Hai visto? Piove con il sole.

di Kim_Pil_Suk
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I hate the sun. ***
Capitolo 2: *** The baddest power main dancer; The candy main vocalist. ***
Capitolo 3: *** You are MINE. ***



Capitolo 1
*** I hate the sun. ***





 Capitolo 1: I Hate the Sun.




"Caro nonno...
Sai, la neve ha iniziato a sciogliersi per lasciare il posto alle pioggie primaverili. Un po' mi dispiace. Veder sparire quelle enormi distese di bianco candido davanti ai tuoi occhi. Ma tutto sommato non è niente male. Anche perché io adoro la pioggia. Sì, adoro come cade forte e impetuosa senza niente che la possa ostacolare. Come possa cambiare tutto in una manciata di minuti. Molti dicono che la pioggia è triste e desolata. Ma io la penso in modo diverso. Per me la pioggia crea indipendenza, mi fa sorridere... così, senza motivo.
Invece il sole non mi piace affatto. Tutta quella luce, che mette in risalto anche i lati negativi. Il sole. Una enorme sfera in cielo, lontana kilometri da noi, che riscalda le nostre giornate e fa sorridere. Io non la vedo così. Vedo il sole come una sfera gialla e troppo luminosa. Così lunatica e fragile. Gli basta una piccola nuvola per perdere luminosità. Anche quando alzo lo sguardo verso il cielo penso tutto ciò. Ma non lo faccio spesso, intendo guardalo. Preferisco stare chiusa in casa aspettando che arrivi la notte, fredda e calma, come l'acqua di uno stagno.
Sai, per me la pioggia porta cambiamenti. Ora sta piovendo, ma io non posso uscire fuori a correre e bagnarmi. Mi sento in trappola.
Ultimamente mi sembra di non avere uno scopo di vita. Mi sembra che farla finita sia la cosa migliore. Che dire addio a questa vita frivola e senza senso sia la cosa più sensata.
Ma c'è qualcosa, a me sconosciuta, che mi fa andare avanti."

Sono questi i pensieri che frullano nella testa di Dan Bi Nun ormai da una buona oretta. Raccontare a suo nonno è il suo passatemo. Scriverli su carta? No, Dan Bi Nun non è il tipo di ragazza che fa ciò.
Continua a guardare fuori dalle enormi vetrate davanti a lei, a braccia conserte, come se volesse uscire e bagnarsi tutta. La pioggia continua a battere incessante sui vetri. Dolce ma combattiva allo stesso tempo. Ha sempre adorato la pioggia, risoluta, decisa e indipendente.
Forse è meglio presentare Dan Bi Nun, così sarà tutto più facile da capire.
Dan Bi Nun , soprannominata Dan Bi, è una ragazza. Beh, penso che fin qui ci siate arrivati tutti.
Dan - dolce; Bi - pioggia; Nun - occhi. Queste parole non hanno un significato in se, ma questo non è importante.
Dan Bi è una ragazza. Alta 1, 59, magra, 16 anni, coreana-francese, studentessa. Ma non è questo ciò che ci interessa. In realtà a noi interessa più la sua storia. Non che sia una storia di azione, avventura e fantasia. No, per carità, è solo una semplice storia. La storia della sua vita, di come la vive, di cosa prova, di cosa pensa... beh, un po' di tutto.
A Dan Bi mancava molto suo nonno e non c'era giorno che non pensasse a lui. A quando giocavano insieme nel giardino, a quando le leggeva le storie prima di andare a dormire.
Insomma, lui si era preso cura di lei. Dopo che i genitori l'avevano abbandonata lasciondala sola con una sorella minore a cui badare il nonno si era prese cura di loro. In realtà non era il vero nonno biologico, ma era stato lui a trovarle, una mattina di un freddo inverno piovoso.
Non c'era giorno che non passasse a pensare a sua sorella e suo nonno.
Ma ora torniamo al presente.
Dan Bi continua a fissare la scena dietro ai vetri. I suoi occhi sono fissi su qualcosa di inpreciso, non visibile ad occhio nudo. Dan Bi, soprannominata anche BamBi, per i suoi occhi grandi, riesce a vedere qualcosa nella pioggia che gli altri non vedono.
La porta accanto a lei si apre, ma Dan Bi non sembra farci caso. Continua a fissare quel punto impreciso. Una signora, sulla ventina di anni, si avvicina a Dan Bi e si siede tre posti lontano da lei. Dan Bi odia stare vicino alle persone, per questo non sale mai sugli autobus. La signora si sistema gli occhiali, fissa anche lei fuori dalla finestra, ma senza capire cosa ci sia di straordinario in un tempo brutto e triste come quello. Continua a guardare davanti a loro, con il pocchio in testa che la fa sembrare anche più seria e adulta.
- Dan Bi, il CEO vuole vederti. -le dice la donna senza girarsi a guardarla. La ragazza si alza, si sistema la gonna di pizzo rosa, spiana la maglia verde menta, prende la borsa a tracolla dalla poltrona e si gira verso la donna. La donna si alza e le fa cenno con una mano di entrare, mentre con l'altra tiene una cartella piena di fogli e schedule. Dan Bi entra nella stanza. Park Sang-hyun è seduto dietro la sua scrivania. Le mani unite e lo sguardo teso. Non sembra arrabbiato, sembra solo leggermente stressato. Dan Bi si accomoda su una delle poltrone subito dopo aver fatto un piccolo inchino. Sang-hyun sembra quasi infastidito.
- Dan Bi, non serve che ti inchini. -le dice sorridendole. Park Sang-hyun è un uomo di quasi cinquantanni, portati bene. Con qualche ruga a segnare il tempo e il sorriso sempre sulle labbra. E' un uomo amichevole, socievole e aperto. Vuole molto bene ai ragazzi che lavorano nella sua agenzia.- Figlia mia, ho una cosa importante da dirti. -le dice sorridendole. Sembra felice e stressato allo stesso tempo.
- Cosa, signore? -risponde lei ignorando il modo in cui l'ha chiamata. Accavalla le gambe e incrocia le braccia sul petto. Sang-hyun la guarda storto, si mette comodo sulla poltrona e sbuffa.
- Ti ho detto di chiamarmi papà, come tutti. -le dice con tono di rimprovero. Dan Bi lo ignora.
- Allora? -gli chiede impaziente. Non che sia curiosa di sapere cosa abbia da dirle, ma sia chiaro, lei non vede l'ora di uscire sotto la pioggia, ignorando l'ombrello che si porta spesso in borsa. Sang-hyun sbuffa.
- Ok ok, se proprio insisti mi sbrigherò. -dice facendo segno di resa con le mani.- Un nuovo gruppo maschile sta per debuttare e ci serve un nuovo gruppo emergente femminile. -le dice vago.
- Allora? Io che c'entro? -gli chiede spazientita.
- Beh, tu dovrai essere la leader del nuovo gruppo femminile. -le dice con un punta di rammarico.
- Cosa?! -esclama lei spingendosi in avanti con il corpo, come se volesse strozzare l'uomo davanti a se.- Io leader di un gruppo?! Ma, signore, io sono già solista e basta e avanza! -si mette a dire agitando le mani, arrabbiata.
- Sì, lo so. -dice sbuffando.- Ma tu hai bisogno di un supporto e un gruppo femminile è perfetto. -cerca di spiegarle.
- No, vado bene così come sono. -dice lei arrabbiata.
- Sì, infatti non dovrai cambiare, dovrai solo formare un gruppo. Anche quattro sole ragazze possono andare. -le dice cercando di farla ragionare.
- No, mi rifiuto. Non ho intenzione di lavorare con tre dilettanti. -dice incrociando di nuovo le braccia.
- Dai, Dan Bi, fallo per il tuo papà. -dice lui cercando di addolcirla. Dan Bi lo guarda furiosa, poi sembra calmarsi, infine abbassa le braccia.
- Ok ok, ma se faranno schifo le caccerò subito via. Se non mi andrà bene come lavorano saranno out. -dice sbuffando. Sang-hyun sorride vittorioso.
- Ok. A proposito, ho fatto preparare un audizione per domani, così potrai scegliere tutte quelle che vuoi. Scegli bene. -le dice prima che lei si alzi. Dan Bi prende la borsa e se la mette su una spalla.
- Sceglierò le migliori di tutta la Corea. -dice aprendo la porta e uscendo. Dan Bi non sorride, per lo meno non lo fa vedere. Un suo sorriso è difficile da vedere come la neve in estate. Nemmeno il "papà TS" riesce a farla sorridere. Dan Bi si dirige fuori dall'agenzia. Il ticchettio dei suoi tacchi è ritmico, come un tamburello. Altrettanto lo è il suono della pioggia. Dan Bi è quasi arrivata all'uscita. Può vedere perfettamente la pioggia che a gocce veloci e ripetitive cade fitta nel buio della sera. I suoi passi diventano più veloci. Il ticchettio dei tacchi diventa più ritmico e veloce, anche il suo cuore sembra andare a ritmo con quel suono. Le porte si avvicinano. Può sentire il rumore della pioggia sul marciapiede. Può sentire l'odore del bagnato e l'umidità nell'aria. Sorpassa le porte dell'agenzia. Nessuno è in giro a guardarla, ma anche se ci fosse qualcuno a lei non importa. Ed eccola. E' fuori, la pioggia le cade sul volto come lacrime. L'umidità la avvolge come un mantello. Sta ferma immobile, non si muove. Vuole assaporare quel momento. Si sente libera. Chiude gli occhi, per assaporare meglio quel momento. Ma all'improvviso la pioggia cessa. Dan Bi sente ancora il rumore della pioggia attorno a lei. Che batte contro l'asfalto. Apre gli occhi e sorride interiormente quando si accorge che sta ancora piovendo. Ma come mai su di lei non sta cadendo nemmeno una goccia? Dan Bi è preoccupata, e triste. Pensa di essere morta ed ora è un fantasma.
- Che importa. Tanto non ero felice in vita. -si dice.
- Ehi, se continui così ti prenderai un raffreddore. Guardati, sei tutta bagnata. -qualcuno ha parlato. E' una voce maschile, stupenda e armoniosa. Dan Bi alza gli occhi al cielo, pensando che Dio le stia parlando. Ma su di lei invece vede una delle cose che odia di più al mondo: un ombrello. Rosso con strane sfumature di arancione. E' questo il colore di quell'ombrello.- Ehi, mi stai ascoltando? -le chiede di nuovo quella voce. Dan Bi capisce che non è stato Dio a parlarle e che sicuramente non è morta. Si gira e accanto a se vede un ragazzo. Biondo, giovane, forse quanto lei, con la faccia da sbruffoncello e degli occhi raggianti. Un ragazzo raggiante e solare, ecco, questo lo descrive perfettamente. Praticamente è la reincarnazione del sole. Dan Bi lo odia. Lo odia perché è il sole e perché le ha tolto la pioggia senza permesso. Il ragazzo la guarda. E' fradicia. Indubbiamente bella e dolce, ma fradicia e zuppa. Dan Bi non risponde, non vuole rispondere. Vuole solo riavere la pioggia che le cade addosso.- Ma non ce l'hai un ombrello? -le chiede stupidamente. Non si aspetta che gli risponda. "Che ragazza taciturna, deve proprio essere molto timida." pensa il ragazzo. Dan Bi apre la sua borsetta, ci infila la mano dentro e ne tira fuori un ombrello. Piccolo, pieghevole. Bianco come la neve, pulito, asciutto.
- Tieni, questo è il mio ombrello. Se vuoi te lo regalo, io non me ne faccio niente. -gli dice passandogli l'ombrello. Lui lo prende in mano. Dan Bi esce da sotto l'ombrello e inizia a camminare. Come se niente fosse. Come se la pioggia non la bagnasse attaccandole i vestiti al corpo e i capelli alla testa. Il ragazzo la guarda stranito, poi guarda l'ombrello. Apre la bocca per gridarle qualcosa, ma ormai è troppo tardi. Lei è lontana, è appena sparita dietro un angolo. Non la rivedrà mai più, lo sa, o almeno così pensa. 

