मेहमान Mēhamāna

di InuYuriLove99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivo degli Ospiti. ***
Capitolo 2: *** Spiegazioni sugli ospiti. ***
Capitolo 3: *** Problemi con gli ospiti. HAPPY EASTER!(si scrive così?) ***



Capitolo 1
*** Arrivo degli Ospiti. ***


Capitolo 1

Quel giorno di primavera ancora non era iniziato, perfino il cinguettio degli uccelli taceva.
La rugiada del mattino si posava sui boccioli ancora addormentati. Il sole con i suoi tenui raggi cominciava a sorgere, illuminando piano il mondo.
Sango e Miroku dormivano abbracciati nel loro letto, la notte era stata fredda ma il loro amore riusciva a riscaldarli. Kagome aveva portato per sé, l’anziana Kaede, il piccolo Shippo e Rin una stufetta a gas con la quale potevano riscaldarsi tutta la notte.
La prima a svegliarsi fu’ la piccola Rin. Si mise a sedere e si stropiccio gli occhi. Si guardò un po’ intorno, Shippo, Kaede e Kagome ancora dormivano.
Sorrise, da quando stava al villaggio era felice, lì tutti le volevano bene.
Però a volte sentiva la mancanza di Sesshomaru. Quando Naraku è morto lei sperava tanto che avesse voluto adottarla, ma ,anche se lei non capiva il perché, tutti dicevano che sarebbe stato indecente per un adulto, specialmente se demone, portarsi dietro una Ragazzina.
Si alzò, piano, stando attenta a non svegliare nessuno. Superò Kagome stesa davanti a lei e uscì.
L’aria fredda del mattino la investì e la fece rabbrividire, cercando di coprirsi con i lembi del Kimono. Corse alla piccola fonte del villaggio e si sciacquò la faccia con l’acqua fredda, questo la fece svegliare del tutto.
Tornò dentro prese un biscotto dalla borsa di Kagome, sapeva che avrebbe dovuto chiederle il permesso ma tanto non si arrabbiava mai con lei.
Passeggiò un po’ per il villaggio, nessuno si era ancora svegliato e il sole era lento a salire. Tutto era illuminato da una luce fredda.
Poi finalmente il sole si presentò illuminando prima la grande costruzione che sovrastava il villaggio e poi il bosco.
Rin finì il biscotto in un boccone e corse versò il bosco.
Lì pochi giorni prima insieme al Signor Sesshomaru aveva scoperto un luogo stupendo da cui vedere il sole che sorgeva.
Passò attraverso un cespuglio e si ritrovo in una pianura. Era piena di Gigli, erano i suoi fiori preferiti. Le piaceva stendersi tra i fiori, assorbirne il profumo, mimetizzarsi tra loro.
Quando aveva parlato di questo suo amore per questi fiori e per i fiori in generale al Signor Sesshomaru lui aveva cominciato a portarle ogni settimana un Kimono, ogni volta con sopra dei fiori diversi, ma il suo preferito rimaneva quello rosso con i gigli bianchi, Anche al Padron Sesshomaru piaceva tanto.
Una volta gli aveva chiesto quale fosse il suo fiore preferito, lui non le aveva risposto ma il giorno dopo, quando le aveva detto che sarebbe rimasta lì al villaggio lui le aveva regalato una Pervinca.
Rin che si era fatta spiegare da Kagome il significato dei fiori sapeva, che quello che le aveva regalato il signor Sesshomaru significava “Un Dolce Ricordo”.
E lei ne era così felice.
Si stese sull’erba e osservò il sole bagnare tutto il paesaggio con i suoi raggi e facendo splendere tutti i fiori bagnati di rugiada.
Chiuse gli occhi e quando li riaprì non poteva credere a ciò che vide.
Tra gli alberi, sempre con la sua aria altezzosa ma estremamente regale, camminava Sesshomaru.
Si alzò di scatto e gli corse incontro a braccia aperte.
“Padron Sesshomaruuuu!!!!!!!!!!!!” Urlò saltandogli al collo.
Sesshomaru rimase un attimo immobile e poi cerco di staccarsi da quell’abbraccio velocemente.
Rin si staccò e saltò in terra, e in quel momento notò che dietro a Padron Sesshomaru c’era Inuyasha, che la guardava curioso.
“Ciao Inuyasha!” Disse ,dopo qualche istante di sbigottimento, Rin con un sorriso a trentadue denti e alzando il braccio in segno di saluto.
Inuyasha le sorrise in risposta, mentre Sesshomaru assunse un espressione tra il contrariato e l’imbarazzato, per quando il Principe dei Surgelati potesse mostrarsi imbarazzato.
Quello che più stupiva Rin era il fatto di vederli insieme, da soli nel mezzo della foresta. Ad accompagnare Sesshomaru non c’era nemmeno quel demonietto di Jaken, cosa strana perché lui non mollava mai il Padron Sesshomaru.
“Dove state andando? Posso venire anche io?” Chiese Rin Curiosa tirando la pelliccia di Sesshomaru.
Sesshomaru gliela tolse subito dalle mani e rispose nel suo solito modo glaciale.
“No, non sono cose per bambini.” Poi s’incamminò per la sua strada.
“Ehi Sesshomaru! Aspettami!” Gridò Inuyasha provando a seguirlo, ma fù fermato da Rin.
“Ma dov’è che state andando?” Richiese Rin estremamente curiosa.
Inuyasha sospirò, sapeva che la bambina non avrebbe ceduto, era un tipo ostico, quella.
“Stiamo andando a fare una cosa. Non saremo lontani ,appena fuori dal villaggio. Dobbiamo incontrare delle persone. Tu però non seguirci, potrebbe essere pericoloso.” Detto questo Inuyasha si affretto a raggiungere Sesshomaru ed entrambi scomparirono nel folto della foresta.
Rin rimase un attimo perplessa. Inuyasha aveva detto che non erano lontani dal villaggio quindi avrebbe potuto seguirli, però gli aveva anche detto esplicitamente di non farlo. Decise in fine che la cosa migliore fosse di raccontare tutto all’anziana Kaede e a Kagome, loro avrebbero di certo saputo cosa era meglio fare.
Così, con il sole ormai alto nel celo, Rin si avviò correndo verso il villaggio.


