Finalmente insieme

di Iso Mary
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno di Rudi ***
Capitolo 2: *** La lettera ***
Capitolo 3: *** Il ritorno di Alice ***
Capitolo 4: *** Dichiarazioni ***
Capitolo 5: *** Tutto è più facile se stiamo insieme ***
Capitolo 6: *** Guai in vista ***
Capitolo 7: *** Non è Francesco ***
Capitolo 8: *** A volte ritornano ***
Capitolo 9: *** Dolorose scoperte ***
Capitolo 10: *** Confessioni ***
Capitolo 11: *** Adesso che ci siete voi ***



Capitolo 1
*** Il ritorno di Rudi ***


  L’estate era trascorsa, nonostante tutto, velocemente: Giulio e Lucia si preparavano ad accogliere i propri figli. La casa era tremendamente vuota senza di loro. Marco era insieme a Maya in Inghilterra,Eva e Marta  erano ritornate a  Parigi, Alice era in Grecia con Francesco, Mimmo era partito con Miriam per la Sicilia per rivedere  Andy e Rudi aveva preferito partire con Budino per un viaggio in Europa in treno, senza una meta precisa subito dopo la partenza di Alice, sperando di dimenticare le sue pene d’amore.
Ma la vacanza era terminata, ed era giunto il momento di tornare  per fare i conti con la realtà.
Più si avvicinava verso casa e più Rudi era nervoso, perdendo velocemente tutta quella razionalità che era riuscito faticosamente ad accumulare durante quei confusi e intensi  mesi di vacanza.
Ciao, sono a casa  - disse
Subito gli vennero incontro Lucia e Giulio  - ciao,  come è andata allora? Certo che una telefonata in più potevi farcela – esclamò Giulio abbracciandolo –va bè papà, eravamo sempre in giro e mi si scaricava spesso il telefono e poi … - dai Giulio, lascialo stare, è appena arrivato –esclamò Lucia - piuttosto vieni qui, fatti abbracciare. Finalmente hai tagliato sti  capelli, guarda come stai bene..
-ma gli altri? – disse Rudi – bè Mimmo è di sopra che disfa la valigia, anche lui è arrivato da poco. Marco e Maya non so se verranno prima di Natale, Eva e Marta sono a Parigi e Alice mi ha mandato un sms pochi giorni  fa avvertendomi che domani tornerà anche lei, è già in viaggio -
Solo a sentire pronunciare quel nome Rudi rabbrividì: come l’avrebbe accolta, cosa avrebbe provato nel rivederla dopo tanto tempo e soprattutto   sarebbe andata a convivere con Francesco? Non sapeva nulla di lei. In tutti questi mesi non si erano sentiti nemmeno una volta, nemmeno un sms, nemmeno una mail! Era la prima volta che si erano persi di vista per così tanto tempo. Il ragazzo aveva digitato quel nome sulla rubrica tantissime volte, ma non era riuscito ad andare oltre , forse per non stare più male nel sentirla felice con un altro, o forse perché dopo tanta sofferenza aveva avuto bisogno di disintossicarsi da lei e si era pure illuso di esserci riuscito, almeno per un po’. Ma ora che Alice stava tornando tutte quelle sensazioni e tutti quei sentimenti repressi lo avvolsero nuovamente come in una morsa e Rudi si dileguò in camera sua per paura che qualcuno potesse accorgersi dell’esplosione di tutte quelle emozioni –sono stanco, vado in camera a disfare i bagagli- disse e salì le scale . Una cosa era certa: non l’aveva dimenticata!
Nella stanza c’era pure Mimmo tornato dalla Sicilia- ciao Nano sei tornato? Ebbravo ormai si fa la vacanza da solo eh? Ti sei divertito? – ciao Rudi, finalmente un taglio decente, io tutto bene e tu hai finito di essere strano? – persino Mimmo si era accorto del suo umore instabile – ma sentilo, -disse Rudi – anche se ti atteggi da ragazzino saputello per me rimarrai sempre il mio fratellino, ma vieni qui che ti faccio solletico –no , lasciami stare ahahah- io sarei strano eh? Ti faccio vedere io - rispose il fratello cercando di recuperare il rapporto con Mimmo. Effettivamente prima della sua partenza,  Rudi era sempre di cattivo umore e girava malinconico per la casa, apatico e solo ora si rendeva conto che a causa del suo cuore ferito aveva trascurato  tutti, e soprattutto  suo fratello
-facciamo così per farmi perdonare ti porterò al cinema e a prendere un gelato, diciamo stasera? propose Rudi – grazie ma non ho più 6 anni : il gelato me lo compro da solo e al cinema ci vado con gli amici , ora scendo a farmi un panino, dopo tutti quelle prelibatezze mangiate in Sicilia ho una fame … ah dimenticavo – e aprì il suo comodino – questa è per te, l’ho trovata sotto il tuo letto quando sei partito- disse Mimmo consegnandogli quella busta gialla  e Rudi sbiancò, poiché immediatamente riconobbe quella armoniosa e tondeggiante calligrafia. Non c’era dubbio, era di Alice –ggrazie- riuscì a balbettare con un filo di voce -bè, ti lascio solo con i tuoi casini, a dopo-rispose Mimmo e scese le scale.

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Capitolo 2
*** La lettera ***


Aveva le mani che tremavano e nel silenzio di quella stanza sentiva solo i battiti del suo cuore che sembrava esplodesse dalla curiosità del contenuto di quella misteriosa lettera. Da dove era sbucata? Come mai non l’aveva vista? Si fece coraggio e la aprì - Caro Rudi, questa è una lettera confusa … in questi giorni capire cos’hai in quel maledetto cuore è impossibile, forse perché anche nel mio c’è tanta confusione. Ma un nome per tutta quella confusione Rudi ce l’ha per te , perché io all’improvviso vacillo e non so più da che parte andare … mi sono allontanata da te perché non mi era più possibile starti accanto sapendo che non mi amavi. Ma ora che sto per prendere il largo ,non posso partire senza sapere quello che provi per me veramente. Alice - Rudi rilesse più volte quelle poche righe, non ci poteva credere … gli venne in mente quella maledetta mattina in cui era tornato dopo una nottata segnata dall’alcool per poterla dimenticare, dopo l’ultimo concerto dei Senza Nome, prima delle vacanze estive. Aprendo la porta della camera di Alice era stato sopraffatto dai ricordi e dal rimorso di aver soffocato i suoi sentimenti per rispettare la scelta della ragazza di partire con Francesco per la Grecia. Si era rifugiato in camera sua sprofondando nel suo letto in un pianto inconsolabile ed era rimasto così tutto il giorno. Tutto sapeva di Alice e più trascorrevano le ore dalla partenza di lei, più lui si sentiva impazzire di dolore in quella casa carica di ricordi … bisognava allontanarsi, almeno per un periodo, così verso sera aveva accettato l’invito di Budino di partire per un viaggio senza meta precisa la mattina successiva, preparando distrattamente la valigia. Ma come aveva potuto sbagliare di nuovo?come aveva potuto essere così stupido da non accorgersi della sola cosa che avrebbe in quel momento potuto cambiare la sua vita ?Si immaginava inoltre la faccia perplessa di Alice, che ancora una volta era riuscito a deludere, senza poterle dare una risposta. Ecco perché anche lei non lo aveva mai cercato in tutti quei mesi. Ma ora che Alice sarebbe tornata giurò a se stesso che avrebbe rimediato a tutto quell’equivoco, e senza nemmeno accorgersene , uscì dalla stanza spinto da una nuova energia: la speranza di potersi finalmente dichiarare!!!! E se lei l’avesse davvero dimenticato in tutti questi mesi, condizionata dalla splendida vacanza in un luogo così romantico accanto a Francesco? Al solo pensiero avvertì una fitta al cuore, ma in qualsiasi caso era deciso finalmente a confessarle tutti quei sentimenti repressi da troppo tempo. Così uscì come una furia dicendo semplicemente “ciao io esco, a dopo- ma non era stanco prima, io non so cos’ha in testa Rudi- disse Giulio - eh sono ragazzi, vorrà sicuramente vedere i suoi amici –disse Lucia - certo, ma sicuramente la casa non gli cadrà in testa, visto che manco arrivato ed è già uscito - eddai Giulio e gli diede un bacio per farlo calmare … Corse dall’unica persona che in quel momento avrebbe potuto aiutarlo con qualche buon consiglio, Diego. Eccolo qui il nostro Romeo, e allora come è andata sta vacanza? – chiese l’amico - Sei riuscito a guarire dalle pene d’amore? … - ciao Diego, sono un coglione Alice, la lettera, mi serve un posto, … - non riusciva nemmeno a parlare tanto aveva il fiatone –eh no, ci risiamo, ma allora sei davvero un kamikazee - rispose Diego – no ora ti spiego, solo il tempo di riprendermi, ho bisogno del tuo aiuto … - disse Rudi.

