Something Different - Qualcosa di diverso di Cerridwen Shamrock (/viewuser.php?uid=23668)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** All we've ever wanted - Quello che abbiamo sempre desiderato ***
Capitolo 2: *** Eyes in the shadows - Occhi nell'ombra ***
Capitolo 3: *** We need to talk - Abbiamo bisogno di parlare ***
Capitolo 4: *** One last thing - Un'ultima cosa ***
Capitolo 5: *** Grimmauld Place ***
Capitolo 6: *** For the first time - Per la prima volta ***
Capitolo 1 *** All we've ever wanted - Quello che abbiamo sempre desiderato ***
Prefazione - Gennaio 2009
"Something
Different" è un lavoro di cui sono profondamente orgogliosa e a cui sono davvero
affezionata. Innanzitutto, scrivendola, ho iniziato a maturare uno stile che
da allora si è ancora modificato, ma queste sono le origini. Ed è stato grazie a
questa storia che ho scoperto che una recensione può far scoppiare in
lacrime per la felicità. Da quando l'ho pubblicata, nel settembre del 2007,
non ho mai più voluto modificare nulla, nè ho intenzione di farlo ora, almeno
per quanto riguarda la storia in sè: ho deciso, invece, di riscrivere tutte le
note che inserii all'epoca; non so da dove nasca questa sensazione, ma sono
cambiata [cresciuta?] talmente da allora che rileggendole ho quasi creduto di
non averle scritte io... è assurdo, lo so! Di solito, si modificano le storie,
non le note introduttive... ma ormai qualcuno di voi mi conosce e sa che
non amo seguire schemi preordinati XD. Naturalmente modificherò solo il
linguaggio, non i concetti: semplicemente, farò in modo che le note possano
dare un'immagine più "professionale" a questa fanfiction: così come sono ora, di
sicuro, ottengono l'effetto opposto. Grazie ancora a chiunque abbia letto
"Something Different" rendendomi così felice con le proprie recensioni, e a chi
lo farà in futuro - sorvolando sulle mie incomprensibili stravaganze tipo
questa! XD Vi voglio bene, chiunque voi siate. <3
~
NOTE
Ho scritto
"Something Different" in luglio [2007]: è stato un mese di pura
follia creativa, dopo essere stata travolta dal ciclone Deathly
Hallows, che ha rubato un frammento del mio cuore.
Non voglio
tediarvi [più del necessario]; giusto qualche informazione tecnica:
Something Different è una fanfiction ambientata dopo l'epilogo di
Deathly Hallows, ergo contiene spoilers. Non è la
storia in sè ad essere spoiler - l'avvenimento centrale è infatti una mia pura
invenzione - ma contiene espliciti riferimenti al libro, in particolare
all'epilogo. I personaggi principali sono Harry Potter e Draco Malfoy ma,
benchè io ami alla follia lo yaoi, qui non sono visti come una
coppia nel modo più assoluto. Spiacente! XD La storia è già
stata interamente scritta, per cui - almeno per stavolta - dovrei riuscire
ad aggiornare regolarmente [vacanze permettendo: fra due giorni riparto
XD].
Non mi resta che augurarvi buona lettura, e sperare che questa
fanfiction vi piaccia almeno un po', dato che io ho adorato scriverla!
^^ Grazie a chiunque leggerà, e a chi casualmente cliccherà sul link blu qui
in fondo... ^^ *si eclissa* Ely
~
Something
different
-Qualcosa
di diverso-
‘…To
you, if you have stuck with Harry
until
the very end.’
—
CAPITOLO UNO—
All we've
ever wanted
Un ultimo sbuffo di vapore in
lontananza, e l’Hogwarts Express sparì dietro la curva. Loro quattro erano
rimasti accanto ai binari, gli sguardi sognanti, le menti perse in ricordi di
tempi lontani.
Nel luccichio dei loro occhi
era nascosto il loro passato, con i suoi rari momenti di gioia e tanto, troppo
dolore. Ma adesso brillava una luce in più, che era rimasta spenta troppo a
lungo: la luce della tanto desiderata felicità.
Diciannove anni. A loro
sembrava quasi un secolo. A volte, si chiedevano in quale angolo della loro
anima fosse rimasta nascosta la forza di ricominciare, alla fine di quegli
atroci anni di guerra.
Erano sempre loro. Gli
inseparabili Harry, Ginny, Ron ed Hermione, anche se ora erano finalmente la
famiglia Potter e la famiglia Weasley.
Ognuno stava pensando la stessa
cosa: era incredibile quanto i loro figli somigliassero a loro quattro, quando
avevano la stessa età.
Harry sorrise ripensando alla
grande paura del figlio Albus, che stava per affrontare il suo primo anno ad
Hogwarts: “Non lo sarò! Non sarò un
Serpeverde!”. Tanti anni prima, Harry aveva temuto la stessa
cosa…
Ginny pensava invece a quanto
la loro figlia più piccola, Lily, assomigliasse a lei. “Due anni sono troppi!
