Fidati di me

di Cristina Maurich 55
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Emma ***
Capitolo 2: *** Le cinque parole chiave ***
Capitolo 3: *** Mela ***
Capitolo 4: *** Adamo ed Eva ***
Capitolo 5: *** La solitudine nascosta ***
Capitolo 6: *** Insegnami tu a vivere ***
Capitolo 7: *** La seconda parola chiave ***
Capitolo 8: *** Lo scrigno e il sole ***
Capitolo 9: *** Forse è amore ? ***



Capitolo 1
*** Emma ***


 
Non avevo mai capito il senso della mia vita , fin a quando il mio corpo non incontrò la mia anima.
In quel' istante mi trovai davanti la mia vera me stessa.
Era come uno specchio, in cui potevo riflettermi, sentii , una voce maschile chiamarmi.
Ero convinta che si trattasse della voce di Dio. Il mio cuore si contraddiceva  di continuo . Non capivo cosa volessi realmente.
All' improvviso lo vidi...
Era alto, con dei capelli un po’ lunghi che  raggiungevano le grandi e larghe spalle ricordavano il miele, gli occhi marroni come le nocciole d’ autunno,  un fisico davvero niente male . Avrà avuto una ventina danni  forse un pò di più.
Fu subito una buona  impressione, la mia non appena lo vidi per la prima volta.
Sentì un leggero brivido sfiorarmi tutto il corpo…
"Emma,Emma"! Mi chiamò per nome . Lo continuò ha ripetere per diverse volte,
la sua voce era così soffice è candida , mi sentivo attratta da lui, da quegli occhi grandi , da quelle labbra fine, da quella pelle così pallida …
Non riuscivo ne ancora ha capire chi fosse, ma soprattutto come poteva esser in grado di conoscermi.
In quel  posto buio, non ero in condizioni  di provare paura al contrario mi sentivo tranquilla. Continuavo ha vedere quella luce così calda che avvolgeva il suo sguardo serio e che al’ improvviso avvolse pure il mio. La mia anima brillava al’ interno del mio corpo, costretto a essere disteso nel letto del’ ospedale di Roma e veniva riscaldata da quel candido bagliore, che sentivo parte di me.
Allungò  la sua mano, verso il mio volto accarezzandomelo.
Mi osservava fisso negli occhi, senza mai distogliermi lo sguardo di dosso . Io restai ferma immobile. Dentro  me sentivo che era la cosa giusta. La sua mano era  tiepida. Un sorriso uscì dalle sue labbra non  sapevo spiegarmi il perché di quel pensiero improvviso e pure più lo guardavo sorridere e più mi accorgevo che dovevo “Fidarmi di lui..”
In me non avevo alcun ricordo a parte un piccolo legame che mi conduceva al passato dove riuscivo a sentire  di continuo quella frase :” Bisogna sempre credere nei propri sogni”…
-"Emma è questo il tuo nome.”
Si rivolse la prima volta a me con tanta tranquillità ed eleganza, iniziò ha spiegarmi il perché mi trovavo li…
“ Hai diciassette  anni presto diciotto. C'è molta gente che sta attendendo il tuo ritorno, oramai da un anno. Ma... Tu ora sei bloccata qui e non puoi raggiungere quelle persone che ti stanno aspettando e hanno reso di te la ragazza che sei adesso. Pur troppo sei finita in coma, a causa di un bruttissimo incidente, durante il ritorno a casa da scuola in bicicletta. Ora  non devi aver paura. Devi far molta attenzione, se vuoi risvegliarti devi recuperare ogni tuo ricordo , anche il più insignificante potrà esser utile per il tuo risveglio. Le persone che sono là fuori sono molte e spesso passano il tempo ha pensarti. Ma sè tutti perderanno la speranza del tuo ritorno io scomparirò e tu morirai. Riesco ha sentire le tue emozioni e in questo istante percepisco chiaramente la tua  confusione.
Sè vuoi ritornare a casa, devi esser in grado di ricordare ogni cosa...Finalmente, dopo un lunghissimo anno che sembrava non aver mai fine, hai trovato la forza di reagire... Ora cerca la forza necessaria che ti servirà ha trovare la tua via e la  strada verso la felicità e a tutte quelle domande di cui fin ora non hai mai avuto una risposta. Forza! Io mi fido di te e sono certo che presto ogni tuo ricordo ritornerà ad appartenerti.
Il mio nome è Lorenzo e sono il tuo angelo guida. Ti chiedo solo una cosa :fidati di me."
La voce di Lorenzo, era così tranquilla non provavo affatto quella sensazione di timore che qualsiasi persona sicuramente avrebbe provato al mio posto. Pur non conoscendolo sentivo fortemente  che dovevo crederli, ma soprattutto una strana sensazione mi girava intorno dentro me avevo il sospetto di conoscere quel angelo  da tantissimo tempo. Mi gettai fra le sue braccia e iniziai ha piangere, dimenticandomi ogni mia preoccupazione.
Era giunto il momento di ritrovare me stessa e la cosa mi spaventava molto. 
Lorenzo percepiva la mia esitazione, e mi abbracciò fortemente a sé e al suo petto... Non c’era  bisogno di nessuna parola ma solo, del silenzio che ci circondava. Mi ero resa conto da sola, che Lorenzo diceva la verità e che nella mia vita lui sarebbe diventato per me qualcosa di indispensabile per la mia esistenza.