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Capitolo 3
*** Il ritorno di Alice ***


Durante quella notte, mentre stava rientrando in barca dalle ferie, Alice ebbe un incubo: sognò infatti che tornava a casa e c’erano tutti ad aspettarla, tutti tranne Rudi, poiché se ne era andato… si era creato una nuova vita da un’altra parte del mondo e con un’altra ragazza e si svegliò di soprassalto con il cuore che batteva all’impazzata…. Bevve un sorso d’acqua per riprendersi da quel brutto sogno e poi fece i conti con la realtà . E se anche fosse, lei non poteva farci nulla. L’aveva aspettato invano al porto quel giorno prima di partire, sperando in chissà cosa e poi visto che Rudi non si era presentato , aveva ripetuto a se stessa che Francesco era la persona più adatta per lei, più maturo, più sicuro di sé e dei sentimenti che provava nei suoi confronti e che aveva rischiato di nuovo di mandare tutto all’aria solo per colpa di un ragazzo confuso. Pura schizofrenia, continuava a ripetere a se stessa, ricordando il post-it che Rudi aveva scritto pensando a lei. L’estate era trascorsa velocemente in Grecia ed era stata bene in compagnia di Francesco. Il ragazzo era molto dolce con lei e l’assecondava in tutto pur di renderla felice. Faceva progetti per loro e per la loro nuova casa e non vedeva l’ora di tornare per compiere questo grande passo insieme alla compagna. Alice, invece, lo sentiva parlare e cercava di convincersi che insieme sarebbero stati felici. Ma più si avvicinava a Roma e più si sentiva nervosa … desiderava soltanto tornare a casa, nella sua casa, per riabbracciare la sua famiglia e per rivedere lui … chissà quali spiegazioni avrebbe tirato fuori per giustificare il post-it, il suo mancato appuntamento al molo e, cosa più grave, il fatto che durante l’estate manco un sms o una telefonata per chiederle semplicemente se stava bene … Arrivata al porto sembrava come impazzita, cercava di scaricare i bagagli velocemente per arrivare alla Garbatella più infretta possibile. Persino Francesco se ne accorse – non hai più voglia di stare in barca? Ti sei stancata di me? No scusa amore, ma ho tantissima voglia di riabbracciare la mia famiglia, sono tre mesi che non li vedo – dai, ti capisco… ti lascio lì per qualche giorno perché avrai tante cose da raccontare, soprattutto a tuo fratello Rudi, ma poi verrò a prenderti e sarai mia per sempre – rispose Francesco e la ragazza, accennando un sorriso, dovette voltarsi poiché aveva le guance arrossate sentendo pronunciare quel nome proprio dal suo ragazzo. Ciao, sono a casa!!!!!!!!!- gridò Alice – c’è qualcuno? Subito Lucia, Giulio, Cesare, Mimmo le corsero incontro –ciao amore, come sei bella così abbronzata- disse Lucia –ma Francesco? – bè, mi ha accompagnata ed è andato al suo appartamento e poi voleva vedere il locale, sai son passati tre mesi eh –eh lo so sì- disse Lucia, ma qualche telefonata in più però –A Lucia- disse Giulio – son ragazzi, non ti ci mettere anche te … anche Mimmo la abbracciò- ma come sei cresciuto… vuoi battere i tuoi fratelli –sarà l’aria sicula – rispose Mimmo. C’erano tutti ad attenderla, o quasi – eh Rudi? –chiese timidamente Alice?è tornato ieri dalle vacanze , ma manco entrato ed è già è partito come un razzo chissà per andare dove… -sempre di corsa,sai come è fatto sto ragazzo- disse Giulio –lo vedrai più tardi tra poco arriveranno i Masetti per la cena … sono appena rientrati dalla Spagna. E tutti trascorsero la serata intorno alla tavola imbandita di casa Cesaroni a raccontare le varie esperienze estive, ma di Rudi nemmeno l’ombra. Si era limitato a telefonare dicendo che si fermava a cenare fuori. Possibile che non gli importi proprio più nulla di me? Pensava Alice – eppure Giulio al telefono gli ha comunicato il mio ritorno – bo, che illusa che sono – e tormentata dai suoi pensieri venne interrotta da una voce famigliare – ehi Alice nel paese delle meraviglie ci sei?- scusa Diego dicevi? -Senti dopo cena ci incontriamo con i ragazzi per una birra, vieni con me o con il fidanzato fisso hai già dimenticato i vecchi amici? E poi vorrei farti vedere la nuova sala prove dei Senza Nome … io e la band ci stiamo lavorando … abbiamo risistemato uno dei nostri garage dell’officina, naturalmente con il permesso di Ezio anche perché il locale di Francesco è stato chiuso per tutto questo tempo e a noi serve un posto per suonare … - disse Diego –Una sala prove tutta vostra? È fantastico, dai sono curiosa, e poi ho già voglia di riabbracciare i ragazzi, anche se so che Iole e Mattia non sono ancora tornati dal viaggio a New York – rispose Alice- a proposito Diego hai visto Rudi? Diciamo che in questo periodo è molto impegnato con la saletta: si è dato molto da fare perché tutto sia perfetto - ok andiamo, rispose Alice -forse così riuscirò ad incontrarlo-pensò tra sé e sè. Arrivarono al garage, ma era chiuso e apparentemente deserto … -senti non c’è ancora nessuno, ti lascio la chiave , io vado a prendere Miriam, è un po’ che non la vedo e vorrei salutarla a modo mio, se non ti dispiace –disse Diego - tranquillo, così avrò il privilegio di essere la prima a vedere il posto – e sì incamminò verso il garage.