Voglio andarci adesso!” Accompagnando
alla stazione i fratelli più grandi che stavano per partire alla volta di
Hogwarts, madre e figlia avevano ripetuto a loro tempo la stessa
frase…
Ginny prese la mano di Lily e
la strinse forte. Harry passò un braccio intorno alla vita della moglie e le
lanciò uno sguardo carico di tenerezza. Anche le dita di Ron si strinsero
intorno alla esile mano di Hermione.
Sorridendosi l’un l’altro,
avevano iniziato a camminare verso la barriera, tutti troppo commossi per
parlare. Procedevano lentamente, come se volessero assaporare ogni singolo
passo, ogni singolo istante che scivolava via.
Adesso, questa era la loro
vita. Era tutto quello che avevano temuto di non poter avere mai, tutto quello
che avevano sempre desiderato. |
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Capitolo 2 *** Eyes in the shadows - Occhi nell'ombra ***
NOTE E RINGRAZIAMENTI:
Grazie a tutti per le meravigliose recensioni! Non mi sarei
mai aspettata un così grande successo - questa è la prima fanfiction fra quelle
che ho scritto ad aver ricevuto così tante recensioni fin dal primo capitolo!
*_*
A
tiffany90: Grazie! Sono felice che tu abbia scelto di leggere
nonostante gli spoilers - spero di non deluderti! A Lory91: Eccoti
subito il seguito, spero che soddisferà le tue aspettative!
A Elly:
Spero che apprezzerai anche questo chap, che parla interamente di Draco!
Sai, prima di DH anche io ero fra quelli che lo odiavano, poi mi sono accorta
che è un personaggio intrigante e, nonostante sia sempre stato dipinto come
crudele e senza cuore, mi piace così com’è, e ho cercato di approfondire alcuni
lati del suo carattere... dimmi che ne pensi!
A
Dreamer1989: Innanzitutto, adoro il tuo nick XD Okay, passando
a cose più importanti: l’epilogo di DH... io l'ho adorato <3 anche se mi
ha lasciata con una miriade di curiosità che mi turbinavano in
testa... Sì, il primo capitolo è una sorta di “epilogo
dell’epilogo”, una specie di introduzione alla storia vera e propria; con questo
capirai cosa c’entrino Draco ed Harry. Grazie per la recensione, a
presto"!
Prima di
lasciarvi alla lettura, solo una precisazione: come ho scritto ad Elly,
questo capitolo tratta interamente di Draco; zia Row ci ha lasciato un
bel po’ da scrivere su di lui! Effettivamente, ammetto di aver sperato in un
chiarimento fra lui ed Harry, alla fine del romanzo, ma dato che così non è
stato... ci penso io! XD Vi lascio alla lettura - questo secondo capitolo è
quello che più mi ha appassionata, scrivendo; spero che non vi deluda! ~
Something
different
-Qualcosa
di
diverso-
— CAPITOLO
DUE —
Eyes in the
shadows
Un paio di profondi occhi color
ghiaccio seguivano da lontano i Potter e i Weasley che si allontanavano, e mille
pensieri turbinavano vorticosamente nella confusa mente di Draco Malfoy.
Erano passati diciannove anni
dall’ultima volta che si erano visti, alla fine della battaglia di
Hogwarts.
La battaglia di Hogwarts…quei
terribili momenti che da diciannove anni affollavano le sue
notti…
Fissò a lungo quelli che erano
stati i nemici della sua vita.
Ricordò l’orgoglio bruciante
nel petto quando, tempo prima, affermava che loro erano diversi da lui…
‘Loro, sembrano così
felici.’
‘Loro, hanno ottenuto ciò che
volevano.’
‘Loro, sono riusciti a ricominciare a
vivere.’
Per la prima volta si rese
conto di quanto, immenso dolore dovevano aver provato in tutta la loro vita. E
lui, insieme a tutti gli altri
Mangiamorte, ne era stato la causa, e aveva gioito nel vederli
soffrire.
‘Loro, si sono visti strappare tutto ciò
che avevano.’
‘Ma loro, hanno trovato il coraggio di
andare avanti.’
‘Loro, hanno qualcuno che amano, e
qualcuno che li ama.’
‘Io, non ho niente di tutto
questo.’
‘Io, non ho perso
nessuno.’
‘Io, non ho mai avuto
nessuno.’
‘Io, sto vivendo una vita che non mi
appartiene, una vita che non ho mai
desiderato.’
Amore,
un qualcosa che non era mai
esistito, per lui.
Amicizia,
un qualcosa che non aveva mai
conosciuto.
Coraggio,
un qualcosa di cui non sapeva
il vero significato.
Quante volte, nella sua vita,
aveva provato disgusto al pensiero che era questo ciò in cui credevano i
Grifondoro, questi i loro ideali di vita.
