarono a ridere, mentre il serpente di mare grugniva e scuoteva la testa con fare esasperato.

"Ehm... mi sembra di capire che Spighetto ha qualche problema con i Purrloin..." disse Ash, con un grosso gocciolone di sudore che gli scendeva dalla nuca. Misty, Touko e gli altri, anche loro sorpresi, restarono in silenzio per qualche secondo... poi Touko fece una breve risatina e andò ad accarezzare Purrloin, prendendo amichevolmente in giro Spighetto!

"Oh, ma dai, Spighetto, non mi dirai che un intenditore come te ha paura di questi teneri e graziosi animaletti!" affermò la ragazzina castana, tenendo in braccio il grazioso gattino, che mosse languidamente la coda verso il malcapitato ragazzo dai capelli verdi!

Spighetto non potè fare altro che ridere nervosamente. "Hehehehee... je regrette beaucoup... quello... è un sapore che non sono mai riuscito a digerire!" affermò, tra le bonarie risate di tutti coloro che gli stavano attorno!

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Note dell'autore: Mi scuso se le ragazze non hanno avuto un ruolo molto importante in questo capitolo: Ash e Spighetto hanno fatto praticamente tutto. Ma vi prometto che già con il prossimo capitolo, tutto dedicato al girl power, si rifaranno ampiamente! A presto!

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

Salve, ragazzi! Allora, come va? Scusate se aggiorno di nuovo questa fanfic... ma non vedevo l'ora di pubblicare questo capitolo in particolare! Poi mi metterò di nuovo a scrivere Heart Soul Adventures, ve lo prometto!

Sapete, è un po' ironico che io pubblichi ora questo capitolo. Pochi giorni fa, è stato confermato che in Pokemon X e Y verrà introdotto un nuovo tipo di Pokemon - il tipo Folletto, a cui apparterranno anche la nuova Eevolution, Sylveon, e Pokemon ben conosciuti come Jigglypuff, Marill e Gardevoir. Questo tipo di Pokemon è avvantaggiato contro i Pokemon Drago, a quanto pare (e sembra che sarà debole contro Acciaio e Veleno), quindi... beh, è una fortunata coincidenza che il personaggio che entra in scena in questo capitolo sia una specializzata nel combattere i Draghi! Detto questo, anche le new entry che ho visto sembrano molto interessanti! In particolare Clauncher, un simpatico gamberetto azzurro con una chela più grande dell'altra... sono sempre più curioso di vedere come saranno i nuovi giochi!

Detto questo, vi lascio al nuovo capitolo! Grazie del supporto, e a presto con Heart Soul Adventures!

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"Okay, Petilil! Tepig! Tenetevi pronti, vediamo come riuscite a sincronizzare i vostri attacchi!" esclamò Touko, mentre i suoi due Pokemon si preparavano ad affrontare il Deerling e lo Oshawott di Ash. Un paio di giorni dopo la loro sosta alla fattoria / nursery di Pokemon dove avevano affrontato il Team Plasma, il gruppo di Ash aveva già fatto un bel po' di strada verso Zefiropoli, e quel pomeriggio si era fermata sulle rive di un fiume, all'interno di un grande canyon verdeggiante... e visto che a quel punto stava scendendo la sera, e non c'era più la possibilità di fare molta strada, Ash, Pikachu e gli altri avevano pensato che a quel punto tanto valeva fermarsi, riposare un po'... e allenare i loro Pokemon, perchè no. A quel punto, c'era tutto il tempo di confrontarsi in uno scontro amichevole e di far fare un po' di allenamento ai loro Pokemon... mentre Spighetto, dopo aver controllato che tutto fosse a posto e che il loro accampamento fosse sicuro, cominciava a preparare un po' di cena.

Il Petilil di Touko si fece avanti per primo, usando Crescita per potenziarsi... e allo stesso tempo, il Deerling di Ash tentò un attacco Doppiocalcio, scattando verso il suo avversario e colpendolo con una nutrita doppietta delle sue zampe posteriori. Petilil resistette bene, ancorandosi a terra con le sue piccole radici, e contrattaccò facendo apparire attorno a sè uno sciame di foglie di luce verde, e scagliandole tutte assieme contro il Pokemon cerbiatto, che si chiuse in difesa e riuscì a bloccare il grossso dell'attacco Fogliamagica. Tepig ed Oshawott, intanto, si stavano affrontando, e il maialino di fuoco era riuscito a colpire il suo avversario con l'attacco Nitrocarica, creando un'aura fiammeggiante attorno a sè e correndo contro il suo avversario a tutta velocità. Oshawott venne scagliato indietro di qualche passo, riuscendo però a restare in piedi... e Ash capì che lo scopo della sua "allieva" era semplicemente quello di aumentare la velocità del suo Pokemon, sfruttando l'effetto secondario di quel particolare attacco.

"Hmm, niente male! Per essere una principiante, ti impadronisci presto delle tecniche!" affermò Ash, il cui Pikachu stava assistendo attentamente allo scontro, cercando di non perdersi nulla. C'era sempre da imparare, anche da dei principianti, e i Pokemon di Unima sicuramente nascondevano molte più sorprese di quante sembrasse a prima vista. E poi, doveva ammetterlo, Touko si stava rivelando un'allenatrice molto capace! Anche se un po' gli dispiaceva ammetterlo, Ash non aveva tutto questo talento, quando aveva iniziato il suo viaggio. Finora, Touko non aveva commesso errori particolarmente importanti, e aveva già tre Pokemon nella sua squadra. Decisamente, una promessa come allenatrice...

Touko ridacchiò e si passò un indice sotto il naso. "Beh... modestamente, ho imparato da un buon maestro!" affermò. Oshawott, intanto, stava contrattaccando con un attacco Azione ben piazzato, seguito da una Pistolacqua che mancò di poco il maialino di fuoco, costringendolo ad indietreggiare rapidamente per non essere colpito. Lo scambio di colpi da entrambe le parti era frenetico, e i Pokemon stavano tutti facendo del loro meglio per dimostrare di cosa fossero capaci. Il Deerling di Ash barcollò quando Petilil riuscì a colpirlo con un attacco Assorbimento, mentre Oshawott usava la sua Conchilama per far perdere l'equilibrio a Tepig... ma un attimo dopo, il maialino di fuoco schivò abilmente un secondo fendente sferrato con la conchiglia e colpì Oshawott con un attacco Azione, facendolo indietreggiare, I due Pokemon si guardarono con aria di sfida e sorrisero, senza neanche prendersi il disturbo di nascondere che la sfida li stava divertendo molto.

"Hehehee... vedo che anche ai nostri Pokemon sta piacendo molto!" commentò Ash. "Se continuiamo così, saremo tutti in perfetta forma per quando arriveremo a Zefiropoli!"

"A proposito, ragazzi... scusate se interrompo per un attimo i vostri allenamenti..." disse Spighetto, avvicinandosi al gruppo. "Ma.. Misty dov'è andata? Era qui fino a pochi minuti fa, ma ora non la vedo più..."

"Misty è andata verso valle. Aveva detto che voleva allenare i suoi Pokemon per conto suo e dare un'occhiata all'uovo che le hanno dato alla pensione." affermò Touko, indicando con lo sguardo il punto in cui il fiume fluiva placidamente tra due alte strutture di roccia. "Ma ha detto che tornerà il prima possibile. Beh, in effetti penso che approfitterà del momento per catturare un Pokemon d'Acqua, se la cosa le sarà possibile. Ma più che altro mi sembrava interessata a badare al suo uovo per conto suo."

"Posso immaginarlo... Misty ha già avuto diverse esperienze con le uova di Pokemon, anche se non ve l'ho mai raccontato." disse Ash, ricordando il Togepi e lo Azurill che Misty aveva avuto con sè. Ora il primo viveva libero per conto suo, e il secondo, evoluto in un Marrill durante la loro ultima avventura nei quattro continenti dell'Est, era alla palestra di Celestopoli... ma Ash era sicuro che il loro ricordo accompagnava Misty dappertutto. "Beh... spero che lei riesca a trovare qualcosa di interessante. Magari uno di quei Basculin che abbiamo visto l'altro giorno."

"Va bene, volevo solo sapere dove potesse essere." affermò Spighetto. "Vorrà dire che aspetterò un po' prima di terminare di preparare la cena. Voi intanto continuate pure con i vostri allenamenti. Mi sembra che stiate andando molto bene."

"Grazie, Spighetto... ma credo che dovremo fare di meglio se vogliamo affrontare Lenora alla Palestra di Zefiropoli!" affermò Touko, sfregandosi le mani tra loro come se avesse avuto freddo. "Okay... Tepig, Petilil, rimettetevi in guardia! Dobbiamo far vedere ai Pokemon di Ash che noi non scherziamo!"

"Ah, sì? Bene... sarà interessante vedere come fai!" affermò Ash con un sorriso determinato. "Oshawott, Deerling! Fategli vedere quanto siamo forti!"

Spighetto e Pikachu si guardarono con aria di intesa, immaginando già cosa passasse per la testa dei due giovani allenatori. Il topolino elettrico sorrise e alzò le spalle, emettendo il suo grazioso verso acuto come per dire che quei due erano così simili da fare quasi paura... almeno, il loro entusiasmo per le battaglie era lo stesso!

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Misty diede una carezza all'uovo che aveva ricevuto due giorni prima, bagnandolo leggermente con l'acqua del fiume in modo che la temperatura non si alzasse troppo. Da quando aveva ricevuto quell'uovo, la ragazzina dai capelli rossi aveva sfoderato nuovamente il suo istinto materno, e stava facendo del suo meglio per assicurarsi che il suo nuovo Pokemon potesse nascere nelle migliori condizioni. Spighetto, che sembrava avere una certa esperienza anche in questo campo (e a volte, in effetti, Misty si chiedeva se ci fosse qualcosa che il giovane intenditore di Pokemon non sapesse fare), le aveva dato un sacco di utili consigli per tenere bene quell'uovo, e Misty era stata attenta a seguirli tutti.

La ragazzina dai capelli rossi diede una lustratina al suo uovo, canticchiando tra sè un allegro motivetto, per poi dare uno sguardo alle sue Pokeball e decidere che era il caso di far sgranchire un po' uno dei suoi Pokemon. Magari quello che da quando era arrivata ad Unima aveva avuto meno possibilità di farsi valere... con un gesto della mano, Misty fece uscire Gyarados dalla sua sfera, e il gigantesco serpente di mare sbadigliò e si stiracchiò per poi svolgere le sue enormi spire nell'acqua, sentendosi già rinfrescato nel momento in cui la corrente percorse il suo corpo coperto di squame azzurre. Con un ruggito soddisfatto, Gyarados guardò la sua allenatrice, che gli fece una carezza sul muso, e indicò con lo sguardo l'uovo bianco e azzurro che lei tenev in braccio.

"Oh, questo? Beh, mi sembra che stia venendo su bene, Gyarados! Quindi... tra non molto credo proprio che avrai un nuovo compagno di squadra!" affermò Misty. "Anzi... non è che mi aiuteresti adesso, Gyarados? Vorrei catturare anch'io un nuovo Pokemon... Ash e Touko hanno già catturato un bel po' di Pokemon, mentre io... soltanto Alomomola. Certo, mi fa piacere averlo in squadra, ma se ci fosse qualcun altro... non è che mi aiuteresti a catturarne uno?"

Gyarados grugnì e annuì senza esitazione, e Misty fece un segno dell'okay e ringraziò sentitamente prima che i due si mettessero ad attendere lungo il corso del fiume, in attesa di un Pokemon interessante. Per fortuna, non ebbero da attendere molto... poco dopo, un gruppetto di Basculin, dello stesso tipo che avevano visto in quella fontana appena fuori da Levantopoli, verdi con le striature rosse, passò attraverso quella parte di fiume, nuotando contro corrente con le loro robuste pinne.

"Hmm... dei Basculin, eh? Bene... uno di loro potrebbe essere una buona aggiunta alla mia squadra!" pensò ad alta voce Misty, tirando fuori una pokeball vuota. "Okay, Gyarados... potresti separarne uno dal resto del branco? Così sarà un attimo più semplice! Usa Mulinello!"

Gyarados grugnì in tono affermativo e usò la sua potente coda per creare un piccolo vortice che distrasse uno dei Basculin del gruppo e lo risucchiò fuori dal branco, attirando la sua attenzione! Il Pokemon pesce digrignò i denti con aria combattiva e si preparò ad affrontare il gigantesco serpente acquatico, che pure era molto più grande di lui e lo stava guardando minacciosamente! Attaccando per primo, il Basculin selvatico sferrò un Morso che colpì Gyarados al torace, strappandogli un breve ruggito di dolore... ma il Pokemon Atroce si scosse di dosso l'avversario e lo fece ricadere nel fiume, dove si rimise in guardia e digrignò i denti, pronto a sostenere un altro scontro.

"Bene, Gyarados, ripagalo con la stessa moneta! Usa Morso!" esclamò Misty, e il gigantesco serpente di mare alzò le spire e scattò in avanti con rapidità inaspettata, mordendo il suo avversario e poi scagliandolo via, verso la terraferma. Il Basculin avversario ricadde nell'acqua bassa e fangosa, restando stordito per un attimo, ma si riprese un attimo dopo e scagliò un attacco Acquagetto, trasformandosi in una velocissima scia che sfrecciò contro Gyarados, sollevando due baffi d'acqua! Gyarados si preparò e bloccò l'attacco con la sua enorme mole, facendo rimbalzare indietro il pesce predatore, che atterrò in acqua e scosse la testa per schiarirsela. Vedendo che quello era il momento giusto, Misty annuì tra sè e diede un nuovo ordine al suo Gyarados. "Ed ora... colpiscilo con Ira di Drago!"

Un luccichio inquietante scintillò nello sguardo di Gyarados, che prese un respiro profondo e scagliò una fiammata azzurra dalle fauci contro il suo avversario, colpendolo ed avvolgendolo in un turbine impressionante che salì per diversi metri, illuminando i dintorni di una strana luce azzurrina che durò per diversi istanti, almeno finchè il Basculin avversario, stordito e barcollante, non venne scagliato fuori dal vortice e atterrò nell'acqua bassa, cercando in qualche modo di rialzarsi e riprendere a combattere. Tuttavia, Gyarados pensò che a quel punto valeva la pena di concludere, e si voltò verso la sua allenatrice per dirle di sì con un movimento della testa. Misty sorrise e ringraziò il suo Pokemon, poi soppesò una Pokeball vuota nella sua mano e la lanciò verso Basculin, colpendolo e risucchiandolo all'interno della sfera, che poi ricadde con un piccolo tonfo nell'acqua bassa.

Come sempre, la sfera cominciò a muoversi, sempre più lentamente... e un attimo dopo, si fermò del tutto e segnalò che la cattura era avvenuta! Con un gridolino di gioia, Misty corse verso la sfera e la prese in mano, sollevandola vittoriosamente in aria! "Evviva! Adesso ho anche un Basculin! Grazie, Gyarados, sei stato grande come al solito!" esclamò, ricevendo dal serpente marino un cenno di assenso. Anche se Gyarados era contento dei complimenti, non dava segno di farsi prendere troppo la mano... o la pinna, in questo caso. "Vedo che... non hai perso nulla della tua abilità! Sei sempre un campione, anche se siamo in un continente che non conosciamo... nessun Pokemon può resistere alla tua forza!"

Gyarados alzò fieramente la testa e stava per fare cenno a Misty che era il caso di tornare dai loro amici... quando una vocetta femminile chiara e sicura, appartenente a qualcuno che non poteva avere più di due o tre anni meno di Misty, attirò l'attenzione dell'allenatrice e del suo enorme Pokemon.

"Hey, voi due! Non crederete certo di andarvene così, vero?"

Misty si voltò di scatto, e anche Gyarados volse rapidamente lo sguardo nella direzione da cui proveniva la voce. "Cosa? Chi ha parlato?" chiese Misty, rimanendo alquanto stupita quando vide che da dietro stava arrivando con passo sicuro una ragazzina di circa dodici o tredici anni, vestita di una maglietta a maniche corte e di un paio di pantaloncini corti di colore blu-verdino, con sopra un gilet verde-azzurrino senza maniche, stivali dello stesso colore, calzettoni blu alti fino a metà coscia, e un paio di guanti gialli... oltre ad un ampio cappello giallo con il frontino, dal quale spuntavano ciocche dei suoi capelli, di un vivo colore rosso fucsia che contrastava con lo splendente azzurro dei suoi occhi. Aveva un'espressione acuta e competitiva, forse anche un po' arrogante, e stava avanzando verso Misty tenendo l'indice puntato contro il suo Gyarados. In quel momento, Misty la riconobbe - era la stessa ragazzina che stava accanto a lei, Ash, Pikachu e il gruppo di allenatori di Soffiolieve mentre tutti assieme ascoltavano il discorso di Ghecis a Quattroventi... e non era sembrata particolarmente interessata, al punto che, quando l'arringa era solo a metà, aveva preso e se n'era andata via, affermando che quello che Ghecis diceva erano solo idiozie. "Oh... hey, un momento, ma io ti ho già vista! Eri a Quattroventi, e ti trovavi vicino a me e ai miei compagni quando stavamo ascoltando il discorso di quel tizio del Team Plasma!"

"Oh, ma guarda... ti ricordi di me, vedo! Questo mi fa molto piacere!" affermò la ragazzina con il cappello, senza perdere il suo sorriso sicuro.

Misty corrugò la fronte, e il suo Gyarados abbassò lo sguardo, cercando di capire o almeno di farsi un'idea di che tipo fosse la nuova arrivata. "Ti ripeto la domanda di prima... tu chi sei, e come mai sei qui? Cosa vuoi da me?"

La ragazzina più giovane indicò Gyarados, e il suo sorriso quasi arrogante si fece più marcato. "Il tuo Pokemon... non ne ho mai visto uno del genere, prima d'ora, e vorrei misurarmi con lui!" affermò. "Mi dà l'impressione di essere un Pokemon Drago molto forte... sarà sicuramente un avversario degno di me!"

Sia Gyarados che la sua allenatrice sbatterono gli occhi sorpresi. "Huh? Come sarebbe..?" chiese Misty. "Il mio Gyarados... vorresti affrontarlo perchè pensi che sia un Pokemon Drago?"

"Certamente!" rispose la ragazza più giovane, sistemandosi il berretto sulla testa. "E io mi alleno ogni giorno perchè la mia squadra di Pokemon sia ben preparata e pronta a sconfiggere qualsiasi Pokemon Drago si trovi davanti! Io sono Georgia l'Annientadraghi... e farai bene a ricordarti il mio nome! Allora, accetti la mia sfida?"

"Oh mamma... anche ad Unima, le persone strambe non mancano... adesso ecco questa tipa che ce l'ha con i Pokemon Drago per chissà quale motivo..." disse tra sè Misty, mentre un grosso gocciolone di sudore scendeva dalla sua testa e anche da quella di Gyarados! Poi, si schiarì la voce e rispose. "Ehm... per essere una che si specializza nel combattere contro i Pokemon Drago, non ti vedo molto informata... Georgia, hai detto di chiamarti, vero? Il mio Gyarados è un Pokemon Acqua / Volante... non è un Drago! A Kanto, da dove vengo io, i Pokemon Drago non sono tanto comuni! Io, per tua informazione, sono specializzata in Pokemon d'Acqua!"

"Come sarebbe a..." rispose Georgia, guardando con una certa incredulità l'enorme Pokemon che le si stagliava davanti. E pensare che a guardarlo così, sarebbe stato facilissimo scambiarlo per un Drago... Dopo qualche secondo, Georgia sospirò e voltò le spallea Misty, cominciando ad allontanarsi con le mani nelle tasche. "Bah... mi sono eccitata tanto per niente. Pokemon d'Acqua... mah... allora grazie, non mi interessa combattere con te. Ho pesci più grandi da pigliare. Ciao, ciao!"

Misty sgranò gli occhi per la sorpresa. Non riusciva a credere che quella ragazza, dopo essere venuta lì e averla sfidata apertamente, ora la snobbasse come un'avversaria di poco conto! C'erano diverse cose che potevano scatenare il caratterino infiammabile di Misty... e sottovalutare la sua abilità come allenatrice di Pokemon era una di queste! "Ma cos... hey! Hey, aspetta un momento, tu, Annientadraghi dei miei stivali!" esclamò, i denti trasformati in comiche zanne triangolari! "Torna indietro e combatti, se sei una vera allenatrice! Come sarebbe a dire che non ti interessa più?"

"Hey, guarda che io sono un'Annientadraghi... te l'ho detto, no?" rispose Georgia con indifferenza. "A me interessa combattere contro Pokemon Drago molto forti, e non mi va di sprecare il mio tempo in sciocchi giochetti con i Pokemon d'Acqua. Serve qualche altra spiegazione?"

Il Gyarados di Misty ringhiò ferocemente, mal sopportando il tono di spocchia di Georgia, e un nuvolone nero lampeggiante si stava formando sopra la testa di Misty... che però, un attimo dopo, sfoderò un ghigno arguto e alzò il naso in aria in tono di dileggio. "Ooooh, ma bene! Credo di aver capito, mia cara!" affermò la rossa ex-Capopalestra di Azzurropoli. "Hai paura che se mi affronterai, io ti lascerò in braghe di tela, vero? E' questo di cui hai paura, eh? Avanti, ammettilo che è così?"

Georgia si fermò di colpo, come se qualcuno l'avesse punta con uno spillone, e una comica vena pulsante apparve sul suo berretto, mentre l'autonominata Annientadraghi si coltava e fissava Misty con una innegabile espressione di orgoglio ferito! "Come hai detto, scusa?" ringhiò. "Ripetilo, perchè non credo di aver sentito bene!"

"Oh, certo che lo ripeto! Tu non vuoi affrontarmi perchè sai già che te le suonerò!" la prese in giro Misty. "Hehehee, del resto non posso neanche fartene un torto! Si vede lontano un miglio, come hai detto tu, che il mio Gyarados è forte! In effetti, è davvero troppo forte per te!"

Gyarados ghignò e annuì con la testa, mentre due nuvolette di vapore uscirono fischiando dalla testa di Georgia, che si girò di scatto e si riposizionò davanti a Misty, decisa a non lasciar correre questa provocazione! "Adesso mi hai davvero fatta arrabbiare, spaccona di Kanto!" esclamò. "Drago o non Drago, vedrai come sistemo quel tuo Gyarados! Nessuno prende in giro la sottoscritta, Georgia l'Annientadraghi, senza vedersela brutta! E va bene, accetto la tua sfida! Due contro due, siamo d'accordo?"

Misty ghignò. Quella tipa era più suscettibile di quanto Misty pensasse... e aveva ingoiato l'esca! "E va bene... allora manda pure il tuo primo Pokemon! Il mio Gyarados ti farà vedere di cosa è capace!" esclamò. Gyarados eseguì un volteggio in aria con le sue spire e si piazzò accanto a Misty, fissando ferocemente Georgia con i suoi acuti occhi da rettile. Era sicuramente un avversario dall'aspetto terrificante, ma la ragazzina di Unima non sembrò intimorita e soppesò una Pokeball tra le mani per poi lanciarla sul terreno.

"Non sarà un Drago, ma mi dà comunque l'impressione di un osso duro... quindi credo che faresti meglio a pensarci tu, Beartic!" esclamò Georgia. La sfera si aprì, e fece uscire un Pokemon dall'aspetto non meno impressionante di Gyarados: un mastodontico orso polare alto più di due metri e mezzo che si reggeva in piedi sulle zampe posteriori, ricoperto da una folta pelliccia bianco-azzurrina e armato di artigli corti e affilati come pugnali posti alla fine di robuste braccia che sembravano capaci di stritolare la roccia. Una sorta di "barba" composta da aguzzi cristalli di ghiaccio penzolava dal mento del plantigrade, e la sua testa, piuttosto piccola rispetto al corpo, presentava un paio di occhi neri dall'aspetto feroce e un paio di piccole orecchie tonde ai lati. Non c'era bisogno di una gran fantasia per capire che si trattava di un Pokemon di tipo Ghiaccio... il tipo che più si addiceva ad un'allenatrice specializzata nello sconfiggere i Draghi, dopotutto!

Nolando l'espressione meravigliata di Misty davanti alla possenza del suo Beartic, Georgia non resistette ed emise una breve risatina nasale. "Hm, hm, hmmm... non male, vero? Ho il piacere di presentarti il mio Pokemon più forte... il mio Beartic! E' stato il mio primo Pokemon, si può dire! Io e lui siamo amici fin da quando ero piccola, e l'ho addestrato a combattere contro qualsiasi Pokemon Drago possa venirci contro! Dico bene, Beartic?"

"BEARRRRRRR!" ruggì fragorosamente l'orso artico, gettando indietro la testa e sfoderando i suoi letali artigli. In segno di assenso con la sua allenatrice, Beartic si mise poi in guardia, proteggendosi il muso con le sue robuste zampe anteriori, e si preparò a respingere l'attacco di Gyarados, che continuava a fluttuare sopra il campo di battaglia e a tenersi pronto a qualsiasi ordine Misty volesse dargli. La ex-Capopalestra, tuttavia, sembrava esitare... non perchè non si sentisse sicura di vincere, ma piuttosto perchè cominciava a chiedersi da dove venisse tutto quell'astio che Georgia provava verso i Pokemon di quel particolare tipo. Ma in quel momento, le domande potevano attendere. Adesso, lei era lì per combattere, e se Georgia pensava di avere facile gioco su di lei, si sbagliava di grosso!

"Cominciamo noi, Gyarados! Attacca con Ira di Drago!" esclamò Misty. Gyarados ripetè l'attacco che aveva usato poco prima contro il Basculin che Misty aveva appena catturato, e scagliò contro Beartic una raffica di fiamme azzurre che centrarono in pieno l'enorme orso, facendolo indietreggiare con un breve ruggito. Georgia sgranò gli occhi per un attimo, non aspettandosi che la sua avversaria avesse con sè un Pokemon così forte... ma non era certo il tipo di persona che si faceva scoraggiare da così poco, e un attimo dopo, riprese a sorridere con determinazione.

"Hmm, niente male davvero!" affermò. "Non sarà un Pokemon Drago, ma ho come la sensazione che valga comunque la pena di combattere con lui! Forza, Beartic, fagli vedere che noi non siamo da meno! Contrattacca con i tuoi Ombrartigli!"

L'orso glaciale si riprese quasi subito dal colpo subito e caricò Gyarados a testa bassa, sferrando un poderoso fendente con gli artigli avvolti da una turbinante aura di ombre nere. Il fendente lasciò tre scie nere in aria e colpì Gyarados al torace, facendolo ruggire di dolore e scagliandolo nel fiume, dove sollevò una grossa ondata che per poco non infradiciò completamente Misty e Georgia. Si risollevò un attimo dopo e ruggì irritato, squadrando il suo avversario che nondimeno restava calmo e ben piantato sulla sua posizione.

"Accidenti... devo ammettere che anche il tuo... Beartic, hai detto che si chiama, giusto? Beh, anche lui è parecchio forte! Non sono molti quelli che riescono a dare del filo da torcere al mio Gyarados!" rispose Misty, cominciando a provare un certo rispetto per quella ragazzina, per quanto potesse essere arrogante ed ineducata. Georgia, dal canto suo, guardò Misty dritta negli occhi e fece una breve risata a denti stretti, anche lei impressionata da come la suaavversaria si stava portando.

"Grazie, vedo che sai riconoscere un Pokemon forte. Comunque, devo ammettere che non mi aspettavo che il tuo Gyarados fosse così forte! Immagino... che affrontare un Pokemon di un altro continente possa essere un'esperienza utile, anche se non è un Drago!" affermò. "Bene... allora, Beartic, è ora di fare sul serio! Per ora usa Unghieaguzze!"

L'orso polare iniziò ad affilarsi le unghie sfregandole le une sulle altre, provocando un inquietante rumore di lame che stridevano sull'acciaio, poi si preparò ad attaccare di nuovo, mentre Gyarados si ergeva in tutta la sua ragguardevole altezza, e si preparava a sferrare uno dei suoi attacchi migliori. Cercando di non dare al suo avversario la possibilità di portare a segno un attacco potenzialmente pericoloso, Gyarados sollevò la coda in aria, e una potente ondata la circondò, con un assordante rumore di mareggiata.

"Colpisci con Idroimpatto, Gyarados!" esclamò Misty, cercando di portare a terminare l'attacco prima che fosse il turno di Beartic. L'enorme serpente di mare eseguì un rapido movimento circolare con la sua coda, e centrò in pieno l'orso polare, facendo volare per un breve tratto e cadere a terra di schiena! Georgia strinse i denti per un istante, ma sapeva che ci sarebbe voluto ben altro per mettere a terra il suo Pokemon più forte, e infatti, pochi istanti dopo, Beartic si rialzò, scuotendo la testa per schiarirsela. Misty spalancò gli occhi per un attimo, stupita dalla resistenza dimostrata dal suo avversario, che ruggì di nuovo e si mise in guardia.

"Bearrrrr..." grugnì, ruotando una spalla come per sgranchirsela.

Georgia sghignazzò brevemente. "Hehehehee... davvero niente male, mia cara. Devo ammettere che il tuo Pokemon è davvero forte. Ma come puoi vedere... non basta questo per mettere in minoranza il mio Beartic! Ed ora... permettimi di farti vedere quanto è efficace un attacco Unghieaguzze! Beartic... è ora di usare Pietrataglio!" esclamò l'Annientadraghi.

L'enorme Pokemon Ghiaccio fu più che solerte nell'eseguire l'ordine, tirando indietro una delle sue possenti braccia e poi tracciando in aria un potente arco che sollevò diverse rocce da terra e le scagliò fitte come grandine contro il Gyarados di Misty, che non fu in grado di evitarli e venne raggiunto in pieno, venendo sollevato un po' più in alto... e poi scagliato nuovamente a terra, dove rimase stordito e infine si afflosciò senza più forze, facendo un sommesso grugnito di scuse alla sua allenatrice.

"Gyarados!" esclamò Misty, andando dal suo Pokemon più forte e accarezzandogli la testa. Con un sospiro rassegnato, la ragazza di Celestopoli ringraziò il suo Pokemon Acqua / Volante per l'impegno profuso e lo richiamò all'interno della sua Pokeball. "Beh, grazie comunque, Gyarados. Sei stato bravo, e la nostra avversaria non scherzava affatto..."

"Sai, devo farti i miei complimenti anch'io. Non credevo che il tuo Gyarados sarebbe riuscito a dare tanti problemi al mio Beartic. Lo hai allenato bene, questo lo devo riconoscere." disse Georgia. "Allora... hai qualche altro Pokemon da farmi vedere?"

"Certo che ce l'ho! Non crederai mica che un'esperta di Pokemon d'Acqua come me se ne vada in giro con un solo Pokemon, vero?" ribattè Misty. "Okay... Misty chiama... Seadra! E' ora di combattere!"

Georgia annuì con aria interessante quando la seconda Pokeball di Misty si aprì, e ne uscì il gigantesco cavalluccio di mare dalle pinne affilate, che spalancò le pinne e guardò minacciosamente Beartic, per nulla impressionato dalla differenza di dimensioni. L'Annientadraghi, da parte sua, studiò con attenzione il Pokemon che le stava davanti, e decise che a quel punto era il caso di far riposare un po' il suo Beartic. "Hmm... okay, Beartic, per ora va bene così." affermò. "Meglio far uscire un Pokemon un po' più riposato... okay, Pawniard, ora tocca a te!"

La ragazza lanciò una nuova Pokeball, che si aprì di scatto e fece uscire un nuovo Pokemon, anche questo di un tipo che Misty non aveva mai visto. Non era grande ed imponente come Beartic, ma era quasi altrettanto impressionante: senbrava un omino in armatura alto non più di mezzo metro, ma dall'aspetto deciso e battagliero, con una testa un po' troppo grande rispetto al corpo, protetta da un elmetto rosso e nero dalla cui parte frontale spuntava una grossa lama ricurva e puntata verso l'alto, e due grandi occhi gialli e minacciosi dalle pupille nere squadravano Misty e Seadra da sotto il frontino dell'elmo. Altre quattro lame ricurve che ricordavano le mascelle di un insetto predatore spuntavano dalla spessa corazza d'acciaio grigio piombo che proteggeva il torace della creatura, e le sue lunghe braccia di colore rosso terminavano con altre due lame bianche ed appuntite. Le sue gambe erano snelle, e non sembravano in grado di reggere il peso del corpo del Pokemon... eppure, in qualche modo, ci riuscivano. La strana creatura, che Misty ipotizzò essere un Pokemon di tipo Acciaio, affilò le mani-lama l'una sull'altra e si miseguardia, in una elegante posa da moschettiere.

"Anche questo Pokemon non l'ho mai visto... meglio essere prudenti!" affermò Misty. "Comincia tu, Seadra! Attacca con Bollaraggio!"

"Pawniard! passaci attraverso con Forbice-X!" esclamò Georgia, nel momento stesso in cui Seadra prendeva fiato per lanciare una raffica di bolle contro il suo avversario. Il Pokemon corazzato di nome Pawniard incrociò le braccia davanti a sè e corse letteralmente attraverso l'attacco Bollaraggio del suo avversario, facendo scoppiare tutti i proiettili. Poi, giunto vicino a Seadra, eseguì un doppio fendente con le sue braccia, e colpì il cavalluccio marino con un attacco poderoso, facendolo indietreggiare di diversi metri! Tuttavia, non era stato sufficiente a buttare a terra Seadra, che reagì quasi immediatamente sparando un globo di inchiostro in faccia a Pawniard, in modo da confondergli le idee!

Il Pokemon simile ad un soldatino indietreggiò barcollando, e cercando come poteva di togliersi dalla faccia l'inchiostro, ma questo diede a Seadra il tempo di organizzarsi e scagliare un nuovo attacco. "Perfetto! Ed ora, Seadra... è il momento di usare un Geloraggio! Vai!"

"Seaaaa!" esclamò il cavalluccio marino, per poi scagliare un raggio di energia congelante bianco-azzurrina contro Pawniard. Il Pokemon avversario venne centrato in pieno, e uno strato di brina si formò sul suo corpo corazzato, facendo raggrinzire le sue giunture con un acuto suono di metallo che strideva sul metallo. Georgia strinse i denti allarmata quando vide che i movimenti di Pawniard si erano fatti più lenti ed impacciati a causa del gelo, ma non si perse d'animo e diede un nuovo ordine.

"E va bene... Pawniard, credo che sia il momento di far sentire la nostra musica a questo Pokemon di Kanto! Usa Ferrostrido!" esclamò. Pawniard annuì con decisione e cominciò a strofinare le sue lame l'una contro l'altra, provocando un terrificante rumore simile a quello delle unghie che stridevano sulla lavagna! Misty strinse i denti e si coprì le orecchie per il fastidio, ma sfortunatamente Seadra non aveva la stessa possibilità, e dovette ritirarsi con espressione stravolta! Un istante dopo, approfittando dell'attimo di sconvolgimento di Seadra, Pawniard scivolò dietro di lui e colpì con un potente attacco Lacerazione, sferrando un fendente con una delle sue braccia-lame. Seadra barcollò in avanti e finì faccia a terra, ma riuscì a rotolare via un attimo dopo prima che Pawniard potesse attaccarlo di nuovo. Le braccia-lama del Pokemon Acciaio calarono su Seadra, che però si tolse di mezzo e fece in modo che le micidiali lame colpissero il terreno e affondassero in esso fino al gomito di Pawniard. Il Pokemon nemico grugnì per la rabbia e la frustrazione, e cercò di liberare il braccio, ma ci mise un po' di tempo, e Seadra ebbe il tempo per sferrare un nuovo attacco!

"Bel colpo, Seadra! E ora... attacca con un Dragopulsar!" esclamò Misty, facendo sgranare gli occhi a Georgia per un istante. La ragazzina con il berretto vide che Seadra cominciava a caricare una sfera di energia all'interno della bocca... e poi scagliò un raggio di energia turbinante contro Pawniard, che non potè schivarlo e venne colpito in pieno, venendo sballottato da una parte e dall'altra prima di essere gettato sul terreno, il braccio finalmente libero dalla fessura nella quale si era incastrato. Ma questo non gli servì a molto, visto che subito dopo Pawniard si afflosciò a terra sconfitto, la faccia semiaffondata nel terreno fangoso.

"Evviva! Bel colpo, Seadra!" esclamò Misty, facendo un segno di vittoria rivolto al suo Pokemon. Seadra spalancò le pinne e annuì, alzando fieramente la testa mentre Georgia alzava le spalle e richiamava Pawniard nella sua Pokeball, apparentemente indifferente al fatto di essere stata battuta nel secondo round. Misty sembrò un po' stupita - si sarebbe aspettata che una tipa dal carattere fiero e sicuro di sè come Georgia se la sarebbe presa un po' di più... "Beh? Che succede, Annientadraghi, hai perso la lingua? Credevo che ti avrebbe bruciato un po' di più la sconfitta, e invece ti vedo abbastanza tranquilla."

"Beh, è ovvio." rispose Georgia, come se fosse stata la cosa più elementare di questo mondo. "Io non ho perso contro un Pokemon Drago, in questo caso... quindi non la considero una vera sconfitta. Anche se devo ammettere che non mi aspettavo che il tuo... Seadra, giusto? Ecco, non mi aspettavo che il tuo Seadra sapesse usare mosse di tipo Drago."

Misty si sfregò il naso con un indice, mentre Seadra squadrava Georgia con sospetto. "Beh, in tal caso mi sembra il caso di rivelarti un piccolo segreto... Seadra, di per sè, è solo un Pokemon di tipo Acqua, ma nelle giuste condizioni evolve in Kingdra, un Pokemon di tipo Acqua / Drago molto potente! Può imparare qualche mossa di tipo Drago in modo da averle già pronte quando raggiunge il suo stadio evolutivo finale!"

Georgia sbattè gli occhi stupefatta... ma subito dopo, un ghigno di vittoria si dipinse sul suo grazioso viso. "Ma davvero? Questo sì che è molto interessante!" affermò. "Bene... vorrà dire che per adesso considererò la nostra sfida ancora aperta. Ho vinto contro il tuo Gyarados... e ho subito una sconfitta che non conta contro il tuo Seadra. Ma... conto che tu faccia evolvere presto il tuo Seadra in un Kingdra, così potremo concludere la sfida! Ci si vede... a proposito, visto che mi sembri un'allenarice valida, e a me non piace dimenticare i nomi... mi puoi dire il tuo?"

"Mi chiamo Misty, e sono la ex-capopalestra di Celestopoli." affermò con decisione Misty. "E accetterò la tua sfida in qualsiasi momento... Georgia l'Eliminadraghi!"

"Bene... Misty di Celestopoli! Ci rivedremo presto!" affermò l'Eliminadraghi, cominciando ad andarsene.

"SEA!" esclamò Seadra. Sia l'allenatrice che il Pokemon stavano sostenendo l'espressione di sfida di Georgia, che infine annuì e voltò loro le spalle, cominciando ad andarsene nella direzione da cui era venuta. Misty e il suo Pokemon continuarono a guardare Georgia che si allontanava, senza ancora sapere bene cosa pensare di lei - sembrava una tipa piuttosto arrogante e un po' troppo sicura di sè, ma se non altro, Misty doveva ammettere che era molto brava a sostenere con i fatti le sue spacconate, e non sembrava una ragazza tanto cattiva, in fondo. A parte quella sua strana ed inspiegabile animosità verso i Pokemon Drago...

Passato qualche secondo, però, Seadra sbattè gli occhi indeciso... e un attimo dopo si ricordò che lui e Misty si erano lasciati dietro qualcosa nell'eccitazione del momento!

"Seadra! Seadra!" esclamò il cavalluccio marino, indicando con una pinna un punto dietro Misty. La ragazza dai capelli rossi si riscosse dal suo sogno ad occhi aperti e guardò nel punto dove Seadra stava indicando, ricordandosi anche lei dell'importante particolare!

"Oh, cavolo, hai ragione, Seadra! Quasi mi dimenticavo dell'uovo!" esclamò frettolosamente Misty, correndo verso l'uovo che stava accudendo e verificando che andasse tutto bene. Appurato che era effettivamente così, Misty tirò un piccolo sospiro di sollievo e diede un'occhiata all'ora, rendendosi conto che, in effetti, era già abbastanza tardi. Probabilmente, Ash e Touko avevano già finito di allenarsi, e Spighetto stava preparando una deliziosa cenetta...

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"Uff... okay, credo che per oggi possa bastare. I nostri Pokemon hanno lavorato parecchio, ed è giusto che si riposino un po'." affermò Ash, quando il suo Rufflet e il Pidove di Touko si scontrarono per l'ultima volta, scambiandosi due rapidi e precisi Aeroassalti. Il piccolo rapace e il piccione erano passati l'uno accanto all'altro, scambiandosi un rapidissimo colpo, e poi erano atterrati vicino ai loro allenatori, per poi tirare un sospiro di stanchezza e afflosciarsi sul terreno vicino a loro, chiaramente senza più fiato. Ash si chinò verso il suo Rufflet e lo accarezzò sulla testa, anche se il piccolo Pokemon Normale / Volante si ritrasse un po', troppo orgoglioso per farsi vedere affettuoso in pubblico. "Bravo, Rufflet, sei in gamba! Sono contento che tu ti sia unito alla mia squadra!"

"Ruff!" esclamò l'aquilotto, alzandosi in piedi con un gesto altero, in modo che non sembrasse che aveva bisogno di aiuto. Touko aveva a sua volta preso in braccio il suo Pidove e lo stava accarezzando delicatamente, poi lo condusse al fiume in modo che potesse bere un po', e lo appoggiò con cura sulla sponda. In segno di gratitudine, il colombo grigio strofinò la testa sul braccio della ragazzina e prese due sorsi d'acqua, sentendosi subito un po' meno stanco.

"Okay, Pidove... grazie per l'impegno!" affer,ò la ragazzina con un sorriso sulle labbra. "Ora puoi anche tornare nella Pokeball per riposarti un po'... va bene?"

"Pi dove dove!" tubò Pidove, facendo cenno alla sua allenatrice che poteva anche richiamarlo. Touko premette il tasto di richiamo, e il Pokemon colombo si fece riassorbire all'interno della sfera. Touko si passò una mano sulla fronte per tergersi il sudore, poi si chinò e si tolse le scarpe e i calzini, immergendo i piedi nell'acqua fredda in modo da rinfrescarsi un po'.

"Aaaaah... che bella sensazione!" esclamò, godendosi la sensazione dell'acqua gelida che le scorreva sulla pelle. "Hey, Ash, perchè non vieni anche tu? Si sta benissimo qui!"

"Aspetta solo un momento, Touko... non vedo arrivare Misty, credevo che ci avrebbe messo un po' meno tempo." rispose Ash, guardando nella direzione verso cui Misty era andata. "Credevo che avrebbe badato al suo uovo e poi sarebbe tornata... chissà come mai ritarda, adesso."

"Magari ha voluto approfittare del momento per catturare un Pokemon d'Acqua. Magari un Basculin o un Frillish." rispose Spighetto, che stava disponendo su una grossa pietra piatta, usata come tavolino improvvisato, dei piatti finemente preparati con i pochi ingredienti a disposizione: insalata, carne in scatola e patatine in pacchetto. "Sono sicuro che sarà qui a momenti, e comunque non credo che si sia allontanata tanto."

"Okay, se lo dici tu..." rispose Ash, preparandosi ad immergere i piedi in acqua come aveva fatto la sua "allieva". Stava per slacciarsi le scarpe, quando vide la sua fidanzata che ritornava, portando con sè il suo uovo azzurro, e si voltò verso di lei per salutarla. "Oh... ehilà, Misty! Come va? Ci hai messo un po' di tempo!"

"Ciao, Ash! Ciao, ragazzi!" rispose la rossa, muovendo la mano libera mentre con l'altra teneva il suo uovo. "Scusate, mi sono fermata a prendere un Basculin... e poi è arrivata una tizia un po' svitata che mi ha sfidato ad un incontro di Pokemon."

"Pika pikachu pi?" chiese Pikachu, curioso di sapere com'era andata.

Misty alzò le spalle. "Parità, oserei dire. Il mio Gyarados ha perso contro quel suo enorme Pokemon... Beartic, mi sembra si chiamasse... poi ho mandato in campo il mio Seadra, e lui ha vinto contro l'altro suo Pokemon... un Pawniard, mi sembra si chiamasse." rispose.

"Beartic e Pawniard?" chiese Touko mentre si alzava dalla riva dove era seduta. Si asciugò rapidamente le gambe e i piedi con un fazzoletto, e diede una rapida occhiata al suo Pokedex per saperne qualcosa di più.

"Beartic, il Pokemon Glaciale. Tipo Ghiaccio." affermò l'enciclopedia elettronica, mostrando a schermo l'immagine del gigantesco orso bianco. "Il suo respiro gelido può congelare le sue zanne e i suoi artigli, e creare ponti di ghiaccio sull'acqua. Ottimo nuotatore nonostante la mole, nuota nei mari gelidi in cerca di prede."

"Pawniard, il Pokemon Lamaffilata. Tipo Buio / Acciaio." proseguì poi, quando sullo schermo apparve l'omino d'acciaio. "Il suo intero cotpo è fatto di lame che usa per sconfiggere l'avversario. Se le lame si smussano in combattimento, le affila sulle rocce. Tende a vivere in gruppi comandati da un Bisharp, la sua forma evoluta."

"E quindi... questa tipa aveva due Pokemon come questi. Interessante. A quanto pare, è un'allenatrice molto esperta." affermò Spighetto, raggiungendo il terzetto.

Misty annuì. "Sì, era brava, anche se devo dire che era piuttosto arrogante." affermò. "Quando il mo Seadra ha battuto il suo Pawniard, lei ha detto che comunque questa sconfitta non contava, visto che non aveva perso contro un Pokemon Drago."

"Pika?" Pikachu inclinò la testa confuso.

"Sì, Pikachu... sembrava avercela con i Pokemon Drago, per qualche motivo." rispose la ragazzina. "Si faceva chiamare... Georgia l'Annientadraghi, e ha detto che ci saremmo riviste in futuro. Se devo essere sincera... non mi dispiacerebbe. Anche se era un po' strana, era un'allenatrice forte. Certo, era un po' spaccona, ma non senza motivo."

"Chissà perchè, anch'io ho come l'impressione che la incontreremo presto. Sarei curioso di scoprire che sapore ha il suo rapporto con i suoi Pokemon." concluse Spighetto, sempre più incuriosito. "Bene... comunque, per adesso credo che sarebbe una buona idea far riposare i tuoi Pokemon, soprattutto il tuo Gyarados. Tra poco sarà ora di cena, e non vedo l'ora di farvi assaggiare i piatti che ho preparato!"

"Sarà un piacere, Spighetto! In questi giorni abbiamo potuto vedere che sei un ottimo cuoco!" esclamò soddisfatta Touko, finendo di rimettersi le scarpe. Il gruppo si diresse verso l'accampamento improvvisato che avevano scelto come bivacco per la notte, e iniziarono a prepararsi per una serata in allegria, seguita da un meritato riposo sotto le stelle...

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La mattina era arrivata in fretta, e dopo alcune ore di sonno tranquillo, il gruppo si era svegliato ai primi raggi del sole, accolto da una bella mattinata di sole e dallo sfolgorio dell'acqua limpida del fiume. Ash e Pikachu si sfregarono gli occhi, scuotendosi dal sonno e dandosi il buongiorno a vicenda.

"Pikachu, pika pi!" esclamò il topolino elettrico, dopo essersi dato un'energica scrollata e aver provocato una piccola scarica di scintille elettriche tutt'attorno a sè. Ash si sfregò gli occhi e si infilò il berretto, rivolgendo a Pikachu uno dei suoi caldi sorrisi.

"Buongiorno anche a te, Pikachu! Dormito bene?" chiese il ragazzo, al che Pikachu si mise le mani sui fianchi e fece un cenno affermativo con la testa. Poi, il ragazzo si voltò verso Misty, che stava ancora aprendo gli occhi, distesa sul suo sacco a pelo, e le sorrise strizzando un occhio. "Buongiorno anche a te, Misty! Come va? Tutto a posto?"

"Ciao, Ash..." mormorò, ancora un po' assonnata. I due amici di vecchia data si alzarono e si scambiarono un bacio di buongiorno. "Sì, ho dormito bene, anche se era un po' scomodo dormire su un greto di sassi. Ma non importa, ci sono abituata! Allora... che cosa abbiamo in programma di fare, per oggi?"

"Prima di tutto..." rispose Touko, sgranchendosi la schiena. "Dobbiamo riprendere il cammino, siamo ancora a qualche giorno di distanza da Zefiropoli. Poi, vedremo di allenare un po' i nostri Pokemon... e magari tu, Misty, potrai far fare un po' di pratica al tuo nuovo Basculin!"

"Credo che sarebbe una buona idea!" rispose Spighetto. Ash, Pikachu e le loro amiche poterono vedere che il giovane intenditore di Pokemon era già pronto, e si stava prodigando per preparare una buona colazione al gruppetto. Misty provò un po' di nostalgia pensando che quel ragazzo così volonteroso ed entusiasta le ricordava molto Brock, senza la sua abitudine di provarci con ogni ragazza carina che incontrava. Chissà come se la stava cavndo ora Brock, lì ai corsi per allevatori professionisti... "Per adesso... vi ho preparato una buona colazione, quello che ci vuole per affrontare una mattinata di cammino!"

Con un inchino, il ragazzo dai capelli verdini indicò il tavolo improvvisato che i ragazzi avevano usato anche per la cena di ieri sera... e sul quale ora si trovavano diversi piatti pieni di tramezzini dall'aspetto appetitoso, assieme a delle tazze di caffelatte fumante e bicchieri pieni di acqua fresca. In breve tempo, allettati dal profumino delizioso che aleggiava tutt'attorno, i ragazzi si alzarono e fecero uscire i loro Pokemon, che adocchiarono immediatamente le ciotole piene di cibo per Pokemon poste attorno al tavolino improvvisato e vi si gettarono a capofitto! Anche il Gyarados di Misty, che ora sembrava essersi un po' ripreso dalla sconfitta del giorno prima, fu contento di mettere qualcosa sotto i denti.

"Hmm... accidenti, questi tramezzini sembrano fantastici! I miei complimenti al cuoco!" esclamò Ash, allungando la mano verso uno dei piatti per afferrare il tramezzino dall'aspetto migliore... soltanto per rimanere deluso e stupito quando una mano guantata scattò in avanti e lo prese al volo, sottraendolo al ragazzo di Biancavilla!

"Non vi dispiace se mi servo anch'io, vero?" disse un'energica voce femminile, appartenente alla ragazza che si era autoinvitata alla colazione, e che un attimo dopo, ezattendere risposta, cominciò a divorare con soddisfazione il maltolto! Stupiti, Ash e i suoi amici videro che si trattava di una ragazzina dell'età di Touko, con capelli di un vivace colore fucsia seminascosti da un berretto giallo dalle larghe falde e dal corto frontino, con addosso un pratico vestito di toni blu-verdi, stivali e calzettoni alti... una vecchia conoscenza di Misty, anche se la ex-Capopalestra di Celestopoli l'aveva conosciuta solo il giorno prima! "Hmm... si potrebbe fare meglio. Ne ho mangiati di migliori, di tramezzini."

"Hey!" esclamò offesa Touko. ""Ma chi ti credi di essere, tu? Vieni qui e ti metti a mangiare la nostra colazione, senza neanche chiedere?"

"Georgia! Pensavo che fossi ormai da un'altra parte..." affermò Misty, guardando con un po' di sospetto la ragazza più giovane, che le restituì lo sguardo fingendo di essere sorpresa.

"Toh, guarda un po'. Il mondo è davvero piccolo, eh, Misty?" disse con sarcasmo.

"Pikaaa?" chiese Pikachu, guardando stupito la nuova arrivata, che ormai aveva già finito il tramezzino.

Ash sbattè gli occhi incredulo. Quindi... era quella, la strana ragazza di cui Misty aveva parlato la sera prima? "Georgia?" chiese. "Tu sei... Georgia l'Annientadraghi? Quella che la mia fidanzata ha affrontato ieri sera?"

"Oh, vedo che la mia fama mi precede! Ne sono molto onorata!" rispose Georgia, sistemandosi il cappello. "Ebbene sì, avete di fronte Georgia, la più grande nemica dei Pokemon Drago di ogni continente! La mia squadra è stata addestrata apposta per sconfiggerli! E quindi... tu saresti il fidanzato di Misty? Ti dirò, non sei male. Ho visto di peggio, senza dubbio."

"Hey, un momento! Non cercare di cambiare discorso, adesso!" rispose Touko, sistemandosi a sua volta il berretto in quello che voleva essere un gesto di sfida. "Sei venuta qui, ti sei autoinvitata alla nostra colazione... e adesso ti metti anche a sputare sentenze di Ash e Spighetto? Ho l'impressione che qualcuno debba darti una bella lezione! Quindi... Georgia l'Annientadraghi... io, Touko di Soffiolieve, ti sfido ad una battaglia di Pokemon! Accetti, o ti ritiri?"

Touko si fece avanti, impugnando una delle sue Pokeball... e Georgia la guardò con espressione vagamente stupita, come se non riuscisse a credere che un'allenatrice ancora alle prime armi come Touko avesse l'ardire di sfidarla. Poi, la sua espressione si fece altezzosa, e si sfregò il mento mentre guardava Touko in faccia. "Bene, bene... e così tu vorresti sfidarmi? Interessante... dimmi un po', hai dei Pokemon Drago con te?"

"No, ma sono convinta che saprò darti del filo da torcere ugualmente!" affermò Touko, avendo intuito che la sua avversaria sembrava avere ben poca considerazione come avversari per i Pokemon che non fossero di tipo Drago. Sembrava pensare che combattere contro quelli fosse una perdita di tempo... e infatti, Georgia storse il naso e guardò in lontananza con strafottenza, le mani incrociate dietro la nuca.

"Bah. In tal caso grazie, non mi interessa. Si vede che sei anche un'allenatrice alle prime armi... quindi non credo che i tuoi Pokemon andrebbero bene come avversari per i miei." affermò. "Quindi, per quanto mi concerne..."

"AH! E quello cosa..." esclamò improvvisamente Spighetto, interrompendo Georgia nel momento in cui si sentì un assordante suono di rocce sbriciolate dalle alte rupi che circondavano il canyon! Qualcosa di potente ed arrabbiato aveva sfondato un masso che ostruiva l'ingresso ad una caverna, e a pochi metri dalla compagnia aveva fatto il suo ingresso in scena un Pokemon che non poteva essere nient'altro che un tipo Drago: era un lucertolone bipede dalle squame blu-verdi e la schiena ingobbita, con grandi ali a forma di foglie di alloro, due occhi gialli dall'aspetto feroce, e le sue braccia robuste erano percorse da una fila di spuntoni rossi e terminavano con mani dotate di tre artigli. Aveva inoltre una grossa e corta coda, e la sua testa era rossa, con degli spuntoni arrotondati che adornavano il collo e la parte superiore del cranio, e la sua bocca non sembrava avere denti, ma solo un paio di mandibole affilate, come quelle di una tartaruga ma più frastagliate. Il torace e l'addome erano ulteriormente protetti da delle piastre gialle scure, e stava avanzando minaccioso verso Ash e i suoi compagni, chiaramente considerandoli degli intrusi!

"Ah! E... e quello che cos'è?" esclamò Misty, mentre il rettile bipede ruggiva nuovamente e cominciava ad avanzare verso il gruppetto. Georgia, passata la sorpresa iniziale, afferrò una delle sue Pkeball e si preparò a combattere, mettendosi davanti al quartetto di allenatori.

"Quello è un Druddigon! State molto attenti, è un Pokemon molto violento... e a quanto pare, eravamo nel suo territorio!" esclamò la giovane cacciatrice di draghi. Ash, volendo come sempre sapere di più sul Pokemon che aveva davanti, estrasse il suo Pokedex e lo puntò verso il Pokemon che stava attaccando, la cui immagine apparve sullo schermo.

"Druddigon, il Pokemon Grotta. Tipo Drago. Le sue ali sono troppo deboli per sostenerlo in volo, e le usa principalmente per riscaldarsi assorbendo i raggi del sole. Vive in tunnel angusti, catturando le prede con i suoi artigli. La pelle del suo viso è più robusta di una roccia." affermò il Pokedex. Come se volesse confermare quello che era stato appena detto, Druddigon corrugò la fronte, guardando con aggressività Ash e Pikachu, ed emise un acuto ruggito, muovendo la corta coda dietro di sè, e rizzando gli spuntoni sul suo corpo.

"Ehm... mi sa tanto che qui è meglio togliere il disturbo..." affermò Misty. "Questo Pokemon mi sembra piuttosto pericoloso!"

Un sottile ghigno di vittoria attraversò il volto di Georgia. "Vorreste scappare? Tsk, fate pure, allenatori da quattro soldi!" affermò. "Ma per me, Georgia l'Annientadraghi, questo è praticamente un invito a nozze! Finalmente riesco a trovare un avversario alla mia altezza! Tocca di nuovo a te, Beartic! Fagli vedere di cosa sei fatto, a questo lucertolone!"

La Pokeball appartenente al'orso polare toccò terra e si aprì, facendo uscire l'enorme orso dalla barba di ghiaccio, che aprì le braccia ed emise un potente ruggito di sfida mentre si schierava davanti a Druddigon. Quest'ultimo grugnì e si mise in guardia, muovendo leggermente le ali in modo da sembrare più grosso, e iniziò un duello di sguardi tra i due Pokemon, mentre il resto degli spettatori si allontanava in modo da non restare coinvolto nella battaglia che stava per esplodere.

Druddigon, con sorpresa di Georgia, decise di rompere subito gli indugi e si fece avanti, sferrando un fendente con i suoi letali artigli anteriori! Beartic cercò di scansare l'attacco Lacerazione del dragone, ma fu troppo lento, e le unghie aguzze dell'avversario lo colpirono al fianco, facendolo barcollare. Ma Beartic era troppo esperto per essere sconfitto da un attacco così lineare, e si riprese quasi subito, per poi bloccare un successivo attacco Lacerazione del suo avversario e spintonarlo via, fino quasi a costringerlo all'uscita della grotta dalla quale aveva fatto irruzione. Con un ringhio frustrato, Druddigon si fece avanti e usò un attacco Visotruce, illuminando i suoi occhi di una inquietante luce scarlatta e digrignando i denti. Un suono terrificante, quello dei denti del drago che stridevano l'uno sull'altro, riecheggiò per un attimo nel canyon, e anche Georgia e il suo Beartic fecero una smorfia e furono costretti a retrocedere, coprendosi le orecchie con le mani.

"Uuugh... questo qui è un osso duro, eh? Beh, noi lo siamo di più!" esclamò Georgia. "Forza, Beartic... usa Unghieaguzze e poi chiudiamo la pratica con un bell'attacco Scagliagelo! Non è il caso di prolungare le cose più del dovuto, ti pare?"

"Bearrr... tic!" ringhiò l'orso polare, per poi affilarsi le unghie le une sulle altre, con degli acuti rumori metallici... e poi prese un profondo respiro e soffiò una folata di vento e di scintille blu dalla bocca! Le particelle di ghiaccio si raggrupparono tra loro rapidamente, formando dei proiettili di ghiaccio grandi come noci di cocco che caddero addosso a Druddigon, infliggendogli dei duri colpi e facendolo cadere a terra di schiena appena davanti alla grotta. Il drago cercò di rialzarsi, ma perse le forze un attimo dopo, e si afflosciò a terra a pancia all'aria, sotto lo sguardo impassibile di Beartic, che annuì seriamente. Il gruppo di Ash era decisamente ammirato... certo non si poteva dire che Georgia fosse la persona più simpatica del mondo, ma nessuno poteva mettere in discussione la sua abilità con i Pokemon. Era riuscita a sconfiggere con una tale facilità un Pokemon che sembrava così feroce e pericoloso, quindi era senza dubbio un'allenatrice di alto livello.

"Bene. Non mi aspettavo nulla di troppo difficile, tutto sommato." affermò Georgia con malcelato orgoglio, dando una pacchetta amichevole sulla schiena di Beartic, che guardò verso la sua allenatrice e annuì in segno di approvazione. "A quanto pare, venire fin qui non è stata poi una perdita di tempo."

"Bear!" grugnì Beartic, mostrando giusto un pizzico di orgoglio per la propria vittoria. Nella sua sicurezza, il gigantesco orso polare si distrasse per un attimo dall'avversario che pensava di aver sconfitto... e nè lui nè Georgia si accorsero in tempo del fatto che Druddigon, recuperate un po' le forze, si stava rialzando e si stava preparando a lanciare un altro attacco!

Ma per loro fortuna, il gruppo di Ash, in particolare Touko, se ne accorse... e la ragazzina castana intervenne al volo!

"Attenta! Quello si sta rialzando!" esclamò Touko, cogliendo di sorpresa Georgia mentre la sua Petilil, che fino a quel momento era rimasta a guardare assieme agli altri Pokemon, scattava in avanti in un improvviso slancio di determinazione. Druddigon era scattato in piedi e si era lanciato contro Beartic con tutte le sue forze, cercando di afferrarlo con i suoi artigli... ma la piccola Pokemon Radice scosse la testa, lanciando una polverina dorata dal ciuffo d'erba che aveva sopra la testa, e il feroce drago non potè evitarla e si ritrovò imbrattato di quella polverina luminosa che gli rallentò i movimenti e lo fece sentire improvvisamente pesante e spossato. "Brava, Petilil, quell'attacco Paralizzante era quello che ci voleva!"

"Peti!" rispose la graziosa Pokemon Erba. Georgia e Beartic si riscossero dalla loro sorpresa, e la ragazzina dai capelli rossi strinse i denti e diede un nuovo ordine, sperando di mettere a terra Druddigon con quell'attacco.

"Accidenti, c'è mancato un soffio..." mormorò Georgia. "Beartic, presto! Usa di nuovo Lacerazione!"

Il plantigrade obbedì all'istante e fendette l'aria davanti a sè con i suoi letali artigli, centrando Druddigon in pieno petto e facendolo cadere a terra stordito, per poi tirare un sospiro di sollievo e andare a controllare per sicurezza. No, questa volta Druddigon era davvero fuori combattimento. Gli occhi trasformati in spirali erano un segno sicuro... e Beartic si voltò verso la sua allenatrice e annuì.

"Bene. Ottimo lavoro, Beartic. Anche se temo di non poterla considerare una vittoria completa, dopotutto." sospirò Georgia, seccata per il fatto di aver abbassato la guardia troppo presto. "Bah, ad ogni modo... ce la saremmo comunque cavati da soli, ma grazie dell'aiuto, Touko. La tua Petilil ci ha saputo fare."

"Beh, non per niente è una dei miei Pokemon!" rispose argutamente la ragazzina di Soffiolieve, scambiandosi un sorriso e uno sguardo di intesa con la sua Pokemon Erba. "Bene... detto questo, Georgia, reitero la mia domanda. Accetti la mia sfida?"

Con sorpresa del quartetto di allenatori e dei loro Pokemon, l'Annientadraghi sfoderò nuovamente il suo sorriso altezzoso. "Hey, ora non esagerare, dolcezza. Come ho detto, io sono interessata solamente ad affrontare Pokemon Drago." affermò. "Comunque, se ci dovessimo incontrare di nuovo e tu avessi qualcuno di quei Pokemon in squadra... allora sì, sarei interessata! E tu, rossa... come ho detto, vedi di farlo evolvere, quel tuo Seadra! Allora accetterò di nuovo la tua sfida! Per adesso... vi lascio con l'augurio di un buon proseguimento. Oh, e tu, cuoco... vedi di farli un po' meglio i tramezzini, la prossima volta! Ciao, ciao!"

"Huh? Hey, aspetta un momento!" esclamò Ash, cercando di richiamare Georgia... che però proseguì per la sua strada, affiancata dal suo Beartic, e si limitò a muovere una mano in segno di saluto, lasciandosi dietro un quartetto di allenatori abbastanza allibito.

"Ragazza un po' strana." commentò Spighetto, impassibile alle opinioni di Georgia sulla sua cucina. "Ho visto spesso allenatori specializzati in un tipo... ma mai una che si specializzasse ad affrontare un certo tipo. Se devo essere sincero... temo che potrebbe andare a suo sfavore."

"Detto questo, quel Beartic era ben allenato." disse Misty, accarezzando il suo uovo. "E se anche gli altri Pokemon della sua squadra sono così... allora quella Georgia ha dei buoni motivi per andare tanto fiera. Beh, poco importa. La prossima volta che la incontrerò... potete stare certi che le farò vedere di che pasta sono fatti i miei Pokemon d'Acqua!"

"Pika pikachu, pika pi?" chiese Pikachu al suo allenatore. Ash si sfregò la nuca, continuando a guardare le figure di Georgia e Beartic che si allontanavano, e sospirò leggermente.

"Sì Pikachu... sono convinto anch'io che la incontreremo di nuovo." rispose. "Chissà quando... ma sono sicuro che andrà così."

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CONTINUA...

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Erano passati alcuni giorni da quando Ash e i suoi compagni avevano incontrato Georgia... e adesso, di passaggio in un piccolo villaggio fatto di casette di legno, stavano prendendosi qualche ora di riposo prima di riprendere la loro strada verso Zefiropoli, alla ricerca della nuova medaglia per Ash e Touko. Misty stava badando all'uovo che aveva ricevuto dalla pensione Pokemon appena fuori Levantopoli, contando anche sugli utili consigli di Spighetto, che le stava dando una mano a tenere l'uovo alla giusta temperatura... e nello stesso tempo, Ash, Pikachu, Touko e Tepig si stavano allenando tra loro. Questa volta, in campo c'erano il Deerling di Ash... e un nuovo acquisto che Touko aveva catturato soltanto un paio di giorni prima, mentre attraversavano una zona boscosa: un Karrablast, un Pokemon Coleottero dall'aspetto simpatico e dal corpo di forma ovale che si reggeva in piedi sulle zampe posteriori, con un carapace azzurro e un piccolo corno sulla testa. Aveva il viso di colore nero, con la bocca armata di piccole zanne, e occhi dalle pupille arancioni, con la pancia gialla e corte braccia e gambe. Per qualche motivo, Touko aveva trovato subito carino il Pokemon coleottero, e anche Ash aveva approvato la scelta della sua compagna di viaggio... ma, cosa per niente inaspettata, Mistysi era tenuta a debita distanza da Karrablast, chiedendosi - non senza un certo nervosismo - come facesse la ragazzina di Soffiolieve a trovare carino "un terrificante Pokemon Coleottero".

Ad ogni modo, adesso Touko aveva quattro Pokemon in squadra, e stava facendo del suo meglio per riuscire a farli diventare più forti, mentre Misty usava il tempo che le rimaneva dopo aver badato al suo uovo per allenare un po' Alomomola e il suo nuovo Basculin. Il Pokemon piranha, dopo un po' di comprensibile esitazione, sembrava aver accettato Misty come sua allenatrice, e stava già impegnandosi per diventare un combattente all'altezza dei suoi compagni Gyarados, Cloyster e Seadra.

"Okay... Basculin, è il momento di usare Acquagetto!" esclamò Misty, facendo un cenno a Basculin, che nuotava in un piccolo specchio d'acqua sotto il controllo di Alomomola. Il Pokemon piranha annuì, senza mai perdere la sua espressione truce, e schizzò rapidamente in avanti a pelo dell'acqua, tracciando una linea retta sulla superficie del laghetto, e sferrando un colpo con tutte le sue forze ad un ammasso di alghe che emergeva, facendo volare in giro un sacco di fili di pianta acquatica e una pioggia di minuscole goccioline. Poi, con un abile giro di coda, Basculin eseguì un'acrobazia in acqua e schizzò nuovamente verso la sua nuova allenatrice, piazzandosi davanti a lei nuovamente in guardia.

"Bas!!" esclamò il Pokemon piranha, come per chiedere a Misty cosa ne pensasse. E la rossa, impressionata dalla velocità dimostrata da Basculin, non potè che annuire e complimentarsi con il suo nuovo Pokemon, per poi dare un nuovo ordine ad Alomomola.

"Beh, Basculin sta facendo davvero un ottimo lavoro... Alomomola, vediamo un po' anche te!" chiese Misty al pesce luna rosato, che mosse le pinne per dire che era pronto all'azione. "Ho sentito dire che i Pokemon della tua specie sono specializzati nell'aiutare e sostenere i Pokemon loro compagni... mi faresti vedere come?"

"Momo!" esclamò il Pokemon rosato, come per dire che lo faceva più che volentieri. Alomomola chiuse gli occhi e si concentro per un attimo, muovendo le pinne in maniera lenta e ritmata finchè sulla pinna dorsale non si formò una sfera luminosa dorata che si espanse per qualche secondo fino a raggiungere le dimensioni di un pallone da basket. Poi, Alomomola aprì gli occhi e la sfera si infranse in migliaia di piccolissime particelle di luce che iniziarono a scendere sul laghetto come tanti fiocchi di neve luminosi. Basculin, che si trovava abbastanza vicino ad Alomomola, guardò con vago sospetto lo spettacolo, lasciando che alcune delle particelle di luce cadessero su di lui e penetrassero nella sua pelle squamosa. Un istante dopo, il Pokemon piranha emise un'aura luinosa per un breve momento... e poi tirò un piccolo sospiro, sentendosi di colpo molto più carico e rilassato. "Alo, momola?"

"Bassssc!" esclamò Basculin di rimando con un cenno del capo. Misty e Spighetto, che non avevano perso neanche un istante di quella scena, annuirono impressionati.

"Bisogna ammettere che questa tecnica è davvero incredibile... sembra in grado di rinvigorire i Pokemon all'istante!" affermò Misty, dando una carezza ora ad Alomomola ora a Basculin. "Spighetto, non è che per caso la conosci?"

"Sì, effetivamente l'ho vista in azione un paio di volte." rispose l'intenditore dai capelli verdi, dicendo di sì con la testa. "Questa tecnica si chiama Ondasana, e serve a far riprendere i Pokemon che si sono stancati o che hanno subito danni eccessivi in battaglia. Tuttavia, è una tecnica che va usata con attenzione, perchè anche l'avversario può beneficiare dei suoi poteri curativi, e Ondasana non discrimina tra alleati e nemici. Quindi, il momento migliore per usare questa tecnica è quando l'avversario ha mandato in campo un Pokemon completamente riposato, e vuoi che il tuo Pokemon sia in grado di resistere meglio ai suoi attacchi."

"Ricevuto, Spighetto. Cercherò di tenerlo a mente!" rispose l'esperta di Pokemon Acqua. "Bene... scusate un momento, ragazzi, vado a vedere il mio uovo, e poi torno da voi. Aspettate un pochino, okay?"

Alomomola fece il segno dell'okay muovendo la pinna dorsale, e Basculin alzò le pinne in un gesto indifferente, mentre la ragazza dai capelli rossi andava a dare un'occhiata all'uovo azzurro che aveva lasciato all'ombra di una betulla poco lontano. Usando una salvietta umidificata, Misty strofinò leggermente l'uovo, ricordando con calore i tempi in cui si era presa cura allo stesso modo anche del suo Togepi, e chiedendosi se il Pokemon che sarebbe uscito da quell'uovo sarebbe stato per lei fonte di soddisfazione e di bei ricordi come lo erano stati sia Togepi che Azurill...

"Ecco fatto... così dovrebbe andare bene!" disse tra sè. "Ehilà, Pokemon che stai dentro questo ovetto... spero che tu stia bene, e che quando verrà il momento, la tua nascita sia tranquilla e avvenga senza problemi. Sai, sono molto ansiosa di conoscerti. Unima è un posto pieno di misteri, un continente che ho cominciato a conoscere solo da poco, e trovo affascinante poterlo esplorare e vedere i Pokemon che vivono qui. Ho già conosciuto anche molte persone interessanti, come Touko, Spighetto, Komor, Belle... e quella strana tipa che si fa chiamare l'Annientadraghi! Hehehee... sì, è un po' ossessionata, ma in fondo non mi è sembrata tanto male. Sai, mi piacerebbe che anche tu avessi presto la possibilità di vedere questo posto. E mi piacerebbe presentarti al mio ragazzo, Ash. Anche lui ama molto i Pokemon... si sta impegnando molto per coronare il suo sogno di diventare un Pokemon Master, e sta anche dando una mano a Touko, che ha appena cominciato il suo viaggio. Hehehee... beh, sì, anch'io ho un sogno... vorrei diventare la più brava allenatrice di Pokemon d'Acqua del mondo, e per fare questo devo conoscere il più possibile anche i Pokemon d'Acqua di Unima..."

Misty si interruppe di colpo e staccò la salvietta dal guscio dell'uovo quando sentì qualche colpetto provenire dall'interno, provocando un suono appena percettibile e scuotendo la fragile superficie dell'uovo. Alcune piccole crepe apparvero sul guscio e cominciarono ad allargarsi, e il Pokemon che stava crescendo all'interno si mosse, facendo intravedere qualche ciuffetto di pelliccia azzurra! Misty fece qualche passo indietro, sgranando gli occhi per la sorpresa ed emettendo un piccolo grido di gioia che Alomomola, Basculin e Spighetto sentirono subito, voltandosi verso la rossa con espressioni stupite.

"Momo?" chiese il pesce luna rosa.

"Misty?" chiese Spighetto, alzandosi e incamminandosi a passo spedito verso la sua compagna di viaggio. "Misty, va tutto bene? E l'uovo?"

Misty, emozionata al punto che le tremava la mano, indicò l'uovo che aveva appoggiato all'ombra della betulla. "Spi... Spighetto, guarda lì! Si sta schiudendo! Anzi... anzi, si è proprio schiuso! E'... è fantastico! Questo... non me l'aspettavo proprio, così presto!"

"Che cosa? Dici davvero?" chiese Spighetto, mantenendo la calma nonostante le notizie inaspettate. I due ragazzi si fermarono a poca distanza dall'uovo che si stava schiudendo... e proprio allora, il Pokemon ruppe del tutto il guscio e ne uscì completamente, rivelandosi agli occhi dei due ragazzi - in effetti, era un Pokemon con cui Spighetto era familiare, e che Misty aveva già visto durante la battaglia in palestra con Spighetto e i suoi fratelli: un piccolo Panpour, una scimmietta dalla pelliccia azzurra e dall'aria un po' svagata, con un ciuffo sulla testa a forma di getto d'acqua, che in quel momento si stava togliendo di dosso i frammenti di uovo rimasti, e si stava sgranchendo le ossa, guardandosi attorno con tutta calma. La prima persona che vide fu, abbastanza ovviamente, Misty... e mosse qualche passo verso di lei, cercando di mettere a fuoco l'immagine della ragazzina dai capelli rossi. Essendo nato solo da pochi istanti, la vista non era ancora molto nitida...

"Veramente... lodevole! Questo è un Panpour, come il Pokemon preferito di mio fratello Maisello." disse Spighetto, la cui sorpresa lasciò nuovamente il posto alla sua classica espressione di calma ed affabilità. Misty, invece, si stava chinando verso il Pokemon appena nato per accoglierlo e fargli un po' di coccole... e nel momento in cui Panpour riuscì a metterla a fuoco, si avvicinò a Misty, fidandosi dell'istinto che gli diceva che era lei che doveva ringraziare per la propria nascita. Dopo un breve istante di esitazione, la scimmietta azzurra si fece prendere in braccio da Misty, che la abbracciò e le diede il benvenuto.

"Ciao, Panpour!" esclamò, tenendo stretto il suo nuovo Pokemon. "Finalmente... ho atteso con ansia il momento in cui ti avrei visto! Stai tranquillo... saprò essere una brava mamma e una brava allenatrice anche per te! E sono sicura che ti piacerà conoscere i tuoi fratelloni! Gyarados, Cloyster, Seadra... anche Alomomola e Basculin! Accidenti, sono sicura che avrai da divertirti! Beh... comunque, benvenuto, Panpour! Sono felice di accoglierti nella mia squadra!"

"Pan... pouuuur!" esclamò Panpour, abbracciando allegramente Misty di rimando...

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La battaglia di allenamento tra il Deerling di Ash e il nuovo Karrablast di Touko era in pieno svolgimento, e il Pokemon cerbiatto, malgrado la sua vulnerabilità al tipo di Karrablast, stava opponendo una certa resistenza, grazie anche all'esperienza di Ash. Touko e il suo nuovo Pokemon Coleottero incalzavano, cercando di mettere all'angolo Deerling, che però riusciva ad usare la sua agilità per evitare il grosso degli attacchi di Karrablast.

"Non dargli tregua, Karrablast! Continua con Tagliofuria!" esclamò Touko, ricordando bene gli effetti della mossa, che diventava sempre più potente se veniva eseguita più volte di seguito. Il Pokemon Coleottero fendette l'aria con il suo piccolo corno, e questa volta Deerling non fu abbastanza veloce da evitare il colpo, e venne centrato al fianco e gettato a terra. Si rialzò, scuotendo la testa, e strisciò il terreno con uno zoccolo anteriore, quasi fosse un Tauros pronto a caricare... ma Touko era già pronta ad un nuovo attacco. "Bene così! Stagli addosso e non permettergli di reagire!"

"Deerling, rispondi con Camuffamento!" rispose Ash, vedendo che il suo Pokemon cerbiatto, in quel momento, era sopra un pezzo di terreno privo di erba. Immediatamente, un attimo prima che il colpo di Karrablast potesse andare a segno, il Pokemon cerbiatto cambiò colore, passando ad un anonimo marrone chiaro... e il Tagliofuria che lo raggiunse ebbe il solo effetto di farlo indietreggiare di due passi. "Hehee... questa mossa non la uso molto spesso, ma bisogna dire che è molto utile. Fa in modo che il Pokemon assuma un tipo diverso per un breve periodo di tempo, e in questo caso, il mio Deerling è diventato di tipo Terra per qualche momento. Il tipo Coloeottero è neutrale contro il tipo Terra, quindi non ho da preoccuparmi più di tanto degli attacchi di Karrablast!"

"Hehehee... una tattica accorta, non c'è dubbio." affermò Touko, facendo cenno al suo nuovo Pokemon di tirarsi indietro. "Ma non credere che mi farò sconfiggere da questo! Karrablast, per adesso torna indietro! Usa Fulmisguardo per abbassare lesue difese!"

"Deerling! Prendi lo slancio e usa un attacco Finta!" esclamò Ash, decidendo di affidarsi ad una tecnica che non avesse nessuna possibilità di mancare il bersaglio. Pikachu, che stava assistendo allo scontro a debita distanza, stava agitando i pugni in aria per ogni movimento che Deerling o Karrablast facevano, partecipando con tutto sè stesso alla lotta... almeno finchè non sentì la ben nota voce di Misty che chiamava lui, Ash e Touko, evidentemente per annunciare una bella notizia a giudicare dal tono della sua voce!

"Ash, Pikachu! Touko! Ragazzi, venite a vedere!" esclamò Misty, correndo verso il gruppetto con qualcosa tra le braccia. Immediatamente, Ash, Deerling, Touko e Karrablast interruppero la lotta e si voltarono in firezione di Misty, per vederla arrivare con in braccio un piccolo Panpour che stava agitando una mano nella loro direzione, felice di conoscerli. "Guardate! Questo è il Pokemon che è nato dal mio uovo! Un bellissimo Panpour! Allora, che ne pensate? Non vi pare meraviglioso?"

"Pour!" esclamò la scimmietta azzurra, alzando una mano e muovendola per salutare Ash, Touko e i loro Pokemon.

"Hey, Misty! Davvero? L'uovo si è già schiuso? Mi fa molto piacere saperlo!" esclamò il ragazzino. Lui e Touko decisero che era il caso di interrompere lo scontro, almeno per il momento, e Pikachu per primo raggiunse il nuovo Panpour di Misty, presentandosi con un gesto amichevole della mano.

"Pika!" squittì, guardando Panpour dritto negli occhi, per poi indicare ora Ash, ed ora sè stesso. "Pika pi... Pikachu!"

"Pouuuur!" esclamò la scimmietta acquatica, che non sembrava per nulla intimorita da tutti quei Pokemon e quegli esseri umani che le stavano attorno. Anzi, sembrava essere contenta di essere un po' al centro dell'attenzione, e salutò Ash e Pikachu prima di voltarsi verso Touko e farle un occhiolino. "Panpour, pan... pour!"

"Ciao, Panpour, io sono Touko!" esclamò la ragazzina di Soffiolieve. "E così, sei tu il nuovo Pokemon di Misty, eh? Certo che sei davvero carino! Benvenuto nel nostro gruppetto, sono sicura che ti troverai molto bene!"

La scimmietta acquatica dondolò la testa da una parte e dall'altra, e per un attimo sembrò quasi che il ciuffetto di capelli simile ad un getto d'acqua che stava sulla sua testa si fosse mosso. "Pour!"

"Già... è stato proprio mentre io e Misty eravamo al laghetto ad allenare Alomomola e Basculin." spiegò Spighetto, facendo a sua volta una carezza a Panpour. Misty si allontanò di due passi dal resto del suo gruppo, temendo che tutta quella massa di persone potesse spaventare Panpour. "E... se posso dare la mia opinione, trovo che il sapore del rapporto appena nato tra loro sia molto dolce e dal sapore armonico. Vorrei solo raccomandare a Misty di non esagerare con le dosi, in quanto troppo dolce può risultare sgradevole al palato quanto il troppo salato."

La rossa ex-capopalestra ridacchiò, e una goccia di sudore le scese lungo la testa. Doveva ancora fare l'abitudine alle metafore culinarie che Spighetto faceva spesso. "Ehm... beh, credo di aver capito più o meno cosa volessi dire, Spighetto... e cercherò di seguire i tuoi consigli!" affermò. "Piuttosto... Ash, Touko, come sta andando l'allenamento? E... ehm... quel Pokemon Coleottero che Touko ha preso ieri?"

"Il mio Karrablast ha già fatto dei notevoli progressi! Riesce già a dare del filo da torcere al Deerling di Ash, e credo che tra non molto sarà pronto a scendere in campo e a combattere in palestra! Cavolo... siamo solo a pochi giorni di cammino da Zefiropoli, e già sono eccitata per lo scontro con il mio secondo Capopalestra!"

"Panpour?" chiese Panpour alla sua "mammina", che ridacchiò e gli accarezzò la testa con delicatezza.

"Ti spiegherò tutto strada facendo, Panpour... per il momento, ti farò vedere come gli altri Pokemon combattono, e credo che i miei Pokemon... in particolare Basculin ed Alomomola... saranno felici di insegnarti quello che sanno!" spiegò Misty al suo nuovo Pokemon. "Piuttosto... che ne dite se facciamo un salto al Pokemon Center di questo villaggio? Vorrei far dare un controllo al mio Panpour, e magari potrebbe essere una buona idea far riposare un po' i nostri Pokemon."

"Pika pika chu." rispose Pikachu, non avendo nulla in contrario alla proposta di Misty. Era un po' di tempo che il topolino elettrico non vedeva un po' di azione, il che era dovuto al fatto che Ash preferiva non usarlo in battaglia, visto che era troppo forte per molti dei Pokemon che stavano incontrando. Ma questo non voleva dire che il topolino elettrico non apprezzasse un po' di attenzioni da parte delle Infermiere Joy di Unima.

"Va bene... tanto l'allenamento possiamo riprenderlo dopo con tutta calma." rispose Touko, chinandosi verso il suo Karrablast. "Che dici, Karrablast? Io dico che una pausa ce la siamo anche meritati, no?"

"Karrrrr..." esclamò il Pokemon Coleottero con aria tranquilla. Lui e Deerling si fecero richiamare nelle Pokeball dai rispettivi allenatori, e il gruppetto, dopo aver controllato di aver preso tutto, si incamminò verso il Pokemon Center del piccolo villaggio - un edificio dall'aspetto un po' anonimo, se non fosse stato per l'insegna che lo indicava per quello che era, e anche una volta entrati, non aveva certo le dimensioni e la magnificenza di quello che avevano visto a Quattroventi o a Levantopoli. Era piuttosto una sorta di negozietto, con una bancarella laterale sulla quale erano esposti generi comuni di consumo per un allenatore di Pokemon, quali medicine, cibo in scatola e altri utensili. Al lato opposto, c'era l'ormai solito bancone al quale operava l'Infermiera Joy di turno, affiancata in questo caso da un grazioso Pokemon rosa che Ash e Misty vedevano per la prima volta in quel momento. Era bipede, paffuto, con grandi occhi azzurri, e una corta, morbida pelliccetta rosa che diventava color crema sulla metà inferiore del viso, sulle orecchie e sulla pancia. Alla base delle orecchie, si trovavano due strane estensioni simili a grossi riccioli di capelli, anch'essa dello stesso color crema della base delle orecchie. I lati del petto e le braccia di quel Pokemon erano anch'essi rosati, dando quasi l'impressione che indossasse una giacchetta, mentre le sue mani erano di colore chiaro, e lasua coda arricciata era di colore bianco. Aveva un'espressione tranquilla e serena, che bene si addiceva ad un Pokemon che lavorava a fianco di un'infermiera.

"Buongiorno, infermiera Joy..." salutò Ash, tenendo Pikachu sulla spalla. Ora, il topolino elettrico stava guardando incuriosito il Pokemon rosa che stava a fianco di Joy, e anche il giovane campione di Biancavilla si mostrò interessato, dando una rapida occhiata al suo nuovo Pokedex per vedere che cosa gli diceva.

"Audino, il Pokemon Ascolto. Le orecchie di questo Pokemon sono talmente sensibili che è in grado di rendersi conto delle condizioni fisiche di un Pokemon semplicemente ascoltando i suoni provenienti dal corpo del paziente. Queste orecchie funzionano come un radar, e permettono ad Audino di orientarsi in ogni condizione." spiegò il computerino portatile. Misty, che stava ancora tenendo in braccio il suo Panpour nato da pochi minuti, annuì impressionata, mentre lo Audino del Pokemon Center faceva un inchino di presentazione in maniera perfettamente coordinata con la sua partner umana.

"Buongiorno, e benvenuti al nostro Pokemon Center." disse l'infermiera dai capelli rosa. "Dovete essere dei viaggiatori... in questo periodo mi sembra che il traffico sia un po' aumentato da queste parti."

"Sì... in effetti è in questo periodo che molti ragazzi hanno ricevuto i loro primi Pokemon, e hanno iniziato il loro viaggio." spiegò Spighetto. "E sì, noi staremmo viaggiando verso Zefiropoli. I miei amici Ash e Touko, qui presenti, vorrebbero misurarsi con la Capopalestra Aloè... mentre la mia amica Misty vorrebbe che voi deste un'occhiata a quel Panpour appena nato che tiene in braccio."

"Eccolo qua..." disse tranquillamente la rossa ex-capopalestra, tenendo orgogliosamente in braccio la scimmietta azzurra, che continuava a guardarsi attorno con espressione divertita. "E' nato solo pochi minuti fa, e... beh, visto che penso voi siate un po' più esperti di me nel gestire Pokemon neonati, avreste potuto darmi una mano a sincerarmi che stesse bene e non ci fossero problemi."

"Audi!" esclamò Audino, accogliendo il piccolo Panpour. All'inizio, la scimmietta azzurra non sembrava molto a suo agio... ma dopo un attimo, decise di fidarsi di Audino e scese dalle braccia di Misty per affidarsi temporaneamente alle cure di Joy e del suo Pokemon. Misty sorrise a Panpour e gli fece un occhiolino, promettendogli che non ci sarebbe voluto molto e che presto sarebbe passata a riprenderlo.

"Tranquillo, Panpour... è solo per pochi minuti, e verrò a prenderti, in ogni caso!" lo rassicurò la ragazza dai capelli rossi. Ash, Pikachu, Touko e Spighetto annuirono, contenti che Misty avesse cominciato con il piede giusto con il suo Pokemon più recente. Ma mentre il gruppetto assisteva alla scena dell'infermiera Joy che cominciava a dare un'occhiata attenta al Panpour di Misty, una voce che ad Ash suonava vagamente familiare li colse di sorpresa.

"Ma guarda un po'... certo che il mondo è davvero piccolo, come si suol dire!" disse la voce di un ragazzo sui tredici anni... e quando Ash e Pikachu si voltarono per vedere di chi si trattasse, rimasero alquanto sorpresi di vedere un volto dall'espressione sicura e un po' spocchiosa, incorniciato da capelli olivastri lunghi fino alle spalle e ordinatamente pettinati. Il ragazzo indossava una giacca arancione a maniche lunghe sopra una maglietta grigia scura, con pantaloni grigi e scarpe da ginnastica bianche e nere, e teneva in una mano una piccola macchina fotografica digitale, e Ash potè vedere che c'era un accenno di divertimento nei suoi occhi grigi chiari, anche seil ragazzo cercava di tenerlo nascosto. "Ci si vede di nuovo, Ash Ketchum di Biancavilla. Non credevo che sarebbe stato così presto."

"Hey, ma... ma tu sei Diapo! Sei quel ragazzo che ho incontrato a Quattroventi, al Club Battaglie!" esclamò Ash, senza nascondere il suo entusiasmo. "Che combinazione incontrarti qui! Qua la mano!"

Ash tese la mano verso l'allenatore più giovane, che sbattè gli occhi senza neanche cambiare espressione, e non ebbe alcuna reazione ulteriore. Mentre un grosso gocciolone di sudore scendeva lungo la testa di Ash per il disappunto, Misty guardò con sospetto il ragazzo con la macchina fotografica, e Touko guardò in faccia Spighetto, come per chiedergli se conoscesse già quel tipo.

"In effetti sì, mademoiselle Touko... quel ragazzo è venuto alla palestra di Levantopoli esattamente il giorno prima che tu, Ash e Misty arrivaste." rispose. "Era anche un allenatore molto bravo. Ha affrontato mio fratello Chicco e ha vinto abbastanza facilmente. Non consiglio di sottovalutarlo, perchè ha una squadra davvero bilanciata, per essere un esordiente. Ed è anche uno stratega accorto."

"Hmm... mi ricorda un po' il mio amico Komor." commentò Touko.

"Hey, Ash... tu conosci questo tipo?" chiese Misty al suo fidanzato. Lui e Pikachu risposero con un cenno affermativo della testa.

"Sì... il suo nome è Diapo, e lo abbiamo incontrato al Club Battaglie di Quattroventi." rispose Ash. "Io e Pikachu abbiamo affrontato il suo Snivy, e siamo riusciti a vincere, ma ci ha dato più filo da torcere di quanto pensassi."

Diapo alzò le spalle. "Sì, ammetto che lì ho commesso un errore di valutazione. Evidentemente, non tutti gli allenatori di Kanto sono tanto scarsi come pensavo." affermò. "Ma... non è questo il motivo per cui sono qui in questo momento. Anche se sono comunque intenzionato a sfidarti di nuovo una volta che la mia squadra sarà abbastanza forte, sono venuto qui per qualcos'altro."

"E... di cosa si tratterebbe, se posso chiedere?" chiese Misty storcendo il naso. Non sapeva molto bene il perchè, ma quel ragazzo aveva un tono che non le piaceva granchè. Le dava l'impressione di essere presuntuoso e asociale... oltre al fatto che sembrava avere qualcosa contro Kanto!

In risposta alla domanda di Misty, qualcun altro entrò nel Pokemon Center - un uomo di mezza età dalla carnagione olivastra e dal fisico ancora invidiabile, i cui corti capelli e folti baffi stavano già passando da un folto nero ad un grigio scuro, che indossava una sorta di divisa da karatè nera, con una cintura rossa e il colletto e i bracciali dello stesso colore, oltre ad un paio di scarpe nere. Gli impiegati al banco lo salutarono immediatamente, e l'uomo rispose nello stesso tono educato, prima di raggiungere il banco dell'infermiera Joy.

"Scusi se mi sono assentato di colpo, Don George." lo salutò Diapo, chinando un po' la testa. "Come le ho detto, ho visto questa persona che ho incontrato una volta, e ho voluto vedere cosa fosse venuta a fare qui. Spero che la cosa non la disturbi."

"Per niente, ragazzo. Anzi, mi fa piacere conoscere un allenatore proveniente da Kanto." affermò l'uomo di nome Don George, per poi rivolgersi ad Ash. "E così... tu sei Ash Ketchum, quel ragazzo di Biancavilla che è venuto a tentare la sfida alla Lega di Unima? Bene... sono onorato che per il campionato di quest'anno avremo un allenatore di una certa fama a competere!"

"Piacere di conoscerla... Don George?" rispose Ash, inchinandosi. "Sì, io sono Ash Ketchum... lui è il mio migliore amico, Pikachu... e lei è la mia fidanzata, Misty Waterflower di Celestopoli! E poi, ci sono i miei due compagni di viaggio, Touko di Soffiolieve... e Spighetto, uno dei capipalestra di Levantopoli."

"Il piacere è tutto mio, signor Don George!" si presentò Misty, facendo a sua volta un inchino.

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, mentre anche Touko si presentava all'uomo.

"Ho già sentito parlare di lei, signor Don George." disse Spighetto, dopo aver fatto un perfetto inchino. Lei e i membri della sua famiglia gestite diversi Club Battaglie sparsi in giro per Unima, e collaborate con la Lega Pokemon del nostro continente per organizzare eventi e competizioni tra Pokemon. Sono nel vero?"

"Precisamente, ragazzo mio... e al momento, io e gli altri membri della mia famiglia stiamo dando una notizia importante, e stiamo cercando di farla diffondere per tutta Unima." rispose l'uomo. Diapo restava in piedi vicino a Don George, e aveva appena scattato una foto ad Ash, Pikachu e Misty con la sua fotocamera digitale. "Abbiamo deciso, di comune accordo con la Lega Pokemon di Unima e con altre associazioni, di indire una serie di competizioni, in modo che tutti gli allenatori che vogliano partecipare al campionato della Lega di Unima di quest'anno possano impratichirsi, fare ulteriore allenamento e incontrarsi con altri allenatori, in preparazione al grande evento. Ma... c'è un'altra interessante novità, che sono sicuro potrà interessare a qualcuno di voi!"

"Davvero?" chiese Touko. "E... di che si tratterebbe?"

Don George si lisciò i baffi per un attimo prima di rispondere. "Queste competizioni daranno a chi vi partecipa la possibilità di iscriversi al campionato della Lega di Unima di quest'anno senza per forza dover collezionare tutte e otto le Medaglie dai vari Capipalestra. Se un allenatore otterrà una prestazione complessiva sufficiente in tutte queste competizioni, allora gli sarà concesso di iscriversi al torneo della Lega di Unima, in via del tutto eccezionale. Si tratta di un metodo per incoraggiare la competizione sportiva, e dare a più persone la possibilità di concorrere per il titolo di campione della Lega di Unima."

"Io... preferisco fare le cose a modo mio." affermò Diapo. "Cercherò di procurarmi tutte e otto le Medaglie della Lega, ma mi interessa anche partecipare a queste competizioni. Sarà un buon modo per rendere più forti i miei Pokemon, e prepararmi alla battaglia che aspetto da tanto tempo."

Per quanto Diapo cercasse di restare stoico, Touko si accorse che c'era una luce di eccitazione nei suoi occhi, e volle sapere cosa spingesse Diapo a darsi tanto da fare. "Hmm... se non sono troppo indiscreta, posso sapere di cosa stai parlando?" chiese la ragazzina di Soffiolieve.

Diapo, non troppo interessato a rivelare le sue motivazioni, alzò le spalle e si passò un indice sotto il naso. "Beh... ho i miei obiettivi, e non vedo come potrebbe essermi utile andare a parlarne alla prima allenatrice che passa per la strada." affermò. "A questo proposito... mi sembra di capire che tu viaggi con Ash, vero? Lui... ti insegna qualcosa sui Pokemon? Cerca di aiutarti a diventare una brava allenatrice?"

"Certo che sì, bellimbusto! Per tua norma e regola, è stato grazie a lui se ho già una medaglia e quattro Pokemon in squadra!" lo rimbeccò la ragazzina. Peccato che Diapo non sembrasse troppo impressionato, e si limitò ad alzare nuovamente le spalle.

"Allora, dev'essere un insegnante piuttosto scarsino. Io non ho avuto nessuno a tenermi la mano, e ho già sei Pokemon in squadra." affermò. "E va bene... peccato, avrei avuto voglia di sfidarti per vedere se la mia squadra fosse sulla strada giusta, ma non credo proprio che un'allenatrice che a quest'ora ha solo quattro Pokemon sia adatta come avversaria."

Queste parole fecero scaturire due nuvolette di vapore dalla testa di Touko, Ash strizzò un occhio, e Misty storse di nuovo il naso. Certo, quel tipo di nome Diapo aveva talento, ma dava loro l'impressione di lasciare che questo gli desse alla testa. Per fortuna, Don George intervenne, cercando di convincere Diapo ad offrire una possibilità a Touko. "Beh... sai com'è, Diapo, ognuno ha il suo metodo di allenare i Pokemon." affermò. "Magari tu catturi più Pokemon in modo da avere maggiori possibilità di scelta, mentre questa ragazza preferisce concentrarsi su meno Pokemon, ma allenare bene ognuno di essi. Tutto dipende da quello che l'allenatore ritiene meglio."

Touko sorrise e annuì, tenendo le braccia conserte. "Esatto! Dovresti ascoltare certi pareri, caro il mio signor fotografo!" affermò. "Anzi... per darti una piccola dimostrazione, vorrei fare una sfida con te. Qui fuori e adesso. Voglio proprio vedere chi di noi due ha la tecnica migliore!"

"Va bene, visto che ci tieni tanto..." affermò Diapo alzando le spalle. "Prepara la tua squadra, mentre io scelgo la mia... e che vinca il migliore!"

"Su questo puoi scommetterci, amico!" rispose quasi subito Touko.

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"Uno scontro quattro contro quattro... che dici, Ash, Touko ha qualche possibilità di battere Diapo?" chiese Misty, in piedi accanto all'ingresso del Pokemon Center assieme al suo fidanzato, e a Panpour e Pikachu. La scimmietta azzurra era sempre in braccio alla sua "mamma adottiva", e guardava i due contenenti che, a parti opposte della strada, si squadravano con sicurezza.

"Non te lo posso dire con sicurezza, Misty..." disse Ash alla sua fidanzata, appoggiandole delicatamente una mano sulla schiena. "Certo, ho affrontato Diapo, ma non ho avuto modo di vedere più di tanto. In quel momento, Pikachu era tanto più forte dei Pokemon che stavo affrontando. Quindi... vediamo adesso come va Touko, okay?"

Misty annuì, e si voltò verso la spianata dove Touko e Diapo si stavano per affrontare. Il ragazzo, con aria molto sicura di sè, aveva già fatto uscire il suo primo Pokemon, un Pidove, e stava aspettando solo il segnale di inizio, che Don George stava per dare. "Molto bene. Comincia l'incontro di Pokemon tra Touko e Diapo, quattro contro quattro. Non credo ci sia bisogno di particolari raccomandazioni, quindi... mi limito a farvi i migliori auguri, e vinca il migliore dei due! Che inizi la sfida!"

"Perfetto! E io so già chi mandare in campo!" esclamò Touko, tirando fuori la sua Pokeball. "Tepig, è ora di combattere!"

"Pig!" il maialino di fuoco saltò fuori dalla sfera e atterrò su tutte e quattro le zampe sul terreno spianato, sopra il quale il Pidove di Diapo si era già librato in volo. Touko decise che era il caso di prendersi il primo colpo, e prima che Diapo e Pidove potessero fare anche una sola mossa, la ragazzina di Soffiolieve impartì il primo ordine.

"Molto bene, Tepig! Cominciamo con Braciere!" esclamò. Il maialino prese fiato, come se fosse stato emozionato e avesse voluto calmarsi, poi soffiò una piccola fiammata contro il Pokemon piccione... che però si dimostrò più veloce del previsto e scansò l'attacco con uno scarto laterale. Poi, ad un cenno di Diapo, Pidove scese verso terra e si scagliò contro Tepig nel tentativo di mandare a segno un attacco Azione... ma Touko fu pronta di riflessi, e riuscì a contrattaccare in tempo. "E ora... usa Nitrocarica per contrastarlo!"

Il maialino venne circondato da una fiammata turbinante e si scagliò contro Pidove, cercando di intercettarlo prima che il suo attacco Azione potesse andare a segno... e i due Pokemon si scontrarono a metà strada con un potente schianto, facendo stringere i denti ad Ash, Pikachu e Misty. Il Panpour di Misty strizzò un occhio, anche lui impressionato dalla potenza sprigionata dai due Pokemon... e subito dopo, Tepig e Pidove caddero a terra, avendo entrambi subito danni dall'impatto. Ma entrambi si rialzarono poco dopo, e il Pokemon colombo riprese quota e cercò di rimontare lo svantaggio.

"Non male. Ora, Pidove, usa Raffica." affermò Diapo con tranquillità. Il suo Pokemon Normale / Volante sbattè rapidamente le ali, scagliando una poderosa raffica di vento dritto in faccia a Tepig, che fu costretto ad indietreggiare sotto l'attacco... ma ben presto si riprese e, grazie al fatto che la sua velocità era stata aumentata dall'uso di Nitrocarica, si gettò su Pidove con un altro potente attacco Azione, riuscendo a farlo vacillare!

"Perfetto! E ora stagli addosso, Tepig! Usa un attacco Nitrocarica, e facciamola finita!" esclamò Touko. Tepig grugnì con aria sicura, vinti i timori iniziali, e si scagliò contro Pidove avvolto da un'aura di fiamme scarlatte, riuscendo a centrarlo in pieno... e questa volta, il Pokemon piccione non riuscì a resistere al colpo e venne scagliato a terra senza più forze! Sbattè le ali debolmente, poi si accasciò a terra, con delle buffe spirali al posto degli occhi.

"Pidove non è più in grado di combattere! Tepig vince il primo round!" dichiarò Don George, seguito dagli applausi di Ash, Pikachu, Misty, Panpour e Spighetto.

"Davvero notevole. Si vede che il Tepig di Touko si è impegnato molto, ed è diventato molto più forte dalla nostra sfida in palestra." affermò Spighetto. "Ma consiglierei alla signorina Touko di non esaltarsi troppo. La battaglia è solo all'inizio."

In effetti, Diapo non sembrava troppo preoccupato dal fatto di aver già perso un Pokemon. Con un'alzata di spalle, richiamò il Pokemon sconfitto e rimise a posto la Pokeball corrispondente. "Beh, se non altro, mi sembra che tu conosca le basi. Buon per te." disse a Touko, che si stava complimentando con Tepig. "Ma non ti basterà questo per battermi, e te lo dimostrerò subito. Servine, esci!"

"Viiiine!" esclamò la forma evoluta di Snivy, apparendo davanti agli occhi di Tepig e Touko, e costraendosi nelle sue spire in modo da sembrare più grossa e terrificante. Gli spettatori sbatterono gli occhi con evidente stupore, e Ash immaginò che quella fosse la forma evoluta di Snivy, il serpentello di tipo Erba che Diapo aveva usato contro di lui al Club Battaglie di Quattroventi. Impressione che gli venne confermata quando il giovane campione di Biancavilla consultò il suo Pokedex.

"Servine, il Pokemon Serperba. Tipo Erba. Forma evoluta di Snivy. Astuto ed agile, quando corre sembra scivolare sul terreno. Sfrutta la sua velocità per confondere l'avversario. E' molto abile a mimetizzarsi nell'erba alta, e usa le sue fruste per sconfiggere gli avversari." affermò il congegno elettronico. Misty guardò a sua volta lo schermo, e corrugò leggermente la fronte. Diapo aveva mandato un Pokemon d'Erba contro un Pokemon di Fuoco... il che voleva dire che era molto avventato, oppure l'esatto contrario, che sapeva esattamente cosa stava facendo!

"Ho come l'impressione che adesso le cose si metteranno male per Touko..." disse Misty, annuendo lentamente.

Ma la ragazzina di Soffiolieve non sembrava pensarla allo stesso modo, e anzi pareva convinta che le sorti della battaglia stessero rapidamente volgendo a suo favore. "Usi un Pokemon d'Erba contro uno di Fuoco? Sai, per essere uno che insiste tanto sulle basi, non mi sembra che tu le conosca bene! Tepig, usa di nuovo Nitrocarica!"

"Tepiiiig!" esclamò il Pokemon suino, per poi scagliarsi di nuovo all'attacco con il corpo circondato da una fiammata scarlatta... ma questa volta, malgrado la velocità di Tepig fosse incrementata molto, Servine si rivelò più veloce, e Diapo non si scompose nemmeno prima di dare il suo nuovo ordine.

"Servine." affermò. "Schiva quell'attacco, e poi usa Attrazione."

Il serpente verde eseguì una mossa acrobatica che gli permise di evitare la Nitrocarica di Tepig con grande facilità... e quando il maialino di fuoco si voltò verso il suo avversario per riprendere l'attacco, Servine si mise in posa e strizzò un occhio, lanciando un cuoricino rosso fluttuante contro Tepig. Colto di sorpresa, il maialino non riuscì a schivare l'attacco e venne colpito, senza subire danni... ma restando come imbambolato a guardare Servine, che si era messa in posa affascinante, con le spire elegantemente disposte e un mezzo sorriso sulle labbra.

"Cavolo, quello è un attacco Attrazione... adesso Tepig è nei guai!" affermò Ash, riconoscendo l'attacco e i suoi effetti. Touko, da parte sua, era stupita e non sapeva di cosa potesse trattarsi, almeno finchè Diapo non pensò a chiarire tutto.

"Come immaginavo, il tuo Tepig è un maschio... mentre la mia Servine è femmina. Questo fa sì che il tuo Tepig possa essere colpito da Attrazione, che lo distrae e lo rende più vulnerabile agli attacchi." spiegò. "Certo, le basi sono fondamentali... ma come puoi vedere, non sono tutto. Okay, Servine, adesso usa Parassiseme!" ordinò Diapo. Servine prese la mira e scagliò un seme contro lo stordito Tepig, che non riuscì ad evitarlo, e si ritrovò con dei piccoli rampicanti attaccati alla schiena, a risucchiargli l'energia!

"Accidenti... presto, Tepig, liberati da quelle liane... e poi usa Nitrocarica di nuovo!" esclamò Touko, sperando che il suo Pokemon riuscisse a scrollarsi di dosso il Parassiseme... ma il maialino sembrava perso nel suo mondo, e stava guardando beato la Servine di Diapo, che continuava a mettersi in posa e ad ammiccare innocentemente. Touko strinse i denti, e si coprì la faccia con una mano quando Diapo, deciso a sfruttare fino in fondo il proprio vantaggio, diede un nuovo ordine a Servine.

"E ora direi che possiamo concludere." affermò. "Usa Vorticerba."

Servine usò la stessa mossa che aveva usato contro Pikachu al Club Battaglie, creando un turbine di foglie e luce verde che travolse Tepig, sollevandolo da terra per poi farlo cadere pesantemente di schiena sul terreno. Il maialino grugnì di nuovo e cercò di rialzarsi... ma il Parassiseme entrò in azione in quel momento, prosciugando le sue ultime forze, e facendolo cadere a terra.

"Fuori gioco! Tepig non è più in grado di combattere!" affermò Don George. Spighetto si sfregò il mento con una mano e annuì, rendendosi conto che Touko aveva di fronte un avversario molto tosto. Ricordava bene il modo in cui Diapo aveva sconfitto Chicco, quando si era presentato per la sfida in palestra... e doveva ammettere che non era troppo stupito di come fosse andato lo scontro.

Touko schioccò le dita, un po' frustrata per come lo scontro era andato, e richiamò Tepig nella Pokeball. "E va bene... ritorna, Tepig! Ma stai tranquillo, sei stato bravo lo stesso." affermò, facendo alla Pokeball del suo starter un piccolo sorriso. "E va bene, allora vediamo di fare di meglio... tocca a te, Pidove!"

La ragazzina fece uscire il suo Pokemon colombo, e Diapo, dopo averci pensato su un secondo, decise che era più saggio far ritirare la sua campionessa, almeno per il momento. "Okay, Servine, così va bene. Ti richiamerò più avanti, se sarà necessario." disse, e la Pokemon d'Erba annuì e si fece assorbire nuovamente nella Pokeball. Poi, dopo aver dato una rapida occhiata al resto del proprio team, Diapo prese un'altra Pokeball e la lanciò in aria. "Bene... credo proprio che adesso tocchi a te, Frillish!"

"Friiiiill!" esclamò una voce melodica, appartenente all'elegante Pokemon che fece il suo ingresso in campo. Ricordava parecchio una medusa blu, con un volto dal fare principesco sul corpo principale, decorato da una sorta di ciuffo a forma di corona sulla parte superiore. Cinque lunghi tentacoli penzolavano sotto il corpo della creatura, che aveva un paio di occhi ovali con le pupille rossicce, e una sorta di collare ondulato attorno al collo. Inutile dirlo, Misty lo riconobbe immediatamente come un Pokemon d'Acqua... e la somiglianza con un Tentacool, per non parlare del suo aspetto elegante, la mandò subito in visibilio!

"Wow, che bello quel Pokemon! Sembra un Tentacool! Accidenti, quanto vorrei averne uno anch'io..." esclamò. Si rese conto di aver fatto una gaffe quando guardò il suo Panpour, che aveva assunto un'espressione un po' delusa, e si scusò subito. "Ehm... scusa, Panpour, non volevo dire... anche tu, ovviamente, fai parte della mia squadra! Dicevo solo che mi piacerebbe avere sia te che quel Pokemon!"

"Pan!" esclamò Panpour, come per dire che così andava meglio. Touko, mettendo da parte ogni considerazione su quanto bello potesse essere il nuovo Pokemon di Diapo, consultò il suo Pokedex per saperne di più.

La risposta fu rapida ed esaustiva. "Frillish, il Pokemon Fluttuante. Tipo Acqua / Spettro. Assale la preda abbracciandola con le sue braccia tentacolari e trascinandola in fondo al mare dopo averla paralizzata con un veleno urticante. Si dice che viva ad enormi profondità, fino a ottomila metri. Maschi e femmine hanno colorazioni e conformazioni diverse." disse il Pokedex. Annuendo tra sè, Touko decise che ancora una volta era meglio attaccare per prima.

"E va bene... Pidove, tocca a te! Usa Raffica!" esclamò, e il Pokemon colombo, sbattendo freneticamente le ali, scatenò una piccola tormenta di vento che centrò in pieno il Frillish di Diapo, facendolo indietreggiare. Ma ancora una volta, il ragazzo dai capelli olivastri non sembrò preoccupato, e il motivo divenne chiaro un istante dopo: il corpo diafano di Frillish venne avvolto da una luce blu scura, che coprì anche il corpo del sorpreso Pidove, e Touko sbattè gli occhi incerta, non sapendo cosa stesse accadendo. "Huh? E adesso cosa...?"

"Questa è l'abilità speciale di Frillish, Corpofunesto." spiegò Diapo. "Ogni volta che Frillish viene attaccato, c'è la possibilità che la mossa con cui è stato colpito venga disabilitata per un po'... il che significa che non potrai più usare Raffica per attaccare il mio Frillish. Il che... per un Pokemon che ha davanti un avversario di tipo Spettro potrebbe essere una fregatura, non sei d'accordo?"

"Pika..." mormorò Pikachu. Doveva ammettere che purtroppo Diapo aveva ragione - senza l'attacco Raffica, Pidove perdeva praticamente tutte le sue possibilità di infliggere danni seri a Frillish, che invece doveva avere dalla sua altre mosse che non erano di tipo Spettro.

E infatti, subito dopo... "Okay, Frillish, adesso tocca a te. Usa Bollaraggio per mandare a terra Pidove!" ordinò, e il Pokemon Acqua / Spettro scagliò subito una raffica di bolle ad altissima vellocità e pressione, colpendo Pidove e facendolo quasi cadere a terra! Il Pokemon tortora riuscì a riprendere il volo e si librò in aria sopra il suo avversario, ma sapeva che la situazione era brutta, e che i suoi attacchi rimanenti non avrebbero fatto altro che attraversare il corpo incoerente del Pokemon fantasma. Mentre Touko cercava di pensare ad una strategia per riportarsi in vantaggio, Frillish si sollevò in aria di un po', e prese ancora la mira, questa volta scagliando un attacco Idropulsar che centrò in pieno Pidove e lo fece cadere a terra stordito. Touko strinse i denti. Era partita bene, ma ora le cose si facevano complicate...

"Accidenti, questo è il secondo Pokemon per Touko... non si sta mettendo per niente bene." affermò Misty.

"Sono sicuro che Touko può ancora farcela, se mantiene la calma!" affermò Ash. "Forza, Touko, so che ce la puoi fare! Reagisci e fagli vedere di cosa sei capace!"

"PIII-KA! PIII-KA! PIII-KA!" esclamò Pikachu, battendo le mani per fare il tifo. Diapo restò del tutto indifferente, mentre Touko richiamò il suo Pidove sconfitto, e decise di mandare in campo un Pokemon che potesse tenere testa ad un tipo Acqua.

"Grazie, Ash... grazie, ragazzi! Ora vedete come mi cucino questo bellimbusto!" esclamò la ragazzina castana. Scelse la sua prossima Pokeball e la lanciò, facendo uscire il suo grazioso Petilil, che si mise in guardia e si preparò ad affrontare il Frillish di Diapo. "E va bene... se Frillish ha questa abilità, devo cercare di concludere il tutto con un solo attacco. Petilil, usa Crescita!"

"Peti!" rispose la Pokemon Erba, concentrandosi per un attimo, e poi aprendo le sue foglioline, circondata da un'aura di luce smeraldina. Diapo, osservante com'era, capì subito il gioco di Touko, e decise che era il caso di metterle i bastoni tra le ruote prima che potesse mettere in atto i suoi propositi.

"Vedo che non sei una sprovveduta... ma ci vorrà ben altro per battermi." affermò. "Ora ho di fronte un Pokemon di tipo non Normale, quindi... Frillish, usa Ombra Notturna!"

"Lish!" con un verso acuto e melodico, il Pokemon simile ad una medusa venne circondato da una strana aura nera, che poi si espanse verso l'esterno e colpì la Petilil di Touko, facendola barcollare, ma non riuscendo per fortuna ad infliggere danni troppo significativi. Cercando di fare in modo che Petilil non si esponesse troppo prima di essere pronta, Touko le ordinò di indietreggiare... e Diapo, decidendo che era il caso di concludere la battaglia il prima possibile, ordinò al suo Frillish di incalzare.

"Non perdere tempo, Frillish! Stalle addfosso e usa di nuovo Ombra Notturna!" esclamò. Frillish fluttuò rapidamente in avanti, e si preparò a colpire nuovamente la sua avversaria con la sua aura oscura... Si rese conto di essersi lasciato prendere la mano soltanto quando sentì la voce di Touko dare un nuovo ordine alla sua Pokemon Erba!

"Petilil, Paralizzante!" esclamò Touko. Petilil sembrò quasi sorridere per l'astuzia dimostrata dalla sua allenatrice, e scosse la testolina, facendo piovere una leggera polvere dorata addosso al Pokemon Acqua / Spettro, che venne colto di sorpresa e non potè fare altro che subire in pieno l'attacco! I suoi movimenti si fecero goffi e legati nel momento stesso in cui la sostanza tossica si posò su di lui, e Diapo strizzò un occhio e si rimproverò per la leggerezza dimostrata. Se voleva diventare un allenatore all'altezza di Nardo, perchè si metteva a fare errori tanto sciocchi? "Evvai, l'ho preso! Adesso non mi sembri più tanto sicuro di te, vero, Diapo?"

"Non cantare vittoria troppo presto." rispose il ragazzo, recuperando la calma un istante dopo. "Il mio Frillish ha ancora qualcosa da dire, e lo dirà subito! Frillish, usa di nuovo Ombra Notturna!"

Ancora una volta, la scarica di oscurità si dipartì dal corpo di Frillish e investì Petilil, che comunque aveva fatto in tempo, grazie alla lentezza del suo avversario, a usare di nuovo Crescita per potenziare le sue capacità offensive. La Pokemon Erba si mise di nuovo in guardia, e vedendo che ora Frillish stava arrancando, pensò che forse era il momento giusto per sferrare il colpo decisivo. Touko stesse sembrava essere d'accordo, e attese che Frillish si esponesse, tenendosi pronta a dare l'ordine decisivo.

"Okay, Petilil... usa Crescita per la terza volta, e poi... usa Megassorbimento!" ordinò Touko. Disperatamente, Frillish cercò di usare nuovamente Ombra Notturna per colpire la sua avversaria, ma Petilil fu più veloce, e dopo aver usato per la terza volta il suo potenziamento, si concentrò e cominciò ad estrarre sfere di energia verde dal corpo di Frillish, facendoli volare verso di sè e assorbendoli per recuperare le forze perdute! Frillish si contorse in preda al disappunto e alla debolezza, ma non c'era niente che potesse fare per fermare Petilil... e un attimo dopo, non appena Petilil ebbe finito di assorbirgli l'energia, scivolò a terra stremato, dando a Touko la seconda vittoria!

"Perfetto. Una conclusione dal gusto molto gradevole." affermò Spighetto, mentre Don George assegnava il punto a Touko. La ragazzina di Soffiolieve alzò il pugno in aria e lanciò un grido di esultanza, mentre Diapo sospirava e scuoteva la testa mentre richiamava il suo Pokemon sconfitto.

"Ti esalti un po' troppo, lo sai?" disse Diapo. "Vorrei informarti che ho ancora due Pokemon, quindi siamo perfettamente alla pari. Adesso vediamo come te la cavi... Litwick, tocca a te!"

Con un verso cupo e vibrante, quasi sepolcale, un nuovo Pokemon dall'aspetto molto strano apparve davanti a Petilil... e Touko perse subito buona parte del suo buon umore quando vide di cosa si trattava - era un Pokemon che ricordava molto una candela accesa, sul cui stoppino ardeva lentamente una fiammella viola. Il suo corpo era composto completamente di cera bianca, e la parte superiore era parzialmente sciolta, ricoprendo uno dei suoi piccoli occhi dorati. La sua bocca era piegata all'insù in un piccolo sorriso, e aveva due piccole braccia ai lati del corpo.

"Cavolo, un Litwick... questa non ci voleva..." disse tra sè Touko, consultando il suo Pokedex per confermare la sua impressione.

"Litwick, il Pokemon Candela. Tipo Spettro / Fuoco." disse il Pokedex. "La fiammella sulla sua testa può dare l'impressione di una guida, ma in realtà assorbe l'aura e l'energia vitale delle persone che la seguono, che poi diventano il carburante che le permette di continuare a bruciare."

Touko annuì seriamente tra sè, pensando che la situazione era in effetti piuttosto preoccupante. Nessuno degli attacchi di Petilil sembrava essere molto utile contro un Pokemon di quel tipo... ma non era da Touko darla vinta così facilmente al suo avversario, e decise di passare subito all'attacco. "Hmph. Se pensa che basti avere il vantaggio per vincere, sarò lieta di smentirlo. Adesso, Petilil! Usa Paralizzante!"

"Petiliiiil!" esclamò la Pokemon Erba, scagliando di nuovo la sua polvere dorata contro il suo avversario. Ma Diapo sembrava essersi aspettato questa mossa, e contrattaccò con abilità.

"Tutto qui? Litwick, difenditi con Turbofuoco!" esclamò. La fiammella viola che ardeva sullo stoppino del fantasma fiammeggiante si ravvivò per un attimo, e da essa scaturì un turbine di fuoco che avvolse completamente il Pokemon Candela, bruciando la polvere paralizzante senza che questa potesse infliggergli alcun danno. Touko corrugò la fronte e si preparò a far usare a Petilil un altro attacco nel momento in cui il Turbofuoco si fosse estinto... ma Diapo, ancora una volta, la precedette. "Ed ora... usa Stordiraggio!"

"Lit, lit!" esclamò Litwick. Dal muro di fuoco che lo circondava uscì una piccola sfera colorata che raggiunse Petilil e le girò attorno alla testa per qualche secondo, facendole strabuzzare gli occhi per poi lasciarla confusa e barcollante, come se avesse avuto dei giramenti di testa... ma un istante dopo, lo Stordiraggio si dissolse, e Petilil si rimise in piedi, lasciando Diapo alquanto interdetto.

"Bene! Mi sembra evidente che quella Petilil ha l'abilità Mente Locale, che le impedisce di cadere vittima di attacchi che provocano confusione!" affermò Spighetto, mentre Ash annuiva con decisione e spronava Touko a mettere Diapo alle strette. Quest'ultimo, perdendo un po' la calma, cercò di far indietreggiare Litwick, che venne comunque colpito da un attacco Megassorbimento da parte di Petilil.

"Brava, Petilil, continua così! Usa il tuo attacco Sonnifero per metterlo a nanna!" esclamò Touko, eccitata al punto da dimenticarsi quasi del vantaggio di tipo che Litwick aveva sulla sua Pokemon... e Diapo usò la stessa tecnica cheaveva usato prima per bloccare l'attacco di Petilil. Quando la Pokemon Erba scagliò la sua polvere soporifera contro Litwick, il Pokemon Spettro / Fuoco usò di nuovo Turbofuoco per proteggersi dall'attacco, e bruciò la polveresoporifera prima che questa potesse toccarlo. Poi, delle fiammelle blu apparvero in aria attorno a lui, e Diapo diede un nuovo ordine.

"Adesso, Litwick! Usa Fuocofatuo per scottare la tua avversaria!" ordinò Diapo. Litwick annuì lentamente e scagliò il suo nuovo attacco, lanciando le fiammate blu contro Petilil, che cercò di evitarle gettandosi di lato... riuscì a scansare la prima e la seconda, ma la terza la raggiunse ad una spalla e le strappò un breve grido di dolore. Touko strinse i denti, e cercò di pensare ad un'altra strategia... ma Diapo non le diede il tempo di farlo, dando subito un nuovo ordine. "Perfetto! Ed ora... finiamo la battaglia con un attacco Sciagura!"

Gli occhi dorati di Litwick brillarono mentre lui alzava in aria le sue corte braccia, e un pennacchio di fumo si levò dalla fiammella che ardeva sul suo stoppino, assumendo in qualche modo la forma di un gigantesco occhio di fumo nero che guardò la sofferente Petilil con rabbia. Un istante dopo, un raggio di energia nera scaturì dalla pupilla dell'occhio di fumo e centrò la Pokemon Erba in pieno, scagliandola indietro e mettendola fuori combattimento. Touko strinse i pugni per la frustrazione - erano già tre a due, e lei non era riuscita a fare nulla contro quel Litwick...

"Petilil non è più in grado di combattere. La vittoria va a Diapo e Litwick." affermò Don George, mentre la ragazzina ringraziava comunque Petilil per il suo aiuto e la richiamava nella sua Pokeball.

"Ed ora... Touko deve usare il suo ultimo Pokemon, cioè Karrablast." affermò Misty, cominciando a temere che Touko non ce l'avrebbe fatta. "Ash, tu cosa dici? Ce la può fare?"

"Temo proprio che sia difficile... Touko ha catturato Karrablast solo ieri, e non credo che sarà in grado di cambiare le sorti della battaglia." affermò il ragazzo, dispiaciuto per la sua allieva. Touko comunque, non si perse d'animo e fece uscire Karrablast dalla sua sfera. Il Pokemon Coleottero si sgranchì i muscoli e si preparò a combattere... ma era abbastanza chiaro che non sarebbe stato in grado di reggere a lungo contro un avversario che aveva vantaggi sia in attacco che in difesa su di lui.

"Non importa... io ci provo lo stesso!" esclamò Touko. "Karrablast... usa il tuo attacco Tagliofuria e poi continua con Acido!"

Il Pokemon simile ad uno scarabeo partì all'attacco prima che Litwick potesse tentare un nuovo assalto, e sferzò il Pokemon fantasma con il suo piccolo corno, riuscendo ad evitare le fiamme che circondavano il suo avversario... poi fece un salto indietro e scagliò un fiotto di liquido viola ed irritante dalla bocca, riuscendo ad infliggere dei danni dall'avversario e a farlo retrocedere. Ma gli attacchi non erano di un tipo molto efficace contro i Pokemon Spettro, e Litwick fu solo costretto ad indietreggiare di qualche passo. Diapo stesso, pensando che ormai la battaglia fosse durata abbastanza a lungo, decise che non era il caso di trascinarla troppo per le lunghe.

"E va bene, allora vediamo di concludere... Litwick, usa un attacco Turbofuoco!" esclamò il ragazzo. Il Pokemon Spettro / Fuoco ripetè l'attacco che aveva già usato diverse volte, creando un turbine di fuoco attorno a sè, e questa volta scagliandolo contro Karrablast con tutta la forza di cui era capace. Karrablast cercò di evitare il colpo, ma il vortice di fuoco era troppo ampio e violento per poter essere evitato, e il Pokemon Coleottero venne risucchiato al suo interno e sballottato con violenza, per poi essere scagliato fuori e gettato a terra. Per un attimo, Touko temette che il combattimento sarebbe finito così... e invece Karrablast si rialzò, barcollante ed indebolito, ma ancora in grado di combattere!

"Evviva! Vai così, Karrablast! Puoi ancora vincere!" esclamò Touko. "Attacca di nuovo Litwick con Tagliofuria!"

In un impeto di determinazione, il Pokemon Coleottero si scagliò contro Litwick e colpì con il suo corno, facendolo barcollare... ma ancora una volta, l'attacco si rivelò insufficiente, e il Pokemon di Diapo reagì prontamente, scattando di lato e poi prendendo la mira per scagliare un nuovo attacco.

"E va bene. Finiamola qui, Litwick. Usa Braciere." ordinò Diapo. Litwick fece guizzare verso l'alto la sua fiamma violacea, e un istante dopo, altre lingue di fuoco purpureo guizzarono verso Karrablast e lo colpirono in pieno, esaurendo del tutto le sue forze. Karrablast grugnì per il dolore e il disappunto, e fece qualche altro passo in avanti... per poi cadere con la faccia a terra e restare là, privo di forze.

"Anche Karrablast è esausto. Il vincitore della battaglia è Diapo." annunciò Don George. Il gruppo di Ash assunse un'aria dispiaciuta, e la ragazzina si calò il frontino sugli occhi, tirando un sospiro. Diapo, dal canto suo, annuì tra sè, senza sembrare troppo esaltato per la sua vittoria.

"Accidenti..." mormorò Touko, andando a prendere il suo ultimo Pokemon. "Scusami, Karrablast... sei stato bravo lo stesso. So che hai fatto tutto quello che potevi, e mi dispiace che tu ti sia fatto male..."

"Karrrr... blast." rispose Karrablast facendo un debole sorriso, prima di essere richiamato nella Pokeball. Touko sospirò di nuovo e alzò lo sguardo verso Diapo, che aveva già richiamato il suo Litwick, e stava guardando Touko con una vaga aria di superiorità.

"Hmm... mi aspettavo un po' meglio da te." affermò. "Certo, ammetto che il tuo Tepig e la tua Petilil sono promettenti, ma gli altri due... bah, dovresti pensarci su, prima di usarli di nuovo. Ora vi saluto. Devo continuare ad allenarmi per raggiungere il mio scopo."

Misty storse il naso. "Ma che razza di individuo..."

"Pour!" ribattè Panpour con disapprovazione.

Mentre Diapo si voltava per andarsene, Touko alzò la testa e gli lanciò una nuova sfida. "Hey, tu! Guarda che non mi farai desistere tanto facilmente! Mi allenerò ancora, e la prossima volta che ci incoontreremo, ti sfiderò ancora! Vediamo chi di noi due vincerà!" esclamò, al che il ragazzo alzò una mano e salutò con noncuranza.

"Sì, beh... se mi avanzerà tempo, accetterò la tua sfida." rispose con un'alzata di spalle, per poi andarsene sotto gli occhi di Don George e del gruppo di Ash, che si avvicinò a Touko per cercare di consolarla della battaglia andata male.

"Pika pikachu..." disse Pikachu tenendo le orecchie basse e lanciando a Touko uno sguardo di comprensione. Dopotutto, anche Ash era passato per momenti simili...

"Sigh... mi dispiace che tu non ce l'abbia fatta, Touko." affermò Ash. "Ero sicuro che tu avesti la vittoria in pugno, e invece..."

La ragazzina, mostrando che la sconfitta non l'aveva demoralizzata più di tanto, alzò le spalle. "Non fa niente, ragazzi. Immagino che prima o poi sarebbe dovuto accadere... in fondo, non si può vincere sempre. Ma... che quel Diapo non creda che io mi farò abbattere così! La prossima volta lo sfiderò di nuovo... e lo supererò! Questo è poco ma sicuro!"

Con un sorriso sicuro, Touko si sollevò il frontino dalla testa e guardò verso l'orizzonte, dove Diapo era già scomparso... e mentre Ash, Misty, Pikachu, Panpour e Spighetto facevano la stessa cosa, Don George sfoderò un piccolo sorriso guardando quel gruppetto di affiatati allenatori. Una cosa era sicura, quei giovanotti avrebbero sicuramente dato una smossa alla Lega Pokemon di Unima...

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CONTINUA...

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 13 - Dweeble e Spighetto

"Bene, bene... e così siamo solo ad un giorno di cammino da Zefiropoli?" Ash esclamò, gli occhi puntati sul cartellone che, piantato ai bordi della strada che lui e i suoi compagni stavano percorrendo, si addentrava nella verde campagna di Unima, dava ai viaggiatori le indicazioni necessarie per raggiungere la sede della Palestra successiva. La città di Zefiropoli, nota per essere stata un rifugio sicuro per i pionieri, per la sua ferrovia, il suo museo di storia naturale... e soprattutto per la Palestra gestita dall'energica Aloè, si stava facendo sempre più vicina, e allo stesso modo cresceva l'eccitazione di Ash e Touko in vista della loro nuova sfida.

"Così pare. Del resto, abbiamo viaggiato per un bel po', e ci siamo fermati giusto il tempo necessario per dormire, mangiare e far allenare un po' i nostri Pokemon." affermò Touko, per poi gettare rapidamente uno sguardo al suo orologio. "A proposito, vorrei dirvi che è mezzogiorno passato. Che ne dite se ci fermiamo e mangiamo qualcosa, prima di rimetterci in cammino?"

"Mi sembra una buona idea, Touko. Anche Panpour mi sembra un po' stanco..." disse Misty, che in quel momento teneva in braccio il suo Pokemon neonato, cercando di proteggerlo dalla luce del sole, che quel giorno era particolarmente intenso. "Anzi... sarebbe possibile fermarsi vicino ad un fiume o ad un corso d'acqua? Dobbiamo anche riempirci le borracce, prima di continuare."

"Tranquilla, mademoiselle Misty. Ci dovrebbe essere un ruscello non molto lontano da qui." disse Spighetto. Il ragazzo dai capelli verdi indicò un luogo un po' oltre un'altura, a pochi metri di distanza da dove si trovavano loro, e dalla loro posizione, i ragazzi riuscirono a vedere dell'acqua che scorreva tra i prati verdeggianti, scorrendo lentamente verso valle. "Quello mi sembra un ottimo posto per fermarci."

"Pika pika!" esclamò Pikachu, tirando un piccolo sospiro di sollievo. Anche lui aveva camminato parecchio, in quella mattinata assolata, e non vedeva l'ora di potersi finalmente prendere qualche istante di pausa e mettere qualcosa nello stomaco. Ash si chinò verso il suo migliore amico e lo prese in braccio, per poi seguire il gruppo verso il luogo che Spighetto aveva indicato, vedendo che in effetti si trattava di un suggestivo praticello percorso da un fiumiciattolo dalle acque cristalline, un luogo perfetto per prendersi un'oretta di relax, e magari far anche sgranchire un po' le zampe ai propri Pokemon. Trovando anche loro il posto molto gradevole, i quattro amici appoggiarono gli zaini a terra, tirando il fiato quando finalmente sentirono il peso scivolare via dalle loro spalle, e Spighetto non perse tempo a tirare fuori un po' di provviste dal suo zaino, dedicandosi con controllato entusiasmo a preparare un pranzo semplice ma gustoso per i suoi compagni di viaggio.

"Per adesso potete rilassarvi. Lasciate fare a me il resto. Ho intenzione di prepararvi un pranzo che, ne sono sicuro, vi stupirà, anche con questi pochi e semplici ingredienti che abbiamo portato con noi!" affermò, mettendoci giusto quel po' di enfasi che serviva, e facendo cenno ad Ash, Pikachu, Panpour e le ragazze di mettersi seduti comodi su una delle grandi rocce piatte che punteggiavano il prato qua e là. Trattenendo una risatina divertita, Touko pulì la superficie rocciosa sulla quale stava per sedersi, e si sgranchì un po' le spalle, un po' doloranti per aver portato il peso dello zaino per tutto quel tempo. C'era qualcosa di bello nel vedere Spighetto che si dedicava con tanto entusiasmo e dedizione a prepare un pranzo degno di questo nome, e anche nel fatto che riusciva a farlo senza tanti ingredienti stravaganti... soltanto con pane, verdure e un po' di fantasia. Un po' invidiava il fatto che Spighetto avesse già trovato qualcosa che gli piaceva così tanto che sarebbe stato disposto a seguirlo come uno stile di vita, cosa che ancora lei non poteva dire di sè stessa...

La ragazzina di Soffiolieve scosse la testa e si impose di non pensare a queste cose, facendo per sedersi accanto a Misty e a Panpour... ma un improvviso rumore, come un ticchettio che si ripeteva velocemente e con regolarità, fece drizzare le orecchie a tutti quanti, Pikachu per primo. Il topolino elettrico, con uno squittio dubbioso, girò la testa nella direzione da cui veniva lo strano suono, muovendo le lunghe orecchie per ascoltare meglio, e si rese conto che il suono proveniva da una roccia vicina, alla quale richiamò l'attenzione dei suoi compagni. "Pika pi, pikachu pi! Pika pika!"

"Che succede, Pikachu? E' quella roccia che emette quei suoni?" chiese Ash, andando a vedere di cosa si trattasse assieme a Misty, Panpour, Touko e Spighetto. Quello che videro li lasciò alquanto stupiti, anche se Misty fece una faccia disgustata - appena dietro la roccia, si trovava un piccolo Pokemon grande non più di un gatto domestico, con un corpo segmentato di colore arancione scuro dalle zampe anteriori terminanti in un paio di grosse chele, e grandi occhi neri do forma ovale posti in cima a due peduncoli. Il corpo era molto simile a quello di un granchio, o meglio un paguro, dal momento che non sembrava avere una corazza molto resistente, ma aveva una lunga coda a frustino che usava, assieme alle sue chele, per tenere ferma una roccia delle sue stesse dimensioni, mentre dalla bocca spruzzava un liquido chiaro dall'odore acre che sembrava dissolvere lentamente la pietra. Lo strano Pokemon Coleottero alternava momenti in cui spruzzava la roccia con questa sorta di acido, a momenti in cui la scolpiva con le sue chele, martellandola con colpi ritmati e precisi. "Hmm... sì, mi sa che abbiamo trovato il responsabile."

"Ugh... mamma mia, un altro Pokemon Coleottero..." disse Misty, rabbrividendo comicamente alla vista. Touko scosse la testa, mentre cercava il suo Pokedex per vedere che razza di Pokemon fosse.

"Insomma, Misty, è solo un Pokemon Coleottero, che male vuoi che faccia?" affermò la ragazzina, per poi dare un'occhiata allo schermo del suo Pokedex, dove era apparsa un'immagine dello stesso Pokemon che stavano guardando in quel momento... con la differenza che sullo schermo del Pokedex, il Pokemon portava sulla schiena una specie di conchiglia conica fatta di pietra.

"Dwebble, il Pokemon Pietracasa. Tipo Coleottero / Roccia. Dopo aver trovato una roccia adatta, Dwebble scava un buco e la rende cava, poi la usa come conchiglia per proteggere il suo dorso molle dai predatori. Può secernere un fluido speciale che corrode la roccia e la rende più friabile." fu la risposta del Pokedex.

Spighetto osservò la curiosa creatura che si faceva la casa, con evidente interesse ed emozione. "Hmmm... quindi, siamo capitati per puro caso davanti ad un Dwebble che si stava costruendo la conchiglia. Questo è un evento che raramente delle persone riescono a vedere." disse, mentre il Pokemon paguro rivoltava la roccia su un lato per scavarla con i suoi artigli, finendo di allargare il buco che si era costruito. Qualche secondo dopo, il Pokemon Coleottero / Roccia pensò che il più fosse fatto, e si girò in modo da trovarsi di spalle rispetto alla conchiglia di pietra, poi camminò all'indietro e infilò il proprio corpo nella spaccatura che aveva aperto, notando con soddisfazione che gli stava alla perfezione. Ancora apparentemente ignaro della presenza dei quattro allenatori che lo osservavano, Dwebble si assicurò che la conchiglia fosse ben salda sulla sua schiena, e iniziò ad andarsene... e lo avrebbe anche fatto se, all'improvviso, qualcosa non fosse uscito di colpo dal terreno per bloccarlo: altri tre Dwebble, uno dei quali particolarmente grosso e minaccioso, e tutti con già delle conchiglie sulla schiena. Immediatamente, il Dwebble che si era appena costruito la conchiglia si mise in guardia, alzando le chele contro i tre che gli si stavano facendo incontro, e cercando di apparire il più minaccioso possibile... ma quello più grande non si fece intimorire e avanzò senza timore, protendendo le chele verso la conchiglia di roccia della sua vittima. E sarebbe anche riuscito a prenderla se non fosse stato per una sorpresa inaspettata che gli piombò addosso un istante dopo, sotto forma di un giustamente arrabbiato topolino giallo e del suo attacco Codacciaio!

"Pika!" esclamò Pikachu, scendendo sul Dwebble più grande con un micidiale colpo di coda che centrò in pieno il prepotente crostaceo, mandandolo a terra in una nuvola di polvere! I due Dwebble che gli facevano da tirapiedi, passato il primo istante di sorpresa per l'attacco inaspettato, si fecero avanti per affrontare Pikachu... ma un potente getto d'acqua colpì il terreno davanti ad uno di essi, costringendolo a fermarsi e a guardare incredulo verso il responsabile dell'interferenza - la scimmietta azzurra che si trovava tra le braccia di Misty, e che aveva dato voce al suo dissenso scagliando un attacco Pistolacqua, senza mai perdere il sorriso sornione che era praticamente il marchio di fabbrica della specie dei Panpour!

"Hey! Bel colpo, Panpour!" esclamò Misty. Malgrado la sua antipatia per i Pokemon Coleottero, vedere tre bulletti che se la prendevano con qualcuno più piccolo di loro le andava giù ancora di meno, a qualunque specie la vittima appartenesse. "Facciamo vedere a questi prepotenti che non si deve prendersela con i più piccoli!"

Con un verso che ricordava un po' il ticchettìo di un orologio, i Dwebble nemici si ritirarono di qualche passo, ma non abbandonarono la partita e cercarono di circondare Pikachu e il Dwebble più piccolo, che teneva alte le chele e si preparava a combattere, ora forte anche dell'aiuto inaspettato e ben gradito. Fece un cenno con la testa, come per ringraziare Pikachu, e il topolino giallo emise il suo ormai tipico squittio e sorrise brevemente, prima di farsi nuovamente serio e mettersi a parlare con il gruppo di Dwebble più grandi, pretendendo spiegazioni.

"Pika pikachu! Pikachu pi pika!" squittì. "Pika pi chu!"

"Che cosa volete fare al vostro compagno?" esclamò Touko. "Avete già la vostra conchiglia, e anzi mi sembra proprio della vostra taglia! Perchè dovete andare a prendere la sua, che lui si è costruito con le sue mani? Ehm, zampe. Chele. Qualsiasi cosa."

Come se si fossero sentiti offesi da quell'intimazione, i Dwebble più grandi schioccarono con rabbia le tenaglie, come per intimorire Pikachu, ma il topolino elettrico, abituato a ben altri avversari, restò fermo dov'era e fece sfrigolare le guance, minacciando di colpirli con un Tuonoshock se non avessero lasciato in pace il Dwebble più piccolo. Alla fine, capendo che non ci avrebbero ricavato nulla se fossero rimasti lì, i tre Pokemon Coleottero / Roccia se ne andarono scavando nuovamente nel terreno, usando il loro attacco Fossa per tornare da dove erano venuti. Il Dwebble più piccolo tirò un sospiro di sollievo e si passò una chela sull'equivalente della fronte, prima di voltarsi verso Pikachu e ringraziarlo con quello strano verso ticchettante che sembrava essere il verso tipico dei Pokemon della sua specie.

"Pika pikachu, pika!" rispose Pikachu, facendo un cenno con la mano come per dire che andava tutto bene e non c'era bisogno di ringraziare. Panpour scese giù dalle braccia di Misty con un agile salto e raggiunse Dwebble, tendendogli poi una mano come in un gesto di saluto. Un po' confuso inizialmente, Dwebble tese una chela prima verso Panpour, poi verso Pikachu, ringraziandoli per essere venuti in suo soccorso.

"Bene, sembra che i nostri Pokemon stiano già facendo conoscenza con Dwebble!" commentò Touko, mentre il gruppetto raggiungeva Pikachu e Dwebble, per quanto Misty fosse ancora un po' incerta. Aveva visto che non c'era nulla da temere da quella creatura, ma il suo naturale disgusto nei confronti dei Pokemon Coleottero, che si portava dietro fin da quando era bambina, era un po' difficile da ignorare. Tuttavia, la ragazza dai capelli rossi si impose di non ferire i sentimenti di Dwebble, che in effetti sembrava anche una creatura docile ed inoffensiva, e si fece avanti a sua volta.

"E'... stata una fortuna che ti abbiamo incontrato proprio in questo momento, Dwebble!" affermò Ash, accarezzando con un dito il simpatico Pokemon Coleottero. "Come mai quei tre volevano rubarti la conchiglia? Loro ce l'avevano già, dopotutto..."

Dwebble emise di nuovo il suo verso ticchettante, spiegando a Pikachu e a Panpour come mai quei Dwebble più grandi se la stavano prendendo con lui... e il topolino elettrico storse il naso, annuendo in maniera comprensiva. Non appena il Pokemon Coleottero / Roccia ebbe finito, Pikachu si voltò verso i suoi compagni e spiegò, sempre nella sua buffa lingua che consisteva solamente del suo nome ripetuto, quello che Dwebble gli aveva rivelato.

"Hmm... credo di aver capito." affermò Ash. "Quei Dwebble più grandi sono un terzetto di Pokemon più grossi e prepotenti che hanno deciso di imporsi sugli altri Pokemon che vivono qui. Volevano che Dwebble consegnasse loro la propria conchiglia in modo che il Dwebble più grande potesse scioglierla e aggiungerla alla sua. E'... un loro modo di fare, che usano per mostrare che loro sono più forti di ogni altro Dwebble che vive da queste parti."

"Evidentemente, ci sono anche dei Pokemon che sono prepotenti per natura..." affermò con evidente dispiacere Misty, per poi rivolgere a Dwebble uno sguardo comprensivo. "Ci dispiace che tu ti sia dovuto imbattere in quei tre bulletti, ma non ti preoccupare... non credo che si faranno rivedere, ora che sanno che hai delle guardie del corpo che non scherzano!"

"Pan! Pour!" esclamò il piccolo Panpour,alzando un braccio in aria e stringendo la mano a pugno in un gesto di vittoria. Misty guardò il suo Pokemon neonato con un pizzico di imbarazzo e, al tempo stesso, di orgoglio. Anche se era nato solo da pochi giorni, il suo Panpour dava l'impressione di essere già molto determinato e combattivo, cosa che Misty non aveva mai notato negli altri due Pokemon che aveva allevato, Togepi ed Azurill. Forse era il caso di assecondarlo... era sempre stata protettiva nei confronti dei suoi Pokemon neonati, ma forse, in questo caso, Panpour non avrebbe apprezzato se Misty gli avesse impedito di combattere. Forse era il caso di iniziare ad allenare anche lui come stava facendo con Alomomola e Basculin... molto probabilmente, il suo Pokemon gliene sarebbe stato grato più avanti, e comunque, chissà, poteva servire per il suo obiettivo di diventare la migliore allenatrice di Pokemon d'Acqua del mondo!

Misty si riscosse dai suoi pensieri e si riportò alla realtà, ricordando a sè stessa che c'era un Pokemon che aveva un problema, e che era il caso di dargli una mano. Malgrado i Dwebble prepotenti fossero stati messi in fuga, almeno per il momento, c'era ancora il fatto che il Dwebble più piccolo non sembrava avere molti punti di riferimenti, e non sembrava sapere dove andare. Anche con la sua avversione per i Pokemon Coleottero, Misty aveva tutta l'intenzione di dargli una mano. E' solo che non sapeva bene da dove cominciare...

Per fortuna, ci pensò il sempre intraprendente Spighetto a risolvere la situazione. Il ragazzo dai capelli verdi si avvicinò a Dwebble, cercando di rassicurarlo, e gli mise una mano sulla conchiglia, cercando di non metterlo a disagio. Quando il Pokemon paguro guardò verso di lui, il giovane intenditore di Pokemon gli strizzò un occhio, e fece quello che a quel punto tutti i membri del gruppetto di Ash si aspettavano da lui. "Sai, Dwebble, per noi non sarebbe di alcun disturbo se volessi unirti a noi per pranzo. Stavo giusto per preparare, e credo che mangiare con noi potrà aiutarti a rimuovere dalla tua bocca il cattivo sapore che l'incontro con quei tre individui poco simpatici ti ha lasciato." affermò. "Che cosa ne dici, ti potrebbe andare?"

Dwebble spalancò gli occhi, in quello che spighetto correttamente interpretò come un segno di entusiasmo, e schioccò le chele davanti a sè per comunicare il suo assenso... e mentre Pikachu e Panpour si guardavano e si scambiavano un cinque, contenti di avere anche solo temporaneamente un nuovo compagno, Spighetto prese in braccio Dwebble, che pure con la conchiglia fatta di pietra non sembrava essere troppo pesante, e fece cenno al resto del gruppo di raggiungerlo nel luogo che avevano scelto per pranzare.

Pochi minuti dopo, il pranzo era servito... e mentre Ash, Misty, Touko e Spighetto si stavano servendo da un ampio vassoio di tramezzini con le verdure che il ragazzo dai capelli verdi aveva preparato con la sua immancabile maestria, i Pokemon del gruppo stavano allegramente divorando delle ciotole piene di cibo, e nel frattempo stavano cercando di fare amicizia con Dwebble. In particolare, Pikachu, Tepig, Oshawott, Pansage e Panpour sembravano molto interessati a fare comunella con il Pokemon paguro, e cercavano di farlo sentire a casa sua il più possibile. Vinta un po' di timidezza iniziale, Dwebble si stava rivelando un compagno molto gradevole, e l'atmosfera si era rapidamente fatta simpatica e cordiale. Tutti i Pokemon si stavano scambiando con Dwebble racconti del loro viaggio, e il simpatico Pokemon Coleottero / Roccia stava ascoltando con particolare interesse Pikachu, curioso di sapere qualcosa di più degli altri continenti in cui il topolino elettrico aveva viaggiato.

"Deer, deer!" esclamò il Deerling di Ash dopo aver inghiottito un mazzetto di fili d'erba che stava brucando pacificamente, invogliando il Pokemon Elettro a raccontare qualcosa di più sul continente da cui proveniva e sulle avventure che aveva vissuto. Anche Rufflet e Karrablast, il nuovo arrivato nella squadra di Touko, sembravano interessati a sapere qualcosa di più...

Pikachu, un po' imbarazzato da tutta l'attenzione che stava ricevendo, ridacchiò in maniera imbarazzata e riprese a narrare... ma non fece in tempo ad andare troppo avanti, prima che l'udito fine di Deerling lo avvertisse di un pericolo imminente che si stava avvicinando... e il Pokemon cerbiatto, fattosi improvvisamente serio, alzò la testa ed emise un acuto verso di allarme! Immediatamente, i Pokemon più vicini si misero in guardia, sorpresi ed increduli... e Ash, che fino a quel momento era stato seduto lì vicino, chiacchierando con i suoi compagni di viaggio e buttando giù un tramezzino dopo l'altro, si accorse che c'era qualcosa che non andava.

"Pan, pan! Pansage!" esclamò il Pansage di Spighetto, muovendo le braccia per far capire che c'era qualcosa di strano. I quattro allenatori si resero subito conto che qualcosa non andava, e lasciarono il pasto a metà per cercare di investigare... ma non ebbero il tempo di fare nulla prima che qualcosa emergesse dalla terra, pericolosamente vicino a Dwebble! Il Pokemon paguro ebbe giusto il tempo di emettere uno stridio di sorpresa prima che un gruppo di Dwebble più grandi, sicuramente gli stessi di pochi minuti prima, lo trascinassero giù nella fossa che avevano scavato... e di cui nessuno si era accorto prima che fosse troppo tardi!

"Pika!" esclamò Pikachu, indicando la fossa... e il loro nuovo amico che veniva portato sottoterra senza eccessivi complimenti dai Dwebble più grandi! I pokemon che erano più vicini cercarono di accorrere per aiutare il loro nuovo amico, ma era tutto accaduto con una tale rapidità che Dwebble era scomparso sottoterra prima che loro potessero fare anche solo metà strada.

"Dwebble!" esclamò Touko. "Lasciatelo, razza di vigliacchi! Che cosa volete fargli?"

Un istante dopo, il Dwebble più piccolo rierse, privo della sua conchiglia, e venne scagliato dritto in faccia a Touko, che emise un breve grido di sorpresa e andò a sedersi per terra, strofinandosi il naso dolorante mentre Dwebble scivolava a terra stordito. In quel breve tempo, i tre Dwebble più grandi erano riusciti a rubargli la conchiglia, facendola in barba a Pikachu e agli altri Pokemon.

"Deer!" esclamò indignato Deerling, battendo per terra con uno dei suoi piccoli zoccoli come se stesse cercando di spronare i tre Dwebble ad uscire dal loro buco e combattere seriamente! A quel punto, però, i tre Pokemon Coleottero / Roccia si erano dileguati, e non c'era modo di farli uscire, a meno che...

"Pansage! Usa Fossa e segui quei Dwebble sottoterra!" esclamò Spighetto, sempre pronto di pensiero. La scimmietta di tipo Erba annuì e iniziò a scavare una galleria, inseguendo i Dwebble nella terra friabile, mentre Touko si rialzava massaggiandosi il naso e chiamava uno dei suoi Pokemon.

"Owww... che botta... ugh... ho bisogno del tuo aiuto, Pidove!" esclamò, richiamando il suo Pokemon piccione, che tubò e si librò in aria, volteggiando in cerchio sopra il gruppo. "Pidove, dai un'occhiata dall'alto e cerca di avvistare quei Dwebble! NOn credo che possano essere andati molto lontano!"

"Dagli una mano, Rufflet!" chiese Ash al suo Pokemon aquilotto, che fece una specie di saluto militare e raggiunse Pidove a qualche metro da terra, sorvolando la zona e cercando, con il suo sguardo acuto, di notare anche il più minimo indizio che tradisse la presenza dei tre Dwebble. Sfortunatamente, quei tre sembravano essersi fatti furbi, e i due Pokemon di tipo Normale / Volante non riuscirono a vedere nulla che potesse aiutarli a scovare il loro bersaglio.

Diversi minuti dopo, il Pansage di Spighetto tornò dal suo allenatore emergendo dallo stesso mucchio di terra che si era lasciato dietro quando aveva scavato la sua galleria... e quando il suo allenatore lo guardò preoccupato per chiedergli come fosse andata, la scimmietta verde aprì le mani e scosse la testa desolata. Anche Pidove e Rufflet tornarono poco dopo, e anche loro a mani vuote.

"Ruff..." mormorò il Pokemon aquilotto, scuotendo la testa. Ash lo accarezzò sulla testa, per dirgli di non farsene un problema... ma Rufflet spostò la testa, rifiutando quella che a suo parere era una dimostrazione di compatimento. "Rufflet, ruff!"

Pikachu, un po' infastidito dal comportamento di Rufflet, volle fargli un appunto. "Pikachu pika pi pika chuuu!" esclamò indicando Ash, che tuttavia, a parte un po' di sorpresa, non sembrava essersela presa a male per la reazione di Rufflet. L'aquilotto storse il naso e guardò da un'altra parte, cercando di nascondere il suo orgoglio ammaccato dietro una facciata di prepotenza.

Misty decise che era il caso di intervenire, prima che Pikachu e Rugglet si mettessero a litigare inutilmente. "Okay... okay, voi due, non cominciate adesso, okay?" esclamò la ragazza dai capelli rossi, richiamando l'attenzione dei due litiganti sul problema più urgente. "Non pensate che adesso sia un po' più importante ritrovare la conchiglia di Dwebble, o magari aiutarlo a farsene un'altra?"

"Hai ragione, Misty... ho come l'impressione che Dwebble non l'abbia presa per niente bene..." affermò Touko, dando uno sguardo al Pokemon Coleottero / Roccia, che si stava allontanando dal gruppo, con uno sguardo triste e allo stesso tempo determinato. A Touko diede l'impressione che volesse cercarsi da solo la sua conchiglia, non importa quanto la cosa fosse poco fattibile. Nel tentativo di fermare Dwebble e convincerlo a restare, Pikachu e Pansage lo raggiunsero e cercarono di parlargli... ma il Pokemon Coleottero / Roccia, di cattivo umore e ancora un po' sconvolto per l'aggressione subita, usò una delle sue chele per sferrare un attacco Lacerazione. L'intenzione era di mandarli via e basta, senza fare loro del male... ma per sua sfortuna, Pansage fece un passo avanti proprio in quel momento, e venne colpito dal fendente e gettato a terra! Dwebble spalancò gli occhi, come spaventato da quello che aveva appena fatto, vedendo la scimmietta verde che si abbatteva a terra tenendosi il braccio destro...

"Pansage!" esclamò Spighetto, andando ad assistere il suo Pokemon e a sincerarsi che la ferita non fosse troppo seria. Per fortuna, era dolorosa ma superficiale, e Spighetto non dovette fare altro che tirare fuori una Pozione dal suo zaino e spruzzarla sul braccio destro di Pansage, che tirò un piccolo sospiro di sollievo. Tuttavia, questo non servì a mettere a tacere il rimorso di Dwebble, che si avvicinò nuovamente al gruppetto di allenatori e fece un inchino come poteva, con tutta l'intenzione di scusarsi per il suo comportamento sconsiderato.

Tuttavia, Ash dimostrò come era consueto di non essersela presa con il Pokemon per quello che aveva fatto. "Non... non c'è bisogno che tu ti scusi tanto, Dwebble..." affermò il ragazzo, cercando di essere quanto più tranquillizzante possibile. "Immagino che tu non volessi davvero fare del male a Pansage, e poi... beh, capisco perchè tu sia nervoso. Senti... che ne diresti se fossimo noi a ricostruirti la casa?"

Dwebble spalancò leggermente gli occhi, sorpreso dalla proposta del ragazzo... e mentre alcuni dei Pokemon, come Deerling e Rufflet, sembrarono piuttosto sorpresi, altri come Pikachu e Panpour sembravano pensare che si trattasse di un'ottima idea. E non erano i soli, a quanto pareva... "Mi sembra una buona idea. Non mi sembra giusto che Dwebble debba sgobbare ancora, dopo che ha fatto tanta fatica per crearsi una conchiglia tutta sua." affermò Touko. "Quindi... penso che potremmo fargliene una noi! Non credo possa essere tanto difficile intagliare un pezzo di pietra, giusto?"

"In effetti non l'ho mai fatto finora... ma nemmeno io credo che sia impossibile. Forse... vale la pena di provarci. Spighetto, tra i tuoi talenti, non c'è per caso quello dell'intaglio della pietra?" chiese Misty al ragazzo dai capelli verdi, che ridacchiò imbarazzato e si grattò una guancia con un indice.

"Temo... di non avere molta esperienza in quel campo." confessò. "Tra le mie molte letture, ho anche incontrato qualche rudimento di scultura, ma temo che quello sia un campo nel quale non ho mai avuto la possibilità di provarmi. Tuttavia, trovo che l'idea sia molto interessante, e cercherò di dare una mano come posso."

"Bene, allora siamo tutti d'accordo!" affermò Touko, stringendo i pugni davanti a sè. "Che ne dici, Dwebble? Mi sembra una buona idea, no?"

Purtroppo, non sembrava che il simpatico paguro la pensasse allo stesso modo. Con un sospiro, Dwebble voltò le spalle ad Ash e al resto del gruppo, e zampettò lentamente verso Pansage, che ormai si era quasi del tutto ripreso, per scusarsi ancora per il suo comportamento. Il Pokemon Erba non sembrava serbare alcun rancore verso Dwebble, in ogni caso, e si limitò ad accettare le scuse con un cenno della testa.

"Ho come l'impressione che Dwebble non voglia farsi aiutare." rispose Misty, facendo una carezza sulla testa al suo Alomomola. Il pesce luna rosa annuì lentamente e poi si diresse verso Pansage, passando una pinna sul braccio destro della scimmietta verde, che recuperò completamente le forze nel momento in cui gli enzimi rigeneranti sparsi sulla pelle squamosa del Pokemon guaritore entrarono nel suo corpo. "Quand'è così... immagino che la cosa più importante da fare in questo momento sia trovare quei tre Dwebble prepotenti, e recuperare la conchiglia del nostro Dwebble prima che il loro capo la usi per abbellire la sua."

"Forse io un'idea ce l'avrei... potremmo cercare di attirare qui quei Dwebble con un'esca, e poi dare loro una lezione non appena tireranno fuori la faccia da terra!" propose Touko dopo averci pensato su un momento. "Abbiamo ancora un po' di cibo per Pokemon che possiamo usare per attirare la loro attenzione?"

"Per quello... certo che ne abbiamo. Ho fatto attenzione a comprare qualcosa in più rispetto a quello che ci sarebbe servito per il viaggio." rispose Spighetto, facendo un piccolo sorriso. "Sì, penso che si possa fare. Tutto sta nel tenere quei tre separati quando arriveranno. Ma per quello, credo che i nostri Pokemon saranno in grado di farcela. Okay, allora prepariamo la trappola, e cerchiamo di fare alla svelta. Non credo che quei Dwebble aspetteranno tanto a lungo prima di aggiungere la conchiglia del nostro Dwebble alla loro... collezione."

"Noi siamo pronti. Aspettiamo solo che ci venga dato il via!" affermò Ash, indicando tre dei suoi Pokemon che si erano già preparati, con delle ciotoline di cibo per Pokemon legate alla vita: Pikachu, Deerling ed Oshawott erano già schierati davanti a lui, pronti a partire ad un suo cenno...

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Poco più di dieci minuti dopo, il resto della trappola era già pronto: Karrablast e Tepig avevano anche loro una ciotolina legata in vita, e anche Pansage e Panpour si erano preparati allo stesso modo. Dwebble era in piedi accanto ad Ash e al suo gruppo di amici, e stava osservando con un po' di comprensibile ansia i tre gruppetti di Pokemon che si preparavano a partire. Non avrebbe mai immaginato che sarebbero arrivati a tanto per aiutare lui, un Pokemon che conoscevano al massimo da un'ora, e che tra l'altro non aveva fatto altro che causare loro dei problemi con la sua inesperienza... desideroso di assicurarsi che fossse tutto a posto, Dwebble si avvicinò al Pansage di Spighetto, e - chiaramente sentendosi ancora colpevole per prima - gli chiese se andava tutto bene... domanda a cui la scimmietta verde rispose senza alcun dubbio.

"Sage!" esclamò, facendo il segno dell'okay al Pokemon Coleottero / Roccia. Anche Panpour, pur decisamente più giovane ed inesperto di Pansage, sembrava pronto e determinato... e in effetti, Dwebble non si sarebbe stupito se Panpour avesse avuto intenzione di affrontare direttamente i tre Dwebble più grandi in combattimento. Per essere nato da pochi giorni, era già molto determinato e combattivo...

"Okay, ragazzi! Tenetevi pronti, credo che tra non molto si faranno vivi, quei tre!" esclamò Misty rivolta ai tre gruppi di Pokemon. "State attenti, e non fatevi cogliere impreparati! Panpour, mi raccomando, non correre rischi! Ricordati che sei ancora piccolo per una lotta vera e propria!"

"Panpour!" esclamò la scimmietta azzurra con fare deciso. Sembrava quasi che volesse dire a Misty di non farsi venire troppe ansie, e che in ogni caso lui se la sarebbe cavata. Deerling, dal canto suo, teneva le orecchie drizzate e pronte a captare qualsiasi suono potesse risultare sospetto... e infatti, nel momento in cui il Pokemon cerbiatto sentì qualcosa che si avvicinava, sotto forma di un lievissimo suono di terra smossa, si rese conto che era il segnale che attendeva, e alzò la testa, lanciando un acuto bramito di avvertimento al resto della squadra!

"Deer! Deer! Deerling!" esclamò, e Ash, superato un primo momento di stupore, diede il segnale di partenza battendo le mani. Tutti i Pokemon che fino a quel momento erano rimasti lì ad aspettare schizzarono via ad altissima velocità, ogni gruppetto in una direzione diversa, cercando di mettere quanta più distanza possibile tra sè e il resto dei Pokemon! Mentre Ash e i suoi compagni annuivano, incrociando mentalmente le dita e sperando che i loro Pokemon riuscissero a far funzionare la trappola, delle scie di terra smossa tagliarono improvvisamente il prato verde, segno sicuro che i tre Dwebble più grandi stavano tornando alla carica! Le tre scie di terra emersero e si diressero verso il punto da dove i Pokemon del gruppo di Ash erano partiti... ma non trovando nessuno, si fermarono e restarono lì per un paio di secondi, con l'aria di essere piuttosto confusi. Poi, ognuna delle scie di terra prese una direzione diversa e cominciò a seguire un gruppo diverso di Pokemon...

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, vedendo con piacere che la trappola stava funzionando e i Dwebble nemici si erano divisi. Spronò i suoi compagni, Deerling ed Oshawott, ad andare più veloci, e sia il cerbiatto che la lontra accelerarono quanto più gli era possibile, trascinandosi dietro un Dwebble che appariva sempre più frustrato ed irritato! Karrablast e Tepig stavano facendo la stessa cosa, preparandosi ad accogliere l'avversario non appena questo fosse sbucato da sottoterra... e anche Pansage e Panpour sembravano pronti ad accogliere il loro avversario!

La corsa durò ancora qualche secondo... e poi, Pikachu e i suoi due compagni si fermarono di colpo, cogliendo di sorpresa il Dwebble che li inseguiva, che non riuscì a frenare in tempo, e fece per passare oltre... se non fosse stato per una piccola sorpresa che Oshawott gli aveva riservato! La simpatica lontra prese fiato, mirò attentamente e spruzzò un potente getto d'acqua che intercettò Dwebble mentre stava emergendo dal terreno, colpendolo in piena faccia con una Pistolacqua e facendolo indietreggiare con una smorfia di disappunto! Il Pokemon nemico si spazzò l'acqua dal volto con le chele e si voltò irritato verso Pikachu e i suoi compagni... ma dopo tentato un attacco Lacerazione, che costrinse Deerling ad indietreggiare di qualche passo con un breve grido di dolore, Dwebble venne colpito da un Parassiseme che il Pokemon cerbiatto gli aveva scagliato contro! IL seme sbocciò quasi subito, trasformandosi in un'intricata rete di liane che si avvolsero rapidamente attorno al Dwebble nemico, impedendogli i movimenti e legando tra loro le chele! Il Pokemon paguro cercò disperatamente di liberarsi, tirando verso di sè e cercando di tagliare le liane con le pinze... ma Pikachu non gliene diede il tempo, e dopo essersi caricato per un attimo, scagliò addosso all'avversario un potente attacco Fulmine, centrandolo in pieno e facendolo irrigidire per qualche istante mentre la scarica elettrica percorreva sfrigolando il suo corpo segmentato. L'attacco cessò qualche istante dopo... e il Dwebble nemico, annerito e fumante, si accasciò a terra senza più forze. Pikachu annuì con aria di approvazione e si voltò verso i suoi due recenti compagni di squadra.

"Pika pika!" esclamò, scambiandosi un cinque con Oshawott.

"Oshawott!" La lontra marina fece il segno dell'okay e alzò la sua preziosa conchiglia in aria in segno di vittoria, e Pikachu si voltò verso Deerling, che si impennò sulle zampe posteriori e usò uno dei suoi piccoli zoccoli per dare il cinque al topolino elettrico.

"Deer, ling!"

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Tepig e Karrablast, da parte loro, non se la stavano cavando altrettanto bene. Stavano correndo con tutte le loto forze, ma ora il Dwebble avversario aveva accelerato e sembrava essere in procinto di raggiungerli. Non sapendo che cosa fare, Karrablast si diede una rapida occhiata attorno... e adocchiò due rocce poste a distanza ravvicinata l'una dall'altra. Il Pokemon scarabeo corrugò la fronte, continuando a correre alla stessa velocità, e iniziò a venirgli in mente un'idea...

"Karrrrr!" esclamò, indicando le due rocce con il piccolo corno che gli spuntava dalla testa. Tepig, inizialmente un po' dubbioso, fece come Karrablast gli aveva consigliato, e svoltò di botto, dirigendosi assieme al suo amico verso lo spazio ristretto tra le due rocce per passarci in mezzo. Come Karrablast aveva pensato, il loro inseguitore si affrettò dietro di loro, riducendo le distanze in maniera pericolosa! Appena in tempo prima che il Dwebble nemico potesse raggiungerli, Tepig e Karrablast passarono in mezzo alle due rocce, e il loro inseguitore emerse dal terreno per raggiungerli...

E, con un inquietante stridio della roccia sulla roccia, la sua conchiglia rimase incastrata tra le due pietre, lasciando il Dwebble nemico ad arrancare furiosamente, con le zampe penzolanti nel vuoto! Le sue chele scattarono in avanti, cercando di afferrare Karrablast e Tepig, che restavano fuori dalla loro portata e guardavano il Pokemon avversario con un certo compatimento... per poi decidere che era il caso di chiudere lì la questione, a modo loro.

"Tepig?" chiese il maialino di fuoco, al che il Pokemon Coleottero annuì con decisione... ed entrambi sferrarono il loro attacco contro il Dwebble avversario! Karrablast usò un attacco Bottintesta, colpendo la testa di Dwebble con la propria e lasciandolo stordito... poi, Tepig usò la sua Nitrocarica, avvolgendosi in un'aura di fiamme rosse e scagliandosi contro il suo avversario con tutte le sue forze! L'impatto fu tale che il Dwebble nemico venne scagliato via, disincagliandosi dalla scomoda posizione in cui si trovava... ma la cosa non gli fu utile in alcun modo, visto che un attimo dopo si accasciò a terra stordito, segnando la vittoria di due Pokemon di Touko... e Karrablast ghignò e annuì, orgoglioso di essere riuscito ad elaborare la strategia vincente da solo. Si voltò verso Tepig e annuì per ringraziare, e il maialino di fuoco tirò un piccolo sospiro e ringraziò a sua volta, muovendo vivacemente le orecchie.

"Tepig, pig!" esclamò.

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Panpour e Pansage erano riusciti a distanziare abbastanza il resto del gruppo, e si erano attirati dietro il Dwebble più grande, quello che era a capo del terzetto di prepotenti... ma ora si trovavano di fronte ad un piccolo problema: il loro avversario, accelerando di colpo, era passato sotto di loro mentre correvano, ed era emerso di fronte a loro, affrontandoli ed intimorendoli con le sue affilate chele! I due Pokemon scimmia si erano già messi in guardia, l'uno a fianco dell'altro, e si stavano preparando a combattere contro il Dwebble più grande, che però, forte del vantaggio del tipo su Pansage e della maggiore esperienza rispetto a Panpour, ostentava notevole sicurezza.

Pansage iniziò l'attacco scagliando un attacco Frustata contro il Dwebble nemico, facendo uscire delle liane simili a lunghi serpenti dalla sua corta pelliccia e avvinghiandole attorno alle chele del suo avversario, per poi tirare verso di sè e cercare di fargli perdere l'equilibrio. Il robusto Pokemon paguro, per niente preoccupato, tirò nella direzione opposta, iniziando una sorta di letale tiro alla fune tra i due combattenti... che venne interrotto quando Panpour decise di intervenire e spruzzò un attacco Pistolacqua in faccia al suo avversario, stordendolo e facendolo retrocedere. Con uno strattone, Pansage condusse a terra il sorpreso Dwebble nemico e lo tirò verso di sè, facendogli scavare per terra una piccola trincea con la faccia!

Ma il Pokemon paguro non era tipo da arrendersi così facilmente. Usando le zampe posteriori per tenersi bene ancorato al suolo, riuscì a rimettersi in piedi e mollò improvvisamente il contrasto, spingendo verso Panpour invece che opporsi ai suoi strattoni. Colta di sorpresa per un secondo, la scimmietta verde incespicò, ma riuscì a tenersi in piedi e scivolò agilmente a lato del suo avversario, cercando di farlo inciampare con le liane. Irritato, il Dwebble più grande si mosse di lato, zampettando come un granchio nel tentativo di evitare le liane del suo avvesario, ma ancora una volta distolse imprudentemente la sua attenzione da Panpour, che ne approfittò immediatamente. Dopo aver preso la mira per un istante, la scimmietta azzurra usò il suo attacco Dociascudo e scagliò una massa d'acqua verso l'alto, per poi farla ricadere a terra sotto forma di una fitta ed insistente pioggia che costrinse il Dwebble più grande a retrocedere con un verso infastidito. Come quasi tutti i Pokemon di tipo Roccia, anche lui non era esattamente entusiasta all'idea di essere bagnato...

Con un'esclamazione trionfante, Pansage incitò Panpour a darci dentro e a sferrare l'attacco decisivo al loro avversario... quando quest'ultimo, ripresosi più rapidamente di quanto le due scimmiette avessero previsto, guardò irritato i suoi avversari e tirò fuori esattamente quello che loro volevano farsi ridare da loro - la conchiglia di roccia che il Dwebble più grande aveva rubato! Per un attimo, Panpour e Pansage furono convinti che avesse intenzione di restituirla... ma rimasero cocentemente delusi quando il crostaceo la tenne bene alzata davanti a sè, piazzandola in modo che la due scimmiette non potessero attaccarlo senza rischiare di colpire la conchiglia e mandarla in pezzi! Con uno dei suoi ticchettii, il Pokemon Coleottero / Roccia avvertì i suoi avversari di non cercare di fare gli eroi!

"Pan! Panpour!" esclamò indignato Panpour, senza però riuscire a distrarre il Dwebble più grande, che sembrò anzi alzare le spalle come se gli insulti della scimmietta azzurra non potessero neanche toccarlo. Poi, iniziò a retrocedere, sperando di cogliere il momento giusto per sprofondare di nuovo sottoterra, e questa volta andarsene definitivamente...

Ma prima che potesse fare una sola mossa, una piccola ed agile figura simile ad un granchio senza conchiglia si avvicinò rapidamente al capo dei Dwebble e colpì con un poderoso attacco Lacerazione, raggiungendo il Pokemon Coleottero / Roccia al fianco e facendogli perdere la presa! Il paguro gigante scivolò a terra con un roco gemito di dolore, mentre Panpour e Pansage, dopo un attimo di sbalordimento, guardarono la figura che si rimetteva in guardia e si apprestava ad attaccare di nuovo. Si trattava del Dwebble senza conchiglia che Ash e i suoi compagni avevano cercato di aiutare, e che pareva aver deciso che era il momento di risolvere la questione personalmente!

Il Dwebble più grande si girò verso il suo rivale, e lo guardò con indignazione, come se si stesse chiedendo come mai un Pokemon tanto più piccolo di lui osava sfidarlo... e il più piccolo, senza lasciarsi intimorire, si scagliò contro il suo avversario con un attacco Lacerazione, sferrando un poderoso fendente con la sua chela destra. Ma il più grande si difese efficacemente, usando la conchiglia rubata del più piccolo per fermare l'attacco, che riuscì soltanto a rigare la superficie rocciosa della pietra intagliata con uno stridio penetrante. Il Dwebble più piccolo si ritirò allarmato, non volendo danneggiare la propria casa, e il più grande rispose afferrando un sasso da terra e scagliandolo con forza contro il più piccolo, centrandolo in testa e facendolo tentennare!

"Quelllo è un attacco Abbattimento..." spiegò Spighetto, immaginando che i suoi compagni di viaggio non lo avessero mai visto in azione. "E' un attacco di tipo Roccia che risulta particolarmente efficace contro i Pokemon Volanti, che vengono buttati a terra rimanendo vulnerabili."

"Capisco..." Rispose Touko. "Comunque quel Dwebble più grande è davvero un vigliacco! Non solo se la prende con i più deboli, ma si nasconde anche dietro la conchiglia del nostro amico per impedirci di attaccare come si deve! Accidenti, come vorrei andare là e dargli una lezione..."

Ash fece cenno alla sua compagna di viaggio di non farsi prendere la mano. "Aspetta, Touko, lasciamo che sia il nostro Dwebble ad affrontarlo, per il momento." spiegò il ragazzo di Biancavilla. "Se poi dovesse essere sconfitto, interverremo noi. Panpour e Pansage sono già lì, e potranno entrare in azione non appena ce ne sarà bisogno."