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Capitolo 2
*** Le cinque parole chiave ***


Lorenzo, mi asciugò le  lacrime salate poi mi fece un altro piccolo sorriso,
aggiungendo:”  Cosa stai pensando?”
Si era preoccupato per me e si era reso conto che continuavo a pensare a qualcosa.
Il luogo era illuminato da  quella splendida luce bianca, con tante sfumature d’ orate e delle leggere variazioni di colori celestiali…
Io lo fissai nuovamente negli occhi, che erano così profondi e gli risposi :” C’ è una frase , che continua a tormentarmi, da quando mi sono trovata in questo posto, e anche ora che tu sei con me la continuo a sentire.
E come se qualcuno me la continuasse a ripetere dentro alla mia mente.”
L’ angelo mi rispose :” Apriti a me…”
Senza esitare gli dissi :”Bisogna sempre credere nei propri sogni è questa la frase che sento…”
Lorenzo, mi rassicurò dicendomi:” Come noti, si tratta di una frase positiva…
Fin che ci sarò io accanto a te , non dovrai mai temere nulla .
Immagino che vorresti farmi tante domande, ma prima devi compiere un grande passo .
Chiudi gli occhi e afferra la mia mano, lasciati guidare dalla mia voce e fatti abbandonare da ogni tua emozione …
Solamente tu potrai trovare una risposta a tutto, ciò.”
Feci come mi aveva detto, strinsi fortemente la sua mano.
 Percepivo tanta sicurezza chiusi gli occhi e mi lasciai andare…
Sentivo la voce, del’ angelo che mi guidava dicendomi :” Segui il tuo cuore, non aver paura.”
Quando riaprì gli occhi mi trovai da sola, Lorenzo non era più con me e ne meno la sua splendida voce.
Subito pensai:” Ho paura… Lorenzo aveva detto che non mi avrebbe abbandonata, mentre ora sono completamente sola, possibile che mi abbia mentito?!”
Tutta la mia sicurezza si trasformò subito in insicurezza, non vedevo più quella luce candita ma solamente una leggera penombra . Mi trovai a camminare in uno stretto sentiero, dove nei due lati di esso c’ èrano dei cespugli senza foglie .
Erano grigie le spine dal  grande spessore che mi erano attorno .
Abbassai lo sguardo e mi accorsi solamente in quel momento di indossare una  bianca tunica lunga , con un tessuto che appariva fragile e molto soffice , emanava un leggero profumo, che mi faceva pensare a un campo immenso di fiori colorati.
“ Quanto mi piacerebbe correre lungo un prato enorme pieno di farfalle e colori vivaci, in vece mi ritrovo a percorrere questo stretto passaggio circondato da spine  “ Pensai a voce alta…
I miei piedi erano scalzi e freddi , proseguendo lungo il sentiero notai un grandissimo specchio che mi bloccava la strada…
Sorprendentemente il mio riflesso, mi parlò e mi disse :” Sono la parte più nascosta di te ! Prima o poi dovrai lasciarla andare…”
Rimasi in silenzio per qualche istante poi dissi :” Come puoi parlare? Chi dovrei mai lasciare andare?”
Il mio riflesso mi rispose nuovamente, speravo che si trattasse della mia immaginazione ma non fu affatto  così:
“ Io sono te ! Ti  affido  questo libro, parla della tua vita ma per poterlo aprire e leggerlo dovrai trovare le cinque parole chiave… L’ angelo ti ha condotto fino a qui al’ interno di te stessa, non appena richiuderai gli occhi e  gli riaprirai  ti ritroverai con lui tra le sue braccia.”
Dopo quelle parole lo specchio si sgretolò davanti ai miei occhi .
Mille è piccoli frammenti si erano dispersi in quel sentiero buio e cupo.
Tenevo fortemente stretto a me, il libro che mi era stato consegnato. Chiusi gli occhi per un brevissimo istante, subito dopo mi ritrovai  di fronte a Lorenzo, che mi teneva  tra le sue braccia. Non riuscivo a capire  come era stato possibile tutto ciò e pure ora che ero di nuovo avvolta da quel’ immenso bagliore riuscì a ritrovare in me la sicurezza che poco prima avevo perduto.
 