Ma in quel momento si chiese se
i Serpeverde avessero davvero capito qualcosa della vita, e se non si fossero
invece lasciati sfuggire alcune cose fondamentali.
Aveva sentito il figlio di
Potter, aveva paura di finire a Serpeverde.
Un pensiero attraversò la sua
mente come un fulmine, era una domanda spontanea e segreta che Draco Malfoy ebbe
quasi paura di formulare.
‘E se quel bambino…avesse
ragione?’
Immediatamente sentì un
orribile senso di disgusto verso se stesso insinuarsi dentro la sua ormai
lacerata anima, il senso di colpa per aver pensato anche solo per un istante che
i Grifondoro potessero essere migliori
dei Serpeverde.
‘Loro, sono diversi da me…’
Niente orgoglio stavolta, solo
una profonda tristezza.
‘…loro sono
felici…’
‘…io invece mi sto
svuotando…’
‘…e, lentamente, di me non resterà
niente…’
Improvvisamente Harry Potter si
voltò, e tra le ombre della stazione vide il luccichio di un paio di
occhi…incrociò lo sguardo di Draco Malfoy…
…Ghiaccio e Smeraldo. Per la
prima volta, uniti da un fortissimo legame.
E per la prima volta, Harry
poté leggere in quegli occhi un turbine di emozioni e
sentimenti.
Quello sguardo si impresse,
indelebile, nella sua mente. |
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Capitolo 3 *** We need to talk - Abbiamo bisogno di parlare ***
NOTE E RINGRAZIAMENTI:
Siete riusciti a farmi
piangere. Sono appena tornata da una meravigliosa vacanza in Spagna, e... sono
senza parole. Non so davvero come ringraziare Ginny W,
Tiffany90, Xla e soprattutto
diavoletta_verde
[quando ho letto la tua recensione, la più bella che
io abbia mai ricevuto, ero in un Internet Point di Granada, e ho
urlato per la felicità attirandomi addosso gli sguardi attoniti di tutti
i presenti... XD]
E poi, grazie a voi undici che avete aggiunto
“Something Different” fra i preferiti:
Chaosrebon_The_Sad, Eneri_Mess, Faffachan, marimokun,
Meredi
th91, pica bo,
saralig orio1993,
sca
r,
Sere nella_Chan,
sweet_weasley, v4le18. *si asciuga gli
occhi* Per l'ennesima volta, grazie! ~
Something
different
-Qualcosa di diverso-
— CAPITOLO QUATTRO
—
We need
to talk
Harry risalì con passo lento,
sicuro e deciso il lungo viale alberato che portava a Malfoy Manor. Solo quando
fu arrivato davanti all’imponente castello si fermò a pensare a ciò che stava
facendo. Improvvisamente, la sua certezza che fosse l’unica cosa giusta da fare
vacillò. Ripensò all’ultima volta che aveva parlato a Malfoy. Era stato durante
la battaglia di Hogwarts, non ricordava cosa si fossero
detti.
Forse aveva sbagliato tutto.
Malfoy lo aveva sempre odiato, perché avrebbe dovuto accettare di parlargli e
chiarire il loro rapporto dopo diciannove anni che non si
vedevano?
Silente saprebbe cosa
fare…pensò
Harry, inspiegabilmente. Avrebbe voluto poterne parlare con lui, probabilmente
era l’unica persona che avrebbe capito e che l’avrebbe consigliato nel modo
giusto…come sempre.
Harry ricordò con quali parole
Silente si era rivolto a Malfoy in quella terribile notte sulla Torre di
Astronomia. Non sei un assassino,
Draco. Harry seppe che Silente aveva ragione…come sempre…e decise che doveva
almeno provare a parlare con Dra—Malfoy.
Premette il dito sul campanello
di Malfoy Manor, la mano che tremava leggermente, e aspettò, sperò, che qualcuno
gli aprisse.
Draco aveva la mano sulla
maniglia del portone di casa. Aveva deciso di andare a cercare Har—Potter, dovunque fosse…e improvvisamente
il trillare del campanello risuonò in tutte le stanze del castello.
Draco spalancò la porta e si
diresse verso il cancello, pensando a chi poteva essere. Nessuno suonava da anni
al cancello di Malfoy Manor. Draco aveva perso i contatti con tutti i suoi ex
compagni Serpeverde, e nessun altro osava avvicinarsi a quella casa. La gente la
evitava come si evita un Anatema che Uccide, perché lì vivevano degli ex
Mangiamorte e nessuno voleva più avere a che fare con
loro…
Draco si bloccò improvvisamente
a metà del viale che dal portone portava al cancello. Aveva visto chi c’era
fuori dal cancello, e non credeva ai suoi occhi.
Harry
Potter.
Non era
possibile.
