SCOMPIGLIO ALLA DEAVA

di Dio Lucciola Delphine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1) Una giornata come le altre ***
Capitolo 2: *** 2) Preparativi ***
Capitolo 3: *** La festa di Pierre (prima parte) ***
Capitolo 4: *** La festa di Pierre (seconda parte) ***
Capitolo 5: *** La festa di Pierre (terza parte) ***
Capitolo 6: *** La festa di Pierre (quarta parte) ***
Capitolo 7: *** La festa di Pierre (quinta parte) ***
Capitolo 8: *** Un risveglio TORMENTATO ***
Capitolo 9: *** La grande minaccia: L'Esame! ***
Capitolo 10: *** Quando la paura t’attanaglia ***
Capitolo 11: *** I Mille Modi per Copiare ( le disavventure di Pierre ) ***



Capitolo 1
*** 1) Una giornata come le altre ***


Una giornata come le altre

Era una calda mattina di inizio Agosto.
Tutto era calmo e tranquillo, il sole era sorto da poche ore, ma c’era già una grande afa.
La foresta, che circondava la Deava, era piena di vita in questa stagione, infatti ovunque si potevano vedere animali di ogni tipo, fra cui Apollo intento a cacciare.
Dopo molti tentativi, il ragazzo riuscì finalmente a catturare un coniglio e tutto contento saltellò verso la Deava.
Come al solito era in ritardo, infatti tutti gli altri Element erano già in classe che seguivano la quotidiana lezione di Sophia.
Mentre i ragazzi si stavano concentrando su un compito, improvvisamente la porta si spalancò con violenza e da essa entrò un trionfante Apollo che teneva in bocca un povero coniglietto, più morto che vivo per la paura.
Non appena Silvia lo sentì entrare gli disse: “Com’è che sei in ritardo?”
Apollo farfugliò una specie di risposta incomprensibile, dato che aveva la bocca impegnata in ben altre faccende: non poteva assolutamente permettere alla sua preda di scappare, non dopo tutta la fatica che aveva fatto per prenderla.
Silvia non capendo cosa stesse dicendo il ragazzo, si voltò verso di lui.
Silvia: “Ma come diavolo parli?....Ma che schifo, cos’hai in bocca…ANIMALE!SPUTALO SUBITO, LASCIALO ANDARE!!
Così urlando, la ragazza saltò addosso ad Apollo, che per la violenza del colpo subito lasciò andare il povero coniglietto che finì in testa a Sirius.
Sirius alquanto scocciato: “Togliti immediatamente dalla mia testa, bestia immonda” disse prendendo la bestiola e gettandola per terra.
Sirius cercando di ricomporsi: “I miei poveri capelli…sono stati inquinati dalla putrida bava di quel lurido animale..”
Tutta la classe stava ridendo, quando Reika entrò con il caffè per Sophia.
Reika: “Eccomi qua con il suo caffè”disse dirigendosi verso Sophia e non facendo attenzione allo scompiglio generale.
Ma la sua Sfortuna era in agguato, infatti la ragazza inciampò nel coniglio che Sirius aveva appena messo a terra, cadendo e rovesciando tutto il caffè addosso al ragazzo.
Reika imbarazzata: “Ecco la mia solita Sfortuna….perdonami Sirius!!Posso aiutarti?”
Silvia imbestialita, che aveva momentaneamente smesso di menare Apollo, iniziò a sbraitare contro la ragazza: “Ma guarda cos’hai fatto??Non ti sembra di aver già combinato abbastanza guai???Fatti curare…non sei molto normale…qualsiasi cosa che tocchi rompi!”
Sirius si alzò con una grande macchia di caffè sulla maglia; “Basta così sorella…non ha certo fatto apposta” sorridendo verso Reika.
Pierre: “Non ce la faccio più!” disse ridendo a crepapelle.
Tsugumi preoccupata: “Tutto bene Sempai??Aspetta ti aiuto io!”disse correndo verso di lei.
Pierre: “Attenta, potresti essere colpita dalla sua Sfortuna!!”
Sirius:”Pierre, non essere ridicolo…è stato solo un incidente….e….”
Non riuscì a finire la frase, che Tsugumi inciampò in uno scalino, sbattendo violentemente la faccia per terra.
Pierre: “E quella come la chiami allora???” disse ridendo più forte di prima.
Tsugumi: “Che botta!!!” disse alzandosi dolorante.
Reika arrossì imbarazzata, dato che tutta la classe, escluso Sirius e Tsugumi che si massaggiava il naso, rideva.
In quel momento arrivarono Rena e Fudo.
La ragazza prese in braccio il piccolo coniglietto che tremava impaurito in un angolo della classe.
Il coniglio aprì gli occhi e si trovò a muso e a faccia con Rena, che lo guardava affamata.
Per l’eccessiva paura di un tale mostro, morì di crepacuore
e Apollo esclamò: “Stasera si mangia coniglio”
Fudo: “Che cos’è questo casino??? Cosa succede qui???”
Sophia: “Niente di speciale Comandante!!”
Fudo: “Bene sono venuto per informarvi che presto, ci sarà un esame molto importante…e voi lo dovete sostenere tutti…e da questo dipenderà la vostra permanenza alla Deava!Buona fortuna!”
Tutti gli Element rimasero sconvolti dalle parole del Comandante, tutti tranne Apollo che se ne stava tranquillamente a scaccolarsi sul banco.
Il ragazzo, notando lo stupore generale della classe, appoggiò la mano (usata poco prima per scaccolarsi)sulla spalla di Silvia, che immediatamente gli urlò: “Vedi di levare immediatamente quella mano zozza dalla mia spalla!!!”
Apollo: “Senti….Che cos’è un esame??” chiese innocentemente.
Silvia: “Ma sei deficiente???Cosa vorrebbe dire cos’è un esame???E’ una specie di test che serve per vedere quello che hai imparato nel corso dell’anno…Capito?”
Apollo: “Veramente……….NO!Ma nessun problema….Principessa Fessa…tu spieghi sempre male….non si capisce niente quando parli te!”
Silvia: “Allora arrangiati…Fatti buttare fuori!!” disse ringhiando.
Apollo sbadigliò tranquillo per poi andarsene con il suo adorato, ma ormai morto, coniglietto.
Silvia fece per corrergli dietro, ma il fratello la trattenne.
Sirius: “Lascialo andare…magari è la volta buona che ce ne liberiamo.”
Silvia: “Ma fratello….”
Sirius: “Ma cosa?”
Silvia: “Ha bisogno del nostro aiuto…altrimenti non ce la farà mai a superare l’esame…!!”
Sirius: “Ma…è quello che spero…non mi piace saperti in compagnia di quella Bestia immonda..”
Silvia uscì un po’ tristemente dalla classe, andando a cercare Apollo, anche senza l’appoggio di suo fratello, era decisa ad aiutarlo.
Reika rivolta a Sirius: “Non ti sembra di essere stato un po’ duro con lei?”
Sirius: “Forse, ma non riesco proprio a sopportare quell’animale.”


Dopo pranzo, Pierre era in giardino con Jun e stavano parlando del più e del meno, quando il ragazzo più grande improvvisamente disse: “Ormai è estate…dobbiamo divertirci…l’amore sta sbocciando sotto i nostri occhi…dobbiamo ubbidire ai richiami del nostro corpo…”
Jun: “Amore, Richiami…hai preso un colpo di sole?”
Pierre: “Ma stai zitto…tu ti ecciti solo davanti ad un computer…ma io sento il bisogno…di…di…”
Jun interrompendolo: “Ti sei spiegato, ti sei spiegato!!!Ho capito fin troppo!!E comunque non c’è una ragazza in tutta la Deava disposta a stare con te!”
Pierre: “Ma no…sono solo delle timidone…ma io le saprò far cadere ai miei piedi…vedrai…con i mezzi giusti, saranno così pazze di me…da fare tutto ciò che vorrò!Bwuah Bwuah!”
Jun: “E come pensi di fare?”
Pierre: “Ma è semplicissimo!Con una festa!” disse abbracciando Jun: “Immagina…fiumi di alcol…ragazze ubriache…e lo sai cosa fa una ragazza ubriaca…quando è ubriaca?” gli strizza un occhio.
Jun: “Dorme?”
Pierre: “NO!”
Jun: “ah…piange!”
Pierre: “NO!”
Jun: “ehm…ti racconta la sua vita?”
Pierre: “Ma no idiota!!Ci sta ci sta!!”
Jun: “Ah ci sta!”
I due iniziarono a fantasticare, sbavando come dei Rotwailer e in quel momento Sirius a braccetto con Reika li vide e disgustato esclamò: “Siete Inguardabili, state rovinando la bellezza naturale di questo Giardino perfetto.”
Pierre scattò in piedi e non badando a Sirius: “Così è deciso!Jun…tu hai il compito di invitare tutti…e mi raccomando, che tutti gli esponenti di sesso femminile presenti alla Deava, partecipino al grande evento!!!” detto questo, scappò via.
Jun imbarazzato si voltò verso Reika e Sirius rimasti sconvolti dal comportamento di Pierre: “ehm..vi va di venire alla festa di Pierre?”
Sirius: “E quando sarebbe?”
Jun : “Eeeeee...bé voi tenetevi liberi!!Vi faccio sapere poi!” disse scappando via.
Reika e Sirius si guardarono negli occhi stupiti.
Sirius: “Potrebbe essere divertente!Ti va di andarci?” Reika abbassò lo sguardo: “Con la mia Sfortuna…non sarà divertente!”
Sirius: “Smettila…non credo a queste sciocchezze!”
Detto questo, un piccione fece la cacca sulla spalla di Sirius.
Reika: “Hai visto?La mia solita Sfortuna!”
Sirius fece forzatamente un sorriso.

Jun riuscì ad avvertire tutti della festa e felice tornò da Pierre.
Pierre era intento nei preparativi e quando Jun entrò esclamò spaventato: “MA A CHE COSA SERVE QUEL COSO?”
Pierre con un ghigno maligno: “Aspetta e vedrai…..”

FINE PRIMO CAPITOLO
____Speriamo che questa storia vi piaccia!^^ continueremo presto e commentate numerosi!!____

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Capitolo 2
*** 2) Preparativi ***


Preparativi

Jun non riusciva a credere ai suoi occhi…quello che aveva davanti era…uno strano marchingegno dalla potenzialità ignote…
Jun scioccato: “Dai…che cos’è quella specie di sedia elettrica malriuscita?”
Pierre profondamente offeso: “NON E’ UNA SEDIA ELETTRICA…ma l’autentica macchina della VERITA’” sorrise euforico.
Jun sconvolto: “ E non mi dire che ci credi?!”
Pierre: “Ma certo…l’ho acquistata per corrispondenza….pensa un po’ solo 100 sacchi!!!Un affarone…eh???”
Jun: “Già…un affarone…”
Pierre: “Non mi sembri convinto!” disse osservandolo.
Jun: “NO!”
Pierre: “Vedrai…uomo di poca fede…comunque ho un altro lavoretto per te…”
Jun: “E cosa?” disse spaventato dal suo tono di voce.
Pierre: “Ci vuole da bere per questa festa…e questo sarà il suo compito…”
Jun: “Ah….meno male…allora vado…succhi di frutta, acqua, Coca Cola, aranciata…” disse avviandosi verso la porta.
Pierre afferrandolo per il colletto: “Ti sei dimenticato…IL LATTE DELLA MAMMA!Questa è una SUPER festa non una merenda per i bambini del nido!!!”
Jun: “ehm…e allora…cosa dovrei prendere??” disse riaggiustandosi la camicia.
Pierre: “Ma e OVVIO…tutto quello che faccia più di 12 gradi!!!”
Jun: “12 gradi?”
Pierre: “Vedo che hai capito!”
Jun: “E dove pensi che possa trovare questa roba qui alla Deava?”
Pierre. “Infatti…non la troverai alla Deava…ma ti farai dare il permesso di andare in città!!” fece un sorriso malefico.
Jun: “Ma perché io???”
Pierre: “Perché sei un piccolo e insignificante essere e se non lo fai ti prendo a calci nel culo!!capito???”
Jun terrorizzato : ”Va bene….vado!”
Pierre: “Bravo…e vedi di fare in fretta…e …intanto che ci sei…compra anche i salatini, le patatine, 2-3 palloncini e…..naturalmente…gli immancabili…PROFILATTICI….alla frutta se li trovi….magari alla fragola…!” facendogli l’occhiolino.
Jun: “NO…quelli non li prendo!!!!”
Pierre: “E su…basta che vai in farmacia e li chiedi!!”
Jun: “In farmacia??”
Pierre: “Si…in farmacia…VAI!!” disse dandogli uno spintone.
Pierre urlò: “Di a tutti che la festa inizia alle nove!!”
Jun: “Devo fare qualcosa altro????”
Pierre lo ignorò e chiuse la porta della stanza, continuando i preparativi.


Nel frattempo, Silvia stava cercando Apollo, che era beatamente spaparazzato su un ramo con il coniglio morto in bocca.
Silvia lo notò e gli urlò: “Ti degneresti di scendere?Ho bisogno di parlarti!!!E vedi di sputare quel coniglio!!!”
Apollo scese sempre con la bestiola in bocca che gli fu brutalmente strappata via da Silvia e gettata nel laghetto poco distante.
Apollo: “NO…ma lo sai quanto ci ho messo per prenderlo!?”
Silvia: “No…e sinceramente non me ne frega NIENTE!!!Al posto di pensare ai conigli dovresti concentrarti sull’esame….potresti essere….cacc….”
Apollo la interrupe: “Bla bla bla…ma quanto parli….senti principessa fessa….ci vai alla festa di Pierre stasera??”
Silvia: “Penso di sì…perché me lo chiedi?”
Apollo: “Tanto per sapere…sai cosa me ne frega se tu ci sei o meno….a me non cambia assolutamente niente!!!”
Silvia incazzata come un’otaria: “Ma come ti permetti??? ANIMALE” disse per poi spingerlo nel lago.
Silvia: “Ecco…sta con il tuo coniglio…che è l’unico che ti può sopportare!!!” detto questo se ne andò fumando dalla testa.
Apollo uscì dall’acqua e dopo essersi scrollato come un cane disse fra sé e sé: “Ma che le è preso??C’era forse bisogno di arrabbiarsi?!”
Apollo si accorse di aver esagerato e pensò che il miglior modo per potersi far perdonare, era di offrire a Silvia un bel regalo…si, ma cosa poteva piacere a una femmina?Si grattò la testa e saettò in direzione del boschetto.