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Capitolo 2
*** The baddest power main dancer; The candy main vocalist. ***



Capitolo 2: The baddest power main dancer; The candy main vocalist.

"Nonno... odio il sole.
Lo odio. Non lo posso vedere. Tutto quel calore che sembra riversarsi su di me come l'acqua di una cascata, solo che l'acqua è sicuramente più fresca e piacevole. Quella luce accecante. Le persone che ridono e scherzano come se niente fosse. Non le sopporto."
29 Gennaio 2012.
Dan Bi non riesce a pensare. Non è che non ha voglia, è che il caldo le svuota la mente. In senso negativo. Sì, perché oggi fa caldo. Fa caldo per essere primavera.
Dan Bi cammina lentamente e con lo sguardo assassino. La cartella in spalla, la divisa scolastica in ordine e due lunghe code basse arancioni-rossicce. Sta andando alla TS Entertaiment subito dopo la scuola. Oggi deve scegliere le candidate a diventare le sue compagne. Arriva lì di fronte, spinge la grande porta a vetri ed entra. L'aria condizionata è in funzione. A Dan Bi piace, fresca come la pioggia. Sale le scale fino al terzo piano. Il corridoio è pieno di ragazze che canticchiano, provano passi o che cercano di calmarsi, in preda all'emozione. Dan Bi arriva all'inizio del corridoio. Non può passare da quanto è pieno. Si ferma all'improvviso e i suoi tacchi fanno un rumore sordo ma forte, sbattendo contro il pavimento. Alcune ragazze si girano, ma sembrano ignorarla. Allora chiude gli occhi, porta il pugno alla bocca e si schiarisce la voce e tutte si zittiscono. Non si sente nemmeno una mosca volare. Guarda le ragazze con occhi di fuoco e immediatamente un varco fra la folla si apre. Dan Bi passa in mezzo, mentre loro stanno ad una distanza di due metri.
Dan Bi non è alta, per la sua età, anzi, è piuttosto bassa. Ma non per questo vuol dire che non faccia paura.
Ad un certo punto una ragazza esce dalla fila e le si para davanti. E' più alta di lei, la sta guardando arrabbiata. Dan Bi alza un sopracciglio con fare di superiorità.
- Chi ti credi di essere per poter scavalcare la fila? Eh, nanetta? Ci siamo prima noi. -le dice indignata. Probabilmente non l'ha riconosciuta. Anche le altre ragazze attorno a lei iniziano a lamentarsi. Dan Bi le guarda la spalla. Un grosso cartellino bianco e rotondo indica che lei è il numero 7. Dan Bi fa un ghigno, rialza la testa e la guarda malamente. Le vuole dire qualcosa, ma una voce, alla fine del corridoio, la ferma.
- Finalmente sei arrivata. -la manager Lee Hyo Mi è infondo al corridoio, vestita divinamente, come sempre.
Lee Hyo Mi è una donna calma e ordinata, ma anche molto simpatica e divertente. Giovane e attiva. Si veste sempre in modo elegante, ma adatto a qualsiasi situazione. Sempre pronta a tutto.
La manager raggiunge Dan Bi, si sistema gli occhiali e passa la mano sulle schedule che ha in mano.- Che succede qui? -le chiede guardando le due ragazze.- Dan Bi, ti vuoi muovere? Il CEO ti sta aspettando. Oggi hai un sacco di lavoro, a parte scegliere le candidate. -le dice osservando i fogli che tiene in mano. La ragazza con il numero 7 sbianca. Uguale tutte le altre ragazze.- Allora, andiamo? -le chiede la manager. La ragazza davanti a Dan Bi si sposta e la fa passare, ancora sbalordita. Dan Bi si mette accanto alla manager.
- Andiamo. -le dice Dan Bi, sempre col suo tono di voce così basso e calmo.- Ah, ricordami che il numero 7 non va bene. -dice infastidita. La ragazza in questione si gira e scoppia a piangere, consolata da un altra ragazza.
- Ok. -le risponde la manager. Ormai è abituata alle stranezze di quella ragazza. Entrano nella sala, che assomiglia ad un grande teatro. Il palco è ben illuminato, una ragazza con un foglio in mano sta lì incima, preparandosi a cantare. In prima fila, dietro ad un grosso tavolo, c'è Park Sang-hyun, che aspetta pazientemente l'arrivo della ragazza.- Eccoci. -annuncia la manager. Sembra quasi che parli per Dan Bi.
- Eccovi finalmente, prego, sedetevi. -dice loro indicando le siede. Le due si siedono. Dan Bi sta al posto laterale, mentre nel centro ci sta il CEO. Lei appoggia la borsa sul sedile accanto a lei, accavalla le gambe e si gira verso il palco.- Prego, se sei pronta puoi incominciare. -dice Park Sang-hyun avvicinando il piccolo microfono davanti a lui. Il palco è troppo lontano e per farsi sentire è meglio usare il microfono. Si gira verso la ragazza sul palco. Sulla spalla di quest'ultima c'è un cartellino rotondo con su scritto il numero 1. La ragazza sembra tesa e preoccupata. Annuisce.- Dovrai cantare una canzone a tuo piacimento, una scelta da noi e ballare una coreografia. -le annuncia. Lei annuisce di nuovo, sempre più tesa.- Cosa canterai? -le chiede con un sorriso, cercando di tranquillizzarla.
- Si può cantare anche canzoni di altri gruppi o agenzie? -gli chiede, titubante. Lui annuisce.- Canto "Oh!" delle Girls' Generation. -annuncia. Guarda il foglio e le prime note incominciano. Dan Bi la guarda scocciata.

"Jo ne al don ne ga a nya Brand new sound
se ro wo jin na wa ham ke One more round
Dance Dance Dance till we run this town
oppa oppa I'll be I'll be down down down down "

"Hey oppa na jom bwa na rul jom ba ra bwa
(cho yu mi ya i ron ne mal tu ha!)
mo ri do ha go hwa jang do het nun de
(we no man no man mo ru ni) "

"du gun du gun ga su mi to lyo wa yo
ja ku ja ku sang sang man ha nun go lyo
o tok he ha na kot de nop don ne ga
mal ha go shi po"

"Oh! Oh! Oh! OP pa rul sa rang he
Ah! Ah! Ah! Ah! a ma ni ma ni he
su ju bu ni je bal ut ji ma yo
jin shi mi ni no li ji do ma ra yo
to ba bo ga tun mal pu nya
Oh~ jo ne al don ne ga a nya Brand new sound
se ro wo jin na wa ham ke One more round
Dance Dance Dance till we run this town
oppa oppa I'll be I'll be down down down down"

"oppa jam kan man jam kan man du ro bwa
(ja ku tan ye gi nun mal go)
dong seng u ro man sen ga ka ji ma ra
(il nyon dwi myon hu wi hal gol)"

"mo la mo la ne ma mul jo nyo mo la
nun chi op ge jang nan man chi nun gol yo
o tok he ha na i cho rop nun sa ra ma
du ro bwa jong mal"

"Oh! Oh! Oh! OP pa rul sa rang he
Ah! Ah! Ah! Ah! a ma ni ma ni he
su ju bu ni je bal ut ji ma yo
jin shi mi ni no li ji do ma ra yo
to gu ro myon na ul ji do mo la"

"jo ne al don ne ga a nya Brand new sound
mwon ga da run o nul ma nun tu go un mam
daum daum mi ru ji ma hwa man na
oppa oppa i de ro nun No! No! No! No!"

