la macchina di scambio

di PiccolaStrangeBottom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un esperimento Rischioso ***
Capitolo 2: *** Finalmente Il vero Nico ***
Capitolo 3: *** Basta farci l'abitudine ***
Capitolo 4: *** Salvate il mio amore ***



Capitolo 1
*** Un esperimento Rischioso ***


"Niní vieni presto, dai é venuta benissimo "

Niní aveva gli abiti di Nico tra le braccia e annuí con il capo.

"E adesso che si fa? "
"Metti i vestiti di Nico in uno dei due scomparti e nell altro ti ci metti te"


Niní non lo fece subito, prima voleva chiarire con Vicky della procedura

"Ma mi spieghi cosa servo io? "
"Stai scherzando vero...scusa chi é Nicolas? "


Niní annui, non era ancora del tutto sicura che mettendosi lei, sarebbe uscito Nico maschio.

"Guarda che secondo me serve un corpo maschile nella macchina"
"Si ma se usassi un altro corpo, non sarebbe piu Nicolas non credi?"


Anche questo era vero, Niní si immaginava ciò che sarebbe successo se Nico fosse stato uomo, magari avrebbe anche accettato i sentimenti delle ragazze che lo amavano e specialmente di carmen.
Carmen era insopportabile però lo amava e anche Niní dovette ammettere che una chance se la sarebbe meritata.

"Okay Vicky sono pronta"

Disse Niní piazzandosi nella macchina, dove in un portello aveva messo i vestiti di Nico.
Vicky si assicurò che la sua amica fosse dentro e azionó la macchina.
Non passò molto che una potente scossa avvolse la nostra Niní, facendola quasi gridare.
Niní si sentí come se la stessero risucchiando con forza e la cosa duró una mezzora buona, prima che la tortura finí e lei poté uscire da quella macchina infernale.

"Niní tutto bene? "

Alla ragazza girava la testa e aveva un enorme senso di nausea.

"No per niente, mi viene da vomitare Vicky"

Era davvero incredibile, Niní aveva un enorme forza psicologica ma un impercettibile forza fisica, mancava totalmente di resistenza.

"Dai é stato cosí terribile?"

Niní se la prese molto per quell estetnazione di Vicky, dopotutto mica era rimasta lei in una trappola elettrica per mezzora.

"Su su calme ragazze"

Una voce piu che conosciuta, forzata ma anche mascolina, uscí dalla macchina, esperimento riuscito.

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Capitolo 2
*** Finalmente Il vero Nico ***


Un ragazzo con i tratti perfetti di Niní, uscí dalla macchina, dirigendosi a passo malfermo verso le due ragazze
Aveva un corpicino esile, dei folti e arruffati capelli castani e indosso gli abiti abituali da autista.
Le due sgranarono gli occhi al limite consentito della natura.

"Ma..."

Nico la interruppe.

"Dove sono? Perché ti assomiglio cosí tanto...e come mai sento un grande bisogno di aiutare dei ragazzi e una persona che amo il mio capo?"

A Vicky le venne male, aveva trasmesso gran parte delle emozioni di Niní a Nicolas.
Si era uscito perfetto proprio come Niní quando si vestiva per lavorare come autista.

"Vicky ma che hai fatto?"
"Qualcosa dev' essere andato storto"


Il ragazzo intanto si tastava il corpo, in preda al panico.

"Scusate ma perché non sento piú il seno, ho sta voce da maschio e non riesco a togliere sta parrucca? "

Niní fermó le mani di Nicolas che si stava tirando i capelli.

"No ora sei maschio, questi sono i tuoi veri capelli e la tua voce non puoi cambiarla"

Vicky lo guardó, dovette ammettere che Nico, l' ormai reale cugino di Niní, era davvero carinissimo.

"Mi sa che hai mantenuto la mentalità di Niní e quindi dovremo lavorare su sta cosa"

Nico fu accompagnato davanti a una lavagna dove vi erano raffigurate tutte le persone che aveva conosciuto Niní, nei panni di Nicolas.