 

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Capitolo 3
*** Mela ***


Tenevo lo sguardo abbassato verso, il libro che mi era stato consegnato pochi minuti prima…
Sentivo  di voler fare tante domande, a quel’ angelo che così gentilmente mi stava accanto senza volere niente in cambio.
Mi sforzai nel cercare di sporre a lui i miei dubbi, ma fu inutile.
Percepivo, dentro me una strana sensazione che mi bloccava ogni mia volontà, avevo l’ impressione che domandare, fosse un errore e questo causava in me della confusione…
Strinsi ancora più fortemente a me il libro e pensai :” Chi sa se prima di finire in coma ho avuto mai la possibilità di conoscere, persone splendide come Lorenzo?!
Anche se non so niente di lui, ed è comparso improvvisamente davanti ai miei occhi, posso affermare con assoluta certezza che non è una persona malvagia…
Lui sostiene di essere un angelo e ne sono convinta anch’ io di questo…
Il suo corpo risplende, la sua voce  è dolce, i suoi atteggiamenti sono così graziosi mi fanno credere che è davvero una persona fantastica .
Se lui  non fosse con me io sono sicura che mi sentirei sola in questo luogo freddo e buio.”
-Lorenzo :” C’è forse qualcosa che non va?” Mi domandò con tanta gentilezza.
Io feci finta di niente, ma proprio in quel istante che rinnegai a lui le mie preoccupazione sentì, il libro muoversi tra le mie braccia.
Iniziai ha stringerlo ancora più forte ma fu inutile mi scivolò verso l’ alto .
Ebbi l’ occasione di poterlo osservare molto bene mentre fluttuava nel’ aria, aveva una copertina molto spessa argentata, c’ èrano cinque raffigurazioni  di lucchetti al centro di essa.
Notai, che pure Lorenzo lo fissava con attenzione…
I nostri sguardi erano sospesi verso l’ alto.
-Lorenzo :” Non negarmi la verità dei tuoi pensieri e delle tue preoccupazioni. “
Mi afferrò la mano con tanta delicatezza .
Gli mentì nuovamente negandoli ogni cosa…
-Lorenzo :” Per favore, si sincera con  me …”
Non riuscivo a comprendere come fosse in grado, di capire che stavo mentendo.
Feci un grosso respiro e gli dissi :” E vero sto mentendo… Ho tante domande da farti ma non ci riesco…
Non so spiegarti quello che provo.”
-Lorenzo :” Non è facile ma non temere, tu non sei sola.”
Emma:” Pur troppo sono sola in me stessa , io non mi conosco… Non so ne meno  che aspetto ho…
Quando ho ricevuto quel libro, da quella che si faceva chiamare io non mi sono riconosciuta.
Il mio riflesso è andato i frantumi davanti ai miei occhi e nello stesso istante non ho più ricordato quel volto che avevo visto , ho dimenticato chi sono…”
Alle mie parole il libro che era sospeso a mezz’ aria , scese giù nuovamente tra le mie braccia.
Notai che al posto di un lucchetto c’ èra una raffigurazione di una mela.
Mostrai subito il libro a Lorenzo che si rivolse a me :” Complimenti hai  trovato la tua prima parola chiave”
Stenti a crederci, mi domandavo come potesse esser possibile tutto ciò…
-Lorenzo :” La mela è il frutto della conoscenza … Il tuo stato d’ animo casualmente ti ha portato nel’ aprire il primo lucchetto .”
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Adamo ed Eva ***


    
 