Un po' scosso, ma non ancora sconfitto, il Dwebble più piccolo si rialzò e si rimise in guardia, questa volta scegliendo una strategia difensiva in modo da costringere l'avversario ad abbassare la guardia e a mollare la sua improvvisata protezione. Reso baldanzoso dall'attacco andato a segno di un attimo prima, il Pokemon più grande decise che a quel punto tanto valeva arrischiare un attacco, e si fece avanti per sferrare un altro attacco Lacerazione... ma il piccolo Dwebble si spostò all'ultimo momento, rotolando di lato e facendo in modo che la chela del suo nemico lo mancasse e si piantasse nel terreno! Il Dwebble più grande, costretto a mollare la conchiglia rubata, reagì con rabbia, cercando di disincagliare la zampa, ma non fece in tempo prima che il suo più piccolo ma più agile avversario gli fosse addosso, sollevando entrambe le chele per poi sferrare un doppio fendente davanti a sè, disegnando in aria una sorta di gigantesca X! Il Dwebble più grande venne colpito in pieno, e rotolò per terra per una notevole distanza prima di fermarsi e rialzarsi lentamente... ma ormai aveva perso molta della sua baldanza, e non era più tanto sicuro di vincere, mentre il più piccolo era convinto di avere ora la vittoria in pugno, e si preparò a sostenere un altro attacco. Come era prevedibile, la rabbia aveva reso le mosse del Pokemon più grande più lineari, e i suoi movimenti più legnosi... e il Dwebble più piccolo non era certo tipo da farsi sfuggire un'occasione simile! Piazzandosi tra il suo avversario e la propria conchiglia, parò il successivo attacco Lacerazione che il Dwebble più grande usò contro di lui, e poi schivò quello dopo ancora, in modo da far stancare il suo avversario e metterlo alle strette. Cercando di mettere rapidamente fine allo scontro, il Dwebble più grande usò di nuovo Abbattimento, scagliando un sasso grande come il pugno di un uomo contro il suo avversario, che però ora si aspettava un attacco simile e riuscì ad evitarlo con uno scatto laterale. Il più grande spalancò gli occhi per il disappunto, capendo di essere rimasto senza difese... e il Dwebble più piccolo colpì di nuovo, eseguendo una seconda, potentissima Forbice X, che centrò il Dwebble più grande al fianco con una tale violenza che la sua conchiglia si infranse in mille pezzi, che si sparpagliarono tutt'attorno al campo di battaglia! Il Dwebble più grande, incredulo e sconvolto, fece qualche passo indietro e guardò il suo avversario, quasi senza riuscire a capacitarsi di quello che era successo... mentre il Dwebble più piccolo, sempre tenendo le chele alzate nel caso il suo avversario volesse tentare ancora qualcosa, si infilava con la parte posteriore del corpo nella conchiglia che lui aveva scolpito, e che per fortuna era rimasta relativamente intatta malgrado il combattimento. Sconfitto, e senza più una conchiglia, il Dwebble più grande si ritirò scavando nel terreno e scivolando in un tunnel, tenendo la testa bassa per la vergogna... e un attimo dopo, Dwebble controllò la conchiglia che aveva recuperato, e alzò una chela in aria in segno di vittoria, con tutti i Pokemon attorno a lui che festeggiavano per la sua vittoria!

"Bel colpo, Dwebble! Gliel'hai fatta vedere, a quel bulletto!" si complimentò Misty. "E... siamo contenti che tu abbia ritrovato la tua conchiglia! Ottimo lavoro!"

Il paguro ringraziò Ash, i suoi compagni, e tutti i loro Pokemon con un cenno della testa, e Pikachu strizzò un occhio al Pokemon Coleottero / Roccia e gli fece il cenno dell'okay, prima di rivolgersi ad Ash e fare una domanda. "Pika pi, pika pikachu pika pika?£

Ash diede una rapida occhiata al suo orologio, rendendosi conto che i minuti erano volati, e che erano un po' in ritardo rispetto alla loro tabella di marcia. "In effetti, forse ora sarebbe il caso di partire, se vogliamo arrivare a Zefiropoli entro domani mattina." affermò. "Beh... allora, Dwebble, credo che ci salutiamo qui. E' stato un piacere darti una mano... e speriamo che quei prepotenti non ti disturbino più!"

"Già... ariivederci, Dwebble, e stacci bene!" affermò Touko... almeno finchè Dwebble non raggiunse lei e il resto del gruppo, continuando ad emettere il suo verso ticchettante, e la ragazzina dai capelli castani sbattè gli occhi un paio di volte, intuendo cosa stava chiedendo il Pokemon paguro. "Ehm... ho come l'impressione che voglia viaggiare anche lui con noi, ragazzi..."

Dwebble annuì, andando verso Spighetto, che lo guardò attentamente, in modo da fare una sua analisi sulle caratteristiche di quel Pokemon. Dopo qualche secondo, il giovanotto dai capelli verdi annuì, e tirò fuori una Pokeball per farci entrare dentro il simpatico Pokemon paguro. "Bene... mi sembra che questo Pokemon si accompagni bene con il mio Pansage, quindi... d'accordo!" affermò, lanciando la sua sfera che andò a toccare la zampa destra alzata di Dwebble e lo risucchiò dentro. Dal momento che Dwebble aveva scelto volontariamente di farsi catturare, non ci volle molto perchè la sfera smettesse di muoversi ed emettesse il suono ormai solito che segnalava che tutto era andato bene! Spighetto raccolse da terra la sfera e si scambiò uno sguardo di intesa con Pansage, che annuì e fece il segno dell'okay.

"Bene... e così adesso abbiamo un nuovo amico in squadra!" commentò Ash, mettendo affettuosamente una mano sulla spalla di Misty. "Meglio, più siamo più festa facciamo! E credo che quando arriveremo a Zefiropoli... beh, ci sarà parecchio da festeggiare, una volta che io e Touko avremmo ottenuto la seconda medaglia!"

"Pikachu!" assentì Pikachu.

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Nel frattempo, alle porte di Zefiropoli, una città dall'accattivante aspetto di un villaggio di pionieri immerso nel verde, con solo qualche modernità in più a non farla sembrare uscita da un vecchio film western, tre figure ben conosciute, seppur in quel momento travestite, si stavano avvicinando, godendosi lo spettacolo della lussureggiante natura che circondava la città, e l'impressionante profilo della grande costruzione simile ad un municipio che svettava su tutti gli altri edifici...

"Bene, bene... e finalmente siamo a Zefiropoli!" affermò la figura più piccola, la cui voce ricordava il miagolio di un gatto, che in qualche modo imitava la voce umana. "Devo ammettere che le città, qui ad Unima, sono tutte uniche... ogni città ha qualcosa di spettacolare."

"Questo è vero..." rispose il ragazzo dai capelli azzurri che camminava a fianco della figura più piccola. "Ma c'è una cosa che non mi spiego... mi potreste ricordare che cosa ci stiamo facendo qui? Cosa siamo venuti a cercare?"

La ragazza che camminava vicino a lui sospirò e scosse la testa. "La prossima volta, James, ascolta quando la gente ti parla, no?" lo rimbeccò Jessie. "Comunque... noi siamo qui per consultare la fornitissima biblioteca di Zefiropoli, dove troveremo sicuramente dei dettagli molto interessanti sui Pokemon Leggendari di Unima... in particolare, questi Sacri Spadaccini di cui abbiamo sentito parlare! Credo proprio che avremo da divertirci a cercare..."

"Beh, poco importa." disse Meowth, sfregandosi le zampe tra loro. "L'importante è che qui ci sia quello che cerchiamo... e poi, quando lo comunicheremo al capo, sicuramente ne sarà soddisfatto! Preparati, Unima, perchè stai per conoscere il Team Rocket!"

Un sogghigno astuto apparve sul volto del Pokemon felino, e i suoi occhi brillarono acutamente mentre lui e i suoi inseparabili amici e complici si avvicinavano alle porte di Zefiropoli...

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Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 14 - Una notte al museo

Finalmente, mentre il sole si alzava nel cielo, illuminando i cieli di Unima, il gruppo di Ash era arrivato alla città di Zefiropoli - una cittadina che ricordava non poco una città di frontiera americana, con costruzioni in legno di due piani al massimo, attraversata da un binario della ferrovia che tagliava quasi in due il centro abitato, passando accanto ad una stazione in vecchio stile. C'era un'aria di accoglienza e familiarità, e la città era resa ulteriormente spettacolare da dei disegni vivacemente colorati che venivano messi in mostra sulle pareti in legno dei magazzini e delle case. Mentre si addentravano nella città, guardandosi attorno per ammirare le novità e le meraviglie del posto, Ash e i suoi compagni cominciarono anche a cercare dei punti di riferimento per orientarsi. Anche se la cosa non era propriamente difficile, ci avevano messo un po' per trovare il centro Pokemon, visto che non assomigliava molto a quelli che si trovavano in altre città di Unima che avevano visitato. Detto questo, la prima impressione era stata molto positiva per tutti... e in particolare per Pikachu, che in quel momento stava zampettando da un lato all'altro della strada principale, ammirando i disegni sui muri degli edifici.

"Pika pikachu!" esclamò lo starter di Ash, indicando un disegno che rappresentava un gruppo di Pokemon simili a dei Tauros, ma in qualche modo più tozzi e muscolosi, con delle criniere ricciolute attorno alla testa e al collo - talmente ricciolute da sembrare che indossassero delle parrucche castane in stile afro - , che galoppavano in una immensa prateria assolata, con il sole sulla faccia. Ash, interessato a quella rappresentazione, raggiunse il suo topolino elettrico e lo prese in braccio, per poi mettersi a guardare il disegno assieme a lui.

"Non avevo mai visto una città come questa, Touko." affermò Misty, raggiungendo Ash e guardando in giro a sua volta, per vedere se magari c'era anche qualche bella rappresentazione di Pokemon d'Acqua. "Gli abitanti che usano le pareti delle loro costruzioni come delle vere e proprie tavole... dà l'impressione di un posto un po' rustico, ma accogliente."

"E' vero." rispose la ragazzina castana, aggiustandosi il berretto sulla testa e riavviandosi la folta coda di capelli. "In effetti, Zefiropoli è nata come una città di pionieri... ma già a quei tempi era conosciuta come una città d'arte, e i cittadini utilizzavano tutto quello che avevano sottomano per cercare di creare delle opere d'arte. Questa sua... doppia natura, per così dire... è il motivo per cui Zefiropoli è ben conosciuta qui ad Unima."

Ash annuì, senza staccare gli occhi dal disegno dei Pokemon simili a bisonti. "Hmm, interessante. E... quei Pokemon disegnati lì, che cosa sono? Mi pare di capire che sono molto importanti per Unima..." commentò.

Fu Spighetto, da grande esperto che era, a dare la risposta alla domanda di Ash. "Quelli che vedi, Ash, sono dei Bouffalant, e sono dei Pokemon che vivono in grandi branchi nelle praterie più remote di Unima, lontani dalla maggior parte degli insediamenti umani. Sono una parte molto importante dell'ecosistema di Unima, e nell'immaginario comune sono visti come un simbolo di tenacia e adattabilità." affermò. "Quindi... sì, sono dei Pokemon molto amati dagli abitanti di Unima."

Ash annuì con evidente interesse, appoggiando una mano sulla spalla di Misty. "Davvero interessante. Spero di vederli presto dal vivo, questi Pokemon!" affermò. Poi, il suo carattere competitivo si fece sentire di nuovo, e il giovane campione di Kanto fece la domanda che lo premeva di più. "Beh... comunque, per adesso, queste cose possono attendere. Piuttosto, Spighetto... sai per caso dove si trova la Palestra, in questa città? Quando io e Touko ci saremo preparati per bene, andremo a sfidarla!"

Misty ridacchiò tra sè, concludendo che questa parte del carattere di Ash non sarebbe mai davvero scomparsa... e Spighetto, dopo aver dato una rapida occhiata alla mappa di Unima che teneva con sè, indicò un edificio dall'aspetto solenne che si ergeva nel centro della città, svettando su tutti gli altri. "Dovrebbe essere lì, se non ricordo male." affermò. "Quella è la Palestra di Zefiropoli e, al tempo stesso, anche la sua biblioteca più fornita, e il suo celeberrimo museo di storia naturale." affermò il giovanotto dai capelli verdi. "Si tratta di un edificio storico di enorne importanza, e tra le cose che mette in mostra ci sono numerosi esemplari di fossili e scheletri di animali di vario tipo. La capopalestra Aloè è un tipo un po' particolare, ma vi posso assicurare che è una che sa fare molto bene il suo lavoro... e se pensate che vi sarà facile solo perchè usa Pokemon di tipo Normale, vi dico subito che è un'impressione sbagliata: è in effetti considerata uno dei più grossi ostacoli per coloro che ambiscono alla possibilità di competere nel campionato di Unima."

"Beh, non sarà certo un ostacolo a scoraggiarmi!" affermò con decisione Touko. "Si tratterà di capire quali sono i suoi punti deboli... e magari lavorare un po' sulle nostre strategie! Allora, Ash, che ne dici? Chiediamo una battaglia in doppio con lei?"

"Certamente! Sarà senz'altro più divertente!" esclamò Ash. "E sarà un buon modo per far fare un po' di esercizio ad Oshawott! Non vedo l'ora di cominciare!"

Ash e Touko si scambiarono un cinque, e Pikachu annuì con aria di approvazione, davanti allo sguardo di Misty e di Spighetto. La ragazzina dai capelli rossi, con sua sorpresa, provò però una sensazione sgradevole nel momento in cui vide le mani di Ash e Touko incontrarsi. Che strano, non le era mai capitato di provare una cosa simile quando Ash faceva la stessa cosa con Vera o con Lucinda. Perchè adesso, così all'improvviso, non le piaceva che Ash si scambiasse una stretta di mano con Touko?

Sospirò e decise di non pensarci. In quel momento, la cosa che le interessava di più era vedere la nuova città... e magari fermarsi da qualche parte a prendere qualcosa, visto che la colazione che avevano fatto quella mattina era stata un po' frugale... "Senti, Spighetto... prima di fare ogni altra cosa, non sai se per caso c'è un bar, da queste parti, dove potremmo prendere qualcosa? Dopo aver fatto tutta questa strada, magari avete anche voglia di bere un'aranciata, o che so io." chiese al ragazzo dai capelli verdi, che come sempre si rivelò molto ben informato e previdente, e tirò fuori dal suo zaino una guida tascabile, aprendola e raggiungendo la parte dedicata a Zefiropoli.

"Penso che sarebbe un'ottima idea, Misty. E a questo proposito..." disse, cercando nella pagina a cui era arrivato. "Ah, eccolo qui. La Cafè Warehouse, che si trova, guarda caso, proprio vicino al Museo di Storia Naturale. Dicono che la cucina, in quel luogo, sia particolarmente buona, e che ogni mercoledì ci sia la possibilità di avere una bevanda in omaggio. E guarda caso, oggi è proprio mercoledì, quindi... penso che ci convenga fare un salto!"

"D'accordo, per me non c'è problema!" affermò Ash, sando uno sguardo a Pikachu, che rispose facendo il segno dell'okay. "Tra l'altro... potrebbe essere anche un modo per sapere qualcosa in più sulla Capopalestra Aloè. Immagino che qui, nella sua città, sia una personalità molto conosciuta e amata!"

Misty battè le mani tra loro. "Perfetto, allora siamo d'accordo!" affermò, mentre i quattro ragazzi e la loro mascotte gialla si dirigevano verso il loro prossimo "obiettivo". Almeno per adesso, quell'antipatica sensazione che aveva provato quando Ash e Touko le erano sembrati più vicini di quanto a lei facesse piacere...

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La Cafè Warehouse era un po' come il resto della città - un posto rustico ma allegro, che non lasciava molto spazio alla stravaganza, ma dava comunque l'impressone di un posto comodo, tranquillo e accogliente. Proprio come Ash e i suoi compagni si erano aspettati, quel giorno il bar era abbastanza affollato, almeno a giudicare da quante persone erano sedute all'esterno, su tavolini bassi ricavati in legno di quercia, sotto una tettoia fatta di assi di legno levigate che fornivano una discreta protezione dalla calura del giorno. Dopotutto, era da poco iniziata l'estate, e in un continente come Unima, il callore in qualche modo sembrava farsi sentire di più... A completare l'immagine di un luogo accogliente e allegro ci pensava un suonatore di fisarmonica che, in piedi vicino all'ingresso dell'edificio, si stava esibendo in una dolce melodia, circondato da una piccola folla di curiosi che mettevano di frequente qualche moneta in una scatoletta di legno ai piedi dell'uomo. Ash, Pikachu e i loro amici si fermarono a loro volta ad ascoltare per un po', e dopo aver lasciato anche loro qualche soldo al suonatore, entrarono nel bar, sperando che fosse rimasto un posto libero.

"Mi sa tanto che l'offerta del mercoledì fa gola un po' a tutti quanti." disse Touko, guardando i tavoli che ormai erano quasi tutti occupati. "Magari troviamo qualcosa di libero più in là, o magari... hey, aspettate! Mi sembra di vedere che ci sono dei posti liberi lì, al banco del bar!"

"Dove, dove?" chiese Ash, voltando lo sguardo in direzione del bancone, dove in qualche modo erano rimasti liberi quasi tutti gli sgabelli. Soltanto uno di essi era occupato, da un giovanotto in maglietta bianca con addosso un berretto nero con il frontino che sembrava aspettare il suo ordine. C'erano due posti vicino a lui, ed Ash pensò che sarebbe stata una buona idea unirsi a lui e cercare di fare un po' di conversazione - chissà, magari poteva rivelarsi un buon compagno. "Ah, eccoli lì! Okay, allora... andiamo lì e ordiniamo! Voi che cosa prendete?"

"Beh... io ammetto che mi piacerebbe mangiare un pasticcino, o comunque qualcosa di dolce!" ammise Misty, mentre il quartetto e il loro Pikachu si avvicinava al banco. Il topolino elettrico drizzò le orecchie in segno di approvazione, ma subito dopo assunse un'espressione sorpresa nel momento in cui si avvicinò al ragazzo seduto al banco del bar. Aveva visto in lui qualcosa di familiare... non era ben sicuro, ma era convinto di aver già visto quel ragazzo da qualche parte, e anche di recente!

"Pika pikachu? Pika pi!" esclamò il Pokemon Elettro, tirando un po' la gamba dei pantaloni del suo allenatore, che guardò in basso, verso il suo starter, e gli chiese cosa volesse dire... Quando Pikachu indicò verso il ragazzo seduto al banco, Ash e i suoi compagni guardarono meglio nella sua direzione, e a sua volta, il ragazzo seduto al banco si accorse della loro presenza e si voltò verso di loro, rivelando che stava scrivendo qualcosa su un quaderno posto davanti a sè, sul banco del bar... e rivelando i suoi lunghi capelli verdi chiari un po' spettinati, e il suo volto pulito e onesto, che fece subito ricordare ad Ash, Pikachu, Misty e Touko chi fosse la persona davanti a loro: si trattava nientemeno che di N, quel ragazzo misterioso ma gentile che avevano conosciuto a Quattroventi, poco dopo il discorso che il Saggio Ghecis aveva fatto alla popolazione... ed N stesso sembrò riconoscerli, visto che spalancò gli occhi in un'espressione di gradita sorpresa.

"Ehilà! Tu... tu sei N, non è vero?" esclamò Touko dopo un'istante di sorpresa. "Mi ricordo di te! Ci siamo visti a Quattroventi!"

"Anch'io mi ricordo di voi. Non mi aspettavo però di rivedervi così presto." disse N con un sorriso cordiale, facendo cenno ai ragazzi di sedersi accanto a lui. "Ash, Pikachu, Misty, Touko... e non credo di aver mai conosciuto il vostro nuovo compagno."

"Piacere di conoscerla, monsieur N. Il mio nome è Spighetto, e sono uno dei Capipalestra di Levantopoli. Forse avrà sentito parlare del ristorante gestito da me e dai miei fratelli." Spighetto, dopo aver dato una breve occhiata al giovanotto, tese la mano verso di lui e si presentò con tutta l'eleganza che gli era propria. N ricambiò il gesto, e i due ragazzi si presentarono l'uno all'altro... ma per qualche motivo, Spighetto ebbe l'impressione che il misterioso ragazzo fosse diventato, per giusto un attimo, un po' più freddo mentre gli stringeva la mano. Non sapeva bene cosa gli desse questa impressione... ma c'era una strana espressione negli occhi di N, una che esprimeva un vago risentimento, per motivi che Spighetto non avrebbe saputo spiegare.

"Il piacere è mio." rispose tranquillamente N, mentre i ragazzi prendevano posto vicino a lui, ed Ash dava un'occhiata incuriosita al quaderno che N aveva appoggiato davanti a sè: c'erano una penna e una matita poste sulle pagine in modo da tenere il segno, e sulle pagine quadrettate erano scritte delle formule matematiche che fecero quasi subito girare la testa al ragazzo di Biacavilla: funzioni, derivate, integrali... non certo il tipo di aritmetica che si insegna a scuola!

Notando che Ash e Pikachu stavano dando un'occhiata alle operazioni algebriche che stava facendo, e le espressioni di assoluto smarrimento e confusione che troneggiavano sui loro volti, N si voltò verso i due amici. "Ah... scusate, amici. Mentre aspettavo, mi sono messo a fare qualche piccola operazione matematica, giusto per tenere la mia mente un po' attiva." spiegò. "Questi esercizi sono ottimi per non perdere la mano e non dimenticare le regole."

"Piccola operazione matematica, dice lui..." mormorò Misty, con un grosso gocciolone di sudore dietro la nuca. Anche lei si era trovata del tutto spiazzata davanti alle complesse operazioni che N sembrava considerare come qualcosa di routine!

"Pika pika..." Pikachu si massaggiò la testa, cercando di evitarsi una colossale emicrania, e guardò verso Ash con aria comprensiva, ricevendo in cambio un cenno di assenso da parte del suo allenatore.

"S', sono d'accordo con te, Pikachu... io mi ci perderei subito, tra queste cose!" affermò. "Ti invidio un po', N... tu riesci a farle senza problemi, ma per me tutte queste operazioni sono il caos più totale!"

N ridacchio gentilmente, mentre accettava la sua ordinazione dalla barista - un bicchiere alto e lungo, pieno di una bevanda arancione che probabilmente era succo d'arancia o di carota. "La matematica, amico mio, è quanto al mondo più si avvicina alla perfezione." spiegò N. "L'ordine, con l'apparenza del caos. Nulla è lasciato al caso, ogni possibilità è governata da regole ben precise, che consentono sempre di arrivare ad una conclusione sicura. Io... penso che in fondo sia così anche per il mondo che ci circonda, anche se a noi comunemente sfuggono certe sue regole fondamentali. Per raggiungere una migliore comprensione di ciò che abbiamo attorno, io penso che ci sia bisogno di conoscere una formula particolare... una regola che comprenda tutte le altre, eccezioni, generalizzazioni... capisci quello che voglio dire, Touko?"

La ragazzina dai capelli castani stava guardando N con un'espressione che faceva benissimo capire che non aveva la benchè minima idea di cosa il giovane stesse parlando: gli occhi ridotti a due puntini neri, e la mascella inferiore abbassata fino quasi a toccare il banco del bar! "Ehm... credo che... beh... a spizzichi e bocconi, in qualche modo, posso anche arrivare a capire cosa vuoi dire... più o meno..." ammise. "Ma... credo di avere bisogno di migliorare un po' i miei voti in matematica, prima di riuscirci!"

"Beh... non è un problema." affermò N, comprendendo che i suoi ragionamenti non erano per tutti. "Sono sicuro che più avanti comprenderete quello che voglio dire... e in quel momento potremo concludere questa discussione, e forse giungere ad una soluzione soddisfacente per tutti. Nel frattempo... penso che sia giusto goderci questi momenti in compagnia, e goderci qualcosa da bere assieme."

"Succo di carota, immagino." affermò Misty guardando la bevanda del ragazzo più grande, che la corresse con un piccolo cenno della testa.

"Più esattamente, Misty, è succo di arancia, carota e limone. Il miscuglio ideale per il fabbisogno quotidiano di vitamine." affermò. Ne bevette un sorso, mentre dietro di lui e il resto del gruppo passavano due uomini vestiti da contadini, che stavano discutendo tra loro a voce piuttosto alta, facendo in modo che anche con tutta la più buona volontà, Ash e il suo gruppo non potessero fare a meno di sentire i loro discorsi.

"Dì un po', Cletus, l'hai sentita, quella storia?" stava chiedendo uno di loro, un vecchietto con il cappello di paglia dalle falde larghe. "Sembra che lì, al Museo di Storia Naturale di questa città, stiano accadendo cose molto strane... inquietanti, oserei dire."

"Già... mi risulta che alcuni individui abbiano detto di essere stati inseguiti da alcuni fossili nel bel mezzo dei corridoi del museo, e altri hanno detto di aver visto delle fiammelle traslucide che fluttuavano nel buio, e delle strane voci che riecheggiavano nei corridoi." rispose l'altro, un tizio dalla barba incolta e dagli spettinati capelli neri. "Opera di un Pokemon di tipo Spettro, se vuoi la mia. E dire che stavano per aprire la nuova ala del museo, quella dedicata ai Pokemon preistorici di Kanto, Johto, Hoenn e Sinnoh."

Il vecchietto alzò le spalle. "Tipico dei Pokemon Spettro... fanno sempre questi scherzi idioti perchè si divertono a fare del male." affermò scuotendo la testa. "E' una vera seccatura. Ma del resto cosa puoi aspettarti da quei mostri?"

Un'espressione infastidita apparve sul volto di N, e il ragazzo dai lunghi capelli verdi fece per alzarsi dal suo posto... quando Touko lo anticipo', alzandosi dal suo sgabello per richiamare i due uomini. "Un momento, signori! Cosa volete dire, che i Pokemon Spettro sarebbero dei mostri?" esclamò la ragazza castana. "Sono dei Pokemon come tutti gli altri, e non esiste una cosa come un Pokemon cattivo! Se è vero che ci sono dei Pokemon Spettro nel Museo di Zefiropoli, e se stanno davvero facendo queste cose... allora ci deve essere un motivo! Non posso pensare che lo faccia soltanto perchè si diverte a fare del male agli esseri umani!"

Mentre i due uomini ammutolivano, ed N sbatteva gli occhi con espressione impressionata e soddisfatta al tempo stesso, anche Ash si alzò dal suo posto, e con voce calma ma ferma cercò di correggere i due individui. "Sì, io penso che la mia amica abbia ragione. Non esistono Pokemon cattivi... i Pokemon fanno tutto per un motivo ben preciso." Si ricordò, di sfuggita, della Togepi cattiva che aveva incontrato a Sinnoh, e che in seguito era diventata un membro della squadra di Damien... ma si disse che quella era un caso su un milione, e non faceva testo. "Credo che si tratti solo di capire quale sia questo motivo e convincere il Pokemon, chiunque esso sia, a cessare le ostilità."

"Ben detto, Ash!" gli fece eco Misty. Sempre seduto al suo posto, N annuì serenamente tra sè. Allora non aveva visto male... quei due allenatori erano qualcosa di diverso dagli altri, e forse loro meglio di chiunque altro avrebbero capito lo scopo del nuovo mondo che N avrebbe creato, in un futuro sperabilmente non troppo lontano...

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La curiosità era stata infine più forte di qualsiasi avvertimento che il museo di Zefiropoli fosse diventato un posto pericoloso. Poco dopo aver preso qualcosina da mangiare, annaffiato dalla Coca-Cola gratis che lo staff del Cafè Warehouse aveva offerto come occasione del mercoledì, il quintetto, ora affiancato da N, aveva saldato il conto e si era diretto verso il grande edificio che svettava su tutte le altre costruzioni di Zefiropoli - il Museo di Storia Naturale, attorno al quale si era in quel momento riunita una discreta folla che sembrava stare discutendo sugli eventi che si erano verificati negli ultimi tempi, ognuno cercando di proporre una soluzione o la propria personale interpretazione dei fatti.

"Io permango della mia idea, in ogni caso. Cioè, che esiste per tutto una spiegazione logica." affermò Spighetto, dopo aver sentito alcuni superstiziosi vicino a lui che chiacchieravano di una maledizione che era stata lanciata sul museo. "Beh... vedo che il museo è ancora aperto, in ogni caso. Proviamo ad entrare e a fare qualche domanda in giro?"

"CRedo che sia il modo migliore per farsi un'idea di cosa stia veramente accadendo." affermò Misty, mentre il gruppo cominciava a salire i gradini del museo e raggiungeva l'ingresso, dove due persone stavano rispondendo alle domande di alcuni cronisti - un ometto vestito di un completo grigio scuro, con corti capelli castani scuri e un paio di occhiali da vista, che dava l'impressione di essere un po' insignificante... e una donna di colore dal fisico robusto, con una folta capigliatura piena di ricci di colore smeraldino che si ergeva di diversi centimetri sulla testa, con occhi dello stesso colore, vestita di una camicia bianca a maniche corte, un paio di ampi pantaloni verdi e un paio di scarpe marroni chiare. Laddove l'uomo sarebbe facilmente passato inosservato, la donna dava l'impressione di essere una persona energica, nonostante la non più giovane età - probabilmente aveva da poco raggiunto la quarantina o vi si stava avvicinando - e Touko immaginò che si trattasse della moglie dell'uomo. In quel momento, entrambi stavano rispondendo, con aria un po' irritata, alle domande che venivano loro rivolte dalle persone riunite lì attorno.

"Per favore... per favore, signori, le domande uno alla volta!" stava dicendo in quel momento la donna di colore, aggiustandosi un grembiule che portava sulla schiena, legato attorno alla vita. "Innanzitutto, non possiamo dire con certezza di che Pokemon si tratti se non lo abbiamo neanche visto. E per lo stesso motivo, proprio perchè non abbiamo mai visto questo Pokemon e non sappiamo quali potrebbero essere le sue motivazioni, non possiamo dirvi altro su cosa intendiamo fare per rimuoverlo. Abbiate un po' di pazienza, e lasciateci il tempo di ideare una possibile contromisura. Vogliamo muoverci solo dopo essere sicuri del tipo di Pokemon con cui abbiamo a che fare."

"Va... va bene..." disse il cronista con cui stava parlando, non troppo convinto. La donna di colore e l'uomo vestito di grigio si scusarono e ritornarono all'interno del museo, mentre il resto delle persone tornava alla piazza principale di Zefiropoli... e Ash e i suoi compagni pensarono che quello fosse il momento adatto per entrare nel museo e chiedere qualche informazione.

"Quella signora è Aloe, la capopalestra di questa città." spiegò Spighetto, indicando la donna di colore prima che quest'ultima rientrasse nel museo. "E quell'uomo con lei dovrebbe essere suo marito Cirillo. Forse è il caso di parlare con loro... potranno darci qualche indicazione in più."

"Beh, era comunque mia intenzione." disse Ash, raggiungendo l'ultimo degli scalini di ingresso al museo, ed entrando per primo attraverso le porte girevoli. Nella hall di ingresso del museo c'erano ancora diverse persone, che sembravano indifferenti alla notizia che il museo fosse stato infestato da Pokemon Spettro, o che magari non credevano che la notizia fosse vera, ma per fortuna, Aloè aveva un aspetto abbastanza distinto da spiccare nel bel mezzo della folla, e l'uomo vestito di grigio che doveva essere suo marito non era molto distante. In quel momento, i due stavano dando un'occhiata ad alcuni fossili che erano in esposizione in alcune vetrine, come se volessero verificare se per caso non fossero stato spostati da lì durante la notte. Vedendo che questa era l'occasione migliore per parlare con loro, il gruppo li raggiunse, e Touko per prima richiamò la loro attenzione schiarendosi la voce.

"Ehm... mi scusi, signora Aloè..." disse la ragazzina castana. Marito e moglie alzarono lo sguardo dai fossili che stavano osservando - e che, dai ricordi che Ash aveva, sembravano essere fossili di Kabuto e di Omanyte -, e nonostante non sembrassero aspettarsi la loro visita, accolsero i nuovi arrivati con cordialità.

"Hey, guarda un po' cosa abbiamo qui! Un bel gruppetto di allenatori di Pokemon, a quanto vedo!" esclamò giovialmente Aloè. "Benvenuti al Museo di Storia Naturale di Zefiropoli. Io sono Aloè , direttrice del museo e Capopalestra di questa città."

"E io ho l'onore di essere il vicedirettore Cirillo, e il marito di quella bella signora." disse l'uomo, facendo un inchino cortese. Tutti i ragazzi ricambiarono il saluto. "Immagino che voi siate qui per poter sfidare mia moglie per la Medaglia Base, dico bene?"

"Beh... in realtà quello verrebbe dopo." affermò Ash, dopo aver dato un'occhiata al resto dei suoi compagni. "Il fatto è che... abbiamo anche noi sentito parlare dei misteriosi eventi che si sono verificati in questi ultimi giorni al museo, e abbiamo pensato che forse avremmo potuto dare una mano anche noi. Certe persone credono che questi incidenti siano dovuti ad un Pokemon che si diverte a fare del male..."

"Ma non può certo essere così." continuò N, calmo ma fermo, guardando Aloè con estrema serietà. "I Pokemon non fanno del male per il gusto di farlo. Sono creature meravigliose che seguono la loro natura, quindi non crediamo alle voci degli ignoranti."

"Beh, forse dirlo così è un po' troppo diretto..." affermò Misty, un po' imbarazzata dal modo di parlare diretto del ragazzo dai capelli verdini. N le piaceva, era sicuramente una persona di cui fidarsi... ma certi suoi modi di fare la trovavano spiazzata. "Però... sì, noi pensiamo che se sitratta di un Pokemon, possiamo trovarlo e capire il perchè si comporta così. Certo, immaginiamo che voi sareste in grado di gestire la situazione anche senza di noi, ma abbiamo pensato che avreste comunque gradito una mano."

"Quindi... eccoci qui. Qualunque sia il problema, noi cercheremo di dare una mano per quanto possibile." concluse Touko. Aloè e Cirillo rimasero ad ascoltare i ragazzi, e la donna di colore annuì, approvando il modo di fare dei ragazzi.

"E va bene. Ci fa molto piacere poter contare sul vostro aiuto, ragazzi, quindi... se promettete di non fare imprudenze, potete darci una mano con le ricerche." affermò la donna. "Tesoro, puoi far vedere loro la biblioteca?"

"Certamente, cara... dopotutto è lì che si sono verificati la maggior parte di questi strani eventi." rispose Cirillo, per poi fare cenno al resto del gruppo di seguirlo. "Prego, seguitemi, ragazzi. Vi spiegherò per sommi capi cosa è successo, e vi farò vedere dove si sono verificati questi eventi inquietanti."

"Grazie mille, monsieur. Per noi sarà un onore." affermò Spighetto, seguendo il vicedirettore del museo attraverso un corridoio e all'interno di una grande e spettacolare sala, sobriamente decorata ma molto elegante, all'interno della quale erano ordinatamente disposti diversi fossili... e in mezzo a questi, svettava quello che Ash, Pikachu e Misty riconobbero subito come lo scheletro di un Dragonite, messo in piedi sulle zampe posteriori, reso immediatamente riconoscibile dal piccolo corno appuntito posto in cima al cranio, e dalle piccole ali che fuoriuscivano dalla schiena.

"Questo... è il fossile di un Dragonite, non è vero, signor Cirillo?" chiese Ash, giusto per cnfermare la propria impressione. N si fermò per un attimo ad ammirare il fossile del maestoso Pokemon Drago / Volante, mostrando quella che sembrava essere una certa malinconia davanti al destino di una creatura così grande e possente , che pure aveva dovuto arrendersi anche lei all'inesorabile scorrere del tempo.

L'uomo annuì, fermandosi a sua volta per qualche momento davanti allo scheletro fossile. "Sì... possiamo dire che questo è il pezzo forte della nostra collezione." spiegò. "E' un pezzo unico nel suo genere, estremamente raro e prezioso. Capirete quindi che dobbiamo prendere tutti i provvedimenti necessari per evitare che venga danneggiato, rubato o cose del genere. Per il nostro museo sarebbe la rovina, e sarebbe una perdita incredibile per la scienza."

"Comprensibile..." affermò Touko, guardando poi in direzione di N. Il ragazzo misterioso si era fermato lì, davanti allo scheletro di Dragonite, e lo guardava pensieroso, con un'espressione severa ed intensa che Touko faceva fatica ad immaginare sul voltto di un ragazzo che non doveva ancora aver compiuto diciotto anni. "Em... tutto bene, N? C'è qualche cosa che non va?"

"No, Touko. Stavo solo... riflettendo." rispose, con quel fare sibillino che Touko trovò per qualche motivo affascinante e misterioso. "Pensavo che... certo, la morte è il destino di tutto ciò che vive, ed è una cosa a cui noi comuni mortali dobbiamo rassegnarci. Una cosa che dobbiamo accettare. Tuttavia... è comunque triste vedere una creatura così bella e possente è comunque destinata a tornare ad essere polvere della terra. Non hai mai avuto questo pensiero anche tu?"

Ancora una volta, la ragazzina si bloccò, stupita dalle parole di N. In effetti, lei non ci aveva mai pensato più di tanto. Certo, lei sapeva che la morte era il destino di tutti - ma non si era mai fermata a fare quei ragionamenti che ad N invece sembravano venire naturali. C'era decisamente un bel divario tra lei e quel misterioso ragazzo. Qualcosa che lei non riusciva a spiegare molto bene a parole, e che le faceva chiedere quale fosse il passato di N, per averlo portato a diventare così. Veramente un mistero... e sarebbe stata curiosa di spiegarselo, se non avesse avuto paura di essere un po' troppo impicciona...

N scosse la testa e sorrise di rimando a Touko. "Chiedo scusa, non volevo deprimerti con certi miei discorsi." affermò. "Il fatto è che qualche volta mi metto a pensare un po' troppo a certe cose, e dimentico che non a tutti potrebbero interessare i miei discorsi. Andiamo pure avanti."

"No, non è che non mi interessano i tuoi discorsi, tutt'altro!" rispose gentilmente Touko, aspettando che N la raggiungesse di nuovo per poi riunirsi ad Ash, Misty e Spighetto. "E' solo che a volte... beh, trovo che siano un po' difficili da seguire per me, che non mi sono mai fermata a riflettere su certe cose."

"Sì, capisco..." rispose N con calma, mentre il gruppetto passava oltre quella sala ed entrava nella biblioteca, dove diverse persone erano sedute ai tavoli, intente a leggere qualcuno dei libri che avevano preso in prestito dagli scaffali. Si trattava di una sala grande e molto ben fornita, e anche se la temperatura era leggermente inferiore a quella che c'era nel resto del museo, facendo provare un piccolo brivido ad Ash nel momento in cui lui entrò nella stanza, era comunque un posto comodo ed accogliente. Cirillo guidò i ragazzi attraverso i corridoi della biblioteca, mentre ognuno di loro si guardava in giro per la curiosità... e ad un certo punto, mentre passavano trasversalmente ad una corsia piena di libri di storia, Ash ebbe l'impressione di vedere qualcuno di familiare seduto ad un tavolo che riusciva a vedere in lontananza dalla propria posizione. C'erano due individui che sembravano stare leggendo un libro assieme, ma erano seduti di schiena, ed Ash non ebbe il tempo di vederli bene. Gli sembrò, ma si trattava soltanto di uno sguardo di sfuggita, che uno di loro fosse una ragazza, dai lunghi capelli fucsia...

"Hey, Ash, tutto a posto?" chiese Misty al suo ragazzo.

Fu Pikachu a rispondere per primo, indicando con una zampetta il punto in cui lui e il suo allenatore avevano visto le due persone sedute al tavolo. "Pikachu..." affermò, anche lui non del tutto sicuro di quello che aveva visto.

"Tutto okay, Misty... come stava dicendo Pikachu, mi era semplicemente sembrato di aver visto qualcuno che conoscevo, da quelle parti. Lì, a quel tavolo che abbiamo appena passato." rispose Ash. "Ma... immagino che sia stata soltanto una mia impressione, vero? Con tutti i vecchi amici e nemici che abbiamo incontrato di nuovo in questi ultimi tempi, tendo a vederne in ogni angolo..."

Misty alzò le spalle. "Sarà... comunque, per adesso pensiamo a questa storia del museo. Ci penseremo dopo al resto..." disse, mentre il gruppetto continuava la sua esplorazione.

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Nel frattempo, ignare di quello che stava succedendo appena dietro di loro, i due individui seduti al tavolo stavano continuando la loro lettura. Il libro che tenevano aperto davanti a loro, un grande tomo dedicato alle leggende di Unima, conteneva un sacco di informazioni interessanti, che uno di loro, un ragazzo sulla ventina con i capelli azzurri a caschetto nascosti da un berretto, stava rapidamente annotando su un bloc-notes. Il grande libro era aperto su una pagina che mostrava quattro Pokemon dall'aspetto fiero e battagliero, simili a degli incroci tra un cervo ed un unicorno, ognuno di essi di colore e forma diversi...

"Bene, bene... e così, questi sarebbero i famosi Sacri Spadaccini di Unima, eh?" chiese sottovoce un Meowth nascosto tra i due. "E che cosa dicono di loro? Magari scopriamo qualcosa di interessante..."

"Fammi dare un'occhiata..." affermò la ragazza dai capelli fucsia, sfogliando una pagina. "Allora... Sacri Spadaccini... il gruppo è composto da Cobalion, di tipo Acciaio / Lotta, che è considerato il leader del gruppo ed è il più anziano dei quattro; Terrakion, di tipo Roccia / Lotta, che è il più forte fisicamente e anche il più grande come dimensioni; Virizion, un Pokemon Erba / Lotta che è anche il più agile e veloce dei quattro. E infine, il membro più recente del gruppo, Keldeo, che è di tipo Acqua / Lotta... e non dice molto di Keldeo, a parte questo. Si dice soltanto che questi Pokemon hanno combattuto contro gli esseri umani in tempi antichi, per proteggere gli altri Pokemon dall'avanzata incontrollata della civiltà."

"Hmmm, interessante." affermò Meowth, sorridendo furbescamente. "Quindi, immagno che questi Pokemon non abbiano una grande opinione degli esseri umani. Se questo Team Plasma ha intenzione di, come dicono loro, liberare i Pokemon da quella che chiamano la schiavitù a cui gli esseri umani li costringono... allora penso che vogliano cercare una collaborazione con questi Sacri Spadaccini. Questo potrebbe essere un'informazione utile per il capo... e poi, che cosa dicono di altri Pokemon Leggendari di Unima?"

"Vediamo un po'..." disse James, sfogliando qualche altra pagina. I primi tre Pokemon Leggendari su cui cadde il suo sguardo erano un terzetto di esseri dall'aspetto misterioso e possente, che ricordavano vagamente il classico genio della lampada: la metà superiore era umanoide, con la pelle coriacea di colori vivaci e i capelli bianchi pettinati in maniera quasi surreale, mentre la metà inferiore non era altro che una grande nuvola bianca. "Allora, questo sarebbe il Trio dei Kami, tre Pokemon che rappresentano rispettivamente i venti, le tempeste e la terra. E poi, e poi..." sfogliò qualche altra pagina, dando un'occhiata ai Pokemon che apparivano sulle pagine man mano. "Allora, ci sarebbe un Pokemon che rappresenta la musica e la danza... uno che rappresenta la vittoria... ma di questo danno solo una breve menzione. E poi... ah, ecco! Forse questi potrebbero interessarci di più! Il Trio Tao... il trio di draghi che secondo la leggenda avrebbero creato questo continente! Credo che questi siano per noi i più interessanti!"

"Vedere, vedere!" esclamò Meowth, arrampicandosi sul tavolo e dando uno sguardo alla pagina che James stava leggendo. Su quelle due facciate erano rappresentati tre Pokemon che ricordavano molto dei draghi, il cui aspetto era un incrocio tra il modello orientale e quello occidentale: uno era bianco, con un muso affusolato e quasi felino, le ali piumate e delle fiamme che avvolgevano parzialmente la sua lunga e vaporosa coda. Il secondo era nero, con un lungo corno sopra le testa, un paio di braccia posssenti e le ali corte, per non parlare di alcune scariche elettriche azzurre che danzavano sulla braccia, sulla testa e sulla coda. E infine, il terzo sembrava avere un corpo fatto parzialmente di ghiaccio, con la pelle grigia e delle piastre di ghiaccio a formare le ali, la coda e la corazza sulla testa. "Hmm... ma guarda un po'... a qanto dice questo libro, la regione di Unima è stata creata da un Pokemon Leggendario dotato di poteri incredibili, che due fratelli gemelli avevano evocato per far finire le guerre che tormentavano questa parte del nostro pianeta. Solo che dopo che la pace è tornata, i due fratelli hanno cominciato a non andare più d'accordo. Paare che uno di loro ritenesse che, perchè il continente di Unima prosperasse, c'era bisogno di ideali... mentre l'altro pensava che invece la cosa più importante fosse la verità. A causa di questo loro conflitto, il Pokemon Drago che fino a quel momento li aveva affiancati in ogni loro impresa iniziò a provare... beh, quella che potremmo definire una crisi esistenziale. Si scisse in tre Pokemon, uno dei quali, Reshiram, si schierò con il più anziano... Poi, un altro, Zekrom, si mise dalla parte del più giovane... e il terzo, Kyurem, fu ciò che rimase del drago originale da cui aveva avuto tutto inizio. Reshiram e Zekrom erano pari come forza, e nessuno dei due riuscì ad avere la meglio sull'altro. Quindi, alla fine, i due fratell decisero di mettere da parte le loro differenze, e si convinsero che non ci fosse una parte che aveva torto e una che aveva ragione. Ma ben presto, i loro discendenti proseguirono la guerra, e la regione di Unima venne sconvolta dalle loro fiamme e dai loro fulmini... mamma mia! E' una storia molto interessante, ma non avrei certo voluto vivere ad Unima in quei tempi!"

"Sempre meglio che nel continente di Orre di oggi..." affermò Jessie. "Quindi, questi sarebbero i Pokemon Leggendari di Unima, eh? Molto interessante... sono sicura che il capo sarà molto soddisfatto, quando gli comunicheremo tutto questo! Però... immagino che prima dovremmo sapere qualcosa di più anche sul Team Plasma. Potrebbero essere dei concorrenti molto scomodi..."

"Una cosa alla volta, ragazzi. Sapete bene che la fretta è una nemica dei piani ben congegnati." affermò il Pokemon felino, facendo loro un cenno con le zampette. "Per il momento, perchè non diamo un'occhiata a come si mettono le cose? Dopotutto, i mocciosi sono qui, li abbiamo visti a Quattroventi. Sono sicuro che finiranno per scontrarsi con il Team Plasma, prima o poi... e allora sarà un'occasione d'oro per sapere tutto quello che ci serve, e comunicarlo al capo!"

"Heheheee... cosa faremmo senza di te, Meowth?" esclamò James, dando una pacchetta amichevole sulla testa al suo compagno di innumerevoli avventure.

Il Pokemon felino incrociò le zampe anteriori sul petto e annuì, sorridendo acutamente. "Saresti a casa e sposato con Jessilina, ecco la verirà!" affermò, facendo provare un brivido di orrore al ragazzo! "Comunque, per adesso teniamo un profilo basso. Per ora, i marmocchi non sanno che siamo qui, e questo ci dà un vantaggio!"

"Ricevuto, Meowth! Ma sono sicura che andrà tutto bene! Faremo il nostro compito come agenti del glorioso Team Rocket... e ci avanzerà anche il tempo di fare un salto a Pokewood e ai Pokemon Musical! Così ci affermeremo come le stelle che siamo!" esclamò Jessie. Nella sua esaltazione, la giovane stava alzando la voce più di quanto fosse necessario, e Meowth strinse i denti per il disappunto all'idea che qualcuno potesse sentirli.

"Jessie... per favore puoi abbassare la voce?" mormorò. Ma le sue preghiere restarono inascoltate: anche James, esaltato all'idea di completare come si deve una missione così importante e poi farsi un nome nel panorama musicale di Unima, si alzò dal suo posto, stringendo una mano a pugno.

"Non vedo l'ora di presentarmi su un palcoscenico, e suonare un'allegra aria di campagna con i miei Pokemon!" esclamò. "Che ne dite, pensate che Weezing potrebbe suonare un clarinetto, o un oboe? O magari Mime Jr. potrebbe preferire l'arpa... wow, non sto più nella pelle!"

"James! Vedi di restarci, invece, o qui ci scoprono!" lo redarguì Meowth senza alcun successo. I due simpatici criminali si voltarono l'uno verso l'altra e si presero le mani, guardandosi negli occhi con decisione.

"Sarà la nostra più grande occasione! Il Team Rocket ripartirà alla velocità della luce!"

"Che quei pivelli del Team Plasma si preparino a passare dei guai, dei guai molto..."

"Ora basta!"

*SLAAAASH!*

Meowth decise che era il caso di far tacere quei due prima che si facessero scoprire, e sferrò due rapidi colpi con le braccia, tracciando con gli artigli dei comici segni sulle loro facce! Jessie e James restarono fermi per un attimo, come paralizzati... e poi si sedettero al loro posto tenendosi la faccia e frignando comicamente per il dolore, mentre Meowth scuoteva la testa desolato e sospirava.

"Oh, insomma. Quando ci vuole, ci vuole." affermò.

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"E qui, invece, si sono accese delle luci nell'aria, e abbiamo sentito dei lievi ma percettibili ululati la notte scorsa." stava spiegando Cirillo al gruppo di Ash, indicando un angolo della biblioteca accanto al quale era stata posta una teca di vetro nella quale era contenuta una maschera dorata che dava l'impressione di essere molto antica. "In effetti, ora che ci penso, è stato qui che si sono cerificati i primi eventi soprannaturali... se davvero si tratta di un Pokemon Spettro, si intende."

"Beh, se si sono accese delle luci nell'aria, potrebbe trattarsi dell'attacco Fuocofatuo, che è una tecnica abbastanza diffusa tra i Pokemon Spettro." spiegò Spighetto. "Hmm... e va bene, allora è qui che inizieremo le ricerche. Ha detto che questi strani eventi si verificano soprattutto di notte, non è così?"

"Esattamente... e in effetti, praticamente tutti i Pokemon Spettro preferiscono essere attivi di notte." rispose l'uomo. "Per me va bene... che cosa pensate di fare?"

N sembrò esitare, mentre gettava una lunga occhiata alla maschera dorata che faceva bella mostra di sè nella teca vicina. Poi, il ragazzo misterioso si schiarì la voce e cominciò a dire la sua. "Credo che sia una buona idea restare a dormire qui vicino, stanotte. Faremo dei turni di guardia, e chi per primo vedrà qualcosa di sospetto, sveglierà gli altri." affermò. "A quel punto, cercheremo di parlare con quel Pokemon, e di capire per quale motivo si comporta così."

"Siete sicuri di voler passare la notte qui, nel corridoio?" chiese Cirillo. "Capisco che è il modo migliore per tenere d'occhio la situazione, ma non sarete scomodi?"

"Non è un problema, siamo abituati a dormire all'addiaccio." rispose tranquillamente Touko, appoggiando il suo zaino per terra e poi dando un'occhiata all'orologio. Era primo pomeriggio, e ci sarebbe stato ancora un po' da aspettare, prima che arrivasse l'ora giusta per l'apparizione di un Pokemon Spettro. "Piuttosto, ragazzi... perchè non inganniamo un po' il tempo allenando un po' i nostri Pokemon? Ci sarà utile per quando affronteremo Aloè!"

"Pikachu! Pika pika chu!" assentì Pikachu, offrendosi di fare da sparring partner per i Pokemon che Ash e Touko avevano catturato più di recente. Cirillo sorrise ironicamente e annuì tra sè. Una volta che quel mistero fosse stato risolto, in effetti, avrebbero dovuto mettercela tutta per ottenere la Medaglia Base da sua moglie, e ogni ora di allenamento che riuscivano a fare era tempo ben speso...

Anche Misty e Spighetto si dissero d'accordo... mentre N non fece alcun commento, e restò invece in piedi sul posto in cui si trovava, continuando a guardare la maschera dorata con un'espressione difficile da indovinare, ma che sembrava vagamente disapprovante. Dava quasi l'impressione che il fatto che la maschera fosse lì fosse una sorta di presa in giro personale per il misterioso ragazzo amico dei Pokemon...

"N? Scusa, N, va tutto bene?" chiese Misty, scuotendo N dai suoi pensieri. Il ragazzo dai lunghi capelli verdi si voltò verso l'esperta di Pokemon d'Acqua, che si schiarì la voce e reiterò la domanda che aveva fatto prima, e che N, assorto nei suoi pensieri non aveva sentito. "Scusa, volevo chiederti se volessi unirti a noi. Magari andiamo a vedere un po' la città, già che alleniamo i nostri Pokemon."

"Oh... grazie, ma declino l'invito." rispose gentilmente il ragazzo. "Sono invece curioso di vedere qualcosa di più di questo museo. Ho visto delle cose che mi hanno molto colpito, e vorrei restare qui a darci un'occhiata. Ovviamente, sempre se per i proprietari del museo la cosa non è di disturbo."

"Assolutamente no, ragazzo mio. Anzi, siamo contenti che tu sia interessato al nostro museo. Mia moglie è sempre contenta di vedere dei giovani interessati a farsi una cultura." rispose Cirillo. "E va bene... in tal caso, lascio fare a voi. Ma non esponetevi a troppi rischi, mi raccomando. E se avete bisogno di aiuto, non esitate a chiamare mia moglie."

"Certamente!" rispose Ash. "E va bene... allora, N, tu resta pure qui a dare un'occhiata al museo, ci vediamo tra un po' quando avremo finito di allenarci, va bene?"

Il misterioso ragazzo annuì con un lieve sorriso sulle labbra. "Nessun problema. Fate pure quello che dovete, e ci incontreremo qui quando avrete finito. A presto." affermò, per poi salutare il gruppo con la mano mentre questi si allontanavano accompagnati da Cirillo, e ritornavano verso la sala principale della biblioteca. Mentre il gruppo si allontanava, N vide Ash rivolgersi a Misty, parlandole con espressione un po' confusa...

"Certo che non capisco come mai una persona preferisca rinchiudersi in un museo piuttosto che venire a vedere i Pokemon che si allenano..." mormorò il ragazzo moro.

Misty ridacchiò astutamente. "Oh, beh, la cosa non mi sorprende molto, caro il mio Ash..."

"Un momento, come sarebbe a dire? Stai... insinuando qualcosa, Misty?"

"Io? Ma figurati, quando mai! Heheheheee..."

"Pikachu..." mormorò il topolino elettrico alzando gli occhi al cielo, con l'aria di chi aveva già visto quella scena un sacco di volte. I due allenatori di Kanto cominciarono a battibeccare giocosamente tra loro, sotto lo sguardo di N che non si era mosso dal suo posto vicino alla teca. Non visto dal resto del gruppo di Ash, il giovanotto si aggiustò il berretto sulla testa e sorrise lievemente. Allora aveva visto giusto, quella volta a Quattroventi...

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Il pomeriggio, tra un allenamento e l'altro, era passato in un lampo per i ragazzi... e la sera, tornati al museo dopo una breve sosta al Pokemon Center, era stata passata attorno al luogo nel quale i ragazzi si erano "accampati" per la notte, in attesa che l'eventuale Pokemon che faceva tanto parlare di sè ultimamente si facesse vivo. Avevano mangiato una cena al sacco non troppo abbondante ma comunque soddisfacente, e prima di andare a dormire si erano messi d'accordo su chi avrebbe fatto i turni di guardia per quella notte e con quale rotazione. N si era offerto di fare il primo turno, lasciando agli altri ragazzi la possibilità di rilassarsi un po' prima che toccasse a loro. Passata un'ora, sarebbe toccato a Touko, poi a Misty... e così via, finchè non fosse sorta l'alba.

La notte era cominciata bene, e il turno di guardia di N si era concluso senza problemi, così come quello di Touko... e anche quello di Misty, che stava in quel momento tornando al suo sacco a peo, non prima però di avvicinarsi ad Ash e a pIkachu per svegliarli. Si fermò prima per un attimo, ad osservare i due eterni amici che dormivano pacificamente l'uno a fianco dell'altro, e un breve sorriso le apparve sul volto. Era passato già un bel po' di tempo... quasi cinque anni... da quando Misty e Ash si erano incontrati in quella maniera rocambolesca, e adesso che lo guardava... faceva fatica a riconoscere il ragazzino imbranato che le aveva distrutto la bici. Era diventato più forte, più maturo... e ciò nonostante aveva sempre mantenuto la sua innocenza e la sua adorabile sbadataggine. E a Misty non sarebbe piaciuto se fosse stato diversamente...

Decidendo che era il caso di svegliarlo e fargli riprendere il turno che lei stava lasciando, Misty si avvicinò ad Ash e lo scosse affettuosamente per una spalla. Il ragazzo di Biancavilla mormorò qualcosa circa il fatto che non aveva ancora finito di mangiare... e poi si alzò dal suo sacco a pelo, sfregandosi gli occhi assonnato. Anche Pikachu si svegliò, stiracchiandosi per preparsi al suo turno di guardia.

"Ehilà, dormiglioni." disse Misty con un sorriso ironico. "Sveglia, che tocca a voi."

"Okay, Misty... vieni, Pikachu, che adesso tocca a noi." disse Ash, finalmente scrollandosi di dosso ciò che restava del torpore della notte. Quando il topolino elettrico si fu svegliato del tutto, Ash lo accarezzò sulla testa e poi si rivolse a Misty, giusto per chiederle se era andato tutto bene. "Nulla di strano, durante il tuo turno di guardia, Misty? Non hai sentito voci, o visto delle luci... o che so io?"

La ragazzina dai capelli rossi ridacchiò a bassa voce, in modo da non disturbare i suoi compagni. "Hehehee... no, niente di strano per ora, Ash." disse, guardando la maschera dorata che, seminascosta nell'oscurità, restava ancora immobile nella sua teca. "Anche se... devo ammettere che quella maschera dorata mi mette un po' i brividi. Sarà perchè la vedo lì, e sembra quasi che mi stia guardando... ma è una sciocchezza, vero?"

"Oh, beh... considerando tutto quello che abbiamo visto nel corso dei nostri viaggi, sinceramente non mi stupirei se in realtà fosse viva e ci stesse guardando in questo momento! Heheheee..." scherzò Ash, ricevendo come premio una piccola botta in testa da Misty.

"Insomma, Ash! Che razza di senso dell'umorismo che hai!" disse la rossa esperta di Pokemon d'Acqua, senza sembrare tuttavia davvero arrabbiata. Ash e Pikachu ridacchiarono di nuovo, e Misty sospirò, facendo loro le dovute raccomandazioni prima che iniziasse il loro turno di guardia. "Comunque... stateci attenti, e avvertiteci se succede qualcosa di strano, okay?"

"Pika pika!" rispose Pikachu, facendo una sorta di buffo saluto militare. Ash annuì, e i due ragazzi si avvicinarono l'uno all'altra, scambiandosi un rapido, tenero bacio prima che Ash, ora un po' rosso in viso, si schiarisse la voce e si alzasse dal suo sacco a pelo. Tendendo le orecchie, però, Ash si accorse che c'era qualcosa che non andava... dall'esterno, e in particolare dal tetto, proveniva un suono che faceva pensare all'insistente, ritmato cadere della pioggia sulle tegole e sui vetri... anche se era sicuro che, fino ad un attimo prima, non ci fosse neanche una nuvola in cielo - era stata una giornata calda ed assolata, e non c'era stata nessuna indicazione che il tempo sarebbe peggiorato nelle prossime ore.

"Hm? Che strano... improvvisamente si è messo a piovere, ma cosa..." si chiese Ash, prima che una raffica di gocce d'acqua, apparendo da chissà dove, lo infradiciasse dalla testa ai piedi! "Aaargh! Cavolo, ma cosa? Adesso si mette a piovere nel corridoio!"

"Ash, che succede...?" chiese Misty, ritirandosi mentre Ash si sottraeva alla pioggia e Pikachu si scrollava l'acqua di dosso. Prima che uno dei due potesse rispondere, un cupo lamento riecheggiò nel corridoio, e una strana luce, proveniente dalla teca nella quale era contenuta la maschera dorata che Cirillo aveva mostrato loro poche ore prima, illuminò la libreria e fece sobbalzare Ash, Pikachu e Misty. Il topolino elettrico squittì stupito, e indicò verso la teca, dove la maschera si era illuminata... e quando il suo allenatore e la sua fidanzata guardarono in quella direzione, videro con enorme sgomento che dalle orbite sgorgavano dei fiumi di lacrime!

"Pika pika!" esclamò Pikachu, senza preoccuparsi questa volta di tenere la voce bassa. Immediatamente, delle luci spettrali, simili a quelle create da un attacco Fuocofatuo, si accesero dalla parte opposta del corridoio, accompagnate da una impalpabile nebbiolina grigia che si diffuse lungo il pavimento, cominciando a strisciare verso i sacchi a pelo! Per fortuna, l'avvertimento di Pikachu aveva svegliato il resto del gruppo, che in quel momento si stava alzando e stava guardando in direzione del pericolo, cercando di capire cosa stesse accadendo!

"Huh? Ma cosa...? Che succede? E' il Pokemon Spettro!" esclamò Touko. Spighetto spalancò leggermente gli occhi quando vide la nebbia che si avvicinava, mentre N, mantenendo la calma nonostante l'inquietante situazione, restrinse appena un po' gli occhi.

"Qualunque cosa voglia, ha di sicuro a che vedere con quella maschera!" esclamò Ash, indicando l'artefatto che ancora versava lacrime dal nulla. La nebbia prese a turbinare, e le luci che fluttuavano sopra di essa ridussero la distanza che le separava dal gruppo di Ash, facendo in modo che i ragazzi si ritraessero di un passo. N continuava a guardare le luci, cercando di capire che Pokemon fosse, e magari anche che cosa volesse, mentre Pikachu, non sapendo bene cosa fare, fece crepitare un po' di elettricità sulle guance... e quando la nebbia non fece cenno di fermarsi, il roditore elettrico scagliò un Tuonoshock contro di essa, colpendo le luci che fluttuavano sopra di essa e facendola fermare per un secondo! La nube argentata cominciò quasi subito a condensarsi e a turbinare su sè stessa, assumendo una forma più definita sotto gli occhi dei ragazzi... e pochi istanti dopo, il misterioso Pokemon rivelò il suo vero aspetto - una strana creatura discoidale composta di un impalpabile fumo nero che in qualche modo restava coeso in quella forma, con grandi occhi rossi dalla pupilla nera ai lati del corpo, una piccola crestina uncinata sulla parte superiore del corpo, due lunghe braccia terminanti in enormi mani a tre dita... e una piccola coda tentacolare che penzolava sotto il corpo. Aveva un aspetto strano, e sembrava uscita da un quadro di un pittore astratto... eppure, per qualche motivo, N percepì una certa tristezza nel suo modo di fare. Invece che sembrare strana o inquietante, la creatura dava solo l'impressione di essere degna di compassione.

"Yamask, il Pokemon Fatuanima. Tipo Spettro." recitò il Pokedex di Touko, mostrando sullo schermo la strana creatura... che però portava qualcosa sulla punta della coda. "Nato dall'anima di una persona morta molto tempo fa, vive principalmente in luoghi dove si trovano antiche rovine. Ricorda con malinconia la sua vita passata."

"Un momento..." disse tra sè la ragazzina, guardando ora il fantasma, ora l'immagine sul suo Pokedex. "Perchè il mio Pokedex lo fa vedere con questa strana cosa sulla punta della coda? Non mi sembra che questo ce l'abbia... a meno che..."

"Aspetta, Yamask. Non vogliamo farti del male." disse N, avanzando di un passo, con prudenza ma anche con fiducia, verso il misterioso Pokemon Spettro, che a sua volta sembrò rilassarsi appena un po' e indietreggiò di qualche centimetro, fluttuando senza peso nell'aria. "Dimmi... come mai stai facendo questo? Sono sicuro che hai una motivazione... anzi... credo di aver capito. E' la tua maschera, vero? Dimmi, amico mio... cos'è che ti turba? Cosa ti spinge a fare queste cose?"

"Maaaaask..." ululò Yamask con tono malinconico, quasi a voler confermare quello che N aveva detto. Il ragazzo annuì lentamente, per poi rivolgersi ai suoi compagni.

"Certo, non c'era altra spiegazione... Ash, quello che Yamask sta cercando è la sua maschera!"

Ash, dal canto suo, sembrò un po' stupito, e si voltò verso N per chiedergli cosa volesse dire. "Una maschera? Che vuoi dire, N?" chiese. "Quella maschera nella teca... appartiene a quel Pokemon?"

"Credo proprio di sì, Ash! Guarda qui!" esclamò Touko, mostrando ad Ash l'immagine di Yamask che era apparsa sul suo Pokedex. "Vedi sulla punta della sua coda? C'è qualcosa... e credo che si tratti di quella stessa maschera che adesso è conservata in quella teca di vetro!"

Dopo un attimo di stupore, Misty si sfregò il mento, come assorta nei suoi pensieri. "In effetti... la cosa avrebbe senso. Anzi, direi che è l'unica spiegazione sensata che mi viene in mente." affermò. "Quella maschera ha iniziato a piangere poco prima che Yamask apparisse... ma adesso dobbiamo restituirgliela, se è così, e non mi sembra che lui si fidi molro di noi."

"Allora ci penso io! Vieni, Karrablast!" esclamò Touko, facendo uscire dalla Pokeball lo scarabeo azzurro. "Cerca di rompere quella teca! Usa un attacco Tagliofuria!"

"Blast!" esclamò il Coleottero, apparendo come un razzo dalla sfera e scagliandosi contro la teca di vetro con un potente fendente del suo corno, scheggiandola per poi atterrare in piedi. Il Pokemon Coleottero si rimise subito in azione e si scagliò contro il vetro una volta di più, sferrando un attacco più potente e mirando al punto già indebolito... e questa volta il pur robusto vetro non resistette, e la teca andò in frantumi con un acuto rumore di cocci spaccati, liberando la maschera piangente dal suo contenitore. L'artefatto cominciò a cadere verso il pavimento, ma si bloccò a mezz'aria dopo aver fatto appena qualche centimetro, per poi fluttuare senza peso verso Yamask, che rimase ad attendere con espressione speranzosa e sollevata - per quanto si potessero vedere delle espressioni nel volto di quella strana creatura. Nello stesso momento, dei passi rapidi ed affrettati avvertirono Ash e i suoi compagni che stava arrivando qualcuno... e infatti, pochi secondi dopo, ecco apparire dal corridoio Aloè e suo marito! La donna aveva già una Pokeball in mano, e la sua espressione era un misto di determinazione ed ansia mentre si dirigeva verso il luogo dove si trovava il fantasma... ma si fermò stupita quando vide che Yamask stava afferrando con la coda la maschera fluttuante, rimettendosela a posto... e che Touko lo stava aiutando come meglio sapeva, sotto lo sguardo vagamente sorpreso di N, che si era avvicinato al Pokemon Spettro per tranquillizzarlo. Il carisma e l'empatia naturale del giovanotto dai capelli verdini sembrava aver fatto presa anche su Yamask, che non provò paura quando vide arrivare la Capopalestra e suo marito.

"Hey, ragazzi, che succede qui?" chiese Aloè, sincerandosi che andasse tutto bene, e poi notando i pezzi di vetro sparsi a terra, e la maschera sul tentacolo di Yamask. "E quello cosa... è il Pokemon che faceva quegli strani scherzi, eh? Quindi... voleva quella maschera!"

"Così appare. Sembra che quella maschera l'abbia persa lui e sia molto importante per lui." spiegò Spighetto, ancora un po' incredulo di ciò che aveva visto. "Quello che voleva fare era attirare l'attenzione in modo che qualcuno gliela restituisse, visto che lui non era in grado di raggiungerla dietro quel vetro..."

"A questo proposito... dov'è che avete trovato quella maschera?" chiese N, voltando lo sguardo verso Aloè e Cirillo. Per qualche morivo, ad Aloè sembrò di notare un tono di rimprovero nella voce del ragazzo, ma decise di non pensarci. Forse era solo una sua impressione...

Fu Cirillo a dare la risposta al posto di sua moglie. "Quella maschera l'abbiamo trovata assieme ai reperti fossili che ci sono arrivati pochi giorni fa... appena prima che iniziassero gli strani fenomeni... dal Deserto della Quiete." spiegò. "Lì ci sono diversi siti archeologici, da cui ci arrivano regolarmente altri oggetti per il nostro museo."

"Credo di aver capito. Quello Yamask è uno dei tanti che vivono nelle rovine del Deserto della Quiete, e deve aver smarrito la maschera per qualche motivo." affermò Aloè, pensando a cosa sarebbe potuto accadere. "Qualcuno della spedizione la deve aver trovata e, senza sapere di cosa si trattasse, l'ha mandata al museo perchè fosse esposta, assieme a tutti gli altri reperti che erano stati trovati."

"E così, a quanto pare... il povero Yamask ha fatto tutta questa strada per ritrovare la sua maschera, che per lui ha un grande valore." affermò N, annuendo con approvazione e facendo un breve sorriso quando guardò Touko e il suo Karrablast, che stavano controllando Yamask per vedere se stava bene e se era soddisfatto. Pikachu annuì, e si voltò verso Ash, alzando le spalle con fare sbarazzino.

"Pika pikachu, pika pi." squittì rivolto ad Ash e Misty, e il ragazzo di Biancavilla, cingendo con un braccio le spalle di Misty, non potè che dirsi d'accordo.

"Beh... sì, è vero, Pikachu, anche se non abbiamo fatto molto... alla fine tutto è bene quello che finisce bene, no?" chiese Ash.

"Già... E devo ammettere, che Yamask è anche piuttosto carino per un Pokemon Spettro!" affermò Misty, sorridendo a Yamask, che ora aveva di nuovo la maschera e stava svolazzando qua e là felicemente.

"Ha un sapore un po'... misterioso, nel senso buono del termine." fu il commento di Spighetto.

N rivolse lo sguardo verso il terreno, continuando a sorridere velatamente. Allora aveva visto giusto, quella volta a Quattroventi. "Sembra che non mi fossi sbagliato su di voi, Ash... Touko... Misty... Certamente, nel momento in cui verrà creato il nuovo mondo, voi avrete il diritto di farne parte in pieno..."

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CONTINUA...

Pokemon: Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 15 - Nemesi micidiale

"Allora, N... hai intenzione di riprendere a viaggiare, immagino." disse Touko al misterioso ragazzo dai lunghi capelli verdini, nel momento in cui, la mattina dopo la movimentata notte passata al museo di Zefiropoli, il gruppo si era riunito vicino al Pokemon Center per salutare il loro amico. "E... adesso dove andrai? Cosa hai intenzione di fare, nei prossimi giorni?"

"Non ho una vera e propria destinazione, in realtà." affermò N, aggiustandosi il berretto nero sulla testa e guardando in direzione della vecchia ferrovia, i cui resti ancora solcavano il terreno della periferia di Zefiropoli. "Io... viaggio da un luogo all'altro, seguendo semplicemente quella che io penso essere la strada giusta per trovare la risposta alle mie domande. Non posso dire nemmeno io dove la mia ricerca mi spingerà... ma sicuramente spero di vedervi di nuovo molto presto, amici miei. Sento che tra noi c'è già una forte intesa."

"In tal caso, N... non posso che augurarti buona fortuna, e sperare che tu trovi presto le risposte che stai cercando." affermò Spighetto, tendendo una mano al ragazzo più grande, che ricambiò il gesto con un po' meno di esitazione rispetto alla volta precedente. Ancora una volta, il giovane intenditore di Pokemon ebbe l'impressione che il ragazzo dai capelli verdi provasse un certo risentimento nei confronti dei Capipalestra, ma decise di non indagare ulteriormente, ritenendo che non fossse suo compito discutere le opinioni di qualcun altro. "E anche noi speriamo di rivederti presto."

"Grazie. Anch'io vi auguro la migliore delle fortune nel vostro cammino." rispose N, salutando uno alla volta i membri del gruppo di Ash. Per ultimo, N si avvicinò a Pikachu e lo accarezzò gentilmente sulla testa, guardandolo fisso negli occhi per un paio di secondi. "E stammi bene anche tu, Pikachu. Sono sicuro che molto presto, tu e il tuo allenatore sarete testimoni di un grande evento."

"Pika?" chiese Pikachu, non capendo cosa volesse dire il ragazzo. N fece un sorriso al Pokemon Elettro, e poi guardò verso Ash.

"Bene, Ash... spero che ci rivedremo presto. I miei migliori auguri per il futuro... e attenderò con gioia il giorno in cui cammineremo fianco a fianco." affermò. Ash sbattè gli occhi, un po' sorpreso dalle sue parole, ma ricambiò gli auguri di N scambiandosi una stretta di mano con il ragazzo più grande, che dopo aver salutato il gruppo un'ultima volta, si incamminò con tranquillità verso la strada principale che usciva dalla città dei pionieri.

Aveva fatto solo qualche minuto di cammino, quando sentì il desiderio di voltarsi nuovamente verso Zefiropoli e darle un'ultima occhiata, per un motivo che neanche lui avrebbe saputo definire con esattezza. Per qualche motivo, l'aver incontrato Ash, Misty e Touko da quelle parti, ai suoi occhi, rendeva quella città, alla quale lui di norma non avrebbe rivolto più il suo pensiero, degna di essere ricordata con affetto.

"Il Pikachu di Ash continua a dirmi molte cose che non mi aspettavo di sentire da un Pokemon." pensò il ragazzo tra sè. "E anche la sua fidanzata, Misty, e quella ragazzina di nome Touko mi trasmettono questa sensazione. Non credevo che esistesser persone come loro... e il modo in cui hanno gestito il problema di quello Yamask mi ha confermato che essi meritano particolare considerazione. Bene... credo che sia il momento di proseguire. C'è ancora molta strada da fare prima che il sipario possa alzarsi sulla nuova età d'oro dei Pokemon."

Un piccolo movimento vicino a sè attirò la sua attenzione, ed N voltò leggermente lo sguardo in quella direzione per vedere di cosa si trattava. Benchè la sua espressione rimanesse calma e tranquilla, dentro di sè fu un po' sorpreso quando vide comparire dal nulla vicino a sè lo stesso Yamask che Ash, Touko e i loro compagni avevano aiutato al museo di Zefiropoli. Ora che aveva di nuovo addosso la sua maschera dorata, il Pokemon Fatuanima sembrava essersi rasserenato... almeno, per quanto concerne il carattere normalmente malinconico di questo particolare tipo di Pokemon. In quel momento, il Pokemon spirito si stava avvicinando lentamente e con cautela ad N, e il ragazzo, voltandosi del tutto verso di lui, gli fece cenno di non avere paura e di avvicinarsi a lui. Yamask esitò per un attimo poi, percependo ancora le buone intenzioni della persona che aveva davanti, vinse la sua naturale diffidenza e si avvicinò, emettendo il suo verso spettrale e triste ancora un paio di volte.

"Che c'è, amico mio? Vorresti venire con me?" chiese gentilmente N, percependo le intenzioni del Pokemon. Yamask confermò le sue supposizioni, avvicinandosi ad N e facendo un cenno con la sua maschera dorata... ma N esitò un po' prima di accettare, volendo essere sicuro che il Pokemon Spettro fosse convinto della sua scelta. "A me piace conoscere nuovi amici, e penso che i Pokemon siano tutti miei amici... ma penso anche che sia giusto che i Pokemon vivano liberi, seguendo la loro natura e facendo quello che desiderano. Ciò nonostante... sei davvero convinto di voler venire con me?"

Il Pokemon fantasma annuì di nuovo, ed N gli mostrò un sorriso contento e lo inviò a seguirlo. "Va bene, se questa è la tua volontà, allora io sarò felice di farti viaggiare con me. Vieni pure, amico mio. Sono sicuro che mio padre e le mie sorelle saranno felici di conoscerti e di accoglierti nella nostra famiglia." affermò. Yamask emise un acuto verso di gioia e seguì N, fluttuando al suo fianco mentre il misterioso ragazzo si incamminava verso la foresta che marcava i confini della regione di Zefiropoli...

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Il gruppo di Ash era a sua volta rimasto ad osservare N mentre si allontanava, ripensando a quel misterioso ragazzo e a tutte le domande che si portava dietro. Era soltanto la seconda volta che Touko incontrava quel giovanotto così inusuale... e affascinante, la ragazzina pensò tra sè... ma già, in qualche modo, Touko sentiva che c'era qualcosa che li collegava, anche se non era ben sicura di cosa fosse, e non avrebbe saputo esprimerlo con le parole se qualcuno glielo avesse chiesto. Ma in ogni caso, questo legame c'era... e Touko doveva ammettere che era ansiosa di incontrarlo di nuovo, in modo da chiarire le cose...

Ovviamente, la cosa non sfuggì a Misty, che si avvicinò alla ragazzina più giovane e le toccò una guancia con l'indice, richiamandola alla realtà e allo stesso tempo sfoderando un sorriso di amichevole presa in giro. "Hehehee... è una mia impressione, o la nostra Touko si è presa una cottarella per quel bel ragazzo?" ridacchiò la rossa ex-Capopalestra di Celestopoli, facendo assumere al viso di Touko un grazioso colore scarlatto! "Heheheee... nulla di cui vergognarti, Touko! Dopotutto, non sono molte le ragazze che potrebbero restare indifferenti ad un tipo gentile, misterioso e di bell'aspetto come N! Ash dovrebbe essere contento che io sono una fidanzata fedele!"

"Hey!" esclamò Ash, sentendosi improvvisamente geloso.

"Tranquillo, Ash, stavo scherzando!" rispose Misty, facendo l'occhiolino al suo ragazzo. "Non mi dirai che ti sei davvero sentito minacciato, eh? Heheheeee..."

Ash arrossì vistosamente e si voltò da una parte con aria comicamente imbarazzata, mentre Spighetto e Pikachu sospiravano divertiti. "Ah, l'amour..." commentò il giovane intenditore dai capelli verdi, e Pikachu non potè che approvare, incrociando le braccia sul petto e annuendo con fare saccente! Misty, nonostante avesse liquidato il tutto con una risata spensierata, doveva ammettere di sentirsi sollevata. A parte quella dimostrazione di affetto che Ash le aveva dato la notte prima, quando si stavano passando il turno di guardia, c'era anche il fatto che Touko sembrava più interessata ad N che ad Ash. La cosa la rassicurava... voleva dire che non avrebbe dovuto preoccuparsi del fatto che Touko si potesse avvicinare troppo ad Ash... o almeno così lei sperava.

"Ehm... va bene, va bene... lasciamo perdere questi discorsi!" cercò di barcamenarsi Ash, sapendo di essere ancora in un territorio a lui non troppo familiare. Certo, lui e Misty erano assieme già da qualche mese, ma non era ancora molto esperto di questioni di cuore, e si sentiva ancora un po' imbarazzato quando il discorso verteva su queste cose. Per fortuna, il resto del gruppo decise di non discutere oltre del suo rapporto con Misty o di eventuali cotte che qualcuno di loro poteva avere... e invece decisero di discutere di qualcosa che interessava sia a lui che a Touko.

"In effetti è vero... oggi è il giorno in cui tu e Touko sfidate Aloè per la Medaglia!" affermò Misty, guardando in direzione del museo, che si trovava a poca distanza dal Pokemon Center, in piena vista della maggior parte della città. "Che ne dite, ragazzi? Pensate di poter vincere?"

"Hehehee, non saremmo arrivati fino a questo punto, se non fossimo convinti di poter vincere! E ho anche già deciso chi manderò in campo!" rispose il ragazzo di Biancavilla. Un istante dopo, una delle sue Pokeball si aprì di scatto, e ne uscì il Pokemon che lui aveva scelto come starter per il suo viaggio attraverso Unima - il suo Oshawott, che si mise in posa eroica e fece volteggiare nelle mani la sua preziosa conchiglia, per poi tenerla nella mano destra e sollevarla verso il cielo come se fosse stata una spada!

"Oshaaaa!" esclamò Oshawott, pronto alla sfida.

Spighetto annuì con tono di approvazione. "Beh, bisogna ammettere che il tuo Oshawott mi sembra molto sicuro di sè. Ha un gusto deciso, ma... vi consiglio comunque di non abbassare la guardia, perchè Aloè non si è fatta la fama di cui gode per caso. Avrete il vostro bel da fare, anche se Oshawott mi sembra abbastanza ben allenato."

"Ricordati che Oshawott ha il problema della conchiglia." volle precisare Misty. "Abbiamo visto che non si sente sicuro di sè se non ha la sua arma, e un avversario abbastanza accorto potrebbe sfruttare questa sua debolezza."

"Tranquilla, Misty! Abbiamo la situazione sotto controllo... non è vero, Oshawott?" chiese Ash al suo starter d'Acqua, che fece di nuovo volteggiare la sua conchiglia tra le mani e la rimise a posto, non prima però di aver disegnato una Z in aria come un famoso spadaccino dei fumetti! Oshawott annuì energicamente, sicuro di avere la vittoria in pugno... e Pikachu, che bene conosceva i rischi del sentirsi troppo convinti, scese per un attimo dalla spalla di Ash e andò a parlare per un attimo al Pokemon lontra.

"Pika pikachu, pika pichu?" chiese Pikachu, più per essere sicuro che per altro.

La piccola lontra azzurra fece il segno dell'okay con la mano sinistra. "Osha!" esclamò, riuscendo a convincere Pikachu almeno per il momento. Il topolino elettrico fece un cenno con la testa al suo nuovo compagno di squadra, mandandogli comunque uno sguardo significativo.

"Pikachu, pika?" squittì, e Oshawott fece un saluto militare per dire che era tutto a posto!

"Hehehee... Oshawott non si smentisce!" commentò Misty, chinandosi e facendo una carezza alla simpatica lontra, che emise un breve verso di protesta sentendo la sua dignità di guerriero venire messa in discussione! "E tu, Touko? Sai già che Pokemon mandare in campo?"

La ragazzina castana si riavviò la coda di capelli e fece a sua volta il segno dell'okay. "Certamente! Userò il mio Tepig... sono sicura che, qualsiasi cosa Aloè mi mandi contro, il mio Tepig potrà affrontarla!" disse la ragazzina, per poi tirare fuori la sua Pokeball efar uscire il simpatico maialino rosso, che drizzò le orecchie e mosse con aria eccitata la sua coda a molla. Tepig sembrava molto deciso e determinato... e in effetti, aveva ancora in mente l'ultima battaglia vera e propria che aveva sostenuto con Diapo, diversi giorni prima. Era stata una sconfitta umiliante, e ora Tepig aveva tutta l'intenzione di dimostrare la sua forza a Touko... e dimostrare a sè stesso che non era più il Pokemon debole e intimorito che la professoressa Aralia aveva raccolto vicino al suo laboratorio! Era una battaglia decisiva... e Tepig era deciso a vincerla, per sè stesso e per l'allenatrice che aveva riposto in lui la sua fiducia!

"Tepig, pig!" esclamò il Pokemon maialino, drizzando rapidamente le orecchie mentre si avvicinava ad Oshawott. I due starter si guardarono con aria di intesa... e un istante dopo, si diedero la zampa come per dire che erano pronti a collaborare per vincere la battaglia a venire! Ash e Touko si guardarono a loro volta, e si scambiarono un cinque, senza avere bisogno di parole per capirsi... poi, si diressero assieme al resto del team al Pokemon Center per fare gli ultimi controlli, in attesa che venisse l'ora stabilita per la battaglia.

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Finalmente, il momento era giunto... e Ash e Touko si erano presentati davanti alle porte del museo di Zefiropoli, che era tornato ad essere frequentato da innumerevoli persone, sia residenti che provenienti da altre zone di Unima. Pikachu, Misty e Spighetto li avevano accompagnati, per fare il tifo per loro, e in breve tempo, il gruppetto di amici entrò nel museo e iniziò a cercare la Capopalestra, cercandola nelle sale dove erano esposti i fossili dei vari continenti. Non ci volle troppo tempo per trovarla - la donna, accompagnata da suo marito, era davanti al Dragonite fossilizzato che avevano visto solo il giorno prima, e sembrava quasi che stesse già aspettando i ragazzi per la sfida. Ash e Touko le si fecero avanti, salutando educatamente.

"Buongiorno, signora Aloè!" iniziò la ragazzina, facendo un piccolo inchino alla donna di colore... che, non essendo tipo da disperdersi in tanti formalismi, battè una pacca amichevole sulla spalla di Touko, con abbastanza energia da farle quasi perdere l'equilibrio!

"Hey, ragazzi! Bentornati, è sempre un piacere vedervi! Grazie ancora per aver risolto quell'annoso problema del Pokemon Spettro!" rispose Aloè, mentre Touko ridacchiava imbarazzata e si massaggiava la spalla. "Adesso le voci sulla presenza misteriosa che infestava la biblioteca si stanno spegnendo... ma immagino che a voi non importi tanto di queste chiacchiere, non è vero? Voi siete qui per la sfida in palestra e per avere la possibilità di ottenere la Medaglia Base, dico bene?"

"In effetti è così, signora Aloè." rispose Ash con sicurezza, sperando di non apparire troppo baldanzoso. "Io e Touko siamo pronti alla nostra prossima sfida. Quando lei vuole, possiamo iniziare!"

"Perfetto. Cirillo, puoi far preparare l'arena nella sala interna del museo? Credo proprio che potremo offrire uno spettacolo interessante ai nostri visitatori, oggi pomeriggio." chiese Aloè al marito, che rispose annuendo gentilmente e cominciando a dirigersi verso una stanza più interna del museo, in modo che tutto fosse pronto per la sfida con i due allenatori. "Perfetto. Allora, ragazzi, voi seguitemi, e vi condurrò nella stanza che utilizziamo per le lotte di Pokemon. Spero che siate ben preparati!"

"Su questo non ci sono dubbi!" rispose Misty, strizzando un occhio. "Ash e Touko sono stati molto attenti ad allenare i loro Pokemon, e sono sicura che riusciranno ad offrirle una battaglia degna di questo nome!"

"Bene! Non vedo l'ora!" esclamò allegramente Aloè. "Seguitemi, ragazzi! Tra non molto ci sarà un bello spettacolo nell'arena!"

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La sala nella quale Ash e Touko avrebbero sostenuto la loro sfida con Aloè era una grande stanza rettangolare, decorata da delle colonne in stile dorico che sostenevano un alto soffitto di marmo bianco, e sovrastata da una lunga terrazza che passava tutt'attorno, e che in quel momento era gremita di persone fino quasi al limite della capienza... sicuramente appassionati di Pokemon che volevano vedere la battaglia tra l'amata direttrice del museo, e i due allenatori appena giunti in città. Al centro della sala si trovava un grande quadrato che avrebbe fatto da ring per l'incontro, circondato da alti ripiani nei quali erano stati riposti, in maniera ordinata e precisa, numerosi libri che parlavano di Pokemon e di archeologia. Il vocio della folla riunita creava una eco che Touko, ancora non del tutto abituata all'idea di combattere davanti ad un pubblico, trovava un po' snervante, ma che per Ash era un suono ormai conosciuto e che riusciva a dargli la carica. I due ragazzi, accompagnati da Tepig ed Oshawott, erano già schierati al loro lato del quadrato, mentre Pikachu, Misty, Cirillo e Spighetto si erano piazzati ai lati della stanza, in un punto ideale per osservare il combattimento. L'attesa era elettrizzante... e l'entusiasmo del pubblico toccò le stelle quando Aloè fece il suo ingresso dalla parte opposta della grande sala, accolta dagli applausi di tutto il pubblico. Una conferma in più che la Capopalestra di Zefiropoli era una persona molto popolare e ben voluta, e anche Misty, Spighetto e Pikachu le fecero un applauso di benvenuto.

"Grazie, grazie... siete davvero troppo gentili!" esclamò Aloè, raggiungendo finalmente il suo lato del quadrato e inquadrando i due ragazzi e i loro Pokemon. Oshawott, sempre più impaziente di iniziare la sfida, puntò la sua conchiglia contro la direttrice del museo, in un giocoso gesto di sfida.

"Oshawott!" esclamò la creaturina acquatica, e un brillio luccicò sulla lama della conchiglia. Tuttavia, Aloè non sembrò troppo impressionata... e anzi, guardandola con un po' di attenzione, Ash si rese conto che l'entusiasmo di Aloè sembrava essersi un po' ridotto, mentre guardava i Pokemon che avrebbe dovuto affrontare. Forse si aspettava qualcosa di più?

"Eccomi qui, ragazzi. Scusate se vi ho fatto attendere." iniziò Aloè. "Hmm... beh, senza offesa, ragazzi, ma ho visto di meglio dei vostri Oshawott e Tepig. Di solito, gli allenatori che mi sfidano hanno già degli starter evoluti."

"Beh, io ho sempre pensato che l'evoluzione non sia tutto." rispose Ash, senza preoccuparsi troppo. "E poi, io faccio evolvere i miei Pokemon soltanto se loro lo vogliono. Non voglio imporre loro nulla."

"Questo ti fa onore. Ma spero per voi che sappiate quello che state facendo." concluse aloè. "Comunque, non prendetevela. Sì, ho visto di meglio. Ma ho visto anche di peggio, quindi... per adesso non mi pronuncio. Anzi, aspetto di vedere quello che sapete fare contro i miei Pokemon. Resta inteso, ovviamente, che si tratterà di una battaglia in doppio, in cui voi userete un Pokemon ciascuno, e io due. Vi va bene, come disposizione?"

"Certamente! Io sono pronta, quando volete!" affermò Touko.

"Pig!" grugnì Tepig, strisciando uno dei suoi piccoli zoccoli sul terreno quasi fosse stato un Tauros pronto a caricare! Dalla loro postazione ai lati del quadrato, Misty, Pikachu, Spighetto e Cirillo assistevano con estrema attenzione ai preparativi per la battaglia, e prima che le ostilità iniziassero per davvero, Misty cercò di fare un po' di conversazione, e scambiare due chiacchiere con i suoi compagni.

"Allora, Spighetto, tu che dici? Ho come l'impressione che Aloè non sia troppo preoccupata dei Pokemon che si trova davanti." affermò Misty, che ora non era più tanto sicura che Ash e Touko avrebbero vinto. Anche Pikachu cominciava a fiutare che forse le cose non sarebbero andate troppo bene al suo allenatore.

Spighetto scosse la testa. "Lo vedo. E quando Aloè non è preoccupata, beh... vuol dire che molto probabilmente vincerà lei. Non è il tipo di persona che si sbaglia facilmente, quando valuta l'abilità di un POkemon che ha davanti." affermò.

"Mia moglie ha combattuto tante di quelle battaglie con i suoi Pokemon, che ormai riconosce a prima vista quelli che possono offrirle una battaglia come si deve, e raramente si sbaglia nei suoi giudizi." affermò Cirillo. "Detto questo, sono curioso di vedere se i Pokemon dei vostri compagni riusciranno a coglierci di sorpresa."

Aloè tirò fuori due Pokeball dal suo grembiule e le lanciò, facendo apparire due Pokemon che avevano qualcosa di familiare per Ash e Touko, anche se in effetti non li avevano mai visti prima: alla loro sinistra, davanti ad Oshawott, era apparso un Pokemon simile ad un cane di razza Terrier di dimensioni piuttosto grosse, dal pelo lungo, blu sulla schiena e sulla coda, bruno sulle zampe, la pancia e la maggior parte del muso, e color crema sui "baffi" e le folte sopracciglia. Un paio di lunghe orecchie a punta, ricoperte di pelo frastagliato, si drizzarono in aria quando il Pokemon canino si acquattò sulle zampe posteriori, come se si preparasse a scattare, e in generale, la pelliccia era arruffata e dava al Pokemon l'aspetto di un combattente esperto e astuto. Ad Ash e a Touko sembrava la versione evoluta di un Lillipup...

L'altro Pokemon, invece, era molto simile ad un Patrat di grandi dimensioni, dal corpo lungo e affusolato che si ergeva bene in piedi, eretto sulle zampe posteriori, con grosse guance e un singolo incisivo appuntito che fuoriusciva dalla mascella superiore. La sua corta pelliccia era principalmente di colore bruno-rossiccio, con delle strisce gialle orizzontali sul petto, sulla pancia e verso la punta della coda, che terminava con un ciuffo di pelo bianco, e i suoi occhi decisamente grandi rispetto alla testa sembravano essere delle spirali rosse e gialle, con una piccola pupilla nera. Ash e Touko consultarono i loro Pokedex e li puntarono in direzione dei Pokemon di Aloè, che si erano già messi in guardia e non attendevano che la loro prima mossa.

"Herdier, il Pokemon Fedeltà. Tipo Normale. Forma evoluta di Lillipup." disse il Pokedex di Ash. "Conosciuto per la lealtà che nutre nei confronti del suo allenatore, aiuta gli allenatori fin dai tempi più antichi. La pelliccia nera che lo ricopre come un manto è sorprendentemente dura, e ammortizza i colpi che gli vengono inferti."

"Watchog, il Pokemon Sentinella. Tipo Normale. Forma evoluta di Patrat." continuò il Pokedex di Touko. "Fa tentennare il nemico facendo brillare occhi e pelliccia grazie a una sostanza fluorescente contenuta nel suo corpo. Può attaccare in molti modi diversi, anche sparando i semi delle Bacche di cui si nutre, o usando pugni energetici."

"Hmm... ho la sensazione che questo scontro sarà più difficile di quanto credessi, Touko..." affermò Ash, dando una rapida occhiata ai Pokemon che gli stavano davanti, e ad Aloè, che sembrava attendere che i suoi sfidanti facessero la prima mossa, mentre il pubblico continuava a fare il tifo ed incitare. "Avremo bisogno di usare un po' di strategia e collaborare. Cercheremo di concentrarci su un Pokemon alla volta. Pronta?"

"Sì!" esclamò con convinzione la ragazzina castana. "Vai, Tepig! Usa Nitrocarica contro Watchog!"

"Tepiiiiig!" esclamò il maialino, creando un'aura infuocata attorno al proprio corpo e scagliandosi a tutta velocità contro la forma evoluta di Patrat. Ad un cenno di Aloè, Watchog si scansò, e mandò a vuoto l'attacco di Tepig, per poi contrattaccare con un attacco Azione, che pur non facendo molti danni allo starter di Fuoco riuscì comunque a sbilanciarlo e a farlo indietreggiare. Oshawott saltò fuori da dietro Tepig un istante dopo, sferrando un attacco Conchilama che stava per colpire Watchog... ma Herdier, rapidissimo, si mise in mezzo e prese il colpo al posto del suo compagno di squadra, ricevendo qualche danno, ma niente di preoccupante. Il Pokemon cane cercò di colpire Oshawott con Morso, ma lo starter d'acqua fu in grado di evitare i suoi denti con una capriola laterale, e si rialzò subito, rimettendosi in guardia. Sfortunatamente, Aloè sembrava aver capito la strategia di Ash...

"Interessante. Volevate attaccare i miei Pokemon uno alla volta, in modo da trovarvi presto in superiorità numerica." affermò Aloè. "Non male come idea. Peccato che io abbia già affrontato strategie come questa. Adesso, Watchog... usa Sgranocchio! E tu, Herdier, usa Cuordileone per potenziarti!"

Il Pokemon simile ad un cane della prateria si scagliò contro Tepig e lo morse con decisione, per poi scagliarlo dall'altra parte del quadrato con un unico, rapido movimento della testa. Il maialino di fuoco riuscì a rialzarsi, scuotendo la testa per riprendersi... e nello stesso momento, lo Herdier di Aloè emise un potente latrato e rizzò la pelliccia, potenziandosi e apparendo più minaccioso.

"Oshawott, non mollare! E' il momento di colpire con Idropulsar!" esclamò Ash. Oshawott si sottrasse al successivo attacco di Herdier, un attacco Riduttore che avrebbe potuto infliggere seri danni al Pokemon di Ash... e pioi scagliò un proiettile d'acqua sferico che centrò in pieno Herdier, inondandogli la pelliccia e facendolo indietreggiare di diversi passi. Poi, Tepig scattò di lato, evitando un altro attacco Sgranocchio sferrato da Watchog, e rispose scagliando un attacco Braciere, accendendo una fiammata scarlatta davanti ai piedi del Pokemon avversario, che stridette per la sorpresa e il dolore e si allontanò dall'avversario. I due starter riuscirono a ricongiungersi al loro lato dell'arena, ma avevano già il fiato corto, e si vedeva chiaramente che la battaglia li stava facendo stancare rapidamente. Aloè e i suoi Pokemon si erano dimostrati molto più forti del previsto.

"Accidenti, non si mette bene per niente..." affermò Misty, guardando con una certa apprensione il suo fidanzato e la sua "allieva" che cercavano in qualche modo di recuperare lo svantaggio. "Non mi aspettavo davvero che i Pokemon di Aloè fossero così potenti. Ash e Touko potrebbero essersi messi nei guai, ho paura..."

"Sicuramente, Herdier e Watchog riescono a resistere molto bene agli attacchi dei Pokemon di Ash e Touko." affermò Spighetto. "Ho come l'impressione che alla fine, questa giornata avrà un sapore amaro per i nostri compagni..."

Anche Ash e Touko avevano visto che il combattimento si preannunciava molto difficile... e il ragazzo di Biancavilla cercò di pensare ad una strategia con cui avrebbero potuto rimontare. "Accidenti, qui si mette male... Touko, non c'è niente da fare, dobbiamo agire in collaborazione se vogliamo avere una possibilità. Cerca di distrarli ancora con un attacco Nitrocarica e aumentare la velocità di Tepig... mentre io li colgo di sorpresa! Credo di avere una buona possibilità di indebolire Herdier."

"Va bene, farò tutto quello che posso!" rispose Touko. "Presto, Tepig, usa di nuovo Nitrocarica! Punta dritto verso quei due, e poi schiva!"

"Pig!" esclamò il maialino, avvolgendosi di un vortice di fiamme e poi correndo a tutta velocità contro i suoi avversari, che si prepararono a contrastarlo... ma all'ultimo momento, quando Herdier si preparava a sferrare un colpo poderoso a Tepig, il Pokemon di Fuoco cambiò direzione all'improvviso e svoltò a sinistra, tracciando una scia infuocata davanti a Watchog ed Herdier, e facendoli indietreggiare per la sorpresa! Ash sorrise tra sè, e diede l'ordine ad Oshawott in quel momento.

"Perfetto! Adesso, Oshawott, colpisci con Acquagetto!" esclamò il ragazzo. Il Pokemon lontra non vedeva l'ora di iniziare il contrattacco, e si scagliò contro Herdier, tra due zampilli d'acqua ad alta pressione, senza che il Pokemon cane potesse reagire. Oshawott centrò in pieno il suo avversario, e lo fece barcollare all'indietro, mentre Tepig, reso velocissimo dai due attacchi Nitrocarica che aveva utilizzato, faceva un giro attorno agli avversari e colpiva Watchog alla schiena con un colpo formidabile, che faceva finire il Pokemon cane della prateria faccia a terra. Approfittando del momento propizio, Oshawott brandì la sua conchiglia e cercò di incalzare Herdier, nel momento in cui quest'ultimo si rimetteva in piedi.

"Bel colpo, Oshawott! Ora attacca con Conchilama!" esclamò Ash. Oshawott non se lo fece certo ripetere, e sferrò un potente colpo con la sua arma preferita, infliggendo di nuovo danni ad Herdier mentre Watchog si stava ancora rialzando e non poteva intervenire per fermarlo. Il Pokemon cane si ritirò ancora un po'... ma a quel punto, Aloè decise che era il momento di passare alle maniere forti. Anzi, a giudicare da come Oshawott teneva quella conchiglia e le usava, non c'era bisogno di una gran fantasia per capire quale fosse il suo punto debole...

"Okay, Herdier... adesso rispondi con Forza!" disse Aloè. Il Pokemon cane scosse la testa, e mentre Oshawott alzava la sua conchiglia e si apprestava a sferrare un altro colpo, si gettò su di lui con tutto l'impeto di cui era capace. Oshawott, colto di sorpresa, non riuscì a difendersi... e un attimo prima di arrivargli addosso, Herdier si voltò di scatto e scalciò con entrambe le zampe posteriori, colpendo la mano con cui Oshawott teneva la conchiglia, e facendola volare in aria!

"Oshaaaa!" esclamò allarmato Oshawott, vedendo la sua arma più preziosa che solcava l'aria e si piantava per terra. Tepig era impegnato ad evitare gli attacchi di Watchog, che continuava ad incalzarlo con un attacco Azione dietro l'altro, e non poteva andare ad aiutare il suo compagno... quindi Oshawott, dimenticandosi di tutto il resto, decise di andare a prendere da solo la sua conchiglia. Si staccò abilmente da Herdier e corse verso la sua conchiglia, cercando di recuperarla...

"No! Aspetta, Oshawott, non distrati! E' proprio quello che vuole lui!" esclamò Ash, sperando che il suo Pokemon lo ascoltasse... ma fu inutile: la lontra si lanciò e afferrò la sua conchiglia con la mano destra, estraendola dal terreno e sollevandola in aria fieramente... senza accorgersi, purtroppo per lui, dello Herdier che si stava avvicinando da dietro, le zanne che crepitavano di energia elettrica!

"Oh no, lo ha preso alle spalle! E' spacciato!" esclamò Misty.

"Herdier, Fulmindenti! Watchog, Ipnosi!" ordinò Aloè. Tepig spalancò gli occhi allarmato quando vide che gli occhi del suo avversario stavano cominciando a scintillare in maniera sinistra, ma Touko fece in tempo a dare un ordine prima che il pericolo attacco ipnotico andasse a segno.

"Presto, Tepig! Bloccalo con Rotolamento!" esclamò la ragazzina. Il maialino di fuoco, appena in tempo, riuscì a chiudersi su sè stesso come una palla, evitando di incrociare lo sguardo di Watchog e poi scagliandosi su di lui come una palla di cannone. L'attacco andò a segno, impedendo alla versione evoluta di Patrat di ipnotizzare l'avversario... ma ad Oshawott non andò altrettanto bene.

Nel momento in cui Aloè ebbe finito di dare il suo ordine, Herdier chiuse i suoi denti elettrificati sulla nuca di Oshawott, colpendolo con una tremenda scarica elettrica che lo fece sobbalzare per qualche secondo, con gli occhi spalancati... e poi lo fece cadere a terra prono, il corpo ancora percorso da qualche scarica. Tentò di rialzarsi, ma non ce la fece e si afflosciò a terra senza più forze.

"Oh no, Oshawott!" esclamò Ash, dandosi tra sè dello sprovveduto per non aver fatto qualcosa prima per correggere quel brutto vizio del suo primo Pokemon di Unima. Adesso la lotta era completamente nelle mani di Touko, e Ash poteva solo sperare che il suo Pokemon avesse fatto abbastanza prima di cadere. "Sigh... beh, comunque sei stato bravo lo stesso, amico mio. Poi vedremo cosa fare per questo problema della conchiglia. Touko, temo che più di così non riesco a fare. Buona fortuna!"

"Va bene, Ash... lascia a me il resto!" rispose Touko, mentre Ash andava a prendere Oshawott e lo teneva tra le braccia.

Spighetto scosse la testa. "Purtroppo, a quanto pare, Oshawott ha pagato a caro prezzo la sua troppa dipendenza dalla sua conchiglia." affermò. "Peccato, perchè Ash se la stava cavando bene, anche di fronte a dei Pokemon così forti. Ora per Touko sarà ancora più difficile."

"Forza, Touko... so che ce la puoi fare!" fece il tifo Misty.

L'attacco Rotolamento di Tepig andò di nuovo a segno, infliggendo un altro po' di danni a Watchog e mandandolo a terra... poi, il maialino interruppe la mossa per voltarsi verso Herdier, che stava voltandosi a sua volta. Oshawott aveva già inflitto un bel po' di danni al Pokemon cane, quindi forse sarebbe bastata un'altra spintarella per sconfiggerli tutti e due...

"Herdier, fatti avanti, e usa di nuovo Riduttore!" ordinò Aloè. "Watchog, per adesso non preoccuparti e resta indietro!"

"Avanti, Tepig, ce la puoi fare!" esclamò Touko, usando le mani come megafono nella foga. "Colpiscilo con un'altra Nitrocarica!"

I due Pokemon si guardarono con aria di sfida... e poi si scagliarono a tutta velocità l'uno contro l'altro, decisi a concludere il tutto con quell'ultimo colpo decisivo! Herdier e Tepig presero sempre più velocità, e un'aura infuocata si accese, ancora una volta, attorno al corpo del maialino di fuoco, che ormai era soltanto a pochi metri di distanza dal suo avversario. Era un momento decisivo: il Pokemon che fosse riuscito a superare la guardia dell'altro e a sferrare il colpo avrebbe molto probabilmente vinto...

Ormai mancava pochissimo all'impatto...

"Adesso, Tepig!" esclamò Touko a squarciagola. Tepig serrò gli occhi, e scattò di lato all'ultimo momento, mandando a vuoto l'attacco Riduttore di Herdier, che incespicò in avanti e spalancò gli occhi avendo inaspettatamente mancato il bersaglio! Prima che potesse rimettersi in guardia, Tepig curvò pericolosamente, tracciando una scia di fuoco, e gli arrivò addosso da lato come un proiettile, colpendolo con tutta la sua forza! Herdier guaì mentre veniva sollevato da terra dall'impeto di Nitrocarica, reso ancora più devastante dalle velocità che Tepig aveva accumulato... e venne spedito a terra, dove rimbalzò per un paio di volte prima di fermarsi, con gli occhi ridotti a spirali e la lingua penzoloni tra le mascelle! Un grido di vittoria proveniente dal pubblico e da Touko fece sorridere Tepig, che guardò inorgoglito il suo avversario sconfitto, e si voltò verso la sua allenatrice, ricevendo da essa un segno di vittoria! "Bravissimo, Tepig! Ora dobbiamo solo sconfiggere Watchog, e la Medaglia è conquistata!"

"Bel colpo, Touko! Ottima strategia!" si complimentò Ash.

Spighetto sorrise e annuì in segno di approvazione, mentre Misty faceva un applauso alla sua compagna di squadra. Ma Cirillo, che stava assistendo con loro alla battaglia, non sembrava per niente preoccupato del fatto che a sua moglie restasse solo un Pokemon. In effetti, la cosa sembrava renderlo ancora più sicuro che, alla fine, sarebbe stata lei ad uscire vincitrice da quello scontro...

Aloè non si era per nulla scomposta davanti alla sconfitta di Herdier. Con tutta calma, la direttrice del museo richiamò il suo Pokemon sconfitto e lo ringraziò per l'impegno profuso... poi alzò lo sguardo e fissò Touko per complimentarsi con lei. "Complimenti, ragazzina. Davvero niente male. Hai allenato molto bene, il tuo Tepig. Ma ho paura di doverti comunicare che non sarà abbastanza." affermò, il suo Watchog già da diversi secondi in guardia e pronto a partire ad un suo minimo cenno. "Grazie ai miei studi, ho già la strategia giusta per vincere."

"LO vedremo. Il mio Tepig ormai è troppo veloce perchè il tuo Watchog possa schivare i suoi attacchi. Non mi resta che sferrare qualche colpo come si deve, e la vittoria sarà mia!" rispose Touko con sicurezza, per poi puntare l'indice contro Watchog. "Adesso, Tepig! Colpisci di nuovo con Nitrocarica!"

Ancora una volta, Tepig si trasformò in un proiettile infuocato e corse a rotta di collo contro Watchog... ma Lenora e il suo Pokemon campione non fecero nessun tentativo di evitare l'attacco, e il Pokemon cane della prateria rimase fermo al suo posto, e alzò la guardia una frazione di secondo prima che Tepig impattasse su di lui, scuotendolo violentemente e facendolo indietreggiare fino quasi a bordo ring! Watchog stridette e puntò le zampe posteriori a terra, in modo da opporsi alla spinta... e si fermò soltanto a pochi centimetri dal bordo del quadrato, restando in piedi con il piccolo grugno di Tepig stretto tra le mani! L'espressione decisa di Touko vacillò, e anche Ash, Pikachu, Misty e Spighetto si incupirono di colpo, rendendosi conto che Aloè aveva comunque il vantaggio. Tepig si agitò e cercò di spazzare la presa di Watchog, che però tenne duro e si preparò a scagliare un attacco decisivo...

"Beh, non credo che abbia senso tirarla ancora per le lunghe." concluse Aloè. "Quindi... Watchog, è il momento giusto per usare Nemesi!"

"Cosa? Nemesi?" esclamò Ash. "E che razza di mossa è?"

La risposta arrivò quasi subito, e non gli piacque per niente. Watchog sembrò puntare le zampe posteriori a terra, e i suoi occhi ipnotici si illuminarono di un minaccioso rosso, mentre un'aura rossa si accendeva attorno a lui per una frazione di secondo... e subito dopo, quasi più velocemente di quanto Ash e Pikachu potessero vedere, Watchog fece scattare in avanti il pugno destro e colpì Tepig sotto il mento con una potenza incredibile, al punto da sollevare da terra il maialino infuocato e farlo volare in aria per diversi metri, sotto gli occhi increduli del pubblico, degli sfidanti e dei loro compagni!

"Ecco. Questa è Nemesi." affermò Cirillo, rivolto a Misty, Pikachu e Spighetto che osservavano con gli occhi sgranati. "Questa è una mossa di tipo Normale che già è molto potente di suo. Ma il suo vero potere si rivela quando un Pokemon della squadra di chi lo usa è stato messo ko da poco. In questo caso, la sua potenza raddoppia, e gli effetti... beh, li potete vedere da voi!"

"Accidenti... allora è per questo che Aloè si è fatta la fama che ha..." mormorò incredulo Ash, guardando Tepig che descriveva un arco in aria, e poi atterrava sul quadrato con violenza, rimbalzando un paio di volte per poi restare a terra, con gli occhi trasformati in spirali. Ormai, il risultato dello scontro era chiaro, e un attimo di silenzio scese sulla grande sala, prima che Touko si afflosciasse in ginocchio, guardando incredula il suo Tepig sconfitto.

"Tepig non è più in grado di combattere." affermò l'arbitro. "Aloè, capopalestra di Zefiropoli, vince l'incontro."

Il pubblico appladì la vittoria di Aloè, e la capopalestra annuì con gratitudine prima di richiamare Watchog nella sua sfera e ringraziarlo. "Ottimo lavoro, Watchog. Sei stato in gamba come sempre." affermò. Poi, rivolgendosi ad Ash e Touko. "Beh, ragazzi, non siete stati male, per niente. Ma avete bisogno ancora di un po' di pratica per potermi battere. Vi consiglierei di prendervi qualche tempo per allenarvi un po' di più, e poi riprovare, okay? Spero che ci rivedremo presto."

Aloè fece un inchino ai due ragazzi, che Ash, per quanto un po' rattristato dalla sconfitta, ricambiò con un saluto fatto con la mano destra... mentre Touko, ancora troppo scioccata, non riuscì a fare altro che annuire debolmente. Vedendo la sua amica così sconvolta, Ash si girò verso di lei e le mise una mano sulla spalla, in modo da farle coraggio... e mentre il pubblico cominciava ad allontanarsi, anche Pikachu, Misty e Spighetto andarono dai loro compagni.

"Pika pika..." affermò Pikachu con tono dispiaciuto. Ash lo accarezzò sulla testa e riuscì a sorridere debolmente.

"Grazie, Pikachu... non c'è bisogno che tu ti dia pensiero per me, comunque!" affermò il ragazzo. "Certo, mi dispiace aver perso... ma fa parte del gioco, no? E poi... in fondo me lo meritavo, sono stato troppo superficiale."

"In ogni caso... Aloè è davvero forte. Quell'attacco Nemesi è veramente terribile, quindi non te la prendere troppo, Touko." disse Misty, avvicinandosi alla ragazzina più giovane per confortarla. "Avete bisogno di allenarvi di più, tutto qui..."

Ma a giudicare dalla reazione di Touko, niente più che un cenno affermativo della testa con gli occhi ancora fissi su Tepig, che giaceva a terra stordito... Misty capì che il suo tentativo non stava avendo molto successo. Spighetto sospirò e guardò verso i suoi amici, confermando con suo grande disappunto che il risultato di quello scontro aveva lasciato un gusto amaro in bocca a tutti...

"Abbiamo perso così facilmente... non riesco a crederci..." mormorò Touko, tenendo lo sguardo basso. Misty sospirò di nuovo, capendo come si doveva sentire la ragazzina di Soffiolieve in quel momento. Ash accarezzò Pikachu sulla testa, cercando già di pensare ad una strategia da usare per sconfiggere Nemesi, ma sapeva che non era quello l'unico problema...

"Pika pi?" chiese il suo starter, e Ash lo grattò dietro le orecchie, sentendosi già un po' più sollevato.

"Lo so, Pikachu... non è stata una gran giornata..."

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CONTINUA...

Pokemon: Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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"Okay, Oshawott, proviamoci di nuovo... usa Acquagetto!"

Con un cenno della testa, il Pokemon simile ad una lontra azzurra si scagliò contro il suo partner di allenamento, lo Alomomola di Misty, che in qul momento era davanti a lui e si stava offrendo di far fare un po' di pratica al Pokemon d'Acqua di Ash, e stava cercando di insegnargli a combattere senza la sua conchiglia, difetto che gli era costato una sonora sconfitta nella battaglia con Aloè il giorno prima. L'attacco andò a segno, ma il pesce luna rosa sentì che Oshawott non ci stava mettendo tutto sè stesso, e nel momento in cui il Pokemon lontra atterrò davanti a lui, Alomomola si scrollò di dosso l'acqua che gli era stata gettata addosso, e scosse la testa, per dire che non andava ancora bene.

"Alomomo..." mormorò, e il Pokemon lontra sospirò e abbassò la testa, muovendo la mano verso la conchiglia che portava sul torace. La tentazione di prenderla e continuare il combattimento con quella era forte... ma Ash gli aveva chiesto di portare a termine quella sessione di allenamento senza usare la sua arma preferita. Per Oshawott questo era un bel problema... non si sentiva per niente a suo agio senza avere la possibilità di usare la sua conchiglia.

Ash, Pikachu, Misty e Panpour stavano osservando la battaglia da debita distanza... e il ragazzino di Biancavilla stava vedendo che, purtroppo, il suo sistema non stava avendo i risultati che sperava. Con un sospiro, alzò una mano per dire ai due Pokemon di interrompere l'addestramento, almeno per il momento, e lui e Misty si avvicinarono ad Oshawott, che li stava osservando con espressione dispiaciuta.

"Okay, ragazzi, per adesso possiamo fare una pausa... riprenderemo tra un quarto d'ora, okay?" disse Ash, per poi sedersi su una roccia, vicino allo spiazzo dove Oshawott ed Alomomola si stavano allenando. "Oshawott, mi rendo conto che stai facendo del tuo meglio, e ti ringrazio per questo, però... c'è ancora qualcosa che non va bene. Vedo che ancora non ti senti a tuo agio a combattere senza la conchiglia... ho visto giusto?"

"Oshaaa...." mormorò il Pokemon lontra con espressione stanca, confermando l'impressione di Ash.

Misty raggiunse Oshawott a sua volta e accarezzò il piccolo Pokemon dietro la nuca. "Sappiamo che non è facile perdere una certa abitudine quando la si prende, piccolo." affermò Misty, con un sorriso gentile. "E' difficile... ma Ash sta cercando di farlo per il tuo bene, altrimenti in ogni combattimento che sosterrai, i tuoi avversari potranno sfruttare la tua dipendenza dalla conchiglia per sconfiggerti."

"Comunque, non sentirti troppo sotto pressione.. okay, Oshawott?" disse Ash, cercando di sostenere il suo Pokemon. "Immagino già che per te non sia molto facile... e credo che in fondo sia solo questione di pazienza, e soprattutto di venirci incontro a vicenda. Cerchiamo di avanzare a piccoli passi, e sono sicuro che andrà tutto bene!"

Il Pokemon d'Acqua, colpito dalle parole del suo allenatore, lo guardò stupito e un po' confuso per un attimo. Si aspettava una ramanzina, e invece Ash lo stava lasciando andare al suo passo, senza mettergli fretta, e senza menzionare neanche una volta la figura effettivamente meschina che aveva fatto nello scontro con Aloè. Oshawott non aveva molta esperienza in fatto di allenatori... ma non credeva ne esistessero molti che avevano tutta quella pazienza e comprensione nei confronti dei loro Pokemon. era fortunato ad essere capitato con un allenatore che capiva e aiutava i suoi Pokemon, e non con un disgraziato come l'allenatore che aveva abbandonato Tepig prima che quest'ultimo andasse a Touko...

A proposito di Touko e del suo Tepig... Oshawott pensò alla giovane allenatrice esordiente, chiedendosi dove mai potesse essere andata. La sera di quella sfortunata battaglia, Touko era stata silenziosa e triste, e aveva scambiato giusto quattro parole con Ash, Misty e Spighetto... E adesso, il Pokemon lontra era un po' preoccupato per lei. Sperava che la ragazzina non se la fosse presa troppo, e che sarebbe stata capace di rimettersi presto in piedi dopo la sconfitta. Ma considerando che era stata la sua prima sconfitta importante, e che tra l'altro era stata in una palestra, davanti a decine di persone...

"Osha..." disse Oshawott, richiamando l'attenzione di Pikachu e di Panpour. "Osha, oshawott?"

"Pika pika pikachu... pika pichu!" rispose Pikachu, indicando con lo sguardo una piccola radura in mezzo agli alberi, poco lontano da dove Oshawott ed Alomomola si stavano allenando. Già da quella distanza, si potevano vedere Touko e il suo Tepig che si stavano allenando, apparentemente con impegno, affiancati da Spighetto e dal Deerling e dal Rufflet di Ash. Almeno da lì, sembrava che la ragazzina di Soffiolieve e il suo compagno stessero facendo fronte alla sconfitta subita con determinazione... tuttavia, come Ash aveva imparato vedendo la sua amica Lucinda in un periodo particolarmente sfortunato, quello che qualcuno faceva vedere all'esterno non corrispondeva necessariamente a quello che provavano.

"Pan, pour?" chiese il piccolo Panpour, guardando Alomomola, che si limitò a sospirare e a scuotere le pinne, non sapendo bene cosa dire a riguardo.

"Mi sembra di capire che anche i nostri Pokemon siano un po' preoccupati per Touko e Tepig..." affermò Misty. "Certo, non posso biasimarli per il fatto che si sentano un po' giù di corda. Quella Aloè è davvero brava, e non mi aspettavo per niente quell'attacco chiamato Nemesi."

"Pika... pika pi, pikachu pika pika!" disse Pikachu al suo allenatore, che sorrise lievemente e lo accarezzò sulla testa, capendo quello che voleva dire.

"Ti ringrazio, Pikachu, e so che lo fai perchè vorresti vedermi vincere... ma preferirei comunque usare Oshawott anche per il match di ritorno con Aloè." rispose. "Certo, continuerò ad allenarti in modo che tu non perda la mano... ma vorrei lasciarti per i momenti in cui c'è davvero bisogno di te! Ormai se così forte che se ti usassi, spazzeresti via quasi tutti gli avversari che ti trovi davanti senza alcuna difficoltà, e non sarebbe un buon allenamento nè per me, nè per te."

"Pika..." rispose il topolino elettrico, sfregandosi la testa un po' dubbioso, ma comprendendo comunque il modo di pensare del suo allenatore. Ad Ash era sempre piaciuta la sfida, quindi non poteva certo biasimarlo per questa scelta. Decidendo che a questo punto si poteva anche cambiare discorso, Pikachu indicò il punto in cui Touko e Tepig si stavano allenando. "Pikachu pika, pika pi?"

"Alomo!" esclamò Alomomola, annuendo energicamente.

"Andare a vedere Touko e Tepig come se la cavano? Mi sembra un'ottima idea!" rispose Ash. Misty diede a sua volta un cenno di assenso, e il gruppetto si incamminò verso i loro compagni, notando che in quel momento Touko e Tepig si stavano allenando con il Deerling di Ash...

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"Deer?" chiese il Pokemon cerbiatto, notando con un certo stupore che Tepig si stava ritirando con espressione impaurita e scoraggiata, come se per qualche inspiegabile motivo avesse paura del piccolo e grazioso Pokemon cerbiatto. Aveva già visto prima che, chissà perchè, il Pokemon simile ad un maialino sembrava provare un'irrazionale paura nei suoi confronti... ma adesso, era peggio che mai. La sconfitta contro Aloè pareva aver prosciugato quel po' di sicurezza in sè stesso che Tepig aveva accumulato nel corso delle sue avventure con Touko, e adesso il piccolo starter di Fuoco cercava di rintanarsi dietro le gambe della sua allenatrice, in cerca di riparo... o forse di un po' di conforto? Touko aveva questa impressione, visto che la voce di Tepig aveva un tono disperato, come se implorasse la sua allenatrice di dargli una mano e di non lasciarlo...

Comprendendo che Tepig non poteva più continuare ad allenarsi così, Touko fece cenno a Deerling che andava bene così, e si chinò verso il suo starter, prendendolo in braccio per dargli un po' di conforto. "Su, Tepig... non c'è bisogno di vere paura, Deerling non vuole certo farti del male. Vuole solo aiutarti ad allenarti, visto che ne hai bisogno." cercò di spiegargli... ma il maialino di fuoco stridette con espressione impaurita e nascose il suo musetto tra le braccia di Touko, stringendola con le sue zampette anteriori come se fosse stata un salvagente in mezzo ad una tempesta!

"Piiiiig!" esclamò, apparentemente in preda ad una crisi isterica. Touko non riusciva a capire, mentre con espressione compassionevole accarezzava il suo primo Pokemon per dargli un po' di conforto... certo, anche lei era molto delusa per quella sconfitta, ma Tepig sembrava averla presa particolarmente male... molto più di quanto non si dovrebbe prendere una sconfitta in palestra... e Touko non aveva idea di quale fosse il motivo.

"Mi pare di capire... che non sta andando esattamente come dovrebbe." affermò dispiaciuto Spighetto. Raggiunse Tepig e gli fece una carezza, sentendo che si stava calmando almeno un po'... poi si rivolse a Touko e proseguì il discorso. "Mademoiselle Touko... purtroppo, credo che questa non sia solo questione di allenamento, o del fatto che Tepig è deluso per la sconfitta. C'è qualcosa di più serio dietro... altrimenti, non mi spiego la paura che il povero Tepig ha di un Pokemon docile come Deerling."

"Non posso che darti ragione, Spighetto... magari sapessi cosa tormenta il mio piccolo Tepig..." affermò la ragazzina, tenendo stretto il suo starter. Notò che Ash, Misty e molti dei loro Pokemon si stavano avvicinando, e cercò di presentare loro un'espressione più serena, per non farli preoccupare troppo. "Oh... ciao, Ash! Ciao, Misty! Allora... come va l'allenamento?"

"Ciao, Touko... ciao, Spighetto! Tra alti e bassi, penso che si possa dire." rispose Ash con un'alzata di spalle. "Stiamo cercando di concentrarci sul permettere ad Oshawott di combattere efficacemente anche senza la sua conchiglia... ma ho paura che sia più facile a dirsi che a farsi."

"Osha..." disse lo starter d'Acqua di Unima, sospirando con espressione imbarazzata.

"Ti capisco, Ash... purtroppo, anche a noi non sta andando troppo bene." fu la risposta di Spighetto. "Riesco a sentire... un retrogusto amaro negli sforzi che Tepig fa per diventare più forte, e non si tratta soltanto di desiderio di vincere. Credo... che Tepig abbia paura che Touko lo abbandoni, anche se Touko si sta dimostrando estremamente comprensiva con lui."

"Su, su, Tepig..." rispose Touko, rivolta al suo starter che si stava ancora tenendo stretto a lei. "Te l'ho detto, no? Io ti voglio bene, e non mi interessa nulla se sei forte o debole... tu sei sempre e comunque il mio primo Pokemon. Non abbandonerei te, nè nessun altro dei miei Pokemon per nessuna ragione al mondo. Hai capito? Io non ti lascerò mai solo, questo è poco ma sicuro!

"Tepig..." mormorò stancamente il piccolo Pokemon di Fuoco, che non sembrava ancora del tutto convinto, malgrado le rassicurazioni della sua allenatrice.

Misty sospirò, tenendo in braccio il suo Panpour. "Qualunque cosa sia successa a Tepig in passato, è stata abbastanza traumatizzante da lasciargli questi strascichi." affermò. "Bisognerebbe capire cos'è stato... e soprattutto, da dove viene la sua paura di Deerling."

Il cerbiattino e Rufflet tornarono dal loro allenatore, e Ash e Pikachu si accorsero che, mentre il primo sembrava dispiaciuto e preoccupato, il secondo manteneva un'espressione di disapprovazione. Non era stato per niente soddisfatto di come era andato il suo allenamento con Tepig, e non ne stava facendo mistero.

"Ehilà, Deerling... Rufflet... mi sembra di capire che non siete rusciti a fare molti passi avanti nell'allenamento di Tepig, dico bene?" chiese Ash... e in risposta, Deerling storse il naso e scosse la testa, mentre Rufflet incrociava le corte ali sul petto e alzava il becco in aria.

"Ruff rufflet!" esclamò categorico il Pokemon aquilotto. Passando improvvisamente ad un'espressione indignata e offesa, Deerling si girò verso di lui, rimproverandolo con decisione!

"Deerling!" esclamò, e Rufflet si voltò verso di lui e gli rispose a tono.

"Rufflet ruff, rufflet!"

"Deeeeer!"

Il Panpour di Misty, che sembrava essere più maturo di quanto la sua giovane età indicasse, si mise una mano sulla fronte e scosse la testa, per poi guardare verso la sua allenatrice e il ragazzo di quest'ultima, e spiegare cosa si stessero dicendo i Pokemon di Ash. "Pouuuur... pa pan, panpour, pan!"

"Immagino..." rispose Misty, gettando un'occhiata comprensiva a Deerling e Rufflet, che si stavano guardando come se si stessero sfidando a duello! "Rufflet ha appena detto che Tepig è un codardo, e Deerling non l'ha presa bene... sta dicendo a Rufflet che Tepig ha soltanto qualche problema da risolvere, e Rufflet ha risposto che lui dice semplicemente le cose come stanno... Ash, non so te, ma io ho l'impressione che quei due verranno alle mani se non si farà qualcosa!"

"Ho come la sensazione anch'io che sarà così..." affermò Ash. Pikachu non perse tempo e, dopo essersi caricato per un secondo, scagliò un piccolo Tuonoshock in mezzo ai due litiganti, che si separarono con un sobbalzo, e guardarono sorpresi verso il topolino elettrico!

"Deer... ling?" chiese il cerbiatto.

Rufflet, chiaramente, fu un attimo più aggressivo nel difendere la sua posizione. "Rufflet, ruff ruff!" stridette, chiedendo al roditore giallo di farsi gli affari suoi.

"Pikachu!" lo rimproverò severamente Pikachu, indicando Touko e il suo Tepig, che ora sembrava essersi un po' calmato. Deerling e Rufflet guardarono entrambi nella stessa direzione, e anche se con un po' di riluttanza, abbassarono la testa e mormorarono qualche parola di scusa, che Ash accolse.

"Ascoltate, ragazzi... in questo momento, non dobbiamo giocare a scarica barile. Siamo tutti un po' delusi per la sconfitta che abbiamo subito, ma non dobbiamo lasciare che questo ci demoralizzi. E soprattutto, dobbiamo comunque lavorare come una squadra, e fare del nostro meglio per recuperare lo svantaggio, e fare in modo che, la prossima volta, riusciremo ad elaborare una strategia per battere Aloè." spiegò Ash. "Darci la colpa a vicenda non servirà. Io, da parte mia, ammetto che in parte è stata anche colpa mia perchè avrei dovuto tenere in considerazione il fatto che Oshawott si affida troppo alla sua conchiglia..."

"D'accordo... credo che in questo momento, siamo un po' troppo nervosi per concentrarci come si deve sull'allenamento." concluse Spighetto, diplomatico come sempre. "Perchè non torniamo in città a mangiare qualcosa, e poi non torniamo qui? Magari pranzando in compagnia e stando un po' assieme... riusciremo a calmare un po' gli animi, che ne dite?"

"Pan pour!" affermò la scimmietta acquatica di Misty, annuendo con sollievo. Se doveva essere sincera, non le andava di restare lì molto più a lungo. Quell'atmosfera tesa e poco piacevole la stava rendendo nervosa...

"Sì... mi sembra una buona idea, in fondo come si suol dire, a stomaco pieno si ragiona un po' meglio, no?" rispose Touko con un sorriso un po' stentato. Ora un po' più sereni, i ragazzi richiamarono i loro Pokemon uno dopo l'altro, e si diressero verso Zefiropoli, che era lì a pochi minuti di cammino...

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"Senti, Ash..." disse Touko, mentre il gruppo passava vicino a delle vecchie rotaie ricoperte di erba e muschio, diretto verso una tavola calda che Ash aveva adocchiato il giorno del loro arrivo a Zefiropoli. "Io... stavo pensando a come fare, e ti confesso che avrei in mente una strategia per affrontare Aloè e sconfiggere il suo attacco Nemesi."

"Pika?" chiese Pikachu drizzando le orecchie. Il suo interesse era stato risvegliato da quell'affermazione della giovane allenatrice: era curioso di sentire se Touko fosse riuscita ad elaborare una strategia per affrontare l'attacco Nemesi.

"Dici davvero, Touko?" chiese stupito Ash. Anche il resto del gruppo si avvicinò alla ragazzina castana, per sentire cosa aveva da dire. "Pensi di avere già un'idea di come fare?"

"Beh..." rispose lei, sfregandosi la nuca. "In effetti, forse ho trovato un punto debole. Si è detto che l'attacco Nemesi ha potenza raddoppiata se viene usato quando un Pokemon della squadra di chi lo usa è stato mandato ko, giusto? Allora..."

La ragazzina venne bruscamente interrotta da uno schianto poderoso, proveniente da una piazzetta vicino a loro, alla quale i ragazzi non stavano prestando attenzione. L'improvviso rumore fece fare un salto per la sorpresa a Touko e ai suoi compagni, e gli sguardi di tutti si spostarono verso quella direzione per vedere di cosa si trattava: sembrava che nella piazzetta vicina si fosse appena concluso un combattimento di Pokemon... una lotta in doppio, a giudicare dal numero di Pokemon che erano stati mandati in campo!

Incuriositi, i ragazzi andarono a vedere di cosa si trattasse... e videro, in mezzo a due piccole ali di spettatori, che i contendenti erano una ragazzina dall'aspetto minuto, con i capelli bluetti che fluivano lungo la schiena, legati da un fiocchetto rosa sulla nuca, e un paio di occhiali da vista quadrati e molto spessi, che indossava un grazioso vestitino giallo con il colletto arancione, maniche corte dal bordo arancione, una gonna dello stesso colore, e scarpette rosse con le calze bianche; e un ragazzo che doveva avere uno o due anni più di Touko, con corti capelli castani scuri, leggermente a caschetto, una giacca nera con le maniche e il colletto rossi, pantaloni dello stesso colore, e scarpe nere decorate con delle fiamme stilizzate, che sembrava avere un paio di occhiaie nere sugli zigomi, e dava l'impressione di non essere un tipo troppo raccomandabile: la bambina, che probabilmente aveva solo undici o dodici anni, era afflosciata a terra in ginocchio, e sembrava sul punto di scoppiare a piangere, mentre osservava i suoi Pokemon sconfitti - un Oshawott e un Purrloin, che giacevano a terra inermi e storditi davanti ai Pokemon del ragazzo più grande: uno di essi era un Pokemon che ricordava una sorta di lanterna fluttuante, con un coperchio conico di colore nero, dai riflessi viola che gli davano un che di mistico, due occhi luccicanti che fissavano sinistramente il mondo che li circondava, una fiamma blu ultraterrena che ardeva al suo interno, e due braccia tentacolari che fuoriuscivano dai lati della creatura, terminando in inquietanti sbuffi di fumo. L'altro aveva un'aria un po' meno inquietante, ma comunque non mancava di essere strano: ricordava un grosso formichiere rosso, il corpo striato da righe gialle che lo percorrevano per quasi tutta la sua lunghezza, con il muso marrone, allungato, terminante in una bocca a forma di tubo dalla quale saettava ad intervalli regolari una lunga lingua simile ad una fiamma, con due piccoli occhi neri sulla sommità del capo, un tubo rosso come coda e le corte braccia terminanti in un paio di lunghi ed affilati artigli. Il ragazzo dai capelli castani aveva un'aria estremamente spavalda e sicura di sè, e non sembrava interessargli molto di come si sentiva la sua avversaria mentre si avvicinava a lei e la fissava, quasi con disprezzo.

"Lampent, il Pokemon Lanterna. Forma evoluta di Litwick, tipo Spettro / Fuoco." disse il Pokedex di Touko, che la ragazzina stava puntando contro il Pokemon simile ad una lanterna. "Si dice che riesca a percepire quando una persona sta per morire, e assorbe le anime dei trapassati. E' temuto come portatore di cattiva sorte, e si aggira per le città in cerca di spiriti perduti."

"Heatmor, il Pokemon Formichiere. Tipo Fuoco." Adesso era Ash a passare in rassegna il Pokemon più grande e dall'aspetto meno inquietante. "Le sue prede preferite sono le Durant, che divora dopo aver sciolto la loro corazza d'acciaio con la sua lingua di fiamma. Ravviva le proprie fiamme aspirando aria da un buco sulla coda."

"Hai perso, marmocchia." disse il ragazzo, con voce atona. "Adesso, come avevamo stabilito, devi darmi uno dei tuoi Pokemon."

"Ma... ma... io non... non ho mai accettato questo duello!" balbettò la ragazzina, tremando visibilmente mentre con il suo corpo si piazzava protettivamente sopra il suo Oshawott e il suo Purrloin. "Sei... stato tu a costringermi! Mi... mi hai.... detto che il tuo Lampent mi avrebbe portato all'inferno se io avessi... rifiutato!"

"E allora? Un patto è un patto." tagliò corto il ragazzo prepotente. "Ora, mi dai uno dei tuoi Pokemon? Altrimenti ordino al mio Lampent di portarti all'inferno e me lo prendo lo stesso. Non hai molta scelta."

"Uuuuuh... Io... io non... voglio..." si lamentò la piccola, con le lacrime che iniziavano a scorrerle lungo le guance. Il ragazzo non se ne curò, e si chinò per afferrare il Purrloin ancora stordito della bambina...

"Hey! Fermo dove sei, prepotente! Cosa credi di fare?" lo interruppe di colpo la voce di Misty. La bambina smise di piangere e alzò lo sguardo stupita, mentre il ragazzo si voltava con aria vagamente infastidita, e vide Ash, Pikachu, Misty, Touko e Spighetto che si avvicinavano indignati, e si fermavano con decisione a pochi metri da lui per imporgli di lasciare in pace la piccola. "Come ti permetti di terrorizzare una bambina più piccola di te per rubarle i suoi Pokemon? Non hai vergogna di te stesso?"

"Lasciala in pace, o te la dovrai vedere con noi!" intimò Ash.

"Pikachu!" incalzò Pikachu. Le sue guance sfrigolarono minacciose, e i due Pokemon del ragazzo, con espressione contrariata, si voltarono verso il topolino elettrico con tutta l'intenzione di dargli una lezione... mentre l'espressione del ragazzo rimase neutrale, a parte un vago cipiglio minaccioso.

"Hm? E voi chi sareste? Questi non sono affari vostri." disse, con aria disinteressata.

"Se permetti, invece, questi sono affari nostri!" esclamò Touko, andando quasi in faccia a quell'odioso individuo. "Sei qui che minacci una ragazzina più piccola di te e cerchi di rubarle un Pokemon facendole paura. E io non posso sopportare chi se la prende con chi non può difendersi!"

"Stai attenta a quello che dici. Stai parlando a Shamus, il più grande esperto di Pokemon Fuoco di questa parte di Unima... e presto dell'intero continente di Unima." rispose lui, del tutto indifferente alla rampogna. "E per quanto riguarda questa mocciosa... il patto era che se avesse perso contro di me, mi avrebbe dovuto dare uno dei suoi Pokemon. Io non faccio altro che farle mantenere la parola."

"Ma... ma..." balbettò lei. "Io... non ho avuto scelta! Mi... mi ha minacciato con quel suo Lampent e mi ha costretto a combattere con lui! Io... non volevo fare quel duello!"

Ash sbattè gli occhi, evidentemente indignato da quanto stava ascoltando. "E lui ti ha costretto ugualmente a farlo, con uno dei tuoi Pokemon in ballo?" esclamò. "Questa è davvero un'ingiustizia!"

"Non è questo il modo di comportarsi di un allenatore di Pokemon." disse Spighetto.

Il duello di sguardi, quello indignato di Touko e quello indifferente di Shamus, continuò ancora per un po'... finchè una delle Pokeball della ragazza di Soffiolieve non si aprì di scatto, facendo uscire il suo Tepig, che si guardò davanti con espressione stupita e sconvolta, e che infine mosse un passo verso Shamus. Il ragazzo dai capelli castani sbattè gli occhi, con l'aria di essere vagamente sorpreso dall'apparizione del maialino di fuoco... che si avvicinò ancora a lui e lo chiamò!

"Tepig?" disse con esitazione.

"Che... che succede?" si chiese Touko, andando verso Tepig come per proteggerlo. "Tepig, stai attento a quel tizio! E' un teppistello che maltratta i Pokemon!"

"Tepig! Tepiiiig!" esclamò il piccolo Pokemon di Fuoco, continuando a guardare Shamus, che non esprimeva nulla se non una vaga sorpresa... e Pikachu drizzò le orecchie stupito, ed emise uno squittio acuto.

"Pikachu?" squittì. "Pika pi, pikachu! Pika pikachuuuu!"

"Cosa?" rispose Ash, strabuzzando gli occhi. "Come sarebbe a dire, Pikachu? Vorresti dire che... Shamus è l'allenatore a cui Tepig apparteneva, prima che la professoressa Aralia lo trovasse?"

"Sei stato tu?" chiese Touko. "Sei stato tu ad abbandonare il mio Tepig e a legarlo lì, in quel posto vicino a Soffiolieve? Hai idea di cosa sarebbe potuto accadere se nessuno lo avesse trovato?"

"L'ho fatto per il suo bene." rispose Shamus, senza alcuna vergogna. "Era un Pokemon senza alcun talento. Dopo che ha perso un combattimento con un Deerling, mi sono reso conto che non sarebbe stato di nessuna utilità alla ma squadra, e l'ho lasciato lì. Sicuramente è meno crudele che tenerlo con me, e farlo combattere battaglie che non può vincere, dico bene?"

"Hai capito... quindi è per questo che Tepig ha paura di Deerling... questo spiega molte cose!" disse Misty, la fronte corrugata. "Ma in ogni caso... questo non spiega perchè hai legato Tepig in quel posto e te ne sei andato!"

Shamus scosse la testa e tenne lo sguardo basso. "Lui... continuava a seguirmi, e non voleva capire che lo stavo abbandonando per il suo bene." continuò. "Avete idea di cosa ha significato per me abbandonare un Pokemon a cui mi ero affezionato? E' stato difficile, ma ho dovuto farlo."

"Non ti credo!" esclamò Touko. "Non riesco a credere che una persona come te possa davvero volere il bene di un Pokemon! La tua è solo una scusa!"

"Tepiiiiig!" esclamò il maialino, mettendosi tra Touko e il suo ex-allenatore con aria protettiva, e attirandosi dietro gli sguardi astiosi di Lampent e di Heatmor, che sembravano non gradire il fatto che un Pokemon debole come quello volesse stare al loro fianco. Touko, dal canto suo, restò per un attimo scioccata alla vista del suo starter che difendeva quell'essere spregevole... ma Ash, Pikachu, Misty e Spighetto non sembravano più di tanto sorpresi, anche se erano lo stesso un po' dispiaciuti. Dopotutto, Tepig non poteva certo dimenticare che Shamus era stato il suo primo allenatore...

"Posso anche capire che tu l'abbia lasciato per il suo bene..." riprese Ash, guardando fisso Shamus. "Ma non c'era bisogno di legarlo in un posto isolato, potevi lasciarlo in una pensione Pokemon, non credi?"

Spighetto si mise in mezzo, alzando la mano per richiamare l'attenzione... e, con un garbato sorriso sulle labbra, si mise in testa una parrucca bianca da magistrato inglese! "Bene, signori... credo che l'unico modo di sistemare la cosa sia tramite... una battaglia di Pokemon!" affermò, mentre tutti erano impegnati a guardarlo con incredulità! "Se Shamus dovesse vincere, allora potremo credere che lui abbia fatto il bene di Tepig, lasciandolo lì dov'era... altrimenti dovrà chiedere scusa a Tepig per il suo comportamento!"

"Hey! Aspetta un momento! Ma che razza di modo di giudicare è questo?" esclamò Misty, sbalordita dalla decisione di Spighetto. Il suo Panpour aprì le braccia e scosse la testa, come se volesse dire che c'era poco da fare...

Shamus, invece, non sembrò per niente dispiaciuto dall'idea, e sorrise sinistramente mentre un lampo malvagio attraversava i suoi occhi gialli. "Hmm... un modo un po' originale di gestire la cosa, ma mi potrebbe tornare utile! E va bene... però ad una condizione, dovrà essere una lotta in doppio. Io contro la mocciosa con la coda, e il tizio con il berretto." disse, indicando prima Touko e poi Ash. "E... se tu, mocciosa, volessi usare quel Tepig inutile che perde contro i Pokemon Erba, non sarò certo io ad impedirtelo."

"Hmph..." rispose Touko. "E va bene. Allora vediamoci oggi pomeriggio qui, in questa piazzetta. E prima che ti vengano in mente strane idee..." si mise davanti alla bambina coon gli occhiali e ai suoi Pokemon sconfitti, per impedire a Shamus di rubarglieli. "I Pokemon di questa bambina non si toccano. E' chiaro?"

Shamus alzò le spalle con indifferenza. "E va bene. Tanto, nessuno dei Pokemon di quella perdente mi interessa." disse. "Quindi, ci vediamo oggi pomeriggio. Ci vediamo, Tepig... e credimi, mi dispiace davvero di averti dovuto lasciare. Pensavo che saresti stato un'ottima aggiunta ai miei Guerrieri di Fuoco."

Tenendo la testa bassa, Shamus richiamò Lampent ed Heatmor e se ne andò, sotto lo sguardo triste e pensoso di Tepig (che dava l'impressione di essere l'unico a credere alla versione di Shamus)... e una volta che ebbe abbandonato il campo, la bambina con gli occhiali che aveva sconfitto singhiozzò un paio di volte, e poi si mise a piangere, in parte per l'umiliazione, in parte per la paura che aveva avuto, e in parte per lo scampato pericolo. Per fortuna, Ash e i suoi compagni furono subito da lei, e il ragazzo di Biancavilla si chinò verso di lei per darle conforto.

"Su, su, adesso è tutto finito, quel bulletto se n'è andato e non ti darà mai più fastidio." disse Ash, sorridendo gentilmente. "Forse... è il caso che tu porti i tuoi Pokemon al centro per farli curare, che ne dici?"

La bambina singhiozzò ancora un po', inginocchiata per terra, asciugandosi gli occhi con una mano. "Sniff... uuuuh... Non... non volete rubarmi anche voi i miei Pokemon, vero...? Sniff... E... e siete sicuri... che l'infermiera Joy non mi sgriderà, dopo che le avrò detto perchè i miei Pokemon... sono così malridotti?" disse, interrompendosi di tanto in tanto. Pikachu si sfregò la fronte, pensando che per essere un'allenatrice di Pokemon, quella bambina era davvero molto nervosa...

Fu Misty, per fortuna, a tranquillizzarla, accarezzandole la testa. "Tranquilla... puoi fidarti di noi, e anche dell'infermiera Joy! Non ti preoccupare, adesso i tuoi Pokemon sono la cosa più importante." disse. "A proposito, tu come ti chiami? E di dove sei?"

La bambina, ancora un po' incerta, si alzò in piedi e richiamò tristemente il suo Oshawott e il suo Purrloin. "Sniff... io... mi chiamo Nanette... e vengo da Anisopoli... nella parte ovest di Unima..."

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Il gruppo di Ash aveva accompagnato Nanette al Pokemon Center, e la bambina con gli occhiali aveva raccontato loro, per filo e per segno, come era andato il suo viaggio, iniziato solo qualche giorno prima... e aggiungendo anche particolari piuttosto strani, come il fatto che aveva scelto Oshawott perchè aveva paura che Snivy, evolvendo, la potesse stritolare o che Tepig, una volta evoluto, l'avrebbe scottata con le fiamme. O il fatto che era stata bene attenta ad evitare i ponti per paura che crollassero... per quando Nanette aveva finito, Misty si era stupita che questa tipa avesse trovato il coraggio di partire per il suo viaggio!

"E quando sono arrivata qui... sono stata sfidata da quel tipo di nome Shamus." affermò Nanette, guardando verso il pavimento. "Mi ha detto che se non l'avessi fatto..."

"Sì, lo sappiamo... ha detto che il suo Lampent ti avrebbe portato all'inferno, quel carognone." affermò Touko, dando ancora un'occhiata al suo Tepig. I Pokemon del gruppo, riposatisi dopo la mattinata di allenamento, stavano sgranchendosi un po' le zampe e godendo di un momento di riposo, ma lo starter di Touko non riusciva proprio a stare tranquillo, all'idea che tra poche ore avrebbe affrontato in battaglia il suo ex-allenatore. Stava ripensando al momento in cui Shamus lo aveva lasciato, e gli stavano venendo le lacrime agli occhi mentre, guardando fuori dalla finestra, ricordava il momento in cui Shamus lo aveva legato, dicendo che era per il suo bene. Tepig gli aveva creduto, e voleva crederci ancora...

"Ruff!" sentì la voce gracchiante di Rufflet che lo chiamava, e dopo essersi asciugato gli occhi, Tepig si voltò verso il Pokemon aquilotto, che gli si stava avvicinando con espressione severa... eppure, per certi versi, più accomodante rispetto a poco prima. Chiedendosi cosa volesse, Tepig si avvicinò al Pokemon Normale / Volante, che certo non era noto per essere particolarmente diplomatico o accomodante... e Rufflet, dopo un'istante di esitazione, guardò da un'altra parte come per dire che non era gentilezza da parte sua, e gracchiò qualcosa che lasciò stupito Tepig!

"Hm? Ma... cosa si stanno dicendo?" chiese Nanette incuriosita. "Non... non è che stanno pensando di fare qualche dispetto, vero?"

Ash ridacchiò tra sè. "Hehehee... no, non credo proprio. Mi sembra invece che Rufflet si sia offerto di combattere assieme a Tepig!" disse, con Pikachu che confermava con un cenno della testa. "Magari è per rimediare al fatto di essere stato troppo duro stamattina."

"Però... a me sembra chiaro che Tepig non vuole combattere contro il suo ex-allenatore, per quanto quello Shamus sia un verme." disse Misty, non nascondendo un po' di preoccupazione. "La cosa mi preoccupa un po'. Stai attenta, Touko, ho paura che tu ti sia andata a ficcare in un pasticcio..."

"Certo. Starò senz'altro attenta." rispose la ragazzina di Soffiolieve, aggiustandosi il berretto. "Ma... non preoccupatevi, farò in modo che quell'odioso individuo abbia la lezione che merita! E tu, Nanette... non preoccuparti, e non avere paura! Devi avere un po' più di fiducia in te stessa, e non pensare che le cose andranno sempre male! Dopotutto... non ci sono i tuoi Pokemon ad aiutarti? Abbi fiducia in loro, sapranno senz'altro aiutarti, qualunque difficoltà tu incontri!"

"Ehm... ti... ringrazio, davvero." affermò la ragazzina con gli occhiali. "E... ti vorrei fare tanti auguri per la battaglia di domani! Io... spero che tu ce la faccia!"

"Ce la faremo, stai tranquilla!" affermò Misty. "Quello Shamus non si permetterà mai più di fare il duro con chi non può difendersi!"

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Poche ore dopo, il gruppo di Ash si era presentato sul luogo della sfida, e Ash e Touko erano già pronti con i rispettivi Pokemon al loro fianco, mentre dall'altra parte della piazzetta, Shamus attenddeva con il suo Lampent e il suo Heatmor. Il Rufflet di Ash sembrava carico e pronto alla battaglia, mentre il Tepig di Touko cercava di sembrare quanto più calmo e controllato possibile... ma anche la sua allenatrice e il suo maestro non facevano fatica a vedere che in realtà era molto nervoso, e che stava cercando di controllarsi il più possibile. Sarebbe stato uno scontro difficile per lui...

"Bene, bene... e così, siete venuti e non siete scappati dalla paura! Molto bene, questo vuol dire che mi divertirò un po'!" dissse Shamus, fregandosi le mani con tono arrogante. "Se siete pronti, io non vedo l'ora di umiliarvi davanti a tutta Zefiropoli! Poi... mi prenderò uno dei vostri Pokemon, da aggiungere ai miei Guerrieri di Fuoco!"

"Questo non accadrà mai, buffone!" ribattè Touko, sentendosi montare la rabbia. "Io sono pronta... e tu, Ash?"

"Certo! Non abbiamo bisogno che di qualcuno che faccia da arbitro..." rispose Ash, per poi guardare verso un lato del ring improvvisato, dove Spighetto si era già posto per fare da arbitro. "Okay, adesso ce l'abbiamo! Preparati, Rufflet! Ho come l'impressione che non sarà uno scontro facile!"

"Ruff!" esclamò l'aquilotto. In disparte, Misty, il suo Panpour e Nanette stavano assistendo con calma i primi due e con trepidazione l'altra al duello di sguardi tra i due sfidanti e l'esperto di Pokemon Fuoco. La battaglia stava per iniziare, e la bambina con gli occhiali si sentiva quasi spaventata all'idea. Sarebbe stata felice di vedere Ash e Touko vincere... ma era convinta che le sue possibilità fossero ben scarse, davanti all'abilità di Shamus.

"Misty... sei davvero convinta che possano farcela?" chiese la bambina con gli occhiali, tenendosi alla maglietta dell'allenatrice di Kanto, che le accarezzò la testa e la guardò negli occhi, mostrandole un sorriso radioso.

"Tranquilla... loro vinceranno! Resta lì e goditi lo spettacolo!" rispose.

Spighetto annuì a Misty e diede il via alla battaglia. "Bene dunque... lo scontro è: Ash e Touko contro Shamus. Sarà una battaglia in doppio, due Pokemon contro due, senza sostituzioni." sentenziò. "Mi raccomando, vinca il migliore!"

"Cioè io!" ghignò Shamus, mentre Lampent ed Heatmor si scagliavano contro Tepig e Rufflet. Ash e Touko non si fecero intimorire, ed entrambi diedero il primo ordine ai rispettivi Pokemon un istante dopo.

"Rufflet, si comincia! Usa Attacco d'Ala su Lampent!" esclamò Ash.

"Tepig, usa Nitrocarica su quella stufa ambulante!" ordinò Touko, indicando Heatmor. L'aquilotto scattò in avanti e sferrò un potente colpo con la sua ala destra, che però Lampent riuscì ad evitare scattando di lato. Tepig, invece, non riuscì neanche ad iniziare l'attacco: restò lì, immobile ed apparentemente confuso, mentre lo Heatmor di Shamus gli si avvicinava e colpiva con un attacco Lacerazione, sferrando un fendente con gli artigli del braccio destro e scagliando Tepig fino quasi ai bordi del ring, dove si accasciò con un breve grugnito. Si rialzò un istante dopo, ma era chiaro che non aveva nessuna intenzione di combattere, e stava desiderando solo che la battaglia finisse in fretta...

"Aaaah!" gridò Nanette, nascondendo il volto tra le braccia della sorpresa Misty. "Lo sapevo, che andava male! Non possono farcela, i tuoi amici!"

La ragazzina dai capelli rossi cercò di scuotere la bambina e convincerla ad essere più ottimista, ma si rendeva conto che non era facile. "A... Andiano, Nanette! Non mi dirai che ti arrendi così soltanto perchè l'inizio non è stato dei migliori, vero?" esclamò. "Anche se... in effetti è vero che Tepig non riesce proprio a combattere. Ash e Touko devono farsi venire in mente qualcosa, e subito!"

"Avanti, Lampent! Colpisci quel pennuto con Pirolancio!" ordinò Shamus. La fiamma che ardeva all'interno del corpo di Lampent si ravvivò di colpo, e il Pokemon Spettro / Fuoco scagliò un dardo infuocato contro Rufflet, colpendolo in pieno e facendolo cadere a terra con uno stridio di dolore! Dal punto in cui Rufflet si trovava scaturirono delle piccole scintille infuocate che sfrecciarono in varie direzioni e colpirono Tepig mentre questo si stava rialzando... e Shamus emise una cupa, irritante risatina davanti allo stupore dei suoi avversari. "Heheheee... che ve ne pare? Pirolancio non colpisce due Pokemon alla volta, ma la scintille che crea riescono comunque a danneggiare anche il secondo Pokemon che partecipa ad una lotta in doppio! Non male come mossa, eh?"

"Aspetta a cantar vittoria! La partita non è anccora conclusa!" esclamò Ash, mentre il suo Rufflet si rimetteva in piedi. "Presto, Rufflet, usa Aeroassalto!"

"Ruff! Let!" gracchiò il Pokemon, lanciandosi in un attacco precipitoso che riscì a superare la guardia di Lampent e colpirlo in pieno, facendolo barcollare! La fiamma che ardeva al suo interno sfarfallò, ma si ravvivò quasi subito, e Lampent si rimise in guardia mentre Shamus stringeva i denti irritato. Tepig si era rialzato, e stava cercando di usare un attacco Azione contro Heatmor, ma non ci aveva messo abbastanza forza, e il formichiere di fuoco riuscì facilmente ad evitarlo e a colpirlo con la sua lingua di fuoco, eseguendo un attacco Leccata che fece rabbrividere il porcellino.

"Oh, no..." mormorò Touko, vedendo che il suo starter era chiaramente in minoranza. "Forza, Tepig, non lasciarti sconfiggere così! Ce la puoi fare! Fatti forza e sconfiggi quel Pokemon!"

"Heatmorrrr..." grugnì Heatmor scuotendo la testa.

Shamus sghignazzò ferocemente, mentre osservava i deboli tentativi di Tepig di rialzarsi. "Heheheee... tutto qui, Tepig? Del resto dovevo aspettarmelo. Eri un Pokemon debole ed inetto, e ho fatto bene ad abbandonarti!" esclmò, facendo sgranare gli occhi al maialino di fuoco e facendolo indietreggiare un po'. Non pago, Shamus sghignazzò di nuovo, e rincarò la dose. "Hehehee... beh, che c'è da guardarmi così? Ebbene sì, prima avevo fatto finta di essere dispiaciuto! Visto che la tua inetta allenatrice avrebbe usato te per affrontarmi, ho voluto farti credere che mi fosse dispiaciuto di averti abbandonato. Così, tu avresti esitato ad affrontarmi, ed ecco i risultati! Questa battaglia ormai è mia! Hahahahahaaaa! Forza, Lampent! Heatmor! Mostrate la potenza dei Guerrieri di Fuoco! Usate Pirolancio, tutti e due assieme!"

"Razza di carogna..." mormorò Ash. Anche Spighetto, che come arbitro doveva essere neutrale, corrugò visibilmente la fronte, restando in indignato silenzio davanti alla cattiveria di Shamus.

Il Pokemon lanterna e il formichiere si piazzarono davanti a Rufflet e a Tepig, mentre quest'ultimo restava paralizzato, guardando davanti a sè con orrore ed incredulità, incapace di farequalsiasi cosa. Tutte le sue illusioni erano state brutalmente infrante, e il piccolo Pokemon Fuoco si era trovato di fronte alla spietata realtà. Rufflet afferrò il suo compagno di squadra con un'ala e lo scosse per cercare in qualche modo di smuoverlo, ma Tepig rimase fermo dov'era, senza alcuna reazione. Sembrava che non si fosse nemmeno accorto di Rufflet che tentava di spronarlo...

"Oh, no... Tepig, svegliati! Ti prego, reagisci! Non vorrai farti battere da quella carogna!" esclamò Touko.

Rendendosi conto che non c'era niente da fare, almeno non per il momento, Ash decise che bisognava almeno minimizzare i danni. "Presto, Ruffet! Cerca di coprire Tepig!" esclamò, nel momento stesso in cui il doppio attacco Pirolancio, sotto forma di due dardi infuocati provenienti dalle mani (o nel caso di Lampent, dai tentacoli) dei Pokemon di Shamus. I due attacchi sfrecciarono verso Tepig e Rufflet... ma l'aquilotto, con un coraggio da leone, si piazzò davanti al suo compagno di squadra e bloccò l'attacco con le sue piccole ali. I dardi di fuoco esplosero fragorosamente nel momento dell'impatto, inghiottendo per un attimo Rufflet in una palla di fuoco e poi scagliandolo a terra abbrustolito e stordito! Tepig riuscì a scuotersi dal suo shock e guardò con incredulità davanti a te, mentre Rufflet scuoteva la testa, tossendo fuori una nuvoletta di cenere, e si rialzava lentamente, cercando di rimettersi in guardia.

"Accidenti... Rufflet è allo stremo, e Tepig non riesce a combattere... la situazione non è buona..." mormorò Ash... ma il suo spirito combattivo ebbe presto la meglio, e il giovane allenatore lanciò un grido di incoraggiamento ad entrambi i Pokemon, convinto che potessero ancora farcela! "Tepig! Rufflet! Forza, ragazzi, ce la potete fare! Io credo in voi! E anche Touko ci crede! So che ce la potete fare... quindi forza, ragazzi, non mollate!"

Dopo un attimo di esitazione, Touko decise di imitarlo. "Sì... Ash ha ragione! Forza, Rufflet! Forza, Tepig! Ricordi quello che ti ho detto? A me non importa quanto sei forte! Per me tu sei sempre il migliore! Non ascoltare quello che ti dice quell'essere spregevole! Tu sei meglio di lui! Lui non vale nemmeno una delle tue lacrime!"

"Hahahahaaa! Siete ridicoli!" rise Shamus, gettando al vento ogni pretesa di affabilità. "Andiamo, non penserete davvero che i vostri deboli Pokemon riusciranno a rialzarsi soltanto perchè adesso voi li incoraggiate, vero? E' chiaro che il mio Tepig è un Pokemon privo di talento... e sobbarcandoti un simile peso morto, non hai fatto altro che indebolire il tuo team!"

"Chiudi la bocca, tu! Nessuno ha chiesto il tuo parere!" esclamò la ragazzina. Shamus restò come inebetito, spalancando gli occhi per l'incredulità... e Touko lo ignorò e continuò a parlare al suo starter. "Avanti, Tepig, non lasciarti abbattere! E' quello che vuole lui... perchè sa che senza trucchetti sporchi, non è in grado di batterti! Lui è soltanto una mezza cartuccia, e lo sa!"

"Cosa?" esclamò Shamus, che stava cominciando ad infuriarsi. "Come... come osi, marmocchia? LO sai a chi stai parlando?"

"No, e non me ne importa niente." tagliò corto Touko. "Tu per me sei soltanto un bulletto come un altro! Io sono felice di aver scelto questo Tepig come mio starter... e non lo darei via per niente al mondo!"

"Pikachu! Pikachu!" esclamò Pikachu dal fianco di Ash.

"Te... pig?" esclamò il maialino, la cui precedente tristezza stava rapidamente lasciando il posto ad un'immensa gioia e ad un gran sollievo. Rufflet si passò un'ala sulla fronte per spazzarsi via la cenere di dosso... e, sempre mantenendo la sua aria burbera, lanciò delle parole di incoraggiamento a Tepig!

"Rufflet! Ruff! Ruff!" esclamò, facendo un gesto con l'ala che ricordasse un pugno stretto. Per un po', il Pokemon maialino restò fermo dov'era, non credendo a quello che aveva appena sentito... poi, sfoderò tutta la sua determinazione e annuì, piazzandosi di fronte a Shamus e ai suoi Pokemon! In quel momento, una luce ambrata cominciò ad avvolgere il suo corpo e a diffondersi su di esso... e in breve tempo, la brillantezza aumentò, avvolgendo Tepig e formando una crisalide di luce attorno a lui!

"Non... non è possibile!" esclamò Shamus, incredulo. "Com'è possibile che quella mezza cartuccia di un Pokemon stia... evolvendo?"

"Tepig..." mormorò Touko, per poi stringere una mano a pugno e sollevarla in aria in segno di gioia. "Evviva! Sì, lo sapevo! Lo sapevo che Tepig era bravo! E adesso... adesso si sta evolvendo! E' fantastico! Vai così!"

"Si sta... evolvendo?" chiese meravigliata Nanette, guardando lo spettacolo di luce al centro dell'arena improvvisata.

Misty annuì e rivolse alla bambina un segno dell'okay. "Visto, piccola? Te l'avevo detto che Ash e Touko non si arrendono mai! Adesso quello Shamus è fregato!"

Dopo qualche secondo, la luce che circondava Tepig si dissolse... e rivelò al suo posto un nuovo Pokemon, un maiale che stava in piedi sulle zampe posteriori, con un corpo di forma ovale e grassoccio, di colore arancione, che diventava nero sulle spalle, sui fianchi, sulla pancia, sulle mani e sulla testa. Una riga nera scendeva dalla testa e si fermava sulla punta del naso rosso. Aveva le orecchie appuntite e due piccole zanne che fuoriuscivano dalla mascella inferiore, mentre le sue mani avevano due artigli ciascuna, e i suoi piedi terminavano con dei piccoli zoccoli. La sua coda era arricciata, con un ciuffo di pelo sulla punta.

"Pigniiiite!" esclamò il nuovo Pokemon, mostrando un paio di robusti bicipiti.

Ash sorrise fieramente, mentre consultava il suo Pokedex per sapere di più. "Perfetto! Tepig è evoluto!" esclamò. "Vediamo un po' cosa ne dice il Pokedex..."

"Pignite, il Pokemon Suinfuoco. Tipo Fuoco / Lotta." fu la spiegazione del Pokedex. "Forma evoluta di Tepig. Nel suo stomaco arde una fiamma che diventa più intensa man mano che questo Pokemon si alimenta, e mangia qualsiasi combustibile per alimentarla. Quando si arrabbia, le fiamme si ravvivano ancora di più."

Dopo un attimo di smarrimento, dopo aver visto Pignite che si dava quache schiaffetto sulle guance per prepararsi, e Rufflet che annuiva con un ghigno sul becco, Shamus scosse la testa e cercò di recuperare la sua compostezza. "Hmph... e allora? Questo che significa? Il fatto che tu sia evoluto non vuol dire niente, sei sempre lo stesso Tepig debole ed inutile che ho abbandonato vicino a Soffiolieve! Non crederai certo di potermi battere! Heatmor, distruggilo! Usa Sfuriate!"

"Heat!" esclamò il formichiere, lanciandosi contro Pignite con i suoi artigli affilati per sferrare una poderosa serie di attacchi. Il Pokemon Fuoco / Lotta non venne colto di sorpresa, e parò il primo fendente, per poi avvicinarsi di colpo al Pokemon formichiere e sferrare una potente serie di affondi con le braccia, centrando l'avversario al petto e allo stomaco diverse volte!

"Questo è un attacco Sberletese, ne sono sicuro!" esclamò Ash, avendo già visto una mossa simile diverse volte nell'arsenale di qualche Hariyama o di qualche altro Pokemon Lotta simile ad esso. Pignite mandò a segno un altro attacco, scagliando a terra il Pokemon formichiere e lasciandolo stordito per un attimo, mentre Shamus stringeva i pugni e serrava i denti per la rabbia.

Rufflet, ripresosi dall'attacco di prima, si librò in volo e si alzò sopra Lampent, che spalancò gli occhi per la sorpresa, e non fece in tempo a scansarsi prima che Ash desse il nuovo ordine. "Perfetto, Rufflet! Ora... attaccalo con Attacco d'Ala!" esclamò, e l'aquilotto, nonostante la fatica e i colpi presi, scese giù con rapidità incredibile e schiaffeggiò il Pokemon Spettro / Fuoco con la sua ala destra, facendolo cadere a terra. Si rialzò poco dopo, ma era chiaro che Rufflet stava ribaltando abilmente lo svantaggio in cui era, e il nemico non avrebbe potuto reggere a lungo. Un altro Attacco d'Ala centrò in pieno Lampent, e il Pokemon Lanterna barcollò ancora una volta, cercando di resistere. Ma il Pokemon aquilotto, evitando agilmente un attacco Fuocofatuo che il nemico gli scagliò contro nel disperato tentativo di metterlo alle corde, gli rimase addosso e continuò a colpire con le ali, senza dargli tregua.

Heatmor non se la stava cavando meglio: ora che Tepig si era evoluto, era molto più forte e resistente, e gli attacchi del formichiere di fuoco non facevano più di tanti danni. Heatmor si stava facendo faticosamente strada a colpi di artigli, usando Sfuriate e attacchi Lacerazione senza ritegno, ma Pignite deviò la maggior parte degli attacchi e mise a segno una Nitrocarica che scagliò l'avversario a terra, dove rimase per qualche secondo prima di alzarsi. Touko corrugò la fronte, vedendo che quello era il momento giusto per sferrare il colpo decisivo...

"E ora... Pignite, usa Forza!" esclamò. Il Pokemon Suinfuoco annuì, ghignando sinistramente, e si gettò con tutto il suo peso addosso ad Heatmor nel momento in cui quest'ultimo si era rialzato! Ci fu un potente schianto quando la spalla del Pokemon Fuoco / Lotta centrò in pieno petto l'avversario, ed Heatmor, con uno strillo acuto, volò indietro di diversi metri e cadde rovinosamente a terra a pochi passi dallo sconvolto Shamus! L'allenatore senza cuore, sconvolto per l'inaspettata sconfitta di uno dei suoi Pokemon più forti, restò fermo al suo posto spalancando gli occhi e boccheggiando come un pesce fuor d'acqua... e non riuscì nemmeno a dare gli ordini giusti quando il Rufflet di Ash si gettò su Lampent ad ali spiegate! Il Pokemon Spettro / Fuoco cercò di reagire, scagliando un altro Pirolancio contro il Pokemon aquilotto, ma quest'ultimo, ormai abituato a questo tipo di attacchi, evitò l'attacco ancora una volta, e rispose con un poderoso Aeroassalto che vinse del tutto le difese già provate di Lampent! Con uno spettrale richiamo, il secondo dei Pokemon di Shamus cadde a terra stordito, vicino ad Heatmor!

"Lampent ed Heatmor non sono più in grado di combattere!" dichiarò Spighetto, non nascondendo che era contento che fosse andata così. "Quindi... la vittoria va ad Ash e a Touko! Congratulazioni!"

Gli spettatori iniziarono ad applaudire, mentre Ash e Pikachu andavano dal suo Rufflet per congratularsi con lui, e Touko correva ad abbracciare Pignite. Nanette, incredula e piena di gioia, si alzò dal suo posto, e iniziò ad esultare, mentre Misty si univa agli applausi del pubblico. Guardò affettuosamente verso Ash, e poi si alzò per andare a dargli un premio per la sua vittoria... un bacio sulla guancia, che strapppò ad Ash un sorriso imbarazzato.

"Hahahahaaa! Visto, Pignite? Che ti avevo detto? Sei tu il migliore, non quel pallone gonfiato!" esclamò Touko, abbracciando il suo Pignite, che ricambiò affettuosamente il gesto e si accoccolò sulla sua allenatrice.

"Pig! Pignite!" esclamò il Pokemon appena evoluto, guardando con gratitudine verso Rufflet, che in quel momento stava ricevendo le congratulazioni di Ash, Pikachu e Misty. Spighetto si mosse dal suo posto e annuì serenamente, raggiungendo Touko e Pignite per fare loro i complimenti. Pignite sorrise e annuì verso Rufflet, come per ringraziarlo per il suo aiuto, e l'aquilotto annuì con decisione e strizzò un occhio, come fecero anche Ash e Touko.

"Davvero un'ottima evoluzione, mademoiselle. Un sapore forte e deciso, con il giusto equilibrio di dolce e piccante!" disse Spighetto, usando le metafore gastronomiche a cui ormai Touko era abituata. "Siete stati in gamba, tutti quanti. E tu, Touko... congratulazioni per come hai aiutato Tepig a superare le sue paure ed evolvere. Hai dimostrato di avere la stoffa dell'allenatrice!"

"Sei stata bravissima!" esclamò Nanette, la cui espressione paurosa ed insicura aveva ora lasciato posto ad un radioso sorriso. "Lo sai, Touko? Vorrei anch'io essere in gamba come te!"

"Heheheee... è tutta questione di prendere confidenza, Nanette!" spiegò la ragazzina di Soffiolieve, accarezzando di nuovo Pignite. "Un po' di ottimismo, e non permettere a gentaglia come quello Shamus di metterti i piedi in testa! E a proposito di Shamus... che cosa farà adesso?"

L'allenatore dall'espressione maligna aveva richiamato Lampent ed Heatmor, non prima di averli insultati per la loro scarsa prestazione... e ora si stava avvicinando a Pignite, sfoderando un sorrisetto mellifluo. Touko lo guardò severamente, come a dirgli di non provare ad avvicinarsi. "Che cosa vuoi tu, adesso?" chiese. "Credo che Pignite ti abbia dato la lezione che meritavi. Quindi adesso prendi armi e bagagli, e sparisci!"

Shamus la ignorò, e si diresse verso Pignite, che continuava a guardarlo freddamente. Si fermò a poca distanza da lui, e sorrise di nuovo, cercando di apparire gentile e ragionevole. "Pignite... devo ricredermi su di te, sei davvero forte! Ti chiedo scusa per quello che ti ho detto... sai, era solo un modo per metterti alla prova e vedere se davvero fossi forte... e hai superato la prova! Quindi... perchè restare con quella perdente, quando avresti un posto d'onore tra i miei Guerrieri di Fuoco? Ritorna da me... e grazie a te, diventerò il più grande allenatore di Pokemon Fuoco del mondo!"

"Cosa? Ma l'aveva sentito, quello?" esclamò indignata Misty. "Con quale faccia tosta fa una richiesta del genere, dopo quello che ha fatto a Tepig?"

"Certa gente non ha proprio vergogna..." fu il commento di Spighetto.

Pignite guardò verso il suo ex-allenatore e, dopo un istante di esitazione, gli sorrise... prese fiato e gli soffiò un attacco Braciere in faccia, ricoprendogliela di una patina nerastra e facendogli la pettinatura ad afro! Shamus, con il viso nero e contratto comicamente dal dolore, restò per un attimo fermo lì, mentre tutti i presenti scoppiavano a ridere e lo prendevano in giro... poi gridò per la rabbia e la frustrazione e fuggì via, frignando come un bambino! "Aaaaaaah! Maledetti, non finisce qui! Nessuno può prendere in giro il sottoscritto, il grande Shamus!" esclamò, mentre si dileguava. "Sentirete ancora parlare di me, ve lo prometto! Mi vendicherò! Vi pentirete di quello che mi avete fattooooo!"

"Sì, sì, come no..." Touko alzò le spalle con indifferenza, non dando alcun peso alle minacce di Shamus. Poi, voltandosi di nuovo verso il suo Pignite, annuì in segno di approvazione. "Ben fatto, Pignite! Come si suol dire, hai... bruciato i ponti con quell'odioso individuo! Hehehee, e non solo quelli! Ormai sei uno della squadra, e so che non andrai dietro a quella mezza cartuccia!"

"Pig! Pignite!" esclamò il Pokemon suino, mostrando il bicipite. Touko e il suo starter si abbracciarono allegramente in mezzo alla piazzetta, mentre il pubblico applaudiva ancora, e gli amici di Touko guardavano soddisfatti l'edificante scenetta. Ash e Misty si guardarono e arrossirono leggermente, tenendosi la mano a vicenda. Pikachu e Rufflet si scambiarono un cenno di intesa, mentre Nanette si avvicinava al gruppo, tenendo in braccio il suo Purrloin, che guardava con interesse la scena. Era contenta che fosse finita così: quella scena le aveva dato la speranza che anche una come lei, nonostante tutto, potesse superare i suoi limiti e diventare una brava e coraggiosa allenatrice!

"Allora... è questo il segreto? Credere... in sè stessi?" chiese la bambina con gli occhiali rivolta ad Ash, il cui Rufflet annuì energicamente, tenendo le ali sui fianchi. "Capisco... io... non sono mai stata una che... crede molto in sè stessa... però... credo che d'ora in poi, cercherò di avere più fiducia nelle mie capacità, e non farmi impaurire da tutto ciò che incontro!"

"Brava, Nanette! Questo è lo spirito giusto!" affermò Touko, per poi voltarsi verso il resto dei suoi amici, che erano venuti a prendere lei e Pignite. Il Pokemon suino e il Rufflet di Ash si strinsero la mano da amici, mentre la ragazzina si aggiustava il berretto sulla testa. "Grazie ancora a tutti voi! E' stata una giornata proficua, oserei dire!"

"Certo che lo è stato!" affermò Ash, strizzando un occhio e facendo il segno dell'okay. "E abbiamo anche potuto allenarci come si deve! Sono sicuro che Pignite sarà un ottimo Pokemon per affrontare Aloè, tra qualche giorno... ma prima dobbiamo allenarci ancora, per imparare ad usare bene Pignite!"

"Pika, pikachu!" rispose Pikachu annuendo. Touko si disse d'accordo, e lei e Pignite si guardarono negli occhi, chiedendosi silenziosamente se fossero pronti.

Tra non molto, sarebbe stato il momento. Touko e Pignite sarebbero tornati alla palestra di Aloè... e questa volta, avrebbero vinto, di questo erano sicuri!

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CONTINUA...

