Dreaming

di Like a blade of ice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The real you ***
Capitolo 2: *** Disconnect ***
Capitolo 3: *** Reborn ***
Capitolo 4: *** Always ***
Capitolo 5: *** I'm here to stay ***



Capitolo 1
*** The real you ***


-'Cazzo,sei in ritardo. Ancora' La sagoma umana che mi ha appena sgridato si dirige verso la finestra della mia camera e apre le tende. Il sole mattutino è piacevole la maggior parte delle volte, ma non questa.

-'Non c'è bisogno di fare tutto questo casino' dico mentre mi giro dall'altra parte nel letto.

-'Nick,non so se l'hai capito ma sei in ritardo! Sono le 7:45 e tu devi ancora prepararti' sbuffo

-'La scuola può andare a farsi fottere per oggi'

-'Non credo proprio. Ieri ho parlato con la preside, dice che se farai altre assenze dovranno bocciarti'

-'Che facciano quello che vogliono' a questo punto si arrabbia e inizia a urlarmi dietro.

-'NICK,CAPISCI IN CHE SITUAZIONE SIAMO? NON ESSERE UN PROBLEMA! NE ABBIAMO GIÀ' ABBASTANZA. ORA PREPARATI E VAI A SCUOLA!' Scendo dal letto,la guardo negli occhi e mi dirigo verso il bagno. Nel frattempo lei è andata in cucina a preparami la colazione.

Mi guardo allo specchio e ogni giorno sembro sempre di più uno zombie. Potrebbero prendermi per fare la comparsa in The walking dead.

-'Sono o non sono la sorella perfetta?' dice lei mentre mi serve un piatto di pancake. La guardo con un mezzo sorriso stampato in faccia.

-'Perfetta non direi dopo la ramanzina che mi hai fatto qualche minuti fa' lei sbuffa

-'Nick,devi capire com'è la situazione!' a questo punto inizio ad alterarmi.

-'La capisco benissimo com'è la situazione! La situazione è che per colpa tua nostra madre è finita in un cazzo di ospedale psichiatrico! Forse tu ora stai bene ma lei sta passando l'infermo e cazzo mi manca ogni giorno sempre di più' Lei ha le lacrime agli occhi e fa finta di niente.

-'Se non ti sbrighi farai tardi a scuola' finisco la mia colazione e esco di casa.

Metto le cuffie nelle orecchie e la riproduzione casuale capita sulla mia canzone preferita 'story of a lonely guy' Blink-182. Cammino finché non arrivo a scuola,entro in classe e mi siedo al solito posto: nell'angolo. Così posso dormire durante le lezioni.

-'Hey Nick,ancora con quei capelli da frocio?'

-'Hey Billie,tua mamma batte ancora sulla statale?' la classe si mette a ridere. Per un po' direi che è a posto. Si,tutti hanno da ridire sui miei capelli. Okey non sono normali ma chi può dire cosa è normale e cosa no? Credo che avere i capelli verdi acqua sia una delle cose più fighe di questo mondo! Prima lezione: storia. Fanculo ai Romani,me ne starò qui nel mio angolo ad ascoltarmi ancora e ancora la stessa canzone. Spesso vengo a scuola solo per lei, è una che la da via molto facilmente ma non è per questo che mi piace. Le persone come lei mi sono sempre interessate. Fa la ragazza vissuta,quella di strada, ma in realtà passa i pomeriggi sui libri per saperne di più. E non per andare bene a scuola, semplicemente perchè le piace essere intelligente. E' stimabile. Ma la società la vuole così com'è,quindi lasciamola vivere. Ariel,come la sirenetta. In effetti le assomiglia vagamente,capelli rossi e lunghi, per il resto è come tutte le altre ragazze in questa scuola. Ma quando entra in classe si trasforma, da una rosa a una margherita. Molto più pacifica e sorridente. Ha la mia stessa età: 16. Spesso ci parlo con lei, e abbiamo molte cose in comune. Anche se non lo vuole ammettere, ha un debole per il pop punk. E per questo credo di amarla.