"Tell me, boy, boy. Love it? it, it, it, it, it, it, Ah!"

"Oh! Oh! Oh! OP pa rul sa rang he
Ah! Ah! Ah! Ah! a ma ni ma ni he
Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! OP pa rul sa rang he
Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! a ma ni ma ni"

"to ba bo ga tun mal pu nya
Oh~ Oh! Oh! Oh! Oh!
Ah! Ah! Ah! Ah!
Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! OP pa rul sa rang he
Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! a ma ni ma ni e"

"Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! Oh! OP pa rul sa rang he
Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! a ma ni ma ni Oh"

Finito di cantare le note incominciano a svanire, come la nebbia. Dan Bi è ancora scocciata, non le piaceva affatto. Le danno una canzone da cantare, un balletto da fare e lei li fa. Dan Bi è infastidita. Non ha voglia di restare lì tutto il pomeriggio a guardare delle incompetenti che provano a ballare e a cantare.
- Bene... -dice il CEO girandosi verso la manager. Iniziano a discutere a bassa voce. Non sembrano molto convinti. La ragazza sul palco li guarda speranzosi.
Dan Bi si alza in piedi e prende il microfono. Appoggia le mani sul tavolo e si sporge in avanti. Il CEO e la manager si girano, sorpresi. Dan Bi apre bocca per dire qualcosa.
- Puoi anche andartene, non ti chiameremo. -dice schietta per poi rimettersi seduta e bella comoda. La ragazza sul palco scoppia a piangere e corre via.
- Dan Bi, perché l'hai fatto? Sei stata crudele. -le dice la manager.
- Non era capace. Non sapeva ballare e non avrebbe retto un minuto di più il peso della celebrità. -rispose schietta.
- Sì, ma non dovevi essere così dura. -la rimprovera.
- In effetti ha ragione. Tanto in qualche modo glielo avremmo dovuto dire. -puntualizzò il CEO. La manager non fa in tempo a continuare che subito entra la prossima candidata. E' una ragazza alta, bionda e semplice. Niente di speciale. Al petto porta un cartellino col numero 2. Dan Bi subito non va a genio. Quelle alte, le bionde e le sempliciotte non le vanno mai a genio.- Vai, prego, incomincia. -le dice Park Sang-hyun. La ragazza guarda Dan Bi con aria di superiorità. La rabbia, in Dan Bi, cresce, ma la ignora, come fa sempre con le persone attorno a lei. La ragazza sul palco sembra strafottente e sicura di se, forse troppo. La ragazza inizia cantando una canzone delle Secret.

Step it up now, oh oh, oh

lalalalalala lalalalalalalala
 lalalalalala lalalalalalalala

neomeo jijin anheul geoya, seulpeum a annyeong
 chinhae jiji anheul geoya, nunmura annyeong
 jashineul midneun geoya, hansumeun geuman
 iggat gomin jjeumeun useumyeo Bye bye

[...]

Step it up Step it up, dashi shijak iya
 tto temporeul ollyeoseo, ap jilleo gallae
 Just step it up Step it up, da boran deushi
 keuge bollyum nopyeo, Baby my bebe

lalalalalala lalalalalalalala
 lalalalalala lalalalalalalala
 [...]

Alla fine della canzone il CEO annuisce, pensieroso. Prende un elenco e lo guarda.
- Signore, la scelgo io la canzone. -dice Dan Bi prendendo il microfono in mano. Il CEO annuisce.- Dovrai cantare Rainy Smile. -le dice sempre col suo tono schietto. La ragazza sul palco non sembra d'accordo. Le prime note partono e la bionda sembra quasi andare in panne. Apre la bocca per dire qualcosa, ma viene fermata dalla porta in fondo alla sala che si apre e sbatte sonoramente. Sei ragazzi biondissimi entrano e si avvicinano al tavolo, discutendo fra loro a bassa voce. La manager, essendo accanto alla corsia di mezzo, si alza e va verso i ragazzi con un sorriso sulle labbra. La ragazza sul palco non dice una parola e guarda i ragazzi come se fossero dei.
- Ragazzi! Benvenuti. -dice loro accompagnandoli verso il tavolo. Dan Bi non si è girata, sta guardando la ragazza sul palco con una faccia piena di disgusto. I sei ragazzi si avvicano, Dan Bi non può vederli, sente solo le loro voci. Il CEO si alza, chiede alla ragazza sul palco di aspettare e va accanto a Hyo Mi.
- Ciao ragazzi, tutto bene? -chiede Sang-hyun sorridendo. I ragazzi si girano verso di lui e gli sorridono.
- Sì, tutto bene, papà. -risponde un ragazzo biondo, come gli altri, carino come un Ulzzang. Sang-hyun sorride per come è stato chiamato.- Hyo Mi ha detto che potevamo venire se avevamo tempo. -dice guardando la manager.- Possiamo restare?
- Certo! Siete sempre i benvenuti. -dice contento. Poi si ricorda improvvisamente una cosa.- Voi non conoscete Dan Bi, vero? -chiede guardandoli. I 6 ragazzi si guardano e poi scuotono la testa.
- L'abbiamo solo sentita nominare, ma non l'abbiamo mai vista di persona. -dice il ragazzo di prima.
- Dan Bi, puoi venire un attimo? -chiede alla ragazza girandosi verso di lei. Dan Bi si alza, scocciata, scavalca i posti accanto a lei in maniera composta ed educata, si avvicina al CEO e si gira verso i ragazzi.- Eccola, lei è Dan Bi, conosciuta come BamBi. -dice ai ragazzi indicandola. Dan Bi fa un inchino, senza sorridere.
- Piacere di conoscervi, io sono Dan Bi Nun, ma potete chiamarmi come vi piace. -dice raddrizzandosi.
- Piacere nostro. -dicono i ragazzi. Chi con un sorriso sulle labbra, chi con lo sguardo serio. Dan Bi, non sembra interessata a quei ragazzi come lo erano loro per lei.
- Bene, Dan Bi, loro sono i B.A.P, il nuovo gruppo che ha debuttato pochi giorni fa. -dice indicandoli con la mano.- Ora te li presento. Lui è Bang Yong Gook, il leader. -dice indicando un ragazzo alto, magro, con lo sguardo serio e due labbra carnose e scure e le braccia incrociate. Il ragazzo la guarda, serio, ma con un'ombra di curiosità e meraviglia.
- Piacere di conoscerti, io sono Bang Yong Gook, ma puoi chiamarmi solamente Bang. -le dice inchinandosi leggermente, senza allargare le braccia.
- Piacere mio. -dice lei inchinandosi a sua volta.
- Invece lui è Dae Jung Hyun, il vocalist. -dice indicando un ragazzo più basso del primo, ma non tanto, altrettanto biondo e con la bocca più sottile.
- Piacere, io sono sono Daehyun. -dice inchinandosi. Dan Bi si inchina in risposta al suo saluto.
- Lui invece è Kim Him Chan, il sub-vocalist, rapper e visual. -dice indicando il ragazzo che all'inizio aveva parlato chiedendo di poter rimanere.
- Piacere! Io sono Himchan. -dice il ragazzo inchinandosi e sorridendo. Sembrava un ragazzo iperattivo. Dan Bi non sorride ma si inchina.
- Il piacere è tutto mio. -risponde lei, calma.
- Lui è Yoo Young Jae, il lead vocalist. -dice indicando un ragazzo dall'aria tranquilla. Il ragazzo le sorride.
- Piacere, chiamami Youngjae, grazie. Prenditi cura di noi, per favore. -dice inchinandosi.
- Certamente. -gli risponde inchinandosi a sua volta.
- Moon Jong Up, main dancer. -dice indicando un ragazzo di aspetto scontroso.
- Io sono Jongup. -dice facendo un piccolo inchino.
- Piacere di conoscerti. -risponde Dan Bi con un inchino.
- Infine lui è Choi Jun Hong, maknae, lead rapper e lead dancer. -dice indicando un ragazzo alto, con i capelli biondi e riccioli. Le sorrideva, leggermente stupito.
- Piacere di rincontrarti, chiamami Zelo, grazie. -le dice inchinandosi.
- Piacere. -gli risponde inchinandosi con un espressione infastidita.
- Vi conoscete di già? -chiede la manager curiosa.
- Sì, l'ho incontrata ieri sera, fuori dall'agenzia. -risponde Zelo. Dan Bi lo guarda male. Non sopporta vederlo e nemmeno sentire la sua voce. "Il sole è entrato pure dentro, adesso." pensa Dan Bi con fastidio. I sei ragazzi sembrano affascinati da lei.
- Bene. Allora sediamoci e continuiamo selezioni. -dice il CEO. Dan Bi torna al suo posto infastidita. Park Sang-hyun e la manager tornano al loro posto, mentre i 6 ragazzi di siedono dietro di loro. Dan Bi si ritrova proprio Zelo dietro di lei. Incrocia le braccia e sbuffa silenziosamente.- Avanti, su canta. -dice il CEO alla ragazza sul palco. Quella sembra quasi andare nel panico. Dan Bi la guarda scocciata. Le prime note partono, la ragazza prende il microfono, lo stacca dal palo e se lo porta alle labbra. Inizia a cantare. Dan Bi non rimane sorpresa, non sembra che le piaccia molto, nemmeno come voce. Finito di cantare le danno una coreografia. La balla e nemmeno su questa Dan Bi sembra tanto convinta. Il CEO guarda Dan Bi, daltronde sta a lei scegliere le componenti del suo nuovo gruppo. Dan Bi, non lo guarda, sta fissando ancora la ragazza, impaziente, sul palco. Si alza, prende il microfono, si china in avanti, poggia le mani sul tavolo e parla, impassibile.
- Puoi andare. -le dice schietta. La ragazza sul palco arrossisce vistosamente e le vengono gli occhi lucidi. Poi lascia cadere il microfono a terra e corre via, coprendosi il volto con le mani. Dan Bi si risiede, infastidita, incrocia le braccia al petto e si appoggia lo schienale. Zelo si sporge in avanti, appoggia e le braccia incrociate sullo schienale di lei e sussurra qualcosa.
- Certo che sei stata proprio cattiva. Potevi anche essere meno rude. -le dice con un sorrisetto divertito.
- Non sa cantare. -gli risponde schietta.- Credo sia una tua fan, perché non vai a consolarla.
- Che ne sai che è una mia fan. -le dice senza capire.
- Ti ha fissato tutto il tempo dell'esibizione. -gli risponde.
- Scusa, Dan Bi, potresti andare a rialzare il microfono? -le chiede il CEO fermando la loro discussione. Dan Bi sbuffa silenziosamente, si alza e sale sul palco. Il ticchettio dei suoi tacchi si sente che rimbomba silenziosamente nella sala. Prende il microfono e va verso l'asta. Il CEO si gira verso i B.A.P e fa un sorriso divertito.- Ragazzi, avete mai sentito una sua canzone? -chiede loro. I ragazzi scuotono la testa, Park Sang-hyun si gira sempre con quel sorrisetto divertito. Prende il microfono e parla.- Dan Bi, me lo faresti un favore? -le chiede facendole la faccia a cui lei non sa resistere. Dan Bi ha ancora le mani attaccate al palo del microfono, che è molto più in alto di lei, annuisce scocciata.- Canta. Canta una tua canzone. -le dice. Dan Bi lo guarda, sorpresa.
- Ma, signore... -gli dice. Sang-hyun rifà la faccia di prima, Dan Bi sbuffa, stacca il microfono e se lo porta alle labbra. La musica parte.