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Capitolo 4
*** Dichiarazioni ***


Aprì il portone con la chiave, sperando di riuscire a trovare l’interrutore della luce, e subito fu pervasa da un forte odore di vernice fresca. La stanza era illuminata da piccole candele. La ragazza si guardò intorno: era tutto così romantico. Le pareti erano rossastre, con delle simpatiche tendine d’argento alle finestre e ovunque vi erano tappeti su cui giacevano morbidi cuscini a forma di cuore. Immediatamente riuscì a intravedere una figura d’uomo, con i capelli corti che stava accendendo uno ad uno quei piccoli lumini. L’avrebbe riconosciuto tra milioni di persone, era proprio lui, Rudi … il cuore incominciò a batterle all’impazzata –ciao Alice, bentornata! – disse il ragazzo -Spero che questo posto ti piaccia, perché l’ho creato solo per te- e continuò ad accendere le candele e quando ebbe finito proseguì -Mi avevi chiesto tempo fa cosa io provavo per te veramente e questa è la risposta –disse Rudi indicandole quei piccoli lumini. Osservandoli bene erano disposti in modo da comporre una scritta che la sbalordirono: Alice ti amo. La ragazza non riuscì a trattenere le lacrime e rispose alquanto seccata: io aspettavo una risposta tre mesi fa al porto, ma tu non ti sei presentato …. E poi per tutta l’estate nemmeno un sms, una telefonata, una mail … ed ora che sto per andare a vivere con Francesco credi che bastano due candele per farmi cambiare idea? Non posso scontrarmi ogni volta con i tuoi alti e bassi! I tuoi giochetti Rudi, non fanno altro che confondermi le idee … me ne vado … e si girò recandosi all'uscita. Mentre tentava di aprire la porta Rudi la raggiunse e si gettò ai suoi piedi afferrandola per una mano e disse –Alice perdonami, ma quella maledetta mattina io pensavo davvero di averti persa per sempre ed ero disperato … tutto mi parlava di te a casa ed io credevo di impazzire di dolore dopo la tua partenza. Così ho accettato la proposta di Budino di andare in giro per il mondo perché avevo bisogno di staccarmi da te e da tutto quello che mi ricordava te. Non ti ho cercata perché volevo davvero che tu fossi felice e non volevo esserti d’ostacolo in nessun modo. Inoltre io non ero più in grado di fare la parte del fratello e volevo preservare anche la mia di vita, sperando in qualche modo di dimenticarti. Sono arrivato solo ieri e Mimmo mi ha consegnato questa busta dicendomi di averla trovata sotto il mio letto – tirando fuori dalla tasca la sua lettera e continuò- dopo averla letta ho riniziato a vivere –poi la guardò profondamente negli occhi e proseguì –Alice io ti amo da impazzire e non voglio più vivere nemmeno un secondo senza di te –era riuscito finalmente a dichiararle tutto il suo amore e si sentì sollevato. Alice gli prese le mani, lo fece alzare e quando fu davanti a lui rispose: Ti amo anch’io Rudi , forse non ho mai smesso di amarti e questa è la più dolce dichiarazione d’amore che io abbia mai sentito. Rudi le prese teneramente il viso tra le mani, e lentamente avvicinò le sue labbra a quelle di lei baciandola con passione. E continuarono a baciarsi sempre più intensamente, a stringersi forte, e a spogliarsi reciprocamente . Poi il ragazzo la prese in braccio, l’adagiò delicatamente su quei morbidi cuscini e la fece sua per una seconda volta. E fecero l’amore più volte quella notte, avvinghiati l’uno all’altra come se facessero parte di un unico corpo, di un’unica anima , di un unico cuore. Fu un’esperienza ancora più intensa e passionale della notte trascorsa alle terme, perché entrambi erano finalmente consapevoli dei loro sentimenti. Ed abbracciati e felici più che mai si addormentarono in quel luogo che sapeva d’amore e di passione, lasciandosi alle spalle tutto il resto del mondo.

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Capitolo 5
*** Tutto è più facile se stiamo insieme ***


La mattina seguente Rudi si svegliò per primo e si pizzicò più volte le guance per essere realmenente sicuro che non stesse sognando. Alice era lì, accanto a lui che dormiva, radiosa, coperta soltanto da una stoffa di raso rossa. Ripensò più volte alla loro reciproca dichiarazione d’amore della sera prima, ai loro momenti di passione e per la prima volta dopo tanto tempo si sentì in pace con sé stesso. Il telefono continuava a vibrare ed anche Alice si svegliò. Rudi la ricoprì di baci e la accolse con un “buongiorno amore mio, hai dormito bene? – mai stata meglio- rispose lei e lo baciò, poi guardò il telefono e disse “cazzo, 20 chiamate di mia madre, di tuo padre e 15 di Francesco -idem-disse lui, tranne Francesco, ci siamo dimenticati di avvertire e saranno preoccupati; facciamo così io chiamo, tranquillizzo mio padre e tua madre e poi spegneremo i telefoni. Ho voglia di stare con te per tutta la giornata prima di tornare a casa -ok- disse Alice, poi penserò a Francesco - a Francesco? - rispose Rudi – eh sì, dovrò trovare un modo per dirgli la verità senza fargli troppo male: è sempre difficile lasciare qualcuno -e il ragazzo proseguì -e quindi ammetti che non è stato un incidente quello che è successo a noi alle terme?- certo che lo è stato: il più romantico e incredibile incidente che ci sia mai capitato – ti amo Alice- aggiunse Rudi-poi si fece coraggio e stringendole la mano telefonò a casa:- Papà scusa sono io, sì Alice è con me, abbiamo fatto tardi, abbiamo lavorato con i ragazzi per la nuova sala prove e poi ci siamo addormentati; tranquillizza Lucia, dai torniamo stasera, non ti preoccupare, ciao- la ragazza proseguì -Certo che sarà dura Rudi per noi d’ora in poi a casa, ricordi cosa hanno dovuto passare Marco ed Eva per stare insieme? – non m’importa Alice, e a differenza di mio fratello io non ti lascerò mai solo perché papà è contrario alla nostra storia. Piuttosto ci troveremo una casa e abiteremo insieme se sei d’accordo … preferisco rinunciare all’università, lavorare e mantenere i tuoi studi all’accademia della moda piuttosto che rinunciare a te –rispose convinto il giovane Cesaroni. La ragazza lo guardava stupefatta ed orgogliosa. Non le pareva vero che quell’uomo così maturo e determinato fosse lo stesso ragazzino sciocco e dispettoso che si divertiva a fare scherzi stupidi in classe qualche anno prima e a umiliarla di fronte agli altri e con gli occhi lucidi rispose – non potevo desiderare un uomo più straordinario accanto a me, davvero rinunceresti a tutto solo per stare al mio fianco?- e lui- se fosse necessario sì, potrei affrontare ogni tempesta se tu sei vicina a me; tutto è più facile se stiamo insieme – e Alice incominciò a baciarlo dappertutto, sussurrando – ti amo , ti amo, ti amo- e a provocarlo, finchè Rudi si impossessò nuovamente del suo corpo. Quella fu una giornata meravigliosa per i due ragazzi: si appartenevano finalmente e non potevano fare a meno di stare insieme, baciarsi, abbracciarsi, stringersi forte, come uniti da una calamita che impediva loro di separarsi. E mentre si stavano rivestendo sentirono bussare. Rudi andò ad aprire – Allora Romeo sei ancora qui? Come è andata la serata?- disse Diego- poi vedendo Alice aggiunse – vedo anche Giulietta… sono proprio contento per voi, io lo sapevo che finivate insieme… i due arrossirono. Entrò anche Miriam che salutò entrambi con un bacio sulla guancia e disse – io l’ho sempre saputo che eravate innamorati, facevo bene ad essere gelosa eh Rudi?- sorrise- Sono molto felice per voi! Diego proseguì –che dite se ce ne andiamo tutti e 4 al mare, dovrete pure uscire di qui prima o poi? E poi Rudi ci serve davvero la sala prove- ok- risposero entrambi, ma ci sono ancora troppe cose da sistemare, quindi per ora non dite ancora a nessuno della nostra storia – disse Alice- tranquilli,-potete contare su di noi. Trascorsero un pomeriggio stupendo sulla spiaggia semideserta di settembre: ridevano, giocavano, si facevano gli scherzi e ogni volta che si fermavano sia Rudi, sia Diego ne approfittavano per baciare e coccolare le loro donne. Mentre erano in disparte Rudi disse all’amico: -E’ tanto tempo che volevo ringraziarti, se non ti fossi messo tra me e Miriam non mi sarei mai innamorato di Alice- Diego rispose- Mi stai dicendo grazie per averti fregato la ragazza? -Sì,in un certo senso perché sono riuscito a guardarmi attorno e a scoprire che la mia donna ideale era lì davanti a me, dovevo solo aprire gli occhi: spesso abbiamo la felicità a portata di mano e non ce ne rendiamo conto – comunque grazie anche per avermi permesso di creare la saletta, sei veramente un amico Diego! - non ti preoccupare, era il minimo che potevo fare per te e sono davvero contento che alla fine tutto si sia risolto -rispose il ragazzo- bè, dovremo ancora affrontare il problema Francesco e cercare di non fare beccare un altro infarto a mio padre, ma diciamo che io e lei ci siamo ritrovati e con la forza del nostro amore affronteremo il mondo - l’hai davvero presa seria stavolta la sbandata eh,? Anche io e Miriam ci siamo dati una seconda possibilità e spero di non deluderla più -e Rudi rispose – vedrai che anche per te le cose andranno meglio, ovvero se sei messo come me sei ben preso: io non posso più vivere senza Alice -nel frattempo lei, parlando con Miriam- è stato tutto così immediato, romantico, ero tornata per odiarlo ed ora lo amo come non ho mai amato, solo lui riesce a farmi stare così bene!- e come farai con Francesco?- chiese l'amica- io ci ho provato, Miriam, davvero… e mi ero anche illusa che sarei stata felice con lui… ma non è la stessa cosa… in tre mesi di vacanza in un luogo fantastico non mi ha mai fatto provare tutte le sensazioni meravigliose di stanotte, e non mi riferisco solo al sesso - e la bionda aggiunse – sai qual è la differenza? È che Francesco era un sostituto al tuo amore mancato con Rudi- e guardando Diego continuò - ma ora che finalmente hai accanto il ragazzo che ami, davvero, non dovresti più fartelo scappare, mai più – ma parli per me o per te? Chiese Alice- diciamo per tutte e due?- e continuò – e spero che riusciremo una volta per tutte a eliminare le nostre divergenze passate – e Alice aggiunse – ci puoi contare- e si abbracciarono. E i due ragazzi osservando la scena da lontano dissero: mi sa che quelle due stanno per diventare amiche, incredibile – Trascorsero un pomeriggio stupendo al mare, poi ritornarono al garage e anche Alice aiutò i ragazzi a spostare gli strumenti nella saletta e dopo una pizza insieme fu davvero arrivato il momento di tornare a casa. Si fecero accompagnare a casa da Diego con la macchina e si fecero posare dietro l’angolo di casa Cesaroni. Salutarono gli amici, poi Rudi strinse forte la sua Alice e disse- stiamo per affrontare una marea di difficoltà, lo sai? Ma se saremo uniti nulla ci impedirà di stare insieme – disse il ragazzo - Non sono ancora trascorse 24 ore da quando ci siamo ritrovati e già non posso fare a meno di te… questa è stata la giornata più bella della mia vita – aggiunse Alice - e si scambiarono un dolcissimo e interminabile bacio d’amore- poi Rudi le diede la mano e disse – allora sei pronta? e si avvicinarono alla porta di casa…