Le altre ore passano molto lentamente e durante il cambio dell'ora vado in bagno. La campanella suona e tutti ritornano in quelle stanze vuote e fredde, per i corridoi c'è poca gente. Passando vedo Ariel in corridoio con Chris. Lui la tiene ferma mentre lei cerca di dimenarsi.

-'Hey!' lui si gira,la butta per terra e corre verso l'uscita. Ariel con le lacrime agli occhi lo manda a fanculo e cerca di rialzarsi.

-'Stai bene?'

-'Ti sembra che stia bene?' la guardo con leggera sorpresa.

-'Non c'è bisogno che fai la bulla con me. Ricordi? Nick, io amico' lei si asciuga le lacrime e inizia a camminare.

-'Si scusa è che proprio non lo sopporto quando fa così' cerco di trarre più informazioni possibili.

-'Quindi non è la prima volta?'

-'No,è successo anche la settimana scorsa. A quando pare una volta a settimana si deve sfogare e io sono la sua vittima' alza la manica della felpa e un livido quasi viola le ricopre il braccio. Rimango immobile. Come mai nessuno non si è accorto di questo? Perchè io non me ne sono accorto?

-'Come mai nessuno se n'è accorto?'

-'Se fai vedere alla gente quello che voglio e se nascondi bene i tuoi segreti,allora loro ti crederanno' non so che dire.

-'Perchè indossi sempre questa maschera?' lei si ferma e si siede per terra

-'Non lo so. Da quando ho iniziato a essere così le cose mi vanno meglio'

-'Non direi' indico il braccio

-'Questo è successo solo nelle ultime due settimane. E' da circa l'inizio della scuola che sono diventata così. Ariel,la tipa tosta. Ma dentro rimango sempre Ariel quella che piange vedendo Star Wars' la guardo negli occhi. Sembra abbastanza confusa, mi alzo.

-'Dai,usciamo da questo posto' Lei si alza e si stiracchia un po'.

-'E dove andremo mai oh maestro Yoda?' mi scappa una risata

-'A trovare la forza giovane Jedi!' la prendo per mano e a passo svelto ci dirigiamo verso l'uscita. Mi tiro su il cappuccio della felpa e lei fa lo stesso.

-'Pronta?' le chiedo,lei accenna un 'si'.

Camminiamo abbastanza rapidamente.

-'Hey voi,dove state andando' mi giro per vedere chi è. La bidella! Forse ci conviene correre.

-'CORRI!' ci mettiamo a correre come matti! Non so dove sto andando,giro in vie sconosciute e in meno di qualche secondo ci troviamo in un parco. Ho il fiatone e mi siedo su una panchina, lei si siede affianco!

-'Posso farti una domanda?'

-'E' vero che Mark Hoppus è un tuo parente?' lei mi guarda con una specie di sorrisetto malizioso.

-'Si,è il cugino di mio padre' Penso di essere come Amy Pond dopo aver conosciuto il Dottore (Doctor Who fan)

-'C-credi che potrò conoscerlo?' lei mi fa una pacca sulla spalla

-'Certo! Anzi se vuoi oggi chiedo a mio padre. Mark e io siamo molto amici. Ha qualche anno in più di noi ma non sembra affatto. Si comporta come un bambino! E' grazie a lui se spesso sono così allegra'

-'Credi che gli sarò simpatico?'

-'Vuoi per caso diventare il suo ragazzo? No perchè ti avviso che si sta sentendo con una certa Skye e la cosa va a vanti da un po' di mesi' arrossisco

-'M-ma che dici!' Mi alzo e le prendo la mano.

-'Andiamo?' lei si alza

-'Dove?' le sorrido e ci dirigiamo verso una meta non ancora conosciuta. 

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Capitolo 2
*** Disconnect ***


L'allarme di una macchina mi sveglia. Mi alzo dal letto imprecando e mi affaccio alla finestra; un ragazzino ha sbattuto contro una macchina ferma con la bici; che coglione. La ragazza che è con lui lo raggiunge per vedere se sta bene, guardo meglio e noto che è Ariel. Cerco di non farmi vedere, mi vesto velocemente e esco di casa.