Intanto Sirius e Reika erano tornati all’interno della Deava.
Reika: “Sirius…mi dispiace tanto…è già la seconda volta che ti sporchi a causa della mia Sfortuna!”
Sirius: “Te l’ho detto…è stato solo un incidente!E poi….il letame porta fortuna!!” accennò un sorriso.
Reika: “Comunque…permettimi di…lavare la tua giacca..”
disse per poi aggrapparsi alle maniche del ragazzo, che le rimasero in mano.
Reika. “Oh…Sirius…scusami perdonami…io non volevo!!Te la cucirò…vedrai tornerà come prima!” disse per poi iniziare a sbottonarla…ma un bottone saettò nell’occhio destro di Sirius.
Reika: “No...io…non volevo!” disse scoppiando in lacrime.
Sirius momentaneamente cieco a metà, abbracciò la ragazza per rassicurarla.
Reika: “E’ meglio che ti allontani da me…” disse triste: “Prima che ti succeda qualcos’altro…”
Sirius: “ La vuoi smettere!Guarda…che sei tu stessa che ti crei questa sfortuna…”
Reika: “No…è una maledizione!”
Sirius: “Le maledizioni non esistono!”
Reika: “Tu credi?” lo guardò con occhi speranzosi.
Sirius: “Certamente!” gli fece un sorriso rassicurante e fuggì in camera sua, chiudendo la porta a chiave.
Reika: “Ahhh...che Sfortuna!Come posso rivelargli i miei sentimenti se ogni volta che stiamo vicini….rischio di ucciderlo?!” detto questo andò in camera per prepararsi.


Silvia camminava per i corridoi della Deava, quando vide suo fratello saettarle davanti chiudendosi in camera.
La ragazza, pensando che stesse male, bussò alla sua porta….TOC TOC…
Sirius: “S…sì?!”
Silvia: “Fratello?tutto bene?sono Silvia…ehm…posso entrare?”
Sirius aprì la porta, mostrando a Silvia, il suo stato pietoso.
Silvia; “MA FRATELLO….COSA TI E’ SUCCESSO???SEMBRI TORNATO DA UNA GUERRA!!!”
Sirius: “E…no…solo un giretto al giardino con Reika!”
Silvia: “Ah…ora capisco tutto…quella è peggio di una guerra!!”
Sirius: “Ma no….no…è solo una giornata…sf…no…cioè…storta!!!”
Silvia: “Ma sei sicuro di stare bene?Hai un occhio…..” disse osservandolo disgustata.
Sirius: “No no…tutto bene…avrei bisogno di stare un po’ solo…ci vediamo stasera alla festa di Pierre…”
Silvia: “Ok!” detto questo andò in camera sua.


Il povero Jun, carico come un mulo, si diresse verso l’ unica farmacia presente in città.
Dopo molte incertezze, decise di entrare….
Jun si avvicinò lentamente al bancone e dopo aver fatto passare tutte le persone che aveva di dietro e rimasto solo con gli occhi di tutti i commessi puntati addosso, decise di aprire timidamente la bocca…
Jun: “B…buongiorno…ec..co io vorrei una…cioè…una….conf….ehm…di quelli….”
Il farmacista lo fissò divertito : “Non ho capito di cosa stai parlando!Dai…non ti vergognare!”
Jun deglutì rumorosamente: “Una confezione…di quelli…quelli alla fragola…”
Farmacista: “FRAGOLA??Il gelatiere è qui di fronte…e il negozio di caramelle è dietro l’angolo..” disse gentilmente, compatendo il ragazzo. Farmacista: “Oh…ma ci voleva tanto??Di che misura…”
Jun: “Mi…misura?!” Jun profondamente offeso: “Ma…cosa ne sa lei???”
Farmacista: “So che è difficile ammetterlo…ma a me nulla sfugge…ho un certo occhio!!” disse rifacendogli l’occhiolino.
Jun prese la scatola, le sporte e corse via, spaventato da quell’uomo.
Arrivò alla Deava con il Farmacista che lo inseguiva e urlava: “AL LADRO! MI HA RUBATO I PROFILATTICI!!!AL LADRO!!”
Jun notò Tsugumi che si faceva i cazzi suoi e gli lanciò la preziosa scatola.
Jun urlando: “PORTALI A PIERRE!!!!!”
Tsugumi molto tranquillamente, prese le sporte e la scatola e si diresse verso la camera di Pierre.
Mentre il povero Jun veniva braccato dal farmacista, arrivò Reana, che con la sua voce gentile esclamò: “Cosa succede qui?Chi è quest’uomo Jun??”
Il farmacista si voltò e non appena vide Reana corse via, urlando: “Me li pagherai un’altra volta!!!E’ molto tardi…e…buona fortuna!!”
Reana: “Che simpatico!Forse un po’ gli piacevo…mi ha guardato con due occhi!!!”
Jun tremante si rialzò in piedi e si diresse verso la camera di Pierre.
Pierre notandolo: “Ma perché non l’hai pagato?”
Jun. “Già….perchè???”
Pierre: “Va bè…vieni ad aiutarmi…tra poche ore inizia la festa.

Apollo intanto era tornato dal bosco orgoglioso dello “splendido” regalo, trovato per Silvia….

FINE SECONDO CAPITOLO
__ Grazie per i commenti….speriamo di riceverne molti altri!!!^_^

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Capitolo 3
*** La festa di Pierre (prima parte) ***


La festa di Pierre [ prima parte ]

Ormai mancavano pochi minuti alle nove e la stanza di Pierre era irriconoscibile: i letti erano stati appoggiati alle pareti e preparati per l’uso, infatti l’organizzatore, dopo aver cambiato tutte le lenzuola, aveva lasciato sotto ogni cuscino una quantità più che generosa di profilattici, inoltre sparsi per la camera, c’erano mille arnesi dalle potenzialità ignote.
Un tavolo era stato allestito con ogni sorta di bevande e schifezze varie da mangiare, su un altro, uno stereo con dei cd.
Al centro della stanza, c’era un enorme tappeto che avrebbe avuto la funzione di pista da ballo, ma su cui momentaneamente si trovava la macchina della verità che Pierre aveva accuratamente montato.
Jun si era scordato di comprare i palloncini e per rimediare il ragazzo più grande, aveva deciso di colorare alcuni profilattici con l’UniPosca, e successivamente gonfiati e appesi.
Per creare l’atmosfera giusta, ogni luce era stata offuscata con un fazzoletto colorato.
A questo punto, tutto era pronto, bisognava solo aspettare gli ospiti e prepararsi.

Pierre: “Che bel lavoro!Sono davvero soddisfatto di…..METTI GIU’ QUELLA BOTTIGLIA!”
Jun: “P…perché…è vuota!”
Pierre: “Stupido…una festa non è una festa senza il gioco della bottiglia…e COME credi di poter fare il gioco della BOTTIGLIA…se mi butti la BOTTIGLIA!!!???”
Jun terrorizzato: “S…scusami…”
Pierre: “Niente…andiamo a prepararci…và!!!”

Tutti, infatti, si stavano preparando per il grande evento, ma non immaginavano neanche lontanamente quello che li stava aspettando.
Naturalmente, Pierre, ben sapendo che le ragazze non possedevano nulla di adatto per la sua festa, aveva deciso di procurargli lui stesso gli indumenti, che poi, aveva fatto trovare nelle rispettive camere nel pomeriggio.

CAMERA DI SIRIUS:

Sirius, dopo essersi fatto una doccia e aver fatto alcuni riti scaramantici, andò davanti al suo minuscolo armadio (100 m x 100 m ) e scelse il vestito più adatto.
La scelta, si rilevò piuttosto difficile, infatti, non aveva molti abiti adatti per l’occasione…alla fine decise di indossare un paio di jeans e una maglia nera a mezze maniche, fatto ciò andò davanti allo specchio e non appena vide la sua immagine riflessa, iniziò ad imprecare.
Sirius: “Accidenti…come farò adesso?Il mio magnifico viso…deturpato…ho una melanzana al posto dell’occhio…aspetta…ho trovato una soluzione…” disse raggiante.
Aprì un cassetto e ne tirò fuori un tubetto di fondotinta e dopo averne usato metà, il danno era scomparso.
Sirius: “ah…sono di nuovo la reincarnazione della bellezza…” disse per poi spazzolarsi i capelli che decise di lasciare sciolti.
Sirius: “Perfetto….sono pronto!” detto questo, si avviò verso la porta, ma inciampò nel filo del phon, che non aveva messo via.
Sirius: “MA…MI HA CONTAGIATO…AIUTO!!SONO MALEDETTO!!!!” abbassò lo sguardo e vide che aveva un capello di Reika sulla mano.
Sirius: “Pfiu…per fortuna…!” con questo si incamminò verso la festa.


CAMERA DI SILVIA:

Dopo essersi sfogata dando pugni a uno dei suoi numerosi pupazzi, la ragazza notò un pacco sul letto, lo aprì e sconvolta esclamò: “Ma che cos’ è sta roba?”
Infatti, dentro alla scatola c’era (Mondo Marcio e i suoi genitori ^o^ skerziamo)un mini vestito rosa super attillato.
Silvia: “C’è anche un biglietto…”[ CARA SILVIA, QUESTO E’ UN MIO REGALO!^^ SE NON LO METTI VIENI NUDA! CIAO ! UN BACIO APPASSIONATO ! PIERRE ]
Silvia: “Ah….bene….” disse perplessa.
La ragazza indossò il vestito: gonna 3cm, scollatura fino all’ombelico, seno coperto grazie a dio, scarpe bianche con tacchi a spillo.
Silvia: “Se mio fratello mi vede…mi uccide…sembro una battona..!” disse per poi cadere a terra a causa dei tacchi alti.
Silvia gattonò fino al bagno e si sistemò i capelli, facendosi una coda, poi si diede un po’ di trucco e con molta fatica, si avviò verso camera di Pierre.


CAMERA DI REIKA E TSUGUMI:

Le ragazze si stavano preparando, quando Tsugumi vide un pacchetto sul letto di Reika, si avvicinò e lesse il biglietto: “Sempai…qui c’è qualcosa…”[ EHI TROIETTE, STASERA METTETTEVI QUESTI VESTITI E SE VI PRESENTATE SENZA…CIOE’ NUDE...TANTO MEGLIO… MENO FATICA NEL SPOGLIARVI^^ A DOPO! LECCATINE AFFETTUOSE! PIERRE ]
Tsugumi: “Sempai…cos’avrà voluto dire?”
Reika: “Lascia perdere Tsugumi! Cosa c’è lì dentro?”
Tsugumi: “Due vestiti!C…credo…”
Reika: “Fa vedere…” disse per poi prendere quello su cui c’era un cartellino con il suo nome.
Era un vestito viola lungo con uno spacco che gli partiva da sotto le ascelle e una cintura in vita, lo osservò per 20 minuti poi decise d’indossarlo.
Tsugumi: “Oh…Sempai…come sei bella!”
Reika: “Per favore Tsugumi….lasciamo stare… e il tuo invece!?”
Tsugumi: “Dovrebbe essere questo….”
Il vestito era composto da: un paio di pantaloni molto attillati, un top minuscolo che sembrava una fascia per capelli, che la ragazza indossò con qualche problema.
Tsugumi: “Ti piaccio Sempai?” disse per poi abbracciarla, ma la Sfortuna era in agguato, infatti il mini-top di Tsugumi si scagliò contro Reika, che venne frustata selvaggiamente da esso e la conseguenza fu un grandissimo segno rosso sul collo della ragazza.
Con qualche difficoltà e dopo essersi accuratamente truccate, Tsugumi, che sembrava la brutta copia di Cicciolina e Reika, andarono alla festa anche loro.