Provò l’impulso irresistibile
di correre dentro casa, chiudersi la porta alle spalle e dimenticarsene. Prima o
poi se ne sarebbe andato…
Tutta la determinazione nel
trovarlo era sparita di colpo vedendolo a pochi passi da
se.
Con passo incerto, gli si
avvicinò, mentre un misto di emozioni contrastanti si agitava dentro di
sé...
Adesso erano uno di fronte
all’altro.
Di nuovo, dopo diciannove
anni.
Draco incrociò lo sguardo di
Harry.
Rimasero a fissarsi negli occhi
per pochi secondi, ma a loro sembrò un tempo infinitamente lungo.
Smeraldo, una silenziosa
domanda.
Ghiaccio, confusione, paura,
indecisione.
E fra di loro un silenzio
impenetrabile, l’ennesima barriera che cercava di
dividerli.
«Malfoy...noi...» iniziò Harry,
quasi sussurrando.
Draco distolse a fatica lo
sguardo, spezzando quel legame più solido ad ogni istante che scivolava via.
Fissò il suo braccio sinistro...il Marchio Nero. La causa di tutto. Il motivo
per cui la sua vita si stava sgretolando, e ciò che aveva distrutto migliaia di
altre vite— i genitori di
Potter—
NO!
Una decisione improvvisa, di
cui quasi non era consapevole. Non poteva
parlargli—non poteva o non voleva?— Era costretto, ancora una
volta, a mettere a tacere il suo
cuore—avrebbe dovuto farlo per
sempre?—...perchè lui era Draco Malfoy,
e niente avrebbe potuto cambiare quella certezza—ma era davvero una
certezza?—
Sentì una morsa allo stomaco
stringerlo sempre di più, fin quasi a soffocarlo, mentre pronunciava quella
frase, quell’ennesima bugia.
«Vattene, Potter. Non ho niente
da dirti.»
Una pugnalata al cuore. Harry
lo aveva temuto, ma ora non voleva crederci.
Cercò di nuovo gli occhi di
Malfoy, e per una frazione di secondo vi vide riflessa la verità, ancora una
volta quel segreto legame fra di loro gli rivelò il cuore del Serpeverde, ciò
che lui continuava a voler nascondere. E quella verità era ciò che Harry aveva
bisogno di sapere.
Fu solo un istante: Malfoy
reagì, i suoi occhi ridivennero impenetrabili e freddi, quella maschera che da
sempre nascondeva i suoi veri sentimenti.
Ma Harry sapeva. Gli rivolse un
ultimo sguardo e sussurrò:
«Grimmauld Place numero 12...»
Draco spalancò gli occhi,
sorpreso. Harry si voltò e iniziò ad allontanarsi lentamente. Quegli occhi color
ghiaccio lo seguirono fin quando non fu inghiottito dalle ombre dei frondosi
alberi del viale. |
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Capitolo 4 *** One last thing - Un'ultima cosa ***
NOTE E
RINGRAZIAMENTI:
In questa magica notte di S. Lorenzo, ecco a voi il
terzo capitolo!
Sono davvero felice che sette di voi abbiano già
aggiunto Something Different fra i preferiti - spero che
continui a piacervi! Un grazie speciale a Tiffany90 che ha recensito il secondo capitolo e a
tutti voi che leggete soltanto! Per il prossimo aggiornamento, temo dovrete
aspettare fino al 21/22 agosto, causa vacanze ^_^
A presto! <3 ~
Something
different
-Qualcosa
di diverso-
— CAPITOLO TRE
—
One last
thing
Amarezza
Dolore
Tristezza
Harry non riusciva a
dimenticare le emozioni nascoste negli occhi di Draco
Malfoy.
Qualcosa si era spezzato dentro
di lui, Harry lo aveva capito.
Si chiese per la prima volta
come doveva essere stato difficile il suo passato, come vivesse adesso che era
tutto finito, e addirittura cercò di capire il motivo della sua terribile scelta
di unirsi ai Mangiamorte.
Era stata davvero una scelta?
Entrambi avevano sempre dato
per scontate troppe cose.
Si erano nascosti sotto
l’impenetrabile corazza di pregiudizi che da sempre li divideva, e non avevano
mai cercato di infrangerla e cercare di conoscersi meglio.
Erano stati irrimediabilmente
superficiali.
Il Grifondoro e il
Serpeverde.
Il Prescelto e il
Mangiamorte.
Entrambi avevano sempre visto
solo questo nell’altro, erano stati in guerra fin dal primo istante in cui si
erano parlati.
Harry sentiva dentro di se una
sensazione strana se provava a pensare a Draco Malfoy come ad una persona
diversa da quella che aveva “conosciuto”, una persona capace di provare emozioni
e sentimenti…semplicemente, per lui era difficile pensare a Malfoy come ad una
persona e non come ad un
Mangiamorte…
Non parlò a nessuno di questi
suoi pensieri, non a Ron, non a Ginny, non ad Hermione. Era sicuro che non
l’avrebbero capito, non questa volta.