Ormai tutti si erano svegliati, La gente riempiva i campi e i bambini correvano per le strade.
L’anziana Kaede era seduta sull’erba insieme a Kagome e stavano preparando diversi infusi medicinali. Quella primavera molte persone si erano ammalate di febbre, era strano ma non del tutto estraneo, specialmente in quel periodo.
Quando Kagome la vide le sorrise.
“Buon giorno piccola Rin! Ci siamo alzate presto questa mattina eh?”
Kagome ridacchiò e anche l’anziana Kaede sorrise.
“Buon giorno! Kagome, Anziana Kaede devo raccontarvi una cosa! E sarebbe meglio che ci fossero anche Sango e Miroku se possibile.”
“Di che si tratta piccola Rin?” chiese paziente L’anziana Kaede.
“E’ una cosa molto importante si tratta del Signor Sesshomaru e di Inuyasha!” Disse Rin girando la testa a destra e a sinistra guardinga.
Kagome e l’anziana Kaede si guardarono un po’ preoccupate.


Si riunirono tutti nella capanna dell’anziana Kaede.
Davanti ad un fuoco acceso ora c’erano Kagome, Sango, Miroku, Shippo e l’anziana Kaede che osservavano una piccola Rin, incerta sul da farsi.
“Allora Rin cosa dovevi dirci d’ importante?” Chiese dolcemente Sango.
“Bè stamattina mi sono svegliata presto come sempre, mi sono lavata e ho mangiato uno dei dolci di Kagome. Non sei arrabbiata vero? Non pensavo fosse grave, di solito te lo chiedo ma non volevo svegliarti!” Disse Rin agitando le mani di fronte a se in segno di scusa.
Kagome sorrise bonariamente.
“Fa niente Rin, ma era solo questo che volevi dirci?”
“N-no. Dopo aver mangiato il dolce sono andata nella radura dove vado sempre. Sapete da lì l’alba si vede benissimo! E allora ho chiuso gli occhi, li ho riaperti e ho visto camminare nel folto della foresta Inuyasha e Padron Sesshomaru. Mi sono incuriosita a vederli insieme, con loro non c’era nemmeno Jacken! Allora mi sono avvicinata ed ho chiesto dove stessero andando. E Inuyasha mi ha detto che stavano andando ad incontrare qualcuno fuori dal villaggio, vicino all’albero secolare. In un primo momento, a dir la verità aveva pensato di seguirli, ma poi ho visto le espressioni sui loro volti e...bè ho pensato fosse meglio parlarne con voi.”
Disse Rin tutto d’un fiato.
“E Rin sapresti descriverci i loro volti? Come sembravano, cos’è che ti ha fatto così Angosciare?” chiese Sango lievemente preoccupata.
“Bè, Il Signor Sesshomaru sembrava preoccupato, teso come non l’avevo mai visto!”
A quel punto tutti cominciarono ad agitarsi, cosa poteva far preoccupare in modo così visibile Sesshomaru?
“E Inuyasha?” chiese Miroku, e dalla sua voce traspariva una certa ansia.
“Bè lui mi sembrava felice.” Rispose Rin più calma.
“Felice?” gli fece eco Kagome.
“Si, felice! Contento, in visibilio, l’apoteosi della contentezza.”
Ribattè Rin.
Tutti erano più che preoccupati. Sesshomaru non si mostrava mai preoccupato come Inuyasha non si mostrava mai contento!
(Da questo i loro due bellissimi soprannomi: L’imperatore dei Pinguini Surgelati e Mrs. Scrooge)
Quale avvenimento, quale connessione di astri, quale miracolo poteva affliggere Sesshomaru e contemporaneamente render giocondo Inuyasha?!
Non restava che scoprirlo.
“Bè, non credo che ci sia da discutere.” Disse Kagome alzandosi.
“In che senso?” chiese Rin.
“Andiamo a vedere cosa succede no? Tanto non sono andati lontano.”
Rispose Miroku.
E velocemente tutti uscirono dalla capanna per dirigersi verso il pozzo mangia-ossa.