-'Hey Ariel' la saluto con un abbraccio

-'Oi Nick, che ci fai qui?' indico la mia casa

-'Beh ci abito'

-'Abiti qui? Sai che abito nell'isolato affianco?'

-'Scherzi?' faccio finta di essere stupito perchè in realtà sapevo tutto di lei. So anche che ha un cane di nome Snowflake e durante Natale addobbano la sua cuccia.

-'Ora potremo vederci più spesso' Nick,non diventare rosso!

-'C-certo, mi piacerebbe' lei nota che il colore della mia faccia tende leggermente bordeaux così trovo una scusa per cambiare argomento.

-'Emh è tuo fratello?' lei lo guarda e gli scompiglia i capelli

-'Si,Nick questo è Josh; Josh questo è Nick' gli stingo la mano, con un po' di ribrezzo. Le mani dei bambini mi hanno sempre fatto senso! Sono così piccole.

-'Quanti anni hai Josh?' mi chino per poterlo guardarlo negli occhi

-'5' risponde aiutandosi con le mani.

-'Wow sei grande! Scommetto che tu comandi in casa' Ariel mi guarda e ride

-'No,papà fa tutto. Io sono ancora piccolo ma tra un po' di anni potrò aiutarlo' dice nascondendosi dietro il braccio della sorella. Lo guardo negli occhi e gli accarezzo la spalla

-'Diventerai un uomo' lui accenna un sorriso. Ariel prende la parola.

-'Che ne dici se andiamo al bar?' Non riesco a trattenere il mio entusiasmo

-'Sarebbe fantastico!'

-'Dammi 5 minuti che accompagno mio fratello a casa' faccio cenno di si con la testa.

-'Ci vediamo in questo punto. Ciao Josh' il piccolo mi saluta con la mano. Mentre lei si allontana dalla parte opposta io torno a casa per prepararmi e mangiare qualcosa. Corro in bagno cercando un profumo adeguato, devo essere perfetto! Rovistando tra i vari profumi mi cade addosso quello di mia sorella, e non qualche goccia, praticamente tutto il profumo. Cambio la maglietta ma il profumo mi rimane addosso così decido di uscire in fretta e furia. Do uno sguardo veloce alla finestra e Ariel stava già tornando. Corro fuori e la raggiungo.

-'Allora,andiamo?' lei mi annusa.

-'Ma ti sei messo il profumo?' sorride

-'N-no è che mi è caduto quello di mia sorella addosso'

-'Beh non è male' mi prende sotto braccio e ci dirigiamo verso il bar.

Ci sediamo e ordiniamo un caffè.

-'Prima ho parlato con mio papà e ha detto che oggi posso chiamare Mark per chiedergli se è impegnato' ho gli occhi lucidi, sia per l'emozione di prendere un caffè con lei, sia perchè forse potrò incontrare il mio idolo!

-'Scherzi? Sarebbe fantastico! Non ti ringrazierò mai abbastanza' lei arrossisce leggermente. I caffè arrivano e li sorseggiamo lentamente, per avere più tempo per parlare. Parliamo di qualsiasi cosa! Anche di water. Non importa di che cosa parliamo, siamo in sintonia ed è fantastico! Fermerei il tempo!

Si fanno le 11 e per lei è ora di tornare a casa. Paghiamo e ci dirigiamo verso casa, durante il tragitto mi parla di lei e Chris. Quanto lo odio quel coglione! Lei lo sa che è uno stronzo e la sta solo usando ma le serve per l'immagine che ha a scuola. Arrivo vicino a casa mia e la saluto.

-'Aspetta Nick, tieni: il mio numero' rimango di sasso. Quasi mi trema la mano.

-'Grazie Ariel. Questo me lo tengo stretto' lei sorride

-'Chiamami se hai bisogno'

-'Lo farò' la saluto con un abbraccio e torno verso casa. Ho il cuore che batte a mille. Lo sapevo che è la ragazza giusta! L'ho sempre saputo. Ora lei deve capire che sono io quello giusto! Non quel coglione di Chris.