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 17 - Rivincita al museo di Zefiropoli

"Perfetto, Oshawott, continua così! Usa Acquagetto!" esclamò Ash, nel momento in cui il suo starter di Unima si scagliò a tutta velocità contro il suo partner di allenamento. Lo Alomomola di Misty si difese rapidamente con Protezione, alzando uno scudo energetico attorno a sè e facendo in modo che il rapidissimo attacco del Pokemon lontra, che viaggiava ad alta velocità tra due baffi d'acqua, si fermasse a pochi centimetri dal bersaglio, ma lo scopo che Ash si era prefisso era stato raggiunto: Oshawott, grazie ai consigli di Ash e ad un bel po' di forza di volontà, che gli era servita per imporsi di non correre a recuperare la sua conchiglia ogni volta che gli veniva sbalzat dalle mani, era ora pronto ad affrontare la nuova battaglia con Aloè! Erano passati ormai cinque giorni dalla poco fortunata battaglia in doppio in cui lui e Touko erano stati sconfitti dallo Herdier e dal Watchog della Capopalestra di colore... una sconfitta dovuta anche a disattenzioni da parte di Ash, che il moro aveva passato gli ultimi cinque giorni a cercare di correggere. Ed ora, grazie anche alla fortunata evoluzione in Pignite dello starter di Touko, il ragazzo di Biancavilla era convinto di poter lanciare una nuova sfida a Aloè, e che questa si sarebbe risolta diversamente!

"Uff... beh, sono ore che facciamo pratica! Direi che può bastare, Oshawott!" disse Ash, mentre Pikachu andava a raccogliere la conchiglia del Pokemon lontra e gliela riconsegnava. Oshawott ringraziò con un verso acuto e un sorriso radioso, mentre si riappuntava la conchiglia sul torace. Anche se stava imparando a combattere senza di essa, Oshawott si sentiva comunque più sicuro quando l'aveva con sè. "Comunque, sei stato molto bravo! Oh... e grazie anche a voi, Misty, Spighetto, Touko! Sono convinto che questa volta andrà alla grande!"

"E' stato un piacere, Ash! Tra l'altro, ho avuto anch'io modo di allenatore Alomomola, Basculin e Panpour!" affermò Misty, tenendo in braccio il suo Pokemon scimmia dalla pelliccia azzurra e grattandogli la testa. Il suo Pokemon pesce luna si avvicinò ad Oshawott e controllò che fosse in buone condizioni prima di strizzare un occhio ad Ash e a Misty per segnalare che andava tutto bene. "E a proposito, Touko... come sta andando il tuo Pignite? Da quando avete dato una bella lezione a quel carognone di Shamus, mi sembra che Pignite abbia molta più sicurezza in sè stesso!"

"Beh, questo è poco ma sicuro!" affermò la ragazzina castana. Da dietro di lei, apparve il Pokemon Fuoco / Lotta in cui Tepig era evoluto qualche giorno prima. Ormai, la sua aria timida e insicura era un ricordo del passato, e Pignite si portava con sicurezza e dignità, ansioso di dare prova di sè in una vera lotta in palestra! "Io e Pignite abbiamo passato questi ultimi giorni ad allenarci con voi, e... beh, oserei dire che i risultati si vedono! Abbiamo fatto pratica con l'attacco Sberletese, e anche con qualche altro attacco niente male! Stavolta, sono sicura che vinceremo!"

"Questo mi fa molto piacere, mademoiselle Touko. Sento un aroma promettente nella vostra intesa." affermò Spighetto, portandosi con tutta l'eleganza che gli era propria. "Tuttavia, non basterà la sicurezza in sè a vincere una battaglia in doppio con Aloè. Avete visto bene il gioco di squadra dei suoi Pokemon, e conoscete il pericolo rappresentato dall'attacco Nemesi."

"Spighetto ha ragione. Quella è senza ombra di dubbio la mossa più pericolosa." rispose Misty, il cui Alomomola storse il naso in segno di assenso. "Avrete bisogno di una strategia se vorrete sconfiggere quella mossa micidiale, o temo che i vostri Pokemon potranno fare ben poco, una volta che uno dei due combattenti di Aloè sarà andato al tappeto."

"E noi una strategia ce l'abbiamo, giusto, Pikachu?" chiese Ash al suo topolino elettrico, che alzò il pollice in direzione di Misty e Spighetto per dire che era tutto sotto controllo. "Abbiamo pensato a come si può fare per neutralizzare Nemesi, e credo che siamo giunti ad una conclusione! Certo... occorrerà un po' di intesa tra noi, e non è una strategia del tutto priva di rischi. Se facciamo male i calcoli, i nostri Pokemon saranno colpiti da Nemesi alla massima potenza, e non credo che Pignite, anche ora che è evoluto, potrà resistere."

"Però... che possiamo dire, nessuna tattica è del tutto priva di rischi, e io sono disposta a correrne qualcuno!" continuò Touko.

"Pignite, piiiig!" esclamò Pignite, in perfetto accordo con la sua allenatrice. Guardò verso Oshawott con espressione decisa, e annuì nella sua direzione, per poi estendere un braccio verso di lui e chiudere la mano a pugno. "Pig pig, nite!"

Dopo un attimo in cui era sembrato confuso, Oshawott ripetè il proprio nome con voce acuta e melodica, e fece la stessa cosa. I due Pokemon si avvicinarono, in modo che le nocche dei loro pugni chiusi si toccassero, ed annuirono l'uno verso l'altro in quella che dava l'impressione di essere una promessa - la promessa che questa volta non si sarebbero lasciati mettere nel sacco, e avrebbero sconfitto Herdier e Watchog!

"Oshawott!" esclamò il simpatico Pokemon lontra, attirandosi dietro le risate divertite di un po' tutto il gruppo.

"Bene, sento davvero una predisposizione vincente in questa accoppiata, malgrado siano di tipo opposto l'uno all'altro." affermò l'intenditore di Pokemon dai capelli verdi. "In ogni caso, non vi consiglierei di affaticarvi troppo. Usate questa era per rilassarvi, e per essere in forma per domani, quando sfiderete di nuovo Aloè. Per adesso... penso che inizerò a preparare la cena! Un pasto ristoratore è proprio quello che serve, dopo una lunga giornata di allenamento!"

"Buona idea, Spighetto! In effetti, cominciavo anch'io ad avere un po' fame..." affermò Misty. "Anzi, sai che ti dico? Che ti do una mano anch'io a preparare qualcosa!"

Ash e Pikachu spalancarono gli occhi allarmati, e il ragazzo di Biancavilla fece una risatina nervosa, sapendo che la sua fidanzata non era quello che si dice un asso della cucina! Poi, con una risatina nervosa, Ash si sfregò la nuca e cercò di dissuadere Misty da quella sua stravagante idea. "Ehm... Misty, forse non è il caso! Sai com'è, la sera prima di un incontro importante vorremmo rilassarci, non contorcerci per il mal di pancia!"

"Hey! E con questo cosa vorresti dire, caro il mio Ash Ketchum?" esclamò Misty, con un'evidente venuzza pulsante che affiorava. Il ragazzino di Biancavilla ridacchiò e alzò le mani in tono dissuasivo, mentre Panpour guardava un po' confuso la coppia, e Pikachu alzava le spalle e sospirava rassegnato. Eccoli che ricominciavano con uno dei loro litigi da sposini...

"Certo che quando fanno così sembrano davvero una coppia sposata da anni..." mormorò Touko, sfregandosi la nuca mentre ascoltava Ash e Misty che si scambiavano battutine sarcastiche sulla reciproca abilità (o meglio, mancanza della stessa) ai fornelli. Il suo Pignite portò una mano alla fronte e scosse la testa sospirando...

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Il mattino dopo, svegliatisi dopo un sonno ristoratore e dopo aver fatto una buona colazione - grazie ancora una volta al talento di Spighetto, che era riuscito a preparare degli snack incredibilmente buoni a partire dai pochi ingredienti a sua disposizione - Ash e Touko si stavano ripresentando al museo di Zefiropoli, che come da abitudine era frequentato da molte persone, per la maggior parte viaggiatori incuriositi o persone con la passione dell'archeologia. Con Misty e Spighetto al fianco, allieva e maestro stavano destreggiandosi tra la folla in cerca della direttrice del museo. Non era facile, in mezzo a tutta quella folla, per quanto Aloè non fosse propriamente il tipo di persona che passerebbe inosservata.

"Accidenti... certo che dopo che abbiamo risolto il problema di Yamask, la gente è tornata eccome al museo..." commentò Misty, dopo essere passata oltre due persone che erano troppo distratte dai fossili in esposizione per badare a ciò che gli stava attorno. "Vediamo un po' dove potrebbe essere la signora Aloè... non credo che sia molto lontana, in effetti..."

Pikachu, in piedi sulla testa di Ash, stava facendo da vedetta, guardandosi attorno alla ricerca di una massa di capelli verdi e ricci che potessero assomigliare alla pettinatura di Aloè... e dopo qualche minuto di ricerca infruttuosa, il topolino elettrico vide qualcosa che poteva assomigliarci, e avvisò immediatamente il suo migliore amico e il resto dei suoi compagni con uno squittio acuto, indicando un'esposizione di reperti archeologici verso l'ala più esterna del museo. "Pika pi! Pikachu!" esclamò.

"Ah! Hai visto qualcosa, Pikachu?" chiese Ash, voltandosi in quella stessa direzione. Ci mise qualche secondo a vederla, a causa della folla che si accalcava da quelle parti, ma non appena riconobbe Aloè, sorrise con gioia e ringraziò Pikachu con una carezza sulla testa, per poi indicare la Capopalestra di colore al resto dei suoi compagni, e affrettarsi quanto più poteva verso di lei.

"Signora Aloè!" Touko chiamò la Capopalestra non appena fu giunta a distanza ragionevole. Aloè si sentì subito chiamare da una voce che conosceva bene, e quando si voltò, vide proprio chi si aspettava di vedere e li accolse con un sorriso benevolo. Sembrava in effetti che non aspettasse altro che vederseli apparire davanti da un momento all'altro.

"Oh, bentornati, ragazzi!" disse l'energica direttrice del museo, dando una pacca amichevole sulla spalla di Touko. "Credo di sapere già il motivo per cui siete qui... una rivincita per l'altro giorno, vero? Sono disposta a darvela, ma spero che abbiate usato questi giorni per correggere gli errori che avete fatto nell'occasione precedente. E vi avverto che su queste cose, io sono un'esaminatrice molto inflessibile."

"Beh, questo lo avevamo più o meno capito..." disse tra sè Misty, ripensando a quella battaglia. "Non c'è andata giù per niente leggera... ma sono sicura che questa volta Ash e Touko sapranno dimostrarle che hanno imparato dai loro errori!"

"Bene. E' quello che verificheremo tra un paio d'ore al massimo." concluse Aloè, notando con piacere che già una certa folla si era formata attorno a loro e sembravano tutti molto eccitati all'idea che la loro Capopalestra offrisse di nuovo una battaglia interessante come quella dell'altro giorno. "Preparate bene le vostre squadre. Visto che sapete già cosa aspettarvi da me, credo che abbiate già un'idea di come fare... ma vi lascio comunque la libertà di scegliere come volete affrontarmi!"

"Grazie mille, signora Aloè!" rispose Ash, dopo essersi scambiato un cenno di assenso con Pikachu e con il resto dei suoi compagni. "Non si preoccupi, abbiamo già in mente come fare!"

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Due ore dopo, era già tutto pronto, e per la seconda volta, Ash e Touko si trovavano al loro angolo dell'arena da combattimento, pronti a far uscire i loro Pokemon, mentre Aloè, anche lei schierata all'angolo opposto, maneggiava due Pokeball con fare poco rassicurante. Una discreta folla si era riunita attorno all'arena e sulle balconate circostanti, con Misty, Pikachu e Spighetto in prima fila ansiosi di vedere che strategia avessero in mente Ash e Touko per sconfiggere l'attacco Nemesi. Cirillo, il marito di Aloè, stava ancora una volta assumendo la parte dell'arbitro, e in quel momento stava dando un'occhiata a tutta la folla per assicurarsi che tutti fossero concentrati e carichi... e dopo essersi schiarito la voce, iniziò a presentare il nuovo scontro.

"Molto bene, signore e signori! Vedo con piacere che siete accorsi numerosi come e più dell'altro giorno..." affermò. "Come potete vedere, oggi i nostri valorosi sfidanti, Ash di Biancavilla e Touko di Soffiolieve tenteranno una volta in più di affrontare la nostra amata Capopalestra... nonchè la mia amata mogliettina, la bellissima Aloè!"

La donna di colore rise di gusto. "Hey, Cirillo, guarda che l'arbitro deve essere imparziale!" scherzò, permettendo anche a Touko e ad Ash di rilassarsi un po' e scaricare la tensione.

Si sentirono un po' di risate da parte del pubblico, prima che Cirillo continuasse. "Giusto, giusto... volevo solo fare una piccola considerazione personale! Hehehee... comunque, entrambe le parti sono pronte, e non aspettiamo altro che vedere di cosa saranno capaci i nostri arditi sfidanti! Sarà una battaglia sicuramente interessante! Riusciranno Ash e Touko ad aggiudicarsi la Medaglia Base, o dovranno ritirarsi come l'altra volta? Non posso certo rispondere io a questa domanda, quindi... che sia questa battaglia a dare la risposta! Potete far uscire i vostri Pokemon! Buona fortuna, e che vinca il migliore!"

"Forza, Ash! Forza, Touko! Ce la potete fare!" esclamò Misty rivolta ai due allenatori. Sentire la voce della sua fidanzata fece sentire Ash più sicuro di sè, e si aggiustò il frontino sulla testa prima di lanciare la sua Pokeball.

"Grazie, Misty! Questa volta andrà sicuramente meglio!" esclamò. "Vai, Oshawott!"

Touko lanciò a sua volta la sua sfera. "Scaldiamo un po' l'atmosfera! Tocca a te, Pignite!" esclamò la ragazzina. Un istante dopo, due Pokeball toccarono terra quasi in contemporanea, e da esse emersero rispettivamente la versione evoluta dal Tepig di Touko, che drizzò le orecchie e mostrò i bicipiti... e la lontra armata di conchiglia! Entrambi i Pokemon si misero in guardia, attendendo che Aloè mandasse in campo i suoi combattenti... e la donna di colore guardò Pignite ed Oshawott con espressione un po' dubbiosa, come se la loro improvvisa apparizione fosse stata un po' deludente.

"Hmm... vedo che usate gli stessi Pokemon dell'altra volta. E solo uno di loro si è evoluto in qualcosa che mi dia pensiero." affermò. "Beh, in fondo non posso certo criticarvi, dal momento che anch'io non ho cambiato nulla della mia squadra. Herdier, Watchog... tocca a voi!"

Il grosso cane barbone e la marmotta dagli occhi ipnotici apparvero sul ring, a pochi metri da Pignite ed Oshawott... ed Herdier lanciò subito un sordo ringhio che per un attimo fece tentennare i Pokemon dei due sfidanti. Ma non era nulla che non avessero già visto in precedenza, e si fecero nuovamente animo un istante dopo, gettando ad Herdier e Watchog uno sguardo di sfida. La battaglia era cominciata... e per Ash e Touko era già il momento di sperimentare la loro nuova strategia, sperando che funzionasse.

"Bene, Touko! Adesso tu sai cosa fare!" esclamò Ash. "Ricordati che dobbiamo essere in ottima sincronia, o rischiamo grosso! Oshawott, parti subito con Acquagetto!"

"Osha!" esclamò il Pokemon lontra, schizzando come un proiettile d'acqua verso Watchog e colpendolo in pieno, prima che il Pokemon dagli occhi ipnotici potesse tentare una qualsiasi delle sue insidiose mosse. Herdier spalancò gli occhi sorpreso e, all'ordine di Aloè, si scagliò su Oshawott per colpirlo con un attacco Fulmindenti, ma era esattamente quello che Touko voleva!

"Adesso che si è scoperto, Pignite! Usa Nitrocarica!" esclamò la ragazzina, puntando ad aumentare rapidamente la velocità del suo starter, già ad inizio battaglia! Pignite lanciò un grugnito affermativo e corse a tutta velocità verso Herdier, colpendolo al fianco circondato da lingue di fuoco saettanti! Herdier si accasciò a terra con un guaito, ma si rialzò quasi subito e si scrollò di dosso il lieve dolore.

In disparte, Misty e Pikachu applaudirono, vedendo che Ash e Touko avevano iniziato bene, ed Oshawott e Pignite si ritirarono di qualche passo, cercando di restare vicini l'uno all'altro. Watchog ed Herdier si erano rialzati e stavano ora girando loro attorno, cercando di separarli in modo da poterli affrontare più facilmente, ma i due starter restavano quasi attaccati assieme con la colla, schiena contro schiena, e cercavano di non farsi separare.

"Hmm, un buon inizio." commentò Spighetto. Ma la battaglia stava già entrando nel vivo, e il giovane intenditore sapeva bene che presto sarebbe venuto il problema di abbattere rapidamente i Pokemon di Aloè... a rischio di essere colpiti da Nemesi! "Pignite ed Oshawott stanno cercando di restare uniti, in modo da non dare un bersaglio facile ad Herdier e a Watchog. Ma... non credo che Aloè dovrà farli attedere a lungo prima di iniziare il suo contrattacco."

La Capopalestra di colore, in effetti, stava già pensando ad una strategia... e pochi istanti dopo, diede un altro ordine. "Watchog, usa Stordiraggio su Pignite." ordinò. "Herdier, tieniti pronto ad attaccare non appena Oshawott si sarà scoperto!"

"Hoooooog!" esclamò il Pokemon simile ad un cane della prateria, i cui occhi cominciarono a turbinare come se al loro interno si stesse agitando un tornado in miniatura. Pignite si fermò e assunse un'espressione confusa mentre un raggio di colori cangianti partiva dagli occhi di Watchog e si scontrava con lui... e poco dopo, il Pokemon Fuoco / Lotta si prese la testa tra le mani, barcollando nel tentativo di concentrarsi su ciò che lo circondava. La vista gli si stava offuscando, e stava provando una strana sensazione di vertigine... e senza accorgersene, si allontanò di qualche passo da Oshawott, che lanciò uno squittio allarmato quando il cane si lanciò su di lui, pronto a sferrare un altro attacco!

"Oh no... Pignite, cerca di riprenderti!" esclamò Touko, sperando che il Pokemon suino riuscisse a sentirla e a riprendersi prima che Watchog potesse approfittare troppo del proprio vantaggio.

"Adesso, Herdier! Usa Fulmindenti di nuovo!" ordinò Aloè... ma nello stesso momento, anche Ash diede un ordine, ed Oshawott eseguì in un lampo!

"Oshawott, respingilo con Conchilama!" esclamò il giovane aspirante Pokemon Master. Il Pokemon lontra sferrò un fendente davanti a sè e riuscì a sottrarsi alle fauci elettrificate di Herdier, mentre nello stesso tempo gli infilava la conchiglia in bocca! Il Pokemon cane ringhiò stupefatto e cercò di indietreggiare, ma Oshawott tenne stretta la sua conchiglia e tirò verso di sè, iniziando una sorta di letale tiro alla fune.

"Strappagli la conchiglia di mano, Herdier! Watchog, usa Iperzanna!" ordinò Aloè, immaginando che, come nello scontro precedente, Oshawott sarebbe stato colto dal panico nel momento in cui avesse perso la sua arma. Herdier tirò verso di sè con tutta la sua forza, mentre Oshawott usò entrambe le mani per trattenere la sua preziosa conchiglia. Ancora per diversi secondi, il contrasto tra i due Pokemon continuò...

Finchè Ash non diede un ordine che nessuno, meno di tutti Aloè, si aspettava!

"Oshawott, molla la presa!" esclamò il ragazzo... e con una celerità che lasciò tutti sbalorditi, la lontra lasciò andare la sua conchiglia, lasciandola tra le fauci di un impreparato Herdier che stava ancora tirando con tutte le sue forze! Il Pokemon cane rotolò maldestramente a terra sotto la propria stessa spinta, e Aloè strinse leggermente i denti quando si rese conto che, questa volta, era stata lei a cadere nella trappola di Ash! "Bravissimo! Ed ora, Acquagetto di nuovo!"

"Ooooshaaaaa!" esclamò Oshawott, scagliandosi a tutta velocità contro il suo avversario in mezzo a due alti getti d'acqua! Herdier non era minimamente in grado di mettersi in guardia, sbilanciato com'era, e venne colpito in pieno, venendo scagliato con forza verso i bordi del quadrato, mentre la conchiglia di Oshawott volava in aria, descrivendo un breve arco, per poi piantarsi nel terreno. Ma questa volta, il Pokemon lontra non cedette alla tentazione di correre a recuperarla, e si limitò a rimettersi in guardia, anche se di tanto in tanto gettava uno sguardo alla sua arma.

"Perfetto! Ha funzionato a meraviglia!" esclamò Ash, alzando un pugno in aria per esultare. Aloè stessa doveva ammettere di essere impressionata...

"Notevole. Stavo cercando di sfruttare il punto debole del tuo Oshawott per vedere se avevi imparato qualcosa dall'errore che avevi fatto la volta scorsa... e vedo con piacere che è proprio così." disse la Capopalestra, mentre osservava Herdier che si rialzava. "Complimenti, mi hai colta di sorpresa!"

Nel frattempo, Pignite era ancora sotto l'effetto di Stordiraggio, e cercava in qualche modo di ripararsi dagli attacchi di Watchog, che lo aveva attaccato con rapidità incredibile, cercando di morderlo con i suoi incisivi affilati come coltelli! Pignite si protesse alzando un braccio davanti a sè e facendosi mordere in un punto meno sensibile, ma strinse ugualmente i denti per il dolore quando gli acuti incisivi del roditore lasciarono il segno. Ma questo dolore fu provvidenziale, in quanto riuscì a riportarlo alla realtà e a far cessare gli effetti del micidiale Stordiraggio. Il Pokemon Fuoco / Lotta scrollò l'arto colpito e costrinse Watchog a mollare la presa, facendolo atterrare in piedi sul ring davanti a sè.

"Bravo, Pignite!" esclamò Touko. "Adesso continua con Sberletese... ma non colpire troppo forte, mi raccomando!"

Pignite sogghignò e si lanciò all'attacco, centrando varie volte Watchog con colpi alternati delle mani e facendolo finire a terra... ma era chiaro che stava comunque accompagnando un po' i colpi, in modo da non infliggere troppi danni al suo avversario. Aloè sembrò un po' perplessa all'inizio, ma poi capì quale fosse la strategia dei suoi avversari, e la cosa la lasciò non poco preoccupata.

"Credo di aver capito qual è la strategia di Ash e Touko." commentò Misty, che non si stava perdendo un solo istante della battaglia, rivolta a Spighetto. "Non stanno attaccando a tutta forza fin dall'inizio, perchè stanno cercando di sincronizzarsi, per così dire, e mettere ko Herdier e Watchog nello stesso momento. In questo modo, non correranno il rischio di dover subire un attacco Nemesi alla massima potenza."

"Esatto. Hanno ideato un'ottima strategia per difendersi dalla mossa più pericolosa della loro avversaria." affermò l'intenditore dai capelli verdi con tono approvante. "Ora, tutto sta nel vedere se Ash e Touko sapranno essere abbastanza in sincronia da mettere a segno il colpo decisivo al momento giusto."

Pikachu annuì, fiducioso che il suo allenatore e la sua allieva sarebbero riusciti a cogliere l'occasione giusta. Misty, dal canto suo, provò una strana sensazione di inadeguatezza, vedendo con quale reciproca partecipazione Ash e Touko combattevano e guidavano i loro Pokemon. Non si trattava più di gelosia, no... ormai era sicura che i sentimenti di Ash verso di lei corrispondessero a quello che lei provava per lui, e non aveva motivo di vedere Touko come una concorrente. No, quello che Misty invidiava loro, in quel momento, era il modo in cui si intendevano come allenatori, nel bel mezzo di una battaglia importante. Era come se ciascuno di loro riuscisse a capire cosa l'altro volesse fare, e malgrado stessero ancora combattendo individualmente, cercavano comunque di darsi una mano a vicenda. Ash ed Oshawott impedivano ad Herdier di aggredire Pignite, mentre il maiale fiammeggiante e la sua allenatrice tenevano a bada Watchog. Misty si stava chiedendo se sarebbe stata capace di aiutare Ash fino a quel punto nel caso loro due si fossero trovati ad affrontare un combattimento importante...

Aloè, dopo un po' di sorpresa iniziale, stava sfoderando un piccolo sorriso compiaciuto. Niente male... quei ragazzi avevano decisamente imparato dai loro errori, e stavano combattendo con grande maestria. Il loro gioco di squadra era ottimo, e doveva riconoscere che anche i loro Pokemon sembravano molto più concentrati e sicuri di sè. Ma la battaglia non era certo finita, e il fatto che molto probabilmente avessero capito quale fosse il punto debole di Nemesi non faceva molto per scoraggiarla. La donna di colore fece ritirare per un breve tratto Herdier e Watchog, e ordinò ad entrambi loro di usare un attacco Cuordileone per potenziarsi, cosa che i due Pokemon di tipo Normale fecero all'istante, concentrandosi per appena un secondo. Un'aura luminosa brillò attorno ai Pokemon di Aloè per qualche secondo, e non appena entrambi ebbero finito, si scagliarono nuovamente contro i loro rispettivi avversari. Un attacco Riduttore mandò a terra Oshawott, che riuscì a rialzarsi anche se cominciava a sentire l'effetto dei colpi presi... mentre Watchog si avvicinò rapidamente a Pignite, volteggiando su sè stesso e tenendo la coda in fuori...

"Cosa?" esclamò Ash, sbalordito da quanto stava vedendo: la coda del possente roditore stava diventando rigida e robusta come il ferro. "Watchog... può imparare una mossa come quella? Questa non me l'aspettavo!"

"Watchog, colpisci con Codacciaio!" esclamò Aloè, e il cane della prateria eseguì un poderoso fendente circolare con la coda, cercando di colpire il sorpreso Pignite mentre quest'ultimo non aveva ancora avuto il tempo di alzare la guardia. Il Pokemon Fuoco / Lotta spalancò gli occhi allarmato e cercò di difendersi dall'attacco usando le braccia e una grossa lingua di fuoco che gli si era accesa attorno alle mani... ma anxhe così, il colpo fu terribilmente potente, e Pignite venne sollevato da terra da Codacciaio e scagliato a distanza, finendo a terra con la schiena. Poi, Watchog ed Herdier si piazzarono in mezzo ad Oshawott e Pignite prima che questi potessero avvicinarsi di nuovo tra loro. I due starter si ritrovarono separati ed incapaci di supportarsi a vicenda... e un attimo dopo, cercando di sfruttare quanto più possibile il loro vantaggio, i Pokemon di Aloè cercarono di metterli sotto pressione, tenendoli quanto più possibile separati tra loro.

"Okay, adesso sì che la battaglia si fa difficile..." disse tra sè Touko. Watchog si stava muovendo attorno a Pignite con notevole rapidità, cercando di mettere a segno degli attacchi mordi-e-fuggi, mentre Herdier teneva d'occhio Oshawott, che cercava di ritirarsi. Entro breve, i due Pokemon di Aloè avrebbero attaccato di nuovo, e stavolta non era sicuro che Oshawott e Pignite avrebbero resistito.

"Touko! Ragazzi, è il momento di fare un vero gioco di squadra!" esclamò Ash. "Oshawott, preparati ad usare Individua!"

"Pignite, riparati con Protezione!" esclamò Touko. Immediatamente, il Pokemon lontra corrugò la fronte, facendo brillare i suoi occhi un attimo prima che Herdier si lanciasse contro di lui per sferrare un altro Riduttore. Oshawott riuscì a scansarsi in tempo, ed Herdier venne lasciato a colpire l'aria per una frazione di secondo, mentre il suo avversario gli sgusciava alle spalle. Pignite, a sua volta, creò uno scudo di energia che durò giusto il tempo necessario a sgattaiolare alle spalle di uno sbalordito Watchog, il cui attacco Iperzanna andò a vuoto. Prima che i due Pokemon nemici potessero reagire, Oshawott e Pignite erano di nuovo fianco a fianco e pronti a combattere, mentre Aloè cominciava a pensare che questa volta, non le sarebbe andato bene come la precedente... davvero, quei due ragazzi avevano imparato bene. Ma Aloè aveva ancora un asso nella manica, e anche se la potenza sarebbe stata inferiore, a quel punto valeva comunque la pena di usarlo.

"Ci siamo, Touko! Continuiamo così e ce la faremo!" esclamò Ash, incoraggiato nel vedere Watchog ed Herdier in difficoltà. "Adesso non dobbiamo fare altro che creare le condizioni migliori per sferrare il colpo finale come abbiamo stabilito!"

"Aspetta un momento, Ash. Credo che Aloè abbia intenzione di tentare ugualmente Nemesi!" disse Touko, corrugando la fronte nel momento in cui vide i due Pokemon della Capopalestra ritirarsi ed emettere quella strana aura rossa che aveva già visto usare a Watchog alla fine nel primo, poco fortunato combattimento. L'espressione di Ash si fece immediatamente più seria. Questa era una cosa che non si era aspettato, e anche se Nemesi non fosse stato potente come la volta precedente, lo sarebbe stato comunque abbastanza da mettere a serio rischio i loro Pokemon. Era cominciata a fase più importante della battaglia: per Ash e Touko era la vittoria o la sconfitta.

"A quanto pare, Aloè ha capito quale sia la strategia di Ash e Touko e vuole prenderli in contropiede." disse Misty, tenendo in braccio sia Pikachu che Panpour. "Spighetto... pensi che anche così, Ash e Touko abbiano possibilità di vincere?"

"Beh... non posso esserne sicuro." affermò l'intenditore dai capelli verdi, guardando con attenzione i Pokemon che si muovevano sul campo di battaglia, cercando di cogliere l'occasione giusta per attaccare. "Personalmente, sono convinto che abbiano ancora delle buone possibilità... spero solo che riescano a reggere a Nemesi."

"Herdier! Watchog! E' il momento, usate Nemesi!" esclamò la donna di colore. I due Pokemon annuirono e, in perfetta sincronia, si lanciarono contro Oshawott e Pignite con tutta la loro forza, cercando di sopraffarli. Il Pokemon lontra lanciò un breve grido allarmato quando vide il Pokemon cane scagliarsi su di lui, avvolto da un'aura rossa che non prometteva niente di buono... mentre Pignite, deciso a prendersi la rivincita su Watchog per il precedente scontro, attese a piè fermo e si preparò ad afferrare il suo avversario nel momento in cui questo arrivasse a tiro! Ben sapendo che dalla loro rapidità d'azione dipendeva la loro vittoria o sconfitta, Ash e Touko agirono d'istinto, esclamando il primo ordine che venisse loro in mente!

"Oshawott, schiva!"

"Pignite! Afferralo stretto e poi colpiscilo di nuovo con Sberletese!"

Oshawott si gettò di lato, e riuscì ad evitare di essere colpito in pieno... ma anche così, Herdier riuscì a centrarlo con una zampata mentre gli passava accanto, e lo gettò a terra, dove il Pokemon lontra restò per qualche secondo, facendo temere ad Ash che il suo starter di Unima fosse stato mandato ko. Pignite, invece, riuscì a mettersi in guardia e afferrò Watchog prima che quest'ultimo potesse colpirlo, ma venne comunque spinto via per un lungo tratto, e si fermò soltanto quando ormai il bordo del ring era a pochi centimetri dietro di lui. Stringendo i denti con determinazione, il Pokemon Fuoco / Lotta si scagliò contro il suo avversario sferrando una raffica di affondi con entrambe le braccia! Watchog cercò di difendersi come poteva, ma i colpi di Pignite erano troppo rapidi, e due di essi riuscirono a superare la sua guardia e a colpirlo al torace e allo stomaco. Barcollando, il Pokemon cane della prateria attivò nuovamente il suo attacco Ipnosi, ma Pignite si difese rapidamente distogliendo lo sguardo e rivolgendolo verso terra. Questo gli impedì di difendersi da un attacco Iperzanna che arrivò un istante dopo e lo colpì al fianco... ma se non altro gli permise di contrattaccare con Nitrocarica, avvolgendosi di fiamme rosse e caricando Watchog a testa bassa, facendolo cadere a terra!

Oshawott, nel frattempo, si era ripreso dall'attacco, e stava rialzandosi, anche se con difficoltà, solo per vedere Herdier che si preparava a ripetere l'attacco. Il Pokemon cane si scagliò nuovamente alla carica, ma questa volta Oshawott riuscì ad evitare del tutto l'attacco. Tuttavia, Ash si rendeva conto che non sarebbe riuscito ad evitare l'attacco per molto tempo, e che doveva trovare il modo di concludere in fretta!

"Okay, Oshawott... tieniti pronto ad usare Pistolacqua!" esclamò Ash, lasciando un po' perplessa Aloè. Usava una mossa così semplice per affrontare il suo Herdier? Doveva esserci qualcosa di più dietro... Mentre Misty stringeva un po' gli occhi, incoraggiando tra sè Ash ed Oshawott, Herdier si lanciò di nuovo all'attacco con un Nemesi indebolito, e cercò di centrare Oshawott, che restò fermo dov'era e prese la mira...

"Adesso, Oshawott!" esclamò Ash. "Sul pavimento!"

La lontra spruzzò un getto d'acqua contro il terreno, proprio di fronte ad Herdier, che non fu in grado di frenare, lanciato com'era, e incappò nella pozzanghera, che lo fece scivolare in maniera alquanto comica e lo fece cadere a terra con la faccia, in mezzo a due baffi d'acqua! Aloè spalancò gli occhi, stupita dalla tattica alquanto poco ortodossa di Ash, e il ragazzo, con un ghigno di vittoria, si voltò verso Touko per segnalarle che era il momento di sferrare il colpo decisivo!

"Forza, Touko! Adesso è il momento giusto!" esclamò il ragazzo. La sua "allieva" annuì, e i due ragazzi attesero un istante, per assicurarsi che i loro amici Pokemon fossero pronti... e poi diedero l'ordine decisivo contemporaneamente!

"Spaccaroccia!" esclamarono i due allenatori.

Oshawott e Pignite si guardarono con decisione, annuirono l'uno rivolto all'altro, e poi si scagliarono contro i loro avversari, tenendo i pugni destri stretti e pronti a colpire! Watchog ed Herdier non riuscirono a difendersi in tempo, e i due Pokemon sfidanti scesero su di loro e colpirono entrambi nello stesso momento! Il pugno di Oshawott colpì Herdier alla fronte, mentre Pignite sferrò un poderoso colpo al petto di Watchog... e i due Pokemon avversari strabuzzarono gli occhi increduli, barcollando indietro per diversi passi... e infine, dopo aver cercato senza troppo successo di restare in piedi, si arresero e si afflosciarono a terra senza più forze.

La battaglia era finita... e anche se Oshawott e Pignite erano stanchi, non c'era dubbio su chi avesse vinto!

"Una battaglia al cardiopalma, senza ombra di dubbio!" commentò Cirillo. "E alla fine, la vittoria ha sorriso ai nostri audaci sfidanti, Ash di Biancavilla e Touko di Soffiolieve! Congratulazioni!"

Dopo qualche istante di silenzio stupito, dovuto forse al fatto che molti cittadini di Zefiropoli facevano fatica a credere che la loro Capopalestra fosse stata sconfitta. Poi, il pubblico esplose in uno scrosciante applauso, con Misty, Pikachu, Spighetto e Cirillo ad aprire i festeggiamenti... e sia Ash che Touko esultarono e si avvicinarono l'uno all'altra per scambiarsi un cinque, congratulandosi a vicenda per uno scontro ben combattuto!

"Brava, Touko! E bravo anche il tuo Pignite!" esclamò Ash. "La strategia che abbiamo ideato ha funzionato alla perfezione!"

"Lo dobbiamo anche a te e al tuo Oshawott!" rispose Touko. "E a proposito di Oshawott.. credo che per oggi le buone notizie non siano finite! Guarda un po'!"

"Huh? In che senso...?" iniziò a chiedere Ash, guardando verso il Pokemon lontra, che si stava guardando con aria un po' meravigliata, mentre il suo corpo cominciava a sprigionare un'aura luminosa inconfondibile! Quando sentì una scarica di energia attraversare il suo corpo, e capì cosa stava accadendo, Oshawott afferrò la sua conchiglia e la puntò verso il cielo, atteggiandosi a condottiero trionfante!

"OSHAAAAA!" esclamò, per poi essere completamente avvolto dalla luce e cominciare ad evolvere davanti agli occhi di tutti! Qualche secondo dopo, la luce si dissolse... e ora, al posto di Oshawott, si ergeva in piedi un Pokemon simile ad una grossa lontra bipede alta quasi un metro, coperta da una soffice pelliccia azzurra, con piccole orecchie nere arrotondate, un piccolo ciuffo sulla nuca, il naso rosso, piccolo e tondo... e un paio di lunghe vibrisse bianche sul muso. Aveva corte braccia e gambe con tre dita ciascuna, e la pelliccia si scuriva sui fianchi, dove erano appoggiate due grosse conchiglie color crema. La sua coda era nera e piatta, simile a quella di un castoro.

"DEWOOOOOTT!" esclamò il nuovo Pokemon con un ghigno soddisfatto, mettendosi in posa davanti a tutto il pubblico. Pikachu esultò a sua volta, e Misty sorrise alla vista di un Pokemon d'Acqua così carino... mentre Ash, con aria esultante, consultava il suo Pokedex per saperne di più.

"Dewott, il Pokemon Apprendista. Tipo Acqua. Forma evoluta di Oshawott." disse l'enciclopedia elettronica. "Ha appreso tramite un difficile allenamento l'arte di maneggiare entrambe le sue conchiglie come fossero lame. Ogni Dewott usa mosse diverse in base alla sua tecnica personale."

"Fantastico! Oshawott è evoluto... e noi abbiamo vinto la nostra seconda Medaglia!" esclamò un'entusiasta Touko. "Direi che la giornata non poteva terminare meglio!"

"Sicuramente avete fatto un ottimo lavoro, ragazzi, e vi siete meritati queste Medaglie!" affermò Aloè, che aveva richiamato i suoi Pokemon esausti nelle Pokeball e, dopo averli ringraziati per l'impegno profuso, si era avvicinata ad Ash e a Touko per consegnare loro due Medaglie dall'aspetto alquanto semplice, addirittura spartano: non erano nient'altro che un paio di striscette di colore marrone, contornate di giallo. "Ecco. Per premiare la vostra abilità, perseveranza e capacità di apprendere, io vi conferisco le Medaglie Base della mia Palestra! Spero che saprete esserne degni, in futuro!"

"Grazie, signora Aloè! Può starne certa!" affermò Ash, ricevendo la sua Medaglia... per poi essere raggiunto in corsa dal suo Oshawott, che lo abbracciò energicamente e quasi lo fece cadere a terra per l'eccessivo entusiasmo! Il ragazzo rise allegramente e ricambiò l'abbraccio del suo Pokemon. "Hahahahaaa! Grazie, Dewott! Sei stato bravissimo! Sia tu che Pignite! L'allenamento che abbiamo fatto ha funzionato, a quanto pare!"

"Dewott!" esclamò il Pokemon appena evoluto, guardando verso Pignite e facendogli il segno dell'okay. Il Pokemon Fuoco / Lotta, che era con la sua allenatrice e stava ricevendo le sue congratulazioni, ricambiò il gesto, mentre Misty raggiungeva Ash e il suo nuovo starter, e abbracciava entrambi con evidente gioia!

"Bravissimo, Ash! E anche tu, Dewott, sei stato fantastico!" esclamò. "Hehehee... ma del resto, non potevo aspettarmi niente di diverso da un Pokemon d'Acqua così carino!"

Spighetto annuì con aria di approvazione. "Davvero uno scontro ben condotto, ragazzi." affermò. "Il sapore era perfetto, con tocchi di vari aromi equilibrati al punto giusto, e dei tocchi di maestria davvero notevoli! Congratulazioni ad entrambi voi, vi siete meritati quelle Medaglie!"

Ash ridacchiò mentre abbracciava Misty e si appuntava la Medaglia Base all'interno della sua giacchetta. "Hehehee... beh, diciamo che è stato anche perchè tu e Misty ci avete dato una mano! Oh, e... grazie infinite, signora Aloè. E' stato uno scontro molto interessante."

"E abbiamo sicuramente imparato un bel po'." affermò Touko, mettendo la sua medaglia nel contenitore apposito. "Del resto, beh... una volta ho sentito dire che nel mondo dei Pokemon non si smette mai di imparare!"

"Hahahahaaa! Ed è proprio vero!" rispose ridendo Aloè. "Beh, ragazzi, spero proprio che questo premio sia per voi un incentivo a fare sempre meglio! Vi faccio i miei migliori auguri... la prossima Palestra che affronterete, ad Austropoli, è gestita da un mio vecchio amico, Artemisio, e vi posso assicurare che vi offrirà una sfida altrettanto eccitante! Dovrete dimostrare di saper pensare rapidamente per sconfiggerlo."

"Suona come un avversario da non sottovalutare." affermò Touko. "E va bene... allora vorrà dire che ci impegneremo al massimo per scofiggerlo!"

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, forse pensando che tra non molto, gli avversari si sarebbero fatti abbastanza forti da permettergli di scendere in campo senza sbilanciare tutto...

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"E così... ecco, capo! Queste sono le informazioni che abbiamo trovato sui Pokemon Leggendari di Unima!" affermò Meowth, davanti allo schermo del computer portatile che stavano usando per comunicare con il comandante supremo del Team Rocket, Giovanni. Il ricco malfattore era seduto alla sua scrivania, e stava passando in rassegna i file sui Pokemon Leggendari di Unima che Jessie, James e Meowth gli stavano mandando in tempo reale... e non dava l'impressione di essere troppo impressionato.

"Hmm... questo non mi basta. Le informazioni che avete trovato finora sono troppo vaghe." affermò severamente, facendo sì che Jessie e James deglutissero inconsciamente. "Certo, sembrano dei Pokemon interessanti, ma... non sappiamo ancora abbastanza sulle loro origini e i loro poteri. Abbiamo bisogno di informazioni più specifiche, se vogliamo che ci siano utili, mi sono spiegato?"

"Ehm... certamente, capo! Questo... stiamo appunto cercando di farlo! Voglio dire, stiamo cercando dove possiamo trovare maggiori informazioni su di loro, e magari anche come risvegliarli e controllarli." affermò Jessie con un pizzico di comprensibile esitazione. Avendo dovuto sudare le proverbiali sette camicie per riguadagnarsi il favore del loro capo, i ragazzi del Team Rocket non avevano nessuna intenzione di giocarselo di nuovo. "E' per questo che resteremo ancora un po' in questa città... e cercheremo informazioni in più nella biblioteca di Zefiropoli. Sembra... sembra essere molto ben fornita!"

"Contiamo di darle maggiori informazioni entro tre-quattro giorni." concluse James, al che il capo del Team Rocket annuì e diede loro il permesso di continuare le ricerche.

"E va bene. Permesso accordato." affermò. "Vi do qualche altro giorno di tempo per raccogliere altre informazioni. Sia ben chiaro, però, che una volta scadut questo termine, non mi accontenterò più di chiacchiere. Per il momento vi saluto."

Jessie, James e Meowth sorrisero sollevati e si misero sull'attenti mentre il loro capo scompariva dallo schermo... e un attimo dopo, tirando un sospiro di sollievo, raccolsero il loro computer portatile mentre Meowth indicav nuovamente la biblioteca del museo.

"Beh, ragazzi, è ora che il Team Rocket si rimetta in azione!" affermò il Pokemon felino, sbattendosi un pugno sul palmo della mano. "Il nostro capo vuole risultati, e noi glieli daremo!"

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Nell'ufficio di Giovanni, nella sua lussuosa villa di Smeraldopoli...

"Hmph. Devo ammettere che non me l'aspettavo." disse la bionda Domino, la spia di fiducia di Giovanni, nel momento in cui il suo capo terminò la conversazione, accarezzando il suo Persian con una mano inanellata. Il Pokemon felino ghignò e strusciò leziosamente la testa contro la mano del suo allenatore. "Da quando hanno aiutato ad eliminare il Team Galassia, quei tre fessi sono diventati di colpo più competenti. Sarà che alla fine hanno capito che rischiavano davvero il posto?"

"Non sottovalutare la carica che può dare un moto d'orgoglio, Domino." affermò il boss del Team Rocket, sorridendo soddisfatto. "Jessie, James e Meowth si stanno dimostrando più utili di quanto pensassi... e credo che lo si possa attribuire al fatto che non solo non stanno più inseguendo quei tre marmocchi e il loro Pikachu, ma anche al fatto che il loro amor proprio non ha permesso loro di continuare a fallire. Comunque, Domino, ora tocca a te. Devi fare anche tu la tua parte per fare sì che il Team Rocket possa approdare ad Unima senza problemi, quindi... tieniti pronta a partire!"

La biondina si mise sull'attenti e fece un saluto militare. "Certamente, capo. Non la deluderò." disse, chiaramente orgogliosa che le fosse affidata una missione così importante. "Domino, la migliore spia del Team Rocket, è pronta a rientrare in azione!"

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CONTINUA...

Pokemon Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Nel Pokemon Center di Zefiropoli, subito dopo aver portato il suo nuovo Dewott e il Pignite di Touko a riposare e a riprendersi dall'impegnativo scontro con Aloè, Ash Ketchum stava attendendo con una certa trepidazione davanti al video-telefono, in attesa che sua mamma rispondesse alla chiamata. Il giovane allenatore e il suo Pikachu stavano aspettando già da qualche secondo di troppo, e stavano per appendere la cornetta e riprovare più tardi, quando un deciso click dall'altra parte della linea confermò loro che la chiamata era stata ricevuta. Il viso di Ash si illuminò per la gioia quando vide apparire sullo schermo il volto sorridente della sua mamma, che nonostante avesse da un po' passato la trentina d'anni appariva ancora fresca e vivace come una ragazzina del liceo!

"Ciao, mamma!" esclamò Ash, con Pikachu che salutava con una zampetta dalla spalla del suo allenatore. "Spero di non averti colto in un brutto momento!"

"Pikachu!" esclamò Pikachu, salutando a sua volta.

"Oh, Ash, tesoro! Mi fa tanto piacere sentirti... e anche tu, Pikachu, ti vedo molto bene! " rispose Delia. In quel momento, Ash e il suo starter si accorsero che la giovane mamma aveva addosso un completo da giardiniera, con tanto di cappello a larghe falde e stivali, e i suoi vestiti erano pieni di foglie, sterpaglie e macchie d'erba. "Scusate per il modo in cui mi presento... io e Mimy eravamo andati in giardino a curare un po' le piante, e ci ho messo un po' per arrivare al telefono! Comunque, come va? Vi vedo molto bene, ho l'impressione che il viaggio ad Unima si stia rivelando una bella esperienza!"

Ash mostrò il risvolto interno della sua giacchetta, in modo da mostrare a Delia le Medaglie Trio e Base che vi erano appuntate. "Hehehee... beh, giudica un po' tu! Io e Touko, la mia nuova compagna di viaggio, siamo riusciti ad ottenere già le prime due Medaglie, anche se la seconda ce la siamo dovuti sudare non poco!" affermò. "E... anche Misty si sta divertendo molto da queste parti! Sta iniziando ad allenare tre Pokemon d'Acqua molto forti, che ha catturato poco dopo che noi siamo arrivati! Anzi, in realtà uno di loro le è stato regalato quando era ancora un uovo!"

"Bene, bene! Mi fa molto piacere saperlo!" rispose Delia, appoggiando vicino a sè le cesoie che stava usando per potare i rami troppo abbondanti. "Qui a Biancavilla stanno accadendo un bel po' di cose nuove... la città sta diventando più grande e ci stiamo ammodernando, ma molte persone continuano a vivere qui in campagna. Credo che ci vorrà ancora un bel po' di tempo prima che Biancavilla diventi una città moderna a tutti gli effetti!"

"Hehehee... beh, meglio così! Non vorrei mai tornare a casa e trovarmi disorientato perchè non riesco più a ritrovarla!" scherzò il ragazzo. Lui e la sua mamma risero, e Ash si schiarì la voce e proseguì. "Comunque, mamma... anche Misty e i miei due nuovi compagni di viaggio vorrebbero salutarti."

Ash e Pikachu si scostarono, lasciando posto a Misty e al suo Panpour, e poi a Touko e a Spighetto, che si presentarono alla giovane mamma del loro amico. "Buongiorno, signora Ketchum!" esclamò Misty, agitando una mano mentre, con l'altro braccio, faceva un cenno di saluto. "Qui ad Unima va tutto bene... e speriamo anche da lei!"

"Hehehee... beh, non mi posso certo lamentare! Io e Mimy stiamo badando alla casa, e finora non ci sono stati inghippi!" rispose Delia. "A proposito, Misty cara, quello è uno dei Pokemon che hai preso ad Unima? E' davvero carino!"

"Pan, pan! Pour!" esclamò la scimmietta azzurra scuotendo il ciuffo di peli simile ad un getto d'acqua che aveva sulla testa, e Misty ridacchiò e fece una carezza a Panpour.

"In effetti, devo ammettere che è il Pokemon a cui mi sono più affezionata, tra quelli che ho incontrato ad Unima!" affermò. "Però... anche il mio Alomomola è molto carino! E il mio Basculin... beh, anche se finora non ho avuto modo di provarlo molto, sono sicura che è in gamba anche lui!"

"Sono contenta per te, Misty! Mi raccomando, tieni bene d'occhio il mio Ash, e fai in modo che non si cacci in troppi guai, visto quanto sa essere impulsivo!" scherzò Delia, facendo fare una faccia meravigliata ad Ash! "E tu... tu sei Touko, giusto? Piacere di conoscerti! Ash mi dice che sei un'allenatrice molto in gamba!"

"Il piacere è tutto mio, signora Ketchum! Sì, il mio nome è Touko, e vengo dalla città di Soffiolieve!" rispose Touko, aggiustandosi un po' il frontino del suo berretto. "Beh... in effetti ho già due Medaglie anch'io, ma devo ringraziare suo figlio per avermi insegnato bene! Ash è stato un buon maestro... anche se come dice lei, è un po' sventato anche lui!"

"Hey!" esclamò imbarazzato il giovanotto dai capelli neri. "Cos'è, adesso vi siete coalizzate contro di me, per caso?"

"Pikachu..." rispose il topolino giallo con un'alzata di spalle.

Venuto il suo turno, Spighetto si fece avanti e si inchinò elegantemente davanti allo schermo. "Bonjour a vous, mademoiselle Ketchum. Sono molto onorato di conoscerla... il mio nome è Spighetto, e sono un intenditore di Pokemon." disse, scandendo bene ogni parola secondo le regole del galateo che ormai padroneggiava alla perfezione. "Ove mai lei volesse sapere qualcosa sulla compatibilità tra lei e i suoi Pokemon, o desideri un consiglio in generale, non ha che da farne parola con me, e io cercherò di aiutarla al meglio delle mie possibilità."

"Piacere mio, Spighetto." rispose Delia. "Sei un giovanotto molto educato, e vesti anche bene. Mi fa piacere vedere che c'è ancora qualcuno che tiene alle buone maniere, di questi tempi!"

"La ringrazio delle buone parole, signora, anche se non penso di aver fatto nulla di speciale per meritarle." rispose il giovane intenditore con modestia. "Ad ogni modo, è per me stato un onore, fino a questo momento, accompagnare suo figlio, Pikachu e le signorine Misty e Touko in questo viaggio, e conto di poter essere loro ancora utile in seguito."

"Sono sicura che il tuo aiuto sarà molto apprezzato." concluse Delia, per poi tornare a parlare a suo figlio e a Pikachu. "Bene, Ash... vedo che ti sei trovato un gruppetto alquanto simpatico, e quindi... non ti dico altro che buon proseguimento, e spero di vederti presto affrontare la Lega di Unima! Sono sicura che farai un figurone!"

"Grazie, mamma! Farò senz'altro del mio meglio, anche se credo che con Touko avrò una certa concorrenza! Heheheee... comunque, grazie! Tanti auguri anche a te... e ci risentiamo presto!" rispose Ash. Uno alla volta, anche Pikachu e gli altri salutarono, e Delia agitò la mano verso di loro un'ultima volta prima che la sua immagine scomparisse dallo schermo.

Pikachu tirò un breve sospiro, prima di sfregarsi la fronte con una zampina, evidentemente chiedendosi cosa avrebbe fatto il gruppo come loro prossimo obiettivo. "Pika pikachu, pika pi?" chiese rivolto al suo allenatore.

"In effetti, me lo stavo chiedendo anch'io, Pikachu..." ammise il ragazzo di Biancavilla, mentre lui e i suoi compagni si incamminavano verso l'uscita del Pokemon Center, salutando l'Infermiera Joy di turno e il suo Audino. "In effetti, perchè affrettarsi tanto? Pensavo che almeno per oggi potevamo prendercela comoda e goderci un po' la città."

Touko sbattè gli occhi, un po' sorpresa dall'idea di Ash. "Non mi aspettavo che fossi tu a proporre una cosa del genere, Ash... credevo che avresti voluto affrettarti a raggiungere Austropoli e sfidare Artemisio per la prossima Medaglia!" affermò.

"Beh... in effetti, dico la verità, non vedo nemmeno io l'ora di ottenere la mia terza Medaglia di Unima!" ammise il ragazzo. "Però... insomma, visto che stiamo facendo un bel viaggio tutti assieme, credo che sia una buona idea anche goderselo, e guardarsi un po' attorno, visto che ne abbiamo la possibilità."

"Non mi sembra una cattiva idea. Restiamo qui ancora un po'... poi, magari, ripartiamo domani mattina o dopodomani. In fondo, abbiamo un bel po' di tempo davanti, e il campionato della Lega di Unima è ancora lontano." rispose Misty. "Anche a me piacerebbe restare un po' qui e visitare la città, prima di ripartire."

"Se le cose stanno così, allora sarà mia premura e mio piacere farvi da cicerone." si offrì Spighetto. Ormai, il gruppo era uscito dalle porte automatiche del Pokemon Center, e si stava incamminando lungo la via principale, costeggiando la ferrovia ormai in disuso che era diventata il simbolo della città. Ormai il pomeriggio cominciava ad avviarsi verso la fine, e c'erano molte meno persone in giro, ma la città conservava ancora quell'atmosfera amichevole ed accogliente che i ragazzi avevano trovato quando erano arrivati qualche giorno prima.

"Pika pika!" esclamò ad un certo punto Pikachu, indicando una via che andava verso la piazza principale della città - sembrava che ci fossero un bel po' di persone che si incamminavano verso qualche posto, e il roditore elettrico era curioso di saperne di più. Del resto, a quel punto, anche Ash e i suoi amici non avevano particolari urgenze, e seguirono Pikachu nel viottolo, fino a raggiungere la piazza, dove un discreto numero di persone erano riunite davanti ad un piccolo edificio, in una lunga ed ordinata coda. Dando un'occhiata all'insegna che era stata messa sopra l'ingresso, e sotto la quale transitava una persona alla volta, i ragazzi videro che si trattava di un Intenditore di Pokemon di classe S che stava offrendo consigli e giudizi a chiunque volesse fargli vedere la sua squadra di Pokemon.

"Hmm, sembra che qui in città operasse un mio collega, e io non lo sapevo. Hmm, questa è un po' una nota di demerito, per una guida turistica." disse Spighetto. "In ogni caso, è davvero una rara occasione quella di poter far valutare i propri Pokemon da un esperto di questa categoria."

"Un'intenditore di classe S, eh? Credo che una volta tu ci abbia già spiegato come funzionano i ranghi degli intenditori, ma non sono sicura di ricordarmelo." affermò Touko, dando una bella occhiata all'insegna. "In effetti, mi pare di ricordare che tu fossi un intenditore di classe A, giusto?"

"Precisamente." rispose Spighetto, e Touko riuscì a vedere che gli si stava illuminando lo sguardo nel momento in cui il giovanotto dai capelli verdi ebbe l'occasione di parlare della sua più grande passione. "Allora... i gradi degli intenditori di Pokemon partono dal C, per poi arrivare al B, all' A... e infine al grado S, che è riservato solo a pochi, grandi esperti. Il grado indica in che misura l'intenditore è autorizzato a fornire i propri pareri sui Pokemon degli allenatori, e se è in grado di gestire un'attività in proprio. Intenditori di classe S, come quello che vedete lì davanti a noi, hanno sempre un sacco di clienti!"

"Lo vediamo... è un po' un peccato che ci sia tutta quella coda. Sarei stata curiosa anch'io di far valutare Alomomola, Basculin e Panpour." rispose Misty. "Beh, ci sarà un'altra occasione... nel frattempo, ragazzi, che ne dite se facciamo un giro per la piazza? Credo che ci siano un bel po' di cose interessanti da vedere, oltre al museo."

"Per me va bene! Avevo giusto voglia di fare una passeggiata per conto mio qui attorno." rispose Touko. "Che ne dite, vi va bene se ci incontriamo qui tra un'oretta?"

"Pika!" rispose Pikachu, annuendo in direzione della ragazzina castana. Dopo essersi salutati ed essersi dati appuntamento tra circa un'ora, i ragazzi andarono ognuno per conto suo, a dare un'occhiata a cosa ci fosse in giro... a parte Ash, Pikachu e Misty, che rimasero assieme per avere la possibilità di passare un'oretta tra loro. I due fidanzati si guardarono tra di loro per qualche secondo, con un pizzico di imbarazzo, e arrossirono leggermente, prima di incominciare a camminare lungo il confine della piazza, con Ash che cercava un po' goffamente di iniziare una conversazione.

"Accidenti... certo che ne sono già accadute un bel po', di cose... da quando siamo sbarcati ad Unima, voglio dire!" affermò, accarezzando un imbarazzato Pikachu sulla testa. Che diamine, sembrava pensare il topolino elettrico, era ormai quasi un anno che Ash e Misty avevano ripreso a viaggiare insieme, e più di due mesi da quando si erano ufficialmente fidanzati... e questo era tutto quello che Ash riusciva a dire? A volte, il topolino elettrico pensava davvero che Ash fosse un negato totale nel campo del romanticismo.

Tuttavia, anche Misty sembrava un po' imbarazzata, e sembrava avere qualche problema nello scegliere le parole per rispondere ad Ash. Evidentemente, non essendo molto abituati ad essere soli loro due, non avevano molta esperienza nel fare conversazione tra fidanzati. "Beh... sì, hai ragione! Unima è... proprio un bel posto, e mi piacerebbe molto poter... ehm..."

"Sì, Misty? Dimmi pure..." la incoraggiò Ash, prendendole la mano con un po' di esitazione. La ragazzina dai capelli rossi deglutì e si impose di farsi coraggio e dire le cose come stavano. Se c'era la possibilità di passare un po' di tempo da soli, loro due, in un posticino un po' più romantico...

"Ecco, Ash... quello che volevo chiederti è..." cominciò a dire... e dopo un attimo di pausa, stava per dire quello che doveva...

"BONJOURS A VOUS, TOUT LE MONDE!"

Quando una vocetta acuta, proveniente dall'ingresso di un piccolo edificio sulla loro sinistra, investì i loro timpani lasciandoli storditi per un istante! Mormorando qualcosa di poco lusinghiero su certi vandali che non sapevano tenere la loro voce entro un volume accettabile, Misty si voltò verso il negozietto incriminato con sguardo inferocito... e vide che a parlare era stata una graziosa bambina di circa dodici anni, dai capelli viola brillanti e un po' riccioluti, e dagli occhi azzurro-violetti e splendenti, vestita elegantemente, in una maniera che richiamava quella di un sommelier di un ristorante di alta classe: una camicetta rosa con sopra un gilet rosso e un farfallino rosso legato sul colletto, pantaloni lunghi neri e un paio di graziose scarpette rosse. Si portava con una certa alterigia, e il suo modo di fare esprimeva orgoglio e sicurezza in sè.

"Salve! Ho sentito dire che i signori vorrebbero far valutare i loro Pokemon da un intenditore di alto livello!" esclamò allegramente, cercando di imitare un accento francese, ma risultando comunque un po' goffa malgrado la buona volontà. "Siete capitati nel posto giusto, al momento giusto! Il mio nome è Burgundy Sauvignon, intenditrice di Pokemon ufficialmente riconosciuta! E sarò felice di mettere la mia esperienza al servizio di due allenatori abili e in gamba come voi! Bonjour, è l'ora dell'assaggio, s'il vous plait!"

La ragazzina dai capelli viola si mise in posa, mettendosi una mano tra i capelli, e una stretta a pugno sul fianco... e Ash, Pikachu e Misty si lasciarono scappare un gocciolone di sudore dalla nuca, non sapendo bene cosa dire di quella piccola esibizione! Ma prima che potessero dire qualcosa, la bambina dai capelli viola di nome Burgundy si avvicinò di scatto e prese loro le mani, sorridendo mentre cercava di trascinarli nel negozietto! "Forza, signori, non siate timidi! Potete contare su un'opinione autorevole e sapere tutte le finezze per avere una squadra di Pokemon spettacolare! Venite pure!"

"Hey, aspetta un momento...!" cercò di spiegarsi Misty, mentre Burgundy trascinava entrambi nel negozio, e Pikachu scuoteva la testa e li seguiva a passo calmo.

"Pikachu..." mormorò stancamente, facendo però un sorriso mentre entrava a sua volta. Chissà, magari sottoporsi all'esame di un'intenditrice di Pokemon poteva essere divertente...

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"Bene, signori! Qualsiasi cosa vogliate che io valuti, non avete che da chiederlo!" esclamò Burgundy con sicurezza una volta che ebbe trascinato di peso Ash e Misty all'interno del negozietto... che in effetti consisteva di nient'altro che un tavolino rotondo posto in mezzo ad una sala quasi del tutto vuota. I due allenatori di Kanto si stavano guardando attorno con aria un po' dubbiosa, non molto sicuri se davvero quella intenditrice fosse davvero una fonte autorevole... non vedevano attestati, riconoscimenti, e nessun altro documento di questo tipo! "Anzi, visto che mi sembrate un po' indecisi, vi darò una mano io! Valuterò la felicità dei vostri Pokemon! E magari comincerò dal tuo Pikachu, che ne dici?"

"Pika pika?" chiese Pikachu, quando l'intenditrice un po' troppo esuberante si voltò verso di lui e fece l'occhiolino. Ash, che finalmente si era riscosso dalla sorpresa provocata dal ciclone Burgundy, si schiarì la voce, rifiutando gentilmente l'offerta.

"Ah... ehm... ti ringrazio molto per l'offerta, Burgundy, ma sono sicuro che il legame tra me e Pikachu è molto saldo!" rispose.

Il topolino elettrico volle dire la sua. "Pikachu! Pika pika, pika pi pika pikachu pi pika?" squittì, indicando le Pokeball che Ash e Misty portavano alla cintura. Burgundy storse un po' il naso, perdendo l'espressione solare che aveva avuto fin dall'inizio, e alzò le spalle.

"Dici che dovrei verificare gli altri Pokemon del tuo allenatore, piccolo? Va bene, per me non ci sono problemi. Anche se mi sarebbe piaciuto provare la mia abilità di intenditrice su un Pokemon proveniente da oltre l'oceano..." disse. "E va bene. Prima tu, ragazzo. Mostrami uno dei tuoi Pokemon."

"Er... mi chiamarei Ash Ketchum, a dire la verità... e lei è la mia fidanzata, Misty Waterflower... ma comunque, nessun problema! Vieni pure, Dewott!" rispose il giovane allenatore di Biancavilla, facendo uscire dalla sfera il suo starter di Unima da poco evoluto.

"Dewww!" esclamò, facendo volteggiare in aria le sue conchiglie per poi afferrarle al volo e rimetterle a posto. Poi, nel tentativo di addolcire un po' l'intenditrice di Pokemon e nella speranza di farsi assegnare una valutazione migliore, il Pokemon lontra si avvicinò alla bambina dai capelli viola e fece l'occhiolino, in modo da sembrare più carino.

Sfortunatamente, Dewott ottenne l'effetto contrario - Burgundy storse di nuovo il naso, poco convinta dalle moine del Pokemon d'Acqua, e diede il suo giudizio un secondo dopo. "Beh? Cos'è, stai cercando di sviolinarmi e di fare il ruffiano con me per farti dare un bel voto? Spiacente, con me non funziona! In effetti, oserei dire che hai un pessimo sapore di acqua stagnante!" sentenziò. Inutile dirlo, la cosa non andò molto giù all'orgoglioso Pokemon lontra...

"Dewott? Dewwww!" esclamò, per poi prendere la mira... e spruzzare un attacco Pistolacqua dritto in faccia all'intenditrice dai capelli viola! Burgundy mormorò qualcosa, e anche se Ash e Misty non riuscirono a sentirla molto bene a causa dall'acqua che stava bevendo, in realtà non ce n'era bisogno per capire che Burgundy non stava certo complimentandosi con Dewott!

Per fortuna della giovanissima intenditrice, Ash intervenne a convincere il suo Pokemon a fermarsi, e Dewott guardò storto Burgundy prima di voltarsi dall'altra parte con le braccia conserte! Imbarazzato, Ash si scusò per il comportamento del suo starter mentre Burgundy, borbottando qualcosa a denti stretti, tirava fuori un asciugamano e si ripuliva il viso. "Ehm... chiedo scusa a nome di Dewott! Sai com'è, è appena evoluto, ed èmolto orgoglioso di averlo fatto!" affermò, mentre Misty sospirava e scuoteva la testa.

"Certo, se avesse detto che uno dei miei Pokemon sa di acqua stagnante, non credo che il mio Pokemon l'avrebbe presa bene..." mormorò la rossa, stando attenta a tenere la voce bassa in modo che Burgundy non sentisse. L'intenditrice dai capelli viola si voltò finalmente verso di lei, e riprese.

"Hmph... okay, okay, diciamo che questo è stato un incidente di percorso..." mormorò la ragazzina più piccola. "Misty, vuoi farmi tu vedere uno dei tuoi Pokemon?"

"Volentieri! Vieni, Alomomola, è l'ora della valutazione!" rispose Misty, facendo uscire dalla sfera il grazioso pesce luna rosa, che spiegò le sue grandi pinne e si mise in posa, in modo da farsi vedere bene da Burgundy... la quale, corrugata la fronte, si avvicinò con aria sospettosa e cominciò ad esaminarlo da tutte le parti, facendolo sentire un po' a disagio. Certo, immaginava che un'intenditrice dovesse dare una buona occhiata ad un Pokemon che stava esaminando... ma quando Burgundy iniziò ad annusarlo, e poi lo leccò su un fianco come se volesse assaggiarlo, il pesce luna rosa non potè fare a meno di sentirsi molto irritato!

"Tsk... troppo dolce! Sembra miele zuccherato!" sentenziò. "Non si addice ad un'allenatrice come te! Rilascialo e sceglietene un altro!"

Sia l'allenatrice che il Pokemon si offesero non poco per quell'insinuazione... ed Alomomola, deciso a dare una piccola lezione a Burgundy, le fluttuò dritto in faccia e usò le sue pinne dorsali per sferrarle un attacco Doppiasberla, schiaffeggiandola un po' e lasciandola a massaggiarsi il viso dolorante!

"Beh, adesso che te ne pare?" chiese Misty con sarcasmo, tenendo le braccia incrociate sul petto. "Ora che ci ho aggiunto un po' di pepe, è più di tuo gusto?"

"Momo!" esclamò il pesce luna, facendo a Burgundy un cenno con la testa come per dire 'ben ti sta'. Burgundy grugnì e finì di massaggiarsi le guance, borbottando qualcosa circa il fatto che i critici non vengono mai compresi... e poi si voltò di scatto verso Ash, inchiodandolo dov'era con lo sguardo!

"Tu! Fammi vedere un altro Pokemon!" esclamò, puntandogli contro un indice. Ash sgranò comicamente gli occhi per l'imbarazzo, poi fece uscire un altro dei suoi Pokemon... in questo caso, il suo Deerling, che era da un po' che non usciva dalla sfera. Il cerbiatto apparve vicino a Burgundy, che prese ad esaminarlo fissandolo con uno sguardo da aquila... e diede il suo giudizio pochi istanti dopo! "Hmph... un Deerling, eh? Non è carino come tanti dicevano, e comunque non ti si addice come Pokemon! E poi... immagino che questo abbia l'abilità Clorofilla, vero? Non va bene per un Deerling! Dovrebbe avere l'abilità Mangiaerba, e..."

"Deer!" esclamò il Pokemon cerbiatto, stufo di sentire tutte quelle critiche gratuite. Con uno dei suoi zoccoletti, calpestò un piede a Burgundy che lanciò un breve grido e cominciò a saltellare sull'altra gamba, riprendendo poi a borbottare tra i denti mentre Deerling voltava la testa dall'altra parte con indignazione. Ash e Pikachu, capendo che la situazione stava degenerando, scossero la testa, e un grosso gocciolone di sudore scese dalle loro teste quando Burgundy, decisa a non arrendersi, si voltò di nuovo verso Misty e le impose di farle vedere un altro dei suoi Pokemon.

A quel punto, Misty cominciava davvero a perdere la pazienza. "E va bene... vuoi uno dei miei Pokemon? Ti darò uno dei miei Pokemon! Vieni, Basculin!" esclamò, facendo uscire dalla sfera il Pokemon simile ad un grosso piranha, che si piazzò davanti a Burgundy, trascinandosi con le pinne con insospettabile velocità per un pesce, e guardò in alto, come a dire alla bambina dai capelli viola che lui era lì e che non aspettava altro che la sua valutazione.

"Hmph... questo, poi, è il peggio di tutti!" rispose Burgundy, dopo averlo guardato solo per qualche secondo. "Innanzitutto, si presenta in un modo alquanto arrogante e pieno di sè, e questo è già una penalità..."

"Pikachu..." disse Pikachu massaggiandosi la nuca e facendo un sorrisetto nervoso. Da che pulpito veniva la predica...

"E poi... quelli del tipo rosso si presentano male, e sono anche ridicoli! Quelli blu sono senz'altro, meglio, e... AUUUUUUUUH!" L'ultima esclamazione di Burgundy fu dovuta al fatto che, mentre la piccola intenditrice era impegnata ad enumerare i presunti difetti di Basculin, quest'ultimo le era scivolato dietro e le aveva piazzato un bel morso nel fondoschiena, facendola sobbalzare in aria di almeno mezzo metro, per poi tornare a testa alta a fianco della sua allenatrice, che si lasciò scappare un grosso gocciolone di sudore dalla nuca!

"Beh... non ti sembra di aver esagerato un po', Basculin?" chiese Misty. "Mi va bene darle una lezione, ma non vorrei che le avessi fatto troppo male..."

"Basc..." rispose il Pokemon piranha con un'alzata di spalle, come per dire che non c'era bisogno di preoccuparsi per lei. E infatti, un attimo dopo, finito di massaggiarsi il posteriore dolorante, Burgundy guardò con comica indignazione la coppia di allenatori, e una nuvoletta nera temporalesca fluttuò sulla sua testa, apparendo praticamente dal nulla!

"Le vostre squadre fanno pena!" sentenziò, puntando l'indice in maniera fin troppo drammatica contro Ash, Pikachu e Misty. "Il mio consiglio è di cambiarle del tutto! Con quelle non andate da nessuna parte!"

"Senti chi parla! Sei tu quella che voleva a tutti i costi fare quelle tanto decantate valutazioni!" contrattaccò Misty, fissando dritta negli occhi Burgundy! Una scariva elettrica crepitò tra le loro pupille, mentre le due si sfidavano ad un duello di sguardi. "E poi, tu dici di essere un'intenditrice di Pokemon, ma di che grado sei?"

Questo fece avere un istante di esitazione a Burgundy, che però si riebbe subito e andò dritta in faccia a Misty per difendere le sue dubbie credenziali! "E che differenza fa il grado, di grazia?" esclamò. "Io sono capacissima di giudicare i Pokemon e la loro compatibilità con l'allenatore, grazie infinite!"

"Si è visto, infatti! I miei Pokemon sono stati molto convinti dei tuoi giudizi! E te lo hanno anche dimostrato, mi sembra!" fu la pronta risposta di Misty. Le due ragazze si erano impegolate in una baruffa in piena regola, e adesso Ash e Pikachu, assieme a Deerling e a Dewott, si trovavano ad assistere senza neanche sapere come intervenire per separarle...

"Dew, dewott?" chiese il Pokemon lontra, indicando Misty e Burgundy che continuavano a guardarsi in cagnesco. Lo stallo tra le due sarebbe durato ancora per chissà quanto, se qualcuno non si fosse presentato all'ingresso del negozietto... qualcuno che, per fortuna, era anche ben familiare ad Ash e Misty!

"Hm? Hey, ma che sta succedendo, qui?" chiese Touko, sbirciando dalla porta, con Spighetto appena dietro. "Ash, Misty, Pikachu? Ho sentito le vostre voci provenire da qui, e temevo che steste litigando... che succede?"

"Ah, sei tu, Touko... meno male, qui le cose si mettevano maluccio!" rispose Ash, voltandosi verso la sua compagna di viaggio di Unima. "Io, Pikachu e Misty stavamo passeggiando per conto nostro, quando ci siamo imbattuti in questa tipa, che dice di essere un'intenditrice di Pokemon e ha insistito di valutare tutti i nostri Pokemon... come puoi vedere, non siamo esattamente d'accordo..."

"Pika pi pika, pikachu!" disse Pikachu, indicando verso Spighetto, che stava varcando la soglia assieme a Touko proprio in quel momento. Il ragazzo dai capelli verdi chiese educatamente permesso prima di entrare nel negozio e si mise un po' a posto la giacca... e Burgundy, che fino a quel momento era rimasta a litigare con Misty, guardò di scatto oltre la spalla della ragazza dai capelli rossi... e nella sua testolina dai capelli viola iniziarono a suonare diecimila campanelli d'allarme!

"Ambiente molto confortevole, devo dire. Un po' spartano, ma funzionale." commentò il giovanotto, cercando di esaminare per bene il posto. "Sarei curioso di sapere chi è l'intenditore, o l'intenditrice, che lavora qui..."

Touko voltò incuriosita lo sguardo verso Burgundy, il cui viso stava cambiando colore in un modo che la ragazzina di Soffiolieve non avrebbe mai pensato possibile in un essere umano! Ora era bianco, poi rosso, poi viola come i suoi capelli... e infine nero come il carbone, con delle fiamme che ardevano dentro gli occhi!

"Ehm... è una mia impressione, o..." iniziò a dire Touko, prima di essere interrotta da un urlo di Burgundy che squarciò l'aria!

"AAAAAAAAAH!" strillò la bambina dai capelli viola, facendo pulsare i timpani ad Ash, Misty, Touko e tutti i Pokemon che avevano la sfortuna di essere fuori dalle Pokeball! Come un treno in corsa, Burgundy si staccò da Misty e corse in faccia a Spighetto, puntandogli l'indice contro! Sembrava che avesse visto un fantasma, o cose del genere... "SEI TU! Sei tu, finalmente! Ti ho trovato! Ora non mi scappi più, Spighetto di Levantopoli! E' giunto il momento della resa dei conti!"

Il giovane intenditore dai capelli verdi sbattè gli occhi meravigliato mentre la bambina lo costringeva, avanzando verso di lui, a retrocedere di qualche passo... e ora che l'eco dell'urlo di Burgundy si era più o meno smorzata, gli altri cominciarono a chiedersi cosa stesse succedendo, e soprattutto come mai sembrava che Burgundy già conoscesse Spighetto!

"Basc?" fu la domanda, precisa e concisa, di Basculin, rivolta ad Alomomola, che aprì le pinne come per dire 'non lo so', e a Panpour, che non potè fare altro che alzare le spalle a sua volta.

"Come... come sarebbe a dire? Spighetto e questa bambina si conoscono già?" si chiese Touko.

Immediatamente, Burgundy si voltò verso Touko e la fissò dritta negli occhi. "Il mio nome è Burgundy Sauvignon, non bambina, per tua norma e regola!" esclamò, facendo scendere un gocciolone di sudore dalla testa di Touko. "E... sì, per mia sfortuna, io e questo signorino ci conosciamo già! E' successo un anno fa, quando ho cominciato il mio viaggio come allenatrice! Con due anni di anticipo, potrei aggiungere! Quel giorno, con il mio Oshawott, ho affrontato la Palestra di Levantopoli!"

"Ehm..." disse un sorpreso, ma comunque tranquillo, Spighetto, sorridendo educatamente di fronte alla furia di Burgundy. "In realtà, sapere questo non è che mi aiuta molto. Io e i miei fratelli affrontiamo così tanti sfidanti, ogni anno... che mi riesce un po' difficile ricordarmi di uno in particolare."

Immediatamente, il background svanì mentre Burgundy cominciava a narrare la storia così come la ricordava lei... e sullo sfondo apparve un'immagine di Burgundy all'età di undici anni, vestita di un grazioso abitino bianco fru-fru con tanto di gonna e scarpette, il ritratto apparente dell'innocenza! Teneva in braccio un Oshawott, e dava l'impressione di essere molto dolce e tranquilla... in pratica, era l'esatto opposto di adesso, pensò maliziosamente Misty!

"Quel giorno, ero ancora una piccola, ingenua ed innocente allenatrice di Pokemon che con il suo Oshawott si apprestava a farsi un nome nel mondo degli allenatori..." iniziò a narrare Burgundy, mettendoci tutta l'enfasi che poteva... che, osservarono Ash e Pikachu, non era certo poca! "E come tutti gli allenatori che iniziano il loro viaggio, sono passata per la Palestra di Levantopoli, per sfidare uno dei tre Capipalestra... e guarda caso, mi è capitato il signorino qui presente come avversario!"

L'immagine del flashback cambiò, mostrando Burgundy inginocchiata a terra che abbracciava il suo Oshawott esausto con aria spaurita, e sullo sfondo, c'erano Spighetto e il suo Pansage che incombevano sinistramente su di lei, sghignazzando malignamente... un'espressione che ad Ash, Pikachu e ai loro compagni sembrò completamente fuori luogo sul volto dell'intenditore e del suo Pokemon Erba!

La Burgundy del presente riprese a narrare, mordendo un fazzoletto e facendosi scendere dei fiumi di lacrime stilizzati lungo le guance! "Non solo sono stata sconfitta, ma sono stata anche umiliata, e questo signorino e il suo Pansage hanno detto delle cose molto cattive su di me e sul mio povero piccolo Pokemon!" esclamò, mettendoci fin troppa enfasi! "E' stato da allora che non sono più la stessa! Non potevo perdonare quei commenti così crudeli sul mio Oshawott..."

"Insomma, Spighetto! Mi meraviglio di te!" commentò Touko, interrompendo il flusso di parole di Burgundy. La ragazzina di Soffiolieve si era messa dritta in piedi accanto a Burgundy, con le braccia incrociate sul petto, e una comica espressione di superiorità dipinta sul volto! "Non ti facevo capace di rovinare i sogni di una tenera e fragile fanciulla, nossignore!"

"Mi associo! Queste non sono cose molto carine da fare!" continuò Ash, piazzandosi vicino a Touko, nella stessa identica posizione!! Il suo Pikachu, il suo Deerling e il suo Dewott erano accanto a lui, e tutti sembravano d'accordo con il loro allenatore... mentre una venuzza pulsante cominciava ad affiorare sulla testa di Burgundy!

"Pika pikachu!" squittì Pikachu.

"Allora siamo in tre! Chi l'avrebbe mai detto che il galante ed educato Spighetto avesse questo lato oscuro?" si chiese retoricamente Misty, nella stessa identica posizione di Ash, Pikachu e Touko... con il suo Panpour che stava accanto a lei e annuiva a sua volta, e Burgundy che stava cominciando a farsi affiorare una vena anche sul dorso di una mano!

"Pan! Pooooour!" esclamò la scimmietta acquatica.

In tutto questo, Spighetto non aveva perso neanche un po' della sua flemma, malgrado un po' di imbarazzo ed incredulità davanti a quella strana ricostruzione degli eventi! "Ehm... in realtà, non ricordo di aver mai fatto niente del genere." affermò flemmatico.

"AAAAAARGH! VOLETE FARLA FINITA CON LE CHIACCHIERE?" strepitò improvvisamente Burgundy. "Non si chiacchiera mentre una racconta la sua storia personale, santi numi!"

"Ammutoliamo..." rispose Ash, alzando un po' le mani. Burgundy si schiarì la voce e, dopo essersi assicurata che le immagini di background avessero ripreso a scorrere, proseguì col raccontare la sua storia... sempre a modo suo, si intende!

"Dopo quella giornata in cui ho perso la mia innocenza, ho giurato che un giorno mi sarei vendicata di Spighetto e gli avrei fatto vedere di cosa sono fatta!" esclamò Burgundy. "E così, dopo aver scoperto che Spighetto era un intenditore di Pokemon, ho giurato che lo avrei battuto al suo stesso gioco! Mi sono iscritta ai corsi, e finalmente, qualche giorno fa, ho ottenuto il mio diploma! Così, sono corsa di nuovo a Levantopoli per sfidare Spighetto in un incontro di Pokemon... ma non appena mi sono presentata per la rivincita, ho scoperto che il signorino se n'era già andato per conto suo in giro per il mondo!"

La giovanissima intenditrice frugò in un risvolto della sua giacchetta e tirò fuori quella che, inequivocabilmente, era una Medaglia Trio, lasciando Spighetto alquanto sorpreso. "Visto che non c'eri tu, mio caro... ho dovuto accontentarmi di affrontare tuo fratello Chicco, e come puoi vedere, ho vinto io!" proseguì. "Poi, mi sono fatta dire dall'altro tuo fratello, Maisello, dove fossi... e sono andata di volata qui a Zefiropoli, immaginando che prima o poi saresti passato di qui e avrei avuto la possibilità di incontrarti! Ed ora... è giunto il momento della mia rivincita! Spighetto, ti sfido ad un incontro di Pokemon, in questo momento! Che cosa fai, accetti o ti rifiuti?"

Spighetto sembrava ancora un po' sorpreso del fatto che quella ragazzina serbasse ancora rancore nei suoi confronti per un motivo che il giovanotto non riusciva a spiegarsi... ma non era certo tipo da rifiutare una sfida, e annuì gentilmente, rivolgendo a Burgundy un sorriso educato. "Accetto molto volentieri, Burgundy. Scegli tu il luogo e l'ora."

La bambina dai capelli viola ghignò soddisfatta. "Bene, bene, bene! Vedo che quanto meno non ti sottrai!" esclamò, sfregandosi le mani al pensiero di poter finalmente prendersi una meritata rivincita! "Allora, ti aspetto tra un'oretta vicino al Pokemon Center, accanto alle rotaie della vecchia ferrovia! Mi raccomando, sii puntuale!"

"Una delle regole del buon intenditore di Pokemon è sempre stata la puntualità, mademoiselle." rispose Spighetto, con tutta calma. "Ci vediamo dopo, e vinca chi sa fare meglio."

"Uno scontro tra intenditori..." mormorò Misty, guardando con un pizzico di preoccupazione i due intenditori che si fissavano. "Ragazzi, secondo voi chi dei due vincerà? Quella Burgundy non mi sembra del tutto sprovveduta, se ha battuto Chicco."

"Non lo so, Misty... e se devo essere sincero, sono curioso di vedere come va!" rispose ASh, facendo un cenno di assenso a Pikachu, che annuì e fece l'occhiolino al suo allenatore. "Credo che sarà una sfida molto interessante!"

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Un'ora dopo, entrambi i contendenti erano pronti. Spighetto si era assicurato che i suoi Pokemon fossero in piena forma, e ora si trovava in piedi accanto alle rotaie abbandonate, con Burgundy a pochi metri davanti a lui, e i suoi amici a poca distanza, impazienti che la sfida partisse. Touko si era offerta di fare da arbitro in quella battaglia, e ora che i due contendenti erano pronti, la ragazzina di Soffiolieve diede un'occhiata a tutti e due, annuì e diede il via!

"Bene... possiamo cominciare! La sfida è tra Spighetto e Burgundy!" esclamò. "Due Pokemon contro due Pokemon, non sono ammesse sostituzioni durante la lotta, solo quando uno dei due Pokemon è stato messo fuori gioco! A voi!"

"Finalmente! Non sapete quanto ho atteso il momento in cui avrei umiliato questo signorino!" esclamò Burgundy, tirando fuori la sua prima Pokeball. "Comincia tu, Darumaka!"

La sfera volò in aria e toccò terra vicino alle rotaie in disuso, aprendosi di scatto e facendo uscire uno strano Pokemon che ad Ash ricordò molto una versione un po' più buffa di un Chimchar: era piccolo, rosso e rotondo, con il viso arancione e gli occhi grandi e tondi, le pupille nere che sembravano chicchi di caffè, piantati in un viso arancione sopra una bocca dal sorriso smagliante. Le sue braccia e le sue gambe erano molto corte, con tre dita ciascuna, e aveva tre ovali gialli sulla pancia, mentre le sue sopracciglia erano gialle ed esageratamente grandi. Sembrava alquanto vivace e sicuro di sè... in effetti, Ash doveva ammettere mentre scansionava il nuovo Pokemon con il suo Pokedex, sembrava riflettere perfettamente la sua allenatrice!

"Darumaka, il Pokemon Daruma. Tipo Fuoco. Quando la fiamma che arde al suo interno brucia più vivacemente, corre qua e là senza trovare pace. Ma se il fuoco si smorza, si addormenta e ritrae gli arti." informò il Pokedex.

"Hmm, un Pokemon alquanto interessante." commentò Spighetto. "Una scelta insolita, certo, ma comunque valida. Sarà un combattimento molto eccitante."

"Hmph... certo che lo sarà, ma per me!" esclamò impaziente la bambina dai capelli viola. "Forza, manda pure in campo il tuo Pokemon! Vediamo se riesci a tenermi testa, questa volta!"

"Certamente. E' ora dell'assaggio, Pansage!" dissse il ragazzo dai capelli verdi, facendo uscire dalla sua sfera la sua ormai ben conosciuta scimmietta dalla pelliccia verde. Pansage atterrò agilmente sul terreno e si tenne pronto, battendo le mani tra sè mentre attendeva la prima mossa dell'avversaria.

"Il solito Pansage, eh? Beh, questa volta ho giusto quello che mi serve per sconfiggerlo!" esclamò Burgundy. "Forza, Darumaka, comincia subito con Azione! Ammorbidiamo un po' il nostro avversario!"

"Daru!" esclamò il Pokemon simile ad una bambola Daruma, scagliandosi all'attacco e centrando Pansage con tutto il suo peso, senza che la scimmietta di tipo Erba riuscisse a schivarlo. Pansage finì a terra, ma si rialzò quasi subito e si mise in guardia, per poi rispondere con un Graffio che fece fare un passo indietro all'avversario! Tuttavia, Spighetto sembrò notare che quel semplice attacco Azione sembrava essere stato più efficace di quanto di solito non lo fosse un colpo di quel tipo...

"Hmm... Pansage sembra avere risentito molto di quell'attacco." disse il giovane intenditore. "Mademoiselle Burgundy, è una mia impressione, o l'abilità di Darumaka è Tuttafretta?"

Burgundy incrociò le braccia sul petto e sghignazzò, convinta di essere in posizione di vantaggio. "Heheheheee... esatto! Questo fa in modo che gli attacchi di Darumaka abbiano maggiore potenza! Forza, Darumaka, vai con Rogodenti!"

Il Pokemon fiammeggiante spalancò la bocca, con i denti avvolti da lingue di fuoco scarlatte, e si lanciò su Pansage, che lo attese a piè fermo senza tentare di schivare. Ash corrugò la fronte, chiedendosi cosa avesse in mente Spighetto, e sperando che non stesse sottovalutando la sua avversaria. In breve tempo, Darumaka era arrivato a ridotto di Pansage e stava per colpirlo con il suo morso ardente...

"Adesso, Pansage. Usa Frustata, prego." ordinò Spighetto, sempre calmo e controllato. La scimmietta verde fece uscire una liana coperta di foglie dalla sua pelliccia e la lanciò contro le gambe di Darumaka, per poi spostarsi un attimo prima che le fauci infuocate dell'avversario si chiudessero su di lui. Una ventata d'aria calda investì il viso di Pansage, ma lo lasciò illeso, e lui tirò la liana verso di sè e fece inciampare Darumaka, che finì faccia a terra!

"Cosa?" esclamò incredula Burgundy, mentre Pansage, con rapidità incredibile, usava la sua liana per afferrare le caviglie di Darumaka... e poi, usando la liana a mò di lazo, fece volteggiare l'avversario in aria e poi lo mollò, facendolo volare dall'altra parte dell'arena improvvisata. Darumaka si schiantò a terra dolorosamente e restò stordito per qualche secondo, ma subito dopo si rialzò e scosse la testa, pronto a ricominciare.

"Pika!" esclamò Pikachu stringendo una mano a pugno, impressionato dal modo in cui Spighetto aveva pensato rapidamente e aveva contrattaccato malgrado il suo Pokemon fosse svantaggiato.

"Hmm, efficace come sistema! Poco ortodosso, ma immagino che sia per questo che funziona!" commentò Misty. Il suo Panpour aveva sgranato gli occhi, vedendo di cosa era stato capace il Pansage di Spighetto, e sperando che un giorno anche lui sarebbe stato capace di fare altrettanto.

"Spighetto è davvero un ottimo allenatore." rispose Ash, che per primo era favorevole alle tattiche fuori dagli schemi. "Temo che Burgundy non si sia bene resa conto di cosa la separi dal livello di Spighetto."

"Effettivamente, l'abilità Tuttafretta aumenta notevolmente la potenza di attacco di un Pokemon." spiegò Spighetto a Burgundy. "Però, l'accuratezza degli attacchi ne soffre, e questo può lasciare il tuo Pokemon esposto ad un contrattacco. Bisogna considerare queste cose quando si costruisce una squadra e si allenano i propri Pokemon. Con la pura e semplice potenza distruttiva, si arriva solo fino ad un certo punto."

"Grrrr... non farmi la predica, tu!" ringhiò Burgundy, stringendo una mano a pugno e mostrando la venuzza affiorante sul dorso. "Ora ti faccio vedere io! Forza, Darumaka, usa Bruciatutto!"

Il Pokemon di Fuoco prese fiato e soffiò un'agile fiammata contro Pansage... ma ancora una volta, malgrado la mossa usata fosse di un tipo pericoloso per i Pokemon d'Erba, Spighetto non battè ciglio... e reagì soltanto quando la mossa sembrava ormai sul punto di colpire il suo Pokemon! "Pansage, usa Fossa, prego!" disse, e la scimmietta verde si tuffò letteralmente nel terreno, scavando un buco con incredibile rapidità e scomparendo al suo interno! L'attacco Bruciatutto passò sopra il buco senza fare nulla a Pansage, e sia Darumaka che la sua allenatrice si guardarono attorno spaesati!

"Dove caspita è?" esclamò Burgundy. "Accidenti... devi trovarlo, Darumaka, o quel Pansage ti colpirà!"

"Daru... daru, maka!" rispose il Pokemon di tipo Fuoco, guardando il terreno davanti a sè nel tentativo di vedere un indizio qualsiasi che lo aiutasse ad individuare la posizione dell'avversario... ma senza successo. Un attimo dopo, Darumaka sentì il terreno ribollire sotto i suoi piedi, e Pansage riemerse con uno scatto di velocità, colpendo in pieno il suo avversario e scagliandolo in aria con un grido di disappunto! Burgundy non potè fare altro che guardare incredula il suo Pokemon che veniva scagliato in aria dalla potenza dell'attacco di Pansage e atterrava pesantemente al suolo, mentre il Pokemon di Spighetto volteggiava abilmente in aria e atterrava in posa plastica davanti al suo allenatore. Darumaka mormorò qualcosa tra i denti, che suonava come una parola di scusa alla sua allenatrice... e poi si arrese e perse i sensi.

"Darumaka è fuori combattimento." esclamò Touko. "Il match va a Pansage e Spighetto!"

"Aaaaaargh! Questo è troppo!" ringhiò Burgundy, con delle comiche nuvolette di vapore che le uscivano fischiando dalla testa. Richiamò il suo Darumaka sconfitto e fece uscire un altro Pokemon, questa volta uno che era molto familiare ad Ash e ai suoi compagni. "Vediamo adesso come te la cavi! Tocca a te, Dewott!"

"Dewwww!" esclamò la voce pimpante del grazioso Pokemon lontra, uguale a quello di Ash, che atterrò sul campo di battaglia e si mise in guardia, brandendo una delle sue conchiglie. Spighetto sembrò pensare per un attimo, poi, decidendo che fosse meglio essere prudenti, richiamò Pansage e fece uscire l'altro suo Pokemon... lo stesso che aveva fatto entrare nella sua squadra pochi giorni prima, quando il gruppo era alle porte di Zefiropoli.

"Bene... così può bastare, Pansage! Ora tocca a te, Dwebble!" affermò il ragazzo. Il Pokemon paguro apparve davanti a lui e fece schioccare le sue chele, per mostrare al Dewott dell'avversaria che non si sarebbe fatto intimorire!

"Hehehee... mi affronti con un Dwebble? Un Pokemon di tipo Coleottero / Roccia contro un Pokemon d'Acqua? Mi sembra fin troppo evidente come andrà a finire! Forza, Dewott, usa Conchilama!" esclamò Burgundy, mandando il suo Pokemon più forte contro il Dwebble di Spighetto. Ancora una volta, la bambina dai capelli viola provò un certo fastidio nel vedere che l'attacco non aveva minimamente scosso l'intenditore dai capelli verdi, che aspettò il momento giusto per dare il nuovo ordine al suo Pokemon più recente.

"Protezione." fu l'ordine di Spighetto. Immediatamente, nell'istante stesso in cui il Dewott di Burgundy alzò la sua conchiglia per sferrare un colpo micidiale, Dwebble si ritirò nel suo guscio, proteggendo la testa e le zampe... e la lama affilata rimbalzò sulla conchiglia rocciosa, lasciando Dewott incredulo ed infastidito. Il Pokemon lontra barcollò indietro, ma si riprese quasi subito e attaccò nuovamente, questa volta usando un potente attacco Pistolacqua. Dewott soffiò un getto d'acqua dalla bocca, e questa volta, la Protezione di Dwebble non riuscì a reggere, e il Pokemon crostaceo venne investito dal getto d'acqua, che lo gettò a terra stordito. Per un attimo, sembrò che Burgundy si fosse aggiudicata già il secondo round, e infatti la giovanissima intenditrice ghignò con sicurezza, credendo di avere la situazione in pugno...

Proprio per questo restò alquanto interdetta quando Dwebble, pur a fatica, si rialzò e si rimise in guardia! "Cosa? E come sarebbe?" esclamò Burgundy, puntando l'indice contro Dwebble. "Come mai non è andato ko? Eppure i Pokemon di tipo Roccia sono deboli contro gli attacchi d'Acqua! Lo sanno tutti!"

"Beh... questo è vero, Burgundy. Tuttavia, questo non significa che un attacco di tipo Acqua sia per forza una sicurezza contro di loro." spiegò Spighetto. "L'abilità speciale di Dwebble è Vigore, che gli impedisce di essere messo al tappeto in una sola mossa. E ora... se permetti, vorrei mostrarti come un Pokemon svantaggiato nel tipo può comunque usare le altre sue capacità per combattere ad armi pari. Dwebble... prego, usa Rompiguscio."

Il Pokemon paguro emise un verso acuto e flettè le zampe. Con un secco suono, la sua conchiglia rocciosa andò in pezzi, spargendo cocci di pietra tutt'attorno a sè, e lasciandosi dietro solo una conchiglia più piccola e più sottile. Era evidente che questa mossa aveva ridotto notevolmente le difese di Dwebble... ma doveva per forza esserci una controparte molto vantaggiosa, se Spighetto era stato disposto a rischiare, ed Ash, Pikachu, Misty e Panpour restarono a guardare con attenzione le mosse dei due contendenti, ansiosi di sapere come sarebbe andata...

"Rompiguscio, eh? Questa devo annotarmela..." Misty pensò tra sè.

Burgundy non sembrò troppo preoccupata della mossa di Spighetto. "E allora? Questo cosa dovrebbe voler dire?" esclamò la ragazzina. "Anche se l'abilità Vigore ti ha salvato, il tuo Dwebble è comunque molto indebolito, e ora che ha scartato la sua conchiglia, la sua difesa è andata a farsi benedire! Dewott, finiscilo con Conchilama!"

"Dewott!" esclamò il Pokemon lontra, correndo verso il suo avversario con la conchiglia alzata... ma questa volta, Spighetto non aspettò che l'avversaria portasse a segno l'attacco, e la anticipò con un ordine suo.

"Dwebble, usa Forbice X!" esclamò il ragazzo dai capelli verdi. Il Pokemon Coleottero / Roccia scattò verso l'avversario con una velocità incredibile, del tutto inaspettata da parte di un Pokemon normalmente lento come lui, e corse a perdifiato con le chele aperte e pronte a colpire! Dewott sembrò stupito per un attimo, ma non si lasciò impressionare, e continuò la sua carica. Una volta giunti a pochi metri di distanza, Dwebble e Dewott saltarono l'uno verso l'altro... e sferrarono in contemporanea i loro attacchi, mirando al torace del rispettivo nemico! Ma, con immensa sorpresa del Pokemon lontra, le chele di Dwebble si scontrarono con la conchiglia di Dewott con una tale potenza, che l'arma saltò via dalle mani della lontra spadaccina, e l'attacco Forbice X di Dwebble andò avanti e centrò in pieno l'avversario, scagliandolo a terra!

"Oh, no! Dewott!" esclamò Burgundy, vedendo il suo Pokemon che cadeva a terra a pancia in su e restava stordito, con gli occhi spiraleggianti rivolti verso il cielo. Non c'era nessun dubbio su chi avesse vinto... e Touko ne diede conferma un istante dopo.

"Dewott non può più combattere. Dwebble e Spighetto hanno vinto lo scontro." affermò la ragazzina. Mentre Burgundy richiamava a malincuore il suo Pokemon sconfitto, Ash e i suoi compagni fecero un breve applauso per complimentarsi con entrambi i contendenti.

"Accidenti! Doppio accidenti!" si lamentò Burgundy. "Come hai fatto, ho visto io stessa che il tuo Pokemon era quasi del tutto esausto! Come hai fatto a rimontare così? Cos'era quella mossa che hai usato... Rompiguscio, vero?"

"Beh... è presto detto, in realtà." spiegò Spighetto, con tutta calma, mentre si complimentava con il piccolo ma vigoroso Pokemon crostaceo. "Rompiguscio diminuisce sì le difese del Pokemon che lo usa, ma allo stesso tempo ne potenzia moltissimo le capacità offensive e, cosa più importante di tutte, la velocità. E' per questo che il mio Pokemon ha potuto superare il tuo in velocità e vincere. Come puoi vedere, esistono molti modi per recuperare uno svantaggio di tipo."

Burgundy sospirò e mise il broncio, guardando da tutt'altra parte... e Spighetto si avvicinò a lei e le accarezzò gentilmente i capelli, dandole qualche consiglio in modo da farle coraggio. "Comunque, non ti scoraggiare, Burgundy. Sei una brava allenatrice, e hai un grrande potenziale anche come intenditrice! Certo, magari il gusto è un po' poco sapido, per adesso, ma è tutta questione di affinare la tecnica e fare un po' di esperienza, tutto qui! Quando sarà, accetterò volentieri un'altra tua sfida!"

Burgundy sgranò leggermente gli occhi, come se fosse stupita dalla reazione del ragazzo dai capelli verdi... e per un attimo, Spighetto riuscì a vedere un lieve rossore che le colorava il grazioso viso! Ma subito dopo, come se si fosse pentita di aver mostrato un suo lato tenero, Burgundy si scostò da Spighetto e voltò la faccia dall'altra parte, tenendo le braccia incrociate.

"Hmph! Non darti tante arie, signorino, solo perchè tu sei un intenditore di classe A, e io sono di classe C!" esclamò. "Vedrai che diventerò molto più brava, e un giorno ti supererò! Aspettami, e vedrai se non saprò fare di meglio! Per adesso, goditi la vittoria, perchè tra poco non potrai più farlo! Arrivederci!"

Detto questo, Burgundy si avviò e cominciò a marciare via, incamminandosi a testa alta verso le porte della città, mentre Spighetto la salutava con un cenno della mano, e i suoi amici si radunavano intorno a lui, come se volessero a loro volta accompagnare Burgundy con lo sguardo. Misty sospirò e si sfregò la nuca con una mano. "Beh... certo che conosci delle persone ben strane, Spighetto, lascia che te lo dica." affermò. "Quella Burgundy non sarà la migliore allenatrice che io abbia mai visto... ma sicuramente non è una che si arrende tanto facilmente!"

"Panpour! Pour!" esclamò la scimmietta azzurra.

"Pika pi, pika pika chu? Pika!" disse Pikachu, e Ash non potè fare a meno di ridacchiare divertito.

"Sì, hai ragione, Pikachu. Secondo me, la rivedremo ancora, e molto presto!"

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Era ormai quasi sera quando il gruppo di amici ritornò nella piazza centrale di Zefiropoli, deciso a cercare un ristorantino e fermarsi lì a mangiare qualcosa tutti assieme... e nessuno di loro si aspettava di trovare una grande folla riunita davanti al museo di Zefiropoli, con tanto di gruppetto di agenti Jenny che stavano facendo il terzo grado ad alcuni cittadini, ed Aloè e Cirillo che assistevano preoccupati agli interrogatori. Si sentiva un'atmosfera di tensione e di paura che contrastava enormemente con la tranquillità amichevole di poco prima, e la piazza risuonava delle voci confuse di tutti coloro che stavano parlando in quel momento! Ash, che fino a quel momento era stato allegro e sorridente, si rabbuiò all'improvviso... e anche i suoi compagni capirono che qualcosa non andava.

"Ma... ma che succede? E' successo qualcosa lì, al museo?" chiese Touko, mentre lei e il resto del gruppo si incamminavano verso il museo. La folla era alquanto fitta, e il gruppo di Ash si ritrovò a doversi fare strada in una folla caotica e confusa... almeno finchè la ragazzina di Soffiolieve, facendo lo slalom tra le persone, non si trovò faccia a faccia con due persone che conosceva molto bene, e che proprio non si aspettava di trovare lì in quel momento! Tra la folla che parlottava e rispondeva alle domande delle agenti Jenny, c'erano un ragazzo con gli occhiali e i capelli neri, dall'espressione distaccata... e una graziosa biondina con un grande cappello verde!

"Ah! Komor! Belle! Ragazzi, anche voi qui?" esclamò Touko, mentre anche i suoi due migliori amici si voltavano verso di lei, non riuscendo a nascondere la preoccupazione nei loro sguardi. "Ma cosa sta succedendo qui? E' successo qualcosa al museo?"

"Touko! E voi siete... Ash e Misty." disse Komor, che dei due era quello che meglio riusciva a mantenere la calma. "E... vedo che è con voi anche uno dei Capipalestra di Levantopoli. Ma temo che le presentazioni dovranno attendere."

"Komor! Belle!" esclamò Ash, raggiungendo i due aspiranti allenatori di Soffiolieve. "Come sarebbe a dire? Che altro succede al museo di Zefiropoli?"

"Una cosa terribile!" esclamò Belle, i pugni alzati accanto al viso in un gesto di imbarazzo. "Qualcuno del Team Plasma ha fatto irruzione nel museo, e ha rubato il teschio di un Dragonite sotto gli occhi di tutti!"

"COSA?" esclamò Touko sgranando gli occhi...

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Pokemon Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 19 - Inseguite il Team Plasma!

"Come sarebbe a dire? Il Team Plasma... ha rubato il teschio di quel Dragonite che abbiamo visto l'altro giorno con N?" chiese Touko, ancora non riuscendo a credere a quello che aveva appena sentito da Belle. "Ma... ma com'è successo? E... e poi, cosa diamine se ne fanno?"

"Appunto! Il Team Plasma diceva di voler liberare i Pokemon... che interesse potrebbero avere in uno scheletro di Dragonite?" esclamò Misty, anche lei incredula di quanto stava accadendo. "E soprattutto... da che parte sono andati adesso?"

"Non ne siamo sicuri... al momento, la signora Aloè sta parlando con la polizia, e sta cercando di dare tutte le indicazioni possibili per aiutarli a rintracciare i ladri." spiegò Komor, indicando un punto vicino alle gradinate del museo. Guardando in quella direzione, i ragazzi riuscirono a vedere Lenora che, mantenendo un'espressione seria e controllata, rispondeva alle domande dell'agente Jenny che si stava occupando del caso. Ash, avendo per la prima volta l'occasione di dare un'occhiata alle Agenti Jenny di Unima, trovò che avevano un aspetto decisamente più professionale di quelle che aveva visto negli altri continenti: le loro uniformi erano di colore beige con le maniche corte, complete di una minigonna abbastanza vertiginosa che faceva vedere bene le loro gambe, con cintura e cravattino nero, scarpe nere, un paio di guanti bianchi, e un berretto beige con il frontino nero, sulla cui parte frontare era disegnato uno stemma dorato con una U nera sopra. La cosa che più la contraddistingueva dalle sue controparti dei continenti dell'Est, tuttavia, era il fatto che teneva i capelli tagliati corti, senza quei ciuffetti azzurri posteriori che erano praticamente un marchio di fabbrica delle Jenny di Kanto, Johto, Hoenn e Sinnoh. Misty ringraziò tra sè che Brock non fosse parte del loro gruppo - altrimenti, conoscendolo, si sarebbe fiondato lì a dire che le ufficiali Jenny di Unima erano ancora più belle di quelle che era abituato a vedere! Certo, poi ci avrebbe pensato Croagunk a metterlo in riga, però... sempre meglio evitare le figuracce!

"Quindi, non sembrava che ci fosse nulla fuori posto stamattina... e neanche quando si apprestava ad affrontare quei due ragazzi per vedere se erano degni della Medaglia Base della sua Palestra." disse Jenny, annotandosi nel suo taccuino tutto ciò che di potenzialmente utile Aloè stava dicendo.

"No davvero... e non riesco a capire come abbia fatto questo Team Plasma a portare via il teschio del Dragonite così velocemente." rispose la donna di colore. "Insomma... si tratta di un reperto che non solo è abbastanza voluminoso, ma è anche alquanto delicato. Difficile portarlo via in fretta senza danneggiarlo."

"Certo, capisco..." disse Jenny, mentre scriveva nel suo taccuino. "Chiaramente, dei ladri non se ne fanno niente di un reperto danneggiato. Avete visto per caso dove sono diretti?"

"No, ma credo di poter fare qualche ipotesi ragionevole." rispose Lenora. "Il Bosco Girandola è il luogo in cui possono meglio nascondere il loro bottino, e allo stesso tempo è abbastanza intricato e potenzialmente pericoloso da scoraggiare eventuali curiosi."

"Il Bosco Girandola. In effetti, mi sembra di aver visto delle persone vestite in maniera strana che si dirigevano verso quel luogo." intervenne la voce di qualcuno che si era staccato dalla folla proprio in quel momento, e stava raggiungendo Aloè e l'agente Jenny per dire la sua e collaborare. "Non avevano un teschio di Dragonite con sè, ma questo non vuol dire che non possano essere complici dei ladri."

"Artemisio. Era da un po' che non ci si vedeva." rispose Aloè, voltando lo sguardo verso il nuovo arrivato. Si trattava di un uomo abbastanza giovane, che si stava probabilmente avvicinando ai trent'anni, alto e snello, con i capelli castani chiari e ricci, dall'aspetto particolarmente voluminoso, e vestito di una maglietta verde a maniche lunghe, pantaloni lunghi a strisce nere, rosse e verdi, e scarpe verdi con una striscia rossa orizzontale sulla parte di mezzo. Portava una sciarpa rossa al collo per qualche motivo, e aveva un aria alquanto originale, e qualcuno avrebbe potuto definirlo un po' istrionico. Da quello che avevano sentito da Aloè soltanto qualche ora prima, Ash capì che quell'uomo era il Capopalestra di Austropoli, Artemisio.

"Piacere di rivederti, Aloè." salutò gentilmente il giovane, raggiungendo Aloè e Jenny. "Anche se mi sarebbe piaciuto che fosse accaduto in circostanze un po' più favorevoli... avevo affidato la Palestra ai miei allievi, e avevo deciso di tornare qui per ritrovare un po' della mia vena creativa, ma non mi aspettavo di trovarmi davanti ad un tale caos."

"Sì, è stata una situazione imprevista..." rispose la direttrice del museo al suo vecchio amico. "Grazie a quel Team Plasma che in questi ultimi tempi si sta facendo una certa fama qui attorno... e si sono fatti molto più audaci in questi ultimi tempi."

Artemisio annuì, prima che la sua attenzione fosse attirata dal gruppo di ragazzi che si fecero avanti - tre ragazzi e tre ragazze, per l'esattezza, con in testa un tipetto dall'aria vivace, capelli neri e scomposti coperti da un berrettino da baseball, e un Pokemon giallo sconosciuto seduto sulla sua spalla. Il giovane guardò Pikachu con espressione interessata - quello non era certo un Pokemon di Unima, e solleticava la curiosità del Capopalestra di Austropoli.

"Signora Aloè, ci scusi..." esordì Ash, avvicinandosi alla direttrice del museo e all'agente Jenny che era con lei. La donna di colore si voltò verso il ragazzo e i suoi compagni, e fece un mezzo sorriso quando li riconobbe.

"Oh, che sorpresa. Pensavo foste già partiti verso la vostra prossima meta." disse, poi guardò verso Komor e Belle. "E ci sono anche gli amici di Touko, vedo. Devo complimentarmi di nuovo con voi per essere riusciti ad ottenere la Medaglia della mia Palestra al primo tentativo."

"Grazie, ma... immagino che più avanti ci aspettino sfide ben più impegnative." commentò Komor, aggiustandosi gli occhiali... mentre Belle ridacchiava soddisfatta, e a Touko scendeva un grosso gocciolone di sudore dalla fronte!

"Come sarebbe a dire, Komor?" chiese la castana. "Volete dire che... non solo voi due avete ottenuto la Medaglia Base prima di me, ma avete anche vinto al primo tentativo?"

"Beh... in effetti sì! Il mio Pignite e il mio Munna si sono rivelati più che sufficienti per sconfiggere lo Herdier e il Watchog della signora Aloè!" rispose Belle. A quella notizia, Ash e Touko sospirarono e guardarono per terra... non immaginavano che Komor e Belle li avrebbero superati così presto!

"Cavolo... allora devo darmi da fare se non voglio farmi lasciare indietro..." mormorò Touko con espressione imbarazzata. Si riscosse quasi subito da quel breve momento di sorpresa e si schiarì la voce, rivolgendosi ad Aloè. "Ehm... comunque, per dire il motivo per cui siamo qui... siamo appena venuti a sapere del furto che si è verificato, e vorremmo dare una mano in qualche modo. Avete detto... che il Team Plasma si è rifugiato a Bosco Girandola?"

"Sì... è la foresta oltre il confine ovest della prefettura di Zefiropoli." rispose Jenny, dando un'occhiata ad Ash e ai suoi compagni. "Hmm... voi non sembrate di Unima. Almeno, non tu e la tua amica dai capelli rossi. E comunque, io non vi ho mai visti da queste parti... ma mi sento in dovere di avvertirvi che il Bosco Girandola non è certo un posto in cui chiunque può avventurarsi. E' in gran parte inesplorato, e ci vivono dei Pokemon pericolosi... tant'è che circolano anche leggende secondo cui da quelle parti bazzicherebbero dei Pokemon Leggendari."

"Pika pichu! Pika pikachu!" rispose Pikachu con decisione, come se volesse dire che non era quella la prima volta che lui e il suo allenatore si andavano ad infilare in una situazione pericolosa. Ormai era una cosa a cui erano abituati - ogni volta che incontravano qualche situazione pericolosa, non potevano fare a meno di gettarvisi!

"Non siamo mai stati da quelle parti..." volle precisare Spighetto. "Tuttavia, riteniamo che sia giusto che noi, come allenatori di Pokemon professionisti, diamo una mano quando dei fuorilegge provocano dei problemi. E' una regola non scritta di un allenatore di Pokemon."

Artemisio, riconoscendo in Spighetto un suo collega, annuì seriamente. "Già... non credo avrei saputo dirlo meglio io stesso." affermò, per poi guardare verso Ash e Touko. "A questo proposito, voi siete i ragazzi che hanno battuto Lenora stamattina, dico bene? Beh, vi devo fare i miei complimenti. Come allenatori di Pokemon, avete senz'altro il potenziale di diventare dei nomi conosciuti."

"Grazie delle sue parole... lei è Artemisio, il Capopalestra di Austropoli, giusto?" chiese Ash, sapendo già la risposta. Il giovane Capopalestra fece un cenno con la testa per dire di sì.

"Comunque, per adesso, concentriamoci sulle cose più urgenti. Ovvero, inseguire il Team Plasma nel Bosco Girandola." affermò Misty. "Come ha detto il signor Artemisio, non possono essere andati molto lontano, con quel teschio di Dragonite sul groppone. Se li inseguiamo adesso, abbiamo delle buone possibilità di prenderli."

"In tal caso, non perdiamo altro tempo, e cerchiamo di raggiungere il Bosco Girandola." affermò Jenny. "Signora Aloè, le chiederei di restare qui al museo, in caso dovesse accadere qualsiasi cosa. Io e i ragazzi raggiungeremo il Bosco Girandola e cercheremo di tagliare la strada al Team Plasma."

"Va bene." rispose Aloè, annuendo con serietà. "Vi auguro buona fortuna."

"Non avremo bisogno di fortuna." affermò Komor, che più di tutti poneva fiducia in un'azione ben pianificata. "Si tratterà soltanto di cercare il Team Plasma con un criterio preciso. Magari pensando che, dato il tipo di bottino che hanno con sè, non hanno potuto prendere certe strade, e allo stesso tempo hanno voluto evitare di prendere la strada più ovvia."

Belle sbattè gli occhi con evidente stupore, mentre guardava il suo amico d'infanzia. "Woooow... certo che sei davvero intelligente, Komor!" affermò. "Hai già un'idea di come fare a cercare il Team Plasma... a me non verrebbero in mente tutte queste cose!"

"Se magari ti fermassi a pensare un po' di più, invece che essere una pasticciona sbadata, verrebbero in mente anche a te." rispose con tono piatto Komor... e Belle mise il broncio, mentre i suoi occhi si inumidivano in maniera comica!

"Uffaaaaa... potresti anche dirlo in un modo un po' meno cattivo, lo sai?" borbottò la biondina.

"Beh... comunque, adesso sappiamo cosa fare!" affermò Touko, leggermente imbarazzata. "Se il Team Plasma è andato verso il Bosco Girandola, allora è lì che li staneremo."

"Giusto! Quindi forza, gente, mettiamoci in marcia!" esclamò Ash, sfoderando uno dei suoi sorrisi sicuri! "Attenti a voi, Team Plasma, stiamo venendo a prendervi!"

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La foresta di Bosco Girandola era ancora più grande di quanto apparisse vista dalla città. Distante poco più di dieci minuti di cammino da Zefiropoli, era composta da alberi secolari, arbusti dalle grandi foglie, piante sempreverdi come pini ed abeti, e il terreno era per la maggior parte coperto di morbido muschio smeraldino. I raggi del sole filtravano attraverso le fronde degli alberi che fornivano una efficace protezione naturale dal calore estivo, e in tutto il bosco si sentivano i profumi e gli aromi della natura, dando al luogo un'aria selvaggia ed incontaminata.

Ed era proprio in un'ambiente del genere che il Team Rocket, deciso a scoprire quanto più possibile del Team Plasma e dei Pokemon Leggendari di Unima, si era avventurato... e adesso, ne stavano pagando le conseguenze!

"Et-chuuuum!" starnutì Jessie, sentendosi l'umidità di quella parte di bosco fin nelle ossa. "Dovrei mordermi la lingua quando faccio certe proposte, accidenti a me!" esclamò la ragazza dai capelli fucsia, cercando di sbrogliarsi la lunga chioma da un groviglio di rovi alti che vi si era impigliato. "Queste foreste sono così mal tenute... non è mai venuto in mente a quelli di Zefiropoli, di farci un pò di sentierini? Giusto per non dover ogni volta farsi strada in mezzo a tutto questo fogliame!"

"Se fossero ben tenute, le foreste non sarebbero più foreste ma giardini pubblici, non ti sembra?" rispose Meowth, scuotendo la testa con un sospiro. "Piuttosto, vedamo di tenerci alle calcagne di quel gruppo di pazzoidi vestiti da cavalieri! Dobbiamo dare al capo più informazioni, se vogliamo tenere il nostro posto come agenti scelti, e non lo faremo borbottando e lamentandoci dell'umidità o delle foglie!"

"Beh... stando a quello che Foongus e Woobat ci stanno dicendo, qualcuno è passato di qui non molto tempo fa." affermò James, dando un'occhiata ai loro due nuovi Pokemon, che si erano uniti ai tre criminali imbranati dopo che questi ultimi erano riusciti a sgominare una piccola cellula di agenti del Team Plasma. Woobat, il pipistrello di tipo Psico / Volante che era entrato a far parte della squadra di Jessie, svolazzava rumorosamente davanti al gruppo, usando i suoi utrasuoni per orientarsi anche in mezzo a quella fitta foresta, mentre Foongus, il Pokemon Erba / Veleno simile ad un funghetto ambulante che aveva deciso di accompagnarsi a James, sembrava essere all'erta e con le orecchie tese contro qualsiasi possibile pericolo... che, in una foresta misteriosa e selvaggia come quella, poteva saltare fuori in qualsiasi momento. Il Team Plasma era sicuramente vicino, su questo non c'erano dubbi...

"Okay... allora teniamo un basso profilo, e cerchiamo di non farci beccare da quel branco di fanatici." affermò Meowth, facendo cenno al gruppo di tenersi ben nascosti tra le siepi dalle larghe foglie che costeggiavano la stradina fangosa che stavano percorrendo. Ai lati del percorso, silenziosi sul terreno, Arbok e Seviper avanzavano con circospezione, usando le loro lingue biforcute per "assaggiare" l'aria intorno a sè e cercare di capire da che parte fossero andati gli umani che avevano lasciato quella strana traccia odorosa. Poco più in alto, Weezing seguiva a ruota, cercando come poteva di trattenere i gas tossici che gorgogliavano all'interno del suo corpo, mentre Mime Jr. fluttuava nelle vicinanze, tenendo tesi tutti i suoi sensi soprannaturali. Jessie e James avevano scelto di tenere nelle Pokeball Yanmega, Wobbuffet e Magcargo, che difficilmente avrebbero potuto passare inosservati.

Erano riusciti ad avanzare solo di qualche metro quando l'udito acuto di Woobat colse qualcosa, e il pipistrello dalla pelliccia arruffata si fermò a mezz'aria per qualche secondo, e poi svolazzò verso la sua nuova allenatrice, esclamando un avvertimento. "Woobat! Woobat!" squittì, indicando una strada seminascosta da una folta siepe, soltanto qualche decina di metri più avanti. Anche Foongus rimase fermo per un attimo, sentendo che stava arrivando qualcuno dalle vibrazioni del terreno, e anche Arbok e Seviper ebbero la stessa sensazione.

"Viperrr..." sibilò la vipera dai denti a sciabola, facendo cenno al suo compagno (e innamorato) Arbok di restare fermo dov'era per non farsi vedere. Il gruppo rimase fermo dov'era, cercando di nascondersi tra le fronde in modo da osservare senza essere visti... e anche se in confuso, riuscirono a vedere delle sagome umane che camminavano ordinatamente in fila, portando con sè qualcosa di abbastanza voluminoso, che uno degli individui teneva con attenzione, con entrambe le mani. Guardando un po' meglio, Jessie e James videro che le persone che camminavano in fila indiana poco davanti a loro indossavano delle strane armature di cotta di maglia che proteggevano anche la testa, e in effetti davano l'impressione di essere dei cavalieri templari d'altri tempi. Non ci voleva altro per capire che i due agenti del Team Rocket e i loro Pokemon si trovavano di fronte al Team Plasma... e quella cosa che stavano portando con sè non poteva essere che qualcosa che avevano rubato...

"Eccoli lì, ragazzi..." sussurrò Meowth, acquattato vicino al tronco di un grande cipresso. "Credo che ci convenga seguirli furtivamente e cercare di capire cosa hanno intenzione di fare, e cosa stanno facendo qui nel Bosco Girandola. Anzi, sapete che vi dico? Mi occupo io di seguirli! Voi restate dietro, e tenetevi pronti ad intervenire non appena vi darò il segnale!"

"Foong?" esclamò incerto il Foongus di James, rivolto al suo allenatore e a Meowth. Il Pokemon felino ghignò astutamente, mostrando i suoi corti ed acuti canini superiori.

"Tranquillo, so io come fare!" affermò. "Con tutti questi rami, un gatto come me può facilmente infiltrarsi ed origliare senza che nessuno si accorga di lui! Basta che voi restiate vicino, e andrà tutto bene!"

Senza attendere altro, Meowth si arrampicò sul tronco dell'albero più vicino e sgattaiolò verso l'alto, per poi mettersi a saltare da un ramo all'altro, con Jessie, James e il resto dei loro Pokemon che si affrettavano quanto più possibile per stargli dietro, tenendo d'occhio la fila di strani individui vestiti da cavalieri che si stavano allontanando verso il cuore del Bosco Girandola...

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"Il Team Plasma è passato di qui, questo è poco ma sicuro..." affermò l'agente Jenny, mentre lo Herdier che aveva con sè annusava una pista ed abbaiava un paio di volte per confermare quanto la sua allenatrice stava dicendo. "Anche se da qui sarà un po' difficile seguirli se restiamo uniti. A quanto pare, si sono divisi, in modo che noi fossimo indecisi sulla strada da seguire."

In effetti, una volta giunti all'ingresso del Bosco Girandola, Ash e i suoi compagni avevano scoperto che gli uomini del Team Plasma si erano divisi in due gruppi, ognuno di essi seguendo una delle due stradine semi-asfaltate che si dipartivano da quel punto e penetravano nella folta foresta. Lo Herdier di Jenny seguì una strada per un breve tratto e annusò il terreno... poi tornò indietro, si diresse dall'altra parte e annusò di nuovo. "Herd! Herd!" abbaiò, scuotendo la testa come per dire che non era in grado di capire, da così poco, dove fossero andati i malfattori.

"A questo punto, credo che non ci sia molto da fare se non dividerci in due gruppi anche noi." affermò Artemisio, gettando un'occhiata alle strade. "Agente Jenny, che ne dice se noi seguiamo questa strada? Voi, ragazzi, sareste disposti ad andaredall'altra parte? Così, con un po' di fortuna, prenderemo in trappola il Team Plasma."

"Certamente, Artemisio. Lasciate fare a noi, li prenderemo in trappola." affermò Ash, facendo al Capopalestra di Austropoli il segno dell'okay. "Ragazzi, adesso entreremo nel Bosco Girandola. Dobbiamo restare uniti e cercare di non perderci di vista. Pikachu, sei pronto? Stavolta, credo che ce ne sarà anche per te."

Il roditore elettrico sembrava entusiasta alla notizia, e fece rumore con le nocche come se stesse per prendere a botte qualcuno. "Pika pikachu!" squittì, per poi guardare verso il resto del gruppo e fare un gesto di incoraggiamento. Artemisio fece un cenno di assenso, e augurò loro buona fortuna prima di incamminarsi nella direzione opposta assieme a Jenny e al suo Herdier, alla ricerca del gruppo che si era allontanato da quella parte...

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Nel profondo della foresta, in una radura verdeggiante circondata da alberi maestosi e con il terreno ricoperto di morbido muschio, un gruppo di individui vestiti da cavalieri templari, con il simbolo del Team Plasma disegnato sul davanti, erano seduti in semicerchio vicino al teschio di Dragonite che avevano da poco trafugato dal museo, mentre uno di loro passava uno strano strumento, vagamente simile ad un metal detector, sulla superficie del reperto, stando attento a non toccarlo in modo da non danneggiarlo. Tutti i presenti sembravano molto tesi, e attendevano con ansia che il loro compagno desse un responso... inevitabile quindi che restassero piuttosto delusi quando il loro collega alzò la testa e sospirò con aria indecisa.

"Non capisco, ragazzi... qui non rilevo nulla! Eppure ero sicuro che questo fosse proprio il reperto che stavamo cercando..." affermò. "Non ho proprio idea di cosa possa voler dire..."

"Accidenti, non vorrà significare che abbiamo fatto tutto quel lavoro per niente?" brontolò un altro degli uomini del Team Plasma, avvicinandosi al reperto con aria frustrata. "Accidenti... il Saggio Celio non sarà contento, se dovesse saltare fuori che questo teschio in realtà non ha alcun potere. E probabilmente abbiamo già alle calcagna la polizia di Zefiropoli. Dobbiamo inventarci qualcosa per sfuggirgli, se hanno un poco di cervello il nostro trucchetto non riuscirà a ritardarli tanto!"

"Stai calmo, non è il caso di perdere la testa!" affermò un terzo dei suoi compagni. "Ricorda qual è la nostra missione... questo teschio lo abbiamo preso perchè fa parte del nostro progetto, il nostro grande ideale di liberare i Pokemon dalla schiavitù degli esseri umani. Se questo teschio appartiene davvero al Pokemon Leggendario... allora la sua benevolenza ci proteggerà dagli ignoranti, e quando lo avremo riportato in vita, lui e il nostro re porteranno un nuovo ordine più giusto nella regione di Unima!"

Nascosto tra le fronde degli alberi, Meowth porgeva un orecchio attento alla conversazione tra le reclute del Team Plasma, e non si lasciava scappare neanche un passaggio. Quello che aveva sentito era già di per sè molto interessante... quindi, il Team Plasma aveva rubato quel teschio di Dragonite perchè erano convinti che si trattasse dei resti di un Pokemon Leggendario che avrebbe aiutato quel loro famigerato re a conquistare Unima? Peccato che non avessero mai visto un Pokemon proveniente da altre regioni, altrimenti forse si sarebbero resi conto già da un po' di aver commesso un errore alquanto grossolano...

In ogni caso, questo non importava molto al Pokemon felino. Con passo felpato, Meowth si allontanò dalla radura, sorridendo maliziosamente tra sè, e cominciò a tornare dai suoi compagni di mille avventure, deciso a riferire per filo e per segno quello che aveva scoperto. Con agilità, il Pokemon Graffimiao scese giù dall'albero e sgattaiolò verso il luogo dove aveva lasciato Jessie, James e il resto dei loro Pokemon, ritrovandoli seduti accanto al tronco di una grande quercia che aspettavano pazientemente.

"Ehilà, ragazzi!" esclamò Meowth, alzando una zampetta per dire che andava tutto bene, mentre Jessie, James, Arbok e Weezing si voltavano verso di lui e andavano ad accoglierlo. "Ho notizie fresche dal fronte Team Plasma, e credo che potrebbero fare molto piacere al capo!"

"Ssssharrrrbok?" sibilò un sorpreso Arbok, corrugando leggermente la fronte.

"Sei riuscito a capire quali sono le loro intenzioni, Meowth?" chiese stupito James. Meowth sorrise con fare altezzoso, tenendo la coda fieramente alzata e lisciandosi le vibrisse, e Jessie strinse un pugno davanti a sè con fare sicuro.

"Fantastico! Sembra proprio che noi del Team Rocket ce la caviamo molto meglio quando non dobbiamo inseguire il Pikachu dei marmocchi!" esclamò Jessie, chiedendosi se per caso non ci fosse qualche entità superiore che faceva in modo che tutti i loro tentativi di catturare lo starter di Ash fallissero miseramente. "Se l'avessimo saputo prima, non ci saremmo fatti quattro continenti di sconfitte ed umiliazioni, e ora magari saremmo due amministratori nel Team Rocket!"

"Beh, ora che abbiamo cominciato la scalata, l'importante è continuare sulla strada giusta!" affermò Meowth. "Ora, tutto quello che dobbiamo fare è riferire al capo tutto quello che ho sentito, e magari, se ne abbiamo la possibilità, gettare un po' di fango nei piani di quella gente!"

"Temo che questo non possiamo lasciarvelo fare, intrusi stranieri." esclamò una voce femminile forte e convinta, che colse di sorpresa Jessie, James, Meowth e i loro Pokemon, e li fece voltare di scatto verso la stradina da cui erano venuti nel momento in cui un paio di passi metallici risuonarono dietro di loro. Due donne del Team Plasma, una bionda e una rossa di capelli, stavano avanzando verso di loro con delle Pokeball tra le mani, e stavano guardando severamente i due ragazzi del Team Rocket, con la chiara intenzione di impedire loro di riferire quanto avevano appreso a chicchessia. "Non so chi voi siate, nè quali siano le vostre intenzioni, ma poco importa. Non vi permetteremo certo di intralciare il nobile progetto del nostro re... egli desidera un mondo in cui vengano riconosciuti i diritti dei Pokemon, un mondo in cui quelle meravigliose creature non siano più soggette agli ordini egoistici dei loro allenatori. E non sarete voi ad impedirglielo!"

"Anzi, già che ci siamo... vi costringeremo a liberare anche i vostri Pokemon!" esclamò la bionda. "Forse per loro sarà un po' strano vivere in una regione che non conoscono, ma siamo sicure che, con la loro adattabilità, i vostri Pokemon saranno perfettamente capaci di inserirsi nell'ecosistema di questa foresta e vivere felici!"

"WEEZING WEE!" esclamò indignato Weezing, fluttuando davanti al suo allenatore in tono protettivo, mentre quest'ultimo e Jessie erano ancora sorpresi per il fatto di essersi lasciati cogliere alla sprovvista. Anche Mime Jr., Arbok e Seviper si schierarono davanti al Team Rocket, decisi a difenderli... e mentre le due ragazze del Team Plasma restavano sorprese nel vedere dei Pokemon difendere così accanitamente degli esseri umani, Meowth sogghignò astutamente e incrociò le zampe anteriori sul petto.

"Nel caso non fosse chiaro, Weezing ha detto che è già felice così com'è." affermò. "E mi sembra che anche gli altri Pokemon siano d'accordo. Ora che cosa mi dite, signorine? Se i Pokemon vogliono restare al fianco degli umani, allora non c'è molto che voi possiate fare!"

"Ugh... ma certo, non c'è dubbio..." borbottò la ragazza dai capelli rossi. "Tutta opera di quei diabolici aggeggi chiamati Poke Ball. Annullano la volontà dei Pokemon e fanno in modo che essi si illudano di essere felici al fianco degli umani che li sfruttano. E' chiaro che i Pokemon che da troppo tempo sono al fianco degli esseri umani sono troppo indottrinati per sapere cosa è bene per loro."

"Hey, un momento!" esclamò James, notando la contraddizione nei comportamenti delle due ragazze. "Come sarebbe a dire? PErchè usate anche voi delle Pokeball, se pensate che siano oggetti così spregevoli?"

"Il nostro caso è diverso." affermò la bionda. "Noi combattiamo per liberare i Pokemon dalla schiavitù, e usiamo le Pokeball soltanto perchè alla fine, quando il nostro re avrà dato vita al nuovo ordine su tutta Unima, libereremo tutti i Pokemon che hanno collaborato con noi. So che usare le Pokeball, da parte nostra, è ipocrita... ma l'ipocrisia è un prezzo che a volte bisogna pagare alla virtù!"

Jessie sospirò e si mise una mano sulla fronte, cercando di tenere a bada un poderoso mal di testa. Davvero non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire... ma qualsiasi commento lei potesse avere in mente le rimase in gola quando anche Woobat e Foongus si schierarono in difesa di Jessie e James, squadrando con indignazione le due donne del Team Plasma.

"Woooo!" squittì il pipistrello psichico, svolazzando in aria in una figura ad otto e preparandosi a lottare. Questo non fece altro che dare a Meowth ulteriore motivo per sogghignare con aria sicura e sbattere la verità in faccia alle due ragazze del Team Plasma.

"Beh, questi due Pokemon non li abbiamo neanche catturati nelle Pokeball... quindi non potete nemmeno dire che li stiamo influenzando in qualche modo!" esclamò il Pokemon felino, orgogliosamente. Era una soddisfazione sapere che stavano per una volta dalla parte della ragione. "Questi Pokemon hanno scelto di loro volontà di stare con noi. E ora come la mettiamo, eh?"

"Ugh..." grugnì la bionda, sempre più frustrata. Se davvero quei due stranieri pensavano di poterla fare in barba a loro, due prescelte che servivano il nobile sovrano del Team Plasma, allora avrebbero avuto una pessima sorpresa! "Questo non cambia niente! Sicuramente avete ingannato quei Pokemon con le vostre parole infide e li avete convinti con la frode a seguirvi! Questo non lo permetteremo! Vieni a me, Trubbish! Dobbiamo dare una lezione a questi stranieri dalla lingua biforcuta!"

"Anche tu, Tympole!" esclamò la rossa, facendo uscire un altro Pokemon. "Non sarete voi a mettere in dubbio i nobili ideali del Team Plasma!"

Un Trubbish, un Pokemon simile ad un sacchetto della spazzatura con corte braccia e gambe e un paio di occhi dall'aria non troppo sveglia, apparve da una sfera, mentre dall'altra usciva uno strano Pokemon che ricordava un po' un Poliwag, anche se le differenze erano evidenti anche ad un osservatore distratto. Non aveva gambe nè braccia, e si muoveva semplicemente strisciando e saltellando sul terreno, aiutandosi con la sua larga coda azzurra a paletta. Il suo viso era molto grande rispetto al suo corpo rotondo di colore nero lucido, con grandi occhi neri, la bocca sottile e un paio di sopracciglia all'insù. Al posto delle orecchie aveva due grandi cuffie rotonde, grigie alla base e azzurre sulla punta.

"Avanti, Tympole!" esclamò la donna dai capelli rossi del Team Plasma. "Inizia usando Coro!"

"Trubbish, attacca con Acido!" esclamò la bionda. Il girino nero si drizzò in piedi sulla punta della coda e iniziò a cantare una breve ma intensa melodia, scagliando una scarica di onde sonore contro il Foongus di James, e facendolo indietreggiare con un breve grugnito di dolore. Allo stesso tempo, Trubbish scagliò un getto di liquido urticante contro Woobat... ma Jessie fu più veloce, e diede l'ordine giusto un attimo prima che il colpo potesse andare a segno!

"Woobat, respingilo con Confusione!" esclamò la ragazza del Team Rocket... e il pipistrello psichico si illuminò di un'aura violetta per un breve momento, prima di scagliare un'ondata psichica contro il getto di acido, che bloccò a mezz'aria il liquido corrosivo e lo fece disperdere in aria, sotto forma di una nube violacea dall'odore pungente e ripugnante. I Pokemon si rimisero rapidamente in guardia, mentre Arbok, Weezing, Seviper e Mime Jr. cominciavano a muoversi contro il Team Plasma... ma Meowth fece loro cenno di restare indietro, desideroso di vedere come se la sarebbero cavata Woobat e Foongus da soli, almeno per il momento.

"Aspettate, voi! Lasciate che siano loro a combattere, per il momento!" affermò il Pokemon Graffimiao. "Credo che Woobat e Foongus vogliano dimostrare quanto valgono a Jessie e a James. Intervenite solo se vedete che non ce la possono fare da soli, okay?"

"Mime..." mormorò Mime Jr., non troppo convinto. Tuttavia, nel momento in cui Foongus mandò a segno un attacco Assorbimento contro il Tympole nemico, sottraendogli un po' di energia per ripristinare la propria, il piccolo Pokemon Psico sorrise tra sè, rendendosi conto che i nuovi arrivati avevano davvero il potenziale di stare alla pari con i più forti Pokemon dei suoi allenatori...

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"Allora... adesso siamo nel bel mezzo del Bosco Girandola." affermò Misty, guardandosi attorno mentre accarezzava la testa al suo Panpour, che aveva insistito di stare fuori dalla sua Pokeball e si stava tenendo pronto a combattere nel momento in cui fosse saltato fuori un pericolo. "Abbiamo un'idea di dove andare, o stiamo cercando il Team Plasma alla cieca? E soprattutto... siamo in grado di uscire da questa foresta, una volta che avremo recuperato il teschio di Dragonite?"

"Ehm..." Cominciò a dire Ash, piuttosto incerto... ma per fortuna, prima che il ragazzino di Biancavilla potesse ammettere che non aveva pensato a quell'eventualità, Spighetto intervenne con il suo savoir-faire, che a quanto pareva, si estendeva anche a questioni di orientamento e sopravvivenza.

"Non credo ci sarà problema, mademoiselle Misty." affermò l'intenditore dai capelli verdi. "Si da il caso che, tra le mie conoscenze, io abbia anche un'infarinatura di tecniche di sopravvivenza, nel caso mi fossi trovato un giorno in una situazione come questa. Sappiamo che l'uscita dal Bosco Girandola, e la via che riporta a Zefiropoli, è ad est. E' conoscenza comune che il muschio degli alberi tende a crescere verso nord, quindi questo è già un modo per orientarci. Inoltre... mentre ci addentravamo in questa foresta, mi sono preso la libertà di disseminare alcuni segni indicatori lungo il cammino. SEgni come questo, giusto per darvene un esempio."

Il ragazzo dai capelli verdini indicò alcuni raoscelli secchi che lui aveva disposto in modo da formare una sorta di freccia indicatrice, che puntava verso il luogo da cui il gruppetto era partito, e Komor annuì con approvazione, pensando che il giovane intenditore avesse avuto l'idea giusta... mentre il resto del gruppo restava ammirato ad osservare gli accorgimenti di Spighetto!

"Wow... sei davvero in gamba, Spighetto!" affermò Touko. "Mi chiedo se ci sia qualcosa che tu non sai fare!"

Spighetto si schernì, cercando di dire che non era poi una cosa così straordinaria. "Non è nulla di così straordinario, mademoiselle Touko... una regola non scritta di un gentleman è anche il fatto che dovrebbe essere capace di cavarsela da solo, in molte se non in tutte le situazioni in cui potrebbe venirsi a trovare." affermò. "In ogni caso, cerchiamo di restare uniti. Non si può mai sapere cosa accadrà, in un posto come questo."

"Già... sembra proprio il posto ideale per incontrare dei Pokemon Coleottero o cose del genere..." ridacchiò ironicamente - ma non troppo - Misty, cercando di tenere d'occhio ogni più piccola chiazza d'erba o cespuglio, in modo da non essere colta di sorpresa da nulla. Un movimento improvviso da un cespuglio vicino attirò la sua attenzione, e la ragazzina dai capelli rossi fece scattare il suo sguardo in quella direzione, giusto in tempo per vedere qualcosa che scattava tra le fronde con velocità e grazia incredibili, scomparendo così velocemente che per un attimo Misty si chiese se non fosse stata soltanto un'illusione ottica. Era una figura alta, aggraziata, che sembrava un cervo dal mantello verde e dall'aria aristocratica... ma Misty non avrebbe saputo dire per certo cosa fosse.

"Misty, lo hai visto anche tu? Quel Pokemon che è passato adesso!" esclamò Ash, indicando la direzione nella quale la sua fidanzata aveva voltato lo sguardo. Anche il ragazzo e Pikachu sembravano essere riusciti a vedere quella misteriosa figura... e a giudicare dall'espressione di Belle, lo aveva visto anche lei!

"Allora non era una mia impressione! Quel Pokemon l'ho visto anch'io!" esclamò la biondina. Il resto del gruppo, che stava guardando altrove alla ricerca del Team Plasma e non aveva fatto in tempo a voltarsi, cercò comunque di vedere di cosa si trattasse... ma il Pokemon, chiunque egli fosse, era passato attraverso il fogliame senza lasciare alcuna traccia, neanche fosse un fantasma!

"Cosa? Dov'è andato?" chiese Touko, raggiungendo la sua amica d'infanzia. "Che Pokemon era, me lo puoi descrivere?"

"Era molto grande, con un mantello verde, e molto elegante... camminava a quattro zampe, e aveva due grandi corna ai lati della testa!" rispose Belle. "In effetti, mi sembra di averlo già visto da qualche parte, ma ora come ora non ricordo dove..."

"Belle... stai dicendo sul serio? Può essere che quello che hai visto fosse Virizion, uno dei leggendari Sacri Spadaccini?" chiese Komor, stupito ed incredulo. Touko notò che non era da lui mostrare così apertamente il suo stupore... e in effetti, non gliene faceva neanche un torto, visto che lei stessa non riusciva a credere al colpo di fortuna che Ash, Misty e Belle avevano avuto...

I due fidanzatini di Kanto, tuttavia, restarono un po' interdetti davanti a quel nome. "Virizion? I Sacri Spadaccini?" chiese Misty. "State parlando di Pokemon Leggendari di questo continente, dico bene?"

"Certamente... anzi, si può dire che sono i Pokemon Leggendari più importanti della regione di Unima, con l'eccezione di Reshiram, Zekrom e Kyurem." spiegò Komor, tornando al suo modo di fare calmo e razionale. "Si dice che questi potenti Pokemon abbiano una volta combattuto contro gli esseri umani in tempi antichi, per arginare l'avanzata di quella che vedevano come una pericolosa invasione. Per questo motivo, si dice che a tutt'oggi questi Pokemon si tengano lontani dagli esseri umani, considerandoli dei nemici."

"Pikachu..." mormorò il topolino elettrico, pensando fosse piuttosto triste che quei Pokemon sembrassero ancora decisi a restare ostili all'umanità dopo tanto tempo. Ash grattò il suo topolino elettrico dietro un orecchio per dirgli di non deprimersi, e il resto del gruppo annuì, ascoltando con grande interesse la storia di Komor. Erano tutti piuttosto ammirati dal modo in cui Komor dimostrava di aver studiato tutto quello che c'era da sapere sui Pokemon...

"Ma allora... perchè un Pokemon di questo gruppo di Leggendari si sarebbe mostrato a noi?" chiese Misty, piuttosto dubbiosa. "Se ancora non vedono di buon occhio gli esseri umani, allora..."

La ragazzina dai capelli rossi si fermò di colpo, rendendosi conto che c'era qualcosa che non andava... e i suoi compagni restarono per un attimo in silenzio, anche loro rendendosi conto del problema. Per diversi secondi, una calma irreale regnò nella foresta tutt'attorno a loro... e poco dopo, quel silenzio venne scosso da un altrettanto inquietante suono di cespugli che venivano spostati, rami che strisciavano gli uni sugli altri... e la strana sensazione che qualcosa si stesse muovendo nel sottobosco, strisciando minacciosamente verso di loro!

"R-ragazzi... vi prego, ditemi che è stato solo il vento..." mormorò Belle, guardandosi attorno spaesata.

Spighetto stava ammirabilmente mantenendo la calma, per quanto la situazione fosse snervante anche per un ragazzo in gamba come lui. "Ehm... mi piacerebbe poterlo dire, mademoiselle. Sfortunatamente, però, non sento alcun vento, e credo quindi che l'unica spiegazione plausibile a questi suoni sia... ehm..."

"Sewaddle!" esclamò una vcetta acuta proveniente da un cespuglio vicino... e non appena Pikachu guardò in quella direzione vide che era apparso un piccolo Pokemon che ricordava vagamente un Caterpie, ma le differenze si vedevano subito: era di colore verde chiaro, che diventava giallo sulla testa, che era incorniciata da una grande foglia verde che si apriva attorno alla sua testa a mò di cappuccio. Aveva due corte antenne di forma tozza sulla fronte, con gli occhi neri e circolari, e un muso grazioso decorato da un paio di canini che spuntavano dalla mascella superiore. Una serie di piccole zampe trascinava il suo corpo segmentato... e dietro di esso apparvero altri Pokemon della stessa specie, prima un paio, poi quattro... sei... otto... dieci... venti... in men che non si dica, il gruppo di Ash si trovò circondato da un piccolo esercito di questi graziosi ma allo stesso tempo pericolosi Pokemon bruco, che avanzavano lentamente verso di loro con intenzioni poco rassicuranti!

Inutile dirlo, questa vista ebbe effetti istantanei sulla povera Misty, il cui grazioso viso si tinse di righine blu della paura mentre cercava di avvinghiarsi strettamente ad Ash! "Aaaaah... lo sapevo io, lo sapevo che questo posto era infestato di Pokemon Coleottero!" si lamentò, ancorandosi all'imbarazzato Ash come se fosse stato uno scoglio in mezzo ad una tempesta! "Sono centinaia, è un incubo! Voglio uscire di quiiiii!"

"Andiamo, Misty, in fondo non sembrano poi tanto cattivi... almeno spero..." mormorò Touko, che non condivideva la stessa avversione di Misty per quel tipo di Pokemon, ma era comunque preoccupata per la disparità numerica. Si ritirò di qualche passo, usando il suo Pokedex per cercare di sapere quanto più possibile dei nuovi arrivati...

"Sewaddle, il Pokemon Grancucito. Tipo Coleottero / Erba." la informò il Pokedex. "Questo strano Pokemon ha l'abitudine di tagliare foglie per trasformarle in vestiti per sè stesso, cucendole con il suo attacco Millebave. Per questo, è considerato una mascotte da molti stilisti."

Belle annuì, sentendosi un po' più sicura. "Beh... saranno anche tanto, ma se sono Pokemon di tipo Coleottero ed Erba, allora non dovrebbero esserci problemi!" affermò. "Il mio Tepig è evoluto di recente in un Pignite, quindi sono sicura che ce la può fare! Vai, Pignite..."

"Aspetti, mademoiselle! Non sia precipitosa!" esclamò preoccupato Spighetto. "Non mi sembra il caso di usare dei Pokemon di Fuoco in questo posto! Potrebbero dare fuoco alla foresta, con conseguenze terribili!"

"Eh?" chiese Belle, fermandosi appena in tempo prima di lanciare la Pokeball. "Aaaaah, è vero! Non ci avevo neanche pensato! Aaaah, ma perchè sono così stupida?"

"Non preoccuparti di questo, Belle. Abbiamo altri Pokemon con cui difenderci." affermò Komor, tirando fuori la sua Pokeball per far uscire uno dei suoi Pokemon migliori. "Blitzle, tocca a te!"

"Dwebble, è tempo di combattere!" esclamò Spighetto, facendo uscire il Pokemon paguro, che sollevò in aria le sue chele e le fece scattare un paio di volte prima di mettersi in guardia.

Ash annuì e fece uscire il Pokemon di tipo Normale / Volante che lo aveva accompagnato fin quasi dall'inizio della sua avventura ad Unima. "Rufflet, scelgo te!"

"Cloyster, ho bisogno del tuo aiuto! Oraaaaa!" gridò Misty, sperando che il suo potente Pokemon Acqua / Ghiaccio fosse sufficiente a proteggerla da tutti quei Sewaddle! L'ostrica gigante apparve davanti alla sua allenatrice, e aprì le valve facendole schioccare tra loro in maniera minacciosa, rivelando il volto sghignazzante che si celava dietro di esse.

"Hmm... e va bene, se non posso usare Pignite... vai, Minccino! Tocca a te!" esclamò Belle, facendo uscire il grazioso Pokemon simile ad un cincillà, che si mise in posa affascinante e fece un occhiolino prima di mettersi in guardia davanti ai numerosi Sewaddle che avanzavano.

"E per finire... io mando Karrablast!" esclamò Touko, facendo uscire il Pokemon azzurro simile ad uno scarabeo. Il piccolo esercito di Pokemon si schierò in difesa dei loro allenatori, e anche Pikachu scese giù dalla spalla di Ash e si preparò a respimgere l'assalto dell'orda di Sewaddle! Furono proprio i Pokemon Coleottero / ERba ad attaccare per primi, quando alcuni di loro scagliarono un attacco Foglielama contro il gruppo di Ash... ma Pikachu reagì con velocità abbagliante, caricando una scarica elettrica sulle guance, e poi scagliando una raffica di scariche elettriche, che intercettarono le foglie affilate a mezz'aria e le incenerirono senza alcuna difficoltà. Misty diede un ordine al suo Cloyster, e l'ostrica gigante dilatò le valve un istante dopo, scagliando un attacco Bora, sotto forma di una raffica di vento ululante misto a neve e cristalli di ghiaccio, contro un gruppo di Sewaddle, che non riuscirono a resistere, e vennero racchiusi in altrettanti cubi di ghiaccio, che li fecero rimanere fermi dov'erano con delle espressioni di stupore letteralmente congelate sul volto!

"Mi sembra che tu abbia esagerato un po', Misty... usare Bora contro un gruppo di Sewaddle era un po' troppo, non ti sembra?" chiese uno stupito Ash Ketchum... dimenticandosi che per Misty, nulla era troppo quando si trattava di tenere a bada dei "pericolosissimi" Pokemon Coleottero! E infatti, la ragazza dai capelli rossi lo zittì subito con uno sguardo che cercava di apparire minaccioso, e che invece riusciva soltanto a far vedere che aveva una fifa blu!

"Provaci tu, ad avere paura dei Coleotteri e ad esserne circondato!" esclamò lei, tenendosi stretta alla spalla del suo fidanzato con un'espressione di comica paura dipinta sul grazioso viso lentigginoso!

Uno dei Sewaddle mandò a segno un attacco Coleomorso su Rufflet di Ash, che però non se ne curò, e rispose con un potente Attacco d'Ala, schiaffeggiando il bruco vestito di foglie e spedendolo a terra stordito. Poi, l'aquilotto prese il volo, e su ordine di Ash eseguì un perfetto Aeroassalto che centrò in pieno un altro Pokemon bruco malgrado quest'ultimo avesse cercato riparo tra le fronde di un cespuglio, mandandolo ko a sua volta. Un attacco Millebave, sotto forma di un getto di seta bianca ed appiccicosa che un altro avversario scagliò dalla bocca, colpì le ali dell'aquilotto e gli fece perdere l'equilibrio, costringendolo a scendere a terra... ma subito dopo, l'attaccante venne colto di sorpresa da un attacco Beccata da parte del Karrablast di Touko, che riuscì a mandarlo a terra! Il Blitzle di Komor eseguì un attacco Tuononda che lasciò stordito e paralizzato un altro Sewaddle, mentre il Minccino di Belle veniva messo in difficoltà da due Sewaddle che stavano insistendo ad aggredirlo... Almeno finchè il grazioso Pokemon Normale non si produsse in un attacco spettacolare che Ash non aveva mai visto prima!

"Minccino, usa Spazzasberla!" esclamò Belle, e il Pokemon maniaco della pulizia fece un rapido giro su sè stesso, tenendo la coda alzata e usandola per schiaffeggiare ripetutamente i due Sewaddle avversari mentre girava come una trottola! I due Pokemon Coleottero / Erba furono costretti ad indietreggiare... e uno di loro venne mandato a terra dall'attacco Azione del Karrablast di Touko, che aveva approfittato del momento giusto per contrattaccare.

"Sì! Bel colpo!" esultò la biondina. Ora, il vantaggio numerico dei Sewaddle non era più così schiacciante... e anche i Pokemon bruchi sembravano rendersene conto. Pikachu, in particolare, stava dimostrando la sua forza con una serie di Attacchi Rapidi, scattando da un posto all'altro e colpendo i suoi avversari con attacchi veloci e chirurgicamente precisi.

"Pika! Pika! Pika! Pika!" squittiva Pikachu, scattando per un breve tratto a velocità incredibile, colpendo un Sewaddle, e poi riprendendo la corsa prima che gli altri Pokemon Coleottero / Erba potessero contrattaccare. Davanti ad una tale resistenza, i Pokemon bruchi si ritirarono... ma non del tutto, e una volta giunti a distanza di sicurezza, in modo da evitarsi un altro attacco Bora da parte del Cloyster di Misty, iniziarono ad usare tutti assieme un attacco Millebave, scagliando contro i ragazzi una fittissima pioggia di fili di seta vischiosa, in modo da impedire loro i movimenti! Ash e i suoi compagni si accorsero del tentativo, e cercarono di scansarsi... ma la pioggia di fili di seta era talmente fitta che a quel punto era già difficile sfuggirgli!

"Attenti! Mettetevi al riparo!" esclamò Komor, mentre la sua Blitzle cercava di ripararsi dietro il tronco di un albero. Il Rufflet di Ash usò un altro Aeroassalto e riuscì a fare a pezzi dei fili appiccicosi che stavano cadendo sul suo allenatore, e il Dwebble di Spighetto fece la stessa cosa... solo per poi essere colto alla sprovvista quando altri due globi appiccicosi caddero sulle sue chele, ancorandole a terra!

"Dwebble!" esclamò Spighetto, chinandosi per aiutare il suo Pokemon... solo per essere a sua volta invischiato da una raffica di fili di seta che gli finirono sulla faccia e su una mano, appiccicandosi a lui all'istante. Con un breve verso di disappunto, il giovane intenditore cercò di liberarsi gli occhi da quella sostanza vischiosa con la mano libera... ma altri fili piovevano in continuazione dal cielo, rendendo ogni mossa difficile ai ragazzi.

"Accidenti, Spighetto mi sembra in difficoltà... Argh!" esclamò Misty, cercando come poteva di ripararsi dalla seta vischiosa che le stava piovendo addosso. "Se solo non ci fossero tutti questi cavolo di vermiciattoli a riempirci di bava..."

"Cloy..." grugnì Cloyster. L'ostrica gigante chiuse le sue enormi valve e cominciò a dirigersi verso Spighetto, per cercare di liberarlo dalla seta... quando accadde qualcosa di imprevisto! Una conchiglia a pettine, dello stesso tipo di quelle di un Dewott, solcò l'aria in direzione di Spighetto e tagliò di netto i fili di seta che gli tenevano la mano appiccicata a terra, permettendo così al giovanotto dai capelli verdi di liberarsi e di usare entrambe le mani per liberarsi il viso! Poi, sotto gli occhi stupiti di tutti, la conchiglia tornò indietro come un boomerang e venne presa al volo dal Dewott che l'aveva lanciata... un Dewott dall'espressione sicura di sè, anche se un po' affaticata, affiancato da qualcuno che Ash e i suoi compagni avevano visto soltanto qualche ora prima!

"Beh? Prima sconfiggi me, e adesso ti fai mettere in difficoltà da questi Sewaddle di poco conto, signorino?" chiese un'accigliata Burgundy, che si stava accompagnando anche ad un Herdier dall'aspetto battagliero. "Così fai fare brutta figura a me, e questo non posso certo permettertelo!"

"Ah! Tu sei Burgundy... non immaginavo che ci saremmo rivisti così presto!" esclamò Touko, guardando stupita la bambina dai capelli viola. I Sewaddle, altrettanto stupiti dall'improvviso intervento, avevano cessato il fuoco, e stavano cominciando a ritirarsi, capendo che la situazione si stava complicando. "Come mai da queste parti? Stai anche tu inseguendo il Team Plasma?"

La giovanissima intenditrice arricciò il naso, incrociò le braccia sul petto, e guardò dalla parte opposta con aria snob. "Hmph. Non fraintendetemi, io non l'ho certo fatto per voi." affermò. "Non avevo nessuna intenzione di aiutarvi, ma neanche a me piace quel branco di fanatici. Quindi, ho deciso che il nemico del mio nemico è mio amico. Tutto qui. Visto che state seguendo il Team Plasma anche voi..."

"E... scusa, Burgundy, ma tu come fai a sapere che stiamo cercando il Team Plasma?" chiese Ash, un po' confuso. "Si direbbe quasi che tu ci abbia seguito..."

L'effetto fu immediato, e il grazioso viso di Burgundy si tinse di rosso acceso per l'imbarazzo, che la ragazzina cercò senza troppo successo di coprire con una maschera di irritazione! "Ugh... cosa... cosa importa, adesso, come ho fatto a sapere dove andavate? Sono qui perchè ho visto che avevate dei problemi, e visto che anch'io voglio che il Team Plasma sia assicurato alla giustizia, ho pensato di darvi una mano! E' tutto qui!" esclamò, senza convincere troppo gli amici di Ash...

"Hmm... non so, mi sembra che lo dica con un po' troppa foga per esserne davvero convinta..." mormorò Belle, un po' insicura.

Spighetto, comunque, non credette fosse conveniente indagare oltre, e si limitò a fare un sorriso educato ed un inchino di ringraziamento a Burgundy. "Ad ogni modo, il suo aiuto è stato molto apprezzato, mademoiselle Burgundy." disse con tutta calma. "La devo ringraziare per l'aiuto. Mi stavo trovando in una situazione alquanto poco conveniente, se non fosse stato per il suo intervento."

Il ringraziamento di Spighetto non fece altro che imbarazzare ulteriormente Burgundy, che si girò di scatto verso il suo rivale e gli puntò un indice contro! "Cosa, cosa, cosaaaa? Hey, aspetta un momento tu, signorino! Sia ben chiaro che non l'ho fatto per te!" esclamò. "Tu sei il mio rivale, Spighetto! E devo essere io a sconfiggerti, sia ben chiaro!"

Spighetto non perse il suo sorriso calmo. "Certo. Chiarissimo. Detto questo, nulla mi impedisce di ringraziarti per avermi reso un favore, o sbaglio?"

"AAAAAAARGH! Io ti detestoooooo!" strillò Burgundy, sempre più frustrata di fronte all'imperturbabilità del suo rivale!

Komor cercò di ristabilire almeno in parte la serietà della situazione, schiarendosi la voce. "Eh-hm. Scusate se mi intrometto, ma al momento abbiamo ancora il problema del Team Plasma da risolvere, e parlare a voce alta non farebbe altro che allertarli della nostra presenza." affermò. Immediatamente, Burgundy si zittì e guardò dalla parte opposta, borbottando qualcosa tra i denti, mentre il resto del gruppo controllava per vedere se l'ora di Sewaddle si fosse ritirata. Per fortuna, i Pokemon Coleottero / Erba avevano deciso di lasciar perdere, almeno per il momento, e se n'erano andati via, lasciando come ricordo soltanto un tappeto di seta bianca appiccicosa... a parte uno che sembrava essere ancora stordito per un colpo che aveva ricevuto durante la lotta, e che in quel momento giaceva sul terreno, coperto da numerosi fili di seta bianca.

"Aspettate... è rimasto uno!" disse Belle, notando per prima il Sewaddle rimasto a terra. Per quanto, fino ad un attimo prima, quel Pokemon facesse parte del piccolo esercito che li aveva attaccati, la biondina non poteva lasciare semplicemente quel Pokemon che sembrava ferito al suo destino, e raggiunse il Sewaddle a terra per poi prenderlo delicatamente in braccio. A sentire il tocco gentile delle mani della biondina che lo sollevavano da terra, il Pokemon cucitore si riprese un po' e scosse la testa per schiarirsela, solo per poi scattare in piedi allarmato quando si vide tra le braccia di un essere umano, e drizzare la foglia che gli copriva il capo, come un cobra che cerca di intimorire un intruso. Belle si rese conto che Sewaddle era impaurito ed arrabbiato... e che il modo migliore per calmarlo sarebbe stato quello di non mettergli pressione, quindi si chinò verso terra e lo depose delicatamente su un cuscinetto di muschio, lasciando il Pokemon Coleottero / Erba sbalordito e confuso.

Ash si avvicinò con cautela, e si chinò verso il Pokemon contuso, accarezzandolo sulla testa con una mano mentre con l'altra frugava nel suo zaino e tirava fuori una Pozione spray che versò delicatamente sulla schiena di Sewaddle. Il liquido dall'odore vagamente acre penetrò rapidamente nella pelle del piccolo bruco, che poco dopo si sentì subito meglio, e guardò gli umani da cui era circondato come se ancora non riuscisse a credere a quello che era successo. Belle sorrise garbatamente e cercò a sua volta nel suo zaino, tirando fuori una manciata di Bacche per poi offrirle a Sewaddle.

"Seeee? Waddle?" disse il Pokemon Coleottero / Erba, evidentemente chiedendosi come mai quegli umani fossero così gentili con lui, nonostante lui facesse parte del gruppo che li aveva aggrediti. Pikachu, che si era avvicinato al Pokemon ferito in modo da cercare di comunicare con lui, lo rassicurò con un cenno della testa, e gli fece segno che per loro non c'era alcun problema.

"Pika chu, chu pikachu!" disse il topolino elettrico, notando con piacere che anche Misty stava mettendo da parte la sua naturale paura dei Pokemon Coleottero per avvicinarsi a Sewaddle e sincerarsi che stesse bene.

"Sì, Pikachu dice la verità!" affermò Ash. "Noi ci siamo difesi perchè voi ci avete attaccato, ma immagino che voi steste soltanto cercando di difendere il vostro territorio. Noi... non vogliamo invadervi, sul serio. Passavamo di qui... e ce ne andremo non appena avremo fatto quello che dobbiamo."

"E poi, non possiamo certo abbandonare un Pokemon ferito. Non è una cosa che farebbe un allenatore come si deve!" affermò Touko, mentre Sewaddle, dopo un po' di esitazione, addentava una Bacca che Belle gli stava offrendo. Anche Burgundy, che pure cercava di mostrarsi indifferente, dava un'occhiata al piccolo Pokemon per vedere se stava bene...

...e il Sewaddle, passato il momento di confusione, cominciò a pensare che forse non tutti gli esseri umani erano male come si diceva...

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Il leggiadro Pokemon Leggendario guardò accigliato verso il profondo della foresta, apparentemente deluso per come erano andate le cose. Non aveva funzionato. Quegli umani profanatori si stavano spingendo ancora più a fondo nella foresta, cercando di mettere i bastoni tra le ruote alle uniche persone che lui ammetteva in quell'angolo di natura incontaminata.

"Hmph... sembra che il primo tentativo di cacciarli sia andato a vuoto." pensò tra sè. "Poco male. Avrò altre occasioni. Per adesso, tanto vale tenerli d'occhio. Poi, li punirò secondo giustizia... ma per adesso, è meglio cercare di farsi vedere il meno possibile..."

Così dicendo, l'elegante Pokemon cervo dal mantello color verde prato galoppò nel profondo del bosco, scomparendo tra le fronde senza un suono...

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CONTINUA...

Pokemon Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 20 - Battaglia nel Bosco Girandola

Nel bel mezzo del misterioso Bosco Girandola, era ancora in corso la battaglia tra i ragazzi del Team Rocket e le reclute del Team Plasma che li avevano scoperti... e almeno per il momento, sembrava essere una situazione di stallo, in cui i Pokemon di entrambe le parti facevano del loro meglio per resistere e trovare un punto debole nella difesa degli avversari, in modo da rispondere poi con le loro mosse migliori. Il Woobat di Jessie, in particolare, sembrava aver trovato un momento ideale per sferrare un potente attacco al Trubbish delle due reclute del Team Plasma. "Perfetto! Ora è il momento di attaccarlo con una bella Raffica, Woobat!" esclamò la ragazza dai lunghi capelli fucsia, indicando il Pokemon che assomigliava ad un sacco di spazzatura. Il pipistrello psichico sbattè rapidamente le ali, scagliando una rapidissima raffica di vento contro il suo avversario, con abbastanza potenza da far ruzzolare a terra il suo avversario, che scosse poi la testa e si rialzò, usando il suo attacco Acido per far perdere l'equilibrio a Woobat. Il Pokemon Psico / Volante evitò la mossa svolazzando di lato... ma venne colto di sorpresa da un rapido attacco Bollaraggio che lo fece cadere a terra in un disordinato frullo d'ali.

"Hmph... se credi davvero che questo basterà a farci desistere ti sbagli, straniera!" affermò la donna bionda, guardando con disapprovazione i Pokemon appena entrati nel Team Rocket. "Il tuo Pokemon è con te da poco tempo, e si vede! Non ha nessuna mossa che possa permettergli di avere la meglio sui nostri... e lo stesso vale per il Foongus del tuo amico!"

"Foong!" esclamò il funghetto, come se si fosse offeso per le insinuazioni della donna. Aprendo il suo cappello simile ad una Pokeball, il simpatico Pokemon Erba / Veleno diffuse nell'aria un gradevole aroma che sembrava un misto del profumo di una rosa e quello di funghi appena raccolti. Il profumo fluttuò rapidamente verso Trubbish e Tympole e li lasciò storditi per un attimo, il che diede a Woobat il tempo necessario per scagliare un altro attacco, questa volta senza che Jessie facesse nulla per ordinarglielo! Woobat si librò in volo, e lo strano marchio a forma di cuore che aveva sul naso si illuminò di una strana luce rosata che avvolse quasi del tutto il Pokemon, formando una bolla di energia psichica attorno al suo corpo. Poi, scendendo giù in picchiata, Woobat centrò in pieno Trubbish, mandando a segno un potente attacco che lasciò un segno luminoso a forma di cuore sul corpo del Pokemon Veleno! Quest'ultimo non riuscì a resistere, e dopo aver barcollato per un istante, si afflosciò a terra esausto, e la recluta Plasma dai capelli biondi non ebbe altra scelta che richiamarlo...

"Wow, questo sì che era un bell'attacco!" esclamò Meowth, le vibrisse che si drizzavano leggermente per la meraviglia. "Non ricordo di averne mai visto uno così, in effetti... che cosa sarà mai?"

"Hmph... un attacco Cuorestampo..." mormorò la rossa. "Beh, poco importa! Tympole, ora tocca a te! Attacca Foongus con Supersuono, e poi usa Colpodifango!"

"Tymp!" esclamò il Pokemon girino con voce acuta. Una volta di più, si drizzò sulla punta della coda e scagliò una raffica di onde sonore che raggiunsero il Pokemon fungo, che non riuscì a sottrarsi ai suoi effetti e rimase confuso, il cappello circondato da un piccolo stormo di uccellini dorati. Foongus cercò di difendersi e di lanciare un altro attacco, ma in preda allo stordimento com'era, riuscì soltanto a barcollare verso il tronco di un albero e sbatterci contro, finendo ruzzoloni per terra! Tympole continuò l'assalto, scagliando un getto di fango ad alta pressione dalla bocca, e irrorando il Pokemon fungo mentre quest'ultimo cercava di rialzarsi. Woobat, invece, riuscì a schivare la mossa alzandosi un po' di quota.

"James, cerca di fare qualcosa, no? Accidenti, quella specie di ranocchio troppo cresciuto sta sconfiggendo il tuo Pokemon!" esclamò Jessie, irritata dal fatto che James non riuscisse a sferrare un colpo decisivo contro la sua avversaria. Il giovanotto dai capelli azzurri sembrava essere in crisi, e non aveva idea di cosa tentare... il che era anche comprensibile, considerando che non aveva nessuna familiarità con i Pokemon di Unima.

"E' quello che sto provando a fare, Jessie, ma non ho idea di che mosse abbia Foongus!" esclamò James con tono lamentoso, cercando di pensare ad un modo per ribaltare la situazione. Tympole stava cercando di attaccare di nuovo, questa volta usando di nuovo il suo attacco Coro per stordire ulteriormente il già confuso Foongus, che cercò di rialzarsi ancora, ma riuscì soltanto a cadere a terra di schiena. Tuttavia, non sembrava ancora fuori combattimento, e riuscì una volta di più a rialzarsi... ma era evidente che non avrebbe resistito molto più a lungo. James sapeva di dover trovare un modo per concludere lì la pratica, se non voleva che il suo Pokemon subisse una umiliante sconfitta al suo primo scontro serio.

Tuttavia, malgrado fosse estremamente sotto pressione, James ebbe un lampo di intuizione - si era accorto che i Pokemon delle loro avversarie stavano cercando in ogni modo di evitare un contatto diretto con Foongus, limitandosi ad usare attacchi a distanza contro di lui. Per quale motivo? Sembrava quasi che avessero paura di toccarlo... forse che il Pokemon fungo aveva qualche abilità speciale che faceva effetto soltanto quando veniva toccato direttamente? Questo diede a James una piccola idea...

"Hmm... aspetta un momento, Foongus! Cerca di usare Radicamento!" esclamò James, tenendo le dita incrociate e sperando che il suo nuovo Pokemon fosse abbastanza lucido da obbedire senza farsi male da solo. Questa volta, il funghetto mantenne abbastanza presenza di spirito da sentire l'ordine del suo allenatore, e dalla base del suo gambo crebbero spontaneamente delle lunghe radici nodose che si infilarono nel terreno muschioso e cominciarono ad assorbire acqua e sostanze nutritive, permettendo al Pokemon Erba / Veleno di recuperare un po' di energia. Tuttavia, la cosa non sembrò impressionare troppo la recluta Plasma.

"Hmm... quindi, vedo che stai imparando già ad usarli, i tuoi nuovi Pokemon." affermò la donna dai capelli rossi, con evidente disapprovazione. "Ma cosa speri di ottenere, con questa mossa? Il tuo Foongus non riuscirà a recuperare abbastanza energia da resistere al mio prossimo attacco!"

"Certo... sempre che riesca a sferrarlo, però!" esclamò James con un sorriso da bambino felice, indicando il Tympole della recluta Plasma, che sembrava aspettare il momento giusto per attaccare. Non capendo quello che James voleva dire, la donna si guardò attorno, come se volesse vedere un attacco che poteva venire da qualsiasi direzione in qualsiasi momento. Ma non si aspettò certo quello che accadde un paio di secondi dopo: le radici che Foongus aveva immerso nel terreno si fecero strada sottoterra e riemersero appena sotto la coda di Tympole, avvinghiandosi attorno ad essa! Il girino spalancò gli occhi allarmato mentre le radici prensili lo afferravano, e l'espressione della recluta del Team Plasma si tinse di disappunto mentre una fine polverina dorata si staccava dalle radici di Foongus e si posava sul corpo di Tympole, venendo rapidamente assorbita dalla pelle umida. Poco dopo, il Pokemon girino sembrò irrigidirsi, e il suo viso si contorse in un'espressione di sconforto e sorpresa, prima che si accasciasse a terra paralizzato. Persino la sua coda era diventata rigida come un pesce essiccato! "Ah, ah! Allora avevo ragione, ecco perchè cercavate di non toccare Foongus! Il contatto con il suo corpo può dare qualche effetto spiacevole!"

"Ugh... questa è l'abilità Spargispora!" esclamò la donna del Team Plasma. "Devo ammetterlo, non credevo che sareste riusciti a fare tanto. Ma questo non cambia nulla. Noi del Team Plasma abbiamo la missione di liberare i Pokemon dalla schiavitù a cui gli umani li costringono, e non ci fermeremo davanti a nulla per realizzare il nostro obiettivo! Per adesso, godetevi la vittoria... perchè una volta che il nostro re avrà reclamato il suo trono, vi renderete conto che opporvi a noi è stato inutile!"

"Abbiamo perso, ma questo non ha minimamente influenzato i nostri progetti." riprese la bionda, una volta che la sua compagna ebbe richiamato il Tympole paralizzato. "Presto, una nuova era sorgerà per il continente di Unima, e per i Pokemon di tutto il mondo. Un'era senza più l'oppressione umana. PLASMAAAA!"

"PLASMAAAA!" esclamò l'altra recluta. Entrambe tirarono fuori degli strani oggetti dalle cinture e li gettarono sul pavimento, dove esplosero liberando delle nuvole di fumo bianco che si espansero rapidamente ed inghiottirono le due figure in cotta di maglia, nascondendole agli occhi del maldestro trio e dei loro Pokemon! Arbok, in un impeto di rabbia, spinto dal desiderio di non lasciarle scappare, scattò verso di loro nel tentativo di catturarle con le sue muscolose spire... ma quando Jessie gli fece cenno di aspettare, il possente Pokemon Veleno si bloccò, nello stesso momento in cui il fumo si diradava. Le due reclute del Team Plasma erano scomparse senza lasciare traccia.

"Cavolo, certo che per essere dei cavalieri, sanno sparire come dei ninja..." affermò Meowth. "Heh... comunque, per adesso quello che conta è che abbiamo un po' di informazioni in più sul Team Plasma e sui loro piani. Dovremo fare rapporto al capo il prima possibile, ne sarà sicuramente contento!"

"Già... congratulazioni, Foongus, sei stato grande!" affermò James, accarezzando il Pokemon Erba / Veleno sulla cappella. Il funghetto chiuse gli occhi e accettò di buon grado i complimenti... ma un attimo dopo, anche James si irrigidì e cascò a terra come un sacco di patate sotto l'effetto delle spore che Foongus aveva involontariamente rilasciato! "Agh... ugh... qu-... questo... è..."

"Gus!" esclamò Foongus, allarmato ed imbarazzato, vedendo il suo allenatore che giaceva a terra, con una comica espressione di disappunto congelata sul viso!

"Weezing, wee!" esclamò a sua volta Weezing, avvicinandosi al suo allenatore per verificare che stesse bene. Mime Jr. toccò la guancia di James con un dito per spronarlo, e lo chiamò con la sua vocetta acuta.

"Sigh... congratulazioni, fesso... sei rimasto anche tu vittima di Spargispora..." sospirò Jessie. Con espressione rassegnata, lei e Meowth si caricarono un James paralizzato e alquanto imbarazzato sulle spalle, e cominciarono ad allontanarsi, sperando almeno di rornare a Zefiropoli prima che calasse la notte...

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Il gruppo di Ash si era addentrato ancora di più nella foresta misteriosa, facendo sempre attenzione a qualsiasi possibile campanello d'allarme che potesse annunciare l'arrivo di qualche ospite indesiderato. Misty, fin troppo memore dell'incontro con i Sewaddle, si teneva vicino ad Ash, e quanto più lontano possibile da Belle, che teneva in braccio il Pokemon Coleottero / Erba che aveva soccorso poco prima. Il suo timore verso i Pokemon Coleottero, malgrado fosse stata disposta a prestare soccorso a Sewaddle poco prima, si faceva ancora sentire... e la cosa non era certo sfuggita a Burgundy.

"Aaaah, che ridicola che sei!" affermò la giovanissima intenditrice dai capelli viola. "Non mi vorrai dire che ti spaventi per un Coleottero che non può farti niente?"

"Ugh... perchè non ci provi tu, ad avere paura di un certo tipo di Pokemon?" la rimbeccò Misty, cercando di tenere la voce più bassa possibile e al tempo stesso farsi sentire dalla ragazzina. "Cavolo... io l'ho anche superata la mia paura dei Gyarados, ma per quanto riguarda i Pokemon Coleottero... niente da fare, ce l'ho e ce l'avrò sempre!"