CAMERA DI PIERRE, JUN E APOLLO:

Pierre si vestì esclusivamente con un paio di pantaloni di pelle, lasciando scoperto il suo petto e sciogliendosi i capelli che si era poco prima piastrato con l’aiuto dei compagni di stanza.
Pierre: “Ecco qua…e adesso prepariamo i miei bambini…” disse ammiccando.
Apollo: “Bambino a chi?e…poi non andiamo bene vestiti così?”
Pierre: “Siete decisamente inadatti a questo tipo di evento!!Su….mettete questi” li porse dei vestiti.
Jun: “M..ma!!”
Pierre: “Niente ma…quando siete pronti tornate qui!” spingendo i due nel bagno “E non fate le cosacce…o almeno…se le dovete fare chiamatemi…io arriverò subito!”
Apollo e Jun: “Non credo succederà!”
I due, dopo qualche minuto, uscirono dal bagno con addosso i vestiti che gli erano stati consegnati prima.
Apollo indossava una maglia grigia a maniche lunge e un paio di jeans neri, mentre Jun, dei pantaloni grigi e una camicia blu.
Pierre: “Ma come siete carucci!” disse tirandogli le guance.
Apollo: “VAI VIA!!!!”
Nel mentre, bussarono alla porta e Pierre si fiondò ad aprire esclamando: “Benvenuti…alla mia SUPER, MEGA, IPER, EXTRA, ARCI, DI, A ,DA, IN, CON, SU, PER, TRA, FRA, FESTA!!!!”
Tutti entrarono, tranne Reika che venne spalmata sul pavimento e accuratamente calpestata brutalmente dai presenti.
Sirius: “Oh Reika…sei caduta?” chiese notando anche l’impronta della sua scarpa “Vieni ti aiuto!”
Reika: “Coff…grazie Sirius!”
Gli ospiti notarono con terrore l’arnese posto al centro della stanza.
Silvia: “Pierre…”
Pierre: “Dimmi principessa!”
Silvia: “Cos’è quella sedia elettrica mal riuscita?” disse indicando la macchina della verità.
Pierre: “Ma insomma….quella è l’insuperabile MACCHINA DELLA VERITA’!!”
Tutti i presenti svennero.
Pierre: “E c’è di più…sono stato io a montarla!!” disse orgoglioso.
Tutti i presenti andarono in coma.
Pierre: “Cosa sono quelle facce da morti??Che cominci la FESTA” disse accendendo lo stereo.
Pierre cantando la sua odiosa musichetta: “BRRRAAAAASSSSIIIILLLLL…TATATATATATATATATA’….Coraggio balliamo la SAMBA!!!”
Sirius: “Inguardabile”
Apollo si avvicinò a Silvia che era vicino al tavolo dove si trovava la roba da mangiare.
Apollo: “Senti Silvia..ti devo parlare…è una cosa molto molto importante..c…he ci riguarda da vicino…”
Silvia arrossendo: “D…dimmi!”
Apollo: “Bè...ecco…io ti volevo dire una cosa che non dovrà sapere nessuno…si un segreto insomma…ecco…io ho notato una cosa di te stasera…”
Silvia: “Oh Apollo!” disse mentre lasciava correre la sua fantasia.
Apollo: “E...non posso non dirtelo!”
Silvia: “Cosa?” con occhi sognanti.
Apollo: “Va bene…” prese fiato “Hai…hai…una cimice nei capelli!!” esclamò per poi scoppiare a ridere.
Silvia sbiancata, sull’orlo di un infarto: “LEVAMELA! CHE SCHIFO LEVALA LEVALA LEVALA!!!!”
Apollo: “Stai calma!Se la finisci di saltellare ci posso anche provare!!” detto questo con un rapido colpo della mano, buttò via la cimice dai capelli di Silvia, facendo cadere l’insetto sulla pizzetta che Reika stava per addentare.
Tsugumi: “Sempai…non credevo ci fossero i capperi nelle pizzette!”
Pierre: “E infatti non ci sono”
Tsugumi: “E allora cos’ha sulla pizzetta la Sempai???”
Sirius abbassò lo sguardo: “Si sarà sbagliato il negoziante…ma quella cosa si muove!!”
Tsugumi: “Oddio…il CAPPERO MUTANTE!!!!” strillò.
Pierre avvicinatosi: “Ma è solo una cimicetta innocente che nuota nel pomodoro!”
Sirius: “Che cosaaa?Una cimice???”
Reika mollò la pizzetta, facendo così cadere anche la cimice, che iniziò a svolazzare per la stanza.
Sirius si nascose sotto il letto, inconsapevole che la cimice l’aveva seguito e così quando uscì la pestò con il ginocchio facendo così espandere per la stanza un puzzo tremendo.
Sirius: “NOOOO!Ora dovrò cambiarmi i calzoni!”
Pierre: “Tieni!Te li do io!!!” disse allungandogli un altro paio di jeans.
Tutti: “Ma che puzza!!!”
Jun: “Ehm…risolvo io!!!” si avviò verso il bagno e spruzzò del deodorante per tutta la stanza, dopo pochi secondi, il puzzo era sparito.
Tsugumi: “Ma come hai fatto?!”
Jun: “E…è il deodorante che usiamo dopo che Pierre è andato in bagno…se no potremmo morire entro pochi secondi!!”
Pierre: “BANDO ALLE CIANCE! CONTINUIAMO LA FESTA!!”
Apollo si avvicinò a Silvia nuovamente porgendole una piccola scatola, contenente il regalo.
Apollo: “Questo è per te…per farmi perdonare per oggi pomeriggio!” disse imbarazzato.
Silvia: “E che cos’è??”
Apollo: “Tu aprilo!!!” gli fece l’occhiolino.
Pierre: “Ehi voi due”E’ IL MOMENTO DI SPERIMENTARE LA MIA GRANDE MACCHINA…e voi piccioncini – disse rivolto a Silvia e Apollo – “ voi sarete i primi a tentare l’esperimento!!!Bwuah bwuah!”
Tutti terrorizzati si avvicinarono, a parte Silvia che aveva appena aperto la scatola…


FINE TERZO CAPITOLO
Speriamo che il cappy sia di vostro gradimento e ricordatevi di lasciare un pensierino commentando!!^_^

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Capitolo 4
*** La festa di Pierre (seconda parte) ***


La festa di Pierre [ seconda parte ]

Silvia era senza parole, non se lo sarebbe mai aspettato un regalo del genere da un tipo come Apollo.
Infatti, dentro alla scatolina, c’era un braccialetto fatto tutto con sassolini di ogni colore.
Silvia: “Ma…è davvero bellissimo…!” disse incantata mentre fissava il regalo, ma la voce di Pierre la riportò alla realtà.
Pierre: “ALLORA….TI MUOVI…MANCHI SOLO TU!!!!”
Silvia: “Arrivo…” disse avvicinandosi a lui dopo aver indossato il braccialetto.
Pierre: “Prima di tutto…vorrei fare un bel applauso alle ragazze…per il loro stupendo aspetto e….”
Sirius si voltò di scatto, notando solo allora l’abbigliamento sconcio della sorella e le urlò: “MA COME TI SEI VESTITA???!!!SVERGOGNATAAA!!ADESSO FILI IN CAMERA E TI VESTI IN MODO DECENTE!!!”
Pierre: “Ma è più che decente!!E’ una bomba!!!!”
Sirius: “APPUNTO…per questo deve andare a vestirsi in maniera adeguata al suo stato sociale…”
Silvia: “Ma…fratello…che cosa dovrei mettermi?”
Sirius: “Che ne dici di quel adorabile vestito nero….”
Silvia: “Quale?”
Sirius: “Quello che ti ha regalato nostra zia!”
Silvia: “Ma è da monaca fratello!!!”
Sirius: “Appunto!!!”
Pierre: “Su su…non c’è più tempo ormai…vorrà dire che alla prossima festa ci vestiremo tutti come monache e preti…mmm….monache e preti….interessante!” disse con aria da maniaco.
Pierre: “Ok…è deciso!!!!Io sarò il priore…ghghgh!”
Jun: “Certo certo…però ci sarai solo tu!!!”
Tutti annuirono e Pierre esclamò: “Bando agli indugi!!!Iniziamo…allora…chi vuol essere il prim….a sì….ma siete voi due!!” disse indicando Silvia e Apollo.
Pierre si mise un camice da dottore e fece accomodare Silvia alla macchina: “Prima le signore…” disse con un ghigno malefico “Tutti gli altri possono sedersi sul pavimento…!”
Dopo che la ragazza, fu legata bene bene alla macchina. Pierre accese il marchingegno : “Pfiu…non è scoppiata!!!Vuol dire che l’ho montata bene…sapete…anche solo un piccolo errore…e voi sareste morti…bwuah bwuah!!!
Silvia leggermente sbiancata : “Sarà una cosa lunga??” chiese preoccupata.
Pierre: “Noooooo….ma abbastanza per farti vergognare come un cane…!Allora…INIZIAMO!”
Il ragazzo azionò l’arnese malefico e prese in mano una cartellina con scritte le domande.
Pierre: “Allora…..una domanda facile facile per metterti a tuo agio….SEI VERGINE?”
Silvia diventata paonazza: “E questa mi metterebbe a mio agio???!!!”
Pierre: “Sei pregata di rispondere solo SI’ o NO..”
Silvia: “Emh….bèh…ecco…io….”
Pierre: “Emh…SI’ o NO!!
Silvia: “S…sì…”
Sirius: “Meno male…”
Pierre: “Veramente…qui mi dice che è falso..!!”
Sirius: “COOOOOSSSSAAAA??!!CHI E’ STATO???” disse minacciando tutti i presenti con la spada “ALLORA…SEI STATO TU ANIMALE!!??VEROOO?” lo prese per il collo iniziando a pestarlo.
Apollo: “Ma sei scemo…io non ho fatto niente!!”
Pierre: “Hey….calmo…era uno scherzo!!!”
Sirius si alzò, si sistemò i capelli, si accomodò il vestito, si voltò e con gli occhi iniettati di sangue, si avventò su Pierre e lo malmenò per una buona mezzora aiutato da Silvia e Apollo, dopo di che si calmò e ritornò composto dov’era seduto prima.
Pierre: “P…possiamo…cc…continuare…!”
Silvia: “E vedi di dire le cose come stanno!!!”
Pierre: “C…credo di aver imparato la lezione!!” disse ripulendosi il rivolo di sangue che gli colava dalla bocca e tossendo due denti “Prossima domanda…..Allora…c’è qualcuno che ti piace qui in questa stanza?...no…troppo facile…andresti a letto con Apollo???”
Silvia sbiancò e Apollo svenne, più per paura della reazione del fratello che per la domanda.
Silvia: “ASSOLUTAMENTE NO!”
Pierre: “Pinocchietta….il tuo naso mi ha trafitto un occhio da quanto si è allungato!!!”
Silvia arrossì e Sirius svenne, seguito da Apollo che si era appena ripreso.
Quando finalmente i due riacquistarono i sensi, Pierre fece un’altra domanda: “Hai mai fatto un sogno erotico…nel quale il protagonista era APOLLO!!?”
Sirius iniziò ad avere le convulsioni ed Apollo: “Ma basta….cosa centro io!!!???”
Pierre: “Zitto tu…allora principessa??”
Silvia: “Bèh….ecco…s…sì…MA SOLO UNA VOLTA!!!”
Apollo si avvicinò a Jun: “Ma cosa vuol dire erotico???”
Jun paonazzo: “Mmm…un sogno…dove….sogni….che…insomma….”
Pierre: “C’è qualche problema…?Evita di far domande a Jun sul sesso…non è capace di risponderti…perché non lo sa neanche lui!!!Vieni da zio Pierre…che ti consiglia…”
Apollo si avvicinò a Pierre e gli sussurrò la domanda fatta poco prima a Jun.
Pierre: “Ohhhh…piccolo cucciolo innocente....ho solamente chiesto a Silvia se ha mai sognato di fare del sesso selvaggio con te!!!”
Apollo: “G…grazie!” disse lievemente sconvolto.
Pierre: “Allora Silvia…penultima domanda….hai mai avuto voglia di baciare Reika???”
Silvia: “MA NO!!!!”
Pierre: “Sì…è vero!!!Ora ultima ma non meno importante domanda….ti piaccio almeno un po’??ehhh!!”
Silvia: “NO”
Pierre: “No…non può essere la verità..” disse iniziando a menare la macchina.
Silvia: “Forse un pochino…ma pochino pochino!”
Pierre raggiante: “Ok…ma vedrai che dopo ti farò cambiare idea…” disse dandole una pacca sul sedere “Un momento che metto a posto la macchina…e poi voglio qui Apollo!” Apollo fuggì sotto il letto.
Pierre: “Ma no…non fare così…Silvia vallo a prendere!!”
Silvia si avvicinò al letto, si inginocchiò e inizio a chiamare Apollo, che non aveva nessuna intenzione di uscire.
Pierre: “Se hai qualche problema qui c’è la sua adorata pallina…!”
Silvia ignorandolo: “Apollo dai esci…ti devo ringraziare per il regalo!!”
Apollo uscì guardandosi attorno attento: “Ti è piaciuto??Mi volevo far perdonare per come ti ho trattata oggi…ma il guaio è che tu…parli parli parli….e non ascolti mai nessuno…almeno che non sia tuo fratello…allora è diverso!Lo guardi come se fosse il tuo fidanzato!!”
Silvia arrabbiata: “Non è assolutamente vero!!!”
Apollo: “A no…fino a stasera credevo che andaste a letto insieme…”
Silvia gli diede uno schiaffo e corse da suo fratello.
Apollo: “E per fortuna che doveva ringraziarmi….”
Pierre: “ECCOTI QUA!!PRESO…” disse avventandosi su di lui e trascinandolo fino alla macchina, nonostante gli sforzi che il ragazzo faceva per liberarsi.
Pierre: “Evita di mordere i fili…perché prendi la scossa!Allora anche per te una domandina facile facile…Baron ti ha mai violentato??”
Apollo: “Ehhh…credo di non aver capito la domanda…”
Pierre: “Baron ha mai abusato di te??”
Apollo confuso: “ABUSATO???”
Pierre: “Avete mai avuto rapporti intimi???!!”
Apollo: “Ma in che senso??”
Pierre: “In quel senso…”
Apollo: “Sì”
Tutti i presenti rimasero sconvolti e Silvia svenne, mentre Sirius vomitava copiosamente.
Pierre: “Povero Apollo…lascia che ti abbracci!!!Dimmi che cosa ti faceva quel cattivone???”
Apollo: “Bhè…eravamo molto legati…e…e…gli dicevo tutto e lui mi diceva tutto!!!”
Pierre: “Come scusa??”
Apollo: “Non erano questi i rapporti intimi che intendevi?!”
Pierre: “Veramente….no…comunque…lascia che ti spieghi!!”prese una bottiglia e un bicchiere “Allora questo sei tu..” indicò il bicchiere “E questo è Baron..” mostrò la bottiglia.
Apollo: “No….non capisco…”
Pierre un pelo spazientito: “Se io introduco Baron, la bottiglia….dentro Apollo, il bicchiere…otteniamo...”
Apollo: “Che cosa?”
Pierre: “Sei senza speranza…temo dovrò essere esplicito…il tuo amico Baron…HA MAI INTRODOTTO IL SUO ORGANO RIPRODUTTIVO…O PER GLI AMICI “CAZZO”….DENTRO IL TUO ORGANO DEFECANTE…O PER GLI AMICI “CULO”??!!”
Apollo sconvolto: “NOOOOOO!!!!CHE SCHIFO!!!!”
Pierre: “Ha detto la verità…”
Tutti tirarono un grande sospiro di sollievo.
Pierre: “Riprendiamo…seconda domanda….ti eccita vedere Sirius?”
Apollo: “In che senso???”
Pierre: “Riformulo…hai mai pensato di aver rapporti sessuali con un maschio????”
Apollo: “Ma no…e basta con ‘ste domande da froci!!!!”
Pierre: “Già…è meglio che le tenga per Jun…”
Jun: “Ma…”
Pierre: “Ma stai zitto che il farmacista ha chiamato 4 volte…chiedendo del bel occhialuto poco dotato e ruba profilattici!!!”
Apollo: “Ci vogliamo sbrigare….mi sto addormentando..:”
Pierre: “Allora….ti sei mai masturbato pensando a Silvia?”
Silvia: “LA FINISCI!!”
Apollo: “M…masturbato…?”
Pierre: “MA COSA GLI AVRO’ CHIESTO DI COSI’ DIFFICILE???Ti sei mai fatto una sega???!”
Apollo: “Sega?….ma che lingua parli???”
Pierre: “Allora….capiamoci….ti ricordi l’amico di prima??”
Apollo: “Quale dei due?”
Pierre: “La bottiglia…”
Apollo: “Baron???Ma cosa centra???”
Pierre: “Calmi…Apollo che cosa contraddistingue i maschi dalle femmine???”
Apollo: “bèh…quello…”
Pierre: “Ecco….come dire per non essere volgari….” Prese la bottiglia iniziando a strofinarla con la mano “Hai mai fatto così??”
Apollo: “Con la bottiglia?”
Pierre: “NNNNNNNNNNOOOOOOOOOOOONNNNNNN CON LA BOTTIGLIA!!!” iniziò a sbattere la testa contro il muro. “Con te non si può fare questo gioco….sigh…ma io non demordo…cambiamo domanda…e finiamola….io ti piaccio almeno un pochino??”
Apollo: “Ma sì…sei simpatico!!!”
Pierre: “Basta…staccatelo di lì…o lo UCCIDO!!!”
Apollo: “Che ho fatto?!”
Improvvisamente, Fudo spalancò la porta sbattendola con violenza: “RAGAZZI PRESTO…VENITE IN GIARDINO…C’E’ UN’EMERGENZA!!!C’E’ UN ESSERE NON IDENTIFICATO CHE COMPIE GESTI OSCENI!!”
Reika: “Potrebbe essere un angelo delle tenebre!!”
Pierre: “Sì…la fusione..!”
Fudo: “R…ragazze ma come vi siete vestite??!”
Tutte: “Andiamo subito a cambiarci!” dissero allegre.
Pierre: “Ferme lì…la festa riprenderà non appena avremo sistemato questa faccenda!!!”
Tutti corsero in cortile e la scena che si presentò sotto i loro occhi era raccapricciante…