 "Smile
 dangsin-eun deo manh-eun sigan-eul haji anhgi ttaemun-e miso jisneunda.
 Smile...
 ttaemun-e su eobs-seubnida .
 naneun dangsin-i jabhimyeon hamyeon kkeut-iya.
 angaeneun nun i nog eumyeonseo salajibnida. eulo
 dangsin-eun deo isang eobs-eul geos-ibnida.


 Rainy smile.
 nae nunmul e mil-eo neohseubnida. gwimeogeoli gadoeeossseubnida.
 nan amu soli ga eobs-seubnida.
 jeonhwa soyong-eobsneun jis-iya.
 nan dangsin-e daehae amu geosdo sang-gwan eobs-eoyo.

 Rainy smile.
 dangsin-i wonhaneundaelo jeonhwa hae , nan anga .
 jeoleul gu-ib hago wonhaneun modeun il-eul , naega deonjilgeoya.
 dangsin-i geogie eobs-eossdeon geoscheoleom masibsio.
 naega dangsin-eul saeng-gag nage modeun eul jegeohabnida.
 geuleona miso gieog haeyo.

 Raaaiiny smiiile ... (acuto)
 jangma miso .
 Bi,bi,bi,bi.
 yulie tteol-eojigo issseubnida.
 geuneun jeoleul buleuneun sidoneun haji anhseubnida.
 deo isang eobs-seubnida. dangsin-egeneun anijyo."

[...]

finita la canzone Dan Bi rimette il microfono apposto, fa un piccolo inchino e va dietro le quinte, impassibile. C'è silenzio, nessuno parla. Tutti la fissano, sbalorditi. Dan Bi c'era abituata, succedeva spesso dopo i suoi concerti, ma lei pensava di non essere abbastanza brava.
- Certo che è proprio brava... -dice Zelo girandosi con la bocca spalancata verso Yongguk alla sua destra. Yongguk ha la stessa espressione, sbalordito. Anche il CEO, anche se è abituato alla sua voce, è altrettanto sbalordito. Intanto dietro le quinte Dan Bi sta cercando le prossima candidata. Appare all'inizio del corridoio pieno di ragazze impazienti e si ferma. Tutte la guardano e le fanno strada. Lei va nel centro e le guarda storto.
- La numero 2, dov'è finita? -chiede ancora disgustata dalla performance.
- E' ancora in bagno a piangere. -le dice la ragazza col numero 7.
- Bene, ditele che non la richiameremo. Ditele di provare in un altra agenzia più bassa o in un circo. -le dice, mentre l'altra la guarda male.- Ora mi serve la numero 3. -dice guardandosi attorno. Una ragazza bassa, castana e timida si fa avanti.
- S-sono io. -dice avvicinandosi. Dan Bi la squadra per bene. Non la convince.
- Andiamo. -le dice partendo verso la porta dalla quale era apparsa. Un attimo prima di entrare però si gira e dice loro- Ah, per chi non è convinto delle sue capacità o per chi la prende troppo alla leggera, vi consiglio di andarvene subito. Non vorrei dover far piangere anche voi. Potrete sempre riprovare fra un paio di anni, o in un altra vita. -dice loro con un finto sorriso. Poi se ne va via, portandosi la ragazza dietro. Arrivano sul palco, le fa segno di andare al centro e scende giù. Tutti, compreso il CEO stavano parlando fra di loro. Ad un certo punto Himchan si accorge che sta arrivando Dan Bi e si zittisce, assieme a tutti gli altri. Dan Bi si siede e si appoggia allo schienale.- Guardate che potete parlare fra di voi, non mi interessa ciò che dite. -dice senza voltarsi verso di loro. Sta guardando la ragazza sul palco, che, timida, si guarda attorno.
- No, abbiamo finito. -risponde Sang-hyun girandosi verso il palco. Prende il microfono e parla.- Prego, puoi iniziare. Cosa ci canterai? -le chiede con un sorriso. La ragazza sul palco lo guarda, intimidita.
- Canterò Shy Boy delle Secret. -dice portandosi il microfono alle labbra.

Tturuwab dubab dubab (tteubari dub)
 Tturuwab dubab dubab (tteubari dub)
 Tturuwab dubab dubab (tteubari dub)
 Tturuwab dubab dubab
 
Time Time Time To Shine (Oh)
 Time Time Time Secret Time (Yeah)
 Time Time Time To Shine (Oh)
 Oh Oh Oh Secret Time

Ujjul dae jima ah ah neon neon jangnan chijima ah ah neon neon
Ohohoh ohohoh
deoneun mot chamgesseo geuman

[...]