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Capitolo 6
*** Guai in vista ***


Entrati in casa Giulio e Lucia aspettavano i ragazzi in cucina – Vi sembra questo il modo di comportavi?- Disse Giulio quando li vide – state in giro tutta l’estate senza telefonare, arrivate, ve ne andate, dormite fuori, non avvertite. Non è che vi viene in mente che noi potremmo essere qui in pena come due deficienti. Ma da oggi le cose cambiano eh, se non vi piacciono le nostre regole siete maggiorenni e potete anche trovarvi un’altra casa – Scusa papà- disse Rudi- ma abbiamo sistemato un vecchio garage di Ezio, avevamo bisogno di una sala prove e siamo stati con i nostri amici che non vedevamo da tanto tempo - Giulio lo interruppe- devi essere più responsabile e iniziare a pensare al tuo futuro. Cosa hai intenzione di fare per quest’anno? – Papà hai ragione, ma stai tranquillo: mi iscriverò al DAMS qui a Roma e d’ora in avanti chiamerò sempre – e l’abbracciò. Giulio non poté fare altro che contraccambiare quell’abbraccio e aggiunse –Va bene, dai, va a dormire che è tardi, continueremo domani. Non c’è più gusto farti la predica se mi dai ragione. Lucia , rivolgendosi alla figlia, esclamò -Alice, dovrei parlarti un attimo da sola - e Rudi e Giulio se ne andarono di sopra in camera- Senti mamma mi dispiace, ma mi ha fatto piacere stare con gli amici in questi due giorni- Alice- ma lei imperterrita - E poi io so cosa voglio fare quest’anno: voglio iscrivermi con Iolanda all’accademia di moda e... –Alice – disse di nuovo Lucia – Oggi è venuto Francesco da me in libreria , ti cercava: era disperato: non aveva più tue notizie da quando ti ha accompagnato a casa . Che cosa sta succedendo? Tutto bene in Grecia? -Ecco- disse nervosamente- avevi ragione, ho voluto fare le cose troppo precipitosamente ed ora non sono così convinta di voler andare a vivere con lui è un bravo ragazzo, ma non credo di amarlo più , avevo bisogno di staccarmi da lui – mentre pensava – mamma se solo potessi confessarti che sono pazza di Rudi ed è lui che voglio- Lucia proseguì -senti Alice la vita è tua e capirai tu quale sarà l’uomo giusto per te, ora vorrei che ti concentrassi sul tuo futuro, sull’accademia, e se credi che lasciare Francesco sia giusto, fallo: anche perché sto povero uomo se ne farà una ragione e non passerà la giornata come un disperato a cercarti dappertutto. Pensa che è andato pure in bottiglieria da Giulio – Hai ragione mamma, anche se non sarà facile per lui, aveva così tanti progetti per noi –e continuò- Scusami, d’ora in poi non ti farò più stare in pena – e si abbracciarono –Grazie del consiglio mamma- Buonanotte tesoro mio- rispose Lucia. Si sentiva molto soddisfatta, sia per il colloquio con la figlia che si era svolto in maniera del tutto pacifica, sia per la mancata convivenza –E' troppo giovane- pensava- e alla fine lo ha capito; è davvero una ragazza matura – disse tra sé e sé con orgoglio -non si immaginava proprio che i grattacapi per lei e per il marito erano appena iniziati. Alice salì le scale ed entrò in camera sua, mise a caricare il telefono e lo accese: 20 chiamate di Francesco e 10 sms. Doveva affrontarlo il più presto possibile e lo chiamò: Scusami… sì, tutto bene stai tranquillo, avevo la batteria scarica. Sono stata con i ragazzi per la nuova sala prove e il tempo è volato! senti ci vediamo domani, avrei bisogno di parlarti. No,non ora, è tardi e sono stanca. Dai a domani, buonanotte! E avrebbe pensato alle parole giuste per lasciarlo quando arrivò un nuovo sms : tutto bene con tua madre? ti ho appena lasciata e già mi manchi, ti aspetto in bagno per il bacio della buonanotte. Era di Rudi – e si sentì di nuovo felice. Quel ragazzo aveva la capacità di farle dimenticare tutti i suoi problemi e subito si precipitò dove lui già l’aspettava – Tutto bene amore? – chiese il ragazzo -Stai tranquillo con mia madre tutto ok e domani affronterò Francesco, già l’ho sentito- e cosa gli dirai? –che non lo amo più ; gli racconterò di quando mi sono innamorata di te prima ancora di conoscere lui, della nottata alle terme e del post-it, della lettera e di ciò che proviamo l’uno per l’altra – post-it? Quale post-it? - Chiese Rudi - Quello che ho trovato nel cestino la notte prima degli esami in cui tu dichiaravi di amarmi- rispose Alice– ma allora tu lo sapevi?- domandò Rudi -Non ne ero sicura perché tu il giorno dopo hai convinto mia madre a darmi il permesso di convivere con Francesco. Ho cercato di capire cosa tu provassi per me, ma inutilmente. Ed è per questo motivo che ti ho scritto quella lettera –Io volevo che tu fossi felice -disse Rudi- se ami qualcuno vuoi la sua felicità, anche a discapito della tua -e per sdrammatizzare aggiunse- e poi non ti avrei più avuta tra le scatole, Sardina! Sentilo, ah è così e cominciarono a farsi solletico, poi un bacio, un altro ancora, ma sentirono i passi di Giulio e Lucia che andavano a dormire e cercarono di non fare rumore. Poi quando nuovamente regnò il silenzio Rudi salutò con un bacio molto tenero la ragazza davanti alla porta della camera. Si fiondò nel suo letto furtivamente per non svegliare Mimmo e si addormentò sereno pensando che solo pochi metri lo separavano dalla sua amata . E soprattutto che lei corrispondeva i suoi sentimenti.