C’era solo una cosa che poteva,
doveva fare.
Ritrovare Draco
Malfoy.
Avevano bisogno di parlarsi,
capirsi, conoscersi.
Non era
sicuro che lui avrebbe accettato… ma poi
rivedeva quello sguardo… quegli occhi… la tristezza profonda che
vi aveva letto…
Sì. Dovevano
rivedersi.
Era l’ultimo conto in sospeso.
Era l’ultima cosa da
fare.
***
Era sempre lo stesso pensiero
fisso. Quegli occhi color smeraldo che fissavano i suoi dall’altra parte della
stazione. E la certezza di non avere mai capito niente di Harry Potter e di
nessuno dei suoi amici, il rimorso bruciante di essersi sempre rifugiato tra i
suoi crudeli pregiudizi e non avere mai avuto il coraggio di guardare oltre,
verso un orizzonte diverso dal suo.
“Sei nato per servire il Signore Oscuro,
Draco, non puoi sottrarti al tuo destino. Non puoi.”
Così gli aveva detto suo padre,
tempo prima, con quel tono gelido l’aveva costretto a diventare
Mangiamorte.
Draco sapeva che non avrebbe
dovuto farlo, ma non gli era stato permesso di scegliere.
Non ebbe mai il coraggio di
guardare il Marchio Nero impresso sul suo braccio sinistro. Non era mai stato un
vero Mangiamorte. Suo padre, Codaliscia e Bellatrix Lestrange lo erano. Erano
pazzi fanatici. Lui, Draco, era un vero Serpeverde forse, ma non un Mangiamorte.
Non lo era mai stato.
Pazzi fanatici. Per tutti, quelle due parole
erano un perfetto sinonimo di Mangiamorte. Solo adesso si rendeva conto che era
assolutamente vero. E si rendeva conto che avrebbe dovuto opporsi. E poi, cosa
sarebbe successo se l’avesse fatto? L’avrebbero ucciso. Il Signore Osc—Voldemort l’avrebbe ucciso, o forse lo
avrebbe fatto addirittura suo padre.
Ricorda il disprezzo nella sua
voce, nel suo sguardo, quando Lucius gli parlava.
E se non fosse morto, cosa
avrebbe fatto? Sarebbe andato da Potter ad implorare aiuto dopo aver cercato di
uccidere Silente? Avrebbe combattuto tra le file dell’Ordine della Fenice
durante la battaglia di Hogwarts?
No. Non ne avrebbe avuto il coraggio, lo
sapeva.
Lui non era coraggioso. Non era
leale. Non era un
Grifondoro.
C’era solo più una cosa, ormai,
che potesse fare: ritrovare Harry Potter e parlargli. Raccontargli tutto questo.
E, per una volta, ascoltarlo.
Dovevano infrangere quella
barriera che li aveva sempre tenuti lontani e imparare a conoscersi, adesso o
mai più.
Era l’ultimo conto in
sospeso.
Era l'ultima cosa da
fare. |
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Capitolo 5 *** Grimmauld Place ***
NOTE E RINGRAZIAMENTI:
Con immenso piacere, vi annuncio che questo
capitolo non è l'ultimo come previsto! Ebbene
sì: i capitoli sono diventati sei. Non chiedetemi nè come nè perchè! Questo
è nato da uno dei miei deliri notturni... XD
Un grazie immenso a
Draias e a saraligorio1993 che hanno
recensito lo scorso capitolo, e come sempre a chi ha aggiunto questa fanfiction
ai preferiti <3
Buona lettura a tutti!
~
Something
different
-Qualcosa
di diverso-
— CAPITOLO
CINQUE —
Grimmauld
Place
Dopo la guerra, anche Grimmauld
Place era ritornato a vivere.
Harry e Ginny lo avevano scelto
come nuova casa per la nuova vita che stava iniziando e lì, fra quelle mura un
tempo gelide ed inquietanti, era nata la nuova famiglia
Potter.
Ora, quelle stesse mura
trasudavano calore e felicità: i nuovi proprietari avevano completamente
trasformato quel luogo da cui l’amore e l’amicizia erano sempre stati estirpati,
ogni segno della crudele stirpe Serpeverde dei Black era scomparso. Gli antichi
quadri che un tempo formavano l’albero genealogico della “Nobile e Antichissima
Casata” erano stati sostituiti da altre cornici raffiguranti i grandi
protagonisti delle due guerre, un omaggio speciale a coloro che avevano dato la
vita nella speranza di poterne regalare agli altri una migliore: i genitori di
Harry, Silente, Piton, Remus, Tonks, Malocchio Moody, Fred Weasley e
naturalmente Sirius vegliavano sulla famiglia Potter ogni
giorno.