Emma disse : “Non avrei mai creduto, di trovare così in fretta la prima parola chiave.”
Lorenzo si rivolse a me con un tonalità di voce molto dolce:” Devi sapere che Adamo ed Eva vivevano in un mondo magico chiamato :” Paradash” Detto pure :” Paese Supremo.”
Era un luogo senza tempo, la vita trascorreva con la  felicità più  totale.
Loro formano l’ equilibrio della vita ed erano i primi esseri umani a popolare quella meraviglia.
Dio gli aveva creati a sua immagine e assomiglianza, si fidava di loro .
Gli regalò il potere più forte di tutti, quello di poter provare “sentimenti.”
I due si innamorano e si promisero amore eterno.
Non indossavano vestiti, i loro corpi erano nudi , il tempo non esisteva .
Il loro amore era intenso è sincero .
I loro corpi non invecchiavano , restavano splendenti più che mai .
Eva, aveva i capelli biondi molto lunghi con due occhi grandi azzurri, come il cielo d’ estate.
Adamo in vece aveva i capelli castani anch’ esso molto lunghi e gli occhi verdi .
Un ruscello, scintillante percorreva Paradash , la loro vita era basata sulla semplicità.
Sapevano cos’ era il giusto è il sbagliato, ma non sapevano resistere alle tentazioni.
Dio gli aveva regalato un cuore per amare ma decise di negare a loro la “conoscenza.”
Questo perché, lui sapeva che per loro sarebbe stato un dono troppo immenso, e che avrebbe portato per sempre alla distruzione il Paese Supremo .
 Aveva preveduto, che ciò che aveva creato sarebbe potuto diventare il suo più grande errore.
Ma quel mondo per una persona sola era troppo immenso persino per Dio.
La speranza, e la fiducia erano immensi nei confronti dei due innamorati.
Per evitare pericoli Dio disse:” Vi regalo a voi tutta la libertà che volete a una sola condizione , che non mangiate mai quei frutti d’ orati di quel’ albero . “
Lui non diede alcuna spiegazione, ma  solamente la sua lealtà nei loro confronti.
Nessuno, credeva che nella perfezione dominata, dalla serenità e dalla pace eterna si sarebbe potuto formare un piccolo seme, che con il passare del tempo avrebbe cambiato la sua forma fin a trasformarsi in un essere vivente ben si un “serpente.”
Eva, salutò Adamo, corse nei prati del immenso Paradash, quando una voce l’ attirò verso quel’ immenso albero, dai frutti dorati.
Si trattava di un melo.
Eva, notò un serpente sopra quel’ albero, cercò di toglierlo per poter proteggere quel tesoro che Dio riteneva così importante.
Eva involontariamente staccò una mela dal ramo, si sentì subito colpevole un rimorso gli afferrò tutto lo stomaco, una sensazione di paura gli bloccava in respiro.
Il serpente si rivolse alla ragazza:” Vedi non è successo niente. Assaggia quel frutto, non puoi resistere alla sua immensa bellezza. “
-Eva:” Com’ è possibile? Tu sei in grado di parlare.”
Il serpente:” Io sono nato, da un seme . Ho mangiato più di una volta le succose mele di questo meraviglioso albero.
E Dio ha deciso di premiarmi, perché ho dimostrato  di non temerlo, gli ho dimostrato la mia forza e quindi lui mi ha premiato donandomi il dono della parola.
Sé tu mangerai quel frutto Dio premierà anche te.”
Eva, si lasciò corrompere dalle sue parole, avvicinò la mela alle sue labbra e gli diede un morso.
In quel momento arrivò Adamo, che vide Eva mordere la mela. Si avvicinò a lei dandoli uno schiaffo, urlandoli :” Sei diventata matta? Dio ora ti punirà.”
Vide Eva piangere, per la prima volta Adamo aveva reso triste la persona a lui più cara al mondo.
In quel momento fu nato il peccato.
Adamo, notando la tristezza di Eva si rivolse a lei dicendoli:” Ho promesso a te amore eterno. Mi dispiace tanto amore, mio hai sbagliato a mangiare quel frutto ma per la prima volta, mi sono reso conto di aver sbagliato anch’ io dandoti quello schiaffo. Tu sei troppo perfetta non te lo meritavi . Voglio affrontare, ogni cosa con te, anche la punizione di Dio.”
Adamo avvicinò  a sé la stessa mela che Eva aveva morso e l’ addentò fortemente con i denti.
Adamo si accorse di essere nudo , Eva provava imbarazzo pur cercando di nascondere il suo attuale stato d’ animo.
La voce di Dio si fece sentire a loro …
Con tono severo disse:” Non era mai entrato prima d’ ora nel Paese Supremo, un seme del male, che silenziosamente ha cambiato la sua forma trasformandosi in un serpente. Mi dispiace mi avete disubbidito, avete mangiato il frutto della conoscenza .
Adesso la vostra anima è impura siete dei peccatori, non siete stati in grado di fidarvi di me.”
-Lorenzo disse :” Questa è solo una leggenda…
La leggenda della nascita della conoscenza, del ‘ uomo.”

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Capitolo 5
*** La solitudine nascosta ***