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Capitolo 7
*** Non è Francesco ***


Quella mattina Alice si alzò presto per aiutare la mamma a preparare la colazione, carica di energia e di buoni propositi: aveva voglia di cucinare per il suo uomo quei succulenti tramezzini che lui tanto adorava.- Sei mattiniera oggi! – disse Lucia – sì, ho tante cose da fare e voglio iniziare sin da ora a rendermi utile – rispose la figlia- Poi dovrò affrontare Francesco e voglio sentirmi pronta –Sai che sono davvero orgogliosa di te? – aggiunse Lucia -Mi è piaciuto il tuo discorso di ieri e sono d’accordo: sei ancora troppo giovane per una convivenza e per una storia seria- Ma se tu alla mia età eri già con papà – osservò Alice - Eh, infatti, guarda come è finita – esclamò la madre –Tu sei più cauta di Eva e non ti lasci condizionare dal cuore quando hai in mente di fare qualcosa, brava! Avrai tempo per un amore serio –e la abbracciò -Grazie mamma- rispose la ragazza -se solo sapessi … -pensò tra sé e sé. Arrivarono anche Giulio e Mimmo e si sedettero tutti al tavolo, mangiarono le prelibatezze preparate da Alice e uscirono di casa per andare al lavoro e Mimmo si fece accompagnare dal papà a casa di Matilde. Quando fu certa che la casa fosse deserta si precipitò in camera di Rudi con il vassoio della colazione e una camicia da notte mozzafiato. Si avvicinò al suo letto e teneramente lo svegliò, ricoprendolo di baci –Questo sì che è un risveglio, quanto sei bella amore mio – disse il ragazzo vedendo Alice- e incominciò a baciarla dappertutto e a sfilarle le spalline della camicia da notte, poi la adagiò sul suo letto, quello stesso su cui aveva pianto il giorno della partenza di lei per la Grecia e fecero l’amore. Poi Rudi mangiò quei fantastici tramezzini preparati con tanto entusiasmo dalla sua ragazza e affermò -La giornata è cominciata benissimo, con te al mio fianco. Più tardi faccio un salto in sala prove che io e Diego abbiamo in mente nuovi pezzi per la band, vieni con me? –-chiese Rudi - Ti raggiungo più tardi, oggi arriva Iole e ho tante cose da raccontarle e prima devo vedermi con Francesco, devo risolvere questa faccenda, passerò al locale più tardi –rispose Alice– Vuoi che ti accompagno? – No , devo sbrigarmela da sola – Sei sicura? – sì, poi già ci starà male così, non voglio peggiorare la situazione presentandomi con te - d’accordo, ma se avessi bisogno di me sai dove trovarmi - te l’ho già detto quanto ti amo? - E Rudi – di oggi non ancora – A più tardi – e se ne andò alla saletta. Alice raggiunse Francesco al Boombay ed entrò silenziosamente - Amore, finalmente, che sorpresa, sei arrivata presto, brava –esclamò il ragazzo - hai già portato qualche bagaglio per la nostra nuova casa? Francesco ti devo parlare – e vedendo l’espressione seria e determinata di Alice il ragazzo rispose – è meglio che mi sieda – e lei continuò – sarebbe meglio. Senti, non c’è un modo facile per dirti quello che sto per dire, ma non è colpa di nessuno: da quando sono tornata dalle vacanze le cose sono cambiate, io sono cambiata! Ho finalmente fatto un esame di coscienza e ho spalancato le porte del mio cuore - Alice non capisco – disse lui -Senti Francesco, io non posso venire a vivere con te , ci ho provato,ma non funzionerebbe – continuo a non capire: è andato tutto bene in Grecia, siamo stati bene –si giustificò Francesco -sì, ma nel mio cuore c’era tanta confusione mentre ora tutto appare così chiaro : io sono innamorata di un altro ragazzo, lo sono da tanto tempo, da prima che io e te stessimo insieme –E’ uno scherzo vero?- domandò lui- No, non lo è : è una storia complicata, io mi sono innamorata di lui per prima, ma non corrispondeva; poi mi sono messa con te e ci credevo davvero alla nostra storia, ma lui si è reso conto di amarmi ed ora che sono tornata ci siamo finalmente ritrovati eh – Mi hai illuso Alice, mi hai preso in giro per tutto questo tempo- No Francesco, io ti ho amato – No, non è vero –rispose lui -mi hai usato , ero un rimpiazzo , ma perché? Io sono cambiato per te, ci credevo davvero a noi quando ti ho regalato le chiavi di casa mia, perché mi fai questo? – Non avrei mai voluto farti soffrire Francesco, ma l’amore è complicato e nemmeno io avrei pensato che andasse a finire così – senti Alice, risparmiami questi sermoni scarica coscienza del cazzo… lui chi è? Lo conosco? – Ma che importanza ha? Aggiunse Alice– Dimmelo chi è? chi è? Urlò il ragazzo e continuò – Dimmi soltanto una cosa: tutte le volte che facevamo l’amore o che facevamo progetti pensavi a lui? –Ma no, cosa dici? Esclamò la ragazza– Sei una bugiarda – Vattene, vattene via! Ho detto vattene – a Alice uscì, lasciando le chiavi sul bancone. Aveva bisogno di starsene un po’ da sola per riflettere e se ne andò in spiaggia: vedere Francesco in quello stato l’aveva sconvolta, infondo gli voleva bene e non avrebbe mai voluto farlo soffrire . Tutta questa situazione le aveva ricordato la sua storia con Walter, quando alla fine lui aveva scelto Carlotta perché si amavano da molto più tempo, e lei aveva sofferto così tanto. Lo aveva anche odiato , perché le aveva spezzato il cuore. Solo ora capiva il suo stato d’animo e lei ora stava vivendo la stessa situazione: era stata bene con Francesco, trascorrendo dei bei momenti insieme , ma il suo cuore batteva solo per Rudi ed ora che si erano dichiarati niente e nessuno sarebbe più riuscito a separarli. E trascorse in quel posto semideserto la maggior parte della giornata, passeggiando in riva al mare finchè vide avvicinarsi una figura maschile sempre più nitida che le corse incontro e che lei conosceva bene: Rudi! Ero così in pena per te, ti ho cercata ovunque. Sono stato anche al locale di Francesco - Davvero e cosa ti ha detto – disse Alice – non c’era nessuno e mi sono preoccupato:perché non hai risposto al telefono?- Avevo messo la vibrazione perché avevo voglia di stare un po’ da sola. L’ho lasciato, gli ho detto di noi, o meglio di essermi innamorata di un altro uomo, ma non ho avuto il coraggio di dirgli che eri tu. Perdonami – e scoppiò a piangere – Rudi la strinse a sé, e la accarezzò – mi ha detto delle cose terribili, ma aveva ragione: io l’ho usato! Stava così male e io non me la sono sentita di dirgli tutta la verità- e Rudi rispose–Senti Alice, se pensi che siamo stati troppo precipitosi e che hai bisogno di tempo io capirò, e ti aspetterò, dovessi aspettare anche per tutta la vita –E lei portandogli una mano sulla bocca per farlo tacere rispose – Non sono mai stata tanto sicura di una cosa come di ciò che provo per te e non voglio mai più ingannare nessuno, soprattutto me stessa – e si baciarono teneramente di fronte ad un suggestivo tramonto autunnale. E in quel momento capirono che erano fatti l’uno per l’altra e che non si sarebbero mai lasciati!