Seduto sul Pozzo mangia-ossa c’era Inuyasha, qualche passo più lontano Sesshomaru scrutava il cielo preoccupato e pensieroso.
“Ahi! Miroku stai più attento!” Disse Sango nascosta dietro un albero con il gomito del monaco infilato tra la terza e la quarta costola.
“Scusa Sango, Ma scusate perché ci stiamo nascondendo in questo modo!?”
Chiese Miroku alzando leggermente la voce ma fu’ subito zittito da uno “Sssssh!!!” generale.
“Semplicissimo Miroku, perché Inuyasha ha detto esplicitamente a Ri di non seguirli e questo vuol dire due cose.
Primo: Se scoprissero che li abbiamo seguiti se la prenderebbero con la piccola Rin e
Secondo:  Se non vogliono essere seguiti un motivo ci sarà e questa faccenda è troppo sospetta per far finta di niente.”
Disse Kagome tirandoli tutti indietro.
“Ma c’è bisogno di fare tutto quest...!!!” Questa volta fu’ Shippo ad essere zittito da un altro sonoro
“Sssssssh!!!!!!!!”
Forse questa volta troppo sonoro, infatti Inuyasha e Sesshomaru si girarono contemporaneamente nella direzione del cespuglio dove erano nascosti.
Inuyasha si alzò e si avviò verso di loro.
Sango e Kagome tapparono la bocca a Miroku e Shippo e Kirara si nascosero dietro Kagome.
Tutti tenevano il fiato sospeso, pregando in un miracolo.
Improvvisamente una fitta nebbia si venne a creare poco sotto il normale campo visivo di una persona.
Sesshomaru e Inuyasha si bloccarono e tesero le orecchie, in ascolto, cercando di percepire qualcosa. Kagome, Sango, Miroku, Shippo e Kirara tirarono un sospiro di sollievo vedendo Inuyasha fermarsi ma si alzarono e si misero anche loro in allerta.
Una voce profonda, femminile ma forte e seria si udì. Era come se provenisse dalla terra stessa.
“In fine ci rincontriamo..., mio odiato Sesshomaru!”
Dalla nebbia apparvero due figure.
La prima era alta, di carnagione scura tendente al dorato, aveva dei lunghi capelli ebano che le scendevano incredibilmente lisci sulla schiena.
Aveva occhi  del colore di un ametista pura. Incastonato tra le nere sopracciglia e sopra il naso perfetto, che le dava un espressione altezzosa, c’era un bellissimo e piccolo smeraldo che le faceva risplendere ancora di più gli occhi.
Indossava uno splendido abito rosso, di seta pregiatissima e contornato da elaboratissimi fregi.
I piedi erano nudi.
Dietro di lei c’era un ragazzo la pelle dello stesso colore, ma un po’ più chiara.
I capelli erano corti, castano chiaro, molto scombinati.
Il viso era pulito, a parte una lieve traccia di matita nera sugli occhi rossi e ardenti di passione.
Indossava una camicia bianca di seta che sembrava troppo grande per il suo fisico efebico e dei cortissimi pantaloncini nei coperti dalla camicia.
Era anche lui a piedi nudi.
“Kalì, allora sei venuta pensavo che la codardia della tua famiglia si perpetrasse di generazione in generazione.” Disse gelido Sesshomaru.
“Senti chi parla di codardia, lo scontro doveva essere solo tra le nostre famiglie o sbaglio? E’ deplorevole che tu abbia chiesto l’aiuto di dei miseri esseri umani...” Disse Kalì con sguardo disgustato.
“Ehi signorina un po’ di rispetto!” disse l’anziana Kaede improvvisamente comparsa.
“Non sono io che li ho condotti qui e di certo non ho bisogno del loro aiuto!”
Sesshomaru si avvento contro Kalì estraendo Bakusaiga e attaccandola brutalmente.
Kalì schivò con sorprendente agilità il colpo ed estrasse una scimitarra, poi una lancia, poi ancora un mazzafrusto e uno scudo.
Le erano spuntate dal nulla altre due braccia con le quali si gettò all’assalto.
Colpiva da ogni lato ma Sesshomaru riusciva a parare tutti i colpi, pur stando indietreggiando.
Kalì attaccò dal basso, sperando di conficcare la lancia nel ventre del Demone il quale però indietreggio di un passo con una straordinaria rapidità e spezzò la lama in due, Kalì che aveva previsto quella mossa abbassò il mazzafrusto sulla testa di Sesshomaru il quale lo fermò all’ultimo momento bloccandole il polso e inserendovi un veleno potentissimo che avrebbe sciolto chiunque.
Allora Kalì estrasse un'altra scimitarra e continuò ad attaccare però questa volta trovandosi in svantaggio avendo un braccio inusabile.
Attacco parata, parata attacco. Era come una danza e nessuno riusciva a sopraffare l’altro. Il vento era completamente calato e tutto loro intorno taceva, si riuscivano solo a sentire il cozzare delle armi, poi nient’altro.