Questo era Grimmauld Place,
all’inizio della nuova era.
Era trascorsa una settimana da
quando Harry aveva provato a parlare con Malfoy. Era stata una strana settimana,
i giorni scivolavano via lenti e la casa sembrava stranamente vuota e silenziosa
da quando sia James che Albus erano partiti per Hogwarts.
Le ombre della sera stavano
iniziando ad inghiottire il parco di Grimmauld Place, e Harry era affacciato
alla finestra, gli occhi persi nel vuoto, e pensava...
...Quel luccichio negli occhi
di Malfoy. Non era assolutamente vero che non aveva niente da dirgli, Harry ne
era certo, ma allora perchè si era nascosto ancora una volta dietro quella
maschera che da sempre lo nascondeva?
‘...Perchè continui a non voler ascoltare il tuo
cuore, Malfoy?’
Harry sperò che il suo
messaggio fosse arrivato: “Grimmauld Place numero 12, ti aspetto”.
E continuava ad aspettare,
cullando la speranza che l’attesa non si rivelasse vana.
«Papà? Mi sembri triste...»
Lily si era silenziosamente avvicinata al padre ed ora lo stava fissando, uno
sguardo tenero a cui Harry non seppe resistere.
La prese in braccio e la
strinse a se, rassicurandola: «No, stai tranquilla, tesoro. E’ tutto
assolutamente perfetto...»
E lo disse credendoci, perchè
era vero. La sua vita era diventata assolutamente perfetta.
Ma Lily non sembrò neanche
lontanamente convinta quanto lo era lui...
«Mmmmh...» fece dubbiosa,
scrutandolo attentamente. Harry scoppiò a ridere vedendo quell’espressione
pensierosa dipingersi sul volto della figlia e al suono della sua risata Lily si
illuminò: «...Ci sono! Hai bisogno di divertirti...» l’espressione del suo viso
si fece furba, assolutamente degna dei
Malandrini, pensò Harry.
«...Invitiamo Ron e Hermione a
cena stasera? Così potete raccontarmi di nuovo di quando eravate ad Hogwarts...»
concluse la figlia, sorridendo sotto i baffi.
«Affare fatto! Non vedi proprio
l’ora di andarci, a Hogwarts, eh?» Harry stava ancora
ridendo.
La bambina gli lanciò
un’occhiata angelica sbattendo le ciglia...che diceva più di mille
parole!
‘Lily aveva ragione, avevo
davvero bisogno di divertirmi...’ pensò Harry dopo cena, mentre lui, Ginny, Ron
ed Hermione ridevano ricordando le loro avventure scolastiche dei “vecchi
tempi”.
Lily li osservava meravigliata,
gli occhi che le brillavano di più ad ogni episodio raccontato dai quattro
adulti. A Ron non sfuggì il suo sguardo, e strizzò un occhio ad Harry. I suoi
tre figli sarebbero stati sicuramente degni eredi dei Malandrini...e del magico
trio...
...E dal buio del parco, non
erano solo i mille occhi della notte ad osservare quel quadro di felicità che
tutti loro formavano. Nascosto nell’ombra, Draco Malfoy li osservava, il cuore
lacerato da un bruciante rimpianto, da una profonda tristezza e, in
fondo...anche un pizzico di tenerezza. Ancora una volta, stava cercando altrove,
nella vita degli altri, un piccolo spiraglio di luce, quella boccata di aria
fresca che lui non aveva ancora respirato.
Era molto tardi quando Ron e
Hermione tornarono a casa, Lily era già a letto, ed Harry e Ginny uscirono nel
parco. Era una tiepida notte di settembre, il cielo ricoperto di stelle. I due
si sedettero sull’erba soffice, ognuno perso nei propri pensieri.
«Non è meraviglioso?» sussurrò
Ginny.
Harry si voltò verso di lei, le
prese il viso tra le mani e la baciò teneramente.
«E’ tutto meraviglioso...» le
rispose, «perchè io e te siamo qui, insieme...»
Questa volta fu Ginny a
baciarlo, a lungo, appassionatamente...
Draco li guardava nascosto dal
nodoso tronco di un albero, e si lasciò sfuggire un sorriso divertito. Anche da
lontano il loro amore era evidente, poteva quasi toccarlo. Si chiese come ci si
doveva sentire, ad amarsi così profondamente.
Si scambiarono qualche parola
che Draco non udì, ma vide Potter annuire e la Weasley entrare in casa.
Harry, rimasto solo, si sentì
improvvisamente osservato. Si voltò e fisso esattamente l’albero dietro al quale
era nascosto Malfoy...adesso o mai più. Respirò profondamente per cercare di
calmare il battito del suo cuore e, la voce che tremava leggermente, incerta,
bisbigliò:
«P-Potter...?»
Era un sussurro appena udibile,
ma aveva spezzato il silenzio che regnava sul parco ed Harry lo udì nettamente.