"Ssssh! Parlate piano, per favore." affermò Komor, non senza un accenno di rimprovero. "Se continuate così, il Team Plasma ci sentirà di sicuro. Ricordatevi che dobbiamo passare quanto più inosservati possibile, almeno finchè non saremo abbastanza vicini da sferrare il nostro attacco."

"E non aiuta il fatto che adesso sappiamo che c'è uno dei Pokemon Leggendari più importanti di questo continente ad osservarci... e non abbiamo idea di cosa voglia da noi, se non il fatto che i Sacri Spadaccini hanno le loro ruggini verso gli esseri umani! Che situazione del cavolo..." mormorò tra sè Touko, per poi gettare un'occhiata ai suoi amici, per vedere se stavano bene. Komor riusciva a tenere il passo senza problemi, ma la meno aggraziata Belle doveva stare attenta a non inciampare nelle radici sporgenti o a non sbattere il viso contro un ramo o qualche altro ostacolo naturale. Davanti a lei, Pikachu e il Panpour di Misty continuavano ad annusare l'aria e a tendere le orecchie alla ricerca di qualsiasi indizio potesse dare loro qualche indicazione su dove si trovasse il Team Plasma e il fossile rubato. Il topolino elettrico, ormai esperto, sembrava stare dando alla scimmietta azzurra tutte le indicazioni necessarie a seguire una traccia in maniera affidabile, e si stava dando da fare per fare in modo che il suo nuovo amico fosse in grado di cavarsela in una situazione come quella.

"Pika pikachu, pikachu, pika?" chiese cordialmente il topolino elettrico, dopo aver annusato l'aria un paio di volte ed essersi voltato verso Panpour. La scimmietta acquatica ascoltò con attenzione tutto quello che il suo amico aveva da dire, e cominciò a sua volta ad annusare, in modo da stamparsi in testa quale fosse l'odore che dovevano seguire. Con un cenno affermativo della testa e un piccolo sorriso, Pikachu fece cenno a Panpour di seguirlo, e qualche istante dopo, dopo essersi assicurato che stava seguendo la via giusta, il topolino giallo si fermò e drizzò le orecchie, facendo cenno al resto del gruppo, davanti al quale lui stava marciando, di restare fermi là dove fossero.

"Che succede, Pikachu? Hai per caso sentito qualcosa?" chiese Ash, raggiungendo il suo starter, che indicò una stradina che passava attraverso un gruppo di querce secolari e raggiungeva un ponticello di legno ad arco che attraversava un tranquillo corso d'acqua. Pikachu squittì qualcosa nel suo linguaggio acuto, e il suo allenatore annuì lentamente, comprendendo che Pikachu voleva che loro andassero in quella direzione e attraversassero il fiume. Per il momento, per fortuna, non sembrava esserci nessun pericolo imminente...

"Il Team Vicious è andato da quella parte, mi sembra di capire..." affermò Belle, mentre il Sewaddle che teneva in braccio si agitava un po' e corrugava la fronte.

Tuttavia, prima che il gruppo potesse incamminarsi in quella direzione, Spighetto alzò cortesemente una mano e fece loro cenno di aspettare. "Perdonate un istante, signori... posso dare un'occhiata alla strada? Ho come la sensazione che non sia proprio così semplice, la cosa..." affermò. Un po' confuso, ma fidandosi del giudizio del giovane intenditore, Ash gli fece cenno di fare pure quello che doveva, e Spighetto ringraziò con un inchino e si fece avanti.

Solo per essere fermato un istante dopo da una Burgundy decisamente accigliata.

"Hey! Hey, un momento, signorino, spiegami cos'è questo tuo atteggiarti a grande esperto, s'il vous plait!" esclamò la bambina dai capelli viola, parlando ancora una volta nel suo francese elegante ma un po' stentato. "Dove sta scritto che devi essere tu a dare un'occhiata? E per quale motivo, poi? Vorrei sapere perchè il fatto di essere un intenditore di classe A ti rende migliore di me! Sarò anche un'intenditrice di classe C, ma sono capacissima di trovare la mia strada in mezzo a tutte queste piante e questi arbusti, grazie infinite!"

Spighetto sbattè gli occhi, vagamente confuso per un istante... e poi, senza scomporsi e senza mostrarsi per niente arrabbiato per il tono brusco della sua "rivale", si schermì con un sorriso modesto. "Non era certo mia intenzione denigrare le tue abilità, mademoiselle Burgundy. Se la cosa ti fa piacere, posso lasciare che sia tu a dare un'occhiata. Chiedo solo di poterti dare una mano, va bene?"

Burgndy alzò orgogliosamente il naso in aria e sorrise con sicurezza. "Hmm... grazie, vieni pure, ma tanto non ce ne sarà bisogno! Saprò trovare da sola la strada che il Team Plasma ha percorso! Non dovete fare altro che seguire la sottoscritta, e vi porterò da quei furfanti in un battibaleno!" affermò, mentre si avvicinava con cautela al ponticello.

Komor sospirò e si aggiustò gli occhiali sul naso, sentendo uno strano presentimento che quella ragazzina non era esattamente l'esperta che si vantava di essere. Dopo aver frugato un po' nel suo zaino, tirò fuori una mappa e una bussola, pronto a consultarle nel caso Burgundy li avesse fatti perdere da qualche parte...

"Siamo... sicuri che Burgundy sappia quello che sta facendo?" si chiese Misty, staccandosi un pochino da Ash, ma comunque mantenendosi ad una distanza che le permettesse di raggiungerlo in fretta in caso di pericolo. "Non vorrei sembrare una che non si fida, ma... ecco, ho i miei motivi per essere un po' sospettosa! Non vorrei finire in qualche tana piena di Pokemon Coleottero!"

"Tranquilla, Misty, Burgundy ci condurrà lungo una strada sicura... o almeno, questo è quello che spero..." disse tra sè il ragazzo, mentre teneva la mano alla sua ragazza e i due iniziavano a seguire gli intenditori, con Pikachu e Panpour che gli camminavano a fianco. Burgundy, con fare orgoglioso, si avvicinò ancora un po' al ponticello e cominciò ad esaminarlo attentamente, prima toccando le assi scricchiolanti e poi dandogli qualche calcetto, immaginando che così, in qualche modo, sarebbe stata in grado di determinare se fosse stato in grado di reggere... per motivi che avevano senso solo per lei! Alla fine, sicura di essersi dimostrata più abile di Spighetto, la bambina dai capelli viola si voltò verso il gruppo e ghignò con fare sicuro, indicando la strada dietro di sè.

"Possiamo passare! Il Team Plasma è sicuramente passato di qui, non vedo altra possibilità!" esclamò Burgundy. "State dietro di me, e quel fossile di Dragonite lo ritroviamo in men che non si dica!"

Ma mentre la ragazzina si apprestava a guidare eroicamente il gruppetto di amici verso quello che Burgundy credeva essere la loro destinazione, Spighetto chiese la parola alzando educatamente una mano. "Ehm... una buona analisi, Burgundy, ma... potrei aggiungere qualcosa? Se devo essere sincero, non credo esattamente che il Team Plasma sia passato di qui. Almeno, non coloro che hanno con sè il fossile di Dragonite." affermò, facendo corrugare la fronte alla ragazzina per il fastidio. Cosa aveva intenzione di fare, il signorino? Voleva per caso farle fare di nuovo brutta figura?

"Eeeeeh? Come... cosa vorresti dire, Spighetto? Non aveva detto Pikachu che sentiva l'odore di quelli del Team Plasma in questa direzione?" chiese Belle con evidente stupore. Komor stava dando un'occhiata attenta al paesaggio, cercando di capire cosa fosse fuori posto.

"Pikachu! Pika pika chu?" chiese il topolino elettrico con evidente confusione... prima di annusare di nuovo l'aria e rendersi conto che c'era in effetti qualcosa che non andava. La scia odorosa del Team Plasma sembrava andare in due direzioni, sia attraverso il ponticello che lungo il corso del ruscello mormorante che attraversava la foresta! "Pika? Pika pi! Pika chu!"

"Cosa? Vorresti dire che il Team Plasma è andato in due direzioni?" chiese Ash, seguendo Pikachu che indicava il corso del torrente.

Komor si sfregò il mento per un attimo. "Hmm... ora che ci penso, avrebbe anche senso." affermò. "In questo modo, hanno meno possibilità di farsi seguire, visto che non lasciano tracce."

"Ma allora... che strada dovremmo seguire per cercare il Team Plasma?" chiese Belle, sfregandosi la fronte con espressione pensierosa. "Mi verrebbe da dire di risalire il torrente, visto che mi sembra un po' più difficile seguire le loro tracce da quella parte."

Spighetto annuì gentilmente. "Esatto. Anche se il motivo è un attimo diverso - il ponticello non mi sembra abbastanza sicuro da sopportare il peso di due persone che portano con sè con reperto così voluminoso come il teschio di un Dragonite." affermò. "Mademoiselle Burgundy me lo ha dimostrato quando ha testato la resistenza del ponte, e le assi hanno cominciato a scricchiolare non appena lei le ha colpite con un calcio."

Burgundy, che aveva cercato di mostrarsi accigliata fino a quel momento, assunse un'espressione un po' più addolcita quando Spighetto riconobbe il suo contributo. Per qualche motivo, le aveva fatto un certo piacere sentire che il suo rivale dai capelli verdi aveva avuto una tale considerazione di lei. Ma stette ben attenta a fare sì che Spighetto non si accorgesse di nulla - lungi da lei dargli questa soddisfazione!

"Okay... in tal caso, sappiamo come fare. Seguiamo il ruscello e dovremmo arrivare dal Team Plasma." affermò Misty. "D'accordo... in tal caso, credo sia opportuno far uscire qualcuno che possa farci da... guardia del corpo, diciamo così! Misty chiama... Basculin!"

La ragazzina dai capelli rossi lanciò una delle sue Pokeball, e il suo Pokemon simile ad un piranha ne uscì fuori e atterrò nell'acqua bassa del ruscello, riemergendo un istante dopo e scrollandosi con aria soddisfatta. Quell'acqua gelida era esattamente quello di cui sentiva il bisogno per rinfrescarsi un po'! Ma poi, rivolgendo tutti i suoi pensieri al motivo per cui la sua allenatrice lo aveva chiamato, si rivolse a lei e drizzò la pinna dorsale come se volesse mettersi sull'attenti! "Basc!"

"Basculin, abbiamo bisogno del tuo aiuto... potresti farci da guardia finchè non avremo incontrato il Team Plasma? Pensiamo che siano andati da questa parte..." chiese Misty al suo Pokemon piranha, che rispose annuendo e serrando la mascella inferiore, cercando di sembrare quanto più intimidatorio possibile nei confronti degli eventuali avversari che si fossero trovati davanti. Ash e Burgundy ritennero che fosse una buona idea, e fecero a loro volta uscire i Pokemon d'Acqua che avevano - i loro due Dewott, che apparvero un istante dopo lungo il greto del torrente, e si misero in posizione di guardia, brandendo le loro conchiglie come delle spade da samurai! Si fissarono per qualche istante a vicenda, quasi volessero sfidarsi... ma per fortuna, decisero che in quel momento fosse più importante badare al Team Plasma, e rinfoderarono le armi. Infine, anche Pikachu e Panpour si schierarono davanti al gruppo, come a fare da apripista, e una volta verificato che tutto fosse a posto, i ragazzi iniziarono ad avviarsi lungo il greto del torrente, verso il luogo dove probabilmente il Team Plasma aveva portato il frutto del suo furto...

"Okay, ragazzi... ora facciamo piano!" Touko raccomandò ai suoi compagni di Soffiolieve. "Se riusciamo a coglierli di sorpresa, sono sicura che potremo sistemarli senza problemi."

"Speriamo solo che siano incompetenti come quelli che ho incontrato io..." disse tra sè Komor, a voce però abbastanza alta da essere sentito da Belle.

"Come? Vorresti dire che anche tu hai già avuto a che fare con questa gente?" chiese la biondina. "Io... ne ho incontrati alcuni quando ero con Touko al Cantiere dei Sogni, quando ho incontrato il mio Munna... dicono di volere la libertà dei Pokemon, ma quelli che ho incontrato io stavano maltrattando il mio piccolo Munna."

"Sì, anch'io ho avuto a che fare con loro." disse Komor, senza farsi coinvolgere. Per quanto lo riguardava, questa storia del Team Plasma non era un vero problema, e si sarebbe risolta nel giro di alcune settimane. "Ma erano un gruppetto disorganizzato con Pokemon di poco conto. Non credo che siano in grado di costituire un'autentica minaccia."

"Se... waddle?" chiese il Sewaddle che stava in braccio a Belle, alzando lo sguardo verso la biondina, che si fermò un attimo giusto per grattarlo dietro la nuca e gli sorrise per tenerlo tranquillo. Il piccolo Pokemon Coleottero / Erba sembrava stare molto meglio, ma ancora non si era del tutto abituato all'idea di essere tenuto in braccio da un essere umano.

"Tranquillo, Sewaddle, tutto andrà bene!" affermò la biondina. "Non lasceremo che quelle persone cattive facciano del male a qualcun altro o rubino loro i Pokemon!"

Il bruchino tirò un sospiro, poi drizzò le antenne, cercando anche lui di stare attento a quanto accadeva attorno a loro. In quella foresta, era sempre meglio tenere gli occhi bene aperti...

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Per fortuna di Ash, Pikachu e dei loro compagni, la strada verso il nascondiglio segreto del Team Plasma non fu tanto lunga. Una volta giunti ad un certo punto, i ragazzi riuscirono a vedere delle tracce sul terreno fangoso che costeggiava il fiume. Chiunque le avesse lasciate aveva cercato di nasconderle come meglio riusciva, ma la traccia non era sfuggita allo sguardo acuto di Spighetto, che aveva notato i ramoscelli pieni di foglie che erano stati piazzati in qualche modo sopra di essi, e aveva subito capito che c'era qualcosa che non andava. Con attenzione, il gruppetto di allenatori ed intenditori cominciò ad inoltrarsi sulla terraferma, e Misty prese in braccio il suo Basculin in modo da permettergli di seguirla senza stancarsi. Il luogo in cui erano arrivati era una foresta un po' più fitta ed ombreggiata di quella attraverso la quale erano passati, e attorno a loro si sentivano i versi e i richiami dei Pokemon che ci vivevano, e che in quel momento si stavano ritirando attraverso il fitto fogliame, non fidandosi di quel gruppo di persone che era arrivato lì senza alcun preavviso.

Pikachu e gli altri Pokemon continuavano ad annusare l'aria, guidando i ragazzi attraverso l'intrico di rami e foglie in cerca di tracce del Team Plasma, che minacciavano di disperdersi in tutti gli aromi e gli odori di quel luogo selvaggio. Il topolino elettrico indicò la stradina fangosa di fronte a loro, e il gruppo si diresse in silenzio in quella direzione... riuscendo a sentire delle voci smorzate quando la stradina cominciò ad inoltrarsi nel bel mezzo degli arbusti dalle ampie foglie bagnate di rugiada.

"Huh? Ascoltate, mi sembra che qualcuno stia parlottando..." disse Touko, fermandosi di colpo e alzando una mano. "Sbaglierò, ma per me si tratta proprio del Team Plasma... anzi, sono assolutamente sicura che siano loro!"

"Panpour?" si chiese la scimmietta azzurra di Misty, avvicinandosi di soppiatto al punto da cui provenivano i sussurri, e tendendo le orecchie per ascoltare meglio. Incuriositi e allarmati, anche i ragazzi si avvicinarono, e il Basculin di Misty corrugò la fronte e si preparò a scattare...

"Touko ha ragione, ci sono degli individui qui dietro..." affermò Burgundy. "Sbaglierò, ma mi sembra che stiano confabulando con qualcuno che fa loro capo..."

Komor annuì, tenendo una mano pronta sulle sue Pokeball. "Ascoltiamo e sentiamo un po' di cosa si tratta..." disse, per poi tendere l'orecchio il più possibile, in modo da ascoltare quello che gli individui misteriosi che si trovavano a breve distanza da loro si dicevano.

"Saggio Celio, siamo mortificati... a quanto pare, non è questo il reperto che stavamo cercando..." stava dicendo una voce giovanile, con tono chiaramente dispiaciuto e deluso. "Eravamo convinti che avremmo trovato almeno una traccia del Pokemon Leggendario che il nostro re sta cercando, e invece..."

"Pazienza, miei fedeli. Non lasciatevi abbattere da questo contrattempo. Si è trattato di una semplice svista da parte mia. Avrei dovuto compiere delle ricerche più accurate, così avrei saputo che il teschio del drago che abbiamo trafugato non appartiene al Pokemon di cui il nostro re ha parlato." rispose la voce calma e dal timbro quasi paterno di un uomo più anziano, che parlava con la saggezza degli anni, come un nonno che parlava al suo nipotino. "Vorrà dire che per adesso ci ritireremo. Ci prepareremo meglio la prossima volta, e troveremo il Pokemon Leggendario che stiamo cercando."

"Sì, è proprio il Team Plasma..." disse Ash. "Stanno parlando del teschio di Dragonite che hanno rubato dal museo di Zefiropoli. A quanto pare, l'hanno scambiato per il teschio di un Pokemon Leggendario, e lo volevano usare per mandare avanti i loro piani. Però... non hanno detto di cosa si tratta, esattamente, nè che Pokemon Leggendari stiano cercando."

"Io credo di avere un'idea." disse Komor, corrugando la fronte. "E se devo essere onesto, per una volta spero davvero di sbagliarmi. Il Team Plasma sta cercando dei reperti che li portino a recuperare Zekrom o Reshiram, i due Pokemon Leggendari che secondo il mito hanno creato il continente di Unima, e che rappresentano la contrapposizione tra Ideali e Verità."

Burgundy scosse la testa. "Ma andiamo, quella è solo una leggenda!" esclamò. "Non mi direte che ci credete davvero!"

"Queste leggende si sono rivelate realtà più di una volta, per tua informazione." la rimbeccò Misty, e le due ragazze si guardarono con espressione di sfida, facendo scorrere tra i loro occhi delle scariche elettriche! "Sappi che io ho viaggiato un bel po', e ho avuto modo di vederli in azione, questi Pokemon Leggendari che tu consideri una sciocchezza!"

"Non ho chiesto la tua opinione, se ben ricordo." ribattè Burgundy senza farsi intimorire. Prima che il battibecco tra le due ragazze si facesse troppo acceso e attirasse l'attenzione del Team Plasma, Basculin e Panpour si guardarono con espressione rassegnata... e subito dopo, spruzzarono un getto d'acqua in faccia ad entrambe, distraendole e facendole concentrare nuovamente sulla situazione attuale.

"Agh! Cavolo, è gelata!" esclamò Burgundy, mentre accanto a loro, i Dewott suo e di Ash scuotevano la testa desolati. "Ugh... e va bene, va bene, compreso il messaggio! Adesso dobbiamo pensare a questi tizi il cui senso della moda è rimasto a mille anni fa! Tranquilli, adesso li prendiamo di sorpresa e li facciamo neri!"

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, che per una volta si trovava in perfetto accordo con l'intenditrice dai capelli viola. Dopo essersi scambiati qualche cenno di assenso, i ragazzi si prepararono, e Belle appoggiò a terra il Sewaddle che aveva aiutato, pregandolo di restare lì per il momento e aspettare che loro terminassero senza cacciarsi in qualche guaio. Poi, ad un cenno del Dewott di Ash, il gruppo uscì di scatto dai cespugli nei quali si erano nascosti, facendo irruzione in una piccola radura dal terreno ricoperto di soffice muschio circondata da alti alberi sempreverdi, e attirando su di sè gli sguardi sorpresi di almeno una dozzina di individui in armatura di maglia di foggia medievale, assieme ai quali si trovava un vecchio dall'aspetto misterioso e bonario al tempo stesso, che indossava quelli che sembravano essere gli abiti di uno sciamano o di un indovino di foggia orientale, con un elegante abito verde scuro dalle orlature gialle, ampi pantaloni neri con scarpe nere anch'esse di foggia cinese, e un copricapo da alto dignitario, dello stesso colore della sua veste, sul capo ornato da radi ma ordinati cespugli di capelli bianci ai lati della testa. Aveva baffi e una corta barbetta, entrambi bianchi e ben tenuti, e portava un mantello nero sulle spalle, tenuto da un fermaglio che rappresentava lo stemma del Team Plasma, una P attraversata orizzontalmente da un fulmine azzurro. In mezzo al gruppo di uomini del Team Plasma, si trovava, appoggiato su un ceppo di un albero, il teschio di Dragonite che l'organizzazione aveva sottratto al museo di Zefiropoli!

"Oh, no! Non ci voleva!" esclamò una donna del Team Plasma, guardando i sette allenatori che si schieravano davanti a loro, assieme ai due Dewott, a Panpour, Basculin e Pikachu. "Questi miscredenti sono riusciti a seguirci fin qui! Rivoglio il teschio che abbiamo rubato!"

"Esatto! Quindi riconsegnate il maltolto, furfanti, o ve la dovrete vedere con noi!" esclamò Touko, puntando drammaticamente un indice verso i fuorilegge vestiti da cavalieri. Ash e Misty tirarono fuori un'altra delle loro Pokeball, mentre anche Komor, Belle e Spighetto si preparavano a combattere.

"Voi..." disse il vecchio vestito da santone, senza mostrare sorpresa o rabbia. "Ho sentito parlare di voi. Alcuni dei nostri uomini hanno parlato di un gruppo di allenatori che ha più volte interferito con i nostri progetti. Non mi stupirei se foste voi... ma ad ogni modo, non è importante. Stando ai risultati della nostra ricerca, questo teschio non appartiene al Pokemon Leggendario che il Team Plasma cerca da tempo. Non c'è nessuna relazione tra di essi, quindi possiamo tranquillamente lasciarvelo. Tuttavia, quello che non possiamo permettervi di fare è intralciare il nostro grande progetto e farla franca. Faremo in modo di correggere questo errore."

"Le vostre chiacchiere non ci interessano." tagliò corto Komor. "Piuttosto, cosa sarebbe questo vostro grande progetto? E chi sarebbe questo re di cui parlate tanto?"

Il vecchio tirò fuori una Pokeball, preparandosi a lanciarla. "Io sono Celio, uno dei sette saggi del Team Plasma. Il nostro re, con l'aiuto del mio compagno e stimato collega Ghecis, libererà tutti i Pokemon, con la sola forza delle parole. E ben presto, Unima si sveglierà sotto un regno illuminato in cui i Pokemon non saranno più soggetti ai desideri degli uomini." rispose. "Ed ora... miei fedeli, mostrate loro la forza che la nostra causa ci conferisce. Attaccate."

"Sarà per noi un onore, saggio Celio!" esclamò una delle reclute, scagliando la sua Pokeball. Per la maggior parte, dalle sfere uscirono dei Pokemon che Ash aveva già visto nel suo viaggio ad Unima - per la maggior parte si trattava di Patrat, Lillipup, Pidove, Purrloin, Trubbish e, in certi casi, anche qualche Pansage, Panpour o Pansear... ma uno di essi era di un tipo che Ash e i suoi amici non avevano mai visto: un umanoide bipede dalla pelle grigia, alto poco più di mezzo metro, con un grosso naso simile ad un'oliva nera e delle strane "vene" rosate che spuntavano dalla testa, dai fianchi e dalle spalle. La sua testa presentava una strana appendice sulla fronte, che dava l'impressione di una pettinatura alla Elvis Priesley. Si portava con sicurezza e baldanza, tenendo in una mano una trave di legno grande quasi quanto lui, e usandola come se fosse una mazza. Immediatamente, quasi per istinto, davanti a quel Pokemon sconosciuto Touko tirò fuori il suo Pokedex per esaminarlo.

"Timburr, il Pokemon Forzaimmane. Pokemon di tipo Lotta." fu il responso del piccolo computer portatile. "Appare spesso nei cantieri edili, dove dà una mano con i lavori. Combatte brandendo una trave di legno, e quando arriva a trasportarla senza sforzo, vuol dire che la sua evoluzione è vicina."

Celio guardò con disapprovazione il Pokedex della ragazzina castana. "Quello è lo strumento che viene dato a tutti voi allenatori quando iniziate il vostro viaggio, non è vero?" chiese retoricamente. Era sempre calmo e tranquillo, ma adesso si sentiva un accento di disapprovazione nella sua voce. "Il Pokedex. Uno strumento malvagio per realizzare il quale molti Pokemon sono stati privati della loro libertà. Un oggetto che ha portato molta sofferenza ai nostri amici Pokemon, e per il quale non ci sarà spazio nel mondo che il nostro re sta per realizzare."

"Hey! Che cosa avete contro il Pokedex, eh?" esclamò Ash, sentendosi offeso da quell'insinuazione. "Anch'io ne ho uno, e non ricordo di aver mai fatto chissà quali angherie nei confronti di qualche Pokemon! Tutti i Pokemon che ho avuto con me, nella mia squadra, mi hanno seguito di loro volontà!"

"E' vero! Lo stesso vale per me!" ribattè Belle, anche lei punta sul vivo da quelle affermazioni di Celio. "Io voglio bene ai miei Pokemon! Non ho mai privato uno di loro della libertà soltanto perchè mi andava di farlo!"

"Tu dici di voler bene ai tuoi Pokemon... ma quanto questo corrisponde alla verità?" ribattè Celio, con quella calma snervante che stava cominciando a far sentire Belle in soggezione. La biondina non era mai stata un asso per quanto riguardava l'autostima, e ora le affermazioni di Celio, unite a quanti Belle aveva sentito soltanto un po' di tempo prima da Ghecis durante il suo discorso a Quattroventi, le stavano facendo dubitare che quella che stava intraprendendo fosse la strada giusta. Davvero lei cercava di fare il bene dei suoi Pokemon? O era soltanto quello che lei faceva credere a sè stessa, quando in realtà lei non voleva fare altro che sfruttarli per il proprio tornaconto? "Hai comunque privato queste meravigliose creature della loro liberta, costringendole a combattere per il tuo tornaconto. Questo non è forse in opposizione a quello che affermi?"

Con queste parole, il saggio del Team Plasma fece aprire la sua Pokeball. Un lampo di luce scaturì dalla sfera nel momento in cui le due metà si separarono... e da essa uscì un Pokemon che ricordò ad Ash una specie di enorme sarcofago vivente: di colore blu e dorato per la maggior parte, aveva due grandi occhi rossi e minacciosi, e quattro braccia nere che sembravano fatte di nient'altro che ombre solidificate che fuoriuscivano dai suoi lati. Su quella che avrebbe dovuto essere la fronte in una creatura normale, si vedeva una semplice rappresentazione di un volto dorato dall'aspetto stoico, e la sua vera faccia era coperta in parte dagli ornamenti. Bianche zanne triangolari ed affilate formavano un sorriso beffardo sulla parte frontale di quello stranissimo Pokemon, che diede ad Ash un brivido di paura prima che il ragazzino raggiungesse il suo nuovo Pokedex per esaminarlo.

"Cofagrigus, il Pokemon Bara. Tipo Spettro. Versione evoluta di Yamask." disse il Pokedex. "Gli piace mangiare pepite d'oro, e il suo corpo è quindi ricoperto di oro puro come conseguenza. Inganna i predoni di tombe con il suo aspetto invitante, per poi punirli e trasformarli in mummie."

"Accidenti, quel Pokemon è davvero inquietante!" esclamò Misty, stringendo forte la sua Pokeball mentre Panpour e Basculin si schieravano davanti a lei per proteggerla. Burgundy deglutì nervosamente, ma si impose di non farsi vedere paventata davanti a Spighetto... che dal canto suo aveva abbandonato la sua classica espressione tranquilla e gioviale, ed ora sembrava terribilmente deciso. Anche lui aveva capito che quel Cofagrigus era una minaccia seria...

Ad un cenno del saggio Celio, gli uomini del Team Plasma mandarono all'attacco i loro Pokemon, che si scagliarono in avanti verso il gruppo di allenatori con una determinazione che aveva dell'incredibile! Come uno solo, i Pokemon del Team Plasma si avventarono sui loro nemici, che per un attimo non riuscirono a reagire, e restarono come imbambolati ad osservare... prima che il Dewott di Ash prendesse in mano lasituazione e scagliasse un potente Idropulsar contro il Purrloin più vicino, colpendolo in pieno e scagliandolo indietro! Questa mossa diede coraggio a tutti i presenti, che mandarono in campo i loro Pokemon tutti assieme!

"Servine. Roggenrola. Uscite, tocca a voi." disse con calma Komor, pensando rapidamente e scegliendo la combinazione di tipologie che meglio potessero supportarsi a vicenda. Il serpentello verde e il sasso vivente apparvero davanti a lui, e Roggenrola iniziò l'attacco con un preciso attacco Sassata, scagliando una raffica di pietruzze dal suo corpo resistente come il granito, come una raffica di pallottole! L'attacco andò a segno, costringendo alcuni Pokemon nemici a ritirarsi... ma un Purrloin riuscì ad infilarsi tra gli attacchi e a colpire Servine con un attacco Graffio! Il serpentello d'Erba non si scompose, comunque, e rispose rapidamente usando un attacco Frustata, creando una liana dal proprio corpo e usandola per afferrare il gatto nero per la coda, e poi scagliarlo lontano con un rapido movimento!

"Misty chiama... Gyarados!" eclamò Misty, facendo affiancare il suo Panpour e il suo Basculin dal colossale serpente marino, che apparve con un poderoso ruggito che scosse molti dei Pokemon nemici, facendoli indietreggiare! Con un potente attacco Ira di Drago, Gyarados scagliò una fiammata blu-viola contro i nemici, mandandone due a terra, mentre Panpour scagliava un attacco Pistolacqua contro un Pidove avversario che si stava avvicinando pericolosamente! Basculin ricevette un attacco Frustata da un Pansage che era riuscito a sfuggire all'Ira di Drago di Gyarados, ma il Pokemon simile ad un piranha reagì con prontezza, mordendo il suo avversario e poi scagliandolo a terra con violenza. La scimmietta verde rotolò di lato con un breve grido di dolore, e cercò di prendere distanza... ma il Pidove di Touko si scagliò su di essa con determinazione, centrandola con un Attacco Rapido che la mandò nuovamente a terra! Per parte sua, anche Burgundy stava facendo del suo meglio - il suo Dewott e il suo Herdier se la stavano cavando bene contro la moltitudine di nemici, e sia Spighetto che Belle facevano da supporto, grazie al suo Dwebble il primo, e al suo Minccino la seconda.

"Forza, Dewott! Forza, Herdier! Fategli vedere chi siamo!" esclamò Burgundy, sbracciandosi comicamente davanti alla moltitudine di Pokemon che arrivavano da tutte le parti. "Herdier, usa Altruismo... e tu, Dewott, colpisci con Conchilama!"

"Herd, herd!" Abbaiò il Pokemon cane, rizzandosi sulle zampe posteriori e poi battendo tra loro quelle anteriori come se volesse applaudire al Pokemon lontra, che si sentì immediatamente rinvigorito e si scagliò in avanti, sferrando un potentissimo fendente con la sua conchiglia-spada che colpì un Patrat nemico, mandandolo a terra! Un attimo dopo, però, un potente attacco Colpobasso centrò in pieno Herdier, proveniente dal Timburr del Team Plasma... e il Pokemon cane guaì di dolore e cadde a terra, riuscendo a malapena ad alzarsi qualche secondo dopo! Il Timburr nemico venne preso di mira da un attacco Coleomorso del Dwebble di Spighetto, che riuscì a distrarlo il tempo necessario ad Herdier per rimettersi in guardia!

"Phew... accidenti, per un pelo!" disse tra sè Burgundy... per poi volgere a Spighetto uno sguardo vagamente irritato e pieno di orgoglio. "Se ora pensi che griderò 'mio eroe!' a pieni polmoni, ti sbagli di grosso, signorino!"

Spighetto sorrise gentilmente. "Non me lo aspetto certo, mademoiselle Burgundy!" affermò, per poi tornare a concentrarsi sulla battaglia che si stava svolgendo davanti a loro. La superiorità numerica del Team Plasma era notevole, ma per fortuna i Pokemon di Ash e dei suoi compagni stavano riuscendo a tenere a bada i nemici, almeno per il momento. Ash aveva fatto uscire il suo Deerling, e il Pokemon cerbiatto aveva appena messo al tappeto un Panpour nemico usando il suo attacco Doppiocalcio, mentre il Panpour di Misty aveva a che fare con un Lillipup. La parte del leone, comunque, la stava facendo Gyarados che, torreggiando in tutti i suoi sei metri di lunghezza sul campo di battaglia, stava aprendo dei grossi varchi nelle file dei Pokemon del Team Plasma con il suo micidiale attacco Idroimpatto. Tuttavia, per quanto bene se la stessero cavando i ragazzi, c'era qualcosa che continuava a preoccuparli... il minaccioso Cofagrigus che incombeva sul campo di battaglia, e che per il momento era rimasto al fianco di Celio, muovendo lentamente le sue nere braccia tentacolari. Da un momento all'altro, dava l'impressione di essere pronto a scagliarsi sui Pokemon di Ash e dei suoi compagni... e il ragazzino dai capelli neri era già un grado di percepire che quel Cofagrigus era più forte di qualsiasi Pokemon di Unima loro avessero!

Come se qualcuno avesse sentito i pensieri di Ash e avesse voluto fargli dispetto, Celio sospirò stancamente nel momento in cui il Minccino di Belle mandò al tappeto un Trubbish del Team Vicious graze al suo attacco Spazzasberla, roteando su sè stesso come una trottola e colpendo l'avversario più volte con la sua coda simile ad un piumino. Il saggio del Team Plasma indicò il Pokemon maniaco della pulizia e, con tutta calma, diede un'ordine a Cofagrigus. "Cofagrigus... per favore, puoi cominciare con lui? Usa Psichico per metterlo fuori causa."

Il Pokemon simile ad un sacrofago emise un verso cupo e spettrale, e poi sollevò in aria tutte e quattro le sue braccia, scagliando un potente impulso di energia psichica contro il pokemon di Belle, che stava riprendendo fiato dopo essere riuscito a mettere a terra l'avversario, e non fece in tempo a schivare! La ragazzina bionda sgranò gli occhi con orrore quando l'impulso psichico sollevò da terra Minccino come se non pesasse nulla, e lo scagliò con violenza contro il tronco di un albero, facendolo poi scivolare a terra! Il Pokemon cincillà emise un flebile squittio e poi cadde a terra privo di sensi, e Belle si sffrettò ad andare a soccorrerlo!

"Oh, no! Minccino!" esclamò la biondina, dimenticando quasi del tutto la battaglia per andare ad aiutare il suo Pokemon. Komor e Touko si affrettarono a coprirle le spalle, mettendosi tra lei e il resto del Team Plasma, e Belle si chinò accanto al suo Pokemon sconfitto con le lacrime agli occhi, temendo che potesse essersi fatto davvero male. "Minccino! Oh, ti prego, rispondimi, Minccino! Dimmi che stai bene!"

"Adesso ti dispiace per il tuo Pokemon." affermò Celio, senza mostrare alcuna emozione più forte di un vago rammarico. "Ma la colpa è tua se si è fatto male. Sei stata tu a mandarlo in battaglia, e queste sono le conseguenze. E' per porre fine a tutto questo che esiste il Team Plasma."

"Adesso dai la colpa a Belle per quello che hai fatto tu?" ribattè indignata Touko. "Se non fosse stato per i vostri assurdi piani di separare i Pokemon dai loro allenatori, noi ora non saremmo qui a combattere con voi! Staremmo tranquillamente camminando lungo la strada per Austropoli, e staremmo allenando i nostri Pokemon come fanno tutti gli allenatori di questo mondo!"

"Visto? E' proprio per questo barbaro modo di pensare che questo mondo non cambia mai. Voi assumete sempre che i vostri Pokemon siano contenti di vivere con voi, ma come possono esserlo davvero se li costringete a combattere e a farsi male a vicenda, oppure li tenete con voi a guisa di animali domestici? Così facendo, non fate altro che limitare il potenziale di questi esseri meravigliosi, che sicuramente meritano ben altro." spiegò Celio con tutta calma.

Sfortunatamente per lui, aveva a che fare con delle persone che non si facevano incantare dalle parole. Burgundy fece un passo avanti, con delle evidenti venuzze pulsanti che le apparivano sulla testa, e squadrò con decisione il saggio del Team Plasma, pur sapendo che il suo Cofagrigus era ben al di là della portata dei suoi Pokemon. "Ooooh, non mi venire a raccontare queste fandonie!" esclamò la bambina dai capelli viola. "Voi rubate i Pokemon alle brave persone, e costringete i Pokemon ad allontanarsi dalle persone che vogliono loro bene... e quindi, per me, siete voi i cattivi! Herdier, fagliela vedere! Usa Morso su quella specie di mummia!"

Il Pokemon cane si lanciò contro il Cofagrigus di Celio, mentre un Patrat e un Pansear si piazzavano davanti a lui nel tentativo di fermarlo... ma Herdier si fecestrada tra di essi con due rapidi attacchi Azione, scagliandoli di lato e mettendo ko il Patrat prima di lanciarsi su Cofagrigus a testa bassa, aprendo le fauci per sferrargli un colpo tremendo! Ma l'unica reazione di Celio fu un sospiro rassegnato e quasi impietosito. "E va bene, come vuoi tu... Cofagrigus, usa Psichico di nuovo."

Herdier era arrivato ad appena una decina di centimetri di distanza quando Cofagrigus scagliò di nuovo il suo micidiale attacco... e il Pokemon cane volò via come una foglia secca nel vento, andando a sbattere con tutto il suo peso contro la malcapitata Burgundy! I due finirono a terra, entrambi ko e con gli occhi trasformati in spirali... e Spighetto spalancò gli occhi per un istante e corse a fianco di Burgundy e del suo Pokemon per assicurarsi che stessero bene. Anche il Dewott di Burgundy, dopo essersi sbarazzato del Woobat nemico che cercava di tenerlo occupato, e averlo messo ko con un attacco Conchilama, corse a fianco della sua allenatrice.

"Oh, no! Burgundy!" esclamò Misty, vedendo cosa era successo alla giovanissima intenditrice. Certo, non le era troppo simpatica, ma non voleva certo che si facesse male. Spighetto, mantenendo una calma invidiabile, si chinò sulla sua rivale e controllò che fosse tutto a posto tastandole la fronte. Tirò un piccolo sospiro di sollievo quando si rese conto che Burgundy era solo un po' stordita e si sarebbe ripresa presto... ma poco dopo, il suo sguardo si fece freddo e serioso, e il ragazzo dai capelli verdi si alzò lentamente, guardando con indignazione l'impassibile Celio. Ash e Pikachu sgranarono leggermente gli occhi. Non immaginavano che Spighetto potesse arrabbiarsi... e invece ora lo vedevano che, malgrado la sua calma e il suo sangue freddo, stava ribollendo di rabbia!

"Perchè lo avete fatto?" chiese Spighetto, la cui indignazione era resa ancora più inquietante dal fatto che era perfettamente calmo e padrone di sè. "Un combattimento di Pokemon è una cosa, ma colpire un'allenatrice che non è in grado di difendersi è una condotta disdicevole per chiunque."

"La tua compagna non era disposta ad ascoltare." affermò Celio in risposta, indifferente alla grande battaglia di Pokemon che si svolgeva tutt'attorno a lui. "Era chiaro che non c'era altro modo di farla tacere che questo. Persone come lei sono troppo ottuse per capire la nobiltà del progetto del Team Plasma."

"Questa è la vostra giustificazione? Non avreste dovuto." affermò Spighetto. Il suo Dwebble si mise in guardia accanto a lui, e il ragazzo dai capelli verdi diede un singolo ordine. "Dwebble. Usa Rompiguscio."

Ash fu sicuro che il Pokemon paguro avesse sorriso un attimo prima che aprisse le chele e rompesse la conchiglia di pietra che proteggeva il suo corpo, scagliando pezzetti di roccia tutt'attorno, per poi scagliarsi a tutta velocità contro i Pokemon nemici che avevano creato una sorta di barriera attorno a Celio. Diversi Pokemon del Team Plasma cercarono di attaccarlo, ma non si aspettarono la velocità aumentata del Pokemon Coleottero / Roccia, che tirò indietro le chele e sferrò un colpo micidiale con Forbice-X, mandando a terra diversi avversari!

"Ash, Pikachu, adesso è il momento." disse Spighetto, rivolto al ragazzo di Biancavilla e al suo starter. "Noi terremo occupato il resto del Team Plasma, mente tu e Pikachu occupatevi di Celio e del suo Cofagrigus!"

"Tranquillo, noi qui ce la caviamo!" affermò Misty, il cui Gyarados stava facilmente tenendo a bada un'intera orda di Pokemon nemici, con l'aiuto di Panpour e Basculin. Ash e Pikachu diedero un'occhiata a Touko e a Komor, i cui Pokemon stavano dando una buona prova di sè: il Roggenrola del ragazzo con gli occhiali stava colpendo i nemici con dei rapidi e precisi attacchi Sassata, mentre Touko e il suo Pidove bloccavano qualsiasi avversario cercasse di avvicinarsi a Belle, che stava ancora prendendosi cura del suo Minccino svenuto. Ash e Pikachu auggurarono buna fortuna tra sè ai loro compagni, e poi si fecero avanti per affrontare Celio e il suo Cofagrigus. Un Pidove e un Purrloin cercarono di attaccare il topolino elettrico, ma il Deerling di Ash intervenne, colpendoli con un attacco Finta, e poi con un Doppiocalcio per allontanarli dal suo allenatore. Ash e il suo starter ringraziarono il Pokemon cerbiatto e poi avanzarono ancora, trovandosi faccia a faccia con Celio e il suo terrificante Pokemon Spettro.

"Bene dunque... hai deciso anche tu di opporti a noi del Team Plasma?" chiese retoricamente Celio. "Come preferisci... anche se non amo combattere, lo farò per farti capire che noi del Team Plasma siamo dalla parte del giusto. Cofagrigus... usa il tuo attacco Palla Ombra."

"Pikachu, evitalo con Agilità, e poi colpisci con Codacciaio!" esclamò Ash di rimando. Pikachu emise uno squittio acuto e, con un certo entusiasmo per il fatto di avere finalmente di fronte un avversario che sembrava alla sua altezza, scattò in avanti a velocità incredibile, mentre Cofagrigus creava una sfera di oscurità tra le proprie mani e la lanciava contro il Pokemon Elettro. Con un improvviso scarto laterale, Pikachu evitò il colpo e saltò verso il Pokemon Bara, la coda che diventava rigida e luminosa come una lastra di ferro. Eseguì una giravolta su sè stesso e colpì Cofagrigus in piena faccia con il suo attacco, facendolo barcollare e scagliandolo indietro di qualche passo, per poi atterrare elegantemente sul terreno ricoperto di foglie secche.

"Hm. Sembri un po' più forte di quanto credessi, ragazzo." affermò Celio, con appena un accenno di sorpresa. "Il tuo Pikachu è bene allenato."

"E non hai ancora visto niente! Pikachu, ora usa un..." cominciò a dire Ash, solo per fermarsi un istante, sorpreso, quando il suo Pokemon cominciò a barcollare e si portò una mano alla fronte, come se avesse un improvviso e lacerante mal di testa, mentre una strana e tenue aura viola cominciava ad aleggiare attorno a lui... "Eh? Pikachu, che succede? Non ti senti bene?"

"Pika... pikachu!" esclamò Pikachu, non capendo bene cosa gli stesse accadendo, ma sentendo che in qualche modo la sua carica elettrica si era smorzata.

Fu Celio a spiegare cosa stesse accadendo. "SEmbra che il tuo Pokemon sia stato colpito dell'effetto dell'abilità speciale di Cofagrigus." spiegò, come un professore ad una classe di allievi. "Quando un Pokemon tocca direttamente Cofagrigus, l'abilità Mummia fa in modo che l'abilità dell'attaccante diventi a sua volta Mummia. Quindi, qualsiasi sia l'abilità del tuo Pikachu, non contare più su di essa, almeno finchè non avrai portato il tuo Pokemon in un centro."

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, come se volesse dire che non poteva importagli di meno. Dopotutto, aveva vinto un sacco di incontri senza usare la sua abilità Statico, quindi era sicuro di poter vincere anche questo!

"Ben detto, Pikachu! E poi, non abbiamo bisogno dell'abilità Statico!" esclamò Ash. "Pikachu, colpisci con Tuononda!"

Pikachu fece sfrigolare le guance e scagliò una tenue scarica elettrica contro Cofagrigus nel tentativo di paralizzarlo... ma Celio anticipò la mossa. "Cofagrigus, usa Protezione." ordinò, e il Pokemon simile ad un sarcofago creò rapidamente uno scudo invisibile attorno a sè, sul quale l'attacco Tuononda si esaurì senza danni. Poi, il Pokemon Spettro alzò le mani, e per un attimo, Ash e i suoi compagni ebbero l'impressione che lo spazio attorno a loro stesse mutando in qualche modo. Entrambi conoscevano bene questo trucco... era la mossa Distortozona, che Conway aveva usato contro di loro al grande torneo di Sinnoh, e che rendeva veloci i Pokemon lenti... e viceversa!

"Cavolo... questo tipo è davvero bravo ad usare i suoi Pokemon, per uno che dice di odiare le battaglie di Pokemon!" affermò Touko, mentre osservava il suo Pidove che colpiva un avversario con Aerasoio.

"Continua così, Cofagrigus." affermò Celio. "Adesso colpisci Pikachu con Funestovento."

Ancora una volta, il corpo innaturale di Cofagrigus venne avvolto da una sinistra luce viola, e una raffica di vento dello stesso colore scaturì dal Pokemon simile ad un sacrofago e raggiunse Pikachu, facendolo barcollare! Il topolino elettrico si aggrappò strettamente al terreno, cercando di non farsi travolgere dal micidiale colpo, e riuscì in qualche modo a restare in piedi, mentre Cofagrigus si sollevava lentamente in aria, come se volessesottolineare la sua superiorità nei confronti di Pikachu. Sfortunatamente per lui, aveva sottovalutato la tenacia di Ash e del suo migliore amico, e ne pagò le conseguenze.

"Pikachu, un attacco diretto! Usa Fulmine!" esclamò il ragazzo. Con uno squittio di rabbia e frustrazione, Pikachu si caricò e scagliò una potentissima scarica elettrica contro il suo avversario, centrandolo in pieno e finalmente infliggendogli dei danni sostanziosi! Cofagrigus spalancò gli occhi e agitò le braccia in aria mentre la scarica elettrica scuoteva il suo corpo, e per la prima volta da quando l'incontro era iniziato, Celio spalancò gli occhi, assumendo un'espressione vagamente preoccupata.

"Bel colpo, Ash!" esclamò Touko, prima di richiamare il suo Pidove che cominciava a perdere colpi, e mandare invece in campo il suo Petilil, che apparve di fronte al gruppo e cominciò subito ad attaccare! Un Megassorbimento mise ko un Panpour che si era avvicinato troppo, mentre il Servine di Komor bloccava un Trubbish con il suo attacco Frustata e lo scagliava via!

L'espressione di Celio tornò quasi subito alla calma serafica di prima. "Hm. Vedo che hai intenzione di complicare le cose, sia per me che per te." affermò. "Che stoltezza. Saggio è chi conosce i propri nemici, e ancora più saggio chi conosce i propri amici. Chi, se non un amico, ti darebbe il giusto consiglio? In questo caso, desistere dalla tua ignoranza prima che sia troppo tardi?"

"Peccato che i miei voti, a scuola, non siano mai stati un granchè!" esclamò Ash. "Forza, Pikachu, tocca di nuovo a te! Usa Doppioteam!"

"Pika pikachu!" esclamò il topolino elettrico. Dopo aver creato delle immagini residue di sè stesso per confondere le idee a Cofagrigus, Pikachu cercò di avvicinarsi a lui... ma la Distortozona era ancora in effetto, e Cofagrigus, malgrado la sua normale lentezza, fu in grado di anticiparlo!

"Cofagrigus, usa Sgomento." ordinò... e per un attimo, Pikachu ebbe l'impressione che il corpo del Pokemon Spettro fosse diventato più grande e possente, e si fermò per la sorpresa assieme a tutti i suoi doppioni illusori! Poi, mentre il suo avversario sembrava bloccato dalla paura, Cofagrigus si avvicinò minaccioso, tendendo le braccia verso i suoi nemici...

"Oh, no! Attento, Pikachu!" esclamò Ash... ma il suo topolino elettrico non riuscì a fuggire in tempo, e venne avvinghiato, assieme ai suoi doppioni che sparirono all'istante, dalle mani del Pokemon Spettro, che fece per sollevarlo in aria e sferrargli un altro attacco...

Quando una raffica di foglie, provenienti dal sottobosco dietro Ash e i suoi amici, colpirono all'improvviso Cofagrigus in faccia, impedendogli di attaccare! Sorpreso, Ash si voltò nella direzione da cui era provenuto l'attacco Foglielama... e assieme ai suoi compagni, vide con grande stupore che si trattava del Sewaddle che Belle aveva aiutato! Sentendosi ora meglio rispetto a prima, il Pokemon Coleottero / Erba si stagliava ora davanti al Team Plasma, pronto a combattere anche se sapeva che il suo attacco era riuscito soltanto a distrarre Cofagrigus per un attimo...

Un attimo che però fu più che sufficiente ad Ash e a Pikachu per ribaltare la situazione. "Presto, Pikachu! E' il momento di sferrare il nostro attacco! Usa Tuono, massima potenza!" esclamò. Con un sorrisetto sicuro, Pikachu si caricò per un attimo... e poi, un fulmine dirompente piovve dall'alto, centrando in pieno Cofagrigus prima che questo potesse reagire, e facendolo scuotere da una tremenda scarica elettrica! Sotto gli occhi sbalorditi di Celio e del resto del Team Plasma, il Pokemon Bara si abbattè al suolo stordito, e dopo qualche istante, le sue braccia persero forza e si afflosciarono, mentre i suoi occhi si trasformavano in spirali, e Pikachu atterrava, senza fiato ma trionfante, sul terreno muschioso, a poca distanza dal teschio di Dragonite che il Team Plasma aveva trafugato. Celio si guardò attorno, sperando che qualcuno dei suoi seguaci potesse dargli una mano... ma ormai, i compagni di Ash, in particolare il Gyarados di Misty e il Dwebble di Spighetto, avevano fatto quasi del tutto piazza pulita degli avversari, e quello che Celio si trovò davanti fu il quartetto di Misty, Touko, Komor e Spighetto che, assieme ai loro Pokemon, lo squadravano con determinazione. Burgundy era ancora stordita, mentre Belle, rimasta un po' indietro rispetto al resto del gruppo, guardava con rinnovata speranza il Sewaddle che lei aveva salvato, e che ora le restituiva un sorriso che metteva in mostra i suoi piccoli e acuti canini! Quella vista la consolò almeno un po' della batosta che aveva preso prima... sapere che aveva fatto del bene ad un Pokemon e che quest'ultimo era pronto a difenderla dalle accuse del Team Plasma le dava un po' più di sicurezza.

"E ora come la mettiamo, eh?" chiese Touko, il cui Petilil si fece avanti minaccioso.

Celio sospirò e richiamò il suo Cofagrigus sconfitto, mentre alcuni membri del Team Plasma tiravano fuori degli strani oggetti sferici e li lanciavano a terra, sollevando una coltre di polvere che oscurò il Team Plasma agli occhi dei ragazzi. "Non male, ragazzi. Ma avete solo ritardato l'inevitabile. Ci rivedremo presto." disse Celio, mentre lui e i suoi seguaci scomparivano nella nebbia. Ash e Pikachu cercarono di inseguirli... ma Komor li richiamò rapidamente, per dire che a quel punto era inutile cercare di seguirli. Ash e il suo migliore amico sospirarono e attesero che il polverone si diradasse... e quando ciò accadde, i ragazzi erano rimasti da soli nella radura, con solo il teschio di Dragonite assieme a loro. La radura ripiombò nel silenzio della natura... e i ragazzi tirarono un piccolo sospiro di sollievo quando si resero conto di aver vinto la battaglia, anche se un po' per il rotto della cuffia.

"Cavolo, c'è davvero mancato un pelo... grazie al tuo amico Sewaddle, Belle, perchè il suo attacco è stato provvidenziale!" affermò Ash, facendo un sorriso e un segno dell'okay alla biondina, che a sua volta ridacchiò felicemente e fece un segno di vittoria, mentre prendeva in braccio il Pokemon Coleottero / Erba. Sewaddle cominciò immediatamente ad accoccolarsi su di lei, e Ash si voltò verso Spighetto e Burgundy, vedendo con suo grande sollievo che la bambina dai capelli viola si stava svegliando. "Ah, c'è anche Burgundy! Lei come sta, Spighetto?"

"Sta bene. Era solo un po' stordita." affermò l'intenditore dai capelli verdi, accarezzando il suo Dwebble mentre quest'ultimo si ricongiungeva a lui. Burgundy mormorò qualcosa e si sfregò la mano sulla faccia, per poi aprire gli occhi e guardare verso il suo rivale.

"Awww... cavolo, che mal di testa... che diamine è successo?" si chiese, arrossendo leggermente. "E... com'è che te ne stai lì a guardarmi in quel modo strano, signorino Spighetto? Io sto bene, per tua norma e regola, quindi non serve che te ne stai sopra di me come se io fossi malata, grazie infinite!"

Spighetto ridacchiò sommessamente tra sè. "Sì, sta bene." affermò.

"Beh... adesso il problema Team Plasma è risolto." affermò Touko, sfregandosi la nuca mentre lei e la sua Petilil si avvicinavano al reperto trafugato. "Adesso... vediamo di riportare questo fossile alla signora Aloè. Ormai comincia a farsi buio, e preferirei non trascorrere la notte qui..."

"Nemmeno io... comunque è stata una giornata bella piena!" affermò Misty, accarezzando i suoi Pokemon uno alla volta prima di farli rientrare nelle Pokeball. "Il Team Plasma non si arrenderà tanto facilmente... e temo che ce li ritroveremo ancora davanti, prima di quanto pensiamo."

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CONTINUA...

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 21 - Salvataggio nel Bosco Girandola

"Devo ammetterlo... non mi aspettavo che sareste riusciti a recuperare il teschio di Dragonite così rapidamente!" affermò soddisfatta Aloè, mentre l'agente Jenny e un gruppo di addetti del museo riportavano il preziosissimo reperto all'interno del museo con estrema attenzione. Ash e i suoi compagni, ai quali si era riunito Artemisio che portava con sè un paio di scagnozzi del Team Plasma con le mani legate, erano riuniti davanti al museo di Zefiropoli per riconsegnare il maltolto. Le autorità si erano premurate di prendere in custodia gli uomini del Team Plasma che Artemisio era riuscito a catturare, nella speranza che potessero rivelare qualcosa sulla loro organizzazione sotto interrogatorio. "Non solo vi siete rivelati degli allenatori di prima classe, ma anche delle persone di valore. Con degli allenatori come voi, sono convinta che la lega di Pokemon del vostro paese sia in buone mani, Ash e Misty!"

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, facendo un segno di vittoria con le dita di una mano, accettando i complimenti della Capopalestra mentre le operazioni continuavano. Ash e Misty accettarono a loro volta i complimenti, ma diressero l'attenzione della Capopalestra anche a Touko, Komor, Belle, Spighetto e Burgundy, volendo mettere in risalto anche il loro contributo. La ragazzina bionda, che aveva ancora tra le braccia il Sewaddle che aveva aiutato, sorrise e fece un saluto con la mano, mentre Burgundy si pettinò i capelli con un elegante gesto della mano, come se volesse farsi bella per qualche telecamera!

"Beh, vi ringraziamo molto per i complimenti, ma credo che il merito maggiore lo abbiano avuto loro." affermò il ragazzino di Biancavilla, indicando i suoi amici di Unima. "Sono stati loro a darci una mano a trovare il Team Plasma, e se non fosse stato per loro... e per quel piccolo Sewaddle che abbiamo incontrato... saremmo stati nei guai. Non saremmo riusciti a trovare il luogo dove si nascondevano quei malfattori."

"Erano anche forti." affermò Komor aggiustandosi gli occhiali. "Il loro capo, un misterioso individuo di nome Celio, aveva con sè un Cofagrigus che ha dato al Pikachu di Ash un bel po' di filo da torcere. E anche gli allenatori che erano con lui non erano esattamente delle schiappe."

"Beh, e con questo? Li abbiamo pure battuti, è questo quello che conta, no?" affermò Burgundy, tenendo il naso in aria e le mani sui fianchi come per darsi un po' di importanza! "Detto questo... ammetto che non ero al massimo della forma in questa occasione. Quindi... Spighetto, per questa volta lascio a te l'onore di essere l'eroe che ha salvato la situazione. Ma... la prossima volta, puoi stare tranquillo che ti lascerò a bocca aperta! Si tratterà semplicemente di allenarsi un po', e vedrai che ne resterai stupito!"

"Non faccio fatica a dubitarne, signorina Burgundy." rispose flemmatico il giovane intenditore dai capelli verdi. "Sarà un vero onore per me misurarmi di nuovo con lei in futuro, e le faccio i miei migliori auguri!"

"Hmph!" disse Burgundy con un sorrisetto arguto e altezzoso al tempo stesso. "E per quanto riguarda voialtri, vedete di procurarvi delle squadre di Pokemon come si deve! La prossima volta che vi farò la valutazione, voglio vedere quanto sono diventata più brava, e se davvero siete degli allenatori che hanno occhio! Per il momento, ci si vede! A presto!"

"A presto, Burgundy!" salutò Touko. Lei e i suoi compagni agitarono la mano verso la bambina dai capelli viola che si allontanava a passo calmo, ricambiando il gesto senza voltarsi. Una volta che Burgundy non fu più in vista, Touko si stiracchiò, guardando verso il cielo che cominciava già ad imbrunire. "Beh, gente... sono contenta del fatto che abbiamo fatto la nostra buona azione quotidiana! Adesso... che ne dite se ci fermiamo a mangiare qualcosina, e poi andiamo a nanna? Ora mi sento proprio stanca..."

"Non posso darti torto, Touko. Abbiamo fatto una giornata piena, tra la battaglia in Palestra, e questa folle corsa dietro al Team Plasma." affermò Misty sfregandosi gli occhi, in modo da scacciare via la stanchezza almeno in parte. "A proposito, credo comunque che dobbiamo ringraziare anche il signor Artemisio per averci dato una mano. Complimenti per aver catturato quei due uomini del Team Plasma, potranno darci qualche indicazione utile per mandare a monte i piani della loro organizzazione."

"Figurati, mia giovane amica, è stato un vero piacere. E poi, io ed Aloè, qui presente, siamo amici di vecchia data. Era semplicemente mio dovere darle una mano." affermò il Capopalestra di Austropoli, rivolgendo un cenno di intesa alla Capopalestra di colore, che ricambiò con un segno dell'okay.

"Davvero vi conoscete da così tanto tempo?" chiese incuriosito Ash. "Beh, questo sì che è interessante... non credevo che la direttrice di un museo di storia naturale e un artista avessero molto in comune, invece..."

Artemisio ridacchiò giovialmente e abbassò il frontino del berretto di Ash sui suoi occhi, guadagnandosi un'esclamazione di sorpresa da parte del giovane allenatore. "Heheheee, ma le apparenze ingannano, ragazzo mio! Certo, magari non ne dò l'impressione, ma io sono nato proprio qui, a Zefiropoli. E la signora Lenora qui presente è stata mia maestra quando andavo alle elementari, prima che io diventassi un allenatore di Pokemon." spiegò il giovane artista.

Aloè annuì con espressione acuta. "Già, e sei stato anche uno dei miei allievi più discoli, se ben ricordo!" rispose con un sorriso ironico. "Eri senza dubbio quello che aveva più fantasia di tutti, questo te lo devo riconoscere! E sono stata molto contenta quando ho saputo che sei diventato il Capopalestra di Austropoli. Ormai sei diventato una celebrità in tutta Unima!"

"Cavolo... non immaginavo che il Capopalestra di Austropoli fosse una persona così importante!" affermò Belle, sbattendo gli occhi meravigliata. Artemisio fece un segno di intesa ad Ash e si voltò verso il resto del gruppo per congedarsi.

"Beh, non faccio per vantarmi... ma le mie opere hanno un certo seguito, da queste parti!" affermò. "Comunque, credo che per adesso sia il caso che io torni alla mia palestra. Credo di aver trovato proprio l'estro artistico che mi mancava... per quanto riguarda voi ragazzi, aspetterò che voi arriviate ad Austropoli e sfidiate la mia Palestra! Credo che saprete offrirmi uno scontro molto interessante. Ma fino a quel momento... ci vediamo, e mi raccomando di fare del vostro meglio!"

"Ci conti, signor Artemisio! Arriveremo ad Austropoli in men che non si dica!" esclamò Ash con convinzione. Pikachu si arrampicò sulla sua spalla e puntò il pugno chiuso verso l'alto, ribadendo la loro decisione ad arrivare fino alla fine della Lega di Unima.

"Pikachu!"

"Bene! Attenderò con ansia il vostro arrivo! Comunque... quando avete superato il Bosco Girandola, vi consiglio di godervi il Ponte Freccialuce, che porta all'entroterra e connette Zefiropoli ad Austropoli. Vi posso assicurare che una passeggiata tutti assieme su quel ponte non potrà che restarvi impressa!" affermò il Capopalestra di Austropoli, per poi girarsi e cominciare ad andarsene, i lunghi capelli castani mossi nella brezza. "Per il momento vi saluto, e vi auguro un buon allenamento! Buona fortuna!"

"Grazie, signor Artemisio! Anche a lei!" rispose Touko, mentre tutti si mettevano a salutare il giovane. Aloè lo guardò andare via, sorridendo gentilmente finchè il suo amico non fu scomparso lungo la strada principale.

Aloè sospirò bonariamente, tenendo le mani sulle anche. "Artemisio è sempre stato un tipo fatto così. Va al proprio ritmo, seguendo il suo estro di artista." affermò. "Ma in fondo, è anche per questo che è potuto diventare un Capopalestra così famoso ed ammirato. Vi consiglierei di stare attenti quando lo affronterete, non è un tipo da prendere sottogamba."

"Grazie, signora Aloè. Ce ne ricorderemo." affermò Ash... per poi reprimere uno sbadiglio. "Ma... credo che sia il caso di pensare più tardi alla sfida con Artemisio. Adesso abbiamo... delle urgenze un po' più immediate."

"E' vero. Dobbiamo portare il Sewaddle di Belle al Pokemon Center e far riposare un po' anche i nostri Pokemon." rispose Misty. "E poi... beh, immagino che cercheremo un posto per mangiare e dormire. A quest'ora è un po' troppo tardi per proseguire il viaggio, oserei dire."

"Sì, Misty ha ragione. Una buona cena e una nottata di riposo ci saranno utili." affermò Komor, mentre Belle si metteva una mano davanti alla bocca e sbadigliava piuttosto platealmente. "Andiamo al Pokemon Center, per prima cosa."

"Va bene. Grazie di tutto, signora Aloè... e tanti auguri per il suo museo! Spero che non torni qualche esaltato come quelli del Team Plasma!" disse Touko, facendo un inchino alla Capopalestra di colore, che rispose con una risata gioviale.

"Aaah, non credo che ci riproveranno. E anche se dovessero farlo, aumenteremo la sorveglianza e faremo in modo che non abbiano vita facile la prossima volta che si presenteranno." affermò. "Anzi, sono io che devo ringraziare voi, ragazzi. Il museo sarebbe stato nei guai se non fosse stato per il vostro aiuto. Buona fortuna per il proseguimento del vostro viaggio... e mi raccomando, preparatevi bene per Artemisio! Non sarà un avversario facile!"

"Bene, non lo saremo neanche noi!" rispose Ash. "Grazie ancora, signora Aloè! Alla prossima!"

Il gruppo salutò calorosamente l'energica Capopalestra, che restò a guardarli muovendo una mano finchè i sei allenatori non furono scomparsi dal suo campo visivo, diretti al Pokemon Center...

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La mattina dopo...

Dopo una nottata di sonno, e una colazione al bar vicino al Pokemon Center, il gruppo composto da Ash, Pikachu e dai loro amici stava salutando Komor e Belle sulla strada che usciva da Zefiropoli e si inoltrava nel Bosco Girandola, andando verso la loro prossima meta. Come prima, gli allenatori avrebbero percorso ognuno la propria strada, allenando i Pokemon a modo loro.

"Bene, ragazzi... grazie ancora a tutti, e spero che ci vedremo presto!" disse Belle, tenendo in braccio il Sewaddle che il gruppo aveva aiutato nel Bosco Girandola. Il bruchino giallo si stava accoccolando sulla sua allenatrice, muovendo allegramente la fogliolina che gli faceva da cappuccio. "Farò del mio meglio per allenare questo simpatico Sewaddle... e vedrete che diventerà anche lui un Pokemon favoloso!"

"Sewaddle, see!" esclamò il bruco con voce acuta, strappando a Misty una risatina nervosa. Pikachu fece un cenno di intesa in direzione del nuovo Pokemon di Belle, come per fargli gli auguri.

"Contiamo di vederci presto." disse Komor, senza scomporsi. "Nel frattempo, io cercherò di allenare quanto più possibile i miei Pokemon, e farò in modo di essere preparato alla prossima Palestra."

Spighetto si inchinò elegantemente ai due aspiranti allenatori. "Bene. Anch'io faccio a monsieur Komor e a mademoiselle Belle i miei migliori auguri di buon proseguimento." affermò. "E' stato un onore conoscervi, e spero che ci rivedremo presto."

"Buon viaggio, amici! E buona fortuna!" esclamò Touko. Ash, Misty e Pikachu salutarono a loro volta, mentre il quartetto si allontanava verso la foresta nella quale avevano soltanto il giorno prima fermato il Team Plasma, diretti verso la nuova avventura che li aspettava.

Komor e Belle attesero che i loro amici si fossero allontanati prima di salutarsi a loro volta e augurarsi buona fortuna, andando poi ognuno per la propria strada...

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Ma Ash e i suoi compagni non erano stati gli unici ad incamminarsi da Zefiropoli, quella mattina. In un magazzino abbandonato, i primi raggi del sole avevano svegliato un Pokemon che aveva fatto un lungo viaggio per arrivare fin lì, alla ricerca di quegli allenatori che avevano solleticato la sua curiosità. Dopo essersi scrollato di dosso il sonno, un Sandile che aveva la particolarità di indossare un paio di occhiali da sole dai bordi rossi si stiracchiò e zampettò con tutta calma verso una finestra, per poi arrampicarsi su di essa con insospettabile agilità e calarsi giù. Il suo istinto gli diceva che le persone che stava cercando erano da quelle parti, e si stavano già dirigendo verso la loro prossima destinazione... con un po' di fortuna, e se si fosse sbrigato, forse sarebbe riuscito a raggiungerli alla loro prossima fermata...

Sorridendo tra sè, il Pokemon coccodrillo annusò l'aria attorno a sè e colse, anche se non molto distintamente, l'odore dei tre allenatori che aveva incontrato alle terme. Convinto che presto la sua ricerca sarebbe giunta al termine, il Sandile con gli occhiali da sole riprese a seguire la traccia olfattiva...

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"Gli esseri umani non hanno deciso di desistere. Sembra che non vogliano capire."

Il misterioso Pokemon corrugò la fronte irritato, percependo che ancora una volta, degli intrusi stavano violando il Bosco Girandola, penetrando nei suoi meandri più interni e disturbando la vita pacifica dei Pokemon che avevano scelto quel luogo come dimora. La loro presenza era indesiderata... e per giunta, adesso avevano anche mandato via coloro che lui considerava come gli unici di quella razza avida ed insensibile a capire i Pokemon e a schierarsi dalla loro parte. Non poteva lasciare che le cose andassero avanti così... doveva fare qualcosa di più drastico, se voleva che una buona volta gli esseri umani lasciassero in pace i Pokemon di Bosco Girandola.

"Mi dispiace dover fare uso di questi mezzi, ma non mi stanno lasciando altra scelta. Venite a me, Pokemon di questa foresta. Avrò ancora bisogno del vostro aiuto per cacciare quegli intrusi."

Il Pokemon si fermò nel bel mezzo della radura, appoggiando elegantemente gli zoccoli sul terreno umido, coperto di erba bagnata di rugiada mattutina. Si trattava di un Pokemon di aspetto maestoso, imponente ed elegante al tempo stesso - sembrava un cervo o un'antilope dal mantello verde chiaro, con delle lunghe corna ai lati della testa che terminavano in un paio di spirali, e un muso appuntito, dall'aspetto aristocratico, con una riga nera che andava dalla punta del naso fino alla nuca. Il viso, le zampe posteriori e il ventre della meravigliosa creatura erano bianchi, e aveva dei ciuffi di foglie sulle spalle, e una lunga foglia dalla punta rosata che spuntava dal collo. La parte inferiore delle sue zampe ricordava molto degli stivaletti alti fino al ginocchio, e aveva dei piccoli zoccoli neri.

Si mise ad aspettare, e fu lieto di vedere che i Pokemon della foresta non ci avevano messo molto a rispondere alla sua chiamata. Pokemon di varie specie uscirono dai cespugli attorno a lui, cominciando a radunarsi tutt'attorno - si trattava di Pokemon come Sewaddle, Petilil, Patrat, Pidove, Timburr e anche qualche Pansage, o qualche Basculin che era emerso da un ruscello mormorante che scorreva vicino alla radura. In breve tempo, attorno al Pokemon dal mantello verde si era raccolto un piccolo esercito di Pokemon, che la creatura guardò con approvazione e benevolenza. Attese che tutti i suoi "fedeli" si fossero accomodati prima di fare silenzio e iniziare il suo discorso. Tutti i Pokemon presenti sentirono una voce calda e melodiosa, dal timbro vagamente femminile, che risuonava nelle loro menti.

"Sono contento che siate intervenuti così numerosi, miei fedeli. Purtroppo, il momento è difficile per noi Pokemon. Ancora una volta, come in passato, gli uomini minacciano di invadere il nostro territorio, questa volta cacciando via quelli della loro specie che avevano preso a cuore i nostri problemi e si stavano adoperando per risolverli." affermò telepaticamente. "Noi Sacri Spadaccini abbiamo sempre cercato, fin da quando le antiche guerre si sono concluse, di tenerci fuori dagli affari dell'umanità, lasciando che le cose prendessero il loro corso. Ma io, personalmente, non mi sono mai fidati degli esseri umani. Se già una volta avevano minacciato la nostra pace e la nostra sicurezza, potevano benissimo farlo di nuovo."

A giudicare dalle reazioni nervose dei Pokemon che stavano attorno a lui, il Pokemon Leggendario aveva catturato l'attenzione di tutto il suo uditorio, e ora tutti i suoi sottoposti condividevano la sua preoccupazione. "Dobbiamo fare in modo che gli esseri umani decidano di lasciare in pace il Bosco Girandola. Questo angolo di mondo è stato un paradiso per noi Pokemon per un sacco di tempo, e non possiamo lasciare che venga danneggiato dalla loro cupidigia. Dobbiamo fare del nostro meglio per mandarli via di qui, e fare in modo che spargano la voce che non sono i benvenuti in questo posto. Per fare questo, ho bisogno del vostro aiuto, amici miei. Siete disposti a prestarmi la vostra forza e la vostra abilità per respingere questa minaccia, in vece dei nostri alleati del Team Plasma?"

I Pokemon lì riuniti lanciarono un coro di esclamazioni di assenso, e il Pokemon Leggendario dal mantello smeraldino fece un piccolo sorriso, lieto di poter contare sull'aiuto dei suoi amici...

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Ash e i suoi compagni non erano certo gli unici a passeggiare tranquillamente per il Bosco Girandola in quella stupenda giornata estiva. Il pomeriggio aveva portato con sè un gradevole vento tiepido proveniente dal mare vicino, che rendeva ameno il clima... e alcuni avevano scelto di sfruttare al meglio quella giornata per fare una passeggiata nella foresta, restandosene ai bordi per evitare di perdersi. In quel momento, un terzetto di adolescenti stava facendo trekking lungo una stradina sassosa che passava attraverso una radura, godendosi gli innumerevoli fiori colorati che decoravano i bordi della strada, e il piacevole panorama della natura.

"Aaaaah, niente di meglio che godersi una giornata all'aperto, dopo una settimana di duro lavoro!" affermò uno dei ragazzi, un giovanotto di circa diciotto anni con corti capelli neri, vestito come i suoi compagni, con un completo da trekking con scarpe di cuoio dalla suola rinforzata, e un capiente ma comodo zaino sulle spalle. "Ragazzi, non so voi, ma io credo che non troverei un posto migliore del Bosco Girandola per fare una passeggiata nella natura!"

"E' un bel posto senz'altro..." disse la sua compagna, una graziosa ragazza dai capelli rossi legati in una coda. "Però sono un pochino preoccupata. Siamo sicuri che facciamo bene a spingerci così lontani da Zefiropoli? Dopotutto, ci hanno parlato più volte del fatto che i Pokemon che vivono nel Bosco Girandola possono essere aggressivi."

"Tranquilla, basterà non spingersi troppo in profondità nella foresta." disse un biondino dall'aspetto acuto ma un po' imprudente che faceva da terzo membro del gruppo di amici. "In questo modo, anche nel caso in cui dovesse capitare qualcosa e un Pokemon dovesse aggredirci, avremmo la possibilità di togliere il disturbo in fretta. I Pokemon che vivono qui non si spingono praticamente mai fuori dalla foresta, quindi se usciamo di qui, siamo più o meno a posto."

"Già... speriamo più piuttosto che meno." scherzò il ragazzo moro, guardando con un'appena percettibile apprensione verso i rami degli alberi dalle larghe fronde che li circondavano. Per fortuna, la situazione sembrava abbastanza tranquilla, e sembrava che davvero nulla potesse rovinare quella bella giornata...

Il terzetto, senza preoccupazioni, proseguì lungo la sua strada, guardandosi attorno per ammirare la bellezza della natura che li circondava... e per diversi minuti la loro passeggiata proseguì senza alcun problema, con i tre che alternavano momenti in cui si guardavano attorno a momenti in cui parlavano tra loro del più e del meno...

Ma ad un certo punto, divenne lampante a tutti loro che c'era qualcosa che non andava. La foresta, che pure era già quieta di per sè, divenne improvvisamente silenziosa in maniera innaturale: tutti i suoni della natura circostante tacquero di colpo, con soltanto il fruscio del vento tra le fronde a fare da sottofondo... e improvvisamente, i tre escursionisti ebbero la sensazione che qualcuno li stesse osservando, tenendo d'occhio ogni loro minima mossa. C'era qualcosa di estremamente inquietante nel silenzio irreale che era caduto sulla foresta tutt'a un tratto...

"Che... che succede?" mormorò uno dei ragazzi. Ebbe l'impressione che la propria voce stesse rimbombando tutt'attorno malgrado stesse cercando di parlare piano. "Cosa significa questo strano silenzio? Mi... mi sento come se la foresta mi stesse osservando..."

"Non lo so, ma non mi piace per niente..." disse la sua compagna, tenendosi stretta ai due ragazzi. "Siamo... siamo proprio sicuri che sia stata una buona idea spingerci fin qui? Forse dovremmo fare marcia indietro e tornare a Zefiropoli..."

"A-andiamo... non vi farete certo incantare da queste stupide sensazioni?" chiese l'altro ragazzo. Cercava di sembrare più tranquillo e sicuro di sè rispetto ai suoi compagni... ma si poteva sentire che gli tremava la voce. "Adesso... non dobbiamo fare altro che proseguire lungo la strada, e vedrete ce questa strana sensazione paasserà in un attimo. E'... è tutto frutto della vostra immaginazione, gente! Non dovete avere paura..."

"Lo sai, Jeremy? Saresti molto più convincente se non ti tremassero le ginocchia..." disse l'altro ragazzo con una risatina nervosa. Jeremy si lasciò scappare una gocciolona di sudore lungo la nuca, e cercò di ignorare la propria paura e fare animo ai suoi compagni mentre si dirigevano verso l'interno della foresta... ma il fruscio dei rami e degli arbusti si fece improvvisamente più cupo, quasi che il bosco stesse cercando di cacciare via gli intrusi con delle minacce. "E... e adesso? Che... diamine sta succedendo?"

"Andiamocene, è meglio... sembra quasi che il bosco stesso non voglia che noi ci spingiamo oltre..." mormorò la ragazza del gruppo. Ma prima che i suoi due compagni potessero fare ulteriori commenti, un penetrante suono di rami che scricchiolavano e foglie che si muovevano pervase l'intera radura, e numerose foglie iniziarono a cadere dagli alberi circostanti, formando come una coltre smeraldina che danzava minacciosa attorno agli escursionisti.

I tre iniziarono ad indietreggiare, e guardarono con crescente terrore mentre le fronde vicino a loro si spalancavano come una gigantesca bocca che si apprestava ad inghiottirli... e qualcosa si muoveva verso di loro ad alta velocità, riempiendo sempre di più il loro campo visivo...

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Il viaggio lungo i bordi del Bosco Girandola non era stato problematico, e in quel momento, il giovane aspirante Pokemon Master, la sua fidanzata, e i loro due amici di Unima si stavano prendendo una breve pausa, rilassandosi un po' prima che il loro viaggio proseguisse. In effetti, Ash, Misty e Touko stavano approfittando di quel momento per far fare un po' di allenamento ai Pokemon che secondo loro stavano restando un po' indietro. Il Deerling di Ash e la Petilil di Touko stavano facendo un po' di pratica con il Seadra di Misty, addestrandosi a schivare i suoi attacchi che si facevano sempre più rapidi.

"Okay, Seadra! Attacca con Pistolacqua! Vediamo se riuscite a schivare anche questo, voialtri!" li sfidò Misty. Il cavalluccio marino gigante annuì, prese la mira e cominciò a sparare una raffica di getti, come una sorta di mitragliatrice ad acqua. I due Pokemon Erba scattarono verso di lui, zigzagando abilmente in modo da evitare i colpi il più possibile... ma riuscirono a farlo solo fino ad un certo punto, e quando si spinsero troppo vicini a Seadra, quest'ultimo aumentò il ritmo e li colpì entrambi in faccia con i suoi getti d'acqua, facendoli cadere a terra! Il Deerling di Ash si alzò per primo, scrollandosi l'acqua di dosso, mentre la Petilil di Touko restò intontita per un istante prima di rimettersi in piedi.

"Peti..." affermò un po' delusa la Pokemon Erba, scuotendo il ciuffo di foglie che aveva sulla testa. Ma nè Deerling nè Touko sembravano essere delusi dalle sue prestazioni, e anzi Touko si complimentò con la sua Pokemon per essere riuscita a resistere fino ad avvicinarsi a Misty e Seadra.

"Su, non te la prendere, Petilil! Hai fatto comunque un gran bel lavoro!" affermò la ragazzina, accarezzando la Pokemon Erba sulla testa. "Il Seadra di Misty è un Pokemon davvero forte... in effetti, non credo che saresti riuscita ad avvicinarti così tanto se non avessi già fatto un bel po' di passi avanti da quando ti sei unita al nostro gruppo!"

"Deer!" esclamò entusiasta il piccolo Deerling, facendo un cenno con la testa, cosa che sembrò quanto meno dare soddisfazione a Petilil. La Pokemon Erba accettò i complimenti con un inchino e si preparò a riprendere l'allenamento... almeno finchè Pikachu non drizzò le orecchie e non si guardò attorno allarmato!

"Pika pika?" esclamò il topolino giallo con voce acuta, drizzando sia le orecchie che la sua coda a fulmine, nel tentativo di sentire meglio. Petilil e Deerling rimasero per un attimo stupiti, e anche Ash e i suoi compagni, notando l'improvviso cambio di umore del Pokemon Elettro, si chiesero cosa stesse accadendo. Certo Pikachu non era il tipo da sollevare un allarme inutilmente...

"Che succede, Pikachu? C'è... qualche problema?" chiese Ash, e il suo starter indicò verso la foresta, da dove aveva sentito provenire il suono... e a quanto pareva, lo aveva sentito soltanto lui, visto che la fonte del rumore era troppo lontana perchè gli umani potessero sentirlo. "Il bosco? Che succede nel bosco?"

"Pika pi, pikachu pika!" esclamò il Pokemon, facendo capire al suo allenatore e ai suoi compagni di viaggio che stava arrivando qualcosa... Immediatamente, Misty e Spighetto si allontanarono un po' dal confine della foresta, e misero mano alle loro Pokeball nel caso si trattasse di una minaccia, e ben presto, anche loro riuscirono a sentire in lontananza il suono di passi affrettati che si avvicinavano sempre di più, accompagnati dal fruscio dei rami che venivano spostati, e dal suono di alcuni rami spezzati. Sembrava che qualcosa stesse correndo verso di loro, e Touko si sentì un po' impaurita mentre faceva cenno alla sua Petilil di avvicinarsi. Prese la Pokeball di Pignite e strinse le dita attorno ad essa, mentre il suono che aveva messo tutti in allarme si avvicinava sempre di più...

E un attimo dopo, infatti, la sorgente di quel rumore uscì di corsa dalla foresta, inciampando su una radice sporgente e quasi finendo a terra! Ash, Pikachu e i loro compagni fecero un passo indietro, colti di sorpresa...

...e realizzarono con stupore che ad uscire dal bosco era stata una ragazza dai capelli rossi, il viso bagnato di sudore, e i vestiti da escursionista macchiati di erba e fango, che si fermò per un attimo e cadde in ginocchio per la stanchezza, appoggiando le mani a terra per sostenersi e riprendere fiato. Poi, alzò lo sguardo verso il gruppo di Ash, guardandoli con espressione sollevata e supplichevole al tempo stesso. "Oh... voi... voi siete... allenatori di Pokemon... vero?" mormorò, le parole rese confuse dai respiri profondi che stava facendo.

"Mademoiselle, non si sforzi. Si vede subito che lei è trafelata." disse Spighetto, avvicinandosi alla ragazza, che sembrava avere qualche anno più di lui. Si tolse la borraccia dallo zaino e la offrì alla trekker, che prese un bel sorso e cominciò a sentirsi meglio. "Cos'è successo, mademoiselle? Qual è il problema?"

"Hanf... hanf... Io... e i miei compagni stavamo passeggiando lungo un sentiero... stavamo facendo una scampagnata, dopo una settimana di lavoro..." cominciò a raccontare. "All'improvviso... stavamo passando attraverso una radura... siamo stati aggrediti da un gruppo di Pokemon che ce l'avevano con noi per qualche motivo! Erano dappertutto, ed erano di tutti i tipi! Ci stavano venendo addosso... e non potevamo fare niente! Allora... allora siamo scappati e abbiamo cercato di uscire da questa foresta... ma uno dei miei amici è scivolato in una fossa e adesso non riesce più a rialzarsi! L'altro mio amico è rimasto lì con lui... e io sono corsa a cercare aiuto! Per favore, potete venire ad aiutarci?"

"Cosa? Siete stati aggrediti da dei Pokemon?" esclamò Ash, incredulo. "Certamente, veniamo subito ad aiutarvi! Dov'è che si trovano i tuoi compagni? Riesci a guidarci fin lì?"

"Sì, certo... per fortuna mi ricordo la strada!" affermò la ragazza più grande, che ora sembrava un attimo più calma nonostante la difficile situazione. "Presto, venite! Abbiamo poco tempo prima che cali la sera!"

"Va bene. Faremo del nostro meglio per darvi una mano!" esclamò Misty. I quattro ragazzi e i loro Pokemon seguirono la ragazza più grande nel profondo del bosco, sperando di poter dare una mano...

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Non ci vollero più di cinque minuti per giungere sul posto dove si era verificato l'incidente... e una volta lì, Ash, Pikachu e i loro compagni di viaggio poterono vedere che davanti a loro, in una zona in cui gli alberi si diradavano per fare posto ad una sezione di terreno sconnessa e dissestata, si trovava un fossato abbastanza profondo, che scendeva giù con un pendio quasi verticale, disseminato di rocce, radici sporgenti e altre cose che contribuivano a renderlo difficile da scalare o da percorrere.

"Ecco, i miei amici sono laggiù!" spiegò la ragazza, mentre il quartetto di allenatori, assieme ai loro Pokemon, andava a vedere. In effetti, diversi metri sotto di loro, si trovavano due ragazzi che sembravano avere la stessa età dell'escursionista, ed erano anche vestiti allo stesso modo. Uno di loro, un ragazzo moro dall'aria non troppo inusuale, era disteso a terra, in posizione semiseduta... e sembrava essere ferito, da come si muoveva a fatica. L'altro, un ragazzo dai capelli biondi, era lì accanto a lui e sembrava che stesse cercando di dargli una mano come poteva.

"Jeremy! Lucas! Sono qui, credo di aver trovato qualcuno che ci può aiutare!" esclamò la trekker, sporgendosi verso i suoi compagni, che alzarono la testa verso di lei con espressioni sollevate.

"Hey, laggiù! Che succede? Come state? Siete feriti?" chiese Touko, cercando di pensare a come muoversi in una situazione così delicata.

"Io sto bene!" esclamò il biondo. "Ma Jeremy si è rotto una caviglia cadendo qui dentro, e non si può muovere da solo! Abbiamo bisogno di qualcuno che ci venga a prendere!"

"Accidenti, questo è un problema..." mormorò Misty, rendendosi conto che in effetti sarebbe stato un po' difficile prestare soccorso in quella situazione, senza avere l'equipaggiamento adatto. Magari Gyarados sarebbe stato in grado di volare fin laggiù e poi tornare su, ma non sarebbe certo stato facile assicurare l'infortunato sulla groppa del gigantesco serpente di mare, senza poi neanche avere l'equipaggiamento giusto per immobilizzare l'arto ferito. "Spighetto, per favore... dimmi che tra le tante cose che sai fare c'è anche il pronto soccorso!"

"Beh, per fortuna sì!" affermò l'intenditore dai capelli verdi. "Ora, dovrei avere a disposizione un po' di ramoscelli e qualcosa per tenere fermo l'arto colpito, ma da queste parti, almeno i primi si possono recuperare facilmente. Rimane però il problema che non abbiamo equipaggiamento adatto per immobilizzare il ferito in modo che non rischi di farsi ancora più male."

"Lo so, ma se non lo togliamo di lì, non farà nessuna differenza." affermò Touko, cercando di farsi venire qualche idea. "Dobbiamo pur tentare qualcosa..."

"Accidenti... se c'è una cosa che odio, è non sapere cosa fare..." commentò Ash. "Cavolo, come vorrei avere la preparazione di Spighetto. Allora forse mi verrebbe in mente qualcosa da fare in un caso come questo!"

"Fate quello che potete, per favore... adesso voi siete gli unici a cui ci possiamo affidare!" mormorò l'escursionista dai capelli rossi, mentre i ragazzi e i loro Pokemon si guardavano attorno alla ricerca di un posto da cui avrebbero potuto scendere giù dai due ragazzi senza problemi... Un fruscio e un suono di passi che si avvicinavano attirò l'attenzione di Pikachu ancora una volta, e il topolino elettrico guardò verso il bosco che si erano lasciati dietro, rendendosi conto che qualcun altro stava venendo verso di loro...

"Eccoli, dovrebbero essere da queste parti..." disse una voce giovanile ma appartenente a qualcuno che sicuramente era più grande di Ash o di Spighetto. Qualche attimo dopo, due figure umane si fecero strada tra i cespugli ed uscirono nella radura, presentandosi davanti agli occhi di Ash e dei suoi amici - due ragazzi il cui abbigliamento ricordava molto quello di un Pokemon Ranger, con una giacca rossa dalle corte maniche bianche e con diverse tasche sul davanti, pantaloni lunghi dello stesso colore e una tuta aderente di colore verde portata sotto la giacca, oltre ad un paio di stivaletti neri dalla suola pesante. Entrambi portavano al polso sinistro uno strano oggetto che sembrava un orologio altamente tecnologico, e anche come aspetto fisico erano abbastanza simili - il primo, che sembrava anche il maggiore dei due, aveva in effetti un contegno più maturo, con i capelli beige ordinatamente pettinati, mentre il secondo, che comunque aveva sicuramente almeno un paio di anni più di Ash, era biondo, con i capelli di un colore un po' scuro e pettinati a caschetto. Assieme a loro, tuttavia, arrivò anche un Pokemon che sorprese non poco Ash e i suoi compagni - una sorta di gattino dalla corta pelliccia color lillà, con le orecchie molto grandi rispetto al corpo, e gli occhi color violetto con le pupille bianche. Due piccoli ciuffi di pelo ai lati della testa e una piccola gemma rossa circolare incastonata sulla fronte contribuivano all'aspetto elegante e misterioso del Pokemon, così come la sua lunga coda biforcuta che la creatura teneva dritta sopra di sè come una sorta di radar. Ash, e Misty avevano già visto quel Pokemon - si trattava di un Espeon, una particolare evoluzione di Eevee ottenuta quando un Eevee particolarmente affezionato al suo allenatore si evolveva spontaneamente durante le ore di sole. Era però strano vederne uno in quel posto... non si era detto che i Pokemon di Kanto e dei tre continenti vicini erano rari, lì ad Unima?

Comunque, le discussioni a riguardo potevano attendere - l'importante, al momento era che quei due sembravano persone qualificate, e che sarebbe stata una buona idea collaborare con loro per salvare il ragazzo infortunato. "Buongiorno. Scusate se ci intromettiamo, ma siamo due Pokemon Rescuers. Siamo appena arrivati per fare una perlustrazione, e abbiamo sentito degli strani rumori provenire da qui. Mi sembra di capire che ci sia qualche problema." disse il giovane dai capelli beige.

"Ah... dei Pokemon Rescuers! Che fortuna, non avrei mai immaginato che ce ne fossero alcuni, da queste parti..." affermò la ragazza. "Sì... i miei amici sono laggiù... sono finiti là dentro dopo essere stati aggrediti da un gruppo di Pokemon selvatici, e uno di loro ha una caviglia rotta... abbiamo bisogno di aiuto per recuperarlo!"

"Di nuovo un attacco di Pokemon..." mormorò il Pokemon Rescuer più giovane, facendo capire ad Ash e ai suoi compagni che questa non era la prima volta che si trovavano ad intervenire per quel motivo. "E' un po' di tempo che si verificano inspiegabili attacchi di Pokemon a persone che si trovavano nei paraggi del Bosco Girandola, ma questa è la prima volta che qualcuno è rimasto ferito a causa di questi attacchi. E' preoccupante... ma per adesso occupiamoci di quel ragazzo laggiù."

"Aspettate, vi diamo una mano noi." si offrì Touko. "Siamo venuti qui per questo, dopotutto. Dateci voi le indicazioni, e noi cercheremo di aiutarvi come possiamo."

"Va bene. Grazie mille, vi siamo riconoscenti." rispose il ragazzo più grande, per poi estrarre una robusta fune dallo zaino. "Okay, prima di tutto dobbiamo cercare di arrivare laggiù, e quella sarà la parte facile."

"Stavamo giusto cercando un punto in cui si potesse scendere senza troppi problemi." affermò Misty. I Pokemon stavano ancora cercando un punto da cui il gruppo avrebbe potuto scendere per raggiungere i due ragazzi... e a loro si unì anche l'Espeon che uno dei due agenti portava con sè, tendendo al massimo i suoi sensi soprannaturali per trovare il punto da cui fosse più sicuro scendere.

Dopo qualche secondo di ricerca, il Deerling di Ash diede un'occhiata lungo un pendio fangoso che però sembrava per lo più sgombro da radici sporgenti o altri ostacoli, e lanciò un paio di acuti bramiti per richiamare l'attenzione degli altri. I due Pokemon Rescuers raggiunsero per primi il punto indicato dal Pokemon cerbiatto e rimasero lì a fare qualche controllo per circa un minuto, prima che quello dai capelli beige annuisse e accarezzasse Deerling sulla testa, mettendo un po' in imbarazzo il grazioso Pokemon Normale / Erba. "Ottimo lavoro, piccolo. Sì, questo punto andrebbe anche bene... Ragazzo, puoi assicurare la fune ad un albero vicino?" chiese poi, rivolto ad Ash. "Io e mio fratello la useremo per assicurarci e calarci giù per prestare i primi soccorsi."

"Ricevuto!" rispose Ash, ricevendo la corda dalle mani del guardiano, e poi legandola all'albero più vicino mentre i due Pokemon Rescuers badavano di essere ben legati tra loro e facevano sì che la corda li tenesse in caso avessero dovuto cadere. "C'è altro che possiamo fare per dare una mano?"

"Peti! Lil!" esclamò il Petilil di Touko, raggiungendo i due Pokemon Rescuers e saltellando per attirare la loro attenzione.

"Forse il mio Petilil può darvi una mano... e anche Pikachu! In fondo, non credo avranno difficoltà a scendere di lì."

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, facendosi avanti in modo da proporsi anche lui per l'operazione di salvataggio. I due soccorritori non ebbero nulla da obiettare, e il più giovane di essi lasciò che Pikachu si arrampicasse sulla sua spalla, mentre quello con i capelli beige si chinò leggermente in modo che Petilil gli potesse salire sulla spalla. Poi, facendo molta attenzione a non scivolare, i Pokemon Rescuers iniziarono a scendere il pendio, mentre Ash, i suoi compagni e l'escursionista che loro avevano aiutato osservavano dall'alto, sperando che andasse tutto bene.

In poco tempo, i soccorritori raggiunsero il fondo della scarpata e si diressero verso i due ragazzi rimasti intrappolati là sotto, e il più giovane dei Rescuers cominciò a cercare nel suo zaino il kit di pronto soccorso mentre Petilil e Pikachu scendevano giù... e il più grande dei due soccorritori si chinava sul ragazzo ferito per dargli una mano, esaminando la caviglia ma stando bene attento a non toccarla più di quanto fosse strettamente necessario.

"Ugh... piano, per favore... diavolo se fa male..." mormorò il ragazzo infortunato, stringendo i denti. La caviglia era molto dolorante, e inviava ad intervalli regolari delle tremende pulsazioni lungo la gamba, che arrivavano fin quasi alla testa. Cercando di aiutare il ferito come poteva, Petilil si avvicinò e cercò di dare un'occhiata al punto colpito. La Pokemon simile ad un bulbo verde rabbrividì leggermente quando vide che sulla caviglia del ragazzo c'era un grosso livido che si stava scurendo... ma non restò ferma a lungo e si fermò vicino al ragazzo che la guardava incuriosito, per poi agitare leggermente il ciuffo di foglie che le cresceva sulla sommità della testa, e usare un attacco Profumino. Dal suo corpo cominciò a sprigionarsi un gradevole profumo di fiori freschi, e il ragazzo infortunato sbattè gli occhi confuso mentre il delizioso aroma gli entrava nelle narici. Poco dopo, la pulsante sensazione di dolore che gli veniva dalla caviglia fratturata si smorzò, e il giovane tirò un piccolo sospiro di sollievo, sentendosi già più calmo e rilassato.

"Beh... quella ragazza aveva ragione, Petilil sta dando davvero una mano." affermò il Rescuer biondo. "Sembra che quell'attacco Profumino riesca anche a fare da antidolorifico."

"Grazie, Petilil, questo ci renderà le cose più semplici." disse il ragazzo dai capelli beige, prendendo alcuni rami spezzati da terra e facendo una rapida prova per vedere se potevano essere usati come stecche.

"Che... che fate, adesso? A cosa vi servono quei rami?" chiese l'escursionista che era rimasto illeso.

"Tranquillo, questi rami servono a fare una steccatura, in modo che l'osso non si sposti troppo. Questo eviterà lesioni potenzialmente molto pericolose." rispose il soccorritore meno giovane, con tutta l'aria di un esperto che sapeva quello che stava facendo. "Ora... Virgil, per favore, puoi passarmi le garze?"

"Le stavo appunto tirando fuori, Davy." disse il ragazzo più giovane, estraendo dalla cassetta del pronto soccorso due rotoli di bende bianche che iniziò a disfare prima di passare al compagno. Con fare esperto, il ragazzo di nome Davy cominciò a steccare la caviglia del ragazzo ferito e ad usare le bende per tenere ferme le ossa... e l'Espeon che accompagnava i due soccorritori si avvicinò e si concentrò per un attimo, fissando la steccatura che i due soccorritori avevano fatto. Usando con attenzione i suoi poteri psichici, la Eevolution di tipo Psico riuscì a fissare la medicazione senza stringere troppo e al tempo stesso impedendo alle ossa di muoversi, e il ragazzo ferito tirò un piccolo sospiro di sollievo sentendo che il dolore si calmava.

"Okay, direi che adesso la situazione è più o meno sotto controllo..." disse Davy, parlando all'escursionista rimasto illeso. "Ci siamo. Siamo riusciti a medicare la frattura, e ora tutto quello che dobbiamo fare è aiutarvi a tornare su. Però non possiamo prendere la strada di prima portando con noi il tuo compagno, dobbiamo cercare un'altra via..."

"Pika pika!" esclamò Pikachu, alzando una mano come per chiedere la parola. Quando Davy e Virgil si voltarono verso il topolino elettrico per chiedergli cosa volesse dire, quest'ultimo annuì e si rivolse ad Espeon. "Pikachu pi, pika pika chu pikachu?"

"Eon?" chiese il grazioso Pokemon Psico, drizzando un po' le orecchie come per dire che quella proposta lo aveva lasciato interdetto. Per qualche secondo, Espeon sembrò pensare a quello che Pikachu aveva proposto, e infine guardò verso Virgil e gli fece una domanda. "Esp, espeeeeon? Eon, eon!"

"Cosa? Volete dire... hmm... beh, a questo punto tanto vale tentare, non credi anche tu, Davy?" chiese Virgil al suo compagno, che si diede un'occhiata attorno e sembrò fare due rapidi calcoli, e infine annuì.

"Beh, penso che si possa fare. Lo spazio è sufficiente. E credo che sia il modo più rapido e più semplice di trasportare lassù il ferito. Da lì potremo trasferirlo alla sede senza difficoltà." affermò, per poi rivolgersi al ragazzo infortunato, che stava ascoltando con un pizzico di preoccupazione. "Non avere paura, abbiamo tutto sotto controllo, e la frattura non è grave. Ti chiedo soltanto di non impressionarti troppo per quello che sta per accadere."

"Perchè? Cos'è che sta per accadere...?" chiese l'altro escursionista. Virgil fece loro cenno di attendere e guardò verso l'alto per dare un segnale al gruppo di Ash.

"Okay, ragazzi! Ora tocca a voi!" esclamò, e Misty sogghignò e fece il segno dell'okay prima di tirare fuori una Pokeball e lanciarla in aria!

"Perfetto! Allora... Misty chiama Gyarados!" esclamò la rossa. La sfera si aprì di scatto e ne uscì fuori il mastodontico serpente di mare, facendo fare un salto ai tre escursionisti. E anche i Pokemon Rescuers che pure si aspettavano la sua apparizione spalancarono leggermente gli occhi alla vista di un Pokemon così imponente e terrificante, che lanciò un forte ruggito e guardò verso Misty, facendole un segno di intesa con la testa. "Gyarados, puoi darci una mano? Puoi aiutare quelle persone che si trovano là sotto a risalire?"

Con un grugnito, il possente Pokemon Acqua / Volante annuì e svolazzò agilmente verso il fondo della scarpata, dove atterrò docilmente e fece cenno ai soccorritori di salire sul suo dorso. Immaginando che i due escursionisti fossero un po' titubanti, Touko si sporse leggermente dalla cima della scarpata e assicurò loro che non c'era alcun rischio. "Tranquilli, il Gyarados di Misty non è un Pokemon pericoloso!" esclamò. "Salitegli pure sulla schiena, e lui vi porterà in salvo!"

"Garantisco io per lui! Finora non gli è mai caduto un solo passeggero dalla schiena!" continuò Ash, prendendosi una lieve gomitata da Misty. "Hehehee... hey, Misty, sto solo dicendo la verità! Che Gyarados è un mezzo di trasporto sicuro!"

"Dovrei darti una tirata d'orecchie per aver chiamato il mio Gyarados un mezzo di trasporto... ma lasciamo perdere." commentò scherzosamente Misty. Gyarados alzò gli occhi al cielo, come se stesse pensando che ormai quella era una scena a cui era abituato, e poi si abbassò un altro po' per permettere ai soccorritori, agli escursionisti e ai Pokemon più piccoli di salire sul suo dorso. Davy e Virgil si guardarono a vicenda, annuirono e aiutarono il ragazzo ferito a rialzarsi, tenendogli un po' sollevata la gamba infortunata in modo che non toccasse terra. Con estrema attenzione, fecero salire il ferito sul dorso del Gyarados di Misty, mentre anche l'altro ragazzo saliva sul Pokemon serpentino, e un attimo dopo, anche Pikachu, Petilil ed Espeon si unirono a loro, e Gyarados riprese quota e risalì lungo la scarpata.

"Perfetto, Gyarados! Da qui in poi possiamo darti noi le indicazioni! Il nostro campo base non è molto lontano, dovremmo arrivarci più o meno in una decina di minuti." disse Virgil. "Ragazzi, voi tutto bene? Siete messi bene, là dietro?"

"Sì... tutto a posto, stiamo bene!" rispose l'escursionista dai capelli biondi, parlando anche per il suo amico che stava meglio di lui. "Grazie per l'aiuto... e dobbiamo ringraziare anche quei ragazzi, se non fosse stato per loro, immagino che per voi sarebbe stato più difficile eseguire questo salvataggio."

"Sicuramente ci hanno dato una mano significativa." affermò Davy, guardando in basso verso il gruppetto di Ash. Lui e i suoi compagni, Deerling compreso, e la ragazza che era con Jeremy e Lucas stavano tenendo lo sguardo in alto verso il Gyarados di Misty, accompagnandolo con lo sguardo mentre quest'ultimo passava a qualche metro da terra. Lo Espeon di Virgil guardò verso il suo allenatore, come per chiedergli qualcosa, ricevendo da Virgil un cenno che voleva dire che aveva il suo permesso.

"Okay, Espeon, mi sembra anche giusto che sappiano dove andare. Vai a guidarli tu, ci vediamo al campo base." disse Virgil. Il pokemon Psico scese giù agilmente dalla groppa di Gyarados e atterrò vicino al gruppo di Ash, per poi fare loro un cenno con la testa mentre Gyarados si alzava oltre le cime degli alberi e cercava di prendere il volo seguendo le indicazioni di Davy e Virgil. Il Deerling di Ash gli si avvicinò come per chiedere indicazioni...

"Deer? Deerling?" chiese il Pokemon cerbiatto, al che la Eevolution Psico indicò una stradina in mezzo agli alberi con un cenno della testa, e Deerling sorrise e strizzò un occhio in direzione del suo allenatore e dei suuoi amici. "Deeeer!"

"Beh, a questo punto non credo ci siano troppi dubbi. Quello strano Pokemon Psico ci sta chiedendo di seguirlo fino al posto dove stanno portando il ragazzo infortunato." disse Touko, iniziando a seguire Espeon e Deerling mentre cominciavano a farsi strada verso l'uscita del bosco labirintico. La ragazza del gruppo degli escursionisti tirò un sospiro di sollievo e sorrise, mentre cominciava a seguire Ash e i suoi compagni.

"Già... meno male che c'eravate voi e quei Pokemon Rescuers!" affermò sollevata. "Vi devo ringraziare anche a nome di Jeremy e Lucas... se non era per voi, eravamo davvero nei guai!"

"Si figuri, mademoiselle, è stato un autentico piacere!" affermò Spighetto. "Ora, comunque, pensiamo a raggiungere il campo base dei Pokemon Rescuers. Non si preoccupi, sono sicuro che il suo amico è in buone mani!"

Mentre il gruppo di ragazzi si allontanava, non poteva vedere il gruppetto di Sewaddle e Pidove che osservava la scena, ben nascosti dalle fronde degli alberi... e che, non appena furono sicuri di non essere notati, si allontanarono per comunicare quanto avevano visto a chi sapevano bene...

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Circa un'ora dopo, i ragazzi si trovavano al campo base dei Pokemon Rescuers... un piccolo agglomerato di semplici ma funzionali edifici in legno, equipaggiati con tutto quello che ci si poteva aspettare da un gruppo di ranger specializzati in operazioni di salvataggio nelle terre selvagge. I tre escursionisti erano seduti su delle panchine in legno appena fuori dalla capanna dell'infermeria, con il biondo che presentava una corta ingessatura sulla caviglia, che andava da sotto il ginocchio fin quasi alla punta del piede, e stavano chiacchierando e scherzando tra loro, in modo da scaricare la tensione del momento. Per fortuna, tutto si era risolto con circa un mese di convalescenza per il ragazzo ferito, e soltanto un po' di spavento per i suoi compagni.

"Beh... se non altro, tutto è finito bene!" affermò Touko, tenendo in braccio la sua Petilil mentre, assieme al resto dei suoi compagni, osservava i tre ragazzi seduti accanto alla capanna. La Pokemon Erba stava accettando le carezze della sua allenatrice, sentendosi più sicura di sè ora che era riuscita a rendersi utile in una situazione così difficile... tuttavia, malgrado i ragazzi fossero cntenti di come fosse finita quell'avventura, si riusciva a percepire una certa preoccupazione nell'aria... e anche nell'atteggiamento dei due Pokemon Rescuers con cui Ash e i suoi compagni stavano parlando.

"Sì, questa volta si è risolto tutto per il meglio, più o meno..." affermò Davy. "Dobbiamo ringraziarvi per esservi offerti di aiutarci... ma perdonate, non ci siamo neanche presentati. Il mio nome è Davy... e lui è mio fratello minore, Virgil."

"PIacere di conoscervi." disse il Pokemon Rescuer dai capelli biondi tagliati più corti. Al suo fianco, si trovava ancora il grazioso Espeon che aveva dato una mano durante il salvataggio, e assieme a lui c'erano altri Pokemon che Ash e Misty conoscevano bene, ma per Touko e Spighetto erano completamente sconosciuti: uno di essi era un Jolteon, la cui pelliccia dalle punte acuminate emetteva di tanto in tanto qualche crepitio elettrico, e un aggraziato Leafeon che emetteva attorno a sè un gradevole profumo di fiori. Entrambi sembravano essere amici dell'Espeon di Virgil, e Ash non si sarebbe sorpreso di sapere che anche quelli erano Pokemon del Rescuer più giovane. "E vi ringrazio anch'io per averci aiutati. Avete reso il salvataggio molto più veloce."

"Di niente, figurati. Per noi è un piacere dare una mano!" affermò Ash, ridacchiando e aggiustandosi il berretto mentre Pikachu faceva un buffo saluto militare! "A proposito... io mi chiamo Ash Ketchum, e vengo da Biancavilla, nel continente di Kanto... e loro sono la mia fidanzata Misty, il mio migliore amico Pikachu, e i miei amici di Unima, Touko e Spighetto!"

"Piacere di conoscervi!" affermò Misty, inchinandosi mentre anche Touko e Spighetto facevano le loro presentazioni. "Quindi... mi pare di capire che qui ad Unima siete voi gli agenti preposti ad intervenire nel caso ci fosse un'emergenza... siete una sorta di protezione civile, giusto?"

"Sì, si può dire così... e in questi ultimi giorni, siamo stati piuttosto presi per il collo." ammise Davy, guardando verso la foresta al di là dell'alto steccato di legno che divideva il complesso dalla foresta selvaggia. "Sembra che in questo ultimo periodo si siano moltiplicati gli incidenti in cui Pokemon selvatici hano attaccato gli esseri umani senza apparente motivo. Si tratta per la maggior parte di Pokemon Erba, e per ora gli episodi si sono limitati a questa zona... ma questa è la prima volta che qualcuno rimane ferito sul serio."

"Siamo piuttosto preoccupati, devo ammetterlo..." continuò Virgil, accarezzando prima Jolteon e poi Leafeon. "E' cominciato da quando questa organizzazione di... liberatori di Pokemon, il Team Plasma, ha cominciato a dare notizia di sè. Alcuni Pokemon si sono fatti più aggressivi ed organizzati, quasi ci fosse qualcuno che li dirige e fa in modo che essi collaborano per attaccare le persone che passano di qui. Stiamo facendo delle indagini, ma ancora non siamo aprodati a nessun risultato, anche se siamo convinti che il Team Plasma sia coinvolto."

"Già... la cosa non stupirebbe nemmeno me..." affermò Touko, per poi spostare l'attenzione sulle Eevolution che zampettavano allegramente attorno a Virgil. "A proposito, quei Pokemon che hai con te sono davvero carini! Dove li hai presi, Virgil? Sono Pokemon del continente da cui vengono Ash e Misty, vero?"

"Esatto." rispose Misty. "Per l'esattezza, sono tutte forme evolute di un Pokemon chiamato Eevee, conosciuto per il fatto che il suo DNA instabile gli consente di evolvere in molti modi. Quelli che vedi, Touko, si chiamano Jolteon, di tipo Elettro... Espeon, di tipo Psico... e Leafeon, di tipo Erba. Ma ci sono ancora molti altri modi in cui Eevee può evolvere."

Virgil fece una breve risata a mezza bocca, tenendo in braccio il suo Leafeon, che chiuse gli occhi e si lasciò coccolare come un gattino sornione. "Sì, è vero... Eevee e le sue forme evolute sono sempre state i miei Pokemon preferiti, da quando sono riuscito ad uscire da una foresta in cui mi ero perso grazie al mio primo Eevee, che in quell'occasione era appena evoluto in un Umbreon." rispose. "Da allora, il mio sogno è sempre stato quello di aiutare mio fratello Davy nel suo lavoro, e adesso... beh, diciamo che sono in prova presso questa sede dei Pokemon Rescuers."

"E bisogna dire che non te la cavi male." affermò Davy, strizzando cordialmente un occhio al fratello minore. "Detto questo... ti ci vorrà ancora un po' prima di poterti considerare un Pokemon Rescuer a tutti gli effetti, quindi continua a lavorare sodo e cerca di migliorare le tue capacità, okay?"

"Ricevuto, capitano." disse Virgil con un sorrisetto ironico, strappando una breve risata a tutti quanti... Anche così, però, nessuno di loro poteva dimenticare che si trovavano di fronte ad un problema che forse era ancora più grande di quanto pensassero, e che molto presto avrebbero avuto di nuovo a che fare con il Team Plasma...

"Il Team Plasma... e ora questi attacchi di Pokemon." affermò tra sè Touko. "Mi chiedo che legame ci possa essere..."

"Peti?" chiese Petilil.

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Nel frattempo, nella zona più remota ed inesplorata del Bosco Girandola...

Due Pokemon dall'aspetto maestoso e regale, entrambi simili a cervi, ma di aspetto molto diverso l'uno dall'altro, si trovavano faccia a faccia, guardandosi solennemente... per quanto nella postura del più elegante dei due, un cervo dal mantello verde e dalle corna arrotolate, si potesse vedere un certo imbarazzo e senso di colpa.

Dopo essere rimasti per un po' a guardarsi, il cervo dal mantello blu metallizzato e dal corno a spada si fece avanti, e il suo compagno sospirò e abbassò ancora un po' la testa. "COBALION. SO COSA STAI PER DIRE. E TU SAI ANCHE COME LA PENSO IO A RIGUARDO. HO ESAGERATO QUESTA VOLTA, QUESTO LO RICONOSCO."

"E' PROPRIO DI QUESTO CHE DOBBIAMO PARLARE, VIRIZION." disse il cervo dal manto azzurro. "TROPPO A LUNGO LA DISCUSSIONE DI QUESTO PROBLEMA E' STATA POSPOSTA..."

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Pokemon: Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 22 - Iris, la bambina drago

Il Bosco Girandola, situato appena ad ovest della città di Zefiropoli, è un posto ancora misterioso e poco esplorato, e su di esso si narrano ancora molte leggende e si sentono numerose voci superstizione ed impaurite. Nei suoi meandri bui e silenziosi, dove gli uomini non sono ancora arrivati, i Pokemon prosperano senza che nessuno venga ad influenzare il loro ciclo vitale... ed è proprio in questo angolo di paradiso che Virizion, uno dei tre Pokemon conosciuti come i Sacri Spadaccini, aveva scelto la propria dimora, circondato dai suoi fedeli. Attento ed instancabile custode della calma e della pace di questo angolino di mondo, Virizion ha sempre fatto attenzione che nessuno turbasse l'equilibrio del Bosco Girandola, intervenendo personalmente quando riteneva che ci fosse bisogno di una rapida ed efficace decisione. E fino a quel giorno, era andato tutto bene... l'arrivo di quei tre escursionisti nel Bosco Girandola, e l'intervento di quelle persone, tra cui c'erano un paio di stranieri, stava mettendo Virizion di fronte ad una situazione imprevista... quanto era imprevisto il fatto che lui, adesso, si trovasse di fronte ai suoi due fratelli, Cobalion e Terrakion. Il leader dei Sacri Spadaccini, un maestoso cervo dal mantello blu-azzurro resistente come l'acciaio, con corna gialle scolpite in forma di fulmini, il muso bianco-azzurrino e la fronte nera, stava di fronte a Virizion, al centro di una grande radura dal terreno ricoperto di muschio e fiori. Un grande ciuffo di pelliccia bianca decorava il petto di Cobalion, e sulle giunture delle sue zampe si vedevano delle lame gialle dal bordo frastagliato. Aveva un'espressione nobile e composta, saggia e al tempo stesso severa, e si poteva chiaramente percepire che non approvava molto del comportamento di Virizion.

"VIRIZION. NOI, I TRE SACRI SPADACCINI, AVEVAMO CONVENUTO CHE NON AVREMMO PIU' CERCATO DI INTRAPRENDERE ALCUNA AZIONE NEI CONFRONTI DEGLI ESSERI UMANI." disse telepaticamente Cobalion, guardando dritto negli occhi il suo compagno. "TU, INVECE, IGNORANDO QUESTO NOSTRO ACCORDO, HAI MANDATO I POKEMON SOTTO LA TUA TUTELA CONTRO DELLE PERSONE LA CUI UNICA COLPA ERA QUELLA DI PASSARE TROPPO VICINO ALLA VOSTRA DIMORA. GIA' DA TEMPO HO AVUTO MODO DI VEDERE CHE LA TUA DISPOSIZIONE NEI CONFRONTI DELL'UMANITA' ERA SOSPETTA. ORA ME NE HAI DATO LA CONFERMA."

"ME NE RENDO CONTO, COBALION." affermò Virizion, accettando la critica. "PER QUELLO CHE PUO' VALERE, POSSO DIRE CHE NON AVEVO INTENZIONE DI FARE LORO DEL MALE, E MI RAMMARICA CHE UNO DI QUEGLI UMANI SIA RIMASTO FERITO. IL MIO SCOPO ERA SOLTANTO MANDARLI VIA, E FARE IN MODO CHE NESSUN UMANO OSASSE PIU' METTERE PIEDE NEL BOSCO GIRANDOLA. DA QUANDO GLI ESSERI UMANI HANNO CACCIATO IL TEAM PLASMA, GLI UNICI CHE HANNO PRESO A CUORE I PROBLEMI DEI POKEMON, TEMO CHE TEMPI BUI SI PROSPETTINO PER NOI..."

Il terzo membro dei Sacri Spadaccini, il massiccio Terrakion, annuì lentamente, comprendendo il punto di vista di Virizion, ma non condividendolo. Terrakion era un Pokemon che ricordava un enorme bovino dalle corna ricurve, lunghe come il braccio di un uomo e affilate come spuntoni. Il suo corpo era principalmente marrone e grigio, con varie sfumature sul dorso, sugli arti e sul corpo, una corta coda trianfolare e zoccoli duri come il cemento. Il suo muso era corto e dall'espressione forte ma bonaria, e la sua fronte era armata di corti spuntoni marroni scuri.

"CAPISCO QUELLO CHE VUOI DIRE, VIRIZION." disse Terrakion, la cui voce suonava potente e fiera anche in telepatia. "SPESSO GLI UMANI HANNO ABUSATO DEL NOSTRO AMBIENTE, CATTURANDO POKEMON IN MANIERA INDISCRIMINATA, E DISTRUGGENDO IL NOSTRO HABITAT PER FARE POSTO A SE' STESSI. MA NON SARA' OPPONENDOCI AD OGNI LORO AZIONE CHE RISTABILIREMO L'ORDINE. DOPO LA GUERRA DI TREMILA ANNI FA, CI ERAVAMO RIPROMESSI DI NON AVERE PIU' CONTATTI CON GLI ESSERI UMANI, E COSI' AVREMMO DOVUTO CONTINUARE A FARE."

"DETTO QUESTO, CREDO CHE I TEMPI STIANO CAMBIANDO, FRATELLI MIEI." disse Cobalion. "HO AVUTO QUESTO PRESENTIMENTO, DI RECENTE... SOFFIANO VENTI DI CAMBIAMENTO SU UNIMA, ED E' COMPITO NOSTRO ESSERE VIGILI AFFINCHE' QUESTO CAMBIAMENTO AVVENGA NEL MIGLIORE DEI MODI. AMMETTO CHE IO, PRIMA DI CHIUNQUE ALTRO, SONO STATO PREVENUTO E MALFIDENTE NEI CONFRONTI DELL'UMANITA', FINCHE' NON HO COMPRESO CHE NON ERA SOLO L'UMANITA' A DOVER FARE QUALCHE PASSO VERSO DI NOI. ANCHE NOI DOVEVAMO ESSERE APERTI AL DIALOGO NEI LORO CONFRONTI."

Virizion sospirò, chiaramente colpito dal discorso del maggiore dei suoi fratelli, ma ancora troppo sospettoso nei confronti dell'umanità per permettersi di abbassare del tutto la guardia. Aveva visto soffrire molti Pokemon per colpa degli eccessi dell'umanità, e fino a quel momento, soltanto i Saggi del Team Plasma erano riusciti a conquistarsi la sua fiducia...

"NON SO CHE DIRVI, FRATELLI MIEI." affermò alla fine, grattando il terreno muschioso con uno zoccolo. "IO... VORREI TANTO CHE QUELLO CHE DITE VOI SIA VERO. MA NON POSSO FIDARMI PIU' DEGLI ESSERI UMANI, DOPO QUELLO CHE HANNO FATTO A ME E AI POKEMON SOTTO LA MIA PROTEZIONE. PERDONATEMI. HO BISOGNO DI RIFLETTERE SULLE VOSTRE PAROLE."

"FAI PURE, VIRIZION." affermò Terrakion con un cenno affermativo del capo. "SPERO CHE IN CUOR TUO TU RIESCA A TROVARE LE RISPOSTE CHE TI PERMETTERANNO DI CALMARE IL TUO CUORE."

Virizion annuì rispettosamente, con un accenno di malinconia, ai suoi fratelli, e si immerse nella folta vegetazione, scomparendo al suo interno con un quieto fruscio. Cobalion e Terrakion restarono al loro posto, osservando il loro compagno che si dileguava senza lasciare tracce, in silenzio. Terrakion sospirò e si voltò verso il suo compagno, visibilmente preoccupato. Cobalion notò che non era da Terrakion mostrarsi ansioso... era sempre stato il più allegro e spensierato dei tre Sacri Spadaccini, quindi ogni volta che si mostrava così meditabondo, voleva dire che il problema era serio... "DETTO QUESTO, NON POSSO NEGARE CHE VIRIZION ABBIA LE SUE RAGIONI, FRATELLO COBALION." affermò. "GLI ESSERI UMANI HANNO LE LORO COLPE ANCHE LORO, PER QUANTO NON CONDIVIDA I SUOI METODI. COME PENSI CHE SI POSSANO RICONCILIARE LE DUE PARTI?"

"ANCORA NON LO SO PER CERTO, FRATELLO MIO." disse Cobalion mestamente. "PER ADESSO, VOGLIO AVERE FIDUCIA NELLA MIA CONVINZIONE CHE QUESTO... CAMBIAMENTO CHE HO PERCEPITO SI VERIFICHI, E SIA IN POSITIVO."

"ANCH'IO SPERO CHE TU ABBIA RAGIONE, COBALION. LO SPERO DAVVERO." affermò Terrakion, invidiando tra sè la fiducia che il Pokemon Leggendario Lotta / Acciaio aveva nell'umanità...

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Ash e i suoi compagni avevano passato la notte nell'accampamento dei Pokemon Rescuers, dormendo in alcune brandine messe su all'ultimo momento che Davy e Virgil avevano preparato per loro dopo una cena a base di minestra, formaggio e noci, consumata sotto le stelle. Per Ash e i suoi compagni non era certo stato un problema... dopo aver dormito nei sacchi a pelo, per terra, per così tanto tempo, anche una brandina in una capanna di legno era una sistemazione più comoda, e i quattro ragazzi furono in grado di godersi una lunga notte di sonno, per poi svegliarsi alle prime luci dell'alba. In quel momento, stavano salutando i due Pokemon Rescuers che avevano incontrato il giorno prima, facendo loro gli auguri per il futuro.

"Beh... dobbiamo ringraziarvi per averci dato una mano, Davy... Virgil..." disse Touko, stringendo la mano ai due fratelli. Assieme a Virgil c'erano anche il suo Espeon e il suo Leafeon, che sembravano essere venuti appositamente per salutare i ragazzi e fare loro gli auguri. "Spero che ci potremo vedere ancora, in futuro... magari in condizioni un po' più favorevoli!"

"Certamente. Anzi, dobbiamo ringraziarvi anche noi per esservi offerti di darci una mano." disse Davy, mentre lui e Virgil accompagnavano il quartetto oltre la delimitazione del campo base. Poco fuori dall'accampamento, si trovava una stradina sterrata che, stando alle indicazioni dei due fratelli, portava in una regione più esterna e più sicura del Bosco Girandola, dove non avrebbero corso il rischio di essere attaccati dai Pokemon selvatici, e avrebbero potuto allenare i loro Pokemon a piacimento. "Allora, seguite la strada fino a che non raggiungerete la biforcazione. Ci dovrebbe essere un cartello indicatore, se non è stato divelto da qualche Pokemon selvatico in vena di scherzi... in ogni caso, dovete proseguire verso destra per andare verso Austropoli. Ma prima di raggiungere Austropoli dovrete fare ancora qualche giorno di cammino... e dovrete attraversare il Ponte Freccialuce, il ponte più grande e spettacolare della regione di Unima."

"Lì, vi consiglio di prendervi il vostro tempo per ammirare il panorama." continuò Virgil. "Ci sono stato già alcune volte, durante i miei viaggi, ed è sempre uno spettacolo suggestivo!"

"Grazie del suggerimento, Virgil. Sono sicuro che resteremo tutti molto impressionati." disse Spighetto con un elegante inchino. "A questo proposito... quel ragazzo ferito che avete portato qui, come sta? Non è grave, spero."

"No, per niente. Più che altro è stato lo spavento." li rassicurò Davy. "Una caviglia rotta, ma a parte questo niente. Gli abbiamo messo un'ingessatura, e dovrebbe riprendersi completamente in un mesetto."

Misty sorrise leggermente e annuì, contenta che quella situazione si fosse risolta per il meglio. "Bene, questo ci fa piacere. Allora... grazie ancora di tutto, amici, e speriamo di rivedervi presto!"

"Lo stesso vale per me!" disse Ash. "Grazie di tutto, e a presto!"

"Pika pika!" esclamò Pikachu, stringendo la mano in segno di intesa ora ad Espeon, ora a Leafeon. Lentamente, la squadra salutò i due Pokemon Rescuers e riprese il cammino, voltandosi di tanto in tanto verso il campo base finchè quest'ultimo non fu scomparso all'orizzonte, e i cinque amici si ritrovarono di nuovo in viaggio attraverso la suggestiva foresta.

"Beh, alla fine, anche questa è stata un'avventura a lieto fine." commentò Ash, sistemandosi lo zaino sulle spalle e prendendo in braccio Pikachu, per poi indicare la strada davanti a loro con determinazione. "Perfetto... quindi, la nostra prossima fermata sarà il Ponte Freccialuce, eh? Sono davvero curioso di vederlo, e voi?"

"Beh, io ho già letto diverse cose su di esso." affermò Spighetto. "Tuttavia, nessun libro può sostituire l'esperienza fatta in prima persona, quindi posso dire che anch'io sono impaziente di vedere il Ponte Freccialuce. E voi, mademoiselles?"

"Non c'è neanche bisogno di chiederlo, Spighetto! Anche a me piace vedere nuove cose come ad Ash!" rispose Misty. "Ora, spero soltanto che Ash non si faccia prendere dall'entusiasmo come fa di solito..."

Misty non aveva neanche finito di parlare, che Ash cominciò a distanziare il gruppetto, fischiettando tra sè un allegro motivetto e incitando i suoi compagni di squadra a seguire lui e Pikachu! Anche il topolino elettrico cercava di spronarli a fare più veloci, voltandosi e agitando le zampette verso di loro.

"Pikachu pi! Pika pika, chuuuu!" squittì allegramente. Misty sospirò rassegnata ed ironica, e le due ragazze e Spighetto accelerarono un po' il passo per stare dietro ai loro entusiasti compagni di squadra!

"Beh, non posso certo biasimare Ash per il fatto che è così eccitato!" affermò Touko. "Anch'io, se andassi in un altro continente, non vedrei l'ora di vedere tutto quello che può offrire! In effetti, mi piacerebbe andare a Kanto, quando ne avrò la possibilità!"

"Bene, allora io ed Ash saremo lieti di raccontarti tutto quello che c'è da sapere di Kanto!" rispose Misty, andando a passo di jogging. "Ma per adesso, credo che sia meglio risparmiare il fiato per correre e stare dietro ad un certo allenatore troppo entusiasta! Hehehee... cosa deve fare una fidanzata!"

Touko rise della battuta, per poi affrettarsi a sua volta dietro ad Ash mentre il Bosco Girandola scorreva attorno a loro...

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Il viaggio era stato abbastanza tranquillo, almeno per quella mattina. Non c'erano stati attacchi di Pokemon selvatici, e nessuno aveva cercato di ostacolarli... il che aveva permesso ai quattro di fermarsi in una radura per mangiare e far fare un po' di allenamento ai loro Pokemon. Misty, in particolare, aveva voluto approfittare di una piccola pozza d'acqua che si trovava nelle vicinanze per far fare un po' di pratica ai suoi Pokemon d'Acqua di Unima. I suoi Alomomola, Basculin e Panpour erano già in acqua e stavano provando le loro mosse, seguendo le direttive di Misty su come fare per migliorare i loro attacchi.

"Okay... Alomomola, adesso prova ad usare il tuo Acquagetto." disse Misty al pesce luna rosa, che prese fiato e scagliò un potente e rapido getto d'acqua contro una roccia affiorante. L'attacco colpì, ma non fece più che scheggiare un po' la pietra... e quando Basculin sospirò e scosse la testa, per poi tentare la stessa mossa lui stesso, finì per aprire una profonda crepa nel piccolo scoglio affiorante. "Hmm... mi pare di capire che Basculin sappia già usare molto meglio Acquagetto... o magari Alomomola non ci mette la stessa forza."

"Alomo..." sospirò il pesce luna rosa con espressione desolata, mentre Basculin storceva il naso e borbottava qualcosa che effettivamente fece scattare Alomomola. "Alomo? Momola!"

"Bassssculin..." borbottò il piranha dall'espressione burbera, squadrando il suo compagno di squadra con espressione di rimprovero. I due Pokemon d'Acqua si guardarono in cagnesco, andando l'uno davanti all'altro per sfidarsi... e fu soltanto perchè Misty e Panpour si intromisero che i due non vennero alle mani.

"Panpour!" esclamò la scimmietta azzurra, spingendo via Basculin, che grugnì infastidito e restituì uno sguardo irritato.

"Smettetela, voi due! Non è il caso di prendervela l'uno con l'altro!" esclamò Misty. "Basculin, non era il caso di prendere in giro Alomomola perchè il suo attacco Acquagetto non è forte come il tuo! E anche tu, Alomomola, non abboccare all'esca come uno sciocco! Lui lo faceva apposta per provocarti!"

"Momo!" esclamò Alomomola in segno di protesta. "Alomomola momo mola!"

"Pan?" chiese Panpour, sfregandosi la fronte dubbioso. "Panpour pan, pan!"

"Hmm... mi pare di capire che Alomomola non sia molto interessato a combattere, dico bene?" chiese Misty, guardando poi il pesce luna rosa in segno di conferma. Alomomola annuì lentamente, confermando le supposizioni di Misty, e Basculin grugnì in segno di disapprovazione... per poi restare un po' stupefatto quando Misty accarezzò Alomomola sulla testa, parlandogli con aria comprensiva. "Beh, se non vuoi combattere, non te lo chiederò di certo. Dopotutto, mi sembra di capire che i Pokemon della tua specie sono più adatti a curare i Pokemon feriti che non a combattere loro stessi. Tuttavia, Alomomola, è il caso di farlo comunque un po' di allenamento, in modo che se per caso dovessi essere costretto a combattere, non ti ritroveresti del tutto indifeso."

"Momo?" chiese il pesce luna, un po' rammaricato. Tuttavia, si convinse che la sua allenatrice aveva le sue ragioni, e anche se di mala voglia, si decise a ritornare al suo allenamento, mentre Basculin annuiva e sghignazzava soddisfatto tra sè. Misty sospirò, vedendo i due che si stuzzicavano a vicenda, e accarezzò la testa di Panpour.

"Beh, Panpour, lascia che te lo dica... sarai il più piccolo della mia squadra, ma sei sicuramente più maturo di questi due!" affermò, mentre la scimmietta azzurra annuiva con fare un po' vanitoso. Un po' più in là, Ash e Spighetto stavano aiutando i Pokemon di Touko ad allenarsi... e in particolare, stavano cercando di aiutare il suo Pidove e il suo Karrablast, che non avevano visto azione da un po', a non arrugginirsi. Il Deerling di Ash e il Dwebble di Spighetto stavano facendo da sparring partner, e ne stavano approfittando per fare un po' di pratica a loro volta. Per il momento, sembrava che l'allenamento stesse andando bene, almeno per Pidove, che stava imparando ad usare al meglio le mosse di cui era dotato, e stava mettendo facilmente all'angolo il Deerling di Ash. Un potete attacco Raffica colse di sorpresa il Pokemon cerbiatto, che venne sollevato da terra per un breve tratto e atterrò disordinatamente ad un lato della radura, per poi rialzarsi e scuotere la testa. Ash e Pikachu corsero a vedere se Deerling stava bene, e il Pokemon cerbiatto annuì energicamente, battendo uno zoccolo per terra come per dire che ci sarebbe voluto ben altro per metterlo a terra.

"Comunque, non strafare, Deerling." lo consigliò Spighetto. "Ricorda che anche tu hai cominciato a combattere seriamente solo da poco, e devi ancor sviluppare la tua resistenza e la tua forza d'attacco. Quindi, non fare più di quanto ti senti, e..."

"Pika pika?" esclamò Pikachu, indicando una roccia vicina. Quando Ash e i suoi compagni di viaggio, chiedendosi cosa avesse visto il topolino giallo, si voltarono verso la roccia, videro che dietro di essa si nascondeva quello che sembrava essere una strana creatura... una palla di folto pelo viola acceso, legato in due codini ai lati, che se ne restava acquattato dietro una roccia e sembrava stare osservando il quartetto di allenatori con curiosità. Ash sbattè gli occhi e si avvicinò con prudenza all'essere, che sembrò ritirarsi ancora di più dietro la roccia mentre Ash tirava fuori il suo Pokedex per capirci qualcosa di più.

"Che strano Pokemon... che cosa sarà mai?" si chiese Ash. Sullo schermo del suo Pokedex, sorprendentemente, apparve un essere completamente diverso da quello che si nascondeva dietro la roccia... sembrava una vivace lucertolina che stava in piedi sulle zampe posteriori, ricoperta da squame verdi-grigie e con un paio di zanne piatte che fuoriuscivano dagli angoli della bocca. Aveva una crestina di colore verde scuro sulla testa, e grandi occhi dalla pupilla rossa, mentre le sue zampe sembravano piuttosto piccole rispetto al corpo, con corte dita dotate di piccoli artigli. In altre parole, non c'era nessuna somiglianza con la creatura che si nascondeva dietro il masso!

"Axew, il Pokemon Zanna. Tipo Drago." disse il computer portatile. "Piccolo ma energico, marca il suo territorio graffiando la corteccia degli alberi con le sue zanne, che ricrescono se si usurano, dicentano sempre più affilate e potenti."

"Cosa?" esclamò Ash, scuotendo il suo Pokedex con aria confusa. "Un momento, non è questo il Pokemon che ho davanti! Che succede, il Pokedex si è guastato?"

"Può essere... aspettate che provo a darci un'occhiata io..." disse Touko, scannerizzando a sua volta l'essere che avevano davanti. Anche Misty e i suoi Pokemon d'Acqua si erano avvicinati spinti dalla curiosità... e il Pokemon che avevano davanti non sembrava in alcun modo interessato a farsi vedere! La ragazzina castana attese che il Pokedex avesse finito... e poi, con sua grande sorpresa, anche lei vide apparire l'immagine di Axew sul suo schermo, con tanto di spiegazione che seguì un istante dopo!

"Eh?" si chiese Touko con evidente stupore. Poi, scosse la testa e decise che voleva vederci chiaro. "Okay, adesso basta! Voglio vedere io che razza di Pokemon è questo, santi numi! Non è possibile che due Pokedex si sbaglino!"

"Hey! Io non sono un Pokemon, per tua norma e regola!" esclamò un'acuta vocetta femminile proveniente da dietro la roccia! Fu allora che Touko e gli altri si accorsero, con loro grande stupore, che quella che loro credevano essere una grossa massa di pelo erano in realtà i lunghi e spettinati capelli di una bambina di circa dieci o undici anni con la pelle scura e con addosso un vestito giallo chiaro con il colletto e l'orlo delle maniche rosa, pantaloni bianchi lunghi fin sotto al ginocchio , e scarpette bianche e rosa, oltre che un grosso fiocco rosa legato in vita. Aveva un aspetto davvero inusuale, grazie anche a quell'enorme massa ribelle di capelli che portava legati in due code laterali e in una più piccola dietro di sè, e in effetti dava l'impressione di una ragazzina selvaggia che non doveva sapere molto della civiltà...

La ragazzina selvaggia si mise a posto i capelli come meglio poteva... e nello stesso momento, un piccolo Pokemon sbucò fuori all'improvviso da essi, guardando il gruppo con curiosità - un Pokemon dello stesso tipo di quello che era apparso sui Pokedex di Ash e di Touko. "Axew?" esclamò la creaturina, per poi scendere giù dai capelli della bambina e mettersi a curiosare attorno al gruppo di allenatori, guardandoli da tutti i lati e annusando.

"Ah, ecco perchè il Pokedex faceva vedere quel Pokemon..." disse Misty. "Scusa, piccola, per un attimo abbiamo davvero pensato che fosti un Pokemon sconosciuto! Io e il mio ragazzo non siamo di Unima, e non conosciamo i Pokemon che vivono da queste parti."

"A proposito, il mio nome è Ash Ketchum... e lei è la mia fidanzata, Misty." disse Ash, presentandosi. "E... questo Pokemon che è con me è il mio migliore amico, Pikachu! E poi ci sono i miei compagni di viaggio, Touko e Spighetto!"

"Siamo molto contenti di conoscerti!" esclamò Touko, strizzando un occhio. "Io sono Touko, e sono un'allenatrice di Pokemon alle prime armi, anche se ho già due Medaglie. Sto viaggiando con Ash e Misty in modo che loro mi facciano da mentori!"

"Il mio nome è Spighetto, e sono un intenditore di Pokemon." si presentò educatamente il ragazzo dai capelli verdi. "Gestisco la Palestra di Levantopoli assieme ai miei fratelli, ma al momento sono in viaggio con Ash, Misty e Touko. Sono rimasto molto colpito dalle loro tecniche e dalla loro intesa durante lo scontro che hanno sostenuto con me e i miei fratelli, quindi per il momento sto viaggiando con loro per imparare qualcosa di più che mi aiuti nel mio lavoro di intenditore. Très jolie, mademoiselle!"

"Pika pika!" esclamò Pikachu, alzando una mano per salutare la misteriosa bambina, un attimo prima che Axew si avvicinasse a lui e cominciasse ad annusarlo. Un po' interdetto, il roditore giallo si ritrasse... solo per essere preso in braccio dalla bambina dalla pelle scura, che cominciò a coccolarlo come niente fosse!

"Aaaah, che carino! E' adorabile da morire!" esclamò la bambina dai lunghi capelli, toccando le guance rosse di Pikachu con un dito senza badare alle scosse che lui rilasciava! "Non credevo che negli altri continenti vivessero dei Pokemon così adorabili!"

"Pikaaa..." borbottò imbarazzato il topolino elettrico, dimenandosi lievemente nella presa della nuova arrivata mentre Axew guardava verso di lui con espressione divertita! Ash si grattò la guancia e ridacchiò, non sapendo bene come comportarsi di fronte a quella ragazzina - era simpatica, almeno come primo impatto, ma aveva dei modi di fare che lasciavano spiazzati lui e i suoi compagni...

Finalmente, dopo averlo coccolato a sufficienza, la bambina dalla pelle scura appoggiò Pikachu per terra, dove tornò ad essere oggetto della curiosità di Axew, con suo leggero imbarazzo. "Bene... ma non mi sono neanche presentata io!" esclamò la ragazzina, schiarendosi poi la voce. "Il mio nome è Iris, e vengo dal Villaggio dei Draghi, nella zona nord di Unima! Piacere di conoscervi, tutti quanti!"

Quel nome e la menzione del Villaggio dei Draghi fecero scattare nella mente di Ash e Misty dei ricordi recenti, di quando loro due, assieme al loro gruppo di amici, avevano affrontato il Team Rocket e il Team Vicious. Subito dopo la Battle Frontier, il torneo che le Leghe Pokemon di Kanto, Johto, Hoenn e Sinnoh avevano organizzato per attirare in trappola il Team Vicious, Ash aveva sostenuto la prova della Tana del Drago, nella città natale di Lance. E non solo aveva già sentito il nome di Iris, identificata come una delle candidate che avevano superato più brillantemente il test... ma anche quello del Villaggio dei Draghi, il luogo dove un antico popolo proveniente da Johto si era insediato dopo essere stato sradicato dal suo paese d'origine, e avea cercato di mantenere vive le proprie tradizioni.

"Il... Villaggio dei Draghi, dici?" chiese Touko, altrettanto stupita. "Ma certo, ne ho sentito molto parlare! E' dove vengono cresciuti ed addestrati molti Pokemon Drago, non è vero? Vengono tenuti in piena libertà, e gli allenatori fanno praticamente tutto al loro fianco!"

"Esatto! E' proprio da lì che vengo!" esclamò Iris con percettibile orgoglio. "Ho iniziato a viaggiare per Unima per completare la mia iniziazione come allenatrice di Pokemon Drago... e Axew, il Pokemon che è con me, mi è stato affidato dall'anziana del mio villaggio, quando il suo uovo si era schiuso soltanto da qualche giorno, in modo che io lo aiutassi a diventare forte! Ma... ovviamente ho anche qualche altro Pokemon Drago con me!"

"Vediamo se indovino." affermò Misty, strizzando un occhio con fare arguto. "Hai anche un Dratini, ho indovinato?"

Iris sbattè gli occhi meravigliata mentre si voltava verso la Capopalestra dai capelli rossi. "Beh... in realtà è già un Dragonair da qualche giorno. Ma... come hai fatto ad indovinare che ne ho uno?" chiese.

"Beh... a questo credo di poter rispondere io." affermò Ash, attirando su di sè l'attenzione dei ragazzi di Unima. "Vedi, Iris... un po' di tempo fa, io ho superato la prova della Tana del Drago ad Ebanopoli, e mi è stato fatto il tuo nome! Avevi superato la prova prima di me, quindi... immagino che tu abbia ricevuto un Dratini dal vecchio saggio, giusto?"

"Axew, axew!" esclamò il piccolo Axew, impressionato. Anche Iris non potè fare a meno di annuire, per poi fare una breve risata divertita.

"Hahaa, che coincidenza! Quindi abbiamo superato entrambi la prova, eh? E dire che all'inizio non mi sembravi un granchè come allenatore!" affermò, facendo scendere un gocciolone di sudore dalla testa del ragazzo. Misty, Touko e Spighetto ridacchiarono sommessamente, e Pikachu alzò le spalle come per dire che a quel punto, Ash avrebbe dovuto essere abituato a questi piccoli equivoci...

"Ehm... no, in realtà anch'io ho sostenuto quella prova e ho ricevuto un Dratini... che poi è diventato un Dragonair, ma al momento non ce l'ho con me..." spiegò Ash. "Ma a parte questo... che altri Pokemon hai, Iris?"

"Hehehee... sarò lieta di mostrarteli!" disse la ragazzina, tirando fuori altre due Pokeball e facendole aprire con un gesto della mano che mostrava già una certa esperienza, malgrado la giovane età. "Okay, ragazzi, venite fuori! Ash, ti presento il mio Dragonair e il mio Deino!"

Con un verso simile ad un canto melodico, un Pokemon Drago simile ad un aggraziato serpente dalle squame blu cobalto e dal ventre bianco, lungo e lanciato, con occhi castani e splendenti, e un piccolo corno bianco sulla fronte. La sua testa era decorata da due piccole ali bianche e piumate, mentre sul collo portava una piccola perla blu splendente, e ne aveva altre due sulla punta della coda. In effetti, sembrava una versione più grande e più elegante di un Dratini.

Subito dopo, al suo fianco apparve un altro Pokemon Drago che invece Ash e Misty non avevano mai visto: piccolo e tozzo, era un quadrupede dalle zampe corte ricoperto da fini squame blu e la coda che terminava in un troncone. Dalle spalle in su, il suo corpo era coperto da una folta, disordinata pelliccia nera che creava una sorta di parruccone sulla sua testa, nascondendogli gli occhi, e la sua testa, posta alla fine di un collo corto e sottile, era occupata per buona parte da una bocca larga e dotata di minuscoli dentini affilati. Aveva un piccolo corno nero che spuntava dalla sommità del cranio, e delle scaglie viola sbirciavano qua e là tra la sua folta peluria.

"Aaaaaair..." esclamò Dragonair con voce melodica.

"Deino!" Il draghetto dalla pelliccia nera emise un ringhio acuto, mentre voltava la testa di qua e di là, apparentemente alla cieca, e annusava l'aria attorno a sè. Inutile dirlo, tutti e quattro gli allenatori erano alquanto stupiti ed impressionati - e Touko non perse tempo a tirare fuori il suo Pokedex, puntandolo prima verso il draghetto nero.

"Wow, che bei Pokemon! Sono davvero curiosa di saperne di più..." disse la giovane esordiente, ascoltando con attenzione la spiegazione che arrivò un attimo dopo.

"Deino, il Pokemon Impeto. Tipo Buio / Drago." spiegò l'enciclopedia elettronica. "Completamente cieco, ha il vizio di mordere tutto, e cerca di mangiare qualsiasi cosa gli si pari davanti. Estremamente impulsivo e combattivo, è pericoloso avvicinarlo senza cautela."

"Ehm... in tal caso cercherò di starmene ad una certa distanza. Ci tengo alle mie mani, sapete com'è..." ironizzò Touko, mentre il draghetto nero, dopo aver annusato un po' Pikachu, Ash e Misty si metteva a mangiare voracemente l'erba e il muschio che coprivano il terreno. La ragazzina castana puntò poi il suo Pokedex verso Dragonair, che restava dignitosamente fermo ed immobile al suo posto e sembrava voler dare agli altri allenatori il tempo di guardarlo per bene... ma la spiegazione che Touko stava aspettando non arrivò, e il Pokedex non inviò altro che un segnale di statico. Con un'espressione di imbarazzo sul viso, la ragazzina si rimproverò di essersi dimenticata che, almeno per il momento, il suo Pokedex non aveva registrati che i Pokemon di Unima. "Ugh... accidenti, dimenticavo che il mio Pokedex non è aggiornato."

"Aspetta, Touko... ci penso io ad esaminarlo per te." propose Ash, puntando il suo Pokedex verso Dragonair, che restava fermo lì con estrema pazienza.

Come da programma, il piccolo congegno elettronico si attivò e mostro l'immagine dell'elegante Pokemon Drago sullo schermo. "Dragonair, il Pokemon Drago. Tipo Drago. Pokemon etereo che emana un'aura di tranquillità e ha la capacità di mutare il clima. Accumula un'enorme quantità di energia all'interno del suo corpo, che usa per controllare il tempo atmosferico e affrontare i nemici."

"Davvero una bella squadra di Pokemon Drago, Iris. I miei complimenti." disse Spighetto, chinandosi verso Axew per accarezzarlo. "E devo ammettere che, anche se li ho appena incontrati, i tuoi Pokemon danno una gradevole sensazione. Un gusto dolce con giusto un sospetto di speziato che non fa mai male, anche se al momento l'aroma non è molto ben definito. Ma c'è tempo per fare sì che il sapore diventi più corposo e consistente, quindi direi che come inizio ci siamo."

"Ehm..." Iris si lasciò sfuggire un gocciolone di sudore dalla fronte, spiazzata davanti al vocabolario culinario di Spighetto... "Beh, diciamo che cerco di fare tutto quello che posso. E questo viaggio mi sarà sicuramente utile per rafforzare la mia squadra e diventare un'allenatrice più completa!"

"Ma... visto che stai viaggiando, non dovresti avere un po' di equipaggiamento in più?" chiese Misty, notando che lo zaino di Iris era davvero piccolo per una che stava facendo un viaggio con i suoi Pokemon. "Voglio dire, non credo che in quello zaino ti stiano, che so, sacco a pelo, kit di pronto soccorso, cibo in scatola..."

Iris alzò le spalle. "Oh, io non ho bisogno di queste cose." affermò con un certo orgoglio. "Da quando ho cominciato ad allenare Pokemon, ho sempre vissuto all'aperto, e ho imparato molte cose. Come distinguere le piante commestibili, come curarmi da sola nel caso abbia qualche incidente, come trovare riparo... diciamo che per queste cose, me la so cavare da sola, modestia a parte!"

Touko annuì, impressionata dall'indipendenza che Iris stava mostrando. Certo, anche lei era ormai abituata a viaggiare, ma Iris era più piccola di lei, e già dimostrava di essere molto più smaliziata e sicura di sè. Tra l'altro, al contrario di Touko, lei sembrava già avere il suo obiettivo e sapere come raggiungerlo... Ma proprio quando Touko stava per lodare Iris per le sue capacità, un'altra Pokeball chiusa cadde accidentalmente dalla cintola della bambina dalla pelle scura e atterrò con un acuto suono metallico ai piedi di Iris, che sembrò perdere di colpo gran parte del suo entusiasmo, e guardò la Pokeball con aria desolata. Ash, Misty e Spighetto guardarono a loro volta verso la sfera che rotolò per un breve tratto sul terreno prima di fermarsi.

"Ah... hai un altro Pokemon, Iris?" Chiese Ash incuriosito. Pikachu notò subito, però, che anche gli altri Pokemon si Iris si erano un po' incupiti - Deino aveva smesso di ingozzarsi di erba, e Dragonair aveva abbassato un po' lo sguardo. Soltanto Axew sembrava spensierato - del resto, come Iris aveva detto, era un cucciolo - e continuava senza troppi problemi a cercare di convincere Pikachu a giocare con lui.

Iris esitò un attimo prima di rispondere, e Misty ebbe l'impressione che la piccola allenatrice di Pokemon Drago stesse cercando le parole giuste. "Ehm... in effetti sì, Ash... ma se devo essere sincera, è un Pokemon con il quale ho qualche problema ad intendermi." affermò. "E non è neanche un Pokemon Drago, a dire la verità."

Spighetto ci pensò un po' su, poi si schiarì la voce e cercò di dare una mano come poteva. "Beh, mademoiselle Iris... se vuoi, posso cercare di dare io un'occhiata a quel Pokemon." propose. "Noi intenditori di Pokemon abbiamo appunto il compito di valutare la compatibilità tra un allenatore e i suoi Pokemon, e magari di offrire qualche utile consiglio per migliorarla. Spero che per te non sia troppo un disturbo se ti chiedo se puoi mostrarmi il tuo Pokemon, Iris..."

La bambina dalla pelle scura sospirò e sembrò pensarci su, per poi guardare verso Deino e Dragonair. Il Pokemon Drago dall'aspetto serpentino sembrò pensarci su per un attimo, poi fece ad Iris un cenno affermativo, e con questo la ragazzina del Villaggio dei Draghi si convinse a parlare di questo problema ai ragazzi. Del resto, avevaprovato a risolverlo da sola e non c'era mai riuscita. Forse chiedere aiuto non sarebbe stata poi una cattiva idea.

"E va bene..." disse Iris, raccogliendo la sua Pokeball e poi facendo uscire il Pokemon che vi risiedeva. Aveva l'aspetto di una tozza, enorme e muscolosa talpa bipede, con una corta pelliccia di colore marrone scuro, quasi nero, e delle macchie rossastre simili a segni d'artigli ai lati della testa, sulle ginocchia e sul ventre prominente. Il suo muso era bianco ed affusolato con un nao rosa tondeggiante e delle strisce rosse sulle guance che servivano a dargli un'aria da guerriero, e le sue zampe anteriori terminavano con dei grossi artigli di metallo dal bordo seghettato, che davano l'impressione di essere affilati come rasoi! La testa era protetta da un grande corno metallico seghettato, e alla fine, il Pokemon dava l'impressione di essere un combattente formidabile... ma il fatto che, non appena uscito dalla Pokeball, non fece altro che voltare le spalle a tutti e sedersi a zampe incrociate non fece molto per confermare le impressioni iniziali. Iris sospitò, ormai abituata ad uno scenario come quello, e si voltò nuovamente verso i ragazzi. "Ecco... lui è il mio Excadrill, ed è stato il mio primo Pokemon. Siamo diventati amici quando lui era ancora un Drillbur. L'ho incontrato nella foresta attorno al Villaggio dei Draghi, che stava rubando del cibo ad una famiglia di Patrat... così l'ho sfidato per impedirglielo, ma lui mi ha battuta. Un giorno, però, sono riuscita a giocarlo e l'ho intrappolato in un groviglio di liane... dopodichè l'ho liberato e da allora abbiamo cominciato ad andare d'accordo e a combattere assieme."

"Beh... diciamo che anche io e Pikachu non andavamo troppo d'accordo all'inizio, quindi... posso capire, ci sono passato anch'io!" affermò Ash.

"Axew?" chiese il draghetto a Pikachu, come se chiedesse conferma, e Pikachu rispose incrociando le braccia e annuendo saggiamente.

"Diciamo pure che tu e Pikachu non vi sopportavate, all'inizio!" ironizzò Misty, ricordando bene quel giorno che aveva cambiato per sempre le vite di tutti e tre... Ash fece una faccia imbarazzata, facendo ridacchiare un po' anche Iris, che poi proseguì la sua storia.

"Io e Drillbur cominciammo ad allenarci e a combattere assieme, e ben presto diventammo talmente forti che nessuno dei miei coetanei riusciva a batterci in uno scontro di Pokemon, tanto più che Drillbur presto diventò Excadrill..." riprese. "Finchè un giorno, alle finali di un piccolo torneo organizzato dagli anziani del nostro villaggio, non mi sono trovata ad affrontare Aristide, il miglior allenatore di Pokemon Drago di Unima. Pensavo che io ed Excadrill avremmo vinto, e invece... lo Haxorus di Aristide ci ha spazzati via senza neanche fare fatica."

"Ahia... sì, capisco... essere sconfitti in maniera così netta può lasciare il segno..." affermò Touko, ricordando la propria sconfitta per mano di Aloè e dei suoi Herdier e Watchog. Anche lei era rimasta scioccata dalla facilità con cui la Capopalestra di Zefiropoli aveva sopraffatto lei ed Ash. "E quindi... da allora Excadrill è rimasto così?"

Iris sospirò. "Sì, è così..." affermò, mentre Ash usava nuovamente il suo Pokedex per vedere che informazioni poteva dargli su Excadrill.

"Excadrill, il Pokemon Sottoterra. Tipo Terra / Acciaio." arrivò poco dopo la risposta del Pokedex. "I suoi artigli si sono irrobustiti diventato d'acciaio, e possono scavare in una lastra di metallo. Costruisce tane labirintiche a circa un centinaio di metri sotto terra, aprendo a volte dei buchi nei tunnel della metropolitana."

Spighetto si avvicinò con cautela ad Excadrill, prima guardandolo e cercando di parlargli da una certa distanza in modo da stabilire l'inizio di un rapporto con lui... ma il Pokemon simile ad una talpa gigante non mostrò alcuna reazione, e restò rannicchiato su sè stesso, tenendo le braccia conserte e alzando appena un po' lo sguardo. Stando bene attento a non sembrare troppo invadente, Spighetto si avvicinò un po' ad Excadrill e lo accarezzò sulla testa, ottenendo in cambio appena un cenno di riconoscimento. Dopo qualche secondo, che Spighetto impiegò osservando con attenzione il Pokemon talpa e cercando di stabilire un po' di contatto, il ragazzo dai capelli verdi annuì, un po' pensieroso.

"Sì, in effetti mi rendo conto che questo Pokemon ha qualche problema... il suo gusto è amaro, con un tocco di acidulo, e si sente che ancora non si è fatto una ragione di quella sconfitta che ha subito." affermò il giovane intenditore di Pokemon. "Non è una cosa che si possa risolvere così facilmente, in quello che si dice quattro e quattr'otto. Ci vorrà del tempo per capire qual è il problema di Excadrill e cercare un modo di fargli ritrovare la sicurezza. Un lavoto che credo richiederà pazienza e costanza."

"Sì, immagino..." affermò Iris, raggiungendo a sua volta Excadrill e accarezzandolo malinconicamente sulla testa. Dragonair strisciò verso il suo compagno di squadra e cercò di incoraggiarlo con un cenno della testa, ma Excadrill non sembrò prestargli troppa attenzione, esi limitò ad annuire svogliatamente. "Beh, immagino che non posso chiedervi di risolvere questo problema per me. Voi state già andando per la vostra strada, mentre io sono diretta ad Austropoli per motivi personali... non vi chiedo certo di prendervi tutto questo disturbo per me."

"In realtà, per noi non sarebbe affatto un disturbo, visto che ci stiamo dirigendo ad Austropoli anche noi, per pura coincidenza!" esclamò Touko, per poi schioccare le dita come e avesse avuto un'idea luminosa. "Anzi, a questo punto, tanto vale che noi facciamo la strada assieme! Dopotutto, ci possiamo tenere compagnia e possiamo darci una mano a vicenda per allenare i nostri Pokemon, scambiarci idee e opinioni... insomma, più si è, più ci si diverte, non credi anche tu?"

"Sono d'accordo! Non credo sia un problema se viaggiamo tutti assieme fino ad Austropoli." rispose Misty, facendo un sorriso e un cenno di assenso ad Iris. La conosceva solo da pochi minuti, ma già aveva l'impressione che quella ragazzina sarebbe diventata una sua grande amica. "E poi, così ci possiamo dare una mano a vicenda."

Sulle prime un po' stupita dalla proposta, Iris si sfregò il mento e fece il segno dell'okay, sorridendo vivacemente. "Sì, mi sembra una buona idea! Io mi oriento abbastanza bene in questi posti un po' selvaggi, e vi posso dare una mano. E... se voi poteste dare una mano a me quando saremo arrivati ad Austropoli, perchè io in queste grandi città non mi oriento proprio..."

"Sarò molto lieto di fare da cicerone anche per lei, mademoiselle Iris." affermò Spighetto, inchinandosi con la grazia di un vero gentleman. "Spero che la compagnia sia di suo gradimento, e che lo sia altrettanto per i tuoi Pokemon."

"Axewwww!" esclamò vivacemente il piccolo Axew alzando una zampetta artigliata. Deino alzò la testa fieramente, e anche Dragonair annuì in direzione della sua allenatrice. Solo Excadrill rimase fermo al suo posto, apparentemente indifferente alla notizia... almeno finchè Iris non gli si avvicinò e non gli mise affettuosamente una mano sulla spalla.

"Vedrai, Excadrill, ci sarà da divertirsi e da imparare molto con questi ragazzi." affermò la ragazzina dalla pelle scura accarezzando il suo primo Pokemon. Excadrill ebbe una debole reazione, girandosi soltanto un po' verso Iris, prima di tornare alla passività e all'indifferenza apparente di prima. "E vedrò di venire finalmente a capo di questo tuo problema... così potremo tornare ad essere amici come un tempo, non sarebbe bello?"

"Drill..." mormorò il Pokemon talpa, con una voce che sembrava il suono di una trivella che spaccava la roccia.

Ash fece un passo in avanti, e strizzò un occhio verso Iris, sfoderando uno dei suoi sorrisoni incoraggianti. "Bene, quindi... benvenuta in squadra, Iris! Sono sicuro che formeremo una squadra imbattibile, quindi... prossima fermata, Austropoli! State attenti, perchè adesso arrivano Ash e i suoi allegri compagni!"

"Pikachu!" esclamò il topolino giallo... ed Axew, che sembrava aver subito preso in simpatia il piccolo roditore elettrico di Kanto, imitò la posa di Ash e lanciò un breve ma convinto ruggito di battaglia. O almeno, quello che nel suo caso si avvicinava di più a questo!

"Axew axewwww!"

Un gocciolone di sudore scese dalla fronte di Iris, che poi sorrise con tono di amichevole presa in giro. "Beh, Ash, lascia che te lo dica. Non metto in dubbio che come allenatore tu possa essere bravo... però sei proprio un ragazzino!" commentò.

Ash assunse immediatamente una comica espressione di sorpresa e scivolò a terra per il disappunto... e Misty incrociò le braccia sul petto e annuì in segno di assenso. "Vedo che c'è già una cosa su cui tu ed io ci intendiamo, Iris!" affermò la rossa ex-Capopalestra di Kanto.

"Ugh... hey, ragazze, guardate che non c'è bisogno di infierire!" provò a dire Ash da terra!

Touko ridacchiò dietro la mano che si era portata alla bocca. "Però non puoi negare che abbiano la loro parte di ragione, non credi?" affermò, scatenando le risate generali anche da parte di Ash...

Pikachu sorrise e scosse la testa, per poi rivolgere ad Axew e agli altri Pokemon della squadra di Iris uno sguardo di benvenuto. Sicuramente ci sarebbe stato da divertirsi, con questi nuovi compagni di viaggio...

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Intanto, nell'ufficio di Giovanni, nella sua lussuosa villa a Smeraldopoli, il leader del Team Rocket stava ricevendo una comunicazione dai suoi agenti di stanza ad Unima... e in quel momento, Jessie aveva appena finito di fare rapporto di quello che lei, James e Meowth avevano scoperto circa il Team Plasma e i Pokemon Leggendari di quel continente.

"E... questo conclude il nostro rapporto, capo." concluse la rossa, non senza un po' di nervosismo. Sperava che le informazioni che aveva scoperto fossero abbastanza per soddisfare Giovanni, che non era mai stato uno che si accontentava di poco.

Per fortuna, dopo qualche istante in cui Giovanni li aveva fissati con espressione severa, il capo del Team Rocket fece un ghigno soddisfatto, che non fece che renderlo ancora meno rassicurante. "Bene, sembra che finalmente voi incompetenti abbiate deciso di rendervi utili. Meglio tardi che mai." affermò. "Sì, per adesso le informazioni che mi avete mandato sono più che sufficienti. In effetti, il continente di Unima sembra essere molto interessante... sapete, sarei tentato di prendermi una piccola vacanza, una volta tanto. Questo lavoro d'ufficio finisce per diventare noioso, ad un certo punto... e Unima sembra proprio il posto giusto per prendersi una... pausa di riflessione, per così dire."

Sullo schermo davanti a lui e a Persian, James sbattè gli occhi stupito. "C-come? Capo, lei vuol dire... che ha intenzione di venire a visitare Unima lei stesso?"

"Precisamente." rispose Giovanni senza alcuna esitazione. "Arriverò tra qualche giorno assieme a Domino e ad un gruppo di miei agenti, dopo aver messo a posto i miei affari qui a Kanto... quindi tenetevi pronti, perchè tra non molto il Team Rocket sbarcherà ad Unima, e sarà per noi l'inizio di una nuova era!"

Giovanni sghignazzò a denti stretti, un suono inquietante che fece da sottofondo al miagolio soddisfatto emesso dal suo Persian...

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CONTINUA...

Pokemon Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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"Beh... questo è un po' un problema. Come facciamo a passare dall'altra parte? Questo fiume è un po' ingrossato..." chiese Touko, guardando con una certa preoccupazione il corso d'acqua che scorreva davanti a lei e ai suoi compagni di viaggio. Quella notte, il gruppo a cui si era da poco unita anche Iris era stato costretto a fermarsi all'interno di una caverna abbandonata per proteggersi da un'acquazzone che era sceso all'improvviso. Per fortuna, aveva smesso di piovere prima dell'alba, ma gli effetti si vedevano bene, visto che il terreno era diventato fangoso e si faceva fatica ad avanzare... e soprattutto, alcuni corsi d'acqua si erano ingrossati, come quello che Ash e i suoi compagni ora si trovavano a dover superare.

"Guadare questo fiume è fuori discussione. C'è una corrente che porterebbe via un masso." affermò Misty. La ex-Capopalestra di Celestopoli si avvicinò con cautela all'acqua, in modo da rendersi conto di persona di come fosse la corrente, e dopo essersi piazzata in modo da non rischiare di cadere dentro, mise una mano in acqua per saggiarne la temperatura. "E' anche molto fredda. No, attraversarla è impossibile, dobbiamo cercare un ponte, o comunque un modo per attraversarla senza immergerci."

"Questo vuol dire che dovremo fare il giro largo. Si tratterà di allungare un po' la strada, ma credo che sia la soluzione più prudente." disse Spighetto, annuendo in segno di approvazione. Ash e Pikachu rimasero un po' contrariati nel sapere che avrebbero dovuto allungare la strada - erano abbastanza impazienti di arrivare e misurarsi con il Capopalestra Artemisio - ma sapevano che lamentarsene non sarebbe servito a nulla, e decisero di stare zitti e fare quello che Misty e Spighetto suggerivano.

"Va bene. Immagino che a questo punto, sia l'unica cosa ragionevole da fare." ammise il giovane allenatore. Pikachu alzò le spalle e si incamminò dietro al resto del gruppo, poi si voltò verso l'unico membro del gruppo che ancora non si era mossa dal suo posto.

"Pikachu? Pika pika!" squittì il topolino elettrico, guardando in direzione di Iris. La ragazzina dalla pelle scura era rimasta vicina al greto del fiume, guardando con aria intenta un gruppo di liane che penzolavano dai rami degli alti alberi che costeggiavano il fiume, con il piccolo Axew che sbirciava dai suoi capelli. Sembrava che stesse per venirle in mente un'idea... e infatti, un attimo dopo, Iris sorrise tra sè e richiamò i suoi compagni di viaggio.

"Aspettate, voi! Non ci sarà bisogno di fare tutta quella strada! So io come fare!" esclamò. Il resto del gruppo si fermò, e tornò indietro verso Iris, per chiederle cosa volesse dire.

"Che c'è, Iris? Hai qualche idea su come passare oltre questo fiume?" chiese Touko, raggiungendo per prima la ragazzina del Villaggio dei Draghi. Con un'agilità che la diceva lunga sulla sua esperienza di vita all'aria aperta, Iris raggiunse il tronco di uno degli alberi e cominciò ad arrampicarsi su di esso, raggiungendo un ramo basso circondato da nastri di edera rampicante, per poi iniziare a guardarli con attenzione, quasi volesse capire quali tralci andassero bene e quali no...

Dopo qualche attimo passato ad esaminare le piante d'edera, sotto lo sguardo un po' dubbioso del resto dei suoi amici, Iris annuì sorridendo e cominciò ad intrecciare alcune liane tra loro, in modo da formare delle liane più robuste. "Certo che ho un'idea, ragazzi!" esclamò subito dopo. "Possiamo oltrepassare il fiume usando delle liane. Ci diamo lo slancio, e saltiamo verso l'altra sponda tenendoci ben stretti alla liana! Non solo è più sicuro che guadare il fiume, ma è anche più rapido! Così non perdiamo tempo, e possiamo arrivare ad Austropoli rispettando la nostra... tabella di marcia, per così dire!"

"Eh? Vuoi dire che..." esclamò stupefatto Ash, dando un'occhiata al fiume. Certo, la corrente era impetuosa, però l'altra sponda non era poi tanto distante, e chissà... forse con un po' di agilità e di slancio, sarebbero potuti arrivare dall'altra parte. E poi, riflettè tra sè, forse sarebbe potuto essere divertente! Pikachu guardò il suo allenatore dritto negli occhi e gli sorrise con un energico cenno del capo, ed Ash non si fece pregare ulteriormente. "Beh, in effetti hai ragione, Pikachu! Va bene, io sono pronto a tentare! Sono convinto che Iris sappia quello che sta facendo! Allora, ragazzi, voi che dite? Ve la sentite di provare?"

"Beh..." disse Misty, guardando il fiume con un pizzico di apprensione. Ma il carattere deciso e dinamico della rossa non la fece esitare a lungo, e Misty strinse un pugno davanti a sè in segno di convinzione. "E va bene, ci sto! E' un modo un po' inusuale di attraversare un fiume, ma proprio per questo credo valga la pena di fare una prova! Tu che ne dici, Touko?"

"Che sono disposta a provare anch'io!" affermò con convinzione la giovane allenatrice in erba. Spighetto, da parte sua, sembrava un po' più indeciso, e guardò con una certa apprensione le liane che Iris stava intrecciando tra loro, e che ora penzolavano dai rami degli alberi sopra il torrente impetuoso. Il giovane intenditore prese una liana in una mano e la tirò, volendone saggiare la robustezza.

"Ehm... non voglio certo sembrare irrispettoso della signorina Iris." affermò Spighetto, cercando di non dare a vedere la sua titubanza - un perfetto gentleman, dopotutto, non si fa mai prendere la mano dai suoi primi impulsi. "Ma temo di non essere atleticamente adatto ad un simile audace tentativo. Potrei... ehm... suggerire di lasciar perdere questo sistema e cercare un guado sicuro un po' più a monte, dove il fiume sarà probabilmente meno ampio?"

"E dai, Spighetto, non ti farai mica pregare?" chiese Touko con un pizzico di malizia, prendendo per una spalla il ragazzo più grande, e spingendolo verso le liane penzolanti. "Iris ha avuto una buona idea, ed è stata anche tanto gentile da fare delle liane per tutti noi. Il minimo che possiamo fare per ringraziarla è provare, non credi?"

"Proviamo anche noi, Spighetto! Sarà divertente!" disse Ash.

"Pikachu pika!" fece eco Pikachu... e anche lo Axew di Iris fece capolino dagli arruffati capelli della ragazzina per spronare un po' il fin troppo prudente allenatore di Libecciopoli.

"Ax-axew!"

Davanti a tutti i suoi compagni che lo spronavano a tentare, Spighetto non se la sentì proprio di dire di no. Deglutendo nervosamente, il giovane intenditore di Pokemon prese la liana più vicina e la tirò verso di sè, cercando di stimare se sarebbe stata in grado di reggere il suo peso... ed Iris, con l'agilità di una scimmia, si calò giù dal ramo su cui si trovava e scese a terra, atterrando in piedi accanto al ragazzo dai capelli verdi. "Tranquillo, Spighetto, non è la prima volta che costruisco delle liane per dondolarmi o per superare un ostacolo!" affermò. "Certo, mi sono fatta male un po' di volte, ma alla fine ho imparato. Non è questo l'importante, alla fine?"

"Questo... è molto rassicurante, mademoiselle Iris." affermò Spighetto, guardando con un po' di diffidenza la liana che aveva in mano. "Va bene... immagino che a questo punto non si possa fare altro. Proverò a passare dall'altra parte, anche se non posso garantire nulla."

Con una risata gioviale, Iris prese a sua volta una liana. "Va bene, Spighetto, va bene! Vorrà dire che giusto per farti vedere che queste liane sono sicure, sarò io a passare per prima!" affermò. "Non è poi tanto difficile. Basta prendere una bella rincorsa, e via! Axew, reggiti forte, adesso si vola!"

"Axew!" esclamò il draghetto facendo il segno dell'okay, per poi riaccucciarsi in mezzo ai capelli della sua allenatrice e tenersi pronto al salto. Tenendo ben stretta la sua fune improvvisata, sotto gli sguardi di attesa di tutto il resto del gruppo, Iris si allontanò dal greto del fiume e prese la rincorsa, scattando verso il torrente impetuoso, e poi lanciandosi verso l'altra sponda! Per un attimo, la giovanissima allenatrice di Pokemon Drago sembrò volare senza peso sopra il corso del fiume, ben ancorata alla sua fune improvvisata... e non appena fu sicura di poter raggiungere la sponda opposta con un salto, si lanciò e atterrò agilmente dall'altra parte, piegando un po' le ginocchia per attutire l'impatto! Sembrò perdere l'equilibrio per un attimo, e Axew emise un gridolino di paura quando vide che la sua allenatrice pareva in procinto di cadere... ma grazie alla sua agilità e prestanza, Iris riuscì a tenersi in piedi e si voltò verso i suoi compagni sulla riva opposta, tenendo le braccia alzate!

"Ta-daaan! Semplice, no?" esclamò. "Ora forza, provate voi!"

"Bene! Allacciati le cinture di sicurezza, Pikachu! Questo volo sarà breve, e un po' movimentato, e non si servono arachidi durante il viaggio!" scherzò Ash, lanciandosi poi verso la sponda opposta con Pikachu aggrappato saldamente al suo berretto! Pikachu emise uno squittio eccitato quando lui e il suo allenatore solcarono il fiume... e per un attimo, quando Ash mollò la presa e si lanciò verso la terraferma, entrambi provarono l'eccitante sensazione di lanciarsi nel vuoto in maniera controllata, come se stessero facendo bungee jumping! Una frazione di secondo dopo, Ash atterrò in piedi sulla riva opposta, vicino ad Iris! "Okay, ci sono! Io e Pikachu siamo passati! Forza, ragazzi, avanti il prossimo!"

"Pikachu pi!" squittì Pikachu, muovendo la zampina in direzione di Misty. La ragazzina dai capelli rossi testò la robustezza della liana a cui si era aggrappata, poi prese a sua volta lo slancio e saltò, atterrando dall'altra parte del fiume senza alcuna difficoltà! Perse per un attimo l'equilibrio quando mise i piedi sull'altra sponda, ma riuscì a tenersi in piedi anche grazie ad Ash che andò a reggerla. Con un sorriso di gratitudine, Misty si voltò verso Ash e gli diede un bacetto sulla guancia.

"Me la sarei cavata anche da sola... comunque grazie!" affermò, arrossendo leggermente. Nello stesso tempo, anche Touko eseguì il salto, raggiungendo la sponda opposta del fiume... e atterrando sulla terra solida con facilità. A questo punto rimaneva soltanto Spighetto, che aveva osservato con evidente stupore i suoi compagni oltrepassare il fiume ingrossato senza mostrare alcun segno di paura. Prese fiato un paio di volte, cercando di convincersi a spiccare quel salto fatidico... e poi, finalmente, prese la rincorsa e saltò, tenendosi stretto alla liana come se la sua vita dipendesse da quello! Sentì il vento sferzargli i vestiti e i capelli mentre volava verso la sua destinazione... e un attimo dopo, quando sentì che la liana era arrivata al suo limite, mollò la presa con estrema riluttanza e si lasciò cadere verso la sponda opposta, atterrando dall'altra parte, e incespicando in avanti! Con un breve grido di sorpresa e disappunto, Spighetto cadde verso avanti... solo per essere afferrato appena in tempo da Ash e da Iris, che lo fermarono prima che potesse finire con la faccia nel fango!

"Attento!" esclamò Iris. "Tutto bene, Spighetto?"

"Phew... Accidenti... che esperienza..." mormorò Spighetto, sorridendo nel tentativo di mascherare come poteva l'attimo di paura che aveva provato. "Non... non avevo mai fatto una cosa del genere... vogliate perdonate la figura non proprio favolosa che ho fatto... purtroppo, temo di essere esperto di molte questioni, ma... queste attività fisiche non rientrano nella categoria."

"Hey, non ti preoccupare... per noi non è certo un problema darti una mano!" affermò Ash, mentre il giovane intenditore dai capelli verdi si dava un'occhiata per assicurarsi che fosse tutto a posto. Dopo essersi rimesso in ordine e aver ripreso fiato, Spighetto ringraziò i suoi compagni con un cenno della testa.

"Beh... grazie mille, ragazzi. Devo ammettere... che è stato abbastanza eccitante superare l'ostacolo in questa maniera!" affermò Spighetto. "Tuttavia, la prossima volta che ci troviamo di fronte ad un problema di questo tipo, preferirei utilizzare un sistema un po' più tradizionale per superarlo."

Iris ridacchiò divertita. "Fifone. Ma va bene, me ne ricorderò. Allora, ragazzi, tutto bene? Nessuno ha perso nulla?"

"No, è tutto a posto." rispose Touko, dando un rapido controllo al suo zaino. Dopo che anche lei e Misty si furono assicurate di non aver perso nulla, il gruppo si rimise gli zaini in spalla, e continuando a scherzare e a parlare tra loro di come ciascuno aveva eseguito il salto alla Tarzan, ripresero il viaggio verso Austropoli, facendosi strada tra gli alberi e le pozzanghere fangose...