Kagome, Sango, Miroku, Shippo, L’anziana Kaede e Kirara erano lì in disparte a guardare.
“Sono davvero...stupefacenti...” Sussurrò Miroku, erano tutti abbagliati dalla bravura in combattimento di quei due guerrieri. Quella donna stava anche dando filo da torcere a Sesshomaru, uno dei più potenti demoni maggiori di tutto il Giappone!
Chi era quella donna.
Improvvisamente Kagome sembrò risvegliarsi e chiese.
“Ma...dov’è Inuyasha?”
Tutto si arrestò. Kalì e Sesshomaru smisero di combattere, abbassarono le armi e si voltarono in direzione di Inuyasha e dell’altro ospite straniero. Tutti gli altri seguirono il loro sguardo.
Inuyasha e lo straniero erano comodamente seduti ad un tavolino bianco, con sopra poggiata una tovaglia ricamata e un corredo da thè.
Sorseggiavano tranquillamente quello che sembrava un Earl Gray Tea a gambe incrociate.
(E’ buono qui, è buono qui. Tean Free tutto il piacere del thè.)
Lo straniero non si sa da dove aveva preso anche un monocolo e se lo aggiustava con fare aristocratico mentre un pinguino con Papillon gli versava altro Thè.
“Superbo Vladimiro, veramente Superbo.”
Disse Inuyasha placidamente riprendendo a sorseggiare il suo thè.
“Shiva! Fratello mio posso chiederti cosa stai facendo?” Urlò Kalì guardando il fratello piena di rabbia e disapprovazione.
Anche Sesshomaru guardava Inuyasha sbigottito come tutti in fondo.
“Oh, Sorella cara, questo thè è davvero delizioso, ti avevo detto che prendere Vladimiro ci avrebbe fatto solo del bene. Volete unirvi a noi?” Disse calmo con voce dolce.
“Unirci a voi....?” ripeté Sesshomaru disgustato.
“Ma che Cavolo state facendo?! Dovreste combattere!” Ribattè Kalì.
“Oh sorella tu mi inquieti, perché dovremmo farci la guerra? Da quella disputa sono passati ormai più di due secoli. Prendete esempio da noi, potrebbe nascere una bella alleanza e una forte amicizia.”
“Concordo.” Disse Inuyasha facendo cenno di sì con la testa.
Sesshomaru e Kalì caddero a gambe all’aria.
“Come potete dire una cosa simile!?” continuò Sesshomaru.
“Sapevo che non potevo fidarmi di te!” Inveii poi contro Inuyasha.
Il quale bevve un altro sorso di thè e con tutta tranquillità rispose.
“Non ho intenzione di rovinare un così bel momento con un mio caro amico solo per una disputa antica di secoli e secoli... e se non vi dispiace noi stavano animatamente discorrendo di qualcosa d’importante,, quindi se non vi dispiace le vostre guerriglie andatele a fare da un'altra parte. E Grazie.”
“Eccellente discorso.”
“Oh, Sono riconoscente per questo tuo complimento. Sei un Vero Gentleman.”
“Figurati cara.”
Tutti stettero ad osservare la scena allibiti.
Poi Sesshomaru e Kalì emisero una specie di rantolio e se ne andarono.
“Continueremo la nostra lotta quando i nostri parenti saranno rinsaviti.”
Disse Kalì e Sesshomaru quasi sussurrò.
“Credo che questa disputa non avrà mai fine.” Ed entrambi scomparvero in due diverse direzioni nel folto della foresta.
Nessuno fiatò, si udiva solo il cinguettio degli uccelli sui rami e il gorgogliare del fiume poco lontano.
Dopo pochi minuti, Inuyasha e Shiva ebbero finito il thè e si alzarono.
“Lascia che sia io a ospitarti.” Disse Inuyasha
“Ma non vorrei disturbarti.” Ribatté educatamente Shiva.
“Ma no nessun disturbo, spero solo che il mio alloggio non sia troppo umile per te.”
“Oh, è già un lusso poter condividere il tetto con te.”
“Tu mi lusinghi.”
E continuarono a conversare in quel modo fin troppo educato fino a sparire anche loro tra gli alberi, diretti al villaggio.
Il Pinguino chiamato Vladimiro, pulì con un grazioso fazzoletto le posate e le costose ed elaborate tazze da thè e ingoio tutto. Compreso tavolo, sedie e toglia. E pur essendo alto meno di un metro non si ingrosso di un centimetro.
Poi seguì il suo padrone nel folto della foresta scomparendo anche lui.
Kagome, Miroku, sango, L’anziana Kaede, Shippo e Kirara rimasero fermi, immobili a osservare il punto dov’erano spariti.
E chiedendosi cosa mai fosse successo. Sembrava che stessero vivendo un sogno. Tutto era troppo strano per essere vero!
Furono riportati alla realtà dall’allegra voce di Rin.
“Allora!? Cos’è successo? Dov’è il signor Sesshomaru?”
L’anziana Kaede posò la mano rugosa sui bruni capelli della piccola e disse.
“Dobbiamo ancora capirlo cara, Torniamo a casa.”
E tutti un po’ straniti dagli avvenimenti della giornata tornarono al villaggio.
Il sole stava tramontando, avrebbero dovuto accendere delle lanterne.