Essendo domenica passo il resto della giornata allo skate park con i miei amici. Nessuno di loro viene a scuola mia,sono quasi tutti maggiorenni e quelli che hanno ancora 16 anni non vanno a scuola, aiutano il padre in fabbrica. Sinceramente non voglio finire così, ma non voglio nemmeno passare 20 in quel posto per imparare cose che nemmeno mi serviranno. L'unica alternativa è diventare un cantante famoso. Ma prima devo trovarmi la band! Suono la chitarra quindi mi mancano il batterista e il bassista. Magari faccio un volantino. Inizio a fare dei disegni e sotto ci scrivo una breve didascalia.

'AAA cercasi batterista e bassista per band pop punk'

Breve ma intenso. Sono fiero di me e per premiarmi mi faccio un sandwich. Finisco la poltiglia di cibo, prendo le graffette, i 30 volantini, lo skate e gli occhiali da sole. Questa è una delle tipiche giornate di Dicembre nelle quali fa freddo ma c'è il sole. Indosso gli occhiali, salgo sullo skate e mi do la spinta, l'asfalto sotto di me sfreccia a una velocità impressionante. Amo andare così veloce in skate, mi sale l'adrenalina dentro. Faccio qualche slalom stra gli alberi, appena trovo una locandina pubblicitaria appendo qualche volantino. La prima affianco alla libreria, poi alla farmacia e al negozio di cappelli. La giornata prosegue così fino alle 17. Torno a casa e mi faccio una doccia veloce, mangio qualche schifezza e mi piazzo davanti alla play 3 a giocare a COD.

-'Dovresti sistemare la tua camera' mia sorella è nata per rompere le palle

-'Non ora' lei si avvicina

-'Nick sistema la tua camera!'

-'Che palle sto giocando! Dopo la sistemo'

-'Basta che lo fai' sbuffo e continuo a giocare.

Cena a base di carne surgelata e qualche verdura cotta.

Mi chiudo in camera mia con la musica nelle orecchie e immagino una vita con Ariel e qualche cane e una cuccia addobbata con le luci di Natale. È tutto perfetto!

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Capitolo 3
*** Reborn ***


'Give up and go home. Alone, and suffer some more'

Quasi casco dal letto! Devo ricordami di non mettere i The Story So Far come sveglia! Con la mano cerco il telefono per spegnerlo e butto giù un po' di oggetti inutili sulla mensola. Indosso i soliti stracci e vado a fare colazione.

-'Oggi non torno a casa per pranzo, ti devi arrangiare' mia sorella non ha capito che per me potrebbe stare fuori casa per sempre.

-'Mhh' finisco di mangiare i biscotti e mi do una sciacquata alla faccia con dell'acqua gelida, mi guardo allo specchio e impreco mentalmente. Di solito sono molto vanitoso con me stesso ma negli ultimi giorni perdo colpi, sarà per Ariel, sarà per il fatto che mi sto davvero innamorando di lei, sarà che sono una bomba sexy e che nessuna mi resiste! Okey ora la smetto e vado a scuola.

Cuffie, pop punk. Entro nell'edificio e nei corridoi ci sono le solite persone, riesco a immaginare quello che dicono anche se non riesco a sentirle per colpa delle cuffie. Appoggiati agli armadietti ci sono Ariel e Chris che si mangiano la faccia reciprocamente. Io li guardo disgustato e vado oltre. Lascio che Ariel sia chi vuole essere quando è a scuola, così entro in classe, ultimo banco nell'angolo e buona notte mondo, ci vediamo tra 5 ore. Una risata mi sveglia, è la mia classe che ride per la battuta di un mio compagno stupido. Gli piace essere il pagliaccio della classe. Mi guardo attorno con aria assonata e la prima cosa che vedo e Ariel che sorride; dire che è stupenda è dire poco. Tutto attorno a lei brilla e così anche i suoi occhi, il suo viso si riempe di felicità e la sua risata riempe la stanza, vuota fino a pochi secondi prima. Tutto si colora e lei nota che la sto guardando, così la saluto con la mano e lei mi dice 'buongiorno' senza voce.