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Verso metà giornata, il gruppo era finalmente riuscito a trovare uno spiazzo abbastanza asciutto nella foresta, e dopo aver pranzato, il gruppo aveva deciso di fare un po' di allenamento con i Pokemon. Mentre Misty e Touko stavano facendo un incontro amichevole tra il Panpour della ragazzina di Celestopoli e la Petilil dell'allenatrice di Soffiolieve, Ash stava facendo fare un po' di pratica a Deerling e a Rufflet, facendoli combattere contro il Pansage di Spighetto e lo Axew di Iris. Il Pokemon cerbiatto era appena riuscito a sferrare un attacco Doppiocalcio contro il draghetto di Iris, facendolo barcollare all'indietro con un acuto grugnito di dolore... ma Axew si riprese un istante dopo e rispose con un attacco Graffio. Tuttavia, Deerling scansò l'attacco con abilità, e il fendente non fece altro che fargli fischiare un orecchio per un istante. Nello stesso momento, Rufflet stava cercando di colpire Pansage con il suo Attacco d'Ala, ma la scimmietta verde evitava agilmente gli attacchi, usando il suo attacco Frustata in maniera molto fantasiosa, non per attaccare direttamente Rufflet, ma per aggrapparsi ai rami bassi e sollevarsi rapidamente, portandosi fuori dalla portata del suo avversario. Fino a quel momento, Rufflet non era riuscito a sferrare nemmeno un colpo, e stava cominciando a sentirsi frustrato.

"Rufflet ruff! Rufflet!" sbraitò, agitando le corte ali mentre guardava Pansage che atterrava poco più in là e ritirava le liane nella sua corta pelliccia.

"Beh... credo che stiamo sbagliando approccio, Rufflet. Spighetto ha sviluppato una tecnica sua per fare in modo che Pansage riesca a combattere ad armi pari contro i Pokemon Volanti, a quanto vedo." commentò Ash, per poi dare uno sguardo alla battaglia tra Deerling ed Axew. Usando un attacco Parassiseme, il grazioso cerbiatto era riuscito a cospargere il suo avversario in una rete di rampicanti che ne risucchiavano l'energia... ma Axew, nonostante la giovane età e l'inesperienza, non sembrava deciso ad arrendersi, e neanche Iris!

"Non male, Ash... ma anch'io ho un asso nella manica!" affermò la ragazzina del Villaggio dei Draghi. "Bene, Axew... è il momento di usare Ira di Drago! Vai!"

"AXEWWWWW!" esclamò il draghetto con decisione, per poi caricarsi e accingersi a scagliare un attacco a tutta forza contro il Deerling di Ash, che spalancò gli occhi allarmato e cercò di mettersi in guardia. Un istante dopo, Axew scattò in avanti...

...e starnutì, scaricando tutta l'energia che aveva accumulato proprio davanti a sè! Un'esplosione assordante coprì la visuale di Ash, Pikachu, Deerling ed Iris, e il malcapitato Pokemon Zanna venne scagliato in aria e atterrò, stordito e impolverato, pochi metri più indietro. L'attacco Ira di Drago non aveva avuto esattamente l'effetto che Iris sperava...

"Oh... cavolo, è successo di nuovo..." mormorò la ragazzina dalla pelle scura, andando a verificare se il suo Axew stava bene. Il draghetto si mise seduto, tossì una nuvoletta di polvere fuori dalla bocca, e fece il segno dell'okay per dire che era tutto a posto, facendo tirare un piccolo sospiro di sollievo alla sua allenatrice. "Ehm... chiedo scusa, Ash. E' un po' che cerco di far imparare Ira di Drago al mio Axew, ma i risultati, come puoi vedere... non sono proprio il massimo."

"Già, lo vedo..." mormorò Ash con uno sguardo comprensivo. Anche lui aveva avuto i suoi problemi nell'allenare i Pokemon, e poteva immaginare quanto potesse essere frustrante per la sua amichetta trovarsi di fronte ad un problema simile. "Forse è meglio approfittare di questa sessione di allenamento per cercare di capire qual è il problema di Axew, e cercare di fare qualcosa a riguardo."

"Sicuramente, quel piccolo Axew ha un grande potenziale. Credo che quello che gli manchi sia il controllo." affermò Spighetto. Rufflet e Pansage avevano interrotto l'allenamento, e si stavano avvicinando a loro volta per capire cosa stesse accadendo, e dalla loro parte, anche Misty e Touko avevano interrotto l'allenamento quando Petilil era riuscita a mettere a segno un attacco Gigassorbimento contro Panpour, lasciandolo senza fiato e barcollante.

"Beh, Touko, lasciatelo dire... anche la tua Petilil sta facendo dei passi da gigante!" affermò l'allenatrice di Pokemon d'Acqua, dopo essersi assicurata che la scimmietta azzurra non si fosse fatta troppo male. "Devo darmi da fare se voglio evitare di farmi lasciare indietro... e i miei Pokemon di Unima hanno ancora un bel po' di strada da fare! Hehehee..."

"Beh, comunque sei molto brava, Misty! Si vede che sei una Capopalestra di tutto rispetto." rispose la ragazzina di Soffiolieve, accarezzando la sua Petilil. "Per adesso, però, penso che possiamo fermarci qui. Andiamo a vedere cosa stanno facendo Ash e gli altri con lo Axew di Iris."

Misty annuì, e le due ragazze raggiunsero Ash, Spighetto, Iris e i loro Pokemon mentre Axew si ripuliva la polvere dalle squame e si rialzava in piedi. La ragazzina dalla pelle scura stava annuendo, in accordo con l'analisi fatta da Spighetto. "Sì, questo è vero. Non so bene come fare a fargli acquisire il controllo del suo attacco, però... e non ho mai avuto questo problema con Deino e Dratini. Se mi poteste dare una mano, ve ne sarei molto grata."

"Certamente." rispose Misty, tenendo in braccio il suo Panpour. Mentre il gruppo cominciava a discutere su come risolvere il problema del draghetto, non avevano idea di essere osservati da tre paia di occhi curiosi appartenenti a tre Pokemon che si erano nascosti tra il fogliame, pensando che finalmente avevano trovato qualcuno con cui divertirsi un po'...

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"Okay, adesso proviamo così..." disse Ash, mentre osservava il suo Dewott e lo Axew di Iris che si schieravano l'uno a fianco dell'altro. "Dewott, puoi provare ad usare un attacco Idropulsar? Fai vedere ad Axew come può fare a controllare la sua Ira di Drago."

"Dew!" esclamò il Pokemon lontra, per poi rivolgersi ad Axew e accennargli di fare attenzione a come lui eseguiva l'attacco. Il draghetto annuì ed osservò con attenzione Dewott che prendeva un bel respiro e si concentrava, per poi lanciare una bolla d'acqua davanti a sè, mandandola a schiantarsi contro la corteccia di un albero. La bolla si infranse e precipitò a terra, formando una pozzanghera ai piedi dell'albero, e Axew annuì, apparentemente capendo quale fosse il problema con la sua esecuzione di Ira di Drago. Con rinnovato entusiasmo, il draghetto prese fiato e cercò di scagliare di nuovo l'attacco che gli dava tanti problemi, questa volta cercando di metterci un po' più di controllo... ma anche stavolta, i risultati non furono troppo incoraggianti, visto che tutto quello che accadde fu che dalla bocca di Axew uscì una fiammella blu che si esaurì quasi subito, senza fare nulla. Axew sospirò per la frustrazione, massaggiandosi la fronte.

"Su, non te la prendere, Axew... per adesso, sei riuscito a non farti esplodere l'attacco in faccia, e questo è già un buon risultato!" affermò Iris. "Okay, allora... credo di essermi fatta anch'io un'idea del problema. Si tratta di metterci la giusta via di mezzo tra impeto e controllo, e questa volta hai ecceduto nel controllo. Proviamo di nuovo, okay?"

"Axew!" esclamò il draghetto, cercando di concentrarsi e scagliare un altro attacco. Ash e Pikachu annuirono in segno di approvazione, vedendo che Iris e il suo Pokemon stavano facendo del loro meglio... ma non ebbero il tempo di dire nulla a riguardo, visto che si punto in bianco, senza alcun preavviso, si sentì uno schianto sotto di loro... e il terreno cedette sotto i piedi di Ash e Misty, facendoli cadere in un buco e scivolare lungo un pendio con un breve grido di sorpresa! Ash, Misty e Pikachu ebbero a malapena il tempo di capire cosa stesse accadendo, e sentirono le esclamazioni preoccupate di Touko, Iris, Spighetto e i loro Pokemon mentre scendevano in un tunnel... e poco dopo, la terra cedette di nuovo, sigillando il buco!

"Aaaaargh! E questo cosa..." urlò Misty, rotolando lungo il pendio. Per fortuna, la sensazione terrificante di aver perso il controllo dei propri movimenti cessò quasi subito, nel momento in cui il tunnel si interruppe, scaricando Ash, Misty e Pikachu ai piedi di una piccola rupe, lasciandoli per un attimo storditi.

"Owww... accidenti, che volo... Misty, Pikachu, come state? Tutto bene, non vi siete fatti male, vero?" chiese Ash, alzandosi dopo essersi schiarito la testa scuotendola.

Pikachu si rialzò agilmente e si scrollò, riavviandosi la pelliccia con qualche breve scarica di elettricità statica, e anche Misty si assicurò che fosse tutto a posto. Verificato che tutto fosse a posto, la ragazzina fece per alzarsi... e si fermò per un istante quando sentì qualcosa che le premeva sul petto! Corrugando la fronte, Misty abbassò lo sguardo e notò che la mano di Ash, durante il poco elegante atterraggio, si era appoggiata su una parte distintiva dell'anatomia femminile!

"Ash... Ketchuuuuuum..." ringhiò Misty, con una venuzza pulsante che le affiorava sulla fronte e un'espressione di giusta ira femminile dipinta sul volto! Ash, allarmato dall'improvviso tono di minaccia della sua fidanzata, aprì gli occhi di scatto... e rimase sorpreso e imbarazzato quando si rese conto di aver appoggiato la mano sul seno di Misty durante la caduta! Pikachu sospirò e si voltò dall'altra parte, mormorando una preghiera... e Misty, tirando fuori dal nulla un gigantesco ventaglio di carta, sferrò un fenomenale fendente che colpì Ash sulla guancia e lo sollevò da terra, facendolo volare all'indietro per un breve tratto e atterrare stordito, con una comica espressione di imbarazzo dipinta sul volto!

"Anche questo è superefficace!" strillò Misty.

"Pikachu..." mormorò il topolino giallo, scuotendo la testa.

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"Ash! Pikachu! Misty!" esclamò una frenetica Touko, cercando di scavare con le mani per liberare il buco nel quale i suoi amici erano scivolati. Ma il tentativo era destinato al fallimento - la terra era troppo friabile, e ogni volta che la ragazzina riusciva a smuoverne abbastanza, ciò che stava attorno franava di nuovo rendendo il buco difficilmente praticabile. "Accidenti, così non ci riesco... avremmo bisogno di un Pokemon che sia in grado di scavare bene."

"Non è un problema. Il mio Excadrill sarà sicuramente in grado di aprire un varco abbastanza grande da farci passare tutti quanti." rispose Iris, tirando fuori la suaPokeball e facendo uscire il potente Pokemon Acciaio / Terra... che però, non appena uscito dalla sfera, sospirò e voltò le spalle alla sua allenatrice, tenendo lo sguardo basso ed incrociando gli artigli davanti a sè in segno di depressione. Interdetta, Iris strizzò un occhio, facendo una smorfia di disappunto, poi cercò di convincere la talpa gigante a dare una mano. "Ehm... Excadrill, avremmo... bisogno del tuo aiuto. Non è che potresti... er... scavare una galleria per permetterci di raggiungere Ash e Misty?"

"Drill..." sospirò Excadrill, senza muoversi da dove si trovava. Iris si mise una mano sulla fronte e scosse la testa, rammaricata del fatto che il suo primo amico fosse così demotivato da non dare una mano neanche in una situazione simile...

"Temo... che anche questa volta si senta il sapore amaro di questo Pokemon." affermò Spighetto. Iris richiamò Excadrill nella sua sfera, e il Pansage del ragazzo dai capelli verdi si preparò a scavare a sua volta... quando qualcosa di rapido ed agile scattò verso lo zaino che il ragazzo aveva appoggiato accanto ad una roccia ricoperta di muschio, e afferrò il manico di una pentola che sporgeva da esso, sfilandolo con la leggerezza di un ladro professionista! Allarmati, Iris, Spighetto, Pansage e Touko si voltarono in quella direzione, giusto in tempo per vedere il ladro che atterrava agilmente poco più in là, spalancando un paio di eleganti ma robuste ali ricoperte di piume azzurre - si trattava di un Pokemon dall'aspetto di volatile, un po' più grande del Pidove di Touko, con un becco giallo e piatto, il corpo ricoperto di piume azzurre che diventavano blu chiaro sul ventre e due ciuffi di piume sulla fronte, come se stesse facendo la muta. Aveva un paio di zampe gialle e palmate, terminanti in corti artigli, e una corta coda piumata... e Touko sbattè gli occhi un paio di volte prima di consultare il suo Pokedex per vedere di cosa si trattasse... anche se in effetti, lei aveva riconosciuto il tipo di Pokemon.

"Quello è un Ducklett, lo riconosco!" esclamò la ragazzina castana, puntando l'enciclopedia elettronica contro Ducklett, che rimase lì come niente fosse, con la pentola di Spighetto ancora nel becco.

"Ducklett, il Pokemon Alacquatico. Tipo Acqua / Volante." spiegò il Pokedex con la sua voce computerizzata. "È più ferrrato nel nuoto che nel volo. Si immerge nell'acqua per mangiare i licheni marini di cui va matto. Quando viene attaccato schizza acqua da tutte le piume del corpo, e fugge dileguandosi in una nuvola di spruzzi."

Vedendo che il Pokemon simile ad un uccello acquatico stava per dileguarsi con la pentola. Pansage si lanciò contro di lui e usò un attacco Frustrata, sfoderando una liana ricoperta di foglie e sferrando un fendente in direzione di Ducklett, che però si accorse in tempo del pericolo e riuscì a sfuggirgli svolazzando di lato. Si sentì un secco schiocco nel momento in cui la frusta colpì il terreno, mancando il suo bersaglio... e Ducklett prese fiato e spruzzò un fiotto di acqua bollente dal becco!

"Attento, Pansage! Quello è un attacco Idrovampata!" esclamò Spighetto. "Cerca di deviarlo!"

"Pan!" esclamò la scimmietta verde, usando la sua frusta di foglie e facendola volteggiare attorno a sè come il nastro di una ginnasta. Il getto di acqua bollente si infranse sulla frusta che volteggiava attorno al corpo di Pansage, e getti di acqua calda schizzarono dappertutto... fino a che uno di essi non colpì Touko sul ginocchio destro!

"Ahia!" esclamò la ragazzina, per poi massaggiarsi il ginocchio scottato! "Cavolo, Pansage, stai un po' attento a dove schizzi l'acqua!"

Iris schivò per un soffio un altro getto d'acqua calda che atterrò sul terreno accanto a lei... ma Pansage non riuscì a deflettere oltre l'attacco Idrovampata, e venne raggiunto alla spalla dal getto, che gli provocò una scottatura! La scimmietta verde lanciò un breve grido di dolore e barcollò indietro, massaggiandosi la spalla che era diventata rossa e infiammata... mentre Ducklett rise di gusto e cominciò a svolazzare via, portandosi dietro la padella di Spighetto.

"Accidenti, se ne sta andando!" esclamò Iris, chiamando un altro dei suoi Pokemon. "Axew, Deino, adesso lo inseguiamo noi! Spighetto, pensa a Pansage!"

"Vengo anch'io, Iris!" esclamò Touko, cercando di ignorare il dolore della scottatura al ginocchio mentre si incamminava dietro Iris. La ragazzina dalla pelle scura fece uscire dalla Pokeball il suo Deino, e dopo che Axew fu sceso dai suoi capelli, i due Pokemon Drago corsero dietro a Ducklett senza aspettare Touko. Deino si lanciò impetuosamente in avanti, deciso a raggiungere il ladro prima che si allontanasse troppo...

...ma sfortunatamente, cieco com'era, non si accorse di stare correndo verso il tronco di un albero, e andò a sbatterci contro in maniera alquanto imbarazzante, per poi scivolare giù e restare stordito! Un grosso gocciolone di sudore scese dalla testa di Iris, mentre Spighetto prendeva un flacone di Antiscottature dal suo zaino e lo spruzzava prima sulla spalla di Pansage, e poi sul ginocchio di Touko.

"Piuttosto... imbarazzante, se posso dire la mia..." mormorò Iris. Deino alzò la testa, e se avesse potuto vedere, avrebbe visto le stelline che gli danzavano attorno!

"Dei... no..." mormorò in tono di scusa, davanti ad Axew che lo guardava preoccupato.

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"Cavolo... scusa, Misty, ma mica badavo a dove mettevo le mani, mentre stavo scivolando giù come un barilotto!" esclamò Ash, cercando di rabbonire la sua fidanzata. "Anche se ti ho toccata... lì, diciamo così... non l'ho mica fatto apposta! Non credi che non sia il caso di essere così permalosa?"

La ragazzina dai capelli rossi sospirò e si riavviò i capelli, ammettendo tra sè che la sua reazione era stata un po' esagerata. "Beh... in effetti hai ragione, Ash, mi sono lasciata prendere la mano! Però, scusa, una ragazza si arrabbia se si vede toccare... beh, lì!" affermò. "Sigh... okay, okay, non ne parliamo più... piuttosto, vediamo di raggiungere nuovamente i nostri amici. Da che parte saranno, secondo te?"

"Pika pikachu!" esclamò il topolino giallo, indicando alla propria sinistra, dove aveva la sensazione che si trovasse la strada sterrata che si erano lasciati dietro. Stava per guidare Ash e Misty in quella direzione, quando all'improvviso si vide sbarrare la strada da un altro Pokemon, che sbucò all'improvviso dal fogliame e si piazzò davanti a lui, sfidandolo con lo sguardo! "Pika?"

"Sandile, sandile!" esclamò il Pokemon appena arrivato, che aveva l'aspetto di un piccolo coccodrillo dalle squame marroni chiare striato di nero, con una corta coda e con un paio di occhiali da sole sugli occhi, che oscuravano in parte i motivetti neri simili ad una mascherina che lo strano rettile aveva sugli occhi! Ash, Pikachu e Misty fecero un passo indietro, riconoscendo quel Pokemon - era il Sandile con gli occhiali da sole che avevano incontrato alle terme di Dan, che assieme alla sua banda aveva provocato una serie di guai alle sorgenti termali allo scopo di evitare che qualcuno rimanesse vittima di un geyser che stava per risvegliarsi! E ora era lì, davanti a loro, e stava guardando Pikachu come se volesse sfidarlo a duello!

"Ah! Un momento, quello non è... quel Pokemon che abbiamo incontrato alle terme?" esclamò Misty, indicando il piccolo rettile di tipo Buio / Terra. Ash, un po' interdetto, annuì, e Pikachu si mise in guardia, preparandosi a ricevere l'attacco del Sandile con gli occhiali da sole.

"Sì, è proprio lui... quegli occhiali da sole sono inconfondibili." affermò il ragazzino dai capelli neri. "Pikachu, stai attento! E' un Pokemon di tipo Terra, i tuoi attacchi elettrici sono inutili contro di lui!"

"Pika pika!" affermò Pikachu con un cenno della testa, per dire al suo allenatore che si ricordava bene dell'immunità del tipo Terra agli attacchi Elettro. Mentre Sandile si acquattava e si preparava a lanciarsi all'attacco, però... qualcosa intervenne e si avventò su Sandile, picchiettando il suo becco sul suo muso! Il piccolo coccodrillo indietrggiò e starnutì, mentre Ash, Pikachu e Misty guardavano con una certa sorpresa il Pokemon che era intervenuto - un Ducklett, come quello che aveva rubato la padella a Spighetto! Sandile fece un altro starnuto nel momento in cui Ducklett gli fece il solletico sotto il naso con le sue piume, e gli occhiali da sole volarono via dal naso del piccolo coccodrillo e atterrarono su quello di Ducklett, che fece un sorrisetto acuto e se li aggiustò, come a darsi delle arie da bullo!

"Sandile!" esclamò il piccolo coccodrillo Buio / Terra con espressione offesa, cercando di avventarsi sul Ducklett per riprendersi gli occhiali... ma il Pokemon Acqua / Volante si sottrasse all'attacco con un rapido battito d'ali, facendo in modo che le fauci di Sandile si chiudessero a vuoto. Pur non sapendo con che tipo di Pokemon avevano a che fare, Ash cercò di afferrare Ducklett prima che questo si dileguasse... ma un altro Ducklett calò improvvisamente dall'alto e afferrò il berretto di Ash, sollevandoglielo dalla testa e portandoselo con sè!

"Attento, Ash!" esclamò Misty, cercando di afferrare il Pokemon Acqua / Volante prima che potesse dileguarsi. Pikachu squittì allarmato e si scagliò contro Ducklett per colpirlo con un attacco elettrico... ma il pennuto azzurro reagì in fretta e scagliò un attacco Geloraggio dalla bocca, costringendo Pikachu a scansarsi rapidamente per non essere trasformato in un cubetto di ghiaccio! "Accidenti, quei Pokemon sono veloci... ma che cosa sono?"

"Lo scoprirò più tardi! Adesso vorrei recuperare il mio berretto! Restituiscimelo, razza di ladro!" esclamò Ash, mentre lui e Pikachu cercavano di acciuffare il Ducklett che se la filava con il prezioso berretto del ragazzo. "Toccatemi tutto, ma non il berretto!"

"Pika pikachu!" fece eco Pikachu. Anche Sandile si mise ad inseguire i Ducklett in fuga, deciso a recuperare i suoi occhiali da sole, ma i due Pokemon Acqua / Volante riuscirono a dileguarsi prima che i loro inseguitori potessero fare molta strada, e svolazzarono tra le fronde degli alberi... andando a disturbare un gruppo di Woobat che si stava riposando, e che reagì prendendo il volo e dirigendosi contro il gruppetto di Ash! Sandile prese paura e si gettò in uno scatto di panico tra le braccia di Pikachu, che squittì per la sorpresa ritrovandosi per le mani un rettile più grande di lui che gli si aggrappava come ad una scialuppa di salvataggio! "Pika!"

"Dile!" esclamò il coccodrillo, tenendosi stretto al topolino giallo e facendo scendere una gocciolona di sudore sia dalla sua testa che da quelle di Ash e Misty!

"Mi... sembra di aver capito che sotto sotto, quel Sandile è un po' fifone." affermò Ash. Con un piccolo sospiro, il ragazzo sorrise e si piegò per raccogliere il piccolo rettile Buio / Terra, per poi accarezzarlo sulla schiena per rassicurarlo. "Stai tranquillo, Sandile, non era niente. Solo qualche innocuo Pokemon della foresta... vedi? Sono già passati..."

"Sandile...?" chiese il piccolo coccodrillo, sbirciando oltre la spalla di Ash per vedere se fosse proprio così. Misty, dispiacendosi anche lei per il Pokemon, allungò la mano e lo accarezzò a sua volta sulla testa, aiutandolo a superare il suo momento di paura.

"Adesso andiamo a riprendere sia i tuoi occhiali da sole che il berretto di Ash." disse la rossa. "E poi, dobbiamo anche andare a recuperare i nostri amici. Spero che non siano troppo in pensiero per noi."

"Pika pikachu!" disse Pikachu, facendo un occhiolino alla fidanzata del suo allenatore, come per dirle di non preoccuparsi, e che Iris, Spighetto e Touko non si sarebbero persi d'animo per così poco. Poi, con un cenno, indicò la direzione nella quale i Ducklett si erano dileguati, per fare cenno al resto del gruppo di inseguire quei piccoli ladri. "Pika!"

"Certamente, Pikachu! Andiamo!" esclamò Ash con evidente determinazione, e i due fidanzati, accompagnati dai loro Pokemon, si inoltrarono nel territorio dei Ducklett...

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Ai piedi di una grande quercia nel bel mezzo della foresta, il Ducklett che era appena sfuggito a Touko, Spighetto ed Iris era appena arrivato ad una grande pila di oggetti dei tipi più disparati, e aveva depositato lì la padella rubata, per poi fermarsi a riprendere fiato. Anche se si era convinto di aver seminato i suoi inseguitori, questi ultimi si erano dimostrati più tenaci del previsto, e in particolare, aveva avuto problemi a sbarazzarsi del Pidove di quella ragazzina dai capelli castani, che si era messo ad inseguirlo per tutta la foresta, e non si era fermato nemmeno quando Ducklett aveva cercato di rallentarlo con una raffica di attacchi Bollaraggio. Solo con uno slalom disperato tra gli alberi il Pokemon anatroccolo era riuscito a scrollarsi di dosso il piccione, ed ora stava aspettando i suoi compagni... che non si fecero attendere, e arrivarono pochi secondi dopo con il loro bottino: un paio di occhiali da sole, e un berrettino rosso e bianco con il frontino. I due paperi azzurri si posarono vicino alla pila di oggetti e depositarono lì, con molta cura, quello che avevano rubato.

"Duck, duuuuck?" esclamò uno dei due che avevano da poco derubato Ash e Sandile. Il Ducklett che aveva incontrato Spighetto, da parte sua, annuì e indicò la padella che aveva appena appoggiato sulla pila di oggetti, abbastanza fiero della sua impresa. Il terzo Ducklett fece il segno dell'okay con una delle sue ali, e ammirò il bottino che avevano accumulato in mesi di ruberie: c'erano vestiti, penne e matite, occhiali, qualche Medaglia, e un paio di fotografie, assieme ad altri oggetti dei tipi più disparati. A mettersi a cercare qualche oggetto in particolare in mezzo a quella confusione, ci sarebbe stato da impazzire...

I tre Ducklett rimasero per qualche secondo ad ammirare il frutto dei loro dispetti, e sembrava che fossero in procinto di ritirarsi nella loro tana per riposarsi un po'... quando un suono di passi che si avvicinavano e di ali che sbattevano giunse alle loro orecchie, facendoli sobbalzare per l'allarme! Non riuscendo a credere che qualcuno fosse riuscito ad inseguirli fin laggiù, nella foresta dove chiunque avrebbe perso l'orientamento, i tre Pokemon Alacquatici guardarono nella direzione da dove era venuto quello con la padella... e rimasero sconcertati quando videro emergere dal fogliame Touko, accompagnata dal suo Pidove... e subito dietro, Spighetto con il suo Pansage ed Iris con Axew e Deino! I tre allenatori e i loro Pokemon giunsero davanti ai tre Ducklett, rompendo alcuni rami mentre si facevano largo tra la vegetazione.

"Phew! Eccoci qui, finalmente!" esclamò Touko, spazzandosi un po' di foglie e aghi di pino dai vestiti. "Certo che si erano nascosti bene, questi piccoli ladruncoli. Beh, comunque ora la corsa è finita! Scusate, ma credo che abbiate qualcosa di nostro, e lo rivorremmo, visto che ci serve!"

"Pido!" esclamò Pidove, guardando rabbiosamente il Ducklett che aveva rubato la padella di Spighetto. Il Pokemon anatroccolo, deciso a non cedere, aprì le ali e rizzò le piume in modo da sembrare più grande, ma il Pidove di Touko non si fece intimorire e si fece avanti anche lui, portando fieramente il petto in fuori. Un attimo dopo, i due Pokemon presero il volo l'uno verso l'altro e si scontrarono! L'Attacco Rapido di Pidove andò a segno per primo, colpendo il Pokemon anatroccolo un attimo prima che l'Attacco d'Ala di quest'ultimo lo schiaffeggiasse al volto... ed entrambi i Pokemon finirono a terra in mezzo alle foglie morte umide, prima di rialzarsi e squadrarsi di nuovo.

"Ah! Hey, un momento, Pidove! Io non avevo mica detto di... ugh, lasciamo perdere!" mormorò Touko, rimasta alquanto interdetta dall'inaspettata iniziativa del suo Pokemon. "Okay, tienti pronto, Pidove! Usa di nuovo Attacco Rapido, e stai attento a quell'attacco Vampata!"

"Axew, pensa tu al Ducklett di centro!" esclamò Iris, e il draghetto dalle lunghe zanne si piazzò gioiosamente davanti all'avversario, preparandosi a combattere... mentre Deino, già di per sè un po' seccato per la figura non proprio fantastica che aveva fatto, grugnì e guardò - più o meno - verso il terreno. "Su, su, non te la prendere, Deino. Dopotutto, Axew è il Pokemon che devo addestrare di più... e tu comunque puoi fare da riserva, nel caso Axew non riesca a battere quel Ducklett da solo... ma io sono convinta che ce la possa fare! Forza, Axew, comincia con Graffio!"

"Ax Axew!" esclamò il draghetto, scagliandosi con tutto il suo impeto verso il Pokemon avversario, che rimase al suo posto e si preparò a riceverlo. Con un fendente sferrato dai suoi piccoli artigli, il draghetto colpì Ducklett, facendolo finire a terra, ma il Pokemon anatroccolo si rialzò quasi subito e si rimise in guardia, per poi sparare un Bollaraggio preciso e potente! Axew ricevette l'attacco, ma riusci a sopportarlo senza subire eccessivi danni, grazie soprattutto alla resistenza del suo tipo agli attacchi d'Acqua. Pansage, invece, stava cercando di affrontare il terzo Ducklett, usando una strategia diversa da quella che aveva impiegato prima. Usando l'attacco Frustata, il Pokemon scimmia si aggrappò ad un ramo a pochi metri dal terreno, poi si sollevò fino a lì, evitando l'Attacco d'Ala con cui Ducklett aveva cercato di schiaffeggiarlo. Pansage ruotò agilmente attorno al ramo e poi, ad un cenno di Spighetto, usò un attacco Semitraglia che colpì il Pokemon anatroccolo alla schiena, facendogli perdere l'equilibrio. Il terzo Ducklett emise un verso di disappunto e cadde a terra a pancia in giù, ma si rialzò quasi subito... soltanto per essere colpito da un seme che la scimmietta verde gli aveva lanciato contro! Alcuni rampicanti sbocciarono all'istante dal seme, e si avvolsero attorno a Ducklett, che si agitò scompostamente per liberarsi del Parassiseme, ma si ritrovò comunque con le ali legate!

"Forza, ragazzi, continuate così!" esclamò Touko, vedendo che il suo Pidove stava cominciando a prendersi in vantaggio sul Ducklett che stava affrontando. Il piccolo Pokemon anatroccolo era riuscito a colpire Pidove con un Attacco d'Ala e con un un Bollaraggio... ma Pidove era riuscito a restare in piedi e stava contrattaccando, sbattendo furiosamente le sue ali, e scagliando una potente raffica di vento contro il suo avversario. "Pidove, non basterà usare Raffica! Dagli addosso con Aerasoio, prima che attacchi di nuovo!"

"Pi, pidove!" esclamò il Pokemon piccione, muovendo l'ala destra davanti a sè, e scagliando contro Ducklett un piccolo turbine di vento tagliente che fece perdere l'equilibrio all'avversario. Un sorrisetto determinato si dipinse sul volto del Pokemon piccione, che un attimo dopo si sentì pervadere da una sensazione di potenza e da un'energia che non aveva mai sentito prima d'allora... e prima che Ducklett potesse riprendersi ed attaccare di nuovo, Pidove si illuminò di una brillante aura bianca che lo avvolse completamente un istante dopo! Touko riconobbe immediatamente i segni - il primo Pokemon che lei aveva catturato stava per evolvere!

"PIIIIII!" esclamò Pidove, prima che la luce avvolgesse completamente il suo corpo! Ci fu un lampo abbagliante, e Touko, Iris e Spighetto furono costretti a ripararsi gli occhi... ma subito dopo, quando poterono vedere di nuovo, videro che il Pokemon di Touko si era trasformato in una sorta di enorme piccione viaggiatore, con un piumaggio grigio chiaro sul ventre e nella parte interna delle ali, decorato con delle strisce nere sul dorso. Anche la parte posteriore della testa era nera, e aveva una forma simile a quella di un tacchino, mentre la fronte era grigia, mentre gli occhi erano circondati da una sorta di mascherina rosata. Le sue zampe erano però dotate di artigli adunchi, e il suo becco era uncinato come quello di un uccello predatore.

"Quill! Quill!" esclamò il nuovo Pokemon, spiegando le sue ali.

"Fantastico! Avete visto? Il Pidove di Touko è evoluto!" esclamò entusiasta Iris, mentre il suo Axew se la vedeva apparentemente ad armi pari con il secondo Ducklett, colpendolo con un altro attacco Graffio. Touko sorrise gioiosamente e consultò il suo Pokedex per sapere di più del suo nuovo Pokemon, che si voltò verso di lei e strizzò l'occhio con fare arguto.

"Tranquill, il Pokemon Granpiccione. Tipo Normale / Volante. Forma evoluta di Pidove." spiegò il piccolo congegno elettronico. "Per quanto lontano si trovi, è sempre in grado di ritornare dal suo Allenatore. Si dice che nel cuore della foresta in cui vive Tranquill si trovi un paese che non conosce conflitti."

"Ottimo! Congratulazioni, Tranquill, sapevo che ce l'avresti fatta!" esclamò Touko. "Ora forza, vediamo di dare una piccola lezione a quei Ducklett e riprendiamoci quello che ci hanno rubato!"

"Ducklett, duck!" starnazzò il terzo dei tre Ducklett, schivando un attacco Leccata da parte del Pansage di Spighetto. Cercò di rispondere con un'Attacco d'Ala, ma il Pokemon Scimperba evitò l'attacco con una capriola all'indietro, per poi rimettersi in guardia vicino al suo allenatore. Il Ducklett agitò nervosamente le ali, furioso per il fatto che quegli intrusi stessero dando loro così tanto filo da torcere... e la situazione non migliorò molto quando si sentì un suono di passi rapidi che si avvicinavano, e Ash, Misty, Pikachu e Sandile apparvero dietro il trio dei Ducklett, cogliendoli di sorpresa.

"Ash! Misty! Meno male, eravamo un po' in pensiero!" esclamò Iris. "Ma dove eravate finiti?"

"E' una storia un po' lunga..." affermò Misty con una risata gioviale. "Ma mi basti dire che questo Sandile che vedete qui con noi..." indicò il piccolo Pokemon Buio / Terra, che aprì le piccole fauci ed emise un verso di soddisfazione, presentandosi al resto del gruppo di Ash. "Ci ha giocato un piccolo scherzo, e ci ha fatto cadere nel buco che lui aveva scavato. Ma... non è stato un problema. Abbiamo fatto amicizia con lui, anche se abbiamo incontrato questi Ducklett insolenti che hanno rubato gli occhiali da sole a lui, e il berretto ad Ash!"

"Gli occhiali da sole?" chiese Iris confusa, guardando Sandile che apriva la bocca ed emetteva un verso di assenso. "Ehm... okay, immagino che me lo potete spiegare dopo... a noi, comunque, hanno rubato una padella, e noi la rivorremmo!"

"Duck duck!" esclamò il secondo Ducklett, quello che aveva rubato gli occhiali da sole a Sandile. Sembrava alquanto indignato della richiesta di Iris, come se fosse stato lui a subire il torto... e nel tentativo di tenersi stretti gli oggetti che lui e i suoi compagni avevano rubato, spiccò il volo, staccandosi da Axew e volando verso Pikachu. Il Ducklett che non era impegnato con il Tranquill appena evoluto di Touko, a sua volta, si staccò da Pansage e scagliò un potente attacco Bollaraggio, prendendo di mira Sandile... ma Misty agì con rapidità e scagliò una delle sue Pokeball, da cui apparve il suo Alomomola, intercettando il raggio di bolle e bloccando l'attacco prima che potesse toccare il Pokemon di tipo Buio / Terra. Le bolle si infransero sul corpo del pesce luna rosa, che strizzò un occhio infastidito, ma non subì altri effetti negativi, e rispose schizzando verso il Ducklett avversario!

"Dagli una Doppiasberla, Alomomola!" esclamò Misty. "Così imparano a fare i ladruncoli!"

Mentre Alomomola usava le sue pinne per schiaffeggiare il Ducklett avversario in faccia, e quest'ultimo alzava le ali per proteggersi come poteva, il secondo Ducklett era volato a tutta velocità contro Pikachu, solo per poi interrompere la sua carica nel momento in cui sembrava che l'impatto fosse imminente e lasciare per un attimo interdetti sia Ash che il suo starter, che già stava caricando un attacco Elettro sulle guance. Poi, il Pokemon Acqua / Volante caricò un attacco Geloraggio e lo scagliò dal suo becco spalancato, diretto verso il Pokemon Elettro, e riuscì a colpirlo e a farlo barcollare con un breve squittio di dolore!

"Attento, Pikachu! Accidenti, sono più abili del previsto, questi Ducklett..." affermò il giovane allenatore di Biancavilla. "Pikachu, riesci ad usare un attacco Fulmine?"

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, scrollandosi di dosso la brina che l'attacco Geloraggio del Ducklett nemico aveva lasciato sulla sua pelliccia. Poi, deciso a dare una lezione al dispettoso Pokemon anatroccolo, Pikachu iniziò a compiere le mosse necessarie per scagliare il suo attacco Fulmine... ma per qualche motivo, il topolino elettrico sentì che c'era qualcosa di diverso, questa volta. Era una sensazione strana, come se la sua elettricità non fluisse normalmente... sentiva che se adesso avesse cercato di sprigionare la sua scarica elettrica, avrebbe ottenuto qualcosa di diverso... e, curioso di vedere cosa sarebbe successo, Pikachu lasciò andare l'attacco, e l'elettricità si condensò in una grossa sfera crepitante che si dipartì dalle guance rubizze del Pokemon e fluttuò sinistramente in aria sopra di lui per un secondo, prima di partire a tutta velocità contro il sorpreso Ducklett! Colto di sorpresa da una mossa che non si aspettava, Ducklett non riuscì a muoversi in tempo per scansarlo... e la sfera elettrica lo centrò in pieno! Essendo di tipo Acqua / Volante, il Pokemon anatroccolo non aveva nessuna possibilità di resistere ad un colpo simile, e la scarica attraversò il corpo di Ducklett senza incontrare alcuna resistenza, rivelando per qualche istante la forma del suo scheletro per poi farlo cadere a terra esausto, con le piume segnate di fuliggine!

"Ah... Pikachu, ma... ma che attacco era?" chiese uno stupito Ash, la cui sorpresa era evidente anche sul volto di Misty, degli altri allenatori e di Pikachu stesso. "Come... come hai fatto ad usare un attacco del genere?"

"Pikachu..." rispose Pikachu scuotendo la testa con fare meravigliato. Anche il Sandile che accompagnava Ash e Misty sembrava molto stupito, e guardava fisso il topolino elettrico come se volesse cercare di capire qual era il suo segreto. Lo Alomomola di Misty, che stava cominciando a prendersi un po' di vantaggio sul Ducklett che stava affrontando, si fermò di colpo e guardò anche lui verso Pikachu... mentre gli altri due Ducklett correvano a fianco del loro compagno sconfitto e lo aiutavano a rialzarsi.

"Duck..." starnazzò con espressione stordita. Decidendo che le domande potevano attendere, Ash si schiarì la voce e si rivolse ai tre Pokemon Acqua / Volante, che lo guardarono con un certo timore.

"Okay... ascoltatemi, non ho voglia di combattere inutilmente." disse il ragazzo, calmo ma fermo. "Ma voi ci avete rubato delle cose per noi molto importanti, e le rivorremmo indietro. E poi, vorremmo chiedervi per quale motivo vi mettete a rubare ciò che appartiene agli allenatori che passano per queste strade!"

"Vedo che avete già fatto una bella collezione..." affermò Touko, guardando il mucchio di oggetti che i tre Ducklett avevano accumulato. "Ma per quale motivo? Non credo che lo abbiate fatto così, tanto per fare."

"Sono d'accordo con Touko. I Pokemon non commettono cattive azioni per il puro gusto di farlo." affermò Misty. "Quindi, diteci, per favore... perchè vi siete messi a rubare queste cose a chi passava di qui?"

"Du... Ducklett duck, duck ducklett!" esclamò uno dei tre paperi azzurri. Axew, Deino, Pikachu, Tranquill, Pansage ed Alomomola restarono ad ascoltare con attenzione, mentre il Pokemon Acqua / Volante iniziava a spiegare le sue ragioni con voce starnazzante. Gli altri due Ducklett restavano in silenzio, attendendo che il loro compagno terminasse la sua spiegazione, ma si vedeva dalle loro espressioni che approvavano al cento per cento quello che lui diceva. Man mano che il discorso di Ducklett andava avanti, l'espressione di Pikachu e degli altri Pokemon passava da un cipiglio di disapprovazione ad una più comprensiva e dispiaciuta. Il topolino elettrico ed Alomomola annuirono, e anche gli altri Pokemon sembrarono comprendere quello che i Pokemon Acqua / Volante stavano dicendo.

"Pikachu..." mormorò il topolino elettrico. Quando Ash e Spighetto si avvicinarono, come per chiedere cosa stessero dicendo i Ducklett, lo Alomomola di Misty mosse gentilmente le pinne per dire ai paperi azzurri che non c'era bisogno di dire altro, e cominciò a spiegare ai suoi compagni quello che erano appena venuti a sapere.

"Alomomo! Momola, alo alomomo, alomo!" esclamò il pesce luna rosa. Misty annuì e provvide a tradurre quello che i Ducklett stavano dicendo.

"Capisco... in pratica, questi Ducklett appartenevano ad un allenatore, diverso tempo fa..." spiegò l'esperta di Pokemon d'Acqua. "Poi, però, un giorno, i loro allenatori sono stati costretti a darli ad alcuni individui che dicevano che stavano schiavizzando questi Ducklett, e dovevano liberarli in modo che loro seguissero la loro natura."

Touko alzò gli occhi al cielo mentre accarezzava il suo nuovo Tranquill. "Il Team Plasma." concluse, senza avere bisogno di pensarci su.

Alomomola annuì e continuò a raccontare nella sua voce melodica, che Misty provvide poi a tradurre. "Questi tre Ducklett stavano per essere portati in un covo del Team Plasma, ma sono riusciti a liberarsi quando un temporale improvviso ha costretto il Team Plasma a fermarsi. Hanno fatto perdere le loro tracce... o forse, il Team Plasma non ha voluto inseguirli... e da allora, hanno vissuto qui, senza avere più la possibilità di riunirsi con l'allenatore a cui erano stati strappati. Hanno cominciato a fare dispetti ai passanti... inizialmente era per un sentimento di vendetta, ma poi è diventato il loro unico passatempo."

"Accidenti. Anche se non è bello che rubino alla gente, la loro storia è alquanto triste." affermò Iris, guardando negli occhi prima il suo Axew, e poi - se li avesse avuti - il suo Deino. "Insomma, io non sarò la più esperta allenatrice del mondo, ma mi rendo conto che i miei Pokemon Drago mi vogliono bene, e che ne soffrirebbero se venissero separati da me."

"Quel Team Plasma si è fatto delle idee sbagliate sul rapporto tra esseri umani e Pokemon. Pensano che tutti gli allenatori sfruttino i Pokemon per il loro tornaconto." disse Touko. Tranquill scosse la testa in tono di disapprovazione, mentre Misty si avvicinava ai Ducklett e li accarezzava sulla testa.

"Vi capisco, piccoli... e mi dispiace per quello che avete dovuto passare." disse la ex-Capopalestra di Celestopoli. "Però... non sarà così che rimedierete al male che vi è stato fatto. Anzi, così finirete soltanto per attirarvi dietro l'inimicizia di tutti. Non pensate anche voi? Non tutti gli esseri umani sono come pensate voi, dopotutto..."

"E' vero. Purtroppo... non ho idea di chi fosse il vostro allenatore precedente, altrimenti vi aiuterei a cercarlo, ma... vorremmo aiutarvi a riprendere la vita di un tempo." affermò Spighetto. "Per adesso, però... non è che potreste restituirci quello che ci avete rubato? Sono tutte cose molto importanti per noi..."

Il Pokemon papero, convincendosi che la cosa giusta da fare fosse almeno cercare di rimediare al mal fatto, annuì, e fece cenno ai suoi compagni Ducklett di restituire gli oggetti rubati. I tre Pokemon Acqua / Volante raggiunsero la pila di oggetti che avevano accumulato, e dopo aver cercato brevemente, presero gli oggetti rubati e li consegnarono ai legittimi proprietari, porgendo a Spighetto la sua padella, e poi infilando nuovamente ad Ash il suo berrettino, e a Sandile i suoi occhiali da sole. Il piccolo coccodrillo Buio / Terra alzò un po' la testa, in modo che gli occhiali gli scivolassero sugli occhi, e sfoderò un sorrisone radioso, ringraziando poi i Ducklett con un cenno della testa.

"Dile!" esclamò, facendo fare un piccolo sorriso anche ai Ducklett.

"Bene... allora immagino che questo problema sia risolto." affermò Ash sfregandosi la nuca. "E poi, Touko ha un nuovo Pokemon, a quanto vedo..."

"Sì, il mio Pidove è appena evoluto!" spiegò la ragazzina castana, lasciando che Tranquill le si posasse sulla spalla. "Comunque... ehm... adesso ci sarebbe il problemino di questi Ducklett. Io... vorrei poter fare qualcosa per loro."

"E lo faremo, Touko. Intanto, credo che sarebbe una buona idea portarli con noi ad Austropoli." affermò Misty, tenendo in braccio uno dei Ducklett. Quando tutti e tre i Pokemon Acqua / Volante si voltarono sorpresi verso di lei, la ragazzina annuì e fece loro un cenno di amicizia. "Certamente, ragazzi... non possiamo certo abbandonare dei Pokemon in difficoltà, vero? Credo che Ash e Pikachu, qui, la pensino allo stesso modo."

Entrambi i due amici non ebbero esitazioni, e annuirono in segno di assenso. "Ovvio, Misty. Porteremo questi Ducklett fino ad Austropoli, dove cercheremo qualcuno che li possa aiutare" disse Ash, per poi sentire qualcosa che gli tirava i calzoni... e abbassò lo sguardo per vedere che il Sandile con gli occhiali da sole era aggrappato alla gamba dei suoi pantaloni, e sembrava che stesse chiedendo di venire anche lui.

"Sand, sandile?" esclamò il piccolo coccodrillo.

"Credo che voglia venire anche lui con noi... anzi, Ash, non mi stupirebbe se volesse unirsi alla tua squadra!" disse Touko. Tranquill diede un'occhiata al Pokemon coccodrillo e annuì, in accordo con la sua allenatrice... e Ash, ridacchiando giovialmente, prese in braccio Sandile!

"Beh, come si suol dire, più siamo, e meglio è!" affermò il ragazzo di Biancavilla. "Va bene, Sandile, se vuoi davvero unirti alla mia squadra, sarò lieto di accoglierti! Sono sicuro che ci divertiremo e faremo faville, noi due assieme!"

"Sand sand dile!" esclamò Sandile, con una vivacità che ad Ash ricordò molto il Totodile che aveva a Johto... e che da poco si era evoluto in un Croconaw! Misty ridacchiò divertira, tenendo in braccio uno dei tre Ducklett, che sembrava già stare affezionandosi a lei... anche quell'avventura si era conclusa lietamente, e mentre osservava Ash che toccava Sandile con una Pokeball, e vedeva il piccolo Pokemon Buio / Terra che si faceva risucchiare al suo interno, Misty pensò che le cose sarebbero diventate ancora più eccitanti, da quel momento in poi...

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CONTINUA...

Pokemon: Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 24 - La tigre e l'Annientadraghi

Il viaggio era proseguito senza troppi intoppi per il simpatico quintetto di allenatori, che ora si stavano avvicinando sempre di più alla loro prossima meta - la grande città di Austropoli, e il magnifico ponte che la collegava alla zona sud-est di Unima. Forti dei nuovi acquisti della squadra - il Tranquill di Touko e il Sandile di Ash, oltre che i tre Ducklett di cui ora i cinque allenatori si stavano prendendo cura - il gruppo aveva fatto un bel po' di allenamento nei momenti in cui si riposavano, e potevano dire con una certa sicurezza di essersi presi una certa confidenza con il loro team. Avevano anche avuto modo di incontrare qualche allenatore che li aveva sfidati, lungo la strada, e i loro Pokemon avevano sempre dato ottima prova di sè. Adesso, usciti dall'area del Bosco Girandola e lasciatisi dietro i suoi misteri e le sue leggende, il quintetto stava percorrendo una stradina all'interno di un canyon, o meglio si era fermato a fare un altro po' di pratica prima di proseguire. Il Dewott di Ash e il piccolo Axew di Iris erano davanti ad una parete di roccia, e sembravano meditare, tenendo le mani giunte davanti a sè e gli occhi chiusi mentre la graziosa lontra samurai mostrava al draghetto come controllare la propria energia ed espellerla nella maniera più corretta, in modo da non essere travolto.

Fino a quel momento, i risultati c'erano... anche se non erano esattamente l'attacco Ira di Drago che Iris cercava di far usare al suo Pokemon. Tuttavia, la fiammella blu che sfrecciava dalle fauci di Axew e ardeva sul terreno roccioso per qualche secondo prima di dissiparsi, facendo salire un lieve filo di fumo verso il cielo.

"Sembra che Axew stia riuscendo a controllare almeno un po' la sua Ira di Drago..." affermò Misty, osservando con espressione incoraggiante il draghetto che prendeva fiato e cercava di calmarsi per poi fare un altro tentativo. "Almeno adesso non gli viene più lo... starnuto esplosivo di prima! Certo che non immaginavo che i Pokemon Drago fossero così difficili da addestrare."

"Beh, in effetti, mi sono resa conto che richiedono che gli si stia costantemente dietro, per ottenere dei buoni risultati." spiegò Iris, per poi mettersi le mani sui fianchi e alzare la testa con orgoglio. "Comunque, è anche questo il motivo per cui noi del Villaggio dei Draghi siamo tutti allenatori così forti! Noi riusciamo a comprendere i cuori dei nostri Pokemon Drago e tirare fuori tutta la loro forza! Nonno Aristide è il migliore, in questo senso! E' stato lui ad insegnarmi tutto quello che so sui Draghi!"

"Pikachu? Pika pi..." esclamò Pikachu, riconoscendo il suono di quel nome. Lo aveva sentito, assieme ad Ash, quando avevano sostenuto il test della Tana del Drago. Aristide era stato uno dei pochi a superare il test negli anni più recenti, assieme ad Iris, e a sentire quello che dicevano di lui, era un allenatore di primissima classe. Se era stato lui il maestro di Iris, voleva dire che quella ragazzina aveva davvero un grande potenziale, e Ash se ne rese conto all'istante.

"Aristide? Ma certo, questo è il nome di quell'allenatore di Unima di cui ho sentito parlare così bene quando sono andato alla Tana del Drago!" affermò Ash, guardando poi verso Touko e Spighetto, che sembravano voler chiedere di cosa stessero parlando lui e Pikachu. "E' stato quando sono andato alla Tana del Drago, e ho superato la prova, ricevendo come "premio" un Dratini... che ora è già un Dragonair!"

"Hehehee, vedo che ci siamo fatti la nostra fama anche all'estero, noi del Villaggio dei Draghi!" disse Iris con orgoglio, raccogliendo Axew da terra e facendogli due coccole. "Nonno Aristide è davvero un grande uomo. Sai, lui è il capo del consiglio dei nostri anziani, e si fa carico di tutte le nostre necessità, compresi i contatti con il mondo esterno e i nostri rapporti con la Lega Pokemon di Unima. Anche se il nostro villaggio non ne fa ufficialmente parte, siamo comunque considerati una tappa molto importante per tutti coloro che vogliono mettersi alla prova e arrivare preparati alla competizione!"

"Capisco... accidenti, sono sempre più curiosa di vederlo, questo Villaggio dei Draghi! Dev'essere un posto come non se ne vedono da nessuna parte, qui ad Unima!" affermò Touko, la cui vena avventurosa era stata solleticata da un'ulteriore menzione del luogo da cui Iris aveva cominciato il suo viaggio.

"Se per caso dovessimo capitare da quelle parti durante il viaggio, mademoiselle Iris, saremmo molto onorati se lei fosse disposta a farci da cicerone e a spiegarci qualcosa di più sul suo villaggio." affermò Spighetto, formale e distinto come sempre. "Adesso però... comincia a farsi tardi, e suggerirei di fermarci nel più vicino Pokemon Center, in modo da far riposare un po' i nostri Pokemon e prepararci per la sera. Ce ne dovrebbe essere uno a non più di un quarto d'ora di cammino."

"Effettivamente, comincia già ad imbrunire..." assentì Misty. Il sole era già basso sulle cime della foresta di abeti visibile in lontananza, e sul paesaggio stava calando una tenue luce arancione, che presto avrebbe lasciato il posto alle tenebre della notte. "Abbiamo fatto un bel po' di pratica, oggi... e sono convinta che Ash e Touko faranno un'ottima figura quando affronteranno Artemisio!"

"Troppo gentile, Misty. Io cerco semplicemente di seguire i vostri consigli, visto che di tutti noi, sono io la meno esperta." rispose la castana, rimettendosi a posto il frontino del berretto. "Ora, ho il mio Pignite e il mio Tranquill, quindi ho già due Pokemon evoluti... ma ancora non ho preso molto la mano, e devo catturare ancora qualche Pokemon, se voglio avere una squadra competitiva. Quattro Pokemon andranno ancora bene per affrontare Artemisio... ma poi, credo che avrò bisogno di qualcosa d'altro."

"Duck, duck?" starnazzò uno dei Ducklett che accompagnavano il gruppetto, mentre tutti riprendevano la loro strada. Touko ridacchiò e grattò il papero azzurro sulla testa, controllando allo stesso tempo che i suoi fratelli, che stavano svolazzando al suo fianco, riuscissero a tenere il passo.

"Tranquilli, ragazzi, non ho detto che catturerò voi!" lo rassicurrò la castana. "So già che voi avete già un allenatore, e ho intenzione di fare del mio meglio per aiutarvi a ritrovarlo. Quel Team Plasma... proprio non capisco perchè abbiano queste strane convinzioni. E' vero che ci sono persone che maltrattano i Pokemon, come quel disgraziato di Shamus che ha abbandonato il mio piccolo Tepig... ehm, volevo dire Pignite... ma la maggior parte delle persone che ho conosciuto considerano i Pokemon come degli amici e non farebbero mai loro del male."

"Ci saranno sempre i fanatici convinti che il loro punto di vista sia l'unico possibile." rispose Spighetto. "Se posso riportare una mia esperienza personale, mademoiselle Touko... una delle prime cose che mi è stata insegnata quando ho cominciato il mio addestramento per diventare un intenditore di Pokemon è stata, che le valutazioni non sono univoche. Per quanto accurate possano essere, un altro intenditore potrebbe cogliere delle sfumature che io non vedo, che possono modificare profondamente il significato di una valutazione. Questo vuol dire che una visione più completa di come stanno le cose si può avere soltanto quando vari punti di vista sono stati presi in considerazione, e pensare di avere soltanto noi la giusta visione delle cose non porta che ad avere una visione incompleta, ironicamente. Questo è quello che il Team Plasma dovrebbe comprendere. Basterebbe che si rendessero conto di questa semplice verità perchè le cose cambiassero in meglio."

Il resto del gruppo aveva ascoltato con grande interesse le parole del ragazzo dai capelli verdi. Una volta di più, bisognava riconoscere che per quanto eccentrico e svagato potesse sembrare a volte, Spighetto era un ragazzo molto saggio che parlava sempre a proposito. Ash doveva ammettere che era molto contento di averlo come compagno di viaggio, e non solo per il fatto che sapeva cucinare divinamente - non lo avrebbe mai detto davanti alla sua fidanzata, ma Misty era più o meno ai livelli di Vera quando si trattava di cucinare!

Iris stessa stava pensando alle parole di Spighetto, e doveva ammettere che era una cosa a cui non aveva mai pensato... chissà, forse si era fatta lei un'idea sbagliata sui problemi che aveva con Excadrill? Lei si era fatta l'idea che Excadrill si sentisse in colpa per averla delusa in quella importante battaglia... ma se ci fosse stato qualcosa di più? Era un'idea che forse l'avrebbe aiutata a risolvere i suoi problemi con il Pokemon talpa e a farlo sentire meglio...

La bambina dalla pelle scura si sfregò il mento e annuì tra sè, attirando l'attenzione di Misty. "Hm? Tutto bene, Iris? Mi sembri un po' pensierosa..." chiese la rossa ex-Capopalestra, notando che la normalmente dinamica allenatrice del Villaggio dei Draghi era diventata insolitamente silenziosa.

"Sì, Misty, tutto a posto!" affermò Iris. "Stavo giusto pensando al mio Excadrill... quello che mi ha detto Spighetto mi ha fatto pensare che forse mi sono fatta l'idea sbagliata di come aiutarlo ad uscire dalla sua depressione. Forse... dovrei cercare di parlare di più con lui, per aiutarlo ad uscire dal suo guscio. Se riuscissimo... ad incontrarci a metà strada, per dirla così..."

"Ah, capisco..." affermò Misty. "In ogni caso, conta pure sul mio aiuto! Certo, i Pokemon Terra o Acciaio non sono esattamente il mio forte, ma non credo che legare con loro sia poi tanto diverso che farlo con i miei amati Pokemon d'Acqua!"

"Grazie, Misty, me ne ricorderò!" rispose Iris, mentre il gruppo si avvicinava al Pokemon Center solitario che sorgeva appena qualche centinaio di metri più avanti...

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Per quanto rustico e non troppo moderno, almeno se paragonato alla modernità di altri luoghi che Ash e i suoi compagni avevano visitato ad Unima, il Pokemon Center a cui si erano fermato era un posto molto accogliente: un edificio di legno poco lavorato eretto sulla strada che proseguiva verso il Ponte Freccialuce, era ben riscaldato e disponeva di alcune comodità, come un PC, delle macchinette per il caffè, e alcuni tavoli dove erano in quel momento seduti alcuni avventori. Ash e i suoi compagni notarono che vi si trovava, posta in disparte rispetto alla sala principale, una piccola tavola calda, dove un paio di persone stavano preparando dei pasti per i viaggiatori. Pensando che in questa particolare occasione fosse giusto lasciare che anche Spighetto si godesse una serata di libertà, Ash propose ai suoi compagni di fermarsi lì a mangiare qualcosa.

"Che ne dite, ragazzi? Mi sembra di vedere che fanno dei piatti abbastanza buoni, da quelle parti." disse il ragazzino dai capelli neri... sentendosi brontolare la pancia alla vista di uno spettacolare cheeseburger con contorno di patatine fritte che un cameriere stava portando ad un avventore. "Spighetto, tu che ne dici? Così non devi fare fatica a cucinare questa sera."

"Mi sembra giusto. Immagino che sia stanco anche tu." disse Touko.

Il giovanotto dai capelli verdi non sembrò troppo stanco, tuttavia. "Vi ringrazio per la considerazione, ragazzi, ma non ce n'è bisogno. Se volete, posso cucinare qualcosa anche stasera, una volta che i nostri Pokemon avranno riposato abbastanza." affermò. "Comunque, lascio a voi la scelta. Dipende da quello che vi sentite."

"Pikachu..." mormorò il topolino giallo, guardando in direzione della tavola calda, e facendo gli occhioni vispi quando vide che uno dei cuochi stava mettendo una grande quantità di ketchup accanto ad un hot dog fumante! Anche i tre Ducklett che erano con il gruppo avevano adocchiato i cibi caldi, e la cosa non sfuggì ai ragazzi.

"Beh... dipende se c'è qualcosa che non contiene carne, nel menù." affermò Iris. "Ricordate, io sono vegetariana."

"Tranquilla, Iris, sono convinta che abbiano qualcosa a base di verdure o frutta." affermò Misty. Era vero, in effetti. Da quando Iris si era unita al gruppo, non l'avevano mai vista mangiare carne o pesce, al massimo un pezzo di formaggio o un paio di uova al tegamino. "Magari c'è la possibilità di ordinare qualche insalata."

"Mi farebbe molto piacere..." disse Iris, facendo per sedersi ad un tavolo... ma bloccandosi quando, nello stesso momento in cui si apprestava a prendere una sedia, una mano guantata afferrò lo schienale. "Huh? Che cosa...? Hey, un momento! Questa sedia l'avevo presa prima io!"

"Beh, a me non risulta!" esclamò la persona che stava prendendo il posto a sedere nello stesso momento - la voce di una ragazza. "Io stavo per prendere questa sedia per me, e tu ti sei messa in mezzo, a quanto mi risulta!"

Con espressione irritata, Iris alzò lo sguardo verso la persona in questione... e vide che si trattava di una ragazza di qualche anno più grande di lei, vestita di un completo azzurro con stivaletti alti fino al ginocchio dello stesso colore, calzettoni, una minigonna piuttosto corta e un grande cappello giallo dal quale spuntavano frange dei suoi capelli fucsia. Nei suoi occhi verde-azzurrini si poteva leggere una certa irritazione mentre guardava Iris dritta negli occhi.

"Molla, io e i miei amici ci dobbiamo sedere, e siamo arrivati prima!" esclamò Iris, rifiutandosi di indietreggiare.

Sfortunatamente per lei, la ragazza più grande sembrava altrettanto testarda. "Perchè se non lo faccio, eh? Cosa mi fai, piccoletta?"

Ash sbattè gli occhi meravigliato... e riconobbe al volo la nuova arrivata. Anche se l'aveva vista soltanto una volta, non era davvero possibile dimenticare una persona come quella, una volta che si fosse passato anche solo qualche minuto con lei. Stupito, Ash indicò la ragazza più grande con un dito. "Ah... ma... ma io ti conosco! Ci siamo già visto prima che arrivassi a Zefiropoli! Tu sei Georgia!"

"Accidenti, è vero, è proprio Georgia!" esclamò Misty, riconoscendo a sua volta l'Annientadraghi, che rivolse lo sguardo al gruppo di Ash. "Immaginavo che ti avremmo rivista, Georgia, ma non credevo così presto!"

"Pikachu..." squittì il topolino elettrico.

"Ah... voi siete Ash, Misty, Pikachu, Touko e Spighetto..." rispose Georgia, mentre anche Iris si voltava nuovamente verso i suoi compagni di viaggio. "Quindi... alla fine siete riusciti a battere Aloè e ad ottenere la Medaglia Base, eh? Bwh, devo farvi i miei complimenti... e questa vostra nuova amichetta chi sarebbe?"

"Conoscete già questa tipa?" chiese Iris, con un moto di incredulità.

Spighetto confermò con un cenno della testa. "Sì, l'abbiamo incontrata poco prima di raggiungere Zefiropoli... e sappiamo già che è un'allenatrice molto abile." affermò il giovanotto dai capelli verdi.

"Ha sconfitto il mio Gyarados, e ha dato del filo da torcere al mio Seadra." continuò Misty, accarezzando uno dei Ducklett che le si era accoccolato tra le braccia. "E a proposito, Georgia, questa è la nostra nuova compagna di viaggio, Iris. Ci accompagnerà fino ad Austropoli... ed è anche lei una brava allenatrice, per tua norma e regola."

"Meglio che non dica a Georgia che Iris allena Pokemon Drago. Non vorrei che Georgia decidesse di sfidarle ad un incontro di Pokemon qui ed ora." pensò tra sè l'esperta di Pokemon d'Acqua.

"Davvero?" chiese Georgia con tono disinteressato. Quando Iris le rivolse uno sguardo vagamente rancoroso, la ragazzina dai capelli fucsia decise che tanto valeva punzecchiarla ancora un po'. "Una brava allenatrice, eh? E da dove verresti, di grazia?"

Ash e Pikachu strinsero i denti ed ebbero un piccolo sobbalzo... e senza che nessuno potesse fare niente per impedirglielo, Iris diede la risposta che Misty avrebbe voluto evitare che desse! "Sono un'allenatrice proveniente dal Villaggio dei Draghi... e diventerò la migliore allenatrice di Pokemon Drago di tutta Unima!" esclamò con sicurezza.

"Oh, cavolo... questa non ci voleva!" mormorò tra sè Touko.

Immediatamente, l'espressione vagamente annoiata di Georgia si illuminò, e una luce divertita brillò nei suoi occhi celesti. "Hmmm, un'allenatrice di Pokemon Drago, eh? Accidenti, questa dev'essere proprio la mia serata fortunata!" esclamò. "Il mio nome è Georgia... ma tu puoi chiamarmi L'Annientadraghi! Guarda caso, il mio scopo è diventare la migliore allenatrice di Pokemon che siano in grado di sconfiggere i Pokemon Drago! Il che significa che tu per me sei l'avversaria ideale! Ti sfido ad una battaglia di Pokemon!"

Dapprima un po' incredula, Iris ritrovò subito il suo spirito combattivo e ghignò a sua volta, fissando la ragazza più grande negli occhi senza dare segno di essere stata minimamente intimorita. "Ma davvero? Un'allenatrice di Pokemon Drago contro un'Annientadraghi... questa sì che è una battaglia interessante! Accetto la tua sfida, Georgia! Tre contro tre, sei d'accordo?" esclamò. Delle fiamme scarlatte si accesero sullo sfondo dietro le due ragazze, e alcuni avventori si ritirarono davanti allo spirito combattivo che le due irradiavano! Anche Ash e i suoi compagni non poterono fare altro che restare a guardare increduli le due avversarie che si squadravano, con dei grossi goccioloni di sudore che scendevano dalle loro teste...

"Mi sa che qui si è scatenato un bel nido di Beedrill..." affermò Ash.

"Ma davvero? E cosa te lo farebbe pensare?" fu la risposta sarcastica di Misty.

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Pochi minuti dopo...

Richiamate all'ordine dall'Infermiera Joy di turno, che aveva ricordato loro che in un Pokemon Center erano proibite le lotte, Iris e Georgia erano uscite e si erano piazzate l'una davanti all'altra in uno spiazzo erboso poco lontano dalla baita di legno, con Ash, Pikachu, Misty, Touko, Spighetto e qualche avventore che facevano da pubblico improvvisato per quella che si preannunciava come una sfida interessante. Senza mai perdere quel sorrisetto sicuro, Georgia si sgranchì le nocche delle mani e tirò fuori la sua prima Pokeball, per poi farla volteggiare sulla punta di due dita e guardare con aria sicura verso Iris.

"Hey, Ash... tu credi che Iris ce la possa fare contro Georgia?" chiese Touko, guardando con una certa preoccupazione verso il ring improvvisato, dove le due avversarie si preparavano alla loro sfida.

"Non ne sono sicuro..." rispose il ragazzino scuotendo la testa. "Ho paura che il suo Axew non sia all'altezza di affrontare uno scontro così impegnativo. Da quello che ho potuto vedere, tutti i Pokemon di Georgia sono molto ben allenati."

"Bene... visto che sono stata io a lanciare la sfida, credo che sia anche giusto lasciare a te la prima mossa!" affermò l'Annientadraghi. "Forza, draghetta... fai tu la prima mossa! Fammi vedere il tuo primo Pokemon!"

"Con immenso piacere!" esclamò Iris. Vedendo che il suo piccolo Axew avanzava verso il campo di battaglia, la ragazzina dalla pelle scura gli fece cenno di aspettare e lo fermò con un cenno della mano. "Aspetta, Axew, non questa volta. Ancora non hai imparato ad usare Ira di Drago, e hai bisogno di più allenamento per affrontare uno scontro come questo."

"Axewwww?" rispose il draghetto dai denti sporgenti, un po' deluso per il fatto di non poter aiutare la sua allenatrice in quella importante battaglia. Tuttavia, comprese la motivazione della sua allenatrice, e si rassegnò ad aspettare in disparte che lo scontro si concludesse, mentre Iris tirava fuori la sua prima Pokeball e la lanciava!

"Okay, cominciamo! Deino, tocca a te!" esclamò, e dalla sfera saltò fuori il famelico draghetto nero, che lanciò un piccolo ringhio di guerra e si preparò a combattere. Tuttavia, la sua dimostrazione di coraggio non riuscì ad impressionare Georgia, che storse il naso e alzò le spalle con fare indifferente.

"Beh? Tutto qui, un Deino?" chiese la rossa. "Mi aspettavo qualcosina di più da una che viene dal Villaggio dei Draghi. Se devo sconfiggere un drago, preferisco che si tratti di un avversario tosto, non di un gioco da marmocchi. Okay, allora direi che tocca a me fare la mia mossa. Pawniard, esci! E' ora di annientare un drago!"

Mentre Iris storceva il naso, irritata dalla scarsa considerazione che Georgia sembrava avere del suo Deino, l'Annientadraghi fece uscire il suo Pokemon dalla sfera: un attimo dopo, il soldatino di tipo Buio / Acciaio si presentò sul campo di battaglia e affilò le sue braccia-lame l'una sull'altra, preparandosi ad affrontare il Pokemon Buio / Drago di Iris!

"Se credi che quel Pokemon mi dia pensiero, ti sbagli proprio!" esclamò Iris. "Avanti, Deino! Parti subito con Bottintesta!"

"Pawniard, alza il tuo Ferroscudo!" esclamò Georgia. Mentre il draghetto nero correva con tutte le sue forze contro il Pokemon di Georgia, quest'ultimo incrociò le braccia-lama davanti a sè, e il suo corpo risplendette per un attimo di un bagliore metallico, segno che le sue difese si stavano potenziando. Nel momento in cui Deino raggiunse il suo bersaglio, sferrò un potente colpo di testa che raggiunse il Pokemon Buio / Acciaio al torace... ma non ebbe molto effetto se non farlo spostare indietro di un passo, lasciando Deino vulnerabile al contrattacco di Georgia, che non si fece certo attendere. "Heh, tutto qui, draghetta? Forza, Pawniard, rispondi con Spaccaroccia!"

"Iard!" esclamò awniard, alzando una delle sue braccia taglienti. Deino si rese conto di essere in pericolo e cercò di scansarsi, ma Pawniard fu più veloce del previsto, e colpì il draghetto nero con un potente colpo di taglio sferrato con la "mano" destra. Deino emise un breve grido di dolore e indietreggiò... ma non cadde, e Iris gli diede subito un nuovo ordine, in modo che potesse tenere sotto pressione.

"Okay, questa non è stata una grande idea..." affermò la ragazzina dalla pelle scura. "Non importa, possiamo ancora rimediare! Deino, spostati e attacca con Rogodenti!"

"Hmm, già meglio..." affermò Georgia, vedendo l'avversario che si scagliava sul suo Pawniard con i denti avvolti da fiamme scarlatte e chiudeva le mascelle sulla sua spalla. Il Pokemon Buio / Acciaio risentì del colpo superefficace e cadde in ginocchio, appoggiando una mano-lama a terra per cercare di tenersi in piedi. "Ma non credere che basti un colpo decente per buttare giù il mio Pawniard! Forza, Pawniard, usa Ferrostrido!"

"Accidenti, Georgia ha usato proprio la mossa giusta..." disse Ash, corrugando la fronte. "A quella distanza, Deino non ha alcun modo per difendersi..."

La cosa apparve fin troppo chiara un istante dopo, quando Pawniard, prima che Deino potesse staccarsi da lui, sfregò le sue braccia-lame le une sulle altre, e provocò un penetrante, terrificante suono come quello di un chiodo che graffia una lastra di ardesia! Deino mollò immediatamente la presa e si contorse per il tremendo dolore alle orecchie, e anche Ash, Pikachu, Misty, Touko, Spighetto e i tre Ducklett furono costretti a tapparsi le orecchie, con espressioni di fastidio e dolore dipite sui volti!

"Aaaaargh!" esclamò Iris, portandosi anche lei le mani alle orecchie. "Deino! Deino, ritirati e poi rispondi con Tuononda!"

"Deeeeino!" ringhiò il Pokemon Buio / Drago, rintronato dal suono spaccatimpani. Il ciuffetto di pelliccia nera sopra la sua testa si drizzò ulteriormente e crepitò di energia, che poi Deino scaricò addosso al suo avversario sotto forma di un piccolo fulmine giallo vivo, contro il quale Pawniard non potè opporre alcuna difesa. La scarica elettrica lo raggiunse e penetrò nel suo corpo, facendolo irrigidire rapidamente! I suoi occhi si spalancarono mentre l'elettricità impediva i suoi movimenti, e Pawniard incespicò in avanti, cercando in qualche modo di costringersi a restare in piedi.

"Perfetto, adesso sì che si ragiona!" esclamò Iris. "E adesso... Deino, vai con Dragospiro!"

"Deino!" esclamò il draghetto, sentendosi ora un po' più lucido. Mentre Pawniard cercava in qualche modo di rimettersi in guardia nonostante la paralisi, Deino prese fiato e soffiò una raffica di fiamme bluastre contro il Pokemon Buio / Acciaio, che non fu in grado di scansare l'attacco e ne venne colpito, finendo a terra con uno strido acuto! Ma Iris non si aspettò il modo in cui si rialzò rapidamente, rotolando di lato per poi piantare le mani-lama a terra e usarle per tirarsi su.

"Hmph. Non male, draghetta, ma non è sufficiente!" esclamò Georgia. "Pawniard, è il momento di chiudere questa battaglia! Colpisci con Forbice X!"

"Deino! Tienilo lontano con un altro Dragospiro!" ordinò Iris. Pawniard si lanciò all'attacco, tenendo le sue braccia taglienti incrociate davanti a sè, e DEino scagliò di nuovo una fiammata azzurrina contro il suo avversario... ma questa volta, il suo attacco si infranse contro la difesa del suo avversario, che tagliò letteralmente l'attacco Dragospiro e raggiunse Deino al volo! Con un rapido movimento delle braccia, Pawniard sferrò un doppio colpo, disegnando una X davanti a sè e colpendo in pieno Deino, che venne preso in pieno e volò indietro con un breve grido di disappunto. Cadde a terra vicino ad Iris, rimbalzando una volta, e si fermò accanto a lei privo di sensi.

"Oh, no... Deino!" esclamò Iris.

"Axew..." mormorò il draghetto più piccolo, raggiungendo il suo "fratello maggiore". Deino alzò la testa per un attimo e sospirò, scuotendo la testa come per chiedere scusa per la sua scarsa prestazione.

"Va tutto bene, Deino. Sei stato bravo, ora riposati." rispose Iris, accarezzando Deino sulla testa prima di richiamarlo nella sfera e tirare fuori un nuovo Pokemon. "E va bene, Annientadraghi! Se è la guerra che vuoi, allora io sarò contenta di dartela! Tocca a te, Dragonair!"

"Aaaaaair!" esclamò con voce melodiosa il drago serpentino, apparendo davanti alla sua allenatrice e facendole un cenno di assenso per poi prepararsi ad affrontare il Pawniard di Georgia. L'Annientadraghi storse un po' il naso, forse ricordando qualcosa che non le faceva piacere... ma la sua espressione acuta e sicura di sè tornò un istante dopo, e la ragazza dai capelli fucsia ghignò per l'eccitazione.

"Un Dragonair, eh? Sono sicura che questo sarà un avversario molto più valido!" esclamò. "Okay, Pawniard, usa Danzaspada, e poi colpisci con Ferrartigli!"

"Dragonair, rispondi con un attacco Fulmine!" esclamò Iris. Pawniard iniziò ad eseguire una piroetta sul punto in cui si trovava, e delle spade di luce volteggiarono per un attimo attorno a lui prima di scomparire in un lampo di energia... poi, il Pokemon Buio / Acciaio scattò verso Dragonair per colpirlo con le sue lame affilate, ma la paralisi lo tradì, e finì per incespicare e finire con un ginocchio a terra, esposto al successivo attacco del suo avversario! Dragonair alzò la testa, e sul piccolo corno che spuntava dalla sua fronte si formò una grossa scarica elettrica dorata, che il drago serpentino poi scagliò contro il suo avversario, centrandolo in pieno! Pawniard cadde a terra di nuovo, ma in qualche modo riuscì a rialzarsi.

"Continua così, Dragonair!" esclamò Iris. "Dagli addosso con Ira di Drago!"

"Ah, beh... meno male che almeno Dragonair la sa usare..." commentò tra sè Touko. Dragonair prese la mira e creò davanti a sè un vortice di fiamme blu che investì Pawniard prima che quest'ultimo potesse reagire, mandandolo nuovamente a terra... ma questa volta, il Pokemon simile ad un soldatino di ferro non riuscì a rialzarsi, e rimase disteso a terra senza forze.

"Adesso direi che siamo pari!" esclamò Iris, mentre Georgia mormorava qualcosa tra i denti e richiamava Pawniard con espressione cupa. Non sembrava avercela con il suo Pokemon, ma le faceva rabbia perdere contro un Pokemon Drago.

"Beh, non cantare vittoria troppo presto, Iris!" esclamò. "Ho altri Pokemon con me, e sono sicura che questo ti lascerà molto sorpresa! Tu stai tranquillo, Pawniard, sei stato bravo... e ora tocca a te, Mawile!"

"Un Mawile?" si chiese Misty, vedendo la seconda Pokeball di Georgia solcare l'aria e far uscire uno strano esserino umanoide giallo, con mani e piedi neri, che sembrava indossare una gonna e che, soprattutto, sembrava essere costantemente voltato di spalle rispetto al suo avversario. Un paio di mascelle di ferro, dotate di aguzzi denti triangolari, si estendevano da quella che sembrava essere la nuca attraverso un "collo" stretto e flessibile. Sembrava in grado di controllare queste strane appendici senza alcuna difficoltà, e provocava un inquietante suono di una tagliola che si chiudeva ogni volta che le muoveva. "Non è esattamente un Pokemon che mi sarei aspettata di vedere nella squadra di un'allenatrice specializzata nel combattere i Pokemon Drago."

"Che strano Pokemon... non l'ho davvero mai visto prima!" esclamò Touko, fissando come ipnotizzata lo strano essere.

"Nemmeno io... Georgia deve aver già viaggiato in qualche altro continente, per avere un Pokemon come quello..." affermò Spighetto.

Ash annuì. "Si tratta di un Mawile, un Pokemon di tipo Acciaio che è stato visto per la prima volta nel continente di Hoenn." spiegò. "Però temo di non potervi dire molto di più, visto che non ho mai avuto una grande esperienza con questo particolare Pokemon."

"Ducklett..." starnazzò uno dei Ducklett, restando vicino ai suoi fratelli e a Pikachu mentre Iris si preparava ad attaccare.

"Accidenti, non credo di aver mai visto prima un Pokemon come questo... e non ho idea di cosa possa fare!" disse tra sè l'aspirante maestra di Pokemon Drago. "Beh, comunque, quando è così, cominciamo andando sul sicuro! Dragonair, usa di nuovo Ira di Drago!"

"Una buona mossa." affermò Touko. "Ira di Drago ignora le difese dell'avversario, permettendogli di infliggere pochi danni, ma sicuri. Iris ha fatto una scelta oculata."

Misty annuì in segno di assenso. "Già... devo riconoscere che Iris ha davvero del talento." affermò. "Le manca l'esperienza, ma ha già un discreto senso della tattica e sa che mosse insegnare ai suoi Pokemon per avere dei buoni risultati."

Tuttavia, Georgia non sembrò allarmata dalla mossa che Iris e il suo Dragonair avevano usato. Le fiamme blu investirono in pieno Mawile, che non fece nulla per scansarle, e si sollevarono in aria, creando una sorta di colonna di fuoco magico attorno allo strano Pokemon Acciaio e occultandolo alla vista degli spettatori. Si sentirono delle esclamazioni di sorpresa e delle ovazioni, e per un po', il pubblico trattenne il fiato attendendo che si vedessero gli effetti di quel primo attacco...

Le fiamme blu si estinsero poco dopo... e il sorriso sicuro di Iris si trasformò in una smorfia di incredulità quando vide che la Mawile di Georgia era rimasta completamente illesa! Non c'era alcuna traccia di lividi o scottature sul corpo ferroso del Pokemon!

"Cosa?" esclamò Ash. "Com'è possibile? Il Mawile di Georgia non si è fatto niente?"

"Non posso crederci..." commentò Spighetto. "Normalmente, Ira di Drago non dovrebbe aggirare tutte le difese tranne Protezione o Individua? E non mi sembra che il Pokemon di mademoiselle Georgia abbia usato queste mosse..."

"Infatti... non capisco come sia possibile..." rispose Ash.

Georgia alzò le spalle, per nulla impressionata. "Tsk, tsk, tsk..." disse, scuotendo la testa. "Spiacente di informarti che la mia Mawile è immune agli attacchi di tipo Drago. Non chiedermi il perchè, non lo so nemmeno io, ma è così... puoi usare tutte le Ire di Drago che vuoi, ma non le farai un graffio."

"Ma... come è possibile?" esclamò Iris. Poi, quando vide che la Mawile di Georgia si preparava a contrattaccare, decise che era il caso di darsi da fare e cercare di opporre resistenza! "Ugh... non importa, ci penserò dopo! Ho altre mosse nell'arsenale del mio Dragonair! Presto, Dragonair! Usa il tuo attacco Tuononda!"

"Mawile! Prima Danzaspada, e poi Metaltestata!" esclamò Georgia. Mawile alzò in aria le sue mandibole nere e le mosse freneticamente in una traiettoria vorticosa, intercettando la scarica elettrica che Dragonair gli scagliò contro, e facendola dissipare senza subire danni. Poi, il Pokemon Inganno si scagliò con tutte le sue forze contro Dragonair, fiondandosi in avanti con la testa e sferrando a Dragonair un colpo formidabile che lo sollevò da terra e lo sbattè a diversi metri di distanza! Dragonair eseguì una spettacolare torsione a mezz'aria e atterrò in piedi... o meglio, quello che si poteva considerare in piedi per un Pokemon come lui... ma incespicò visibilmente, segno che la Metaltestata di prima aveva avuto effetto.

Iris si riscosse dalla sua sorpresa in tempo, prima che Mawile potesse colpire Dragonair con uno Sgranocchio sferrato con le "mandibole" poste sulla sua testa. Dragonair evitò per un soffio la mortale tagliola che stava per chiudersi su di lui, e la sua allenatrice gli fece usare un'atra mossa che potesse essere efficace contro il Pokemon Acciaio. "Dragonair, usa Idrondata!" esclamò la bambina dalla pelle scura, e il Pokemon Drago eseguì una giravolta su sè stesso e sferrò un colpo con la coda avvolta da una ruggente ondata d'acqua. Mawile, che stava tornando all'attacco con Sgranocchio, non riuscì ad evitare l'attacco, venendo centrata in pieno petto e scagliata lontano, per poi atterrare sulla schiena! Si rialzò rapidamente, e alzò la guardia... ma ora, anche la Pokemon Acciaio cominciava ad accusare qualche colpo!

"Bene! Sembra che Iris non sia del tutto in svantaggio, contro questo Pokemon..." affermò Touko sollevata.

"Perfetto! Ora continua con Dragodanza!" proseguì Iris. Dragonair si acciambellò e cominciò a danzare, eseguendo un breve numero e brillando di luce violacea. Sentì un'ondata di energia attraversarlo, rendendolo più forte e più veloce, e si mise in guardia nel momento in cui la Mawile di Georgia si preparò a colpire di nuovo. Con insospettabile agilità per una creatura così tozza, Mawile eseguì una capriola in aria e scese giù su Dragonair, cercando di colpirlo con le sue mandibole!

"Adesso usa Breccia!" ordinò Georgia, e il Pokemon Inganno sferrò un potente fendente dall'alto verso il basso con le sue mascelle, cercando di colpire il drago serpentino sulla testa. Dragonair attese fino all'ultimo momento, poi si scansò di lato, e fece in modo che il colpo di Mawile gli sibilasse a fianco e colpisse il terreno accanto a lui con veemenza! Il terreno stesso non resse alla potenza del colpo, e in esso si aprì una fessura nella quale Mawile rimase intrappolato! "Aaaargh! Questo non era previsto! Cerca di liberarti, Mawile!"

"Wile! Wile!" esclamò il Pokemon Acciaio, dibattendosi nel tentativo di liberare le sue mascelle dalla fenditura. Iris vide che era il momento ideale per sferrare il suo attacco, e diede a Dragonair quello che sperava sarebbe stato l'attacco decisivo.

"Colpiscilo con Lanciafiamme, Dragonair!" esclamò la bambina dalla pelle scura. Dragonair annuì, prese fiato... e un attimo dopo, scagliò una potente fiammata contro Mawile, che sembrava ormai destinata ad essere travolta!

"Presto, Mawile! Difenditi con Protezione!" ordinò Georgia. La Pokemon Acciaio, malgrado si trovasse in una posizione alquanto difficile, riuscì a voltarsi verso le fiamme impetuose che minacciavano di travolgerla, e alzò uno scudo protettivo che respinse l'attacco e lo fece dissipare! Iris strinse i denti per il disappunto quando Mawile, cessato il pericolo, abbassò il suo scudo e riuscì a divincolarsi, per poi tornare in quella che per lei era una posizione di guardia. "Uff, c'è davvero mancato un pelo questa volta... Beh, devo ammettere che te la sei cavata abbastanza bene questa volta, draghetta. Il tuo Dragonair è ben addestrato, e ha dato un po' di filo da torcere alla mia Mawile... ma non credere che basti questo a sconfiggerla!"

"Ah, davvero? Questo è quello che credi tu, mia cara Annientadraghi, o come vuoi farti chiamare!" esclamò Iris, punta nell'orgoglio. "Dragonair, attacca di nuovo con Lanciafiamme!"

"Mawile, Sbigoattacco!" esclamò Georgia, contrattaccando con la mossa perfetta per cogliere di sorpresa un avversario veloce. Mawile scattò in avanti, scomparendo davanti agli occhi di Iris e Dragonair prima che questi ultimi potessero reagire... e riapparve vicino al drago serpentino, per poi sferrargli un potente pugno nel ventre! Dragonair strabuzzò gli occhi per il dolore e la sorpresa, e dopo essersi contorto per un momento, si afflosciò al suolo senza più forze!

Iris strinse i denti, mentre Mawile indietreggiava tirando il fiato. Non si era aspettata che quel Dragonair l'avrebbe fatta impegnare così tanto, e anche Georgia sembrava abbastanza impressionata. "Hmph. Per essere un Dragonair, lo hai addestrato bene. Questo lo devo ammettere. Allora, che altro Pokemon Drago hai? Ho visto che non hai intenzione di usare quel piccolo Axew che ti porti al fianco... quindi, immagino che tu debba avere qualche Pokemon Drago più forte, nella tua squadra! Forza, mandalo in campo, che sono curiosa di vederlo!"

"Accidenti, questa sì che è una disdetta per Iris... non immaginavo che Georgia fosse un'avversaria così abile!" affermò Spighetto. "E quello strano Pokemon Acciaio, poi... addirittura immune agli attacchi di tipo Drago? Che novità è mai questa?"

"Non lo so... ma se Georgia si aspetta un altro Pokemon Drago, temo proprio che resterà delusa." affermò Touko. "Adesso, Iris non può che usare il suo Excadrill... che tra l'altro non ha neanche voglia di combattere, potrei aggiungere!"

"Se Iris non riesce in qualche modo a ravvivare lo spirito combattivo di Excadrill, allora Georgia vincerà per abbandono, si può dire." disse Misty, sperando che la sua amica dalla pelle scura riuscisse in una rimonta che appariva sfortunatamente improbabile. Iris, in effetti, si rendeva conto di essere in una posizione molto poco invidiabile - Axew non ce la poteva fare, ed Excadrill... chissà se avrebbe avuto la volontà di combattere. Tuttavia, a quel punto non aveva molta scelta se non incrociare le dita e sperare in bene.

"Ugh... e va bene! Userò il primo Pokemon che io abbia mai catturato!" esclamò Iris, lanciando la sua ultima Pokeball. "Vai, Excadrill!"

Georgia corrugò la fronte, sorpresa sgradevolmente, quando vide che dalla sfera uscì un Excadrill invece che il Pokemon Drago che lei avrebbe voluto... e ancora di più quando vide che Excadrill, anzichè mettersi in posizione di guardia, le voltò le spalle e incrociò le braccia artigliate sul petto, rifiutandosi di combattere.

"Ahia, come temevo..." mormorò Ash.

"Beh? Cos'è, uno scherzo?" chiese Georgia, vedendo l'espressione di disappunto sul volto della sua avversaria. "Questo è un Excadrill, non un Pokemon Drago! Avanti, non farti pregare, e manda il tuo ultimo Pokemon Drago!"

"Non ne ho altri! Axew, Deino e Dragonair sono i miei Pokemon Drago, e come ho detto, non voglio far combattere Axew! E' ancora troppo piccolo!" ribattè Iris.

Un sorrisetto strafottente si dipinse sul grazioso volto di Georgia. "Heh. E tu vorresti farmi credere di essere un'aspirante allenatrice di Pokemon Drago? Guarda un po' che roba, persino il tuo Excadrill si vergogna!" esclamò... e fu un errore. Excadrill sentì il commento al vetriolo dell'Annientadraghi, e sentendosi punto nell'orgoglio, si voltò di scatto e sfoderò i suoi terrificanti unghioni di metallo, facendo cenno a Georgia e alla sua Mawile di farsi avanti! La Pokemon Acciaio indietreggiò, rendendosi conto di avere ache fare con un avversario che non andava sottovalutato...

"Drill!" esclamò con voce possente.

"Sembra proprio che Excadrill si sia deciso!" commentò Misty con chiara soddisfazione. "Hehehee... temo che la signorina Annientadraghi abbia detto la cosa sbagliata al momento sbagliato!"

Anche Iris sembrava aver ritrovato la sua sicurezza perduta, vedendo che Excadrill si stava già mettendo in guardia. "Hah! E adesso cosa ne dici, signorina Annientadraghi? Sembra che il mio Excadrill non sia poi così svogliato come credevi! Come puoi vedere, è pronto a combattere!"

"Hmm... va bene, riconosco che non è poi tanto male." affermò Georgia, non nascondendo una certa ammirazione. Si vedeva che quello Excadrill era forte... ma questo non voleva dire niente, se Iris non avesse saputo usarlo bene! "E va bene, Mawile, per adesso basta così. Hai già fatto la tua parte."

Saggiamente, Georgia decise di sostituire la sua Pokemon Acciaio, che dava evidenti segni di stanchezza e molto probabilmente non sarebbe stata in grado di reggere ad un altro scontro. Tirò fuori la terza Pokeball, e Ash e Misty ebbero l'impressione di sapere che Pokemon la ragazza dai capelli fucsia avrebbe mandato in campo. "Ora, tocca a me schierare il mio asso, se permetti! Vai, Beartic! Non ci sono draghi da annientare, ma sono sicura che farai un bel lavoro!"

"BEARRRRR!" ringhiò il gigantesco orso polare, sfoderando i suoi lunghi artigli neri e preparandosi alla lotta. Iris prese un bel respiro per concentrarsi, e diede il suo primo ordine.

"Bene, Excadrill! Comincia subito con Ferrartigli!" ordinò... ma la talpa gigante non obbedì all'ordine, guardando invece verso la sua allenatrice con espressione di disapprovazione, per poi caricare verso Beartic e usare una mossa completamente diversa! Tirò indietro un braccio per usare un attacco Lacerazione, che lasciò per un attimo interdetta Georgia...

"Cosa? Oh no... sembra che Excadrill non obbedisca agli ordini di Iris!" esclamò allarmata Touko.

"Beartic, colpisci con la tua Lacerazione!" All'ordine di Georgia, il Pokemon Ghiaccio tirò indietro una delle sue braccia muscolose e sferrò un fendente che intercettò Excadrill prima che quest'ultimo potesse raggiungerlo! Il colpo venne attutito dall'epidermide d'acciaio della talpa gigante, ma riuscì comunque a respingere Excadrill e a farlo scivolare indietro per un lungo tratto, mandandolo quasi con la schiena contro un albero!

"Excadrill!" esclamò Iris, cercando disperatamente di riprendere il controllo. "Andiamo, Excadrill, ascoltami, per favore! Non fare di testa tua!"

Il Pokemon Acciaio / Terra non si curò delle richieste della sua allenatrice, e attaccò di nuovo il suo avversario, questa volta usando Ferrartigli come Iris gli aveva chiesto prima. I suoi artigli brillarono di luce argentata mentre si lanciava contro il suo avversario, ma Georgia non si fece intimorire, e diede al suo Pokemon un altro ordine.

"Beartic, colpisci con Scagliagelo!"

L'orso polare ringhiò in segno affermativo e scagliò contro Excadrill una raffica di blocchi di ghiaccio, ognuno grande almeno come il pugno di un uomo, ma la talpa gigante sferrò una serie di fendenti con i suoi artigli d'acciaio, e fece a pezzi i proiettili di ghiaccio prima che questi potessero raggiungerlo. Poi, si tuffò nel terreno e usò un attacco Fossa per avanzare verso Beartic, balzando fuori tutt'a un tratto e colpendo l'orso polare con tutta la sua immensa forza! Ma anche Beartic era molto robusto, e dove un Pokemon normale sarebbe probabilmente andato a terra, lui riuscì a restare in piedi senza alcuna difficoltà. Frustrato, Excadrill si produsse in uno strano attacco che Ash, Pikachu e Misty non avevano mai visto prima di allora - volteggiando su sè stesso come una trivella, Excadrill si lanciò a testa bassa contro l'avversario, che lo aspettò a piè fermo.

Calcolando i tempi con la precisione di un'esperta, Georgia scelse il momento giusto per far agire il suo Beartic. "Adesso! Fermalo con Spaccaroccia!" esclamò. Beartic alzò un braccio e sferrò un tremendo pugno dall'alto verso il basso che intercettò Excadrill prima che quest'ultimo potesse toccarlo, e lo fece finire a terra con un tonfo! La talpa gigante grugnì e cercò di rialzarsi, rotolando di lato per poi rialzarsi e cercare di attaccare di nuovo...

"Excadrill, ascoltami per favore!" esclamò Iris. "Adesso usa Metaltestata per fermarlo!"

Ma era come parlare ad un muro. Excadrill rifiutò l'ordine una volta di più e si scagliò contro Beartic usando un attacco Forbice X, sferrando un doppio fendente a croce con entrambe le braccia... ma l'enorme orso polare subì l'attacco senza riportare eccessivi danni, poi si produsse in un nuovo, micidiale attacco!

"Finiscilo, Beartic! Usa Troppoforte!" fu l'istruzione di Georgia. Il Pokemon Ghiaccio fu fin troppo felice di obbedire - con un ruggito assordante, circondato da un'aura di energia rossa, si scagliò contro Excadrill e lo travolse, prima che quest'ultimo potesse fare qualcosa per fermarlo. Con la zampa destra, Beartic sferrò un colpo tremendo al Pokemon Acciaio / Terra e lo fece volare fino a farlo schiantare al suolo in prossimità di Iris, mentre i ragazzi assumevano delle espressioni di rammarico, e Pikachu e i tre Ducklett si coprivano gli occhi!

"Pika!" squittì il topolino elettrico. Quell'ultimo attacco era stato davvero tremendo... e infatti, dopo aver cercato di rialzarsi, Excadrill si afflosciò al suolo con gli occhi trasformati in spirali.

"Oh, no! Excadrill!" esclamò Iris, inginocchiandosi accanto al suo Pokemon.

Georgia andò dal suo Beartic e lo accarezzò sulla schiena, complimentandosi per la vittoria... poi sospirò e scosse la testa in direzione di Iris. "Beh? Tutto qui quello che riesci a fare? Sono un po' delusa... speravo che mi avresti offerto una sfida più adeguata... e invece, l'unico che mi ha dato un po' da pensare è stato il tuo Dragonair." commentò, per poi richiamare Beartic nella sua Pokeball e cominciare ad andarsene. "Comunque, oggi ho battuto due draghi. Direi che è stata una buona giornata. La prossima volta, però, mi aspetto che tu mi offra una sfida migliore. Ciao, ciao!"

"Hey, Georgia! Aspetta un momento, tu!" esclamò Misty... ma Georgia non ci badò e salutò con la mano senza neanche voltarsi verso Ash e i suoi compagni. Capendo che non c'era molto da fare, i ragazzi si avvicinarono ad Iris, che era inginocchiata a terra accanto ad Excadrill, con espressione molto contrita per la sconfitta subita... e soprattutto, per il fatto che il suo Pokemon si era fatto male. "Iris! Iris, come va? Tutto bene?"

"Ho perso..." mormorò la bambina dalla pelle scura, accarezzando la testa di Excadrill per poi richiamarlo nella Pokeball. "Non... non credevo che mi avrebbe sconfitto così... credevo... credevo di essere un'allenatrice migliore di così, e invece..."

"Ax, axew..." mormorò Axew, affiancandosi alla sua allenatrice per farle coraggio. Anche Ash e gli altri cercarono di fare in modo che Iris non se la prendesse troppo per la sconfitta subita... anche se, effettivamente, era stata piuttosto cocente.

"Non te la prendere troppo, Iris... Georgia aveva creato un team appositamente per affrontare i Pokemon Drago, e anche quella Mawile era tutta una sorpresa!" disse Ash. "Ho avuto modo di vederti durante gli allenamenti, e non credo affatto che tu sia scarsa!"

"Ma questo non toglie che ancora non riesco a farmi ascoltare da Excadrill..." mormorò Iris, richiamando Excadrill nella sua sfera, e poi rialzandosi con un sospiro. "SCusate, ragazzi... ma in questo momento non me la sento di parlarne. Vado a portare i miei Pokemon all'infermiera Joy... se mi cercate, sono dentro, okay?"

"Va bene..." rispose Touko, preoccupata per la sua amica. Iris prese in braccio Axew e fece un cenno di assenso ad Ash e ai suoi compagni prima di tornare nel Pokemon Center, e i ragazzi e i loro Pokemon li seguirono con lo sguardo mentre varcavano la soglia del centro medico...

"Accidenti, ho come l'impressione che Iris abbia preso male questa sconfitta..." commentò Touko, memore della sua cocente sconfitta per mano di Aloè. "Spero che riesca a riprendersi presto..."

"Anch'io..." rispose Spighetto. "Ma sfortunatamente, il sapore di Excadrill era ancora amaro con una punta acidula. Lui ed Iris non riescono ad intendersi, e questo lo si è visto bene in questo scontro..."

"Esattamente come succedeva con Charizard, vero?" chiese Misty al suo fidanzato, che annuì lentamente e cercò di pensare ad un modo con cui aiutare la bambina dalla pelle scura a recuperare il suo rapporto con il suo Pokemon...

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Il senso di soddisfazione che Georgia aveva provato per aver visto la battaglia non durò troppo a lungo - dopo aver camminato per un po' nella foresta, trovando una piccola caverna nella quale cenare e passare la notte in sacco a pelo, l'Annientadraghi si era fermata e aveva appoggiato lo zaino su una roccia vicina, per poi dare un'occhiata alla Pokeball che conteneva Beartic. Le parole che già da tempo avevano fatto in modo che lei prendesse la decisione di diventare un'Annientadraghi le riecheggiarono di nuovo nella testa, come a ricordarle che aveva ancora molta strada da fare...

"Beh, Beartic? Quanto ancora dovremo combattere per essere abbastanza forti?" chiese la ragazza dai capelli fucsia, guardando con affetto il suo Pokemon più forte. Non ci fu risposta, ma per un attimo, Georgia ebbe l'impressione di rivedere il volto duro dell'allenatore del Villaggio dei Draghi che l'aveva sconfitta ed umiliata quella volta...

"E ricordati, ragazza. Ci sarà sempre qualcuno più forte di te. E questo vale anche per me."

"Tsk... quel tipo... lo voglio sconfiggere! Non mi fermerò finchè non sarò riuscita a rendergli la pariglia per quell'umiliazione!" disse tra sè Georgia...

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Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Gli allenamenti erano iniziati presto, la mattina dopo, per il gruppo di Ash e dei suoi amici. In particolare, la loro priorità era al momento cercare di capire quale fosse il problema di Excadrill, e aiutare Iris a risolverlo e a far recuperare al Pokemon talpa la sua voglia di competizione. Sfortunatamente, almeno per il momento, i tentativi stavano andando a vuoto. Già Excadrill si comportava in maniera apatica e distaccata prima. Aver perso contro il Beartic di Georgia non aveva certo migliorato le cose, anzi aveva fatto sì che Excadrill si chiudesse ancora di più in sè stesso, rifiutandosi anche di parlare ad Iris e al resto dei Pokemon che cercavano di allenarsi con lui. Touko aveva provato a farlo smuovere un po', e anche il Pignite della ragazzina castana aveva provato a sfidarlo ad un incontro di allenamento, ma il Pokemon talpa non aveva dato segni di vita...

"Cloysssster..." mormorò il Cloyster di Misty, avvicinandosi ad Excadrill e toccandolo con una delle punte acuminate della sua conchiglia nel tentativo di spronarlo. Si sentì un tintinnio acuto quando la punta rimbalzò sull'epidermide d'acciaio del Pokemon talpa, che si limitò a gettarla un'occhiataccia all'ostrica gigante, e poi rivolse di nuovo lo sguardo verso il terreno, ignorando completamente la provocazione.

Cloyster scosse la testa e si voltò verso Misty, la sua allenatrice, per dirle che anche lui non aveva avuto successo. La ragazzina dai capelli rossi, da parte sua, si sfregò la fronte con una mano, cercando di pensare ad un modo per risolvere il problema di Excadrill... ma si rendeva conto che, prima che si potesse fare qualcosa per risolvere il problema di Excadrill, c'era bisogno di capire esattamente cosa fosse.

"Ancora niente, Misty?" chiese Touko, il cui Pignite si stava allenando a schivare gli attacchi del Sandile di Ash, che a sua volta, stava lavorando sulla sua velocità facendo un abile slalom tra gli attacchi Braciere del suino fiammeggiante. Ash stava seguendo con attenzione gli allenamenti dei suoi Pokemon, ma al tempo stesso, stava dando un occhio anche a come i suoi amici cercavano di aiutare Iris ed Excadrill... e se fosse stato necessario, lui e Pikachu erano pronti con i loro consigli.

"Nessun cambiamento, mi sa. Quello che è successo ieri ha avuto un effetto davvero deleterio sull'autostima di Excadrill... se è di autostima che si può parlare, perchè comincio a pensare che non sia così semplice, la cosa." affermò la ex-Capopalestra di Celestopoli. "Se si fosse trattato semplicemente di orgoglio ferito, non credo che ci troveremmo ancora qui a discutere..."

"Ma allora, di cosa può trattarsi?" si chiese Iris con un sospiro, avvicinandosi al suo primo Pokemon e accarezzandolo sulla testa... ma nemmeno questo riuscì a dare una smossa ad Excadrill, che rimase fermo dov'era, con le zampe anteriori incrociate e lo sguardo come perso nel vuoto. "Andiamo, Excadrill... posso capire che ti senta giù per quella sconfitta contro Haxorus, ma non mi sembra il caso di prendersela così tanto e così a lungo... dopotutto, abbiamo vinto 99 battaglie di fila, prima di affrontare nonno Aristide!"

Ma ancora una volta, l'incoraggiamento non ebbe l'effetto voluto. Excadrill rivolse alla sua allenatrice un'occhiata cupa, quasi offesa... e poi continuò a starsene per conto suo, ignorando i tentativi di Iris, che sospirò e scosse la testa esasperata. Proprio niente. Non riusciva a capire quale fosse il problema di Excadrill... e tutto questo nonostante fosse già passato un po' di tempo da quella batosta che aveva ricevuto. Perchè Excadrill si sentiva così umiliato, al punto da comportarsi in quel modo? Che cosa gli faceva così male da farlo rifiutare il combattimento?

"Io proprio non capisco..." affermò Iris. "Io... ho cercato di stare sempre vicino ad Excadrill, e non credo di avergli mai fatto mancare nulla. Perchè non si fida più di me e non vuole più combattere con me? Cos'è che gli è scattato?"

"Purtroppo non lo so... ma una cosa è certa, Excadrill non ha più fiducia in lei come allenatrice, mademoiselle Iris." affermò Spighetto, non nascondendo la sua preoccupazione.

"Pika pika..." mormorò Pikachu. Il topolino elettrico, dispiaciuto sia per Excadrill che per Iris, si avvicinò al Pokemon talpa e lo toccò leggermente con la punta della coda, non temendo di trasmettergli una scarica elettrica grazie al tipo doppio Terra / Acciaio del Pokemon di Iris... ma ancora una volta, Excadrill non reagì, e restò seduto dov'era con gli artigli incrociati. Non c'era molto che Ash e i suoi compagni potessero fare, in quel momento... e Touko si sfregò la fronte con espressione comprensiva, pensando a come si potesse fare. Voleva almeno cercare di aiutare Iris... anche se non aveva ancora deciso cosa voleva fare esattamente come allenatrice di Pokemon, sapeva bene che se uno dei suoi Pokemon si fosse depresso fino a quel punto, lei avrebbe cercato di fare il possibile e l'impossibile per farlo riprendere.

Tuttavia, c'era qualcosa nelle parole di Spighetto che aveva dato da pensare ad Iris. Il giovane intenditore di Pokemon aveva detto che Excadrill non aveva più fiducia in Iris come allenatrice... e il fatto che avesse praticamente fatto tutto quello che voleva nel combattimento con il Beartic di Georgia ne era la dimostrazione lampante. Ma... qualcosa, nel modo in cui Spighetto aveva detto quella frase aveva fatto scattare qualcosa nella mente di Iris. Forse avevano ragione i suoi compagni, e non era solo questione di orgoglio ferito... c'era qualcosa di più profondo, in tutto questo... qualcosa che forse aveva dato ad Iris una maggiore comprensione del problema.

"Ragazzi..." disse Touko, dando un'occhiata al suo orologio. "Ormai sono quattro ore che ci alleniamo, e i nostri Pokemon saranno un po' stanchi, immagino. Forse... è il caso di prenderci un po' di sosta, che ne dite?"

"Duck, duck!" starnazzò uno dei tre Ducklett che seguivano Misty, ringalluzzito d'un tratto al pensiero del cibo! Misty si sfregò la fronte con una mano, ricordando con un misto di nostalgia ed imbarazzo Psyduck, che in quel momento era alla palestra di Celestopoli assieme alle sue sorelle. Sperava solo che non stesse dando troppi mal di testa a Lily e a Violet...

"Tranquilli, ragazzi, ci sarà da mangiare anche per voi!" affermò Misty, scompigliando affettuosamente le piume sulla testa di uno dei tre Pokemon anatroccoli. "Okay, allora facciamo un po' di pausa... e poi riprenderemo ad allenarci, okay?"

"Sì... avete ragione, ragazzi, è una buona idea prenderci una pausa." disse Iris, grattando l'indifferente Excadrill sulla testa. "Poi... forse ho qualche idea su cosa posso fare per far uscire Excadrill dal suo guscio..."

Questa volta Excadrill voltò leggermente lo sguardo in direzione della sua allenatrice, e un bagliore di curiosità e speranza lampeggiò nei suoi occhi per un attimo... ma poco dopo, l'espressione depressa e sconfitta ritornò, ed Excadrill riprese a fissare il terreno, rimpiangendo i tempi in cui lui ed Iris giocavano assieme senza tanti problemi...

Per un attimo, il sospetto che forse lui stesse facendo il problema più grande di quello che era in realtà lo sfiorò, facendo vacillare la sua testardaggine...

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Il pomeriggio era passato abbastanza rapidamente, e i Pokemon si erano allenati alacremente a fianco dei loro allenatori, ognuno di loro facendo dei palpabili progressi. Anche Iris ne aveva approfittato per far allenare Deino, Axew e Dragonair, riuscendo anche a far fare un po' di allenamento serio al piccolo Axew. Tuttavia, per Iris, il momento più importante veniva adesso... era il momento in cui avrebbe dovuto fare del suo meglio per riallacciare il legame con Excadrill che si era spezzato tanto tempo prima, e forse questa volta sapeva come farlo...

"Uff... accidenti, certo che oggi ci siamo allenati un bel po'! Congratulazioni, Petilil, Pignite... avete fatto un ottimo lavoro anche voi!" disse Touko, accarezzando prima il Pokemon Erba, poi il suo starter, che ricambiarono con delle espressioni soddisfatte. Tuttavia, sembrava che qualcuno non fosse ancora del tutto soddisfatto dell'allenamento pur completo che aveva fatto... e infatti, un istante dopo, il Dewott di Ash, guardò verso il suo allenatore e gli fece un cenno con la testa, per dirgli che aveva intenzione di fare un po' di allenamento per conto suo.

"Cosa c'è, Dewott?" chiese Ash, incuriosito. Il Pokemon lontra strizzò un occhio e poi, voltandosi verso il Pignite di Touko, afferrò le conchiglie affilate che portava sulle anche e le lanciò in aria, facendole volteggiare sopra di sè per un attimo per poi afferrarle al volo con una mano ciascuna! Con un gesto sicuro, lo starter d'Acqua puntò una conchiglia contro il Pignite di Touko per lanciargli una sfida!

"Dewott! Dew, dewwwww!" esclamò, fissando il Pokemon Fuoco / Lotta con un'espressione sicura che fece corrugare un po' la fronte a Pignite. Il Pokemon Suinfuoco e la sua allenatrice rimasero sorpresi per un attimo, ma Pignite si riebbe un istante dopo e ghignò con aria convinta, facendosi avanti e scricchiolandosi le nocche delle mani. Aveva accettato la sfida di Dewott!

"Pig!" grugnì, mettendosi in guardia come un lottatore di sumo davanti alla lontra samurai. Anche Touko accettò la sfida che Dewott aveva lanciato al suo Pokemon, e si sistemò il berretto sulla fronte come se fosse un modo per prepararsi alla lotta.

"Bene, sembra che i nostri due starter abbiano voglia di misurarsi tra loro!" disse Touko, con un sogghigno. "Io sono pronta quando volete, e mi pare di capire che anche Pignite lo è!"

"Non dispiace neanche a me. Un po' di allenamento in più, del tipo che si può fare solo in una battaglia vera e propria!" affermò Ash, gettando uno sguardo di intesa a Misty, che strizzò un occhio e gli fece gli auguri.

"Allora, buona fortuna a tutti e due! Io, intanto, vi darò un'occhiata... voglio proprio vedere se riesco a farmi dare qualche suggerimento per allenare Alomomola, Panpour e Basculin!" affermò la ex-capopalestra di Celestopoli. Spighetto si era già messo in mezzo ai due Pokemon in modo da fare da arbitro... ma Iris si scusò, indicando con lo sguardo verso una piccola macchia lì vicino.

"Io invece... ho da fare, ma vi raggiungerò tra poco!" disse l'aspirante allenatrice di Pokemon Drago. "Voi fate pure senza di me, non vi preoccupate!"

"Ne sei sicura, Iris?" chiese Ash, un po' sorpreso dalla richiesta della bambina dalla pelle scura. "Guarda che se vuoi restare qui, non ci dai nessun disturbo."

Misty mise una mano sulla spalla del suo fidanzato, per dirgli che non c'era bisogno che intervenisse. "No, Ash... credo che questasia una cosa che Iris deve fare da sola, almeno per stavolta." disse. "Noi... saremmo solo di troppo, tu e Touko pensate invece ad allenarvi! Iris, vai pure! Sai dove raggiungerci, no?"

Iris fece il segno dell'okay, prima di allontanarsi verso il gruppo di alberi a qualche decina di metri da loro. "Sicuro! Mi raccomando, Ash, non fare il bambino se perdi, eh?" si raccomando, strappando una risata a Misty e a Touko, e un'espressione comicamente infastidita ad Ash. "A presto!"

"A presto, mademoiselle Iris." salutò Spighetto, con Misty, Ash, Pikachu, Dewott, Pignite e Touko che facevano a loro volta un cenno di saluto verso la bambina selvaggia, che salutò a sua volta e saltò verso i rami di un albero basso, raggiungendoli con l'agilità di una scimmia e poi issandosi su di essi dopo averne testato la solidità. Poi, Iris cominciò a spostarsi abilmente da un ramo all'altro, mettendo a frutto tutto ciò che aveva imparato da sola nel corso del suo allenamento in solitario, nella campagna attorno al Villaggio dei Draghi.

"Cavolo, viaggiamo con Iris già da qualche giorno, e ancora questi suoi numeri di agilità mi lasciano sbalordita!" affermò Touko, annuendo mentre guardava la bambina del Villaggio dei Draghi che si spostava lungo le fronde degli alberi come una versione femminile di Tarzan! In breve tempo, Iris si era allontanata, scomparendo tra le cime degli alberi.

La bambina dalla pelle scura si scoprì a sorridere mentre si dava lo slancio da un albero all'altro, afferrando rami e liane, e producendosi in spettacolari acrobazie a mezz'aria. La sensazione di libertà che le dava quel modo di spostarsi era quasi inebriante... le dava gioia potersi spostare così liberamente, con Axew che di tanto in tanto faceva capolino tra i suoi lunghi e scompigliati capelli, come un passeggero sul vagone delle montagne russe! Dopo aver calcolato rapidamente la distanza che la separava dall'albero successivo, Iris balzò dall'altra parte, sentendo un gridolino eccitato provenire da Axew, e alzò lo sguardo per parlare al piccolo drago. "Heheheheee... ti diverti anche tu, Axew? Resta lì e tieniti forte, però, non vorrei che tu cadessi e ti facessi male!" disse la bambina al suo Pokemon preferito, che rispose con un altro dei suoi versi acuti e si ancorò saldamente.

"Axewwww!" stridette, alzando una zampetta artigliata come per dire ad Iris che era pronto! Annuendo, Iris si diede nuovamente lo slancio e afferrò una liana che penzolava da una fronda vicina, usandola per accompagnare la propria caduta mentre scendeva verso terra, e appoggiava infine i piedi sul terreno ricoperto di muschio. Il draghetto si sentì sballottare per un istante al momento dell'atterraggio, ma si riebbe in un attimo e sospirò per l'eccitazione, accoccolandosi brevemente con la sua allenatrice.

"Tutto bene, Axew?" volle assicurarsi Iris, facendosi più seria. Dopotutto, adesso era il momento più importante... "Okay, scendi pure... resta qui vicino, però, e non ti allontanare troppo, okay?"

"Axew, axew!" esclamò allegramente il draghetto, mentre Iris gli faceva un cenno con la testa e si sedeva su una roccia piatta lì vicino. Tirò fuori la Pokeball appatenente ad Excadrill e la guardò per un attimo, cercando di prendere coraggio e fare quello che lei sperava essere il passo decisivo per recuperare il suo rapporto con Excadrill dopo tanto tempo... Poi, con un gesto della mano, la bambina dalla pelle scura aprì la sfera e fece uscire il Pokemon Sottoterra, che apparve in un lampo di luce accanto a lei, ancora rannicchiato e disinteressato a fare qualsiasi cosa... anche se per un attimo, Iris lo vide girare verso di lei la coda dell'occhio, quasi che la talpa gigante volesse chiedere se ci fosse qualcosa che Iris voleva dire.

Una coltre di silenzio cadde tra i due, interrotta solo dai suoi della foresta attorno a loro. Era una situazione piuttosto imbarazzante per tutti e due, e sembrava che nessuno sapesse come fare a rompere il ghiaccio che per troppo tempo si era formato tra loro. Iris guardò verso le fronde degli alberi, mentre con una mano accarezzava la schiena di Excadrill, cercando in qualche modo di trovare le parole giuste con cui venire fuori da quell'empasse...

"Ciao, Excadrill..." iniziò, non del tutto sicura. Ancora una volta, vide Excadrill che la guardava, con qualcosa di insolito e difficile dadefinire nello sguardo... e sperando che questo volesse dire una possibilità in più di instradare la loro discussione, Iris raccolse le prime parole che le vennero in mente e proseguì. "Sai... da quando ho incontrato Ash e i suoi compagni, ho visto più volte che sono delle persone davvero speciali... ed è molto bello viaggiare con loro, sai? Non ci si annoia mai, anche se Ash potrebbe essere un po' più maturo, a volte!"

Excadrill tenne lo sguardo su di lei, chiedendosi cosa volesse dire. Non era da lei prendere le cose alla lontana, quindi la talpa gigante si rese conto che si trattava di un argomento che stava molto a cuore alla sua allenatrice...

"Sai, Ash è stato alla Tana del Drago anche lui." disse Iris. "Anche lui ha superato il test, come me e nonno Aristide. Lui... ha un legame speciale con i suoi Pokemon... un legame di cui temo che noi abbiamo smarrito il significato..."

Excadrill si strinse a palla e serrò i denti, non volendo ricordare il momento della sua sconfitta. Era sicuro che Iris volesse parlare di quella sconfitta che ancora oggi gli bruciava... e questo, per lui, non era mai un argomento ben accetto...

Tuttavia, quello che Iris fece in seguito lo sorprese. La bambina dalla pelle scura si chinò verso di lui e lo abbracciò, senza badare alla sua dura pelle o agli artigli sui quali avrebbe potuto tagliarsi. Un abbraccio deciso, affettuoso, caldo e al tempo stesso forte... quelli che Iris era abituata a dargli quando loro vincevano un combattimento, prima che succedesse il fattaccio... e la nostalgia gli fece venire un tuffo al cuore.

"Ho pensato a quello che è successo... e dopo aver visto Ash e i suoi amici con i loro Pokemon... mi è venuto in mente che forse non eri semplicemente dispiaciuto per la sconfitta." disse Iris, la cui voce cominciava a tremare. Excadrill quasi non poteva credere a quello che stava accadendo, e alzò meravigliato lo sguardo verso di lei, incrociando il suo sguardo dagli occhi lucidi sopra il suo sorriso. "Forse... forse sono stata io che ti ho deluso, Excadrill. Mi sono montata la testa, quando ho pensato di essere già all'altezza di sfidare nonno Aristide." affermò l'aspirante allenatrice di Pokemon Drago. "Tu... avevi cercato di dirmi che non ero pronta, vero?"

Excadrill restò fermo per un istante, prima di annuire lentamente. In effetti, ricordava bene che, prima di affrontare il massiccio e potente Haxorus di Aristide, Excadrill aveva avuto dei ripensamenti - per istinto, aveva capito che il potente Drago era troppo forte per lui, che pure aveva vinto 99 battaglie di fila... e aveva cercato di avvertire Iris di questo fatto, ma la piccola allenatrice, resa un po' troppo baldanzosa dalle ripetute vittorie, aveva comunque sfidato Aristide e ne era uscita sconfitta in maniera schiacciante.

"Immagino... che tu abbia perso fiducia in me, da allora." affermò Iris, continuando ad accarezzare il suo Pokemon. Sentiva che lentamente, Excadrill si stava sciogliendo, e stava cominciando ad abbracciarla di ritorno... "Io... non ho tenuto conto dei tuoi sentimenti, in quel momento, e ho pensato solamente alla mia gloria personale. Posso capire... perchè tu tisia sentito ferito e messo da parte. Io... me ne rendo conto ssolo ora... immagino... di non essere un granchè come allenatrice, vero?"

Nonostante i suoi sforzi, Iris non potè impedire a due lacrime di uscirle dagli occhi e scorrerle lungo le guance, per poi atterrare sulla pelle corazzata di Excadrill. "Scusami, Excadrill... immagino... di averti davvero deluso... però... adesso credo di aver capito il mio errore, e vorrei poter rimediare... potrai darmi un'altra possibilità? Io... vorrei dimostrarti che... che tu sei mio amico, Excadrill... e che prima di essere un Pokemon forte, tu sei... il mio compagno!" disse asciugandosi rapidamente gli occhi con una manica del suo vestito.

La risposta arrivò un attimo dopo.

"Ex... ca... drill!" esclamò il Pokemon Terra / Acciaio, finalmente sciogliendosi del tutto e gettando le braccia attorno ad Iris per ricambiare il suo abbraccio con tutto il calore che poteva! Iris non se lo fece ripetere, e tenne stretto il suo amico, in un abbraccio di gioia e riconciliazione! "Drill, drill! Exca, driiiiilll!" continuò Excadrill, con tono apologetico... e Iris riuscì a cogliere quello che la talpa gigante voleva comunicarle.

"Dici... che anche tu avresti dovuto... non prendertela così a male?" chiese la bambina dalla pelle scura. "Forse... forse abbiamo sbagliato tutti e due, Excadrill, e abbiamo lasciato perdere il problema anche troppo a lungo... ma adesso... adesso credo che sia giusto voltare pagina, che ne dici? Io... ti prometto che sarò più responsabile come allenatrice, e che... cercherò anche di capire di più i sentimenti dei miei Pokemon!"

"Excadrill!" rispose Excadrill, riproponendosi di non essere così testardo mentre ricambiava il liberatorio abbraccio di Iris. Sia per l'allenatrice che per il Pokemon era un momento di grande gioia e di liberazione... il momento in cui la loro relazione, che si era arenata su degli scogli dopo quel giorno fatidico, si stava riallacciando, più solida che mai! Per diverso tempo, Iris ed Excadrill rimasero abbracciati, cercando di darsi conforto a vicenda... e poi, lentamente, si guardarono di nuovo negli occhi, risoluti a rendere più forte la loro amicizia. Avevano fatto un passo fondamentale... e ora, stava a loro continuare su questa buona strada.

Finalmente, dopo un po' di tempo, Iris sorrise gentilmente e chiese ad Excadrill di alzarsi a sua volta. "Ora... è meglio se torniamo da Ash e dagli altri." affermò, accarezzando di nuovo il Pokemon talpa. "Credo che... ora che immagino avrai un po' più voglia di conoscerli, Ash e i suoi amici ti saranno molto simpatici!"

"Drill... drill?" rispose Excadrill, assumendo un'espressione vagamente dubbiosa verso la fine, mentre si guardava attorno. Per qualche motivo, aveva l'impressione che ci fosse qualcosa che non andava, anche se non era sicuro di cosa. "Drill drill! Excadrill!"

"Come? Che vuoi dire, Excadrill? Che sta succedendo?" chiese Iris, guardandosi attorno a sua volta... e notando con spavento che Axew, spinto dalla sua curiosità, si era allontanato e stava per andare a nascondersi dietro un grosso cespuglio... soltanto per essere attaccato da qualcosa di grosso e possente che sbucò fuori all'improvviso da dietro le fronde! Un grosso Pokemon roccioso, simile ad un masso di colore blu-nero che si reggeva in piedi su tre grosse zampe ovali terminanti con un pezzo di roccia rosso che sembrava un grosso artiglio. Altri tre frammenti di roccia affilati, dello stesso colore delle "unghie", spuntavano sotto la parte anteriore del Pokemon, dando l'aspetto di denti aguzzi... e sopra di essi, il Pokemon aveva due occhi che erano poco più che dei buchi di forma vagamente regolare, separati da una cresta rocciosa di colore ardesia. Quattro spuntoni di roccia rossi spuntavano dalla schiena del Pokemon, che Iris riconobbe subito come un Boldore, un Pokemon di tipo Roccia conosciuto per essere la versione evoluta di Roggenrola... e per essere una vista abbastanza frequente nelle caverne e nei sotterranei di tutta Unima, anche se qualche volta - come in questo caso - usciva in superficie! E questo sembrava avercela con Axew per qualche motivo... forse, senza rendersene conto, il draghetto aveva ginito per entrare nel suo territorio...

"Axew!" esclamò Iris. Lei ed Excadrill si alzarono e corsero ad aiutare il draghetto, che stava cercando di usare il suo attacco Ira di Drago per difendersi... ma senza riuscire a produrre nulla di più che una fiammella dalle fauci! Boldore stava avanzando sempre di più, cercando di intimidire Axew con la sua stazza... ma Excadrill si lanciò all'attacco, saltando verso Boldore e sferrando un tremendo colpo con i suoi artigli d'acciaio! Si sentì uno stridio acuto quando l'attacco Ferrartigli di Excadrill andò a segno, tracciando tre profondi solchi sul fianco del Pokemon roccioso, che indietreggiò di un po' e squadrò ferocemente il Pokemon Terra / Acciaio. Quest'ultimo, resosi conto con sua grande soddisfazione di non aver ancora perso la mano, si guardò gli artigli, annuì soddisfatto, e poi si mise in guardia, affilandosi le unghie le une sulle altre con un penetrante rumore metallico, mentre Iris andava a riprendere il piccolo Axew.

"Axew, stai bene? Te l'avevo detto di non allontanarti troppo..." lo rimproverò bonariamente. Il piccolo drago si grattò la testa imbarazzato, poi guardò di nuovo verso Excadrill e Boldore, vedendo che si stavano affrontando... e che il primo sembrava abbastanza sicuro di avere l'avversario in pugno! Boldore tentò di fare un passo avanti e di eseguire una finta per cogliere Excadrill di sorpresa, ma il Pokemon Sottoterra non si fece cogliere impreparato e rimase fermo dov'era, pronto a colpire con i suoi artigli nel caso l'avversario si facesse troppo ardito. Con uno scatto, la creatura di roccia cercò di colpire con una Bottintesta, ma Excadrill parò abilmente l'attacco e rispose a sua volta scagliando un attacco Fangosberla che colpì gli occhi di Boldore. Con un grugnito che ricordava il rombo di una frana che precipitava, Boldore si ritirò, cercando di scuotere la testa per liberarsi dal fango che Excadrill gli aveva lanciato negli occhi, ed Excadrill sferrò un altro poderoso attacco Ferrartigli, colpendo Boldore al fianco destro e facendolo barcollare!

Il Pokemon roccioso si rese conto di avere a che fare con un avversario troppo forte per lui, e si dileguò con tutta la velocità di cui era capace, lasciandosi dietro un sollevato Axew ed un orgogliosa Iris, che stava guardando con gioia il suo amico ritrovato, per poi andare ad abbracciarlo di nuovo!

"Grazie, Excadrill! Bel colpo, sei stato fantastico!" esclamò Iris, mentre anche Axew andava a congratularsi con il Pokemon talpa.

"Axew, axew!" esclamò il draghetto dai denti sporgenti, applaudendo al suo amico, che si voltò verso di lui e fece un segno dell'okay con i suoi artihli d'acciaio! La sua sicurzza stava tornando, e con essa anche la sua determinazione di combattere al fianco di Iris...

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"Accidenti, ma dove si sono andati a cacciare Iris ed Axew?" si chiese Misty, mentre lei e il suo gruppo cercavano nella macchia di alberi, preoccupati per il fatto che Iris sembrava essere sparita nel nulla. "Aveva detto che sarebbero tornati subito, e invece... cavolo, è già passata un'ora e ancora non li vedo..."

"Non credo possano essere andati tanto lontano..." azzardò Ash, anche se era più una sua speranza che una cosa detta perchè ne fosse davvero convinto. Anche lui sperava che non fosse accaduto nulla di male alla sua amica, mentre il gruppo si addentrava nei boschi. "Voglio dire, per quale motivo avrebbe dovuto allontanarsi da noi? Dovevamo incontrarci di nuovo ad una certa ora e raggiungere il Pokemon Center..."

"Io credo di avere un'idea di dove possa essere andata, e soprattutto che cosa volesse fare..." aggermò Spighetto, dopo averci pensato un po' su. "Sapete, mademoiselle Iris mi è sembrata piuttosto pensierosa, poco prima che riprendessimo i nostri allenamenti. Non è sembrato anche a voi?"

"In effetti è vero..." disse Touko, ricordando che prima che riprendessero ad addestrate i loro Pokemon - e doveva ammetterlo, quello scontro di allenamento tra Dewott e Pignite era stato eccitante - Iris sembrava essere un attimo più sollevata rispetto a poco prima, e a giudicare da come si era allontanata balzando da un albero all'altro, il suo spirito era tornato quello di prima. "Anch'io credo che si sia fermata per stare un po' di più con Excadrill. Non è certo tipo da accontentarsi di parlare un po' con il suo Pokemon e via..."

Misty, accompagnata dai tre Ducklett che l'avevano seguita e dal suo Panpour, non potè che sorridere e annuire tra sè. Touko aveva ragione, Iris non era davvero il tipo di persona che si accontentava di qualche parola di facciata... evidentemente, aveva voglia di stare con il suo Pokemon, per cercare di ritrovare il legame che avevano perduto... E mentre lei e i suoi amici riprendevano le ricerche, Panpour ebbe l'impressione di sentire qualcosa provenire da una radura vicina. Alzò una mano e prese i pantaloncini di Misty, tirando verso di sè per attirare l'attenzione della sua allenatrice, che guardò verso di lui con espressione interessata. "Che succede, Panpour? Hai per caso sentito qualcosa?"

"Pour, pour!" esclamò la scimmietta azzurra, facendo cenno a Misty e al resto del gruppo di seguirla mentre si dirigeva verso un punto indicato. Ash, Pikachu e gli altri fecero come Panpour aveva chiesto loro, e la scimmietta si intrufolò tra un paio di cespugli e raggiunse il piccolo spiazzo dal terreno ricoperto di muschio in cui tre figure molto familiari stavano continuando il loro allenamento... e quando i ragazzi si avvicinarono abbastanza da vederli, si resero conto che in effetti si trattava proprio di Iris, Axew... e, con loro grande gioia, Excadrill, che era finalmente uscito dalla sua apatia e aveva ripreso ad allenarsi assieme alla sua amica! I due sembravano stare facendo un allenamento di arti marziali, e si scambiavano dei colpetti accompagnati, in modo che ognuno di loro fosse in grado di anticipare le mosse dell'altro e contrastarle a sua volta, in un elegante balletto di mosse e contromosse. Axew, poco lontano, emulava i loro movimenti, mettendo quanto più impegno poteva nel migliorare la sua tecnica... e di tanto in tanto, provando anche a scagliare un'Ira di Drago, con risultati ancora non troppo incoraggianti...

"Iris! Immaginavamo che fossi qui, da qualche parte!" esclamò Ash, non nascondendo la sua sorpresa. Iris ed Excadrill interruppero il loro allenamento e guardarono verso i loro amici, che entrarono nella radura salutando con le mani. "E... vedo che alla fine sei riuscita a farti ascoltare da Excadrill! Complimenti, ne siamo molto felici!"

"Come ci sei riuscita, Iris? Mi sembrava di aver capito che Excadrill fosse un po' difficile..." disse Misty, avvicinandosi alla talpa gigante e accarezzandola sulla testa. "Piacere, Excadrill, io sono Misty! E lui è il mio nuovo Pokemon, Panpour! Sono sicura che vi troverete bene assieme!"

"Panpour!" esclamò la scimmietta azzurra, tendendo una piccola mano verso Excadrill, che tese in avanti uno dei suoi artigli e ricambiò gentilmente il gesto. Anche il Dewott e il Pikachu di Ash, e il Pignite di Touko, fecero la stessa cosa, mentre i ragazzi guardavano con approvazione la scena.

"A quanto pare, siete riusciti ad aggiustare il vostro rapporto, mademoiselle Iris. La cosa mi fa molto piacere. E adesso percepisco che il sapore di Excadrill, per quanto ancora non ottimale, ha perso quel retrogusto amaro." commentò Spighetto, soddisfatto di come la piccola allenatrice del Villaggio dei Draghi aveva gestito la cosa. "Ma... se non sono indiscreto, posso chiedere come hai fatto a farti capire da Excadrill?"

Iris alzò le spalle, mettendosi le mani sulla nuca. "Oh, niente di speciale. Piuttosto, devo ringraziarti, Spighetto, perchè è stato proprio grazie ai tuoi consigli se sono riuscita a riappacificarmi con Excadrill." disse la bambina dalla pelle scura. "Ho... messo in pratica quello che mi hai detto, ho cercato di vedere il problema da un'altro punto di vista... e poi, io ed Excadrill ci siamo venuti incontro. Ci siamo incontrati a metà strada, per così dire."

La ragazzina selvaggia vide che Spighetto non aveva proprio compreso in pieno, ma il giovanotto dai capelli verdi non era tipo da indagare oltre i limiti della buona educazione. Si limitò quindi a sorridere e a fare un cenno di congratulazioni alla sua amica. "Mi fa molto piacere, mademoiselle. Lieto di averti potuto dare una mano a risolvere il tuo problema." affermò.

"Bene... e così, anche Excadrill ha ritrovato la sua amicizia con Iris. Fa piacere anche a me..." disse Ash, sempre contento di vedere un allenatore e il suo Pokemon uniti da un forte legame. "Allora, ragazzi, che ne dite? Credo che sia il caso di festeggiare questo evento, e..."

"Aspetta un momento, Ash, non credo che le buone notizie siano finite!" esclamò Misty, indicando Axew che aveva continuato ad allenarsi per conto suo. "Dai un po' un'occhiata ad Axew, e vedrai cosa intendo!"

"Hm? Che vuol dire...?" chiese Ash, ma non ebbe bisogno che la sua fidanzata gli rispondesse: voltandosi verso Axew, vide che il draghetto stava prendendo fiato per scagliare il suo attacco Ira di Drago, evidentemente pensando che stavolta ce l'avrebbe fatta. Axew si concentrò, prese di nuovo fiato, e tentò di usare di nuovo l'attacco che gli aveva dato tanti problemi, riuscendo però solo a scagliare una piccola sfera di fuoco blu che si spense in maniera ben poco gloriosa quando ebbe fatto appena qualche centimetro. Ma questa volta, il Pokemon Zanna non si arrese. Tirò il fiato per qualche istante, poi si caricò di nuovo e, stando attento a dosare bene la sua forza, aprì la bocca... e questa volta, Iris vide che all'interno delle sue piccole fauci si era formata una sfera di fuoco blu di notevoli dimensioni, che emanava un'aura di luce che si diffondeva tutt'attorno! Non c'era dubbio... questa volta, Axew aveva trovato il modo di scagliare Ira di Drago!

"Guardate! Non è Ira di Drago, quello? Me lo ricordo da quando Dragonair lo ha usato!" esclamò Touko. "Fantastico! Forza, Axew, so che ce la puoi fare!"

"Exca! Drill!" continuò Excadrill, cercando di incoraggiare come poteva il suo piccolo compagno di squadra! Sentendosi sostenuto da tutti coloro che gli stavano attorno, Axew si concentrò ancora di più... e poi sferrò l'attacco, soffiando dalla bocca una scarica di fiamme blu che sfrecciarono verso il bersaglio - una roccia isolata nel bel mezzo della radura - e lo colpirono in pieno, immergendolo in una colonna di fuoco blu che salì verso il cielo per un breve tratto... e poi si smorzò, rapidamente come si era accesa. Axew restò a guardare ansimante il risultato del suo lavoro - la roccia era rimasta annerita e se ne erano staccati alcuni pezzi, anche se alla fine il danno non era stato poi così grande... però, in ogni caso, questo voleva dire che Axew aveva preso la mano, e stava cominciando ad impadronirsi di Ira di Drago! Era sicuramente un passo avanti sulla sua strada! Iris, sulle prime troppo stupita ed estatica per fare una mossa, corse verso Axew e lo abbracciò festosamente per congratularsi con lui del traguardo che aveva raggiunto!

"Evviva! Complimenti, Axew! Ce l'hai fatta, sei grande!" esclamò, mentre tutti attorno applaudivano e si congratulavano con il piccolo Pokemon, che ricambiò allegramente l'abbraccio della sua allenatrice. Si sentiva incredibilmente orgoglioso e sicuro, ed era convinto che, con un po' di allenamento, sarenne presto riuscito a combattere al fianco di Deino, Dragonair ed Excadrill, senza più dover essere protetto da loro!

"Axew, axew!" festeggiò il Pokemon Zanna, per poi guardare negli occhi la sua allenatrice e farle un cenno di intesa con la testa. "Ax?"

"Penso che Axew voglia continuare ad allenarsi per impadronirsi meglio di Ira di Drago." affermò Ash, che ormai aveva una certa esperienza nel comprendere quello che i Pokemon volevano. "Beh... che ne dite, ragazzi? Non mi sembra che abbiamo fretta, giusto? Possiamo restare qui ancora un po' prima di andare al Pokemon Center, giusto?"

"Sì, penso che sia una buona idea!" affermò Misy, facendo un cenno di intesa a Panpour. "Mi sembra... che anche il mio piccolo Panpour sia d'accordo!"

"Pan! Pour!" esclamò Panpour, facendosi avanti e battendo le mani un paio di volte per dire che era pronto a misurarsi con Axew... e nello stesso momento, anche Pikachu, il Pansage di Spighetto e la Petilil di Touko si fecero avanti, decisi a dare ancora un po' prova di sè!

"Hehehee... una cosa è certa, non possiamo certo dire che non sia stata una giornata fruttuosa!" affermò Touko, vedendo la sua Pokemon Erba che muoveva lentamente le foglie sulla sua testa per preparare uno dei suoi attacchi. Per quanto faticosa fosse stata la giornata, era anche lei abbastanza eccitata da voler fare un altro pò di pratica...

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La serata di quella giornata indimenticabile era passata tranquillamente, dopo che l'allenamento fu completato, e con loro grande gioia, tutti i loro Pokemon erano stati in grado di fare dei progressi notevoli dopo quella giornata totalmente dedicata all'addestramento. Excadrill in particolare aveva recuperato il suo istinto combattivo, mentre Axew stava imparando ad usare Ira di Drago, e cominciava a mostrare segni di miglioramento come combattente anche per quanto riguardava l'uso di altre mosse. In generale, tutti i membri del gruppo di Ash erano soddisfatti di come andassero le cose, e non vedevano l'ora di mettere alla prova i loro progressi. Dopo una notte di riposo al Pokemon Center, il quintetto di allenatori aveva ripreso il cammino verso il Ponte Freccialuce per arrivare ad Austropoli... e mentre percorrevano una stradina sterrata, circondata da qualche macchia di alberi che spuntava qua e là, stavano parlando di come mettere alla prova i progressi che i loro Pokemon avevano fatto.

"Iris, non sai per caso se ci sono competizioni di Pokemon d'Acqua, qui ad Unima?" stava chiedendo Misty in quel momento. "Sai, vorrei tanto poter conoscere meglio i Pokemon d'Acqua di questo continente... e anche di tutti gli altri continenti, se è per questo!"

La bambina selvaggia ci pensò su un attimo, ma fu Spighetto a rispondere al suo posto, riconfermando la sua esperienza come guida. "In effetti ci sarebbe una competizione che si tiene ogni tre mesi a Grecalipoli, nella zona a nord-est di Unima." affermò l'intenditore dai capelli verdi. "E' una città molto particolare, che sorge su un'isola dal clima caldo e quasi tropicale... quindi è una meta molto ambita dagli allenatori di Pokemon d'Acqua. E il suo Capopalestra, Ciprian, è una vera autorità in quanto a Pokemon d'acqua, anche se è un tipo un po'... originale, giusto per usare un termine prudente."

"Beh, questa sì che è una notizia interessante, eh, Misty?" chiese Ash alla sua fidanzata. "Quando arriveremo lì... perchè sono sicuro che arriveremo... potrebbe essere un'occasione unica per te!"

Misty ridacchiò gentilmente. "Questo è poco ma sicuro. Prima però è il caso di arrivarci, a Grecalipoli, e finora tu e Touko avete soltanto due Medaglie!" affermò. "Quindi vedi di darti da fare, o mi perderò questa grande occasione!"

Ash, Touko, Spighetto ed iris risero della battuta. "Hehehee, ma presto queste Medaglie saranno tre! Austropoli è a pochi giorni di cammino!" affermò Ash, poi si voltò verso Pikachu che stava indicando la strada davanti a loro... e più esattamente una panchina dov'era seduto qualcuno. "Hm? Che succede, Pikachu? C'è... qualche problema, per caso?"

"Pika pi, pikachu!" esclamò il topolino elettrico, indicando la persona seduta a pochi metri da loro. Una figura decisamete familiare, con quei suoi vestiti azzurri e verdi, e quell'inconfondibile cappello giallo dal quale spuntavano ciuffi di splendenti capelli fucsia. Georgia era seduta lì, e stava sgranocchiando un pacchetto di patatine, apparentemente indifferente ad Ash e al suo gruppo. In effetti, molto probabilmente non si era neanche accorta di loro...

"Beh, questa sì che è una bella coincidenza." affermò Misty, sorridendo ironicamente. "Sembra che sia nostro destino incontrare di nuovo la... famosa Annientadraghi!"

"La cosa non mi dispiace." affermò Iris, con un bagliore di sicurezza negli occhi. La piccola allenatrice di Pokemon Drago era contenta di aver incontrato di nuovo la giovane allenatrice dai capelli fucsia... era un'occasione perfetta per prendersi una bella rivincita! "Se voglio vedere quanti progressi ho fatto, questa sarebbe l'occasione migliore! Allenatrice di Pokemon Drago contro Annientadraghi!"

"Bene.. allora vai, Iris, e falle vedere quanto vali!" esclamò Touko, facendo il segno dell'okay alla ragazzina con la pelle scura. Iris ghignò, ricambiò il gesto e si avvicinò a Georgia, che si accorse di lei solo quando l'allenatrice di draghi era a pochi metri. Alzò lo sguardo dal sacchetto di patatine che stava sgranocchiando, e guardò sorpresa verso Iris.

"Huh? Come... ah, sei tu, draghetta. Come mai da queste parti?" disse, fingendo disinteresse. Tuttavia, riusciva a capire dal sorrisetto sul viso di Iris che la bambina dalla pelle scura era lì per sfidarla... ed era sicura di poterla affrontare ad armi pari, questa volta! Come Georgia aveva previsto, Iris si sgranchì le nocche delle mani e lanciò la sua sfida.

"Beh, immagino che tu lo sappia già, cara la mia Annientadraghi." disse Iris, giocherellando con una Pokeball. "Sono qui per sfidarti di nuovo. La volta scorsa non ero esattamente al massimo della forma... ma adesso sono pronta! Ti sfido ad una battaglia di Pokemon! Uno contro uno, che ne dici?"

Georgia storse il naso con fare spocchioso e si mise le mani dietro la nuca, accavallando le gambe. "Mah. Non mi interessa. Ho già visto di cosa sei capace, draghetta... e non mi sembri un'avversaria alla mia altezza. Naaah, niente da fare." affermò, guardando dall'altra parte. Iris, tuttavia, aveva già previsto che sarebbe stata quella la reazione di Georgia... e sapeva anche come invogliarla a combattere!

"Oh, capisco, capisco. La nostra Annientadraghi ha paura di perdere la sua reputazione se mi affrontasse e perdesse, non è forse così?" disse Iris, sfoderando un sorrisetto da monella. L'effetto fu immediato sull'orgoglio ipersviluppato di Georgia, sulla cui testa apparve una comica venuzza pulsante!

"Come... hai detto, tu?" esclamò, voltandosi di scatto verso Iris e sfidandola con lo sguardo. "Per tua informazione, draghetta... la sottoscritta, Georgia l'Annientadraghi, non si tira mai indietro! Vuoi una battaglia? Avrai una battaglia, e non dire che non ti avevo avvertita!"

"Bene! Fatti avanti, Annientadraghi, ti farò vedere quanto sono migliorata!" ribattè Iris, sorridendo tra sè quando vide che Georgia aveva abboccato con estrema facilità! Misty, Ash e Pikachu annuirono lentamente, vedendo le due rivali che si piazzavano in mezzo alla stradina polverosa e si preparavano a combattere, mentre Touko bisbigliava qualcosa nell'orecchio di Spighetto.

"Certo che quelle due si assomigliano molto più di quanto penso che loro stesse vorrebbero ammettere." affermò Touko. "Non sarà per questo che litigano così?"

Il giovane intenditore dai capelli verdi annuì. "Non me la sento di escluderlo, mademoiselle Touko." affermò con tutta razionalità. "A volte, quando vediamo un po' di noi stessi nell'altra persona, reagiamo con ostilità perchè non ci va di vedere quella parte di noi."

"E va bene, draghetta, come vuoi tu. Uno contro uno." affermò Georgia, mentre Iris faceva scendere il suo Axew dalla testa e gli faceva cenno di godersi lo spettacolo. "E visto che abbiamo deciso di usare un solo Pokemon a testa, tanto vale che usi subito il mio più forte. Vieni, Beartic!"

"BEARRRRRR!" Georgia fece uscire il gigantesco Pokemon Ghiaccio, che si erse in tutta la sua incredibile statura davanti ad Iris e lanciò un ruggito di battaglia, mentre Iris sceglieva la sua Pokeball e la lanciava! "E va bene, allora adesso tocca a me!" affermò. "Tocca a te, Excadrill!"

"DRILL!" esclamò la talpa gigante, comparendo davanti a Beartic e affilandosi gli artigli l'uno sull'altro! Georgia stava per dire qualcosa di ironico su Excadrill, ma si bloccò con la bocca semiaperta quando vide che il Pokemon Terra / Acciaio sembrava molto diverso dalla volta precedente - non fisicamente, ma aveva un'aria diversa, sembrava più forte, più determinato...

Georgia corrugò la fronte, avendo il presentimento che forse non sarebbe stato facile come lei aveva previsto... ma non era certo il tipo di persona che si fermava ai presentimenti. "Usi quello? Tsk... non dovresti usare dei Pokemon Drago, di grazia? Altrimenti, che aspiante allenatrice di Pokemon Drago saresti?"

Iris rispose con un sorrisetto astuto. "Per tua norma e regola, non sono obbligata ad usare i Pokemon che vuoi tu nella mia squadra, cara la mia Annientadraghi."

Dopo aver guardato Excadrill per un attimo, in modo da farsi una rapida idea di cosa potesse essere in grado di fare, Georgia diede a Beartic il primo ordine. "Hmph... e va bene, draghetta, come ti pare. Comincio io se non ti dispiace! Beartic, usa Lacerazione!"

"Excadrill, rispondi con Ferrartigli!" ribattè Iris. I due Pokemon si squadrarono a vicenda e scattarono l'uno verso l'altro, sferrando in contemporanea un potente affondo con iloro artigli, che si scontrarono a mezz'aria, liberando una breve scarica di scintille e un'assordante clangore metallico... poi, i due avversari si separarono e si rimisero in guardia! Un applauso da parte di Ash, Pikachu, Axew e gli altri fece spuntare un sorriso sul volto di Iris e sul muso di Excadrill, e il Pokemon Sottoterra alzò gli artigli, vedendo che Beartic stava per usare una delle sue mosse più potenti!

"Beartic, tienilo sotto pressione! Usa Scagliagelo!" esclamò Georgia. Il Pokemon orso polare ruggì fragorosamente e sferrò una zampata in avanti, scagliando dei blocchi di ghiaccio contro Excadrill con potenza e precisione... ma Iris aveva già immaginato che Georgia sarebbe ricorsa a questo attacco, e contrattaccò prontamente!

"Excadrill, vai sottoterra con Fossa!" esclamò. Il Pokemon Acciaio / Terra scavò rapidamente con i suoi artigli d'acciaio, aprendo un buco nel terreno nel quale si infilò per sfuggire ai proiettili di ghiaccio, che solcarono l'aria sopra di lui e si infransero sul terreno! Poi, scavò rapidamente verso Beartic e saltò fuori all'ultimo momento per sferrargli un colpo micidiale, facendo barcollare l'enorme orso, che ringhiò per la sorpresa!

"Cavolo... era vero, quindi... quel Pokemon è molto diverso da com'era prima!" disse tra sè Georgia. "Hmph... ma se pensa che gli permetterò di vincere facilmente, si sbaglia di grosso! Beartic! Usa Geloraggio sul terreno!"

"Excadrill, attacca dinuovo con Ferrartigli!" lo istruì Iris... ma Beartic si mosse per primo e scagliò un raggio congelante contro il terreno, creando una lastra di ghiaccio su di esso e intercettando Excadrill mentre quest'ultimo si avvicinava per colpire! La talpa gigante scivolò e finì a terra di schiena con un verso di sorpresa, e Beartic ne approfittò per avvicinarsi e tenerlo sotto attacco! Un potente attacco Ombrartigli scattò verso Excadrill, che solo all'ultimo momento riuscì a sollevare il braccio destro ed intercettare il colpo! Poi, rotolò da un lato per evitare un Ombrartigli sferrato con l'altro braccio, e si rialzò di colpo, sferrando un altro colpo Ferrartigli... che questa volta andò a segno, facendo ringhiare Beartic per il dolore!

Iris alzò il pugno in aria ed esultò. "Yu-huuuu! Continua così, Excadrill, stai andando bene!" esclamò. Excadrill, da parte sua, si sentiva incredibilmente soddisfatto ed orgoglioso... era come tornare indietro nel tempo, quando lui ed Iris combattevano assieme e avevano accumulato 99 vittorie di fila... adesso si sentiva fiducioso, e sicuro che lui e la sua allenatrice potevano affrontare qualsiasi ostacolo! "Forza, Excadrill, so che ce la farai! Io ho fiducia in te! Adesso... usa Unghieaguzze e poi Sfuriate!"

"EX!" esclamò il Pokemon Sottoterra, affilandosi le unghie le une sulle altre con un penetrante stridio metallico, per poi saltare addosso a Beartic e colpirlo con una potente scarica di colpi, costringendo il feroce Pokemon Ghiaccio a retrocedere con grande stupore di Georgia, che ormai aveva capito di non poter più permettersi di andarci piano.

La ragazza dai capelli fucsia attese il momento giusto, mentre Beartic tentava in qualche modo di reggere al furioso attacco di Excadrill... e quando il Pokemon talpa sembrò scoprirsi, Georgia decise che era il caso di giocare una nuova carta! "E va bene, draghetta, te lo sei voluto! BEartic, sistemalo con Troppoforte!"

Il Pokemon Ghiaccio ruggì di nuovo, mentre con un braccio respingeva Excadrill... e poi si circondava di un'aura scarlatta simile ad una fiammata, gettandosi a capofitto contro l'avversario! Questa volta, Excadrill non fu in grado di opporre resistenza, e venne travolto dalla dirompente offensiva di Beartic, venendo sollevato brutalmente in aria per poi andare a schiantarsi a terra a pochi metri da Iris, che spalancò gli occhi scioccata!

"Oh, no! Excadrill!" esclamò la bambina dalla pelle scura, temendo che la battaglia fosse finita lì... ma Excadrill, ora che aveva recuperato il suo spirito combattivo, non era disposto ad arrendersi così facilmente, e dopo qualche secondo riuscì a rimettersi in piedi, anche se un po' a fatica. Con un gesto di stanchezza, alzò di nuovo gli artigli, e si preparò a sferrare il colpo decisivo: nessuno dei due Pokemon poteva ancora reggere a lungo, e anche dalla distanza a cui si trovava, Ash sapeva che il prossimo attacco sarebbe davvero stato l'ultimo.

"Devo ammettere, che mi hai fatto faticare più del previsto, draghetta!" affermò Georgia, facendo tornare un po' della sua spocchia nella propria voce. "Ma... sfortunatamente per te, il mio Beartic non è diventato il mio Pokemon più forte per caso! Bene, Beartic, finisci questa battaglia con Scagliagelo!"

Beartic eseguì all'istante, indirizzando una raffica di enormi blocchi di ghiaccio contro Excadrill nel tentativo di travolgerlo... ma Iris non si perse d'animo e corrugò la fronte, osservando i blocchi che si avvicinavano, e poi dando l'ordine nel momento in cui questi erano ormai vicinissimi! "Excadrill... adesso vediamo se ricordi ancora come fare! Usa Giravvita!"

"Driiiiill!" esclamò Excadrill, mentre Ash, Pikachu e Misty sgranavano gli occhi al sentire quella mossa che per loro era completamente nuova! Excadrill prese lo slancio, si portò le mani sopra la testa, e si lanciò in avanti girando su sè stesso, effettivamente trasformando il proprio corpo in una trivella mentre caricava Beartic! Con il suo semplice impeto, Excadrill colpì i pezzi di ghiaccio che gli venivano addosso e li frantumò come se fossero stati fatti di creta, per poi scagliarsi contro il sorpreso Beartic e colpirlo in pieno petto, trascinandolo via per un breve tratto! Beartic grugnì di dolore e venne scagliato a terra, dove rimase disteso a pancia in su con gli occhi trasformati in spirali, mentre Excadrill faceva una capriola all'indietro ed atterrava, stanco ma orgoglioso, davanti alla sua allenatrice!

"Beartic non è più in grado di combattere!" affermò Spighetto. "Il che significa che questa sfida è vinta da... Iris ed Excadrill! Congratulazioni!"

"Evvai! Brava, Iris, sei grande!" esclamò Touko, alzando un pugno in aria mentre Ash, Pikachu, Misty e i tre Ducklett che erano con loro esultavano! Iris fece un salto per la gioia e andò ad abbracciare Excadrill, che ricambiò con gioia il gesto!

"Bravo, Excadrill! Lo sapevo che sei grande! Ce l'abbiamo fatta assieme!" esclamò.

"Una stupenda battaglia, ragazze! Davvero ben condotta! Bravissimi, Iris ed Excadrill!" fu il commento entusiasta di Ash.

Georgia, dapprima piuttosto scioccata per la sconfitta, alzò le spalle e richiamò Beartic, per poi rimettere a posto la sua Pokeball. "Beh, che dire, non me l'aspettavo, draghetta. Non sei tanto male, tutto sommato, e potresti anche essere una degna avversaria." affermò, storcendo un po' il naso. "Ma... non credere di avermi impressionato più di tanto. Non hai usato un Pokemon Drago per battermi, quindi non la considero una sconfitta."

"No? Beh, allora rimandiamo la nostra battaglia ad un'altra volta!" affermò Iris, ghignando argutamente. "Sarò più che felice di farti vedere che anche i miei Pokemon Drago sono migliorati!"

"Axew!" esclamò il draghetto, in pieno accordo con la sua allenatrice!

Georgia guardò verso Iris, facendole un piccolo sorriso di scherno, e poi cominciò ad incamminarsi via. "E va bene, mia cara Iris." disse, degnandosi questa volta di usare il suo nome. "Vorrà dire che ci affronteremo di nuovo in un'altra occasione! Per il momento... preoccupati di tenere in forma i tuoi Pokemon Drago, non vorrei che fossero una sfida inadeguata! A presto, e salutami i tuoi amichetti. Bye-bye!"

Georgia si voltò, e cominciò ad andarsene, salutando con una mano e lasciandosi dietro il pacchetto di patatine mezzo vuoto, dimenticato sulla panchina, mentre Iris la guardava con espressione sicura, con accanto il suo Excadrill. Ora, anche Ash e i suoi amici riuscivano a vedere che il legame tra l'allenatrice e il suo Pokemon era molto più saldo, e che ora la loro amicizia era tornata ad essere forte come un tempo.

"Beh, che dire. Complimenti per aver vinto, Iris!" disse Touko, battendo una mano sulla spalla della ragazzina più piccola. "E così, sta nascendo una nuova rivalità. Spero proprio che avrete modo di affrontarvi di nuovo più avanti, è stato uno scontro spettacolare!"

"Grazie, Touko. Ma è stato solo un assaggio di quello che sappiamo fare!" rispose Iris. "Ora che Excadrill ed io abbiamo ripreso ad allenarci, più niente ci potrà fermare! Dico bene, Axew?"

"Axew!" esclamò il draghetto, alzando in aria una zampetta con fare sicuro.

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Ma, mentre il gruppo di Ash riprendeva la strada per Austropoli, qualcun altro stava per raggiungere la grande città, a bordo di un lussuoso yacht che in quel momento era a soltanto un'ora di distanza dal porto...

Giovanni, il famigerato capo del Team Rocket, stava per fare il suo arrivo ad Unima... e in quel momento, in piedi vicino alla poppa della sua imbarcazione, si stava gustando un biccherino di champagne, con il suo fedele Persian al suo fianco, in attesa che per il Team Rocket arrivasse il momento di fare il loro debutto ad Unima...

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Intanto, Giovanni sta per arrivare ad Unima... il che, come potrete immaginare, significa guai! Come andrà a finire? Inizieremo a dare una risposta nel prossimo capitolo, quindi... abbiate pazienza e lo saprete! A presto!

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Austropoli, la grande città situata nella zona centrale di Unima, è conosciuta da tutti gli abitanti della regione come la più grande città della regione, una metropoli immensa composta di torri e grattacieli che toccano le nuvole, un melting pot in cui vivono decine di migliaia di persone diverse, e in cui si incontrano numerose culture e modi di vivere. La più grande, popolosa e vitale città di Unima assieme a Sciroccopoli, Austropoli è considerata il simbolo del continente.

Sfortunatamente per Jessie, James e Meowth, in quel momento non avevano il tempo di fermarsi e godersi lo spettacolo della città, o di visitare una delle innumerevoli attrazioni che si trovavano ad ogni angolo. Mentre aspettavano ansiosamente ad uno dei dock del porto di Austropoli, dovevano accontentarsi di guardare le immense forme dei grattacieli che si stagliavano contro il sole al tramonto, chiedendosi come se la stessero passando in quel momento, e invidiandoli un po' per la loro libertà mentre loro erano fermi lì ad attendere...

"Sigh... certo che con la nostra promozione sono arrivate anche le responsabilità..." mormorò James, sospirando e massaggiandosi la nuca con una mano. "Voglio dire, sono contento che finalmente siamo riusciti ad entrare nei favori del capo e che non dobbiamo più inventarci chissà cosa per mangiare ogni giorno, ma è un po' uno stress essere continuamente sotto gli occhi del capo. Non vorrei mai che un nostro errore ci faccia tornare al punto di partenza..."

"Cercate di concentrarvi, piuttosto. Lo sapete perchè siamo qui, no?" miagolò Meowth, controllandosi gli artigli come se volesse verificare di essere presentabile.

Jessie, affiancata dal suo enorme Arbok e della sua Seviper, si sfregò gli occhi in modo da mandare via la stanchezza... mentre i due serpenti, approfittando del momento per passare un po' di tempo assieme, strisciavano assieme verso la costa per godersi gli ultimi raggi del sole sulle loro squame. "Certo che lo sappiamo, Meowth... il capo arriverà tra poco, e tocca a noi accoglierlo, e accompagnarlo all'albergo. Poi, domani mattina, partiremo presto e raggiungeremo il Deserto della Quiete... immagino che non sarà una passeggiata, ma del resto, se è lì che si trova quell'oggetto di cui abbiamo sentito parlare..."

"Vuoi dire il Verispecchio?" chiese James. "In effetti, se è vero quello che abbiamo letto lì a Zefiropoli, con quell'aggeggio nelle nostre mani, il Team Rocket potrebbe ottenere il controllo di tre Pokemon molto potenti. Sicuramente il capo sarebbe molto contento se riuscissimo ad ottenerlo."

"Allora, vi consiglio di riposarvi bene stanotte, ed essere pronti per domani... anche perchè il capo sta arrivando in questo momento!" esclamò Meowth, mentre guardava l'orizzonte con un canocchiale che si era procurato chissà come! Passò il canocchiale a Jessie e poi a James, che diedero a loro volta un'occhiata e videro che all'orizzonte si profilava il grande yacht del capo del Team Rocket, e che alla velocità che stava tenendo, sarebbe arrivato al porto e avrebbe attraccato in non più di una ventina di minuti. Jessie richiamò il suo Arbok e la sua Seviper, che non persero tempo a farsi riassorbire nelle Pokeball... anche se borbottarono un po' per l'appuntamento galante che era stato interrotto così bruscamente! I due serpenti si strusciarono un po' l'uno contro l'altra, si abbracciarono con le spire, e poi tornarono alle loro Pokeball... e dopo essersi preparati psicologicamente per l'arrivo di Giovanni, Jessie, James e Meowth si disposero ordinatamente sul pontile, cercando di essere più presentabili possibile.

Restarono lì, con trepidazione, mentre il grande ed elegante yacht si avvicinava lentamente al porto, e poi attraccava al molo sul quale loro si trovavano. Lentamente, il rumore dei motori si smorzò, e l'enorme nave si fermò del tutto, mentre le porte si aprivano per far scendere l'importante passeggero... e dopo un minuto di attesa, ecco scendere dallo yacht il boss del Team Rocket, il temuto Giovanni, affiancato dalla sua migliore spia Domino, una ragazzina un po' più giovane di Jessie e James con un'uniforme del Team Rocket personalizzata con una vertifinosa minigonna bianca, e lunghi capelli biondi con i bigodini che fluivano elegantemente da un berretto rosso e bianco stranamente simile a quello di Ash. Accanto a Giovanni camminava inoltre un Persian dalla pelliccia vaporosa e soffice, e uno sguardo acuto e feroce... lo stesso animaletto domestico che Meowth aveva invidiato più e più volte, e che anche ora non era certo contento di vedere.

Giovanni si fermò per un attimo sulla soglia dell'uscita del suo yacht, squadrando severamente i tre membri del Team Rocket che si erano messi sull'attenti sotto di lui. Se possibile, Giovanni appariva a James, Jessie e Meowth come ancora più impressionante di come lo ricordavano - malgrado la non più giovane età, aveva un fisico robusto, che sicuramente accennava al fatto che in gioventù fosse stato, oltre che un allenatore molto abile, una persona ben allenata e irrobustita da molti ostacoli, sia fisici che di altro tipo, che aveva superato. I suoi capelli castani scuri erano tenuti tagliati corti ed erano incredibilmente ordinati, accordandosi in maniera impressionante con il suo volto duro dagli occhi glaciali. Era vestito quasi interamente di nero, con una giacca a maniche lunghe sopra una camicia bianca immacolatamente pulita, pantaloni e scarpe firmate. L'unica concessione ad un colore diverso era lo stemma del Team Rocket cucito sul lato sinitro della giacca, un simbolo che ricordava uno scudo grigio con una R maiuscola rossa disegnata su di esso. Lentamente, con studiata calma, Giovanni cominciò a scendere i gradini e arrivò sul molo, con Domino e Persian appena dietro, fermandosi solo quando arrivò davanti a Jessie, James e Meowth.

"B-benvenuto ad Unima, capo!" esclamò James, senza nascondere un certo nervosismo. Sentiva su di loro non solo lo sguardo di Giovanni, ma anche quello del suo Pokemon preferito e della sua spia più fidata. "Confidiamo che... ehm... il viaggio sia stato rilassante e non ci siano stati problemi per arrivare fino a qui!"

Giovanni restò in silenzio per qualche secondo, quasi per ricordare ai suoi subordinati a chi stessero parlando... poi rispose con noncuranza. "Non mi posso lamentare. I mari di Unima sono un po' turbolenti, ma nulla che il mio yacht non sia in grado di gestire. Ma... bando ai preamboli. Voi sapete perchè sono qui, giusto?"

"Certo... certamente, capo! Voi... siete qui per verificare di persona le informazioni che vi abbiamo mandato nel nostro ultimo rapporto, riguardanti quell'artefatto, il Verispecchio, che dovrebbe permetterci di prendere il controllo di quei Pokemon Leggendari di cui le abbiamo parlato, il trio dei Kami." affermò Jessie, deglutendo prima di iniziare il discorso. "Comunque, per oggi.. dovremmo scortarla fino all'albergo. E' più prudente restare in gruppo, per adesso, non sappiamo se ci sia in giro qualche spia del Team Plasma..."

"E a proposito del Team Plasma, siete riusciti a scoprire qualcosa di più su di loro?" chiese Domino con aria sdegnosa, come se facesse fatica ad accettare il fatto che quelli che reputava dei falliti fossero invece riusciti a riscattarsi agli occhi di Giovanni. Tuttavia, professionale com'era, non voleva lasciare che questo suo risentimento interferisse con la missione, e comunque era convinta che con la sua abilità come spia e infiltrata, non sarebbe stato troppo difficile dimostrare al suo capo di avere ancora la sua utilità. "Ci avete detto che, a quanto pare, sono un branco di perbenisti che combattono per... i diritti dei Pokemon, eh?"

"Beh... così sembra." affermò Meowth. "Abbiamo anche avuto qualche incontro con loro. Dicono che gli esseri umani fanno soffrire i loro Pokemon e li sfruttano, e che la cosa migliore sarebbe se umani e Pokemon vivessero separati. Beh, se devo essere sincero, ne ho sentite di stupidaggini in vita mia, ma questa le batte tutte."

"In ogni caso, se questo è il loro scopo, sono una potenziale minaccia per il Team Rocket." affermò Giovanni, pensando già a come avrebbe potuto rigirare la cosa a proprio vantaggio. Un gruppo di estremisti che vogliono liberare i Pokemon a tutti i costi... certo, la stragrande maggioranza delle persone che abitavano nel continente di Unima non sarebbero state per niente contente di sapere che c'era qualcuno così. "Comunque, per il momento, preoccupiamoci dei problemi più urgenti. Avete detto che in mezzo al Deserto della Quiete, non troppo lontano da questa città, si dovrebbe trovare il tempio in rovina nel quale è custodito il tesoro di cui mi avete accennato."

"Ehm... sì, capo! Stando ai volumi che abbiamo consultato, dovrebbe essere proprio così!" rispose Jessie. "Il Deserto della Quiete non è molto lontano da Austropoli, non credo che ci vorrà più di un'ora per arrivarci. Stando alle informazioni che abbiamo raccolto, vi si trova un luogo chiamato Castello Sepolto, nei cui sotterranei dovremmo trovare delle informazioni in più circa il Trio dei Kami, oltre che il Verispecchio."

"Molto bene." rispose Giovanni, mentre il gruppo usciva dal porto di Austropoli e cominciava ad incamminarsi verso il centro della città, dove si trovava il lussuoso albergo nel quale Giovanni aveva prenotato una suite personale. "Immagino che abbiate anche una mappa del Deserto della Quiete, in modo da poter raggiungere il luogo dove si trova il nostro tesoro, giusto?"

"Beh...." disse Jessie, dopo essersi frugata rapidamente nelle tasche. "Ehm... in realtà... sì, noi abbiamo preso nota di dove si trova il Castello Sepolto! James ha la mappa... giusto, James?"

Un'espressione interrogativa ed allarmata apparve all'improvviso sul volto di James, che cominciò a cercare nella sua uniforme! "La... la mappa? A... Aspetta un momento, Jessie, non... non ce l'avevi tu? Non mi ricordo che tu me l'abbia mai data!" esclamò, sentendosi venire i sudori freddi!

"Come sarebbe a dire che non te lo ricordi, pezzo di cretino?" scattò Jessie, assumendo un'espressione che era un misto di terrore e furia! "Avevano ricopiato quella cartina del deserto, e l'avevo data a te! Come fai a non ricordarti una cosa del genere?"

"Ma dico la verità! Non mi hai mai dato nessuna mappa! Non è colpa mia se non ti ricordi chi ha la mappa!" esclamò il povero James in tono apologetico. Anche lui adesso stava cominciando ad andare in panico, al pensiero che il capo del Team Rocket e una dei suoi agenti più fidati fossero lì e stessero assistendo a quella scena ridicola! Quello sì che era un modo sicuro per giocarsi il favore del capo... e infatti, sul viso di Giovanni e di Domino stava apparendo un cipiglio ancora più minaccioso...

Per fortuna, prima che il temuto boss del Team Rocket potesse dire qualsiasi cosa, intervenne Meowth con un sospiro quasi rassegnato a salvare la situazione. "Meno male per voi che io mi sono preoccupato del fatto che potesse accadere una cosa del genere..." affermò, tirando fuori un foglio di carta da dietro la schiena e mostrandolo ai suoi compagni di avventura... facendo loro vedere che in effetti si trattava proprio della mappa del Deserto della Quiete che loro si erano presi come appunto, con tanto di locazione del Castello Sepolto evidenziata in rosso! "Quindi mi sono preso la briga di tenermela io, la vostra mappa! Ecco che a quanto pare, è stata una precauzione utile!"

"M-Meowth?" mormorò Jessie, sorpresa di vedere che il loro compagno fosse stato abbastanza accorto da prendere quella precauzione!

Gli occhi di James si misero a luccicare per la gioia e il sollievo! "Aaaah, Meowth, sei il migliore! Che cosa faremmo senza di te!" esclamò, raccogliendo il Pokemon parlante e cominciando a coccolarlo come se fosse stato un peluche! Meowth storse il naso, infastidito da questa plateale dimostrazione di gratitudine - davanti al loro capo per giunta! - e consegnò la mappa a James, che la prese con gratitudine.

"Beh, prima di tutto non sareste nemmeno arrivati qui ad Unima! Sareste ancora a Kanto a lavare i pavimenti per il capo!" esclamò sarcastico. "Piuttosto, adesso fate vedere questa mappa al capo! E' qui che si trova il tesoro che stiamo cercando!"

"Certo... certamente, Meowth! Con molto piacere!" esclamò il ragazzo dai capelli azzurri, mostrando al suo capo una mappa un po' grezza, ma sorprendentemente ben dettagliata e precisa. "Ecco... ecco a lei, capo! Questo... è il foglio su cui abbiamo segnato dove si trova il Castello Sepolto!"

Giovanni sospirò quasi stancamente, evidentemente aspettandosi una simile goffaggine dai suoi sottoposti. Vi era talmente abituato, in effetti, che non pensò fosse neanche il caso di arrabbiarsi. "Hmph... beh, devo ammettere che avete fatto un lavoro decente. La prossima volta ettetevi d'accordo s chi deve tenere gli appunti più importanti, e vedete di ricordarvene! Mi sono spiegato? Sono disposto a far passare qualcosa perchè vi state dimostrando più competenti, ma non abusatene!"

"Dovevo immaginarlo che questi due non sarebbero mai riusciti a portare a termine un incarico senza combinare qualche malanno..." affermò Domino. Jessie non badò alle sue spacconate, e si limitò a tirare un sospiro di sollievo, contenta che quel piccolo incidente si fosse risolto in maniera fondamentalmente innocua.

"Sì... certamente, capo!" esclamò James, facendo un saluto militare incredibilmente affettato! "Vedrà... che non la deluderemo! Faremo tutto il possibile affinchè il Verispecchio cada nelle nostre mani!"

"Ottimo. Domani vedremo se il vostro lavoro ha portato a dei buoni frutti." commentò Giovanni, mentre il gruppetto si addentrava nel cuore di Austropoli, che cominciava ad illuminarsi delle insegne della notte...

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L'indomani mattina...

Giovanni doveva ammettere che era passato un po' di tempo dall'ultima volta che si era trovato così bene in un albergo. Il trattamento era di primissima classe, la sua suite era comoda e confortevole, e la prima colazione, una brioche con il caffè amaro, era deliziosa per quanto semplice. Domino stessa, per quanto la sua sistemazione non fosse altrettanto lussuosa, aveva riposato bene e si era goduta una buona prima colazione. Il gruppo del Team Rocket si era svegliato abbastanza presto e, dopo aver fatto colazione e aver preparato tutto quello di cui c'era bisogno, uscì da Austropoli - cosa per la quale già ci volle quasi un'ora, data l'enorme estensione della grande città - e imboccò una strada in costruzione, a malapena asfaltata, che stava venendo realizzata appena fuori dalla grande città. Giovanni e i suoi sottoposti, che ora si erano incontrati con un nutrito gruppo di reclute del Team Rocket ed erano saliti a bordo di alcuni fuoristrada con i quali si accingevano a coprire il tratto di strada che ancora li separava dal Castello Sepolto, stavano guardandosi attorno, osservando un panorama a cui non erano minimamente abituati: man mano che si allontanavano dalla periferia, il paesaggio si faceva sempre più arido e desolato, sostituito da grandi distese di sabbia dorata e rocce frastagliate, punteggiatequa e là da giganteschi cactus spinosi. Era uno spettacolo impressionante, e gli edifici in via di costruzione che sorgevano di tanto in tanto ai lati della strada non facevano che dare un'impressione ancora più forte di un luogo che sfuggiva completamente al controllo dell'uomo. Per quanto non fossero abituati a badare a queste cose, Giovanni, Domino, Jessie, James, Meowth e i loro sottoposti dovevano ammettere che erano molto affascinati dallo spettacolo che stavano osservando.

In breve tempo, ogni traccia di civiltà si fece sempre iù sporadica, fino a che il gruppo di fuoristrada del Team Rocket non si ritrovò a percorrere una strada scarsamente battuta nel bel mezzo del deserto di sabbia e rocce, ognuno di essi con una scorta di benzina, acqua e viveri nel caso ci fossestata qualche emergenza. Assieme a ciò che era necessario per resistere all'aridità del deserto, il Team Rocket aveva portato con sè una gran quantità di attrezzi, da utilizzare per farsi strada nel Castello Sepolto e per riportare alla luce qualche importante reperto nel caso ce ne fosse stato bisogno. Grazie alle indicazioni di James, Jessie e Meowth, cercare il luogo che il Team Rocket voleva "visitare" si era rivelato meno difficile del solito: quando il sole cominciava ad alzarsi nel cielo, il gruppo del Team Rocket era finalmente arrivato ad un grande edificio mezzo diroccato che sicuramente, una volta, doveva essere stato maestoso ed imponente, ma di cui ora rimanevano soltanto delle rovine parzialmente sprofondate nella sabbia: pietre di vari tipo e pezzi di mura giacevano dimenticati qua e là sulla superficie del deserto, facendo intuire quanto potesse essere grande la costruzione che era una volta. Sicuramente, chiunque fosse stato a costruire quell'enorme edificio, doveva essere un costruttore alquanto abile ed ambizioso... anche se alla fine l'implacabile forza della natura aveva avuto la meglio sulla solidità di quella costruzione.

I fuoristrada decelerarono e si fermarono vicino a quello che sembrava essere l'ingresso delle rovine - un'alta arcata in marmo bianco da cui erano caduti ormai numerosi pezzi di pietra, affiancata da delle statue diroccate di Pokemon di vario tipo, il tutto piazzato in cima ad una collinetta di sabbia dalla quale spuntavano qua e là rocce di color argilla. Usando un fazzoletto per proteggersi le vie respiratorie dalla sabbia finissima che svolazzava in aria, Jessie, James e Meowth scesero dal loro mezzo, e fecero strada al loro capo, che scese a sua volta, con Domino e Persian mai troppo distanti da lui. Il clima era arido e soffocante, e Giovanni era stato costretto a togliersi la sua elegante giacca, restando con addosso la sua leggera camicia nera.

"Hm... decisamente una visione impressionante." affermò Giovanni, sorridendo freddamente mentre osservava le rovine che lo circondavano. "Allora è qui che si dovrebbe trovare l'oggetto di cui parlavate, che è in grado di conrollare questi Pokemon Leggendari."