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Capitolo 8
*** A volte ritornano ***


Quella sera a casa Cesaroni c’erano tutti e la famiglia si preparava a consumare una deliziosa cenetta preparata da Lucia. Alice, Rudi e Mimmo stavano aiutando ad apparecchiare la tavola e per i due innamorati ogni occasione era buona per sfiorarsi e per baciarsi segretamente. Giulio, vedendo il figlio di buon umore non poté fare a meno di esclamare– Noto con piacere che finalmente sei felice, la vacanza ti ha fatto bene, bravo – accarezzandogli la testa – c'è una donna di mezzo? – Nno,-rispose Rudi – è che con la band va bene ed io mi sento in forma – guardando la sua amata con aria complice– Meglio così – rispose Giulio -Prima dell’estate parevi uno zombie –Rudi divenne paonazzo e Alice gli sorrise. Si sedettero tutti intorno alla tavola imbandita. C’erano anche Cesare, Pamela e Matilde.Era davvero un bel quadretto familiare, e mentre si prestavano a mangiare il dolce, suonarono il campanello di casa e Mimmo andò ad aprire -Sorpresa, siamo qui – con grande stupore di tutti Eva e Marta erano tornate. Tutti si alzarono a salutarle e la ragazza, abbracciando sua madre, continuò – Siamo andate a trovare papà a Milano e ho pensato di stare qualche giorno in più per rimanere un po’ qua con voi prima di tornare a Parigi – Avete fatto bene, questa sì che è una sorpresa- rispose Lucia – Ma quanto è cresciuta la mia bella nipotina?- erano passati tre mesi dall’ultima volta che si erano fermate alla Garbatella e dopo che Marco l’aveva mollata scegliendo Maya, Eva aveva preferito ritornare a Parigi per ricominciare. Dopo l’ennesima delusione , aveva impiegato parecchio tempo prima di ricostruirsi una nuova vita ed ora che si era ripresa aveva giurato a sé stessa che per un po’ sarebbe stata da sola ad occuparsi di Marta, senza complicazioni sentimentali. Almeno una volta a settimana Marco chiamava per salutare la sua bambina ed Eva si limitava a passarle la cornetta salutandolo freddamente. Era e sarebbe stato sempre il padre di sua figlia e non poteva eliminarlo completamente dalla loro vita. Ma non l’aveva più visto, perché si era trasferito in Inghilterra da Maya ed ogni volta che avrebbe voluto partire per Parigi per incontrare la figlia, Eva trovava sempre una scusa per non farlo venire. Era però consapevole che prima o poi avrebbe dovuto affrontarlo per il bene di Marta. Ed ora che si trovava a Roma si sentiva finalmente a casa, la sua vera casa e le attenzione e le coccole di tutta la famiglia le diedero un gran giovamento dopo tanta sofferenza. Terminata la cena arrivò anche Iolanda ed Alice fu felicissima di riabbracciarla. Era tutta l’estate che non si vedevano ed avevano una vasta scelta di novità da raccontarsi. Così salirono le scale, per rifugiarsi in camera della giovane Cudicini e Rudi non si sentì escluso, poiché conosceva bene il legame che univa le due ragazze e preferì lasciarle nella loro intimità. Alice fu la prima a fare domande – Sono così contenta di vederti- disse- ma come è andata l’estate? E Mattia?- siamo stati benissimo –rispose l’amica – Quel ragazzo è fantastico ed abbiamo deciso di vivere insieme, o meglio di abitare nello stesso appartamento universitario quando io e te inizieremo l’accademia di moda e tu? Come è andata la vacanza in Grecia? quando andrai ad abitare con Francesco? - Io e Francesco ci siamo lasciati – rispose Alice– Ma come è possibile? Quando ci siamo sentite due giorni fa sembrava che andasse tutto bene –rispose Iole - Sì, infatti, ma poi sono tornata a casa e ho rivisto Rudi. Ci sono tanti particolari che non sai e che non ho avuto tempo di spiegarti dopo il nostro ultimo incontro. Prima di partire , sconvolta ancora da quel post-it, gli avevo scritto una lettera per capire i suoi sentimenti, ma lui non l’ha letta per uno strano scherzo del destino ed è partito con tuo fratello per cercare di dimenticarmi. Appena tornato però Mimmo gli ha consegnato la lettera e prima che io arrivassi, ha restaurato un garage di Ezio per preparare la sala prove della band, ma soprattutto per creare un luogo romantico per dichiararmi tutto il suo amore disponendo le candele di modo da comporre una romantica scritta -Alice ti amo - ed io ho fatto i conti con i miei sentimenti e ho lasciato Francesco – Ali, ma è pazzesco, tu e Rudi finalmente insieme! Sono felice per te- e l’abbracciò – Sì anch’io, avrei voglia di urlarlo al mondo intero ma per ora, a parte te, Miriam e Diego, è ancora tutto segreto in casa e anche a Francesco non ho avuto il coraggio di confessarglielo, non avrebbe mai capito! Già è stato difficile così e ho preferito non infierire. Nel frattempo sentirono bussare la porta ed andarono ad aprire: era Eva. Ciao , scusate se vi disturbo ragazze , ma io e Marta siamo passate a salutarvi prima di andare in mansarda a fare la nanna –Ma certo vieni amore della zia – Ed Eva proseguì –Non so se è l’aria greca ma ti vedo particolarmente radiosa sorellina-Io e Francesco ci siamo lasciati –La interruppe Alice – Mi dispiace, non lo sapevo, ma quando è successo? In realtà solo ieri, mi sono accorta di non amarlo ed ho preferito concludere la nostra storia- Eppure hai gli occhi così scintillanti, cosa mi nascondi Ali?- incredibile- pensò tra sé e sé- si nota così tanto che sono innamorata?- Va bè dai, avrò modo di scoprirlo –disse Eva- Ora è meglio se io e la piccola andiamo a nanna, buonanotte – E Alice diede un bacio alla nipotina e abbracciò la sorella sussurrandole – E’ bello avervi qui – ed Eva sorrise. ..