"Allora cominciamo....qui c'è la famiglia parker del quale, Tomas l'ambasciatore e i suoi quattro figli, Cecilia, Chama, Chow e Martin, fin qui ci sei?"

Nicolas annuí,

"Si mi sembra che a me piaccia Tomas e anche che Martin sappia il mio segreto"

Niní si picchió una mano sulla fronte e Vicky scrolló la testa.

"Tu non sei piú Niní, se deve piacerti una persona dev' essere donna chiaro? "

Nico fece un no energico, essendo che aveva la mentalità di Niní, non gli sembrava una cosa normale guardare le donne.
"A me piace tomas, non le donne"

Niní scoppiò.

"E a me che piace tomas, te sei maschio ora e quindi ti devi trovare una persona del sesso opposto capito?"

A Nico stava scoppiando il cervello ma preferí nn discutere e annuí.

"D'accordo ma ora con chi potrei stare?"

Vicky mise la bacchetta sul disegno che raffigurava lui, attorno c'erano tre figure femminili con rispettivi cuori.

"Allora in questo periodo non poche ragazze si sono innamorate di Nicolas, però va beh a parte le fan ce ne sn tre qui. Jasmine la barranco, Carmen e la ragazza che hai salvato in piscina"

Niní intervenne.

"Jasmine non é qui, ma in carcere. La ragazza della piscina, nemmeno io mi ricordo come si chiama, Carmen é insopportabilissima ma ama Nico, anzi muore per Nico, quindi credo che si meriti la possibilità che io non ho potuto darle"

Vicky annuí poco convinta.

"Non so se funzionerà, però ama Nicolas questo é certo e mi odia perché si supponeva che lui stesse con me"

Nicolas si alzò dalla sedia, la maggior parte delle persone se le ricordava essendo che i suoi pensieri erano quelli di Niní.

"Aspetta ora ti devo dare il cellulare di Nicolas, finalmente sono libera, ma sarai convincente?"
"Tranquilla cugina, sarò come lo eri tu, ora vado a dopo"

Il ragazzo uscí, lasciando Vicky e Niní alquanto perplesse.

"Secondo me dovremmo seguirlo, per vedere come si comporta"

Vicky fece spallucce.

"Tranquilla tanto siete uniti, legati, sarà uguale a te non temere"

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Capitolo 3
*** Basta farci l'abitudine ***


Il nostro Nico entrò baldanzoso nell' ambasciata.
Aveva per la prima volta la camiciaslacciata e esibiva il suo nuovo corpo con nonchalanche, tanto doveva pur abituarcisi in qualche
modo.
Peccato che in quel momento stava arrivando Celina, che quando lo vide lo fissò in cagnesco.
 
"E questo che significa, ti sembra il modo di andare in giro? copriti razza di scostumato prima che ti mando via a calci"
 
Nico cercò di allacciarsi la camicia, mentre Celina gli passò di fianco allontanandosi, ma prima di uscire si girò per guardarlo meglio.
Il ragazzo si sentiva un po a disagio.
 
"Hem....c'è qualcosa che non va?"
"Non so, è una mia impressione o sei diverso dal solito?"
"beh, ecco...si si sono diverso, credo"
"che significa credo??? Bah non mi interessa, abbottonati e sistemati che forse tra poco ti chiamo"
 
Nicolas non sapeva esattamente cosa intendesse la donna.
 
"Scusi ma, mi chiama per cosa?"
"Forse devi accompagnarmi a fare qualche commissione, e comunque non ti devo nessun tipo di spiegazione, fai come ti dico!!!"
 
Celina si allontanò, e Nico dopo essersi assicurato che fosse di schiena, le fece la linguaccia.
 
"Mamma mia che antipatica, va beh però se devo portarla a fare delle commissioni, mi tocca, è il mio lavoro dopotutto"
 
Nico continuò a camminare per il salone dell ambasciata, ma non era fuori pericolo ancora, infatti in lontananza vide una persona a lui molto conosciuta, che subito gli saltò al collo.
Per quanto lui cercava di scansarsi lei non demordeva.
 