FINE QUARTO CAPITOLO
--Grazie per gli splendidi commenti, speriamo di riceverne tanti altri! continueremo al più presto!^_^--

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Capitolo 5
*** La festa di Pierre (terza parte) ***


La festa di Pierre [ terza parte ]


Tutti erano inorriditi, la scena che si presentò sotto i loro occhi era davvero…
Sirius: “Inguardabile…”
Pierre: “Cazzo…non ho preso la telecamera…” disse osservando ciò che stava succedendo.
Infatti, fra le amate rose di Sirius, c’erano i gemelli che erano impegnati a scambiarsi effusioni, non normali per due fratelli…più avanti, notarono Rena che li guardava interessata…
Sirius: “Le mie povere rose….deturpate da questa immondizia…”
Tsugumi: “Finalmente ho capito chi è il maschio e chi è la femmina…”
Jun: “E da cosa lo capisci?!” chiese ridacchiando malizioso.
Pierre: “Ha parlato Mr. 5 cm….a voler essere generosi…”
Jun: “………”
Ad un tratto, arrivò anche Sophia a braccetto con Jerome e anche loro si schifarono vedendo la scena.
Fudo: “Se la spada entra nel fodero e questo la riceve senza rompersi…l’unione delle tre frecce potrà avere luogo..:”
Tutti iniziarono ad allontanarsi con aria preoccupata da Fudo, mentre Sophia chiamava il manicomio: “Pronto…sì sono io….il solito…frecce, spade, foderi….fusione….si….arrivate subito?Bene…”
Pierre: “Dopo questa…perla di saggezza…che ne dite di riprendere la festa….mmm….se non sbaglio…era il turno di Sirius…”
Tutti tornarono in camera trascinando Sirius, che cercava di aggrapparsi dovunque pur di non essere portato in quella stanza, aveva anche chiesto l’aiuto di Fudo, ma lui sprezzante gli aveva risposto: “La freccia non può essere tale….se non viene sottoposta all’analisi della Dea…solo in questo modo le tre frecce verranno unite…dando origine a tre frecce unite…”
Proprio in quel momento, due dottori si avventarono su di lui facendogli una puntura e trascinandolo via.
Fudo: “RICORDATE LE TRE FRECCE!!!!!”
Non appena furono arrivati in camera, la festa di Pierre riprese e Sirius fu brutalmente inchiodato alla macchina della verità.
Pierre: “Allora…cosa possiamo chiedere al principino..?Vediamo…sei mai andato a letto con Glen?So che eravate ottimi amici….”
Sirius arrossendo: “Assolutamente no…”
Pierre: “E allora…quelle occhiatine maliziose che vi scambiavate sotto la doccia…?”
Sirius: “C…che occhiatine?”
Pierre: “Avanti Sirius…non essere timido…”
Sirius: “Ma non dovresti avere la risposta sulla tua macchina?”
Pierre: “Ah…è vero…hai detto la verità…bravo…seconda domanda….ti piacerebbe farti tua sorella??”
Sirius: “Assolutamente no…”
Pierre: “Oh oh….bugia….”
Sirius arrossì da capo a piedi e lo stesso fece Silvia.
Apollo: “Ma che schifo che fai! E’ tua sorella…”
Pierre mise un braccio attorno al collo di Apollo: “Apollo…abbiamo appena visto che cosa succede tra due GEMELLI…figurati tra due FRATELLI…”
Apollo: “Ah….giusto…” disse perplesso.
Silvia notando l’espressione di Apollo, gli fece cenno di avvicinarsi, sussurrandogli: “E’ solo quello che pensa mio fratello…ciò non vuol dire che lo pensi anch’io…”
Apollo: “Ah è vero…tu fai i sogni erotici con me…”
Silvia arrossendo: “E’ STATO SOLO UN CASO…VEDI DI NON MONTARTI LA TESTA!!!”
Apollo si arrampicò sul suo letto [ letto a castello: di sopra ]e fece cenno a Silvia di raggiungerlo.
La ragazza cercò di arrampicarsi, ma con scarso successo, dato che la scala era stata tolta in precedenza da Pierre.
Apollo: “Sei proprio una fessa….” disse porgendogli la mano per aiutarla a salire.
Silvia afferrò la sua mano e salì sul letto insieme a lui.
Apollo: “Che ne dici se…proviamo a smettere di litigare almeno per stasera?!”
Silvia: “Non credo che ci potremmo riuscire…ma…ok!!!”
Apollo si stese a pancia in giù continuando ad osservare la festa con Silvia appoggiata con la testa sulla spalla del ragazzo.
Pierre: “Allora Sirius….ti piacciono le tette di Tsugumi?”
Sirius: “Ehm…le trovo piuttosto volgari…”
Pierre: “Oh Sirius…come sei bugiardo…”
Il ragazzo arrossì tossendo nervosamente: “Andiamo avanti…”
Pierre: “Ehm…penultima domanda…ti piacerebbe farti Apollo?”
Sirius: “Assolutamente no…che domande insentibili!”
Pierre: “Va bene…hai detto la verità…anche se la macchina è un po’ indecisa…ultima domanda…io ti piaccio almeno un po’?”
Sirius: “NO!”
Pierre: “Certo che su questa siete tutti sinceri!!!Sniff sniff…”
Liberato Sirius, fu il turno di Reika: “Speriamo che la macchina si rompa…”
Pierre: “Sono certo che invece con la sfortuna che hai andrà perfettamente…forse si romperà…ma solo quando avrai finito…”
Reika: “E’ quello che temo…”
Pierre: “Iniziamo…hai mai avuto rapporti con Tsugumi?E sai bene in quale senso intendo…”
Reika: “Ma no…non sono il tipo di ragazza che fa certe cose…”
Pierre: “Forse che le fa no…ma che le pensa magari….andresti a letto con Sirius?”
Reika diventando paonazza: “M…magari sì….”
Silvia scattò come una molla e Apollo dovette usare tutte le sue energie per trattenerla dallo sgozzare Reika, mentre Sirius deglutì rumorosamente.
Pierre: “Amo le ragazze sincere…dunque…il tuo sogno erotico e vedere Sirius e Glen che s’inchiappettano allegramente sul letto e poi coinvolgono anche te in un super panino…dove loro sono il pane e tu il prosciutto??!!”
Reika: “S…..sì…come fai a saperlo?”
Tutti svennero, a parte Apollo che si era perso dopo “dunque”.
Pierre: “Semplice leggo il tuo diario…penultima domanda….fai tanto la santarellina….ma in fondo in fondo secondo me sei una scrofetta…giusto?”
Apollo: “Ma cos’è una scrofetta?”
Pierre: “Tu zitto…allora?” disse rivolto a Reika.
Reika: “M…ma no….”
Pierre: “Qui dice che dici la verità…ma ben presto ti trasformerai in ciò che voglio io…bwuah bwuah” disse facendogli l’occhiolino “Ultima domanda…indovina qual è?” Reika: “No Pierre…non mi piaci…”
Pierre demoralizzato si rintanò in un angolo della stanza: “Siete tutti cattivi!!!E io invece che….andrei a letto con tutti voi…bella riconoscenza…”
Il ragazzo si rialzò, allegro come sempre e si diresse verso la macchina.
Sirius: “Certo che ti passano in fretta le delusioni…”
Pierre: “Ma certo…perché ora è il turno del mio piccolo Jun…JUN JUN???!Dove sei?Ma dov’è Jun?!”
Tutti si misero a cercare Jun e Tsugumi, scomparsa pure lei. Ad un tratto Pierre aprì la porta del bagno e…
Pierre: “Oh mio Dio…Venite…c’è Tsugumi che va con Jun!!!!E Jun fa la donna!!!!”
Infatti, ciò che Pierre aveva visto era questo: Jun…attaccato al muro del bagno…le mani portate all’altezza del volto erano imprigionate da quelle della ragazza…i suoi occhiali erano stati buttati in una parte della stanza...le gambe leggermente divaricate perché Tsugumi aveva messo tra esse un suo ginocchio…le loro lingue erano intrecciate…
Tutti si precipitarono a vedere la scena:
Apollo e Silvia si fondarono giù dal letto, investendo Reika che si trovava lì per caso;
Sirius era già saettato verso la porta del bagno;
E dopo poco la porta della stanza si aprì e arrivò Glen risvegliatosi ora dal coma per assistere allo sconvolgente evento, con la flebo ancora attaccata;
nel corridoio si sentì una sgommata, era Rena che si precipitava con la sua sedia a rotelle;
dalla finestra entrarono i gemelli, ancora uno in groppa all’altro e ad un tratto, mentre tutti ridevano e vomitavano…arrivarono gli Angeli delle Tenebre che si ritirarono non appena videro quello spettacolo, a parte Toma che si inginocchiò implorando pietà.
Pierre corse a prendere la telecamera, pensando di poter spedire il filmato a RealTv e Toma si buttò ai piedi di Apollo aggrappandosi a lui, cercando di toccare le sue parti intime.
Apollo: “VAI VIA!!!SCHIFOSO FINOCCHIO!”
Toma: “Oh Apollonius…perché mi tratti così??IO TI AMO”
Ad un certo punto arrivò Otoha, che vedendo la scena (quella di Jun e Tsugumi)aprì tutti i suoi occhi, in tutto 24, sparsi un po’ ovunque.
Non appena Tsugumi e Jun, si resero conto di essere un pochino osservati, risero imbarazzati per poi voltarsi verso Pierre che stava urlando al ragazzo: “Mmm…non so se hai ben capito qual è il tuo ruolo in un rapporto ragazzo-ragazza??!!Vediamo se questo gioco di chiarisce le idee…!!” disse agitando sadico una bottiglia vuota…


FINE QUINTO CAPITOLO
--Grazie ancora per gli splendidi commenti, speriamo che continuerete a leggere e a commentare numerosi! Noi TRE siamo molto felici che la storia vi piaccia e speriamo sia così anche in futuro.continueremo al più presto!^_^--

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Capitolo 6
*** La festa di Pierre (quarta parte) ***


La festa di Pierre [ quarta parte ]