Spalancò gli occhi, chiedendosi se era stato uno scherzo della sua
immaginazione.
Un fruscio di passi strascicati
sull’erba.
E un paio di occhi color
ghiaccio che fissavano i suoi. |
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Capitolo 6 *** For the first time - Per la prima volta ***
— CAPITOLO SEI —
For the first time
Harry
avrebbe voluto parlare, ma la voce gli rimase impigliata in
gola.
Non avrebbe
mai immaginato di trovarsi di fronte Draco Malfoy, lì, in quel
momento.
Rimasero a
fissarsi...per quanto tempo? Secondi? Minuti? Ore? Non lo
sapevano.
Intorno a
loro, il silenzio era rotto solo dal frusciare delle foglie e dal battito
accelerato dei loro cuori.
Alla fine
fu Draco a parlare per primo, rompendo quel gelido silenzio. Quell’ennesima
barriera che cercava di dividerli. Ma questa volta niente li avrebbe
allontanati. Dovevano essere loro due e nient’altro, per la prima e ultima
volta.
«Io...noi...dobbiamo parlare, non era vero che...» La voce gli
tremava, mille pensieri si agitavano nella sua mente impedendogli di dire quello
che avrebbe voluto. Ma Harry aveva capito.
«Lo so, Malfoy»
Tre parole,
mille significati.
Harry si
sedette sull’erba, appoggiando la schiena al nodoso tronco dell’albero dietro al
quale prima si era nascosto Draco, che rimase un istante a guardarlo e poi lo
imitò.
Silenzio.
Nessuno dei due aveva il coraggio di iniziare.
«...Ti ho
visto alla stazione.» disse Harry piano, riuscendo finalmente a vincere
quell’imbarazzo che li stava schiacciando.
Avrebbe
voluto chiedere a cosa stava pensando quel giorno. Ricordava perfettamente la
sua espressione, il suo sguardo...
«Vuoi
sapere a cosa stavo pensando, vero?»
Draco gli
aveva letto nel pensiero. Non diede ad Harry il tempo di rispondere, e continuò.
Raccontò tutto. Sembrava che si fosse addirittura dimenticato chi era il suo
interlocutore. Finalmente poteva sfogarsi, lasciare che le parole scivolassero
una dopo l’altra, come un fiume in piena, riuscendo a lenire un po’ il dolore
che l’aveva accompagnato per tutta la vita.
Harry,
semplicemente, ascoltava, mentre un pensiero si formulava nella sua mente. Draco
Malfoy era una persona incredibilmente coraggiosa, se era riuscito a non farsi
schiacciare dal ricordo di tutto l’orrore con cui era stato costretto a
convivere...
...E, senza
quasi rendersene conto, iniziò a parlare anche lui. Confrontarono il loro
passato, i due mondi diversi nei quali vivevano. I Grifondoro e i Serpeverde.
Due mondi divisi da millenni di odio reciproco, due mondi troppo diversi fra di
loro, due mondi che mai avrebbero potuto incontrarsi e
riappacificarsi.
Ma quella
notte, loro due non erano il Grifondoro e il
Serpeverde.
Erano
semplicemente Harry e Draco.
E poi
arrivarono a confrontare il presente.
Un’ombra
oscurò il volto di Draco:
«Tu hai
tutto, Potter. Tutto quello che io ho sempre solo...sognato di
avere...»
«Una
volta...qualcuno mi disse che non serve a niente rifugiarsi nei sogni e
dimenticarsi di vivere...» rispose. Silente gliel’aveva detto, anni prima, in un
tempo che ormai si era perso nel passato. Ed Harry non aveva mai dimenticato
quella frase.
Draco fissò
Harry. «Io ero un Mangiamorte, Potter...»
«Non
importa ciò che sei stato. Non è ancora troppo tardi per
ricominciare...»
Sulle
labbra di Draco comparve un sorriso fugace: «...E’ stato Silente,
vero?»
Harry gli
lanciò uno sguardo interrogativo, anche se aveva capito perfettamente a cosa si
riferiva Malfoy.
«Quel
qualcuno...era Silente, vero?» ripetè, notando l’espressione di
Harry.
L’altro
abbozzò un sorriso.
«Sì...» e,
dopo una piccola pausa, aggiunse «...certo.»
«Certo.»
ripetè Draco. «Era nel suo stile...»
Harry
scoppiò a ridere, e dopo un istante Draco lo seguì.
Per la
prima volta, stavano ridendo insieme. E non sapevano spiegarsi come
fosse potuto succedere.
«Aveva
ragione...» osservò Draco dopo un po’. Stava per aggiungere “Stranamente!” ma si
fermò in tempo. Provò ad immaginarsi la reazione di Potter se lo avesse detto
davvero. Sarebbe bastato per rovinare tutto.
«Lo so.
Come sempre.» sorrise Harry in risposta.