Pochi secondi dopo suona la campana e mi dirigo verso l'uscita, mi avvicino a Ariel.

-'Ciao' lei mi prende sotto braccio

-'Hey,dormito bene?' mi gratto la testa

-'Benissimo. Il banco è sempre così comodo di mattina!' ridiamo 'allora,con Chris tutto okey?' lei accenna un sorriso, forse per evitare una lacrima.

-'Si,tutto normale. E' tornato tutto come prima' non voglio parlare di quel coglione.

-'Hai da fare?'

-'Quando?'

-'Adesso' lei guarda l'orologio e pensa.

-'No perchè?' faccio una voce buffa che la fa ridere.

-'I can show you the woooorld' faccio gesti strani mentre canto con quella voce profonda

-'I don't wanna see it' ridiamo fino alle lacrime finché non la prendo per mano e la porto in un posto davvero speciale.

Arriviamo e mi siedo per terra.

-'Precisamente dove siamo?'

-'Sopra la città' lei si siede affianco a me. È tardo pomeriggio e inizia a farsi buio. Siamo stati tutto il tempo sdraiati a guardare le nuvole, a parlare della sua vita sentimentale, di videogiochi, delle persone che conosciamo. Lei mi abbraccia e rimaniamo uniti per qualche minuto, con la coda dell'occhio la osservo, come un ninja. Credo che ormai sono cotto, stra cotto, cottissimo, pronto per essere servito. Le do un bacio sulla guancia e ci alziamo. Lei guarda un ultima volta il tramonto e torniamo a casa. La accompagno fino a casa sua, ci abbracciamo e ci salutiamo.

-'Dove sei stato?'

-'A farmi un giro'

-'Con chi?'

-'NON SCOPRIRAI MAI LA MIA VERA IDENTITÀ'! NANANANANANA BAT MAAAAN' corro in camera e mi ci chiudo dentro. Indosso la mascherina di bat man e mi piazzo davanti al pc. Ascolto un po' di musica e mi faccio un po' i cazzi degli altri; mah, niente di interessante. Vado a cena con ancora addosso la mascherina, finisco tutto e torno nella bat-caverna.

Guardo il telefono trovo un messaggio non letto.

"Hey,da quanto che non ci sentiamo! (ahahah che simpatica) come va?" Arrossisco e sorrido senza accorgermene; è Ariel.

"Esattamente come qualche ora fa, tu? :)" aspetto qualche secondo finché non mi risponde.

"Le solite robe da ragazza :D che fai?" continuiamo a messaggiare finché lei non va a dormire. Spero di non entrare nella friend-zone, è come l'inferno!

Mi addormento con il sorriso sulle labbra e sento che tutto andrà per il verso giusto, per una volta. 






*cof cof* okey non ho mai scritto qualcosa dopo una sotria ma ecco c'è una prima volta per tutto. Vorrei ringraziare tutti quelli che recensiscono la storia, quelli che la leggono, quelli che la insultano (hàTèrS gòNnà hàTè!1!1!) quelli che si puliscono il culo con la mia storia (almeno serve a qualcosa) e quelli che ci fanno un pancake. Ecco grazie e buona serata. Linea al Tg182.

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Capitolo 4
*** Always ***


Mi sveglio più sereno e rilassato, la scuola ormai non mi fa né caldo né freddo. Solo le persone che ci vanno influenzano la mia vita; ma una più di tutte. La mia musa! Faccio i soliti lavori mattutini e mi infilo lo spazzolino elettrico nel naso. Senza motivo. Sento le narici che vibrano e mi fa il solletico! Non ridevo così tanto da anni. Grazie ad Ariel in questi giorni sono molto più sereno e tranquillo, riesco a tirar fuori il lato coglione che c'è in me. Prendo lo zaino (praticamente vuoto) e mi dirigo verso scuola.