Finita l'esibizione guarda la giuria, un po' più calma di prima. Park Sang-hyun la guarda per poi girarsi verso la manager. Tutti e due sembrano convinti. Zelo si sporge in avanti e appoggia le braccia sullo schienale di Dan Bi.
- Lo vedi anche te, vero? -le sussurra nell'orecchio, mentre lei guarda la ragazza sul palco.- Questa ragazza è perfetta. Solo cantando si è calmata.
- Vedremo. -gli dice schietta. Poi si gira verso Sang-hyun- Signore, questa ragazza è brava, ma non mi convince del tutto. Potrei farle cantare una mia canzone? -gli chiede cortesemente.
- Certo. Figliola, il gruppo deve essere il tuo, scegli pure. -le risponde. Dan Bi annuisce, prende il microfono e parla.
- Ora dovrai cantare una canzone scelta da noi. -le dice convinta.
- Quale? -le chiede educatamente.
- Conosci le mie canzoni? -le chiese con un ghigno di disgusto. Non le piaceva dire "le mie canzoni".
- Sì, un po' tutte. -le rispose annuendo.
- Ok, allora cantaci Rainy smile, per favore. -le dice posando poi il microfono sul tavolo. La ragazza sul palco annuisce. La musica parte e la ragazza incomincia a cantare la canzone che prima, Dan Bi, aveva cantato.
Finito, Dan Bi non sa che dire. E' sorpresa, anche se non lo dimostra. Zelo è ancora con le braccia sullo schienale di Dan Bi, con la testa fra quella di Dan Bi e del CEO e non sa che dire nemmeno lui.
- Scusaci un attimo. -le dice il CEO per poi voltarsi verso Dan Bi e i ragazzi.
- Te l'avevo detto, questa è perfetta. -le sussurra Zelo in un orecchio. Dan Bi è infastidita dalla vicinanza, vorrebbe spostarsi ma sarebbe troppo maleducata. Dan Bi è infastidita pure dal fatto che lui ha ragione.
- Dan Bi, è fantastica. E' perfetta. -le dice il CEO. Zelo fa una faccia alla "io te l'avevo detto".
- Tsk. Vedremo. -Dan Bi prende il microfono e parla.
- Ora dovrai ballare un pezzo di una canzone. Puoi sceglierla te, altrimenti te la daremo noi. -le dice, aspra.
- Ok... -le dice pensierosa- Vorrei ballare The Boys delle Girls' Generation. -dice dopo averci pensato un po' su.
- Ok, incomincia. -le dice. La musica parte e la ragazza si mette in posizione. Inizia a ballare e Dan Bi rimane sorpresa. Non che balli divinamente, sia chiaro, Dan Bi, anche se non sembra, balla molto meglio. Ma comunque è rimasta sorpresa. Il CEO guarda Dan Bi con occhi di speranza. Dan Bi non si gira. Sta pensando.
- E' molto brava, ma non deve essere così timida. -gli dice guardando la ragazza sul palco.
- Dai, pian piano non sarà così timida. -cerca di convincerla il CEO.
- E poi hai visto? Quando canta e balla si calma. -continua Zelo. Dan Bi continuava a fissarla, pensierosa. Poi si alza, prende il microfono e la guarda. Zelo e il CEO sbuffano pensando "Ora farà piangere anche questa".
- Balli abbastanza bene. Non perfettamente, però. Canti molto bene e hai una buona memoria, ho visto che non hai nessun testo con te, allora devi averla imparata a memoria. -la ragazza annuisce- Bene... -la tensione inizia a salire e ormai il CEO è convinto che anche questa sarà scartata.- E' vero che non balli perfettamente... ma credo che con un po' di esercizio ce la faremo. -le dice facendo un sorriso tirato.- Benvenuta alla TS Entertaiment. -gli occhi della ragazza si illuminano e altrettanto quelli di Park Sang-hyun.
- Grazie, grazie mille. -dice con gli occhi lucidi dall'emozione e facendo un sacco di inchini.
- Bene, siccome prima non ti abbiamo chiesto il nome e tutto su di te adesso vogliamo saperlo. -dice il CEO prendendo la parola. Invece Dan Bi si rimette comoda.
- Certamente. -dice la ragazza annuendo- Io mi chiamo Kwon Hyu Mi, sono per metà coreana e per metà giapponese, ho 18 anni e studio medicina qui a Seoul. -risponde lei con un sorriso.
- Perfetto. Ora, se vuoi, puoi prendere la tua roba e sederti qui vicino. -le dice il CEO. Lei sorride, entusiasta, sparisce dietro le quinte e torna con una borsa e un cappotto. Si avvicina a Dan Bi e sta per sedersi. Dan Bi le indica i posti dietro e lei obbedisce. Non le importa niente, lei è contenta di essere lì. Fa il giro e va a sedersi accanto a Yongguk, che si trova all'estremità della fila. Subito dopo un altra candidata entra e Dan Bi sbuffa. Sono solo alla quarta e non ne può già più. Le esibizioni si susseguono, una dopo l'altra. Dan Bi le rifiuta tutte e loro scappano via piangendo.
- A che numero siamo? -chiede Jongup scocciato.
- Alla 48. -risponde la manager sbuffando. Sono tutti stanchi e vogliono andare a dormire.
- Guardate, Himchan si è pure addormentato. -dice Zelo indicando Himchan alla sua sinistra che sonnecchia tutto tranquillo. Tutti scoppiano a ridere, tranne Dan Bi. Non ne può più. Allora si alza e va dietro le quinte.
- Ma dove va. -chiede Young Jae. Zelo fa spallucce.
- Aspettate qui, vado a chiamarla. -dice il CEO.
- No, tranquillo, papà, vado io. -gli dice Zelo fermandolo. Zelo si alza e la raggiunge dietro le quinte. Intanto Dan Bi è nel corridoio che prima era pieno di ragazze, mentre adesso è quasi vuoto, se non per una ventina di ragazze.- Ehi, dove vai? -Dan Bi si gira e vede Zelo arrivare a corsa da lei. La raggiunge e riprende fiato.- Dove stai andando? -le chiede mentre riprende fiato.
- Lontano da qua e da queste incompetenti. -gli risponde girandosi e andandosene. Zelo si mette a camminare accanto a lei.
- Allora vengo con te. -le con un sorrisetto divertito.
- No. -gli risponde schietta e arrabbiata.
- Invece sì. -dice lui, irrimovibile. Dan Bi si gira arrabbiata. Ma Zelo le fa un Aegiyo (faccia carina) e lei sbuffa, arrendendosi.- Lo sapevo che questo è il tuo punto debole. -dice Zelo vittorioso.
- Ok, ma devi starmi a debita distanza. -gli dice continuando a camminare.
- Ok. -le risponde senza allontanarsi di un millimetro. Zelo sta alla sua destra e le loro spalle si sfiorano mentre camminano. I due escono dall'agenzia e vanno per strada.- Cosa si fa adesso? -le chiede guardandosi attorno.
- Cerchiamo delle candidate. -gli risponde. Iniziano a camminare per le strade. Va avanti così per quasi una mezz'oretta, tutti e due camminano in silenzio, guardandosi attorno.
- E così vorresti cercare delle candidate? -le chiede guardandola. Dan Bi non si gira, non vuole guardare il Sole.
- Sì, se no come. -gli risponde. Zelo sbuffa, disperato.
- Vieni con me. -le dice prendendola per la mano e transcinandosi a giro. Dan Bi vuole ribattere ma non ci riesce da quanto veloce la trascina. La sua gonna di pizzo rimbalza e la collana saltella facendo uno ticchettio. Camminano velocemente per una decina di minuti finché alla fine Zelo non si ferma davanti ad una scuola di danza.
- Che ci facciamo qui? -gli chiede fissando la grande scritta "Dance all the night" sopra la porta.
- Che domande. Veniamo a cercare la tua main dancer. -le dice riprendola per mano e trascinandola dentro con un sorriso divertito mentre lei cerca di farlo fermare. Chiedono alla signora al bancone se ci sia una classe di danza hip hop o break dance. La signora risponde che ce ne sono tre hip hop e due di break dance. Poi indica loro la porta. Loro ci entrano e si trovano davanti cinque porte con dei cartellini sopra.- Quale prima? -le chiede. Lei indica la sala di hip hop numero uno e loro bussano. Entrano dopo aver avuto il permesso.- Buonasera, potremmo parlare con lei? -chiede Zelo all'insegnante, una donna sulla ventina, magra e alta.