Pierre continuò ad agitare la bottiglia con faccia sadica e tutti si voltarono estremamente preoccupati verso di lui.
Pierre: “Dato che avete detto che non vi piaccio…ora io vi punisco! “ risata bastarda.
Toma: “Ma io non centro niente!” gli dice con fare effeminato strusciandosi su Pierre.
Pierre: “No no…anche tu partecipi!!”
Toma: “Allora anche Otoha deve partecipare!”
Pierre: “Certo!!!”
Tutti assumono l’espressione dell’urlo di Munch: “NO LEI NO!”
Pierre: “Suvvia…noi rivolgiamo la parola a Jun…e non volete coinvolgere loro!”
Jun: “Ma uffa…”
Pierre: “Sì sì…e includeremo anche Rena, i due gemelli e anche Fudo che si sta arrampicando dalla finestra…quindi sbrighiamoci…perché fra mezzora arriveranno a prenderlo gli elicotteri..”
Sirius: “Non ci si può sottrarre a questa tortura vero?!”
Pierre: “Ma se la risposta la sai già…cosa chiedi a fare?”
Sirius: “Era quello che temevo…”
Reika: “E’ colpa della mia Sfortuna!”
Pierre: “No…io non ho costretto nessuno a venire…la scelta è stata vostra!”
Jun: “E quei mitra che tenevi nascosti sotto il letto!??”
Pierre: “Quelli erano in caso di rifiuto…ma non ho dovuto usarli!”
Apollo: “E cosa si fa in questo gioco!?”
Pierre: “Allora…noi ci sediamo in cerchio…con la bottiglia al centro…e il primo che dice che è il classico gioco della bottiglia…gli spacco la testa….capito Jun!!????”
Jun stava appunto per intervenire, quando sentì le parole di Pierre e decise di stare zitto.
Nel frattempo, Fudo era entrato nella stanza: “Salve Element! Bella serata….non trovate?”
Sirius: “Apparentemente sembra normale!”
Fudo: “Anch’io voglio partecipare a questo gioco!!”
Pierre: “Ma certamente…ehm…stavo dicendo….la bottiglia verrà fatta roteare a turno…e…”
Fudo: “Essa indicherà le tre frecce…che se puntate nella stessa direzione, si possono spezzare!!”
Tutti: “Lo sappiamo…” si avventarono su di lui imbavagliandolo.
Pierre: “Adesso lo facciamo calmare qualche minuto…allora…dicevo….quando questa bottiglia si ferma…”
Apollo: “Dobbiamo dire BARON!!”
Pierre: “Levatemelo da sotto gli occhi…o stasera lo uccido…!”
Tsugumi: “Fammi indovinare…quello che l’ha fatta roteare…deve baciare colui che indica la bottiglia…vero?!”
Pierre: “Ma bravissima…ma non è tutto….oltre al bacio…c’è l’obbligo di togliersi un indumento…e non a scelta…bwuah bwuah bwuah….”
Silvia: “In che senso…NON A SCELTA!”
Pierre: “Sciocchina….Zio Pierre ha già pensato a tutto!Dovrete pescare uno dei mistici bigliettini…contenuti in questo….profilattico MAGICO…e togliervi l’indumento che c’è scritto sul biglietto!”
Jun: “Ma perché magico!?”
Pierre: “E’ quello che ho usato la prima volta che ho fatto sesso con Esperanca…”
Tutti rimasero inorriditi, tranne Rena che stava sbavando. Pierre: “Se volete vi racconto tutto nei minimi dettagli…allora…”
Silvia: “Non c’interessa…”
Rena: “Ma parla per te!!!!”
Tutti: “Ma Rena….”
Pierre: “Allora…sbrighiamoci a iniziare questo gioco….sleghiamo Fudo…sediamoci in cerchio e….LET’S GO!!!”
Tutti si sedettero, stranamente il primo ad iniziare fu Pierre: “GIRA GIRA GIRA GIRA!”
Sirius: “E se viene fuori una persona del nostro stesso sesso!?”
Pierre: “Dov’è il problema??”
Sirius: “Ah…si cambia…logico!!”
Pierre stupendosi: “NO…si fa…!!!”
Reika: “Ma….”
Pierre: “A te capita Silvia…con la fortuna che hai..:”
Apollo: “Shhh….si sta fermando….su di…ME….allora…cosa devo fare? Ah sì…BAAAARRRROOOONNNN!”
Pierre: “Perché non capisce un così semplice concetto?”
Apollo: “No…mi sa che non ho capito cosa devo fare…”
Pierre: “Ehm…devi solo BACIARMI!!!”
Apollo: “Bleach…che schifo!!”
Pierre: “Fallo e basta…non puoi sottrarti al tuo destino…” si avvicinò a lui, inchiodandolo al pavimento.
Non appena Apollo aprì la bocca per poter protestare, un gas letale uscì dalle sue fauci facendo svenire Pierre all’istante!”
Pierre sbiancato si trascinò in un angolo della stanza: “Ma cos’hai mangiato?! Il culo di una puzzola!?”
Apollo: “No…quello l’ho mangiato ieri!!”
Pierre: “Non mi interessa di sapere quello che hai mangiato oggi!!!Facciamo che si rifà…non voglio morire così giovane…e tu LAVATI I DENTI!!! Io intanto faccio girare la bottiglia…”
Girò nuovamente la bottiglia, che si fermò su Sirius.
Sirius: “Oddio…”
Silvia: “Fratello mio!!!”
Pierre: “Vieni qua…aspetta che mi metto un po’ di lucidalabbra…no forse lo devi mettere tu!!”
Sirius: “No io uso solo il burrocacao non lucido…gusto mango!!!”
Pierre: “Ah…ok…vieni qui…!!!” detto questo si avventò su Sirius baciandolo.
Sirius: “Se lo rifai…ti infilzo con la spada…questo era solo un episodio isolato…:”
Pierre: “Mmm….e allora quella lingua di chi era?”
Sirius: “N…non mia…”
Pierre: “Ovvio…pesca dal profilattico magico adesso…”
Sirius infilò disgustato la mano nello strano contenitore e ne tirò fuori un biglietto.
Sirius lesse: “PANTALONI, MUTANDE, MAGLIA, GIACCA, REGGISENO, SCARPE, CALZINI, ASSORBENTI INTERNI IN CASO CI FOSSERO! BACINO! PIERRE!”
Sirius, ormai più cadavere che mai: “Ma scusa…non era un indumento alla volta…?”
Pierre: “Io ho detto un bigliettino alla volta…”
Sirius: “E…immagino che sarò costretto a farlo…?!”
Pierre: “Smetti di far domande cretine…di cui sai già la risposta…”
Sirius molto lentamente, incominciò a spogliarsi, mentre tutti nuotavano ormai nella bava di Reika.
Sirius: “Ecco fatto…” disse imbarazzato mentre si copriva le parti basse.
Pierre: “Bene…ora ti brucio i vestiti…”
Sirius: “Ma…perché?!”
Pierre: “Così non ti rivesti….sciocchino” facendogli l’occhiolino. “a proposito…complimenti a tua madre!”
Sirius: “Mia madre….???”
Pierre: “Ci ha messo più a partorire quello che la tua testa….la mia mammina me lo diceva sempre…”
Sirius diventò paonazzo.
Pierre: “Ma cos’hai da vergognarti…qui l’unico che dovrebbe farlo è Jun…che per vedere il suo sesso i dottori hanno dovuto usare il microscopio…”
Jun: “La vogliamo finire!!!?”
Pierre: “Ora tocca alla Principessa…”
Silvia: “Mmm…va bene….”
Toma: “A proposito…Apollonius è affogato in bagno? Se volete do un’ occhiata!”
Pierre: “Ma no…tornerà quando avrà finito di masturbarsi!!”
Toma: “Allora corro a vedere!!”
In quel momento Apollo uscì dal bagno e si trovò davanti Toma molto espansivo.
Toma: “Apolloniussetto mio!!!!”
Apollo: “VA VIA…FINOCCHIO!!”
Toma: “Sono le uniche parole che mi dici…ma lo so che sono piene di affetto….!”
Apollo: “L’importante è che ci credi...!”
I due tornarono dagli altri e si sedettero nuovamente.
Silvia fece girare la bottiglia e uscì Pierre: “EVVIVA!!”
Silvia: “Dì la verità…tu puoi direzionarla….”
Pierre: “No…no…dammi il bacio che mi spetta!!!”
Silvia: “NO!”
Pierre: “Allora baci Rena…!”
Silvia non appena sentì quella parole saettò su Pierre e lo bacio con passione, tra lo schifo generale di Apollo e di Sirius.
Silvia: “O…ora Pierre…mentre tu peschi…io vado in bagno a vomitare….”
Pierre: “Vediamo….mmm…. PANTALONI, MUTANDE, MAGLIA, GIACCA, REGGISENO, SCARPE, CALZINI, ASSORBENTI INTERNI IN CASO CI FOSSERO! LECCATINA! PIERRE!”
Sirius: “Ma è uguale!”
Pierre: “No cambia il saluto!!!”
Apollo girò la testa e vedendo Sirius nudo, dimagrì di 100 kg, si fece la pipì addosso e scappò in braccio a Toma, che felice esclamò: “Oh…Apollonius…hai deciso di stare con me…vieni che ti cambio…tu sei sempre stato incontinente…!”
Apollo, accortosi della situazione, scappò velocemente da Toma e chiese uno scambio di posto con Reika, che non aspettava altro.
Pierre: “ALLORA MI SVESTO!!”
Tutti: “NOOOOOO!”
Partì la musichetta della Strip-teas e Pierre si mise a fare un sensuale spogliarello, apprezzato solo da Toma e da Rena, usata come palo.
Pierre: “Appena Silvia riemergerà dal water….potremmo andare avanti…!”
Dopo pochi minuti, la ragazza tornò e il gioco riprese.
Reika girò la bottiglia e colmo della fortuna, venne fuori Sirius e così la ragazza esclamò: “NON SONO PIU’ MALEDETTA!!” non appena finì la frase, le spunto un herpes grande come un uovo sul labbro.
Tsugumi: “Sempai…che schifo!!”
Reika: “NO….CHE SFORTUNA!”
Sirius: “Ti bacerò il labbro di sotto..” accennò un sorriso.
Silvia: “Ma fratello mio!!!”
Il fratello la ignorò e iniziò ad amoreggiare con il labbro inferiore di Reika, dopo 40 minuti buoni, Pierre decise che era ora di staccarli: “Allora…dato che Sirius…è già nudo…e non possiamo spellarlo….Reika estrai un bigliettino fantasioso.
Reika: “PANTALONI, MUTANDE, MAGLIA, GIACCA, REGGISENO, SCARPE, CALZINI, ASSORBENTI INTERNI IN CASO CI FOSSERO! TOCCATINE AFFETTUOSE! PIERRE!”
Reika eseguì, con sommo piacere di Pierre, Sirius e Tsugumi ovviamente.
Toma molto confuso, si avvicinò ad Otoha sussurrandole: “Ma cos’hanno tra le gambe Otoha!!!???”
Otoha: “Divino Toma…non saprei…ma io ho un occhio in mezzo alle gambe…se vi può interessare!!”
Toma: “Ahhhh….a me interessa solo quello che ha tra le gambe Apollonius…”
Pierre: “Dai sta a te!” indicò Toma.
Toma: “Userò i miei poteri…per colpire Apollonius…ops…ho sbagliato mira…” la bottiglia si fermò su Pierre.
Pierre: “Ehm…mi farò un angelo…”
Toma: “Un attimo che mi ridò il rossetto…Otoha passamelo…rosa petalo…per favore…!”
Otoha passò il rossetto a Toma, che se lo diede con estrema attenzione….sui denti….e baciò Pierre.
Pierre si asciugò la bava: “Si vede che non lo fai da un bel po’…”
Toma: “12 000 anni…per l’esattezza…!”
Pierre: “Pesca pesca!”
Toma: “Mmm…chissà cosa pescherò!!?” lesse il biglietto: “PANTALONI, MUTANDE, MAGLIA, GIACCA, REGGISENO, SCARPE, CALZINI, ASSORBENTI INTERNI IN CASO CI FOSSERO! PORCATINE AMOROSE! PIERRE!”
Toma si svestì velocemente: “Vieni APOLLONIUSSSSS…”
Apollo: “Ma…sei un SACCO!!!!”
Toma: “Sacco??E perché??”
Apollo: “NON HAI SESSO!!”
Toma: “Ma certo…sono un angelo…”
Pierre sussurrandogli: “Ehm…e come facevi con Apollonius??”
Toma: “Cose intime…nonché personali…quindi non te le dico!!”
Pierre: “Vaaa…bene….ANDIAMO A BALLARE!! DAI JUN ACCENDI LA MUSICA!!”
Musica: “Noi Puffi siam così…noi siamo i Puffi blu…puffiamo su per giù…due mele o poco più…”
Pierre: “MA NON QUELLA JUN!!!”
Jun: “Oh scusa…”
Toma: “Era orecchiabile….!”
Tutti si misero a ballare, naturalmente i nudi si erano rivestiti alla meno peggio, mentre Pierre si avvicinò furtivamente al tavolo delle bevande, versando in ognuna di esse, uno strano liquido…..



FINE SESTO CAPITOLO
___ Grazie per i commentucci!! ^_^ Speriamo che questo capitolo vi piaccia e continuate a seguirci e a commentare! Cia ciao! > ___

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Capitolo 7
*** La festa di Pierre (quinta parte) ***


La festa di Pierre [ quinta parte ]

Il liquido, infatti era una potente scoria radioattiva, trovata nel bidone dell’immondizia, che produceva effetti inquietanti.
Pierre: “Bwuah bwuah! Ora saranno tutti nelle mie mani….e le ragazze ci staranno…sbav…sbav…!“
Jun: “Pierre…cosa stai facendo?!”
Pierre: “Nulla…sto pisciando dentro il paunch!!!”
Jun: “Ma che schifo!!!”
Pierre: “Stavo scherzando stupido!!! Torna pure a ballare!”
Jun, un po’ perplesso decise di fidarsi di Pierre e ritornò dagli altri, che stavano ballando ancora ignari di quello che li aspettava.
Pierre, vedendo che nessuno si decideva a bere, decise di mettere del peperoncino extra-piccante, proveniente dall’Amazzonia, con l’aggiunta di un kilo di sale grosso, proveniente dal Mar Morto, su tutto ciò che era commestibile nella stanza.
Dopo poco, tutti i presenti, presi dalla fame, andarono a sgranocchiare qualcosa; il primo fu Apollo, che si avventò affamato sulle pizzette, cominciando a divorarle, dopo i primi due quintali, si accorse che erano giusto un pochino piccanti.
Apollo: “Che c’era in queste pizzette??? Credo di essere sul punto di vomit….”
Non finì la frase che vomitò tutto addosso a Reika, che stava passando per caso.
Apollo verde: “Scusa…non ho fatto apposta…”
Reika, ricoperta da una strana sostanza gialla con pezzetti rossi: “No.nulla…posso andare a farmi una doccia?”
Pierre: “Direi che è meglio…ma anche se sono un assatanato…non ti aiuterò a pulirti la schiena…questa volta…!!”
Reika si avviò sotto la doccia e la festa riprese, i presenti iniziarono a mangiare, chi una pizzetta, chi un pasticcino, chi un salatino, ma tutti non riuscirono a inghiottire il boccone e corsero a bere.
Pierre al settimo cielo, serviva bicchiere pieni di paunch, con uno strano sorriso da ebete, che lì per lì non impensierì nessuno.
Dopo poco, gli effetti, iniziarono a farsi sentire, prima, piccole frasi senza senso, poi allucinazioni ed infine, La PAZZIA PURA.