SPAZIO AUTRICE

Lo so', si lo so' che ho TRE! Ben TRE! Storie da finire ma questa ce l'avevo in cantiere già da un po' = )3( =
In realtà anche di questa pensavo di farne un continuo ma prima che ne dite di dirmi se vi piace? così se non vi piace l'idea, questa rimarra una normalissima One Shot.
La scelta è vostra, io come scrittore(o una mezza ciofeca di scrittore) sono al servizio dei miei lettori. Cordiali Saluti,
Scrittrice pezzotta che deve ancora finire tre storie chiude.
Ps. AVVISO! Inuyasha è una femmina anche se userò il maschile.

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Capitolo 2
*** Spiegazioni sugli ospiti. ***


Capitolo 2

Il villaggio era illuminato dalla luce colorata delle lanterne di carta.
Nella capanna dell’anziana Kaede si stava cenando.
Miroku e Sango quella sera cenarono da lei perché tutti dovevano discutere sulla venuta di quei...”Turisti?”
“Mmm...pensate possano essere un pericolo?” chiese Kagome dopo aver mangiato il suo riso.
“Bè, avete visto tutti  quello di cui è capace quella..Kalì..., c’è mancato poco che sconfiggesse anche Sesshomaru. Però quell’altro ragazzo mi sembra così tranquillo...”
Disse Miroku versandosi del Thè profumato.
“Già... però è strano, di solito Inuyasha non perde tempo e combatte senza pensare invece questa volta sembrava molto restio ad usare la forza.
Sembrava quasi fossero amici. Invece Kalì e Sesshomaru hanno iniziato subito a combattere, Chissà perché quei due sono venuti fino in Giappone...
Parlavano di un conto in sospeso...” continuò Sango.
“Io lo so!” Improvvisamente si sentì una vocina, Era di Miyoga il vecchio demone pulce.
“Vecchio Miyoga! Che piacere vederti, cosa ci fai qui?” chiese Kagome cordialmente.
“Mi è giunta voce dell’arrivo di due stranieri dal continente e che questi due stranieri avevano un conto in sospeso con la famiglia del mio signore.
E quando ho saputo chi erano mi sono precipitato qui.”
“Allora tu sai chi sono e perché sono qui?” Chiese il piccolo Shippo.
“Certo! Loro sono i figli della prima compagna del mio signore!”
“COOOOOSA?!?!” urlarono tutti in coro.
“G-già. Il mio Signore durante un viaggio nel continente si spinse fino alle coste dell’India.
Quel posto gli piacque immensamente e decise di rimanervi per molto tempo, si fece costruire un palazzo enorme. La cui parte più bella erano i giardini. C’erano tutti i fiori che si potessero immaginare, alberi dai frutti meravigliosi che qui non si sono mai visti. Scorrevano piccoli torrenti d’acqua limpida e purissima e tutto brillava di una luce d’orata, poiché tutte le costruzioni erano d’oro. Era una dimora degna di un dio.
Ma un giorno, mentre camminava osservando le sponde del fiume sacro a quel popolo, la vide.
Una donna, che si lavava nel fiume. Era la creatura più bella che si fosse mai vista. I suoi capelli color ebano le ricadevano dolcemente sul corpo perfetto, il quale brillava di una luce eterea.
L’unico suo abito era un telo fine come l’ala di una libellula.
Il mio signore capì subito che non si trattava di un semplice essere umano e nemmeno di un volgare demone.
Quella donna dall’incredibile bellezza era una dea, una dea di nome Parvati.
Entrambi furono subito travolti da una grande passione, dalla quale nacquero due figli. La maggiore, Kalì e il minore Shiva.
Il mio signore amava molto Parvati ma purtroppo lei era già promessa in sposa ad un dio, il dio da cui Shiva prende il nome. E lui dovette tornare in Giappone per non incorrere nell’ira di quel Dio, Il mio Signore era forte e potente ma niente in confronto a quel Dio...
E così dovette abbandonare anche i Suoi figli, i quali però credo portino rancore verso Il padron Sesshomaru e il Signorino Inuyasha perché hanno l’idea che il Mio Signore abbia preferito stare con loro.”
Tutti avevano ascoltato in silenzio e con attenzione quel racconto.
“Adesso capiamo perché Kalì e Sesshomaru si sono subito scontrati, ma perché invece Shiva non porta rancore ad Inuyasha?” Chiese curiosa Kagome e tutti annuirono anche loro perplessi su questa parte del racconto.
“Oh, bè. Questa è una storia molto più triste.” Disse Miyoga abbassando cupamente lo sguardo.
“Dovete sapere che meno di due secoli fa, Kalì e Shiva fecero la loro prima apparizione qui in Giappone. A quel tempo entrambi avevano il desiderio di combattere. Quella fù l’unica volta che Il signorino e padron Sesshomaru combatterono fianco a fianco. Ma la battagli fù breve.
Padron Sesshomaru riuscì a tenere a bada Kalì, ma il Signorino Inuyasha non ebbe scampo contro Shiva e fù subito in svantaggio.
Ma quando finalmente Shiva atterrò Inuyasha, si fermò. Non gli diede il colpo di grazia. Io non so cosa passò per la mente di Shiva e non so cosa il Signorino Inuyasha capì ma... Decisero di smettere di combattere, lasciarono il campo di battaglia dove Sesshomaru e Kalì stavano combattendo e...s’innamorarono.”
A quelle parole Sango e Kagome arrossirono, e anche Kaede,Miroku e Shippo assunsero un espressione sorpresa.
“S’innamorarono? Davvero?!” chiese Sango stupefatta.
“Si, s’innamorarono e decisero di sposarsi, naturalmente Sesshomaru e Kalì non glielo permisero ma Il signorino Inuyasha e Shiva ebbero comunque un figlio.” Miyoga si fermò per riprendere fiato e vide le facce impressionate dei presenti.
Poi riprese con aria grave
“ Purtroppo, si sa che dei fratelli non possono avere figli. Infatti il bambino nacque male.”
“In che senso?” chiese L’anziana Kaede preoccupata e interessata, come tutti del resto.
“Il bambino, Mūrkha era il suo nome, nacque folle. Il signorino Inuyasha e Shiva lo amavano comunque, quel figlio però fece si che si mettesse una tregua alla sanguinosa guerra che Sesshomaru e Kalì avevano iniziato con l’ausilio di demoni e Deva*.
Il bambino crebbe ed ogni anno che compiva la sua follia si aggravava sempre di più, finchè un giorno...un giorno poco dopo il suo tredicesimo compleanno Mūrkha cerco di uccidere il signorino Inuyasha, fallì naturalmente e fuggì. Né Inuyasha né Shiva gli portarono rancore per questo, accecati dall’affetto che provavano nei suoi confronti e lo seguirono, lo cercarono per giorni ma scoprirono troppo tardi che era stato rapito e divorato da un mostro. Un mostro che si era nascosto tra le file di Kalì e di cui non conosco il nome. So’ solo che il suo aspetto era così terrificante e il suo modo di uccidere così spaventoso che molti credevano fosse solo una leggenda...Naturalmente Il signorino Inuyasha e Shiva furono distrutti da questo spaventoso e tragico avvenimento così che, mossi a compassione, Sesshomaru e Kalì decisero di fermare la guerra e di ritirarsi.
Così Kalì e Shiva tornarono in India e la faccenda si chiuse qui.
Non vidi per molto tempo il signorino Inuyasha, quindi non so cosa fece dopo aver perso sia suo  figlio che Shiva, ma sono sicuro che adesso non si lasceranno più e credo che anche Kalì e Padron Sesshomaru ne siano consapevoli.”
Quando Miyoga smise di parlare tutto fù silenzio. Nessuno sapeva cosa dire.
Nessuno si aspettava una cosa simile.
Fu’ l’anziana Kaede a rompere quell’imbarazzante silenzio.
“Bè credo sia ora di andare a dormire...vedremo cosa fare domani mattina.”
Così spensero il fuoco e ognuno si diresse nella propria abitazione.
Si chiusero le luci e si stesero tutti sotto le coperte.