“Appunto”
pensò Draco. Potter aveva confermato i suoi
pensieri.
Erano
sempre così diversi, dopotutto. Eppure...mai una parola tagliente era uscita
dalle loro labbra quella notte. Mai uno sguardo infuocato si erano lanciati,
quella notte. Qualcosa era cambiato per sempre.
«Sai, è
strano...»
Harry stava
per rispondere che lo era anche per lui, ma qualcosa nel tono di Malfoy gli fece
cambiare idea: «Cosa?»
«L’altro
giorno, alla stazione...ho sentito di cosa aveva paura tuo
figlio.»
«Aveva
paura...di finire a Serpeverde.» disse Harry, la voce incerta. Guardò di sbieco
Malfoy. L’atmosfera si fece un po’ tesa.
«Ed è
strano...che io abbia pensato che forse aveva ragione...» Draco confessò
finalmente quel pensiero che per giorni lo aveva
tormentato.
«Che
cosa?!» Harry era stato veramente colto alla sprovvista. «Tu hai
pensato che forse i Grifondoro sono migliori dei
Serpeverde?!»
Draco lo
guardò negli occhi, ancora una volta.
«Sei
pazzo...» Harry attese un istante prima di pronunciare l’ultima parola,
«...Draco.»
Gli occhi
di Draco brillarono di stupore, e poi lui distolse lo sguardo. Harry
non sapeva come gli fosse venuto in mente, lo aveva detto senza
pensarci---
«Lo
so...Harry.» Non credeva che fosse così difficile pronunciare un
semplice nome.
Ghiaccio e
Smeraldo, per quella che forse sarebbe stata l’ultima volta. Un ultimo sguardo
sincero. Un lampo di sollievo e di gratitudine in entrambi i loro
sguardi.
Era nato
qualcosa di nuovo...qualcosa di
diverso.
... Until The Very End
~
... Fin proprio alla fine.
Mi è
sembrato così strano scrivere quell’ultima frase. Ma sono davvero, davvero, davvero felice
perchè, anche se la storia ha subito alcuni cambiamenti dalla versione originale
che avevo scritto a luglio, continuo a pensare che scrivere “Something
Different” sia la stata la cosa più esaltante e più soddisfacente che abbia mai
fatto.
Grazie a
tutti per le stupende recensioni! Riceverne così tante, e così belle, mi ha
fatto capire che vale davvero qualcosa quello che scrivo e che è una passione
che continuerò a coltivare per tutta la vita.
Siete
stati meravigliosi a seguire questa breve fanfiction passo dopo passo, e non potrei non
ringraziarvi uno per uno:
DumbledoreFan: Oddea, GRAZIE! La tua (anzi, le tue ^_^)
recensioni sono fra le più belle che io abbia mai ricevuto! Finalmente (?) siamo
arrivati alla fine; aspetto trepidante un tuo parere! Comunque, non ti
preoccupare: DH ha dato alla testa anche a me! XD Ciao, un bacio!
Draias: Eccoti il sesto capitolo! Che ne pensi?
*_*
Madox: Grazie! <3 Recensione breve ma molto
efficace! Spero che il finale non ti deluda... credo fosse ovvio che dovesse
finire così, dopotutto! Sarei stata davvero crudele a scrivere cinque capitoli
sul grande bisogno che avevano di parlarsi per poi farli litigare alla fine, non
credi? Sono sadica, ma non così tanto... e allo stesso modo, non credo possano
arrivare ad un'amicizia vera, lo vedrei come un OOC. Semplicemente, può nascere
qualcosa di diverso.
Loryen_90: Quando ho letto “hai sicuramente un futuro”
mi sono venute le lacrime agli occhi per la felicità! Grazie *_* Spero che ti
piaccia anche questo finale!
Ginny
W:
...e io non vedo l’ora di leggere una tua
recensione a questo capitolo! Grazie di cuore <3
Un grazie enorme a
chi ha aggiunto Something Different tra i preferiti, ovvero Chaosreborn_The_Sad, Eneri_Mess, Faffachan, Madox, marimokun, Meredith91, picabo, Scar, serecane, Serenella_Chan, sweet_weasley, v4le18... i mitici dodici! [Ma come mi vengono certe
battute idiote? XD] Posso chiedervi di lasciarmi una recensione? Mi imbarazza
sempre un po' domandarlo esplicitamente, ma vorrei davvero sapere cosa ne
pensiate anche se, visto che la mia fanfiction è fra i vostri preferiti, ne
deduco che vi piaccia... XD Pura e mera curiosità! Un bacio anche a voi!
E, a chi me l’ha raccomandato
nelle recensioni (sia in quelle a Something Different che in quelle alle altre storie)
volevo dire: non temete! Non smetterò mai di scrivere,
sarebbe un po' come morire, credo.
A presto!
Ely - Cerridwen -
TheGryffindorPrincess |
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