- Certo, arrivo subito. -risponde, poi si rivolge alle sue alunne.- Voi provate la coreografia, intanto. -dice prima di avvicinarsi a Zelo.- Bene, cosa c'è?
- Noi siamo idol e stiamo cercando la sua main dancer... -dice Zelo indicando Dan Bi- Volevamo chiederle se possiamo assistere alla sua lezione. -chiede gentilmente. La donna guarda Dan Bi dall'alto al basso.
- Sì, certamente. -acconsente a donna.- Potete sedervi dove volete. -dice loro per poi tornare alle sue alunne.- Bene ragazze, continuiamo. -dice loro mentre le ragazze continuano ad indicare e a bisbigliare su Zelo che sta appiccicato accanto a Dan Bi. La lezione continua per un quarto d'ora.
- Allora, ce n'è qualcuna che ti convince? -le chiede guardandola. Dan Bi guarda le ragazze, dubbiosa.
- No, per adesso nessuna. Non sono abbastanza brave. Io voglio le migliori. -ammette. Dopo cinque ad osservare le ragazze Zelo si gira e la guarda.
- E se andiamo anche noi a ballare? Almeno gli insegnamo qualcosa e ci divertiamo. -propone lui.
- Non credo sia una buona id-- -ma non riesce a finire la frase che Zelo la prende per il polso e la porta in mezzo alla pista.
- Scusi, le dispiace se partecipiamo anche noi? -chiede Zelo all'insegnante.
- Sì, potete... -risponde loro- Ma non so se riuscite a tenere il passo e se sapete la coreografia. -ma non riesce a dire altro che Zelo è già a ballare la coreografia che l'insegnante aveva insegnato alle ragazze.- Perfetto.
- Su, anche te. Dai, Dan Bi, lo so che sei la più brava di tutta l'agenzia. -dice Zelo alla ragazza. Dan Bi sbuffa, si slega le code e parte. Energica e forte. Con i capelli che svolazzano. E' magnifica. Passo, passo, poi ruota la testa e i capelli svolazzano. Tutti sono sbalorditi, l'insegnate compresa. Zelo allora parte a ballare qualcosa con lei. L'insegnante cambia la musica e mette un valzer. Zelo improvvisamente prende la mano di Dan Bi e iniziano a ballare. Lei non si è nemmeno accorta che i loro corpi sono vicinissimi e che praticamente lo sta fissando negli occhi. Alla fine Zelo le fa fare il cascè e la musica si ferma. Tutti nella sala applaudono. Dan Bi si sistema i capelli, si rifà le code e va a sedersi. Tutte le alunne e l'insegnante sono sbalordite e non sanno più che dire. Zelo si siede accanto a lei e sorride.- Prego, potete continuare. -dice Zelo alle alunne. Poi guarda Dan Bi mentre le ragazze rincominciano a provare, ancora sorprese.- Sei stata bravissima. -le dice.
- Grazie. Ma non ci riprovare, mai più. -gli dice fissandolo male. Zelo sorride divertito. Osservano tutta la lezione, ma nessuna la colpisce maggiormente. Allora cambiano aula e poi di nuovo e di nuovo, finché non arrivano all'ultima aula, la seconda di Break Dance.
- Questa è l'ultima. Speriamo sia quella buona. -dice Zelo incrociando le dita. Entrano e parlano con l'insegnante, un uomo alto e dal fisico asciutto. Si siedono e aspettano.- Vuoi ballare? -chiede improvvisamente Zelo a Dan Bi.
- Dopo aver dato spettacolo in tutte le 4 classi prima ora vuoi anche qui? -gli chiede. Zelo annuisce, entusiasta.- No grazie. -risponde lei. Poi si girano verso le alunne e l'insegnante si avvicina a loro.
- Volete presentarvi? Sapete, le mie alunne sono un po' su di giri perché ci sono delle persone a guardarle e non sanno perché. -spiega loro. Loro accettano e si alzano.- Ragazze, basta chiaccherare, ascoltateli. -dice indicando i due ragazzi. I due si mettono davanti agli specchi, una accanto all'altro.
- Piacere di conoscervi, mi chiamo Choi Jun Hong, ma potete chiamarmi Zelo, ho 17 anni e sono il maknae dei B.A.P. -dice facendo un inchino. Poi sta a Dan Bi.
- Piacere di conoscervi, io sono Dan Bi, meglio conosciuta come BamBi. E sono una cantante solista. -dice inchinandosi, senza sorridere.
- Quella BamBi? -chiede una ragazza sulla ventina di anni. Dan Bi annuisce. Poi Zelo e lei si guardano e gli fa segno di sì con la testa.
- Bene, siamo qui per cercare la main dancer del gruppo che lei deve formare. Vorremmo assistere alla lezione per capire se qualcuna di voi è adatta. Date il vostro meglio. -dice prima di inchinarsi con Dan Bi. Le ragazze iniziano a parlottare, eccitate. Solo una di loro non sembra interessata. Dan Bi se ne era accorta. Lei sta con lo sguardo verso lo specchio mentre prova dei passi, senza farsi vedere. Sembra che non parli con nessuna e che nessuna la consideri. La lezione continua e Dan Bi continua a fissare la ragazza che ballava. Zelo se ne accorge e chiama l'insegnate. L'uomo si avvicina, si abbassa e Zelo gli chiede qualcosa nell'orecchio indicando la ragazza e l'uomo gli risponde. Poi se ne va via e Zelo si gira verso Dan Bi.- Si chiama Kim Eun Li, ha 20 anni ed è la migliore alunna, solo che è un po' solitaria. -le sussurra in un orecchio. Dan Bi lo ascolta, ma non si gira.
Finita la lezione Zelo si alza e si stiracchia.- Che stanchezza! Ho voglia di andare a dormire. Tu? -chiede a Dan Bi stiracchiandosi. Ma non riceve risposta dalla ragazza. Si gira e la vede che sta osservando qualcosa dall'altra parte della stanza. Si volta e segue il suo sguardo. Non sta guardando qualcosa, ma qualcuno. Zelo continua a fissare lo stesso punto. Le prende la mano e la trascina all'improvviso dall'altra parte della stanza. Si fermano davanti ad una ragazza mora, atletica e sportiva. La ragazza che prima, sembrava interessare a Dan Bi.- Scusa, potremmo parlarti? -le chiede cortese. La ragazza si gira, mentre stava facendo la borsa.
- Sì, certamente. -risponde cortese. Zelo le sorride. Le sembra una ragazza simpatica. Dan Bi non le sorride, ma non la guarda nemmeno storto.
- Siamo i ragazzi di prima. -accenna Zelo.
- Sì, gli idol di prima. -dice la ragazza. Non sembra sorpresa e nemmeno in ansia perché delle celebrità, per così dire, le stanno parlando.
- Sì, vedi, la mia amica e io volevamo sapere una cosa. -inizia lui. Dan Bi gli lancia un occhiata. Non vuole essere amica del Sole, semplice. La ragazza incita il ragazzo a continuare.- Volevamo sapere se volevi unirti al suo nuovo gruppo. -le chiede. La ragazza sembra gelare.
- No, grazie. Non sono interessata. -risponde tornando a fare la borsa. Zelo rimane spiazzato. Mentre Dan Bi sembra un po' delusa.
- Ma... avrai la fama. -cerca di convincerla.
- Non mi interessa la fama. -risponde lei, schietta.
- Allora... avrai tanti soldi. -risponde lui. La ragazza si immobilizza.
- Soldi? Davvero? -chiede, sorpresa. Zelo annuisce. La ragazza ci pensa su.- Ok, accetto. -gli risponde sorridendo.
- Perfetto! -risponde lui. La ragazza si gira e osserva Dan Bi. Le sorride, ma Dan Bi non ricambia.
- Tieni. -dice Dan Bi passandole un foglietto- Questo è l'indirizzo dell'agenzia e il mio numero. Domani, alle 9 in punto dovrai farti trovare lì. -le dice per poi girarsi e andarsene, seguita a ruota da Zelo.