Arrivato all'entrata ci sono i soliti soggetti: quelli che fanno sport, i nerd, quelli hardcore, le zoccolette della scuola (ovviamente con gonne cortissime) e infine quelli come me: quelli senza un etichetta. E' difficile darci un etichetta perchè non ci vestiamo in un certo modo o magari non ci conosco abbastanza bene. Entro nei corridoi e l'odore li libri e inchiostro mi avvolge, vorrei andare nel bagno a vomitare. Ariel mi vede e si avvicina a me.

:'Hola, come stai?' la abbraccio. Forse dovrei smetterla con questi abbracci sennò andrò a finire nella friend-zone.

:'Come al solito, a te?'

:'Tutto bene. Ho chiesto a mio padre quando potremo vedere mio cugino' tutto d'un colpo sfoggio il mio sorriso a 32 denti.

:'E cosa ha detto?'

:'Che possiamo incontrarlo oggi stesso. Verrà a fare un salto a casa mia con la sua ragazza e poi andremo a farci un giro' urlo un 'FUCK YEAH' per la felicità e saltello come un cagnolino attorno a Ariel. Non la ringrazierò mai abbastanza.

:'Dai ora entriamo in classe'

Le ore passano lentamente e finalmente il suono di una campanella ci rende liberi.

:'Oi, andiamo a farci un taco?' lei accenna un si con la testa e ci dirigiamo verso il fast food.

Mangiamo velocemente e poi andiamo a casa sua.

:'Quella è la sua macchina' mi avvicino al veicolo e lo abbraccio, lo annuso e appanno un vetro per poi disegnarci un pene. Ora sono pronto per incontrarlo.

:'Mark, cuginetto dove sei?' dalla porta della cucina sbuca un volto troppo familiare con un simpatico mento a culo.

:'Ariel! Quanto sei cresciuta!' Ecco. Mark Hoppus. Mark bassista-perfetto Hoppus. Non riesco a contenere la mia parte gay e esclamo un 'wow'.

:'E' passato un mese da quando ci siamo visti. Non sono cresciuta poi così tanto' lui la abbraccia così forte che lei diventa tutta rossa in faccia.

:'Allora, ho sentito che un tuo amico vuole conoscermi. E' per caso il tuo ragazzo? Come si chiamava? Chris?' Incredibile, Mark sa tutto. Tranne il mio nome.

:'No,non è Chris. Lui è Nick' gli tendo la mano e lui la stringe.

:'Piacere Nick. Allora da quant'è che ci conosci?' cerco di fare mente locale. Quel giorno di agosto quando stavo guardando Mtv, un anno fa. Si perchè Mtv faceva passare buona musica. Si, un anno fa.

:'Circa un anno fa' lui sbarra gli occhi.

:'Wow, un anno? Siamo così famosi?' Ariel interviene.

:'Non ti gasare cugino. Solo io e Nick siamo dei veri fan, vero Nick?' lei mi da una pacca sulla spalla e io affermo un 'certo'.

:'Allora Skye, dove vuoi che andiamo?' per la prima volta sento la ragazza, ormai quasi adulta, parlare. È molto più giovane di lui. Avrà almeno la nostra età. Lui è sui 19 anni. Sembra quasi che non voglia crescere.

Usciamo di casa e ci dirigiamo verso un parco praticamente vuoto. Ci sediamo su delle panchine e io e Mark iniziamo a parlare mentre Ariel e Skye si raccontano le ultime novità.

:'Suoni qualche strumento?'

:'Si, la chitarra. Ho iniziato a suonare grazie a voi' lui sorride.

:'Sono onorato. Davvero. E scommetto che sei anche più bravo di Tom' ridiamo.

:'Raccontami di Tom e Travis. Che personaggi sono?' lui si porta la mano al mento con fare pensieroso.

:'Allora Tom è il mio migliore amico quindi è molto simile a me, solo più donnaiolo. Travis invece è uno molto esagerato diciamo. Gli piace fare le cose in grande'

:'Non si direbbe. Travis sembra molto calmo e pacifico'

:'Nah, dovresti conoscerlo di persona' continuiamo a parlare finché Skye decide che è ora di andare a casa. Mark è soddisfatto di questo incontro e mi dice che un giorno andremo allo skate park insieme. Lo ringrazio e accetto l'offerta. La coppia esce dal parco e se ne va. Io e Ariel rimaniamo da soli.