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Capitolo 9
*** Dolorose scoperte ***


Con il ritorno di Mattia la band era al completo ed iniziarono ad utilizzare la nuova sala prove. Volevano organizzare un concerto di fine estate al parco ed ogni sera si incontravano per provare le nuove canzoni. La storia tra Rudi e Alice funzionava perfettamente e segretamente; ogni sera la ragazza, con la scusa di voler ascoltare le canzoni del gruppo, attendeva che tutti se ne andassero per poi passare un po’ di tempo a scambiare effusioni e tenerezze con il suo amore nel loro romantico rifugio. Si sentivano entrambi felici e lontani da quel mondo che poco tempo prima appariva così complicato. Anche Eva e Marta avevano deciso di fermarsi ancora per qualche periodo a Roma: grazie alla libreria di Lucia ,infatti, la ragazza aveva trovato lavoro in una casa editrice ed era anche più semplice per lei gestire Marta, poiché tra nonni, zii e parenti che facevano a gara per contendersela aveva più tempo per sé stessa. Persino la piccola sembrava più serena grazie al calore di quella grande famiglia. Inoltre Eva ,con l’aiuto dei fratelli ,aveva modificato la mansarda,staccando tutte le fotografie che le provocavano dolorosi ricordi e cambiandone l’arredamento. Sembrava proprio che volesse restare, ma né Lucia, né Giulio si azzardavano a chiedere spiegazioni per paura di turbare il suo ritrovato equilibrio. Ed arrivò la sera del tanto atteso concerto dei Senza Nome. Erano accorse molte persone al parco per ascoltare le nuove canzoni della band. Alice e Iolanda erano in prima fila, così orgogliose dei loro compagni. Salita sul palco Miriam afferrò il microfono dicendo – Ciao a tutti, siamo i Senza Nome; siamo tornati dopo una lunga pausa con un nuovo repertorio … Questo concerto segna la fine dell’estate e l’inizio di una nuova vita per noi. Presto infatti ciascun componente prenderà una facoltà universitaria diversa, una strada diversa e non riusciremo più a frequentarci come adesso, ma tranquilli: per voi ci saremo sempre! Noi, i Senza Nomeee – ed incominciarono a suonare più esaltati che mai, riscuotendo gli applausi di tutta la gente. L’esibizione fu un vero e proprio successo e alla fine dell’ultima canzone i fans più sfegatati cominciarono ad urlare: Rudi, Rudi, Rudi … Il ragazzo prese in mano la chitarra e aggiunse - Dedico questa canzone ad una persona molto speciale per me, che ha cambiato la mia vita in meglio e che continua ogni giorno a farlo- e incominciò a cantare: - Ma come fai, sai dei miei guai, anche se non mi vedi. Ma come fai non manchi mai quando non sto più in piedi, Se cado giù, ci pensi tu, mi spieghi come fai ecc.- Era la loro canzone e con grande amore, fissandola negli occhi, Rudi gliela dedicò, proprio come aveva fatto l’ultima sera prima della partenza di Alice per la Grecia. Ma questa volta la ragazza non se ne andò in compagnia di un altro uomo a fine concerto , ma salì sul palco e presa dall’emozione e dai suoi sentimenti, non curante di ciò che stava facendo, si avventò su Rudi baciandolo con passione, e tutti applaudirono, o quasi. Quando si staccarono,infatti, sentirono delle urla che provenivano proprio lì, vicino a loro . – Dovevo immaginarmelo! Ora capisco tutto, bravi! Mi avete preso per il culo a dovere tutti e due! Mi fate schifo … E meno male che siete fratelli per la miseria!- era Francesco. Aveva osservato la scena da vicino e si era intrufolato sul palco, spinto dal risentimento. Senti Francesco –incominciò a giustificarsi Rudi – mentre Alice impietrita lo osservava, ma senza nemmeno poter terminare la frase venne colpito da un pugno così forte, che il ragazzo cadde a terra tramortito –Sei impazzito- disse Diego;gridavano tutti – e Alice sconvolta iniziò a urlare – presto chiamate un’ambulanza, presto un’ambulanza! ..

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Capitolo 10
*** Confessioni ***


Al pronto soccorso quella notte accorse tutta la famiglia, avvertita da Alice, seriamente preoccupata per le condizioni di salute di Rudi. Era ancora turbata dal gesto imprevedibile di Francesco e si sentiva colpevole di quella triste situazione. - Se solo gli avessi confessato la verità … - pensava - Intanto Giulio avvicinatosi a lei, mostrando grande preoccupazione nei confronti del figlio , domandò - Come sta Rudi?- e la ragazza –E’ ancora sotto osservazione,non so nulla, oh Giulio, mi dispiace … - e lui – Ma cosa è successo? Alice rispose– Ha preso un pugno sul viso violentissimo e ho chiamato il 118 – ma come un pugno? Chiese l’uomo- Ma Rudi non ha mai picchiato nessuno, qualche scherzo a scuola per divertirsi, ma non è mai stato un ragazzo violento! ma chi è stato a colpirlo ? si è ficcato in qualche casino?- la ragazza scoppiò a piangere. Fino ad ora aveva cercato di reggere il peso di quella terribile vicenda, poiché voleva essere pronta a consolare il suo ragazzo una volta terminati gli accertamenti. Vedendo, però, la faccia perplessa di Giulio si abbandonò in uno sfogo incontrollabile e rispose –E’ stato Francesco a colpirlo ed è solo colpa mia – Lucia si avvicinò – Ma come Francesco? – Sì mamma, l’ho lasciato come ti avevo detto, ma non l’ha presa bene! Rispose Alice – Ma perché ha picchiato Rudi? –chiese Giulio – La storia è complicata e c’è una cosa che non sapete … -Signor Cesaroni? – Sono io – rispose – Sono il dottor Martinelli , abbiamo terminato ora con i raggi: suo figlio ha subito un trauma cranico, ma per fortuna non ha nulla di rotto. Ha il naso gonfio e lo terremo sotto osservazione ancora per qualche ora per essere sicuri che non vi siano complicazioni, poi potrà tornare a casa. – Grazie Dottore, possiamo vederlo? –Certo, ma il ragazzo deve riposare e non voglio assolutamente che lo stanchiate, mi raccomando! – ed entrarono tutti – Alice arrivò per prima, gli prese la mano e piangendo disse –Scusami, è tutta colpa mia.. -e Rudi – Non ti preoccupare amore, ho la pelle dura – Giulio sempre più sconvolto domandò – Cosa sta succedendo? – Il ragazzo proseguì – Papà, Lucia so che non sarete contenti di ciò che sto per dirvi, ma non ho più intenzione di nascondere i miei sentimenti: io e Alice ci amiamo! Ne abbiamo passate tante prima di ritrovarci, ed ora che stiamo insieme nessuno potrà separarci . Se per te è un problema papà io mi troverò un lavoro e una casa per poter stare insieme e rinuncerò all’università o a qualsiasi cosa che non sia lei: non c’è nulla di più importante per me!– Tempismo perfetto! Sono arrivato al momento giusto!- questa voce era a tutti familiare: - Marco, che ci fai qui ? – chiese Giulio con aria sempre più perplessa – Sono tornato a casa per farvi una sorpresa e invece l’avete fatta voi a me! Ho visto Marta che dormiva in mansarda con Gabriella che mi ha detto che eravate tutti qua perché Rudi si era fatto male, così sono arrivato di corsa prendendo la sua macchina. Ciao fratellino, che combini? – disse avvicinandosi al letto – stai seguendo alla lettera le mie orme, prima con la musica, poi con Alice eh? – e il suo sguardo incrociò quello di Eva. Giulio rispose – Ho bisogno di prendere un po’ d’aria, scusate! E uscì . Lucia guardò i due ragazzi , Alice accennò - Mamma io,... - ma la madre aggiunse -non vi preoccupate, vedrete che capirà - e lo seguì – Giulio stai bene ? – Ma dove abbiamo sbagliato Lucia? Prima Marco ed Eva, ora Rudi e Alice, ma cosa ha questa famiglia che non va? Ma è possibile, con tutte le ragazze che ci sono a Roma– e la moglie– No Giulio, non c’è niente che non va in noi, al contrario … se pensi a Rudi e ad Alice : è vero che ne hanno passate tante insieme, sono cresciuti insieme, e si sono aiutati reciprocamente per trasformarsi negli splendidi ragazzi che sono ora. Gli ho osservati, sai, in questo ultimo periodo : sono due persone mature che si amano davvero molto e questa volta né tu né io ostacoleremo i loro sentimenti. Abbiamo già sbagliato con i maggiori e guarda come è finita per il nostro egoismo. Si vede che sono figli nostri: sarà il sangue romano dei Cesaroni che ci attira,a me e le mie figlie! Lo sai che anch’io sono pazza di te e non posso starti lontana! E poi guarda che bella nipotina che abbiamo… se i cromosomi dei nostri figli insieme riescono a creare un essere meraviglioso come Marta, bè allora ne voglio almeno una dozzina di nipoti! E Giulio rispose – Sai che io sarei perso senza di te? Sei così saggia, così comprensiva!- e Lucia –Lo so, per questo che ti ho sposato! - E lo baciò… dai torniamo dentro, i nostri figli hanno bisogno di noi !