"C'è un problema a riguardo." disse Domino, che non era certo diventata una delle migliori spie del Team Rocket soltanto perchè era carina. "SE questo posto è davvero uno dei luoghi di maggiore interesse storico di tutta Unima, allora per quale motivo non vedo nessuno che cerca di proteggerlo? Ci si aspetterebbe che una zona come questa, ricca di reperti preziosi, sia meglio sorvegliata."

"Domino ha ragione, ho il sospetto che da queste parti succeda qualcosa di particolare." disse Giovanni, toccando con una mano le pietre dell'arco d'ingresso ormai semidistrutto. Toccare quelle antiche pietre con la mano, in un luogo che poteva contenere la chiave per far ottenere più potere al Team Rocket, dava una piacevole sensazione di potenza, ma Giovanni si impose di non lasciarsi prendere la mano e concentrarsi sul motivo per cui un luogo così importante fosse tenuto incustodito. La sua esperienza gli diceva che molto probabilmente c'era qualche Pokemon particolarmente potente e pericoloso a fare la guardia alle rovine, o che comunque c'era qualche fenomeno che faceva sì che restare troppo vicini a quelle rovine fosse pericoloso. Tuttavia, per quanto lo riguardava, questo voleva semplicemente dire che dovevano stare un po' più attenti mentre esploravano l'area. E comunque, Giovanni aveva portato con sè abbastanza reclute da seentirsi relativamente sicuro nel caso fosse successo qualcosa di imprevisto.

Dopo essere rimasto qualche secondo a riflettere sul da farsi, Giovanni si schiarì la voce e cominciò a dare istruzioni ai suoi sottoposti. "Molto bene. Ecco cosa faremo. A partire da questo punto, ci divideremo in due gruppi ed esploreremo prima l'esterno e poi i sotterranei del castello, ognuno andando in direzioni diverse. Ci terremo in contatto con i nostri comunicatori, e chiunque noti qualcosa di interessante o di potenzialmente pericoloso dovrà farne rapporto immediato all'altro gruppo, e riunirsi con esso se necessario, nei limiti delle possibilità. Jessie, James, Meowth, voi guiderete il primo gruppo. Io stesso sarò alla testa dell'altro. Ci sono domande?"

"No, capo! Abbiamo capito tutto, ed eseguiremo!" esclamò Meowth, facendo un saluto militare nel suo entusiasmo!

Giovanni annuì, per poi rivolgersi alla sua sottoposta piùfidata. "In quanto a te, Domino, affido a te una parte molto importante." affermò. "Tu sei la più esperta in quanto ad esplorazioni furtive, quindi sei la persona più indicata a penetrare di soppiatto nella parte più interna del Castello Sepolto, e renderti conto di persona dei rischi e delle trappole che potrebbero esservi nascosti. Esplora la zona quanto più possibile, e tieni un rapporto di quello che vedi. Se per caso dovessi trovare qualcosa di interessante, e se puoi farlo senza correre rischi eccessivi, raccoglilo e portalo via."

Domino sorrise malignamente, orgogliosa del fatto che il suo capo le avesse affidato una parte potenzialmente importante... e, in effetti, che lei reputava anche divertente! "Ricevuto, signor Giovannni. Sarò degna della sua fiducia." affermò, facendo a sua volta un piccolo saluto. Se non altro, per quanto quel trio di imbranati si stesse rivelando più utile del previsto, c'erano comunque delle missioni per le quali lei era insostituibile, e non aveva certo intenzione di dimostrarsi da meno!

"Molto bene." disse Giovanni, con un ghigno obliquo. "Allora, queste sono le disposizioni. Cominceremo subito. Tenetevi pronti, e usate prudenza. Questo potrebbe essere un momento cruciale nella storia del Team Rocket!"

"Perfetto! Allora cominciamo subito!" esclamò Jessie fregandosi le mani... mentre James guardava con apprensione l'ingresso del castello diroccato, un corridoio che si inoltrava nell'oscurità più totale. E pensare che quando aveva accettato di andare ad Unima, si aspettava di tutto tranne che di dover fare l'archeologo... "Oggi, il Team Rocket conqusterà queste antiche rovine e si impadronirà dei loro tesori nascosti!"

"Ehm... sì, certo, Jessie... anche se spero che la fifa non mi fermi prima..." mormorò James..

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Esplrare gli angusti e surriscaldati corridoi del Castello Sepolto si stava rivelando un'impresa meno difficile del previsto - visto che fino a quel momento non avevano incontrato nulla di pericoloso e nessun ostacolo - ma nondimeno stancante. La luce che riusciva a penetrare in quel luogo era davvero esigua, e ben presto, il gruppo di Giovanni si era ritrovato a dover usare le torce elettriche per vedere a pochi metri da sè. Le pareti erano quasi completamente spoglie, anche se di tanto in tanto, alla luce delle torce, si riuscivano a vedere i resti di qualche mosaico o affresco che non aveva resistito alle ingiurie del tempo. Il gruppo composto dalle reclute e dal loro capo si muoveva con prudenza, stando attento a qualsiasi cosa potesse costituire una trappola.

Alla quinta volta in cui il gruppo giunse ad un'intersezione e svoltò a sinistra, lasciando dei segnalatori lungo la strada in modo da non perdersi, la loro avanzata non durò più di qualche metro prima di rendersi conto di un ostacolo che impediva loro di proseguire oltre: una parte del soffitto e delle pareti era franata, formando una sorta di barricata che non sarebbe stato possibile superarla senza prima rimuoverla. Le reclute si affrettarono a dare un'occhiata al cumulo di macerie che ostruiva il passaggio, controllando se fosse possibile eliminarle senza rischiare un crollo...

"Allora, qual è la situazione?" chiese Giovanni, corrugando la fronte. "Si riesce a togliere di mezzo queste macerie senza far crollare tutto?"

"Non credo che sia il caso di rimuoverle qui, in questo momento." affermò una recluta, dopo aver fatto un ultimo controllo. "L'intero corridoio è pericolante, e potrebbe crollare se rimuovessimo queste macerie. Usare gli esplosivi, poi, sarebbe anche peggio. Questa intera sezione potrebbe crollare ed intrappolarci all'interno. Meglio cercare di aggirare questo ostacolo."

"Bene, allora fate uscire i vostri Pokemon. Cercheremo di aprirci un varco attraverso le pareti, e arrivare dall'altra parte, se possibile." disse il capo del Team Rocket, prendendo una delle Pokeball appese alla sua cintura. "Nidoking, esci."

Il temuto boss del Team Rocket attivò la sua sfera, e un secondo dopo, un raggio di luce rossa venne proiettato da essa e toccò terra, facendo apparire l'evoluzione finale di un Nidoran maschio. Era alto circa un metro e mezzo, tozzo e muscoloso, e camminava eretto sulle zampe posteriori, con la pelle corazzata di un colore viola scuro, con delle caratteristiche che lo facevano sembrare uno strano incrocio tra un rettile ed un mammifero. Le sue orecchie erano grandi e di forma tondeggiante, con un lungo corno sul naso e alcuni denti affilati che spuntavano dalla mascella inferiore e occhi triangolari dall'aspetto feroce. La schiena era percorsa da una serie di spuntoni leggermente arrotondati, con il torace di colore grigio, robuste braccia con tre artigli ciascuna e una possente coda segmentata. Il Pokemon Trapano di tipo Veleno / Terra, dopo essersi stirato un po' per sgranchirsi le articolazioni, si voltò verso il suo allenatore restò in ascolto. "Bene, Nidoking. Cerca di aprire un varco nel muro quia fianco. Dobbiamo aggirare questo cumulo di macerie."

"King!" esclamò il Pokemon Trapano, con un deciso movimento della testa, per poi raggiungere il muro che il suo allenatore gli aveva indicato e sferrando un attacco Breccia che aprì una spaccatura nel muro, proiettando in giro frammento di granito e marmo! Subito dopo, anche gli altri membri del Team Rocket fecero uscire alcuni Pokemon, e Nidoking mostrò loro il punto che lui aveva attaccato, in modo tale che sapessero dove scavare. Immediatamente, un Graveller si mise al lavoro, usando le possenti mani per smuovere la roccia scheggiata...

"Un metodo un po' lento, ma per lo meno è sicuro..." affermò Giovanni tra sè, chiedendosi se per caso il gruppo di Jesse, James e Meowth se la stava cavando meglio di loro. Conoscendo l'imbranataggine di quei tre, il capo del Team Rocket immaginava che non sarebbero riusciti a portare a termine la missione senza fare qualche guaio, ma sperava tra sè che questa volta sarebbe stato diverso. Tirò fuori il suo comunicatore e cercò di contattarli, sperando che l'aggeggio prendesse, anche in un luogo come quello...

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"Wow, Jessie... certo che questa stanza è parecchio diversa dalle altre!" esclamò Meowth, puntando la sua torcia elettrica in giro per la nuova stanza nella quale si trovavano, che per qualche motivo sembrava più grande e meglio conservata del resto del castello. Jessie, James e il resto del Team Rocket, che ora comprendeva anche il piccolo Mime Jr. del ragazzo dai capelli azzurri, uscito dalla sua Pokeball spinto dalla curiosità di vedere quel luogo misterioso e conosciuto. Dopo aver esplorato senza eccessivo successo parte dell'ala ovest del Castello Sepolto, il Team Rocket era arrivato in quella nuova sala, e adesso vi si stava addentrando con estrema cautela, accompagnato solo dallo scricchiolio della sabbia sotto i loro stivali. Sembrava una sorta di sala del consiglio, più alta dei corridoi nei quali erano passati, il soffitto alto almeno sette metri sopra le loro teste, e retto da alcune colonne in stile dorico che avevano resistito bene allo scorrere del tempo. A parte questo, l'unico arredaento della stanza erano i resti di un tavolo in legno con un paio di sedie, e tre statue dal'aspetto un po' goffo poste al lato opposto della sala, due delle quali, più piccole, avevano un corpo tondeggiante con corte braccia e gambe... mentre la terza, che raggiungeva quasi i tre metri d'altezza, era decisamente più robusta, minacciosa ed imponente, con il torace possente e le braccia quasi troppo lunghe rispetto al corpo. Sembravano delle specie di robot, o comunque delle macchine che erano state costruite usando una tecnologia sconosciuta, troppo avanzata per l'epoca... Anche le decorazioni sui muri erano per gran parte intatte, e con un gridolino eccitato, il Mime Jr. di James scivolò giù dalle spalle del suo allenatore e si avvicinò rapidamente al muro di sinistra, cogliendo un po' tutti di sorpresa!

"Dove vai, Mime Jr.?" chiese James, preoccupato del fatto che il suo piccolo Pokemon avrebbe potuto cacciarsi in qualche guaio... mentre il piccolo Pokemon Psico si avvicinava saltellando allegramente al muro, e si fermava vicino ad esso, indicandolo con una delle sue corte braccia! "Aspetta, Mime Jr., che succede? Hai visto qualcosa, per caso?"

"Mime! Mime mime!" esclamò Mime Jr., saltellando e muovendo le braccia in modo da attirare l'attenzione del Team Rocket e del suo allenatore. James raggiunse per primo il suo piccolo Pokemon e lo prese in braccio, poi puntò la torcia elettrica verso il muro che Mime Jr. stava indicando, restando a bocca aperta quando si rese conto di cosa si trattava...

"Mime Jr., non è prudente staccarsi dal gruppo quando stiamo esplorando un posto come questo... ci potrebbe essere un pericolo dietro ogni..." cominciò a dire James, rimproverando bonariamente il suo Pokemon... ma un attimo dopo, si bloccò per la meraviglia davanti a ciò che la sua luce artificiale aveva illuminato! Meowth, Jessie e le reclute raggiunsero il loro compagno, ed osservarono i bassorilevi che erano stati incisi su quel muro, con un'arte e una tecnica che nessuno di loro aveva visto prima d'allora. Il silenzio meravigliato che cadde sulla stanza nel momento in cui i membri del Team Rocket videro lo spettacolo a cui James stava assistendo confermarono che la meraviglia del ragazzo era condivisa dai suoi compagni! "Ragazzi... vedete anche voi quello che vedo io? E' una mia impressione, o... o questa è una rappresentazione di Pokemon Leggendari?"

"Non dei Pokemon Leggendari qualsiasi, James! Questo è il Trio dei Kami di cui abbiamo letto alla biblioteca di Zefiropoli!" esclamò Jessie, con gli occhi spalancati per l'incredulità. Sul muro, disegnati in una maniera raffinata che faceva quasi pensare che il disegno risalisse a solo qualche anno prima, si vedevano tre Pokemon dall'aspetto maestoso ed imponente che sembravano combattere tra loro, e che Meowth e i suoi compagni d'avventura riconobbero immediatamente: si trattava di tre muscolosi umanoidi simili al famoso genio della lampada, con corpi robusti di vari colori - uno verde, uno azzurro e uno arancione, e la cui metà inferiore era una nuvola bianca. Ognuno di essi aveva un numero variabile di corte corna sulla testa - due per il Pokemon verde, una sola per quello azzurro, e tre più corte per il rimanente. Il genio arancione sembrava stare combattendo contro gli altri due, cercndo di tenere sottocontrollo la loro furia.

Spostando la torcia verso destra, Jessie e James videro che c'era un'altra scena disegnata lì vicino... una scena che sembrava il seguito di quella che stavano osservando in quel momento. I tre Pokemon si trovavano davanti ad una figura umana ammantata in vesti regali, che piazzava davanti a loro qualcosa che sembrava essere uno specchio... e nello stesso momento, i tre geni sembravano perdere la loro forma e trasformarsi in creature in parte animalesche: la creatura arancione stava diventando una sorta di grande e snello felino, quella azzurra si trasformava in un grande rettile alato, e quella verde era diventata un grande uccello rapace, anche se tutti e tre mantenevano delle caratteristiche tipiche delle loro forme precedenti. Era una vista davvero sorprendente, e James, Jessie e Meowth erano stupiti ed eccitati da ciò che implicavano quelle scene...

"Avete visto che roba?" chiese James, dopo alcuni secondi di scioccato silenzio. "Questi... sono proprio quei Pokemon Leggendari di cui abbamo saputo a Zefiropoli... il Trio dei Kami li chiamavano, se non ricordo male! Landorus, Thundurus e Tornadus..."

"E' vero..." affermò Meowth. "Se non sbaglio, diceva la leggenda che Landorus, il Pokemon che controlla la fertilità della terra... aveva anche il compito di fermare le entità della tempesta e del vento, cioè Thundurus e Tornadus, quando queste ultime diventavano troppo distruttive... ma non diceva nulla del fatto che si potessero trasformare, vero?"

"Infatti non ricordo di aver letto nulla di simile... ma quello che il tizio nell'altro bassorilievo sta mostrando loro dev'essere il Verispecchio!" affermò Jessie. "Ma guarda... questo è molto interessante! Sicuramente il capo sarà molto felice di sapere che questo Verispecchio è davvero in grado di controllare il Trio dei Kami e sottometterlo ai nostri voleri!" La ragazza fece per prendere il suo comunicatore, in modo da contattare il suo capo e fargli rapporto della situazione, ma prima che potesse farlo, sentì l'inconfondibile suono acuto del comunicatore che si attivava, e capì che Giovanni la stava contattando per primo. Cercando di non apparire nervosa, Jessie prese il congegno e lo attivò, per poi mettersi in ascolto. "Pronto? Sì, qui è Jessie! Ehm... va... va tutto bene, capo? Stavo giusto per chiamarla per riferirle di qualcosa di molto interessante che abbiamo scoperto, e... hehehehee... va... va tutto bene dalle sue parti?"

"Al momento, siamo bloccati da un cumulo di macerie che ci impediscono di proseguire. Cercheremo quanto prima di superarle e continuare l'esplorazione." disse Giovanni al capo opposto, con in sottofondo il rumore che stavano facendo gli altri Pokemon del Team Rocket mentre scavavano nella roccia. "Com'è la situazione da voi?"

"Stiamo... ehm... stiamo passando attentamente in rassegna questa parte delle rovine! E... abbiamo trovato qualcosa di interessante riguardo il Verispecchio e il Trio dei Kami! Questo ci ha confermato che... una volta che il Verispecchio sarà nelle nostre mani, avremo la possibilità di controllare il Trio dei Kami a nostro piacimento, e il Team Rocket ne uscirà notevolmente rafforzato!"

"Non c'è dubbio che questa sia una notizia molto interessante." disse Giovanni, non particolarmente impressionato. "Tuttavia, se il Verispeccho non è nelle nostre mani, questa informazione ci è del tutto inutile. Continuate a cercare, e informatemi subito se lo trovate! Chiudo."

Jessie deglutì, sperando che Giovanni non se la fosse presa troppo, e attese che la comunicazione fosse finita prima di rimettere a posto il comunicatore. Poi, tirando un breve sospiro, battè le mani, esortando il resto delle reclute a riprendere il loro lavoro. "Okay, okay! Lo avete sentito il capo, no? Continuate a cercare! Magari da queste parti c'è un passaggio segreto che ci porterà in qualche stanza dove si trova il Verispecchio!"

"Ehm... Jessie..." mormorò Meowth, avvicinandosi alla sua compagna di viaggio e tirandola per uno stivale per attirare la sua attenzione.

"E una volta che avremo il Verispecchio, il capo dovrà sicuramente rendersi cono del nostro valore! Hehehee... ci pensi, Jessie, a cosa ci potremo fare con tutti quei soldi? Io, per esempio, potrei ricostruire la mia collezione di tappi!" disse James, fregandosi le mani per la contentezza!

"E per me... beh, non ho ancora deciso, ma sicuramente un pranzo completo al più prestigioso ristorante di Austropoli non me lo toglie nessuno!" gongolò Jessie... mentre Meowth continuava a cercare di attirare la loro attenzione!

"Ragazzi! Se voleste ascoltarmi, di grazia!"

Jessie e James si tennero le mani, guardandosi l'un l'altro con gli occhi comicamente luccicanti, e le stelline che brillavano attorno a loro! "Finalmente i nostri giorni di difficoltà e stenti sono finiti!" esclamò Jessie. "Non appena avremo trovato il Verispecchio, il nostro capo ci sarà ancora più grato! E noi potremo finalmente cominciare a scalare i ranghi del Team Rocket! Che ne dici, saprò fare un lavoro migliore di quella smorfiosa di Cassidy?"

"Hehehee... e io farò finalmente vedere a Teddy che sono più bravo di lui!" esclamò James...

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...e da qualche parte, a Kanto, il diretto interessato, sentendosi improvvisamente chiamato in causa, alzò lo sguardo verso il cielo!

"BUTCH! Il mio nome è Butch!" esclamò il giovane agente del Team Rocket. "E' così difficile ricordarsi il mio nome?"

"Hm? A chi stai parlando?" chiese Cassidy, che in quel momento si trovava con lui.

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"INSOMMA, VOI DUE, MI VOLETE ASCOLTARE SI' O NO?" strepitò Meowth, alzando la voce quanto più possibile! Immediatamente, i due vennero scossi dal loro sogno ad occhi aperti e guardarono verso Meowth, che indicò loro le statue poste dall'altra parte della stanza! "Oh, finalmente! Era ora che mi ascoltaste! Guardate un po' quelle statue!"

"Quelle statue? Che cosa...?" esclamò Jessie, con aria stupita... e con suo immenso spavento, vide che le tre statue stavano cominciando a muoversi dai loro piedistalli, emettendo degli inquietanti scricchiolii mentre scendevano e avanzavano a passi pesanti verso il Team Rocket!

"Non sono statue!" esclamò una recluta. "Sono Pokemon! Ci hanno tenuto d'occhio per tutto questo tempo!"

"Oh no, che pasticcio..." mormorò un'altra recluta, facendo cadere la sua torcia elettrica, la cui luce illuminò le tre creature e ne svelò l'aspetto. I due più piccoli assomigliavano a a due statue di pietra con il corpo sferico azzurro e bluastro; la testa era di colore azzurro e una striscia blu separava gli occhi giallastri, di forma diversa tra loro, dalla punta. Sul petto portavano un quadrato azzurro legato al torace con delle corde rettangolari marroni, e sul quale era incisa una spirale gialla. Gli avambracci e le mani erano di colore blu, mentre le gambe di colore azzurro erano sprovviste di piedi e presentavano delle protuberanze triangolari.

Il più grande, che era senz'altro la versione evoluta degli alltri due, non presentava grandi differenze ad eccezione delle dimensioni molto maggiori, un colore un po' diverso, una testa piccola rispetto al corpo, e braccialetti dorati di grandi dimensioni su tutti gli arti. Nella parte centrale del petto era presenta una larga crepa, tenuta assieme da un pezzo di metallo simile ad una cinghia, e indossava un'armatura di foggia greco-romana e un gonnellino. I suoi occhi erano di colore giallo pallido, come le spirali sulle spalle e le mani. Con un gesto della mano, il Pokemon più grande indicò gli intrusi ai due più piccoli, e tutti e tre cominciarono ad avanzare a passi pesanti verso il Team Rocket, scuotendo il terreno sotto il loro peso!

"GOLURK!" tuonò il Pokemon più grande con voce cavernosa e possente!

"Ah! Accidenti, questa proprio non me l'aspettavo!" esclamò Jessie, tirando fuori una Pokeball. "Presto, Yanmega, Woobat, abbiamo bisogno del vostro aiuto!"

Con un ronzio acuto, la libellula gigante e il pipistrello arruffato apparvero davanti al Team Rocket... e assieme ad essi, del tutto non voluto, apparve anche il Wobbuffet di Jessie, che fece il suo ormai patentato saluto militare, mentre Mime Jr si nascondeva spaventato dietro Meowth e James, e Yanmega perdeva un po' di quota per il disappunto!

"WOBBUFFET!" gracchiò il Pokemon Psico.

"Ugh... dovevo aspettarmelo che sarebbe andata così!" esclamò Jessie.

James fece uscire altri due Pokemon. "Accidenti... e quelli chi sono? Presto, Carnivine, abbiamo bisogno del tuo aiuto!" esclamò. "Anche tu, Foongus!"

I due Pokemon Erba richiamati da James apparvero davanti ai Pokemon simili a statue, assieme ad altri Pokemon del Team Rocket... e per prima, una delle reclute mandò all'attacco il suo Raticate! "Presto, Raticate! Usa Iperzanna per fermare il Pokemon più grande!"

"Raticate!" esclamò il Pokemon ratto, scagliandosi all'attacco e mordendo il Pokemon più vicino, uno dei due più piccoli, ad una gamba. Ma i denti del ratto gigante passarono sorprendentemente attraverso il corpo della misteriosa creatura, e Raticate non azzannò che l'aria, prima di essere colpito in pieno da un devastante attacco Megapugno che lo fece volare di nuovo davanti al suo allenatore, stordito e privo di sensi! Un Luxio del Team Rocket scagliò un attacco Scintilla contro il Pokemon più grande.. ma anche questo non ebbe nessun effetto, e la scarica elettrica si dissipò inutilmente sul suo corpo immenso!

"Cavoli, quelli devono essere Pokemon di tipo Terra e Spettro!" esclamò Meowth. "Non so di cosa si tratti, ragazzi, ma qui siamo nei guai se non ci inventiamo qualcosa!"

"So io cosa fare! Presto, Foongus, usa Megassorbimento! Carnivine, colpiscili con Frustata!" esclamò James.

"Yanmega, usa anche tu Gigassorbimento!" ordinò Jessie. "E tu, Woobat, rispondi con Aerasoio!"

Immediatamente, Foongus e Yanmega cominciarono ad assorbire energia dagli avversari, sotto forma di sfere di luce verdi che uscirono dai corpi dei due Pokemon più piccoli, per poi entrare in quelli dei due Pokemon del Team Rocket. Carnivine sferrò un fendente con una delle sue liane contro uno dei due avversari, mentre Woobat sbatteva rapidamente le ali, lanciando delle lamedi vento contro il nemico. Gli attacchi andarono a segno, facendo indietreggiare i Pokemon più piccoli... mentre quello più grande spiccava un salto enorme e scendeva giù verso Wobbuffet per colpirlo con un pugno devastante! Ma il Pokemon simile ad un sacco d'allenamento reagì con prontezza: con un attacco Contatore che lo illuminò di luce azzurra, intercettò il pugno dell'avversario... e poi scagliò il Pokemon statua più grande contro il muro con un violento colpo di telecinesi, facendolo abbattere sulla parete con uno schianto assordante!

"Hohohohohoooooo! Niente male, eh? Che ne dici? Il mio Wobbuffet non era poi così indifeso, vero, ammasso di rocce senza cervello?" rise la ragazza del Team Rocket, vedendo il colosso che si accasciava contro il muro! Ma non vi rimase a lungo: con un ruggito cavernoso, il gigantesco Pokemon sconosciuto di tipo Terra / Spettro si rialzò, si sgranchì il collo e riprese ad avanzare minaccioso, battendo i pugni tra loro.

"GOLURRRRRK..." ringhiò, mentre ilTeam Rocket iniziava ad indietreggiare...

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"Finora nessun problema. Tsk... questo posto è così desolato che quasi mi sto annoiando." disse tra sè Domino, scivolando agilmente in un corridoio e dando un'occhiata con la sua luce elettrica. Per il momento, la giovane spia del Team Rocket non aveva incontrato particolari difficoltà nell'esplorare il castello, se non l'oscurità e l'opprimente calore. Ma era abituata a lavorare in condizioni poco propizie, e non era certo tipo da lamentarsi per così poco. Non sarebbe diventata la migliore spia del Team Rocket se fosse stata una tipa schizzinosa.

Con attenzione, Domino raggiunse una porta che dava verso una sala più interna... e lentamente gettò un'occhiata all'interno, illuminando la sala con la sa torcia elettrica. Era una sala più grande delle altre, al centro della quale sorgeva una sorta di piedstallo sul quale c'era qualcosa che Domino non riusciva a vedere bene dalla sua posizione. Incuriosita. con il presentimento chestava per trovare quello che cercava, la biondina puntò la torcia verso il piedistallo, dal quale provenne un flash che la abbagliò per una frazione di secondo, prima che potesse vedere di cosa si trattava! La giovanissima spia sgranò gli occhi quando, alla luce della torcia, vide che si trattava di uno specchio grande come un piatto da portata, fatto d'oro massiccio con il cristallo lucido come se fosse stato appena ripulito, decorato con delle immagini che ricordavano dei Pokemon possenti e fieri! Era un oggetto splendido, che dava l'impressione di qualcosa di splendido e vitale nel bel mezzo di quel luogo desolato. E la giovane non aveva nessun dubbio che si trattasse di quello che stavano cercando... il Verispecchio!

Tuttavia, ancora na volta, la giovanespia del Team Rocket non lasciò che l'eccesso di entusiasmo avesse la meglio sulla sua prudenza. Era praticamente sicuro che ci fossero delle trappole a proteggere un oggetto così prezioso... quindi, prima di entrare nella stanza, tastò il pavimento con la sua staffa. Non accadde nulla, ma questo non le fece abbassare la guarda, e la ragazza bionda entrò nella stanza, tenendosi addossata alle pareti in modo da non offrire un bersaglio facile ad eventuali trappole, e continuando a toccare il terreno con la sua staffa in modo da attivarle senza entrare nel loro raggio d'azione. Per un po' non trovò nulla... poi, toccando una mattonella mal fissata, fece scattare qualcosa, e dal soffitto cadde una gabbia d'acciaio che andò a finire, con un clangore assordante, proprio sul punto in cui Domino aveva appoggiato la sua arma. Annuendo tra sè per la propria previdenza, la ragazza continuò ad avanzare, provando il terreno e i muri davanti e attorno a sè... e finalmente raggiunse il piedistallo dove stava il preziosissimo specchio. Toccò i gradini che portavano alla base del piedistallo con la sua arma... e non rimase stupita quando una botola si aprì davanti al primo gradino, rivelando una profonda fossa piena di spuntoni acuminati sul fondo. Un cercatore di tesori troppo imprudente avrebbe calpestato il gradino esarebbe finito dritto nelle fauci della morte.

"Un classico." commentò Domino, sorridendo soddisfatta prima di salire i gradini. Ancora non del tutto sicura che fosse prudente prendere lo specchio, anche se sarebbe bastato allungare la mano per prenderlo, Domino provò ancora una volta il terreno con la sua staffa... e quando provò a toccare lo specchio, due anelli di ferro scattarono, come un paio di manette, e si richiusero nel punto in cui si sarebbero trovate le braccia di Domino se lei avesse cercato di prendere il Verispecchio con le mani! Ringraziando la sua prudenza per averle permesso di evitare di restare intrappolata, Domino controllò ancora un po' la zona... e finalmente, quando fu sicura che non ci fossero più rischi, allungò la mano e afferrò il Verispecchio, tenendolo tra le mani con un ghigno di vittoria!

"Ah! Perfetto! Ce l'ho fatta!" esclamò. "Il signor Giovanni sarà fiero di me quando glielo racconterò! Ora però devo contattarlo, e poi vedere di uscire da qui tutta d'un pezzo!"

Fremendo per l'impazienza, Domino prese il suo comunicatore e lo attivò, restando in attesa giusto un attimo prima che il suo capo rispondesse. "Signor Giovanni, qui è Domino! Ho trovato il Verispecchio, e adesso lo porterò fuori da questo posto! La attendo all'uscita!"

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Giovanni ghignò con crudele soddisfazione quando sentì la notizia che la sua migliore agente aveva trovato quello che cercavano, malgrado la situazione nella quale lui e i suoi uomini si trovavano non fosse esattamente delle più simpatiche: mentre Nidoking e gli altri Pokemon del Team Rocket stavano scavando una galleria che permettesse loro di arrivare dall'altra parte dell'ostruzione, erano stati attaccati da un piccolo sciame di strani Pokemon che assomigliavano a porcellini di terra giganti, grandi più o meno come un grosso cane, con una robusta corazza sul dorso, rossa sulla parte anteriore, e verde verso quell posteriore, con grandi occhi gialli leggermente socchiusi e due corte antenne marcate da una striscia nera centrale. Avevano due "code" rosse e nere, e si muovevano con sorprendente rapidità su quattro paia di corte zampette nere.

"Venipede! Venipede!" si sentivano le loro vocette acute, mentre il piccolo gruppo di Pokemon (che dovevano essere senz'altro di tipo Coleottero, e probabilmente erano anche di tipo Veleno) attaccava il Nidoking e il Persian di Giovanni, senza eccessivo successo. Il tipo doppio di Nidoking proteggeva il Pokemon Trapano dalla maggior parte degli attacchi degli onischi giganti, mentre Persian era troppo agile ed esperto per farsi cogliere impreparato, anche da un gruppo di Pokemon sconosciuti. Uno dei Pokemon nemici usò un attacco Velenospina, sparando un aculeo velenoso dalla bocca, ma Persian evitò il colpo saltando via agilmente.

"Ottimo lavoro, Domino. Tolgo di mezzo una seccatura e arrivo. Tu intanto avverti quei due sciocchi, e vediamo se hanno davvero trovato informazioni utili." disse Giovanni alla sua agente. Poi, concentrandosi di nuovo sulla lotta: "Persian, non perdere troppo tempo. Elimina quell'impiastro con Fulmine. E tu, Nidoking, usa un attacco Pietrataglio per farli separare!"

Persian ghignò, e la gemma sulla sua fronte crepitò di energia per unattimo prima di scatenare una scarica elettrica che illuminò la galleria e centrò il Pokemon onisco più vicino, strappandogli uno stridio di dolore e facendolo cadere a terra stordito e fumante! Nidoking colpì il terreno con un pugno e ne fece scaturire un grosso spuntone di roccia che emerse proprio in mezzo allo sciame di Pokemon nemici, costringendoli a sparagliarsi... e facendo sì che per qualche attimo, si presentasse una via d'uscita a Giovanni e ai suoi scagnozzi, che non intendevano certo lasciarsi scappare l'occasione!

"Molto bene, adesso possiamo passare!" esclamò Giovanni. "Reclute, restatemi dietro. Ripercorreremo il percorso a ritroso, e usciremo di qui. Non fatevi catturare da questi ridicoli Pokemon Coleottero!"

"Veni!" esclamò uno dei Pokemon onischi, sentendosi punto sul vivo. Nidoking e Persian irruppero nella formazione nemica, sfruttando il varco che avevano aperto, e il resto del Team Rocket seguì rapidamente, lasciandosi dietro i Pokemon che stridevano e si lamentavano per la rabbia di essersi lasciati sfuggire gli intrusi...

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"Come sarebbe? Adesso dovremmo... ritirarci? Proprio ora che stiamo per... cosa? Oh, cavolo, questa sì che è una sfortuna!" esclamò frustrata Jessie, ascoltando sul suo comunicatore quello che Domino aveva da dire. Lo scontro con i Pokemon simili a statue era in una situazione di stallo, anche se i Pokemon di Jessie e James se la cavavano bene contro l'inaspettata forza di quei colossi di tipo Terra / Spettro. Yanmega scagliò un attacco Ronzio contro il Pokemon più grande, martellandolo con una raffica di onde sonore scagliate dalle ali, e facendolo indietreggiare, ma quest'ultimo reagì sferrando un potente attacco Megapugno che colpì di striscio l'agile libellula gigante, facendole perdere quota per un attimo! Woobat intervenne, usando il suo attacco Cuorestampo per colpire l'avversario in pieno petto con il suo muso a forma di cuore! Il Pokemon statua barcollò, perdendo un attimo di tempo che servì al resto del gruppo per staccarsida loro! Il Foongus di James sparse davanti a sè una nube di spore profumate usando l'attacco Profumino, che riuscì a cogliere di sorpresa i due Pokemon più piccoli e lasciarli storditi per un attimo al sentire l'odore dolce e acre, mentre Carnivine usava Frustata per raccoglierne uno e scagliarlo addosso all'altro! "Presto, James! Meowth! Quella smorfiosa di Domino ci ha battuti... ha preso lei il Verispecchio per prima! Grrr! Accidenti, che invidia! Ma la prossima volta ci rifaremo, stanne pur certo, James!"

"Io sono già contento del fatto che ci sarà una prossima volta..." disse James, prendendo in braccio Mime Jr. Il resto del Team Rocket richiamò i Pokemon, e si allontanò rapidamente dalla stanza prima che i Pokemon guardiani potessero recuperare la lucidità ed inseguirli. Meowth non esitò a salire sulle spalle di Jessie e aggrapparsi ai suoi capelli in modo da farsi trasportare, con roboanti proteste da parte della vanitosa agente del Team Rocket!

"Aaaaargh! Non i capelli, stupido gattaccio! Non sai quanta lacca ci metto per farli stare così!"

"Scusa, Jessie, ma era il modo migliore per salvarmi la pelliccia!"

"Via di quaaa! Spero di non doverci più tornare!"

Prima che i tre Pokemon statua potessero fermarli, le reclute del Team Rocket erano scomparse, lasciando la stanza nel silenzio e nel polverone della lotta. I due Pokemon più piccoli si mossero per inseguire il Team Rocket, ma la loro versione evoluta li fermò alzando un braccio e facendo cenno di tornare indietro... e malgrado una certa riluttanza, i due obbedirono, tornando sui loro piedistalli ed immobilizzandosi per riprendere la loro instancabile veglia sulla loro stanza...

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Poco tempo dopo...

Il sole stava cominciando a scendere verso l'orizzonte, e il calore infernale del deserto si era un po' smorzato, mentre Giovanni e i suoi sottoposti osservavano dalla posizione sicura su una duna il castello in rovina, dal quale stavano fuggendo dei piccoli gruppi di Pokemon, gli stessi Pokemon onischi che Giovanni e i suoi Persian e Nidoking avevano combattuto in quegi angusti corridoi. Sembrava che molti di quei Pokemon, che vivevano in quel labirinto di passaggi, fossero stati disturbati dalle attività del Team Rocket, e ora cercassero un luogo più tranquillo dove vivere... e ora, stavano lasciando il complesso, formando delle file ordinate ma frenetiche che correvano verso quella che speravano sarebbe stata la loro nuova casa.

Non che a Giovanni la cosa importasse molto, mentre riceveva dalla sua devota agente il Verispecchio e lo rimirava soddisfatto tra le mani, ammirandone la foggia e la sensazione di potere che dava. Aveva quasi l'impressione che dalla superficie dello specchio provenisse una strana, inebriante energia che lo corroborava... "Heheheheee... e così, questo sarebbe il Verispecchio, eh? E' stato più facile del previsto impadronircene... i miei complimenti, Domino! Sei stata infallibile come al solito!"

"Grazie mille, signor Giovanni! E' sempre un piacere per me rendermi utile alla nostra causa!" esclamò la biondina orgogliosamente, mentre Jessie, James e Meowth guardavano in direzione del gruppo di Pokemon simili a porcellini di terra che si allontanavano, sollevando un discreto polverone.

"Mi scusi, capo... ma non ci saranno problemi, con tutti quei Pokemon che se la filano? Mi sembra che stiano puntando dritti verso Austropoli..." fece notare James. "Non... non so se sia una buona idea lasciarli andare..."

"Che vadano dove vogliono, quei Pokemon insulsi." rispose Giovanni, lo sguardo ancora avidamente fisso sul Verispecchio che aveva tra le mani. "Se i cittadini di Austropoli hanno qualche problema con loro, che se la sbrighino da soli. Noi abbiamo il Verispecchio e siamo a posto. A proposito, voi tre... quindi, avete la conferma che questo specchio conferisce potere su Landorus, Tornadus e Thundurus, tre dei più importanti Pokemon Leggendari di questo continente?"

"Sì... il bassorilievo che abbiamo visto non lascia dubbi." spiegò Jessie, ancora un po' stravolta per quellafuga precipitosa. "Quello specchio... ci consentirà una certa misura di controllo sul Trio dei Kami. Anche se... al momento non sappiamo esattamente dove si trovino, e i libri che abbiamo consultato non ci hanno dato indicazioni precise..."

Giovanni alzò le spalle, mentre il suo lezioso Persian si accoccolava su di lui. "Poco male. Siete stati comunque abili, questo ve lo devo riconoscere." affermò. "Ora non resta che metterci al lavoro, e trovare il Trio dei Kami. Dopodichè... il Team Rocket potrà avere Unima nelle sue mani! Heheheheheeee..."

Una luce avida guizzò negli occhi di Giovanni, e sia Domino che James, Jessie e Meowth non dissero nulla, spaventati all'espressione che per un attimo era apparsasul volto del loro capo...

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Nel frattempo, nei sotterranei del Castello Sepolto, in un luogo che era rimasto per fortuna intatto dalla scorribanda del Team Rocket, un misterioso Pokemon fiammeggiante, simile ad un grosso bruco dagli occhi blu, ricoperto per metà di una soffice pelliccia bianca, e cinque corna ondeggianti rosse poste attorno alla testa come raggi solari, si stava avvicinando incuriosito allo strano oggetto che giaceva nel grande scrigno che si trovava là dentro... una grande pietra bianca, che pulsava lentamente di una strana luce che la avvolgeva del tutto...

"Larv?" esclamò la Pokemon bruco con voce stridula, chiedendosi che cosa fosse. Una cosa era certa, era sicura che voleva dire qualcosa di molto importante per lei e forse anche per il resto di Unima...

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Nota dell'autore: Ho cercato di far uscire questo capitolo a tempo di record... spero che comunque sia venuto bene, anche se una volta tanto non seguiamo Ash ma il Team Rocket! Nel prossimo capitolo, ritroveremo i nostri eroi che finalmente arriveranno ad Austropoli... e si ritroveranno alle prese con le conseguenze delle azioni del Team Rocket! Comunque, il fatidico incontro con Giovanni e il Team Rocket avverrà in futuro, quindi abbiate un po' di pazienza. Per adesso... spero che il capitolo vi sia piaciuto, e vi do appuntamento a quanto prima! Oh, e ovviamente... ne approfitto per fare un pochino di pubblicità alla mia nuova storia, "Islands Of Light", che si svolge in parallelo a questa! Ciao!

Pokemon: Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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"E così... siamo arrivati! Finalmente Austropoli è in vista!"

"Pika pikachu!"

Ash e Pikachu non stavano più nella pelle per l'eccitazione: davanti a loro, separata dalla terraferma soltanto da un grande e maestoso ponte che attraversava le acque dell'oceano, si trovava la più grande città di Unima: Austropoli, con i suoi grattacieli colossali e le sue strade affollate, piena di vita e di attività. Non avevano mai visto prima uno spettacolo simile, neanche quando erano stati a Zafferanopoli o a Fiordoropoli... sembrava una foresta di acciaio e cemento che si stagliava contro il cielo. E finalmente, dopo giorni di marcia nelle terre selvagge, erano arrivati alla loro prossima destinazione! Tutto quello che mancava era attraversare il ponte che arrivava sull'isola nella quale sorgeva Austropoli... e che, ora che i ragazzi erano in grado di vederlo meglio, era esso stesso uno spettacolo mozzafiato!

"E quello... quello dev'essere il Ponte Freccialuce! Woooow, non credevo fosse così bello! Al Villaggio dei Draghi non si vedono cose del genere!" esclamò Iris meravigliata. Era un ponte di dimensioni immense che si elevava per almeno una ventina di metri sulle acque dell'oceano di Unima, abbastanza grande da farci passare un'autostrada, e sorretto da enormi piloni di acciaio dipinto di rosso e robusti cavi di ferro. Sembrava il famoso ponte di Brooklyn, e ai suoi lati correvano due ampi marciapiedi su quali si avvicendavano pedoni e Pokemon, che camminavano a fianco delle automobili e dei furgoni che percorrevano le strade. Era davvero una visione maestosa, e Ash e i suoi compagni non poterono impedirsi di restare a guardarlo incantati - il continente di Unima aveva appena mostrato loro una delle sue meraviglie più incantevoli!

"Ho sentito molto spesso parlare del Ponte Freccialuce... ma non mi aspettavo che fosse così bello!" esclamò Touko. "Hey, Spighetto... tu l'avevi mai visto uno spettacolo simile? E tu, Misty?"

La ragazzina dai capelli arancioni, seguita dai tre Ducklett che avevano trovato nel loro viaggio attraverso la foresta, si affiancò alla sua amica castana e restò anche lei ad osservare il gigantesco ponte che arrivava fino alla grande città. "No davvero, Touko... e ti giuro che ne ho viste molte, di cose meravigliose, nei miei viaggi!" affermò Misty, accarezzando uno dei suoi Ducklett sulla testa. Il piccolo cigno azzurro si scrollò affettuosamente, e strusciò la testa contro il viso di Misty, che lo grattò sopra il capo.

"E' sicuramente un'esperienza completamente diversa che guardare le foto nei libri e nelle riviste." affermò Spighetto. "Austropoli è la città più grande del continente di Unima, ed è conosciuta per essere una città di arte e cultura, e un luogo in cui si possono incontrare persone di tutte le estrazioni sociali, e allenatori di ogni tipo! In effetti, se restassi qui ad elencare tutti i tipi di attività che si possono trovare ad Austropoli... credo proprio che non finirei mai!"

"Beh, se è per questo non c'è che una soluzione! Attraversiamo il Ponte Freccialuce e andiamo a vedere Austropoli con i nostri stessi occhi!" esclamò Touko, stringendo le mani a pugno e cominciando ad incamminarsi in testa al gruppo per raggiungere per prima il maestoso ponte sull'oceano!

"Hey, aspetta un momento, Touko! Ci siamo anche noi!" esclamò Ash, cominciando a correre dietro alla sua allieva.

"Pikachu! Pika pikachu!" squittì Pikachu, la codina a fulmine dritta in aria.

Iris sospirò e aprì le mani, scuotendo la testa con un sorriso sarcastico. "Tutta questa eccitazione perchè stanno per passare sopra un ponte? Hehehee... Misty, immagino che tu sappia cosa dirò adesso, vero?"

"Certo che lo so..." rispose Misty, scambiando con la ragazzina selvaggia uno sguardo di intesa. "Quei due..."

"Sono davvero due bambini!" dissero all'unisono!

"Duck, duck!" starnazzarono i tre Ducklett, anche loro d'accordo con le ragazze. Spighetto ridacchiò garbatamente e cominciò a condurre le ragazze verso le gradinate che davano accesso al Ponte Freccialuce, poste accanto a dei negozi che vendevano cartoline e souvenir. Misty si fece un appunto mentale di mandare qualche cartolina alle sue sorelle... dopotutto, immaginava che si sarebbero fermati un po' ad Austropoli per vederla bene, e avrebbe avuto tutto il tempo - imprevisti permettendo - di scrivere qualche cartolina e mandarla alla Palestra di Celestopoli.

Una volta saliti sul Ponte Freccialuce, i ragazzi ebbero modo di accorgersi che era ancora più grande e pù lungo di quanto non fosse sembrato da terra - era davvero un monumento all'ingegno e alle risorse dell'uomo, e vedere l'oceano blu ed incontaminato sotto di loro mentre camminavano verso Austropoli era un'esperienza che metteva a tutti loro un brivido di eccitazione. Iris, non contenta di camminare sl marciapiede, si era arrampicata sul bordo del grande ponte, e ci camminava sopra con estrema naturalezza, a volte dondolandosi dai cavi di metallo come se fossero stati delle liane! Ad un certo punto, anche Pikachu aveva deciso di unirsi alla ragazzina del Villaggio dei Draghi, e dopo aver ricevuto da Ash un cenno di intesa, si era arrampicato a sua volta sui sostegni del ponte,e sembrava che adesso stesse facendo a gara con Iris per vedere chi dei due sarebbe riuscito a fare le acrobazie più spettacolari!

"Pika! Pikachu pika!" esclamò Pikachu, dopo aver volteggiato sopra un pilone in acciaio. Iris, in piedi sulla ringhiera del ponte, guardò con aria di sfida il topolino elettrico, e il suo Axew emerse dai suoi capelli per incitare la sua allenatrice con la sua vocetta stridula!

"Ax axew!" esclamò il draghetto.

"Tranquillo, Axew, ce la faccio! Deve ancora nascere chi batterà la sottoscritta Iris del Villaggio dei Draghi in una gara di acrobazie!" disse la bambina dalla pelle scura, scendendo con un balzo dal pilone sul quale era salita, ed eseguendo un agile volteggio su un cavo d'acciaio, per poi scivolare lungo di esso, seguita a breve distanza da Pikachu, che era pienamente entrato nello spirito della competizione!

Touko sospirò, sfregandosi la nuca con una mano e ridacchiando tra sè. "Certo, io sarò anche una bambina... ma detto da Iris non suona tanto convincente! Guardate un po' come si sta divertendo!" commentò, indicando Iris e Pikachu che continuavano la loro folle gara sotto gli sguardi increduli di diversi passanti!

Spighetto prese la cosa con la sua consueta filosofia. "Mademoiselle Iris è uno spirito libero. E' una ragazza che va per la sua strada, senza badare a quello che gli altri pensano di lei... invidio un po' la sua indipendenza e la sua capacità di seguire le sue convinzioni." commentò. "Il mio modo di agire è senz'altro diverso, ma questo non è certo un male."

"Detto questo, spero che non si faccia male, a volteggiare come un Taillow..." commentò Ash, camminando a fianco di Misty e dei Ducklett che la seguivano come se fosse davvero lei la loro allenatrice. Si schiarì la voce e stava per dire qualcosa a Misty... quando il suono della sirena di una nave gli rintronò nelle orecchie, lasciandolo stordito per un istante. Misty stessa si massaggiò le orecchie per un istante, prima di guardare in direzione del suono per capire di cosa si trattasse... ed entrambi gli allenatori di Kanto restarono stupiti quando videro che si trattava di una grande nave da crociera dallo scafo bianco ed immacolato, dalla forma dinamica e allo stesso tempo elegante, e con numerose cabine visibili anche dall'alto, con tanto di terrazzini e piante ornamentali! Alcuni allenatori si stavano provando con i loro Pokemon sul ponte, allenandosi tra loro o singolarmente, e su un fianco, i due ragazzi riuscirono a leggere il nome della nave mentre questa passava sotto il grande ponte - su una fiancata era scritto ROYAL UNOVA in grandi lettere azzurre che richiamavano il mare pulito!

"Woooow! Hai visto quella nave, Ash?" esclamò Misty, sporgendosi un po' dalla ringhiera del Ponte Freccialuce per vedere meglio.

In un attimo, Ash fu al suo fianco, guardando anche lui la nave, con un braccio attorno alle spalle della sua fidanzata. "E' veramente impressionante... credo che sia ancora più grande della S.S. Anne sulla quale abbiamo viaggiato dopo che io e Pikachu abbiamo battuto Surge ad Aranciopoli!"

"Speriamo che il capitano sia un po' più competente..." ridacchiò ironicamente Misty. Poi, in silenzio, i due ragazzi restarono in piedi al loro posto, ammirando la grande nave che si allontanava verso il mare aperto, verso chissà quale destinazione. Ash provò una strana, piacevole sensazione nel vedere la nave che si allontanava... un senso di libertà e di gioia che lo riportò per un attimo ai temp della sua infanzia... anche adesso che lui e Misty avevano da poco compiuto quindici anni, non avevano perso quel gusto della scoperta che li aveva accompagnati fin dai primi tempi... anzi, Ash aveva la sensazione che aver visto così tanti posti e aver conosciuto così tante persone avesse reso più forte il suo desiderio di vedere luoghi nuovi... "Beh, Ash... ancora faccio fatica a credere che il contnente di Unima sia un posto così bello... e non abbiamo ancora visto niente, visto che quella della Palestra di Austropoli non è che la terza Palestra della Lega!"

"Hehehee... lo hai detto, e non vedo l'ora di sfidare Artemisio!" disse Ash, aggiustandosi il berretto. "Chissà che Pokemon usa, poi... è un artista, ma faccio fatica ad immaginare che tipo di Pokemon potrebbe usare..."

"Avrai tutto il tempo di scoprirlo non appena saremo passati dall'altra parte, no?" rispose Misty. "Per adesso... faremmo meglio a riprendere la strada! Non è il caso di far aspettare troppo a lungo Touko e gli altri!"

Ash e Misty si scambiarono un bacio, e ripresero la loro strada, mentre Touko li guardava con un sorrisetto ironico stampato sul viso. "Certo che quei due piccioncini non fanno mistero di come si sentono, eh?" disse tra sè. "Cavolo, capitasse a me di incontrare un bel ragazzo durante il mio viaggio..."

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Finalmente, dopo quasi un'ora di cammino, il gruppo era riuscito a passare dall'altra parte del Ponte Freccialuce, stando sempre attenti ad Iris e a Pikachu per evitare che si cacciassero in qualche guaio con la loro straripante vitalità. In quel momento, i ragazzi si stavano incamminando lungo il molo del porto di Austropoli, lo stesso da cui era partita la nave che avevano visto prima - e che, Spighetto era stato felice di spiegare, era una della nave da crociera che faceva un popolare giro panoramico della regione di Unima, usata anche come terreno di addestramento da molti allenatori di alto livello. Ash era stato un po' dispiaciuto di sapere che se l'era persa, visto che avrebbe potuto essere un buon terreno di allenamento per lui e per Touko... ma a quel punto non importava: tutto quello che gli interessava per il momento era raggiungere il Pokemon Center per far riposare un po' i loro Pokemon, e poi fare gli ultimi preparativi per sfidare la Palestra. Sicuramente avrebbe usato Rufflet per lo scontro, e anche Dewott avrebbe potuto essere molto utile, ma dopotutto anche Deerling e Sandile avrebbero potuto fare un po' di allenamento... erano rimasti un po' indietro, ed era il caso di rimediare...

Ma prima di decidere che Pokemon usare per lo scontro, c'era un altro problema che era necessario risolvere... e Touko, che in quel momento stava guardando una pianta di Austropoli posta su un cartello vicino ad un pontile, richiamò l'attenzione di tutti proprio su questo particolare.

"Bene, per adesso siamo arrivati ad Austropoli. E questo è un problema in meno." affermò la ragazza dai capelli castani. "Adesso, però, dobbiamo risolverne un altro... ovvero, come facciamo a trovare la Palestra in una città così grande? Date un'occhiata, secondo voi si può capire da questa mappa?"

"Non direi... non è molto precisa." rispose Misty, cercando di orientarsi. "Allora... sappiamo per certo che noi siamo qui, al Molo Principale del Porto di Austropoli. E vedo che da qui possiamo prendere varie strade per arrivare al Parco Centrale. Tuttavia... beh, qui non vedo indicazioni della Palestra. Com'è possibile che se ne siao dimenticati?"

"Poco male, possiamo sempre chiedere in giro..." disse Iris, guardandosi attorno alla ricerca di qualcuno a cui chiedere. Lo sguardo della bambina si posò su un ragazzo alto e snello dai folti e ricci capelli castani chiari, con addosso una maglietta verde dal colletto basso e dalle maniche che terminavano apena sotto il gomito, una sciarpa rosso-violetta attorno al collo e pantaloni lunghi a strisce verticali di vari colori, con scarpe verdi solcate da una striscia rosata. In quel momento stava leggendo un libro, con espressione accigliata... e guardandolo con un minimo di attenzione, Ash, Pikachu e Touko riconobbero Artemisio, il Capopalestra di Austropoli che era venuto a dare una mano quando il Team Plasma aveva trafugato il teschio di Dragonite dal Museo di Zefiropoli! Quale persona migliore per chiedere dove fosse la Palestra?

Ma... a Touko venne un altro interrogativo non meno importante. Che cosa ci faceva Artemisio lì, fuori dalla Palestra, in tarda mattinata, cioè nel momento in cui era molto più probabile che arrivassero sfidanti? Non quadrava per niente...

"Ah... Ash, quello non è Artemisio? Lo abbiamo visto a Zefiropoli, se non ricordo male..." disse Misty, riconoscendo subito l'appariscente individuo. Ash annuì in segno di assenso, mentre Iris raggiungeva il Capopalestra e lo salutava con un cenno della mano.

"Buongiorno!" esclamò Iris. "Scusi il disturbo, ma ci chiedevamo se lei potesse darci una mano... stiamo cercando la Palestra di Austropoli, non è che potrebbe darci una mano a trovarla?"

L'uomo alzò gli occhi dal suo libro, che sembrava essere un piccolo trattato sui Pokemon Coleottero, e lo chiuse facendo un orecchio alla pagina in modo da tenere il segno mentre il resto del gruppo si avvicinava. "Certamente. Vi posso aiutare senza problemi... ma se qualcuno di voi volesse sfidare la Palestra, temo che dovrete aspettare un po'." replicò il ragazzo dai capelli mossi. "Oh... che sorpresa, ragazzi, era un po' che non ci si vedeva! Voi siete quei due ragazzi che hanno affrontato la Palestra di Aloè a Zefiropoli, non è vero? Mi ricordo che siete andati ad affrontare il Team Plasma nel Bosco Girandola... e avete fatto anche un ottimo lavoro!"

"Piacere di rivederla, signor Artemisio!" si presentò Touko. "Beh... la ringraziamo, anche se non credo saremmo riusciti a recuperare il teschio di Dragonite se non fosse stato per Ash e Pikachu!"

"Pika pika..." mormorò il roditore giallo con finta modestia, le mani appoggiate fieramente sui fianchi.

Spighetto si fece avanti. "Anche per me è un piacere, monsieur Artemisio... ma, mi perdoni se glielo chiedo, come mai la Palesta non è agibile in questo momento?"

Artemisio si rimise il libro nello zaino che portava sulle spalle. "Vogliate scusarmi, ragazzi... ma la nostra battaglia dovrà attendere. Temo che in questo momento stia accadendo qualcosa di strano in città,e la cosa mi preoccupa non poco. Finchè questo problema non sarà stato risolto, temo che mi sarà impossibile accettare sfidanti."

"Beh, se possiamo dare una mano..." disse Iris. Lo Axew della bambina dalla pelle scura emerse dai suoi folti capelli e ascoltò con attenzione. "A proposito, io mi chiamo Iris,e sono un'allenatrice del Villaggio dei Draghi! Lui è il mio Pokemon, Axew! Anche se ho con e anche un Deino, un Dragonair e un Excadrill!"

"Axew!" salutò Axew, muovendo una piccola mano artigliata.

"Hmm, il Villaggio dei Draghi, eh? Ho sentito parlare molto bene di quel posto, anche se sfortunatamente non ho mai avuto occasione di visitarlo. Magari potrebbe giovare alla mia vena artistica..." disse Artemisio, mentre con una mano accarezzava Axew sulla testa. "Comunque, per tornare al problema che stiamo affrontando... è da qualche giorno... per l'esattezza, a partire da tre giorni fa... che certi Pokemon che vivono in una località non troppo distante da qui hanno cominciato una migrazione di massa. Non sappiamo esattamente quali siano le cause, ma qualcosa li ha disturbati, altrimenti non si sarebbero spinti fin qui con tanta rapidità. Al momento sto cercando di scoprire che cosa abbia provocato questa migrazione di massa, ma ancora non ho idea di cosa possa averlo provocato. A parte..."

"C'è... qualcosa di cui lei sospetta, signor Artemisio?" chiese Misty.

Il giovane Capopalestra annuì. "In effetti c'è qualcosa che ha risvegliato i miei sospetti." affermò. "Vedete, ragazzi... proprio il giorno prima che cominciasse questa crisi, è arrivato uno yacht non meglio identificato qui nel porto di Austropoli. Non sono riuscito a sapere nulla di chi fosse il proprietario... il che mi fa pensare che alcune autorità abbiano ricevuto delle mazzette per non rivelare nulla. So solo che proveniva da Kanto... esattamente come voi due." indicò Ash e Misty, che si guardarono stupiti.

"Qualcuno proveniente da Kanto?" chiese Touko. "E chi potrebbe mai essere...?"

"Io ho già qualche sospetto..." disse Ash, ripensando a chi, tra le sue conoscenze, poteva essere interessato al continente di Unima e fosse abbastanza ricco da possedere uno yacht. In effetti, c'era un nome che gli veniva in mente... ma non poteva essere così, vero? "Comunque, se possiamo darvi una mano a contenere quei Pokemon e a capire quale sia il loro problema..."

Ash venne interrotto quando le grida di un gruppo di persone risuonarono nel porto, provenienti dalla strada principale! "Accidenti... come volevasi dimostrare, eccoli che arrivano proprio mentre parliamo di loro!" esclamò Artemisio. Il gruppo guardò nella direzione da cui proveniva il chiasso, vedendo che numerosi abitanti di Austropoli stavano scappando a gambe levate da un gruppo di Pokemon simili a porcellini di terra giganti dal guscio verde scuro e segmentato, con numerose zampette nere e la parte posteriore del corpo, nonchè la testa e la placca più grande della corazza, di un brillante color magenta, con due lunghe code. Avevano delle corte antenne nere che diventavano rosse sulle punte, e gli occhi grandi, gialli con le pupille nere, e dall'espressione infastidita! Ce n'erano almeno una ventina, che avanzavano verso gli abitanti come una sorta di tappeto semovente!

"Co... Co... Co... COLEOTTERIIIIIII!" strillò improvvisamente Misty, facendo un salto enorme e salendo sulle spalle di Ash, che per poco non venne messo a terra dal non indifferente peso della sua fidanzatina! Misty sbarrò gli occhi alla vista dei Pokemon Coleottero che avanzavano con snervante rapidità... mentre Touko, Spighetto ed Iris sbattevano gli occhi meravigliati davanti alla reazione di Misty! "Coleotteri! Coleotteri! Portate via quei terribili coleotteri!"

"Aaaargh! Calma, Misty, calmaaaa!" esclamò Ash, cercando di rassicurare Misty, e allo stesso tempo di vedere il Pokedex, per sapere cosa fossero quelle strane creature... per fortuna, Touko non era altrettanto ingombrata, e riuscì a dare un'occhiata al suo Pokedex.

"Venipede, il Pokemon Centipede. Tipo Coleottero / Veleno. Inietta un potente veleno paralizzante con i suoi aculei, in grado di paralizzare anche i più grandi Pokemon uccello di cui è preda naturale. Dal carattere collerico, sonda l'ambiente circostante con le antenne della testa e della coda, individuando posizione e stato della preda." disse l'enciclopedia portatile.

"Eccoli lì..." affermò Artemisio. "Quei Pokemon vivevano nel deserto, non troppo distante da qui, ma da tre giorni si sono fatti improvvisamente audaci e stanno causando non pochi problemi agli abitanti di questa città... dobbiamo cercare di risolvere questa situazione prima che succeda qualcosa di brutto..."

"Pika pi, pikachu pi... pikachu?" squittì Pikachu, indicando i Venipede che stavano avanzando lungo la strada. I Ducklett che accompagnavano Misty e lo Axew di Iris scesero giù a loro volta e si schierarono accanto a Pikachu, mentre Touko e Spighetto facevano uscire, rispettivamente, Tranquill e Pansage. Immediatamente, il gruppetto di amici ed Artemisio corsero verso la strada - per quanto Misty fosse ancora molto riluttante, data la sua paura folle dei Pokemon Coleottero - e Pikachu, non appena giunto ad una distanza accettabile, lanciò un attacco Tuonoshock che colpì l'asfalto davanti ai Venipede, facendoli fermare di colpo con uno stridio di allarme! Gli onischi giganti si voltarono verso Pikachu, e i Ducklett scagliarono tutti assieme un attacco Bollaraggio, indirizzandolo attorno allo sciame in modo da farli fermare senza fare loro del male. Axew si fermò davanti ad un Venipede che stava caricando verso i gruppetto di amici, e mostrò i suoi piccoli artigli. "Pika pikachu! Pika!"

"Venipede!" stridette uno dei Venipede, quello che sembrava essere a capo del gruppetto, muovendo minaccioso le sue antenne. Pikachu si pose davanti ai Pokemon Centipede, tenendo le braccia alzate per dire che non aveva intezione di fare loro del male... ma il Pokemon Coleottero / Veleno reagì con un attacco Stridio, emettendo un terrificante grido simile alle unghie sulla lavagna, e costringendo Pikachu, Axew e i Duckltt a coprirsi le recchie per il fastidio! Un altro Venipede scagliò un attacco Velenospina, sparando un pungiglione avvelenato contro il topolino elettrico, che reagì prontamente girando su sè stesso e usando un attacco Codacciaio per intercettare il proiettile velenoso! Venipede indietreggiò, guardando con astio il topolino elettrico e i suoi compagni... e un attimo dopo, tutti vennero colti di sorpresa all'arrvo di un impulso di energia che investì il Venipede a capo dello sciame, sollevandolo da terra con la telecinesi e scagliandolo addosso ad alcuni dei suoi compagni! Immediatamente, lo sciame di Pokemon onischi cominciò a disperdersi, mentre Ash e i suoi compagni si guardavano attorno sorpresi... e una fiammata atterrò in mezzo allo sciame, trasformandosi in un vortice di fuoco che investì i Venipede più vicini e li fece atterrare più in là, bruciacchiati e malconci!

"Cosa?" esclamò Misty, che pur non essendo una grande fan dei Pokemon Coleottero, non amava neanche vederli maltrattare in quel modo. "Chi è stato? Ch ha attaccato i Venipede?"

"Credo di sapere chi sia stato..." disse Touko con evidente fatidio, voltandosi verso una strada laterale dalla quale stavano arrivando due vecchie conoscenze che Touko avrebbe preferito non rivedere più tanto presto: uno di loro era Diapo, l'altezzoso giovanotto che Ash aveva affrontato al Club Battaglie di Quattroventi... e che aveva battuto Touko in uno scontro poco prima che arrivassero a Zefiropoli! E l'altro, era una conoscenza ancora meno gradita: a giudicare dai capelli castani e dal volto pallido con quelle inquietanti occhiaie, non poteva che trattarsi di Shamus, l'autonominato maestro dei Pokemon Fuoco di Unima! Accanto a Shamus c'era il suo Heatmor con gli artigli sguainati, mentre Diapo era affiancato da uno stranissimo Pokemon non troppo dissimile da una bolla di gelatina verdina fluttuante, con all'interno un faccino tondo con un solco al centro, che lo facevasembrare sul punto di scindersi in due da un momento all'altro. Era di colore verde chiaro, con due occhi neri e una bocca rossa a forma di rombo. Aveva un ricciolino giallo sulla parte sinistra del corpo, e si muoveva fluttuando in aria senza ali. "Voi due... che cosa ci fate qui?"

"Non si vede? Stiamo dando una mano a far sloggiare questi Venipede." disse Diapo alzando le spalle come a dire che non gli interessava molto di cosa pensassero i ragazzi di quello che era in procinto di fare. "E voi, vedete di non intromettervi. E' chiaro che voi non ci sapete fare."

"A me non importa assolutamente niente di questa città... ma un'invasione di Pokemon Coleottero è l'occasione ideale per allenare i miei Pokemon di Fuoco." disse Shamus con aria indifferente. "Quindi toglietevi di mezzo, e non disturbate i miei allenamenti."

"Allenamenti? Questa città e questi Pokemon sono in difficoltà, e tu non pensi ad altro che a diventare più forte?" lo apostrofò duramente Iris.

"Ovvio. Un allenatore di Pokemon non dovrebbe pesare ad altro che a diventare più forte." affermò Shamus senza alcuna vergogna.

Ash si fece avanti, sfidando Shamus con lo sguardo. "Cosa credi di fare, tu?" disse con tono irritato. "Non potete fare del male a questi Venipede! Stiamo cercando di capire come mai sono qui e perchè ci stanno attaccando! Non è possibile che questi Pokemon ci attacchino soltanto perchè gli fa piacere!"

"Che ingenui." disse Diapo, scuotendo la testa. "Guarda che non siamo in un paese retrogrado come Kanto. Non so che tipo di Pokemon tu sia abituato a vedere, ma qui ad Unima, in situazioni come questa, l'unica cosa da fare è combattere, no?"

"Pezzo di stupido! Così non fai altro che aizzarli!" ribattè Touko, corrugando la fronte alla vista dello strano Pokemon sferico e fluttuante che stava minacciando i Venipede. Lo sciame si era ritirato, assistendo i loro compagni mentre si rimettevano in piedi. Ash diede a sua volta un'occhiata al nuovo Pokemon di Diapo, controllando sul Pokedex di cosa si trattasse.

"Solosis, il Pokemon Cellula. Tipo Psico." disse il Pokedex. "Utilizza i suoi poteri psichici per respingere gli aggressori, e può comunicare per telepatia con i suoi compagni. Il suo corpo è avvolto in uno speciale liquido amniotico che gli permette di sopravvivere in qualsiasi ambiente, anche nelle condizioni più estreme."

"Sentite, non abbiamo tempo da perdere con voi rammolliti." disse Shamus. "Sappiate che oltre a noi, molti altri abitanti di Austropoli si sono mobilitati per mandare via queste bestiacce. Quindi, anche se fermate noi, non sarete mai in grado di fermare tutti gli altri. Toglietevi di mezzo, o il mo Heatmor vi farà togliere di mezzo!"

"Ah, davvero? Bene, questo è quello che vorrei vedere!" esclamò Touko, piazzandosi davanti a Shamus e al suo Heatmor, in modo che il suo corpo facesse da scudo ai okemon Coleottero / Veleno. Alcuni dei Venipede sgranarono gli occhi, non riuscendo a credere che quella ragazza fosse disposta ad esporsi in prima persona per proteggerli. "Avanti, buffone, perchè non provi a farti avanti? Ti faccio vedere io!"

"Quill!" esclamò il Tranquill della ragazzina, sbattendo le ali con fare aggressivo. Era iniziato un duello di nervi tra il gruppo di Ash e la copia di allenatori... e nessuna delle due fazioni sembrava disposta a cedere il passo. Pikachu si acquattò su tutte e quattro le zampe, e caricò una potente scarica elettrica sulle guance, mentre i Ducklett che seguivano Misty e lo Axew di Iris si mettevano in guardia. Sembrava che molto presto sarebbero giunti allo scontro... quando un battito di mani, proveniente da dietro il gruppo di Ash, spezzò la tensione.

"Okay, penso che possa bastare così." disse una voce giovanile ben conosciuta, e Ash e i suoi compagni, voltandosi, videro con loro gradita sorpresa che si trattava di un loro amico: N, il misterioso ragazzo in grado di parlare con i Pokemon che avevano incrociato a Quattroventi e a Zefiropoli! "Sono convinto che ci possa essere un modo per risolvere questo problema senza ricorrere alla violenza."

"N!" esclamò Touko, contenta di vedere il misterioso ragazzo, che rivolse un sorriso al gruppetto di Ash e inclinò un po' il suo berretto col frontino in segno di saluto. "Come mai da queste parti? Non ci aspettavamo proprio di vederti!"

"Conoscete questo ragazzo?" chiese Iris, un po' perplessa. Spighetto annuì, facendo poi un inchino da perfetto gentleman al misterioso ragazzo dai capelli verdini.

"Sì, mademoselle Iris. Ho avuto il piacere di fare conoscenza con Monsieur N il giorno in cui siamo arrivati a Zefiropoli. Ho avuto un'ottima impressione di lui, e ci ha aiutato a risolvere un mistero che stava dando qualche problema alla signora Aloè." rispose il giovane intenditore dai capelli verdi.

"Buongiorno, Touko. Buongiorno, Ash, Pikachu, Misty, Spighetto..." disse N, ignorando bellamente Diapo e Shamus. "Mi trovavo per caso in questa città, nel corso del mio viaggio, e ho visto che questi Venipede non si trovavano nel loro ambiente naturale. Così, ho cercato di vederci chiaro, e con mia grande sorpresa, vi ho trovati qui mentre cercavate di difendere questi poveri Pokemon."

"Hey, mezza cartuccia, e tu chi saresti?" disse con tono rude Shamus. "Togliti di mezzo, o il mio Heatmor ti abbrustolisce!"

"Poveri Pokemon? Tsk... certo che sei piuttosto male informato." continuò Diapo. "Questi Venipede sono saltati fuori all'improvviso e hanno cominciato ad attaccare tutti! Bisogna farli sloggiare, o renderanno la vita impossibile agli abitanti di questa città!"

"Ma non sono stati loro ad iniziare." rispose N, calmo ma accigliato. "La verità è che questi Venipede sono Pokemon molto pacifici. Guardate, adesso ve lo dimostrerò..."

"Hey, stai attento, ragazzo... quei Venipede potrebbero pungerti!" esclamò Artemisio nel momento in cui N si chinò verso gli onischi giganti. Tre dei Pokemon Coleottero / Veleno si avvicinarono con esitazione alla mano che N stava tendendo loro, e il ragazzo dai capelli verdini cominciò ad accarezzare le loro piastre corazzate. Immediatamente, i Pokemon Centipede cominciarono a rilassarsi, e Artemisio sgranò gli occhi per la sorpresa. Si era aspettato che i Venipede avrebbero reagito con i loro pungiglioni velenosi...

"Non è un problema. I Venipede non pungono se non si sentono minacciati." affermò. "Su... qualcuno di voi vuole provare?"

Touko sorrise al Venipede più vicino, che si avvicinò a lei con un po' di esitazione... e poi cominciò a strofinarsi sulla caviglia della giovane allenatrice come se fosse stato un gattino affettuoso! Touko si chinò a cominciò ad accarezzare Venipede sulla testa, e Misty rabbrividì, con una comica espressione di orrore dipinta sul viso, quando vide la scena!

"Ehilà, Venipede! Lo sai che sei davvero carino?" disse Touko, continuando a grattare il Pokemon Coleottero / Veleno sulla sua testa corazzata. Diapo guardava con aria esterrefatta la scena, e il Solosis che aveva con sè sbatteva gli occhi incredulo, forse chiedendosi se doveva attaccare o meno. Ma sfortunatamente, Shamus non sembrava arrivare a questi livelli di ragionamento...

"Mbeh? E allora, a me che me ne frega?" chiese il ragazzo castano, indicando il gruppo di Venipede al suo Heatmor. "Questi Venipede vanno benissimo per fare pratica e rendere più forte i miei Pokemon Fuoco. Heatmor, attacca di nuovo con Pirolancio. Mocciosa, se non vuoi farti scottare, togliti di mezzo. Io non mi faccio scrupoli con nessuno."

Il Pokemon formichiere prese fiato e cercò di scagliare il suo attacco più potente contro il gruppo di Venipede... ma venne inerrotto quando una raffica di attacchi Bollaraggio, provenienti dai Ducklett che seguivano Misty, andò a schiantarsi sul suo muso affusolato, spegnendo per un attimo la lingua di fiamme che gli saettava nella bocca! Heatmor grugnì rabbiosamente e barcollò indietro per un breve tratto, mentre Shamus guardava con rabbia Misty, che gli restituiva uno sguardo astioso.

"Davvero? Beh, è un vero peccato, perchè neanche noi ci facciamo scrupoli con quelli come te." disse la ragazzina dai capelli arancioni, facendo uscire un altro dei suoi Pokemon. "Vai, Basculin! Mostra a quel prepotente cosa voglio dire!"

Il piranha apparve accanto a Pikachu e ai Ducklett di Misty, digrignando i denti mentre si parava davanti ad Heatmor, e Shamus fece un passo indietro digrignando i denti per la rabbia. A quel punto, anche Diapo stava prendendo le distanze dall'allenatore di Pokemon Fuoco. Dite pure che era arrogante e supponente, ma anche Diapo aveva i suoi standard.

"Allora, Shamus? Come la mettiamo?" chiese Ash minacciosamente. "Vuoi lasciare in pace questi Venipede e lasciare che noi tentiamo di risolvere il problema senza usare la violenza, oppure ti dobbiamo costringere noi?"

"Accidenti a voi... come osate trattarmi in questo modo?" si lagnò Shamus. "Dopo avermi anche rubato Tepig, per giunta!"

Un rombo di motori interruppe il teso confronto, e una motocicletta guidata da una Ufficiale Jenny di Unima, con un sidecar attaccato nel quale sedeva un signore di mezza età con capelli radi e baffi grigi, che indossava un elegante completo grigio e nero con una cravatta rossa. Artemisio riconobbe subito quell'uomo come il sindaco di Austropoli, e non gli ci volle molto per notare che sembrava molto irritato ed impaziente.

"Insomma, che sta succedendo da queste parti?" esclamò il sindaco, scendendo dal sidecar con un'agilità invidiabile per un uomo della sua età. "E perchè questi Venipede non sono ancora stati neutralizzati? La loro presenza non fa altro che mettere in pericolo gli abitanti della mia città! Voi, che state facendo? Lasciate che questi allenatori li tolgano di mezzo!"

"Ooooh, finalmente, signor sindaco!" esclamò Shamus, ghignando trionfante. "Questi sono dei criminali pericolosi che vogliono lasciare che queste bestie immonde coninuino a terrorizzare la città! E mi hanno anche rubato il mio Tepig! Li faccia arrestare!"

"Ma sentitelo, il signorino! Dovrebbero arrestare lui, per cattiveria insita nella persona!" borbottò Iris, tenendo le braccia incrociate sul petto. "Signore, noi stiamo solo cercando di condurre questi Venipede fuori città senza dover per forza fare loro del male! Questo signorino qui invece vuole usare i Venipede come bersagli per i suoi Pokemon di Fuoco!"

"Resta però il fatto che i Venipede stanno creando non pochi problem per gli abitanti di questa città..." continuò Diapo. "Non sono d'accordo con quello che Shamus, qui presente, voleva fare..." e qui, il giovane esordiente gettò uno sguardo di disapprovazione all'esperto di Pokemon Fuoco. "Tuttavia, non possiamo negare che non possiamo lasciare che tutti quesi Venipede restino in città. Dobbiamo farli andare via in qualche modo."

"Il ragazzo ha ragione. Sciami di Venipede stanno spuntando da ogni parte in città, e stanno provocando un sacco di problemi." affermò l'Ufficiale Jenny. "Stiamo cercando di metterci in contatto con la professoressa Aralia a Soffiolieve, ma ci vorrà del tempo, e comunque non possiamo lasciare che questi Pokemon continuino a seminare confusione ovunque."

"C'è un modo di farlo senza ricorrere alla violenza." disse N con calma. "Gli sciami di Venipede hanno tutti una regina, o comunque un capo sciame. Se lo troviamo, possiamo convincere tutti i Venipede a raccogliersi in un unico punto della città, e poi farli andare via."

"Questa mi sembra una soluzione più ragionevole che semplicemente attaccarli." affermò Artemisio. "Signor sindaco, le chiediamo di darci la possibilità di tentare. In questo modo, ritengo che potremo mandare via i Venipede da Austropoli senza che nessuno si faccia male."

Pur con riluttnza, anche Diapo si disse d'accordo. "E va bene, sono disposto anch'io a tentare così." affermò. "Ditemi pure cosa bisogna fare..."

L'ufficiale Jenny si guardò attorno, vedendo che altri sciami di Venipede stavano emergendo dai buchi delle fognature e dagli scantinati, invadendo le strade e costringendo gli abitanti a rifugiarsi da qualche altra parte... ma ormai era chiaro che era solo questione di tempo prima che quel quartiere venisse completamente invaso dai Pokemon Coleottero / Veleno. "Beh... per prima cosa, credo che sia il caso di mettersi in contatto con l'infermiera Joy di turno e il suo Audino." propose Jenny. "Non possiamo perdere tempo. Avremo bisogno anche del loro aiuto se vogliamo risolvere questo problema."

"Va bene..." ammise con riluttanza il sindaco, convinto più che altro dalle scene di panico che si susseguivano lungo le strade. "Vi concedo un'ora di tempo per trovare questo capo sciame e convincere i Venipede ad andarsene. Ma trascorsa quell'ora, dovrò adottare dei metodi più violenti per costringerli ad andarsene. Siamo intesi?"

Ash annuì senza esitazione, mentre Jenny tirava fuori il suo cellulare e chiamava l'infermiera Joy di Austropoli. "Sì, mi sembra una buona idea." affermò. "Misty, ragazzi... diamo una mano anche noi."

"Cercheremo di fare in modo che tutti i Venipede si raccolgano in un unico punto, così sarà più facile cercare il capo dello sciame." propose Spighetto. "Diapo, vieni anche tu con noi?"

Il ragazzino più giovane non potè fare altro che alzare le spalle. "Beh, non credo di avere molta scelta, a questo punto. E va bene, siamo alleati." affermò. "Solosis, cambio di programma. Anche se Ash è un campagnolo e la sua amichetta è una dilettante, gli diamo una mano per stavolta."

"Ancora con questa storia del campagnolo?" borbottò Ash, con una buffa venuzza pulsante sulla testa.

"Dilettante? Aspetta che la prossima volta che ci incontriamo ti do una lezione come si deve!" ribattè prontamente Touko. Solosis, da parte sua, non potè fare altro che sospirare e accettare la proposta del suo allenatore. Tutti assieme, i ragazzi cominciarono a muoversi per mettere in atto la loro strategia prima che scadesse il termine che il sindaco avva concesso loro. Shamus, furioso per la figuraccia rmediata, cercò di insegurli accompagnato dal suo Heatmor... ma prima che potesse farlo, si ritrovò davanti N che, muovendosi con una tale rapidità che il giovinastro se n'era a malapena accorto, gli si era messo sulla strada!

"Temo di non poterti far passare." disse N, guardando dritto negli occhi il prepotente esperto di Pokemon Fuoco. "Mi sembra fin troppo evidente che tu non hai altro che cattive intenzioni nei confronti dei Venipede, anche dopo quello che ti ho appena fatto vedere."

"Togliti di mezzo, mezza cartuccia!" ordinò Shamus, cominciando a perdere la calma.

N scosse la testa. "Mi dispiace. Non posso farlo."

Shamus strinse i denti rabbiosamente, e il suo Heatmor si fece avanti, sfoderando i suoi robusti artigli. "Allora preparati al peggio! Io, il grande Shamus, non mi faccio trattare così da un volgare plebeo!" esclamò rabbiosamente.

N sospirò, immaginando che fosse inutile cercare di ragionare con un individuo così gretto. "Io non amo combattere. Ma se affrontarti è l'unico modo per impedirti di ostacolare Ash e i suoi amici, e per dare una mano ai miei piccoli amici, allora lo farò senza esitazioni." affermò. Numerosi Venipede, con grande sorpresa di Shamus e del suo Heatmor, si schierarono a fianco di N, pronti a combattere... e Ash, Misty e Touko si voltarono per un attimo verso il misterioso ragazzo dai capelli verdi per assicurarsi che se la potesse cavare.

"N!" esclamò Touko. "N, sei sicuro che puoi farcela? Quell'Heatmor non è certo un avversario di poco conto!"

"Quill, tranquill!" esclamò il Tranquill della ragazzina castana, sbattendo le ali mentre restava in sospensione. N non si scompose minimamente, e si voltò verso Touko, rivolgendole un lieve sorriso gentile che per un attimo le fece battere forte il cuore. Sapeva che era un po' superficiale da parte sua, ma quel ragazzo era così carino quando faceva così...

"Non ti preoccupare per me, mia giovane amica." disse cortesemente N. "Io e i miei piccoli amici saremo in grado di trattenere questo individuo. Voi pensate ad aiutare i Venipede ad evacuare la città."

"Va... va bene!" rispose Misty, ancora piuttosto intimorita dal gruppo di Venipede che seguiva N. "Buona fortuna, N!"

"Altrettanto da parte nostra." disse Spighetto, il cui Pansage stava già guardando in giro per vedere da dove potevano sbucare i Venipede. Iris e il suo Axew erano già alla ricerca dei Venipede che si erano staccati dallo sciame principale.

"Tsk... ti dai troppe arie, plebeo!" si vantò Shamus. "Quei vermiciattoli schifosi non possono nulla contro i miei Pokemon Fuoco! I Pokemon Coleottero perdono sempre contro i Pokemon Fuoco!"

"Davvero?" chiese N, con tutta calma. "Mi chiedo se sia davvero così."

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Nella città di Soffiolieve, nello stesso tempo, fervevano le attività nel laboratorio della professoressa Aralia. La famosa ricercatrice e la sua amica Zania, assieme ad altri collaboratori, erano riuniti attorno ad un'immagine di Austropoli presa da un satellite, che spiccava sugli schermi dei loro computer, e ad un'immagine più piccola che la affiancava, che mostrava un grande deserto non troppo lontano dalla grande metropoli. Aralia diede qualche comando traamite la tastiera del suo terminale, e l'immagine cambiò, mostrando una grande mappa in wire-frame con un puntino rosso lampeggiante che indicava una zona del deserto. La professoressa strinse gli occhi - quella era la zona che stavano appunto cercando! Il Castello Sepolto, nel bel mezzo del Deserto della Quiete...

"Credo che abbiamo trovato qualcosa, Aralia!" esclamò Zania. "Queste non sono quelle misteriose rovine in cui si dice si trovino degli antichi manufatti risalenti all'epoca in cui si combattè la grande guerra ad Unima?"

"Precisamente." rispose Aralia. "E sono pronta a scommettere che l'arrivo di quello yacht non meglio identificato al porto di Austropoli ha qualcosa a che vedere con l'improvvisa migrazione dei Venipede dal deserto ad Austropoli. Non so esattamente cosa sia successo, ma è il caso di scoprirlo. Zania, temo che dovrò chiederti un favore."

Zania si aggiustò gli occhiali. "Oh, se è solo per quello..." rispose gentilmente. "Vuoi che guardi io il tuo laboratorio mentre tu vai al Deserto della Quiete? Per me non c'è alcun problema, avevo giusto voglia di qualcosa che spezzasse un po' la ruotine di tutti i giorni! Vai ppure, il tuo laboratorio è in buone mani!"

Aralia sorrise e fece un cenno affermativo con la testa. "Grazie, Zania. Ricordami che ti devo un favore." affermò, prima di iniziare i preparativi per quello che si preannunciava essere un viaggio alquanto avventuroso. Il Castello Sepolto non era conosciuto per essere un luogo tranquillo, e Aralia sapeva fin troppo bene il perchè...

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Lo scontro tra N e Shamus era rapidamente volto al peggio per l'arrogante allenatore di Pokemon Fuoco. Anche se il suo Heatmor aveva cominciato bene, e il suo attacco Pirolancio aveva messo al tappeto diversi degli onischi giganti, ben presto la pura e semplice superiorità numerica, assieme alle tattiche accorte che il misterioso ragazzo faceva usare ai Venipede che lo affiancavano, lo avevano messo alle corde. Heatmor tentò di scagliare un altro attacco Pirolancio, ma il Venipede bersaglio si difese usando Protezione, e il dardo infuocato si dissolse senza alcun effetto sulla barriera invisibile che il Pokemon Centipede aveva innalzato attorno a sè.

"Ben fatto, mio piccolo amico. Ora, concludi con un attacco Velenocoda." disse N. Il Venipede in questione scattò verso lo Heatmor di Shamus e fece un giro su sè stesso, colpendo il formichiere con le sue due code avvolte in un miasma tossico violaceo! Si sentì come uno schiocco di frusta al momento dell'impatto, ed Heatmor, che aveva già assorbito un bel po' di colpi da quando lo scontro era iniziato, venne scagliato a terra privo di sensi... e Shamus scoppiò in una piccola crisi isterica!

"Noooooo! Non è possibile! Non è giusto! Come fa un Pokemon Coleottero a battere un Pokemon Fuoco? E' assurdo! Inconcepibile!" esclamò Shamus, con le mani nei capelli. Il suo scalmanarsi sembrava ancora più ridicolo se messo a confronto con la calma serafica di N, che si chinò per accarezzare il Venipede che aveva battuto Heatmor. "E tu... tu come fai a comandare quei Pokemon così facilmente, fenomeno da baraccone? Non li hai nemmeno catturati, quei Venipede!"

"Mi sembrava di avertelo detto. Non è detto che il tipo di un Pokemon gli assicuri la vittoria, soprattutto considerando che l'unica cosa che hai fatto è stata usare Pirolancio a raffica senza pensare che i tuoi avversari potessero avere qualcosa per contrastarlo." spiegò N. "Per rispondere all'altra tua domanda, io sono stato cresciuto dai Pokemon, prima che mio padre mi trovasse e mi prendesse con sè. Per questo motivo, ho un legame un po' inusuale con i Pokemon e riesco a comprenderli. Ma non mi aspetto che una persona come te, che usa i Pokemon soltanto come mezzo per ottenere gloria per sè stesso, capisca queste cose."

"Ugh... brutto incapace di un Heatmor!" esclamò Shamus, richiamando il suo Pokemon sconfitto. "Ti sei fatto battere da quegli inutili e patetici Venipede! Questa non te la perdono! E tu... tu, chiunque tu sia, non credere che finisca così! Mi vendicherò! Non dubitare, ti pentirai di aver fatto questo al grande Shamus!"

Senza battere ciglio, N guardò Shamus che si rimetteva la Pokeball di Heatmor alla cintura, e poi scappava via senza neanche voltarsi indietro. Decidendo che non valesse la pena di perdere altro tempo a pensare a lui, N tirò fuori un flacone di medicina per Pokemon dal suo zaino e lo usò per medicare i due Venipede che erano stati messi fuori combattimento da Heatmor. Poi, una volta assicuratosi che tutti i Venipede stessero bene, il giovanotto portò nuovamente la sua attenzione al problema dell'invasione. Sicuramente, in quel momento, Ash e i suoi compagni stavano facendo del loro meglio per aiutare le autorità a risolvere quella difficile situazione...

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In effetti, i Pokemon di Ash, Misty e dei loro amici stavano facendo un buon lavoro, cercando di spingere i Venipede nelle zone meno densamente popolate senza fare loro del male, semplicemente facendo sì che i loro attacchi colpissero il terreno per far capire allo sciame dove dovevano andare. Il Cloyster di Misty tagliò la strada ad un gruppo di Venipede soffiando un attacco Bora che spazzò il terreno di fronte a loro, creando una lastra di ghiaccio che gli onischi giganti furono costretti ad evitare svoltando da un'altra parte... e per quanto riguardava Gyarados e Seadra, la loro presenza da sola era più che sufficiente a convincere i Venipede a cambiare strada!

"Bene, bene... l'operazione prosegue alla grande!" disse Misty, dandosi un tono. "Io e i miei Pokemon abbiamo tutto sotto controllo. Lasciate fare a noi, e in men che non si dica troveremo il caposciame e metteremo tutto a posto!"

"Misty... guarda che faresti una figura migliore se scendessi da lì..." disse con sarcasmo Iris, gettando uno sguardo critico all'allenatrice dai capelli rossi che stava avvinghiata in cima ad un lampione per la paura, ad almeno due metri da terra!

Gettando al vento ogni parvenza, Misty si tenne ancora più stretta al palo! "MA IO CHE CI POSSO FARE SE I POKEMON COLEOTTERO MI TERRORIZZANOOOOOO?"

Iris si mise una mano sulla fronte e scosse la testa. "Che infantile..." mormorò. I suoi Pokemon si piazzarono davanti a lei, cercando di mandare via un gruppo di Venipede che stava andando in direzione opposta rispetto al resto dello sciame, ed Axew, in particolare, si fece avanti, sferrando qualche colpo a vuoto con i suoi artigli. "Va bene, ragazzi, cercate di farli ricongiungere al gruppo! Axew, Deino... provate ad usare Ira di Drago, tutti e due assieme!"

I due draghetti non se lo fecero ripetere... e Deino scagliò dalla bocca un fiotto di fiamme blu-violacee che centrarono il terreno davanti ai Venipede, intercettando alcuni attacchi Velenospina che i Pokemon Centipede avevano scagliato. Axew cercò a sua volta di attaccare... ma dalla bocca gli uscì soltanto una fiammella che si estinse subito! Deciso a non mollare, il Pokemon Zanna prese di nuovo fiato e tentò un'altra volta... questa volta con successo, visto che dalla bocca gli uscì una fiammata azzurra che si aggiunse all'attacco di Deino, spaventando i Venipede e facendo loro cambiare strada! Iris si sfregò la fronte, pensando che lei ed Axew avevano ancora bisogno di un po' di allenamento per perfezionare quell'attacco...

"Accidenti, in effetti è vero. Non posso certo pretendere che Axew lo sappia usare perfettamente da un giorno all'altro." affermò tra sè...

Ash, Spighetto, Touko, Diapo ed Artemisio, invece stavano cercando il leader dello sciame... ma il problema era che non avevano idea di che tipo di Pokemon dovessero cercare - per quanto ne sapeva il giovane allenatore di Kanto, tutti i Venipede erano uguali! Come facevano a dire quale di loro fosse il leader dell'invasione, che ormai si stava diffondendo a macchia d'olio in tutte lestrade di quella sezione della metropoli?

"Adesso ci troviamo più o meno al centro dello sciame." disse Artemisio. "Il leader dovrebbe trovarsi in un punto dove può monitorare gli eventi e dirigere i suoi compagni."

"Hmm... un luogo elevato, eh?" disse Spighetto tra sè. Guardandosi attorno, il giovanotto si rese conto che si trovavano in una delle piazze principali, dominata da una grande fontana con una statua che rappresentava un Pokemon draconico al centro. In cima alla statua, a dominare l'intera piazza, si trovava un Venipede più grande degli altri, e la fontana stessa era circondata da un tappeto di quegli insoliti Pokemon Coleottero / Veleno. Tutto considerato, Spighetto era convinto di essere riuscito a trovare ciò che stavano cercando. "Monsieur Artemisio, credo che quel Venipede sia il leader dello sciame!"

Artemisio si girò nella direzione indicata dal giovane intenditore, e dopo aver dato un'attenta occhiata al Venipede posto più in alto, confermò le sue supposizioni. "Hmm... sì, direi che è lui. Adesso però dobbiamo avvicinarlo e cercare di convincerlo... e non credo che sarà un'impresa tanto facile!"

"E cosa avete intenzione di fare?" chiese Diapo, corrugando la fronte. "Non possiamo certo lasciare che restino qui a lungo. Adesso... siete in grado di farli andare via senza combattere?"

"Ci penso io!" disse Touko, accompagnata dal suo Tranquill, avvicinandosi alla fontana. Diversi Venipede cominciarono a fissarla minacciosi, ma la ragazzina non si fece intimorire e avanzò verso di loro, tenendo i palmi delle mani alzati in modo che vedessero che non aveva intenzione di giocare loro qualche scherzo. Lo stesso Tranquill aprì le ali in segno di intenzioni pacifiche, ma i Venipede non avevano intenzione di lasciarsi convincere così facilmente. "Venipede! Ascoltatemi, non abbiamo intenzione di combattere con voi! Ma se restate qui, in questa città, sarete in pericolo! Per favore, lasciate che vi portiamo in qualche posto dove sarete più al sicuro!"

Il Venipede più grande reagì voltandosi di scatto verso Touko e lanciando uno stridio acuto, mentre altri dei Pokemon Centipede cominciavano a puntare verso di lei... ma Touko e il suo Tranquill restarono fermi dov'erano, decisi a concludere la vicenda senza che nessuno si facesse male. La ragazzina castana guardò il capo dei Venipede dritto negli occhi, quasi volesse sfidarlo ad attaccare... e un attimo dopo, vedendo che Touko non accennava a spostarsi, alcuni dei Venipede a lei più vicini presero di mira Tranquill e scagliarono tutti assieme il loro attacco Velenospina, scagliando una raffica di aculei velenosi contro il Pokemon simile ad un colombo. Tranquill si preparò a spostarsi... ma venne anticipato da qualcuno di inaspettato!

"Lampent, usa Braciere!" esclamò Diapo, rivolto al suo Pokemon Fuoco / Spettro. La lanterna fluttuante non ci pensò su due volte, scagliando una piccola fiamma che intercettò l'attacco Velenospina e ridusse in cenere gli aculei velenosi senza che potessero fare del male a nessuno! Touko si voltò di scatto, vedendo Diapo che stava in piedi a pochi metri da lei, con un'espressione indifferente sul volto e le mani in tasca, come se non potesse importargliene di meno di quello che sarebbe successo senza il suo intervento.

Dopo un attimo di sorpresa, Touko sfoderò un sorrisetto astuto. "Oooh, ma guarda un po'! Quindi anche il burbero Diapo è in grado di preoccuparsi per qualcuno, eh?" affermò. "Quindi non sei il bulletto asociale che mostri di essere! Anche tu hai un cuore!"

"Hmph... pensala un po' come vuoi." mormorò Diapo, senza voltarsi verso di lei. Intanto, però, ti consiglierei di pensare a quei Venipede, prima che attacchino di nuovo!"

"Ricevuto!" rispose la ragazza di Soffiolieve con un ghigno sardonico. Il suo Tranquill scosse la testa con tono vagamente irritato, poi fece un passo avanti verso i Venipede e agitò le ali, cercando di farsi ascoltare dai Pokemon Coleottero / Veleno.

"Trrrr! Tran, quill! QUILL!" esclamò, avanzando verso i Venipede come se volesse sfidarli ad attaccarlo di nuovo. Poi, continuando a lanciare i suoi acuti richiami, restò fermo dov'era, cercando di convincere i Pokemon Centipede con le parole. I Venipede cominciarono a mostrarsi un po' meno decisi, e Touko annuì tra sè e continuò il discorso che il suo Pokemon stava facendo.

"Ascoltatemi! Non vogliamo farvi del male! Noi pensiamo che ci posa esser un accordo tra di noi! Possiamo vivere asieme senza darci fastidio a vicenda!" affermò la ragazzina castana. "Ma... per favore, ascoltate me e i miei amici, se restate qui finirete per creare un sacco di problemi a tutti... sia agli umani che ai Pokemon che vivono qui! Invece... se riusciamo a metterci d'accordo, possiamo trovare un modo per farvi vivere al nostro fianco senza che ci diamo fastidio a vicenda!"

"Pikachu! Pikachu pika pi ika chu!" esclamò Pikachu, correndo a fianco di Tranquill. Il Pokemon Normale / Volante annuì, sorridendo al topolino elettrico, e proseguì il discorso.

"Quill, tran!" esclamò, cercando di convincere i Venipede con un tono più accomodante. Sembrava che finalmente la tesa situazione si stesse calmando... e a dare la svolta decisiva al tutto pensò un gruppetto di Venipede guidati da un familiare ragazzo dai capelli verdini e dal berretto nero, che sembava essersela cavata a meraviglia nel dare una lezione a quel bulletto di nome Shamus.

"I miei amici dicono il vero, Venipede. Loro vogliono davvero il vostro bene." disse il ragazzo.

"N!" esclamò Ash con evidente contentezza. "Vedo che lo hai sistemato, quel prepotente."

N annuì in direzione di Ash. "Non è stato difficile. La protervia e l'arroganza hanno zanne da mostrare, ma non colpi da dare." affermò, per poi parlare nuovamente ai Venipede. "Ascoltate, piccoli amici, non abbiate paura di loro. Noi vi porteremo in un luogo in cui potrete stare, senza dare fastidio a nessuno. Un luogo dove potrete vivere felici senza essere sotto gli ordini di nessuno. Che ne dite? Potrebbe essere un'idea, non trovate?"

Touko guardò verso N, sorridendo fieramente, e sentì un piccolo rossore salirle alle guance. Era sempre uno spettacolo vedere quel ragazzo in azione... sembrava davvero parlare ai Pokemon come se fosse anche lui uno di loro. Quel ragazzo... aveva davvero qualcosa di speciale, qualcosa che la attraeva... Anche i Venipede che accompagnavano N stavano parlando al leader dello sciame e ai suoi compagni... e alla fine, convinto della bontà dei loro propositi, il capo dei Venipede abbassò la testa ed emise una serie di versi acuti, come il cinguettio di un usignolo.

"Che strano. Non avevo mai sentito un Venipede fare questi versi... nè comportarsi in questo modo, se è per quello." affermò Diapo. "Davvero strano... non avevo mai neanche sospettato che i Pokemon potessero essere così affascinanti..."

"A volte, guardarsi attorno può far scoprire cose molto interessanti." affermò Spighetto. "Una volta ho sentito dire... che chi resta sempre con lo sguardo rivolto alle stelle, si perde le meraviglie della terra."

Diapo sospirò, come se volesse dire che non gli interessava nulla di proverbi e frasi fatte. "Qualunque cosa questo voglia dire..."

Nel frattempo, N aveva finito di parlare con il leader dello sciame di Venipede, e dopo aver annuito in direzione del porcellino di terra gigante, si rivolse al gruppo di allenatori. "Okay, i Venipede sono d'accordo, e vogliono affidarsi alla nostra guida... ma ci sono ancora molti Venipede sparsi per la città, e dobbiamo radunarli tutti, se vogliamo risolvere questa situazione."

"Per quello non ci sarà nessun problema!" affermò la nota voce dell'ufficiale Jenny, che arrivò in quel momento su una motocicletta con sidecar, l'infermiera Joy della città seduta al suo fianco assieme al suo Audino. Dietro di loro, stavano arrivando anche Misty ed Iris... e lo Alomomola della rossa era fuori dalla sua Pokeball, e nuotava nell'aria a fianco della sua allenatrice. "Abbiamo esattamente quello che serve per calmare gli ardenti spiriti di quei Venipede! Joy, Audino, sapete già cosa fare, vero?"

"Certamente!" rispose Joy, scendendo dal sidecar assieme al suo Pokemon assistente, e poi indicando un gruppo di Venipede che sembravano avanzare minacciosi verso di loro. "Audino, prova ad usare Ondasana! Fai calmare quel gruppo di Venipede!"

"Anche tu, Alomomola! Usa anche tu Ondasana!" affermò Misty, indicando un altro gruppo di Venipede scalmanati.

I due Pokemon si misero fianco a fianco, si guardarono negli occhi con aria complice, e poi si concentrarono. Audino mise le mani giunte davanti a sè, facendo apparire una sfera di energia rosa tra i suoi palmi, mentre Alomomola venne avvolto da una tenue aura dello stesso colore, Una volta raccolta abbastanza energia, i due Pokemon alzarono lo sguardo, e la luce rosa che avevano creato si infranse in mille scintille rosa che salirono in alto e poi ricaddero come polline luminoso sui Venipede infuriati, che si calmarono improvvisamente e si rilassarono.

"Funziona! Bel colpo, ragazze!" esclamò Touko. "Ma non immaginavo proprio che Alomomola conoscesse questa mossa! Cavolo, questa sì che è utile!"

"Alomomo!" esclamò il pesce luna rosa, muovendo allegramente le pinne mentre ammirava il risultato del suo allenamento.

"Audino, audi!" rispose Audino, ricordando a tutti che c'erano altri Venipede a cui badare... e sia Misty che Joy guidarono i loro Pokemon verso i vicoli più vicini, in cerca dei gruppi di Venipede separatisi dallo sciame principale...

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Ash e i suoi amici non immaginavano certo che in quel momento qualcuno li stesse osservando... da una finestra al terzo piano di un grattacielo vicino, un curioso individuo in camice da laboratorio bianco stava osservando con estremo interesse quello che stava accadendo, prendendo note su un taccuino che teneva davanti a sè.

"E così... questi sono gli allenatori di cui sento tanto parlare recentemente. Ash Ketchum e Misty Waterflower, del continente di Kanto... e Touko, una esordiente di Soffiolieve." disse l'uomo tra sè, guardando il modo in cui calmavano i Venipede. Era un uomo giovane, circa sui venticinque anni, trenta al massimo, e aveva i capelli biondi tagliati corti, con uno strano ciuffo azzurro che gli partiva dalla fronte e girava attorno alla sua testa formando quasi un'aureola, e indossava un paio di occhiali da vista dalle lenti lucide, che gli davano ancora di più un'impressione di acutezza e al tempo stesso lo facevano sembrare difficile da prevedere... c'era qualcosa di strano nel suo sguardo, un misto di interesse e al tempo stesso di distacco. Sotto il camice da laboratorio, indossava un'uniforme nera con le orlature azzurre, e anche i suoi pantaloni lunghi e le sue scarpe erano dello stesso colore.

"Molto interessante." continuò l'individuo con gli occhiali. "Devo ricordarmi di tenere d'occhio questi allenatori. Chissà... forse saranno proprio loro a fornirmi le risposte che cerco. Sarà sicuramente un importante passo avanti..."

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C'era voluta quasi un'ora per radunare tutti i Venipede, ma finalmente, dopo un bel po' di tentativi, e con l'aiuto di N, dell'infermiera Joy e dell'ufficiale Jenny, i ragazzi erano riusciti a far riunire l'intero sciame di Venipede. Artemisio, che sembrava essere abbastanza esperto di Pokemon di questo tipo, aveva indicato ai Pokemon Centipede una zona arida vicino alla città, in cui la mano dell'uomo aveva cambiato ancora poco... e i Venipede erano stati più che disposti ad accettare la loro nuova dimora, seguendo il loro leader verso di essa. In quel momento, Ash e i suoi compagni erano alle porte nord della città, accompagnando con lo sguardo lo sciame di Pokemon che si allontanavano. N era con loro, e stava congratulandosi con tutti coloro che avevano aiutato a risolvere la crisi, in particolare per essere riusciti a farlo senza che nessun Venipede si facesse davvero male. La popolazione di Austropoli, dal canto suo, era contenta che tutto fosse andato bene, e nessuno di loro fosse rimasto ferito.

Touko si passò una mano sulla fronte, e tirò un sospiro di sollievo. "Bene, pare che sia tutto a posto... e anche questa storia si è conclusa nel migliore dei modi!" affermò sorridendo. "Grazie mille, N! E' stato un vero piacere... senza di te, sarebbe stato molto più difficile risolvere questa delicata situazione."

"L'ho fatto volentieri. Ho visto che il vostro desiderio di salvare quei Venipede era sincero... e non potevo esimermi dall'aiutare delle persone che comprendono il cuore dei Pokemon." disse N. "Però... adesso devo andare. Ho ancora bisogno di viaggiare, per incontrare altri Pokemon e comprendere il mio destino. Ci rivedremo ancora, Touko di Soffiolieve. Sono convinto che grandi cose ti attendano sulla tua strada."

"Beh... io farò senz'altro del mio meglio come allenatrice!" disse Touko, aggiustandosi il berretto. "Grazie, N... e a presto! Spero anch'io di rivederti presto!"

"Grazie. A presto, Ash. Sarò contento di chiamarti mio amico, quando il momento verrà!" disse N, rivolto al giovane allenatore di Biancavilla, che sorrise e salutò a sua volta.

"Hehehee... perchè aspettare, N? Io ti considero già un mio amico!" affermò.

"Pikachu, pika pi!" squittì Pikachu, muovendo una zampina verso N.

N sorrise e salutò con la mno, ricevendo i saluti anche di Ash, Pikachu, Misty, i Ducklett, Spighetto, Iris, Artemisio e di diversi abitanti della città, grati per quello che aveva fatto. Poi, lentamente e con fermezza, il ragazzo cominciò ad allontanarsi, lasciando dietro di sè soltanto quel sentore di mistero che lo accompagnava costantemente. Il gruppo rimase dov'era, come se volesse accompagnare N con lo sguardo... e poi, Iris per prima sospirò e annuì.

"Un tipo in gamba, quell' N. Certo, un po' particolare... ma mi ha fatto piacere conoscerlo." commentò la ragazzina dalla pelle scura, tenendo in braccio il suo inseparabile Axew.

Artemisio non potè che dirsi d'accordo. "Aveva un che di triste, se posso dire la mia. Non so esattamente cosa pensare di lui, ma mi ha fatto una buona impressione. A proposito... l'altro vostro amico, quello con i capelli a caschetto?"

"Diapo, vuole dire? Mi sembrava che fosse..." rispose sorpresa Touko, vedendo che in effetti, il ragazzo di Quattroventi non era più lì... guardando verso la strada, Touko vide che invece Diapo si stava allontanando a passo calmo, con le mani in tasca, lasciandosi dietro il resto del gruppo senza dire una parola. Come se sentisse su di sè gli sguardi di Ash e dei suoi compagni, Diapo si fermò a metà strada, e guardò nella loro direzione, un po' sdegnosamente. "Diapo! Grazie per averci aiutato! Tu sei meglio di quel prepotente di Shamus! Ti ho un po' rivalutato, lo sai?"

"Hmph." rispose il giovanotto, alzando le spalle. "Non fraintendere, non l'ho fatto per voi. E' stato comunque un modo per allenarmi. La prossima volta... saremo avversari. E lo stesso vale per te, Ash Ketchum."

Diapo riprese la sua strada senza nemmeno volgersi indietro, e si incamminò lungo la strada che portava al centro di Austropoli. Ash, Pikachu e gli altri restarono a guardarlo, e Iris si sfregò la fronte con una mano. "Seriamente... faceva proprio una fatica del diavolo a salutare!" ironizzò la piccola aspirante maestra di draghi. "Scommetto che si sente chissà chi!"

"Bah. Lascia perdere, Iris. Come diresti tu, è così infantile..." affermò Misty. "Beh... comunque il problema dei Venipede è risolto, giusto?"

"Giusto. E devo ringraziare voi ed N per averci dato una mano." affermò Artemisio. "Bene... visto che ora la situazione è risolta, posso affrontarvi in una battaglia in palestra! Quando volete voi!"

"Beh, adesso dobbiamo far riposare un po' i nostri Pokemon, e magari prendere qualcosa da mangiare, ma poi siamo disponibili..." disse Touko, fermandosi quando sentì qualcosa strusciarsi sulla sua gamba, e guardò verso il basso per vedere che uno dei Venipede, un esemplare di dimensioni piuttosto piccole, era rimasto accanto a lei, e adesso le si era accoccolato sulla gamba, come per chiederle di portarlo con sè. Dapprima un po' stupita, Touko si chinò verso il Venipede e lo prese in braccio, facendo sì che la sconvolta Misty facesse un paio di passi indietro per l'impressione! "Dimmi, Venipede? C'è qualcosa che vuoi chiedermi? Vorresti venire con me?"

"Veni!" esclamò l'onisco gigante con voce acuta, annuendo energicamente... e Touko gli fece il segno dell'okay prima di accarezzarlo sulla testa e accettare.

"Bene! Se è questo che vuoi, allora non te lo impedirò di certo! Anzi... sono convinta che con un Venipede in squadra, ne trarremo vantaggio tutti e due! E che tu sarai un buon amico, che tu vinca o meno!"

"Veni! Pede!" esclamò Venipede, accoccolandosi sulla sua nuova allenatrice, mentre a Misty scivolava un grosso gocciolone di sudore dalla testa. Decisamente, non era quella la sua definizione di carino... ma se non altro, adesso Touko aveva un nuovo Pokemon, e sarebbe divenuto più facile per lei combattere, con una squadra più varia...

"Tutto è bene quel che finisce bene." affermò Spighetto, contemplando la scena. "Abbiamo risolto il problema dei Venipede, e ora Mademoiselle Touko ha un nuovo Pokemon. Beh, che altro c'è da dire se non... andiamo a mangiare qualcosa, e poi andiamo alla Palestra?"

"Naturalmente!" rispose Ash. "Signor Artemisio, arriveremo presto! Lei ci può aspettare, vero?"

Il giovane artista annuì. "Certamente, Ash... che ne dite, ci vediamo tra un'ora davanti al Pokemon Center? Così voi avete il tempo di mangiare e far riposare i vostri Pokemon, e poi vi condurrò alla Palestra!" affermò, ricevendo in cambio vari cenni di assenso dal gruppo...

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Un'ora dopo, dopo aver pranzato e aver fatto riposare un po' i loro Pokemon al centro, il gruppetto di allenatori era sulla sua strada per la Palestra di Austropoli, con Touko che teneva in braccio il nuovo acquisto della sua squadra, decidendo che per adesso poteva anche lasciarlo fuori dalla Pokeball in modo da creare un po' di familiarità. Ora che l'invasione dei Venipede era stata sventata, il gruppo poteva ammirare Austropoli in tutto il suo splendore - era davvero una bella città, piena di vita e di attività, e gli spettacolari grattacieli che si innalzavano fino al cielo le davano un aspetto ancora più grandioso. Davvero un luogo degno della sua fama di più grande città di Unima.

"Allora, Misty, cosa te ne pare?" chiese Ash, camminando a fianco della sua fidanzata. "Adesso che non abbiamo più da preoccuparci dei Venipede, possiamo guardarci un po' attorno, e goderci questa città! O meglio, ce la godremo un po' quando avremo finito la lotta in Palestra!"

Misty ridacchiò, dando una pacca amichevole sulla spalla di Ash. "Beh, che ti posso dire, per adesso sono contenta che per un po' non dovremo più preoccuparci di Pokemon Coleottero! Credo... che per oggi ne ho visti abbastanza da bastarmi per tutta Unima! Heheheee..."

"Okay, mi sembra che siamo arrivati! E... wow, che bella Palestra! Si vede che è la Palestra di un artista!" affermò Touko, guardando con meraviglia l'edificio largo e dai colori vivaci, che al tempo stesso riuscivano a farlo integrare perfettamente nel panorama della città. Per qualche motivo, le ricordava un po' un gigantesco alveare, ma era molto più elegante e aveva un aspetto ben più vivace. Artemisio era in piedi accanto allle doppie porte della Palestra, e non appena si accorse dei ragazzi, andò ad accoglierli con un saluto della mano.

"Benvenuti alla mia Palestra, miei giovani amici. E grazie ancora per quello che avete fatto per la nostra città!" affermò il giovane Capopalestra. "Ora è tutto pronto, posso accettare la vostra sfida! Spero... che la mia Palestra sia di vostro gradimento!"

"Certo che lo è, signor Artemisio!" esclamò Misty, sempre seguita dai suoi amici Ducklett, che sembravano altrettanto meravigliati dall'aspetto della Palestra. "E' davvero una bella Palestra, mi piace molto!"

Artemisio sorrise gentilmente. "Grazie, Misty, è gentile da parte tua! In effetti, vado molto fiero di questa Palestra... e della sua tradizione di Pokemon Coleottero!"

Il colore se ne andò del tutto dal bel viso di Misty, e i suoi occhi si ridussero a due puntini neri per la paura, mentre Artemisio sbatteva gli occhi stupito. "Hm? Che... succede, ho detto qualcosa che non va?" chiese, guardando le righine blu di paura che erano apparsi sul viso della ragazzina!

Ash e Pikachu ridacchiarono imbarazzati. "No, lei non ha detto niente di strano, signor Artemisio. E' solo che... credo che Misty si sia rotta!"

"Pikachu..." rispose Pikachu.

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A presto!

Pokemon: Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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L´indomani della battaglia con Artemisio, appena fuori dal Pokemon Center di Austropoli - o meglio, uno dei Pokemon Center, visto che la cittá era cosí grande che uno solo non sarebbe bastato - Ash, Pikachu e i loro amici erano seduti su due panchine in riva al mare... e mentre Touko stava contemplando che cosa fare per prepararsi alla battaglia con Artemisio, Ash continuava a mostrare baldanza per la sua vittoria, in particolare per come Pikachu era riuscito a sconfiggere Leavanny.

"Ta-daaan! E con questo fanno tre Medaglie! Un altro passo verso la Lega di Unima!" esclamó fieramente Ash, mostrando ai suoi compagni di viaggio le Medaglie che aveva ottenuto in altrettante battaglie vinte nelle Palestre del nuovo continente. "Che ve ne pare? Devo dire che per essere la prima volta che Pikachu combatteva in una Palestra di Unima, se l´é cavata molto bene!"

"Pika pikachu!" affermó il Pokemon Elettro massaggiandosi la nuca come per dire che non era stato facile comunque. La battaglia con il Leavanny di Artemisio era stata alquanto stancante, e anche se giá si era riposato al Pokemon Center assieme a Rufflet e a Dewott, non credeva avrebbe dimenticato quello scontro cosí frenetico ed impegnativo. A questo proposito, Ash ricordó a sé stesso che avrebbe dovuto lavorare un po´ con Dewott. Non credeva che avrebbe preso troppo bene la sua sconfitta contro Leavanny, anche se aveva la scusa di essere di un tipo svantaggiato...

"Siamo contenti per te, Ash... ma adesso cerca di non essere troppo baldanzoso, okay?" disse Misty, con un sorriso astuto e un occhiolino. "Questa é solo la terza Palestra, dopotutto, e credo che affrontare le prossime sará anche piú difficile!"

"E poi, io devo ancora affrontare Artemisio per guadagnare la mia Medaglia." affermó Touko, dando un´occhiata alle Pokeball poste davanti a sé. "Vediamo un po´... sicuramente useró Pignite in questa sfida... e anche Karrablast, che avrebbe bisogno di un po´ di allenamento. Tranquill, poi, sarebbe una scelta sicura anche lui... Petilil sarebbe in grosso svantaggio, quindi magari lei la terró per un´altra Palestra... e Venipede non é ancora allenato, quindi... magari posso approfittare di questi tre-quattro giorni per fargli fare un po´ di pratica, ora che ci penso!"

"Mi sembra un´ottima idea, mademoiselle Touko." affermó Spighetto, dando un´occhiata alla piantina di Austropoli che aveva con sé. Iris, seduta vicino a lui, sbirció incuriosita, sgranando gli occhi alla vista di quant grande fosse la cittá in cui si trovavano - il Villaggio dei Draghi da cui lei veniva non era neanche la metá... neanche un terzo! "E... per darle una mano, credo di poterle consigliare un luogo che si trova nelle vicinanze: il Parco Austropoli é un luogo tranquillo dove gli allenatori si possono concentrare sull´allenamento dei Pokemon, e non dista piú di una decina di minuti di cammino da qui."

Con la mano, Spighetto indicó uno spiazzo verde a forma di Pokeball che si trovava non molto lontano dal porto di Austropoli, e Touko rimase per un attimo a guardarlo prima di annuire. "Hmm... beh, in effetti non mi sembra per niente male come posto. Va bene, magari faccio un salto lí per allenare i miei Pokemon. Sará anche un modo per rilassarci." disse la ragazzina castana. "Se devo essere sincera, anche se Austropoli é una cittá molto bella, io mi trovo piú a mio agio in mezzo alla natura."

"Vengo anch´io!" esclamó Iris con un certo entusiasmo. "Dopotutto, anch´io ho bisogno di far fare un po´ di allenamento ai miei Pokemon... soprattutto ad Axew e a Deino... io e Touko possiamo darci una mano a vicenda!"

"Grazie, Iris! Sei un´amica!" disse Touko, facndo il segno dell´okay con una mano. "A proposito... Ash, Misty, voi non preoccupatevi per noi, sentitevi pure liberi di fare un giretto per Austropoli! Credo che... sia una cittá che ha molto da offrire, heheheheee..."

Ash e Misty rimasero per un attimo interdetti, capendo che Touko non l´aveva detto in maniera del tutto innocente: evidentemente, l´esordiente di Soffiolieve sperava non troppo segretamente che il suo mentore e la sua amica passassero la giornata assieme e potessero anche trovare qualche momento romantico tutto per loro! Arrossendo leggermente al pensiero - non che la cosa gli desse fastidio, beninteso - il ragazzino di Biancavilla si schiarí la voce e diede un´occhiata dietro la panchina. "Beh... in effetti, temo che avremo bisogno della giornata: sapete, c´é un´altra cosa che dobbiamo fare qui ad Austropoli, e adesso sarebbe anche il momento giusto."

"E´ vero. Dobbiamo ancora rivolgerci alle ufficiali Jenny di Austropoli per vedere se possono ritrovare gli allenatori di questi tre Ducklett... con... ehm... l´invasione dei Venipede che c´é stata, non abbiamo avuto la possibilitá di fare nulla per loro." affermó Misty, rabbrividendo per un attimo al ricordo degli innumerevoli Pokemon Coleottero che avevano invaso Austropoli soltanto il giorno prima. Era incredibile vedere che la cittá era giá tornata alla vita normale, e per fortuna i danni provocati dai Venipede erano stati moderati... Scacciando il pensiero della sua fobia per i Pokemon Coleottero, Misty guardó nella stessa direzione di Ash: i tre Ducklett che avevano incontrato nel Bosco Girandola erano in piedi dietro la panchina, e stavano mangiando tutti assieme da una grande ciotola che Misty aveva riempito di cibo per Pokemon, senza apparenti preoccupazioni. "Avere una giornata a nostra disposizione, beh... ci dá l´occasione di dare finalmente una mano a questi poveri Pokemon. Ancora non riesco a credere che il Team Plasma consideri un atto di giustizia separare i Pokemon da chi vuole loro bene."

"Duck, duck!" starnazzó uno dei Ducklett, leccandosi il becco dopo aver finito di mangiare. I tre Pokemon Acqua / Volante non sembravano interessati a pensare troppo alla loro situazione, almeno per il momento!

"Capisco..." disse Touko. "Va bene, allora... che ne dite se ci diamo appuntamento qui per l´una di oggi pomeriggio? Mangiamo qualcosa assieme, e poi possiamo riprendere a fare... beh, quello che dobbiamo fare!"

"Pika pi, pikachu pika pi ka chu!" squittí Pikachu, dicendosi d´accordo con l´esordiente allenatrice di Unima. Poi, guardó verso Ash e Misty e fece loro un cenno di intesa, come per dire loro che era l´occasione giusta per passare una giornata assieme e per fare quello che dovevano allo stesso tempo. I ragazzi si alzarono dal loro posto, e si salutarono, dandosi appuntamento a qualche ora piú tardi, e Ash, Misty, Pikachu e i Ducklett per primi cominciarono ad allontanarsi dal porto, diretti verso la stazione di polizia piú vicina - il luogo in cui piú facilmente avrebbero trovato qualcuno che li avrebbe aiutati a ritrovare gli allenatori di quei tre Ducklett. Touko, Iris e Spighetto controllarono rapidamente di avere tutto, poi il giovane intenditore di Pokemon, con tutta la classe che gli era propria, invitó le ragazze a seguirlo verso il parco...

"Bene! Grazie mille, Spighetto! Ci aspetta una giornata di duro lavoro, quindi... in marcia!" esclamó la ragazzina castana, preparandosi mentalmente alla giornata che le stava davanti...

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Il parco di Austropoli era, esattamente come aveva detto Spighetto, un luogo tranquillo e immerso nel verde, dove diversi abitanti della grande metropoli si stavano in quel momento godendo una giornata in mezzo al verde, nei grandi spiazzi di erba tagliata, attraversati qua e lá da stradine asfaltate, e intervallati da piccole macchie di alberi. In quella giornata assolata, molti erano distesi sui prati in compagnia dei loro Pokemon a prendere il sole, o si stavano godendo un gelato - un Conostropoli, una ricetta esclusiva di quella cittá che andava assolutamente a ruba - all´ombra degli alberi. Tuttavia, c´era anche chi stava allenando i propri Pokemon in qualche spiazzo isolato... e Touko ed Iris non persero tempo a trovare un pezzetto di prato rimasto libero e a far uscire i Pokemon che volevano allenare. Nel caso di Touko, si trattava di Pignite, Karrablast e Venipede, mentre Iris fece uscire il suo Deino, e permise ad Axew di scendere dai suoi capelli. Il draghetto verde si stiracchió e cominció subito a gironzolare, godendosi la giornata di sole.

"Okay, ragazzi, scusate se vi richiamo, ma é il momento di iniziare l´allenamento!" disse Iris, battendo le mani in modo da attirare l´attenzione di Deino ed Axew. "Siamo qui anche per dare una mano a Touko nei suoi allenamenti, quindi... Deino, posso affidarmi a te, vero?"

Il draghetto nero si era messo a brucare l´erba per placare la sua fame insaziabile, e quando si sentí richiamare da Iris, fece un piccolo salto per la sorpresa e si mise in guardia davanti a Karrablast e a Venipede! "Dein!" gracchió, cercando di far sembrare che tutto fosse in ordine. Touko si aggiustó il berretto con fare deciso, mentre il suo Pignite si sgranchiva le nocche delle mani.

"Veni veni, venipede?" esclamó Venipede, il nuovo acquisto della squadra di Touko, muovendo nervosamente le antenne sottili davanti a sé. Il Pokemon Coleottero / Veleno non sembrava essere troppo sicuro di sé, ma Pignite non perse tempo a fargli animo, sapendo per esperienza personale che Touko sarebbe riuscita a tirare fuori il meglio anche da lui.

"Pignite, piiiig!" disse il maiale di fuoco con un cenno della testa, come se stesse amichevolmente prendendo in giro il Pokemon onisco che pure aveva chiesto lui stesso di entrare a far parte della squadra di Touko. Le parole di Pignite riuscirono a dare un po´ piú di fiducia a Venipede, che scrolló le antenne e si mise in guardia a fianco di Deino, mentre Karrablast alzava gli occhi al cielo e faceva cenno ai suoi due compagni di squadra di sbrigarsi.

"Okay, Karrablast! Scusa se ci siamo un po´ attardati." disse Touko, schiarendosi la voce. Diede un´occhiata a Spighetto, che si era seduto su una panchina vicina assieme al suo Pansage e al suo Dwebble, e il ragazzo dai capelli verdi fece loro un cenno come per dire che sarebbe rimasto lui a tenerle d´occhio in qualsiasi caso. "Bene, Iris, io e i miei Pokemon siamo pronti! Possiamo cominciare quando vuoi!"

La ragazzina selvaggia strinse i pugni con fare convinto. "Bene! Allora se permetti, cominciamo noi! Axew, tu prova di nuovo ad usare Ira di Drago! Dobbiamo insistere su quella, se vogliamo perfezionarla! Deino, tu attacca usando Morso!"

Axew prese un bel respiro... e dopo un attimo di esitazione, dovuto forse al fatto di non essere sicuro al cento per cento di saper eseguire la mossa, soffió una fiammata blu dalle fauci, che atterró ai piedi di Pignite e lo fece saltare indietro con un grugnito di allarme! Nello stesso tempo, Deino caricó Venipede con le fauci spalancate... e Touko reagí appena in tempo per evitare che il suo Pokemon venisse colpito!

"Venipede, usa Protezione!" ordinó la castana. "Pignite, prova con Sberletese!"

Il Pokemon onisco si riebbe dalla sua sorpresa appena in tempo, e riuscí a creare uno schermo di energia davanti a sé, respingendo Deino quando ormai quest´ultimo era soltanto a pochi passi di distanza! Il vorace draghetto nero azzannó la barriera invisibile e rimbalzó indietro con un gracchio di disappunto, mentre Pignite eseguiva una serie di affondi con i palmi delle mani, facendo indietreggiare Axew, che cercava come poteva di parare con le sue corte zampette. Con un balzo, Axew riuscí a riprendere le distanze, mentre Venipede passava al contrattacco di Deino con una Velenocoda, ruotando su sé stesso mentre sferrava una frustata con le sue due code avvolte da un cupo miasma viola! Deino evitó il colpo, che comunque andó molto piú vicino di quanto il draghetto nero aveva previsto, e rispose con un attacco Azione... che peró non riuscí ad infliggere grossi danni al Pokemon onisco, che si appallottoló usando la mossa Ricciolscudo, e paró la carica con le dure piastre corazzate del suo dorso. Karrablast approfittó per mandare a segno un attacco Aeroassalto, riuscendo a colpire Deino al fianco con il suo corto corno, ma il draghetto nero non accusó il colpo piú di tanto e rispose abilmente con il suo attacco Bottintesta, colpendo il Coleottero con una testata!

Pignite ed Axew stavano combattendo tra loro con notevole impegno, e il Pokemon Fuoco / Lotta si era sorpreso nel vedere che il draghetto, una volta motivato a sufficienza, sapeva essere un avversario tenace e deciso, per quando la sua tecnica fosse ancora molto grezza. Axew si lanció nuovamente all´attacco, questa volta sferrando un attacco che né Touko né Iris avevano mai visto: con un agile salto, il draghetto si gettó contro Pignite, tenendo entrambe le braccia incrociate davanti a sé... e poi sferró un colpo micidiale con entrambi gli arti anteriori, tracciando una scia di energia multicolore che seguí la traiettoria delle mani! Impreparato, Pignite venne colpito in pieno e scagliato a terra con un grugnito... ed Axew sferró un altro attacco, centrandolo in pieno un´altra volta! Pignite riuscí in qualche modo a sottrarsi all´attacco, e rispose abilmente con un altro attacco Sberletese, che questa volta riuscí ad andare a segno e fece ruzzolare Axew sul tappeto erboso!

"Axew!" esclamó Iris, andando a vedere se il suo Pokemon stava bene. Il draghetto scrolló la testa e annuí in direzione della sua allenatrice, che si chinó su di lui e gli sorrise. "Sei stato davvero bravo, Axew... ma che cos´era quell´attacco che hai usato? Non credo di avertelo mai visto usare prima d´ora..."

"Ax, axew...?" esclamó il draghetto verde con fare dubbioso, come per dire che non sapeva nemmeno lui di avere quella mossa, e che l´aveva usata per istinto... mentre Touko verificava che i suoi Pokemon non si fossero fatti davvero male, e raccomandava a Pignite di non esagerare.

"Stai piú attento la prossima volta che usi Sberletese, okay, Pignite?" chiese la castana. "D´accordo che dobbiamo migliorarci, ma questo é pur sempre un allenamento."

"Pig..." grugní il Pokemon Suinfuoco con un pizzico di imbarazzo. Guardó in direzione di Deino, Karrablast e Venipede, e notó che anche i loro allenamenti si facevano piuttosto accesi - l´insetto blu era riuscito a cogliere di sorpresa Deino con Tagliofuria, colpendolo al fianco con un fendente del suo corno, e Venipede aveva rincarato la dose con un attacco Velenago, che non era riuscito ad avvelenare Deino, ma lo aveva convinto ad usare un approccio un po´ piú prudente. Spighetto, che non si era perso unistante dello scontro, annuí con fare di approvazione, e si diresse verso le ragazze, accompagnato da Pansage e Dwebble.

"Quello, mademoiselle Iris, era un attacco Doppiocolpo, una mossa che possono imparare alcuni Pokemon di tipo Drago, che ha la caratteristica di infliggere sempre due colpi." affermó il giovanotto. "E´ un attacco non molto potente, ma puó essere molto utile se lo si sa usare con oculatezza, quindi le consiglierei di fare sí che Axew si impratichisca anche su quello. Non sempre Ira di Drago sará abbastanza, dopotutto."

"Va bene, Spighetto. Mi sembra un´idea interessante." rispose Iris, per poi accarezzare fieramente Axew sulla testa. "Hai sentito, Axew? Sembra proprio che tu sia migliorato! Non vedo l´ora di mostrare a nonno Aristide il frutto dei nostri allenamenti!"

"Deino! Deino!" protestó il Deino della ragazzina, sentendosi messo da parte! Touko fu rapida a fugare i suoi dubbi, chinandosi sul draghetto nero e accarezzandolo sulla testa.

"Tranquillo, Deino, sono sicura che Iris non voleva dire che non ti considera! Ha tutta l´intenzione di far allenare anche te!" affermó. "E´ solo che... beh, lei in questo momento si sta concentrando piú su Axew, che é il Pokemon a cui tiene di piú assieme ad Excadrill. Vedrai, avrai il tuo momento di gloria anche tu!"

Deino si convinse, anche se storse il naso per un istante, e si voltó di nuovo verso Karrablast e Venipede, che sembravano impazienti di riprendere l´allenamento... il draghetto nero si acquattó e attese che Iris desse il nuovo ordine, mentre anche Pignite ed Axew si rimettevano in guardia. Spighetto e i suoi Pokemon si allontanarono di qualche passo, in modo da non essere in mezzo non appena lo scontro fosse ripreso... ma prima che le due ragazze potessero riprendere l´allenamento, Pansage corrugó la fronte come se ci fosse qualcosa che non lo convinceva... e afferró i pantaloni del suo allenatore, tirando leggermente verso di sé.

"Pan! Pan!" esclamó la scimmietta verde, attirando l´attenzione del giovane intenditore e di Dwebble.

"Dwebble?" chiese il Pokemon simile ad un paguro. Anche Touko, Iris e i loro Pokemon si erano accorti che Pansage li stava chiamando, e avevano sospeso l´allenamento per vedere di che problema si trattasse.

"Che cosa succede, Pansage? C´é... qualcosa che non va?" chiese Spighetto, vedendo che la scimmietta stava indicando una piccola macchia di alberi lí vicino. Sulle prime, i tre amici e i loro Pokemon non capirono... ma quando Venipede si avvicinó, il suo fine udito sentí qualcuno che singhiozzava, e fece cenno alle ragazze di avvicinarsi un po´. Touko tese le orecchie, e riuscí effettivamente a sentire un suono che ricordava un pianto sommesso di una ragazza provenire dai cespugli, adesso che erano a pochi metri di distanza. Allarmata, immaginando che ci fosse qualcuno da aiutare, la giovane allenatrice si avvicinó al cespuglio e guardó oltre le fronde...

Seduta sul terreno, sulla radice di un grande albero vicino, si trovava Belle, la sua amica di Soffiolieve che aveva iniziato il viaggio con lei e Komor! Teneva le ginocchia raccolte al petto e le braccia cinte attorno ad esse, e il suo viso era sprofondato tra le ginocchia, rendendo impossibile vedere la sua espressione... ma non c´era certo bisogno di vederla per capire che la giovane allenatrice bionda era in piena crisi. Sembrava quasi che avesse scelto apposta quel luogo per appartarsi e sfogarsi da sola... e dava l´impressione di essere cosí sola e triste che Touko non poté trattenersi e corse da lei per darle un po´ di conforto.

"Belle! Belle, amica mia, che succede?" chiese Touko, scavalcando frettolosamente il cespuglio e correndo a fianco della biondina, che smise di piangere e alzó la testa sorpresa, mostrando le lacrime che le rigavano le guance.

"T-Touko?" mormoró Belle. "Oh... e ci sono anche il signor Spighetto... e... e Ash e Misty dove sono? Chi... chi é quella bambina...?"

"Te lo spiego dopo, Belle... ti ho vista in queste condizioni, e non potevo restarmene indifferente!" rispose Touko, raggiungendo Belle assieme a Pignite. "Ma... ti prego, dimmi, cosa é successo? Perché sei cosí disperata?"

"Pig! Pignite!" affermó Pignite, cercando di convincerla anche lui.

Belle abbassó di nuovo la testa e singhiozzó un paio di volte prima di rispondere. "Hanno rubato il mio Munna..." mormoró con aria quasi rassegnata. "Io... io e i miei Pokemon ci trovavamo qui intorno, e ci stavamo allenando per affrontare il signor Artemisio... il Capopalestra di questa cittá... quando... all´improvviso sono saltati fuori tutti quei Venipede, e siamo stati costretti ad andarcene perché erano troppi per noi..."

"I Venipede..." mormoró Touko, dando una carezza al suo per essere sicura che non si sentisse in colpa per qualunque cosa fosse accaduta a Belle. "Sí... so cos´é successo, c´ero anch´io quando sono arrivati in massa... e allora... cos´é successo?"

Belle prese un attimo di tempo per ricomporsi prima di continuare il discorso, asciugandosi gli occhi con una mano. "Ecco... io e i miei Pokemon ci eravamo rifugiati in una piccola via del centro... e in quel momento, il mio Munna era fuori dalla sua sfera... stavamo... stavamo andando verso il porto, perché pensavamo che lí i Venipede fossero meno numerosi... ma quando mi sono distratta un attimo, sono arrivati due individui vestiti come cavalieri, e hanno preso il mio Munna... me lo hanno portato via... hanno detto... che Munna soffriva sotto il controllo di un´allenatrice, e che... e che loro avrebbero dato al mio Munna... un trattamento migliore e l´avrebbero reso piú felice."

"Il Team Plasma." ringhió Touko a denti stretti. Quando Belle le diede la conferma con un movimento della testa, la ragazzina castana mise una mano sulla spalla di Belle per farle coraggio, e poi le fece una domanda. "Ascoltami, Belle... quanto tempo é passato da quando il Team Plasma ha rapito il tuo Munna?"

"Beh... é accaduto ieri, quando i Venipede sono venuti per l´ultima volta..." disse Belle con evidente incertezza, chiedendosi cosa volesse dire la sua amica.

Spighetto annuí con decisione. "Allora é altamente probabile che siano ancora in cittá. Non credo che il Team Plasma voglia dare troppo nell´occhio, ed é altamente probabile che abbiano deciso di mantenere un profilo basso finché non si saranno calmate un po´ le acque." disse il ragazzo dai capelli verdi. "Questo vuol dire... che forse siamo ancora in tempo per ritrovarli!"

"Bene! Allora cominciamo subito!" esclamó Iris, per poi raggiungere Belle e aiutarla a tirarsi su. "Tu sei un´amica di Touko, vero? Bene, tutti gli amici di Touko sono anche miei amici! Vieni, ti diamo una mano a ritrovare quelle canaglie e a riportare indietro il tuo Munna!"

"Iris ha ragione! Presto, prima che se la svignino!" ribatté Touko. "Non ci va di vederti cosí... e non permetteremo certo a quel branco di ossessi di decidere cosa é meglio per noi o per i nostri Pokemon!"

"M-ma... Touko..." mormoró Belle, ancora non del tutto convinta. "A-aspetta... un momento... e se quelli del Team Plasma avessero ragione? Forse... forse Munna starebbe davvero meglio con loro che con me... voglio dire... che razza di alenatrice sono io, se mi sono lasciata rubare il mio Pokemon cosí..."

"Pignite! Nite!" esclamó con una certa enfasi il Pignite di Touko, cercando di scuotere la biondina dalla sua depressione. Belle sbatté gli occhi, guardando il Pokemon Fuoco / Lotta come se avesse appena avuto un´epifania, e anche Karrablast si fece avanti, incitando Belle a farsi forza con la sua voce acuta.

"Pignite e Karrablast hanno ragione... io so bene come mi sentirei se Axew, Excadrill, Deino o Dragonair mi venissero rubati, e so che anche loro ne soffrirebbero!" esclamó Iris. "Da quanto ne so, questi del Team Plasma si sono convinti che solo loro sanno cosa é meglio per i Pokemon! Beh, é ora di fargli capire che si sbagliano! Allora, che ne dici, andiamo? Tu vuoi bene a Munna, vero? E sono sicura che anche lui te ne vuole... e tu non soffriresti se venissi separata dalle persone o dai Pokemon a cui vuoi bene?"

Belle, dopo un attimo di esitazione, disse di sí con la testa... e Touko, calmandosi un po´, le fece un cenno affermativo con la testa. "Ecco, é proprio questo quelo che vogliamo dire. Sono sicura che in questo momento il tuo Munna sta soffrendo lontano da te... e noi non posiamo restarcene qui senza fare niente quando un Pokemon soffre! Vieni, Belle.. andiamo a prendere Ash e Misty, e andiamo a salvare Munna!"

Belle permise ad un piccolo sorriso di apparire sul suo volto. "Va... va bene, Touko! Vengo anch´io!" affermó, prima che il gruppetto di allenatori e Pokemon cominciasse a dirigersi fuori dal parco...

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"Ritrovare l´allenatore di questi tre Ducklett, eh? Hmm... quello che mi chiedete, ragazzi, non é esattamente la cosa piú facile di questo mondo..." disse l´ufficiale Jenny a cui Ash, Misty e Pikachu si erano rivolti per farsi dare una mano, dando un´occhiata attenta ai tre Pokemon schierati davanti a lei sulla scrivania. I tre Ducklett, ognuno con il suo accessorio / marchio, erano in piedi davanti alla poliziotta dai capelli azzurri, e ognuno di loro - quello con gli occhiali da sole - si era messo in una posa plastica come se volesse farsi bello agli occhi di Jenny, che tuttavia non sembrava prestarci troppa attenzione. "Quindi... voi mi state dicendo che questi Ducklett sono stati separati dai loro allenatori dal Team Plasma, eh?"

"Certo... almeno, noi riteniamo che sia cosí." rispose Misty. "Non é proprio possibile risalire a chi appartenevano?"

Jenny si sfregó il mento e sospiró. Dare brutte notizie non era esattamente la parte del suo lavoro che preferiva. "Non lo so, ragazzi... se fosse passata una settimana o due, allora potrei farcela senza problemi, ma... qui é giá passato quasi un anno. Non so se sará possibile... Guardate, ragazzi, faró sicuramente del mio meglio, ma purtroppo non posso farvi promesse."

"Duck, duuuuck..." starnazzó uno dei Ducklett, cercando di incoraggiare la giovane poliziotta.

Ash, Misty e Pikachu non nascosero un po´ di preoccupazione, ma ringraziarono comunque l´ufficiale Jenny per il suo impegno. "Beh... grazie mille, ufficiale Jenny. So che possiamo fidarci di lei." affermó Ash. "Il fatto é che, beh... vorremmo tanto vedere questi Pokemon ritrovare i loro allenatori. Posso solo immaginare quanto triste debba essere per loro separarsi da chi gli ha voluto bene."

"Tranquilli, ragazzi, faró sí che questi Pokemon trovino comunque una sistemazione degna di loro." rispose la poliziotta. Ash, Pikachu e Misty ringraziarono di nuovo, e la rossa ex-Capopalestra andó dai tre Ducklett per salutarli, sperando che riuscissero a ritrovare i loro allenatori, ma allo stesso tempo dispiaciuta di doversi separare da loro. In quei pochi giorni che erano stati assieme, si era affezionata a quei tre astuti e dispettosi anatroccoli, e non poteva dire che le sarebbe piaciuto avere un Ducklett nella sua squadra.

"Okay, Ducklett... immagino che sia qui che le nostre strade si separano." disse Misty, mentre accarezzava ognuno dei simpatici Pokemon Acqua / Volante. Sospiró, sostenendo lo sguardo di ciascuno dei Ducklett, che sembravano altrettanto dispiaciuti di doversi separare dalla loro nuova amica. "Vedrete che l´ufficiale Jenny saprá trovare una nuova sistemazione per tutti voi... e ritroverete i vostri allenatori, ne sono convinta! Buona fortuna, amici!"

"Ducklett..." disse il Ducklett con gli occhiali da sole, usando la sua ala destra per dare una pacchetta amichevole sulla spalla della ragazzina. Anche Ash e Pikachu ebbero un moto di emozione nel separarsi dai Ducklett, ma sapevano che chiunque fossero i loro allenatori, sarebbero stati sicuramente felicissimi di ritrovarli dopo tanto tempo... Cosí, dopo aver salutato, il terzetto uscí dalla stazione di polizia, tornando nelle vie affollate di Austropoli... che, ebbero modo di notare, non davano certo l´impressione di una cittá che aveva subito un´invasione da parte di un gruppo di Pokemon Coleottero / Veleno potenzialmente molto pericolosi soltanto un giorno prima! La gente si affollava lungo i marciapiedi, o si fermava a chiacchierare agli angoli delle strade, creando un panorama caotico ma al tempo stesso rassicurante. In quel momento, ai tre amici sembrava che nulla sarebbe potuto andare storto.

Anche se la cosa aveva anche lasua parte di problemi, come Pikachu fece notare ad Ash. "Pika pi, pikachu pi... pika pika?" chiese, facendo notare che in effetti, ora che non avevano piú da prapararsi ad una battaglia in Palestra, non c´era molto che potessero fare mentre aspettavano Touko e gli altri.

Ash sospiró, prendendo in spalla il suo migliore amico. "Ehm... in effetti, non sappiamo nemmeno noi che cosa potremmo fare in questo momento..." affermó, scambiandosi uno sguardo imbarazzato con Misty. Ancora una volta, l´inesperienza dei due con il fatto di essere fidanzati si faceva sentire... che cosa fa una coppia, di solito, quando ha un´intera giornata a disposizione? Questa sí che era una bella domanda, e Ash cominció a lambiccarsi il cervello per pensare ad una risposta possibile. "Allora... vediamo un po´... come possiamo fare? Magari... che ne dici se andiamo a prenderci un... come si chiama... un Conostropoli, uno di quei gelati che vendono da queste parti? Mi sembra... che siano molto popolari!"

"Beh... in effetti non credo proprio che mi dispiacerebbe..." disse Misty, arrossendo leggermente. "Ho sentito dire che non sono niente male, e comunque sono molto popolari. Non credo che tutti quegli abitanti di Austropoli si siano sbagliati."

"Pikachu!" esclamó Pikachu, per dire che anche lui ne voleva uno. Sentendosi un po´ piú tranquillo e rilassato, Ash fece il segno dell´okay al suo migliore amico.

"Hehehee... tranquillo, Pikachu, prenderó un bel Conostropoli anche per te! Dopotutto, é il minimo che posso fare per te dopo tutte le volte che mi hai aiutato!" affermó il ragazzino di Biancavilla. "Vediamo se c´é una bancarella da queste parti..."

Ash e i suoi due compagni si incamminarono lungo la strada che portava alla piazza centrale di Austropoli, facendosi strada tra due ali di persone che camminavano in direzioni opposte... Certo, comunque, che ne valeva la pena per passare una giornata assieme in una cittá cosí pittoresca e particolare. "Okay, adesso se riusciamo a farci strada, magari... ah, ecco! Quel marciapiede é abbastanza vuoto, magari ci dá un po´ meno problemi camminare lí." propose Misty, che cercava come poteva di evitare le ersone che camminavano nella direzione opposta.

"Okay!" rispose Ash, prendendo gentilmente la mano a Misty - che da parte sua, fu piú che lieta di ricambiare - e dirigendosi verso il marciapiede meno affollato. Sia i due ragazzi che Pikachu rimasero un po´ sorpresi quando, giungendo dall´altra parte, videro Touko, Spighetto ed Iris che, accompagnati da una biondina che Ash riconobbe come Belle, sembravano alla ricerca di qualcosa. "Hm? Hey, un momento, Pikachu... Touko e gli altri, non dovevano essere al parco per allenarsi?"

"Giá... che cosa ci fanno qui? Forse é per aiutare Belle con qualcosa..." disse Misty, mentre i due fidanzatini e Pikachu si facevano strada verso il gruppo di allenatori di Unima. Una volta giunti abbastanza vicini, Ash alzó un braccio e fece loro un cenno, in modo da farsi riconoscere.

"Hey, Touko! Spighetto, Iris, Belle! Siamo qui!" esclamó il ragazzo di Biancavilla. Immediatamente, Touko si voltó verso di lui e lo salutó con la mano, facendo un piccolo sorriso sollevato. Se non altro, avevano fatto presto a trovare qualcuno che li aiutasse. "Che succede, ragazzi? C´é qualche problema, per caso? Pensavo sareste rimasti al parco..."

"Ash, Misty, Pikachu! Che fortuna trovarvi qui!" esclamó la ragazzina, dopo aver raggiunto i suoi amici di Kanto. "In effetti, la nostra idea era quella, ma... dopo che abbiamo trovato Belle in difficoltá, abbiamo lasciato perdere. Era piú importante aiutarla."

"Hai ragione..." disse Ash, approvando il modo di pensare di Touko. "Anch´io avrei fatto la stessa cosa... ma qual é il problema?"

"Pikachu pika pikachu?" chiese Pikachu al Pignite di Touko, che era rimasto fuori dalla Pokeball e stava cercando di dare una mano con le ricerche.

Il Pokemon porcino aggrottó le sopracciglia. "Pig pig, nite! Pignite, pig!"

"Pika..." rispose Pikachu con partecipazione. "Pika pi, pikachu pikachu pika pika!"

"Vuoi dire che il Team Plasma ha rubato uno dei Pokemon di Belle?" esclamó Ash, con sorpresa e una certa indignazione. E lui che sperava di non avere a che fare con quel branco di fanatici per un po´ di tempo... "Accidenti, non posso cero darvi torto per essere cosí allarmati! Beh, non c´é neanche bisogno di chiedercelo! Veniamo anche noi a darvi una mano!"

"Pikachu!" rispose Pikachu con decisione. Belle riuscí a sorridere debolmente, rinfrancata all´idea che ci fossero delle persone disposte a mollare tutto quello che stavano facendo per aiutarla... anche se privatamente, si sentiva un po´ in colpa per il fatto di avere bisogno del loro aiuto per risolvere un problema che aveva lei. Doveva diventare piú forte, e soprattutto, piú indipendente se voleva avere la possibilitá di quaificarsi per il campionato...

"Sono d´accordo anch´io di andare ad aiutare Belle... ma avete idea di dove possiamo cominciare a cercare?" chiese Misty. "Voglio dire... non é una cittá come Soffiolieve o Zefiropoli, dove il Team Plasma non avrebbe molti luoghi dove andare a nascondersi. Abbiamo idea di dove cominciare a cercare?"

"Per nostra fortuna, mademoiselle Misty... tra le molte materie nelle quali posso modestamente dire di avere un´infarinatura, c´é anche l´investigazione." disse Spighetto, che di punto in bianco si fece apparire in testa un cappello alla Sherlock Holmes con tanto di pipa ad acqua e sapone in bocca, dalla quale uscivano bolle trasparenti! "E... posso dire con una certa sicurezza che il Team Plasma non ha ancora lasciato la cittá. Prima di venire qui, siamo andati a controllare ai caselli sul Ponte Freccialuce, e verso il Deserto della Quiete, e le ufficiali Jenny assegnate a quei posti ci hanno confermato che non sono passati gruppi nelle ultime 24 ore... il che mi fa pensare che il Team Plasma voglia nascondersi da qualche parte in cittá e mantenere un basso profilo finché non riterranno che sia sicuro andarsene."

"Beh... accidenti, Spighetto, sei davvero bravo!" affermó impressionata Iris. "Adesso peró rimane il problema di dove si sono nascosti. Ci sono mille luoghi, in questa giungla di cemento, dove potrebbe nascondersi un gruppo di criminali con un Pokemon."

"E´ vero... ma non sono molti quelli in cui un gruppo di criminali vestiti in maniera cosí strana potrebbero nascondersi senza destare sospetti." coninuó Spighetto, sorprendendo un po´ tutti con la sua calma e la sua logica. "E per questo, credo di avere giá qualche idea di dove possiamo andare a cercare. Le nostre ricerche si possono restringere alle zone meno frequentate della cittá, e in particolare..."

Spighetto tiró fuori la piantina di Austropoli che aveva con sé, e con un pennarello, fece un segno su quattro piccoli edifici, tutt abbastanza vicini alle porte nord della cittá. "Questi sono i luoghi in cui ritengo che sia piú probabile che il Team Plasma si sia rifugiato. Non dobbiamo fare altro che dare un´occhiata in ognuno di quelli. Se non troviamo il Team Plasma in nessuno, beh... vuol dire che mi sono sbagliato e ho bisogno di formulare una nuova ipotesi. Ma per adesso, credo che questa sia la nostra migliore possibilitá di ritrovare il Munna di mademoiselle Belle."

"Sei un genio, Spighetto!" esclamó Ash. "Okay, allora... cosa stiamo aspettando? Mettiamoci a caccia del Team Plasma!"

"Aspettate, ragazzi! A ciascuno il suo!" disse Iris. "Axew, reggiti forte! Adesso facciamo una volata!"

"Axew!" rispose Axew, facendo il segno dell´okay dalla sua postazione preferita tra i lunghi capelli della bambina, che poi fece cenno ai suoi compagni di aspettare, e spiccó un agile balzo, aggrappandosi ad un lampione per poi cominciare a scalarlo con la sola forza di braccia e gambe. Raggiunse la cima e saltó verso un altro lampione come se fosse la cosa piú naturale di questo mondo, tenendosi in equilibrio sulla cima di ciascun pilone della luce mentre schizzava verso i punti che Spighetto aveva indicato sulla mappa... e lasciandosi dietro il resto del gruppo, che osservava con incredulitá le acrobazie della piccola aspirante maestra di Draghi!

"Aspettatemi lí, ragazzi!" esclamó Iris, del tutto indifferente alle espressioni scioccate delle persone che passavano sotto di lei! "Vado a dare un´occhiata da quelle parti e sono subito da voi!"

"Ehm... grazie mille, Iris..." mormoró Touko, con un grosso gocciolone di sudore che scendeva dalla testa. "Mamma mia... certo che io non ci riuscirei mai..."

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Il deposito di merci abbandonato nella zona nord-occidentale di Austropoli, non troppo lontano dal casello che portava al Deserto della Quiete, era una zona della cittá che non veniva frequentata molto, e per buone ragioni - ormai, si trattava di poco piú che una discarica, dove i rifiuti della cittá, e ció che veniva trascinato lí dal sistema fognario di Austropoli veniva lasciato da parte fino a che non veniva il momento di smaltirlo. Detto ció, era anche il nascondiglio ideale per chi volesse restare per qualche giorno fuori dai radar della polizia, e poi andarsene indisturbato... e questo era il caso per un gruppo di agenti del Team Plasma che stavano passando lí qualche giorno, con tutta l´intenzione di dileguarsi non appena ce ne fosse stata la possibilitá. Seduti attorno ad un tavolo, alla luce di una candela che illuminava fiocamente l´umido baraccone, i sei individui vestiti da cavalieri templari discutevano sul da farsi.

"Okay, ragazzi... adesso abbiamo recuperato questi Pokemon, ma non possiamo restituirli subito alla vita selvaggia." disse uno degli uomini. "Ormai sono abituati alla presenza dell´uomo, e non se la caverebbero se li lasciassimo andare cosí... anche se é comunque giusto che tornino liberi."

"Beh, per quello non é un problema. Li porteremo alla nostra sede centrale, e lí cominceremo a rieducarli alla vita all´aria aperta." rispose una donna, seduta lí vicino, mentre dava un´occhiata ai Pokemon che erano radunati in un angolo, rinchiusi in altrettante gabbie. "Comunque... sí, sono d´accordo che la prigionia ha fatto loro dei grossi danni. Anche quando abbiamo spiegato loro che stiamo facendo tutto questo per il loro bene, hanno comunque cercato di fuggire e tornare dai loro aguzzini."

"Per quanto sia triste doverlo fare, abbiamo dovuto metterli in gabbia, almeno finché non avranno capito cosa é meglio per loro." affermó un terzo individuo. "E´ un po´ sgradevole, me ne rendo conto. Ma... purtroppo, certi scopi nobili richiedono mezzi poco simpatici."

Il primo che aveva parlato alzó le spale. "Quello che si dovrá fare, si fará." affermó. "Una volta che il nostro re avrá convinto tutti a rilasciare i loro Pokemon, tutto quello che abbiamo fatto sará valso la pena. Dopotutto, crediamo tutti che creature meravigliose come i Pokemon meritino di meglio che essere schiave degli uomini, non credete anche voi?"

Cosí dicendo, si chinó per accarezzare gentilmente un Munna dall´aspetto depresso che si trovava in una gabbietta vicina, senza peró ricevere alcuna reazione dal Pokemon, che continuava a guardare nel vuoto con espressione triste. Pensando che sarebbe stata solo questione di tempo prima che quei Pokemon capissero che era tutto per il loro bene, l recluta si avvicinó nuovamente al tavolo per discutere di come lasciare la cittá assieme ai suoi compagni... ma prima che il discorso potesse andare avanti, i fuorilegge vestiti da cavalieri sentirono qualcuno bussare energicamente ala porta, cercando di aprirla con la forza! Diversi colpi riecheggiarono nel baraccone, facendo allarmare i sei individui, che scattarono rapidamente in piedi, rovesciando un paio di sedie nella fretta. Un istante dopo, con un sinistro rumore di legno sbriciolato, la porta del baraccone cedette sotto i colpi di un Pignite particolarmente deciso ed arrabbiato, che fece strada ai suoi compagni nella baracca umida e scomoda! Ash e Pikachu aprirono la fila di intrusi, seguiti a ruota da Misty e il suo Panpour, Touko e Pignite, Spighetto e il suo Pansage, Iris ed Axew... e anche Belle, accompagnata dal suo Minccino, che ora sembrava essersi fatta forza ed essere decisa a liberare il suo Munna! Quest´ultimo, anche se la sua gabbietta era dal lato opposto della sala, riconobbe la sua allenatrice e si risollevó immediatamente, andando con eccitazione verso le sbarre e guardandola con gioia!

"Pikachu! Pika pika chuuuu!" squittí minacciosamente Pikachu, cercando di intimorire il Team Plasma con delle scariche elettriche che gli uscivano dalle guance.

"Cosa? E questi chi sono?" esclamó una recluta, afferrando una Pokeball. "Come hanno fatto a trovare il nostro nascondiglio?"

"Possiamo dire che é stata una combinazione di spirito di osservazione, gioco di squadra e fortuna." affermó Misty, gettando uno sguardo riconoscente a Spighetto ed Iris, e la bambina dalla pelle scura ghignó e fece il segno dell´okay. "Ma... non siamo qui per chiacchierare! Voi avete dei Pokemon che non sono vostri! Restituiteli subito!"

"In particolare, il Munna della mia amica Belle!" minacció Touko. "Restituitelo, o vi faró pentire di essere arrivati in questa cittá!"

I sei uomini del Team Plasma indietreggiarono, ognuno mettendo mano ad una Pokeball, mentre i sei allenatori entravano nella baracca. "Ugh... dovevo immaginarlo, un gruppo di ignoranti che non comprendono il nostro obiettivo!" affermó una recluta femminile. "Non possiamo lasciare che facciano soffrire ancora questi Pokemon! Dobbiamo ricacciarli via!"

"E lo faremo!" rispose un´altra recluta. "Voi, volgari allenatori che volete impedire ai Pokemon di vivere le loro vite in libertá... preparatevi ad affrontare la forza delle nostre convinzioni! PLASMAAAAA!"

"PLASMAAAA!" esclamarono all´unisono gli altri cinque, facendo uscire i loro Pokemon: Ash riconobbe subito un Pidove, un Purrloin, un Timburr, un Roggenrola, un Trubbish... ma ce n´era un sesto che lui non aveva mai visto prima, anche se era comunque abbastanza familiare - era un Pokemon simile ad una talpa dalla corta pelliccia nera, segnata da una striscia blu-grigia che attraversava il suo corpo dalla spalla sinistra al fianco destro per poi avvolgersi attorno alla vita. Aveva un corpo corto e tozzo, non piú lungo di trenta centimetri, con piccole zampe posteriori che contrastavano con quelle anteriori armate di enormi artigli ricurvi. Il muso era bianco, con un naso allungato e rosa, e grandi occhi dalle pupille piccole e nere, posi ognuno ad un lato della testa. Tuttavia, pur non avendolo mai visto prima, Ash non ebbe dubbi che si trattava della forma pre-evoluta di un Excadrill.

"Drilbur, il Pokemon Talpa. Tipo Terra. Forma pre-evoluta di Excadrill." confermó il Pokedex di Touko. "Puó scavare attraverso il terreno ad una velocitá di almeno trenta miglia all´ora. E´in grado di scavare cosí velocemente mettendo assieme gli artigli e poi girando su sé stesso come una trivella. A volte puó minare la stabilitá del terreno."

"Sembra che non ci sia la possibilitá di discutere, con questa gente..." disse Iris. "Beh, non importa. Non mi faró certo intimorire! Axew, tocca a te! Diamogli una lezione!"

Il draghetto verde saltó giú dalla testa di Iris e atterró un po´ goffamente sulle piastrelle polverose, scivolando per un attimo primadi rimettersi in guardia... e subito dopo, anche diversi dei Pokemon dei ragazzi si prepararono a combattere: il Pansage di Spighetto, il Panpour di Misty, il Venipede di Touko, il Deerling di Ash e anche il Minccino di Belle si schierarono davanti ai Pokemon del Team Plasma e li attesero a pié fermo mentre questi caricavano con tutte le loro forze! Panpour e Pansage attaccarono per primi, e la scimmietta azzurra partí subito con un attacco Pistolacqua, spruzzando un getto ad alta pressone addosso al Pidove nemico prima che questo si potesse avvicinare troppo. Pansage usó un attacco Frustata, estendendo due liane verso Timburr, ma quest´ultimo si difese efficacemente brandendo la sua trave, e le liane si avvinghiarono attorno ad essa, poi i due Pokemon iniziarono una sorta di pericoloso tiro alla fune, nel tentativo di sbilanciare l´avversario! Il Minccino di Belle, in maniera probabilmente alquanto prevedibile, attaccó il Trubbish nemico, usando il suo attacco Comete, scagliando una raffica di stelle luminose contro il sacco di spazzatura vivente. Trubbish venne colpito dalle ultime due stelle, non essendo stato abbastanza rapido da scansarle, ma riuscí a tenersi in piedi facilmente, e rispose con il suo attacco Acidobomba, schizzando un getto di liquido verde dall´odore pungente e disgustoso contro il Pokemon Cincillá... che riuscí per un pelo a scansarsi, ma ricevette uno schizzo di acido sulla coda, emettendo un breve ed acuto grido di dolore!

"Attento, Minccino!" esclamó Belle, tirando un sospiro di sollievo quando il grazioso Pokemon roditore si scrolló la coda, mostrando che l´acido non gli aveva fatto piú di tanto. Il piccolo Pokemon si rimise in guardia, e Belle diede un nuovo ordine. "Okay... allora... usa Solletico e poi Libbra!"

Minccino avvicinó la coda simile ad un piumino a Trubbish e cominció a fargli il solletico, facendo sí che il Pokemon Veleno si fermasse e cominciasse a ridacchiare, perdendo la possibilitá di attaccare di nuovo... e poi, prima che potesse riprendersi, Minccino colpí con due rapidi pugni. Nel frattempo, anche il Venipede di Touko e il Deerling di Ash si erano gettati nella mischia, e il Pokemon onisco si stava impegnando contro il Purrloin del Team Vicious, mentre Deerling affrontava Roggenrola, ed Axew se la vedeva con Drilbur. Iris sembrava molto convinta di potercela fare... anche perché aveva molta esperienza nell´affrontare quel particolare tipo di Pokemon!

"Okay, Axew... facciamo un po´ di pratica con la tua nuova mossa! Usa Doppiocolpo!" esclamó Iris. Evitando abilmente un attacco Ferrartigli del Drilbur nemico che fendette l´aria a pochi centimetri da lui, il draghetto balzó in aria e sferró un poderoso colpo con entrambe le braccia, scagliando indietro il Pokemon Talpa, per poi inseguirlo e colpire di nuovo!

"Venipede, usa Coleomorso su Purrloin!" ordinó Touko, vedendo il suo Pokemon un po´ in difficoltá alle prese con l´attacco Sfuriate del gattino nero. Il Pokemon Centipede riuscí ad infilarsi in un buco nella difesa dell´avversario e lo morse con le sue piccole mascelle, vincendo la sua titubanza iniziale e infliggendo una considerevole quantitá di danni al Pokemon Furbizia, che miagoló e si ritiró, cercando di difendersi con gli artigli. Il Deerling di Ash, intanto, stava abilmente danzando per evitare un attacco Cadutamassi del Roggenrola nemico, evitando i proiettili di roccia che il Pokemon nemico scagliava dal proprio corpo. All´ultimo, un sasso grosso come il pugno di un uomo lo colpí al fianco e lo gettó a terra... ma il cerbiatto si riprese subito, e Ash gli diede un nuovo ordine.

"Bene, Deerling, resisti... e usa Assorbiseme!" esclamó Ash, ricordando che quella era la principale mossa di recupero di Deerling. Il cerbiatto si scrolló rapidamente e fece cadere un seme addosso al Roggenrola nemico... che sbocció immediatamente, racchiudendo il Pokemon Roccia in una rete di rampicanti che si strinse rapidamente attorno a lui e ne assorbí l´energia, mandandola poi a Deerling, che si riprese subito da alcune delle ammaccature che si era fatto. Sembrava che i ragazzi fossero in vantaggio, e stavano giá guadagnando terreno sul Team Plasma... al punto che una delle reclute pensó che fosse il caso di equilibrare un pó la situazione.

"Tsk... ve la state cavando meglio di quanto dovreste!" esclamó la donna, lanciando la sua Pokeball. "E va bene, adesso vedo di riequilibrare le sorti! Tocca a te, Watchog!"

"Watch! Hog!" esclamó il Pokemon simile ad un cane della prateria, ergendosi in piedi davanti al gruppo. Ash fece cenno al suo Deerling di stare indietro, e il Pokemon cerbiatto, con un gridolino di allarme, si scansó appena in tempo per evitare di subire l´attacco Sgranocchio di Watchog, poi lanció un´altra Pokeball, in modo da riportare la paritá numerica.

"Beh, stavo giusto pensando di allenare un po´ anche Sandile! Vai, Sandile, tocca a te! Attacca subito con Sabbiotomba!" esclamó Ash. Il piccolo coccodrillo con gli occhiali da sole che aveva seguito Ash fin dal suo ingresso in scena alle terme vicino a Quattroventi apparve in un lampo di luce, emettendo il suo verso acuto e gracchiante, e cominció subito ad attaccare, muovendo rapidamente la coda e scagliando un vortice di sabbia contro Watchog, che spalancó ancora di piú i suoi enormi occhi, in preda all´allarme, e cercó di coprirsi il muso. Un attimo dopo, il vortice di sabbia raggiunse Watchog, martellandolo con colpi potenti e facendogli perdere per un attimo l´orientamento. Il Pokemon dagli occhi ipnotici si riprese un attimo dopo e usó un attacco Azione che colpí in pieno Sandile, ma il piccolo coccodrillo delle sabbie, dopo un breve volo, riuscí a rimettersi in posizione a mezz´aria e atterró sulle quattro zampe, pronto a riprendere la battaglia! Gli altri Pokemon erano impegnati nelle loro battaglie, e stavano tenendo testa ai Pokemon del Team Plasma, ognuno a modo suo: Deerling era riuscito a colpire Roggenrola con un attacco Doppiocalcio, sferrando un poderoso doppio colpo con gli zoccoli posteriori, e facendo barcollare il Pokemon roccioso, che rispose con una Bottintesta, respingendo l´avversario. Ma subito dopo, il Parassiseme agí di nuovo, trasferendo un po´ dell´energia di Roggenrola a Deerling, e il cerbiatto si riprese un po´, mentre Roggenrola continuava ad indebolirsi.

Il Panpour di Misty stava tenendo testa al pidove del Team Plasma, evitando un attacco Aerasoio, e poi colpendolo con Sfuriate, eseguendo una raffica di artigliate con le sue corte braccia. "Bel colpo, Panpour! Ora usa di nuovo Pistolacqua!" esclamó Misty, e la scimmietta azzurra scaglió un potente getto d´acqua contro il Pokemon volatile, che riuscí per un pelo a parare il getto chiudendo le ali davanti a sé, ma venne comunque gettato a terra!

Timburr riuscí ad avvicinarsi a Pansage e sferró un attacco Colpo Basso, che centró la scimmietta verde alle gambe, e per un pelo non le fece perdere la presa sulla trave che Timburr recava con sé. Ma Spighetto sembrava aver previsto la mossa...

"Adesso é abbastanza vicino. Pansage, usa Acrobazia!" ordinó Spighetto. Ash, che non aveva mai sentito parlare di una mossa simile, restó alquanto ammirato quando Pansage, prendendo uno slancio improvviso e tenendosi stretto all´arma improvvisata del Timburr nemico, eseguí un salto altissimo, si avvitó su sé stesso a mezz´aria... e poi scese giú, colpendo Timburr con tutto il suo peso e l´accelerazione ottenuta, e facendolo cadere a terra! Un colpo spettacolare quanto poderoso, che non lasció scampo al Pokemon Lotta e lo mise al tappeto!

Minccino riuscí per un pelo ad evitare un altro attacco Acidobomba di Trubbish, ma un attimo dopo, lo strano Pokemon simile ad un sacco dell´immondizia vivente contrattaccó, e colpí in pieno Minccino con un attacco Doppiasberla, usando le "orecchie" per schiaffeggiarlo diverse volte in faccia! Il Pokemon Cincillá barcolló ma resistette ancora, e rispose con un altro preciso e doloroso attacco Comete, mentre il Venipede di Touko subiva un attacco Sfuriate da parte del Purrloin nemico... e rispondeva abilmente con Velenocoda, frustando l´avversario con le sue code avvolte di miasma velenoso! Il Watchog che Sandile stava affrontando riuscí a colpire con Sgranocchio, ma il piccolo coccodrillo con gli occhiali da sole, essendo dello stesso tipo, non sembró farsi piú di tanto male.

"Sandile! Rispondi con un attacco Morso e scaglialo via!" esclamó Ash. Sandile sembró quasi sogghignare, prima di aprire la sua bocca simile ad una tagliola e richiuderla sulla coda di Watchog, che stridette per l´improvviso dolore prima di essere sollevato in aria con un movimento della testa, e scagliato lontano. Riuscí ad atterrare in piedi, e si voltó per affrontaredi nuovo i Pokemon di Ash e del suo gruppo... che in quel momento, erano riusciti a far indietreggiare i loro avversari, e si paravano tutti quanti davanti a loro, con fare minaccioso!

"Deerling!" esclamó il Deerling di Ash, pestando il terreno con uno zoccolo anteriore come per dire che era pronto a continuare. Il Team Plasma fece un passo indietro, deciso a resistere fino alla fine per impedire loro di recuperare i Pokemon rubati... e mentre Ash e i suoi amici entravano lentamente nella baracca, si poteva sentire che la tensione saliva fino a livelli minacciosi. Pikachu giocó di nuovo la certa dell´intimidazione, facendosi guizzare una scarica elettrica sulle guance...

"Okay, vi diamo un´altra possibilitá." esclamó severamente Touko. "Restituite quei Pokemon ai loro allenatori. E il Munna alla mia amica."

Nonostante la loro situazione, le reclute del Team Plasma cercarono di fare ancora gli spavaldi, e uno di loro strinse i denti e agitó un pugno contro i sei allenatori. "Questo mai! Il Team Plasma non restituirá mai i Pokemon ad allenatori come voi, che non fanno altro che trattarli come giocattoli!" esclamó. "Venite a prenderli! Ma noi non li cederemo facilmente!"

"Allora dovremo liberarli con metodi piú sgradevoli..." disse Misty, cominciando ad avanzare. Panpour si sgranchí le spalle e si mise in guardia, pronto a sostenere un altro assalto...

Quando una voce profonda ed autoritaria, che Ash era sicuro di aver sentito da qualce altra parte, si fece sentire, e interruppe la lotta, proveniendo da dietro le spalle di Ash e dei suoi amici.

"Sembra che qui ci sia un po´ di confusione." disse l´alto ed imponente individuo che fece il suo ingresso nel magazzino abbandonato. Con un salto per la sorpresa, Ash e Pikachu si voltarono... e si trovarono davanti l´inconfondibile figura del Saggio Ghecis, con tanto di ampio mantello, monocolo rosso, e i lunghi capelli di colore biondo-verdino, stranamente simile al colore dei capelli di N. Un lieve sorriso diplomatico era dipinto sul suo viso giá un pó segnato dagli anni, e i sei allenatori gli fecero strada, sorpresi di vederlo in quel posto!

"Quello... quello non é Ghecis?" chiese sorpresa Misty. "Quel tizio che abbiamo visto a Quattroventi? Ma sí, é proprio lui! Lo riconoscerei ovunque!"

"Pika pika, pikachu!" squittí Pikachu. Anche Spighetto, pur non essendo stato presente al suo discorso a Quattroventi, riconobbe Ghecis...

"Sí, lo riconosco... l´ho visto anch´io, quando io e i miei fratelli abbiamo letto sul giornale di quell´arringa che ha fatto a Quattroventi." disse l´intenditore dai capelli verdi. "Ha fatto un certo clamore, devo dire. Diversi allenatori, a Levantopoli, hanno liberato i loro Pokemon non appena hanno ascoltato le sue parole."

"Io... non ho letto i giornali, di recente." affermó Iris. "Sapete com´é, preferisco fare una bella passeggiata in mezzo alla natura per passare il tempo..."

Ringraziando gli stupiti ragazzi con un cenno della testa, Ghecis raggiunse i suoi sottoposti, che si erano tutti messi sull´attenti, con un´espressione tesa sui volti. Sembravano quasi dei bambini colti con le dita nella marmellata... "Saggio Ghecis... siamo veramente spiacenti per questo sconveniente sviluppo... siamo stati trovati, e non abbiamo potuto... questi allenatori sono venuti qui all´improvviso e ci hanno attaccato!"

"Stavamo solo cercando di recuperare il Munna della mia amica Belle, che voi avete rubato!" esclamó Touko, puntando l´indice contro la recluta che aveva parlato. "Saggio Ghecis, non credo che sia questo il modo di fare giusto per il Team Plasma! Non potete rubare i Pokemon agli altri allenatori!"

Ghecis si schiarí la voce, voltandosi con tutta calma verso Ash e i suoi compagni. "Chiedo scusa a nome dei miei subordinati. Mi auguro che vogliate perdonarli. Per certi versi, anche loro hanno molto da imparare." affermó il saggio del Team Plasma. "Immagino che le loro azioni, in questo momento, possano apparire come quelle di un gruppo di rapitori di Pokemon. Credetemi, nulla potrebbe essere piú lontano dalla veritá, per quanto riguarda il vero scopo del Team Plasma."

"Ah, sí? E allora, sentiamo, quale sarebbe questo vero scopo?" chiese Misty, ben ricordando la situazione dei tre Ducklett che aveva trovato e portato con sé. "Che cosa vorrebbe fare davvero il Team Plasma? Cosa significa... la liberazione dei Pokemon, per voi?"

Ghecis sorrise lievemente, chiudendo gli occhi e cominciando a spiegare. "Immagino... che per voi che venite da un altro continente, sia il caso di fare una breve lezione di storia. Un´antica leggenda narra della creazione della regione di Unima." affermó.

"Aspetti! Ma certo, me la ricordo bene! Nonno Aristide me la raccontava sempre, quando ero piccola!" esclamó Iris. "Si dice che Unima sia stata creata dai due Draghi Leggendari, Zekrom e Reshiram, non é vero?"

Ghecis annuí. "Esatto. Il drago nero, Zekrom, apparve ad un giovane eroe che cercava il modo ideale di unificare un mondo pieno di persone che si facevano la guerra a vicenda." raccontó. "Il drago nero condivise la sua conoscenza, e sfoderó i suoi artigli contro chiunque si opponesse a lui. Assieme, Zekrom e l´eroe portarono unitá e una causa comune nei cuori di tutti coloro che vivevano in quella terra martoriata dalla guerra. E fu cosí che venne creato il continente di Unima."

Ghecis si interruppe per un attimo, passaggiando su e giú davanti ai suoi uomini, che restavano in rispettoso silenzio. Una volta che si fu riorganizzato il discorso, il saggio del Team Plasma si voltó di nuovo verso Ash e compagni. "Noi faremo rivivere la leggenda. Riporteremo ad Unima l´eroe leggendario, e il Pokemon che gli aveva concesso la sua forza. Se riusciremo a convincere le genti di Unima e cambiare i loro cuori, allora potremo creare il mondo che io... voglio dire, che il Team Plasma desidera."

"I vostri scopi sono certamente buoni, o almeno questo è quello che voglio sperare." disse Spighetto. "Tuttavia, non vi danno certo il diritto di sottrarre Pokemon ad allenatori che hanno rispetto per essi, e non penso che essi vi saranno grati in alcun modo per aver imposto ai loro Pokemon il vostro modo di vedere. Non riuscirete a convincere le persone in questo modo, riuscirete solo a rendervele nemiche."

Ghecis annuì lentamente, con un piccolo sorriso sempre ad increspare il suo volto rugoso. "Quello che dici è ragionevole, ragazzo." disse. "Bene... immagino che i miei fedeli abbiano peccato di eccesso di zelo. In tal caso, riconosco che la ragione è dalla vostra in questa particolare occasione. Miei fedeli. Restituite quei Pokemon."

Per quanto fosse chiaro che i malfattori erano molto irritati all'idea di restituire i Pokemon a quelli che ritenevano perone ignoranti che non avrebbero fatto altro che farli soffrire, erano tutti troppo fedeli a Ghecis per mettere in discussione i suoi ordini. Con riluttanza, una recluta femminile raggiunse le gabbie e le aprì, facendo uscire i Pokemon che tirarono tutti un sospiro di sollievo... tranne Munna che fluttuò allegramente verso Belle, gettandosi tra le sue braccia con entusiasmo!

"Munna!" esclamò la biondina, abbracciando con gioia il suo Pokemon Psico. "Oh, Munna, sono stata così preoccupata! Stai bene, vero? Non ti hanno fatto nulla, vero? Scusa, scusa, scusa! Sono stata una pessima allenatrice, vero? Mi dispiace, ho lasciato che ti prendessero... sono stata una stupida, vero?"