PRIMO STADIO: frasi senza senso [Fudo a parte]

Apollo: “Principessa fessa...mi fanno male le tasche!!”
Silvia: “Mi dispiace…prova con il disinfettante!”
Apollo: “No…sono allergico…”
Toma si avvicinò ai due e con voce languida esclamò: “Oh Apollonius…lo sai quanto mi ecciti quando ti fanno male le tasche!Prendimi!”
Apollo: “Dove??!”
Toma: “Nelle tasche!”
Apollo: “Ma Divino Topa!!!”
Toma: “No…non Topa…ma Tonna!!”
Apollo e Toma scoppiarono a ridere, mentre Silvia cominciò a piangere e corse dal fratello: “Rastrello mio!!!!”
Sirius: “Salvia!! Cos’è successo?!”
Silvia: “Non voglio andare con il burro e i ravioli…sono antipatici!”
Sirius: “Non ti preoccupare….la gente ti butterà fuori dal piatto come fa sempre…perchè tu li fai schifo!!”
Silvia: “Oh rastrello mio!!”
Pierre, intanto si stava pisciando addosso dal ridere nel vedere Tsugumi che conversava con le sue tette e Jun che amoreggiava con un CD.
Ad un tratto uscì Reika dal bagno, dopo aver dato una rapida occhiata intorno, andò da Pierre che sembrava il più sano e mormorò: “Ma cos’è successo qui???!”
Pierre: “Niente…sembri accaldata…prendi un bicchiere!!!” disse allungandoglielo con occhioni dolci.
Reika: “G…grazie, anche se so che me ne pentirò!” esclamò per poi bere il contenuto del bicchiere.

SECONDA FASE: allucinazioni [Rena esclusa]

Ormai la situazione stava degenerando infatti, tutti stavano tenendo conversazione con cose inanimate, chi parlava con il letto, chi con un palo, chi con la finestra, chi con la gamba del tavolo e Rena confessò il suo amore per la sua sedia a rotelle, che aveva pure battezzato: Ermenegildo.
Jun amoreggiava con il suo CD e Sirius faceva un monologo, tipo Amleto, alla tenda.


TERZA FASE: PaZzIa PuRa

La stanza era popolata da matti:
Sirius sfilò una scarpa ad Apollo, prendendosi anche un morso da parte di Silvia, nell’impresa, la buttò sul letto[ la scarpa ] e iniziò ad avere un rapporto sessuale con essa: “Oh scarpa mia….puzzi un pochino…ma non fa nulla….tu sei la reincarnazione della bellezza e i tuoi lacci….mi fanno impazzire!”
Apollo: “Sirius mi ha rubato una scarpa…”
Toma: “Accipigna!Otoha vai a riprendere la scarpa ad Apolloniussetto…te lo ordina Tonio Cartonio!”
Otoha: “Ma certo Tonio!” disse per poi dirigersi verso Sirius.
Intanto, Jun si scambiava effusioni con il CD: “è da tanto che cercavo una persona come te!”
Pierre: “Forse…ho un po’ esagerato…e fortuna che non ho sciolto il Viagra…!” disse osservando Fudo, che era in un angolo della stanza che si faceva un asciugamano, chiamandolo Jerome: “LE TRE FRECCE…LE TRE FRECCE…..!”
I gemellazzi, ormai immobili da due capitoli, cantavano una triste canzone e Tsugumi ballava insieme al Profilattico Magico di Pierre.

Tutti ormai avevano perso il controllo e Pierre cominciò a provarci con Reika, che era sola in un angolo e rideva come una matta, guardando la moquette.
Pierre: “Ciaooo Reika!! Come va??!”
Reika: “Ahahaha…bene!”
Pierre: “E…vedo…senti ti andrebbe di venire a letto con me??!”
Reika: “No…ho già promesso alla moquette di essere sua!!!”
Pierre: “NOOOO…PURE DA PAZZI NON MI VOGLIONO!!” detto questo, si scordò di quello che aveva messo nel paunch e se ne vuotò 4 bicchieri, attraversò le 2 fasi, andando dritto alla 3 e così la festa durò tutta la notte.
La mattina seguente, tutti aprirono gli occhi ed ebbero una “bella” sorpresa.



FINE SETTIMO CAPITOLO
___Insomma….i COMMENTI????! Vi aspettiamo numerosi…e più commenti più divertimento e…
BUONE VACANZE A TUTTI! ^__^ ___

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Capitolo 8
*** Un risveglio TORMENTATO ***


UN RISVEGLIO TORMENTATO

Lentamente la notte era passata, il sole era ormai sorto, Jun improvvisamente si svegliò, aveva fatto un incubo davvero orribile, aveva sognato di essere nel letto insieme a Tsugumi ed Otoha.
Jun: “Ah….per fortuna era solamente un sogno….”
Tsugumi svegliatasi anche lei in quel momento, ancora nuda ed abbracciata a Jun : “BuonGiorno….allora non sei proprio una frana a letto…..”
Jun sbiancato : “c…cosa vorrebbe dire a letto?”
Da sotto le coperte ammiccò il Farmacista abbracciato ad Otoha...
Jun: “NOOOOOOOOOOOOOO!”
Il suo urlo fece inevitabilmente svegliare tutti i presenti….

Toma aprì distrattamente gli occhi, risvegliato da quel urlo disumano: “ ma cos’è successo? “ disse per poi continuare ad abbracciare la schiena di Apollo, nudo pure lui: “Oh….Apollonius…..sei così maschio…”
Apollo continuava a dormire beato abbracciato a Silvia, anch’essa spogliata.
La ragazza, a differenza di Apollo, si era svegliata e la scena che vide era a dir poco raccapricciante: Toma abbracciato ad Apollo, che a sua volta abbracciava lei, tutti e tre….svestiti….
Iniziò ad urlare anche lei: “ANIMMMMAAAALLLLLEEEE..!!! “ disse per poi scagliare Apollo e Toma fuori dalla finestra, un piccolo voletto di 12 piani.
Toma si ricordò di saper volare, solamente dopo essersi spiaccicato a terra, seguito a ruota da Otoha che non appena si fu lanciata giù dalla finestra, si avvicinò all’ Angelo sussurrandogli: “Divino Toma…non morite ve ne prego…..la Melevisione non avrebbe più senso senza di Voi….vi prometto che la rivedremo insieme…:”
Apollo, intanto, era miracolosamente rimasto attaccato con una mano al cornicione della finestra, continuando a dormire.

Le urla di Silvia, svegliarono Sirius…che si ritrovò nel letto, in mezzo a Reika e Fudo…
Sirius: “Ora chiuderò gli occhi…conterò molto lentamente fino a dieci…..e quando li riaprirò…sarò nella mia bella stanza….nelle mie belle coperte di seta….con il mio bel cuscino di piume d’oca….allora….1….2….3…..”
Il ragazzo non finì di contare, Fudo urlò improvvisamente: “LE TRE FRECCE !!!!”
Sirius riaprì gli occhi: “Allora non è stato un sogno…..Povero me…..”
Si svegliò anche Reika, che durante la notte, aveva maturato altri 11 herpes che si erano aggiunti a quello già esistente…
Sirius, non appena la vide, svenne disgustato, per poi riprendersi, tastarsi il labbro e scoprire tristemente che anche lui, era stato contaminato.

Rena, era nel letto con Ermenegildo, la sedia a rotelle, accanto alla quale riposavano anche Sophia e Jerome.

Pierre era finito in mezzo ai due gemelli, quando si svegliò ne fu profondamente deluso: “Proprio con loro dovevo finire…..Uah uah….” disse piangendo.
Ad un tratto, il ragazzo si accorse della presenza dei due insegnanti che non avevano partecipato alla sua festa….si avvicinò così al letto, stando ben attento a non svegliare Ermenegildo, che ancora riposava beato.
Pierre: “Ehm…prof…..” disse picchiettando sulla testa di Sophia: “ cosa ci fate qui?! “
Sophia si risvegliò e rispose: “Nulla…siamo venuti per avvertirvi che oggi pomeriggio….precisamente alle 5…si terrà il vostro esame….mi dispiace non avervi informato prima…ma come vedi…avevo da fare!” guardò con occhioni languidi Jerome.
Pierre: “CHE COSA?? NON E’ POSSIBILE….MA NOI NON SIAMO PREPARATI…..”

Con questo grido, tutti caddero dal letto sbattendo violentemente la testa….
Apollo, si risvegliò e come se non fosse accaduto niente, tornò trotterellando con l’organo addetto alla riproduzione, al vento.
Tutti, vedendo la preoccupazione di Pierre, si fiondarono sui libri tentando di ripassare….tutti saettarono ….tutti tranne Apollo, che allegro si scaccolava in un angolo, ancora nudo….
Pierre: “Ragazzi….allora dobbiamo studiare…..punto primo…….LE TABELLINE”
Jun: “Le Tabelline…? Ma le sanno tutti le tabelline…”
Tutti fulminarono Jun: “Ma parla per te… “
Apollo: “Cosa sono le Tabelline?”
Silvia: “Le moltiplica…..ma VESTITI….ANIMALE!!!!”
Apollo: “Come faccio se i vestiti me li ha bruciati Pierre?!!! Io ne ho solo uno….mica come voi…che invece ne avete due….”
Silvia: “Magari….legarsi un asciugamano attorno alla vita???!!!”
Apollo corse in bagno e torno poco dopo, l’asciugamano ben legato alla vita, ma con il pipino ancora al vento e ben in vista ai presenti.
Silvia: “MA NON HAI CAPITO NIENTE!!”
Apollo: “Cosa?”
Silvia: “DEVI COPRIRE ANCHE QUELLO…!”
Apollo: “Quello cosa?”
Silvia: “Ma…quello…quello lì…dai…”
Apollo: “Ahhhhh….perchè?!”
Silvia: “C…come perché???!”
Pierre: “Lascia perdere….deve fargli prendere aria la mattina…..”
Jun annuì alle parole dell’amico….anche se non lo considerava più tanto amico….
Reika: “Dov’è finito Sirius??”
Arrivò una specie di mummia: “Sono qua….!” Il ragazzo si era coperto dalla testa ai piedi, si vedevano solo gli occhi.
Pierre: “Da un eccesso all’altro….uno col pisello al vento….e l’altro gli si vedono solamente gli occhi….”
Silvia: “Siediti Fratello…stiamo ripassando le tabelline….”
Sirius: “Ah…perfetto iniziamo…”
Pierre: “No…anche quella dello Zero…è difficilissima….”
Reika: “Ha ragione…quello zero ti inganna…”
Jun: “Oh mamma….Apollo aiutami tu…..”
Apollo: “Che cos’è lo….zero??!”
Jun scoppiò in lacrime.

Dopo Matematica, era il turno d’Italiano…..
Pierre: “Allora….prima di tutto ripassiamo il difficilissimo….Presente…..allora…”ANDARE” dai è facile…”
Jun era in coma.
Silvia: “Ah…Pierre….come può essere difficile il presente…è “IO ANDRESSI”….”
Sirius: “No sorella….è “IO ANDESSI” senza la R….”
Silvia: “Hai ragione Fratello mio…..tu sì che sei intelligente….”
Apollo si grattò la testa perplesso: “Ma non era “IO VADO”….?!!”
Silvia: “sei proprio un Somaro….quello è il Trapassato Remoto…”
Apollo: “Ah….volevo bene dire…..”

Ora è la volta di Geografia…
Jun, ancora in coma profondo.
Pierre: “Allora….SUD in alto…..NORD a destra….EST in basso…..e OVEST a sinistra….”
Tutti annuirono convinti: “Bravo Pierre….hai studiato!!”
Pierre: “Eh….modestamente…”
Silvia: “Ora una domanda difficilissima…quanti sono i continenti??”
Sirius: “Tsz…ovviamente 123….”
Silvia: “Oh fratello…io pensavo fossero 115….”
Sirius: “Sorella…mi meraviglio di te…”
Silvia: “A stare con Apollo….”
Apollo: “Ma sono cresciuti…l’ultima volta che ho controllato erano 5….”
Silvia: “Zitto Somaro…”

E dopo Geografia…tocca a Storia…
Jun….era praticamente morto..
Pierre: “ Allora sappiamo tutti….che Napoleone era Norvegese….ma….chi erano i Romani??”
Sirius: “Ma stiamo facendo Storia….cosa centrano i Romani….che sono un famoso gruppo Rock??….”
Apollo: “ non erano un popolo antico…”
Sirius: “Oh….qui l’ignoranza galoppa…”
Apollo: “Ah….e adesso cosa mi dirai…che Cristoforo Colombo…era un canguro??!!”
Sirius: “Ma infatti….cosa credevi…che fosse un uomo…? Era un famoso canguro…ma cosa credevi??”
Apollo: “………ma non ha scoperto l’America…?”
Sirius: “Quello è Nerone….che uccise tutti gli Indiani…con il suo potente arco….rapì Pocaontas e si sposarono….”
Apollo: “Ahh…..”