 -Emma:” La nascita della conoscenza del’ uomo.
L’ amore, deve essere qualcosa di stupendo quanto vorrei poter un giorno poterlo provare anch’ io.
Forse, prima di finire in coma anch’ io ho provato un sentimento simile .
Dio, è stato crudele a punirli.
Eva non ne aveva colpa lei è stata tentata dal male e Adamo l’ amava troppo per abbandonarla a sé stessa.
Non so cosa sia l’ amore, ma deve essere qualcosa di davvero fantastico.”
La tonalità di voce di Lorenzo cambiò:” Dio non ne ha colpa.
Ci sono volte che noi ci sentiamo tristi e abbiamo paura e a quel punto ci accorgiamo di essere soli.
La solitudine è in grado di indebolirci, quando siamo abbandonati a noi stessi perdiamo le nostre speranze, i nostri sogni e iniziamo a prendere strade e scelte sbagliate.
Ricordati, la solitudine è il vuoto del’ anima, ciò che ci rende fragili e ci fa sentire inutili.”
Gli occhi di Lorenzo diventarono lucidi, la sua voce era tremolante il suo sguardo abbassato, mi resi conto che Lorenzo era solo oppure aveva provato sulla sua pelle quella emozione così forte da distruggere una persona nel’ orgoglio .
Cercai quindi di cambiare discorso…
Emma:”Ti sei mai innamorato ?”
Non credevo che amore è solitudine spesso potessero percorrere la stessa traiettoria e regalare al cuore il gusto del dolore e in contemporanea quello del piacere.
Con un piccolo sorriso Lorenzo si rivolse a me :” Sì”…
Non riuscivo a resistere alla mia curiosità, volevo assolutamente conoscere la sua storia d’ amore.
Immaginavo, che visto si trattava di un angelo vivesse in un mondo diverso dal mio, diverso da qualsiasi gente comune.
Ero davvero convinta che lui avesse vissuto la favola d’ amore più bella di tutto il mondo, ma il mio entusiasmo finì, non appena iniziò ad accennarmi qualcosa .
-Lorenzo:”Il suo nome era Emma, proprio come il tuo.
Era una ragazzina, quando l’ avevo conosciuta.
I suoi occhi erano scintillanti come le stelle di un cielo d’ estate.
Aveva sempre quel sorriso sulle sue labbra, come dimenticarlo.
Lei diceva che la vita va sempre accettata come viene, l’ importante e viverla fin in al’ ultimo respiro.
Come darli torto…”
Una lacrima sfiorò il suo volto.
Lo strinsi tra le mie braccia e gli chiesi scusa…
Non volevo far soffrire l’ unica persona, che era in grado di regalarmi così tanta sicurezza e una fortissima sensazione di protezione.
Mi fece sedere in braccio a lui…
Osservavo quel suo bel viso.
I suoi occhi lucidi gli regalavano un certo fascino.
Tra noi due rimase il silenzio.
Poco dopo Lorenzo mi disse:” Lei aveva ragione su tutto. Ti chiedo scusa Emma, ma non mi sento pronto di parlarti del mio vero e unico amore.
Mi farebbe troppo male, affrontare questo discorso, tu sei bloccata nel tuo sonno, io sono bloccato nel mio passato.”
-Emma :”Non temere… Riusciremo ad affrontare le nostre paure .
Mi hai detto di fidarmi di te, allora io ti chiedo di fidarti di me.”
Mi strinse fortemente al suo petto e mi sussurro :”Grazie… “
 
 
 

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Capitolo 6
*** Insegnami tu a vivere ***


Lorenzo, mi chiese gentilmente di alzarmi da sopra le sue gambe, mi spostai con delicatezza e subito dopo lui si alzò in piedi.
Lo fissavo di continuo, nonostante non conoscevo nulla di lui mi piaceva ammirare la sua bellezza e poi quel’ eleganza nei suoi movimenti che apparivano, fragili proprio come quelli di un bambino.
Si voltò verso di me dicendomi : “ In questo posto, non riesci a vivere una vita normale e questo sappi che mi dispiace tanto.”
A quel punto io gli risposi dicendoli :” Non so ne meno cosa voglia dire vivere una vita normale…
Me lo potresti spiegare tu ?”
Lorenzo mi sorrise e mi disse:” Vivere è la cosa più bella al mondo.
A me lo aveva insegnato Emma…
Sai spesso accadono cose terribili però bisogna essere sempre forti.
Ogni essere vivente nasce per uno scopo , nessuno nasce per niente.
Davanti agli occhi del mondo siamo tutti uguali, non esistono peccatori ma solamente persone nate per essere messe alla prova.
Quando un essere vivente  nasce automaticamente si accende una piccola stella ,
quello è il simbolo che siamo vissuti sotto quel cielo.
Credimi vale la pena vivere, godersi fin alla fine l’ affetto di una famiglia.
Anche se spesso i momenti tristi sono quelli che ti riempiono di più le giornate,
devi credere in te .
I momenti felici quando arrivano saranno indimenticabili ma soprattutto ti riscalderanno il cuore fin al ‘ ultimo battito e quando ripenserai a quei attimi magici ti renderai conto di quanto sia stata straordinaria la tua vita, che è volata troppo in fretta .
Potrai ritrovarti a piangere ad aver rimpianti , ad aver perso qualcuno a te caro,
ma grazie a quei momenti che ti regalavano sorrisi e ti toglievano ogni tuo pensiero,
dentro te troverai la tranquillità e la tua pace.
Fin che sei bloccata qui dentro con  me, non potrai mai provare il vero significato della parola vita.
Non puoi sapere il significato, di dormire di svegliarsi dopo un incubo spaventata, oppure svegliarti sorridente dopo uno splendido sogno dove..”
Io lo interrompi improvvisamente dicendoli ;” Sogno?! Cos’ è un sogno realmente?”
-Lorenzo:” Questo è un sogno…
Quando ti sarai svegliata ti sarà tutto più chiaro.”
In quel momento una strana sensazione mi sfiorò il corpo, un pensiero mi venne in mente…
Appoggiai la mia mano sulla spalla di Lorenzo e gli dissi :” Ma… Quando io mi sveglierò tu sarai ancora con me?”
Lui mi rispose:” Voglio essere sincero con te…”
Una sensazione di ansia iniziò ha stringermi e come una fitta al cuore mi regalava tristezza.
In quel attimo di silenzio Lorenzo riprese il discorso :” Ti osserverò, dal alto dei cieli. Assieme agli altri angli.
Delle volte potrò venirti a trovare nei tuoi sogni, sempre se questo permesso mi sarà concesso dagli angeli superiori, altrimenti mi sarà affidato un nuovo incarico  e dovrò occuparmi di aiutare un’ altra persona .”
Non riuscì a resistere nel trattenermi quel’ emozione così forte di dolore…
Mi buttai tra le sue braccia è piangendo dissi :” Non voglio, perderti… Tu mi regali molta fiducia in me stessa…
Se la vita non è semplice come farò a superarla senza di te?
Io mi sono affezionata a te.
Sicuramente e perché sono sola senza nessuno ma sento di volerti davvero molto bene.”
Lorenzo mi asciugò le lacrime e poi mi disse :” Spesso le cose non vanno come noi vogliamo.
È giusto che tu viva la tua vita .
Promettermi che affronterai ogni cosa con il sorriso ma soprattutto che non scapperai dai problemi.”
-Emma:” Te lo prometto…Lorenzo ti prego insegnami tu a vivere.”
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** La seconda parola chiave ***