‘Oh...Inuyasha che tristezza, vorrei poter fare qualcosa. Mi chiedo come hai potuto sopportare un simile dolore, spero che tu adesso possa essere in pace.’
Kagome spense la luce e si addormentò.

‘Inuyasha, io ho sempre sognato dei figli e non riesco nemmeno a pensare di perderne uno. Chissà quale dolore avrai sopportato, un figlio che poi ha cercato di ucciderti!  Ma tu di certo non lo odiavi, eri sua madre dopotutto.’
Sango si strinse al petto di Miroku e si addormento.

‘Anche tu allora hai amato ardentemente qualcuno amica mia, hai anche avuto un figlio. Se tuo figlio era malato non era di certo colpa tua. Spero che non avrai pensato il contrario.’
Miroku strinse a sé Sango e si addormentò.


‘E’ così triste! Perché ad Inuyasha è successa una cosa simile? Non se lo meritava! Chissà se ora che Shiva è di nuovo qui lei è felice. Sembra tanto una fiaba, e le fiabe hanno sempre un lieto fine...’
Shippo si strinse le coperte sopra la testa e anche lui, si addormentò.

Poco lontano, vicino alla foresta, in una capanna Inuyasha e Shiva parlavano. Abbracciati, sotto le coperte Shiva accarezzava con cura i morbidi capelli argentati di Inuyasha, la quale si stringeva al suo petto.
“Mi sei mancata tanto...” disse Shiva baciandole la fronte.
“Anche tu, ho sperato, ho sperato tanto che tu tornassi da me.”
il viso di Inuyasha fu’ solcato da una lacrima che Shiva asciugò carezzandole una guancia.
“Non devi piangere, ci sono qui io con te. Sei stata così coraggiosa, io avevo tanta paura di venire e di non trovarti. Hai resistito tutto questo tempo al dolore, ma adesso... Adesso non dovrai più pensare a nulla, dimentica il passato. Ci son io qui con te, nessuno ti ferirà più e io non me ne andrò più. Non ti abbandonerò. Promesso.” Disse Shiva guardando negli occhi Inuyasha e baciandola dolcemente.
Inuyasha ricambiò il bacio e poco dopo,  stretti sotto le coperte entrambi si addormentarono.
Ma un'altra lacrima corse lungo la guancia di Inuyasha.
Lei non avrebbe mai, Mai dimenticato...



SPAZIO AUTRICE

DEVA*= Demoni minori della mitologia Indiana.
Salve, questocapitolo è triste al contrario del precedente ma spero che vi sia piaciuto lo stesso.
Continuate a leggere i miei racconti e a recensionarli, aggiornerò il prima possibile.
A presto.