:'Di che cosa avete parato tu e Mark?' lei si siede sul prato, iniziano a vedersi le prime stelle. La prima di tutte brilla come non mai, Venere.

:'Abbiamo parlato del suo basso rosa, dei concerti, lo sai che in quasi tutti i concerti che fanno, c'è sempre qualche ragazza che lancia il proprio reggiseno sul palco? Poi abbiamo parlato di Tom e Travis, Tom è cazzone, non riesce a tenersi una ragazza fissa, invece Travis è uno che fa le cose in grande! Poi Mark mi ha chiesto se un giorno faremo skate insieme e io ho accettato' lei ride.

:'Perchè ridi? Ho detto qualcosa di sbagliato?'

:'No è solo che è strano per me vedere qualcuno che ama mio cugino più di me' arrossisco.

:'Io e Mark avremo dei fantastici bambini!' lei ride fino alle lacrime.

Restiamo in silenzio per un po', questo silenzio mi rende pazzo. Vorrei dirle tutto quello che provo. Ma lei mi precede. Senza parole. Ariel non ha bisogno di parole per esprimersi. Mi accarezza il collo provocandomi la pelle d'oca e poi appoggia le sue labbra sulle mie. Chiudo gli occhi e tutto quello che vedo siamo io e Ariel in una tipica casa americana con un marmocchio affianco a me che gioca con la palla. Le sue labbra sanno di vaniglia.

Ci stacchiamo, lei guarda la stella più luminosa che c'è in cielo, una lacrima le riga il viso.

:'Perchè piangi?' le asciugo il volto con il pollice e la stringo a me. 



Salve salvino. Si lo so che questa storia non è fantastica come quelle delle mie colleghe (?) ma almeno io so fare l'arcobaleno con i piedi! Okey la smetto e ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia e quelli che la recensiscono sono pazzi, perchè non capisco come fanno a recensire la mia storia :') PEACE.

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Capitolo 5
*** I'm here to stay ***


Lei giocherella con i miei capelli provocandomi i brividi.

-'Perchè prima piangevi?' lei si ferma

-'E' che stanno succedendo un po' di casini. Sono ancora confusa per la storia di Chris e poi sto cambiando; questo mi fa sentire molto strana dentro. E' come se non sapessi più chi sono'

-'Ma tu sei la bellissima Ariel' lei arrossisce

-'Già, non è così semplice' ci alziamo e usciamo dal parco. Ci teniamo per mano e per tutto il tragitto ho le farfalle allo stomaco. Sono dolci e insopportabili allo stesso momento.

Arriviamo fino a casa sua, la saluto con un bacio a fior di labbra, provocandole la pelle d'oca.

Torno a casa fischiettando con le mani in tasca.

-'Dove sei stato tutto questo tempo?'

-'A drogarmi' sorrido a mia sorella.

-'Okey, metti a posto la tua stanza' le faccio una pernacchia e mi sdraio nel letto. Fisso il soffitto per almeno un ora pensando a ogni minimo dettaglio e particolare della giornata. Prendo un pezzo di carta e inizio a scarabocchiare il suo nome. Viene fuori una cosa abbastanza decente così decido di appenderlo affianco ai vari poster che ho in camera. Mi addormento con lei nella mia testa.

Mi sveglio con la bava alla bocca e un braccio addormentato. Non ho dormito benissimo, ma credo di averla sognata. E questo è un ottimo modo per iniziare questa giornata. 'E' un bel giorno per avere una bella giornata'.

Il cellulare vibra, rispondo avvicinando l'aggeggio al mio orecchio.

-'Pronto chi è?'

-'Ho letto che stai cercando un bassista'

-'Oh si! Come ti chiami?'

-'Peter. Ho 18 anni. Vivo vicino alla libreria Monopoli. Sul volantino non c'è scritto il tuo nome' Cerco di fare mente locale per cercare di capire se lo conosco.