 
 
Lorenzo :” Ti ringrazio, per tutta la fiducia che mi dai continuamente.”
Io gli sorrisi semplicemente…
Lorenzo riprese il discorso :” Comunque, non posso insegnarti a vivere…”
A quelle sue parole ci rimasi davvero molto male…
Lorenzo :” Mi dispiace ma non è una cosa che si può insegnare.
È qualcosa che va vissuta, momento per momento, imparerai da sola.”
Emma:” Ma… Anche tu hai imparato a vivere, grazie ad Emma grazie a qualcun'altra perché io non posso?”
Lorenzo :” Io ho voluto semplicemente prendere il suo esempio e in questo modo migliorarmi  cambiare me stesso è la mia anima. La mia è stata semplicemente una scelta lei era il mio punto di riferimento.”
Emma: “ Parli sempre tanto bene di lei…”
Notai, che ogni volta che Lorenzo parlava di Emma i suoi occhi si illuminavano, di una leggera luce…
Quella luce si trattava del’ amore che ancora  lui provava per lei e che non era mai riuscito a dimenticare.
Quel suo sguardo mi lasciava pensare a come sarebbe stata la mia vita dopo il mio risveglio.
Ogni pensiero che riguardava a ciò che mi sarebbe aspettato una volta che sarei uscita dal come mi spaventava molto.
Improvvisamente, Lorenzo  si avvicinò a me è mi sussurrò al orecchio :” Ora ti mostrerò una cosa, che sulla Terra, non ti capiterà mai di vedere, a meno che non accenderai la televisione e non troverai un bel film fantasy da guardare.”
La curiosità mi colpì molto profondamente , mi sentì immediatamente carica ogni mio pensiero sulla vita mi si cancellò dalla mente , dalla troppa agitazione .
“Ali …”
Dissi a voce bassa, con aria meravigliata .
Non potevo crederci, Lorenzo aveva messo un paio d’ ali grandi ma soprattutto  bellissime.
Erano bianche , con delle leggere sfumature celestiali , dei luccichi argentati risaltavano ai mie occhi .
Ero incantata da lui.
Mi sentì il cuore, battere  all’ impazzata , non mi ero mai sentita così .
Da quando mi ero risvegliata e mi sono trovata davanti a me quel’ angelo meraviglioso non avevo avuto mai modo di provare delle sensazioni così belle proprio come quelle che stavo provando il quel momento.
Lorenzo, mi era molto vicino mi avvolse con le sue ali, erano così morbide mi sfioravano tutto il corpo, regalandomi della serenità.
Sentì di dover chiudere gli occhi…
Quando gli riaprì Lorenzo era difronte a me…
Tutto ciò che mi circondava non era cambiato, il solito buio era intorno a noi, l’ unica luce era quella creata dal’ angelo ....
Lorenzo :” Ti fidi di me?”
Emma :” Come potrei non farlo ? Sei un angelo…!”
Lorenzo :” E se per caso io non fossi stato un angelo… Tu ti saresti fidata ugualmente di me?”
Non sapevo cosa rispondere così decisi di rimanere in silenzio .
Per questo Lorenzo mi rimproverò , chiedendomi la sincerità .
A quel punto mi feci coraggio e gli dissi :” Non lo so…”
Lui mi osservò poi aggiunse :” Nella vita , il non lo so non esiste… 
Ma esiste il si e il no . Devi cercare di cancellare ogni tuo altro pensiero è fidarti di te stessa.
Perché solamente tu puoi sapere la verità.
Devi solamente cercarla.”
Emma:” Non posso farlo, io non conosco me stessa. “
Lorenzo :” Ti sbagli ciò che ti blocca veramente è il sapere ciò che eri un tempo…”
Mi chiedevo come era riuscito a capire il mio problema…
Non gli e lo avevo mai detto, cercavo di non pensarci  per evitare di soffrire di finire a esser delusa di chi ero realmente.
Anche se sentivo dentro me una parte che voleva sapere a tutti i costi la verità su me stessa.
Emma:” Sarei rimasta sola, averi avuto paura tanta paura.
Anche se non fossi stato un angelo io mi sarei fidata di te ne sono certa.”
Lorenzo :” Stai imparando a conoscerti. Mi fa piacere ti comunico che hai superato la prova.”
Emma:” Prova …?!”
Lorenzo :” Certamente… La prova che ti ha fatto meritare di trovare la tua seconda parola chiave. Forza guarda il libro…”
Lo guardai è notai che c’ èra raffigurato al posto di un lucchetto un piccolissimo scrigno, di color argenteo 