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Capitolo 11
*** Adesso che ci siete voi ***


Rudi venne presto dimesso e Alice e Marco lo riportarono a casa. I due ragazzi si presentarono dal padre per mano, come una coppia qualsiasi di innamorati che vivono la loro normale storia d’amore. – Bentornato figliolo – disse Giulio – Ciao papà, lo so ti ho dato una delusione e mi dispiace ma io non posso fare a meno di lei e … - lo interruppe Giulio – Ascolta Rudi, sono io che ti devo chiedere scusa, che vi devo chiedere scusa a te, a Marco, ad Alice, a Eva … ho riflettuto molto stanotte e sono giunto ad una conclusione: dovete essere liberi di amare chi volete senza sentirvi ostacolati da nessuno, come lo sono stato io alla vostra età quando ho conosciuto Lucia. D’ora in poi non condizioneremo più le vostre scelte e se avrete bisogno di noi per qualsiasi motivo troverete sempre una porta aperta – e si abbracciarono – dai, basta con questi sentimentalismi … oggi ci siamo tutti ed è una giornata speciale proprio per questo ho invitato zio Cesare e la sua famiglia a pranzare con noi! Vi do una mano – disse Alice molto soddisfatta e tu amore siediti che devi riposare con quel bel nasino- rivolgendosi a Rudi e dandogli un bacio sulla guancia – ed Eva dove è ? – chiese Marco vedendo la piccola Marta insieme ai nonni- Dopo il mio discorso è andata di sopra , dicendo che sarebbe tornata subito– e il ragazzo la raggiunse , bussò timidamente alla porta della mansarda – Avanti – rispose lei – Ciao Eva – Ciao Marco- e il ragazzo proseguì -bel casino che hanno combinato i nostri fratelli, eh? – la ragazza rispose -Già, guarda Rudi come è conciato! – No Eva, mio fratello è decisamente migliore di me! Lo invidio , sai,perché ha avuto tutto quel coraggio che è mancato a me un tempo di confessare a mio padre il suo amore per tua sorella. Sarebbe stato disposto a tutto pur di stare con lei, cosa che io non ho fatto … non ho lottato per stare insieme e di questo sono pentito. Abbiamo sbagliato tutto io e te, io ho sbagliato tutto! Ci siamo fatti così tanto male … Eva perdonami, credevo davvero di amare Maia, o forse era solo un modo per fartela pagare per avermi lasciato per quel francese. In questi tre mesi ho avuto modo di riflettere e ho capito che non è lei quella che voglio al mio fianco e l’ ho lasciata. Tu e Marta mi siete mancate così tanto e l’idea di non riuscire a vedervi mi faceva impazzire! – lo so – rispose la ragazza – ma ero arrabbiata, molto arrabbiata con te e non volevo che venissi a Parigi. E Marco proseguì -Ti prego Eva cancelliamo definitivamente il passato e riniziamo tutto da capo: non solo per il bene di Marta, ma è per il mio di bene che te lo chiedo ! Prendiamo esempio dai nostri fratelli, anche se dovrebbe essere il contrario visto che sono più piccoli di noi! . Eva ti amo, da sempre! A quelle parole la ragazza non potè resistere e tirò fuori dal cassetto quelle vecchie foto che aveva trovato durante il restauro della mansarda. Erano delle piccole foto tessera di Marco con un susseguirsi di scritte: NON PIANGERE, SE PIANGI MI UCCIDI, TI AMO… DA SEMPRE che il ragazzo aveva utilizzato come dichiarazione d’amore all’inizio della loro storia. Lo guardò con gli occhi lucidi e rispose – quanti ricordi racchiusi in queste piccole fotografie! Ci fu un attimo di silenzio, poi rispose - Ti amo anch’io Marco, non ho mai smesso di amarti! -si avvicinarono lentamente e si diedero un timido bacio, poi un altro e un altro ancora. Si ritrovarono presto tutti attorno al tavolo della sala da pranzo: Giulio, Lucia, Cesare, Pamela, Rudi, Alice, Mimmo, Matilde, e la piccola Marta. Giulio alzò il calice dicendo- vorrei brindare a questa splendida famiglia che io amo, ma dove sono Marco ed Eva? – siamo qui, dissero i ragazzi tenendosi per mano –papà abbiamo una bella notizia da darvi, soprattutto a te Marta- disse Marco prendendola in braccio – io e la tua mamma siamo tornati insieme – evviva – rispose la piccola – e il padre aggiunse – molto bene allora ci vuole un altro brindisi per voi !– Erano tutti felici quel giorno: Giulio e Lucia si sentivano fieri dei loro figli; Cesare e Pamela erano sollevati dal fatto di non dover ancora passare tutti questi grattacapi con la loro Matilde; Marco, Eva e Marta erano di nuovo una famiglia;Rudi e Alice potevano vivere liberamente la loro storia d’amore (ed ogni occasione era buona per scambiarsi tenerezze) . E Mimmo, guardandosi intorno, non potè fare a meno di rivolgersi a Matilde seduta vicino a lui con queste parole – Ma credi anche tu che tra un po’di anni, frequentando persone sbagliate per poi accorgerci di amarci,aspettando almeno un anno prima di riuscire a dichiararci il nostro amore, potremo essere anche noi felici come loro? – E la ragazza accarezzandogli la mano rispose – Credo proprio di sì, a quanto pare è un vizio di famiglia – e Mimmo sorrise.

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