"Muuuunnaaaa..." mormorò il Pokemon rosato con voce melodica e allo stesso tempo assonnata, come se stesse emettendo uno strano sbadiglio. Sembrava che volesse dire alla sua allenatrice che non era colpa sua e che non era il caso che lei se la prendesse con sè stessa. Anche Touko raggiunse la sua amica, mettendole una mano sulla spalla per rassicurarla, e le fece un cenno di intesa. Il resto dei Pokemon si piazzò vicino al gruppo di Ash, e i ragazzi provvidero subito a rassicurarli e a far capire loro che non avevano più nulla da temere. Da parte loro, quelli del Team Plasma si radunarono attorno a Ghecis, che fece loro cenno di non temere e di tenersi in gruppo.

"Bene, credo che il mio compito qui sia finito, per il momento." disse il saggio del Team Plasma, con impeccabile educazione. "Mi auguro che il resto del vostro viaggio sia fruttuoso ed istruttivo, giovani allenatori... e che le nostre strade si possano incrociare ancora in un'occasione più favorevole. Per il momento, riverisco."

"Hey, aspettate un momento!" esclamò Iris, decisa a saperne di più e ad avere un po' di risposte da loro. "Non potete andarvene così! Vorremmo farvi delle domande, a tutti quanti!"

Ma la sua richiesta cadde nel vuoto. Una delle reclute del Team Plasma tirò fuori una bomba fumogena da un risvolto del suo abito da templare e la lanciò sul pavimento, creando una fitta nube di fumo biancastro che coprì rapidamente il campo visivo di Ash e dei suoi compagni, costringendoli ad indietreggiare! Pikachu squittì allarmato e mosse le braccia davanti a sè perchè il fumo irritante non gli andasse negli occhi. Pochi secondi dopo, per fortuna, il gumo si dissolse del tutto... e del Team Plasma non era rimasta alcuna traccia. I misteriosi individui erano scomparsi con la stessa rapidità con cui un gruppo di Pidgey volava via...

"Accidenti, se ne sono andati... peccato, poteva essere una buona opportunità per fare loro qualche domanda." disse Misty, accarezzando il suo Panpour. "Se non altro... siamo riusciti a recuperare Munna e tutti i Pokemon che il Team Plasma aveva rapito. Anche se temo che adesso l'ufficiale Jenny avrà un po' di lavoro in più..."

Misty diede un'occhiata ai Pokemon che ancora si trovavano nella sala, per la maggior parte Pokemon comuni come Patrat o Lillipup, ma c'era anche qualche Pokemon più raro come un Sewaddle, un Blitzle o un Woobat. Tutti loro sembravano felici di essere stati ritrovati, e guardavano Ash e i suoi compagni come a chiedere loro di riportarli dai loro allenatori.

"Beh, immagino che a questo punto, la cosa migliore da fare sia ricondurli ad Austropoli, dove mademoiselle Jenny saprà come cercare i loro allenatori." disse Spighetto. "Anche se, lo ammetto, anch'io sarei curioso di sapere qualcosa di più del Team Plasma... e di cosa vogliono davvero."

"Io... sono contenta di aver ritrovato Munna, e il resto può attendere." affermò Belle, ancora un po' sotto shock per la brutta avventura. Ash non se la sentiva certo di darle torto... se gli fosse stato sottratto Pikachu, Ash non osava pensare a come si sarebbe sentito in quel momento. Mentre la biondina abbracciava sia il suo Munna che il suo Minccino, Ash e Pikachu guardavano la scena con espressione insolitamente assorta. Per quanto nobili potessero sembrare le intenzioni del Team Plasma... a loro parere, non valevano il prezzo che quella ragazzina aveva rischiato di pagare.

"Pika pi..." squittì il topolino elettrico, guardando Ash dritto negli occgi e ricevendo in cambio un cenno di intesa.

"Tranquillo, Pikachu, arriveremo in fondo anche a questa storia." affermò. "Come abbiamo sempre fatto, dopotutto, no?"

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Come avevano previsto i ragazzi, una volta tornati al centro di Austropoli con i Pokemon recuperati, era cominciato un lavoro intenso per loro e per l'ufficiale Jenny con cui avevano parlato prima. Le autorità si erano affrettate a richiamare tutti gli allenatori i cui Pokemon erano stati rapiti dal Team Plasma di recente, e nel giro di appena un quarto d'ora, alla stazione di polizia si era radunata una grossa folla di persone che volevano riabbracciare i loro Pokemon. Con calma, e con attenzione, l'ufficiale Jenny aveva provveduto a fare sì che tutti i Pokemon ritrovassero i rispettivi allenatori, e per fortuna, per la stragrande maggioranza di loro erano riusciti a farlo, dando inizio ad una lunga ed edificante serie di ritrovi.

Sfortunatamente, come Jenny aveva immaginato, gli allenatori dei tre Ducklett che Misty aveva portato lì non erano tra la folla. Man mano, il commissariato di polizia si era svuotato, e tutti gli allenatori erano tornati a casa con i loro Pokemon... ma nessuno si era presentato per reclamare i tre anatroccoli azzurri, che erano rimasti lì accanto alla scrivania con espressione sconsolata, nella vana attesa del loro allenatore. Niente da fare. Ormai era scesa la sera su Austropoli, e gli unici Pokemon rimasti senza allenatore erano proprio i tre Ducklett.

Jenny tirò un piccolo sospiro nel vedere la sala centrale del commissariato ormai vuota, con soltanto Ash e i suoi compagni, Belle compresa, rimasti in attesa che arrivasse qualcuno. Avendo compreso che ormai non c'era più nessuno da aspettare, la poliziotta dai capelli azzurri richiuse il registro che stava esaminando. "Mi dispiace, ragazzi..." disse, chinandosi per prendere in braccio i tre Ducklett, che starnazzarono un po' mentre cercavano di mettersi comodi. "Questo è uno di quei casi in cui sarei stata contenta di sbagliarmi, però... in fondo, vi avevo detto che sarebbe stato difficile ritrovare gli allenatori di questi Ducklett. Ormai è passato troppo tempo."

"Nessun problema, ufficiale Jenny, comprendiamo... e sappiamo che lei ha fatto del suo meglio." affermò Belle, avvicinandosi ad uno dei Ducklett per accarezzarlo sulla testa. Poichè il suo Munna era riuscito per un pelo ad evitare di fare la stessa fine, la biondina era particolarmente sensibile alla loro condizione. "Però... adesso, che cosa ne sarà di questi piccolini? Torneranno alla loro vita selvatica... o verranno affidati a qualcuno?"

"Beh, sicuramente non li abbandoneremo al loro destino." disse Jenny. "Saranno certamente affidati a qualche centro che si prenda cura di loro. Magari una pensione Pokemon, che sicuramente saprà come riabituarli alla presenza dell'uomo, e chissà? Magari potranno trovare un nuovo allenatore più avanti nel tempo."

"Capisco..." disse Misty, per quanto sarebbe stata più contenta di sapere che i tre Ducklett avrebbero potuto ritrovare il loro allenatore. "Immagino che non ci sia molto che possiamo fare a questo punto, vero? Beh... in tal caso... spero che voi troviate presto una nuova casa, Ducklett... e che possiate tornare a vivere con qualcuno che vi vuole bene."

Ma uno dei Ducklett non era intenzionato a lasciar perdere così... non dopo il fatto che Misty e i suoi compagni li avevano aiutati! Il Ducklett con il berrettino aprì le ali ed emise una serie di versi acuti, avvicinandosi a Misty... come per dirle che era disposto a seguirla! La ragazzina dai capelli rossi restò per un attimo sorpresa, sbattendo gli occhi mentre vedeva l'anatroccolo azzurro sfregarsi sulla sua gamba, e capendo cosa stava chiedendo. "Ducklett... vorresti venire con me, vero?"

"Ducklett duck!" esclamò il Pokemon Acqua / Volante, sbattendo le ali come per sottolineare la propria decisione. Poi, si voltò verso i suoi due compagni, che erano rimasti anche loro un po' sorpresi dall'improvvisa decisione, ed emise una serie di acuti versi starnazzanti per spiegarsi. Lo stupore iniziale dei suoi due fratelli svanì ben presto, e i due Ducklett fecero un sorriso al loro compagno e annuirono, per dire che accettavano la sua decisione. I tre Ducklett si scambiarono un abbraccio e i doverosi auguri di buona fortuna, restando per diversi minuti fermi dov'erano nel bel mezzo della stazione di polizia, in una poco discreta ma comunque bene accetta ed edificante dimostrazione di affetto.

"Awww, che carini!" esclamò Touko, tenendo le mani giunte, con delle stelline dorate che luccicavano attorno a lei, e gli occhi che brillavano! "Io adoro queste storie a lieto fine!"

"Sono perfettamente d'accordo!" esclamò Belle, tenendosi abbracciata alla sua amica e scintillando come lei! "IL vero amore trionfa sempre alla fine!"

"Ehm... non che non sia contento che sia andata così, ragazze..." affermò Ash, con un grosso gocciolone di sudore che gli scendeva dalla testa. "Ma... non è che potreste spostarvi un attimo? Tutto questo luccicare mi sta abbagliando..."

"Pika pikachu..." confermò Pikachu.

"Chi è che ha lasciato le luci accese, qui?" domandò sarcastica Iris.

Dopo un po', il Ducklett che aveva scelto di stare con Misty si separò dai suoi compagni, e i tre anatroccoli si scambiarono dei segni di intesa, mentre Misty si chinava a raccogliere quello che stava per diventare il suo nuovo Pokemon.

"Va bene... sarò contenta di avere il vostro compagno nella mia squadra, amici miei!" disse Misty, tenendo in braccio il piccolo Ducklett. "Vi sono... molto grata, e vi prometto che mi prenderò cura del vostro compagno e che non me sarà felice!"

"Duck! Duck!" esclamò il Ducklett che teneva in braccio, confermando le parole di Misty. Ash, Pikachu, Spighetto, Touko, Iris e Belle non potevano che essere contenti di come fossero andate le cose... e anche se erano ancora in alto mare per quanto riguardava i piani del Team Plasma, erano felici che quella storia si fosse risolta per il meglio!

"Benvenuto a bordo, Ducklett!" disse Misty, accarezzando ancora una volta Ducklett sulla testa con un sorriso sulle labbra. "Vedrai, sono sicura che con me ti divertirai molto... e soprattutto, ti troverai bene!"

"Duck!" affermò gioiosamente il Pokemon anatroccolo, mettendosi in posa plastica!

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Pokemon Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 30 - Acromio

"Abile mossa, mia giovane amica... ma questa volta ti ho in pugno!" esclamò con convinzione Artemisio, vedendo che il Pokemon che aveva mandato in campo, un Dwebble dall'aspetto bellicoso cheaveva avuto l'accortezza di non rivelare nello scontro con Ash, sembava in procinto di mettere all'angolo il Pignite della ragazzina. Lo scontro tra il giovane artista e Touko era andato più o meno come lei si era immaginato, almeno all'inizio: Artemisio aveva mandato in campo il suo Swadloon, che Touko aveva abilmente contrastato con Tranquill - il tipo Volante si era rivelato disastroso per un Pokemon Coleottero / Erba, e malgrado Swadloon fosse riuscito ad opporre resistenza per diversi minuti, alla fine aveva dovuto soccombere all'attacco Aerasoio.

Dal secondo Pokemon in poi, tuttavia, Artemisio aveva fatto delle scelte per le quali Touko non era preparata - quel Dwebble che ora lei stava affrontando con Pignite era stato in grado di sconfiggere Tranquill rapidamente con degli attacchi di tipo Roccia ben piazzati, costringendo la ragazzina a far uscire il suo secondo Pokemon: il suo Karrablast, che era riuscito a dare del filo da torcere al Pokemon paguro. Artemisio aveva richiamato Dwebble prima che Karrablast vincesse, e aveva poi mandato in campo il suo Joltik... e dopo un combattimento alquanto lungo ed incerto, i due Pokemon Coleottero si erano colpiti a vicenda con degli attacchi tremendamente potenti, mettendosi fuori combattimento l'un l'altro. Alla fine, tutto si era giocato sul confronto tra Pignite e Dwebble. Entrambi erano in grado di coprire le loro debolezze grazie alle loro combinazioni di tipo, e la battaglia si era fatta fin da subito incerta. Ora, entrambi i Pokemon sembravano in procinto di sferrare i loro attacchi decisivi, e Touko stava aspettando il momento giusto per dare l'ordine che molto probabilmente avrebbe segnato la vittoria o la sconfitta...

"Dwebble, attacca con Abbattimento!" esclamò Artemisio. Il Pokemon simile ad un crostaceo sollevò una delle sue chele e la calò sul terreno, afferrando un pezzo di ring e sradicandolo letteralmente! Con un terrificante suono di roccia frantumata, Dwebble sollevò un pezzo di roccia grande come il pugno di un uomo, e lo scagliò violentemente contro Pignite, mirando alla testa! Ma Touko e Pignite non si fecero intimorire, e la ragazzina di Soffiolieve, dimostrando una notevole capacità di improvvisare, reagì rapidamente e diede l'ordine un attimo prima che Pignite potesse essere raggiunto!

"Pignite, avanza con Sberletese! Respingi quella roccia prima che ti colpisca!" esclamò con decisione. Il Pokemon Suinfuoco grugnì e caricò a testa bassa, per poi sferrare un poderoso colpo con il palmo di una mano tesa, colpendo la roccia che Dwebble gli aveva lanciato contro, e frantumandola! I pezzi del sasso si dispersero per il ring, e Pignite proseguì la sua carica, raggiungendo lo stupefatto Dwebble e colpendolo diverse volte di seguito con il suo attacco Sberletese! Mettendoci tutta la forza di cui era capace, il Pokemon Fuoco / Lotta attaccò, e il suo primo affondo fu deviato dalle chele di Dwebble... ma il secondo, che partì a velocità spaventosa un attimo dopo, riuscì a superare la difesa di Dwebble e centrare in pieno il Pokemon Coleottero / Roccia, facendolo barcollare! Vedendo che ormai la situazione stava volgendo completamente a suo favore, Pignite attaccò con un terzo affondo, che andò a segno e scaraventò Dwebble in aria, facendolo atterrare oltre il bordodel ring, stordito e privo di sensi. La battaglia si era conclusa... e Touko e Pignite si sorrisero a vicenda e si scambarono un cinque quando videro Artemisio tirare un sospiro e richiamare l'ultimo suo Pokemon.

"YU-HUUUU! Touko ha vinto!" eslamò con gioia Belle, alzandosi dal posto da cui, assieme ad Ash e ai suoi compagni, stava assistendo alla battaglia. Alle sue parole fecero eco gli applausi del resto degli allenatori, mentre Artemisio raggiungeva la sua sfidante e si congratulava con lei.

"Bene, bene... A quanto pare, almeno per oggi, la mia musa mi ha abbandonato." commentò il giovane artista. "Poco male. Dopotutto, perdere contro un'allenatrice di talento come te, Touko, non mi dà fastidio alcuno. Come stabilito dalle regole della Lega Pokemon di Unima, la Medaglia Scarabeo è tua! Congratulazioni!"

Ash, Pikachu, Misty, Spighetto, Iris, Axew e Belle applaudirono mentre i due contendenti si incontravano al centro del ring e si davano la mano a vicenda. Artemisio si voltò verso il Pignite di Touko e scambiò anche con lui una stretta di mano... e nello stesso tempo, una delle Pokeball di Ash si aprì di scatto, cogliendo di sorpresa il ragazzo... e il Dewott di Ash apparve di colpo davanti al gruppo, applaudendo a Pignite!

"Dew! Dew dewwww!" esclamò eccitato il Pokemon lontra, lanciando le sue conchiglie in aria e acchiappandole al volo! Ash guardò con un certo stupore il simpatico Pokemon Acqua che faceva il buffone e cercava di mettersi in mostra ai suoi occhi. Effettivamente, sembrava che la sconfitta subita dalla Leavanny di Artemisio pochi giorni prima non lo avesse depresso più di tanto...

"Sai, Misty, comincio a capire come ti sentivi ogni volta che Psyduck schizzava fuori dalla sua Pokeball senza che tu lo chiamassi..." disse Ash alla sua fidanzata.

La rossa esperta di Pokemon d'Acqua sorrise argutamente e annuì. "Un po' imbarazzante, eh?" commentò, per poi votarsi verso il suo Ducklett, che stava assistendo a sua volta alla sfida tra Touko ed Artemisio assieme a Panpour. "Vi racconterò di Psyduck... in pratica, lui salta sempre fuori dalla Pokeball anche quando non chiamo lui! Adesso è alla palestra di Celestopoli con le mie sorelle maggiori, ma... quando avremo l'opportunità ve lo presenterò! Cercate solo di avere un po' di pazienza con lui, okay?"

"Duck, duck?" chiese Ducklett, voltandosi verso Panpour, che alzò le spalle come per dire che per lui era la stessa cosa.

"Pour..." commentò la scimmietta azzurra, per poi unirsi nuovamente a Pikachu e al resto del gruppo nel fare le congratulazioni di rito a Touko. Al centro del ring, Artemisio aveva consegnato a Touko una Medaglia Scarabeo, uguale a quella che aveva conferito ad Ash solo qualche giorno prima... e ora, la ragazzina la stava mostrando fieramente ai suoi compagni, per poi appuntarla sul risvolto interno della sua giacchetta nera, dove già erano visibili la Medaglia Trio di Levantopoli e la Medaglia Base di Zefiropoli.

"Ed ecco la mia terza Medaglia! Grazie, Pignite, sei stato grande!" esclamò Touko, per poi accarezzare il Pokemon Suinfuoco sulla testa! "E... devo ringraziare anche Tranquill e Karrablast per come si sono comportati in questo scontro! Mi ha fatto piacere confrontarmi con un avversario del suo livello, signor Artemisio... e spero che avremo ancora occasione di affrontarci, una volta che sarò diventata un po' più forte!"

"Per me sarà un onore, mia giovane amica." affermò Artemisio. "Per adesso... auguro sia a te che ai tuoi amici una buona continuazione. Il vostro viaggio attraverso Unima è ancora lungo, e vi occorrono ancora cinque Medaglie per guadagnarvi il diritto di affrontare il campionato. La prossima Palestra che vi consiglio di visitare è quella di Sciroccopoli, a nord di qui. Tuttavia, per raggiungerla, dovrete attraversare il Deserto della Quiete, dove credo che potrete trovare un bel po' di curiosità interessanti. I Pokemon che vivono da quelle parti sono alquanto inusuali... e sono sicuro che potrete trovare diverse cose che solleticheranno il vostro interesse."

"Il Deserto della Quiete è da dove venivano i Venipede, giusto?" chiese Iris. "Beh, potrebbe essere interessante dare un'occhiata da quelle parti. Magari scopriamo qualcosa di più su cosa li ha resi aggressivi."

"Seguiremo sicuramente il suo consiglio, signor Artemisio." affermò Misty, mentre lei e il resto del gruppo raggiungevano Touko e Pignite sul ring. "Non posso dire che i deserti siano esattamente il mio ambiente preferito... e sfortunatamente, non condivido la sua passione per i Pokemon Coleottero..." dicendo questo, la rossa ex-Capopalestra rabrividì leggermente, con una buffa espressione di orrore sul viso. "Ma... ci sono un bel po' di misteri che vanno svelati, e credo che sarà interessante scoprire cosa si nasconde dietro questi strani eventi. Abbiamo già qualche sospetto su chi potrebbe essere il responsabile di tutto questo... qualcuno con cui abbiamo già una certa familiarità, in effetti..."

Ash e Pikachu si guardarono con fare di intesa. Anche loro, come Misty, avevano idea di chi poteva essere stato, e non potevano dire che l'idea gli sorridesse molto. Comunque, non era certo loro abitudine preoccuparsi di cose che sarebbero potute accadere nel futuro, e decisero che, come al solito, avrebbero deciso sul momento cosa fare se si fossero trovati davanti una situazione come quella. Per il momento, la cosa più interessante era sicuramente l'idea di visitare il Deserto della Quiete: il loro spirito avventuroso non vedeva l'ora di scoprire cosa li attendeva in quel luogo dal nome misterioso...

"Ad ogni modo, per oggi faremo gli ultimi preparativi, e poi domani partiremo per il Deserto della Quiete." affermò Spighetto. "Se vogliamo essere preparati ad affrontare un luogo inospitale come quello, sarà necessario fare un po' di scorte. E faremo in modo che le nostre squadre di Pokemon siano ben riposate e pronte alle avversità che ci troveremo ad affrontare."

"Bene." concluse Artemisio. "In tal caso, non credo di dover aggiungere altro. Fate tesoro di tutte le esperienze che farete nel corso di questo viaggio, e condividetele con i vostri Pokemon. Scoprirete che in questo modo, riuscirete davvero a comprendere la bellezza di viaggiare assieme ai vostri amici e scoprire il mondo attorno a voi."

"Grazie, signor Artemisio... cercheremo di vedere quanto più possibile, prima di raggiungere Sciroccopoli!" disse Spighetto. "Quindi, la prossima meta è il Deserto della Quiete. So per certo che è lì che si trovano le rovine di un'antica civiltà che popolava Unima migliaia di anni fa. E' un luogo misterioso e sicuramente affascinante, anche se tmo che l'accesso al pubblico sia interdetto, o quanto meno limitato."

"Poco male. Questo non significa che non possiamo andare a vedere!" affermò Ash. "Dopotutto, quando si tratta di misteri... modestamente, io e i miei compagni siamo delle autorità!"

Touko si schiarì la voce. "Prima però è meglio se ci equipaggiamo bene. Sicuramente ci servirà un bel po' d'acqua per noi e per i nostri Pokemon... e poi, qualche Pokeball e un po' di strumenti per il viaggio. Non si è mai troppo prudenti."

"Io sono esperta nello stare all'aria aperta... ma ammetto di non conoscere il deserto." ammise Iris. "Sono sempre vissuta vicino alla foresta, quindi è lì che mi so orientare."

"Pikachu, pika pi chu pika!" disse Pikachu, strizzando un occhio. Il suggerimento riscosse l'approvazione di Ash, che raccolse il suo starter e se lo mise sulla spalla, volendo dire che per quanto lo riguardava, loro erano pronti a partire.

"Giusto, basterà comprare una mappa e una bussola, e il più sarà fatto!" affermò il ragazzo di Biancavilla. "Ma... immagino che a questo punto sarà domani che partiremo per il Deserto della Quiete. Adesso sono già le quattro del pomeriggio... non credo che andremmo molto lontano se partissimo dopo aver fatto le nostre spese."

"Non è un problema. Al Pokemon Center potrete riposarvi e far riposare i vostri Pokemon." affermò Artemisio, per poi ricordarsi di un particolare che si era scordato di comunicare loro in precedenza, e prendere un foglio spiegazzato da una tasca dei suoi pantaloni. "Ah, a proposito, prima che me ne dimentichi del tutto... credo che abbiate sentito di quelle mini-competizioni organizzate da Don George e dalla sua famiglia, in preparazione per la Lega Pokemon di Unima, non è così? Beh, tra due settimane ci sarà il primo di questi tornei, vicino a Sciroccopoli."

Touko ci ripensò per un attimo. "Hmm... ah, ma certo! Sì, mi ricordo che Don George ci aveva parlato di quelle competizioni... Possono iscriversi anche gli allenatori che non stanno collezionando le medaglie della Lega di Unima, giusto?" chiese conferma. Quando Artemisio annuì in segno affermativo, un'espressione determinata apparvesul viso della tredicenne aspirante campionessa. "Allora ci sarò anch'io! Sono pronta a scommettere che quel Diapo si iscriverà anche lui, e non ho dimenticato che gli devo la pariglia per avermi battuto nel nostro ultimo incontro! Questa volta, voglio proprio fargli vedere con chi ha a che fare!"

"Penso che mi iscriverò anch'io, se faremo in tempo ad arrivare!" affermò Misty. "Se c'è un'occasione per affrontare avversari validi per i miei Pokemon d'Acqua, quella lo è di sicuro!"

"Allora ci sarò anch'io!" disse Iris.

"Ax axew!" esclamò Axew, tenendo alte le corte braccia artigliate.

"Anch'io, anch'io!" esclamò Belle vivacemente. "Anch'io voglio mettermi alla prova! Se diventerò più forte, allora forse non dovrò più avere bisogno di Touko e Komor per togliermi dai guai!"

Sembrava proprio che tutti i membri del suo gruppetto fossero interessati a partecipare... e Ash non poteva certo essere da meno! "Bene, allora ci saremo anche io e Pikachu!" affermò, guardando dritto negli occhi prima il suo starter, e poi Dewott, che rispose con un sorrisone arguto. "Non mi farei mai sfuggire neanche un'occasione per misurarmi con qualche altro allenatore, giusto?"

"Dewott!" rispose il Pokemon lontra, facendo volteggiare le conchiglie nelle sue mani. Se c'era un'occasione in più per mettersi in mostra, Dewott era più che pronto ad approfittarne!

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Il resto del soggiorno ad Austropoli era stato tranquillo e privo di inconvenienti. Dopo che Ash e i suoi compagni avevano fatto scorta di acqua, viveri e strumenti per quella che si preannunciava un'estenuante camminata nel deserto, avevano trascorso la serata facendo una passeggiata lungo il ento fiume che tagliava quasi in due la grande metropoli, godendosi lo spettacolo delle mille luci della città che, da una sponda all'altra, creavano un suggestivo mosaico di luce. La temperatura era mite, al punto che i ragazzi e i loro Pokemon avevano potuto godersi anche un Conostropoli seduti sulle panchine che costeggiavano il fiume. La serata era passata in allegria... e dopo una notte di riposo al Pokemon Center, Ash, Pikachu e i loro compagni erano ritemprati e pronti a proseguire il loro viaggio, dirigendosi verso il Deserto della Quiete. Belle, non avendo ancora acquisito la Medaglia Scarabeo, aveva deciso di restare ad Austropoli e prepararsi adeguatamente allo scontro con Artemisio, che contava di affrontare entro qualche giorno. E Iris, che aveva le sue ragioni per essere lì ad Austropoli, si era offerta di restare con Belle e darle una mano ad allenarsi.

In quel momento, la mattina dopo quella bella serata, il gruppo stava dando gli ultimi saluti a Belle e ad Iris sull'ingresso nord di Austropoli, all'ingresso di una grande strada sterrata che proseguiva verso le terre aride, sotto un sole caldo e dardeggiante. La biondina prese un bel respiro e si aggiustò il suo grande cappello verde sulla testa, parlando con un certo imbarazzo.

"Beh... devo di nuovo ringraziarvi, amici miei." affermò Belle, scambiandosi un cinque con Touko. "Se non fosse stato per voi, non credo che sarei riuscita a ritrovare il mio piccolo Munna, e... credo che sarei ancora lì a disperarmi! Devo... devo diventare più forte e imparare a non essere sempre dipendente dagli altri, vero?"

"Noi abbiamo fatto quello che avremmo fatto per qualunque altro nostro amico, Belle!" rispose Touko. "E... lo faremo ancora, quando tu o Komor avrete bisogno di aiuto. Però... se pensi di avere bisogno di renderti più indipendente, tutto quello che posso dirti è che ti faccio tanti auguri. Mi raccomando, guardati dal Team Plasma. Quelli parlano bene, ma non mi piace affatto il loro modo di fare."

"Non preoccupatevi per quel branco di buffoni in armatura!" esclamò con confidenza Iris. "Se dovessero farsi rivedere, ci penserà la sottoscritta a fare loro un bel contropelo! Gli passerà la voglia di rubare i Pokemon alla brava gente! Voi, mi raccomando, scoprite cosa è successo a quei Venipede e state attenti! IL deserto non dev'essere un posto simpatico..."

"Tranquilla, Iris... abbiamo visto di peggio!" affermò Misty, accarezzando il suo Panpour che le restava aggrappato alla schiena. Il giorno prima, Misty aveva lasciato uno dei suoi Pokemon - il suo Cloyster per l'esattezza - nel sistema computerizzato del Pokemon Center. Lo avrebbe ripreso al momento giusto, ma per adesso voleva dedicare un po' più di tempo ad Alomomola, Basculin, Panpour e Ducklett. "Non sarà certo un deserto a farci paura!"

"Giusto!" rispose Ash. "E tu, Belle, ricordati soltanto una cosa: abbi fiducia in te stessa, sei più forte di quanto tu non creda!"

"Buona fortuna, Belle!" concluse Touko. "Conto di rivederti al torneo di Don George, tra due settimane!"

"Ci vedremo sicuramente lì!" affermò Iris, facendo il segno dell'okay... mentre il suo Axew si alzava in piedi sulla sua folta chioma, e sautava con le zampette artigliate!

"Grazie, Touko, amica mia!" ringraziò Belle. "Farò del mio meglio per incontrarti alla gara che si terrà tra un paio di settimane. Spero... che sarò migliorata abbastanza da piazzarmi bene! Buona fortuna anche a te... e ai tuoi amici, ovviamente!"

"Grazie mille, Belle! Buona fortuna! A presto anche a te, Iris!" esclamò Ash. Il gruppo salutò Belle, che rimase a muovere la mano verso di loro finchè non li vide allontanarsi all'orizzonte, percorrendo la stradina polverosa che si inoltrava nelle terre aride. A loro volta, Ash, Pikachu e i loro compagni si voltarono indietro di tanto in tanto per salutare la biondina e la piccola allenatrice di Draghi. In breve tempo, Austropoli non divenne nient'altro che un'immagine sullo sfondo... e i ragazzi ripresero la loro strada, addentrandosi nelle terre selvagge tra due file di edifici diroccati il cui colore grigio e marroncino dava l'impressione di un luogo abbandonato e desolato... anche se, effettivamente, Ash e i suoi compagni videro delle impalcature che si inerpicavano sulle pareti degli edifici, il che voleva sicuramente dire che si stavano facendo dei lavori.

"Sembra che qui abbiano deciso di mettere su qualcosa..." affermò Ash, guardandosi attorno. Con una mano, si coprì la bocca per non rischiare di respirare la polvere che si era addensata attorno a lui.

Spighetto annuì, apprezzando la possibilità di fare ancora una volta sfoggio della sua conoscenza. "In effetti, lungo questa strada sorgeranno presto dei centri residenziali, e anche dei centri commerciali che daranno un po' più di notorietà a questa regione." spiegò. "Tanto più che ho sentito dire che il centro commerciale che sorgerà da queste parti, la Galleria Amici, sarà qualcosa di assolutamente rivoluzionario, che accoglierà anche commercianti alle prime armi e li aiuterà ad espandersi."

"Certo che ad Unima si vedono un sacco di belle cose... che da dove veniamo noi ancora non ci sono!" disse Misty, cercando di immaginare come sarebbe stato quel centro commerciale di cui il giovane intenditore parlava, una volta terminato. "Hey, Ash, che ne diresti se lo visitassimo assieme una volta che sarà stato ultimato? Sai, poi magari potremmo prenderci qualcosa da bere, e passare un po' di tempo assieme..."

"Pika pikachu!" disse Pikachu, dando una leggera gomitata al suo allnatore in segno di intesa... e per dirgli quanto fosse fortunato! Panpour si sfregò le guance con espressione gioiosa, e Touko sghignazzò tra sè nel vedere che Ash stava arrossendo... che tipo, capace di affrontare le battaglie di Pokemon più impervie, ma così goffo quando si trattava del sesso opposto. Anche così, Touko era convinta che Misty fosse fortunata ad aver trovato un ragazzo così altruista e coraggioso... sicuramente loro due sarebbero andati lontano! Beh, lei non sarebbe stata da meno! Quel viaggio nel Deserto della Quiete sarebbe stato l'occasione perfetta per allenarsi, e la prossima volta che avesse incontrato Diapo, gli avrebbe fatto vedere chi era la più forte! Quello sarebbe stato un buon primo passo...

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Ben presto, il calore e il sole che picchiava sulle loro teste si fecero sentire... e i ragazzi decisero saggiamente che era il caso di fermarsi e riposare un po', attendendo che la temperatura scendesse. La fortuna era che ancora non si erano allontanati molto dalla civiltà - seguendo la stradina tortuosa e impolverata che a partire dal casello di Austropoli proseguiva verso nord, erano comunque riusciti ad incrociare un paio di piccoli insediamenti dall'aspetto un po' diroccato e all'antica... e avevano deciso di fermarsi in un piccolo bar una volta giunti alla seconda cittadina in cui erano arrivati, poco più che un gruppetto di edifici in legno rozzamente messi su ai lati della strada, come una delle classiche cittadine del Far West. Sembrava un posto tranquillo, per quanto spartano, e senza dubbio fermarsi lì sotto l'ombra era meglio che continuare la marcia sotto il sole cocente.

"Uff... accidenti, che caldo..." disse Misty, ansimando un po' mentre si asciugava il sudore dalla fronte con un fazzoletto, e nello stesso tempo faceva ombra al suo Panpour. "Scusa, Spighetto, tu sai per caso che posto è questo?"

Il giovane intenditore di Pokemon, che manteneva il suo tono formale e la sua impeccabile eleganza anche se era accaldato quanto i suoi compagni, diede un'occhiata alla mappa che aveva con sè. "Vediamo un po'... si tratta di un piccolo centro residenziale a nord di Austropoli, che è stato edificato soltanto qualche anno fa. Qui abitano, almeno temporaneamente, molti degli operai che stanno lavorando alla costruzione di quegli edifici che abbiamo visto poco fa, mentre eravamo in viaggio. Sicuramente troveremo un luogo dove riposare e far riposare anche i nostri Pokemon."

"E ne avremmo anche bisogno." affermò Touko, togliendosi per un attimo il berretto dalla testa e usandolo per farsi aria. "Ormai fa troppo caldo per proseguire. Meglio se ci fermiamo per un po' e riprendiamo il viaggio verso sera."

"Pika pika?" esclamò subito dopo Pikachu, indicando un edificio più grande degli altri, fatto di travi di legno inchiodate assieme e dipinte di bianco, sopra al cui ingresso si vedeva una grande insegna con scritta una parola che Ash, Pikachu e Misty non avevano mai visto prima d'allora... e dal quale proveniva una vivace e allegra musica di pianoforte e chitarra, dal ritmo veloce ed incalzante. Il topolino elettrico non sapeva bene di cosa si trattasse, ma gli dava l'impressione di essere un posticino simpatico, e cercò di convincere Ash e i suoi compagni a fermarsi lì. "Pika pi! Pika pikachu, pikachu?"

"Che strano posto... Saloon? Non ho mai sentito parlare di un posto che si chiama così... però sembra che lì suonino della bella musica!" disse Ash. "Vuoi che ci fermiamo lì, Pikachu?"

"Pika!" squittì Pikachu con un sorriso radioso.

Anche il Panpour di Misty sembrava essere d'accordo. "Pan, pan! Pouuur!" esclamò, indicando il peculiare edificio da cui proveniva la musica.

"Ah, vedo che avete subito adocchiato i nostri saloon! A dire la verità, ormai sono una rarità anche qui ad Unima, però visitarne uno dà sempre la possibilità di immergersi nell'atmosfera di più di cento anni fa!" spiegò Touko. "Noi... chiamiamo così i bar che si trovano in queste sperdute cittadine nel deserto. Se volete darci un'occhiata, prego... per noi va bene! Anzi, credo che sarebbe meglio fermarci tutti lì!"

Misty ci pensò un po' su, ma si convinse rapidamente. "Hmm... e va bene! In fondo, mi sembra divertente, e la musica che viene da lì non è per niente male! Spighetto, tu sei d'accordo?"

Il giovane intenditore dai capelli verdi fece cenno a Misty e a Touko di precederlo. "Come vostra guida ad Unima, mi sembra giusto lasciare che siate voi a decidere dove fermarvi. E per quanto possa sembrare un po' spartano, questo posto appare funzionale, e sarà sicuramente indicato. Quindi... prego, fermiamoci pure qui!"

"Evviva! Grazie, Spighetto, non vedo l'ora di vederlo..." disse Ash, correndo allegramente verso la porta del saloon e facendo per aprirla. Si fermò di colpo quando si trovò davanti ad un tipo di porta che non aveva mai visto prima di allora: era composta da un paio di sportellini di legno inchiodati ai lati dell'ingresso, in modo da potersi muovere in avanti e all'indietro, sventolando come due bandierine. "Ehm... non credo di avere molta familiarità con questo affare... come devo fare, spingere le porte?"

Con un gesto deciso della mano, Ash spinse in avanti le porticine del saloon... forse pensando che sarebbero rimaste aperte, col risultato che non si curò di tenerle aperte e si richiusero su di lui, tirandogli una botta pazzesca sul naso! Ash venne catapultato a terra con un cerotto che gli era apparso dal nulla sul naso e gli occhi trasformati in spirali... e la reazione dei suoi compagni fu quanto mai varia! Pikachu si mise le mani sulle orecchie e strizzò un occhio, Misty scosse la testa e sospirò, tenendosi una mano sulla fronte mentre andava a vedere se il suo ragazzo stava bene, Touko incrociò le braccia e guardò da un'altra parte fischiettando, come se volesse dire che non conosceva per niente quel tipo... e Spighetto sorrise imbarazzato, grattandosi uno zigomo e facendosi sfuggire un grosso gocciolone di sudore lungo la nuca.

"Ash, tutto okay?" chiese Misty, chinandosi sul suo ragazzo. Panpour schizzò un po' di acqua fredda sul viso di Ash, facendolo scuotere dal suo stordimento, e il ragazzo si rimise in piedi e si sfregò la faccia con una mano... mentre la sua fidanzata sospirava, ormai abituata alle stupidaggini che Ash faceva quando era troppo eccitato. "Magari se aspettavi, Touko e Spighetto ti potevano dire come funzionano quelle strane porte, e ti saresti evitato questa botta!"

"Owww... scusa, Misty, mi sono lasciato prendere la mano..." mormorò Ash, massaggiandosi il naso mentre si rialzava. Panpour si voltò verso Pikachu, indicando il ragazzo con un cenno della testa.

"Panpooour, pan?" chiese Panpour, volendo sapere se quel modo di fare era tipico di Ash... e Pikachu rispose subito incrociando le braccia sul petto, e annuendo con un sorisetto di superiorità sulle labbra!

"Pikachu!"

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Dopo quel piccolo incidente, il quartetto di allenatori, assieme ai loro Pokemon, era entrato nel saloon facendo finta che non fosse successo niente... e subito, non appena varcata la soglia, la musica di pianoforte e chitarra che avevano sentito già dall'esterno si fece più forte, e alle loro orecchie arrivano come un fiume in piena le voci, le risate e le esclamazioni dei clienti, che non erano certo pochi, ed erano anche molto diversificati tra loro: la maggior parte erano seduti ai tavoli o al lungo bancone del bar, a bere qualcosa, a giocare a carte, o semplicemente a parlare, mentre alcune cameriere eseguivano un vero e proprio slalom tra i tavoli per portare le ordinazioni. Alcuni degli avventori seduti al banco del bar avevano un modo tutto particolare di ricevere le loro ordinazioni: il barista lanciava loro la birra, facendola scivolare sulla superficie, e loro, mentre il boccale passava, lo prendevano al volo per il manico!

Dopo essersi orientati un po' tra la calca e la confusione, i quattro ragazzi scelsero un tavolo un po' appartato e si sedettero, mettendo a terra gli zaini e rilassandosi dopo la stancante camminata nelle terre aride. Nel giro di appena due minuti, una cameriera vestita come una cow-girl, con tanto di cappellaccio a larghe falde e fazzoletto rosso legato attorno al collo, portò loro le ordinazioni - quattro bicchieri d'acqua - mentre i loro Pokemon mangiavano seduti tutt'attorno.

"Alla salute, ragazzi!" esclamò allegramente Touko, alzando il suo bicchiere d'acqua come per fare un brindisi, subito imitata da Ash e da tutti gli altri ragazzi seduti al tavolo. "Abbiamo ancora un bel po' di strada davanti, quindi... speriamo che questo buon inizio sia anche un buon auspicio per il futuro!"

"Grazie, Touko! Sicuramente ci stiamo divertendo molto, e questo è già di per sè un ottimo risultato!" esclamò Ash, non accorgendosi, nell'allegria del momento, della figura alta e dall'aspetto raffinato, intellettuale e al tempo stesso misterioso che si avvicinava lentamente al loro tavolo. Un uomo abbastanza giovane, che aveva adocchiato i quattro ragazzi fin da quando erano entrati nel saloon - e, in effetti, a loro insaputa, anche da molto prima!

Quando ormai si trovava ad appena un metro dal tavolo, l'uomo si schiarì la voce, attirando verso di sè l'attenzione di ragazzi e Pokemon. "Buongiorno, signori. Spero di non essere di disturbo. Ho il vostro permesso di unirmi alla compagnia?" chiese, con voce chiara, che denotava calma, razionalità e sicurezza.

"Hm? Beh, per me non è un problema, ma lei chi..." cominciò a chiedere Ash, voltandosi per primo verso il nuovo arrivato. Aveva un aspetto decisamente inusuale: era un uomo giovane, che probabilmente non aveva nemmeno raggiunto la trentina d'anni, alto e dall'aspetto gradevole, con i capelli biondi tagliati corti tranne che per uno strano ciuffo azzurro che, partendo dalla sua fronte, ruotava attorno alla sua testa come una sorta di aureola. Indossava un completo nero con i bordi della camicia azzurri, un paio di scarpe nere, e un lungo e ben tenuto camice da laboratorio bianco, che gli arrivava fino quasi alle caviglie ed era tenuto chiuso soltanto da un bottone sul petto, oltre che un paio di piccoli occhiali da vista che lo facevano apparire ancora più acuto ed intelligente. Si portava con un certo contenuto entusiasmo, una curiosità temperata da una mente brillante che sembrava analizzare attentamente tutto quello che gli stava attorno. Anche in quel momento, Ash aveva l'impressione che quel giovane stesse studiando lui e Pikachu...

"Chiedo scusa per la mia intrusione." disse l'uomo, con un sorriso garbato. "Permettetemi di presentarmi. Il mio nome è Acromio, e sono uno scienziato. Al momento, sto studiando i Pokemon e le loro relazioni con gli esseri umani. Ho avuto la fortuna di vedervi in azione, durante l'attacco dei Venipede alla città di Austropoli. Per puro caso, mi trovavo anch'io nei paraggi, e ho potuto constatare che la tecnica da voi utilizzata è eccellente. Si vede che siete degli allenatori abili."

"Oh... grazie, signor Acromio! Abbiamo semplicemente fatto il possibile per aiutare sia quei Pokemon che gli abitanti di Austropoli... e io ho avuto la fortuna che uno dei Venipede ha voluto unirsi alla mia squadra!" rispose Touko, alzandosi e facendo un inchino al giovane scienziato, che rispose con un cenno educato della testa. "A proposito, il mio nome è Touko, e sono un'allenatrice esordiente. Al momento sto viaggiando con i miei amici per sfidare le Palestre di Unima e partecipare al campionato!"

"Piacere, signor Acromio! Il mio nome è Ash... e questi sono il mio migliore amico Pikachu... e la mia fidanzata Misty!" disse il ragazzo di Biancavilla.

"Pika pikachu!" squittì Pikachu, agitando una zampetta per salutare Acromio.

Misty fece a sua volta un inchino. "Ebbene sì, io sono la fidanzata di Ash. Anche se qualche volta mi rendo conto che l'amore è effettivamente cieco!" ironizzò, gettando un'occhiatina di sfida ad Ash, che ridacchiò nervosamente in risposta, ben consapevle della magra figura che aveva fatto poco prima.

Spighetto si alzò dal suo posto e si inchinò. "Il mio nome è Spighetto, e vengo da Levantopoli. Gestivo la Palestra locale assieme ai miei fratelli Chicco e Maisello, ma al momento sono in viaggio studio per accrescere le mie conoscenze sui Pokemon e sulla loro intesa con gli allenatori. Sono assai onorato di fare la sua conoscenza, signor Acromio." disse.

Acromio annuì, continuando a studiare con attenzione il quartetto di allenatori da dietro le lenti dei suoi occhiali. Anche i Pokemon di Ash e dei suoi compagni avevano smesso di mangiare e stavano osservando con curiosità il giovane scienziato, che da parte sua sembrava aver finito di studiarli, e riprese il discorso. "Piacere di conoscervi, ragazzi. Sembrate davvero una squadra ben assortita, e anche i vostri Pokemon sembrano contenti di stare con voi. Se non sono troppo indiscreto, potrei chiedervi un favore?"

"Certamente, signor Acromio." rispose Misty, un po' dubbiosa. "Di che... tipo di favore si tratta?"

L'uomo si mise a posto gli occhiali. "Vorrei chiedervi, se possibile, di affrontarmi in un incontro di Pokemon. Nulla di impegnativo nè di ufficiale, vorrei semplicemente vedee come vi relazionate con i vostri Pokemon. E' un modo per raccogliere dati per la mia ricerca." spiegò, in maniera un po' ambigua. Tuttavia, dopo un primo istante di sorpresa, i ragazzi decisero che non c'era nulla di male nella sua richiesta... e i due più pronti a combattere, ovvero Ash e Touko, si alzarono in piedi un istante dopo.

"Per me non c'è problema! Anzi, capita proprio al momento giusto, visto che alcuni dei miei Pokemon avrebbero giusto bisogno di un po' di movimento!" affermò Ash. "Touko, a te va bene? Misty, Spighetto?"

"Panpour!" esclamò il piccolo Pokemon d'Acqua di Misty, alzando una mano. Sembrava che la fontanella che aveva sulla testa si fosse innalzata in aria per un breve tratto...

"Okay, per me va bene... e anche per i miei Pokemon, credo!" affermò la ragazzina dai capelli castani. "Signor Acromio, prego... ci dica lei dove!"

"Vi ringrazio per la collaborazione, miei giovani amici." disse lo scienziato biondo, chinando un po' la testa, senza mai perdere quel sorriso calmo e acuto al tempo stesso. "Il vostro aiuto potrebbe segnare un importante passo in avanti negli studi che sto compiendo."

"Beh... io, se devo essere sincero, non sono uno che pensa così in grande... mi accontento di allenare un po' i miei Pokemon! Hehehee..." scherzò Ash, mentre il gruppetto cominciava a seguire Acromio fuori dal saloon, e un gruppetto di curiosi cominciava a radunarsi attorno a loro, attirati dalla prospettiva di una battaglia di Pokemon!

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Pochi minuti dopo, nel bel mezzo della polverosa stradina che attraversava il piccolo centro abitato, Ash e Touko, assieme a due dei rispettivi Pokemon - Deerling per Ash, e Venipede per Touko - si apprestavano ad affrontare il misterioso Acromio, che stava in piedi pochi metri davanti a loro, mettendosi a posto il camice ed osservando due Pokeball che aveva tirato fuori da due risvolti interni. Diversi spettatori sedevano lì vicino, sotto i porticati degli edifici in legno, o stavano in piedi sotto l'ombra per fare il tifo per l'una o l'altra parte... sembrava che una battaglia di Pokemon non fosse esattamente uno spettacolo comune, da quelle parti. E adesso che c'era la possibilità di assistervi, nessuno se la voleva far sfuggire!

"Molto bene, ragazzi. Possiamo cominciare. E visto che la sfida l'ho lanciata io, mi sembra giusto che abbiate scelto prima voi i vostri Pokemon." disse Acromio, guardando il cerbiatto che grattava vivacemente il terreno polveroso con uno zoccolo, quasi fosse un Tauros pronto a caricare... e il porcellino di terra gigante che restava sulle sue, muovendo timidamente le antenne in aria davanti a sè. "Hmm... un Deerling e un Venipede. Scelte interessanti, non sono molti gli allenatori che usano questi Pokemon. Immagino che sia stata una scelta ponderata da parte vostra, ma... in ogni caso non ho il diritto di metterla in discussione. Ora tocca a me, e io scelgo... Magnemite e Klink, venite fuori."

Acromio lanciò due Pokeball, dalla prima delle quali uscì un Pokemon che Ash aveva già visto alcune volte in passato - una sfera metallica grigio argento con un solo, inquietante occhio bianco dalla pupilla nera, che fluttuava in aria apparentemente senza peso, con delle scariche elettriche crepitanti che scoppiettavano da un paio di calamite a ferro di cavallo piazzate ai suoi lati. Un Magnemite, un Pokemon di tipo Elettro / Acciaio che aveva visto per la prima volta durante un blackout in una cittadina di Kanto che lui, Misty e Brock avevano visitato. Un avversario che poteva riservare alcune sorprese, ma che Ash era convinto che Deerling sarebbe riuscito a battere.

Tuttavia, l'altro Pokemon era ancora più strano, e del tutto sconosciuto al giovane allenatore di Biancavilla: era composto da due ingranaggi tondi di colore grigio piombo, ciascuno con sei denti di colore più chiaro. Ogni ingranaggio aveva una buffa faccina il cui occhio destro era tondo con la pupilla nera, mentre il sinistro era una semplice X, ed era completata da un grosso naso tondo e verde al centro dell'ingranaggio, e da una piccola bocca tenuta sempre aperta. I due ingranaggi giravano lentamente l'uno sull'altro, emettendo un acuto tintinnio di metallo su metallo.

"Che Pokemon strano... non credo di aver mai visto nulla di simile..." disse Ash, guardando stupito il Pokemon ingranaggio, mentre Touko estraeva il suo Pokedex e lo puntava verso il Pokemon di Acromio...

"Klink, il Pokemon Ingranaggio. Tipo Acciaio." fu il responso del Pokedex. "I due ingranaggi che lo compongono combaciano unicamente l'uno con l'altro. Qualsiasi altro incastro è impossibile. Produce l'energia che gli serve per vivere incastrando e facendo ruotare le due parti che lo compongono."

"Un Pokemon di tipo Acciaio ch non ha nessun tipo secondario... beh, non se ne vedono molti in giro!" affermò Touko, annuendo tra sè. "Beh, in ogni caso... si preannuncia uno scontro interessante! Sei pronto, Venipede? Sono sicura che farai del tuo meglio!"

"Veni... pede?" chiese l'onisco gigante, con una certa timidezza residua. Un secondo dopo, Venipede si fece animo e scrollò con decisione le antenne, mettendosi in posizione di guardia. Il Deerling di Ash guardò nella sua direzione e gli fece un cenno di incoraggiamento, e anche Pikachu, che stava assistendo alla battaglia assieme a Misty, Panpour e Spighetto, cominciò a fare il tifo per i due Pokemon esordienti.

"Pikachu! Pika pikachu!" squittì, agitando un paio di bandierine del Giappone che gli erano apparse nelle mani da chissà dove!

"Noi siamo pronti, signor Acromio! Quando vuole lei, possiamo cominciare!" esclamò Touko, aggiustandosi il berretto.

Lo scienziato biondo non se lo fece ripetere. "In tal caso, cominciamo pure. Magnemite, comincia con Sonicboom su Deerling. Klink, usa Raggioscossa su Venipede." ordinò, senza neanche alzare la voce. Anche durante la lotta, manteneva quel tono controllato e quasi clinico...

I due Pokemon, tuttavia, reagirono con sorprendente rapidità. Magnemite si librò in aria e mosse rapidamente il suo unico occhio, per poi puntare i suoi magneti contro Deerling e scagliare una raffica di onde sonore ad altissima frequenza. Klink, invece, fece ruotare i suoi ingranaggi un attimo più velocemente, e dal punto in cui le ruote si congiungevano scaturì uno stridente raggio di energia elettrica che sfrecciò verso il Venipede di Touko! Deerling saltò indietro con un'esclamazione allarmata, evitando per un soffio la scarica sonora che centrò il terreno e vi aprì un piccolo buco!

"Venipede, colpisci con Rotolamento!" esclamò Touko. Il Pokemon Centipede assi riscosse dalla sorpresa e schivò rapidamente, per poi rannicchiarsi su sè stesso e formare una palla, evitando per un soffio la scarica elettrica di Klink. Poi, Venipede rotolò verso il suo avversario e si scagliò su di lui con tutto il suo peso, colpendolo in pieno e facendolo indietreggiare!

"Deerling, rispondi con Parassiseme, e poi Doppiocalcio!" ordinò Ash. Il cerbiatto sorrise e si scrollò, scagliando un piccolo seme addosso al Pokemon Elettro / Acciaio e facendolo germogliare in un istante. Una rete di rampicanti crebbe addosso al Magnemite di Acromio, impacciandogli i movimenti, e un attimo dopo, Deerling attaccò raggiungendo Magnemite e colpendolo con i suoi zoccoli posteriori.

Tuttavia, Acromio non sembrò per nulla preoccupato di essere in svantaggio, almeno per il momento. "Non male, ragazzi. Non male davvero." disse, guardando con freddo interesse scientifico il Parassiseme che assorbiva energia a Magnemite e la trasferiva a Deerling. "Credo che sia il caso di fare sul serio. Magnemite, attacca con Cristalcolpo. Klink, usa Ingracolpo."

"Cosa? Ingracolpo? Che mossa è mai..." cominciò a chiedersi Ash, restando poi interdetto quando il Pokemon Ingranaggio scattò verso Deerling, separando per un istante gli ingranaggi che componevano il suo corpo metallico, e poi chiudendoli addosso al Pokemon cerbiatto, che emise un lamento di dolore! Gli ingranaggi si separarono, ma si richiusero un attimo dopo sul malcapitato Deerling, mentre Magnemite si voltava verso Venipede, e dal suo unico occhio scagliava un raggio di luminosa energia verde-azzurra, colpendo in pieno l'onisco gigante e scagliandolo a terra! Ash e Touko non riuscivano quasi a credere di essere stati colti alla sprovvista così... "Ah! Cavolo, questa non me l'aspettavo!"

"Panpour?" esclamò il Panpour di Misty, altrettanto sorpreso.

"Acromio ha lasciato che Ash e Touko pensassero che Klink avrebbe affrontato Venipede, mentre Magnemite se la sarebbe vista con Deerling... e li ha colti di sorpresa facendo sì che i suoi due Pokemon si scambiassero gli avversari." disse Misty, ricevendo in cambio un cenno affermativo da Spighetto. "Un trucchetto semplice ma efficace. Dopotutto, non c'è una regola che impone di prendere di mira sempre lo stesso Pokemon..."

"Volendo fare una critica costruttiva, Ash e Touko avrebbero dovuto essere più accorti..." disse Spighetto. "Tuttavia, è proprio monsieur Acromio che mi lascia un po' perplesso, mademoiselle Misty."

Misty rimase per un attimo in silenzio. "Hmm... non capisco cosa vuoi dire con questa tua affermazione, Spighetto."

"Quello che intendo dire... è che nella mia, effettivamente non troppo lunga, carriera come intenditore, non credo di aver mai sentito un sapore come il suo." spiegò il ragazzo dai capelli verdi, osservando Acromio con attenzione. "Sarebbe più giusto dire, in realtà, che non percepisco alcun sapore. Non sento in lui quel qualcosa di particolare che invece sento in tutti gli altri allenatori. Il suo approccio ad una battaglia di Pokemon è qualcosa di incredibilmente razionale... come se fosse una materia di studio."

"Ehm... non so se ho capito al cento per cento, ma... grosso modo, credo di essermene fatta un'idea." rispose Misty. La battaglia stava andando avanti, e sia Ash che Touko, passato il primo momento di sorpresa, avevano cominciato a contrattaccare: Venipede era riuscito a mettere a segno un Coleomorso su Magnemite, e pur non essendo riuscito ad infliggere una grande quantità di danni, aveva comunque riportato la situazione a suo vantaggio. Magnemite rispose con un attacco Tuonoshock, scagliando contro il Pokemon onisco una scarica elettrica, da cui però Venipede riuscì a difendersi abilmente.

"Venipede, usa Protezione!" esclamò Touko. Il Pokemon Coleottero / Veleno riuscì a difendersi, creando una barriera energetica davanti a sè... poi, prima che Klink potesse attaccare di nuovo con il suo Ingracolpo, Deerling si rialzò e corse con determinazione verso il Pokemon Ingranaggio.

"Un attacco frontale? Non credo raggiungerà Klink in tempo." disse Acromio, mantenendosi distaccato. "Klink, ricevilo con Raggioscossa."

Klink ripetè la mossa di prima, caricandosi per un breve istante e poi scagliando una scarica elettrica in forma di un raggio contro Deerling... ma il cerbiatto reagì con rimarchevole rapidità, saltando esattamente al momento giusto ed esibendosi in uno spettacolare salto che gli permise di balzare sopra il Raggioscossa e mandarlo ad esaurirsi in lontananza... anche se passò a pochi centimetri dalla testa del malcapitato Ash!

"Argh!" esclamò il ragazzino, con i capelli che stavano quasi in piedi da soli sulla testa per la carica elettrica! "Questo poteva essere pericoloso!"

"Pika pi..." mormorò Pikachu scuotendo la testa con un sorriso. E secondo Ash, che ormai era abituato ad essere investito dal suo attacco Fulmine, un semplice Raggioscossa poteva essere pericoloso? Ma le loro "riflessioni" vennero interrotte alla vista della spettacolare mossa che Deerling eseguì un istante dopo: come un maestro di arti marziali, il cerbiatto scese giù in picchiata e sferrò un potente calcio volante a Klink, facendolo volare all'indietro per un lungo tratto! Anche Acromio, pur non perdendo la sua aria calma e razionale, spalancò un po' gli occhi davanti a quella dimostrazione di potenza, mentre Deerling eseguiva una capriola all'indietro e toccava terra agilmente sulle punte degli zoccoli! Barcollò per un istante, cercando di ritrovare l'equilibrio, e un attimo dopo, si rimise in guardia... e rivolse al suo sbalordito allenatore uno sguardo di intesa!

"A... Accidenti, Deerling! Non mi dirai che quello era un attacco Calciosalto, vero?" esclamò Ash, sfregandosi gli occhi per essere sicuro di non aver visto male. No, era proprio la verità: Deerling era sempre in piedi davanti a lui con espressione fiera, mentre Klink guaceva a terra stordito. A malapena, il Pokemon Ingranaggio riuscì a rialzarsi, mentre più in là, Magnemite e Venipede continuavano a scrutarsi attentamente, in condizioni di apparente parità.

"Sembra che Deerling abbia imparato un nuovo attacco proprio grazie agli allenamenti che ha fatto con Ash." commentò Spighetto, annuendo con fare di approvazione. "Bene, bene... con una mossa come Calciosalto, sicuramente Deerling può affrontare più efficacemente molti avversari che altrimenti sarebbero un problema per lui. Un risultato davvero notevole."

"Sì, ma il Klink del signor Acromio non è ancora del tutto fuori gioco." affermò Misty, guardando il Pokemon Acciaio, i cui ingranaggi ora sembravano girare più rapidamente, come se cercasse di dire che non si sarebbe arreso fino all'ultimo. In effetti, un attimo dopo, accadde qualcosa che Misty quasi si aspettava: Klink, malgrado avesse subito un colpo superefficace da Deerling, si costrinse a restare in piedi... e cominciò ad emanare un alone di luce bianca, segno inconfondibile che stava evolvendo! "E le sorprese non sono finite! Guardate là!"

"Sta evolvendo?" esclamò Touko con espressione sbalordita. "A... Aspettate un momento! Com'è possibile? Non si può evolvere nel bel mezzo di uno scontro!"

"Certo che si può, non c'è niente di illegale!" la corresse Ash, ricordando che era avvenuto anche a lui o ai suoi avversari diverse volte. Acromio stesso sorrise argutamente, osservando il suo Klink che scompariva in un lampo bianco che durò un paio di secondi prima di smorzarsi e far vedere il suo nuovo aspetto!

"Stupefacente. Davvero stupefacente. Questo risultato va ben oltre le mie aspettative!" esclamò, mostrando per qualche istante lo stesso entusiasmo che avrebbero avuto molti altri di fronte all'evoluzione di un loro Pokemon. Klink era diventato più grande, e il volto su uno dei due ingranaggi era sparito, mentre un altro ingranaggio più grande e di colore più scuro era ora visibile dietro i due originali. Sulla superficie dell'ingranaggio più grande si potevano vedere due grossi punti neri simili ad occhi, e in definitiva, il Pokemon adesso assomigliava al sistema di ingranaggi di un orologio. Touko, incredula davanti a quell'inaspettata evoluzione, ci mise un po' prima di consultare il suo Pokedex e puntarlo verso la nuova creatura...

"Klang, il Pokemon Ingranaggio. Forma evoluta di Klink, tipo Acciaio." fu la descrizione del Pokedex. "Comunica il proprio stato d'animo cambiando senso di rotazione. Più si arrabbia, più gira velocemente. Esegue attacchi ripetuti lanciando i suoi ingranaggi più piccoli a gran velocità ma, se non ritornano, è in seria difficoltà."

"Un'evoluzione nel bel mezzo di un incontro." disse Acromio, tornando al suo tono razionale e al tempo stesso mettendoci tutta la su partecipazione. "Questa non mi era mai capitata, prima d'ora. Che sia stato grazie alla vostra collaborazione? Sicuramente questo mi ha fornito dei dati molto interessanti! Dovrò studiare molto bene questi sviluppi... ma per adesso, vediamo un po' di cosa è capace questo nuovo Pokemon! Klang, usa Sganciapesi, e poi Cristalcolpo! Magnemite, attacca con Scintilla!"

Il Pokemon Ingranaggio reagì all'istante, scuotendosi furiosamente e facendo cadere dei pezzi di metallo dal proprio corpo, in modo da rendersi più leggero... poi, facendo girare i propri ingranaggi più rapidamente, usò la stessa mossa che Magnemite aveva usato prima, sparando un raggio energetico verde-azzurrino contro Deerling! Il cerbiatto venne colpito in pieno e scagliato a terra, e per un attimo Ash ebbe paura che non riuscisse a rialzarsi... ma per fortuna, anche se con un po' di difficoltà, Deerling riuscì a rimettersi in piedi, scrollandosi e poi strisciando il terreno con uno zoccolo.

"Deerling! Deer!" esclamò con la sua vocetta acuta, voltando verso Ash che sembrava chiedergli se stesse bene e se la sentisse di andare avanti. Ash annuì rivolto al suo Pokemon Normale / Erba, e si preparò ad attaccare di nuovo.

Touko e il suo Venipede, per parte loro, stavano cercando di affrontare Magnemite, che si era circondato di una sfrigolante aura elettrica e stava volando a tutta velocità verso il Pokemon Centipede, cercando di colpirlo. Con agilità, Venipede riuscì ad evitare il primo attacco... ma Magnemite virò rapidamente e si scagliò contro il Pokemon Coleottero / Veleno, e questa volta riuscì a colpirlo con tutto il suo peso, mandandolo a terra in una pioggia di scintille elettriche! Venipede finì a terra a pancia in su, le zampette che si agitavano freneticamente nel tentativo di afferrare qualcosa per rimettersi in piedi... ma per fortuna, gli erano rimaste abbastanza forze da eseguire un colpo di reni e rialzarsi, anche se cominciava ad avere il fiatone e si vedeva che non poteva continuare troppo a lungo.

"Touko, non possiamo prolungare oltre questo scontro." esclamò Ash, facendo cenno a Deerling di portarsi vicino a Venipede. "Dobbiamo cercare di sferrare un colpo decisivo... ascoltami, riesci a portare un attacco contro Klang, mentre io provo ad avvicinarmi?"

"Sì, penso di sì." disse la ragazzina. "Dammi tu il segnale."

"Benissimo." disse Ash. "Allora... Deerling, prendi in groppa Venipede! Tenteremo un attacco frontale a tutta velocità!"

"Deer!" esclamò Deerling, piegando un po' le zampe per permettere a Venipede di salirgli in groppa. Klang aveva ripreso ad attaccare, eseguendo di nuovo il suo Ingracolpo e scagliando i suoi due ingranaggi più piccoli contro Venipede.

"Venipede, Protezione!" esclamò Touko. Appena in tempo, Venipede si protesse un'altra volta con la sua barriera invisibile, respingendo i due ingranaggi che volavano verso di lui come lame rotanti. L'attacco rimbalzò sullo scudo energetico, poi i due ingranaggi tornarono indietro dal loro proprietario, mentre Magnemite sparava un attacco Raggioscossa contro Deerling, che riuscì a scansarlo per un pelo. Con rapidità, Deerling prese in groppa Venipede e cominciò a correre verso Magnemite e Klang, che si affiancarono e si prepararono a respingere l'attacco!

"Non capisco che strategia vogliate usare... ma siete sicuramente degli allenatori interessanti. Bene... Magnemite, usa Raggioscossa di nuovo! Klang, usa Cristalcolpo!" ordinò Acromio. I due Pokemon inorganici, come se stessero ripetendo una tecnica che avevano perfezionato col tempo e l'allenamento, si misero fianco a fianco e presero la mira... ma Ash li precedette!

"Deerling, usa Calciosalto su Magnemite!" ordinò il ragazzo.

"Venipede, reggiti forte!" fu la volta di Touko. Il Pokemon onisco annuì e afferrò saldamente il dorso di Deerling con le sue zampette, mentre il cerbiatto saltava e scendeva giù con un potente calcio volante su Magnemite, che non potè fare altro che spalancare il suo unico occhio per la sorpresa mentre il Pokemon Normale / Erba scendeva su di lui!

"Adesso, Venipede! Staccati e attacca Klang con Coleomorso!" esclamò Touko, vedendo che il momento giusto per attaccare Klang in un punto sensibile, dove tutto quel metallo non avrebbe potuto proteggerlo! Il colpo di Deerling raggiunse Magnemite, scuotendolo violentemente e facendolo cadere al suolo stordito... poi, Venipede si lanciò su Klang, infilando le sue mandibole in mezzo agli ingranaggi, e mordendo il naso della creatura meccanica, che stridette per l'improvviso dolore e barcollò all'indietro, mentre Venipede si staccava e atterrava elegantemente sul terreno polveroso, accanto a Deerling. Magnemite era fuori combattimento... ma Klang sembrava ancorra in grado di combattere, malgrado aesse già assorbito una quantità notevole di colpi!

"Cavolo, devo ammettere che quella specie di ingranaggio vivente è molto resistente. Ancora non è caduto..." affermò Misty. "Certo, sarà anche evoluto nel bel mezzo dello scontro, però..."

"Pika pikachu..." mormorò il topolino elettrico, non del tutto sicuro di chi avrebbe vinto. Anche se Klang era ora da solo contro due, non sembrava sicuro che Ash e Touko avrebbero vinto...

Tuttavia, accadde qualcosa che Ash e Touko non si aspettavano. Senza scomporsi, Acromio richiamò la sua Magnemite sconfitta... e subito dopo, fece cenno a Klang di interrompere la sfida. Con un acuto stridio di ingranaggi, e un'espressione vagamente sorpresa - almeno, per quanto il suo volto poteva esprimere - Klang si voltò verso il giovane scienziato, che lo richiamò a sua volta, e poi si rivolse ad Ash e Touko, rimasti anche loro molto interdetti dal modo in cui aveva interrotto la sfida.

"Okay, può bastare così." disse Acromio, con un cenno della testa che voleva essere di congratulazioni. "Questa battaglia è stata molto soddisfacente, miei giovani amici. Ho ottenuto più dati di quanti avrei mai sperato... e di questo vi devo ringraziare. Avete dato un apporto fondamentale alla mia ricerca."

Ash sbattè gli occhi interdetto, e guardò verso il suo Deerling, che non sembrava spiegarsi nemmeno lui il motivo di questo improvviso cambio di marcia. "Lo scopo di questo scontro era semplicemente quello di vedere le reazioni dei Pokemon e cercare di quantificarle, per quanto possibile. Ho ottenuto molte informazioni utili, e credo che aiuteranno molto la mia ricerca. Quindi, non c'è più motivo per cui dovremmo combattere." continuò Acromio. "Vi lascio al vostro viaggio... e spero che un giorno ci rivedremo! Mi raccomando... continuate ad allenare i vostri Pokemon come avete fatto finora. Sono sicuro che troverete il modo di tirare fuori il vero potenziale dei vostri Pokemon. A presto."

"Ah... aspetti un momento, signor Acromio..." cercò di trattenerlo Touko. Inutilmente, perchè dopo essersi aggiustato gli occhiali, Acromio salutò con la mano e iniziò a camminare nella direzione opposta, come se niente fosse, ignorando la folla che stava vociferando, evidentemente aspettandosi un combattimento più eccitante... Ash e i uoi compagni non poterono fare altro che restare a guardare Acromio che si allontanava, il camice da laboratorio che fluttuava nel vento, dandogli un che di misterioso.

"Strano tipo..." affermò Misty, raggiungendo Ash e Deerling assieme a Pikachu. "Non so proprio cosa pensare di lui... chissà se lo incontreremo ancora..."

"Pika..." mormorò il topolino elettrico, rivolgendo anche a Panpour uno sguardo confuso... e la scimmietta azzurra alzò le spalle e mostrò i palmi delle mani, per dire che neanche lei sapeva cosa pensare...

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Acromio annuì tra sè, mentre annotava su un piccolo bloc-notes quello che aveva scoperto in quella battaglia. Se avessecontinuato a combattere, sarebbe potuta andare in un modo o nell'altro... ma in quel momento, non era il caso di perdere troppo tempo con sciocchezze del genere. Come scienziato, lui doveva dare priorità ai risultati concreti, non farsi trasportare e assecondare il desiderio di combattere di quei ragazzini. Detto questo, Acromio doveva ammettere che Ash e Touko erano davvero interessanti. Avrebbe dovuto tenerli d'occhio, chissà che non avessero mostrato qualche altra interessante sorpresa...

Un segnale acustico, proveniente da un piccolo marchingegno nascosto nei risvolti del suo camice da laboratorio, distrasse Acromio dai suoi pensieri mentre si dirigeva verso le porte della città... e il biondo scienziato tirò fuori l'oggetto, che sembrava un telefono cellulare, e ne guardò lo schermo. Il messaggio che vide impresso su di esso gli strappò un breve, soddisfatto sorriso...

GENESECT ---- OK

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Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 31 - Visitatori dallo spazio

L'incontro con Acromio, per quanto sorprendente, era stato gradevole per Ash e i suoi compagni... e dopo essere passati al piccolo ma funzionale Pokemon Center di quella curiosa cittadina, e aver fatto riposare un po' i loro Pokemon, Ash, Misty, Touko e Spighetto si erano riforniti d'acqua per continuare il loro viaggio nelle terre selvagge. Dopo aver controllato i loro bagagli, ed essersi assicurati che fosse tutto a posto, i ragazzi si stavano apprestando a riprendere il cammino... in piedi sotto un porticato in legno, gli zaini appoggiati vicino ai loro piedi, i ragazzi stavano facendo gli ultimi preparativi, attendendo che il sole non picchiasse più come aveva fatto fino a pochi minuti prima.

"Okay.. credo che adesso la temperatura sia scesa abbastanza." disse Spighetto, uscendo per un attimo dal porticato e controllando lui stesso la temperatura per essere sicuro che fosse prudente continuare il viaggio. "Il sole non dovrebbe più darci problemi. Se siete pronti, possiamo continuare."

"Io e Panpour siamo pronti... e mi sembra che anche Ash, Pikachu e Touko lo siano." disse Misty, scambiandosi un'occhiata di intesa con il suo fidanzato e con la giovane esordiente. Entrambi avevano ripreso il loro usuale portamento sicuro, e davano l'impressione di essere impazienti di riprendere il cammino... anche se per un attimo, Misty ebbe l'impressione che la mente di Ash e Pikachu, in quel momento, fosse da tutt'altra parte. Sembrava infatti che stessero guardando nel vuoto, persi in chissà quali pensieri... e Misty, giusto per essere sicura che andasse tutto bene, mise una mano sulla spalla di Ash e lo scosse leggermente, richiamandolo alla realtà. "Hey, Ash, tutto ok? Per un attimo mi è sembrato che ti fossi perso nei tuoi pensieri..."

"Scusa, Misty... in effetti è vero, mi sono proprio perso..." disse il ragazzino, facendosi un po' aria con il suo berretto. "Stavo pensando ancora a quello strano tipo, Acromio... mi sarebbe piaciuto portare a termine la battaglia, sai com'è..."

Misty ridacchiò sotto i baffi, comprendendo il punto di vista del suo fidanzato. "Sì, so come sei fatto tu, Ash Ketchum! Quando trovi qualcuno che potrebbe essere un avversario forte, non sei soddisfatto finchè non lo hai battuto, vero?" scherzò, per poi schiarirsi la voce e farsi più seria. "Beh, in effetti devo ammettere che mi è un po' dispiaciuto che non avete finito lo scontro. Sembrava che sarebbe stata una battaglia molto eccitante... e, sì, quel tipo era piuttosto strano, non ho mai visto un allenatore di Pokemon comportarsi in questo modo..."

"Parlava della sua ricerca, e in effetti trovo che avesse anche trovato un argomento interessante da studiare. Ma non credo di aver capito del tutto a cosa gli sia servito affrontarci in uno scontro di Pokemon... e poi, è sembrato così entusiasta quando il suo Klink è evoluto in un Klang durante la battaglia... come se fosse una cosa straordinaria. Sinceramente, anche se trovo che sia un bravo allenatore, non so bene cosa pensare di lui."

"Se incontreremo di nuovo monsieur Acromio, potremo fargli le domande che vorremo." disse Spighetto, diplomatico come sempre. "Per il momento... credo che sia meglio cominciare ad incamminarci. Siamo in buon anticipo rispetto alla nostra tabella di marcia, ma non è il caso di attardarsi troppo in ogni caso."

"Già, meglio... huh? Aspettate un momento, cosa sta succedendo da quelle parti?" chiese improvvisamente Ash, notando che una folla abbastanza numerosa si era riunita davanti ad una delle case più grandi, che stava un po' in disparte rispetto al resto del centro abitato. Sembrava che alcuni cittadini stessero reclamando o protestando, e certamente non era una folla pacifica: le loro esclamazioni si sentivano fin lì, e altre persone che passavano vicino guardavano con partecipazione, o scuotevano la testa come per dire che era del tutto inutile.

"Sembra che ci sia una ressa, laggiù... andiamo a vedere di cosa si tratta?" chiese Touko, mettendo da parte per il momento ogni pensiero di rispettare la tabella di marcia. La stessa cosa valeva anche per il resto del gruppo, a quanto pareva, visto che Ash, Pikachu, Misty, Panpour e Spighetto non si fecero problemi a seguire Touko quando lei iniziò a dirigersi verso la folla. Ora che la ragazzina castana era un po' più vicina, riusciva a sentire che molte persone si lamentavano di furti di accessori ed utensili di casa o da lavoro... e che appena fuori dall'abitazione davanti alla quale si erano riuniti, a cercare di calmare le acque c'era una ufficiale Jenny il cui abbigliamento era molto diverso rispetto a quello delle sue colleghe - indossava una camicia bianca con una giacca di cuoio senza maniche sulla quale era appuntata una spilla dorata che aveva la forma di una stella a sei punte, un paio di pantaloni lunghi anch'essi di cuoio, un cappellaccio a larghe falde e un paio di stivali polverosi. Sembrava uscita da un vecchio film western... e in effetti, dato il luogo in cui si trovavano, Touko pensò che come abbigliamento ci stesse benissimo.

"Per favore, signori! Per favore, restate calmi!" esclamò Jenny, alzando le mani e facendo cenno alla folla di non scalmanarsi. "Guardate... sono terribilmente spiacente per tutti questi furti, e sto facendo del mio meglio per porvi rimedio... ma ne stanno avvenendo troppi perchè io riesca a controllarli tutti! E poi, lo sapete anche voi! Quei Pokemon hanno degli strani poteri che rendono difficile catturarli!"

"Tutte storie! Faccia il suo lavoro, sceriffo Jenny!"

"Noi qui dobbiamo lavorare! Se continua così, come faremo?"

"Non possiamo aspettare oltre!"

Pikachu raggiunse per primo Touko e tese le orecchie per cercare di capire cosa stesse accadendo. "Pika? Pika pi, pikachu, pika pika pi!" squittì poi, rivolto ad Ash che stava arrivando di corsa.

"Come dici, Pikachu?" chiese il ragazzino dai capelli neri. "Dici che a quanto pare stanno accadendo dei furti, da queste parti?"

"Pika!" rispose il roditore elettrico. "Pikachu, pika pikachu!"

Ash fece un cenno affermativo con la testa. "E ci sono dei Pokemon che rubano le cose alla gente... capisco." affermò Ash. "Immagino che quelle persone siano esasperate per questi furti..."

"A questo punto, tanto vale che ci facciamo coinvolgere." disse Misty, ben sapendo che Ash non avrebbe certo fatto finta che il problema non esistesse. D'altronde, anche lei era interessata a saperne di più. "Scusate, signori... permesso, si può passare?"

"Mademoiselle Misty, monsieur Ash, dove state...?" cominciò a chiedere Spighetto. Vedendo poi dove si stavano dirigendo i due fidanzati e i loro Pokemon, capì subito che volevano farsi spiegare come stavano le cose dallo sceriffo Jenny. "Ah, capisco! Beh, immagino che non sia un problema se ci facciamo coinvolgere anche noi. Mademoiselle Touko, è d'accordo anche lei?"

"Perfettamente d'accordo!" rispose la ragazzina, senza esitare. Facendosi strada un po' a fatica tra la folla, i ragazzi arrivarono abbastanza vicino da poter sentire quello che Jenny stava dicendo, cercando in qualche modo di calmare i bollenti spiriti della folla... e dopo qualche minuto, vedendo che ad ogni modo non sarebbero riusciti ad ottenere nulla, i cittadini si dispersero lentamente, delusi e scontenti, e tornarono alle loro mansioni, lasciando Ash, Pikachu e i loro compagni da soli davanti all'ufficio della giovane donna sceriffo, che sospirò stancamente alla loro vista e si massaggiò la fronte. Evidentemente, era convinta che avrebbe ancora dovuto ricevere delle lagne da qualcuno che aveva subito un furto...

"Signori... vi ho già detto che sto facendo del mio meglio, ma che purtroppo non posso essere dappertutto, e questi Pokemon riescono a sfuggirmi come saponette!" affermò, con il tono di una persona che ormai aveva già detto tutto quello che c'era da dire. "Posso sperare che voi comprendiate la mia situazione? Nemmeno io sono contenta di come stanno andando le cose, da queste parti!"

"Ehm... a dire la verità, non siamo qui per tormentarla con le nostre rimostranze, sceriffo Jenny. Sono convinta che lei stia facendo tutto il possibile..." disse Touko, ricevendo dalla sceriffa un'occhiata curiosa... e vagamente speranzosa. "Noi... siamo allenatori di Pokemon che viaggiano per Unima per sfidare Palestre e imparare quanto più possibile. Abbiamo assistito per caso a quella discussione che stavate avendo con tutte quelle persone... e abbiamo pensato che avremmo potuto darle una mano, semplicemente."

"Davvero?" chiese lo sceriffo Jenny, ringraziando tra sè che, almeno per stavolta, non si trattava di qualche rimostranza. "Beh, dal momento che, così come stanno le cose, non credo proprio che riuscirei a fermare quei Pokemon, il vostro aiuto è bene accetto. Ma... siete sicuri di saperci fare? Detto sinceramente, mi sembrate alquanto inesperti."

"C-come sarebbe a dire, inesperti?" protestò Ash, punto sul vivo. "Agente Jenny, non vorrei sembrare sfacciato, ma ho già tre medaglie della Lega di Unima, e ho gareggiato già nei campionati di quattro Leghe Pokemon, prima di venire qui! Credo di avere una mezza idea di come muovermi!"

"Io non sarò esperta come Ash, ma ho anch'io i miei Pokemon e li so usare! Le mie tre Medaglie me le sono guadagnate!" esclamò a sua volta Touko.

Vedendo che non c'era modo di far desistere quel quartetto di allenatori dai loro propositi, Jenny decise che a quel punto tanto valeva dare loro una possibilità. In fondo, riflettè, lei non aveva proprio nulla da perdere. "E va bene... allora, se siete davvero degli esperti come dite, immagino che riuscirete a trovare i Pokemon che da un po' di tempo stanno commettendo dei furti qui attorno. Ormai i cittadini sono al limite della sopportazione, come avrete potuto vedere già da prima." spiegò Jenny. "Comunque, per adesso, venite nel mio ufficio. Vi spiegherò meglio di che cosa si tratta, e vedremo di trovare una soluzione assieme."

"Grazie. Speriamo di poter dare una mano..." disse Touko, seguendo il gruppo nell'ufficio dello sceriffo...

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"Okay, ecco la situazione. Sono riuscita ad avere un paio di foto di questi sfuggenti Pokemon che stanno da qualche giorno rubando attrezzi e altri oggetti." disse lo sceriffo Jenny, tirando fuori un paio di foto sbiadite da un cassetto della sua scrivania piena di carte abbandonate, e mostrandole ad Ash e ai suoi compagni. Spighetto prese una delle foto e diede un'occhiata - non era una foto molto precisa, ma il Pokemon tacciato dei furti si vedeva abbastanza bene: si trattava di una creaturina umanoide di colore verde-azzurrino con una testa molto grande, a forma di uovo, due occhi verdi simili a due pulsanti e un grande segno a forma di Y nera sopra di essi. Aveva le braccia più lunghe delle gambe, e sulle zampe anteriori aveva tre pulsanti di colore rosso, giallo e verde al posto delle dita.

"Hmm... non ho mai visto questo tipo di Pokemon dal vivo, ma ho letto degli articoli su di esso." affermò Spighetto, dopo aver guardato bene l'immagine ed essersi assicurato che fosse proprio il tipo di Pokemon che pensava. "Si tratta di un Elgyem, un Pokemon molto particolare di cui ancora si sa molto poco. E' dotato di notevoli poteri psichici, e si dice che venga dallo spazio."

"Davvero? Wow, e io che fino ad adesso pensavo che ci fosse un solo Pokemon extraterrestre..." disse trasè Ash, chiaramente pensando al Deoxys che lui e i suoi amici si erano più volte trovati ad affrontare durante la caccia al Team Vicious. "Spero almeno che questi non siano altrettanto pericolosi..."

"Un giorno mi dovrai raccontare di quando hai incontrato questo... Pokemon alieno di cui parli, Ash!" affermò Touko, mentre armeggiava con il suo Pokedex per trovare qualche informazione utile su Elgyem. Si fermò quando raggiunse l'immagine del Pokemon che si vedeva nella foto, e rimase ad ascoltare la spiegazione.

"Elgyem, il Pokemon Cervello. Tipo Psico. Con i suoi incredibili poteri psichici comprime il cervello dei suoi nemici provocando loro fortissime emicranie. Si dice che sia arrivato 50 anni fa da un deserto da cui sembra si sia schiantato un UFO. Fino ad allora, nessuno l'aveva mai avvistato."

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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"Hmm... cavolo, mi sento ancora un po' assonnata. Stanotte ho dormito come un sasso..." mormorò Touko, sfregandosi il viso con una mano mentre si riuniva con Ash, Pikachu e il resto del gruppo al piano terra della locanda in cui avevano passato la notte. Era stato un gradevole cambiamento dopo molte notti passate all'addiaccio o in sacco a pelo in un Pokemon Center: per una volta, aveva dormito in un vero letto con delle vere coperte, e con in più il fatto di condividere la stanza con Misty. Era stata davvero una nottata gradevole, anche se avevano dovuto andare a letto tardi, alle tre della notte, dopo aver risolto il problemino creato dagli Elgyem e aver spiegato come stavano le cose agli abitanti della città. Per fortuna, a parte qualche piccola lamentela per il comportamento dei misteriosi Pokemon Psico, gli abitanti della cittadina di pionieri erano stati abbastanza comprensici nei loro confronti, e li avevano accettati prontamente. Gli Elgyem, dal canto loro, si erano scusati con la popolazione per le loro azioni, e avevano restituito quello che avevano rubato.

Per sdebitarsi con Ash e i suoi compagni di aver risolto il problema che li assillava, i cittadini avevano offerto loro due camere gratuite per quella notte - e dal momento che a quel punto non c'era molta scelta se non rimandare la partenza alla mattina dopo, Ash e i soi compagni avevano accettato di buon grado, svegliandosi alle nove dopo una riposante dormita. Adesso, dopo aver raccolto le loro cose e aver fatto una rapida colazione a base di pane e caffelatte, i ragazzi stavano salutando gli abitanti, tra i quali c'era anche lo sceriffo Jenny e la sua Liepard - quest'ultima, ancora piuttosto imbronciata per essersi fatta mettere fuori gioco così facilmente quella notte.

"Bene, ragazzi... quindi, la vostra prossima meta è il Deserto della Quiete." affermò Jenny, accarezzando la sua Liepard sulla testa, e ricevendo in cambio un grugnito un po' infastidito dall'orgogliosa Pokemon Buio. "Su, su, Liepard, non mi sembra il caso di prendersela tanto. Hai un po' esagerato stanotte, ammettilo. Non c'era bisogno di attaccare quei Pokemon, come hai visto bastava parlarci con un po' di calma."

"Pard..." ruggì sommessamente Liepard, muovendo la coda a virgola. Si sentiva ancora alquanto umiliata per quell'episodio, anche perchè si rendeva conto che c'era anche stato un certo eccesso di zelo da parte sua. Tuttavia, Pikachu e Panpour non si fecero dissuadere dall'atteggiamento scostante della Pokemon Sanguefreddo, e si avvicinarono a lei, tenendo avanti una mano in segno di amicizia. Liepard abbassò lo sguardo verso i due Pokemon, non nascondendo un pizzico di sorpresa - dopo il modo in cui lei si era comportata con loro, ancora erano disposti ad essere suoi amici?

"Panpour!" esclamò la scimmietta azzurra, offrendo la mano destra, come fece anche Pikachu. Liepard storse il naso, ancora dubbiosa, ma alla fine si convinse e diede loro la zampa destra. I Pokemon si scambiarono un segno di amicizia, e la Pokemon simile ad una pantera abbassò la testa in segno di scusa.

"Lie... parrrrd." disse con la sua voce morbida, muovendo la coda da una parte all'altra, mentre Pikachu sorrideva e faceva il segno dell'okay per dire che non c'era bisogno di stare troppo a pensare a quello che era successo.

Lo sceriffo Jenny, osservando la sua Pokemon e quelli di Ash e Misty, annuì in segno di approvazione. "Devo dire che sono stata lieta che vi siate fermati in questa città." affermò rivolta ai quattro ragazzi. "All'inizio non credevo che sareste stati così determinanti, ma ci avete dato molti punti, e avete risolto il nostro problema una volta per tutte. Non credevo che quattro allenatori di Pokemon girovaghi avrebbero avuto tanto impatto su questa piccola città."

"Abbiamo semplicemente fatto quello che era dovere di ogni gentiluomo, mademoiselle Jenny." si schernì Spighetto, non ritenendo di aver fatto nulla di eccezionale. "Era giusto aiutarvi, e se abbiamo potuto aiutare anche qualche Pokemon nello stesso tempo, beh... tanto meglio così."

"Giusto. Non c'è bisogno di ringraziarci tanto. Dopotutto, non ci abbiamo perso nulla." disse Ash, mostrando la sua esca-Misty e facendo un occhiolino arguto alla sua fidanzata, che rispose allo stesso modo. "Basterà che ci affrettiamo un pochino verso Sciroccopoli per arrivare in tempo per il torneo organizzato da Don George. Abbiamo ancora... beh, tredici giorni, se non ricordo male."

"Tredici, sì." confermò Touko. "Meno male che ho tenuto conto, sennò Ash è capace di perdere il conto come niente fosse!"

Tutti fecero una breve risata, mentre Ash si sfregava la nuca imbarazzato. "Hehehee! Immagino... beh, se il vostro obiettivo è Sciroccopoli, allora non posso che augurarvi di godervi tutte le attrazioni della città, comprese le sfilate di moda della Capopalestra Camelia! E' stata eletta Miss Unima per due volte di seguito, grazie alla sua naturale eleganza e al suo carisma, ed è il punto di riferimento per tutti gli appassionati di moda di questo continente."

"Beh... non possso dire di essere molto interessata a queste cose." rispose Touko, guardando il proprio abbigliamento da autentico maschiaccio. Con quella giacchetta nera senza maniche, quei pantaloncini corti strappati, e quel berretto da baseball, la ragazzina aveva davvero ben poco di femminile o elegante. "Tuttavia... se si tratta di una Capopalestra, io non posso certo tirarmi indietro! Sarò lieta di battermi!"

"Io... beh, potrei anche chiedere qualche consiglio alla signorina Camelia!" riflettè Misty ad alta voce. "Neanche a me importa troppo della moda, però immagino che potrebbe darmi qualche dritta per presentarmi meglio! Soprattutto al mio fidanzato!" Terminò facendo un sorrisetto malizioso e dando una leggera gomitata ad Ash, che ridacchiò, allontanandosi di un passo, e poi le diede un bacio sulla guancia.

"Beh, intanto io vi ho detto quello che potrebbe interessarvi... a proposito, è necessario tuttavia che vi informi anche di un'altra cosa molto importante." continuò lo sceriffo Jenny. "Sapete anche voi, immagino, che per arrivare a Sciroccopoli dovrete per forza attraversare il Deserto della Quiete, o perlomeno costeggiarlo."

"E' il luogo da cui sono provenuti... tutti quei Venipede che hanno invaso Austropoli qualche giorno fa, non è vero?" chiese Touko, ricordando gli eventi precedenti alla battaglia di Ash con Artemisio. Misty rabbrividì visibilmente alla menzione e si ritirò di un passo da Touko, con la codina di capelli che quasi stava in piedi da sola per i brividi!

"Esatto." rispose la donna sceriffo, accarezzando la sua Liepard, che cominciò a fare le fusa. "Pare che a far scappare quei Pokemon dalla loro dimora siano state delle persone poco raccomandabili che si sono introdotte nelle antiche rovine che sorgono nel bel mezzo del deserto, e hanno usato i loro Pokemon e i loro trucchetti sporchi per distruggere una parte del tempio e rubare alcuni preziosi artefatti. Non sappiamo dove siano andati in seguito, e non sappiamo che cosa se ne facessero degli oggetti che hanno trafugato, ma abbiamo ragione di credere che il furto non sia stato a semplice scopo di lucro. Al momento, la professoressa Aralia e altre importanti personalità del mondo scientifico ed archeologico di Unima stanno investigando, quindi forse li troverete nelle vicinanze del tempio abbandonato in mezzo al Deserto della Quiete."

"Hmm... capisco, queste notizie suonano alquanto preoccupanti." disse Ash, sfregandosi il mento. "Sceriffo Jenny, non saprebbe per caso darci delle indicazioni più precise su dove trovare questo tempio? Che so, magari una mappa, o cose del genere?"

La Liepard di Jenny alzò una zampa e toccò la gamba di Ash per attirare la sua attenzione, e quando il ragazzo abbassò lo sguardo, l'elegante Pokemon Buio gli porse un foglio di carta accuratamente ripiegato che stava tenendo tra le fauci. Ringraziando Liepard, Ash prese il foglio e lo esaminò con attenzione, vedendo che si trattava di una mappa molto dettagliata della zona di Sciroccopoli, compreso il Deserto della Quiete. Segnato con un pennarello rosso, più o meno al centro della grande distesa arida, veniva indicato il tempio che era stato recentemente saccheggiato.

"Grazie, Liepard..." disse Jenny, grattando la sua Pokemon dietro un orecchio e facendole fare le fusa. "Ecco, su quella mappa troverete tutte le indicazioni che vi servono per raggiungere il tempio. Sono sicura che troverete un bel po' di gente che sta indagando su questo furto... credo che potrebbero avere bisogno di allenatori in gamba come voi."

"Va bene. Vedremo di passare anche da quelle parti." affermò Misty, fissandosi in mente la posizione del tempio mentre prendeva in braccio il piccolo Panpour. "Potrebbe essere molto interessante, dopotutto. E se possiamo dare una mano a scoprire chi sia stato e riportare al loro posto gli oggetti rubati, beh, tanto meglio."

"Grazie ancora anche a voi per tutto!" esclamò Ash, inclinando in avanti il suo berretto in un gesto di saluto. Pikachu squittì il proprio nome e salutò con la zampina per poi arrampicarsi sulla spalla di Ash, e Panpour salutò a sua volta facendo salire lo "zampillo" che aveva sulla testa. "Speriamo di rivedervi ancora, in futuro!"

"Arrivederci a presto!" esclamò Touko. "Ci ricorderemo di voi!"

Spighetto si inchinò e salutò con un elegante gesto della mano, e mentre i quattro ragazzi e i loro Pokemon si incamminavano fuori dal saloon e ritornavano sulla stradina polverosa che proseguiva verso il Deserto della Quiete, molti abitanti della piccola città nel deserto si fermarono per salutarli e fare loro i migliori auguri per il proseguimento del loro viaggio. Ash, Pikachu e i loro compagni si fermarono più volte a salutare prima di passare finalmente oltre le porte della città e cominciare ad allontanarsi verso l'orizzonte, illuminati dal sole della mattina.

"Bisogna ammetterlo, per essere degli stranieri di passaggio, hanno lasciato il segno." affermò lo sceriffo Jenny, accarezzando la sua Liepard mentre osservavano le sagome ormai lontane dei due ragazzi, delle due ragazze e dei due Pokemon mentre scomparivano in lontananza. "Spero che vadano lontano. Se tutti gli allenatori di Pokemon fossero come loro, credo che il nostro mondo sarebbe ancora più bello di quanto non sia già... non credi anche tu, Liepard?"

La Pokemon simile ad una pantera sorrise furbescamente, alzando le spalle e muovendo la coda con fare indifferente...

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Il viaggio era proseguito senza problemi per il gruppetto di amici, che fino a metà mattinata si erano spinti sempre più in profondità nel deserto, fermandosi quando il sole e il calore si stavano ormai facendo insopportabili. Erano riusciti a trovare un'alta rupe che avrebbe offerto loro abbastanza ombra da durare fino a quando la temperatura non fosse scesa abbastanza da riprendere il viaggio. Come sempre, Spighetto non si era smentito, e la sua abilità in cucina era riuscita ad offrire un ottimo pranzo ai suoi compagni e amici. Dopo pranzo e dopo aver riposato un po', i ragazzi avevano fatto fare un po' di allenamento ai loro Pokemon... e una volta che la tempperaura era scesa abbastanza, si erano rimessi in viaggio.

Il tempo e la distanza passarono più velocemente di quanto Ash e i suoi compagni si aspettassero... e quando il sole cominciava a scendere dietro le montagne, creando un suggestivo effetto di luci arancioni sul paesaggio desertico, i ragazzi iniziarono a vedere quello che sembrava essere un piccolo complesso di edifici in lontananza, a costeggiare la stradina polverosa. Da quella distanza, sembrava essere il campo base di qualche compagia di ricercatori o archeologi... e non appena se ne rese conto, Misty collegò rapidamente la loro presenza agli eventi di cui lo sceriffo Jenny aveva parlato quella mattina. Forse si trattava di qualcuno che stava investigando sul furto di quegli artefatti, in quel tempio in mezzo al deserto.

"Credo che faremmo bene a dare un'occhiata da quelle parti, se volete la mia modesta opinione." affermò Spighetto, indicando con lo sguardo il gruppo di edifici, che già da quella distanza davano l'impressione di essere semplici ma funzionali. Mischiati tra gli edifici c'erano cose come antenne o strumenti simili, la cui funzione però non era nota al pur esperto ragazzo dai capelli verdi. "Devono essere quegli investigatori di cui ci ha parlato mademoiselle Jenny al villaggio. Sicuramente potremo sapere qualcosa di più di quello che è successo in quel sito archeologico."

"E poi, a questo punto, non credo che si possa andare avanti più di tanto." affermò Touko, sfregandosi le spalle. "Brrr... cavolo, non immaginavo che facesse così freddo da queste parti! Oggi c'è stato un caldo infernale, e adesso, invece..."

"Beh, è tipico del deserto." affermò Spighetto, contento di poter dare ancora una volta sfoggio della sua esperienza. "Dal momento che gli strati di nuvole che lo sovrastano sono estremamente radi, non sono in grado di impedire al calore di raggiungere il terreno o di andarsene quando il sole non scalda più. Di conseguenza, oltre alla mancanza di precipitazioni, il deserto diventa molto caldo durante il giorno e molto freddo durante la notte."

"Pika pika, pika pikachu?" chiese Pikachu, indicando gli edifici che ormai non distavano più di una cinquantina di metri da loro. Il topolino elettrico sembrava voler dire che, visto che la temperatura si sarebbe presto abbassata, tanto valeva cercare un po' di caldo e di riparo da quelle parti. Già da quella distanza, i ragazzi riuscivano a vedere degli operatori e degli scienziati che andavano avanti e indietro all'interno del complesso, portando oggetti e sbrigando delle rapide commissioni.

"Beh, mi sembra che siano un po' indaffarati... ma non credo che ci respingeranno." affermò Ash, facendo un occhiolino a Pikachu mentre il gruppo si avvicinava al campo base di quel gruppo di esploratori, o quello che erano. Uno degli individui si accorse di loro quando erano più o meno a metà strada, e si voltò verso di loro, appoggiando per terra quello che stava portando.

"Oh, ma chi si vede! Dei giovani allenatori di Pokemon che sono arrivati fin qui da Austropoli, immagino!" disse l'uomo, un tipo di mezza età, dalla pelle abbronzata e screpolata dal sole, con addosso un'uniforme bianca con scarponi da trekking e un cappello a larghe falde sulla testa. "Benvenuti! Immagino che sarete stanchi, dopo esservi fatti tutta quella strada, quindi... prego, accomodatevi!"

"Buonasera, signore..." disse Touko, guardandosi attorno mentre si avvicinavano e davano un'occhiata all'interno del campo base. Era decisamente più grande di quanto fosse loro sembrato a prima vista, e molto probabilmente era anche molto meglio fornito... "Sì, in effetti... siamo partiti da Austropoli soltanto ieri, e siamo diretti verso Sciroccopoli... ma nel frattempo, abbiamo fatto una deviazione verso il Deserto della Quiete perchè avevamo sentito parlare di un furto inspiegabile che si è verificato nelle rovine qui vicino..."

"Ah, sì, ho capito a cosa vi riferite..." disse l'uomo, invitando i ragazzi ad entrare nel campo e a riposarsi un po' dopo l'estenuante viaggio nelle terre aride. "Prego, prego, venite pure, c'è qualcuno che potrà darvi qualche informazione in più su quello che è successo... in effetti, sembra che un gruppo di individui sospetti sia entrato nelle Rovine del Deserto, e abbia trafugato dei preziosi reperti, forse per venderli a qualche mercato illegale, o a qualche collezionista di pochi scrupoli. E nel corso della loro esplorazione, questi intrusi hanno fatto fuggire un intero sciame di Venipede, facendo in modo che migrassero in massa verso Austropoli. Ad ogni modo, stiamo cercando di capire chi sia stato, e quali potessero essere i loro scopi."

Ash annuì, continuando a guardarsi attorno mentre entravano nel campo base. Per qualche motivo, sentiva la presenza di qualcosa di familiare in quel luogo un po' sperduto, ma non era del tutto sicuro di cosa fosse, nè del motivo per cui aveva quel presentimento... ancora una volta, aveva come l'impressione che la sua Aura volesse dirgli qualcosa, ma i suoi sensi soprannaturali non erano ancora abbastanza affinati da permettergli di capire cosa. Niente da fare, non appena avesse avuto un po' di tempo, avrebbe dovuto cominciare ad allenarsi per controllare meglio la sua Aura. Per qualche motivo, aveva il presentimento che sarebbe stato utile più avanti...

"Pika pi! Pika pika pi pikachu!" lo chiamò Pikachu, prendendogli una spalla e scuotendola leggermente. Ash si riscosse immediatamente dai suoi pensieri e sbattè gli occhi, rendendosi conto che in quel momento si trovavano di fronte all'edificio più grande del complesso - un edificio a due piani, decisamente ampio, con un tetto a cupola composto da pannelli azzurrini montati su una sorta di esoscheletro dorato, sovrastato da una banderuola a forma di Tranquill che girava lentamente sotto l'effetto del refolo di vento che spirava.

"Ash, che succede? Ti senti bene?" chiese Misty, anche lei un po' preoccupata per il modo in cui il suo ragazzo si era improvvisamente estraniato. "E' un po' di tempo che in certi momenti mi sembri distratto... sei sicuro di stare bene?"

Ash si sfregò gli occhi, e guardò verso Misty e Pikachu, rendendosi conto che entrambi avevano delle espressioni un po' ansiose. In effetti, doveva ammettere che non era da lui essere così distratto... certo, Ash non sarebbe stato l'ultimo ad ammettere di non essere molto sveglio, ma era sempre stato presente, se non altro. Il fatto che queste strane sensazioni che aveva a volte lo facessero distrarre dalla realtà così rapidamente non era certo una cosa che gli faceva molto piacere.

"E' una cosa che sta cominciando ad accadermi piuttosto spesso, in questi ultimi giorni... mi è successo anche ieri notte con quei Pokemon extraterrestri..." spiegò Ash alla sua fidanzata. "Non so esattamente di cosa si tratti, ma... credo che sia collegato alla mia Aura."

"Pika..." mormorò Pikachu, dicendo lentamente di sì con la testa. Quando Panpour lo guardò come per chiedergli spiegazioni, il topolino elettrico rispose nella sua ormai classica lingua, gesticolando in modo da farsi capire dal nuovo Pokemon di Misty... che, una volta conclusa la spiegazione, fece una faccia stupita e sbattè gli occhi.

"Non ho capito del tutto nemmeno io come funziona questa Aura, ma è un potere che hanno tutti gli esseri viventi, anche se pochi ne hanno accesso." spiegò Misty a Panpour. "A quanto pare, Ash è uno di questi, ma non si è mai allenato per imparare ad usare la sua Aura, quindi non sa bene cosa fare quando questa si manifesta."

"Pan..." mormorò la scimmietta azzurra, grattandosi la testa con fare un po' smarrito. Tuttavia, decise di non indagare oltre, almeno per il momento, anche perchè l'uomo che li aveva accolti aveva ripreso a parlare e stava loro spiegando come stavano le cose da quelle parti.

"Benvenuti al nostro campo base, ragazzi. Siamo un gruppo di esperti, scienziati e ricercatori che vengono da ogni parte di Unima... e alcuni di noi, anche da altri continenti... per svolgere delle ricerche su uno dei luoghi più misteriosi di questo paese. Ovvero, il Deserto della Quiete, e in particolare del Castello Sepolto, il luogo che è stato 'visitato' dai ladri pochi giorni fa, e da cui provengono numerosi artefatti che raccontano la storia di Unima." spiegò. "Penso che qualcuno di voi conoscerà già la professoressa Aralia..."

"Certo che la conosciamo! E' stata lei a consegnare a me e ai miei amici Komor e Belle il nostro primo Pokemon!" esclamò sorpresa Touko. "Ma non sapevo che si occupasse anche di ricerche che... beh, diciamo che non concernono direttamente i Pokemon!"

"Guarda un po' che combinazione... Potremmo parlare con lei?" chiese Ash. "Ci sarebbero alcune cose che vorremmo chiederle..."

L'uomo fece cenno ai ragazzi di entrare nell'edificio principale. "Certamente, ragazzi... per noi non è certo un problema. Anzi, sono convinto che la professoressa Aralia sarà contenta di parlare con voi." rispose. "Aspettate un attimo nella hall che vado ad avvertirla... e potrete parlare con lei in men che non si dica!"

"Grazie mille!" rispose Misty, che effettivamente non aveva mai incontrato la professoressa Aralia, e che era curiosa di conoscerla personamente. Il gruppo seguì la loro guida all'interno di una grande sala d'aspetto climatizzata, e Ash e Pikachu per primi tirarono un sospiro di sollievo quando l'aria fresca dei climatizzatori battè loro sulla faccia, facendo provare loro un po' di sollievo dalla calura del deserto.

"Uff... mamma mia, adesso sì che mi sento meglio..." sospirò Touko, togliendosi il berretto e asciugandosi la fronte sudata con il dorso della mano. "Non l'avevo sentito fino ad adesso, ma quella camminata nel deserto mi ha veramente stancata..."

"Se ci fosse una doccia da queste parti, sarebbe il massimo..." commentò Spighetto, mentre il gruppo si sedeva e si rilassava un po'. Ash raggiunse una macchinetta vicina e prese delle bottigliette d'acqua per tutti, compresi Pikachu e Panpour. "Ma per adesso, immagino che sia più che sufficiente poterci riposare un attimo mentre aspettiamo mademoiselle Aralia. Ho sentito molto parlare di lei, e la sua fama di ricercatrice si è diffusa per tutta Unima, quindi... sarei molto onorato di poter fare conoscenza personale con lei."

"Credo che tra qualche minuto ne avrai la possibilità, Spighetto..." disse Ash, prendendo un sorso d'acqua e sorridendo soddisfatto mentre guardava la porta sul lato opposto della hall vuota, illuminata solamente da una lampada alogena appesa al soffitto, e decorata solo da alcune piante grasse ornamentali, che sembravano essere state messe per rendere l'ambiente un po' più vivace, e da una scrivania sopra la quale si trovavano carte e documenti ordinatamente riposti. Per diversi minuti, Ash, Pikachu e i loro compagni rimasero ad aspettare... finchè il suono della porta al lato opposto della sala che veniva aperta non fece scattare Pikachu, che si voltò verso di essa!

"Pikachu!" esclamò il topolino giallo. Un attimo dopo, ecco una piacevolmente sorpresa Aralia entrare nella sala d'attesa, e riconoscere Ash e Touko all'istante!

"Oh, ma che sorpresa! Non mi aspettavo di rivedervi qui, ragazzi! E... vedo che ci sono anche dei volti nuovi, almeno per me!" esclamò la scienzata, raggiungendo il piccolo gruppo di allenatori. Touko per prima si alzò e andò ad accogliere Aralia, stringendole la mano con gratitudine.

"Sono molto felice di rivederla, professoressa Aralia!" esclamò la ragazzina castana, rimettendosi il berretto sulla testa con la mano libera. "Siamo capitati qui un po' per caso, in effetti... però, modestia a parte, ho già fatto un po' di passi avanti! Ha presente quel Tepig che lei ha salvato e che ho scelto come mio starter?"

"Certamente! Come potrei dimenticarlo?" rispose Aralia, sorridendo alla ragazzina. "Immagino che sotto la tua tutela, sia già diventato un Pokemon molto forte!"

Touko strizzò un occhio e fece uscire Pignite dalla sua Pokeball... e il Pokemon Fuoco / Lotta si mise in posa, flettendo i bicipiti e tenendo la testa alta! Una piccola diammata uscì dalle sue narici, e Aralia riconobbe immediatamente il Pokemon che lei aveva salvato e portato al suo laboratorio, dove era stato scelto come starter da Touko. Certo, comunque, che era completamente diverso da com'era prima, soltanto qualche settimana fa... non c'era più quasi nessuna traccia di quel Pokemon timido e chiuso, che aveva sempre paura di deludere la sua allenatrice, e adesso Pignite era diventato un combattente fiero e sicuro di sè! Decisamente, non poteva lamentarsi dell'impegno che sia allenatrice che Pokemon avevano messo nella loro strada assieme.

"Io e Pignite stiamo imparando sempre di più... e non ci fermeremo certo qui! Anche se non so ancora molto bene cosa voglio fare, credo che potrò scoprirlo più avanti, e intanto addestrare la mia squadra di Pokemon e creare un legame con loro mi sembra un buon inizio." affermò Touko, accarezzando Pignite sulla testa. Il Pokemon Suinfuoco grugnì soddisfatto, e mosse due passi in avanti, come se volesse esibirsi davanti alla giovane ricercatrice.

"Pignite!" esclamò, petto in fuori e naso in aria.

Aralia annuì con espressione di approvazione, per poi chinarsi su Pignite e accarezzarlo sulla testa, facendo sì che il Pokemon Suinfuoco chiudesse gli occhi e sogghignasse in un misto di orgoglio ed imbarazzo. "Vedo, vedo... e devo dire che sono abbastanza impressionata dai risultati che hai ottenuto. Se tutti i Pokemon della tua squadra sono stati addestrati con la stessa cura, sono convinta che avrai una squadra potente in men che non si dica. Ma... cerca di non perdere di vista il fatto che non sono stati solo gli allenamenti e le battaglie a rendere il tuo Tepig così forte. E' stato anche merito della vostra profonda amicizia, senza la quale non sareste potuti arrivare a questi risultati."

"Lo so. Me ne rendo perfettamente conto." affermò Touko, facendosi più seria. Quello era un argomento che la colpiva profondamente ogni volta. "Sa, professoressa Aralia, durante i nostri viaggi... prima che io ed Ash riuscissimo ad ottenere la medaglia Base dalla Palestra di Zefiropoli... abbiamo incontrato l'allenatore - se così lo si può chiamare - che ha abbandonato Tepig. Era un individuo spregevole che non meritava certo di avere un Pokemon come lui... per farla breve, lo abbiamo affrontato in uno scontro di Pokemon e lo abbiamo battuto quando Tepig si è reso conto che non doveva ascoltare quello che quel verme gli diceva, e aveva semplicemente bisogno di credere di più in sè stesso. Credo... che il fatto che io abbia continuato ad avere fiducia in lui, senza alcuna condizione, gli abbia dato una spinta in più."

"Ben detto. Mi sembra che tu sia sulla giusta strada. Hai... avuto notizie di Belle e di Komor, nel corso del tuo viaggio?" chiese Aralia, curiosa di sapere se anche gli altri due se la stavano cavando altrettanto bene.

Touko si fermò per un attimo, imponendosi di non dire nulla del fatto che il Munna della sua amica fosse stato rapito dal Team Plasma. Immaginava che Belle non sarebbe stata molto contenta che Touko raccontasse ad Aralia le cose che la riguardavano. "Beh... ho visto sia Belle che Komor abbastanza di recente, e mi sembra che siano diventati anche loro degli allenatori in gamba. Ci hanno aiutato contro il Team Plasma... quella banda di piantagrane che stanno andando in giro a predicare che i Pokemon e gli esseri umani dovrebbero vivere separati..."

"Ah, sì... so chi sono, e in effetti ho qualche sospetto che siano stati loro ad intrufolarsi nel Castello Sepolto e a rubare alcuni dei reperti che vi erano sepolti." affermò la professoressa. "Anche se non so per quale motivo potrebbero volerli... ma che sbadata, sono stata così presa dall'eccitazione nel rivederti, che a momento mi dimenticavo di voi! E' un piacere rivedervi, Ash e Pikachu, e confido che anche voi stiate vivendo una bella esperienza qui ad Unima. E per quanto concerne voi due... immagino che siate i compagni di viaggio di Ash e Touko, giusto?"

"Già. Il mio nome è Misty Waterflower... e anch'io vengo da Kanto come Ash!" disse Misty, strizzando un occhio e facendo il segno di vittoria con una mano, mentre con l'altro braccio teneva in braccio Panpour. La scimmietta azzurra agitò una mano in direzione di Aralia per salutarla, e Misty non mancò di presentarla. "E... questo invece è Panpour! L'ho allevato io, fin da quando il suo uovo si è schiuso circa tre settimane fa."

"Panpour!" esclamò il Pokemon d'Acqua, battendo le mani vivacemente davanti a sè. Aralia, conquistata dalla simpatia della graziosa scimmietta azzurra, si fermò per un attimo ad accarezzarla e a grattarla sotto il mento, poi si voltò verso l'elegante ragazzo dai capelli verdi al fianco di Misty, che sorrise velatamente e fece un inchino rispettoso.

"Bonjour a vous, mademoiselle Aralia. Molto onorato di fare la vostra conoscenza." esordì il giovane intenditore. "Il mio nome è Spighetto, e sono un intenditore di Pokemon, nonchè uno dei tre Capipalestra che gestiscono la Palestra di Levantopoli. Tuttavia, al momento mi sono preso un periodo di pausa in modo da viaggiare per il mondo con Ash e i suoi compagni, fare loro da guida, ed eventualmente imparare qualcosa di più anche su luoghi che conosco poco nel mio stesso paese. E' per me un piacere incontrare una personalità così importante nell'ambito della ricerca e dello studio dei Pokemon."

"Il piacere è tutto mio. Siete davvero un gruppo bene assortito." affermò Aralia, guardando il gruppo e i loro Pokemon. "Tuttavia... non sono solo io onorata di fare la vostra conoscenza... c'è qualcuno qui che vorrebbe vedervi. O meglio, nel caso di Ash e Misty, rivedervi!"

Ash, Pikachu e Misty si guardarono negli occhi con fare confuso, mentre Touko e Spighetto sembravano piuttosto incuriositi dalla menzione di vecchie conoscenze dei ragazzi di Kanto... ma prima che potessero chiedersi di chi stesse parlando Aralia, Ash vide un paio di mani delicate che si appoggiavano sui suoi occhi, facendogli vedere tutto nero per un paio di secondi! "Ta-daaaan! Indovina un po' chi sono?" esclamò la voce dolce e melodica di una bambina che non doveva avere più di dodici anni, una voce che Ash riconobbe quasi subito...

Il ragazzo di Biancavilla, dopo un breve attimo di confusione, rise di gusto e afferrò gentilmente i polsi della persona che lo aveva preso alle spalle, scostando leggermente le mani dai suoi occhi, e poi voltando la testa verso di lei. E le sue supposizioni furono confermate quando vide che la persona in questione era una bambina dai capelli blu lunghi fino a metà schiena, che indossava una maglietta nera senza maniche con una corta gonna rosa, un berrettino bianco con il simbolo di una Pokeball rosa disegnato sulla fronte, una sciarpetta rossa attorno al collo, e un paio di stivaletti rosa alti fino al ginocchio su calze nere. E dietro di lei, era arrivato un simpatico e altrettanto familiare Pokemon simile ad un pinguino alto non più di mezzo metro, ricoperto da finissime piume azzurre che scurivano sulle corte ali e sulla testa, con grandi occhi blu scuri, quasi neri, e un corto e largo becco giallo scuro, che si portava con orgoglio ed alterigia, ma sembrava altrettanto contento di rivedere Ash e Misty.

"Pika ka! Pika pichu!" squittì Pikachu, drizzando le orecchie in segno di gioia.

"Lucinda! Piplup!" esclamò Misty con gioia e sorpresa. "Mamma mia, che sorpresa! Non ci aspettavamo di vedervi qui!" Poi, a Touko, Pignite e Spighetto che guardavano incuriositi la nuova arrivata. "Ragazzi... lei è la nostra amica Lucinda, una coordinatrice di Pokemon proveniente da Sinnoh! Ha accompagnato Ash nel suo viaggio a Sinnoh, e ci ha aiutato quando tempo fa abbiamo avuto a che fare con un'altra pericolosa banda di criminali! E lui è Piplup, il suo Pokemon preferito!"

"Piplup, pip!" cinguettò Piplup, alzando una delle sue corte ali mentre Lucinda lo prendeva in braccio per presentarlo ai ragazzi di Unima. Touko, con delle stelline dorate che luccicavano in maniera comica attorno a lei, accarezzò il simpatico Pokemon pinguino sulla testa, cominciando a coccolarlo come se fosse un gattino affettuoso!

"Awwww, ma sei troppo carino, Piplup!" esclamò la ragazzina di Soffiolieve, mentre accarezzava la testa di Piplup che cercava in qualche modo di sottrarsi e di conservare un briciolo del proprio orgoglio! "Non ho mai visto un Pokemon d'Acqua così dolce! Wow, Lucinda, certo che a Sinnoh siete fortunati ad avere Pokemon così come starter! Non che i nostri starter siano brutti, ben inteso..."

"Piplup!" esclamò Piplup, agitando le ali con aria comicamente indignata.

"Un Pokemon alquanto interessante, questo Piplup." affermò Spighetto, guardando con attenzione il pinguino senza toccarlo per non dargli fastidio. "Ha un sapore dolce, con un pizzico di salato e giusto quell'accenno di piccante che rende il gusto gradevole al palato. Una ricetta davvero riuscita, a mio modesto parere. Questo Piplup merita sicuramente un A come voto."

Un grosso gocciolone di sudore scese dalle teste di Lucinda e Piplup nel sentire la bizzarra valutazione del giovane intenditore, e Touko provvide a tranquillizzarli e a dire che non c'era proprio nulla di strano. "Non... non vi preoccupate, è il modo di fare del nostro amico Spighetto! E' un intenditore di Pokemon, che si occupa di testare la compatibilità di un Pokemon con il suo allenatore, e allo stesso tempo è un ottimo cuoco. Quando esprime il suo giudizio, tende ad usare queste metafore basate sulla cucina, nulla di fuori dal comune!"

"Okay..." mormorò Lucinda, appoggiando a terra il suo starter, che si scrollò le piume e cercò di ridarsi un tono. "Comunque.. piace di conoscervi, Spighetto e... hmm... scusa, temo di non conoscere ancora il tuo nome..."

"Mi chiamo Touko, e vengo dalla città di Soffiolieve, a sud-est di Unima!" esclamò Touko, stringendo energicamente la mano che Lucinda le porgeva. "Io sono un'allenatrice di Pokemon come Ash, e sto viaggiando per Unima per trovare nuovi Pokemon, collezionare Medaglie... e cercare di capire cosa voglio dal mio viaggio! Ancora non sono sicura di cosa farò, a parte cercare di partecipare al Torneo di Unima..."

"Non è certo un problema, c'è tempo per decidere!" affermò Lucinda. "Piacere di conoscerti, Touko! Chiunque sia amico di Ash è automaticamente anche mio amico!"

"Grazie, Lucinda! Piacere di conoscerti!" rispose Touko. "A proposito, potrei chiederti come mai sei qui? Hai fatto tutta quella strada da Sinnoh..."

"Pika pikachu, pika pi pi pikachu, pika chu?" chiese inoltre Pikachu, al che Piplup annuì seriamente e rispose nel suo bizzarro linguaggio pigolante.

"Pip piplup, piiiip lup!" affermò. Per un attimo, Pikachu sembrò contento di sentire quello che il suo amico di Sinnoh stava dicendo, ma la sua espressione si rifece preoccupata un istante dopo, evidentemente pensando che ci fosse qualcosa di strano o di allarmante in tutto questo. Alzò lo sguardo verso Ash e provvide a tradurre quello che Piplup aveva detto... e Ash, dopo un breve istante di sorpresa, tradusse per tutti quelli che gli stavano attorno.

"Hmm... capisco... sì, Pikachu, in effetti è un po' inusuale..." affermò il ragazzino di Biancavilla. "Ragazzi, a quanto pare c'è anche Gary da queste parti. E' stato invitato a partecipare ad un'importante indagine dalla Lega Pokemon di Unima, e Lucinda è qui per dargli una mano."

"Gary?" chiese Touko. "E' uno che conosci bene, mi sembra di capire."

"Gary è stato il primo grande rivale di Ash..." spiegò Misty, scambiandosi uno sguardo di intesa con il suo fidanzato. "E... al momento, è anche il ragazzo di Lucinda! Lui e Ash si sono scontrati un po' di volte, e alla fine hanno sostenuto un ultimo scontro al torneo di Pokemon di Johto, dove Ash ha vinto, anche se solo di un po'. In seguito, Gary ha smesso di allenare Pokemon in maniera professionistica, e ha cominciato a lavorare come apprendista nel laboratorio di suo nonno, il professor Samuel Oak, il più grande esperto di Pokemon di tutta la regione di Kanto."

"Esatto." rispose la voce chiara e sicura di sè di Gary, che spuntò all'improvviso dalla porta dalla quale Lucinda era entrata! Il giovane ricercatore non era cambiato molto in quegli ultimi due mesi - stessi capelli spettinati e tagliati corti, con la sua maglietta nera dalle maniche corte, jeans viola e scarpe nere... oltre che quella sua immancabile espressione un po' altezzosa che ormai era un suo marchio di fabbrica! "Ehilà, Ash! Sembra proprio che sia destino che noi ci incontriamo ad ogni continente che visiti!"

"Gary!" esclamò Ash. Lui e il suo amico-rivale si diedero un'energica stretta di mano. "Eh, già, che posso dire? Ormai siamo legati dal filo rosso del destino!" Poi, rivolto a Touko e Spighetto: "Ragazzi, lui è Gary Oak, il nipote del professor Oak, ricercatore di Pokemon come lui, e mio primo rivale! Come potete vedere, la cosa continua anche ora! Heheheee.."

"Sì, certo, ridi pure, caro il mio Ash!" lo prese in giro amichevolmente Gary. "Vorrei farti presente che in quanto a numero di vittorie nelle battaglie che abbiamo fatto assieme, io ho ancora il vantaggio!"

"Oh, potrebbe non durare a lungo!" rispose Ash, sghignazzando con fare sicuro. "Che ne dici, eh? Qando ci sarà l'occasione, perchè non proviamo ad affrontarci di nuovo? Con quella storia del Team Vicious, non ne abbiamo avuto la possibilità, ma quando avremo risolto questo problema dei furti al Castello Sepolto..."

"Hmm, quindi sapete già come stanno le cose, da quelle parti." affermò Gary, facendosi un po' più serio. "Dal momento che questo problema riguardava potenzialmente anche noi di Kanto, la professoressa Aralia ha contattato mio nonno per chiedere un po' di supporto, e io mi sono offerto volontario per venire qui ad Unima e dare una mano. Ovviamente, non potevo esimermi dal portare con me anche Lucinda... e quindi eccoci qui!"

La ragazzina dai capelli blu fece il segno di vittoria con una mano. "E visto che si può unire l'utile al dilettevole, ne stiamo approfittando anche per vedere un po' di questo continente! Siamo atterrati a Sciroccopoli soltanto ieri sera, e abbiamo già avuto modo di vedere che si tratta di una città piena di attrazioni... ma lascio a voi il piacere di scoprorle una volta che sarete arrivati! Piuttosto... beh, adesso, come giustamente dice Gary, dobbiamo fare delle indagini su questo Castello Sepolto, e scoprire chi possa essere stato ad intrufolarsi là dentro e rubare quei preziosi reperti. E per quale motivo, poi."

"Già... non sono stati rubati gli oggetti più preziosi, o almeno, non sembra che i ladri abbiano prestato attenzione al valore degli artefatti che hanno rubato." continuò Aralia. "Il che mi fa concludere che abbiano un piano più complesso che semplicemente vendere quello che hanno rubato al miglior offerente."

Misty annuì. "Pensate che quegli oggetti serviranno per assumere il controllo di qualche Pokemon Leggendario, o che comunque li usino per fare loro quanti più Pokemon possibile?" chiese, essendo ormai abbastanza esperta di tali situazioni da sapere come andava di solito.

"E' l'ipotesi che al momento riteniamo più probabile." fu la risposta di Gary. "Tuttavia, per essere sicuri che sia così, dovremmo fare un sopralluogo al Cadtello Sepolto per verificare ed eventualmente scoprire a cosa servivano gli artefatti rubati. Non vi nascondo che la spedizione potrebbe essere pericolosa, e non sappiamo cosa ci aspetti là dentro."

"Beh, non è certo questo il primo rischio che corriamo, dico bene?" chiese retoricamente Ash a Pikachu e a Misty.

Il topolino elettrico sembrò pensarci un po' su, ma non troppo a lungo... in fondo, aveva già deciso che sarebbe stata una buona idea dare una mano a risolvere quel caso. "Pika pikachu!" esclamò, tenendo dritta la coda. "Pika ka, pikachu pika pika?"

"Beh, se volete si potrebbe partire già domani mattina. Presto, si intende." affermò Lucinda. "Il Castello Sepolto è più o meno a mezz'ora di jeep da qui, e con noi, in ogni caso, verranno diversi membri di questa spedizione. Abbiamo una vasta area da tenere d'occhio, e dividerci i compiti non potrà che esserci utile."

"E' vero..." affermò Misty. "Beh, io sono disposta ad accompagnarvi. Se anche Touko e Spighetto sono d'accordo..."

"A questo punto, mademoiselle Misty, oserei presumere che la risposta sia abbastanza scontata." disse Spighetto, sorridendo leggermente. "Io sono disposto a venire con voi."

"Pignite!" esclamò il Pokemon Suinfuoco, sgranchendosi le spalle. Anche Touko si disse d'accordo, facendo un segno dell'okay al resto del gruppo. Aralia non ebbe nulla da obiettare, e si limitò a ripetere la raccomandazione di stare comunque attenti, visto che stavano per esplorare delle rovine antiche e potenzialmente pericolose.

"D'accordo. Allora non credo ci sia bisogno di aggiungere altro, a parte le raccomandazioni di rito." disse la giovane scienziata. "Per stanotte, potete restare qui. Farò in modo che vi vengano preparate due stanze extra, e tra un'oretta ci sarà la cena assieme al resto dei ricercatori."

"Per la stanza non ci sono problemi, professoressa. Misty e Touko possono dormire nella mia stanza, ed Ash e Spighetto in quella di Gary." propose Lucinda. "A voi va bene così, ragazze?"

"Certo che ci va bene! Non mi dispiacerebbe per niente avere due compagne di stanza per stanotte!" rispose Touko. "E poi... non ho mai sentito parlare di coordinatori di Pokemon. Magari stasera dopo cena puoi parlarmene un po' mentre siamo in camera, va bene, Lucy?"

Una buffa espressione di stupore decorò il viso di Lucinda. "Lucy?" ripetè con fare interrogativo.

"Non mi sembra una cattiva idea." affermò Gary. "Va bene... allora, ragazzi, che ne dite di appoggiare da qualche parte i vostri zaini, così vi facciamo vedere un po' del nostro campo base? Ci sono un po' di cose interessanti da vedere da queste parti."

"Noi saremmo molto interessati ad imparare qualcosa di più sul vostro lavoro. Come si suol dire, non si impara mai abbastanza!" affermò Spighetto. "Ovviamente, mademoiselle Aralia, con il suo permesso."

Mentre i ragazzi cominciavano a chiacchierare tra loro, anche i Pokemon rimasti fuori dalle loro sfere iniziarono ad avvicinarsi e a confabulare tra loro. Pikachu per primo cercò di far conoscere Pignite e Panpour al piccolo Piplup, che tese un'aletta verso la scimmia azzurra e diede un'energica stretta. Panpour ricambiò il gesto con entusiasmo, apparentemente trovando simpatico a pelle il pinguino azzurro, mentre Pignite guardò Piplup con un certo sospetto, come se non fosse del tutto sicuro che volesse fare amicizia...

"Piplup, piplup..." disse il pinguino azzurro, voltandosi verso il suino infuocato e tendendogli un'ala. Pignite esitò un attimo, prima di scuotere freddamente l'ala del pulcino... e un istante dopo, un lampo di luce uscì da una delle Pokeball di Ash, e Piplup si ritrovò improvvisamente con davanti un Dewott fin troppo entusiasta, che gli prese l'altra aletta e cominciò a scuoterla energicamente!

"Dew, dew! Dewott!" esclamò la lontra spadaccina, stringendo l'ala di Piplup con una tale energia che il simpatico pinguino si sentì come se fosse stato messo in un frullatore per qualche istante! Mollò la presa quasi subito, e Piplup volteggiò su sè stesso come se fosse stato ubriaco, e si afflosciò comicamente tra le braccia di Panpour!

"Piiiiipluuuup..." mormorò, mentre Panpour sbatteva gli occhi stupito e Pikachu alzava le spalle e mostrava i palmi delle mani, come per dire che non c'era molto da fare. Pignite, dal canto suo, sembrava essersi un po' adombrato per quell'improvviso arrivo, e si avvicinò con fare un po' aggressivo all'allegro Pokemon Apprendista.

"Pignite, pig! Pig pig, pignite?" grugnì, guardandolo con un certo cipiglio minaccioso. Dewott non sembrò capire come mai all'improvviso Pignite sembrasse così aggressivo, e lo guardò sbattendo gli occhi.

"Dew?" chiese il Pokemon lontra, restituendo a Pignite un'espressione dubbiosa, e ricevendo in cambio un cipiglio minaccioso. Pignite grugnì, e delle fiamme rosse uscirono dalle sue narici... mentre Pikachu, Panpour e Piplup si avvicinavano preoccupati, temendo che il Pokemon Suinfuoco e il Pokemon Apprendista potessero arrivare alle mani, e il Pokemon pinguino si mise tra i due, in modo da fare da paciere.

"Pip pip, lup! Piplup, piplup!" cinguettò. Immediatamente, Dewott e Pignite si voltarono verso di lui e lo guardarono per qualche secondo, prima di guardarsi di nuovo in faccia. Con un sospiro rassegnato, il Pokemon Suinfuoco abbassò le arie e fece cenno a Dewott di seguire lui e Pikachu dietro i loro allenatori, che stavano continuando a chiacchierare tra loro, felici di essersi rivisti, e non sembravano essersi accorti del piccolo diverbio tra i campioni di Ash e Touko. Piplup e Panpour si sfregarono la fronte con fare indeciso, e Pikachu sospirò sperando tra sè che fosse solo un momento, e che non volesse dire nulla...

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La serata era passata senza problemi sia per gli umani che per i Pokemon... e dopo una cena abbastanza frugale ma comunque soddisfacente, i ragazzi e le ragazze si erano ritirati nelle rispettive stanze, in modo da riposarsi e prepararsi a quella che si preannunciava come una giornata difficile ed impegnativa - presto, avrebbero visitato il Castello Sepolto, e non sapevano cosa avrebbero trovato ad attenderli.

Nella stanza delle ragazze, Misty, Panpour, Lucinda, Piplup, Touko e Pignite si stavano scambiando un po' di storie e di aneddoti prima di andare a dormire...

"Aaaah, ecco perchè Ash mi aveva chiesto se per caso avevo una bicicletta!" esclamò Touko, non trattenendo una risatina nel momento in cui Misty e Lucinda terminarono i rispettivi racconti di come avevano incontrato Ash. "Ora si spiega tutto... beh, ha fatto bene ad andare sul sicuro, che altro posso dire?"

"Panpour?" chiese la scimmietta azzurra, mentre voltava divertita lo sguardo verso la sua allenatrice e amica. Misty accarezzò la scimmietta sulla testa, mentre Piplup annuì con fare convinto, come se volesse confermare la testimonianza delle due ragazze.

"Lup!" cinguettò il Pokmon pinguino, ricordando l'inizio rocambolesco del viaggio che aveva intrapreso come starter di Lucinda. Era stato un inizio non troppo promettente, ma non rimpiangeva nulla di quel giorno. Anche se c'erano stati momenti difficili, sia durante il viaggio a Sinnoh che, soprattutto, durante la lotta con il Team Vicious... ormai quelli erano niente più che ricordi, e anche se il piccolo pinguino aveva l'impressione che presto avrebbe affrontato qualcos'altro di simile, le esperienze passate gli facevano pensare che sarebbe andata bene anche questa volta.

"Comunque... beh, come puoi immaginare, è stato un viaggio davvero incredibile... e sono contenta di aver incontrato Ash ed essere diventata sua compagna di viaggio!" affermò Lucinda. "Se non fosse stato per lui... non sarei mai arrivata dove sono adesso! Immaginando com'ero, avrei finito per arrendermi non appena avessi incontrato le mie prime difficoltà."

"Beh... posso immaginare come ti sia sentita. Io... non ho ancora subito una sconfitta particolarmente schiacciante, però... ci sono rimasta male quando io ed Ash abbiamo perso contro Aloè, la Capopalestra di Zefiropoli. Siamo stati troppo sicuri di noi stessi, e abbiamo finito per combinare un disastro." rispose Touko. "Quindi, sì, posso capire come ci si sente quando si scopre che il proprio meglio non è ancora abbastanza. Ma... Ash ed io non ci siamo fatti demoralizzare... anche se purtroppo, il mio Tepig ha avuto qualche problema di autostima, visto che era stato abbandonato dal suo ex-allenatore... una carogna di nome Shamus, che usa i suoi Pokemon Fuoco per ottenere gloria per sè stesso, e abbandona quelli come Tepig che non lo soddisfano."

Lucinda annuì, ricordando fin troppo bene com'erano andate le cose con Paul. "Sì... capisco, anche noi abbiamo avuto a che fare con allenatori del genere." affermò la bambina dai capelli blu. "Mentre viaggiavamo per Sinnoh, Ash ha incontrato un rivale molto agguerrito... un ragazzo egoista ed arrogante di nome Paul, a cui interessava soltanto vincere e quanto forti fossero i suoi Pokemon. Il fatto è che... Paul non era un allenatore scarso, anzi, con i suoi sistemi aveva creato una squadra molto pericolosa e quasi imbattibile!"

"Immagino che solo i Pokemon più forti avessero l'onore, per così dire, di entrare a far parte della sua squadra..." azzardò Touko, ricevendo come risposta un cenno affermaativo da parte di Lucinda e Piplup.

"Piplup, piplup..." cinguettò il pinguino azzurro, facendo cenno a Lucinda di riprendere il racconto.

"Grazie, Piplup..." rispose lei, grattando il piccolo Pokemon sulla testa. "Ash e Paul si sono scontrati più volte nel corso del nostro viaggio, però si vedeva che Paul era superiore... almeno finchè non si sono affrontati alla finale del grande torneo di Pokemon di Sinnoh, e Ash ha battuto Paul usando lo stesso Pokemon che Paul aveva rifiutato perchè lo considerava troppo debole. E poi... Ash ha battuto Paul una seconda volta quando Paul ha voluto la rivincita. Da allora, non dico che Paul sia diventato un simpaticone, però ha cominciato a mostrarsi meno altezzoso, e a trattare in maniera più giusta i suoi Pokemon. Sono sicura che adesso sia sulla buona strada per diventare un allenatore a tutti gli effetti, ora che sta imparando quanto può essere potente il legame tra umani e Pokemon."

"Una cosa che il Team Plasma proprio non considera..." disse Touko. "Hai sentito parlare del team criminale che opera qui ad Unima, immagino. Si fanno chiamare Team Plasma, e dicono di combattere per i diritti dei Pokemon, e di volerli liberare dalla schiavitù che noi esseri umani gli imporremmo..."

Piplup si toccò la testa con la punta di un'ala, come per dire che quella gente era toccata nel cervello... e la ragazzina castana ridacchiò gentilmente dei gesti del Pokemon pinguino.

"Già... non sembrano pensare che separandoli dalle persone a cui vogliono bene, fanno del male anche ai Pokemon." disse Misty, accarezzando Panpour sulla testa. "Uno dei Pokemon che è appena entrato a far parte della mia squadra, il mio Ducklett, è proprio uno di quei Pokemon che il Team Plasma ha portato via ad un allenatore che gli voleva bene. Ma vallo a spiegare a quelli del Team Plasma. Ti diranno che siamo stati noi umani a condizionare i Pokemon..."

"Pan..." mormorò Panpour, scuotendo la testa con disapprovazione.

"Capisco cosa volete dire, ragazze..." affermò Lucinda. "E mi piacerebbe poter parlare ancora, ma temo che abbiamo fatto un po' troppo tardi. Domani dovremo svegliarci molto presto per raggiungere il Castello Sepolto, e credo che anche i nostri Pokemon avranno molto da fare."

"E' vero... la professoressa Aralia ci ha avvertiti che da quelle parti bazzicano un sacco di Pokemon misteriosi e molto forti." disse Misty, tirando un piccolo sospiro mentre preparava il suo letto, una brandina non più comoda di un materasso, un cuscino e una coperta un po' sgualcita, ma che comunque era più che sufficiente per una notte di riposo. Anche le altre due ragazze e i loro Pokemon si prepararono per andare a dormire...

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E nella stanza dei ragazzi, la discussione stava seguendo più o meno questa stessa falsariga: mentre Gary voleva sapere di più su Unima e sulle avventure che Ash e Spighetto avevano vissuto, Ash era curioso di sapere che novità ci fossero a Sinnoh, e se Gary aveva sentito qualche notizia particolare da Biancavilla.

"Beh... nulla di veramente fuori dal comune, a parte il fatto che Biancavilla sta diventando una cittadina di tutto rispetto, e adesso ci sono un bel po' di comodità tecnologiche in più." disse Gary. "Per quanto riguarda Sinnoh, ci sono un po' di novità anche da quelle parti. Ti ricordi di Marisio e di quel quintetto di allenatori che abbiamo conosciuto... Chicco, Matilde, Risetta e Demetra? Beh, di recente sono stati incaricati dalla Lega Pokemon di Sinnoh di investigare strani fenomeni che si stanno verificando nel continente di Oblivia, un arcipelago sperduto nell'oceano del sud. Sembra che ci siano un po' di problemi con un gruppo di fuorilegge che stanno rubando artefatti e reperti dai siti archeologici di Oblivia."

"Un po' come è successo qui nel Castello Sepolto." disse Spighetto, seduto sul suo letto con Pansage al suo fianco. "A quanto pare, purtroppo, le stesse cose accadono anche in altre parti del mondo."

Ash alzò le spalle, e Pikachu, anche lui abituato a simili notizie, disse la sua nella sua classica voce acuta. "Pikachu, pikachu pika chu..." affermò, sperando tra sè che Marisio e i suoi compagni se la cavassero bene con quell'inaspettata emergenza. "Pika pichu, pika pika ka?"

"Credo che Pikachu voglia sapere come va con Lucinda, già che ci siamo!" disse ASh con una breve risatina arguta. "Tu e lei mi siete sembrati ancora molto affiatati, eh?"

Gary, come del resto Ash stesso si era aspettato, non si imbarazzò e si limitò ad alzare le spalle e sorridere. "Beh, non posso certo lamentarmi. Io e Lucinda andiamo d'accordo, e se sono Roselia fioriranno!" affermò. "Certo, c'è un po' di differenza di età, ma la cosa non ci dà problemi. Piuttosto, Ash... con Misty, come va?"

"Beh..." disse Ash con un pizzico di esitazione, guardando Pikachu come se volesse chiedergli dei suggerimenti, e ricevendo da lui una strizzata d'occhio. "Va tutto bene, perchè, come dovrebbe andare? Anche se... forse, in effetti, una volta che ne avremo la possibilità dovremmo prenderci una giornata per conto nostro e stare un po' assieme senza pensare alle battaglie di Pokemon... abbiamo anche cercato di farlo, ma le circostanze sembrano tramare contro di noi."

"Pika pika..." affermò Pikachu abbassando le orecchie.

Fu Spighetto ad avere l'idea giusta. "Beh, se posso suggerire un'idea, Ash... a Sciroccopoli c'è un grande parco di divertimenti, e sono sicuro che Mademoiselle Misty apprezzerà il pensiero, se la porterai sulla ruota panoramica. E' considerata una delle principali attrazioni di Sciroccopoli, oltre ai campi sportivi, al Metro Lotta e alle sfilate di moda della Capopalestra Camelia."

"Capisco... grazie dell'idea, Spighetto!" ringraziò Ash, cercando di pensare a come avrebbe potuto fare quella proposta a Misty... "Che ne dici, Gary? Venite anche tu e Lucinda a darci un'occhiata?"

"Non vedo perchè no." disse Gary alzando le spalle. "E poi, sarei anche curioso di vedere come te la cavi in una Palestra di Unima. Certo, so già che hai vinto tre Medaglie, e anche la tua "allieva", ma... considerala una mia piccola curiosità, tutto qui."

"Perfetto. Allora, abbiamo già un mini-programma per quando saremo arrivati a Sciroccopoli!" affermò Ash scherzosamente. "Per adesso... beh, Pikachu, credo che faremmo meglio a riposarci. Domani sarà una giornata lunga."

"Pika!" rispose il topolino elettrico, per poi voltarsi verso Gary, Spighetto e Pansage e dare anche a loro la buonanotte. "Pika pikachu, pikachu!"

"Pan, sage!" rispose la scimmietta verde, muovendo allegramente il ciuffo di pelo smeraldino a forma di albero che aveva sulla fronte.

"Sì, mi sembra una buona idea." disse Spighetto, mentre ognuno dei ragazzi si preparava il letto per la notte. "Buon riposo, amici. E in bocca al lupo per domani."

"Non avremo bisogno della fortuna... comunque, buon riposo anche voi!" disse Gary con il suo tono tranquillo e sicuro di sè. "Mi raccomando, fate in modo che la vostra squadra sia in forma."

"A domani, Gary!" concluse Ash, dando un'occhiata fuori dalla finestra, verso la grande distesa di sabbia che si estendeva per miglia oltre i confini del campo base...

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Alla prossima!

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 33 - Il labirinto del Castello Sepolto, Parte 1

"Yu-huuu! Accidenti, questa sì che è una scarica di adrenalina!" esclamò Touko, tenendosi il berretto e godendosi la ventata di aria calda del deserto che le soffiava dritta in faccia mentre stava in piedi sul fuoristrada guidato dalla professoressa Aralia, dove lei, Ash e Misty erano saliti per dirigersi al Castello Sepolto, nel bel mezzo del Deserto della Quiete. Al loro fianco, Gary stava guidando un altro fuoristrada, con a bordo anche Lucinda e Spighetto. Il gruppo si era alzato di buon mattino, e prima ancora che il sole fosse sopra l'orizzonte, avevano già fatto colazione ed erano partiti per il Castello Sepolto, in modo da arrivare prima che il sole fosse alto nel cielo.

Inutile dirlo, per la ragazzina era un'esperienza del tutto nuova ed eccitante. Stando attenta a non perdere l'equilibrio, si era messa in piedi sul suo sedile, in modo da ricevere in pieno il vento che le soffiava addosso, e si stava godendo l'impressionante panorama del deserto. Una distesa immensa di sabbia rossa e dorata, che formava delle imponenti dune ed era intervallata in maniera alquanto suggestiva da maestose formazioni rocciose che salivano verso il cielo, intervallando l'azzurro quasi splendente. Ogni tanto, i ragazzi riuscivano a vedere qualche Pokemon selvatico che sgattaiolava rapidamente tra le dune o si rifugiava sotto qualche rado cespuglio o sotto una roccia. Ash, Misty, Pikachu, Touko e Spighetto riconobbero qualche Darumaka o qualche Sandile, e anche alcuni Pidove che svolazzavano qua e là alla ricerca di un po' d'ombra.

Aralia, seduta al posto di guida e vestita di un completo da esploratrice con tanto di scarponi da deserto e cappello a larghe falde, tutto di colore neutro che si intonava alla perfezione con l'ambiente in cui si trovavano, si voltò leggermente verso Touko, tenendo sempre un occhio sulla strada che stavano percorrendo e badando di mantenere una velocità moderata. Con tutte quelle dune e il terreno irregolare, sarebbe bastato poco per far fare un volo alla macchina... "Vedo che il Deserto della Quiete ti piace! In effetti, molti lo considerano uno dei luoghi più pittoreschi di Unima, e non si fanno scapare l'occasione di vederlo dal vivo. E' qui che vivono alcune delle specie di Pokemon più insolite che si possano trovare in questo continente."

Touko si sedette nuovamente al suo posto, ripulendosi un po' i vestiti dalla sabbia che vi era rimasta appiccicata. "In questo caso, non mi garò certo scappare l'occasione di catturarne uno, se capiterà." affermò. "Ma... per il momento è meglio pensare a cosa faremo quando arriveremo al Castello Sepolto. A proposito, lei pensa che arriveremo presto?"

"Tra pochi minuti, cara. In effetti, mi sembra già di vedere il Castello Sepolto all'orizzonte." disse Aralia. "Potete dare un'occhiata con il canocchiale, per favore?"

Misty si alzò un po' dal suo sedile, stando bene attenta a non perdere l'equilibrio, e ricevette il canocchiale dalle mani di Ash, mentre Pikachu si arrampicava sulla testa del suo allenatore e guardava verso l'orizzonte, incuriosito anche lui e impaziente di vedere come fosse il luogo di cui Aralia aveva parlato. Dopo aver regolato per bene lo strumento, la ex-Capopalestra di Celestopoli riuscì a vedere, in lontananza, qualcosa che assomigliava in effetti ad un castello in stile europeo del Medioevo, ormai in rovina, e attorno al quale si trovava già qualche gruppo di ricercatori. Misty vide un arco d'ingresso, una sezione di muro crollata con tanto di merli in stile guelfo, e diverse statue in vari stadi di conservazione, che davano l'impressione che una volta quello fosse stato un luogo pieno di vita e di attività.

"Lo vedo, professoressa Aralia! Credo che quello davanti a noi sia il Castello Sepolto, o almeno quello che ne resta al giorno d'oggi. E non siamo neanche i primi ad arrivare!" esclamò Misty, tornando a sedere.

"Del resto, me l'aspettavo... se questa notizia degli oggetti rubati ha già fatto il giro della contea..." commentò Touko. Aralia annuì, e fece cenno a Gary di mettersi dietro di lei con il fuoristrada, poi virò con decisione verso la propria sinistra, dirigendosi verso le rovine.

"Okay, sembra che siamo arrivati." disse Gary, sterzando con attenzione per seguire la professoressa. "Tenetevi pronti, perchè ci aspetta un lavoro che non sarà certo di tutto riposo."

"Certo, lo sappiamo, monsieur Oak." rispose Spighetto, schermandosi il viso da una nuvola di sabbia che stava salendo. "Faremo tutti del nostro meglio per collaborare alle indagini."

Il giovane ricercatore fece un cenno di assenso, mentre proseguiva verso il Castello Sepolto...

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Una volta scesi dai loro fuoristrada, non appena giunti a destinazione pochi metri davanti all'ingresso del Castello Sepolto, Ash e i suoi compagni si erano sgranchiti un po' le gambe e avevano ricevuto un cordiale per quanto distaccato benvenuto dal resto delle spedizioni che erano state mandate al Castello Sepolto. Una di esse, in particolare, aveva attirato la curiosità della professoressa Aralia - un gruppo di esperti di scavi e trivellazioni proveniente dalla città di Libecciopoli, in una zona più a nord-ovest di Unima, e facenti parte della compagnia di proprietà di Rafan, il Capopalestra di tale città. Evidentemente, ci sarebbe stato bisogno anche della collaborazione di un team di esperti per scongiurare i pericoli che evidentemente accompagnano un'esplorazione nei sotterranei.

I convenevoli erano durati lo stretto indispensabile per conoscersi e per prendere un sorso d'acqua. La temperatura, già a quell'ora del mattino, cominciava a salire, e presto non sarebbe più stato possibile restare sotto il sole - era necessario entrare nelle rovine e cominciare l'esplorazione. Dopo essersi divisi in gruppi, gli investigatori avevano fatto il loro ingresso nella struttura pericolante, usando delle torce elettriche per fare luce davanti a sè.

Ash i suoi compagni repressero un brivido di emozione e di nervosismo quando entrarono nel complesso, con Pikachu, Panpour e Piplup che si guardavano attorno senza sosta, temendo che qualche Pokemon Spettro uscisse all'improvviso dai muri per aggredirli. Era un posto dall'aspetto davvero suggestivo, e al tempo stesso misterioso e pericoloso...

"Wow... ragazzi, non vi sembra quasi di essere in un film?" chiese Ash, puntando la sua torcia elettrica contro i muri e dando un'occhiata ai geroglifici che decoravano le pareti. Non che lui ci capisse qualcosa, ma contribuivano comunque a creare l'atmosfera, assieme al caldo invadente e all'odore di muffa e chiuso che cominciava a pervadere l'aria. "Voglio dire, è come se fossimo in uno di quegli antichi templi che si vedono nei film d'avventura!"

"Vorrei solo sperare che non cada un masso da un momento all'altro..." disse Misty con una risatina nervosa, dando un'occhiata al soffitto, e poi guardandosi attorno per verificare che Touko, Spighetto, Lucinda, Piplup e Gary fossero ancora con loro. Pikachu e Panpour camminavano davanti, e il topolino elettrico aveva fatto illuminare un po' le guance per fare più luce. Il gruppo seguì il corridoio - e i loro compagni di esplorazione - ancora per qualche minuto, fino a che non sbucarono in una grande sala di forma quasi cubica, con delle grandi colonne di granito che sostenevano un alto soffitto di basalto nero. Era lì che il calore si sentiva di più, e l'odore di chiuso si fece quasi insopportabile, facendo sentire i ragazzi come se avessero ricevuto un pugno in faccia.

"E... questo posto cos'è?" chiese Touko incuriosita, tenendosi vicina ai suoi compagni e tenendo le sue Pokeball pronte in caso di pericolo. Si trovavano in quel momento in una sala che sembrava essere fatta apposta per farli sentire piccoli ed insignificanti, il soffitto che incombeva su di loro da un'altezza di almeno dodici metri, con delle statue poste ai fianchi delle arcate di uscita raffiguranti delle figure umanoidi che alla ragazzina di Soffiolieve sembravano in qualche modo familiari. Erano statue di Pokemon umanoidi grandi e muscolosi, simili al famoso genio della lampada di Aladino, che stavano in piedi con le braccia conserte e uno sguardo severo dipinto sul volto. La metà superiore del loro corpo era quella di un umano muscoloso, mentre quella inferiore era indistinta e sembrava quasi gassosa, come se il loro corpo spuntasse da una nuvola. Ce n'erano di tre tipi, distinguibili dalle pettinature diverse ma comunque tutte fantasiose ed improbabili. "Quelle statue di Pokemon... mi sembra di averle già viste da qualche parte."

"Credo proprio di sì, Touko." affermò Aralia, guardando con attenzione una delle statue più vicine. "Quelle che vedi non sono altro che delle rappresentazioni di Thundurus, Landorus e Tornadus, i tre Pokemon Leggendari che governano il clima, conosciuti come le Forze della Natura. Più esattamente, controllano rispettivamente la pioggia e i fulmini, il tempo sereno e il vento."

"In effetti ha anche senso che questi tre Pokemon venissero in qualche modo venerati da queste parti..." disse Gary, mentre Touko tirava fuori dal suo zaino un bloc-notes e cominciava a prendere appunti, affascinata da quello che stava imparando. "In un luogo arido come questo, era anche nell'interesse degli abitanti mantenere il favore dei Pokemon che controllavano il clima."

"Si sa qualcosa, oggi come oggi, di dove si trovino questi Pokemon?" chiese Lucinda, mentre teneva d'occhio il piccolo Piplup che stava andando a toccare una delle statue con aria curiosa.

"Beh, si dice che vicino alla città di Boreduopoli, che è la città più a nord del continente, siiano stati avvistati di sfuggita dei Pokemon somiglianti al trio delle Forze della Natura." spiegò uno degli altri membri della spedizione. "Non abbiamo ancora delle prove concrete che siano loro, ed è un po' che questi avvistamenti non si ripetono, ma non possiamo ignorare la loro importanza. Se le nostre informazioni sono corrette, chiunque abbia trafugato i reperti del Castello Sepolto mira appunto a controllare le Forze della Natura e usarle per estendere il proprio predominio su tutta Unima."

"Questo sì che sarebbe un guaio..." disse Misty. "Sono pronta a credere che il Team Plasma è dietro a questo furto! Non riesco a pensare a chi altro potrebbe essere stato."

"Pan!" esclamò Panpour, dicendosi d'accordo con la sua allenatrice. Neanche a lui sembravano piacere troppo quegli individui fuori di testa. Se si erano messi in testa di separare lui e Misty, avrebbero avuto di che ripensarci!

"Il Team PLasma è in effetti il maggior sospettato... ma non abbiamo ancora le prove che siano effettivamente stati loro." disse Aralia, mentre chiamava a sè i ragazzi e i loro Pokemon. "Molto bene, ragazzi, adesso ascoltate... abbiamo bisogno di esplorare questo posto secondo una strategia ben ragionata se vogliamo arrivare da qualche parte. Ash, tu e il resto dei tuoi amici imboccherete il corridoio a nord." Indicò l'arcata più grande che si apriva al lato opposto della stanza rispetto a quello da cui erano entrati, prima di prendere dal suo zaino tre mappe arrotolate e consegnarne una ad Ash, una a Gary e una a Spighetto. "Ecco. Qui i nostri esploratori hanno disegnato una pianta quanto più precisa possibile del castello, sfruttando tutte le informazioni a loro disposizione. Usatela per orientarvi, e lasciate magari dei segni del vostro passaggio in modo da poter ripercorrere la strada al contrario. Se trovate qualcosa che potrebbe essere utile alle indagini, raccoglietelo e conservatelo. Ci rivedremo in questa stanza, tra circa tre ore, quindi sincronizzate gli orologi."

"Va bene, professoressa Aralia..." disse Misty, dando un'occhiata anche lei alla mappa che Ash stava consultando. In effetti, il posto sembra un labirinto, e senza quella piantina, la ex-Capopalestra di Celestopoli dubitava che sarebbero riusciti ad uscire da lì. "Voi vi dividerete ed esplorerete gli altri due corridoi, non è vero?"

"Esatto. Non possiamo tralasciare nulla." disse un altro esploratore. "Mi raccomando, ragazzi, usate prudenza. So che siete degli allenatori molto capaci, di questo siamo stati informati dalla professoressa, ma visto il luogo in cui ci troviamo, non è il caso di fare sciocchezze."

"Ricevuto. State tranquilli, torneremo tutti interi!" affermò Gary. "Buona fortuna anche a voi!"

"Grazie mille. Ci vediamo qui tra tre ore." affermò Aralia, salutando i ragazzi e venendo a loro volta salutata da loro mentre questi si allontanavano lentamente e con prudenza verso il corridoio a nord...

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Erano già passati una decina di minuti da quando Ash, Pikachu e il loro gruppo si erano congedati da Aralia e dal resto degli esploratori, ma fino a quel momento, non avevano fatto altro che camminare in linea retta, tenendosi nel corridoio ed evitando tunnel e vicoletti nei quali avrebbero potuto perdersi. Touko si era preoccupata di lasciare dei sassolini in alcuni punti presso i quali erano passati, in modo da sapersi orientare quando fossero tornati indietro, ma il percorso si stava facendo tortuoso, e alcuni membri del gruppetto cominciavano ad essere in pensiero.

"Accidenti, questo posto è davvero un labirinto..." mormorò Lucinda a bassa voce, cercando di stare attenta a dove metteva i piedi. "Come faremo a trovare qualcosa che possa aiutarci a capire chi ha rubato quegli oggetti da qui?"

"Tranquilla, Lucinda... in qualche modo ce la caveremo, vero?" disse Ash, ottimista come sempre, mentre Pikachu, Piplup e Panpour facevano segno ai ragazzi di fermarsi per un attimo e aspettare. Spighetto si fece avanti, illuminando il pavimento con la sua torcia elettrica... e il suo sguardo acuto colse che c'era qualcosa che non andava. Una delle piastrelle del pavimento sembrava in qualche modo staccata dalle altre... in effetti, guardandola meglio anche agli altri ragazzi dava l'impressione di non essere perfettamente a livello con il resto del pavimento.

"Credo che Pikachu e gli altri vogliano dirci che c'è una trappola qui davanti... una trappola che i "visitatori" di questo tempio sono riusciti a non far scattare." disse il giovanotto dai capelli verdi, tastando attentamente il terreno con una mano. Touko si avvicinò al muro, tenendosi appiattita su di esso e puntando la sua torcia contro la parete... e vide che in effetti c'erano delle feritoie nella parete che non promettevano nulla di buono!

"Accidenti... sarà pure un clichè, ma in questo caso poteva essere mortale..." affermò la ragazzina, deglutendo. "Sono pronta a scommettere che non appena qualcuno mette il piede su quella piastrella... zac! Parte una freccia e lo infilza come un pollo allo spiedo! Trappola classica ma sempre efficace!"

"Piplup..." cinguettò Piplup, dando un'occhiata alle feritoie sul muro. Nessuna di esse raggiungeva l'altezza della sua testa, quindi il pinguino decise che tanto valeva tentare e, con estrema cautela, appoggiò una zampetta palmata sulla piastrella che Spighetto aveva visto. Immediatamente, il peso pur modesto del simpatico Pokemon fece sprofondare la piastrella e attivò un meccanismo... e un istante dopo, con un sibilo inquietante, una raffica di frecce partirono dal muro, saettarono sopra la testa di Piplup, mancandolo di almeno una ventina di centimetri, e si piantarono nella parete opposta! Ash fece un salto per la sorpresa, spalancando gli occhi e provando un brivido di paura al pensiero che uno di loro avrebbe fatto una brutta fine se non fosse stato per la loro prudenza.

"Non possiamo distrarci nemmeno per un secondo qui..." disse Gary, dando un'occhiata alle frecce. Erano piccole ma affilate, e sarebbe stato pronto a scommettere che erano state anche intrise nel veleno... che a quest'ora era sicuramente scomparso, ma i dardi rimanevano aguzzi e pericolosi di per sè. "Camminiamo con prudenza, e facciamoci luce in più direzioni possibile."

"Credo che a questo punto dovremmo essere vicini a qualche sala importante... forse quelle da cui i reperti sono stati trafugati, che ne dite?" chiese Lucinda, mentre il gruppo passava oltre la trappola ormai inutilizzabile.

"Pika..." squittì il topolino elettrico, tenendosi vicino ad Ash e Misty assieme a Panpour, e usando Flash per illuminare per qualche secondo il corridoio. Man mano che proseguivano, i Pokemon sembravano sempre più tesi e nervosi, come se percepissero che il pericolo si stava avvicinando... e Misty, Gary e Lucinda nottarono che anche Ash sembrava diventare più rigido e più attento, lo sguardo diretto verso l'oscurità come se cercasse divedere qualcosa...

"Ash? Hey, Ash, che succede?" chiese Misty, prendendogli una spalla e scuotendolo leggermente. "Ash! Terra chiama Ash! Abbiamo appena detto che non è il caso di distrarsi! E' di nuovo quella storia dell'Aura?"

"Ah! Scusa, Misty... mi era sembrato di sentire la voce di qualcuno che mi chiamava, ma non capivo da dove..." rispose Ash, notando poi le espressioni incuriosite di Gary e Lucinda, che si erano fermati per un attimo. "Va tutto bene, ragazzi, è solo che mi era sembrato di percepire qualcosa. Ho come l'impressione che in questo ultimo periodo i miei poteri legati all'Aura si stiano intensificando... non so per quale motivo, però..."

Lucinda aveva sentito qualcosa dei poteri Aura di Ash, anche se fino a quel momento non erano entrati in gioco in maniera seria. Adesso che sembrava che si stessero sviluppando da soli, era un po' preoccupata per il suo amico. Per fortuna, però, la sensazione che stava assillando Ash scomparve dopo un paio di minuti, e il ragazzo dai capelli neri rassicurò lei e il resto del gruppo con un gesto della mano. Ma la sensazione che qualcosa di misterioso lo stesse chiamando dal sotterraneo del castello non lo abbandonò del tutto...

"Panpour, pan!" esclamò all'improvviso Panpour, raggiungendo l'ingresso di una sala posta alla fine del corridoio lungo il quale stavano camminando. La scimmietta azzurra diede una sbirciata all'interno, e fece cenno ai suoi compagni di avvicinarsi... e il gruppo, stando bene attento a non attivare qualche altra trappola, diede una rapida occhiata ed entrò di soppiatto, facendo luce con le torce. Sembrava una stanza più grande delle altre, e non era pervasa dal calore e dal senso di oppressione che invece aleggiavano nel corridoio. In effetti, le incisioni murali che i ragazzi videro alla luce delle torce facevano in modo che la sala sembrasse un po' più accogliente.

Touko diede un'occhiata alle scene disegnate sui muri, riconoscendo subito i Pokemon delle Forze della Natura che Aralia aveva loro descritto all'ingresso del labirinto. Chiamò a sè il resto del gruppo, che si affiancò a lei e illuminò il reperto con le loro torce, in modo da vedere di cosa si trattasse: sembrava la scena di una battaglia, alla quale partecipavano sia esseri umani che Pokemon, con i tre Pokemon simili a geni che intervenivano per l'una o per l'altra fazione...

"Avete visto? Questo sì che è interessante..." affermò Spighetto. "Avevo sentito parlare di questa famigerata guerra, ma queste sono testimonianze storiche sul suo svolgimento!"

Ash passò la sua luce sul bassorilievo, soffermandosi per qualche istante su una scena in cui Thundurus, Tornadus e Landorus sembravano trasformarsi in alcune forme più animalesche e snelle, sotto il comando di un condottiero di uno dei due eserciti in lotta. Da quello che il ragazzo riusciva a vedere, l'uomo stava usando uno specchio che puntava verso i tre delle Forze della Natura. Sicuramente era quello specchio la chiave di tutto... ma questo non li aiutava a risolvere il problema più immediato.

A meno che...

Spighetto si soffermò per un attimo sulla scena dei tre Pokemon Leggendari che cambiavano forma, sfregandosi la testa come se stesse pensando a qualcosa di molto importante. "Sto cominciando a pensare... che quello che i ladri stavano cercando fosse proprio quello specchio che viene rappresentato nei graffiti. Vedete? Quello che quel re sta usando per far cambiare forma a Landorus, Thundurus e Tornadus."

"Sì, certo, lo vediamo." disse Gary, voltandosi verso la scena in questione. "Ma allora questo vuol dire che lo specchio si trovava in questo castello, ed è quello che i ladri hanno trafugato... o almeno, questa è la spiegazione che sembra conseguirne logicamente."

"Questa... non è per niente una buona notizia, vero?" azzardò Touko.

Ash annuì lentamente, pensando che forse si sarebbe presto ripresentata la stessa pericolosa situazione in cui lui e i suoi compagni si erano trovati soltanto qualche mese prima, quando il Team Vicious, sotto il comando del Predone dalla Maschera di Ferro e di Grings Kodai, era partito alla caccia di tutti i Pokemon Leggendari dei quattro continenti, allo scopo ultimo di accedere alla dimensione nella quale si trovava Arceus, il dio di tutti i Pokemon, ed impadronirsi del suo potere. Sperò tra sè che questa volta non fosse così, anche se aveva abbastanza esperienza con simili situazioni da immaginare come sarebbe andata...

"No, per niente... dobbiamo scoprire chi è stato a rubare quei reperti da questo posto, e sincerarsi di quali siano le loro intenzioni." disse Misty, non nascondendo la propria preoccupazione. "Piuttosto, io credo che adesso..."

Misty si interruppe di colpo quando sentì un suono secco e penetrante provenire da dietro di lei, e sia lei che Panpour si voltarono di scatto! La scimmietta azzurra, temendo che si trattasse di un pericolo, scagliò il suo attacco Pistolacqua, schizzando un potente getto contro la cosa che si stava avvicinando... un Pokemon verde e spinoso con una buffa espressione sul viso, che non ebbe il tempo di scansarsi e venne colpito in pieno! Tuttavia, con grande sorpresa sia della scimmietta che della sua allenatrice, l'acqua venne assorbita dalla pelle della creatura, che restò lì a guardarle con espressione stupita, quasi non si spiegasse come mai avevano reagito in quel modo...

"Maractus-tus-tus?" esclamò la strana creatura, con una voce acuta e ritmata, quasi stesse cantando un rap, mentre le ultime gocce d'acqua venivano assorbite dalla sua pelle. Si trattava di una creatura alquanto strana: un cactus vivente alto circa un metro, con un corpo cilindrico di colore verde chiaro che diventava più scuro verso la fine, dividendosi in tre corte radici che facevano da piedi. Altre chiazze verdi smeraldine punteggiavano il suo corpo sui polsi e attorno al collo, dando la vaga impressione che la buffa creaturina stesse indossando un frac. Le mani del Pokemon erano sferiche, con tre spine ciascuna a fare da dita. Il suo viso era composto da un paio di grandi e sornioni occhi dorati, la cui espressione acuta era enfatizzata dalla bocca zigzagante, che ricordava un po' quella di un gatto. Una spina gialla, più grande delle altre spuntava in mezzo alla sua fronte, in mezzo a due lunghi rami che facevano da orecchie, terminanti in due grandi fiori rosa e dai quali fuoriuscivano altre spine più piccole.

"Ehm... non credo che quel Pokemon volesse minacciarci..." affermò Lucinda, massaggiandosi goffamente la nuca, mentre guardava il pokemon cactus che continuava ad esaminare con circospezione il gruppetto di allenatori. Poi, una volta che si convinse che quei ragazzi non erano una minaccia, si mise a ballare davanti a loro come se niente fosse, esibendosi in un divertente passo di breakdance, accompagnato da un acuto suono di maracas che sembrava provenire dal suo stesso corpo! "Credo... che volesse solo farci vedere quanto è bravo a ballare!"

"Okay... questa non è che me l'aspettassi..." disse Touko. Tenendo d'occhio lo strano Pokemon cactus, la ragazzina castana tirò fuori il suo Pokedex e lo inquadrò...

"Maractus, il Pokemon Cactus. Tipo Erba. Vive nelle zone aride. Con danze e suoni a ritmo vivace scaccia i suoi predatori, i Pokémon uccello, che divorano i semi dei suoi fiori. Se muove il corpo a tempo produce un suono di maracas che sorprende gli altri Pokémon, mettendoli in fuga." fu la spiegazione del Pokedex.

"Marrrractus!" esclamò il Pokemon del deserto, facendo un inchino al suo "pubblico" non appena ebbe finito la sua piccola esibizione. A quel punto, Ash, Lucinda e Misty non poterono trattenersi, e fecero un breve applauso alla creaturina, che drizzò le sue lunghe "orecchie" e aprì i graziosi fiori che aveva su di esse.

"Pika pika! Pikachu, pika pika chu?" chiese Pikachu, facendosi avanti e rivolgendo una domanda a Maractus, che abbassò lo sguardo e salutò il topolino elettrico con una mano spinosa, prima di guardare verso l'alto con aria pensosa.

"Marrrr..." mormorò, facendo un verso che assomigliava non poco alle fusa di un gatto. Mentre i ragazzi si fermavano in attesa, Maractus sospirò e cercò di ricordare quello che Pikachu gli aveva chiesto... poi, schioccò le dita e spalancò i suoi grandi occhi dorati. "Mara-mara! Maractus!"

"Piplup pip?" chiese Piplup, avvicinandosi a Maractus con curiosità. Il Pokemon Cactus annuì lentamente e cominciò a raccontare, con Piplup e Pikachu che ascoltavano in silenzio e annuivano...

"Sembra che quel Maractus sappia molte cose... beh, che dire, è stata una fortuna incontrarlo." disse Gary, notando che le espressioni di Pikachu e Piplup si stavano facendo serie... "Ho come l'impressione che quello che stia dicendo stia preoccupando i nostri Pokemon, in ogni caso..."

"Piplup..." disse il pinguino blu, corrugando visibilmente la fronte, come se il Pokemon del deserto avesse detto qualcosa di molto preoccupante... ma la discussione non ebbe il tempo di proseguire oltre, prima che un'improvvisa ventata di aria gelida, del tutto fuori luogo in un castello in rovina in mezzo a quel deserto, soffiasse nel bel mezzo della sala e facesse correre un brivido lungo la spina dorsale ad Ash. Immediatamente, tutti i presenti si resero conto che c'era qualcosa che non andava, e si raccolsero al centro della stanza, assieme ai loro Pokemon. Anche Maractus li raggiunse, la sua allegria sostituita da un'espressione di paura e ansia... sembrava che il cactus, in effetti, sapesse cosa stava per accadere...

"Che... che sta succedendo? Cosa significa questo vento..." mormorò ASh, un attimo prima che alcune torce spente poste ai muri della grande sala si accendessero con un suono inquietante, proiettando fuggevoli ombre scarlatte sul pavimento! Alla luce delle torce, i ragazzi notarono un particolare che fino a quel momento, concentrati com'erano sui bassorilievi, era loro sfuggito: c'erano tre statue al lato opposto della stanza, tutte e tre raffiguranti delle strane creature umanoidi in armatura. Due di esse erano più piccole e avevano un corpo tondeggiante, con una testa piccola e le braccia e le gambe troppo corte rispetto al corpo... mentre la terza era più grande e sembrava molto più imponente, malgrado le corte gambe le dessero un aspetto sbilanciato e la testa fosse minuscola rispetto al possente torace. Con un terrificante rumore di roccia che si sgretolava, le tre statue si animarono e scesero dai loro piedistalli, rivelandosi per quello che erano - tre Pokemon, evidentemente piazzati lì come guardiani!

"Temo che adesso siamo nei guai..." mormorò Misty, tenendo pronta una pokeball. Pikachu, in un impeto di paura e determinazione, si piazzò davanti al gruppo e, dopo aver fatto sfrigolare le guance per un attimo, scagliò un potente attacco Fulmine che raggiunse il Pokemon più grande in pieno petto! Ma l'avversario non rallentò nemmeno, e Pikachu osservò con disappunto il gigantesco Pokemon simile ad una statua che avanzava imperterrito.

"Mi sa che quelli sono Pokemon di tipo Terra, Pikachu..." affermò Ash, per poi consultare rapidamente il suo Pokedex prima che le creature potessero coprire la distanza che le separava da lui e dai suoi compagni...

"Golett, il Pokemon Statuanima. Tipo Terra / Spettro. Pare sia stato creato artificialmente da un'antica civiltà le cui conoscenze scientifiche sono ormai andate perse. È vivo da più di mille anni. Si muove grazie all'energia che gli brucia dentro, ma nessuno sa di che tipo di energia si tratti." iniziò l'enciclopedia elettronica, inquadrando uno dei due Pokemon più piccoli - una statuetta azzurra e bluastra alta un metro, con la testa di colore azzurro e una striscia blu che separava gli occhi giallastri dalla punta. I due occhi non avevano la stessa forma: quello destro aveva una forma ad L mentre l' altro era rettangolare. Sul petto portava un quadrato azzurro legato al torace con delle corde rettangolari marroni, e sul quale era incisa una spirale gialla. Gli avambracci e le mani erano di colore blu. Le gambe di colore azzurro erano sprovviste di piedi e presentavano delle protuberanze triangolari.

"Golurk, il Pokemon Statuanima. Versione evoluta di Golett, tipo Terra / Spettro. Si narra che gli antichi costruttori dei Golurk avessero ordinato loro di proteggere gli uomini e i Pokémon. È mosso da un'energia misteriosa, e vola alla velocità del suono. Se rimuove il sigillo che ha sul petto, sprigiona una energia incontrollabile." continuò poi il Pokedex, mentre Ash esaminava la creatura più grande e possente. Alta quasi tre metri, torreggiava sul campo di battaglia, e non sembrava troppo diversa dalle sue versioni non evolute, a parte le dimensioni. L'armatura era di un colore un po' più spento, aveva una testa molto piccola rispetto al corpo, e portava braccialetti di grandi dimensioni su braccia e gambe. Nella parte centrale del petto era visibile una crepa, tenuta insieme da un pezzo di metallo simile ad una cinghia. La sua armatura era di foggia simile ad una corazza romana, e indossava inoltre un gonnellino. I suoi occhi erano di colore giallo pallido, così come le spirali sulle spalle e sulle mani.

"Vediamo se indovino... questi sono i Pokemon posti a guardia del castello!" disse Ash, sapendo di stare dicendo un'ovvietà.

"Da cosa l'hai intuito, genio?" disse Misty senza nascondere il suo sarcasmo. La ragazzina dai capelli rossi afferrò rapidamente due Pokeball e le scagliò, facendo uscire due dei suoi Pokemon più forti. "Misty chiama... Gyarados e Seadra! Presto, ragazzi, c'è bisogno di voi!"

Con un ruggito terrificante, Gyarados apparve davanti a Misty e guardò rabbiosamente i tre Pokemon Statuanima, che rimasero per un attimo paralizzati, evidentemente intimoriti dall'aspetto possente del serpente marino. I due Golett indietreggiarono di un passo, mentre Seadra si piazzava a fianco di Gyarados e scagliava un potente attacco Bollaraggio contro Golurk! Il Pokemon più grande si fermò, proteggendosi con le braccia dalla raffica di bolle che gli arrivava addosso!

"Bel colpo, Misty! Ma è il caso di dare una mano anche noi!" esclamò Ash. "Sandile, scelgo te!"

Con un deciso gesto del braccio, Ash lanciò la Pokeball appartenente al piccolo coccodrillo di tipo Buio / Terra... e Sandile apparve in un lampo di luce, schioccando le mascelle. Il Venipede di Touko apparve un attimo dopo, schierandosi a fianco dei Pokemon di Misty pur non sembrando troppo sicuro di sè stesso. Anche Maractus si mise in guardia, pronto a partire all'attacco. I due Golett e Golurk, per niente impressionati, continuarono ad avanzare lenti ma inesorabili, mentre Spighetto, Lucinda e Gary preparavano le loro Pokeball nel caso la linea di difesa composta da Ash e dai suoi compagni si fosse rivelata fallimentare.

"Gyarados, attacca quel Pokemon più grande con Ira Di Drago!" esclamò Misty. Il serpente marino eseguì l'ordine di buon grado, scagliando una raffica di fiamme azzurre contro Golurk, mentre Golett tirava indietro il braccio destro e chiudeva la mano a pugno, facendo apparire attorno ad essa un aura violacea. Con rapidità insospettabile, Golett sferrò un attacco Pugnodombra, colpendo in pieno il Venipede di Touko che riuscì giusto in tempo a voltarsi in modo che il colpo raggiungesse soltanto le scaglie più spesse della sua armatura. Anche così, Venipede barcollò sotto la potenza del pugno... ma non si perse d'animo e cercò di contrattaccare!

"Venipede, usa Coleomorso!" esclamò Touko. L'onisco gigante scattò in avanti e afferrò saldamente il pugno di Golett con le sue numerose zampette, per poi sferrare un morso ben assestato che fece sussultare il Pokemon Terra / Spettro. Tuttavia, non si trattava di un attacco molto efficace, e Golett non perse altro che un paio di secondi, attaccando immediatamente dopo con un Megapugno che Venipede riuscì ad evitare di pochissimo, e che centrò il pavimento in pietra, aprendovi un grosso squarcio. Seadra riuscì a mettere a segno un attacco Bollaraggio contro il Golett che attacca Venipede, mentre il Sandile di Ash se la vedeva con il Golett rimanente.