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Capitolo 8
*** Lo scrigno e il sole ***


Lorenzo :” Il piccolo scrigno, rappresenta il tuo cuore.
Hai trovato la parola chiave perché hai ammesso di aver paura… è importante ammettere ciò che si teme.
Le proprie paure vanno affrontate… Coraggio, ora sei pronta puoi scoprire il tuo vero aspetto…”
Stavo per dire qualcosa, quando vidi il libro illuminarsi di una candida luce…
Il piccolo scrigno raffigurato notai  che si aprì lentamente davanti ai miei occhi.
Una strana sensazione mi aveva colpita nel profondo .
Mi sentì risucchiare…
La voce di Lorenzo mi diceva: “Lasciati andare”
Mi trovai, dentro a un lunghissimo tunnel di colori scintillanti e vivaci…
Non avevo idea di come ero finita li dentro…
Una strana forza, mi spingeva avanti facendomi sentire leggera come una piuma.
Vedevo i colori, che mi circondavano man mano dissolversi , non provavo alcuna emozione  mi sentivo semplicemente tranquilla .
Tutti i colori di quel meraviglioso tunnel erano  spariti.
Non ero più nel solito posto buio, mi trovai difronte a un tramonto …
Mi chiedevo cosa fosse anche se dentro me già sapevo di cosa si trattava realmente.
Sfumature, rosse è gialle coloravano quel’ immenso spazio desolato.
Non c’ era nient’ altro attorno a me, solamente i bellissimi raggi del sole.
Dovevo cercare la mia risposta…
Ripensai a ciò che aveva detto Lorenzo :” Il piccolo scrigno rappresenta il tuo cuore.
Hai trovato la parola chiave perché hai ammesso di aver paura.
È importante ammettere ciò che si teme. Le proprie paure vanno affrontate , coraggio ora sei pronta puoi scoprire il tuo vero aspetto “.
Osservando il sole è pensando a quelle parole capì che dovevo fidarmi…
Dissi a voce alta : “Ho paura di conoscere la mia vera me stessa… Ma sono pronta ad affrontare, tutte le mie paure.”
Il sole emanò subito una luce immensa è abbagliante i suoi raggi mi accecavano.
Poi ad un tratto il tramonto sparì e vidi difronte a me , nuovamente quello specchio dove riuscì a riflettermi…
Pensai :” Sono proprio io ?”
La mia immagine era limpida, continuavo a fissarmi, non riuscivo a crederci.
Dentro me provavo una sensazione di estrema felicità.
Occhi marroni grandi, carnagione molto chiara, capelli neri lunghi fin le spalle  molto ricci con dei strani e lievi riflessi blu, corporatura molto magra , labbra sottili e molto chiare, mani piccole con unghie ben curate.
Dissi a voce alta “Questa sono io. È il mio aspetto come sono carina.”
Decisi, di condividere tutta la mia allegria con Lorenzo, chiusi gli occhi e lo pensai ero più che convinta che provando il desiderio, di ritornare al suo fianco sarei apparsa davanti a lui…
In fatti quando riaprì gli occhi, vidi Lorenzo nuovamente davanti a me…
Lo abbracciai fortemente sorridendo poi gli dissi :”Avevi , ragione sono riuscita ad affrontare la mia paura.
Ora mi ricordo il mio aspetto, mi sento così felice.”
Lorenzo “Guarda il libro presto…”
Emma:” Non posso crederci ho trovato un’ altra parola chiave… il lucchetto è diventato un sole d’ orato  .”
Lorenzo:” Sono fiero di te Emma. Il sole rappresenta la sicurezza in se stessi.”