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Capitolo 3
*** Problemi con gli ospiti. HAPPY EASTER!(si scrive così?) ***


Capitolo 3
 Problemi con gli ospiti.



Inuyasha non ricordava un altro momento in cui si era sentita così bene. Non era certo una sentimentale ma rivedere Siva dopo tanto tempo le aveva provocato una tale felicità che avrebbe voluto urlare i suoi sentimenti al mondo intero(Naturalmente non l'avrebbe fatto nemmeno sotto tortura).
Appena erano entrati in casa Inuyasha aveva deciso che avrebbero fatto l'amore, ma purtroppo Siva era troppo stanco per il viaggio e così si limitarono a coricarsi vicini.
Anche se nel loro rapporto era sempre stata lei "L'Uomo" non potè fare a meno di stringersi al suo petto.
La notte passò veloce e ben presto il sole li venne a svegliare.
Inuyasha aprì gli occhi appena i raggi del sole passarono sul suo volto.
Si mi se a sedere, sbadiglio stiracchiandosi e si stropicciò gli occhi.
Poi voltò il viso verso il ragazzo ancora steso di fronte a lei. Sorrise e si chinò per dargli un bacio sulla guancia quando quello aprì gli occhi improvvisamente, le prese il volto tra le mani e la bacio sorridendo sulle labbra.
"Ehi!" Disse Inuyasha spostandosi strenita. "Non stavi dormendo?"
"Eeee, no. :3" Disse lui ridacchiando "Sono sveglio da un bel po' "
"D-davvero?"
"Eh già. Ah! Approposito."
"Cosa c'è?"
"Hai sbavato. =-=" Disse indicandola.
Inuyasha arrossì furiosamente. "Sba-sbavato? Ma non dire sciocchezze!"
"No davvero! OoO Sembravi il Niagara! Una cascata proprio!! Potresti ricavarci una centrale ideoelettrica!!!!"(...Si in India nel '500 sapevano già delle centrali idroelettriche! =.=)
Inuyasha abbassò le orecchie e nascose il viso tra le mani.
"Scu-scusa..."
Siva si mise a ridere.
"dai! Scherzo!"
"Bello scherzo!" Disse Inuyasha improvvisamente infuriata incrociando le braccia e assumendo un espressione offesa.
"Ehi però hai una consolazione anche quando sbavi nel sonno! ^3^"
"A si? e Quale!?" Disse Inuyasha sempre più arrabbiata mettendosi proprio di fronte a Siva, pochi centimetri dal suo volto.
"Bè" Sussurrò in modo sensuale Siva posandogli una mano sulla guancia "Che sei sempre bellissima."
La rabbia di nuyasha sparì in men che non si dica.
Anche lei assunse un espressione dolce.
Siva La fece stendere e si mise sopradi lei. Cominciarono a baciarsi.
Poi si guardarono e Siva le carezzo il viso giocherellando con un orecchio morbido.
Le sorrise felice.
'Magari adesso lo facciamo!!!' Pensò perversamente Inuyasha.
Stavano per continuare a baciarsi quando si sentì un esplosione e la terra tremò.
"Ma cosa...?" Disse Inuyasha mentre insieme a Siva usciva dalla capanna.
La capanna non era nel villaggio ma situata al suo confine e davanti a loro, dove prima c'era un mare di alberi si trovava adesso uno spettacolo "Stratosferico".





SPAZIO FESTA
(DLING-DLONG! Annuncio ai gentili-Pfui- Lettori.
Lo spazio festa è uno spazio nel capitolo completamente fuori dal corso della storia in cui i personaggi fin'ora presentati festeggeranno l'avvenimento in questione! Lo spazio festa sarà immesso nel capitolo ogni qualvolta nella inutil...interessante! vita dell'autrice accadra qualcosa, -Ma a noi non frega un beneamato Ippocampo domestico!- Direte voi.
-ah ah!- Dirò IO.
Riassumendo Lo spazio festa è uno spazio Comico all'interno del capitolo per "festeggiare" avvenimenti nella vita dell'autrice.
Grazie, Grazziella e Grazie assai!
DLING-DLONG! Fine annuncio)