"Adesso, Golett! Usa un attacco Morso!" esclamò Ash, mentre il piccolo coccodrillo riceveva un attacco Pugnodombra che per fortuna non era molto efficace contro il tipo Buio di Sandile. A sua volta, il coccodrillo sferrò un attacco Morso, chiudendo le sue fauci sul braccio di Golett prima che quest'ultimo potesse tentare di nuovo, e Maractus volle aggiungere qualcosa, sferrando un attacco Gigassorbimento a Golurk. Diverse sfere di luce verde fluttuarono dal corpo di Golurk a quello di Maractus, venendo assorbite da quest'ultimo, che si sentì subito rinvigorito.

"Però... sembra proprio che i nostri amici se la stiano cavando bene!" affermò Spighetto, vagamente deluso per il fatto che non avrebbe potuto dare una mano, ma comunque soddisfatto per la maestria dimostrata dai suoi compagni. "Se continua così, non dovremmo avere eccessive difficoltà a sbarazzarci di questi guardiani. Sperando però che ci sia la possibilità di spiegarci con loro..."

Lucinda stava per annuire... quando Piplup, con il suo verso acuto, avvertì lei e il resto del gruppo che stava arrivando qualcos'altro... qualcosa di pericoloso quanto quei guardiani!

"Piiiip!" cinguettò allarmato, puntando un'ala verso un angolo della stanza dietro di loro... e Lucinda per prima si voltò di scatto, vedendo che dal nulla erano apparsi due Pokemon stranissimi, i più stravaganti che lei avesse mai visto in vita sua! Se un dipinto astratto avesse improvvisamente preso vita, il risultato non sarebbe stato molto diverso...

"Ah! Guardate! E quelli che cosa sono?" esclamò la bambina dai capelli blu con un moto di paura. Spighetto e Gary si voltarono anche loro, e il giovane ricercatore di Kanto sgranò gli occhi davanti all'aspetto veramente inusuale di quelle creature: avevano una forma sferica, con un paio di falsi occhi rotondi e azzurri disegnati sul davanti, e una strana appendice nera che fuoriusciva dalla parte superiore del corpo a mo' di testa. Non avevano un volto, se non un grande occhio rotondo, azzurro e privo di espressione, che guardava fisso i tre ragazzi. Un paio di strane ali gialle, decorate con strisce azzurre e rosse, spuntavano da quella che doveva essere la schiena di quei Pokemon, e avevano un paio di corte "braccia" nere che spuntavano sotto le ali. In effetti, più che braccia ricordavano molto la testa di un tridente, con tanto di punte acuminate! La coda era a ventaglio, anch'essa gialla a strisce azzurre e rosse, e si muoveva dietro di loro creando uno strano effetto ipnotico che dava a Lucinda, Gary e Spighetto una strana sensazione. Sembrava quasi che quei Pokemon avessero qualcosa di diverso da tutti gli altri, e soltanto guardarli dava loro un senso di alienazione...

Anche Ash e i suoi compagni si accorsero del nuovo pericolo e si distrassero per un attimo dallo scontro che stavano sostenendo... permettendo così a Golurk e ai due Golett di recuperare lo svantaggio! Il Pokemon più grande levò in aria un braccio e lo abbassò di colpo, centrando in pieno il malcapitato Seadra, che cadde sul pavimento stordito, poi si rialzò barcollando e cercò di rimettersi in guardia!

"Seadra!" esclamò Misty. "Presto, Gyarados! Ferma quel colosso con Idrondata!"

Gyarados ruggì e sferrò un tremendo fendente con la coda avvolta da una ruggente massa d'acqua, riuscendo a colpire Golurk e a scagliarlo con forza verso il piedistallo dal quale era sceso! Si sentì un terrificante rumore di roccia sgretolata, e il piedistallo crollò sotto il peso di Golurk come se fosse stato di creta! I Golett, tuttavia, non si fecero impressionare, e uno di loro riuscì a sferrare un attacco Pugnodombra che colpì Gyarados in pieno petto, facendolo barcollare! Il Sandile di Ash reagì subito, usando il suo attacco Sabbiotomba: con un rapido movimento della coda, Sandile scagliò un vortice di sabbia contro l'avversario, che non riuscì a spostarsi in tempo e venne risucchiato al suo interno, usando le tozze braccia per proteggersi come meglio poteva dai detriti che lo martellavano da ogni direzione. Maractus, dal canto suo, non restò a guardare e si scagliò contro il secondo Golett, ma gli strani Pokemon astratti che erano apparsi dal nulla puntarono su di lui... e uno di loro agitò rapidamente le ali per sferrare un attacco Aerasoio, sotto forma di una raffica di proiettili luminosi a forma di falce di luna che raggiunsero il Pokemon Erba alla schiena! Con un breve grido di dolore, Maractus cadde a terra ai piedi del Golett rimasto in piedi, che sollevò il pugno destro e cercò di colpire con un attacco Megapugno.

"Oh, no! Attento, Maractus!" esclamò Lucinda. Appena in tempo, Maractus alzò un braccio e parò il tremendo colpo che Golett stava per sferrargli, ma si ritrovò rapidamente in svantaggio, e fu costretto ad allontanarsi tenendo le braccia davanti a sè.

"Appena in tempo..." mormorò Touko, guardando verso i due Pokemon che erano apparsi di colpo dal nulla, e tirando fuori il suo Pokedex. "Ma quelli che accidenti sono?"

La ragazzina, nel caos generale, inquadrò uno dei due Pokemon con il suo Pokedex, e lo attivò. "Sigilyph, il Pokemon Pseuduccello. Tipo Psico / Volante. Era lo spirito custode di un'antica città. Vola seguendo sempre la stessa rotta, perché conserva il ricordo della città antica che un tempo proteggeva. Attacca con poteri psichici i nemici che invadono il suo territorio." spiegò il piccolo congegno, mentre i due Pokemon volanti eseguivano una strana figura ad otto a mezz'aria, un'evoluzione che Lucinda e i suoi compagni non pensavano potesse essere fatta nella realtà. Adesso la squadra era presa tra due fuochi, con i Sigilyph da una parte, e i Pokemon Statuanima dall'altra... e i Sigilyph non persero tempo ad attaccare di nuovo, scagliando un attacco Psicoraggio che sollevò Piplup di peso e lo scagliò a terra con un pigolio di disappunto!

"Oh, no! Piplup!" esclamò Lucinda, correndo a soccorrere il suo starter. Maractus, alzandosi di scatto e tenendo a bada il Golett che lo teneva sotto pressione con un braccio, andò per primo ad aiutare Piplup, aiutandolo a rialzarsi, e il pinguino lo ringraziò con un cenno della testa prima di indirizzare un Geloraggio al Golett che cercava di incalzarlo! La battaglia si stava facendo accesa e caotica... e a quel punto, anche Lucinda, Gary e Spighetto decisero che era il caso di intervenire! "Ambipom! C'è bisogno del tuo aiuto!"

La bambina dai capelli blu lanciò una sfera, dalla quale uscì la simpatica scimmietta con due code che era stata tempo prima parte della squadra di Ash. Con un breve grido di battaglia, Ambipom si lanciò su uno dei due Sigilyph, che venne colto di sorpresa e non riuscì a difendersi con efficacia! Un attacco Bruciapelo, sferrato sotto forma di un doppio schiaffone sferrato con entrambe le code, fece barcollare lo strano Pokemon simile ad un dipinto astratto, mentre Gary e Spighetto facevano uscire un Pokemon ciascuno: lo Umbreon di Gary e il Dwebble di Spighetto apparvero assieme sul campo di battaglia, ma il paguro venne immediatamente preso di mira dallo Psicoraggio di uno dei due mostriciattoli alati!

"Attento, Dwebble!" lo avvertì Spighetto. Il Pokemon Coleottero / Roccia cercò di spostarsi, ma lo Psicoraggio era troppo rapido, e sembrava ormai in procinto di colpirlo... e lo avrebbe fatto, se non fosse stato per Umbreon, che si piazzò rapidamente davanti al raggio energetico e lo bloccò con il proprio corpo! Gli anelli dorati che decoravano il corpo dell'elegante Pokemon Buio si illuminarono, diffondendo una luce dorata suggestiva nella sala semibuia, e lo Psicoraggio si disperse senza fare danni. "Per un pelo. Grazie, Gary, sei stato provvidenziale!"

"Dweb!" esclamò Dwebble, facendo un cenno di assenso in direzione di Umbreon, che rispose annuendo e poi voltandosi di scatto in direzione dei due Sigilyph, che stavano tornando all'attacco - uno di loro sferrò un attacco Aerasoio che creò una raffica di proiettili a forma di falce di luna, che colpirono Umbreon facendolo indietreggiare!

"Dwebble, attacca con Abbattimento!" esclamò Spighetto. Immediatamente, Dwebble raccolse un grosso sasso da terra usando una delle sue chele, lo bilanciò attentamente e poi lo scagliò con forza e precisione contro uno dei due Pokemon Psico / Volante, centrandolo in pieno e facendogli perdere l'equilibrio! Emettendo un altro dei suoi versi riecheggianti ed inquietanti, il Sigilyph colpito scivolò a terra, sbattendo disordinatamente le ali!

"Niente male. Ci sai fare, con i tuoi Pokemon!" commentò Gary. "Okay... Umbreon, attacca con Finta!"

"Lyyyyyy!" strillò l'altro Sigilyph, usando un attacco Riflesso per creare uno scudo di luce davanti a sè nel momento in cui Umbreon si lanciò su di lui come una pantera in miniatura. L'evoluzione oscura di Umbreon rimbalzò sullo scudo, eseguì una spettacolare acrobazia in aria, e atterrò in piedi sul pavimento in marmo, pronto ad attaccare di nuovo. Lui, Ambipom, Piplup e Dwebble stavano tenendo a bada i Sigilyph, almeno per il momento, mentre il Gyarados di Misty affrontava Golurk, e il resto della banda, compreso il Maractus che si era aggiunto a loro, affrontava i Golett. Pikachu tenne pronto un attacco Codacciaio mentre squadrava con attenzione il Golett più vicino, in attesa che abbassasse la guardia... Sandile, Venipede e Seadra, invece, dividevano la loro attenzione tra i due Golett, non sapendo cosa aspettarsi da loro...

"Accidenti, la situazione si sta surriscaldando..." affermò Ash, facendosi aria. "Spero solo che la professoressa Aralia e gli altri se la stiano cavando un po' meglio di noi..."

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"Venga a vedere, professoressa... non le dà l'impressione che qualcuno dia passato di qua? Le trappole della stanza sono scattate..." disse uno dei ricercatori, indicando la stanza che avevano raggiunto assieme alla professoressa Aralia. Si trattava della stanza nella quale Domino aveva trafugato il Verispecchio... e nella quale ora era rimasto ben poco oltre alle trappole scattate a vuoto, e ad un piedistallo vuoto.

La professoressa raggiunse in fretta il gruppo di ricercatori e diede un'occhiata all'interno della sala, annuendo lentamente quando vide il caos che regnava all'interno. "Hmm, vedo. Non è certo il lavoro di un dilettante, questo." affermò, dopo essersi sincerata che non fossero rimaste altre trappole da far scattare. Usando una pertica per toccare il pavimento e controllare che effettivamente fosse sicuro, Aralia entrò nella stanza, e tenne gli occhi sul piedistallo che fino a pochi giorni prima ospitava il prezioso artefatto. "Chiunque sia stato, ha avuto la furbizia e la prontezza di spirito di evitare o vanificare tutte le trappole, e ha portato via il tesoro che si trovava là sopra. Dobbiamo dare un'occhiata qui attorno, per vedere se sono rimasti degli indizi che possano permetterci di risalire alla sua identità."

"Va bene... professoressa, guardi qui! Credo di avere trovato qualcosa di interessante!" esclamò uno dei ricercatori presenti, chinandosi verso qualcosa che era rimasto a terra appena fuori dalla stanza. Incuriosita, Aralia guardò in quella direzione... e rimase alquanto sorpresa quando vide il suo collega che le passava un brandello di stoffa nera, con sopra disegnata quella che sembrava essere una parte di una grossa R maiuscola scritta in rosso... un simbolo che Aralia non aveva mai visto prima d'allora, ma che per qualche motivo le faceva venire in mente qualcosa...

"Hmm... questo potrebbe essere un indizio importante." affermò la giovane scienziata. "Teniamolo, potrebbe risultare utile in seguito. Per adesso, meglio dare un'occhiata a questa sala, e vedere se riusciamo a trovare altre cose interessanti. Ho idea che qui avremo la possibilità di scoprire a cosa serviva l'artefatto che hanno rubato...

"Ricevuto, professoressa. Cercheremo di non farci sfuggire nulla..." rispose uno degli scienziati, mentre la giovane donna riponeva con attenzione il brandello di stoffa nera nello zaino...

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Nel frattempo, nei sotterranei più profondi del castello, in una sala semibuia, una piccola Pokemon che raramente prima di allora aveva visto la luce del sole stava strisciando incuriosita verso la fonte della strana sensazione che provava... una sensazione che non aveva mai provato in vita sua, da quando il suo uovo si era schiuso in quelle profondità solitarie, soltanto pochi anni prima. Con attenzione, strisciando verso l'altare appena visibile al lato opposto della grande sala del culto in cui si trovava, il Pokemon simile ad un bruco guardò verso la reliquia che si trovava su di esso, rposta in uno scrigno - la grande pietra sferica, grande come un pallone da calcio, che sembrava fatta di una strana roccia bianca, immacolatamente pulita, che rifletteva attorno a sè quel poco di luce che c'era, compresa quella proveniente dalle guizzanti lingue di fuoco che provenivano dal corpo della Pokemon bruco. Quella stessa pietra da cui, ormai già da un po' di tempo, le veniva una strana sensazione... ancora non sapeva dire cosa fosse, ma sentiva che era molto importante...

Un fruscio attirò l'attenzione della Pokemon simile ad un bruco, che alzò rapidamente lo sguardo verso la leggiadra figura fluttuante che era apparsa dal nulla sopra di lui... una figura aggraziata che svolazzava senza peso nell'aria - un folletto dall'aspetto femminile, alto nemmeno la metà di un uomo, con lunghi e fluenti capelli e grandi occhi verdi ed espressivi che brillavano gentilmente nel buio. Dal suo esile corpo sembrava provenire una melodia incantevole che pervadeva l'intera sala...

"Larv?" esclamò il bruchino, indietreggiando leggermente...

Riuscì quasi a sentire il sorriso gentile che si dipingeva sulle labbra dello spiritello fluttuante. "Non temere, Larvesta... non sono qui per farti del male..." disse telepaticamente, la sua voce melodica che risuonava in maniera quasi ipnotica nella mente della Pokemon bruco... "Sappi che è il momento per te di vedere il resto del mondo, e tra non molto, dovrai guidare delle persone molto speciali... persone da cui dipenderà il futuro di Unima..."

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Nel prossimo capitolo, l'esplorazione del Castello Sepolto giungerà alla fine. Il primo dei tornei organizzati da Don George è alle porte, e con esso, il ritorno di diversi personaggi! A presto!

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Larvesta non era molta sicuro di quello che stava accadendo. Dopo tanti mesi passati a strisciare in quei corridoi angusti, sopravvivendo nutrendosi di insetti e muschio, già non si aspettava di ricevere delle visite da parte di un altro Pokemon, che tra l'altro sembrava avere qualcosa a che fare con quella strana pietra bianca che veniva conservata nella sua stanza.

La Pokemon bruco guardò con attenzione la nuova arrivata, e delle lingue di fuoco si accesero sulla punta della sua coda e degli spuntoni che fuoriuscivano dal suo corpo, in modo che Larvesta potesse vedere meglio di chi si trattasse. Alla fioca luce delle fiamme, la Pokemon che le era apparsa davanti si rivelò essere una graziosa figura umanoide con un corpo chiaro e snello, nero dal collo alla vita dando l'impressione che indossasse un abito, raccolto in vita con una fascia. I lunghi capelli verdini, raccolti da un fermaglio nero a forma di nota musicale, ricordavano uno spartito musicale con tanto di note musicali sparse su di esso in maniera apparentemente casuale... ma una persona che avesse abbastanza conoscenze nel campo della musica, si sarebbe reso conto che le note erano in realtà disposte in modo da formare un motivo. Le braccia avevano la forma di note musicali, e indossava un piccolo diadema verde-azzurro sulla fronte.

"Tu... chi sei?" esclamò Larvesta, per poi fare un salto per la sorpresa quando si rese conto di aver sentito quello che aveva pensato come se avesse parlato la lingua umana! "Ah! Che... cosa? Come... com'è possibile, ho... ho parlato?"

La Pokemon musicale ridacchiò gentilmente, per poi scendere giù e accarezzare Larvesta sulla testa. Nonostante la temperatura del corpo di Larvesta fosse pari a quella di una tazza piena di acqua calda, la Pokemon simile ad uno spiritello fluttuante non sembrò provare alcun dolore. "Hehehee... no, in realtà non hai parlato, Larvesta... quelli che hai sentito sono solo i tuoi pensieri, che hai proiettato direttamente a me grazie alla tua Aura. A proposito, il mio nome è Meloetta... e credo di potermi descrivere come una Pokemon che ama la musica e guardarsi attorno. Sapevo che questo giorno sarebbe venuto... ma non credevo così presto."

"Di cosa stai parlando?" chiese Larvesta confusa. "Non so che cosa stia succedendo... a parte il fatto che ho sentito avvicinarsi qualcuno che mi sembra stranamente familiare... e che cos'è quest'Aura di cui parli?"

Meloetta, la Pokemon musicale, fece cenno a Larvesta di calmarsi e di non avere fretta. "Aspetta... non farti prendere dal panico, Larvesta! Posso capire che tu abbia un po' paura. In vita tua non hai conosciuto altro che questi angusti tunnel sotterranei, e non hai idea di quanto è grande il mondo esterno... ma tra non molto, molte cose cambieranno ad Unima, e come un'onda si espanderanno per coinvolgere il mondo intero. Non sarà un cambiamento rapido... sarà graduale, lento... ci saranno molti che non lo capiranno, inizialmente... ma credimi, una volta che sarà completato, per il mondo comincerà una nuova era, in cui sia esseri umani che Pokemon conosceranno pace e concordia. Ma... questa nuova era non verrà da sola. Se non facciamo tutti la nostra parte per permettere che venga, allora l'Ombra - una cosa terribile, che spegne la gioia di vivere e la speranza - si impossesserà dei cuori di tutti."

Larvesta corrugò la fronte con evidente confusione ed allarme. "L'Ombra? Da... da come ne parli, non faccio fatica a credere che sia qualcosa che debba essere fermato ad ogni costo..." affermò. "Ma come posso io, una semplice Larvesta, impedire che questo disastro si compia e permettere a questa nuova era di arrivare?"

"Avrai sicuramente percepito la presenza di qualcuno che ti è familiare, in qualche modo..." disse Meloetta telepaticamente, riferendosi senza dubbio alla strana sensazione che Larvesta già da un po' provava. "Cerca questa persona. Mettila alla prova. E quando per Unima verrà il momento decisivo, guidala al luogo in cui sei nata, poivhè è qui che si deciderà tutto. E' il momento di uscire da questo tunnel che è stato per così tanto tempo la tua casa. C'è un mondo immenso che non aspetta altri che te, Larvesta. E se lo vorrai, potrai dare una mano a tutti gli abitanti di questo mondo a respingere l'Ombra ed impedirle di impadronirsi dei cuori di tutti."

"Ancora temo di non aver capito molto bene cosa siano questa Aura e questa Ombra di cui parli... però l'idea di vedere il mondo esterno, anche se mi spaventa un po', mi interessa molto!" affermò telepaticamente Larvesta. "Va bene... sono disposta a fare un tentativo. Basta che tu mi dica cosa devo fare, e dove devo andare..."

Meloetta chinò leggermente il capo e, con un lento movimento del braccio, indicò un corridoio che si estendeva oltre l'uscita della stanza, e da quale proveniva un minimo di luce. "Segui la luce e raggiungi i piani più alti. Sono sicura che il tuo istinto ti saprà guidare." disse la Pokemon musicale. "Non sarà questa l'unica volta in cui ci vedremo, Larvesta. Sono sicura che, se saprai perseguire nel tuo cammino, ci incontreremo ancora quando sarà il momento giusto. Ma fino ad allora, ti auguro la migliore delle fortune. So che te la saprai cavare bene."

"Grazie... Meloetta... spero che tu non ti sbagli..." pensò nervosamente la Pokemon bruco, mentre Meloetta faceva un'elegante piroetta a mezz'aria e si inchinava davanti alla Pokemon che pure era tanto meno forte di lei. La melodia che riempiva l'aria si fece più acuta per un momento, e poi lentamente cessò, riecheggiando per qualche secondo tra i muri della stanza semibuia. La figura di Meloetta sbiadì e poi scomparve, lasciandosi dietro solo delle scintille di luce che caddero a terra come i rimasugli di tanti fuochi d'artificio, e Larvesta, per diversi secondi, restò ferma al suo posto con espressione stravolta, come se stesse cercando di capire se quello che aveva visto era vero. Finalmente, dopo un attimo di tempo passato a riflettere e a cercare di riscuotersi dal suo stupore, Larvesta diede un'ultima occhiata alla pietra bianca posta sull'altare - anche se Meloetta non aveva detto praticamente nulla in proposito, aveva la distinta impressione che sarebbe tornata presto o tardi alla ribalta - e scese giù dall'altare con un balzo, cominciando poi a strisciare sul pavimento in marmo verso l'uscita, e verso quella luce che aveva sempre evitato fino a quel momento.

Riusciva ancora a percepire la presenza di quella persona così stranamente simile a lei... era lo stesso potere che lei aveva, quello che Meloetta aveva chiamato Aura... e Larvesta era sempre più curiosa di scoprire cosa ci fosse dietro...

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"Pika pikaaaaa... CHUUUUUU!" esclamò Pikachu, caricandosi quanto più poteva, e poi scagliando un poderoso attacco Fulmine contro i Sigilyph che stavano svolazzando attorno al gruppo in figure ad otto che si avvicinavano sempre di più. Uno degli strani Pokemon Psico / Volante riuscì a scansarsi in tempo con un rapido scatto laterale... ma l'altro venne colto di sorpresa e centrato in pieno, e la scarica elettrica lo travolse e lo scagliò indietro in un tripudio di luci dorate, prima di farlo cadere a terra stordito e liberare così il guppetto da una minaccia! Ma l'altro Sigilyph, come rinvigorito e indignato per la sconfitta del suo compagno, rispose con un micidiale attacco Psicoraggio sotto forma di un fascio di cerchi di luce concentrici che colpì in pieno Pikachu e lo fece cadere a terra con uno squittio di disappunto! Ash si mosse per andare ad aiutarlo, ma il topolino elettrico si rialzò rapidamente con un colpo di reni, e fece un cenno di intesa al suo allenatore, per dire che stava bene, e che era meglio che tenesse d'occhio Sandile e il resto dei Pokemon che stavano combattendo. I due Golett e il Golurk sembravano essere in una situazione di stallo, soprattutto grazie al fatto che il Gyarados di Misty teneva abilmente a bada il più grande dei Pokemon guardiani. Il più grande dei Pokemon Statuanima usò un attacco Ombra Notturna, facendo illuminare i suoi occhi di una spettrale luce rossa per poi scagliare un lampo nero contro il serpente marino, che non riuscì ad evitarlo e venne colpito in pieno. La scarica di energia mistica superò le difese di Gyarados, facendolo cadere indietro e mandandogli un brivido lungo la spina dorsale. Per fortuna, il gigantesco Pokemon Atroce era ben più robusto di così, e riuscì a rimettersi in piedi un attimo dopo!

"Attento, Gyarados! Adesso usa un un attacco Gelodenti!" esclamò Misty. Il letale Pokemon Acqua / Volante si allontanò da Golurk con un rapido scatto delle sue spire, e poi tornò all'attacco, spalancando la bocca e rivelando due file di denti affilati come pugnali, circondati da una splendente aura bianco-azzurra che irradiava gelo tutt'attorno. Con uno scatto quasi felino, Gyarados azzannò Golurk alla spalla con il suo poderoso attacco Gelodenti, e il potente Pokemon Terra / Spettro rabbrividì e barcollò indietro, quasi cadendo a terra, mentre i Golett, spinti dalla determinazione e da quello che ad Ash sembrò un moto di paura, raddoppiarono gli sforzi! Un attacco Furtivombra colpì Maractus e lo fece cadere a terra, ma il Piplup di Lucinda, distratta per un attimo la sua attenzione dal Sigilyph rimanente, scagliò un potente attacco Geloraggio che colpì il pavimento davanti alla statua animata, creando una pozzanghera di ghiaccio sul terreno! Il Pokemon nemico indietreggiò, ma quel breve momento di distrazione consentì a Sigilyph di sferrare un altro attacco Geloraggio, che il piccolo Pokemon pinguino non sarebbe stato in grado di evitare! Piplup spalancò gli occhi per l'allarme e cercò di coprirsi con le ali ed amortizzare il colpo...

Ma Sigilyph non riuscì a completare l'attacco. Muovendosi ad una velocità inaspettata, Maractus scattò verso il nemico, scomparve nell'ombra per una frazione di secondo, e poi riapparve davanti a Sigilyph, colpendolo allo stomaco (o meglio, in quello che per un Pokemon normale sarebbe stato lo stomaco...) con il suo pugno ricoperto di spine! Il Pokemon guardiano sussultò e sbattè disordinatamente le ali mentre indietreggiava... ma un istante dopo, prima di essere costretto a toccare terra, Sigilyph aprì il suo unico occhio e scagliò un attacco Aerasoio, ancora una volta lanciando una raffica di lame di vento contro il Pokemon Erba, che non ebbe il tempo di scansarle e venne colpito in più punti! Lanciò un breve grido di dolore e cadde a terra di schiena, temendo per un attimo che non sarebbe riuscito a rialzarsi... e invece, pur barcollando, riuscì a rimettersi in guardia, sotto lo sguardo ansioso di Lucinda, Piplup e Ambipom!

"Maractus! Presto, Piplup, Ambipom, dobbiamo aiutarlo! Piplup, usa Perforbecco!" esclamò la bambina dai capelli blu. Immediatamente, prima ancora che la sua allenatrice fosse riuscita a terminare la frase, Piplup si lanciò all'attacco contro l'avversario, roteando su sè stesso come una trivella e colpendo con il suo piccolo becco affilato! Sigilyph emise quel suo verso strano ed inquietante, e cercò di rimettersi in volo, ma Ambipom fu più veloce di lui, e afferrò la sua strana coda con la mano posta alla fine di una delle sue code, tenendolo stretto ed impedendogli di prendere il volo!

"Lyyyyyyph!" strillò con fare indignato il Pokemon Pseuduccello, mentre Piplup andava a dare una mano a Maractus. Il Pokemon Cactus guardò stupito il piccolo pinguino che gli si avvicinava e lo aiutava ad allontanarsi dal luogo in cui stavano combattendo.

"Pip piplup, piplup?" cinguettò Piplup, assicurandosi che Maractus fosse in grado di muoversi.

"Mara-ctus..." rispose quest'ultimo, schiarendosi la testa. Sembrava quasi che volesse chiedere a Piplup come mai loro lo avevano aiutato senza pensarci tanto su... dopotutto, per loro, lui non era un Pokemon qualsiasi? "Ma-ma-ma, maractus?"

"Piplup!" cinguettò Piplup, alzando le alette con fare quasi indignato. Che razza di domanda era mai quella? "Pip pip pip, lup!"

"Se ti chiedi perchè l'abbiamo fatto... è perchè anche se ti conosciamo soltanto da qualche minuto, sei comunque un nostro amico, e noi non lasciamo che ai nostri amici accada qualcosa, no? Hai fatto tu lo stesso per Piplup, dopotutto!" rispose Lucinda con il suo contagioso, splendente sorriso. Ma il frastuono della battaglia la richiamò alla realtà, e la ragazzina si voltò verso Ambipom, che continuava a trattenere il Sigilyph rimasto. "Ambipom, è il momento! Usa Tuonopugno su quel Pokemon!"

"Umbreon, prosegui con Finta, un'altra volta!" ordinò Gary.

"Dwebble, prego... Forbice X!" affermò Spighetto. La seconda coda di Ambipom si alzò, la mano circondata da scariche elettriche, e sferrò un tremendo pugno a Sigilyph, un attimo prima che Umbreon e Dwebble si lanciassero su di lui, sferrando un poderoso fendente in contemporanea con i loro artigli! Per quanto potente fosse, anche Sigilyph non era in grado di reggere a tre attacchi superefficaci scagliati in perfetto sincronismo, e venne scagliato a terra con un vibrante, innaturale stridio che sembrava ancora più terrificante per il fatto che il Pokemon Pseuduccello non aveva neanche una bocca! Sigilyph cadde a terra e vi rimbalzò un paio di volte, prima di sbattere le ali ancora una volta, e infine giacere a terra esausto, il suo unico occhio trasformato in una spirale! I due Pokemon Psico / Volante erano finalmente stati messi fuori combattimento, e Lucinda tirò un sospiro di sollievo asciugandosi il sudore dalla fronte con il dorso della mano.

"Phew... ce l'abbiamo fatta... in un modo o nell'altro!" affermò Lucinda. "Ma... Ash e gli altri sono ancora alle prese con quelle statuette di creta troppo cresciute!"

"Tranquilla, sono sicuro che se la caveranno bene." disse Gary, per nulla preoccupato. "E poi, se per caso dovessero avere qualche problema, ci penseremo noi a dare loro una mano, non è così, Umbreon?"

"Eon." rispose il Pokemon Buio, sempre mantenendo quell'espressione stoica e distaccata che, almeno quanto il suo manto nero e lucido, lo differenziava nettamente da tutte le altre evoluzioni di Eevee. Sandile era alle prese con uno dei Golett, mentre Venipede cercava di tenere a bada l'altro, e Seadra divideva i suoi attacchi tra i Golett e la loro forma evoluta, in modo che nessuno dei suoi compagni di squadra corresse il rischio di essere attaccato da più di un avversario.

"Perfetto, ci stiamo riuscendo! Venipede, usa Rotolamento per evitare il prossimo attacco!" esclamò Touko, anticipando il Megapugno che il Golett nemico stava per usare. Venipede si raccolse in una palla e cominciò a rotolare verso il suo avversario mentre quest'ultimo sollevava il braccio per sferrare un colpo micidiale, ma all'ultimo momento, l'onisco gigante ebbe un attimo di esitazione e si bloccò per un istante... il tempo che serviva a Golett per portare a termine la sua mossa! Con un rapido movimento del braccio, il Pokemon Statuanima sferrò un diretto micidiale che colpì Venipede alla schiena e lo scagliò contro una colonna dietro di lui, facendo trattenere il fiato a Touko per la paura... ma per fortuna, quel colpo riuscì a scuotere il malcapitato Pokemon Coleottero / Veleno dalla sua esitazione! Con un rapido movimento a mezz'aria, Venipede si rimise in guardia e si attaccò alla colonna con le sue zampette, per poi lascirsi scivolare giù e rotolare di nuovo contro Golett, questa volta con ancora più velocità e potenza. Il Pokemon Terra / Spettro nonriuscì ad evitare l'attacco, e Venipede gli arrivò addosso come una palla di cannone, colpendolo in pieno petto e mandandolo a terra! Golett rotolò per terra per un breve tratto, poi scosse la testa e cercò di rialzarsi, ma Touko non era intenzionata a dargliene il tempo...

"Venipede, continua con Coleomorso... e poi Velenocoda!" esclamò la ragazzina, corrugando la fronte mentre la sua mano scivolava lentamente verso una pokeball vuota che teneva nella tasca inferiore dello zaino. Magari valeva la pena di catturare quel Golett... era abbastanza forte, tutto sommato, e Touko doveva ammettere che come Pokemon le piaceva anche...

Venipede eseguì l'ordine con celerità, scattando verso Golett mentre quest'ultimo si stava ancora rialzando, per poi saltargli addosso e morderlo rapidamente sulle spalle e sulle braccia. Il Pokemon Terra / Spettro barcollò, e Venipede si staccò da lui e fece un salto all'indietro, eseguendo nel contempo un volteggio su sè stesso e frustandolo con le code avvolte da un fitto miasma viola! Golett barcollò ancora una volta e appoggiò la mano a terra, tenendosi la fronte con l'altra come se avesse avuto un capogiro... e Touko annuì, sorrise leggermente e prese la mira con la sua Pokeball.

"Grazie, Venipede! Adesso penso io al resto!" esclamò Touko. "Pokeball, vai!"

Con un rapido gesto del braccio, Touko lanciò la sfera e colpì Golett sulla spalla, risucchiandolo all'interno della Pokeball, che poi cadde a terra con un tintinnio metallico e si scosse per qualche attimo, sotto lo sguardo di attesa di Touko e Venipede. Finalmente, la sfera si fermò e il suo pulsante smise di brillare, segnalando che Golett era stato catturato!

"Urrà!" esclamò Touko, alzando un pugno in aria, per poi chinarsi e raccogliere Venipede tra le braccia, abbracciandolo con trasporto. "Bel colpo! Grazie, Venipede! E con questo, abbiamo trovato il sesto membro della nostra squadra? Sei stato fantastico, amico mio!"

Imbarazzato, Venipede mosse le antenne e arrossì visibilmente, mentre Touko raccoglieva la Pokeball del Golett che aveva catturato e continuava a tenerlo stretto con gratitudine. Sentendosi soddisfatto per aver potuto contribuire e per l'affetto dimostrato dalla sua allenatrice, Venipede chiuse gli occhi, mentre un sorrisetto quasi invibile appariva sul suo viso da insetto. Poi, i due amici rivolsero di nuovo la loro attenzione alla battaglia... che ormai, per quanto potevano vedere, era tranquillamente in mano ad Ash e a Misty!

"Okay, Sandile, ci siamo! Vai sottoterra con Fossa!" esclamò Ash. Il piccolo coccodrillo scavò furiosamente nel terreno con i suoi corti artigli e scomparve nel tunnel, evitando l'avversario che si era appallottolato e si era messo a rotolare verso di lui per travolgerlo. Golett si fermò di colpo e si rimise in guardia, cercando di vedere da dove sarebbe sbucato Sandile... ma il piccolo coccodrillo si rivelò più furbo di lui e riemerse dallo stesso buco che aveva scavato, usando un attacco Morso che colpì l'avversario alle gambe! "Sì! Fantastico, Sandile, ottima strategia! E adesso, mettilo fuori gioco con Fangosberla!"

"Sand!" esclamò il Pokemon Sabbiadrillo, emergendo dalla fossa e scagliando del fango in aria con la coda, colpendo Golett in piena faccia! Il Pokemon Terra / Spettro cadde a terra stordito e rotolò via, cercando di allontanarsi quanto più possibile dall'avversario... mentre Golurk sembrava essersi preso un po' di vantaggio nello scontro con Gyarados! Il Pokemon Statuanima riuscì a liberarsi dalle spire del gigantesco serpente marino con una rapida torsione del corpo, e poi, con grande sorpresa di Gyarados, si levò in volo a diversi metri da terra, tenendo i pugni chiusi e le braccia alzate! Con evidente sorpresa, Gyarados e Seadra restarono a guardare l'enorme Pokemon Terra / Spettro che si metteva a volteggiare sopra di loro in cerchi sempre più stretti... e poi, quando meno se lo aspettavano, scese giù in picchiata, colpendoli entrambi con i suoi poderosi pugni e facendoli cadere a terra con un grugnito di dolore e disappunto da parte di Gyarados! Un rimbombo tremendo accompagnò l'impatto dei pugni di Golurk, che poi risalì in volo e si preparò ad un nuovo assalto... ma per fortuna, i due Pokemon d'Acqua erano molto meglio allenati di quanto lui si aspettasse, e anche se erano rimasti un po' storditi dal colpo preso, riuscirono a rimettersi in guardia prima che Golurk potesse tentare di nuovo!

"Avete visto che roba? Quello... non era un attacco Volo?" chiese Ash stupito. Certo, Golurk non dava l'impressione di poter imparare un attacco di quel tipo... ma Misty, passata la sorpresa iniziale, corrugò la fronte e decise che non era il momento di restare sorpresi ad osservare quello che il Pokemon nemico era in grado di fare.

"Gyarados, tieni pronto un attacco Idroimpatto!" esclamò la rossa ex-Capopalestra. "Seadra... prendi bene la mira e preparati a ricevere Golurk quando scenderà giù! Per quanto forte possa essere... non credo proprio potrà reggere ad un attacco combinato... come vi ho insegnato io!"

"Sea!" esclamò il cavalluccio marino gigante, per poi guardare in direzione di Gyarados nel momento in cui Golurk cominciava a prendere la mira. I due Pokemon si prepararono ad attaccare, e nel momento in cui il Pokemon Statuanima cominciò a scendere, Gyarados lanciò un potente ruggito e attese che l'avversario fosse a portata...

Seadra colse il momento giusto. Quando ormai Gyarados era soltanto a pochi metri di distanza, il cavalluccio marino gigante prese un bel respiro...

"Adesso, Seadra! Attaccalo con Idropompa!" esclamò Misty! Con un tremendo boato, Seadra scagliò dalla sua bocca ad imbuto un potentissimo getto d'acqua, che sfrecciò a velocità folle contro Golurk, che non poteva fare nulla per evitarlo! L'attacco Idropompa centrò in pieno il Pokemon Terra / Spettro, interrompendo di colpo la sua picchiata... e subitodopo, come se avesse letto nel pensiero al suo compagno di squadra, Gyarados scattò in avanti e sferrò un attacco Idroimpatto, sferrando un potente colpo di coda accompagnato da una ruggente onda di marea! Ancora una volta, un boato terrificante accompagnò il momento in cui il colpo centrò Golurk, e il Pokemon guardiano venne scagliato a terra e rimase stordito. Questa volta, sembrava che gli avversari fossero stati sconfitti... e infatti, dopo che Golett si fu ripreso dal tremendo attacco del Sandile di Ash e si fu rialzato barcollando, guardò in direzione del Golurk sconfitto e di Touko... e si rese incorporeo, scivolando all'interno del muro della stanza, abbastanza vicino al bassorilievo che Ash e i suoi compagni stavano osservando. Golurk, pur essendo ancora stordito e disteso a terra, fece la stessa cosa, scivolando all'interno del pavimento come se stesse sprofondando in acqua. La stanza ritornò immersa nel silenzio, e Ash e Pikachu per primi tirarono un sospiro di sollievo, notando che per qualche motivo la temperatura della stanza sembrava essersi alzata di qualche grado. Pikachu si chiese se era tutta una sua impressione per la fatica che avevano fatto nel liberarsi di quei Pokemon guardiani.

"Uff... meno male che è andata bene!" esclamò Lucinda, dando uno sguardo a tutti i membri del suo gruppo e a Maractus. Il Pokemon Cactus riprese fiato, anche lui provato dalla battaglia, poi alzò lo sguardo verso Lucinda e aprì i fiori che aveva sulle sue lunghe "orecchie" come per dire che stava bene. "Grazie... grazie mille, Maractus, per averci dato una mano! Io e Piplup ti siamo molto grati!"

"Piplup, pip!" esclamò il simpatico Pokemon pinguino, facendosi avanti verso Maractus e tendendogli una delle sue corte ali in segno di amicizia, anche se l'espressione del suo viso tradiva un pizzico di imbarazzo per aver avuto bisogno dell'aiuto di Maractus. Sembrava quasi voler dire che se la sarebbe cavata anche da solo, pur apprezzando l'aiuto di Maractus.

"Marac-tus!" esclamò il vivace Pokemon cactus, sfoderando il suo sorrisone da gatto del Cheshire mentre stringeva l'aletta di Piplup con la sua mano spinosa. Umbreon annuì, mentre Pikachu drizzava la coda e si complimentava a sua volta con Maractus e con il Dwebble di Spighetto. Ambipom fece un segno di vittoria con una delle mani poste sulle code e annuì in direzione di Gary, che fece il segno dell'okay... e anche Gyarados e Seadra si scambiarono un segno di intesa prima di voltarsi verso Misty, che sembrava altrettanto contenta!

"Bel colpo, ragazzi! Vedo che non avete perso colpi! Beh, mi sembra anche naturale, considerando che è la sottoscritta, la futura migliore allenatrice di Pokemon Acqua della storia, ad addestrarvi! Siete stati bravissimi, comunque!" affermò Misty, raggiungendo prima Seadra e poi Gyarados e facendo a ciascuno di loro una carezza sulla testa. Vedere l'espressione perennemente feroce di Gyarados sciogliersi in una di felicità e gratitudine strappò un sorrisetto ad Ash, che poi si voltò verso Sandile per complimentarsi...

...e vide che il piccolo coccodrillo si era tolto per un attimo gli occhiali da sole e stava tenendo la testa alta, come se fosse stato fiero di aver battuto Golett. Certo Ash non poteva fargliene un torto, visto che Golett era stato un avversario di tutto rispetto... ma fu solo quando Sandile cominciò a brillare come una lampadina accesa, facendo fare un piccolo salto per la sorpresa sia a lui che a Pikachu, che Ash si rese conto di cosa stava veramente accadendo! La luce, in breve tempo, si espanse attorno a Sandile e lo avvolse completamente, illuminando la stanza e mettendo in mostra i bassorilievi che decoravano le pareti!

"Guardate, Sandile sta evolvendo!" esclamò Spighetto. "E non credo che sia il solo, a giudicare dall'espressione del Venipede di mademoiselle Touko..."

"Mara?" chiese stupito Maractus, guardando in direzione del Pokemon Coleottero / Veleno che aveva combattuto al suo fianco in quella battaglia. Touko, che in quel momento stava ancora tenendo in braccio Venipede, si coprì gli occhi con una mano quando il simpatico onisco gigante venne avvolto dalla stessa luce benefica che stava inghiottendo Sandile. Era la stessa cosa che era successaquando il suo Tepig era evoluto in Pignite... questo voleva dire che anche Sandile e Venipede, finalmente...?

"Anche Venipede sta evolvendo!" esclamò Ash con evidente soddisfazione. Touko appoggiò delicatamente a terra il sorpreso Venipede, la cui luce continuò ad espandersi... e un attimo dopo, i bozzoli luminosi che avvolgevano entrambi i Pokemon sembrarono esplodere in una gigantesca ondata luminosa, impedendo a tutti di vedere per una frazione di secondo! Un attimo dopo, quando Ash e i suoi compagni poterono vedere di nuovo, due nuovi Pokemon si ergevano davanti a loro, fieri ed orgogliosi della loro evoluzione!

Sandile era diventato molto più grande, e ora si reggeva in piedi sulle zampe posteriori, usando la sua lunga coda per tenersi in equilibrio. Il colore beige era rimasto lo stesso, così come le strisce nere che decoravano il suo corpo, ma adesso si vedeva che era molto più muscoloso ed agile, senza sembrare per questo ingombrante. La pancia e il torace erano di colore rosa acceso, e aveva una serie di creste nere triangolari che percorrevano la sua schiena, partendo dalla base del collo e arrivando fino alla punta della coda. I suoi occhi erano decorati con una sorta di mascherina nera che lo facevano assomigliare ad un ladro, e il suo muso era allungato e dal cipiglio minaccioso, con tanto di zanne che spuntavano dalla mascella superiore, mentre le zampe erano dotate di potenti ed acuminati artigli bianchi.

Vennipede, invece, non assomigliava proprio per niente a come era prima: ora era di forma rotonda, simile al cerchione di una ruota. Al centro era grigio scuro, con una zona di contorno all'occhio giallo semi-aperto. Sul dorso era principalmente viola, pur tendente al grigio, ed erano distribuiti in egual distanza tra loro lungo la sua corazza degli anelli rossi. Era armato di spuntoni triangolari e provvisto di quattro antenne, due sul lato opposto della "ruota" rispetto alle altre, ciascuna con una doppia banda grigia scura. In pratica, sembrava che si trattasse di un gigantesco insetto corazzato che viveva costantemente appallottolato su sè stesso.

"Bel colpo, ragazzi! Questi Pokemon sono davvero impressionanti!" esclamò Lucinda, avvicinandosi con curiosità ai due nuovi Pokemon. Piplup volle toccare con l'ala la versione evoluta di Venipede, e si avvicinò ad essa toccandola con il suo piccolo becco... cosa che non andò molto a genio al Pokemon Coleottero / Veleno, che serrò un occhio con fare infastidito...

"Whirliiii..." esclamò con voce vibrante e stridula al tempo stesso... mentre Touko, ripresasi dallo stupore e dall'entusiasmo, tirava fuori il suo Pokedex e lo puntava verso i due nuocvi arrivati.

"Hehehee... Piplup, ho paura che il mio Pokemon non apprezzi il tuo modo di... rompere il ghiaccio, per così dire! Non quando cerchi di prenderlo a beccate!" scherzò la ragazzina, un attimo prima che il Pokedex cominciasse a dare le informazioni volute.

"Whirlipede, il Pokemon Rotopede. Forma evoluta di Venipede, tipo Coleottero / Veleno. È protetto da un guscio resistente. Si scaglia contro il nemico rotolando come uno pneumatico. Di solito non si muove, ma se viene attaccato, comincia a turbinare su se stesso e si scaglia contro il nemico."

"Krokorok, il Pokemon Sabbiadrillo. Forma evoluta di Sandile, tipo Terra / Buio. Forma gruppi di pochi esemplari. La pellicola che ricopre i suoi occhi lo protegge dalle tempeste di sabbia, ed inoltre è in grado di percepire il calore dei corpi, consentendogli così di vedere al buio."

"Beh, che si può dire.. anche solo per questo, venire qui al Castello Sepolto è stato proficuo, anche se affrontare quei guardiani non è stato facile." affermò Gary, vedendo che i due Sigilyph che avevano battuto in precedenza stavano sgattaiolando via quatti quatti, forse temendo di ricevere un'altra lezione! "Due dei vostri Pokemon si sono evoluti... e come se si sono evoluti! Sinceramente, non avevo mai visto Pokemon simili prima d'ora."

"Nemmeno io, se è per quello..." scherzò Ash, andando da Krokorok per dargli un'occhiata e complimentarsi con lui. "Mi fa piacere che tu sia evoluto, Sandile... anzi, no, scusa, volevo dire Krokorok! Grazie mille per tutto l'impegno che ci hai messo finora!"

"Kroko... rok!" esclamò il coccodrillo bipede. Con fare convinto, si eimise gli occhiali da sole e fece un segno dell'okay con la mano artigliata, in modo che fosse chiaro a tutti che lui era il nuovo astro nascente della squadra di Ash!

"Ash, ho come l'impressione che tu abbia un po' di prime donne in squadra! Prima Oshawott, e adesso Krokorok!" disse Misty con una risatina, Seadra annuì, muovendo la testa su e giù... e Gyarados emise un ringhio sommesso come per dire che lui non voleva essere tirato in mezzo!

"Si può senz'altro dire che sono Pokemon dotati di una personalità dal sapore unico. Ora, bisogna stare attenti a dosare bene tali sapori, in modo tale che il piatto che ne verrà fuori alla fine sarà delizioso." affermò Spighetto, gettando uno sguardo comprensivo al suo Dwebble, che fece schioccare le tenaglie vivacemente. "Ma... adesso credo che sia meglio riprendere l'esplorazione. La professoressa Aralia e i suoi colleghi avranno già trovato degli indizi, a questo punto."

"E' vero... ancora non abbiamo trovato nulla che ci aiuti a scoprire chi sia stato ad intrufolarsi nel Castello Sepolto..." disse Lucinda, interrompendosi quando vide che Maractus si stava avvicinando a lei. "Hm? Tutto okay, Maractus? Non ti sei ferito in quello scontro, vero?"

La risposta del Pokemon cactus fu quanto mai eloquente - si drizzò in piedi come un soldatino e cominciò a danzare, scuotendo il proprio corpo e provocando un forte rumore di maracas che venivano agitate. Piplup storse il naso e voltò la testa dall'altra parte, cinguettando qualcosa che sembrava disapprovare il comportamento di Maractus - comedire che voleva mettersi in mostra e basta.

"Tranquillo, Piplup, non mi dimentico di te!" disse la bambina dai capelli blu, prendendo in braccio il suo starter e accarezzandolo sulla testa. "Detto questo, sono anche grata a Maractus. Ci ha dato davvero una mano a sconfiggere quei Golett!"

"Mara-mara!" esclamò Maractus, ancheggiando e scuotendo i fiori che aveva sulle "orecchie", in modo da spargere in aria un po' dei suoi petali rosati. Poi, senza attendere oltre, si affiancò a Lucinda e le appoggiò una mano sulla spalla, e la coordinatrice di Sinnoh sbattè gli occhi stupita.

"Vuoi... venire con noi, Maractus?" chiese Lucinda. "Beh, non vedo perchè no. Credo che anche Ambipom e Piplup, alla fine, siano d'accordo, vero?"

"Pom!" esclamò la scimmietta con due code, applaudendo sia con le mani normali che con quelle poste alla fine delle sue code. Piplup era un po' meno entusiasta, visto che tenne le alette incrociate sul petto e sospirò, ma alla fine si convinse anche lui, e annuì, pur gettando un'occhiata obliqua al Pokemon cactus... come ad avvertirlo di non provare a strappargli il titolo di Pokemon preferito da Lucinda!

"Meglio che ci avviamo, adesso... non so voi, ma questo posto comincia ad assomigliare sempre di più ad una fornace!" affermò Ash, asciugandosi la fronte sudata con un fazzoletto e facendosi aria con la maglietta. Anche i Pokemon, compresi Maractus e Krokorok, si dissero d'accordo, cominciando ad avviarsi assieme ai loro allenatori verso il corridoio - non prima che Touko, comunque, si fosse presa qualche appunto su quello che aveva visto là dentro. Per qualche motivo, sembrava che la ragazzina fosse stata molto interessata ai bassorilievi che avevano visto là dentro...

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Nel frattempo, nella stessa sala in cui fino a pochi giorni prima si trovava il Verispecchio, i ricercatori avevano terminato i loro esami... e quello che avevano scoperto aveva preoccupato non poco la professoressa Aralia. A giudicare dai geroglifici incisi sulle pareti di quella stanza, l'oggetto sacro che era custodito là dentro serviva ad esercitare un certo controllo su tre dei Pokemon Leggendari di Unima - il trio delle Forze della Natura, Thundurus, Landorus e Tornadus, consentendo loro di cambiareforma e di sbloccare poteri sconosciuti che si credevano perduti con la fine della terribile guerra di secoli fa...

"Quindi, in pratica... usando il Verispecchio, e ponendolo di fronte a questi Pokemon, si potrebbero rivelare delle nuove forme , e anche permettere il controllo di queste potenti entità." affermò Aralia, dando un'occhiata alle foto e agli schizzi che i suoi collaboratori avevano preso. "Purtroppo, però, questo non ci aiuta a scoprire chi sia stato a perpetrare il furto. Abbiamo soltanto questo pezzo di stoffa che mostra una sorta di lettera R... anche se, lo dico e lo ripeto, mi sembra stranamente familiare. Devo averlo visto su qualche giornale o su qualcghe rivista, adesso non so dire esattamente dove."

"Capisco..." disse uno dei ricercatori, quello che aveva presentato ad Aralia i risultati della loro ispezione. "In tal caso, professoressa Aralia, che cosa ci consiglia di fare? Il corridoio qui davanti non sembra essere stato percorso, e non abbiamo trovato altre tracce dei ladri."

"In tal caso, credo che a questo punto tanto valga tornare indietro. Qui abbiamo trovato tutto quello che ci serve, per il momento." rispose Aralia, mettendosi a posto i capelli. "Aspettiamo che Ash e i suoi compagni tornino indietro, e vediamo cosa hanno scoperto. Magari, mettendo assieme quello che abbiamo scoperto, possiamo giungere a delle conclusioni un po' più solide."

"D'accordo..." rispose un altro dei ricercatori, mentre cominciavano a raccogliere i loro oggetti e a ritirarsi verso la grande sala da cui erano partiti...

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L'idea di segnare il percorso, per fortuna, era stata utile, visto che adesso Ash e i suoi compagni non avevano particolari difficoltà a ripercorrere la strada che avevano fatto all'andata... e questa volta, per giunta, avevano anche Maractus dalla loro. Il cactus ballerino sembrava conoscere molto bene il labirinto, e anche le trappole che i ragazzi non avevano fatto scattare all'andata... e fino a quel momento, erano riusciti ad orientarsi negli angusti corridoi del labirinto senza problemi. Pikachu e Piplup camminavano a fianco di Maractus, cercando di fare un po' di conversazione... e soprattutto, di farsi dire dal Pokemon Cactus di cosa stava parlando prima che loro venissero attaccati dai Golett e dai Sigilyph.

"Pika pika? Pikachu..." squittì Pikachu, riprendendo il discorso interrotto. Maractus drizzò i petali dei suoi fiori, in un gesto che Pikachu interpretò come un segno di interesse, e riprese a raccontare.

"Mara-maractus! Mara-mara-mara!" esclamò Maractus, muovendosi e ancheggiando come se stesse ballendo ad un ritmo che conosceva solo lui. Ad ogni movimento del suo corpo, corrispondeva il tipico suono delle maracas che venivano scosse, mentre Pikachu e Piplup annuivano con fare pensieroso. Sembravano capire cosa volesse dire il Pokemon cactus, e Pikachu non esitò a ripeterlo ad Ash mentre il gruppo di avvicinava alla stanza da dove erano partiti.

"Pikachu pika, pika pi!" esclamò Pikachu rivolto al ragazzino, che annuì e corrugò leggermente la fronte al sentire le notizie. Misty, che ormai era convinta di conoscere abbastanza bene il suo fidanzato, ebbe anche l'impressione che Ash avesse avuto un sussulto di sorpresa...

"Sì, capisco... accidenti, questo sì che è un problema... oltre che una sgradita sorpresa!" affermò il ragazzo, confermando l'impressione di Misty. Ash sospirò e ripetè ai suoi compagni quello che aveva sentito dal suo migliore amico. "Ragazzi, Maractus ha visto di sfuggita le persone che si sono intrufolate nel Castello Sepolto... non ci crederete mai, ma ha detto di aver visto di sfuggita due giovani... una ragazza dai lunghi capelli fucsia, e un ragazzo dai capelli azzurri a caschetto, con addosso delle uniformi bianche con una R rossa disegnata sopra... e avevano con loro un Pokemon simile ad un gatto..."

"Cosa?" esclamò Misty, sgranando leggermente gli occhi... per poi sospirare, rendendosi conto con una certa rassegnazione che la sorpresa non era poi così grande. "Jessie, James e Meowth. Perchè la cosa non mi sorprende più di tanto?"

"Cosa? Volete dire che vi hanno seguito fin qui?" esclmò una sorpresa Lucinda. "Mamma mia... certo che quelli non si arrendono mai, vero? Sempre in giro a cercare qualche occasione, questo Team Rocket..."

"Team Rocket?" chiese Touko, non avendo mai sentito prima questo nome. "Di chi si tratta? E' gente che conoscete, immagino."

"Mi da l'impressione di un'organizzazione criminale che opera a Kanto, là dove vivete voi." disse Spighetto. "Almeno, questo è quello che ricordo da ciò che ho letto sui giornali e sulle riviste."

Misty sospirò e cominciò a spiegare. "Esatto... è da cinque anni, da quando Ash ha iniziato il suo viaggio, che abbiamo a che fare con quella banda di criminali. Abbiamo regolarmente a che fare con due dei loro agenti, due imbranati di nome Jessie e James, e con il loro complice, un Meowth parlante... a quanto pare, anche qui ad Unima non riusciamo a stare lontani da loro!"

"Sembra che siamo legati dal nastro rosso del destino, o cose del genere..." affermò Lucinda. "Anche se devo ammettere che Jessie e James non sono proprio cattivi. Sono solo... sciocchi e imbranati. Ci sono state occasioni in cui ci hanno dato una mano senza averne nulla in cambio..."

Touko annuì seriamente. "Però, a quanto mi pare di capire, non sono solo questi Jessie e James ad essere qui ad Unima. Se questi due e il loro complice sono davvero tanto goffi come dite voi, non credo proprio avrebbero potuto fare un'incursione in questo posto da soli, e andarsene indisturbati. Pensate che avessero con loro dei complici, vero?"

"Immagino di sì..." affermò Ash. Ma prima di poter continuare il discorso, Ash venne distratto, ancora una volta, da una strana sensazione nella parte più remota della sua mente, come se qualcuno lo stesse chiamando... e stavolta, aveva l'impressione di sentirllo più vicino, più chiaro, come la voce di qualcuno che si stava avvicinando chiamandolo. Con espressione confusa, attirando la curiosità di Pikachu, Piplup e Maractus, il ragazzo guardò verso il pavimento, avendo l'impressione che la voce che lo chiamava provenisse da lì...

"Pika pi?" chiese Pikachu, mettendosi a sua volta a guardare nella direzione in cui Ash aveva voltato lo sguardo. Anche gli altri notarono l'improvviso cambiamento nel comportamento del giovane allenatore, e Gary per primo si fece avanti per chiedergli cosa stesse accadendo.

"Hey, Ash?" chiese il giovane ricercatore. "Che succede, ti sei incantato? Sveglia, siamo ancora nel bel mezzo di un castello in rovina..."

"Tutto okay, Ash?" chiese Misty. "Ancora una volta queste sensazioni strane che ti vengono di tanto in tanto?"

Ash si sfregò la fronte indeciso, per poi voltarsi in direzione della sua fidanzata e del suo amico-rivale, e fare un cenno con la testa. "Sì... non so perchè mi succeda proprio adesso... ho come la sensazione che questi episodi si siano fatti più frequenti da quando abbiamo cominciato a viaggiare nel Deserto della Quiete..." affermò il ragazzo. "Vorrei sapere però quale sia il motivo..."

"Pika!" esclamò Pikachu all'improvviso, voltandosi di scatto verso un angolo del corridoio, dal quale, soltanto un istante dopo, scaturì una fiammata rossa che emanava un forte odore di zolfo! Touko, la più vicina all'angolo, fece un salto per la sorpresa, assieme a Piplup e a Maractus!

"Ah!" esclamò la castana. "Che... che succede, un incendio?"

"Non credo... non mi sembra che qui ci sia nulla di infiammabile..." affermò Spighetto, guardando attentamente in direzione della fiamma, e notando che la fiamma era uscita da un tunnel scavato nel pavimento... un tunnel particolarmente grande, le cui pareti sembravano bruciacchiate, e dal quale stava strisciando fuori qualcosa di grosso che brillava debolmente nella semioscurità, come un grozzo tizzone ardente che riusciva a muoversi da solo! "In effetti... mi sembra che un Pokemon stia uscendo di lì!"

"Un altro Pokemon?" chiese Ash, pensando che forse la sensazione che provava fosse dovuta a quella creatura, che proprio in quel momento finì di uscire dalla sua tana: il suo corpo emanava una fioca luce rosso-arancione, come un fuoco da campo che stava per spegnersi, e il suo aspetto ers, per quanto non strano come quello dei Sigilyph di poco prima, sicuramente singolare, e fare rabbrividire Misty per un breve momento: sembrava un enorme bruco lungo più di un metro, la cui metà anteriore era ricoperto da una folta pelliccia bianca, come una gigantesca larva di falena, attraverso la quale si vedevano due enormi occhi blu. Cinque corna rosse di forma zigzagante spuntavano dal collo, come i raggi di un sole stilizzato, e da queste veniva emanata la debole luce arancione che illuminava i dintorni del Pokemon. La metà posteriore del suo corpo restava esposta, mostrando la sua pelle marrone chiara. Si muoveva strisciando su tre paia di piccole zampette nere, le prime due delle quali spuntavano dalla sua folta pelliccia. I suoi occhi azzurri scattarono con curiosità verso il gruppo... e Misty fece un passo indietro, con espressione spaventata, quando la creatura guardò verso di lei!

"Nooooo, non un Pokemon Coleottero!" si lamentò la rossa.

"Piplup!" cinguettò Piplup, mettendosi in guardia nel caso il Pokemon bruco avesse intenzioni ostili... ma la creatura non sembrò interessata a Piplup e continuò a guardarsi attorno. Maractus rabbrividì leggermente quando si sentì osservato... ma la creatura proseguì oltre e guardò ora Touko, ora Lucinda, ora Gary... e finalmente, inquadrò Ash!

"Ragazzo, sei tu... quello che percepivo!" sentì Ash nella sua mente. Una voce telepatica che suonava come quella di una bambina di non più di cinque o sei anni, che però suonava stranamente calma e pacata. Ash sgranò gli occhi, rendendosi conto che quel Pokemon, per qualche motivo, era in grado di parlargli telepaticamente tramite l'Aura! "Ho atteso a lungo che arrivasse una persona come te. Sono nata anni fa, nei sotterranei di questo posto... e per molto tempo mi sono chiesta se sarei dovuta restare qui per il resto della mia vita, senza avere uno scopo."

"C-cosa? Tu... tu riesci a parlarmi? Percepisci... la mia Aura?" rispose Ash ad alta voce, sorprendendo tutti... e la sorpresa non fece che aumentare quando il Pokemon larva annuì lentamente, facendo guizzare le fiamme che avvolgevano i suoi corni.

"Quel Pokemon... sa leggere l'Aura?" esclamò Lucinda, mentre Touko tirava fuori il suuo Pokedex per dare un'occhiata al nuovo Pokemon.

"Larvesta, il Pokemon Torcia. Tipo Coleottero / Fuoco." spiegò il Pokedex. "Estremamente raro, si crede sia un Pokémon nato dal sole. Quando si evolve, il suo corpo è avvolto interamente dalle fiamme. Vive ai piedi dei vulcani. Se attaccato, mette in fuga il nemico lanciando fiamme dai suoi cinque corni."

"Sì... non so nemmeno io perchè, di tutti i Pokemon che esistono al mondo, io sia nato con i poteri dell'Aura... che si sono risvegliati solo di recente, per giunta..." disse pacatamente Larvesta, strisciando verso Ash. Per mostrare che non aveva intenzioni ostili, spense la fiamme che avvolgevano i suoi spuntoni. "Ragazzo... per favore, puoi combattere con me? Ho bisogno di verificare se sei davvero tu... la persona che asppettavo!"

"Vorresti... combattere con uno dei miei Pokemon?" chiese Ash, indicando sè stesso con un indice, con espressione stranita. Pikachu inclinò la testa da un lato, continuando a guardare Larvesta incuriosito... ma un attimo dopo, prima che Ash e Pikachu potessero decidere, una delle Pokeball di Ash si aprì, e ne schizzò fuori esattamente il Pokemon che tutti si aspettavano - Dewott, che teneva alzata in aria una delle sue conchiglie-lama, e si ergeva con fare sicuro davanti a Larvesta, con tutta l'intenzione di sfidarla a duello! "Ah! Ma... Dewott, io non ti avevo chiamato..."

"Dewott!" esclamò la lontra spadaccina, senza badare a quello che diceva Ash. Si voltò verso il suo allenatore e gli fece il segno dell'okay, come per dire che aveva in pugno la situazione... e anche se non era troppo convinto, Ash decise che tanto valeva dargli una possibilià di mostrare ancora una volta quanto valeva. Dopotutto, aveva anche il vantaggio del tipo dalla sua.

"Ehm... e va bene, Dewott, fai pure!" disse Ash, pensando tra sè che però, non appena ce ne fosse stata l'occasione, avrebbe dovuto fare qualcosa per correggere quel difettuccio di Dewott. Chisssà, pensò tra sè Ash, forse era quello il motivo per cui Pignite aveva avuto quello screzio con Dewott? In ogni caso, Dewott fu entusiasta dell'opportunità che Ash gli aveva dato, e si lanciò in avanti per sferrare il suo primo attacco, vibrando un abile attacco Conchilama che raggiunse Larvesta al torace! La Pokemon Torcia, sentendo un acuto dolore per l'attacco superefficace, barcollò all'indietro... ma si riprese quasi subito, e rispose con un attacco Sanguisuga: scattò verso Dewott e lo morse al braccio sinistro, succhiandogli un po' di energia e riprendendosi in parte dal colpo preso. Dewott lanciò un breve grido di dolore e cercò di colpire Larvesta con l'altra conchiglia, ma la Pokemon Coleottero / Fuoco evitò abilmente l'attacco e scivolò sotto il fendente, allontanandosi dall'avversario!

"Dewott, aspetta! Non avvicinarti troppo, e contrattacca con Idropulsar!" esclamò Ash. Il Pokemon Lontra prese fiato e scagliò una grossa bolla d'acqua contro la sua avversaria... che però, con un movimento del corpo che a guardarla così sarebbe sembrato impossibile, fece un balzo acrobatico, volteggiando su sè stessa a mezz'aria mentre lo Idropulsar le passava sotto e si infrangeva contro il muro!

"Accidenti, avete visto? Non posso crederci, quella Larvesta è formidabile!" esclamò Touko. La Pokemon bruco non perse tempo ed eseguì un altro attacco, una Nitrocarica, avvolgendo il proprio corpo in una splendente aura di fiamme rosse e scagliandosi a tutta velocità contro Dewott, che si difese incrociando le sue conchiglie davanti a sè e bloccando il potente attacco come meglio poteva. Si sentì uno schianto secco quando il colpo di Larvesta andò a segno, scagliando indietro Dewott, ma la mossa di Larvesta non era molto efficace, e non riuscì a fare più di tanto al Pokemon Apprendista.

Sfortunatamente, infliggere danni non era lo scopo di Larvesta... quanto usare Nitrocarica per velocizzarsi, cosa che invece le riuscì benissimo! Con disappunto, Dewott cercò di attaccare Larvesta con un nuovo attacco Conchilama e sferrò un abile fendente davanti a sè... ma Larvesta evitò abilmente e cercò di rispondere con un attacco Braciere, accendendo una fiammella rossa sotto i piedi del Pokemon lontra. Dewott saltò via in tempo, evitando l'attacco... e poi rispose con una mossa che Ash non si aspettava: eseguendo uno spettacolare fendente con la sua conchiglia, Dewott scagliò un proiettile luminoso a forma di arco contro la Pokemon Torcia, che sgranò gli occhi per la sorpresa... e usò un attacco Protezione appena in tempo, creando uno scudo energetico istantaneo sul quale la Eterelama di Dewott andò ad infrangersi! Il Pokemon Apprendista fece una smorfia per il disappunto... ma le reazioni del resto del gruppo furono invece di gradita sorpresa!

"Dewott sa usare un attacco Eterelama?" si chiese Ash. "Accidenti, questa proprio non la sapevo... come mai non lo ha mai fatto vedere prima d'ora?"

"Lo sai che Dewott è uno che ama mettersi in mostra..." azzardò Misty. "Magari ha voluto aspettare il momento più drammatico per svelare la sua mossa!"

"Pikachu pika!" esclamò Pikachu, d'accordo con la giovane allenatrice di Pokemon d'Acqua. Larvesta continuò il suo contrattacco, e questa volta si produsse in un attacco Millebave, scattando rapidamente attorno a Dewott e scagliando una raffica di fili appiccicosi dalla bocca, nel tentativo di legarlo! Il Pokemon d'Acqua, tuttavia, non si fece cogliere di sorpresa, e usò la sua conchiglia per fare a pezzi i fili appiccicosi che si stavano incollando al suo corpo.

"Bel colpo, Dewott! Adesso usa Acquagetto!" esclamò Ash. Dewott ghignò e si scagliò contro Larvesta, viaggiando tra due baffi d'acqua e raggiungendo la Pokemon bruco prima che questa potesse tentare qualcos'altro! Larvesta barcollò di nuovo, e usò un attacco Coleomorso per azzannare Dewott alla spalla... e il Pokemon Apprendista si scosse furiosamente, cercando di liberarsi di quell'ospite inopportuno! Ma Larvesta era molto più determinata di quanto il suo aspetto potesse far credere, e si tenne salda con le fauci alla spalla di Dewott. "Accidenti, certo che è molto deciso, questo Pokemon... Dewott, ora usa Acquadisale!"

"Dewwww..." ringhiò il Pokemon lontra, piazzando una mano sulla faccia di Larvesta in modo da costringerla a mollare la presa. Con un breve stridio di disappunto, Larvesta indietreggiò e mollò la presa sulla spalla di Dewott... poi, il Pokemon Apprendista scagliò un potente getto d'acqua salata che investì in pieno la Pokemon Coleottero / Fuoco, facendola cadere a terra con un lungo stridio di disappunto! Dewott continuò a tenere sotto tiro Larvesta, soffiando un'ulteriore scarica di acqua salata contro di lei... finchè Larvesta non cadde a terra ansimante e grondante d'acqua!

"O... Okay, basta così! E' più... che sufficiente!" affermò Larvesta, la cui voce infantile risuonò ancora nella mente di Ash. "Hai dimostrato il tuo valore come allenatore di Pokemon... e devo dire che anche il tuo Dewott è bene allenato! Sei proprio tu... la persona che stavo cercando!"

Dewott si fermò, un po' sorpreso dal comportamento di Larvesta. La Pokemon larva si scrollò l'acqua di dosso e si rimise in piedi, anche se sembrava ancora un po' incerta... e poi si inchinò di fronte ad Ash, come per dire che aveva il permesso di catturarla. "Io... vorrei unirmi al tuo gruppo. Sarei felice di essere una tua Pokemon e accompagnarti nel tuo viaggio! Saresti così gentile... da assecondare questo mio desiderio?"

Ash era un po' incerto. Naturalmente, non poteva negare che avere una nuova Pokemon in squadra non era certo una cattiva idea, ma il comportamento un po' inusuale di Larvesta lo lasciava perplesso. Tuttavia, dopo essersi scambiato un'occhiata con Pikachu, Misty, e con i suoi amici, che sembravano incoraggiarlo a ad accontentare Larvesta, Ash si convinse, tirò fuori una Pokeball dal suo zaino e la lanciò contro la pokemon Coleottero / Fuoco!

"Bene, Larvesta, se è quello che vuoi... io non ti deluderò di certo!" esclamò vivacemente Ash. "Pokeball, vai!"

La sfera toccò Larvesta sulla schiena, e la Pokemon Torcia sorrise gentilmente prima di essere risucchiata al suo interno! Poi, la Pokeball si chiuse, cadde a terra con un tintinnio metallico... e questa volta, non si scosse nemmeno, visto che Larvesta voleva essere catturata. In un attimo, la sfera diede il segnale di cattura avvenuta... e Ash corse a raccoglierla, sollevandola in aria con fare trionfante, mentre Dewott alzava entrambe le conchiglie in aria, e Pikachu drizzava la coda e le orecchie!

"Perfetto! E anch'io ho un nuovo Pokemon! Benvenuta in squadra, Larvesta!" esclamò il ragazzo. "Grazie del tuo aiuto, Dewott, sei stato grande!"

"Dew, Dewott!" esclamò festosamente Dewott.

"Pika!" squittì Pikachu, altrettanto soddisfatto... mentre sullo sfondo, Maractus si esibiva in un'altra delle sue danze a ritmo di maracas, festeggiando la vittoria di Ash!

"Mara-mara-maractus!" esclamò il Pokemon cactus. Il resto del gruppo fece un breve applauso ad Ash, e Touko si avvicinò al suo maestro e gli diede una pacca amichevole sulla spalla.

"Beh, che dire... abbiamo evoluto uno dei nostri Pokemon, e abbiamo un nuovo membro della squadra, tutti e due!" esclamò Touko. "Si può dire che sia stata una giornata proficua... anche per Lucinda, mi pare di capire!"

Infatti, guardando in direzione della ragazzina dai capelli blu, Touko notò che Maractus le si era avvicinato, accoccolandosi affettuosamente su di lei, senza badare troppo alle spine che graffiavano la giacchetta di Lucinda! Quest'ultima, con un risatina imbarazzata, si grattò una guancia e cercò di schermirsi, ma Maractus le si avvicinò ancora un po' e continuò con le sue plateali dimostrazioni di affetto!

"Hehehee... che posso dire, Maractus, mi fa piacere che tu ti sia affezionato così a me..." affermò la bambina dai capelli blu. "Però... ehm... non c'è bisogno che tu lo dimostri così! Ow! Le spine pungono..."

Gary fece un breve risata e scompigliò un po' i capelli della sua fidanzatina. "Beh, e di che ti lamenti, Lucinda? Sei appena arrivata ad Unima, e hai già un ammiratore sfegatato!"

"Spiritoso..." disse Lucinda, ridacchiando a sua volta.

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Il gruppo si era riunito con la professoressa Aralia e il resto dei ricercatori all'esterno delle rovine, sotto l'ombra di un gruppo di costruzioni in pietra che offrivano una discreta protezione dal caldo soffocante del deserto, in modo da scambiarsi le ultime novità... e, inutile dirlo, quello che avevano sentito gli uni dagli altri non li lasciava per niente tranquilli, soprattutto quando Aralia mostrò ad Ash e compagni il brandello di divisa che doveva essere stato perso da una recluta durante la loro esplorazione del Castello Sepolto. Pikachu aveva annusato il brandello di stoffa, e aveva subito confermato i timori di tutti con un deciso cenno della testa.

"Sì, non c'è dubbio. C'è il Team Rocket dietro a tutto questo." affermò Misty, corrugando la fronte. "E non è solo opera di quei due imbranati di Jessie e James... sicuramente c'è dietro un piano di Giovanni, il leader dell'organizzazione."

"Abbiamo trovato dei bassorilievi che mostravano immagini di una guerra che probabilmente è avvenuta secoli fa." continuò Touko, mostrando alla professoressa le annotazioni che si era fatta. "In una di queste, una persona che credo fosse un re stava usando uno specchio per far cambiare forma a Thundurus, Tornadus e Landorus, i tre Pokemon delle Forze della Natura. Non so come funzioni esattamente, ma immagino che quello specchio conferisca un certo controllo su di loro."

Aralia diede una rapida lettura alle annotazioni di Touko, notando con un certo piacere che erano state prese con grande accuratezza, e denotavano un grande interesse della ragazzina nei confronti del passato di Unima. "Sì... capisco." disse, annuendo lentamente. "Per quanto riguarda quello specchio, ragazzi... si trattava del Verispecchio, un antico artefatto dotato di grandi poteri magici. Se questa organizzazione criminale se ne è impadronita, allora abbiamo ragione di temere che in effetti vogliano sfruttare le Forze della Natura per i loro scopi. Per fortuna, nessuno sa con esattezza dove si trovino Thundurus, Landorus e Tornadus, e questo ci dà se non altro un minimo di vantaggio su di loro. Moltiplicheremo i nostri sforzi per localizzare il Team Rocket e mettere fine ai loro piani, prima che giungano al loro obiettivo. Voi non preoccupatevi, ragazzi, e continuate pure il vostro viaggio, okay?"

"Va bene, professoressa Aralia..." disse Ash, con un'espressione seria che raramente gli si vedeva sul viso. "Ma... se si tratta del Team Rocket, e se abbiamo occasione di darvi una mano, lo faremo senza dubbio! Se avete bisogno di una mano, non esitate a chiedercela!"

La professoressa annuì gentilmente. "Certamente. Ma... per il momento, voi non preoccupatevi, e continuate ad allenarvi. Dopotutto... il primo dei tornei indetti da Don George è alle porte, no? Ormai mancheranno soltanto undici giorni..."

Il sorriso sicuro tornò sul volto di Ash. "Certamente! E ho tutta l'intenzione di fare bella figura!" esclamò. "Krokorok e Larvesta avranno modo di esibirsi davanti al pubblico di Unima!"

"Allora lo stesso vale anche per Golett e Whirlipede!" esclamò Touko.

Gary si sfregò il mento, e sorrise velatamente. Interessante... ora che ci pensava, non sarebbe stata una cattiva idea iscriversi anche lui al torneo. Sarebbe stata un'ottima scusa per sfidare Ash un'altra volta!

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Questo è tutto per adesso! A presto, e farò del mio meglio per aggiornare Record of Digital Wars il prima possibile!

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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"E... finalmente eccoci qua!"

"Pika-pika!"

"Siamo finalmente arrivati a Sciroccopoli! Giusto in tempo per il torneo di Don George!"

"Pip pip! Piplup!"

Erano passati undici giorni dalla loro partenza dal Castello Sepolto, e il viaggio era stato lento e ponderato, in parte per il calore che impediva di viaggiare nelle parti più calde della giornata... e in parte per il fatto che il gruppo cercava di approfittare di ogni occasione a loro disposizione per allenare i loro Pokemon, in particolare i nuovi acquisti della squadra - Whirlipede e Golett per Touko, Krokorok e Larvesta per Ash. Finamente, alle prime luci dell'alba dell'undicesimo giorno, Ash e Pikachu erano stati i primi a raggiungere la cima della collina dalla quale si vedeva la grande città di Sciroccopoli, una delle città più vivaci e colorate di tutta Unima, con i suoi stadi, i suoi teatri e i suoi parchi di divertimenti che già da quella distanza erano visibili. Una grande ruota panoramica rendeva il profilo della città riconoscibile già da lontano, e il sole mattutino, caldo ma sicuramente più sopportabile di quello del deserto che i ragazz si erano lasciati dietro, dava un tono ancora più allegro all'atmosfera. In breve tempo, tutto il gruppo di Ash, composto da Misty, Panpour, Touko, Spighetto, Gary, Lucinda e Piplup, raggiunse la cima della collina... e subito dietro di loro, apparve una loro nuova conoscenza, che avevano fatto nel corso della loro avventura nel Deserto della Quiete!

"Mara-mara!" esclamò il grazioso Pokemon cactus che Ash e i suoi amici avevano incontrato nel Castello Sepolto, e che fin da subito si era affezionato a Lucinda, e aveva iniziato a seguirla ovunque! La ragazzina dai capelli blu ridacchiò nervosamente quando Maractus la abbracciò nuovamente, strofinandosi su di lei come un gattino coccolone, e pungendola leggermente con le sue spine! Ora, tutto il gruppo era giunto in cima al colle, e si stava deliziando gli occhi con lo spettacolare panorama della grande città davanti a loro. Un posto nuovo da vedere, che sicuramente avrebbe fatto fare loro degli incontri interessanti, permesso di conoscere persone uniche ed indimenticabili, e offerto loro delle battaglie incredibili!

"Benvenuti a Sciroccopoli, monsieurs et mademoiselles!" affermò Spighetto, mostrando a tutti la città con un elegante gesto del braccio. "Laddove Austropoli è il cuore degli affari e dell'economia di Unima, Sciroccopoli è la capitale del divertimento! Sciroccopoli è inoltre conosciuta per le sue grandi iniziative nel campo dell'arte e del divertimento, tra le quali si contano il Teatro della Musica, la stazione Metrò Lotta, gli stadi in cui si tengono regolarmente grandi avvenimenti sportivi, e il parco di divertimenti, con la sua grande ruota panoramica... che potete vedere con i vostri occhi!"

"Sembra davvero una città molto interessante!" esclamò Misty, guardando in lontananza verso la ruota panoramica e pensando che sarebbe stato bello se, più avanti, avesse potuto anche lei farci un giro, magari assieme ad Ash... "Ma... per adesso pensiamo a raggiungere il torneo organizzato da Don George. Quella sì che sarebbe un'ottima opportunità di allenare i nostri Pokemon e di incontrare un bel po' di allenatori bravi!"

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, incamminandosi per raggiungere la città. Il gruppo si incamminò dietro di lui, con Lucinda che chiudeva la fila, fermandosi giusto un attimo per attendere Maractus, che stava guardando dietro di sè verso le vaste lande aride che si era lasciato dietro. Il Pokemon cactus aveva un'espressione solenne e vagamente malinconica, come se si rendesse conto che quella sarebbe stata l'ultima volta per un lungo tempo in cui avrebbe visto la sua terra natale... e Lucinda e Piplup, attenti ai sentimenti del loro amico - un po' troppo affettuoso ma comunque un amico - raggiunsero Maractus e gli stettero vicino in modo da dargli un po' di conforto. Il gruppo si fermò vicino a loro e attese con pazienza che finissero.

"Maractus, è giusto che io ti avvisi." disse la bambina dai capelli blu, accarezzando il cactus fiorito sulla testa. Maractus alzò la testa verso il suo grazioso viso, e la vide rivolgergli un'espressione seria e pensierosa. "Pensaci su, se vuoi davvero seguirci. Sai, questo vorrebbe dire lasciare la tua terra, e non credo di avere il diritto di portarti via da qui se non lo vuoi. Sei davvero sicuro di quello che fai? Non credo che torneremo qui per un bel po' di tempo. Se mai ci torneremo."

Il Pokemon cactus sembrò storcere il naso, e l'idea della svolta che stava per dare alla propria vita lo colpì in pieno... ma anche dopo averci pensato, e aver capito cosa avrebbe significato seguire Lucinda nel suo viaggio, Maractus non desistette, e si limitò a gettare uno sguardo al piccolo Piplup, guardandolo dritto negli occhi. Il simpatico Pokemon pinguino restituì lo sguardo al Pokemon cactus, in un'espressione di rispetto ed intesa... e poi annuì, incoraggiandolo a fare la scelta che lui sentiva nel profondo del suo cuore. Finalmente, Maractus si decise e restituì a Piplup un piccolo sorriso acuto, quasi felino... poi, si rivolse a Lucinda e aprì i grandi fiori rosa posti sulle sue "orecchie", segnalando che era pronto a seguirla!

"Ma-rac-tus!" affermò Maractus, scuotendo le braccia su e giù davanti a sè ed esibendosi in una buffa danza stile monkey! Lucinda non riuscì a trattenere una risatina di fronte a quella esibizione... e Piplup, benchè cercasse di mostrarsi geloso della sua allenatrice, voltò la testa dall'altra parte per far vedere che stava cercando di trattenere le risate a sua volta. Per quanto gli seccasse un po' ammetterlo, quel Maractus era così simpatico che proprio non riusciva a provare fastidio nei suoi confronti...

"E va bene, Maractus! Benvenuto in squadra!" affermò Lucinda, accarezzando il Pokemon cactus sulla testa. "Sono sicura che ti divertirai... ci succedono sempre un sacco di cose interessanti quando andiamo in giro per il mondo, quindi sono sicura che non ti annoierai!"

"Piplup!" cinguettò Piplup, incrociando le alette davanti a sè e annuendo con tono saccente!

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Ash e i suoi compagni dovevano ammetterlo, Don George aveva fatto le cose in grande per il primo dei tornei da lui organizzati. La sua compagnia aveva preso a noleggio uno degli stadi di Sciroccopoli per la giornata, e già erano stati messi a posto tutti i quadrati in cui si sarebbero svolti gli incontri. Un nutrito numero di fan si era già piazzato sugli spalti, in attesa del segnale di inizio del torneo.., e davanti agli stand c'erano ancora delle persone che, arrivate in quel momento, si stavano iscrivendo per riempire i posti rimasti vuoti. Facendo qualche domanda in giro, Touko venne a sapere che era prevista la partecipazione di sedici allenatori, e che per chi volesse c'era ancora qualche posto libero.

"Quindi, se io volessi iscrivermi adesso, non ci sarebbe nessun problema, vero?" disse Gary, cominciando ad avviarsi verso il banco delle iscrizioni, dove alcuni allenatori stavano dando la loro applicazione.

La decisione di Gary giunse un po' come una notizia inaspettata... soprattutto per Ash, che sgranò gli occhi e si affrettò dietro al suo amico-rivale! "A... Aspetta un momento, Gary! Vuoi dire... che anche tu ti vuoi iscrivere a questa gara?"

"Certo, perchè no?" rispose con tutta tranquillità il giovanotto dai capelli rossicci. "Anche se non sono più un allenatore professionista, tenere in forma i miei Pokemon è comunque una buona idea. E poi, Ash... sarei curioso di sfidarti di nuovo, giusto per vedere se sono ancora al passo con te! Se potessimo incontrarci in questa competizione, sarebbe davvero il massimo... non trovi anche tu?"

"Pika..." mormorò Pikachu, riflettendo sulle parole di Gary. In effetti, l'idea non dispiaceva neanche a lui... soprattutto considerando che non aveva mai avuto l'occasione di sfidare lo Umbreon di Gary, neanche alle finali del camponato di Johto. Ash stesso non era il tipo di persona che rifiutava una sfida, una volta che veniva lanciata... e quella luce competitiva che si accendeva sempre nel suo sguardo ogni volta che gli si prospettava una battaglia degna di questo nome apparve di nuovo!

"Bene! Allora spero anch'io di incontrarti! E non perderò, stanne certo!" esclamò il giovane campione, estendendo una mano verso Gary, che sorrise obliquamente a sua volta e ricambiò il gesto di intesa.

"Oh, io non ne sarei tanto sicuro!" rispose Gary, e i due si strinsero la mano per qualche secondo, prima che Gary raggiungesse il banco delle iscrizioni, seguito dagli sguardi di Ash, Pikachu, Misty, Lucinda e Piplup che sembravano augurargli buona fortuna.

"E quindi... anche Gary ha deciso di prendere parte al torneo, eh?" chiese Touko. Dal momento che lei e i suoi compagni di viaggio si erano già iscritti al torneo, non avevno bisogno di mettersi in coda. "Beh, che dire... spero di vederlo in azione! Da quello che ho potuto vedere di lui in questi giorni, è un allenatore molto bravo. Anche se scommetto che hai sentito un sapore diverso provenire dai suoi Pokemon, vero, Spighetto? Hehehee..." La ragazzina ridacchiò ironica mentre gettava uno sguardo al ragazzo dai capelli verdi, che non sembrò per niente risentito e fece una breve, educata risata a bocca chiusa.

"Immagino che ormai mi conosiate troppo bene, vero, mademoiselle Touko?" chiese retoricamente. "Ad essere sincero, anche a me piacerebbe vedere monsieur Gary e i suoi Pokemon in azione. Ma la cosa che spero più di tutte è che a questo torneo si sia iscritta anche mademoiselle Burgundy. Sarebbe l'occasione ideale per rivederci e avere un proficuo scambio di esperienze."

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"Buongiorno. E' ancora aperto un posto per l'iscrizione al torneo del Club Battaglie, per caso?" chiese con tutta tranquillità Gary una volta giunto davanti al banco delle iscrizioni. Un uomo di mezza età, abbastanza corpulento, con capelli e baffi di colore grigio scuro, che Gary correttamente pensò essere lo stesso Don George, stava prendendo le ultime iscrizioni, e alzò lo sguardo dai fogli che stava compilando quando il giovanotto di Kanto si rivolse a lui.

"Oh, buongiorno, ragazzo mio. Sei fortunato, perchè è rimasto giusto un posto libero. Siamo appena arrivati a sedici iscritti." affermò Don George. "Posso avere il tuo nome e la tua licenza di allenatore?"

"Certamente. Gary Oak, 15 anni, di Biancavilla, continente di Kanto." disse Gary, presentando il suo Pokedex in modo che l'uomo potesse controllare che fosse tutto in regola. Appurato che tutto era regolare, Don George scrisse il nome di Gary nel registro e gli restituì il Pokedex, e il ragazzo di Kanto ringraziò con un cenno della testa prima di tornare dai suoi compagni. "Ecco fatto, gente. Ora tutto è pronto, non dobbiamo fare altro che aspettare che i match siano decisi, e attendere il nostro turno. Chissà che non abbiamo la fortuna di incontrarci già al primo round, eh, Ash?"

Gary inviò ad Ash un'occhiata obliqua di sfida, a cui Ash rispose nuovamente con una delle sue... e per un attimo, alle ragazze e a Spighetto sembrò di vedere lo sfondo che si incendiava di fiamme rosse che simboleggiavano quanto ancora fosse sentita la loro rivalità! Touko ridacchiò e si sfregò una guancia con un dito, facendosi scendere un grosso gocciolone di sudore dalla testa!

"Mamma mia, certo che questi due la prendono molto sul serio..." affermò Touko. Misty stava per rispondere, ma prima che potesse farlo, un rumore simile a quello di una mandria di Tauros che partivano alla carica tutti assieme cominciò a farsi sentire in lontananza... e la ragazzina dai capelli arancioni si guardò attorno allarmata, chiedendosi se per caso non stesse arrivando qualche Pokemon selvatico infuriato!

"Ah! E questo che cosa...?" esclamò Lucinda, allarmata anche lei come gli altri...

"Sono in ritardo, sono in ritardo, SONO IN RITARDOOOOOOOO!"

...

*CRAAAAAASH!*

In un lampo, una sorta di furia scatenata arrivò di corsa nello stadio, senza avere il tempo materiale di guardarsi in giro per evitare eventuali ostacoli, e andò a schiantarsi contro le malcapitate Misty e Touko, col risultato che tutte e tre finirono a terra in un nuvolone di polvere, con tanto di stelline luminose che giravano attorno alle loro teste per lo stordimento! Lucinda e Spighetto non potevano fare altro che guardare con stupore la scena... e soprattutto, la biondina con il cappello verde che si stava rialzando imbarazzata, massaggiandosi la testa!

"Ahiahiahi, che bottaaaaa..." si lamentò Belle, cominciando a rialzarsi... solo per accorgersi di essere seduta proprio sopra Touko e Misty, e scattare in piedi con espressione imbarazzata e dispiaciuta! "Aaaaah! Touko, Misty, scusatemi, sono sempre così imbranata! Mi ero iscritta al torneo di Don George e me la sono presa un po' comoda, ma poi ho scoperto che era oggi e on domani come pensavo e allora sono arrivata di fretta! Scusate, non vi avevo proprio viste..."

"Owww... tranquilla, Belle, ci sono abituata!" affermò Touko, rimettendosi a posto i capelli. "Ah... ehm... ciao, Misty! Scusate, vi sono piombata addosso come un uragano!"

Misty si rialzò massaggiandosi la testa, mentre il suo piccolo Panpour andava ad assicurarsi che la sua allenatrice non si fosse fatta niente. "Tranquilla, Belle, niente di rotto! Quindi... partecipi anche tu al torneo di Don George, eh? Beh, in questo caso... non posso che augurarti buona fortuna, e spero che tu ti piazzi bene!"

"Lo spero anch'io. Per quanto certe... esibizioni... di Belle lascino credere che non abbia troppe possibilità." affermò una ben nota voce dal tono razionale e distaccato. Komor, il terzo degli allenatori che erano partiti da Soffiolieve per il loro viaggio nel mondo dei Pokemon, era in piedi accanto alla sua amica, e parlava con fare distaccato e leggermente sarcastico.

Belle gonfiò un po' le guance, facendo apparire sul suo viso una buffa espressione accigliata. "Uffa, questo non è carino da parte tua, Komor! Lo sai che io faccio sempre del mio meglio!"

"Sono contenta di vedere che ci sei anche tu, Komor!" disse Touko, dando una pacchetta amichevole sulla spalla del quattrocchi. "Allora, come va la vostra caccia? Avete catturato un bel po' di Pokemon, immagino!"

"Hehehee... sì, grazie anche all'allenamento che Iris mi ha fatto fare!" affermò Belle, presentando con evidente orgoglio due nuove Pokeball. "Sono convinta che con questi Pokemon potrò ottenere un buon piazzamento! Certo, punto ad arrivare il più lontano possibile in questa e nelle altre gare che sosterrò!"

Per quanto meno entusiasta, anche Komor sembrò soddisfatto di come stava andando. "Non mi posso lamentare. I miei Pokemon si sono evoluti, e ho ottenuto le prime tre Medaglie senza eccessive difficoltà. Ammetto che Aloè mi ha dato un po' di filo da torcere, in ogni caso." affermò. "In ogni modo, adesso ho un Servine, un Watchog... e un po' di sorprese, che non andrò certo a svelare qui e in questo momento."

"Mi sembra giusto, in fondo." disse Misty, tenendo sulla spalla il piccolo Panpour. "Beh, allora che dire, non resta altro da fare che vedere chi di noi arriverà alla fine!"

"E vi anticipo subito che ho tutta l'intenzione di essere io a vincere!" affermò una ben nota voce, appartenente ad una ragazzina dalla pelle scura e dai folti capelli viola che era apparsa in quel momento accanto a Belle! Piacevolmente sorprese, Misty e Touko si voltarono verso la diretta interessata - che ovviamente era Iris - e la videro annuire con espressione arguta, le braccia incrociate sul petto, e il suo inseparabile Axew che faceva capolino tra i suoi folti capelli! "Già, anche la sottoscritta Iris parteciperà al torneo! E ho intenzione di darvi del filo da torcere a tutti quanti!"

"Davvero? Beh, non sottovalutatemi, perchè anch'io ho i miei assi nella manica! Heheheee..." rispose Touko. Misty aveva come l'impressione che sul gruppo fosse calata una strana, ma non per questo negativa, atmosfera di competizione. "Vedremo chi sarà il migliore quando sarà il momento di salire sul ring!"

"E allora... che vinca il migliore!" esclamò allegramente Belle. Notò Ash, Pikachu e Gary che tornavano, e si voltò verso di loro per salutarli. "Oh, ciao, Ash! Che bello vederti qui! E... ci sono anche dei tuoi amici!"

"Ciao, Belle!" salutò il ragazzo moro. "Beh, sì, sono venuti qui da Sinnoh per motivi loro personali, e hanno deciso di viaggiare un po' con noi! Belle, Komor... vi presento Gary e Lucinda! Gary, Lucinda, loro sono Komor e Belle!"

"Piacere di conoscervi!" rispose Lucinda mentre sia lei che Gary stringevano la mano ai due ragazzi di Unima. "Vi auguro buona fortuna in questa competizione! Anche se ovviamente tiferò anche per Ash e per il mio ragazzo!"

Mentre Komor e Belle ricambiavano i saluti, una voce non troppo benvenuta si inserì nella conversazione. "Tifare per dei campagnoli di Kanto? Bah, come vuoi tu, ma preparati ad essere delusa!" disse un ben tono ragazzo dai capelli biondo-verdini a caschetto, passando vicino al gruppo con un'espressione spocchiosa sul viso.

Una piccola vena pulsante apparve sulla fronte di Touko. "Ugh... dovevo immaginarlo, che ci saresti stato anche tu, Diapo..." mormorò, voltandosi verso il ragazzo, che si era fermato vicino a loro, guardandoli con le mani in tasca e un'espressione di supponenza dipinta sul volto. "Se sei qui per dirci che gli allenatori di Kanto fanno pena rispetto a quelli di Unima, allora puoi risparmiarti il fiato! Ash ti ha già battuto una volta, non ti ricordi?"

"Sì, ma questo perchè io avevo appena iniziato, e lui allena Pokemon da anni. Ma sono sicuro che nel giro di qualche settimana sarò in grado di battere anche lui. E... sì, lo dico, gli allenatori di Kanto sono dei campagnoli, e non sono all'altezza di noi di Unima." rispose Diapo, senza mostrare esitazione. Con grande sorpresa di un po' tutti, Diapo tirò fuori la sua macchina fotografica digitale e fece una foto del gruppo di Ash. "Intanto, questo torneo sarà un'ottima occasione di vedere fino a dove sono arrivato."

"E... quella macchina fotografica? Come mai ti metti a fare foto così, all'improvviso?" chiese Gary.

Diapo alzò le spalle. "E' il mio modo di documentare il mio viaggio." rispose. "Ora, se permettete, devo andare a prendere il mio posto. Tra non molto annunceranno le accoppiate per il torneo." Detto questo, il giovanotto si allontanò senza degnare di uno sguardo il gruppetto di Ash... e adesso, anche Lucinda stava gettando un'occhiataccia a Diapo, e stava presentando una venuzza affiorante sulla fronte.

"Ugh... quel tipo è davvero antipatico!" borbottò la ragazzina dai capelli blu. "E se lo dico io, potete fidarvi che lo è sul serio!"

"Piplup!" cinguettò il suo Pokemon, guardando a sua volta Diapo con espressione di disapprovazione mentre quest'ultimo se ne andava. Gary invece, sembrava più incuriosito che altro, e non se l'era minimamente presa per le insinuazioni di Diapo riguardo gli allenatori di Kanto - probabilmente pensava che non valesse la pena arrabbiarsi per così poco.

"Come mai quel tizio ce l'ha tanto con quelli di Kanto, Ash?" chiese Gary al suo amico-rivale.

Ash alzò le spalle. "Non chiederlo a me... ogni volta che lo incontro ha da dire che sono un campagnolo o cose del genere... piuttosto, vediamo un po' chi altro si è iscritto a questo torneo. Magari potremmo avere qualche sorpresa, chi può dirlo?"

"Ho già dato un'occhiata alla lista degli iscritti." rispose Komor con il suo solito tono distaccato ma educato. "Ho riconosciuto anche alcuni nomi. Quella intenditrice di Pokemon che è venuta con noi nel Bosco Girandola... Burgundy, se non ricordo male... c'è anche lei tra gli iscritti. E poi, ho visto il nome di una certa Georgia e una certa Nanette..."

"Sono tutte persone che conosciamo!" esclamò Spighetto, contento di sentire che tra i presenti c'era anche la giovane intenditrice dai capelli viola. "In effetti, speravo davvero di rivedere mademoiselle Burgundy. Sarà una buona occasione per vedere che progressi ha fatto dall'ultima volta."

"Hahahahahaaaa! Tutto qui quello che hai da dire, signorino Spighetto?" esclamò una vocetta acuta, dopo aver lanciato una risata fin troppo stentorea che fece tappare le orecchie ad Ash e a Misty! Come volevasi dimostrare, da dietro il gruppo apparve Burgundy, con il suo elegante vestito da intenditrice, e i suoi capelli viola pettinati in quella graziosa acconciatura con le frangette sulla fronte. "Beh, non importa, in fondo non mi interessa davvero quello che puoi dire adesso! Piuttosto, sono curiosa di vedere la faccia che farai quando ti sconfiggerò! Cerca di non perdere troppo presto, okay? Ci dobbiamo incontrare in battaglia!"

"Per me sarà un onore, mademoiselle Burgundy!" rispose educatamente il ragazzo dai capelli verdi.

"Non mi sembra che sia cambiata granchè, dall'ultima volta..." disse Touko, con una piccola goccia di sudore che le scendeva sulla fronte. Komor si aggiustò gli occhiali, guardando con curiosità la bambina dai capelli viola, mentre Belle inclinò la testa da un lato e sbattè le palpebre, come se si chiedesse che cosa volesse dimostrare Burgundy... la cui espressione arguta si trasformò rapidamente in una di irritazione e stizza quando si rese conto che Spighetto non aveva abboccato all'esca!

"Grrr... sempre con quella tua espressione distaccata! Sempre a darti un sacco di arie tu, eh? Io sono la tua rivale, che diamine!" esclamò la ragazzina, con una buffa venuzza affiorata sulla fronte! "Hmph, beh, non importa! Sarà tutta un'altra musica quando ti avrò restituito l'umiliazione che mi hai inflitto quando mi hai battuto alla tua Palestra!"

"Hah! Tutto sta nel vedere se arriverai a lui... e sinceramente, penso che la cosa sia impossibile!" rispose un'arrogante voce maschile proveniente dalla direzione opposta. Misty fece una smorfia disgustata, quando il proprietario di quella voce, un ragazzo alto e smunto con la carnagione pallida, i capelli castani a caschetto, un paio di borse sotto gli occhi, e vestito di nero e rosso, con dei motivi che ricordavano delle fiamme sui fianchi e sulle maniche e un'insopportabile sorrisetto di superiorità sulla faccia, si fece avanti, squadrando con disprezzo il gruppo di Ash. "Sai, mocciosa, ho dato un'occhiata ai match che saranno disputati, e ho visto che tu affronterai me, il grande Shamus! Non hai nessuna speranza,lascia che te lo dica fin da subito!"

"Ugh... ma dovevamo proprio incontrarlo anche qui, questo rompiscatole?" borbottò Misty, indicando il nuovo arrivato a Lucinda e a Gary. "Vi presento Shamus, l'ex-allenatore del Pignite di Touko... nonchè un pallone gonfiato di prima categoria!"

"Pallone gonfiato, dici, marmocchia?" disse Shamus, avvicinandosi a Misty col naso in aria. "Ti faccio presente che le altre volte che mi avete sconfitto è stato per pura fortuna, perchè quell'incapace di Tepig è in qualche modo evoluto durante lo scontro, o perchè è arrivato quello strano tizio a salvarvi! Ma questa volta, lo scontro sarà uno contro uno, e non avrete modo di sconfiggermi! Soprattutto tu, mocciosa incapace! Ho praticamente già vinto!"

"Ugh... più questo tizio parla, più mi viene voglia di tirargli un pugno in un occhio!" mormorò Ash, con Pikachu che annuiva lentamente e sembrava prepararsi ad elettrificare Shamus!

"Pika pikachu!"

"Allora non sono la sola, Ash..." affermò Lucinda. Anche per lei con Shamus era stato odio a prima vista.

Mentre parlava, Shamus stava guardando verso Burgundy, che stava cominciando a ribollire come una pentola a pressione, con tanto di nuvolette di vapore che uscivano fischiando dalla sua testa! "Grrrr... e tu chi ti credi di essere per prendermi per i fondelli in questo modo, monsieur bonne a rièn?" esclamò con rabbia la giovanissima intenditrice, fulminando l'allenatore di Pokemon Fuoco con uno sguardo feroce! "E' deciso! Prima di umiliare Spighetto, lascerò te in braghe di tela! Per quando avrò finito, ti pentirai di aver sfidato la sottoscritta Burgundy Sauvignon!"

"Una cosa è certa, io faccio il tifo per quella Burgundy." commentò Iris, tenendo le mani dietro la nuca.

"Hahahahaaa! Continua a sognare, mezza cartuccia!" rise Shamus, andandosene con le mani dietro la nuca... mentre Touko cercava in qualche modo di trattenere Burgundy, che stava cercando di saltargli addosso, con gli occhi fiammeggianti e i denti trasformati in zanne!

"ARRRRRRRGH! Lasciatelo a me! Io quello lo rovino! LO DISTRUGGOOOOO! Gli darò tanti di quei calci nel sedere che i suoi figli sentiranno ancora male!" strepitò la giovanissima intenditrice.

"Calma, Burgundy, calma!" cercò di esortarla Touko, tenendola per le spalle con una comica espressione imbarazzata sul volto! "POsso capire che quel tizio ti dia fastidio... e credimi, ne dà molto anche a me! Ma... conserva la tua rabbia per quando lo incontrerai al torneo, okay?"

"Giusto!" rispose Belle, stringendo i pugni davanti a sè con fare deciso. "Quello merita di perdere al primo round!"

"E l'allenatore che ha abbandonato il tuo Tepig, vero, Touko?" chiese Komor. Era sempre calmo e razionale, ma si percepiva ora l'indignazione nella sua voce. "In tal caso, non posso che condividere l'opinione di Burgundy. Gente del genere non dovrebbe neanche avere una licenza di allenatore."

Burgundy finalmente si calmò e riprese fiato... e un attimo dopo, si tirò un pugno sul palmo della mano, con delle comiche fiamme che ardevano nei suoi occhi violetti! "C'est juste, inutile stare qui a discutere! Adesso vado ad organizzare la mia squadra, e poi me lo cucino al forno! Aspettate e vedrete! Soprattutto tu, signorino Spighetto! Ti farò vedere di cosa è capace adesso la sottoscritta, oui monsieur!" esclamò.

Il gentile intenditore dai capelli verdi accolse il tono bellicoso della sua rivale con la sua solita, imperturbabile flemma. "Sono contento di vedere che sei così decisa, mademoiselle Burgundy. Stavo appunto per suggerire di andare a dare un'occhiata per vedere se sono già state decise le accoppiate per la competizione. Tra non molto dovrebbe iniziare, quindi tanto vale prendere posto." affermò.

"Beh, se è per questo, mi sembra che il tabellone con tutti gli incontri sia lì..." disse Iris, indicando un grosso tabellone posto su un lato dello stadio. C'era già un po' di gente che si era riunita lì davanti... e ad Iris sembrò di riconoscere, grazie alla sua vista acuta, un volto a lei molto familiare! "Perchè non andiamo a dare un'occhiata? Credo che faremo qualche incontro interessante anche lì! Hehehee... credo di avere riconosciuto qualcuno anch'io!"

"Pan pour?" commentò il Panpour di Misty, alzando le spalle con fare interrogativo mentre guardava negli occhi la sua allenatrice. "Pan pan pour!"

Misty sospirò e prese in braccio la scimmietta azzurra, facendole una carezza mentre il gruppo si avvicinava al tabellone. "Già, puoi dirlo forte, Panpour. Sembra quasi che questo torneo sia stato fatto per far incontrare di nuovo tutti quanti!"

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In effetti, la supposizione di Iris si era rivelata corretta: tra i partecipanti al torneo spiccava un testa rossa con un largo ed inusuale berretto arancione sulla testa, che la piccola allenatrice di draghi avrebbe saputo riconoscere tra mille altri allenatori: anche Georgia, la sua rivale ed autoproclamata Eliminadraghi, era lì... e in quel momento, stava leggendo il tabellone con interesse, cercando il nome di Iris per vedere in quale battaglia si sarebbero scontrate se fossero riuscite ad arrivare alla fine. Venne colta leggermente di sorpresa quando sentì la vocetta acuta di Iris provenire da dietro di lei...

"Oooooh, ma chi si rivede! La famigerata Annientadraghi!" disse Iris, squadrando Georgia con un sorrisetto sarcastico dipinto sul volto. "Hai deciso di partecipare allo stesso torneo a cui mi sono iscritta io, eh? Beh, sembra proprio che siamo legate dal filo rosso del destino!"

"Hm?" chiese Georgia, voltandosi verso Iris, e poi restituendole un sorrisetto sardonico. "Ma guarda un po', c'è anche la draghetta qui! Allora ho fatto bene ad iscrivermi! Sarà una buona occasione per farti vedere come sono diventata brava ad annientare i draghi! Sempre che tu non ti tiri indietro all'ultimo momento, si intende!"

Le due rivali si guardarono dritte in faccia, sogghignandosi a vicenda mentre delle scintille elettriche crepitavano tra i loro occhi! "Io? E perchè mai? Lo stai dicendo perchè speri di convincermi a lasciar perdere? Heheheee..." sghignazzò Iris, sostenendo lo sguardo beffardo della sua rivale. In disparte, Ash e Gary restarono a guardarle, e il giovane ricercatore alzò le spalle con fare arguto.

"Mi fa un po' sorridere guardare quelle due..." affermò Gary. " Se penso che io e te eravamo più o meno così, Ash..."

"Pika..." mormorò Pikachu, ricordando con una certa nostalgia le leghe di Kanto e Johto, a cui i due avevano partecipato. Ash guardò in alto sorridendo, perdendosi per un attimo nei ricordi del passato...

"A me sembra quasi di rivedermi quando bisticciavo con Ursula." disse Lucinda, ricordando una delle sue rivali più agguerrite, la ricca e viziata coordinatrice di Coronopoli, con la quale aveva solo di recente cominciato a fare amicizia.

Mentre le due rivali continuavano il loro duello di sguardi, una piccola figura dai lunghi capelli bluetti e un paio di occhiali da vista sul naso le interruppe, alzando timidamente una mano per fare una domanda. "Ah... ehm... S-scusate, non vi disturbo, v-vero? Vorrei... chiedervi se... sono nel posto giusto per il torneo di Don George..."

"Hey, ma tu sei Nanette! Che combinazione, anche tu qui?" esclamò Touko, raggiungendo di corsa la bambina con gli occhiali, che sbattè gli occhi allarmata, prima di fare un sorriso smagliante e abbracciare la sua amica più grande! "Hey! Accidenti, ti vedo davvero bene, piccola! Allora, come va? Anche tu qui al torneo?"

"Sì, Touko! Ho... ho preso a cuore i tuoi consigli, sai? E... adesso ho cominciato ad avere un po' più di fiducia in me stessa!" esclamò Nanette. "Ho... ho ripreso ad affrontare le Palestre di Unima, e ho... ottenuto due Medaglie! Ora... ehm... sono qui per vedere quanto sono davvero migliorata! Spero... spero solo che non incontrerò qualcuno che mi prenderà in giro dopo avermi battuto, o che i miei Pokemon non se ne vadano in giro..."

"Tranquilla, Nanette, vedrai che andrà tutto bene!" disse Ash con una breve risata, ricordando che razza di fascio di nervi sapeva essere la bambina con gli occhiali. Iris e Georgia guardarono con aria vagamente sorpresa la scena, almeno finchè qualcuno non ricordò loro il motivo per cui erano lì, nel momento in cui il vociare dei partecipanti si alzò di volume...

"Hey, sono d'accordo che è bello ritrovarsi, ma adesso è il caso di dare un'occhiata al tabellone, non vi pare?" chiese Misty. Il tabellone elettronico dello stadio si era attivato... e su di esso erano apparsi i nomi dei sedici partecipanti, assieme alle accoppiate che erano state fatte per le eliminatorie!

"Hmm... vedo che ci sono un po' di nomi che non conosco ancora..." commentò Ash, prima che la voce ormai nota di Don George risuonasse nello stadio, annunciando che la sfida stava per iniziare!

"Attenzione, attenzione. A tutti i partecipanti e gli spettatori... un sentito ringraziamento a tutti voi che state partecipando a questo torneo, o che in questo momento ci state guardando e state facendo il tifo per questi giovani campioni!" esclamò il presentatore. "Dichiaro ufficialmente aperto il torneo, e faccio i miei migliori auguri a tutti coloro che partecipano!"

Un applauso fragoroso esplose nell'arena e dagli spalti, e Don George attese che si fosse calmato prima di continuare il suo discorso. "Ora... prego, i partecipanti al primo incontro prendano per favore posizione ai loro posti!"

Misty e Panpour si guardarono negli occhi, sorridendo e annuendo l'una all'altro. "Parla di noi! Bene, è il momento di far vedere quanto vale la migliore allenatrice di Pokemon d'Acqua di Kanto!" esclamò Misty, stringendo un pugno in maniera determinata. "State a guardare, ragazzi! E auguratemi buona fortuna, anche se non ne avrò bisogno!"

"Sappiamo già che ce la farai, Misty!" affermò Touko, facendo il segno dell'okay con una mano. "Mi raccomando fatti onore!"

"E... questo come augurio!" disse Ash, avvicinandosi a Misty e dandole un bacio sulla guancia, facendo arrossire un po' sia lei che Touko, e strappando un sorriso sia a Pikachu che a Panpour.

"Buona fortuna, Misty! Noi facciamo il tifo per te!" esclamò Lucinda, mentre la ragazzina dai capelli arancioni faceva il segno dell'okay e cominciava a dirigersi al ring corrispondente. Gli altri partecipanti presero posto in una piccola tribuna ad un lato dello stadio, e si prepararono ad assistere al primo scontro...

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A presto!

Pokemon: Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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"Signore e signori... grazie mille per la vostra paziente attesa!" risuonò chiara e stentorea la voce di Don George nello stadio gremito, e ad essa fece seguito un'altra serie di ovazioni dal pubblico, che durarono per qualche secondo prima che l'organizzatore della gara avesse occasione di riprendere il discorso. "Sono lieto di annunciare che il torneo Club Battle è ufficialmente iniziato! Sedici concorrenti, provenienti da ogni parte di Unima e anche da altri continenti, si sfideranno sotto i vostri occhi per determinare chi di loro è il più abile allenatore di Pokemon! Sarà una battaglia molto accesa, in cui tutti i contendenti, assieme ai loro Pokemon, daranno l'anima! E io, personalmente, non vedo l'ora di assistere a questa emozionante sfida! Ma... lasciamo da parte i preamboli! Non è certo mia intenzione annoiarvi ulteriormente con discorsi che lasciano il tempo che trovano... e quindi, lascio la parola ai primi due contendenti che si sfideranno per voi in questa arena! Signore e signori, dalla città di Fortebrezza, un giovane allenatore che si è già fatto un certo nome per le sue inusuali scelte di Pokemon! Ho l'onore e il privilegio di presentarvi... Silvestro! Prego, ragazzo, fai pure il tuo ingresso nell'arena!"

Ancora una volta, gli applausi salirono, e dalla platea dei partecipanti scese nello stadio, con un sorriso calmo ed affabile dipinto sul volto, un ragazzo di circa tredici anni, con i capelli blu scuri di una tinta molto simile al cobalto brillante di Lucinda e gli occhi ambrati, che indossava una leggera giacchetta arancione a maniche corte, con pantalonicini e scarpe da trekking di colore grigio piombo. Con espressione sbarzzina, Silvestro alzò una mano e salutò la folla che lo accoglieva, per poi andare a piazzarsi al suo angolo dell'arena.

"Bene, ci siamo. Vediamo di fare del nostro meglio..." mormorò a sè stesso, nel tentativo di farsi animo. Doveva ammetterlo, combattere di fronte a tutte quelle persone lo emozionava non poco...

"E... al lato opposto, un'allenatrice di Pokemon d'Acqua proveniente dal lontano paese di Kanto, dove la sua famiglia gestisce una delle più importanti Palestre della regione! Questo vuol sicuramente dire che potremo assistere ad una gara spettacolare!" esclamò Don George. "Diamo un caloroso benvenuto a... Misty di Celestopoli!"

"Tocca a me!" esclamò Misty con decisione, voltandosi verso Ash e Pikachu, e strizzando loro l'occhio. "Mi raccomando, non perdetevi una mossa! Ho proprio voglia di fare scintille in questo scontro!"

"Sappiamo che non ci deluderai, Misty!" affermò Ash, per poi piegarsi leggermente verso di lei. I due ragazzi si diedero un breve bacio a fior di labbra, e Pikachu, Touko, Lucinda e Spighetto fecero gli auguri alla loro amica... mentre scendeva nell'arena, Misty notò che la sua amica di Sinnoh si era già messa il suo completino da cheerleader, con tanto di pon-pon... e anche Piplup e Maractus indossavano un costumino simile!

"Forza, Piplup, Maractus, facciamo il tifo come sappiamo noi!" esclamò la bambina dai capelli blu, scuotendo i pon-pon in aria a ritmo. "Vai, Misty, vinci per noi! Vai, Misty, sei tutti noi! Urrà! Urrà!"

"Pip! Lup! Pip! Lup!" esclamò Piplup. Al suo fianco, Maractus si era già scatenato in una delle sue frenetiche danze a ritmo di maracas, usando i pon pon per dare il ritmo agli incitamenti di Lucinda!

"Mara-mara! Ctus!"

Misty e Panpour fecero un cenno di saluto e di ringraziamento ai loro compagni, e infine raggiunsero l'arena, piazzandosi all'angolo opposto rispetto a Silvestro. Dopo aver preso un bel respiro per tenersi concentrata, la ragazzina guardò verso il suo avversario in modo da prenderne le misure. "Bene... io sono pronta, Silvestro, se vuoi possiamo cominciare! Vinca il migliore!"

"Grazie mille! Un'allenatrice di un altro continente, eh? Beh, sarà uno scontro interessante!" affermò Silvestro, tirando fuori una Pokeball, e poi lanciandola sul ring. "Cominciamo pure! Vai, Vullaby!"

"Vulllllll!" si sentì una voce stridente, appartenente al Pokemon che schizzò fuori dalla Pokeball: assomigliava ad un piccolo avvoltoio, con un corpo grassoccio e tozzo ricoperto di corte piume grigio piombo, corte ali dalle punte grigie, e zampette viola con tre dita artigliate. Il suo collo era corto e supportava una testa tonda e rosata completamente priva di piume, tranne che per una crestina proprio in cima. Attorno al suo collo portava un collare di piume più morbide e folte, di un colore grigio più chiaro rispetto alle altre, e portava a mò di pannolino un teschio infranto. Immediatamente, vedendo il piccolo avvoltoio che si levava in volo, Ash verificò subito sul Pokedex di cosa si trattasse...

"Vullaby, il Pokemon Pannolino. Tipo Buio / Volante." rispose il Pokedex. "Specie di Pokemon di sesso esclusivamente femminile. Le sue ali sono ancora piccole e non può volare molto bene. Usa delle ossa ricevute da Mandibuzz, la sua forma evoluta, per riparare il suo bacino. Le piccole ali non gli consentono di volare. Quando si avvicina il momento di evolversi, si libera del teschio."

"Quello è un Pokemon abbastanza raro e ricercato." commentò Komor, guardando con un certo interesse il piccolo avvoltoio che adesso si stava librando in volo davanti a Misty, sbattendo goffamente le sue corte ali. "Se quel Silvestro è riuscito a catturarne uno e lo sta usando qui, allora vuol dire che molto probabilmente è uno che sa quello che fa. Non credo sarà uno scontro molto facile per Misty e Panpour."

"Tranquillo, Komor! Sono sicura che ce la faranno!" esclamò Belle, cominciando ad applaudire entusiasta. Misty ascoltò gli incoraggiamenti dei suoi compagni, e fece loro un segno del pollice in alto, per poi cominciare a concentrarsi sull'avversario che le stava davanti. Certo non dava l'impressione di essere un avversario troppo facile, ma questo non aveva mai dato pensiero alla focosa ragazzina dai capelli rossi.

"Cominciamo pure! Vullaby, comincia ad attaccare con Raffica!" ordinò Silvestro. La Pokemon simile ad un piccolo avvoltoio sbattè rapidamente le ali davanti a sè, creando un piccolo vortice che volò verso Panpour e colpì in pieno la scimmietta azzurra, facendola cadere a terra... ma subito dopo Panpour riuscì a rialzarsi, eseguendo una perfetta rotolata all'indietro e poi attaccando con una Pistolacqua spruzzata dalla bocca sotto forma di un potente getto! Vullaby usò di nuovo Raffica per creare una sorta di muro di vento davanti a sè, rallentando il flusso d'acqua ad alta pressione che le stava arrivando addosso, e riuscendo poi ad avere tutto il tempo per scansarsi, e lasciare che il getto si esaurisse sul pavimento sotto di lei, creando una piccola pozzanghera.

"Hmm, un metodo alquanto originale di usare Raffica! Questo è un utile modo per ricordare quanto possono essere importanti anche le mosse che di solito consideriamo inutili!" commentò Don George, annuendo tra sè. "Vediamo un po' cosa risponderà Misty!"

"Pan, pan! Pour!" esclamò Panpour, cominciando a perdere la calma quando vide che i suoi attacchi non sortivano l'effetto voluto. Per fortuna, Misty riuscì a riprendere in mano la situazione, e fece in modo che la scimmietta azzurra mantenesse la calma.

"Tutto okay, Panpour! Non farti cogliere dal panico, abbiamo ancora varie frecce al nostro arco!" esclamò Misty. "Per esempio... adesso aspetta, credo che quel tipo stia cercando di attaccare!"

Aveva ragione. Vedendo che Panpour sembrava in difficoltà, Silvestro aveva deciso di metterla ancora più sotto pressione, e indicò Panpour con un gesto della mano. "Bene! Ed ora... usa l'attacco Furia per metterlo a terra!" esclamò. Vullaby prse lo slancio e, con un acuto grido di battaglia, si gettò a capofitto su Panpour, che aspettò il momento giusto... e nel momento in cui la Pokemon avvoltoio si trovava ad una distanza che Panpour considerava giusta, Misty diede un altro ordine!

"Panpour, confondile le idee con Docciascudo!" esclamò Misty. Immediatamente, Panpour esultò e alzò vivacemente le mani verso il cielo... e un geyser di acqua gelata schizzò verso l'alto tutt'attorno al Pokemon simile ad una scimmietta azzurra, investendo in pieno Vullaby quando questa era quasi arrivata al suo bersaglio! La Pokemon Pannolino stridette per la sorpresa sgradita e cercò di sottrarsi al potentegetto, ma non riuscì ad evitare che il potente getto la raggiungesse agli occhi e al becco, togliendole il fiato e quasi impedendole di respirare! Dopo qualche secondo passato a cercare inutilmente di penetrare il getto d'acqua fredda, Vullaby si arrese e si alzò di nuovo in volo... e mentre un sorpreso Silvestro cercava di pensare ad una strategia diversa, Misty lo prese in contropiede ed agì per prima.

"Okay, bel colpo, Panpour! Adesso è il momento!" esclamò. "Attacca Vullaby con Sfuriate!"

"Pan!" esclamò il Pokemon simile ad una scimmietta, saltando addosso a Vullaby prima che quest'ultima potesse recuperare, e cominciando a sferrare una raffica di artigliate con entrambe le braccia. Posta di fronte ad un simile attacco, Vullaby non riuscì a difendersi, e i corti artigli di Panpour lasciarono più volte il segno sul suo piumaggio, facendole saltare alcune penne!

Silvestro strinse i denti per il disappunto, ma mantenne il sangue freddo e decise di cambiare strategia, cercando di attaccare Panpour il più velocemente possibile, e poi chiudendosi in difesa. "E va bene... allora vediamo come se la cava contro questo! Presto, Vullaby, usa Ventoincoda!"

"Vull!" esclamò la Pokemon avvoltoio, librandosi in volo e poi spiegando le sue piccole ali in un gesto teatrale. Come per magia, un vento ululante si levò tutt'attorno a Vullaby, dandole una spinta e rendendola temporaneamente più veloce... poi, senza perdere tempo, Silvestro diede un altro ordine.

"Perfetto! Ed ora... attacca con Spennata!" esclamò Silvestro. Vullaby si gettò addosso a Panpour con una tale rapidità che la scimmietta azzurra non ebbe tempo nè modo di difendersi... e un attimo dopo, una potente beccata lo raggiunse al torace, facendolo barcollare! Panpour cercò di contrattaccare con un Graffio, ma la Pokemon avvoltoio si spostò troppo velocemente perchè Panpour riuscisse a starle dietro, e le sue unghiette fendettero soltanto l'aria. Muovendosi ad una velocità incredibile grazie al vento che spirava tutt'attorno a lei, Vullaby si spostò alle spalle di Panpour, e Silvestro le diede ordine di continuare l'attacco! "Brava, Vullaby! Ora usa il tuo attacco Finta!"

"Attento, Panpour! Adesso difenditi!" esclamò Misty, sapendo che non c'era modo di schivare un attacco di quel tipo. Panpour si voltò di scatto verso Vullaby e si chiuse in difesa, appena in tempo prima che la sua avversaria si gettasse in picchiata su di lui, scomparisse dalla sua vista per una frazione di secondo, e poi gli riapparisse davanti, colpendolo con una rapida zampata. La scimmietta azzurra fece qualche passo indietro, e nonostante il colpo subito riuscì a rimanere in piedi... ma la velocità della sua avversaria cominciava a metterla in crisi. Doveva farsi venire in mente un'idea, e in fretta!

Il vento soprannaturale creato dall'attacco Ventoincoda di Vullaby gli sbattè sulla faccia, confondendolo per un istante... ma prima che Vullaby potese tornare alla carica, il Pokemon scimmia ebbe un'idea! Non era sicuro che avrebbe funzionato, ma era comunque un tentativo che valeva la pena di fare... e con un pizzico di fortuna, avrebbe potuto rivoltare la stessa mossa di Vullaby contro di lei! Misty corrugò la fronte, vedendo che il suo Pokemon più piccolo sembrava pront a tentarequalcosa, e decise che era il caso di lasciarlo fare. Forse stava per usare una nuova mossa di cui lei non sapeva...

"Continua così, Vullaby! Usa di nuovo Spennata!" esclamò Silvestro. Vullaby si lanciò nuovamente alla carica, scagliandosi contro Panpour per assestargli una potente beccata... ma la scimmietta azzurra riuscì a sottrarsi all'attacco all'ultimo momento, saltando ed eseguendo uno spettacolare avvitamento a mezz'aria! Colta di sorpresa, Vullaby si fermò ad osservare come ipnotizzata il suo avversario che descriveva un arco in aria, avvitandosi in maniera spettacolare su sè stesso... e quando si rese conto di essere nei guai, era già troppo tardi per fare qualsiasi cosa! Panpour scese giù, sferrando un poderoso attacco con entrambe le gambe, e colpendo in pieno Vullaby con un poderoso calcio che fece perdere l'assetto di volo alla Pokemon avvoltoio e la scagliò con forza sul quadrato, dove rimbalzò un paio di volte con un breve stridio di dolore, e poi rimase stordita: i suoi occhi si trasformarono in spirali, e un'aureola di stelline luccicanti cominciò ad orbitare attorno alla sua testa. Il combattimento era concluso, e Misty e Panpour avevano vinto!

"Vullaby non è più in grado di combattere!" affermò Don George. "Misty e Panpour passano dunque il turno, e si qualificano per i quarti di finale! Congratulazioni!"

Misty e Panpour salutarono il pubblico che le applaudiva alzando le braccia in aria, e la ragazzina si avvicinò al suo Pokemon più giovane per fargli i complimenti. "Evviva! Congratulazioni, Panpour, ce l'hai fatta!" esclamò Misty, mentre prendeva in braccio il suo Pokemon. "Ma... cos'era quella mossa che hai usato appena adesso? E' stata davvero efficace, devo dire!"

"Pan, pan..." rispose la scimmietta azzurra, aprendo le braccia come per dire che non lo sapeva, e sempre mantenendo il suo sorrisone arguto! Capendo che Panpour aveva improvvisato, e aveva usato una mossa che lui stesso non sapeva neanche di avere, Misty sorrise e alzò gli occhi al cielo, pensando a come questo modo di fare le ricordasse molto un certo allenatore di sua conoscenza... poi, andò a congratularsi con Silvestro, che aveva richiamato la sua Vullaby e stava per andarsene.

"Hey, Silvestro! Niente male come battaglia, sei in gamba!" affermò Misty, riuscendo a far sorridere un po' il ragazzo, che era rimasto un po' deluso dal fatto di doversi fermare già alle eliminatorie. Silvestro si sfregò la nuca e accettò la mano che Misty gli stava tendendo, stringendola per congratularsi con lei.

"Grazie... ma immagino di dover fare ancora un bel po' di strada prima di poter competere con te... sei davvero forte, Misty! Del resto... dovevo aspettarmelo, da una ex-Capopalestra!" affermò. "Comunque, buona fortuna nel resto del torneo, spero che tu arrivi lontano!"

"Oh, se è per questo, la cosa è praticamente scontata!" affermò Misty con un ghigno sicuro. "Se voi goderti lo spettacolo... allora resta a guardare il resto del torneo! Ora però è meglio che andiamo... il pubblico vorrà senz'altro vedere il prossimo scontro!"

Tra gli applausi del pubblico, Misty e Silvestro tornarono agli spalti riservati ai partecipanti alla Club Battle... e Ash, Pikachu, Touko, Iris e Spighetto andarono subito a congratularsi con la ragazzina per la sua vittoria, mentre l'annunciatore già dava notizia della prossima battaglia!

"Bene, bene, signore e signori, come inizio è stato alquanto eccitante! Vediamo di non interrompere il ritmo che questa competizione ha preso... e diamo subito inizio al prossimo scontro!" esclamò Don George con la sua voce bonaria. "Prego... si presentino nell'arena Shamus e Brugundy!"

Mentre il pubblico tornava ad applaudire calorosamente, la giovanissima intenditrice dai capelli viola si riavviò orgogliosamente un ciuffo che le cadeva sulla fronte, e rivolse un sorrisetto supponente ad Ash e ai suoi compagni... in particolare a Spighetto. "Bien, tres bien! Allora, lustratevi gli occhi, monsieurs et mademoiselles! Adesso vedrete di cosa è capace la sottoscritta Burgundy Sauvignon! Sarà... un assaggio di quello che vi aspetta più avanti!"

"Le faccio i miei migliori auguri per questa sfida, mademoiselle Burgundy!" rispose Spighetto, con sincera partecipazione. Il sopracciglio sinistro di Burgundy guizzò nervosamente verso l'alto, e il sorriso della ragazzina si trasformò in un ghigno commerciale, mentre si voltava verso il giovanotto dai capelli verdi cercando di mantenere un'apparenza di civiltà!

"Heheheee... lei non si preoccupi, signorino Spighetto! Heheheee..." rispose lei. "Non avrò certo bisogno della fortuna per battere quel pallone gonfiato che ho davanti! Osserva ed impara!"

Shamus stava passando in quel momento accanto alla ragazzina... e anzi, senza neanche preoccuparsi di dove andava, urtò Burgundy e quasi le fece perdere l'equilibrio, per poi voltarsi a guardarla con un sorrisetto arrogante dipinto su quella faccia che la ragazzina gli avrebbe volentieri preso a pugni! "Allora? Hai finito di salutare i tuoi amichetti, mocciosa? Quando sei pronta a farti umiliare, ti aspetto sul ring!" affermò, già sicuro di avere la vittoria in pugno.

"Grrrr..." ringhiò Burgundy, ulteriormente incoraggiata dal fatto che anche il resto del gruppo di Ash guardava male Shamus - tranne Nanette, che sembrava nascondersi dietro Touko. "Sono contenta che sia già il nostro turno! Meno vedo la tua faccia da schiaffi, meglio mi sentirò!"

"Forza, Burgundy, straccia quell'individuo!" esclamò Touko. "Merita di perdere subito!"

"Sì, giusto! Fagli vedere chi sei!" proseguì Belle.

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I due contendenti si erano già piazzati ai loro lati dell'arena, tra le ovazioni del pubblico... e Shamus stava soppesando tra le mani una delle sue Pokeball, comportandosi come se la sua vittoria fosse già stata decisa. Burgundy non disse nulla e si limitò a squadrare spocchiosamente il borioso individuo, gettando giusto uno sguardo di striscio alla platea nella quale sedevano Ash e gli altri - giusto per assicurarsi che stessero attenti, si intende! Non sia mai detto che a lei interessasse davvero di cosa pensava quel presuntuoso Spighetto... voleva dire, quei presuntuosi allenatori... ma voleva essere sicura che si rendessero conto di quanto brava lei fosse diventata! Ignorando il pubblico che rumoreggiava, la ragazzina prrese una delle sue Pokeball e la lanciò!

"E' l'ora dell'assaggio... s'il vous plait, Stoutland!" esclamò Burgundy. La sfera si aprì al contatto con l terreno, e da essa uscì un Pokemon simile ad un enorme cane avvolto da una folta e morbida pelliccia, con due enormi baffoni color crema che partivano dal muso e scendevano lungo il corpo, fino quasi alla coda. Aveva delle lunghe orecchie a punta, con dei piccoli occhi neri che erano seminascosti dalla pelliccia sul suo muso. Il suo corpo era coperto di scompigliato e lungo pelo marroncino, che diventava blu scuro sul corpo, e grigio chiaro vicino alle zampe. Il suo muso e le sue zampe erano anch'esse marroncine, e ogni zampa aveva tre dita armate di corti artigli. Il Pokemon cane abbaiò fragorosamente e si schierò davanti a Shamus, che sembrava attendere prima di mandare in campo il suo combattente...

Nella platea dei partecipanti, Nanette rabbrividì leggermente alla vista di quel possente Pokemon, sperando di non doverselo trovare davanti tanto presto, e lo esaminò con il suo Pokedex... "Stoutland, il Pokemon Generosità. Tipo Normale. Forma evoluta di Herdier." fu il responso del Pokedex. "La sua specialità è soccorrere chi si trova in difficoltà in mare o in montagna. È molto intelligente. Avvolti nel suo caldo manto si può dormire all'addiaccio su una montagna in inverno senza correre alcun pericolo."

"Wow... sembra davvero un bel Pokemon!" esclamò Nanette, con un misto di meraviglia e paura. "Spero... spero solo che non sia aggressivo e non morda la gente. O di non sprofondare nella sua pelliccia quando mi avvicino a lui..."

"E quando mai dovrebbe accadere una cosa così?" esclamò Iris. "Andiamo, cerchiamo di essere realistici..."

Sul ring, l'espressione di Shamus davanti all'enorme Pokemon cane, che lo stava guardando ringhiando, era stata disturbata da un accenno di paura... ma il giovane e arrogante esperto di Pokemon Fuoco non si tirò indietro e riprese con le sue spacconate. "Hmph... embeh? Chissà cosa credevo che fosse, e invece è soltanto un comunissimo Stoutland! Certo nulla che possa competere con il mio Pokemon... vieni avanti, Lampent! E' ora di far vedere a questa mocciosa che non può nulla contro il grande Shamus! Vai!"

"Laaaaampeeeeent!" esclamò una voce riecheggiante e spettrale nel momento in cui la Pokeball di Shamus si aprì e ne uscì fuori il Pokemon lanterna, con gli occhi di fuoco che brillavano come due stelle fiammeggianti nell'oscurità che era il suo corpo. Stoutland ringhiò di nuovo, fissando Lampent minacciosamente... e il Pokemon di Shamus, dopo un breve istante di esitazione, passò rapidamente all'attacco, scagliando una fiamma turbinante che colpì il terreno davanti a Stoutland e creò un vortice di fuoco attorno a lui! Il Pokemon cane guaì con espressione confusa e cercò di ritirarsi, ma le fiamme si erano rapidamente diffuse tutt'attorno a lui, accerchiandolo.

"Stoutland, attento!" esclamò Burgundy. "Non cercare di oltrepassare quel vortice di fuoco, o ti scotterai!"

"Hahahahaaa! E allora, mocciosa, che te ne pare?" rise Shamus. "Questo è il mio attacco Turbofuoco! Una volta che Lampent ha catturato un avversario, quest'ultimo non ha nessuna speranza di salvezza! Tenta pure quello che vuoi, non riuscirai mai a liberarti!"

"Ugh... ma che razza di presuntuoso..." ringhiò Burgundy, guardando rabbiosamente il suo Stoutland che cercava un modo di sfuggire alle fiamme turbinanti... ma un attimo dopo, un ghigno sicuro aparve sul viso della ragazzina quando si rese conto che aveva esattamente quello che le serviva per ribaltare la situazione in un attimo! "Hmph, poco male! Adesso gli faccio ingoiare io le sue idiozie! Sai, Shamus, non male questo Turbofuoco, ma ha un punto debole. C'è un punto dove non potrà mai, in nessun modo, raggiungere il mio Stoutland!"

"Ah, davvero?" rispose Shamus, guardando Burgundy con un sorrisetto sadico. "E dimmi, quale sarebbe questo punto? Il tuo inutile cagnaccio è circondato da tutte le parti, e non può neanche saltare oltre le fiammate!"

"Beh, se Stoutland non può attraversare le fiamme e neanche scavalacarle, allora... immagino che non mi resti altra scelta che passarci sotto!" affermò l'intenditrice dai capelli viola. "Adesso, Stoutland! Usa Fossa e vai sottoterra!"

"STOUT!" abbaiò il gigantesco cane pastore, scavando furiosamente una profonda buca con le sue zampe anteriori, per poi infilarcisi dentro e cominciare a scavare sotto il muro di fuoco, prima che questo si chiudesse su di lui! Shamus emise uno strozzato verso di sorpresa e cercò in qualche modo di far ritirare il suo Lampent, ma lo Stoutland di Burgundy fu più veloce, e riemerse rapidamente da sotto Lampent, sferrando un superefficace attacco Terra contro lo spettro fiammeggiante! Lampent emise un verso acuto e riecheggiante che dava ancora di più l'impressione dello spettro disumano... e poi, travolto dall'impeto di Stoutland che riemergeva dal terreno, atterrò dolorosamente alcuni metri più in là. Riuscì a rimettersi in volo e cercò di contrattaccare con un attacco Fuocofatuo, creando alcune fiammate azzurre attorno a sè e lanciandole tutte assieme verso Stoutland, che però si rivelò un avversario scaltro e riuscì a schivare il colpo spostandosi su un lato. Ringhiando per la rabbia, Shamus ordinò al suo Lampent di ritirarsi, non lesinandogli qualche insulto.

"Pokemon inutile ed incapace! Ritirati e prendilo di mira con Pirolancio!" esclamò Shamus. Il Pokemon Spettro / Fuoco eseguì rapidamente l'ordine e si portò a distanza di sicurezza da Stoutland, che vide la fiamma che ardeva all'interno dell'avversario prendere vigore... e un attimo dopo, si ritrovò sulla traiettoria di un velocissimo proiettile infuocato, che non fu abbastanza rapido da schivare! Il Pirolancio colpì Stoutland ed esplose in una pioggia di scintille rosse, e il grosso cane si abbattè fragorosamente sul pavimento, con la lunga pelliccia segnata da bruciature nere! "Ecco, adesso sì che si ragiona! Hahahahaaaa! E adesso come la mettiamo, mocciosa? Sei ancora convinta che non sia io, il migliore?"

"Ugh... forza, Stoutland, so che non puoi andare al tappeto per così poco!" esclamò Burgundy, tirando un piccolo sospiro di sollievo quando vide che Stoutland si stava rimettendo in piedi. Il Pokemon Generosità si scrollò di dosso la cenere che gli era rimasta sulla pelliccia e si acquattò sulle quattro zampe, pronto ad eseguire il prossimo ordine di Burgundy. "Bene! Adesso vedremo chi riderà, caro il mio maestro di Pokemon Fuoco! Stoutland, attacca con Riduttore!"

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Negli spalti, Ash strabuzzò gli occhi al sentire la mossa che Burgundy aveva scelto. "C-Che cosa? Quella tipa vuole usare Riduttore per attaccare un Pokemon Spettro?" esclamò. "Ma... ma come fa a non sapere che gli attacchi di tipo Normale sono del tutto inutili contro i Pokemon Spettro?"

"Ash ha ragione, è una mossa che non ha senso." commentò Touko. "Voglio dire... non avrà nessun effetto e si esporrà ad un contrattacco da parte di Lampent. Accidenti, temo che Burgundy abbia regalato la vittoria a Shamus..."

Spighetto, tuttavia, non era così sicuro che sarebbe finita così per la sua rivale. Stringendo gli occhi giusto un po', il giovanotto dai capelli verdini si concentrò, cercando di capire cosa avesse in mente Burgundy... "Io non credo che mademoiselle Burgundy sia così sprovveduta, mes amies." affermò. "Credo che riuscirà a sorprendere sia noi... che quell'individuo sgradevole che sta affrontando."

"Spero che tu abbia ragione, Spighetto..." disse Ash, che come tutti gli altri tifava per la ragazzina dai capelli viola. Lucinda, Piplup e Maractus cominciarono ad agitare freneticamente i loro pon-pon, e Touko, Nanette e Belle cominciarono ad applaudire a Burgundy, sperando che lei e Burgundy sentissero...

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"HAHAHAHAHAAA! Sei davvero patetica! Usi un Riduttore contro un Pokemon Spettro! Ma come hai fatto ad avere una licenza di allenatore se fai queste idiozie?" Shamus rise sguaiatamente, mentre Stoutland, un po' stupito dall'ordine della sua allenatrice, ma comunque deciso ad obbedirle, si scagliava a tutta velocità contro Lampent, che non si prese neanche la briga di evitare il colpo. Giunto alla distanza giusta, Stoutland spiccò un balzo e si lanciò contro Lampent con tutto il suo peso... ma il massiccio Pokemon cane passò attraverso il corpo incoerente del fantasma fiammeggiante, e atterrò dall'altra parte, senza avergli fatto neanche un graffio. "Immagino che si debba al fatto che hai capito di non avere speranze contro di me, e adesso stai tentando il tutto per tutto di allungare lo scontro, dato che non puoi vincerlo! Del resto, dovevi saperlo che contro di me, il grande Shamus, non puoi..."

"E ora, Stoutland... prosegui con Sgranocchio!" ordinò Burgundy, facendo tacere di colpo il sorpreso Shamus, che spalancò gli occhi per l'orrore quando si rese conto che la mossa di Burgundy non era casuale come lui aveva ipotizzato: l'attacco Riduttore aveva portato Stoutland alle spalle di Lampent, facendogli attraversare il corpo del Pokemon Spettro / Fuoco... e adesso, il gigantesco cane era alla distanza perfetta per colpire l'avversario con una mossa superefficace! Stoutland spalancò le fauci, e prima che Lampent potesse voltarsi per rispondergli, le richiuse sul corpo dell'avversario, facendogli strabuzzare gli occhi per l'improvviso dolore! Il terrificante Pokemon Spettro / Fuoco si agitò per qualche istante, mentre Stoutland serrava le fauci su di lui e lo teneva stretto... per poi sbatterlo a terra con violenza!

"Lam... lampeeeeent..." si lamentò il Pokemon di Shamus, per poi afflosciarsi a terra con gli occhi trasformati in spirali! Diversi spettatori rimasero senza parole, stupiti dalla strategia inusuale della bambina dai capelli viola... e poi scoppiarono in un caloroso applauso, lasciando Shamus sbalordito ed oltraggiato!

"Hohohohohooooo! E allora? Pensi ancora che io non avessi nessuna possibilità di batterti? Tanto spiacente, mio caro monsieur, l'ho appena fatto!" esclamò Burgundy, tenendo le mani sui fianchi mentre scoppiava in una fragorosa risata di trionfo! "E questo... è soltanto un piccolo assaggio di quello che farò quando sarà il momento di sfidare il signorino Spighetto! Aspetta e vedrai!"

"Una battaglia davvero ben condotta! Sfruttando l'effetto sorpresa, Burgundy ha fatto usare Sdoppiatore al suo Stoutland per portarsi alle spalle di Lampent... e ha fatto credere al suo avversario di essere meno abile di quanto in realtà non fosse!" esclamò un ammirato Don George, mentre Burgundy e Stoutland facevano una serie di inchini al pubblico... e Shamus restava rigido come una statua con gli occhi persi nel vuoto! "Un applauso a questa giovane esordiente, che si qualifica così per i quarti di finale!"

"Nooooo! Non è giusto! Perchè ho sempre sfortuna?" si lagnò Shamus, bellamente ignorato da Burgundy e dal suo Pokemon che tornavano verso la tribuna. "AAARGH! Non è giusto! Io sono un grande allenatore di Pokemon! Ma mi toccano sempre Pokemon codardi e senza spina dorsale come questo stupidissimo Lampent! Ma mi vendicherò! Non dubitate, branco di idioti! Sentirete presto parlare ancora del grande Shamus, parola mia!"

Burgundy sospirò e si tirò fuori un paio di tappi per orecchie, mettendoseli in modo da non sentire quello che Shamus aveva da dire. Era di buon umore, e non aveva voglia di farsi venire un mal di testa proprio adesso... Dopo aver accarezzato Stoutland sulla testa e averlo ringraziato per il suo impegno, la ragazzina si diresse verso la platea di partecipanti, tenendo il naso in aria con fare altero! "Hehehehee... tutto come previsto! La sottoscritta Burgundy Sauvignon ha messo al suo posto quell'essere spregevole... e ora, non attendo altro che incontrare te alle finali, signorino Spighetto!"

"Sarà un onore per me, però ricorda di non farti prendere la mano, mademoiselle Burgundy." affermò il giovanotto dai capelli verdi. "Nel prossimo girone dovrai affrontare Misty, e sarà sicuramente una gara molto combattuta!"

Misty si fece avanti, guardando la giovanissima intenditrice dai capelli viola con aria di sfida. "Su questo, Spighetto ha assolutamente ragione!" affermò. "Non credere che te la darò vinta tanto facilmente! Vedrai che intesa che ho con i miei Pokemon, tu che hai detto che non vanno bene per me!"

"Hmph... lo vedremo, mademoiselle Misty! Un volta che avrò vinto, sarai costretta a ritirare tutte le tue supposizioni sulla mia abilità come intenditrice!" rispose Burgundy. "Per il momento, però, ti saluto. Mi limiterò a godermi gli altri incontri finchè non arriverà il mio turno."

Gary diede un'occhiata al tabellone, in modo da avere conferma dell'avversario che si sarebbe trovato davanti. "Beh, credo che adesso tocchi a me." affermò. "E il mio avversario è... quel ragazzo di nome Diapo, che per qualche motivo sembra avercela con Kanto. Bene, magari sarà il momento giusto per dargli una piccola lezione di umiltà."

"Detto da te, Gary, non suona molto convincente! Heheheee..." affermò Ash scherzosamente. Pikachu, ricordando bene le schermaglie verbali che c'erano state tra il suo allenatore e il suo rivale, incrociò le zampine anteriori sul petto e, tenendo dritta la coda, annuì con energia.

"Pika pikachu!" esclamò.

Gary non se la prese, e si limitò ad alzare le spalle con noncuranza. "Beh, che posso dire. Ho sviluppato un certo talento nel riconoscere negli altri certi difetti che ho io!" disse ironicamente. "In ogni caso, Ash, non ho certo intenzione di perdermi una rivincita con te! Io vado, tu cerca di non farti eliminare dall'amichetto della tua allieva, okay?"

Un po' più in là, Komor si aggiustò gli occhiali, cercando di apparire distaccato. Affrontare Ash non era certo un colpo di fortuna per lui... voleva probabilmente dire essere eliminati al primo girone... ma se questo poteva dargli qualche lezione e suggerirgli un modo per migliorare la sua squadra e la sua tecnica, tanto valeva fare un tentativo. E poi, si poteva imparare da una sconfitta come da una vittoria, giusto? Comunque, per adesso, c'era la sfida tra Gary e Diapo... e non aveva intenzione di perdersene nemmeno un secondo!

Lucinda, Piplup e Maractus ragiunsero Gary prima che quest'ultimo si incamminasse verso il ring, e la bambina dai capelli blu raggiunse il suo ragazzo per fargli gli auguri. "Mi raccomando, Gary... fatti onore, okay? Io sono sempre qui che faccio il tifo... e anche Piplup e Maractus, se è per questo!" affermò, indicando i due Pokemon che erano di nuovo pronti con i pon-pon. Maractus ancheggiò vivacemente e aprì i fiori sulle sue "orecchie", diffondendo tutt'attorno a sè una nuvoletta di petali rosa!

Gary ridacchiò e fece l'occhiolino a Lucinda, prima che i due si scambiassero un bacetto sulla guancia. "Certamente, Lucinda! Mi raccomando, prestate attenzione a questo scontro! Il maestro Gary Oak sarà felice di darvi una dimostrazione della sua abilità!" affermò, per poi raggiungere il ring. Diapo aveva già raggiunto la sua posizione, rivoltandosi una Poke Ball tra le mani per segnalare che era un po' impaziente di dare inizio alla sfida. "Oh, bene bene... e così, tu saresti il nuovo arrivato a cui non piace il continente di Kanto, eh? Come mai, se posso chiedere? Qualcuno di Kanto ti ha fatto qualche torto, per caso?"

"A me?" rispose Diapo, con la sua ormai classica nonchalance. "No, se devo dire la verità. Ho iniziato il mio viaggio soltanto da poco, e non ho incontrato nessuno di Kanto prima di te e del tuo amico. Non ho nulla di personale contro di loro."

"Allora, come mai ci definisci campagnoli, e come mai pensi che il continente di Kanto sia retrogrado?" chiese Gary, senza scomporsi minimamente.

Diapo alzò le spalle. "Oh, ho letto abbastanza articoli sul continente di Kanto da sapere come vanno le cose da quelle parti." affermò. "Di tutti e quattro i continenti del suo gruppo, è quello più retrogrado in assoluto. Ci sono dei paesini che non hanno neanche un Pokemon Center o un centro scambi... e neanche un luogo dove si possono incontrare gli allenatori per sostenere battaglie ufficialmente riconosciute. Come posso pensare che gli allenatori che vengono da un posto simile siano più bravi di quelli di un paese moderno come Unima?"

"E' questo il motivo? Beh, a quanto pare, non dovrò fare altro che distruggere alcune delle tue illusioni. Vai, Umbreon!" esclamò Gary, lanciando la sua Pokeball, e facendo uscire uno stupendo Pokemon simile ad una sorta di gattino nero con il corpo decorato da una serie di anelli dorati che spiccavano sui fianchi, sulla coda, sulla fronte e sulle lunghe orecchie. Un paio di acuti occhi rossi dalle pupille nere squadravano con decisione il giovanotto di Unima, ed Umbreon emise un acuto sibilo, simile a quello di un gatto arabbiato, mettendo in mostra le piccole, acuminate zanne.

"Wow! Gary ha proprio deciso di andarci giù pesante!" esclamò Lucinda dagli spalti. Lei ed Ash erano quelli che meglio sapevano quanto forte fosse il grazioso Pokemon Buio...

"Che bel Pokemon, che cos'è?" chiese Belle, osservando come ipnotizzata la figura elegante e slanciata di Umbreon. Il contrasto dei suoi anelli dorati sul suo corpo nero e lucido era quasi ipnotico, ma nonostante la sua maestà e il suo aspetto stoico e quasi feroce, la Eevolution oscura manteneva la grazia e l'aspetto carino che contraddistinguevano tutte le forme evolute di un Eevee.

"Quello, Belle, è un Umbreon. E' una forma evoluta di un particolare Pokemon chiamato Eevee, che si evolve in forme diverse a seconda della pietra a cui viene esposto, o al momento della giornata. In certi casi, può evolversi anche a seconda dei luoghi dove si trova." spiegò Misty, rivolta anche a Touko e a Komor - anche se, a giudicare dalla reazione del ragazzo con gli occhiali, quest'ultimo sembrava già avere una certa idea di cosa aspettarsi.

Per un attimo, sembrò che Diapo fosse effettivamente impressionato dal modo in cui il Pokemon di Gary si era posto davanti a lui. Sembrava davvero molto ben allenato e sicuro di sè... ma un attimo dopo, il tono spocchioso del giovane allenatore tornò, e Diapo lanciò la sua Pokeball in aria, la riprese al volo, e poi la lanciò. "E con questo? Dovrei essere impressionato? Si vede benissimo che quello è un Pokemon Buio, e anche un allenatore appena decente sa cosa fare quando ha a che fare con un Pokemon Buio. Vai, Gurdurr!"

La sfera si aprì di scatto... e da essa uscì un Pokemon bipede di colore grigiastro, con una testa bulbosa piuttosto grande rispetto al corpo, un paio di occhi bianchi dalle pupille nerem e un grande naso di colore rosso scuro. Delle strane venuzze rosate decoravano le sue braccia muscolose, le sue gambe e il suo torace, e le sue spalle erano ulteriormente protette da due placche di armatura rosate che circondavano completamente l'articolazione. La forma del suo corpo ricordava molto una clessidra, e teneva in una mano una grossa trave di ferro come se non pesasse nulla.

Come sempre, Ash non perse tempo e puntò il Pokedex verso il nuovo Pokemon, facendolo vedere anche ai suoi amici in modo che sapessero tutti che cosa fosse. "Gurdurr, il Pokemon Forzaimmane. Tipo Lotta. Forma evoluta di Timburr. Ha un corpo pieno di muscoli e manovra con abilità la sua trave d'acciaio, con cui può abbattere una casa intera. Fortifica il corpo portando sulle spalle travi d'acciaio. Fa a gara con i suoi simili confrontando i muscoli possenti. Il suo corpo muscolosissimo resisterebbe senza battere ciglio all'assalto di un lottatore di wrestling."

"Bene, signore e signori... a quanto pare, la mattinata proseguirà con un altro scontro altamente emozionante!" esclamò la voce di Don George. "Un Pokemon che qui ad Unima non si vede tanto spesso... contro uno dei Pokemon tipici di Unima! Come andrà a finire questo scontro? Non resta che dare la parola a questi abili allenatori! Buona fortuna!"

"Gary - Oak - è il nostro - uomo! Se non - può lui - non può - nessuno!" fece il tifo Lucinda.

"Pip! Pip! Piplup!" cnguetto il suo starter.

"Comincia pure con un attacco Sassata, Gurdurr." disse Diapo, con tutta calma. Il Pokemon Forzaimmane fece roteare la sua trave di ferro... e poi colpì il terreno con un tremendo fendente, scagliando in aria degli enormi sassi che volarono ad alta velocità verso Umbreon, che rimase al suo posto senza battere ciglio, e attese che i proiettili gli arrivassero vicino...

"Facile." affermò Gary. "Umbreon, schivalo con Doppioteam."

Immediatamente, come se fosse stato un ninja, il Pokemon Buio creò una copia di sè stesso e scattò rapidamente di lato, muovendosi così velocemente che Diapo e Gurdurr ebbero l'impressione che ci fossero quattro Umbreon invece che uno solo! Con un agile balzo, le copie di Umbreon scattarono verso Gurdurr, che non si allarmò e restò ad aspettarle, sapendo di non correre rischi. In effetti, quando i loro artigli lo raggiunsero, passarono attraverso il suo corpo muscoloso senza fargli nulla, e scomparvero una frazione di secondo dopo. Gurdurr era già impegnato a guardarsi attorno con attenzione, cercando di capire dove si fossse nascosto Umbreon...

"Non sai neanche una cosa così basilare?" chiese Diapo con tono di scherno. "I Pokemon Lotta sono resistenti alle mosse di tipo Buio... ti sei messo in svantaggio da solo!"

"Forse. O forse no." rispose tranquillamente Gary. "Perchè vedi... a volte non conta essere in grado di sferrare un colpo superefficace, se hai altre frecce al tuo arco. Umbreon, usa Finta."

Il grazioso Pokemon oscuro apparve dal nulla sul fianco sinistro di Gurdurr, facendo in modo di trovarsi sul suo angolo cieco e di non poter essere raggiunto dalla sua trave metallica. Con una mossa felina, Umbreon sferrò un rapido colpo d'artigli alle gambe sottili del Pokemon Lotta, facendolo barcollare e costringendolo ad appoggiarsi alla sua arma improvvisata per non finire faccia a terra... ma come aveva detto Diapo, le mosse di tipo Buio non sono molto efficaci contro i Pokemon Lotta, e il danno inflitto fu minimo, limitandosi a far perdere un po' di tempo a Gurdurr.

Ma quell'attimo fu tutto ciò di cui Gary ed Umbreon avevano bisogno. Prima che la creatura potesse riprendere l'attacco, Gary diede un altro ordine. "Perfetto! Umbreon, approfitta di questo momento per usare Maledizione!" esclamò. Immediatamente, Umbreon chiuse gli occhi, e una luce violacea si accese attorno al suo corpo, aumentando le sue capacità di attacco e difesa a spese della sua velocità.

"Ugh... Gurdurr, non farti fermare da così poco!" ordinò Diapo. "Adesso usa Svegliopacca!"

Il Pokemon Forzaimmane si rimise in piedi, barcollando un po', e poi si scagliò contro Umbreon, sferrando un manrovescio con la mano sinistra. Il Pokemon Buio riuscì ad evitare il colpo abbassandosi di scatto, ma Gurdurr fece tornare indietro il braccio e colpì Umbreon con uno schiaffo poderoso che lo fece finire a terra. Tuttavia, per quanto fosse un colpo superefficace, Umbreon era abbastanza forte ed esperto da non farsi mettere a terra così facilmente, e si rialzò un attimo dopo, scrollando la testa per schiarirsela.

"Visto? Non basta colpire duro per essere in grado di vincere." affermò Gary. "Umbreon, adesso usa Stordiraggio."

"EOOOOON!" esclamò Umbreon, emettendo un grido acuto e riecheggiante. I suoi occhi brillarono, accendendosi di strane luci rosse, viola e gialle... e Gurdurr, che si stava preparando ad attaccare di nuovo, non riuscì a distaccare lo sguardo e venne immediatamente colto da vertigini. Fece qualche passo indietro, cercando di concentrarsi, ma ormai la mossa aveva fatto effetto... e quando Diapo cercò di farlo attaccare di nuovo, ordinando un Pugnorapido, Gurdurr barcollò di nuovo e invece di attaccare, sferrò una testata alla trave d'acciaio che portava con sè!

Sugli spalti, Iris strinse i denti e fece una smorfia. Non doveva essere simpatico, per niente...

Diapo cominciò a sentirsi confuso e frustrato a sua volta. Era sicuro che sarebbe stato un incontro abbastanza facile... ma sfortunatamente, si stava rendendo conto che non era così, e che i suoi pregiudizi su Kanto gli avevano fatto abbassare di nuovo la guardia. "Accidenti... presto, Gurdurr, continua con Insidia!"

"Hmm, questa è una mossa abbastanza pericolosa..." affermò Komor, assistendo alla battaglia dagli spalti. "Insidia ignora i potenziamenti alla difesa, anche se di per sè non è una mossa troppo devastante."

Riuscendo a concentrarsi per un attimo, Gurdurr usò la sua trave a mò di ariete per sferrare un poderoso affondo ad Umbreon, che venne scagliato nuovamente a terra... ma ancora una volta, il resistente Pokemon oscuro riuscì a rimettersi in piedi, e Gary approfittò del momento di stanca di Gurdurr per sferrare un altro attacco.

"Non sei il solo a poter ignorare le difese del tuo avversario." affermò il ragazzo più grande. "Umbreon, attacca con Tossina."

Immediatamente, Umbreon si concentrò, e creò una nube di miasma viola attorno a sè, che poi soffiò addosso a Gurdurr! Il muscoloso Pokemon, che non si aspettava una mossa simile ed era ancora confuso, non riuscì a frenare in tempo e finì in mezzo alla nube tossica, inalandone una parte! Immediatamente, assunse un colorito malsano e barcollò, portandosi una mano davanti alla bocca. Diapo spalancò gli occhi in un'espressione di sgradita sorpresa... e cercò disperatamente di pensare ad una strategia per contrattaccare, ma sul momento non gliene venne in mente nessuna. Gary lo aveva messo all'angolo con una strategia che lui non si aspettava, e l'unica cosa che poteva fare era cercare di attaccare ancora, sperando che Gurdurr resistesse abbastanza a lungo...

"Accidenti... presto, Gurdurr, non farti fermare! Continua con Svegliopacca!" esclamò.

"Umbreon, adesso concentrati sull'evitare i colpi! Usa Doppioteam!" ordinò Gary. Ancora una volta, il Pokemon oscuro annuì e usò la sua tecnica speciale per creare dei doppioni di sè stesso, riuscendo ad evitare gli attacchi del nemico e a rispondere con una Finta alla schiena. Eseguì un salto mortale a mezz'aria e atterrò alle spalle di Gurdurr con grazia felina, mentre il Pokemon Lotta, sempre più in difficoltà, cercava di raccogliere la sua trave di ferro e attaccare di nuovo. Diapo diede ordine di attaccare ancora, troppo frustrato per essere disposto ad accettare una sconfitta... ma la confusione fece effetto di nuovo, e Gurdurr finì per tirarsi un cazzotto in faccia! Immediatamente, Gary fece usare al suo Umbreon un nuovo attacco... e Umbreon colpì con un potente Morso alla spalla, saltando poi via per non esporsi ad un contrattacco! I movimenti di Gurdurr si facevano sempre più lenti e stentati... e infatti, un attimo dopo, il veleno fece effetto, e Gurdurr, con un verso di disgusto, si afflosciò al suolo.

"Un combattimento ben condotto da parte di Gary Oak e del suo Umbreon. Diapo ha fatto del suo meglio, ma non ha saputo raccapezzarsi davanti alla strategia di Gary, che lo ha colto di sorpresa!" affermò Don George, mentre il pubblico applaudiva ed esultava di nuovo. "Gary passa il turno, e lo vedremo ai quarti di finale!"

Diapo sospirò e richiamò Gurdurr nella sua sfera. "Beh, ho perso. Inutile cercare di negarlo." affermò. "Ammetto che non sono riuscito a trovare un punto debole nella tua strategia. Forse gli allenatori di Kanto non sono proprio scarsi come credevo. Bah, non importa. Userò questa sconfitta come motivazione, e farò in modo che la prossima volta sia io a vincere. Per il momento ti saluto."

"Beh? Non rimani a guardare il resto della gara?" chiese Gary, mentre prendeva in braccio il suo Umbreon. Diapo alzò le spalle e si voltò, con un sorrisetto ironico sulle labbra mentre si allontanava lentamente.

"Naaah. Io ho il mio modo di allenare i Pokemon, e voi avete il vostro." affermò. "Restare qui sarebbe per me una perdita di tempo. Comunque, dì ad Ash e alla sua amica che la prossima volta non mi farò battere così facilmente. Ci si vede."

"Buona fortuna." rispose Gary, prima di ritornare verso gli spalti dei partecipanti...

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"Niente male, se devo dire la mia." disse Gary, scambiandosi uno sguardo di intesa con il suo Umbreon che rispose con una strizzata d'occhio, per poi scendere dalle braccia del suo allenatore. Immediatamente, Belle si chinò sul grazioso Pokemon Buio e cominciò a coccolarlo, mentre Lucinda abbracciava il suo ragazzo e si congratulava con lui!

"Sei stato bravissimo, Gary! Gliel'hai proprio fatta vedere, a quel pallone gonfiato!" esclamò la bambina dai capelli blu, mentre Belle cercava di coccolare Umbreon, che dava invece l'impressione di non essere troppo interessato, anche se non rifiutava neanche le attenzioni. "E questo Pokemon che hai con te è troppo carino! Magari se fosse un attimo più socievole, ma... heheheee, è bello lo stesso!"

"Eooooon..." mormorò Umbreon, cercando di avere pazienza. In fondo, si rendeva conto di essere un Pokemon del tutto sconosciuto per la ragazzina bionda.

"Beh... grazie, Lucinda, ma non è stato troppo difficile, in fondo." affermò Gary. "Quel Diapo, a quanto ho avuto modo di vedere, è uno che pone molto l'accento sul lato tecnico dell'allenamento, e sa molto di tipi, efficacia e altre informazioni di questa sorta, ma non se la cava molto bene quando ha di fronte delle strategie inconsuete. A proposito, Belle... Umbreon non morde, ma tende ad essere un po' infastidito quando qualcuno cerca di coccolarlo troppo..."

"Ehm... okay! Scusate, è che ogni volta che vedo un Pokemon così carino, non resisto e devo mettermi a coccolarlo!" esclamò la biondina sfregandosi la nuca. "A proposito... Ash, Komor, adesso tocca a voi, vero? Il prossimo match delle eliminatorie è tra voi due!"

"E' vero." rispose Ash, ricevendo da Pikachu un segno dell'okay. "Sei pronto, Komor? Spero che sarà un match eccitante!"

"Beh... io mi auguro solo di non fare una figura troppo meschina." rispose il ragazzo con gli occhiali, ben consapevole di non avere l'esperienza di Ash in quanto a battaglie. "Io e i miei Pokemon faremo sicuramente del nostro meglio."

"Questo è l'importante, dopotutto. Certo, è giusto mirare a vincere, ma alla fine, se ci si è impegnati, e soprattutto se ci si è divertiti, allora non si ha nulla da rimproverarsi!" affermò il ragazzino di Biancavilla, lasciando un po' sorpreso Komor. Questa idea che fosse giusto impegnarsi, ma senza fare della vittoria il proprio unico scopo, era una cosa che gli suonava nuova e un po' strana... Tuttavia, non rimase a pensarci troppo su, edopo aver ricevuto gli auguri per la battaglia sia da Touko che da Belle, Komor si aggiustò gli occhiali, prese un bel respiro, e si preparò alla sfida.

"Molto bene. Allora, non facciamo aspettare il pubblico, e facciamo del nostro meglio per offrire uno scontro come si deve." disse. Lui ed Ash si guardarono con fare di intesa, e scesero dagli spalti verso il ring, anche se Ash si fermò un istante per mandare un bacetto a Misty, e la ragazzina dai capelli rossi fece il segno dell'okay, per fare a modo suo gli auguri.

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"Bene, signore e signori! Abbiamo assistito a scontri davvero degni di questo nome, fino ad adesso... e il torneo è solo all'inizio!" disse Don George, una volta che i due ragazzi ebbero preso posizione ai loro lati dell'arena. "Adesso, un altro allenatore proveniente dal lontano continente di Kanto, e un giovane esordiente della regione di Unima, si affronteranno in questa nuova fase della competizione! Ash Ketchum e Komor stanno per mostrarci la loro abilità, quindi... facciamo loro un bell'applauso e i nostri migliori auguri per questa sfida! Siete pronti, ragazzi? Cominciate pure, quando volete!"

Ash sorrise, tirando fuori una delle sue Pokeball, contenente la sua cattura più recente. "In tal caso... Komor, non ti dispiace, vero, se comincio io?" chiese, ricevendo in cambio un annuire quasi indifferente da parte del ragazzo più giovane. In risposta, Ash soppesò la sua Pokeball tra le mani e la lanciò, facendola aprire nel momento in cui toccò terra. "Perfetto! Allora vai, Larvesta! Scelgo te!"

"Larv!" esclamò la Pokemon bruco, apparendo sul campo di battaglia in mezzo a lingue di fuoco scarlatte che guizzarono fuori dalla sfera. Fece in modo di essere in una buona posizione di guardia, poi si mise a comunicare con Ash grazie alla sua Aura. "Grazie per avermi scelto, Ash! Saprò mettere a frutto gli insegnamenti che mi hai trasmesso in questi giorni di allenamento!"

"E' stato un piacere, Larvesta!" rispose Ash, ricordandosi che doveva pensare con abbastanza intensità quello che voleva dire per trasmetterlo a Larvesta tramite la sua Aura. "Questo è il tuo primo scontro importante, vero? Stai calma, e vedrai che andrà tutto bene!"

La Pokemon Torcia annuì, e si preparò a combattere, mentre Komor cercava di pensare ad un Pokemon da mandare contro la sua avversaria. Dopo un attimo di riflessione, Komor prese una Pokeball e la lanciò, facendo apparire sul campo il suo Blitzle! Il puledrino di zebra si impennò con fare deciso, e delle scintille elettriche crepitarono attorno al suo corpo prima che la battaglia iniziasse. "Molto bene, Blitzle! Cominciamo prendendo le misure dei nostri avversari... usa Agilità per schivare i suoi attacchi!"

"Larvesta, attacca subito con Braciere!" esclamò Ash. Il puledrino di zebra agì per primo, picchiettando con gli zoccoli sul terreno e poi scattando come un lampo attorno a Larvesta, lasciandosi dietro delle immagini residue che durarono per una frazione di secondo prima di dissolversi. Larvesta cercò di seguire i movimenti dell'avversario, ma ben presto lasciò perdere, visto che era un'impresa quasi impossibile, ed eseguì l'ordine che Ash le aveva dato, scagliando una fiammata che colpì il pavimento e fece accendere un fuoco sotto gli zoccoli di Blitzle. Il Pokemon zebra scattò improvvisamente di lato, evitando le fiamme appena in tempo, e cercò di contrattaccare con un attacco Azione che Larvesta evitò rotolando di lato con abilità.

"Brava, Larvesta! Continua così!" esclamò Ash. "Adesso usa Millebave per impedirle i movimenti!"

"Subito!" ribattè telepaticamente la Pokemon simile ad un bruco. Dopo aver preso fiato, Larvesta scagliò una raffica di fili appiccicosi contro le zampe di Blitzle, cercando di intralciarlo... ma Komor si accorse del tentativo, e agì rapidamente per contrastarlo.

"Non farti fare lo sgambetto, Blitzle! Reagisci usando Rimbalzo!" esclamò il ragazzo con gli occhiali, analizzando attentamente la situazione e trovando il perfetto sistema per contrattaccare. Blitzle spiccò un salto altissimo, evitando di farsi intrappolare le zampe dal filo appiccicoso, poi eseguì una capriola in aria e scese giù, cercando di colpire Larvesta con gli zoccoli durante l'atterraggio, ma Ash reagì con prontezza di spirito.

"Ash! Non credo di poter reggere a questo colpo!" pensò un'ansiosa Larvesta, ma per sua fortuna, Ash aveva già pronto il suo contrattacco.

"Tutto okay, Larvesta! Usa Nitrocarica per sfuggirgli!" esclamò il ragazzo di Biancavilla. Immediatamente, Larvesta scattò in avanti, il corpo avvolto da lingue di fuoco che scaturivano dalle punte delle sue corna, e riuscì a portarsi a distanza di sicurezza, lasciando che Blitzle atterrasse nel punto in cui lei si trovava un attimo prima! Gli zoccoli della zebra elettrica colpirono una mattonella del ring e la sgretolarono, mentre Larvesta si voltava il più rapidamente possibile.

"Ben fatto, Larvesta! Ora torna indietro e colpisci con Nitrocarica!" esclamò Ash. Grazie alla sua velocità aumentata, la Pokemon Coleottero / Fuoco non ebbe problemi ad eseguire l'ordine, eseguì una magnifica conversione ad U e si scagliò a tutta velocità contro l'avversario, centrandolo al fianco sinistro e mandandolo a terra! Il pubblico esplose in un'ovazione, ma Blitzle non si fece abbattere e si rialzò di scatto, scattando verso Larvesta ad una velocità folle!

"Adesso attacca con Ondashock!" esclamò Komor. Il puledrino di zebra toccò terra con il suo corno zigzagante e scagliò una potente scarica elettrica che viaggiò attraverso il pavimento, raggiungendo Larvesta e trasmettendole un potente elettroshock senza che questa avesse la possibilità di evitarlo! La pelliccia infuocata che copriva il corpo di Larvesta si drizzò comicamente, e i suoi grandi occhi celesti si spalancarono all'improvviso!

"UAH!" esclamò Larvesta, sentendo il dolore della scarica. "Questa faceva male!"

"Resisti, Larvesta, credo di avere un'altra idea..." affermò Ash, osservando con attenzione Blitzle e Komor. "Resta ferma dove sei, e aspetta che riparta alla carica..."

Ma stavolta, Komor decise che non era il caso di rischiare. "Continua a colpire a distanza, Blitzle! Usa Tuononda!" esclamò il ragazzo, e il Pokemon Elettro toccò di nuovo terra con il suo corno, scagliando una debole ma comunque efficace scarica elettrica che raggiunse Larvesta propagandosi attraverso il pavimento del ring. I movimenti della Pokemon baco si fecero immediatamente lenti e legnosi, segno che era stata paralizzata... e Ash corrugò la fronte, sperando che il trucco che aveva in mente funzionasse.

"Adesso non può più scappare così facilmente." disse Komor. "Usa di nuovo Rimbalzo, Blitzle!"

"Ash... faccio fatica a muovermi... che devo fare? E'... il momento di usare... uno dei nostri trucchetti?" chiese Larvesta tramite la sua Aura.

"Aspetta ancora, Larvesta... devi muoverti al momento giusto, o non sarai abbastanza veloce da evitarlo!" disse tra sè Ash... e un attimo dopo, quando Blitzle saltò e cominciò a ridiscendere per colpirla con i suoi zoccoli, riconobbe il momento giusto, pregò di aver calcolato bene i tempi, e diede l'ordine. "Adesso! Usa di nuovo Millebave!"

La Pokemon Torcia alzò la testa tanto rapidamente quanto la sua paralisi le permetteva... e spruzzò un altro getto di seta vischiosa contro Blitzle! I fili appiccicosi si avvolsero attorno al collo del Pokemon zebra, e Larvesta li riavvolse rapidamente in modo da essere trascinata verso l'alto a velocità incredibile! Blitzle spalancò gli occhi incredula quando si vide arrivare addosso il Pokemon baco, con le "corna" simili a raggi del sole che spruzzavano fuoco e fiamme!

"Cosa?" esclamò Komor. "Ma... ma che razza di mossa è questa? Non credevo che fosse possibile..."

"Larvesta, usa Nitrocarica! Adesso!" esclamò Ash. Le fiamme si espansero, trasformando Larvesta in un proiettile infuocato mentre sfrecciava verso Blitzle, che non poteva fare nulla per difendersi! L'attacco centrò in pieno il Pokemon zebra, mettendo assieme lo slancio che Larvesta si era data con il peso di Blitzle... e con uno schianto terrificante, Blitzle venne scagliato a terra, dove rimase stordito e con gli occhi trasformati in spirali. Larvesta atterrò un attimo dopo e soppresse un capogiro, per poi accendere le sue "corna" di fiamme rosse e alzarsi in segno di orgoglio!

"Blitzle non è più in grado di combattere!" commentò Don George. "Ash e Larvesta vincono questo scontro e passano al turno successivo! Congratulazioni, una bellissima vittoria!"

Ash alzò un pugno in aria e lanciò un grido di vittoria, mentre sugli spalti Misty e Lucinda si scambiavano un cinque, e Gary faceva un lieve cenno di assenso, approvando la vittoria di Ash. Anche se era passato molto tempo, certe cose restavano sempre le stesse... come anche le strategie rischiose ma spettacolari di Ash! Komor, invece, non se la prese più di tanto per la sconfitta, e richiamò Blitzle, congratulandosi comunque con lui.

"Hai fatto del tuo meglio, Blitzle. Non mi aspettavo certe mossa da parte di Ash." affermò il ragazzo con gli occhiali, sorpreso lui stesso del fatto di non sentirsi tanto male per la sconfitta. Ash raggiunse il suo avversario e, rivolgendogli un sorriso, estese la mano verso di lui in segno di amicizia.

"E' stato un bel match, Komor. Congratulazioni, sei davvero bravo." affermò Ash, con Pikachu sulla spalla e Larvesta già richiamata nella Pokeball per un buon riposo. "A proposito, notavo che hai cercato di fare sì che Blitzle toccasse Larvesta il meno possibile. Sapevi già dell'abilità Corpodifuoco di Larvesta?"

Komor, dopo un attimo di esitazione, accettò il gesto di Ash e ricambiò la stretta di mano. "Sì, è così. Ho usato mosse a contatto solo quando ero sicuro che avrebbero concluso subito lo scontro. Ma mi hai preso in contropiede. Si vede che sei più esperto di me."

"Beh, tu sei sicuramente molto più bravo di come ero io ai miei inizi!" ridacchiò Ash. "Ci ho messo un bel po' per cominciare ad essere un allenatore più serio, ma tu ti sei già dato le mani attorno. Complimenti, Komor... continua così!"

"Complimenti anche a te, Ash." affermò il ragazzo con gli occhiali. "Ora... forse è il caso di tornare sugli spalti, e stare attenti al prossimo scontro. Immagino che ci sarà da imparare anche da quello."

Ash annuì, e i due ragazzi e Pikachu si incamminarono verso il resto dei loro amici, che li stavano accogliendo con dei decisi ed entusiasti applausi...

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Nota dell'autore: A partire dal 9 fino al 19 di Agosto, io sarò via per una vacanza in Irlanda, quindi le mie storie non saranno aggiornate. Vi auguro comunque buon proseguimento... e spero di non avervi deluso con questo capitolo! A presto!