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Capitolo 9
*** Forse è amore ? ***


Emma era molto felice, per esser riuscita a trovare  le due parole chiave in pochissimo tempo .
Si rivolse al suo amico :”Presto potrò tornare a casa… Come sarà la fuori il mondo ? Ci saranno dei colori ? Oppure i miei occhi vedranno solamente il color nero? “
-Lorenzo : “ Non temere, i tuoi occhi non vedranno solamente il buio.
Te lo sei meritato , afferra la mia mano e non mollarla mai.
Chiudi gli occhi è respira profondamente, ti voglio mostrare una cosa…”
Emma annui, prese la mano di Lorenzo e chiuse gli occhi e aggiunse : “Quando sei con me ,  non ho paura di niente .”
L’ angelo restò in silenzio.
Non appena aprì gli occhi, vide una visione meravigliosa.
Emma : “Oh ! E bellissimo …”
Un campo, di fiori colorati si stendeva davanti ai suoi grandi occhi marroni …
Lo sfondo del cielo era azzurro …
Le nuvole bianche avevano forme diverse tra di loro con ognuna delle particolarità .
Emma :”è fantastico qui… Lorenzo come hai fatto a creare tutto questo ? “
-Lorenzo “ Non dimenticarti che possiedo dei poteri magici , in fondo sono un angelo .
Questa è una dimensione che ho creato solamente per te. I fiori che vedi sono amarilli…”
-Emma :”Hanno dei colori stupendi , sono tutti bianchi con quelle bellissime sfumature rosea … mmm Che buon profumo che emanano .”
Afferrai per mano Lorenzo e lo trascinai  in mezzo a quel meraviglioso prato ricoperto da un mantello di fiori…
Mi sentivo libera e felice… 
Lui si fermò improvvisamente, strappò dal terreno uno di quei bellissimi fiori e me lo mise tra i cappelli...
Mi disse con gli occhi ricoperti da un candido velo di malinconia :” In questo momento… Mi ricordi lei… Hai lo stesso suo sguardo,
quella voglia di libertà… “
Io rimasi in silenzio…
Non sapevo il perché ma sentirlo parlare di quella ragazza che portava il mio stesso nome , mi faceva star male.
Lui non riusciva a dimenticarla.
La cosa che mi feriva di più era la paura. Non sò piegarmi il perchè ma dentro me avevo, la netta sensazione che non avrei mai trovato un amore così forte.
Poter vedere la sua sofferenza , mi faceva sentire inutile.
Avrei voluto tanto, poterlo riuscire a vederlo felice , anche se solo per poco…
Ma ora mai mi stavo arrendendo .
Iniziai a capire da sola che Lorenzo non era per me solo il mio angelo ma qualcosa di molto più grande.
Ed il fatto di doverlo abbandonare , una volta risvegliata dal mio coma mi spaventava e ancor di più temevo di affrontare la vita.
Cercai di sforzarmi di sorridere.
Così per cercarli di tirarli su il morale e di non dar spazio alle mie amozioni feci la prima cosa che mi venne in mente…
Cercai di saltare il più alto possibile e mi sforzai di continuo, allungando il braccio verso il cielo.
Sentii una risata provenire da dietro di me è questo mi fece sentire meglio.
Lorenzo:”Cosa cerchi di fare ?”
Emma:” Provo a prendere le nuvole…”
Lui si rimise nuovamente a ridere… Fece comparire le sue bellissime ali e volò su nel cielo, afferrò una  nuvola a forma di stella e me la posò tra le mani…
Emma:” è appiccicosa …”
Lorenzo:” Assaggiala… La puoi mangiare… Nel tuo mondo lo chiamate zucchero filato.”
Emma sorridendo:” Vorresti dire, che quando mi sveglierò le nuvole saranno fatte di zucchero filato ? E potrò mangiarle ?”
Lorenzo rise di gusto :” No… Forse mi sono spiegato male.
Al tuo risveglio , le nuvole non saranno fatte di zucchero filato.
Ma non devi preoccuparti  lo potrai trovare in qualche fiera se la cosa ti può consolare, dai assaggialo e dimmi se ti piace. “
Emma:” Va bene , io mi fido del tuo giudizio …
mmm… è buonissimo ! Si squagli in bocca. “
Poi un pensiero rapì improvvisamente a ragazza :” Chi sa, se anche il mio primo bacio sarà così dolce come lo  zucchero filato e se lo sentirò dolcemente squagliarsi tra le mie labbra, vorrei tanto poter assaporare tutto questo con te Lorenzo…”
Lorenzo :” Emma, Emma …Che ne dici ? Ritorniamo indietro ?
Emma, si riprese dalle sue fantasia che ora mai gli avvolgevano la mente esclamò di si , con una tonalità di voce molto bassa.
L’ angelo l’ afferrò per i fianchi e l’ avvolse nuovamente tra le sue ali…
Poco dopo ritornarono nel posto dove era iniziato tutto.
Emma si tolse dai capelli quel bellissimo fiore e pensò :” Ti porterò sempre con me fiorellino.
Oggi per merito tuo credo di aver scoperto cos’ è l’ amore…”
 
 
 
 
 
 
 

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