"Nicolas, come sei carino oggi"
"Carmen giusto? senti spostati mi stai soffocando"
 
Carmen lo lasciò a malincuore, ma lo avvolse comunque in un abbraccio, che nonostante tutto lui ricambiò.
Non sapeva il motivo, ma quell'abbraccio le sembrava confortante, anche perchè Carmen aveva capito il suo disagio e non lo stringeva troppo.
 
"hem...Nicolas?"
"Si Carmen...."
"Ti piace stare così?"
 
Nico si accorse che si stava lasciando andare un po troppo e si staccò subito.
 
"Scusa Carmen, ho avuto un attimo di debolezza, non volevo approfittarne"
"Nicolas, non devi chiedermi scusa, sai che io starei abbracciata a te per ore e ore"
"si lo so...hem, ora dovrei andare"
 
Carmen mise le mani sui fianchi.
 
"Vedi come sei, prima mi seduci poi te ne vai, almeno non mi illudere Nicolas perché ti ripeto, come nemica sono letale"
"Carmen...."
"Non sai che rispondere vero? "
"No...non trattarmi cosí perfavore, non é colpa mia se devo andare"
 
Carmen non poteva resistere a quegli occhietti verdi, quindi decise di non andarr oltre.
 
"Come posso dirti di no, vai pure se devi, tanto ci rivediamo sicuramente"
"Eh certo e la prossima volta andiamo a prenderci un gelato okay?"
 
Carmen rimase spiazzata, mai Nicolas le aveva chiesto un appuntamento, ora non sapeva proprio che dire anche perché nicolas le si avvicinò, mettendole le mani sulle spalle.
Ora era faccia a faccia con lei, Carmen lo fissava e quasi le veniva la tremarella, cosa strana perché era lei di solito che metteva a disagio gli altri.
Fu un attimo effimero ma che la mandò in paradiso.
Nicolas le aveva appena posato le labbra sulla guancia e lei era davvero shokata, incapace di reagire.
 
"Ci vediamo, a presto Carmen"
 
Il giovane si allontanò, lasciandola li di pietra, ma si sa com' é Carmen, quindi anche se frastornata non ci volle molto che si riprese.
 
"Nicolas....Nicolas, mi ha dato un bacio,  anche se solo sulla guancia, forse sta cedendo e la prossima volta punteró piú in alto, perché io voglio quelle labbra"
 
Intanto Nicolas proseguí, incontrando anche un altra persona, che stavolta lo fece indietreggiare terrorizzato.
Un uomo non poco figo, appena lo vide lo afferrò per il colletto.
 
"Ma ciao, piccolo traditore"
"Victor..."
 
I suoi ricordi di quel viscido uomo, erano troppo nitidi.
Anche se ormai la mentalità di Niní stava lasciando posto alla sua, certe cose restavano impresse.
 
"Non ci posso credere, guardati come sei conciato"
 
Nico si accorse che aveva di nuvo la camicia sbottonata, nonostante lui l'avesse abbottonata, anche se alla ben in meglio.
 
"Non dovresti andare in giro con la camicia aperta"
"Perché? so che non é opportuno ma devo abituarmi a questo corpicino piatto"
 
Victor strinse la presa su di lui.
Chissá cosa voleva fargli? 

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Capitolo 4
*** Salvate il mio amore ***


"Aspetta sono fragile, non farmi male"
 
Nico era davveri spaventato, quando vide la mano di victor andargli sotto la camicia.
 
"Ora me la paghi, verme"
 
Victor prese la pelle del ragazzo tra due dita, per poi chiuderle e girarle un paio di volte.
Sul suo volto era dipinto un sorrisone sadico, molto simile a quello usato il giorno che voleva strozzarlo.
Nicolas urlò sempre piú forte in base alla presa di Victor.
Finché il male non divenne insopportabile.
 
"Fa male eh? Ahahahahahaha"
"L-lasciami ti prego aaaaaaah"
"Mi piace farti soffrire"
 
Dopo quelle parole victor lasciò la presa,mostrando a Nico le due dita insanguinate.
Il ragazzo si scostó la camicia, guardando il fianco che sanguinava, Victor gli aveva dato un pizzicotto micidiale, tanto da strappargli quasi la pelle, che villano.
 