Dan Bi Nun:
Kwon Hyu Mi:  (scusate, non fate caso alla scritta Soora in basso a sinistra ^^')

Kim Eun Li:


 Angolino dell'autrice:

Ciao, a tutti!
Io sono Jia_Meng, o meglio, questo è il mio nickname. Comunque, piacere di conoscervi. Questa, probabilmente, è la prima volta che scrivo una "
nota d'autrice" percui non so precisamente cosa dire... Prima di tutto vorrei ringraziare AsyaHaruna per aver recensito e, come le ho detto, sono felice che questa storia sia stata la prima che lei ha recensito.
Vorrei ringraziare anche tutti coloro che hanno letto questa fanfiction. Grazie di
cuore.
Baci,
Me*
P.s.: Le immagini sono di Ulzzang coreani. Le ho messe per dare un idea dei personaggi.

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Capitolo 3
*** You are MINE. ***



 

Capitolo 3: You are MINE.


 

"Nonno...
sento il calore scivolare sul mio corpo come la pioggia. Almeno fosse pioggia...
Sento l'ansia stringermi in una morsa. Se solo riuscissi a farlo capire agli altri.
Sento che potrei scoppiare a piangere da un momento all'altro. Se solo riuscissi a far capire anche questo agli altri."

30 Gennaio 2012, Domenica; 8:30
Dan Bi si trova all'agenzia. Sta percorrendo il corridoio che divide gli spogliatoi dalla sala prove. Apre la porta e si trova davanti una distesa di armadietti, panche e lavandini. Si avvicina ad una panca. Ci appoggia la borsa da palestra e si lega i capelli rossicci in una coda alta. Si toglie gli occhiali a lente grossa che porta raramente. Sì, perché Dan Bi, anche se non lo dice, è miope e deve portare gli occhiali anche se di solito porta le lenti a contatto. Si toglie la camicetta di pizzo rosa e la gonna bianca e indossa i pantaloncini e la cannottiera da ginnastica che usa quando fa le prove. Prende una bottiglietta d'acqua dalla borsa e esce, lasciando lì tutto. Perché in realtà Dan Bi odia portarsi dietro le cose, soprattutto il cellulare. Sapere dove sei, cosa fai, poterti trovare in qualsiasi momento... per Dan Bi è una scocciatura.
Esce dallo spogliatoio e percorre il corridoio. Svolta l'angolo e davanti si ritrova una porta blu, normale. Mette la mano sulla maniglia, l'abbassa ed entra. Inizia a roteare la spalla facendo stretching.
- Oh! Finalmente sei arrivata! Pensavo non venivi più! -una voce accanto alla porta la fa sobbalzare leggermente. Dan Bi inizia a pregare che non sia chi pensa lei. Si gira e vorrebbe cadare in un baratro. Un figura alta, bionda e atletica è accanto alla porta, con una bottiglietta d'acqua frizzante nella mano sinistra. Dan Bi sente la voglia di uccidere la persona che le sta davanti, ma si contiene.
- Che ci fai qui? Zelo... non hai altro da fare a parte darmi noia? -gli chiede girandosi e andando accanto allo stereo. Si abbassa e appoggia la bottiglietta accanto allo stereo. Si gira e lo guarda, furiosa. Zelo le sorride, strafottente.
- Niente di che. Mi stavo annoiando e così ho deciso di venire a vedere come va con le due nuove ragazze. -le risponde strafottente, avvicinandosi. Sembra quasi che la guarda dall'alto al basso visto che a dividerli ci sono 23 centimetri di differenza. Zelo la osserva. In realtà osserva il suo abbigliamento. Alza un sopracciglio con fare contrario e le osserva i pantaloncini troppo corti e la cannottiera troppo scollata.
- Che c'è? -gli chiede Dan Bi, infastidita, sentandosi osservata. Zelo alza lo sguardo di poco e la guarda negli occhi. Dan Bi alza un sopracciglio, in disappunto.
- Il tuo abbigliamento. -le dice, nonchalance.
- Sì? -gli chiede senza capire, ancora col sopracciglio alzato.
- Sei vestita troppo... succinta. -le dice indicando la cannottiera blu, che scopre quasi l'ombellico, e i pantaloncini estivi.
- Decido io come vestirmi. -gli risponde schietta. Dan Bi si inginocchia e si siede a terra. Alza lo sguardo e trova Zelo a fissarla, infastidito.- Ti ho detto che non cambierò il mio modo di vestirmi per le prove. -gli risponde. Ora sono a distanze differenti e Dan Bi è ancora più piccola al suo cospetto se si conta l'altezza. Zelo sbuffa e si abbassa, sedendosi davanti a lei... troppo vicini. Ora sono di nuovo tutti e due molto vicini di altezza. Zelo prende la bottiglietta dalla mano, la stappa e beve l'acqua frizzante. Dan Bi gli lancia un occhiataccia. Lui allontana di poco la bottiglia e la guarda, senza capire.
- Che c'è? -le chiede- Ne vuoi un po'? -le chiede avvicinandole la bottiglia alla faccia. Dan Bi scuote la testa educatamente. Zelo rincomincia a bere.
- Dovresti berla dopo l'acqua. Se la finisci adesso poi non ne avrai più per dopo. E sia chiaro, io non ti darò la mia. -gli dice schietta e contraria.
- Decido io quando bere. -le dice facendole la linguaccia. Dan Bi sospira, sconsolata. Zelo allontana la bottiglia dalla bocca e la tappa. Ormai l'acqua arriva a malapena a metà. Zelo e Dan Bi si fissano negli occhi, incerti sul da farsi.- Beh, almeno adesso mi guardi. -le dice con un sorriso radiante. Dan Bi lo guarda storto e sta per ribattere, quando la porta dall'altra parte della stanza si apre facendo apparire una Kim Hyu Mi tutta sorridente con un tuta sbracciata da ginnastica e una borsa da palestra enorme.
- Buongiorno. -dice con un inchino. Dan Bi la guarda male.- Oh, scusate. Ho interrotto qualcosa? Se è così posso anche andare via e venire più tardi. -dice rimettendo la mano sulla maniglia. Dan Bi appoggia una mano a terra e si alza. Zelo invece rimane a terra, ad osservale, curioso.
- No. Puoi rimanere. Stavamo solo parlando. -le dice avvicinandosi. Hyu Mi appoggia la borsa accanto alla parete e si avvicina ai due. Dan Bi si gira verso l'orologio appeso alla parete e lo osserva.- Sei in anticipo. -le dice senza fissarla.
- Ehm, sì... vedi, non sto molto vicino all'agenzia allora ho pensato di partire presto per non rischiare di arrivare tardi. -risponde imbarazzata. Dan Bi annuisce, pensierosa. Ricontrolla l'orologio: sono le 8 e 51. Dan Bi si siede accanto allo stereo e si sdraia, poggiando le gambe sullo stereo. Hyu Mi si siede accanto alla sua borsa, un po' imbarazzata. Invece Zelo si gira e continua a fissare Dan Bi, contrario a tutto ciò che fa. Come un padre. Dan Bi sbuffa. Passano i minuti, riempiti dal silenzio che c'è nella stanza. Minuti durante i quali nessuno fiata e nessuno cambia posizione o postazione. All'improvviso la porta sbatte facendo apparire Kim Eun Li che respira affannosamente e si arregge alla porta con un mano. Eun Li alza la testa e raddrizza il borsone sulle spalle.
- Eccomi! Sono qui! -dice respirando affannosamente per la lunga corsa che ha fatto. Dan Bi guarda l'orologio. Proprio in quel momento scoccano le 9 in punto.
- Perfetto. -dice alzandosi in piedi. Zelo la imita e le si mette accanto, senza sorpassarla. Hyu Mi e Eun Li si avvicinano a loro due.- Prima di tutto mi voglio presentare per bene. -dice schiarendosi la voce- Io sono Dan Bi Nun, conosciuta come BanBi dalle fan. Ma per voi sarò semplicemente Dan Bi, da oggi, visto che saremo compagne di lavoro. -disse con una smorfia di disgusto nascosta molto bene agli occhi delle ragazze- Voglio che vi impegnate in questo lavoro perché non è un gioco da prendere sottogamba. La prima che farà un errore verra buttata fuori. -le avvisa schietta e diretta. Le due ragazze la guardano, una leggermente spaventata e una spavalda.- Bene, adesso presentatevi... ah, dimenticavo, ognuna di voi avrà un nome d'arte, scelto personalmente da me. -le avvisa. Poi passa la parola alle due ragazze. Eun Li parla per prima.
- Io sono Kim Eun Li, ho 20 anni, ho due fratelli e ho studiato danza per 12 anni. -dice diretta. Dan Bi annuisce. Naturalmente lei sa tutto su di lei.
- Bene, te sarai Elli, la nostra energica dance machine. -le dice decisa. Eun Li, o meglio, Elli, annuisce.- Bene, ora sta a te. -dice girando la testa verso Hyu Mi.
- Io sono Kim Hyu Mi, ho 18 anni, madre giapponese e padre coreano e una sorellina più piccolina e studio medicina qui a Seoul da poco. -dice un po' imbarazzata con un inchino. Dan Bi annuisce.
- Tu adesso sei Yumi, la nostra dolce Lead Vocalist. -Hyu Mi annuisce.- Fatto. Iniziamo le prove. -dice battendo le mani. Le guarda, ma loro stanno fissando Zelo che guarda Dan Bi. Lei si gira e lo fissa storto, ma lui la ignora e continua a fissarla. Lei sbuffa.- Oggi Zelo ci assisterà durante la lezione di danza. -dice sbuffando, esasperata. Le ragazze la guardano con una faccia alla "Perché?". Dan Bi non ne può più.- Perché gli va e sarà più utile qui piuttosto che a casa a non fare niente. -dice girandosi verso lo specchio.
- Ehi! Non è vero! Anche io ho da fare! Ho un sacco di compiti arretrati! -le risponde.
- Allora perché non vai a farli? -gli chiede schietta mentre si guardava nel grande specchio alla parete.
- No, ok, rimango... -le risponde, arrendendosi.
Tutti si mettono uno accanto all'altro, Dan Bi si avvicina allo stereo, prende il porta cd e inizia a guardare i cd all'interno. Ne scegli uno, lo infila nello stereo, pigia un pulsante e la musica parte. Si rimette al suo posto e incomincia la lezione di danza.