Finito il ripasso, era ormai scoccata l’ora dell’ESAME…tutti si sentivano pronti….a parte Apollo che aveva le idee un po’ confuse e Jun che si era momentaneamente ripreso….anche se Cristoforo Colombo….che era un canguro, gli diede il colpo di grazia.
Tutti entrarono in aula e videro una cosa raccapricciante……


FINE OTTAVO CAPITOLO
____Ecco un nuovo Capitussolo…..speriamo vi piaccia….cia ciao! ^___^ < bacino > a tutti quelli che ci commentano….COMMENTATE IN TANTISSIMI!!! ____

P.S. bravi quelli che hanno capito che siamo in tre…e non un’ idra….U__U

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Capitolo 9
*** La grande minaccia: L'Esame! ***


Gli Element si trovarono in un’aula totalmente vuota.
Nessun banco, nessuna lavagna, nessuna sedia, nessun foglio, nessuna penna, nessuna finestra. . . niente di niente. . .il nulla totale.
Jun: “Ma che cosa significa?!?”
Pierre: “Forse l’esame consiste in un’orgia di gruppo!!”
Fudo spuntò da dietro i ragazzi come un fungo, urlando: “Anche se avevo proposto questa cosa. . l’hanno bocciata. . questa, cari Element, è la stanza. . . della PREPARAZIONE. . .in cui le tre frecce vengono forgiate!”
Jerome: “In poche parole. .” disse sistemandosi gli occhiali sul naso “qui vi spiegheremo la modalità con cui verrà svolto il vostro esame.”
Detto questo, il professore salì su di un piedistallo apparso improvvisamente in mezzo alla stanza, dopo essersi schiarito la voce con un forte colpo di tosse, estrasse. . . non si sa bene da dove. . . un misterioso rotolo, che venne subito aperto.
Non appena la pergamena fu totalmente srotolata, estendendosi per tutta la sua esigua lunghezza di appena 25 km, Jerome iniziò a leggerla: “LE REGOLE SONO POCHE E CHIARE: NON SI COPIA, CHI VERRA’ COLTO NELL’ATTO, VERRA’ BRUTALMENTE UCCISO DA UN BACIO DI REANA.”
Reana sorridendo dolcemente: “Spero di non dover uccidere nessuno. . “
Tutti: “NOOOO. . .CHE SCHIFOOOO!”
Jerome: “Ecco, il papiro dice questo!!”
Pierre: “Azz. . 25 km di carta per 11 parole?!?”
Jerome: “In effetti, è un po’ esagerato, fosse per me. . l’avrei fatto di 24 km.”
Fudo: “Ora, mie care Frecce, potete dirigervi nell’aula in cui svolgerete l’esame. . prego, seguite Sophia!”
I ragazzi, un po’ impauriti, seguirono l’insegnante, che li condusse in un’aula molto grande e con nove banchi a distanza 10 m l’uno dall’altro.
Sophia: “Così vi sarà impossibile copiare” disse ridendo malefica “Adesso, vi spiegherò in che cosa consiste il vostro test. . sarà naturalmente scritto, ma non preoccupatevi non sarà molto lungo. . .pensate, appena 100 domande aperte e 400 a risposta multipla. . .le opzioni di scelta, sono poche ovviamente, solo 16. . “
Tutti svennero, tranne Apollo che aveva capito solo la prima parte del discorso.
Sirius: “Scusi Professoressa. . “ con tono da leccaculo “queste domande, riguarderanno l’attività svolta all’interno della Deava?”
Sophia con un sorriso comprensivo: “Veramente Sirius. . .sono domande di cultura generale, quello che abbiamo fatto qui dentro, non c’entra nulla. .. “
La donna non riuscì a terminare la frase, poiché Jerome fece irruzione nella stanza, spalancando la porta ed urlando: “SI E’ INCEPPATA LA MACCHINA FOTOCOPIATRICE!!! CORRI SOPHIAAAA!!”
Sophia saettò (il nostro verbo preferito)fuori dalla stanza, seguendo il collega e lasciando così i ragazzi. . . soli. . .
Tsugumi si alzò per andare ad aprire la finestra, per poter cambiare un po’ d’aria, accorgendosi che molte persone si erano sentite male. L’occhio le cadde casualmente sulla cattedra, sulla quale vide un foglietto con su scritto: “SOLUZIONI TEST ELEMENT”
Tsugumi: “Ragazzi, mi sa che ho trovato le risposte. . Sophia le ha dimenticate sulla cattedra” disse indicando il pezzo di carta che li avrebbe condotti alla salvezza.
Pierre: “Bwuahhhh…Che Tonni!! Ora noi scriveremo tutte le risposte sul banco!Inizia a dettare. ..TETTONA!”
Tsugumi: “Ed io come farò a saperle?!?”
Pierre: “Jun le scriverà anche per te!”
Jun: “Ma. ..come pensi che possa fare??!!”
Pierre: “Beh, se non ci riesci vorrà dire che farai senza!”
Tsugumi cominciò a leggere e tutti meccanicamente, simile ad automi, iniziarono a trascrivere sul banco, incapaci di fermarsi.
Ad un certo punto, Silvia esclamò: “Non è che stiamo scrivendo un po’ troppo sul banco?! Bisognerebbe trovare un altro sistema. . “
Sirius: “Ha ragione mia Sorella, ora il banco è troppo scritto!”
Apollo: “uhm.. .potremmo fare dei bigliettini, oppure scriverci addosso!”
Tutti in coro: “Giusto!!”
Tutti ripresero a scrivere, come indemoniati, chi sui bigliettini, chi sul proprio corpo, chi si incideva addirittura a sangue la pelle.
Pochi minuti dopo, gli Element erano pronti per l’esame ed a un certo punto Sophia rientrò nella stanza, seguita da quattro uomini, che trasportavano attraverso l’uso di cariole. . pile e pile di fogli bianchi.
Sophia: “Io e Jerome, abbiamo pensato. . “ esclamò radunando i fogli che Tsugumi aveva letto poco prima “che in questo tempo, avreste potuto fare i bigliettini. . .o scrivere qualcosa sul banco!!”appoggiando un braccio sul banco di Pierre e tatuandosi su di esso ciò che il ragazzo aveva copiato.
Pierre: “ma Nooooo Professoressa. . .ma cosa va a pensare. . “ ormai sull’orlo di un infarto, nel vedere i suoi appunti dileguarsi.
Jerome: “Il succo ragazzi. . .è che verrete spostati in un’altra stanza.. .!”
I ragazzi: “NOOOOOOOOOOO!!!”
Silvia: “Tanto abbiamo sempre i bigliettini con noi!”esclamò allegra.
Apollo: “Hai stranamente ragione!!”
Sirius: “Però dobbiamo trovare il modo di portarceli dietro!!!”
Pierre: “Infiliamoli in ogni buco che abbiamo. ..anche quello del culo. . . Ma nooo. . . Jun e le ragazze sono avvantaggiati, possiedono più pertugi!!!”
Apollo: “Ma se l’infiliamo. . .come facciamo a cavarceli dal di lì dopo?!?”
Pierre: “Sono problemi che risolveremo in un secondo momento!”

Fudo condusse i ragazzi nella nuova aula, che durante il tragitto si erano farciti di bigliettini, mettendoli un po’ in tutti i buchi.
Così, varcarono la soglia della stanza, si sedettero tutti soddisfatti e strabordanti di carta, Sophia si riposizionò alla cattedra, notando Pierre, seduto nel primo banco, con due guance stile criceto.
Sophia: “Pierre. . . ti senti bene?!?”
Pierre sputacchiando carta sbavata da tutte le parti: “Tschi. . Ptrofhessho..resza…Netzun…Froblema!”
Sophia perplessa: “Se lo dici tu. ..uhm. . . credo che sia meglio mettervi al corrente di una cosa, i fogli che avete trovato sulla mia scrivania, erano le soluzioni dell’esame che abbiamo fatto l’anno scorso. . .quindi non credo che vi possano servire a molto!!”
Pierre: “COTZA?!!!?” disse sputando il mare di carta intriso di bava che aveva in bocca, in faccia a Sophia, mentre tutti con aria rassegnata cercavano di uccidersi.
Sirius tentò più volte di accoltellarsi con una matita, Apollo sbatteva ripetutamente la testa contro il banco, Reika, assistita dalla solita “Fortuna”, si stava soffocando con un bigliettino che le era andato di traverso, Silvia cominciò a strapparsi i capelli, Jun e Tsugumi, stavano pregando un Dio sconosciuto e persino i Gemellazzi avevano ritrovato la fede.
Fudo: “Dopo questo momento ROSA. . .che le tre frecce inizino a solcare il cammino dell’eternità!!!”
Jerome: “In poche parole. . INIZIATE!”
I fogli furono distribuiti ed arrivò un esercito di esaminatori, con il compito di non fare copiare i ragazzi (ma se sono efficienti come quelli dell’esame di Naruto, allora i ragazzi non hanno problemi XDD), che si disposero ai lati della stanza.
Gli Element, girarono inorriditi il foglio, ma gli restava solo un’unica speranza. . .e quella speranza era. . .





FINE NONO CAPITOLO
Ciauuu, La vostra IDRA preferita è tornata da voi, dopo anni ed anni! Scusateci, ma SIAMO state molto impegnate! Naturalmente siamo affamate di commenti e voi dovrete placare questo nostro bisogno! Mi raccomando Commentate Commentate!
Un KiXone!
DLD

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Capitolo 10
*** Quando la paura t’attanaglia ***



Quando la paura t’attanaglia


Gli Element, girarono inorriditi il foglio, ma gli restava solo un’unica speranza. . e quella speranza era. . . TOMA. Infatti, l’angelo delle Tenebre, escluso dall’esame, si era messo a svolazzare davanti alla finestra della stanza in cui i ragazzi stavano svolgendo il loro esame.
Pierre alzò gli occhi, ormai senza speranza, cercando sconsolatamente una soluzione: “Dal cielo…arriverà sempre la risposta giusta!” esclamò mettendosi a ghignare satanicamente.
Tutti, a parte Sophia e gli esaminatori attentissimi (che si facevano i cazzi loro) seguirono l’esempio del compagno e guardarono fuori dalla finestra, notando Toma.
Gli esaminandi s’illuminarono di gioia, per poi piombare nella disperazione più nera pochi secondi dopo, poiché restava un piccolo, minuscolo, insignificante problemino: Come comunicare con l’angelo?!
Pierre: “Se Apollo è veramente la reincarnazione di Apollonius, alias Ali del Sole, dovrebbe saper comunicare telepaticamente con il suo amico pennuto!”
Sirius: “Non parlare di Ali con tanta leggerezza!”
Silvia: “ehm…non dovremo parlare a voce più bassa?Ricordatevi che ci sono gli attentissimi esaminatori!” disse indicando coloro che si trovavano ai bordi della stanza.
Il gruppo si voltò in direzione dei temibili uomini, che si stavano intrattenendo giocando a UNO.
Esaminatore 1: “Tò. . un +4!!” disse buttando giù la carta e ridendo malvagio.
Esaminatore 2: “Ma io ho un cambio giro e ti torna il +4 indietro!” indicandone una a sua volta.
Esaminatore 1: “Ehh? Ma che cazzo dici?? Sai dove te lo infilo il +4? Ma con che regole giochi?”
Esaminatore 2: “Le mie regole sono giustissime! Io credo nel cuore delle carte”
Esaminatore 3: “Basta riprendiamo con le cose serie . io gioco un 3 giallo e quindi posso buttare tutti i 3 che ho in mano….e dato che ho 7 tre…ho vintooooo !!!”
Esaminatori 1e2: “Ma che cosa dici??!”
Gli uomini cominciarono a picchiarsi, coinvolgendo tutti i compagni nella rissa ed usando Sophia come mazza.
Pierre: “Questo è il momento di agirete! Vai Apollo! Tocca a te!”
Apollo che si stava amabilmente scaccolando, guardò verso Pierre con aria stupita, mormorando un dolcissimo: “EH?!” stile cornacchia.
Silvia con le sue maniere da principessa, fece dolcemente capire ad Apollo quello che doveva fare, sgranandogli 12 denti.
Apollo cadde allora in uno stato di trans apparente, iniziando a pronunciare lunghi “OOMMM”.
Gli Element trattennero il respiro, la tensione era ormai alle stelle, il volto di Apollo cominciò a deformarsi in piccole smorfie.
Ad un tratto…Silenzio…il momento era giunto.
Apollo: “ci sono quasi…ecco…adesso…”
Esclamò per poi produrre una sonora scoreggia, simile ad un terremoto di ottavo grado in Giappone: “Ahhh…ora va meglio!”
Pierre sconvolto, non riuscì a trovare parole per ribattere e scoppiò in un pianto a dirotto.
Sirius seduto dietro ad Apollo, svenne poco dopo e perse tutti i capelli per le radiazioni subite, prodotte dal fetore.
Silvia: “NOO. .FRATELLO MIO!”disse iniziando a raccattare i capelli del maggiore facendone un gomitolo che appoggiò sul suo banco.
Reika urlando: “speriamo almeno che non si accorgano della presenza di Toma., altrimenti siamo spacciati!”
Pierre: “Taci Iettatrice!!”
In quello stesso istante, si sentì la voce di Fudo al di fuori dell’edificio: “ABBATTETE L’ANGELO DELLE TENEBRE! LE TRE FRECCE POTREBBERO VEDERE IL MALE RIFLESSO IN LUI E DI CONSEGUENZA SPEZZARSI!FUOCO!”
Una raffica di proiettili si scagliò sul povero Toma: “Argh…Apollonius …io ti…A…” così mormorò, prima di saettare verso terra, spappolandosi per la seconda volta nel corso di quella giornata.
Apollo corse alla finestra, la spalancò e cominciò a gridare: “Muori Finocchio!”
Toma con le ultime forse rimaste pigolò dolcemente: “Sono le uniche parole che mi dici….ma so che sono piene di affetto!”
Otoha, che stranamente non aveva visto nulla, non appena si accorse della cosa, si precipitò dall’amato per poi raccoglierlo da terra con il cucchiaino ed infilandolo in una borsa termica. Mentre la donna si allontanò in volo per raggiungere Atlandia, esclamò: “Tanto non lo passerete mai l’esame..!”e ridendo maleficamente, scomparve dalla vista dei presenti.
Ora gli Element erano lasciati da soli, in balia del loro destino; nel frattempo nella stanza, si era ripristinato un clima di pseudo-normalità: gli esaminatori dopo un’ aspra lotta che aveva provocato la morte di 3 di loro e la scomparsa di altrettanti membri della valida squadra anti-copiatura, si erano ricomposti e posizionati per svolgere al “meglio” il loro lavoro.
Jerome portandosi una mano sulla fronte e scuotendo la testa perplesso: “Questo mese…è già la quinta volta che si menano per una partita di UNO…per non parlare di quando giocano a Ruba Mazzo.:”
Pierre, dopo aver letto 3 volte il foglio del test, capì che era in grado di rispondere solo alla domanda: NOME e COGNOME, anche se non era troppo sicuro di aver scritto correttamente, di conseguenza, dopo lunghe riflessioni, iniziò a guardarsi attorno, pensando: “Nahhh. Non potrò mai fare peggio di Apollo, che durante il ripasso ha sbagliato tutto….ghghhgh….!” non appena portò l’attenzione su di lui, lo scorse intento a scrivere come un automa: “Dohhh!” diede una craniata sul banco.
Iniziò a mangiarsi a sangue le unghie, cercando una soluzione, ad un tratto il lampo di genio….JUN….in quel momento un esaminatore si fiondò su di lui, facendogli fare tre metri in volo all’indietro ed inchiodandolo al muro, per poi tenendolo fermo con un gomito piantato nella giugulare: “TU STAVI COPIANDO!”
Pierre terrorizzato: “No no…io stavo …pensando…di copiare, ma non l’avevo ancora fatto!”
Esaminatore 5(il 4 è morto): “Non mentire…io vedo tutto!” disse posizionando meglio la benda che aveva sopra gli occhi e che azzerava la sua capacità visiva.
Nel frattempo Apollo, che stava realmente copiando da Silvia, si sedette educatamente sulla sedia, fingendo un’aria innocente.
In quanto a Jun, si sentiva continuamente osservato da diversi esaminatori che continuavano a fargli l’occhiolino ed a mandargli i bacini, tra di essi riconobbe anche il farmacista ed iniziò a sudare come un caprone tibetano.
Tsugumi aveva un po’ di problemi a raggiungere il foglio, in quanto impedita dalle tette.
Reika, dal canto suo, non aveva ancora scritto nulla, poiché la punta della matita continuava a spezzarsi, quindi decise di scrivere con il sangue, sperando di riuscire a portare a termine l’esame.
Sirius ripresosi, si era accomodato elegantemente al suo posto e dopo essersi attaccato con il Vinavil i capelli, persi precedentemente, iniziò a leggere le domande, con espressione saccente dipinta sul viso, ma senza capire una mazza.
Silvia sembrava l’unica in grado di risolvere il test. Dopo un’ora sollevò il capo soddisfatta, ammirando la bellissima “S” che aveva fatto…l’iniziale del suo nome.
Ciò che gli esaminatori non sapevano e neppure i professori, era che gli Element avevano un asso nella manica, avevano letto il libro “MILLE MODI PER COPIARE”
Pierre: “Bwuahhh,..non siamo ancora sconfittiiiii!!”
Ma all’improvviso. . . .