"Ma.......perché, mi hai fatto questo?"
"Perché mi metti sempre il bastone tra le ruote, ti odio Zampanó"
 
In quel momento arrivò Carmen, che dalla stanza accanto aveva sentito gridare Nico.
 
"Che succede, qui? Nicolas perché hai urlato"
 
Victor spintonó Nico, che aveva una mano sulla ferita aperta e la testa china sul petto.
 
"Non te ne deve importare Carmen, torna a quel tuo cavolo di lavoro razza di incapace, perditempo"
 
Carmen non si scostó, era preoccupata per Nico, e Nicolas era la priorità in quell ambasciata per lei.
 
"Non mi importa, mi licenzi pure, io gli do una mano"
"Se non la smetti Carmen, sarai tu ad aver bisogno di una mano "
 
Victor, alzò la mano verso di lei, ma Nico le si piazzó davanti.
 
"Lei non c'entra, questa questione é tra me e te e ora, o te ne vai o...ti mando via io"
 
Victor rise, snobbandoli entrambi, per lui manco valeva la pena di perdere tempo con loro, quindi decise di mollarli li e andarsene.
Intanto Nicolas si sentiva svenire, la ferita si allargava e Carmen cercava di capire cosa avesse.
 
"Come....come stai?
 
Chiese Nico con un filo di voce.
 
"Io sto bene, ma tu....amore mio, che ti ha fatto quel cattivone?"
 
Il ragazzo si giró per guardarla e quando lei vide la sua espressione, rimase paralizzata.
Nico stava piangendo e barcollava,tanto che dovette lasciare la presa sulla ferita, mostrandola a una Carmen sempre piú sconvolta.
 
"E QUESTA??? NICOLAAAAS "
"C....Carm....non...urlar..."
 
Il povero autista svenne tra le sue braccia e lei per la prima volta in vita sua ebbe un fremito.
Gli sollevò la fronte per vederlo in viso, era davvero bellissimo.
 
"Ma guardatelo, sembra un angelo....ma che dico??? Devo portarlo dal signor Gomez e Niní"
 
Carmen uscí di corsa dall'ambasciata,col corpo di Nico tra le braccia,  dirigendosi verso la casetta, dove Niní e nonno Gomez vivevano
Bussó disperatamente, finché non le aprirono.
Lei non curandosi dei presenti allibiti, mise Nicolas sul letto.
Nella stanza c'erano Niní e Vicky, ma la donna era troppo impegnata per dar loro importanza.
Nicolas non si muoveva, ma di certo era vivo, visto il suo alzarsi e abbassarsi del diaframma.
 
"Non preoccuparti, ti cureró io"
 
Niní si avvicinò a Carmen.
 
"Ma che succede, che gli hai fatto?"
"Io nulla, é stato Victor"
"Ma Victor é cosí carino"
 
Disse Vicky,notando che le altre due la guardavano con disapprovazione.
 
"Volevo dire... non credo possa fare una roba simile
"Anche di peggio"
 
Disse Niní convinta.
Carmen nel frattempo si era chinata su Nico per baciarlo ma Niní la fermó, inconsapevole che il suo timbro di voce era quello del cugino.
 
"Carmen, vacci piano perfavore"
 
La ragazza sgranó gli occhi, mentre Niní si copriva la bocca.
 
"Ma...Nicolas? "
"Si Carmen, sono io"
 
Niní non riusciva a controllarsi era davvero sconvolta, a tal punto da affidare Nicolas alle cure di Vicky e a trascinare Carmen fuori.
 
"Niní che c'è? devo curare io il mio amore, non Vicky"
"Carmen,devo dirti una cosa"
 
Niní mise le mani sulle spalle di Carmen e mentre parlava aveva la voce forzata dell'autista, cosa che spaventó molto la segretaria.
 
"Ti prego Niní, non con quella voce"
"Carmen, io so che sei una brava persona e meriti l'amore di Nico, ma se mi prometti di non dire nulla a nessuno, ti sveleró una cosa"
 
Carmen era spaventata e poco convinta ma annuí piano col capo.

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