Tre ore dopo

- Basta, per adesso va bene così. -dichiara Dan Bi dopo tre ore continue di prove. Passo dopo passo, canzone dopo canzone. Sono tutti esausti. Tutti tranne Dan Bi. Yumi e Elli si siedono a terra, esauste, cercando di riprendere fiato.
- Solo... per adesso...? -le chiede Elli con fiatone. Dan Bi si gira e la fissa.
- Sì, dopo riprenderemo. -le dice schietta andando davanti allo stereo.
- Riprenderemo? Ma siamo esauste. Non ce la facciamo più. -dice Elli leggermente arrabbiata ma molto più esausta.
- Io mi alleno così tutti i giorni e do il meglio di me e mi aspetto questo anche dal mio gruppo. -risponde Dan Bi dando le spalle alle ragazze e a Zelo che continua a guardare la scena senza fiatare.
- Ma così è esaustivo! E' esagerato! -ribatte Elli sempre più arrabbiata. Dan Bi si alza e la osserva, anche lei arrabbiata.
- Se non ti piace, o se pensi di non essere all'altezza, allora vattene. Nessuno ti obbliga. -le risponde per poi tornare allo stereo. Elli non ribatte, ancora arrabbiata.
- No... ma continuo a dire che è esaustivo... -borbotta Elli. A Dan Bi saltano i nervi. Si alza all'improvviso, prende la sua bottiglietta di acqua ed esce dalla stanza, senza dire niente, sbattendo la porta. Tutti fissano la porta da cui è uscita. Le due ragazze guardano la porta e poi spostano lo sguardo su Zelo che le guarda senza capire. Le due gli fanno segno di seguirla e lui obbedisce. Zelo si alza, con la bottiglietta in mano, ed esce dalla stanza, lasciando le due ragazze sole. Zelo segue il leggero scalpettio delle scarpe di Dan Bi e inizia a correre. Scende le scale, svolta agli angoli e corre a perdi fiato, chiedendosi quanto dannatamente veloce correva quella ragazza che, nonostante fosse magra, minuta e bassina, era sempre in perfetta salute. Zelo sente i passi della ragazza dietro l'angolo, fa un ultima spinta sulle gambe e svolta l'angolo, ritrovandosela davanti.
- Dan Bi! Aspetta! -le grida, cercando di farla fermare. Dan Bi non si ferma e non indugia, ma Zelo è sicuro che lei l'ha sentito, ma è anche sicuro che lei, se non costretta, non si fermerà. Zelo la raggiunge, la prende per un braccio e la fa girare.- Fermati. Dove vai. -le dice cercando di contenere il tono di voce. La guarda in faccia. Dan Bi è veramente arrabbiata. Non l'ha mai vista così fuori di sè. Dan Bi scrolla il proprio braccio dalla presa ferrea del ragazzo. Dan Bi lo fissa, arrabbiata. Le viene da piangere, ma è sicura che non lo farà. Si fissano negli occhi per, quanto, forse un paio di minuti. Ormai hanno perso la cognizione del tempo. All'improvviso, Zelo, stacca gli occhi dai suoi, le prende la mano e la trascina fuori dall'edificio. Dan Bi non riesce a dire una parola e non è dell'umore giusto per protestare a uno dei soliti caprici del ragazzo, allora di fa trascinare. Viene portata fuori dall'edificio e in mezzo alla strada. Viene trascinata per le strade, sotto lo sguardo sorpreso di tutti i passanti. Tutti la guardano e lei si sente infastidita da quegli sguardi. Ora si trovano in una strada poco affollata, ma lei si sente comunque osservata. Zelo si blocca in mezzo al marciapiede ma continua a stringere la sua mano, ma all'improvviso lascia la presa. Si toglie la felpa a le la passa a Dan Bi. Lei lo guarda come se fosse impazzito.
- Mettitela, sei troppo scoperta. -le dice. Dan Bi si infila la felpa, un po' infastidita. La considera come carità. Se la infila e chiude la zip. L'attaccatura delle spalle le arriva e metà braccio e la vita le arriva fin sotto i fianchi. Zelo prende il cappuccio e glielo fa calare sulla testa, coprendola da occhi indiscreti. Le riprende la mano, per come ci riesce, e la trascina via. E si ritrovano di nuovo per le strade a correre, sotto gli sguardi della gente. Finalmente Zelo si ferma e così pure Dan Bi. Si trovano davanti ad una vecchia palazzina, che riesce a malapena a reggersi in piedi, piena di ragnatele e con l'intonaco cadente. Zelo continua a stringere la mano della ragazza. La trascina dentro. Dan Bi non si guarda attorno impaurita. Non guarda i ragazzi, vestiti da strada, che li fissano, quasi cercassero la rissa. Zelo continua a camminare, svoltando per i corridoi e sorridendo, come se niente fosse. Dan Bi invece continua a guardarlo, arrabbiata. Svoltano l'angolo e vanno verso una porta chiusa. Zelo sta per andare ad aprirla, ma un ragazzo, alto, con la pelle scura e lo sguardo intimidatorio, li ferma.
- Fermi, non potete passare senza permesso. -gli dice mettendogli una mano sulla spalla. Zelo gli sorride.
- Non ti ricordi più nemmeno degli amici? Eh, Paul? -gli dice. Il ragazzo davanti a loro spalanca gli occhi sorpreso, poi gli sorride, divertito.
- Jun! Amico, non ti avevo riconosciuto. Cosa ti porta qui? -gli chiede sorridendo divertito.
- Sono qui per vedere il capo. -gli dice dandogli il cinque con la mano libera mentre con l'altra stringe quella di Dan Bi che, in questo momento, vorrebbe andarsene alla svelta. Il ragazzo lo guarda divertito. Poi sposta lo sguardo sulla ragazza dietro a Zelo.
- Chi è lei? La tua ragazza? Amico, da quando in qua sei fidanzato? Dovevi avvisarmi! -gli dice divertito tirandogli una pacca alla spalla. Zelo ridacchia sotto i baffi.
- No, amico, lei non è la mia ragazza. -gli dice senza girarsi a guardare Dan Bi, che è infastidita dal fatto che si parli di lei.
- Peccato, è proprio carina. -gli risponde il ragazzo guardando Dan Bi con degli strani occhi.
- Lei è una mia amica. -gli dice mettendosi davanti a lei, impedendogli di guardarla, infastidito.- Allora? Possiamo vedere il capo?
- Sì, prego, passate. -dice loro facendoli passare. Zelo mette la mano sulla maniglia ed entra. I due ragazzi si ritrovano in una stanza grigia, con una sola finestra, chiusa e con le sbarre. Al centro della stanza ci sono solo un vecchio tavolo e una sedia, sulla quale c'è seduta sopra una ragazza. E' una ragazza di strada. Così la potremmo descrivere. Un capello da baseball calato sulla fronte, capelli neri e bianchi, jeans consumati a vita bassa e felpa XL. Siede sulla sedia, messa in bilico, con i piedi sul tavolo e lancia in aria una vecchia pallina da baseball consumata e poi la prende al volo. Appena la porta si apre e si richiude con un rumore sordo la ragazza si gira a guardare chi sia entrato, sorpresa e arrabbiata.
- Paul, avevo detto di non far entrare-- -dice per poi fermarsi a metà frase.- Jun Hong! Fratello! -dice alzandosi dalla sedia e avvicinandosi ai ragazzi a braccia aperte. Non vede Dan Bi, o meglio, non ci fa caso più di tanto.
- Hyun Woo! Sorellona! Quanto tempo! -dice Zelo abbracciandola con la mano libera. Dan Bi sta dietro di lui, infastidita dal fatto che la ignorino, ancora con la mano in quella di Zelo. La ragazza col berretto appoggia il mento sulla spalla di Zelo e lo abbraccia più forte. Ora le due ragazze riescono a vedersi. Si guardano in cagnesco. Dan Bi, incosciamente, stringe di più la mano di Zelo e lui se ne accorge, allontanandosi dalla ragazza davanti a loro. Zelo stringe la mano di Dan Bi e lei sbuffa silenziosamente, calmandosi.
- Jun, cosa ti porta qua? -gli chiede ignorando completamente Dan Bi.
- Niente di urgente. -le risponde nonchalance. Poi si gira verso Dan Bi e guarda la ragazza col berretto.- Lei è Dan Bi, sono qui per farle un favore. -le dice sorridendogli.
- Mh. Dimmi. -risponde lei senza nemmeno posare lo sguardo su Dan Bi. Zelo non sembra farci caso, o per lo meno, le ignora.
- Stiamo cercando una rapper per il suo nuovo gruppo. Ci serve una ragazza brava e che sia disposta a farlo. -le dice Zelo. La ragazza, che pare si chiami Hyun Woo si mette a pensare.
- Mh... Non saprei. Qui ormai non ci sono molte ragazze. Siamo rimaste in poche: io, Anne e altre 5 ragazze. Però le 5 ragazze sono già un gruppo di strada di loro e non si dividerebbero mai... invece Anne è all'ospedale e non credo sia adatta a fare la cantante famosa. -decreta pensierosa la ragazza di strada.
- In ospedale? Cos'ha fatto? -le chiede Zelo preoccupato.
- E' caduta da una rampa di skate incrinandosi una costola. -gli dice ancora pensierosa.
- Ah, poverina. Falle i miei auguri se la senti. -le dice, preoccupato. La ragazza annuisce, distratta. Tutti e tre si fermano a pensare. Zelo all'improvviso si illumina.- Ma ci sei te! Saresti perfetta! -le dice convinto. La ragazza lo guarda sorpresa, mentre Dan Bi lo fissa, arrabbiata.
- No, non sono adatta a questo tipo di cose. Non sono fatta per stare su un palcoscenico. -dice mettendo i palmi delle mani davanti a se, come per difesa.
- Dai! Sei perfetta! Fai rap a meraviglia! -le dice in tono supplichevole.
- Oh, ma, non so... -dice titubante guardandosi attorno, poi posa uno sguardo sul volto supplichevole di Zelo e cede- Al diavolo! Va bene, ti aiuterò! -Zelo sembra illuminarsi. Inizia a saltellare sul posto stringendo la mano di Dan Bi, che lo fissa, arrabbiata e infastidita.
- Evvai! -dice Zelo facendo un ultima esultazione. Sembra contento, molto, invece Dan Bi non lo sembra affatto. Sembra che quella ragazza non le va proprio a genio. Zelo si gira a guardarla.- Per te va bene? -le chiede speranzoso. Dan Bi lo fissa a sua volta. E' arrabbiata, certo, ma non lo da a vedere. Annuisce, poco convinta, ma Zelo non sembra farci caso. Lui, sembra impazzire dalla gioia, ma Dan Bi non sembra trovarne il motivo. Dan Bi si avvicina alla ragazza con un foglietto in una mano, senza staccare l'altra da quella di Zelo. La ragazza di fronte a lei sembra fissare le loro mani unite con rabbia, quasi odio, poi fa uno sforzo e guarda Dan Bi. Sembra quasi la guardi dall'alto al basso. Dan Bi è disgustata, ma non da a vedere nemmeno questo. Le consegna il foglietto.
- Dopo domani alle 2 del pomeriggio a quest'indirizzo. Per problemi il mio numero è scritto la sopra. -le dice per poi tornarsene di nuovo accanto a Zelo, lo guarda- Andiamo. -gli dice con la sua voce prima di sentimento, risoluta. Zelo annuisce, sorridendole, poi si gira verso Hyun Woo e la saluta con un cenno della mano libera, per poi essere trascinato gentilmente fuori dall'edificio da Dan Bi. Hyun Woo, dopo pochi minuti sbatte la porta e si rimette a sedere nella scomoda posizione di prima, con i piedi sul tavolo. Porta il foglietto davanti alla faccia e inizia a strapparlo, mentre la bocca si storge in una smorfia di rabbia e odio.
- Stupida ragazzina. -mormora lanciando i pezzettini di carta dietro di se, come se fossero coriandoli.
Intanto Zelo e Dan Bi stavano passeggiando per strada, diretti all'agenzia, ancora mano nella mano.
- Come mai dopo domani e non domani? -le chiede guardandola, sempre dal suo metro e 84.
- Francese. -gli risponde semplicemente, continuando a guardare davanti a se. Dan Bi preferisce rispondere a sillabe. Se potesse vivrebbe la vita a rispondere a sillabe.
- Francese? Non capisco. -le chiede, confuso.
- Domani pomeriggio non sarò all'agenzia perché ho un corso di potenziamento in francese e un servizio fotografico la sera. -gli spiega ostinandosi a non guardarlo.
- Ah, capisco. -le risponde annuendo- Ma, scusa, quante lingue fai? -le chiede, incuriosito.
- 3. -gli risponde alzando lo sguardo verso di lui mentre camminano. Lui lo guarda interrogativo- A parte il coreano studio anche l'inglese, il francese e il cinese. -gli risponde per poi girare la testa e fissare davanti a se. Zelo non commenta, ma continua a camminare dritto fino all'agenzia, assieme a Dan Bi, ancora per mano.





 Angolino d'autrice(?):
Salve a tutti. Prima di tutto mi scuso per il madornale ritardo, ma ho avuto degli impegni personali. Mi scuso ancora una volta, sperando che mi possiate perdonare.
Comunque, spero vi sia piaciuta questo nuovo capitolo. Cercherò di scrivere il prossimo capitolo più in fretta del prossimo.
Scusate il ritardo, ancora una volta,
Baci, Me*

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