-'Si scusa, io sono Nick. Se vuoi possiamo incontrarci per fare un po' di prove'

-'Certo. Per me va bene qualunque giorno'

-'Giovedì alle 15?'

-'Ottimo, ciao'

-'Ciao'. Riattacco il telefono, prendo le cuffie e accendo la musica. Mi dirigo verso la scuola, con la cartella piena degli stessi libri da ormai 2 settimane.

-'Ariel!' Lei mi saluta con la mano e si avvicina.

-'Nick' il primo bacio del giorno. Sa di caffè.

-'Dormito bene?'

-'Insomma, credo di averti sognato. Forse è per questo che ho dormito male' lei mi tira una sberla sul braccio e ride. Adoro la sua risata.

-'Spiritoso! Io invece non ho sognato proprio niente'

-'Forse perchè hai la testa vuota' Lei mi tira un'altra sberla e sorride. Adoro farla ridere.

-'Dai scemo, andiamo a scuola'

-'Ma non potremo restare qui a non fare nulla? A scuola ci sono quelle cose che camminano, si credono simpatiche e cercano di essere uguali a tutti'

-'Le persone?'

-'Esattamente' lei mi prende per mano e mi trascina verso l'edificio.

Entriamo in classe e tutti ci guardano con sguardi e occhiatacce. Faccio un po' di smorfie e mi siedo al solito posto. Ariel si mette vicino a me, sfrattando il secchione dal suo posto. Credo che sia la prima volta che non dormo durante le lezioni; io e la mia sirenetta ci scriviamo bigliettini abbastanza stupidi. Le ho disegnato un pene vestito da cow boy sul braccio, è un capolavoro!

Finalmente anche l'ultima campanella suona, usciamo velocemente e ci dirigiamo verso un fast food. Ordiniamo qualche schifezza e ci sediamo su una panchina.

-'Sai Nick, questa notte ho sognato qualcosa' addento il mio panino

-'Anh si? E cosa?' dico sputando un po' d'insalata ovunque.

-'Noi. Avevamo 20 anni ed eravamo insieme. Eravamo in macchina e stavamo andando al mare. Eravamo felici' mando giù il boccone.

-'Oh Ariel. Lo sai che ti amo più di qualsiasi altra cosa' lei sorride

-'Nick, ricordi che ieri ero molto confusa?'

-'Si'

-'Oggi non lo sono più. Voglio fidarmi di te. Voglio essere me stessa e ricominciare tutto!' La bacio, con tutte le energie che ho in corpo.

-'Però le felpe da tossica le tengo. Sono comode!' ridiamo.

Camminiamo in giro per la città, facciamo qualche cazzata e ci raccontiamo barzellette pessime.

-'Sai, ho trovato il bassista per la nuova band'

-'E' fantastico! Chi è?'

-'Peter, ha 18 anni'

-'Quando suonerete?'

-'Giovedì! Non vedo l'ora'

-'Se vuoi posso chiedere a Mark se può venire a fare un salto. Tanto per vedere se suoni proprio da schifo' faccio una smorfia

-'Guarda che io sono meglio di Tom DeLonge. In tutto! Nel suonare la chitarra, a ballare e persino a rimorchiare ragazze' lei alza il sopracciglio

-'An se? Allora dimmi quante ragazze hai avuto prima di me' perdo sicurezza e questo la diverte.

-'Emh beh ecco, senza contare quella tipa al mare che mi aveva tirato la palla addosso beh circa nessuna' lei sorride.

-'Ah, lo sapevo. Non mi sfugge niente!'

-'Beh, a dir la verità una cosa ti è sfuggita'

-'Ovvero?'

-'Il cervello' inizio a correre mentre lei mi insegue urlando qualsiasi cosa. La amo. 



Lo so, non ho scritto per tipo...troppo D: ma eccovi un nuovo fanta-no okey, non so come fa a piacervi una storia del genere! Rly, devo farvi i miei complimenti! Siete SUPER! (?) Vi vi bi xoxo gossip bear. 

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