Tutti quanti...(Inuyasha, Siva, Sesshomaru, Kalì, Miroku, Sango, Kagome, Shippo, Kirara, Kaede, Rin e basta. Insomma tutti  "i quanti" presentati fin'ora.)
E-ehm, riprendiamo dopo questo piccolo spacco.
Tutti quanti erano seduti ad una grande tavolata con torte salate, Pastiere, sfogliatelle, casatielli, conigli di cioccolato, uova di Pasqua(Indovinate che riccorrenza è...) e tante altre cose gustose, glutinose e caloriche che farebbero diventare un bulldog anche quel barboncino di Sesshomaru I.
Naturalmente Inuyasha e savi erano seduti vicini così come Miroku e Sango, entrambi erano posti davanti due a due.
"Ehi Miroku!"
"Dimmi Sango!"
"Vorrei tanto un bambino!"
"Oh Sango! Finalmente! In fondo una madre cosa può desiderare se non un figlio!?"
"Infatti. E' la gioia più grande per una madre il proprio figlio!"
"Allora è deciso avremo un figlio!"
"eh si! Un bambino! Il mio bambino! E gli vorrò tanto bene! Staremo insieme per sempre io e lui e...Inuyasha?"
Inuyasha era inebetita e guardava il vuoto mentre due grandi lacrimoni si creavano nei suoi occhi.
"aaaaah!!!! Voi due ma di chi vi mettete a parlare!!" Disse Siva a Sango e Miroku, che si guardarono.
"Ah si! Il figlio di Inuyasha che è scappato!"
"Oh! Ora ricordo! Vabbè non tutti possono essere felici con i propri figl..." MIroku non finì la frase che venne atterrato da una un casatiello volante.
"E la volete smettere?!" Urlò Siva che era saluto con un piede sul tavolo e brandiva una cassata siciliana.
"Dai non fate così! Potreste sempre comprare un coniglio!!" Disse sango mettendo le mani avanti e sorridendo.
Inuyasha  ormai in coma cade dalla sedia.
Siva fuori di sè lancia la cassata mirando a Sango, ma quella con i riflessi pronti la schiva e il dolce và a colpire l'Anziana Kaede che si stava ingozzando di casatiello e le fà andare storto un boccone.
Comincia a tossire mentre arriva Kagome urlando.
"Fate largo fate largo!" anche se nessuno si era preso la briga di avvicinarsi.
E mentre Kagome faceva mosse di Judo contro Kaede per farla rinvenire, e Siva praticasse la respirazione bocca a bocca da Inuyasha(senza risultati per lei ma con evidente soddisfazione per lui) Sesshomaru e Kalì discutevano poco amabilmente su chi riuscisse a preparare in meno tempo lo Strudel di nonna papera, Rin leggeva un libro dal titolo: Cinquanta sfumature di cani(libro per cinofili), Miyoga si era infilato tra il pelo di Kirara la quale cercava di toglierselo di dosso e Shippo era impegnato a far ela telcronaca dell'incontro di wrestling tra Kagome e l'anziana Kaede.
Kagome riuscì dopo diversi minuti di lotte a far sputare a Kaede il boccone di traverso. Prima con un gancio destro! Poi con un sinistro! Mio dio! Questo era proprio un Signor Gancio!
Un Ragioniere uscì improvvisamente da un uovo di cioccolata.
"scusate sono il signor Gancio mi avete chiamato?"
Il boccone rimbalzò sul lambadario, poi su Kirara(Spiaccicando Miyoga) e infine andò a colpire Inuyaasha facendola rinsavire, o quasi.
"Inuyasha stai bene?" chiese Siva prendendole la mano e aiutandola ad alzarsi.
Inuyasha si guardò intorno e poi guardò Siva con condiscendenza.
"Oh Pietro!"
"Pietro?" dissero tutti in coro(Quasi tutti, Sesshomaru e Kalì ancora discutevano, adesso su chi sarebbe riuscito a fare prima i nodi con Capitan Fintus).
"Pietro, non avere paura. Sono quì e sono risorto. Vi porto il messaggio di Dio!"
Tutti si guardarono preoccupati, mentre Inuyasha continuava il suo "Sacro" monologo.
"Tommaso, amico mio."Disse poi rivolgendosi con gesti teatrali a Miroku. "Mi disserò che tu non credesti alla mia rinascita. Ora sono quì di fronte a te. Tocca le mie piaghe." Disse porgendogli la mano.
"Ma veramente io..." Miroku come tutti non sapeva che fare.
Inuyasha lo affero brutalmente per la tonaca e guardandolo negli occhi disse
"Toc-ca-le!" anche se più che un invito sembrava una minaccia.
Miroku sfioro velocemente la mano di Inuyasha per andare poi a nascondersi dietro Sango.
Inuyasha si girò verso una folla insesistente.
"Figli miei! Io ritorno quì oggi per portarvi Pace e Amore!"
"Crede di essere una specie di Hippie zombie!!!" Urlò Kagome spaventatissima indicandolo.
"Prendetelo e fatelo rinsavire!!!" Urlò poi Sango.
Siva, Miroku, Sesshomaru(ogni scusa e buona per menare Inuyasha), Kalì, Sango, Shippo e Miyoga gli si buttarono addosso(Kagome stava reggendo Kaede).
Il Sipario si abbassò e le luci si spensero.
Ma si potè ben udire Inuyasha che veniva menata e che urlava
"No! NO fermi! Sono il figlio di Di...OUHC!!!"






SPAZIO AUTRICE

Mettiamo in chiaro a Cristiani bigotti ecc..ecc. che non volevo offendere nessuno! =-=
Nel parlato di Siva ci sono spesso faccine perché lui e taaaanto simpatico e tenero.
-Ma il capitolo non ha  un senso compiuto! Non l'hai finito!- direte voi
--E no- dirò io.
-Non è che non avevi idee?- direte voi
-Può darsi...- risponderò io.
E-ehm...  continuerò presto promesso! Giurin giuretta!
....recensionate che è meglio =-=

AH! Buona  PASQUA A TUTTI!!!! Anche da parte del mio conglietto :3 (ho davvero un coniglio, non è di cioccolata però =)3(=

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