FINE DECIMO CAPITOLO
Eccoci di ritorno con un nuovo capitolo. . grazie per i commenti. .ma noi ne vogliamo, anzi ne esigiamo altri!!! Scusate per eventuali errori, ma il caldo afoso di un ridente paesino immerso nel sole ci sta uCcIdEnDo.
P.S. Un ringraziamento a tutti quelli che ci seguono dall’inizio e che da bravi hanno sempre commentato. X3
A presto. . .Kixs!

DLD

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Capitolo 11
*** I Mille Modi per Copiare ( le disavventure di Pierre ) ***


I Mille Modi per Copiare ( le disavventure di Pierre )


Eccoci, nuovamente risorte ( miracolo delle sfere del Drago XD ) e pronte a pubblicare un nuovo capitolo.
Intanto ci scusiamo tantissimo per gli errori fatti in quello precedente, ma il caldo di quel periodo era veramente insostenibile ! Bene, ora che ci siamo riprese ( si spera ) e riemerse dalle migliaia di Spoiler e Capitoli ( Shippuden ) su Naruto, ritorniamo alla nostra bella FanFiction ! ^_^ Buona lettura e commentate.

Dio: “SASORI TI AMOOOOOOOO” *-*
L&D: “Lascia uno spazio anche per Noi”è_é
Lucciola: “Aishiteru DeiDei (Deidara)”
Delphine: “I love You Hidannuccio bello.”
Dio: ù__ù
Dopo questo momento di delirio, ecco il capitolo:


Ma all’improvviso. . . Pierre si ricordò del libro ( Mille modi per copiare ) che aveva letto per il Difficilissimo esame di quinta elementare e facendo un terribile sforzo di memoria, raggiunse la soluzione: pagina 79, consiglio num. 738 … “il bigliettino nascosto nel fazzoletto di carta”.
Pierre: “Ahahaha, sono proprio un GENIOOO” rise satanicamente, per poi assumere una perversa espressione.
Sophia: “Ti senti bene Pierre ?! sembri un Pitbull arrapato.”
Pierre: “No, no è che ho trovato la soluzione per uno di questi difficilissimi quesiti”
Sophia scrollò le spalle e tornò a limarsi le unghie.
Pierre, tutto felice di aver ingannato brillantemente Sophia, tentò di scrivere il bigliettino, ma sorse un piccolo problema: Non aveva carta per poter scrivere, a parte il foglio dell’esame che non poteva essere strappato.
Dopo essersi scervellato per 2 minuti buoni, decise di strappare un pezzo di carta da un quaderno che aveva sotto il banco, non curandosi minimamente del fatto che l’oggetto non gli appartenesse.
Con il solito ghigno, maciullò la malcapitata pagina, strappandone appena una metà.
Finalmente, aveva il materiale adatto per poter fare il bigliettino, ma quando posò lo sguardo sul “piccolo” foglio, notò con ribrezzo che era Tutto scritto.
Lesse qualche frase:
“Oggi, sono stata posseduta da Ermenegildo, dopo diversi mesi passati a scambiarci baci, sguardi e tante paroline dolci, come due innamorati! E’ così maschio … adoro quando mi chiama ANEMICA, è così dolce, anche se ho avuto difficoltà a trovare la bocca i primi tempi, ma …”
Pierre, risollevò lo sguardo inorridito, avendo capito che il quaderno da cui aveva strappato quel pezzo di carta era il diario segreto di Reena, di conseguenza il bigliettino completamente scritto, era inutilizzabile.
Restava un'unica soluzione: La carta igienica del bagno. Quindi doveva essere mandato in Bagno ! ma come fare ?!
Rimaneva un solo modo per salvarsi: Fingere un malore improvviso.
All’inizio pensò che un banale svenimento avrebbe impressionato Sophia quel tanto che bastava per uscire dalla stanza, così dopo aver fatto alcuni sospiri piuttosto rumorosi, si lasciò cadere a peso morto sul pavimento. Restò immobile per 15 minuti, ma nessuno si curò di lui, anzi venne brutalmente calpestato da un esaminatore che stava portando un caffè a Sophia.
Stizzito si rialzò, forse ci voleva qualcosa di più forte per impressionare l’insegnante, quindi ricordandosi di un interessante documentario su un Piccolo Gnu Sfigato ( si vede che in preda alla follia abbiamo visto Quark ?! XD ) si ricordò di come fingere un perfetto attacco di epilessia.
Iniziò a sbavare come un lumacone afgano, scosso da violenti tremiti cominciò a sputacchiare sulle scarpe di Sirius, poi crollò nuovamente a terra rotolandosi ed emettendo strani mugugni da ebete.
Silvia infastidita, gli mollò un potente pestone sul naso, dicendo: “Smetti di sputare su mio Fratello!! Sputa su Apollo !”
Pierre, vedendo che anche questo tentativo era fallito, si rimise a sedere educato.
Pierre sottovoce: “ma neanche se ci tirano una bomba atomica addosso, ‘sti bifolchi si accorgono di qualcosa”
Restava un’altra alternativa, prese la sua fida penna Bic ( 14 cm di punta ) ed iniziò a squartarsi un braccio, spruzzando sangue sui compagni, che per tutta risposta si pulirono come se niente fosse.
Ormai dissanguato, si tolse la maglia ed avvolse la ferita nella stoffa, quando un bruscolino gli entrò in un occhio.
Il ragazzo iniziò a strofinarselo, ora senza speranza.
All’improvviso sentì la voce di Sophia: “Pierre ti senti bene ?! vuoi andare al bagno ?!”
Pierre cadaverico, dopo aver perso 4 litri di sangue ed immerso in una pozza rossa: “Eh, mi sento un po’ debole, sarà panico da esame.”
Sophia: “Ah, può darsi … non vedo altre ragioni perché tu debba star male.”
Pierre sorridendole amabile: “Già, ora posso andare ?”
Sophia: “Fatti accompagnare dall’Esaminatore numero 5”
Il ragazzo si alzò e si avvicinò all’uomo, che per prima cosa gli mise le manette, poi una benda sugli occhi, due tappi nelle orecchie, uno nel culo e per finire una pallina di pongo dentro la bocca.
Esaminatore 5: “Ora possiamo andare” disse trascinando il ragazzo fino all’uscita della stanza.

Arrivati a destinazione, liberò le mani di Pierre e dandogli un calcio lo spinse con la testa nel water.
Esaminatore 5: “Sbrigati, io starò qui a guardare” disse facendogli l’occhiolino, coperto dalla spessa fascia nera.
Pierre pisciò sangue e cagò il tappo poco prima inseritogli dall’Esaminatore, ricordandosi di portare con sé un pezzo di carta igienica. che nascose nelle mutande, sul davanti.
L’uomo lo ricondusse in classe, liberandolo da ogni impedimento e lui si risedette un po’ indolenzito al suo posto.
Tutto felice, estrasse il pezzo di carta dal nascondiglio, scrivendo una semplice, ma efficace richiesto d’aiuto: “Jun, dimmi la risposta alla domanda n. 3,2,1,5,6,8,45,46,49 … tutte insomma … ah, pensa un po’ come sono bravo, ho già scritto Nome e Cognome!”
Prese dalla tasca un fazzoletto e dopo averlo spiegato, appoggiato sul banco e stirato bene con le mani, notò un ENORME spazio bianco, candido, immacolato al centro di esso.
Inclinò leggermente la testa fissando incuriosito l’oggetto, soffermandosi più volte su quel candore che invocava la sua penna. Lasciò passare alcuni minuti, poi congiunse le mani portandole vicino al volto ed esclamò: “Ma che carino, com’è bellino !” non pensando minimamente che avrebbe potuto semplicemente scrivere lì sopra, risparmiandosi la fatica fatta poco prima.
Euforico, appoggiò il frammento di carta igienica sul fazzoletto, ripiegando poi il tutto con cura.
Pierre cercò di attirare l’attenzione di Apollo: prima con lievi “pss, pss”, che naturalmente non ebbero effetto, decise quindi di sputargli sul collo. Il colpo andò a segno ed il rosso si girò: “Che vuoi?”
Pierre: “Jun mi ha chiesto un fazzoletto, passaglielo!”
Apollo: “Ma io non ho sentito niente”
Pierre: “SEI SORDO, passaglielo” mormorò, mostrando i denti imbevuti di sangue misto a pongo.
Apollo schifato ed impaurito da quell’orribile visione, fece quello che gli era stato chiesto e così si girò verso l’occhialuto: “Jun, prendi il fazzoletto che hai chiesto a Pierre”
Jun finse d’ignorarlo in un primo momento, poi sentendo un qualcosa di caldo scivolargli copioso lungo la gamba, si accorse che Apollo stava beatamente pisciando su di lui.
Jun: “MA CHE SCHIFO, COSA STAI FACENDO?”
Apollo: “shhhhh, che ti sentono, prendi”
Sophia: “Cosa state facendo laggiù?!”
Apollo per non farsi scoprire, spiegò il fazzoletto e gli smurgagliò sopra, facendo così attaccare al suo naso l’importantissimo pezzo di carta igienica di Pierre.
Pierre: “Cosa fai IMBECILLE ??!”
Sophia: “cosa ci dovrebbe fare con un fazzoletto da naso ?!”
Pierre si sedette senza rispondere, profondamente scosso dall’accaduto.
Apollo: “Bleah, che puzza di palle!” si girò verso il più grande con il bigliettino che svolazzava sul suo naso.
Pierre: “OFFENDI POCO, le mie palle sono odoratissime!”
Apollo inspirò a fondo, stile aspirapolvere, come Baron gli aveva insegnato, risucchiando all’interno della narice sinistra il puzzolente foglietto.
Pierre dopo aver dato una craniata sul banco, svenne più dalla disperazione che dal dolore.

Tsugumi, risvegliatasi dal coma apparente che l’aveva investita, facendola restare immobile per più di un’ora, si accorse di non saper rispondere … praticamente a nulla.
Così decise di chiedere l’aiuto della sua fida Sempai ed essendo più organizzata di Pierre, aveva portato un blocchetto per la malacopia, dal quale strappò appena una cinquantina di fogli, unendoli assieme ed usando la sua innata abilità nel collage.
Si guardò un attimo attorno per verificare che nessun Esaminatore la stesse guardando e scoprì con suo enorme sollievo che tutti erano impegnati in altre faccende: chi ronfava, chi si grattava, chi s’accoppiava, chi si scaccherava ecc. …
Dopo aver scritto il suo SOS, piegò il bigliettino, facendogli assumere la forma di un aeroplano che aveva circa le dimensioni di un UFO.
Prendendo bene la mira lanciò l’astronave verso Reika. Il sole si oscurò improvvisamente al passaggio del “Minuscolo” coso, che continuava a planare beato verso la ragazza.
Ad un tratto Sophia si alzò e non curandosi dell’Oggetto Volante non identificato che svolazzava liberamente nella classe e spalancò una finestra per cambiare l’aria.
Una folata di vento colpì il bigliettino di Tsugumi che precipitando tra le ruote di Ermenegildo venne brutalmente disintegrato, in quanto Reena era da poco entrata in classe per cercare il suo diario, che aveva dimenticato lì.
Un Esaminatore scattò in avanti, indicando il cumulo di tritelli di carta: “Qui c’è qualcuno che copia!”
Tutti: “Ma dai, davvero ?!”
Esaminatore Boss: “sì, davvero, adesso vi aspetterà una terribile punizione …”


FINE UNDICESIMO CAPITOLO

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